Le doppelganger

di RomeoEGiulietta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Introduzione.

Andare al collage. 
Pff.  
La Katherine Pirce di prima non avrebbe mai accettato.
Avrebbe pensato che fosse una cosa da umani e non da vampiri. 
Eppure.. Ero proprio li. In un college insieme al mio amato Stefan, suo fratello Damon e quella squallida di Elena. 
Si, avevo riavuto Stefan, ero riuscita a farmi perdonare da lui, ma questo non mi costringeva mica ad amarla. 
Era solo una  copia di me venuta male. 
Ma avevo promesso a Stefan di non essere più la solita stronza, egocentrica ed egoista. Avevo promesso di cambiare. 
Il primo passo era stato andare al collage, come dei normali umani, il secondo tenere per me l'odio verso Elena. 
Ma ditemi,come facevo a non odiarla se non la smetteva mai di parlare e costringerci a girare per il campus?  
Io avevo solo voglia di andare in camera, gettare le valigie dove capitava e piombarmi nella camera di Stefan. 
Ormai dipendevo da lui. 
Ogni secondo in sua assenza per me era un'agonia. 
Era persino riuscito a farmi sorridere. 
Sorridere davvero. 
Cosa che non facevo dalla mia trasformazione in vampiro, cioè più di 500 anni fa. 
Lo amavo davvero, per questo non avevo ancora staccato la testa dal collo ad Elena.  Per amore suo. 
Stavamo attraversando l'ennesimo campo verde quando una risata familiare attirò la mia attenzione. 
Non sentivo quella risata.. Da secoli. 
Mi voltai di scatto verso destra, in cerca di quella risata ma, l'unica cosa che vidi fu un ragazzo dai capelli rosso rame che afferrava una ragazza bruna e riccia che, al momento mi dava le spalle. Stavo per rivoltarmi quando la ragazza si girò ed io potei vedere il suo viso. Non era possibile. 
No, non era proprio possibile. 
Quella era.. Ma era morta. 
Sentii Stefan chiamarmi ma la sua voce era lontana. Al momento contava solo quella ragazza bruna. 
Senza rendermene conto iniziai ad avanzare verso di lei a passo accelerato, senza però usare la velocità da vampiro. 
Arrivata a pochi passi da lei le afferrai il polso e la vidi girarsi sorpresa verso di me. Era proprio lei. Gli stessi occhi scuri, lo stesso naso all'insù e le stesse labbra carnose di un rosso insolitamente naturale. 
''Liz?'' chiesi sorpresa con gli occhi che bruciavano ''come puoi essere qui?'' 
La ragazza assunse da subito un espressione crucciata ma venne subito sostituita da un sorriso di scuse. 
''mi dispiace'' disse con voce melodiosa '' io non mi chiamo Liz. Il mio nome é Victoria, Vic per gli amici.''  
La voce. 
Quella era l'unica cosa che non somigliava a Liz.  
La ragazza aveva una voce dolce e gentile, mentre quella di Liz era sempre stata autoritaria e capricciosa. 
''ehm.. Scusami'' mormorai lasciandole il polso e facendo un passo indietro. '' ti avevo scambiata per un'altra persona''  
Senza darle il tempo di rispondere mi voltai e tornai velocemente da Stefan.  
''Perché sei andata da quella ragazza?'' mi chiese lui aggrottando le sopracciglia. ''L'avevo scambiata per una mia vecchia conoscenza'' risposi alzando lo sguardo verso di lui  
''chi?'' chiese ancora A
llora mi voltai e guardai ancora quella ragazza. Correva felice rincorsa da quel ragazzo. Era cosi simile a lei.. Anche la risata e il modo di fare. Tutto mi ricordava lei. 
Lei.. 
''.. Mia sorella'' risposi con gli occhi pieni di lacrime. 



Angolo Autrice****
Come ho già detto spero che vi piaccia e che vi siate incuriositi a leggerla.
Se vi va potete lasciarmi un commento, anche per dirmi cheho sbagliato qualcosa, accetto tutto.
Beh non so che altro dire, se non GRAZIE PER AVER LETTO!
Anche questo per me è importante.
Grazie ancora :D

Baci :*
RomeoEGiulietta

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1


Pov Vic

Amavo il college.
Perchè potevo essere libera!
Non dovevo piu' sopportare i brontolii di mio padre quando uscivo, non dovevo piu' sentirmi le ramanzine di mia madre se facevo un po' più' tardi e potevo dormire tranquillamente la sera senza essere svegliata ogni due ore dal pianto costante ed insistente del mio fratellino di appena 5 mesi.
Con questo non fraintendetemi pero'. Amo la mia famiglia.
Amo mia madre, mio padre e quel bambolotto coccoloso del mio fratellino, e mi mancavano anche, ma la libertà era favolosa.
Il college era favoloso.
Soprattutto se puoi frequentare le lezioni che vuoi la mattina e fare i compiti sul prato con i tuoi amici.
Anzi con il mio amico.
Adrian.
Eravamo cresciuti insieme come due fratelli. Ognuno conosceva tutto, davvero tutto, dell'altro e lo accettava. Tra noi non c'è mai stato nulla al di fuori dell'amicizia, ne da parte sua. Nessuna cotta, nessun innamoramento segreto, nulla. 
Solo per un periodo da parte sua avevo notato un certo interesso sul lato fisico, ma ero riuscita a farlo ragionare.
Non era giusto che gli ormoni influissero sulla nostra amicizia.
E lui l'aveva capito. Perciò' si, eravamo come fratelli e nulla era riuscito a separarci.
Neanche il college.
La prima settimana inizio' alla meraviglia.
La mattina era un piacere andare alle lezione. Incontrare persone nuove, ascoltare il professore spiegare per poi uscire e raggiungere Adrian sul prato.
Tutto era normale, a parte quella strana ragazza che mi aveva chiamata Liz, il mio secondo giorno al college.
Non l'avevo mai vista ma, quando le avevo detto il mio nome, nei suoi occhi avevo letto come un dolore.
Lei quasi ci sperava che io fossi quella ''Liz''. 
''So che è stupido '' dissi una volta ad Adrian mentre riparlavamo di quella ragazza ''Ma per un secondo, dopo aver visto il suo sguardo, mi è quasi venuta voglia di dire che ero io quella Liz che lei tanto cercava.''
''Non devi incolparti di nulla, Vic'' mi rimprovero' lui ''Non ti chiami Liz e non conosci quella ragazza, non puoi sentirti in colpa per questo''
Forse aveva ragione. Anzi lo sapevo benissimo.
Ma mi dispiaceva tantissimo per lei.
Nei giorni successivi la intravidi qualche volta nei corridoi e, solo quando i suoi occhi si piantavano su di me, il dispiacere tornava.
Stava sempre insieme ad una ragazza che probabilmente era la sua sorella gemella per la somiglianza, e a due ragazzi, entrambi di una bellezza mozzafiato.
Per alcuni giorni i nostri incontri si limitavano a questo. 
Qualche sguardo nel corridoio o alle lezioni che frequentavamo insieme. 
Ma poi, un giorno, voltando l'angolo ci ritrovammo facci a faccia e non riuscii a non sorriderle.
''Scusami'' sussurrai abbassando lo sguardo sul pavimento ''Non guardavo dove andavo''
''Tranquilla'' rispose lei guardandomi senza sorridere ''Facevo la stessa cosa anche io''
Fece per andarsene ma, a quel punto, non riuscii a stare zitta.
''Chi era Liz?'' dissi senza riuscire a fermarmi ''O chi è?''
''Come scusa?'' mi chiese lei confusa 
''La ragazza per cui mi hai scambiato.. chi è?'' chiesi ancora
''Era mia sorella''Rispose lei assumendo un'espressione dura. ''Ma è morta''
''Oh. mi dispiace' commentai sentendomi ancora di più' in colpa ''Non avrei dovuto chiedere, scusa''
''No, infatti'' ribatte voltandosi.
Fece un passo ma poi si blocco e torno' a voltarsi verso di me.
''Scusa'' mormoro' quasi come se fosse costretta ''Il fatto è che il ricordo di lei ancora mi fa male. ''
''OH, non devi scusarti. È normale. Anche io sarei distrutta se mio fratello morisse. Gli voglio bene, è normale.''
''Ma io non volevo bene a mia sorella. Mi fa ancora male solo perché è stata colpa mia la sua morte.''
La rivelazione mi lascio scioccata.
''Com'è.. com'è possibile che non volevi bene a tua sorella`'' chiesi a bocca aperta.
''È complicato.. e comunque non sono affari tuoi.''
Detto questo mi volto' le spalle e se ne andò' lasciandomi sola, in mezzo al corridoio.

Angolo Autrice**

Qusto è il secondo capitolo!
Non ho ricevuto ancora nessun commento ma sono speranzosa!
Fatemi sapere cosa nepensate!

Di nuovo Baci :*
RomeoEGiulietta

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