Anime unite da catene invisibili di Hagne (/viewuser.php?uid=33495)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cerco di odiarti ***
Capitolo 2: *** Scomparsa nel nulla ***
Capitolo 3: *** Tra le grinfie del diavolo ***
Capitolo 4: *** Chiusi nell'oblio ***
Capitolo 5: *** Cosa sono? ***
Capitolo 6: *** Ti amo, qualsiasi cosa tu sia diventata ***
Capitolo 7: *** Non è ancora finita... ***
Capitolo 8: *** Finalmente a casa ***
Capitolo 9: *** Perchè mi fissate ? ***
Capitolo 10: *** Incomprensioni ***
Capitolo 11: *** Promessa di matrimonio ***
Capitolo 12: *** L'incubo divenuto realtà ***
Capitolo 13: *** IL MIO NOME SIGNOR CULLEN è ISABEL ***
Capitolo 14: *** UNA NUOVA POSSIBILITà ***
Capitolo 15: *** MA........TI AMO ***
Capitolo 16: *** SOGNO O SON DESTO .... L'INCUBO è TORNATO ***
Capitolo 17: *** OCCHI VERMIGLI ***
Capitolo 18: *** THE END ***
Capitolo 1 *** Cerco di odiarti ***
Le
lacrime scendevano irrefrenabili dagli occhi scuri di Bella, il volto
nascosto tra le braccia nel tentativo di soffocare invano i singhiozzi
che le stavano squassando il petto. Lenti e invisibili cadevano i pezzi
del suo cuore distrutto, raso al suolo da quella misera parola.
Addio.
Sentì la
sua anima tormentata chiedere pietà per il dolore atroce che
sembrava averla portata all’inferno.
Alzò lo sguardo, puntandolo sulla luna piena alta nel cielo.
Lui, il suo angelo, l’aveva abbandonata.
Senza motivazione,
senza spiegazioni, solo con quella parola detta con un tono freddo,
distaccato, come se di lei non gliene importasse minimamente.
Erano ormai passati
due mesi dalla partenza di Edward e da quel giorno Bella aveva perso la
voglia di vivere.
Aveva dolorosamente compreso che quel vampiro non l’aveva mai
amata.
L’aveva usata per movimentare la sua
eternità annoiata, giocando con il suo cuore a suo
piacimento, ammaliandola con quegli sguardi colmi d’amore che
sempre le rivolgeva. Tutte menzogne, bugie.
E dopo quei mesi
d’agonia, Bella decise di cancellare l’immagine di
quel ragazzo che era entrato con prepotenza nella sua vita donandole
sogni d’amore e felicità, e che con altrettanta prepotenza
l’aveva abbandonata con il suo dolore e le sue
lacrime.
Si alzò,
aprendo la finestra della sua stanza con un gesto rabbioso, sentendo il
vento gelido accarezzarle la pelle.
E per un secondo nella sua mente il vento venne sostituito da
due grandi mani bianche e fredde.
Scosse la testa
sentendo il suo cuore sanguinare.
La sua anima, seppur
ferita, si rimise in piedi, così come raccolse con lentezza
ciò che rimaneva del suo cuore.
E da angelo Edward Cullen per lei diventò demone
crudele.
Così, con
la forza dei disperati, strinse gli occhi scuri, gridando con tutta la
rabbia repressa ciò che sentiva per lui.
Non più amore, ma odio, un odio talmente profondo
da impiantarsi nel suo cuore offuscando il suo amore per lui.
< Ti odio
Edward Cullen > da quella voce trasparì furia,
rabbia, dolore, tristezza, risentimento e odio per la persona che le
aveva catturato il cuore e che ormai non poteva più
riprendere.
°°°
Due occhi color
topazio si aprirono di scatto nelle tenebre.
Un bellissimo ragazzo di circa diciotto anni alzò
il volto al manto celeste offuscato da alcuni alberi. E di nuovo
sentì strisciare come un serpente dentro di lui un dolore
pressante che sembrava volerlo uccidere.
Avrebbe preferito
morire piuttosto che sopportare quel dolore che albergava nel suo cuore
ormai morto da tempo.
La leggera brezza
scosse i capelli rossicci del ragazzo, Bella, mentre il
suo sussurro fu accompagnato da un fischio del vento come se volesse
portare via quel nome. Edward Cullen si prese la testa tra le mani
maledicendo quell’amore profondo che continuava a corrodergli
il cuore.
Aveva passato tutta
l’eternità in solitudine, seguito solo dal vento
gelido, ma quando aveva visto lei gli era sembrato di rivivere.
La prima volta che la
vide sentì come se il suo cuore fosse tornato a battere.
Si alzò in
piedi guardandosi intorno.
Lo circondava solo una
folta vegetazione, niente di più, era solo, solo per sempre.
Gli occhi color topazio, straziati, si posarono su un punto lontano, e
proprio lì intravide una figura nascosta all’ombra
di un grande albero.
Spinto da una forza a
lui sconosciuta si mise a correre velocemente e in meno di un secondo
si ritrovò di fronte a quella figura.
Fu come se il suo
corpo prendesse fuoco quando gli apparve davanti la figura di Bella.
I lunghi capelli castani scuri mossi dal soffio leggero del
vento, le labbra rosse e carnose curvate in un dolce sorriso, la pelle
lattea e quei due magnifici occhi scuri, pozzi senza fondo dove si era
perso troppe volte.
Il corpo snello
avvolto in un leggero vestito bianco mosso dal vento, sembrava un
angelo, il suo angelo.
Alzò una
mano piangendo lacrime invisibili.
Bella, la ragazza
gli sorrise più apertamente finchè non vide un
braccio avvolgerle la vita e dall’ombra uscire Jacob Black,
un sorriso cattivo sulle labbra.
< Mi dispiace
freddo ma lei è mia ora > quella parole mandarono su
tutte le furie Edward che si scagliò su di lui colpendolo
con un pugno.
L’albero
cadde a terra rotto dal colpo del vampiro, era solo un sogno.
Si portò la
mano intatta tra i capelli, urlando di dolore per ciò che
stava passando.
È colpa tua, sei tu
che l’hai lasciata andare, una vocina velenosa
continuava a rimbombargli nella testa.
È per il suo bene,
il sussurro di Edward risuonò per l’immensa
foresta come un tuono.
Era per il suo bene,
lui era un mostro e poteva farle del male.
Cercò di
convincersi di questo ma più ci pensava, e più si
accorgeva di quanto le sue convinzioni andassero lentamente sfaldandosi.
Si mise a correre
senza meta continuando ad urlare tutto il suo dolore, così
come Bella dalla sua finestra urlava il suo.
Le urla di due persone
legate da un amore immortale da cui nessuno dei due poteva sfuggire.
E per quanto entrambi
cercassero di odiarsi a vicenda, sapevano in fondo al loro cuore che
erano tutte bugie.
Era come un castello di carta che a un solo soffio di vento
sarebbero crollato.
Un muro di
falsità per coprire una verità troppo dolorosa da
accettare.
Questo era
ciò che cercavano di fare, ma nessuno dei due sapeva
ciò che stava per accadere.
Perché c
‘era qualcuno che nell’ombra bramava un' anima.
Una creatura oscura
progettava nell’ombra il rapimento di colei alla quale
apparteneva quell’anima così battagliera e potente.
L’anima di
colei che quella sera decise di rinnegare quell’amore
maledetto.
Continua...
Ciao ho pensato di fare una fanfiction su questa coppia
perchè l'adoro, spero che siate interessati alla trama! Vi
assicuro che ce ne saranno delle belle e che ci saranno molti capitoli
e colpi di scena. Spero che mi lasciate dei commenti,
affinchè io la posa continuare, e che vi piaccia.
Vi avviso che sono per gli Happy Ending perciò spero che
piacciano anche a voi.
Vi ringrazio in anticipo, baci baci Gold Eyes
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Capitolo 2 *** Scomparsa nel nulla ***
Bella sentì
qualcosa di freddo toccarle la guancia.
Riaprì gli
occhi, assonnata, stupendosi di trovarsi davanti un paesaggio invernale.
Si guardò
confusamente intorno, accorgendosi con rammarico di essersi
addormentata con il volto sul davanzale.
Si alzò
sentendo tutti i muscoli indolenziti.
Bene si disse,
quale modo migliore di cominciare la giornata?
Guardò la
sua stanza con attenzione, e solo quando posò lo sguardo
sulla sveglia vicino al letto si accorse di che ore fossero . Le 7.45?
Si mise a correre
verso la porta quando la sua proverbiale goffaggine la fece inciampare
nel suo zaino, facendola cadere inevitabilmente per terra.
Rimase distesa non
trovando la forza di rialzarsi, lasciando così che la mente
tornasse alla sera precedente, alla decisione che aveva deciso di
prendere.
< Edward
> quel nome uscì inconsapevolmente dalle sue labbra.
Battè
rabbiosamente un pugno sul pavimento.
Stupida
!
Doveva smettere di
pensarlo, non sarebbe più tornato e lei doveva farsene una
ragione.
La porta si
aprì d'improvviso, lasciando intravedere la figura di
Charlie, sorpreso di vedere la figlia distesa sul pavimento a parlare
da sola.
Intimorito fece un
passo avanti, cercando di richiamarla < Bells , che stai facendo
? >.
Solo allora Bella,
rossa di vergogna, si accorse del padre.
Sospirò,
chiudendo gli occhi con forza prima di parlare < Sto facendo
Yoga >.
Charlie aggrottò le folte sopracciglia, guardando un' ultima
volta il viso arrossato della figlia prima di uscire borbottando tra
sé e sé < I giovani d’oggi e
cos’ è questo yoga , sarà un
cantante….>, chiudendosi la porta alle spalle.
Rimasta
sola, Bella decise di vestirsi per andare a scuola e cercando di fare
meno danni possibili entrò in bagno facendosi una doccia
rilassante.
Sotto il caldo getto
d’acqua lasciò che tutti i brutti pensieri
scivolassero via così come l’acqua su di lei.
Si vestì in
tutta fretta, salutando con un gesto della mano Charlie prima di uscire
di corsa da casa, e quando affondò i piedi in qualcosa di
particolarmente freddo si accorse dell’intero paesaggio
coperto dalla neve.
< Oh no>
sbottò .
Sconsolata salì sul suo pick-up, pensando a quello che si
sarebbe verificato oggi a scuola, battaglia di palle di neve! Che emozione!
Quando scese dalla
macchina per correre in classe sentì una strana sensazione
impossessarsi di lei.
Si sentiva come
osservata.
Si voltò,
guardandosi intorno circospetta, finchè non la colse un
brivido lungo la schiena, e non era certo per il freddo.
Corse verso
l’entrata della scuola richiamando Jessica ad alta voce,
entrando in fretta e furia nell’edificio.
Percorse i corridoi,
ansiosa, sentendo quella sensazione farsi sempre più forte.
Incontrò molti sguardi maschili sorridenti, come ormai
accadeva da tempo, ed entrò in classe sedendosi
all’ultimo banco e poggiando il capo sulle braccia.
Chiuse gli occhi
cercando di calmarsi e di convincersi che non stava succedendo niente,
che era una sua impressione e che …< Bella >.
Sobbalzò
trovandosi davanti un Mike piuttosto sorpreso.
Si portò una mano sugli occhi sentendo la testa
girare < stai bene ?> .
La voce preoccupata di
Mike la riportò alla realtà.
Con un sorriso forzato
si alzò in piedi per poi sentire degli strani cerchi alla
testa e cadere per terra, vedendo come ultima cosa il volto preoccupato
del suo compagno.
°°°
< Edward?
>
Il vampiro, sentendo
la voce di sua sorella Alice sparì via uscendo nuovamente
fuori di casa verso la radura lì vicino.
Appena Alice mise
piede in cucina si rattristò notando l’assenza del
fratello, così si voltò trovando Carslie, il
volto pallido leggermente cupo.
< Dobbiamo fare
qualcosa o morirà di fame > .
Entrambi i vampiri guardarono preoccupati dalla finestra la
figura di Edward scomparire tra le fronde degli alberi.
°°°
Un silenzio
inquietante popolava la foresta, nemmeno un rumore ad interrompere
quella tortura.
Il vampiro,
sorpassando l’albero che l’altra sera aveva buttato
giù si sedette su un tronco lì vicino,
notando la neve che copriva la radura.
Mille pensieri gli
occuparono la mente, tutti incentrati su una bella ragazza dai lunghi
capelli castani.
Si toccò le
evidenti occhiaie violacee sotto gli occhi. Non mangiava da settimane,
e strano ma vero non aveva sete.
Continuò a
guardare la neve immaginando ciò che Bella stesse facendo, attenta a schivare le palle di
neve che Mike le lanciava, o a stare chiusa in mensa a mangiare con
Maria, o a ricevere una pallonata in testa da qualche compagno.
A quel pensiero
sorrise.
Non pensava certo che
si trovasse in infermeria.
°°°
Quando Bella
riuscì ad aprire gli occhi notò per prima cosa il
soffitto bianchissimo e un forte odore di pulito.
Cercò di
alzarsi ma una mano calda le prese un braccio facendola ricadere sul
letto .
La vista era opaca, ma riuscì ad intravedere il
bel viso di Mike ancora abbastanza preoccupato.
Sospirò pesantemente, accorgendosi solo ora di
trovarsi in infermeria, ma perché?
< Cosa ci
faccio qui? >
Sentì il
materasso piegarsi sotto il peso del suo compagno e qualcosa di caldo
accarezzarle la testa.
< Sei svenuta,
l’infermiera ha detto che forse non hai dormito molto la sera
precedente >
Bene, era svenuta
perché aveva pensato ad Edward, un motivo in più
per cercare di odiarlo.
Bè, non le
andava proprio di restare tutta la giornata coricata su quel letto,
doveva distrarsi !
Si alzò,
evitando con delicatezza le attenzioni morbose di Mike.
Si rimise in piedi
sistemandosi meglio il maglione rosso che indossava.
< Bella
dovresti coricarti > < Non preoccuparti Mike sono in gran
forma, forse ero troppo stanca, ma ora mi sono ripresa. Andiamo?
>.
Il compagno le sorrise
titubante, pronto a prenderla nel caso di un altro svenimento, ma
ciò non sarebbe successo si ripromise la ragazza.
Bella aveva cominciato
ad odiare il modo in cui le persone la trattavano.
Come una bambola di
cristallo, e di questo si sbagliavano di grosso.
Nei corridoi Bella
notò confusa il silenzio che vi regnava, come se non ci
fosse nessuno in quella scuola.
Si voltò
verso Mike che aveva un bel sorriso sul volto, allarme rosso !
Qualcosa le diceva che
era stata lasciata all’oscuro di qualcosa, specialmente
quando si accorse che tra le braccia il suo compagno c'era il suo
cappotto.
< Dove stiamo
andando? >
Mike non
parlò, portandola fuori nel giardino e mettendole sulle
spalle il suo giubbotto bianco.
Spalancò
gli occhi notando tutta la sua classe intenta a giocare a palle di neve.
Ma che ci facevano
tutti fuori ?
Era ora di lezione !
Vide Maria correrle
incontro e abbracciarla forte.
< O bella ci
hai fatto preoccupare tutti, sei sicura di star bene ?
>
Annuì
d’istinto notando un ragazzo della sua classe con una video
camera in mano mentre filmava i compagni giocare.
O no no no no no no!
< Maria ma
perché quello sta usando una video camera ? >
L’amica
sorrise prendendola per mano, e dopo averla aiutata ad indossare il
giubbotto si diresse verso i compagni agitando la mano.
Tutti gli sguardi si
posarono dolci su di lei, specialmente quello di Jessica.
Forse avevano capito
il motivo del mio svenimento.
Bella si
fermò trascinando con lei anche l’amica.
Odiava essere un libro
aperto per chiunque.
Tranne
che per lui.
Quella vocina la fece
infuriare e prendendo un po’ di neve tra le mani la
lanciò contro un albero.
Maria le strinse la
mano cercando di confortala, capendo ciò che stava provando.
In risposta Bella
sorrise decidendo almeno quella volta di giocare a palle di neve con
gli altri.
Così,
sorprendendo tutti e se stessa, fece un palla di neve tirandola contro
il povero Mike dal cui sguardo la ragazza capì che
si era cercata la guerra.
La risata di Mike
risuonò per il cortile così come quello dei suoi
compagni, indovinate perché ?
Risposta
più ovvia non c’era.
Era scivolata per
terra finendo distesa sulla neve.
Imbarazzata, divenne
rossa dalla vergogna cercando di rimettersi in piedi, ma per quanto
tentasse non vi riusciva.
Con orrore
notò il suo compagno con la video camera avvicinarsi di
corsa verso di lei per riprenderla.
No! Non poteva
essere ripresa !
Fece leva sulle mani
per alzarsi, ma era troppo tardi, l’obbiettivo era puntato su
di lei.
Rimase seduta voltando lo sguardo arrossato verso la telecamera e
sorridendo al compagno, fece una linguaccia che fece scoppiare a ridere
gli amici e così anche lei.
Continuarono a giocare
insieme e per la prima volta Bella dopo quei dolorosi mesi
riuscì a ridere con sincerità.
Non prese nemmeno a
schiaffi il povero Mike che la prese in braccio.
Si stava divertendo,
ma comunque il pensiero di Edwrd continuava a tormentarla.
Salutò la telecamera con sorrisi e baci quando
sentì quella strana sensazione ritornare a tormentarle la
mente.
Si voltò,
sentendo qualcuno invocare il suo nome, una voce sconosciuta.
Si avvicinò
al punto in cui sentiva provenire quel suono.
Mike e i compagni la
guardarono straniti dirigersi dietro la scuola, quando tutti videro due
braccia bianche afferrarla e scomparire con Bella che urlava di terrore
facendo cadere a terra la video camera del compagno che accorse seguito
dai compagni ad aiutarla.
Ma quando giunsero nel
punto in cui avevano sentito l’urlo, trovarono solo il suo
giubbotto e di lei nessuna traccia.
Ignaro di
ciò che stava accadendo alla sua Bella, Edward continuava a
rimuginare sui ricordi del passato nei quali lei era la protagonista,
non sapendo che ben presto sarebbe corso disperato alla ricerca di
colei che priva di coscienza veniva portata via lontano da suo padre e
da lui.
Rapita da colui il quale voleva placare la sete che
aveva di lei.
Continua...
Dedico questo capitolo a Ciccio Dè, un bacione! E ringrazio
anche ROoCullen e Black Angel! Spero che anche questocapitolo via
piaccia.
Ci vediamo alla prossima e commentate numerose
Kiss Gold Eyes
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Capitolo 3 *** Tra le grinfie del diavolo ***
Un forte dolore alla
testa riportò Bella alla realtà.
Aprì
lentamente gli occhi, sentendosi avvolta da qualcosa di gelido.
Cercò di
mettere a fuoco ciò che le stava davanti e rimase sorpresa
di trovare un bellissimo ragazzo dalla pelle pallidissima con
corti capelli biondo grano e due magnifici occhi color caramello
stringerla tra le braccia.
Un vampiro.
Allarmata si
guardò intorno, ancora frastornata dal forte dolore alla
testa.
Tentò di
trovare con lo sguardo i suoi compagni ma quando notò gli
alti abeti e un paesaggio a lei sconosciuto fu percossa da brividi di
paura.
Si mosse sentendo
però le braccia d’acciaio del ragazzo stringersi
con più forza intorno alla sua vita, bloccandole ogni
movimento.
Lo fissò
ancora intontita negli occhi, rimanendo indifferente alla bellezza del
ragazzo e a quegli occhi magnetici.
Che cosa voleva un
vampiro da lei ?
Socchiuse gli occhi
scuri, guardandolo senza la benché minima paura.
< Chi sei ?
> .
Il vampiro
ghignò, accarezzandole la guancia con le nocche bianchissime.
< Piccola umana
non hai paura di me ? >
Sfoderò i
lucenti canini, ma Bella non fece una piega.
Priva di forze non
provò nemmeno a liberarsi dalle braccia di quel diavolo
mascherato da angelo.
<
Perché dovrei avere paura ? >
Il vampiro fu come
compiaciuto dal comportamento di lei, infatti sorrise lasciandola
libera e mettendosi di fronte a lei.
Notò il
corpo perfetto del ragazzo nascosto da un maglione nero e dei pantaloni
bianchi.
Sembrava un ragazzo
comune all’apparenza, ma quella bellezza così
sublime era ultraterrena. Era troppo perfetto per poter essere reale.
Si appoggiò
al tronco di un albero cercando di non perdere l’equilibrio.
Lo vide inchinarsi di
fronte a lei sfoderando un sorriso seducente.
< Mi scuso per
la mia maleducazione, mi chiamo Cristopher mia dolce Bella >
Come faceva a sapere
il suo nome?
Si guardò
intorno, cercando di trovare una via fuga, ma davanti a lei si
estendevano una moltitudine immensa di alberi, nient’altro.
Bene, poteva
nascondersi, o almeno poteva provarci.
Si voltò
verso Cristopher, notando lo sguardo calmo del vampiro, troppo calmo.
Che avesse qualche potere speciale ?
Bè, non
gliene importava un granchè in quel momento.
Così, con
uno scatto improvviso si mise a correre schivando alcuni rami sporgenti.
Si voltò
indietro per vedere cosa stesse facendo il vampiro, quando
notò la sua assenza.
Accidenti
!
Aumentò
l’andatura, guardando di fronte a sé con
determinazione.
Che cosa voleva quel
vampiro da lei ? Perché attirava sempre quegli esseri ?
Oltrepassò
un tronco caduto con difficoltà, portandosi le braccia
davanti al viso come protezione, ma quando riaprì gli occhi
si ritrovò avvolta nuovamente dalle braccia del vampiro che
le tappò la bocca abbracciandola stretta.
Cristopher rise del
coraggio della ragazza, le sfiorò con le labbra fredde la
guancia pallida facendola fremere.
< Ho passato
secoli a cercare un anima come la tua, ed ora che ti ho trovata ti
farò mia per l’eternità
>
Terrorizzata per
quello che aveva intenzione di fare cercò di divincolarsi
dalla sua presa, sentendo le lacrime uscire prepotentemente dai suoi
occhi ora lucidi.
Disperata
urlò con la mano di lui premuta sulle sue labbra, ma per sua
sfortuna ne uscì solo un rantolo incomprensibile.
No, non
poteva essere morsa. Non voleva essere morsa. Non da lui !
Cercò di
allontanarlo con le braccia, ma la stretta del vampiro era ferrea, non
aveva via di scampo.
Pregò con
tutta se stessa di stare solo sognando, ma quando sentì
qualcosa di acuminato perforarle il collo urlò con tutta
l’anima un nome che rimbombò per
l’intera radura spegnendosi in un secondo.
°°°
Che cosa era stato ?
Edward si
alzò fulmineo, guardandosi attorno preoccupato.
Aveva sentito la sua voce
chiamarlo, non poteva essersi sbagliato.
Bella lo aveva
chiamato, ne era più che sicuro.
Doveva chiederne
conferma ad Alice.
Uscì di fretta dalla foresta, spalancando la porta
della sua nuova casa per cercare con lo sguardo la sorella.
< Alice!
>
La ragazza comparve da
dietro una porta e quando vide lo sguardo terrorizzato del fratello si
catapultò verso di lui, sorreggendolo prima che cadesse.
< Edward
cos’hai ? >
Il vampiro non
riusciva nemmeno a parlare, tutti quei giorni senza cibo cominciavano a
farsi sentire.
Strinse la mano della
sorella con forza, fissandola negli occhi che tutto vedevano.
< È
successo qualcosa a Bella! Dobbiamo andare a cercarla >
Alice
strabuzzò gli occhi alle parole del fratello.
Stava delirando!
Lo alzò
senza il minimo sforzo, trascinandolo sul divano poco distante dove lo
distese, inginocchiandosi di fianco a lui.
< Edward stai
delirando, non è successo niente a Bella, altrimenti
l’avrei vista. Ti prego mangia qualcosa, non puoi continuare,
così morirai di sete !>
Il vampiro
però non ascoltava le suppliche della sorella.
Nella testa sentiva
rimbombare incessante l’urlo disperato di
Bella,così struggente da perforagli come una lama il cuore
già morto.
No, non era una
allucinazione, lei lo stava chiamando.
Aveva fatto un errore
madornale ad abbandonarla perché così aveva
smesso di vivere, o almeno di avere qualcosa per cui continuare
quell’assurda eternità.
Perché era
stato così stupido ? Perché l’aveva
abbandonata ?
Doveva tornare da lei,
subito.
Cercò di
alzarsi ma sentì due forti braccia farlo ricadere sul divano.
Aprì gli
occhi, trovando Emmet, il volto congestionato dalla rabbia.
< Dove hai
intenzione di andare ? > .
Tutta la famiglia
Cullen si riunì attorno ad Edward che continuava ad invocare
il nome di Bella.
Nessuno gli diede
ascolto, pensavano fosse solo un' allucinazione, e non sapevano quanto
si sbagliassero.
Perché
mentre Carslie addormentava con la forza il vampiro in un sonno senza
incubi, molto lontano piccole gocce di sangue stavano macchiando il
manto bianco della neve.
°°°
Non sarebbe venuto,
lui non sarebbe venuto mai più.
Cristopher la teneva
tra le braccia, stringendola a sé mentre continuava a
succhiarle il sangue con un desiderio crescente.
Bella continuava a
versare lacrime sentendo la vita abbandonarla lentamente.
Nessuno poteva
aiutarla ormai, nemmeno lui.
L’immagine
di Edward occupò prepotente la sua mente, scaldandole il
cuore.
No, non voleva
diventare vampiro, non così, non da lui.
Non voleva perdere il
calore che quell’angelo dai capelli ramati adorava.
Non voleva che il suo
cuore smettesse di battere.
Non voleva diventare
fredda, gelida.
Lei si ribellava, la
sua anima si ribellava.
Sentì
qualcosa spingerla a opporsi a quel destino a cui non voleva dar retta.
Non voleva diventare
un essere che uccideva le persone per berne il sangue.
Strinse tra le mani il
maglione del ragazzo spostandolo da sé.
Non avrebbe permesso
nulla del genere.
Cercò di
allontanarlo e si stupì di vederlo sbattere violentemente
contro un albero. Cosa era successo ? Cosa aveva fatto ?
Ora però
non aveva importanza, aveva la possibilità di scappare.
Si voltò
pronta a correre quando sentì qualcosa stringerle il polso.
Si voltò
furiosa, trovando il bellissimo volto di Cristopher completamente
trasformato in una maschera di follia.
Il vampiro si
leccò il labbro inferiore sporco ancora del sangue di Bella.
< Dove credi di
andare ? Sei troppo preziosa. Voglio la tua anima, diventerai mia, non
puoi fare altrimenti >
Uno strano fuoco
scoppiò dentro di lei d'improvviso.
No. Non sarebbe
diventata così.
< Non osare toccarmi hai capito !
> il suo urlo si trasformò in una massa invisibile
che si scagliò sul vampiro spedendolo per terra.
Bella strinse gli
occhi furiosa.
Non sarebbe diventata
così, a costo di togliersi la vita.
Fissò un
ultima volta Cristopher, mettendosi a correre il più veloce
possibile per allontanarsi dal vampiro il quale, rimessosi in piedi,
fissò possessivo la figura di Bella scomparire tra gli
alberi.
Aveva risvegliato
qualcosa dentro di lei, l’anima che tanto bramava.
Un' anima così potente e forte da non poter essere
neanche sfiorata da uno sguardo senza restarne schiacciati.
Bella correva veloce
tra gli alberi, sorprendendosi della sua agilità, forse il
veleno stava cominciando a fare il suo effetto. Si stava trasformando.
No. Doveva uccidersi,
era l’unica soluzione possibile.
Si portò
una mano al collo sentendo il dolore farsi più acuto.
Sbucò fuori
dalla foresta, trovando davanti a sé una piccola cittadina.
No. Non poteva andare
lì, c’erano umani, poteva far loro del male.
Fece un passo
indietro, ma le forze cominciarono a mancarle.
Si accasciò
a terra mentre sentiva il sangue spargersi sulla neve con le sue
lacrime.
Sia Edward che Bella
chiusero gli occhi nello stesso momento con il pensiero
dell’altro in mente.
E mentre il vampiro veniva circondato dalle tenebre, Bella
cadeva in un baratro profondo, oscuro, dove tutto per lei sarebbe
cambiato, o almeno così pensava.
Continua...
Ringrazio tutti quelli che stanno leggendo questa fanfiction, anche
quelli che nn lasciano commenti. Spero che anche questo capitolo vi
piaccia! Commentate mi raccomando!
Al prossimo capitolo
Baci Gold Eyes
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Capitolo 4 *** Chiusi nell'oblio ***
L’
oscurità regnava sovrana nella mente di Bella, sottoposta a
continui dolori a causa del veleno che continuava a circolare nel suo
corpo.
Non riusciva a trovare
nessun sollievo, al contrario, sentiva il dolore farsi sempre
più forte, penetrante.
Perché ?
Perché?
Era questa la domanda
che la ragazza continuava a rivolgersi.
Perché a
lei? Che cosa aveva di tanto speciale da finire sempre in quelle
situazioni ? Che cosa voleva dire quel vampiro con la sua anima ?
Cosa volevano tutti da
lei?
Cercò di
riprendere coscienza ma la sua mente vagava senza una meta precisa,
andava alla deriva come una foglia in balia di un forte vento,
continuava inesorabilmente a cadere nell’oblio.
Sentiva le forze
abbandonarla lentamente e il suo cuore diminuire i battiti.
Il calore che a poco a
poco lasciava le sue membra e il fuoco che sembrava ustionarle la pelle.
Quel dolore
però per lei era sopportabile, perché aveva
patito un’agonia ancora più forte, ma non fisica,
bensì mentale, molto più dolorosa della morte
stessa.
Perché
prima o poi le ferite del corpo si rimarginano, con il tempo si
cancellano e di loro non rimane più niente.
Al contrario di quelle
del cuore che si cicatrizzano, ma che a un minimo gesto possono
riaprirsi bruciando ancora più di prima.
E lei aveva una ferita
profonda che continuava ancora a pulsare frenetica e che, ne era
sicura, non si sarebbe mai più rimarginata.
Perché quel
vampiro dai capelli ramati le aveva diviso il cuore in due portando
l’altra metà con sé.
Masochista
com’era ripensò al giorno in cui lui se ne era
andato senza neanche una spiegazione.
Immobile, l’aveva fissata con quell’aria
di superiorità, lasciandole come unica cosa il dolore e la
disperazione.
Ricordava esattamente
ciò che era successo, nei minimi particolari.
Si trovavano nella
foresta in cui Edward le aveva mostrato il suo aspetto sotto i raggi
solari.
Erano sotto un albero, riparati dal sole battente.
Quel giorno Bella
aveva notato già in precedenza che qualcosa non andava,
specialmente quando lui le aveva chiesto di andare lì.
Non ne aveva capito il
motivo, ma quando si trovò il vampiro davanti, attraverso lo
sguardo freddo che le rivolse capì che stava per succedere
qualcosa che avrebbe preferito non vivere.
< Cosa
è successo ? >
Ricordava la sua voce
tremula, e anche l’espressione indifferente del vampiro.
< Me ne vado
>
Sentì come
se stesse rivivendo una seconda volta quel momento, quando il suo cuore
si sbriciolò.
< Cosa ? ma
… >
< Addio
>
E poi era sparito
dalla sua vita senza neanche lasciarla parlare.
Senza gridargli la sua
rabbia.
Senza rinfacciargli la
sua vigliaccheria.
Era fuggito.
Era scappato via da
lei, perché non l’amava, di questo se ne convinse
più avanti.
Quel giorno il suo cuore smise di battere, ma non per il
morso di Edward che tante volte aveva perfino sognato, ma
perché il suo povero cuore era stato raso al suolo da una
semplice parola bruciante
come l’inferno che incise a sangue nella sua mente dalla voce
d’angelo di quel vampiro.
Il dolore per la
ferita aumentò diventando ancora più intenso.
Ciò che si
chiedeva con rabbia era come facesse ancora ad amarlo.
Come facesse a
desiderarlo con tutta l’anima dopo quello che le aveva fatto.
Era pazza. Era una
pazza masochista, niente di più.
Un altro dolore,
acuto, la portò ancora più in fondo, conducendola
ad un punto da cui non avrebbe più fatto ritorno. Non
c’era nulla a cui aggrapparsi ormai, lui l’aveva
abbandonata.
Ma c’era una
piccola parte di lei, cocciuta, che credeva ancora nel suo ritorno.
E fu proprio questa
piccola fiamma di speranza a risvegliare in lei la forza di riprendersi.
Forse non poteva
più averlo, ma non per questo doveva arrendersi a quel
destino aspettando docile la sua fine.
Non
l’avrebbe permesso.
Si aggrappò
con tutte le sue forze ai ricordi più belli.
Ripensò a
sua madre, a Charlie, a Maria, ai suoi amici, alle persone che le
volevano bene e poi a lui.
Lo rivide, bello come
un dio greco con il suo sorriso sghembo solo per lei.
No. Non sarebbe finita
in fondo, non l’ avrebbe permesso.
Non avrebbe permesso a
nessuno di cambiarla.
Così, con
la forza dei folli, si arrampicò lentamente in superficie,
vedendo una piccola luce farsi sempre più vicina.
Non
cederò.
E con questo pensiero
un passo alla volta cercò di risalire le scale della sua
vita.
°°°
Intanto a Forks la
situazione era ormai fuori controllo.
Erano passate due
settimane e le ricerche di Bella erano sempre a un punto morto.
Charlie aveva persino trasmesso tra le città
locali la notizia del rapimento di sua figlia perché era
ciò che tutti pensavano dalle testimonianze dei compagni che
avevano ammesso di aver visto due braccia afferrala.
Diffusero foto e il
filmato della sua scomparsa.
La notizia si era
sparsa a macchia d’olio per le zone circostanti e la faccenda
venne anche menzionata in molti telegiornali, non solo locali.
Il poliziotto ebbe il
supporto dei colleghi esteri che intrapresero anche loro le ricerche
della ragazza.
Non c’era
persona che non sapesse della scomparsa di Bella, a parte una famiglia
di nostra conoscenza che rimaneva vigile attorno a un loro componente
chiuso in uno sonno senza sogni, o almeno era ciò che loro
pensavano.
Perché
Edward era sì caduto nelle tenebre, ma a fargli compagnia
c’era l’immagine della sua Bella.
Infatti, nelle tenebre
in cui era stato rinchiuso, il vampiro vedeva in un angolo luminoso
l’immagine di Bella.
Sorridente, bella come
non mai, e questo era tutto ciò che gli serviva.
Sorrideva allo sguardo
dolce della ragazza che non faceva altro che fissarlo.
Il ragazzo sapeva di
stare sognando ma non gli importava, la cosa che gli stava
più a cuore era di avere Bella accanto, ma i sogni non
durano per sempre.
Ben presto il suo
sogno infatti si tramutò in un incubo.
Perché
Edward d’un tratto vide Bella chiudere gli occhi e
accasciarsi a terra senza un lamento, mentre una pozza di sangue si
apriva sotto di lei.
Il vampiro
urlò cercando di correrle incontro, ma più si
avvicinava, più il corpo di lei si allontanava, buttandolo
nella completa disperazione.
Cadde in ginocchio,
prendendosi la testa tra le mani, piangendo lacrime invisibili.
Non c’era pace per lui neanche nei sogni.
Notò la
luce allargarsi davanti a lui, e alzando lo sguardo vide
Bella con i capelli impregnati di sangue e un rivolo di quel liquido
rosso che le usciva dalle labbra.
Angosciato, Edward si rialzò correndo
verso di lei, e questa volta riuscì ad afferrarle un polso.
Era gelida.
La strinse a
sé con disperazione usando tutta la forza che aveva in
corpo, sentendo il suo profumo di fiori, il suo odore dissetante.
Rimase immobile con
lei tra le braccia, rincuorato dalla sua vicinanza quando
sentì la voce di lei.
< Mi hai
abbandonato >
La spostò
da sé, fissandola negli occhi scuri, la sua mente
già tormentata gridò di dolore per le lacrime che
cadevano copiose da quegli occhi tanto amati
< Io non ti ho
lasciato, credevo che saresti stata al sicuro lontana da un mostro come
me >
La figura della
ragazza si liberò da lui facendo un passo indietro.
< Sono morta
Edward >
Il vampiro
spalancò gli occhi sentendo quelle parole.
No. Non poteva
essere.
Cercò di
riprenderla, ma le sue mani trapassarono Bella che ora sembrava essere
fatta d’aria.
Cercò di
afferrarla, ma nuovamente la oltrepassò.
Agonizzante
l’abbracciò, e quando chiuse le braccia la sua
immagine scomparve via portando via con sé quella luce che
lo aveva sostenuto mentre il vampiro si accasciava a terra
lasciando che le tenebre lo inghiottissero completamente .
°°°
All’esterno
nessuno capiva ciò che il vampiro stesse provando.
Non traspariva niente
dal bel volto addormentato.
Non capivano che stava
morendo dentro, che la sua mente stava per essere spazzata via da quel
dolore atroce, che era Bella ad averlo tenuto ancora in vita fino a
quel momento, che si malediceva per ciò che aveva fatto, per
il dolore che aveva causato ad entrambi.
Ma il momento del loro
incontro si stava avvicinando.
Infatti
mentre lui si chiudeva nel suo dolore, due ragazzi di circa dodici anni
che passeggiavano tranquillamente nel bosco scorsero non lontano dal
sentiero che portava alle loro case una figura distesa per terra.
Vi si avvicinarono con
timore, e quando videro una ragazza coperta di sangue corsero in
città per chiedere aiuto ai genitori mentre Bella , battagliera
come non mai, lottava contro la morte per riappropriarsi della sua vita.
Continua...
Ecco un altro capitolo, forse è un pò corto, ma
gli altri saranno più lunghi, lo prometto!
Spero che continuiate a leggere questa fic e che lasciate dei commenti,
per come dire, invogliarmi a completarla al più presto anche
se la strada da fare è ancora molto lunga,
Baci da Gold Eyes alla prossima commentate
|
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Capitolo 5 *** Cosa sono? ***
<
Edward >
La
voce di Alice risvegliò il vampiro dal suo lungo e tenebroso
incubo.
Aprì
gli occhi, trovando il viso della sorella e di Carslie sfocati davanti
al suo sguardo perso.
Sentiva
un forte dolore alla testa che non gli dava pace, poi però
l’immagine di Bella stesa per terra, morta,
riaffiorò nella sua mente, uccidendolo.
<
Bella >
Si
alzò di scatto, guardandosi intorno preoccupato.
Doveva
correre da lei, era in pericolo, doveva rivederla.
Si
voltò, pronto a correre via da quel luogo per poterla
riabbracciare, quando sentì la stretta ferrea di Emmet
bloccargli un braccio.
<
È solo la tua immaginazione , lo vuoi capire ?
>
Edward
strinse i denti, sentendo l’irritazione riversarsi dentro di
lui come lava incandescente.
<
Lasciami >
Il
sibilo oscuro accompagnato dal suo ringhio fece indietreggiare Emmet
che guardò sorpreso gli occhi ambrati del fratello farsi
neri, scuri, maledetti.
<
Non sto sognando lo volete capire?>
Dalla
foga del momento scaraventò il divano sul quale poco prima
aveva riposato contro il muro, mandandolo in frantumi.
E
proprio in quel momento la televisione si accese a causa del segnale
inviato dal telecomando sbattuto contro la parete.
Tutti
i vampiri si voltarono verso lo schermo al plasma che stava
trasmettendo il telegiornale.
<
Ancora non sono giunte notizie dell’incresciosa sparizione a
Forks > al sentir quel nome Edward ebbe un brutto presentimento.
< Le ricerche continuano da tre settimane, ma della giovane
Isabella Swan non vi è ancora nessuna traccia >
L’intero
schermo fu occupato dalla foto di Bella, e fu in quel momento che
Edward sentì il corpo cedere al peso di quella notizia.
Guardò
la foto che ritraeva Bella sorridente.
La
pelle pallida e bianca come la neve, i lunghi capelli scuri che
incorniciavano i lineamenti delicati, i caldi e sorridenti occhi scuri
e le labbra rosse e carnose dischiuse in un dolce sorriso.
La
disperazione si infranse violenta contro la sua mente già
debole, facendolo piegare in ginocchio.
Era
scomparsa. La sua Bella era scomparsa.
Forse,
quei sogni che aveva fatto erano il modo della ragazza di mettersi in
contatto con lui, e l’urlo che aveva sentito nella foresta
forse era reale.
Notò
la preoccupazione negli occhi degli altri vampiri, specialmente in
quelli di Alice che sembrava sul punto di piangere.
<
Vi mostriamo ancora una volta il filmato prima della sua scomparsa
> lo schermo diventò nero, per poi sfumare in un
bianco soffuso, inquadrando una distesa di neve.
<
Bella >
La
telecamera traballò, come se colui che filmava la scena
stesse correndo, e davanti agli occhi di Edward comparve Bella, seduta
sulla neve con una strana espressione sul volto, come irritata.
Poi
la vide girarsi e fare la linguaccia al compagno.
Un'altra
ondata di dolore si infranse prepotente sul suo cuore, come se volesse
buttarlo giù, poi arrivarono al momento prima della sua
scomparsa.
Il
vampiro notò una sorta di paura splendere negli occhi scuri
della ragazza prima di voltarsi e di avvicinarsi ad un punto dietro la
scuola.
E notò
anche due braccia bianche afferrarla, sentendo l’urlo di
terrore di lei attraverso le casse del televisore, rendendolo reale
come se lui stesso fosse stato lì, senza aver potuto fare
niente.
Poi
l’immagine del giornalista occupò di nuovo lo
schermo, ma ormai Edward non aveva più la forza di
ascoltarlo.
Bella
era stata rapita .
Per
tutte quelle tre settimane lei era stata portata via da qualcuno .
Era
scomparsa .
Questa
frase continuava a rimbombargli in mente .
L’avevano
rapita, e lui non aveva fatto altro che riposare mentre qualcuno le
stava facendo del male.
Battè
con forza i pugni sul pavimento, creando due fosse profonde dove aveva
battuto i pugni.
Poi
però il giornalista riguadagnò la sua attenzione.
Infatti
l’uomo aveva ricevuto in quel momento un foglio, e quando lo
lesse per poco Edward non si sentì morire.
<
Ci è giunta notizia che la giovane Isabella è
stata ritrovata. Abbiamo delle immagini di ciò che sta
accadendo proprio in questo momento. La linea al nostro collega
>
Lo schermo venne occupato da uno sfondo vegetale, di grandi abeti
coperti di neve, poi una donna con un microfono in mano fece la sua
comparsa.
<
Si. Due bambini hanno avvisato la cittadinanza di aver trovato una
ragazza nel bosco e noi siamo subito corsi qui con
l’ambulanza. Ciò che vi faremo vedere non
è adatto ai più piccoli, perciò vi
chiederei di non guardare >
La
telecamera si spostò, inquadrando un gruppo di adulti
riuniti in cerchio intorno a qualcosa.
Edward
notò subito gli sguardi spaventati della gente.
La
telecamera andò avanti, sorpassando qualche
persona e fermandosi su una schiena rossa.
Aspettò
impaziente che si spostasse e quando accadde preferì essere
diventato cieco che vedere ciò che gli si
presentò davanti.
Bella
era stesa a terra, i capelli scuri sparsi disordinatamente sul volto
bianchissimo, stesa su una pozza di sangue, il suo sangue.
Edward
sentì la mente venire schiacciata dai sensi di colpa e da
una paura immane, mai provata prima.
Nemmeno
quando stava per essere trasformato avevo avuto un terrore simile.
Ma
ciò che la giornalista disse in seguito buttò il
vampiro nella più completa disperazione.
<
A quanto pare non ha ferite gravi a parte due piccoli fori sul collo
>
No. L'avevano morsa.
<
No!No!No!> .
Il
vampiro si prese la testa tra le mani, urlando tutto il dolore covato
dentro.
Non
potevano averla morsa .
Non
potevano averla cambiata .
Poi
un’ultima parola della donna lo fece riemergere dalle acque
torbide e gelide del suo cuore.
<
La giovane ragazza sta per essere trasferita all’ospedale
della cittadina poco distante da Forks, ma è difficile
arrivarci, poiché è situata sulle montagne.
Questo è tutto, vi terremo aggiornati >
Alice
e gli altri non fecero nemmeno in tempo a chiamare il fratello che egli
uscì come una furia dalla casa per andare da colei che non
intendeva più abbandonare e dalla quale, forse, non avrebbe
trovato perdono.
°°°
Un
suono ripetitivo risvegliò la mente di Bella, ancora
addormenta.
Aprì
con difficoltà gli occhi, trovando davanti a sé
uno schermo nero dove una lineetta bianca continuava a scendere e a
salire continuamente emettendo il suono che l’aveva svegliata.
Voltò
il capo cercando di capire dove si trovasse, ma tutto ciò
che vide furono solo alcuni fili entrarle nel corpo.
Dov’era
finita ? Che posto era quello ?
Cercando
di farsi forza si sedette sul letto.
Si
trovava in una stanza poco illuminata se non da alcuni piccoli monitor
di fianco a lei.
Era di medie dimensioni, interamente bianca, con una piccola
finestra su un lato.
Scrutò l’oscurità che da essa
proveniva, doveva essere notte fonda.
Si
staccò i fili dalle braccia, alzandosi con cautela e
avvicinandosi alla finestra dalla quale si sporse.
L’aria
fredda non le creò alcun brivido, sembrava non sentirla
nemmeno.
Guardando
in alto notò una grande croce sull’edificio, era
in un ospedale, ma perché ?
Un
leggero prurito la costrinse a grattarsi il collo, e quando
toccò due piccoli fori sulla pelle, tutto ciò che
le era accaduto le passò in mente come un film.
E
poi l’immagine di quel vampiro biondo occupò la
sua mente come un fulmine a ciel sereno.
D’improvviso
sentì le forze mancarle, ma prima di cadere si sostenne al
davanzale.
L’aveva morsa, non era stato un sogno,
l’aveva morsa davvero.
Ed
ora lei ora era ...una vampira .
<
No >
Il
suo bisbiglio disperato rimbombò per la stanza deserta.
Si
rimise in piedi cercando qualcosa in cui specchiarsi, qualsiasi cosa.
Passò
in rassegna la stanza, cercando uno strumento dove far riflettere la
sua immagine quando, staccando le prese dei monitor riuscì a
vedersi attraverso, e quando lo fece si portò le mani alla
bocca per non urlare.
I
suoi occhi non erano più scuri, ma color topazio come quelli
di Edward.
Aprì
la bocca toccando dei piccoli canini, era ...una vampira.
Aveva
voglia di piangere, ma i vampiri non potevano piangere.
E
così quando toccò qualcosa di bagnato sulla sua
guancia se ne stupì ... stava... piangendo.
Si
guardò attraverso il monitor, vedendo le lacrime scenderle
dagli occhi.
Cosa
stava succedendo ?
Se
era un vampiro non doveva piangere, ma era ciò che stava
facendo.
Si
sfiorò la pelle, sentendola calda.
Perché
era calda e poteva piangere ?
Non
fece in tempo a capire la situazione che una voce già
sentita la distrasse.
<
Bella >
Quella
voce. Cristopher
!
Si
voltò verso la porta, aspettando di vederlo arrivare da un
momento all’altro.
Perchè
sentiva la sua voce chiamarla ? Perché ?
<
Bella >
Un
brivido le percorse la schiena.
Si
stava avvicinando, lo sentiva.
Doveva
andarsene, e alla svelta anche.
Dove
poteva scappare ?
Non
poteva uscire dalla porta perciò dove…
Preoccupata
si guardò intorno, cercando una qualunque via
d’uscita, quando lo sguardo si posò sulla
finestra, e un’idea folle affiorò nella sua mente.
Salì
sul davanzale, alzandosi eretta e lasciando che il vento gelido le
scuotesse la leggere camicia da notte nera che portava.
Guardò
giù e strano ma vero non ebbe nessuna vertigine.
Doveva
buttarsi, era la sua unica via di scampo.
Fece
un passo con timore quando di nuovo la voce di quel vampiro
penetrò nella sua testa dandole la forza di buttarsi
giù.
Chiuse
gli occhi e si lasciò andare nel vuoto, sentendo la
pressione del vento spingerla verso il basso.
Pensando già di schiantarsi contro
l’asfalto, si sorprese quando sentì qualcosa di
freddo sotto le sue mani.
Riaprì
gli occhi, stupendosi di trovarsi sana e salva sul marciapiede senza
nemmeno un graffio.
<
Bella >
Ancora
lui !
Doveva andarsene il più lontano possibile.
Così, scalza, si inoltrò nella foresta
poco distante da lì, facendosi inghiottire da quella radura
oscura.
I
piedi affondavano nella neve gelida, ma Bella non sentiva niente se non
la necessità di allontanarsi il più possibile da
lì.
Le
lacrime ormai aveva arrestato il loro corso, anche se si riuscivano ad
intravedere sulle sue candide guance il loro passaggio.
Mentre
camminava velocemente pensava a ciò che le era accaduto.
Perché
riusciva a piangere e la sua temperatura corporea era rimasta immutata ?
I
vampiri non potevano fare nulla del genere.
Dannazione,
tutte a lei dovevano capitarle.
Oltrepassò
un albero quando nuovamente quella voce, per quanto melodiosa fosse, la
fece tremare di paura.
<
Bella !>
La
voce era vicinissima, troppo vicina.
Fece un ulteriore passo per scappare quando il suo corpo non
rispose più ai suoi comandi.
Cosa
le stava succedendo ?
Non
fece nemmeno in tempo a pensarci che da un albero planò una
figura già conosciuta.
Cristopher
sogghignava vittorioso, e anche piuttosto divertito.
Doveva
andarsene, ma per quanto tentasse non riusciva a muoversi.
<
Sei la creatura più singolare che io abbia mai conosciuto, e
devo dire che mi piaci molto, anzi, forse anche troppo
>
Il
vampiro avanzò lentamente fino a trovarsi davanti a lei che
per sua sfortuna non riusciva a scappare dalle grinfie di quel diavolo.
Cristopher
si abbassò, annusandole i capelli e accarezzandole una
guancia aspirò il profumo di lei.
<
Hai ancora quel profumo dissetante, forse il veleno su di te non ha
effetto. Proviamo >
Cosa
voleva farle ?
Il
vampiro le prese un braccio, passando il dito sulla pelle
pallida di lei per creare un taglio profondo.
Bella
spalancò gli occhi, inorridita nel non sentire
alcun dolore, e rimase ancora più spaventata quando la vide
rimarginarsi.
Era
…immortale.
Lesse
negli occhi del vampiro soddisfazione per ciò che aveva
fatto, mentre dentro di lei sentiva la rabbia divampare come un
incendio.
Sporse
i canini lucenti, ringhiando contro di lui che al contrario le sorrise
accarezzandole tranquillamente i capelli.
<
Siamo battagliere a quanto
vedo, bene, meglio così >
La
accarezzò di nuovo, ma questa volta il vampiro si
stupì di vedere scattare fulmineo il braccio di Bella per
bloccarlo e buttarlo di lato con una forza inaudita.
Bella
colse l’occasione al volo, e sentendosi libera si mise a
correre, ma finì a terra, schiacciata dal corpo del vampiro
che l’aveva riprese tra le sue grinfie.
Notò
l’espressione deliziata del biondo, accortosi del calore
della ragazza, infatti, poggiò la guancia su quella di Bella
che intanto non riusciva nuovamente a muoversi, bloccata da qualche
forza che non riusciva a comprendere.
<
Mmmm… mia piccola umana, non sai quanto sia soddisfatto di
averti trovato >
Si
alzò sui gomiti, guardandola dritta negli occhi ambrati.
<
Sei mia, non puoi opporti, il mio sangue scorre nelle tue vene e la tua
anima, che tanto elogiavo, ha fatto il suo lavoro. Ha lottato per non
farti diventare completamente una vampira. Sei la prima ad essere
riuscita sai ?>
Cosa?La
sua anima si era opposto al veleno e l’aveva parzialmente
trasformata ?
Ora
capiva perché riusciva a piangere, ma non capiva
cos’era quella forza invisibile che la teneva bloccata.
Un
bel ghignò curvò le labbra ben disegnate del
vampiro, facendola rabbrividire di terrore.
<
Non puoi opporti, sei sotto il mio controllo. Il mio sangue ti comanda
ciò che devi fare e non puoi farci niente >
Il
suo sangue la teneva in quello stato ?
No.
Non poteva essere.
Notò
furiosa una nuova espressione prendere il posto di quella soddisfatta
del vampiro, e questa la fece tremare di paura.
Perché
ciò che leggeva attraverso quegli occhi tanto uguali ai suoi
era desiderio.
Cristopher si mosse sopra di lei, strappandole con forza una spallina
della camicetta per farla ricadere in basso, gli occhi ambrati che
brillavano di lussuria.
Si
piegò sull’orecchio della ragazza, baciandole la
guancia.
<
Sono stato fortunato, sei ancora più desiderabile della tua
anima. E posso avere tutte e due >
Il
suo bisbiglio scosse profondamente Bella che cercava in tutti i modi di
opporsi al potere del suo sangue.
Il
vampiro si rialzò, abbassandosi lentamente sul volto di
Bella pietrificato in una maschera di paura.
No...non
poteva fare niente.
Perché
?
Sentì
il respiro gelido del ragazzo infrangersi sulla sua guancia, e chiuse
gli occhi aspettando il suo bacio quando il peso del vampiro sopra di
sé scomparve, sostituito da un ringhio cavernoso come di un
animale feroce.
Riaprì
gli occhi, muovendosi, libera dall’influenza del vampiro.
Si
rialzò fulminea, notando che una figura nera stava lottando
con furia contro Cristopher, bene, era la sua occasione di scappare.
Si
voltò di scatto, pronta a correre, quando sentì
l’urlo di dolore del vampiro riempire l’aria.
Poteva
vendicarsi, ma non era il momento.
Si
mise a correre, schivando con agilità gli alberi
ingombrati che ad ogni passo le bloccavano la strada.
Si
stava inoltrando sempre di più nella foresta ma non le
importava.
Non
sapeva dove stesse andando, voleva solo allontanarsi da lì,
ma quando si voltò
per vedere se qualcuno la seguisse notò una figura nera
saltare da un albero all’altro .
No.
Di nuovo Cristopher.
Aumentò
l’andatura, sentendo però la figura avvicinarsi
sempre di più.
Ormai
correva da mezz’ora e Cristopher era ancora dietro di lei.
Riportò
lo sguardo davanti a sé, notando un vicolo cieco a
qualche metro di distanza, ma alzando lo sguardo vide una roccia enorme
ergersi imponente sulla foresta dividendola in due. Bene, se era
davvero una vampira o metà doveva cercare di saltare
là sopra.
Corse
più forte, pregando che tutto andasse bene, e salendo su una
piccola roccia spiccò un balzo.
Con
sua sorpresa riuscì ad atterrare sana e salva sulla roccia,
ritrovandosi in una landa deserta, completamente ricoperta di neve.
Ma
non potè fare un passo che una figura nera saltò
sopra di lei, afferrandola.
Appena
sentì delle mani fredde stringerle le braccia spinse la
figura con tutta la forza che aveva, spedendolo a terra.
Si
voltò per riprendere a correre quando nuovamente due forti e
muscolose braccia l’avvolsero, schiacciandola contro la
schiena della figura.
Si
dimenò cercando di liberarsi, ma poi si bloccò
sentendo le lacrime rigarle gli occhi chiari al suono di quella voce.
<
Bella !>
Era Edward.
Continua...
Vi
ringrazio tutti per i commenti, spero che anche questo capitolo vi
piaccia!
Ringrazio
calorosamente anche chi legge e basta, spero commentiate anche questo
capitolo, ma specialmente mando un bacio a Black Angerl, ROoCullen,
Solembun e Roby88! Spero continuiate a seguirmi!
Al
prossimo capitolo
Kiss
|
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Capitolo 6 *** Ti amo, qualsiasi cosa tu sia diventata ***
Una
folata di vento gelido scosse i lunghi capelli di Bella,
portandoli davanti agli occhi, ma lei non sentiva nulla di
ciò che la circondava.
Non sentiva i piedi
scalzi gelati.
Non sentiva il vento
che si abbatteva su di lei come un mare in tempesta.
Non sentiva il corpo
freddo che la stringeva forte, quasi fino a spezzarla.
Tutta la sua anima era
ammutolita nell’istante esatto in cui aveva sentito due
familiari braccia d’acciaio avvolgerla.
< Bella >
La voce del suo angelo
questa volta non era un sogno.
Lui era davvero
lì con lei ad abbracciarla stretta e ad invocare il suo nome.
Ma adesso lei non
aveva neanche la forza di rispondere.
Il corpo si rifiutava
di muoversi, la sua voce non voleva uscire dalle sue labbra.
Socchiuse gli occhi, chiudendosi in se stessa, cercando un
qualche sostegno nella sua mente, ma neanche lì vi
trovò pace.
Sentì il
vampiro dietro di lei sollevarla tra le braccia e muoversi fulmineo
come se corresse, ma a lei non importava.
Non le importava
più niente.
Così rimase
immobile tra le braccia gelide di Edward nelle quali cercava di trovare
un qualche conforto.
Cosa provava ? Non lo
riusciva a capire.
Felicità,
gioia, rabbia, tristezza, delusione, disperazione, tutte queste
sensazioni stavano combattendo per avere la meglio su di lei, ma nessuna di queste
riuscì a rivaleggiare sull’altra.
Perché era
tutto questo insieme che sentiva Bella, fredda come una statua tra le
braccia del vampiro che correva tra gli alberi attento a non ferire in
alcun modo la ragazza.
Sentì
Edward rallentare l’andatura fino a fermarsi completamente.
L’aria
d’un tratto arrestò il suo corso, e si
ritrovò avvolta da uno strano calore.
Però i suoi occhi non avevano alcuna intenzione di aprirsi.
Non volevano mostrare
il loro cambiamento al vampiro che l’aveva stesa su qualcosa
di morbido, coprendole le spalle con qualcosa di morbido.
Uno strano cigolio
risvegliò i suoi sensi e finalmente aprì gli
occhi, puntandoli su una parete di legno scuro avvolta dalle tenebre.
Dove si trovava ?
Guardò la
stanza, notando attraverso il buio i contorni di un grosso camino
spento con alcune ragnatele intorno che luccicavano come diamanti, e
infine una porta chiusa, ma di Edward non vi era alcuna traccia.
Si toccò la
schiena dove qualcosa di morbido la copriva.
Lo tirò
verso di sé, trovando tra le mani un maglione nero di lana
dal quale proveniva un odore conosciuto, il profumo di Edward.
La porta si
aprì di scatto e voltandosi vide il vampiro con in mano una
pila di legna.
Abbassò il capo, nascondendo al ragazzo i suoi
occhi coperti dai lunghi capelli scuri.
Lo sentì muoversi e buttare la legna nel camino e
poi una luce fioca si protese dal punto in cui si trovava il ragazzo,
illuminando debolmente quella stanza buia.
Edward
buttò ancora un legno nel camino, aumentando così
il volume del fuoco che a poco a poco stava riscaldando la stanza.
Si voltò
per andare da Bella quando la trovò seduta sul letto, i
lunghi capelli a nascondere il volto alla sua vista.
Notò
ugualmente la pelle chiarissima e la spallina del vestito strappata che
mostrava un reggiseno bianco, mentre tra le mani aveva il suo maglione.
Cercò di
placare la bestia dentro di sé vedendo in che condizioni
quel vampiro l’aveva ridotta, ma c’era qualcosa di
ancor più pericoloso da affrontare. Lei.
Non sapeva come
comportarsi.
Cosa poteva dirle ?
Come poteva giustificarsi?
Fece un passo, quando
dopo tre mesi sentì finalmente la voce di Bella, ma questa
volta non più dolce come ricordava.
<
Perché sei andato via ? >
Il tono freddo che
usò fece fremere il vampiro che sentendo il dolore farsi
largo dentro di lui fece un altro passo cercando di avvicinarsi, ma
nuovamente la voce di lei lo fermò.
< Non mi amavi,
ti eri stancato di me, volevi un'altra, potevi dirmi tutto quello che
volevi, tutto….Avevo bisogno di una spiegazione
>
L’urlo
disperato di Bella risuonò per la stanza mentre gli occhi di
Edward guardavano ciò che non avrebbe mai voluto vedere, le
lacrime di Bella.
La ragazza con gli
occhi arrossati fissava furiosa il vampiro davanti a sé e si
accorse solo in quel momento che era a torso nudo.
Posò lo
sguardo sul maglione tra le sue mani.
Se lo era tolto per
tenerla al caldo .
Scosse il capo con
rabbia, lasciando che le lacrime bagnassero il maglione che stringeva
convulsamente tra le mani.
< Io avevo
bisogno di un motivo per odiare o me o te, e invece te ne sei andato
via lasciandomi odiare il mondo intero. Perché ?
Perché te ne sei andato? Non mi
am……> la voce di Bella si
affievolì non riuscendo più a continuare,
prendendosi il capo tra le mani e lasciando che i singhiozzi le
scuotessero il cuore in pezzi.
Edward restava
immobile a guardarla disperarsi, sentendo il suo cuore morto stretto
tra un groviglio di spine dal quale però non usciva sangue
bensì il suo dolore per ciò che le aveva fatto.
L’aveva
fatta soffrire, la stava facendo piangere, ciò che non
avrebbe mai permesso, ed invece stava succedendo.
Era arrivato il
momento di affrontare la sua vigliaccheria, perché ora non
riusciva a vederla in altro modo.
Raccolse tutta il suo
coraggio, alzando lo sguardo e fissando la piccola figura scossa dai
singhiozzi.
Si sedette sul letto
sentendola sobbalzare a fianco.
Si guardò
le mani, chiudendo gli occhi e dando quel motivo che tanto bramava
Bella.
< Me ne sono
andato perché credevo che così saresti stata
più al sicuro, che saresti stata al sicuro da un mostro come
me >
La ferita che bruciava
ormai da tre mesi pulsò più forte, aumentando il
dolore atroce che le stava dilaniando l’anima.
Lui ...se ne era
andato...perché aveva pensato che sarebbe stata al sicuro ?
Strinse i canini,
sentendo la rabbia straripare dentro di lei.
< Ti sembra
…>
Il vampiro si
voltò, accorgendosi della voce alterata dal pianto, e quando
lo fece, Bella si girò stringendo forte gli occhi pieni di
lacrime e gridando contro di lui tutto il dolore covato per tutto quel
tempo.
< Ti sembra che
sia stata al sicuro ?>
La voce della ragazza
investì il vampiro come un' onda violenta, scuotendolo con
forza, come se volesse farlo affogare nelle acque torbide e profonde
del suo dolore.
Rimasero immobili, lei che piangeva lacrime amare con il capo
basso, e lui con gli occhi feriti per ciò che lei aveva
detto.
Era vero, non era
stato in grado di difenderla, non l’aveva sottratta dal morso
di quel vampiro.
Solo ora si
ricordò della trasformazione che aveva subito Bella, così rimase sorpreso
dalle lacrime di lei.
Come faceva a piangere
?
Le si
avvicinò per guardarla meglio quando lei si sottrasse,
coprendosi con le mani e allontanandosi da lui il più
possibile.
< Non guardarmi
>
Non poteva farsi
vedere così, aveva paura che non l’accettasse
più.
Era sicura che ormai
da quel morso era cambiato tutto, e ormai non aveva più
nulla per cui vivere.
< Fatti vedere
>
Bella
spalancò gli occhi alle parole del vampiro.
Scosse la testa,
ritraendosi il più possibile alla sua vista quando cedette
alla sua voce.
< Ti prego >
Si fece forza alzando
il capo, tenendo però ostinatamente gli occhi chiusi con
forza, navigando nell’ombra.
< Apri gli
occhi Bella > .
Fu il tono dolce con
cui pronunciò il suo nome a darle la forza di aprire gli
occhi, e così fece.
Con timore li
aprì leggermente fino mostrarli ad Edward che sorrise, quel
sorriso sghembo che tanto adorava, solo per lei.
< Sei sempre
bellissima, non mi importa cosa sei diventata Bella. Da quando me ne
sono andato non ho mai smesso di amarti, e non smetterò mai
, umana o non umana. Ti amo con tutta la mia anima Bella e niente
potrà mai cambiare questo, sei la mia vita >
Le lacrime scendevano
copiose dagli occhi della ragazza che restava immobile davanti ad
Edward a fissare i giochi di luce che il fuoco creava sul volto
bellissimo di lui.
Il vampiro,
confondendo il suo silenzio come un rifiuto abbassò il capo
pronto ad andarsene.
Si alzò,
sentendo il corpo appesantito dal dolore acuto che si faceva strada
dentro di lui quando fu costretto a spalancare gli occhi dalla sorpresa
sentendo qualcosa di bollente schiacciarsi contro di lui.
Abbassò il
capo vedendo Bella abbracciarlo con forza nascondendo il volto sul suo
petto.
Sorrise rincuorato,
avvolgendola nel suo abbraccio gelido, baciandole il capo, sentendo
finalmente la sua vita ricominciare da quel momento.
Pianse lacrime
invisibili per la felicità di averla ritrovata, per la
felicità di saperla ancora sua, solamente sua.
Si spostarono,
guardandosi negli occhi e dopo tanto tempo Edward potè
appagare il suo desiderio di baciare di nuovo quelle labbra che tanto
amava.
Si chinò su
di lei, e per la prima volta non si curò delle conseguenze
del suo gesto.
La baciò
con foga, stringendola a sé sempre di più,
sentendo la pelle liscia di lei sotto le mani mentre Bella si alzava sulle
punte accarezzandogli i capelli ramati, giocando con la lingua esigente
del vampiro come mai l’aveva sentita.
Quando si separarono
Edward l’abbracciò stretta, sfiorandole il collo
con le labbra gelide e sentendo finalmente l’odore dissetante
di Bella, e il tepore che lei emanava.
La prese tra le braccia, distendendola sul letto, e
coricandosi vicino a lei la strinse a sé con tutta
la forza che poteva senza aver paura di farle male.
Aspettò che
chiudesse gli occhi così identici ai suoi per vegliare su di
lei, ma
prima di lasciarsi andare in un sonno profondo Bella
pronunciò due parole che rimasero incise a fuoco nella mente
del vampiro.
< Ti amo Edward
>
Ora poteva davvero
sentirsi veramente completo con lei a fianco, perché era sua
per l’eternità, e per
l’eternità l’avrebbe avuta a fianco, e
nessuno l'avrebbe portata via, ma c’era chi
nell’ombra progettava di riappropriarsi di colei nelle cui
vene scorreva il suo sangue.
Continua...
Vi ringrazio tutti per i commenti, sono contenta che vi piaccia la mia
fic, anche se questa è la seconda che scrivo. Ringrazio
nuovamente quelli che leggono e basta, sper che anche questo capitolo
vi piaccia e che continuiate a commentare. Rinnovo i miei
ringraziamenti a Solembun, Black Angel, ROoCullen, Roby88 e
Albicoccacida,
a presto Baci Gold Eyes
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Capitolo 7 *** Non è ancora finita... ***
Twilight
Twilight
AVVISO : CHI NON HA
LETTO NEW MOON FORSE TROVERà DELLE NOTIZIE CHE NON SAPEVA SULLA VICENDA , è SOLO
UN PARTICOLARE PERCIò NON C’è DA PREOCCUPARSI ,MA CREDO CHE TUTTI VOI LO ABBIATE
LETTO VI LASCIO AL CAPITOLO BUONA LETTURA KISSSS
In una radura ombrosa era sorto finalmente il sole illuminando le oscure
ombre nella quale vi si aggiravano , furtive ,in cerca di un riparo sicuro da
quei fili d’oro che con il loro calore riscaldavano gli imponenti alberi che si
ergevano maestosi come re di quei luoghi .
Mentre a causa di quella luce accecante gli esseri che popolavano la
foresta si svegliavano, derubati dal loro sonno ,c’era chi non aveva chiuso
neanche un istante i suoi occhi .
In una piccola casetta di legno scuro due occhi color topazio erano
rimasti vigili , attenti a carpire dall’oscurità un possibile pericolo che
potesse in qualche modo risvegliare l’angelo che teneva tra le
braccia.
Edward accarezzò con lo sguardo Bella , placidamente addormentata sul suo
petto, con un tenue sorriso a curvarle le labbra .
Ben presto però anche il giovane vampiro si accorse dell’arrivo di un
nuovo giorno ,ma non aveva la forza di abbandonare quel piccolo ritrovo .
Ma sopratutto non voleva staccarsi da lei, finalmente con lui ,
finalmente al sicuro tra le sue braccia .
Le spostò una ciocca bruna dal viso portandola dietro l’orecchio e
depositando un bacio dolce sulla fronte lattea di Bella , attento a non turbare
i suoi sogni.
L’avrebbe riportata a casa ,ma l’avrebbe tenuta con sé per qualche giorno
prima di ridarla al padre .
Doveva cercare il modo di rendere più sopportabile il loro distacco ,
anche solo per qualche ora , giorno , settimana .
Così da non doverne soffrire troppo la mancanza , ma era sicuro che non
sarebbe riuscito ad allontanarsene ancora e perciò avrebbe passato la notte con
lei , come già aveva fatto tante altre volte .
Un pericolo però incombeva su Bella , e questo lo sapeva bene .
Quel vampiro che aveva combattuto nella foresta , ricordava ancora i
pensieri che era riuscito ad ascoltare nella sua mente.
Al solo pensiero sentiva la furia infiammargli il corpo .
Aveva visto cosa voleva fare con lei.
La guardò spaventato ,immaginando cosa avrebbe potuto farle se non fosse
arrivato in tempo .
Digrignò di denti accarezzandola disperato al solo pensiero
.
Sembrava così fragile , così indifesa , vulnerabile come se un semplice
gesto potesse romperla ,ma in fondo sapeva che non era così , la sua Bella era
forte.
Purtroppo fu strappato ai suoi pensieri da una brutta sensazione .
Tese l’udito sentendo chiaramente sei persone correre a gran velocità
verso la casa .
Si alzò di scatto attento a non svegliare Bella e coprendola con la
propria maglia si avviò verso l'entrata , pronto ad uccidere chiunque si
avvicinasse alla ragazza .
Aprì la porta venendo illuminato dai caldi raggi solari , e a quel
contatto la sua pelle brillò come mille stelle in un manto
bianco.
Si acquattò , sporgendo i canini lucenti nel vedere le figure avanzare
velocemente , nascondendosi da un albero a un altro .
Era pronto ad azzannarli quando riconobbe una piccola figura aggraziata
superare le altre mostrandosi così agli occhi caramellati del vampiro .
E
quando lo fece, Edward non credette ai suoi occhi
< Alice > .
La giovane Cullen fermò la sua corsa scatenata ritrovandosi con il volto
preoccupato davanti a quello del fratello .
< Come sta Bella ?>.
Dietro le sue spalle si radunarono Rosalie , Carslie , Emmet , Jasper ,
Esme , tutti con una sorta di preoccupazione sui volti pallidi .
Edward si mise in piedi soppesando con lo sguardo la famiglia .
Sembravano
spaventati e anche un po’ intimoriti , perfino Rosalie pareva preoccupata . Ma
lesse qualcos’altro oltre alla loro preoccupazione , paura,
ma per cosa?
.
Alice gli afferrò una mano guardandolo supplicante .
< Dobbiamo portarla via Edward , stanno arrivando Jacob con gli altri
lupi , e sai che vorranno Bella indietro . Dobbiamo scappare prima che ci
trovino> .
Gli occhi color topazio del vampiro si velarono di
rabbia.
Lasciò la mano della sorella correndo dentro per prendere Bella , per
dileguarsi da quel luogo prima della venuta dei lupi mannari .
Si avvicinò lentamente al letto vedendola dormire profondamente e capì
che non fosse il caso di svegliarla .
La sollevò senza fatica tra le braccia facendole depositare delicatamente
il capo sulla sua spalla mentre la copriva con la sua maglia .
< Edward sbrigati > .
La voce di Emmet gli fece capire che il tempo ormai era poco . Uscì dalla
porta mostrando alla sua famiglia Bella .
Il volto pallido ,bianco ancora più di prima , avvolta nel maglione del
vampiro .
< Bella > .
Alice si avvicinò alla ragazza prendendole una mano , ma quando lo fece
si allontanò di scatto spalancando gli occhi .
< Ma è bollente > .
Sia Carslie che gli altri vampiri spalancarono gli occhi alle parole
della “veggente “.Guardarono stupiti la ragazza dormire placidamente tra le
braccia gelide del vampiro , respirando lentamente .
< Vi spigherò poi , ma forse è il caso che ci muoviamo >
.
I
vampiri annuirono voltandosi verso una parte indefinita del bosco , e mettendosi
a correre come saette si allontanarono dalla casetta decadente sentendo l’odore
dei lupi farsi sempre più vicino .
Edward correva veloce , schivando d’istinto i grandi abeti che aveva
davanti , cercando di non svegliare Bella in alcun modo . Si guardò indietro per
controllare che nessuno li seguisse ,ma con sua sorpresa vide sette ombre nere
nascondersi furtive dietro gli alberi . E fu in quel momento che sentì la puzza
di quegli animali farsi più forte , come se li avessero circondati .
Ringhiò aumentando l’andatura .
< Ci stanno dietro . Sono in 7 cosa facciamo ? >
.
La voce di Esme attirò l’attenzione di tutti i vampiri che guardando
indietro presero la loro decisione , ormai non potevano più scappare .
Si fermarono in uno spiazzo occupato solo da qualche pietra , coperto
interamente dalla neve e circondato dagli imponenti alberi
.
Si riunirono a cerchio notando le ombre fermarsi a loro volta ed avanzare
verso di loro con più calma .
Edward sporse i canini dando Bella in custodia a Rosalie che confusa
guardò il fratello acquattarsi e ringhiare con più forza
.
< Vai via con lei > .
La vampira non
credette alle sue orecchie , doveva andarsene
?
< Cosa ,ma che stai dicendo ? Non ho intenzione di andarmene voglio
aiutarvi e…>
< ti ho detto di andare via è un ordine >
.
La biondina assottigliò gli occhi guardando la ragazza dormire tra le sue
braccia . Doveva scappare per poterla proteggere e lasciare la sua famiglia a
combattere per una causa della quale lei non voleva essere partecipe ?
< Non credere di potermi dare ordini Edward , non ho intenzione di
andare via con lei . Posso proteggerla ,ma non posso lasciarvi qui a combattere
da soli > .
La vampira stava andando in escandescenza ,ma una voce la costrinse a
fare ciò che il fratello le aveva ordinato .
< Rose ti raggiungeremo tra un po’ , non c’è bisogno di preoccuparsi ,
vai > .
Emmet sorrise in direzione della moglie facendo saettare i potenti
muscoli , pronto per la battaglia .
La vampira abbassò lo sguardo voltandosi ,prendendo il largo con Bella
tra le braccia .
Quando la bionda fu lontana le ombre uscirono dai fitti alberi
mostrandosi ai vampiri . Jacob Black , gli occhi neri duri come il carbone
guardò con odio Edward , avvicinandosi con i compagni alle loro “prede “
.
< Lo sapevo che eri stato tu a rapirla , morirai per averla morsa
freddo , stanne certo > . Edward fulminò con lo sguardo il giovane ragazzo
emettendo un ringhio profondo
< Credi veramente che avrei fatto del male a Bella volontariamente ?
>
.
Jacob si acquattò a sua volta , imitato dai compagni .
< Dammi Bella ORA !>
< Non la porterete via da me , a costo di ucciderti lupo , solo perché
sei suo amico non credere che avrò riguardi nei tuoi confronti
>
.
Gli occhi neri furono accesi da una luce di follia pura , come se il giovane
fosse posseduto da chissà quale presenza maligna.
< Assaggerai la mia potenza freddo , e morirai sotto i miei occhi >
.
Il corpo di Jacob cominciò a cambiare , il volto del ragazzo si allungò
diventando nero mentre i muscoli delle braccia si ingrandivano , coperti da una
folta pelliccia rossiccia .
Prima che potesse finire di trasformarsi i vampiri si buttarono sui loro
avversari , cominciando un duro scontro con il loro nemico
.
Rosalie rallentò fino a fermarsi del tutto sotto un albero , guardandosi
attorno circospetta .
Si voltò cercando di vedere le figure dei suoi familiari ,ma intravide
solo neve e qualche uccello volare alto nel cielo .
Portò lo sguardo azzurro su Bella che dormiva tranquilla , all’oscuro di
ciò che stava accadendo per tenerla al sicuro .
La bionda sistemandole meglio la maglia notò due piccoli buchi deturpare
la pelle della ragazza , avvicinò la mano ai fori sfiorandoli addolorata
.
Nonostante sentisse per la ragazza tristezza , in un piccolo angolo del
suo animo , sentiva una flebile fiamma di rancore bruciare per la giovane
ragazza .
Era colpa sua se i suoi fratelli erano a combattere
contro lupi mannari .
Era colpa sua se Edward si era ridotto al fantasma
di se stesso .
Era colpa sua se a volte aveva avuto dei diverbi con
la sua famiglia , tutta colpa di quella piccola umana .
Non si rendeva conto però dei pensieri errati che stava macchinando in
testa .
Non sapeva la sofferenza che invece l’incontro della sua famiglia aveva
arrecato a quella “ piccola umana “ come definiva lei .
D’improvviso , quei sentimenti seppur minuscoli all’inizio presero
possesso del suo corpo , e la donna lasciò il posto alla bestia che covava
dentro .
Digrignò i denti lasciando cadere la ragazza per terra , perdendo il lume
della ragione . Bella battè violentemente contro il suolo , ferendosi
all’altezza della tempia a causa della durezza del terreno ghiacciato
.
Ma Rosalie aveva completamente perso la testa , lasciando che i
sentimenti comandassero il suo volere spingendola ad attaccare la ragazza .
La prese per i capelli , alzandola da terra di poco , fissandola in viso
.
Ringhiò contro gli occhi chiusi in un sonno profondo , sentendo il
desiderio di disfarsi di lei.
E
fu proprio in quel momento che capì che cosa stava facendo .
Spalancò gli occhi rendendosi conto della sciocchezza che stava per fare
, ma era troppo tardi .
Perché mentre lei lasciava lentamente i capelli della ragazza Bella
riaprì di scatto gli occhi color topazio fissando furiosa la bionda
.
Rosalie non riuscì neanche a sbattere le ciglia che si ritrovò con la
testa dolorante a causa del violento impatto contro un albero
.
La bionda aprì gli occhi a fatica rimanendo sconcertata da ciò che le si
presentò davanti.
D’improvviso si alzò una folata di vento che portò i lunghi capelli di
Bella sul viso , lasciandole scoperto solo lo sguardo irato
.
< Cosa ci fai qui? >.
Rosalie trasalì sentendo la voce della ragazza incrinata dalla
rabbia.
Si rialzò tenendo lo sguardo sulla giovane davanti a sé .
< Edward sta combattendo per te con i lupi mannari , ti ha dato a me
per portarti via > . Un guizzo di stupore attraversò gli occhi di Bella ,
subito sopito dalla rabbia furente della ragazza .
Si guardò attorno rendendosi conto di trovarsi sempre nella foresta .
Doveva andare dal suo vampiro per impedirgli di fare del male a Jacob
.
Fece un passo avanti ma Rosalie le si parò davanti allargando le braccia
.
< Non puoi andare , ho promesso di portarti via ed è quello che farò
> .
< Non ne sarei tanta sicura Rosalie , spostati o sarò costretta a
farmi spazio da sola > . La bionda , irremovibile , allargò con più forza le
braccia guardando fissò Bella che ringhiò forte sporgendo i canini lucenti e
lasciando che gli occhi ambrati diventassero neri come la pece .
< Ho detto di lasciarmi passare , non te lo ripeterò un'altra volta
> .
Ma inevitabilmente la bionda non acconsentì ai voleri di Bella ,
acquattandosi pronta allo scontro , quando una piccola voce prese possesso della
sua mente distogliendola da ciò che stava per fare .
< Se fossi in te correrei dai tuoi amichetti se non vuoi vederli
tutti morti >
Cristopher !
Doveva raggiungere Edward il più presto possibile .
< Spostati maledizione ! > .
Rosalie scosse il capo negativa , sporgendo a sua volta i canini , quando
con una velocità impressionante Bella la prese per il collo spedendola contro un
albero .
E
prima che la vampira potesse rialzarsi lei era già alla ricerca dei vampiri e
dei lupi nella vana speranza di proteggerli da Cristopher
.
Una lunga striscia di sangue macchiò la candida neve , mentre il liquido
rosso bagnava ritmicamente il manto innevato cadendo dal muso di Jacob , ormai
trasformato in lupo mannaro .
Edward schivò il lupo saltando su un albero , gettandosi in picchiata
verso l’animale , e rotolando insieme contro un albero .
< Alice >.
Jasper scansò un lupo vedendo la ragazza venire scaraventata contro una
pietra dove battè violentemente la testa .
Subito il vampiro le si avvicinò prendendola tra le braccia ,
nascondendosi dietro un abete . < Sta arrivando
>.
Jasper notò gli occhi della vampira persi chissà dove , stava avendo
una visione .
< Chi sta arrivando ? >
< Un vampiro , molto forte , sta cercando ….Bella >
.
Appena la mora si alzò dalla braccia del vampiro pronunciando il nome
della ragazza Bella sbucò nello spiazzo saltando da un grosso ramo e franando su
un lupo che stava per attaccare Edward .
Il vampiro spalancò gli occhi vedendo la ragazza buttare l’animale di
lato cadendo a sua volta sulla neve e macchiandosi del sangue di quest’ultimo
.
< Bella >
Sia lupi che vampiri si immobilizzarono quando Jacob riacquistò
d’improvviso le sue vere sembianze trovandosi tra le braccia Bella che teneva
ostinatamente gli occhi chiusi , come se non volesse guardare ciò che aveva
davanti .
< Bella ?> .
La ragazza aprì lentamente gli occhi e quando riconobbe Jacob sentì le
lacrime premere dai suoi occhi per uscire , e quando lo fecero il ragazzo non
credette ai suoi occhi .
Le portò una mano al viso prendendo una di quelle gocce salate tra le
dita , guardandole luccicare alla luce del sole .
< Ma cosa ? …> non riuscì a dire nient’altro che la ragazza lo
abbracciò forte piangendo sulla sua spalla .
Edward distolse lo sguardo , cercando di reprimere la gelosia pressante
che stava sentendo in quel momento .
In fondo capiva come doveva sentirsi Bella , aveva ritrovato dopo tre
mesi il suo amico , doveva almeno cercare di capirla , ma comunque gli dava
fastidio che stessero così vicini .
< Oh Bella! >.
Jacob strinse a sua volta l’amica accarezzandole i capelli
< Sapessi da quanto ti stavamo cercando stai bene ? >
.
La ragazza annuì tra le braccia del lupo mannaro cercando di asciugarsi
le lacrime .
< Ti ha morso quel freddo vero ? > .
Bella si irrigidì quando vide il lupo guardare con odio
Edward.
< No non è stato lui >
Jacob si stupì delle parole della ragazza e ancora di più quando sentì
un’altra voce sconosciuta .
Tutti alzarono lo sguardo puntandolo su un alto ramo di un albero , dove
appoggiato contro il tronco c’era Cristopher , un ghigno perverso sul volto
pallido .
Edward ringhiò feroce verso il vampiro intento a fissare intensamente
Bella tra le braccia di Jacob .
< Ti conviene allontanarti da lei stupido lupo , a meno che tu non
voglia essere squartato > .
La voce di Cristopher irritò i lupi che guardandosi negli occhi decisero
di sferrare un attacco contro il vampiro .
< Io non lo farei se fossi in voi , e poi sono venuto qui per avvisare
la mia piccola umana > .
Bella rabbrividì vedendo il sorriso che Cristopher le rivolse
.
< Verrò a riprenderti e ricorda che sei sotto il mio volere ormai ,
risponderai al mio richiamo > .
Edward , che ormai ne aveva avuto abbastanza di quel tipo , saltò sul
ramo per agguantare quel brutto bastardo quando il vampiro sparì prima che il
ragazzo potesse fare niente , cantando però una ninna nanna strana
.
< Bella > .
Edward si voltò sentendo il tono preoccupato di Jacob e quando vide Bella
priva di sensi tra le braccia del lupo mannaro scese dall’albero catapultandosi
vicino alla ragazza che stringeva i denti come se stesse combattendo contro
qualcosa .
E
nessuno immaginava che era proprio quel canto a farle del male.
Perché quello era il richiamo di Cristopher con cui purtroppo Bella
doveva combattere da sola per non cadere di nuovo tra le braccia di quel diavolo
travestito da angelo .
Così , dalla smorfia di dolore di Bella , i ragazzi capirono che non era
ancora finita , e che la parte più difficile di tutta quella vicenda stava per
avere inizio solo ora…
CONTINUA ….
SCUSATEMI PER IL TREMENDO RITARDO MA HO DOVUTO AGGIORNARE UN'ALTRA STORIA
, VI RINGAZIO NUOVAMENTE PER I BELLISSIMI COMMENTI E SPERO CHE ANCHE QUESTO
CAPITOLO SIA DI VOSTRO GRADIMENTO , DATO CHE CI SARANNO LE VACANZE SPERO DI
TROVARE DEI RITAGLI DI TEMPO PER POSTARE ALTRI CAPITOLI , Bè BUONA LETTURA E
COMMENTATE MI RACCOMANDO
BACI BACI GOLD EYES
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Capitolo 8 *** Finalmente a casa ***
Twilight
Twilight
Navigava nell’oscurità andando alla deriva negli angoli più bui della sua
mente con quella voce insistente che l’assillava , chiedendole insistentemente
di seguirla ,ma lei chissà perché non voleva farlo .
Temeva quella voce .
Sentiva in quel suono suadente una nota oscura , velenosa , terrificante
.
E
poi c’era qualcosa che la teneva vigile , ancorata ad un barlume di luce .
Una voce a lei conosciuta che non faceva altro che bisbigliare il suo
nome strappandola dalle grinfie di quel richiamo malefico
.
Una voce che adesso aveva preso a chiamarla con più forza
.
E
spinta da ciò emerse dalle acque torbide della sua mente aprendo lentamente gli
occhi e sorridendo nel vedere davanti a sé due bellissimi occhi color topazio .
< Bella > .
La ragazza socchiuse un attimo gli occhi per potersi abituare alla tenue
luce che traspariva dagli imponenti alberi che la circondavano , e appena vi
riuscì si accorse che quegli alberi erano impressi nella sua mente .
Sentiva familiari quei piccoli sentieri nascosti dalle foglie degli
alberi .
< Capisco bene grazie per aver chiamato … arrivederci
>.
Quella voce !
La ragazza spalancò gli occhi , voltando lo sguardo e vedendo attraverso
il vetro di una finestra un uomo seduto su una sedia con la testa tra le mani .
Quella era la sua cucina, ciò voleva dire che …era tornata a
casa !
Bella , vedendo Charlie piegato su se stesso come se stesse piangendo
sentì la sua anima venire scossa da fremiti di dolore .
Non poteva vedere suo padre in quelle condizioni .
D’istinto scese dalle braccia del suo salvatore facendo un passo per
correre da lui quando sentì qualcosa di freddo stringerle con forza il polso .
E
quando confusa voltò lo sguardo trovò la persona che l’aveva tenuta ancorata
alla realtà , Edward .
Vide il vampiro immobile come una statua di ghiaccio , gli occhi a
tradire il terrore del bellissimo ragazzo che le stava davanti .
Perché in quelle pozze ambrate vagava un profondo senso di dubbio e di
….paura . Edward abbassò il capo , nascondendo gli occhi caramellati sotto la
folta chioma ramata , mentre i tenui raggi del sole giocavano con le ciocche ,
illuminandole di riflessi dorati . Bella con il braccio ancora alzato stretto
tra le dita gelide del vampiro guardava confusa il ragazzo
.
Cosa aveva ? Cosa voleva dirle ?
La ragazza si avvicinò a lui poggiandogli una piccola mano bianca
all’altezza del cuore sentendolo sussultare a quel contatto .
Che cosa aveva ?
< Io non ci riesco …. > .
La voce di Edward , per lo più un sussurro , colpì al cuore Bella ,
confusa dal tono feroce con cui aveva pronunciato quelle parole .
Cosa non riusciva a fare ?
< Edward non capisco io ….>
Ma non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò stretta tra le
braccia del vampiro che intanto aveva nascosto il viso tra i capelli premendola
con forza contro quel corpo gelido , afferrando con rabbia il tessuto sottile
che indossava .
Il vampiro discese con le labbra verso l’orecchio della ragazza che tremò
tra le sue braccia sentendo il respiro freddo del ragazzo infrangersi contro la
pelle sensibile della sua tempia .
< Non riesco a lasciarti andare Bella ... non...riesco a separarmi da
te neanche per un minuto > .
Quelle parole colpirono il cuore della ragazza , frastornata da quella
frase che per tre mesi aveva desiderato sentire con tutta se stessa .
Socchiuse gli occhi , circondandogli la vita con le braccia per
stringerlo a sua volta con tutta la forza di cui era
capace.
E
per la prima volta sentiva la stretta del vampiro ferrea , libera su di lei
.
Non più leggera per la paura di poterle fare male .
Lei non sentiva nulla del genere anzi , il contrario , sentiva una
sensazione di appagamento .
Poteva farsi stringere senza farlo sentire a disagio , oppure senza farlo
soffrire inutilmente per la parte di lui che voleva morderla .
Ora poteva stare con il suo angelo tranquillamente, senza preoccupazioni
di alcun genere . < Mi dispiace >.
Bella sentì il petto del vampiro gonfiarsi , come se stesse provando
dolore , un dolore che lei non aveva alcuna intenzione di fargli provare
.
Si scostò un poco dal ragazzo alzando lo sguardo e con una mano gli
sollevò il volto ancora piantato per terra .
Il vampiro sentì un brivido salirgli sulla schiena quando sentì la mano
bollente della ragazza alzargli il volto .
Gli occhi ambrati di entrambi , così uguali da potere essere confusi , si
incatenarono e così anche le loro anime unite da catene invisibili che nessuno
poteva scalfire .
Perché le loro stesse anime erano ormai legate così come le loro vite .
Catene munite di manette gelide come il ghiaccio e al contempo calde come
le fiamme dell’inferno , così come loro due.
Lui creatura oscura , essere delle tenebre , anima dannata , pallido
raggio di luna , dolce vento invernale .
Lei raro fiore notturno , creatura innocente, anima pura , caldo raggio
di sole , dolce vento primaverile .
Opposti che si attraggono ,cuori che si uniscono , anime che danzano in
un valzer senza fine.
Amore proibito , narrato nelle leggende antiche e bramato da chi conosce
il suo potere . Come lo era il mondo intero , in ginocchio di fronte alle due
figura abbracciate all’ombra di imponenti alberi , che se avessero potuto si
sarebbero in ginocchiati al cospetto di quell’amore così brillante e puro da
poter far vergognare il sole della poca luce che sprigionava al
confronto.
Bella capì
attraverso quello sguardo spaventato la sola debolezza del vampiro ,
lei , era lei stessa
che causava dolori e gioie al suo angelo .
Poteva capire il terrore del vampiro ,perché sentiva il tormento del
ragazzo , la paura di perderla .
Sorrise dolcemente .
< Ti ritroverò di nuovo accanto a me , lo so , appena sfuggirò dalle
braccia di Charlie so che comparirai in camera mia , come tante altre volte .
Non c’è nulla di cui aver paura Edward > .
Il tono dolce e soave uscito dalle labbra di Bella fece sciogliere
completamente i timori del vampiro .
Aveva ragione , appena Charlie l’avesse lasciata
andare dall’abbraccio ci sarebbe stato lui a riprenderla con
sé.
Sorrise a sua volta vedendo gli occhi ambrati di Bella caldi e luminosi
come il sole che splendeva sopra di loro .
Volse lo sguardo verso la casa della ragazza notando la figura del
poliziotto curvarsi ancora di più .
Doveva lasciarla andare , doveva ridare a quell’uomo sua figlia
.
Sospirò pesantemente cercando di liberarla dalla sua stretta ,ma non vi
riuscì , il suo stesso corpo si ribellava .
Sconsolato alzò il capo.
< Mi disp…> ma non fece in tempo a proferir parola che sentì le
labbra della ragazza poggiarsi sulle sue , ed ogni cosa intorno a lui scomparve
.
Non riusciva più a comprendere dove fosse , l’unica cosa di cui era
sicuro era che c’era un’adorabile creatura che lo stava baciando e non potè far
a meno di sentirsi completo …felice .
Il bacio durò un eternità dato che entrambi non avevano bisogno di
respirare ,ma Bella capì che era arrivato il momento di ritornare da Charlie
.
Aprì gli occhi allontanando le labbra da quelle del vampiro che si sporse
d’istinto cercando di catturarle nuovamente .
Ma di questo passo la ragazza non sarebbe più ritornata a casa , così
fece un saltello indietro vedendo il vampiro emettere un piccolo ringhio
irritato dal gesto di Bella che prima di poter essere catturata scappò via
mandandogli un bacio con la mano .
Schivò gli alberi attorno a sé per fermarsi davanti alla porta mentre
Edward si nascondeva dietro un albero per osservare meglio la ragazza
.
Bella rimaneva immobile davanti alla porta , senza sapere cosa fare . Una
leggera folata di vento le fece oscillare la sottile camicia da notte che le
avevano dato all’ospedale , mentre la ragazza si tormentava su cosa poter dire a
Charlie .
Che spiegazione poteva dargli ?
Alzò esitante la mano , avvicinandola lentamente alla porta come a
rallentatore , e quando toccò il legno sentì gli occhi pruderle .
Bussò piano , quasi come se una farfalla si fosse posata sulla porta e
non la sua mano , Ma quel piccolo rumore bastò a far capire al padrone di casa
che c’era qualcuno davanti alla porta .
Bella sentì un rumore assordante , come se qualcuno stesse buttando
all’aria tutto ciò che trovava sotto mano .
Che stava succedendo ?
< Chi diavolo è ora? > .
la voce burbera di Charlie fece perdere il respiro alla ragazza .
Le lacrime uscirono istintivamente senza che Bella potesse fermarle .
Sentì la serratura scattare e la porta aprirsi leggermente quando Bella
si irrigidì al tono minaccioso del padre che smise subito di parlare quando si
trovò davanti la ragazza , immobile , il solo respiro ad interrompere il
silenzio calato tra loro .
La ragazza non fece neanche in tempo a dire niente che l’uomo la prese
per un braccio tirandola verso di sé , chiudendo la porta con un tonfo.
Edward uscì dal suo nascondiglio per tornare a casa , ma prima di
scomparire tra la folta vegetazione sentì il pianto rumoroso dell’uomo , il
quale , mentre il vampiro correva veloce per tornare dalla sua famiglia
,stringeva a sé la figlia accarezzandole incredulo i capelli , dando sfogo così
alla disperazione che aveva provato per quelle lunghe tre
settimane.
< Ancora nessuna notizia del….> .
Lo schermo nero si spense emettendo una specie di fischio mentre
stravaccato sul divano Edward fissava corrucciato la finestra di fianco al
televisore , guardando la notte avanzare inesorabile , inghiottendo nel suo
manto oscuro gli ultimi raggi di sole .
Erano passate poche ore e già diciamo una decina di volte il vampiro
aveva deciso di andare da Bella .
Non averla con sé lo confondeva , non poterla vedere o meglio controllare
gli metteva ansia .
Buttò il telecomando contro il muro mandandolo in frantumi .
Basta aspettare , si disse . Voleva andare a vederla
punto e basta .
Si mise in piedi con agilità vedendo risplendere nello specchio della
finestra oltre che il suo riflesso anche dei lunghi capelli biondi . Si voltò
guardando Rosalie , gli occhi azzurri un po’ meno luminosi e freddi di come li
ricordava .
Da quando erano tornati la sorella sembrava strana , come se avesse un
qualche peso sullo stomaco che non riusciva a levare.
< Vai da lei? > .
Quella era più un affermazione che una domanda ed Edward lo capì dal tono
di voce che utilizzò .
Inclinò il capo cercando di capire cosa la turbasse tanto ,ma prima che
potesse leggerle il pensiero lei era già svanita via , lontano dai suoi occhi
indagatori .
Così , con l’aiuto della notte , il vampiro potè uscire dalla sua casa
squadrando la radura oscura che circondava la sua abitazione .
Chissà perché sentiva un brutto presentimento .
Scrollò le spalle e agile come un leopardo si mise a correre verso la
casa di Bella , sentendo il desiderio di prenderla tra le braccia così forte da
spingerlo a correre come mai aveva corso , mentre gli abitanti della foresta
guardavano confusi una figura fuggente scappare ad alta velocità schivando ogni
albero con un balzo .
E
della sua ombra si riusciva a vedere solo un luccichio . Qualcuno degli ignari
animali riuscì a vedere con occhio attento i lunghi denti del vampiro curvati in
un sorriso brillare nell’oscurità.
Una mano bianca accarezzava ritmicamente un piccolo orsacchiotto di
peluche stretto da due piccole braccia lattee , mentre due occhi color topazio
navigavano nell’oscurità della stanza posandosi a volte sulla finestra
illuminata dai raggi di luna che delineavano dolcemente la figura della ragazza
contro la parete .
< Va bene ma non c’è bisogno di gridare ., ok? Va bene puoi venire
dopodomani ,ma non pensare di fare ciò che credi >.
Bella chiuse gli occhi di scatto quando sentì il telefono sbattuto con
forza contro la parete , mentre il vociare di suo padre tranquillizzava il suo
animo tormentato dalla chiamata che due ore fa aveva ricevuto dalla madre
.
La ragazza chinò il capo nascondendo il volto dai lunghi capelli castani
e concentrando il sottile udito sulle parole che Charlie bisbigliava di tanto in
tanto contro sua madre . Scoppiò quasi a ridere quando il padre la apostrofò
come una gallina starnazzante ,ma poi sentì il motivo di quella chiamata e le si
mozzò il respiro … la voleva riportare a casa .
Strinse tra le braccia il pupazzo cercando di trovarvi qualche sostegno .
No , dopo tutto quello che aveva passato non poteva , anzi non voleva
andare via da lì . Perché avrebbe dovuto abbandonare Jacob , i suoi amici ed
Edward .
Il suo bisbiglio risuonò per la stanza deserta , ma una sensazione
piacevole le fece aprire gli occhi dalla prigione che aveva costruito nella sua
mente .
< Bella > .
La ragazza sentì due grandi braccia dure come l’acciaio prenderla dalle
spalle e poggiarla contro qualcosa di forte come granito ,ma freddo come il
ghiaccio .
Bella sentì il vampiro poggiarsi con la schiena al muro mentre dolcemente
le faceva poggiare il capo sulla sua spalla annusandole così i capelli e
sospirando pesantemente .
< Stai bene ? > .
Il vampiro aprì gli occhi caramellati guardando quella piccola ombra tra
le sue braccia che gli aveva rivolto la domanda .
Si sistemò meglio contro la parete cominciando ad accarezzarle lentamente
i capelli .
< Ora si > .
Bella sorrise alle parole del bel vampiro lasciando ricadere il pupazzo
per terra e accoccolandosi meglio tra le braccia del ragazzo sentendo i brividi
che le sue braccia calde gli davano al collo .
Doveva dirglielo ? Non lo sapeva ,ma poi lei non se
ne sarebbe andata da lì per nessun motivo , perciò perché farlo preoccupare
inutilmente ?
Ma il vampiro aveva già capito che qualcosa non andava e lei non poteva
più scappare .
< Che è successo? >
.Il tono autoritario del vampiro seppur addolcito scosse Bella dai propri
pensieri riportandola alla realtà .
Doveva dirglielo o no ?? Si , si disse . Il loro
rapporto doveva essere basato sulla sincerità reciproca e ciò voleva dire che
tra loro non ci dovevano essere segreti
.Bella sentì una mano del vampiro intrecciarsi con la sua in una stretta
salda che la mise più a suo agio.
< Prima ha chiamato mia madre > .
Il vampiro alzò un sopracciglio anche se lei non poteva ovviamente
vederlo.
Che cosa c’entrava ora sua madre ?
Era naturale che l’avesse chiamata per chiedere
delle sue condizioni di salute ,ma ciò che Bella disse era l’ultima cosa che il
suo povero cuore volesse sentire
.
.
Chissà perché la ragazza sentì il corpo freddo del vampiro diventare
ancora più gelido
mentre vedeva le braccia muscolose del ragazzo stringersi con più forza
attorno a lei , schiacciandola completamente contro di lui
.
< Tu non andrai da nessuna parte >.
Bella rabbrividì sentendo la voce tagliente del vampiro farea pezzi la
tensione che si era accumulata dopo quella frase .
Gli strinse con più forza la mano capendo il dolore che il vampiro doveva
aver provato alle sue parole , ma in fondo lei non se ne sarebbe andata via di
nuovo.
Non ora che aveva trovato il suo angelo .
La stanchezza cominciò a farsi spazio nella sua mente .
Bella sentì gli occhi appesantiti e pronti a chiudersi ,ma prima di
andare nel mondo dei sogni bisbigliò quelle parole che fecero balzare fuori
dalla gabbia toracica il cuore del vampiro .
< Ti amo Edward e resterò con te per l’eternità >
.
E
con l’ultimo filo di voce Bella si addormentò , sorridendo anche nei sogni
,sicura dell’angelo che la teneva tra le braccia come se fosse qualcosa di
prezioso ,e
indubbiamente, lei lo era per Edward .
La sua vita girava tutta intorno alla sua Bella
.
E
così , coprendola con il lenzuolo ,la vegliò nel sonno, attento a qualunque cosa
potesse svegliarla dal suo riposo .
Ma mentre il vampiro sorrideva felice per le parole che Bella gli aveva
rivolto ,
c’era chi non lontano da quella casa desiderava a sua volta passare
l’eternità con la ragazza .
Infatti ,dietro un enorme abete una figura stava immobile lasciando che i
tenui raggi lunari ne illuminassero i lineamenti delicati
.
Quella sera ci fu un cambiamento a cui però solo qualche gufo e
pipistrello riuscì ad assistere.
Perché una mano bianca passò per il volto pallido dell’ombra e due occhi
color topazio si trasformarono in due e oscuri occhi azzurri cielo , così bui da
far paura alla notte stessa .
< Sto arrivando mia piccola umana , aspettami >
.Con queste parole la figura si dileguò ,lasciando ignari due ombre
abbracciate nel buio di una piccola stanza che non sapevano ciò che sarebbe
aspettato ad entrambi .
Ma specialmente ad una dolce ragazza addormentata tra le braccia del suo
angelo …….
CONTINUA
….
SCUSATE PER IL RITARDO
,RINGRAZIO TUTTE LE MIE LETTRICI PER I COMMENTI E QUESTO CAPITOLO
è COME AUGURIO DI BUON
NATALE X TUTTE VOI , SPERO CHE VI PIACCIA E CHE CONTINUERETE A SEGUIRMI ,
CERCHERò DI AGGIORNARE IN FRETTA . VI MANDO
I MIEI MIGLIORI
AUGURI DI BUON NATALE SPERO CHE SIA SPECIALE COME POCHI KISS GOLD EYES
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Capitolo 9 *** Perchè mi fissate ? ***
Twilight
Twilight
< Ma che succede ? >.
Una dolce voce femminile fece voltare due stupendi occhi color topazio
,mentre una piccola figura si muoveva sotto le candide lenzuola facendo ridere
il proprietario di quelle calde e dolci iridi caramellate .
< Edward ? > .
Il vampiro , vedendo la ragazza combattere con le coperte le venne in
aiuto togliendole di dosso le lenzuola , scoppiando a ridere nel vedere il bel
volto della ragazza corrucciato .
< Sai non pensavo di doverti proteggere anche da questo tipo di
pericoli , ma da te posso aspettarmi di tutto >.
Bella incrociò le braccia al petto muovendo il capo contrariata .
Si voltò dalla parte opposta del vampiro guardandolo con la coda
dell’occhio .
< Non preoccuparti , troverò qualcun altro che possa proteggermi da
questo tipo di pericoli . C’è una fila di ragazzi che aspetta solo questo
> .
Bella sghignazzò tra se e sé , sapendo che il suo caro vampiro era un
tipo forse un po’ troppo geloso e che a queste frecciatine dava di matto .
E
sinceramente si aspettava una reazione esagerata come accadeva di solito ,
invece non sentì neanche volare una mosca, e fu questo a preoccuparla
.
Si girò , notando stranita che il vampiro era scomparso nel nulla .
Ma allora se l’era presa sul serio !!
Sbuffando scese dal letto con un saltello , buttando indietro i lunghi
capelli scuri per prendere gli orli della maglia che indossava e cambiarsi ,
d’altronde doveva ricominciare ad andare a scuola .
Buttò la maglietta per terra restando in reggiseno guardando fuori dalla
finestra mentre mille pensieri la sommersero .
Cosa poteva dire ora a scuola ?
Che un vampiro l’aveva rapita ?
Doveva inventarsi una bella scusa, di questo ne era certa .
E
poi doveva andare a trovare Jacob , chissà come era preoccupato .
< Possibile che tutte a me devono capitare ? >
.
Si passò nervosamente una mano tra i capelli cercando di calmare il
nervosismo che l’aveva colta d’improvviso ,quando con la coda dell’occhio vide
un ombra nera muoversi per la sua stanza , furtiva .
Subito aguzzò la vista cercando di vedere dove fosse andata ,e grazie ai
suoi nuovi sensi lo vide correre dietro di sé .
Già nervosa per conto suo si buttò sulla figura gettandola sul letto , e
mettendosi a cavalcioni su di esso gli afferrò i polsi sporgendo minacciosa i
lunghi canini .
Ma colui che si trovò sotto di lei con una faccia divertita era quel
simpaticone del suo vampiro .
< Edward ? > .
Bella era sorpresa .
Ma non se ne era andato ?
< Se è così che mi dai il tuo buongiorno ,d’ora in poi ti attaccherò
sempre alle spalle >.
E
così dicendo sorrise malizioso notando la posizione della ragazza sopra di lui ,
per di più in reggiseno .
Bella avvampò di colpo lasciandogli i polsi e sedendoglisi accanto ,
ortandosi le mani al viso per la vergogna .
Oddio ,che aveva fatto ?
Possibile che faceva solo danni ?
E
mentre continuava a maledirsi per la sua sbadataggine sentì due braccia
muscolose avvolgerla e le labbra gelide del ragazzo baciarle la tempia facendole
aprire gli occhi .
< Non devi provare imbarazzo davanti a me , perché non hai
assolutamente niente di cui vergognarti , sei bellissima >
.
E
così dicendo il vampiro le baciò una spalla facendole venire i brividi in tutto
il corpo . Si guardarono negli occhi per un eternità senza riuscire a
distogliere lo sguardo .
L’uno nelle braccia dell’altra quando un rumore sospetto attirò
l’attenzione di entrambi .
< Cosa succede ? > .
Edward scese dal letto lasciando andare la ragazza ma tenendola sempre
vicina a sé nel guardare stranito la porta della camera della ragazza .
< Ci sono ospiti > .
E
prima che Bella potesse proferire parola si ritrovò con una maglia in faccia ,
buttata dal suo vampiro che presa una vestaglia in un cassetto la drappeggiò
intorno alla sua ragazza , coprendole fino all’ultimo strato di pelle .
< Ma ….Edward che fai ? >
< Ti vuole tuo padre giù > .
E
infatti un minuto dopo la voce di suo padre la richiamò , chiedendole di
scendere . Confusa Bella , imbottita dal suo ragazzo come un pupazzo di neve ,
scese le scale vedendo il vampiro seguirla a debita distanza , nascondendosi in
uno spazio buio lì vicino .
Ma chi erano ora questi ospiti ?
Presto detto .
Appena entrata in cucina si meravigliò di vedere due uomini sui 28 anni
con una divisa da poliziotto sorriderle cordiali , mentre il padre le si
affiancava dandole un bacio sulla guancia come buon giorno .
< Bells questi ragazzi staranno con te per un po’ di tempo , finchè
non catturiamo colui che ti ha rapita > .
Stava per svenire , ne era sicura .
Doveva portarsi dietro quegli energumeni finchè non avessero trovato
il suo rapitore ? Ma allora sarebbero stati con lei per molto , molto tempo
pensò sconsolata .
Perché catturare un vampiro non era cosa da poco , men che meno per degli
umani .
Charlie al contrario era entusiasta della sua idea , e infatti prendendo
la sua giacca si diresse alla porta , ma prima di uscire sorrise alla figlia
rivolgendosi poi ai colleghi
< Bene , la lascio nelle vostre mani , buona giornata Bells >
.
E
così dicendo il poliziotto uscì dalla casa fischiettando mentre Bella rimaneva
imbambolata davanti a quei due ragazzi che non facevano altro che sorriderle
come ebeti .
< Ehm ….Buon giorno signorina Swan io mi chiamo Alan Carter , e questo
è il mio collega Jordan Burns , piacere di conoscerla
>.
Bella sorrise cordialmente nello stringere la mano ai due , ma appena lo
fece sentì un piccolo ringhio provenire dalle scale , facendo andare in allarme
i poliziotti che misero subito mani alle armi .
Bella , terrorizzata , sorrise dolcemente per tranquillizzare i due
poliziotti .
< Deve essere la mia sveglia, scusatemi un secondo mi cambio e scendo
> .
E
mentre i due ragazzi si sedevano attorno al tavolo Bella saliva di corsa le
scale trovandosi davanti alla porta della sua camera un vampiro a dir poco
furioso, con i canini ben in vista e con l’irritazione che fuoriusciva a fiotti
dagli occhi color topazio .
Sbuffò sconfortata .
Sarebbe stata una lunga giornata ne era sicura
.
Bella rigirava e rigirava nell’armadio per vedere un po’ cosa potesse
mettersi quando uno sbuffo del suo vampiro la richiamò
.
< Stamattina fa troppo caldo , anche se è senza sole , è molto strano
….> .
L
ragazza si sporse portando lo sguardo color topazio oltre l'anta dell’armadio
per guardare fuori .
Strano , non c’era tutto quel sole .
Ma quando il vampiro aprì la finestra la colse un calore insolito da
quelle parti .
Come poteva esserci così caldo là senza sole ?
< Mi toccherà venire a maniche corte lì >.
Edward sbuffò guardando il cielo limpido occupato per lo più da piccole
nuvolette innocue , quando , guardando i vestiti che indossava , si accorse con
rammarico di portare un maglione abbastanza pesante .
Non poteva mica presentarsi così a scuola ?
Si voltò verso Bella che ancora stava cercando qualcosa dentro l’armadio
.
< Posso lasciarti sola almeno per un ora senza che combini danni ?
> .
Il vampiro vide le ante dell’armadio traballare mentre da esse usciva un
infuriata Isabella Swan con una scarpa con il tacco alto in mano e lo sguardo
spiritato .
< Credi che non possa stare neanche un minuto senza combinare pasticci
? >.
Edward scoppiò a ridere uscendo veloce dalla finestra aperta della stanza
mentre la ragazza lo mancava di un soffio diventando rossa dalla rabbia
.
< Stupido >.
Con forza lanciò la scarpa contro l’armadio che a causa del colpo forte
traballò su se stesso, mentre un sacchetto nero cadeva a terra attirando
l’attenzione di Bella .
Prese in mano la busta tirando fuori da essa una corta gonna a pieghe
nera , e in quel momento le labbra carnose si curvarono in un sorriso di
vendetta.
E
mentre pensava alle risate che si sarebbe fatta , buttò la gonna sul letto ,
accompagnata da una maglietta rossa a collo alto con la chiusura obliqua
occupata da fiori di loto bianchi con le maniche corte ricoperte da un pezzo di
stoffa nero che si aprivano a sbuffo .
< Avrai tu dei guai mio bel vampiro >
.Con queste parole Bella chiuse la porta a chiave per indossare gli abiti
che al nostro povero Edward avrebbero causato un decesso improvviso ,anche se
era definitivamente morto da tempo .
Il paesaggio passava veloce davanti ai suoi occhi mentre la macchina
sfrecciava a grande velocità verso la sua scuola .
< Signorina Swan dovremmo andare dal preside per avvisarlo sulle
procedure che adotteremo nei suoi confronti . Spero capirà che lo facciamo per
la sua sicurezza > .
Bella fece un sorriso di circostanza stringendo l’orlo della gonna nera e
arrossendo di botto .
Ora non era più tanto sicura della sua scelta .
Forse questa volta il suo vampiro avrebbe davvero rischiato di decimare
la popolazione maschile di Forks .
Cosa poteva dire ai compagni ,ma
soprattutto come doveva comportarsi ? Non ebbe però il tempo di
arrivare ad una soluzione almeno provvisoria per quella scomoda situazione che
la voce di uno dei due poliziotti la strappò ai suoi pensieri
.
< Siamo arrivati > .
Bella sospirò pesantemente nel prendere lo zaino , scendendo dall’auto
mentre i due poliziotti le si mettevano ai rispettivi lati guardandosi attorno
circospetti .
Era arrivata .
In silenzio , in mezzo ai due poliziotti , la ragazza camminò adagio
notandogli sguardi curiosi e meravigliati di alcuni compagni e anche quelli
ammaliati posarsi su di lei come se volessero trapassarla da parte a parte
.
Uno strano senso di disagio si impossessò di lei .
Non era lo stesso disagio che aveva provato il primo giorno di scuola ,
questo era più schiacciante , più soffocante e più pesante di quanto mai si
sarebbe aspettata .
Alzò il volto pallido sentendo quegli occhi colpirla come piccoli
pizzicotti , causandole uno strano senso di vertigine .
Perché si sentiva così ?
Perché tutti la guardavano in quel modo ?
Che avessero notato il suo cambiamento?
Sentì la testa pesante e le forze abbandonarle .
Così , per puro riflesso , afferrò la cosa più vicina a lei aggrappandosi
alla camicia di Alan , che abbassato lo sguardo notò gli occhi della ragazza
adombrarsi e la pelle diventare ancora più bianca .
Bella si sentì stringere per le spalle con forza mentre sentiva due voci
risuonare confuse nella sua mente .
Finchè non riuscì a carpire quelle parole.
< Si sente bene ? > .
La ragazza si guardò intorno vedendo alcuni ragazzi fermarsi a fissarla
preoccupati e spinta da quelle espressioni riacquistò un po’ di lucidità ,
chiudendo gli occhi per un attimo e ritrovando per tornare a camminare , notando
il braccio di Alan circondarle le spalle come se avesse paura che svenisse
.
Sorrise dolcemente al gesto del poliziotto notando l’altro compagno
fissarla preoccupato . Sospirò vedendo la porta della presidenza farsi sempre
più vicina .
Doveva abituarsi a quegli sguardi che i compagni le avrebbero sicuramente
rivolto ,ma sapeva nel profondo che non ci sarebbe mai riuscita del tutto .
E
così entrò nello studio del preside pronta ad ascoltare le condizioni che le
veniva imposte per la sua sicurezza .
Una volvo grigia metallizzata si fermò in un piccolo parcheggio ,mentre
il motore rombante smetteva di emettere quel rumore e le portiere della macchina
si aprivano di scatto mostrando agli studenti cinque figure conosciute avanzare
verso l’entrata della scuola .
< Non la vedo , dov’è? > .
Un folto caschetto nero si muoveva di lato in lato , mentre le quattro
figure di fianco si guardavano attorno alla ricerca di qualcuno
.
< Non lo so >.
Una voce melodiosa e dolce bisbigliò queste poche parole mentre gli occhi
ambrati della figura a cui apparteneva quella voce vagavano preoccupati ,
cercando di intravedere dei lunghi capelli scuri.
Ma il trillo della campanella costrinse Edward a distogliere lo sguardo
dallasua ricerca . Accorgendosi che ormai stavano entrando tutti nelle classi ,
salutò i fratelli con un cenno del capo prima di entrare nell’aula e prendere
posto al solito banco che lui e Bella avevano occupato l’anno
scorso.
Cominciò a guardare fuori dalla finestra nella speranza di rivedere
Bella.
< Buon giorno ragazzi , oggi ho un annuncio da farvi , vi presento due
nuovi compagni . Thomas e Ilary Reimond > .
Solo allora Edward si accorse del silenzio innaturale caduto d’improvviso
nell’aula , e così alzando il capo , vide con sorpresa due figure vicine al loro
professore .
Una bella ragazza dai lunghi capelli biondi , snella con gli occhi verdi
e un ragazzo della stessa età .
Alto e con gli stessi capelli color oro dell’altra ragazza anche se gli
occhi di lui erano celesti .
Cosa ci facevano quelli a Forks ?
< Bene vediamo dove possiamo mettervi > .
Lo sguardo del professore si posò su molti banchi , per lo più occupati ,
mentre restavano un banco vuoto in fondo all’aula e un posto vacante vicino ad
Edward che notato l’interesse del professore sul suo posto vuoto pregò con tutto
se stesso che non mettesse uno di quei due lì .
Ma ahimè il bel vampiro ebbe una brutta sorpresa quando vide la ragazza
avvicinarsi al suo banco e sedersi silenziosa di fianco a lui .
Sbuffò contrariato sentendo l’odore della ragazza invadergli le narici .
Storse il naso .
Non gli piaceva quell’odore , per niente , così si spostò con la sedia ,
allontanandosi dalla ragazza per evitare lo sguardo interrogativo di lei .
< Bene Thomas tu vatti a sedere lì , bè ora possiamo iniziare la
lezione > .
Dicendo ciò il professore afferrò il gesso sulla scrivania pronto a
illustrare il nuovo programma impartito per quell’anno , quando qualcuno bussò
alla porta .
< Potrebbe uscire per favore , professore ? >
.
Subito il docente uscì di volata mentre la classe bisbigliava curiosa .
Di chi era quella voce ?
Passò qualche minuto nel quale Edward cercava in tutti i modi di
sopportare la presenza ingombrante di quella ragazza .
Ma perché doveva sedersi proprio lì?
Si voltò per vedere cosa stesse facendo e stizzito notò che lo stava
guardando .
Distolse lo sguardo quando incontrò gli occhi verdi di lei che intanto
rideva silenziosa , portandosi una mano sulla bocca per soffocare le risate ,
mentre il bel vampiro , sentendo i suoi pensieri , andò ulteriormente in
escandescenza .
Almeno fin quando non rientrò il professore con un piccolo sorriso sulle
labbra , cosa mai vista dai suoi studenti che rimasero stupefatti dal
comportamento strano del docente che muoveva la mano come se cercasse di
invitare qualcuno ad entrare .
E
quando la figura fece un passo avanti nell’aria si sentì un forte odore di fiori
dissetanti .
I
men che non si dica , Edward sentì la sua preoccupazione crollare di botto , ma
fu costretto a mordersi la lingua quando la figura di Bella si mostrò
interamente alla classe mentre tra i ragazzi si elevavano bisbigli di sorpresa .
< Bene ragazzi , è con piacere che diamo il bentornato alla vostra
compagna di classe Isabella Swan . Spero che nessuno di voi sia indiscreto con
lei ,
Bene Bella , puoi andarti a sedere vicino al nuovo arrivato >
.
Edward , che per l’abbagliamento della ragazza aveva avuto un crollo
nervoso , vide l’esile figura della sua ragazza passargli a fianco per poi
sedersi timidamente vicino al nuovo ragazzo .
Lo aveva fatto apposta , ne era sicuro
.
Voleva fargliela pagare per quella mattina e doveva ammettere che c’era
riuscita , gli era venuto un colpo .
Ringhiò a bassa voce vedendo con la coda dell’occhio il nuovo ragazzo
porgerle una mano e sorriderle dolcemente .
Ma chi si credeva di essere ?
Se provava un'altra volta a sorriderle gli staccava uno ad uno i denti
, di questo poteva esserne sicuro.
< Bene , quest’anno come ben sapete studieremo le ……..>
.
Il vampiro strinse con forza la matita tra le dita ,sentendo i pensieri
dei suoi compagni rivolti casualmente alla sua ragazza , e la cosa non gli
faceva certo molto piacere .
Si voltò non visto da nessuno notando Bella scrivere su un foglio gli
appunti della lezione , portando svogliata una ciocca di capelli scuri dietro
l’orecchio mentre si mordeva le labbra carnose cancellando ciò che aveva appena
scritto .
Dannazione !
Ma perché quel deficiente li aveva spostati di banco
?
Continuò a fissarla notando con irritazione gli occhi di Thomas
squadrarla con soddisfazione , mentre la voce del ragazzo rimbombava nella mente
del vampiro .
<
Sono stato fortunato a
capitare con lei in banco , è la ragazza più bella che io abbia mai visto , buon
per me > .
Edward digrignò i denti sentendo il professore continuare a spiegare la
lezione , così decise di distrarsi un po’ cercando di evitare di girarsi ogni
secondo indietro per guardare la sua ragazza .
Prese la penna e anche se con una certa difficoltà cominciò a segnare ciò
che diceva l’insegnante finendo a volte con il bucare il foglio con la matita
mentre i pensieri dei ragazzi continuavano incessanti a martellargli in mente
.
.
Al suono della campanella tutti si alzarono velocemente , raccogliendo i libri
sparsi sui banchi il più in fretta possibile e uscendo di folata dalla classe ,
non lasciando neanche il tempo al professore di dar loro i compiti
.
Ma c’era chi con tutta la calma possibile raccoglieva uno ad uno i suoi
libri guardando distrattamente il suo zaino soprappensiero .
< Tutto bene ? >.
Bella alzò il capo voltando lo sguardo color caramello alla sua destra
dove sorridente c’era il suo nuovo compagno di banco che le sorrideva cordiale
porgendole i suoi appunti che aveva trascritto poco prima durante la lezione .
La ragazza sorrise a sua volta prendendo i fogli che lui le porgeva ,
quando le loro dita si sfiorarono e a quel contatto Bella si sentì mancare .
Così , senza poterlo impedire , cadde in ginocchio mentre un senso di
gelo invadeva il suo corpo .
Sentì una sensazione di vuoto avvolgerla , mentre i suoi occhi si
adombravano pian piano , quando una voce conosciuta non la fece rinsavire
.
< Tutto bene ? vuoi ….>
< Non la toccare > .
Il tono imperioso riportò alla realtà Bella che scuotendo la testa alzò
il volto vedendo il compagno di classe indietreggiare di un passo con il volto
angosciato .
E
questo perché , di fronte a lui , con un espressione dura , fredda come il
ghiaccio e con i penetranti occhi ora neri , Edward lo fissava minaccioso
facendogli cenno di abbandonare l’aula .
Thomas raccolse in fretta e furia le sue cose , prendendo per mano la
sorella che era rimasta stupefatta dallo scatto d’ira del ragazzo .
Bella rimaneva in
ginocchio guardando i fogli dei suoi appunti sparsi per il pavimento .
Cosa le era successo
?
Cos’era stato ?
< Bella ? > .
La ragazza volse lo sguardo alla sua destra vedendo il bellissimo volto
di Edward preoccupato e quei terrificanti occhi neri di nuovo ambrati .
< Stai bene ? >.
Socchiuse gli occhi nel sentire la mano del ragazzo posarsi sulla sua
guancia , sorridendo debolmente per la dolcezza di quel vampiro
.
< Tutto bene , ho avuto solo un mancamento . Penso che la mia
convalescenza debba essere un po’ più lunga >.
Così dicendo si rimise in piedi sentendo la mano gelida del vampiro
stringere con forza la sua .
< Andiamo , devi andare all’ora di educazione fisica >
.
A
quelle parole Bella mise il broncio immaginando già i rimproveri del suo
professore
< Salterai la lezione vero ? > .
La ragazza vide il sorriso seducente del ragazzo , notando anche le
braccia forti del vampiro che l’avevano stretta improvvisamente per la vita
spingendola contro il corpo gelido di lui .
< Io veramente preferirei fare tutt’altro e la tua presenza mi è
indispensabile >.
Bella arrossì di botto sentendo il bisbiglio malizioso del vampiro e
l’alito freddo di lui farle venire i crampi allo stomaco .
D’istinto si allontanò da lui prendendo lo zaino e salutandolo con la
mano mentre a passo di marcia si dirigeva verso la palestra , sentendo con
rabbia la risata del vampiro risuonare per il corridoio
.
Dannazione a lui e alle sue trovate .
Sospirando entrò nel campo della sua tortura pronta a ritornare
dal suo bel vampiro con qualche livido .
< Quando arriva Bella ? > .
Alice si guardava intorno preoccupata , cercando tra la folla la sua
amica ,ma di lei ancora nessuna traccia .
< Strano , è ora di pranzo , perché non arriva ? >
.
Edward dal canto suo stava facendo poltiglia del suo pasto ,
punzecchiando con la forchetta quell’ammasso di roba irriconoscibile
.
< Secondo me sarà in infermeria a farsi medicare dopo tutte le botte
che avrà preso > . Un ringhio minaccioso fece zittire il povero Emmet che
vedeva il fratellino sempre più agitato , con lo sguardo spiritato .
< Calmati Ed , non ho detto mica una cosa improbabile > .
Edward voltò stizzito lo sguardo vedendo la sua “ nuova “ compagna di
banco guardarlo con interesse sorridendo timidamente .
Ma cosa voleva quella ora ?
Scocciato , sbuffò , guardandosi intorno nella speranza di vedere la sua
Bella , ma a quanto pare di lei nessuna traccia .
Che fosse davvero finita in infermeria?
Forse , si disse , non era poi una possibilità da scartare
.
La sua Bella lo sorprendeva ogni giorno di più .
< Eccola ,ma chi è quello ? > .
Il vampiro alzò il capo vedendo sull’entrata della mensa la sua ragazza ,
bellissima come sempre ,ma con una luce strana negli occhi, una specie di timore
.
Ma per cosa ?
Purtroppo però l’occhio gli cadde alla destra della ragazza dove c’era
quel dannatissimo nuovo arrivato che qualche ora fa aveva cacciato in malo modo.
Cosa ci faceva con lei ?
< Ma cos’ha Bella ? >.
Jasper si alzò in piedi notando gli occhi ambrati della ragazza guardare
attorno frenetici , tremando leggermente .
E
solo allora lui e i suoi compagni sentirono il bisbiglio della mensa e tutti gli
occhi degli studenti puntati su di lei .
Perché non la smettevano di fissarla ?
Così la mettevano a disagio .
Non fece in tempo a chiamarla che Bella scappò via dalla mensa mentre il
nuovo ragazzo le correva dietro cercando di fermarla .
Neanche un secondo dopo Edward , dopo aver guardato storto tutti gli
studenti gelandoli con lo sguardo corse fuori , scorgendo nel corridoio le due
figure voltare l’angolo .
Cosa c’entrava quel ragazzo ora ?
Doveva starle lontano o si sarebbe trovato ben presto sotto un cumulo di
terra , e questo non era certo uno scherzo .
Correva , correva ,
sentendo dietro di se il rumore di passi .
Chi la stava seguendo ?
Voleva stare da
sola , senza nessuno intorno .
Quando era entrata
nella sala e aveva visto il modo in cui i suoi compagni la fissavano aveva
sentito il suo cuore sussultare .
La guardavano e
parlavano a bassa voce indicandola come un estraneo
.
Perché ?
Perché sentiva quegli sguardi gelarle il sangue che
ora purtroppo non aveva più in corpo ? Forse quella sua
trasformazione radicale aveva cambiato qualcosa in lei, qualcosa che non aveva
notato.
Rivide nella sua
mente le dita puntate su di lei , sentendo le lacrime uscire dai suoi occhi e
rigarle le guance.
Non era proprio ciò
che si aspettava dal suo ritorno , pensava che sarebbe stato tutto come prima ,
che il suo cambiamento avrebbe solo reso la sua vita più felice .
Un ingenua , era
stata un ingenua .
Come poteva pensare che la gente non la trattasse
diversamente ?
Che non si chiedesse dov’era stata per quelle lunghe
tre settimane ?
Se le avevano mosso violenza , se l’avevano
torturata .
< Stupida >
.
Si asciugò con
rabbia una lacrima quando sentì qualcosa afferrarle il polso interrompendo la
sua pazza fuga.
Infuriata si voltò
trovando Thomas , il nuovo compagno di scuola
.
Cosa voleva da lei ?
< Che cosa
guardi ? >
Perché la guardava in quel modo ?
< Mia piccola
umana , sei sempre più bella ogni giorno che passa >
.
D’un tratto la sua
mente si svuotò del tutto , mentre perdeva il controllo sul suo corpo , quella
voce ….
< Mi sei mancata
tanto sai > .
Vide gli occhi
prima giocosi del ragazzo incupirsi diventando magnetici mentre si avvicinava
pericolosamente al sua viso .
< Non ti sono
mancato ? >.
Bella era immobile
, non riusciva a muovere un muscolo e neanche a parlare .
Era come se non
avesse più una coscienza così , non potendo opporsi , si lasciò poggiare contro
la parete mentre il ragazzo si avvicinava sempre di più a lei scoccando occhiate
bramose al suo corpo .
< Che c’è , il
gatto ti ha mangiato la lingua ? >.
Il ragazzo scoppiò
a ridere prendendo una mano della ragazza e portandola sulla sua guancia ,
gemendo di piacere sentendo la piacevole sensazione di calore sulla sua pelle
sempre fredda .
< Mi divertirò
un sacco con te , ne sono sicuro . E non preoccuparti del tuo vampiro , non
resterà solo , c’è una mia conoscenza che non vede l’ora di mettere le sue
grinfie su di lui > .
Un brivido per
nulla piacevole scosse il corpo di Bella come se quelle parole l’avessero scossa
nel profondo , avvicinandola ulteriormente al corpo del ragazzo che la premeva
insistente contro la parete scendendo con le mani verso la sua vita , mentre gli
occhi azzurri diventavano neri come la pece .
< Baciami >
.
Bella sentì le mani
tremarle quando vide il bel volto del compagno scendere bramoso verso le sue
labbra , gli occhi famelici di lui incatenati in quelli ambrati di lei , vuoti
come la sua mente .
Era come se Bella
non si trovasse lì , come se quello che il vampiro stava stringendo con forza
fosse solo il corpo di una bella bambola senza vita .
Senza che potesse
impedirlo gli circondò il collo con le braccia , alzandosi sulle punte mentre il
vampiro chiudeva lentamente gli occhi ,sentendo il respiro affannoso di lui
gelarle il viso .
Mancavano
pochissimi centimetri quando una voce vicina li interruppe .
< Bella ?! >
.
Bella vide Thomas
indietreggiare di colpo digrignando i denti nell'allontanarsi di scatto da lei ,
guardando alla sua destra .
< Dannazione
> .
Lo vide lasciarla
definitivamente guardando la porta in fondo al corridoio ,
aperta.
< Devo andare ,
ma non ti preoccupare , riprenderemo da dove abbiamo interrotto anche se tu non
ricorderai niente> .
Così dicendo il
ragazzo scappò via, velocissimo , svanendo oltre la porta mentre da dietro il
corridoio Bella vide comparire una figura opaca
.
Chi era ?
La mente cominciò a
svegliarsi dalla catalessi in cui era caduta mentre la figura cominciava ad
essere più chiara .
Alto , fisico
asciutto e muscoloso , corti capelli ramati , era Edward
.
Sorrise debolmente
mentre il vampiro si avvicinava velocemente a lei con il volto preoccupato
.
< Stai bene ?
Cosa è successo ? >.
Cos’era successo ?
Non ricordava
niente .
Si voltò guardando
il corridoio deserto .
Che ci faceva lì ? Non capiva
.
< Bella ?
Rispondimi > .
La ragazza però non
stava ascoltando il giovane vampiro , stava cercando di capire cosa stesse
facendo lì .
Non capiva perché
prima che trovasse Edward si trovava in corridoio da sola , senza nessuno .
Perché?
Sentì la testa
girarle finchè non portò lo sguardo su una porta aperta lì vicino dalla quale
stava entrando qualcuno .
Incuriosita aguzzò
la vista e con sorpresa scorse dei lunghi capelli scuri
.
Non poteva essere
...sua madre ?
Non fece in tempo a
capire ciò che stava succedendo che sentì la testa girarle e le forze
abbandonarla come era successo ore prima con i poliziotti
.
Si lasciò cadere
nel vuoto priva di lucidità, ma prima di chiudere gli occhi sentì un piccolo
urlo femminile .
Un rumore di tacchi
e vide due occhi color topazio terrorizzati a morte prima di lasciarsi andare
completamente , vedendo nella mente brillare minacciosi due terrificanti occhi
celesti …….
CONTINUA …
MI SCUSO PER IL TRMENDO RITARDO MA DATO CHE DEVO TOGLIERMI UN SACCO DI
INTERROGAZIONI STO STUDIANDO UN SACCO , E NON HO AVUTO TEMPO DI AGGIORNARE .MI
SCUSO NUOVAMENTE E RINGRAZIO TUTTI PER I BELLISSIMI COMMENTI CHE MI AVETE
LASCIATO , SONO FELICISSIMA , SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA E VI
PROMETTO CHE APPENA FINSCO CON QST BENEDETTE INTERROGAZIONI AGGIORNERò AL Più
PRESTO . GRAZIE ANCORA SIETE FANTASTICI BACI BACI GOLD EYES …..AL PROX CAPITOLO
COMMENTATE MI RACCOMANDO
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Capitolo 10 *** Incomprensioni ***
Twilight
Twilight
Era
nuovamente segregata in quell’oscurità che ormai non le dava più pace
.
Che fosse
destinata a navigare per sempre in quell’abbraccio di tenebra ?
Che fosse
quello il suo posto ?
Lì ,
tenuta sveglia solo dal richiamo oscuro di quella voce melodiosa ?
Perché
non la lasciava in pace ?
Perché
voleva proprio lei ?
Perché ?
Una voce
dolcissima come il suono di un arpa d' un tratto la fece emergere dall’oscurità
, facendole aprire i grandi occhi color topazio .
Curvò le
labbra carnose in un sorriso quando trovò davanti a lei il volto d’angelo del
suo vampiro .
I lineamenti
talmente perfetti da risultare dipinti su quel volto pallidissimo , le sottili
labbra impeccabili curvate in un dolce sorriso e quei due splendidi occhi color
caramello che la fissavano pieni di amore .
Bella sentì
le mani gelide del ragazzo sfiorarle teneramente la guancia mentre alcuni ciuffi
ramati le solleticavano le gote quando il vampiro si chinò per sfiorarle le
labbra con un bacio .
< Che è
successo? > .
La ragazza
sentì il materasso abbassarsi sotto il peso del vampiro notando le occhiaie
violacee che gli solcavano il volto .
Alzò una
mano sfiorandogli con la punta delle dita il contorno degli occhi ,mentre Edward
li socchiudeva baciandole il palmo della mano e fissandola intensamente .
< Sei
svenuta . Tua madre è arrivata in quel momento insieme a me e ti abbiamo trovato
distesa per terra . Forse è giusto che tu dica a me cosa è successo > .
Bella notò
gli occhi indagatori del ragazzo squadrarle con attenzione il viso , mentre lei
stessa cercava di trovare la risposta alla domanda di Edward .
Cosa era
successo?
Non si
ricordava granché , a parte di essere corsa via e poi …
< Bella
?>
Edward le
aveva afferrato le spalle quando l’aveva vista curvarsi su se stessa stringendo
con forza le mani sulle tempie , emettendo un flebile gemito di dolore .
< Bella ,
amore mio che hai ?> .
La ragazza
aprì un occhio trovando il volto marmoreo del vampiro intriso di preoccupazione
e terrore .
Doveva
dirglielo ?
L’unica cosa
che si era ricordata era la voce di quel vampiro che aveva incontrato nella
foresta , il vampiro che l’aveva morsa trasformandola in quello che era , anche
se non riusciva ancora a capire cosa .
Poteva
metterlo in allarme così ?
No , non
poteva . Perciò si voltò chiudendo gli occhi e coprendosi il volto con i lunghi
capelli bruni , come faceva quando voleva nascondersi da lui .
< Bella
c’è qualcosa che devi dirmi? > .
La
situazione stava peggiorando .
Il tono di
voce di Edward si era abbassato fino a diventare un ringhio sommesso che si
infranse contro il suo orecchio facendole venire i brividi .
Si voltò di
scatto dando le spalle ad Edward e drappeggiandosi il lenzuolo a dosso . Strinse
gli occhi con forza cercando di non sentire i bassi ringhi del vampiro .
All’improvviso la stanza cadde nuovamente nel silenzio mettendo così in allarme
la ragazza che , non sentendo più la presenza del ragazzo di fianco a sé , si
alzò dal letto guardandosi intorno ,ma di lui non c’era traccia .
Sentì un
rumore insolito , come lo scatto di una serratura , ma non fece in tempo a
voltare lo sguardo che si ritrovò schiacciata contro il materasso dal corpo
possente di Edward .
Gli occhi
neri coma la pece bruciavano come mille fiamme incandescenti .
Si
guardarono negli occhi , lui infuriato come una bestia , lei sbalordita dalla
reazione del proprio ragazzo .
Cercò di
muoversi ma il vampiro la inchiodava al letto , stringendole però con
delicatezza i polsi portati sopra la sua testa .
Bella notò
con preoccupazione lo sguardo furioso del vampiro squadrarla intensamente ,
avvicinandosi pericolosamente al suo volto .
Sfiorò
minacciosamente le sue labbra con il naso , mentre il profumo della ragazza
offuscava suo malgrado la mente al bel vampiro.
< Dimmi
cosa è successo . Non vorrai mica che perda la pazienza vero? >
.
Bella
assottigliò gli occhi cogliendo la minaccia del vampiro con un sorriso malizioso
. Si inarcò contro di lui vedendolo alzare di scatto il volto e fissarla
sconvolto , gli occhi colmi di un altro sentimento , molto più forte della
rabbia che fino a poco prima li aveva occupati .
Edward le
lasciò i polsi , incantato dagli occhi di Bella ,che andavano lentamente a farsi
sempre più scuri come quelli del vampiro .
Passò le
esili braccia intorno al collo , inclinando il capo e avvicinandosi con lentezza
calcolata ad Edward , fiondatosi sulle labbra di lei , facendola sorridere
dall’irruenza e dal desiderio che sentiva in lui .
Il vampiro
cercò con tutte le forze di resistere ,ma il profumo di Bella lo intossicava ,
lo rendeva succube di quella bellissima creatura che sorrideva sulle sue labbra
gelide .
< Perché
è chiusa la porta ? Ehì , voi là dentro , aprite !>
Bella si
allontanò dal volto pallido del vampiro osservando stranita la porta , sembrava
la voce di …
< Alice?
>
. < Oh
Bella , allora stai bene ! Apri per favore , dopo tu ed Edward potrete
riprendere il discorso da dove lo avevate lasciato , ma ora apri > .
Il volto di
Bella divenne di tutti i colori possibili mentre il vampiro sorrideva
dell’espressione d’imbarazzo che si era dipinta sul volto della giovane .
In men che
non si dica la porta si aprì ed Edward le fu subito affianco stringendosela
contro con un braccio muscoloso .
D’un tratto
comparvero Alice , Jasper, Rosalie e Emmet sulla porta , tutti intenti a fissare
di sbieco Edward .
< Così mi
sciupi la cognatina fratellino ! Insomma controllati > .
Un basso
ringhio uscì dalle labbra del vampiro mentre Bella soffocava a stento un
risolino divertito alla battuta di Emmet .
< Bene ,
prima che cominciate a starnazzare come due comari vorrei sapere come sta la
nostra Bella > .
Jasper
sorrise gentilmente sondando con i suoi poteri Bella stesa sul lettino
dell’infemeria della scuola .
< È il
caso che tu torni a casa , sei ancora un po’ scombussolata
>.
Bella annuì
ricambiando il sorriso , e scendendo dal lettino con un saltello fu subito
assalita da Alice che l’abbracciò stretta facendola quasi finire a terra .
< Sai ,
mi ero preoccupata > .
La ragazza
sorrise dolcemente verso la piccola Alice che con un passo di danza la portò
fuori da quella stanza seguita da Rosalie mentre gli “uomini” cominciavano a
prendersi per i capelli .
< Stai
bene ? >
Bella si
voltò con cautela verso Rosalie notando il leggero sorriso che la bionda le
rivolgeva .
Si sentiva
in imbarazzo , ricordava ancora come l’aveva trattata .
Vide un
lampo di tristezza attraversare i bellissimi occhi della ragazza facendola
sentire in colpa .
Così , di
slancio , l’abbracciò per un breve istante sfoderando un sorriso abbagliante che
lasciò colpita sia Alice che Rosalie .
< Si ,
sto bene > .
Le due
ragazze osservarono con tenerezza Bella , capendo quanto il loro fratellino
fosse stato fortunato a trovare una persona così dolce e speciale .
< Allora
stai bene ? > .
Una voce
conosciuta fece voltare la bella mora , incontrando così i grandi ed espressivi
occhi azzurri di Thomas intento a fissarla preoccupato .
Per un solo
secondo , un solo attimo , a Bella parve di vedere quelle iridi celesti nere .
Forse era davvero ancora intontita , si disse .
< Si ,
ora sto bene , anche se non ricordo cosa mi sia successo >
.
Thomas le si
avvicinò posandole una mano candida sulla fronte ,mentre Alice e Rosalie si
irrigidivano leggermente .
Bella stette
immobile e guardando gli occhi azzurri del ragazzo la sua mente si svuotò
completamente .
L’unica cosa
che sentì all’esterno fu solo la mano gelida del ragazzo sulla sua pelle .
Riuscì ad acquistare un po’ di lucidità , e rimase confusa dalla freddezza delle
sue mani , specialmente dal piccolo sospiro di piacere che uscì dalle labbra del
ragazzo , come se il suo calore gli stesse facendo piacere .
< Hai un
po’ di febbre , ti conviene tornare a casa . Posso passare a trovarti stasera ?
> Digli di si , avanti .
< Si
>.
Un sorriso
luminoso comparve sulle belle labbra del ragazzo mentre richiamava con la mano
la sorella dietro di loro .
< Ok ,
allora a stasera , e prima di uscire copriti bene . Fuori fa un freddo cane >
. Così il ragazzo scomparve come era venuto nel nulla .
Bella rimase
ancora per un po’ imbambolata fissando il punto in cui Thomas e la sorella erano
usciti .
Che le
era preso ?
Perché
gli aveva detto di si ?
Di chi
era quella vocina che l’aveva spinta a dargli una conferma ?
Una mano
gelida però attrasse la sua attenzione facendola distrarre da quelle
innumerevoli domande .
< Bella ,
stai bene ? > .
Alice la
fissava preoccupata ,ma perché ?
< Si .
Perché ? > .
Rosalie le
si affiancò , squadrandola da capo a piedi per poi sospirare .
< Eri
diventata bianca come un lenzuolo . Pensavamo stessi svenendo . >
Cosa ?
Lei non si
era accorta di niente , non si era sentita neanche male .
Forse
doveva avere davvero la febbre .
< Come
dirai ad Edward che quel ragazzo stasera viene a casa tua ?
>
Ops,
questo era un dettaglio a cui non aveva prestato attenzione
.
Che dire
ad Edward ?
In qualunque
modo gli avesse riferito la notizia sapeva che non l’avrebbe presa affatto bene
.
Ma perché
diavolo aveva accettato di invitare Thomas a casa sua ?
Si maledì
mentalmente pensando a un modo per svignarsela , ma quel giorno non sembrava
proprio dalla sua parte .
Infatti ,
Bella vide dall’altra parte del corridoio Edward avanzare con passo cadenzato
verso di lei che intanto stava pregando in tutte le lingue che conosceva ,
pronta alla sua fine .
< Cosa ?
>
La sua voce
uscì più dura di quanto avesse voluto ,ma in quel momento non era in grado
neanche di guardare la strada con attenzione .
Strinse le
mani intorno al volante così forte che le nocche divennero bianche mentre le
ruote stridevano sull’asfalto bagnato dal diluvio che si era scatenato fuori .
Quel
dannato doveva andare a casa della sua Bella stasera ?
Non avrebbe
permesso a quel piccolo insetto di avvicinarsi a lei , a costo di barricarla
dentro la camera .
Ma perché
diamine lei gli aveva detto di si ?
Cosa le
era passata per la testa ?
Era da più
di un ora che continuava a chiederle il motivo ,ma lei non gli dava mai una
risposta .
Perché ?
Non la
capiva ,e la sua rabbia andava man mano intensificandosi non riuscendo a
leggerle i pensieri .
Che le
piacesse quel damerino da strapazzo ?
Un
non imperioso proruppe dentro di lui .
A lei
non poteva piacere quel ragazzo , eppure molte ragazze quel
giorno mentre Bella era in infermeria fantasticava su quel Thomas
.
La gelosia
cominciò a farsi via via più pressante,mentre un’ira feroce contro quel ragazzo
si impadroniva di lui .
< Non
sarà forse che preferisci passare la serata con lui che con me ? >
.
Il tono con
cui pronunciò quelle parole fu più freddo e più velenoso di quanto si aspettasse
.
Voltò il
capo preoccupato verso Bella , guardandola intimorito .
Notò i
perfetti e delicati lineamenti del suo volto pallido contratti , così come le
labbra carnose distese in una linea dura e gli occhi color topazio ora neri .
< Ferma
la macchina > .
Edward in un
primo momento stentò a credere alle parole della ragazza , ma quando lei si
voltò verso di lui fu come se un camion di 8 tonnellate lo avesse schiacciato .
Il
bellissimo volto di Bella sprizzava collera da tutti i pori .
I lunghi
capelli scuri le calarono sugli occhi mentre calde lacrime scivolavano dagli
occhi neri della ragazza che aveva cominciato ad urlargli contro con ferocia .
< Come
fai a dire queste sciocchezze ? Credi veramente che preferisca la sua compagnia
alla tua ?
Se non ti
avessi voluto non ti avrei nemmeno più parlato neanche quando mi avevi trovato .
Ma forse sei
tu che non vuoi la mia compagnia , non ti preoccupare tolgo il disturbo > .
Così dicendo Edward vide la sua Bella aprire la portiera anche con la macchina
in movimento e buttarsi fuori nel diluvio .
Lo stridere
delle ruote rimbombò per la strada deserta mentre una volvo grigio metallizzata
si fermava in mezzo alla strada e una pallida figura fuoriusciva velocemente dal
veicolo , fissando addolorato una piccola ombra rifugiarsi in una foresta lì
vicino scomparendo alla sua vista .
L’unica cosa
che si sentì in seguito fu una voce dolce e melodiosa che invocava un nome , il
suo nome
<
Bella > .
Stupido
Cullen !
Stupido ,
stupido , stupido .
Un’altra
goccia di pioggia raggiunse le sue compagne sul capo di Bella rannicchiata su
una roccia .
Era calata
la sera , e da più di 3 ore la ragazza stava immobile sotto la flebile pioggia
che cadeva a bagnare il terreno insieme alle sue lacrime .
<
Stupido >
La sua voce
cristallina rimbombò per la foresta mentre con una mano bianca si portava dietro
l’orecchio una ciocca di capelli fradici .
Come aveva fatto solo a pensare che quel ragazzo
potesse reggere il confronto con lui ? Lui osava dubitare del suo
amore ?
Cosa
doveva dire lei allora ?
Lui
corteggiato da ragazze di gran lunga più belle di lei .
Lei doveva
essere quella da consolare .
Non era
né bella né attraente , cosa doveva pensare ?
Secondo
lui non le salivano sempre i dubbi riguardo alla differenza fisica
tra loro ? Bella però non sapeva quando in realtà si sbagliasse .
Aveva
davvero una concezione sbagliata di se stessa , specialmente dopo il suo
“cambiamento” .
Non riusciva
a capire che il motivo per cui i ragazzi quella mattina la guardavano scioccati
non era per ciò che lei pensava .
Il fatto era
che tutti erano rimasti senza fiato davanti alla bellezza sconvolgente che lei
non aveva mai voluto vedere .
< Ormai
deve essersene andato , un po’ mi dispiace però . >
Bella tirò
su con il naso poggiando la fronte sulle ginocchia unite raccolte al suo petto ,
beandosi del silenzio che regnava in quel luogo .
Era il caso
di tornare a casa , in fondo aveva avvertito Charlie attraverso un cellulare che
andava a fare una passeggiata, però non così lunga.
Si alzò con
un piccolo balzo togliendosi l’impermeabile ormai inutile , bagnando il
maglioncino che indossava .
Dannazione
anche alla gonna , perché quel giorno si era vestita in quel modo
?
Per far
un dispetto ad Edward .
Ecco , un
altro buon motivo per essere ancora arrabbiata con lui .
Si ravvivò i
capelli con le mani candide non sentendo il freddo pungente che si era alzato
all’improvviso .
Una
tristezza improvvisa si impadronì di lei facendola ricadere a sedere sulla
pietra . Bella si fissò con aria malinconica le piccole mani bianche , girandole
e rigirandole davanti ai suoi occhi .
Perché
era diversa da Edward e dagli altri Cullen ?
Era stata
veramente la sua anima a non farla diventare completamente vampira
?
Ma poi si
poteva veramente definire tale?
Non
necessitava del sangue , era immortale , dormiva , piangeva , era calda come un
umano ,ma il suo cuore era immobile .
Di scatto si
portò la mano al petto non sentendolo battere cercando una qualche conferma
concreta alle sue parole .
Perché
doveva avere sempre qualcosa di strano rispetto a tutti ?
Era la
sua maledizione forse ?
Abbassò il
capo abbracciandosi nuovamente le gambe e nascondendo così il viso inondato di
lacrime .
Si sentiva
confusa , stanca , malinconica , triste , arrabbiata , addolorata e chi ne abbia
più ne metta .
Maledetto
amore !
La lasciava
in balia di sentimenti contrastanti , attacchi isterici , crisi di pianto ,
risate sguainate , depressione improvvise neanche fosse in meno pausa.
Chiuse gli
occhi ora color topazio concentrandosi sulle gocce di pioggia che la bagnavano ,
quando d’improvviso non sentì più quei ticchettii freddi sulla schiena ,al
contrario , qualcosa di caldo .
<
Prenderai freddo >
Bella rialzò
giusto in tempo il capo per trovarsi davanti il bellissimo volto di Edward
piegato su si lei .
Spalancò gli
occhi caramellati vedendolo senza giubbotto ,ma con una maglia leggera , il
petto muscoloso messo in evidenza dalla maglia fradicia appiccicata alla sua
pelle d’alabastro .
Abbassò lo
sguardo non volendo restare come un ebete a fissagli i pettorali scolpiti quando
le dure e gelide braccia di Edward la circondarono tutta premendola contro ciò
che prima stava osservando incantata .
<
Perdonami amore mio >
Il respiro
gelido si infranse contro la sua tempia facendola rabbrividire , e senza che
potesse impedirlo aprì le braccia stringendo il corpo fradicio e gelido di
Edward contro il suo bollente .
Lo sentì
sospirare contro la sua pelle mentre avvertiva sotto le sue dita i muscoli
contrarsi .
< Non ti
allontanare più così da me , ti prego > .
Bella sentì
tutti i sentimenti di prima scemare in un colpo solo lasciandola piangente
contro il petto di granito di Edward .
< Sh
piccola mia . Perdonami per il mio deplorevole comportamento , ma ti amo troppo
e non riesco a vederti in compagnia di un altro che non sia io
>.
Bella lo
strinse ancora più a sé sorridendo tra le lacrime sulla sua spalla .
< Ora è
meglio che ti porti a casa o Charlie chiamerà il presidente degli Stati Uniti
per venirti a cercare >
La ragazza
rise poggiando il capo sulla spalla di Edward che l’avvolse meglio nel suo
giubbotto schiacciandola contro il suo petto duro come l’acciaio
.
Bella sentì
il vampiro correre veloce , mentre il vento pungente non raggiungeva nemmeno uno
strato di pelle rinchiusa com’era tra le braccia del suo angelo
.
In meno di
un secondo lo sentì fermarsi , capendo che dovevano essere arrivati
.
Cercò di
scendere dalle braccia di Edward ,ma lui glielo impedì
< Non ci
pensare nemmeno signorina . Charlie è uscito , ciò mi dà la possibilità di
metterti a letto come si deve >.
Bella
sorrise notando che il buio cominciava a farsi più scuro .
< Mi sa
che Thomas non verrà più >
< Oh
quanto me ne dispiace >
La ragazza
rise di gusto sentendo la voce falsamente afflitta di Edward, così si lasciò
portare inerme dentro casa .
< Bella
non fare la bambina >
< NO
>
Edward
sbuffò contrariato guardando di traverso la sua Bella seduta a gambe incrociate
sul letto con ancora a dosso i vestiti fradici .
< Se non
ti cambi prenderai un malanno . Forza > .
Il vampiro
la vide scuotere la testa ,mettendo il broncio .
< Edward
sono stanca , non ce la faccio neanche a stare in piedi figuriamoci a cambiarmi
> .
A conferma
di ciò che Bella disse Edward notò infatti la stanchezza occupare le iridi
caramellate di lei .
< Allora
vorrà dire che ti cambierò io > .
Edward si
chinò verso di lei ,ma la vide ritrarsi dalle sua mani diventando di un tenue
colore rosso pomodoro .
< No
!> la vocina acuta che il vampiro sentì uscire da quella bocca di rosa,
accompagnata dal rossore sulle sue gote lo fece sorridere teneramente .
Possibile
che non si rendesse conto di quanto fosse bella ?
< Non
posso mica lasciare che ti prendi la febbre . Forza non fare storie e collabora
> . Edward si costrinse a non scoppiare a ridere quando la vide afferrare un
cuscino parandolo a sua difesa .
< Non
credere che non lo usi . Dai, lasciami così , ti prego! >
Purtroppo
gli scappò un risolino dalle sottili labbra che fece arrossire ulteriormente la
povera Bella .
< Non se
ne parla nemmeno , e ora stai ferma o troverò un altro modo
>
< Va bene
, ma questa te la faccio pagare >
Così Edward
dopo l’ultima minaccia da parte della sua ragazza potè prendere gli orli della
maglia e sfilargliela per le braccia .
Però si
affacciò un altro inconveniente a cui Edward non aveva pensato fino a quando non
trovò Bella in reggiseno .
Restò per un
attimo imbambolato osservando la vita stretta e sottile , il seno sodo
trattenuto da un reggiseno candido come la pelle della ragazza , e risalendo con
lo sguardo il suo cuore non potè che fare altre capriole osservando i capelli
umidi che le si attorcigliavano sulle piccole spalle e che incorniciavano il
volto di porcellana .
Fissò con
bramosia le labbra rosse e carnose , i lineamenti dolci e i grandi occhi ambrati
leggermente languidi a causa della febbre che forse stava cominciando ad avere
la sua ragazza .
La vide
arrossire e ciò non fece altro che rendere quella stupenda creatura ai suoi
occhi antichi ancora più desiderabile ed innocente .
Chiuse gli
occhi con forza afferrando la vestaglia che aveva preso poco prima dai cassetti
di Bella , cominciando a fargliela indossare con gli occhi ermeticamente chiusi
. Un distinto gemito di protesta però glieli fece riaprire e ciò che vide lo
fece scoppiare a ridere .
< Edward
!! Stai infilando la mia testa nella manica del braccio
>
Edward la
fissò per un attimo confuso negli occhi vedendo solo in seguito la sua
impossibile impresa , e non potè che scoppiare a ridere , seguito poi a ruota
dalla risata cristallina di Bella .
Si chinò in
avanti facendole indossare la manica per il verso giusto , chiudendo la
vestaglia , e mentre lo fece sentì il profumo di fiori di lei fargli perdere per
qualche secondo il controllo .
< Sei
così maledettamente bella >
La sentì
fremere contro di lui mentre delicatamente le baciava il collo
.
Le sfilò la
gonna avvolgendola completamente nella vestaglia per farla poi stendere sul
letto e coprirla con le pesanti lenzuola .
Si scostò da
lei per togliere la maglia fradicia dal letto quando si sentì tirare per il
polso .
Si voltò
confuso trovando gli occhi ambrati di lei lucidi .
< Non te
ne andare > .
Gli sfuggì
un tenero sorriso notando la preoccupazione solcare quegli occhi così belli <
Starò con te per l’eternità > .
Si sdraiò al
suo fianco abbracciandola stretta quanto più poteva .
Ora non
correva il rischio di farle male , poteva abbracciarla con tutta l’intensità che
possedeva .
Le accarezzò
i capelli vedendola chiudere gli occhi , dopodichè le baciò teneramente la
fronte per poi sfiorarle con delicatezza le labbra rosse osservandola
addormentarsi .
La vide
poggiare il capo sul suo petto , stringendogli tra le lunghe dita la maglia
leggera che indossava .
Ma prima di
addormentarsi finalmente fu , per la prima volta , il turno di Bella di ripetere
quella parole mai così vere .
< E io
starò con te per l’eternità > .
Così lei
cadde tra le braccia di Morfeo cullata dalla ninna nanna che Edward intonava con
più sentimento del solito , mentre la sua anima si acquietava , scombussolata
dalle parole della ragazza .
Poggiò la
testa su quella di Bella aspirandone il profumo.
< Buona
notte amore mio > .
E così lui
rimase lì , a vegliare su di lei .
Nessuno dei
due però immaginava l’inganno e il complotto che si costruiva alle loro spalle ,
l’unica che forse poteva impedire quel terribile destino però riuscì solo a
vedere attraverso i suoi occhi una rosa bianca galleggiare in una grande distesa
d’acqua .
E non
comprese appieno l’importanza di quell’immagine , perché come vedremo più avanti
sarebbe stato l’addio o la riconciliazione del loro legame …..
CONTINUA …..
CIAO TESORI PERDONATEMI , MI PROSTRO
DAVANTI A VOI . VI CHIEDO UMILMENTE SCUSA PER IL MIO RITARDO . MI DISP MA HO
DOVUTO AGGIORNARE IN FRETTA UN'ALTRA FIC . PROMETTO DI POSTARE AL Più PRESTO GLI
ALTRI CAPITOLI XD . PARDONNNNN
E ORA PASSIAMO AI
RINGRAZIAMENTI
X Ransie88219 : MI HAI FATTO SALIRE
LE LACRIME AGLI OCCHI . NIENTE DI Più SUBLIME?? GRAZIE CARA SIGH SIGH XD. GRAZIE
DAVVERO PER IL COMPLIMENTO SPERO CHE ANCHE QST CAPITOLO TI PIACCIA E CHE
CONTINUERAI A COMMENTARE GRAZIE INFINITE
X blackelves : PER VEDERE LA
FINE CI VUOLE ANCORA UN Po’ . VOGLIO FARE UNA LUNGA FIC PERCHè NN FACCIO MAI
COSA CORTE SPERO CMQ CHE APPREZZERAI LA MAI STORIA . GRAZIE ANCORA PER IL
COMMENTO BACI
X silvy49 : ECCOTI ACCONTENTATA ,
SPERO CHE QST CAPITOLO TI PIACCIA GRAZIE ANCORA PER IL COMMENTO .
E INFINE RINGRAZIO TTT QLL CHE
LEGGONO ANCHE SENZA RECENSIRE E QLL CHE HANNO AGGIUNTO LA MIA STORIA TRA I
PREFERITI . GRAZIE INFINITE A TUTTIIII
BUONA LETTURA , SPERO CHE ANCHE
QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO BACI BACI GOLD EYES MI RACCOMANDO COMMENTATE
ALLA PROX
|
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Capitolo 11 *** Promessa di matrimonio ***
Twilight
Twilight
<Edward>
La flebile
voce raggiunse il suo finissimo udito risvegliandolo dalla contemplazione della
creatura di fronte a lui .
Abbassò gli
occhi color topazio per incrociare quelli più scuri di Alice che con un aria
afflitta sul bel volto indicava con il capo la persona davanti a loro
.
Sospirò
pesantemente facendo spallucce mentre la grande mano diafana passava tra i
capelli bronzei facendoli ricadere disordinamene sugli occhi caramellati ,
intenti a fissare in un modo struggente la bellissima creatura davanti a lui .
I
lunghi
capelli così scuri da sembrare neri incorniciavano i lineamenti dolci e perfetti
di quel pallido viso da bambola , gli occhi ambrati solcati da strane ombre nere
, le labbra rosse e carnose tese come se stesse pensando a qualcosa di brutto ,
le piccole spalle avvolte dalla maglia blu cobalto che faceva risaltare il
chiarore della sua pelle di luna rendendo visibile le curve del seno e la vita
esile mentre le lunghe gambe erano fasciate da dei jeans scoloriti .
Gli sembrava
di star fissando un dipinto tanto era abbagliante la sua Bella ,ma c’era
qualcosa in quel volto assorto che lo sconcertava e lo faceva preoccupare , un
espressione di rammarico e turbamento dei quali non riusciva a trovare la causa
.
Cosa
stava succedendo alla sua Bella ?
Ogni qual
volta la teneva tra le braccia ormai addormentata la sentiva muoversi in
continuazione , irrigidendosi e a volte, anche se in rari casi , si svegliava di
soprassalto con il volto trasfigurato dalla paura .
Allungò una
mano sul tavolo prendendo quella della ragazza tra le sue vedendola alzare il
volto e sorridergli dolcemente facendo sparire la preoccupazione che poco fa lo
aveva assalito .
Un gemito di
dolore però lo fece voltare facendogli incontrare gli occhi azzurri di una
piccola ragazzetta che a quanto sentiva dalle menti sghignazzanti dei suoi
fratelli doveva essere caduta nel tentativo di guardarlo
. La fissò
indifferente sentendo però la mano della sua Bella stringere convulsamente la
sua , e voltandosi vide gli occhi caramellati di lei farsi quasi neri mentre
fissava truce la ragazza finita a terra .
Gli venne
quasi da ridere per l’assurdità della situazione se non fosse stato per il
terrore che lesse negli occhi scuri della sua ragazza .
Perché
reagiva così ?
Che fosse
solo gelosa ?
< Bella
>
La vide
scuotere la testa mentre abbassava il capo mortificata coprendo con i lunghi
capelli il volto di porcellana .
Le accarezzò
il capo sentendo la piccola mano di lei stringere con maggior forza la sua ,
come se avesse paura che scappasse via .
Un moto di
tenerezza lo invase quando la vide poggiare la mano gelida contro la sua guancia
bollente scatenando in lui dei brividi involontari .
Le voci
degli altri studenti gli giunsero fastidiose e irritanti , specialmente quelle
dei ragazzi che non avevano fatto altro che indirizzare alla sua ragazza
pensieri poco carini , e alcuni addirittura osceni .
<
Isabella Swan >
Edward alzò
il volto marmoreo sentendo qualcuno chiamare la sua Bella , e trovato il
proprietario di quella voce strinse gli occhi color topazio , minaccioso ,
quando vide un uomo con un enorme mazzo di rose rosse sulla porta della mensa .
Vide la
ragazza alzare la mano richiamando il giovane che fattosi più vicino lo
riconobbe come un semplice fattorino .
Ma per
chi erano quelle rose ?
Osservò
Bella alzarsi in piedi e fissare confusa con i grandi occhi ambrati l’uomo
davanti a lei che le consegnò il mazzo di rose insieme a una lettera
.
< Metta
una firma qui per favore >
Edward ,
ancora scandalizzato da ciò a cui stava assistendo , la osservò prendere tra le
lunghe dita affusolate la penna e firmare per poi guardare stranita l’enorme
regalo floreale di chissà quale ammiratore .
Nella sua
mente cominciarono a passare snervanti i pensieri delle ragazze che facevano
congetture maliziose sul fatto che la sua Bella avesse un ammiratore
segreto ,mentre i ragazzi cominciavano ad etichettarlo come cornuto .
< Ehy
Eddy hai concorrenza >
I commento
di Emmet lo fece infuriare più del dovuto mentre la gelosia gli attanagliava lo
stomaco e lo faceva schiumare di rabbia .
Chi era
quel pazzo suicida che aveva mandato dei fiori alla sua ragazza
?
< Bella
vieni qui >
La chiamò
rabbioso vedendo gli occhi di lei guardarlo stupiti mentre nella sala si
alzavano mormorii fastidiosi .
Osservò
frustrato le rose strette tra le braccia della ragazza mentre gli si avvicinava
titubante .
< Oh , ma
che romantico , hai un ammiratore segreto >
La voce
squillante di Alice e ciò che disse gli fece stringere con forza le mani attorno
al tavolo creando sotto le sue dita dei fori piuttosto profondi .
< Io non
ho nessun ammiratore segreto , sarà uno scherzo >
< Non può
essere stato Black? >
All’improvviso la voce di Rosalie lo riscosse .
E se
fosse stato davvero quel cagnaccio ad averle inviate le rose ?
Sarebbe
andato a prenderlo a calci e a massacrarlo di sicuro .
Il suo
autocontrollo era andato a farsi benedire ormai e non cercava nemmeno di
mascherare la furia che rischiava di travolgerlo , mentre gli studenti si
lanciavano occhiate preoccupate non avendo mai visto il perfetto Edward Cullen
arrabbiato .
< Dai
Bella leggi la lettera così Edward andrà a spaccare il muso a chi l’ha scritta
>
Il vampiro
sentì la voce di Alice mentre nella mente la sorella gli chiedeva scusa per la
cattiva battuta di prima .
Sospirò
cercando di riprendere il controllo di sé e alzato lo sguardo la invitò con un
gesto del capo ad aprire la busta .
Vide le mani
di Bella estrarre quel piccolo pezzo di carta e non appena la vide poggiare gli
occhi sul messaggio notò la paura invadere gli occhi ambrati di lei
.
Si alzò di
scatto facendo cadere il vassoio mentre vedeva Bella sbiancare sempre di più e
cominciare a tremare .
Non fece
nemmeno in tempo ad afferrarla che la ragazza c si mise a correre verso l’uscita
gettando con rabbia la lettera e le rose nella spazzatura per poi scomparire
oltre la porta .
Edward ,
sconcertato dal comportamento della ragazza, recuperò la lettera nel cestino ,
leggendo velocemente ciò che vi era scritto .
E quando lo
fece , rimase di sasso :
Faccio omaggio di questo dono
floreale alla più bella vampira che io abbia mai visto , conta le rose che ti ho
regalato , sono i giorni che separano il nostro incontro .
Sto venendo a riprenderti mia
piccola vampira , non mi è più sufficiente entrare nei tuoi sogni ,ho bisogno di
te integra , completa .
Non pensare nemmeno di sfuggirmi
, hai già appreso che non puoi rivoltarti contro di me .Io sono dappertutto ,
anche adesso che sto scrivendo questa lettera ti vedo addormentata tra le
braccia di quell’insetto , ma come già ti ho detto non devi preoccuparti per lui
, sarà lui stesso ad allontanarsi da te , lui ti tradirà , sceglierà un'altra al
tuo posto e io quel giorno sarò lì pronto a prenderti tra le mie braccia e a
consolarti .
Credi a ciò che dico mia dolce
Bella , perché lui non potrà mai comprendere il tuo immenso potere , non potrà
minimamente eguagliare ciò che io provo per te non potrà superare il legame di
sangue che ormai ci lega . Continua a dormire tra le braccia di quel vampiro ,ma
la mia ninna nanna continuerà ad insinuarsi tra i tuoi sogni , avvolgendoti nel
buio del mio cuore . Resto in attesa , nascosto ma sempre vigile su di te , mia
dolce metà , ad aspettare il giorno in cui finalmente sarai mia , presto , molto
presto ...
Tuo Cristopher
Le mani
tremavano scuotendo la lettera con forza mentre le dita rischiavano di
distruggere quell’insulso pezzo di carta con un solo gesto della mano .
Edward
afferrò il mazzo di rose contandole velocemente e quasi gli si mozzò il respiro
.
Sette
rose, ovvero sette giorni .
Quel
bastardo si sarebbe fatto vivo tra 7 giorni .
Strappò con
furia la lettera calpestando i fiori rossi che si sparsero come piccole gocce di
sangue sul pavimento .
Rovesciò il
secchio della spazzatura con furia riversando per terra tutto il suo contenuto
,ma lui ormai era già sparito oltre la porta lasciando dietro di sé sguardi
allibiti e terrorizzati .
< Dove
sei , dove sei ? >
Il suo
bisbiglio era l’unica cosa che lo accompagnava nella sua folle corsa alla
ricerca della sua Bella .
Aprì
l’ennesima porta trovandola nuovamente vuota .
La sbattè
con forza facendola cadere del tutto creando un tonfo sordo che nessuno sentì
.
Doveva
calmarsi o avrebbe distrutto tutta la scuola .
Il vampiro
si spostò con stizza i capelli bronzei dalla fronte mentre i suoi denti
agognavano di perforare la giugulare di quel dannato vampiro e ucciderlo tra
atroci sofferenze .
Un odore
familiare e inebriante però lo distrasse da quei pensieri facendogli spalancare
gli occhi .
<
Bella > .
Riprese la
sua corsa dirigendosi verso la palestra e quando aprì la porta vide una piccola
figura rannicchiata in mezzo a un campo di pallavolo , accerchiata dal nulla .
Richiuse lentamente la porta sentendo i suoi passi rimbombare per la stanza
mentre vedeva Bella stretta nelle spalle fissare vuota il muro di fronte a loro
.
Appena le fu
vicino le si inginocchiò vicino notando gli occhi di lei lucidi .
Le accarezzò
con dolcezza i capelli scuri facendola voltare verso di sé fissandola
intensamente nei grandi occhi ambrati .
< Edward
>
Il vampiro
la accolse tra le braccia stringendola contro di sé con tutta la forza di cui
era capace sentendo la maglia che indossava bagnarsi sotto le lacrime amare che
il suo piccolo angelo stava versando .
Poggiò il
capo su quello di lei portandola vicinissimo a sé aprendo le gambe e facendola
accucciare contro di lui , cominciando lentamente ad intonare la sua ninna nanna
.
La sentì
ritrarsi mentre le toglieva con delicatezza i capelli dal volto solcato da
lacrime .
Si chinò su
di lei baciando ogni singola goccia , assaporando con le labbra fredde il sapore
salato di quelle piccole gemme che la sua Bella aveva versato .
Un altro
singhiozzo di lei gli scosse il petto così forte da fargli male richiudendola
tra le braccia di acciaio che l’avvolgevano come le sbarre di una prigione ,
senza darle via d’uscita .
< Ti
prego Edward promettimi che non mi lascerai….Edward…per…favore promettilo > .
Il vampiro
spalancò gli occhi caramellati , alzandole il volto con una mano e fissandola
sconvolto in viso .
< Cosa
stai di…..> ma lei non lo fece finire .
La vide
prendergli una mano tra le sue e stringerla con forza mentre la sua Bella
cercava di inghiottire il magone e le lacrime scendevano amare da quelle guance
pallide che lui aveva sempre amato baciare , e che ora gli creavano un tale
dolore all’altezza del petto .
< Ti
prego , non abbandonarmi per un'altra vampira , o almeno dimmelo ora , non
voglio vederti andare via da me Edward , ti prego , non mi lasciare > .
Ma cosa
stava dicendo ?
Edward a
fatica continuava ad ascoltare le suppliche accorate della ragazza cercando
invano di capirne il perché ,ma poi le parole di quella lettera bruciarono come
lettere incandescenti nella sua mente “ma come già ti ho detto non devi
preoccuparti per lui , sarà lui stesso ad allontanarsi da te , lui ti tradirà ,
sceglierà un'altra al tuo posto”. Le prese con forza il volto tra le mani
costringendola a fissarlo dritta negli occhi neri come la pece ,mentre la
disperazione per ciò a cui stava assistendo gli bloccava le parole in gola
.<
Bella io
…>
< Ti
prego Edward , promettimi che non ti vedrò mai baciare nessun altro oltre me ,
ti scongiuro , non potrei sopportarlo , io ti amo non voglio che ….>
< Bella
basta . Come puoi solo pensare che possa baciare o anche solo desiderare
qualcun'altra che non sia tu .
Ti amo Bella
e lo farò per l’eternità , non ti lascerò mai per nessun altra io voglio solo te
amore mio sei tutto quello di cui ho bisogno > .
Vide gli
occhi ambrati allargarsi di stupore per poi abbracciarlo con una tale forza da
farlo ricadere a terra con il dolce peso della ragazza su di lui
.
La sentì
stringersi con forza contro risvegliando in lui il desiderio che lo divorava al
solo guardarla , e ora che l’aveva così vicina , sentiva il suo corpo non
rispondere più ai suoi comandi , offuscato com’era dal calore del corpo di lei
premuto sul suo .
Fece
scivolare le mani sulla camicetta leggera cercando di allontanarla da lui prima
che potesse prenderla lì su quel pavimento ,ma certo Bella non lo aiutava di
sicuro .
< Oh
Edward ti amo così tanto >
< Anche
io Bella ,ma forse è il caso che ci alziamo non credi ?>
La voce uscì
roca e bassa , più di quanto si sarebbe aspettato , e ciò dimostrava che era al
limite della sopportazione
In fondo era
pur sempre un uomo , e il fatto che non avesse sfiorato mai così una donna per
100 anni lo rendeva ancora più sensibile alle sensazioni che provava in quel
momento .
Finalmente
la vide alzarsi da sé facendogli riprendere un po’ di lucidità ,ma la sua
ragazza sembrava non aver afferrato perché rimase a ginocchioni su di lui , il
volto pallido a pochi centimetri dal suo .
Le sfiorò
con la punta delle dita il labbro inferiore percependo il brivido che corse
sulla schiena della ragazza .
Si disse di
rimanere calmo , di pensare a qualcosa che potesse distrarlo e non farlo
capitolare come un ragazzino alla prima cotta .
Sospirò
pesantemente cercando nella sua mente una qualche idea quando un pensiero covato
da mesi e sepolto nella sua mente da qualche parte riaffiorò con forza facendolo
sorridere .
Aprì le
iridi caramellate specchiandosi in quelle ambrate della sua ragazza che con il
bel volto innocente lo fissava confusa .
Possibile
che quella ragazza non si rendesse conto di quanto lo attraeva , di quanto
quella sua aria pura e innocente lo facesse eccitare più del dovuto ?
No , non
poteva saperlo .
Le prese le
mani tra le sue guardandola con dolcezza in volto e prendendo un respiro
profondo potè esprime finalmente a parole ciò che più desiderava da quando
l’aveva ripresa con sé .
<
Isabella Marie Swan mi vuoi sposare >
Il vampiro
quasi venne strozzato dalle piccole braccia della ragazza che si era nuovamente
buttata su di lui piangendo , ma questa volta di gioia , urlando quasi la sua
risposta
< Si ,si
, mille volte si , Edward . >
Il cuore del
vampiro sepolto da secoli si risvegliò quasi nel suo petto mentre una felicità
mai provata lo avvolgeva facendolo ridere di gioia .
La sua Bella
sarebbe diventata sua moglie .
Ora non solo
sarebbero stati legati come vampiri per l’eternità , ma ora lo sarebbero stati
anche con le tradizioni umane e questo era ciò che il suo cuore agognava ormai
da tempo , trascorrere per sempre la sua vita con la ragazza di cui era
pazzamente innamorato .
Erano
passati alcuni giorni da quando Edward le aveva proposto di sposarlo e sotto
consiglio del vampiro la ragazza aveva deciso di rendere ufficiale la loro
promessa di matrimonio .
L’unico
problema era che Charlie non aveva preso molto bene la notizia , specialmente
quando gli avevano detto che si sarebbe svolto tra qualche giorno . Rinchiusa
nella camera di Alice , Bella riviveva ancora la situazione comica e allo stesso
tempo preoccupante che aveva vissuto con suo padre e con il suo ragazzo .
inizio flash back
<
Cosa?>
L’urlo dell’uomo rimbalzò tra le piccole mura della casa mentre un
agitata Isabella Swan rimaneva a guardare terrorizzata il suo vampiro parlare
con suo padre , a cui mancava solo una coda e un forcone e per la faccia che
aveva sarebbe potuto passare benissimo per il diavolo .
<
Signor Swan , so cosa significa per lei quest’improvvisa notizia , ma deve
capire che io e Bella siamo innamorati e vorremmo convolare a nozze il prima
possibile > .
Bella
aveva osservato con timore il padre che dopo aver assunto un’aria un po’ più
tranquilla aveva ricominciato a girare il pesce nella padella dando le spalle ai
due giovani .
La
ragazza sospirò confortata ricambiando il sorriso radioso che il suo bellissimo
vampiro le rivolgeva , ma nessuno dei due poteva immaginare quello che sarebbe
accaduto .
<
Io ti ammazzo ! >
Bella
si era voltata in tempo per vedere il padre , con in mano la padella ,
avventarsi sul vampiro , che fatto un piccolo passo si spostò di lato giusto in
tempo per evitare la padellata micidiale dell’uomo che si ritrovò steso a terra
dopo aver battuto la testa contro il muro .
<
Aspetta che prenda la scopa Edward e….> ma prima che l’ispettore Swan potesse
finire la frase cadde in sonno profondo mentre i giovani scoppiavano a ridere
per l’assurdità della situazione in cui erano incappati .
< Bella
>
La giovane
vampira si voltò trovando la sua piccola cognata intenta a sorreggere un
bell’abito bianco che le fece salire le lacrime agli occhi .
Ancora
non ci credeva , domani avrebbe sposato il suo bellissimo vampiro , con la
benedizione di suo padre e di sua madre per giunta .
Quel solo
pensiero le aveva fatto dimenticare la lettera intimidatoria di Cristopher,
troppo euforica per dargli importanza .
Ma mentre
lei annuiva entusiasta delle idee della piccola Alice , qualcun altro la
osservava da lontano .
Un ghigno
malefico increspò le belle labbra del ragazzo mentre sentiva i muscoli tendersi
al pensiero che il giorno seguente avrebbe finalmente allontanato la sua vampira
da quel Cullen e l’avrebbe finalmente avuta tutta per sé .
< E ora
vediamo se quel dannato vampiro riesce a resistere a questo >
Una ragazza
di sovrannaturale bellezza brillò alla fulgida luce del sole ,pronta per
attirare tra le sue braccia quel giovane vampiro e coronare così il sogno del
suo caro fratello……
CONTINUA
….
CIAO RAGAZZE
VI RINGRAZIO PER I COMMENTI , SPERO CHE ANCHE QST CAPITOLO VI POX PIACERE
ANCHE SE A MIO PARERE NON è VENUTO UN GRANCHè . BENE DEVO DIRVI CHE AL
PROX CAPITOLO CI SARà LA SVOLTA SPERO NON MI UCCIDIATE PER QLL CHE SUCCEDERà ,MA
LA VITA DI BELLA PRENDERà UN ALTRO CORSO , UN'ALTRA VIA E FORSE NON SARà QUELLA
DI EDWARD O CHI LO SA . UN TELO OSCURO CADRà TEMPORANEO SULLA LORO STORIA
D’AMORE ..….. NON POX DIRVI DI Più VVB GRAZIE ANCORA CI VEDIAMO AL PROX CAPITOLO
BACI BACI GOLD EYES COMMENTATEEEEEE
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Capitolo 12 *** L'incubo divenuto realtà ***
< Come ti senti ?
>
Un sorriso incerto increspò le labbra del giovane vampiro ,
intento a torturare la povera rosa rossa che aveva appuntato sul petto
dello smoking nero che indossava .
Edward guardò con
nervosismo la sua grande casa circondata dalla natura ora
addobbata a festa , o , per essere più precisi
, per un matrimonio , il
suo .
Quel pensiero gli fece perdere un
battito dalla gioia mentre sentiva lo sguardo di Emmet e
Jasper su di lui , ognuno dei due felice per il fratello che aveva
finalmente trovato l’amore .
Il nervosismo lo stava facendo
uscire di testa . Mancava poco più di un ora al suo matrimonio ,
e lui si sentiva come un bambino che stava per ricevere il regalo tanto
agognato da tempo .
Alzò i grandi occhi
color topazio sulla finestra oscurata dalle candide tende ,
lì dove si trovava la sua
Bella , intenta ad indossare l’abito nuziale .
La sua mente cominciò a
vagare sull’immagine di Bella , immaginando la bellezza
abbagliante che quella ragazza possedeva anche da vampira .
La trasformazione aveva solo acuito
e reso più evidente quell'avvenenza , lasciando al
suo passaggio sguardi ammirati e incantati .
Era uguale alla
straordinaria bellezza che
la sua razza possedeva , quel
riflesso di uomini divini , perfetti in tutto , ma lei aveva qualcosa
di più , qualcosa che attraeva chiunque la sfiorasse con lo
sguardo .
Sospirò ,
incamminandosi verso un albero lì vicino , poggiando la
possente schiena e chiudendo gli occhi caramellati per
acquietare il tremolio alle mani .
Ancora non riusciva a crederci , il
suo cuore non riusciva a capacitarsi di ciò che da
lì a poco sarebbe successo .
Tra un ora avrebbe giurato eterno
amore alla sua Bella , facendola sua anche da un punto di vista mortale e
non solo da quello immortale .
Sorrise , sentendo i
pensieri delle sue sorelle , che , sorprese e meravigliate ,
si complimentavano con la sua ragazza vestita dell’abito
nuziale .
Bella
, sei bellissima , ad Edward verrà un infarto
appena ti vedrà . Sei stupenda .
I pensieri entusiasti di Alice lo
fecero sorridere dolcemente mentre scoppiava a ridere nel
sentire quelli di Rose .
Come già
stabilito dovrà lanciarmi il bouque ,
così quell’idiota di Emmet non farà
storie e mi sposerà di nuovo , sono troppo bella da sposa per poter
privare la gente di tale meraviglia . Sarei un egoista altrimenti, negandomi
.
Sghignazzò
, passandosi con disinvoltura le grandi mani diafane tra i
crini bronzei , osservando Emmet e Jasper controllare un ultima volta
l’archetto di fiori sotto il quale si sarebbero
scambiati le promesse di matrimonio .
Dopo secoli e secoli
sentì tutti quei sentimenti umani risvegliarsi , accendendo
il suo cuore seppellito sotto ricordi passati e dolorosi , ora
risvegliato dalla fulgida luce che la sua Bella gli donava ogni qual
volta la guardava .
Edward
Si voltò di scatto verso
il bosco poco lontano da lì , guardando curioso un punto
indefinito tra gli alberi
.
Gli era sembrato che qualcuno lo
stesse chiamando , forse
era davvero troppo stressato .
Si allontanò
dall’albero incamminandosi verso i propri fratelli quando di
nuovo quella voce, ora più vicina , lo
richiamò , facendolo fermare .
Portò lo sguardo ambrato
oltre la spalla , cercando di vedere chi o che cosa lo stesse chiamando
, e con sorpresa vide un ombra sinuosa dietro
l’albero dove poco fa si era appoggiato .
Come attirato da
quell’ombra si voltò
, incamminandosi verso la quercia , sentendo quella voce
farsi più nitida , una
voce di donna .
Fece l’ennesimo passo
quando sentì i pensieri dei fratelli esprimere
preoccupazione e rabbia , così , incuriosito
, si voltò , spalancando gli occhi
quando li trovò entrambi distesi sul prato , immobili e con
gli sguardi vuoti .
Stava per correre da loro quando
quella voce fu
a un soffio da lui , e quando si girò nuovamente
vide a meno di un centimetro dal proprio viso quello
di una giovane ragazza dai lunghi capelli biondi e occhi color
topazio
mentre la sua mente si svuotava .
Non si ritrasse quando quella che
doveva essere una vampira gli accarezzò con la mano gelida
il volto marmoreo , percependo un brivido sinistro sulla schiena .
Tentò di allontanarsi
da lei , ma qualcosa glielo impediva . Il suo corpo era come comandato
da fili invisibili che lo tenevano immobile , mentre sentiva il corpo
sinuoso della vampira avvicinarsi sempre di più , e le
labbra rosee accostarsi pericolosamente alle sue .
Spalancò gli occhi
, cercando di scansarsi , ma una voce nella sua
testa glielo impediva .
Con rabbia vide le proprie braccia
circondare la vita della ragazza , attirandola a
sé , e sentendo un profondo ribrezzo nel sentirla
così vicino a lui .
Perché diamine non riusciva a muoversi?
Cosa glielo impediva ?
E cosa era successo ai suoi fratelli ?
Perché
anche loro non riuscivano a muoversi ?
< Mio giovane vampiro
, non credevi davvero che con questo stratagemma avresti
allontanato quella piccola ragazza da mio fratello . Mi
occuperò io di te , baciami >
.
Edward ringhiò di rabbia
nella sua mente , non potendo emettere alcun suono dalle
proprie labbra che lentamente si avvicinavano a quella della
vampira .
Cosa diavolo le stava facendo quel mostro?
Cosa
diavolo aveva detto ?
E
chi era sua fratello ?
Un pensiero gelò il suo
cuore ormai defunto , facendolo tremare di paura davanti a quella
verità .
Che
lei fosse la sorella di Cristopher ?
Che
fosse lei il diversivo che quel dannato vampiro avrebbe usato per
appropriarsi di Bella ?
"Ti prego non voglio che
tu baci nessun altro oltre a me non lo sopporterei ."
Le parole di Bella rimbombarono
nella sua mente , facendogli attorcigliare le viscere .
No
, non doveva baciarla,
non voleva , l’aveva promesso alla sua Bella
.
Tentò di allontanare le
mani dalla schiena di lei , ma il suo corpo si ribellava ai suoi ordini
, controllato da qualche altro essere che non riusciva ad individuare ,
ma quando vide la vampira sfiorare con il naso il suo capì
che era lei che lo stava controllando .
Urlò disperato nella
sua mente mentre le labbra si posavano leggermente su quelle
della ragazza , la quale lo afferrò con
possesso , appropriandosi con foga delle labbra del vampiro
che , impotente , tentava di combattere quel potere che lo
teneva incatenata a lei .
< Sei bellissima
>
Si portò una mano
guantata al volto pallido , sorridendo emozionata quando
sfiorò la rosa bianca che aveva acconciato sui lunghi
boccoli castani .
Per la prima volta si sentiva
davvero bella
, e non era solo una sua impressione .
L’enorme specchio che
aveva davanti rifletteva un’immagine di incredibile bellezza
, così eterea e splendente da togliere il fiato .
Si sistemò meglio il
corpetto bianco ricamato da fili argentei raffiguranti rose
, mentre con le mani guantate di seta sfiorava il lungo abito che
cadeva ai suoi piccoli piedi , dove
spiccavano delle scarpette bianche .
Si mise in piedi ,
guardandosi attentamente nello specchio , facendo una piroetta su se
stessa per osservare meglio il bellissimo abito che Alice le aveva
fatto inviare da Parigi .
Sorrise della sua immagine
.
La sua autostima di solito sotto le
scarpe fece un balzo verso l’alto dandole una sicurezza che
poche volte aveva sentito affiorare .
Lisciò con le dita l’abito
di seta che circondava il corpo perfetto , mentre la pelle bianca
diventava di un leggero color cremisi alle guance , arrossendo del suo
narcisismo
Non poteva non essere entusiasta
della sua immagine , si vedeva così elegante ,
così bella che quasi stentò a riconoscersi .
< Bella sei tu , non
preoccuparti , sei sempre stata bellissima
, Edward non faceva altro che ricordartelo
>
Annuì verso Alice
, ricordando con tenerezza quante volte il suo vampiro avesse
elogiato la bellezza che lei non riusciva a vedere , prendendolo come
un complimento di parte , ma ora riusciva anche lei a rendersene conto
, specialmente da vampira , anche se non notava grandi cambiamenti
.
Sospirò nervosa
, guardandosi per l’ennesima volta allo specchio
quando alle sue spalle non sentì più le presenze
delle due ragazze .
Si voltò curiosa , non
vedendo più né Rosalie né Alice al suo
fianco mentre un brivido gelido le percorreva la schiena .
D’istinto si accarezzò le braccia come per
riscaldarle , squadrando con i grandi occhi ambrati ciò che
la circondava .
C’era qualcosa di strano
, ma non capiva cosa .
Si avviò verso la porta
, per poi scendere le scale sollevando il lungo strascico
del vestito , cercando di non inciampare , e arrivata sana e salva nel
salone posò il palmo della mano sul pomello , ma in quel
preciso momento si fermò .
Le labbra rosse cominciarono a
tremare leggermente mentre un tremore sconosciuto si
impadroniva di lei .
Perché
si sentiva così strana ?
Non c’era niente di
pericoloso , anzi fuori c’era il suo vampiro .
Allora perché tentennava ad aprire la porta ?
Si fece coraggio ,
impugnando con forza il pomello , e girandolo aprì la porta
che cigolando offrì si suoi occhi ciò che stava
succedendo all’esterno .
Il suo cuore venne trafitto da un
un pugnale invisibile che le fece mancare il respiro , mentre i grandi
occhi ambrati venivano inondati di lacrime
e le gambe non riuscirono più a reggerla .
Un singhiozzo lo distrasse dalla
lotta interiore che stava combattendo contro colei che lo aveva
imprigionato dentro il proprio corpo ,
e quando aprì gli occhi color topazio , si
ritrovò davanti il volto della vampira dai capelli biondi
che lo fissava vittoriosa , con un sorriso malizioso sulle sottili
labbra e uno strano bagliore sinistro negli occhi .
Un gemito soffocato alla sua destra
richiamò la sua mente , facendogli voltare il capo
, e quando lo fece , fu come se fosse morto per la seconda
volta , ma questa volta non era per il morso di un vampiro , ma per due
grandi occhi ambrati che versavano lacrime amare per colpa sua .
Rimase per un momento avvinto
dalla bellezza della sua futura moglie nel semplice abito da sposa
, con il bel
volto pallido circondato dai luminosi boccoli castani , ma
non fu l’immagine di incredibile bellezza che gli comparve
davanti a fargli desiderare di sprofondare all’inferno ,
bensì i lamenti disperati che uscivano dalle labbra rosse e
carnose che tanto amava baciare .
D’un tratto si accorse
di aver ripreso il controllo del suo corpo , ma era troppo tardi , la
sua Bella lo aveva visto baciare un'altra infrangendo così
la sua promessa .
< Bella io
…>
La vide tremare
convulsamente mentre le lacrime rigavano le guance candide
e bagnavano il vestito da sposa .
Strinse gli occhi per il dolore
che gli aveva avvolto il cuore in catene acuminate , che ora
torturavano la sua anima dannata per la sofferenza che aveva causato
alla donna amata .
Fece un passo verso di lei
, alzando una mano , come se tentasse di afferrarla ,ma
nuovamente perse il controllo del suo corpo ,mentre vedeva un ombra
alle spalle della ragazza afferrarla per la vita e sorreggerla prima di
finire per terra , in ginocchio .
Spalancò gli occhi
quando vide Cristopher circondare la vita della ragazza , cingendola in
un abbraccio caloroso mentre Bella continuava a versare
lacrime e ad afflosciarsi per terra come una bambola senza vita
.
Una rabbia immane lo
invase quando lo vide sfiorare con le labbra il collo della
sua futura moglie , mentre tentava con tutto se stesso di rivoltarsi
contro la vampira , senza ottenere però nessun risultato .
Le forze la stavano abbandonando ,
non sentiva nemmeno più il suo cuore battere , tanto era
stato il dolore da ridurlo in frantumi . Un singhiozzo ancora
più forte degli altri le scosse il petto mentre cadeva a
terra , straziata da tutto quel dolore , ma qualcosa la
afferrò prima che si scontrasse contro il duro terreno
.
Sentì sul collo un alito
gelido che la fece rabbrividire mentre due braccia
d’acciaio l’avvolgevano , spingendola
contro qualcosa di duro come granito .
< Che ti avevo detto ? Ti ha
tradito mia dolce metà , eppure io ti avevo avvisato . Ma
ora ci sono io , non devi preoccuparti , mi prenderò io cura di
te . >
Non sentì le parole del
giovane vampiro , la sua mente era troppo occupata a contorcersi nel
dolore , e sentì solo un leggero pizzico al collo quando i
denti affilati del ragazzo perforarono la sua giugulare .
Le forze l’abbandonarono
completamente mentre il dolore veniva occupato da
qualcos’altro , un bisogno
che la stava facendo uscire pazza , fame .
Aveva fame , stava morendo dalla
fame , ma era una fame strana , dolorosa che la stava facendo uscire di
senno .
Si accasciò a terra
quando il contatto con il vampiro si interruppe , cadendo per terra ,
fissando una pozzanghera lì vicino mentre Cristoper
era ancora con lei .
Guardò la sua immagine
riflessa nel piccolo specchio d’acqua , e quando
arrivò agli occhi sentì nuove lacrime premere per
uscire , i suoi occhi ambrati ora erano… scarlatti
.
Si portò una mano alla
bocca mentre altre lacrime le bagnavano le gote e un senso di
vuoto , paura e terrore la scuoteva con forza .
Cosa
le aveva fatto ?
Aveva
risvegliato in lei la voglia di sangue ?
Si sfiorò la guancia
notando che scottava , ma allora perché aveva gli occhi
rossi ?
Che
il morso di Cristopher avesse risvegliato in lei solo quel bisogno ?
< Scappa amore mio , quel
vampiro sta venendo ad ucciderti . Ha visto cosa sei diventata e ti
vuole uccidere . Scappa , lo tratterrò io
finchè non sarai lontana , vai . Fuggi prima
che ti uccida >.
Alzò
il capo, sconvolta , trovando il volto del vampiro
fissarla addolorato mentre vedeva Edward avanzare con una luce
folle negli occhi neri .
Lo guardò terrorizzata
, ricevendo in cambio uno sguardo furioso che le fece tremare
il cuore .
Edward voleva ucciderla .
Vide Crisopher avventarsi sul
vampiro mentre la ragazza che aveva baciato
Edward sostava immobile a qualche metro di distanza
, scoccandole un sorriso maligno .
Assottigliò gli occhi ,
furiosa , sentendo le lacrime scendere irrefrenabili sulle
sue guance , morendo sulle sue labbra .
Un rumore sinistro però
le fece distogliere lo sguardo , e ciò che vide la
terrorizzò a morte .
Vide Edward decapitare con i denti
Cistopher , mentre la testa del vampiro rotolava sul terreno
fino ad arrivare ai suoi piedi , fissandola vuoto .
Osservò spaventata
Edward sventrare il corpo del vampiro , fino ad avvicinarsi a lei
.
< Scappa , fuggi ,
vuole ucciderti . Corri
>
Si portò una mano alle
labbra per non gridare quando la testa di Cristopher le
parlò .
Strisciò per terra
, allontanandosi dal capo mozzato , scalciando come se
volesse allontanare ciò a cui aveva assistito ,ma
qualcos’altro si appropriò della sua attenzione .
Edward .
Lo vide camminare veloce verso di lei mentre due
occhi neri come la pece bruciavano come fiamme incandescenti , e i
canini rilucevano alla luce del sole .
Tentò di alzarsi , ma la
paura la paralizzò .
Lo osservò avvicinarsi
a lei , fulmineo ,
mentre il suo cuore batteva all’impazzata .
Scappa bella , vuole
ucciderti .
Urlò terrorizzata
, alzandosi di colpo e scansando il vampiro , inoltrandosi
nella foresta e cominciando a correre senza una meta precisa , mentre
il cuore rischiava di uscire dal suo petto e le lacrime le offuscavano
la vista .
Corse con tutto il fiato che aveva
in gola , desiderando di morire , di finire lì la sua
esistenza , ma il pensiero che a farlo fosse Edward cancellò
ogni minima parte di lucidità , portando
inconsapevolmente i suoi passi verso la Push .
< Bella >
Il suo urlo disperato si diffuse
per la radura mentre ai suoi piedi sostavano i resti sparsi del
corpo del vampiro e la sua mente chiamava disperata la ragazza a
sé .
Una risata maligna lo fece voltare
, e strinse i pugni con rabbia quando incontrò gli
occhi neri della sorella di Cristopher .
< Pensa che tu voglia
ucciderla , mio fratello è stato molto bravo sai .
Se non la posso avere io
, non
l’avrà nessuno , era questo che mi aveva
detto . Ed ora la tua futura mogliettina è scappata via
dalla paura quando ti ha visto baciare un'altra il giorno del
suo matrimonio . Povera piccola , deve essere stato uno shock
>
Le parole della vampira lo
colpirono come piccoli dardi incandescenti in tutto il
corpo mentre vedeva un ombra ergersi dietro la ragazza
.
< Sai , quella
ragazza ha tanto di quel potere da ridurre me e te in cenere , ma non
se ne è resa conto , almeno per ora . Sono contenta di aver
partecipato al vostro giochino , mi sono divertita , ma
ora è arrivato il momento di ... > non
potè finire di parlare che la testa bionda rotolò
per terra , raggiungendo quella del fratello mentre
Rosalie gettava il corpo della vampira contro un albero e Alice dava
fuoco ai loro resti .
Emmet Jasper, e alla fine anche
Esme e
Carslie lo raggiunsero , fissando il giovane vampiro con
rammarico e preoccupazione .
< Dov’è
Bella ? >
Edward fissò disperato
Rosalie , il volto perfetto distorto in una smorfia di sofferenza
.
Guardò Alice , nel vano
tentativo di avere un indizio , ma quando la vide sbiancare di colpo ,
il suo cuore tormentato ebbe l’ennesimo colpo .
< Non riesco a vederla
, questo significa che ….> lupi .
Tutta la famiglia Cullen
intraprese la caccia .
Dovevano trovare Bella prima che varcasse i confini del territorio dei
lupi , altrimenti l’avrebbero uccisa .
Edward , distanziatosi dal resto del gruppo
affrettò il passo , schivando con una rapidità
sovrumana gli immensi alberi che gli intralciavano il cammino
.
<
Bella , aspettami …>
Prese
un sentiero tortuoso sul quale né lui né la sua
famiglia doveva mai mettere piede , ma per Bella il giovane vampiro
avrebbe sacrificato ogni
particella del suo essere per riaverla tra le braccia , anche la sua anima .
Alberi
, cespugli , lepri, guardava fugace le piccole ombre che scappavano al
suo arrivo mentre correva veloce nell’immensa radura
, cercando un qualche conforto .
Si
abbattè contro un ramo che andò in frantumi
quando si scontrò contro la sua pelle di marmo dura come la
pietra .
Come
una fata dei boschi saltava con grazia per la foresta , cercando una
qualche via d’uscita per tutto quel dolore .
Edward
l’aveva tradita , voleva
ucciderla , questi erano i pensieri che non le davano pace
. Strinse i denti con rabbia , seguendo un sentiero nascosto
, intricato di rovi e spine , ma lei non si ferì , solo
alcuni pezzi del suo abito vi rimasero impigliati .
Lui
che aveva detto di amarla l’aveva tradita , il
giorno delle loro nozze .
Le
lacrime rigavano il volto pallido mentre gli occhi scarlatti
scattavano ad ogni minima presenza mettendola in allarme .
Sbucò
in uno spiazzo vuoto , occupato se non da qualche albero , ma un ombra
più grossa di quelle che aveva già visto le si
avventò contro . Cadde a terra per l’impatto con
quella creatura , e mentre tentava di rialzarsi
afferrò l’orlo del vestito ,
strappandolo per rendere la sua fuga più semplice .
Alzò
il capo furiosa , incontrando gli occhi scuri di un enorme
lupo dal pelo rossiccio che la guardava stupefatta .
Appena
comprese di chi fossero quegli occhi terrorizzati , il suo cuore
urlò pietà risvegliandola dal
coma in cui era caduta , restando a fissare con le lacrime agli occhi
l’animale che aveva davanti .
<
Jake >
Il suo
sussurro venne seguito da altri ululati che la fecero alzare di
scatto mentre il lupo le si avvicinava timoroso .
Tutti
la volevano togliere di mezzo ,ma non ci sarebbero riusciti
, ci avrebbe pensato da sola .
Così,
voltate le spalle al lupo e a coloro che la stavano inseguendo si
diresse verso la spiaggia a la Push , o
per meglio dire verso il dirupo .
Sotto
i suoi piedi ora nudi si estendeva un’immensa distesa
d’acqua limpida come il cielo sopra di lei ,
mentre il sole battente illuminava il dirupo sul quale stava
in equilibrio .
La sue
pelle brillava come se vi fossero incastonati piccoli diamanti , mentre
il vestito volava attorno a lei rendendola simile ad un angelo
.
Raccolse
una sua lacrima tra le dita , fissando attraverso quella
piccola goccia trasparente il suo riflesso , e quando fissò
i suoi occhi rossi sentì la rabbia e il disgusto per se
stessa farsi via via più pressante .
Un
piccolo ciottolo di terra finì in acqua quando si
avvicinò sempre di più al limite del dirupo
, osservando incantata il mare sotto di sé
.
Chissà
come doveva essere bello affondare in quel liquido azzurro e perdersi
tra le sue profondità senza alcuna preoccupazione ,
lasciarsi cullare dalle dolci onde e chiudere gli occhi ,
guardando come ultima cosa la bellezza del mare .
La
tentazione di porre fine alla sua vita era sempre
più accesa , più coinvolgente .
Dei
passi veloci risuonarono alle sue orecchie , ricordandole chi la stava
rincorrendo , non per consolarla ,non per abbracciarla ,ma per
ucciderla , perchè lei era un mostro .
Un
essere che aveva bisogno di sangue umano per vivere , o almeno per
condurre quell’esistenza eterna .
Quel
fardello al colpì con forza , facendole desiderare
con tutta se stessa di lasciarsi accarezzare dalle fredde acque del
mare , ma le loro voci che invocavano il suo nome la fecero per un
attimo tentennare , e voltandosi increspò le
labbra in un sorriso amaro mentre gli occhi rossi brillavano
di una luce disperata, come
era la sua anima .
Il
sole colpì in pieno i suoi occhi ,
rendendo per un momento impossibile vedere cosa ci fosse
di fronte ,
ma quando vi riuscì trattenne il fiato .
Davanti
a lui , sull’orlo del dirupo ,
c’era la sua Bella , luminosa come una stella nel firmamento .
La
osservò ipnotizzato dai lunghi capelli che oscillavano sulla
sua schiena , mentre il vestito bianco accarezzava il corpo candido
come un guanto di seta .
Fece
un passo avanti , insieme alla sua famiglia e quel dannato lupo e il
suo gruppo che erano giunti lì da poco .
Sentì i pensieri meravigliati dei presenti , rimanendo lui
per primo soggiogato da tanta bellezza , ma la cosa che fece
sprofondare la sua anima nelle più infime
profondità dell’inferno furono gli occhi vermigli
di lei , che lo fissavano disperati , mentre le labbra rosse
e piene sorridevano amare .
Tentò
di avvicinarsi ma vide un guizzo nei muscoli di lei , e vedendola fare
un passo indietro verso il dirupo si irrigidì .
Fermò
con uno sguardo pieno d’ira Jacob che stava per
correre verso di lei , ma anche lui si accorse che un minimo passo
avrebbe potuto mettere in allarme la ragazza .
Sentendo
un fastidioso nodo alla gola cercò di trovare parole di
conforto , ma nemmeno lui sapeva cosa dirle .
Scusa per aver baciato senza il
mio volere una vampira il giorno delle mie nozze ?
No ,
non poteva dirle nulla del genere , e poi lei non gli avrebbe dato
almeno per il momento la possibilità di spiegarsi .
Glielo
dicevano gli occhi di Bella , così dannatamente tristi e
addolorati .
< Bella vedi io…..> ma non potè
finire di parlare che fu lei a prendere la parola.
<
Non voglio sapere niente , Cullen
. Non voglio sapere più di nessuno di voi ,
né di vampiri , né di licantropi , né
di umani , perché nemmeno io so cosa sono ,ma non appartengo
a nessuno dei tre . Lasciatemi da
sola , andate via >
La
dolce voce di lei si fece minacciosa quando vide Edward
avanzare .
Un
senso di impotenza si impadronì di lui , facendolo sentire
un misero insetto , lui , che poteva uccidere con
uno schiocco di dita un uomo , ora non era in grado di riprendere tra
le proprie braccia il suo angelo .
Sapeva
che lei ora lo odiava , lo vedeva dai suoi occhi , e la sua anima
già tormentata fu devastata da una tempesta che si
abbattè con forza contro il suo povero cuore .
Scosse
la testa per trovare le parole per dirle che era stato un equivoco ,
che non era colpa sua , ma quella volta non ne ebbe la
possibilità , perché gli occhi di lei si posarono
oltre la sua schiena allargandosi per lo stupore .
<
Bella? >
Edward
spalancò a sua volta gli occhi quando vide Charlie
avanzare insieme a Billy verso di loro , fissando
terrorizzato i lupi mannari che lo circondavano .
Un
gemito strozzato lo
fece voltare nuovamente verso la sua Bella ,ora piegata in due dal
dolore .
La
vide piegata su se stessa ,mentre scuoteva i boccoli con forza
frustando la schiena pallida ed emettendo ringhi furenti .
Quando
però alzò il capo riconobbe nel suo sguardo se
stesso secoli addietro , quando bramava di assaggiare il sangue umano
.
Era
questo infatti che traspariva ora dagli occhi scarlatti del suo angelo , fame , una fame
vorace che ora la stava dilaniando.
<
Bella ma cosa ... >
Sentì
Charlie fare un passo avanti , e con un colpo al cuore vide
Bella allontanarsi sempre di più arrivando al bordo del
dirupo .
<
Ferma ! >
Il suo
urlo terrorizzato uscì quasi strozzato , venendo poi
sommerso dagli ululati spaventati dei lupi .
La
vide stringere con forza le dita attorno al suo collo , come se
tentasse di strozzarsi , ma lui capì che cercava di
interrompere quel bruciore alla gola causato dal bisogno di sangue .
Vide
Bella affondare le unghie nel braccio , stringendo i canini con forza
mentre gli occhi vermigli assumevano sfumature più chiare
.
Stava
combattendo contro se stessa , e nessuno
più di lui poteva capire quanto fosse difficile,
perchè anche lui ci aveva provato , ma non era riuscito a
fermare quel folle bisogno di sangue .
La
ragazza chiuse gli occhi , nascondendogli così la
sua espressione , mentre intorno a lui ognuno dei presenti tratteneva
il respiro .
La sua
anima tremò quando vide un sorriso sereno schiudere le
labbra rosse della ragazza , il suo cuore fremette quando la vide
aprire gli occhi non più vermigli ma ambrati , un colore
così luminoso da sembrare miele .
Fu
quasi contagiato da quel sorriso dolce e sereno , ma fu solo un attimo
perché il sorriso sulle sue labbra gli si gelò
insieme alla sua mente quando la vide incrociare le dita dietro la
schiena e darsi una piccola spinta , cadendo nel
vuoto .
< No ! >
Edward
scattò di colpo avventandosi su di lei , cercando di
prenderla , ma quando si sporse dal dirupo per afferrarle la mano la
vide solo chiudere gli occhi e lasciarsi cadere nel vuoto , vendendo
poi inghiottita dalle gelide acque mentre il vampiro
singhiozzava disperato , piangendo lacrime invisibili e
continuando a stringere le dita convulsamente tentando di afferrarla
.
Edward
si sbilanciò verso avanti per gettarsi a sua volta
, ma due forti braccia lo bloccarono , negando il suo
salvataggio .
Scalciò
come un pazzo tra le possenti braccia di Emmet , mentre urlava di
rabbia osservando disperato le increspature dell’acqua
svanire insieme alla figura di Bella .
<
Bella ! >
Tentò
di allontanarsi dal fratello , ma gli era impossibile era
troppo forte per lui , così , rassegnato
, smise di divincolarsi , posando lo sguardo color
topazio sull’acqua del mare ora limpido .
Sperò
con tutto il cuore di vederla risalire ,ma fu solo una mera illusione
quando vide una piccola ombra ingrandirsi e qualcosa di bianco emergere
.
Si
lasciò andare ad un urlo disumano quando vide la rosa bianca
impuntata tra i capelli della ragazza galleggiare ,mentre i petali si
staccavano dal fiore girovagando per le acque limpide .
Un
gemito strozzato lo strappò da quel dolore
insopportabile quando vide Alice accasciarsi a terra con le
mani sugli occhi.
<
è colpa mia , è tutta colpa mia . Il
fiore…Bella…la visione >
Le
frasi sconnesse della sorella lo fecero sprofondare nel buio
più totale ,mentre i suoi occhi ambrati perdevano vita
così il suo corpo gelido ormai in balia
dell’amarezza e del dolore .
Troppo
occupati a torturarsi nel proprio dolore , nessuno
di loro si accorse dello strano movimento di mantelline nere
sulla spiaggia , al di sotto del dirupo , dove il
fiore navigava solitario tra le gelide acque del mare .
<
Non posso accettare la tua richiesta , mi
dispiace >
Due
occhi ambrati vuoti e freddi come due ghiacciai fissarono con
indifferenza l’elegante vampiro seduto su un trono , intento
a fissarlo con pietà .
Abbassò il capo , ritirandosi dallo sguardo del
potente vampiro nel sentire la piccola mano di Alice
stringere con forza la sua .
Non un
sorriso curvò le sue labbra , non una luce a mostrare che
quel ragazzo fosse almeno vivo .
Mai
più avrebbe riso , mai più avrebbe sentito il suo
cuore balzare ad un sorriso di lei , sepolta dall’immenso
oceano azzurro che ora era la sua tomba .
Si
lasciò abbracciare da Esme mentre sentiva Carslie
ringraziare l’uomo .
<
Perché mai vorresti morire ? >
La
domanda accese
per un solo secondo un lampo di amarezza negli occhi caramellati
, ora sempre più scuri .
Nascose
sotto il ciuffo bronzeo lo sguardo , fissando il muro davanti a
sé come se vedesse qualcosa , ma vedeva solo marmo , niente di più .
<
Perché senza di lei ormai non vale più la pena
trascorrere un esistenza tanto penosa >
E
così dicendo uscì dal castello insieme alla sua
famiglia , non cogliendo il guizzo sulle labbra del vampiro .
<
Aro , sei sicuro di aver fatto la cosa giusta ?
>
<
è quello che vuole lei . Non ho alcuna intenzione di non
esaudire questo suo desiderio >
Il
vampiro pose gli occhi gialli su
una porta di pietra nera lì vicino , addolcendo lo sguardo
antico quando pensò a chi fosse rinchiusa lì
dentro .
Si
alzò dal trono , mentre il frusciare dei suoi abiti di seta
risuonava per l’antico castello .
Aprì
la porta tanto agognata , appagando lo sguardo di quella
piccola creatura addormentata su un letto riccamente addobbato
.
Si
sedette sulla sponda del letto , accarezzando con una mano la
mano della ragazza addormentata di fianco a sé, percependo
uno strano piacere quando la sua gelida mano venne a contatto con
quella calda di lei .
<
Sei al sicuro , giovane vampira , o dovrei dire
, figlia
mia > .
Edward
Cullen uscì dall’enorme castello ,
lasciando alle sue spalle , inconsapevolmente , la sua
piccola luce , ignaro del fatto che la sua amata fosse viva e
che il suo destino presto si sarebbe incrociato di nuovo con il suo .
Continua...
Ringrazio
tutte per la lettura e per i commenti , le cose cominceranno
a farsi più ingarbugliate .
Al
prossimo capitolo , gold eyes
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Capitolo 13 *** IL MIO NOME SIGNOR CULLEN è ISABEL ***
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Lente sfilavano le lunghe dita affusolate tra i filamenti scuri di capelli femminili
,mentre il capo sostava immobile sul petto marmoreo dell’uomo . Quell’immagine
seppur sfocata nella sua mente rivelava con precisione la fulgida bellezza di
colei che addormentata permetteva a
quelle mani maschili di accarezzare
dolcemente la criniera scura , mentre le carnose labbra rosse si
curvavano in un dolce sorriso . Nonostante i lineamenti del volto di lei fossero
irriconoscibili , come avvolti da un telo di mistero, lui riuscì a coglierne la familiarità ,
attirato com’era da quell’angelo dormiente . Il suo udito agognava il sentir fuori uscire il respiro di lei dalle
labbra piene color del sangue , la sua mente bramava di vedere appieno la
sovrumana bellezza di colei che da tempo popolava i suoi pensieri . Purtroppo
come ormai accadeva da tempo la
contemplazione di quella dea si interruppe quando ella aprì gli occhi gialli ,
felini e incantatori come la voce di colei che lo allontanava da quell’immagine
. < Edward > il vampiro aprì gli occhi vermigli fissando senza interesse
la piccola figura di fronte a sé .
Si eresse in tutta la sua statuaria bellezza nell’ombra della foresta in cui lui
e la sua famiglia avevano intrapreso la caccia , mentre i raggi del sole indugiavano come
carezze sul volto angelico del ragazzo . I capelli bronzei rilucevano dei dorati
raggi del sole ,mentre la carcassa di un enorme orso sostava ai suoi piedi ,
disteso in una pozza di sangue . Con grazia sorpassò l’animale dissanguato ,
seguendo la ragazza dai corti capelli neri verso il centro di una radura , dove
tutta la famiglia era riunita . < Finalmente , pensavamo ti fossi perso >
non un sorriso solcò le sottili e sensuali labbra di marmo , non una luce
giocosa brillò negli occhi scarlatti al sentir il tono canzonatorio del fratello
, ghiaccio . Edward ormai da un po’ di tempo a quella parte era diventato freddo
come il ghiaccio , indifferente alla vita che al di fuori del suo piccolo mondo
solitario andava avanti . Posò gli occhi rossi sulla madre che gli sorrise
malinconica , mentre nella mente di Esme si alternava il nome della sua amata ,
ormai defunta .L’immagine della sua Bella passò come un pugnale nella sua mente
, riaprendo nel suo cuore una ferita mai rimarginata . 50 anni erano passati da
allora , da quel dannato giorno in cui il suo angelo si gettò tra gli abissi
marini , lasciando al suo passaggio solo dolore , e una disperazione folle che
lo avevano lacerato fin dentro l’anima dannata . Ora di lui rimaneva solo un involucro
vuoto , un dio greco estraneo a
tutto ciò che lo circondava , solitario e taciturno come lo era un uomo
distrutto dal dolore . < Sarà meglio tornare a casa, tra un po’ scoppierà un
terribile temporale > per una frazione di secondo posò lo sguardo maledetto
sulla piccola Alice ,intenta a fissare sconsolata il cielo plumbeo . Una goccia
cadde sulla sua mano , prima che veloce come un ghepardo sfuggisse al diluvio
del cielo ,che pianse lacrime amare per quel vampiro distrutto dal dolore .
< Isabel > una grande porta di legno antico si
spalancò d’improvviso mostrando l’avvenente figura di una giovane avanzare
nell’ombra . < Vieni figlia mia , vieni da me > la voce flautata rimbombò
per l’immensa stanza riccamente allestita da stoffe di seta e arazzi persiani
,mentre il frusciare di seta risuonava limpido nel silenzio della sala . Colei a
cui apparteneva quel nome finalmente uscì dall’ombra oscura del corridoio ,
lasciandosi sfiorare dal flebile bagliore delle fiaccole issate alle estremità
dei muri . Una ragazza di circa 18 anni si mostrò in tutta la sua stupefacente
bellezza al cospetto di colui che ora chiamava padre . Lunghi capelli castani ,
di un colore così scuro da risultare nero ondeggiavano sensuali attorno al volto
marmoreo , sfiorando le piccole spalle bianche lasciate scoperte dal raffinato
vestito . La pelle d’alabastro brillava di quella luce rossiccia che creava
sfumature rosee sul volto pallido , il corpo sinuoso e perfetto era coperto da un sottile
strato di seta , costituito da un corpetto elegante che lasciava intravedere
gran parte della schiena candida e la parte superiore al seno , dove il collo
era circondato da un sottile pezzo di pizzo nero , ricamato da fili argentei ,
come le linee ondeggianti sul sottile strato di seta scura che avvolgeva le lunghe gambe affusolate
lasciate scoperte da un profondo spacco alla destra della gamba . Le carnose
labbra color del sangue si curvarono in un sorriso amorevole quando l’uomo
coperto da un mantello rosso la prese tra le braccia , accarezzandole i lunghi
capelli scuri ,mentre la giovane chiudeva gli occhi gialli , crogiolandosi delle
attenzioni del genitore . < Sei
sempre più bella Isabel > < Grazie padre > la sottile e melodica voce
sembrò addolcire lo sguardo antico del vampiro dai lunghi capelli neri , che
dolcemente sfiorava la pelle pallida del volto della sua figlia adottiva . <
Sei più calda del solito , hai avuto una discussione con Claus ? > la ragazza
aprì gli occhi color topazio abbassando elegantemente il capo < In realtà si
padre , continua a insistere sull’allenamento > < Sai piccola mia che
serve per renderti più forte . Capacità come le tue sono piuttosto rare e poi
Claus vuole solo che tu sia in grado di difenderti > la vampira si allontanò
delicatamente dal padre fissandolo offesa in volto < Io sono in grado di
difendermi padre , come hai potuto constatare anche tu non ho problemi a
controllare il mio potere > .Il vampiro si aprì in uno dei suoi rari sorrisi
, osservando le guance della figlia colorarsi di un bel rosso vivo , cosa
insolita per un vampiro . < Non innervosirti bambina mia ,ma devi capire che
Claus e specialmente io tengo alla tua incolumità , ci sono molti vampiri che
mirano a te > la ragazza strinse la mano del genitore aprendosi in un sorriso
comprensivo < Lo so padre ,ma non deve preoccuparsi per me sono in grado di
cavarmela egregiamente . In realtà vorrei sapere perché mi avete chiamato >
il vampiro “anziano” assunse un aria divertita sfiorando dolcemente con i grandi
occhi color del miele la figlia .< Adesso un padre non può avere il desiderio
di vedere la propria figlia ? >la vampira abbassò il capo mortificata ,
mettendo un broncio adorabile ,mentre le guance si coloravano nuovamente . <
Scusi padre non intendevo….> < sciocchezze Isabel . In effetti ti ho
chiamato perché volevo parlarti di una cosa , vieni a sederti in braccio > la
vampira sorrise di gioia accoccolandosi come una bambina tra le braccia del
genitore , stringendo le mani gelide del vampiro tra le sue , bollenti . <
Sai si stanno verificando strane sparizioni , sia di vampiri che di licantropi .
Ho la sensazione che non siano solo degli incidenti > la vampira si irrigidì
alzando il bellissimo volto verso quello del padre < Volete dire che c’è qualcuno dietro
? > . Il vampiro annuì , accarezzandole il capo , gentilmente < Si , ma
non ne sono sicuro . Infatti vorrei
che tu andassi a controllare la situazione > gli occhi della ragazza si
accesero di aspettativa , come se fosse contenta della decisione del genitore .
< Volete dire che potrò uscire ? > il vampiro annuì gravemente facendola
alzare dalle sue ginocchia < Si bambina mia , potrai uscire , i tuoi poteri
saranno molto utili. Di recente si sono susseguiti diversi avvistamenti di
neonati . Ti darò così la possibilità di riabilitarli come ormai sei solita fare
con coloro che trovi dispersi nei dintorni > e qui la ragazza sorrise imbarazzata
.< Con te verrà solo Claus dato che conosco la tua esuberanza e so che non
accetteresti altre scorte , credo che questo sia tutto puoi andare > . La
vampira spalancò leggermente i grandi occhi caramellati alle parole del vampiro
< si ora . Claus > la voce dell’uomo risuonò cristallina
per la sala , quando le porte si aprirono nuovamente lasciando entrare un
bellissimo ragazzo di circa 19 anni , con corti capelli biondi lasciati cadere
ribelli sul volto d’alabastro ,dove brillavano magnetici i grandi occhi gialli ,
mentre il corpo atletico e scultoreo era circondato da una specie di uniforme
blu cobalto , dove sulla vita stretta era appuntata un lunga spada . Un piccolo
particolare intaccava la straordinaria bellezza del vampiro , una piccola
cicatrice sul labbro , che rendeva la sua imponente figura ancora più provocante
. Il giovane si inchinò al cospetto dell’anziano vampiro , scoccando un occhiata
furtiva alla ragazza che gli fece la linguaccia incrociando le esili braccia al
petto . < Bene credo che ora possiate andare , vieni qui Isabel > la
vampira si avvicinò al padre , lasciandosi abbracciare e lasciando che le
sottili labbra del vampiro le sfiorassero le candide guance , mentre Claus
indossava una mantellina nera . < Potete andare ora . Mi raccomando Isabel
fai attenzione e ricordati che sei una Volturi > la ragazza annuì indossando
a sua volta la mantellina nera , chiudendo i bottoni argentei all’altezza della
gola , per poi calare il cappuccio sul capo , lasciando intravedere solo le
labbra rosse . Isabel e Claus si voltarono , percorrendo con lentezza l’atrio
della sala ,ma prima di scomparire la vampira fu richiamata dal padre . <
Prima che me ne dimentichi Isabel , andrete a Forks > prima che il grande
portone si chiudesse Aro potè vedere le carnose labbra della figlia arricciarsi
, sfoderando i bianchissimi canini , mentre Isabella Marie Swan , ora Isabel Voluri usciva dopo 50 anni dalla
sua dimora per tornare nel luogo dove avrebbe rincontrato la sua eterna
maledizione .
< Dannati lupi la
pagherete > Edward alzò lo sguardo vuoto puntandolo su una bellissima vampira
dai lunghi boccoli neri , intenta a ringhiare contro Jacob e il suo seguito .
Anche lui , come tutta la famiglia
Cullen si trovava a notte tarda in una oscura radura , dove poco prima avevano
trovato la giovane eretta a difesa delle carcasse di alcune vampire , ormai
ridotte in un ammasso di cenere . Osservò indifferente la ragazza riccamente
vestita ,mentre notava il colore degli occhi della vampira , non caramellati ,ma
grigi , solcati da alcune ombre nere , una nobile . Si acquattò quando vide
Jacob Black , ovvero l’enorme lupo rossiccio avvicinarsi minacciosamente alla
vampira ,prontamente difesa da Carslie . < Come vi chiamate ? > il vampiro
udì appena il ringhio della ragazza < Iris Charlester > < Conosco
vostro padre milady , vi prego fatevi indietro , penseremo noi a proteggervi
> . Edward vide la vampira guardare verso di lui sorpresa , puntando gli
occhi grigi sul suo volto impassibile,mentre sentiva i muscoli saettare sotto la
camicia nera . Ricambiò glaciale lo sguardo della vampira , notando Carslie
parlare con Billy telepaticamente . < Noi non abbiamo ferito nessuno dei
vostri , siete voi che avete ucciso le sorelle della ragazza > gli occhi neri
come la pece divennero incandescenti quando sentì Jacob ululare contro il padre ,mentre una
frase lo fece scattare d’improvviso verso il lupo . Come al solito incolpate noi dei vostri
errori , come quando avete spinto la mia Bella al suicidio Edward ringhiò ,
balzando verso il lupo ,ma un ombra nera lo scansò di lato , interrompendo il
suo attacco . Sporse famelico i canini notando un alta figura pararsi tra le due
metà schierate , come giudice . Osservò minaccioso la figura abbassare il
cappuccio della mantellina , mostrando il volto , un vampiro . < E lei chi è
? > Edward riprese una posizione meno animalesca , fissando vacuo il vampiro
< Io mi chiamo Claus Salerni , e
sono qui insieme alla figlia di Aro > la figlia di Aro ? Edward fissò attento
il vampiro , notando infatti l’inconfondibile mantellina nera dei Volturi . Si
guardò intorno cercando di intravedere la figlia di Aro , della quale aveva
tanto sentito parlare ,ma oltre a Claus non vide nessuno . < Sono qui per
avvisare sia voi Cullen che i lupi . Le vostre sorelle milady e i vostri
compagni lupi sono stati feriti da qualcuno che sta togliendo di mezzo metà
Europa , creando dei conflitti tra vampiri e lupi > . Spalancò gli occhi neri
, sconvolto da quelle rivelazioni . Qualcuno stava cercando di sterminarli tutti
? Ma perché? Chi era ? E soprattutto per quale insano motivo ? < Pregherei
sia voi che i lupi di riprende forme umane , così da parlare civilmente >
Edward notò i lupi , fissarsi per un attimo confusi , per poi riprendere forme
umane ,mentre Carslie e i suoi fratelli si radunavano attorno alla giovane
vampira , distrutta dal dolore . Vide Claus far avvicinare lentamente i lupi
, sporgendo intimidatorio i canini
,mentre invitava Carslie e Alice ad avvicinarsi . Era la sua impressione o quel
nuovo vampiro lo stava guardando male ? Infatti notò furioso le occhiate gelide
e rabbiose che Claus gli inviò , scatenando in lui una profonda irritazione .
Cosa diavolo voleva ? < Bene ora che le acque si sono calmate vi chiederei di
non avvicinarvi troppo > cosa stava farneticando ? Ebbe la risposta allo
strano comportamento del nuovo arrivato quando vide il vampiro alzare una mano
verso l’alto ,mentre una figura di cui non si era accorto cominciò fulminea a
correre tra gli alberi . D’improvviso i suoi polmoni furono inondati da un
profumo dissetante , che ormai non sentiva più da anni , il profumo fiorito e
prelibato di colei che era mancata 50 anni fa . Traballò su se stesso
incrociando gli sguardi confusi della famiglia e di Black , che come lui
stentava a credere di sentire l’odore di Bella . Il profumo si faceva sempre più
vicino come la figura che si muoveva velocemente tra gli alberi . D’un tratto
vide quella figura fermarsi sotto un imponente quercia ,negando la sua visione .
Edward tremò quando il profumo della sua Bella lo avvolse , quando lo colpì con
forza , come uno schiaffo in pieno viso che lo fece tremare . Sentì Alice
sostenerlo da dietro ,mentre vedeva il nuovo vampiro sorridere malinconico verso
la figura . < Vieni > notò la figura tentennare , ma dopo alcuni secondi
la ritrovò a pochi metri di distanza , accanto al vampiro di nome Claus ,
riconducendo il profumo di Bella a quella figura . Osservò le forme femminili
che si intravedevano dalla mantellina , mentre saltò subito all’occhio le
carnose labbra rosse , così familiari . < Vi presento la figlia di Aro >
la figura fece un leggero inchino , irrigidita un po’ forse dalla presenza dei
lupi , pensò Edward ,ma quando il vampiro la invitò a togliersi il cappuccio i
suoi occhi sembrarono uscire fuori dalle orbite , e dopo 50 anni il suo cuore
tornò a battere all’impazzata quando il volto di lei venne scoperto . Spalancò
la bocca , sentendo il proprio corpo piegarsi sotto la pressione delle mille
emozioni che stava provando , tra le quali emergeva la sorpresa . Sentì i
pensieri dei presenti , tutti sconvolti dalla visione che si presentò ai loro
occhi . Perché la figura avvolta dalla mantellina , la figlia di Aro , era la
sua Bella . I lunghi capelli lisci e leggermente ondulati alle punte ricadevano
come cascate di seta sulle spalle coperte dal tessuto scuro ,mentre il
bellissimo volto dai tratti perfetti
e raffinati risplendeva nella sua straordinaria bellezza in una maschera
neutra , dove gli occhi mielati brillavano felini , e le labbra color del sangue
si curvavano in un’adorabile smorfia, la figura dei suoi pensieri ! < Bella
> il suo bisbiglio uscì spontaneo dalle sue labbra di marmo richiamando su di
sé gli occhi della ragazza . Come lame di ghiaccio gli occhi della vampira lo
trapassarono da parte a parte facendolo irrigidire , notando il disprezzo mal
celato . < Credo si sbagli signor Cullen , il mio nome è Isabel > la voce
cristallina della ragazza lo sommerse come tutti i ricordi della sua Bella . Era
lei , ne era sicuro , ma come poteva essere lì davanti ai suoi occhi ? Ricordava
di averla vista perdersi tra gli abissi del mare . Il suo cuore, la sua mente
,la sua stessa anima pregò che fosse lei la bellissima ragazza davanti ai suoi
occhi , doveva essere lei . Cercò di leggere i suoi pensieri ,ma sentì solo uno
strano ronzio e lì ebbe la conferma . Lei era Bella , la sua Bella . La donna
che amava era viva , ed era davanti ai suoi occhi . Se avesse potuto in quel
momento avrebbe pianto dalla gioia . Sentiva i pensieri sconvolti ma allo stesso
tempo felici dei familiari ,come quello del giovane Black , che come lui fissava
incantato . Tentò di avvicinarsi ,ma fu fermato da Claus che afferrò per il
braccio la sua Bella stringendola contro il fianco . Un ringhio animalesco fuori
uscì dalle sue labbra di marmo , mentre si acquattava per l’attacco ,ma la voce
gelida di lei lo ferì come una spada in pieno petto . < Non ritengo sia il
caso signor Cullen di mettersi a combattere , sono venuta qui per volontà di mio
padre > Edward rimase immobile , la mascella leggermente contratta , notando
la sua Bella addolcire lo sguardo quando posò gli occhi caramellati su Carslie .
< Converrà anche lei signor Cullen che questo non è né il luogo , né il
momento per parlare . E mi riferisco anche a voi signori lupi , provvederò
personalmente ad informarvi di ciò che sta accadendo , e vedrò di fare tutto ciò che è in mio
potere per fermare questa guerra sul nascere . Vi chiedo dunque di aspettare
qualche giorno , affinché possa scoprire di più su chi muove i fili di questo
insulso gioco . > . E così dicendo la vide rialzare nuovamente il cappuccio
sul bellissimo volto , muovendo il capo verso i lupi che in silenzio si
ritirarono . Rimasero solo loro, lui , la sua famiglia , quella strana vampira ,
Claus e la sua Bella . Il desiderio quasi doloroso di stringerla tra le braccia
, di baciarla lo stava lacerando . Vide la sua Bella seguire Carslie e i suoi
familiari insieme a Iris verso la
loro casa ,mentre lui rimaneva indietro , ancora sconvolto da ciò a cui aveva
assistito . Perché la sua Bella lo aveva trattato così ? Perché non era corsa da
lui ? Perché non aveva visto risplendere in quegli occhi che amava
disperatamente risplendere la luce d’amore e dolcezza con la quale lo aveva
sempre guardato . La risposta gli
giunse crudele e dolorosa , dall’urlo disperato della sua Bella , rimembrando ciò che era accaduto 50
anni fa . Non ti perdonerò
mai Edward
Cullen per avermi tradito il suo cuore di pietra si frantumò
quando rivide nello sguardo che Bella gli aveva rivolto poco prima lo stesso
odio e rabbia di quando lei lo aveva accusato di averla tradita , e qualcosa gli
diceva che lei lo credeva ancora e
che forse averla davanti a sé e abbracciarla non sarebbe più
bastato…..
CONITNUA…
MI
SCUSO PER IL CAPITOLO COSì CORO XD MI FARò PERDONARE AL PROX . ECCO A VOI SI SN
RINCONTRATI ANCHE SE LA
STORIA è TTT DA VEDERE ORA , SPECIALMENTE CON L’ENTRATA DEI
NUOVI PERSONAGGI . E LENTAMENTE , MAN MANO CHE LA
STORIA VA AVANTI CAPIRETE MOLTE COSE
,SPECIALMENTE CHI è DIETRO A QST PRESUNTE SCOMPARSE . EDWARD RIUSCIRà A
SPIEGARSI E BELLA LO PERDONERà ? LO SAPREMO NEI PROX EPISODI ( MI SEMBRA DI
ESSERE LA VOCINA DEI
CARTONI XD ) MA SAPETE Già COME HO DETTO MOLTE VOLTE CHE QST STORIA AVRà UN
BELLISSIMO LIETO FINE IN TUTTI I SENSI …..BACI BACI GIOLD EYES
COMMENTATEEEEE
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Capitolo 14 *** UNA NUOVA POSSIBILITà ***
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Lenti e silenziosi i suoi passi proseguivano con
calibrata lentezza per l’angusta foresta nella quale si trovava , il bellissimo
volto bianco come il marmo sferzato dalle raffiche di vento che si abbattevano
furiose su di loro . Gli occhi caramellati duri come il ghiaccio fissavano
impenetrabili la coltre vegetazione nella quale si stava inoltrando , ponendosi
a capo dei vampiri dietro le sue spalle . Assottigliò le labbra color del sangue
maledicendo se stessa per il brivido involontario che le era corso lungo la
schiena quando dopo quei lunghissimi anni aveva posato lo sguardo su di lui , la
sua dannazione . Irrigidì i lineamenti del volto , mentre contrariata fissava una grande
villa immersa nella natura mostrarsi in tutta la sua familiare magnificenza
davanti ai suoi occhi gialli . Sentì chiaramente la presenza costante di Claus
al suo fianco , confortante e piacevolmente familiare . Era a quello che doveva
pensare , non a colui che le aveva distrutto al vita . Lasciò che i luminosi
capelli scuri le frustassero il volto , mentre per un solo secondo un
espressione di puro odio e rabbia stravolgeva quei lineamenti talmente perfetti
da risultare dipinti dalla mano di un artista divino . Perchè mai la sua anima
non voleva darsi pace ?Perchè continuava insistente a brillare quella piccola
speranza che voleva soffocare con tutta se stessa ? Fu costretta ad interrompere
il filo dei suoi pensieri quando si trovò davanti a quella costruzione, tanto
familiare da farla sussultare . < Vi prego seguitemi > la voce di Carslie
la distolse dalla sua contemplazione , ma nonostante tutto rimase ferma fuori a
fissare con disappunto la dimora . Qualcosa di gelido le prese la mano ,
facendola rabbrividire , e quando alzò il volto pallido incontrò gli occhi color
topazio di Claus , che sorridente la invitava con un tacito gesto del capo ad
entrare . < Non ti si avvicinerà , non preoccuparti , ci sono io con te >
si rilassò tra le braccia del vampiro che l’aveva avvolta in un caloroso
abbraccio , facendole poggiare il capo sul petto di granito di lui , mentre la
calma ritornava a prendere possesso di lei . Così abbracciata a colui che
l’aveva strappata dal baratro oscuro in cui anni fa stava cadendo entrò in quella casa dove molti anni
addietro ebbe inizio la sua rovina .
La
porta si chiuse davanti ai suoi occhi , privandolo della vista della sua Bella
intenta a fissare la sua casa . Distolse lo sguardo dalla porta riportandolo
verso la nuova arrivata , che si dileguò dalla stanza accompagnata da Esme , che
la circondava in un abbraccio materno . Come un automa si lasciò cadere
pesantemente sul divano , prendendosi la testa tra le mani . Affondò con rabbia
e disperazione le dita tra i capelli cercando di non impazzire , lei era viva ,lei era lì , dietro
quella porta . Il desiderio di una vita infranto in un banale secondo quando i
suoi occhi avevano incrociato quel volto tanto amato , freddo come il vento che
impetuoso si abbatteva fuori dalla casa . Un ciuffo di capelli ramati gli cadde
sul volto marmoreo nascondendo i suoi occhi tormentati al resto della famiglia ,
intenta ad aspettare Bella . Sentiva chiaramente i pensieri preoccupati seppur
felici dei familiari alla notizia che Bella fosse viva . Un desiderio covato per anni e anni
che adesso diventava realtà ,ma una realtà più crudele di quella che si
aspettava . Gettò la testa all’indietro chiudendo un attimo gli occhi stanchi ,
mentre il corpo statuario veniva percorso da brividi . Era viva , era viva .
Questa frase continuava incessantemente a rimbombare per la sua mente , rendendo
ancora più vivo sulla sua pelle l’impellente bisogno di sentire il corpo di lei
stretto al suo . Il cigolio della porta però lo strappò rudemente alle sue
fantasticherie riportandolo alla realtà . Strinse eccessivamente le dita attorno
alla pelle del divano strappandola , mentre gli occhi caramellati solcati da
occhiaie assumevano una sfumatura più scura e più minacciosa quando i suoi occhi
si posarono sull’alta figura di quel vampiro avvinghiato alla sua Bella . Un
ondata di rabbia , odio e gelosia si infranse contro la sua mente ,
costringendolo a serrare i denti con forza ,per evitare che quelle sensazioni
impellenti lo sommergessero . Seguì con lo sguardo i movimenti eleganti del
vampiro che si sedette su un piccolo divanetto ,mentre Bella rimaneva alzata al
suo fianco , rigida e fredda come il ghiaccio . < Puoi cacciarti il mantello
se vuoi Bella , o volevo dire Isabel > la voce di sua sorella Alice si insinuò fastidiosa nelle sue orecchie deconcentrandolo
dall’esaminazione del volto d’angelo della ragazza . Due piccole mani candide
fuori uscirono dall’oscuro mantello sciogliendo con lentezza i bottoni d’argento
che celavano il corpo della giovane . Quando però lei si privò davanti ai suoi
occhi di quel pezzo di seta il fiato gli mancò , e sentì chiaramente il suo
cuore batterete all’impazzata ,mentre i suoi occhi percorrevano bramosi il corpo
sinuoso della ragazza . Rimase incantato dalla bellezza folgorante e
soprannaturale della ragazza , sorprendendosi dello strano calore che si era
diffuso in tutto il suo corpo . Squadrò da capo a piedi la sua Bella , sentendo
un piccolo dolore al petto trafiggerlo quando non scoprì nessun imperfezione
deturpare l’incredibile magnificenza di quell’angelica creatura . Per quanto la
natura dei vampiri apportasse un’innaturale bellezza , quella che sfoggiava la
ragazza andava indubbiamente oltre , essendo molto più struggente di qualsiasi
altra forma di bellezza . Notò infatti gli sguardi stupiti dei fratelli che
sconvolti fissavano ipnotizzati la ragazza altera come una regina davanti ai
loro occhi . Fin da umana quella ragazza possedeva una bellezza fuori dal comune ed ora con
il passare del tempo forse quella bellezza si era fatta chiaramente visibile .
< Prego accomodati Isabel > la vide sedersi con grazia sul bracciolo del
divanetto dove quel vampiro era seduto , intercettando subito la mano del
vampiro afferrare possessiva quella della ragazza . < Bene vi spiegherò in
poche parole cosa sta succedendo > la voce cristallina e familiare di Bella
attraversò il suo petto colpendo con una forza inaudita il povero cuore ,
facendolo gemere di dolore . Sentì gli occhi dei suoi familiari ,ma soprattutto
di lei addosso , e percepì con un sussulto al cuore l’odio che la vampira gli
stava trasmettendo attraverso quegli occhi . < Stai bene Edward ? > la
voce di suo padre lo fece rinsavire , facendo riprendere le sue facoltà uditive
, annuì lasciando proseguire la ragazza . < Dicevo che si stanno verificando
strane sparizioni da entrambi gli schieramenti ,sia lupi e vampiri , e ciò non
ha preoccupato solo mio padre ,ma tutta l’Europa . Sono venuta qui con Claus
perché attraverso un calcolo approssimativo le prossime vittime sarebbe state a
Forks e a quanto ho visto avevo
ragione . Resteremo qui per qualche tempo , per interrompere questo sterminio ,
mio padre ha pensato che il mio potere potesse essere utile perciò io e Claus
frequenteremo il liceo per tenere sotto controllo la situazione .> . Edward
si irrigidì involontariamente quando sentì il modo in cui Bella pronunciò mio padre , come se lo fosse veramente .
Alzò il capo incrociando lo sguardo tagliente del vampiro di nome Claus che lo
sfidava con gli occhi ora neri . < E dove avresti intenzione di stabilirti ?
> < Avevo pensato di affittare una casa vicino alla scuola e …><
puoi stare qui > quella frase lasciò involontariamente le sue labbra , un
pensiero che aveva espresso a parole . Calò il silenzio ,mentre Edward sentiva
chiaramente la tensione aumentare fino a quando non fu Alice ad intervenire con
la sua voce gioiosa . < Si dai Bella perché non rimani qui con noi , sono
sicura che tu e Claus vi divertirete e poi anche noi frequentiamo di nuovo la
scuola perciò potremmo stare insieme > il vampiro colse lo sguardo dolce e
struggente che Bella rivolse a sua sorella facendo rinascere in lui un barlume
di speranza . < Va bene se insistete tanto > < allora vado a preparare
due stanze per te e Claus e…> < preparane solo una per favore , io dormo
con Bella > il suo autocontrollo venne nuovamente meno quando vide il sorriso
di vittoria del vampiro e l’occhiata fugace nei suoi confronti che però riuscì a cogliere . < Per me
non ci sono problemi > quelle poche parole ruppero irrimediabilmente il suo
autocontrollo e come una furia uscì dalla casa cominciando a correre per la
foresta , seguito dallo sguardo sorpreso della vampira a cui apparteneva il suo
cuore .
Quando tornò a casa era ormai notte fonda e poche luci
erano ancora accese in casa . Entrò senza fare il minimo rumore trovando ad
aspettarlo la nuova vampira raggomitolata sul divano in posizione fetale con lo
sguardo perso . La oltrepassò senza degnarla di uno sguardo , ma appena posò un
piede sul gradino la voce melodiosa di lei lo fermò . < è già andata a
dormire > un moto di rabbia lo innervosì così lanciando uno sguardo infuocato
alla nuova arrivata salì di corsa le scale percorrendo il corridoio e con uno strattone spalancò la porta entrando
nella stanza di Bella . Mandò in frantumi la piccola sfera di metallo tra le
mani quando trovò la ragazza placidamente addormentata tra le braccia del
vampiro che le accarezzava lentamente i capelli , mentre lei era raggomitolata
contro il petto del vampiro con un sorriso dolce sulle labbra carnose . Avanzò
di un passo sporgendo minaccioso i canini quando la voce di lui lo fece fremere
dalla rabbia < Ti consiglio di non svegliarla o sarò costretto a farti tacere
con la forza > . Edward fissò furioso il vampiro , lasciando cadere sul
terreno i frammenti del pomello , mentre i suoi occhi ritornavano scuri come la
notte . < Lascia stare Bella o ….> < Sei tu che la devi lasciare , non
ti è bastato averle strappato l’anima con il tuo tradimento ? Credi che sia
stato facile per me e per suo padre farle diminuire il dolore che giorno dopo
giorno prendeva pezzi di lei ? > come se fosse stato colpito da uno schiaffo
indietreggiò guardando con gli occhi spalancati il volto rilassato della ragazza
. L’antica sofferenza con la quale
aveva imparato a convivere tornò
più forte che mai facendolo piegare dal dolore . Si appoggiò alla parete
osservando incredulo il vampiro , Bella era stata male , aveva sofferto per
colpa sua ? Chiuse gli occhi per allontanare quelle parole dalla sua mente , ma
non riuscì nel suo intento . Il senso di colpa si fece bruciante e doloroso ,
così straziante da farlo tremare . < Non credo che tu non abbia cattive
intenzioni nei confronti di Isabel , di questo ne sono sicuro ,ma devi capire
che non sei solo tu quello a soffrire , lei lo ha provato per 50 anni e tutt’ora
continua a provarlo . L’unica cosa che non ti permetto e di riaprire ancora di
più quella ferita , Isabel è tenuta sia da me che da suo padre sotto una campana
di vetro . Questa fragile creatura è troppo meravigliosa e rara , non è permesso
a nessuno di avvicinarsi a parte me . Non credere di essere l’unico a provare
dei sentimenti per lei , anche se i miei sono differenti , lei per me è come una
sorella , la mia famiglia . Lei mi ha salvato quando sono stato morso portandomi
con sé e insegnandomi a cibarmi di animali acquietando così il mio senso di
colpa. Perciò devo sapere se la ami ? > Edward spalancò gli occhi alle parole
del vampiro osservandolo tra lo stupito e il meravigliato . Voleva sapere se
l’amava ? Guardò per un istante quel piccolo angelo dormiente e il sentimento
covato per anni tornò a risplendere ancora più forte di prima . < Si l’amo
> la voce uscì ferma dalle sue labbra ,
mostrando la convinzione che il vampiro nutriva su quel sentimento .
L’amava , l’aveva sempre amata ed ora che l’aveva ritrovata non l’avrebbe
lasciata andar via da lui per nulla al mondo . Vide Claus sospirare abbassando
lo sguardo su Bella . < Allora credo che ci vorrà tutta la tua forza di
volontà per far di nuovo credere nell’amore Isabel . Ti avverto è cocciuta fino
allo sfinimento e anche goffa di solito , specialmente nell’esprimere i suoi
sentimenti , perciò se vuoi
riportarla da te penso che dovresti cominciare subito > . Edward rimase un
attimo confuso , non capendo le parole del vampiro , ma quando vide Claus
porgergli Bella tra le braccia sentì il cuore sepolto rianimarsi . Guardò
stupito il vampiro , ma tutto ciò che ricevette fu un sorriso tirato , poi lui
scomparve ,mentre le sue braccia immediatamente avvolsero il corpo caldo della
ragazza . Sentì le gambe cedere quando sentì il profumo dissetante di lei
invadergli le narici , e il tepore del corpo riscaldare anche il suo . Si lasciò
cadere dolcemente sul letto portando con sé la vampira ancora addormentata . La
rinchiuse nella sua stretta micidiale , non lasciando il benché minimo distacco
con il corpo di lei , gioiendo di quel contatto a lungo negato . Chiuse gli
occhi inebriandosi del suo profumo , per poi capitolare davanti al volto candido
rilassato , dolce . Le sfiorò la fronte con le labbra , percependbo una gioia
quasi insopportabile trafiggergli il petto . La strinse contro di sé ,
promettendo a se stesso che l’avrebbe fatta sua di nuovo , che l’avrebbe legata
a sé per l’eternità a qualunque costo .
CONTINUA …..
PARDON PER IL RITARDO E PER LA CORTEZZA DI QST CAPITOLO . NEL
PROX CAPITOLO SCOPRIREMO IL POTERE DI BELLA , E SI SCONTRERANNO IN UNA BATTAGLIA
Più O MENO VERBALE I LUPI CON I VAMPIRI . NUOVE PRESENZE SI PRESENTERANNO
DAVANTI AI NOSTRI PROTAGONISTI
MA QST è NEL PROX EPISODIO .
RINGRAZIO TTT COLORO CHE CONTINUANO A RECENSIRE GRAZIE DAVVERO MI RACCOMANDO
COMMENTATE BACI GOLD EYES
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Capitolo 15 *** MA........TI AMO ***
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Gelide dita sfioravano con lentezza disarmante il
pallido volto disteso in una maschera neutra , le lunghe ciglia scure vibravano
a scatti , come se colei che stava dormendo fosse disturbata da qualcosa .Un
profumo familiare la scosse dal tenue torpore in cui era caduta ,risvegliando a
poco i sensi sopiti dopo il lungo dormiveglia . Quando però le sue mani
sfiorarono le braccia muscolose che l’avvolgevano come catene spalancò gli occhi
irrigidendosi al contatto con la pelle fredda del ragazzo . Con uno scatto
felino saltò fuori dal letto puntando minacciosa le iridi caramellate su colui
che poco prima l’aveva stretta con tanta forza al petto di marmo , e quando lo
fece sentì i muscoli distendersi e
un sospiro di sollievo uscì dalle labbra color del sangue . < Stai bene
Isabel ?> Bella si passò stancamente una mano sul volto scostando le ciocche
brune che come un manto di seta le avevano coperto gli occhi . Si lasciò cadere
a terra ,mentre disorientata dalle proprie sensazioni osservava il giovane
vampiro ora completamente visibile ai suoi occhi . Lo osservò con attenzione
sfiorando con lo sguardo annebbiato i muscoli guizzare insieme agli occhi gialli
del vampiro puntati con insistenza su di lei . Eppure le era sembrato che …. Si
alzò di scatto lasciando che il tessuto nero le svolazzasse intorno scoprendo
per un attimo le lunghe gambe affusolate occultate dal vestito da sera nel quale
si era addormentata la notte prima
. Sconfortata portò lo sguardo fuori dalla grande finestra della camera ,
guardando spaesata le fronde degli
alberi . Incrociò le braccia al petto , abbracciandosi le spalle , mentre gli occhi gialli si facevano
distanti e quelle sensazioni tornavano a farla rabbrividire . Possibile che
fosse stato solo un sogno ? Eppure aveva sentito chiaramente quelle braccia
stringerla con dolce impetuosità , regalandole per un attimo la felicità persa
tanti anni fa . Abbassò il capo sconfortata , lasciando che i lunghi capelli
scuri celassero il suo sguardo malinconico . Aveva sperato quasi creduto di
poter essergli indifferente , di non provare più quel brivido ad ogni suo
sguardo o al suono della sua voce ,
ed ora si ritrovava persino a sognarlo . Strinse i denti con forza ,
maledicendosi per la sua debolezza . Era una debole , era ancora una debole
ragazzina scottata da un amore impossibile . Quella ferita che tanti anni fa
quel demone dai capelli bronzei le aveva aperto con forza nel petto prendendo
senza il suo consenso il suo cuore ,rendendola vulnerabile , fragile e indifesa
da quel dolore che l’aveva dilaniata , annientata , distrutta , lasciando al suo passaggio solo i frammenti di un
cuore spezzato . Nonostante fossero passati 50 anni la parte più ingenua di lei aveva
sperato in un suo ritorno , in una riconciliazione , ma la vendetta aveva
soffocato quella piccola vocina fino a farla estinguere del tutto . Chiuse gli
occhi , cercando di incatenare
la furia che rischiava di
sommergerla imprigionata nelle recondite profondità della sua anima dannata ,
quella furia data solo dalla disperazione , la disperazione di una donna tradita
dall’uomo che amava . Ormai di quell’amore rimaneva solo una piccola fiamma ,
così tenue e flebile da poter essere spazzata via con un soffio , ma che
stranamente riusciva ancora a sopravvivere tra le macerie del suo cuore
distrutto . Un nuovo sentimento , raramente provato in gioventù aveva preso il
sopravvento , un sentimento pari a quello che aveva provato per quel dannato
vampiro , odio . Odio per se stessa , odio per la sua ingenuità , odio per le
menzogne che lui le aveva sempre bisbigliato dolcemente , odio per l’amore che ancora insistente
cercava di prendere il sopravvento su di lei , odio per quel mostro che le aveva
graffiato l’anima con artigli infuocati lasciandola , sola , vuota e ormai priva
di vita . Un brivido di freddo scosse le sue membra intorpidite facendola
tremare , mentre un dubbio nasceva nella sua mente , un pensiero che le sfiorò
per caso la mente , un idea impossibile anche solo da realizzare . Riluttante si
voltò verso il compagno , beffeggiandosi della sua pazza idea ,dandosi dell’idiota . Non poteva essere
, lui non poteva averla gettata in quel modo tra le fauci del lupo . Poggiò
la schiena contro il gelido muro
,mentre scrutava con attenzione il giovane vampiro . < Dove sei stato
stanotte??> irrigidì la mascella quando intravide un guizzo negli occhi del
vampiro , un particolare che non le sfuggì e che la fece tremare . Si allontanò
dal muro avvicinandosi con lentezza al compagno , cercando una risposta alla sua
domanda non ancora espressa . < Sono stato con te che domande sono ?
> , inclinò il capo scoprendo il
lungo collo candido ,mentre i capelli come uno strato di tenebre celavano gli
occhi color topazio ora costellati da piccole pagliuzze color cremisi . Doveva
fidarsi? No , ormai non si fidava di nessuno , nemmeno di se stessa , così
spinta dalla voglia di sapere socchiuse gli occhi cercando nella mente del
vampiro qualche indizio . Notò la faccia sconvolta di Claus , resosi improvvisamente conto delle intenzioni della ragazza ,ma non
fece in tempo a ritrarsi al suo potere che piccoli flash colpirono la mente di
Bella , facendola trasalire . D’improvviso vide seduto su quel letto non più il
vampiro , ma lui , quel demone dai capelli bronzei che la cullava dolcemente tra
le braccia intonando la sua ninna nanna . Un ringhio acuto , quasi di animale ferito fuori uscì
dalle labbra carnose di lei , mentre il suo corpo tremava sotto il peso dei
ricordi di Claus . Chiuse gli occhi con forza udendo nelle sue orecchie la dolce
voce di Edward , sentendo la pelle bruciare al ricordo del suo tocco . Rialzò il
capo di scatto fissando furiosa colui che le stava dinnanzi , lasciando trasparire dalle
iridi ora scure il proprio disgusto . Avanzò di un passo mostrando
pericolosamente i canini bianchissimi , affilati come il suo sguardo . Dannato , aveva permesso che quel
lurido bastardo la sfiorasse . < Isabel ascolta io…> < Fa silenzio ,
non voglio sentire la tua voce lurido …> non riuscì più a continuare troppo
sconvolta da ciò che aveva visto . Percorse con le lunghe unghie laccate di nero
le braccia pallide lasciando al suo passaggio dei turpi segni rossi , graffiando
la bianchissima pelle , cercando di cancellare quel ricordo . Ringhiò ancora più
forte , avvertendo l’ansia del compagno che dubbioso la osservava perdere il
controllo di se stessa . < Come hai potuto far…> < Come ho potuto ?
Isabel guardati , dopo ancora 50 anni soffri come un cane . Secondo te non ho
mai sentito i tuoi lamenti nel sonno , notte dopo notte scuotere l’intero
castello ? Metti da parte il tuo dannato orgoglio , e non fare la bambina lui ti
ama sei tu che forse non lo hai mai amato se ti sei ridotta in queste condizioni
> . Si piegò verso il basso, sentendo le gambe molli sotto il peso di quelle
parole pesanti come macigni . Boccheggiava , tentando invano di respirare , come
se non ci fosse più aria e i suoi polmoni avessero finito di attingere ossigeno
. Cadde in ginocchio , gli occhi sbarrati dal disprezzo verso se stessa , dalla
pietà che sentiva provenire dal vampiro . Fu quella sensazione a farla saettare
contro Claus artigliando la mantellina che portava sulle spalle per
scaraventarlo contro il muro che andò in frantumi . Svelta afferrò la propria
mantellina drappeggiandola addosso , mentre balzava fuori dalla villa attraverso
la via di uscita che si era autonomamente creata . Atterrò delicatamente al
suolo percependo gli occhi della famiglia Cullen fissarla sbigottita ,ma ormai
preda della furia , non se ne curava , troppo occupata a maledire il compagno
ormai non più fidato . Digrignò i denti notando il dolore deformare il volto
pallido del ragazzo , che la fissava rammaricato , le iridi chiare adombrate dal
rimorso per quelle terribili parole . A lei però in quel momento non le
importava , ancora intenta a graffiare le braccia per levare ogni traccia del
passaggio di quelle dita da pianista . < Bella ma cosa …> < Non mi
serve più la tua protezione Claus , puoi fare quel che vuoi per quello che mi
importa , ma non avvicinarti più a me > si voltò coprendo il volto con il
cappuccio , tirando con la mano pallida il mantello davanti al volto per
nascondere i suoi occhi trasformati
da quel potere che premeva per uscire . Cominciò ad incamminarsi verso il bosco
, non udendo le suppliche del vampiro , che crudeli segnavano dell’ennesima
ferita il suo povero cuore distrutto . < Bella > si irrigidì di colpo ,
mordendo le labbra a sangue per non gridare la frustrazione che la stava
scuotendo , conficcando le unghie nei palmi delle mani per non deturpare il
bellissimo volto di colui che l’ aveva invocata . Non si degnò nemmeno di
voltarsi , comprendendo che se lo avesse fatto nessuno l’avrebbe fermata dal
ferire il suo angelo dannato . Quei ricordi però , quegli stralci di immagini la
colpirono come uno schiaffo , facendo nascere in lei il desiderio di farsi
nuovamente stringere , di poter ritrovare quella pace a lungo agognata . Affondò
le unghie nella tenera carne della mano , sottraendosi a quell’insano desiderio
di vendetta , quella voglia di lasciare un segno sui lineamenti affilati e
perfetti di quel volto marmoreo , bramando di sentirlo implorare perdono , pietà . Spalancò gli occhi
stupita lei stessa da quei pensieri così estranei alla sua persona e si spaventò
, tremò per ciò che la sua mente aveva appena immaginato , lui , inginocchiato
ai suoi piedi , gli occhi color topazio colmi di dolore . Annaspò , artigliando
il pallido collo avvolto dal pizzo nero , tentando invano di accantonare quei
pensieri ,ma chissà perché quelli ritornarono vividi nella sua mente ,così
crudeli da farla gemere di dolore . Contrasse i muscoli pronta a fuggire da lì ,
da lui , dalla sua dannazione quando l’angelo dai capelli bronzei la richiamò , nel tono più dolce che il
suo cuore avesse mai udito . < Non osare mai più sfiorarmi Cullen ,
altrimenti stai certo che non avrai più la forza nemmeno di aprire gli occhi
> e così dicendo fuggì , vigliacca dalla sua rovina , scappò lontano da lui ,
da ciò che rappresentava , la sua
felicità ora perduta . Lente le lacrime rigavano traditrici i dolci lineamenti ,
crudele il suo cuore tornava implacabile a distruggere la pace che in quegli
anni l’aveva cullata in quel fragile rifugio ora raso al suolo . Veloce saettava
tra la folta vegetazione , aggirandosi come un animale in trappola nella radura
, desiderando solo di cadere a terra priva di vita , spoglia di quel dolore che
non l’aveva mai abbandonata . E fu allora forse che quella flebile fiamma si
spense , che il dolore la sommerse annientando il suo ultimo appiglio ,la sua
ultima speranza . Quella fiamma che presto sarebbe tornata a brillare , più implacabile di
qualsiasi tempesta, quella fiamma che l’angelo- demone dai capelli bronzei
avrebbe riesumato dalle ceneri ,senza che lei avesse potuto evitarlo . Fermò la
sua corsa , osservando addolorata quella tavola di pietra che crudele le era
comparsa davanti . Si lasciò cadere a terra , stremata dalla lunga corsa
sorridendo tristemente davanti a quel nome , a quel cognome che anni addietro le
era appartenuto . Sfiorò con le lunghe dita affusolate le
incisione nella scura pietra , accarezzando con lo sguardo la foto dell’uomo che
l’aveva accudita da bambina Charlie Swan .
Imperterriti quegli occhi color caramello
tentavano invano di scorgere quella
figura nera scomparsa pochi secondi fa dalla sua vista sperando che tornasse
,sperando di udire nuovamente quella voce melodiosa cullarlo
nel loro calore . Ciò che gli restava però era la disperazione , la paura di
averla persa per sempre , il dolore per il tremore che aveva visto scuotere quel
piccolo corpo che aveva stretto possessivamente durante la notte . Lasciò
ricadere il braccio alzato sul fianco , osservando immobile la foresta nella
quale la sua Bella era fuggita , lontano da lui , lontano dal suo amore , ancora
una volta . Lasciò che il vento scalfisse con la sua furia i lineamenti affilati
ed aristocratici , scuotendo i crini bronzei , mentre gli occhi gialli se
avessero potuto sarebbero stati invasi da lacrime . Doveva trovarla , doveva
implorare il suo perdono , doveva chiarire definitivamente quella questione
perdurata ormai per anni e anni . Doveva raccontarle la verità e sperare in un
suo ritorno ,quella situazione avrebbe dovuto scoraggiarlo , ma chissà perché
sentì la sua speranza spingere impetuosa contro il suo cuore , ridonando vita
alle iridi ora scure . Fece un passo per seguirla ,ma una voce femminile lo
bloccò < Lasciala da sola > ,
furioso più con se stesso che con colei che gli aveva rivolto la parola ringhiò
minaccioso sfoderando i canini lucenti, percependo la tensione alle sue spalle .
< Credi veramente che lei possa ritornare da te ? Sei solo un illuso , quando
si viene traditi non si può perdonare , non si deve perdonare . Bisogna lasciar
marcire nel rimorso coloro che l’hanno fatto , abbandonandoli alla loro desolata
esistenza ed è quello che dovresti fare, arrenditi . Non puoi niente contro l’odio
di una donna tradita > Edward
spalancò leggermente gli occhi notando l’acredine che la bella vampira aveva
usato , quasi come se lei stesse provando le stesse angosce della sue Bella . Si
voltò incuriosito da ciò ed incontro gli occhi grigi di lei , freddi e
impenetrabili come il ghiaccio , ma oltre quella spessa lastra di ghiaccio giurò
di aver riconosciuto rabbia , e dolore . < Cosa te lo fa
pensare ??> vide le belle labbra della vampira curvarsi in un ghigno malefico
, estraneo all’aura angelica che il suo volto emanava . < Cosa me lo fa
pensare ? Il fatto che ho visto odio nei suoi occhi , odio verso di te , verso
se stessa , ed è un sentimento a cui lei non può rivoltarsi . Il suo animo
ferito e umiliato la obbliga a odiarti , conosco molto bene queste sensazioni e
merita di avere qualcuno al suo fianco che non sia colui che l’ha tradita il
giorno del suo matrimonio > si ritrasse sotto lo sguardo accusatorio della
ragazza , mentre quelle parole affilate come lame lo trapassavano da parte a
parte facendolo fremere . Fu questione di un attimo , perché subito dopo la
rabbia prese il sopravvento e si ritrovò inconsapevolmente a stringere
convulsamente le braccia della vampira , scuotendola con forza . < Dannata
devi stare zitta lei tornerà da me , lei mi ama ancora > il sorriso maligno
che Iris sfoderò lo lasciò sbigottito come la malvagità che lesse nel suo
sguardo , unita alla consapevolezza che quello che stava dicendo era una
sciocchezza . < Ho avuto a che fare con uno come te , identico sia di aspetto
che di carattere e come lui tu hai tradito , così simile eppure così ingenuo .
Come lui perì sotto il mio odio tu marcirai sotto il suo , annientato distrutto
dal senso di colpa , dalla consapevolezza di aver distrutto la tua felicità .
Soffrirai come ha sofferto lui , patirai le stesse sofferenze le stesse angosce
fino a lasciarti prendere dalla pazzia > e con queste parole la vampira si
scostò rudemente dalla sua presa ferrea , voltandogli le spalle per incamminarsi
verso la casa . Ancora preso dalle sue parole non più così false alla sua mente
, udì quell’ultima frase bisbigliata con disprezzo , cattiveria e malignità .
< Credo che si stia già consolando con qualcuno , e credimi la ammiro per
questo , non ti resta che restare a vederla andare via con qualcuno che non sei tu
> . Il suo urlo di dolore fu sovrastato da un tuono , che squarciò il cielo
in due mentre lenta la pioggia cadeva, come se il cielo stesse piangendo egli
stesso lacrime amare per quel vampiro dall’anima dannata ora in preda ad una
furia omicida , gli occhi non più dolci ma maligni , mentre correva per la
foresta , emettendo bassi e grotteschi ringhi accompagnati da quello sguardo non più di
vampiro ma di bestia .
Uno
scricchiolio la distolse dalla contemplazione di quel piccolo spiazzo di pace ,
lì seduta in compagnia di quella gelida pietra che ritraeva il nome del suo
adorato padre . Non alzò il volto ,ma
si rifugiò meglio sotto la mantellina nera , rimanendo immobile , gli
occhi ora ambrati puntati sulla foto di suo padre . < Bella ?> tremò
quando quella voce così familiare e così dolce la richiamò facendola sobbalzare . Scattò in piedi
voltando il volto pallido verso quello del suo migliore amico . Jacob Black le
stava di fronte , i grandi occhi neri spalancati per la sorpresa . Lo
osservò a lungo ,notando il ragazzo guardarla con una dolcezza
che la sconvolsero . In meno di due secondi l’unica cosa che sentì fu solo le
braccia forti del ragazzo stringerla con dolce fermezza , mentre avvertiva la
felicità trasparire dalla voce calda del licantropo . < O Bella quando mi sei
mancata > chiuse istintivamente gli occhi abbracciandolo a sua volta ,
tornando con la mente ai bei momenti passati insieme , ritrovando la sua pace .
Si staccò con riluttanza , osservando da sotto il cappuccio il dolce sorriso che
il ragazzo le rivolgeva , sorridendo a sua volta spinta da qualcosa che non
riusciva a spiegare . < è da tanto tempo che non ci vediamo Jake > <
non è di certo colpa mia , non sono io quello che si è finto morto > uno
strano moto di allegria la sommerse vedendolo mettere un dolcissimo broncio che
le fecero riaffiorare in mente molti bei ricordi . < Vero , colpa mia , scusa
. Che ci fai qui ? > lo vide alzare una mano e solo allora notò il bellissimo mazzo di rose rosse che il
ragazzo poggiò sulla lapide di suo padre . < Vengo qui ogni giorno per
portare dei fiori a tuo padre , sai quando sei scomparsa lui aveva capito chissà
come che non eri morta e pregava che tu fossi felice > rischiò quasi di
franare per terra come una bambola di pezza quando udì quelle parole uscire
fuori dalla bocca del ragazzo . Suo padre sapeva che era viva ?? Le augurava di
essere felice ? Che… , purtroppo però fu interrotta nuovamente da Jacob ancora
inginocchiato per terra . < Continuava a dire che tu eri viva e che stavi
bene , quando abbiamo dovuto rivelargli che tu eri diventata una vampira non
sembrò nemmeno sorpreso si limitò solo a dire che rimanevi la sua piccola
bambina > . Senza che potesse impedirlo si lasciò cadere per terra ,
curvandosi in avanti , mentre un ulteriore dolore le squassava il petto .
Percepì le grandi mani di Jacob prenderla per le braccia , sorreggendola <
Bella stai bene ? > annuì a fatica mettendosi nuovamente in piedi . Scosse il
capo tentando di cacciare indietro le lacrime , ma una riuscì furtiva a scappare
dai suoi occhi e sussultò quando sentì la mani di Jacob prenderla tra le dita
accorgendosi solo ora di essere senza il cappuccio . Alzò il capo incontrando il
volto sorridente del licantropo , notando una nota di meraviglia risplendere in
quelle iridi scure . < Sei bellissima Bella , più di quel che ricordavo > non potè
fare a meno di sorridere lasciando ancora più di stucco il ragazzo che spalancò
la bocca facendola ridere . Chissà perché il dolore sembrava sempre più lontano
, quasi un fantasma della sua mente , e sparì del tutto quando vide Jake
annusarle i capelli sorridendo contento . < Hai anche un buonissimo profumo
non come gli altri succhia sangue > dopo 50 anni Bella scoppiò in una vera
risata , una risata che spazzò via tutto quel dolore, portando una ventata di
aria fresca nel buio del suo cuore . Puntò i suoi occhi ambrati in quelli del
licantropo vedendolo sorridere , dandole finalmente quello che stava cercando ,
affetto . < Non sei cambiato per niente Jake . Prima che me ne dimentichi
domani sera dì al branco di riunirsi nella radura in cui ci siamo incontrati ,
ci saranno anche i Cullen ma ho bisogno di parlarvi tutti insieme > lo vide
annuire contrariato illuminandosi solo quando lei lo abbracciò di slancio
ritrovando quel gesto così familiare e confortante . < Scusa Jake ,ma è
meglio che vada > si allontanò velocemente sfiorandogli il braccio in una
carezza prima di fuggire via verso la sua vecchia casa , con l’anima più leggera
. Forse si disse avrebbe potuto ricominciare senza di Edward avrebbe potuto
lasciarsi alle spalle quel passato doloroso , e dopo le parole di suo padre si
ripromise di essere felice , di ritornare quella Bella che tanti anni fa aveva
nascosto , quella Bella che sprizzava energia da tutti i pori e che ora era
finalmente tornata . La vampira però era ignara di colui che famelico si
aggirava nella foresta al calar delle tenebre ,colui che presto avrebbe dovuto
affrontare e che di lì a poco avrebbe incontrato .
L’oscurità lo circondava , lo inglobava , lo rinchiudeva
dietro sbarre di pazzia , mentre felino schivava qualunque cosa incrociasse sul
suo cammino , distruggendo ogni cosa potesse intralciarlo . Lo schianto del suo
corpo contro un albero scosse la foresta facendo volare lontano i poveri uccelli
appollaiati sui rami ormai distrutti del loro nido . Due occhi neri come la pece
saettarono ferocemente da parte a parte , trafiggendo con la loro freddezza gli
esseri che popolavano il bosco . Era vicina lo sentiva , percepiva il suo
profumo intossicante inebriare il suo corpo . Chiuse gli occhi annusando bramoso
l’aria , lasciando che entrasse così velocemente nei suoi polmoni da farli
bruciare . Quando però riaprì gli
occhi incrociò quelli oscuri e feroci di un puma , che fiero e regale lo fissava
da sopra l’enorme albero che aveva sradicato . Lo osservò curioso , ghignando
nel vederlo indietreggiare leggermente , muovendo piccoli passi a cerchio ,
gustando del timore che leggeva in quelle iridi animali . Se avesse potuto
Edward avrebbe notato che tra lui e il puma il vero animale sembrava lui ,
acquattato in posizione di attacco sfoderava minaccioso i canini lasciando
intravedere sopra le profonde occhiaie violacee due occhi neri come il carbone ,
selvaggi come il più indomabile delle fiere . Alzò una mano pallida per
stritolarlo nella sua morsa letale ,ma di nuovo quel profumo lo distrasse ,
lasciando così possibilità al regale animale di allontanarsi dalla bestia
sanguinaria che aveva incontrato . Il vampiro sogghigno passandosi la lingua
sulle labbra , lussurioso , desideroso di poter fare sua quella piccola dea
della notte . Così come era venuto fuggì via , dirigendosi sempre più
velocemente verso il punto in cui il profumo diventava più forte , più eccitante
. Con un balzo felino si lasciò alle spalle la radura ritrovandosi davanti ad
una piccola casetta , quella stessa casa dove anni fa la sua Bella viveva con
suo padre . Non potè godere molto di quella scoperta , troppo preso dalla pazzia
che ormai aveva offuscato la sua mente rendendolo succube dei suoi più oscuri
istinti , ormai non in grado né di intendere né di volere . Con passo felpato
fece un paio di passi avanti lasciandosi illuminare dalla luna , che come una
carezza sfiorò il corpo muscoloso e saettante come gli occhi brucianti del
vampiro . Ora che era più vicino potè sentire chiaramente il profumo ,
crogiolandosi in quell’odore così sublime , ma fu questione di un attimo perché
il suo corpo si irrigidì quando sentì un altro odore assieme a quello della sua
amata , un odore nauseabondo , l’odore di lupo. Digrignò i denti scuotendo il capo
con forza , in preda alla follia ,mentre le parole di Iris tornavano ora crudeli
a straziare la sua anima . Non
preoccuparti si è già consolato con qualcun altro …come una furia senza
ormai più controllo sfondò la porta entrando in quella casa ormai vuota ,
storcendo il naso all’odore di chiuso ,ma quell’odore il suo odore era sempre più inebriante .
Saltò le scale in un sol colpo ritrovandosi davanti alla porta della camera di
bella dove l’odore era sempre più forte . Ci fu un attimo in cui la lucidità
riprese il controllo della sua mente ,ma fu spazzata via quando ritrovò di nuovo
nel profumo di bella quello del cane
pulcioso e fu lì che perse il controllo . Ringhiò feroce mandando in
frantumi con una sola spallata l’intera parete , cercando tra la polvere che si
era momentaneamente alzata la sinuosa figura della sua dea . Ancora acquattato
cercava di intravederla e quando ci riuscì rimase parecchi secondi a fissarla a
bocca aperta . Eretta in una posa minacciosa c’era la sua piccola dea della
notte , i lunghi capelli scuri a coprirle come un manto di seta le spalle
bianche lasciate scoperte da quel vestito così leggero da essere appena
palpabile ,mentre i suoi occhi affamati guardavano lussuriosi il sinuoso corpo
di lei , fino ad arrivare alle labbra rosse e carnose dove si soffermò ,
trattenendo il fiato . Un antico calore stava nascendo in lui rimembrando
particolari di quel corpo tentatore , un calore che fu subito stroncato da
quegli occhi ambrati duri come la pietra e freddi come il ghiaccio che lo
fissavano indifferenti . Fu quello sguardo carico d’odio a farlo uscire
completamente di senno , così senza che potesse fermarsi , spinto dalla rabbia
le si gettò contro cadendo con lei sul pavimento . Intrapresero una lotta impari
, infliggendo sul corpo della
compagna graffi che deturparono la pelle d’alabastro di lei ,mentre la vampira
lo schivava solamente . Gli occhi
neri guardavano famelici il volto di lei trasformato in una maschera di dolore ,
causato dalle ferite inflitte e
quando finalmente lei si distrasse Edward potè scendere implacabile sulle labbra
di lei , costringendola a dischiuderle rudemente . Esplorò con eccitazione crescente il
palato di lei , lasciando vagare bramosa la sua lingua nella dolce cavità . Non
potè cullarsi molto in quell’eccitante sensazione che la ragazza lo scaraventò
contro il muro allontanandolo da sé . Subito si rimise in piedi , ringhiando
contrariato per l’interruzione . Scagliandosi nuovamente contro di lei, graffiandole ferocemente il volto e buttandola così a terra sotto la forza dello schiaffo che
aveva seguito i graffi . E fu allora che il suo corpo si fermò , ancora con la
mano alzata per colpirla nuovamente . Perse il respiro quando la vide ancora
distesa per terra alzare il volto pallido , mostrando la guancia bianca dove
spiccavano tre linee rossicce che percorrevano tutta la gota fino ad arrivare al
mento . Il vampiro cominciò a tremare , scorgendo a fatica una lacrima lasciare
gli occhi feriti della ragazza ora pieni di lacrime . Cadde in ginocchio ,
battendo con forza i palmi delle mani sul pavimento tentando di riprendere fiato
. Chiuse gli occhi con forza sperando con tutto se stesso che ciò che aveva
visto prima fosse solo un incubo ,ma quando rialzò lo sguardo ritrovò il
bellissimo volto della sua Bella striato da linee rosse che deturpavano la pelle
bianchissima del viso ,mentre letali le lacrime bagnavano quelle ferite che lui
stesso aveva inferto alla donna che amava con le sue mani . Tutta la rabbia lasciò il suo corpo d’un
tratto , scaraventandolo nella più completa disperazione . A gattoni le si
avvicinò ,traballando sulle gambe che sembravano non reggerlo più . La vide
sottrarsi sempre di più strisciando contro il muro a fatica notando solo ora gli
innumerevoli graffi che portava sul corpo ,mentre lui non aveva nemmeno un
graffio , era solo spossato . Quando finalmente le si avvicinò , ormai
inchiodata contro il muro la vide singhiozzare , stringendo contro il petto le
lunghe gambe , fissandolo ferita nel profondo . < Cos’altro vuoi da me ? > si ritrasse come se
avesse ricevuto uno schiaffo in pieno volto , ma il suono addolorato della sua
voce fu ancora più devastante . Alzò una mano tremante , allungandola verso il
volto di lei e si irrigidì quando la vide chiudere gli occhi con forza
nascondendo il volto sulle ginocchia ,mentre tremava . Così rimase immobile ,
con la mano ancora alzata e gli occhi spalancati per il terrore che aveva visto
risplendere negli occhi ambrati di lei . Ritrasse la mano lasciandosi cadere
di peso sul pavimento , non
riuscendo più a muovere un muscolo . Percorse con gli occhi neri il proprio
corpo non trovando nemmeno un graffio e fu lì che capì . Lei non aveva voluto colpirlo , lei
non aveva voluto attaccarlo come invece aveva fatto lui . Respirò profondamente
prima di riportare lo sguardo sul piccolo corpo della sua bella rannicchiato
contro il muro , tremante . Si protese verso di lei , circondandole le spalle
con un braccio , sentendola irrigidirsi al suo tocco, e con uno strattone la
attrasse a sé imprigionandola in una morsa tanto dolce quando dura . Chiuse gli
occhi cominciando ad accarezzarle i capelli , lentamente , nascondendo il volto
nell’incavo del suo collo . La strinse possessivamente contro il proprio corpo
cominciando a tremare irrefrenabilmente , scosso da ciò che le aveva fatto .
L’aveva ferita , dopo aver passato anni e anni a difenderla da ogni possibile
pericolo ora lui era diventato il suo incubo peggiore . Tanto come aveva voluto
uccidere chi avesse solo sfiorato con uno sguardo la sua bella , ora voleva lui
stesso morire , bruciare tra le fiamme dell’inferno per aver deturpato quel
piccolo angelo che teneva tra le braccia . Cominciò a singhiozzare senza versare
lacrime , stringendola con forza contro di sé implorando il suo perdono ,
pregandola di perdonarlo . Ancora con il volto nascosto nell’incavo del collo di
lei che immobile stava tra le sue braccia affondò il viso tra i capelli , come
adorava fare tanti anni fa rimembrando lo stesso profumo < Uccidimi >
.
Spalancò gli occhi ambrati stringendosi contro di lui di
slancio a quella richiesta che le aveva tolto il respiro . Ormai da quando lui
l’aveva abbracciata le calde lacrime cadevano irrefrenabili dai suoi occhi ,
annebbiandole la vista , ma ora
tutto il suo corpo chiedeva pietà , pietà per il dolore che sentiva scuotere il
corpo della sua dannazione . Gli si stinse contro lasciandosi abbracciare ancora
di più , fino a che non ci fu più distanza tra di loro. Si inumidì le labbra
ormai secche , tentando di trovare il coraggio per parlare ,ma lui la precedette . <
Avrei voluto dirti che non ti avevo tradito, che era stata quella dannata
vampira a prendere possesso del mio corpo e a costringermi a baciarla . In
questi 50 anni non ho fatto altro che rimproverarmi e sprofondare nel mio senso
di colpa , nel rimorso di non averti potuto dire la verità di ciò che successe,
ma ora che sei tornata devi saperlo . Non ti ho mai tradito Bella , il mio amore
per te è sempre stato sincero , avrei voluto sposarti e vivere per sempre al tuo fianco , e
tuttora ti amo mio angelo , più della mia stessa esistenza . Ti prego di
perdonarmi per qualunque cosa io
abbia fatto in passato ,e per
quello che ho fatto adesso perdonami . Può essere una scusa ridicola per quello
che ho fatto ,ma ti amo > . Il
suo povero cuore sussultò a quelle parole tanto bramate , risvegliandosi
dall’eterno dolore nel quale si era relegato spontaneamente . Lo strinse contro
di sé cullandolo tra le braccia , non riuscendo però a proferire parola sentendo
le parole fermarsi in gola . Lui ,l’amava , lui non l’aveva mai tradita , poteva
crederci? SI , lei voleva crederci , lei gli credeva . D’improvviso quella
piccola fiamma divampò riportando dalle cenere dell’ oblio il suo cuore , che
ricongiunse i pezzi della sua anima dannata . Sorrise dopo tanto tempo , un
sorriso pieno d’amore . Avrebbe tentato di nuovo e questa volta avrebbe fatto
tutto ciò che era in suo potere per rimanere con lui . Infondo lo aveva promesso
a suo padre , sarebbe stata felice e l’unico modo era ricongiungersi al suo
eterno amore . Tremante alzò il capo accostando le labbra alle orecchie di e lui
, cominciando ad accarezzargli dolcemente i capelli . < Ci vorrà un po’ di tempo per riabituarmi
a te , ma …..> respirò a pieni polmoni sentendolo trattenere il respiro ,
come se aspettasse le sue parole < ti amo Edward Cullen > . Sorrise
sentendo le mani del vampiro accarezzarla con esigenza , ripercorrendo le ferite
che lui stesso le aveva inflitto e ormai priva di forze si accasciò contro di
lui , cullata dalla voce preoccupata del ragazzo che la richiamava . La familiarità di quel gesto , di quel
tono la riportò agli anni addietro quando ancora era umana e finalmente capì che
ora cominciava a vivere , ora che poteva equivalere Edward in tutto e per tutto
sarebbe riuscita a far riaffiorare il loro amore , anche se ci sarebbe voluta
pazienza . Consapevole del fatto che non era ancora finita perché dietro quella
calma apparente nella quale Forsk riposava tranquilla nell’ombra un essere spietato digrignò i
denti vedendo con i suoi occhi
malefici i due di nuovo insieme e questo avrebbe creato per il suo piano un
grosso problema che avrebbe faticato a risolvere …..
CONTINUA …
PERDONATEMI PER IL RITARDO MA HO AVUTO CM DIRE IL BLOCCO
DELLO SCRITTORE PER NON CONTARE CHE è MAGGIO E CHE DV VEDERE UN Po’ CN QST
SCUOLA .NON HO MOLTO TEMPO PER POTER RINGRAZIARE AD UNO AD UNO COLORO CHE HANNO
RECENSITO ,POSSO SOLO ABBRACCIARE TTT E RINGRAZIARVI ANCORA PER I VOSTRI
COMMENTI SIETE DAVVERO UNICHE . SPERO CHE ANCHE QST CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E
VEDRò DI CONTINUARE AL Più PRESTO PERCIò VI LASCIO CON UN GRANDE BACIO E CON
LA SPERANZA
DI POSTARE AL Più PRESTO
BACI BACI GOLD EYES
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Capitolo 16 *** SOGNO O SON DESTO .... L'INCUBO è TORNATO ***
TWILIGHT
Camminava
ininterrottamente avanti e indietro per la grande stanza , creando quasi un
solco nel pavimento tante erano le ore che compieva quello snervante movimento .
Gettava continuamente fugaci occhiate all’orologio appeso al muro , sentendo a
ogni movimento di quella lancetta l’ansia e il terrore aumentare a dismisura .
Da ore ormai Carslie era chiuso in quella maledetta stanza insieme a lei , la
sua piccola dea , sfigurata e ferita dalle sue stesse mani . Come aveva potuto
farle del male ? Come aveva potuto farla piangere ancora ? Represse a stento un
ringhio , prendendosi la testa tra le mani , stremato da ciò che aveva appena
vissuto . Puntò i grandi occhi neri contro la finestra che aveva di fronte ,
osservando disperato l’alba dipingere la foresta di un aura angelica e dolce,
come lei . Ogni fibra del suo essere tremava ancora sotto il dolce peso di
quelle due parole , quelle due
parole che gli avevano ridonato la vita . E seppur colpevolizzava ancora se
stesso , seppur credeva che il destino fosse stato troppo clemente con lui ,
nonostante fosse corroso dal senso di colpa , lì da qualche parte in lui
brillava di gioia il suo povero cuore . Sentiva una forza sconosciuta spingerlo
a reagire , a guardare con occhi diversi la sua dannata eternità . < Edward
> rialzò il capo di scatto all’udire la tenue voce di suo padre richiamarlo ,
fermo chissà da quanto tempo in quella stanza . < Come sta ?? > < Sta
bene , vuole vederti ma vedi di non…> senza nemmeno dar tempo al padre di
parlare spalancò la porta che lo divideva dalla sua metà , richiudendola con un
sonoro tonfo alle spalle ,mentre i suoi occhi si saziavano della bellissima
ragazza rischiarata dalla luce rossastra dell’alba . Immobile rimaneva a fissare
Bella osservare assente il paesaggio al di fuori della finestra dove era
accostato un divano , sul quale era seduta contemplando l’inizio di un nuovo
giorno . Vide la dolce luce accarezzare il pallido volto di lei
ora privo delle ferite che le aveva
inferto , mentre i grandi occhi ambrati vagavano inconsapevoli verso il
paesaggio . Fece un passo , spinto da quella meraviglioso spettacolo a cui aveva
assistito , sentendo perfino il suo cuore battere davanti al suo dolce angelo .
Avvinto com’era da lei rimase basito quando Bella , richiamata dal rumore dei
suoi passi si voltò , puntando gli
occhi caramellati su di lui . Uno strano calore si propagò dentro di lui sotto
lo sguardo curioso della ragazza ,mentre entrambi rimanevano muti a fissarsi .
Mai come allora si sentì così inetto di fronte a lei , mai come allora si sentì
così sbagliato lì con lei , non la meritava . Incapace di muoversi abbassò il capo
colpevole , nascondendo sotto la chioma ramata i suoi occhi solcati dalle
profonde occhiaie violacee . Come
poteva avere il coraggio solo di guardarla , di annegare in quei pozzi puri e
dolci quali erano i suoi occhi ? Non potè darsi una risposta poiché
qualcos’altro lo distrasse , il calore . Vide le piccole mani pallide di lei
afferrare con dolcezza le sue , irradiando il suo corpo di quel calore così estraneo alla sua natura
, che quel dio misericordioso aveva concesso al suo angelo del paradiso .
< Edward > rialzò il capo
lentamente , tenendo ben distanti gli occhi dal viso di lei , troppo era il
senso di colpa per osare solo fissarla . La presa sulle sue mani si fece più
salda , ma non meno dolce , mentre
il profumo di lei diventava la sua aria , il suo ossigeno . < Edward guardami
> spinto dalla supplica intrisa in quelle parole volse il capo , incrociando
gli specchi dorati che erano gli occhi della vampira . Guardò il proprio
riflesso risplendere in quelle iridi chiare , il riflesso di un volto distrutto
dal dolore e dal rimorso . Chiuse gli occhi , non riuscendo a sostenere la
purezza di quello sguardo , l’amore che non meritava dato la sua natura . Si
sentì improvvisamente perso quando le mani di lei sciolsero la loro stretta ,
nel buio delle palpebre saggiò il terrore della sua eterna solitudine , della
dannazione della sua anima . Commiserò se stesso , troppo impuro per starle
affianco , troppo sbagliato per poterle rivolgere la parola . Soffocato quasi
nell’ombra dei suoi occhi fu strappato via dal calore bruciante che sentì alla
guancia , e riaprendo gli occhi sentì il cuore saltargli in gola quando si
ritrovò a pochi centimetri di distanza il bellissimo volto del suo angelo , le
labbra rosse curvate in un dolce sorriso . Socchiuse gli occhi per pochi secondi
, poggiando una delle sue gelide mani su quella di lei che sostava sulla sua
pallida guancia , percependo l’affetto , l’amore che lei voleva esprimere in
quella carezza . Le prese il polso portandolo sotto al suo naso per aspirare il profumo della sua pelle , vi poggiò
dolcemente le labbra , chiedendo con i suoi occhi oscuri perdono , perdono per
ciò che le aveva fatto . La prese tra le braccia , stringendola contro con tutto
se stesso ,mentre un sorriso si aprì sulle sue labbra , un sorriso che partiva
dagli occhi , un sorriso d’amore . Lasciò che si scostasse da lui , ravvivandole
una ciocca scura che le era caduta sul volto pallidissimo . < Ricominceremo dall’inizio .
Dimenticheremo tutto , e saremo di nuovo felici > ricambiò il sorriso di lei ,
scrutandola confuso quando gli porse una mano , fissandolo dolcemente . <
Isabella Marie Swan > scoppiò a ridere come non faceva da 50 anni stringendo
la piccola mano tra le sue < Edward Cullen > .
< Bella svelta
!> cadde rovinosamente per terra con lo stivale ancora stretto tra le mani
quando Alice urlò dal piano inferiore , facendole venire quasi un infarto . Lo
infilò velocemente aggiustando le pieghe della corta gonna nera , avvicinandosi
traballante allo specchio per vedere la sua immagine . Sistemò il collo alto del
maglione rosso acceso che indossava , lasciando ricadere sul petto i lunghi
capelli lisci di seta nera. Fece un giro su se stessa, stupendosi lei stessa
della bellissima ragazza che rifletteva lo specchio , le sembrava perfino di
essere più bella di Rosalie , e dopotutto non aveva tutti i torti . Con quei
lineamenti dolci e gentili , i grandi occhi ambrati incorniciati dalle
lunghissime ciglia nere , le
carnose labbra rosse sangue e il fisico di una dea aveva un canone di bellezza a parte ,
unico nel suo genere . Storse la
bocca , tentando di abbassare la gonna che le arrivava sopra il ginocchio ,
forse troppo per lei , dopotutto restava sempre la pudica Isabella Swan . <
Bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa> < Arrivo > si guardò un ultima volta allo
specchio , fissando un po’ contrariata gli stivali dello stesso colore del
maglione , forse un po’ troppo appariscente per lei , ma ora non aveva la
possibilità di cambiarsi . Scese di corsa gli scalini , tentando di non
inciampare ,ma forse per la fretta , forse per l’ agitazione si fece gli ultimi
tre scalini con il sedere finendo a gambe all’aria . Riuscì a mettersi almeno seduta
decentemente , giusto in tempo per
vedere Emmet Jasper Alice e
Rosalie davanti a lei preoccupati,
tranne Emmet naturalmente che cercava di trattenere le risate . < Bella ti
sei fatta male ? > < no , forse sono un po’ stanca ,ma non è niente > e
non era del tutto una bugia , si sentiva ancora spossata dalla sera precedente .
Ringraziò jasper con un sorriso quando il vampiro la aiutò ad alzarsi , sentendo
la spossatezza abbandonare lentamente le sue membra , mentre un senso di
serenità e calma si impossessava di lei . Sorrise verso il biondo vampiro ,
lasciando che la piccola Alice la abbracciasse stretta portandola verso il
garage dove la porche giallo canarino spiccava tra le altre potenti automobili .
< Bella !> sorrise verso Rosalie che le si affiancò abbagliandola con un
sorriso che mai le aveva rivolto , restando piacevolmente colpita quando la
bellissima vampira , seppur per un breve attimo l’abbracciò dolcemente .
Ricambiò anche se ancora stupita la stretta , sentendosi improvvisamente come a
casa in mezzo a loro , non più sola , non più perduta nella sua solitaria
eternità . < Com’è romantico che tu ed Edward ricominciate daccapo . Allora
oggi verrai a scuola con noi due > e indicò se stessa e la bionda vampira
< proprio come se fosse la prima volta che vi vedete > sorrise vedendo
negli occhi color topazio della veggente una luce strana, gioiosa , così
luminosa da lasciarla imbambolata a fissarla . Entrò nella macchina di Rosalie
infilandosi il cappotto nero che le
vampire le avevano porto chiudendo i bottoni a doppio petto . Non è che le
coprisse un granchè , era lungo fino all’orlo della gonna , ovvero striminzito ,
ma per la prima volta non vi diede peso , sentendo il cuore più leggero senza
quella maschera di freddezza che ormai era scivolata via dal suo volto . Si
lasciò andare contro il sedile , ammirando meravigliata la villa coperta
interamente dalla neve , uno spettacolo che la lasciò a bocca aperta , e
stranamente non fu irritata dalla presenza del manto candido , anzi tanti bei
ricordi le tornarono in mente , mentre la macchina sfrecciava verso quell’edificio dove avrebbe
ricominciato una seconda volta la sua vita insieme al suo angelo < Edward
> . Così si perse nel vento il suo sussurro , e un sorriso caldo e dolce
curvò le sue labbra rosse , risvegliando in lei quel bisogno di amore di cui si
era tanto privata per quegli anni .
Appoggiato contro la
sua volvo osservava spazientito la strada davanti a sé , non degnando neanche di
uno sguardo le varie studentesse che si erano incantate come al solito ad
osservare lui e i suoi fratelli . Storse la bocca quando captò un pensiero a dir
poco osceno di una ragazzina bionda che
lo fissava languida , riconoscendo che quella nuova generazione era
davvero troppo spinta in alcuni campi . < Calma fratellino vedrai che
arriverà sana e salva . Invece comincerei a preoccuparmi di come prenderanno i
ragazzi l’arrivo di Bella ci sarà divertirsi > digrignò i denti guardando
storto Emmet che in silenzio sghignazzava , mentre Jasper e Claus se ne stavano
tranquilli accanto a loro . Sorrise inconsapevolmente ripensando al sorriso
luminoso della sua Bella , di una bellezza talmente struggente da far male agli
occhi , perfino i suoi . Scrutò il vecchio edificio , rimodernato in alcuni
punti , ma pur sempre identico a 50 anni fa , gli sembrava perfino di essere
tornato indietro nel tempo . Fu ben presto strappato ai suoi pensieri dallo
sgommare di una macchina familiare , riconoscendo la vernice rosso fuoco della
macchina di sua sorella Rosalie che stava parcheggiando lì vicino . Quando la
portiera si aprì sentì chiaramente le farfalle nello stomaco non riuscendo
ancora a capacitarsi come Bella riuscisse a risvegliare in lui quei sentimenti
così umani . Si passò nervosamente una mano tra i capelli ramati , sentendosi
improvvisamente eccitato , felice come poche volte era stato nella sua lunga
eternità , quelle volte in cui era stato accanto a lei . Sorrise verso Alice ,
notando un sorrisino malizioso curvare le sottili labbra della vampira , un
particolare che lo mise in allarme , ma all’improvviso la sua mente si svuotò
completamente quando lei uscì dall’auto insieme a Rosalie . Rimase imbambolato a
fissare la minuta figura di Bella , fasciata nel corto cappotto nero che
risaltava la pelle pallida di lei , mentre i lunghi capelli scuri ricadevano in
onde sulle piccole spalle . La squadrò da capo a piedi , deglutendo quando vide
le lunghe e affusolate gambe della giovane vampira lasciate scoperte da ciò che
sembrava essere una gonna , anzi un fazzoletto . La contemplò a lungo ,
perdendosi nella snella figura quando lei si voltò , affogando nei grandi occhi
caramellati , dolci e così caldi da farlo sentire come scottato . Ricambiò il
sorriso di Bella , osservando intensamente le carnose labbra rosse , desiderando
morire su di esse . Avvertì un dolore al basso ventre , così forte da farlo
quasi piegare in due , ma era troppo occupato a guardare i delicati lineamenti
del viso del suo angelo ,da ricordarsi perfino di respirare , anche se non ne
aveva bisogno . Fece un passo per raggiungerla , quando una mano si posò sulla
sua spalla < Ricordati che lei sarebbe la nostra nuova SORELLA , perciò vedi di non dare scandalo.>
fissò sbigottito Emmet che sembrava ridersela della grossa della sua espressione
basita . Cosa??? La sua Bella era diventata una sua sorella come copertura? Ma
non potevano dire che era la sua ragazza che si era trasferita ?? Digrignò i
denti furioso , quando d’improvviso i pensieri degli studenti , specialmente
quelle dei ragazzi misero a dura prova il suo autocontrollo . Si voltò giusto in
tempo per osservare un gruppo di ragazzi fissare la SUA ragazza con occhi famelici ,
osservando parecchio interessati il
fondoschiena della sua ragazza e il rigonfiamento evidente del seno che si
intravedeva attraverso il cappotto . Purtroppo notò che quelli non erano gli
unici ad osservare in quel modo la vampira , tutti coloro che erano fuori erano
come imbambolati a fissarla e chissà come mai i loro pensieri non erano molto
delicati . Ringhiò minaccioso quando vide nella mente di un ragazzino la sua
ragazza in pose a dir poco impossibili , e indicibili , sentendo i muscoli
saettare sotto il pesante maglione nero che indossava . La sua ira però evaporò
come neve al sole quando incrociò gli occhi della sua Bella , il capo chino ,
nascosto dalla folta chioma corvina , riconoscendo in quel gesto imbarazzo .
Sorrise dolcemente cominciando ad avviarsi con i fratelli verso le loro
“sorelle” tenendo gli occhi puntanti sulla flessuosa figura di Bella che
giocherellava nervosamente con una ciocca scura . Appena le fu vicino le
circondò le spalle con un braccio , avvertendo il tremore di lei interrompersi
al suo tocco , sorridendo quando lei alzò il volto pallido , i grandi occhi
ambrati solcati da confusione e timore . La strinse possessivamente contro il
suo fianco cominciando a dirigersi verso la scuola , sentendo un groppo alla
gola quando le piccole mani di lei afferrarono quella che teneva sulla spalla
,sentendo il corpo sinuoso di lei
schiacciarsi contro di lui .
Dovette chiedere aiuto a tutto il
suo autocontrollo per non prenderla lì
in quel momento e farla sua davanti a tutti . Respirò pesantemente quando
vide gli occhi smarriti della sua Bella affogare nei suoi , le sembrava una
bambola di porcellana ,così fragile in quel momento , sorpreso dal cambiamento
che aveva avuto , passata da quella freddezza che lo feriva a quel comportamento
così timoroso .
Giocherellava
nervosamente con una ciocca dei suoi lunghi capelli , riparandosi attraverso la
cascata di seta corvina dagli sguardi stupiti ed ammaliati dei suoi compagni di
classe . Non ascoltava il professore di biologia , non prestava attenzione alle
parole dei compagni , estranea a quella strana situazione . Smise di respirare
quando avvertì tutti quei profumi mischiarsi insieme irritandole la gola , non
perché ne fosse attratta , bensì disprezzava quegli odori . Arricciò il naso
quando un suo compagno si sporse verso di lei per raccogliere una penna ,
avvertendo quel profumo inondare i suoi sensi , annebbiandole la mente , troppo
debole e spossata per rimanere lucida . Non era abituata a tutti quegli umani ,
sentiva disagio , irritazione e nervosismo , i suoi sensi erano all’erta , dopo
50 di reclusione volontaria ritrovarsi insieme a tutti quegli umani la
infastidiva . Non perché volesse berne il sangue , ma era nuovo per lei , troppo
diversi da quelli che lei era
abituata a sentire . Si strinse contro Edward sedutole accanto , afferrando con
forza il braccio del ragazzo , intento ad ascoltare la parole del professore .
< Amore stai bene ? > alzò il volto alla tenue e melodiosa voce del
vampiro , perdendosi per un attimo ad ammirare la bellezza devastante del
ragazzo , i grandi occhi ambrati così profondi e dolci da sconvolgerla , adombrati dalla preoccupazione .
Scosse la testa , rimanendo però schiacciata contro il suo fianco , avvertendo
la calma riprendere il controllo del suo corpo , mentre il nervosismo
l’abbandonava . Appoggiò il capo sulla spalla del vampiro , sorridendo quando
avvertì una lieve carezza sul suo capo , le labbra di lui . Si guardò intorno per vedere se qualcuno
si fosse accorto di qualcosa ,ma si accorse che i movimenti del ragazzo erano
stati troppo veloci da poter essere visti da occhio umano . Sospirò appena la
campanella suonò , dando così loro la possibilità di andare in mensa , ma non potè fare un passo che il
professore richiamò Edward , probabilmente per discutere del programma dato che
si erano iscritti ad anno già inoltrato . Silenziosamente si chinò per mettere a
posto i libri , fulminando le ragazze che fissavano ammirate l’alta figura del
vampiro . Uno strano moto di gelosia si accese dentro di lei quando vide una
ragazza urtare volontariamente il suo ragazzo , sorridendo con occhi languidi .
Strinse le mani in pugni per la rabbia quando una voce maschile dietro le sue
spalle la distrasse < Tu sei Isabella vero ? > si irrigidì quando alzatasi
si ritrovò davanti due occhi azzurri familiari , già visti nella sua mente , e
un viso che mai aveva dimenticato . Smise di respirare lasciando cadere per
terra la propria tracolla , tanta era la paura che adesso la immobilizzava <
Volevo chiederti se questa sera verresti al ballo con me > si aggrappò al
banco per non cadere , mentre il viso di quel ragazzo le ritornava in mente ,
tanto somigliante al SUO , avevano perfino gli stessi capelli . < Stai bene ?
Vuoi …> non gli lasciò il tempo di finire che si mise a correre via , uscendo
velocemente dall’aula lasciando il
cappotto e la tracolla in classe , troppo spaventata per prestarvi attenzione .
D’improvviso tutti quegli odori , quei suoni , quei visi , la fecero barcollare e la
stanchezza si appropriò delle sue membra , aumentò l’andatura chiudendo un
attimo gli occhi , in tempo per scontrarsi contro qualcosa di duro . Rialzò il
capo confuso incontrando il volto di Emmet che la fissava allarmato < Tutto
bene piccola ? > lo abbracciò stretto , lasciandosi andare contro di lui
priva di forze , sentendo la voce
preoccupata del vampiro richiamarla , ma un'altra voce la fece trasalire . <
Ehi tutto bene ? > non si voltò nemmeno , stringendo tra le piccole mani il
maglione del vampiro , che la nascose tra le grandi braccia sentendolo
irrigidirsi a sua volta . Riuscì solo a sentire il tono minaccioso con il quale
Emmet si rivolse al ragazzo di poco prima , per poi essere portata di peso verso
la sala mensa . Stravolta si lasciò cadere sulla panca , osservando vacua i vari
studenti che entravano nella sala , non udendo le voci preoccupati dei Cullen ,
né gli abbracci di Alice né le carezze di Rosalie . Distolse gli occhi quando
Claus le si affiancò prendendole una mano , ma la ritirò come se si fosse
scottata . Chi era quel ragazzo ? Perché somigliava così tanto al suo incubo
peggiore ? Persa com’era nei suoi pensieri non si accorse dell’angelo furioso
che le piombò vicino , i lineamenti stravolti dal terrore e dalla rabbia . <
Ti sembra il caso di sparire così ? Mi hai fatto preoccupare e…> le urla di
edward però furono interrotte da Rosalie , che alzatasi in tutta la sua algida
bellezza gli ringhiò contro < A te sembra il caso di parlarle così dopo..>
e da lì cominciò un accesa discussione , tutto per colpa sua , come quando era
umana , lei l’attira problemi . Artigliò i propri capelli , stringendo gli occhi
con forza quando , sotto lo sguardo stupito degli studenti quella calma famiglia
che aveva conosciuto cominciò a prendere le parti dell’uno e dell’altro ,
difendendola o accusandola . < Smettetela > rialzò il capo sibilando
contro di loro , furiosa più con se stessa che con loro , e senza dare loro il
tempo di ricomporsi sparì via dalla mensa , dalla scuola , fuggendo in mezzo al
bosco , correndo a per di fiato lontano da lì , lontano dall’ennesimo fiasco .
< Dannazione
!> vide gli occhi di Alice tingersi di rabbia quando incrociarono i suoi ,
riuscendo a cogliere attraverso gli occhi della sorella il suo riflesso .
Inorridì quando notò i suoi occhi prima caramellati ora neri come la pece ,
oscuri , cattivi , gli occhi con
cui aveva fissato il suo angelo fuggito da lì . < Complimenti bell’inizio ,
possibile che tu sia così egoista ? Secondo te come doveva sentirsi dopo aver
visto l’esatta copia di Christopher ? > . Chinò il capo addolorato
dal suo egoismo , perché era così cambiato ? Di solito era sempre stato calmo ,
controllato con lei , perché ora tutta questa rabbia ? La risposta gli arrivò
semplice e allo stesso tempo
dolorosa , il pensiero di perderla di nuovo lo uccideva , lo annientava . Quando
non l’aveva vista più il suo cuore di pietra era come stato artigliato da lame
acuminate , il terrore si era impossessato di lui . Rialzò il capo giusto in
tempo per vedere quel ragazzo ,la causa di tutto fissarlo impassibile . Annusò
l’aria capendo che quel ragazzo così identico a LUI , era un vampiro , una
scoperta che gli fece irrigidire la mascella . Lo trafisse con i suoi occhi
dannati , vedendolo vacillare sotto il fuoco rovente di quello sguardo , poco
prima che lui sparisse via , come se fosse stato portato via dal vento , come se
fosse stato solo un sogno . < Non andare da lei ora , lasciala stare , potrai
strisciare questa sera al ballo > e così dicendo Alice e Rosalie
abbandonarono a loro volta la sala , infischiandosene delle conseguenze ,
andando a ritrovare la loro nuova sorella .
< Sei bellissima
> sorrise guardando Rosalie dietro di lei , riflessa nello specchio davanti
al quale era seduta . Lasciò che le veloci mani della vampira le acconciassero i
boccoli neri a regola d’arte , trattenendoli sulla tempia sinistra con un
fermaglio a forma di farfalla , composta da pietre preziose color della notte .
Si rialzò sistemando la gonna ondulata del corto vestito blu scuro , gettando i
lunghi capelli sulle spalle nude lasciate scoperte dall’aderente corpetto .
Lisciò il tessuto leggero dell’abito stretto lungo tutta la vita , risaltando la
curva del seno e del fianco aprendosi in una corta gonna a palloncino ,mentre i
piccoli piedi calzavano delle scarpe a spillo nere che si legavano attraverso un
sottile laccio di seta blu alla caviglia . < Edward rimarrà senza fiato >
i suoi occhi si adombrarono all’improvviso all’udire quel nome e così senza
rispondere scese le scale per andare a quel ballo dove non avrebbe danzato , ma
dove sarebbe stata nell’ombra ad ammirare quell’amore delle coppie a lei negato
.
Vedeva sfilare sotto
i suoi occhi ambrati mille ragazze addobbate in vestiti davvero striminziti ,
altre invece sembravano come soffocate da abiti ingombranti e alcuni anche
ridicoli . I suoi occhi però bramavano altre forme , altri occhi , il suo stesso
corpo teso come una corda di violino aspettava di vederla , lei la sua piccola
dea della notte . Da quella mattina , quando lei era fuggita a causa del suo
attacco d’ira . D’un tratto le porte si aprirono lasciando passare le sue
sorelle , entrambe sembravano trascinare a forza qualcuno dentro e non ci mise
molto a capire chi fosse , sorrise quando vide una capigliatura familiare
spuntare sotto la luce della sala , e rimase sgomento da ciò che vide . Bella
come la luna alta nel cielo , irraggiungibile e di una bellezza destante si
presentò ai suoi occhi e quelli degli studenti che smisero di ballare , quella
piccola dea fece un passo avanti guardandosi nervosamente intorno, e quando i
suoi occhi incrociarono i suoi vi lesse malinconia , amarezza . Quel momento
però fu interrotto dall’arrivo di un ragazzo che le si affiancò , d’improvviso
strinse le mani in pugni digrignando i denti quando sentì i pensieri di quel
ragazzo , sentendo la rabbia infiammare il suo corpo , ma fu subito smorzata dal
sorriso dolce che lei gli rivolse , declinando così l’invito . Un altro
sentimento prese possesso del suo corpo , il desiderio , la fame di lei , la
gelosia , il non volere che qualcun altro la guardasse , che potesse godere di
quei sorrisi che solo lui poteva scatenare . Non appena la musica cominciò a
risuonare nell’aria vide la sinuosa figura del suo angelo scomparire nelle
tenebre oltre le porte della sala , scomparendo dalla sua vista e
improvvisamente un idea cominciò a formularsi nella sua mente , un pensiero che
fece nascere sulle sue labbra un sorriso . Così uscì dalla sala a sua volta
,e con l’aiuto della notte
raggiunse la sua piccola dea seduta sull’erba intenta a fissare la luna .
Chiuse gli occhi
lasciandosi cullare dalla gelida brezza che le accarezzava il volto ,ma
d’improvviso qualcosa di altrettanto gelido le sfiorò il viso e non dovette
riaprire gli occhi per capire chi fosse . Si lasciò prendere tra le forti
braccia del suo demone dai capelli ramati , inebriandosi del profumo
intossicante del ragazzo , e allora tutte le sue preoccupazioni i suoi dubbi si
dissiparono e ci furono solo lui e lei , e quell’amore eterno si fece più vicino
, più luminoso davanti ai suoi occhi . Si accoccolò tra le braccia del suo
angelo tentatore , accarezzando la pelle dei pettorali che si intravedeva
attraverso la camicia candida . Ancora con gli occhi chiusi gli sfiorò il collo
con le labbra bollenti , sentendolo tremare sotto il suo tocco ,percependo tutto
il corpo marmoreo del vampiro tendersi . < Vuoi venire con me ? > annuì
d’istinto alla voce del ragazzo , sentendolo ridere silenzioso per la velocità
con cui aveva risposto , come era suo solito soggiogata com’era da lui . Così
accoccolata tra le sue braccia si lasciò trasportare lontano , non le importava
dove , le importava solo che ci fosse lui , lui e lui soltanto per tutta
l’eternità .
In meno di mezz’ora
arrivò nel punto da lui scelto , sorridendo ai ricordi che come una marea
sommersero la sua mente , ricordi
felici , ricordi vissuti con lei . Rabbrividì sentendo il corpo caldo di lei
premere contro il suo , aumentando il tormento interiore , ma non per la fame
del suo sangue che molti anni prima aveva combattuto , ma la fame del suo corpo
. < Ora puoi aprire gli occhi > la fissò intensamente , non perdendosi lo
stupore e la meraviglia che vide riflessa negli occhi caramellati di lei , né il
sorriso che curvò le carnose labbra rosse . Rise quando le piccole braccia della
sua Bella si avvolsero intorno al suo collo , scatenando brividi di piacere
all’ulteriore contatto con quella pelle bollente . La mise a terra , attento a
non allontanarsi troppo da lei , terrorizzato dal senso di vuoto che lo avrebbe
sopraffatto vedendola lontana da lui di qualche centimetro , e così la prese tra
le braccia , poggiando il capo sulla chioma corvina per aspirarne il profumo .
Cominciò a muovere i primi passi di quella strana danza , mentre lentamente le
sue labbra intonavano la ninna nanna che tante volte aveva cantato per la sua amata , quella dolce melodia
con la quale tante notti l’aveva cullata tra le sue gelide braccia , quella stessa canzone sulla quale
stavano danzando . Sorrise dolcemente quando sentì le piccole mani di lei
stringere la camicia , così forte quasi da spezzarla , mentre uno strano calore
si espandeva all’altezza del petto . La prese per la vita facendola volteggiare
in aria come un angelo , e rimase incantato dal sorriso radioso che gli rivolse
, ne rimase così ammaliato che rimase con le braccia tese e lei ancora sospesa
in aria , illuminata dalla luce della luna . E poi lei scoppiò a ridere , una
risata cristallina , una risata che gli scaldò il cuore , una risata che gli
fece piegare le ginocchia e insieme a lei cadde sull’erba della radura ,
seguendola anche lui , ridendo di felicità come mai aveva fatto tenendola
stretta contro il petto . Rotolò per il prato portandola con sé lungo quel gioco
di sguardi e sorrisi prima di ritrovarsi con lei sotto di lui , i lunghi capelli
scuri sparpagliati sotto le sue mani , i grandi occhi languidi e il respiro
irregolare , uno spettacolo . Ritornò improvvisamente serio , accorgendosi solo
in quel momento delle lunghe gambe della ragazza intrecciate alle sue e fu
allora che perse il controllo di se stesso . Ferocemente si appropriò delle
labbra di lei , giocando con passione con la lingua, costringendola con la forza
a socchiudere le labbra per intrufolare la sua lingua fredda che si mise a
danzare con quella di lei . Avvertì le mani di lei accarezzargli i capelli ,
fomentando la bestia che si stava risvegliando in lui ,una bestia assetata
d’amore . Si puntellò sui gomiti per non gravarle con il peso del suo corpo ,
lasciando che le piccole e calde mani del suo angelo lo sfiorassero lasciando al
suo passaggio una scia infuocata che gli bruciò l’anima . Tremò
irrefrenabilmente quando le timide mani di lei sfiorarono il rigonfiamento dei
pantaloni che a quel tocco spinse contro i pantaloni , mentre cadeva sul corpo
di lei quando le braccia cedettero sotto le forti sensazioni di cui era vittima
. Ringhiò quando il suo bacino sfiorò quello di Bella , ansimando mentre le
faceva allacciare le gambe dietro la sua schiena , premendosi spasmodicamente
contro il corpo di lei . Scese a baciarle l’incavo tra i seni soffermandosi più
del dovuto , strappando così gemiti di piacere che non fecero altro che
eccitarlo di più . Le strappò il corpetto riducendolo il brandello lasciando
intravedere il ventre piatto e il seno che si alzava ed abbassava sotto il
respiro affannoso della ragazza . Rimase immobile , le mani poggiate ai lati
della testa della vampira , catturando ogni ansito , ogni movimento , anche il
suo respiro , e quegli occhi neri
divennero bui come la notte , la passione li sommerse , e lo guidò . Si liberò a
sua volta dei vestiti con furia , artigliando i propri pantaloni quando lei
cominciò a baciargli il petto , succhiando con passione la pelle pallida ,
gustando il suo sapore . Si voltò di schiena , prendendola per i fianchi e
portarla così sopra di sé e non smise un istante di guardarla perdendosi in quegli occhi ambrati così
luminosi e dolci , ma carichi di quella passione che lo stava bruciando ,
inghiottendo tra le sue spire . Chiuse gli occhi gemendo di piacere quando i
loro corpi si toccarono , sentendo il piacere di sentire quella pelle bollente
contro la propria , quel calore che lo stava portando alla pazzia . Lasciò a lei
le redini del gioco , ringhiando ferocemente quando le piccole mani , seguita
dai baci famelici di lei passarono in rassegna tutto il suo corpo , lasciando un
casto bacio all’altezza del petto , al di sotto del quale sembrava essersi
risvegliato il suo cuore . Si contorceva per il piacere sotto di lei ,
sussurrando il suo nome ogni qual volta sfiorava il suo collo , ormai in suo
potere subiva le sue carezze afferrandola sempre più forte per i fianchi .
Spalancò gli occhi neri lasciando uscire dalle labbra un gemito strozzato quando
la sentì accarezzare la sua erezione , premuta prepotentemente contro il tessuto
leggero dei boxer , e quando lei glieli sfilò trattenne il fiato , stringendo
con forza i denti per non urlare e così spaventarla . < Chiudi gli occhi >
eseguì l’ordine di quella voce d’angelo , avvertendo il respiro accelerare sotto
le carezze attente di lei . Ringhiò
come un animale in preda alla furia , ma la sua era solo passione , le mani di
lei furono sostituite ben presto dalle labbra e non potè impedire al suo corpo
di andare in contro alle sue spinte sbarrando gli occhi per il piacere che lo
stava investendo . Ben presto prostrato ai suoi piedi da quella piacevole
tortura smise di respirare quando sentì la sua eccitazione esplodere e ormai al
limite la prese rudemente per i fianchi sbattendola con forza sul prato
sovrastandola con il suo corpo statuario , privandola di quegli unici pezzi di
stoffa che li univano . E senza preavviso entrò in lei , tanta era l’urgenza di
sentirla vicina . La sentì sussultare e udì un singulto di dolore lasciare le
labbra tanto amate , ma ben presto essi furono sostituiti dai loro ansiti , dai
loro gemiti , mentre abbracciandola stretta affondava con forza in lei
lasciandosi trasportare da quella danza a lui sconosciuta , gemendo con forza
quando lei gli venne in contro con le spinte lasciandolo affondare sempre i più fino a toccare la
sua anima . Urlò quando esausto si accasciò sull’amata , anch’ella con il
respiro irregolare . La strinse con forza baciandola dolcemente , poggiando il
capo sul petto di lei che gli accarezzava dolcemente i capelli sussurrandogli il
suo amore , e questo bastò a risanare il suo cuore spezzato , e a dare un nuovo
futuro alla sua anima incatenata con o senza il suo volere a lei .
Alle prime luci
dell’alba , raccolse la sua amata e corse via dal luogo del loro amore , verso
casa . Un sorriso che partiva dagli occhi ad accendere quell’amore a lungo
sopito dentro di lui , un amore che aveva sempre sentito per lei , che aveva
sbriciolato la sua solitudine e la sua eterna infelicità . La cullò tra le
braccia , sorridendo con calore quando lei si strinse di più contro di lei
bisbigliando nel sonno il suo nome , come tanti anni fa aveva fatto catturando
così la sua anima . Giunto alla villa si chiuse nella sua stanza distendendo la
ragazza su un letto posto per lei da sua madre , coprendola delicatamente con il
candido lenzuolo . Gli occhi caramellati però ben presto ridivennero neri come
il carbone , quando attraverso il sottile tessuto rivide quelle forme che aveva
posseduto catturare nuovamente la sua anima , il suo cuore , bramando
ardentemente di averlo ancora e ancora fino all’infinito . Le si sedette di
fianco baciandole dolcemente i capelli quando qualcuno entrò dalla porta , e non
appena captò i pensieri del nuovo arrivato il sorriso che aveva sulle labbra
gelò , e la rabbia si impossessò di lui . < Mi dispiace Edward , quel vampiro
era il fratello gemello di
Christopher lo ha detto Iris > e l’ira funesta di quel
dio si manifestò , assieme agli occhi neri che divennero due pozze incand
escenti , mentre stringendo tra le sue braccia gelida il corpo dell’amata
giurava a se stesso che mai avrebbe permesso a quel mostro di appropriarsi del
suo angelo a costo di squartarlo con le sue stesse mani .
LO SO SONO IMPERDONABILE PER AVER AGGIORNATO COSì TARDI ,MA
DICIAMO CHE L’ESTATE HA PRESO ANCHE ME , SPECIALMENTE DATO CHE DA ME CI SONO LE
FESTE ORA . SPERO COMUNQUE DI POTER AGGIORNARE AL Più PRESTO ANCHE SE MANCANO
ORMAI POCHI CAPITOLI ALLA FINE , OVVERO SIAMO AGLI SGOCCIOLI . CMQ RINGRAZIO CON
TUTTO IL CUORE COLORO CHE CONTINUANO A SEGUITMI E A COMMENTARE , E CERCHERò DI ESSERE Più PRESENTE
GRAZIE DAVVERO SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO , SPERIAMO DI SENTIRCI
AL Più PRESTO CON UN NUOVO CAPITOLO BACI GOLD EYES VVB COMMENTATE MI RACCOMANDO
!!!
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Capitolo 17 *** OCCHI VERMIGLI ***
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SPAZIO AUTRICE :
(SCUSATE PER L’INTERRUZIONE MA VOLEVO AVVERTIRVI PER NON CONFODERVI
LE IDEE CHE I VAMPIRI CHE TRATTO IO POSSIEDONO IL SANGUE , OVVERO SE VENGONO
FERITI NON VI STUPITE SE COMPARE QUEL LIQUIDO ROSSASTRO è NORMALE , ALMENO è
COSì CHE LI VEDO IO . BENE BUONA LETTURA BACI )
I
suoi occhi vagavano spaesati lungo la radura oscura in cui si trovava , non riuscendo a
scorgere nient’altro che le imponenti chiome di quegli immensi alberi secolari
rinchiuderla come delle sbarre . I suoi sensi erano come annebbiati , il suo
udito non captò nessun movimento sospetto , il suo olfatto non percepiva alcun
odore a lei familiare , sola sostava in mezzo alla vegetazione a lei sconosciuta
. < Bella > si voltò di scattò dietro di sé , rabbrividendo al sentire il
suo nome pronunciato da una voce già udita prima , una voce che l’attraeva tra i
suoi dolci sussurri che invocavano il suo nome . Cominciò a vagare senza una
meta per la landa sperduta , scoprendo di essere scalza , avvolta in un vestito
candido del quale non riusciva a vedere i particolari , come se i suoi occhi
fossero offuscati dalla nebbia . E poi di fronte a lei comparve un’alta figura
avvolta nelle tenebre , chiunque egli fosse le dava le spalle osservando
qualcosa che lei non riusciva a vedere . Timorosa fece un passo avanti ,e
spalancò gli occhi quando si ritrovò tra le braccia di Christopher che le teneva
una mano premuta sulla sua guancia . < O mia Bella quanto ho aspettato di
riaverti con me > come in trans si lasciò abbracciare stretta dal vampiro ,
ritrovandosi confusa dagli abiti ottocenteschi che il vampiro indossava . Tentò
più volte di divincolarsi ,ma era come se il suo corpo avesse una volontà
propria , come se volesse essere stretta tra le braccia di quel dannato vampiro
. < Lasciami > gli sibilò contro dato l’impossibilità di muoversi ,e si
irrigidì quando il bellissimo volto del ragazzo si avvicinò pericolosamente al
suo , tanto da sfiorare le sue labbra con le sue < Io non sono colui che tu
pensi > dopo queste enigmatiche parole lo vide stringerle con forza i polsi
facendola voltare in una piroetta per poi ritrovarsi con la schiena premuta
contro il petto del vampiro , che chinatosi le baciò il collo . < Chi sei ?
> rabbrividì quando lo udì ridere appena , premendola possessivamente contro
il suo corpo sentendo chiaramente qualcosa spingere contro la sua schiena.
Terrorizzata tentò di divincolarsi ,ma così facendo sentiva l’eccitazione del
ragazzo crescere contro di lei , mentre le gelide labbra di lui le impressero
baci di fuoco sulla pelle bollente . Urlò terrorizzata scalciando con quanta più
forza aveva in corpo ,ma i suoi tentativi di evadere da quelle braccia non
sortirono gli effetti sperati . < Calma piccola mia , stai tranquilla , non
voglio farti del male . Voglio solo sentirti Mia > e così dicendo si ritrovò
improvvisamente premuta contro un letto dal corpo marmoreo del vampiro che non
aveva nome , sentendo le mani del ragazzo accarezzarle le gambe lasciate
scoperte dal candido vestito , e quando un petalo di rosa bianca cadde alla sua
destra riconobbe il suo vestito , il vestito da sposa . Cercò di allontanarlo da
lei , graffiandogli la faccia ,ma era come se questa sua ribellione lo eccitasse
, come se spingendolo via da lei lo invitasse ad avvicinarsi ulteriormente . Sfoderò i
canini ringhiandogli contro ,ma come se nulla fosse se lo ritrovò a una spanna
dal viso . Un terrore oscuro aprì una voragine nel suo cuore quando vide gli
occhi azzurri del vampiro farsi del colore della tempesta , neri , rigati da
strane linee blu , uno sguardo che le gelò il sangue nelle vene . Perché in
quelle iridi a lei sconosciute , in fondo a quella cattiveria che li illuminava
vi lesse lussuria , bramosia , violenza . Con il ginocchio tentò di scacciarlo
da sopra di lei ,ma lui con una mano glielo scostò mettendosi in mezzo alle sue
gambe con forza , premendo il bacino contro il suo . Lo sentì gemere , mentre
poggiava una guancia gelida sul suo petto , all’altezza del cuore ormai morto da
anni . < Sei davvero una creatura particolare , dannatamente bella e testarda
, ammiro il tuo tentativo di sfuggirmi ,ma è solo una perdita di tempo credimi .
Invece di scalpitare perché non mi baci ? > inorridì quando le labbra di lui
sfiorarono le sue , gliele morse ricevendo in risposta uno sguardo incandescente
,passionale , lo sguardo di un pazzo . < Mi piace questa tua voglia di
combattere piccola mia ,ma non
credo che il tuo bel vampiro possa venirti in aiuto > d’improvviso tutta la
paura scomparve , e i suoi occhi caramellati divennero lame d’ambra , due
specchi furiosi che incantarono per un momento il vampiro . Raccogliendo al volo
l’attimo di distrazione di lui , lo spinse lontano da sé riuscendo a ritirarsi
verso la testata del letto a baldacchino , acquattandosi per attaccare . Una
risata grottesca la fece irrigidire , una risata che venne seguita dal suono
melodioso di quella voce ammaliante < Il tuo Edward non verrà più , lui non
c’è più guarda > non comprese appieno le parole del vampiro fino a quando non
vide in un angolo della stanza il corpo esanime del suo angelo in preda alle
fiamme . < Bella > la mano pallida e forte dell’amato fu tutto ciò che
vide prima che essa venisse lambita dalle lingue di fuoco seguite dal suo urlo
disperato che invocava il nome del vampiro . Si gettò incontro alle fiamme
allungando una mano per afferrare la figura che vedeva distesa all’interno
quando si ritrovò stretta nuovamente tra le braccia del vampiro , guardando
disperata il corpo del vampiro diventare cenere sotto i suoi occhi ora pieni di
lacrime . Urlò , scalciò , ringhiò , pianse lacrime amare per quell’incubo che
stava vivendo , lì bloccata per le spire di quel diavolo che rideva , rideva del
suo dolore . E fu allora che il suo potere da lei tanto temuto si accese dentro
di lei , ogni piccola parte del suo corpo si tese sotto il suo volere sentendo
il vampiro alle sue spalle urlare di dolore , e lì furono entrambi inghiottiti
dalle fiamme , mentre i grandi occhi ambrati si tingevano di quel potere che
solo a lei era stato concesso e il suo collo fu perforato dagli aguzzi canini
del suo assalitore che scomparve via , insieme al suo dolore e alle sue urla
disperate . < Bella , amore svegliati ti prego , Bella > riaprì di scatto
gli occhi balzando in piedi pronta per attaccare ,ma lui era sparito , tutto ciò
che la circondava erano i volti bellissimi della sua famiglia preoccupati . <
Amore > si voltò con il fiatone alla sua destra vedendo il suo amore lì salvo , bello
come un dio , i grandi occhi caramellati terrorizzati . Gli si buttò contro ,
abbracciandolo stretto contro di sé , ringraziando il cielo che quello fosse
stato solo un sogno ,sentendosi improvvisamente leggera quando le braccia a lei
tanto care la avvolsero in un abbraccio disperato . Bagnò delle sue lacrime il
maglione del suo amato , continuando a bisbigliare il suo nome come una
cantilena , mentre le mani di lui le accarezzavano dolcemente la schiena per
calmarla . < Shh tranquilla Bella ci sono io qui , non devi preoccuparti >
si lasciò andare completamente contro il vampiro ,cercando invano di
interrompere i singhiozzi che le scuotevano il corpo ,ma ancora nella sua mente
a far nascere altro dolore vi era impressa la figura del suo angelo inghiottito
dalle fiamme . Lasciò che Edward le scostasse i capelli dal collo ,ma quando lo
fece un dolore acuto all’altezza del petto la trafisse facendola piegare in due
tra le braccia dell’amato . < Carslie > sconvolta da quel dolore sempre
più forte non riuscì a cogliere i movimenti di ognuno di loro , lontane
giungevano le voci preoccupate dei familiari . Sentì solo delle gelide dita
accarezzarle lentamente il collo , sfiorando i piccoli fori che le erano stati
nuovamente impressi dai canini del suo assalitore , nel sogno che ormai non
credeva più tale . Chiuse gli occhi comandando a quel dolore di abbandonare le
sue membra e così fu , la sofferenza diminuì e con essa il bruciore che sentiva
al collo . Il respiro tornò regolare e i suoi sensi ripresero a captare i suoni
e gli odori che la circondavano , riuscendo per prima ad udire la voce furiosa
del suo angelo in preda al terrore . Allungò la mano per stringere quella
dell’amato interrompendo così le urla del vampiro che le si gettò a fianco
abbracciandola stretta . Gli accarezzò dolcemente il capo , sentendo le forze
ritornare lentamente nel suo corpo stremato da ciò che aveva appena vissuto , e
dal potere da lei utilizzato . < Che diavolo sta succedendo ? > aprì gli
occhi giusto in tempo per vedere Emmet tirare un pugno contro la parete
mandandola in frantumi , mentre i grandi occhi caramellati la fissavano in preda
alla preoccupazione . < So io cosa sta succedendo > la sua e la loro
attenzione venne ben presto attirata da Iris entrata in quel momento , gli occhi
grigi gelidi e freddi come sempre, ma quando essi si posarono su di lei potè
leggere rammarico . < Che vuoi dire ?> si lasciò accogliere tra le braccia
del suo vampiro che la teneva stretta contro il petto marmoreo , intimandogli
con lo sguardo di non attaccare la vampira , immobile di fronte a loro . < Il
vampiro di cui vi ho parlato , e i due vampiri che avete ucciso anni orsono sono
di stirpe nobile , una delle famiglie più potenti , non quanto i Volturi ,ma
abbastanza importanti da esseri immuni alle regole da loro stessi impartite .
Lei > e la vide indicarla con un gesto della mano < non deve assolutamente
addormentarsi , il potere di Trevor
è molto vasto , oltre alla capacità
di entrare nei sogni , può far si che ciò che accade nei sogni , o anche in un
solo stato di incoscienza sia reale come appunto i fori che ha Isabella nel
collo > . Sentì Edward tremare , colpito da ciò aveva appena udito , ma lei
era forse più terrorizzata , da ciò che aveva appena scoperto quello che quel
vampiro le aveva fatto nel sogno sarebbe diventato reale ?? Si tappò la bocca in
tempo per non urlare al solo pensiero di quello che avrebbe potuto farle , di
quello che stava per farle, e quando Edward chinò il capo fu costretta a
distogliere lo sguardo per non fargli leggere il terrore che adombrava i suoi
occhi . < Cosa ti stava facendo nel sonno ?? Bella > tremò irrefrenabilmente stringendo
contro il ventre l’abito da sera che ancora indossava facendo capire con quel
significativo gesto ciò che
Trevor stava per farle . Chiuse gli occhi quando
lo udì ringhiare , un ringhio profondo , terribile , furioso che la fece
irrigidire < Deve morire quel bastardo > < non puoi , nessuno di voi
può ucciderlo > sbarrò gli occhi in simultanea con la famiglia quando udì
quelle flebile parole lasciare le labbra della vampira . < è un nobile ,e voi
non potete intraprendere una battaglia contro una stirpe così antica , lui è
potente , troppo potente e se mai qualcuno di voi tentasse anche solo di
sfiorarlo le regole verrebbero in suo aiuto , ovvero coloro che possiedono
sangue reale non possono essere assolutamente toccati , o verrete uccisi > .
Si accasciò stremata contro Edward percependo il senso di impotenza che adesso
lo faceva tremare , tentando invano di placare la furia omicida che aveva acceso
quegli occhi neri che poche volte aveva visto, comprendendo la sua paura di
perderla nuovamente . Ma lei sapeva che ciò non sarebbe mai successo , non
avrebbe permesso a nessuno di allontanarla da lui , meno che mai colui che aveva
portato la distruzione della sua famiglia , e quella del suo cuore . Se ciò che
aveva detto Iris era vero , l’unico modo per sfuggire a quel triste destino ,
ovvero di essere come una bambola di pezza tra le mani di quel vampiro , era
quello di fronteggiare lei stessa
Trevor . Lei , ormai da anni era
diventata attraverso un rito che a stento rammentava figlia legittima di Aro , ovvero era
diventato uno dei Volturi , e quindi aveva pieno diritto di mettere al suo posto
quel nobile . < Lo affronterò io > rialzò il capo verso la vampira ,
cogliendo un tremore nel corpo dell’amato premuto contro di lei , sentendo le
lunghe dita del vampiro afferrarla forte , quasi da farle male . < 50 anni fa
sono diventata figlia legittima di Aro , il suo stesso sangue mi scorre nelle
vene , perciò posso fronteggiarlo essendo di stirpe elevata alla sua vero?? >
vide Iris annuire gravemente risvegliando in lei la speranza di potersi liberare
da quell’incubo , e avverare così il desiderio di vivere per l’eternità affianco
del suo angelo . < Né io né chiunque di noi ti permetterà di affrontarlo da
sola . Se davvero questo vampiro ha
deciso di rivoltarsi , si scatenerà una guerra di dimensioni apocalittiche , non
puoi affrontare tutto questo da sola . E se lui fosse implicato nella
trasformazione di tutti questi neonati ?? Bella , cara ascolta , non puoi
sterminarli tutti da sola , è impossibile > chinò il capo alle parole di
Carslie , che la fissava con uno sguardo tra il preoccupato e l’ansioso ,
vegliandola quasi come una figlia ,ma lei in cuor suo sapeva che il vampiro si
sbagliava , lei poteva , eccome se poteva , a ciò avrebbe significato utilizzare
il suo potere e rabbrividiva al solo pensiero . < Lei può invece > si
strinse contro il petto di Edward quando si accorse dello sguardo che Claus le
rivolse , malinconico eppure limpido . < Che diavolo stai dicendo ? Come può
Bella combattere con tutti quei neonati ? Credi che non abbia percepito i loro
pensieri , ce ne sono a centinaia e….> < Lascia stare Edward ti prego >
chiuse gli occhi cogliendo l’espressione addolorata del vampiro che le baciò la
fronte ,ma ciò non bastò ad
acquietarla , una battaglia interiore si stava combattendo dentro di lei , una
battaglia in cui il desiderio di proteggere la sua famiglia prese il sopravvento
. < Se devo farlo lo farò Claus > < Cosa stai dicendo Bella ? > udì
la dolce voce di Alice risvegliarla dallo stato di tormento in cui dimorava ,
fissando seria la vampira nei grandi occhi caramellati , dolci . < Se sarò costretta ad usare il mio
potere lo farò , non posso permettere che vi facciano del male . Perciò è deciso
, andrò da lui e se il caso lo richiederà sarò costretta ad usare il mio potere
> la sua voce si affievolì alle ultime parole , come se temesse quell’eventualità . < Non ti lascerò
andare da nessuna parte Bella . Ti legherò in casa se sarò costretto ,ma non ti
permetterò di metterti in pericolo .> volse il capo giusto
in tempo per vedere gli occhi di Alice adombrarsi e quel piccolo corpo cadere
tra le braccia di Jasper , una visione . < Alice cosa c’è ? > la vide
tremare e lei stessa ebbe paura ,una paura folle che il tempo a sua disposizione
fosse ormai scaduto ,ma ciò che la vampira disse la paralizzò . < Sta
arrivando Aro > sentì Edward irrigidirsi e stringerla con forza contro di lui
,ma lei stessa era in ansia ,
perché da quello che aveva sentito , e da ciò che suo padre stesso le aveva
detto , lui non aveva mai abbandonato il suo castello da quando divenne un
vampiro , mai in tutta la sue eternità . Un sorriso però le comparve in volto ,
a dispetto dei volti terrorizzati dei vampiri , perché lei sentiva la voce di
suo padre calmarla , catturandola
nel dolce suono di quella voce che l’aveva cullata per 50 anni , comprendendo
che quella scelta era stata dettata dal desiderio dell’antico vampiro di andare
in soccorso a sua figlia .
Accarezzava dolcemente la bellissima creatura che teneva
rinchiusa tra gelide braccia , sorridendo nel vederla sbuffare quando una ciocca
scura le cadde sugli occhi appena dischiusi . Seduto sul divano dell’immenso
salone attendeva l’arrivo del vampiro da lui tanto temuto , cullando tra le
braccia il corpo sinuoso di Bella raggomitolata contro il suo petto . < Cosa
ti preoccupa ? > chinò il capo , quel tanto che bastò per perdersi negli
occhi ambrati di lei , dolci , caldi come il sole che lei rappresentava per la
sua vita, la luce . Le carezzò una guancia pallida , intrecciando le dita con la
piccola mano di lei che aveva preso la sua < Allora ? > < Questa guerra
non porterà altro che dolore e se ti succedesse qualcosa io …non so cosa farei
> balbettò le ultime parole , sentendo il cuore di pietra spezzarsi in
piccoli frammenti scorgendo quell’eventualità , immaginando di vedere il corpo
di lei , freddo gelido ,privo di vita , in balia delle fiamme . < Non
succederà niente di ciò > < Che vuoi dire > se possibile gli occhi
della sua Bella si addolcirono ancora di più , mentre una mano calda si posava
sul suo petto , dandogli l’impressione che quel punto da lei sfiorato avesse
preso fuoco . < Non mi accadrà niente perché non lo permetterò . Non
permetterò più a nessuno di allontanarti da me ,e nessuno perderà la vita,
questa è una promessa > le prese la mano baciando dolcemente ogni dito con
delicatezza , rilassandosi sotto le carezze della vampira . Poi d’un tratto la
vide balzare in piedi , mettendo in allarme tutta la famiglia che acuì l’udito
pensando ad un attacco ,ma non era niente del genere . < Bella ,amore ,
cosa…> non finì che la ragazza si mise a correre verso la porta inciampando
per la fretta nel tappeto posto all’entrata giusto in tempo per cadere tra le
braccia di colui che si presentò alla loro porta . < Sei sempre una
pasticciona piccola mia > Rimase basito assieme ai familiari quando il leggendario vampiro , dalla
pelle così chiara da risultare trasparente prese la sua Bella tra le braccia
, stringendola in un dolce
abbraccio dove la vampira si lasciò cullare < Papà > . Rimase più che stupito
di vedere un dolce sorriso comparire sul volto dell’antico vampiro , un sorriso
così familiare , un sorriso così identico a quelli che Esme e Carslie
riservavano a tutti loro , un sorriso da padre . < Benvenuto Aro > vide suo padre accostarsi
pacatamente al nuovo arrivato porgendogli la mano come saluto , la mano che il
padre che il suo angelo aveva acquisito strinse con forza .< Grazie Carslie
sono contendo di rivederti . Sono venuto il più presto possibile non appena ho
compreso le intenzioni della mia bambina > sorrise impercettibilmente notando
Bella fare la linguaccia al vampiro , cingendogli con le esili braccia la vita .
Ora , vedendolo vicino all’ amata , si mostrava ai suoi occhi un Aro diverso
dall’ultima volta che lo aveva visto , altero , gelido come il suo cuore a dare
sentenze sulla vita degli altri come una qualche divinità suprema . Ed ora lì ,
con quel sorriso caldo e colmo d’amore che riservava alla sua Bella capiva il
potere che la sua ragazza esercitava sulle persone , si era fatta volere bene
dall’oscuro vampiro millenario , protagonista di mille leggende agghiaccianti .
< Sono venuto qui per invitare voi alla festa che si terrà questa sera in
onore della mia piccola > < Perché??> spiazzato osservò un ghigno diabolico solcare i
gradi occhi oscuri del vampiro , uno sguardo di mal celata cattiveria che gli
fece accapponare la pelle . < Perché piccola mia , questa sera spezzerò il
collo a quel lurido insetto che ha osato solo sfiorarti > i suoi occhi si
fecero come la pece e una furia vorace si impossessò di lui non appena incrociò lo sguardo del
vampiro millenario , gli occhi di coloro che amavano più della loro stessa vita
quella dolce creatura che aveva catturato con quegli occhi ambrati le loro anime
dannate .
< Sei pronta ? > annuì con fermezza , stringendo i
grandi occhi ambrati fino a farli diventare due schegge di puro oro , mentre li
puntava sull’immenso portone che la divideva dalla sala dei ricevimenti . Era
davvero pronta ?? Per quanto l’incertezza che ancora dimorava in lei facesse
vacillare i suoi tentativi di restare calma dal profondo della sua gola sentiva
affiorare un ringhio a lungo represso , una furia che presto l’avrebbe
sopraffatta . Si fermò in una postura aggraziata e regale di fronte a ciò che la
divideva dalla sua battaglia personale , l’ultima scheggia insanguinata che
rimaneva piantata nel suo cuore ormai morto . Lasciò che suo padre , eretto alla
sua destra spalancasse con un gesto delicato della mano la porta comparendo in
un fruscio di seta scarlatta nella stanza finemente illuminata dai lampadari di
cristallo appesi ai pregiati
soffitti . Altera camminò affianco l’anziano padre lungo l’entrata ignorando gli
sguardi lascivi e vogliosi con i quali i vampiri accarezzavano il suo corpo
coperto da quel sottile tessuto color del sangue . Il suo sguardo però era
puntato di fronte a lei , dove bello come un dio greco l’aspettava il suo eterno amore ,
attorniato dalla sua famiglia . Comparve involontario un dolce sorriso sulle
carnose labbra quando notò il vampiro tanto agognato dai suoi occhi incenerire
con lo sguardo chiunque osasse sfiorare la sua eterea figura con una sola
occhiata . < Edward > lo abbracciò di slancio lasciando che le gelide
braccia avvolgessero il suo corpo che sembrava bruciare come fiamme ardenti
sotto il potere che tentava di incanalare dentro di lei . < Sei bellissima
> ringraziò la perdita del suo usuale rossore quando il bel vampiro le
mordicchiò il lobo premendo per
qualche istante il bacino contro il suo . Avvertì il desiderio del ragazzo
premere contro la sua coscia , specialmente quando si poggiò con le spalle
contro il petto del suo demone dai capelli ramati sfiorando accidentalmente
l’erezione del giovane vampiro con dita leggere . Avvertì la tensione sessuale
che aveva fatto irrigidire il corpo di Edward , sentendo le mani di lui
artigliarle i fianchi con forza . < Isabella ma che bella sorpresa >
assottigliò i grandi occhi ambrati quando davanti al suo cospetto comparve il
suo incubo , Trevor . Per attimo , breve come il battito d’ali di una farfalla ,
sentì la paura attanagliarle lo stomaco , subito eclissata a causa della furia
che stentava a contenere . Lo vide sporsi per baciarle la mano stretta tra
quelle di Edward , ma fu inutile , perché fu quest’ultimo a rinchiuderla tra le
forti braccia negando al vampiro ogni minimo contatto con il suo corpo . Un
ombra di puro odio sformò i bei lineamenti del ragazzo , subito sostituita da
una maschera di freddezza , pacata nella sua glacialità . < Tu devi
essere Edward Cullen , colui che ha
ucciso mia sorella e mio fratello gemello > rimase leggermente sconvolta
quando un ghigno crudele curvò le labbra che tanto aveva desiderato baciare,
mentre gli occhi del colore del topazio si facevano cupi , oscuri . Sentì i
muscoli saettare sotto il completo nero che il suo vampiro indossava , placando
l’ira di edward con un occhiata supplichevole . < Ebbene per quale motivo
sono stato convocato da voi in persona Aro ? > suo padre si fece avanti
sfoggiando un ghigno ancora più raggelante , rimanendo affascinata dall’aura di
superiorità e potenza che egli rivelava . Ogni vampiro presente in sala ammutolì
puntando lo sguardo su colui che dettava le regole , sul loro sovrano , fissando
a dir poco sconcertati Trevor sporgersi verso di lui . < Non è evidente mio
caro amico ? Credi che avrei lasciato impunito chi ha osato sfiorare mia figlia
> d’improvviso la maschera di indifferenza che suo padre aveva mostrato fino
ad allora si sbriciolò lasciando spazio ad un volto contratto dalla rabbia e dal
disgusto , i lucenti canini sporgenti .
Al contrario di ciò che si aspettava vide Trevor sorridere sornione , per
nulla intimorito dallo sguardo minaccioso del vampiro millenario ,anzi ne
sembrava perfino compiaciuto . < Oh ma io ho l’esclusiva su tua figlia , in
fondo mio fratello gemello ha fatto di lei ciò che ora e ciò mi da diritto su di
lei > < tu non hai proprio niente su di lei brutto bastardo >
improvvisamente si ritrovò stretta tra le piccola braccia di Alice e non più di
Edward ora immobile davanti all’avversario tanto temuto , i denti affilati come
lame ben visibili . D’un tratto anche la calma apparente di Trevor si ruppe come
uno specchio lasciando intravedere la rabbia e la frustrazione < Tu invece
hai qualche diritto su di lei ? Sbaglio o ricordo che tu l’avevi abbandonata
> gelò quando quelle parole abbandonarono le labbra di Trevor , parole che
come sale scivolarono sulle ferite
ancora aperte dal senso di colpa del vampiro . Non fece in tempo a richiamare
Edward che il vampiro si gettò sul
vampiro scaraventandolo lontano con una veloce mossa del braccio . Accucciato in
posizione d’attacco sostava il suo Edward davanti al corpo del vampiro caduto a
terra poco lontano da lì sotto lo sguardo oltraggiato dei presenti . < Tu pezzente hai osato sfiorarmi ,
ora verrai ucciso e….> < mi dispiace Trevor ,ma questo non sarà possibile
. Essendo il fidanzato ufficiale di Isabella ha pieno diritto di farti quello
che vuole dato che è come se fosse già uno dei Volturi , lui e tutta la sua
famiglia > un ringhio cupo e profondo lasciò la gola del vampiro , mentre un
espressione iraconda stravolgeva il bel volto , ma fu questione di un attimo
perché un ghigno crudele comparve su quel volto esangue . < Bene a quanto
pare dovrò accelerare i tempi . Se Isabella deciderà di venire con me non
riterrò necessario utilizzare le mie risorse perciò se non vuoi che ci sia uno
sterminio ti prego di venire da me Bella > i suoi occhi guizzarono dal
vampiro al suo amore , ritornando confusi su Trevor che le tendeva la mano
.Avrebbe certamente limitato i danni se fosse andata da lui e poi sarebbe
fuggita come già aveva fatto da Christopher ,ma prima che potesse proferire
parola il ringhio di Edward la colpì in pieno come uno schiaffo , accompagnati
dagli occhi colmi d’ira di quel demone dai capelli ramati . Le parole le
morirono in gola e sotto l’incanto di quelle iridi oscure scosse la testa in un
cenno negativo , stretta saldamente tra le braccia di Alice . Il sorriso che
prima aveva curvato le labbra di Trevor gelò , così la sua espressione < Se è
questo che vuoi ti prenderò con la forza ,ma non oggi , ora voglio che tu veda
la tua famiglia sterminata sotto i tuoi a causa tua > e così dicendo senza
che qualcuno potesse fare o dire niente si gettò contro una delle finestre del
castello scomparendo alla loro vista . Un brusio incessante popolò la sala , i vampiri che erano stati invitati ,
sconvolti da ciò che il vampiro avrebbe voluto fare cominciarono ad inveire
contro di lui promettendo minacce di morte , ma il silenzio calò nuovamente
quando si udirono dei ringhi minacciosi e alcuni lampadari si spensero limitando
la loro visuale . < Cosa sta succedendo ?? > successe tutto a rallentatore
, dalla porta principale fecero irruzione un enorme moltitudine di vampiri e a
giudicare dai loro occhi vermigli dovevano essere neonati . < O mio dio >
il sussurro allarmato di Jasper le fece comprendere la gravità della situazione
,ma non potè neanche chiamare suo padre che i neonati come belve partirono
all’attacco scagliandosi con impeto contro gli invitati . Urla , ringhi , il suo
fine udito fu inondato di suoni agghiaccianti , e i suoi occhi assistettero allo
scempio . Vide alcuni neonati accerchiare una vampira di circa 15 anni , avvolta
in un vestito rosso fuoco come i capelli che le scendevano lisci contro le
spalle , spingendola contro la parete , in trappola . Lesse paura nelle iridi
caramellate di quella piccola
vampira che sfoderati i denti tentava di difendersi ,ma valse a poco perché quei
mostri assetati di sangue le si scaraventarono contro . Con un fluido movimento
sgusciò via dalle braccia di Alice correndo furente verso il gruppo di neonati
per soccorrere la ragazzina sotto le urla disperate dei Cullen che tentavano di
richiamarla . Con un salto felino si frappose tra la loro preda e con abile
mosse riuscì a scaraventarli lontano dalla vampira che le si strinse contro il
fianco afferrandole un lembo del vestito scarlatto ,ma presa com’era da
consolare la piccola impaurita non si accorse della massiccia presenza alle sue
spalle. Accarezzò dolcemente la ragazzina bisbigliandole parole di conforto ,ma
un urlo disperato le giunse agghiacciante alle orecchie e non colse in tempo le
parole che qualcosa le sferzò la guancia gettandola sotto l’immane forza del
corpo ricevuto contro la parete . Sbatte più volte le palpebre sentendo qualcosa
di umido bagnarle le ciglia ,e sollevando lentamente le palpebre vide rosso . Si
passò una mano pallida sulla
guancia offesa ritirandola bagnata di quel liquido vermiglio che accendeva gli
occhi di quei dannati neonati ,ma non fu la sorpresa di essere stata ferita a
frantumarle il cuore , e nemmeno il corpo tremante che le si stringeva contro ,
bensì la figura del suo angelo accostata ad un imponente figura che le dava le
spalle . Non comprese subito ciò che stava accadendo ,ma quando la massiccia
figura si spostò a destra assistette ad una scena che la fece sprofondare tra le
fiamme dell’inferno . Un braccio del vampiro passava da parte a parte il corpo
di Edward , gli occhi ambrati sbarrati e un rivolo di sangue imbrattava le
pallide labbra . < Edward > la vista le si appannò ,ma questa volta non fu
per il sangue , bensì per le lacrime che copiose lasciavano i suoi occhi
accecati da quella visione struggente . < Edward , Edward> urlò il nome
del vampiro che venne scaraventato via finendo tra le braccia muscolose di Emmet
che lo prese al volo ,mentre il carnefice del suo dolore si voltava mostrando
due occhi rossi come il sangue . Fissò disgustata il volto pallido del ragazzo
imbrattato del sangue del suo amato e perse il controllo del suo corpo , lei
stessa chiese aiuto a quel potere che la faceva tremare . Scostò delicatamente
la vampira dal suo fianco , alzandosi in piedi in mezzo a quell’ammasso di corpi
in movimento , fissando spietata il vampiro che ghignava vittorioso leccando
voluttuosamente il sangue di Edward
. Il suo corpo fu come risvegliato dalla vendetta che come lava
incandescente sgorgò nelle sue vene , iniettando in esse la furia che le
corrodeva l’anima . Un ringhio feroce proruppe nell’aria attirando
l’attenzione dei presenti su di lei , sia neonati che vampiri puntarono i loro
occhi sulla sua figura immobile , il volto diafano congestionato dalla rabbia .
Ghignò quando il sorriso del vampiro fermo di fronte a lei gelò , sostituito da
occhi intrisi di paura , terrore , il terrore di lei . I suoi occhi d’improvviso
divennero scarlatti come le labbra serrate in una linea dura ,mentre la sua
mente vibrava pronta a lambire tra le sue spire le vittime . Assottigliò lo
sguardo quel tanto che bastava per far rabbrividire i presenti , pietrificati
davanti a quegli occhi imbevuti di sangue . E poi lei diede inizio alla sua vendetta
, immobile osservava i neonati cominciare a contorcersi , come se qualcuno
stesse strappando loro lembi di carne ,ma non era esattamente così , ciò che
successo loro fu peggiore . D’improvviso lingue di fuoco avvolsero le loro
membra , ustionando la loro pelle così sensibile sotto il potere della mente di Bella ,
del suo volere , e poi le urla si spensero insieme ai corpi dei neonati ora
ridotti solo ad un cumulo di cenere . Vacillò leggermente sentendosi indebolita
, cercando di mantenere l’equilibrio perché qualcuno era riuscito a scampare a
quella truce condanna , quel vampiro che aveva ferito a morte il suo angelo . Lo
vide ghignare compiaciuto quando stremata cadde in ginocchio sentendo la testa
pesante , stravolta dall’aver ucciso centinai di quei vampiri assetati di sangue
. Gli ringhiò contro sfoderando i lucenti canini per intimorirlo , se credeva
che sarebbe scappato incolume da lì era un povero illuso . Lo vide fare un passo
nella sua direzione ,ma troppo
tardi capì che non era lei il suo obbiettivo , bensì la vampira che l’aveva
trattata come una figlia , Esme . Presa in contropiede costrinse il suo corpo ad
un ulteriore sforzo tentando di afferrare l’energumeno prima che potesse solo
sfiorare la dolce Esme , e come se avesse le ali ai piedi , prima che quelle
dita potessero artigliare la tenera figura della donna si scagliò contro il vampiro spingendolo con lei contro la
finestra distrutta poco prima da Trevor . Forse fu per il terribile impatto con
il piccolo balconcino su cui erano caduti , o il peso eccessivo del suo
assalitore , tutto ciò che sentì mentre bruciava con le ultime forze
rimaste il corpo dell’energumeno furono le urla
terrorizzate dei suoi familiari , e quella di lui del suo angelo , mentre il
pavimento sotto di lei si sgretolava e franava al suolo priva di forze ,
sommersa sotto le macerie con la voce disperata del suo angelo impressa a fuoco
nella sua mente e poi buio.
< Dove vai Edward , sei ferito > scansò con rabbia
Emmet di lato , dirigendosi verso il balcone crollato con lei , il suo angelo .
Disperato cercò di scorgere dall’alto l’esile figura di lei ,ma tutto ciò che
vide fu solo macerie e macerie . Senza dar retta ai richiami dei vampiri scese
con un piccolo balzo sul terreno , scagliando lontano ciò che restava della
costruzione . < Bella , Bella !> se avesse potuto piangere l’avrebbe fatto
, tutto ciò che la sua natura gli permetteva era gemere dal dolore , mentre il
terrore di averla persa gli attanagliava l’anima . Sbriciolò tra le mani un
enorme pezzo di un cornicione trovando sotto di esso solo cenere , il cadavere
di un vampiro . Cadde in ginocchio stringendo tra le dita affusolate ciò che
rimaneva di quel corpo , pregando Dio che non appartenesse alla sua Bella ,ma
quando di fianco ad esse trovò una ciocca corvina il vuoto si impossessò di lui
. La sua anima venne risucchiata in
un vortice oscuro dove venne ridotta a brandelli dagli artigli affilati che gli
stavano graffiando a fuoco il suo cuore ormai perduto . <
Bellaaaaaaaaaaaaaaaaa> il suo urlo disumano squarciò l’aria ,mentre il
sorgere del sole illuminava di un riverbero sanguineo la cenere che teneva in
mano . Due braccia gelide lo strinsero con forza da dietro in un dolce abbraccio , mentre lui in preda al dolore si
dimenava dimenticando il suo nome , dimenticando di avere un anima ormai ridotta
in un cumulo di polvere come quella che stringeva tra le dita . Come a voler
lenire il suo dolore i caldi raggi del sole accarezzarono la sua pelle
d’alabastro che sotto alla luce accecante cominciò a brillare come se piccoli
diamanti fossero incastonati in essa . Strappò con rabbia la camicia nera ormai
imbrattata di sangue rimanendo a petto nudo , piegato dal dolore , il ventre
privo ormai della ferita che gli aveva inferto . La sua pelle catturò il
bagliore dorato del sole facendo brillare la sua pelle come se piccole schegge
di stelle fossero impiantate nel suo corpo . Dietro di lui , brillanti come gioielli
di rara bellezza sostavano i vampiri , illuminati da quel sole che raramente
sfiorava le loro pelli diafane , con il capo chino assistevano al dolore di cui
anche loro erano partecipi . Tutti con gli occhi bassi partecipavano a quella
sofferenza sfoggiata dalle urla strazianti di Edward , ma la sua attenzione fu
attirata da una ragazzina vestita di rosso che muoveva un braccio davanti a lei
, sorridendo raggiante sventolandolo verso sinistra . Attratto da quello strano
movimento seguì i gesti della ragazzina fermandosi su un grosso masso , la
speranza sfumò come la luminosità dei suoi occhi ora spenti ,ma d’improvviso
vide un movimento , uno specie di tremore e un colpo di tosse . Sbarrò gli occhi
correndo nella direzione dalla quale provenivano quei suoni così strani ,
gettandosi in ginocchio per spostare quell’ingombrante frammento delle mura , e quando le sue
mani lo afferrarono sentì qualcosa di caldo sfiorargli la mano . Impaziente si
disfò dell’inutile pezzo di marmo gettandolo lontano da lui , strabuzzando gli
occhi quando la vide . Rannicchiata goffamente su se stessa , coperta di polvere
c’era la sua piccola dea della notte , viva . In preda alla pura euforia la
abbracciò violento , stringendola contro come se anche una minima distanza lo
potesse distruggere . < O amore mio , sei viva , sei viva > la premette
con urgenza contro di lui , afferrandole rudemente il capo la costrinse a
inclinare il volto per catturare le labbra scarlatte in un bacio struggente che
lo ustionò quasi . Affondò nella sua bocca con bramosia , accarezzando le forme
nascoste dal vestito color del sangue cercando con sempre più foga la lingua di
lei che rispose prontamente ai suoi comandi . Quando si separò da lei le
tempestò il volto di baci baciando ogni lembo di pelle a cui riusciva ad
arrivare sentendo in quel piacevole contatto la vita, la sua luce per l’oscura
eternità che l’avrebbe atteso . < Edward > interruppe la sua vorace
ispezione del palato quando la dolce e melodiosa voce di lei lo richiamò , e
alzato il volto potè vedere la pelle dove prima aveva poggiato le labbra
brillare come il più puro dei diamanti . Rimase immobile a fissarla , il volto diafano di lei
ancora stretto tra le mani , restando a contemplare la figura divina che teneva
tra le braccia , così stupefacente da lasciarlo senza fiato . < Edward >
puntò i suoi occhi in quelli ambrati di lei , e rimase interdetto dalla paura
che vi lesse < Bella cos…..> < Sei arrabbiato ?? > spalancò la bocca
sorpreso dalla domanda di lei , come poteva pensare questo ? Calde lacrime
bagnarono gli occhi tanti amati , rigati da alcune linee vermiglie , mentre le
labbra scarlatte tremavano < Io non volevo ucciderli io ,non…. > la vide
singhiozzare stringendosi le mani al petto come per fermare il tremore del suo
corpo , ma fu lui stesso ad
avvolgerla tra le gelide braccia baciandole una tempia . < Non sono
arrabbiato > il suo sussurro parve non convincerla , infatti lei rimase con
il capo chino , intenerito le prese il mento tra due dita vedendo il labbro
inferiore tremare , in un gesto tipicamente fanciullesco , sembrava una bambina
. < Non sono arrabbiato amore mio , sono felice > < felice ? > rise
di gusto alla faccia sorpresa di lei asciugandole con dei baci le lacrime
sfuggite a quegli occhi incantatori . < Si sono felice che tu sia qui con me
, avevo creduto di averti perduta di nuovo e…..> si vide
puntato contro un dito , accompagnato dagli occhi infuocati di lei < Ti avevo
promesso che non mi sarebbe successo niente ,né a me né a tutti voi , allora non
mi hai creduto ,stupido! > le prese il dito sfiorandolo dolcemente con le
labbra vedendola tremare a quel gesto , perdendo l’atteggiamento indignato che
aveva appena mostrato . Si chinò su
di lei incantandola con le sue iridi nere
, incatenando il suo sguardo con il suo, sfregando dolcemente le labbra con quelle
della sua Bella . < Ti amo > la vide spalancare leggermente gli occhi a
quelle parole , accendendo di un bagliore incantevole le iridi del color del
miele . Le baciò dolcemente la punta del naso , vedendola storcere la bocca
carnosa , ma non capì il perché di quella reazione che starnutì con forza
sollevando la polvere intorno a loro . Scoppiò a ridere di gusto , stringendola
contro il petto con trasporto < Ehi non pensare di prendermi in giro sai che
….> ma la sua ragazza non potè finire di parlare che si ritrovò
sommersa dagli abbracci della sua famiglia e di Aro . Si alzò osservando il sole
ormai sorto che illuminava il suo corpo , facendo apparire quella sfera
infuocata un misero puntino luminoso in confronto al suo corpo statuario di una
bellezza accecante . Si voltò giusto in tempo per vedere quella ragazzina
abbracciare stretta la sua ragazza , sentendo un intermittenza al petto quando
vide quel sorriso dolce solcare quella labbra rosse . Sollevò gli occhi neri
come l’onice osservando infuocati la sfera di luce alta nel cielo ,mentre i suoi capelli ramati si
tingevano di riflessi scarlatti come la sua anima dannata pronta alla battaglia
che avrebbe vinto a costo di macchiarsi di mille morti per salvare la sua amata
da colui che presto sarebbe volato come cenere al vento assieme alle sue schiere
di neonati . L’avrebbe ucciso tra atroci torture e quando Edward Cullen faceva
una promessa si poteva star certi che non si sarebbe dato pace finchè ciò da lui
detto non si sarebbe presto avverato…..
CONTINUA….
ECCOMI DI NUOVO CON UN ALTRO CAPITOLO , HO FATTO IL Più
IN FRETTA CHE POTEVO , NON POTEVO LASCIARVI CON IL FIATO SOSPESO TROPPO A LUNGO
. SIAMO ORMAI AGLI SGOCCIOLI POCHI CAPITOLI CI DIVIDONO DAL FINALE SPERO CHE
CONTINUERETE A LEGGERE LA
MIA STORIA . RINGRAZIO CALOROSAMENTE LE 30
PERSONE CHE HANNO AGGIUNTO QST FIC TRA I PREFERITI SONO MOLTO LUSINGATA GRAZIE .
RINGRAZIO SEFIRI , ANGELOFLOVE E CLODINA85 A VOI TRE DEDICO QST CAPITOLO GRAZIE
DAVVERO PER I VOSTRI COMMENTI .
SIETE DAVVERO
DOLCISSIME , DICIAMO CHE MI SN DATA FRETTA ANCHE perché MI DISPIACEVA LASCIARVI
COSì . SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO , RINGRAZIO COLORO CHE
HANNO SOLO ANCHE LETTO E HANNO PERSO UN Po’ DEL LORO TEMPO PER QST FIC , DAVVERO
GRAZIE . VEDRò DI AGGIORNARE IL PRIMA POX DATO CHE QST SARà LA PRIMA FIC CHE FINIRò
XD COSì DA DARMI DA FARE CON LE ALTRE . VI RINGRAZIO DI CUORE SPERO CHE NON VI
ABBIA ANNOIATO BACI BACI GOLD EYES COMMENTATEEEE!!
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Capitolo 18 *** THE END ***
twilight
twilight
Picchiettavano
minacciosamente le piccole gocce trasparenti di pioggia , che con sempre più
ferocia si abbattevano sull’opaco vetro dal quale placida Isabella osservava il
manifestarsi di una tempesta senza eguali . Solitaria sedeva sul letto da Esme
posto di fianco a quel piccolo spiraglio di mondo , attraverso il quale tentava
di scorgere l’elegante figura del suo angelo . Ma tutt’altro si stagliava
davanti ai suoi occhi ambrati . Solo la folta e oscura vegetazione delineava le
sue ombre sul viscido terreno ora ricolmo di ciottoli di quella terra che si sgretolava sotto la prepotente
furia della natura . Riparata sotto la pesante coperta poco prima portata da
Rosalie , non percepiva il gelido vento che perfido tentava di oltrepassare la
finestra per raggiungere l’impassibile eppure ammaliante volto eburneo della
vampira . Quieta attendeva l’arrivo di colui che tanti anni orsono le rubò il
cuore , incatenandola contro il suo volere a quel vampiro non più uomo che aveva
incrociato per puro caso lungo la sua strada . Un lampo illuminò il cielo
plumbeo , mentre la pioggia si riverserò con violenza all’interno della stanza
non appena la finestra si spalancò di scatto . E le sue labbra scarlatte si
curvarono in un sorriso quando i suoi occhi dorati scorsero la fradicia eppure
magnetica figura di colui che ora , acquattato sul piccolo davanzale la scrutava
con un espressione indecifrabile . Ricadde brutalmente sul materasso , spinta
dal corpo umido di pioggia di quello che ora le appariva come la più pericolosa
tra le fiere . Non svanì il sorriso quando quelle grandi mani d’alabastro le
serrarono con dolcezza gli esili polsi , portandoli sopra il capo , sopra quel lungo manto di tenebra quali erano
i suoi capelli sparsi sulla pregiata seta del lenzuolo . Non tentarono la fuga i
suoi occhi dorati da quelle preziose pietre d’onice che feroci eppure teneri le
carezzavano con riverenza il pallido volto . Un gemito di sorpresa lasciò le sue
labbra ora sigillate da quelle sottili di Edward , che con sempre più
intraprendenza sfiorava con passione la sua pelle di seta sotto la leggera
camicia da notte . Si aggrappò alle sue possenti spalle quando sentì le sue dita
violarla , provocando in lei dei gemiti che sembrarono coinvolgere maggiormente
il vampiro . Si spalancarono gli occhi ambrati quando lo sentì dentro di lei ,
pulsante ,vivo , mentre con dei movimenti sempre più provocanti e audaci si
spingeva dentro di lei , fino quasi a trapassarla . Piccole lacrime sfuggirono
dai suoi occhi ora socchiusi , subito raccolte da quelle sottili labbra che con
violenza le divoravano ogni strato di pelle scoperto . Cigolava il letto sotto
le spinte sempre più veloci e profonde con le quali il vampiro affondava in lei
, seguite dalle roche grida del ragazzo che nascondeva come un ladro il volto
nell’incavo del suo collo . Si inarcò , gettando la testa indietro quando sentì
le mani sui suoi glutei spingerla violentemente contro quel corpo nudo sul quale
le sue mani scivolavano in carezze ardite . Allacciò vogliosa le gambe
affusolate attorno alla sua vita , lasciando che flettendo i muscoli prorompenti
di quel corpo statuario portasse entrambi al centro del letto , allacciati ,
uniti , intenti a spingersi all’unisono contro la propria ancora ,il proprio rifugio , il proprio
compagno di cella . Si strinse con impeto contro quel petto di granito, sentendo quelle grandi mani sospingere i
fianchi al ritmo incalzante di quelle spinte che le toglievano il respiro . Ed
il suo singulto strozzato seguì l’urlo disumano del vampiro , che, dopo un
ultima poderosa spinta ricadde su di lei , facendoli stendere a peso morto sul
materasso che rischiò di cedere sotto il loro peso . Affannata tentava di
catturare quello sguardo che solo ora si accorse sfuggirle , quegli occhi neri
che guardavano tutto fuorchè il suo viso . Con le ultime forze rimaste tentò di rialzare il volto dai
pettorali scolpiti , ma fu costretta a riappoggiarvi contro le gote arrossate
quando una sua mano la sospinse con urgenza nuovamente contro il petto . Strinse
gli occhi dorati , percependo il respiro che ancora sembrava mancare al vampiro
avvinghiato a lei , ma qualcosa le diceva che non era per lo sfiancante amplesso
da poco concluso . In una lunga e provocante carezza verso il basso ventre dal
ragazzo tentò ancora di rialzare il volto , e questa volta , a causa del tremore
causato dal suo audace gesto riuscì a incrociare quel tanto agognato sguardo . E
ciò che vide la sconvolse e la fece infuriare , perché in quei pozzi del colore
della pece splendeva accecante una luce di rammarico , vergogna e ……colpa . Gli
afferrò brutalmente il volto con entrambe le mani , accostandolo pericolosamente
al suo volto , tanto che nell’atto di parlare le sue labbra sfiorarono quelle di
lui . < Cosa vuoi……> morirono le parole sulle sue labbra , smorzate da
quelle affusolate dita che avevano esercitato una lieve pressione sul suo collo
, una pressione che le fece perdere lucidità . E mentre il capo sprofondava
pesantemente nel morbido cuscino i suoi occhi ora iracondi fissavano
minacciosamente quel volto che ora le risultava tanto sfocato . La voce le mancò
, così come le forze che non le permisero di rivoltarsi contro il volere che il
suo vampiro le aveva imposto . Sentì dolci carezze condurla delicatamente verso
quel sonno nel quale ora non voleva cadere , riuscendo però a percepire
quell’unica parola che le fece
odiare l’oscura creatura che dopo un bacio la abbandonò nel mondo onirico
. < Perdonami…..>
Varcò il rudimentale
mezzo di difesa che quei cani avevano posto all’entrata di la Push , un insieme di tronchi
accatastati senza una vera collocazione precisa , un diversivo . Con un balzo felino
oltrepassò gli ingombranti alberi secolari , stupendosi di quanti di essi
fossero stati disposti lungo il tragitto che portava al loro punto di ritrovo .
Riconoscendo in fondo che il tempo a loro disposizione era stato quasi effimero
. Sospinse delicatamente contro il proprio petto con una grande mano pallida il
candido volto da bambola della sua Bella , placidamente addormentata sulla sua
spalla . Drappeggiò l’esile corpo
dell’amata nel lungo cappotto di lana nera che poche ore prima le aveva fatto
indossare con le sue mani , data l’impossibilità della vampira di risvegliarsi
dopo ciò che le aveva fatto . Gli parve perfino di rivedere quegli occhi dorati
fissarlo feriti , oltraggiati e ostili . Sospirò pesantemente , mentre la gelida
brezza mattutina gli scuoteva i crini ramati , sferzando il bellissimo
volto con raffiche di vento che
avrebbero costretto un qualsiasi umano a correre al riparo . Ma non lui , demone
della notte che al sopraggiungere dell’alba avrebbe combattuto affianco della
famiglia contro quegli innumerevoli neonati che Alice aveva visto arrivare dalle
più remote lande desolate . Scosse
sconsolato il capo , riprendendo il cammino verso una piccola casetta di legno ,
dove sapeva , lo aspettava l’odiato
Black . Si accostò alla piccola
porta della minuscola costruzione , non facendo in tempo neanche a bussare che
essa si aprì repentinamente , mostrando Jacob Black , eterno rivale in amore ,
eterno rivale per natura , la sua nemesi . Schioccò la lingua quando gli occhi
scuri dell’ormai uomo si posarono troppo a lungo sulla minuta figura di Bella
rannicchiata tra le sue braccia . Oltrepassò il lupo , notando con la coda
dell’occhio la presenza di quattro bambini e di un ragazzino di circa 15 anni .
E non appena si fu avvicinato al piccolo divano che troneggiava nella piccola
sala vi depose la sua piccola dea , facendo attenzione che non si svegliasse .
< Bella resterà con i bambini qui , al sicuro , mentre noi altri combatteremo
. E se succederà qualcosa Tyler verrà ad avvisarci > i suoi occhi dorati
saettarono sull’alta figura infantile accerchiata da tutti quei bambini che ,
curiosi , osservavano la sua Bella addormentata . Annuì di rimando , storcendo
il naso a quel nauseabondo odore di lupo che rischiava di farlo innervosire
ulteriormente . Messo già a dura prova dai pensieri di quel Black rivolti alla
vampira distesa al suo fianco . Con un gesto brusco del capo invitò Jacob ad uscire dalla piccola dimora ,
scoccando un ultima occhiata di avvertimento a quel giovane lupo dal quale
sarebbe dipesa la vita di Bella .
Non appena uscì fuori una impressionante schiera di lupi si mostrò ai suoi occhi
, subito seguita da un gruppo di innumerevoli vampiri capeggiati da Aro ,
inquietante e più crudele che mai . Ed insieme ad essi , accostato al suo
acerrimo nemico si diresse verso il luogo dove si sarebbe svolta l’epica
battaglia . Una guerra che aveva avuto il potere di unire due razze eternamente
rivali . Una guerra che aveva infiammato gli animi di quelle creature
leggendarie che presto avrebbero portato alla disfatta quel pazzo vampiro che
mai avrebbe pensato ad un simile dispiegamento di forza e ingegno .
Immobili come statue
di cera sostavano in mezzo a quella vegetazione a poco a poco illuminata da quel
sole ora sorgente . Inquieti aspettavano che anche l’ultimo cespuglio , l’ultima
foglia rimasta fosse illuminata dai riverberi vermigli di quel sole , spettatore inconsapevole della lotta
che fra poco si sarebbe svolta in quel luogo falsamente tranquillo . Si mossero
nervosamente le massicce figure animalesche dei lupi , le orecchie tese , pronti
a captare ogni minimo spostamento . Mentre loro , i vampiri , regali e belli
come divinità greche attendevano gelidi l’arrivo del traditore della loro razza
, quella creatura che presto avrebbe pagato la pena che gli spettava .
Saettavano i suoi occhi ambrati intorno alla radura , soffermandosi per secondi
sui movimenti ondulatori di foglie cadute . Ma non per il periodo che presto
avrebbe spogliato gli alberi dei loro verdeggianti abiti , bensì da quelle
assetate creature che sapeva li stavano osservando bramosi . Contrasse minaccioso i muscoli delle pallide
braccia , sfoderando i canini lucenti non appena giunse al suo fine udito lo
scricchiolio sinistro di un legno . Muti , silenziosi osservavano l’avanzare di
quei mostri sanguinari , ognuno pronto a strappare loro le teste , gli arti ,
tutto ciò che venisse loro sotto mano . E fu un attimo , un attimo nel quale una
foglia venne strappata violentemente da una forza invisibile , sospinta verso il
terreno sul quale inerme si posò . E fu allora che quei luridi esseri sbucarono
dai loro nascondigli. Fu allora che il suo corpo si mosse , scagliandosi contro
una giovane ragazza dagli occhi scarlatti alla quale con un semplice gesto della
mano recise la testa . Così come la sorte che toccò a tutti coloro che incontrò
sulla sua strada . I suoi ringhi , grotteschi , minacciosi al pari di quelli
delle bestie più feroci popolarono la radura , ora ingombra di corpi smembrati e
teste mozzate . E le sue prima pallide mani si tinsero di sangue ,i suoi canini
brillarono di piccole gocce scarlatte , i suoi occhi dorati scelsero le prossime
vittime del suo massacro . E in pochi minuti , quelli che erano sembrati un
immensità di bestie assetate di sangue si ritrovarono a poche decine . Squartate
da quei grossi lupi e da quei nobili vampiri che fianco a fianco , forse per la
prima volta nella loro lunga esistenza , uccidevano un nemico a loro comune . Ma
non erano loro ciò che lui voleva . Non era il loro sangue a bramare . Non erano
le loro teste a voler veder saltar via . Non erano loro il suo obbiettivo , ma
lo era quel lurido essere che tanto dolore aveva arrecato alla sua amata . E
nella confusione di tutto quel sangue , di tutti quei corpi che velocemente
presero fuoco sotto i tocchi dei vampiri lo cercò . I suoi occhi , affilati come
lame lo ceravano , lo bramavano . Ma per quanto tentasse di scorgerlo , per
quanto tentasse di cercare quella capigliatura familiare , le sue ricerche
risultarono vane . E mentre un altro di quei mostri periva sotto i suoi artigli
un dubbio cominciava a sorgere in lui . Un dubbio che fece correre i suoi occhi
alle sue spalle , oltre quella foresta , oltre quei legni accatastati, in quella
casa dove riposava la sua amata .
< Isabella > si rifugiò in un angolo remoto
della sua mente non appena quella voce , tanto ammaliante quanto odiata invocò
con tale disperazione il suo nome . <
Isabella > tentava di resistere la sua mente a quel richiamo che sapeva
l’attirava , la soggiogava , la rendeva schiava . Si mosse nel sonno ,
artigliando inconsapevolmente con
le unghie affilate il morbido tessuto del divano che si strappò a causa della
forza esercitata dalle sue dita . Scalciò con rabbia il pesante cappotto di lana
che le impediva i movimenti ,
scuotendo la testa con forza , quasi volesse scacciare quell’odiata presenza
dalla sua testa . < Ma guarda che bei
cuccioli di lupo ,sarà una delizia ucciderli > furono le parole di quella
frase a riportarla alla realtà . Quelle parole che la costrinsero a spalancare
gli occhi per la paura e ad osservare dei piccoli bambini giocare oltre la
piccola finestra dalla quale inquieta li osservava . Scattò a sedere ,
tastandosi impaurita il corpo , in cerca di qualche ferita che fortunatamente
non trovò . Ma fu un odore che le invase il sensibile olfatto , quell’odore che la fece correre verso
l’esterno e gettare su quei bambini , prima che qualcosa di duro la
scaraventasse con violenza contro un albero , sradicandolo . A fatica si rimise
in piedi , stringendo contro di sé quelle piccole figure che tremanti le si
aggrappavano al leggero vestito bianco . E i suoi occhi trafissero ferocemente
l’imponente e maestosa figura stagliatasi nel cielo limpido e sgombro di nuvole
. Sospinse i piccoli dietro le sue spalle , notando un movimento sospetto alla
destra di Trevor , un movimento che notò come il cammino di un giovane lupo .
< Non osare > bloccò sul nascere le cattive intenzioni che aveva visto
affiorare nello sguardo azzurro del nobile vampiro , digrignando i denti quando
lo vide sorridere sadico . < Facciamo un patto ti va ? > Assottigliò gli
occhi d’oro , richiamando a sé quel giovane lupo che costrinse a nascondersi
dietro di lei , non rispondendo però alla domanda dal vampiro poco prima posta .
< Se tu ti fai avvicinare io lascerò i bambini , allora ti va ? >
contrasse la mascella , sporgendo dalle carnose labbra i minacciosi canini che
tanto avrebbe voluto affondare nel collo del suo rivale . Osservò preoccupata le
indifese figure alle sue spalle , capendo al volo che non avrebbe potuto
difenderli tutti senza farsi ferire . Perciò a malincuore chinò il capo ,
annuendo mestamente . < Va bene > Chiuse le mani in pugni , serrando la
mascella tanta era la collera che ora l’assaliva . < Andate > < Ho
detto di andare > stroncò sul nascere le lamentele del ragazzino , invitando
lui e i bambini a fuggire da lì con un significativo gesto del capo . Ed egli,
dopo l’ennesima occhiata ammonitrice fuggì con i pargoli , rifugiandosi nella
radura lontana . < Finalmente soli > sbarrò gli occhi non appena si
accorse della vicinanza improvvisa del vampiro , graffiandogli il volto con le
lunghe unghie . Ma ciò che la lasciò interdetta non fu il sangue che ora
sgorgava dalle piccole ferite inferte al volto del vampiro , bensì di quelle
righe insanguinate che si aprirono sulla sua guancia senza un motivo . < Sai
mia dolce piccola Bella , io e te siamo legati . Dentro di te scorre il sangue
di mio fratello e perciò il mio . Io e te siamo come dire……collegati . Perciò se
muoio io ……….morirai anche tu con me > barcollò su se stessa , rischiando di
finire distesa a terra , se non fosse stato per il repentino intervento di
Trevor che con una semplicità inumana l’aveva abbracciata amorevolmente ,
baciandole la chioma corvina . < Chissà che dirà il tuo adorato vampiro a
questa notizia > vuoti i suoi occhi dorati osservavano la radura senza però
vederla , mentre il suo cuore crollava sotto il peso di quella scoperta che per
lei sarebbe stata come l’eterna tortura di quel demone che purtroppo mai
l’avrebbe abbandonata .
Scansò violentemente
il corpo di un neonato contro un lupo , scaraventando entrambi contro un tronco
. Febbrili i suoi occhi cercavano quella figura che però non appariva , mentre
il dubbio , come un veleno ,corrodeva la sua speranza . Ringhiò minaccioso
contro Black quando lo vide scagliarsi contro di lui , gettandolo malamente contro una
roccia . Si acquattò , pronto allo scontro frontale con quel lurido essere
quando un odore già sentito invase le sue narici , l’odore di quel ragazzino che
si faceva sempre più vicino . Fece in tempo a voltare il capo che la voce
infantile del piccolo lupo gelò il sangue dei presenti con quella frase che lo
gettò nella più completa disperazione . < L’ha presaaaaaaaaaaaaaaaaa>
.
< Allora Isabella
, come ti senti ? > le sue labbra si mossero senza però pronunciare parola
alcuna , quasi la sua stessa voce fosse stata catturata da quella frase che
tanto sbigottimento le aveva arrecato . Si ritrasse d’improvviso al contatto
delle gelide dita del vampiro , osservando con gli occhi ora ricolmi di lacrime
quel volto che ora avrebbe voluto solo graffiare a morte . Era legata …….a quel
mostro . Scosse il capo con foga , ringhiando cupamente contro quella verità che
ancora stentava ad accettare . Quella verità che avrebbe irrimediabilmente posto
la parola fine alla sua storia d’amore con Edward . Sconvolta nel profondo gli
voltò le spalle , fuggendo lontano da quelle parole che avrebbe preferito non
ascoltare . E corse , corse tra le fronde di quegli imponenti alberi che ora le
sembravano così piccoli , vicini , soffocanti . E annaspò in cerca d’aria
urlando a squarciagola aiuto , quell’aiuto che a quel punto nessuno avrebbe
potuto darle . Rallentò la sua pazza corsa , cadendo a carponi su un terreno roccioso
fin troppo familiare . Infatti , non appena rialzò il capo , vide estendersi
davanti ai suoi occhi ricolmi di lacrime un immensa distesa d’acqua che molti
considerarono la sua tomba . Battè
frustrata i palmi delle mani sul terreno , creando profondi solchi sotto i suoi
pugni chiusi con forza . Ed urlò , urlò contro quel destino che con lei sembrava
giocare . Urlò contro colui che anni addietro le inflisse quella maledizione che
ora la struggeva , la annientava . E pianse , pianse finchè non diede libero
sfogo a tutto quel dolore , a quel senso di impotenza che la faceva sentire
inutile , debole . < Mia dolce Isabella non piangere , infondo è un destino
che in molti avrebbero voluto e…. > affondò crudelmente le dita nel proprio
collo , graffiando la pallida pelle d’alabastro dalla quale ora sgorgava il suo
stesso sangue . E godette nel sentire la voce strozzata di Trevor . Godette nel
vederlo portarsi le mani al collo ora ferito . E d’improvviso un idea per quanto
folle la spinse ad avvicinarlo . Tremolante avanzò verso il nobile vampiro ,
trafiggendolo con i penetranti occhi d’oro tanto da vederlo vacillare sotto il
suo sguardo . E con la voce che ancora le rimaneva gli impose quell’ordine che
sapeva avrebbe salvato i suoi cari. < Richiama i tuoi neonati , li voglio
tutti qui > < Perché dovrei ? Per salvare il tuo Edward , mai > ghignò
maligna , strattonandolo per la camicia di seta che indossava . < Ti ho detto
di chiamarli , se vogliamo andare all’inferno meglio andarci in grande stile > notò
gli occhi azzurri del vampiro spalancarsi per la sorpresa , prima che lui ,
schioccando le dita richiamasse a se quella schiera senza fine che velocemente
accorse al suo appello .
Cadde in ginocchio
tra la polvere , prendendo la testa tra le mani con una tale furia da zittire le
urla dei compagni . < Cosa diavolo sta succedendo ? > Rialzò il volto
disperato , sbarrando sorpreso gli occhi quando vide comparire da dietro i
cespugli il doppio dei neonati che avevano ucciso . E che ora si dirigevano
verso la Push .
< Tutto ciò che
vuoi mia adorata ,ma cosa volevi dire con andare all’inferno ? > sorrise
candidamente , carezzandogli dolcemente la guancia offesa , mentre vedeva i suoi
occhi azzurri placarsi . < Volevo dire che dato che in questo mondo non
potremmo avere pace , è meglio che entrambi andiamo uniti nella morte . Così che
nessuno ci possa più ostacolare > rabbrividì disgustata quando le mani del
vampiro le sfiorarono le labbra ancora dischiuse , mentre la sua speranza andava
via vai rafforzandosi . Sperando che la sua recita giungesse a buon fine. E così
fu . Glielo dissero quegli occhi che ora placidi la osservavano con un misto di
vittoria e orgoglio . Così come glielo dissero quelle labbra pallide ora curvate
in un sorriso sornione . < Finalmente hai capito che mi appartieni . Allora
avvererò questa tua richiesta . Moriremo insieme , così che nessuno possa più
separarci mia piccola Isabella > sorrise di rimando , deglutendo a fatica a
causa del magone che ora le impediva di parlare . Notò con la coda dell’occhio
l’avvicinarsi dei neonati , e si costrinse a non urlare dal terrore quando si
vide circondata da un esercito di mostri assetati di sangue . Allargò il falso
sorriso , lasciandosi accarezzare da quelle mani che avrebbe voluto spezzare .
< Bene , ma prima voglio che tu faccia una cosa per me > con una lentezza
disarmante , nella speranza di rendere il gesto più convincente si pose tutti i
capelli su una spalla , sporgendo il suo candido collo da cigno verso di lui .
< Voglio che tu mi morda > colse il lampo di puro godimento che passò per
gli occhi azzurri del vampiro , attendendo impaziente che quel lurido bastardo
facesse ciò che lei gli aveva chiesto . Chiuse gli occhi d’istinto quando lo
vide aprire le fauci e avvicinarsi al suo collo . Ma nell’attesa che la divideva
dal fatidico morso una voce , per meglio dire un ringhio le fece gelare il
sangue . < Bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa> costrinse i suoi occhi a rimanere
sigillati , così come tentò di non versare le lacrime che ora le rigavano le
gote non appena i canini le forarono il collo . E fu allora che sentì le braccia
del vampiro cingerle la sottile vita , sospingendola verso di lui ,
permettendogli così di bere il suo sangue . E pianse ,pianse nel sentire la voce
di Edward invocarla , nel percepire quegli occhi d’oro trapassarla da parte a
parte , nel sentire quel dolore che era anche suo . E aspettò trepidante il
momento della sua vendetta che sentiva , si stava avvicinando . Inerme lasciò
che Trevor si cibasse di lei , quel tanto che bastava per compiere il piano da
lei poco prima pensato . E il fatidico momento , arrivò .
Spalancò gli occhi
ora non più d’oro ma vermigli . Mentre la sua mano affondava crudele nel ventre
dell’indifeso vampiro che si scostò brutalmente dal suo collo , graffiandole la
spalla con i lunghi canini . E d’improvviso i corpi dei neonati presero fuoco ,
così come quello di Trevor , che
barcollante , cadde ai suoi piedi . Si scostò quel tanto che bastava per farlo
ricadere completamente a terra , notando l’espressione di vittoria mutare in una sconvolta .
impresse tutto il suo odio in quello
sguardo che perfido infieriva sul corpo mortalmente ferito del nobile vampiro .
< Ho fatto si che tu ti cibassi del sangue che tuo fratello mi iniettò nel
collo , così che il legame si spezzasse > < Tu…..lurida….traditrice >
si ritrasse velocemente quando vide la mano di lui tentare di afferrarla . Ma
lei , con un gesto fulmineo cominciò a correre verso il burrone , facendosi strada tra le lingue di fuoco
che ora provavano a catturarla . Rischiò più volte di inciampare , ma quella
voce , la sua voce , la spingeva a
continuare quella folle corse che l’avrebbe portata verso la salvezza . Sorrise
impercettibilmente quando notò il ciglio del burrone ormai poco distante , ma
d’improvviso qualcosa le afferrò la caviglia , facendola cadere sul terreno
polveroso . Tossì violentemente , voltando il capo per vedere cosa le avesse
impedito la fuga e quando lo fece ,sbiancò quando vide la mano mozzata di Trevor
afferrarle saldamente la caviglia . Si dimenò in preda al disgusto , notando
poco dopo una figura informe avvicinarsi traballante a lei . E dalle ardenti
fiamme comparve il corpo squartato del vampiro , per metà in preda alle fiamme .
In preda al panico con l’aiuto delle mani tentò di scappare invano da
quell’orrenda figura che minacciosamente le si avvicinava . <
Tu……pagherai…..>urlò terrorizzata quando vide il volto sfigurato chinarsi su
di lei . Ma una mano uscita dalle fiamme afferrò rudemente ciò che restava del
vampiro per i crini biondi , gettandolo con furia contro le fiamme . Sentì
improvvisamente due braccia d’acciaio avvolgerla , riparandola da quel calore
che sembrava volerla soffocare . E il vento gelido cominciò a sferzarle
violentemente il viso quando si accorse che qualcuno la stava portando via da
quell’inferno . Socchiuse leggermente gli occhi doloranti , riuscendo a scorgere
attraverso le lacrime i lineamenti affilati di un volto a dir poco familiare
.< Edward > il suo sussurro ricevette in risposta un piccolo bisbiglio che
fece fatica a capire , ma ormai tutto ciò non aveva importanza . Il suo angelo
la stava salvando , la stava portando al sicuro . Non sarebbe morta . Non
l’avrebbe abbandonato . Sorrise felice , stringendosi contro quel corpo duro
come il marmo . E poi si sentì leggera , quasi come se stessero volando . Prima
che qualcosa di gelido la inghiottisse e i suoi occhi vedessero come ultima cosa
le placide onde del mare.
< Ta Tatata ta tatata > fu quella dolce cantilena che
qualcuno sembrava canticchiare a
farle riaprire le palpebre stanche . Confusa sbattè più volte gli occhi
dorati , riuscendo a riconoscere nell’iniziale turbamento i contorni della
camera di Edward . Balzò sul letto , sentendosi stranamente impedita nei
movimenti . E non appena chinò il capo vide un sontuoso abito bianco nascondere
le lunghe gambe affusolate . Stranita scese lentamente dal letto di Edward ,
osservando curiosa la solitudine che la circondava . Dov’erano Jacob , i
licantropi , Trevor e i cuccioli? Avanzò goffamente verso uno specchio che non
aveva mai visto , scorgendo all’interno un immagine che la lasciò esterrefatta .
I lunghi capelli neri acconciati in bellissimi boccoli ornati di deliziosi
boccioli di rose bianche , mentre
il suo corpo era avvolto dal suo abito da…….sposa . Spalancò sorpresa gli occhi
ambrati , voltandosi più volte davanti allo specchio , curiosa di sapere il
perché di quell’abito .Così , vestita come una bellissima bambola pronta per il
matrimonio , scese tremante gli
scalini della casa , notando l’inquietante silenzio che regnava nella villa .
< Alice ? Rosalie ? Esme ? > girò tutta la casa nella speranza di
incrociare qualcuno dei Cullen , ma stranamente nessuno di loro rispondeva al
suo richiamo . < Edward ? > ormai presa dal panico , chiamò il nome di
colui che cercava con tanto affanno , ma nemmeno questa volta le giunse alcuna
risposta . Vagarono inquieti gli occhi lucidi per la casa , finchè non notò una
familiare chioma corvina scomparire oltre la porta che dava al giardino , assieme all’incantevole voce della
piccola Alice che sembrava intonare la marcia nuziale . Con piccoli passi di danza ,
giunse timorosa di fronte alla porta incriminata . Sentendo un groppo alla gola
per quella situazione così familiare . La stessa che visse 50 anni fa e che la
costrinse a gettarsi dal quel dirupo . Così , terrorizzata da quei pensieri si
ritrasse come scottata da quel semplice pomello di ottone ora simile alle fauci
acuminate di un serpente . Ma questa volta fu un'altra voce a farla rabbrividire
, la voce di quell’angelo dai capelli ramati che ora a sua volta intonava la
marcia nuziale . E lei, avvinta da quel canto divino , facendosi coraggio , aprì
di scatto la porta , rimanendo abbagliata da ciò che le si presentò davanti .
Immobile , bella
come un sogno , sostava la sua
futura moglie sotto il portico di casa . Le sinuose e
accattivanti forme strette nel
maestoso corpetto che mostrava il seno fiorente . Mentre le gambe snelle e
affusolate erano celate dietro un
lungo manto di seta bianca , che
fomentava il desiderio di fuggire con lei lontano , per la farla sua ancora e
ancora . E quel volto da bambola che anni addietro lo ammaliò , lo rese
schiavo di quella piccola dea della notte che ora , con gli occhi d’oro sbarrati
per la sorpresa lo osservava , quasi non credesse a ciò che vedeva . Sentì la
risata di Alice scaldargli il cuore
quando entrambi videro la piccola e
deliziosa vampira avanzare a braccetto con Aro . Mentre il viso pallido di Bella
, ancora sconvolto , si muoveva confusamente intorno a sé . Ringraziò con lo
sguardo il millenario vampiro , prendendo la piccola mano fata di Isabella tra
le sue , per condurla così verso il piccolo altare . E le parole del prete
riempirono il silenzio del giardino , mentre i suoi occhi si addolcivano sempre
di più ad ogni espressione di sorpresa e stupore che affiorava sul volto di
Bella . Trattenne una risata quando la vide chinarsi verso di lui , nel
tentativo di parlargli a bassa voce . < Edward cosa succede ? Dove sono
Trevor , e i neonati ? Per caso è stato solo un sogno io non …. > in silenzio
le prese il volto tra le grandi mani pallide , chinandosi a sua volta verso
quelle labbra che tremule tentavano di emettere parole di senso compiuto . <
Va tutto bene Bella , è tutto finito . Trevor è morto , così come i neonati .
Non è un sogno , oggi diverrai finalmente mia moglie , mia bellissima Isabella > e quegli
occhi ambrati , da prima sbigottiti si addolcirono , mentre un sorriso di pura
gioia curvava le carnose labbra che
ora avrebbe tanto voluto divorare . < vuoi tu , Edward Cullen , sposare la qui presente Isabella Marie
Swan , per amarla e onorarla finchè morti non vi separi ? > < Lo voglio
> sfoderò il suo sorriso sghembo quando a sua volta la sua unica ragione di
vita acconsentì alla promessa che li avrebbe uniti per l’eternità . < Vi
dichiaro marito e moglie . Bene ora
puoi baciare la…..> addolcì lo sguardo quando Bella , alzandosi sulle punte
dei piedi lo baciò con passione , facendo arrossire il prete che imbarazzato
chinò il capo a quel gesto così inusuale . L’avvolse amorevolmente tra le braccia
muscolose , carezzandole la schiena scoperta con lunghe carezze . < Non te ne
andrai più vero > raccolse intenerito una piccola lacrima fuggita da quegli
occhi caramellati , sorridendo felice per quel roseo futuro che lo avrebbe visto
per sempre accanto di quella splendida creatura . < Mai . Sarai mia per
l’eternità signora Cullen > . E presala per la vita la alzò in aria , godendo
del candido sorriso che sua moglie ora gli rivolgeva . Prima che ritornasse
repentinamente tra le sue braccia per scambiarsi un altro bacio ricolmo d’amore
.
Volò il bouquet
di rose bianche sulle teste dei vampiri .
Prontamente afferrato dalla bellissima Rosalie , che ghignante , osservava Emmet con un espressione
tutt’altro che benevola . Risuonarono le risate degli invitati quando videro un
massiccio ragazzo dai boccoli neri tentare di afferrare per il colletto della
candida camicia un bellissimo ragazzo dai crini ramati per scuoterlo con forza
come un tamburo . Mentre un petalo di rosa pallida , strappata dolcemente dalla
criniera di quella venere dagli occhi ambrati , volteggiava nel cielo azzurro , compiendo
miglia e miglia . Fino a deporsi su una piccola lapide , al cui centro
troneggiava la foto di una bella ragazza dai grandi occhi scuri , la stessa che
dopo 50 anni sposò l’uomo della sua vita . E che visse per l’eternità accanto
a quel vampiro , quel ragazzo ,
quel dio che l’amo disperatamente per sempre , fino alla fine dei tempi
.
The end
RINGRAZIAMENTI :
BENE RAGAZZE MIE , DATO CHE L’INFLUENZA
MI HA RESO COME DIRE DELIRANTE , E NON AVENDO MOLTI COMPITI CON MIA GRANDE
SORPRESA SONO RIUSCITA FINALMENTE A POSTARE L’ULTIMO CAPITOLO DI QUESTA STORIA .
BENE RINGRAZIO TUTTE COLORO CHE MI HANNO SOSTENUTA E CHE MI HANNO AIUTATO A CONTINUARE
QUESTA FIC , LA
QUALE è STATA UNA DELLE MIE PRIMISSIME . SPERO CON TUTTO IL
CUORE CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E CHE QUESTA FINE SIA BELLA COME
LO è STATA PER ME . Infondo VE LO
AVEVO DETTO CHE SI SAREBBE CONCLUSA NEL MIGLIORE DEI MODI . NON AVENDO IL TEMPO
MATERIALE PER RINGRAZIARVI UNA AD UNA MANDO A TUTTE LE LETTRICI E SPECIALMENTE A
COLORO CHE HANNO COMMENTATO UN BACIO GRANDISSIMO E UN RINGRAZIAMENTO CHE PARTE
DAL CUORE . DAVVERO SIETE STATE UNICHE , CON I VOSTRI CONSIGLI SONO MIGLIORATA ,
E QUESTO L’HO NOTATO PERSINO IO . XD BENE SN EMOZIONATISSIMA perché è
LA PRIMA FIC CHE RIESCO A
FINIRE , MENTRE PER LE ALTRE CI VORRà ANCORA UN Po’ DI TEMPO . VI RINGRAZIO DAL
Più PROFONDO DEL CUORE VI VOGLIO BENE BACI BACI ALLA PROX STORIA
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
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