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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una cugina di troppo ***
Capitolo 2: *** L'importanza di chiamarsi Dark ***
Capitolo 3: *** Un fulmine a ciel sereno ***
Capitolo 4: *** Pinguini Imperatori ed Imperatori Pinguini ***
Capitolo 5: *** Una famiglia allargata chiamata Royal Academy ***
Capitolo 6: *** La solitudine degli indecisi ***
Capitolo 7: *** Quasi tutto trova un senso... oppure no ***
Capitolo 8: *** La cattiveria umana è più viscida e strisciante di Nagini ***
Capitolo 9: *** Il nemico del mio nemico è mio nemico, quindi chi è contro Evans deve mettersi in coda ***
Capitolo 10: *** L'essere perfetto non esiste ***
Capitolo 11: *** Dark VS Quinto Settore ***
Capitolo 12: *** L'inutilità dei sentimenti ***
Capitolo 13: *** Una nuova energia pinguinesca ***
Capitolo 1 *** Una cugina di troppo ***
Aprì
piano gli occhi bianchi vedendo il cielo azzurro sopra di se. Non
l'aveva mai visto prima di allora e le sembrò splendido.
Piano piano
iniziò a percepire la terra sotto le mani, fine terra
chiara. Il
rumore dell'acqua raggiunse le sue orecchie ed il vento
soffiò
delicato sul viso trascinando un foglietto con alcune indicazioni
stradali. Si alzò a sedere e guardò le lettere in
alfabeto katakana
che sapeva leggere.
<<
Raimon Jr. Hight.>> disse inespressiva<<
Superare la
stazione per raggiungere la scuola.>> guardò
dritto davanti a
se<< Cos'è una scuola?>>.
1-Una cugina di troppo
[musica]
<<
Ah! Che bella giornata!>> esclamò Arion con la
borsa in
spalla<< Il calcio sarà felice se oggi ci
alleniamo.>>.
<<
SHERWIND!>> urlarono due voci arrabbiate dietro di lui.
Fece
appena in tempo a voltarsi che Michael e Victor gli saltarono addosso
con tutta l'intenzione di ucciderlo<< La vuoi smettere
con
questa storia?>>.
<<
Perché? Non pensate che il calcio sarà
felice?>>.
<<
Il calcio non ha sentimenti.>> lo ammonì
Victor alzandosi<<
Non cambierai proprio mai, vero?>>.
<<
Già, sono un caso disperato.>> ammise
Arion<< Che ci
volete fare, io sono il vento della rivoluzione.>>.
<<
Questa storia ti ha montato la testa, credi a me.>>
sorrise
Michael scompigliandogli i capelli.
<<
Inquadramento soggetto.>> disse qualcuno dietro un angolo.
<<
L'avete sentito?>> domandò Victor.
<<
Cosa?>> domandò Arion<< Il
calcio che ci chiedeva di
giocare?>>.
<<
No, idiota!>> sbuffò<<
Sarà stata una mia
impressione.>>.
<<
Ehi, ragazzi.>> salutò Riccardo dall'altro
lato della strada.
<<
Capitano!>> lo salutò Sherwind.
<<
Ciao.>> sorrise Michael, Victor si limitò ad
un cenno vago.
<<
Pronti per una grande giornata?>>.
<<
Sempre se non ti metterai a piangere come al solito.>>
ghignò
Aitor spuntando da dietro.
<<
Cretino.>> lo rimproverò Gabi dandogli una
pacca sulla testa.
<<
Tranquillo, sarai tu ad asciugargli le lacrime con i tuo codini,
vero, Gabriel?>>.
<<
Doppiamente cretino!>> gli dette direttamente la cartella
sulla
testa.
<<
Smettetela, il calcio ne soffrirà.>> li
pregò Arion prima di
correre via inseguito da Michael e Victor.
<<
E così comincia una nuova giornata alla
Raimon.>> commentò
Adé con la sua solita canna da pesca sulla
spalla<< Proprio
come tutti i giorni Gabi fa a botte con Aitor mentre Victor e Michael
tentano di uccidere Arion.>>.
<<
Già.>> ammise Riccardo<< Secondo
te andranno avanti così
per sempre?>>.
<<
Fino al terzo anno sicuro, ma temo che anche in nazionale avranno dei
problemi.>> si guardò attorno<<
Ma manca qualcosa.>>
Eugene li superò correndo come un matto ed
urlando<< Ecco
cosa, la crisi di panico mattutina di Eugene.>>.
<<
Ehi, ragazzi.>> sorrise Samguk
raggiungendoli<< Come
va?>>.
<<
Come sempre, Sam.>> ammise Adé.
<<
Bene, dai.>> rispose Riccardo.
<<
Adattamento alla situazione.>> disse qualcuno nascosto.
<<
Hai detto qualcosa?>> domandò perplesso.
<<
Come sempre, Sam.>> ripeté
Adè<< Andiamo, forza! Le
lezioni iniziano.>>.
<<
Pista!>> gridò Lucian raggiungendoli e
superandoli in
velocità.
<<
Luke, non sei in... troppo tardi.>> sospirò
Sanguk<< Il
solito, che pensa di essere in ritar...>> Wanli li fece
ruotare
su loro stessi passando velocissimo<< E Wanli che gli
corre
dietro per avvertirlo.>>.
<<
Quindi adesso meglio se ci spostiamo.>> ammise
Adé appena
prima che Subaru si schiantasse contro Riccardo che non si era
allontanato in tempo<< Honda come sempre super
eccitato.>>.
<<
No, oggi è giovedì.>> lo
redarguì Sam<< Ed il giovedì
è super arrabbiato.>>.
<<
Scusa, Riccardo.>> disse Subaru scrocchiandosi le
dita<<
Hai visto quel rompiscatole di Arion?>>.
<<
È andato di...>> provò a
rispondere, ma Honda era già
partito ad aiutare Victor e Michael<<…
là.>>.
<<
Chi manca a questo punto?>> domandò Sam.
<<
Fred e George... em, volevo dire Hugh e Shun.>>
notò Adé<<
Ma se li conosco come credo di conoscerli saranno già in
classe.>>.
<<
PISTA!>> esclamò Ryoma arrivando in bicicletta
e travolgendo
Samguk<< Ops, scusate, Yatta!>>.
<<
Ti eri dimenticato il combina guai su due ruote.>>
sbuffò il
portiere<< Inoltre manca anche JP.>>.
<<
L'ho visto passare prima.>> sorrise Rosie raggiungendoli
ed
iniziando a fare foto a Riccardo che fece finta di non essere
scocciato da quelle attenzioni<< Stava andando in classe
per
ripassare, hanno una verifica oggi nella loro classe.>>.
<<
Acquisizione soggetto più simile possibile.>>
disse qualcuno
dietro il muro<< Acquisizione completata, cercare
abbigliamento
consono.>>.
<<
Avete visto Jade?>> domandò Ryoma.
<<
No.>> ammise Rosie<< Forse è
già in classe.>>.
<<
Jade? No.>> disse Riccardo<<
Sarà a picchiare qualche
bullo.>>.
<<
Perché la cerchi?>> domandò
Adé.
<<
Aveva detto che voleva farmi vedere una mossa di karate prima di
entrare.>> rispose Nishiki.
<<
Sì, certo!>> gli fece l'occhiolino Samguk
dandogli una
gomitata<< C'è altro, vero?>>.
<<
Altro?>> Ryoma iniziò a pensare al cibo, ma
Jade cucinava non
proprio benissimo. Successivamente pensò al karaoke, ma non
si
faceva certo a scuola. Infine pensò al calcio, ma lei non
giocava a
calcio<< No, non credo ci sia dell'altro.>>.
<<
Non posso dire di essere un'esperta.>> ammise Rosie prima
di
guardare sognante Riccardo<< Ma posso affermare che
quando una
ragazza come Jade parla di karate con uno come te intende un incontro
appartato e romantico. Virtuoso, verresti a sentire un concerto di
violino con me?>>.
<<
Quando?>> domandò con un sopracciglio alzato.
<<
Sabato sera.>>.
<<
Sono impegnato.>> mentì spudoratamente dopo un
minuto, poi
s'incamminò rapidamente verso la scuola<< Le
lezioni
cominciano, devo andare.>>.
<<
E anche oggi non ha funzionato.>> sospirò la
ragazza<<
Ma non demordo, riuscirò a conquistarlo.>>.
<<
È più facile che Victor si metta con Skie che tu
con Riccardo.>>
commentò Adé prima di ricevere una pacca sulla
testa da Samguk<<
Em... volevo dire...>>.
<<
Quindi devo far mettere Victor con Skie per sperare di riuscire con
il Virtuoso.>> sorrise<< Ci si
può riuscire.>>.
<<
Se ci riesci non pesco per una settimana.>>.
<<
La prendo come una sfida, Adé.>>
iniziò a saltellare in
avanti<< Inizia a metterla via, per una settimana non ti
servirà.>>.
<<
Non ci conterei.>> la campanella
suonò<< Muoviamoci, le
lezioni iniziano!>>.
<<
Entrare nell'organizzazione, creare contatti.>> disse
qualcuno
nascosto nell'ombra.
<<
Aaaaah! Quanto mi è mancata la sede del
club!>> esclamò Arion
accarezzando le poltrone della stanza della prima squadra.
<<
Diamine, l'abbiamo vista solo ieri! Neanche fosse la tua
fidanzata!>>
brontolò Victor<< E poi dovremmo parlare
dell'allenamento e
della prossima partita, se mai ci sarà.>>.
<<
Giusto.>> annuì Michael<<
Allora, Capitano, cosa
dobbiamo fare?>> Sherwind non rispose<< Oh,
Arion! Sei in
casa?>>.
<<
Ah, già! Sono io il capitano.>> rispose
l'interessato e tutti
si dettero una manata sulla faccia<< Dunque... aspettiamo
l'allenatore Evans.>>.
<<
Capitan Ovvio.>> ghignò Aitor.
<<
Strano, Jade non si è vista nemmeno in
classe.>> disse Ryoma<<
Inizio a preoccuparmi.>>.
<<
Jade è forte.>> sorrise Rosie<<
Magari è malata, ma
niente di più.>>.
<<
Però avrebbe avvertito, non pensi?>>
domandò Skie.
<<
Mm... forse... Ma sai com'è, ha un carattere rigido, un po'
come
Victor.>>.
<<
Victor non è come Jade, decisamente.>> la
guardò perplessa<<
E poi cosa c'entra Victor?>>.
<<
Oh, niente.>> iniziò a
scrivere<< Nota: Skie diventa
rossa appena si parla di Vic. 1 a zero per Rosie.>>
qualcosa si
mosse nell'armadietto della stanza.
<<
Vuoi scommettere che si è nascosta?>> disse la
Blue<<
Magari vuole farci uno scherzo.>>.
<<
Jade non è tipo da fare scherzi.>>
notò Ryoma.
<<
Ehi! C'è qualcuno lì?>>
domandò Victor avvicinandosi.
<<
Trovare risposta.>> sibilò
qualcuno<< Negativo.>>.
<<
Certo.>> e con ciò aprì
l'armadietto trovandosi davanti una
ragazzina dai capelli color corda scura e gli occhi bianchi venati di
nero come fossero stati di marmo<< E tu chi
sei?>>.
<<
Trovare risposta.>> disse guardandolo inespressiva, poi
indicò
Lucian che s'impietrì.
<<
Cosa c'entra Lucian adesso!>>.
<<
Lucian... trovare risposta.>> guardò
Victor<< Io sono
Luce.>>.
<<
Piacere, Luce, hai anche un cognome?>> domandò
Arion
sorridendo.
<<
Trovare risposta.>>.
<<
Smettila di scherzare.>> brontolò Michael.
<<
Luce opposto di Ombra... io sono Luce Dark.>>.
<<
Luce Dark, molto bene.>> sospirò Victor, poi
guardò Lucian<<
Hai una sorella gemella?>>.
<<
Sono sua cugina.>> disse inespressiva alzandosi in
piedi<<
Io sono figlia di Ray Dark.>>.
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Capitolo 2 *** L'importanza di chiamarsi Dark ***
2- L'importanza di chimarsi Dark
[musica]
<<
Tu ne sapevi niente, Lucian?>> domandò Victor.
<<
Onestamente no.>> rispose Dark guardando la
ragazzina<<
Mai vista.>>.
<<
Mio padre mi ha cresciuta all'insaputa di tutti.>> disse
Luce<<
Voleva evitare che avessi ritorsioni per quello che
faceva.>>.
<<
A me sembra sincera.>> sorrise Arion.
<<
A me no.>> ammise Victor guardandola<< A
partire dal
fatto che è vestita come Jade.>>.
<<
Ladruncola!>> esclamò qualcuno dalla porta,
così tutti si
voltarono e videro la Green in intimo con le mani sui fianchi.
<<
Mamma mia.>> commentò Adé mentre
Eugene di fianco a lui si
puliva gli occhiali. Michael alzò la frangia per vedere con
entrambi
gli occhi, mentre Ryoma svenne dietro alle poltrone della sala.
<<
Jade, copriti!>> esclamarono Skie e Rosie parandosi
davanti
all'altra manager che però le spostò e raggiunse
Victor che aveva
preso un colorito rosso ed imbarazzato (insolito per lui).
<<
Sentimi bene, tu!>> disse<< Non so come hai
fatto a
mettermi fuori combattimento per tutte e sei le ore di scuola, ma
sappi che non la passi liscia. Ed ora ridammi i
vestiti.>>.
<<
Trovare risposta.>> disse Luce<< Non
qui.>>.
<<
L'importante è che me li restituisci.>> le
prese il braccio e
fece per trascinarla fuori.
<<
Aspetta.>> esclamò Lucian<<
Jade, aspetta.>>.
<<
Che vuoi?>>.
<<
Ecco... lo so, ti sembrerà strano, ma lei è mia
cugina.>>
tutti rimasero sorpresi da quell'affermazione<< Lo so,
l'ho
scoperto adesso anch'io, ma... ma le credo e voglio capire
perché...>> deglutì<<
Perché ti ha rubato i vestiti.>>
guardò Luce negli occhi<< Ti sei appena
trasferita?>>.
<<
Affermativo.>> rispose inespressiva.
<<
Quindi non hai la divisa scolastica ancora?>>.
<<
Affermativo.>>.
<<
Skie, sai dove possiamo trovare una divisa da
studentessa?>>.
<<
Oh... em... possiamo chiedere alla Professoressa Hills.>>
rispose rossa in volto<< Vero Rosie?>> la
Red annuì.
<<
Bene, allora andate a cercarla, intanto Jade e Luce andranno nel
bagno delle ragazze a cambiarsi.>> spiegò
Lucian.
<<
Nessuno ha chiesto il tuo parere.>> sbuffò
Jade<< Ma va
bene, forza, andiamo.>>.
E così
uscirono non prima che Luce sibilasse un “Grazie”
nell'orecchio
di Lucian.
<<
Perché lo hai fatto?>> domandò
Victor<< Neanche la
conosci.>>.
<<
Mio padre mi ha sempre insegnato una cosa.>>
rispose<<
“Per quanto un Dark sia corrotto resta sempre un Dark e la
famiglia
si aiuta sempre, nella buona e nella cattiva sorte.”. Zio Ray
non
ha mai chiesto aiuto e mai lo chiederà, ma Luce ha bisogno e
non la
posso lasciare sola.>>.
<<
Sei più saggio di quanto sembri, ma sappi che d'ora in
avanti è un
problema tuo.>>.
<<
Bé, che succede qui?>> domandò Mark
Evans entrando<< E
perché Jade era in intimo con una ragazzina che indossava i
suoi
vestiti?>>.
<<
Storia lunga, allenatore.>> sorrise Arion.
<<
Allora me la racconterete un'altra volta, ora ad
allenarvi.>>.
Luce era
rimasta tutto il tempo a cercare una divisa per lei con Skie, Rosie,
Jade e la Professoressa Hills. Per arginare il problema le avevano
dato una divisa da calcio, poi erano andate alla ricerca per tutta la
scuola e alla fine la Professoressa aveva tirato fuori quella che
usava lei durante gli anni scolastici. A parte l'odore di naftalina
era ancora messa bene, inoltre stava benissimo a Luce che
però si
limitava a dire “Affermativo” e
“Negativo” e che ogni tanto
chiedeva “Quando torniamo da Lucian?”. Celia aveva
promesso che
avrebbe parlato di quella ragazzina al consiglio dei docenti e che
probabilmente sarebbe stato utile assegnarle un'insegnante di
sostegno almeno per i primi giorni.
Mark,
una volta saputa la storia, aveva consigliato di spostarla nella
classe del cugino e che avrebbe potuto osservare gli allenamenti
della squadra quando voleva. Non era uno studioso di psicologia, ma
pensava che qualcosa non andasse nella ragazzina. Una malattia
mentale dovuta dal vivere con Ray Dark? Un raro caso di autismo? Non
sapeva spiegarlo, ma sentiva che la vicinanza con il cugino l'avrebbe
aiutata.
<<
Ehi, Luce.>> sorrise Lucian salutandola e vedendo che
camminava
per strada da sola<< Abiti da queste
parti?>>.
<<
Affermativo.>> rispose inespressiva.
<<
Allora possiamo fare un po' di strada assieme.>>.
<<
Negativo.>> ed indicò il centro del campetto
vicino al fiume<<
Io abito qui.>>.
<<
È impossibile!>> la guardò
preoccupato<< Non hai una
casa?>>.
<<
Definire casa.>>.
<<
Bé, un posto dove vivi.>> indicò
nuovamente il centro del
campetto<< Un posto coperto, con un
tetto.>>.
<<
Tipo quella?>> indicò un'abitazione poco
distante.
<<
Esattamente, quella è una casa. Tu non hai una
casa?>>.
<<
Negativo.>>.
<<
E dove sei stata per tutto questo tempo?>>.
<<
Io...>> s'irrigidì<< Errore,
errore. Aaaah!>> si
prese la testa ed iniziò a scuoterla<< Errore,
non lo so.
Errore.>>.
<<
Calma, calma.>> provò a tranquillizzarla
Lucian<<
Facciamo così, vieni a stare da noi.>>.
<<
Da voi?>> rispose calmandosi.
<<
Sì, da noi. Mio fratello, cioè il tuo altro
cugino Jean, è
all'estero per lavoro. Sei una Dark ed i Dark non si abbandonano
mai.>> allungò la mano.
<<
I Dark non si abbandonano.>> ripeté stringendo
le dita del
cugino.
<<
Bene.>> continuarono a camminare<< Cosa ti
piace?>>.
<<
Definire “cosa ti piace”.>>.
<<
È difficile da definire... facciamo così, io ti
dico una cosa e tu
mi rispondi sì o no, va bene?>>.
<<
Affermativo.>>.
<<
Lo prendo per un sì. Ti piace il calcio?>>.
<<
Affermativo.>>.
<<
Un punto in comune. Ti piace il cielo?>>.
<<
Affermativo.>>.
<<
Ed il pesce?>>.
<<
Definire pesce.>>.
<<
Quegli esseri che nuotano nel mare o nei fiumi.>>.
<<
Negativo.>>.
Continuarono
così per tutto il tragitto ed il più delle volte
Lucian doveva
spiegarle cos'era una certa cosa per avere risposta. Il fatto che
sapesse benissimo cos'era il calcio o la matematica, ma che ignorasse
cosa fosse un bagno o gli spaghetti in brodo lo lasciava perplesso.
Pensare inoltre che non aveva la minima idea di cosa fosse una casa,
ma che non avesse esitato a dire che era sua cugina lo inquietava e
non poco.
La
famiglia Dark viveva nel quartiere Beika a Tokyo(If you know what i
mean) e Lucian prendeva il treno tutti i giorni per raggiungere la
scuola, per questo molto spesso era in ritardo. Quando entrò
in casa
con Luce al seguito, suo padre Kristoff rimase perplesso,
così il
ragazzino gli raccontò quello che era successo.
<<
Il solito Ray!>> esclamò Kristoff
infine<< Mai chiedere
aiuto, vero?>>.
<<
Può dormire nel letto di Jean?>> chiese Lucian
quasi come una
supplica.
<<
Non credo ci siano problemi, ma dovresti chiedere a tua madre. E
magari anche a sua madre. Sa che sei qui?>>.
<<
Negativo.>> rispose Luce<< Mia madre non
può saperlo,
lei non c'è più.>>.
<<
Oh, mi dispiace. Allora puoi fermarti qui quanto vuoi,
immagino.>>.
<<
Grazie, signore.>>.
<<
Chiamami Zio Kris, preferisco.>>.
<<
Affermativo, Zio Kris.>>.
<<
Vieni, ti accompagno in camera.>> sorrise Lucian
prendendola
per mano.
“Quegli
occhi.” pensò Kristoff Dark “Dove li ho
già visti?”
La
stanza di Lucian e Jean era una collezione di poster calcistici
attaccati su ogni superficie possibile. Muri ed armadi, persino le
testiere dei letti non erano state risparmiate ed avevano preso la
forma di due grandi palloni bianchi e neri. Due poster erano
addirittura incorniciati, uno era il Football Frontier di dieci anni
prima e l'altro era il Cammino Imperiale di quell'anno.
<<
Quinto Settore.>> lesse inespressiva<<
Cammino
Imperiale.>>.
<<
Già. Avremmo potuto vincere, ma non ci sono
riusciti.>> disse
Lucian<< Io non ero ancora entrato in squadra quando
hanno
perso.>>.
<<
Perché sei entrato?>>.
<<
Perché mi piace il calcio e volevo imparare.>>.
<<
Anche se avevano perso?>>.
<<
Già.>>.
<<
Le squadre che perdono sono deboli.>>.
<<
No, sono solo meno preparate.>>.
<<
Quindi più deboli.>>.
<<
Pensala come vuoi.>> si buttò sul suo letto,
ma si rialzò
subito<< Dovremmo cambiare le lenzuola! Vado a chiedere a
mamma
dove sono, così ti faccio il letto.>>
uscì e scese le scale
il più in fretta possibile. Luce rimase a studiare i poster
che si
trovavano della camera.
<<
Calcio.>> disse<< Giocare a
calcio.>>.
<<
Luke.>> lo chiamò suo padre<<
Come hai conosciuto
Luce?>>.
<<
Cosa?>> chiese il ragazzino con le lenzuola ben piegate
in
mano.
<<
Come l'hai conosciuta?>>.
<<
Oh, è venuta a scuola da noi, ha rubato i vestiti ad una
nostra
manager e si è nascosta nell'armadietto del Club di Calcio.
Ma te
l'avevo già detto.>>.
<<
E non hai notato niente di strano?>>.
<<
Parla come un automa. L'allenatore Evans dice che potrebbe essere una
specie di malattia mentale, mentre la Professoressa Hills sostiene
che si tratti di autismo. Hanno anche detto che la vicinanza della
famiglia potrebbe aiutare, in fondo sono dieci anni che vive da
sola.>>.
<<
Il fatto che Ray non me ne abbia parlato mi da
fastidio.>>
sospirò<< Non lo capirò mai il
fratellino, perché tenere
nascosta una figlia anche quando è in carcere e sa che siamo
disposti ad aiutarlo su qualsiasi cosa.>>.
<<
Pensi che portare Luce dallo zio potrebbe aiutarla?>>.
<<
Non posso dirlo io, ci vorrebbe un medico psichiatrico,
immagino.>>.
<<
Capisco. Va bé, io vado a fare il letto.>> e
così iniziò a
salire le scale.
“Chissà
Ray come la prenderebbe a sapere sua figlia da noi.”
pensò finendo
di sistemare la tavola.
<<
Mark.>> lo chiamò Celia<<
C'è un problema.>>.
<<
Di che tipo?>> domandò Evans perplesso.
<<
Si tratta di Luce Dark. Non risulta iscritta alla Raimon. Non risuta
iscritta in nessuna scuola, come se non esistesse.>>.
Angolo Autrice:
E sono sbarcata al secondo capitolo... cavolo... temevo che non
prendesse. Il punto è che penso che dietro ad ogni uomo
"negativo"(Gyan Cinquedea, Ray Dark, Frank Wintersea...) ci sia un
padre amorevole e protettivo... e temo di essere l'unica con questa
idea! Non chidetemi perché, ma sono convinta di
ciò! Quindi spero che nessuno mi denunci per questa fic vi
saluto!
Grazie a Marina
Swift che ha recensito e ci leggiamo presto! Ciao ciao!^^
JKEdogawa
|
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Capitolo 3 *** Un fulmine a ciel sereno ***
3-Un fulmine a ciel
sereno
[musica]
<<
Cosa? Luce non può frequentare i corsi?>>
domandò Lucian<<
Com'è possibile?>>.
<<
Non è iscritta e non possiamo inserire i suoi dati senza il
consenso
dei genitori o dei suoi tutori.>> disse la Professoressa
Hills<< Inoltre non sappiamo molto di lei, sembra
spuntata dal
nulla improvvisamente.>>.
<<
Tutori sono quelli che ce l'hanno sotto il proprio
tetto?>>.
<<
No, tutori legali, Lucian. Al momento il suo tutore credo sia Ray
Dark.>>.
<<
Quindi se avessimo la sua autorizzazione Luce potrebbe venire qui a
studiare.>>.
<<
Sì, ma tuo zio non acconsentirà mai a farla
venire qui.>>.
<<
Hai bisogno di un'autorizzazione per mia figlia?>>
domandò
perplesso<< Potresti fare prima ed aspettare che esca di
qui.>>.
<<
Il solito, vero Reyrey?>> rispose
Kristoff<< Mi chiedo
come poi tu possa essere ancora suo tutore. Sei in qui in carcere
come detenuto!>>.
<<
Per questo paese le persone come lei sono degli oggetti, quindi
legalmente è ancora mia.>>
sbuffò<< Stupide leggi
stupide. Non che mi dispiaccia, anzi, ma lasciarla da sola per
così
tanti anni. Non mi sorprende che sia confusa.>>.
<<
Me la dai questa autorizzazione sì o no?>>.
<<
Farò di meglio.>>
sbuffò<< Odio chiedere favori, ma è
per il suo bene.>>.
<<
Finalmente parliamo la stessa lingua, spara.>>.
<<
Potresti diventare suo tutore per i prossimi tre mesi?>>.
Lucian
rimase ad osservarla perplesso. Il fatto che la situazione si fosse
risolta in meno di due ore lo lasciava stupito. Forse che la Hills
avesse chiamato immediatamente il padre di Lucian e che lui si fosse
precipitato in prigione a parlare con Ray Dark aveva velocizzato le
pratiche. Quelli si che erano tempi burocratici da record!
<<
Lei è Luce Dark.>> disse
l'insegnante<< D'ora in poi
sarà vostra compagna di classe, spero che facciate
amicizia.>>.
<<
Salve a tutti.>> salutò la ragazzina con un
inchino.
<<
Il tuo posto è vicino a Lucian, spero ti troverai bene nella
nostra
scuola.>> Luce prese posto sempre
inespressiva<< Ed ora
proseguiamo la lezione.>>.
La
mattinata passò con la ragazzina che prendeva appunti ad una
velocità inumana e Lucian che temeva che il foglio prendesse
fuoco.
Successivamente scoprì che era riuscita a ricopiare ogni
singola
parola del Professore, compresi i rimproveri agli studenti. Riuscire
a spiegarle che non tutto era importante fu un'impresa quasi
più
complicata del capire chi fosse. Una cosa era certa: le domande
aperte erano da evitare. Con le domande “vero o
falso” non
sembrava avere problemi, ma se una domanda era libera del tipo
“Da
dove vieni?” o “Come ti è sembrata la
scuola?” entrava nel
panico ed iniziava a dire “Errore, errore.”.
Capendo questo
aspetto era facile mantenerla tranquilla e capire qualcosa di
più su
di lei. Per esempio aveva scoperto che aveva vissuto con il padre
fino al suo arresto, che era stata al FFI a Liocott e che le piaceva
la musica classica.
La
sorpresa più grande, però, fu la sua reazione
durante gli
allenamenti. Stava seduta in panchina con le altre manager a guardare
i ragazzi che si allenavano quando il pallone fu lanciato verso
Victor.
Fu un
lampo. Si scagliò in campo intercettando il passaggio, poi
iniziò a
correre verso la porta scartando velocissima gli avversari anche se
la gonna volteggiava nei suoi movimenti. In quel momento a tutti
sembrò di vedere un giocatore perfetto intento a scatenare
la sua
mirabile bravura. Gabi provò a fermarla, ma la ragazza lo
superò
con un'elegante dribbling a destra, poi stoppò la palla
sotto al
piede guardando JP che si preparava a fermare il tiro.
<<
Luce!>> la chiamò Jade, ma Mark la
fermò prima che entrasse
in campo.
<<
Voglio vedere cosa fa.>> rispose serio.
<<
Analisi della situazione.>> disse Luce<<
Analisi
completata.>> sgranò gli occhi e
caricò il tiro dopo un
fischio<< Pinguino Imperatore!>>.
<<
Non passerai!>> esclamò JP evocando
Atlante<< Mano del
Colosso.>>.
<<
Identificazione Spirito Guerriero. Riuscita della parata,
negativo.>>
infatti il colpo era talmente potente e preciso che la palla
finì in
rete<< Goal riuscito, Resistenza
annientata.>> si spostò
i capelli e tornò a sedersi come se non fosse successo
niente.
<<
Wow.>> commentò Arion nel silenzio
generale<< Cavolo, è
stato fantastico.>>.
<<
Veloce come il vento.>> disse Victor cupo<<
Solida come
la montagna, elegante come l'albero, spietata come il
fuoco.>>
guardò Luce dritto negli occhi<< Ora
più che mai non mi fido
di lei.>>.
<<
Victor sembra interessato alla nuova.>> sbuffò
Rosie iniziando
a scrivere<< 1 a 1 per Adè.>>.
<<
Oggi passiamo da casa dello zio, okay?>> chiese Lucian.
<<
Affermativo.>> rispose guardando in basso.
<<
Oggi sei stata fantastica. Non avevo mai visto la squadra
così
sorpresa, ma immagino che ti abbia allenato lo zio. Sembrava che il
campo non avesse segreti per te.>>
sorrise<< Un automa
creato per vincere.>>.
<<
Lo sono.>> mantenne lo sguardo<< Un automa
che vince
sempre.>>.
Lucian
la guardò perplesso, poi scoppiò a
ridere:<< No! Tu sei una
persona umana!>>.
<<
Chi lo dice?>>.
<<
Fai così.>> si strofinò le mani e
lei seguì il suo esempio<<
Senti la pelle?>>.
<<
Definire pelle.>>.
<<
È quella patina che ci ricopre, la senti? È
morbida, vero?>>.
<<
Affermativo.>> si guardò le
mani<< Pelle.>>.
<<
Quindi se la senti non sei un automa.>>
sorrise<< Sei
brava, certo, ma sei una persona in carne ed ossa proprio come me e
tutti gli altri.>>.
<<
Io... persona...>>.
<<
Ah, non di nuovo!>>.
<<
Cosa?>>.
<<
Quella cosa dell'errore.>>.
<<
No, non viene. Io sono una persona e le persone non hanno
errori.>>.
<<
Ti darei torto, ma siamo arrivati!>> estrasse un mazzo di
chiavi ed aprì la porta dell'edificio ormai
decadente<< Ti
ricordi questo posto?>>.
<<
Affermativo.>>.
<<
Papà ha detto che dobbiamo prendere ciò che ti
serve per stare da
noi, dove dormivi?>>.
<<
Definire dormire.>>.
<<
Te l'ho spiegato ieri! Quando chiudi gli occhi e sogni.>>.
<<
Capito.>> indicò le scale<<
Su.>>.
<<
Allora andiamo su.>> ed iniziarono a salire al piano
superiore.
C'erano almeno tre centimetri di polvere ad attutire i loro passi ed
ad ogni passo le molecole si alzavano facendoli tossire. Lo
scricchiolare del legno sotto i loro piedi riecheggiava in quel
silenzio irreale mentre continuavano a salire. Quando raggiunsero la
stanza di Luce, però la trovarono completamente sottosopra,
come se
qualcuno ci avesse fatto lottare dei cani rabbiosi dentro.
<<
Cos'è successo qui?>> domandò
Lucian, ma poi si corresse<<
È successo qualcosa qui?>>.
<<
Affermativo...>> rispose con gli occhi sgranati dalla
paura<<
Affermativo!>> si prese la testa<<
Torneranno,
torneranno! Non posso scappare per sempre, torneranno!>>.
<<
Chi tornerà, Luce? Ehi, Luce, calmati!>> la
ragazzina lo prese
per il braccio e lo trascinò in un'altra
stanza<< Ma cos...>>.
<<
Sono qui. Non se ne sono mai andati. Siamo in pericolo... non voglio
tornare là, non voglio.>>.
<<
Dove? Luce, fai un respiro profondo e calmati.>>.
<<
Loro sanno di me... nessuno doveva sapere, ma loro sanno. Io sono
sbagliata, io non dovrei esistere, io...>>
iniziò a prendere
respiri profondi, poi scoppiò a piangere<< Non
voglio tornare
là, non voglio che ti facciano del male, cugino. Andiamocene
prima
che tornino.>>.
<<
Quindi ha avuto una crisi di panico quando è entrata nella
casa?>>
domandò Kristoff a Lucian.
<<
Esatto, continuava a ripetere che non voleva tornare non so bene dove
e che la stavano cercando.>> spiegò il
ragazzino<< Solo
quando siamo arrivati qui si è
tranquillizzata.>>.
<<
Dev'essere successo qualcosa negli ultimi dieci anni, e lei era
sicuramente molto piccola. Più che altro mi lascia perplesso
quello
che mi ha detto Ray.>>.
<<
Cioé?>>.
<<
“Per questo paese le persone come lei sono degli
oggetti”, ma non
riesco a capire come sia possibile. Da avvocato non riesco proprio a
spiegarmelo, per questo sto cercando una risposta a tutto
ciò, anche
fuori dagli iter burocratici. Luce adesso come sta?>>.
<<
È di sopra che dorme, credo che non scenderà per
cena.>>.
<<
Meglio se si riposa, se poi domani non se la sente può
restare a
casa.>>.
Angolo Autrice:
Ciao a tutti. Lo so, non aggiorno da molto, ma ho avuto da fare. Tipo
l'immatricolazione all'università. Ma non sono qui per
raccontare la storia della mia vita, bensì quella di Luce
Dark. Cosa le sarà successo? Perché per lo stato
lei non esiste? Quando tutto ha iniziato a cambiare? Ci
vorrà u po' per rispondere a queste domande, spero abbiate
pazienza.
Ringrazio come sempre
Marina Swift che ha recensito lo scorso capitolo e tutti voi
che continuate a seguirmi.
Ci leggiamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa
|
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Capitolo 4 *** Pinguini Imperatori ed Imperatori Pinguini ***
4-Pinguini
Imperatori ed Imperatori Pinguini
[musica]
I giorni
passarono più tranquilli da quel momento in poi. Mark aveva
chiesto
a Luce di fare un provino per entrare in squadra e come aveva
predetto lo superò senza troppe difficoltà.
Riusciva a bloccare e
rubare qualsiasi pallone, il controllo era perfetto, il dribbling e
il tiro spettacolari. L'unica cosa era che ragionasse come un robot e
non come una ragazzina di tredici anni.
I
progressi, però, non mancavano. Lucian era riuscito a farle
smettere
di dire “affermativo” e
“negativo”, sostituendoli con un
“sì”
e “no”. In classe era riuscita a mantenere una
conversazione
senza entrare nel pallone anche se ogni tanto diceva “Trovare
risposta” almeno non iniziava a gridare “Errore,
errore!”. Lo
psicologo scolastico dopo un'accurata analisi era giunto alla
conclusione che vedere il padre le avrebbe fatto bene e che non
capiva come lo stato avesse lasciato una ragazzina con i suoi
problemi da sola per tutto quel tempo.
Victor
era l'unico che la guardava di sottecchi mentre il resto della
squadra faceva l'amichevole senza troppi problemi. C'era qualcosa che
lo preoccupava in quella ragazzina, come se l'avesse già
vista da
qualche parte, inoltre la sua perfezione gli faceva tornare in mente
l'addestramento da Imperiale. Quello non era l'unico problema, il
fatto che Rosie prendesse appunti su di lui e lo fotografasse lo
lasciava perplesso. La Red non si era mai interessata ad un ragazzo
così tanto ad eccezione del Virtuoso, e Riccardo faceva il
finto
indifferente a tutto ciò. Il finto disinteresse di Di Rigo
faceva
ridere tutti, eccetto Luce, perché si vedeva benissimo che
stava
fingendo. Non l'avrebbe mai ammesso, ma le attenzioni di Rosie gli
piacevano, Rosie gli piaceva. Jade usciva ufficialmente con Ryoma, ma
quella non era una novità quindi a nessuno interessava.
<<
Luce.>> disse Victor incrociandola nel corridoio dopo
l'allenamento. Lei stava aspettando che Lucian uscisse dallo
spogliatoio, lui era appena uscito<< Ci siamo
già conosciuti,
vero?>>.
<<
Non mi sembra.>> rispose inespressiva.
<<
Davvero?>> incrociò le braccia<<
Eppure mi sembra di
averti già visto.>>.
<<
Può essere, ma io non mi ricordo.>>.
<<
Sai cosa sono gli Imperiali?>>.
<<
Lucian me lo ha spiegato.>>.
<<
E tu sei un'Imperiale?>>.
<<
No, non credo. Da come lo ha detto Lucian io non sono
un'Imperiale.>>.
<<
Strano, perché credo di averti visto al Giardino
Imperiale.>>
la ragazzina s'irrigidì<< Un luogo che solo
gli Imperali
conoscono.>>.
<<
Pinguini.>> disse guardando davanti a lei<<
Pinguini
Imperatore.>>.
<<
Sì, ma certo!>> si dette un pugno sul palmo
della mano<<
Tu eri la ragazza del Pinguino Imperatore. Lo sapevo, tu eri la
giocatrice perfetta!>>.
<<
Giocatrice perfetta, Pinguino Imperatore.>>
sgranò gli occhi<<
Alex Zabel!>>.
<<
Il Grande Imperatore, già.>>.
<<
L'Imperatore Pinguino!>>.
<<
Cosa?>>.
<<
Sì, mi ricordo di averlo visto... io ricordo... ricordo ogni
cosa.>>
si prese la testa<< Tu... tu sei Victor Blade, poi c'era
L'Imperatore Pinguino Alex Zabel, poi... poi...
aaaaaah!>>
cadde a terra raggomitolata sul fianco destro<< Loro non
dovevano sapere, io non dovevo essere lì! Mi hanno trovata,
sono
ancora qui, loro mi stanno cercando! Non voglio, non
voglio!>>.
<<
Luce, ehi, Luce, calmati.>> provò a dire
Victor sconvolto<<
Tu non ricordavi per davvero.>>.
<<
Loro sono qui, lui è qui! Tu sei dalla sua
parte!>> si
allontanò di slancio stringendosi contro il
muro<< Non voglio
tornare là, io non faccio del male. Luce non fa del male,
Luce vuole
solo vivere.>> iniziò a
piangere<< Luce vuole solo
vivere.>>.
<<
Te la senti?>> chiese Kristoff guardandola amorevolmente.
<<
Sì, Zio Kris.>> rispose inespressiva guardando
il carcere.
Aveva superato l'incontro con Victor da appena un paio d'ore, ma si
sentiva pronta a qualsiasi cosa.
<<
Allora entriamo.>> sorrise facendola
passare<< Lucian
vuoi...>>.
<<
Certo!>> rispose il ragazzino<< Se succede
qualcosa
voglio esserci.>> non aveva mai visto il figlio
così serio ed
in un qualche modo gli fece piacere. Entrarono e chiesero di vedere
il carcerato Ray Dark. Luce ebbe un leggerissimo fremito quando lo
vide. Non lo vedeva da tempo e fu normale come reazione. Lui aveva i
capelli bianchi ed una cicatrice sull'occhio destro, come un'enorme
spaccatura scura.
<<
Ciao, papà.>> disse.
<<
Ciao, piccola mia.>> sorrise l'uomo<< Hai
fatto quello
che ti ho chiesto? Direi di sì, visto che sei ancora
intera.>>.
<<
Ho fatto tutto, come mi avevi detto.>>.
<<
E ti trovi bene con zio Kris e Lucian?>>.
<<
Sì.>>.
<<
Sono felice per te, spero di poter tornare presto a
casa.>>.
<<
Anch'io.>> lo strinse sulla pancia<< Mi sei
mancato tanto
in questi anni, non sapevo come venire, inoltre tu mi avevi detto di
non uscire di casa.>>.
<<
Va bene, va bene. Non ti preoccupare.>> le
accarezzò i
capelli<< Hai sentito Giulio o Caleb negli ultimi
tempi?>>.
<<
Non di recente, no. Forse dovrei avvisarli.>>.
<<
Forse?>>.
<<
Lo farò appena tornata a casa.>>.
<<
Paolo e Jude?>>.
<<
Niente, però Angelo è venuto in Giappone sette
anni fa.>>.
<<
Oh, e lo hai visto?>>.
<<
Sì, ti cercava, sai? Mi ha chiesto come stavi, è
cresciuto
tanto.>>.
<<
Immagino che non sia più il piccolino che avevamo lasciato
sull'Isola di Liocot.>> la prese in
braccio<< Sei più
leggera o è una mia impressione?>>.
<<
Sei tu che sei più forte.>>.
<<
Probabile, qui c'è una rissa quasi ogni
giorno.>> risero<<
Continui ad allenarti, vero?>>.
<<
Adesso che sono alla Raimon ci alleniamo ogni giorno, vero
Lucian?>>.
<<
Ah, quindi sei allenata da Mark Evans, vecchia
canaglia.>>
sorrise<< Almeno non sei allenata da qualche Imperiale
del
Quinto Settore. Certo, sarei più felice se fossi alla Royal
Accademy, ma...>>.
<<
Rayray?>> lo riprese Kristoff.
<<
Capito, capito. Non si parla di scelte scolastiche.>> le
bisbigliò nell'orecchio<< Però
quando torno a casa si va alla
Royal.>>.
<<
Ci sarà anche David?>> domandò la
ragazzina.
<<
Credo sia un po' cresciuto in questi anni.>>.
<<
Come Jude?>>.
<<
Già, ma sai com'è, si cresce a questo
mondo.>> la guardia
fece cenno che era ora di andare<< Ah, è
finito il tempo.>>
la mise giù<< Sono felice di aver visto la mia
piccolina,
tornami a trovare, mi raccomando.>>.
<<
Si può fare, zio Kris?>> domandò
Luce.
<<
Certo! È sempre un piacere vedere il
fratellino.>> sorrise
Kristoff.
<<
Ti ricordo che sono più grande di te.>> lo
rimproverò Ray<<
Vieni qua e fatti abbracciare.>>.
<<
Tu che mi proponi un abbraccio? La prigione ti fa male.>>
scoppiarono a ridere prima di stringersi<< Torna presto,
campione.>>.
<<
Cercherò di non cacciarmi nei guai, ma tu devi proteggere
Luce,
okay?>>.
<<
Certo! Siamo a due richieste, cavolo, non me lo aspettavo da
te.>>.
<<
Se non fosse per lei non te lo chiederei mai.>>.
<<
Fare la spesa.>> disse Luce portando la
sporta<< È
divertente, fare la spesa.>>.
<<
Già.>> sorrise Lucian<<
Sopratutto quando si è in
compagnia.>>.
<<
Compagnia. Definire compagnia.>>.
<<
Quando si sta assieme, si è uniti.>>.
<<
Fusi?>>.
<<
No! Assieme, in gruppo. Per esempio quando ci alleniamo siamo in
compagnia perché siamo in tanti.>>.
<<
Capito.>> rimase un attimo in silenzio<<
Dopo passiamo da
casa mia?>>.
<<
Va bene, te la senti?>> annuì<<
Allora ci andiamo.>>.
Portarono
la spesa a casa, poi si diressero verso l'abitazione abbandonata. Le
loro impronte erano ancora ben visibili e non sembrava che ci fosse
stato nessun altro.
<<
Potresti andare su tu?>> domandò
Luce<< Io non me la
sento.>>.
<<
Va bene, vuoi che ti prenda qualcosa?>> rispose Lucian.
<<
Una scatola di attrezzi sotto il letto.>>.
<<
Okay, vado e torno.>> e così salì
le scale. Appena fu
scomparso la ragazzina si diresse verso una porticina sotto le scale
mimetizzata con il muro e vi entrò prima che qualcuno la
notasse.
<<
Trovata!>> esclamò Lucian tornando
giù<< Ma dov'è
andata. Ehi, Luce?>> nessuna risposta<<
Dove sei? Ho
trovato quello che mi hai chiesto, possiamo andare.>>
bussarono
alla porta<< E adesso chi è? Forse
papà si è preoccupato
perché ci stavamo mettendo troppo.>>.
<<
Non aprire.>> disse Luce spuntando
all'improvviso<< È
lui.>>.
<<
Chi, scusa?>>.
<<
È lui.>> Lucian fece per aprire la
porta<< Non lo fare,
è ciò che si aspetta.>>.
<<
Magari è papà, non pensi?>>.
<<
Non è zio Kris.>>.
<<
Ma dovremo uscire prima o poi.>> aprì la porta
e si trovò
davanti niente meno che Alex Zabel<< Gra... Gra... Grande
Imperatore.>>.
<<
È lui, è lui!>> esclamò
Luce nascondendosi dietro al
cugino<< L'Imperatore Pinguino è venuto a
prenderci.>>.
Alex
rimase a guardarli un po', poi chiuse la porta e se ne andò
via come
se non fosse successo niente.
<<
Imperatore Pinguino?>> domandò Lucian.
<<
Lui è l'Imperatore Pinguino, era venuto a prenderci per
portarci in
quel posto. Non voglio tornarci, non voglio. Luce vuole solo
vivere.>>.
<<
Va bene, va bene. Adesso torniamo a casa e si sistema
tutto.>>.
<<
Tornerà, mi ha visto. Devo sparire.>>.
<<
Cosa?>>.
<<
Non voglio che vi faccia del male a causa mia, io voglio solo vivere
come una persona normale.>> si mise a
piangere<< Io
voglio solo essere una bambina vera.>>.
<<
L'hai trovata?>> domandò schietto.
<<
Buongiorno anche a te.>> rispose dal suo trono.
<<
Ti ho fatto una domanda.>>.
<<
Non l'ho trovata, va bene. Quella casa è abbandonata da anni
e lei
non è andata lì... e guai a te se tiri fuori di
nuovo quello
stupido costume da pinguino!>>.
Angolo Autrice:
Bentrovati. Spero di non aver toppato con questo capitolo(non
credo, anche rileggendolo mi sembra buono... a parte alcune cose che
non mi convincono), ma non tocca a me commentare la mia storia,
bensì a voi.
Se non si era capito le ultime quattro battute sono tra Alex Zabel(Axel
Blaze) e Gyan Cinquedea e l'angolo "innamorati"... non fateci caso,
è che odio aprire delle sottotrame senza
chiuderle!>.<
Grazie infinite a Marina
Swift e Grandius98
per aver recensito lo scorso capitolo e grazie mille a voi che mi
continuate a seguire o che avete anche solo letto questa mia ultima
follia.
Ci leggiamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa
|
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Capitolo 5 *** Una famiglia allargata chiamata Royal Academy ***
5-Una
famiglia allargata chiamata Royal Academy
[musica]
Era un
mese che Luce frequentava le lezioni e si allenava con la squadra di
calcio. Victor aveva smesso di essere guardingo nei suo confronti e
Rosie era sempre più presa dalla sua missione.
Adé sembrava
essersene dimenticato, ma non la Red. Il suo conteggio ora era sul
due a uno per Kébé, ma sentiva che ci sarebbe
stata una possibilità
di rivincita. Lucian aveva parlato del loro strano incontro con Alex
Zabel a tutti e dell'Imperatore Pinguino che voleva portare via Luce.
Mark aveva preso molto sul serio la cosa, tanto che aveva chiesto
alla Resistenza di fare delle ricerche più approfondite
ritenendo
che fosse un nome in codice per qualcosa di losco. La ricerca non
aveva riscosso risultati, ma Evans non demordeva. Luce aveva avuto a
che fare con degli Imperiali ed il connubio tra Ray Dark ed il Quinto
Settore non poteva essere che la risposta ai problemi comportamentali
della ragazzina, almeno così sosteneva lui.
Skie
sosteneva di averla vista con un cacciavite in mano che si avvitava
qualcosa sulla spalla, ma Rosie le aveva risposto con un “Sei
gelosa perché Victor le presta attenzioni.” e
così anche quel
fatto insolito era scivolato via come una visione dovuta all'amore.
Amore che vedevano solo Rosie e tutto il resto della squadra eccetto
Adé. L'incontro tra Victor e Luce aveva lasciato perplessi
molti e
Mark non passava giorno senza provare a capire quella ragazzina
così
strana. A Luce non davano fastidio le attenzioni dell'allenatore,
anzi, le faceva piacere che tanta gente si preoccupasse per lei.
Però
quel preoccuparsi la metteva anche in ansia e se poteva diceva di non
ricordare o sviava l'argomento dicendo che aveva da fare. Smettere di
parlare da robot l'aveva resa quasi più chiusa ed
introversa. Un
enigma nell'enigma.
Come
rendimento scolastico era impeccabile, inoltre sembrava diventare
un'altra ragazzina quando vedeva il padre. Ray Dark dal canto suo
cercava di essere il più affettuoso e sorridente possibile,
cosa che
gli veniva straordinariamente bene con Luce. Anche Lucian aveva
ripreso a parlare con lo zio e si divertivano tutti assieme, Kristoff
compreso, a parlare del più e del meno. Spuntavano aneddoti
ironici
sull'infanzia dei fratelli Dark, oppure si parlava di ciò
che era
avvenuto a scuola. Per la prima volta Lucian non si vergognava a dire
che Ray era suo zio e tutto grazie a Luce. Però tutto stava
per
essere oscurato da un'ombra lunga a forma di V che non avrebbe
risparmiato nessuno.
<<
Sei stata grande, Luce.>> sorrise Arion dandole una pacca
sulla
spalla<< Non solo sei fortissima, ma stai anche
migliorando
alla velocità della luce!>>.
<<
Grazie.>> rispose inespressiva<< Faccio
solo quello per
cui sono stata programmata.>>.
<<
Non sei un robot.>> puntualizzò Adé
prima che Eugene lo
trascinasse via.
<<
Non dire così, potresti ferire i suoi
sentimenti.>> lo ammonì.
<<
Prego? Non credo proprio.>>.
<<
Smettetela!>> esclamò Jade dietro di loro
scrocchiando le
dita<< Oppure vi faccio smettere io.>>.
<<
Capito, Jade.>> tremarono i due allontanandosi
rapidamente.
<<
Ehi, Luce, hai da fare oggi?>> domandò
mettendo una mano sulla
spalla della ragazzina.
<<
Em... sì... io e Lucian dobbiamo andare a casa mia per...
una
cosa...>> rispose stranamente intimorita dalla domanda.
<<
Davvero?>> domandò Victor che aveva sentito
tutto.
<<
Già, e poi c'è papà che ci aspetta...
vero, Lucian?>>.
<<
Scusa, ma non me lo ricordo.>> ammise il ragazzino.
<<
Sì, gli avevamo promesso che lo andavamo a trovare,
ricordi?>>.
<<
Vero! Che sbadato, Zio Ray ci aspetta.>>.
<<
Posso venire con voi?>> domandò qualcuno
dietro di loro e la
ragazzina fece un largo sorriso vedendo quell'uomo.
<<
Jude!>> sorrise<< Che bello
rivederti!>>.
<<
Luce?>> domandò perplesso
Sharp<< Sei davvero tu?>>.
<<
Certo, chi mai potrebbe essere?>> mise il
broncio<< Non
ti sei fatto vivo per giorni, sai che mi è dispiaciuto
molto? Almeno
una lettera potevi mandarmela.>> sorrise
nuovamente<< E
David? Come sta? Caleb l'ho sentito un po' di tempo fa, ha detto che
un giorno o l'altro verrà a trovare papà, forse
c'è andato quando
non ci sono andata io.>>.
<<
Non sei cambiata per niente.>> notò
Jude<< No, forse hai
cambiato taglio di capelli.>> sorrise<< Se
per voi non è
un problema verrei a trovare... Ray Dark... >> fece
fatica a
dire quel nome<< Devo fare quattro chiacchiere con
lui.>>.
<<
Ne sarà felice! Chiede spesso di te, vero
Lucian?>>.
<<
Già.>> annuì il cugino prima di
tossire appena e prendere una
voce più grave<< “Jude si allena
ancora? Jude è il solito
vendicativo? Ah, Jude non cambia mai. Jude non è con il
Quinto
Settore, vero?”. Quando ha saputo che lei allena la Royal
credo
abbia fatto i salti di gioia.>>.
<<
Posso immaginare.>> disse Sharp fingendosi neutrale. In
realtà
non aveva alcuna intenzione di andare da Ray Dark, ma Mark gli aveva
chiesto di torchiarlo su Luce e lui non poteva certo rifiutare,
soprattutto dopo aver visto quella ragazzina di tredici anni.
Luce non
era chi diceva di essere, perché Luce andava a scuola con
loro dieci
anni prima.
<<
Chi non muore si rivede.>> disse Ray vedendo entrare
Sharp<<
Se sono usciti tutti devi dirmi qualcosa d'importante, Jude. Spara,
qual buon vento ti porta?>>.
<<
Nessun buon vento quando si tratta di te.>> rispose
freddo.
Fortunatamente conosceva già Kristoff Dark e non era stato
difficile
mettersi d'accordo in modo che Luce e Lucian non sentissero il
discorso tra Ray e Jude.
<<
Non mi hai comunque detto cosa ti ha spinto a venire.>>
lo
guardò dritto negli occhialini da aviatore<<
C'entra Evans,
vero?>>.
<<
Può essere.>>.
<<
Mai a farsi gli affari suoi. Ah, non cambia mai.>> rise
poi
aggiunse piano<< Fa bene ad essere così rompi
scatole.>>.
<<
Sai com'è, Luce è nella squadra che
allena.>>.
<<
Ah, quindi vuoi sapere di Luce. Tu? Andiamo, siete andati a scuola
assieme per due anni!>>.
<<
Appunto.>> incrociò le braccia<<
Nel frattempo ne sono
passati dieci.>>.
<<
Ti preoccupa che sia ancora così in salute? Guarda che si sa
gestire, è una brava bambina.>>.
<<
Il fatto che non sia cresciuta!>> Ray ebbe un attimo di
esitazione<< Io sono cresciuto, Mark è
cresciuto, anche
Caleb(non mentalmente) è cresciuto. Lei no.>>.
<<
Cavolo.>> si sistemò gli occhiali da sole sul
naso<<
Possibile che non te lo avessi detto?>>.
<<
Detto cosa?>>.
<<
Sono sicuro di averlo detto a Caleb e Giulio. Un po' meno a Paolo, ma
non ho passato molto tempo con la Nazionale Italiana.>>.
<<
Vuoi dirmelo sì o no? Se è no posso anche
andarmene!>>.
<<
Va bene, va bene...>> lo intimò di avvicinarsi
in modo da
bisbigliargli nell'orecchio<< Luce
è...>>.
Luce
stava facendo dei passaggi con Lucian mentre Kristoff li guardava
giocare. Lui e Ray da piccoli erano come loro. Non c'era situazione
che tenesse, ogni momento era buono per giocare a calcio. Ad esempio
erano riusciti ad indire un torneo anche durante il matrimonio della
cugina di vent'anni.
<<
E voi come mai siete da queste parti?>>
domandò qualcuno
vicino a loro prima di sedersi.
<<
Caleb? Cos'è, vi state riunendo?>> sorrise
Kristoff<<
Cavolo, prima Jude ora tu, devo pensare che Rayray voglia combinare
qualcosa di losco.>>.
<<
Jude? Qui?>> rise<< Non è il
tipo da venire a trovare il
Capitano.>>
<<
Eppure è dentro che parla con lui e anche da un bel
po'.>> gli
dette una pacca sulla spalla<< Non ci si vede da quanto?
Otto
anni? Insomma, da quando mi avevi fatto quella strana
richiesta.>>.
<<
Non era strana! Tu sei avvocato, tuo fratello era sotto processo e ho
pensato che fosse una buona cosa proporti di difenderlo in tribunale.
Chi lo sapeva che il Capitano non avrebbe mai voluto il tuo
aiuto.>>.
<<
Dai, è acqua passata. Adesso dobbiamo pensare a quando
uscirà e a
sua figlia.>>.
<<
Già, Luce.>> sorrise<<
Dov'è quella piccola peste? Mi
ha fatto prendere un colpo qualche anno fa, poi ho visto Axel e ho
detto “Poteva andarle peggio.”.>>.
<<
Axel?>>.
<<
Axel Blaze, la vecchia guardia, insomma.>> Kristoff non
capì<<
Mister Capelli Ossigenati.>>.
<<
Ah, il Bomber di Fuoco.>> rise<< Lo sa che
lo chiami
così?>>.
<<
No e non lo deve sapere.>> Luce gli saltò
addosso<< Ecco
la piccola peste!>>.
<<
Ehi, ho tredici anni!>> lo riprese la
ragazzina<< Non
sono piccola.>>.
<<
Bé, per me lo sei.>> le spinse la fronte con
un dito<<
Sei cresciuta.>>.
<<
Scemo!>> guardò in basso<< Lo
sai che quelli come me non
possono crescere.>>.
<<
Perché si cresce solo fisicamente?>>.
<<
Infatti tu sei l'esempio che qualcuno non matura mai.>>
disse
una voce dietro Caleb, così il ragazzo piegò la
testa all'indietro
e si ritrovò Jude che lo guardava<< Potevi
dirmelo.>>.
<<
Cosa? Che non mi piacciono gli uomini? Credevo di essere stato chiaro
con l'invito al matrimonio.>> rispose con un ghigno.
<<
Idiota, sai bene cosa.>> notò solo in quel
momento che c'erano
Luce e Kristoff<< Ma possiamo parlarne un'altra
volta.>>.
<<
Ehi, Luce!>> la chiamò Lucian<<
Muoviti, mi sto
annoiando da solo!>> la ragazzina schizzò via
a giocare con il
cugino.
<<
Come mai da queste parti, Juditte?>> chiese
Caleb<< Ah,
vero, sei stato dal Capitano.>>.
<<
Infatti, Calendula.>> fece un lieve sorriso poi
tornò serio<<
Dovevo chiedergli alcune cose. E tu perché sei
qui?>>.
<<
Sono venuto a trovarlo e riportavo alla mente vecchi ricordi con
Kris.>>.
<<
Ricordi felici?>>.
<<
Tipo quando mi ha chiamato come avvocato difensore.>>
rise
Kristoff prima di dare una pacca sulla testa di Caleb<<
Quest'imbecille.>>.
<<
Io mi ricordo quando il Capitano aveva convinto Jean a giocare con
noi.>> disse Jude<< La sua faccia fu
impagabile... oltre
alla sfuriata che gli ha fatto.>>.
<<
Aveva nove anni e voleva allenarlo con dei
quattordicenni.>>
spiegò Kris<< Quella volta sì che
mi ha fatto arrabbiare.>>.
<<
Jean? Oh, il topino che ogni tanto veniva da noi!>>
esclamò
Caleb<< Cavolo, vedeva il Capitano come un dio. Lucian
non è
come lui, però.>>.
<<
Già, è l'esatto opposto.>> sorrise
Kristoff<< Non so se
è un bene o un male, però sono felice che giochi
a calcio. Lo vedo
meglio, meno sbadato.>>.
<<
Giocare nella Raimon migliora tutti, vero Juditte?>>.
<<
Calendula ha ragione.>> ammise Jude guardando i due
cugini
giocare assieme<< La Raimon migliora
tutti.>>.
<<
Pronta?>> domandò Lucian con lo spolverino in
mano come una
mazza.
<<
Pronta.>> rispose Luce ruotando la scopa<<
Io inizio dal
corridoio e mi occupo del piano di sotto.>>.
<<
Allora io il piano di sopra.>> si mise in posizione di
combattimento<< Polvere, sto arrivando!>>.
Già, il
loro nemico era la polvere che in quegli anni si era sedimentata sul
pavimento e sugli oggetti. Erano entrati già due volte, ma
quel
sabato Luce aveva proposto di ripulire però chiedendo che
potesse
venire solo Lucian.
<<
Quando vivevo lì pulivo sempre.>> aveva
detto<< Non so
perché per cinque anni non l'abbia fatto, ma adesso
bisognerà
riprendere le vecchie abitudini. Quando papà
tornerà dovrà essere
tutto in ordine!>>.
Così si
trovavano armati di spolverino, aspirapolvere, scopa e stracci per
riportare a nuovo quel posto. Lucian aveva proposto di dividersi in
piano superiore e piano inferiore e che lui si occupasse del primo in
modo che Luce non avesse nuovamente una delle sue crisi. Lei aveva
condiviso in pieno l'idea del cugino.
La
mattinata passò con una prima spazzata ovunque e con
l'apertura
delle finestre, quel posto non vedeva il sole da secoli, forse
addirittura da prima che Ray fosse arrestato. L'odore di marcio
sembrò quasi felice di trovare un'uscita da quel posto che
piano
piano riacquistava una parvenza normale. L'umidità
fortunatamente
non aveva intaccato gli apparecchi sensibili o la struttura
dell'abitazione, ma dovettero imparare a fare il bucato con la
lavatrice che si trovava in bagno. Modello con un ampia apertura
sopra così da poter lavare trapunte e cuscini direttamente
in casa.
Il detersivo in polvere, però era diventato un blocco
colloso
inutilizzabile. Una scatola marmorea con scritto Deox
perfetta
da dare in testa agli intrusi ma pessima per lavare la biancheria.
L'unica soluzione fu tornare a casa di Lucian a prendere del
detersivo liquido e sperare che bastasse un lavaggio di quattro ore.
Il frigo era straordinariamente vuoto e pulito per essere stato
abbandonato all'improvviso, mentre piatti e bicchieri dovettero
essere rilavati tutti a causa della polvere.
A metà
pomeriggio metà casa splendeva e l'altra metà era
in fase di
sistemazione. Lucian si era dovuto fermare molte volte, mentre Luce
non sembrava sentire la stanchezza, ma alla fine il risultato
sembrava promettente.
Fu
proprio in quel momento che suonarono alla porta. Fu Lucian che
andò
ad aprire.
<<
Allenatore Sharp?>> domandò perplesso, l'uomo
lo guardò allo
stesso modo.
<<
Ah, ti confondi con Jude.>> rispose con un sorriso
rassicurante<< Io sono...>>.
<<
Giulio!>> esclamò Luce
raggiungendoli<< Che bello
rivederti! Sei diventato grande.>>.
<<
E tu sei la piccola peste di dieci anni fa.>> le
toccò appena
il naso<< Non sei cambiata per niente.>>
guardò Lucian<<
E lui chi è? Il tuo ragazzo?>>.
<<
No! Lui è mio cugino Lucian!>>
sorrise<< Però potevi
avvisare prima, siamo in piena fase di pulizie.>>.
<<
In realtà eravamo venuti a salutare il
Capitano.>> sorrise un
altro uomo spuntando dietro di lui<< Abbiamo visto le
finestre
aperte ed abbiamo pensato fosse tornato.>>.
<<
Paolo!>> esclamò Luce<< Anche tu
sei cresciuto.>>.
<<
Dici?>> la ragazzina annuì<< Non
vedi Angelo da molto,
vero? È diventato più grande di me.
C'è tuo padre?>>.
<<
No, è ancora in carcere.>>.
<<
Em... Luce...>> la richiamò
Lucian<< Potresti...>>.
<<
Ah! Vero! Loro sono Giulio Acuto e Paolo Bianchi della Nazionale
Italiana.>> rispose<< Papà li ha
allenati prima di
essere arrestato. Come mai siete qui?>>.
<<
Abbiamo un'amichevole contro la Nazionale Giapponese.>>
spiegò
Giulio<< Io faccio solo da supporto, il lavoro grosso lo
fa
questo tipetto qui.>> dette una pacca sulla spalla a
Paolo<<
Potreste venirci a vedere domani.>>.
<<
Sarebbe bello, ma probabilmente abbiamo da fare.>>
alzò le
spalle Luce<< Inoltre ci vorranno i
biglietti.>>.
<<
Che noi abbiamo.>> sorrise Lucian<< Non ti
ricordi? Ce li
ha dati l'allenatore dicendo “Dovete esserci, saremo un buono
spunto”.>>.
<<
Saremo?>> domandò Paolo.
<<
Sono allenati da Jude.>> alzò le spalle Giulio.
<<
No, da Mark Evans.>> spiegò Lucian.
<<
Ah, il buon vecchio Mark.>> sorrise Paolo<<
Allora ci
rivederemo domani. Adesso vi lasciamo altrimenti non riusciamo ad
arrivare per tempo al carcere.>> li salutò ed
aspettò che
chiudessero la porta, poi prese il telefono.
<<
Sicuro che sia la cosa giusta da fare?>>
domandò Giulio
mettendo una mano sullo schermo, da gioviale era diventato serio.
<<
No, ma ritengo sia la più saggia.>> rispose
Paolo dubbioso.
Nel frattempo nell'ombra qualcuno li osservava serio.
<<
Uff! È stata un faticata, ma ce l'abbiamo
fatta!>> sospirò
Lucian lasciandosi cadere su un cuscino appena lavato ed
asciugato<<
Come ti senti?>>.
<<
Ho tutti i circuiti a pezzi.>> brontolò Luce
scivolando su un
altro cuscino<< Le giunture mi fanno
malissimo.>> Lucian
rise<< Che c'è?>>.
<<
Continui ad usare termini da robot quando tu sei una persona
normalissima.>> sbadigliò<<
Però sei migliorata. Sei
più umana di prima, insomma.>>.
<<
Più umana?>> era troppo stanca per guardarlo
dubbiosa.
<<
Sì, arrossisci più facilmente, sorridi e ridi
quasi sempre, ti
diverti e non guardi più con quell'aria quasi
assente.>>
sbadigliò nuovamente<< Stai proprio diventando
una bambina
vera.>>.
Luce
sorrise nel vederlo che si addormentava:<< Fosse
così
semplice, Lucian. Fosse così semplice.>> e si
addormentò
anche lei.
Kristoff
li trovò così, assopiti su quei due cuscini con i
colori della
Royal Academy e non ebbe il cuore di svegliarli.
<<
Avevi ragione Ray.>> bisbigliò<<
In fondo una famiglia
ce l'hai. Si chiama Royal Academy.>>.
Angolo Autrice:
Ciao a tutti. Vi sono mancata? Spero di sì.
Perché ho aspettato così tanto per aggiornare?
Semplice: da quando vado all'università non ho
più tempo! >.<
Ma tranquilli, non mi sono dimenticata di voi... solo perché
pubblico più spesso in altri fandom non significa che non vi
pensi. Anzi, penso ad Inazuma Eleven fin troppo! esempio banale: Lucca Comix. Poi vederete cosa
abbiamo combinato mia sorella Giuliz ed io! XD
Grazie infinite a Marina Swift e Grandius98 per le recensioni e
ovviamente a tutti voi che avete messo la storia tra
seguite/ricordate/preferite o che avete anche solo letto le castronerie
che scrivo! ^w^
Ci leggiamo presto! Ciao ciao!^^
JKEdogawa
|
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Capitolo 6 *** La solitudine degli indecisi ***
<< Ehi, Luce!>>
esclamò
Jade dandole una pacca sulla schiena<< Come
va?>>.
<< Bene.>> rispose dopo
essere sobbalzata dallo spavento. Tenne lo sguardo in basso, poi
aggiunse<< Volevo chiederti scusa, per... insomma... per
averti
preso i vestiti.>>.
<< Ci hai messo due mesi, ma le
accetto.>> mise il broncio, poi sorrise<<
Vuol dire che
stai guarendo.>>.
<< Guarendo?>> la guardò
perplessa.
<< Sì, insomma. Hai quasi smesso
di ragionare come un computer.>> le raggiunsero Rosie e
Skie<<
Stai capendo che sei come noi.>>.
<< Come voi?>> riportò
alla mente un ricordo di suo padre.
<< Non potrai essere come gli
altri, voglio che tu lo sappia.>> le aveva
detto<<
Però voglio che tu ci provi, okay? Voglio che tu
viva come una
ragazzina qualunque anche sapendo che non lo sei, d'accordo?>>.
<< Allora, ti muovi! Gli
allenamenti stanno per cominciare!>> la
richiamò Jade. Si era
bloccata mentre le altre manager avevano proseguito.
<< Sì, io sono come voi.>>
sorrise raggiungendole<< Io sono una ragazzina come
voi!>>.
Potrei finire qui la fic, ma rimangono
troppe cose aperte, quindi...
<< Attento, Arion!>>
esclamò JP mentre un pallone si dirigeva verso le
ragazze<<
ATTENTE!>>.
Qualcuno spinse Skie, poi colpì il
pallone e prese la manager prima che battesse la testa. L'eccitazione
di Rosie fece capire che si trattava di Victor.
<< Tutto bene?>> chiese il
ragazzo.
<< Sì, grazie.>> rispose
lei bordeaux.
<< Evviva! Due pari per Rosie!>>
esclamò la Red prendendo appunti.
<< Due pari?>> domandò
Jade.
<< È una partita di calcio?>>
chiese Luce.
<< Aspetta, questo vale due!
Quindi siamo tre a due per me!>> sorrise Rosie.
<< Non barare Rosie, è due
pari.>> la riprese Adé.
<< Ma di che state parlando?!>>
esclamò Victor.
<< Di voi due, ovvio.>>
sbatté le ciglia la Red<< Si vede che siete
perfetti
insieme.>>.
<< Cosa?!>> domandò
Skie<<
E Victor, potresti lasciarmi?>>.
<< Oh, em... scusa.>>
rispose aiutandola a mettersi in piedi<< Questo non vuol
dire
che stiamo insieme!>>.
<< Già, Victor e io? Non siamo
proprio tagliati.>> aggiunse Skie rossa.
<< Come volevasi dimostrare.>>
alzò le spalle Adé<< Quindi
continuerò a pescare.>>.
<< C'è una possibilità di
riuscita.>> disse improvvisamente Luce<<
Secondo i miei
calcoli avete il 65% di possibilità di mettervi
insieme.>>.
<< Evviva!>> sorrise la
Red<< Questo non esclude che possano
fidanzarsi!>>.
<< Ma non lo conferma nemmeno.>>
la redarguì Adé.
<< Ragazzi, lasciate perdere.>>
sbuffò Victor<< Non possiamo basarci su
calcoli e
congetture.>>.
<< Ma le hai salvato la vita!>>
esclamò Rosie.
<< L'avrei fatto anche con te.>>.
<< Come scusa?>> domandò
Riccardo dietro di lui, non sembrava felice
dell'affermazione<<
Se qualcuno deve salvare Rosie quello sono io!>> tutti lo
guardarono perplessi e lui divenne bordeaux<< Di... direi
questo se mi piacesse Rosie. L'allenatore mi chiama.>> e
schizzò via.
<< Spiegatemi.>> domandò
Adé<< Cosa c'entra questo con la
trama?>>.
<< Niente.>> alzò le
spalle Luce<< Ma all'autrice piace fare l'avventura e poi
ricordarsi dell'amore all'ultimo secondo e metterlo in un capitolo
unico.>>.
<< Capisco.>>.
<< ALLORA, VI VOLETE MUOVERE!?>>
gridò Jade<< GLI ALLENAMENTI STANNO PER
COMINCIARE!>>.
<< Arriviamo!>> rispose
Victor, poi guardò Skie e pensò “Io e
la Blue? No. Anche se...”.
Nel frattempo dietro un angolo qualcuno
guardava la situazione tra il curioso ed il preoccupato, poi si
allontanò con un passo felino in direzione di Tokyo.
<< Ah! Questo allenamento è
stato fantastico!>> sorrise Arion.
<< Lo dici sempre.>> gli
fece notare Michael con le mani in tasca<< Diventi
noioso.>>.
<< Perché ogni allenamento con
l'allenatore Evans è fantastico.>>.
<< Pensala come vuoi?>>.
<< Non ti sei divertito?>>.
<< Sì, sopratutto quando Luce ti
ha scaraventato in porta da centrocampo dove ti
trovavi.>>.
<< Che simpatico.>> si mise
pensieroso<< Devo ammettere che è molto forte
per essere una
ragazza.>>.
<< Ve l'ho già detto.>>
disse Victor raggiungendoli<< Lei è il
giocatore perfetto
allenato dal Quinto Settore.>> qualcuno gli si
appoggiò sulle
spalle e si lanciò su Arion<< Visto,
è agile, forte e
spietata.>>.
<< Non... respiro.>>
boffonchiò Sherwind stringendo i polsi della
ragazza<< M...
mi... sta... strangolando...>>.
<< Luce!>> esclamò Lucian
raggiungendoli e provando a tirare via la cugina<< Cosa
ti
prende?!>>.
<< Eliminare Rivoltosi.>>
rispose stringendo le mani ancora di più attorno alla gola
di
Arion<< Eliminare il Vento della
Resistenza.>>.
<< Ma di che parli!>>
esclamò Victor cercando di aiutare Lucian mentre Sherwind
prendeva
un preoccupante colorito viola<< E poi non puoi
ucciderlo,
quello è compito mio.>>.
<< La Rivolta è morta, non l'hai
ancora capito?>> esclamò Michael aiutando gli
altri due e
riuscendo finalmente ad allontanarla.
<< Sherwind! Ehi, Sherwind!>>
esclamò Victor notando che il compagno non si
alzava<< Cavolo,
l'ha ammazzato davvero.>>.
<< Lo dico poi io!>>
esclamò una ragazza con i capelli grigi a caschetto
spingendolo
via<< Lascia fare a me, ho fatto un corso di pronto
soccorso.>>
iniziò a fargli il massaggio cardiaco e la respirazione
bocca a
bocca<< Coraggio, stupido idiota
strafigo!>> sembrò
riprendersi.
<< Sei un angelo?>> domandò
Arion ancora mezzo rimbambito.
<< Si è ripreso e no, non sono
un angelo, Sherwind.>> si alzò e
salutò con un inchino<<
Speriamo di vederci in circostanze migliori.>>.
<< Chi era?>> domandò
Michael.
<< Non credo sia quello il
problema.>> disse cupo Victor guardando i due cugini.
Lucian
stava tenendo ferma Luce provando a guardarla negli occhi.
<< Luce! Ehi, Luce! Che ti
prende?>> domandava cercando di farla
calmare<< Non è da
te! Non sei così violenta.>>.
<< Violenta.>> rispose
seria, poi sbatté un po' le palpebre e guardò il
cugino<<
Io... io lo stavo per uccidere!>> iniziò ad
ansimare<<
No, non voglio fare del male.>> si guardò le
mani agitata, poi
le strinse al petto e guardò Lucian con gli occhi
lucidi<<
Sono pericolosa!>> si alzò e corse via.
<< Luce!>> esclamò il
cugino allungando un braccio<< Cosa le è
preso?>>.
<< Non lo so.>> disse
Victor<< Tu sei veloce e sai dove può essere
andata. Vai a
cercarla, noi intanto ci occupiamo di Arion.>>.
<< Immaginavo di trovarti qui.>>
sorrise Lucian raggiungendo Luce sulla collina vicino al fiume. Era
seduta a guardare l'acqua che s'increspava nella corrente e sembrava
aver ritrovato la calma. Lui si sedette di fianco a lei che non fece
una sola mossa<< Vuoi parlarne?>>.
<< Ho scelta?>> rispose
continuando a guardare il fiume.
<< Giusto.>>
annuì<<
Cosa ti è preso?>>.
<< Mi credi se ti dico che non lo
so?>>.
<< Sì, ma almeno una vaga idea
devi averla.>>.
<< So che l'ho fatto. Ero
cosciente mentre... mentre... ecco...>>.
<< Mentre strozzavi Arion?>>
annuì<< Però non sai
perché lo hai fatto.>>.
<< Esattamente.>> si
raggomitolò a uovo nascondendo la faccia<< Mi
prenderai per
pazza.>>.
<< Dopo tutto quello che è
successo nei mesi scorsi? Naaa.>> le mise una mano sulla
testa<< Diciamo che sei una cuginetta che ha bisogno
d'aiuto e
io glielo voglio dare.>>.
<< Anche ad una pazza
assassina?>> alzò appena la faccia.
<< Te l'ho detto! I Dark non si
abbandonano mai.>> la guardò
serio<< Comunque vorrei
capire perché hai detto “Eliminare
Rivoltosi”. La Resistenza non
esiste più, non lo sapevi? No, te l'avevo
detto.>>.
<< Sono un mostro.>>
ributtò la faccia tra le ginocchia.
<< No, sei solo una cuginetta con
cui non ci si annoia mai.>> alzò le spalle.
<< Mi arresteranno per quello che
ho fatto?>>.
<< Arion è comprensivo(almeno
credo), al massimo ti teniamo lontana da lui.>> si
alzò ed
allungò la mano<< Ora forza, andiamo a vedere
come sta poi
torniamo a casa, va bene?>>.
<< Va bene.>> rispose
prendendogli le dita.
La notte era calata nel quartiere Beika
e tutti stavano dormendo. Aprì piano la porta e poi
salì le scale.
“Dorme nel mio letto, che fifone.”
pensò guardando chi stava sotto le coperte “Qui ci
vuole uno
scherzetto.” si appostò di fianco al letto, poi
iniziò a
punzecchiare chi stava dormendo.
<< Luky, sveglia! Il Quinto
Settore è arrivato, vogliono portarti via!>>
gridò facendo
sobbalzare chi era sia in quel giaciglio che nell'altro<<
Ma
cos...>> non ebbe il tempo di reagire che chi aveva
punzecchiato si alzò con uno scatto felino bloccandolo a
terra
mentre la luce di accendeva.
<< Riconoscimento facciale.>>
disse Luce con una mano puntata sul nuovo arrivato pronta a
perforargli il cranio. Aveva i capelli blu come Lucian, ma erano
più
lisci ed aveva due dread che gli incorniciavano il viso, inoltre gli
occhi erano rosso mattone e doveva avere diciannove anni.
<< Jean?>> domandò il
cugino raggiungendoli.
<< Ehi, Luky!>> sorrise il
ragazzo<< Potresti dirmi chi è
lei?>>.
<< Lei è Luce, nostra cugina.>>
rispose prima di guardarla<< Cosa fai?>>.
<< Riconoscimento facciale.>>
rispose seria<< Impossibile identificare il soggetto.
Possibilità di Rivoltoso mascherato 3%. Eliminazione del
soggetto
annullata.>> sbatté le palpebre notando la
situazione<<
Cos'è successo?>>.
<< Hai quasi ammazzato mio
fratello.>> spiegò Lucian<< Come
mai sei qui, Jean?>>.
<< Sorpresa! Sono tornato adesso
e non ho potuto fare a meno di farti uno scherzo.>>
sorrise
Jean<< Credevo dormissi tu nel mio letto, potevate
dirmelo.>>.
<< E tu potevi avvisare che
tornavi.>>.
<< Pensavo di venire a dormire e
poi domani mattina mi facevo trovare a ronfare beatamente da te.
Mamma e papà lo sanno che tornavo, li ho avvisati quando ci
siamo
sentiti l'ultima volta.>>.
<< Che è stato due mesi e mezzo
fa e Luce non era ancora arrivata.>> alzò le
spalle<<
Questo spiega tutto. Luce, potresti alzarti da sopra
Jean?>>.
<< Va bene.>> rispose la
ragazzina<< Scusami per ciò che ho
fatto.>>.
<< Nulla, semplicemente
conoscendo Luky pensavo avrebbe urlato come una
femminuccia.>>
spiegò Jean<< Sei forte, piccoletta.
C'è davvero il rischio
che il Quinto Settore venga a penderti.>> a quel punto
Luce
scattò su Lucian bloccandolo a terra<<
Cavolo.>>.
<< Luce, che fai?>> domandò
il ragazzino.
<< Riconoscimento facciale.>>
rispose seria<< Riconoscimento riuscito. Subaru Honda,
giocatore della Raimon Jr. Hight. Eliminazione
Rivoltosi.>> si
preparò ad attaccare.
<< Luce! Ehi, Luce! Sono Lucian,
non Subaru!>> sembrava non funzionare<< E
poi la
Resistenza è morta.>> la ragazzina scosse la
testa confusa.
<< Oh, no! Di nuovo!>>
esclamò alzandosi.
<< Di nuovo cosa?>> domandò
Jean.
<< Storia lunga.>> disse
Lucian<< Non è niente, Luce. Vedi, sto
bene.>>.
<< Adesso.>> iniziò ad
ansimare Luce<< Non posso stare qui, potrebbe succedermi
di
nuovo.>> prese qualcosa dal comodino e corse fuori dalla
stanza, poi corse in bagno ed aprì la finestra.
<< No, Luce!>> esclamò
Lucian correndole dietro inseguito da Jean.
<< Stai lontano!>> rispose
lei<< Non voglio farvi del male.>> si
buttò nel buio
della notte.
Appoggiò la testa contro il muro
ansimante, poi si guardò le mani tremanti.
Quella non era fatica, quella era
paura.
Paura di quello che era in grado di
fare, di cosa poteva causare se perdeva il controllo. Prima Arion,
poi Jean e adesso Lucian. Non poteva permettersi che succedesse di
nuovo, quindi finché non avesse trovato la causa non si
sarebbe
mossa da quella casa, per il bene di tutti. Si massaggiò il
collo
pensierosa, poi raccolse le gambe abbracciandole.
<< Ti capita spesso di sentirti
fuori posto?>> domandò qualcuno dalla parte
opposta del
corridoio facendola sobbalzare ed allontanare con un
balzo<<
Non ti preoccupare, capita anche a me.>> sorrise notando
lo
sguardo spaventato e perplesso della ragazzina.
<< Imperatore Pinguino.>>
disse con la voce soffocata facendo diventare il ragazzo rosso. Era
seduto quasi di fronte a lei, solo più a destra altrimenti
le gambe
non ci sarebbero state, inoltre non sembrava un tipo pericoloso.
<< Potresti evitare? Odio quel
costume da pinguino.>> sospirò e strinse le
gambe<< E
poi spero di non essere Imperatore ancora per molto.>>.
<< Come mai è qui?>>.
<< Passavo e ho visto che ti sei
rifugiata qui.>> alzò le spalle.
<< Perché era da queste
parti?>>.
<< Facevo una passeggiata senza
che si sapesse... sai com'è, il Grande Imperatore non
può andare
dove vuole senza essere riconosciuto.>> alzò
lo sguardo al
soffitto<< Di chi è questa bella
casa?>>.
<< Lo sa benissimo.>>.
<< Vero.>> sorrise
guardandola<< Speravo di smorzare la
tensione.>>.
<< Non funziona troppo.>>.
<< Non mi hai ancora
attaccato.>>.
<< Non lo ha fatto nemmeno
lei.>>.
<< Perché dovrei?>>.
<< Non è venuto per portarmi
via?>>.
<< Certo che no!>> la
guardò<< Sono qui per parlare.>>.
<< Parlare?>>.
<< Sì.>>
sospirò<<
Credo che tu ed io siamo simili. Ci sentiamo entrambi fuori dal mondo
dove viviamo.>>.
<< Lei è una persona normale,
questo è il suo mondo.>>.
<< Ma nel Quinto Settore mi sento
una pecora grigia che è stata scambiata per un lupo ed
è entrata
nel branco per grazia ricevuta. Non capisco cosa fare, non so a cosa
pensare, ma conosco la mia situazione e cerco di capire come
sopravvivere.>>.
<< Può continuare a
nascondersi.>>.
<< Non durerà per sempre.>>.
<< Potrebbe parlarne con un
amico.>>.
<< Se ne avessi ancora. Mi
credono un traditore, non mi crederebbero.>>.
<< Io le credo.>> inclinò
la testa<< Insomma, mi sembra sincero.>>.
<< Visto com'eri sulla difensiva
prima, è un grande risultato.>>.
Rimasero in silenzio.
<< Prima mi hai proposto di
parlarne con qualcuno, ma tu ci hai pensato?>> chiese
l'Imperatore.
<< Non mi crederebbero, pensano
ch'io sia una ragazzina normale.>> rispose Luce
appoggiando la
bocca sulle ginocchia.
<< Ci hai mai provato?>>.
<< E lei ci ha mai provato?
Magari i suoi amici stanno solo aspettando sue notizie.>>.
L'Imperatore non rispose stringendosi
le ginocchia mestamente.
<< Non le ho ancora chiesto come
si chiama.>> disse Luce<< La conosco solo
come Imperatore
Pinguino.>>.
<< Alex Zabel, ma puoi chiamarmi
solo Alex.>>.
<< Va bene, Signor Alex.>>.
<< Sicura di non saperlo?>>.
<< È un nome che ho già
sentito.>> qualcuno aprì la porta facendola
sobbalzare.
<< Immaginavo fossi qui.>>
sorrise Lucian<< Tutto bene?>>.
<< Sì, credo.>>
guardò
dove un secondo prima c'era Alex Zabel<< Em... dovrei
dirti una
cosa.>>.
<< No, non te ne andrai via
perché non sei pericolosa.>>.
<< Non quello.>>.
<< Bene, perché papà ci
aspetta. Jean ha detto che dorme sul divano per stanotte, poi domani
tiriamo fuori il letto per gli ospiti.>>.
<< Domani allora ti farò vedere
alcune cose, va bene? Credo che sia utile per capire cosa mi
succede.>>.
<< Certo!>>
sbadigliò<<
Ma domani, ora vorrei solo rivedere il letto.>>.
<< Certo, certo.>> si alzò
in piedi<< Anch'io sono stanca.>> si
voltò solo un
attimo verso il corridoio e bisbigliò<<
Grazie, signor Alex.>>
poi uscì con Lucian fingendo di chiudere la porta.
<<
Sei un mostro.>>
bisbigliò Alex nell'ombra<< Dov'è
finito il ragazzino che
giocava con Mark?>>.
Angolo Autrice:
Rieccomi!
Lo so, lo so. Ci ho messo un po', ma capitemi: era INCOMPRESIBILE senza
pubblicare il capitolo 12 di Medusa Revolution a meno che non
facessi un mega Spoiler sull'altra fic, e non era mia intenzione.
Quindi ho optato per ritardare la pubblicazione all'inverosimile.CHIEDO
PERDONO! >.<
E non solo per quello, ma anche per la canzone di questo capitolo,
sopratutto per chi non ha visto il film ed è andato subito
sulla versione Italiana. Forse non l'avete capito oppure vi ho fatto
uno spoiler enorme. Non so. Fatto sta che per me era la canzone
più adatta per questo capitolo. ;)
Dunque: cosa abbiamo capito con l'ultimo aggiornamento? Che Luce
è pericolosa, che Alex Zabel ha dei seri problemi e che io
mi sono sciroppata troppo Frozen! XD
Grazie mille a Marina Swift e Grandius98 per le recensioni,
grazie a chi si è messo la storia tre
seguite/preferite/ricordate e anche a chi si è solo fermato
a dare una sburciatina! :3
Ci leggiamo presto, ciao ciao! ^^
JKEdogawa
|
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Capitolo 7 *** Quasi tutto trova un senso... oppure no ***
7-
Quasi tutto trova un senso... oppure no
[musica]
<<
Riproviamo.>> disse
serio Lucian<< Pronta?>>.
<<
Pronta.>> rispose Luce<<
Pronto Jean?>>.
<<
Prontissimo... anche se non ho
ancora capito cosa dobbiamo fare.>> ammise il
diciannovenne.
<<
Perfetto.>> Lucian prese
un respiro profondo<< Quinto Settore.>>
Luce s'irrigidì
all'istante, poi fece per colpire il cugino, ma Jean la teneva ben
ferma<< La Resistenza è morta.>>
la ragazzina si riprese
scuotendo la testa vigorosamente un paio di volte<<
Interessante.>>.
<<
Cosa?>> chiesero Luce e
Jean assieme.
<<
Semplice: è ipnosi. Se senti
“Quinto Settore” diventi una macchina assassina, se
senti “La
Resistenza è morta” torni normale.>>
nel frattempo Luce era
entrata in trance ed era tornata la timida Dark di tredici
anni<<
Basta non farti sentire le prime due parole, non in presenza della
squadra, almeno.>>.
<<
Perché ti riconosco come
Subaru Honda?>> domandò Luce con una mano
sulla fronte.
<<
Non lo so, come non so perché
hai quest'ipnosi, ma ci penseremo dopo scuola.>>.
<<
Ma hai detto che devo evitare
di sentire quelle parole in presenza della squadra.>>.
<<
Non di venire a scuola o agli
allenamenti.>> sorrise<< Dai, Zio Rey ci
tiene!>>.
Non ci volle
molto per convincerla, il
più fu spiegare agli altri di non pronunciare Quinto Settore
in sua
presenza. Dovettero fare una prova mettendo Arion davanti come cavia
e Victor a tener ferma Luce. Alla fine della dimostrazione Aitor
volle provare, ma con lui la reazione fu diversa. Luce
sembrò
studiarlo, poi negò che facesse parte della Resistenza e
tornò in
se. A quel punto Lucian decise che era opportuno prendere appunti
sulla cugina. Incidenti fortunatamente non ce ne furono per il resto
della giornata, anche se Luce preferì evitare gli
allenamenti e
aspettare il cugino al campo al fiume calciando il pallone per conto
suo.
Nel frattempo
non troppo distante dalla
Raimon due personaggi di nostra conoscenza stavano avendo un'accesa
discussione.
<<
Sei un idiota! E sai cosa!?
Sono più idiota io ad essermi fidato!>>
esclamò Alex dandosi
una mano sulla fronte.
<<
Cosa potevo fare? Dimmelo
tu!>> rispose Paolo stringendo i pugni<< E
poi sei tu che
me lo hai chiesto.>>.
<<
Cosa!? No, no, no! Io ti ho
detto “Vai a casa di Dark” non “Esegui
gli ordini di
Cinquedea”!>>.
<<
Ripeto: cosa potevo fare? Non
è colpa mia se un pazzoide è venuto a controllare
il vostro
calcio.>>.
<<
Fammi riflettere.>> si
pinzò la radice del naso<< Ti ricordo che
l'Italia fa parte
dell'UE e... novità! Ne fa parte anche la
Germania.>>.
<<
Come se avessi mai potuto fare
qualcosa.>> sbuffò<< E comunque
non mi aveva dato
scelta.>>.
<<
Dirgli no?>>.
<<
Non mi sembra che tu gli abbia
mai detto no, o sbaglio?>>.
<<
Okay, sei appena arrivato.>>
fece un respiro profondo<< Ti spiego un paio di cose: io
sono
il Grande Imperatore.>>.
<<
Scusi, sua altezza.>>
s'inchinò<< Ah, poi dimenticavo che tu non hai
nemmeno il
coraggio di dirgli il tuo vero nome.>>.
<<
Sentimi bene. Speravo fossi
dalla mia parte.>>.
<<
Per cosa? Per tenere in
libertà una ragazzina con quei problemi? Per lasciarti
piegare alle
partite truccate. Ho visto Calciopoli, bello! Non è stato
piacevole.>>.
<<
Appunto perché hai visto
pensavo non avresti ceduto a quel... quel...>>.
<<
Crucco bastardo?>>.
<<
Crucco bastardo.>>.
<<
Invece l'ho fatto e sai
perché? Mi ha promesso una partita pulita contro il
Giappone.>>
fece per andarsene<< Io non lo voglio deludere
Mark.>>.
<<
Così fai l'esatto opposto!
Sai cos'hai fatto?>>.
<<
Ho avvisato della sua
posizione.>>.
<<
No, hai attivato una spietata
assassina.>> incrociò le
braccia<< Una spietata
assassina che potrebbe fare fuori Mark proprio in questo
momento.>>.
Trascinò
letteralmente Lucian dentro
casa e gli mostrò la porta segreta.
<<
Caspita.>> commentò il
ragazzino<< Sapevo che lo zio era strano, ma non pensavo
avesse
un seminterrato segreto.>>.
<<
Vieni, ti faccio vedere dove
sono nata.>> disse Luce tirandolo dentro.
<<
Ma abbiamo solo tredici
anni!>> arrossì mentre scendevano le scale e
si ritrovavano
in... quella che sembrava un'officina meccanica<< Che
posto è?
Ma che fai?!>>.
<<
Olio le giunture.>>
rispose smettendo di bere da quello che sembrava un biberon di olio
per motori<< Altrimenti divento un palo, non è
il massimo.>>.
<<
Non sei un... o caspiterina!>>
si dette una mano sulla fronte, poi guardò i disegni che
c'erano
appesi alla bacheca<< Questi sono progetti. Progetti per
macchine.>>.
<<
Già. Qui papà lavorava.>>
indicò tre fogli incorniciati<< Io sono
lì.>>.
<<
Ora capisco perché ti credi
un robot.>>.
<<
Ti ho detto che lo sono.>>
sbuffò<< Vedi, pelle e capelli sono reali. Mia
mamma era
appassionata di genetica e mio papà di
meccanica.>>.
<<
Continuo a non capire.>>.
<<
Come temevo.>> alzò le
spalle, poi si diresse alla postazione computer che si trovava in
fondo alla stanza, accese l'apparecchio ed estrasse dal cassetto
sottostante un cavetto USB.
<<
Che vuoi fare?>>.
<<
Farti capire.>> iniziò
a digitare sulla tastiera, poi si spostò i capelli sulla
spalla<<
Da sola non posso vedere lo schermo, tu dovrai osservare attentamente
ciò che ti mostrerò.>>.
<<
Se questo ti farà capire che
non sei un ro...>> Luce si era infilata
un'estremità del cavo
nel collo, anche analizzando da vicino era chiarissimo che era
all'interno della pelle<< È uno
scherzo.>>.
<<
Dici?>> sfilò il cavo
mostrando una porta USB.
<<
O Santa Polenta!>>.
<<
Sapevo che avresti reagito
così. Ora ti darò la prova che sono
un'androide.>> ricollegò
i cavi e si mise a sedere<< Da questo momento io
vedrò solo
nero, come se fossi cieca, ma tu dovrai guardare le immagini sullo
schermo. Salta dove ritieni sia insignificante, sono comunque dieci
anni di registrazione praticamente continua.>>.
E le immagini
c'erano eccome. La prima
fu una sequenza di 011010010110 color blu elettrico su sfondo nero,
poi un paio di occhi che si aprivano sulla faccia di Ray Dark.
<<
Prova.
Funziona?>>
la registrazione si spostò a desta e a
sinistra<< Ce l'ho
fatta! Ehi, mi vedi?>> la
registrazione sembrò annuire<<
Magnifico!>> Ray
sorrise<< Io mi chiamo Ray
Dark, ma per te sarò papà.>> la
visuale s'inclinò a
destra<< Mi capisci?>>.
<<
Mmm...>>
rispose... Luce? A Lucian sembrava impossibile, ma stava guardando
attraverso gli occhi della cugina.
<<
Vero,
sei come una bambina
che deve imparare.>> Ray
s'indicò<< Io papà.>>.
<<
Papa.>> la
visuale tornò diritta.
<<
No,
papà.>>.
<<
Papà.>>.
<<
Fantastico!
Vediamo se
riesci a camminare, ti va?>>.
<<
O cavolo...>> pensò ad
alta voce Lucian<< E questo come lo spiego a
papà?>>.
La prima
risposta che trovò a quella
domanda fu “Gli faccio vedere quello che ho visto
io”. La seconda
gliela dette Luce dopo quattro ore di registrazione ed un paio di
salti.
Non dirglielo.
Certo, zio Kris non
doveva saperlo. Tutti dovevano continuare a credere che Luce fosse
una ragazzina di tredici anni. Lei si stava impegnando a fare in modo
che nessuno lo capisse e dopo i primi tempi di confusione, dovuta a
non capiva ancora bene cosa, ora sapeva esattamente di dover
mantenere quel segreto.
<<
Non capisco il perché.>>
disse Lucian pensieroso mentre tornavano al piano terra<<
Insomma, nessuno si scandalizzerebbe.>>.
<<
Non è quello.>> fece un
respiro profondo Luce<< Papà mi ha sempre
detto di tenerlo
nascosto. Parlava del Giocatore Perfetto e che nessuno doveva
saperlo. Che quel progetto era la causa della morte della
mamma.>>.
<<
Quindi te ne ha fatto una
colpa?>>.
<<
Cosa? No!>> sorrise
amaramente<< Per un po' l'ho creduto anch'io, poi mi
disse “Sei
il regalo più bello che potesse lasciarmi”.
Sarò una macchina, ma
i pezzi organici sono opera di mia madre. Io sono il frutto del loro
lavoro. Insieme.>>.
<<
Questo spiega apparentemente
perché tenesse tanto a te, ma ancora non capisco
perché ti ha
tenuta nascosta alla sua stessa famiglia.>> le prese la
mano<<
Potevamo proteggerti. I Dark non si abbandonano.>>.
<<
Credo che l'abbia fatto per
proteggervi.>> si bloccò improvvisamente.
<<
Oh, no.>>.
<<
Erano venuti.>> corse su
per le scale ed entrò in camera sua<< Erano
venuti, poi...
poi...>>.
<<
Luce calma, respira.>>
la cugina seguì il suo consiglio<< Bene, ed
ora...>>.
<<
Mi hanno preso.>> lo
guardò seria<< Sono stata al Giardino
Imperiale, ma non so per
quanto.>> si fece pensierosa<< Quando
è arrivato Victor
io ero là da molto tempo.>>.
<<
Dai, non pensiamoci adesso.>>.
<<
Ma potrebbero tornare.
Dobbiamo trovarci pronti.>> chiuse le mani a pugno e
piegò le
braccia sul petto determinata<< Il Quinto Settore
è
malvagio.>>.
<<
Non sarò io a negarlo, ma ora
andiamo. Papà ci aspetta.>>.
<<
Giusto. Zio Kris ci aspetta.>>
scesero nuovamente le scale ed uscirono dall'abitazione.
<<
Una cosa.>>.
<<
Dimmi.>>.
<<
Possiamo rendere partecipe di
questa cosa anche Jean?>>.
<<
È affidabile?>>.
<<
Abbastanza.>>.
<<
Andata, ma se dice qualcosa
non mi prendo la responsabilità di eventuali
“incidenti”.>>
Lucian rabbrividì<< Dai,
scherzo.>>.
<<
Ma lui no.>> indicò
qualcuno dietro un muretto mentre con un balzo lo superava e li
raggiungeva.
<<
Se ci tenete, non venite più
qui.>> disse Alex Zabel prima di
allontanarsi<< Loro
vedono tutto, purtroppo.>>.
<<
Grazie, signor Alex.>>
lo salutò Luce.
<<
Ma... ma... ma...>>
tremò Lucian<< Aah! Ora sì che sono
confuso!>>.
<<
Luce, Luce, Luce.>>
ripeté pensieroso camminando avanti ed indietro.
<<
Che hai Victor?>>
domandò Vladimir preoccupato per il fratello<<
C'entra il
Quinto Settore?>>.
<<
No, cosa vai a pensare.>>
lo sguardo del fratello era eloquente<< E va bene,
riguarda il
Quinto Settore.>>.
<<
Ti hanno minacciato? Aah!
Julia mi aveva promesso che non l'avrebbero fatto.>>.
<<
Infatti non l'hanno fatto.>>
sbuffò<< E chi è
Julia?>>.
<<
Giù alla reception, che vai a
capire.>> aveva trovato una scusa all'ultimo momento, ma
non
poteva certo dire a suo fratello chi lo veniva a
trovare<<
Comunque, qual è il problema?>>.
<<
Ti ricordi che ti ho parlato
della nuova giocatrice?>> si sedette sulla sedia degli
ospiti
tenendo lo schienale davanti a lui<< Ebbene, era al
Giardino
Imperiale con me.>>.
<<
Un attimo. Tu non mi hai mai
parlato del Giardino Imperiale.>>.
<<
Imperturbabile! Ma sei
sordo?>> anche lui aveva cambiato il significato
all'ultimo
momento<< Sai quel parco appena fuori
Inazuma.>>.
<<
Sì, credo.>> avrebbe
ammesso che la luna terrestre girava intorno a Marte pur di scucire
qualche informazione a suo fratello<< Dai,
racconta.>>.
<<
Temo che il Quinto Settore
l'abbia mandata alla Raimon con uno scopo ben preciso, ma non capisco
cosa. Insomma, a parte cercare di eliminare i ribelli non sembra
avere altri piani.>>.
<<
Quindi la tua vita è in
pericolo?>>.
<<
È una ragazza. Mi so
difendere.>> il fratello lo guardò
eloquentemente<< No,
non è in pericolo. È come se fosse sotto ipnosi.
Scatta se sente
“Quinto Settore”, analizza la situazione ed
attacca. Se sente “La
Resistenza è morta” o non riconosce nessuno di
rivoltoso si calma
e ritorna una ragazzina normale.>>.
<<
Non farmi preoccupare, va
bene?>>.
<<
Pensa alla tua salute che io
penso alla mia.>> sbuffò, poi
guardò l'ora<< Meglio se
torno a casa, domani ho scuola.>>.
<<
Stai attento, non vorrei
averti come compagno di stanza.>>.
<<
Perché? Posso essere di
ottima compagnia.>>.
<<
Sì, ma dovrei sorbirmi la tua
fobia per i gatti.>> sorrise<< Inoltre
averti qui
vorrebbe dire che ti hanno fatto male.>>.
<<
Ci si vede.>> fece per
uscire, ma si affacciò nuovamente<< Solo come
visita,
ovvio.>>.
Uscito
però notò una cosa insolita,
una cosa che lo costrinse a nascondersi dietro un muro.
<<
Tu non me lo avevi detto.>>
diceva il ragazzo<< Tu non mi avevi avvisato delle
conseguenze,
ne tanto meno cosa avrei fatto veramente.>>.
<<
Non sei tenuto a sapere tutto,
Paolo.>> rispose un uomo dai capelli castani come i baffi
e gli
occhi neri. Portava una giacca rosa salmone molto appariscente come
il colletto di piume bianche. Non c'erano dubbi, quello era Pinkus
Mountbatten del Giardino Imperiale<< Tu non sei un
Imperiale,
nemmeno un giocatore del nostro paese.>>.
<<
Dovevate dirmelo. Sono io che
ho premuto quel pulsante.>>.
<<
E te ne siamo molto grati, non
saremmo mai riusciti a trovarla senza un ex-Dark come
te.>> gli
dette una pacca sulla spalla come vecchi amici.
<<
Sapevate dove trovala, non
c'era bisogno di prendere in giro Giulio e me.>>
incrociò le
braccia serio.
<<
No che non lo sapevamo, e
ancora adesso è difficile incrociarla. Puoi capire che
andare alla
Raimon è impossibile per uno come me.>>.
<<
Nessuno di voi può entrare
alla Raimon, ed onestamente è meglio
così.>> Pinkus sembrò
vedere un movimento nell'ombra e Victor trattenne il respiro per
paura di essere scoperto.
<<
Ma non ce n'è nemmeno
bisogno, sai, Paolo?>> disse l'uomo a volume
così alto da
volersi far sentire<< Non te l'ho detto? Lei lo sa. Anzi,
ti
dirò di più, lei è dalla nostra
parte.>> Victor s'irrigidì
nervoso<< Già, Luce Dark ormai è
un'Imperiale infiltrata a
tutti gli effetti, mille volte meglio di quel traditore di Blade.
Molto, molto meglio.>>.
Angolo Autrice: Ciao
a tutti e grazie mille.
Ebbene
sì, Luce è un Androide! Ve lo aspettavate?(Tutti:
-.-)
Ecco,
appunto... va bé, chi non lo sapeva ora lo sa! ^^
Cosa
succederà ora? Luce è veramente un'Imperiale?
Cosa c'entra Paolo Bianchi con il Quinto Settore? Cosa farà
Victor?
Questo ed altro solo se continuerete a seguire! ;)
Grazie mille a Grandius98 e Marina Swift per aver recensito la
volta scorsa, chi ha messo la storia tra Seguite/Ricordate/Preferite e
tutti voi che vi siete fermati a leggere le mie nefandezze
ciò che scrivo.
Ci leggiamo presto, ciao ciao! ^^
JKEdogawa
|
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Capitolo 8 *** La cattiveria umana è più viscida e strisciante di Nagini ***
8- La cattiveria umana
è più viscida e strisciante di Nagini
[musica]
Victor
guardò Luce negli occhi, poi
ricominciò ad andare avanti e indietro serio. Lucian stava
in un
angolo aspettando il verdetto del compagno intimorito da entrambi.
Blade era arrivato la mattina presto chiedendo loro di andare a
scuola assieme. Con le aule deserte si era messo a fare un vero e
proprio interrogatorio a Luce spaventandola non poco e lasciando
sorpreso Lucian. Possibile che la ragazzina fosse un'Imperiale
infiltrata? No, era impossibile. Luce non l'avrebbe mai fatto, ne era
assolutamente certo. Però al sentire il nome di Pinkus
Mountbatten
si era irrigidita, segno che lo conosceva. Inoltre aveva parlato di
un lavoro che lui le aveva chiesto. La posizione della ragazzina si
aggravava poi con il saluto così confidenziale che aveva
avuto con
il Grande Imperatore.
<<
Victor, giuro, non so perché
lo conosco.>> disse Luce stringendo i pugni sulle
cosce<<
Probabilmente era il periodo del Giardino Imperiale. Mi ricordo come
ci sono finita, mi ricordo l'Imperatore Pinguino, quando sei
arrivato, ma molto mi è vuoto.>> si
massaggiò la fronte
sembrando ancora più umana di prima<<
Mountbatten era un
allenatore, se non sbaglio, ma non ricordo cosa mi aveva detto di
fare.>>.
<<
Ieri ha detto che tu lo sai,
che sei d'accordo con loro.>> rispose Victor
serio<< E
non parlava con una persona qualsiasi. Era Paolo Bianchi il suo
interlocutore.>> toccò a Lucian fare un
singhiozzo di
sorpresa<< Che hai?>>.
<<
Sbaglio o Paolo ci è venuto a
trovare prima dell'amichevole Italia-Giappone?>>
domandò alla
cugina<< È stato prima che tu diventassi...
ecco...
pericolosa.>>.
<<
Sì, ma Paolo è un amico. Era
uno dei giocatori che papà preferiva.>>
rispose Luce ancora
più turbata.
<<
Il fatto che fosse uno dei
preferiti di Ray Dark non è un bene.>>
notò Victor dubbioso<<
Ma lui ha anche detto che lo avevano preso in giro, quindi non
è da
escludere che lo abbiano usato. Sei stata contattata da
qualcuno?>>.
<<
Del Giardino Imperiale no.>>.
<<
Ieri hai salutato come un
vecchio amico Alex Zabel.>> notò Lucian sempre
più dubbioso.
<<
Ma ci ha anche detto che ci
tengono d'occhio e ci ha consigliato di non tornare a casa mia. Non
è
cattivo, lui... almeno credo.>> guardò in
direzione di Victor
come avere una conferma.
<<
Alex Zabel ha tanti difetti,
uno di questi è che non sa ancora bene da quale parte
stare.>>
disse il ragazzo serio<< Può essere che sappia
qualcosa e ti
voglia aiutare come, invece, sia in missione per il Quinto Settore.
Ma dubito che usino il Grande Imperatore a tale scopo.>>.
<<
Quindi mi credi?>>
chiese Luce accennando ad un lieve sorriso tirato.
<<
No.>> lei abbassò lo
sguardo amareggiata<< Non posso permettermi di fidarmi
vista la
situazione, comunque non dirò niente alla squadra, per
ora.>>.
Non c'era
bisogno che dicesse niente
alla squadra. Già sapevano.
Il primo a
parlare fu Riccardo serio
stringendo la fascia da capitano che teneva sul braccio poco prima di
allenarsi:<< Tu ci hai mentito.>> le sue
parole furono
taglienti come un coltello appena arrotato<< Credevamo di
poterci fidare, ma sei solo come tutti gli Imperiali.>>.
<<
Grazie tante.>> sbuffò
Victor, ma non si mise a prendere le difese della ragazzina.
<<
Andiamo, Riccardo...>>
provò a calmarlo Arion<< Magari è
come Victor, forse l'hanno
minacciata...>>.
<<
Ti ha quasi ucciso.>>
scandì quelle parole come se l'amico non potesse
capire<< Come
puoi prendere le sue difese?>>.
<<
Vero, però...>> guardò
la ragazzina<< Insomma, da quel che ho capito era sotto
ipnosi.
Scoperta la causa è diventata meno
pericolosa.>>.
<<
Senti.>> si pinzò la
radice del naso<< So cos'ho sentito, okay? Gabi era con
me, può
confermare.>>.
<<
Già, e la fonte era uno
interno al Quinto Settore. Molto interno.>>
annuì il ragazzo
serio<< E non siamo gli unici ad aver sentito,
vero?>>
più di metà della squadra alzò la mano
con sguardo serio.
“Tutti
vicino all'Ospedale ieri sera?
Seriamente?” pensò Victor che stava per esprimere
quel dubbio ad
alta voce, ma Luce lo anticipò.
<<
Avete ragione.>> ammise
la ragazzina facendo un respiro profondo<< Sono
pericolosa, lo
so. Quindi...>> fece un altro respiro
profondo<< Me ne
vado, non posso permettermi che vi facciate del male.>>.
<<
Luce.>> disse Lucian
quasi in un soffio<< Aspetta, Luce. Cosa
significa?>>.
<<
Che non posso stare qui,
semplice.>> alzò le spalle sistemandosi la
borsa sulla
spalla<< Ma cosa potevo sperare? Un Dark alla Raimon?
Sapevo
che sarebbe successo qualcosa prima o poi.>>.
<<
Aspetta!>> le prese la
mano prima che uscisse<< Io credo in te, non saresti
capace
di...>>.
<<
Lucian, non capisci!>>
si voltò a guardarlo con gli occhi pieni di
lacrime<<
È una
maledizione, un destino che mi porto dietro da quando sono nata. Non
posso farci niente. Credi che non ci abbia provato? Credi che non
abbia creduto che era possibile? Ma ora ricordo. Ricordo come sono
nata, perché sono così, cosa è
successo negli anni con mio padre
libero. Chiedi all'allenatore se non mi credi.>>
strattonò il
polso facendo abbandonare la presa al cugino<< Non
c'è posto
per i Dark a questo mondo. Da nessuna parte.>>.
Sbuffò
togliendosi la maglietta
sudata.
L'allenamento
era stato silenzioso e
cupo. Con l'allenatore Evans non era mai stato un allenamento
così,
eppure quel giorno era calata un'ombra cupa su tutta la squadra.
Forse era Luce, o forse le parole di Lucian. Peggio, forse il
comportamento di Riccardo nei confronti di Dark. Oppure l'inevitabile
realtà che si stava avvicinando rapidamente.
La Raimon
avrebbe chiuso.
Ancora pochi
mesi, ma era inevitabile.
“E
allora?” si disse aprendo
l'acqua della doccia “Io continuerò a giocare a
calcio, come ho
sempre fatto. Qualsiasi scuola andrà bene, così
il calcio sarà
felice.”.
<<
Arion?>> domandò
Jean-Pierre dalla doccia accanto<< Arion, sei
tu?>>.
<<
Sì.>> rispose cercando
di darsi un aria contenta. Il tentativo fallì miseramente.
<<
In quale scuola andrai?>>
lo sentì appoggiarsi contro la parete divisoria.
<<
Non lo so.>> fece la
stessa cosa<< Non ne ho idea. Forse tornerò ad
Okinawa.>>.
<<
Così lontano?>>
sembrava dispiaciuto<< Io andrò alla
Supermegaedera, mi
sentirò un po' piccolo con tutte quelle piante attorno
così
grandi.>>.
<<
Sei già andato a vederla?>>.
<<
Sì, mia madre voleva farmela
vedere. È da quando sono entrato alla Raimon che parla di
quella
scuola.>> l'acqua continuava a scorrere
inesorabile<< Non
voglio andare via, Arion.>>.
<<
Nemmeno io.>> rispose<<
Nemmeno io, JP.>>.
<<
Cosa? Piangete già?>>
brontolò Aitor da fuori<< Andiamo, gente!
Mancano ancora molti
mesi, godetevi quello che c'è finché
potete.>>.
<<
Certo, come se fosse facile.>>
brontolò Arion<< Saremo in scuole diverse, con
compagni
diversi.>>.
<<
Sì, ma ripeto: tra molti
mesi. Cavolo! L'allenatore ha anche parlato di una partita tra poco,
potrebbe essere un modo per metterci forza. “L'ultima partita
della
Raimon”, volete sprecarla a piangervi
addosso?>>.
<<
Certo che no! Il calcio ne
soffrirebbe.>> esclamò Arion<<
Ma ci stiamo già
sfaldando.>>.
<<
Parli di Lucian? Lo andremo a
recuperare, no? E anche Luce, lei ci farebbe comodo in
squadra.>>.
<<
Ma Luce non è un'Imperiale?>>
domandò JP.
<<
Ci avete creduto? Che babbei.
Si vedeva lontano un chilometro che non era possibile.>>.
<<
E perché non hai detto
niente, scusa?>> chiese Arion.
<<
Che domande! Ho sentito
anch'io quel tizio. Peccato che fosse in orari e luoghi completamente
diversi rispetto a quelli degli altri e che sembrasse molto
interessato a farlo sapere a mezzo condominio. Per quando riguarda me
era nell'atrio del mio palazzo. Non c'avrei fatto caso, ma è
stato
inevitabile sentirlo nella tromba delle scale.>>.
<<
E tu come...?>>.
<<
Ho sentito Victor che
discuteva con il Capitano su ciò che era successo, anche un
idiota
ci sarebbe arrivato.>> percepì che i due
compagni non
l'avevano seguito<< Pronto? Ha fatto in modo di farsi
sentire
dai giocatori della squadra per isolarla, non ci vuole mica
Einstein.>>.
Un rumore al
piano superiore attirò la
sua attenzione.
Passi piccoli
e leggeri, quasi da
pinguino.
Lucian.
Aspettò
in silenzio, poi lo sentì:<<
Luce? Ehi! Luce, sei qui? Non è vero che i Dark non possono
andare
alla Raimon, l'allenatore me lo ha spiegato. Sono cose che si mette
in testa qualcuno, tipo lo Zio Rey, ma non è vero. Inoltre
non crede
che tu sia un'Imperiale e sai perché?>>.
<<
No, perché?>> domandò
andando verso il piano superiore, ma non arrivò
risposta<<
Lucian, perché?>> quando arrivò il
ragazzino era steso a
terra<< Ma che...>> sentì
qualcuno che le tappava la
bocca, poi si fece tutto buio.
Angolo Autrice: Ed
iniziamo il BOMBARDAMENTO DI EFP da Perfezione. Cronologicamente mi
sembra pure giusto. v.v
Comunque...
bel casino, vero? Insomma, perché isolare Luce?
Cos'è successo a Lucian? Perché sono
così dannatamente perfida?
Queste ed
altre risposte nel prossimo capitolo(si spera). v.v
Chiedo venia
per la scorsa volta, avevo scrirro Paolo Rossi invece di Paolo Bianchi,
ma si può!? O.o
Comunque ho
già rimediato ed ho sistemato l'errore appena letti i
commenti. A proposito, grazie a Marina Swift e Grandius98 per aver recensito lo
scorso capitolo così tempestivamente. Grazie mille anche a
chi ha messo la storia tra preferite/seguite/ricordate ed a voi che vi
siete fermati a leggere le mie castronerie. Per il prossimo capitolo ci
metterò un po' perché non è ancora
finito(chiedo venia, ma non potevo non pubblicare OGGI.).
Ci leggiamo
presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa
P.S.:
Ah! Oggi compio vent'anni, ma credo che a nessuno importi. ^^'
|
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Capitolo 9 *** Il nemico del mio nemico è mio nemico, quindi chi è contro Evans deve mettersi in coda ***
9- Il nemico del mio nemico
è mio nemico, quindi chi è contro Evans deve
mettersi in coda
[musica]
La testa le faceva male come se gliela
avessero smontata e rimontata da un'altra parte. L'ultima cosa che
ricordava era Lucian che dormiva sul pavimento di Casa Dark, non
proprio l'idea del buon giorno.
<< Lucian!>> si alzò di
scatto scoprendo che il cugino stava ancora dormendo accanto a lei.
Iniziò a scuoterlo<< Lucian! Ehi, Lucian!
Svegliati!>>
il ragazzino aprì appena gli occhi.
<< Luce...>> disse ancora
insonnolito. Si stiracchiò, si stropicciò gli
occhi e si guardò
attorno puntellandosi con il braccio<< Dove
siamo?>>.
<< Non lo so, ma ho paura di
esserci già stata.>> dei passi riecheggiarono
nell'oscurità<<
È una cella.>> fece un singhiozzo, poi
deglutì<< Lu...
Lucian...>>.
<< Sì?>>.
<< Siamo al Giardino
Imperiale.>>.
Quell'informazione ci mise un po' ad
arrivare nel cervello di Lucian, ma quando ci arrivò il
ragazzino
esclamò:<< E cosa ci facciamo
qui?!>>.
<< Non lo so... e preferirei non
scoprirlo.>>.
<< Non voglio morire! Non ho
ancora uno Spirito Guerriero!>> iniziò a
tremare come una
foglia.
<< Sarà sempre meno di quanto
farà papà a zio Kris.>>.
<< Ma è in prigione.>>.
<< Ti ricordi che giorno è
oggi?>>.
Kristoff Dark stava facendo avanti ed
indietro torturandosi le mani. La polizia non aveva ancora dato
notizie e sapeva già che Rey avrebbe fatto di testa sua. E
la prima
cosa che avrebbe fatto sarebbe stato come minimo seppellirlo vivo!
Fece un respiro profondo e guardò Jean
che parlava con Caleb. Qualche anno prima li avrebbe separati, ma
quella era una situazione così strana che preferiva lasciar
perdere.
Inoltre la situazione era cambiata, molto cambiata. Probabilmente
stavano parlando di Lucian e Luce, della loro scomparsa misteriosa e
di cosa potessero fare per ritrovarli senza usare la strada
burocratica. Kristoff aveva fatto della legalità il suo
baluardo,
anche in difesa del fratello Rey. Sapere che Jean stava tramando
qualcosa fuori dagli schemi della giustizia lo inquietava.
Rey Dark uscì dalla prigione come se
niente fosse, una piccola valigetta di effetti personali in mano.
Kristoff sopirò e lo raggiunse, in un
modo o nell'altro glielo avrebbe dovuto dire.
<< Ciao, Rey.>> disse
accennando ad un sorriso, non gli riuscì troppo
bene<< Pronto
per una nuova vita?>>.
<< Che domande fai?>>
rispose il fratello con le mani sui fianchi<< Adesso
voglio
solo trovare un lavoro onesto e vivere la mia vita con Luce. A
proposito, dov'è?>>.
<< Ecco... lei e Lucian sono
scomparsi.>> gli occhi di Rey si fecero di fuoco anche
dietro
gli occhiali da sole<< Ma ho già avvisato la
polizia, li
troveremo pres...>>.
<< Ho un fratello cretino.>>
sbuffò prendendolo sotto il braccio<< La
polizia è
controllata dal Quinto Settore, tra poco ti diranno che non ci sono
indizi.>> passò di fianco a Jean e
Caleb<< Caleb, ho
bisogno di te. Dobbiamo richiamare la vecchia squadra.>>.
<< Certo, Coman... che!?>>
rispose l'interessato.
<< Situazione di emergenza,
l'onestà dovrà aspettare ancora qualche
giorno.>> sembrava
capace di sradicare un albero dalla rabbia e dalla
determinazione<<
Chi è nemico del mio nemico è mio
nemico.>>.
<< Quindi hai molti nemici.>>
ipotizzò Kristoff.
<< Esattamente. Questa è una
gara e non ho intenzione di correre dietro ad Evans.>>.
<< Cosa diamine c'entra
Evans!?>>.
<< Prima regola di Rey Dark, c'è
sempre un Evans di mezzo.>>.
<< Io non abbandono i miei
giocatori.>> disse Mark serio camminando spedito e a
passo
pesante<< Dobbiamo scoprire dove li hanno
portati.>>.
<< Ci starà già pensando
Dark.>> sbuffò Jude a braccia conserte
seguendolo di
malavoglia<< Non potremmo pensare ad
altro?>>.
<< No.>> bussò con forza
ad una porta di metallo dietro alla Sala Giochi.
<< Senti, quando c'è Dark di
mezzo...>>.
<< Quello era il passato, ora
Luce e Lucian sono giocatori della Raimon e non ho intenzione di
starmene con le mani in mano.>> bussò
nuovamente.
<< Non lo nego, ma è uscito di
prigione. Dovremmo indagare su di lui.>> si fece
pensieroso<<
Sento che sta già architettando qualcosa di
pericoloso.>>.
<< Pregiudizio?>>.
<< No, sesto senso.>>.
<< Certo, come no.>> bussò
per la terza volta<< DANNAZIONE! WILLY, APRI LA
PORTA!>>.
<< Aspetta. Vuoi cercare dei Dark
chiedendo aiuto a Willy!?>> chiese Jude<<
Allora non mi
devo preoccupare.>>.
<< Che simpatico.>> la
porta si aprì<< Finalmen...
Artist?>>.
<< Ciao, Mark.>> sorrise il
ragazzo. Da quando giocava nella Otaku non era cambiato: soliti
capelli biondi legati in uno chignon fermato da un pennello ed una
matita ed il basco da pittore francese<< Cosa ti porta
qui?>>.
<< Cercavo William.>>
rispose serio<< Ho bisogno del suo aiuto.>>.
<< Willy? È uscito un'oretta fa,
ha detto che gli avevano dato un incarico importante.>>.
<< E sai dove posso trovarlo?>>.
<< Temo di no. È uscito con un
sorriso raggiante dicendo che le sue capacità di hacker
sarebbero
finalmente state utili a recuperare qualche soldo.>>
alzò le
spalle<< Da quando non insegna più ha molti
problemi.>>.
<< E sai chi lo ha contattato?>>.
<< Lo ha scritto su un foglio
assieme all'indirizzo, ma forse...>> tornò
dentro, prese un
bloc notes che tenevano sulla scrivania e si tolse la matita dai
capelli. Iniziò ad annerire il foglio con delicatezza,
infine
sorrise<< Ecco il committente, un certo... Kad Erry. Vive
a
Tokyo, quartiere Beika.>>.
<< Graz... cosa!?>> sgranò
gli occhi<< Oh, ma andiamo!>>.
<< Ah!>> sbuffò
Jude<<
Poi non venirmi a dire che non ti avevo avvertito.>>.
<< Dunque, niente panico.>>
sospirò Lucian<< Sono sicuro che ci faranno
uscire prima o
poi.>>.
<< Ceeerto. Per allenarci come
macchine da guerra.>> sbuffò
Luce<< Aaah! Quanto sono
stata stupida!>> si dette una manata sulla
faccia<<
Dovevo accorgermene, dovevo ricordare prima e invece
no!>>.
<< Ti è tornata la memoria?>>.
<< Un po'... ricordo che mi hanno
messo qualcosa nel collo.>> si massaggiò quel
punto sovra
pensiero.
<< Una USB?>>.
<< Non lo so.>> Lucian era
così concentrato che si potevano vedere le rotelle muoversi
nel suo
cervello, e lui era l'umano dei due.
<< Potrebbero averti inserito un
virus con una chiavetta USB.>> ipotizzò ad
alta voce.
<< Ma ha iniziato a funzionare
solo molti mesi dopo la mia...>> si
bloccò<< Fuga. Io
sono fuggita da qui.>>.
<< E quando sei arrivata non
ricordavi niente.>> continuò a riflettere
andando avanti e
indietro<< Dev'essere successo qualcosa da quando sei
scappata
a quando sei arrivata qui.>>.
<< Non lo sapremo mai, posso
mostrarti la mia memoria solo tramite una postazione
computer.>>.
<< Vero, ma forse possiamo
arrivarci di logica. Dov'eri quando ti sei ripresa?>>.
<< Ero al campetto sul fiume.>>.
<< L'acqua potrebbe essere la
causa?>>.
<< La mia pelle è come quella
umana, impermeabile.>> si mise a pensare<<
Forse ho preso
una scossa, ma ricordavo come mi chiamavo, chi era mio padre
e...>>
incrociò le braccia pensierosa<< Mi ricordavo
di te.>>.
<< Di me?>>.
<< Sì... oppure di Jean, non
saprei.>>.
<< Bé, Jean mi assomigliava
quand'era piccolo, ma lo hai visto ora. Confonderci è
difficile.>>.
<< Non se fossi rimasta
praticamente dormiente e avessi calcolato male i tempi. Ricorda che
l'ho conosciuto dieci anni fa.>>.
<< Questo però non spiega perché
tu ti sia dimenticata praticamente tutto.>>.
<< Forse ho voluto dimenticare.>>
iniziò a fare avanti e indietro<< Forse ha a
che fare con mio
padre.>>.
<< Perché?>>.
<< Non lo sai? Lui odia chiunque
voglia diventare la nemesi principale.>>.
<< Non ti seguo.>>.
<< Lui odia il Quinto Settore da
prima che andasse di moda.>>.
<< Ooh. Aspetta, cosa!?>>.
<< Aspetta, cosa!?>>
esclamò Kristoff<< Tu sapevi già
del Quinto Settore?>>.
<< Tra cattivi ci si ritrova,
sai?>> spiegò Rey<< Quelli che
voi chiamate “gruppi di
recupero”.>>.
<< Esistono gruppi di recupero di
cattivi?>>.
<< Sai quel genere di cose dove
vai e dici “Ciao a tutti, io sono Dark e voglio distruggere
la
Raimon”. Il calcio era il mio campo, mi ero fatto anche una
certa
notorietà, poi è arrivato quel novellino di
Cinquedea e quell'altra
drag queen o come si dice.>>.
<< Cos'hai fumato in carcere? No,
giusto per curiosità.>>.
<< Papà, guarda che è
vero.>>
disse Jean dal sedile posteriore<< Sogghigno non era male
e
anche Leon Bronev.>>.
<< Ooh, Bronev.>> sorrise
Rey nostalgico<< Siamo finti in cella assieme,
è stato un
spasso.>>.
<< Aspetta.>> lo stoppò
Kristoff<< Tu hai portato mio figlio ad un raduno di
cattivi?!>>.
<< Un paio di volte ed ha sempre
insistito lui.>>.
<< Erano simpatici.>> alzò
le spalle il ragazzo<< E comunque voglio fare il
botanico, non
sono certo tipo da diventare cattivo.>>.
<< Uno gioca nella Raimon,
l'altro vuole fare l'ambientalista. Ed io che speravo di lasciarvi in
eredità tutti i miei studi.>>.
<< Sono pur sempre i miei figli,
Rey.>> lo riprese Kristoff<< Comunque,
qual'è il
piano?>>.
<< Uno, scoprire dove li hanno
portati. Due, rimettere su la vecchia squadra. Tre, mettere i bastoni
tra le ruote ad Evans.>> spiegò il fratello
parcheggiando
dietro un garage. Un ragazzo dai capelli castani e gli occhiali stava
davanti alla saracinesca abbassata ed ogni tanto bussava, ma nessuno
gli rispondeva<< In realtà il terzo punto
è appena
cominciato. Jean, fai il giro ed aspetta il mio
segnale.>>.
<< Sì, signore... cioè,
zio.>>
e scomparve dietro il capannone.
<< Tutto ciò non mi piace.>>
commentò Kristoff seguendo il fratello<< Non
mi piace per
niente. Ed io che speravo nelle olimpiadi degli avvocati. Mi daranno
come minimo l'ergastolo.>>.
<< Non l'hanno dato a me,
figurati a te.>> brontolò Rey.
<< Per i sequestri di persona ci
si va vicini, sappilo.>>.
<< Rapire gente è da perdenti e
tartarughe giganti sputa-fuoco. No, io non sono ad un livello
così
basso.>> il ragazzo che stava aspettando
s'irrigidì di botto,
poi lesse il nome sul foglietto che teneva i mano e sbiancò.
Senza
nemmeno fare domande fece per allontanarsi<< Placcalo,
Jean!>>
il ragazzo spuntò all'improvviso facendo tremare
l'occhialuto.
<< Mi dispiace, mi dispiace, mi
dispiace.>> iniziò a dire
terrorizzato<< Cosa volete da
me?>>.
<< Rilassati Glass.>> disse
Rey<< Ti ho chiamato per un lavoro, nulla di
più.>>.
<< Farò tutto quello che
vuole.>> piagnucolò<< Anche
gratuitamente, ma la prego
non mi uccida.>>.
<< Cosa? No! Ti pagherò come
abbiamo pattuito al telefono. Ti ho chiesto una prestazione,
è il
minimo che possa fare.>> il ragazzo lo guardò
tra il sorpreso
e lo spaventato<< E non guardarmi
così!>> aprì la
saracinesca<< Forza, meglio se ne parliamo dentro. Vuoi
una
tazza di caffè o tè? Spero che sia ancora tutto
buono, o quantomeno
decente. Non vengo qui dentro da anni.>>.
<< Dieci anni.>> specificò
Kristoff<< E non credo che troverai qualcosa di
commestibile.>>.
<< Giusto. Oh, bé. Me li
procurerò.>>.
<< Ancora non capisco la tua
logica.>>.
<< Io non sequestro persone, le
ingaggio prima che Evans possa usarle ed
avvantaggiarsi.>>.
<< Quindi Dark ha rapito Willy.>>
sentenziò Jude<< Sentiremo la sua
mancanza.>>.
<< Cosa? No! Dark non è tipo da
rapire persone.>> rispose Evans, ma l'amico gli
lanciò
un'occhiataccia<< Okay, forse un po'.>>.
<< Forse?>>.
<< Ascolta, noi volevamo Willy
per identificare la posizione di Luce e Lucian, mi sembra logico
pensare che lo voglia anche lui.>>.
<< Lui ne sarebbe capace da solo.
No, Willy gli serve per un piano malefico, me lo sento.>>.
<< Sei troppo pregiudizievole,
sai?>>.
<< Te l'ho detto! È il mio sesto
senso, come Ai quando sente odore di Uomini in Nero.>>.
<< Certo, come no.>>.
<< Scusate se disturbo.>>
disse una voce che conoscevano<< Ma avrei bisogno di
parlare
con Juditte.>> sorrise<< Anche se so
già che mi dirà di
no.>>.
Angolo Autrice:
Ciao a tutti, vi sono mancata? ^^
Spero di sì perché questo capitolo è
stato un vero e proprio travaglio. O.o
Mi spiego meglio: l'ho scritto, l'ho finito, mi ha convinto. Faccio per
pubblicarlo e ho di dubbi, quindi lo rileggo e lo faccio leggere dalla
mia lettrice di fiducia(GiulizTheBat). Mi convince e faccio per
pubblicarlo quando... di nuovo il panico.
Morale della favola l'ho dovuto leggere tre volte per decidermi a
pubbliare, spero che non sia uno schifo. TT^TT
Lo ammetto, è molto confuso e pieno do cross-over (amo i
cross-over. -w-), però spero si capisca. ;)
Come sempre ringrazio Marina Swift per la recensione,
chi ha messo la storia tra le seguite/ricordate/preferite ed ovviamente
voi che vi siete fermati a leggere! :D
Chiedo scusa per il titolo così lungo, ma ci tenevo tanto. :3
Ci leggiamo presto, ciao ciao! ^^
JKEdogawa
|
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Capitolo 10 *** L'essere perfetto non esiste ***
10- L'essere perfetto non esiste
[musica]
Era ormai mezz'ora che avevano portato
via Lucian e lasciato lei nella cella. Iniziava a preoccuparsi
temendo per la salute del cugino.
I ricordi di quel posto ricominciavano
a tormentarla incessantemente. Si vedeva a colpire sagome di legno,
allenare portieri a tiri potentissimi e altri giocatori a scontri
molto duri e incessanti. Si ricordava di aver fatto da esempio per
molti Imperiali, troppi per ricordarseli tutti, soprattutto con la
confusione che aveva ancora in testa.
Un imperiale spinse Lucian nella cella
con aggressività costringendo Luce a prendere il cugino di
peso. Il
ragazzo sembrava privo di sensi, coperto di lividi e tagli.
<< Lucian! Lucian, rispondimi!>>
esclamò stendendolo a terra.
<< Auch.>> rispose serrando
ancora di più le palpebre<< Ohi, ohi, ohi.
Dannatissimo
allenamento intensivo.>>.
<< Come ti senti?>>.
<< Tutto rotto.>> la guardò
aprendo appena appena gli occhi e sorrise appena<<
Però mi
sento più forte.>>.
<< Sei troppo positivo.>>
lo redarguì<< Questo posto ti distrugge. Ne
hai mai parlato
con Victor?>>.
<< Ti sembro tipo da parare di
certe cose? Con Victor, poi?>>.
<< Effettivamente. Però non puoi
permettere che ti facciano così.>>.
<< Perché? Finché mi allenano
è
un bene, no?>> sorrise<< Se mai capitasse
di giocare
contro di loro conoscerei tutti i loro punti deboli.>>.
Lo guardò seria e perplessa, poi
disse:<< Stare con Evans ti ha rammollito. Un Dark non
direbbe
mai così.>>.
<< Sicura?>> sorrise
notandola in difficoltà<< Anche Zio Rey
direbbe così. Certo,
non lo direbbe con il sorriso e magari anche un po' arrabbiato,
però
lo direbbe.>> chiuse gli occhi<< E poi io
ragiono come un
umano straordinariamente positivo.>> iniziò a
ronfare
pesantemente.
<< Stupido cuginetto positivo.>>
sbuffò sedendosi accanto a lui ed accarezzandogli i
capelli<<
Sei proprio un umano te, potessi essere come te.>>.
<< Già, potessi essere come
lui.>> disse qualcuno fuori dalle sbarre facendola
scattare in
piedi sulla difensiva<< Lui almeno ha capito chi
è che
comanda.>>.
<< Cosa vuole, Mountbatten?>>
ringhiò Luce serrando i pugni.
<< Quello che volevo cinque anni
fa, mi pare ovvio.>> rispose l'uomo<< La
tua forza, la
tua straordinaria abilità tra le fila del Quinto
Settore.>>.
<< Sicuro che possiamo fidarci,
Comandante?>> domandò Caleb
serio<< Insomma, è pur
sempre Glass.>>.
<< TI HO SENTITO!>> esclamò
Willy dalla postazione computer.
<< Ho piena fiducia in lui.>>
alzò le spalle Rey Dark<< Se mai dovessi
allenare la nazionale
lo vorrei come manager.>>.
<< E io non accetterei.>>
brontolò Glass.
<< Prego?>>.
<< Niente!>> si sistemò un
po' gli occhiali sul naso<< Ho qualche
riscontro.>>.
<< Davvero?>>.
<< Non è proprio preciso. In
realtà capto le radiazioni che sua figlia ha lasciato in
questi anni
in giro per Tokyo ed Inazuma, però è un
inizio.>>.
<< Rilascia radiazioni? Non
l'avevo mai notato.>>.
<< Non proprio da quando è stata
creata, ad occhio e croce direi otto anni. Però posso
provare ad
isolare il punto dove si trova ora. Temo solo che ci vorrà
molto
tempo.>>.
<< Quanto?>>.
<< Dalle ventiquattro alle
settantadue ore.>>.
<< Ho il tempo di organizzarmi.
Caleb, ho bisogno di te.>>.
<< Se è per Jude mi ha già
detto di no ed è un miracolo che non mi abbia dato un calcio
nel
sedere.>> rispose prontamente il ragazzo.
<< Altri della Royal Academy o
dell'Absolute?>>.
<< Molti sono andati all'estero
ed altrettanti mi hanno detto di no.>>.
<< Le cose si complicano, a meno
che...>> guardò il fratello che se ne era
rimasto seduto a
sbuffare tutto il tempo.
<< Non contare sul mio aiuto.>>
gli rispose serio<< Qualsiasi cosa sia contro la legge
scordatela.>>.
<< Neanche se si tratta di
Lucian? Mi sorprendi.>> guardò Jean che
sembrava non aspettare
altro<< Tu sei con me vero, nipote?>>.
<< Tutto pur di aiutare il
fratellino.>> sorrise l'interessato<< Cosa
devo fare?>>.
<< Andare a casa mia e a casa
vostra e recuperare tutti i numeri possibili dei Dark sparsi nel
mondo. Nostra sorella come sta?>>.
<< Ci ha rinnegato e ha adottato
il nome del marito.>> brontolò Kristoff.
<< Cercherò di convincerla ad
aiutarci, ma ho bisogni dei numeri.>>.
<< Conta su di me, zio!>>
sorrise Jean prima di schizzare via.
<< Kris, invece avrei bisogno che
tu mi prendessi del detersivo per indumenti e dell'acqua
distillata.>>.
<< Come, scusa?>> rispose
il fratello.
<< Cielo, non potremo certo
giocare con la divisa che puzza di umidità,
no?>>.
<< Cosa!? No, no, no! Adesso mi
sente quel figlio di...>> ringhiò fumando di
rabbia.
<< Calma, Jude.>> cercò di
sedarlo David<< Avrà le sue buone
ragioni.>>.
<< Lavora con Dark! DARK! Ti
ricordi quel tizio che ci ha rovinato l'esistenza!?>>
fece un
respiro profondo<< Come puoi liquidare tutto con un
semplice
no?>>.
<< Perché finché non riguarda i
miei giocatori va tutto bene.>>.
<< E se prendesse il controllo?
Se rendesse i tuoi giocatori un'armata al suo servizio?>>.
<< Mi arrabbierei, ma dubito che
lo farà.>> accennò ad un
sorriso<< Inoltre non mi ha
chiesto i giocatori, ha chiesto che ci andassi io.>>.
<< Questo è il primo passo.
Controlla l'allenatore e controllerai la squadra.>>
Semford
scoppiò a ridere<< Che
c'è?!>>.
<< Che questo è proprio
impossibile.>> cercò di trattenere
l'ilarità che lo stava
invadendo<< Quella è la mentalità
del Quinto Settore, non
certo di Dark.>>.
<< E chi ti dice che non stiano
cooperando?>> sbuffò<< Mi sembri
Mark. Dannazione,
nessuno vede la pericolosità di tutto
ciò?!>>.
<< Non riesci proprio a vederlo
come un padre ed uno zio preoccupato per sua figlia e suo nipote,
vero?>>.
Jude rimase in silenzio, abbassò lo
sguardo cupo, poi disse:<< A te... a te capita mai di
avere
incubi?>>.
<< Come a tutti.>> rispose
David.
<< E su di lui?>>.
<< Non più da tempo.>>
sbatté le palpebre<< Aspetta un
attimo...>> l'amico gli
saltò al collo piangendo<<
Jude...>>.
<< Non riesco a mandarlo via.>>
singhiozzò<< Sono anni che mi perseguita e
adesso che è
ritornato è anche peggio. Assieme a lui vedo il Quinto
Settore,
tutto il male che sta facendo allo sport che amo. Li vedo come due
facce della stessa medaglia, due schemi della stessa
partita.>>
si spostò gli occhiali per asciugarsi gli
occhi<< Non sono
forte come sembro, non sono bravo o arguto come tutti pensano. Non
sarò mai capace si battere due avversari in una volta
sola.>>.
<< Qualche novità, Isaac?>>
domandò titubante Mark.
<< Mi metti pressione, calmati!>>
rispose l'interessato cercando di non distrarsi dal monitor del
computer<< Mio fratello è un genio nel non
farsi trovare,
secondo te come ha fatto a scappare per tutto questo tempo al Quinto
Settore?>>.
<< Effe... aspetta. Il Quinto
Settore lo cerca?>>.
<< Altro che sì.>> fece un
paio di clic con il mouse<< È l'unico
giocatore della Raimon
di cui non riescono a monitorare gli spostamenti. Praticamente
è la
loro spina nel fianco.>>.
<< Quindi mi stai dicendo
che...>>.
<< Il vostro Covo della
Resistenza? Prff. Lo conoscono da anni, ormai.>>
digitò
qualcosa sulla tastiera<< Non che fosse difficile
trovarlo, è
una di quelle cose che facciamo cercare ai nostri studenti alla
Otaku. O meglio, facevamo.>>.
<< Dark non mi sembra ci abbia
messo molto.>> si appoggiò allo schienale
della sedia di Isaac
con le braccia tese.
<< Ovvio.>> scrocchiò le
dita<< Ha usato i suoi stessi mezzi, migliorandoli quel
tanto
che bastava per sviare il Quinto Settore e chi più ne ha
più ne
metta. A Dark devono essere piaciute le sue migliorie, per questo lo
ha ingaggiato. A proposito, non avevi l'indirizzo
dell'appuntamento?>>.
<< Ritengo sia una pista
sbagliata, Dark non darebbe appuntamenti a casa sua per una cosa del
genere, no?>>.
<< Immagino di no... Oh, ho un
riscontro.>> si aprì una schermata
video<< Questo è
strano.>>.
<< Qui William Glass.>>
iniziò la voce di Willy con come sfondo delle onde
sonore<<
Sto lavorando a qualcosa di grosso. Di molto grosso. Se state
ascoltando questa registrazione sono scomparso a causa di questo
qualcosa di molto grosso... ah, sono pessimo con le parole.
Facciamola breve: andate da Bianca, lei saprà cosa dirvi...
spero,
insomma... sempre se non se l'è scordato.>>.
<< Bianca?! Cosa diamine c'entra
Bianca!?>> esclamò Isaac mentre la schermata
si spegneva.
<< Domanda veloce.>> disse
Mark<< È quella Bianca che credo
io?>>.
<< Sì, temo proprio di
sì.>>.
<< Pinguino Imperatore X!>>
esclamò tirando in porta. La palla fu bloccata senza il
minimo
sforzo<< Accidenti!>>.
<< Si vede che non ti sei
allenata con noi.>> commentò Mountbatten dalla
panchina<<
Oppure è perché non sei del tutto convinta come
un tempo.>>.
<< Ci devo riuscire.>> si
preparò nuovamente per colpire la palla<< Pinguino
Imperatore X!>> ancora nulla.
<< Sai, tuo cugino ha abbattuto
quasi subito il portiere. Possibile che lui sia più forte di
te?>>.
<< Dubito che lui abbia usato il
Pinguino Imperatore, il Pinguino
Impeartore n°2 ed il
Pinguino Imperatore X, a meno che non fosse con
qualcun
altro.>>.
<< Vero, ma ha comunque abbattuto
la difesa.>>.
<< Lui non giocherà per voi.>>
le venne fuori quasi come un ringhio mentre si preparava a colpire
nuovamente il pallone.
<< Te l'ho spiegato. O tu o lui.
Lucian ha delle potenzialità straordinarie,
potenzialità che
potrebbe sviluppare solamente qui.>>.
<< Non è vero!>>
calciò
la palla senza tecniche verso la porta riuscendo a superare il
portiere colto di sorpresa<< Ci sono altri metodi. Modi
che gli
ho visto usare in altre situazioni e in modi che neanche immaginate.
Tecniche di allenamento che lo potrebbero...>>.
<< Portare molto in alto? Non lo
nego, ma lentamente.>>.
<< Ognuno ha i suoi tempi.>>.
<< Nessuno nasce con le tue doti,
suppongo.>>.
<< Ascolti bene.>> lo
guardò dritto negli occhi<< Io
giocherò per voi, Lucian deve
starne fuori.>>.
<< Non ti ricordavo così
agguerrita.>> sorrise appena<<
Dov'è la timida ragazzina
che aveva bisogno di vedere i pinguini per sentirsi
protetta?>>.
<< Sono cresciuta.>> colpì
il pallone facendo una parabola colpendo il portiere in piena faccia
che barcollò e cadde a terra<< Ora posso
combattere per ciò
in cui credo.>>.
L'allenamento fu stoppato una ventina
di minuti dopo.
<< Non sono stanca.>> disse
Luce determinata andando verso la panchina<< Voglio
continuare
ad allenarmi.>>.
<< Non c'entra l'essere stanca.>>
rispose Montbatten<< Tu sei antica, bisogna lasciare
spazio a
chi ha bisogno di allenarsi davvero.>>.
<< Come, scusi!?>> proprio
in quel momento Lucian fu scortato nel campo<< Ehi! Mi
avevate
promesso che non lo avreste allenato!>>.
<< Andavi bene qualche tempo fa,
ma i tempi sono cambiati.>> sorrise<< Non
sarai mai
all'altezza di tuo cugino.>>.
<< Non erano questi gli
accordi.>> fece per entrare in campo, ma due imperiali la
bloccarono<< Questi non erano i patti!>>.
<< La situazione non ci permette
fare accordi con te. Sembravi una così grande atleta qualche
anno
fa, sembravi così promettente. La tua tecnologia adesso
è obsoleta,
ancorata a vecchi criteri del passato.>> le
puntò un dito
sulla fronte<< Tu non sei più di alcuna
utilità.>>.
Luce rimase immobile a guardarlo
sconvolta. Aveva passato mesi ritenendosi il giocatore perfetto,
colui che possedeva tutti gli elementi, che sapeva muoversi in
qualsiasi posizione. L'esperimento meglio riuscito di intelligenza
artificiale ed ora tutto le crollava addosso.
Gli Imperiali fecero per portarla via
quando qualcuno gridò:<<
Aspettate.>> Lucian si avvicinò
alla panchina, poi incrociò le braccia<< Io
non mi alleno
senza Luce, il nostro è un pacchetto
completo.>>.
<< Non sei nella posizione di
decidere, ragazzino.>> rispose Montbatten.
<< Dice?>> lo guardò
sicuro<< Non potete costringermi agli
allenamenti.>>
iniziò a camminare avanti e indietro<< Da quel
che ho capito
le piacciono gli accordi, molto bene. Ne ho uno per lei:
sarò a
vostra completa disposizione a patto che mi facciate allenare con mia
cugina.>>.
<< Completa?>>.
<< Completa, dove mai potrebbe
andare un Dark?>>.
<< Lucian, no!>>
s'intromise Luce<< Ho fatto questo errore io, non lo devi
fare
anche tu!>>.
<< Non era un errore.>>
borbottò Montbatten<< E sia, potrete allenarvi
assieme, ma
dovrai convincerla a collaborare un po' di
più.>>.
<< Ci proverò.>> prese
Luce per mano<< Tra imperfetti ci si
comprende.>>.
Angolo Autrice:
Lo so, queto non è dei capitoli migliori della Fic. Ci ho
provato, ma non è un granché. Anche il brano
musicale l'ho messo molto a caso. Sigh. TT^TT
Ma non temete, nel prossimo mi rifarò alla stragrande( o
almeno lo spero).
Grazie mille a Marina Swift per la recensione, a
chi ha messo la storia tra seguite/preferite/ricordate e a voi che vi
siete fermati a leggere la mia fic. :D
Ci leggiamo presto, ciao ciao. ^^
JKEdogawa
|
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Capitolo 11 *** Dark VS Quinto Settore ***
11-Dark VS Quinto Settore
[musica]
Quanti
giorni erano chiusi lì? Quattro giorni? Una settimana? Luce
faticava
a tenere il conto. Si ricordava momenti in cui era stato semplice, ma
adesso anche quell'abilità sembrava averla abbandonata.
Come
se piano piano si stesse sgretolando in tanti piccoli pezzi, un
mosaico che non si sarebbe più rimontato. Non essere
l'essere
perfetto l'aveva quasi fatta cadere in depressione, anche le parole
di Lucian non aiutavano molto. Si sentiva inutile, senza più
una
ragione di esistenza.
Era
insopportabile.
Come
era insopportabile Pinkus Mountbatten e le sue frasi demoralizzanti,
frasi che le stava dicendo anche in quel momento: « Non sei e
non
sarai mai il giocatore perfetto, ma puoi continuare ad essere utile.
».
«
Io non voglio collaborare a niente che non sia calcio. »
rispose.
«
Peccato che non sia tu a decidere. Non ti libererai mai di me, sono
io che ti ho trasformato in quello che sei. Nella macchina
anti-resistenza che ci serviva. ».
«
Io non farò mai più ciò che mi
chiederai. ».
«
Oh, sì. Che ti piaccia o no, non potrai mai fuggire, ed alla
fine ti
arrenderai al Quinto Settore, Luce.»
la sua voce iniziò a mutarsi e a diventare più
acuta « Ehi, Luce.
»
iniziò a sentire qualcuno che la scuoteva per
la spalla « Luce, svegliati, dobbiamo andare. ».
«
Non voglio! Non voglio! Io non sono una marionetta! »
spalancò gli occhi, poi notò il cugino che la
guardava con un
sorriso a trentadue denti.
«
Siamo liberi, Luce. Ci hanno trovati. »
disse il
ragazzino spostandosi e mostrando i loro genitori e Jean sulla soglia
della cella.
«
Papà. »
notò ancora assonnata, poi fece un
grande sorriso e corse alle sbarre « Papà! Zio
Kris! Jean! Che
bello vedervi. ».
«
Mi hai fatto prendere un colpo. Non credevo ti facessi catturare
così
facilmente. »
sbuffò Ray prima di sorridere «
Ma sono felice di vedervi bene. Temevo peggio. Sopratutto per lui. »
ed indicò Lucian.
«
Mio figlio è forte, Ray. Non dimenticarlo. »
commentò Kristoff «
Molto più forte di quello che pensi. ».
«
E poi quello che fa il lavoro sporco è il più
grande della nuova
generazione. » sbuffò Jean « Per fortuna
non sono geloso. » la
serratura fece uno scrocchio e la cella si aprì «
Visto, un gioco
da ragazzi. ».
«
Ho paura a chiederlo: da chi lo hai imparato? »
domandò Kristoff.
«
Ai raduni dei cattivi di zio Ray. ».
«
Perché la cosa non mi sorprende? ».
«
Ho sempre pensato fossero costruttive. » commentò
l'interessato «
Ora ne sono sicuro. » Luce gli saltò praticamente
addosso
abbracciandolo « Ho capito che sei felice di vedermi, ma non
è il
momento adatto. » lo strinse ancora di più
« Dobbiamo andare.
Potrebbero arrivare da un momento all'altro. ».
«
Ricevuto. » rispose la ragazzina sorridendo, poi
s'incupì « Ma
dopo questa cosa tornerai in prigione? ».
«
Col cavolo! Se vengo arrestato finisco qui! Non ho intenzione di
diventare il prigioniero per delle pseudo nemesi. ».
S'incamminarono
lungo i corridoi bui dove non c'era l'anima di una guardia, oppure le
avevano già sistemate i fratelli Dark con l'aiuto del
nipote, e
raggiunsero quello che sembrava il campo da calcio.
«
Dunque, secondo i miei calcoli e la mappa fatta da Glass l'uscita
è
oltre il campo. » disse Ray.
«
Allora andiamo. » sorrise Lucian avanzando.
«
Aspet... » tardi. Il ragazzino aveva già
appoggiato il piede sul
campo ed era partita una sirena di allarme. Le uscite vennero
sbarrate in un attimo mentre Mountbatten spuntava da una piattaforma
a centrocampo.
«
Bene, bene, bene. » disse « Cosa abbiamo qui? La
famiglia Dark al
completo? Quale onore. ».
«
Come immaginavo, il campo aveva dei sensori. »
alzò le spalle Ray.
«
Senta, noi vogliamo solo prendere i nostri figli ed andarcene.
»
disse Kristoff buttando la questione sul diplomatico « Ce ne
andiamo
e non sentirete più parlare di noi. ».
«
Ho un'idea migliore. » propose Mountbatten mentre si
accendevano le
luci su una squadra di undici elementi « Una partita. Se
vincete voi
sarete liberi di andarvene, ma se vinciamo noi sarete tutti nostri
graditi ospiti ed i più giovani verranno allenati da
Imperiali. ».
«
Affare fatto. » disse Ray « Ma se vinciamo, oltre
che lasciarci
liberi, non ci cercherete mai più. ».
«
E sia, ma non sono responsabile per le scelte personali. ».
«
Em... Ray. » lo chiamò Kristoff « Non
per fare il guastafeste, ma
non abbiamo una squadra. ».
«
Il mio fratellino ingenuo. Credi che non sia venuto preparato?
» si
voltò verso gli spalti « OKAY, GENTE! È
IL VOSTRO MOMENTO! ».
Dall'ombra
delle tribune scesero rapide e scattanti sette figure ben distinte.
Portavano tutte una divisa grigia con le spalle rosso scuro ed una D
nera sul petto, ma ciascuna aveva età e sesso diversi.
«
Ragazzi, vi presento la Dark Family, la squadra di calcio della
famiglia Dark. ».
«
Io sono qui solo perché non mi piace che trattino male i
miei nipoti
normali. » sbuffò una donna dai capelli albini e
gli occhi
calamitosi « E poi perché il Quinto Settore non mi
piace. ».
«
Andiamo, mamma! » esclamò un ragazzo di
diciassette anni dai
capelli biondi e gli occhi profondi come quelli della madre «
Alla
fine ci divertiremo un mondo! ».
«
Engil ha ragione, Fianna. » sorrise un arzillo anziano dai
capelli
ingrigiti dal tempo concentrati nella zona sopra le orecchie e gli
occhi color mattone « Sarà come ai vecchi tempi.
».
«
Che forza! Io sono pronto. » commentò carico un
bambino di sette
anni mettendosi in posizione di combattimento dai capelli biondi e
gli occhi color rame« Chi è il primo cattivone da
battere? Light è
pronto a darvele di santa ragione! ».
«
Ah! L'odore del campo da calcio, quanto mi è mancato.
» commentò
una ragazza di vent'anni dai capelli color corda corti con un ciuffo
blu elettrico e gli occhi calamitosi dietro gli occhiali rettangolari
prendendo un respiro profondo « Amo le riunioni di famiglia!
».
«
Fény? » chiese sorpreso Lucian « Credevo
abitassi in Italia ade...
».
«
Cuginetti! » squittì una ragazza di trent'anni
anni castana
correndo ad abbracciarlo con Luce. Fu seguita a ruota da un ragazzo
identico a lei « Che bello rivedervi! ».
«
Cavolo, siete cresciuti. Tu Lukino in modo particolare! »
sorrise il
ragazzo senza lasciarli.
«
Solas, Lumină! » li riconobbe Luce « Ci state
soffocando. ».
«
Scusate. » disse la ragazza sciogliendo l'abbraccio
« Pronti a
giocare? ».
«
Certo! » sorrise Jean prima che i due ragazzi gli saltassero
addosso
per abbracciarlo.
«
Cuginetto, Jean! » esclamò Solas « Che
bello vederti! Credevo
fossi all'estero. ».
«
Zio Ray non ve lo ha detto che sono tornato, vero? ».
«
Mi sarà passato di mente. » sbuffò
l'interessato.
«
Zio Albert, e tu da dove spunti? » domandò
Kristoff rivolgendosi
all'anziano.
«
Stavo facendo bungee jumping nel Fujisan quando Jean mi ha chiamato.
» sorrise l'uomo dando una pacca sulla schiena di Kris che
per poco
non si ribaltò « Mi ha anche proposto di avvisarlo
quando lo
rifaccio. » il padre guardò male il figlio.
«
Doveva restare un segreto. » brontolò
l'interessato incrociando le
braccia.
«
Voglio venire anch'io! » esclamò Light.
«
Non ci pensare nemmeno. » lo riprese Fianna « Senza
contare che tu
starai in panchina. ».
«
Ma voglio giocare contro i cattivoni, mamma. »
brontolò, poi guardò
Ray « Ah, Zio Ray! Sai che ho imparato il Pinguino
Imperatore
N°5? ».
«
Tutto mio nipote. » sorrise l'uomo, poi si rivolse alla
figlia, al
fratello ed ai nipoti « Su, andate a cambiarvi voi. Non
vorrete
certo giocare senza divisa, no? ».
«
Divisa? » chiese Kristoff. Per tutta risposta Engil gli
lanciò un
borsone da palestra.
«
Zio Ray ce li ha lasciati prima di entrare. »
spiegò con un sorriso
« Forza, facciamogli vedere che siamo i migliori.
».
«
Tu sei troppo carico. » lo riprese la madre « Sei
ancora minorenne,
chiaro? ».
«
Voglio usare la Mano dei Pinguini. »
incrociò lo sguardo con
lo zio, poi dissero in coro « Ora che l'ho perfezionata la
mia porta
è sigillata. ».
«
Devo pensare che vi vediate di nascosto? ».
«
Sono appena uscito di prigione, Fianna. » commentò
Ray « Spiegami
come avrei po... ».
«
Non mi sorprende niente di te. ».
«
Scusate se disturbo la riunione di famiglia. » disse
Mountbatten «
Ma avremmo una partita da giocare. ».
«
Ci fai cambiare o il Quinto Settore vole essere stracciato in abiti
civili? ».
«
Ne parli come se fosse una divisa da esercito. »
commentò Kristoff.
«
Kris, non so se lo hai capito, ma questa è una guerra. Una
guerra
tra nemesi. ».
«
Bene. A cosa pensi stesse lavorando Willy? » chiese Mark ad
Isaac.
«
Non ne ho idea, ma magari Bianca... » ipotizzò
prima che una
ragazza occhialuta gli piombasse addosso vestita da antica greca
«
Parli del diavolo... ».
«
Ops, scusate. Non vi ho visto. » rispose alzandosi ed
inchinandosi
molte volte per scusarsi.
«
Perché porti la divisa della Zeus? »
domandò Mark perplesso.
«
Oh! Raduno della vecchia squadra, un'idea di Byorn. » sorrise
raggiante « Ci alleniamo un po' con le divise, poi proponiamo
a
qualche squadra passata di giocare con noi. Otaku, Royal, Farm. Voi
Raimon siete ancora in contatto tra di voi? ».
«
Non siamo qui per giocare a calcio. ».
«
Ah, no? » lo guardò perplessa.
«
Sai niente di un progetto segreto di William? »
domandò Isaac.
«
È nei guai? » sbuffò «
Quell'incosciente. Gli avevo detto di
stare attento, ma mi ha ascoltato? No. Oh, ma appena lo becco mi
sente. Aaah! Che ci volevamo anche sposare. ».
«
Al momento è solo stato ingaggiato da Ray Dark, ma non
sappiamo
molto di più. » spiegò Mark «
Abbiamo trovato solo un video dove
diceva di cercare te. ».
La
ragazza lo guardò preoccupata, poi perplessa, infine
scoppiò a
ridere e fece un sospiro di sollievo: « Temevo che il Quinto
Settore
stesse cercando di Deprogrammarlo. Mi avete fatto prendere un colpo.
Se è Ray Dark non c'è da spaventarsi.
».
«
Secondo Jude sì. ».
«
Sono stata allenata da Dark come lui, perché non sono
così
ansiogena? ».
«
Ci sono tante ragioni. Forse una è che tu sei una pazza
ossessiva? »
ipotizzò Isaac « Non mi sorprenderebbe se lo
stessi aiutando. ».
«
A tenere rinchiuso il mio Willy Batufolino? Devi proprio odiarmi.
»
sospirò « Comunque se proprio volete sapere a cosa
stava lavorando
Willy parlatene con... » si bloccò « No,
meglio che non ne
parliate con lui. Molto meglio di no. ».
«
Con chi? » chiese Mark « Lo conosciamo?
».
«
Molto bene, ed è meglio che non vi dica più
niente. » si guardò
il polso come se avesse avuto un orologio « Oh! È
tardissimo,
meglio che vada. » e scattò via come un
maratoneta.
«
E chi la prende più. » sospirò Mark.
«
Chi sarà questa persona misteriosa? » chiese
Isaac.
«
Qualcuno che conosciamo molto bene. » si fece pensieroso
« A me
viene in mente solo una persona. ».
«
Qualcosa di brutto? ».
«
Molto brutto. » e s'incamminò a passo pesante
« Andiamo a trovare
un biondino dai capelli piastrati e tinti, ti va? ».
«
Le regole le abbiamo dette. » disse Mountbatten «
Le condizioni
pure, direi che possiamo iniziare. ».
«
Quando vuoi. » scrocchiò le dita Ray sulla linea
della difesa «
Quando vuoi. ».
«
Domanda veloce. Perché io sono qui? » chiese
qualcuno da centro
campo.
«
Perché ci serviva un arbitro, Alex. » gli rispose
Mountbatten.
«
E perché sono vestito da pinguino? ».
«
Perché così siamo tranquilli che non farai
preferenze. » sorrise
Ray « I pinguini sono un nostro marchio di fabbrica e tu sei
il
Grande Imperatore. Saremo sicuri dell'imparzialità. Inoltre
così
Light sta tranquillo. ».
«
Vai Pinguino Gigante! » esclamò il bambino dalla
panchina.
«
Me la pagherete tutti e due. » ringhiò Alex, poi
fece un respiro
profondo « Va bene, allora. Ma sarò implacabile.
» e fischiò
l'inizio della partita.
La
palla era per la Dark Family che schierava Lucian, Luce e Jean in
attacco, Albert, Solas e Lumină come centrali, Ray, Kristoff, Fianna
e Fény in difesa. Engil difendeva la porta lanciando
occhiate di
sfida agli avversari. In panchina Light sorrideva raggiante facendo
il tifo un po' per i parenti ed un po' per l'arbitro.
Dal
canto la Fifusu Sekutaa era composta da Bailong e Tezcat in attacco,
Bigfoot, Mountbatten, Sabel e Swartz centrali, Onyx, Obscura, Daye e
Blank in difesa. White stava in porta scrocchiandosi le dita sotto i
guantoni, mentre in panchina stava un certo (ed annoiato) Thomas
Woodcoffin. Sbuffava come se fosse stato trascinato lì con
la forza.
Luce
passò a Jean che lanciò indietro a Lumină. Tiro
alto per Lucian
che si preparò a tirare verso la porta con il Pinguino
Imperatore
N°7. Tezcat gli rubò la palla come un
fulmine d'ombra, poi con
uno scatto repentino la passò a Bailong che si trovava tra
centrali
e difensori.
«
Uragano Bianco. » disse spostando da
sinistra a destra il
braccio davanti a se. La palla si alzò dal terreno, poi sia
lei che
l'attaccate furono spinti verso l'alto da un turbine e lui
tirò
verso la porta. Queloo che sembrava un vortice di luce si stava
abbattendo sui difensori della Dark Family.
«
Non passerai! » esclamò Fény
incrociando le braccia davanti a se,
fischiò con due dita in bocca, poi tirò i gomiti
indietro con tutta
la forza che aveva « Testata del pinguino arrabbiato!
» un
enorme pinguino color turchese, spuntando dal terreno, si
parò tra
lei e la palla mentre quest'ultima correva rapida verso la porta. La
fronte del pinguino si scontrò con essa come a volerla
fermare, ma
fu sopraffatto e spinto indietro dalla potenza del tiro.
«
Non ci pensare nemmeno! » ringhiò Engil portando
la mano in alto.
Creò un cerchio con indice e pollice e se lo
portò alla bocca in
modo da produrre un fischio. Cinque pinguini rossi arrivarono in
picchiata mordendogli il bracco destro a formare una specie di fiore
attorno alla mano aperta a prendere il tiro.
«
Mano dei Pinguini! » esclamò mentre la palla
arrivava e cercava di
entrare in porta. Per fortuna era già stata rallentata da
Fény e
lui riuscì a fermarla « Tua, zio Kris!
».
Kristoff
la stoppò di petto, poi la passò a Jean che la
passò a Luce. La
ragazzina si trovò bloccata da Mountbatten. Con uno scatto
Luce fece
una capriola in aria atterrando a gambe piegate.
«
Grande Illusio... » provò a
dire, ma l'uomo prese la palla e
la superò con un balzo « Non è
possibile. ».
«
Rassegnati. Tu non sei l'essere perfetto. » disse l'uomo
scartando
una serie di avversari e passando la palla a Tezcat. Il ragazzo
scoccò un occhiata a Bailong che gli rispose sicuro. Fecero
un salto
ed iniziarono a caricarsi di energia bianca e nera mentre la palla si
innalzava a raggiungerli fermandosi tra di loro.
«
Zero Magnum! » esclamarono tirando in
porta in un fascio di
luce celeste.
«
Adesso! » esclamò Ray guardando i fratelli.
Fischiò richiamando
una decina di pinguini color ambra attorno a se. Si abbassò
piegando
braccia e gambe mentre i fratelli gli atterravano sulle mani aperte.
Li spinse verso l'alto dove i pinguini iniziarono ad andare
incastrandosi come come una grande muraglia volante.
«
Pinguino Imperatore Dark Defence Tre! »
esclamarono Kristoff
e Fianna colpendo la palla uno con il piede destro e l'altro con
quello sinistro. Provarono a resistere alla potenza, ma senza
successo. La prima linea di difesa fu spinta indietro ed il tiro
proseguì la sua corsa.
«
Mano dei Pinguini! » provò
nuovamente Engil richiamando i
cinque pinguini rossi di prima. Questa volta il tiro era molto
più
potente ed anche la sua difesa su soppressa. La palla entrò
in rete
decretando l' 1 a 0.
Il
primo goal era per il Fifusu Sekutaa e non era quella l'unica
vittoria di Mountbatten.
Angolo Autrice:
Rieccomi qui bella gente! :D
Vi sono mancata? Spero di no. E spero non vi sia mancata Luce
perché inizia un cammino difficile per la nostra
protagonista.
Riassunto del capitolo: Triste-Esilarante-Trsite-WTF!? Ma ve lo avevo
detto che era uno dei migliori, no? v.v
Okay, fatemi sapere cosa ne pensate(anche un "mi fa schifo"
è ben accetto).
Curiosità: i nomi della famiglia Drak (eccetto Kristoff,
Fianna ed Albert) significano tutti luce in diverse lingue(grazie
google traduttore). E la musica doveva essere un'altra, ma all'ultimo
momento ho optato per questa. u.u
Conclusione: grazie mille a Marina Swift, Shadow Wolf e Grandius98 per le recensioni, a
tutti coloro che si sono messi la storia tra
seguite/preferite/ricordate ed a tutti voi che vi siete fermati a
leggere.
Ci leggiamo presto, ciao ciao. ^^
JKEdogawa
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Capitolo 12 *** L'inutilità dei sentimenti ***
12-L'inutilità
dei sentimenti
[musica]
Luce rimase
immobile a guardare inerme
quella potenza di tiro che entrava in porta. Non solo si era fatta
rubare la palla benché usasse una Tecnica Speciale.
Quell'errore era
costato anche un goal per gli avversari ed aveva diminuito le sue
difese emotive.
Lei era
l'essere perfetto. Implacabile
ed inflessibile, capace di battere un'intera squadra del miglior
livello. Com'era possibile che in dieci anni la sua situazione fosse
così cambiata? Come poteva essere diventata così
debole in solo
dieci anni? Era veramente quello il suo destino? Invecchiare senza
vivere ed essere scaricata senza poter sperare di essere migliorata?
Quello era veramente quello che l'attendeva? Essere sostituita
perché
obsoleta?
«
Luce? » la chiamò Lucian « Ehi,
Luce. Tutto bene? ».
«
Gli ho permesso di rubarmi la palla.
» rispose guardando in basso senza vedere « Gli ho
permesso di
andare in vantaggio. ».
«
Non sei stata tu. » sorrise il
cugino « A tutti poteva capitare, giusto? ».
«
Non a me. » lo guardò negli occhi
e capì improvvisamente qual'era il problema.
Non era lei,
non era il Quinto Settore,
non erano i suoi programmi.
Il problema
era Lucian. Per tutti quei
mesi l'aveva trattata come un essere umano che non era facendole
nascere dentro delle emozioni, facendola ridere ed insegnandole a
vivere nel modo più naturale possibile.
Ma lei non era
un essere umano. Non lo
sarebbe mai stata. Ed adesso non voleva più esserlo. Era una
spietata macchina da guerra, quella era la sua vocazione. Nel suo
corpo di ingranaggi e bulloni non c'era spazio per i sentimenti
inutili. Non c'era spazio per la compassione o l'etica, doveva
cancellare l'amicizia e la solidarietà. Doveva restare un
guscio
vuoto programmato per distruggere e vincere a qualunque costo. Il
guscio che era all'inizio, il guscio che aveva cercato di nascondere
per tutto quel tempo sotto strati di futili congetture.
Doveva tornare
una serie 1 e 0 come
alle origini.
Lei era solo
logica matematica.
Lei era solo
una macchina.
Si fece scura
in volto e tornò a
posizionarsi dove sarebbe dovuta stare senza dire più niente
mentre
il cugino la guardava perplesso.
Palla per la
Dark Family. Luce passò a
Lucian che la tirò al fratello Jean. Finta per scartare
Bailong e si
preparò a tirare quando Luce gli rubò la palla
con uno scatto
inumano, quasi felino.
«
Hei! » esclamò il ragazzo, ma la
quattordicenne si era già lanciata in attacco veloce come un
fulmine
raggiungendo in pochi secondi la porta della Fifusu Sekutaa. White
era talmente spiazzato che a lei bastò colpire delicatamente
la
palla di interno per fare goal.
Fu a quel
punto che Mountbatten
sorrise.
«
Non so dove sia mio fratello. »
sbuffò incrociando le braccia la ragazza.
«
Per l'ennesima volta, Julia. »
sospirò Mark « È importante.
».
« E
io ripeto che non ne ho idea. Non
sono la sua balia, anzi, a volte temo che sia il contrario. ».
« Ma
è l'unico che potrebbe sapere
cos'è successo a mio fratello Willy. » disse Isaac
« Se tuo
fratello fosse nei guai immagino ti preoccuperesti anche tu, no?
».
«
Sì, ma chiamerei Temperance
Brennan, non certo voi. ».
«
Perché un'antropologa forense? »
chiese Mark.
«
Perché se mio fratello si mettesse
nei guai farebbero in modo di far sparire il suo corpo dopo
l'omicidio. Non lo terrebbero certo rinchiuso. ».
« Mi
stai dicendo che Willy potrebbe
essere morto?! » esclamò Isaac prima di scoppiare
a piangere « E
pensare che l'ultima cosa che gli ho detto è stata
“Prova a
chiedermelo di nuovo e sei morto.”. ».
«
No, Willy non è il tipo di persona
che chi so io vorrebbero morto. » Isaac sospirò
« Prima lo
torturerebbero per sapere cosa sa e cosa sta creando. Ah, e come
è
sfuggito al Quinto Settore per tutto questo tempo. ».
«
Sembri molto informata. » indagò
Mark.
«
Pronto!? Mio fratello è il Grande
Imperatore. Ora scusate, ma dovrei andare. ».
«
Stai andando in Ospedale? ».
« E
se anche fosse? ».
«
Non stai lavorando per... ».
«
Sentite, se avete problemi con il
Quinto Settore parlatene con Austin, non con me, chiaro? Il mio
ragazzo mi ha appena detto che suo fratello non c'è e non
vorrei
rischiare che rientri, okay? » e se ne andò a
passo spedito.
«
Altro buco nell'acqua. » piagnucolò
Isaac.
«
Stavo pensando al suo ragazzo. Ha
detto che suo fratello se n'è appena andato, quindi...
» ipotizzò
Mark ad alta voce « Naah! Impossibile sia lui... questo
è
Perfezione, mica Soccerbook. Forza, ora andiamo a cercare Austin. Lui
non potrà non sapere, giusto? ».
«
Quello sì che era un goal! »
sorrise Lucian cercando di abbracciare la cugina. Per tutta risposta
Luce si spostò facendolo cadere a terra « Ma
che... ».
«
Siamo in una partita. » rispose la
cugina seria « Non bisogna distrarsi e farsi distrarre dai
sentimenti. I sentimenti sono inutili. ».
«
Tutto bene? Non hai mai detto cose
di questo tipo. ».
«
Questa è la differenza sostanziale
tra gli esseri perfetti ed i giocatori normali. Senza emozioni si
vince senza sforzo. È per questo che io ho segnato e tu no.
» e
tornò a posizionarsi in attacco aspettando che l'altra
squadra
rimettesse la palla in gioco.
Lucian la
guardò stranito, poi si
posizionò anche lui in campo ed aspettò che
Bailong la passasse a
Mountbatten. L'uomo la bloccò, poi aspettò pochi
secondi e dette
delle istruzioni muovendo le dita in un codice che solo lui ed i
membri della sua squadra sapevano. Lucian ovviamente non lo
capì,
così si lanciò verso l'avversario per rubargli la
palla. Fu a quel
punto che l'uomo la passò a Bailong, molto più
vicino a Lucian di
lui.
« Viverna Bianca,
Serpente Sacro.
» disse il ragazzo evocando un dragone bianco dalle ali
dorate e
ciuffi di pelo rosso sulle spalle e sui gomiti. Lucian sentì
una
scossa improvvisa ed il suo gioco perse il ritmo. Bailong
passò
senza nemmeno doverlo scartare, ma invece di dirigersi alla porta
passò la palla a Tezcat che si parò praticamente
davanti a Lucian e
gli tirò una pallonata nello stomaco facendolo riprendere ma
scaraventandolo anche a terra.
«
Fallo! » fischiò Alex nel suo
costume da pinguino « Dovrei ammonirti per questo.
».
«
Sì, dovresti! » esclamò Ray
mentre Kristoff correva a vedere come stava il figlio.
Luce era
immobile a guardare
Mountbatten che sorrideva sotto i baffi. Cosa aveva in mente? Cosa
voleva veramente? Lei conosceva il significato di quei segni fatti
alla Fifusu Sekutaa, ma stava negando a se stessa di seguirli. Non
avrebbe avuto senso, a meno che...
«
No. » si disse « Devo cancellare i
sentimenti e le emozioni da me. La vittoria è solo calcolo.
».
«
Come stai, Luke? » chiese Kris «
Nulla di rotto? ».
«
No. Credo. » rispose il ragazzino «
Solo un giramento di testa temporaneo. Adesso passa. »
sorrise
tranquillo mettendo in crisi Luce.
«
Niente sentimenti. » ripeté più
determinata « Niente sentimenti. ».
«
Per il momento è un cartellino
giallo. » disse Alex « Al terzo c'è
l'espulsione. ».
« Ma
non era al secondo? » chiese
Ray.
«
Regole del Giardino Imperiale.
Teoricamente sarei obbligato ad ammonire Lucian perché
“è lui che
è andato contro la palla”, ma io sono una persona
onesta.
».
«
Infatti. » sbuffò Mountbatten, ma
i suoi occhi dicevano tutt'altro. Stava scoppiando di
felicità, come
se un suo malefico piano stesse prendendo vita. La sua espressione
cambiò radicalmente quando dalla panchina Woodcoffin
commentò con
tono annoiato « Uh uh. Vai arbitro. ».
«
Non devi incoraggiarlo, Thomas! »
lo richiamò l'uomo.
«
Senti, stavo per divertirmi con la
mia ragazza quando “simpaticamente” mi avete
trascinato qui. Io
tifo ed incoraggio chi accidenti mi pare. » sbuffò
« È già tanto
se non mi sono spostato nella panchina di Dark. ».
La partita
ricominciò con la palla per
la Dark Family. Jean la passò a Luce che si
lanciò in attacco
scartando Tezcat e Bailong. Swartz la bloccò senza troppa
fatica e
passò la palla a Tezcat che si piantò davanti a
Lucian un'altra
volta.
« Flagello Nero, Signore
delle
Tenebre.
» disse evocando una muscolosa figura dai capelli neri
con striature bianche e rosse e lunghi, la pelle grigio-viola ed una
grande spada in mano dai colori sopra citati.
Lucian
sentì nuovamente una scossa che
lo paralizzò. Più forte della precedente e quasi
più paralizzante.
Ma cosa gli stava succedendo? Possibile che qualcosa lo stesse
colpendo dall'interno? Forse una Tecnica Extra degli avversari?
Mentre pensava
a queste cose Tezcat lo
superò e lanciò la palla verso Bailong che
tirò in direzione di
Lucian come aveva fatto il compagno precedentemente, ma questa volta
qualcuno si frappose tra il ragazzino e la palla.
«
Non ci provare. » ringhiò Luce
mentre la palla si fermava in una nuvola di polvere « Non te
lo
lascerò fare anche con lui. » e tirò la
pallonata al mittente che
si ritrovò spinto in porta.
«
Due a uno per la Dark Family. »
decretò Alex.
« Ma
non dovrebbe essere fallo!? »
esclamò Mountbatten.
«
Legittima difesa. ».
«
Forza, Imperatore Pinguino. »
commentò senza entusiasmo Thomas dalla panchina.
«
Evvai! Siamo i migliori! » esclamò
entusiasta Light dalla panchina.
« So
che vuoi fare e te lo impedirò.
» ringhiò Luce in direzione di Mountbatten.
«
Provaci pure, ma non ce la farai. »
rispose l'uomo scrocchiando le dita.
«
Grande Luce! » esclamarono Lucian e
Jean saltando sulle spalle della cugina.
«
Niente sentimentalismi. » rispose
seria « La partita non è ancora finita e loro
possono rimontare in
qualunque momento. ».
«
Capito. » rispose Lucian prima di
andare al suo posto.
«
Jean. » disse la ragazzina prima
che il cugino si allontanasse « Non lasciare che evochino
Spiriti
vicino a Lucian e che dopo lo colpiscano. ».
«
Ricevuto. Perché? » chiese il
ragazzo.
« Se
te lo dicessi dopo dovrei
ucciderti. ».
«
Afferrato il concetto. Evito che
facciano male al fratellino. » e tornò a
posizionarsi nel suo
posto.
Palla per
Bailong che passò a Tezcat
che allungò immediatamente a Mountbatten.
Lucian si
preparò a corrergli contro,
ma Luce fu più veloce. Troppo veloce. Mountbatten ebbe il
tempo di
passare la palla a Swartz, dalla parte opposta.
« Te
l'ho detto, non ce la farai mai.
» sorrise l'uomo mentre il compagno di squadra si preparava
ad
evocare il suo Spirito Guerriero.
«
Scusa, Luky. » disse Jean, poi mise
le mani sugli occhi del fratello.
« Ma
che... ti pare il momento di
scherzare, Jean!? » rispose l'interessato cercando liberarsi
la
vista.
« Pedone Bianco! »
esclamò
l'uomo mentre un guerriero in armatura bianca appariva alle sue
spalle.
«
Adesso puoi guardare. » disse Jean
liberando il fratello che di risposta lo guardò truce
distraendosi.
«
Lucian! » esclamò Luce facendosi
colpire dalla pallonata in arrivo. Anche lei aveva perso la
concentrazione e cadde a terra spinta da quella forza.
Mountbatten
recuperò la palla, poi si
preparò a tirare. Caricò la tecnica mentre la
palla si alzava
davanti a lui in un vortice di luce gialla, poi iniziò a
diventare
da prima azzurra come il vento, poi verde con delle foglie attorno,
successivamente rossa ed infuocata, infine attrasse a se pezzi di
roccia prendendo un colore marrone. Uniti assieme formarono una luce
color ombra, vola e nera capace di far bagliore nella sua
oscurità.
« Furia Elementale! »
esclamò
tirando verso la porta dei Dark.
« Testata del pinguino
arrabbiato!
» rispose Fény incrociando le braccia davanti a se
e fischiando. Un
enorme pinguino color turchese spuntò dal terreno cercando
di
bloccare l'attacco, ma invano.
« Pinguino Imperatore
Dark Defence
Tre!
» si aggiunsero Ray, Kristoff e Fianna. Il primo fece da
trampolino ai secondi dopo aver fischiato, poi dieci pinguini color
ambra si lanciarono verso l'alto a creare una muraglia dietro a Kris
e Fianna che colpirono la palla rispettivamente con la gamba destra
lui e sinistra lei.
Anche la loro
difesa fu sconfitta.
« Ci
penso io!
» esclamò Engil fischiando. Cinque pinguini rossi
arrivarono dal cielo a mordergli il braccio destro come a formare un
fiore attorno alla mano, poi lui la portò avanti per parare
il tiro
« Mano
dei Pinguini!
».
Il tiro lo
spinse indietro un po', poi
il braccio del ragazzo cedette e la palla entrò in rete.
«
Due a due per il Fifusu Sekutaa. »
disse svogliatamente Alex.
« Uh
uh, forza arbitro. » lo
raggiunse come un bradipo Thomas. Avevano voglia di stare lì
come di
prendere pugni da un pugile professionista.
«
Possiamo rifarci. » disse Ray
guardando i fratelli.
«
È già la seconda volta che
abbattono la Dark Defence Tre. » commentò Fianna
« Non è un buon
segno. ».
« E
ti vorresti arrendere? ».
«
Certo che no! ».
«
Allora dovremo trovare una
soluzione. » e detto ciò guardò
Fény che si stava rialzando più
determinata di prima « Abbiamo la difesa a quattro, vero?
».
«
Hai fatto tu lo schema e non lo
sai!? » esclamò Kris.
«
Veramente lo ha fatto Zio Albert. ».
«
Che non mi sembra molto attivo come
centrale. » tossì Fianna.
« I
centrali portano avanti la palla,
non può dare molto se noi non la fermiamo. ».
«
Zia Fianna ha ragione. »
s'intromise Lumină « Non siamo
stati molto attivi, inoltre dovremmo rischiare un po'. ».
«
Vero, anche se... » iniziò Solas « Non
è ancora perfezionata e
potrebbe... ».
«
Rischiate a qualunque costo, chiaro. » disse Ray «
Al momento siamo
in pareggio, ma la vostra prova potrebbe essere decisiva. ».
«
Ricevuto! » esclamarono in coro, poi tornarono a posizionarsi
in
campo.
La
partita ricominciò con Luce che aveva la palla. La
passò a Jean che
la tirò indietro ad Albert. L'uomo scattò in
avanti scartando con
facilità sia Bailong che Tezcat, ma trovandosi bloccato da
Bigfoot
che di stazza era il doppio di lui.
«
E tu vorresti fermare un Dark? » chiese Albert alzando un
sopracciglio, poi fece un fischio e cinque pinguini color pesca
circondarono l'allenatore dell'Alpine « Squadra
d'attacco pinguinesca.
» gli animali saltarono addosso a Bigfoot lasciando libero il
passaggio per Albert che passò a Lucian scattato in avanti.
Si
preparò a tirare, ma il portiere White unì i
pugni davanti a se.
Un'ombra si creò dietro di lui avvolta dai fiocchi di neve.
Un uomo
dalla barba praticamente congelata apparve alle sue spalle in un
vortice di vento glaciale.
«
Borea, Sovrano delle correnti glaciali! »
esclamò il ragazzo
mentre Lucian sentiva nuovamente una scossa in tutto il corpo. Perse
il controllo della palla che fu presa prontamente da Obscura che si
preparò a colpire il ragazzo.
«
Non te lo lascerò fare! » esclamò Luce
mettendosi i mezzo
prendendo la pallonata di petto. Il rimbalzo mandò la palla
ai piedi
di Blank che provò nuovamente a colpire Lucian. Luce prese
la
pallonata rimandandola verso la difesa « Non vi
permetterò di
corromperlo! ».
«
Se lo dici tu. » alzò le spalle Mountbatten, poi
fece un paio di
segni ai giocatori della Fifusu Sekutaa. Onyx che aveva la palla la
calciò con forza colpendo Luce sulla pancia, ma la ragazza
non si
scompose. Days intercettò la palla e tirò
nuovamente nella sua
direzione. Lucian si buttò sulla cugina spingendola a terra
e
schivando il colpo che divenne un passaggio per Bigfoot, ma invece di
passare per avvinarsi alla porta tirò nella loro direzione
con tutta
la potenza che poteva accumulare. Con un balzo Luce
intercettò il
colpo prima che colpisse il cugino.
Alex
fischiò la fine del primo tempo e la ragazza
crollò sulle
ginocchia.
«
Luce! » esclamò Lucian prendendola prima che
cadesse con la faccia
a terra, poi la voltò in modo da sostenerle la schiena
« Perché lo
stai facendo!? ».
«
Perché... » iniziò ansimando
« ...non voglio... che tu...
decida... senza scegliere... » si spense nel modo
più umano che lui
avesse mai visto, sorridendo serena delle sue azioni.
Angolo Autrice:
Dunque, passate bene le vacanze? Io devo ancora riprendermi e tra pochi
giorni ho un esame, per cui questa è l'unica cosa che
aggiornerò... credo.
Comunque: ebbene sì, Luce è morta, o meglio si
è spenta. Quindi come si evolveranno gli avvenimenti? Qual
è il piano di Mountbatten? Riusciranno Alex e Thomas a non
morire di noia?
Tutto questo e molto altro nei prossimi capitoli. Ormai siamo alle
battute finali! ;)
Grazie mille a Shadow Wolf che ha recensito lo
scorso capitolo, a chi si è messo la storia tra
preferite/seguite/ricordate e a voi che vi siete fermati a leggere i miei scleri
la mia storia. -w-
Ci leggiamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa
P.S.: Temo che la canzone che ho scelto non sia proprio adattissima, ma
non sapevo cosa mettere, mi dispiace. -.-
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Capitolo 13 *** Una nuova energia pinguinesca ***
13-Una nuova energia pinguinesca
[Musica]
Luce
riaprì gli occhi trovandosi davanti la faccia di Ray Dark.
Sembrava
invecchiato di altri dieci anni, gli occhiali da sole appesi alla
maglietta della squadra e l'aria di chi aveva appena fatto un
intervento chirurgico di vitale importanza.
«
Papà. » disse alzandosi a sedere ancora confusa
« Cos'è su... »
l'uomo l'abbracciò.
«
Temevo di averti persa per sempre. » rispose l'uomo
« Temevo che
non ti avrei più vista viva. ».
«
Non potevo certo spegnermi per sempre. » sorrise «
Prima dobbiamo
sconfiggere il Quinto Settore. ».
«
Tale padre, tale figlia. » sospirò Kristoff
« Te la senti di
giocare? ».
«
Certo! » rispose Luce saltando in piedi ed iniziando a fare
dei
piegamenti « Mi sento in forma smagliante. ».
«
Non ti avevo mai vista così attiva. »
commentò Lucian « Sicura di
essere Luce? ».
«
Certo, solo un piccolo errore nell'hardware, ma una volta che accetti
i tuoi difetti è tutto più semplice. ».
«
Errore nell'hardware?! » scattò Ray prima di
guardare la nuca della
figlia « Nulla di grave, spero. ».
«
Il Quinto Settore mi aveva convinto che ero il giocatore perfetto.
».
«
Tu non sei il giocatore perfetto. ».
«
Cosa!? Lei non è il giocatore perfetto!? »
esclamò Lucian.
«
No! Non è mai nata a quello scopo. O meglio sì,
ma ci rendemmo
subito conto che non sarebbe stato possibile. »
spiegò Ray.
«
I miei programmi mi rendono una macchina d'assalto, certo, ma non
posso competere con l'allenamento continuo. » sorrise Luce
« Sono
un computer in fondo, quindi o mi vengono inseriti degli
aggiornamenti o rimango sempre allo stesso livello. ».
«
Oh. Capisco... quindi il giocatore perfetto... »
iniziò Lucian.
«
L'unico che io conosca è Jude. La mia creazione migliore,
oserei
dire. » concluse Ray.
«
ALLORA!? Quando pensate di ricominciare a giocare!? »
arrivò la
voce di Mountbatten.
«
Sono io l'arbitro, aspetta ancora un po'. »
ringhiò Alex.
«
Woh woh. Forza arbitro. » commentò inespressivo
Thomas dalla
panchina.
«
Dai, ricominciamo! » sorrise Ray « Facciamogli
vedere chi sono le
vere nemesi! ».
«
SÌ! » esclamarono tutti i parenti entrando in
campo.
«
Aspetta, Luce. » disse chiamando la figlia « Hai
qualcosa sulla
nuca. ».
«
A parte la porta USB? » rispose perplessa.
«
Sì, fammi vedere. Ah, niente. Era solo una ciocca fuori
posto. Torna
a giocare. ».
«
Okay! » e corse in campo piazzandosi in attacco tra Lucian e
Jean.
La
partita ricominciò con la palla per la Dark Family. Luce la
passò a
Lucian che andò immediatamente in attacco. Tezcat si
piazzò davanti
al ragazzino, ma prontamente Jean si mise tra il fratello ed il
giocatore della Fifusu, poi con un colpo di tacco fece arrivare la
palla ai piedi di Lumină.
«
Ehi! » si lamentò Lucian «
Perché lo hai fatto? ».
«
Per proteggerti. » rispose il maggiore « Ora
giochiamo e
facciamogli il didietro a strisce! ».
Nel
frattempo Lumină
aveva passato la palla a Solas che con una serie di dribbling era
giunto in area di rigore.
Si
guardarono, poi il ragazzo alzò la palla. La ragazza la
raggiunse
con un balzo e la colpì in rovesciata rispedendola al
fratello.
Fischiarono in simultanea richiamando sei pinguini marroni, poi Solas
calciò la palla verso la porta della Fifusu in un turbine di
pinguini.
«
Pinguino Imperatore 6A1! » esclamarono
mentre la palla
entrava il rete. Troppo positive le aspettative del portiere White
che non si era nemmeno preparato ad usare una Tecnica Speciale.
Tre
a due per la Dark Family, ma quanto sarebbe durato il vantaggio?
«
Austin! » lo chiamarono da dietro, poi un giovane dai capelli
castani fermi con una fascia arancione gli spuntò
letteralmente
davanti « Hai un momento? ».
«
Mark? » rispose, poi notò il ragazzo con lui
« Willy? Cavolo se ci
vedono assieme verrò licenziato! A meno che non ti arresti,
ma non
ho le manette e sono fuori servizio al momento. ».
«
Sono Isaac, il fratello di William. » precisò
l'occhialuto prima di
prendere Austin per le spalle « Dove accidenti è
mio fratello!? ».
«
Willy è scomparso? Ahia, non bene. Axel potrebbe fucilarmi a
distanza! » tremò Hobbes « E ha una mira
veramente buona, una
volta ha quasi fatto fuori Blade. ».
«
Victor? » chiese Mark sorpreso.
«
No, Vladimir. Ma non è questo il momento. Se non sapete cosa
gli è
successo... ».
«
Veramente sappiamo che Ray Dark lo ha ingaggiato, ma crediamo che
c'entri con un progetto segreto che aveva, supponiamo, con Axel.
»
spiegò Mark.
«
Oh. » Austin sembrò tranquillizzarsi «
Oh, capisco. Bé, in tal
caso Caleb o Jude sarebbero più adatti per sapere
dov'è Dark, no?
».
«
Noi cercavamo Axel. ».
«
Oh. » ebbe un momento di dubbio « Mi ha mandato un
messaggio strano
prima, effettivamente. » prese il telefono ed
iniziò a digitare,
poi lesse « “Non spaventarti, ma sono stato
incastrato in una
partita assurda. Potrei fare tardi, ma non temere, sono con
Mountbatten e Thomas. Prenditi la giornata libera e non provare a
raggiungermi.” ».
«
Non hai pensato ad un depistaggio? » chiese Mark.
«
No, insomma. Dopo il “So che ti piace mia sorella, se riesci
a
toglierla dalle grinfie di Blade hai la mia benedizione.” non
mi
stupisco più di niente. ».
«
E adesso potresti chiamarlo? » chiese Isaac.
«
Sì, credo. Perché? ».
«
Perché so come rintracciarlo. ».
Il
telefono gli iniziò a tremare in tasca e la cosa lo
irritò più di
quanto già non fosse. Provò a prenderlo
ricordandosi di essere
dentro il costume da pinguino, così tolse un braccio
dall'ala ed
estrasse il telefono portandoselo all'orecchio.
«
Pronto, Grande Imperatore al suo servizio, sono disponibile per
compleanni, matrimoni, addii al nubilato e partite di qualsiasi
sport, desidera? » rispose. Era talmente stanco di quella
situazione
che gli sembrava veramente di essere un saltimbanco più che
il
responsabile del calcio(e non solo) nipponico.
«
Scusa se ti disturbo, Alex, ma ecco... »
arrivò la voce di
Austin. Ci mancava solo il suo amico e consigliere in quel momento.
«
Austin, sono un po' impegnato, spero sia important... ».
«
DOVE ACCIDENTI SEI, AXEL!? » gli
trapanò le orecchie la voce
di Mark. Ma proprio in quel momento dovevano chiamarlo?
«
Se te lo dicessi dovrei ucciderti, senza contare che io sono Alex
Zabel, ma a quanto pare hai la memoria corta, Evans. » fece
per
mettere giù la chiamata.
«
Dark ha ingaggiato William. » disse Austin
« Mark ed
Isaac volevano sapere dove poteva essere, pensano che c'entri quella
cosa. ».
«
Ooh, allora ho la soluzione. » scostò il telefono
dall'orecchio «
EHI, DARK! » tutta la squadra si voltò verso di
lui « Ray Dark. »
l'uomo lo raggiunse e gli allungò il telefono passando il
braccio
dal buco della faccia « La vogliono. ».
«
E chiamano te? » chiese perplesso, poi prese il telefono
« Qui Ray
Dark, chi mi desidera? ».
Ci
fu un attimo di silenzio poi la voce di Evans lo raggiunse: «
Cosa
diamine ci fai con Axel? ».
«
Quello che dovresti fare tu da allenatore, rintracciare i tuoi
giocatori. » rispose « Ehi, come mai mi cerchi? Hai
deciso di
passare al lato oscuro? ».
«
Dov'è William? ».
«
Per quanto ne so Glass dovrebbe essere tornato a casa sua illeso,
sempre se il Quinto Settore non gli ha giocato un brutto scherzo, ma
ne dubito. ».
«
Cosa!? ».
«
Comunque ci risentiamo, voglio offrire una bella bevuta sia a te che
a Smith. La vecchia roccia è ancora viva, vero? Oh, e
ovviamente
anche a Sweet e Hillman. Non a casa mia, altrimenti pensate che vi
voglia avvelenare. » e chiuse la chiamata « Tra
poco saranno qui,
speriamo di finire in tempo la partita. ».
«
Che cosa!? » esclamò Alex.
«
Hanno rintracciato la chiamata, ma prima di un'oretta credo che non
capiranno dove venire. Per loro qui c'è solo mare.
» alzò le
spalle prima di tornare in campo « Forza, gente! La partita
non è
ancora finita! ».
Tezcat
la passò a Bailong che si preparò ad evocare il
suo Spirito
Guerriero davanti a Lucian.
«
Felix, Faraone Pinguino! »
esclamò qualcuno davanti a lui,
poi uno Spirito Guerriero apparve davanti all'attaccante: un
ragazzino vestito di lino dai capelli biondi, un pastorale ed un
khopesh rispettivamente nella mano destra e nella mano sinistra. Un
cappello a pinguino, che stonava con l'aria egizia che aveva, gli
copriva la testa. Lo Spirito si lanciò su Bailong e gli
rubò la
palla facendola arrivare ai piedi di Luce « Jean, tua!
».
«
Ricevuto. » rispose perplesso prendendo la palla «
Ma come mai hai
uno Spirito Guerriero? ».
«
Non lo so e al momento dobbiamo mantenere il vantaggio. »
rispose la
cugina prima di notare Lucian paralizzato « Oh, no!
» lo scosse e
lui si riprese facendola sospirare di sollievo.
Nel
frattempo Jean aveva passato la palla a Lumină
che si era trovata bloccata da Mountbatten che le aveva preso la
palla.
La
sfera si alzò davanti a lui raccogliendo tutti gli elementi:
terra,
fuoco, foresta ed aria.
«
Furia Elementale! » esclamò
tirando verso la porta.
«
ORA! » esclamò Ray piegandosi con le mani in su
dopo aver
richiamato dieci pinguini color crema. Kristoff e Fianna usarono le
sue braccia come trampolino per salire, poi anche Fény fu
spinta in
alto dallo zio. Con una rovesciata raggiunse i parenti e si
prepararono a colpire la sfera che giungeva verso di loro tutti e tre
in contemporanea.
«
Pinguino Imperatore Dark Defence Quattro!
» esclamarono in
coro rispedendo la palla verso il centro del campo. Lucian la
stoppò
di petto e la passò a Lumină
che si trovò nuovamente bloccata da Mountbatten.
«
Questa volta non me la farò prendere. » disse la
ragazza. Lanciò
uno sguardo al fratello e fischiò richiamando cinque
pinguini color
rame che schiacciarono la palla facendola sparire nel terreno.
«
Tanto spunterà dietro di me. » rispose l'uomo
voltandosi, ma non
trovò niente. In compenso i pinguini spuntarono con la palla
dall'altra parte del campo ai piedi di Solas « Che cosa?!
».
«
Si chiama Passaggio del Pinguino Talpa.
Imparalo bene,
bruttone. » rispose la ragazza correndo a coprire la
posizione
lasciata vuota dal fratello.
«
Tua, Luce! » esclamò Solas passando la palla alla
cugina che evocò
Felix, Faraone Pinguino.
«
Tiro di Apophis! » esclamò
girando su se stessa mente si
alzava in verticale. Colpì la palla mentre un enorme
serpente verde
si lanciava verso la porta avversaria. Il becco di un pinguino al
posto della bocca dai denti acuminati e velenosi.
«
Borea, Sovrano delle correnti glaciali! »
esclamò White in
porta cercando di parare il tiro. L'uomo dalla barba congelata
alzò
il braccio all'unisono con il suo evocatore mentre un turbine d'aria
fredda si alzava davanti a lui « Uragano glaciale!
».
Il
tiro di Luce venne deviato verso l'alto e ricadde dolcemente tra le
braccia del portiere.
«
Tezcat! » esclamò lanciando la palla in avanti.
L'attaccante la
bloccò di petto e la passò a Bailong scattato in
avanti.
«
Non passerai! » esclamò Albert Dark fischiando. Un
pinguino
grassottello saltò in braccio al ragazzo guardandolo
dolcemente, poi
sembrò mettere il turbo e si trascinò dietro
Bailong facendolo
volare e permettendo all'uomo di prendere la palla « Pinguino
Razzo, o come piace a me, Pinguino Scoreggione.
».
«
Che schifo! » commentò il biondo ricadendo a terra
« Ehi! Non
sarebbe da fallo? ».
«
Non ti ha colpito fisicamente, quindi no. » rispose Axel.
«
Arbitro venduto. » Blaze lo guardò eloquentemente
« Okay, sto
zitto. ».
«
Jean! » esclamò Albert passando la palla al
nipote. Il ragazzo si
lanciò in attacco quando un'ombra gli arrivò
davanti rubandogli la
palla « Cavolo, no! Era il mio mo... Lucian? ».
Il
ragazzino stava con la palla sotto al piede destro, lo sguardo basso
e cupo poco rassicurante. Si prese il petto, poi gridò
mentre
un'ombra nera gli usciva dalle scapole. Un enorme pinguino con un
elmo da scacchi ed una lancia elettrificata si ergeva dietro di lui.
Lucian alzò la palla, poi saltò e la
colpì di collo dicendo « Tu
non hai visto niente. ».
Il
tiro gonfiò la rete della Dark Family sotto lo sguardo
attonito di
Engil.
Il
terzo goal per la Fifusu era di Lucian Dark.
Angolo Autrice: Ebbene sì! Ce l'ho fatta! Ho aggiornato
anche questa storia!
Tanti Spiriti che spuntano, tanti umori che variano in questo capitolo,
ma non avete visto ancora niente! Cosa sarà successo a
Lucian? Perché ha tirato nella sua porta? Non lo saprete se
non continuate a seguirci(forse)! ;)
Ringrazio M3K1317 e _Leopardo delle nevi_
per le recensioni, chi ha messo la toria tra
seguite/preferite/ricordate e tutti voi che vi siete fermati a leggere
le mie nefandezza. Per il prossimo capitolo ci vorrà un po'
dato che mi sono accorta di eccori imperdonabli da sistemare. XD
Ci leggiamo presto, ciao ciao! ^^
JKEdogawa
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