24/7/365 texting

di Aine Walsh
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** «Avevo capito che questo fosse un meet&greet, non un salottino da parrucchiera» ***
Capitolo 2: *** (14.01) Falso, hai sbagliato numero ***
Capitolo 3: *** «Scusa, mi hai appena dato dello sciupafemmine?» ***
Capitolo 4: *** (12.19) Quella che mi hai dato non è una risposta soddisfacente ***
Capitolo 5: *** (08.36) Dura la vita dell’animale da palcoscenico ***
Capitolo 6: *** «Non è un compromesso… è più una cosa alla Jack&Rose, “salti tu, salto io”» ***
Capitolo 7: *** (00.43) Perciò è come se fossimo coetanei? ***
Capitolo 8: *** (11.09) Ma se sei tu quella che arriva, fa domande strane e va via senza dare spiegazioni! ***



Capitolo 1
*** «Avevo capito che questo fosse un meet&greet, non un salottino da parrucchiera» ***


Ehm ehm. Ciaaaaao.
Se avete aperto questa pagina nonostante l'insensatezza dell'introduzione che non sono riuscita a scrivere, beh, ne sono contenta e vi faccio un applauso *clap*. 
Comunque sì, alla fine mi sono decisa a intrufolarmi anche in questa sezione *alèèè* e non nascondo di avere l'ansia da prestazione, adesso o.o
Non credo affatto che questa long possa essere qualcosa di eccezionale mai visto prima d'oggi, anche perchè la folgorazione sulla via di Damasco è capitata mentre studiavo la Teoria matematica della comunicazione di Shannon e Weaver e, diciamocelo, quale idea brillante può scaturire dalla lettura di un manuale di Sociologia dei processi culturali e comunicativi? E quale mente sana potrebbe pensare di trovare questa una buona idea?
Non la mia, lol.
Prima di eclissarmi (perchè ho dimenticato tutto quello che avrei dovuto scrivere nella note, shit), ci tengo particolarmente a ringraziare una persona che mi ha aiutata/sfruttata per avere gli spoiler.
Quindi sì, Frannie, sto parlando di te. Grazie <3

E grazie anche a voi che vi accingente a leggere questo sclero, troverete il cesto coi pomodori in fondo a sinistra.
A presto (mi azzardo a specificare "alla settimana prossima"),

A.
 

 

1. «Avevo capito che questo fosse un meet&greet, non un salottino da parrucchiera»
 
12 Ottobre 2013
Los Angeles, California

Mi sollevo in punta di piedi per vedere in quale parte di questa interminabile coda ci troviamo e, devo dirlo, avrei preferito non farlo. Inizio seriamente a pensare alla possibilità di trascorrere qui il resto dei miei giorni. Ovviamente controvoglia, sia inteso.
Kat, accanto a me, sembra prenderla in modo del tutto diverso. In effetti, la sta prendendo in modo del tutto diverso. Embè, certo, lei è una fan e lo si capisce ad un chilometro di distanza: maglia nera con una gigantesca Triad bianca stampata sopra, quattro strani simboli che non so decifrare tatuati sul polso sinistro, non smette mai un attimo di parlare della band ed ha una aria da folle che le ho visto poche altre volte in tutti questi anni e mi preoccupa alquanto.
Okay, forse sto esagerando. Voglio dire, questo è il suo momento, probabilmente uno dei più bei ricordi che si porterà dietro per tutta la vita e che magari racconterà ai suoi nipotini quando sarà un’anziana nonnetta felice, e poi anch’io quando sono andata al concerto dei Red Hot Chili Peppers ero abbastanza su di giri e… oh, ma non spariamo cazzate. Voglio solo che qualcuno tappi la bocca a Katherine, ora e adesso. Voglio solo che questa fila scorra e mi permetta di uscire di qui perché sto davvero iniziando a soffocare. Voglio solo andare a conquistare il mio posticino tranquillo in tribuna e cercare di godermi il concerto di un gruppo che per me è sempre stato un’incognita, almeno finora: i Thirty Seconds to Mars.
«Tu non sei emozionata?» la squillante voce di Amy, una fan (pare che si chiamino Echelon) conosciuta sul momento, mi riporta alla realtà e mi fa voltare come un automa nella sua direzione. Anche lei ha l’aria della fan accanita ed è pure ricoperta dalla testa ai piedi di merchandising ufficiale, cosa che mi fa sentire ancora di più un pesce fuor d’acqua. Non ho niente che possa farmi passare per una groupie che si strugge d’amore per questo trio, niente che possa farmi risaltare rispetto alle altre ragazze che sono qui: avevo appena un filo di trucco, ma credo sia andato via quando la temperatura ha iniziato ad alzarsi e mi sono sfilata la felpa, avvicinandola troppo al viso e imbrattandola di fondotinta. Quello che resta di me sono un paio di jeans scoloriti, una T-shirt bianca con i simpatici uccellini di Angry Birds stampati sopra, una faccia che la Sposa Cadavere in confronto mi fa un baffo e i capelli legati in una disordinata treccia alla bell’e meglio. Si capisce al volo che non sono a caccia di mariti, io, diversamente da alcuni soggetti che ho già avuto modo di studiare. 
Guardo l’eccitatissima Amy e quasi mi sembra brutto dirle la mia risposta. «Mmm, non molto» mormoro, ma lei non si scoraggia.
«Nemmeno un po’?».
«Non esattamente».
E insiste: «Elettrizzata?».
«Neanche lontanamente» replico, al che mi lancia un’occhiata stranita e delusa e si volta a parlare col ragazzone biondo al suo fianco.
Kat mi dà un forte pizzicotto sul braccio che non mi fa ululare di dolore solo per via del mio grandissimo autocontrollo. «Cazzo, sei scema?!» la rimprovero sforzandomi di farlo sottovoce.
«Sei una bruttissima rompipalle. – sussurra vicino al mio orecchio – Sai quanta gente vorrebbe stare al tuo posto? Ne hai idea? Hai visto quelle tre ragazze che sono svenute prima? Secondo te perché reagiscono così? Secondo te…?».
Le metto un dito davanti alle labbra per zittirla prima che la sua ramanzina possa diventare un discorso ispirato e lei possa assumere il ruolo di leader di tutti i presenti: sarebbe l’ultima cosa che vorrei. «Scusami se non mi comporto come una schizzata, allora».
«Perché tutto questo odio nei loro confronti? Perché? Spiegamelo» eccola qua, inizia a infervorarsi.
«Adesso non esagerare, non mi risulta che abbia mai parlato d’odio. O che abbia mostrato altri segni d’antipatia gratuita. Semplicemente non li conosco perché non me ne sono mai interessata».
Ed è la pura e semplice verità, lo giuro. All’inizio non sapevo nemmeno che Jared Leto fosse il cantante, anzi, non sapevo che Jared Leto cantasse: l’avevo visto in Alexander solo in virtù del mio sconfinato amore per Colin Farrell e poi era finita lì.
«E quindi dimmi: perché adesso ti stai…?».
«Perché sono stanca. Ho caldo, ho una voragine allo stomaco e sono in quel periodo del mese in cui divento facilmente irritabile. Va bene così?».
Katherine annuisce quasi distrattamente e non aggiunge altro, così per qualche minuto stiamo in silenzio ed avanziamo di qualche microscopico passetto verso la meta.
«Pensaci, sarei dovuta venire qui con Brad» mormora poi a capo chino, con un sorriso triste e ironico ad incresparle le labbra.
Brad, che bastardo. Bradley Hudson, che gran bastardo.
Ecco, ora Kat mi fa pena ed io mi sento uno schifo. Piccina mia, lei è stata scaricata meno di tre mesi fa dal fidanzato fedifrago che si è scoperto avere moglie e figlia a carico, non è praticamente uscita di casa per tutto questo tempo a eccezione di oggi ed io le sto rovinando la giornata. Sarà meglio che mi dia una regolata e cerchi di farla svagare quanto più sia possibile.
Le passo un braccio intorno alle spalle e faccio cozzare leggermente la sua testa contro la mia. «Al diavolo quel deficiente, io e te ci divertiremo di più. Ce la spasseremo di brutto. E tu dovrai lanciare il tuo reggiseno a Tomo se vuoi che sia la sottoscritta a fare le faccende per tutta la prossima settimana, erano questi i patti». 
«Qualunque cosa pur di non dover stirare per sette giorni, giuro!» ridacchia.
Sorrido benevola e la esorto a narrarmi qualche altra eroica impresa dei suoi tre paladini musicali, giusto per ingannare l’attesa e, perché no, saperne di più visto che ormai mi trovo qui. Gli occhioni azzurri di Kat si illuminano alla mia richiesta e continuano sfavillare sempre di più ad ogni parola che dice; so che esiste un buon margine di probabilità per cui mi penta della mia tanto altruista decisione nel giro di dieci minuti scarsi, ma anche l’acidità mestruale ha un limite. E poi non mi va proprio di fare l’egoista e guastare un momento memorabile a quella che è, per sua sfortuna, la mia migliore amica.
La coda continua a scorrere e la folla si dissolve pian piano nel nulla, così che mi ritrovi esattamente di fronte alla band prima che possa rendermene conto. Katherine ha smesso di parlare già da qualche minuto, sostenendo di voler conservare quel poco d’aria rimastale in corpo per chiedere a Tomo di adottarla (cito più o meno fedelmente), ed io ne approfitto per riordinare le idee lanciando di tanto in tanto qualche breve occhiata furtiva in direzione del terzetto. 
Quindi, quello al centro è Jared e questo lo so. Anche se non me l’avesse detto nessuno, credo l’avrei riconosciuto per l’aura di divaggine estrema che lo circonda. Spero vivamente che non si presenti al concerto con quella magliettina così bianca effetto vedo-non-vedo, perché non sono sicura di voler assistere allo sterminio in massa delle tante ragazze presenti allo show. Ha delle belle scarpe, però. Comunque sia, da oggi in poi e per me sarà etichettato come il tizio che non è nemmeno in grado di cuocere adeguatamente dei pancakes. 
Quello alla sua sinistra è Tomo. Ne sono sicura, deve essere lui: ha quella faccia da brava personcina per bene, l’aria di un ragazzo normale e sano di mente che… oh. Quella strana smorfia che si è appena dipinto in viso mi spiazza un attimo. È inquietantemente buffo ed ha un non so che di tenero e coccoloso, poi si sa che chi sta con lo zoppo impara a zoppicare, perciò non sarà sicuramente colpa sua se ogni tanto agisce in modo idiota. Di lui ho imparato che è felicemente impegnato su più fronti con una donna e con cinque o sei gatti… o cani? O forse entrambi? Qui mi sono un po’ distratta dalla spiegazione della mia amica per via dell’urlo di Tarzan proveniente dal mio schifosamente ingordo stomaco.
Per esclusione, il tipo più basso vestito totalmente di nero è il fratello maggiore di Jared, Shannon. Lui dovrebbe essere quello che ha sviluppato una bizzarra e preoccupante ossessione per il caffè. Che poi mi chiedo come faccia ad assumere litri e litri di caffeina senza fumarci dopo: per me caffè e sigaretta sono un must, sono l’accoppiata che rende migliore la mia giornata, e non posso neppure immaginare che lui sia riuscito a dare un taglio alla nicotina. Mah.
I due ragazzi che hanno appena scattato la foto con la band ne ringraziano ancora i membri e filano via tutti eccitati, lasciando posto alla tipa tutta pepe e capelli rossi che mi sta davanti.
Guardo di sottecchi Kat che freme e mi scappa un sorriso, poi torno a focalizzare l’attenzione su Tomo-bello-di-mamma-sua (già lo amo, a quanto pare), Jared e Shannon.
Però, devo riconoscere che il signore e la signora Leto si sono dati da fare. La figaggine dello shatushato più invidiato nell’intero pianeta è ormai nota a tutti, mentre suo fratello sembra stare più nell’ombra. E non dovrebbe. Voglio dire, avete visto che gran paio di braccia escono dalle maniche della canottiera che indossa? Sono proprio delle belle braccia, sì… delle belle braccia e… oh cazzo. Mi sta fissando. Merda merda merda, maledizione! Possibile che mi sia fatta sgamare in modo così infame?! Ricordavo di essere più discreta e accorta. O almeno lo ero ai tempi del liceo, quando la mia sfera degli affetti non era ancora talmente deprimente da far apparire un episodio de La signora in giallo la cosa più entusiasmante al mondo.
Distolgo lo sguardo con una finta naturalezza che sicuramente mi farà apparire più impacciata, poi fisso gli occhi a terra come a controllare che i lacci delle scarpe siano ben stretti e tengano, perché sento all’improvviso le gambe cedermi e non sia mai che faccia la stessa fine di Jennifer Lawrence agli Oscar (anche se qui intorno non ci sono scale, ma dettagli). Sto letteralmente bollendo, sarò paonazza.
La tigre dai capelli fulvi stampa dei sonori baci sulle guance di tutti e tre. Devo uscire di qui e devo farlo pure alla svelta. Potrei andare in bagno e dire a Katherine che l’aspetterò lì. Sì, è ottimo. 
«Kat, ascolta, io devo necessariamente fare una cap…» mi volto. Kat non c’è. Ha già buttato le braccia intorno al collo del cantante e, se qualcuno non la fermerà in tempo, lo fagociterà in men che non si dica.
Non posso fare la foto, non voglio, mi sento male. Non posso andare lì come se ne niente fosse dopo che il batterista mi ha sorpresa a squadrarlo: magari lui sarà abituato ad occhiate del genere, se non anche molto meno caste e pure, ma io ho una dignità da difendere e non posso compromettermi in alcun modo.
Mi giro a guardare disperatamente la tipetta dietro di me, quasi a chiederle un aiuto che ovviamente non arriva perché lei è troppo occupata a ricambiare il mio sguardo con tanto d’occhi pieni d’emozione; sembra quasi non vedermi, a dirla tutta. Apro la bocca per chiederle se le piacerebbe andare al posto mio, ma non ho il tempo di articolare alcun suono.
«Tu non vieni?».
Chi è stato a parlare? Tomo? Dio, quanto male sta andando? Che fine ha fatto la strafottenza che avevo fino a mezz’ora fa? Nemmeno mi importava di essere qui, cavolo!
Li osservo tutti e tre, uno per uno, in un evidente stato di confusione. Vedo le labbra di Katherine muoversi, ma non capisco cosa mi stia dicendo.
«Guarda che non mordiamo, te lo giuro» m’informa Shannon, con gli angoli della bocca sollevati in una risata.
Scuoto il capo e muovo qualche passo in avanti, cercando di liberarmi di questa fastidiosa pesantezza che tende a tenermi con i piedi incollati al pavimento. «No, certo che no… stavo… stavo solo… Oh, fa niente» mormoro. Incredibile, mi sforzo pure di abbozzare un sorriso che non appaia troppo come una smorfia di dolore.
Un battito di ciglia e mi ritrovo a fare da condimento al Leto sandwich, poi un click, un altro ancora e il supplizio finisce.
Sono frastornata e il cuore mi batte all’impazzata. Nah, che dico batte? Sta galoppando, scorrazza libero nel mio petto e il bello è che non so perché. O forse sì, lo so. O forse no. Boh, ci penserò dopo.
I fratelli mollano la presa e sorridono con gentilezza prima a me e poi ad una impeditissima Kat che estrae dallo zaino penna e album per allungarli al bassista, mentre io resto qui impalata a rimpiangere di non essermi messa a dieta negli ultimi tempi e di aver, quindi, permesso a Jared di stringere il flaccidume accumulatosi sui miei fianchi. Sniff, che tristezza di persona sono.
Decido di utilizzare i miei unici due neuroni sopravvissuti e il poco tempo rimasto a disposizione per cercare di salvare la situazione e dare l’impressione di non essere così rincoglionita come appaio, motivo per cui mi volto per complimentarmi o dire qualcos’altro di carino ad uno qualunque dei tre, ottenendo invece il risultato di intercettare lo sguardo di Shannon. Di nuovo.
«In bocca al lupo per stasera. – dico, tenendogli la mano – Tutti i miei amici sostengono che i vostri concerti siano epici». La mia voce suona tranquilla e cortese, non me lo sarei aspettato, ma va benissimo così.
Ricambia la stretta. «E tu no?».
«Non ho ancora avuto l’occasione di vedervi suonare dal vivo».
«Ho provato a convincerla tante di quelle volte, ma evidentemente ha preferito aspettare che il biglietto le venisse offerto». Brava Katherine, sputtana pure brutalmente la tua migliore amica, mi pare giusto. Le salterei addosso e la sopprimerei all’istante, se non sapessi che la troppa felicità e l’eccitazione le stanno offuscando il cervello e la capacità di ragionare è ridotta al limite. Tanto vale fare buon viso a cattivo gioco e alzare le braccia in segno di colpevolezza.
Tomo s’intrufola e mi guarda con un sopracciglio alzato. «Quindi è la tua prima volta?».
Una risata sopraggiunge alle mie spalle prima ancora di potermi far  formulare qualsiasi pensiero ambiguo. È Jared. «È ancora vergine» sghignazza.
Spero vivamente (più per lei che per me) che Kat tenga la bocca chiusa in proposito perché sono già molto imbarazzata così e sto lottando per non darlo a vedere.
«Beh, sì, in realtà sta programmando di prendere quanto prima i voti e chiudersi in convento perché è rimasta profondamente delusa del genere maschile in tutte le sue forme».
No, dai. 
Sul serio Katherine, sul serio, è questo il momento di lanciare frecciatine sul mio modo di condurre la mia vita? 
Ora come ora, se potessi, le passerei le mani intorno al collo a stringerei sempre più forte, sempre più forte, con tantissimo amore. Le rivolgo un’occhiata assassina del tipo “Ti conviene telefonare al tuo capo e comunicargli che per i prossimi tre mesi sarai bloccata in un letto d’ospedale” e lei improvvisamente capisce di aver parlato un po’ troppo. Giusto un pochino, piccola Kat, sì.
Manco a dirlo ho inconsapevolmente solleticato la curiosità del gruppo, che mi guarda come fossi uno strano abominio contro natura.
Jared ha già una risposta pronta e si sta preparando a condividerla, ma lo anticipo e prendo parola per prima. «Avevo capito che questo fosse un meet&greet, non un salottino da parrucchiera». Non so se e quanto sia suonata acida e scontrosa e, sinceramente, me ne sto fregando. «Anche se avreste tutti bisogno di una bella spuntatina» aggiungo con un sorrisetto. Va bene, mi importa di non apparire troppo maleducata e penso sia naturale. 
«Forse sì…» conviene il frontman, rigirandosi con l’indice una lunga ciocca. Con mio grandissimo sollievo tutti ridono alla battuta e nessuno sembra più fare caso a me. Quasi nessuno, perlomeno.
«Hai un foglio su cui posso scrivere?».
Eh, bella domanda. Farfuglio qualcosa di incomprensibile anche a me stessa e mi lancio subito in un’incredibile ricerca fino agli angoli più remoti e inesplorati della mia borsa perché, devo ammetterlo, mi sembra molto scortese rifiutare un autografo. Ho accumulato troppe figuracce in questi pochi minuti che sembrano una vita, non posso permettermene ancora.
«Eccolo qui!» esclamo trionfante, sventolando l’unico pezzetto di carta che sia riuscita a trovare.
Shannon lo prende e se lo rigira tra le dita, poi scoppia a ridere. «Ieri hai pranzato con un Crispy McBacon, vero o falso?».
Lo guardo allibita. «Cos… come…?».
«È lo scontrino del McDonald’s» spiega mostrandomelo. Ah, certo: fra tanti dovevo andare a pescare proprio quello. Almeno non è la lista della spesa, questo mi consola. «Come hai detto che ti chiami?».
«Non l’ho detto. – rispondo, prima che cervello e bocca possano instaurare qualunque tipo di connessione – Cioè… Jena. Sono Jena».
Improvvisamente materializzatasi accanto a me, Kat mi molla una gomitata alle costole quattro e cinque come ad ordinarmi di non fare l’altezzosa. «Jena Avery Wright» aggiungo.
Shannon annuisce e sorride scribacchiando il mio nome. «Ecco a te» mi riconsegna il fortunato scontrino.
Sto per ringraziarlo, ma suo fratello batte un colpo che mi riporta bruscamente alla realtà e mi impedisce di dire altro. «Mi spiace, ragazze, tempo scaduto. È ora dei saluti».
Katherine sembra sull’orlo di una crisi di pianto, ma riesce a trattenersi e a mantenere una certa dignità mentre saluta il gruppo. La imito (azzardando pure una leggera pacca sulla spalla di Tomo) e insieme facciamo per dirigerci nella direzione opposta a quella da cui siamo venute, quando veniamo richiamate indietro.
«Voglio vederti scatenata in prima fila, Jena Avery Wright, intesi?».
Annuisco. «Intesi».
«Sarebbe bello, ma i nostri biglietti sono per la tribuna in fondo» obietta tristemente la mia amica.
Per un attimo l’espressione che attraversa il volto di Shannon mi dà la sensazione che quello dei posti non sarà più un problema.
«Ne sei proprio sicura?».
Appunto.
 

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Capitolo 2
*** (14.01) Falso, hai sbagliato numero ***


Buoooonsalve!
Qualcuno ha sentito la mia mancanza? Eh? Eh? Non sono mancata a nessuno?
*rotola palla di fieno*
Ok, soprassediamo.
Dunque, di solito preferisco scrivere le note a fine capitolo, ma stavolta vi beccate il malloppone di NdA all'inizio perchè ho alcune cose da spiegare. Sono le stesse cose che avrei dovuto dire la scorsa volta e che poi ho dimenticato lol
Quindi:
  1. Titolo: forse la cosa più importante che avrei dovuto spiegare. 24/7/365 non è una data o una sequenza di numeri a casaccio (io non lascio nulla al caso, ogni cosa prima o poi avrà un senso MUAHAHAH) perchè dotata di un significato specifico. Non lo sapevo, ma in realtà è saltato fuori che nello slang americano 24/7/365 stia per qualcosa di "incessante, continuo", in quanto il 24 si riferisce alle ore del giorno, il 7 ai giorni della settimana e il 365 ai giorni dell'anno. Non so perchè non ci abbiano messo in mezzo anche i 12 mesi... boh. Comunque sia, ringrazio infinitamente James Blunt per avermi aperto gli occhi e aiutata nella scelta u.u
  2. Rating: arancione, come potete vedere. Per adesso la scelta è dettata solo da motivi linguistici (parolacce, allusioni più o meno velate), ma mai dire mai. Cioè, Jena e Shannon potrebbero anche prendere il sopravvento e Dio solo sa cosa potrebbe accadere.
  3. Blend: weeeee, ho pure osato creare un blend. Ma sono una pippa ed è una mezza schifezza, vi avverto.
  4. Aggiornamento: eh, questa è una bella storia. Secondo i miei piani dovrei aggiornare ogni venerdì (vi avvertirò in caso di pause o blocchi dello scrittore :S), ma può capitare, come oggi, di pubblicare un nuovo capitolo il giovedì perchè troppo impegnata il giorno successivo.
E questo credo sia tutto.
Anzi no.
Ne approfitto un attimo per ringraziare le persone che hanno preferito/seguito/ricordato perchè non avrei creduto di poter avere tanta fiducia al primo capitolo :O Tanto di cappello a chi, invece, ha pure recensito: mi avete fatto fangirlare come quando vedo uno dei miei pairings preferiti xD
Il che mi getta ancora più nella disperazione, perchè ho la sensazione di deludere alcuni di voi con quello che sto per postare...
Vi chiedo perdono in ginocchio sui ceci (?)

A.
 

2. (14.01) Falso, hai sbagliato numero
 
15 Ottobre 2013
Los Angeles, California

1 nuovo messaggio: Numero sconosciuto
(13.27)

Se il numero non è sbagliato (e lo spero davvero, perché non oso immaginare cosa potrebbe accadere in caso contrario), sto per inviare questo messaggio alla signorina J. A. Wright. Vero o falso?

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(14.01)

Falso, hai sbagliato numero

1 nuovo messaggio: Numero sconosciuto
(14.06)

Non credo, dalla foto profilo sembri proprio tu…

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(14.10)

...

1 nuovo messaggio: Numero sconosciuto
(14.14)

Non sono uno stalker, giuro

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(14.16)

È la prima cosa che dicono tutti gli stalker seriali

1 nuovo messaggio: Numero sconosciuto
(14.17)

Sarà, non lo so. Non è il mio caso

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(14.20)

E ti aspetti che ti creda?

1 nuovo messaggio: Numero sconosciuto
(14.22)

Diciamo che ti converrebbe farlo…

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(14.25)

Addirittura

1 nuovo messaggio: Numero sconosciuto
(14.32)

Non hai visto la foto in alto a sinistra?

3 nuovi messaggi: Jena Wright
(14.37)

Sì. È un fake
(14.39)
E sei pure ridicolo a sfruttare così le facce altrui, fattelo dire
(14.40)
Vorrei poter dire che è stato un piacere, ma non sarebbe vero. Ciao

1 nuovo messaggio: Numero sconosciuto
(14.43)
Non è un fake

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(14.51)

Sì, certo

1 nuovo messaggio: Numero sconosciuto
(14.52)

Sono serio

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(14.53)

Sì, certo

1 nuovo messaggio: Numero sconosciuto
(15.00)

Non mi hai ancora bloccato

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(15.06)

Volevo darti la possibilità di scusarti per uno scherzo di dubbio gusto, ma non sembri uno che coglie le occasioni al volo

4 nuovi messaggi: Numero sconosciuto
(15.08)

Questo è da vedere
(15.11)
Sono Shannon, comunque
(15.11)
Shannon Leto
(15.13)
E questo non è affatto un bel modo per presentarsi, ne sono consapevole

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(15.17)

Ciao. Io sono Taylor Swift, felice di conoscerti

1 nuovo messaggio: Numero sconosciuto
(15.19)

Troppo scetticismo fa male, lo sai?

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(15.20)

Forse, ma la prudenza non è mai troppa

1 nuovo messaggio: Numero sconosciuto
 (15.29)

*Ricevuto file multimediale*

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(15.48)

Aspetta, fammi capire, ti sei davvero filmato per confermare la tua identità o è un sogno della mia mente malata rimasta bloccata alla sera del concerto? 

1 nuovo messaggio: SL
(15.53)

No, l’ho fatto veramente. E ti ho anche chiamato per nome e cognome, così evitiamo i dubbi

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(15.58)

Uh. Tu sì che sai come farti riconoscere dalla gente, devo ammetterlo. Ma bastava qualcosa di più semplice, chessò…

1 nuovo messaggio: SL
(16.04)

Non ti saresti fidata ugualmente, o sbaglio?

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(16.08)

Mmm, probabile. Figa la sciarpa

1 nuovo messaggio: SL
(16.15)

Grazie, ma… Hai davvero notato solo la sciarpa?

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(16.18)

Prego. Però ciò non toglie che resti comunque uno stalker e che questa situazione abbia dell’assurdo

1 nuovo messaggio: SL
(16.20)

Non hai risposto alla domanda: hai davvero notato solo la sciarpa?

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(16.26)

Non è che non abbia risposto, ho volutamente ignorato. Adesso scusami, torno al lavoro: devo andare a scrivere un nuovo singolo di successo planetario in cui tu mi lasci dopo avermi abbordata su Whatsapp

1 nuovo messaggio: SL
(16.27)

Come?

2 nuovi messaggi: Jena Wright
(16.28)

Sono Taylor Swift, ricordi?
(16.32)
Mi sento terribilmente stupida

1 nuovo messaggio: SL
(16.40)

Siamo in due, allora




1 nuovo messaggio: Jena Wright
(23.17)

Okay scusami il disturbo, ma stavo riflettendo sul senso della vita come sono solita fare ogni volta che sto sdraiata a letto e… È un ‘grazie’ quello che si dice in queste occasioni?

1 nuovo messaggio: SL
(23.19)

Sono sveglio, nessun disturbo. Dipende… per cosa vorresti ringraziarmi?

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(23.20)

Pft, come se non lo sapessi già da solo

1 nuovo messaggio: SL
(23.20)

In effetti…

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(23.21)

Grazie.

1 nuovo messaggio: SL
(23.22)

Figurati, il piacere è stato mio. La tua amica come sta? Sembrava davvero scossa l’altro pomeriggio

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(23.26)

E lo era. È ancora sotto shock, ma tutto sommato se la cava bene. Anche se la sento ancora cantare in camera sua, pensa

1 nuovo messaggio: SL
(23.27)

E tu non canti?

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(23.28)

Canticchio… 

2 nuovi messaggi: SL
(23.31)

Lo sospettavo!
(23. 33)
È che ti sentivo da qui, in realtà

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(23.37)

Ho detto che sto canticchiando, non che sto ululando alla luna… anche perché fuori è nuvoloso

1 nuovo messaggio: SL
(23.40)

Precisina, eh?

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(23.42)

Dici che si nota?

1 nuovo messaggio: SL
(23.45)

No, era solo un’impressione. Non mi hai ancora detto che ne pensi del concerto, comunque

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(23.46)

Devo farlo? Credo tu mi abbia vista

1 nuovo messaggio: SL
(23.46)

Ossì

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(23.49)

Quell’ossì mi preoccupa

1 nuovo messaggio: SL
(23.50)

Ti ho vista

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(23.52)

E?

1 nuovo messaggio: SL
(23.53)

E mi sei sembrata molto presa, era divertente

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(23.57)

Mio Dio. Di solito sono una persona normale, ho pure dei testimoni che possono confermarti quanto dico. Non scherzo.

1 nuovo messaggio: SL
(23.59)

Ho visto casi più disperati del tuo, credimi. È la sbronza da concerto che vi rende così, ti giustifico

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(00.00)

Molto gentile da parte tua

1 nuovo messaggio: SL
(00.01)

Io sono sempre gentile

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(00.02)

Non esagerare

1 nuovo messaggio: SL
(00.08)

Cosa?! Mi conosci da nemmeno un giorno intero, a conti fatti!

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(00.10)

Sbagli. A conti fatti, non ti conosco e basta

1 nuovo messaggio: SL
(00.30)

Hai ragione

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(00.33)

È una cosa che mi capita spesso, quella di avere ragione, lo so

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(00.35)

La prossima volta ti porto in un posto meno affollato

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(00.46)

La prossima volta?
(00.48)
E questo che c’entra?!

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(00.50)

Venerdì è okay?

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(00.54)

Il 18?

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(00.55)



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(01.02)

Mi terrò libera

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(01.05)

Ottimo

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(01.15)

Non mi dici dove andiamo?

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(01.19)

Pensavo volessi scegliere tu…

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(01.21)

No, non voglio. È il tuo giorno fortunato, a quanto pare!

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(01.25)

Ti faccio sapere entro domani pomeriggio, va bene? Il mio cervello inizia a non collaborare

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(01.29)

Il mio non collabora mai, figuriamoci ora che sono stanca

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(01.37)

Allora questo è un addio?

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(01.40)

Mi sa di sì, ho le palpebre calanti e non credo di poter resistere ancora 
(01.42)
Buonanotte, Shannon
 
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(01.45)

Buonanotte, Jena

 

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Capitolo 3
*** «Scusa, mi hai appena dato dello sciupafemmine?» ***



3. «Scusa, mi hai appena dato dello sciupafemmine?»
 
18 Ottobre 2013
Los Angeles, California

«Quindi ti ha dato buca?».
«Non mi ha dato buca, è semplicemente in ritardo» ribatto, anche se più che come una risposta solida e decisa la frase sembra suonare un atto di autoconvincimento. E forse è questo che sto facendo, mi sto autoconvincendo di non essere stato lasciato da solo in un angolo di strada. Sarebbe veramente molto triste.
«Quindi ti ha dato buca» afferma mio fratello all’altro capo del telefono. Ho l’impressione di cogliere un tono derisorio nella sua voce e chissà che non mi meriti davvero di essere preso in giro. Meglio non dargli modo di capire i miei dubbi, però, o continuerà a sfottermi molto più del dovuto.
«Senti, Jay, non mi ha…».
«A che ore era l’appuntamento?».
«Non è un appuntamento… non credo, almeno… non lo so».
«Okay, di qualsiasi cosa si tratti, qual era l’orario stabilito?».
Guardo l’orologio che porto al polso. Ahia. «Avrebbe dovuto essere qui quasi tre quarti d’ora fa» dico, cercando di non sembrare tanto addolorato. In realtà questa prospettiva mi deprime parecchio, erano anni che non mi succedeva una cosa simile. 
«Beh, spero proprio per te che sia una tipa ritardataria. Ritardataria e basta, intendo. Potrebbe soffrire di qualche strana malattia sconosciuta ed estremamente contagiosa per quanto ne sai, no? O peggio, potrebbe accadere di tutto, potrebbe essere…».
Sospiro. «La prossima volta telefonerò a Tomo, lui sa essere più ottimista».
«Secondo me non dovrà esserci una prossima volta. Non con questa… com’è che si chiama? Jennifer?».
«Jena. Ci sei andato vicino».
«Non con lei, comunque. – fa una breve pausa – Ascolta, capisco che tu possa trovarla carina, ma tre quarti d’ora di ritardo sono un segnale inequivocabile di disinteresse e nessuno si merita di aspettare tanto, men che meno tu».
«Okay» mi limito a rispondere. Jared potrebbe avere ragione, ma non è che condivida appieno. Vero è, però, che negli ultimi tempi il gentil sesso mi abbia viziato e abituato a non aspettare o a non farlo troppo a lungo… non lo dico per vantarmi, no. È una pura e semplice constatazione di fatto. 
La linea viene disturbata da un urlo quasi disumano che mi fa allontanare istintivamente il cellulare dall’orecchio. «Ma che era?!» sbotto quando quel baccano cessa.
«Oh… credo fosse per me. A quanto pare devo andare».
«A quanto pare».
«Ti chiamo dopo».
«No, non farlo» ordino, ma tanto ha già riattaccato e non può sentirmi.
Infilo le mani in tasca e mi guardo un po’ intorno nel tentativo di distrarmi, ma la vista di automobili e palme non sembra aiutarmi granché. Non hanno molto di interessante da essere osservato, ecco. Invece Jena…
Attraverso la strada e vado a sedermi sulla panca esattamente di fronte la fermata per autobus dove avevamo deciso di vederci. Sì, avevamo. Per questo mi sembra strano che non sia ancora arrivata o che non mi abbia contattato in alcun modo. L’ultimo suo accesso a Whatsapp risale a stamattina, quindi ritengo sia inutile provare a contattarla lì. Potrei mandarle un sms o azzardare una telefonata. O potrei semplicemente starmene qui seduto ad aspettare, non voglio passare davvero per uno stalker. Anche se dubito che telefonare ad una persona e chiedere spiegazioni per un ritardo di ben cinquantadue minuti abbia a che fare con lo stalking.
Accavallo le gambe e torno a concentrarmi sulla strada, contando le macchine che passano per ingannare il tempo. Ad occhio e croce posso dire che in questa zona il blu è il colore che va per la maggiore in fatto di auto, seguito dal nero e dal grigio. Nessuna traccia del rosso, invece. Beh, non si sono viste nemmeno auto bianche, ma non importa, le rosse sono migliori e dovrebbero essercene di più in giro.
Uno strano rombo in fondo alla strada mi distoglie e mi volto giusto in tempo per veder spuntare un autobus, unico elemento di novità in questa zona deserta. L’autobus non è esattamente un’automobile, quindi non credo di doverlo aggiungere al conteggio. Il veicolo si avvicina e si ferma quasi di fronte a me, sul lato opposto della strada; strabocca letteralmente di gente, ma nessuno sembra voler scendere qui. Forse, non ne sono sicuro. In effetti vedo i passeggeri ammassarsi contro i finestrini come per fare spazio e non avrebbe senso creare un corridoio se nessuno volesse uscire.
Un velocissimo pensiero fa per prendere forma nella mia mente, ma lo accantono subito. Tanto vale non illudersi ancora e ficcarsi bene in testa ora e subito di essere stato mollato senza preavviso e senza perché da una sconosciuta. Ogni tanto anche i migliori falliscono, si sa, e questa breve ed umiliante esperienza che mi porterò dietro a vita mi ha insegnato che…
Ah.
Momento momento momento, sviluppo interessante.
L’autobus riparte e si allontana, lasciando alla fermata una figura che si guarda ansiosamente intorno battendosi le dita della mano sinistra sulle labbra. Ha i capelli scuri raccolti in una treccia che le cade davanti alla spalla e indossa una lunga e non troppo sagomata camicia di jeans che le copre gran parte dei leggins neri, lasciando un po’ scoperte le caviglie. Abbasso ancora lo sguardo e con mia grande gioia noto che indossa un paio di Converse. Okay, d’accordo: ho il complesso dell’uomo basso, ma non mi sembra il caso di parlarne adesso.
Mi alzo non appena si volta dalla mia parte e le sorrido mentre attraversa la strada. Vederla qui, sapere che sia in ogni caso arrivata dopo quasi un’ora di ritardo, mi fa tirare un sospiro di sollievo. 
È ormai a due o tre passi da me quando mi rendo conto di una buffa e piccolissima coincidenza. Indico la sua camicia, ridendo. «Questo è…». 
«Altamente imbarazzante, sì. – annuisce con aria divertita – Avrei dovuto mandarti una foto del mio outfit, così magari avremmo evitato di vestirci alla stessa maniera».
«Avresti dovuto, già».
Piccola pausa. Prende a dondolare sui talloni. «Sei in anticipo, comunque» dice.
Che?!
«Come, scusa?».
Il mio tono di voce deve allarmala un po’, tanto che mi guarda ad occhi sgranati mentre farfuglia: «Non che dieci minuti siano un grande anticipo, ma… Oh. Aspetta. Da quanto sei qui?».
«Un’ora, più o meno».
Ora è visibilmente confusa, come me. «Perché sei qui da così tanto?».
«Perché tu sei arrivata solo ora?» domando all’unisono.
«Io non sono arrivata solo ora, lo dici come se fossi in ritardo. Avevi detto, anzi, scritto, di vederci per le cinque e trenta» ribatte subito sulla difensiva. Qui c’è davvero qualcosa che non va. 
Scuoto il capo perché sono assolutamente certo che non sia andata come sostiene lei: ricordo benissimo l’sms che le ho mandato. «No, io avevo scritto di vederci per le quattro e mezza». 
«Ho le prove, sei ancora in tempo per redimerti e non farti umiliare ulteriormente».
Un po’ mi divertono questi suoi atteggiamenti di sfida e il tono convinto, di solito apprezzo la gente che crede veramente in quello che fa o dice; ma non è questo il caso perché stavolta ho ragione io.
«Non è un problema, sul serio. Voglio dire, avevo pensato che non saresti più venuta, però…».
Per poco non mi ritrovo con la faccia incollata allo schermo del suo cellulare. La sensazione che provo dopo aver letto quella parte di conversazione sta a metà tra il disagio esistenziale e l’imbarazzo cosmico.
Improvvisamente non sembro più in grado di formulare un pensiero sensato e tutto quello che esce dalla mia bocca è solo un misero «Oh».
Jena ripone trionfalmente il cellulare in borsa. «Arrenditi all’evidenza» m’invita, con tono soddisfatto.
A questo punto tanto vale buttarla sulla simpatia. «Quindi sono appena passati tre minuti ed io ho già collezionato la prima figura di merda» constato, accompagnato dalla sua risata.
«No, ma cosa vai dicendo? Ci siamo solamente vestiti in modo uguale e abbiamo solamente battibeccato sulla tua presunta puntualità contro il mio presunto ritardo: c’è ancora tutta una partita da giocare».
«Ecco, a proposito di partite da giocare, sarà meglio andare o non riusciremo a concludere nulla. – le faccio notare, iniziando a muovere qualche passo in avanti – Hai mai giocato a minigolf?».
«No, nemmeno una volta. Ti sto servendo una vittoria facile ancor prima di cominciare».
Beh, diciamo che mi avrebbe offerto una vittoria facile se il parco non fosse stato chiuso. Mi sento così stupido (per non dire di peggio) ora, qui fermo in mezzo al parcheggio con gli occhi fissi sul cartello degli orari. Insomma, come si può invitare una ragazza ad uscire e pensare di fare colpo in una situazione del genere? Avrei dovuto controllare e accertarmi che fosse aperto prima di portarla qui. Idiota che non sono altro.
«Non ci sono scuse che possano tenere» esordisco.
«Vale a dire?».
Indico il cancello d’ingresso. «È serrato».
«Sì, questo lo vedo. Vedo anche che si sono alcune auto parcheggiate, magari c’è qualche custode là dentro che potrebbe aprire: nessuno dice di no ad una rockstar. – mi rivolge una breve occhiata, poi aggiunge più a se stessa che al sottoscritto – Okay, questa voleva essere una battuta allegra e divertente… nella mia testa non suonava tanto pessima, giuro. Hanno ragione a dirmi che ho più chance come astronauta che come cabarettista».
Sorrido, un po’ rincuorato e un po’ divertito da questo suo spirito autoironico. Potrebbe avere lontanamente ragione sul fatto che, vedendomi, ci permetterebbero di entrare, chissà, ma ho come l’impressione che non sarebbe esattamente la cosa giusta da fare e scarto immediatamente l’idea. 
«In realtà stavo aggiornando il programma che avevo in mente per questo pomeriggio».
«Stai elaborando un piano B?» domanda.
«Chi ti dice che non l’abbia già?».
Si porta l’indice al mento, come per riflettere. «Forse l’espressione di puro panico che ti si è dipinta in viso quando ti sei accorto che qui non ci sta anima viva? Credi che potrebbe essere?».
In un primo momento penso di alzare le mani in segno di resa ed ammettere di non aver pensato a nessun’alternativa, ma l’istante successivo mi rendo conto dell’importanza di difendere quella mia famosa dignità che sembra essere sul punto di darsi all’ippica.
«Stavo pensando ad una passeggiata nei dintorni di Santa Monica, che ne pensi?» butto lì su due piedi.
«Penso che qui vicino ci sia un fantastico Starbucks carino e poco affollato». 
Ero già deciso ad accettare qualunque sua proposta pur di non passare per l’imbecille con uno scarso senso dell’organizzazione, ma quel buffo sorrisetto spuntatole tra le labbra appena finito di parlare mi avrebbe convinto anche in caso contrario. Non ribatto ed iniziamo a incamminarci parlottando di cose senza senso, come spesso accade a due persone che escono insieme per la prima volta e non sanno esattamente come comportarsi. Il fatto che io sembri aver iniziato col piede sbagliato non mi pone certo in una situazione di vantaggio.
Afferro la maniglia e spingo in avanti, permettendole di entrare per prima e di scegliere anche il tavolo: ho come la sensazione che lei gradisca questo genere di galanterie, non so fino a che punto mi sbagli. Il locale è praticamente deserto, fatta eccezione per noi, un gruppetto di concitati liceali e un uomo con la faccia nascosta dietro il portatile con cui sta lavorando. Devo ammetterlo, non mi dispiace aver rinunciato alla spiaggia per venire qui: è un posticino isolato e tranquillo, intimo per farla breve.
Jena sfoglia velocemente il menù mentre una ragazzina dal naso spropositatamente grande si avvina al nostro tavolo e continua a fissarmi con insistenza; le faccio un cenno col capo e abbozzo un sorriso incerto, al che lei prende a farsi aria col blocchetto che regge in mano. Ahi ahi.
Alla fine decidiamo di ordinare un Eggnog Latte e un triplo espresso con biscotti e focaccina ai mirtilli e la cameriera schizza via per ripresentarsi pochi minuti dopo, fare una brevissima apparizione e sparire nuovamente.
«Secondo me ti ha riconosciuto» afferma la moretta seduta di fronte a me.
«Dici che l’ho messa in imbarazzo?».
«Quel mezzo sorriso da sciupafemmine non deve proprio averla aiutata, povera». 
Questa è bella. «Scusa, mi hai appena dato dello sciupafemmine?» cerco di mostrarmi sconvolto e sconcertato, ma in realtà mi esce pure una risata.
«Hey, mi sto documentando. Comincio a capire l’opinione che il mondo femminile abbia di te».
Mi avvicino e poggio il mento sul pugno chiuso. «Ed è un’opinione buona o cattiva?».
Ci pensa su. «Buona, nel complesso» risponde, poi addenta un biscotto e socchiude gli occhi, lasciandosi scappare un gemito estasiato. 
Non deviare, Shannon, non deviare, resta concentrato. Potrebbe essere ancora presto.
«Affamata, eh? Ci vai giù pesante con quello» le faccio osservare mentre indico la tazza rosso fiammante su cui troneggia il logo della caffetteria.
«Ho saltato il pranzo per motivi di tempo, posso permettermi di recuperare con seicentotrenta calorie. Domani avrò tutto il tempo di pentirmi della mia dieta andata a male».
Assaggio la focaccina. È buona, non ricordo di averla mai mangiata prima. «I pasti dovrebbero sempre andare rispettati».
«Lo so, ma vallo a dire a dei clienti che mandano inspiegabilmente in tilt la caldaia e pretendono di essere risarciti dell’intero pernottamento che, tanto per essere chiari, è di dodici giorni e undici notti. – si lascia cadere contro la poltroncina, incrocia le braccia al petto e borbotta – Teste di cazzo russe che non sanno nemmeno dire una parola in inglese. Compratevi un dizionario tascabile e infilatevelo in borsa, almeno!».
La guardo stupefatto per un attimo perché non la facevo capace di reazioni tanto profonde e la mia occhiata si riflette sul suo viso diventato paonazzo.
«Oh, mio Dio» mormora lentamente. Scoppio a ridere. «Oh, mio Dio» ripete con la stessa espressione sconvolta.
Agito la mano per minimizzare il tutto, mandando giù un mirtillo. «Non è un problema, tutti abbiamo le nostre giornate pesanti sul lavoro e tutti abbiamo bisogno di sfogarci in qualche modo».
«Okay, ma tu non lo fai al primo appuntamento con una persona che ti piacerebbe conoscere».
«Potrei farlo» rispondo semplicemente, troppo preso ad esaminare le sue ultime parole: con una persona che ti piacerebbe conoscere.
Jena abbassa il capo in evidente stato d’imbarazzo, stringendosi nelle spalle. «Non sono l’esatto prototipo di signorina beneducata, sono più una copia malriuscita. È bene che tu lo sappia».
«Beh, questo è ancora tutto da discutere».
Appoggia entrambe le mani sul tavolo e scuote ripetutamente la testa. «Ci tengo a farti sapere che non sono razzista o xenofoba e che non ho pregiudizi di alcun tipo su nessuno. O quasi, ma quello è un altro paio di maniche».
«Giuro che non l’avevo ancora neppure pensato».
Sospira appena e prende in mano la tazza, poi mugugna qualcosa e ricomincia a sorseggiare senza aggiungere altro. Restiamo in silenzio per una manciata di minuti, finisco di spiluccare la focaccia mentre Jena spolvera senza troppi problemi i biscotti, ma la cosa non disturba tanto me quanto lei. Eppure le si legge chiaramente in viso la voglia matta che ha di chiedere e sapere: effettivamente anche io mi farei qualche domanda se fossi al suo posto.
«Come hai risolto la faccenda coi russi?».
«Con Google Traduttore e una telefonata che costerà un occhio della testa al mio capo. Ben gli sta, così impara ad andarsene in vacanza alle Barbados e lasciarci in balia degli ospiti».
I sorrisi divertiti sembrano all’ordine del giorno, oggi. «Molto diplomatico».
«Non puoi sapere quanto. Ho provato anche a passare il testimone ad un mio collega, ma ovviamente si è rifiutato… Alla fine ho suggerito di offrire il servizio taxi per gli ultimi cinque giorni di vacanza e tutti hanno accolto l’idea con entusiasmo. – breve pausa per un ultimo sorso, si asciuga gli angoli della bocca e aggiunge con soddisfazione – Ho evitato il secondo atto della Guerra Fredda, sono molto fiera di me stessa».
«Faresti bene ad esserlo, io lo sarei. Quindi lavori in…?».
«Oh, in un hotel. No, non in un hotel, più che altro è piccolo bed&breakfast mezzo sepolto in uno dei palazzi di Downtown. Il proprietario è un mio amico e teoricamente avrei dovuto aiutarlo solo per pochi mesi, all’inizio, tre anni fa, ma per forza di cose sono rimasta lì e sono tipo diventata la sua vice».
«Carino» è l’unico commento che riesco a fare mentre mi auguro che lei non fraintenda e pensi che per me il suo lavoro sia una completa schifezza.
«Si fa quel che si può» risponde quasi automaticamente, concentrandosi su un punto indefinito oltre le mie spalle. Questa sua breve distrazione mi permette di sbirciare meglio i lineamenti del suo viso senza essere troppo insistente, almeno fino a quando lei non torna coi piedi per terra e mi sorprende ad cercare i suoi occhi coi miei. 
«Senti, posso farti una domanda?». Quest’improvviso cambio d’argomento e l’incrocio creatosi per un istante tra i nostri sguardi mi spiazzano, ma lei non sembra notarlo. «È che altrimenti continuerò a non essere del tutto a mio agio, ecco».
«Certo» rispondo con naturalezza, figurandomi già su cosa potrà andare a vertere la conversazione.
Quel cipiglio corrugato mi dà l’impressione che sia concentrata a racimolare le idee e scegliere i termini giusti prima di esporsi. «Tu fai sempre così? Cioè, vedi una ragazza al meet&greet, la fai accompagnare in prima fila e poi ti procuri il suo numero di cellulare? Cosa che, peraltro, dovrai spiegarmi».
Uhm, forse non mi sarebbe dispiaciuto qualche giro di parole. La domanda è indiscutibilmente lecita, anche se sono stato raramente invitato a rispondere; e non perché quella di far accompagnare ragazze in prima fila non sia una cosa che faccia più spesso di quanto ricordi, tutt’altro, ma semplicemente perché nessuna delle precedenti sembri essersene preoccupata troppo. In realtà mi allarma un po’ il fatto che Jena lo voglia sapere: la mia risposta potrebbe mandare tutto a puttane, ma questa non mi sembra una scusa valida per mentire. Non mi va neanche tanto di farlo, ad essere sincero.
Apro la bocca nel tentativo di iniziare un discorso, ma è lei la prima a parlare. «Lo sapevo. Si capisce, voglio dire, se io fossi una rockstar cercherei di sfruttare la maggior parte dei vantaggi che derivano dalla mia situazione… perciò il limonare usa-e-getta ci sta. Non sempre lo condivido, ma ci sta. Quasi come dire, in sintesi, che ti assolvo dai tuoi peccati di uomo dalla condotta deviata».
Adesso non se essere più sorpreso, allibito, meravigliato o che altro. Intrigato, forse, quello va per la maggiore.
«Sei sempre così diretta?» non posso fare a meno di domandare, ridacchiando.
Inclina il capo da un lato e arriccia le labbra. «Mi capita. Solo un’altra cosa: sei mai arrivato ad una seconda uscita insieme?».
In realtà con alcune non sono neanche andato oltre la mezza volta in camerino, ma questo preferisco tenerlo per me. «Con alcune sì, con altre no. Altre ancora le ho riviste per ben più di due volte». 
«Okay».
Incrocio le braccia sul tavolo e mi sporgo un po’ in avanti, intento a stuzzicarla. «Solo “okay”? Non vuoi sapere in quale categoria rientri tu al momento?».
«No, non sono interessata. Potrei essere sempre io la prima a bidonarti, non dimenticarlo» sghignazza divertita.
«Non te lo permetterei, ho il tuo numero».
«Lo cambierei».
«Ti troverei lo stesso» affermo, trattenendomi a stento dal farle l’occhiolino.
«E poi non devo pensare male di te, eh?».
«No che non devi, sono una brava persona».
«Internet non la pensa così».
Toh, e questa? «E da quando Internet ha ragione?» strepito a voce più alta di quanto volessi. «Hai qui davanti a te il vero e unico Shannon Leto ed hai il coraggio di sostenere che il web sia una fonte più affidabile». È una cosa troppo cogliona da dire? Boh, sarà, ma ormai l'ho detta.
«Sentilo, gli sto distruggendo l’orgoglio» ride, coprendosi la bocca con una mano. Mi sorprendo nell’accorgermi di osservarle spesso le labbra, ma, beh, credo sia naturale quando si hanno delle labbra rosee e piene come le sue. In un certo senso non posso fare a meno di osservarle, come quando da piccolo cercavo di impedirmi di guardare L’esorcista mettendomi una mano davanti agli occhi e finivo sempre per sbirciare le scene attraverso le dita. E poco importa che il labbro superiore sia più grande di quello inferiore, non è neanche lontanamente un difetto degno di nota.
Il fatto che Jena stia iniziando a comportarsi in questo modo mi fa sperare che si stia divertendo o, tanto per non esagerare, che non abbia almeno preso in considerazione l'idea di defenestrarsi. Mi fa piacere vederla più a suo agio, adesso sento di potermi rilassare un po'. Tanto vale cominciare a gettare le basi per qualcos'altro, no?
«Te lo dimostrerò. Che sono un in gamba, intendo. Dammene la possibilità».
Non risponde subito, per qualche attimo si limita a studiarmi con i grandi occhi nocciola ridotti a due fessure. «È una scommessa o una minaccia?».
«Scommessa. – rispondo subito – Non minaccio nessuno, solitamente».
Mi rivolge un’occhiata ancora più dubbiosa, sporgendosi verso di me. È abbastanza vicina da permettermi di sentire il suo profumo, un profumo buono, fresco, di fiori. «Ed io cosa ci guadagno?» mormora.
No, qualcosa mi dice che questa non sia una reale provocazione. Dovrei rimediare?
«L'occasione di aver conosciuto in maniera profonda uno dei batteristi più quotati al momento». 
«Ho la sensazione che questo non sia poco, sbaglio?».
«No, non sbagli».
Batte un pugno sul tavolo e si lascia andare contro lo schienale del divano. «Kat mi aveva esplicitamente fatto capire che fosse Jared quello presuntuoso, non tu. Tu sei quello che viaggia per altri pianeti durante le interviste».
«Mio fratello è logorroico, lascio che sia lui a parlare anche per me: a volte è difficile sopportare un Leto, immagina due. E poi quando ho qualcosa da dire, è Christine ad esprimersi al posto mio».
Segue un inaspettato silenzio che mi spiazza, facendomi tornare sui miei passi. Non ho detto niente di male, non ancora, ne sono sicuro.
Jena tiene gli occhi bassi sul tavolo mentre vi traccia sopra qualche figura con l’indice. «Chi è Christine?» domanda infine.
Sul serio? Chi è Christine? Davvero?! No, non è possibile. Eppure la sua espressione parla chiaro, non ne ha la minima idea.
«Tu non conosci Christine» ripeto l’ovvio, cercando di capacitarmene. Avevo più o meno intuito di non trovarmi davanti ad un’Echelon, ma non avevo affatto capito di dover cominciare da zero. Perché è da zero che devo partire. E non mi dispiace, potrebbe essere un’esperienza originale. Insolita, anche. Il fatto di essere alla pari, di essere due sconosciuti che non sanno niente l’una dell’altro se non qualche insignificante notizia appresa sul momento, mi alletta terribilmente. Sicuramente sarà divertente: lo è già adesso che lei ha frainteso il nome della mia batteria. 
«Non ho ancora studiato questa parte di programma, scusa» si giustifica imbarazzata.
«Non è un grosso problema, va bene che tu non lo sappia». Se mi diverto a stronzeggiare in questo modo? Sì, certo. Anche se, non so, al tempo stesso mi intenerisce vedere Jena messa così a disagio. Decido di giocarmela brevemente, giusto per il piacere di un piccolo scherzo che non offenda nessuno. «Christine, comunque, è solo… è fantastica, è unica. Non scherzo quando dico che è praticamente il centro del mio mondo».
«Quindi lei è…».
Annuisco con convinzione, sforzandomi di non ridere. «La mia batteria».
Pagherei oro per avere una foto della sua faccia in questo momento. «Ah. La tua batteria» sibila con un filo di voce.
Faccio schioccare la lingua al palato. «La migliore del mondo».
«La mia testa pullula di frasi che nemmeno riusciresti a sognarti. Te le direi, se avessimo più confidenza».
E non ho alcuna ragione per dubitare di ciò. «Non vedo l’ora di conoscerti meglio, allora. Motivo per cui torno al discorso di prima: cosa ci guadagno io?» chiedo con un sopracciglio sollevato.
«Non sono sicura di poterti offrire più della pura, semplice e disinteressata amicizia al momento».
Pura, semplice e disinteressata amicizia: c’è modo di sbagliarsi?
La situazione continua a divertirmi in un crescendo. «E ne vale la pena?».
«Questo non lo so. Fammi sapere alla fine, d'accordo?».
«D'accordo».
«Nashville contro Los Angeles. Andata?».
Oh, ecco perché l'accento aveva qualcosa che non mi suonava! «Sei di Nashville?».
«Ci puoi giurare, amico».
«Adesso capisco tutto quel tuo allungare consonanti e vocali» la imito, insistendo particolarmente sulle ultime parole.
«Sì, è un po’ una croce che mi porto dietro. L’accento del Sud non è una cosa che va via facilmente…».
«Beh, ma non ho mica detto che non mi piaccia. E sei venuta in California per…?».
«La cosa più classica che questo posto abbia da regalare: le spiagge e il clima caldo. Sono intollerante alla neve e alla bora, preferisco bruciarmi sotto il sole che accanto al camino».
«Non mi sembra un pensiero particolarmente brutto» convengo  e le tendo la mano per convalidare il nostro patto. Sulle prime sembra titubante nell'afferrarla, ma non ne sono sicuro perché il tutto dura una frazione di secondo e in un battito di ciglia mi ritrovo le sue dita a stringere le mie. Cerco di non dare troppo peso al fatto che questo sia il nostro primo contatto da quando ci siamo incontrati alla fermata del bus, ma non giurerei troppo sul fatto di riuscirci completamente.
«Andata».
«Non si torna indietro. Anche se sono appena venuta meno a un altro buon proposito» ammette in tono colpevole.
«Sarebbe?».
«Smettere di scommettere».
«Non hai la faccia della giocatrice d'azzardo, però».
«Oh, per fortuna! – esclama con un finto tono sollevato – Scherzi a parte, dopo lo scorso sabato avevo giurato a me stessa di non scommettere più… ed eccomi qui a infrangere tutto».
«Il sabato del concerto? Quel sabato?».
«Proprio quello».
La domanda mi sembra più che legittima. «Ha a che fare con la band?».
«Curioso?».
«Più di quanto vorrei ammettere, mi sa».
Si prolunga qualche istante a guardare le unghie smaltate di blu elettrico, riflettendo. Jared invidierebbe quel colore a morte se lo vedesse, mi ci gioco la testa. «Sì, riguarda la band. E non vedo perché dovrei starmene a bocca cucita, visto come sono stata trattata dalla mia migliore amica al meet&greet».
Ridacchio. «Sono tutto orecchie».
«Sarò breve, non voglio annoiarti con discussioni idiote. È cominciato tutto quasi due mesi fa, una sera in cui Katherine aveva alzato il gomito più del solito per dimenticare l’ultima malafatta del suo ex. Faceva paura, passava dal pianto isterico alle risate sguaiate e poi alle minacce di morte… Ad un certo punto ha iniziato a blaterare di voi e…». Sorrido a quel blaterare di voi e lei abbassa lo sguardo con un pizzico di vergogna. «Scusa, non voleva suonare come un’offesa».
«Non lo era. Continua».
«Beh, ha preso a parlare del concerto, dicendo che non vedeva l’ora e… altre cose non mi sembra opportuno dirti ora e mai. Poi se n’è uscita con questa storia di lanciare il reggiseno a Tomo, affermando che se ci fosse riuscita non si sarebbe occupata delle faccende per una settimana intera».
«Perciò la scommessa è partita da lei?»
«Non esattamente: sono stata io a sfidarla. Lei era troppo ubriaca per capire cosa stesse farneticando, motivo per cui ho registrato la conversazione col cellulare e gliel’ho fatta ascoltare il giorno dopo e quello successivo e pure quello seguente».
«Tanto per essere sicure di non dimenticare». 
«Esatto, sì. Tu non hai realmente idea di quante volte alla settimana siamo costrette ad usare la lavatrice, davvero. Mettiti nei miei panni, mi ha offerto l’occasione su un vassoio d’argento ed i biglietti erano per la tribuna in fondo, perciò non avrebbe potuto mai… poi sei arrivato tu…» lascia cadere la frase così, scrollando le spalle.
«E ti ho sconvolto i piani».
«Un po’ sì, non posso negarlo».
«Spero che almeno il mio intervento sia stato piacevole».
Jena rotea gli occhi, ma non sembra particolarmente scocciata. «Usciamo, ti va? La commessa sembra essere sul punto di saltarti addosso».
«La cosa ti dà fastidio?» la stuzzico, studiando l’espressione sul suo volto mentre tira il portafogli fuori dalla borsa. Perché tutte le donne si ostinano a voler pagare al primo appuntamento? O al secondo, al terzo e via dicendo? Anni di esperienza e centinaia di film visti e rivisti non hanno loro insegnato che, nel bene o nel male, sarà sempre noi maschi ad offrire? Anche perché non sia mai che l’uomo scenda a compromessi e metta i suoi contanti da parte: non sai come potrebbe prenderla la ragazza in questione.
«Potrebbe dare più fastidio a te, visto le occhiate assatanate che ti rivolge».
Sbircio appena da sopra la spalla, voltandomi con indifferenza verso la tipetta semi nascosta dietro il bancone. «Uhm, dici?».
«Dico».
Mi chino un in avanti, fingo di guardarmi attorno con circospezione e nascondo il lato destro della bocca con la mano. «Allora sarebbe meglio svignarsela alla svelta» bisbiglio.
«È quello che penso anch’io. – mi regge il gioco parlando con un filo di voce – Ora che ci penso, ho letto da qualche parte che questo fine settimana il Cabrillo Aquarium resta aperto fino a mezzanotte».
«Mi sembra perfetto». 
La vedo sorridere con gli occhi intanto che si alza e posa qualche banconota sul tavolo. «Qui ci sono i soldi: usali per pagare, lasciali in mancia, intascateli, dalli al primo barbone che vedi… Fa’ quello che vuoi, ma non tornarmeli per nessuna ragione al mondo. Io vado a fumare  una sigaretta».

 
But you don't get me, you don't get me!

Odio. Odio profondissimo. Vi giuro che odio questo capitolo.
Il motivo è semplice semplice: non è come lo vorrei.
E non è come lo vorrei perchè mi si è improvvisamente cancellato dopo che avevo finito di scriverlo e l'ho dovuto ricominciare praticamente da capo. *sob* Il bello è che la versione precedente mi piaceva di più. *sob* Non è venuto esattamente uguale a prima. *sob sob*
Quindi vi chiedo umilmente perdono per lo scempio.
Btw, miei complessi a parte, non so quanto effettivamente sia riuscita a comunicare quello che intendevo... boh. Lo scopo era quello di mostrare due impediti imbarazzati alle prime armi che non hanno proprio idea di come comportarsi e continuano a sparare cavolate per riempire i silenzi. Almeno per ora. E comunque l'avevo anche scritto nell'introduzione che 'sti due messi insieme sarebbero stati strani (affermazione da intendere come giustificazione per le cavolate galattiche scritte dalla stramba autrice) lol
Va bene, la smetto. Anche perchè potrei continuare a sproloquiare all'infinito (anche sul modo in cui ho reso Shannon), ma non mi sembra il caso...
La cosa importante che ho da dirvi oggi è... *rullo di tamburi* che molto probabilmente non pubblicherò la prossima settimana.
Il fatto è che per riscrivere questo capitolo ho dovuto un po' trascurare altre cose... e poi ho un botto di impegni che mi terranno abbastanza impegnata. Per non parlare di tutte quelle ore di sonno che devo decisamente recuperare.
Morale della favola: non aspettatevi aggiornamenti fino al 24. Aprile, spero. Anche perchè dal 25 al 28 sarò impegnata di nuovo... ommioddio.

Dopo tutto questo, vi autorizzo il linciaggio di gruppo.
Divertitevi,

A.

P.S.: che la vostra Pasqua sia estremamente cioccolatosa! *w*

 

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Capitolo 4
*** (12.19) Quella che mi hai dato non è una risposta soddisfacente ***



4. (12.19) Quella che mi hai dato non è una risposta soddisfacente 
 
26 Ottobre 2013 
Los Angeles, California 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.23) 

C’è una qualche legge della fisica per cui non riesco a chiudere la valigia? 
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(10.38) 

Proabilmente sì, ma per adesso posso solo spiegarti la seconda legge della termodinamica 
(10.41) 
Sto ascoltando i Muse 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.46) 

Ah, ecco 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.50) 

Prova a lasciare parte dell’armadio a casa, non portarti tutto dietro 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.52) 

Io non mi porto tutto dietro! 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.00) 

Allora usa una valigia più grande, cosa vuoi che ti dica? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(11.03) 

Non ho una valigia più grande… 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.14) 

Shannon, sono al lavoro 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(11.15) 

Ed io sono disperato, ciao 
 
 
 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(18.39)
 
Hai risolto con la valigia? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(18.43) 

In un certo senso. Ho dovuto aggiungere un’altra valigia e un borsone
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(18.45) 

Beh, starai via per un po’. Meglio essere equipaggiati 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(18.46) 

Suppongo di sì. Finito il turno? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(18.48) 

Grazie a Dio sono a casa, potrò rilassarmi per il resto della serata 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(18.51) 

Non mi sembra che tu sia fatta per la vita mondana, o no? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(18.53) 

Sono un’amante della tranquillità, specie dopo il lavoro. Datemi un divano, un telecomando e una busta  del KFC e mi vedrete felice! 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(18.53) 

Poche pretese, insomma 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(18.54) 

Mi sembra il minimo indispensabile. E poi amo il pollo fritto, purtroppo 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(18.54) 

Purtroppo? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(18.57) 

Si deposita tutto sui fianchi 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(18.59) 

Ed io che pensavo ti sentissi in colpa per essere la causa diretta dello sterminio di decine e decine di polli… 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(19.04) 

I sensi di colpa vengono dopo, ma non riguardano esattamente gli animali… Sarò anche una spietata carnefice, ma non posso permettermi di diventare vegetariana. Ci ho provato una volta e sono finita in ospedale, con i valori a terra e l’ago di una flebo infilzata nel braccio 
 
2 nuovi messaggi: SL 
(19.06) 

Mi dispiace 
(19.07) 
Sarà meglio per te continuare ad ingozzarti di pollo fritto, allora 

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(19.08) 

A quanto pare sono quell’uno su un milione a cui capita questo bizzarro genere di cose… 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(19.11) 

Vedo un riferimento al m&g…? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(19.12) 

Potrebbe darsi 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(19.13) 

Di nuovo? 
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(19.16) 

Potrebbe darsi 
(19.18) 
Vorrei ricordarti che non mi hai ancora spiegato come hai fatto ad avere il mio numero, sai? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(19.27) 

Non l’ho fatto? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(19.31) 

Negativo 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(19.32) 

Tu non mi hai ancora detto quanti anni hai 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(19.35) 

No? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(19.36) 

No 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(19.46) 

Ed è rilevante? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(19.49) 

No, non particolarmente 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(19.53) 

Allora non ha senso fartelo sapere, non credi? 

1 nuovo messaggio: SL 
(19.57) 

Okay, se non vuoi sapere come mi sono procurato il tuo numero 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(19.59) 

D’accordo 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(20.00) 

D’accordo 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(20.13) 

Dov’è che suonerai adesso? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(20.18) 

Lisbona, Madrid, Barcellona, Milano… Andremo a conquistare l’Europa! 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(20.20) 

Non ne dubito. Inizio a pensare di essere ancora quell’uno sul milione che non vi conosce e non sa nulla di voi 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(20.21) 

Imparerai ;) 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(20.25) 

Uh, siamo già arrivati alle faccine? :D 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(20.26) 

Dici che è un passo troppo affrettato? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(20.29) 

Dico che io ne faccio un uso spropositato, non hai idea di quanto mi limiti con te 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(20.33) 

Ma non devi limitarti con me, puoi fare tutto quello che vuoi ;) 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(20.39) 

Me ne ricorderò ;)
 
2 nuovi messaggi: SL 
(20.43) 

Ottimo 
(20.51) 
Comunque lascerò l’ora del cellulare impostata su LA, così saprò sempre che ore sono dalle tue parti 

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(20.55) 

Che pensiero gentile, grazie 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(20.58) 

Giusto per essere sicuro di non svegliarti la notte 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(21.16) 

E per evitare di avere a che fare con addizioni e sottrazioni. Di’ un po’, in matematica non avevi mai voti inferiori alla A, vero? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(21.19) 

No. Avevo sempre e solo A+ 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(21.20) 

Lo sapevo. Peccato averti conosciuto solo ora, mi saresti stato utile ai tempi del liceo 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(21.20) 

Bugia 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(21.21) 

Eh? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(21.24) 

Non ci credo, non hai l’aria di una che andava male a scuola. Sembri più quel tipo di ragazza che piangeva per una B 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(21.25) 

Non ho nemmeno la faccia della giocatrice d’azzardo, parole tue. Eppure siamo qui… 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(21.26) 

Dico sul serio 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(21.35) 

No, non piangevo per le B. Piangevo per le C, però, quelle non riuscivo ad accettarle 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(21.36) 

E la media era A, vero? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(21.37) 

Più o meno 

1 nuovo messaggio: SL 
(21.39) 

Fammi indovinare, eri anche presidentessa di qualche club 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(21.42) 

Sono entrata a far parte del Consiglio Studentesco dopo aver capito che la pallavolo non faceva per me. È stata una delle scelte migliori della mia vita, non scherzo 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(21.45) 

Addirittura 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(21.47) 

Lo sport è mondo lontano anni luce da me. Ho provato, ma sono troppo maldestra 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(22.00) 

L’ho notato… 
 
7 nuovi messaggi: Jena Wright 
(22.02) 

Oh. 
(22.11) 
Mi dispiace per ieri sera, per quella birra che ti ho rovesciato addosso :( 
(22.15) 
Però non l’ho fatto di proposito… L’hai visto… 
(22.21) 
Sono stata spinta… 
(22.27) 
Avanti, non è colpa mia se sei famoso e attrai la gente come se fossi una calamita! 
(22.39) 
Posso pagarti le spese in lavanderia o comprarti una giacca nuova, se vuoi. Magari faccio entrambe le cose 
(22.54) 
Scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa 
 
1 nuovo messaggio: SL 

(23.04) 

Non importa, vorrà dire che la prossima volta porterò una mantellina impermeabile con me 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(23.16) 

Ti converrebbe, con me nei paraggi non si sa mai 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(23.20) 

Lo so, sto iniziando a capirlo 
 
 
28 Ottobre 2013 
Los Angeles, California – Lisbona, Portogallo 


2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(11.43) 

27 
(11.44) 
I miei anni, intendo. Adesso tocca a te, ricordi? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(12.03) 

Per avere il tuo numero mi sono rivolto ad alcune fonti. Fonti segrete, quindi non posso dirti altro 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.10) 

Cosa?! 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(12.13) 

Volevi sapere come fossi riuscito a contattarti… 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.19) 

Quella che mi hai dato non è una risposta soddisfacente 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(12.20) 

Forse, ma è l’unica e dovrai accontentarti 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.23) 

Mi hai ingannata! 
 
3 nuovi messaggi: SL 
(12.26) 

Io non credo, ho risposto alla tua domanda 
(12.29) 
Comunque ti avrei dato qualcosa in meno, in fatto di età 
(12.32) 
Veramente, sembri più giovane 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.36) 

Ma così non vale :( 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(12.39) 

Volevo farti un complimento! 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.46) 

Non mi riferivo a quello, non fare il finto tonto 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(12.53) 

Dovrai essere più specifica la prossima volta 

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(12.59) 

Okay 
(13.09) 
Egregio Signor Leto, potrei sapere il nome, il cognome e il codice fiscale della suddetta fonte da cui ha attinto il mio numero di cellulare, di grazia? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(13.13) 

Mmm, no 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(13.14) 

Daaaaaai 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(13.14) 

No 
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(13.17) 

Sei perfido 
(13.24) 
Ti diverti, vero? 
 
2 nuovi messaggi: SL 
(13.29) 

Moltissimo ;) 
(13.33) 
Scusami, a breve dovrò andare a suonare 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(13.46) 

Spero che tu venga assalito da un’orda di fan accanite 
 
2 Novembre 2013 
Los Angeles, California – Milano, Italia 
 

1 nuovo messaggio: SL 
(16.04) 

Sono esausto 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(16.05) 

Dove sei? Che ore sono? (Non è un interrogatorio, solo pura e semplice curiosità) 
 
1 nuovo messaggio: SL 

(16.08) 

Milano, è appena passata l’una di notte (Peccato, mi attirava l’idea di poterti far ingelosire) 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(16.09)

E non dormi? (Ah, si vede che non mi conosci ancora abbastanza!) 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(16.10) 

Non ci riesco, sono stanco morto ma non riesco a prendere sonno (Ci riproverò fra qualche settimana) 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(16.15)
 
Troppa adrenalina? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(16.18) 

Non immagini neanche, è stato fantastico 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(16.20) 

:) 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(16.21) 

Sarebbe a dire? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(16.23) 

Sarebbe a dire che è bello quando qualcuno apprezza così tanto il suo lavoro, è una fortuna 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(16.27) 

E tu? Sei fortunata in questo senso? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(16.31) 

Appartengo più al partito “Si fa quel che si può”, ma non mi lamento. Lavorare in un B&B non era esattamente il mestiere che immaginavo per me quando a otto anni scrissi il tema sul “Cosa vorresti fare da grande”, però è carino 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(16.34) 

Anche quando hai a che fare con le teste di cazzo russe? Cito fedelmente 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(16.35) 

No, quelle è meglio che stiano a casa loro 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(16.40) 

Su cosa avevi basato il tema, allora? Non dirmi che ti sarebbe piaciuto diventare giocatrice di pallavolo professionista! 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(16.40) 

Che fai, sfotti? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(16.43)

Io? Certo che no, non rientra nei miei modi di fare 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(16.45) 

Ah, mi era parso… Mi sarebbe piaciuto diventare Presidente e vivere alla Casa Bianca 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(16.49) 

Ovviamente 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(16.50) 

Ti giuro che è vero. Ti autorizzo anche a prendermi in giro, per questo 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(16.53)
 
Beh, sei ancora in tempo per diventarlo 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(16.54) 

Tsk, per favore 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(16.57) 

Puoi iniziare col farti eleggere Governatore della California, potrei chiedere ad Arnold di aiutarti 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(17.03) 

Arnold? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(17.09) 

Schwarzenegger 
 
8 nuovi messaggi: Jena Wright 
(17.12) 

Per carità, quell’uomo mi fa paura. Lasciamo in carica il buon Brown, poi si vedrà 
(17.38) 
Shannon? 
(17.46) 
Suppongo sia notte fonda, lì in Italia… 
(17.58) 
Buonanotte, Leto :) 
(18.22) 
Aspetta, quindi conosci davvero Schwarzenegger? 
(18.28) 
Immagino di sì… A volte dimentico che sei una rockstar planetaria, è vero 
(18.47) 
Sto parlando da sola… 
(19.00) 
Okay, ciao 
 
3 nuovi messaggi: SL 
(01.13)

Sì che lo conosco, siamo grandissimi amici. Io, lui, Sylvester Stallone e Chuck Norris non rinunciamo mai alla nostra uscita del mercoledì sera 
(01.17) 
Buonanotte anche a te, adesso sarai tu quella a dormire 
(01.19) 
Ah, potresti evitare di chiamarmi Leto? Mi ricorda tanto le strigliate che mi dava mia madre quando ero piccolo… Grazie :) 

 
I can't get no satisfaction!

Massalve! Spero che abbiate passato un buona settimana :D
Io sono di qui... e sono un pochino in ritardo, eheheh.
Ho come la sensazione che il mio buon proposito di aggiornare settimanalmente andrà prestissimo a quel paese. Il fatto è che mancano 31 giorni all'inizio della sessione estiva e devo fiondarmi nello studio come una brava donna cannone... Non odiatemi per questo.
In più oggi vado parecchio di fretta (la nerd che è in me sarà al Katagames, piazzata accanto allo stand di Doctor Who, tra un'ora) e non posso nemmeno fermarmi troppo a parlare :(((((((
Tornerò. Tornerò presto. Magari quando rincaso aggiungo qualcosina a queste NdA, sì.
Se you SOON lol
Tanti cacciaviti sonici,


A.


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Capitolo 5
*** (08.36) Dura la vita dell’animale da palcoscenico ***



5. (08.36) Dura la vita dell’animale da palcoscenico 
 
3 Novembre 2013 
Los Angeles, California – Colonia, Germania 

1 nuovo messaggio: SL 
(08.12) 

Sono stanco, tanto stanco, e qui sono ancora le cinque del pomeriggio 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(08.22) 

Qui sono le otto del mattino, è domenica ed io ho il giorno libero. Buongiorno anche a te 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(08.23) 

Ops. Ti ho svegliata? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(08.25) 

No, cosa pensi mai. Ero solo sdraiata a letto con gli occhi chiusi e il pigiama indosso 
 
2 nuovi messaggi: SL 
(08.26) 

Se è così va bene, mi sento meno in colpa 
(08.29) 
Le donne pagherebbero per essere svegliate da me 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(08.30) 

Le donne pagherebbero per svegliarsi con te 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(08.33) 

Perché ho spesso l’impressione di dover leggere tra le righe di ogni cosa che scrivi? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(08.34) 

Non lo so, faccio quest’effetto. Non avevi lasciato l’orologio del cellulare impostato su LA? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(08.36) 

Sì, ma è scomodo e continuo a cambiare continuamente le impostazioni del fuso orario 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(08.36) 

Dura la vita dell’animale da palcoscenico 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(08.37) 

Sono un animale da palcoscenico? Ti sembro animalesco? 
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(08.41) 

“Animale da palcoscenico: detto di un cantante o di un attore estremamente a suo agio ed espressivo sul palcoscenico”. L’ho googlato
(08.42) 
Da dove deriverebbe “Shanimal”, allora? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(08.45) 

Secondo me non vuoi saperlo davvero 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(08.46) 

Forse no, lasciamo perdere 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(08.47) 

Quindi ti sembro animalesco o espressivo? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(08.55) 

Potresti sembrarmi espressivamente animalesco o animalescamente espressivo, quale preferisci? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(08.57) 

Sono confuso 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(08.58) 

Anche io 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(09.00) 

Consigli? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(09.03) 

Animalescamente espressivo mi fa venire in mente un grizzly con le fauci spalancate, non so… 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(09.05) 

Opterò per quell’espressivamente animalesco 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(09.17) 

Scusa, stavo rischiando la morte per colpa di tre lattughe 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(09.23) 

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(09.24) 

Non sfottere, m’è preso un colpo! 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(09.27)
 
E come ti avrebbero attentato? 

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(09.34) 

Ho aperto il frigo per prendere il latte e mi sono cadute in testa. So di non avere un buon rapporto con l’insalata, ma non osavo pensare che la situazione potesse degenerare così… 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(09.36) 

È una dichiarazione di guerra in piena regola, guardati bene le spalle la prossima volta 
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(09.39) 

Lo farò sicuramente, non voglio essere seppellita da una montagna di immondizia verde 
(09.40) 
Di che stavamo parlando? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(09.41) 

Di espressioni, animali, ecc ecc 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(09.44) 

Vero vero. Secondo me sei molto espressivo, comunque 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(09.46) 

Ammettilo: al concerto avevi occhi solo per me 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(09.47) 

Sei sempre così spaccone? Non avresti potuto prenderti il complimento e basta? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(09.50)
 
Va bene, scusa. Grazie 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(09.52) 

Così va meglio, anche perché era Tomo ad attirare tutta la mia attenzione :) 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(09.55) 

Sssh parla a bassa voce o, invece delle lattughe, morirai per mano di Vicki 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(09.55) 

La moglie di Tomo? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(09.56) 

Proprio quella, con tanto di mazza chiodata 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(09.57) 

Sei spiritoso oggi, Shannon Leto 

1 nuovo messaggio: SL 
(09.59) 

È la stanchezza che tira brutti scherzi 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.03) 

Apparentemente, scrivi anche più di quanto in realtà parli 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.09) 

Te l’ho già detto, lascio parlare Jared e Christine 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.11) 

Già, la tua batteria. Stavolta non mi freghi! 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.14) 

Dovrei riconoscere che sia stato scorretto da parte mia divertirmi della tua ignoranza in materia, ma mi viene ancora da ridere a pensarci 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.15) 

Bravo bravo, prendimi ancora in giro 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.17) 

Sei suscettibile oggi, Jena Wright 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.18) 

Io sono suscettibile sempre, non ho affatto un bel carattere 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.22) 

Hai fatto scappare i tuoi ex a gambe levate, vero? 
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(10.31) 

Più o meno 
(10.35) 
Non dovresti fare un sound check, incontrare i fans e roba del genere? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.39) 

In effetti sì… Jared inizia ad innervosirsi :/ 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.41) 

Il fratello minore che bacchetta il maggiore, ho la scena davanti agli occhi! 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.44) 

Non te l’ho ancora chiesto, sei figlia unica? 
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(10.46) 

Grazie a Dio no, i miei genitori hanno pensato bene di regalarmi una sorella. Rompipalle, ma pur sempre una sorella 
(10.47) 
Non fraintendere, vado molto d’accordo con lei 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.48) 

Anche io vado molto d’accordo con mio fratello, ma nessuno ci ha mai impedito di scazzottarci a dovere 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.51) 

Beh, io prevedo una nuova scazzottata se non ti alzi (non so nemmeno sei seduto, lo sei?) subito e corri a fare il tuo dovere da rockstar 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.56) 

Prevedi bene, sarà meglio andare (ero seduto, sì) 
 
3 nuovi messaggi: Jena Wright 
(10.58) 

Da bravo, vai e fai magie con la tua bacchetta! 
(10.58) 
*bacchette, volevo dire bacchette
(10.59) 
È stato il cellulare 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(11.06) 

Il cellulare, certo… 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.08) 

Non pensare male, è la verità 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(11.11) 

Qui sei tu a pensare male, non io 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.18) 

Va’ a lavorare, Shannon! 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(11.19) 

Ricordami di stare attento a non svegliarti la mattina, d’accordo? 
 
6 Novembre 2013 
Los Angeles, California – Monaco, Germania 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(09.27)

Il sole splende alto sulla Città degli Angeli, la temperatura esterna si aggira sui 17,5 gradi e sono le nove e ventisette del mattino 
 
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(09.31) 

Sereno variabile a Monaco di Baviera, il termometro oscilla tra i 9 e gli 8 gradi e sono le sei e trentuno di sera. Penso di essere un po’ raffreddato… 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(09.35) 

Due valigie più un borsone e non hai ti sei portato dietro un giubbotto? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(09.39) 

Mi sarei ammalato anche se fossi uscito con un eskimo, a Zurigo faceva un freddo cane 
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(09.40) 

Ti capisco benissimo, Nashville è un ghiacciaio perenne 
(09.41) 
Vedi di riguardarti, magari spremiti un’arancia direttamente in bocca 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(09.44) 

Sono nella patria dell’Oktoberfest, qui la vitamina C esiste solo dentro un boccale di birra 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(09.45) 

Okay, corri e vai a farti una bella e sana pinta rigenerante 
 
2 nuovi messaggi: SL 
(09.46) 

Non sarebbe una cattiva idea… 
(09.49) 
Che programmi hai per la tua lunga giornata da poco iniziata? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(09.53) 

In teoria vorrei cominciare a stilare una lista del materiale che mi serve per riarredare casa, in pratica mi trastullo sul divano sfogliando un catalogo Ikea 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(09.55) 

Attenta a non stancarti troppo! 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(09.55) 

Tranquillo, non succederà 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(09.57) 

Come mai questa scelta? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.01)

Principalmente perché sono stufa delle pareti rosella-confetto-scolorito di camera mia, poi anche perché Katherine mi ha dato il via libera per sistemare il soggiorno. Credo che sarà un’operazione moooooolto lunga 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.09) 

Sentiamo, che pensi di fare? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.14) 

Dipingere la mia stanza di turchese e bianco, per esempio. Comprare un nuovo divano e defenestrare quello vecchio, sostituire il lampadario con delle lucine a led, montare qualche mensola in più… Cercherò di fare il più possibile spendendo giusto lo stretto necessario 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.20) 

Sei un cantiere aperto :) 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.22) 

Ci provo, di solito pianifico tanto e non concludo quasi mai niente 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.23) 

Perché? 
 
3 nuovi messaggi: Jena Wright 
(10.27) 

Non lo so, perché mi dilungo, perché cambio idea, perché vengo presa da altro 
(10.29) 
Oppure perché progetto molto più di quanto riesca realmente a fare 
(10.29) 
E tu? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.31) 

Ed io che? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.32) 

Mai avuto a che fare con cose del genere? Cose da comuni mortali? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.36) 

Posso vantare un certo numero di traslochi, è il mio passatempo preferito 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.37) 

Sempre meglio che risolvere il cubo di Rubik, non ci sono mai riuscita 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.38) 

Io sì, ma non è che mi piaccia troppo. Preferisco impegnarmi in altro modo 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(10.40) 

Tipo traslocare? 
 
2 nuovi messaggi: SL 
(10.43) 

Tipo traslocare, suonare, scattare foto qua e là e roba del genere 
(10.45) 
Ti sembrano cose da comuni mortali? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.50) 

Rispetto a quello che faccio io, sì, decisamente 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.52) 

Che vuoi dire? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.54) 

Mai sentito parlare del lockpicking? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.54) 

Lockpicking? Cioè vai in giro a scassinare case?? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.55) 

Sono la ricercata numero uno sulla lista dei federali, non lo sapevi? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(10.57) 

Giuro che sei la prima persona che conosco ad avere un hobby simile 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.58) 

È insolito, lo so. Forse è per questo che mi piace… Ma lo faccio a fin di bene, non mi verrebbe mai in mente di rapinare qualcuno 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(11.06) 

Potresti essere persino d’aiuto, pensaci 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.08) 

Potrei, se mai si presentasse l’occasione 
 
2 nuovi messaggi: SL 
(11.15) 

Lockpicking. Non mi aspettavo lavorassi all’uncinetto, ma il lockpicking mi ha spiazzato del tutto 
(11.23) 
Però non ti darei mai l’indirizzo di casa mia. Niente di personale, solo sicurezza 
 
7 Novembre 2013 
Los Angeles, California – Francoforte, Germania 

 1 nuovo messaggio: SL 
(16.35) 

Ti ho offesa? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(16.37) 

Non lo so, cosa hai combinato? 
 
2 nuovi messaggi: SL 
(16.41) 

Quando ti ho scritto che non ti darei il mio indirizzo 
(16.43) 
Non hai più risposto… 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(16.53) 

Ahia, hai ragione! Ti chiedo scusa, aveva telefonato mia madre e siamo state una vita a parlare, poi sono stata trascinata a pranzo fuori e la mia giornata tranquilla è diventata un casino 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(16.55) 

Niente più divano e catalogo Ikea, insomma 
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(16.57) 

Esattamente 
(16.59) 
Purtroppo soffro di uno strano tipo di memoria a breve termine. Oppure sono solo distratta, il che è più probabile 
 
2 nuovi messaggi: SL 
(17.01) 

Altamente più probabile 
(18.02) 
Non fraintendere, non è un insulto 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(17.09) 

Nessun fraintendimento. Non dovresti dormire? Non dovrebbe essere notte in Europa? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(17.11) 

In questa parte d’Europa dove mi trovo io sì, è notte fonda 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(17.11) 

Fai le ore piccole? 
 
3 nuovi messaggi: SL 
(17.12) 

Francoforte è bella vista dal balcone della mia camera 
(17.14)  

 (17.14)
Questa l’ho scattata prima, di ritorno dall’arena 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(17.17) 

Wow, sembra bellissima. Dovrei aggiungere Francoforte alla mia lista dei luoghi da visitare 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(17.19) 

Hai una lista dei luoghi da visitare? 
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(17.21)
 
Sì, ennesima mia stranezza. Per viaggiare mi manca solo il tempo… E i soldi, non ho nemmeno quelli al momento 
(17.22) 
Non sono mai stata in Europa, ma la Germania mi ispira 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(17.22) 

Ti ispira? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(17.23) 

Nel senso che non penso sia brutta 
 
2 nuovi messaggi: SL 
(17.25) 

Ah. No che non lo è, è veramente un bel paese 
(17.28) 
Cos’altro c’è nel tuo elenco? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(17.32) 

Curioso? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(17.34) 

Un po’, devo ammetterlo 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(17.41) 

Giappone, India, Kenya e Fiji. La mia priorità è data però al Vecchio Continente: Spagna, Inghilterra, Francia, Italia… Le solite località invase dai turisti 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(17.43) 

A me piace fare il turista, è interessante sotto più punti di vista 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(17.45) 

Fortunato te, unisci l’utile al dilettevole 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(17.46) 

Non proprio, anche a me manca il tempo. Conosco gli aeroporti di un sacco di città e le mie esplorazioni finiscono praticamente lì 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(17.52) 

Non ci avevo riflettuto, hai ragione. Quindi tu non hai un attimo di pausa, non puoi mai andartene in giro per tutta la durata del tour? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(17.56) 

Beh, non è che me ne stia sempre chiuso e sballottato tra arene ed hotel. Ogni tanto capita di avere libere uscite e poter andare a fare due passi 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(17.59) 

Quand’è la prossima libera uscita, come la chiami tu? 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(18.01) 

Sabato ad Amburgo. Suoniamo lì domani sera e restiamo un giorno, poi andiamo ad Amsterdam per gli EMA e alla fine ci dirigiamo in Belgio 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(18.02) 

Io non riuscirei mai a seguire dei ritmi così frenetici, ti ammiro 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(18.05) 

Sono un batterista, il ritmo è tutto. Comunque io amo il mio lavoro, non voglio darti l’impressione di stare qui a lamentarmi degli orari e tutto il resto 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(18.10) 

Mai messo in dubbio da quando ti ho incontrato, è evidente che ci tieni moltissimo 
(18.26) 
Okay, il bimbo piange (di nuovo)… Scappo (di nuovo)! 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(18.29) 

Bimbo? Cosa non so? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(18.33) 
Tanto, come il fatto che mi capita di fare da babysitter 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(18.35) 

Non avevi appena detto di non riuscire a sostenere ritmi folli? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(18.42) 

È diverso quando ti muovi all’interno di una sola città, per quanto grande sia 
 
1 nuovo messaggio: SL 
(18.45) 

Credi che riuscirò mai a sapere di quante cose ti occupi? 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(18.55) 

Vedremo ;) 

 
Liar liar, she's on fire...

'sera a tutti! :D
Come state? Spero di non avervi fatto aspettare troppo (?).
In realtà avrei potuto aggiornare prima, forse, ma il fatto è che il mio cervellino ha pensato bene di stravolgere tutto e riscrivere un nuovo capitolo, motivo per cui ho fatto un tour de force di tre notti per mettere in piedi quanto avete appena letto.
Per incongruenze, scemenze, difetti e punti che non tornano, appellatevi alla mia genialissima mente.
So che questo capitolo potrebbe sembravi un po' moscio, magari lo è davvero, ma non mi piace affrettare molto le cose... e poi ho delle idee tutte mie che saranno chiare più in là ;)
Prima di andare, vorrei linkarvi due storie che secondo dovrebbero andare lette. Anzi, eliminate il condizionale e leggete.
La prima è una bellissima shot angst (tanto angst, sììììì) postata in questo stesso fandom dalla magnifica Love_in_London_night e potete trovarla qui.
La seconda è una long su quel figonzissimo di Chris Evans (e non solo) che è ancora gli inizi e promette molto bene: l'autrice è la magnifica Cocchi e per leggere dovete cliccare qui
Aprite i link, fatelo, ne vale davvero la pena.

Spam fatto, ringrazio ancora tutti voi lettori (silenti e non) per avere la paziena di continuare a seguire questo piccolo folle sclero: vi bacerei uno per uno, se potessi.
Alla prossima,


A.



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Capitolo 6
*** «Non è un compromesso… è più una cosa alla Jack&Rose, “salti tu, salto io”» ***


 

6. «Non è un compromesso… è più una cosa alla Jack&Rose, “salti tu, salto io”»
12 Novembre 2013
Los Angeles, California

Quando dissi a Kat di essere stata contattata da Shannon Leto, lei prese a ridere istericamente e mi tirò un cuscino in faccia, additandomi come matta. Poi le mostrai il video inviatomi dallo stesso batterista e il cuscino mi servì ad evitare che la sua testa si fracassasse al suolo mentre sveniva. 
Quando le dissi di essere stata invitata ad uscire dallo stesso, iniziò a sfogliare varie riviste sostenendo che il pesca la ingrassava e che, di conseguenza, l’abito che avrebbe indossato alle mie nozze sarebbe stato verde lime. Mi scongiurava anche di sceglierla come damigella d’onore e non dubitai che avrebbe certamente fatto un ottimo lavoro.
Quando venne a sapere del nostro breve secondo appuntamento, Katherine abbandonò le riviste nuziali per dedicarsi a tempo pieno al suo nuovo lavoro di baby-sitter dei miei tremila figli immaginari.
Ma se i primi giorni tendevo a vederla come più psicopatica del solito e un po’ ridevo di questo suo atteggiamento perennemente euforico e sovreccitato, ora e allo stato attuale delle cose, dopo un certo numero di messaggi scambiati quasi giornalmente, non posso affermare di essere totalmente indifferente alla situazione. Non posso nascondere che messaggiare con Shannon mi faccia piacere e mi diverta anche, così come non riesco a togliermi di dosso quella quasi gradevole sensazione di essere in qualche modo privilegiata; ma, essendo io la lunatica delle lunatiche, impiego un battito di ciglia a passare da questo mood allegro ed esuberante ad uno stato di angosce e dubbi da esasperare anche il più pessimista dei filosofi.
Ed oggi è proprio una giornata nera, complice anche quella mia cara e vecchia affezionata che risponde al nome di SPM, Sindrome Pre-Mestruale: quelli del ciclo sono i giorni più bui della mia vita, quelli in cui dovrei andare in giro con un cartello appeso al collo con su scritto “Attenzione, mordo”, quelli in cui, se mi gira male, sarei benissimo in grado di compiere qualche strage e non provarne il benché minimo rimorso. Non sto scherzando.   
Chissà per quale strana ragione, sono anche i giorni in cui rendo meglio al lavoro e forse è proprio per questo che metto via il cellulare mentre controllo al computer che via sia disponibilità di camere per un fine settimana il mese prossimo. 
«Heyheyhey! – bercia Katherine, tirando fuori dal cassetto il mio Samsung – Che pensi di fare?».
La guardo accigliata. «Lavorare, mi pare ovvio. Mi distrae avere quell’affare intorno, non mi torna utile in alcun modo».
Kat mi rivolge un’occhiata truce prima di cullare amorevolmente il telefonino, con un modo di fare che ha del pazzoide. «E se Lui ti contatta?».
Ah sì, è vietato fare il nome di Shannon perché i nervi della mia coinquilina non sono in grado di reggerlo: adesso, il più delle volte, è noto come il Lui dalla L maiuscola.
«Aspetterà, sa che sono molto impegnata qui». Cerco di apparire abbastanza sicura mentre parlo, ma in effetti mi dispiacerebbe farlo attendere per una mia risposta. Odio aspettare e farmi aspettare, non importa chi tu sia: la puntualità è un importantissimo valore aggiunto, nonno George lo ripeteva così tante (troppe) volte da convincere anche me. « E non è che poi mi sembri uno che trascorre il suo tempo a grattarsi la pancia» aggiungo.
«Tu sei matta. Matta e diffidente. Mi spieghi perché ti comporti così?».
«Perché non dovrei dubitare di lui? Perché è famoso?». 
«Non sto dicendo questo».
«A me pare di sì, invece, riduci sempre tutto a questo. Voglio ricordarti che non lo conosci, non importa quanto ti sia documentata sul suo conto».
«È vero, non lo conosco» conviene.
Incrocio le braccia al petto, soddisfatta di averla fatta crollare tanto velocemente. «Appunto».
«Ma non significa niente, non puoi mica sbattergli una porta in faccia senza motivo».
«Non gli sto sbattendo la porta in faccia, abbiamo decido di vederci due volte e non mi sembra affatto di essere stata scontrosa».
«Perché hai accettato di uscire con lui se proprio non ti fidi?»
«Perché questo terzo grado? Ho per caso detto di non fidarmi di lui?» domando retoricamente. Kat alza un sopracciglio. Sbuffo. «Non è che non mi fido… o forse sì, ma insomma, è lecito: è fondamentalmente un estraneo. E poi chi ti dice che non abbia già usato questo trucchetto con qualche altra ragazza?».
«E perché non glielo domandi chiaro e tondo, allora? Perché non gli chiedi di cancellare il tuo numero dal cellulare?».
Eccola lì, servitami davanti come un invitante tacchino con contorno di arsenico: la domanda a cui ho cercato invano di dare risposta negli ultimi due giorni. 
Mi prendo il tempo di controllare un’ultima cosa al computer, poi metto da parte mouse e tastiera e mi stringo nelle spalle tenendo lo sguardo basso. «Non lo so, perché… perché mi incuriosisce» e perché non avevo un appuntamento dall’Alba dei Tempi, probabilmente.
Kat si appoggia con la schiena contro il muro, resta in silenzio mentre so che sta tramando qualcosa. «Ti ha dato fastidio in qualche modo?» esordisce dopo qualche minuto.
«No».
«Si è comportato male?».
«No, certo che no». 
«Ti ha messo le mani addosso?».
«Avrebbe dovuto provarci, l’avrei spedito a casa sua a calci in culo». 
Katherine fa schioccare la lingua al palato e prende a gesticolare freneticamente col braccio sospeso a mezz’aria. «Bene, perciò smettila di fare quella dura e antipatica che dà zero confidenza a tutti. Ti parlo da amica, non da Echelon, e sono seria. Nessuno ti obbliga a sposare Shannon… anche se spero che tutti i miei giochetti di psicologia inversa funzionino, ma a questo pensiamo un’altra volta… Al momento non sai nemmeno se questa cosa dei messaggi  funzionerà e se vi rivedrete ancora o no. Ma che sia lui o qualcun altro, ti prego, sbloccati. Esci e fatti sbattere come si deve, ultimamente sei più acida di uno yogurt bianco andato a male. E, tanto per finire la mia filippica, ho visto la faccia da cogliona felice che hai avuto stampata nei giorni successivi ai vostri due appuntamenti, quindi incontrarlo non è stato così terrificante come vuoi darmi a bere».
Colpita, atterrata, affondata, distrutta, vengo assalita da una vampata di calore e non ci vuole molto a realizzare che sto prendendo fuoco. Okay, non posso negare che il mio cuore di pietra si sia un po' scalfito dopo quelle due uscite e i vari scambi di battutine telematiche, ma non è niente di così eccezionale come sostiene Katherine. 
Traffico un po' con delle scartoffie relegate dentro ad un cassetto e decido che sia meglio provare a chiudere il discorso. «Una volta ho mangiato uno yogurt bianco scaduto e non mi è sembrato così male come dici». 
Arrampicata sugli specchi, livello: esperto.
Ricevo in risposta un sibilo tagliente come quei coltelli delle televendite che vedo spesso mentre faccio zapping in tv, quelli capace di affettare anche il cemento. «Non ti rendi conto della fortuna che hai».
«Sì che me ne rendo conto».
«Non del tutto, allora».
«Ma se sto sempre lì a controllare che ci siano nuovi messaggi!» sbotto con un accenno di esaperazione.
«Se la cosa ti stufa, posso farlo io al posto tuo. E magari potrei rispondere anche…».
Kat prende a sghignazzare, al che le punto un dito dritto in mezzo al visino tondo. «Non ti azzardare nemmeno. So di cosa sei capace. So cosa faresti. Distruggeresti il mondo intero in meno di settantadue ore».
«Chi è che distruggerebbe il mondo intero in meno di settantadue ore?». Una nuova voce sopraggiunge alle mie spalle intromettendosi nel discorso e, teoricamente, non avrei bisogno di voltarmi per capire a chi appartenga, ma mi giro ugualmente in quella direzione.
Lucas, il mio capo nonché sottospecie di buon amico, entra reggendo tra le mani uno scatolone che poggia per terra accanto al bancone. Sospira e si passa una mano sulla fronte, sembra stanco morto. I capelli color cenere sono tutti spettinati, indossa il solito vecchio paio di jeans stinti e una polo grigia tirata su fino ai gomiti; veste spesso di grigio da quando gli abbiamo fatto notare che gli dona particolarmente. Se non lo conoscessi così bene da sapere dettagli di cui avrei di gran lunga preferito restare all’oscuro e se lui non fosse felicemente accasato e in procinto di diventare padre, beh, probabilmente lo terrei in considerazione per un matrimonio veloce a Las Vegas. Giusto per non ritrovarmi a cinquant’anni come zia Imogene, sola, gattara e con delle setole bianco sporco al posto dei capelli. 
In ogni caso penso che Lucas abbia un qualcosa di carino, non so, forse la faccia pulita e l’aria da bravo ragazzo evidenziata dai quei cardigan perfettamente abbottonati e dalle camicie a quadri che porta sotto. È delicato nell’insieme, diciamo che non ha propriamente l’aria vissuta e apri-virgolette selvaggia chiudi-virgolette che ha Shannon, per esempio, quella figaggine che trasuda mascolinità da tutti i pori e che fa venir voglia di…
Shannon. Figaggine che trasuda mascolinità e fa venir voglie che è decisamente meglio non spiegare.
Cazzo. No, dai. Lo sto descrivendo esattamente come facevano le sue fan il giorno del concerto, ma non è questo il punto. Non posso cadere nel baratro, non devo, è troppo… presto. E scontato oltre ogni misura, soprattutto.
Mi abbasso e fingo di controllare che l’attacco della stampante sia ben collegato, nascondendomi bene per evitare di mostrare le mie guance scarlatte.
Katherine sbuffa sopra la mia testa. «Non darle retta, esagera sempre quando parla di me».
«Esagero parlando di te quando dico agli altri che sei alta un metro e sessantacinque».
«Tu non sei alta un metro e sessantacinque!» scoppia subito a ridere Lucas, beccandosi un’occhiata omicida da parte della biondina in mezzo a noi. «…o forse sì?» aggiunge, titubante.
«Che male c’è? È una bugia bianca, lo faccio per salvare la mia dignità».
«Quella che hai perso ai tempi del liceo?» bisbiglio tra me e me.
«Come?».
Mi rialzo e scrollo le spalle, come a non avere idea di cosa stia dicendo. Indico lo scatolone per terra e mi rivolgo al mio capo. «Dove porto quello?».
«In cucina, lasciali pure sul tavolo: ci penserà Marylou a sistemare il buffet per la colazione di domani. A proposito, Jimmy è bloccato a letto con la gastroenterite».
Non mi faccio problemi a rispondere con un mezzo alterato «Di nuovo?!». Sarà la quinta volta in tre mesi che quel ragazzo si ammala di gastroenterite e le ipotesi sono due: o non sa di essere intollerante a qualcosa oppure gli piace vincere facile.
«A quanto pare… Lo sostituisci tu?».
«No».
«Te lo chiedo per favore» Luke insiste con tono piatto, sa benissimo che alla fine farò a modo mio.
«Senti, sono qui sei giorni e mezzo su sette e sbatto più di tutti gli altri: non chiedermi pure di mettermi a sostituire gli assenteisti cronici».
«Ti aumento lo stipendio, non puoi rifiutare».
Scuoto il capo, sono irremovibile su questo punto. «Non puoi corrompermi, lo sai. Eravamo d’accordo quando ho deciso di aiutarti qui e non copro i turni di nessuno, nemmeno se mi paghi l’extra».
Il mio nuovo orecchio mutante evidentemente non sente solo gli squilli del mio cellulare, perché percepisce una risata soffocata all’altezza della mia spalla destra. «A maggior ragione adesso che le serve più tempo libero per pensare a come conquistare il cuore del suo amato».
Promemoria per me: telefonare a Thor e chiedergli in prestito il Mjolnir per darlo in testa a Katherine. Poi supplicarlo di presentarmi Loki.
«Lucas, perché non chiedi a Kat di prendere il posto di Jimmy? Puoi darle il compenso che spetterebbe a me» propongo, stirandomi un larghissimo sorriso sulle labbra.
La diretta interessata incrocia le braccia al petto e assume un’aria imbronciata. «Non se ne parla nemmeno. Lui è il capo, lui sostituisce i suoi dipendenti. Io sono solo di passaggio, oggi».
«E qual buon vento ti ha portata quaggiù, allora?» domanda Luke, interessato.
So già qual è la risposta e lotto con tutta me stessa per non urlare e gettarmi fuori dalla finestra. O gettare lei, il mio istinto di autoconservazione è talmente alto da impedirmi ad ogni costo di farmi del male. Non voglio essere fraintesa, voglio un bene dell’anima alla mia migliore amica, ma ciò non toglie che a volte sia veramente veramente veramente veramente veramente pesante. Cerco di ignorarla mentre spiega di avermi seguita per essere sicura di non perdersi neppure un solo minuto della love story del secolo, affrettandomi con lo scatolone in mano verso la cucina. Lo poggio sul tavolo e mi sposto nella saletta adibita alla colazione, mi armo di panno e spruzzino e inizio a rassettare accompagnata dal chiacchiericcio dei Cip e Ciop biondi dietro di me. Non presto molto caso alla conversazione e rido sotto i baffi a tutti i «Mmm» e alle alzate di spalle tipiche di Lucas, ma ad un certo punto una frase sembra risuonare più forte delle altre e mi fa voltare di scatto.
«Cristo, ci farei sesso con quella voce» sento. Kat si tiene in equilibrio contro il distributore delle bevande e si fa aria con un tovagliolo.
La guardo sconvolta, domandomi anche come sia possibile inserire Cristo e il sesso nella stessa frase. Mi volto a guardare Lucas per avere conferma del mio sdegno, ma lui si massaggia il mento con una sorta di atteggiamento scientifico, lo stesso che assume ogni volta che è concentrato a calcolare le spese mensili della baracca che gestisce.
«Beh, non puoi fare sesso con una voce» obbietta, sistemandosi gli occhiali scivolati sulla punta del naso.
«Mai sentito parlare di autoerotismo? Eppure ero certa sapessi cosa significasse».
«Sì, è ovvio che io sappia cosa sia, ma non otterresti lo stesso effetto di un lungo e soddisfacente amplesso».
Kat sembra appena scoraggiata. «Purtroppo no, è vero». 
Solo per un attimo mi chiedo cosa li porti a pensare che Shannon sia un soggetto da lunghi e soddisfacenti amplessi, ma è proprio un istante, perché mi rendo conto velocemente di poter benissimo condividere le loro impressioni. Il soprannome di Shanimal non può avere a che fare solamente col suo modo di suonare la batteria, in qualche modo mi ha dato prova di saperlo anche lui.
«Jared dice che nessuno possa sapere cosa sia il sesso fintanto che non l’abbia fatto con suo fratello».
Sputo la domanda prima che di potermene rendere conto. «Dice davvero questo?!».
La biondina annuisce con una strana espressione soddisfatta in volto, ma Lucas non sembra convinto. «E Jared come fa a sostenerlo? L’ha visto in azione? O…?» scrolla le spalle, spero non intenda quello che mi sembra voglia intendere.
Almeno non sono l’unica ad essere disgustata.
«Macché, scherzi?! – esclama Katherine, quasi su tutte le furie – L’incesto non c’entra completamente un cazzo. Shannon è troppo etero e Jared è troppo innamorato di se stesso. Quanto prima la qui presente Wright ci darà conferma dell’eterosessualità del maggiore dei fratelli Leto, fidati»
Mi copro le orecchie nel vano tentativo di non ascoltare oltre. «Volete piantarla adesso, per favore?» piagnucolo, improvvisamente a disagio. Non mi reputo una persona eccessivamente pudica, ma esigo che certi dettagli della mia vita non vengano divulgati a terze e quarte persone. Kat è molto più spartana di me sotto questo punto di vista, lei sarebbe capace di informare anche il New York Times dall’altra parte dello Stato.
«Smettila di fare tanto la virtuosa, tu, non stiamo dicendo niente di assurdo: questa è Natura con la N maiuscola. – mi rimbecca Bionda numero Uno – Ricordi? Lo diceva sempre la signorina Porridge, la nostra insegnante di…».
«Sì, lo ricordo» e ricordo anche l’orrendo neo peloso che aveva sul mento. Era fonte di distrazione per tutti gli studenti, quel coso.
Ritorno in cucina per cercare di evitare l’argomento, ma la piattola dalla chioma dorata mi sta ancora alle calcagna.
«L’hai già sentito, oggi?» chiede.
«Più o meno. Cioè, gli ho mandato velocemente un messaggio ieri notte dopo aver letto del premio che hanno vinto lì ad Amburgo per MTV e quando mi sono svegliata stamattina ho trovato un ringraziamento al volo.  – spiego – Non so, ho avuto l'impressione di averlo disturbato e non mi va di ripetere la cosa». I novelli Bonnie e Clyde accanto a me si scambiano una rapida occhiata d'intesa che mi porta ad aggiungere: «Non mi sto facendo paranoie di alcun tipo, voglio essere chiara».
«Okay, ma ricordati di fargli gli auguri».
Non capisco. «Gli auguri? E per cosa?».
«Oggi è il dodici Novembre».
«Sì, lo so. – replico, ma non riesco a cogliere nessun collegamento e alla fine butto lì una motivazione a caso – È il suo onomastico?»
«No» mi risponde secca. 
Getto un’occhiata a Luke sperando che lui abbia idea della risposta, ma quello che vedo è la mia stessa espressione disorientata dipinta sul suo viso pallido.
Se non è l’onomastico di Shannon e non è neppure il suo compleanno (sono quasi del tutto certa che sia nato agli inizi di Marzo) allora per cosa dovrei fargli auguri? Il lancio di un nuovo singolo? Un festival importante? Gli hanno conferito un premio come batterista dell’anno o, peggio, è appena diventato padre di millemila gemelli sparsi per l’intero globo? Sbatto ripetutamente le palpebre, in stato confusionale. Non sono mai stata una campionessa di logica, non ricordo neppure di aver partecipato mai ad una delle gare promosse dal mio liceo.
Conosco Katherine e so che si sta spazientendo, ma il suo tono non risulta particolarmente aspro quando parla. «Jena, ascolta: – m’invita, poggiando le mani sulle mie spalle – oggi è il dodici Novembre. Un mese fa era il dodici Ottobre. Il dodici Ottobre siamo andate ad un concerto dei Thirty Seconds to Mars, hai qualche reminiscenza a riguardo? Ecco, bene, questo vuol dire che tu e…».
«Non gli farò gli auguri di buon mesiversario o roba del genere, scordatelo! – esclamo a gran voce – Nemmeno stiamo insieme!».
«Non ancora».
Sto per ribattere, ma mi fermo: non è stata Kat a pronunciare l’ultima frase. «Dio, Lucas, e tu da che parte stai?». 
«Dalla parte del vero Amore, mi pare ovvio».
Sta scherzando e riesce a stento a trattenersi dallo sghignazzare, ma lo guardo ugualmente in cagnesco. «Devi davvero smetterla di guardare tutti quei film d’amore ispirati ai romanzi di Nicholas Sparks insieme a tua moglie, ti danno alla testa» ordino.
Katherine ritorna al centro della scena, inginocchiandosi ai miei piedi e unendo le mani in un gesto di scongiura che mi sembra davvero davvero davvero troppo. «Avanti, ho bisogno di queste cose! Mi dimostrano che c’è ancora amore nel mondo! Dopo i Brangelina, tu e Shannon Leto siete la mia OTP preferita! Vi shippo! Vi amo!».
Il fatto che lei si rivolga a me negli stessi termini che le sento squittire durante ogni benedetto episodio di Pretty Little Liars mi inquieta e non poco. Per un attimo immagino la mia vita ridotta ad una gigantesca serie tv per adolescenti e rabbrividisco. 
«Tu… stai fangirlando? Su di me?» trovo la forza di chiedere.
«Con te, mia cara, con te. Ma ancora non lo sai. Dopo quello che ti è successo, la tua vita sentimentale ha bisogno di…».
«Lascia perdere quello che mi è successo, okay? Anzi, lasciate perdere entrambi. Fanculo, voi due mi manderete al manicomio». Lo sapevo, sono riusciti a farmi incazzare. Bravi, un applauso.
«Io e Lucas o io e Shannon? Oh… okay, scusa. Non parlo più».
«Sarà meglio per te, se vuoi che risparmi le tue amate natiche». 
Nemmeno a dirlo, ottengo l’effetto sperato e restiamo tutti in silenzio per qualche minuto. Lucas si allontana a controllare che Maverick e Travis, quei due strampalati addetti alle pulizie, stiano facendo il loro lavoro e, quando torna, si appoggia allo stipite della porta. 
«Non voglio darti ancora più sui nervi, Jena, però… quindi tu e Shannon vi sentite tutti i giorni?».
Sospiro e conto fino a dieci prima di fare o rispondere qualunque cosa. 
In effetti non posso giudicarli (o non posso giudicare Katherine, più che altro) per la loro curiosità: volente o nolente, in un certo senso, sono io la novità del momento. Anche se apprezzo immensamente il fatto che Lucas sia sempre così pacato e riflessivo e non mi parli col tono di una tipa isterica o simili. 
«Grosso modo sì, ma niente di serio. È solo qualcuno con cui parlare» rispondo con semplicità. 
«All’inizio anche mia moglie mi vedeva solo come qualcuno con cui parlare e, sì, guardaci adesso. Sposati e con una bambina in braccio prima della fine di gennaio».
«Siete riusciti a mettervi d’accordo sul nome o litigate ancora?».
«Ci siamo quasi, spero. Karen continua a bocciare la maggior parte dei nomi che propongo».
«Che nomi proponi?».
Dalla reception tintinna il campanello poggiato sul bancone e Luke ci lascia per andare ad accogliere gli ospiti, abbandonandoci nel dubbio fino a quando non ritorna, circa un quarto d’ora dopo, e si mette ad aiutarmi a svuotare la lavastoviglie.
«Secondo me non sono nomi così brutti» prosegue pensieroso.
«Potresti farci il favore di dire a quali ti riferisci, magari» lo esorto. Gli passo qualche piatto da riporre nella credenza.
«Beh, nomi semplici: Judith, Patricia, Lorraine, Ernestine…»
«Ernestine?! Vuoi che tua figlia sia marchiata a vita? – Kat sembra sconvolta – Santo Cielo, non voglio sentire altro. La mia trisavola si chiamava Ernestine, figurati un po’!».
Ho bisogno di appoggiarmi al frigorifero per non cadere a terra e continuo a ridere tenendomi la pancia: non so se mi diverta di più l’improvvisa delusione di Lucas o la reazione esagerata di Katherine, che continua imperterrita la sua invettiva.
«Ci sono tanti bei nomi al mondo, Lucas! – dice – Tanti bei nomi moderni. Perché non li prendi in considerazione? Posso stilarti una lista, sono brava in queste cose. Ti piace Ryana? O Gwen? Ethel? Zora? Savannah? Terri? Valerie! Se nasce coi capelli rossi come Karen dovete assolutamente chiamarla Valerie! Come la canzone degli Zutons! La conosci? La conoscete? Eh? EH? Oppure Christine! Sì, Christine! Jena, secondo te Shannon apprezzerebbe il gesto?».
Signore Dio Onnipotente, tu che vedi tutto e soccorri tutti, ti prego, aiutami ad arrivare a fine giornata senza farmi sbroccare troppo.
O fammi ricevere un sms da un batterista internazionale a caso, magari. 
D'accordo, forse sarebbe meglio andare a dormire coi neuroni tutti interi e al loro posto; posso sopravvivere al fatto di non ricevere un messaggio sul cellulare, non sono mica a questi livelli.
Anche perché adesso è pomeriggio inoltrato, ho ormai finito il turno e sono rincasata da un pezzo, ma il mio telefono è rimasto silente praticamente per tutto il tempo. Poco importa, al momento mi preoccuperebbe di più un'invasione aliena o un nuovo virus che trasforma in zombie tutti coloro che lo contraggono. Certo però che se il caro signor Leto ha intenzione di mollarmi in questo modo, da un giorno all'altro e senza spiegazioni di sorta, è proprio un gran maleducato. Andrei a cercarlo in capo al mondo per dirgliene quattro, se fosse così. Nessuno mi prenderà più in giro, non ho intenzione di farmi umiliare ancora da un altro chicchessia. 
Continuo a fare zapping per ingannare il tempo, senza avere in realtà granché voglia di seguire alcun programma in televisione. Ho centinaia e centinaia di canali a disposizione e nessun interesse a sintonizzarmi su uno in particolare: beh, capita quando hai quasi trent'anni, una voglia di applicarti in qualcosa pari a zero e gli ormoni instabili che continuano a prendersi gioco di te mentre le ovaie implorano pietà e ti obbligano a restare distesa sul divano.
Chiudo gli occhi e vi passo sopra una mano. Odio essere in quei giorni, mi trasformo nella mia personale versione del signor Hyde senza alcun bisogno di assumere intrugli particolari.
Per fortuna non devo aspettare ancora molto prima che la mia coinquilina si chiuda alle spalle la porta del bagno e venga a farmi compagnia, salvandomi da questo stato di apatia e catalessi. Mi sposto accoccolandomi contro un bracciolo e Katherine mi butta davanti agli occhi un'immensa chioma di ricci dorati.
«Allora? Che te ne pare?» chiede.
La osservo scuotere il capo di qua e di là per qualche secondo, poi rispondo: «Questi cavatappi non sono tuoi».
«Esaustiva come sempre, Jena, grazie. Hai già preso gli antidepressivi?».
«Non ce n'è bisogno, lo sai come sono fatta: dammi cinque minuti e cambierò sicuramente umore».
Parole al vento. In realtà Kat non si è nemmeno seduta, non ha ascoltato la mia risposta ed è andata a trafficare con qualcosa in cucina. Sta cacciando, e chissà che non trovi qualche avanzo di gelato dell'estate scorsa.
«Questi serviranno senz'altro a velocizzare il processo» comunica con un che di ufficioso, gettandomi in grembo una confezione ancora intera di marshmellows. Sono andata io a fare la spesa l'ultima volta e non ricordo proprio di averli comprati, quindi le rivolgo un'occhiata interrogativa.
«Il PastaParty di sabato ha alleggerito di brutto le nostre dispense, perciò ieri mattina sono andata al supermercato a comprare lo stretto indispensabile» spiega.
Le passo il pacchetto e lei lo apre immediatamente come fosse un tessssssoro. «Da quando le caramelle gommose sono lo stretto indispensabile?».
 «Da quando lo sono anche i Twix, i Bounty, i Togo e i Mars».
Non rispondo, provo più a decidere se per Mars intenda velatamente anche i Thirty Seconds to Mars o se questa sia una proiezione della mia mentalità distorta. Potrebbero essere vere entrambe le mie considerazioni.
«Vuoi?».
Scuoto il capo. «No, stavolta passo».
«Bah, come preferisci. – Katherine fa spallucce e si infila un marshmellow in bocca – Novità?».
«Ho sentito che un bambino ha sventato una rapina a San Francisco, ma non ho ascoltato troppo e non so dirti altro».
Ricevo un’occhiata carica di disappunto. «Sai a quale novità mi riferisco».
Sì che lo so, ma speravo di poter dare una piega diversa a questa chiacchierata. «Tutto tace al fronte».
«Nessuno lo obbliga a scriverti tutti i giorni».
«Infatti».
«Ma sarebbe carino se lo facesse».
Guardo brevemente la tv e noto che stanno trasmettendo Ellen, per fortuna. «Ho come la vaga sensazione che le tue aspettative siano di gran lunga migliori delle mie» affermo.
Kat soffoca una risatina con un’altra caramella: ho già perso il conto di quante ne abbia mandate giù, ne trangugia una dopo l’altra ad una velocità che ha dell’incredibile.
La osservo sconcertata mentre spazzola via metà pacchetto, prima di provare a intervenire: «Potresti smetterla di ingozzarti così, per favore? Mi dai il voltastomaco».
Per tutta risposta, ricevo in cambio uno sghembo sorriso appiccicaticcio e color arcobaleno. Eppure mi fa ridere.
Allungo una mano verso il tavolino accanto a me e le passo un fazzoletto (ne teniamo sempre un scorta nei dintorni, non si sa mai di trovare un film particolarmente strappalacrime). «Dio, quanto sei cretina» mormoro mentre lei si ripulisce.
«Sarà, ma sono pur sempre la cosa migliore che ti sia mai capitata».
«Questo perché mi accontento veramente di poco. Sono la persona più accondiscendente dell’intero pianeta».
La conversazione sembra momentaneamente essere giunta al termine, quindi mi concentro sul programma della DeGeneres quasi fino alla fine, ovvero fino a quando la biondina al mio fianco non se ne viene fuori con una di quelle sue tipiche frasi enigmatiche.
«Io davvero non capisco» esordisce.
«Cosa ti affligge, sentiamo».
«Tu. Cioè, come hai fatto a fare colpo? Avevi la stessa espressività di Kristen Stewart e non so proprio spiegarmelo. – dice con atteggiamento pensieroso – A Shannon non piacciono i pesci lessi, lui esce con la strafighe».
Rewind: la mia migliore amica mi ha appena dato del pesce lesso.
«Grazie Kat, ti voglio bene anch’io» rispondo sarcasticamente.
«Non fare la suscettibile, hai capito cosa intendo».
«Certo che sì, mi stai dicendo che sono un cesso a pedali e che Shannon si sia preso un bell’abbaglio, quindi è normale avermi abbandonata di punto in bianco perché ha realizzato che non sono proprio il suo tipo».
Katherine alza le mani come a volersi togliere di dosso una qualche responsabilità. «Queste sono parole tue, non mie. – chiarisce – Quello che voglio dire io è che, caspita, nel bene o nel male sarà una bella cosa da raccontare ai tuoi figli. Con chiunque tu li avrai».
«E sempre ammesso che li avrò, di questo passo» aggiungo. La trasmissione è appena finita, perciò riafferro nuovamente il mio fido telecomando e ricomincio lo zapping estremo. Pubblicità, notiziario, pubblicità, repliche di Beautiful. Massì, rivediamo le ultime gesta di Brooke Logan. 
«Jordan sa qualcosa?».
Porto le ginocchia al petto e vi poggio sopra il mento. «No, non le ho ancora detto niente. La mia famiglia non sa niente perché fondamentalmente non c’è niente da dire».
«Oh, certo. Hai passato gli ultimi trenta giorni della tua vita a messaggiare senza sosta con un fighissimo musicista dallo sguardo ingravidante, cosa mai potrebbe esserci da far sapere?». 
Sono convinta che sia arrivato il momento adatto di farle la domanda che mi porto dietro da qualche giorno. «Mi spieghi cosa ci ricaveresti tu da tutta questa faccenda?».
«Vedere un’amica sentimentalmente felice e sessualmente appagata mi sembra un’ottima ricompensa, non trovi?».
«Balle. – rido, lanciandole contro il cuscino – Balle balle balle. Cosa frulla in quella tua testolina utile solo per sfamare i figli del parrucchiere?».
Kat tira un lungo sospiro e lascia andare quel riccetto che continuava a torturare ormai da interminabili minuti. «Va bene, d’accordo. Mi accontenterei di una cena a quattro con Jared, va bene?».
Trattengo a stento un’altra risata: in effetti questo suo scopo non era tanto difficile da intuire. «Ah, ti accontenteresti?».
«Ovviamente la cena sta in secondo piano rispetto al saperti finalmente accasata con un uomo da sogno. E che sogno…».
«Finalmente accasata. – ripeto, soppesando bene le parole – Sembri mia madre. Perché non ti occupi un po’ della tua vita sentimentale, invece? Negli ultimi tempi non hai fatto altro che startene qui sdraiata a sgranocchiare M&M’s spulciando la filmografia di Ryan Gosling. Non credere che non mi sia accorta di te che guardi Le pagine della nostra vita due volte lo stesso giorno». 
«Che c’è di male? Abitiamo ad un tiro di schioppo da lui, voglio solo essere preparata per quando l’Universo o il Divino Superman decideranno di farci incontrare: i film sono un ottimo modo per abituarmi al suo viso, tutto qui» ribatte sulla difensiva.
Allungo una mano e le faccio segno di passarmi il sacchetto coi marshmellows, lei mi rivolge un’occhiata mesta ed obbedisce senza fiatare. «Troppi zuccheri ti danno alla testa. Non credi sia arrivato il momento di reagire?».
«Reagire a cosa?» le parole le escono insieme ad un lungo e rumoroso sbadiglio mentre si raggomitola su un fianco. Alzare un sopracciglio a volte è più eloquente di mille parole, specie se a farlo sono io. «È questo il mio modo di reagire» spiega semplicemente.
«Oh beh, allora complimenti. Aspetta di diventare una balena arenata sul divano prima di accorgerti di aver sprecato del tempo che non tornerà più indietro».
Troppo dura? Forse. Un po’ me ne pento, ma in certe occasioni con Katherine va usato il pugno di ferro o non concluderà mai niente. Non mi prendo il merito di niente, ma ogni tanto penso che, se non ci fossi io, lei si accontenterebbe di passare inosservata tra la gente o di lasciare un segno appena percettibile. A vederla non si direbbe, ma è così. E poi devo ammetterlo, mi sento terribilmente in colpa per averla spronata ad uscire con Bradley. Pensavo potesse solo farle del bene, e invece… invece no, sappiamo com'è andata a finire.
Saranno passati cinque minuti e Katherine non ha detto nulla. Ha la faccia schiacciata contro il cuscino e non riesco a vederla bene, ma credo si sia addormentata, così faccio per alzarmi e lasciarle più spazio.
«Bradley ha sconvolto parecchie cose» la sento mormorare. Si tira su a sedere e si passa una mano tra i capelli scompigliati. «Anzi, ha proprio sconvolto tutto. Sai che adesso sta con Jessica? Ha aggiornato la sua situazione sentimentale su Facebook, l’ho visto ieri mattina e mi sono quasi strozzata coi cereali».
Aggrotto la fronte e la guardo contrariata. «Non ti avevo detto di rimuoverlo dalle tue amicizie?».
Kat si fa piccola piccola, quasi a volersi nascondere dietro il cuscino. «Sì... e l'ho fatto... ma lui ha il profilo aperto...».
«E tu pensi bene di controllarlo ancora, eh?».
Ricordo di aver letto un articolo, tempo fa, in qualche sala d'aspetto che ho però dimenticato, in cui venivano elencate le tappe del post-abbandono da parte del fidanzato e, cosa incredibile per una rivista del genere, erano tutte veritiere. Non mancava niente: c'erano il maschicidio, il barattolone di gelato a notte fonda, quel senso di nausea per le coppiette incrociate casualmente in strada... Tutto. C'era tutto. 
Quindi, adesso che ci penso, e se la mente non mi inganna, Katherine dovrebbe trovarsi da qualche parte sperduta nella sesta fase: lo stalking.
Seguono alcol, festini e amici.
Okay, soprassediamo (momentaneamente).
«Comunque sia, questa Jessica è… è quella Jessica? Jessica la…?», il soprannome è così osceno che mi schifo anche a dirlo a voce bassa.
Kat fa cenno di sì con la testa, i ricci tornano a caderle davanti al viso. «Ah-ah, quella Jessica. La cosa non mi sorprende».
«Già, neppure a me» affermo con ribrezzo. Persone come lei e Bradley Hudson andrebbero cancellate dalla faccia della Terra. «A questo punto la cena con Jared ci sta tutta, giusto per riempire le loro bacheche virtuali di foto e farli schiattare entrambi di invidia».
«Un bellissimo schiaffo morale» conviene.
«A prescindere da quello che potrebbe o non potrebbe – sottolineo ben bene – accadere con Shannon, questa è una cosa che mi impegnerò ad organizzare: dimostriamo al mondo intero che Katherine Olivia Simmons non è una’allocca qualunque!».
La mia amica si alza in ginocchio e prende a battere freneticamente le mani, imitando una folla in ovazione che si mescola alla più rumorosa e disordinata tifoseria dei Lakers.
«Basta, basta, così mi farai arrossire» mi pavoneggio, atteggiandomi come una bionda e svampita ereditiera a caso.
«Impossibile, non riuscirò mai a farti arrossire come fa Lui!».
Ecco, già sento le orecchie surriscaldarsi. «Che intendi dire?» chiedo sforzandomi di apparire naturale.
«Hai mai visto la tua faccia quando il cellulare squilla e ricevi un suo sms? Diventi più rossa della tavola da surf di Pedro. Sei fiammante! Fosforescente! Un semaforo! Sembri quasi…».
«Okay, hai reso il concetto. Adesso torna a riflettere sui vari modi di rendere accettabile la tua esistenza».
Si stiracchia con le braccia ben tese verso l’alto. «Riprenderò in mano la mia vita se tu farai lo stesso con la tua, siamo d’accordo? Sai cosa intendo».
«Da quando in qua tu scendi a compromessi?».
«Non è un compromesso… è più una cosa alla Jack&Rose, “salti tu, salto io”» osserva.
Per un velocissimo attimo la visione celestiale del viso angelico di Leonardo DiCaprio nei panni di Jack Dawson (primo tra i miei amori cinematografici) mi fa sorridere come un’imbecille. «Quante volte hai visto Titanic di recente?» domando divertita.
Ridacchia. «Oh, è meglio che non ti dica il numero esatto o potresti subito farmi rinchiudere in un ospedale psichiatrico».
«Avrei dovuto farlo la prima volta che ti ho incontrata, ad essere sincere». Guardo l’ora all’orologio appeso sopra la televisione e mi costringo ad alzarmi: sono le otto e un quarto, il mio stomaco brontola già da un po’ reclamando cibo come un forsennato e stasera toccherebbe a me preparare la cena, ma non ne ho assolutamente voglia. «Ti va se ordiniamo indiano? – propongo – O pizza? Cosa preferisci?».
«Il mio organismo è in astinenza da pizza. Margherita, maxi, con olive e peperoni grigliati».
«Ottimo, telefono subito. Tu inizia a cercare qualche dvd, ho voglia di farmi quattro risate stasera. Meglio se con Adam Sandler». Ho già composto il numero, quando mi accorgo dell’occhiata seria e pensierosa che mi rivolge Kat.
«A ventotto anni non è ancora troppo tardi per ricominciare» dichiara.
Annuisco, profondamente convinta dalle sue parole. «No, direi proprio di no».

 
Take me to Heaven!

Ho ancora i postumi del musical di ieri sera, a quanto pare...

MACCIAO! *Si sbraccia* Vi ricordate ancora di me? Sono quella brutta persona che non ha aggiornato per un mese intero e che torna alla carica con una cacchina di capitolo!
No, sul serio, mi spiace. Non avrei voluto/dovuto lasciarvi senza niente per tutto questo tempo, ma pare sia già tanto se riesco a trovare il tempo per dormire la notte. Ho una quantità di cose da fare che, se ve le elencassi tutte, nemmeno mi credereste.
Il capitolo è una palla al piede (è il numero 6, io ho da sempre un tragico e inspiegabile problema coi capitoli numero 6 (?)) e non succede niente, ma più che altro spero di aver reso come ragiona (o non ragiona) Jena, visto che questo è solo il suo secondo pov e che i capitoli, mmm, "messaggiosi" mancano praticamente di introspezione.
Mi auguro anche di poter aggiornare quanto prima, magari entro la fine del mese, perchè non mi va di lasciare soli questi due. Chissà che combinerebbero.
In ogni caso, vi ringrazio tantissimo per la pazienza avuta (spero ne abbiate tante, potrebbe servirvi lol) e vi pregherei di farmi sapere cosa vi sia passato per la testa durante la lettura. Accetto anche i famosi "Datti all'ippica" (cosa che forse dovrei fare davvero).
Vagonate di Marshugs a tutti,

A.

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Capitolo 7
*** (00.43) Perciò è come se fossimo coetanei? ***



 
7. (00.43) Perciò è come se fossimo coetanei?
16 Novembre 2013
Los Angeles, California – Newcastle upon Tyne, Regno Unito

1 nuovo messaggio: SL
(11.17)

Ciao
1 nuovo messaggio: Jena L’Acida
(11.20)

È vivo

1 nuovo messaggio: KitKAT
(11.24)

Chi?

1 nuovo messaggio: Jena L’Acida
(11.25)

Shannon. Shannon è vivo

1 nuovo messaggio: KitKAT
(11.25)

CHE TI HA SCRITTO?!

1 nuovo messaggio: Jena L’Acida
(11.26)

Ciao

1 nuovo messaggio: KitKAT
(11.27)

GLI HAI RISPOSTO?!

1 nuovo messaggio: Jena L’Acida
(11.29)

Non ancora

1 nuovo messaggio: KitKAT
(11.30)

DATTI UNA MOSSA, CHE ASPETTI?!

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.42)

Ciao

1 nuovo messaggio: SL
(11.56)

Stai bene?

2 nuov messaggi: Jena Wright 
(11.56)

Ti davo per disperso, sai?
(11.57)
Sì, sto bene e tu?

2 nuovi messaggi: SL
(11.58)

Quattro giorni che non ci sentiamo e mi dai per disperso?
(12.00)
Sto bene anch’io, comunque

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.02)

Ti correggo, sono sei giorni

1 nuovo messaggio: SL
(12.03)

Ah, tieni pure il conto?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.03)

No, ho appena visto la data dell’ultima conversazione e ho realizzato

1 nuovo messaggio: SL
(12.04)

Oh, ed io che pensavo di esserti mancato :(

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.05)

Ti piacerebbe, eh?

1 nuovo messaggio: SL
(12.09)

Credi sia sconveniente?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.12)

Penso sia molto sconveniente
1 nuovo messaggio: KitKAT
(12.12)

E allora?!?!

1 nuovo messaggio: SL
(12.15)

Prima o poi sentirai la mia mancanza

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.16)

Se ne sei convinto tu...

1 nuovo messaggio: SL
(12.17)

Vedrai

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.23)

Pecchi di lungimiranza?

2 nuovi messaggi: SL
(12.25)

Nient'affatto
(12.26)
Però non mi sembra che tu mi abbia cercato

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.30)

Avrei dovuto?

1 nuovo messaggio: SL
(12.37)

Punzecchi sul fatto che non ti abbia contattata per sei giorni, quando avresti potuto benissimo farlo tu

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.40)

Io non punzecchio! E sono stata parecchio impegnata

1 nuovo messaggio: SL
(12.41)

Così anche io
1 nuovo messaggio: KitKAT
(12.43)

Jena!

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.50)

Niente di nuovo, tu sei sempre occupato

1 nuovo messaggio: SL
(12.51)

Posso dire la stessa cosa di te

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.56)

...stiamo discutendo?

2 nuovi messaggi: SL
(12.58)

No
(13.01)
Stiamo semplicemente confrontando i nostri punti di vista

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(13.05)

Ah
(13.08)
E se ci mettessimo comunque una pietra sopra?

1 nuovo messaggio: SL
(13.10)

D'accordo

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(13.13)

Perfetto
2 nuovi messaggio: KitKAT
(13.15)

Lo sto che stai massaggiando con lui, Jena, non puoi tenermi sulle spine così! 
(13.15)
È ingiusto!

1 nuovo messaggio: SL
(13.22)

Ciao, Jena

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(13.22)

Ciao, Shannon

1 nuovo messaggio: SL
(13.24)

Bella giornata, non trovi?
1 nuovo messaggio: KitKAT
(13.25)

HO INCONTRATO RYAN GOSLING!

1 nuovo messaggio: Jena L’Acida
(13.28)

Sì, certo. Non saresti sopravvissuta per raccontarmelo

1 nuovo messaggio: KitKAT
(13.29)

Stronza

1 nuovo messaggio: Jena L’Acida
(13.31)

Ti dico tutto dopo, okay? :*

1 nuovo messaggio: KitKAT
(13.34)

Stronza

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(13.36)

Splendida, sono d'accordo! Come va dalle tue parti?

1 nuovo messaggio: SL
(13.40)

Siamo arrivati a Newcastle da quasi un’ora e fila tutto liscio. Tu che hai combinato di recente? Hai trovato un nuovo lavoro?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(13.46)

Ci puoi scommettere, adesso faccio pure la dog-sitter!

1 nuovo messaggio: SL
(13.47)

Sul serio?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(13.51)

Macché, ci mancherebbe solo quello… Devo pur chiudere occhio la notte, ti pare?

2 nuovi messaggi: SL
(13.54)

Dovresti, se non vuoi trasformarti in un panda
(13.54)
(Sono stato carino, stavo per scrivere zombie)

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(13.55)

Apprezzo il gesto e amo i panda, ma gli zombie sono molto più alla mia portata
(13.58)
Però preferisco il bambù ai cervelli, ci tengo a sottolinearlo. È più salutare (?)

1 nuovo messaggio: SL
(14.00)

Disse la patita del KFC

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(14.04)



1 nuovo messaggio: SL
(14.06)

Ammetti le tue colpe

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(14.09)

… 

1 nuovo messaggio: SL
(14.13)

Senza parole, eh?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(14.16)

Mi hai messa con le spalle al muro, sì

1 nuovo messaggio: SL
(14.20)

È una cosa che mi capita di fare spesso

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(14.29)

Tanto lo so che il pollo fritto piace anche a te

2 nuovi messaggi: SL
(14.31)

Non mi sembra di aver mai detto il contrario
(15.22)
E poi sono io quello che sparisce all'improvviso...

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(15.32)

Scusa, rischiavo di essere in ritardo

1 nuovo messaggio: SL
(15.36)

Stai velatamente dando la colpa a me?

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(15.37)

Forse :P
(15.41)
Possiamo sentirci domani? Per te sarebbe anche ora di andare a letto, a meno che tu non voglia tramutarti in uno zombie, in un panda, nell'Uomo senza sonno o in chi altro ti pare

1 nuovo messaggio: SL
(15.45)

Zzzz

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(15.48)

Bravo bambino :)
17 Novembre 2013
Los Angeles, California – Newcastle upon Tyne, Regno Unito

1 nuovo messaggio: SL
(23.10)

Lo sapevi che il 25% dei pinguini è omosessuale?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(23.13)

Interessante. E perché me lo dici?

2 nuovi messaggi: SL
(23.15)

Perché volevo vedere se eri sveglia
(23.15)
Sei sveglia?

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(23.16)

Sì, guardo un po’ di tv
(23.17)
Ma credo che non chiuderò più nemmeno un occhio, dopo aver saputo questa cosa

1 nuovo messaggio: SL
(23.19)

Ci sei rimasta male?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(23.21)

I pinguini sono gay e i panda sono in via d’estinzione. I miei due animali preferiti potrebbero presto scomparire dalla faccia della Terra, trovami un motivo valido per non piangere

1 nuovo messaggio: SL
(23.22)

Pensa ai pesci, loro non sono né l’uno né l’altro

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(23.26)

I pesci pagliaccio sono ermafroditi

1 nuovo messaggio: SL
(23.27)

Non è vero

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(23.27)



1 nuovo messaggio: SL
(23.28)

Aspetta, perciò Nemo è…?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(23.29)

Cosa puoi saperne tu di Nemo, vecchiaccio?

2 nuovi messaggi: SL
(23.31)

Molto più di quanto pensi
(23.32)
E non sono un vecchiaccio, sei tu che sei troppo giovane

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(23.33)

Troppo giovane, addirittura

1 nuovo messaggio: SL
(23.33)

A ventisette anni si è ancora ragazzi

3 nuovi messaggi: Jena Wright 
(23.35)

Anche i sessantenni dicono così, la cosa non mi conforta
(23.38)
Abbiamo sedici anni di differenza
(23.39)
Wow, non l’avevo ancora realizzato

1 nuovo messaggio: SL
(23.44)

Pensi che l’età sia un problema?

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(23.47)

Penso che l’età sia solo un numero e che la gente la sopravvaluti
(23.48)
Però devo ammettere che tutta questa faccenda dei toyboy mi fa un po’ rabbrividire e ho i miei buoni motivi per essere sfavorevole

1 nuovo messaggio: SL
(23.50)

Sono curioso, illuminami

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(23.51)

Beh, prendi Madonna: mi pare che il suo attuale compagno abbia qualcosa tipo vent’anni (forse è anche più piccolo di me), mentre lei ha superato i cinquanta. Potrebbe venirgli madre. O nonna. Non è un tantino disgustoso?

1 nuovo messaggio: SL
(23.56)

Magari si amano

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(23.58)

O magari no
(00.01)
Però non è questo il punto: è il fatto che vada “di moda” a non andarmi giù, capisci?

1 nuovo messaggio: SL
(00.03)

Chi ti assicura che stiano insieme perché fa tendenza?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(00.05)

Chi ti assicura che non sia così?

1 nuovo messaggio: SL
(00.09)

L’amore non ha età, ricordi?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(00.10)

Pienamente d’accordo, ma potrei crederci se la storia funzionasse davvero e non se si interrompesse dopo un anno (nella migliore delle ipotesi)

1 nuovo messaggio: SL
(00.12)

E di Ashton Kutcher e Demi Moore che mi dici?

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(00.13)

Che lui l’ha piantata in asso per la più giovane Mila Kunis
(00.13)
E che Demi dovrebbe gettarsi di nuovo tra le braccia del suo Bruce

1 nuovo messaggio: SL
(00.15)

Quindi non hai mai creduto alla loro storia

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(00.18)

Mi hanno tratta in inganno per un po’ (anche perché erano belli insieme), ma alla fine mi sono ricreduta

1 nuovo messaggio: SL
(00.19)

Niente toyboy per te?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(00.20)

Niente toyboy per me. Anche perché non sono famosa, un adolescente non potrebbe mai interessarsi a me

1 nuovo messaggio: SL
(00.26)

Che pensi di Mick Jagger e L'Wren Scott? Lui è una specie di pervertito e lei è una toygirl?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(00.29)

Penso che siano carini, ma che se fossi stata L'Wren non mi sarei messa con lui perché è troppo avanti con l'età. E penso anche che tu sia parecchio informato in fatto di cronaca rosa

1 nuovo messaggio: SL
(00.34)

In sostanza, il tuo uomo ideale non deve essere più piccolo di te e non deve essere maggiore di più di cinque anni (se gli concedi almeno questo difetto). Sbaglio?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(00.36)

Non lo so, la camomilla inizia a fare effetto e mi sta confondendo le idee

2 nuovi messaggi: SL
(00.38)

Io credo che ogni cosa sia soggettiva, sai?
(00.40)
Tra me e te ci sono sedici anni di differenza, eppure non mi sembra di sentirli

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(00.41)

Questo perché io sono matura quanto te che sei più grande di me. O forse anche di più u.u

1 nuovo messaggio: SL
(00.41)

Varrebbe a dire?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(00.42)

Varrebbe a dire che ci equilibriamo, in qualche strano modo che non ho ancora capito

1 nuovo messaggio: SL
(00.43)

Perciò è come se fossimo coetanei?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(00.45)

Mentalmente sì, anagraficamente no

1 nuovo messaggio: SL
(00.48)

Quale pensi sia più importante, l'età mentale o l'età anagrafica?

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(00.48)

Quella mentale, ovvio
(00.52)
C'è qualcosa che non mi torna, penso di essermi contraddetta da sola. Dovrò rileggere questa conversazione a mente lucida e ragionarci sopra, perché non sto capendo più niente

1 nuovo messaggio: SL
(00.54)

Caspita, sicura di aver bevuto solo una camomilla?

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(00.55)

Sicura, ma sono molto stanca adesso
(00.55)
Ricordami di rivedere tutto fra qualche ora, quando mi sarò svegliata

1 nuovo messaggio: SL
(00.57)

Sarà fatto

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(00.56)

Poi magari mi spiegherai anche come fai ad affrontare discussioni simili di mattina presto, visto che lì da te saranno le otto o le nove

1 nuovo messaggio: SL
(00.57)

La ricetta del mio caffè è supersegreta, scusa

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(00.59)

Avrei preferito parlare di Nemo

1 nuovo messaggio: SL
(00.59)

Anch'io, forse
20 Novembre 2013
Los Angeles, California – Nottingham, Regno Unito

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.23)

Vuoi farmi credere che Convergence sia tutta farina del tuo sacco?

2 nuovi messaggi: SL
(10.26)

A quanto pare... Sai com'è, dopo un po' impari il mestiere
(10.26)
Che ne pensi?

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(10.29)

Nella mia totale ignoranza del settore, posso affermare che mi piace. È delicata, mi ricorda il battere della pioggia contro i vetri delle finestre, sui marciapiedi in strada. Mi dà una sensazione "acquosa", non so spiegartelo
(10.30)
All’inizio però mi sono chiesta cosa diamine fosse, non prenderla male

1 nuovo messaggio: SL
(10.30)

Ti aspettavi un testo?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.31)

Ad essere sincera sì. Ma non mi dispiace, è bella così com’è

1 nuovo messaggio: SL
(10.32)

Non è che lo dici solo per farmi contento, vero?

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(10.34)

Non sono il tipo
(10.35)
Se non mi fosse piaciuta, non avrei nemmeno tirato fuori l’argomento 

1 nuovo messaggio: SL
(10.38)

Ah sì?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.39)

Sì. Semplicemente, ignoro tutto ciò che non mi piace

1 nuovo messaggio: SL
(10.39)

Anche le persone?

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(10.40)

Beh, dipende…
(10.43)
No okay, non è che funzioni proprio così. Mi piacerebbe ignorare molte più cose (o persone), ma non sempre posso farlo… Forse lo faccio anche meno di quanto credo

1 nuovo messaggio: SL
(10.48)

Quindi non sei sociopatica?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.50)

Quindi non sono sociopatica

1 nuovo messaggio: SL
(10.51)

Sicura?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.56)

Ti rendi conto che finora hai parlato solo facendomi domande?

1 nuovo messaggio: SL
(10.58)

Sul serio?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(10.58)



1 nuovo messaggio: SL
(11.00)

Ti dà fastidio?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.01)

Potrebbe

1 nuovo messaggio: SL
(11.09)

Che fai?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.11)

Studio

1 nuovo messaggio: SL
(11.12)

Studi?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.13)

Affermativo

1 nuovo messaggio: SL
(11.13)

Che cosa studi?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.13)

Simbologia

1 nuovo messaggio: SL
(11.14)

La smetti di rispondermi con una sola parola?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.16)

La smetti di rispondermi con domande su domande?

2 nuovi messaggi: SL
(11.16)

Okay
(11.19)
Mi spieghi che studi? (Questa è l’ultima che faccio, promesso)

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.22)

Te l’ho detto, simbologia

1 nuovo messaggio: SL
(11.25)

Sì, ma di che tipo? Spiegami, o riempierò la conversazione di “?”

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.25)

Minacci?

1 nuovo messaggio: SL
(11.26)

Mmm… Sì

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.27)

Mithra, Trinity, Triad… Ti dicono niente? 

1 nuovo messaggio: SL
(11.29)

Non ci credo

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.30)

Sono cose strane, ma ti giuro che esistono

1 nuovo messaggio: SL
(11.33)

Stai studiando questo? Non mi prendi in giro? Perché?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.37)

Sto odiando te e i tuoi punti interrogativi, sappilo

2 nuovi messaggi: SL
(11.39)

Stai studiando questo Non mi prendi in giro Perché
(11.39)
Va meglio?

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(11.40)

Decisamente
(11.41)
Cerco di capirvi meglio, in qualche modo. Come lavorate, cosa vi ispira, in cosa avete fiducia… È da un po’ che mi documento, in effetti

1 nuovo messaggio: SL
(11.43)

Per quale motivo?

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(11.48)

Sete di conoscenza, probabilmente. Anche curiosità

1 nuovo messaggio: SL
(11.55)

Mi sento… Onorato

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(11.59)

Hai un fanbase grande quanto l’intero globo e ti senti onorato del fatto che io stia cominciando a scoprirvi? 
(12.00)
Sei strano

1 nuovo messaggio: SL
(12.10)

Mi sento onorato perché mi sembri sinceramente interessata, perché non mi capita spesso di “convertire” qualcuno alla nostra musica e perché, nello specifico, sei tu

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.11)

Che vuol dire che, nello specifico, sono io?

1 nuovo messaggio: SL
(12.11)

Vuol dire che tu all’inizio nemmeno sapevi della mia esistenza

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.14)

Mi fai quasi apparire un'alienata, così

1 nuovo messaggio: SL
(12.15)

Non fraintendere, non è questo che intendo

3 nuovi messaggi: Jena Wright 
(12.18)

Tranquillo, sono più o meno sicura di averlo capito
(12.19)
Beh, penso di avervi (involontariamente) ignorato per troppo tempo
(12.19)
Sociopatia portami via

1 nuovo messaggio: SL
(12.23)

Non ce n’è bisogno, per fortuna sono arrivato in tuo soccorso

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(12.34)

E mi hai spalancato le porte di questo nuovo entusiasmante mondo!
(12.37)
Potrei già avere un album preferito, sai? :)

1 nuovo messaggio: SL
(12.40)

Quale sarebbe? :)

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.41)

This is War. Però sono molto combattuta, certe canzoni di A Beautiful Lie mi fanno venire i brividi e LLF+D non è affatto da sottovalutare. Anche il primo album è bello…

1 nuovo messaggio: SL
(12.45)

È l’inizio

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.45)

Di cosa?

1 nuovo messaggio: SL
(12.46)

Della fine

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(12.48)

Oh. Perfetto. Mi consolano queste tue parole.
(12.49)
E mi spaventa il fatto che potresti avere ragione

2 nuovi messaggi: SL
(12.51)

Nah, il baratro non è un posto così orrendo come si pensa comunemente
(12.51)
Devo andare, scusa

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(12.52)

Okay

1 nuovo messaggio: SL
(12.53)
Sono contento che tu mi abbia detto qualche tua impressione riguardo il nostro lavoro. Grazie

2 nuovi messaggi: Jena Wright 
(12.55)

Grazie a te
(12.58)
Potrò aggiornarti e renderti partecipe delle mie profonde e sensate meditazioni, di tanto in tanto e se vorrai

1 nuovo messaggio: SL
(13.03)

Vorrò ;)

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(13.04)

Non ho detto che sarò clemente

2 nuovi messaggi: SL
(13.06)

Non importa
(13.06)
Buona giornata!

1 nuovo messaggio: Jena Wright 
(13.08)

Buona serata!

 
I've been up in the air...

Letteralmente.
Cioè, questo capitolo è stato in parte scritto in aereo, di ritorno da Milano, fra una turbolenza e l'altra che Dio solo sa come sono riuscita a mantenere il controllo.
Che poi, a dirla tutta, quanto avete appena letto (se siete sopravvissute) non avrebbe nemmeno dovuto esserci... è tutta colpa di Shannon, che ha insistito per messaggiare/stalkerare/importunare Jena e alla fine mi ha fatta cedere. Anche perchè, diciamocelo, chi è che direbbe di no a Shannon Leto?
In ogni caso spero che il capitolo possa in qualche modo avervi fatto sorridere e che non sia stato più doloroso di una ceretta fatta a inizio stagione (?).
Vi ringrazio, as usual, di essere ancora qui: you are belisimi *citazione da concerto da cui non si è ancora ripresa* :')
Con stima,

A.

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Capitolo 8
*** (11.09) Ma se sei tu quella che arriva, fa domande strane e va via senza dare spiegazioni! ***


 
Io sono una brutta, brutta, bruttissima persona. E siete tutte autorizzate a dirmelo.
Perché sì, non pubblicare un aggiornamento per due mesi è una cosa che solo le brutte persone fanno.
Potrei addurvi tremila e più scuse: potrei dirvi che sono stata rapita dagli alieni, che l'FBI mi ha arrestata per fangirling estremo, che il cane mi ha mangiato il computer (nemmeno ho un cane, comunque), che ho fatto un viaggio in Amazzonia e che l'aereo si è schiantato e adesso vivo come Katy Perry nel video di Roar... Ma sarebbero tutte grandi cavolate.
La verità è che la vita sociale estiva mi ha impegnata davvero tanto, che ho avuto crisi d'ispirazione (ho praticamente rivalutato tutta questa fic), che non mi soddisfaceva più nulla di quello che avevo scritto e continuavo a scrivere e che sì, c'è stata qualche ideuzza fuorviante che mi ha fatta allontanare dalla storia.
E questo è quanto.
Io vi chiedo scusa: decidete voi se perdonarmi o meno.


















Mi avete perdonata?
Bene! lol
No, perchè adesso arrivano alcune comunicazioni (le altre le trovate in fondo).
La notizia meno importante è che questo capitolo è stato scritto in un giorno e mezzo. E che non mi convince molto. Ma volevo farvi sapere che sono tornata e perciò... perciò boh, non lo so. Non ha senso ai fini della storia, credo. BUT I'M BACK! (?)
La Notizia con la N maiuscola è la seguente: signore e signori, sono lieta di annunciarvi che 24/7/365 texting ha un trailer! Un trailer serio, con i controfiocchi! *lancia coriandoli* Non posso dirvi quanto ciò mi renda felice, mi emoziono come una bimba :') 
Quindi, se siete curiose (e dovreste esserlo, in realtà), qui trovate il trailer e qui trovate la splendida Kath Redford che l'ha realizzato :D
E basta. Per adesso, almeno. Mi sa che al momento non ho altro da dirvi...
Buona lattura! (?)

 


8. (11.09) Ma se sei tu quella che arriva, fa domande strane e va via senza dare spiegazioni!
 
22 Novembre 2013
Los Angeles, California – Plymouth, Regno Unito
 
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(10.02)
Blu di Prussia o blu di Parigi?

1 nuovo messaggio: SL
(10.17)
Mi mancano i tempi in cui ti spacciavi per Taylor Swift ed iniziavi ogni conversazione con un “Ciao”, sai?
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright
(10.19)
Okay, scusa
(10.19)
Ciao
 
1 nuovo messaggio: SL
(10.19)
Ciao
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(10.20)
Blu di Prussia o blu di Parigi?
 
1 nuovo messaggio: SL
(10.24)
Mmm, blu?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(10.25)
Cobalto o elettrico?

1 nuovo messaggio: SL
(10.25)
Non lo so, blu
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(10.28)
Non sei divertente, Shannon
 
1 nuovo messaggio: SL
(10.29)
Cos’è, sei di malumore perché la sveglia è suonata prima del previsto?
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright
(10.29)
Ah-ah
(10.30)
Senti, lascia perdere
 
1 nuovo messaggio: SL
(10.33)
Non è colpa mia se noi uomini recepiamo una gamma di colori nettamente ristretta rispetto a voi donne!
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright
(10.41)
Sempre detto che siete un difetto di fabbrica
(10.45)
Quindi non sai qual è la differenza tra blu di Prussia e blu di Parigi?
 
1 nuovo messaggio: SL
(10.48)
No, non lo so
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(10.48)
Scandalo!
 
1 nuovo messaggio: SL
(10.50)
Mi spieghi cosa devi fare?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(10.50)
No :)
 
1 nuovo messaggio: SL
(10.55)
È per la casa? Cos’è, un divano, una tenda…?

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(10.57)
Niente di tutto questo
 
1 nuovo messaggio: SL
(10.57)
Posso chiedere a Jared, se vuoi
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(10.58)
Non ce n’è bisogno, ma grazie lo stesso
 
1 nuovo messaggio: SL
(11.01)
Hai un appuntamento galante?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(11.06)
Non hai mai la sensazione di voler sapere un po’ troppo?
 
1 nuovo messaggio: SL
(11.09)
Ma se sei tu quella che arriva, fa domande strane e va via senza dare spiegazioni!
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(11.09)
Calma, superstar, non era mia intenzione offenderti
 
3 nuovi messaggi: SL
(11.11)
Lo so
(11.11)
Non sono offeso
(11.13)
E allora?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(11.26)
Cosa?
 
1 nuovo messaggio: SL
(11.35)
L’appuntamento c’è o non c’è?

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(11.39)
Dimentica, Shan, fai conto che non ti abbia ancora scritto nulla per oggi
 
 
23 Novembre 2013
Los Angeles, California – Londra, Regno Unito
 
2 nuovi messaggi: SL
(08.37)
Mi hai chiamato Shan
(08.37)
Non l’ho dimenticato
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(08.58)
In teoria l’ho scritto, presta attenzione
 
1 nuovo messaggio: SL
(09.03)
È la stessa cosa
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(09.05)
No che non lo è
 
1 nuovo messaggio: SL
(09.09)
Significa che se fossi stata accanto a me mi avresti chiamato Shannon?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(10.27)
Ma io non ero accanto a te
 
1 nuovo messaggio: SL
(10.31)
Se lo fossi stata
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(10.32)
Avanti, piantala
 
1 nuovo messaggio: SL
(10.32)
Rispondi
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(10.39)
Perché ti stai fissando su un cavillo simile?

1 nuovo messaggio: SL
(10.41)
Perché continui a girarci intorno?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(10.41)
Perché non sono ancora le undici ed è già una giornata di merda, okay?
 
1 nuovo messaggio: SL
(10.48)
Scusami
 
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright
(15.35)
No, scusami tu. Mi sono comportata malissimo e me la sono presa con te che non c’entravi assolutamente nulla. È stata una giornataccia. Mi dispiace
(15.38)
Dovrei smetterla di sfogare la mia ira funesta contro voi piccoli e malcapitati innocenti
 
1 nuovo messaggio: SL
(16.40)
Ti va di parlarne?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(16.45)

 
2 nuovi messaggi: SL
(16.52)
Bene
(16.52)
Ho giusto un caffè caldo davanti, sputa il rospo
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(16.53)
È andato male
 
1 nuovo messaggio: SL
(16.54)
L’appuntamento di ieri?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(16.54)
Già
 
1 nuovo messaggio: SL
(16.54)
Quindi era un appuntamento?
 
3 nuovi messaggi: Jena Wright
(16.55)
Era un colloquio di lavoro
(16.57)
Ed era oggi, comunque. Ieri ho inutilmente speso una parte non trascurabile dei miei risparmi per non presentarmi vestita come una stracciona
(16.59)
Sono doppiamente incazzata
 
1 nuovo messaggio: SL
(17.03)
È scientificamente approvato che imprecare fa benissimo quando si è giù di corda. Prego, continua pure
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(17.04)
Grazie, ma devo contenermi
 
3 nuovi messaggi: SL
(17.05)
Te lo ripeto, con me non devi limitarti in nulla
(17.06)
Scusa, inappropriato
(17.10)
Quando dici che il colloquio è andato male vuol dire che ti hanno sbattuto la porta in faccia?
 
4 nuovi messaggi: Jena Wright
(17.11)
Metaforicamente
(17.11)
Cioè
(17.12)
Non lo so. Mi hanno liquidata col tipico “Le faremo sapere”, ma non mi è parso che fossero particolarmente entusiasti o impressionati
(17.12)
Penso proprio non si faranno risentire
 
1 nuovo messaggio: SL
(17.14)
Che fine ha fatto il tuo ottimismo?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(17.15)
Si è preso due settimane di ferie
 
1 nuovo messaggio: SL
(17.23)
Posso chiederti che lavoro era oppure ritieni che questa sia un’informazione strettamente personale?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(17.26)
Continuiamo a mandarci messaggi insensati almeno tre volte a settimana da poco più di un mese e mi fai ancora domande del genere?
 
1 nuovo messaggio: SL
(17.27)
Oggi mi sembri particolarmente aggressiva, volevo andarci piano
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
 (17.31)
Okay, reggiti forte
 
1 nuovo messaggio: SL
(17.34)
Per…?

1 nuovo messaggio: Jena Wright
(17.34)
Quello che sto per dirti
 
1 nuovo messaggio: SL
(17.34)
Coraggio, spara!
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(17.37)
Mi fai il rullo di tamburi in sottofondo? Dovresti riuscirci, te la cavi bene

1 nuovo messaggio: SL
(17.37)
*turuturuturuturuturuturu*
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(17.38)
Apparentemente ho una laurea. Apparentemente sono andata al college.
 
3 nuovi messaggi: SL
(17.38)
Non
(17.38)
Ci
(17.38)
Credo
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(17.39)
Nemmeno io. Chissà cosa mi passava per la testa, allora
 
2 nuovi messaggi: SL
(17.39)
Non me lo sarei mai aspettato da parte tua. Mi lasci senza parole
(17.41)
E in cosa saresti laureata?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(17.41)
Lingue
 
1 nuovo messaggio: SL
(17.41)
Notevole
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(17.44)
Grazie
 
1 nuovo messaggio: SL
(17.46)
Perciò, il colloquio…
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(17.46)
Interprete
 
1 nuovo messaggio: SL
(17.50)
Caspita, complimenti!
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(17.55)
Beh, farmi i complimenti per un lavoro che non ho ancora (e probabilmente non avrò mai) mi sembra… Uhm, insolito forse
 
1 nuovo messaggio: SL
(17.56)
Vuoi che ti auguri buona fortuna?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(17.56)
Per quel che può servire…
 
1 nuovo messaggio: SL
(18.00)
Quante lingue parli?
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright
(18.03)
Inglese (ma dai!), Francese, Spagnolo e Tedesco fluentemente. Ho basi di Italiano, Portoghese e so dire “Datemi altra vodka!” in Polacco
(18.04)
Mi sto vantando?
 
2 nuovi messaggi: SL
(18.05)
No, anche se potresti permettertelo
(18.08)
Però…
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(18.08)
Cosa?
 
1 nuovo messaggio: SL
(18.10)
L’interprete che usa il traduttore Google per parlare ad una coppia di russi è… Posso dire imbarazzante?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(18.16)
No, non puoi.
 
1 nuovo messaggio: SL
(18.16)
No?
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright
(18.19)
No. Perché io non parlo il Russo e perché quelli erano due allampanati e bizzarri campagnoli che riuscivano a farsi capire solo a gesti
(18.19)
E poi insegnami tu a dire “caldaia” in Russo, visto che fai tanto il saccente
 
1 nuovo messaggio: SL
(18.23)
Zzz
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright
(18.24)
Certo, non sai cosa rispondere e ti metti a ronfare
(18.24)
Tipico di voi uomini
 
1 nuovo messaggio: SL
(18.27)
Sto ronfando veramente, non mi senti?
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright
(18.27)
Tsk, come no
(18.28)
Dormi bene
 
2 nuovi messaggi: SL
(18.29)
Sarà fatto ;)
(18.36)
Jena?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(18.39)
Hm?
 
1 nuovo messaggio: SL
(18.39)
Blu di Prussia o blu di Parigi?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(18.41)
Verde speranza, Shan, verde speranza
 
1 nuovo messaggio: KitKAT
(18.41)
Perché hai quel sorriso ebete stampato in faccia?
 
1 nuovo messaggio: Jena l’Acida
(18.42)
Perché non ti fai i fatti tuoi?
 
2 nuovi messaggi: KitKAT
(18.42)
Perché se non ti sta bene puoi sempre fare i bagagli e tornartene a Nash
(18.42)
Sputa il rospo
 
1 nuovo messaggio: Jena l’Acida
(18.42)
Non c’è niente da dire, pettegola
 
5 nuovi messaggi: KitKAT
(18.43)
Sono curiosa, non pettegola
(18.43)
E vorrei farti notare che sembri mooooooolto meno depressa di prima
(18.44)
Hai mollato il gelato e non sei nemmeno arrivata a finire metà barattolo
(18.45)
È SUCCESSO QUALCOSA, JENA
(18.45)
Me lo sento nelle ossa
 
1 nuovo messaggio: Jena l’Acida
(18.49)
Riesci ad essere rumorosa persino quando rimani in silenzio a scrivere un sms
 
1 nuovo messaggio: KitKAT
(18.50)
Parla ora o…
 
1 nuovo messaggio: Jena l’Acida
(18.51)
Taci per sempre?
 
1 nuovo messaggio: KitKAT
(18.52)
O verrò a strapparti il telefono di mano. Dopo che ti avrò schiacciata ben benino sotto il mio peso
 
1 nuovo messaggio: Jena l’Acida
(18.54)
Non hai qualche episodio di PLL da vedere?
 
1 nuovo messaggio: KitKAT
(18.54)
No. A- può aspettare quando si parla di Shannon Leto
 
2 nuovi messaggi: Jena l’Acida
(18.56)
Stiamo parlando di Shannon Leto?
(18.56)
Stiamo parlando?
 
1 nuovo messaggio: KitKAT
(18.56)
Ammettilo
 
1 nuovo messaggio: Jena l’Acida
(18.57)
Cosa?
 
1 nuovo messaggio: KitKAT
(18.57)
Lo sai
 
1 nuovo messaggio: Jena l’Acida
(18.57)
Lo sai anche tu
 
1 nuovo messaggio: KitKAT
(18.59)
Cederai prima o poi
 
2 nuovi messaggi: Jena l’Acida
(19.01)
Torna in cucina, donna! È tardi e non abbiamo ancora cenato!
(19.03)
E smettila di ridere!
 
1 nuovo messaggio: KitKAT
(19.06)
Un giorno mi darai ragione. E quel giorno sarò la tua damigella d’onore.
 
1 nuovo messaggio: Jena l’Acida
(19.09)
Credici
 
25 Novembre 2013
Los Angeles, California – Dublino, Irlanda
 
2 nuovi messaggi: SL
(07.23)
Hai ricevuto notizie?
(07.25)
Del colloquio, ovviamente
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(07.30)
Sono le sette e trenta di lunedì. Chi è sveglio alle sette e trenta di lunedì?
 
1 nuovo messaggio: SL
(07.31)
Ehm… Tu?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(07.31)
A quanto pare
 
1 nuovo messaggio: SL
(07.35)
È un modo per dire che non ci sono novità?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(07.37)
Sono le sette e trentasette di lunedì. Chi è sveglio alle sette e trentasette di lunedì?
 
1 nuovo messaggio: SL
(07.39)
Okay, ho capito
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(07.40)
Aspetterò cinque giorni prima di iniziare a preoccuparmi
 
1 nuovo messaggio: SL
(07.41)
Odio i lunedì
 
2 nuovi messaggi: Jena Wright
(07.45)
La mia vita è un perenne lunedì
(07.45)
Un perenne lunedì mattina
 
1 nuovo messaggio: SL
(07.49)
Tragico
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(07.50)
Molto
 
1 nuovo messaggio: SL
(07.50)
Non oso immaginare come fosse prima di conoscermi
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(08.00)
Stai insinuando qualcosa che mi sfugge?
 
1 nuovo messaggio: SL
(08.06)
Ti reputo abbastanza intelligente per arrivarci da sola
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(08.11)
Anche i più brillanti si trasformano in una massa di imbecilli al mattino
 
 
1 nuovo messaggio: SL
(16.27)
Qui è martedì
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(16.30)
Qui non lo è ancora
 
1 nuovo messaggio: SL
(16.39)
Devi annunciarmi qualcosa?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(16.41)
Tutto tace al fronte
 
1 nuovo messaggio: SL
(16.44)
Coglioni
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(16.44)
Che vuol dire?
 
1 nuovo messaggio: SL
(16.45)
?
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(16.49)
Perché li chiami coglioni?
 
1 nuovo messaggio: SL
(16.54)
Perché non sanno cosa si perdono a non assumerti
 
4 nuovi messaggi: Jena Wright
(16.57)
Ah
(16.59)
Suppongo di doverti ringraziare per la fiducia
(17.00)
Potresti essere il mio motivatore personale
(17.00)
Grazie
 
1 nuovo messaggio: SL
(17.03)
Sempre a disposizione :)
 
1 nuovo messaggio: Jena Wright
(17.03)
:)

 
BOOM, BOOM, BOOM, CLAP!

Rieccomi! Siete sopravvissute?
Capisco di aver parlato davvero troppo per oggi, quindi vi lascio le ultime due comunicazioni che vi dicevo sopra.
La prima è che (udite, udite) esiste un gruppo Facebook e lo trovate qui. Il gruppo nasce essenzialmente dalla volontà mia e della mitica Cocchi di pubblicizzare le nostre storie, ma ciò non toglie che sia anche un luogo dove poter parlare liberamente, scambiarsi opinioni e folleggiare tutte insieme. Se mai vi venisse in mente di farci un salto, beh, a noi farebbe veramente piacere :)
La seconda notizia è che il prossimo capitolo non arriverà prima di Ottobre e... vabbeh, sono sette giorni. Più o meno. Comunque sia, è già in cantiere e spero di pubblicarlo quanto prima. E vi lascio un mini spoiler, perchè sono magnanima. (?)

 
«Sul serio vuoi metterti a discutere oggi che abbiamo l’intera giornata libera?».
«No che non voglio discutere, lo sai, voglio solo parlare un po’».
«Perfetto allora, parliamo».
«Bene, perché  io avrei giusto due o tre cosine da dirti che…».
«Dovresti smetterla di farti le treccine, sei ridicolo».

Non so se sia un grande spoiler, ma potreste già iniziare ad immaginare qualcosa...
Cielo, il caldo mi sfinisce.
E sono sicura che leggere tutti questi papelli ch sto scrivendo sfinisce anche voi.
Spero mi scusiate il ritardo e l'obbbbrobbbbbrietà del capitolo.
Vi abbraccio,

A.

 

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