Lover, friend and foe

di Ellyna_Mel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The meeting ***
Capitolo 2: *** Tear ***
Capitolo 3: *** The kiss ***
Capitolo 4: *** I'm not done with you ***
Capitolo 5: *** Hands ***



Capitolo 1
*** The meeting ***




" Avanti parla, cosa vuoi che faccia?"

" Hey, hey! Vedi di calmarti bello. A me con questo tono non parli!" rispose il castano accendendosi una sigaretta

" Ma sei impazzito??? Non si può fumare all'interno della Whammy's House! E poi hai solo 14 anni!"

" E a te che te ne frega, cioccolatomane? ahah! pensa piuttosto al diabete che ti verrà invece di fare la predica a me...piuttosto..."

" Ecco finiamola e dimmi cosa vuoi! Io mantengo i patti. Ho perso la sfida, ok. Di che penitenza si tratta?"






Era arrivato da poche ore alla Whammy's House...
aveva solcato il cancello in modo molto differente da quello adottato dagli altri orfani.

Lo sguardo serio rivolto verso tutti gli altri. I bambini più curiosi si erano avvicinati per conoscere il loro nuovo compagno: un bel ragazzino. Alto, snello, lisci capelli castani che gli incorniciavano il visetto pulito in cui risaltavano due splendidi occhioni verdi.
In testa portava un paio di occhialetti da saldatore dalle colorate lenti arancioni.
In mano una piccola consolle accesa da cui proveniva una ritmica musichetta.

Con un gesto veloce spense il game boy color infilandolo nel marsupio, senza mai distogliere lo sguardo dai piccoli curiosi.

< Lui è Matt..è appena arrivato alla Whammy's House, spero sappiate dargli il giusto benvenuto, ragazzi!> iniziò il vecchio Roger sorridendo < Magari potrà sembrare un po timido all'inizio, ma sono sicuro che farete presto amicizia>

Matt sbuffò piano guardandosi intorno.
Timido? Lui??? Seh! Anzi...in questo momento l'unica cosa che avrebbe voluto fare, invece di starsene immobile lì ed essere osservato da dei bimbetti che parevano non aver mai visto un ragazzino di 14 anni, era di andarsene a fare due passi e trovare qualche passatempo degno di lui.

Sperava vivamente che quel luogo non fosse la casa di soli bimbetti sotto i dieci anni, in cui lui era l'unico adolescente con i propri pregi e difetti...
Non avrebbe retto a lungo senza un compagno di divertimento, una bella ragazza da viziare come solo lui sapeva fare e qualcuno da infastidire...No, decisamente sarebbe deceduto per cause sconosciute entro 24 ore.

< Signore...> aprì bocca rivolgendosi a Roger.

< Dimmi ragazzo!>

< Se non ci sono problemi vorrei andare a visitare l'istituto.>

< Oh bene! Allora ti accompagno.>

< No no, grazie. Vado da solo, non vorrei recare disturbo> fece un finto e tirato sorriso salutando con un cenno della mano per poi correre via verso l'enorme cortile.

Tirò un sospiro di sollievo una volta voltato l'angolo e constatando di aver seminato i marmocchi ed il vecchiaccio.  < Che noia...> si ripeteva ogni pochi secondi guardandosi attorno.
Il prato era immenso e ben curato. C'era un viottolo di lastre in pietra che portava verso la piccola cappella in cui tutte le Domeniche veniva celebrata la Messa. Accanto ad essa un campetto da calcio circondato da una bassa siepe.

Matt, incuriosito, si avvicinò sentendo delle voci provenire proprio da lì. Voci più "mature" per essere quelle di bambini.


< Mello! Mello! Mello!>

< Idiota! Passami il pallone o te lo frega!>

< Ma...>

< Preso! Carl! tieni!> il ragazzino che portava il nome di "Mello" passò la palla al compagno dirigendosi poi verso la porta.

Il giovane Matt si avvicinò ai ragazzi, constantando finalmente di aver trovato qualcuno della sua età. La sua attenzione fu attirata dapprima da Mello.
Lo guardò un po di sbieco continuando a porsi diverse volte la stessa domanda
" Ma...quello è un ragazzo o una ragazza...?"
Portava dei lisci capelli biondi lunghi fino alle spalle. Il fisico esile reso ancora più snello dai cupi colori della tuta. Vispi occhioni cerulei brillavano in quel visetto dai lineamenti dolci, quasi femminili.

Correva come una lepre in quel campetto, esultando per il goal appena segnato insieme ai compagni di squadra...Matt non resistette alla tentazione. Un sorrisetto sarcastico sul volto ed una voglia sfrenata di far uscire quelle precise parole dalle proprie labbra.

< Mica male! >

I ragazzi si voltarono verso di lui sentendo una voce nuova.

< Davvero niente male! I miei complimenti biondina!>

Il sorriso si fece più marcato mentre si avvicinava al biondo < Non pensavo che le ragazzine sapessero giocare a calcio. Ahah!>

Ci fu un totale silenzio. Gli altri si scambiarono un'occhiata di consenso e si allontanarono dal compagno, appena stato insultato.

< Ripeti quello che hai detto se ne hai il coraggio> rispose Mello con un sorriso stampato sul volto

< Ho detto...R-A-G-A-Z-Z-I-N....A!...problemi?>

< Non ti picchio perchè sei nuovo, bamboccio e finirei in seri guai...ed io non ho davvero bisogno di seccature in questo momento.>

< Non è che ...forse, hai paura di me?>

< E perchè mai dovrei aver paura di un bimbetto appena arrivato che per farsi notare inizia subito ad insultare la gente?> rispose il biondo senza scomporsi

< Perchè questo è un ordine. Non so chi tu sia e non me ne frega. Sò solo che mi stò annoiando parecchio in questo posto abitato da bambocci. Non ho ancora trovato nulla di interessante per me.
Nemmeno una sala giochi nè qualche bella ragazza da portare in camera, bah! che schifo di posto...e poi sappi che io faccio quello che mi pare e piace e se voglio chiamarti in un modo ti ci chiamo senza problemi.>

< Mi sa che sei tu a non spere con chi hai a che fare, moccioso>

< Moccioso a me? Guarda che ho 14 anni, pidocchio!>

< Ed io ne ho 15. Perciò zitto nanerottolo! Se non sai come divertirti perchè non vai a far compagnia a Near? Siete nella stessa situazion credo, ma almeno lui ha il buon senso di non attaccare briga con il sottoscritto.>

< Near??? Ma che razza di nomi danno in questo posto?...io me ne vado da questo " NEAR", chissà, magari sarà molto più interessante di te...bambolina!>

< Non mi scompongo>

< Bambina...ghgh> continuava Matt allontanandosi

< ...> strinse forte i pugni. Doveva trattenersi, non poteva iniziare a picchiare a sangue, come avrebbe voluto fare, un ragazzino appena arrivato e come se non bastasse, più piccolo di lui.




Intanto Matt riprese la perlustrazione del territorio in cerca di qualcosa di interessante, anche se, doveva ammetterlo, qualcosa lo aveva già trovato.

Voltò l'angolo estraendo dalla tasca un accendino rosso fuoco ed una sigaretta.
< Tzh! Al diavolo le regole dell'istituto...>

Una nuvoletta di fumo uscì dalle sue labbra spandendosi nell'aria, il fumo era una delle poche cose che lo faceva star veramente bene nonostante i cattivi effetti.
Dopo cinque minuti buttò via la sigaretta. Fece per andarsene ma si dovette fermare.

Qualcosa, o meglio, qualcuno lo aveva afferrato da dietro per la maglia.

< ...>


Un...bambino...?




Continua...





E rieccomi con una nuova Fan fiction!
Dopo la serie "Near pazzo" si passa a " Matt bullo" ( anche se forse per ora non lo è abbastanza). Dopotutto Matt non lo conosciamo per come è realmente...e se fosse stato così? Oddio XD.
Ringrazio MetalPawa per aver ideato insieme a me un pezzo futuro della storia di cui non farò spoiler! Ghgh! Dico solo...VIVA IL T.M.P.C.P!!!! Ragazze vi adoro! <3

Un kissone by Elly!

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Capitolo 2
*** Tear ***


Salve a tutte/i!!!! Eccomi di nuovo con il secondo capitolo della mia nuova Long Fiction. Come avrete capito nello scorso capitolo, quì non troverete il solito, dolce, premuroso, fedele "cagnolino domestico" Matt pronto a soddisfare ogni esigenza del nostro bel biondino...ma preferisco non dire altro!
Buona lettura!




Il silenzio regnò sovrano per alcuni istanti.

Una candida mano aggrappata alla sua maglia a righe. Due occhioni neri lo scrutavano attentamente posandosi, in seguito, sulla sigaretta lanciata a terra sull'erba fresca del prato.

< E tu chi diamine sei, piccoletto?>

Il ragazzino, dall'aspetto minuto e quasi infantile, non rispose. Si limitò a lasciare andare Matt ed avvicinarsi alla sigaretta per prenderla e buttarla via.

< Ti ho chiesto chi sei! Sei sordo forse?>

< Il mio nome è Near...> rispose lui voltandosi verso l'interlocutore.

Matt rimase perplesso osservandolo...era completamente bianco.
Capelli bianchissimi, carnagione chiara e vestiti del medesimo colore dei capelli. Una mano a torturarsi una ciocca di ricci capelli e l'altra ancora con l'oggetto tossico tra le dita.

< Non ti hanno detto che quì è vietato fumare? E poi non si buttano le sigarette per terra, specialmodo sull'erba.> riprese a parlare Near

< Ah...gurda, dimmi pure quello che ti pare ma a me un bimbetto non da certo ordini...>

< Ho 13 anni.>

< 13?! Azz...certo che sei proprio nanetto, ahah! in ogni caso...hai detto di chiamarti Near, giusto?>

Matt gli si avvicinò sporgendosi a pochi cm dal suo viso.
< Un tizio di nome Mello mi ha accennato qualcosa su di te, non che mi interessi, ovviamente...ma dimmi un po...che tipo è quel biondino? è sempre così spavaldo? Forse non ha capito con chi ha a che fare...>

< Non che mi importi di quello che pensi...ma a me l'unico spavaldo che non sa con chi ha a che fare sembri te. E in ogni caso non ho alcuna intenzione di dirti nulla su Mello. Se vuole parlartene sarà lui a farlo.>

Iniziava seriamente a dargli sui nervi quel piccolo mostriciattolo...possibile non sapesse assumere un tono diverso dal solito quando parlava? Quella voce piatta da menefreghista era troppo irritante.

Lo prese per il colletto della camicia sollevandolo di pochi cm ed avvicinandolo al proprio viso.

< Tu... vedi di non fare lo strafottente con me, chiaro?> gli ringhiò tenendo tra le labbra una sigaretta che si era acceso poco prima. Con la mano libera se la portò via dalle labbra alitando il fumo in faccia al più piccolo che, disgustato, iniziò a tossire contraendo i muscoli del viso.

Mollò la presa facendolo ricadere sull'erba fresca.

< Beh? Non dici più nulla, piccoletto?>

Tirò due colpi di tosse, Near, per poi riprendere a fissarlo con i suoi occhioni color pece ed aprire bocca.

< Mi fai pena >






< Hey Mello...ma chi era quel tipo? Lo conosci?>

< Macchè...> rispose il biondo continuando a calciare il pallone < e non me ne importa nulla. Gli conviene non avere a che fare con me, te lo dico io...e lo sai che quando dico una cosa, è quella...>

Il ragazzino che poco prima gli porse la domanda annuì con un leggero cenno del capo per poi tornare anch' egli a giocare.
In realtà Mello non aveva alcuna intenzione di lasciar perdere quello strano, quanto antipatico ragazzino. Non era certo il tipo da farsi insultare senza ribattere... e non l'avrebbe fatta passare liscia nemmeno ad un nuovo arrivato.

Non lo aveva colpito solo per non finire nei guai con L, per non dover rinunciare alla successione a causa di un ragazzino strafottente che nemmeno conosceva.
Calciò il pallone con tutta la rabbia che aveva in corpo faendolo così volare oltre il basso edificio accanto alla Cappella.

< Accidenti... scusatemi, vado a riprenderlo> disse  ai compagni con tono di stizza. Adesso non riusciva nemmeno a trattenere la rabbia a causa di uno sconosciuto.

< Figurati...> rispose un ragazzino appoggiandosi ad un albero per aspettarlo.

Si diresse a passi veloci verso la palla, prendendola tra le mani. Fece per voltarsi e tornare indietro... ma si bloccò all'istante sentendo dei lamenti provenire dall'interno della cantina.

Lui conosceva fin troppo bene quei lamenti e forse era anche l'unico a poterli conoscere. Mollò all'istante il pallone, correndo verso la porta in legno ed iniziando a colpirla forte. Era chiusa a chiave.

< Aprite immediatamente questa porta!>

< Ancora tu? Ma non riesci proprio a starmi lontano, bimbetta?>


Matt. Di nuovo lui... e pergiunta i lamenti provenienti dall'interno erano senza dubbio quelli del suo piccolo rivale. Non era solito mettersi a piangere, Near... non aveva mai avuto nemmeno lui il privilegio di vedere dei lacrimoni solcare il suo pallido viso e non avrebbe certamente lasciato che fosse quella carogna di nome Matt a farlo.


Chiunque vivesse all'interno dell'istituto ne conosceva le regole: sia quelle ufficiali che quelle " non ufficiali"... e sapeva benissimo che il rispetto di queste ultime, forse, erano quelle che lo avrebbero salvaguardato da una cattiva permanenza.
Mello non era certo un ragazzino debole come dava a pensare la sua corporatura esile, soprattutto riguardo il temperamento... non esitava ad ulilizzare alcun mezzo per raggiungere i suoi obbiettivi, qualunque essi fossero.


Matt si voltò verso la porta chiusa a chiave, non udendo più il compagno biondo.
Ghignò, pensando di aver vinto ancora una volta e tornando a concentrarsi sul ragazzino che stava accucciato nell'angolino della stanza, accanto a lui.

Non avrebbe dovuto contraddirlo, ne tantomeno sfidarlo. Aveva avuto la lezione che si meritava e certamente non sarebbe morto per qualche cazzotto... gli si avvicinò, tirandolo su per il colletto della camicia bianca, adesso intrisa di sangue, sollevandolo fino alla sua altezza.

< Adesso hai capito chi è che comanda quì, moccioso...?>

L'albino, con respiro leggermente affannato alzò lo sguardo incrociando i suoi occhi. Era la prima volta che qualcuno che non portava il nome di Mello lo trattava a quel modo, solo quest' ultimo si era spinto a picchiarlo a sangue, in passato...
I suoi pensieri furono interrotti da un dolore lancinate allo stomaco, improvviso, esattamente come il pugno che gli era appena stato sferrato dall'altro.
Rovinò nuovamente a terra sputando sangue sotto lo sguardo beffardo di Matt.

Strinse gli occhi trattenendo le lacrime. Non doveva. Non poteva mettersi a piangere a causa di un bulletto appena arrivato...
Aprì di scatto le palpebre percependo a malapena dei forti rumori provenienti dalla porta, come qualcosa che si spaccava, il legno della porta.

< MAI! MAI SCHERZARE CON ME!!!! Non ci si prende gioco di Mello senza finire in infermeria! E presto lo capirai anche te, bastardo!>

Matt indietreggiò intravedendo il viso del biondino attraverso i resti della porta, spaccata da un' ascia che il più grande aveva trovato da qualche parte fuori dal capanno. Pazzo. Doveva essere un pazzo per arrivare a tanto.
La porta, lentamente fatta a pezzi da quella furia che non poteva minimamente vivere in un corpo simile. Era assurdo.
Se lo vide entrare nello stanzino con il fiatone, una mano che teneva stretta l'arma, mentre con l'altra si sorreggeva ad una parete... nonostante tutto il suo fisico non reggeva molto bene simili sforzi.

Gli occhi di ghiaccio incrociarono per un istante quelli del più piccolo.

Una lacrima solcò le gote arrossate del piccolo. Solo una.

...



E allora Mello non ci vide più





Continua...





Ed ecco terminato anche il secondo capitolo di questa FF! ... lo so Mello sembra un pazzo omicida con quell'ascia in mano ( a me ricorda il protagonista di Shining! XD), è solo che mi è venuta in mente una scena riguardante una persona che conosco che in passato ha avuto a che fare con questo oggetto ( e vi assicuro che quando me lo racconta non so se ridere o avere paura! XD) ed allora ho pensato che... beh! Che Mello non ci stesse poi così male a spaccare una porta a colpi di ascia!
...
Ok mi dileguo!
A prestooo!!!!


Ringrazio:

MetalPawa

Enne01

Mello sexy doll ( che a quanto pare "conoscevo" da mesi ma me ne sono resa conto solo Domenica scorsa a Viareggio! XD TVB!)

MiyuNamikaze

SPLITkosher

DarkRose86

Bea107

Grazie per le recensioni! ^^

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Capitolo 3
*** The kiss ***


Non aveva mai sopportato quel comportamento così gelido, Mello. Lo infastidiva. Lo faceva sentire meno importante di una di quelle fastidiosissime mosche che vengono a girarti intorno infastidendoti.
Perlomeno, quando queste gli si avvicinavano, alzava una mano per scacciarle via, Near... a quanto pare Mello non era abbastanza fastidioso, o quantomeno importante, per suscitare la sua minima reazione.

Mai una volta che avesse risposto ad un suo insulto... mai una volta che lo avesse chiamato per confrontarsi in una qualche sfida, cosa che Mello adorava invece. Mai una volta che, ricevendo l'ennesimo schiaffo da parte sua, Near reagisse portandosi una mano alla guancia o guardandolo negli occhi arrabbiato.

Questo era Near, un piccolo ed innocuo ragazzino incapace di reagire. Incapace di rendere pubbliche le proprie emozioni, di mostrare il suo lato "umano".

...

Era bastata quella piccola e quasi insignificante goccia salata che lenta scendeva dalla sua gota a fare infuriare il biondino.

Non perchè Near si era fatto male.
Non perchè quel bulletto appena arrivato alla Whammy's House se l'era presa con un ragazzo più piccolo senza valido motivo...

Near non sarebbe mai dovuto essere sfiorato da nessuno che non portasse il suo nome. Nessuno aveva il diritto di picchiarlo se non sotto suo ordine. Sarebbe dovuto essere lui a farlo piangere, se l'era ripromesso anni prima... perchè nessuno poteva essere indifferente nei suoi confronti, nemmeno il n° 1 dell'istituto.

Ed ora... ora quel ragazzino insopportabile, arrivato da meno di un' ora all'orfanotrofio gli aveva rubato l'unica cosa per cui aveva combattuto negli ultimi anni, una innocua lacrima che per lui valeva di più, che lo avrebbe fatto sentire, a suo modo, superiore per una volta.

No

Non poteva assolutamente accettarlo...

Con un impeto di rabbia lasciò cadere a terra l' arma, scagliandosi a mani nude contro il castano. Voleva distruggerlo, fargliela pagare, voleva farlo a pezzi con le sue stesse mani, al diavolo se questo era più robusto di lui, in quel momento non provava altro che odio... misto a frustazione.

Near, che lentamente si stava mettendo seduto, vide Mello lanciarsi contro l'altro spingendolo a terra e facendogli sbattere la testa contro il muro. Matt non si aspettava tale reazione da parte di Mello... era rimasto spiazzato nel momento in cui quest'ultimo era entrato nella stanza con la forza, brandendo un' ascia. In quel momento il suo cuore perse un battito, bloccandosi in gola e facendogli provare per la prima volta la vera paura.

< Bastardo! Ti odio, stronzo! Tu non sai chi sono io, non avresti mai dovuto fare piangere Near!!!> gli sbraitò a pochi cm dal viso, Mello, tenendolo bloccato a terra.
Lo colpì in pieno allo stomaco, colpo che l'altro sentì a malapena. Nonostante la rabbia che provava, Mello non era abbastanza forte rispetto al nuovo nemico.
Quest' ultimo, ripresosi dallo shock iniziale ed avvertendo il dolore, lo spinse via alzandosi in piedi, ma non lasciò questa possibilità a Mello che, nel tentativo ti tirarsi su, venne colpito in pieno ad una tempia da un pugno di Matt, precipitando così nuovamente sul ruvido pavimento della stanza.

Rimase immobile steso a terra, di fianco, con lo sguardo puntato in un punto fisso della stanza. Il colpo ricevuto era stato fortissimo e sentiva la testa pulsare forte, provocandogli un dolore lancinante alla testa.
Provò a formulare qualche frase offensiva nei confronti dell'altro, invano. Un forte senso di nausea lo pervase, provocandogli dei giramenti di testa.
Quando mosse nuovamente lo sguardo però, incontrò quello di Near, ancora sconvolto... aveva smesso di piangere ed aveva ripreso a fissarlo con quello sguardo perso chissà dove, come se la sua figura fosse trasparente ed invisibile all' occhio umano.

Non lo sopportava, non lo poteva davvero accettare...

Matt gli si avvicinò lentamente, poggiando un piede sullo stomaco del biondo e spingendo con forza.
Mello gemette, notando un crudele ghigno sul volto del castano.

< Vedi, Mello?... è così che si fa male ad una persona, non con quei pugni privi di forza degni solo di una bambina delle elementari... sei proprio debole! ahah!>

Si accucciò mettendosi a cavalcioni su di lui, sputandogli in faccia con disprezzo.
Il suo viso assunse a quel punto un' espressione seria, quasi rabbiosa, mentre con una mano gli stringeva il colletto della maglia nera...

< Ed ora chiedimi scusa, piccolo bastardo... sei tu che non conosci me e non ho alcuna intenzione di farmi insultare e perdere tempo con un deficente che si crede il capo quì dentro... pensavi di farmi scappare a gambe levate entrando quì con quell' ascia in mano? ma non farmi ridere... non sei capace di far del male ad una mosca, figuriamoci se avresti osato colpirmi con quella...>

Dimenarsi non serviva a nulla, era troppo debole per liberarsi dalla sua stretta, nemmeno la rabbia che provava contribuiva ad aiutarlo...

< Sai Mello, hai un' espressione fantastica quando ti arrabbi... vediamo cosa fai adesso...>

Non gli diede nemmeno il tempo di fiatare, si sporse verso di lui tappandogli la bocca con la propria, cibandosi dei suoi gemiti sconvolti e gustando, con gli occhi leggermente schiusi, il suo sguardo di puro stupore misto a disgusto. Un ragazzo lo aveva appena baciato. Lo bloccava con il suo peso a terra, davanti agli occhi, stavolta increduli di Near.

Una volta deciso che questo poteva bastare, Matt lasciò la presa staccandosi dalle sue labbra e sogghignando divertito. Gli piaceva. Amava distruggere le persone con simili gesti... non se lo sapeva spiegare ma divertirsi alle spalle altrui lo faceva stare bene.

Continuò a fissare divertito quel ragazzino tanto debole quanto sconvolto che ancora fremeva sotto di lui, di rabbia, di vergogna.
Fu istintivo lo scatto che fece quest'ultimo, allungando veloce un braccio verso il nemico afferrandolo per i capelli, mentre con l'altra mano, artigliata al collo, gli piantava le unghie nella carne facendolo gemere.
Nonostante fosse nuovamente immobilizzato a terra dalle gambe di Matt, Mello non mollò la presa mostrando di non essere poi tanto debole. Lo guardava con puro disprezzo mentre il castano tentava  di liberarsi da quella presa che lentamente gli stava facendo perdere le forze... e Mello stringeva più che poteva, graffiando la pelle di Matt fino a farla sanguinare.

Le gambe del più piccolo cedettero facendolo rovinare del tutto a terra. Fu Mello stavolta a sovrastarlo, sussurrando degli appena percettibili insulti, strozzati in gola per via della rabbia.

< Bastardo... muori bastardo!>

Matt non riusciva a respirare. Tentava di liberarsi scalciando, senza alcun risultato.
Vide gli occhi di Mello persi nei suoi, nel vuoto. Non era in se, non capiva nulla in quel momento a causa del rancore.

Approfittando della distrazione del compagno dei confronti di ciò che lo circondava, Matt allungò stavolta la mano alla sua destra.
Non aveva altre via di fuga, era l'unico modo che aveva per liberarsi.

Strinse gli occhi afferrando uno dei mattoni rotti accanto al muro...
Non aspettò un solo istante.
Lo colpì violentemente alla testa con tutta la forza che il suo corpo riusciva ancora ad avere.




Ancora con gli occhi serrati si sentì mollare la presa... prese un forte respiro mentre i battiti del suo cuore, rallentati, ripresero veloci. Il sangue che gli colava sulla pelle chiara, macchiando il pavimento...
Mello, rimasto spiazzato da quell'azione improvvisa, ricadde addosso a lui, ormai privo di sensi a causa del colpo subìto... Matt potè sentire il sangue intriso nei suoi capelli bagnargli la mano.

Strusciò a terra scansandosi dall'altro corpo, tirando qualche colpo di tosse a causa dell'aggressione di poco prima...
Si alzò in piedi volegndo di sfuggita lo sguardo all' albino che se ne stava ancora contro il muro osservando quella figura riversa a terra, immobile.

< Che gabbia di matti questo posto... hey tu! vedi di non farti strane idee sul mio conto, mica l'ho ammazzato, quello...> disse rivolgendosi al ragazzino, ancora sconvolto.

Prese in mano l'ascia, cercando un posto dove appoggiarla il più lontano possibile da loro. Si voltò allora verso la porta rotta e...


< ... >

Una bambina bionda con due codini lo guardava sconvolta, per poi prendere a fissare il ragazzo che stava steso a terra con i capelli intrisi di sangue... e poi l'ascia...

< aspetta!... non è come pen... > tentò invano di scagionarsi, Matt.

Un urlo di puro terrore si diffuse per tutto il cortile, attirando l'attenzione dei ragazzi che alcuni minuti prima giocavano a calcio col biondo...



Continua...






Salve a tuttiiii!!!!!
Questo capitolo ( aggiornamento veloce, strano ma vero) lo dedico a... me stessa! XD beh, oggi Elly_Mello compie 1 anno! <3 Un anno su questo fantastico sito *___* Me troppo felice!!! <3
Ringrazio ancora Dark Rose per i motivi che lei conosce ormai bene! XD

Adesso passiamo ai ringraziamenti ( purtroppo veloci a causa del poco tempo che ho a disposizione! ç_ç)

Near_chan

Anis_Angel

kokuccha

reidina

FloxMelaina

YouDaw

Enne01 ( Il "Lover", il "friend" ed il "foe" sono tutti e 3 la stessa persona ^^) questa è una MxM, ma con accenni anche MxN, forse... ^^

A prestooooo!

Un kissone by Elly!

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Capitolo 4
*** I'm not done with you ***


 

“Mello! Mello rispondi!”

“Qualcuno vada a chiamare Roger!”
“ è.. è vivo?”
“Certo che è vivo, idiota! Mello!!!”

Aveva la vista offuscata e la testa che doleva forte. Riusciva solo a sentire delle voci che lo chiamavano, ma senza riuscire a distinguerle.

 

Nessuno osava muoverlo da quella scomoda posizione in cui si ritrovava, sentiva la testa pulsare e le palpebre farsi nuovamente pesanti.

Non poteva. Non poteva essersi fatto ridurre così da un ragazzino arrivato da nemmeno un' ora.

 

 

 

 

Dall'altra parte della stanza il ragazzo dai capelli castani si dimenava per liberarsi dalla stretta di un' altro ragazzo poco più grande di lui che lo teneva immobilizzato.

Near si stava lentamente riprendendo, alzandosi in piedi con l'aiuto di Linda, la bambina che aveva scoperto l'accaduto.

Volse lo sguardo verso Matt con la stessa apatia di sempre per poi dirigersi lentamente verso il compagno più grande, ancora riverso a terra.
 

“ Tu! Stai pur certo che questa la paghi!” urlò uno dei ragazzi verso il nuovo arrivato “ Se non sarà quel vecchiaccio, saremo noi a fartela pagare!”

“Vi ho detto che non l'ho fatto apposta! Mi aveva aggredito e mi son dovuto difendere!”
“Mello non aggredisce senza una valida ragione!”

“Beh, non proprio...” scappò detto a Near, che intanto aveva ripreso ad arricciarsi i capelli. Nessuno lo sentì.

 

“ è una ragazzina isterica! Altro che orfanotrofio, ha bisogno di un ospedale psichiatrico quel bambocc...!”


 

Fu in quel momento che entrò il direttore dell'istituto...

era sgomento. Non poteva credere che Mello, Near e quel ragazzino appena arrivato fossero già finiti in una situazione simile.

 

“ Ragazzi, per favore, uscite di qui... tranne Matt e Near... gli altri tutti fuori”
“ Ma signore...!”

“Non dovete preoccuparvi, ho già chiamato il medico dell'istituto, arriverà a momenti. Ora uscite...”

Seppur riluttanti all'idea di abbandonare il compagno e lasciare andare il ragazzo dai capelli castani, gli altri ragazzi obbedirono al direttore.

“Near, puoi spiegarmi cosa è successo?”

Era una situazione piuttosto insolita da spiegare per Near, non era mai accaduto che venisse aggredito da qualcuno che non fosse Mello e che venisse salvato da quest'ultimo... anche se in fondo lo sapeva che ciò che era scattato nel compagno più grande era dovuto al fatto che avesse reagito di più all'aggressione di quel ragazzo appena arrivato piuttosto che a quelle dell'altro e la cosa lo irritava... ma era comunque una situazione assurda per lui.


“ Quel ragazzo mi ha aggredito e Mello ha sfondato la porta per aiutarmi. Si è arrabbiato ed ha iniziato a picchiarlo così Matt per fermarlo lo ha colpito...”

“ … Mello ti ha difeso?”
“ Si”
“ Ah... “
 

Mentre Near raccontava l'accaduto arrivò il medico.

Si assicurò che i danni, almeno quelli superficiali non fossero gravi per poi tranquillizzare il direttore, assicurandogli che Mello aveva solo bisogno di una medicazione e di riposo assoluto. Si sarebbe ripreso presto.

Prese in braccio il ragazzino dirigendosi verso l'infermeria.

“ questo è tutto...” aveva saltato il momento in cui Matt aveva tentato di provocare Mello con quel suo gesto, ma non poteva certo raccontare quel particolare al direttore. Mello non ne sarebbe stato affatto contento nonostante fosse stato l'altro a provocare.


“ Capito... grazie Near... Matt ho bisogno di parlare con te nel mio ufficio. Lo so che sei appena arrivato e magari non ti senti a tuo agio in questo posto, ma non mi sembra un valido motivo per giustificare simili comportamenti...”

Matt, che se ne era rimasto zitto per tutto il tempo non rispose. Si limitò a seguire il vecchio con un sorrisetto divertito stampato sul volto.

Passò accanto a Near approfittando della distrazione di Roger, che nel frattempo aveva seguito il medico, per strattonarlo per i capelli portando la bocca vicino al suo orecchio.

“Non ho ancora finito con te...”
Near rimase impassibile. Aveva ritrovato la calma persa sul momento.

Non avrebbe più pianto. Mai più. Non poteva permetterselo.




******

Nota dell' autrice:

Ok... dopo anni mi sono decisa a continuarla... ho intenzione, anche se probabilmente con un po di lentezza, di tentare di finire almeno qualche storia già iniziata in passato... mi scoccia lasciarle iniziate senza finirle...

 

Spero che il capitolo piaccia, se avete da fare critiche siete invitati assolutamente a farne, dopotutto devo migliorare...

 

Al prossimo capitolo!
 

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Capitolo 5
*** Hands ***


“Fateci entrare!”
“Ragazzi mi spiace, ma non posso, il vostro compagno sta riposando e non è il caso di disturbarlo...”
“Non abbiamo intenzione di disturbarlo, ma solo di assicurarci che stia bene!”

“Io quello lo ammazzo... giuro che lo ammazzo...”
“Vi ho già detto che sta bene ed ha solo bisogno di riposo... adesso, per favore, potete abbassare la voce e tornare più tardi? Non posso farvi entrare, mi spiace, ma non posso...”

Dopo dieci minuti a ripetere le solite frasi ai ragazzi che avevano assistito alla scena, l'infermiera dell'istituto riuscì a convincerli ad andarsene e a non preoccuparsi ulteriormente.

 

Mello era stato portato in infermeria, fortunatamente la ferita non era grave ma non aveva ancora ripreso i sensi.

 

Nel frattempo Matt era stato convocato dal direttore nel proprio ufficio per parlare della situazione. Non era normale che potesse succedere una cosa simile il giorno stesso del suo arrivo. Ok che Mello era una testa calda. Ok che discutere pacificamente con Mello non era decisamente cosa semplice... ma non poteva permettere che i ragazzi sotto la sua custodia si facessero del male a vicenda.

D'altro canto non sapeva nemmeno come comportarsi con quel ragazzino dato che ancora non lo conosceva. Come tutti i ragazzi all'interno dell'istituto era dotato di un'intelligenza fuori dal comune, come tutti gli altri ragazzi era rimasto orfano ed esattamente come successe per Mello e per Near, nessun altro in questo caso, era stato L in persona a richiedere la sua presenza all'interno dell'orfanotrofio... altro non sapeva. Non sapeva cosa aveva passato, ma non era nemmeno difficile immaginare come si potesse sentire un ragazzino in quelle condizioni...

 

Dal canto suo, Matt non aveva alcuna intenzione di rivelare il suo passato a Roger e Roger non poteva insistere. Si limitò a fare la “solita lagnosa predica sul comportamento che gli adulti amano tanto fare”, almeno per come la vedeva Matt, che rispose continuando a starsene in silenzio dondolandosi sulla sedia con un sorrisetto beffardo.

 

“Tanto non può farmi nulla” pensava tra se e se osservando quel buffo ometto che si grattava la testa impacciatamente.

 

 

 

 

 

 

 

 

“Mello!”
“Shhh!!! Non urlare o si accorgono che siamo entrati!”
“Guarda, si sta svegliando!”

“Zitto!”

 

Mello aprì lentamente gli occhi, la vista ancora leggermente offuscata.

 

“Mmm... ragazzi?”
“Per fortuna stai bene! Ci siamo presi uno spavento...”
“Che... che cosa è successo? Perché sono qui?” azzardò mettendosi lentamente seduto e tenendosi la testa. Faceva ancora tanto male.

“Come, non ricordi? È stato quel ragazzino... il nuovo arrivato... Non sappiamo cosa sia successo prima, ma ti ha colpito in testa e hai perso conoscenza”

“...”

“Ci pensiamo noi a lui! Gliela faremo pagare!!!” rispose un' altro dei compagni. Nessuno di loro aveva intenzione di lasciarla passare liscia a Matt, non dopo quello che avevano fatto a colui che consideravano come un “capo” nel gruppo.

 

Ma per quanto potesse fargli piacere avere dei compagni pronti a tutto, Mello non amava lasciare le questioni in sospeso in mano ad altri. Non poteva permettere che quel Matt la passasse liscia o che fossero altri a fargliela pagare... oh no... nono, non se ne parlava... non accettava di essere secondo a Near e non avrebbe permesso a nessun' altro di metterlo in ridicolo o farlo sentire nuovamente inferiore.

 

Quella era la Whammy's House e da quando aveva messo piede lì dentro nessuno aveva mai osato mettersi contro di lui... c'era un ordine da rispettare ,ordine preteso dal biondino, in cui era lui stesso a comandare e gli altri ad obbedire.

 

“Vi ringrazio per l'aiuto ragazzi, ma... questa è una faccenda che non vi riguarda... ci penserò io stesso a dare una lezione a quel tizio...” disse mettendosi lentamente in piedi e avviandosi verso l'uscita.

 

“Dove stai andando??? Non ti sei ancora ripreso!”
“Tranquilli... vado a dire a Roger che sto bene, non ho intenzione di rimanere indietro con le lezioni per una stupida ferita... riesco a camminare, tranquilli...”

Osservarono il compagno uscire dall'infermeria, scambiandosi uno sguardo preoccupati. Non era ancora nelle condizioni di muoversi, ma fermarlo era impossibile.

 

 

 

“Me la pagherà... me la pagherà...”

Ciondolava nel corridoio reggendosi alle pareti per non cadere a terra borbottando tra se e se per la rabbia. Non aveva intenzione di starsene a letto dando a Near la possibilità di avanzare col programma e non aveva intenzione di farsi vedere debole agli occhi degli altri... Doveva solo raggiungere la propria camera, dove si sarebbe potuto riprendere lontano da occhi indiscreti, ma prima doveva passare da Roger a dirgli che era tutto ok... come se avesse potuto credergli vedendolo ridotto in quello stato.

 

La testa pulsava violentemente, gli provocava un dolore atroce e forti capogiri. Si sorreggeva al muro ripetendosi che mancava poco e sarebbe stato in camera, che non poteva lasciarsi andare proprio lì.

 

 

 

Ma per quanto potesse ripeterselo, per quanto cercasse in tutti i modi di farsi vedere forte, il suo corpo cedette facendolo quasi rovinare a terra.

 

Furono due braccia ad impedirlo, afferrandolo saldamente da dietro per poi adagiarlo a terra.

 

L'ultima cosa che Mello vide prima di perdere nuovamente i sensi fu il suo viso...

“Perché...?”
 

 

 

….......................................................

 

Ecco terminato un nuovo capitolo... ringrazio chi ha recensito, spronandomi a continuare... grazie veramente!

 

Vi invito a farmi notare se qualcosa non va nella mia scrittura, spero di migliorare!

Al prossimo capitolo!

 


 

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