Anime unite da catene invisibili

di Hagne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cerco di odiarti ***
Capitolo 2: *** Scomparsa nel nulla ***
Capitolo 3: *** Tra le grinfie del diavolo ***
Capitolo 4: *** Chiusi nell'oblio ***
Capitolo 5: *** Cosa sono? ***
Capitolo 6: *** Ti amo, qualsiasi cosa tu sia diventata ***
Capitolo 7: *** Non è ancora finita... ***
Capitolo 8: *** Finalmente a casa ***
Capitolo 9: *** Perchè mi fissate ? ***
Capitolo 10: *** Incomprensioni ***
Capitolo 11: *** Promessa di matrimonio ***
Capitolo 12: *** L'incubo divenuto realtà ***
Capitolo 13: *** IL MIO NOME SIGNOR CULLEN è ISABEL ***
Capitolo 14: *** UNA NUOVA POSSIBILITà ***
Capitolo 15: *** MA........TI AMO ***
Capitolo 16: *** SOGNO O SON DESTO .... L'INCUBO è TORNATO ***
Capitolo 17: *** OCCHI VERMIGLI ***
Capitolo 18: *** THE END ***



Capitolo 1
*** Cerco di odiarti ***


Le lacrime scendevano irrefrenabili dagli occhi scuri di Bella, il volto nascosto tra le braccia nel tentativo di soffocare invano i singhiozzi che le stavano squassando il petto. Lenti e invisibili cadevano i pezzi del suo cuore distrutto, raso al suolo da quella misera parola.
Addio.
Sentì la sua anima tormentata chiedere pietà per il dolore atroce che sembrava averla portata all’inferno.
Alzò lo sguardo, puntandolo sulla luna piena alta nel cielo. Lui, il suo angelo, l’aveva abbandonata.

Senza motivazione, senza spiegazioni, solo con quella parola detta con un tono freddo, distaccato, come se di lei non gliene importasse minimamente.
Erano ormai passati due mesi dalla partenza di Edward e da quel giorno Bella aveva perso la voglia di vivere.
Aveva dolorosamente compreso che quel vampiro non l’aveva mai amata.
 L’aveva usata per movimentare la sua eternità annoiata, giocando con il suo cuore a suo piacimento, ammaliandola con quegli sguardi colmi d’amore che sempre le rivolgeva. Tutte menzogne, bugie.

E dopo quei mesi d’agonia, Bella decise di cancellare l’immagine di quel ragazzo che era entrato con prepotenza nella sua vita donandole sogni d’amore e felicità, e che con altrettanta prepotenza l’aveva abbandonata con il suo dolore  e le sue lacrime.
Si alzò, aprendo la finestra della sua stanza con un gesto rabbioso, sentendo il vento gelido accarezzarle la pelle.
 E per un secondo nella sua mente il vento venne sostituito da due grandi mani bianche e fredde.

Scosse la testa sentendo il suo cuore sanguinare.
La sua anima, seppur ferita, si rimise in piedi, così come raccolse con lentezza ciò che rimaneva del suo cuore.
 E da angelo Edward Cullen per lei diventò demone crudele.

Così, con la forza dei disperati, strinse gli occhi scuri, gridando con tutta la rabbia repressa ciò che sentiva per lui.
 Non più amore, ma odio, un odio talmente profondo da impiantarsi nel suo cuore offuscando il suo amore per lui.

< Ti odio Edward Cullen > da quella voce trasparì furia, rabbia, dolore, tristezza, risentimento e odio per la persona che le aveva catturato il cuore e che ormai non poteva più riprendere.


°°°


Due occhi color topazio si aprirono di scatto nelle tenebre.
 Un bellissimo ragazzo di circa diciotto anni alzò il volto al manto celeste offuscato da alcuni alberi. E di nuovo sentì strisciare come un serpente dentro di lui un dolore pressante che sembrava volerlo uccidere.

Avrebbe preferito morire piuttosto che sopportare quel dolore che albergava nel suo cuore ormai morto da tempo.
La leggera brezza scosse i capelli rossicci del ragazzo, Bella, mentre il suo sussurro fu accompagnato da un fischio del vento come se volesse portare via quel nome. Edward Cullen si prese la testa tra le mani maledicendo quell’amore profondo che continuava a corrodergli il cuore.
Aveva passato tutta l’eternità in solitudine, seguito solo dal vento gelido, ma quando aveva visto lei gli era sembrato di rivivere.
La prima volta che la vide sentì come se il suo cuore fosse tornato a battere.
Si alzò in piedi guardandosi intorno.
Lo circondava solo una folta vegetazione, niente di più, era solo, solo per sempre.
Gli occhi color topazio, straziati, si posarono su un punto lontano, e proprio lì intravide una figura nascosta all’ombra di un grande albero.

Spinto da una forza a lui sconosciuta si mise a correre velocemente e in meno di un secondo si ritrovò di fronte a quella figura.
Fu come se il suo corpo prendesse fuoco quando gli apparve davanti la figura di Bella.
 I lunghi capelli castani scuri mossi dal soffio leggero del vento, le labbra rosse e carnose curvate in un dolce sorriso, la pelle lattea e quei due magnifici occhi scuri, pozzi senza fondo dove si era perso troppe volte.

Il corpo snello avvolto in un leggero vestito bianco mosso dal vento, sembrava un angelo, il suo angelo.
Alzò una mano piangendo lacrime invisibili.
Bella, la ragazza gli sorrise più apertamente finchè non vide un braccio avvolgerle la vita e dall’ombra uscire Jacob Black, un sorriso cattivo sulle labbra.
< Mi dispiace freddo ma lei è mia ora > quella parole mandarono su tutte le furie Edward che si scagliò su di lui colpendolo con un pugno.
L’albero cadde a terra rotto dal colpo del vampiro, era solo un sogno.
Si portò la mano intatta tra i capelli, urlando di dolore per ciò che stava passando.
È colpa tua, sei tu che l’hai lasciata andare, una vocina velenosa continuava a rimbombargli nella testa.
È per il suo bene, il sussurro di Edward risuonò per l’immensa foresta come un tuono.
Era per il suo bene, lui era un mostro e poteva farle del male.
Cercò di convincersi di questo ma più ci pensava, e più si accorgeva di quanto le sue convinzioni andassero lentamente sfaldandosi.
Si mise a correre senza meta continuando ad urlare tutto il suo dolore, così come Bella dalla sua finestra urlava il suo.
Le urla di due persone legate da un amore immortale da cui nessuno dei due poteva sfuggire.
E per quanto entrambi cercassero di odiarsi a vicenda, sapevano in fondo al loro cuore che erano tutte bugie.
 Era come un castello di carta che a un solo soffio di vento sarebbero crollato.

Un muro di falsità per coprire una verità troppo dolorosa da accettare.
Questo era ciò che cercavano di fare, ma nessuno dei due sapeva ciò che stava per accadere.
Perché c ‘era qualcuno che nell’ombra bramava un' anima.
Una creatura oscura progettava nell’ombra il rapimento di colei alla quale apparteneva quell’anima così battagliera e potente.
L’anima di colei che quella sera decise di rinnegare quell’amore maledetto.








Continua...
Ciao ho pensato di fare una fanfiction su questa coppia perchè l'adoro, spero che siate interessati alla trama! Vi assicuro che ce ne saranno delle belle e che ci saranno molti capitoli e colpi di scena. Spero che mi lasciate dei commenti, affinchè io la posa continuare, e che vi piaccia.
Vi avviso che sono per gli Happy Ending perciò spero che piacciano anche a voi.
Vi ringrazio in anticipo, baci baci Gold Eyes

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Capitolo 2
*** Scomparsa nel nulla ***


Bella sentì qualcosa di freddo toccarle la guancia.
Riaprì gli occhi, assonnata, stupendosi di trovarsi davanti un paesaggio invernale.
Si guardò confusamente intorno, accorgendosi con rammarico di essersi addormentata con il volto sul davanzale.
Si alzò sentendo tutti i muscoli indolenziti.
Bene si disse, quale modo migliore di cominciare la giornata?
Guardò la sua stanza con attenzione, e solo quando posò lo sguardo sulla sveglia vicino al letto si accorse di che ore fossero . Le 7.45?
Si mise a correre verso la porta quando la sua proverbiale goffaggine la fece inciampare nel suo zaino, facendola cadere inevitabilmente per terra.
Rimase distesa non trovando la forza di rialzarsi, lasciando così che la mente tornasse alla sera precedente, alla decisione che aveva deciso di prendere.
< Edward > quel nome uscì inconsapevolmente dalle sue labbra.
Battè rabbiosamente un pugno sul pavimento.
Stupida !
Doveva smettere di pensarlo, non sarebbe più tornato e lei doveva farsene una ragione.
La porta si aprì d'improvviso, lasciando intravedere la figura di Charlie, sorpreso di vedere la figlia distesa sul pavimento a parlare da sola.
Intimorito fece un passo avanti, cercando di richiamarla < Bells , che stai facendo ? >.
Solo allora Bella, rossa di vergogna, si accorse del padre.
Sospirò, chiudendo gli occhi con forza prima di parlare < Sto facendo Yoga >.
Charlie aggrottò le folte sopracciglia, guardando un' ultima volta il viso arrossato della figlia prima di uscire borbottando tra sé e sé < I giovani d’oggi e cos’ è questo yoga , sarà un cantante….>, chiudendosi la porta alle spalle.
Rimasta sola, Bella decise di vestirsi per andare a scuola e cercando di fare meno danni possibili entrò in bagno facendosi una doccia rilassante.
Sotto il caldo getto d’acqua lasciò che tutti i brutti pensieri scivolassero via così come l’acqua su di lei.
Si vestì in tutta fretta, salutando con un gesto della mano Charlie prima di uscire di corsa da casa, e quando affondò i piedi in qualcosa di particolarmente freddo si accorse dell’intero paesaggio coperto dalla neve.
< Oh no> sbottò .
Sconsolata salì sul suo pick-up, pensando a quello che si sarebbe verificato oggi a scuola, battaglia di palle di neve! Che emozione!

Quando scese dalla macchina per correre in classe sentì una strana sensazione impossessarsi di lei.
Si sentiva come osservata.
Si voltò, guardandosi intorno circospetta, finchè non la colse un brivido lungo la schiena, e non era certo per il freddo.
Corse verso l’entrata della scuola richiamando Jessica ad alta voce, entrando in fretta e furia nell’edificio.
Percorse i corridoi, ansiosa, sentendo quella sensazione farsi sempre più forte. Incontrò molti sguardi maschili sorridenti, come ormai accadeva da tempo, ed entrò in classe sedendosi all’ultimo banco e poggiando il capo sulle braccia.
Chiuse gli occhi cercando di calmarsi e di convincersi che non stava succedendo niente, che era una sua impressione e che …< Bella >.
Sobbalzò trovandosi davanti un Mike piuttosto sorpreso.
 Si portò una mano sugli occhi sentendo la testa girare < stai bene ?> .

La voce preoccupata di Mike la riportò alla realtà.
Con un sorriso forzato si alzò in piedi per poi sentire degli strani cerchi alla testa e cadere per terra, vedendo come ultima cosa il volto preoccupato del suo compagno.


°°°



< Edward? > 
Il vampiro, sentendo la voce di sua sorella Alice sparì via uscendo nuovamente fuori di casa verso la radura lì vicino.
Appena Alice mise piede in cucina si rattristò notando l’assenza del fratello, così si voltò trovando Carslie, il volto pallido leggermente cupo.
< Dobbiamo fare qualcosa o morirà di fame > .
 Entrambi i vampiri guardarono preoccupati dalla finestra la figura di Edward scomparire tra le fronde degli alberi.



°°°



Un silenzio inquietante popolava la foresta, nemmeno un rumore ad interrompere quella tortura.
Il vampiro, sorpassando l’albero che l’altra sera aveva buttato giù si sedette su un tronco lì vicino, notando la neve che copriva la radura.
Mille pensieri gli occuparono la mente, tutti incentrati su una bella ragazza dai lunghi capelli castani.
Si toccò le evidenti occhiaie violacee sotto gli occhi. Non mangiava da settimane, e strano ma vero non aveva sete.
Continuò a guardare la neve immaginando ciò che Bella stesse facendo, attenta a schivare le palle di neve che Mike le lanciava, o a stare chiusa in mensa a mangiare con Maria, o a ricevere una pallonata in testa da qualche compagno.
A quel pensiero sorrise.
Non pensava certo che si trovasse in infermeria.




°°°





Quando Bella riuscì ad aprire gli occhi notò per prima cosa il soffitto bianchissimo e un forte odore di pulito.
Cercò di alzarsi ma una mano calda le prese un braccio facendola ricadere sul letto .
 La vista era opaca, ma riuscì ad intravedere il bel viso di Mike ancora abbastanza preoccupato.
 Sospirò pesantemente, accorgendosi solo ora di trovarsi in infermeria, ma perché?

< Cosa ci faccio qui? > 
Sentì il materasso piegarsi sotto il peso del suo compagno e qualcosa di caldo accarezzarle la testa.
< Sei svenuta, l’infermiera ha detto che forse non hai dormito molto la sera precedente >
Bene, era svenuta perché aveva pensato ad Edward, un motivo in più per cercare di odiarlo.
Bè, non le andava proprio di restare tutta la giornata coricata su quel letto, doveva distrarsi !
Si alzò, evitando con delicatezza le attenzioni morbose di Mike.
Si rimise in piedi sistemandosi meglio il maglione rosso che indossava.
< Bella dovresti coricarti > < Non preoccuparti Mike sono in gran forma, forse ero troppo stanca, ma ora mi sono ripresa. Andiamo? >.
Il compagno le sorrise titubante, pronto a prenderla nel caso di un altro svenimento, ma ciò non sarebbe successo si ripromise la ragazza.
Bella aveva cominciato ad odiare il modo in cui le persone la trattavano.
Come una bambola di cristallo, e di questo si sbagliavano di grosso.
Nei corridoi Bella notò confusa il silenzio che vi regnava, come se non ci fosse nessuno in quella scuola.
Si voltò verso Mike che aveva un bel sorriso sul volto, allarme rosso !
Qualcosa le diceva che era stata lasciata all’oscuro di qualcosa, specialmente quando si accorse che tra le braccia il suo compagno c'era il suo cappotto.
< Dove stiamo andando? >
Mike non parlò, portandola fuori nel giardino e mettendole sulle spalle il suo giubbotto bianco.
Spalancò gli occhi notando tutta la sua classe intenta a giocare a palle di neve.
Ma che ci facevano tutti fuori ?
Era ora di lezione !
Vide Maria correrle incontro e abbracciarla forte.
< O bella ci hai fatto preoccupare tutti, sei sicura di star bene ? > 
Annuì d’istinto notando un ragazzo della sua classe con una video camera in mano mentre filmava i compagni giocare.
O no no no no no no!
< Maria ma perché quello sta usando una video camera ? >
L’amica sorrise prendendola per mano, e dopo averla aiutata ad indossare il giubbotto si diresse verso i compagni agitando la mano.
Tutti gli sguardi si posarono dolci su di lei, specialmente quello di Jessica.
Forse avevano capito il motivo del mio svenimento.
Bella si fermò trascinando con lei anche l’amica.
Odiava essere un libro aperto per chiunque.
Tranne che per lui.
Quella vocina la fece infuriare e prendendo un po’ di neve tra le mani la lanciò contro un albero.
Maria le strinse la mano cercando di confortala, capendo ciò che stava provando.
In risposta Bella sorrise decidendo almeno quella volta di giocare a palle di neve con gli altri.
Così, sorprendendo tutti e se stessa, fece un palla di neve tirandola contro il povero Mike  dal cui sguardo la ragazza capì che si era cercata la guerra.
La risata di Mike risuonò per il cortile così come quello dei suoi compagni, indovinate perché ?
Risposta più ovvia non c’era.
Era scivolata per terra finendo distesa sulla neve.
Imbarazzata, divenne rossa dalla vergogna cercando di rimettersi in piedi, ma per quanto tentasse non vi riusciva.
Con orrore notò il suo compagno con la video camera avvicinarsi di corsa verso di lei per riprenderla.
No! Non poteva essere ripresa !
Fece leva sulle mani per alzarsi, ma era troppo tardi, l’obbiettivo era puntato su di lei.
Rimase seduta voltando lo sguardo arrossato verso la telecamera e sorridendo al compagno, fece una linguaccia che fece scoppiare a ridere gli amici e così anche lei.

Continuarono a giocare insieme e per la prima volta Bella dopo quei dolorosi mesi riuscì a ridere con sincerità.
Non prese nemmeno a schiaffi il povero Mike che la prese in braccio.
Si stava divertendo, ma comunque il pensiero di Edwrd continuava a tormentarla.
 Salutò la telecamera con sorrisi e baci quando sentì quella strana sensazione ritornare a tormentarle la mente.

Si voltò, sentendo qualcuno invocare il suo nome, una voce sconosciuta.
Si avvicinò al punto in cui sentiva provenire quel suono.
Mike e i compagni la guardarono straniti dirigersi dietro la scuola, quando tutti videro due braccia bianche afferrarla e scomparire con Bella che urlava di terrore facendo cadere a terra la video camera del compagno che accorse seguito dai compagni ad aiutarla.
Ma quando giunsero nel punto in cui avevano sentito l’urlo, trovarono solo il suo giubbotto e di lei nessuna traccia.
Ignaro di ciò che stava accadendo alla sua Bella, Edward continuava a rimuginare sui ricordi del passato nei quali lei era la protagonista, non sapendo che ben presto sarebbe corso disperato alla ricerca di colei che priva di coscienza veniva portata via lontano da suo padre e da lui.
 Rapita da colui il quale voleva placare la sete che aveva di lei.


 

 
Continua...

Dedico questo capitolo a Ciccio Dè, un bacione! E ringrazio anche ROoCullen e Black Angel! Spero che anche questocapitolo via piaccia.
Ci vediamo alla prossima e commentate numerose
Kiss Gold Eyes
 

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Capitolo 3
*** Tra le grinfie del diavolo ***



 

Un forte dolore alla testa riportò Bella alla realtà.
Aprì lentamente gli occhi, sentendosi avvolta da qualcosa di gelido.
Cercò di mettere a fuoco ciò che le stava davanti e rimase sorpresa di trovare un bellissimo ragazzo dalla pelle pallidissima con corti capelli biondo grano e due magnifici occhi color caramello stringerla tra le braccia.
Un vampiro.
Allarmata si guardò intorno, ancora frastornata dal forte dolore alla testa.
Tentò di trovare con lo sguardo i suoi compagni ma quando notò gli alti abeti e un paesaggio a lei sconosciuto fu percossa da brividi di paura.
Si mosse sentendo però le braccia d’acciaio del ragazzo stringersi con più forza intorno alla sua vita, bloccandole ogni movimento.
Lo fissò ancora intontita negli occhi, rimanendo indifferente alla bellezza del ragazzo  e a quegli occhi magnetici.
Che cosa voleva un vampiro da lei ?
Socchiuse gli occhi scuri, guardandolo senza la benché minima paura.
< Chi sei ? > .
Il vampiro ghignò, accarezzandole la guancia con le nocche bianchissime.
< Piccola umana non hai paura di me ? >
Sfoderò i lucenti canini, ma Bella non fece una piega.
Priva di forze non provò nemmeno a liberarsi dalle braccia di quel diavolo mascherato da angelo.
< Perché dovrei avere paura ? >
Il vampiro fu come compiaciuto dal comportamento di lei, infatti sorrise lasciandola libera e mettendosi di fronte a lei.
Notò il corpo perfetto del ragazzo nascosto da un maglione nero e dei pantaloni bianchi.
Sembrava un ragazzo comune all’apparenza, ma quella bellezza così sublime era ultraterrena. Era troppo perfetto per poter essere reale.
Si appoggiò al tronco di un albero cercando di non perdere l’equilibrio.
Lo vide inchinarsi di fronte a lei sfoderando un sorriso seducente.
< Mi scuso per la mia maleducazione, mi chiamo Cristopher mia dolce Bella >
Come faceva a sapere il suo nome?
Si guardò intorno, cercando di trovare una via fuga, ma davanti a lei si estendevano una moltitudine immensa di alberi, nient’altro.
Bene, poteva nascondersi, o almeno poteva provarci.
Si voltò verso Cristopher, notando lo sguardo calmo del vampiro, troppo calmo. Che avesse qualche potere speciale ?
Bè, non gliene importava un granchè in quel momento.
Così, con uno scatto improvviso si mise a correre schivando alcuni rami sporgenti.
Si voltò indietro per vedere cosa stesse facendo il vampiro, quando notò la sua assenza.
Accidenti !
Aumentò l’andatura, guardando di fronte a sé con determinazione.
Che cosa voleva quel vampiro da lei ? Perché attirava sempre quegli esseri ?
Oltrepassò un tronco caduto con difficoltà, portandosi le braccia davanti al viso come protezione, ma quando riaprì gli occhi si ritrovò avvolta nuovamente dalle braccia del vampiro che le tappò la bocca abbracciandola stretta.
Cristopher rise del coraggio della ragazza, le sfiorò con le labbra fredde la guancia pallida facendola fremere.
< Ho passato secoli a cercare un anima come la tua, ed ora che ti ho trovata ti farò mia per l’eternità > 
Terrorizzata per quello che aveva intenzione di fare cercò di divincolarsi dalla sua presa, sentendo le lacrime uscire prepotentemente dai suoi occhi ora lucidi.
Disperata urlò con la mano di lui premuta sulle sue labbra, ma per sua sfortuna ne uscì solo un rantolo incomprensibile.
No,  non poteva essere morsa. Non voleva essere morsa. Non da lui !
Cercò di allontanarlo con le braccia, ma la stretta del vampiro era ferrea, non aveva via di scampo.
Pregò con tutta se stessa di stare solo sognando, ma quando sentì qualcosa di acuminato perforarle il collo urlò con tutta l’anima un nome che rimbombò per l’intera radura spegnendosi in un secondo.



°°°







Che cosa era stato ?
Edward si alzò fulmineo, guardandosi attorno preoccupato.
Aveva sentito la sua voce chiamarlo, non poteva essersi sbagliato.
Bella lo aveva chiamato, ne era più che sicuro.
Doveva chiederne conferma ad Alice.
 Uscì di fretta dalla foresta, spalancando la porta della sua nuova casa per cercare con lo sguardo la sorella.

< Alice! > 
La ragazza comparve da dietro una porta e quando vide lo sguardo terrorizzato del fratello si catapultò verso di lui, sorreggendolo prima che cadesse.
< Edward cos’hai ? > 
Il vampiro non riusciva nemmeno a parlare, tutti quei giorni senza cibo cominciavano a farsi sentire.
Strinse la mano della sorella con forza, fissandola negli occhi che tutto vedevano.
< È successo qualcosa a Bella! Dobbiamo andare a cercarla > 
Alice strabuzzò gli occhi alle parole del fratello.
Stava delirando!
Lo alzò senza il minimo sforzo, trascinandolo sul divano poco distante dove lo distese, inginocchiandosi di fianco a lui.
< Edward stai delirando, non è successo niente a Bella, altrimenti l’avrei vista. Ti prego mangia qualcosa, non puoi continuare, così morirai di sete !>
Il vampiro però non ascoltava le suppliche della sorella.
Nella testa sentiva rimbombare incessante l’urlo disperato di Bella,così struggente da perforagli come una lama il cuore già morto.
No, non era una allucinazione, lei lo stava chiamando.
Aveva fatto un errore madornale ad abbandonarla perché così aveva smesso di vivere, o almeno di avere qualcosa per cui continuare quell’assurda eternità.
Perché era stato così stupido ? Perché l’aveva abbandonata ?
Doveva tornare da lei, subito.
Cercò di alzarsi ma sentì due forti braccia farlo ricadere sul divano.
Aprì gli occhi, trovando Emmet, il volto congestionato dalla rabbia.
< Dove hai intenzione di andare ? > .
Tutta la famiglia Cullen si riunì attorno ad Edward che continuava ad invocare il nome di Bella.
Nessuno gli diede ascolto, pensavano fosse solo un' allucinazione, e non sapevano quanto si sbagliassero.
Perché mentre Carslie addormentava con la forza il vampiro in un sonno senza incubi, molto lontano piccole gocce di sangue stavano macchiando il manto bianco della neve.
 

 

°°°








Non sarebbe venuto, lui non sarebbe venuto mai più.
Cristopher la teneva tra le braccia, stringendola a sé mentre continuava a succhiarle il sangue con un desiderio crescente.
Bella continuava a versare lacrime sentendo la vita abbandonarla lentamente.
Nessuno poteva aiutarla ormai, nemmeno lui.
L’immagine di Edward occupò prepotente la sua mente, scaldandole il cuore.
No, non voleva diventare vampiro, non così, non da lui.
Non voleva perdere il calore che quell’angelo dai capelli ramati adorava.
Non voleva che il suo cuore smettesse di battere.
Non voleva diventare fredda, gelida.
Lei si ribellava, la sua anima si ribellava.
Sentì qualcosa spingerla a opporsi a quel destino a cui non voleva dar retta.
Non voleva diventare un essere che uccideva le persone per berne il sangue.
Strinse tra le mani il maglione del ragazzo spostandolo da sé.
Non avrebbe permesso nulla del genere.
Cercò di allontanarlo e si stupì di vederlo sbattere violentemente contro un albero. Cosa era successo ? Cosa aveva fatto ?
Ora però non aveva importanza, aveva la possibilità di scappare.
Si voltò pronta a correre quando sentì qualcosa stringerle il polso.
Si voltò furiosa, trovando il bellissimo volto di Cristopher completamente trasformato in una maschera di follia.
Il vampiro si leccò il labbro inferiore sporco ancora del sangue di Bella.
< Dove credi di andare ? Sei troppo preziosa. Voglio la tua anima, diventerai mia, non puoi fare altrimenti > 
Uno strano fuoco scoppiò dentro di lei d'improvviso.
No. Non sarebbe diventata così.
< Non osare toccarmi hai capito ! > il suo urlo si trasformò in una massa invisibile che si scagliò sul vampiro spedendolo per terra.
Bella strinse gli occhi furiosa.
Non sarebbe diventata così, a costo di togliersi la vita.
Fissò un ultima volta Cristopher, mettendosi a correre il più veloce possibile per allontanarsi dal vampiro il quale, rimessosi in piedi, fissò possessivo la figura di Bella scomparire tra gli alberi.
Aveva risvegliato qualcosa dentro di lei, l’anima che tanto bramava.
 Un' anima così potente e forte da non poter essere neanche sfiorata da uno sguardo senza restarne schiacciati.

Bella correva veloce tra gli alberi, sorprendendosi della sua agilità, forse il veleno stava cominciando a fare il suo effetto. Si stava trasformando.
No. Doveva uccidersi, era l’unica soluzione possibile.
Si portò una mano al collo sentendo il dolore farsi più acuto.
Sbucò fuori dalla foresta, trovando davanti a sé una piccola cittadina.
No. Non poteva andare lì, c’erano umani, poteva far loro del male.
Fece un passo indietro, ma le forze cominciarono a mancarle.
Si accasciò a terra mentre sentiva il sangue spargersi sulla neve con le sue lacrime.
Sia Edward che Bella chiusero gli occhi nello stesso momento con il pensiero dell’altro in mente.
 E mentre il vampiro veniva circondato dalle tenebre, Bella cadeva in un baratro profondo,  oscuro,
dove tutto per lei sarebbe cambiato, o almeno così pensava.
 



Continua...

Ringrazio tutti quelli che stanno leggendo questa fanfiction, anche quelli che nn lasciano commenti. Spero che anche questo capitolo vi piaccia! Commentate mi raccomando!
Al prossimo capitolo
Baci  Gold Eyes


 

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Capitolo 4
*** Chiusi nell'oblio ***



 
L’ oscurità regnava sovrana nella mente di Bella, sottoposta a continui dolori a causa del veleno che continuava a circolare nel suo corpo.
Non riusciva a trovare nessun sollievo, al contrario, sentiva il dolore farsi sempre più forte, penetrante.
Perché ? Perché?
Era questa la domanda che la ragazza continuava a rivolgersi.
Perché a lei? Che cosa aveva di tanto speciale da finire sempre in quelle situazioni ? Che cosa voleva dire quel vampiro con la sua anima ?
Cosa volevano tutti da lei?
Cercò di riprendere coscienza ma la sua mente vagava senza una meta precisa, andava alla deriva come una foglia in balia di un forte vento, continuava inesorabilmente a cadere nell’oblio.
Sentiva le forze abbandonarla lentamente e il suo cuore diminuire i battiti.
Il calore che a poco a poco lasciava le sue membra e il fuoco che sembrava ustionarle la pelle.
Quel dolore però per lei era sopportabile, perché aveva patito un’agonia ancora più forte, ma non fisica, bensì mentale, molto più dolorosa della morte stessa.
Perché prima o poi le ferite del corpo si rimarginano, con il tempo si cancellano e di loro non rimane più niente.
Al contrario di quelle del cuore che si cicatrizzano, ma che a un minimo gesto possono riaprirsi bruciando ancora più di prima.
E lei aveva una ferita profonda che continuava ancora a pulsare frenetica e che, ne era sicura, non si sarebbe mai più rimarginata.
Perché quel vampiro dai capelli ramati le aveva diviso il cuore in due portando l’altra metà con sé.
Masochista com’era ripensò al giorno in cui lui se ne era andato senza neanche una spiegazione.
 Immobile, l’aveva fissata con quell’aria di superiorità, lasciandole come unica cosa il dolore e la disperazione.

Ricordava esattamente ciò che era successo, nei minimi particolari.
Si trovavano nella foresta in cui Edward le aveva mostrato il suo aspetto sotto i raggi solari.
 Erano sotto un albero, riparati dal sole battente.

Quel giorno Bella aveva notato già in precedenza che qualcosa non andava, specialmente quando lui le aveva chiesto di andare lì.
Non ne aveva capito il motivo, ma quando si trovò il vampiro davanti, attraverso lo sguardo freddo che le rivolse capì che stava per succedere qualcosa che avrebbe preferito non vivere.
< Cosa è successo ? >
Ricordava la sua voce tremula, e anche l’espressione indifferente del vampiro.
< Me ne vado >
Sentì come se stesse rivivendo una seconda volta quel momento, quando il suo cuore si sbriciolò.
< Cosa ? ma … >
< Addio > 
E poi era sparito dalla sua vita senza neanche lasciarla parlare.
Senza gridargli la sua rabbia.
Senza rinfacciargli la sua vigliaccheria.
Era fuggito.
Era scappato via da lei, perché non l’amava, di questo se ne convinse più avanti.
 Quel giorno il suo cuore smise di battere, ma non per il morso di Edward che tante volte aveva perfino sognato, ma perché il suo povero cuore era stato raso al suolo da una semplice parola b
ruciante come l’inferno che incise a sangue nella sua mente dalla voce d’angelo di quel vampiro.
Il dolore per la ferita aumentò diventando ancora più intenso.
Ciò che si chiedeva con rabbia era come facesse ancora ad amarlo.
Come facesse a desiderarlo con tutta l’anima dopo quello che le aveva fatto.
Era pazza. Era una pazza masochista, niente di più.
Un altro dolore, acuto, la portò ancora più in fondo, conducendola ad un punto da cui non avrebbe più fatto ritorno. Non c’era nulla a cui aggrapparsi ormai, lui l’aveva abbandonata.
Ma c’era una piccola parte di lei, cocciuta, che credeva ancora nel suo ritorno.
E fu proprio questa piccola fiamma di speranza a risvegliare in lei la forza di riprendersi.
Forse non poteva più averlo, ma non per questo doveva arrendersi a quel destino aspettando docile la sua fine.
Non l’avrebbe permesso.
Si aggrappò con tutte le sue forze ai ricordi più belli.
Ripensò a sua madre, a Charlie, a Maria, ai suoi amici, alle persone che le volevano bene e poi a lui.
Lo rivide, bello come un dio greco con il suo sorriso sghembo solo per lei.
No. Non sarebbe finita in fondo, non l’ avrebbe permesso.
Non avrebbe permesso a nessuno di cambiarla.
Così, con la forza dei folli, si arrampicò lentamente in superficie, vedendo una piccola luce farsi sempre più vicina.
Non cederò.
E con questo pensiero un passo alla volta cercò di risalire le scale della sua vita.


°°°









Intanto a Forks la situazione era ormai fuori controllo.
Erano passate due settimane e le ricerche di Bella erano sempre a un punto morto.
 Charlie aveva persino trasmesso tra le città locali la notizia del rapimento di sua figlia perché era ciò che tutti pensavano dalle testimonianze dei compagni che avevano ammesso di aver visto due braccia afferrala.

Diffusero foto e il filmato della sua scomparsa.
La notizia si era sparsa a macchia d’olio per le zone circostanti e la faccenda venne anche menzionata in molti telegiornali, non solo locali.
Il poliziotto ebbe il supporto dei colleghi esteri che intrapresero anche loro le ricerche della ragazza.
Non c’era persona che non sapesse della scomparsa di Bella, a parte una famiglia di nostra conoscenza che rimaneva vigile attorno a un loro componente chiuso in uno sonno senza sogni, o almeno era ciò che loro pensavano.
Perché Edward era sì caduto nelle tenebre, ma a fargli compagnia c’era l’immagine della sua Bella.
Infatti, nelle tenebre in cui era stato rinchiuso, il vampiro vedeva in un angolo luminoso l’immagine di Bella.
Sorridente, bella come non mai, e questo era tutto ciò che gli serviva.
Sorrideva allo sguardo dolce della ragazza che non faceva altro che fissarlo.
Il ragazzo sapeva di stare sognando ma non gli importava, la cosa che gli stava più a cuore era di avere Bella accanto, ma i sogni non durano per sempre.
Ben presto il suo sogno infatti si tramutò in un incubo.
Perché Edward d’un tratto vide Bella chiudere gli occhi e accasciarsi a terra senza un lamento, mentre una pozza di sangue si apriva sotto di lei.
Il vampiro urlò cercando di correrle incontro, ma più si avvicinava, più il corpo di lei si allontanava, buttandolo nella completa disperazione.
Cadde in ginocchio, prendendosi la testa tra le mani, piangendo lacrime invisibili.
 Non c’era pace per lui neanche nei sogni.

Notò la luce allargarsi davanti a lui,  e alzando lo sguardo vide Bella con i capelli impregnati di sangue e un rivolo di quel liquido rosso che le usciva dalle labbra.
 Angosciato, Edward si rialzò correndo verso di lei, e questa volta riuscì ad afferrarle un polso.

Era gelida.
La strinse a sé con disperazione usando tutta la forza che aveva in corpo, sentendo il suo profumo di fiori, il suo odore dissetante.
Rimase immobile con lei tra le braccia, rincuorato dalla sua vicinanza quando sentì la voce di lei.
< Mi hai abbandonato > 
La spostò da sé, fissandola negli occhi scuri, la sua mente già tormentata gridò di dolore per le lacrime che cadevano copiose da quegli occhi tanto amati 
< Io non ti ho lasciato, credevo che saresti stata al sicuro lontana da un mostro come me > 
La figura della ragazza si liberò da lui facendo un passo indietro.
< Sono morta Edward > 
Il vampiro spalancò gli occhi sentendo quelle parole.
No. Non poteva essere.
Cercò di riprenderla, ma le sue mani trapassarono Bella che ora sembrava essere fatta d’aria.
Cercò di afferrarla, ma nuovamente la oltrepassò.
Agonizzante l’abbracciò, e quando chiuse le braccia la sua immagine scomparve via portando via con sé quella luce che lo aveva sostenuto  mentre il vampiro si accasciava a terra lasciando che le tenebre lo inghiottissero completamente .






°°°





All’esterno nessuno capiva ciò che il vampiro stesse provando.
Non traspariva niente dal bel volto addormentato.
Non capivano che stava morendo dentro, che la sua mente stava per essere spazzata via da quel dolore atroce, che era Bella ad averlo tenuto ancora in vita fino a quel momento, che si malediceva per ciò che aveva fatto, per il dolore che aveva causato ad entrambi.
Ma il momento del loro incontro si stava avvicinando.
Infatti  mentre lui si chiudeva nel suo dolore, due ragazzi di circa dodici anni che passeggiavano tranquillamente nel bosco scorsero non lontano dal sentiero che portava alle loro case una figura distesa per terra.
Vi si avvicinarono con timore, e quando videro una ragazza coperta di sangue corsero in città per chiedere aiuto ai genitori mentre Bella , battagliera come non mai, lottava contro la morte per riappropriarsi della sua vita.




Continua...

Ecco un altro capitolo, forse è un pò corto, ma gli altri saranno più lunghi, lo prometto!
Spero che continuiate a leggere questa fic e che lasciate dei commenti, per come dire, invogliarmi a completarla al più presto anche se la strada da fare è ancora molto lunga,
Baci da Gold  Eyes alla prossima commentate

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Capitolo 5
*** Cosa sono? ***


< Edward >
La voce di Alice risvegliò il vampiro dal suo lungo e tenebroso incubo.
Aprì gli occhi, trovando il viso della sorella e di Carslie sfocati davanti al suo sguardo perso.
Sentiva un forte dolore alla testa che non gli dava pace, poi però l’immagine di Bella stesa per terra, morta, riaffiorò nella sua mente, uccidendolo.
< Bella > 
Si alzò di scatto, guardandosi intorno preoccupato.
Doveva correre da lei, era in pericolo, doveva rivederla.
Si voltò, pronto a correre via da quel luogo per poterla riabbracciare, quando sentì la stretta ferrea di Emmet bloccargli un braccio.
< È solo la tua immaginazione , lo vuoi capire ? > 
Edward strinse i denti, sentendo l’irritazione riversarsi dentro di lui come lava incandescente.
< Lasciami >
Il sibilo oscuro accompagnato dal suo ringhio fece indietreggiare Emmet che guardò sorpreso gli occhi ambrati del fratello farsi neri, scuri, maledetti.
< Non sto sognando lo volete capire?>
 Dalla foga del momento scaraventò il divano sul quale poco prima aveva riposato contro il muro, mandandolo in frantumi.
E proprio in quel momento la televisione si accese a causa del segnale inviato dal telecomando sbattuto contro la parete.
Tutti i vampiri si voltarono verso lo schermo al plasma che stava trasmettendo il telegiornale.
< Ancora non sono giunte notizie dell’incresciosa sparizione a Forks > al sentir quel nome Edward ebbe un brutto presentimento. < Le ricerche continuano da tre settimane, ma della giovane Isabella Swan non vi è ancora nessuna traccia >
L’intero schermo fu occupato dalla foto di Bella, e fu in quel momento che Edward sentì il corpo cedere al peso di quella notizia.
Guardò la foto che ritraeva Bella sorridente.
La pelle pallida e bianca come la neve, i lunghi capelli scuri che incorniciavano i lineamenti delicati, i caldi e sorridenti occhi scuri e le labbra rosse e carnose dischiuse in un dolce sorriso.
La disperazione si infranse violenta contro la sua mente già debole, facendolo piegare  in ginocchio.
Era scomparsa. La sua Bella era scomparsa.
Forse, quei sogni che aveva fatto erano il modo della ragazza di mettersi in contatto con lui, e l’urlo che aveva sentito nella foresta forse era reale.
Notò la preoccupazione negli occhi degli altri vampiri, specialmente in quelli di Alice che sembrava sul punto di piangere.
< Vi mostriamo ancora una volta il filmato prima della sua scomparsa > lo schermo diventò nero, per poi sfumare in un bianco soffuso, inquadrando una distesa di neve.
< Bella >
La telecamera traballò, come se colui che filmava la scena stesse correndo, e davanti agli occhi di Edward comparve Bella, seduta sulla neve con una strana espressione sul volto, come irritata.
Poi la vide girarsi e fare la linguaccia al compagno.
Un'altra ondata di dolore si infranse prepotente sul suo cuore, come se volesse buttarlo giù, poi arrivarono al momento prima della sua scomparsa.
Il vampiro notò una sorta di paura splendere negli occhi scuri della ragazza prima di voltarsi e di avvicinarsi ad un punto dietro la scuola.
E notò anche due braccia bianche afferrarla, sentendo l’urlo di terrore di lei attraverso le casse del televisore, rendendolo reale come se lui stesso fosse stato lì, senza aver potuto fare niente.
Poi l’immagine del giornalista occupò di nuovo lo schermo, ma ormai Edward non aveva più la forza di ascoltarlo.
Bella era stata rapita .
Per tutte quelle tre settimane lei era stata portata via da qualcuno .
Era scomparsa .
Questa frase continuava a rimbombargli in mente .
L’avevano rapita, e lui non aveva fatto altro che riposare mentre qualcuno le stava facendo del male.
Battè con forza i pugni sul pavimento, creando due fosse profonde dove aveva battuto i pugni.
Poi però il giornalista riguadagnò la sua attenzione.
Infatti l’uomo aveva ricevuto in quel momento un foglio, e quando lo lesse per poco Edward non si sentì morire.
< Ci è giunta notizia che la giovane Isabella è stata ritrovata. Abbiamo delle immagini di ciò che sta accadendo proprio in questo momento. La linea al nostro collega >
Lo schermo venne occupato da uno sfondo vegetale, di grandi abeti coperti di neve, poi una donna con un microfono in mano fece la sua comparsa.

< Si. Due bambini hanno avvisato la cittadinanza di aver trovato una ragazza nel bosco e noi siamo subito corsi qui con l’ambulanza. Ciò che vi faremo vedere non è adatto ai più piccoli, perciò vi chiederei di non guardare > 
La telecamera si spostò, inquadrando un gruppo di adulti riuniti in cerchio intorno a qualcosa.
Edward notò subito gli sguardi spaventati della gente.
La telecamera andò avanti,  sorpassando qualche persona e fermandosi su una schiena rossa.
Aspettò impaziente che si spostasse e quando accadde preferì essere diventato cieco che vedere ciò che gli si presentò davanti.
Bella era stesa a terra, i capelli scuri sparsi disordinatamente sul volto bianchissimo, stesa su una pozza di sangue, il suo sangue.
Edward sentì la mente venire schiacciata dai sensi di colpa e da una paura immane, mai provata prima.
Nemmeno quando stava per essere trasformato avevo avuto un terrore simile.
Ma ciò che la giornalista disse in seguito buttò il vampiro nella più completa  disperazione.
< A quanto pare non ha ferite gravi a parte due piccoli fori sul collo > 
No. L'avevano morsa.
< No!No!No!> .
Il vampiro si prese la testa tra le mani, urlando tutto il dolore covato dentro.
Non potevano averla morsa .
Non potevano averla cambiata .
Poi un’ultima parola della donna lo fece riemergere dalle acque torbide e gelide del suo cuore.
< La giovane ragazza sta per essere trasferita all’ospedale della cittadina poco distante da Forks, ma è difficile arrivarci, poiché è situata sulle montagne. Questo è tutto, vi terremo aggiornati >
Alice e gli altri non fecero nemmeno in tempo a chiamare il fratello che egli uscì come una furia dalla casa per andare da colei che non intendeva più abbandonare e dalla quale, forse, non avrebbe trovato perdono.




°°°



Un suono ripetitivo risvegliò la mente di Bella, ancora addormenta.
Aprì con difficoltà gli occhi, trovando davanti a sé uno schermo nero dove una lineetta bianca continuava a scendere e a salire continuamente emettendo il suono che l’aveva svegliata.
Voltò il capo cercando di capire dove si trovasse, ma tutto ciò che vide furono solo alcuni fili entrarle nel corpo.
Dov’era finita ? Che posto era quello ?
Cercando di farsi forza si sedette sul letto.
Si trovava in una stanza poco illuminata se non da alcuni piccoli monitor di fianco a lei.
 Era di medie dimensioni, interamente bianca, con una piccola finestra su un lato.
 Scrutò l’oscurità che da essa proveniva, doveva essere notte fonda.

Si staccò i fili dalle braccia, alzandosi con cautela e avvicinandosi alla finestra dalla quale si sporse.
L’aria fredda non le creò alcun brivido, sembrava non sentirla nemmeno.
Guardando in alto notò una grande croce sull’edificio, era in un ospedale, ma perché ?
Un leggero prurito la costrinse a grattarsi il collo, e quando toccò due piccoli fori sulla pelle, tutto ciò che le era accaduto le passò in mente come un film.
E poi l’immagine di quel vampiro biondo occupò la sua mente come un fulmine a ciel sereno.
D’improvviso  sentì le forze mancarle, ma prima di cadere si sostenne al davanzale.
 L’aveva morsa, non era stato un sogno, l’aveva morsa davvero.

Ed ora lei ora era ...una vampira .
< No > 
Il suo bisbiglio disperato rimbombò per la stanza deserta.
Si rimise in piedi cercando qualcosa in cui specchiarsi, qualsiasi cosa.
Passò in rassegna la stanza, cercando uno strumento dove far riflettere la sua immagine quando, staccando le prese dei monitor riuscì a vedersi attraverso, e quando lo fece si portò le mani alla bocca per non urlare.
I suoi occhi non erano più scuri, ma color topazio come quelli di Edward.
Aprì la bocca toccando dei piccoli canini, era ...una vampira.
Aveva voglia di piangere, ma i vampiri non potevano piangere.
E così quando toccò qualcosa di bagnato sulla sua guancia se ne stupì ... stava... piangendo.
Si guardò attraverso il monitor, vedendo le lacrime scenderle dagli occhi.
Cosa stava succedendo ?
Se era un vampiro non doveva piangere, ma era ciò che stava facendo.
Si sfiorò la pelle, sentendola calda.
Perché era calda e poteva piangere ?
Non fece in tempo a capire la situazione che una voce già sentita la distrasse.
< Bella >
Quella voce.  Cristopher !
Si voltò verso la porta, aspettando di vederlo arrivare da un momento all’altro.
Perchè sentiva la sua voce chiamarla ? Perché ?
< Bella > 
Un brivido le percorse la schiena.
Si stava avvicinando, lo sentiva.
Doveva andarsene, e alla svelta anche.
Dove poteva scappare ?
Non poteva uscire dalla porta perciò dove…
Preoccupata si guardò intorno, cercando una qualunque via d’uscita, quando lo sguardo si posò sulla finestra, e un’idea folle affiorò nella sua mente.
Salì sul davanzale, alzandosi eretta e lasciando che il vento gelido le scuotesse la leggere camicia da notte nera che portava.
Guardò giù e strano ma vero non ebbe nessuna vertigine.
Doveva buttarsi, era la sua unica via di scampo.
Fece un passo con timore quando di nuovo la voce di quel vampiro penetrò nella sua testa dandole la forza di buttarsi giù.
Chiuse gli occhi e si lasciò andare nel vuoto, sentendo la pressione del vento spingerla verso il basso.
 Pensando già di schiantarsi contro l’asfalto, si sorprese quando sentì qualcosa di freddo sotto le sue mani.

Riaprì gli occhi, stupendosi di trovarsi sana e salva sul marciapiede senza nemmeno un graffio.
<  Bella >
Ancora lui !
 Doveva andarsene il più lontano possibile.
 Così, scalza, si inoltrò nella foresta poco distante da lì, facendosi inghiottire da quella radura oscura.

I piedi affondavano nella neve gelida, ma Bella non sentiva niente se non la necessità di allontanarsi il più possibile da lì.
Le lacrime ormai aveva arrestato il loro corso, anche se si riuscivano ad intravedere sulle sue candide guance il loro passaggio.
Mentre camminava velocemente pensava a ciò che le era accaduto.
Perché riusciva a piangere e la sua temperatura corporea era rimasta immutata ?
I vampiri non potevano fare nulla del genere.
Dannazione, tutte a lei dovevano capitarle.
Oltrepassò un albero quando nuovamente quella voce, per quanto melodiosa fosse, la fece tremare di paura.
< Bella !> 
La voce era vicinissima, troppo vicina.
 Fece un ulteriore passo per scappare quando il suo corpo non rispose più ai suoi comandi.

Cosa le stava succedendo ?
Non fece nemmeno in tempo a pensarci che da un albero planò una figura già conosciuta.
Cristopher sogghignava vittorioso, e anche piuttosto divertito.
Doveva andarsene, ma per quanto tentasse non riusciva a muoversi.
< Sei la creatura più singolare che io abbia mai conosciuto, e devo dire che mi piaci molto, anzi, forse anche troppo > 
Il vampiro avanzò lentamente fino a trovarsi davanti a lei che per sua sfortuna non riusciva a scappare dalle grinfie di quel diavolo.
Cristopher si abbassò, annusandole i capelli e accarezzandole una guancia aspirò il profumo di lei.
< Hai ancora quel profumo dissetante, forse il veleno su di te non ha effetto. Proviamo >
Cosa voleva farle ?
Il vampiro le prese un braccio,  passando il dito sulla pelle pallida di lei per creare un taglio profondo.
Bella spalancò gli occhi,  inorridita nel non sentire alcun dolore, e rimase ancora più spaventata quando la vide rimarginarsi.
Era …immortale.
Lesse negli occhi del vampiro soddisfazione per ciò che aveva fatto, mentre dentro di lei sentiva la rabbia divampare come un incendio.
Sporse i canini lucenti, ringhiando contro di lui che al contrario le sorrise accarezzandole tranquillamente i capelli.
 < Siamo battagliere a quanto vedo, bene, meglio così > 
La accarezzò di nuovo, ma questa volta il vampiro si stupì di vedere scattare fulmineo il braccio di Bella per bloccarlo e buttarlo di lato con una forza inaudita.
Bella colse l’occasione al volo, e sentendosi libera si mise a correre, ma finì a terra, schiacciata dal corpo del vampiro che l’aveva riprese tra le sue grinfie.
Notò l’espressione deliziata del biondo, accortosi del calore della ragazza, infatti, poggiò la guancia su quella di Bella che intanto non riusciva nuovamente a muoversi, bloccata da qualche forza che non riusciva a comprendere.
< Mmmm… mia piccola umana, non sai quanto sia soddisfatto di averti trovato > 
Si alzò sui gomiti, guardandola dritta negli occhi ambrati.
< Sei mia, non puoi opporti, il mio sangue scorre nelle tue vene e la tua anima, che tanto elogiavo, ha fatto il suo lavoro. Ha lottato per non farti diventare completamente una vampira. Sei la prima ad essere riuscita sai ?>
Cosa?La sua anima si era opposto al veleno e l’aveva parzialmente trasformata ?
Ora capiva perché riusciva a piangere, ma non capiva cos’era quella forza invisibile che la teneva bloccata.
Un bel ghignò curvò le labbra ben disegnate del vampiro, facendola rabbrividire di terrore.
< Non puoi opporti, sei sotto il mio controllo. Il mio sangue ti comanda ciò che devi fare e non puoi farci niente > 
Il suo sangue la teneva in quello stato ?
No. Non poteva essere.
Notò furiosa una nuova espressione prendere il posto di quella soddisfatta del vampiro, e questa la fece tremare di paura.
Perché ciò che leggeva attraverso quegli occhi tanto uguali ai suoi era desiderio.
Cristopher si mosse sopra di lei, strappandole con forza una spallina della camicetta per farla ricadere in basso, gli occhi ambrati che brillavano di lussuria.

Si piegò sull’orecchio della ragazza, baciandole la guancia.
< Sono stato fortunato, sei ancora più desiderabile della tua anima. E posso avere tutte e due > 
Il suo bisbiglio scosse profondamente Bella che cercava in tutti i modi di opporsi al potere del suo sangue.
Il vampiro si rialzò, abbassandosi lentamente sul volto di Bella pietrificato in una maschera di paura.
No...non poteva fare niente.
Perché ?
Sentì il respiro gelido del ragazzo infrangersi sulla sua guancia, e chiuse gli occhi aspettando il suo bacio quando il peso del vampiro sopra di sé scomparve, sostituito da un ringhio cavernoso come di un animale feroce.
Riaprì gli occhi, muovendosi, libera dall’influenza del vampiro.
Si rialzò fulminea, notando che una figura nera stava lottando con furia contro Cristopher, bene, era la sua occasione di scappare.
Si voltò di scatto, pronta a correre, quando sentì l’urlo di dolore del vampiro riempire l’aria.
Poteva vendicarsi,  ma non era il momento.
Si mise a correre,  schivando con agilità gli alberi ingombrati che ad ogni passo le bloccavano la strada.
Si stava inoltrando sempre di più nella foresta ma non le importava.
Non sapeva dove stesse andando, voleva solo allontanarsi da lì, ma quando si voltò per vedere se qualcuno la seguisse notò una figura nera saltare da un albero all’altro .
No. Di nuovo Cristopher.
Aumentò l’andatura, sentendo però la figura avvicinarsi sempre di più.
Ormai correva da mezz’ora e Cristopher era ancora dietro di lei.
Riportò lo sguardo davanti a sé,  notando un vicolo cieco a qualche metro di distanza, ma alzando lo sguardo vide una roccia enorme ergersi imponente sulla foresta dividendola in due. Bene, se era davvero una vampira o metà doveva cercare di saltare là sopra.
Corse più forte, pregando che tutto andasse bene, e salendo su una piccola roccia spiccò un balzo.
Con sua sorpresa riuscì ad atterrare sana e salva sulla roccia, ritrovandosi in una landa deserta, completamente ricoperta di neve.
Ma non potè fare un passo che una figura nera saltò sopra di lei, afferrandola.
Appena sentì delle mani fredde stringerle le braccia spinse la figura con tutta la forza che aveva, spedendolo a terra.
Si voltò per riprendere a correre quando nuovamente due forti e muscolose braccia l’avvolsero, schiacciandola contro la schiena della figura.
Si dimenò cercando di liberarsi, ma poi si bloccò sentendo le lacrime rigarle gli occhi chiari al suono di quella voce.
< Bella !> 
Era Edward.





Continua...

Vi ringrazio tutti per i commenti, spero che anche questo capitolo vi piaccia!
Ringrazio calorosamente anche chi legge e basta, spero commentiate anche questo capitolo, ma specialmente mando un bacio a Black Angerl, ROoCullen, Solembun e Roby88! Spero  continuiate a seguirmi!
Al prossimo capitolo
Kiss




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Capitolo 6
*** Ti amo, qualsiasi cosa tu sia diventata ***


Una folata di vento gelido scosse i lunghi capelli di Bella,  portandoli davanti agli occhi, ma lei non sentiva nulla di ciò che la circondava.
Non sentiva i piedi scalzi gelati.
Non sentiva il vento che si abbatteva su di lei come un mare in tempesta.
Non sentiva il corpo freddo che la stringeva forte, quasi fino a spezzarla.
Tutta la sua anima era ammutolita nell’istante esatto in cui aveva sentito due familiari braccia d’acciaio avvolgerla.
< Bella >
La voce del suo angelo questa volta non era un sogno.
Lui era davvero lì con lei ad abbracciarla stretta e ad invocare il suo nome.
Ma adesso lei non aveva neanche la forza di rispondere.
Il corpo si rifiutava di muoversi, la sua voce non voleva uscire dalle sue labbra.
 Socchiuse gli occhi, chiudendosi in se stessa, cercando un qualche sostegno nella sua mente, ma neanche lì vi trovò pace.

Sentì il vampiro dietro di lei sollevarla tra le braccia e muoversi fulmineo come se corresse, ma a lei non importava.
Non le importava più niente.
Così rimase immobile tra le braccia gelide di Edward nelle quali cercava di trovare un qualche conforto.
Cosa provava ? Non lo riusciva a capire.
Felicità, gioia, rabbia, tristezza, delusione, disperazione, tutte queste sensazioni stavano combattendo per avere la meglio su di lei, ma nessuna di queste riuscì a rivaleggiare sull’altra.
Perché era tutto questo insieme che sentiva Bella, fredda come una statua tra le braccia del vampiro che correva tra gli alberi attento a non ferire in alcun modo la ragazza.
Sentì Edward rallentare l’andatura fino a fermarsi completamente.
L’aria d’un tratto arrestò il suo corso, e si ritrovò avvolta da uno strano calore.
Però i suoi occhi non avevano alcuna intenzione di aprirsi.

Non volevano mostrare il loro cambiamento al vampiro che l’aveva stesa su qualcosa di morbido, coprendole le spalle con qualcosa di morbido.
Uno strano cigolio risvegliò i suoi sensi e finalmente aprì gli occhi, puntandoli su una parete di legno scuro avvolta dalle tenebre.
Dove si trovava ?
Guardò la stanza, notando attraverso il buio i contorni di un grosso camino spento con alcune ragnatele intorno che luccicavano come diamanti, e infine una porta chiusa, ma di Edward non vi era alcuna traccia.
Si toccò la schiena dove qualcosa di morbido la copriva.
Lo tirò verso di sé, trovando tra le mani un maglione nero di lana dal quale proveniva un odore conosciuto, il profumo di Edward.
La porta si aprì di scatto e voltandosi vide il vampiro con in mano una pila di legna.
 Abbassò il capo, nascondendo al ragazzo i suoi occhi  coperti dai lunghi capelli scuri.
 Lo sentì muoversi e buttare la legna nel camino e poi una luce fioca si protese dal punto in cui si trovava il ragazzo, illuminando debolmente quella stanza buia.

Edward buttò ancora un legno nel camino, aumentando così il volume del fuoco che a poco a poco stava riscaldando la stanza.
Si voltò per andare da Bella quando la trovò seduta sul letto, i lunghi capelli a nascondere il volto alla sua vista.
Notò ugualmente la pelle chiarissima e la spallina del vestito strappata che mostrava un reggiseno bianco, mentre tra le mani aveva il suo maglione.
Cercò di placare la bestia dentro di sé vedendo in che condizioni quel vampiro l’aveva ridotta, ma c’era qualcosa di ancor più pericoloso da affrontare. Lei.
Non sapeva come comportarsi.
Cosa poteva dirle ? Come poteva giustificarsi? 
Fece un passo, quando dopo tre mesi sentì finalmente la voce di Bella, ma questa volta non più dolce come ricordava.
< Perché sei andato via ? > 
Il tono freddo che usò fece fremere il vampiro che sentendo il dolore farsi largo dentro di lui fece un altro passo cercando di avvicinarsi, ma nuovamente la voce di lei lo fermò.
< Non mi amavi, ti eri stancato di me, volevi un'altra, potevi dirmi tutto quello che volevi, tutto….Avevo bisogno di una spiegazione > 
L’urlo disperato di Bella risuonò per la stanza mentre gli occhi di Edward guardavano ciò che non avrebbe mai voluto vedere, le lacrime di Bella.
La ragazza con gli occhi arrossati fissava furiosa il vampiro davanti a sé e si accorse solo in quel momento che era a torso nudo.
Posò lo sguardo sul maglione tra le sue mani.
Se lo era tolto per tenerla al caldo .
Scosse il capo con rabbia, lasciando che le lacrime bagnassero il maglione che stringeva convulsamente tra le mani.
< Io avevo bisogno di un motivo per odiare o me o te, e invece te ne sei andato via lasciandomi odiare il mondo intero. Perché ? Perché te ne sei andato? Non mi am……> la voce di Bella si affievolì non riuscendo più a continuare, prendendosi il capo tra le mani e lasciando che i singhiozzi le scuotessero il cuore in pezzi.
Edward restava immobile a guardarla disperarsi, sentendo il suo cuore morto stretto tra un groviglio di spine dal quale però non usciva sangue bensì il suo dolore per ciò che le aveva fatto.
L’aveva fatta soffrire, la stava facendo piangere, ciò che non avrebbe mai permesso, ed invece stava succedendo.
Era arrivato il momento di affrontare la sua vigliaccheria, perché ora non riusciva a vederla in altro modo.
Raccolse tutta il suo coraggio, alzando lo sguardo e fissando la piccola figura scossa dai singhiozzi.
Si sedette sul letto sentendola sobbalzare a fianco.
Si guardò le mani, chiudendo gli occhi e dando quel motivo che tanto bramava Bella.
< Me ne sono andato perché credevo che così saresti stata più al sicuro, che saresti stata al sicuro da un mostro come me > 
La ferita che bruciava ormai da tre mesi pulsò più forte, aumentando il dolore atroce che le stava dilaniando l’anima.
Lui ...se ne era andato...perché aveva pensato che sarebbe stata al sicuro ?
Strinse i canini, sentendo la rabbia straripare dentro di lei.
< Ti sembra …>
Il vampiro si voltò, accorgendosi della voce alterata dal pianto, e quando lo fece, Bella si girò stringendo forte gli occhi pieni di lacrime e gridando contro di lui tutto il dolore covato per tutto quel tempo.
< Ti sembra che sia stata al sicuro ?> 
La voce della ragazza investì il vampiro come un' onda violenta, scuotendolo con forza, come se volesse farlo affogare nelle acque torbide e profonde del suo dolore.
 Rimasero immobili, lei che piangeva lacrime amare con il capo basso, e lui con gli occhi feriti per ciò che lei aveva detto.

Era vero, non era stato in grado di difenderla, non l’aveva sottratta dal morso di quel vampiro.
Solo ora si ricordò della trasformazione che aveva subito Bella, così rimase sorpreso dalle lacrime di lei.
Come faceva a piangere ?
Le si avvicinò per guardarla meglio quando lei si sottrasse, coprendosi con le mani e allontanandosi da lui il più possibile.
< Non guardarmi > 
Non poteva farsi vedere così, aveva paura che non l’accettasse più.
Era sicura che ormai da quel morso era cambiato tutto, e ormai non aveva più nulla per cui vivere.
< Fatti vedere >
Bella spalancò gli occhi alle parole del vampiro.
Scosse la testa, ritraendosi il più possibile alla sua vista quando cedette alla sua voce.
< Ti prego
Si fece forza alzando il capo, tenendo però ostinatamente gli occhi chiusi con forza, navigando nell’ombra.
< Apri gli occhi Bella > .
Fu il tono dolce con cui pronunciò il suo nome a darle la forza di aprire gli occhi, e così fece.
Con timore li aprì leggermente fino mostrarli ad Edward che sorrise, quel sorriso sghembo che tanto adorava, solo per lei.
< Sei sempre bellissima, non mi importa cosa sei diventata Bella. Da quando me ne sono andato non ho mai smesso di amarti, e non smetterò mai , umana o non umana. Ti amo con tutta la mia anima Bella e niente potrà mai cambiare questo, sei la mia vita > 
Le lacrime scendevano copiose dagli occhi della ragazza che restava immobile davanti ad Edward a fissare i giochi di luce che il fuoco creava sul volto bellissimo di lui.
Il vampiro, confondendo il suo silenzio come un rifiuto abbassò il capo pronto ad andarsene.
Si alzò, sentendo il corpo appesantito dal dolore acuto che si faceva strada dentro di lui quando fu costretto a spalancare gli occhi dalla sorpresa sentendo qualcosa di bollente schiacciarsi contro di lui.
Abbassò il capo vedendo Bella abbracciarlo con forza nascondendo il volto sul suo petto.
Sorrise rincuorato, avvolgendola nel suo abbraccio gelido, baciandole il capo, sentendo finalmente la sua vita ricominciare da quel momento.
Pianse lacrime invisibili per la felicità di averla ritrovata, per la felicità di saperla ancora sua, solamente sua.
Si spostarono, guardandosi negli occhi e dopo tanto tempo Edward potè appagare il suo desiderio di baciare di nuovo quelle labbra che tanto amava.
Si chinò su di lei, e per la prima volta non si curò delle conseguenze del suo gesto.
La baciò con foga, stringendola a sé sempre di più, sentendo la pelle liscia di lei sotto le mani mentre Bella si alzava sulle punte accarezzandogli i capelli ramati, giocando con la lingua esigente del vampiro come mai l’aveva sentita.
Quando si separarono Edward l’abbracciò stretta, sfiorandole il collo con le labbra gelide e sentendo finalmente l’odore dissetante di Bella, e il tepore che lei emanava.
 La prese tra le braccia, distendendola sul letto, e coricandosi vicino a lei  la strinse a sé con tutta la forza che poteva senza aver paura di farle male.

Aspettò che chiudesse gli occhi così identici ai suoi per vegliare su di lei, ma prima di lasciarsi andare in un sonno profondo Bella pronunciò due parole che rimasero incise a fuoco nella mente del vampiro.
< Ti amo Edward >
Ora poteva davvero sentirsi veramente completo con lei a fianco, perché era sua per l’eternità, e per l’eternità l’avrebbe avuta a fianco, e nessuno l'avrebbe portata via, ma c’era chi nell’ombra progettava di riappropriarsi di colei nelle cui vene scorreva il suo sangue.




Continua...

Vi ringrazio tutti per i commenti, sono contenta che vi piaccia la mia fic, anche se questa è la seconda che scrivo. Ringrazio nuovamente quelli che leggono e basta, sper che anche questo capitolo vi piaccia e che continuiate a commentare. Rinnovo i miei ringraziamenti a Solembun,  Black Angel, ROoCullen, Roby88 e Albicoccacida,
a presto Baci Gold Eyes


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Capitolo 7
*** Non è ancora finita... ***


Twilight

Twilight

 

 

 

 

AVVISO : CHI NON HA LETTO NEW MOON FORSE TROVERà DELLE NOTIZIE CHE NON SAPEVA SULLA VICENDA , è SOLO UN PARTICOLARE PERCIò NON C’è DA PREOCCUPARSI ,MA CREDO CHE TUTTI VOI LO ABBIATE LETTO VI LASCIO AL CAPITOLO BUONA LETTURA KISSSS





In una radura ombrosa era sorto finalmente il sole illuminando le oscure ombre nella quale vi si aggiravano , furtive ,in cerca di un riparo sicuro da quei fili d’oro che con il loro calore riscaldavano gli imponenti alberi che si ergevano maestosi come re di quei luoghi .

Mentre a causa di quella luce accecante gli esseri che popolavano la foresta si svegliavano, derubati dal loro sonno ,c’era chi non aveva chiuso neanche un istante i suoi occhi .

In una piccola casetta di legno scuro due occhi color topazio erano rimasti vigili , attenti a carpire dall’oscurità un possibile pericolo che potesse in qualche modo risvegliare l’angelo che teneva tra le braccia.

Edward accarezzò con lo sguardo Bella , placidamente addormentata sul suo petto, con un tenue sorriso a curvarle le labbra .

Ben presto però anche il giovane vampiro si accorse dell’arrivo di un nuovo giorno ,ma non aveva la forza di abbandonare quel piccolo ritrovo .

Ma sopratutto non voleva staccarsi da lei, finalmente con lui , finalmente al sicuro tra le sue braccia .

Le spostò una ciocca bruna dal viso portandola dietro l’orecchio e depositando un bacio dolce sulla fronte lattea di Bella , attento a non turbare i suoi sogni.

L’avrebbe riportata a casa ,ma l’avrebbe tenuta con sé per qualche giorno prima di ridarla al padre .

Doveva cercare il modo di rendere più sopportabile il loro distacco , anche solo per qualche ora , giorno , settimana .

Così da non doverne soffrire troppo la mancanza , ma era sicuro che non sarebbe riuscito ad allontanarsene ancora e perciò avrebbe passato la notte con lei , come già aveva fatto tante altre volte .

Un pericolo però incombeva su Bella , e questo lo sapeva bene .

Quel vampiro che aveva combattuto nella foresta , ricordava ancora i pensieri che era riuscito ad ascoltare nella sua mente.

Al solo pensiero sentiva la furia infiammargli il corpo .

Aveva visto cosa voleva fare con lei.

La guardò spaventato ,immaginando cosa avrebbe potuto farle se non fosse arrivato in tempo .

Digrignò di denti accarezzandola disperato al solo pensiero .

Sembrava così fragile , così indifesa , vulnerabile come se un semplice gesto potesse romperla ,ma in fondo sapeva che non era così , la sua Bella era forte.

Purtroppo fu strappato ai suoi pensieri da una brutta sensazione .

Tese l’udito sentendo chiaramente sei persone correre a gran velocità verso la casa .

Si alzò di scatto attento a non svegliare Bella e coprendola con la propria maglia si avviò verso l'entrata , pronto ad uccidere chiunque si avvicinasse alla ragazza .

Aprì la porta venendo illuminato dai caldi raggi solari , e a quel contatto la sua pelle brillò come mille stelle in un manto bianco.

Si acquattò , sporgendo i canini lucenti nel vedere le figure avanzare velocemente , nascondendosi da un albero a un altro .

Era pronto ad azzannarli quando riconobbe una piccola figura aggraziata superare le altre mostrandosi così agli occhi caramellati del vampiro .

E quando lo fece, Edward non credette ai suoi occhi

< Alice > .

La giovane Cullen fermò la sua corsa scatenata ritrovandosi con il volto preoccupato davanti a quello del fratello .

< Come sta Bella ?>.

Dietro le sue spalle si radunarono Rosalie , Carslie , Emmet , Jasper , Esme , tutti con una sorta di preoccupazione sui volti pallidi .

Edward si mise in piedi soppesando con lo sguardo la famiglia .

Sembravano spaventati e anche un po’ intimoriti , perfino Rosalie pareva preoccupata . Ma lesse qualcos’altro oltre alla loro preoccupazione , paura, ma per cosa? .

Alice gli afferrò una mano guardandolo supplicante .

< Dobbiamo portarla via Edward , stanno arrivando Jacob con gli altri lupi , e sai che vorranno Bella indietro . Dobbiamo scappare prima che ci trovino> .

Gli occhi color topazio del vampiro si velarono di rabbia.

Lasciò la mano della sorella correndo dentro per prendere Bella , per dileguarsi da quel luogo prima della venuta dei lupi mannari .

Si avvicinò lentamente al letto vedendola dormire profondamente e capì che non fosse il caso di svegliarla .

La sollevò senza fatica tra le braccia facendole depositare delicatamente il capo sulla sua spalla mentre la copriva con la sua maglia .

< Edward sbrigati > .

La voce di Emmet gli fece capire che il tempo ormai era poco . Uscì dalla porta mostrando alla sua famiglia Bella .

Il volto pallido ,bianco ancora più di prima , avvolta nel maglione del vampiro .

< Bella > .

Alice si avvicinò alla ragazza prendendole una mano , ma quando lo fece si allontanò di scatto spalancando gli occhi .

< Ma è bollente > .

Sia Carslie che gli altri vampiri spalancarono gli occhi alle parole della “veggente “.Guardarono stupiti la ragazza dormire placidamente tra le braccia gelide del vampiro , respirando lentamente .

< Vi spigherò poi , ma forse è il caso che ci muoviamo > .

I vampiri annuirono voltandosi verso una parte indefinita del bosco , e mettendosi a correre come saette si allontanarono dalla casetta decadente sentendo l’odore dei lupi farsi sempre più vicino .

Edward correva veloce , schivando d’istinto i grandi abeti che aveva davanti , cercando di non svegliare Bella in alcun modo . Si guardò indietro per controllare che nessuno li seguisse ,ma con sua sorpresa vide sette ombre nere nascondersi furtive dietro gli alberi . E fu in quel momento che sentì la puzza di quegli animali farsi più forte , come se li avessero circondati .

Ringhiò aumentando l’andatura .

< Ci stanno dietro . Sono in 7 cosa facciamo ? > .

La voce di Esme attirò l’attenzione di tutti i vampiri che guardando indietro presero la loro decisione , ormai non potevano più scappare .

Si fermarono in uno spiazzo occupato solo da qualche pietra , coperto interamente dalla neve e circondato dagli imponenti alberi .

Si riunirono a cerchio notando le ombre fermarsi a loro volta ed avanzare verso di loro con più calma .

Edward sporse i canini dando Bella in custodia a Rosalie che confusa guardò il fratello acquattarsi e ringhiare con più forza .

< Vai via con lei > .

La vampira non credette alle sue orecchie , doveva andarsene ?

< Cosa ,ma che stai dicendo ? Non ho intenzione di andarmene voglio aiutarvi e…>

< ti ho detto di andare via è un ordine > .

La biondina assottigliò gli occhi guardando la ragazza dormire tra le sue braccia . Doveva scappare per poterla proteggere e lasciare la sua famiglia a combattere per una causa della quale lei non voleva essere partecipe ?

< Non credere di potermi dare ordini Edward , non ho intenzione di andare via con lei . Posso proteggerla ,ma non posso lasciarvi qui a combattere da soli > .

La vampira stava andando in escandescenza ,ma una voce la costrinse a fare ciò che il fratello le aveva ordinato .

< Rose ti raggiungeremo tra un po’ , non c’è bisogno di preoccuparsi , vai > .

Emmet sorrise in direzione della moglie facendo saettare i potenti muscoli , pronto per la battaglia .

La vampira abbassò lo sguardo voltandosi ,prendendo il largo con Bella tra le braccia .

Quando la bionda fu lontana le ombre uscirono dai fitti alberi mostrandosi ai vampiri . Jacob Black , gli occhi neri duri come il carbone guardò con odio Edward , avvicinandosi con i compagni alle loro “prede “ .

< Lo sapevo che eri stato tu a rapirla , morirai per averla morsa freddo , stanne certo > . Edward fulminò con lo sguardo il giovane ragazzo emettendo un ringhio profondo

< Credi veramente che avrei fatto del male a Bella volontariamente ? >

. Jacob si acquattò a sua volta , imitato dai compagni .

< Dammi Bella ORA !>

< Non la porterete via da me , a costo di ucciderti lupo , solo perché sei suo amico non credere che avrò riguardi nei tuoi confronti >

. Gli occhi neri furono accesi da una luce di follia pura , come se il giovane fosse posseduto da chissà quale presenza maligna.

< Assaggerai la mia potenza freddo , e morirai sotto i miei occhi > .

Il corpo di Jacob cominciò a cambiare , il volto del ragazzo si allungò diventando nero mentre i muscoli delle braccia si ingrandivano , coperti da una folta pelliccia rossiccia .

Prima che potesse finire di trasformarsi i vampiri si buttarono sui loro avversari , cominciando un duro scontro con il loro nemico .








Rosalie rallentò fino a fermarsi del tutto sotto un albero , guardandosi attorno circospetta .

Si voltò cercando di vedere le figure dei suoi familiari ,ma intravide solo neve e qualche uccello volare alto nel cielo .

Portò lo sguardo azzurro su Bella che dormiva tranquilla , all’oscuro di ciò che stava accadendo per tenerla al sicuro .

La bionda sistemandole meglio la maglia notò due piccoli buchi deturpare la pelle della ragazza , avvicinò la mano ai fori sfiorandoli addolorata .

Nonostante sentisse per la ragazza tristezza , in un piccolo angolo del suo animo , sentiva una flebile fiamma di rancore bruciare per la giovane ragazza .

Era colpa sua se i suoi fratelli erano a combattere contro lupi mannari .

Era colpa sua se Edward si era ridotto al fantasma di se stesso .

Era colpa sua se a volte aveva avuto dei diverbi con la sua famiglia , tutta colpa di quella piccola umana .

Non si rendeva conto però dei pensieri errati che stava macchinando in testa .

Non sapeva la sofferenza che invece l’incontro della sua famiglia aveva arrecato a quella “ piccola umana “ come definiva lei .

D’improvviso , quei sentimenti seppur minuscoli all’inizio presero possesso del suo corpo , e la donna lasciò il posto alla bestia che covava dentro .

Digrignò i denti lasciando cadere la ragazza per terra , perdendo il lume della ragione . Bella battè violentemente contro il suolo , ferendosi all’altezza della tempia a causa della durezza del terreno ghiacciato .

Ma Rosalie aveva completamente perso la testa , lasciando che i sentimenti comandassero il suo volere spingendola ad attaccare la ragazza .

La prese per i capelli , alzandola da terra di poco , fissandola in viso .

Ringhiò contro gli occhi chiusi in un sonno profondo , sentendo il desiderio di disfarsi di lei.

E fu proprio in quel momento che capì che cosa stava facendo .

Spalancò gli occhi rendendosi conto della sciocchezza che stava per fare , ma era troppo tardi .

Perché mentre lei lasciava lentamente i capelli della ragazza Bella riaprì di scatto gli occhi color topazio fissando furiosa la bionda .

Rosalie non riuscì neanche a sbattere le ciglia che si ritrovò con la testa dolorante a causa del violento impatto contro un albero .

La bionda aprì gli occhi a fatica rimanendo sconcertata da ciò che le si presentò davanti.

D’improvviso si alzò una folata di vento che portò i lunghi capelli di Bella sul viso , lasciandole scoperto solo lo sguardo irato .

< Cosa ci fai qui? >.

Rosalie trasalì sentendo la voce della ragazza incrinata dalla rabbia.

Si rialzò tenendo lo sguardo sulla giovane davanti a sé .

< Edward sta combattendo per te con i lupi mannari , ti ha dato a me per portarti via > . Un guizzo di stupore attraversò gli occhi di Bella , subito sopito dalla rabbia furente della ragazza .

Si guardò attorno rendendosi conto di trovarsi sempre nella foresta .

Doveva andare dal suo vampiro per impedirgli di fare del male a Jacob .

Fece un passo avanti ma Rosalie le si parò davanti allargando le braccia .

< Non puoi andare , ho promesso di portarti via ed è quello che farò > .

< Non ne sarei tanta sicura Rosalie , spostati o sarò costretta a farmi spazio da sola > . La bionda , irremovibile , allargò con più forza le braccia guardando fissò Bella che ringhiò forte sporgendo i canini lucenti e lasciando che gli occhi ambrati diventassero neri come la pece .

< Ho detto di lasciarmi passare , non te lo ripeterò un'altra volta > .

Ma inevitabilmente la bionda non acconsentì ai voleri di Bella , acquattandosi pronta allo scontro , quando una piccola voce prese possesso della sua mente distogliendola da ciò che stava per fare .

< Se fossi in te correrei dai tuoi amichetti se non vuoi vederli tutti morti >

Cristopher !

Doveva raggiungere Edward il più presto possibile .

< Spostati maledizione ! > .

Rosalie scosse il capo negativa , sporgendo a sua volta i canini , quando con una velocità impressionante Bella la prese per il collo spedendola contro un albero .

E prima che la vampira potesse rialzarsi lei era già alla ricerca dei vampiri e dei lupi nella vana speranza di proteggerli da Cristopher .

 

 

 

 






Una lunga striscia di sangue macchiò la candida neve , mentre il liquido rosso bagnava ritmicamente il manto innevato cadendo dal muso di Jacob , ormai trasformato in lupo mannaro .

Edward schivò il lupo saltando su un albero , gettandosi in picchiata verso l’animale , e rotolando insieme contro un albero .

< Alice >.

Jasper scansò un lupo vedendo la ragazza venire scaraventata contro una pietra dove battè violentemente la testa .

Subito il vampiro le si avvicinò prendendola tra le braccia , nascondendosi dietro un abete . < Sta arrivando >.

Jasper notò gli occhi della vampira persi chissà dove , stava avendo una visione .

< Chi sta arrivando ? >

< Un vampiro , molto forte , sta cercando ….Bella > .

Appena la mora si alzò dalla braccia del vampiro pronunciando il nome della ragazza Bella sbucò nello spiazzo saltando da un grosso ramo e franando su un lupo che stava per attaccare Edward .

Il vampiro spalancò gli occhi vedendo la ragazza buttare l’animale di lato cadendo a sua volta sulla neve e macchiandosi del sangue di quest’ultimo .

< Bella >

Sia lupi che vampiri si immobilizzarono quando Jacob riacquistò d’improvviso le sue vere sembianze trovandosi tra le braccia Bella che teneva ostinatamente gli occhi chiusi , come se non volesse guardare ciò che aveva davanti .

< Bella ?> .

La ragazza aprì lentamente gli occhi e quando riconobbe Jacob sentì le lacrime premere dai suoi occhi per uscire , e quando lo fecero il ragazzo non credette ai suoi occhi .

Le portò una mano al viso prendendo una di quelle gocce salate tra le dita , guardandole luccicare alla luce del sole .

< Ma cosa ? …> non riuscì a dire nient’altro che la ragazza lo abbracciò forte piangendo sulla sua spalla .

Edward distolse lo sguardo , cercando di reprimere la gelosia pressante che stava sentendo in quel momento .

In fondo capiva come doveva sentirsi Bella , aveva ritrovato dopo tre mesi il suo amico , doveva almeno cercare di capirla , ma comunque gli dava fastidio che stessero così vicini .

< Oh Bella! >.

Jacob strinse a sua volta l’amica accarezzandole i capelli

< Sapessi da quanto ti stavamo cercando  stai bene ? > .

La ragazza annuì tra le braccia del lupo mannaro cercando di asciugarsi le lacrime .

< Ti ha morso quel freddo vero ? > .

Bella si irrigidì quando vide il lupo guardare con odio Edward.

< No non è stato lui >

Jacob si stupì delle parole della ragazza e ancora di più quando sentì un’altra voce sconosciuta .

Tutti alzarono lo sguardo puntandolo su un alto ramo di un albero , dove appoggiato contro il tronco c’era Cristopher , un ghigno perverso sul volto pallido .

Edward ringhiò feroce verso il vampiro intento a fissare intensamente Bella tra le braccia di Jacob .

< Ti conviene allontanarti da lei stupido lupo , a meno che tu non voglia essere squartato > .

La voce di Cristopher irritò i lupi che guardandosi negli occhi decisero di sferrare un attacco contro il vampiro .

< Io non lo farei se fossi in voi , e poi sono venuto qui per avvisare la mia piccola umana > .

Bella rabbrividì vedendo il sorriso che Cristopher le rivolse .

< Verrò a riprenderti e ricorda che sei sotto il mio volere ormai , risponderai al mio richiamo > .

Edward , che ormai ne aveva avuto abbastanza di quel tipo , saltò sul ramo per agguantare quel brutto bastardo quando il vampiro sparì prima che il ragazzo potesse fare niente , cantando però una ninna nanna strana .

< Bella > .

Edward si voltò sentendo il tono preoccupato di Jacob e quando vide Bella priva di sensi tra le braccia del lupo mannaro scese dall’albero catapultandosi vicino alla ragazza che stringeva i denti come se stesse combattendo contro qualcosa .

E nessuno immaginava che era proprio quel canto a farle del male.

Perché quello era il richiamo di Cristopher con cui purtroppo Bella doveva combattere da sola per non cadere di nuovo tra le braccia di quel diavolo travestito da angelo .

Così , dalla smorfia di dolore di Bella , i ragazzi capirono che non era ancora finita , e che la parte più difficile di tutta quella vicenda stava per avere inizio solo ora…

 

 

 

CONTINUA ….

SCUSATEMI PER IL TREMENDO RITARDO MA HO DOVUTO AGGIORNARE UN'ALTRA STORIA , VI RINGAZIO NUOVAMENTE PER I BELLISSIMI COMMENTI E SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO SIA DI VOSTRO GRADIMENTO , DATO CHE CI SARANNO LE VACANZE SPERO DI TROVARE DEI RITAGLI DI TEMPO PER POSTARE ALTRI CAPITOLI , Bè BUONA LETTURA E COMMENTATE MI RACCOMANDO

 

BACI BACI GOLD EYES  

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Capitolo 8
*** Finalmente a casa ***


Twilight

Twilight

 

 

 

 

Navigava nell’oscurità andando alla deriva negli angoli più bui della sua mente con quella voce insistente che l’assillava , chiedendole insistentemente di seguirla ,ma lei chissà perché non voleva farlo .

Temeva quella voce .

Sentiva in quel suono suadente una nota oscura , velenosa , terrificante .

E poi c’era qualcosa che la teneva vigile , ancorata ad un barlume di luce .

Una voce a lei conosciuta che non faceva altro che bisbigliare il suo nome strappandola dalle grinfie di quel richiamo malefico .

Una voce che adesso aveva preso a chiamarla con più forza .

E spinta da ciò emerse dalle acque torbide della sua mente aprendo lentamente gli occhi e sorridendo nel vedere davanti a sé due bellissimi occhi color topazio .

< Bella > .

La ragazza socchiuse un attimo gli occhi per potersi abituare alla tenue luce che traspariva dagli imponenti alberi che la circondavano , e appena vi riuscì si accorse che quegli alberi erano impressi nella sua mente .

Sentiva familiari quei piccoli sentieri nascosti dalle foglie degli alberi .

< Capisco bene grazie per aver chiamato … arrivederci >.

Quella voce !

La ragazza spalancò gli occhi , voltando lo sguardo e vedendo attraverso il vetro di una finestra un uomo seduto su una sedia con la testa tra le mani .

Quella era la sua cucina, ciò voleva dire che …era tornata a casa !

Bella , vedendo Charlie piegato su se stesso come se stesse piangendo sentì la sua anima venire scossa da fremiti di dolore .

Non poteva vedere suo padre in quelle condizioni .

D’istinto scese dalle braccia del suo salvatore facendo un passo per correre da lui quando sentì qualcosa di freddo stringerle con forza il polso .

E quando confusa voltò lo sguardo trovò la persona che l’aveva tenuta ancorata alla realtà , Edward .

Vide il vampiro immobile come una statua di ghiaccio , gli occhi a tradire il terrore del bellissimo ragazzo che le stava davanti .

Perché in quelle pozze ambrate vagava un profondo senso di dubbio e di ….paura . Edward abbassò il capo , nascondendo gli occhi caramellati sotto la folta chioma ramata , mentre i tenui raggi del sole giocavano con le ciocche , illuminandole di riflessi dorati . Bella con il braccio ancora alzato stretto tra le dita gelide del vampiro guardava confusa il ragazzo .

Cosa aveva ? Cosa voleva dirle ?

La ragazza si avvicinò a lui poggiandogli una piccola mano bianca all’altezza del cuore sentendolo sussultare a quel contatto .

Che cosa aveva ?

< Io non ci riesco …. > .

La voce di Edward , per lo più un sussurro , colpì al cuore Bella , confusa dal tono feroce con cui aveva pronunciato quelle parole .

Cosa non riusciva a fare ?

< Edward non capisco io ….>

Ma non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò stretta tra le braccia del vampiro che intanto aveva nascosto il viso tra i capelli premendola con forza contro quel corpo gelido , afferrando con rabbia il tessuto sottile che indossava .

Il vampiro discese con le labbra verso l’orecchio della ragazza che tremò tra le sue braccia sentendo il respiro freddo del ragazzo infrangersi contro la pelle sensibile della sua tempia .

< Non riesco a lasciarti andare Bella ... non...riesco a separarmi da te neanche per un minuto > .

Quelle parole colpirono il cuore della ragazza , frastornata da quella frase che per tre mesi aveva desiderato sentire con tutta se stessa .

Socchiuse gli occhi , circondandogli la vita con le braccia per stringerlo a sua volta con tutta la forza di cui era capace.

E per la prima volta sentiva la stretta del vampiro ferrea , libera su di lei .

Non più leggera per la paura di poterle fare male .

Lei non sentiva nulla del genere anzi , il contrario , sentiva una sensazione di appagamento .

Poteva farsi stringere senza farlo sentire a disagio , oppure senza farlo soffrire inutilmente per la parte di lui che voleva morderla .

Ora poteva stare con il suo angelo tranquillamente, senza preoccupazioni di alcun genere . < Mi dispiace >.

Bella sentì il petto del vampiro gonfiarsi , come se stesse provando dolore , un dolore che lei non aveva alcuna intenzione di fargli provare .

Si scostò un poco dal ragazzo alzando lo sguardo e con una mano gli sollevò il volto ancora piantato per terra .

Il vampiro sentì un brivido salirgli sulla schiena quando sentì la mano bollente della ragazza alzargli il volto .

Gli occhi ambrati di entrambi , così uguali da potere essere confusi , si incatenarono e così anche le loro anime unite da catene invisibili che nessuno poteva scalfire .

Perché le loro stesse anime erano ormai legate così come le loro vite .

Catene munite di manette gelide come il ghiaccio e al contempo calde come le fiamme dell’inferno , così come loro due.

Lui creatura oscura , essere delle tenebre , anima dannata , pallido raggio di luna , dolce vento invernale .

Lei raro fiore notturno , creatura innocente, anima pura , caldo raggio di sole , dolce vento primaverile .

Opposti che si attraggono ,cuori che si uniscono , anime che danzano in un valzer senza fine.

Amore proibito , narrato nelle leggende antiche e bramato da chi conosce il suo potere . Come lo era il mondo intero , in ginocchio di fronte alle due figura abbracciate all’ombra di imponenti alberi , che se avessero potuto si sarebbero in ginocchiati al cospetto di quell’amore così brillante e puro da poter far vergognare il sole della poca luce che sprigionava al confronto.

Bella capì attraverso quello sguardo spaventato la sola debolezza del vampiro , lei , era lei stessa che causava dolori e gioie al suo angelo .

Poteva capire il terrore del vampiro ,perché sentiva il tormento del ragazzo , la paura di perderla .

Sorrise dolcemente .

< Ti ritroverò di nuovo accanto a me , lo so , appena sfuggirò dalle braccia di Charlie so che comparirai in camera mia , come tante altre volte . Non c’è nulla di cui aver paura Edward > .

Il tono dolce e soave uscito dalle labbra di Bella fece sciogliere completamente i timori del vampiro .

Aveva ragione , appena Charlie l’avesse lasciata andare dall’abbraccio ci sarebbe stato lui a riprenderla con sé.

Sorrise a sua volta vedendo gli occhi ambrati di Bella caldi e luminosi come il sole che splendeva sopra di loro .

Volse lo sguardo verso la casa della ragazza notando la figura del poliziotto curvarsi ancora di più .

Doveva lasciarla andare , doveva ridare a quell’uomo sua figlia .

Sospirò pesantemente cercando di liberarla dalla sua stretta ,ma non vi riuscì , il suo stesso corpo si ribellava .

Sconsolato alzò il capo.

< Mi disp…> ma non fece in tempo a proferir parola che sentì le labbra della ragazza poggiarsi sulle sue , ed ogni cosa intorno a lui scomparve .

Non riusciva più a comprendere dove fosse , l’unica cosa di cui era sicuro era che c’era un’adorabile creatura che lo stava baciando e non potè far a meno di sentirsi completo …felice .

Il bacio durò un eternità dato che entrambi non avevano bisogno di respirare ,ma Bella capì che era arrivato il momento di ritornare da Charlie .

Aprì gli occhi allontanando le labbra da quelle del vampiro che si sporse d’istinto cercando di catturarle nuovamente .

Ma di questo passo la ragazza non sarebbe più ritornata a casa , così fece un saltello indietro vedendo il vampiro emettere un piccolo ringhio irritato dal gesto di Bella che prima di poter essere catturata scappò via mandandogli un bacio con la mano .

Schivò gli alberi attorno a sé per fermarsi davanti alla porta mentre Edward si nascondeva dietro un albero per osservare meglio la ragazza .

Bella rimaneva immobile davanti alla porta , senza sapere cosa fare . Una leggera folata di vento le fece oscillare la sottile camicia da notte che le avevano dato all’ospedale , mentre la ragazza si tormentava su cosa poter dire a Charlie .

Che spiegazione poteva dargli ?

Alzò esitante la mano , avvicinandola lentamente alla porta come a rallentatore , e quando toccò il legno sentì gli occhi pruderle .

Bussò piano , quasi come se una farfalla si fosse posata sulla porta e non la sua mano , Ma quel piccolo rumore bastò a far capire al padrone di casa che c’era qualcuno davanti alla porta .

Bella sentì un rumore assordante , come se qualcuno stesse buttando all’aria tutto ciò che trovava sotto mano .

Che stava succedendo ?

< Chi diavolo è ora? > .

la voce burbera di Charlie fece perdere il respiro alla ragazza .

Le lacrime uscirono istintivamente senza che Bella potesse fermarle .

Sentì la serratura scattare e la porta aprirsi leggermente quando Bella si irrigidì al tono minaccioso del padre che smise subito di parlare quando si trovò davanti la ragazza , immobile , il solo respiro ad interrompere il silenzio calato tra loro .

La ragazza non fece neanche in tempo a dire niente che l’uomo la prese per un braccio tirandola verso di sé , chiudendo la porta con un tonfo.

Edward uscì dal suo nascondiglio per tornare a casa , ma prima di scomparire tra la folta vegetazione sentì il pianto rumoroso dell’uomo , il quale , mentre il vampiro correva veloce per tornare dalla sua famiglia ,stringeva a sé la figlia accarezzandole incredulo i capelli , dando sfogo così alla disperazione che aveva provato per quelle lunghe tre settimane.









< Ancora nessuna notizia del….> .

Lo schermo nero si spense emettendo una specie di fischio mentre stravaccato sul divano Edward fissava corrucciato la finestra di fianco al televisore , guardando la notte avanzare inesorabile , inghiottendo nel suo manto oscuro gli ultimi raggi di sole .

Erano passate poche ore e già diciamo una decina di volte il vampiro aveva deciso di andare da Bella .

Non averla con sé lo confondeva , non poterla vedere o meglio controllare gli metteva ansia .

Buttò il telecomando contro il muro mandandolo in frantumi .

Basta aspettare , si disse . Voleva andare a vederla punto e basta .

Si mise in piedi con agilità vedendo risplendere nello specchio della finestra oltre che il suo riflesso anche dei lunghi capelli biondi . Si voltò guardando Rosalie , gli occhi azzurri un po’ meno luminosi e freddi di come li ricordava .

Da quando erano tornati la sorella sembrava strana , come se avesse un qualche peso sullo stomaco che non riusciva a levare.

< Vai da lei? > .

Quella era più un affermazione che una domanda ed Edward lo capì dal tono di voce che utilizzò .

Inclinò il capo cercando di capire cosa la turbasse tanto ,ma prima che potesse leggerle il pensiero lei era già svanita via , lontano dai suoi occhi indagatori .

Così , con l’aiuto della notte , il vampiro potè uscire dalla sua casa squadrando la radura oscura che circondava la sua abitazione .

Chissà perché sentiva un brutto presentimento .

Scrollò le spalle e agile come un leopardo si mise a correre verso la casa di Bella , sentendo il desiderio di prenderla tra le braccia così forte da spingerlo a correre come mai aveva corso , mentre gli abitanti della foresta guardavano confusi una figura fuggente scappare ad alta velocità schivando ogni albero con un balzo .

E della sua ombra si riusciva a vedere solo un luccichio . Qualcuno degli ignari animali riuscì a vedere con occhio attento i lunghi denti del vampiro curvati in un sorriso brillare nell’oscurità.









Una mano bianca accarezzava ritmicamente un piccolo orsacchiotto di peluche stretto da due piccole braccia lattee , mentre due occhi color topazio navigavano nell’oscurità della stanza posandosi a volte sulla finestra illuminata dai raggi di luna che delineavano dolcemente la figura della ragazza contro la parete .

< Va bene ma non c’è bisogno di gridare ., ok? Va bene puoi venire dopodomani ,ma non pensare di fare ciò che credi >.

Bella chiuse gli occhi di scatto quando sentì il telefono sbattuto con forza contro la parete , mentre il vociare di suo padre tranquillizzava il suo animo tormentato dalla chiamata che due ore fa aveva ricevuto dalla madre .

La ragazza chinò il capo nascondendo il volto dai lunghi capelli castani e concentrando il sottile udito sulle parole che Charlie bisbigliava di tanto in tanto contro sua madre . Scoppiò quasi a ridere quando il padre la apostrofò come una gallina starnazzante ,ma poi sentì il motivo di quella chiamata e le si mozzò il respiro … la voleva riportare a casa .

Strinse tra le braccia il pupazzo cercando di trovarvi qualche sostegno .

No , dopo tutto quello che aveva passato non poteva , anzi non voleva andare via da lì . Perché avrebbe dovuto abbandonare Jacob , i suoi amici ed Edward .

Il suo bisbiglio risuonò per la stanza deserta , ma una sensazione piacevole le fece aprire gli occhi dalla prigione che aveva costruito nella sua mente .

< Bella > .

La ragazza sentì due grandi braccia dure come l’acciaio prenderla dalle spalle e poggiarla contro qualcosa di forte come granito ,ma freddo come il ghiaccio .

Bella sentì il vampiro poggiarsi con la schiena al muro mentre dolcemente le faceva poggiare il capo sulla sua spalla annusandole così i capelli e sospirando pesantemente .

< Stai bene ? > .

Il vampiro aprì gli occhi caramellati guardando quella piccola ombra tra le sue braccia che gli aveva rivolto la domanda .

Si sistemò meglio contro la parete cominciando ad accarezzarle lentamente i capelli .

< Ora si > .

Bella sorrise alle parole del bel vampiro lasciando ricadere il pupazzo per terra e accoccolandosi meglio tra le braccia del ragazzo sentendo i brividi che le sue braccia calde gli davano al collo .

Doveva dirglielo ? Non lo sapeva ,ma poi lei non se ne sarebbe andata da lì per nessun motivo , perciò perché farlo preoccupare inutilmente ?

Ma il vampiro aveva già capito che qualcosa non andava e lei non poteva più scappare .

< Che è successo? >

.Il tono autoritario del vampiro seppur addolcito scosse Bella dai propri pensieri riportandola alla realtà .

Doveva dirglielo o no ?? Si , si disse . Il loro rapporto doveva essere basato sulla sincerità reciproca e ciò voleva dire che tra loro non ci dovevano essere segreti

.Bella sentì una mano del vampiro intrecciarsi con la sua in una stretta salda che la mise più a suo agio.

< Prima ha chiamato mia madre > .

Il vampiro alzò un sopracciglio anche se lei non poteva ovviamente vederlo.

Che cosa c’entrava ora sua madre ?

Era naturale che l’avesse chiamata per chiedere delle sue condizioni di salute ,ma ciò che Bella disse era l’ultima cosa che il suo povero cuore volesse sentire .

.

Chissà perché la ragazza sentì il corpo freddo del vampiro diventare ancora più gelido

mentre vedeva le braccia muscolose del ragazzo stringersi con più forza attorno a lei , schiacciandola completamente contro di lui .

< Tu non andrai da nessuna parte >.

Bella rabbrividì sentendo la voce tagliente del vampiro farea pezzi la tensione che si era accumulata dopo quella frase .

Gli strinse con più forza la mano capendo il dolore che il vampiro doveva aver provato alle sue parole , ma in fondo lei non se ne sarebbe andata via di nuovo.

Non ora che aveva trovato il suo angelo .

La stanchezza cominciò a farsi spazio nella sua mente .

Bella sentì gli occhi appesantiti e pronti a chiudersi ,ma prima di andare nel mondo dei sogni bisbigliò quelle parole che fecero balzare fuori dalla gabbia toracica il cuore del vampiro .

< Ti amo Edward e resterò con te per l’eternità > .

E con l’ultimo filo di voce Bella si addormentò , sorridendo anche nei sogni ,sicura dell’angelo che la teneva tra le braccia come se fosse qualcosa di prezioso ,e

indubbiamente, lei lo era per Edward .

La sua vita girava tutta intorno alla sua Bella .

E così , coprendola con il lenzuolo ,la vegliò nel sonno, attento a qualunque cosa potesse svegliarla dal suo riposo .

Ma mentre il vampiro sorrideva felice per le parole che Bella gli aveva rivolto ,

c’era chi non lontano da quella casa desiderava a sua volta passare l’eternità con la ragazza .

Infatti ,dietro un enorme abete una figura stava immobile lasciando che i tenui raggi lunari ne illuminassero i lineamenti delicati .

Quella sera ci fu un cambiamento a cui però solo qualche gufo e pipistrello riuscì ad assistere.

Perché una mano bianca passò per il volto pallido dell’ombra e due occhi color topazio si trasformarono in due e oscuri occhi azzurri cielo , così bui da far paura alla notte stessa .

< Sto arrivando mia piccola umana , aspettami >

.Con queste parole la figura si dileguò ,lasciando ignari due ombre abbracciate nel buio di una piccola stanza che non sapevano ciò che sarebbe aspettato ad entrambi .

Ma specialmente ad una dolce ragazza addormentata tra le braccia del suo angelo …….

 

 

 

CONTINUA ….

SCUSATE PER IL RITARDO ,RINGRAZIO TUTTE LE MIE LETTRICI PER I COMMENTI E QUESTO CAPITOLO

è COME AUGURIO DI BUON NATALE X TUTTE VOI , SPERO CHE VI PIACCIA E CHE CONTINUERETE A SEGUIRMI , CERCHERò DI AGGIORNARE IN FRETTA . VI MANDO

I MIEI MIGLIORI AUGURI DI BUON NATALE SPERO CHE SIA SPECIALE COME POCHI KISS GOLD EYES

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Capitolo 9
*** Perchè mi fissate ? ***


Twilight

Twilight

 

 

 

 

 

< Ma che succede ? >.

Una dolce voce femminile fece voltare due stupendi occhi color topazio ,mentre una piccola figura si muoveva sotto le candide lenzuola facendo ridere il proprietario di quelle calde e dolci iridi caramellate .

< Edward ? > .

Il vampiro , vedendo la ragazza combattere con le coperte le venne in aiuto togliendole di dosso le lenzuola , scoppiando a ridere nel vedere il bel volto della ragazza corrucciato .

< Sai non pensavo di doverti proteggere anche da questo tipo di pericoli , ma da te posso aspettarmi di tutto >.

Bella incrociò le braccia al petto muovendo il capo contrariata .

Si voltò dalla parte opposta del vampiro guardandolo con la coda dell’occhio .

< Non preoccuparti , troverò qualcun altro che possa proteggermi da questo tipo di pericoli . C’è una fila di ragazzi che aspetta solo questo > .

Bella sghignazzò tra se e sé , sapendo che il suo caro vampiro era un tipo forse un po’ troppo geloso e che a queste frecciatine dava di matto .

E sinceramente si aspettava una reazione esagerata come accadeva di solito , invece non sentì neanche volare una mosca, e fu questo a preoccuparla .

Si girò , notando stranita che il vampiro era scomparso nel nulla .

Ma allora se l’era presa sul serio !!

Sbuffando scese dal letto con un saltello , buttando indietro i lunghi capelli scuri per prendere gli orli della maglia che indossava e cambiarsi , d’altronde doveva ricominciare ad andare a scuola .

Buttò la maglietta per terra restando in reggiseno guardando fuori dalla finestra mentre mille pensieri la sommersero .

Cosa poteva dire ora a scuola ?

Che un vampiro l’aveva rapita ?

Doveva inventarsi una bella scusa, di questo ne era certa .

E poi doveva andare a trovare Jacob , chissà come era preoccupato .

< Possibile che tutte a me devono capitare ? > .

Si passò nervosamente una mano tra i capelli cercando di calmare il nervosismo che l’aveva colta d’improvviso ,quando con la coda dell’occhio vide un ombra nera muoversi per la sua stanza , furtiva .

Subito aguzzò la vista cercando di vedere dove fosse andata ,e grazie ai suoi nuovi sensi lo vide correre dietro di sé .

Già nervosa per conto suo si buttò sulla figura gettandola sul letto , e mettendosi a cavalcioni su di esso gli afferrò i polsi sporgendo minacciosa i lunghi canini .

Ma colui che si trovò sotto di lei con una faccia divertita era quel simpaticone del suo vampiro .

< Edward ? > .

Bella era sorpresa .

Ma non se ne era andato ?

< Se è così che mi dai il tuo buongiorno ,d’ora in poi ti attaccherò sempre alle spalle >.

E così dicendo sorrise malizioso notando la posizione della ragazza sopra di lui , per di più in reggiseno .

Bella avvampò di colpo lasciandogli i polsi e sedendoglisi accanto , ortandosi le mani al viso per la vergogna .

Oddio ,che aveva fatto ?

Possibile che faceva solo danni ?

E mentre continuava a maledirsi per la sua sbadataggine sentì due braccia muscolose avvolgerla e le labbra gelide del ragazzo baciarle la tempia facendole aprire gli occhi .

< Non devi provare imbarazzo davanti a me , perché non hai assolutamente niente di cui vergognarti , sei bellissima > .

E così dicendo il vampiro le baciò una spalla facendole venire i brividi in tutto il corpo . Si guardarono negli occhi per un eternità senza riuscire a distogliere lo sguardo .

L’uno nelle braccia dell’altra quando un rumore sospetto attirò l’attenzione di entrambi .

< Cosa succede ? > .

Edward scese dal letto lasciando andare la ragazza ma tenendola sempre vicina a sé nel guardare stranito la porta della camera della ragazza .

< Ci sono ospiti > .

E prima che Bella potesse proferire parola si ritrovò con una maglia in faccia , buttata dal suo vampiro che presa una vestaglia in un cassetto la drappeggiò intorno alla sua ragazza , coprendole fino all’ultimo strato di pelle .

< Ma ….Edward che fai ? >

< Ti vuole tuo padre giù > .

E infatti un minuto dopo la voce di suo padre la richiamò , chiedendole di scendere . Confusa Bella , imbottita dal suo ragazzo come un pupazzo di neve , scese le scale vedendo il vampiro seguirla a debita distanza , nascondendosi in uno spazio buio lì vicino .

Ma chi erano ora questi ospiti ?

Presto detto .

Appena entrata in cucina si meravigliò di vedere due uomini sui 28 anni con una divisa da poliziotto sorriderle cordiali , mentre il padre le si affiancava dandole un bacio sulla guancia come buon giorno .

< Bells questi ragazzi staranno con te per un po’ di tempo , finchè non catturiamo colui che ti ha rapita > .

Stava per svenire , ne era sicura .

Doveva portarsi dietro quegli energumeni finchè non avessero trovato il suo rapitore ? Ma allora sarebbero stati con lei per molto , molto tempo pensò sconsolata .

Perché catturare un vampiro non era cosa da poco , men che meno per degli umani .

Charlie al contrario era entusiasta della sua idea , e infatti prendendo la sua giacca si diresse alla porta , ma prima di uscire sorrise alla figlia rivolgendosi poi ai colleghi

< Bene , la lascio nelle vostre mani , buona giornata Bells > .

E così dicendo il poliziotto uscì dalla casa fischiettando mentre Bella rimaneva imbambolata davanti a quei due ragazzi che non facevano altro che sorriderle come ebeti .

< Ehm ….Buon giorno signorina Swan io mi chiamo Alan Carter , e questo è il mio collega Jordan Burns , piacere di conoscerla >.

Bella sorrise cordialmente nello stringere la mano ai due , ma appena lo fece sentì un piccolo ringhio provenire dalle scale , facendo andare in allarme i poliziotti che misero subito mani alle armi .

Bella , terrorizzata , sorrise dolcemente per tranquillizzare i due poliziotti .

< Deve essere la mia sveglia, scusatemi un secondo mi cambio e scendo > .

E mentre i due ragazzi si sedevano attorno al tavolo Bella saliva di corsa le scale trovandosi davanti alla porta della sua camera un vampiro a dir poco furioso, con i canini ben in vista e con l’irritazione che fuoriusciva a fiotti dagli occhi color topazio .

Sbuffò sconfortata .

Sarebbe stata una lunga giornata ne era sicura .

Bella rigirava e rigirava nell’armadio per vedere un po’ cosa potesse mettersi quando uno sbuffo del suo vampiro la richiamò .

< Stamattina fa troppo caldo , anche se è senza sole , è molto strano ….> .

L ragazza si sporse portando lo sguardo color topazio oltre l'anta dell’armadio per guardare fuori .

Strano , non c’era tutto quel sole .

Ma quando il vampiro aprì la finestra la colse un calore insolito da quelle parti .

Come poteva esserci così caldo là senza sole ?

< Mi toccherà venire a maniche corte lì >.

Edward sbuffò guardando il cielo limpido occupato per lo più da piccole nuvolette innocue , quando , guardando i vestiti che indossava , si accorse con rammarico di portare un maglione abbastanza pesante .

Non poteva mica presentarsi così a scuola ?

Si voltò verso Bella che ancora stava cercando qualcosa dentro l’armadio .

< Posso lasciarti sola almeno per un ora senza che combini danni ? > .

Il vampiro vide le ante dell’armadio traballare mentre da esse usciva un infuriata Isabella Swan con una scarpa con il tacco alto in mano e lo sguardo spiritato .

< Credi che non possa stare neanche un minuto senza combinare pasticci ? >.

Edward scoppiò a ridere uscendo veloce dalla finestra aperta della stanza mentre la ragazza lo mancava di un soffio diventando rossa dalla rabbia .

< Stupido >.

Con forza lanciò la scarpa contro l’armadio che a causa del colpo forte traballò su se stesso, mentre un sacchetto nero cadeva a terra attirando l’attenzione di Bella .

Prese in mano la busta tirando fuori da essa una corta gonna a pieghe nera , e in quel momento le labbra carnose si curvarono in un sorriso di vendetta.

E mentre pensava alle risate che si sarebbe fatta , buttò la gonna sul letto , accompagnata da una maglietta rossa a collo alto con la chiusura obliqua occupata da fiori di loto bianchi con le maniche corte ricoperte da un pezzo di stoffa nero che si aprivano a sbuffo .

< Avrai tu dei guai mio bel vampiro >

.Con queste parole Bella chiuse la porta a chiave per indossare gli abiti che al nostro povero Edward avrebbero causato un decesso improvviso ,anche se era definitivamente morto da tempo .










Il paesaggio passava veloce davanti ai suoi occhi mentre la macchina sfrecciava a grande velocità verso la sua scuola .

< Signorina Swan dovremmo andare dal preside per avvisarlo sulle procedure che adotteremo nei suoi confronti . Spero capirà che lo facciamo per la sua sicurezza > .

Bella fece un sorriso di circostanza stringendo l’orlo della gonna nera e arrossendo di botto .

Ora non era più tanto sicura della sua scelta .

Forse questa volta il suo vampiro avrebbe davvero rischiato di decimare la popolazione maschile di Forks .

Cosa poteva dire ai compagni ,ma soprattutto come doveva comportarsi ? Non ebbe però il tempo di arrivare ad una soluzione almeno provvisoria per quella scomoda situazione che la voce di uno dei due poliziotti la strappò ai suoi pensieri .

< Siamo arrivati > .

Bella sospirò pesantemente nel prendere lo zaino , scendendo dall’auto mentre i due poliziotti le si mettevano ai rispettivi lati guardandosi attorno circospetti .

Era arrivata .

In silenzio , in mezzo ai due poliziotti , la ragazza camminò adagio notandogli sguardi curiosi e meravigliati di alcuni compagni e anche quelli ammaliati posarsi su di lei come se volessero trapassarla da parte a parte .

Uno strano senso di disagio si impossessò di lei .

Non era lo stesso disagio che aveva provato il primo giorno di scuola , questo era più schiacciante , più soffocante e più pesante di quanto mai si sarebbe aspettata .

Alzò il volto pallido sentendo quegli occhi colpirla come piccoli pizzicotti , causandole uno strano senso di vertigine .

Perché si sentiva così ?

Perché tutti la guardavano in quel modo ?

Che avessero notato il suo cambiamento?

Sentì la testa pesante e le forze abbandonarle .

Così , per puro riflesso , afferrò la cosa più vicina a lei aggrappandosi alla camicia di Alan , che abbassato lo sguardo notò gli occhi della ragazza adombrarsi e la pelle diventare ancora più bianca .

Bella si sentì stringere per le spalle con forza mentre sentiva due voci risuonare confuse nella sua mente .

Finchè non riuscì a carpire quelle parole.

< Si sente bene ? > .

La ragazza si guardò intorno vedendo alcuni ragazzi fermarsi a fissarla preoccupati e spinta da quelle espressioni riacquistò un po’ di lucidità , chiudendo gli occhi per un attimo e ritrovando per tornare a camminare , notando il braccio di Alan circondarle le spalle come se avesse paura che svenisse .

Sorrise dolcemente al gesto del poliziotto notando l’altro compagno fissarla preoccupato . Sospirò vedendo la porta della presidenza farsi sempre più vicina .

Doveva abituarsi a quegli sguardi che i compagni le avrebbero sicuramente rivolto ,ma sapeva nel profondo che non ci sarebbe mai riuscita del tutto .

E così entrò nello studio del preside pronta ad ascoltare le condizioni che le veniva imposte per la sua sicurezza .









Una volvo grigia metallizzata si fermò in un piccolo parcheggio ,mentre il motore rombante smetteva di emettere quel rumore e le portiere della macchina si aprivano di scatto mostrando agli studenti cinque figure conosciute avanzare verso l’entrata della scuola .

< Non la vedo , dov’è? > .

Un folto caschetto nero si muoveva di lato in lato , mentre le quattro figure di fianco si guardavano attorno alla ricerca di qualcuno .

< Non lo so >.

Una voce melodiosa e dolce bisbigliò queste poche parole mentre gli occhi ambrati della figura a cui apparteneva quella voce vagavano preoccupati , cercando di intravedere dei lunghi capelli scuri.

Ma il trillo della campanella costrinse Edward a distogliere lo sguardo dallasua ricerca . Accorgendosi che ormai stavano entrando tutti nelle classi , salutò i fratelli con un cenno del capo prima di entrare nell’aula e prendere posto al solito banco che lui e Bella avevano occupato l’anno scorso.

Cominciò a guardare fuori dalla finestra nella speranza di rivedere Bella.

< Buon giorno ragazzi , oggi ho un annuncio da farvi , vi presento due nuovi compagni . Thomas e Ilary Reimond > .

Solo allora Edward si accorse del silenzio innaturale caduto d’improvviso nell’aula , e così alzando il capo , vide con sorpresa due figure vicine al loro professore .

Una bella ragazza dai lunghi capelli biondi , snella con gli occhi verdi e un ragazzo della stessa età .

Alto e con gli stessi capelli color oro dell’altra ragazza anche se gli occhi di lui erano celesti .

Cosa ci facevano quelli a Forks ?

< Bene vediamo dove possiamo mettervi > .

Lo sguardo del professore si posò su molti banchi , per lo più occupati , mentre restavano un banco vuoto in fondo all’aula e un posto vacante vicino ad Edward che notato l’interesse del professore sul suo posto vuoto pregò con tutto se stesso che non mettesse uno di quei due lì .

Ma ahimè il bel vampiro ebbe una brutta sorpresa quando vide la ragazza avvicinarsi al suo banco e sedersi silenziosa di fianco a lui .

Sbuffò contrariato sentendo l’odore della ragazza invadergli le narici .

Storse il naso .

Non gli piaceva quell’odore , per niente , così si spostò con la sedia , allontanandosi dalla ragazza per evitare lo sguardo interrogativo di lei .

< Bene Thomas tu vatti a sedere lì , bè ora possiamo iniziare la lezione > .

Dicendo ciò il professore afferrò il gesso sulla scrivania pronto a illustrare il nuovo programma impartito per quell’anno , quando qualcuno bussò alla porta .

< Potrebbe uscire per favore , professore ? > .

Subito il docente uscì di volata mentre la classe bisbigliava curiosa .

Di chi era quella voce ?

Passò qualche minuto nel quale Edward cercava in tutti i modi di sopportare la presenza ingombrante di quella ragazza .

Ma perché doveva sedersi proprio lì?

Si voltò per vedere cosa stesse facendo e stizzito notò che lo stava guardando .

Distolse lo sguardo quando incontrò gli occhi verdi di lei che intanto rideva silenziosa , portandosi una mano sulla bocca per soffocare le risate , mentre il bel vampiro , sentendo i suoi pensieri , andò ulteriormente in escandescenza .

Almeno fin quando non rientrò il professore con un piccolo sorriso sulle labbra , cosa mai vista dai suoi studenti che rimasero stupefatti dal comportamento strano del docente che muoveva la mano come se cercasse di invitare qualcuno ad entrare .

E quando la figura fece un passo avanti nell’aria si sentì un forte odore di fiori dissetanti .

I men che non si dica , Edward sentì la sua preoccupazione crollare di botto , ma fu costretto a mordersi la lingua quando la figura di Bella si mostrò interamente alla classe mentre tra i ragazzi si elevavano bisbigli di sorpresa .

< Bene ragazzi , è con piacere che diamo il bentornato alla vostra compagna di classe Isabella Swan . Spero che nessuno di voi sia indiscreto con lei ,

Bene Bella , puoi andarti a sedere vicino al nuovo arrivato > .

Edward , che per l’abbagliamento della ragazza aveva avuto un crollo nervoso , vide l’esile figura della sua ragazza passargli a fianco per poi sedersi timidamente vicino al nuovo ragazzo .

Lo aveva fatto apposta , ne era sicuro .

Voleva fargliela pagare per quella mattina e doveva ammettere che c’era riuscita , gli era venuto un colpo .

Ringhiò a bassa voce vedendo con la coda dell’occhio il nuovo ragazzo porgerle una mano e sorriderle dolcemente .

Ma chi si credeva di essere ?

Se provava un'altra volta a sorriderle gli staccava uno ad uno i denti , di questo poteva esserne sicuro.

< Bene , quest’anno come ben sapete studieremo le ……..> .

Il vampiro strinse con forza la matita tra le dita ,sentendo i pensieri dei suoi compagni rivolti casualmente alla sua ragazza , e la cosa non gli faceva certo molto piacere .

Si voltò non visto da nessuno notando Bella scrivere su un foglio gli appunti della lezione , portando svogliata una ciocca di capelli scuri dietro l’orecchio mentre si mordeva le labbra carnose cancellando ciò che aveva appena scritto .

Dannazione !

Ma perché quel deficiente li aveva spostati di banco ?

Continuò a fissarla notando con irritazione gli occhi di Thomas squadrarla con soddisfazione , mentre la voce del ragazzo rimbombava nella mente del vampiro .

< Sono stato fortunato a capitare con lei in banco , è la ragazza più bella che io abbia mai visto , buon per me > .

Edward digrignò i denti sentendo il professore continuare a spiegare la lezione , così decise di distrarsi un po’ cercando di evitare di girarsi ogni secondo indietro per guardare la sua ragazza .

Prese la penna e anche se con una certa difficoltà cominciò a segnare ciò che diceva l’insegnante finendo a volte con il bucare il foglio con la matita mentre i pensieri dei ragazzi continuavano incessanti a martellargli in mente .

. Al suono della campanella tutti si alzarono velocemente , raccogliendo i libri sparsi sui banchi il più in fretta possibile e uscendo di folata dalla classe , non lasciando neanche il tempo al professore di dar loro i compiti .

Ma c’era chi con tutta la calma possibile raccoglieva uno ad uno i suoi libri guardando distrattamente il suo zaino soprappensiero .

< Tutto bene ? >.

Bella alzò il capo voltando lo sguardo color caramello alla sua destra dove sorridente c’era il suo nuovo compagno di banco che le sorrideva cordiale porgendole i suoi appunti che aveva trascritto poco prima durante la lezione .

La ragazza sorrise a sua volta prendendo i fogli che lui le porgeva , quando le loro dita si sfiorarono e a quel contatto Bella si sentì mancare .

Così , senza poterlo impedire , cadde in ginocchio mentre un senso di gelo invadeva il suo corpo .

Sentì una sensazione di vuoto avvolgerla , mentre i suoi occhi si adombravano pian piano , quando una voce conosciuta non la fece rinsavire .

< Tutto bene ? vuoi ….>

< Non la toccare > .

Il tono imperioso riportò alla realtà Bella che scuotendo la testa alzò il volto vedendo il compagno di classe indietreggiare di un passo con il volto angosciato .

E questo perché , di fronte a lui , con un espressione dura , fredda come il ghiaccio e con i penetranti occhi ora neri , Edward lo fissava minaccioso facendogli cenno di abbandonare l’aula .

Thomas raccolse in fretta e furia le sue cose , prendendo per mano la sorella che era rimasta stupefatta dallo scatto d’ira del ragazzo .

Bella rimaneva in ginocchio guardando i fogli dei suoi appunti sparsi per il pavimento . Cosa le era successo ?

Cos’era stato ?

< Bella ? > .

La ragazza volse lo sguardo alla sua destra vedendo il bellissimo volto di Edward preoccupato e quei terrificanti occhi neri di nuovo ambrati .

< Stai bene ? >.

Socchiuse gli occhi nel sentire la mano del ragazzo posarsi sulla sua guancia , sorridendo debolmente per la dolcezza di quel vampiro .

< Tutto bene , ho avuto solo un mancamento . Penso che la mia convalescenza debba essere un po’ più lunga >.

Così dicendo si rimise in piedi sentendo la mano gelida del vampiro stringere con forza la sua .

< Andiamo , devi andare all’ora di educazione fisica > .

A quelle parole Bella mise il broncio immaginando già i rimproveri del suo professore

< Salterai la lezione vero ? > .

La ragazza vide il sorriso seducente del ragazzo , notando anche le braccia forti del vampiro che l’avevano stretta improvvisamente per la vita spingendola contro il corpo gelido di lui .

< Io veramente preferirei fare tutt’altro e la tua presenza mi è indispensabile >.

Bella arrossì di botto sentendo il bisbiglio malizioso del vampiro e l’alito freddo di lui farle venire i crampi allo stomaco .

D’istinto si allontanò da lui prendendo lo zaino e salutandolo con la mano mentre a passo di marcia si dirigeva verso la palestra , sentendo con rabbia la risata del vampiro risuonare per il corridoio .

Dannazione a lui e alle sue trovate .

Sospirando entrò nel campo della sua tortura pronta a ritornare dal suo bel vampiro con qualche livido .









< Quando arriva Bella ? > .

Alice si guardava intorno preoccupata , cercando tra la folla la sua amica ,ma di lei ancora nessuna traccia .

< Strano , è ora di pranzo , perché non arriva ? > .

Edward dal canto suo stava facendo poltiglia del suo pasto , punzecchiando con la forchetta quell’ammasso di roba irriconoscibile .

< Secondo me sarà in infermeria a farsi medicare dopo tutte le botte che avrà preso > . Un ringhio minaccioso fece zittire il povero Emmet che vedeva il fratellino sempre più agitato , con lo sguardo spiritato .

< Calmati Ed , non ho detto mica una cosa improbabile > .

Edward voltò stizzito lo sguardo vedendo la sua “ nuova “ compagna di banco guardarlo con interesse sorridendo timidamente .

Ma cosa voleva quella ora ?

Scocciato , sbuffò , guardandosi intorno nella speranza di vedere la sua Bella , ma a quanto pare di lei nessuna traccia .

Che fosse davvero finita in infermeria?

Forse , si disse , non era poi una possibilità da scartare .

La sua Bella lo sorprendeva ogni giorno di più .

< Eccola ,ma chi è quello ? > .

Il vampiro alzò il capo vedendo sull’entrata della mensa la sua ragazza , bellissima come sempre ,ma con una luce strana negli occhi, una specie di timore .

Ma per cosa ?

Purtroppo però l’occhio gli cadde alla destra della ragazza dove c’era quel dannatissimo nuovo arrivato che qualche ora fa aveva cacciato in malo modo.

Cosa ci faceva con lei ?

< Ma cos’ha Bella ? >.

Jasper si alzò in piedi notando gli occhi ambrati della ragazza guardare attorno frenetici , tremando leggermente .

E solo allora lui e i suoi compagni sentirono il bisbiglio della mensa e tutti gli occhi degli studenti puntati su di lei .

Perché non la smettevano di fissarla ?

Così la mettevano a disagio .

Non fece in tempo a chiamarla che Bella scappò via dalla mensa mentre il nuovo ragazzo le correva dietro cercando di fermarla .

Neanche un secondo dopo Edward , dopo aver guardato storto tutti gli studenti gelandoli con lo sguardo corse fuori , scorgendo nel corridoio le due figure voltare l’angolo .

Cosa c’entrava quel ragazzo ora ?

Doveva starle lontano o si sarebbe trovato ben presto sotto un cumulo di terra , e questo non era certo uno scherzo .









Correva , correva , sentendo dietro di se il rumore di passi .

Chi la stava seguendo ?

Voleva stare da sola , senza nessuno intorno .

Quando era entrata nella sala e aveva visto il modo in cui i suoi compagni la fissavano aveva sentito il suo cuore sussultare .

La guardavano e parlavano a bassa voce indicandola come un estraneo .

Perché ?

Perché sentiva quegli sguardi gelarle il sangue che ora purtroppo non aveva più in corpo ? Forse quella sua trasformazione radicale aveva cambiato qualcosa in lei, qualcosa che non aveva notato.

Rivide nella sua mente le dita puntate su di lei , sentendo le lacrime uscire dai suoi occhi e rigarle le guance.

Non era proprio ciò che si aspettava dal suo ritorno , pensava che sarebbe stato tutto come prima , che il suo cambiamento avrebbe solo reso la sua vita più felice .

Un ingenua , era stata un ingenua .

Come poteva pensare che la gente non la trattasse diversamente ?

Che non si chiedesse dov’era stata per quelle lunghe tre settimane ?

Se le avevano mosso violenza , se l’avevano torturata .

< Stupida > .

Si asciugò con rabbia una lacrima quando sentì qualcosa afferrarle il polso interrompendo la sua pazza fuga.

Infuriata si voltò trovando Thomas , il nuovo compagno di scuola .

Cosa voleva da lei ?

< Che cosa guardi ? >

Perché la guardava in quel modo ?

< Mia piccola umana , sei sempre più bella ogni giorno che passa > .

D’un tratto la sua mente si svuotò del tutto , mentre perdeva il controllo sul suo corpo , quella voce ….

< Mi sei mancata tanto sai > .

Vide gli occhi prima giocosi del ragazzo incupirsi diventando magnetici mentre si avvicinava pericolosamente al sua viso .

< Non ti sono mancato ? >.

Bella era immobile , non riusciva a muovere un muscolo e neanche a parlare .

Era come se non avesse più una coscienza così , non potendo opporsi , si lasciò poggiare contro la parete mentre il ragazzo si avvicinava sempre di più a lei scoccando occhiate bramose al suo corpo .

< Che c’è , il gatto ti ha mangiato la lingua ? >.

Il ragazzo scoppiò a ridere prendendo una mano della ragazza e portandola sulla sua guancia , gemendo di piacere sentendo la piacevole sensazione di calore sulla sua pelle sempre fredda .

< Mi divertirò un sacco con te , ne sono sicuro . E non preoccuparti del tuo vampiro , non resterà solo , c’è una mia conoscenza che non vede l’ora di mettere le sue grinfie su di lui > .

Un brivido per nulla piacevole scosse il corpo di Bella come se quelle parole l’avessero scossa nel profondo , avvicinandola ulteriormente al corpo del ragazzo che la premeva insistente contro la parete scendendo con le mani verso la sua vita , mentre gli occhi azzurri diventavano neri come la pece .

< Baciami > .

Bella sentì le mani tremarle quando vide il bel volto del compagno scendere bramoso verso le sue labbra , gli occhi famelici di lui incatenati in quelli ambrati di lei , vuoti come la sua mente .

Era come se Bella non si trovasse lì , come se quello che il vampiro stava stringendo con forza fosse solo il corpo di una bella bambola senza vita .

Senza che potesse impedirlo gli circondò il collo con le braccia , alzandosi sulle punte mentre il vampiro chiudeva lentamente gli occhi ,sentendo il respiro affannoso di lui gelarle il viso .

Mancavano pochissimi centimetri quando una voce vicina li interruppe .

< Bella ?! > .

Bella vide Thomas indietreggiare di colpo digrignando i denti nell'allontanarsi di scatto da lei , guardando alla sua destra .

< Dannazione > .

Lo vide lasciarla definitivamente guardando la porta in fondo al corridoio , aperta.

< Devo andare , ma non ti preoccupare , riprenderemo da dove abbiamo interrotto anche se tu non ricorderai niente> .

Così dicendo il ragazzo scappò via, velocissimo , svanendo oltre la porta mentre da dietro il corridoio Bella vide comparire una figura opaca .

Chi era ?

La mente cominciò a svegliarsi dalla catalessi in cui era caduta mentre la figura cominciava ad essere più chiara .

Alto , fisico asciutto e muscoloso , corti capelli ramati , era Edward .

Sorrise debolmente mentre il vampiro si avvicinava velocemente a lei con il volto preoccupato .

< Stai bene ? Cosa è successo ? >.

Cos’era successo ?

Non ricordava niente .

Si voltò guardando il corridoio deserto .

Che ci faceva lì ? Non capiva .

< Bella ? Rispondimi > .

La ragazza però non stava ascoltando il giovane vampiro , stava cercando di capire cosa stesse facendo lì .

Non capiva perché prima che trovasse Edward si trovava in corridoio da sola , senza nessuno .

Perché?

Sentì la testa girarle finchè non portò lo sguardo su una porta aperta lì vicino dalla quale stava entrando qualcuno .

Incuriosita aguzzò la vista e con sorpresa scorse dei lunghi capelli scuri .

Non poteva essere ...sua madre ?

Non fece in tempo a capire ciò che stava succedendo che sentì la testa girarle e le forze abbandonarla come era successo ore prima con i poliziotti .

Si lasciò cadere nel vuoto priva di lucidità, ma prima di chiudere gli occhi sentì un piccolo urlo femminile .

Un rumore di tacchi e vide due occhi color topazio terrorizzati a morte prima di lasciarsi andare completamente , vedendo nella mente brillare minacciosi due terrificanti occhi celesti …….


CONTINUA …

 

 

 

 

MI SCUSO PER IL TRMENDO RITARDO MA DATO CHE DEVO TOGLIERMI UN SACCO DI INTERROGAZIONI STO STUDIANDO UN SACCO , E NON HO AVUTO TEMPO DI AGGIORNARE .MI SCUSO NUOVAMENTE E RINGRAZIO TUTTI PER I BELLISSIMI COMMENTI CHE MI AVETE LASCIATO , SONO FELICISSIMA , SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA E VI PROMETTO CHE APPENA FINSCO CON QST BENEDETTE INTERROGAZIONI AGGIORNERò AL Più PRESTO . GRAZIE ANCORA SIETE FANTASTICI BACI BACI GOLD EYES …..AL PROX CAPITOLO COMMENTATE MI RACCOMANDO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Incomprensioni ***


Twilight

Twilight

 

 

 

 

 

Era nuovamente segregata in quell’oscurità che ormai non le dava più pace .

Che fosse destinata a navigare per sempre in quell’abbraccio di tenebra ?

Che fosse quello il suo posto ?

Lì , tenuta sveglia solo dal richiamo oscuro di quella voce melodiosa ?

Perché non la lasciava in pace ?

Perché voleva proprio lei ?

Perché ?

Una voce dolcissima come il suono di un arpa d' un tratto la fece emergere dall’oscurità , facendole aprire i grandi occhi color topazio .

Curvò le labbra carnose in un sorriso quando trovò davanti a lei il volto d’angelo del suo vampiro .

I lineamenti talmente perfetti da risultare dipinti su quel volto pallidissimo , le sottili labbra impeccabili curvate in un dolce sorriso e quei due splendidi occhi color caramello che la fissavano pieni di amore .

Bella sentì le mani gelide del ragazzo sfiorarle teneramente la guancia mentre alcuni ciuffi ramati le solleticavano le gote quando il vampiro si chinò per sfiorarle le labbra con un bacio .

< Che è successo? > .

La ragazza sentì il materasso abbassarsi sotto il peso del vampiro notando le occhiaie violacee che gli solcavano il volto .

Alzò una mano sfiorandogli con la punta delle dita il contorno degli occhi ,mentre Edward li socchiudeva baciandole il palmo della mano e fissandola intensamente .

< Sei svenuta . Tua madre è arrivata in quel momento insieme a me e ti abbiamo trovato distesa per terra . Forse è giusto che tu dica a me cosa è successo > .

Bella notò gli occhi indagatori del ragazzo squadrarle con attenzione il viso , mentre lei stessa cercava di trovare la risposta alla domanda di Edward .

Cosa era successo?

Non si ricordava granché , a parte di essere corsa via e poi …

< Bella ?>

Edward le aveva afferrato le spalle quando l’aveva vista curvarsi su se stessa stringendo con forza le mani sulle tempie , emettendo un flebile gemito di dolore .

< Bella , amore mio che hai ?> .

La ragazza aprì un occhio trovando il volto marmoreo del vampiro intriso di preoccupazione e terrore .

Doveva dirglielo ?

L’unica cosa che si era ricordata era la voce di quel vampiro che aveva incontrato nella foresta , il vampiro che l’aveva morsa trasformandola in quello che era , anche se non riusciva ancora a capire cosa .

Poteva metterlo in allarme così ?

No , non poteva . Perciò si voltò chiudendo gli occhi e coprendosi il volto con i lunghi capelli bruni , come faceva quando voleva nascondersi da lui .

< Bella c’è qualcosa che devi dirmi? > .

La situazione stava peggiorando .

Il tono di voce di Edward si era abbassato fino a diventare un ringhio sommesso che si infranse contro il suo orecchio facendole venire i brividi .

Si voltò di scatto dando le spalle ad Edward e drappeggiandosi il lenzuolo a dosso . Strinse gli occhi con forza cercando di non sentire i bassi ringhi del vampiro . All’improvviso la stanza cadde nuovamente nel silenzio mettendo così in allarme la ragazza che , non sentendo più la presenza del ragazzo di fianco a sé , si alzò dal letto guardandosi intorno ,ma di lui non c’era traccia .

Sentì un rumore insolito , come lo scatto di una serratura , ma non fece in tempo a voltare lo sguardo che si ritrovò schiacciata contro il materasso dal corpo possente di Edward .

Gli occhi neri coma la pece bruciavano come mille fiamme incandescenti .

Si guardarono negli occhi , lui infuriato come una bestia , lei sbalordita dalla reazione del proprio ragazzo .

Cercò di muoversi ma il vampiro la inchiodava al letto , stringendole però con delicatezza i polsi portati sopra la sua testa .

Bella notò con preoccupazione lo sguardo furioso del vampiro squadrarla intensamente , avvicinandosi pericolosamente al suo volto .

Sfiorò minacciosamente le sue labbra con il naso , mentre il profumo della ragazza offuscava suo malgrado la mente al bel vampiro.

< Dimmi cosa è successo . Non vorrai mica che perda la pazienza vero? > .

Bella assottigliò gli occhi cogliendo la minaccia del vampiro con un sorriso malizioso . Si inarcò contro di lui vedendolo alzare di scatto il volto e fissarla sconvolto , gli occhi colmi di un altro sentimento , molto più forte della rabbia che fino a poco prima li aveva occupati .

Edward le lasciò i polsi , incantato dagli occhi di Bella ,che andavano lentamente a farsi sempre più scuri come quelli del vampiro .

Passò le esili braccia intorno al collo , inclinando il capo e avvicinandosi con lentezza calcolata ad Edward , fiondatosi sulle labbra di lei , facendola sorridere dall’irruenza e dal desiderio che sentiva in lui .

Il vampiro cercò con tutte le forze di resistere ,ma il profumo di Bella lo intossicava , lo rendeva succube di quella bellissima creatura che sorrideva sulle sue labbra gelide .

< Perché è chiusa la porta ? Ehì , voi là dentro , aprite !>

Bella si allontanò dal volto pallido del vampiro osservando stranita la porta , sembrava la voce di …

< Alice? >

. < Oh Bella , allora stai bene ! Apri per favore , dopo tu ed Edward potrete riprendere il discorso da dove lo avevate lasciato , ma ora apri > .

Il volto di Bella divenne di tutti i colori possibili mentre il vampiro sorrideva dell’espressione d’imbarazzo che si era dipinta sul volto della giovane .

In men che non si dica la porta si aprì ed Edward le fu subito affianco stringendosela contro con un braccio muscoloso .

D’un tratto comparvero Alice , Jasper, Rosalie e Emmet sulla porta , tutti intenti a fissare di sbieco Edward .

< Così mi sciupi la cognatina fratellino ! Insomma controllati > .

Un basso ringhio uscì dalle labbra del vampiro mentre Bella soffocava a stento un risolino divertito alla battuta di Emmet .

< Bene , prima che cominciate a starnazzare come due comari vorrei sapere come sta la nostra Bella > .

Jasper sorrise gentilmente sondando con i suoi poteri Bella stesa sul lettino dell’infemeria della scuola .

< È il caso che tu torni a casa , sei ancora un po’ scombussolata >.

Bella annuì ricambiando il sorriso , e scendendo dal lettino con un saltello fu subito assalita da Alice che l’abbracciò stretta facendola quasi finire a terra .

< Sai , mi ero preoccupata > .

La ragazza sorrise dolcemente verso la piccola Alice che con un passo di danza la portò fuori da quella stanza seguita da Rosalie mentre gli “uomini” cominciavano a prendersi per i capelli .

< Stai bene ? >

Bella si voltò con cautela verso Rosalie notando il leggero sorriso che la bionda le rivolgeva .

Si sentiva in imbarazzo , ricordava ancora come l’aveva trattata .

Vide un lampo di tristezza attraversare i bellissimi occhi della ragazza facendola sentire in colpa .

Così , di slancio , l’abbracciò per un breve istante sfoderando un sorriso abbagliante che lasciò colpita sia Alice che Rosalie .

< Si , sto bene > .

Le due ragazze osservarono con tenerezza Bella , capendo quanto il loro fratellino fosse stato fortunato a trovare una persona così dolce e speciale .

< Allora stai bene ? > .

Una voce conosciuta fece voltare la bella mora , incontrando così i grandi ed espressivi occhi azzurri di Thomas intento a fissarla preoccupato .

Per un solo secondo , un solo attimo , a Bella parve di vedere quelle iridi celesti nere . Forse era davvero ancora intontita , si disse .

< Si , ora sto bene , anche se non ricordo cosa mi sia successo > .

Thomas le si avvicinò posandole una mano candida sulla fronte ,mentre Alice e Rosalie si irrigidivano leggermente .

Bella stette immobile e guardando gli occhi azzurri del ragazzo la sua mente si svuotò completamente .

L’unica cosa che sentì all’esterno fu solo la mano gelida del ragazzo sulla sua pelle . Riuscì ad acquistare un po’ di lucidità , e rimase confusa dalla freddezza delle sue mani , specialmente dal piccolo sospiro di piacere che uscì dalle labbra del ragazzo , come se il suo calore gli stesse facendo piacere .

< Hai un po’ di febbre , ti conviene tornare a casa . Posso passare a trovarti stasera ? > Digli di si , avanti .

< Si >.

Un sorriso luminoso comparve sulle belle labbra del ragazzo mentre richiamava con la mano la sorella dietro di loro .

< Ok , allora a stasera , e prima di uscire copriti bene . Fuori fa un freddo cane > . Così il ragazzo scomparve come era venuto nel nulla .

Bella rimase ancora per un po’ imbambolata fissando il punto in cui Thomas e la sorella erano usciti .

Che le era preso ?

Perché gli aveva detto di si ?

Di chi era quella vocina che l’aveva spinta a dargli una conferma ?

Una mano gelida però attrasse la sua attenzione facendola distrarre da quelle innumerevoli domande .

< Bella , stai bene ? > .

Alice la fissava preoccupata ,ma perché ?

< Si . Perché ? > .

Rosalie le si affiancò , squadrandola da capo a piedi per poi sospirare .

< Eri diventata bianca come un lenzuolo . Pensavamo stessi svenendo . >

Cosa ?

Lei non si era accorta di niente , non si era sentita neanche male .

Forse doveva avere davvero la febbre .

< Come dirai ad Edward che quel ragazzo stasera viene a casa tua ? >

Ops, questo era un dettaglio a cui non aveva prestato attenzione .

Che dire ad Edward ?

In qualunque modo gli avesse riferito la notizia sapeva che non l’avrebbe presa affatto bene .

Ma perché diavolo aveva accettato di invitare Thomas a casa sua ?

Si maledì mentalmente pensando a un modo per svignarsela , ma quel giorno non sembrava proprio dalla sua parte .

Infatti , Bella vide dall’altra parte del corridoio Edward avanzare con passo cadenzato verso di lei che intanto stava pregando in tutte le lingue che conosceva , pronta alla sua fine .










< Cosa ? >

La sua voce uscì più dura di quanto avesse voluto ,ma in quel momento non era in grado neanche di guardare la strada con attenzione .

Strinse le mani intorno al volante così forte che le nocche divennero bianche mentre le ruote stridevano sull’asfalto bagnato dal diluvio che si era scatenato fuori .

Quel dannato doveva andare a casa della sua Bella stasera ?

Non avrebbe permesso a quel piccolo insetto di avvicinarsi a lei , a costo di barricarla dentro la camera .

Ma perché diamine lei gli aveva detto di si ?

Cosa le era passata per la testa ?

Era da più di un ora che continuava a chiederle il motivo ,ma lei non gli dava mai una risposta .

Perché ?

Non la capiva ,e la sua rabbia andava man mano intensificandosi non riuscendo a leggerle i pensieri .

Che le piacesse quel damerino da strapazzo ?

Un non imperioso proruppe dentro di lui .

A lei non poteva piacere quel ragazzo , eppure molte ragazze quel giorno mentre Bella era in infermeria fantasticava su quel Thomas .

La gelosia cominciò a farsi via via più pressante,mentre un’ira feroce contro quel ragazzo si impadroniva di lui .

< Non sarà forse che preferisci passare la serata con lui che con me ? > .

Il tono con cui pronunciò quelle parole fu più freddo e più velenoso di quanto si aspettasse .

Voltò il capo preoccupato verso Bella , guardandola intimorito .

Notò i perfetti e delicati lineamenti del suo volto pallido contratti , così come le labbra carnose distese in una linea dura e gli occhi color topazio ora neri .

< Ferma la macchina > .

Edward in un primo momento stentò a credere alle parole della ragazza , ma quando lei si voltò verso di lui fu come se un camion di 8 tonnellate lo avesse schiacciato .

Il bellissimo volto di Bella sprizzava collera da tutti i pori .

I lunghi capelli scuri le calarono sugli occhi mentre calde lacrime scivolavano dagli occhi neri della ragazza che aveva cominciato ad urlargli contro con ferocia .

< Come fai a dire queste sciocchezze ? Credi veramente che preferisca la sua compagnia alla tua ?

Se non ti avessi voluto non ti avrei nemmeno più parlato neanche quando mi avevi trovato .

Ma forse sei tu che non vuoi la mia compagnia , non ti preoccupare tolgo il disturbo > . Così dicendo Edward vide la sua Bella aprire la portiera anche con la macchina in movimento e buttarsi fuori nel diluvio .

Lo stridere delle ruote rimbombò per la strada deserta mentre una volvo grigio metallizzata si fermava in mezzo alla strada e una pallida figura fuoriusciva velocemente dal veicolo , fissando addolorato una piccola ombra rifugiarsi in una foresta lì vicino scomparendo alla sua vista .

L’unica cosa che si sentì in seguito fu una voce dolce e melodiosa che invocava un nome , il suo nome

< Bella > .








Stupido Cullen !

Stupido , stupido , stupido .

Un’altra goccia di pioggia raggiunse le sue compagne sul capo di Bella rannicchiata su una roccia .

Era calata la sera , e da più di 3 ore la ragazza stava immobile sotto la flebile pioggia che cadeva a bagnare il terreno insieme alle sue lacrime .

< Stupido >

La sua voce cristallina rimbombò per la foresta mentre con una mano bianca si portava dietro l’orecchio una ciocca di capelli fradici .

Come aveva fatto solo a pensare che quel ragazzo potesse reggere il confronto con lui ? Lui osava dubitare del suo amore ?

Cosa doveva dire lei allora ?

Lui corteggiato da ragazze di gran lunga più belle di lei .

Lei doveva essere quella da consolare .

Non era né bella né attraente , cosa doveva pensare ?

Secondo lui non le salivano sempre i dubbi riguardo alla differenza fisica tra loro ? Bella però non sapeva quando in realtà si sbagliasse .

Aveva davvero una concezione sbagliata di se stessa , specialmente dopo il suo “cambiamento” .

Non riusciva a capire che il motivo per cui i ragazzi quella mattina la guardavano scioccati non era per ciò che lei pensava .

Il fatto era che tutti erano rimasti senza fiato davanti alla bellezza sconvolgente che lei non aveva mai voluto vedere .

< Ormai deve essersene andato , un po’ mi dispiace però . >

Bella tirò su con il naso poggiando la fronte sulle ginocchia unite raccolte al suo petto , beandosi del silenzio che regnava in quel luogo .

Era il caso di tornare a casa , in fondo aveva avvertito Charlie attraverso un cellulare che andava a fare una passeggiata, però non così lunga.

Si alzò con un piccolo balzo togliendosi l’impermeabile ormai inutile , bagnando il maglioncino che indossava .

Dannazione anche alla gonna , perché quel giorno si era vestita in quel modo ?

Per far un dispetto ad Edward .

Ecco , un altro buon motivo per essere ancora arrabbiata con lui .

Si ravvivò i capelli con le mani candide non sentendo il freddo pungente che si era alzato all’improvviso .

Una tristezza improvvisa si impadronì di lei facendola ricadere a sedere sulla pietra . Bella si fissò con aria malinconica le piccole mani bianche , girandole e rigirandole davanti ai suoi occhi .

Perché era diversa da Edward e dagli altri Cullen ?

Era stata veramente la sua anima a non farla diventare completamente vampira ?

Ma poi si poteva veramente definire tale?

Non necessitava del sangue , era immortale , dormiva , piangeva , era calda come un umano ,ma il suo cuore era immobile .

Di scatto si portò la mano al petto non sentendolo battere cercando una qualche conferma concreta alle sue parole .

Perché doveva avere sempre qualcosa di strano rispetto a tutti ?

Era la sua maledizione forse ?

Abbassò il capo abbracciandosi nuovamente le gambe e nascondendo così il viso inondato di lacrime .

Si sentiva confusa , stanca , malinconica , triste , arrabbiata , addolorata e chi ne abbia più ne metta .

Maledetto amore !

La lasciava in balia di sentimenti contrastanti , attacchi isterici , crisi di pianto , risate sguainate , depressione improvvise neanche fosse in meno pausa.

Chiuse gli occhi ora color topazio concentrandosi sulle gocce di pioggia che la bagnavano , quando d’improvviso non sentì più quei ticchettii freddi sulla schiena ,al contrario , qualcosa di caldo .

< Prenderai freddo >

Bella rialzò giusto in tempo il capo per trovarsi davanti il bellissimo volto di Edward piegato su si lei .

Spalancò gli occhi caramellati vedendolo senza giubbotto ,ma con una maglia leggera , il petto muscoloso messo in evidenza dalla maglia fradicia appiccicata alla sua pelle d’alabastro .

Abbassò lo sguardo non volendo restare come un ebete a fissagli i pettorali scolpiti quando le dure e gelide braccia di Edward la circondarono tutta premendola contro ciò che prima stava osservando incantata .

< Perdonami amore mio >

Il respiro gelido si infranse contro la sua tempia facendola rabbrividire , e senza che potesse impedirlo aprì le braccia stringendo il corpo fradicio e gelido di Edward contro il suo bollente .

Lo sentì sospirare contro la sua pelle mentre avvertiva sotto le sue dita i muscoli contrarsi .

< Non ti allontanare più così da me , ti prego > .

Bella sentì tutti i sentimenti di prima scemare in un colpo solo lasciandola piangente contro il petto di granito di Edward .

< Sh piccola mia . Perdonami per il mio deplorevole comportamento , ma ti amo troppo e non riesco a vederti in compagnia di un altro che non sia io >.

Bella lo strinse ancora più a sé sorridendo tra le lacrime sulla sua spalla .

< Ora è meglio che ti porti a casa o Charlie chiamerà il presidente degli Stati Uniti per venirti a cercare >

La ragazza rise poggiando il capo sulla spalla di Edward che l’avvolse meglio nel suo giubbotto schiacciandola contro il suo petto duro come l’acciaio .

Bella sentì il vampiro correre veloce , mentre il vento pungente non raggiungeva nemmeno uno strato di pelle rinchiusa com’era tra le braccia del suo angelo .

In meno di un secondo lo sentì fermarsi , capendo che dovevano essere arrivati .

Cercò di scendere dalle braccia di Edward ,ma lui glielo impedì

< Non ci pensare nemmeno signorina . Charlie è uscito , ciò mi dà la possibilità di metterti a letto come si deve >.

Bella sorrise notando che il buio cominciava a farsi più scuro .

< Mi sa che Thomas non verrà più >

< Oh quanto me ne dispiace >

La ragazza rise di gusto sentendo la voce falsamente afflitta di Edward, così si lasciò portare inerme dentro casa .









< Bella non fare la bambina >

< NO >

Edward sbuffò contrariato guardando di traverso la sua Bella seduta a gambe incrociate sul letto con ancora a dosso i vestiti fradici .

< Se non ti cambi prenderai un malanno . Forza > .

Il vampiro la vide scuotere la testa ,mettendo il broncio .

< Edward sono stanca , non ce la faccio neanche a stare in piedi figuriamoci a cambiarmi > .

A conferma di ciò che Bella disse Edward notò infatti la stanchezza occupare le iridi caramellate di lei .

< Allora vorrà dire che ti cambierò io > .

Edward si chinò verso di lei ,ma la vide ritrarsi dalle sua mani diventando di un tenue colore rosso pomodoro .

< No !> la vocina acuta che il vampiro sentì uscire da quella bocca di rosa, accompagnata dal rossore sulle sue gote lo fece sorridere teneramente .

Possibile che non si rendesse conto di quanto fosse bella ?

< Non posso mica lasciare che ti prendi la febbre . Forza non fare storie e collabora > . Edward si costrinse a non scoppiare a ridere quando la vide afferrare un cuscino parandolo a sua difesa .

< Non credere che non lo usi . Dai, lasciami così , ti prego! >

Purtroppo gli scappò un risolino dalle sottili labbra che fece arrossire ulteriormente la povera Bella .

< Non se ne parla nemmeno , e ora stai ferma o troverò un altro modo >

< Va bene , ma questa te la faccio pagare >

Così Edward dopo l’ultima minaccia da parte della sua ragazza potè prendere gli orli della maglia e sfilargliela per le braccia .

Però si affacciò un altro inconveniente a cui Edward non aveva pensato fino a quando non trovò Bella in reggiseno .

Restò per un attimo imbambolato osservando la vita stretta e sottile , il seno sodo trattenuto da un reggiseno candido come la pelle della ragazza , e risalendo con lo sguardo il suo cuore non potè che fare altre capriole osservando i capelli umidi che le si attorcigliavano sulle piccole spalle e che incorniciavano il volto di porcellana .

Fissò con bramosia le labbra rosse e carnose , i lineamenti dolci e i grandi occhi ambrati leggermente languidi a causa della febbre che forse stava cominciando ad avere la sua ragazza .

La vide arrossire e ciò non fece altro che rendere quella stupenda creatura ai suoi occhi antichi ancora più desiderabile ed innocente .

Chiuse gli occhi con forza afferrando la vestaglia che aveva preso poco prima dai cassetti di Bella , cominciando a fargliela indossare con gli occhi ermeticamente chiusi . Un distinto gemito di protesta però glieli fece riaprire e ciò che vide lo fece scoppiare a ridere .

< Edward !! Stai infilando la mia testa nella manica del braccio >

Edward la fissò per un attimo confuso negli occhi vedendo solo in seguito la sua impossibile impresa , e non potè che scoppiare a ridere , seguito poi a ruota dalla risata cristallina di Bella .

Si chinò in avanti facendole indossare la manica per il verso giusto , chiudendo la vestaglia , e mentre lo fece sentì il profumo di fiori di lei fargli perdere per qualche secondo il controllo .

< Sei così maledettamente bella >

La sentì fremere contro di lui mentre delicatamente le baciava il collo .

Le sfilò la gonna avvolgendola completamente nella vestaglia per farla poi stendere sul letto e coprirla con le pesanti lenzuola .

Si scostò da lei per togliere la maglia fradicia dal letto quando si sentì tirare per il polso .

Si voltò confuso trovando gli occhi ambrati di lei lucidi .

< Non te ne andare > .

Gli sfuggì un tenero sorriso notando la preoccupazione solcare quegli occhi così belli < Starò con te per l’eternità > .

Si sdraiò al suo fianco abbracciandola stretta quanto più poteva .

Ora non correva il rischio di farle male , poteva abbracciarla con tutta l’intensità che possedeva .

Le accarezzò i capelli vedendola chiudere gli occhi , dopodichè le baciò teneramente la fronte per poi sfiorarle con delicatezza le labbra rosse osservandola addormentarsi .

La vide poggiare il capo sul suo petto , stringendogli tra le lunghe dita la maglia leggera che indossava .

Ma prima di addormentarsi finalmente fu , per la prima volta , il turno di Bella di ripetere quella parole mai così vere .

< E io starò con te per l’eternità > .

Così lei cadde tra le braccia di Morfeo cullata dalla ninna nanna che Edward intonava con più sentimento del solito , mentre la sua anima si acquietava , scombussolata dalle parole della ragazza .

Poggiò la testa su quella di Bella aspirandone il profumo.

< Buona notte amore mio > .

E così lui rimase lì , a vegliare su di lei .

Nessuno dei due però immaginava l’inganno e il complotto che si costruiva alle loro spalle , l’unica che forse poteva impedire quel terribile destino però riuscì solo a vedere attraverso i suoi occhi una rosa bianca galleggiare in una grande distesa d’acqua .

E non comprese appieno l’importanza di quell’immagine , perché come vedremo più avanti sarebbe stato l’addio o la riconciliazione del loro legame …..






CONTINUA …..

CIAO TESORI PERDONATEMI , MI PROSTRO DAVANTI A VOI . VI CHIEDO UMILMENTE SCUSA PER IL MIO RITARDO . MI DISP MA HO DOVUTO AGGIORNARE IN FRETTA UN'ALTRA FIC . PROMETTO DI POSTARE AL Più PRESTO GLI ALTRI CAPITOLI XD . PARDONNNNN

 E ORA PASSIAMO AI RINGRAZIAMENTI

 

 

X Ransie88219 : MI HAI FATTO SALIRE LE LACRIME AGLI OCCHI . NIENTE DI Più SUBLIME?? GRAZIE CARA SIGH SIGH XD. GRAZIE DAVVERO PER IL COMPLIMENTO SPERO CHE ANCHE QST CAPITOLO TI PIACCIA E CHE CONTINUERAI A COMMENTARE GRAZIE INFINITE

 

X blackelves :  PER VEDERE LA FINE CI VUOLE ANCORA UN Po’ . VOGLIO FARE UNA LUNGA FIC PERCHè NN FACCIO MAI COSA CORTE  SPERO CMQ CHE APPREZZERAI LA MAI STORIA . GRAZIE ANCORA PER IL COMMENTO BACI

 

X silvy49 : ECCOTI ACCONTENTATA , SPERO CHE QST CAPITOLO TI PIACCIA GRAZIE ANCORA PER IL COMMENTO .

 

E INFINE RINGRAZIO TTT QLL CHE LEGGONO ANCHE SENZA RECENSIRE E QLL CHE HANNO AGGIUNTO LA MIA STORIA TRA I PREFERITI . GRAZIE INFINITE A TUTTIIII

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BUONA LETTURA , SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO BACI BACI GOLD EYES MI RACCOMANDO COMMENTATE ALLA PROX  

 

 

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Capitolo 11
*** Promessa di matrimonio ***


Twilight

Twilight

 

 

 

 

<Edward>

La flebile voce raggiunse il suo finissimo udito risvegliandolo dalla contemplazione della creatura di fronte a lui .

Abbassò gli occhi color topazio per incrociare quelli più scuri di Alice che con un aria afflitta sul bel volto indicava con il capo la persona davanti a loro .

Sospirò pesantemente facendo spallucce mentre la grande mano diafana passava tra i capelli bronzei facendoli ricadere disordinamene sugli occhi caramellati , intenti a fissare in un modo struggente la bellissima creatura davanti a lui . I

lunghi capelli così scuri da sembrare neri incorniciavano i lineamenti dolci e perfetti di quel pallido viso da bambola , gli occhi ambrati solcati da strane ombre nere , le labbra rosse e carnose tese come se stesse pensando a qualcosa di brutto , le piccole spalle avvolte dalla maglia blu cobalto che faceva risaltare il chiarore della sua pelle di luna rendendo visibile le curve del seno e la vita esile mentre le lunghe gambe erano fasciate da dei jeans scoloriti .

Gli sembrava di star fissando un dipinto tanto era abbagliante la sua Bella ,ma c’era qualcosa in quel volto assorto che lo sconcertava e lo faceva preoccupare , un espressione di rammarico e turbamento dei quali non riusciva a trovare la causa .

Cosa stava succedendo alla sua Bella ?

Ogni qual volta la teneva tra le braccia ormai addormentata la sentiva muoversi in continuazione , irrigidendosi e a volte, anche se in rari casi , si svegliava di soprassalto con il volto trasfigurato dalla paura .

Allungò una mano sul tavolo prendendo quella della ragazza tra le sue vedendola alzare il volto e sorridergli dolcemente facendo sparire la preoccupazione che poco fa lo aveva assalito .

Un gemito di dolore però lo fece voltare facendogli incontrare gli occhi azzurri di una piccola ragazzetta che a quanto sentiva dalle menti sghignazzanti dei suoi fratelli doveva essere caduta nel tentativo di guardarlo

. La fissò indifferente sentendo però la mano della sua Bella stringere convulsamente la sua , e voltandosi vide gli occhi caramellati di lei farsi quasi neri mentre fissava truce la ragazza finita a terra .

Gli venne quasi da ridere per l’assurdità della situazione se non fosse stato per il terrore che lesse negli occhi scuri della sua ragazza .

Perché reagiva così ?

Che fosse solo gelosa ?

< Bella >

La vide scuotere la testa mentre abbassava il capo mortificata coprendo con i lunghi capelli il volto di porcellana .

Le accarezzò il capo sentendo la piccola mano di lei stringere con maggior forza la sua , come se avesse paura che scappasse via .

Un moto di tenerezza lo invase quando la vide poggiare la mano gelida contro la sua guancia bollente scatenando in lui dei brividi involontari .

Le voci degli altri studenti gli giunsero fastidiose e irritanti , specialmente quelle dei ragazzi che non avevano fatto altro che indirizzare alla sua ragazza pensieri poco carini , e alcuni addirittura osceni .

< Isabella Swan >

Edward alzò il volto marmoreo sentendo qualcuno chiamare la sua Bella , e trovato il proprietario di quella voce strinse gli occhi color topazio , minaccioso , quando vide un uomo con un enorme mazzo di rose rosse sulla porta della mensa .

Vide la ragazza alzare la mano richiamando il giovane che fattosi più vicino lo riconobbe come un semplice fattorino .

Ma per chi erano quelle rose ?

Osservò Bella alzarsi in piedi e fissare confusa con i grandi occhi ambrati  l’uomo davanti a lei che le consegnò il mazzo di rose insieme a una lettera .

< Metta una firma qui per favore >

Edward , ancora scandalizzato da ciò a cui stava assistendo , la osservò prendere tra le lunghe dita affusolate la penna e firmare per poi guardare stranita l’enorme regalo floreale di chissà quale ammiratore .

Nella sua mente cominciarono a passare snervanti i pensieri delle ragazze che facevano congetture maliziose sul fatto che la sua Bella avesse un ammiratore segreto ,mentre i ragazzi cominciavano ad etichettarlo come cornuto .

< Ehy Eddy hai concorrenza >

I commento di Emmet lo fece infuriare più del dovuto mentre la gelosia gli attanagliava lo stomaco e lo faceva schiumare di rabbia .

Chi era quel pazzo suicida che aveva mandato dei fiori alla sua ragazza ?

< Bella vieni qui >

La chiamò rabbioso vedendo gli occhi di lei guardarlo stupiti mentre nella sala si alzavano mormorii fastidiosi .

Osservò frustrato le rose strette tra le braccia della ragazza mentre gli si avvicinava titubante .

< Oh , ma che romantico , hai un ammiratore segreto >

La voce squillante di Alice e ciò che disse gli fece stringere con forza le mani attorno al tavolo creando sotto le sue dita dei fori piuttosto profondi .

< Io non ho nessun ammiratore segreto , sarà uno scherzo >

< Non può essere stato Black? >

All’improvviso la voce di Rosalie lo riscosse .

E se fosse stato davvero quel cagnaccio ad averle inviate le rose ?

Sarebbe andato a prenderlo a calci e a massacrarlo di sicuro .

Il suo autocontrollo era andato a farsi benedire ormai e non cercava nemmeno di mascherare la furia che rischiava di travolgerlo , mentre gli studenti si lanciavano occhiate preoccupate non avendo mai visto il perfetto Edward Cullen arrabbiato .

< Dai Bella leggi la lettera così Edward andrà a spaccare il muso a chi l’ha scritta >

Il vampiro sentì la voce di Alice mentre nella mente la sorella gli chiedeva scusa per la cattiva battuta di prima .

Sospirò cercando di riprendere il controllo di sé e alzato lo sguardo la invitò con un gesto del capo ad aprire la busta .

Vide le mani di Bella estrarre quel piccolo pezzo di carta e non appena la vide poggiare gli occhi sul messaggio notò la paura invadere gli occhi ambrati di lei .

Si alzò di scatto facendo cadere il vassoio mentre vedeva Bella sbiancare sempre di più e cominciare a tremare .

Non fece nemmeno in tempo ad afferrarla che la ragazza c si mise a correre verso l’uscita gettando con rabbia la lettera e le rose nella spazzatura per poi scomparire oltre la porta .

Edward , sconcertato dal comportamento della ragazza, recuperò la lettera nel cestino , leggendo velocemente ciò che vi era scritto .

E quando lo fece , rimase di sasso :




Faccio omaggio di questo dono floreale alla più bella vampira che io abbia mai visto , conta le rose che ti ho regalato , sono i giorni che separano il nostro incontro .

Sto venendo a riprenderti mia piccola vampira , non mi è più sufficiente entrare nei tuoi sogni ,ho bisogno di te integra , completa .

Non pensare nemmeno di sfuggirmi , hai già appreso che non puoi rivoltarti contro di me .Io sono dappertutto , anche adesso che sto scrivendo questa lettera ti vedo addormentata tra le braccia di quell’insetto , ma come già ti ho detto non devi preoccuparti per lui , sarà lui stesso ad allontanarsi da te , lui ti tradirà , sceglierà un'altra al tuo posto e io quel giorno sarò lì pronto a prenderti tra le mie braccia e a consolarti .

Credi a ciò che dico mia dolce Bella , perché lui non potrà mai comprendere il tuo immenso potere , non potrà minimamente eguagliare ciò che io provo per te non potrà superare il legame di sangue che ormai ci lega . Continua a dormire tra le braccia di quel vampiro ,ma la mia ninna nanna continuerà ad insinuarsi tra i tuoi sogni , avvolgendoti nel buio del mio cuore . Resto in attesa , nascosto ma sempre vigile su di te , mia dolce metà , ad aspettare il giorno in cui finalmente sarai mia , presto , molto presto ...

Tuo Cristopher






Le mani tremavano scuotendo la lettera con forza mentre le dita rischiavano di distruggere quell’insulso pezzo di carta con un solo gesto della mano .

Edward afferrò il mazzo di rose contandole velocemente e quasi gli si mozzò il respiro .

Sette rose, ovvero sette giorni .

Quel bastardo si sarebbe fatto vivo tra 7 giorni .

Strappò con furia la lettera calpestando i fiori rossi che si sparsero come piccole gocce di sangue sul pavimento .

Rovesciò il secchio della spazzatura con furia riversando per terra tutto il suo contenuto ,ma lui ormai era già sparito oltre la porta lasciando dietro di sé sguardi allibiti e terrorizzati .









< Dove sei , dove sei ? >

Il suo bisbiglio era l’unica cosa che lo accompagnava nella sua folle corsa alla ricerca della sua Bella .

Aprì l’ennesima porta trovandola nuovamente vuota .

La sbattè con forza facendola cadere del tutto creando un tonfo sordo che nessuno sentì .

Doveva calmarsi o avrebbe distrutto tutta la scuola .

Il vampiro si spostò con stizza i capelli bronzei dalla fronte mentre i suoi denti agognavano di perforare la giugulare di quel dannato vampiro e ucciderlo tra atroci sofferenze .

Un odore familiare e inebriante però lo distrasse da quei pensieri facendogli spalancare gli occhi .

< Bella > .

Riprese la sua corsa dirigendosi verso la palestra e quando aprì la porta vide una piccola figura rannicchiata in mezzo a un campo di pallavolo , accerchiata dal nulla . Richiuse lentamente la porta sentendo i suoi passi rimbombare per la stanza mentre vedeva Bella stretta nelle spalle fissare vuota il muro di fronte a loro .

Appena le fu vicino le si inginocchiò vicino notando gli occhi di lei lucidi .

Le accarezzò con dolcezza i capelli scuri facendola voltare verso di sé fissandola intensamente nei grandi occhi ambrati .

< Edward >

Il vampiro la accolse tra le braccia stringendola contro di sé con tutta la forza di cui era capace sentendo la maglia che indossava bagnarsi sotto le lacrime amare che il suo piccolo angelo stava versando .

Poggiò il capo su quello di lei portandola vicinissimo a sé aprendo le gambe e facendola accucciare contro di lui , cominciando lentamente ad intonare la sua ninna nanna .

La sentì ritrarsi mentre le toglieva con delicatezza i capelli dal volto solcato da lacrime .

Si chinò su di lei baciando ogni singola goccia , assaporando con le labbra fredde il sapore salato di quelle piccole gemme che la sua Bella aveva versato .

Un altro singhiozzo di lei gli scosse il petto così forte da fargli male richiudendola tra le braccia di acciaio che l’avvolgevano come le sbarre di una prigione , senza darle via d’uscita .

< Ti prego Edward promettimi che non mi lascerai….Edward…per…favore promettilo > .

Il vampiro spalancò gli occhi caramellati , alzandole il volto con una mano e fissandola sconvolto in viso .

< Cosa stai di…..> ma lei non lo fece finire .

La vide prendergli una mano tra le sue e stringerla con forza mentre la sua Bella cercava di inghiottire il magone e le lacrime scendevano amare da quelle guance pallide che lui aveva sempre amato baciare , e che ora gli creavano un tale dolore all’altezza del petto .

< Ti prego , non abbandonarmi per un'altra vampira , o almeno dimmelo ora , non voglio vederti andare via da me Edward , ti prego , non mi lasciare > .

Ma cosa stava dicendo ?

Edward a fatica continuava ad ascoltare le suppliche accorate della ragazza cercando invano di capirne il perché ,ma poi le parole di quella lettera bruciarono come lettere incandescenti nella sua mente “ma come già ti ho detto non devi preoccuparti per lui , sarà lui stesso ad allontanarsi da te , lui ti tradirà , sceglierà un'altra al tuo posto”. Le prese con forza il volto tra le mani costringendola a fissarlo dritta negli occhi neri come la pece ,mentre la disperazione per ciò a cui stava assistendo gli bloccava le parole in gola .<

Bella io …>

< Ti prego Edward , promettimi che non ti vedrò mai baciare nessun altro oltre me , ti scongiuro , non potrei sopportarlo , io ti amo non voglio che ….>

< Bella basta . Come puoi solo pensare che possa baciare o anche solo desiderare qualcun'altra che non sia tu .

Ti amo Bella e lo farò per l’eternità , non ti lascerò mai per nessun altra io voglio solo te amore mio sei tutto quello di cui ho bisogno > .

Vide gli occhi ambrati allargarsi di stupore per poi abbracciarlo con una tale forza da farlo ricadere a terra con il dolce peso della ragazza su di lui .

La sentì stringersi con forza contro risvegliando in lui il desiderio che lo divorava al solo guardarla , e ora che l’aveva così vicina , sentiva il suo corpo non rispondere più ai suoi comandi , offuscato com’era dal calore del corpo di lei premuto sul suo .

Fece scivolare le mani sulla camicetta leggera cercando di allontanarla da lui prima che potesse prenderla lì su quel pavimento ,ma certo Bella non lo aiutava di sicuro .

< Oh Edward ti amo così tanto >

< Anche io Bella ,ma forse è il caso che ci alziamo non credi ?>

La voce uscì roca e bassa , più di quanto si sarebbe aspettato , e ciò dimostrava che era al limite della sopportazione

In fondo era pur sempre un uomo , e il fatto che non avesse sfiorato mai così una donna per 100 anni lo rendeva ancora più sensibile alle sensazioni che provava in quel momento .

Finalmente la vide alzarsi da sé facendogli riprendere un po’ di lucidità ,ma la sua ragazza sembrava non aver afferrato perché rimase a ginocchioni su di lui , il volto pallido a pochi centimetri dal suo .

Le sfiorò con la punta delle dita il labbro inferiore percependo il brivido che corse sulla schiena della ragazza .

Si disse di rimanere calmo , di pensare a qualcosa che potesse distrarlo e non farlo capitolare come un ragazzino alla prima cotta .

Sospirò pesantemente cercando nella sua mente una qualche idea quando un pensiero covato da mesi e sepolto nella sua mente da qualche parte riaffiorò con forza facendolo sorridere .

Aprì le iridi caramellate specchiandosi in quelle ambrate della sua ragazza che con il bel volto innocente lo fissava confusa .

Possibile che quella ragazza non si rendesse conto di quanto lo attraeva , di quanto quella sua aria pura e innocente lo facesse eccitare più del dovuto ?

No , non poteva saperlo .

Le prese le mani tra le sue guardandola con dolcezza in volto e prendendo un respiro profondo potè esprime finalmente a parole ciò che più desiderava da quando l’aveva ripresa con sé .

< Isabella Marie Swan mi vuoi sposare >

Il vampiro quasi venne strozzato dalle piccole braccia della ragazza che si era nuovamente buttata su di lui piangendo , ma questa volta di gioia , urlando quasi la sua risposta

< Si ,si , mille volte si , Edward . >

Il cuore del vampiro sepolto da secoli si risvegliò quasi nel suo petto mentre una felicità mai provata lo avvolgeva facendolo ridere di gioia .

La sua Bella sarebbe diventata sua moglie .

Ora non solo sarebbero stati legati come vampiri per l’eternità , ma ora lo sarebbero stati anche con le tradizioni umane e questo era ciò che il suo cuore agognava ormai da tempo , trascorrere per sempre la sua vita con la ragazza di cui era pazzamente innamorato .







Erano passati alcuni giorni da quando Edward le aveva proposto di sposarlo e sotto consiglio del vampiro la ragazza aveva deciso di rendere ufficiale la loro promessa di matrimonio .

L’unico problema era che Charlie non aveva preso molto bene la notizia , specialmente quando gli avevano detto che si sarebbe svolto tra qualche giorno . Rinchiusa nella camera di Alice , Bella riviveva ancora la situazione comica e allo stesso tempo preoccupante che aveva vissuto con suo padre e con il suo ragazzo .

 

inizio flash back

 

< Cosa?>

L’urlo dell’uomo rimbalzò tra le piccole mura della casa mentre un agitata Isabella Swan rimaneva a guardare terrorizzata il suo vampiro parlare con suo padre , a cui mancava solo una coda e un forcone e per la faccia che aveva sarebbe potuto passare benissimo per il diavolo .

< Signor Swan , so cosa significa per lei quest’improvvisa notizia , ma deve capire che io e Bella siamo innamorati e vorremmo convolare a nozze il prima possibile > .

Bella aveva osservato con timore il padre che dopo aver assunto un’aria un po’ più tranquilla aveva ricominciato a girare il pesce nella padella dando le spalle ai due giovani .

La ragazza sospirò confortata ricambiando il sorriso radioso che il suo bellissimo vampiro le rivolgeva , ma nessuno dei due poteva immaginare quello che sarebbe accaduto .

< Io ti ammazzo ! >

Bella si era voltata in tempo per vedere il padre , con in mano la padella , avventarsi sul vampiro , che fatto un piccolo passo si spostò di lato giusto in tempo per evitare la padellata micidiale dell’uomo che si ritrovò steso a terra dopo aver battuto la testa contro il muro .

< Aspetta che prenda la scopa Edward e….> ma prima che l’ispettore Swan potesse finire la frase cadde in sonno profondo mentre i giovani scoppiavano a ridere per l’assurdità della situazione in cui erano incappati .

 

 

 

 

< Bella >

La giovane vampira si voltò trovando la sua piccola cognata intenta a sorreggere un bell’abito bianco che le fece salire le lacrime agli occhi .

Ancora non ci credeva , domani avrebbe sposato il suo bellissimo vampiro , con la benedizione di suo padre e di sua madre per giunta .

Quel solo pensiero le aveva fatto dimenticare la lettera intimidatoria di Cristopher, troppo euforica per dargli importanza .

Ma mentre lei annuiva entusiasta delle idee della piccola Alice , qualcun altro la osservava da lontano .

 

 



Un ghigno malefico increspò le belle labbra del ragazzo mentre sentiva i muscoli tendersi al pensiero che il giorno seguente avrebbe finalmente allontanato la sua vampira da quel Cullen e l’avrebbe finalmente avuta tutta per sé .

< E ora vediamo se quel dannato vampiro riesce a resistere a questo >

Una ragazza di sovrannaturale bellezza brillò alla fulgida luce del sole ,pronta per attirare tra le sue braccia quel giovane vampiro e coronare così il sogno del suo caro fratello……

 

 

CONTINUA ….

CIAO RAGAZZE  VI RINGRAZIO PER I COMMENTI , SPERO CHE ANCHE QST CAPITOLO VI POX PIACERE ANCHE SE A MIO PARERE NON è VENUTO UN  GRANCHè . BENE DEVO DIRVI CHE AL PROX CAPITOLO CI SARà LA SVOLTA SPERO NON MI UCCIDIATE PER QLL CHE SUCCEDERà ,MA LA VITA DI BELLA PRENDERà UN ALTRO CORSO , UN'ALTRA VIA E FORSE NON SARà QUELLA DI EDWARD O CHI LO SA . UN TELO OSCURO CADRà TEMPORANEO SULLA LORO STORIA D’AMORE ..….. NON POX DIRVI DI Più VVB GRAZIE ANCORA CI VEDIAMO AL PROX CAPITOLO BACI BACI GOLD EYES COMMENTATEEEEEE

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Capitolo 12
*** L'incubo divenuto realtà ***


< Come ti senti ? > 
Un sorriso incerto increspò le labbra del giovane vampiro , intento a torturare la povera rosa rossa che aveva appuntato sul petto dello smoking nero che indossava . 

Edward guardò con nervosismo la sua grande casa circondata dalla natura ora addobbata a festa , o  , per essere più precisi ,  per un matrimonio , il suo

Quel pensiero gli fece perdere un battito dalla gioia  mentre sentiva lo sguardo di Emmet e Jasper su di lui , ognuno dei due felice per il fratello che aveva finalmente trovato l’amore . 

Il nervosismo lo stava facendo uscire di testa . Mancava poco più di un ora al suo matrimonio  , e lui si sentiva come un bambino che stava per ricevere il regalo  tanto agognato da tempo  .

Alzò i grandi occhi color topazio sulla finestra oscurata dalle candide tende , lì dove si trovava la sua Bella , intenta ad indossare l’abito nuziale . 

La sua mente cominciò a vagare sull’immagine di Bella , immaginando la bellezza abbagliante che quella ragazza possedeva anche da vampira . 

La trasformazione aveva solo acuito e reso più evidente quell'avvenenza  , lasciando al suo passaggio sguardi ammirati e incantati  . Era uguale  alla straordinaria bellezza  che la sua razza possedeva , quel riflesso di uomini divini , perfetti in tutto , ma lei aveva qualcosa di più , qualcosa che attraeva chiunque la sfiorasse con lo sguardo . 

Sospirò ,  incamminandosi verso un albero lì vicino , poggiando la possente schiena e chiudendo gli occhi caramellati  per acquietare il tremolio alle mani  

Ancora non riusciva a crederci , il suo cuore non riusciva a capacitarsi di ciò che da lì a poco sarebbe successo .

Tra un ora avrebbe giurato eterno amore alla sua Bella , facendola sua anche da un punto di vista mortale  e non solo da quello immortale . 

Sorrise ,  sentendo i pensieri delle sue sorelle , che ,  sorprese e meravigliate , si complimentavano con la sua ragazza vestita dell’abito nuziale . 

Bella  , sei bellissima , ad Edward verrà un infarto appena ti vedrà . Sei stupenda .

I pensieri entusiasti di Alice lo fecero sorridere dolcemente mentre scoppiava a ridere nel sentire  quelli di Rose . 

Come già stabilito dovrà lanciarmi il bouque  , così quell’idiota di Emmet non farà storie e mi sposerà di nuovo , sono troppo bella da sposa per  poter privare la gente di tale meraviglia . Sarei un egoista altrimenti,  negandomi . 

Sghignazzò  , passandosi con disinvoltura le grandi mani diafane tra i crini bronzei , osservando Emmet e Jasper controllare un ultima volta l’archetto di fiori  sotto il quale si sarebbero scambiati le promesse di matrimonio . 

Dopo secoli e secoli sentì tutti quei sentimenti umani risvegliarsi , accendendo il suo cuore seppellito sotto ricordi passati e dolorosi , ora risvegliato dalla fulgida luce che la sua Bella gli donava ogni qual volta la guardava .

Edward 

Si voltò di scatto verso il bosco poco lontano da lì , guardando curioso un punto indefinito tra gli  alberi . 

Gli era sembrato che qualcuno lo stesse chiamando , forse era davvero troppo stressato

Si allontanò dall’albero incamminandosi verso i propri fratelli quando di nuovo quella voce, ora più vicina ,  lo richiamò  , facendolo fermare . 

Portò lo sguardo ambrato oltre la spalla , cercando di vedere chi o che cosa lo stesse chiamando  , e con sorpresa vide un ombra sinuosa dietro l’albero dove poco fa si era appoggiato .

Come attirato da quell’ombra si  voltò  , incamminandosi verso la quercia , sentendo quella voce farsi più nitida , una voce di donna

Fece l’ennesimo passo quando sentì i pensieri dei fratelli esprimere preoccupazione e rabbia , così  , incuriosito ,  si voltò ,  spalancando gli occhi quando li trovò entrambi distesi sul prato , immobili e con gli sguardi vuoti  .

Stava per correre da loro quando quella voce  fu a un soffio da lui  , e quando si girò nuovamente vide a meno di un centimetro dal proprio viso  quello di una giovane ragazza dai lunghi capelli biondi e occhi color topazio  mentre la sua mente si svuotava  

Non si ritrasse quando quella che doveva essere una vampira gli accarezzò con la mano gelida il volto marmoreo , percependo un brivido sinistro sulla schiena .

Tentò di allontanarsi da lei , ma qualcosa glielo impediva . Il suo corpo era come comandato da fili invisibili che lo tenevano immobile , mentre sentiva il corpo sinuoso della vampira avvicinarsi sempre di più , e le labbra rosee accostarsi pericolosamente alle sue . 

Spalancò gli occhi  , cercando di scansarsi ,  ma una voce nella sua testa glielo impediva . 

Con rabbia vide le proprie braccia circondare la vita della ragazza  , attirandola a sé  , e sentendo un profondo ribrezzo nel sentirla così vicino a lui .

Perché diamine non riusciva a muoversi?

Cosa glielo impediva ?

E cosa era successo ai suoi fratelli ? 

Perché anche loro non riuscivano a muoversi ? 

< Mio giovane vampiro  , non credevi davvero che con questo stratagemma avresti allontanato quella piccola ragazza da mio fratello . Mi occuperò io di te , baciami > . 

Edward ringhiò di rabbia nella sua mente , non potendo emettere alcun suono dalle proprie  labbra che lentamente si avvicinavano a quella della vampira .

Cosa diavolo le stava facendo quel mostro? 

Cosa diavolo aveva detto ? 

E chi era sua fratello

Un pensiero gelò il suo cuore ormai defunto , facendolo tremare di paura davanti a quella verità . 

Che lei fosse la sorella di Cristopher ? 

Che fosse lei il diversivo che quel dannato vampiro avrebbe usato per appropriarsi di Bella ? 

"Ti prego non voglio che tu baci nessun altro oltre a me non lo sopporterei ."

Le parole di Bella rimbombarono nella sua mente , facendogli attorcigliare le viscere . 

No , non doveva baciarla, non voleva , l’aveva promesso alla sua Bella . 

Tentò di allontanare le mani dalla schiena di lei , ma il suo corpo si ribellava ai suoi ordini , controllato da qualche altro essere che non riusciva ad individuare , ma quando vide la vampira sfiorare con il naso il suo capì che era lei che lo stava controllando . 

Urlò disperato  nella sua mente mentre le labbra si posavano leggermente su quelle della ragazza , la quale   lo afferrò con possesso  , appropriandosi con foga delle labbra del vampiro che ,  impotente , tentava di combattere quel potere che lo teneva incatenata a lei .

 

 

 

 

< Sei bellissima > 

Si portò una mano guantata al volto pallido  , sorridendo emozionata quando sfiorò la rosa bianca che aveva acconciato sui lunghi boccoli castani .

Per la prima volta si sentiva davvero bella , e non era solo una sua impressione . 

L’enorme specchio che aveva davanti rifletteva un’immagine di incredibile bellezza , così eterea e splendente da togliere il fiato . 

Si sistemò meglio il corpetto bianco ricamato da fili argentei raffiguranti  rose , mentre con le mani guantate di seta sfiorava il lungo abito che cadeva ai suoi piccoli piedi ,  dove spiccavano delle scarpette bianche  .

Si mise in piedi ,  guardandosi attentamente nello specchio , facendo una piroetta su se stessa per osservare meglio il bellissimo abito che Alice le aveva fatto inviare da Parigi . 

Sorrise della sua immagine . 

La sua autostima di solito sotto le scarpe fece un balzo verso l’alto dandole una sicurezza che poche volte aveva sentito affiorare .

Lisciò con le dita   l’abito di seta che circondava il corpo perfetto , mentre la pelle bianca diventava di un leggero color cremisi alle guance , arrossendo del suo narcisismo 

Non poteva non essere entusiasta della sua immagine , si vedeva così elegante , così bella che quasi stentò a riconoscersi .

< Bella sei tu , non preoccuparti  , sei sempre stata bellissima  ,  Edward non faceva altro che ricordartelo > 

Annuì verso Alice ,  ricordando con tenerezza quante volte il suo vampiro avesse elogiato la bellezza che lei non riusciva a vedere , prendendolo come un complimento di parte , ma ora riusciva anche lei a rendersene conto , specialmente da vampira , anche se non notava grandi cambiamenti . 

Sospirò nervosa ,  guardandosi per l’ennesima volta allo specchio quando alle sue spalle non sentì più le presenze delle due ragazze . 

Si voltò curiosa , non vedendo più né Rosalie né Alice al suo fianco mentre un brivido gelido le percorreva la schiena . D’istinto si accarezzò le braccia come per riscaldarle , squadrando con i grandi occhi ambrati ciò che la circondava . 

C’era qualcosa di strano , ma non capiva cosa . 

Si avviò verso la porta   , per poi scendere le scale sollevando il lungo strascico del vestito , cercando di non inciampare , e arrivata sana e salva nel salone posò il palmo della mano sul pomello , ma in quel preciso momento si fermò . 

Le labbra rosse cominciarono a tremare leggermente mentre un tremore sconosciuto si impadroniva di lei . 

Perché si sentiva così strana ? 

Non c’era niente di pericoloso , anzi fuori c’era il suo vampiro .

Allora perché tentennava ad aprire la porta ?

Si fece coraggio ,  impugnando con forza il pomello , e girandolo aprì la porta che cigolando offrì si suoi occhi ciò che stava succedendo all’esterno . 

Il suo cuore venne trafitto da un un pugnale invisibile che le fece mancare il respiro , mentre i grandi occhi ambrati venivano inondati di  lacrime e le gambe non riuscirono più a reggerla .

 

 

 

 

Un singhiozzo lo distrasse dalla lotta interiore che stava combattendo contro colei che lo aveva imprigionato dentro il proprio corpo  , e quando aprì gli occhi color topazio  , si ritrovò davanti il volto della vampira dai capelli biondi che lo fissava vittoriosa , con un sorriso malizioso sulle sottili labbra e uno strano bagliore sinistro negli occhi . 

Un gemito soffocato alla sua destra richiamò la sua mente  , facendogli voltare il capo , e quando lo fece ,  fu come se fosse morto per la seconda volta , ma questa volta non era per il morso di un vampiro , ma per due grandi occhi ambrati che versavano lacrime amare per colpa sua .

Rimase per un momento avvinto dalla bellezza della sua futura moglie nel semplice abito da sposa  , con il bel
 volto pallido circondato dai luminosi boccoli castani ,  ma non fu l’immagine di incredibile bellezza che gli comparve davanti a fargli desiderare di sprofondare all’inferno , bensì i lamenti disperati che uscivano dalle labbra rosse e carnose che tanto amava baciare  .

D’un tratto si accorse di aver ripreso il controllo del suo corpo , ma era troppo tardi , la sua Bella lo aveva visto baciare un'altra infrangendo così la sua promessa . 

< Bella io …> 

La vide tremare convulsamente mentre le lacrime rigavano le guance  candide e bagnavano il vestito da sposa .

Strinse gli occhi per il dolore che gli aveva avvolto il cuore in catene acuminate , che ora torturavano la sua anima dannata per la sofferenza che aveva causato alla donna amata .

Fece un passo verso di lei  , alzando una mano , come se tentasse di afferrarla ,ma nuovamente perse il controllo del suo corpo ,mentre vedeva un ombra alle spalle della ragazza afferrarla per la vita e sorreggerla prima di finire per terra , in ginocchio . 

Spalancò gli occhi quando vide Cristopher circondare la vita della ragazza , cingendola in un abbraccio caloroso mentre Bella continuava a versare lacrime e ad afflosciarsi per terra come una bambola senza vita . 

Una rabbia immane lo invase quando lo vide sfiorare con le labbra il collo della sua futura moglie , mentre tentava con tutto se stesso di rivoltarsi contro la vampira , senza ottenere però nessun risultato .

 

 

 

 

Le forze la stavano abbandonando , non sentiva nemmeno più il suo cuore battere , tanto era stato il dolore da ridurlo in frantumi . Un singhiozzo ancora più forte degli altri le scosse il petto mentre cadeva a terra  , straziata da tutto quel dolore , ma qualcosa la afferrò prima che si scontrasse contro il duro  terreno . 

Sentì sul collo un alito gelido che la fece rabbrividire  mentre due braccia d’acciaio l’avvolgevano  , spingendola contro qualcosa di duro come granito . 

< Che ti avevo detto ? Ti ha tradito mia dolce metà , eppure io ti avevo avvisato . Ma ora ci sono io , non devi preoccuparti , mi prenderò io cura  di te . > 

Non sentì le parole del giovane vampiro , la sua mente era troppo occupata a contorcersi nel dolore , e sentì solo un leggero pizzico al collo quando i denti affilati del ragazzo perforarono la sua giugulare . 

Le forze l’abbandonarono completamente mentre il dolore veniva occupato da qualcos’altro , un bisogno che la stava facendo uscire pazza ,  fame .

Aveva fame , stava morendo dalla fame , ma era una fame strana , dolorosa che la stava facendo uscire di senno . 

Si accasciò a terra quando il contatto con il vampiro si interruppe , cadendo per terra , fissando una pozzanghera lì vicino mentre  Cristoper era ancora con lei . 

Guardò la sua immagine riflessa nel piccolo specchio d’acqua ,  e quando arrivò agli occhi sentì nuove lacrime premere per uscire , i suoi occhi ambrati ora erano… scarlatti  .

Si portò una mano alla bocca mentre altre lacrime le bagnavano le gote e un senso di vuoto , paura e terrore la scuoteva con forza . 

Cosa le aveva fatto ? 

Aveva risvegliato in lei la voglia di sangue ?

Si sfiorò la guancia notando che scottava , ma allora perché aveva gli occhi rossi ?

Che il morso di Cristopher avesse risvegliato in lei solo quel bisogno ?  

< Scappa amore mio , quel vampiro sta venendo ad ucciderti . Ha visto cosa sei diventata e ti vuole uccidere . Scappa  , lo tratterrò io finchè non sarai lontana , vai . Fuggi prima che ti uccida >.

  Alzò il capo,  sconvolta ,  trovando il volto del vampiro fissarla addolorato mentre vedeva Edward avanzare con una luce folle negli occhi neri . 

Lo guardò terrorizzata  , ricevendo in cambio uno sguardo furioso che le fece tremare il cuore .

Edward voleva ucciderla .

Vide Crisopher avventarsi sul vampiro mentre la ragazza che aveva baciato Edward   sostava immobile a qualche metro di distanza , scoccandole un sorriso maligno . 

Assottigliò gli occhi , furiosa  , sentendo le lacrime scendere irrefrenabili sulle sue guance , morendo sulle sue labbra . 

Un rumore sinistro però le fece distogliere lo sguardo  , e ciò che vide la terrorizzò a morte  

Vide Edward decapitare con i denti Cistopher ,  mentre la testa del vampiro rotolava sul terreno fino ad arrivare ai suoi piedi , fissandola vuoto . 

Osservò spaventata Edward sventrare il corpo del vampiro , fino ad avvicinarsi a lei . 

< Scappa , fuggi  , vuole ucciderti . Corri

Si portò una mano alle labbra per non gridare quando la testa di Cristopher le parlò . 

Strisciò per terra ,  allontanandosi dal capo mozzato , scalciando come se volesse allontanare ciò a cui aveva assistito ,ma qualcos’altro si appropriò della sua attenzione .

Edward .

Lo vide camminare veloce verso di lei mentre due occhi neri come la pece bruciavano come fiamme incandescenti , e i canini rilucevano alla luce del sole . 

Tentò di alzarsi , ma la paura la paralizzò .

Lo osservò avvicinarsi a lei  , fulmineo  , mentre il suo cuore batteva all’impazzata . 

Scappa bella , vuole ucciderti .

Urlò terrorizzata ,  alzandosi di colpo e scansando il vampiro , inoltrandosi nella foresta e cominciando a correre senza una meta precisa , mentre il cuore rischiava di uscire dal suo petto e le lacrime le offuscavano la vista . 

Corse con tutto il fiato che aveva in gola , desiderando di morire , di finire lì la sua esistenza , ma il pensiero che a farlo fosse Edward cancellò ogni minima parte di lucidità  , portando inconsapevolmente i suoi passi verso la Push .

 

 

 

 

 

< Bella > 

Il suo urlo disperato si diffuse per la radura mentre ai suoi piedi sostavano i resti sparsi  del corpo del vampiro e la sua mente chiamava disperata la ragazza a sé .

Una risata maligna lo fece voltare ,  e strinse i pugni con rabbia quando incontrò gli occhi neri della sorella di Cristopher . 

< Pensa che tu voglia ucciderla , mio fratello è stato molto bravo sai  . Se non la posso avere io  , non l’avrà nessuno ,  era questo che mi aveva detto . Ed ora la tua futura mogliettina è scappata via dalla paura  quando ti ha visto baciare un'altra il giorno del suo matrimonio . Povera piccola  , deve essere stato uno shock > 

Le parole della vampira lo colpirono come piccoli dardi incandescenti in tutto il corpo mentre vedeva un ombra ergersi dietro la ragazza . 

< Sai  , quella ragazza ha tanto di quel potere da ridurre me e te in cenere , ma non se ne è resa conto , almeno per ora . Sono contenta di aver partecipato al vostro giochino , mi sono divertita ,  ma ora è arrivato il momento di ... > non potè finire di parlare che la testa bionda rotolò per terra  , raggiungendo quella del fratello mentre Rosalie gettava il corpo della vampira contro un albero e Alice dava fuoco ai loro resti .

Emmet Jasper, e alla fine anche Esme  e Carslie lo raggiunsero  , fissando il giovane vampiro con rammarico e preoccupazione  

< Dov’è Bella ? > 

Edward fissò disperato Rosalie , il volto perfetto distorto in una smorfia di sofferenza . 

Guardò Alice , nel vano tentativo di avere un indizio , ma quando la vide sbiancare di colpo , il suo cuore tormentato ebbe l’ennesimo colpo . 

< Non riesco a vederla ,  questo significa che ….> lupi  .

Tutta la famiglia Cullen intraprese la caccia . 

Dovevano trovare Bella prima che varcasse i confini del territorio dei lupi , altrimenti l’avrebbero uccisa .

Edward  , distanziatosi dal resto del gruppo affrettò il passo , schivando con una rapidità sovrumana  gli immensi alberi che gli intralciavano il cammino . 

< Bella ,  aspettami …> 

Prese un sentiero tortuoso sul quale né lui né la sua famiglia doveva mai mettere piede , ma per Bella il giovane vampiro avrebbe sacrificato  ogni particella del suo essere per riaverla tra le braccia , anche la sua anima .

 

 

 

 

Alberi , cespugli , lepri, guardava fugace le piccole ombre che scappavano al suo arrivo mentre correva veloce nell’immensa radura , cercando un qualche conforto .

Si abbattè contro un ramo che andò in frantumi quando si scontrò contro la sua pelle di marmo dura come la pietra . 

Come una fata dei boschi saltava con grazia per la foresta , cercando una qualche via d’uscita per tutto quel dolore . 

Edward l’aveva tradita , voleva ucciderla , questi erano i pensieri che non le davano pace . Strinse i denti con rabbia  , seguendo un sentiero nascosto , intricato di rovi e spine , ma lei non si ferì , solo alcuni pezzi del suo abito vi rimasero impigliati . 

Lui che aveva detto di amarla l’aveva tradita , il giorno delle loro nozze . 

Le lacrime rigavano il volto pallido mentre gli occhi scarlatti scattavano ad ogni minima presenza mettendola in allarme . 

Sbucò in uno spiazzo vuoto , occupato se non da qualche albero , ma un ombra più grossa di quelle che aveva già visto le si avventò contro . Cadde a terra per l’impatto con quella creatura ,  e mentre tentava di rialzarsi afferrò l’orlo del vestito  , strappandolo per rendere la sua fuga più semplice . 

Alzò il capo furiosa ,  incontrando gli occhi scuri di un enorme lupo dal pelo rossiccio che la guardava stupefatta . 

Appena comprese di chi fossero quegli occhi terrorizzati , il suo cuore urlò pietà risvegliandola dal coma in cui era caduta , restando a fissare con le lacrime agli occhi l’animale che aveva davanti . 

< Jake >

Il suo sussurro venne seguito da altri ululati che la fecero alzare di scatto mentre il lupo le si avvicinava timoroso . 

Tutti la volevano togliere di mezzo  ,ma non ci sarebbero riusciti  , ci avrebbe pensato da sola . 

Così,  voltate le spalle al lupo e a coloro che la stavano inseguendo si diresse verso la spiaggia a la Push   , o per meglio dire verso il dirupo .

 

 

 

 

 

Sotto i suoi piedi ora nudi si estendeva un’immensa distesa d’acqua limpida come il cielo sopra di lei  , mentre il sole battente illuminava il dirupo sul quale  stava in equilibrio . 

La sue pelle brillava come se vi fossero incastonati piccoli diamanti , mentre il vestito volava attorno a lei rendendola simile ad un angelo . 

Raccolse una sua lacrima tra le dita ,  fissando attraverso quella piccola goccia trasparente il suo riflesso , e quando fissò i suoi occhi rossi sentì la rabbia e il disgusto per se stessa farsi via via più pressante .

Un piccolo ciottolo di terra finì in acqua quando si avvicinò sempre di più al limite del dirupo ,  osservando incantata il mare sotto di sé . 

Chissà come doveva essere bello affondare in quel liquido azzurro e perdersi tra le sue profondità senza alcuna preoccupazione , lasciarsi cullare dalle dolci onde e chiudere gli occhi  , guardando come ultima cosa la bellezza del mare . 

La tentazione di porre fine  alla sua vita era sempre più accesa , più coinvolgente . 

Dei passi veloci risuonarono alle sue orecchie , ricordandole chi la stava rincorrendo , non per consolarla ,non per abbracciarla ,ma per ucciderla , perchè  lei era un mostro .

Un essere che aveva bisogno di sangue umano per vivere , o almeno per condurre quell’esistenza eterna . 

Quel fardello al colpì con forza ,  facendole desiderare con tutta se stessa di lasciarsi accarezzare dalle fredde acque del mare , ma le loro voci che invocavano il suo nome la fecero per un attimo tentennare ,  e voltandosi increspò le labbra in un sorriso amaro mentre gli occhi rossi brillavano di una luce disperata, come era la sua anima .

 

 

 

Il sole colpì in pieno i suoi occhi  , rendendo per un momento impossibile vedere cosa ci  fosse di fronte  , ma quando vi riuscì trattenne il fiato . 

Davanti a lui  , sull’orlo del dirupo ,  c’era la sua Bella , luminosa come una stella nel firmamento .

La osservò ipnotizzato dai lunghi capelli che oscillavano sulla sua schiena , mentre il vestito bianco accarezzava il corpo candido come un guanto di seta . 

Fece un passo avanti , insieme alla sua famiglia e quel dannato lupo e il suo gruppo che erano giunti lì da poco .

Sentì i pensieri meravigliati dei presenti , rimanendo lui per primo soggiogato da tanta bellezza , ma la cosa che fece sprofondare la sua anima nelle più infime profondità dell’inferno furono gli occhi vermigli di lei  , che lo fissavano disperati , mentre le labbra rosse e piene sorridevano amare . 

Tentò di avvicinarsi ma vide un guizzo nei muscoli di lei , e vedendola fare un passo indietro verso il dirupo si irrigidì  

Fermò con uno sguardo pieno d’ira Jacob che stava per correre verso di lei , ma anche lui si accorse che un minimo passo avrebbe potuto mettere in allarme la ragazza . 

Sentendo un fastidioso nodo alla gola cercò di trovare parole di conforto , ma nemmeno lui sapeva cosa dirle . 

Scusa per aver baciato senza il mio volere una vampira il giorno delle mie nozze ?

No , non poteva dirle nulla del genere , e poi lei non gli avrebbe dato almeno per il momento la possibilità di spiegarsi . 

Glielo dicevano gli occhi di Bella , così dannatamente tristi e addolorati .

< Bella vedi io…..> ma non potè finire di parlare che fu lei a prendere la parola. 

 < Non voglio sapere niente , Cullen . Non voglio sapere più di nessuno di voi , né di vampiri , né di licantropi , né di umani , perché nemmeno io so cosa sono ,ma non appartengo a nessuno dei tre . Lasciatemi da sola , andate via > 

La dolce voce di lei si fece minacciosa quando vide Edward avanzare  .

Un senso di impotenza si impadronì di lui , facendolo sentire un misero insetto  , lui  , che poteva uccidere con uno schiocco di dita un uomo , ora non era in grado di riprendere tra le proprie braccia il suo angelo . 

Sapeva che lei ora lo odiava , lo vedeva dai suoi occhi , e la sua anima già tormentata fu devastata da una tempesta che si abbattè con forza contro il suo povero cuore . 

Scosse la testa per trovare le parole per dirle che era stato un equivoco , che non era colpa sua , ma quella volta non ne ebbe la possibilità , perché gli occhi di lei si posarono oltre la sua schiena allargandosi per lo stupore . 

< Bella? > 

Edward spalancò a sua volta gli occhi quando vide Charlie  avanzare  insieme a Billy  verso di loro , fissando terrorizzato i lupi mannari che lo circondavano . 

Un gemito strozzato  lo fece voltare nuovamente verso la sua Bella ,ora piegata in due dal dolore . 

La vide piegata su se stessa ,mentre scuoteva i boccoli con forza frustando la schiena pallida ed emettendo ringhi furenti . 

Quando però alzò il capo riconobbe nel suo sguardo se stesso secoli addietro , quando bramava di assaggiare il sangue umano . 

Era questo infatti che traspariva ora dagli occhi scarlatti del suo angelo , fame , una fame vorace che ora la stava dilaniando. 

< Bella ma cosa ... > 

Sentì Charlie fare un passo avanti  , e con un colpo al cuore vide Bella allontanarsi sempre di più arrivando al bordo del dirupo . 

< Ferma !

Il suo urlo terrorizzato uscì quasi strozzato , venendo poi sommerso dagli ululati spaventati dei lupi . 

La vide stringere con forza le dita attorno al suo collo , come se tentasse di strozzarsi , ma lui capì che cercava di interrompere quel bruciore alla gola causato dal bisogno di sangue .

Vide Bella affondare le unghie nel braccio , stringendo i canini con forza mentre gli occhi vermigli assumevano sfumature più chiare . 

Stava combattendo contro se stessa ,  e  nessuno più di  lui poteva capire quanto fosse difficile, perchè anche lui ci aveva provato , ma non era riuscito a fermare quel folle bisogno di sangue . 

La ragazza chiuse gli occhi  , nascondendogli così la sua espressione , mentre intorno a lui ognuno dei presenti tratteneva il respiro . 

La sua anima tremò quando vide un sorriso sereno schiudere le labbra rosse della ragazza , il suo cuore fremette quando la vide aprire gli occhi non più vermigli ma ambrati , un colore così luminoso da sembrare miele .

Fu quasi contagiato da quel sorriso dolce e sereno , ma fu solo un attimo perché il sorriso sulle sue labbra gli si gelò insieme alla sua mente quando la vide incrociare le dita dietro la schiena e darsi una piccola spinta  , cadendo nel vuoto .

< No ! > 

Edward scattò di colpo avventandosi su di lei , cercando di prenderla , ma quando si sporse dal dirupo per afferrarle la mano la vide solo chiudere gli occhi e lasciarsi cadere nel vuoto , vendendo poi inghiottita dalle gelide acque mentre il vampiro singhiozzava disperato  , piangendo lacrime invisibili e continuando a stringere le dita convulsamente tentando di afferrarla . 

Edward si sbilanciò verso avanti per gettarsi a sua volta  , ma due forti braccia lo bloccarono , negando il suo salvataggio . 

Scalciò come un pazzo tra le possenti braccia di Emmet , mentre urlava di rabbia osservando disperato le increspature dell’acqua svanire insieme alla figura di Bella . 

< Bella ! > 

Tentò di allontanarsi dal fratello  , ma gli era impossibile era troppo forte per lui , così  , rassegnato ,  smise di divincolarsi  , posando lo sguardo color topazio sull’acqua del mare ora limpido . 

Sperò con tutto il cuore di vederla risalire ,ma fu solo una mera illusione quando vide una piccola ombra ingrandirsi e qualcosa di bianco emergere . 

Si lasciò andare ad un urlo disumano quando vide la rosa bianca impuntata tra i capelli della ragazza galleggiare ,mentre i petali si staccavano dal fiore girovagando per le acque limpide . 

Un gemito strozzato lo strappò da quel dolore insopportabile quando vide Alice accasciarsi a terra con le mani sugli occhi.

< è colpa mia , è tutta colpa mia . Il fiore…Bella…la visione > 

Le frasi sconnesse della sorella lo fecero sprofondare nel buio più totale ,mentre i suoi occhi ambrati perdevano vita così il suo corpo gelido ormai in balia dell’amarezza e del dolore  . 

Troppo occupati a torturarsi nel proprio dolore  , nessuno  di loro si accorse dello strano movimento di mantelline nere sulla spiaggia  , al di sotto del dirupo  , dove il fiore navigava solitario tra le gelide acque del mare .

 

 

 

 

< Non posso accettare la tua richiesta  ,  mi dispiace > 

Due occhi ambrati vuoti e freddi come due ghiacciai fissarono con indifferenza l’elegante vampiro seduto su un trono , intento a fissarlo con pietà .

Abbassò il capo ,  ritirandosi dallo sguardo del potente vampiro nel sentire  la piccola mano di Alice stringere con forza la sua . 

Non un sorriso curvò le sue labbra , non una luce a mostrare che quel ragazzo fosse almeno vivo . 

Mai più avrebbe riso , mai più avrebbe sentito il suo cuore balzare ad un sorriso di lei , sepolta dall’immenso oceano azzurro che ora era la sua tomba . 

Si lasciò abbracciare da Esme mentre sentiva Carslie ringraziare l’uomo . 

< Perché mai vorresti morire ? > 

La domanda  accese per un solo secondo un lampo di amarezza negli occhi caramellati  , ora sempre più scuri . 

Nascose sotto il ciuffo bronzeo lo sguardo , fissando il muro davanti a sé come se vedesse qualcosa , ma vedeva solo marmo , niente di più

< Perché senza di lei ormai non vale più la pena trascorrere un esistenza tanto penosa > 

E così dicendo uscì dal castello insieme alla sua famiglia , non cogliendo il guizzo sulle labbra del vampiro . 

< Aro  , sei sicuro di aver fatto la cosa giusta ? > 

< è quello che vuole lei . Non ho alcuna intenzione di non esaudire questo suo desiderio > 

Il vampiro pose gli occhi gialli  su una porta di pietra nera lì vicino , addolcendo lo sguardo antico quando pensò a chi fosse rinchiusa lì dentro . 

Si alzò dal trono , mentre il frusciare dei suoi abiti di seta risuonava per l’antico castello . 

Aprì la porta tanto agognata ,  appagando lo sguardo di quella piccola creatura addormentata su un letto riccamente addobbato . 

Si sedette sulla sponda del letto ,  accarezzando con una mano la mano della ragazza addormentata di fianco a sé, percependo uno strano piacere quando la sua gelida mano venne a contatto con quella calda di lei . 

< Sei al sicuro  , giovane vampira ,  o dovrei dire  ,  figlia mia > . 

Edward Cullen uscì dall’enorme castello  , lasciando alle sue spalle  , inconsapevolmente , la sua piccola luce  , ignaro del fatto che la sua amata fosse viva e che il suo destino presto si sarebbe incrociato di nuovo con il suo .

 

 

Continua...

 

 

Ringrazio tutte per la lettura e per i commenti  , le cose cominceranno a farsi più ingarbugliate . 

Al prossimo capitolo , gold eyes

 

 

 

 

 

 


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Capitolo 13
*** IL MIO NOME SIGNOR CULLEN è ISABEL ***


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Lente sfilavano le lunghe dita affusolate tra  i filamenti scuri di capelli femminili ,mentre il capo sostava immobile sul petto marmoreo dell’uomo . Quell’immagine seppur sfocata nella sua mente rivelava con precisione la fulgida bellezza di colei che addormentata permetteva a  quelle mani maschili di accarezzare  dolcemente la criniera scura , mentre le carnose labbra rosse si curvavano in un dolce sorriso . Nonostante i lineamenti del volto di lei fossero irriconoscibili , come avvolti da un telo di mistero,  lui riuscì a coglierne la familiarità , attirato com’era da quell’angelo dormiente . Il suo udito agognava il  sentir  fuori uscire il respiro di lei dalle labbra piene color del sangue , la sua mente bramava di vedere appieno la sovrumana bellezza di colei che da tempo popolava i suoi pensieri . Purtroppo come  ormai accadeva da tempo la contemplazione di quella dea si interruppe quando ella aprì gli occhi gialli , felini e incantatori come la voce di colei che lo allontanava da quell’immagine . < Edward > il vampiro aprì gli occhi vermigli fissando senza interesse la piccola figura  di fronte a sé . Si eresse in tutta la sua statuaria bellezza nell’ombra della foresta in cui lui e la sua famiglia avevano intrapreso la caccia , mentre  i raggi del sole indugiavano come carezze sul volto angelico del ragazzo . I capelli bronzei rilucevano dei dorati raggi del sole ,mentre la carcassa di un enorme orso sostava ai suoi piedi , disteso in una pozza di sangue . Con grazia sorpassò l’animale dissanguato , seguendo la ragazza dai corti capelli neri verso il centro di una radura , dove tutta la famiglia era riunita . < Finalmente , pensavamo ti fossi perso > non un sorriso solcò le sottili e sensuali labbra di marmo , non una luce giocosa brillò negli occhi scarlatti al sentir il tono canzonatorio del fratello , ghiaccio . Edward ormai da un po’ di tempo a quella parte era diventato freddo come il ghiaccio , indifferente alla vita che al di fuori del suo piccolo mondo solitario andava avanti . Posò gli occhi rossi sulla madre che gli sorrise malinconica , mentre nella mente di Esme si alternava il nome della sua amata , ormai defunta .L’immagine della sua Bella passò come un pugnale nella sua mente , riaprendo nel suo cuore una ferita mai rimarginata . 50 anni erano passati da allora , da quel dannato giorno in cui il suo angelo si gettò tra gli abissi marini , lasciando al suo passaggio solo dolore , e una disperazione folle che lo avevano lacerato fin dentro l’anima dannata .  Ora di lui rimaneva solo un involucro vuoto , un dio greco estraneo a  tutto ciò che lo circondava , solitario e taciturno come lo era un uomo distrutto dal dolore . < Sarà meglio tornare a casa, tra un po’ scoppierà un terribile temporale > per una frazione di secondo posò lo sguardo maledetto sulla piccola Alice ,intenta a fissare sconsolata il cielo plumbeo . Una goccia cadde sulla sua mano , prima che veloce come un ghepardo sfuggisse al diluvio del cielo ,che pianse lacrime amare per quel vampiro distrutto dal dolore .

 

 

 

 

 

< Isabel > una grande porta di legno antico si spalancò d’improvviso mostrando l’avvenente figura di una giovane avanzare nell’ombra . < Vieni figlia mia , vieni da me > la voce flautata rimbombò per l’immensa stanza riccamente allestita da stoffe di seta e arazzi persiani ,mentre il frusciare di seta risuonava limpido nel silenzio della sala . Colei a cui apparteneva quel nome finalmente uscì dall’ombra oscura del corridoio , lasciandosi sfiorare dal flebile bagliore delle fiaccole issate alle estremità dei muri . Una ragazza di circa 18 anni si mostrò in tutta la sua stupefacente bellezza al cospetto di colui che ora chiamava padre . Lunghi capelli castani , di un colore così scuro da risultare nero ondeggiavano sensuali attorno al volto marmoreo , sfiorando le piccole spalle bianche lasciate scoperte dal raffinato vestito . La pelle d’alabastro brillava di quella luce rossiccia che creava sfumature rosee sul volto pallido , il corpo sinuoso  e perfetto era coperto da un sottile strato di seta , costituito da un corpetto elegante che lasciava intravedere gran parte della schiena candida e la parte superiore al seno , dove il collo era circondato da un sottile pezzo di  pizzo nero , ricamato da fili argentei , come le linee ondeggianti sul sottile strato di seta scura  che avvolgeva le lunghe gambe affusolate lasciate scoperte da un profondo spacco alla destra della gamba . Le carnose labbra color del sangue si curvarono in un sorriso amorevole quando l’uomo coperto da un mantello rosso la prese tra le braccia , accarezzandole i lunghi capelli scuri ,mentre la giovane chiudeva gli occhi gialli , crogiolandosi delle  attenzioni del genitore . < Sei sempre più bella Isabel > < Grazie padre > la sottile e melodica voce sembrò addolcire lo sguardo antico del vampiro dai lunghi capelli neri , che dolcemente sfiorava la pelle pallida del volto della sua figlia adottiva . < Sei più calda del solito , hai avuto una discussione con Claus ? > la ragazza aprì gli occhi color topazio abbassando elegantemente il capo < In realtà si padre , continua a insistere sull’allenamento > < Sai piccola mia che serve per renderti più forte . Capacità come le tue sono piuttosto rare e poi Claus vuole solo che tu sia in grado di difenderti > la vampira si allontanò delicatamente dal padre fissandolo offesa in volto < Io sono in grado di difendermi padre , come hai potuto constatare anche tu non ho problemi a controllare il mio potere > .Il vampiro si aprì in uno dei suoi rari sorrisi , osservando le guance della figlia colorarsi di un bel rosso vivo , cosa insolita per un vampiro . < Non innervosirti bambina mia ,ma devi capire che Claus e specialmente io tengo alla tua incolumità , ci sono molti vampiri che mirano a te > la ragazza strinse la mano del genitore aprendosi in un sorriso comprensivo < Lo so padre ,ma non deve preoccuparsi per me sono in grado di cavarmela egregiamente . In realtà vorrei sapere perché mi avete chiamato > il vampiro “anziano” assunse un aria divertita sfiorando dolcemente con i grandi occhi color del miele la figlia .< Adesso un padre non può avere il desiderio di vedere la propria figlia ? >la vampira abbassò il capo mortificata , mettendo un broncio adorabile ,mentre le guance si coloravano nuovamente . < Scusi padre non intendevo….> < sciocchezze Isabel . In effetti ti ho chiamato perché volevo parlarti di una cosa , vieni a sederti in braccio > la vampira sorrise di gioia accoccolandosi come una bambina tra le braccia del genitore , stringendo le mani gelide del vampiro tra le sue , bollenti . < Sai si stanno verificando strane sparizioni , sia di vampiri che di licantropi . Ho la sensazione che non siano solo degli incidenti > la vampira si irrigidì alzando il bellissimo volto verso quello del padre  < Volete dire che c’è qualcuno dietro ? > . Il vampiro annuì , accarezzandole il capo , gentilmente < Si , ma non ne sono sicuro  . Infatti vorrei che tu andassi a controllare la situazione > gli occhi della ragazza si accesero di aspettativa , come se fosse contenta della decisione del genitore . < Volete dire che potrò uscire ? > il vampiro annuì gravemente facendola alzare dalle sue ginocchia < Si bambina mia , potrai uscire , i tuoi poteri saranno molto utili. Di recente si sono susseguiti diversi avvistamenti di neonati . Ti darò così la possibilità di riabilitarli come ormai sei solita fare con coloro che trovi dispersi nei dintorni  > e qui la ragazza sorrise imbarazzata .< Con te verrà solo Claus dato che conosco la tua esuberanza e so che non accetteresti altre scorte , credo che questo sia tutto puoi andare > . La vampira spalancò leggermente i grandi occhi caramellati alle parole del vampiro < si ora . Claus > la voce dell’uomo risuonò cristallina per la sala , quando le porte si aprirono nuovamente lasciando entrare un bellissimo ragazzo di circa 19 anni , con corti capelli biondi lasciati cadere ribelli sul volto d’alabastro ,dove brillavano magnetici i grandi occhi gialli , mentre il corpo atletico e scultoreo era circondato da una specie di uniforme blu cobalto , dove sulla vita stretta era appuntata un lunga spada . Un piccolo particolare intaccava la straordinaria bellezza del vampiro , una piccola cicatrice sul labbro , che rendeva la sua imponente figura ancora più provocante . Il giovane si inchinò al cospetto dell’anziano vampiro , scoccando un occhiata furtiva alla ragazza che gli fece la linguaccia incrociando le esili braccia al petto . < Bene credo che ora possiate andare , vieni qui Isabel > la vampira si avvicinò al padre , lasciandosi abbracciare e lasciando che le sottili labbra del vampiro le sfiorassero le candide guance , mentre Claus indossava una mantellina nera . < Potete andare ora . Mi raccomando Isabel fai attenzione e ricordati che sei una Volturi > la ragazza annuì indossando a sua volta la mantellina nera , chiudendo i bottoni argentei all’altezza della gola , per poi calare il cappuccio sul capo , lasciando intravedere solo le labbra rosse . Isabel e Claus si voltarono , percorrendo con lentezza l’atrio della sala ,ma prima di scomparire la vampira fu richiamata dal padre . < Prima che me ne dimentichi Isabel , andrete a Forks > prima che il grande portone si chiudesse Aro potè vedere le carnose labbra della figlia arricciarsi , sfoderando i bianchissimi canini , mentre Isabella Marie Swan , ora  Isabel Voluri usciva dopo 50 anni dalla sua dimora per tornare nel luogo dove  avrebbe rincontrato la sua eterna maledizione .

 

 

     < Dannati lupi la pagherete > Edward alzò lo sguardo vuoto puntandolo su una bellissima vampira dai lunghi boccoli neri , intenta a ringhiare contro Jacob e il suo seguito . Anche lui , come  tutta la famiglia Cullen si trovava a notte tarda in una oscura radura , dove poco prima avevano trovato la giovane eretta a difesa delle carcasse di alcune vampire , ormai ridotte in un ammasso di cenere . Osservò indifferente la ragazza riccamente vestita ,mentre notava il colore degli occhi della vampira , non caramellati ,ma grigi , solcati da alcune ombre nere , una nobile . Si acquattò quando vide Jacob Black , ovvero l’enorme lupo rossiccio avvicinarsi minacciosamente alla vampira ,prontamente difesa da Carslie . < Come vi chiamate ? > il vampiro udì appena il ringhio della ragazza < Iris Charlester > < Conosco vostro padre milady , vi prego fatevi indietro , penseremo noi a proteggervi > . Edward vide la vampira guardare verso di lui sorpresa , puntando gli occhi grigi sul suo volto impassibile,mentre sentiva i muscoli saettare sotto la camicia nera . Ricambiò glaciale lo sguardo della vampira , notando Carslie parlare con Billy telepaticamente . < Noi non abbiamo ferito nessuno dei vostri , siete voi che avete ucciso le sorelle della ragazza > gli occhi neri come la pece divennero incandescenti quando sentì  Jacob ululare contro il padre ,mentre una frase lo fece scattare d’improvviso verso il lupo . Come al solito incolpate noi dei vostri errori , come quando avete spinto la mia Bella al suicidio Edward ringhiò , balzando verso il lupo ,ma un ombra nera lo scansò di lato , interrompendo il suo attacco . Sporse famelico i canini notando un alta figura pararsi tra le due metà schierate , come giudice . Osservò minaccioso la figura abbassare il cappuccio della mantellina , mostrando il volto , un vampiro . < E lei chi è ? > Edward riprese una posizione meno animalesca , fissando vacuo il vampiro < Io mi chiamo Claus Salerni  , e sono qui insieme alla figlia di Aro > la figlia di Aro ? Edward fissò attento il vampiro , notando infatti l’inconfondibile mantellina nera dei Volturi . Si guardò intorno cercando di intravedere la figlia di Aro , della quale aveva tanto sentito parlare ,ma oltre a Claus non vide nessuno . < Sono qui per avvisare sia voi Cullen che i lupi . Le vostre sorelle milady e i vostri compagni lupi sono stati feriti da qualcuno che sta togliendo di mezzo metà Europa , creando dei conflitti tra vampiri e lupi > . Spalancò gli occhi neri , sconvolto da quelle rivelazioni . Qualcuno stava cercando di sterminarli tutti ? Ma perché? Chi era ? E soprattutto per quale insano motivo ? < Pregherei sia voi che i lupi di riprende forme umane , così da parlare civilmente > Edward notò i lupi , fissarsi per un attimo confusi , per poi riprendere forme umane ,mentre Carslie e i suoi fratelli si radunavano attorno alla giovane vampira , distrutta dal dolore . Vide Claus far avvicinare lentamente i lupi  , sporgendo intimidatorio i canini ,mentre invitava Carslie e Alice ad avvicinarsi . Era la sua impressione o quel nuovo vampiro lo stava guardando male ? Infatti notò furioso le occhiate gelide e rabbiose che Claus gli inviò , scatenando in lui una profonda irritazione . Cosa diavolo voleva ? < Bene ora che le acque si sono calmate vi chiederei di non avvicinarvi troppo > cosa stava farneticando ? Ebbe la risposta allo strano comportamento del nuovo arrivato quando vide il vampiro alzare una mano verso l’alto ,mentre una figura di cui non si era accorto cominciò fulminea a correre tra gli alberi . D’improvviso i suoi polmoni furono inondati da un profumo dissetante , che ormai non sentiva più da anni , il profumo fiorito e prelibato di colei che era mancata 50 anni fa . Traballò su se stesso incrociando gli sguardi confusi della famiglia e di Black , che come lui stentava a credere di sentire l’odore di Bella . Il profumo si faceva sempre più vicino come la figura che si muoveva velocemente tra gli alberi . D’un tratto vide quella figura fermarsi sotto un imponente quercia ,negando la sua visione . Edward tremò quando il profumo della sua Bella lo avvolse , quando lo colpì con forza , come uno schiaffo in pieno viso che lo fece tremare . Sentì Alice sostenerlo da dietro ,mentre vedeva il nuovo vampiro sorridere malinconico verso la figura . < Vieni > notò la figura tentennare , ma dopo alcuni secondi la ritrovò a pochi metri di distanza , accanto al vampiro di nome Claus , riconducendo il profumo di Bella a quella figura . Osservò le forme femminili che si intravedevano dalla mantellina , mentre saltò subito all’occhio le carnose labbra rosse , così familiari . < Vi presento la figlia di Aro > la figura fece un leggero inchino , irrigidita un po’ forse dalla presenza dei lupi , pensò Edward ,ma quando il vampiro la invitò a togliersi il cappuccio i suoi occhi sembrarono uscire fuori dalle orbite , e dopo 50 anni il suo cuore tornò a battere all’impazzata quando il volto di lei venne scoperto . Spalancò la bocca , sentendo il proprio corpo piegarsi sotto la pressione delle mille emozioni che stava provando , tra le quali emergeva la sorpresa . Sentì i pensieri dei presenti , tutti sconvolti dalla visione che si presentò ai loro occhi . Perché la figura avvolta dalla mantellina , la figlia di Aro , era la sua Bella . I lunghi capelli lisci e leggermente ondulati alle punte ricadevano come cascate di seta sulle spalle coperte dal tessuto scuro ,mentre il bellissimo volto dai tratti perfetti  e raffinati risplendeva nella sua straordinaria bellezza in una maschera neutra , dove gli occhi mielati brillavano felini , e le labbra color del sangue si curvavano in un’adorabile smorfia, la figura dei suoi pensieri ! < Bella > il suo bisbiglio uscì spontaneo dalle sue labbra di marmo richiamando su di sé gli occhi della ragazza . Come lame di ghiaccio gli occhi della vampira lo trapassarono da parte a parte facendolo irrigidire , notando il disprezzo mal celato . < Credo si sbagli signor Cullen , il mio nome è Isabel > la voce cristallina della ragazza lo sommerse come tutti i ricordi della sua Bella . Era lei , ne era sicuro , ma come poteva essere lì davanti ai suoi occhi ? Ricordava di averla vista perdersi tra gli abissi del mare . Il suo cuore, la sua mente ,la sua stessa anima pregò che fosse lei la bellissima ragazza davanti ai suoi occhi , doveva essere lei . Cercò di leggere i suoi pensieri ,ma sentì solo uno strano ronzio e lì ebbe la conferma . Lei era Bella , la sua Bella . La donna che amava era viva , ed era davanti ai suoi occhi . Se avesse potuto in quel momento avrebbe pianto dalla gioia . Sentiva i pensieri sconvolti ma allo stesso tempo felici dei familiari ,come quello del giovane Black , che come lui fissava incantato . Tentò di avvicinarsi ,ma fu fermato da Claus che afferrò per il braccio la sua Bella stringendola contro il fianco . Un ringhio animalesco fuori uscì dalle sue labbra di marmo , mentre si acquattava per l’attacco ,ma la voce gelida di lei lo ferì come una spada in pieno petto . < Non ritengo sia il caso signor Cullen di mettersi a combattere , sono venuta qui per volontà di mio padre > Edward rimase immobile , la mascella leggermente contratta , notando la sua Bella addolcire lo sguardo quando posò gli occhi caramellati su Carslie . < Converrà anche lei signor Cullen che questo non è né il luogo , né il momento per parlare . E mi riferisco anche a voi signori lupi , provvederò personalmente ad informarvi di ciò che sta accadendo  , e vedrò di fare tutto ciò che è in mio potere per fermare questa guerra sul nascere . Vi chiedo dunque di aspettare qualche giorno , affinché possa scoprire di più su chi muove i fili di questo insulso gioco . > . E così dicendo la vide rialzare nuovamente il cappuccio sul bellissimo volto , muovendo il capo verso i lupi che in silenzio si ritirarono . Rimasero solo loro, lui , la sua famiglia , quella strana vampira , Claus e la sua Bella . Il desiderio quasi doloroso di stringerla tra le braccia , di baciarla lo stava lacerando . Vide la sua Bella seguire Carslie e i suoi familiari insieme a  Iris verso la loro casa ,mentre lui rimaneva indietro , ancora sconvolto da ciò a cui aveva assistito . Perché la sua Bella lo aveva trattato così ? Perché non era corsa da lui ? Perché non aveva visto risplendere in quegli occhi che amava disperatamente risplendere la luce d’amore e dolcezza con la quale lo aveva sempre guardato  . La risposta gli giunse crudele e dolorosa , dall’urlo disperato della sua Bella  , rimembrando ciò che era accaduto 50 anni fa . Non ti perdonerò mai Edward Cullen per avermi tradito    il suo cuore di pietra si frantumò quando rivide nello sguardo che Bella gli aveva rivolto poco prima lo stesso odio e rabbia di quando lei lo aveva accusato di averla tradita , e qualcosa gli diceva che lei lo credeva ancora  e che forse averla davanti a sé e abbracciarla non sarebbe più bastato…..

 

 

 

 

CONITNUA…

MI SCUSO PER IL CAPITOLO COSì CORO XD MI FARò PERDONARE AL PROX . ECCO A VOI SI SN RINCONTRATI ANCHE SE LA STORIA è TTT DA VEDERE ORA , SPECIALMENTE CON L’ENTRATA DEI NUOVI PERSONAGGI . E LENTAMENTE , MAN MANO CHE LA STORIA VA AVANTI CAPIRETE MOLTE COSE ,SPECIALMENTE CHI è DIETRO A QST PRESUNTE SCOMPARSE . EDWARD RIUSCIRà A SPIEGARSI E BELLA LO PERDONERà ? LO SAPREMO NEI PROX EPISODI ( MI SEMBRA DI ESSERE LA VOCINA DEI CARTONI XD ) MA SAPETE Già COME HO DETTO MOLTE VOLTE CHE QST STORIA AVRà UN BELLISSIMO LIETO FINE IN TUTTI I SENSI …..BACI BACI GIOLD EYES COMMENTATEEEEE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** UNA NUOVA POSSIBILITà ***


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Lenti e silenziosi i suoi passi proseguivano con calibrata lentezza per l’angusta foresta nella quale si trovava , il bellissimo volto bianco come il marmo sferzato dalle raffiche di vento che si abbattevano furiose su di loro . Gli occhi caramellati duri come il ghiaccio fissavano impenetrabili la coltre vegetazione nella quale si stava inoltrando , ponendosi a capo dei vampiri dietro le sue spalle . Assottigliò le labbra color del sangue maledicendo se stessa per il brivido involontario che le era corso lungo la schiena quando dopo quei lunghissimi anni aveva posato lo sguardo su di lui , la sua dannazione . Irrigidì i lineamenti del volto  , mentre contrariata fissava una grande villa immersa nella natura mostrarsi in tutta la sua familiare magnificenza davanti ai suoi occhi gialli . Sentì chiaramente la presenza costante di Claus al suo fianco , confortante e piacevolmente familiare . Era a quello che doveva pensare , non a colui che le aveva distrutto al vita . Lasciò che i luminosi capelli scuri le frustassero il volto , mentre per un solo secondo un espressione di puro odio e rabbia stravolgeva quei lineamenti talmente perfetti da risultare dipinti dalla mano di un artista divino . Perchè mai la sua anima non voleva darsi pace ?Perchè continuava insistente a brillare quella piccola speranza che voleva soffocare con tutta se stessa ? Fu costretta ad interrompere il filo dei suoi pensieri quando si trovò davanti a quella costruzione, tanto familiare da farla sussultare . < Vi prego seguitemi > la voce di Carslie la distolse dalla sua contemplazione , ma nonostante tutto rimase ferma fuori a fissare con disappunto la dimora . Qualcosa di gelido le prese la mano , facendola rabbrividire , e quando alzò il volto pallido incontrò gli occhi color topazio di Claus , che sorridente la invitava con un tacito gesto del capo ad entrare . < Non ti si avvicinerà , non preoccuparti , ci sono io con te > si rilassò tra le braccia del vampiro che l’aveva avvolta in un caloroso abbraccio , facendole poggiare il capo sul petto di granito di lui , mentre la calma ritornava a prendere possesso di lei . Così abbracciata a colui che l’aveva strappata dal baratro oscuro in cui anni fa stava cadendo  entrò in quella casa dove molti anni addietro ebbe inizio la sua rovina .

 

 

 

 

 

La porta si chiuse davanti ai suoi occhi , privandolo della vista della sua Bella intenta a fissare la sua casa . Distolse lo sguardo dalla porta riportandolo verso la nuova arrivata , che si dileguò dalla stanza accompagnata da Esme , che la circondava in un abbraccio materno . Come un automa si lasciò cadere pesantemente sul divano , prendendosi la testa tra le mani . Affondò con rabbia e disperazione le dita tra i capelli cercando di non impazzire  , lei era viva ,lei era lì , dietro quella porta . Il desiderio di una vita infranto in un banale secondo quando i suoi occhi avevano incrociato quel volto tanto amato , freddo come il vento che impetuoso si abbatteva fuori dalla casa . Un ciuffo di capelli ramati gli cadde sul volto marmoreo nascondendo i suoi occhi tormentati al resto della famiglia , intenta ad aspettare Bella . Sentiva chiaramente i pensieri preoccupati seppur felici dei familiari alla notizia che Bella fosse viva  . Un desiderio covato per anni e anni che adesso diventava realtà ,ma una realtà più crudele di quella che si aspettava . Gettò la testa all’indietro chiudendo un attimo gli occhi stanchi , mentre il corpo statuario veniva percorso da brividi . Era viva , era viva . Questa frase continuava incessantemente a rimbombare per la sua mente , rendendo ancora più vivo sulla sua pelle l’impellente bisogno di sentire il corpo di lei stretto al suo . Il cigolio della porta però lo strappò rudemente alle sue fantasticherie riportandolo alla realtà . Strinse eccessivamente le dita attorno alla pelle del divano strappandola , mentre gli occhi caramellati solcati da occhiaie assumevano una sfumatura più scura e più minacciosa quando i suoi occhi si posarono sull’alta figura di quel vampiro avvinghiato alla sua Bella . Un ondata di rabbia , odio e gelosia si infranse contro la sua mente , costringendolo a serrare i denti con forza ,per evitare che quelle sensazioni impellenti lo sommergessero . Seguì con lo sguardo i movimenti eleganti del vampiro che si sedette su un piccolo divanetto ,mentre Bella rimaneva alzata al suo fianco , rigida e fredda come il ghiaccio . < Puoi cacciarti il mantello se vuoi Bella , o volevo dire Isabel > la voce di sua sorella Alice  si insinuò fastidiosa nelle sue  orecchie deconcentrandolo dall’esaminazione del volto d’angelo della ragazza . Due piccole mani candide fuori uscirono dall’oscuro mantello sciogliendo con lentezza i bottoni d’argento che celavano il corpo della giovane . Quando però lei si privò davanti ai suoi occhi di quel pezzo di seta il fiato gli mancò , e sentì chiaramente il suo cuore batterete all’impazzata ,mentre i suoi occhi percorrevano bramosi il corpo sinuoso della ragazza . Rimase incantato dalla bellezza folgorante e soprannaturale della ragazza , sorprendendosi dello strano calore che si era diffuso in tutto il suo corpo . Squadrò da capo a piedi la sua Bella , sentendo un piccolo dolore al petto trafiggerlo quando non scoprì nessun imperfezione deturpare l’incredibile magnificenza di quell’angelica creatura . Per quanto la natura dei vampiri apportasse un’innaturale bellezza , quella che sfoggiava la ragazza andava indubbiamente oltre , essendo molto più struggente di qualsiasi altra forma di bellezza . Notò infatti gli sguardi stupiti dei fratelli che sconvolti fissavano ipnotizzati la ragazza altera come una regina davanti ai loro occhi . Fin da umana quella ragazza possedeva  una bellezza fuori dal comune ed ora con il passare del tempo forse quella bellezza si era fatta chiaramente visibile . < Prego accomodati Isabel > la vide sedersi con grazia sul bracciolo del divanetto dove quel vampiro era seduto , intercettando subito la mano del vampiro afferrare possessiva quella della ragazza . < Bene vi spiegherò in poche parole cosa sta succedendo > la voce cristallina e familiare di Bella attraversò il suo petto colpendo con una forza inaudita il povero cuore , facendolo gemere di dolore . Sentì gli occhi dei suoi familiari ,ma soprattutto di lei addosso , e percepì con un sussulto al cuore l’odio che la vampira gli stava trasmettendo attraverso quegli occhi . < Stai bene Edward ? > la voce di suo padre lo fece rinsavire , facendo riprendere le sue facoltà uditive , annuì lasciando proseguire la ragazza . < Dicevo che si stanno verificando strane sparizioni da entrambi gli schieramenti ,sia lupi e vampiri , e ciò non ha preoccupato solo mio padre ,ma tutta l’Europa . Sono venuta qui con Claus perché attraverso un calcolo approssimativo le prossime vittime sarebbe state a  Forks e a quanto ho visto avevo ragione . Resteremo qui per qualche tempo , per interrompere questo sterminio , mio padre ha pensato che il mio potere potesse essere utile perciò io e Claus frequenteremo il liceo per tenere sotto controllo la situazione .> . Edward si irrigidì involontariamente quando sentì il modo in cui Bella pronunciò mio padre , come se lo fosse veramente . Alzò il capo incrociando lo sguardo tagliente del vampiro di nome Claus che lo sfidava con gli occhi ora neri . < E dove avresti intenzione di stabilirti ? > < Avevo pensato di affittare una casa vicino alla scuola e …>< puoi stare qui > quella frase lasciò involontariamente le sue labbra , un pensiero che aveva espresso a parole . Calò il silenzio ,mentre Edward sentiva chiaramente la tensione aumentare fino a quando non fu Alice ad intervenire con la sua voce gioiosa . < Si dai Bella perché non rimani qui con noi , sono sicura che tu e Claus vi divertirete e poi anche noi frequentiamo di nuovo la scuola perciò potremmo stare insieme > il vampiro colse lo sguardo dolce e struggente che Bella rivolse a sua sorella facendo rinascere in lui un barlume di speranza . < Va bene se insistete tanto > < allora vado a preparare due stanze per te e Claus e…> < preparane solo una per favore , io dormo con Bella > il suo autocontrollo venne nuovamente meno quando vide il sorriso di vittoria del vampiro e l’occhiata fugace nei suoi confronti  che però riuscì a cogliere . < Per me non ci sono problemi > quelle poche parole ruppero irrimediabilmente il suo autocontrollo e come una furia uscì dalla casa cominciando a correre per la foresta , seguito dallo sguardo sorpreso della vampira a cui apparteneva il suo cuore .

 

 

 

 

Quando tornò a casa era ormai notte fonda e poche luci erano ancora accese in casa . Entrò senza fare il minimo rumore trovando ad aspettarlo la nuova vampira raggomitolata sul divano in posizione fetale con lo sguardo perso . La oltrepassò senza degnarla di uno sguardo , ma appena posò un piede sul gradino la voce melodiosa di lei lo fermò . < è già andata a dormire > un moto di rabbia lo innervosì così lanciando uno sguardo infuocato alla nuova arrivata salì di corsa le scale percorrendo il corridoio e con  uno strattone spalancò la porta entrando nella stanza di Bella . Mandò in frantumi la piccola sfera di metallo tra le mani quando trovò la ragazza placidamente addormentata tra le braccia del vampiro che le accarezzava lentamente i capelli , mentre lei era raggomitolata contro il petto del vampiro con un sorriso dolce sulle labbra carnose . Avanzò di un passo sporgendo minaccioso i canini quando la voce di lui lo fece fremere dalla rabbia < Ti consiglio di non svegliarla o sarò costretto a farti tacere con la forza > . Edward fissò furioso il vampiro , lasciando cadere sul terreno i frammenti del pomello , mentre i suoi occhi ritornavano scuri come la notte . < Lascia stare Bella o ….> < Sei tu che la devi lasciare , non ti è bastato averle strappato l’anima con il tuo tradimento ? Credi che sia stato facile per me e per suo padre farle diminuire il dolore che giorno dopo giorno prendeva pezzi di lei ? > come se fosse stato colpito da uno schiaffo indietreggiò guardando con gli occhi spalancati il volto rilassato della ragazza . L’antica sofferenza  con la quale  aveva imparato a convivere tornò più forte che mai facendolo piegare dal dolore . Si appoggiò alla parete osservando incredulo il vampiro , Bella era stata male , aveva sofferto per colpa sua ? Chiuse gli occhi per allontanare quelle parole dalla sua mente , ma non riuscì nel suo intento . Il senso di colpa si fece bruciante e doloroso , così straziante da farlo tremare . < Non credo che tu non abbia cattive intenzioni nei confronti di Isabel , di questo ne sono sicuro ,ma devi capire che non sei solo tu quello a soffrire , lei lo ha provato per 50 anni e tutt’ora continua a provarlo . L’unica cosa che non ti permetto e di riaprire ancora di più quella ferita , Isabel è tenuta sia da me che da suo padre sotto una campana di vetro . Questa fragile creatura è troppo meravigliosa e rara , non è permesso a nessuno di avvicinarsi a parte me . Non credere di essere l’unico a provare dei sentimenti per lei , anche se i miei sono differenti , lei per me è come una sorella , la mia famiglia . Lei mi ha salvato quando sono stato morso portandomi con sé e insegnandomi a cibarmi di animali acquietando così il mio senso di colpa. Perciò devo sapere se la ami ? > Edward spalancò gli occhi alle parole del vampiro osservandolo tra lo stupito e il meravigliato . Voleva sapere se l’amava ? Guardò per un istante quel piccolo angelo dormiente e il sentimento covato per anni tornò a risplendere ancora più forte di prima . < Si l’amo > la voce uscì ferma dalle sue labbra ,  mostrando la convinzione che il vampiro nutriva su quel sentimento . L’amava , l’aveva sempre amata ed ora che l’aveva ritrovata non l’avrebbe lasciata andar via da lui per nulla al mondo . Vide Claus sospirare abbassando lo sguardo su Bella . < Allora credo che ci vorrà tutta la tua forza di volontà per far di nuovo credere nell’amore Isabel . Ti avverto è cocciuta fino allo sfinimento e anche goffa di solito , specialmente nell’esprimere i suoi sentimenti , perciò se  vuoi riportarla da te penso che dovresti cominciare subito > . Edward rimase un attimo confuso , non capendo le parole del vampiro , ma quando vide Claus porgergli Bella tra le braccia sentì il cuore sepolto rianimarsi . Guardò stupito il vampiro , ma tutto ciò che ricevette fu un sorriso tirato , poi lui scomparve ,mentre le sue braccia immediatamente avvolsero il corpo caldo della ragazza . Sentì le gambe cedere quando sentì il profumo dissetante di lei invadergli le narici , e il tepore del corpo riscaldare anche il suo . Si lasciò cadere dolcemente sul letto portando con sé la vampira ancora addormentata . La rinchiuse nella sua stretta micidiale , non lasciando il benché minimo distacco con il corpo di lei , gioiendo di quel contatto a lungo negato . Chiuse gli occhi inebriandosi del suo profumo , per poi capitolare davanti al volto candido rilassato , dolce . Le sfiorò la fronte con le labbra , percependbo una gioia quasi insopportabile trafiggergli il petto . La strinse contro di sé , promettendo a se stesso che l’avrebbe fatta sua di nuovo , che l’avrebbe legata a sé per l’eternità a qualunque costo .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CONTINUA …..

PARDON PER IL RITARDO E PER LA CORTEZZA DI QST CAPITOLO . NEL PROX CAPITOLO SCOPRIREMO IL POTERE DI BELLA , E SI SCONTRERANNO IN UNA BATTAGLIA Più O MENO VERBALE I LUPI CON I VAMPIRI . NUOVE PRESENZE SI PRESENTERANNO DAVANTI AI NOSTRI  PROTAGONISTI  MA QST è NEL PROX EPISODIO . RINGRAZIO TTT COLORO CHE CONTINUANO A RECENSIRE GRAZIE DAVVERO MI RACCOMANDO COMMENTATE BACI GOLD EYES

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** MA........TI AMO ***


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Gelide dita sfioravano con lentezza disarmante il pallido volto disteso in una maschera neutra , le lunghe ciglia scure vibravano a scatti , come se colei che stava dormendo fosse disturbata da qualcosa .Un profumo familiare la scosse dal tenue torpore in cui era caduta ,risvegliando a poco i sensi sopiti dopo il lungo dormiveglia . Quando però le sue mani sfiorarono le braccia muscolose che l’avvolgevano come catene spalancò gli occhi irrigidendosi al contatto con la pelle fredda del ragazzo . Con uno scatto felino saltò fuori dal letto puntando minacciosa le iridi caramellate su colui che poco prima l’aveva stretta con tanta forza al petto di marmo , e quando lo fece sentì i muscoli distendersi  e un sospiro di sollievo uscì dalle labbra color del sangue . < Stai bene Isabel ?> Bella si passò stancamente una mano sul volto scostando le ciocche brune che come un manto di seta le avevano coperto gli occhi . Si lasciò cadere a terra ,mentre disorientata dalle proprie sensazioni osservava il giovane vampiro ora completamente visibile ai suoi occhi . Lo osservò con attenzione sfiorando con lo sguardo annebbiato i muscoli guizzare insieme agli occhi gialli del vampiro puntati con insistenza su di lei . Eppure le era sembrato che …. Si alzò di scatto lasciando che il tessuto nero le svolazzasse intorno scoprendo per un attimo le lunghe gambe affusolate occultate dal vestito da sera nel quale si era addormentata la notte  prima . Sconfortata portò lo sguardo fuori dalla grande finestra della camera , guardando spaesata le  fronde degli alberi . Incrociò le braccia al petto , abbracciandosi le spalle  , mentre gli occhi gialli si facevano distanti e quelle sensazioni tornavano  a farla rabbrividire . Possibile che fosse stato solo un sogno ? Eppure aveva sentito chiaramente quelle braccia stringerla con dolce impetuosità , regalandole per un attimo la felicità persa tanti anni fa . Abbassò il capo sconfortata , lasciando che i lunghi capelli scuri celassero il suo sguardo malinconico . Aveva sperato quasi creduto di poter essergli indifferente , di non provare più quel brivido ad ogni suo sguardo o al suono della  sua voce , ed ora si ritrovava persino a sognarlo . Strinse i denti con forza , maledicendosi per la sua debolezza . Era una debole , era ancora una debole ragazzina scottata da un amore impossibile . Quella ferita che tanti anni fa quel demone dai capelli bronzei le aveva aperto con forza nel petto prendendo senza il suo consenso il suo cuore ,rendendola vulnerabile , fragile e indifesa da quel dolore che l’aveva dilaniata , annientata  , distrutta , lasciando al  suo passaggio solo i frammenti di un cuore spezzato . Nonostante fossero passati  50 anni la parte più ingenua di lei aveva sperato in un suo ritorno , in una riconciliazione , ma la vendetta aveva soffocato quella piccola vocina fino a farla estinguere del tutto . Chiuse gli occhi , cercando di incatenare   la furia che rischiava di sommergerla imprigionata nelle recondite profondità della sua anima dannata , quella furia data solo dalla disperazione , la disperazione di una donna tradita dall’uomo che amava . Ormai di quell’amore rimaneva solo una piccola fiamma , così tenue e flebile da poter essere spazzata via con un soffio , ma che stranamente riusciva ancora a sopravvivere tra le macerie del suo cuore distrutto . Un nuovo sentimento , raramente provato in gioventù aveva preso il sopravvento , un sentimento pari a quello che aveva provato per quel dannato vampiro , odio . Odio per se stessa , odio per la sua ingenuità , odio per le menzogne che lui le aveva sempre bisbigliato dolcemente  , odio per l’amore che ancora insistente cercava di prendere il sopravvento su di lei , odio per quel mostro che le aveva graffiato l’anima con artigli infuocati lasciandola , sola , vuota e ormai priva di vita . Un brivido di freddo scosse le sue membra intorpidite facendola tremare , mentre un dubbio nasceva nella sua mente , un pensiero che le sfiorò per caso la mente , un idea impossibile anche solo da realizzare . Riluttante si voltò verso il compagno , beffeggiandosi della sua pazza idea  ,dandosi dell’idiota . Non poteva essere , lui non poteva averla gettata in quel modo tra le fauci del lupo . Poggiò  la schiena contro il gelido muro ,mentre scrutava con attenzione il giovane vampiro . < Dove sei stato stanotte??> irrigidì la mascella quando intravide un guizzo negli occhi del vampiro , un particolare che non le sfuggì e che la fece tremare . Si allontanò dal muro avvicinandosi con lentezza al compagno , cercando una risposta alla sua domanda non ancora espressa . < Sono stato con te che domande sono ? >  , inclinò il capo scoprendo il lungo collo candido ,mentre i capelli come uno strato di tenebre celavano gli occhi color topazio ora costellati da piccole pagliuzze color cremisi . Doveva fidarsi? No , ormai non si fidava di nessuno , nemmeno di se stessa , così spinta dalla voglia di sapere socchiuse gli occhi cercando nella mente del vampiro qualche indizio . Notò la faccia sconvolta di Claus  , resosi improvvisamente conto  delle intenzioni della ragazza ,ma non fece in tempo a ritrarsi al suo potere che piccoli flash colpirono la mente di Bella , facendola trasalire . D’improvviso vide seduto su quel letto non più il vampiro , ma lui , quel demone dai capelli bronzei che la cullava dolcemente tra le braccia intonando la sua ninna nanna . Un ringhio acuto  , quasi di animale ferito fuori uscì dalle labbra carnose di lei , mentre il suo corpo tremava sotto il peso dei ricordi di Claus . Chiuse gli occhi con forza udendo nelle sue orecchie la dolce voce di Edward , sentendo la pelle bruciare al ricordo del suo tocco . Rialzò il capo di scatto fissando furiosa colui che le stava  dinnanzi , lasciando trasparire dalle iridi ora scure il proprio disgusto . Avanzò di un passo mostrando pericolosamente i canini bianchissimi , affilati come il suo sguardo  . Dannato , aveva permesso che quel lurido bastardo la sfiorasse . < Isabel ascolta io…> < Fa silenzio , non voglio sentire la tua voce lurido …> non riuscì più a continuare troppo sconvolta da ciò che aveva visto . Percorse con le lunghe unghie laccate di nero le braccia pallide lasciando al suo passaggio dei turpi segni rossi , graffiando la bianchissima pelle , cercando di cancellare quel ricordo . Ringhiò ancora più forte , avvertendo l’ansia del compagno che dubbioso la osservava perdere il controllo di se stessa . < Come hai potuto far…> < Come ho potuto ? Isabel guardati , dopo ancora 50 anni soffri come un cane . Secondo te non ho mai sentito i tuoi lamenti nel sonno , notte dopo notte scuotere l’intero castello ? Metti da parte il tuo dannato orgoglio , e non fare la bambina lui ti ama sei tu che forse non lo hai mai amato se ti sei ridotta in queste condizioni > . Si piegò verso il basso, sentendo le gambe molli sotto il peso di quelle parole pesanti come macigni . Boccheggiava , tentando invano di respirare , come se non ci fosse più aria e i suoi polmoni avessero finito di attingere ossigeno . Cadde in ginocchio , gli occhi sbarrati dal disprezzo verso se stessa , dalla pietà che sentiva provenire dal vampiro . Fu quella sensazione a farla saettare contro Claus artigliando la mantellina che portava sulle spalle per scaraventarlo contro il muro che andò in frantumi . Svelta afferrò la propria mantellina drappeggiandola addosso , mentre balzava fuori dalla villa attraverso la via di uscita che si era autonomamente creata . Atterrò delicatamente al suolo percependo gli occhi della famiglia Cullen fissarla sbigottita ,ma ormai preda della furia , non se ne curava , troppo occupata a maledire il compagno ormai non più fidato . Digrignò i denti notando il dolore deformare il volto pallido del ragazzo , che la fissava rammaricato , le iridi chiare adombrate dal rimorso per quelle terribili parole . A lei però in quel momento non le importava , ancora intenta a graffiare le braccia per levare ogni traccia del passaggio di quelle dita da pianista . < Bella ma cosa …> < Non mi serve più la tua protezione Claus , puoi fare quel che vuoi per quello che mi importa , ma non avvicinarti più a me > si voltò coprendo il volto con il cappuccio , tirando con la mano pallida il mantello davanti al volto per nascondere i suoi occhi  trasformati da quel potere che premeva per uscire . Cominciò ad incamminarsi verso il bosco , non udendo le suppliche del vampiro , che crudeli segnavano dell’ennesima ferita il suo povero cuore distrutto . < Bella > si irrigidì di colpo , mordendo le labbra a sangue per non gridare la frustrazione che la stava scuotendo , conficcando le unghie nei palmi delle mani per non deturpare il bellissimo volto di colui che l’ aveva invocata . Non si degnò nemmeno di voltarsi , comprendendo che se lo avesse fatto nessuno l’avrebbe fermata dal ferire il suo angelo dannato . Quei ricordi però , quegli stralci di immagini la colpirono come uno schiaffo , facendo nascere in lei il desiderio di farsi nuovamente stringere , di poter ritrovare quella pace a lungo agognata . Affondò le unghie nella tenera carne della mano , sottraendosi a quell’insano desiderio di vendetta , quella voglia di lasciare un segno sui lineamenti affilati e perfetti di quel volto marmoreo , bramando di sentirlo implorare  perdono , pietà . Spalancò gli occhi stupita lei stessa da quei pensieri così estranei alla sua persona e si spaventò , tremò per ciò che la sua mente aveva appena immaginato , lui , inginocchiato ai suoi piedi , gli occhi color topazio colmi di dolore . Annaspò , artigliando il pallido collo avvolto dal pizzo nero , tentando invano di accantonare quei pensieri ,ma chissà perché quelli ritornarono vividi nella sua mente ,così crudeli da farla gemere di dolore . Contrasse i muscoli pronta a fuggire da lì , da lui , dalla sua dannazione quando l’angelo dai capelli bronzei  la richiamò , nel tono più dolce che il suo cuore avesse mai udito . < Non osare mai più sfiorarmi Cullen , altrimenti stai certo che non avrai più la forza nemmeno di aprire gli occhi > e così dicendo fuggì , vigliacca dalla sua rovina , scappò lontano da lui , da ciò che rappresentava  , la sua felicità ora perduta . Lente le lacrime rigavano traditrici i dolci lineamenti , crudele il suo cuore tornava implacabile a distruggere la pace che in quegli anni l’aveva cullata in quel fragile rifugio ora raso al suolo . Veloce saettava tra la folta vegetazione , aggirandosi come un animale in trappola nella radura , desiderando solo di cadere a terra priva di vita , spoglia di quel dolore che non l’aveva mai abbandonata . E fu allora forse che quella flebile fiamma si spense , che il dolore la sommerse annientando il suo ultimo appiglio ,la sua ultima speranza . Quella fiamma che presto sarebbe tornata  a brillare , più implacabile di qualsiasi tempesta, quella fiamma che l’angelo- demone dai capelli bronzei avrebbe riesumato dalle ceneri ,senza che lei avesse potuto evitarlo . Fermò la sua corsa , osservando addolorata quella tavola di pietra che crudele le era comparsa davanti . Si lasciò cadere a terra , stremata dalla lunga corsa sorridendo tristemente davanti a quel nome , a quel cognome che anni addietro le era appartenuto . Sfiorò con le lunghe dita affusolate le incisione nella scura pietra , accarezzando con lo sguardo la foto dell’uomo che l’aveva accudita da bambina Charlie Swan .

 

 

    Imperterriti quegli occhi color caramello tentavano invano di scorgere  quella figura nera scomparsa pochi secondi fa dalla sua vista sperando che tornasse ,sperando  di udire  nuovamente quella voce melodiosa cullarlo nel loro calore . Ciò che gli restava però era la disperazione , la paura di averla persa per sempre , il dolore per il tremore che aveva visto scuotere quel piccolo corpo che aveva stretto possessivamente durante la notte . Lasciò ricadere il braccio alzato sul fianco , osservando immobile la foresta nella quale la sua Bella era fuggita , lontano da lui , lontano dal suo amore , ancora una volta . Lasciò che il vento scalfisse con la sua furia i lineamenti affilati ed aristocratici , scuotendo i crini bronzei , mentre gli occhi gialli se avessero potuto sarebbero stati invasi da lacrime . Doveva trovarla , doveva implorare il suo perdono , doveva chiarire definitivamente quella questione perdurata ormai per anni e anni . Doveva raccontarle la verità e sperare in un suo ritorno ,quella situazione avrebbe dovuto scoraggiarlo , ma chissà perché sentì la sua speranza spingere impetuosa contro il suo cuore , ridonando vita alle iridi ora scure . Fece un passo per seguirla ,ma una voce femminile lo bloccò < Lasciala da sola >  , furioso più con se stesso che con colei che gli aveva rivolto la parola ringhiò minaccioso sfoderando i canini lucenti, percependo la tensione alle sue spalle . < Credi veramente che lei possa ritornare da te ? Sei solo un illuso , quando si viene traditi non si può perdonare , non si deve perdonare . Bisogna lasciar marcire nel rimorso coloro che l’hanno fatto , abbandonandoli alla loro desolata esistenza ed è quello che dovresti fare,  arrenditi . Non puoi niente contro l’odio di una donna tradita  > Edward spalancò leggermente gli occhi notando l’acredine che la bella vampira aveva usato , quasi come se lei stesse provando le stesse angosce della sue Bella . Si voltò incuriosito da ciò ed incontro gli occhi grigi di lei , freddi e impenetrabili come il ghiaccio , ma oltre quella spessa lastra di ghiaccio giurò di aver riconosciuto   rabbia , e dolore . < Cosa te lo fa pensare ??> vide le belle labbra della vampira curvarsi in un ghigno malefico , estraneo all’aura angelica che il suo volto emanava . < Cosa me lo fa pensare ? Il fatto che ho visto odio nei suoi occhi , odio verso di te , verso se stessa , ed è un sentimento a cui lei non può rivoltarsi . Il suo animo ferito e umiliato la obbliga a odiarti , conosco molto bene queste sensazioni e merita di avere qualcuno al suo fianco che non sia colui che l’ha tradita il giorno del suo matrimonio > si ritrasse sotto lo sguardo accusatorio della ragazza , mentre quelle parole affilate come lame lo trapassavano da parte a parte facendolo fremere . Fu questione di un attimo , perché subito dopo la rabbia prese il sopravvento e si ritrovò inconsapevolmente a stringere convulsamente le braccia della vampira , scuotendola con forza . < Dannata devi stare zitta lei tornerà da me , lei mi ama ancora > il sorriso maligno che Iris sfoderò lo lasciò sbigottito come la malvagità che lesse nel suo sguardo , unita alla consapevolezza che quello che stava dicendo era una sciocchezza . < Ho avuto a che fare con uno come te , identico sia di aspetto che di carattere e come lui tu hai tradito , così simile eppure così ingenuo . Come lui perì sotto il mio odio tu marcirai sotto il suo , annientato distrutto dal senso di colpa , dalla consapevolezza di aver distrutto la tua felicità . Soffrirai come ha sofferto lui , patirai le stesse sofferenze le stesse angosce fino a lasciarti prendere dalla pazzia > e con queste parole la vampira si scostò rudemente dalla sua presa ferrea , voltandogli le spalle per incamminarsi verso la casa . Ancora preso dalle sue parole non più così false alla sua mente , udì quell’ultima frase bisbigliata con disprezzo , cattiveria e malignità . < Credo che si stia già consolando con qualcuno , e credimi la ammiro per questo , non ti resta che restare a vederla  andare via con qualcuno che non sei tu > . Il suo urlo di dolore fu sovrastato da un tuono , che squarciò il cielo in due mentre lenta la pioggia cadeva, come se il cielo stesse piangendo egli stesso lacrime amare per quel vampiro dall’anima dannata ora in preda ad una furia omicida , gli occhi non più dolci ma maligni , mentre correva per la foresta , emettendo bassi e grotteschi ringhi  accompagnati da quello sguardo non più di vampiro ma di bestia .

 

 

 

 

 

 

 

Uno scricchiolio la distolse dalla contemplazione di quel piccolo spiazzo di pace , lì seduta in compagnia di quella gelida pietra che ritraeva il nome del suo adorato padre . Non alzò il volto ,ma  si rifugiò meglio sotto la mantellina nera , rimanendo immobile , gli occhi ora ambrati puntati sulla foto di suo padre . < Bella ?> tremò quando quella voce così familiare e così dolce la richiamò  facendola sobbalzare . Scattò in piedi voltando il volto pallido verso quello del suo migliore amico . Jacob Black le stava di fronte , i grandi occhi neri spalancati per la sorpresa . Lo osservò  a lungo ,notando  il ragazzo guardarla con una dolcezza che la sconvolsero . In meno di due secondi l’unica cosa che sentì fu solo le braccia forti del ragazzo stringerla con dolce fermezza , mentre avvertiva la felicità trasparire dalla voce calda del licantropo . < O Bella quando mi sei mancata > chiuse istintivamente gli occhi abbracciandolo a sua volta , tornando con la mente ai bei momenti passati insieme , ritrovando la sua pace . Si staccò con riluttanza , osservando da sotto il cappuccio il dolce sorriso che il ragazzo le rivolgeva , sorridendo a sua volta spinta da qualcosa che non riusciva a spiegare . < è da tanto tempo che non ci vediamo Jake > < non è di certo colpa mia , non sono io quello che si è finto morto > uno strano moto di allegria la sommerse vedendolo mettere un dolcissimo broncio che le fecero riaffiorare in mente molti bei ricordi . < Vero , colpa mia , scusa . Che ci fai qui ? > lo vide alzare una mano e solo allora notò  il bellissimo mazzo di rose rosse che il ragazzo poggiò sulla lapide di suo padre . < Vengo qui ogni giorno per portare dei fiori a tuo padre , sai quando sei scomparsa lui aveva capito chissà come che non eri morta e pregava che tu fossi felice > rischiò quasi di franare per terra come una bambola di pezza quando udì quelle parole uscire fuori dalla bocca del ragazzo . Suo padre sapeva che era viva ?? Le augurava di essere felice ? Che… , purtroppo però fu interrotta nuovamente da Jacob ancora inginocchiato per terra . < Continuava a dire che tu eri viva e che stavi bene , quando abbiamo dovuto rivelargli che tu eri diventata una vampira non sembrò nemmeno sorpreso si limitò solo a dire che rimanevi la sua piccola bambina > . Senza che potesse impedirlo si lasciò cadere per terra , curvandosi in avanti , mentre un ulteriore dolore le squassava il petto . Percepì le grandi mani di Jacob prenderla per le braccia , sorreggendola < Bella stai bene ? > annuì a fatica mettendosi nuovamente in piedi . Scosse il capo tentando di cacciare indietro le lacrime , ma una riuscì furtiva a scappare dai suoi occhi e sussultò quando sentì la mani di Jacob prenderla tra le dita accorgendosi solo ora di essere senza il cappuccio . Alzò il capo incontrando il volto sorridente del licantropo , notando una nota di meraviglia risplendere in quelle iridi scure . < Sei bellissima Bella ,  più di quel che ricordavo > non potè fare a meno di sorridere lasciando ancora più di stucco il ragazzo che spalancò la bocca facendola ridere . Chissà perché il dolore sembrava sempre più lontano , quasi un fantasma della sua mente , e sparì del tutto quando vide Jake annusarle i capelli sorridendo contento . < Hai anche un buonissimo profumo non come gli altri succhia sangue > dopo 50 anni Bella scoppiò in una vera risata , una risata che spazzò via tutto quel dolore, portando una ventata di aria fresca nel buio del suo cuore . Puntò i suoi occhi ambrati in quelli del licantropo vedendolo sorridere , dandole finalmente quello che stava cercando , affetto . < Non sei cambiato per niente Jake . Prima che me ne dimentichi domani sera dì al branco di riunirsi nella radura in cui ci siamo incontrati , ci saranno anche i Cullen ma ho bisogno di parlarvi tutti insieme > lo vide annuire contrariato illuminandosi solo quando lei lo abbracciò di slancio ritrovando quel gesto così familiare e confortante . < Scusa Jake ,ma è meglio che vada > si allontanò velocemente sfiorandogli il braccio in una carezza prima di fuggire via verso la sua vecchia casa , con l’anima più leggera . Forse si disse avrebbe potuto ricominciare senza di Edward avrebbe potuto lasciarsi alle spalle quel passato doloroso , e dopo le parole di suo padre si ripromise di essere felice , di ritornare quella Bella che tanti anni fa aveva nascosto , quella Bella che sprizzava energia da tutti i pori e che ora era finalmente tornata . La vampira però era ignara di colui che famelico si aggirava nella foresta al calar delle tenebre ,colui che presto avrebbe dovuto affrontare e che di lì a poco avrebbe incontrato .

 

 

 

 

L’oscurità lo circondava , lo inglobava , lo rinchiudeva dietro sbarre di pazzia , mentre felino schivava qualunque cosa incrociasse sul suo cammino , distruggendo ogni cosa potesse intralciarlo . Lo schianto del suo corpo contro un albero scosse la foresta facendo volare lontano i poveri uccelli appollaiati sui rami ormai distrutti del loro nido . Due occhi neri come la pece saettarono ferocemente da parte a parte , trafiggendo con la loro freddezza gli esseri che popolavano il bosco . Era vicina lo sentiva , percepiva il suo profumo intossicante inebriare il suo corpo . Chiuse gli occhi annusando bramoso l’aria , lasciando che entrasse così velocemente nei suoi polmoni da farli bruciare  . Quando però riaprì gli occhi incrociò quelli oscuri e feroci di un puma , che fiero e regale lo fissava da sopra l’enorme albero che aveva sradicato . Lo osservò curioso , ghignando nel vederlo indietreggiare leggermente , muovendo piccoli passi a cerchio , gustando del timore che leggeva in quelle iridi animali . Se avesse potuto Edward avrebbe notato che tra lui e il puma il vero animale sembrava lui , acquattato in posizione di attacco sfoderava minaccioso i canini lasciando intravedere sopra le profonde occhiaie violacee due occhi neri come il carbone , selvaggi come il più indomabile delle fiere . Alzò una mano pallida per stritolarlo nella sua morsa letale ,ma di nuovo quel profumo lo distrasse , lasciando così possibilità al regale animale di allontanarsi dalla bestia sanguinaria che aveva incontrato . Il vampiro sogghigno passandosi la lingua sulle labbra , lussurioso , desideroso di poter fare sua quella piccola dea della notte . Così come era venuto fuggì via , dirigendosi sempre più velocemente verso il punto in cui il profumo diventava più forte , più eccitante . Con un balzo felino si lasciò alle spalle la radura ritrovandosi davanti ad una piccola casetta , quella stessa casa dove anni fa la sua Bella viveva con suo padre . Non potè godere molto di quella scoperta , troppo preso dalla pazzia che ormai aveva offuscato la sua mente rendendolo succube dei suoi più oscuri istinti , ormai non in grado né di intendere né di volere . Con passo felpato fece un paio di passi avanti lasciandosi illuminare dalla luna , che come una carezza sfiorò il corpo muscoloso e saettante come gli occhi brucianti del vampiro . Ora che era più vicino potè sentire chiaramente il profumo , crogiolandosi in quell’odore così sublime , ma fu questione di un attimo perché il suo corpo si irrigidì quando sentì un altro odore assieme a quello della sua amata , un odore nauseabondo , l’odore di lupo. Digrignò i denti scuotendo il capo con forza , in preda alla follia ,mentre le parole di Iris tornavano ora crudeli a straziare la sua anima . Non preoccuparti si è già consolato con qualcun altro …come una furia senza ormai più controllo sfondò la porta entrando in quella casa ormai vuota , storcendo il naso all’odore di chiuso ,ma quell’odore il suo odore era sempre più inebriante . Saltò le scale in un sol colpo ritrovandosi davanti alla porta della camera di bella dove l’odore era sempre più forte . Ci fu un attimo in cui la lucidità riprese il controllo della sua mente ,ma fu spazzata via quando ritrovò di nuovo nel profumo di bella quello del cane pulcioso e fu lì che perse il controllo . Ringhiò feroce mandando in frantumi con una sola spallata l’intera parete , cercando tra la polvere che si era momentaneamente alzata la sinuosa figura della sua dea . Ancora acquattato cercava di intravederla e quando ci riuscì rimase parecchi secondi a fissarla a bocca aperta . Eretta in una posa minacciosa c’era la sua piccola dea della notte , i lunghi capelli scuri a coprirle come un manto di seta le spalle bianche lasciate scoperte da quel vestito così leggero da essere appena palpabile ,mentre i suoi occhi affamati guardavano lussuriosi il sinuoso corpo di lei , fino ad arrivare alle labbra rosse e carnose dove si soffermò , trattenendo il fiato . Un antico calore stava nascendo in lui rimembrando particolari di quel corpo tentatore , un calore che fu subito stroncato da quegli occhi ambrati duri come la pietra e freddi come il ghiaccio che lo fissavano indifferenti . Fu quello sguardo carico d’odio a farlo uscire completamente di senno , così senza che potesse fermarsi , spinto dalla rabbia le si gettò contro cadendo con lei sul pavimento . Intrapresero una lotta impari  , infliggendo sul corpo della compagna graffi che deturparono la pelle d’alabastro di lei ,mentre la vampira lo schivava solamente  . Gli occhi neri guardavano famelici il volto di lei trasformato in una maschera di dolore , causato  dalle ferite inflitte e quando finalmente lei si distrasse Edward potè scendere implacabile sulle labbra di lei , costringendola a dischiuderle  rudemente  . Esplorò con eccitazione crescente il palato di lei , lasciando vagare bramosa la sua lingua nella dolce cavità . Non potè cullarsi molto in quell’eccitante  sensazione che la ragazza lo scaraventò contro il muro allontanandolo da sé . Subito si rimise in piedi , ringhiando contrariato per l’interruzione . Scagliandosi nuovamente contro di lei,  graffiandole ferocemente il volto e  buttandola così  a terra sotto la forza dello schiaffo che aveva seguito i graffi . E fu allora che il suo corpo si fermò , ancora con la mano alzata per colpirla nuovamente . Perse il respiro quando la vide ancora distesa per terra alzare il volto pallido , mostrando la guancia bianca dove spiccavano tre linee rossicce che percorrevano tutta la gota fino ad arrivare al mento . Il vampiro cominciò a tremare , scorgendo a fatica una lacrima lasciare gli occhi feriti della ragazza ora pieni di lacrime . Cadde in ginocchio , battendo con forza i palmi delle mani sul pavimento tentando di riprendere fiato . Chiuse gli occhi con forza sperando con tutto se stesso che ciò che aveva visto prima fosse solo un incubo  ,ma quando rialzò lo sguardo ritrovò il bellissimo volto della sua Bella striato da linee rosse che deturpavano la pelle bianchissima del viso ,mentre letali le lacrime bagnavano quelle ferite che lui stesso aveva inferto alla donna che amava con le sue mani .  Tutta la rabbia lasciò il suo corpo d’un tratto , scaraventandolo nella più completa disperazione . A gattoni le si avvicinò ,traballando sulle gambe che sembravano non reggerlo più . La vide sottrarsi sempre di più strisciando contro il muro a fatica notando solo ora gli innumerevoli graffi che portava sul corpo ,mentre lui non aveva nemmeno un graffio , era solo spossato . Quando finalmente le si avvicinò , ormai inchiodata contro il muro la vide singhiozzare , stringendo contro il petto le lunghe gambe , fissandolo ferita nel profondo . < Cos’altro  vuoi da me ? > si ritrasse come se avesse ricevuto uno schiaffo in pieno volto , ma il suono addolorato della sua voce fu ancora più devastante . Alzò una mano tremante , allungandola verso il volto di lei e si irrigidì quando la vide chiudere gli occhi con forza nascondendo il volto sulle ginocchia ,mentre tremava . Così rimase immobile , con la mano ancora alzata e gli occhi spalancati per il terrore che aveva visto risplendere negli occhi ambrati di lei . Ritrasse la mano lasciandosi cadere  di peso sul pavimento , non riuscendo più a muovere un muscolo . Percorse con gli occhi neri il proprio corpo non trovando nemmeno un graffio e fu lì che capì  . Lei non aveva voluto colpirlo , lei non aveva voluto attaccarlo come invece aveva fatto lui . Respirò profondamente prima di riportare lo sguardo sul piccolo corpo della sua bella rannicchiato contro il muro , tremante . Si protese verso di lei , circondandole le spalle con un braccio , sentendola irrigidirsi al suo tocco, e con uno strattone la attrasse a sé imprigionandola in una morsa tanto dolce quando dura . Chiuse gli occhi cominciando ad accarezzarle i capelli , lentamente , nascondendo il volto nell’incavo del suo collo . La strinse possessivamente contro il proprio corpo cominciando a tremare irrefrenabilmente , scosso da ciò che le aveva fatto . L’aveva ferita , dopo aver passato anni e anni a difenderla da ogni possibile pericolo ora lui era diventato il suo incubo peggiore . Tanto come aveva voluto uccidere chi avesse solo sfiorato con uno sguardo la sua bella , ora voleva lui stesso morire , bruciare tra le fiamme dell’inferno per aver deturpato quel piccolo angelo che teneva tra le braccia . Cominciò a singhiozzare senza versare lacrime , stringendola con forza contro di sé implorando il suo perdono , pregandola di perdonarlo . Ancora con il volto nascosto nell’incavo del collo di lei che immobile stava tra le sue braccia affondò il viso tra i capelli , come adorava fare tanti anni fa rimembrando lo stesso profumo < Uccidimi > .

 

 

 

 

 

Spalancò gli occhi ambrati stringendosi contro di lui di slancio a quella richiesta che le aveva tolto il respiro . Ormai da quando lui l’aveva abbracciata le calde lacrime cadevano irrefrenabili dai suoi occhi ,  annebbiandole la vista , ma ora tutto il suo corpo chiedeva pietà , pietà per il dolore che sentiva scuotere il corpo della sua dannazione . Gli si stinse contro lasciandosi abbracciare ancora di più , fino a che non ci fu più distanza tra di loro. Si inumidì le labbra ormai secche , tentando di trovare il coraggio per  parlare ,ma lui la precedette . < Avrei voluto dirti che non ti avevo tradito, che era stata quella dannata vampira a prendere possesso del mio corpo e a costringermi a baciarla . In questi 50 anni non ho fatto altro che rimproverarmi e sprofondare nel mio senso di colpa , nel rimorso di non averti potuto dire la verità di ciò che successe, ma ora che sei tornata devi saperlo . Non ti ho mai tradito Bella , il mio amore per te è sempre stato sincero , avrei voluto sposarti  e vivere per sempre al tuo fianco , e tuttora ti amo mio angelo , più della mia stessa esistenza . Ti prego di perdonarmi  per qualunque cosa io abbia fatto in passato ,e  per quello che ho fatto adesso perdonami . Può essere una scusa ridicola per quello che ho fatto ,ma  ti amo > . Il suo povero cuore sussultò a quelle parole tanto bramate , risvegliandosi dall’eterno dolore nel quale si era relegato spontaneamente . Lo strinse contro di sé cullandolo tra le braccia , non riuscendo però a proferire parola sentendo le parole fermarsi in gola . Lui ,l’amava , lui non l’aveva mai tradita , poteva crederci? SI , lei voleva crederci , lei gli credeva . D’improvviso quella piccola fiamma divampò riportando dalle cenere dell’ oblio il suo cuore , che ricongiunse i pezzi della sua anima dannata . Sorrise dopo tanto tempo , un sorriso pieno d’amore . Avrebbe tentato di nuovo e questa volta avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per rimanere con lui . Infondo lo aveva promesso a suo padre , sarebbe stata felice e l’unico modo era ricongiungersi al suo eterno amore . Tremante alzò il capo accostando le labbra alle orecchie di e lui , cominciando ad accarezzargli dolcemente i capelli . <  Ci vorrà un po’ di tempo per riabituarmi a te , ma …..> respirò a pieni polmoni sentendolo trattenere il respiro , come se aspettasse le sue parole < ti amo Edward Cullen > . Sorrise sentendo le mani del vampiro accarezzarla con esigenza , ripercorrendo le ferite che lui stesso le aveva inflitto e ormai priva di forze si accasciò contro di lui , cullata dalla voce preoccupata del ragazzo che la richiamava  . La familiarità di quel gesto , di quel tono la riportò agli anni addietro quando ancora era umana e finalmente capì che ora cominciava a vivere , ora che poteva equivalere Edward in tutto e per tutto sarebbe riuscita a far riaffiorare il loro amore , anche se ci sarebbe voluta pazienza . Consapevole del fatto che non era ancora finita perché dietro quella calma apparente nella quale Forsk riposava tranquilla  nell’ombra un essere spietato digrignò i denti vedendo con  i suoi occhi malefici i due di nuovo insieme e questo avrebbe creato per il suo piano un grosso problema che avrebbe faticato a risolvere …..

 

 

 

CONTINUA …

PERDONATEMI PER IL RITARDO MA HO AVUTO CM DIRE IL BLOCCO DELLO SCRITTORE PER NON CONTARE CHE è MAGGIO E CHE DV VEDERE UN Po’ CN QST SCUOLA .NON HO MOLTO TEMPO PER POTER RINGRAZIARE AD UNO AD UNO COLORO CHE HANNO RECENSITO ,POSSO SOLO ABBRACCIARE TTT E RINGRAZIARVI ANCORA PER I VOSTRI COMMENTI SIETE DAVVERO UNICHE . SPERO CHE ANCHE QST CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E VEDRò DI CONTINUARE AL Più PRESTO PERCIò VI LASCIO CON UN GRANDE BACIO E CON LA SPERANZA DI POSTARE AL Più PRESTO    BACI BACI GOLD EYES

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** SOGNO O SON DESTO .... L'INCUBO è TORNATO ***


TWILIGHT

 

 

 

 

Camminava ininterrottamente avanti e indietro per la grande stanza , creando quasi un solco nel pavimento tante erano le ore che compieva quello snervante movimento . Gettava continuamente fugaci occhiate all’orologio appeso al muro , sentendo a ogni movimento di quella lancetta l’ansia e il terrore aumentare a dismisura . Da ore ormai Carslie era chiuso in quella maledetta stanza insieme a lei , la sua piccola dea , sfigurata e ferita dalle sue stesse mani . Come aveva potuto farle del male ? Come aveva potuto farla piangere ancora ? Represse a stento un ringhio , prendendosi la testa tra le mani , stremato da ciò che aveva appena vissuto . Puntò i grandi occhi neri contro la finestra che aveva di fronte , osservando disperato l’alba dipingere la foresta di un aura angelica e dolce, come lei . Ogni fibra del suo essere tremava ancora sotto il dolce peso di quelle due  parole , quelle due parole che gli avevano ridonato la vita . E seppur colpevolizzava ancora se stesso , seppur credeva che il destino fosse stato troppo clemente con lui , nonostante fosse corroso dal senso di colpa , lì da qualche parte in lui brillava di gioia il suo povero cuore . Sentiva una forza sconosciuta spingerlo a reagire , a guardare con occhi diversi la sua dannata eternità . < Edward > rialzò il capo di scatto all’udire la tenue voce di suo padre richiamarlo , fermo chissà da quanto tempo in quella stanza . < Come sta ?? > < Sta bene , vuole vederti ma vedi di non…> senza nemmeno dar tempo al padre di parlare spalancò la porta che lo divideva dalla sua metà , richiudendola con un sonoro tonfo alle spalle ,mentre i suoi occhi si saziavano della bellissima ragazza rischiarata dalla luce rossastra dell’alba . Immobile rimaneva a fissare Bella osservare assente il paesaggio al di fuori della finestra dove era accostato un divano , sul quale era seduta contemplando l’inizio di un nuovo giorno . Vide  la dolce  luce accarezzare il pallido volto di lei ora privo delle ferite che le  aveva inferto , mentre i grandi occhi ambrati vagavano inconsapevoli verso il paesaggio . Fece un passo , spinto da quella meraviglioso spettacolo a cui aveva assistito , sentendo perfino il suo cuore battere davanti al suo dolce angelo . Avvinto com’era da lei rimase basito quando Bella , richiamata dal rumore dei suoi  passi si voltò , puntando gli occhi caramellati su di lui . Uno strano calore si propagò dentro di lui sotto lo sguardo curioso della ragazza ,mentre entrambi rimanevano muti a fissarsi . Mai come allora si sentì così inetto di fronte a lei , mai come allora si sentì così sbagliato lì con lei , non la meritava  . Incapace di muoversi abbassò il capo colpevole , nascondendo sotto la chioma ramata i suoi occhi solcati dalle profonde occhiaie violacee  . Come poteva avere il coraggio solo di guardarla , di annegare in quei pozzi puri e dolci quali erano i suoi occhi ? Non potè darsi una risposta poiché qualcos’altro lo distrasse , il calore . Vide le piccole mani pallide di lei afferrare con dolcezza le sue , irradiando il suo corpo di  quel calore così estraneo alla sua natura , che quel dio misericordioso aveva concesso al suo angelo del paradiso . <  Edward > rialzò il capo lentamente , tenendo ben distanti gli occhi dal viso di lei , troppo era il senso di colpa per osare solo fissarla . La presa sulle sue mani si fece più salda  , ma non meno dolce , mentre il profumo di lei diventava la sua aria , il suo ossigeno . < Edward guardami > spinto dalla supplica intrisa in quelle parole volse il capo , incrociando gli specchi dorati che erano gli occhi della vampira . Guardò il proprio riflesso risplendere in quelle iridi chiare , il riflesso di un volto distrutto dal dolore e dal rimorso . Chiuse gli occhi , non riuscendo a sostenere la purezza di quello sguardo , l’amore che non meritava dato la sua natura . Si sentì improvvisamente perso quando le mani di lei sciolsero la loro stretta , nel buio delle palpebre saggiò il terrore della sua eterna solitudine , della dannazione della sua anima . Commiserò se stesso , troppo impuro per starle affianco , troppo sbagliato per poterle rivolgere la parola . Soffocato quasi nell’ombra dei suoi occhi fu strappato via dal calore bruciante che sentì alla guancia , e riaprendo gli occhi sentì il cuore saltargli in gola quando si ritrovò a pochi centimetri di distanza il bellissimo volto del suo angelo , le labbra rosse curvate in un dolce sorriso . Socchiuse gli occhi per pochi secondi , poggiando una delle sue gelide mani su quella di lei che sostava sulla sua pallida guancia , percependo l’affetto , l’amore che lei voleva esprimere in quella carezza . Le prese il polso portandolo sotto al suo naso  per aspirare  il profumo della sua pelle , vi poggiò dolcemente le labbra , chiedendo con i suoi occhi oscuri perdono , perdono per ciò che le aveva fatto . La prese tra le braccia , stringendola contro con tutto se stesso ,mentre un sorriso si aprì sulle sue labbra , un sorriso che partiva dagli occhi , un sorriso d’amore . Lasciò che si scostasse da lui , ravvivandole una ciocca scura che le era caduta sul volto pallidissimo .  < Ricominceremo dall’inizio . Dimenticheremo tutto , e saremo di nuovo felici  > ricambiò il sorriso di lei , scrutandola confuso quando gli porse una mano , fissandolo dolcemente . < Isabella Marie Swan > scoppiò a ridere come non faceva da 50 anni stringendo la piccola mano tra le sue < Edward Cullen > .

 

 

 

 

 

 

< Bella svelta !> cadde rovinosamente per terra con lo stivale ancora stretto tra le mani quando Alice urlò dal piano inferiore , facendole venire quasi un infarto . Lo infilò velocemente aggiustando le pieghe della corta gonna nera , avvicinandosi traballante allo specchio per vedere la sua immagine . Sistemò il collo alto del maglione rosso acceso che indossava ,  lasciando ricadere sul petto i lunghi capelli lisci di seta nera. Fece un giro su se stessa, stupendosi lei stessa della bellissima ragazza che rifletteva lo specchio , le sembrava perfino di essere più bella di Rosalie , e dopotutto non aveva tutti i torti . Con quei lineamenti dolci e gentili , i grandi occhi ambrati incorniciati dalle lunghissime ciglia nere ,  le carnose labbra rosse sangue e il fisico di una dea  aveva un canone di bellezza a parte , unico nel suo genere  . Storse la bocca , tentando di abbassare la gonna che le arrivava sopra il ginocchio , forse troppo per lei , dopotutto restava sempre la pudica Isabella Swan . < Bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa> < Arrivo > si guardò un ultima volta allo specchio , fissando un po’ contrariata gli stivali dello stesso colore del maglione , forse un po’ troppo appariscente per lei , ma ora non aveva la possibilità di cambiarsi . Scese di corsa gli scalini , tentando di non inciampare ,ma forse per la fretta , forse per l’ agitazione si fece gli ultimi tre scalini con il sedere finendo a gambe all’aria  . Riuscì a mettersi almeno seduta decentemente ,  giusto in tempo per vedere Emmet Jasper  Alice e Rosalie  davanti a lei preoccupati, tranne Emmet naturalmente che cercava di trattenere le risate . < Bella ti sei fatta male ? > < no , forse sono un po’ stanca ,ma non è niente > e non era del tutto una bugia , si sentiva ancora spossata dalla sera precedente . Ringraziò jasper con un sorriso quando il vampiro la aiutò ad alzarsi , sentendo la spossatezza abbandonare lentamente le sue membra , mentre un senso di serenità e calma si impossessava di lei . Sorrise verso il biondo vampiro , lasciando che la piccola Alice la abbracciasse stretta portandola verso il garage dove la porche giallo canarino spiccava tra le altre potenti automobili . < Bella !> sorrise verso Rosalie che le si affiancò abbagliandola con un sorriso che mai le aveva rivolto , restando piacevolmente colpita quando la bellissima vampira , seppur per un breve attimo l’abbracciò dolcemente . Ricambiò anche se ancora stupita la stretta , sentendosi improvvisamente come a casa in mezzo a loro , non più sola , non più perduta nella sua solitaria eternità . < Com’è romantico che tu ed Edward ricominciate daccapo . Allora oggi verrai a scuola con noi due > e indicò se stessa e la bionda vampira < proprio come se fosse la prima volta che vi vedete > sorrise vedendo negli occhi color topazio della veggente una luce strana, gioiosa , così luminosa da lasciarla imbambolata a fissarla . Entrò nella macchina di Rosalie  infilandosi il cappotto nero che le vampire le avevano porto chiudendo i bottoni a doppio petto . Non è che le coprisse un granchè , era lungo fino all’orlo della gonna , ovvero striminzito , ma per la prima volta non vi diede peso , sentendo il cuore più leggero senza quella maschera di freddezza che ormai era scivolata via dal suo volto . Si lasciò andare contro il sedile , ammirando meravigliata la villa coperta interamente dalla neve , uno spettacolo che la lasciò a bocca aperta , e stranamente non fu irritata dalla presenza del manto candido , anzi tanti bei ricordi le tornarono in mente , mentre la macchina sfrecciava  verso quell’edificio dove avrebbe ricominciato una seconda volta la sua vita insieme al suo angelo < Edward > . Così si perse nel vento il suo sussurro , e un sorriso caldo e dolce curvò le sue labbra rosse , risvegliando in lei quel bisogno di amore di cui si era tanto privata per quegli anni .

 

 

 

 

 

 

Appoggiato contro la sua volvo osservava spazientito la strada davanti a sé , non degnando neanche di uno sguardo le varie studentesse che si erano incantate come al solito ad osservare lui e i suoi fratelli . Storse la bocca quando captò un pensiero a dir poco osceno di una ragazzina bionda che  lo fissava languida , riconoscendo che quella nuova generazione era davvero troppo spinta in alcuni campi . < Calma fratellino vedrai che arriverà sana e salva . Invece comincerei a preoccuparmi di come prenderanno i ragazzi l’arrivo di Bella ci sarà divertirsi > digrignò i denti guardando storto Emmet che in silenzio sghignazzava , mentre Jasper e Claus se ne stavano tranquilli accanto a loro . Sorrise inconsapevolmente ripensando al sorriso luminoso della sua Bella , di una bellezza talmente struggente da far male agli occhi , perfino i suoi . Scrutò il vecchio edificio , rimodernato in alcuni punti , ma pur sempre identico a 50 anni fa , gli sembrava perfino di essere tornato indietro nel tempo . Fu ben presto strappato ai suoi pensieri dallo sgommare di una macchina familiare , riconoscendo la vernice rosso fuoco della macchina di sua sorella Rosalie che stava parcheggiando lì vicino . Quando la portiera si aprì sentì chiaramente le farfalle nello stomaco non riuscendo ancora a capacitarsi come Bella riuscisse a risvegliare in lui quei sentimenti così umani . Si passò nervosamente una mano tra i capelli ramati , sentendosi improvvisamente eccitato , felice come poche volte era stato nella sua lunga eternità , quelle volte in cui era stato accanto a lei . Sorrise verso Alice , notando un sorrisino malizioso curvare le sottili labbra della vampira , un particolare che lo mise in allarme , ma all’improvviso la sua mente si svuotò completamente quando lei uscì dall’auto insieme a Rosalie . Rimase imbambolato a fissare la minuta figura di Bella , fasciata nel corto cappotto nero che risaltava la pelle pallida di lei , mentre i lunghi capelli scuri ricadevano in onde sulle piccole spalle . La squadrò da capo a piedi , deglutendo quando vide le lunghe e affusolate gambe della giovane vampira lasciate scoperte da ciò che sembrava essere una gonna , anzi un fazzoletto . La contemplò a lungo , perdendosi nella snella figura quando lei si voltò , affogando nei grandi occhi caramellati , dolci e così caldi da farlo sentire come scottato . Ricambiò il sorriso di Bella , osservando intensamente le carnose labbra rosse , desiderando morire su di esse . Avvertì un dolore al basso ventre , così forte da farlo quasi piegare in due , ma era troppo occupato a guardare i delicati lineamenti del viso del suo angelo ,da ricordarsi perfino di respirare , anche se non ne aveva bisogno . Fece un passo per raggiungerla , quando una mano si posò sulla sua spalla < Ricordati che lei sarebbe la nostra nuova SORELLA   , perciò vedi di non dare scandalo.> fissò sbigottito Emmet che sembrava ridersela della grossa della sua espressione basita . Cosa??? La sua Bella era diventata una sua sorella come copertura? Ma non potevano dire che era la sua ragazza che si era trasferita ?? Digrignò i denti furioso , quando d’improvviso i pensieri degli studenti , specialmente quelle dei ragazzi misero a dura prova il suo autocontrollo . Si voltò giusto in tempo per osservare un gruppo di ragazzi fissare la SUA ragazza con occhi famelici , osservando parecchio interessati  il fondoschiena della sua ragazza e il rigonfiamento evidente del seno che si intravedeva attraverso il cappotto . Purtroppo notò che quelli non erano gli unici ad osservare in quel modo la vampira , tutti coloro che erano fuori erano come imbambolati a fissarla e chissà come mai i loro pensieri non erano molto delicati . Ringhiò minaccioso quando vide nella mente di un ragazzino la sua ragazza in pose a dir poco impossibili , e indicibili , sentendo i muscoli saettare sotto il pesante maglione nero che indossava . La sua ira però evaporò come neve al sole quando incrociò gli occhi della sua Bella , il capo chino , nascosto dalla folta chioma corvina , riconoscendo in quel gesto imbarazzo . Sorrise dolcemente cominciando ad avviarsi con i fratelli verso le loro “sorelle” tenendo gli occhi puntanti sulla flessuosa figura di Bella che giocherellava nervosamente con una ciocca scura . Appena le fu vicino le circondò le spalle con un braccio , avvertendo il tremore di lei interrompersi al suo tocco , sorridendo quando lei alzò il volto pallido , i grandi occhi ambrati solcati da confusione e timore . La strinse possessivamente contro il suo fianco cominciando a dirigersi verso la scuola , sentendo un groppo alla gola quando le piccole mani di lei afferrarono quella che teneva sulla spalla ,sentendo il corpo sinuoso di lei  schiacciarsi  contro di lui . Dovette chiedere aiuto  a tutto il suo autocontrollo per non prenderla lì  in quel momento e farla sua davanti a tutti . Respirò pesantemente quando vide gli occhi smarriti della sua Bella affogare nei suoi , le sembrava una bambola di porcellana ,così fragile in quel momento , sorpreso dal cambiamento che aveva avuto , passata da quella freddezza che lo feriva a quel comportamento così timoroso .

 

 

 

 

Giocherellava nervosamente con una ciocca dei suoi lunghi capelli , riparandosi attraverso la cascata di seta corvina dagli sguardi stupiti ed ammaliati dei suoi compagni di classe . Non ascoltava il professore di biologia , non prestava attenzione alle parole dei compagni , estranea a quella strana situazione . Smise di respirare quando avvertì tutti quei profumi mischiarsi insieme irritandole la gola , non perché ne fosse attratta , bensì disprezzava quegli odori . Arricciò il naso quando un suo compagno si sporse verso di lei per raccogliere una penna , avvertendo quel profumo inondare i suoi sensi , annebbiandole la mente , troppo debole e spossata per rimanere lucida . Non era abituata a tutti quegli umani , sentiva disagio , irritazione e nervosismo , i suoi sensi erano all’erta , dopo 50 di reclusione volontaria ritrovarsi insieme a tutti quegli umani la infastidiva . Non perché volesse berne il sangue , ma era nuovo per lei , troppo  diversi da quelli che lei era abituata a sentire . Si strinse contro Edward sedutole accanto , afferrando con forza il braccio del ragazzo , intento ad ascoltare la parole del professore . < Amore stai bene ? > alzò il volto alla tenue e melodiosa voce del vampiro , perdendosi per un attimo ad ammirare la bellezza devastante del ragazzo , i grandi occhi ambrati così profondi e dolci da sconvolgerla  , adombrati dalla preoccupazione . Scosse la testa , rimanendo però schiacciata contro il suo fianco , avvertendo la calma riprendere il controllo del suo corpo , mentre il nervosismo l’abbandonava . Appoggiò il capo sulla spalla del vampiro , sorridendo quando avvertì una lieve carezza sul suo capo , le labbra di lui .  Si guardò intorno per vedere se qualcuno si fosse accorto di qualcosa ,ma si accorse che i movimenti del ragazzo erano stati troppo veloci da poter essere visti da occhio umano . Sospirò appena la campanella suonò , dando così loro la possibilità di andare in mensa  , ma non potè fare un passo che il professore richiamò Edward , probabilmente per discutere del programma dato che si erano iscritti ad anno già inoltrato . Silenziosamente si chinò per mettere a posto i libri , fulminando le ragazze che fissavano ammirate l’alta figura del vampiro . Uno strano moto di gelosia si accese dentro di lei quando vide una ragazza urtare volontariamente il suo ragazzo , sorridendo con occhi languidi . Strinse le mani in pugni per la rabbia quando una voce maschile dietro le sue spalle la distrasse < Tu sei Isabella vero ? > si irrigidì quando alzatasi si ritrovò davanti due occhi azzurri familiari , già visti nella sua mente , e un viso che mai aveva dimenticato . Smise di respirare lasciando cadere per terra la propria tracolla , tanta era la paura che adesso la immobilizzava < Volevo chiederti se questa sera verresti al ballo con me > si aggrappò al banco per non cadere , mentre il viso di quel ragazzo le ritornava in mente , tanto somigliante al SUO , avevano perfino gli stessi capelli . < Stai bene ? Vuoi …> non gli lasciò il tempo di finire che si mise a correre via , uscendo velocemente dall’aula  lasciando il cappotto e la tracolla in classe , troppo spaventata per prestarvi attenzione . D’improvviso tutti quegli odori , quei suoni  , quei visi , la fecero barcollare e la stanchezza si appropriò delle sue membra , aumentò l’andatura chiudendo un attimo gli occhi , in tempo per scontrarsi contro qualcosa di duro . Rialzò il capo confuso incontrando il volto di Emmet che la fissava allarmato < Tutto bene piccola ? > lo abbracciò stretto , lasciandosi andare contro di lui priva di forze  , sentendo la voce preoccupata del vampiro richiamarla , ma un'altra voce la fece trasalire . < Ehi tutto bene ? > non si voltò nemmeno , stringendo tra le piccole mani il maglione del vampiro , che la nascose tra le grandi braccia sentendolo irrigidirsi a sua volta . Riuscì solo a sentire il tono minaccioso con il quale Emmet si rivolse al ragazzo di poco prima , per poi essere portata di peso verso la sala mensa . Stravolta si lasciò cadere sulla panca , osservando vacua i vari studenti che entravano nella sala , non udendo le voci preoccupati dei Cullen , né gli abbracci di Alice né le carezze di Rosalie . Distolse gli occhi quando Claus le si affiancò prendendole una mano , ma la ritirò come se si fosse scottata . Chi era quel ragazzo ? Perché somigliava così tanto al suo incubo peggiore ? Persa com’era nei suoi pensieri non si accorse dell’angelo furioso che le piombò vicino , i lineamenti stravolti dal terrore e dalla rabbia . < Ti sembra il caso di sparire così ? Mi hai fatto preoccupare e…> le urla di edward però furono interrotte da Rosalie , che alzatasi in tutta la sua algida bellezza gli ringhiò contro < A te sembra il caso di parlarle così dopo..> e da lì cominciò un accesa discussione , tutto per colpa sua , come quando era umana , lei l’attira problemi . Artigliò i propri capelli , stringendo gli occhi con forza quando , sotto lo sguardo stupito degli studenti quella calma famiglia che aveva conosciuto cominciò a prendere le parti dell’uno e dell’altro , difendendola o accusandola . < Smettetela > rialzò il capo sibilando contro di loro , furiosa più con se stessa che con loro , e senza dare loro il tempo di ricomporsi sparì via dalla mensa , dalla scuola , fuggendo in mezzo al bosco , correndo a per di fiato lontano da lì , lontano dall’ennesimo fiasco .

 

 

 

 

 

 

< Dannazione !> vide gli occhi di Alice tingersi di rabbia quando incrociarono i suoi , riuscendo a cogliere attraverso gli occhi della sorella il suo riflesso . Inorridì quando notò i suoi occhi prima caramellati ora neri come la pece , oscuri , cattivi  , gli occhi con cui aveva fissato il suo angelo fuggito da lì . < Complimenti bell’inizio , possibile che tu sia così egoista ? Secondo te come doveva sentirsi dopo aver visto l’esatta copia di Christopher   ? > . Chinò il capo addolorato dal suo egoismo , perché era così cambiato ? Di solito era sempre stato calmo , controllato con lei , perché ora tutta questa rabbia ? La risposta gli arrivò semplice e allo stesso  tempo dolorosa , il pensiero di perderla di nuovo lo uccideva , lo annientava . Quando non l’aveva vista più il suo cuore di pietra era come stato artigliato da lame acuminate , il terrore si era impossessato di lui . Rialzò il capo giusto in tempo per vedere quel ragazzo ,la causa di tutto fissarlo impassibile . Annusò l’aria capendo che quel ragazzo così identico a LUI , era un vampiro , una scoperta che gli fece irrigidire la mascella . Lo trafisse con i suoi occhi dannati , vedendolo vacillare sotto il fuoco rovente di quello sguardo , poco prima che lui sparisse via , come se fosse stato portato via dal vento , come se fosse stato solo un sogno . < Non andare da lei ora , lasciala stare , potrai strisciare questa sera al ballo > e così dicendo Alice e Rosalie abbandonarono a loro volta la sala , infischiandosene delle conseguenze , andando a ritrovare la loro nuova sorella .

 

 

 

 

 

< Sei bellissima > sorrise guardando Rosalie dietro di lei , riflessa nello specchio davanti al quale era seduta . Lasciò che le veloci mani della vampira le acconciassero i boccoli neri a regola d’arte , trattenendoli sulla tempia sinistra con un fermaglio a forma di farfalla , composta da pietre preziose color della notte . Si rialzò sistemando la gonna ondulata del corto vestito blu scuro , gettando i lunghi capelli sulle spalle nude lasciate scoperte dall’aderente corpetto . Lisciò il tessuto leggero dell’abito stretto lungo tutta la vita , risaltando la curva del seno e del fianco aprendosi in una corta gonna a palloncino ,mentre i piccoli piedi calzavano delle scarpe a spillo nere che si legavano attraverso un sottile laccio di seta blu alla caviglia . < Edward rimarrà senza fiato > i suoi occhi si adombrarono all’improvviso all’udire quel nome e così senza rispondere scese le scale per andare a quel ballo dove non avrebbe danzato , ma dove sarebbe stata nell’ombra ad ammirare quell’amore delle coppie a lei negato .

 

 

 

 

 

 

Vedeva sfilare sotto i suoi occhi ambrati mille ragazze addobbate in vestiti davvero striminziti , altre invece sembravano come soffocate da abiti ingombranti e alcuni anche ridicoli . I suoi occhi però bramavano altre forme , altri occhi , il suo stesso corpo teso come una corda di violino aspettava di vederla , lei la sua piccola dea della notte . Da quella mattina , quando lei era fuggita a causa del suo attacco d’ira . D’un tratto le porte si aprirono lasciando passare le sue sorelle , entrambe sembravano trascinare a forza qualcuno dentro e non ci mise molto a capire chi fosse , sorrise quando vide una capigliatura familiare spuntare sotto la luce della sala , e rimase sgomento da ciò che vide . Bella come la luna alta nel cielo , irraggiungibile e di una bellezza destante si presentò ai suoi occhi e quelli degli studenti che smisero di ballare , quella piccola dea fece un passo avanti guardandosi nervosamente intorno, e quando i suoi occhi incrociarono i suoi vi lesse malinconia , amarezza . Quel momento però fu interrotto dall’arrivo di un ragazzo che le si affiancò , d’improvviso strinse le mani in pugni digrignando i denti quando sentì i pensieri di quel ragazzo , sentendo la rabbia infiammare il suo corpo , ma fu subito smorzata dal sorriso dolce che lei gli rivolse , declinando così l’invito . Un altro sentimento prese possesso del suo corpo , il desiderio , la fame di lei , la gelosia , il non volere che qualcun altro la guardasse , che potesse godere di quei sorrisi che solo lui poteva scatenare . Non appena la musica cominciò a risuonare nell’aria vide la sinuosa figura del suo angelo scomparire nelle tenebre oltre le porte della sala , scomparendo dalla sua vista e improvvisamente un idea cominciò a formularsi nella sua mente , un pensiero che fece nascere sulle sue labbra un sorriso . Così uscì dalla sala a sua volta ,e  con l’aiuto della notte raggiunse la sua piccola dea seduta sull’erba intenta a fissare la luna .

 

 

 

 

 

 

Chiuse gli occhi lasciandosi cullare dalla gelida brezza che le accarezzava il volto ,ma d’improvviso qualcosa di altrettanto gelido le sfiorò il viso e non dovette riaprire gli occhi per capire chi fosse . Si lasciò prendere tra le forti braccia del suo demone dai capelli ramati , inebriandosi del profumo intossicante del ragazzo , e allora tutte le sue preoccupazioni i suoi dubbi si dissiparono e ci furono solo lui e lei , e quell’amore eterno si fece più vicino , più luminoso davanti ai suoi occhi . Si accoccolò tra le braccia del suo angelo tentatore , accarezzando la pelle dei pettorali che si intravedeva attraverso la camicia candida . Ancora con gli occhi chiusi gli sfiorò il collo con le labbra bollenti , sentendolo tremare sotto il suo tocco ,percependo tutto il corpo marmoreo del vampiro tendersi . < Vuoi venire con me ? > annuì d’istinto alla voce del ragazzo , sentendolo ridere silenzioso per la velocità con cui aveva risposto , come era suo solito soggiogata com’era da lui . Così accoccolata tra le sue braccia si lasciò trasportare lontano , non le importava dove , le importava solo che ci fosse lui , lui e lui soltanto per tutta l’eternità .

 

 

 

 

In meno di mezz’ora arrivò nel punto da lui scelto , sorridendo ai ricordi che come una marea sommersero  la sua mente , ricordi felici , ricordi vissuti con lei . Rabbrividì sentendo il corpo caldo di lei premere contro il suo , aumentando il tormento interiore , ma non per la fame del suo sangue che molti anni prima aveva combattuto , ma la fame del suo corpo . < Ora puoi aprire gli occhi > la fissò intensamente , non perdendosi lo stupore e la meraviglia che vide riflessa negli occhi caramellati di lei , né il sorriso che curvò le carnose labbra rosse . Rise quando le piccole braccia della sua Bella si avvolsero intorno al suo collo , scatenando brividi di piacere all’ulteriore contatto con quella pelle bollente . La mise a terra , attento a non allontanarsi troppo da lei , terrorizzato dal senso di vuoto che lo avrebbe sopraffatto vedendola lontana da lui di qualche centimetro , e così la prese tra le braccia , poggiando il capo sulla chioma corvina per aspirarne il profumo . Cominciò a muovere i primi passi di quella strana danza , mentre lentamente le sue labbra intonavano la ninna nanna che tante volte aveva cantato  per la sua amata , quella dolce melodia con la quale tante notti l’aveva cullata tra le sue gelide braccia  , quella stessa canzone sulla quale stavano danzando . Sorrise dolcemente quando sentì le piccole mani di lei stringere la camicia , così forte quasi da spezzarla , mentre uno strano calore si espandeva all’altezza del petto . La prese per la vita facendola volteggiare in aria come un angelo , e rimase incantato dal sorriso radioso che gli rivolse , ne rimase così ammaliato che rimase con le braccia tese e lei ancora sospesa in aria , illuminata dalla luce della luna . E poi lei scoppiò a ridere , una risata cristallina , una risata che gli scaldò il cuore , una risata che gli fece piegare le ginocchia e insieme a lei cadde sull’erba della radura , seguendola anche lui , ridendo di felicità come mai aveva fatto tenendola stretta contro il petto . Rotolò per il prato portandola con sé lungo quel gioco di sguardi e sorrisi prima di ritrovarsi con lei sotto di lui , i lunghi capelli scuri sparpagliati sotto le sue mani , i grandi occhi languidi e il respiro irregolare , uno spettacolo . Ritornò improvvisamente serio , accorgendosi solo in quel momento delle lunghe gambe della ragazza intrecciate alle sue e fu allora che perse il controllo di se stesso . Ferocemente si appropriò delle labbra di lei , giocando con passione con la lingua, costringendola con la forza a socchiudere le labbra per intrufolare la sua lingua fredda che si mise a danzare con quella di lei . Avvertì le mani di lei accarezzargli i capelli , fomentando la bestia che si stava risvegliando in lui ,una bestia assetata d’amore . Si puntellò sui gomiti per non gravarle con il peso del suo corpo , lasciando che le piccole e calde mani del suo angelo lo sfiorassero lasciando al suo passaggio una scia infuocata che gli bruciò l’anima . Tremò irrefrenabilmente quando le timide mani di lei sfiorarono il rigonfiamento dei pantaloni che a quel tocco spinse contro i pantaloni , mentre cadeva sul corpo di lei quando le braccia cedettero sotto le forti sensazioni di cui era vittima . Ringhiò quando il suo bacino sfiorò quello di Bella , ansimando mentre le faceva allacciare le gambe dietro la sua schiena , premendosi spasmodicamente contro il corpo di lei . Scese a baciarle l’incavo tra i seni soffermandosi più del dovuto , strappando così gemiti di piacere che non fecero altro che eccitarlo di più . Le strappò il corpetto riducendolo il brandello lasciando intravedere il ventre piatto e il seno che si alzava ed abbassava sotto il respiro affannoso della ragazza . Rimase immobile , le mani poggiate ai lati della testa della vampira , catturando ogni ansito , ogni movimento , anche il suo respiro  , e quegli occhi neri divennero bui come la notte , la passione li sommerse , e lo guidò . Si liberò a sua volta dei vestiti con furia , artigliando i propri pantaloni quando lei cominciò a baciargli il petto , succhiando con passione la pelle pallida , gustando il suo sapore . Si voltò di schiena , prendendola per i fianchi e portarla così sopra di sé e non smise un istante di guardarla  perdendosi in quegli occhi ambrati così luminosi e dolci , ma carichi di quella passione che lo stava bruciando , inghiottendo tra le sue spire . Chiuse gli occhi gemendo di piacere quando i loro corpi si toccarono , sentendo il piacere di sentire quella pelle bollente contro la propria , quel calore che lo stava portando alla pazzia . Lasciò a lei le redini del gioco , ringhiando ferocemente quando le piccole mani , seguita dai baci famelici di lei passarono in rassegna tutto il suo corpo , lasciando un casto bacio all’altezza del petto , al di sotto del quale sembrava essersi risvegliato il suo cuore . Si contorceva per il piacere sotto di lei , sussurrando il suo nome ogni qual volta sfiorava il suo collo , ormai in suo potere subiva le sue carezze afferrandola sempre più forte per i fianchi . Spalancò gli occhi neri lasciando uscire dalle labbra un gemito strozzato quando la sentì accarezzare la sua erezione , premuta prepotentemente contro il tessuto leggero dei boxer , e quando lei glieli sfilò trattenne il fiato , stringendo con forza i denti per non urlare e così spaventarla . < Chiudi gli occhi > eseguì l’ordine di quella voce d’angelo , avvertendo il respiro accelerare sotto le  carezze attente di lei . Ringhiò come un animale in preda alla furia , ma la sua era solo passione , le mani di lei furono sostituite ben presto dalle labbra e non potè impedire al suo corpo di andare in contro alle sue spinte sbarrando gli occhi per il piacere che lo stava investendo . Ben presto prostrato ai suoi piedi da quella piacevole tortura smise di respirare quando sentì la sua eccitazione esplodere e ormai al limite la prese rudemente per i fianchi sbattendola con forza sul prato sovrastandola con il suo corpo statuario , privandola di quegli unici pezzi di stoffa che li univano . E senza preavviso entrò in lei , tanta era l’urgenza di sentirla vicina . La sentì sussultare e udì un singulto di dolore lasciare le labbra tanto amate , ma ben presto essi furono sostituiti dai loro ansiti , dai loro gemiti , mentre abbracciandola stretta affondava con forza in lei lasciandosi trasportare da quella danza a lui sconosciuta , gemendo con forza quando lei gli venne in contro con le spinte lasciandolo  affondare sempre i più fino a toccare la sua anima . Urlò quando esausto si accasciò sull’amata , anch’ella con il respiro irregolare . La strinse con forza baciandola dolcemente , poggiando il capo sul petto di lei che gli accarezzava dolcemente i capelli sussurrandogli il suo amore , e questo bastò a risanare il suo cuore spezzato , e a dare un nuovo futuro alla sua anima incatenata con o senza il suo volere a lei .

 

 

 

 

 

 

Alle prime luci dell’alba , raccolse la sua amata e corse via dal luogo del loro amore , verso casa . Un sorriso che partiva dagli occhi ad accendere quell’amore a lungo sopito dentro di lui , un amore che aveva sempre sentito per lei , che aveva sbriciolato la sua solitudine e la sua eterna infelicità . La cullò tra le braccia , sorridendo con calore quando lei si strinse di più contro di lei bisbigliando nel sonno il suo nome , come tanti anni fa aveva fatto catturando così la sua anima . Giunto alla villa si chiuse nella sua stanza distendendo la ragazza su un letto posto per lei da sua madre , coprendola delicatamente con il candido lenzuolo . Gli occhi caramellati però ben presto ridivennero neri come il carbone , quando attraverso il sottile tessuto rivide quelle forme che aveva posseduto catturare nuovamente la sua anima , il suo cuore , bramando ardentemente di averlo ancora e ancora fino all’infinito . Le si sedette di fianco baciandole dolcemente i capelli quando qualcuno entrò dalla porta , e non appena captò i pensieri del nuovo arrivato il sorriso che aveva sulle labbra gelò , e la rabbia si impossessò di lui . < Mi dispiace Edward , quel vampiro era il fratello gemello di  Christopher lo ha detto Iris    > e l’ira funesta di quel dio si manifestò , assieme agli occhi neri che divennero due pozze incand escenti , mentre stringendo tra le sue braccia gelida il corpo dell’amata giurava a se stesso che mai avrebbe permesso a quel mostro di appropriarsi del suo angelo a costo di squartarlo con le sue stesse mani .  

 

 

 

 

 

LO SO SONO IMPERDONABILE  PER AVER AGGIORNATO COSì TARDI ,MA DICIAMO CHE L’ESTATE HA PRESO ANCHE ME , SPECIALMENTE DATO CHE DA ME CI SONO LE FESTE ORA . SPERO COMUNQUE DI POTER AGGIORNARE AL Più PRESTO ANCHE SE MANCANO ORMAI POCHI CAPITOLI ALLA FINE , OVVERO SIAMO AGLI SGOCCIOLI . CMQ RINGRAZIO CON TUTTO IL CUORE COLORO CHE CONTINUANO A SEGUITMI E A COMMENTARE  , E CERCHERò DI ESSERE Più PRESENTE GRAZIE DAVVERO SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO , SPERIAMO DI SENTIRCI AL Più PRESTO CON UN NUOVO CAPITOLO BACI GOLD EYES VVB COMMENTATE MI RACCOMANDO !!!

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Capitolo 17
*** OCCHI VERMIGLI ***


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SPAZIO AUTRICE :

 

 

(SCUSATE PER L’INTERRUZIONE  MA VOLEVO AVVERTIRVI PER NON CONFODERVI LE IDEE CHE I VAMPIRI CHE TRATTO IO POSSIEDONO IL SANGUE , OVVERO SE VENGONO FERITI NON VI STUPITE SE COMPARE QUEL LIQUIDO ROSSASTRO è NORMALE , ALMENO è COSì CHE LI VEDO IO . BENE BUONA LETTURA BACI )

 

 

 

I suoi occhi vagavano spaesati lungo la radura oscura  in cui si trovava , non riuscendo a scorgere nient’altro che le imponenti chiome di quegli immensi alberi secolari rinchiuderla come delle sbarre . I suoi sensi erano come annebbiati , il suo udito non captò nessun movimento sospetto , il suo olfatto non percepiva alcun odore a lei familiare , sola sostava in mezzo alla vegetazione a lei sconosciuta . < Bella > si voltò di scattò dietro di sé , rabbrividendo al sentire il suo nome pronunciato da una voce già udita prima , una voce che l’attraeva tra i suoi dolci sussurri che invocavano il suo nome . Cominciò a vagare senza una meta per la landa sperduta , scoprendo di essere scalza , avvolta in un vestito candido del quale non riusciva a vedere i particolari , come se i suoi occhi fossero offuscati dalla nebbia . E poi di fronte a lei comparve un’alta figura avvolta nelle tenebre , chiunque egli fosse le dava le spalle osservando qualcosa che lei non riusciva a vedere . Timorosa fece un passo avanti ,e spalancò gli occhi quando si ritrovò tra le braccia di Christopher che le teneva una mano premuta sulla sua guancia . < O mia Bella quanto ho aspettato di riaverti con me > come in trans si lasciò abbracciare stretta dal vampiro , ritrovandosi confusa dagli abiti ottocenteschi che il vampiro indossava . Tentò più volte di divincolarsi ,ma era come se il suo corpo avesse una volontà propria , come se volesse essere stretta tra le braccia di quel dannato vampiro . < Lasciami > gli sibilò contro dato l’impossibilità di muoversi ,e si irrigidì quando il bellissimo volto del ragazzo si avvicinò pericolosamente al suo , tanto da sfiorare le sue labbra con le sue < Io non sono colui che tu pensi > dopo queste enigmatiche parole lo vide stringerle con forza i polsi facendola voltare in una piroetta per poi ritrovarsi con la schiena premuta contro il petto del vampiro , che chinatosi le baciò il collo . < Chi sei ? > rabbrividì quando lo udì ridere appena , premendola possessivamente contro il suo corpo sentendo chiaramente qualcosa spingere contro la sua schiena. Terrorizzata tentò di divincolarsi ,ma così facendo sentiva l’eccitazione del ragazzo crescere contro di lei , mentre le gelide labbra di lui le impressero baci di fuoco sulla pelle bollente . Urlò terrorizzata scalciando con quanta più forza aveva in corpo ,ma i suoi tentativi di evadere da quelle braccia non sortirono gli effetti sperati . < Calma piccola mia , stai tranquilla , non voglio farti del male . Voglio solo sentirti Mia > e così dicendo si ritrovò improvvisamente premuta contro un letto dal corpo marmoreo del vampiro che non aveva nome , sentendo le mani del ragazzo accarezzarle le gambe lasciate scoperte dal candido vestito , e quando un petalo di rosa bianca cadde alla sua destra riconobbe il suo vestito , il vestito da sposa . Cercò di allontanarlo da lei , graffiandogli la faccia ,ma era come se questa sua ribellione lo eccitasse , come se spingendolo via da lei lo invitasse  ad avvicinarsi ulteriormente . Sfoderò i canini ringhiandogli contro ,ma come se nulla fosse se lo ritrovò a una spanna dal viso . Un terrore oscuro aprì una voragine nel suo cuore quando vide gli occhi azzurri del vampiro farsi del colore della tempesta , neri , rigati da strane linee blu , uno sguardo che le gelò il sangue nelle vene . Perché in quelle iridi a lei sconosciute , in fondo a quella cattiveria che li illuminava vi lesse lussuria , bramosia , violenza . Con il ginocchio tentò di scacciarlo da sopra di lei ,ma lui con una mano glielo scostò mettendosi in mezzo alle sue gambe con forza , premendo il bacino contro il suo . Lo sentì gemere , mentre poggiava una guancia gelida sul suo petto , all’altezza del cuore ormai morto da anni . < Sei davvero una creatura particolare , dannatamente bella e testarda , ammiro il tuo tentativo di sfuggirmi ,ma è solo una perdita di tempo credimi . Invece di scalpitare perché non mi baci ? > inorridì quando le labbra di lui sfiorarono le sue , gliele morse ricevendo in risposta uno sguardo incandescente ,passionale , lo sguardo di un pazzo . < Mi piace questa tua voglia di combattere piccola mia  ,ma non credo che il tuo bel vampiro possa venirti in aiuto > d’improvviso tutta la paura scomparve , e i suoi occhi caramellati divennero lame d’ambra , due specchi furiosi che incantarono per un momento il vampiro . Raccogliendo al volo l’attimo di distrazione di lui , lo spinse lontano da sé riuscendo a ritirarsi verso la testata del letto a baldacchino , acquattandosi per attaccare . Una risata grottesca la fece irrigidire , una risata che venne seguita dal suono melodioso di quella voce ammaliante < Il tuo Edward non verrà più , lui non c’è più guarda > non comprese appieno le parole del vampiro fino a quando non vide in un angolo della stanza il corpo esanime del suo angelo in preda alle fiamme . < Bella > la mano pallida e forte dell’amato fu tutto ciò che vide prima che essa venisse lambita dalle lingue di fuoco seguite dal suo urlo disperato che invocava il nome del vampiro . Si gettò incontro alle fiamme allungando una mano per afferrare la figura che vedeva distesa all’interno quando si ritrovò stretta nuovamente tra le braccia del vampiro , guardando disperata il corpo del vampiro diventare cenere sotto i suoi occhi ora pieni di lacrime . Urlò , scalciò , ringhiò , pianse lacrime amare per quell’incubo che stava vivendo , lì bloccata per le spire di quel diavolo che rideva , rideva del suo dolore . E fu allora che il suo potere da lei tanto temuto si accese dentro di lei , ogni piccola parte del suo corpo si tese sotto il suo volere sentendo il vampiro alle sue spalle urlare di dolore , e lì furono entrambi inghiottiti dalle fiamme , mentre i grandi occhi ambrati si tingevano di quel potere che solo a lei era stato concesso e il suo collo fu perforato dagli aguzzi canini del suo assalitore che scomparve via , insieme al suo dolore e alle sue urla disperate . < Bella , amore svegliati ti prego , Bella > riaprì di scatto gli occhi balzando in piedi pronta per attaccare ,ma lui era sparito , tutto ciò che la circondava erano i volti bellissimi della sua famiglia preoccupati . < Amore > si voltò con il fiatone alla sua destra  vedendo il suo amore lì salvo , bello come un dio , i grandi occhi caramellati terrorizzati . Gli si buttò contro , abbracciandolo stretto contro di sé , ringraziando il cielo che quello fosse stato solo un sogno ,sentendosi improvvisamente leggera quando le braccia a lei tanto care la avvolsero in un abbraccio disperato . Bagnò delle sue lacrime il maglione del suo amato , continuando a bisbigliare il suo nome come una cantilena , mentre le mani di lui le accarezzavano dolcemente la schiena per calmarla . < Shh tranquilla Bella ci sono io qui , non devi preoccuparti > si lasciò andare completamente contro il vampiro ,cercando invano di interrompere i singhiozzi che le scuotevano il corpo ,ma ancora nella sua mente a far nascere altro dolore vi era impressa la figura del suo angelo inghiottito dalle fiamme . Lasciò che Edward le scostasse i capelli dal collo ,ma quando lo fece un dolore acuto all’altezza del petto la trafisse facendola piegare in due tra le braccia dell’amato . < Carslie > sconvolta da quel dolore sempre più forte non riuscì a cogliere i movimenti di ognuno di loro , lontane giungevano le voci preoccupate dei familiari . Sentì solo delle gelide dita accarezzarle lentamente il collo , sfiorando i piccoli fori che le erano stati nuovamente impressi dai canini del suo assalitore , nel sogno che ormai non credeva più tale . Chiuse gli occhi comandando a quel dolore di abbandonare le sue membra e così fu , la sofferenza diminuì e con essa il bruciore che sentiva al collo . Il respiro tornò regolare e i suoi sensi ripresero a captare i suoni e gli odori che la circondavano , riuscendo per prima ad udire la voce furiosa del suo angelo in preda al terrore . Allungò la mano per stringere quella dell’amato interrompendo così le urla del vampiro che le si gettò a fianco abbracciandola stretta . Gli accarezzò dolcemente il capo , sentendo le forze ritornare lentamente nel suo corpo stremato da ciò che aveva appena vissuto , e dal potere da lei utilizzato . < Che diavolo sta succedendo ? > aprì gli occhi giusto in tempo per vedere Emmet tirare un pugno contro la parete mandandola in frantumi , mentre i grandi occhi caramellati la fissavano in preda alla preoccupazione . < So io cosa sta succedendo > la sua e la loro attenzione venne ben presto attirata da Iris entrata in quel momento , gli occhi grigi gelidi e freddi come sempre, ma quando essi si posarono su di lei potè leggere rammarico . < Che vuoi dire ?> si lasciò accogliere tra le braccia del suo vampiro che la teneva stretta contro il petto marmoreo , intimandogli con lo sguardo di non attaccare la vampira , immobile di fronte a loro . < Il vampiro di cui vi ho parlato , e i due vampiri che avete ucciso anni orsono sono di stirpe nobile , una delle famiglie più potenti , non quanto i Volturi ,ma abbastanza importanti da esseri immuni alle regole da loro stessi impartite . Lei > e la vide indicarla con un gesto della mano < non deve assolutamente addormentarsi , il potere di  Trevor  è molto vasto , oltre alla capacità di entrare nei sogni , può far si che ciò che accade nei sogni , o anche in un solo stato di incoscienza sia reale come appunto i fori che ha Isabella nel collo > . Sentì Edward tremare , colpito da ciò aveva appena udito , ma lei era forse più terrorizzata , da ciò che aveva appena scoperto quello che quel vampiro le aveva fatto nel sogno sarebbe diventato reale ?? Si tappò la bocca in tempo per non urlare al solo pensiero di quello che avrebbe potuto farle , di quello che stava per farle, e quando Edward chinò il capo fu costretta a distogliere lo sguardo per non fargli leggere il terrore che adombrava i suoi occhi . < Cosa ti stava facendo nel sonno ?? Bella  > tremò irrefrenabilmente stringendo contro il ventre l’abito da sera che ancora indossava facendo capire con quel significativo gesto ciò che   Trevor   stava per farle . Chiuse gli occhi quando lo udì ringhiare , un ringhio profondo , terribile , furioso che la fece irrigidire < Deve morire quel bastardo > < non puoi , nessuno di voi può ucciderlo > sbarrò gli occhi in simultanea con la famiglia quando udì quelle flebile parole lasciare le labbra della vampira . < è un nobile ,e voi non potete intraprendere una battaglia contro una stirpe così antica , lui è potente , troppo potente e se mai qualcuno di voi tentasse anche solo di sfiorarlo le regole verrebbero in suo aiuto , ovvero coloro che possiedono sangue reale non possono essere assolutamente toccati , o verrete uccisi > . Si accasciò stremata contro Edward percependo il senso di impotenza che adesso lo faceva tremare , tentando invano di placare la furia omicida che aveva acceso quegli occhi neri che poche volte aveva visto, comprendendo la sua paura di perderla nuovamente . Ma lei sapeva che ciò non sarebbe mai successo , non avrebbe permesso a nessuno di allontanarla da lui , meno che mai colui che aveva portato la distruzione della sua famiglia , e quella del suo cuore . Se ciò che aveva detto Iris era vero , l’unico modo per sfuggire a quel triste destino , ovvero di essere come una bambola di pezza tra le mani di quel vampiro , era quello di fronteggiare  lei stessa  Trevor     . Lei , ormai da anni era diventata attraverso un rito che a stento rammentava  figlia legittima di Aro , ovvero era diventato uno dei Volturi , e quindi aveva pieno diritto di mettere al suo posto quel nobile . < Lo affronterò io > rialzò il capo verso la vampira , cogliendo un tremore nel corpo dell’amato premuto contro di lei , sentendo le lunghe dita del vampiro afferrarla forte , quasi da farle male . < 50 anni fa sono diventata figlia legittima di Aro , il suo stesso sangue mi scorre nelle vene , perciò posso fronteggiarlo essendo di stirpe elevata alla sua vero?? > vide Iris annuire gravemente risvegliando in lei la speranza di potersi liberare da quell’incubo , e avverare così il desiderio di vivere per l’eternità affianco del suo angelo . < Né io né chiunque di noi ti permetterà di affrontarlo da sola . Se  davvero questo vampiro ha deciso di rivoltarsi , si scatenerà una guerra di dimensioni apocalittiche , non puoi affrontare tutto questo da sola . E se lui fosse implicato nella trasformazione di tutti questi neonati ?? Bella , cara ascolta , non puoi sterminarli tutti da sola , è impossibile > chinò il capo alle parole di Carslie , che la fissava con uno sguardo tra il preoccupato e l’ansioso , vegliandola quasi come una figlia ,ma lei in cuor suo sapeva che il vampiro si sbagliava , lei poteva , eccome se poteva , a ciò avrebbe significato utilizzare il suo potere e rabbrividiva al solo pensiero . < Lei può invece > si strinse contro il petto di Edward quando si accorse dello sguardo che Claus le rivolse , malinconico eppure limpido . < Che diavolo stai dicendo ? Come può Bella combattere con tutti quei neonati ? Credi che non abbia percepito i loro pensieri , ce ne sono a centinaia e….> < Lascia stare Edward ti prego > chiuse gli occhi cogliendo l’espressione addolorata del vampiro che le baciò la fronte ,ma ciò non  bastò ad acquietarla , una battaglia interiore si stava combattendo dentro di lei , una battaglia in cui il desiderio di proteggere la sua famiglia prese il sopravvento . < Se devo farlo lo farò Claus > < Cosa stai dicendo Bella ? > udì la dolce voce di Alice risvegliarla dallo stato di tormento in cui dimorava , fissando seria la vampira nei grandi occhi caramellati , dolci  . < Se sarò costretta ad usare il mio potere lo farò , non posso permettere che vi facciano del male . Perciò è deciso , andrò da lui e se il caso lo richiederà sarò costretta ad usare il mio potere > la sua voce si affievolì alle ultime parole , come se temesse  quell’eventualità . < Non ti lascerò andare da nessuna parte Bella . Ti legherò in casa se sarò costretto ,ma non ti permetterò di metterti in pericolo .> volse il capo giusto in tempo per vedere gli occhi di Alice adombrarsi e quel piccolo corpo cadere tra le braccia di Jasper , una visione . < Alice cosa c’è ? > la vide tremare e lei stessa ebbe paura ,una paura folle che il tempo a sua disposizione fosse ormai scaduto ,ma ciò che la vampira disse la paralizzò . < Sta arrivando Aro > sentì Edward irrigidirsi e stringerla con forza contro di lui ,ma lei stessa era  in ansia , perché da quello che aveva sentito , e da ciò che suo padre stesso le aveva detto , lui non aveva mai abbandonato il suo castello da quando divenne un vampiro , mai in tutta la sue eternità . Un sorriso però le comparve in volto , a dispetto dei volti terrorizzati dei vampiri , perché lei sentiva la voce di suo padre calmarla  , catturandola nel dolce suono di quella voce che l’aveva cullata per 50 anni , comprendendo che quella scelta era stata dettata dal desiderio dell’antico vampiro di andare in soccorso a sua figlia .

 

 

 

Accarezzava dolcemente la bellissima creatura che teneva rinchiusa tra gelide braccia , sorridendo nel vederla sbuffare quando una ciocca scura le cadde sugli occhi appena dischiusi . Seduto sul divano dell’immenso salone attendeva l’arrivo del vampiro da lui tanto temuto , cullando tra le braccia il corpo sinuoso di Bella raggomitolata contro il suo petto . < Cosa ti preoccupa ? > chinò il capo , quel tanto che bastò per perdersi negli occhi ambrati di lei , dolci , caldi come il sole che lei rappresentava per la sua vita, la luce . Le carezzò una guancia pallida , intrecciando le dita con la piccola mano di lei che aveva preso la sua < Allora ? > < Questa guerra non porterà altro che dolore e se ti succedesse qualcosa io …non so cosa farei > balbettò le ultime parole , sentendo il cuore di pietra spezzarsi in piccoli frammenti scorgendo quell’eventualità , immaginando di vedere il corpo di lei , freddo gelido ,privo di vita , in balia delle fiamme . < Non succederà niente di ciò > < Che vuoi dire > se possibile gli occhi della sua Bella si addolcirono ancora di più , mentre una mano calda si posava sul suo petto , dandogli l’impressione che quel punto da lei sfiorato avesse preso fuoco . < Non mi accadrà niente perché non lo permetterò . Non permetterò più a nessuno di allontanarti da me ,e nessuno perderà la vita, questa è una promessa > le prese la mano baciando dolcemente ogni dito con delicatezza , rilassandosi sotto le carezze della vampira . Poi d’un tratto la vide balzare in piedi , mettendo in allarme tutta la famiglia che acuì l’udito pensando ad un attacco ,ma non era niente del genere . < Bella ,amore , cosa…> non finì che la ragazza si mise a correre verso la porta inciampando per la fretta nel tappeto posto all’entrata giusto in tempo per cadere tra le braccia di colui che si presentò alla loro porta . < Sei sempre una pasticciona piccola mia > Rimase basito assieme ai familiari  quando il leggendario vampiro , dalla pelle così chiara da risultare trasparente prese la sua Bella tra le braccia  , stringendola in un dolce abbraccio dove la vampira si lasciò cullare  < Papà > . Rimase più che stupito di vedere un dolce sorriso comparire sul volto dell’antico vampiro , un sorriso così familiare , un sorriso così identico a quelli che Esme e Carslie riservavano a tutti loro , un sorriso da padre . < Benvenuto  Aro > vide suo padre accostarsi pacatamente al nuovo arrivato porgendogli la mano come saluto , la mano che il padre che il suo angelo aveva acquisito strinse con forza .< Grazie Carslie sono contendo di rivederti . Sono venuto il più presto possibile non appena ho compreso le intenzioni della mia bambina > sorrise impercettibilmente notando Bella fare la linguaccia al vampiro , cingendogli con le esili braccia la vita . Ora , vedendolo vicino all’ amata , si mostrava ai suoi occhi un Aro diverso dall’ultima volta che lo aveva visto , altero , gelido come il suo cuore a dare sentenze sulla vita degli altri come una qualche divinità suprema . Ed ora lì , con quel sorriso caldo e colmo d’amore che riservava alla sua Bella capiva il potere che la sua ragazza esercitava sulle persone , si era fatta volere bene dall’oscuro vampiro millenario , protagonista di mille leggende agghiaccianti . < Sono venuto qui per invitare voi alla festa che si terrà questa sera in onore della mia piccola > < Perché??> spiazzato  osservò un ghigno diabolico solcare i gradi occhi oscuri del vampiro , uno sguardo di mal celata cattiveria che gli fece accapponare la pelle . < Perché piccola mia , questa sera spezzerò il collo a quel lurido insetto che ha osato solo sfiorarti > i suoi occhi si fecero come la pece e una furia vorace si impossessò di lui  non appena incrociò lo sguardo del vampiro millenario , gli occhi di coloro che amavano più della loro stessa vita quella dolce creatura che aveva catturato con quegli occhi ambrati le loro anime dannate .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Sei pronta ? > annuì con fermezza , stringendo i grandi occhi ambrati fino a farli diventare due schegge di puro oro , mentre li puntava sull’immenso portone che la divideva dalla sala dei ricevimenti . Era davvero pronta ?? Per quanto l’incertezza che ancora dimorava in lei facesse vacillare i suoi tentativi di restare calma dal profondo della sua gola sentiva affiorare un ringhio a lungo represso , una furia che presto l’avrebbe sopraffatta . Si fermò in una postura aggraziata e regale di fronte a ciò che la divideva dalla sua battaglia personale , l’ultima scheggia insanguinata che rimaneva piantata nel suo cuore ormai morto . Lasciò che suo padre , eretto alla sua destra spalancasse con un gesto delicato della mano la porta comparendo in un fruscio di seta scarlatta nella stanza finemente illuminata dai lampadari di cristallo appesi ai  pregiati soffitti . Altera camminò affianco l’anziano padre lungo l’entrata ignorando gli sguardi lascivi e vogliosi con i quali i vampiri accarezzavano il suo corpo coperto da quel sottile tessuto color del sangue . Il suo sguardo però era puntato di fronte a lei , dove bello come un dio greco  l’aspettava il suo eterno amore , attorniato dalla sua famiglia . Comparve involontario un dolce sorriso sulle carnose labbra quando notò il vampiro tanto agognato dai suoi occhi incenerire con lo sguardo chiunque osasse sfiorare la sua eterea figura con una sola occhiata . < Edward > lo abbracciò di slancio lasciando che le gelide braccia avvolgessero il suo corpo che sembrava bruciare come fiamme ardenti sotto il potere che tentava di incanalare dentro di lei . < Sei bellissima > ringraziò la perdita del suo usuale rossore quando il bel vampiro le mordicchiò il lobo  premendo per qualche istante il bacino contro il suo . Avvertì il desiderio del ragazzo premere contro la sua coscia , specialmente quando si poggiò con le spalle contro il petto del suo demone dai capelli ramati sfiorando accidentalmente l’erezione del giovane vampiro con dita leggere . Avvertì la tensione sessuale che aveva fatto irrigidire il corpo di Edward , sentendo le mani di lui artigliarle i fianchi con forza . < Isabella ma che bella sorpresa > assottigliò i grandi occhi ambrati quando davanti al suo cospetto comparve il suo incubo , Trevor . Per attimo , breve come il battito d’ali di una farfalla , sentì la paura attanagliarle lo stomaco , subito eclissata a causa della furia che stentava a contenere . Lo vide sporsi per baciarle la mano stretta tra quelle di Edward , ma fu inutile , perché fu quest’ultimo a rinchiuderla tra le forti braccia negando al vampiro ogni minimo contatto con il suo corpo . Un ombra di puro odio sformò i bei lineamenti del ragazzo , subito sostituita da una maschera di freddezza , pacata nella sua glacialità . < Tu devi essere  Edward Cullen , colui che ha ucciso mia sorella e mio fratello gemello > rimase leggermente sconvolta quando un ghigno crudele curvò le labbra che tanto aveva desiderato baciare, mentre gli occhi del colore del topazio si facevano cupi , oscuri . Sentì i muscoli saettare sotto il completo nero che il suo vampiro indossava , placando l’ira di edward con un occhiata supplichevole . < Ebbene per quale motivo sono stato convocato da voi in persona Aro ? > suo padre si fece avanti sfoggiando un ghigno ancora più raggelante , rimanendo affascinata dall’aura di superiorità e potenza che egli rivelava . Ogni vampiro presente in sala ammutolì puntando lo sguardo su colui che dettava le regole , sul loro sovrano , fissando a dir poco sconcertati Trevor sporgersi verso di lui . < Non è evidente mio caro amico ? Credi che avrei lasciato impunito chi ha osato sfiorare mia figlia > d’improvviso la maschera di indifferenza che suo padre aveva mostrato fino ad allora si sbriciolò lasciando spazio ad un volto contratto dalla rabbia e dal disgusto , i lucenti canini sporgenti .  Al contrario di ciò che si aspettava vide Trevor sorridere sornione , per nulla intimorito dallo sguardo minaccioso del vampiro millenario ,anzi ne sembrava perfino compiaciuto . < Oh ma io ho l’esclusiva su tua figlia , in fondo mio fratello gemello ha fatto di lei ciò che ora e ciò mi da diritto su di lei > < tu non hai proprio niente su di lei brutto bastardo > improvvisamente si ritrovò stretta tra le piccola braccia di Alice e non più di Edward ora immobile davanti all’avversario tanto temuto , i denti affilati come lame ben visibili . D’un tratto anche la calma apparente di Trevor si ruppe come uno specchio lasciando intravedere la rabbia e la frustrazione < Tu invece hai qualche diritto su di lei ? Sbaglio o ricordo che tu l’avevi abbandonata > gelò quando quelle parole abbandonarono le labbra di Trevor , parole che come sale scivolarono  sulle ferite ancora aperte dal senso di colpa del vampiro . Non fece in tempo a richiamare Edward che il vampiro si gettò  sul vampiro scaraventandolo lontano con una veloce mossa del braccio . Accucciato in posizione d’attacco sostava il suo Edward davanti al corpo del vampiro caduto a terra poco lontano da lì sotto lo sguardo oltraggiato dei presenti .  < Tu pezzente hai osato sfiorarmi , ora verrai ucciso e….> < mi dispiace Trevor ,ma questo non sarà possibile . Essendo il fidanzato ufficiale di Isabella ha pieno diritto di farti quello che vuole dato che è come se fosse già uno dei Volturi , lui e tutta la sua famiglia > un ringhio cupo e profondo lasciò la gola del vampiro , mentre un espressione iraconda stravolgeva il bel volto , ma fu questione di un attimo perché un ghigno crudele comparve su quel volto esangue . < Bene a quanto pare dovrò accelerare i tempi . Se Isabella deciderà di venire con me non riterrò necessario utilizzare le mie risorse perciò se non vuoi che ci sia uno sterminio ti prego di venire da me Bella > i suoi occhi guizzarono dal vampiro al suo amore , ritornando confusi su Trevor che le tendeva la mano .Avrebbe certamente limitato i danni se fosse andata da lui e poi sarebbe fuggita come già aveva fatto da Christopher ,ma prima che potesse proferire parola il ringhio di Edward la colpì in pieno come uno schiaffo , accompagnati dagli occhi colmi d’ira di quel demone dai capelli ramati . Le parole le morirono in gola e sotto l’incanto di quelle iridi oscure scosse la testa in un cenno negativo , stretta saldamente tra le braccia di Alice . Il sorriso che prima aveva curvato le labbra di Trevor gelò , così la sua espressione < Se è questo che vuoi ti prenderò con la forza ,ma non oggi , ora voglio che tu veda la tua famiglia sterminata sotto i tuoi a causa tua > e così dicendo senza che qualcuno potesse fare o dire niente si gettò contro una delle finestre del castello scomparendo alla loro vista . Un brusio incessante popolò la sala  , i vampiri che erano stati invitati , sconvolti da ciò che il vampiro avrebbe voluto fare cominciarono ad inveire contro di lui promettendo minacce di morte , ma il silenzio calò nuovamente quando si udirono dei ringhi minacciosi e alcuni lampadari si spensero limitando la loro visuale . < Cosa sta succedendo ?? > successe tutto a rallentatore , dalla porta principale fecero irruzione un enorme moltitudine di vampiri e a giudicare dai loro occhi vermigli dovevano essere neonati . < O mio dio > il sussurro allarmato di Jasper le fece comprendere la gravità della situazione ,ma non potè neanche chiamare suo padre che i neonati come belve partirono all’attacco scagliandosi con impeto contro gli invitati . Urla , ringhi , il suo fine udito fu inondato di suoni agghiaccianti , e i suoi occhi assistettero allo scempio . Vide alcuni neonati accerchiare una vampira di circa 15 anni , avvolta in un vestito rosso fuoco come i capelli che le scendevano lisci contro le spalle , spingendola contro la parete , in trappola . Lesse paura nelle iridi caramellate di quella  piccola vampira che sfoderati i denti tentava di difendersi ,ma valse a poco perché quei mostri assetati di sangue le si scaraventarono contro . Con un fluido movimento sgusciò via dalle braccia di Alice correndo furente verso il gruppo di neonati per soccorrere la ragazzina sotto le urla disperate dei Cullen che tentavano di richiamarla . Con un salto felino si frappose tra la loro preda e con abile mosse riuscì a scaraventarli lontano dalla vampira che le si strinse contro il fianco afferrandole un lembo del vestito scarlatto ,ma presa com’era da consolare la piccola impaurita non si accorse della massiccia presenza alle sue spalle. Accarezzò dolcemente la ragazzina bisbigliandole parole di conforto ,ma un urlo disperato le giunse agghiacciante alle orecchie e non colse in tempo le parole che qualcosa le sferzò la guancia gettandola sotto l’immane forza del corpo ricevuto contro la parete . Sbatte più volte le palpebre sentendo qualcosa di umido bagnarle le ciglia ,e sollevando lentamente le palpebre vide rosso . Si passò una mano pallida  sulla guancia offesa ritirandola bagnata di quel liquido vermiglio che accendeva gli occhi di quei dannati neonati ,ma non fu la sorpresa di essere stata ferita a frantumarle il cuore , e nemmeno il corpo tremante che le si stringeva contro , bensì la figura del suo angelo accostata ad un imponente figura che le dava le spalle . Non comprese subito ciò che stava accadendo ,ma quando la massiccia figura si spostò a destra assistette ad una scena che la fece sprofondare tra le fiamme dell’inferno . Un braccio del vampiro passava da parte a parte il corpo di Edward , gli occhi ambrati sbarrati e un rivolo di sangue imbrattava le pallide labbra . < Edward > la vista le si appannò ,ma questa volta non fu per il sangue , bensì per le lacrime che copiose lasciavano i suoi occhi accecati da quella visione struggente . < Edward , Edward> urlò il nome del vampiro che venne scaraventato via finendo tra le braccia muscolose di Emmet che lo prese al volo ,mentre il carnefice del suo dolore si voltava mostrando due occhi rossi come il sangue . Fissò disgustata il volto pallido del ragazzo imbrattato del sangue del suo amato e perse il controllo del suo corpo , lei stessa chiese aiuto a quel potere che la faceva tremare . Scostò delicatamente la vampira dal suo fianco , alzandosi in piedi in mezzo a quell’ammasso di corpi in movimento , fissando spietata il vampiro che ghignava vittorioso leccando voluttuosamente il sangue di Edward  . Il suo corpo fu come risvegliato dalla vendetta che come lava incandescente sgorgò nelle sue vene , iniettando in esse la furia che le corrodeva l’anima .  Un ringhio  feroce proruppe nell’aria attirando l’attenzione dei presenti su di lei , sia neonati che vampiri puntarono i loro occhi sulla sua figura immobile , il volto diafano congestionato dalla rabbia . Ghignò quando il sorriso del vampiro fermo di fronte a lei gelò , sostituito da occhi intrisi di paura , terrore , il terrore di lei . I suoi occhi d’improvviso divennero scarlatti come le labbra serrate in una linea dura ,mentre la sua mente vibrava pronta a lambire tra le sue spire le vittime . Assottigliò lo sguardo quel tanto che bastava per far rabbrividire i presenti , pietrificati davanti a quegli occhi imbevuti di sangue .  E poi lei diede inizio alla sua vendetta , immobile osservava i neonati cominciare a contorcersi , come se qualcuno stesse strappando loro lembi di carne ,ma non era esattamente così , ciò che successo loro fu peggiore . D’improvviso lingue di fuoco avvolsero le loro membra , ustionando la loro pelle così sensibile  sotto il potere della mente di Bella , del suo volere , e poi le urla si spensero insieme ai corpi dei neonati ora ridotti solo ad un cumulo di cenere . Vacillò leggermente sentendosi indebolita , cercando di mantenere l’equilibrio perché qualcuno era riuscito a scampare a quella truce condanna , quel vampiro che aveva ferito a morte il suo angelo . Lo vide ghignare compiaciuto quando stremata cadde in ginocchio sentendo la testa pesante , stravolta dall’aver ucciso centinai di quei vampiri assetati di sangue . Gli ringhiò contro sfoderando i lucenti canini per intimorirlo , se credeva che sarebbe scappato incolume da lì era un povero illuso . Lo vide fare un passo nella sua direzione  ,ma troppo tardi capì che non era lei il suo obbiettivo , bensì la vampira che l’aveva trattata come una figlia , Esme . Presa in contropiede costrinse il suo corpo ad un ulteriore sforzo tentando di afferrare l’energumeno prima che potesse solo sfiorare la dolce Esme , e come se avesse le ali ai piedi , prima che quelle dita potessero artigliare la tenera figura della donna  si scagliò contro il  vampiro spingendolo con lei contro la finestra distrutta poco prima da Trevor . Forse fu per il terribile impatto con il piccolo balconcino su cui erano caduti , o il peso eccessivo del suo assalitore , tutto ciò che sentì mentre bruciava con le ultime forze rimaste   il corpo dell’energumeno furono le urla terrorizzate dei suoi familiari , e quella di lui del suo angelo , mentre il pavimento sotto di lei si sgretolava e franava al suolo priva di forze , sommersa sotto le macerie con la voce disperata del suo angelo impressa a fuoco nella sua mente e poi buio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Dove vai Edward , sei ferito > scansò con rabbia Emmet di lato , dirigendosi verso il balcone crollato con lei , il suo angelo . Disperato cercò di scorgere dall’alto l’esile figura di lei ,ma tutto ciò che vide fu solo macerie e macerie . Senza dar retta ai richiami dei vampiri scese con un piccolo balzo sul terreno , scagliando lontano ciò che restava della costruzione . < Bella , Bella !> se avesse potuto piangere l’avrebbe fatto , tutto ciò che la sua natura gli permetteva era gemere dal dolore , mentre il terrore di averla persa gli attanagliava l’anima . Sbriciolò tra le mani un enorme pezzo di un cornicione trovando sotto di esso solo cenere , il cadavere di un vampiro . Cadde in ginocchio stringendo tra le dita affusolate ciò che rimaneva di quel corpo , pregando Dio che non appartenesse alla sua Bella ,ma quando di fianco ad esse trovò una ciocca corvina il vuoto si impossessò di lui .  La sua anima venne risucchiata in un vortice oscuro dove venne ridotta a brandelli dagli artigli affilati che gli stavano graffiando a fuoco il suo cuore ormai perduto . < Bellaaaaaaaaaaaaaaaaa> il suo urlo disumano squarciò l’aria ,mentre il sorgere del sole illuminava di un riverbero sanguineo la cenere che teneva in mano . Due braccia gelide lo strinsero con forza  da dietro in un dolce abbraccio  , mentre lui in preda al dolore si dimenava dimenticando il suo nome , dimenticando di avere un anima ormai ridotta in un cumulo di polvere come quella che stringeva tra le dita . Come a voler lenire il suo dolore i caldi raggi del sole accarezzarono la sua pelle d’alabastro che sotto alla luce accecante cominciò a brillare come se piccoli diamanti fossero incastonati in essa . Strappò con rabbia la camicia nera ormai imbrattata di sangue rimanendo a petto nudo , piegato dal dolore , il ventre privo ormai della ferita che gli aveva inferto . La sua pelle catturò il bagliore dorato del sole facendo brillare la sua pelle come se piccole schegge di stelle fossero impiantate nel suo corpo .  Dietro di lui , brillanti come gioielli di rara bellezza sostavano i vampiri , illuminati da quel sole che raramente sfiorava le loro pelli diafane , con il capo chino assistevano al dolore di cui anche loro erano partecipi . Tutti con gli occhi bassi partecipavano a quella sofferenza sfoggiata dalle urla strazianti di Edward , ma la sua attenzione fu attirata da una ragazzina vestita di rosso che muoveva un braccio davanti a lei , sorridendo raggiante sventolandolo verso sinistra . Attratto da quello strano movimento seguì i gesti della ragazzina fermandosi su un grosso masso , la speranza sfumò come la luminosità dei suoi occhi ora spenti ,ma d’improvviso vide un movimento , uno specie di tremore e un colpo di tosse . Sbarrò gli occhi correndo nella direzione dalla quale provenivano quei suoni così strani , gettandosi in ginocchio per spostare quell’ingombrante  frammento delle mura , e quando le sue mani lo afferrarono sentì qualcosa di caldo sfiorargli la mano . Impaziente si disfò dell’inutile pezzo di marmo gettandolo lontano da lui , strabuzzando gli occhi quando la vide . Rannicchiata goffamente su se stessa , coperta di polvere c’era la sua piccola dea della notte , viva . In preda alla pura euforia la abbracciò violento , stringendola contro come se anche una minima distanza lo potesse distruggere . < O amore mio , sei viva , sei viva > la premette con urgenza contro di lui , afferrandole rudemente il capo la costrinse a inclinare il volto per catturare le labbra scarlatte in un bacio struggente che lo ustionò quasi . Affondò nella sua bocca con bramosia , accarezzando le forme nascoste dal vestito color del sangue cercando con sempre più foga la lingua di lei che rispose prontamente ai suoi comandi . Quando si separò da lei le tempestò il volto di baci baciando ogni lembo di pelle a cui riusciva ad arrivare sentendo in quel piacevole contatto la vita, la sua luce per l’oscura eternità che l’avrebbe atteso . < Edward > interruppe la sua vorace ispezione del palato quando la dolce e melodiosa voce di lei lo richiamò , e alzato il volto potè vedere la pelle dove prima aveva poggiato le labbra brillare come il più puro dei diamanti . Rimase immobile  a fissarla , il volto diafano di lei ancora stretto tra le mani , restando a contemplare la figura divina che teneva tra le braccia , così stupefacente da lasciarlo senza fiato . < Edward > puntò i suoi occhi in quelli ambrati di lei , e rimase interdetto dalla paura che vi lesse < Bella cos…..> < Sei arrabbiato ?? > spalancò la bocca sorpreso dalla domanda di lei , come poteva pensare questo ? Calde lacrime bagnarono gli occhi tanti amati , rigati da alcune linee vermiglie , mentre le labbra scarlatte tremavano < Io non volevo ucciderli io ,non…. > la vide singhiozzare stringendosi le mani al petto come per fermare il tremore del suo corpo  , ma fu lui stesso ad avvolgerla tra le gelide braccia baciandole una tempia . < Non sono arrabbiato > il suo sussurro parve non convincerla , infatti lei rimase con il capo chino , intenerito le prese il mento tra due dita vedendo il labbro inferiore tremare , in un gesto tipicamente fanciullesco , sembrava una bambina . < Non sono arrabbiato amore mio , sono felice > < felice ? > rise di gusto alla faccia sorpresa di lei asciugandole con dei baci le lacrime sfuggite a quegli occhi incantatori . < Si sono felice che tu sia qui con me , avevo creduto di averti perduta  di nuovo e…..> si vide puntato contro un dito , accompagnato dagli occhi infuocati di lei < Ti avevo promesso che non mi sarebbe successo niente ,né a me né a tutti voi , allora non mi hai creduto ,stupido! > le prese il dito sfiorandolo dolcemente con le labbra vedendola tremare a quel gesto , perdendo l’atteggiamento indignato che aveva appena mostrato  . Si chinò su di lei incantandola con le sue iridi nere  , incatenando il suo sguardo con il suo,  sfregando dolcemente le labbra con quelle della sua Bella . < Ti amo > la vide spalancare leggermente gli occhi a quelle parole , accendendo di un bagliore incantevole le iridi del color del miele . Le baciò dolcemente la punta del naso , vedendola storcere la bocca carnosa , ma non capì il perché di quella reazione che starnutì con forza sollevando la polvere intorno a loro . Scoppiò a ridere di gusto , stringendola contro il petto con trasporto < Ehi non pensare di prendermi in giro sai che ….> ma  la sua ragazza  non potè finire di parlare che si ritrovò sommersa dagli abbracci della sua famiglia e di Aro . Si alzò osservando il sole ormai sorto che illuminava il suo corpo , facendo apparire quella sfera infuocata un misero puntino luminoso in confronto al suo corpo statuario di una bellezza accecante . Si voltò giusto in tempo per vedere quella ragazzina abbracciare stretta la sua ragazza , sentendo un intermittenza al petto quando vide quel sorriso dolce solcare quella labbra rosse . Sollevò gli occhi neri come l’onice osservando infuocati la sfera di luce alta nel cielo  ,mentre i suoi capelli ramati si tingevano di riflessi scarlatti come la sua anima dannata pronta alla battaglia che avrebbe vinto a costo di macchiarsi di mille morti per salvare la sua amata da colui che presto sarebbe volato come cenere al vento assieme alle sue schiere di neonati . L’avrebbe ucciso tra atroci torture e quando Edward Cullen faceva una promessa si poteva star certi che non si sarebbe dato pace finchè ciò da lui detto non si sarebbe presto avverato…..

 

 

 

 

CONTINUA….

ECCOMI DI NUOVO CON UN ALTRO CAPITOLO , HO FATTO IL Più IN FRETTA CHE POTEVO , NON POTEVO LASCIARVI CON IL FIATO SOSPESO TROPPO A LUNGO . SIAMO ORMAI AGLI SGOCCIOLI POCHI CAPITOLI CI DIVIDONO DAL FINALE SPERO CHE CONTINUERETE A LEGGERE LA MIA STORIA . RINGRAZIO CALOROSAMENTE LE 30 PERSONE CHE HANNO AGGIUNTO QST FIC TRA I PREFERITI SONO MOLTO LUSINGATA GRAZIE . RINGRAZIO SEFIRI , ANGELOFLOVE E CLODINA85 A VOI TRE DEDICO QST CAPITOLO GRAZIE DAVVERO PER I VOSTRI COMMENTI .

SIETE DAVVERO DOLCISSIME , DICIAMO CHE MI SN DATA FRETTA ANCHE perché MI DISPIACEVA LASCIARVI COSì . SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO , RINGRAZIO COLORO CHE HANNO SOLO ANCHE LETTO E HANNO PERSO UN Po’ DEL LORO TEMPO PER QST FIC , DAVVERO GRAZIE . VEDRò DI AGGIORNARE IL PRIMA POX DATO CHE QST SARà LA PRIMA FIC CHE FINIRò XD COSì DA DARMI DA FARE CON LE ALTRE . VI RINGRAZIO DI CUORE SPERO CHE NON VI ABBIA ANNOIATO BACI BACI GOLD EYES COMMENTATEEEE!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 18
*** THE END ***


twilight

twilight

 

 

 

 

 

Picchiettavano minacciosamente le piccole gocce trasparenti di pioggia , che con sempre più ferocia si abbattevano sull’opaco vetro dal quale placida Isabella osservava il manifestarsi di una tempesta senza eguali . Solitaria sedeva sul letto da Esme posto di fianco a quel piccolo spiraglio di mondo , attraverso il quale tentava di scorgere l’elegante figura del suo angelo . Ma tutt’altro si stagliava davanti ai suoi occhi ambrati . Solo la folta e oscura vegetazione delineava le sue ombre sul viscido terreno ora ricolmo di ciottoli di quella terra  che si sgretolava sotto la prepotente furia della natura . Riparata sotto la pesante coperta poco prima portata da Rosalie , non percepiva il gelido vento che perfido tentava di oltrepassare la finestra per raggiungere l’impassibile eppure ammaliante volto eburneo della vampira . Quieta attendeva l’arrivo di colui che tanti anni orsono le rubò il cuore , incatenandola contro il suo volere a quel vampiro non più uomo che aveva incrociato per puro caso lungo la sua strada . Un lampo illuminò il cielo plumbeo , mentre la pioggia si riverserò con violenza all’interno della stanza non appena la finestra si spalancò di scatto . E le sue labbra scarlatte si curvarono in un sorriso quando i suoi occhi dorati scorsero la fradicia eppure magnetica figura di colui che ora , acquattato sul piccolo davanzale la scrutava con un espressione indecifrabile . Ricadde brutalmente sul materasso , spinta dal corpo umido di pioggia di quello che ora le appariva come la più pericolosa tra le fiere . Non svanì il sorriso quando quelle grandi mani d’alabastro le serrarono con dolcezza gli esili polsi , portandoli sopra il capo , sopra  quel lungo manto di tenebra quali erano i suoi capelli sparsi sulla pregiata seta del lenzuolo . Non tentarono la fuga i suoi occhi dorati da quelle preziose pietre  d’onice che feroci eppure teneri le carezzavano con riverenza il pallido volto . Un gemito di sorpresa lasciò le sue labbra ora sigillate da quelle sottili di Edward , che con sempre più intraprendenza sfiorava con passione la sua pelle di seta sotto la leggera camicia da notte . Si aggrappò alle sue possenti spalle quando sentì le sue dita violarla , provocando in lei dei gemiti che sembrarono coinvolgere maggiormente il vampiro . Si spalancarono gli occhi ambrati quando lo sentì dentro di lei , pulsante ,vivo , mentre con dei movimenti sempre più provocanti e audaci si spingeva dentro di lei , fino quasi a trapassarla . Piccole lacrime sfuggirono dai suoi occhi ora socchiusi , subito raccolte da quelle sottili labbra che con violenza le divoravano ogni strato di pelle scoperto . Cigolava il letto sotto le spinte sempre più veloci e profonde con le quali il vampiro affondava in lei , seguite dalle roche grida del ragazzo che nascondeva come un ladro il volto nell’incavo del suo collo . Si inarcò , gettando la testa indietro quando sentì le mani sui suoi glutei spingerla violentemente contro quel corpo nudo sul quale le sue mani scivolavano in carezze ardite . Allacciò vogliosa le gambe affusolate attorno alla sua vita , lasciando che flettendo i muscoli prorompenti di quel corpo statuario portasse entrambi al centro del letto , allacciati , uniti , intenti a spingersi all’unisono contro la propria  ancora ,il proprio rifugio , il proprio compagno di cella . Si strinse con impeto contro quel petto di granito,  sentendo quelle grandi mani sospingere i fianchi al ritmo incalzante di quelle spinte che le toglievano il respiro . Ed il suo singulto strozzato seguì l’urlo disumano del vampiro , che, dopo un ultima poderosa spinta ricadde su di lei , facendoli stendere a peso morto sul materasso che rischiò di cedere sotto il loro peso . Affannata tentava di catturare quello sguardo che solo ora si accorse sfuggirle , quegli occhi neri che guardavano tutto fuorchè il suo viso . Con le ultime  forze rimaste   tentò di rialzare il volto dai pettorali scolpiti , ma fu costretta a riappoggiarvi contro le gote arrossate quando una sua mano la sospinse con urgenza nuovamente contro il petto . Strinse gli occhi dorati , percependo il respiro che ancora sembrava mancare al vampiro avvinghiato a lei , ma qualcosa le diceva che non era per lo sfiancante amplesso da poco concluso . In una lunga e provocante carezza verso il basso ventre dal ragazzo tentò ancora di rialzare il volto , e questa volta , a causa del tremore causato dal suo audace gesto riuscì a incrociare quel tanto agognato sguardo . E ciò che vide la sconvolse e la fece infuriare , perché in quei pozzi del colore della pece splendeva accecante una luce di rammarico , vergogna e ……colpa . Gli afferrò brutalmente il volto con entrambe le mani , accostandolo pericolosamente al suo volto , tanto che nell’atto di parlare le sue labbra sfiorarono quelle di lui . < Cosa vuoi……> morirono le parole sulle sue labbra , smorzate da quelle affusolate dita che avevano esercitato una lieve pressione sul suo collo , una pressione che le fece perdere lucidità . E mentre il capo sprofondava pesantemente nel morbido cuscino i suoi occhi ora iracondi fissavano minacciosamente quel volto che ora le risultava tanto sfocato . La voce le mancò , così come le forze che non le permisero di rivoltarsi contro il volere che il suo vampiro le aveva imposto . Sentì dolci carezze condurla delicatamente verso quel sonno nel quale ora non voleva cadere , riuscendo però a percepire quell’unica parola che le fece  odiare l’oscura creatura che dopo un bacio la abbandonò nel mondo onirico . < Perdonami…..>

 

 

 

 

 

 

 

Varcò il rudimentale mezzo di difesa che quei cani avevano posto all’entrata di la Push , un insieme di tronchi accatastati senza una vera collocazione precisa  , un diversivo . Con un balzo felino oltrepassò gli ingombranti alberi secolari , stupendosi di quanti di essi fossero stati disposti lungo il tragitto che portava al loro punto di ritrovo . Riconoscendo in fondo che il tempo a loro disposizione era stato quasi effimero . Sospinse delicatamente contro il proprio petto con una grande mano pallida il candido volto da bambola della sua Bella , placidamente addormentata sulla sua spalla .  Drappeggiò l’esile corpo dell’amata nel lungo cappotto di lana nera che poche ore prima le aveva fatto indossare con le sue mani , data l’impossibilità della vampira di risvegliarsi dopo ciò che le aveva fatto . Gli parve perfino di rivedere quegli occhi dorati fissarlo feriti , oltraggiati e ostili . Sospirò pesantemente , mentre la gelida brezza mattutina gli scuoteva i crini ramati , sferzando il bellissimo volto  con raffiche di vento che avrebbero costretto un qualsiasi umano a correre al riparo . Ma non lui , demone della notte che al sopraggiungere dell’alba avrebbe combattuto affianco della famiglia contro quegli innumerevoli neonati che Alice aveva visto arrivare dalle più remote lande desolate  . Scosse sconsolato il capo , riprendendo il cammino verso una piccola casetta di legno , dove sapeva  , lo aspettava l’odiato  Black . Si accostò alla piccola porta della minuscola costruzione , non facendo in tempo neanche a bussare che essa si aprì repentinamente , mostrando Jacob Black , eterno rivale in amore , eterno rivale per natura , la sua nemesi . Schioccò la lingua quando gli occhi scuri dell’ormai uomo si posarono troppo a lungo sulla minuta figura di Bella rannicchiata tra le sue braccia . Oltrepassò il lupo , notando con la coda dell’occhio la presenza di quattro bambini e di un ragazzino di circa 15 anni . E non appena si fu avvicinato al piccolo divano che troneggiava nella piccola sala vi depose la sua piccola dea , facendo attenzione che non si svegliasse . < Bella resterà con i bambini qui , al sicuro , mentre noi altri combatteremo . E se succederà qualcosa Tyler verrà ad avvisarci > i suoi occhi dorati saettarono sull’alta figura infantile accerchiata da tutti quei bambini che , curiosi , osservavano la sua Bella addormentata . Annuì di rimando , storcendo il naso a quel nauseabondo odore di lupo che rischiava di farlo innervosire ulteriormente . Messo già a dura prova dai pensieri di quel Black rivolti alla vampira distesa al suo fianco . Con un gesto brusco del capo invitò Jacob  ad uscire dalla piccola dimora , scoccando un ultima occhiata di avvertimento a quel giovane lupo dal quale sarebbe dipesa  la vita di Bella . Non appena uscì fuori una impressionante schiera di lupi si mostrò ai suoi occhi , subito seguita da un gruppo di innumerevoli vampiri capeggiati da Aro , inquietante e più crudele che mai . Ed insieme ad essi , accostato al suo acerrimo nemico si diresse verso il luogo dove si sarebbe svolta l’epica battaglia . Una guerra che aveva avuto il potere di unire due razze eternamente rivali . Una guerra che aveva infiammato gli animi di quelle creature leggendarie che presto avrebbero portato alla disfatta quel pazzo vampiro che mai avrebbe pensato ad un simile dispiegamento  di forza e ingegno .

 

 

 

 

 

 

Immobili come statue di cera sostavano in mezzo a quella vegetazione a poco a poco illuminata da quel sole ora sorgente . Inquieti aspettavano che anche l’ultimo cespuglio , l’ultima foglia rimasta fosse illuminata dai riverberi vermigli di quel sole  , spettatore inconsapevole della lotta che fra poco si sarebbe svolta in quel luogo falsamente tranquillo . Si mossero nervosamente le massicce figure animalesche dei lupi , le orecchie tese , pronti a captare ogni minimo spostamento . Mentre loro , i vampiri , regali e belli come divinità greche attendevano gelidi l’arrivo del traditore della loro razza , quella creatura che presto avrebbe pagato la pena che gli spettava . Saettavano i suoi occhi ambrati intorno alla radura , soffermandosi per secondi sui movimenti ondulatori di foglie cadute . Ma non per il periodo che presto avrebbe spogliato gli alberi dei loro verdeggianti abiti , bensì da quelle assetate creature che sapeva li stavano osservando bramosi . Contrasse  minaccioso i muscoli delle pallide braccia , sfoderando i canini lucenti non appena giunse al suo fine udito lo scricchiolio sinistro di un legno . Muti , silenziosi osservavano l’avanzare di quei mostri sanguinari , ognuno pronto a strappare loro le teste , gli arti , tutto ciò che venisse loro sotto mano . E fu un attimo , un attimo nel quale una foglia venne strappata violentemente da una forza invisibile , sospinta verso il terreno sul quale inerme si posò . E fu allora che quei luridi esseri sbucarono dai loro nascondigli. Fu allora che il suo corpo si mosse , scagliandosi contro una giovane ragazza dagli occhi scarlatti alla quale con un semplice gesto della mano recise la testa . Così come la sorte che toccò a tutti coloro che incontrò sulla sua strada . I suoi ringhi , grotteschi , minacciosi al pari di quelli delle bestie più feroci popolarono la radura , ora ingombra di corpi smembrati e teste mozzate . E le sue prima pallide mani si tinsero di sangue ,i suoi canini brillarono di piccole gocce scarlatte , i suoi occhi dorati scelsero le prossime vittime del suo massacro . E in pochi minuti , quelli che erano sembrati un immensità di bestie assetate di sangue si ritrovarono a poche decine . Squartate da quei grossi lupi e da quei nobili vampiri che fianco a fianco , forse per la prima volta nella loro lunga esistenza , uccidevano un nemico a loro comune . Ma non erano loro ciò che lui voleva . Non era il loro sangue a bramare . Non erano le loro teste a voler veder saltar via . Non erano loro il suo obbiettivo , ma lo era quel lurido essere che tanto dolore aveva arrecato alla sua amata . E nella confusione di tutto quel sangue , di tutti quei corpi che velocemente presero fuoco sotto i tocchi dei vampiri lo cercò . I suoi occhi , affilati come lame lo ceravano , lo bramavano . Ma per quanto tentasse di scorgerlo , per quanto tentasse di cercare quella capigliatura familiare , le sue ricerche risultarono vane . E mentre un altro di quei mostri periva sotto i suoi artigli un dubbio cominciava a sorgere in lui . Un dubbio che fece correre i suoi occhi alle sue spalle , oltre quella foresta , oltre quei legni accatastati, in quella casa dove riposava la sua amata .

 

 

 

 

 

 

<  Isabella  > si rifugiò in un angolo remoto della sua mente non appena quella voce , tanto ammaliante quanto odiata invocò con tale disperazione il suo nome . < Isabella > tentava di resistere la sua mente a quel richiamo che sapeva l’attirava , la soggiogava , la rendeva schiava . Si mosse nel sonno , artigliando inconsapevolmente  con le unghie affilate il morbido tessuto del divano che si strappò a causa della forza esercitata dalle sue dita . Scalciò con rabbia il pesante cappotto di lana  che le impediva i movimenti , scuotendo la testa con forza , quasi volesse scacciare quell’odiata presenza dalla sua testa . < Ma guarda che bei cuccioli di lupo ,sarà una delizia ucciderli > furono le parole di quella frase a riportarla alla realtà . Quelle parole che la costrinsero a spalancare gli occhi per la paura e ad osservare dei piccoli bambini giocare oltre la piccola finestra dalla quale inquieta li osservava . Scattò a sedere , tastandosi impaurita il corpo , in cerca di qualche ferita che fortunatamente non trovò . Ma fu un odore che le invase il sensibile olfatto , quell’odore che la fece correre verso l’esterno e gettare su quei bambini , prima che qualcosa di duro la scaraventasse con violenza contro un albero , sradicandolo . A fatica si rimise in piedi , stringendo contro di sé quelle piccole figure che tremanti le si aggrappavano al leggero vestito bianco . E i suoi occhi trafissero ferocemente l’imponente e maestosa figura stagliatasi nel cielo limpido e sgombro di nuvole . Sospinse i piccoli dietro le sue spalle , notando un movimento sospetto alla destra di Trevor , un movimento che notò come il cammino di un giovane lupo . < Non osare > bloccò sul nascere le cattive intenzioni che aveva visto affiorare nello sguardo azzurro del nobile vampiro , digrignando i denti quando lo vide sorridere sadico . < Facciamo un patto ti va ? > Assottigliò gli occhi d’oro , richiamando a sé quel giovane lupo che costrinse a nascondersi dietro di lei , non rispondendo però alla domanda dal vampiro poco prima posta . < Se tu ti fai avvicinare io lascerò i bambini , allora ti va ? > contrasse la mascella , sporgendo dalle carnose labbra i minacciosi canini che tanto avrebbe voluto affondare nel collo del suo rivale . Osservò preoccupata le indifese figure alle sue spalle , capendo al volo che non avrebbe potuto difenderli tutti senza farsi ferire . Perciò a malincuore chinò il capo , annuendo mestamente . < Va bene > Chiuse le mani in pugni , serrando la mascella tanta era la collera che ora l’assaliva  . < Andate > < Ho detto di andare > stroncò sul nascere le lamentele del ragazzino , invitando lui e i bambini a fuggire da lì con un significativo gesto del capo . Ed egli, dopo l’ennesima occhiata ammonitrice fuggì con i pargoli , rifugiandosi nella radura lontana . < Finalmente soli > sbarrò gli occhi non appena si accorse della vicinanza improvvisa del vampiro , graffiandogli il volto con le lunghe unghie . Ma ciò che la lasciò interdetta non fu il sangue che ora sgorgava dalle piccole ferite inferte al volto del vampiro , bensì di quelle righe insanguinate che si aprirono sulla sua guancia senza un motivo . < Sai mia dolce piccola Bella , io e te siamo legati . Dentro di te scorre il sangue di mio fratello e perciò il mio . Io e te siamo come dire……collegati . Perciò se muoio io ……….morirai anche tu con me > barcollò su se stessa , rischiando di finire distesa a terra , se non fosse stato per il repentino intervento di Trevor che con una semplicità inumana l’aveva abbracciata amorevolmente , baciandole la chioma corvina . < Chissà che dirà il tuo adorato vampiro a questa notizia > vuoti i suoi occhi dorati osservavano la radura senza però vederla , mentre il suo cuore crollava sotto il peso di quella scoperta che per lei sarebbe stata come l’eterna tortura di quel demone che purtroppo mai l’avrebbe abbandonata .

 

 

 

 

 

 

Scansò violentemente il corpo di un neonato contro un lupo , scaraventando entrambi contro un tronco . Febbrili i suoi occhi cercavano quella figura che però non appariva , mentre il dubbio , come un veleno ,corrodeva la sua speranza . Ringhiò minaccioso contro Black quando lo vide scagliarsi contro di  lui , gettandolo malamente contro una roccia . Si acquattò , pronto allo scontro frontale con quel lurido essere quando un odore già sentito invase le sue narici , l’odore di quel ragazzino che si faceva sempre più vicino . Fece in tempo a voltare il capo che la voce infantile del piccolo lupo gelò il sangue dei presenti con quella frase che lo gettò nella più completa disperazione . < L’ha presaaaaaaaaaaaaaaaaa> .

 

 

 

 

 

      

 

 

< Allora Isabella , come ti senti ? > le sue labbra si mossero senza però pronunciare parola alcuna , quasi la sua stessa voce fosse stata catturata da quella frase che tanto sbigottimento le aveva arrecato . Si ritrasse d’improvviso al contatto delle gelide dita del vampiro , osservando con gli occhi ora ricolmi di lacrime quel volto che ora avrebbe voluto solo graffiare a morte . Era legata …….a quel mostro . Scosse il capo con foga , ringhiando cupamente contro quella verità che ancora stentava ad accettare . Quella verità che avrebbe irrimediabilmente posto la parola fine alla sua storia d’amore con Edward . Sconvolta nel profondo gli voltò le spalle , fuggendo lontano da quelle parole che avrebbe preferito non ascoltare . E corse , corse tra le fronde di quegli imponenti alberi che ora le sembravano così piccoli , vicini , soffocanti . E annaspò in cerca d’aria urlando a squarciagola aiuto , quell’aiuto che a quel punto nessuno avrebbe potuto darle . Rallentò la sua pazza corsa ,  cadendo a carponi su un terreno roccioso fin troppo familiare . Infatti , non appena rialzò il capo , vide estendersi davanti ai suoi occhi ricolmi di lacrime un immensa distesa d’acqua che molti considerarono  la sua tomba . Battè frustrata i palmi delle mani sul terreno , creando profondi solchi sotto i suoi pugni chiusi con forza . Ed urlò , urlò contro quel destino che con lei sembrava giocare . Urlò contro colui che anni addietro le inflisse quella maledizione che ora la struggeva , la annientava . E pianse , pianse finchè non diede libero sfogo a tutto quel dolore , a quel senso di impotenza che la faceva sentire inutile , debole . < Mia dolce Isabella non piangere , infondo è un destino che in molti avrebbero voluto e…. > affondò crudelmente le dita nel proprio collo , graffiando la pallida pelle d’alabastro dalla quale ora sgorgava il suo stesso sangue . E godette nel sentire la voce strozzata di Trevor . Godette nel vederlo portarsi le mani al collo ora ferito . E d’improvviso un idea per quanto folle la spinse ad avvicinarlo . Tremolante avanzò verso il nobile vampiro , trafiggendolo con i penetranti occhi d’oro tanto da vederlo vacillare sotto il suo sguardo . E con la voce che ancora le rimaneva gli impose quell’ordine che sapeva avrebbe salvato i suoi cari. < Richiama i tuoi neonati , li voglio tutti qui > < Perché dovrei ? Per salvare il tuo Edward , mai > ghignò maligna , strattonandolo per la camicia di seta che indossava . < Ti ho detto di chiamarli , se vogliamo andare all’inferno  meglio andarci in grande stile > notò gli occhi azzurri del vampiro spalancarsi per la sorpresa , prima che lui , schioccando le dita richiamasse a se quella schiera senza fine che velocemente accorse al suo appello .

 

 

 

 

Cadde in ginocchio tra la polvere , prendendo la testa tra le mani con una tale furia da zittire le urla dei compagni . < Cosa diavolo sta succedendo ? > Rialzò il volto disperato , sbarrando sorpreso gli occhi quando vide comparire da dietro i cespugli il doppio dei neonati che avevano ucciso . E che ora si dirigevano verso la Push .

 

 

 

 

< Tutto ciò che vuoi mia adorata ,ma cosa volevi dire con andare all’inferno ? > sorrise candidamente , carezzandogli dolcemente la guancia offesa , mentre vedeva i suoi occhi azzurri placarsi . < Volevo dire che dato che in questo mondo non potremmo avere pace , è meglio che entrambi andiamo uniti nella morte . Così che nessuno ci possa più ostacolare > rabbrividì disgustata quando le mani del vampiro le sfiorarono le labbra ancora dischiuse , mentre la sua speranza andava via vai rafforzandosi . Sperando che la sua recita giungesse a buon fine. E così fu . Glielo dissero quegli occhi che ora placidi la osservavano con un misto di vittoria e orgoglio . Così come glielo dissero quelle labbra pallide ora curvate in un sorriso sornione . < Finalmente hai capito che mi appartieni . Allora avvererò questa tua richiesta . Moriremo insieme , così che nessuno possa più separarci mia piccola Isabella > sorrise di rimando , deglutendo a fatica a causa del magone che ora le impediva di parlare . Notò con la coda dell’occhio l’avvicinarsi dei neonati , e si costrinse a non urlare dal terrore quando si vide circondata da un esercito di mostri assetati di sangue . Allargò il falso sorriso , lasciandosi accarezzare da quelle mani che avrebbe voluto spezzare . < Bene , ma prima voglio che tu faccia una cosa per me > con una lentezza disarmante , nella speranza di rendere il gesto più convincente si pose tutti i capelli su una spalla , sporgendo il suo candido collo da cigno verso di lui . < Voglio che tu mi morda > colse il lampo di puro godimento che passò per gli occhi azzurri del vampiro , attendendo impaziente che quel lurido bastardo facesse ciò che lei gli aveva chiesto . Chiuse gli occhi d’istinto quando lo vide aprire le fauci e avvicinarsi al suo collo . Ma nell’attesa che la divideva dal fatidico morso una voce , per meglio dire un ringhio le fece gelare il sangue . < Bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa> costrinse i suoi occhi a rimanere sigillati , così come tentò di non versare le lacrime che ora le rigavano le gote non appena i canini le forarono il collo . E fu allora che sentì le braccia del vampiro cingerle la sottile vita , sospingendola verso di lui , permettendogli così di bere il suo sangue . E pianse ,pianse nel sentire la voce di Edward invocarla , nel percepire quegli occhi d’oro trapassarla da parte a parte , nel sentire quel dolore che era anche suo . E aspettò trepidante il momento della sua vendetta che sentiva , si stava avvicinando . Inerme lasciò che Trevor si cibasse di lei , quel tanto che bastava per compiere il piano da lei poco prima pensato . E il fatidico momento , arrivò .

 

 

 

 

 

Spalancò gli occhi ora non più d’oro ma vermigli . Mentre la sua mano affondava crudele nel ventre dell’indifeso vampiro che si scostò brutalmente dal suo collo , graffiandole la spalla con i lunghi canini . E d’improvviso i corpi dei neonati presero fuoco , così come quello di Trevor  , che barcollante , cadde ai suoi piedi . Si scostò quel tanto che bastava per farlo ricadere completamente a terra , notando l’espressione di  vittoria mutare in una sconvolta . impresse tutto il suo odio in quello sguardo che perfido infieriva sul corpo mortalmente ferito del nobile vampiro . < Ho fatto si che tu ti cibassi del sangue che tuo fratello mi iniettò nel collo , così che il legame si spezzasse > < Tu…..lurida….traditrice > si ritrasse velocemente quando vide la mano di lui tentare di afferrarla . Ma lei , con un gesto fulmineo cominciò a correre verso il burrone ,  facendosi strada tra le lingue di fuoco che ora provavano a catturarla . Rischiò più volte di inciampare , ma quella voce , la sua voce , la spingeva a continuare quella folle corse che l’avrebbe portata verso la salvezza . Sorrise impercettibilmente quando notò il ciglio del burrone ormai poco distante , ma d’improvviso qualcosa le afferrò la caviglia , facendola cadere sul terreno polveroso . Tossì violentemente , voltando il capo per vedere cosa le avesse impedito la fuga e quando lo fece ,sbiancò quando vide la mano mozzata di Trevor afferrarle saldamente la caviglia . Si dimenò in preda al disgusto , notando poco dopo una figura informe avvicinarsi traballante a lei . E dalle ardenti fiamme comparve il corpo squartato del vampiro , per metà in preda alle fiamme . In preda al panico con l’aiuto delle mani tentò di scappare invano da quell’orrenda figura che minacciosamente le si avvicinava . < Tu……pagherai…..>urlò terrorizzata quando vide il volto sfigurato chinarsi su di lei . Ma una mano uscita dalle fiamme afferrò rudemente ciò che restava del vampiro per i crini biondi , gettandolo con furia contro le fiamme . Sentì improvvisamente due braccia d’acciaio avvolgerla , riparandola da quel calore che sembrava volerla soffocare . E il vento gelido cominciò a sferzarle violentemente il viso quando si accorse che qualcuno la stava portando via da quell’inferno . Socchiuse leggermente gli occhi doloranti , riuscendo a scorgere attraverso le lacrime i lineamenti affilati di un volto a dir poco familiare .< Edward > il suo sussurro ricevette in risposta un piccolo bisbiglio che fece fatica a capire , ma ormai tutto ciò non aveva importanza . Il suo angelo la stava salvando , la stava portando al sicuro . Non sarebbe morta . Non l’avrebbe abbandonato . Sorrise felice , stringendosi contro quel corpo duro come il marmo . E poi si sentì leggera , quasi come se stessero volando . Prima che qualcosa di gelido la inghiottisse e i suoi occhi vedessero come ultima cosa le placide onde del mare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Ta Tatata ta tatata  > fu quella dolce cantilena che qualcuno sembrava canticchiare a  farle riaprire le palpebre stanche . Confusa sbattè più volte gli occhi dorati , riuscendo a riconoscere nell’iniziale turbamento i contorni della camera di Edward . Balzò sul letto , sentendosi stranamente impedita nei movimenti . E non appena chinò il capo vide un sontuoso abito bianco nascondere le lunghe gambe affusolate . Stranita scese lentamente dal letto di Edward , osservando curiosa la solitudine che la circondava . Dov’erano Jacob , i licantropi , Trevor e i cuccioli? Avanzò goffamente verso uno specchio che non aveva mai visto , scorgendo all’interno un immagine che la lasciò esterrefatta . I lunghi capelli neri acconciati in bellissimi boccoli ornati di deliziosi boccioli di rose  bianche , mentre il suo corpo era avvolto dal suo abito da…….sposa . Spalancò sorpresa gli occhi ambrati , voltandosi più volte davanti allo specchio , curiosa di sapere il perché di quell’abito .Così , vestita come una bellissima bambola pronta per il matrimonio ,  scese tremante gli scalini della casa , notando l’inquietante silenzio che regnava nella villa . < Alice ? Rosalie ? Esme ? > girò tutta la casa nella speranza di incrociare qualcuno dei Cullen , ma stranamente nessuno di loro rispondeva al suo richiamo . < Edward ? > ormai presa dal panico , chiamò il nome di colui che cercava con tanto affanno , ma nemmeno questa volta le giunse alcuna risposta . Vagarono inquieti gli occhi lucidi per la casa , finchè non notò una familiare chioma corvina scomparire oltre la porta che dava al giardino  , assieme all’incantevole voce della piccola Alice che sembrava intonare la marcia  nuziale . Con piccoli passi di danza , giunse timorosa di fronte alla porta incriminata . Sentendo un groppo alla gola per quella situazione così familiare . La stessa che visse 50 anni fa e che la costrinse a gettarsi dal quel dirupo . Così , terrorizzata da quei pensieri si ritrasse come scottata da quel semplice pomello di ottone ora simile alle fauci acuminate di un serpente . Ma questa volta fu un'altra voce a farla rabbrividire , la voce di quell’angelo dai capelli ramati che ora a sua volta intonava la marcia nuziale . E lei, avvinta da quel canto divino , facendosi coraggio , aprì di scatto la porta , rimanendo abbagliata da ciò che le si presentò davanti .

 

 

 

 

 

 

 

Immobile , bella come un sogno , sostava  la sua  futura moglie  sotto il portico di casa . Le sinuose e accattivanti forme  strette nel maestoso corpetto che mostrava il seno fiorente  . Mentre le gambe snelle e affusolate  erano celate dietro un lungo manto di seta bianca ,  che fomentava il desiderio di fuggire con lei lontano , per la farla sua ancora e ancora . E quel volto da bambola  che anni addietro lo ammaliò , lo rese schiavo di quella piccola dea della notte che ora , con gli occhi d’oro sbarrati per la sorpresa lo osservava , quasi non credesse a ciò che vedeva . Sentì la risata di Alice  scaldargli il cuore quando  entrambi videro la piccola e deliziosa vampira avanzare a braccetto con Aro . Mentre il viso pallido di Bella , ancora sconvolto , si muoveva confusamente intorno a sé . Ringraziò con lo sguardo il millenario vampiro , prendendo la piccola mano fata di Isabella tra le sue , per condurla così verso il piccolo altare . E le parole del prete riempirono il silenzio del giardino , mentre i suoi occhi si addolcivano sempre di più ad ogni espressione di sorpresa e stupore che affiorava sul volto di Bella . Trattenne una risata quando la vide chinarsi verso di lui , nel tentativo di parlargli a bassa voce . < Edward cosa succede ? Dove sono Trevor , e i neonati ? Per caso è stato solo un sogno io non …. > in silenzio le prese il volto tra le grandi mani pallide , chinandosi a sua volta verso quelle labbra che tremule tentavano di emettere parole di senso compiuto . < Va tutto bene Bella , è tutto finito . Trevor è morto , così come i neonati . Non è un sogno , oggi diverrai finalmente mia moglie ,  mia bellissima Isabella > e quegli occhi ambrati , da prima sbigottiti si addolcirono , mentre un sorriso di pura gioia curvava le carnose labbra  che ora avrebbe tanto voluto divorare . < vuoi tu , Edward Cullen ,  sposare la qui presente Isabella Marie Swan , per amarla e onorarla finchè morti non vi separi ? > < Lo voglio > sfoderò il suo sorriso sghembo quando a sua volta la sua unica ragione di vita acconsentì alla promessa che li avrebbe uniti per l’eternità . < Vi dichiaro marito e moglie .  Bene ora puoi baciare la…..> addolcì lo sguardo quando Bella , alzandosi sulle punte dei piedi lo baciò con passione , facendo arrossire il prete che imbarazzato chinò il capo a quel gesto così inusuale  . L’avvolse amorevolmente tra le braccia muscolose , carezzandole la schiena scoperta con lunghe carezze . < Non te ne andrai più vero > raccolse intenerito una piccola lacrima fuggita da quegli occhi caramellati , sorridendo felice per quel roseo futuro che lo avrebbe visto per sempre accanto di quella splendida creatura . < Mai . Sarai mia per l’eternità signora Cullen > . E presala per la vita la alzò in aria , godendo del candido sorriso che sua moglie ora gli rivolgeva . Prima che ritornasse repentinamente tra le sue braccia per scambiarsi un altro bacio ricolmo d’amore .

 

 

 

 

 

 

Volò il bouquet   di rose bianche sulle teste dei vampiri . Prontamente afferrato dalla bellissima Rosalie  , che ghignante ,  osservava Emmet con un espressione tutt’altro che benevola . Risuonarono le risate degli invitati quando videro un massiccio ragazzo dai boccoli neri tentare di afferrare per il colletto della candida camicia un bellissimo ragazzo dai crini ramati per scuoterlo con forza come un tamburo . Mentre un petalo di rosa pallida , strappata dolcemente dalla criniera di quella venere dagli occhi ambrati ,  volteggiava nel cielo azzurro , compiendo miglia e miglia . Fino a deporsi su una piccola lapide , al cui centro troneggiava la foto di una bella ragazza dai grandi occhi scuri , la stessa che dopo 50 anni sposò l’uomo della sua vita . E che visse per l’eternità accanto a  quel vampiro , quel ragazzo , quel dio che l’amo disperatamente per sempre , fino alla fine dei tempi .

 

 

 

 

 

 

The end

 

 

 

 

 

 

  

RINGRAZIAMENTI :

 BENE RAGAZZE MIE , DATO CHE L’INFLUENZA MI HA RESO COME DIRE DELIRANTE , E NON AVENDO MOLTI COMPITI CON MIA GRANDE SORPRESA SONO RIUSCITA FINALMENTE A POSTARE L’ULTIMO CAPITOLO DI QUESTA STORIA . BENE RINGRAZIO TUTTE COLORO CHE MI HANNO SOSTENUTA  E CHE MI HANNO AIUTATO A CONTINUARE QUESTA FIC , LA QUALE è STATA UNA DELLE MIE PRIMISSIME . SPERO CON TUTTO IL CUORE CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E CHE QUESTA FINE SIA BELLA COME LO è STATA PER ME . Infondo  VE LO AVEVO DETTO CHE SI SAREBBE CONCLUSA NEL MIGLIORE DEI MODI . NON AVENDO IL TEMPO MATERIALE PER RINGRAZIARVI UNA AD UNA MANDO A TUTTE LE LETTRICI E SPECIALMENTE A COLORO CHE HANNO COMMENTATO UN BACIO GRANDISSIMO E UN RINGRAZIAMENTO CHE PARTE DAL CUORE . DAVVERO SIETE STATE UNICHE , CON I VOSTRI CONSIGLI SONO MIGLIORATA , E QUESTO L’HO NOTATO PERSINO IO . XD BENE SN EMOZIONATISSIMA perché è LA PRIMA FIC CHE RIESCO A FINIRE , MENTRE PER LE ALTRE CI VORRà ANCORA UN Po’ DI TEMPO . VI RINGRAZIO DAL Più PROFONDO DEL CUORE VI VOGLIO BENE BACI BACI ALLA PROX STORIA GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

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