Wrong 2 - Somewhere I belong

di TheMadHatter16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Foto ricordo ***
Capitolo 2: *** Un regalo inaspettato ***
Capitolo 3: *** Spiegazioni dell'autrice.. ***
Capitolo 4: *** La proposta ***
Capitolo 5: *** Una nuova recluta ***
Capitolo 6: *** VACANZE ***
Capitolo 7: *** Allegria e sgomento ***
Capitolo 8: *** Cupido non c'è per tutti ***
Capitolo 9: *** Una serata in discoteca ***



Capitolo 1
*** Foto ricordo ***


CAPITOLO  1
“Foto ricordo”
 
13 gennaio 2017
 
“Hey, che ne dici di questo?”
“Bello, Nessie, stai d’incanto”
“Ma se non mi hai neppure guardata come fai a saperlo?”
“Be’, il blu ti sta bene!”
“Ma questo vestito è verde! Dai, alza gli occhi per un instante da quelle vecchie foto e guardami!”
Finalmente venni ascoltata.
“Mi sembra carino, il migliore tra quelli che hai provato finora. Tua zia Alice ha un sacco di vestiti uno più bello dell’altro” fu l’osservazione che ricevetti.
“Ne avessi visto almeno uno! Non mi sei d’aiuto Cathy, è mezz’ora che te ne stai lì a rimirare quelle foto di quando ero piccina!”
“Ma eri così carina, Nessie! Eri così.. tenera!” esclamò la mia amica con gli occhi che le brillavano.
Sorrisi, scossi la testa e mi avvicinai a lei per guardare anche io l’album che stava sfogliando.
In quelle foto dimostravo circa un anno. Ce n’era una con gli zii, un’altra con nonno Carlisle e nonna Esme, un’altra con mamma e papà, un’altra con nonno Charlie e nonna Renée.. e poi ce n’era una con i licantropi: Jake, Leah, Embry e.. Seth. Quella foto mi ricordò che il mio amico non si faceva né vedere né sentire da quasi due mesi e che mi mancava terribilmente. A dire la verità Seth mancava a tutti, nessuno escluso.
Leah, poi, non era più la stessa persona: mangiava poco, rideva raramente, non si arrabbiava mai (il che era anche più bizzarro del fatto che non ridesse), parlava per monosillabi e se ne stava sempre a fissare il cellulare, aspettando la giornaliera telefonata del fratello minore.
Mi faceva un po’ pena: sapevo bene che, nonostante tutto, avere Seth fra i piedi le faceva piacere più di quanto non volesse ammettere.
 
Scacciai da me quei pensieri un po’ malinconici e mi focalizzai sulla scelta del vestito perfetto tra i tanti di zia Alice. Il giorno dopo era il compleanno di Jake e volevo essere veramente bellissima.
“Allora, che ne dici, verde smeraldo?”
La mia amica ci pensò su per un attimo, poi confermò, sorridendo: “Vada per il verde smeraldo!”

 
 
Tremate, tremate, le mie pazzie son tornate! XD
Scherzi a parte, eccomi qui con il primo capitolo di Wrong 2, un chappy molto soft e tranquillo! ^_^
Ditemi cosa ne pensate anche se c’è forse ben poco da dire, il primo chappy è sempre uno dei più brevi! :)
Che dire? Aspetto vostre notizie miei cari lettori!
Un bacione! :D

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Capitolo 2
*** Un regalo inaspettato ***


CAPITOLO 2
“Un regalo inaspettato”
 
14 gennaio 2017
 
“Nessie stai ferma, non riesco a metterti l’eye-liner se continui a sbattere le palpebre!” mi sgridò Cathy mentre tentava di tracciare due linee simmetriche nere che avrebbero dovuto contornare i miei occhi.
“Fatto?” domandai impaziente, sbuffando. Erano dieci minuti ormai, tra ombretti e matite varie, che mi toccava stare con gli occhi chiusi, immobile come una statua di cera!
“ Quasi. Ora apri gli occhi e guarda verso il basso così ti metto il mascara. Mi raccomando, non sollevare lo sguardo altrimenti ti sporchi di nero tutta la palpebra e mi tocca ricominciare da capo!”
“Agli ordini signora!” ridacchiai.
“Ancora non ti ho chiesto cosa hai regalato a Jake” fece Cathy mentre tingeva di nero le mie ciglia.
“Un cellulare nuovo di zecca, il suo è vecchio di otto anni!”
“Fico!”
“Il punto, Cathy, è che anche lui ha detto di avere un regalino per me..”
“Ah.. e che genere di regalino?” sghignazzò maliziosamente la mia truccatrice.
“Cathy, pervertita! Dico sul serio ho.. ho il sentore che Jake voglia chiedermi di sposarlo” spiegai, sentendomi imbarazzata al solo pensiero di una simile proposta.
“Stai scherzando per caso? Avete litigato fino a un mese e mezzo fa! Non sarebbe una scelta precipitosa?” si sbalordì lei.
“In effetti sì, però sai com’è.. io e Jake nonostante gli ostacoli ci siamo sempre continuati ad amare, lui è il mio futuro e la cosa, ovviamente, è reciproca”
“Scelta tua Nessie, a me sembra un po’ prestino, ma se tu preferisci così.. io mi prenoto come damigella d’onore!”
Ridemmo insieme e finimmo di prepararci.
 
Alle otto Jake ci passò a prendere.
“Hey ragazze, forza salite! Cathy sta’ attenta a dove metti il sedere, lì dietro c’è la torta!”
“Allora farò del mio meglio per non centrarla in pieno!” rise l’interpellata. Le cose andavano molto meglio tra Cathy e Jake ultimamente, erano diventati buoni amici e questo mi rendeva felice. Peccato solo che questo cambiamento era avvenuto solo dopo la scomparsa di Seth! Cercai di non pensarci..
 
Arrivammo davanti al ristorante in cui si sarebbe festeggiato il compleanno, il “Ratatouille”. In quel ristorante si mangiava e si ballava, le pizze erano squisite e la musica era niente male, perciò era sempre pieno di giovani. Insomma, era uno dei miei posti preferiti!
“La tieni tu la torta Cathy? Temo che mi assaliranno appena entrerò..” fece Jacob, fermandosi davanti all’ingresso.
“Ma certo che la tengo io, Mr. Celebrità” acconsentì la mia amica sorridendo e accaparrandosi il voluminoso involucro celeste che avvolgeva l’imponente dolce.
“E tu? Vuoi negare un bel bacio al festeggiato?” disse lui rivolgendosi a me con voce suadente.
“Direi proprio di no” risposi io bisbigliando e lui mi regalò un bacio rapido, ma intenso, tale da togliermi il respiro. Adoravo questo tipo di impetuosità di Jake e sapevo che dopo quella serata ci sarebbe stata un’intera notte di fuoco ad aspettarmi.
“Ehm ehm..” tossicchiò Cathy dietro di noi. Si imbarazzava tutte le volte che vedeva una coppia scambiarsi effusioni di fronte a lei.
Ci voltammo verso e vedemmo che era diventata rossa come un peperone, poverina! Era buffissima e io e il mio ragazzo non potemmo fare a meno di metterci a ridere, coinvolgendo anche lei ed entrammo nel ristorante che ancora sghignazzavamo.
 
La cena fu davvero squisita,  la tagliata di carne era così buona che, per quanto preferissi il sangue al cibo umano, non potei fare a meno di riempirmi il piatto due volte.
Jake, dal canto suo, mangiò una porzione di carne talmente abbondante che avrebbe fatto venire la nausea anche a uno squalo. Quanto sarebbe stato salato il conto per una tavolata composta per la maggior parte da licantropi famelici?
Nate, che invece, ovviamente, non aveva minimamente toccato cibo, si era seduto accanto a Catherine e non faceva altro che punzecchiarla e chiacchierare con lei mentre la guardava con sguardo da latin lover incallito. Cathy sembrava a tratti divertita, a tratti un po’ imbarazzata, specie se lui avvicinava pericolosamente il volto al suo.
Leah pareva avere una cera migliore del solito, cercava di divertirsi il più possibile e Dave, seduto accanto a lei, faceva di tutto per cercare di metterla di buon umore.
Gli altri licantropi si erano già scolati diversi boccali di birra perciò, anche se per loro natura reggevano bene più o meno tutto, ridevano come pazzi. Insomma, era una festa assolutamente allegra.
Quando il dolce arrivò, gli occhi di Cathy si illuminarono: la torta era gigantesca, a quattro piani e guarnita con cioccolato, tiramisù e panna montata. Peccato che dovette contendersela con quel golosone prepotente di Paul! Per fortuna, alla fine arrivarono ad un accordo, “Ma solo perché sei una fanciulla indifesa” precisò il licantropo.
 
Finita la cena, tutti ci precipitammo in pista a ballare.
La musica era assordante, ma coinvolgente perciò iniziai a scatenarmi ballando praticamente appiccicata al corpo del mio ragazzo e cercando di muovermi nel modo più sensuale che mi riusciva.
“Se continui così non riuscirò nemmeno ad arrivare a fine serata, Renesmee” mi sussurrò Jake all’orecchio con voce roca.
“Be’, quella che ti ho lanciato è una vera e propria sfida, uomo-lupo!” feci io con tono malizioso. Quasi non mi riconoscevo: doveva essere l’effetto che mi provocava il solo indossare un vestito carino! Chissà che cosa avrebbe detto zia Alice se mi avesse vista strusciarmi contro un licantropo con indosso uno dei suoi abitini preferiti!
“Stasera allora a casa mia?” mi chiese lui con un sorrisetto sulle labbra.
“Direi proprio di sì” dissi io prima di iniziare a baciarlo con trasporto in mezzo alla sovraffollata pista.
 
 

Cathy
 

 

“Come va Cathy? Stai meglio ora?” mi chiese Nate porgendomi gentilmente un bicchiere d’acqua.
“Sì, certo, molto meglio, grazie per avermi accompagnata a prendere una boccata d’aria” lo ringraziai io prima di bere.
“Ma figurati” fu la sua risposta. Aveva appena sfoderato la sua voce da “James Bond”, potevo essere certa che lo spirito dello sciupa femmine si era impossessato di lui! Ero nei guai..
Bisognava dire che era stato, però, molto carino ad accompagnarmi fuori dopo che avevo avuto quel mezzo mancamento in quella pista affollatissima dove riuscire a respirare era un’impresa titanica!
“Ti stai divertendo?” mi chiese ancora lui.
“Prima di sentirmi male.. sì, mi divertivo moltissimo!” risposi. Lui ridacchiò o meglio mi mostrò il suo migliore sorriso furbetto.
“Dimmi quando te la senti di rientrare, okay?”
“Certo, mi bastano solo un paio di minuti” risposi io, cercando di respirare a pieni polmoni quell’aria rigenerante che mi aveva salvato da uno svenimento assicurato.
“Tranquilla, tutto il tempo che vuoi” fece lui, noncurante del dover rimanere lontano dalla festa, accanto a una ragazza che pareva diventata asmatica.
Continuai a respirare a fondo. Un respiro, due respiri, tre respiri.. finalmente l’aria era tornata a circolare libera nei miei polmoni, mi sentivo sollevata.
Guardai su, verso il cielo: era un grande, vastissimo tappeto blu pieno di pallide luci sparse qua e là disordinatamente. Una fredda, ma serena, notte di gennaio.
Poi guardai in direzione di Nate. Era carino, forse un po’ troppo carino con quella camicia bianca e quei jeans stretti e all’ultima moda. Certo, con il fisico che si ritrovava, tutto gli calzava a pennello. Sembrava.. sì, sembrava proprio uno di quei modelli che si vedono sulle riviste, eleganti, ricercati e dallo sguardo magnetico. E a proposito di sguardo, persa com’ero a fissarlo, mi accorsi solo in quel momento che anche i suoi occhi d’ambra erano fissi su di me, o meglio sulle mie labbra. Vedevo il suo viso avvicinarsi sempre di più al mio, a rallentatore. Chiusi gli occhi e attesi. Attesi che mi baciasse perché sapevo che quella vicinanza che apriva tra di noi significava che di lì a poco avrei avvertito la sua bocca posarsi delicatamente sulla mia e.. e.. attesi invano perché, giusto in quel momento,  uno sciagurato mascalzone munito di sigaretta accesa uscì dalla porta d’ingresso, pronto a fumare pacificamente dopo aver interrotto un momento che pareva più che altro lo spezzone di un film. Dannatissimo Embry Call!
“Bella serata, vero ragazzi?” ci domandò noncurante. Non si era nemmeno reso conto di aver spezzato un idillio a dir poco meravigliso!
“Stupenda fino a poco fa..” risposi imbronciata, tornando a sedermi composta sul gradino.
Mentre ero ancora intenta ad escogitare torture degne di un film splatter per punire il guastafeste mi accorsi di quel pezzo di carta bianca.
“Embry, cos’è quel foglio infilato nel tergicristalli di Jacob?” gli domandai. Incuriosito, Embry andò a controllare.
Poco dopo, sul suo viso si dipinse un’espressione dolce, ma allo stesso tempo un po’ melanconica. Se ne stava lì, rigido come una statua ad osservare quel rettangolo di cellulosa che teneva tra le dita. Mi avvicinai a lui.
Non c’era solo un foglio a righe un po’ spiegazzato tra le mani di Embry, ma anche un CD, il disco di una band popolare soprattutto negli anni ’80 e ‘90: i Bon Jovi.
“E’ la band preferita di Jake..” spiegò Embry porgendomi il foglio che teneva in mano.
Io e Nate leggemmo quel che c’era scritto. Posso supporre che anche il mio viso avesse assunto la stessa espressione di quello di Embry.
 
“Tanti auguri di Buon Compleanno, Jake.
Il tuo amico Seth”

 
 
Et-voilà, sono lenta come la lumaca di Pinocchio, ma alla fine ce l’ho fatta e ho postato! Yahoo! XD
Spero che vi sia piaciuto questo chappy festaiolo! Ne dovranno succedere di cose ancora, eheh!
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo ritardatario! Un bacione!
Ora.. eh sì, come di consueto.. ringraziamo! ^_^

 

  • Godot e Julia! Thank you very much for la recensioneee! :D  Ditemi le vostre impressioni anche su questo chappy, mi raccomando! ;) Un bacione, ciao!
  • Grazie a tutti gli altri che mi seguono e hanno aggiunto la mia storia fra preferite, etc. baciii! ;)

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Capitolo 3
*** Spiegazioni dell'autrice.. ***


Salve lettori e lettrici, come avrete notato dalle prime due parole che ho scribacchiato questo non è un nuovo capitolo. Mi scuso molto per la bella ideona di lasciar pedere tutto e di mollare tutti voi nel limbo (come se la mia fanfic fosse chissà quale meraviglioso manoscritto.. -.-'') senza neanche fare un fischio. Potrei inventarmi cavolate del tipo: mi s'è rotto il computer, mi è arrivato un virus, ma sarebbero stupidaggini quindi evito e vado direttamente al sodo: ho avuto problemi in famiglia e per poco non è arrivato tra i miei il divorzio. Sì, lo so che sembra molto teatrale come cosa ma ho avuto un periodo.. diciamo abbastanza depressivo, mangiavo poco, dormivo poco, fumavo a manetta e me ne sbattevo altamente del mondo. Adesso malgrado la situazione sia un po' così così, diciamo sull'altalenante, ho trovato un mio equilibrio personale, ho ridotto le sigarette e ritrovato l'ispirazione necessaria a proseguire questa fic. L'altra purtroppo resterà in cantiere ancora per un po' perché mi ispira decisamente meno di questa, devo dire la verità, ma non escludo possa tornare a continuarla.
Quanto a Wrong 2 ho intenzione di ricominciare a postare molto presto, appena mi sarò finita di riguardare i vecchi capitoli per ritrovare il filo conduttore delle cose. Mi ci vorrà probabilmente meno di una settimana. Che dire? Spero che ricomincerete a seguirmi anche se non è proprio giusto che stiate dietro a tutti i miei sbalzi d'umore etc., perché mi sembra una cosa del tipo "io scrivo quando mi pare, voi commentate il prima possibile sennò m'incazzo" che è esattamente il contrario di ciò che voglio intendere, fare la prepotente non è proprio nella mia indole! :)
Un bacione e.. spero a presto! :D

The Mad Hatter

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Capitolo 4
*** La proposta ***


CAPITOLO 3
“La proposta”
 
Renesmee
 
Jake credeva dormissi, ma non era così.
Lo osservai mentre girava e rigirava quella confezione quadrata tra le sue grandi mani, studiandola, quasi potesse celare chissà quale segreto.
Poi l’aprì, ne estrasse il CD che c’era all’interno, accese lo stereo e vi infilò il cerchietto luminoso.
Regolò il volume molto basso, così da non svegliarmi.
Partì la musica. Jake tornò ad accucciarsi quietamente accanto a me sotto il piumone, abbracciandomi stretta stretta e, cullata dalla canzone, malgrado la melodia fosse piuttosto movimentata, mi addormentai dolcemente.
 
Il mattino dopo, attorno alle 5, quando Jake mi riaccompagnò a casa, il cielo era coperto di nuvoloni scuri carichi di pioggia. Del resto, il maltempo non era certo una novità per la città di Forks. Era ancora notte e la luna era alta nel cielo.
Arrivata davanti a casa mia scesi e Jake mi imitò. Era tornato a vivere a casa Cullen ormai, mentre casa di Billy era diventata il nostro.. ehm.. motel (non potevamo certo fare i nostri comodi a casa mia con papà che spiava i miei pensieri!).
“Nessie, ricordi che ti avevo detto di avere un regalo per te?” mi domandò Jacob titubante.
“Oh.. sì..” risposi un po’ emozionata.
“Be’..” iniziò lui, poi estrasse una scatolina dalla tasca dei pantaloni e si inginocchiò di fronte a me, aprendola e rivelando un anello in oro bianco con un piccolo diamante al suo interno.
“Renesmee Carlie Cullen.. vuoi sposarmi?” fu la solenne proposta.
So che i miei avrebbero pensato che stavo accelerando i tempi, che era troppo presto o che avevamo da poco superato una brutta crisi, ma tutto ciò che uscì dal mio cuore fu: “Sì Jake, sì!”
Lui allora infilò il gioiello al mio pallido anulare e mi baciò dolcemente, mi sembrava di essere in un film. Poi mi abbracciò, stringendomi a sé mentre sentivo il suo respiro emozionato fra i miei capelli.
Mi sentivo veramente in Paradiso!
 
“Tu sapevi tutto?” domandai ancora una volta incredula all’uomo che sedeva pacifico, in vestaglia, di fronte a me.
“Certo tesoro, a chi credi che Jacob sia venuto a chiedere la tua mano? A zio Emmet per caso?” rispose mio padre sfogliando “Il Corriere di Forks”.
“Ma è inaudito! Io non ne sapevo nulla!” sbraitai, fuori di me. Com’era possibile che avesse lasciato che decidessi su due piedi se dire di sì o di no ad una proposta di matrimonio? Era inconcepibile!
“Lui mi aveva chiesto di non dirti nulla, voleva farti una sorpresa!”
“Bravo, tu reggigli il gioco, siete due furfanti” mormorai sconsolata accasciandomi sul divano accanto a lui.
“Ma su, non preoccuparti Nessie, sono sicura che Jacob saprà renderti felice. Credimi, solo un leggi-mente come me può garantirtelo!” concluse papà facendomi l’occhiolino.
Perché nessuno mi diceva mai niente? Se la ridevano tutti alle mie spalle forse? Beh, in ogni caso, avevo già raggiunto il mio “limite di novità sensazionali” per quel giorno, forse sarei stata a posto addirittura per tutta la settimana.
“Ah, un’altra cosa Renesmee!” si rammentò mio padre.
“Che altro c’è?”
“Seth è tornato a casa”
 
Ed ecco che torno a postare di nuovo dopo mesi passati da eremitaaa! Per chi tornerà a leggere vi ringrazio vivamentissimamente perché so di essere una sciagurata! XD
Ditemi cosa ne pensate di questo chappy, mi raccomando, è importante per me sentire le opinioni e che escono dalle vostre boccucce di lettori! :)
Che facevo di solito io a questo punto?? ..ringraziavo! :D

  • Grazie alla mia cara e fedele seguace Julia che probabilmente mi segue solo perché è stata ipnotizzata sennò sarebbe da fare santa subito o almeno beata! XD Spero di poter leggere anche altre recensioni in seguito e spero che Godot e Mary non mi abbiano abbandonata x sempre! :(
  • Grazie a chi segue, preferisce e ricorda la fic! (che razza di terminologia! XD)

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Capitolo 5
*** Una nuova recluta ***


CAPITOLO 5
“Una nuova recluta”
 
Catherine
 
Appena entrata in classe mi soffermai a guardare i volti dei miei compagni. C’era qualcosa di diverso, un piccolo dettaglio che cambiava il tutto, una nota di colore che non faticai a riconoscere in mezzo alle solite ventidue persone che ben conoscevo.
Fissai la nuova arrivata con curiosità. La studiavo, a dire il vero, a rischio di sembrare una maleducata, come un biologo studia una nuova specie di pianta tropicale sconosciuta e misteriosa.
Si chiamava Cassandra Campbell e aveva preso posto accanto a Sky.
La prima cosa che si notava di lei erano i suoi capelli: lunghi, castani e leggermente mossi. Aveva gli occhi azzurri, la carnagione pallida, il viso dai lineamenti tondeggianti, da bambina quasi e l’aria timida e spaurita di chi si sente un po’ un pesce fuor d’acqua.
La lezione non era ancora iniziata perché il prof non si era ancora presentato in classe. Sempre in ritardo quel Mr. Woods.. per fortuna!
Sky, socievole come suo solito stava già chiacchierando con lei che rimaneva un po’ sulle sue; sorrideva, ma si capiva che si sentiva anche leggermente in imbarazzo.
“Hey Cassandra, questa è una delle mie amiche di cui ti stavo parlando! Cassandra Cathy, Cathy Cassandra”.
Lei sorrise e mi porse la mano dicendo: “Piacere, ma chiamatemi pure Cassie, lo preferisco”.
“Da quanto sei qui a Forks, Cassie?” le chiesi io, un po’ indiscreta.
“Una settimana. Prima abitavo a Kent” mormorò la ragazza.
“Capisco.. motivi di lavoro dei tuoi?” le domandai ancora.
“Sì, mia madre è stata trasferita a lavorare in una filiale di Port Angeles. Mia madre voleva trovare un appartamento in città per non dover fare la pendolare, ma l’abbiamo trovato soltanto qui” rispose lei poco convinta. Evidentemente l’idea di abitare in una periferia grigia e uggiosa non le andava del tutto a genio.
“E ti piace qui? Intendo dire.. è una città un po’ smorta la nostra!” feci io. Sky sospirò: nessuno odiava questa città quanto lui, infatti quando poteva si concedeva una bella vacanza coi suoi anche a discapito della scuola!
 “Ti confesso che non sei la prima a dirmelo e in effetti devo dire che da quando sono arrivata qui non ha fatto che piovere, spero solo di farmi degli amici, alla fine la città la fanno le persone che ci abitano, non le condizioni meteo!” rispose sorridendo. Che dire? Pareva un tipo socievole, di primo acchito.
Fummo interrotti da Mr. Woods che, entrato in classe, iniziò a fare l’appello.
Nessie era assente quella mattina. Strano, solitamente non mancava mai alle lezioni. Che fosse malata? Ma no, noi semi-umane prendiamo al massimo un raffreddore all’anno!
In ogni caso si era persa una giornata interessante..
 
Renesmee
 
“Una nuova compagna di classe?” mi stupii, alzando gli occhi dalla traduzione di francese.
“Già, si chiama Cassie e sembra piuttosto simpatica. Ha pranzato con me e Sky oggi” rispose Cathy cercando al contempo di tradurre il verbo “souhaiter”.
“E che ci è venuta a fare in questa specie di città-sottaceto?” domandai incuriosita. Solo i vampiri potevano prediligere un posto tanto desolante.
“Sua madre è stata trasferita qui per lavoro a quanto ne so”.
“Ottimo, spero di conoscerla presto”. Mi incuriosiva questa nuova ragazza, magari chissà, sarebbe diventata una delle mie migliori amiche o magari l’avrei trovata antipatica e snob e non avrei potuto soffrirla.
Il discorso cadde e incentrai la conversazione su un altro argomento.
“Cathy, la sai l’ultima?”
“No, di che si tratta?” chiese lei senza staccare gli occhi dal suo quaderno.
“L’altra mattina Seth è tornato”. Cathy rimase a dir poco sbigottita. Alzò di scatto gli occhi dal quaderno di francese e mi fissò con aria interrogativa per qualche secondo. Infine si decise ad aprire bocca per chiedermi, un po’ confusa: “E me lo dici così? Caspita, non ne sapevo niente!”.
“Ha mandato un SMS a Embry e sua sorella è andata a prenderlo in stazione” spiegai. Lei annuì, pensierosa. Poi osservò: “Caspita, era ora che tornasse, chissà quanto sarà mancato a sua madre e a Leah..” ma non la lasciai terminare e aggiunsi: “Devo dirti anche un’altra cosa Nessie: io e Jake.. ci sposeremo dopo il diploma, cioè quest’estate”.
Ancor più stupita di prima, la mia amica sgranò gli occhi di nuovo. Poi, dopo qualche attimo, mi saltò al collo, abbracciandomi e gridando euforica: “Mio Dio, Nessie! Sono così felice per te! Che bella notizia! È semplicemente meraviglioso!..” e altre simili esclamazioni gioiose che durarono finché il nostro momento di giubilo non venne interrotto da un “beep-beep” proveniente dal cellulare di Catherine.
Era Sky che proponeva a Cathy, me e Jake di uscire quella sera al bar “Texas” di Port Angeles. Ci sarebbe stata anche Cassie, ovviamente, era un’occasione per conoscerla meglio e stringere amicizia con lei.
Senza pensarci un attimo accettai: ero veramente curiosa di conoscere questa nuova recluta!
 
Catherine
 
Ore 20:30
Terzo squillo. Dai rispondi! Settimo squillo.
Risponde la segreteria telefonica..
“Oh, al diavolo!” gridai lanciando il cellulare sul mio letto, con rabbia, come avessi tra le mani la testa di quel pel di carota mascalzone. Era sempre così, mai che trasgredisse a quella assurda regola una volta. Quando mi chiamava lui io ero pronta a rispondere subito, al primo squillo, neanche fossi una centralinista, con il più pacato e soave dei miei “Pronto?”. Quando mi chiedeva di uscire io c’ero praticamente sempre e se anche avevo un impegno cercavo di liberarmi il prima possibile. Quella invece era la  sesta volta che lo chiamavo in tre quarti d’ora. E poi ne ero certa, non sarebbe venuto con noi alla sala giochi quella sera e non mi avrebbe neanche richiamata vedendo che lo avevo cercato tante volte, no, avrei dovuto piegarmi io a telefonargli per la settima volta! Gli avevo lasciato un messaggio, ma neanche a quello s’era degnato di rispondere. Era un mese che io e Nate “Latin Lover” Hutchinson ci rifrequentavamo ed era un mese che dovevo sorbirmi questi giochetti. Giochetti che per altro ricordavo benissimo, giochetti in cui avevo potuto vedere quanto fosse abile anni prima. Ora ero stufa, ma stufa sul serio. Se un tempo avrei chiuso un occhio sulla sua odiosa capacità di volatilizzarsi non appena ero io a cercarlo, beh.. ora no, non più, soprattutto da quando.. da quando.. accidenti, da quando, da pochi giorni, si faceva in me strada un sentimento che cercavo con tutte le mie forze di sopprimere per un ragazzo con il quale sapevo che era una partita persa probabilmente in partenza.
 
 
E rieccomi qua il giorno del mio diciottesimo compleanno con un capitoletto che spero vi abbia almeno un po’ incuriositi! Insomma, la nuova arrivata, la cotta segreta di Cathy.. ne ho messa un po’ di carne al fuoco no? XD
Come sempre spero in un commentino per dirmi cosa ne pensate di questo chappy! Un bacione a tutti e ora.. ringraziamo! ;)

  • Julia, grazie mille per le tue recensione sempre graditissime e.. non ti preoccupare, santa sei e santa rimani anche quando mi muovi un po’ di criticuzze! ^_^ Spero che questo chappy sia di tuo gradimento e che non lo trovi un po’ striminzito come l’altro! Un bacio!
  • Grazie anche a chi segue, ricorda e preferisce la fic! Un bacione! ;)
  • Ah.. ecco qui sotto la scheda della nuova arrivata, Cassandra!
 
 


 
Cassandra Campbell
Data di nascita: 16 novembre 1999
Segno zodiacale: Scorpione
Razza: Umana
Altezza: 1,57 m
Cassie è la nuova compagna di classe di Cathy e Nessie.  All’apparenza timida e riservata dimostrerà invece un carattere ostinato e determinato.

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Capitolo 6
*** VACANZE ***


No, vacanze non è il titolo di un nuovo capitolo, ma.. una cosa che farò io! XD
Parto, vado in vacanza e sarò fuori la prossima settimana,
(intanto penserò ai prossimi chappy da postare, un'autrice è sempre attiva ù.ù),
perciò niente paura se per un po' non mi vedrete: non sono sparita! ^_^
A presto! Un bacione! ;)

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Capitolo 7
*** Allegria e sgomento ***


CAPITOLO 6
“Allegria e sgomento”
 
Ore 21:30
 
“Bene, scendete pure signorine, io vado a parcheggiare” fece Jake una volta giunti di fronte all’ingresso del bar “Texas”.
Obbedimmo. Sky e Cassie erano già arrivati e ci aspettavano sul marciapiede.
Osservai quella che mi fu presentata come la nostra nuova compagna di classe: aveva tutta l’aria di essere una ragazzina calma, tranquilla e sembrava anche un po’ intimidita dalla presenza di un’estranea. Era anche uno scricciolo: dovevo essere più alta di lei di almeno una decina di centimetri.
Ci presentammo e aspettammo che arrivasse Jake che tardò solo un paio di minuti. Infine entrammo.
Cassie, appena vide il mio ragazzo, gli domandò: “Per caso giochi a basket?”
Jake rise, sinceramente divertito dall’ingenua domanda che gli era stata posta, poi rispose che non praticava nessuno sport, faceva solo un po’ di palestra. Risi anche io sotto i baffi: i suoi muscoli non erano frutto dei pesi, ma erano collegati al fatto che si trasformasse in una specie di Commissario Rex gigante!
 
Il bar “Texas” non era semplicemente un bar, era anche una sala giochi di discrete dimensioni con un biliardo e diversi videogame per tutti i gusti, dalle corse in auto ai tornei di arti marziali.
Mentre compravo una manciata di gettoni mi guardai intorno per vedere se riuscivo a scorgere facce familiari. Nessun conoscente a ore nove. Decise di provare guardando verso destra e mi accorsi che attorno al biliardo c’era un gruppetto di ragazzi alti, bruni e nerboruti dall’aria decisamente familiare.
“Guarda, ci sono i ragazzi della riserva!” esclamò infatti Cathy, entusiasta. Non capivo che aveva da felicitarsi tanto: li vedeva praticamente ogni giorno! Ah già, dimenticavo, lei non aveva ancora salutato il ben ritrovato Seth “Torna a casa, Lassie!” Clearwater.
Andammo tutti verso di loro.
“Hey, ragazzi, che coincidenza, anche voi qui!” fece Jake salutando i suoi amici.
C’erano Brady, Ethan, Jerry e.. Seth. Mancavano all’appello quelli che avevano già avuto l’imprinting, insomma. Probabilmente quei piccioncini se n’erano rimasti a casa assieme alle mogli o alle fidanzate, mentre il povero Embry era di ronda giù a Forks con Leah.
“Abbiamo deciso all’ultimo di farci una bella serata dedicata a noi scapoli, chissà che non riusciamo a cuccare!” fece Brady mentre tentava di imbucare una pallina nera. Si era un po’ ripreso ora, il giovane Brady. Teneva di nuovo le spalle dritte e il collo eretto, c’era un sorriso sul suo fresco viso abbronzato, ma i suoi occhi portavano ancora l’ombra del dolore per l’amico scomparso, il compianto Colin.
Cathy corse a salutare e ad abbracciare Seth e Sky le trotterellò allegramente dietro. Mai che si lasciasse scappare l’occasione di gironzolare attorno a un bel maschietto, quel furbacchione!
Rimasi lì impalata a guardare Jake che rideva e scherzava coi suoi amici, captando distrattamente pezzi di conversazione tra Catherine e Seth.
“Sì, mio cugino è decisamente un grande, dovresti conoscerlo, è completamente fuori di testa” rise lui.
“Ma è vera la storia dei mutandoni da nonnetta che ha appeso alla bandiera sul tetto del suo liceo?” domandò lei ridacchiando, curiosamente civettuola.
“Altroché!” fu l’altrettanto divertita e leggera risposta.
Seth tentava di evitarmi, di tenermi a “distanza di sicurezza”, quasi e la cosa mi dava terribilmente fastidio: non sopportavo certi musi, certi climi di tensione, certi misteri. Anche io avrei voluto abbracciare il mio vecchio amico, guardarlo negli occhi e fargli capire che andava tutto bene, che ero felice che fosse tornato a casa.
 
Era passata un’ora ormai da quando eravamo arrivati e ancora Seth si era limitato a lanciarmi qualche furtiva occhiata, senza arrischiare a parlarmi così mi avvicinai a lui a passo felpato, timidamente, quasi avessi paura di far scoppiare una mina sotto i miei piedi coperti da sneakers un po’ consumate.
“Hey Seth!” lo salutai fingendo una disinvoltura che non mi era mai appartenuta e che definire forzata era veramente poco.
“Ciao Nessie” rispose lui, girandosi verso di me e sorridendomi. Il suo sorriso non era più la scintillante esibizione di trentadue denti bianchi stile “pubblicità del dentifricio”, era piuttosto un composto sorriso arcaico simile a quello presente sui visi imperturbabili di certe statue antiche che ritraevano giunoniche matrone romane.
Ebbi una fitta al cuore.
Buttai lì un ingenuo: “come va?”
“Bene, sono felice di essere tornato tra i miei amici anche se sento che mi mancheranno le stupidaggini di quel matto di mio cugino. Dovresti conoscerlo, sono sicura che lo troveresti esilarante!”
“Non ne dubito” mormorai. Ero come sui carboni ardenti, ciò che mi spaventava di più era l’ipotesi di piombare nel silenzio dopo quei disgustosi convenevoli.
“Come va quaggiù invece? Devo essermi perso un bel po’ di novità durante il mio ritiro” domandò lui.
Non potevo certo partire in quarta con la notiziola dell’imminente matrimonio tra me e Jacob, quello era un terreno pericoloso, era un mare con troppe onde che rischiavano di spazzare via l’incerta zattera.
“Oh beh sì.. Catherine è alle prese con il suo Nate, Leah e Dave hanno intenzione di sposarsi, Sky è in cerca dell’anima gemella e alla nostra cricca di amici si è aggiunta Cassie, una nuova compagna di classe. È quella morettina accanto a Cathy” feci indicando la nuova recluta col mento.
“Ah sì, l’ho vista prima, quando siete arrivati e infatti il suo viso non mi era familiare. Ha la vostra età? Sembra più piccola..”
“È solo molto minuta, ma ha la nostra età” risposi. In effetti la piccola e graziosa Cassie non dimostrava più di quindici anni, di certo non sembrava una diciottenne.
“Ha dei bei capelli, somigliano a quelli di mio cugino!” rise Seth.
“Davvero tuo cugino ha una chioma simile?” ridacchiai anche io.
“Sicuro, ha dei capelli lunghissimi e leggermente ondulati, veramente belli. Me li farei anche io se la pelliccia da lupo non diventasse insopportabile non appena mi crescono un po’ questi due peli che ho sulla testa!”
Storsi il naso pensando a Seth con una lunga cascata di capelli corvini che gli scendevano lungo la schiena.
“Con Jake va tutto bene?” mi chiese a un tratto.
Rimasi interdetta, ma mi affrettai, per non creare imbarazzi a  rispondere con un secco: “Certo, tutto a gonfie vele”.
Lui sorrise, malinconico, ma non desolato, serenamente rassegnato forse e mormorò un: “Ne sono contento”. Guardai i lacci e la punta un po’ infangata delle mie scarpe. In inverno, a Forks, con tutta quella pioggia era impossibile mantenere le scarpe in uno stato decente.
“Non sai quanto mi è dispiaciuto creare problemi tra te e Jake, ho fatto bene a sparire per un po’, ha fatto del bene a tutti. Spero che non mi odierete per i disagi che ho creato con le mie bambinaggini e che mi vorrete ancora bene come un vostro caro e vecchio amico” aggiunse inoltre, cercando i miei occhi.
Sollevai lo sguardo, sorrisi e mormorai: “Come un fratello Seth, come un fratello”.
Anche lui sorrise teneramente.
 
Ad un tratto squillò un cellulare. Riuscii subito a riconoscere il motivetto della suoneria del telefonino di Jake e questo riuscì a distogliermi dalla chiacchierata con il mio amico d’infanzia.
Volsi lo sguardo in direzione del mio fidanzato, cercando di capire, attraverso la sua espressione, di cosa gli stesse parlando il suo interlocutore. Il suo viso esprimeva preoccupazione e Jake passò in un attimo dall’allegria allo sgomento.
Quando riattaccò mi avvicinai a lui e gli chiesi chi avesse telefonato e cosa gli avesse detto di così terribile da renderlo tanto angosciato.
Lui prese un lungo respiro, poi esalò: “Erano Embry e Leah. Hanno dentro che mentre erano di ronda hanno trovato un oggetto un po’ strano impregnato del tipico odore dei vampiri..”
“Ma.. che tipo di oggetto hanno trovato?” mormorai anche se, in cuor mio, sapevo già che la risposta che avrei ricevuto non mi avrebbe affatto confortata.
E infatti Jake mormorò: “Sembra.. sembra che abbiano trovato una lunga ciocca di capelli biondi”.
 
 
Salve a tutti miei (poveri XD) lettori! Spero che vi divertiate in questo felice periodo di ferie! Io sono appena tornata dalla Puglia e credo che il caldo sole meridionale mi abbia annebbiato un po’ le cervella perciç spero che i prossimi chappy non siano deliranti! XD
Ditemi che ne pensate di questo nuovo capitoletto, mi raccomando! :)
Come di consueto.. ringraziamo!
-       Julia che, fedele come sempre, continua a seguirmi nonostante i miei tanti colpi di testa e le mie bizzarre sparizioni! Un bacione! :D
-       Tutti coloro che seguono, ricordano e preferiscono la fic! Grazie davvero di cuore, un abbraccio! ^_^

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Capitolo 8
*** Cupido non c'è per tutti ***


CAPITOLO 7
“Cupido non c’è per tutti”
 
“Secondo te saranno nei guai?” bisbigliai a Cathy. Ero preoccupatissima, a malapena riuscivo a stare seduta!
“No, Nessie, non preoccuparti, devono solo analizzare le tracce, sicuramente non incontreranno LEI stasera..”.
Vasilisa Sokolova era diventata un po’ come Lord Voldemort in Harry Potter, che veniva chiamato Tu-Sai-Chi invece che col proprio nome, quasi come se fosse il nome stesso a rendere più spaventosa colei che lo portava; ma avrei preferito essere messa fuori gioco subito da un Avada Kedavra del mago malvagio senza naso piuttosto che finire tra le grinfie di quella pazza vendicatrice dai capelli biondi!
Sky e Cassie giocavano a Guitar Hero poco distante da noi, pacifici e all’oscuro di tutto. Sapevano solo che tutti i ragazzi della riserva se n’erano andati perché si era fatto incredibilmente tardi tutto a un tratto e che Jake e Seth dovevano riaccompagnare quelli che non avevano l’auto.
A un tratto il mio cellulare squillò. Mi lasciai sfuggire un sospiro di sollievo: era Jake.
“Pronto, Jake?”
“Nessie, qui va tutto bene, non è successo niente di imprevisto o pericoloso. Il punto è che abbiamo perso le tracce nella foresta perché è iniziato a piovere all’improvviso. Passo a riprenderti tra poco, okay?”
“Certo, ti aspetto”. Fiùùù, prima o poi, con tutta questa tensione, mi sarebbe di certo venuto un esaurimento nervoso. Vasilisa era in città. Mi stava cercando. Voleva uccidermi. Cercai di scacciarmi dalla mente l’immagine dei suoi occhi rossi, così simili, nello sguardo malefico, a quelli dello psicopatico fratello.
“Tutto okay quindi? Hanno trovato niente?” mi domandò Cathy, anche lei parecchio angosciata. Feci un segno di diniego con la testa. “La pioggia ha lavato via le tracce” spiegai.
A un tratto Cassie si sedette di fianco a Catherine mentre Sky si cimentava in un videogame sul tennis. Sembrava particolarmente imbarazzata.
“Hey Cathy, Nessie, di preciso chi erano quei ragazzi che se ne sono andati via di fretta e furia un’oretta fa?”
“Erano ragazzi della riserva indiana di La Push, amici di Jake” spiegai brevemente. Speravo non mi facesse troppe domande su di loro.
“Ma hanno la nostra età?” domandò ancora.
Come facevo a dirle che alcuni avevano solo 14-15 anni e altri ne avevano quasi 40? Sembravano tutti sulla ventina!
“Sì, chi più chi meno..” abbozzai.
“E voi li conoscete bene?”
“Sì, insomma, più che altro ne conosciamo uno, quello che aveva la maglietta verde, si chiama Seth” intervenne Cathy, un po’ impacciata a dire il vero, che cercava probabilmente di togliere me dall’imbarazzo. Ero comunque contenta che si fosse presa lei la patata bollente.
“Cognome?” chiese ancora Cassie. Iniziai a sospettare che si fosse presa una cottarella per il mio amico lupacchiotto.
“Clearwater” rispose Catherine senza più guardare Cassie, ma fissando con interesse il cellulare. Forse le era arrivato un messaggio dal suo Nate. Cassie annuì e abbassò la testa sorridendo. Era arrossita. Ormai era chiaro, le piaceva Seth! E la notizia migliore di tutte era che non ero per niente gelosa della cosa, anzi, speravo che magari Seth avrebbe potuto finalmente trovare la sua anima gemella, un ragazzo dolce come lui se lo meritava proprio!
 
Più tardi, quella sera, io e Cathy decidemmo di dormire a casa di lei, nei nostri sacchi a pelo colorati, così da farci una chiacchierata.
“Nessie, tu che ne pensi di Cassie?” mi domandò la mia amica.
“Mi sembra simpatica, anche se è un po’ timida e parla pochino ancora, diciamo che dovrei conoscerla meglio” feci io “E a te come sembra?”
“Mmh.. abbastanza simpatica. Però devo conoscerla meglio, è difficile giudicare. Come hai detto tu, è ancora un po’ riservata”.
“Hai notato quante ne voleva sapere su Seth?” sghignazzai “Secondo me le piace!”.
“Dici?” fece lei.
“Insomma, mentre ci chiedeva come si chiamava era tutta rossa! E poi ha iniziato a parlare dei ragazzi della riserva solo per sapere chi fosse lui! Certo, tu mentre lei parlava eri tutta presa a mandare SMS al tuo bel fidanzatino Nate” feci io maliziosa, sperando di suscitare in lei una risatina. Al contrario si rabbuiò e sospirò.
Poi fece: “Veramente sono un po’ arrabbiata con lui oggi..”.
“Perché? Che è successo? Sembravate tanto affiatati!” domandai incredula. Ecco perché quella sera era così strana e un po’ assente! L’avevo capito io che c’era qualcosa che non andava..
“Il punto Nessie è che io non mi fido di lui. Mi chiama quando vuole lui, ma se lo chiamo io non mi risponde quasi mai. Stasera gli avevo chiesto di venire con noi alla sala giochi e si è inventato non so quale impegno pur di non venire e malgrado lui mi sia sempre piaciuto tanto inizio ad essere stufa di stare ai suoi comodi!” sbottò lei, inviperita.
Cercai di tranquillizzarla: “Beh, magari la stai prendendo dal verso sbagliato, se anche a volte ha altri impegni non vuol dire che tu non gli interessi! Io ti consiglio di avere pazienza e stare un po’ a vedere come evolve la situazione”.
Lei ci pensò su, poi aggiunse, ancora piccata: “Beh, Nessie, ti devo dire la verità, ultimamente, forse anche in seguito al suo comportamento distaccato e superficiale, non nutro più lo stesso interesse nei suoi confronti. Insomma, ce ne sono tanti altri di ragazzi più carini e rispettosi di lui! Non so, magari è solo un momento no.. In ogni caso ora scusa, ma sono veramente stanchissima. Buonanotte Nessie”.
Borbottai un “’notte” anche io e mi raggomitolai nel mio sacco a pelo, sperando vivamente che la notte le avrebbe fatto passare la rabbia nei confronti del suo pseudo-fidanzato che aveva sempre venerato neanche fosse una divinità.
 
Il giorno dopo, a scuola mi sedetti di fianco a Cassie che se ne stava in prima fila accanto alla finestra.
Sky era seduto dietro di me e Cathy si sedette accanto a lui. La mia amica, ancora tra il triste e l’innervosito, l’aveva a malapena salutato.
“Ciao Nessie!” mi salutò sorridendo Cassie. Quel mattino pareva particolarmente raggiante.
“Hey Cassie, come va?” le domandai rispondendo al saluto.
“Bene, anche se ancora sono nel pallone con le vostre lezioni. Senti, non per farmi i fatti degli altri, ma mi sembra un po’ giù..” mormorò.
“Oh be’.. problemi di cuore. Spero che si risolva tutto” mi affrettai a rispondere.
“Certo, certo, capisco. Non sapevo nemmeno che fosse fidanzata..” mormorò Cassie, ma Cathy fu più veloce di lei a ribattere, furente e velenosa come non mai, che lei il ragazzo non ce l’aveva e se tutti i ragazzi erano falsi e aridi come certi che conosceva lei non ci teneva nemmeno ad averlo.
Cassie intuì che era meglio non indagare oltre e cambiò argomento: “Vi ho aggiunti tutti su Twitter! Finora però solo il vostro amico Seth ha accettato”.
“Non ci sono ancora andata oggi, provvederò a farlo subito appena torno a casa” risposi io.
E così non aveva perso tempo e aveva subito aggiunto il buon vecchio Seth su Twitter! Hai capito la furbetta..
“Sbaglio o mi pare di capire che Seth ti piaccia un po’?” le domandai io ridacchiando.
Lei parve imbarazzata, arrossì e non mi rispose subito. Infine balbettò, mentre si arrotolava nervosamente una ciocca di capelli su un dito: “Be’, è carino, però non lo conosco, non ci ho ancora chiacchierato per niente, non so se potremmo essere compatibili e soprattutto non sono sicura che io possa piacergli”
“Se vuoi posso presentartelo per bene, non su Twitter, ma di persona! Tranquilla, sarò una tomba, non dirò niente a nessuno!” mi proposi.
“Oh sì, ne sarei contenta! Lui non ce l’ha una ragazza vero?” domandò sospettosa.
“Che io sappia no” risposi sorridendo. Anche lei sorrise. Missione Cupido: iniziata!
 
A ricreazione Cathy mi si avvicinò per dirmi semplicemente che tra lei e Nate era tutto “game over”. La mia amica gli aveva scritto quella mattina un SMS dicendogli che non le andava di essere trascurata in quel modo e che era stufa dei suoi atteggiamenti da latin lover che se ne infischia degli altri e lui in tutta risposta le aveva detto che era solo una bambina capricciosa e che doveva crescere un po’.
“Mi dispiace molto Cathy..”
“A me no, sennò non l’avrei mollato io. Nate Hutchinson è l’ultimo dei miei problemi” fece lei risoluta, e con una specie di ghigno sulla faccia rientrò in classe per sistemare gli appunti di Inglese. Chi la capiva era veramente bravo!




E rieccomi qua! Tra tanti tira-e-molla sono finalmente tornata a continuare questa fic! :) Devo ringraziare di cuore nessieejake per avermi spinto a continuare, grazie mille del tuo commento! ^_^ spero che mi dirai cosa ne pensi di questo nuovo chappy! ;)
Un bacione a chi mi segue e.. al prossimo capitolo! :D

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Capitolo 9
*** Una serata in discoteca ***


CAPITOLO 8
“UNA SERATA IN DISCOTECA”
 
“Hey Cathy, è sabato questa sera, ti va di venire al Blue Angel a ballare?” domandai al telefono alla mia amica. Il Blue Angel era una piccola discoteca situata a Port Angeles.
“Mmm, sì, si può fare. Io ho appena finito di cenare, ora mi preparo” rispose lei dall’altra parte del telefono.
“Non ti sento molto su.. come stai?” le domandai, un po’ apprensiva, sentendola chiaramente giù di corda.
“Bene direi, Nate continua a mandarmi SMS a cui non ho alcuna intenzione di rispondere. Finalmente mi dedica quelle attenzioni che in coppia non mi ha mai dedicato. Peccato sia troppo tardi” fece lei, con tono freddo, cinico.
“Forse per lui è stato solo un periodo, io credo che in fin dei conti tu dovresti riparlargli. Se mi posso permettere sei stata un po’ precipitosa, forse in realtà lui a te ci tiene” provai a replicare.
“Avrebbe dovuto dimostrarmelo quando era ora, adesso è troppo tardi. Finirebbe per farmi cadere di nuovo nella sua rete con le sue sporche moine, per poi trattarmi di nuovo come una nullità. L’ho amato per anni, Nessie, tu lo sai, ma ora sono stanca dei suoi capricci” ribatté lei duramente, mentre si stendeva il fondotinta.
“Capisco, Cathy”.
“Piuttosto, chi ci sarà stasera al Blue Angel?” domandò lei, cercando di cambiare velocemente argomento.
“Dovremmo esserci io, tu, Embry, Quil, Cassie, Sky e Seth. Jake e Leah restano di ronda”.
“Ah già.. Seth. Come va fra voi due ora? Ho visto che siete riusciti a parlarvi normalmente al Texas l’altra sera”.
“Per ora pare vada tutto bene, Seth mi sembra molto diverso. La cotta sembra essergli passata, anche se fra noi due è rimasto un certo imbarazzo. Lui e Jake, poi, sono tornati ad essere grandi amici” risposi, poi sospirai. Seth Clearwater era un immenso punto interrogativo per me, ora. Non sapevo di preciso come comportarmi con lui e più mi sforzavo di apparire naturale, più sembravo impacciata. Come se non bastasse, in quel periodo ero anche terrorizzata dal fatto che Vasilisa fosse tornata in città e la cosa era per me fonte di grande apprensione stress.
“Sono contenta per loro due. Quanto all’imbarazzo tra te e Seth penso sia normale, c’è stato qualcosa di forte fra voi due, non è facile dimenticarlo facilmente..”. Era vero, c’era stato qualcosa fra me e Seth, c’era stato un sentimento, un affetto speciale, dei baci e io non avevo dimenticato. Avevo superato lo sbandamento, non desideravo più stringerlo fra le mie braccia ogni volta che lo vedevo, non desideravo più sentire il contatto del suo corpo muscoloso contro il mio, ma non avevo dimenticato le sensazioni che avevo provato mesi prima. Non avevo dimenticato quel “qualcosa” fra noi, forse non lo avrei dimenticato mai.
“Come ci organizziamo per le macchine?”
“Io, te e Cassie siamo in macchina con Sky, mentre Embry e Quil sono in macchina con Seth. Sky ci passa a prendere alle 23”
“Scusa, come mai Embry, Seth e Quil ci vogliono con loro? Non si divertirebbero molto di più tra loro senza femmine e amici gay d’intorno?”
“L’idea della festa in discoteca è partita da un’idea di Embry che ha invitato Jake che, non potendo venire, ha detto ai suoi amici di portarmi con loro per farmi svagare un po’. Inoltre sarà una buona occasione per far conoscere Cassie e Seth, no?”
“Beneficenza, insomma. Pensa quanto saranno entusiasti di vederci” sbuffò un po’ offesa la mia amica.
“Mm.. non pensiamola in questo modo, dai. Sono nostri amici, saranno contenti di passare la serata con noi”
“Se lo dici tu. Pensi che Seth potrà mai interessarsi alla nostra Cassie? Insomma, è passato poco tempo dalla delusione che gli “inflitto” tu”.
“Non lo so, ma lo spero. Cassie mi sembra una brava ragazza, sarebbe un peccato se Seth se la lasciassi sfuggire. E poi è così carina!”. Sorrisi. Sarei stata davvero felice se Cassie fosse riuscita a far innamorare il buon Seth di lei.
“Sì, probabile che finiscano per mettersi insieme, sono due bravi ragazzi. Ora scusami Nessie, ma devo truccarmi e non riesco a farlo bene se nel mentre parlo al telefono. A dopo” mi salutò frettolosamente e riattaccò.
“A dopo” risposi, ma Cathy aveva già chiuso la conversazione.
La mia migliore amica negli ultimi tempi era diversa, sembrava sempre immusonita, non era più la ragazza scherzosa e simpatica che avevo conosciuto. Era diventata fredda, sprezzante, di poche parole, tutt’altro che socievole. Stava evidentemente soffrendo molto per Nate, anche se non voleva ammetterlo e, anche se tentava di autoconvincersi che lui non fosse il tipo giusto per lei, ero sicura che, o prima o dopo, Cathy e Nate sarebbero tornati insieme. Lei non sapeva stare senza di lui e forse anche l’affascinante vampiro dai capelli rossi era davvero affezionato a lei, nonostante fosse spesso evanescente.
 
Alle 23 in punto, puntuale come non lo era stata mai, Cathy arrivò a casa mia. Era molto carina quella sera, ben truccata, i capelli lunghi e castani le ricadevano fluenti fin sul seno in una elegante acconciatura leggermente mossa. Indossava un top bianco a fiori molto bello che sembrava in seta, una giacca nera, degli shorts neri e dei tacchi alti, neri, con plateau, che mettevano in evidenza le sue gambe, lunghe e slanciate nonostante lei non fosse particolarmente alta.
“Stasera ho deciso che mi darò alla pazza gioia e al rimorchio. Gli faccio vedere io, a Nate Hutchinson, chi è Cathy Stone” fu la prima cosa che affermò appena varcata la soglia di casa mia, ancora prima di avermi salutato. Quell’aria sicura di sé e un po’ altezzosa la rendeva un po’ buffa, soprattutto perché pensava che io mi bevessi la balla del “io non ci penso più a Nate”.
“Certo Cathy, ma Nate non ti vedrà stasera, non ci hai pensato? Cosa intendi fargli vedere?” le chiesi io ridacchiando.
“Innanzitutto non sappiamo se ci sarà o meno, lui e i suoi amici umani sono assidui frequentatori di discoteche come il Blue Angel. Se ci dovesse essere troverà pane per i suoi denti”.
“Come vuoi tu” le sorrisi io.
Dopo una decina di minuti, Sky e Cassie arrivarono a casa mia e partimmo per Port Angeles.
 
“Ehilà, ragazzi!” ci salutò Embry dall’altra parte del parcheggio, appena fummo arrivati “vi aspettavamo”.
“Mamma mia, che gli farei io a quell’Henry..” borbottò Sky a Cathy.
“Si chiama Embry, Sky, e gli piace la mandorla” gli rispose ridacchiando Catherine.
Risi. Erano sempre loro. Anche Cassie ridacchiò, poi vidi che si alzava sulle punte per vedere, oltre i tetti delle macchine se c’era il suo amato Seth.
“Come mai sono in mezze maniche? Siamo a febbraio ed è un freddo cane” domandò Cassie incuriosita. Nessuno dei licantropi, infatti, nonostante le temperature rigide, indossava un cappotto.
Lì per lì non seppi che dire, ma fortunatamente Cathy fu più svelta di me a ribattere “Sono ragazzi sportivi, hanno dei fisici molto robusti”.
“Wow..” mormorò Cassie.
“Be’, entriamo? Ho voglia di un buon Long Island” fece Quil.
“Certo” risposi io e iniziammo a fare la fila per entrare.
“Comunque piacere, io sono Quil” fece il licantropo, allungando la mano a Cassie. La mia amica rimase un po’ stupita nel sentire quanto fossero calde le mani del lupo in T-shirt.
“Noi ci conosciamo già” fece Seth a Cassie, sorridendole. La ragazza arrossì. Quil fischiò e Seth gli allungò una gomitata. Cassie era ancora più imbarazzata.
“Tu non ti presenti, brutto asociale?” fece Quil a Embry, dandogli uno scappellotto in testa. Embry infatti sembrava come imbambolato.
“Ehm.. piacere, io sono Embry Call” borbottò allungandole la mano. Seth rise nel sentirlo dire anche il cognome, mentre Quil non rise affatto e mi guardò, un po’ preoccupato. In quell’attimo capii tutto.
“Io sono Cassie” rispose la mia amica, sorridendogli appena, ma continuando a guardare Seth, invece del ragazzone che, rosso come un peperone, le stava stringendo la mano, guardandola come se di fronte a lui invece che una ragazzina alta si e no un metro e sessanta avesse Adriana Lima. La cosa rischiava di complicarsi non poco.
 
“Cosa? Pensi che Embry abbia avuto l’imprinting con Cassie?” esclamò incredula Cathy.
“Penso proprio di sì. Hai visto come la guardava? E poi anche Quil era preoccupato per l’amico”.
“Ma Cassie è cotta di Seth, è tutta la sera che flirta con lui”
“Già. Sento puzza di guai”
“Io l’unica puzza che sento è di piscio” ribatté Cathy. In effetti eravamo dentro il bagno di una discoteca e le ragazze non erano certo molto pulite a quanto pareva, c’erano chiazze tutt’intorno ai water.
“Non ci scherzerei su, Cathy. Come sai, l’imprinting è una cosa molto seria”.
“Io non penso ci sia pericolo. Non mi sembra che a Seth piaccia granché Cassie” ribatté la mia amica.
“E come fai a dirlo? È tutta la sera che parla con lei!”
“Per forza, lei cerca sempre di stargli vicina e lui è un ragazzo educato e cerca di essere amichevole, però ho visto come la guarda e non mi sembra attratto da lei, non sembra assolutamente che ci stia provando” affermò ancora Cathy, decisa.
“Forse hai ragione tu, io evidentemente non sono così brava a leggere il linguaggio del corpo”. Com’era attenta, Cathy!
 
Uscimmo dal bagno e raggiungemmo il resto della nostra compagnia. Seth e Cassie erano seduti su un divanetto, vicini e stavano parlando fitto, fitto, sorridendosi. Embry, piuttosto giù di corda, si stava scolando il quarto vodka-lemon. Anche se guidava, Embry non aveva di che preoccuparsi, i licantropi non si ubriacavano praticamente mai.
“Sai, Cathy, a me non sembra che Seth disdegni Cassie” le dissi a un orecchio. La mia amica fece spallucce con aria di noncuranza, poi si guardò intorno. Stava cercando Nate, ne ero certa. A un tratto i suoi occhi si spalancarono, rimase impietrita. Mi girai nella direzione in cui stava guardando lei e li vidi: Nate e un’altra ragazza stavano ballando avvinghiati. Lei era bionda, non tanto alta e la prima cosa che si notava di lei era sicuramente il seno, piuttosto prosperoso e lasciato ben esposto da un abitino scollatissimo e molto corto.
“Cathy..” balbettai io avvicinandomi a lei, poggiandole una mano sulla spalla. Capivo quello che provava.
“Allora, che ne pensi? Ora ti sei convinta che è uno stronzo?” ringhiò lei.
“Hey, ma quello non è Nate? Che figlio di buona donna!” esclamò Sky, avvicinandosi a noi.
“Zitto, state tutti zitti!” gridò Cathy. Anche Embry, Quil, Seth e Cassie si accorsero che la mia amica era alquanto alterata. Tremando, Cathy corse fuori.
“Cathy!” gridai, tentando di rincorrerla, ma Seth mi fermò, dicendomi “Vado io Nessie, penso di essere l’unico qui in grado di poterla capire davvero”. Mi sentii morire, rividi quegli occhi tristi che avevo visto mesi prima. Rimasi impalata e lo lasciai andare. Ora, il peso che prima pareva essersi dissolto, era tornato sul mio stomaco. Senza accorgermene, mi ritrovai con gli occhi umidi.
 
SALVE GENTE! SO CHE NON SCRIVO PIU’ DA UN’ETERNITA’, MA L’ISPIRAZIONE E’ TORNATA DI NUOVO E HO DECISO DI PUBBLICARE UN NUOVO CAPITOLO ALLA FANFICTION A CUI HO DEDICATO PIU’ TEMPO IN ASSOLUTO (E, A DIRE LA VERITA’, NON NE HO DEDICATO TANTO). SPERO CHE VI PIACCIA IL NUOVO CAPITOLO, NON MI ASPETTO RECENSIONI A DIRE IL VERO PERCHE’ ORMAI TUTTI I SEGUACI DELLA SAGA DI “WRONG” SI SONO DILEGUATI, MA.. TANT’E’! RINGRAZIO uffauffauffa PER LA RECENSIONE, è GRAZIE A LEI SE L’ISPIRAZIONE MI E’ TORNATA. SPERO DI RISENTIRTI, CARA! CIAO A TUTTI!
 

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