A magic bloody love

di Ladies_Of Night
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Lui, gli altri ***
Capitolo 3: *** Conoscenze e turbamenti ***
Capitolo 4: *** Il prezzo di un nome ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo .a bloody
A magic bloody love

Salve a tutti!Qui è kikka-chan che parla(Inufan4ever).
Già,la povera Federica,qui che scrive, è stata incaricata del prologo!una delle parti più difficili secondo me,devo convincervi che la Ff è bella !
Quindi vi prego,leggete e commentate.Altrimenti,Marti -chan si deprime...E anch'io!
Non importa se è negativa.Fatelo!Please.
[Vi avverto che è la mia prima Ff su Twilight,io scrivo solo su Inu di solito.]^^
Un bacio,al prossimo capitolo.


Prologo


La pioggia cadeva incessante e picchiava forte sulla mia finestra,creando un ticchettio costante e ipnotico.
Pioveva da tre giorni,senza fermarsi, eppure non mi ero abituata ancora a quel tempo.
Io,Isabella Swan,giovane ragazza abituata al sole e al caldo di Phoneix non avrei mai sopportato l’umidità e il grigiore di Forks.
Mi ero trasferita a casa di mio padre,Charlie, per l’improvviso venire a mancare di mia madre.
Le lacrime minacciarono di tornare ancora una volta a bagnarmi gli occhi.
 Era morta in un incidente stradale con il suo fidanzato, mentre la stavano andando a prendere all’aeroporto. Renée Dwyer era morta e non sarebbe più tornata.
In qualche modo si sentiva colpevole, la madre e James,il fidanzato, la stavano andando a prendere e se non l’ avessero dovuto fare non sarebbe successo nulla.
Distolsi lo sguardo dalle strisce d’acqua che rigavano il vetro e ricordavano le tracce,ancora umide,delle lacrime sul volto.
Forks mi era sconosciuta,nonostante c’avessi passato le mie vacanze invernali, e non aveva alcuna attrattiva per me.
Continuai a pensarlo fino all’indomani mattina.
Per tre giorni -il tempo in cui aveva continuato a piovere-, ero rimasta chiusa in camera: non parlavo e a mala pena mangiavo i pasti che mio padre,comprensivo, lasciava dietro la porta a intervalli regolari.
Le uniche azioni che compievo erano piangere,singhiozzare e sbattere le palpebre; se potevo evitavo persino di recarmi in bagno.
Lo shock in me è stato grande.
Forse,troppo.
E questo non l’avrei mai superato, a meno che non esistesse qualche sorta di miracolo.
Sapevo bene che questi ultimi non esistevano, ma continuai a sperare.
E il risultato, dopotutto, non fu tragico.
O almeno, una parte non lo fu.

-Fine prologo-




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Capitolo 2
*** Lui, gli altri ***


Cappy oook twilight2

Era ormai mattina, e con essa arrivò anche il mio primo giorno scolastico.

Se avessi potuto, ne avrei fatto a meno.

Ogni occhio era puntato su di me, forse perché ero una nuova alunna, forse per il mio aspetto.

La mia carnagione, già candida naturalmente, aveva preso una nota ancora più nivea e smunta, resa ancora più evidente dai miei capelli folti e scuri che ricadevano ribelli sulle spalle, e dagli occhi marroni cerchiati da profonde occhiaie.

Probabilmente mi osservavano perché ero orribile.

 Ero una novità tremenda, ma non mi interessava: volevo solo essere lasciata sola.

Sola con me stessa e le mie colpe.

 Il mio aspetto sembrava aiutarmi.

Le prime lezioni -quelle che intercedevano la pausa pranzo- passarono abbastanza veloci e senza troppi imbarazzi.

O almeno, solo quelli delle presentazioni; avevo un banco mio, non avevo compagni -essendo l’anno già iniziato e tutti i posti assegnati- e ovunque mi voltassi vedevo sguardi curiosi e sentivo mormorii.

Arrivò l'ora di pranzo e allora, lì, tutto degenerò.

Mi sedetti all'unico tavolo libero e isolato della mensa, ogni sguardo era rivolto verso di me,quando sentii distintamente una frase che mi spiazzò:

-Si dice abbia ucciso la madre. Poi per sfuggire alla polizia è venuta qui...-.

Era questo che i miei nuovi compagni pensavano di me:che ero un’ assassina.

Mi alzai.

 Non potevo reggere un'altra parola di più, ma non potei fare neppure un passo che una ragazza, di forse due anni meno di me, mi urtò spingendomi a terra.

Chiusi gli occhi e aspettai di sentire il freddo pavimento di marmo della stanza, ma invece non lo sentii.

Invece del freddo del pavimento sentii un brivido, che però mi piacque, e una mano che mi sorreggeva. 

La ragazza che mi aveva urtato aveva gli occhi sgranati e la bocca aperta, lo sguardo fisso su qualcosa, o qualcuno...

Seguii il suo sguardo e quello che vidi mi lasciò di stucco: un ragazzo dai capelli ramati, alto e dalla pelle eterea, stava fissando malevolo la ragazza in questione, e teneva me con un braccio per evitare che cadessi.

L'intera aula e -mi parve-, l'intero edificio era ammutolito e attendeva uno sviluppo.

Anch'io attendevo.

La piccola bionda,spaurita, indietreggiò lentamente fino a tornare al proprio tavolo.

 Io mi alzai, ma indebolita dai giorni in cui non mangiavo e dall'emozione, stetti per ricadere se non fosse stato per il mio pronto soccorritore che mi riafferrò e mi condusse in un corridoio attiguo.

Lo fissai durante tutto il tragitto.

 I capelli lucidi, ramati -che avevo già notato prima- erano lunghi fino alle spalle larghe dove cadevano dolci, e qualche ciuffo copriva la fronte e gli occhi, che scorsi essere d'un d'oro intenso.

Anche se fu solo un attimo mi persi in quell'ambra...

Il corpo era slanciato, flessuoso -sembrava la raffigurazione di un adone- la pelle –che a tratti si mostrava da sotto i vestiti- era bianca molto più della mia.

Sembrava quasi emanare luce propria, circondata da un alone di candore.

Lo stavo studiando tanto attentamente, da non notare che il mio sguardo era ricambiato e quando, sollevandolo per rivedere i suoi occhi, me li ritrovai puntati addosso, avvampai.

Lui, il mio misterioso e bellissimo salvatore, non sembrò gradire quel mio imbarazzo ma il motivo mi restò oscuro.

Dopo uno sguardo storto, che mi raggelò, mi chiese:

-Come stai?Sembri pallida...-

La sua voce, melodiosa, s’insinuò in me e riempì completamente la mia mente...

Ne fui assorbita e la mia voce divenne troppo timorosa di venir paragonata a una tale musica.

Quando la ritrovai -con ancora lo sguardo nel suo- riuscii a dire poche parole:

-Sì- annuii -Sto bene. Grazie per avermi aiutata.-

Chiesta quella che sembrava la sua unica premura, fece un leggero inchino –cosa che mi stupì- e si allontanò con passo felpato e veloce, come se non stesse realmente camminando.

 

 

 

 

 

Continua...

 

 

Ed eccoci qui, per presentarvi il primo vero capitolo della nostra Fan Fiction.

Siamo onorate e lusingate di aver ricevuto pareri stupendi, da altrettanto stupende lettrici.

Speriamo che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento!

E ora, via ai ringraziamenti:

Rowen Cullen:
Grazie per lo splendido commento! Siamo felici che l'inizio ti abbia già incuriosita. Mi raccomando, non perderti il prossimo cappy...e gli altri a venire: saranno sorprendenti! Baci^^

Honey Evans:
Siamo felici che la trama ti abbia incuriosita. Speriamo che anche questo cappy ti sia piaciuto: facci sapere!! A presto^^

Avril96:
Grazie del bel commento! Speriamo che il primo cappy ti abbia incuriosita ancora di più! Faccelo sapere, mi raccomando!Kiss!



E un grazie speciale è riservato a chi ha messo la storia tra i preferiti, e cioè:


 - Amo90
 -
avril96
 -
egypta
 -
Honey Evans
-
ka chan
 -
Princesseelisil
-
Shona

 

Un bacio ancora. Ricordiamo, però, che questa storia è una Fan Fiction a quattro mani, e non un assolo XD!

 

Kiss e a presto^^

 

 

 

 

-Kikka e Marty-

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Capitolo 3
*** Conoscenze e turbamenti ***


Magic cap3ok


Dopo quell'improvvisa e stupenda conoscenza, ritornai a casa stanca ma -in qualche assurdo modo- appagata.
Certo, il mio primo giorno scolastico non era andato molto bene -anche perchè non avevo creato un legame con nessuno, poichè i miei compagni di scuola mi credevano un'assassina-, ma ero felice di aver conosciuto un ragazzo così...perfetto.
Il problema, però, era che non sapevo il suo nome, nè dove vivesse e, quesito più importante degli altri, non sapevo il perchè del suo gesto.
Nessuno, da quando ero arrivata a Forks, si era preoccupato della mia incolumità -a parte mio padre, è ovvio.
Ma lui, stranamente, aveva evitato che mi procurassi dei tagli cadendo, e mi aveva evitato un'ennesima brutta figura.
Non sapevo il perchè, ma sentivo che l'avrei presto scoperto.

Ed infatti, non mi sbagliavo.



Il secondo giorno di scuola, andò un pò meglio.
Feci conoscenza con una ragazza della mia età, che fortunatamente frequentava la maggior parte delle mie lezioni.
Si chiamava Angela Weber, ed era stata l'unica -o forse, la seconda persona, calcolando anche lui- che non mi aveva giudicata prima di conoscermi.
Era simpatica, timida quanto me e riservata.
Un'amica perfetta per me.
Grazie a lei, conobbi anche altri ragazzi -suoi amici, tra l'altro- che furono abbastanza gentili nei miei confronti.
A parte Jessica, la ragazza chiacchierona che mi aveva definita "un'assassina".
Lei si limitò a salutarmi con un cenno del capo, accennando un tirato e falso sorrisetto.
Gli altri, invece, mi accolsero calorosamente.
Soprattutto Mike Newton.
Parlando con lui  -e rivelandogli il mio desiderio di cercare un posto di lavoro, che mi permettesse di pagare le mie spese e la mia retta scolastica- mi rivelò che sua madre cercava un'aiutante per il suo negozio.
Dopo averci pensato attentamente, e dopo averne parlato con mio padre la mattina stessa, accettai la sua offerta.

Infondo, un lavoro non mi avrebbe di certo fatto male.



Il terzo giorno, mi svagliai male, a causa di un ennesimo incubo.
Dopo il primo giorno scolastico, cominciai ad avere sempre gli stessi incubi: mi trovavo in una foresta cupa, circondata solo da arbusti tetri.
All'improvviso, vidi una figura davanti a me: era quel ragazzo che mi aiutò.
Però, era completamente diverso: lunghi canini acuminati sporgevano dalle sue labbra scoperte, e profondi occhi rossi mi scrutavano attentamente.
Mi si avvicinò, e mi offrì la mano.
Allungai la mia per toccarlo, in modo inconscio: avevo paura, ma mi sentivo anche tranquilla.
Appena sfiorai le sue dita gelide, il buoi m'invase, e mi risvegliai bruscamente.
Non sapevo cosa significasse, ma volevo scoprirlo.

Dovevo farlo.
Così, mi alzai e mi diressi verso il bagno, preparandomi e decidendo di parlare con quel ragazzo.
Sì, perchè infondo era lui la causa di tutti i miei incubi: lui ne era sempre l'oscuro protagonista.
Scesi per fare colazione, ed incontrai mio padre.
Sedeva sulla sua solita sedia in cucina, e leggeva il giornale, sorseggiando il suo caffè.
Me ne versai un pò anch'io, e mi sedetti accanto a lui.

-Cos'hai Bells, sembri stanca- mi chiese, piegando il giornale.

-Nulla papà, ho fatto solo un brutto sogno, ed ho avuto un brutto risveglio. Ma ora sto bene, non preoccuparti-

-Come vuoi tu, cara. Oggi inizierai a lavorare per i Newton, eh?-

-Sì, e spero che non cambino idea sulla mia assunzione. Tu sai quanto io sia...bè, non proprio pratica per i lavori come questi.-

-Già, ma non preoccuparti: sono gente per bene, e non faranno nulla che ti possa offendere o stare male.- si alzò dal suo posto, e si diresse verso la porta.

-A dopo papà- lo salutai, e lui ricambiò.

Dopo aver finito il mio caffè, uscii anch'io.
Quella sarebbe stata, senz'altro, una giornata dura.
Anzi, durissima.


Durante la pausa pranzo, a scuola, notai che il tavolo dove di solito sedeva lui, era vuoto.
Mi sorpresi e mi sentii afflitta: avevo trovato il coraggio di parlargli -una vera e ardua impresa per me- ed ora lui non c'era.
Sospirai e presi posto di fianco ad Angela.

-Ehi, Bella, hai impegni per stasera?-mi chiese lei.

-Oggi dovrei lavorare al negozio di Mike. Perchè?-chiesi, addentando una mela.

-Oh, non lavorerai mica anche la sera? Mike, questo si chiama sfruttamento di persone!- scherzò lei.

-Angela, non preoccuparti: Bella sarà libera dalle sei in poi. Il turno al negozio è semplice e breve- le rispose Mike, guardandola malamente.

-Perfetto: Bella, che ne diresti di accompagniarmi a Port Angels stasera?-mi chiese Angela, sfoggiando i suoi grandi occhi color nocciola.

-Veramente non esco la sera. E non credo che Charlie accetterà di mandarmi!- risposi, sperando mentalmente che mio padre non mi tradisse.

-Oh, a lui ci penso io: vedrai che dirà di sì. Sempre che tu voglia accompagnare la tua dolce ed affidabile amica, è ovvio!-

Ok, ora non avevo più scampo: ero obbligata ad andarci.

-Va bene. Come vuoi tu.-risposi, sospirando.

-Oh, grazie Bella: non te ne pentirai!-mi disse, abbracciandomi.

Le sorrisi, puntando di nuovo lo sguardo verso quel tavolo vuoto.
Verso il suo tavolo.
E, mentre lo osservai attentamente, fingendo di prestare attenzione alle ridicole storie che Jessica stava propinando a tutti, pensai che lui era un pò come me.
Solo, isolato dagli altri.
Solo una cosa ci differenziava: il fatto che la sua era una bellezza perfetta, quasi ultraterrena, con la quale non sarei di certo potuta competere.
Ma, più tardi, capii che c'era un'altra cosa che ci rendeva diversi.
Una cosa davvero inimmaginabile.
Ma, anche io, l'avrei acquistata.
E non seppi mai se questo fu un fattore negativo o positivo.
E, purtroppo, non lo so neanche ora.




"La fine di tutto,

è soltanto l'inizio..."










Allora, grazie a tutti per gli splendidi commenti, e per l'aggiunta della nostra Fan Fiction tra i vostri preferiti!

Come avrete già notato, alla fine del capitolo c'è quella frase: ebbene, quest'ultima significherà una sorta di "Continua...".

Sapete com'è: per creare una degna suspance di questa storia, abbiamo pensato di porre questa citazione.

Capirete in seguito, il perchè!

Allora, ora possiamo dare il via ai ringraziamenti e alle risposte delle recensioni!



Honey Evans: Grazie per il tuo preziosissimo commento!
Siamo certe che il misterioso Adone sia stato riconosciuto da tutti.
E'...ops, se l'avete capito bene, altrimenti non possiamo di certo svelarlo...Per ora!
Eh sì, povera Bella.
Ma vedrai che si rifarà: già in questo capitolo le cose vanno un pò meglio, no?
Non preoccuparti per l'equivoco: l'importante è che ora sai che questa FF è a quattro mani!
Continua a seguirci, e bacionioni!!


Princesseelis: Un thanks anche a te per il bel commento!
Possiamo dirti che non sei l'unica ad amarlo *Sbav*
E' speciale, perfetto, unico...ok, potremmo andare avanti per ore elencando le sue preziosi abilità, ma ci fermiamo qui XD!
Aspettiamo un tuo parere per questo new cappy!
Kissoni!


MimiMiaotwilight4e: Grazie anche a te!
Già, Il bell'Adone già fa conquiste XD!
Tutti credono Bella colpevole, perchè, come accade spesso, nelle persone ci sono tanti pregiudizi.
E poi, ci sono molte, ma molte malelingue.
E in questo capitolo, una di queste persone è comparsa XD!
Ci sono molti perchè a cui rispondere; non preoccuparti, ogni cosa andrà come deve andare.
A presto, carissima!
Baciottolini!


Avril96:  Oh, ma tu vuoi farci arrossire!!
Grazie per il bel commy, siamo onoratissime che questa fic ti piaccia!
La curiosità è parte fondamentale di questa storia, e siamo felici che è un sentimento che è stato suscitato!
A presto, cara^^
Kissonionioni!!


Lilly95lilly: Grazie per i complimenti: siamo felici che la ff  ti piaccia!
E grazie, il nostro stile è a tua disposizione XD!
Speriamo che questo cappy sia stato di tuo gradimento: facci sapere!
Bacini Bacetti!



E un grazie è riservato a chi ha messo la FF tra i preferiti, e cioè a :



-Allen_Anne_Black;
-Amo90;
-Avril96;
-Clhoe;
-Egypta;
-Germana;
-Honey Evans;
-Ka chan;
-Lilly95lilly;
-MaryCullen;
-MimiMiaotwilight4e;
-Princesseelisil;
-Shona;
-Tokiotwilighters.




Grazie a tutti, e a presto^^







-Marty e Kikka-


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Capitolo 4
*** Il prezzo di un nome ***


Cappy 4 fic cn fede ok!!


Mi stavo preparando per quella che sarebbe stata, certamente, una serata memorabile.
Non seppi mai come, ma la mia amica Angela riuscì, stranamente, a convincere mio padre ad accettare che l'accompagnassi a Port Angels.
Angela mi disse che avrebbe dovuto fare compere per l'inevitabile ballo di fine anno.
Già, perchè anche se mancavano alcuni mesi, per le ragazze di Forks -alunne del mio stesso liceo- era inevitabile anticiparsi un pò per ottenere prezzi e prodotti migliori.
E così, mi ero ritrovata prigioniera dello shopping quella stessa mattina, durante la quale Angela mi aveva supplicata -per non dire costretta- ad accettare di accompagnarla.
E così, in pieno ed inoltrato pomeriggio, mi ritrovavo davanti alla finestra, vestita e preparata per affrontare una serata movimentata.
Sì, perchè ne ero sicura: quella sera non sarebbe stata facile, sia per la presenza di Angela, che per un altro fattore a me sconosciuto.
Credo, comunque, che tutta quell'ansia dipendesse dal mio strano sesto senso.


Angela ritardò un pò, e quando finalmente arrivò sotto casa mia, mi accorsi che non era sola: con lei, c'era Jessica.
Entrambe -la prima col sorriso sulla labbra, mentre la seconda con una falsa e stentata espressione di felicità- bussarono alla porta, che venne aperta da mio padre.

-Salve ragazze, accomodatevi. Vi chiamo Bella.-le invitò ad entrare.
In fretta e furia, raccolsi il necessario per quella serata, e mi precipitai di corsa in salone.
Forse troppo velocemente.
Se non fosse stato per il pronto aiuto di mio padre, sarei caduta, saltando ben quattro gradini.

-Ehi, Bells, stai attenta. Non vorrai farti male proprio quando devi uscire con le tue amiche!-scherzò Charlie.

-Sì, hai ragione, papà. Scusa, è che sono di fretta!-risposi, rimettendomi in piedi.
Di colpo, le mie due amiche mi si avvicinarono, salutandomi affettuosamente.
O almeno, questo è quello che fece Angela; Jessica si limitò solo a sorridermi.

-Allora, andiamo?-chiese Angela, emozionata ed elettrizzata dall'idea di uscire a fare shopping.

-Certo. Papà, non tornerò tardi, ok?-

-Non preoccuparti, Bells. Fai con comodo, e divertiti!-mi sorrise, contento che per una volta uscissi da qualla casa, diventata per me il  rifugio dal mondo esterno, e dalle dicerie della gente.
Era fiero di me anche perchè avevo trovato un piccolo lavoro presso il negozio dei genitori di Mike Newton.
Cominciai il mio turno lavorativo proprio quel giorno.
Ricambiai imbarazzata il suo sorriso, ed uscii di casa, seguita da Angela e Jessica.
Appena salii sull'auto di Angela, pensai che quella, dopotutto, non sarebbe stata una pessima serata.
Non sapevo ancora quanto mi sbagliavo.


Arrivate a Port Angels, Jessica e Angela si precipitarono nel centro pulsate della piccola città, dove c'erano i migliori negozi dediti allo shopping.
E così, mi ritrovai ad entrare in ogni singolo negozio, con Jessica e Angela che esultavano di gioia ogni qual volta vedevano un bell'abito.
Provarono molti abiti, chiedendomi di far loro da abile consigliera -cosa impossibile per me, che non sapevo molto in fatto di abiti e accessori- e ogni tanto cercavano di convincermi a provare qualche capo d'abbigliamento.
Ovviamente, rifiutai sempre, stentando un sorriso imbarazzato.
Anche quando vivevo con mia madre, non amavo molto lo shopping, e quelle poche volte che uscivo per far compere lasciavo a lei il compito di scegliere al posto mio.
Così, dopo due ennesimi abiti e dopo molti complimenti da parte mia -non potevo certo dir loro che con un abito stavano male: le avrei ferite e avrei perso quella fievole amicizia che avevo instaurato con loro- decisi di andare a fare un giro per il centro, lasciandole alle loro infinite prove.

-Bella, sei sicura di non voler restare e provare qualche abito- mi chiese Angela, sistemandosi il corpetto di un variopinto abito.

-Sì, scusa Angy, ma ho alcune cose da sbrigare. Non è un problema per voi, vero?- risposi, prendendo la mia roba e sistemandomi il giaccone.

-Oh, no. Capiamo che tu possa annoiarti, a furia di guardarci cambiare vestito ogni cinque secondi!
Va pure, tanto non abbiamo ancora finito. Ci vediamo alla macchina, ok?- mi liquidò Jessica, togliendo un candido vestito dalla sua gruccia.

-Ok, allora a dopo- mi avviai all'uscita - Buone compere!- ed uscii dal negozio.

Mi colpì subito un'aria fresca: la tipica brezza serale di Forks.
A passo lento, mi avviai verso il centro, cercando qualcosa che entusiasmasse la mia curiosità.
Ed infine la mia ricerca ebbe successo: trovai un'antica libreria.
Entrai, e il tipico campanellino squillò al mio arrivo.
Così, mi immersi nella lettura di qualche libro, e per un momento i miei pensieri turbolenti ebbero fine.



Ormai erano le otto, e così decisi di raggiungere Angela e Jessica all'auto, sperando che avessero finalmente finito.
Stranamente, le strade di Port Angels erano quasi deserte, ed i negozi quasi tutti chiusi.
Capii che forse quella era l'ora della loro chiusura, e un fremito di gioia m'investì.
Se i negozi stavano chiudendo, allora significava che lo shopping aveva finalmente fine!
Con la mente completamente immersa nei miei pensieri, non mi accorsi di un'ombra che mi seguiva.
Di colpo, però, sentii un brivido di freddo -o di paura?- pervadermi, e capii di non essere del tutto sola.
Mi girai, cercando di capire chi mi stesse seguendo: sfortunatamente, non vidi nulla.
Agitata, percorsi il resto del tragitto quasi di corsa, ansimando.
Mi resi conto, però, che per arrivare all'auto sarei dovuta passare per un vicolo buio: a questo punto avevo due alternative: la prima era quella di incamminarmi lungo quella stetta via; la seconda, di ritornare sui miei passi, rischiando di ritrovarmi di faccia colui o colei che mi seguiva.
Decisi di affrontare la prima: coraggiosamente, mi avviai lungo il vicolo, stringendomi la borsa.
Sentivo il mio cuore battere furiosamente, all'impazzata.
"Okay, Bella calmati. Cosa può succedere? Va tutto bene, è tutto a posto. Fa solo dei respiri profondi!" cercai di rassicurarmi.
Poi, improvvisamente, sentii una voce alle mie spalle.

-Ma che bel bocconcino: il tuo odore è magnifico, piccola. Che ne dici di scambiare due chiacchiere?- scherzò.

Mi girai, e quel che vidi mi lasciò senza fiato; davanti a me c'era un ragazzo stupendo: i neri capelli, scuri come la pece, erano ricci e un pò lunghi; gli occhi, stranamente scuri, avevano delle venature rossastre: erano ipnotizzanti. Il fisico era perfetto, e s'intravedevano gli scolpiti muscoli sotto la leggera maglietta a maniche corte.
E poi la sua voce: così morbida, vellutata.
Mi ricordava la voce del mio precedente "salvatore".

-Cosa...cosa vuoi da me?-chiese, con voce tremula.

-Hai paura, lo so. E così saresti tu la ragazza che ha colpito il mio amico Edward. Ma sai, ora capisco il perchè!- mi disse, avvicinandosi pericolosamente.

-Mi dispiace, ma non conosco nessun Edward...mi avrà scambiata per qualche altra ragazza!-dissi, impaurita.

-Certo che lo conosci. Oh, scusa: non sai il suo nome. Ti aiuto io a rinfrescarti la memoria. Ti ricordi, vero, di quel ragazzo che ti ha aiutata a scuola? Ma ora basta con le chiacchiere: voglio divertirmi un pò!- e rise, facendomi rabbrividire.

Mi si avvicinò, incatenando i miei polsi in una stretta ferrea.

-Lasciami, lasciami andare!-gridai, invocando aiuto.

Fu rapidissimo: per la paura chiusi gli occhi, ma sentii chiaramente che mi strappava la maglietta, inclinandomi di poco il collo.
E fu proprio lì che mi baciò: o all'inizio così mi sembrò.
Poi, quando sentii le sue labbra schiudersi, capii che faceva qualcos'altro.
Sentii qualcosa lacerarmi la pelle candida della gola, provocandomi un acuto bruciore.
Mi abbracciò, impedendomi di urlare.
Non capii cosa fece, ma all'improvviso i miei pensieri furono solamente per quel ragazzo, quell'Edward.
Avevo saputo il suo nome, ma a quale prezzo?
Nell'attimo in cui caddi a terra, percepii soo un dolore acuto alla gola, e i passi dell'uomo scomparire in lontananza.
Sentii una voce spezzata dal dolore, e due differenti braccia stringermi.
E poi, il buio s'impadronì completamente di me, oscurando i miei fervidi pensieri, concentrati esclusivamente su un nome.
Sul suo nome.




"La fine è solo il principio dell'inizio..."



Salve a tutti, scusate come sempre il ritardo, ma la scuola comporta vari problemi XD!
Comunque, fortunatamente ora siamo qui, pronte a presentarvi un new cappy!
Ma ora, stop con le chiacchiere - ne avremmo molto da dire, parlando con voi del recente film su quest'omonimo libro *sbav*!
L'avete visto?
Noi ce lo siamo divorato *Marty e Kikka che sbavano sulla tastiera, ripensando al film*
Ok, ora stop!!
Via coi ringraziamenti^^



MimiMiaotwilight4e:
Grazie per la tua stupenda recensione, siamo entusiaste che questa Fic ti piaccia!
Davvero la frase ti piace?
Ne siamo contente *occhi luccicosi*!!
Bè, non è proprio Ed, ma è una persona che ha qualche cosa in comune con lui.
Speriamo che questo cap ti sia piaciuto!
Aspettiamo una risposta^^
Kissottolosi!


Princesseelisil:
Non l'hanno massacrata, ma comunque qualche cosa è successa...
Ti piace il nostro "continua"?
Oh, che bello!!
Facci sapere se questo cappy ti è piaciuto^^
Aspettiamo una risposta!
Kissolini!!


Avril96: Siamo contente di aver suscitato la tua curiosità!
Ti piace questo cappy?
Speriamo di sì!
Facci sapere^^
Baciottoloni!!


Grazie anche alle 19 persone che hanno inserito la nostra FF tra i preferiti:

- Acqua1879
- Allen_Anne_Black
- Amo90
- Avril96
- Clhoe
- Deisy87
- Egypta
- Germana
- Honey Evans
- Ka chan
- Lilly95lilly
- MaryCullen
- MimiMiaotwilight4e
- Pazzerella_92
- Princesseelisil
- Sardignola
- Shona
- Silver_Alchemist
- Tokiotwilighters


E con questo, chiudiamo!
A presto, e come sempre: baci baci^^








-Vostre Marty e Kikka-





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