La resa dei conti

di Urahara_Kisuke
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un Caso come tanti... ***
Capitolo 2: *** Il tempo stringe!! ***
Capitolo 3: *** La Crisi ***
Capitolo 4: *** Rimetti in piedi Heiji!!! ***
Capitolo 5: *** Il sospetto ***
Capitolo 6: *** L'incubo diventa realtà ***
Capitolo 7: *** Pioggia ***
Capitolo 8: *** Artemis Edogawa ***
Capitolo 9: *** Confidenze e Scoperte ***
Capitolo 10: *** La Bibbia Nera ***
Capitolo 11: *** Ritorno a scuola ***
Capitolo 12: *** Luce sulle ombre nere ***
Capitolo 13: *** La partenza degli eroi ***
Capitolo 14: *** Un Viaggio Movimentato ***
Capitolo 15: *** La meta si avvicina ***
Capitolo 16: *** Raggi di Luna ***
Capitolo 17: *** Mezzanotte ***
Capitolo 18: *** Sei un idiota!!! ***
Capitolo 19: *** Le parole che non ti ho mai detto ***
Capitolo 20: *** La cupola senza finestra ***
Capitolo 21: *** Il mistero è svelato ***
Capitolo 22: *** Il bianco e il nero ***
Capitolo 23: *** Ombre nere sul destino del mondo ***
Capitolo 24: *** Piano di battaglia ***
Capitolo 25: *** Il piano B ***
Capitolo 26: *** La battaglia della torre di Tokyo - piano terra - gli ostaggi ***
Capitolo 27: *** La battaglia della torre di Tokyo - piano terra - Kaito VS Vodka ***
Capitolo 28: *** La battaglia della torre di Tokyo - primo piano - il labirinto ***
Capitolo 29: *** La battaglia della torre di Tokyo – Stanza A – Heiji Vs Chianti E Korn ***
Capitolo 30: *** La battaglia della torre di Tokyo - piano terra - Il geniale piano di Heiji Hattori ***
Capitolo 31: *** La battaglia della torre di Tokyo – Alfiere e re ***
Capitolo 32: *** Addio Vermouth ***
Capitolo 33: *** Chi è Okiya? ***
Capitolo 34: *** Follia ***
Capitolo 35: *** La rana e il Bue ***



Capitolo 1
*** Un Caso come tanti... ***


CAPITOLO 1 – UN CASO COME TANTI…

Ran: “Addio Shinichi….”
Shinichi:”No Ran non te ne andare!! Ran!!! Raaan!!!”
BENG!!
Ai: “Allora la vuoi smettere di urlare mentre dormi!!”
Conan: “Ma che modi sono?? Carina come sempre ehhhh???”
Ai:”Siamo venuti al parco per goderci l’Hanemi, se dovevi dormire potevi restartene a casa con il dottore, a ingozzarti di dolci e a giocare ai suoi strampalati videogiochi…”

Siamo alla fine di Marzo. Conan con Ai, i suoi fedeli detective Boys, Ran e Sonoko si trovano al parco Shinjuku Gyoen di Tokyo per l’Hanemi, la tradizionale festa per celebrare la fioritura dei ciliegi, in cui intere famiglie, o semplicemente gruppi di amici si radunano sotto le piante in fiore. Mentre i ragazzi occupano il posto sotto le piante sulle sponde del laghetto che taglia in 2 il parco, Sonoko e Ran attendono che si liberi una cabina telefonica per poter chiamare Kazuha, che con Heiji sono puntualmente….in ritardo!!

La cabina è occupata da un uomo con un pesante impermeabile nero, decisamente vistoso e fuori stagione.

Ran:” Ehi Kazuha!! Si può sapere che fine avete fatto tu ed Heiji??? Dovete sbrigarvi!! Non dovete perdervi nemmeno un minuto!! È una giornata fantastica!!”
Kazuha: “Tra poco arriveremo.. purtroppo quando viaggi con TreniJapan sai quando parti ma nn quando arrivi… teneteci i posti!!”
Ran:” Contaci!! Vedrai che bello che è il parco!! A tra poco!!”
Kazuha:” A tra pochissimo!! “

Ran mette giù il telefono

Sonoko:” Hai visto che strano il tipo che era al telefono prima di te??”
Ran: “Di sicuro starà muorendo per il caldo… cmq credo faccia il Barman..”
Sonoko: “E come fai a dirlo??”
Ran: “Non faceva che parlare di Gin, Vodka… non parlava altro che di alcolici!!”
Sonoko: “Si vede che sei la degna mogliettina di Shinichi… ormai anche tu sei una detective!!”
Ran: “Sonoko smettila!!! Io non sono la mogliettina di nessuno chiaro????”
Sonoko: “Si certo come no??? Ah Ah Ah Ah!!”
Ran: “Sei davvero antipatica!!”

Le due ragazze raggiungono i bambini all’ombra dei ciliegi. Ran si siede ed inizia a guardare i ciliegi in fiore con un’espressione in viso totalmente assente

Conan: ”Ehi Ran ma mi senti??”
Ran:”Cosa c’è Conan??”
Conan: “Hai per caso ricaricato il telefono??”
Ran: “Certo che no… ho usato la cabina proprio perché il mio era scarico..perchè me lo chiedi??”
Conan: “E’ da un po’ che vedo che il display si illumina..”
Ran: “Non è possibile… era spento..”

Invece, con grossa sorpresa di Ran, il telefono era acceso, e le era anche arrivato un messaggio. Non era possibile vedere il numero del mittente, ma il messaggio recitava:

GUARDA DIETRO L’ALBERO

Conan e Ran si precipitano a vedere cose fosse nasncosto dietro l’albero, e così trovano una busta contente un cellulare e uno strano biglietto.

DRIN!!! DRIN!!

Conan: “Pronto?”
XXX: “Ciao malcapitato!”
Conan: “Cosa significa??”
XXX:” Che sei davvero sfortunato. Ho deciso che questa inutile tradizione dell’Hanabi deve terminare per sempre. Radunarsi con gli altri… che cosa stupida.. come se fosse davvero possibile essere in sintonia con gli altri…meglio cancellare tradizioni inutili con tutti quelli che vi credono…”
Conan: “Ma cosa stai farneticando??”
XXX: “IO non farnetico stupido ragazzino!! Ad ogni modo, nella tua sfortuna sei fortunato; ho deciso di darti una possibilità: facciamo un gioco. Se vinci tu, eviterai una strage e un gran bel falò. Altrimenti… bè non credo serva continuare. Avvisa pure la polizia, sarà più divertente avere a che fare con loro. Che non si azzardino ad evacquare la zona.. dovranno giocare con te chiaro?? Tutto il resto che ti interessa lo troverai sul biglietto. Trova il mio regalino e avrai vinto. Ti ripeto. Niente eroismi, o ci sarà molta cenere da spalare…”
Conan: “Ma chi diavolo sei???”

TOOOO TOOOOOOOOO TOOOOOOOOOO

Immediatamente Conan avvisa l’ispettore Megure, che arriva sul posto con l’agente Sato e l’ispettore Takagi, cui Conan insieme agli altri espongono la situazione. Tutti insieme iniziano a studiare il biglietto:

bigliettoindizio



Erano le 4. All’ora X mancavano solo 30 minuti…..

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Capitolo 2
*** Il tempo stringe!! ***


Ed Ecco il secondo capitolo della mia fanfic!!! Spero che vi piaccia!!  Una piccola nota: quando troverete del testo tra parentesi, quelli sono i pensieri del personaggio.. Buona Lettura!!! :)


CAPITOLO 2 – IL TEMPO STRINGE!!
  
Isp.Megure:  “ E questo cosa diavolo è?? Non ci capisco niente!!”
Takagi: ” Vediamo…. Ma cosa sono questi simboli??”
Sato: ” Sono caratteri occidentali.. anche se alcuni ammetto di non averli mai visti..”
Conan: ”  Io li conosco!! Quelle sono formule di fisica!!”
Sato: ” E’ vero Conan.. ma guarda questo carattere qui per esempio…questa M ribaltata di 90°… cosa è??”
Conan: ” Quello è greco… in particolare quel carattere  è un simbolo molto usato in matematica.. indica una sommatoria ed è la lettera greca Sigma scritta in maiuscolo!!”
Sato: ” E tu queste cose come le sai??”
Conan: ” Ah bè ecco…. Me l’ha detto Shinichi!!! Ah Ah Ah(Quanto dovrò ancora recitare la parte del bambino… SOB!!)”
Isp. Megure: “ Ok abbiamo capito cosa sono questi caratteri.. ma per me continuano a restare incomprensibili… Non mi resta che far settacciare la zona e cercare la bomba… con un ingente quantitativo di agenti forse la troveremo..”
Sonoko:” E se ce ne fossero più di una?? E’ una mossa troppo avventata ispettore..”

Dietro ai 3 agenti, Sonoko si era seduta e stava appoggiata ad un albero, con gli occhi chiusi e la testa china.

Ran:” Guardate Sonoko!! La regina delle deduzioni sta per risolvere il mistero!!”
Takagi: ” Come fai a dire che ci possono essere più bombe??”
Sonoko:”  E’ molto semplice.. ripensiamo alla telefonata che ha ricevuto il piccolo Conan. Ha detto che vuole rovinare il significato dell’Hanabi.. con una sola esplosione può colpire parte del parco.. non tutto.. se vuole davvero lasciare il segno vorrà fare qualcosa che debba essere ricordato.. probabilmente ha piazzato molte cariche.. quello che vuole è distruggere l’intero parco con tutti quelli che ci sono dentro!!”
Isp. Megure: “ Maledizione!!! Non abbiamo tempo da perdere!! Faremo evacuare tutti i civili!!”
Sonoko:”  Non può fare nemmeno questo ispettore”
Isp.Megure:” Come sarebbe a dire??”
Sonoko:” Al telefono il nostro uomo si è rivolto a Conan come se sapesse che fosse un bambino.. Infatti ha usato l’espressione stupido ragazzino.. significa che ci vede..è possibile che oltre ad un timer le bombe siano controllate da un dispositivo a distanza.. se si accorge che il suo piano sta andando all’aria è capace di farci esplodere tutti!!”
Isp.Megure:”  E allora cosa possiamo fare??”
Sonoko:” Dobbiamo stare al suo gioco e aspettare che faccia un passo falso.. se ha pianificato di giocare con noi significa che solo un’esplosione è programmata per quell’ora.. se ce ne sono altre saranno tarate su orari successivi.. il nostro uomo gode nel far soffrire le persone.. ci può giurare che oltre alla bomba ci sarà un altro rompicapo per trovare un altro ordigno. “
Sato:” Allora non abbiamo scelta.. dobbiamo decifrare il messaggio.. e in fretta.. sono già le 4 e 10!!”
Sonoko:”  Non c’è problema… Ci ho già pensato…….MA CHE CI FATE VOI QUI??”
Conan: (Accidenti!!! Sonoko si è svegliata e non ho più aghi soporiferi con me?? Ora come faccio??)
Isp. Megure:” Avanti Sonoko non c’è tempo!!!”
Sonoko:” Ecco…..”
Voce fuori Campo:”  Siete davvero troppo ingenui se vi affidate alle deduzioni di una ragazzina!!”

Il gruppo di gira all’unisono nella direzione da cui è arrivata la voce. Dietro di loro c’erano Heiji e Kazuha.

Heiji:” Sarà meglio che ci sbrighiamo: procuratemi una mappa del parco in Inglese!!”
Isp. Megure:” Ehi Hattori, vorresti dirmi che sai dove è la bomba??”
Heiji:” Non esattamente, ma ho risolto il codice. Conan mi ha mandato una foto del messaggio e l’ho decifrato quasi immediatamente.. se mi passate carta e penna spiego tutto anche a voi..”

L’agente Takagi passa ad Heiji un taccuino ed una penna e inizia a scrivere.

Heiji:” Il messaggio è sostanzialmente diviso in 3 Parti: la prima indica come dover interpretare il messaggio, la seconda dove si trova la bomba, e la terza semplicemente l’ora dell’esplosione.. La prima riga non è altro che una specie di rebus, la chiave indica che questa sezione è la chiave di lettura di tutto il resto. In pratica spiega come leggere la seconda parte.  Il simbolo del medico indica un dottore, un dottore particolare però…. La lampadina indica invece l’ambito di cui si interessa..”
Isp. Megure:”  Un medico di lampadine???”
Heiji:” Certo che no!!  Rifletta: la lampadina è da sempre il simbolo di chi ha un’idea.. un dottore di idee.. non le viene in mente niente???”
Kazuha:”  Ma certo!!  Un dottore ci indica una persona che ha studiato.. un laureato per esempio… e le idee.. bè un laureato in idee, uno scienziato… pensate al personaggio di Topolino… l’inventore… Archimede… quando aveva un’idea brillante, sulla sua testa si accendeva una lampadina!!”
Heiji:” Esatto!! Brava Kazuha.. in sostanza per risolvere il nostro enigma è necessario conoscere la fisica, essere quindi un uomo di scienza, perché conosce esattamente a che particolari lettere corrispondano le formule di sotto. Sono convinto che sostituendo le formule con le lettere che risolvono l’espressione,  otterremo il luogo dove la bomba è nascosta. Ho chiesto una mappa in inglese perché ha i nomi dei luoghi con i caratteri occidentali, uguali a quelli usati dal criminale.”
Isp.Megure: “  Presto Takagi, chiama la centrale e fagli eseguire una ricerca… se la teoria di Heiji è corretta ci devono mandare solo 4 lettere poiché una è ripetuta.. avanti muoviti!!”
Takagi:” Subito signore!!”

In pochissimo tempo arrivò la risposta della centrale: le lettere in questione erano:

w I R H
(disegno della foglia) H
Agente Sato:” Presto portate qui la mappa!!”
  
Heiji:” Accidenti!! Non c’è nessun posto che si possa chiamare così!!”
Conan:”  Che strano…”
Heiji:” Cosa è strano??“
Conan:”  Il messaggio… se avesse voluto scrivere una sola parola ci sarebbe stato meno spazio tra una formula e l’altra… sono tutte staccate… io nn leggerei la parola come wIRH ma w.I. R. H.!!”
Heiji:”  Ma certo che scemo!! Sono iniziali.. proprio come avviene spesso in fisica.. ad esempio Forza si indica con la F maiuscola.. cerchiamo un posto che abbia tutte le inziali che coincidono con quelle del messaggio…”
Takagi:”  Spiacente di deludervi ma non c’è nessuna corrispondenza..”
Conan:”  Perché sbagliamo ad interpretare la prima lettera… quella non è una w!!”
Sato:” Come non è una w??”
Conan:”  Vi ricordate la formula?? Quella indica la velocità angolare… si indica con la lettere greca Omega, che si indica con una lettera simile alla w minuscola occidentale, ma che trova un suo corrispettivo effettivo nella vocale O. Quindi il messaggio corretto è O I R H!!”

Gli occhi di tutti tornarono sulla mappa.

Heiji: ” Old Imperial Rest House!! Eccola qua!!”
Isp. Megure:”  Non ci siamo.. è una zona troppo grande.. ci serve qualcos’altro..”
Conan:”  Ma abbiamo altro.. la foglia e l’H come iniziale… guardate quest’edificio come si chiama… GreenHouse… direi che il nostro messaggio era decisamente completo!!”
Isp.Megure:” Muoviamoci!!”
Heiji:” Kazuha, tu e Ran prendetevi cura degli altri e non muovetevi da qui!!”
Kazuha:”  Stai attento Heiji!!”

Il piccolo gruppetto inziò a correre verso la Greenhouse.

Ran:” Sei stato bravo Conan….ehi.. ma dove sei finito???”
Heiji e Conan corrono fianco a fianco per raggiungere il luogo indicato dal biglietto.
Conan:” C’è qualcosa di strano in tutta questa storia….”
Heiji:” A cosa ti riferisci??”
Conan:” Ti spiegherò tutto più tardi..ora non abbiamo tempo!!!”

Erano le 4 e 20. All’esplosione mancavano solo 10 minuti.
 
 

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Capitolo 3
*** La Crisi ***


CAPITOLO 3 – LA CRISI
 



Heiji e Conan, con il fiato corto per la corsa, raggiunsero il luogo in cui era nascosta la bomba, la GreenHouse nell’area chiamata Imperial Old Rest House.
Dopo poco vennero raggiunti anche dall’Ispettore Megure, dall’agente Sato e dall’Agente Takagi.

Isp. Megure:” Accidenti, c’è un sacco di gente!!”
Heiji:” Dividiamoci e cerchiamo, avremo più possibilità… voi fate un giro intorno all’edificio, io e Conan cercheremo all’interno”
Agente Takagi:” E’ fuori discussione!! è troppo perico….”

Ma era troppo tardi. I due ragazzi avevano già superato la porta d’ingresso. La GreenHouse, dove venivano coltivate numerose piantine che poi venivano collocate in varie zone del parco, era chiusa per i lavori di ampliamento che si sarebbero conclusi nell’autunno di quell’anno. Ovunque c’erano impalcature, segno che i lavori erano ancora in pieno svolgimento.

Conan:” Continua tutto a essere decisamente troppo strano…”
Heiji:” E’ da prima che continui a ripeterlo… cosa c’è che non va?? Pensi che abbiamo sbagliato il posto??”
Conan:” Questo no di sicuro..però rifletti… il nostro uomo ci dice di avercela con l’Hanemi e che vuole lasciare il segno facendo una strage… invece ci dà un indizio per trovare la bomba, mezz’ora di tempo, e la nasconde in un luogo dove non c’è nessuno… per quanto l’esplosione possa essere forte potrebbe coinvolgere solo questo edificio…”
Heiji:” Dimentichi il suo odio per le piante di ciliegio… potrebbe essere questo il motivo per cui le ha nascoste qui… per distruggere le nuove piantine..”
Conan:” Potresti avere ragione, se non fosse che con i lavori qui sono rimaste solo vecchie piante malate.. hanno spostato tutta la produzione di nuove piantine in un’azienda botanica poco fuori il parco…”
Heiji:” Forse questo posto rappresenta qualcosa di particolare per il nostro criminale..”
Conan:” E’ l’unica soluzione rimasta…shhhhhhh… lo senti anche tu??”

Dietro di loro, da un vaso capovolto, si sentiva provenire un debole rumore…

TIC TAC TIC TAC……

Heiji:” Ci siamo!!”

Conan afferrò il vaso con entrambe le mani e lo alzò. Davanti ai loro occhi apparve una bomba. Il timer indicava che mancavano solo 3 minuti alla detonazione.

Conan:” Ho una brutta notizia Heiji… non la possiamo disinnescare..”
Heiji:” Stai scherzando vero??”
Conan:”Purtroppo no… oltre al timer, ha anche un controllo a distanza come avevamo ipotizzato…. E inoltre guarda.. c’è un messaggio per noi…”

Attaccato alla bomba, sopra il timer, c’era un piccolo schermo a LED che recitava:

SE VUOI LEGGERE IL PROSSIMO INDIZIO SUL POSTO DOVE HO NASCOSTO UN’ALTRA BOMBA, DEVI ATTENDERE FINO A 10 SECONDI DALL’ESPLOSIONE SENZA TENTARE DI DISINNESCARLA

Heiji:” Maledizione… Questo è un grosso problema...Cosa fac..ARGHHHHH!!!! MA COSA FAI???”

Conan, usando le scarpe e il pallone costruiti dal dottor Agasa, calciò con tutta la forza il pallone nello stomaco di Eiji.

Conan:” E’ sufficiente che sia solo uno di noi due a rischiare la vita.. non tutti e due… l’esplosione non sarà molto potente a giudicare dal quantitativo di esplosivo…Se mi allontano abbastanza non sarai coinvolto…”

Mentre pronunciava questa parole, Conan attaccò vicino all’orecchio di Heiji, l’autoparlante a forma di bottone che di solito usava per parlare con la voce di Kogoro.

Conan:” Questo ti servirà.. non appena apparirà il messaggio te lo leggerò… così sarai in grado di continuare questa stupida caccia al tesoro..”
Hieji:” Acc… Kudo… non lo fare…”

Conan afferrò la bomba e corse verso le fondamenta del nuovo edificio in costruzione..

Conan:” Sai Eiji… mi sarebbe davvero piaciuto uscire tutti insieme.. io te Ran e Kazuha… sarebbe stato davvero divertente… anche se con quella tua area saccente avresti rovinato tutto e fatto arrabbiare Kazuha come tuo solito..già… siamo sempre stati bene insieme..”
Heiji: E lo faremo ancora.. basta che non fai questa stupidaggine!!”
Conan:” Non è una stupidaggine… se possiamo salvare tutta la gente che si è radunata qui oggi sarà un sacrificio che non resterà vano… e inoltre non dimenticare… in mezzo a tutte queste persone c’è chi voglio proteggere più di chiunque altro… sono certo che se te ne avessi dato la possibilità avresti fatto lo stesso.. non lasciare che questo tipo la faccia franca..”
Heiji:” Non farmi questi discorsi Kudo… “
Conan:” Risparmia le parole Heiji… devi usare la tua memoria al massimo… mancano 20 secondi… sei pronto??”
Heiji:” Perché??? Perché vuoi fare sempre l’eroe????”
Conan:” Ci siamo… è apparso… è in codice anche questo… Accidenti ti ho lasciato l’autoparlante per niente… farò una foto e te la invierò.. è simile a quello di prima ma sono certo che l’interpretazione è completamente diversa…
Heiji:” Kudoooo Kudoooo!!!!!”

KA-BOOOOM!!!!!

Per un un lungo e muto istante il tempo sembrò essersi fermato. Poi il suono di un cellulare riporto Heiji alla realtà.

BEEP BEEP

Heiji dovette suo malgrado guardare un messaggio che avrebbe sperato di non vedere mai.







Erano le 4 e 30. Le 4 e 30 di un giorno davvero molto triste.








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Capitolo 4
*** Rimetti in piedi Heiji!!! ***


CAPITOLO 4 – RIMETTITI IN PIEDI HEIJI!!!

 

E poi era successo… Un rumore sordo, seguito da quello di vetri che andavano in frantumi e un altro forte boato, come di un edificio che crollava.
Ed era esattamente quello che era successo. Un edificio in costruzione poco distante dalla GreenHouse era collassato su se stesso, diventando un ammasso non uniforme di macerie.

Isp.Megure:” Alla fine non siamo riusciti ad evitare l’esplosione… fortunatamente è avvenuta in un posto isolato e deserto. Speriamo solo ora di riuscire a controllare il panico tra coloro che sono al parco, anche se non credo che tutti abbiano ben capito la situazione.. probabilmente lo considereranno solo un crollo”

Nel frattempo, a poca distanza dal drappello di agenti, Heiji era seduto, poggiato ad un albero, con in testa un cappello abbassato sul viso che non ne mostrava il volto e la testa china sulle ginocchia, con un’aria visibilmente provata.

Kazuha:”  Ehi Heiji, che ti succede??”
Heiji:” Sono un buono a nulla, ecco cosa c’è..”
Kazuha:”  Cosa cavolo dici?? Hai trovato il posto.. cosa altro potevi fare??”
Heiji:”  Evitare che lui….. lui….”

Le lacrime iniziarono a rigare il viso di Hattori.

Heiji:” Perché lo ha fatto??? Perché??? Ora cosa racconterò a Ran??”
Kazuha si chinò su Heiji, e lo abbraccio dolcemente.
Kazuha:” Cosa è successo là dentro?”
Heiji:” Quello stupido… quello stupido…. Poco prima della detonazione sarebbe apparso su un display collegato al timer il prossimo luogo dove è stata nascosta un’altra bomba… solo che sarebbe successo solo 10 secondi prima dell’esplosione.. e quell’imbecille di Kudo ha deciso di prendere la bomba, mettermi KO per evitare che lo seguissi, comunicarmi il messaggio e poi…. E poi è esplosa… aveva troppo poco tempo… è impossibile che si sia salvato!”

Le lacrime ormai inondavano il viso di Heiji, mentre si stringeva sempre più forte a Kazuha.

Heiji:” A cosa serve capire le cose se poi comunque non le puoi evitare…. Perché… perché!!!”
Kazuha:” Ehi testone… basta piangerti addosso su… devi reagire… Non lasciare che il suo sacrificio sia stato vano.. ha riposto tutta la sua fiduca in te… adesso reagisici e acciuffa questo criminale..fallo anche per lui.. il tuo amico Kudo… ovvero il piccolo Conan…”
Heiji:” E tu come…”
Kazuha:”  Lo hai appena detto… e comunque lo avevo capito da tempo.. quel ragazzino è troppo sveglio per l’età che ha… sembra quasi che faccia finta di fare il bambino a volte… e poi… e poi ho notato come guarda Ran… la guarda esattamente come io guardo te…”
Kazuha arrossì di colpo… si rese conto che le era venuto naturale… ma di fatto si era appena dichiarata ad Heiji….
Kazuha:” Accidenti che scema… non è sicuramente il momento di…”

Ma non potè finire la frase… Heiji la baciò prima che potesse finire.  Per un lungo attimo fu come se il tempo per loro si fosse fermato.

Heiji:” Grazie Kazuha… se non ci fossi stata tu sarei stato ancora qui a piangermi addosso… non ho tempo da perdere.. devo acciuffare questo tipo… ti chiedo solo una cosa…  non dire nulla a Ran.. sarò io a dirglielo… e quando tutta questa faccenda sarà conclusa aspettami… ho un sacco di cose da dirti!!”
Kazuha:” Allora ti aspetterò.. e comunque non abbandonare la speranza.. Se l’è cavata in situazioni peggiori… potrebbe essersi anche salvato!”
Heiji:” Spero davvero che tu abbia ragione… Ora vado!!”
Kazuha:” Fallo nero!!”

I due ragazzi si scambiarono uno sguardo di complicità… L’incertezza aveva abbandonato Heiji.. Ora sapeva essattamente cosa fare..Si alzò e si diresse di corsa verso  gli agenti. Kazuha lo fissava mentre si allontanava.. Era stata forte fino a quel momento… ora si era lasciata andare anche lei alle lacrime.. in parte per quello che aveva saputo riguardo la sua migliore amica, in parte per la paura che la stessa sorte potesse toccare al suo amato Hattori.
Heiji aveva raggiunto l’ispettore e gli altri agenti. Subito li aggiornò sugli ulteriori sviluppi e su quello che era successo al piccolo Conan.

Isp.Megure:” Che tragedia… un ragazzino così piccolo.. darò ordine di cercarlo in mezzo alle macerie.. e provvederò personalmente ad avvisare la famiglia..”
Agente Sato:” Purtroppo abbiamo un altro problema… abbiamo un nuovo messaggio da decifrare…”
Agente Takagi:” Esatto… e abbiamo solo un’ora di tempo…”
Heiji:” Solo che stavolta abbiamo un bel vantaggio… un’ora piena per prenderlo!”
Isp. Megure:”  Hai già decifrto il codice??”
Heiji:” Certo…ora vi spiego quale è il posto… ho bisogno della mappa, di un pennarello e di un righello!”

Un agente portò tutto quello che Hattori aveva richiesto.

Heiji:”Il nostro amico è stato molto esplicito questa volta…ha usato lo stesso schema dell’altro biglietto… la prima riga ci indica cosa cercare e dove… le successive 2 sono coordinate sulla mappa.. infine l’ultima ci dice posto e ora..”
Agente Sato:” Spiegati meglio!”
Heiji:” Certo… andiamo con ordine… allora la prima riga in sostanza ci dice di cercare un aquilone, e lo dobbiamo fare su una mappa… quindi dobbiamo cercare qualcosa che abbia a che fare con gli aquiloni sulla mappa..”
Isp.Megure:” Ci avevamo pensato… ma non sono segnati sulla mappa i punti in cui è possibile acquistarne uno… e non c’è nulla che abbia a che fare con un aquilone”
Heiji:”Errore, l’aquilone è sotto i vostri occhi… e nelle 2 righe successive ci dice dove è!!”
Agente Takagi:” Ma c’è solo un nome, quello del cancello Nord,  e poi una serie di simboli, quello di un parcheggio, un bagno con una tavolozza da artista e una specie di legenda..”
Heiji:” Esatto agente! C’era davvero vicino…. Guardi la mappa  facciamo un punto sul cancello nord, e poi sul parcheggio in basso a sinistra sulla mappa… questi simboli stanno ad indicare dei posti precisi sulla mappa.. il cartello della toilette e la tavolozza indicano un bagno… nel parco ce ne sono più di 10… tutti indicati dalla mappa… secondo lei ispettore quale è che dobbiamo prendere in considerazione??
Isp. Megure:” Ma certo!!!! Quelo vicino alla galleria d’arte!!”
Agente Sato:” Resta il problema dell’ultimo simbolo… quella specie di legenda..”
Heiji:” Voi di solito dove mettente una legenda su una mappa??”
Agente Takagi.:“  Di solito ai margini della mappa..”
Heiji:” Esatto… guardiamo la mappa… qui in alto a destra cosa abbiamo?? Il logo del parco…La legenda ci indica qualcosa che non c’entra con la mappa ma che sta fuori da essa!!”
Agente Takagi:”Ma certo!! Abbiamo quattro punti… vediamo che succede unendoli….Un aquilone!!!! Quindi il bersaglio prima della bomba indica il centro di questo… vediamo cosa viene fuori..”

L’agente unì i punti sulla mappa e disegno 2 linee, una tra il parcheggio e il logo, l’altra tra il cancello Nord e il bagno vicino alla Art Gallery.



 
Isp.Megure:” Il Taiwan Paivillion!!!  Ecco quale è il posto!!!”
Heiji:” Ora però procediamo con calma…. abbiamo un’ora di vantaggio… dobbiamo essere furbi se vogliamo prenderlo..”
Isp. Megure: “ Hai un piano??”
Heiji:” Se segue le mie indicazioni lo prenderemo in men che non si dica….”

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Capitolo 5
*** Il sospetto ***


CAPITOLO 5 – IL SOSPETTO

Erano da poco passate le 5. Il parco era gremito. Bambini che giocavano tra di loro, ragazzi che stavano sdraiati sotto le piante di ciliegio in fiore, adulti e anziani che passeggiavano e si godevano quell’atmosfera unica di rinascita, di freschezza, di primavera che solo i petali rosa dei ciliegi sapevano dare. In mezzo a loro c’era però una persona che stonava... sembrava una chitarra elettrica in un’orchestra di strumenti a fiato. Solo, con quell’impermeabile scuro addosso nonostante il clima tipicamente primaverile e una busta del Mc Donald in mano.

Maneggiava quella busta con estrema cura, come se avesse un contenuto al tempo stesso prezioso e pericoloso. Era visibilmente nervoso, si guardava intorno sempre con maggiore attenzione, come se volesse accertarsi di non essere seguito mentre percorreva il sentiero che lo conduceva al Taiwan Paivillion.

Ad ogni passo sembrava sempre più incredulo… come era possibile che la polizia non si fosse accorta di quello che stava succedendo?? Aveva già piazzato un ordigno… l’aveva sentito esplodere e l’aveva visto far crollare su se stesso un edificio… anche se ancora non capiva perchè non fosse stato quello principale ma uno laterale a venire giù..Eppure non c’era l’ombra di un poliziotto ora nel parco…

Bè meglio così si disse, sarà più facile compiere la mia missione, penso tra sé e sé mentre entrava nell’edificio.

Il Kyu-Goro-Tei (Taiwan Pavilion) era stato costruito nel 1928 per commemorare le nozze dell'imperatore Showa (Hirohito). E 'un autentico esempio di architettura in stile cinese Minnan ed è stato nominato uno degli edifici storici di Tokyo nel 2004.



Entrò nell’edificio, e senza dare nell’occhio, si discostò dalla fila di persone che visitava quel palazzo per andare in una piccola stanza laterale. La stanza era buia, le finestre erano chiuse ed oscurate. Nessuno da fuori poteva vedere quello che avveniva all’interno e viceversa.
Accese la torcia e si diresse verso il muro portante dell’edificio. Aprì la busta e ne estrasse una bomba, iniziando subito ad armeggiare con il timer.

Voce da fuori campo:“ Non lo farei se fossi in te, a giocare con quelle lancette si finisce col farsi male sai??”

L’uomo ebbe un sussulto. Iniziò a guardarsi intorno con aria interrogativa, visibilmente terrorizzato.

Estrasse la pistola, posizionò la torcia sotto di essa e prese ad ispezionare lo spazio circostante. Ma non potè fare molto. Una shinai(spada da Kendo) lo colpì in pieno sulle mani facendogli cadere sia la torcia che la pistola. Un secondo colpo sulla rotula del ginocchio sinistro lo costrinse a piegarsi per il dolore. Ormai era fuori gioco. La luce nella stanza si accese di colpo. L’uomo chiuse gli occhi per lo sbalzo di luminosità, per poi lentamente mettere a fuoco chi aveva davanti. Distinse prima il cappello verde che portava in testa, e poi un ragazzo dalla carnagione scura, che parlava con un marcato accento di Osaka.

Heiji:” Fine dei giochi pazzo dei miei stivali!!! Adesso finirai nell’unico posto che meriti… in galera!!”
XXX:” Come diavolo hai fatto a capire che sarei entrato in questa stanza per piazzare la bomba??? Nemmeno la polizia mi stava cercando, e anche se lo avesse fatto non avrebbero potuto anticiparmi fino a questo punto!!”
Heiji:” Sei davvero un povero stolto… pensare che uno come ta ha costretto lui a…..”

Heiji trattenne l’istinto di rabbia che stava per fargli vibrare un altro colpo su quell’uomo ormai inerme..

Heiji:” Come ho fatto??? È stato molto semplice: insieme alla polizia abbiamo ideato un piano per incastrarti… tu credi che le persone che stanno visitando ora il Taiwan Paivillion siano persone come tante… in realtà sono tutti agenti in borghese… Li abbiamo infiltrati in piccoli gruppi, con il preciso scopo di portare fuori i visitatori.. a poco a poco li abbiamo portati tutti via. Abbiamo poi deciso di lasciare una trentina di uomini dentro in modo che fingessero di essere dei turisti per non insospettirti… a turno uscivano per poi rientrare…dovevano riprodurre il normale flusso di persone che visita il palazzo di solito.. sempre per farti sembrare che tutto fosse nella norma… A quel punto abbiamo controllato il perimetro e tutti quelli che non ritenevamo sospetti li abbiamo fatti avvicinare dai nostri agenti che li hanno mandati via con la scusa che l’intero edificio era stato affittato per un’importante manifestazione.. Chi invece era sospetto lo abbiamo condotto dentro per vedere se cadeva in trappola..”

XXX:” Maledetti…”
Heiji:” Mentre ti aspettavamo ho ispezionato l’edificio… per farlo crollare dovevi piazzare la bomba sul muro portante… questa era la stanza che era più adatta ai tuoi scopi… inoltre ero in contatto continuo con la polizia, che mi descriveva i sospetti per individuarti…”
XXX:”E come mi hai riconosciuto??”
Heiji:” Bè guarda come sei vestito…chi andrebbe in giro conciato in quel modo in questa stagione?? Ma è stata soprattutto la tua busta la chiave di tutto..”
XXX:” La mia busta??”
Heiji:” Già.. guarda sotto… capirai da solo...”
XXX:”Ma questo..”

Sollevando la busta, il dinamitardo si accorse che era colorata di azzurro e sporca di terra.

Heiji:” Già… terriccio per la coltivazione di piantine… è particolare perché è ricco di sostanze chimiche per far si che i germogli crescano meglio… e tra queste ci sono sostanze lievemente basiche, ovvero con un PH tra il 7 e l’8.. La carta della busta del Mc Donald contiene seppure in piccola quantità degli estratti di licheni e cavolo rosso… queste sostanze reagiscono con quelle di natura basica colorandosi di azzurro… come il fondo della tua busta… e indovina dove si trova del terriccio basico nel parco??”

XXX:” Nella Greenhouse…maledizione!!!”
Heiji:”Avrai tempo per spiegare i perché delle tue gesta in cella... Ma sappi che io non ti perdonerò mai!!! Mai!!!! Il tuo destino era segnato già dopo la prima bomba… ho promesso ad un amico che ti avrei preso…e io mantengo sempre le promesse!! Ora andiamo… la polizia ti sta aspettando..”
XXX:” Con calma.. Hai dimenticato questo!!”

L’uomo estrasse dalla tasca il telecomando per l'innesco a distanza delle bombe.

XXX:” Io non finirò mai in galera!!! Meglio andare all’inferno tutti insieme!!!”
Heiji:” Accidenti!!! “

Heiji afferrò di nuovo la sua shinai, ma non avrebbe mai fatto in tempo ad impedire che l’uomo premesse il tasto..Fu allora che sentì un sibilo provenire da dietro di lui… come se fosse stato lanciato qualcosa a folle velocità nella sua direzione.
Fece appena in tempo a girarsi. Vide un posacenere passargli accanto a gran velocità. L’oggetto andò a schiantarsi sulla mano del malvivente, rompendo il telecomando e almeno 3 dita.

XXX:”AAAAARRRRRGGGGGHHHHH!”
Conan:” Non cambierai mai eh??? Sempre a fare il protagonista…avevi voglia di fare la mia fine???”
Heiji:”Kudo????? Ma come….”
Conan:”Fortuna... Davvero tanta stavolta… ma prima leghiamolo e chiamiamo l’ispettore.. poi ti racconterò tutto.."

Conan ed Heiji legarano l’uomo con la corda che Heiji aveva portato con sé.

XXX:”Fregato da un moccioso con gli occhiali che non ho mai visto e sentito…che amarezza...”

A quelle parole in Conan scattò una molla.

Conan:” Cosa significa??? Ti ho parlato al telefono… quando mi hai detto chi eri e cosa volevi fare…”
XXX: Io no ho chiamato proprio nessuno al telefono..mi chiamo Satori Uehara... 3 giorni fa sono stato contattato da una persona che si faceva chiamare Noilly Prat… Ha detto che mi avrebbe dato 1.600.000 yen (circa 20.000 dollari) se avessi seguito le sue istruzioni per un giorno…Dovevo piazzare delle bombe in luoghi prestabiliti ad orari che mi comunicava di volta in volta via telefono… Me ne aveva consegnate 4.. Questa era la seconda che piazzavo… Inoltre dovevo indossare un impermeabile nero per tutto il giorno... Vi prego credetemi!!”

Conan prese la busta del Mc Donald.

Conan:” E’ vero… qui ci sono altri 2 ordigni…”
Heiji:” Presto dacci il telefono!!”

Ma un proiettile distrusse il telefono, facendolo andare in mille pezzi, scheda compresa.

Conan:”Accidenti!!! Ma chi diavolo…”

Heiji si precipitò fuori, mentre Conan rimase assorto nella stanza.

Heiji:” Niente da fare… è scappato… non ha lasciato traccia..”

Conan iniziò a riflettere… aveva sempre avuto la sensazione che tutto fosse molto strano… degli indizi per trovare gli ordigni, un uomo che era stato manovrato da qualcun altro per piazzare le bombe, la chiamata al cellulare di Ran e qualcuno dall’altra parte della cornetta che lo conosceva o lo vedeva, il telefono distrutto per non lasciare traccia, un nome Noilly Prat, che gli ricordava qualcosa… Era molto familiare.....

Poi un’idea prese piede nella testa di Conan.. Gli ritornò in mente il sogno di quella mattina, con Ran che gli diceva addio…

Poi un lungo brivido, e di colpo, la fulminazione.

Conan:”Maledizione!!! Mi hanno fregato!!!”
Heiji:”Che significa??”
Conan:” Non abbiamo tempo… dobbiamo correre!!!”
Heiji:” Correre dove???”
Conan:” Dobbiamo trovare Ran!!! È in pericolo!!!!”
Heiji:” Ma come fai a dirlo??”
Conan:” I dettagli dopo… per ora ti deve bastare questo… sai cosa è il Noilly Prat??”
Heiji:”Il nostro uomo??”
Conan:” Molto peggio… è un particolare vino francese aromatizzato… un Vermouth!!!”

 

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Capitolo 6
*** L'incubo diventa realtà ***


CAPITOLO 6 – L’INCUBO DIVENTA REALTA’


Conan: “ Presto, dobbiamo raggiungere gli altri e trovare Ran!!”
Heiji:” Intanto che corriamo mi spieghi come hai fatto a salvarti dall’esplosione??”
Conan:” Devo ringraziare il professor Agasa… Le sue invenzioni strampalate sono davvero utili a volte.. Ti ricordi quel prototipo che ha realizzato… quel pallone che diventava enorme e che poteva essere usato per attutire le cadute, che non durava gonfio più di 10 secondi?? Ecco proprio quello mi ha salvato!!”
Heiji:” Un enorme pallone di gomma??”

Conan:” Esatto… quando sono entrato nell’edificio ho notato che c’era una piccola grata metallica.. mi sono messo vicino a questa e
ho aspettato che il conto alla rovescia arrivasse a 10 secondi per vedere il messaggio e inviarti la foto.. Fatto questo ho aperto la grata e mi sono buttato dentro.. Erano le nuove fognature.. Per mia fortuna le avevano terminate.. Comunque sia non avrei mai fatto in tempo ad allontanarmi abbastanza da non rimanere coinvolto nella deflagrazione..Allora ho avuto un’idea: gonfiare il pallone per le cadute dietro di me pochi secondi prima dell’esplosione; così facendo ho riempito il tunnel con la gomma speciale e non appena c’è stata la deflagrazione, sono stato spazzato via con il pallone, che mi ha protetto e mi ha anche permesso di allontanarmi velocemente dalla zona pericolosa. Ho preso però una botta in testa e ho perso i sensi per non so quanti minuti…Dopo essermi ripreso avevo la spilla dei giovani detective e il telefono fuori uso, l’imbocco del tunnel era ostruito dalle macerie e così mi sono dovuto avventurare per le fogne, cercando l’uscita… Non è stato per niente facile…”

Heiji:” E una volta uscito??”
Conan:” Mi sono diretto subito qui per aspettare il nostro uomo… Per poi scoprire insieme a te che era solo una semplice marionetta..”

Heiji:” E mi spieghi come diavolo fai a dire che Ran è in pericolo??”
Conan:” Ti ho sempre detto che il caso era strano… pensaci.. perché tra tutte le persone nel parco, è stata proprio Ran a ricevere la chiamata?? E come faceva già a conoscermi la persona con cui ho parlato?? La risposta è molto semplice… Il loro obiettivo era il nostro gruppo fin dall’inizio!! Volevano fare in modo che io fossi attratto dalle bombe, cosicchè la mia attenzione fosse rivolta ad altro e non notassi alcuni particolari..”

Heiji:” Cosa avresti dovuto notare??”
Conan:” Ho addormentato spesso Sonoko… è la prima volta che si sveglia dopo pochissimo tempo… Solo persone che si sono sottoposte a particolari trattamenti contro i veleni riescono a resistere maggiormente ai sonniferi... Specie a questo che farebbe crollare un elefante… quello che voglio dire e di cui mi sarei dovuto accoregere prima è che quella non è Sonoko!!! Probabilmente è stata lei a sostituire il telefono di Ran con un altro identico e a fare in modo che ricevessimo quella chiamata… in poche parole era già stato tutto pianificato!! E io ci sono cascato come un allocco!!”

Heiji:” Hai ragione… si spiegherebbe tutto così.. il fatto che ti conoscessero e la telefonata… però come fai a dire che l’obiettivo è Ran?? Non potrebbe essere quella ragazza che vive dal professore, Ai??
Conan:” Potrebbe anche essere… ma stavolta ho una strana sensazione.. sento che Ran è in pericolo.. non ti so spiegare il perché.. ma credo sia così…”

Heji:”C’è qualcos’altro che non mi hai detto??”
Conan:” Già… Sonoko quando è tornata dalla telefonata che ti ha fatto con Ran ha ricevuto una chiamata al telefono e si è allontanata… probabilmente è stata attrata con una qualche scusa, sedata e impossibilitata a muoversi.. a quel punto qualcuno ha assunto le sue sembianze ed è tornato da noi.. Prima di andare in bagno però ho sentito che parlava con Ran di un uomo e di una strana telefonata… un uomo che parlava di alcolici…come ho fatto a sottovalutare quella telefonata!!!”
Heiji:” Vuoi dire che era un membro dell’organizzazione??”
Conan:” Precisamente… Se la mie deduzioni sono esatte, Ran deve aver visto o sentito qualcosa di troppo… è probabile che l’organizzazione abbia dovuto ideare un piano per farla tacere… speriamo solo di fare in tempo!!!”
Heiji:” Ehi guarda ci sono i ragazzi….Maledizione!!! Mancano proprio Sonoko e Ran!! Presto andiamogli a chiedere se sanno qualcosa!!”

Heiji e Conan avevano raggiunto Ai, Genta, Ayumi e Mitsuhiko.

Conan:” Ehi ragazzi, che fine hanno fatto Ran e Sonoko??”
Ai:” Non ne abbiamo idea… si sono allontanate… Sonoko ha detto qualcosa sottovoce a Ran… L’ho vista anche un po’ scossa… dopodichè si sono allontanate… hanno perfino lasciato qui le borse..”
Heiji:” Presto, diamo un’occhiata a quelle borse!!”

I due ragazzi iniziarono a controllare le due borsette.

Conan:” Questa è quella di Ran… vediamo un po’…Lo sapevo!!! Guarda il telefono dove ci hanno chiamato… Ran lo aveva scarico… mentre questo è carico… ma soprattutto guarda la rubrica…. Completamente vuota… nessun messaggio… ora ti faccio uno squillo per avere la certezza… questo di sicuro non è il telefono di Ran!!"

Conan fece squillare il telefono di Heiji e guardarono il numero che apparve sul display. Si resero immediatamente conto che quello non era il numero di Ran.

Heiji:” Presa dall’agitazione per quello che stava succedendo non si è accorta che il telefono non era il suo… d’altronde fatta eccezione per la rubrica è identico in tutto e per tutto… le hanno perfino attaccato lo stesso pupazzetto!!”
Conan:” Questa è invece quella di Sonoko... guarda qua… Questo è il telefono di Ran!!! Ha la batteria scarica… infatti non si accende!!!”
Heiji:” Presto la dobbiamo trovare!!! Ragazzi avete visto da che parte andavano??”
Genta:” Si sono incamminate sul sentiero che porta al lago, verso Nord”

Ayumi:” Si ma non dovete assolutamente andare voi due!!”
Heiji:” Che significa Ayumi??”
Ayumi:” Ecco… io non volevo ma ho sentito cosa si dicevano!! Sonoko le ha detto che sulle sponde del lago c’era Makoto ad aspettarla…ma si sentiva nervosa… voleva essere accompagnata là… lui le aveva detto che le voleva dire qualcosa di importante.. e lei non se la sentiva di andare sola. Però non andate.. rovinerete tutto!!”
Conan:” Grazie Ayumi… resteremo lontani tranquilla!!”

Nel frattempo Heiji aveva preso Ai da parte.

Heiji:” Ai, chiama il professore e andate a casa… come hai capito la facceda si sta complicando… ci sono uomini dell’organizzazione in giro ed è meglio che voi non siate qui… sembra che questa volta il loro bersaglio sia Ran.. però meglio essere prudenti..ok??”
Ai:” State tranquilli.. me ne occupo io.. voi pensate solo a stare attenti.. e cercate di salvare Ran!!”
Heiji:” E’ quello che faremo!!”

Detto questo, Ai chiamò il professore, mentre Conan e Heiji iniziarono a correre verso il lago.

Intanto, in prossimità del lago…

Ran:” Ehi Sonoko, ma dove mi stai portando?? Abbiamo lasciato il sentiero.. davvero Makoto ti ha detto di aspettarlo qua?? È un posto molto isolato… che intenzioni avrà?? Non mi sembra il tipo di ragazzo capace di fare certe cose…”
Sonoko:” Fortuna che sei con me… mi sento tremendamente insicura… posso chiederti una cosa??”
Ran:” Certo!”
Sonoko:” Quando prima sei andata a telefonare ad Heiji e Kazuha hai detto di aver notato un tipo strano vestito di nero che parlava di alcolici… ti è rimasto impresso qualocosa??”
Ran:” A dire il vero sì… quando ha lasciato la cabina il tipo pareva molto agitato… infatti ha dimenticato di riagganciarla… e involontariamente ho letto il numero di telefono… MA COSA FAI AAAAAAAAAAAAAHHH!!”
Sonoko aveva preso Ran di spalle e le aveva messo sul viso un fazzoletto imbevuto di cloroformio.. Ran tentò di divincolarsi con tutta la sua forza, ma la presa di Sonoko era insolitamente forte. Alla fine dovette cedere.
Ran:” Ma…. chi…… sei….. tu?”

Ran si accasciò al suolo.

Sonoko si levò la maschera che aveva tenuto fino a quel momento, si sfilò la parrucca e si slaccio il laccio che teneva legati i lunghi capelli biondi.

Vermouth:” Sei davvero sfortunata mia piccola Angel.. quello che hai visto è il numero del nostro capo… quello che telefonava era un nostro uomo… dico era perché lo abbiamo dovuto far fuori… non sono tollerati errori come quello che ha commesso lui.. non possiamo fare telefonate al numero del capo da luoghi pubblici.. il rischio che capiti che qualcuno legga il numero è troppo elevato… purtroppo sei stata tu a leggerlo… Silver Bullet non me lo perdonerà mai… non ho altra scelta… questa è l’unica cosa che posso fare per voi…”

E prese ad armeggiare con la sua borsa avvicinandosi a Ran.

Intanto, Conan aveva sentito l’urlo di Ran, ma era ancora molto distante. Corse a perdifiato e raggiunse il posto da cui pensava fosse partito l’urlo. Ma non trovò nulla. Solo un fazzoletto imbevuto di cloroformio.

A quel punto si inginocchiò e iniziò ad imprecare contro se stesso: come aveva potuto permettere che succedesse tutto questo??
Heiji lo raggiunse poco dopo.

Heiji:” L’hai trovata??”
Conan:” No, niente da fare, ma ho trovato questo fazzoletto… è imbevuto di cloroformio.. credo che l’abbiano rapita..”
Heiji:” Chiamo subito l’ispettore!! Gli faccio mettere sotto controllo tutte le uscite.. è di sicuro ancora qua dentro!!”
Conan:” Speriamo… ho una pessima sensazione..”

Heji contattò telefonicamente l’ispettore che subito fece fare i dovuti controlli. Ma dopo diverse ore divenne chiaro che Ran doveva essere stata già portata fuori dal parco o doveva essere nascosta all’interno.

Poi arrivò quella notizia… quella che nessuno voleva sentire.

In uno dei bagni del parco era stata ritrovata Sonoko, legata e anestetizzata. Nel bagno affianco erano invece stati ritrovati dei vestiti. Erano quelli di Ran. Ma erano tutti strappati e sporchi di sangue. Vicino ai vestiti c’era anche un coltello. Anch’esso sporco di sangue. In un bidone vicino il bagno vennero ritrovate invece la maschera e la parrucca della falsa Sonoko. Venne chiamata la scientifica per i rilievi di rito…
Conan venne preso da parte da Heiji.

Heiji:” Mi ha appena chiamato l’ispettore… hanno trovato Sonoko…”
Conan:” E Ran??”

Heiji si fece scuro in volto

Heiji:” Hanno trovato i suoi vestiti sporchi di sangue e un coltello… Pensano che..”
Conan:” Non lo dire… Non lo voglio sentire… Non ci credo… Non è vero… E’ una bugia!!!!”

E corse via. Heiji voleva fermarlo. Ma Kazuha, che aveva assistito alla scena lo fermò.

Kazuha:” Adesso è meglio lasciarlo solo…Non possiamo fare molto per lui..”
Heiji:” Sono di nuovo impotente… è la seconda volta in un giorno..”
Kazuha:” Non ci resta che sperare in un miracolo…”

E iniziò a piovere. Un vero e proprio nubifragio. E sotto quel cielo, un bambino stava correndo a perdifiato. Aveva il viso rigato dalle gocce di pioggia, ma era strano. Le gocce che gli scivolavano giù dal viso erano calde e salate.

 

 

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Capitolo 7
*** Pioggia ***


CAPITOLO 7 – PIOGGIA

Oramai si erano fatte le 8 di sera, quando arrivarono uno di seguito all’altro due taxi al parco. Dal primo scese un uomo con i baffi, con un cappotto grigio. Fumava nervosamente e sembrava molto agitato. Dall’altro scese una bella donna con gli occhiali, alta, vestita con un taiileur viola.

Eri:” Kogoro?? Che ci fai qui??”
Kogoro:” Mi ha chiamato l’ispettore, invitandomi a venire di corsa qui… mi hanno detto che è successo un incidente..”
Eri:”Hanno detto la stessa cosa anche a me…. Scusa ma oggi Ran non veniva qua con i ragazzi?? E’ tutto il giorno che tento di chiamarla ma ha sempre il telefono spento…”
Kogoro:”Ora che mi ci fai pensare è vero…”

Nel frattempo, Heiji, Kazuha e l’ispettore Megure si avvicinarono alla coppia che era appena arrivata. Avevano tutti il viso scuro. Sembrava che non volessero essere lì in quel momento.

Isp. Megure: “Kogoro, Eri, vedo che siete arrivati…andiamo al dunque..oggi un pazzo ha messo a soqquadro questo parco, ha fatto esplodere una bomba e ha tentato di piazzarne altre, ma grazie all’aiuto di Heiji e Conan siamo riusciti a impedire che ci fosse una carneficina..”
Kogoro:” E’ una splendida notizia..ma perchè ci ha fatto chiamare se è tutto risolto??”
Isp.Megure:” Una volta che hanno messo il pazzo con le spalle al muro, i ragazzi si sono accorti che era tutta una montatura… in realtà pare che questo uomo volesse attirare l’attenzione su di sé per far sì che un suo complice potesse compiere un altro crimine… abbiamo modo di pensare che nel parco sia stata uccisa una ragazza..”
Eri:” Non vorrà dirmi..”
Isp.Megure:” Già… si tratta di vostra figlia Ran… abbiamo trovato i suoi vestiti sporchi di sangue… l’assassino si era cammuffato da Sonoko…Non riusciamo a trovare il corpo.. ma credo sia solo questione di tempo..”
Kogoro:” La mia bambina…perché??? Perché???”

Kogoro aveva preso per il collo Heiji.

Kogoro:” Ridammi la mia Ran!!! Vedete che succede a giocare ai detective quando si è dei mocciosi?? Si finisce col compiere degli errori!!! E ci vanno di mezzo gli innocenti!!!”

Heiji non riusciva a fissare Kogoro. Stava con la testa china da un lato, incapace di controbattere.

Kogoro:” Ora ti concio per le feste detective dei miei stivali!!”
Eri:”Calmati Kogoro!!”

Eri aveva afferrato il marito per un braccio, e aveva fatto in modo che mollasse Heiji.

Eri:” Incolpando qualcuno non risolverai nulla..”

Eri abbraccio Kogoro che a poco a poco frenò il suo impulso di rabbia per lasciarsi andare allo sconforto.

Eri:” Non perdiamo la speranza… in fondo non c’è ancora la certezza che sia andata così.. potrebbero solo averci depistato… Sai io e te forse ora non siamo un gran bell’esempio di matrimonio.. ma almeno una cosa bella ce la siamo regalata… nostra figlia Ran… avanti… sono certo che tutti i presenti hanno fatto il massimo.. non possiamo fare altro che andare a casa ora.. se non vuoi stare nel tuo appartamento solo con Conan potete stare da me finchè non ne sapremo di più.. dobbiamo farci forza tra di noi…”
Kogoro:” Hai ragione.. non possiamo fare molto…ma dove è finito Conan??”
Kazuha:” Appena ha saputo di Ran è corso via… era molto scosso.. io ed Heiji stiamo andando a cercarlo.. non appena lo troveremo ve lo faremo sapere…”
Isp.Megure:” Sarà mia premura tenervi tutti aggiornati sulle ricerche.. ad ogni modo ormai è buio.. ci vorrà domani per saperne di più.. consiglio a tutti di andare a casa.. io resto qui per gli ultimi rilievi..Vi chiedo ancora scusa per la brutta notizia che vi ho dovuto dare..”
Eri:” Lasci stare ispettore. Sta solo facendo il suo lavoro..”

Kogoro ed Eri tornarono nei rispettivi Taxi. In quello di Eri c’era la sua assistente.

Midori:” Mi dispiace dottoressa Kisaki.. non so proprio come..”

L’avvocato le getto le braccia al collo è inizio a piangere a dirotto.

Midori:”Si sfoghi pure… è stata fin troppo forte oggi..”

Heiji e Kazuha ripresero le ricerche del piccolo Conan. Ma erano ricerche vane . Infatti Shinichi aveva abbandonato il parco e vagava senza metà per le strade di Tokyo.. prese diversi treni ma non aveva una meta… vagava e basta. Non riusciva a pensare ad altro se non al fatto che non l’avrebbe mai più rivista… aveva tentato di proteggerla in tutti i modi dai pericoli dell’organizzazione.. ma era stato tutto inutile… allla fine avevano messo le mani su di lei, non capiva ancora come, e lui era rimasto inerme, non aveva potuto fare niente…

Continuava a camminare sotto la pioggia.. ormai era zuppo dalla testa ai piedi. Ma non se ne accorgeva… continuava a pensare.. pensava a quante cose avrebbe voluto dirle… a quanto gli piaceva vivere con lei ogni giorno, anche se lo poteva fare solo come il piccolo Conan Edogawa… continuava a pensare a lei.. ai suoi sorrisi… a quando si arrabbiava… a quando bisticciavano per una cavolata… a quante volte era stato sul punto di dirle chi era in realtà… a come lei soffriva per la sua assenza.. ed ora era andata a finire così…non avrebbe più potuto dirle chi era, e dirle tutte le altre cose che avrebbe voluto dirle, ma che spesso non riusciva a pronunciare..

La sua sensazione di impotenza cresceva sempre di più… come era stato possibile?? Aveva risolto molti casi, aveva aiutato molte persone… come era possibile che l’unica che voleva davvero aiutare, quella che voleva proteggere, quella che contava più di tutte per lui, come era possibile che fosse proprio quella la persona che non era riuscito a salvare???
Finalmente si rese conto che doveva cambiarsi se non voleva prendere un malanno. Si avviò quindi verso casa, quella dei suoi genitori, per cambiarsi. Percorrendo la strada, vide da lontano una persona davanti al cancello, con le mani sulle inferriate, che guardava verso l’interno.

A mano a mano che si avvicinava quella figura diventava sempre più definita. Era una bambina, alta più o meno come lui. Indossava una felpa, e aveva il cappuccio sulla testa per ripararsi dalla pioggia. Notò tra le cose, che stranamente era senza scarpe.

Conan:” Cerchi qualcuno??”
Bambina:” Non lo so…”
Conan:” Come non lo so??”
Bambina:” E’ che non lo so… mi sono svegliata in un letto, in una stanza che non conoscevo… avevo addosso questi vestiti ma non avevo le scarpe.. la porta era aperta… non avevo telefono, borsa o portafoglio… sono uscita senza scarpe.. ma ha iniziato a piovere… ho vagato per la città in cerca di non so cosa… e sono arrivata qua davanti… è come se le mie gambe mi abbiano portato davanti questa casa da sole…”
Conan:” Conosci qualcuno che abita qui?? Questa è la casa della famiglia Kudo..”
Bambina:” Vedi la cosa strana è che non ricordo nulla… nemmeno come mi chiamo…o quello che ho fatto oggi.. so solo che vedere questa casa mi da una strana sensazione di nostalgia.. come anche parlare con te… ho la sensazione di conoscerti ma è strano… non ti ho mai visto prima… ad ogni modo… sento che devo trovare Shinichi..”

Conan:" Lo conosci??"

Bambina:" Non lo so... ricordo solo il suo nome... e sento che era una persona importante per me.."

Conan iniziò a a guardare meglio quella bambina… aveva dei lunghi capelli marroni, e gli occhi azzurri…

Conan:”Puoi levarti il cappuccio??”

Lei obbedì… Conan restò di sasso… era la copia esatta di Ran quando aveva 8 anni…

Conan:”Non ricordi proprio nulla di quella stanza??”
Bambina:” Credo che con me ci fosse una donna bionda… mi pare parlasse inglese… ma non ne sono certa… ero come in dormiveglia…”

Conan ormai era certo… quella che aveva davanti era Ran!! Le avevano somministrato l’APTX4869 … solo che per qualche motivo aveva perso la memoria… ma a lui non importava. Le butto le braccia al collo e la strinse fortissimo a sé..

Ran:”Ma cosa faiiiii???? “
Conan:” E’ che sono felice… pensavo che non avrei mai più potuto abbracciarti!!”
Ran:” Dici cose senza senso lo sai??”
Conan:” E’ vero.. ma non me ne importa assolutamente nulla!! Vieni con me, hai bisogno di un cambio e posso aiutarti..”
Ran:” E non fare tanto il saccente come se sapessi tutto!!

Per la prima volta da parecchie ore, Conan sorrise… non c’erano dubbi..A giudicare da quel modo di rispondere, quella che aveva davanti era proprio Ran…

 

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Capitolo 8
*** Artemis Edogawa ***


CAPITOLO 8 - ARTEMIS EDOGAWA


Conan:” Ecco indossa pure questi, dovrebbero andarti bene… lì troverai anche scarpe e calzini..”
Ran:” Grazie…. Ma esci!!!! Altrimenti non mi posso cambiare!!!”
Conan:” Ah…. Eh…. Sì certo, scusami!!”

Sono le uniche parole che Conan riuscì a dire prima di essere centrato in pieno da una scarpa. Dopo pochi minuti, Ran uscì dalla stanza. Ora indossava una salopette di jeans e una felpa gialla, un paio di superga e un cappello dei Tokyo Spirits dello stesso colore. Conan nel vederla sorrise…

Ran:” Cosa hai da ridere??”
Conan:” Nulla… solo che mi viene da ridere… quei vestiti li hai già indoss… cioè volevo dire che erano di una mia amica più grande, che ti assomiglia tantissimo… me la ricordi davvero tanto..”
Ran:” Effettivamente, mi pare di averli già visti…”
Conan:” Eh??? Dai forza adesso andiamo, ti farò conoscere la persona che ti ospiterà finchè non recupererai la memoria…”

Era tremendamente faticoso per Conan non stimolare la memoria di Ran… Doveva fare assolutamente in modo che almeno per un po’ non si ricordasse chi era… avrebbe capito anche chi era lui, ma soprattutto sarebbe stato un problema se l’organizzazione avesse capito che lei in realtà era la figlia di Kogoro Mori, la ragazza che dovevano assolutamente eliminare. Se avessero capito che si era rimpicciolita, di conseguenza sarebbero poi iniziate le ricerche di Shinichi Kudo, e non ci avrebbero messo molto a risalire a Conan Edogawa.
Mentre Conan ragionava sul da farsi e su come fare in modo che Ran fosse al sicuro, erano già arrivati davanti alla porta del professor Agasa.

Professor Agasa:” Ciao Shin.. AHI!!!!!”

Conan rifilò un bel pestone al professor Agasa.

Conan:” Salve professore… sono Conan, il suo vicino di casa… mi scusi se la disturbo oggi , ma ho un favore da chiederle…possiamo entrare??”
Professor Agasa:” Certo…entrate pure… in cosa posso esservi utile??”
Conan:” Ecco vede professore, questa bambina l’ho incontrata poco fa davanti casa di Shinichi.. lo stava cercando perché aveva bisogno di aiuto… ha perso la memoria e non ricorda nulla.. il suo nome, i suoi genitori… nulla di nulla… volevo chiederle se mentre io cerco di contattare Kudo per vedere se può in qualche modo aiutarla, non poteva ospitarla a casa sua…sempre se per lei va bene..”
Professor Agasa:” Per me non ci sono problemi… tu cosa ne pensi Ai??”
Ai:” Bè in fondo sono ospite anche io… non vedo che problemi ci siano…”

Ai si avvicinò a Ran.

Ai:” Ciao, io mi chiamo Ai Haibara, piacere… è così tu non ricordi il tuo nome… bè vista la situazione direi che è il caso che te ne diamo uno provvisorio… è brutto non avere un nome… visto che Conan ha i parenti lontanti e tu sei ospite da noi direi di darti lo stesso cognome… fingeremo che sei una sua cugina.. “
Ran:” Allora me lo posso scegliere io il nome?? “
Ai:”Ma certo!! Qualche preferenza??”
Ran:” Mi voglio chiamare Artemis!!”
Ai:” Artemis?? Come la dea greca della natura… essia!! Mi piace!! Allora piacere Artemis Edogawa!! Vieni con me, ti faccio vedere la casa e la nostra stanza… dormirai con me va bene??”
Artemis:” Certo grazie Ai!!”

Le due bambine si allontanarono, lasciando il professor Agasa e Conan da soli nella stanza.
Conan continuava a guardare la piccola Ran, e continuava a sorridere… si era data il nome della dea greca che più le piaceva… proprio per il nome… se da una parte gli faceva piacere, perché significava che la memoria non era del tutto persa, dall’altra iniziava a chiedersi come avrebbe dovuto gestire il momento in cui l’avrebbe recuperata del tutto.

Professor Agasa:” Allora chi è quella bambina??”
Conan:” Ran..”
Professor Agasa:” Capisco si chiama Ran…. Eh??? RAN!!!! Non mi vorrai dire che…”
Conan:” Già.. le hanno dato lo stesso farmaco che hanno somministrato a me.. solo che in più lei ha perso la memoria..”
Professor Agasa:” Bè credo che sia una fortuna che sia viva… ma ora come hai intenzione di muoverti??”
Conan:” Credo che sia giunta l’ora di lottare davvero contro l’organizzazione…”
Ai:” Vuoi morire??”

Ai era tornata da sola nel soggiorno dove Conan e Agasa stavano parlando.

Ai:” Avevo capito subito che quella bambina era Ran… lei no professore???”
Professor Agasa:” Veramente no?? Tu come hai fatto??”
Ai:” Basta guardare come questo pesce lesso la guarda…”
Conan:” A chi hai dato del pesce lesso???”
Ai:” A te!! Sei così preso da lei che se ti guardassi intorno avresti capito….”
Conan:” Cosa avrei dovuto capire??”

Ai ebbe un momento di esitazione, poi divenne rossa in viso.. infine sbottò di colpo:

Ai:” Avresti capito a che pericoli hai esposto finora te stesso e quelli che ti stanno intorno, scemo!!!”

E se andò nuovamente stizzita.

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Conan:” E adesso che le avrà preso??? Mah….”

Professor Agasa:” Allora cosa hai intenzione di fare??”
Conan:” Bè per iniziare dire che dobbiamo dare un’occhiata a questo!!”

Conan estrasse dalla tasca un CD con attaccata una targhetta che recitava: PER SILVER BULLET

Professor Agasa:” Cosa è??”
Conan:”Non lo so.. era vicino a dove ho trovato il fazzoletto imbevuto di cloroformio… solo che poi con tutto quello che è successo non gli ho dato peso… ma ora che so che Ran è viva, forse credo convenga darci un’occhiata…”
Professor Agasa:” Ok vediamo cosa contiene..”

Il professore inserì il cd nell’apposito lettore del suo PC. Sullo schermo apparve la scritta ACCESSO NEGATO. INSERIRE LA PASSWORD.

Conan:” Accidenti!!! E ora che si fa??”
Professor Agasa:” Calmati.. ho da poco inventato un programma che decripta le password… ma ha bisogno di 24 ore di tempo… lasciamo il pc acceso a fare il suo dovere, e domani potremo vedere quello che contiene..”
Conan:” Ok… ma le consiglio di disinserire internet per qualche giorno… potrebbe avere una protezione che comunica la nostra posizione..”
Professor Agasa:” Hai ragione… lo faccio immediatamente..”
Conan:” Bene professore… allora le lascio qui Ran..”
Artemis:” Chi è Ran??”
Conan:” Volevo dire Artemis!!! Che scemo.. mi dimentico sempre i nomi… AH AH AH”
Ai:” Come attore fai veramente schifo…”
Conan:” Oggi ce l’hai proprio con me eh?? Allora Artemis, ora devo andare, tornerò a trovarti domani…ah professore, nel frattempo credo che convenga fare anche le pratiche per far venire Artemis a scuola… una bambina di questa età che non ci va desterebbe troppa attenzione… ci pensa lei??”
Professor Agasa:” Nessun problema… lascia che me ne occupi io…”
Conan:” Perfetto, domani è festa, quindi a partire da dopodomani verrai a scuola con noi va bene Artemis??”
Artemis:” Certo.. non sapendo quando recupererò la memoria è meglio che faccia una vita il più possibile normale… credo che mi possa aiutare..”
Conan:” Sono d’accordo con te.. ora vado… ci vediamo domani pomeriggio!!! Ciao!!”
Ai:” Sei ancora qui?? Sbrigati ad andare!!”
Artemis:” A domani, grazie di tutto Conan..”

Artemis si avvicinò a Conan e lo bacio sulla guancia, poi sorrise e se ne andò, mentre Ai osservò il siparietto con il solito finto disinteresse…

Professore:” Sei diventato Rosso come un peperone!!!”
Conan:” Non è vero!!!!!”
 




E con questo siamo arrivati all'ottavo capitolo... cavolo non sembra ma sono già 2 mesi che scrivo questa storia!!!! Spero che il nome che ho scelto per la piccola Ran vi piaccia... A dire il vero la volevo chiamare Artemisia... ma non mi sembrava troppo in linea con i nomi poi effettivamente usati nel manga.. allora ho optato per il nome greco... a mio parere più adatto... Da adesso per un po' di settimane aspettatevi i preparativi per la battaglia finale... nel frattempo cercherò di definire meglio i rapporti tra i protagonisti... continuate a seguire la storia!!!!

Grazie mille!!!!

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Capitolo 9
*** Confidenze e Scoperte ***


CAPITOLO 9 – CONFIDENZE E SCOPERTE


Ormai si era fatto tardi. Nel laboratorio del dottor Agasa era buio e il computer procedeva nell’elaborazione. L’algoritmo del professore continuava a lavorare per cercare di recuperare la password e poter così accedere ai dati contenuti nel cd trovato da Conan nel parco. Il professore era nella sua stanza e già dormiva profondamente. Nella stanza accanto invece, Artemis e Ai ancora non dormivano.

La loro stanza era molto spartana, c’era una scrivania piena di fogli con formule chimiche, alcune sottolineate e altre cancellate, uno specchio, una vecchia lampada ad olio che era ancora accesa, un televisore e una libreria piena di testi scientifici. Dall’armadio a muro, le due ragazze stavano tirando fuori il futon e i cuscini e si preparavano anche loro ad andare a letto.

Artemis:” Che strana stanza che hai..”
Ai:”Bè non è proprio la mia… come ti ho detto sono ospite anche io.. le uniche cose mie sono i libri e quei fogli che vedi là sopra..”
Artemis:” Ehhhhhhh???? Quelle formule di chimica e tutti quei testi complicatissimi sono tuoi??? Ma sei solo una bambina… come fai a leggere tutte quelle cose??”
Ai:” Be diciamo che sono decisamente dotata… sono un giovane genio!!!”
Artemis:”Cavolooooo sei davvero una persona incredibile Haibara..”

Ai sorrise… Che strano.. quel complimento era quello che avrebbe sempre voluto sentire da Shinichi…e a farglielo ora era la sua peggiore rivale.. quella che finora gli aveva sempre impedito di potersi fare davvero avanti con lui..

Artemis:” Ai ti posso chiedere una cosa??”
Ai:” Certo… chiedimi pure..”
Artemis:” A te piace Conan vero???”
Ai:” Ma cosa ti salta in mente???”
Artemis:” Lo sapevo!!! Ci ho indovinato…sei diventata rossa!! E’ per questo che prima lo hai punzecchiato… anche se ero dillà ho sentito benissimo sai??”
Ai:” E’ solo che non sopporto i saputelli… tutto là… e comunque piace anche a te sai??? Pensi che non mi sia accorta che hai colto subito l’occasione per baciarlo sulla guancia??”
Artemis:” E’ vero!!”

Artemis fece una linguaccia verso Ai.

Artemis:” Questa è la mia dichiarazione di guerra!!!”
Ai:” Mi spiace contraddirti, ma non ci sarà proprio nessuna guerra… non c’è proprio nulla da conquistare.. lui è già impegnato..”
Artemis:”Noooo vuoi dirmi che ha già la fidanzata?? E chi è??”
Ai:” Be ecco…come dire… è una persona che gli sta molto vicino…”
Artemis:”Sarà una compagna di scuola…se la vedrà con me allora!!!”

Ai sorrise di nuovo… Vedere che si scaldava tanto proprio lei che non doveva fare assolutamente nulla… era lei la ragazza nel cuore di Shinichi.. anche se ora si era rimpicciolita proprio come aveva fatto lei per fuggire all’organizzazione…

Ai:” Lo scoprirai da sola… comunque accetto la tua dichiarazione di guerra!! Vedremo chi sarà a fare breccia nel suo cuore!!”

Ai contraccambio la linguaccia che le aveva fatto Artemis.

Artemis:” Io non perderò di sicuro!!”

E si misero a letto. Artemis crollò subito. Ai invece rimase sveglia… non riusciva a prendere sonno.. ripensava a quella strana chiacchierata… se da una parte si sentiva infastidita e frustata per il suo amore inconsolabile e a senso unico, dall’altro era felice… sentiva che quella strana situazione con Ran che era tornata bambina, le aveva fatto conoscere meglio alcuni lati del suo carattere. Iniziò a pensare che ci si sentisse così quando si trovava un’amica. Per la prima volta, quella sensazione di invidia e di inadeguatezza che provava si erano affievolite. Sorrise ancora prima di chiudere gli occhi e addormentarsi con le fossette ai lati della bocca.


Era notte fonda. Fuori si sentiva solo il verso cupo e sinistro di una civetta, quando si udì uno stridio metallico, seguito dal rumore di una ventosa che si attaccava ad un vetro. In pochi secondi un guanto bianco aprì la finestra, ed un uomo entrò nel laboratorio senza fare il minimo rumore. I suoi occhi erano abituati al buio e si diresse immediatamente al pc.. mise in pausa il programma del professore e riaprì la console che chiedeva di inserire la password per accedere ai dati. Senza esitazione inserì una combinazione di tasti. La password era quella corretta. Il cd si aprì. Rapidamente trovo il file che cercava e lo copio nella sua chiavetta USB. Richiuse la finestra di consultazione dei dati e riavviò il programma del professore. Uscì dalla stessa finestra da cui era entrato e rimise il piccolo frammento di vetro con una colla trasparente a presa rapida esattamente dove era. Il vetro sembrava di nuovo intatto.

Soddisfatto se né andò.. avrebbe visto quel file con calma a casa… aveva finalmente trovato quello che cercava da tempo…
La mattina seguente, il telefono di Conan squillò.

Conan:” Pronto??”
Dottor Agasa:” Ciao Conan, dormito bene??”
Conan:” Io sì, ma lo zietto non se l’è passata troppo bene… è uscito prestissimo per tornare al parco…è successo qualcosa??”
Dottor Agasa:” A dire il vero sì…vorrei che venissi subito qua..”
Conan:” Il tempo di arrivare e sono a casa sua.. a tra poco!!”
A casa del profesor Agasa, Conan trovò solo il professore già sveglio; le due ragazze ancora dormivano profondamente..

Conan:”Allora cosa è successo??”
Professor Agasa:” Una cosa strana… il programma avrebbe dovuto finire verso le 8 di questa sera, invece ora ho ricontrollato il timer e dice che è necessario un quarto d’ora in più.. è come se fosse stato messo in pausa per 15 minuti…”

Ma la spiegazione fu interrotta. Un pallone ruppe una finestra del laboratorio.

Professore Agasa:” Oh no di nuovo!! Quei marmocchi hanno nuovamente rotto la finestra…”

Conan andò fuorì, ma non trovò dei bambini a giocare, bensì un ragazzo di sedici-diciasette anni che imbarazzato ammise che gli era sfuggito il pallone. Diede al professore i soldi necessari per riparare la finestra e se ne andò scusandosi più e più volte…

Professor Agasa:” Almeno stavolta non dovrò rimetterci di tasca mia…”

Conan guardò con attenzione i vetri rotti.. notò che un frammento del vetro aveva il bordo circolare. Guardo i vetri con più attenzione e notò che alcuni avevano una sottilissima crepa. Mettendo insieme tutti quei frammenti ottenne una circonferenza.

Conan:” Qua c’è qualcosa che non va… questo vetro è stato rotto e incollato…e anche da poco a giudicare da questi segni… il ritardo del programma… Qualcuno deve essere entrato in casa stanotte e deve avere fatto qualcosa con il pc… è l’unica spiegazione!!!”
Professor Agasa:”Ma io non ho sentito nulla!! E nemmeno le ragazze!!”
Conan:” Bè è più che naturale.. la tecnica che ha utilizzato è molto raffinata.. per cercare di non lasciare tracce il nostro uomo ha anche tentato di rompere vetro.. purtroppo per lui non è riuscito a prendere il punto esatto dove lo aveva tagliato..abbiamo a che fare con una persona molto abile..”
Professor Agasa:” Vuoi dire che quel ragazzo…”
Conan:” Esatto.. lui è l’uomo che si è introdotto a casa sua ieri sera.. ha fatto qualcosa con il cd e se ne è andato!!”
Professor Agasa:” Accidenti speriamo che non abbia compromesso tutto..”
Conan:” Non credo che corriamo questo pericolo… ha lascaito il cd e non vi ha fatto nulla… abbiamo più a che fare con un curioso che con un membro dell’organizzazione… questo non è il loro modus operandi..”
Professor Agasa:” Ma allora chi diavolo può essere stato..”
Conan:” Un megalomane borioso e pieno di sé… e che di sicuro non è bravo a giocare a calcio, visto che non ha colpito il vetro dove voleva.. e anche molto sbadato.. per nascondere una prova ce ne ha data un’altra che ci fa capire la sua identità…se non altro stavolta credo che possa darci una mano…”

Queste furono le parole di Conan mentre mostrava al professore un simbolo che era stato fatto con un pennarello sul pallone...




kaitokidsignature



Nono capitolo... e nella storia entra un nuovo personaggio... Che interesse avrà avuto a prendere un file dal cd che Vermouth ha fatto avere a Conan?? Sarà Kaito Kid oppure è un altro depistaggio??? Come evolverà il triangolo Ai, Artemis, Conan?? E se diventasse un quadrato???

Le risposte a tutto questo nei prossimi capitoli!!! A presto!!! :):) 

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Capitolo 10
*** La Bibbia Nera ***


CAPITOLO 10 – LA BIBBIA NERA


Era ora di pranzo. Kogoro, aveva chiamato Conan, e gli aveva detto che non sarebbe tornato a casa; preferiva continuare nelle sue indagini, per vedere se riusciva a scoprire qualcosa sulla figlia, sparita da più di mezza giornata. E così il piccolo detective aveva chiesto ospitalità al dottor Agasa. Continuava a chiedersi perché un ladro come Kaito Kid, che si occupava da sempre di gioielli o di opere d’arte, si fosse interessato a quel cd. Non ne vedeve proprio il legame.

Mentre Shinichi era assorto nei suoi pensieri, Artemis gli si avvicinò da dietro senza farsi sentire e portò la bocca vicino ad un orecchio di Conan, come per sussurargli qualcosa:

Artemis (urlando a squarciagola):” CCCCCCCCOOOOOOOOOOOOOOONAAAAAAAAAAAAAANNNNNNNN!!!!”
Conan:” Ma cosa fai??? Così mi fai diventare sordo!!!!!”
Artemis:” Meglio sordo che con quella faccia pensierosa!!!”

Gli fece un occhiolino e ritornò in cucina dove insieme ad Ai stava preparando il pranzo. Conan la seguì.

Artemis:” Allora Ai, cosa mangiamo di buono oggi??”
Ai:” Pensavo di fare del riso al curry…”
Conan:” Mi piace!!! Va benissimo!!”
Artemis:” E se invece facessimo del riso alla cantonese?? Ho bisogno di rimettermi in forze!!”
Conan:” Effettivamente anche a me andrebbe…”
Ai:” Ma come??? Avevi detto che ti piace come faccio il riso al curry e che ti andava bene..”
Conan:” E’ vero…”
Artemis:” No, ha detto che va bene il riso alla cantonese!!”
Ai:” No, abbiamo detto al curry!!”
Artemis:” Cantonese!!”
Ai:” Curry!!”
Conan:”Avanti calme ragazze… non serve litigare…”
Ai e Artemis in coro:” Giusto, allora scegli tu!!!!”
Conan:”Eh???? Cosa?????”
Ai:” Esatto… avanti scegli tu cosa mangiare… è meglio il riso al curry oppure il riso alla cantonese??”
Artemis:” Già così non litigheremo!! Accetteremo la tua decisione!!”
Conan:” Ah…be ecco…(o mamma e adesso cosa faccio??? L’hanno presa troppo sul personale… se do ragione ad una si arrabbierà l’altra… è una situazione senza via di uscita….pensa Conan pensa…)……. Allora bè…..forse…”
Ai e Artemis:”SI'???”
Dottor Agasa:” Salve ragazzi!! Ho comprato pizza per tutti…. Mettiamoci a tavola!!!”
Conan:” Io adoro la pizza!! Grazie professore!!”
Ai e Artemis in coro:” E’ incorreggibile… non si deciderà mai…”

Dopodichè si guardarano e scoppiarono a ridere di gusto.
Si misero tutti a tavola. Fu un pranzo allegro. Per un po‘ si dimenticarono tutti dei vari problemi; per quasi tutto il pomeriggio nessuno penso all’organizzazione, all’Apotoxin - 4869, a Kaito Kid e a tutto il resto.
Poi un rumore riporto tutti alla realtà. Un forte beep provenne dal laboratorio del professo Agasa.

Dottor Agasa:” Ci siamo… questo suono indica che il pc ha finito…”
Conan:” Bene, credo sia ora che andiamo a dare un’occhiata a quel cd…”
Ai:” Parlate di quel gioco noioso che avete installato??? Bah… vieni Artemis..andiamo a fare una passeggiata al parco… quei due fissati avranno da fare per parecchio..”
Artemis:” Va bene Ai.. volevo proprio prendere una boccata d’aria..”

Era importante portare Artemis lontano dal pc… il rischio che le potesse tornare la memoria leggendo qualcosa era alto. Inoltre non doveva sospettare nulla di tutto quello che era successo o che stava accadendo. Significava esporla ad altri pericoli.
Non appena le due ragazze furono uscite, Conan e il dottore si diressero verso il PC.

Dottor Agasa:”Allora il PC ha decriptato la password… era questa… THE BLACK BIBLE..”
Conan:” La bibbia nera… vediamo cosa contiene..”

Conan e il professore rimasero sbigottiti nel vedere il contenuto del cd..

Il nome era quanto di più azzeccato ci potesse essere. Il cd conteneva tantissimi dossier, tutti relativi alle azioni dell’organizzazione nera. C’era scritto tutto: i membri coinvolti, il piano da seguire, chi colpire, come quando e perché…

Una seconda sezione invece conteneva tutte le persone che rappresentavano possibili minacce per l’organizzazione. C’erano agenti della polizia, politici, attori e personaggi dello spettacolo, predicatori, monaci. E poi Conan trovò una sezione intera dedicata a Kogoro, all’FBI, alla detective Sonoko, al dottor Agasa, ad Heiji e perfino al ladro Kid. Tutti rigorosamente schedati, con notizie su ogni singolo caso in cui fossero stati coinvolti e un indice che rappresentava il loro grado di pericolosità. Potè notare che la valutazione della pericolosità era espressa con un valore compreso tra uno e dieci. Tutte le persone con cui era entrato in contatto avevano associato il valore nove.
In quella lista non c’era nemmeno una persona con il valore dieci. Significava che una volta arrivati al valore massimo, si veniva eliminati.
Un’altra cosa lo fece sobbalzare. Per ogni persona c’era una lista dei parenti più stretti, degli amici, di tutti coloro che potevano essere utilizzati per ricattare le persone schedate. Più ne sapeva, più i mezzi dell’organizzazione gli facevano ribrezzo.

Nella terza sezione trovò conferma di ciò che aveva intuito. Questa perte era dedicata alle persone eliminate. Avevano tutte associato il valore dieci. Tra queste figurava anche il suo nome, Shinichi Kudo. Scoprì che in realtà, quella volta al parco, quando era con Ran e venne colpito alla testa da Gin con un tubo metallico e gli somministrarono l’ Apotoxin - 4869, lo scambio a cui aveva assistito non era stato un caso. Era tutta una messa in scena per poterlo eliminare. La cosa gli bruciò ancora di più.. credeva di essere solo stato sfortunato in quella circostanza. Invece era una vittima degli eventi ancora prima che ne potesse avere la consapevolezza.

Nella quarta sezione trovò informazioni sull’organizzazione e una lista dei membri. Decise di mettere in stampa quella sezione. L’avrebbe guardata dopo con più calma..

Infine c’era una quinta sezione denominata “Project Lucifer”. Conan tentò di accedere alla sezione ma richiedeva una nuova password. Per accedere sarebbe stato necessario un altro giorno.
Preso dall’ira chiuse il cd e guardo il dottor Agasa,visibilmente sconvoloto.

Dottor Agasa:”C’è anche il mio nome… cosa intendi fare?? Mi hanno dato un nove.. a scuola ne sarei stato contento… ma qua rischio grosso..”
Conan:” Deve evitare di esporsi da qui in avanti… è troppo pericoloso…ad ogni modo ora so molto di più sul loro conto..”
Dottor Agasa:” Cosa hai capito??”

Conan:”Sono molto radicati nel nostro territorio… i dossier riguardano solo ed esclusivamente casi avvenuti in Giappone… e hanno agganci con la polizia… alcuni di quei dossier sono copie di quelli che hanno negli archivi in centrale… significa che hanno delle spie o uomini anche là dentro… questo implica che non possiamo rivolgerci a loro… almeno direttamente..”
Dottor Agasa:” Questo mi sembra un grosso problema..”

Conan:” Non troppo.. possiamo sempre rivolgerci all’FBI…che a questo punto dovrà decisamente parlare… ho scoperto che anche loro hanno degli scheletri nell’armadio..”
Dottor Agasa:” A cosa ti riferisci??”

Conan:” Sembra che gli stiano alle costole da molto tempo, fin da prima del loro trasferimento in Giappone.. L’organizzazione nera ha viaggiato un po’ per tutto il mondo prima di arrivare qui…”
Dottor Agasa:” E tu come lo sai??”

Conan:” Sono decisamente un po’ troppo sicuri di sé.. nella sezione che li riguarda c’è tutta la loro storia.. Non appena avrò letto tutto quello che ho stampato, avremo il quadro completo e potremo chiedere all’FBI molte cose..Ora ho bisogno di rintracciare Kaito Kid… credo che abbia delle informazioni utili..”

Prese un foglio di carta ed una penna e inizio a scrivere.

Conan:” Faccia pubblicare questo sul giornale di domani… nelle pagine degli annunci.. sono certo che capirà..”
Dottor Agasa:” Vado immediatamente ad inviare un fax alla redazione del giornale.. Ma prima riprogrammo tutto per trovare la nuova password..”

Dopo aver pigiato qualche tasto, il Dottor Agasa se ne andò di corsa, con in mano un bigliettino che recitava così:

 

giornaleq




Ed Eccoci al decimo capitolo... finalmente si inizia a capire qualcosa di più sull'organizzazione in nero... Conan ora ha una traccia vera da cui poter partire... le informazioni che gli sono state lasciate da Vermouth.. Riuscirà a salvare i suoi amici, ora che sa che sono tutti nel mirino dell'organizzazione?? Kaito Kid riuscirà a decifrare il messaggio???

A questo proposito vi sfido ad interpretare il biglietto con il messaggio... quale è la sua interpretazione???

La soluzione del biglietto e molto altro nel prossimo capitolo!!!

Ciao e continuate a seguire la storia!!!!! :):)

:grazie: :ahahah:

 

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Capitolo 11
*** Ritorno a scuola ***


CAPITOLO 11 – RITORNO A SCUOLA


Sumiko:” Buongiorno bambini!! Oggi vi presento una nuova compagna di classe.. Viene dall’Inghilterra.. ed è la cugina del vostro compagno di classe Conan.. conosce bene il giapponese e starà con noi per un po’… Avanti vieni, entra pure!!!!”

Lentamente la porta della classe si aprì, e una bambina con gli occhi azzurri, i lunghi capelli castani, delle scarpe da ginnastica, una gonna di jeans e una maglietta a maniche corte viola entrò nella classe. Si diresse subito alla lavagna, prese un gesso rosso e scrisse il suo nome.

Artemis:” Salve, io mi chiamo Artemis Edogawa!! Sono felice di essere in questa classe!! Spero che possiamo andare d’accordo ed essere amici!!! “
Genta:”Come è carina!!!”
Mitsuiko:” A me sembra che assomigli a qualcuno che conosciamo… ma non ricordo proprio chi…”
Sumiko:” Allora Artemis, accomodati pure nel posto libero vicino Conan, tra lui ed Ayumi..”
Ayumi:” Ma non è giusto!! Volevo sedermi io vicino a Conan oggi!!!”
Artemis:” Allora sei tu la mia rivale!!!”
Ayumi:” Non vorrai mica dirmi che piace Conan anche a te!!”
Artemis:” E se anche fosse??”
Ai:” Ecco che le oche iniziano…”
Ayumi e Artemis:” A chi hai dato dell’oca!!! Tu sei solo una gatta morta!!!”
Ai:” Cosa avete detto!!”
Conan:” Avanti ragazze… non fate così….”
Ai,Ayumi e Artemis:” Tu stai zitto!!! Di chi credi che sia la colpa di tutto questo??”
Conan:” Eh???? Come sarebbe a dire!!! Genta, Mitsuiko aiutatemi!! Ditele che non è vero!!”
Genta:” Hanno ragione, così ti impari a fare il Don Giovanni!!!”
Mitsuiko:” Te la sei cercata.. peggio per te!!”
Conan:” Accidenti che amici…”

La baruffa fu interrotta dall’intervento della professoressa Kobayashi.

Sumiko:” Ehm ragazzi… non so se vi ricordate… ma saremmo a scuola… non è una puntata di Ranma!!!”
I ragazzi in coro:” Ci scusi maestra!!”

La classe intera scoppiò in una fragorosa risata. Iniziarono le lezioni. Quella mattina la maestra spiegava agli alunni la figura geometrica del quadrato.

Sumiko:” Allora ragazzi, questa figura che ha tutti i lati della stessa misura si chiama quadrato e…”
Artemis:” Il suo perimetro misura la lunghezza di un singolo lato per quattro, ha tutti gli angoli interi ed esterni uguali, la diagonale misura radice di 2 per la lunghezza del singolo lato e l’area si ottiene elevando la misura del singolo lato al quadrato!!”
Sumiko…” E’ tutto corretto… ma tu come fai a conoscere la radice quadrata e l’elevazione a potenza??? Sono argomenti che si fanno in sesta… e noi siamo solo in terza..”
Artemis:” Ma come??? Io conosco anche la trigo..MMMM….”

Conan le aveva tappato la bocca.

Conan:”Avanti Artemis. Smettila!! Lo dovevi dire che in Inghilterra hai fatto un corso avanzato di matematica!! Hai fatto anche la matematica di preparazione ai test universitari!!! AHAHAH!!”
Sumiko:”Davvero??? Ma allora sei un genio!!”
Artemis:”Davvero??? Io non lo ricordavo…eppure la mia prof… AHI!!!”

Artemis iniziò a tenersi la testa. Un’improvvisa emicrania le stava facendo perdere i sensi..

Conan:” Accidenti si sente poco bene!! Maestra, la accompagno subito in infermeria!!!”

Conan la aiutò ad alzarsi e la portò in infermeria, dove la dottoressa le diede un farmaco per le forti emicranie e la fece stendere sul lettino, invitandola a riposare. Conan rimase a guardarla.
Era evidente Ran ricordasse tutto quello che aveva fatto a scuola. Quella parte della sua memoria era rimasta illesa dopo l’incidente al parco. E questo era decisamente pericoloso. Avrebbe potuto recuperare la memoria da un momento all’altro, facendo lev proprio sui ricordi scolastici, Era necessario chiudere la storia una volta per tutte e anche in fretta.

Dopo un paio d’ore, Artemis si era ristabilita, e poteva tornare a seguire le lezioni. Il resto della mattinata trascorse tranquilla, senza ulteriori motivi di stress per Conan e Ran.

Si erano fatte le tre meno cinque quando Conan uscì dalla lezione del pomeriggio con la scusa di andare in bagno. Ma non arrivò mai al gabinetto. Imbocco la rampa di scale che portava al terrazzo. Aprì la porta e scorse un’ombra scura in controluce..

Conan:” E così hai capito….AHIA!!!!”

L’uomo aveva tirato un pugno in testa a Shinichi.

Figura scura:” Razza di imbecille!!! Ma vuoi farti sentire!!! Ti sei dimenticato che c’ero anche io là???”
Conan:” Questa voce…Heiji???”

Conan alzò lo sguardo. Riconobbe immediatamente l’amico, con il suo cappello azzurro portato alla rovescia e la carnagione scura.

Heiji:” In carne ed ossa!!! Se fosse per te sarei rimasto ancora al parco a cercarti.. ho chiamato il dottor Agasa e mi ha detto che eri tornato…mi ha spiegato tutta la situazione…potevi dirmi che Ran era viva!!”
Conan:”Hai ragione, ma sono successe troppe cose troppo in fretta..comunque come mai sei proprio qui sul tetto??”
Heiji:”Il dottore mi ha parlato anche del biglietto che hai fatto recapitare al giornale.. l’ho guardato ed eccomi qua!!”
Conan:” Sarai stato solo fortunato…”
Heiji:” Vuoi un altro pugno??? E va bene, ora ti spiego come l’ho decifrato… Il tuo è un messaggio in codice di quelli che richiedono l’individuazione della chiave di decifratura.. il tuo annuncio essendo composto di poche righe, una firma e un simbolo doveva contenere questa informazione in uno di quegli elementi. Quello che ha attirato di più la mia attenzione sono stati i numeri. Erano troppo strani.. nessuno scriverebbe un numero di telefono usando i caratteri di separazione come hai fatto tu.. idem dicasi per il numero di telaio. Questa anomalia mi ha fatto pensare che la chiave di tutto fossero i numeri… allora ho cercato una regola che li legasse al testo di sopra… i numeri erano molti.. difficilmente era possibile ricollegarli alla firma o al disegno in basso a destra…”

Una voce interruppe il discorso di Heiji.

Kaito:” e già… mio padre era solito legare le parole ai numeri per mandare messaggi cifrati… nel nostro caso i numeri indicano la posizione della lettera da prendere in considerazione nelle varie parole.. i trattini indicano che si deve prendere in considerazione la parola successiva, lo zero che in quella parola non c’è nessuna lettera utile… inoltre mio padre era solito inserire una convenzione tutta sua: lo / in una parola contava come un nuovo uno. Quindi la quarta lettera dopo uno / per mio padre si indicava nel codice come / 5. Usava questo trucco come personale Ester Egg... Serviva a depistare chi voleva decifrare un suo codice..
Applicando tutto questo si ottiene:

giornalespiegato

Kaito:”Sul tetto della scuola per le 15. La firma serve ad indicare la password del cd in posseso di Conan. Le iniziali di Takeru Brian Black sono le stesse di The Bible Black. Il simbolo infine serve solo ad indicare chi lo invia… è tutto corretto moccioso, o forse dovrei chiamarti Shinichi Kudo, figlio di Yusaku Kudo ???”
Conan:” Già, caro Kaito Kuroba, figlio di Toichi Kuroba!”
Heiji:” Cosa?? Vi conoscete??”
Kaito:” Già.. i nostri genitori erano amici/rivali… e noi ci frequentavamo spesso da bambini…finchè poi mio padre non è morto…”
Conan:” …Per colpa dell’organizzazione… dopo aver visto il contenuto del cd, ho capito perché ti sei introdotto in casa del dottore e hai voluto vedere quei file… sospettavi che l’organizzazione avesse eliminato tuo padre… e hai trovato la conferma nel file che hai aperto.. ho controllato le date di ultima lettura dei documenti e ho notato che il dossier che avevi toccato era solo quello di tuo padre Toichi…”
Kaito:” I miei complimenti Kudo, brillante come sempre… è proprio come dici tu… gli uomini in nero hanno ucciso mio padre… ho preso il suo posto come ladro Kid proprio per trovarli… e a forza di rubare ho trovato un documento che parlava della Bibbia Nera e conteneva la sua password… è stato un colpo di fortuna che mi trovassi al parco quando hai trovato il cd…ti ho seguito fino a casa del professore e ho aspettato il momento per poterne vedere il contenuto… non li perdonerò mai!!!”
Heiji:” OK… io non ci sto capendo più niente!!!! Mi volete spiegare cosa sta succedendo???”

Conan:” Ti mancano diversi tasselli…direi che è il caso che ci vediamo tutti dal professor Agasa questo pomeriggio..facciamo intorno alle 5… abbiamo molto di cui parlare….”

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Capitolo 12
*** Luce sulle ombre nere ***


CAPITOLO 12 – LUCE SULLE OMBRE NERE


DLIN DLON!!!
DLIN DLON!!

Il campanello della casa del dottor Agasa suonò 2 volte.

Dottor Agasa:” Sono le 5 di pomeriggio… mi chiedo chi possa essere.. Ai mi ha chiamato dicendomi che andava insieme ad Artemis e a tutti gli altri al parco.. volevano festeggiare con un gelato la nuova arrivata…non aspettavo proprio nessuno..”

E mentre parlava tra sé e sé, aprì la porta.

Conan:” Ce ne ha messo di tempo!! Dove era finito??”
Dottor Agasa:” Ero dillà che lavoravo ad una nuovissima invenzione, un congegno che tramuta l’acqua frizzante in acqua naturale….”
Conan:” Oh cavolo… credo sia l’invenzione più inutile che abbia mai fatto… ah no… mi dimentico sempre che ha anche ideato il cono gelato motore…. quello che si inseriva il gelato dentro e girava da solo.. perché era così prigo da non voler girare il cono per mangiarlo!!!!”
Dottor Agasa:” Stavolta sento che sarà diverso…”
Heiji:” Scusi.. ma se io voglio bere dell’acqua naturale, credo che la comprerei già così.. perché dovrei comprare quella frizzante per poi renderla naturale???”
Kaito:” Ma è sempre così strambo???”
Conan:” Il più delle volte sì!!!”
Dottor Agasa:” Oh ma allora hai ospiti!! Ciao Heiji, salve….”
Kaito:” Kaito, grazie”
Dottor Agasa:” Ah allora salve Kaito….Kaito…Ehi disgraziato!! Sei quello che mi ha rotto la finestra!!! Vieni qui che ti aggiusto io!!”
Kaito:” Eh?? Ma le ho dato i soldi!!”
Dottor Agasa:” Già peccato che erano falsi!!”

Heiji e Conan fulminarono Kaito con lo sguardo.

Kaito:” Eh eh eh… devo essermi confuso… eh eh eh!!”
Conan:” Avanti professore.. dopo sistemerà le cose con Kaito..piuttosto il pc ha finito di decriptare la seconda password??”
Dottor Agasa:” lo ha fatto proprio 10 minuti fa… però ti ho aspettato per aprire il file.. visto che non so cosa possiamo trovarci dentro..”
Conan:” Perfetto professore… le chiedo di lasciarmi da solo con questi due a visionare quel file.. credo che a questo punto meno ne sappia e meglio è… lasci fare a noi!!”
Dottor Agasa:” Va bene Shinichi, allora raggiungerò gli altri al parco e tornerò con loro verso sera… a dopo!!”

Il Dottor Agasa aprì la porta ed uscì dalla casa, lasciando Conan, Heiji e Kaito da soli nella stanza del PC.

Conan:” Dunque, prima di aprire la sezione chiamata “Project Lucifer”, lasciate che vi dica qualcosa in più dell’organizzazione… avendo avuto accesso a questi dati, ora so qualcosa di più della sua storia..”
Heiji e Kaito:” Avanti parla, siamo molto curiosi..”

Conan:” L’organizzazione, non è originaria del Giappone… ha origini piuttosto antiche…pare che sia nata nel periodo della rivoluzione Americana, tra il 1775 e il 1783 per intenderci… facevano parte dell’esercito continentale, quindi dell'armata che combatteva per la liberazione delle colonie e vinse la guerra di indipendenza. Tra di questi c’era una fazione chiamata la “squadra nera” che si occupava di tutte le attività più infide. Agivano nell’ombra, erano pochissimi membri ma tutti con spiccate abilità, soprattutto nello spionaggio e nei sabotaggi.

Una volta conquistata l’indipendenza, la squadra nera non era soddisfatta. Non voleva limitarsi alla liberazione delle colonie e quindi all’indipendenza dalla Gran Bretagna; ormai puntavano alla conquista del mondo. Per questo vennero allontanati da George Washington e dichiarati fuorilegge. Riuscirono comunque a far perderele loro tracce. Anche il presidente Lincoln lottò contro l’organizzazione, che riteneva ormai una minaccia non solo verso il proprio paese, ma per l’intero pianeta. Riuscì a scovarli e a costringerli ad abbandonare l’America. La fazione nera si rifugiò così in Europa.

Il loro odio verso gli Stati Unti crebbe a dismisura, e trovarono come vendicarsi. Nel file che ho letto infatti rivendicano l’assassinio del presidente Lincoln. Sembra che sul luogo dell’omicidio fosse stato trovato un biglietto che recitava:

” NESSUNO PUO’ NASCONDERE IL NERO”

Pare che l’informazione venne poi tenuta segreta.. Per uno stato giovane era importante cercare di dimostrare la propria efficienza.. venne ucciso l’esecutore materiale del gesto, John Wilkes Booth, ma le vere menti che attentarono alla vita del presidente restarono avvolte nel mistero. Successivamente vennero catturati altri rivoltosi, ma mai i veri mandanti dell’omicidio. La cosa venne insabbiata, dicendo che le persone catturate erano le menti di quell’insano gesto. Ma gli investigatori sapevano benissimo di aver solo accusato dei pesci piccoli.

Una volta arrivati in Europa, gli uomini in nero tentarono nuovamente di conquistare il mondo. Restarono sempre nell’ombra, ma questa volta si servirono di un uomo completamente soggiogato al loro volere: parliamo di Adolf Hitler. Anche lui non era altro che una semplice pedina. Ogni suo gesto era dettato dagli uomini in nero. Fu per questo che gli Stati Uniti presero parte alla guerra conto i tedeschi; in realtà cercavano sempre di arrivare alla fazione nera. Anche questa volta, gli americani riuscirono a fermare i loro pianie gli uomini in nero furono costretti a fuggire in Giappone, dove si sono potuti riorganizzare.

Una volta raccimolati nuovi capitali e nuovi uomini, hanno rapidamente preso il potere nel nostro paese.. si sono insediati ovunque; nei palazzi della politica, nelle forze di polizia, nei mass-media, nei giornali.. controllano l’intera economia del nostro paese senza che nessuno abbia il minimo sospetto. Nessuno ad eccezione degli Stati Uniti. Non è un caso che l’FBI fosse qui. Ormai li combattono da più di 200 anni..”

Heiji :” La situazione è anche peggio di quella che pensavo..”
Kaito:” Già.. sembra che l’intera storia mondiale degli ultimi 200 anni sia stata una specie di Truman Show.. loro a dettare le regole ed altri a seguirle senza sospettare assolutamente nulla!!”
Conan:” Ora non resta che capire perché alla fine si sono rifugiati qui…credo che sia ora di aprire questo famigerato “Project Lucifer…”

Heiji:” Già il nome non mi piace… Lucifero, il signore dell’inferno… è un personaggio che fa parte della cultura occidentale, cristiana per la precisione. All’inizio era un angelo, si dice uno tra i più belli che fossero al fianco di Dio nel paradiso terrestre. Poi un giorno cerco di diventare Dio lui stesso. Questi lo caccio dal Paradiso, e Lucifero cadde verso la Terra. Ma anche la Terra ebbe sdegno di lui, tanto che si ritrasse, schifata da un’individuo che si era dimostrato tanto ingrato verso la persona che gli aveva dato la vita, e si formò una voragine profonda a forma di imbuto, in cui Lucifero occupa il punto più basso. Nell’ immaginario Dantesco è così che viene narrata l’origine dell’inferno..”

Kaito:” Se tutto quello che dici è vero… in quel file temo che troveremo un nuovo piano per quello che hanno tentato già di fare due volte senza successo: la conquista del mondo..”

Conan, Kaito e Heiji si guardarono cupi in volto. Era evidente che quel dossier non potesse che parlare di questo.

Conan:” Avanti apriamo il file e vediamo cosa ci dice…”

Conan inserì la nuova password che il programma del professore aveva decriptato: STONEHENGE.
Il file si aprì…Heiji lesse a voce alta il suo contenuto:

Heiji:” Ormai ci siamo, manca davvero poco per poter raggiungere i nostri obiettivi.. quando riusciremo a trovare il tesoro nascosto dai cavalieri della tavola rotonda, riusciremo a terminare la costruzione del nostro nuovo giocattolo HARP. Con quello il mondo non avrà altra scelta se non quella di inchinarsi ai nostri piedi..”

Conan:” Non ci credo… allora quella cosa esiste davvero???”
Kaito:”Di cosa parli??”
Conan:”Dell’HARP!! Credevo fosse solo una leggenda di quelle che girava su internet.. invece pare abbia del vero…”

Heiji:”Già… in sostanza Kaito, HARP è una sigla, sta ad indicare High Attitude Research Project. Si tratta di una macchina in grado di emettere microonde nell’atmosfera, e si dice sia in grado di scatenare calamità naturali come un terremoto con precisione chirurgica. Ero convinto che non esistesse… ma sembra che mi sbagliavo..”

Kaito:”Se esistesse davvero una cosa simile saremmo spacciati… potrebbero ricattare il mondo intero.. a quel punto davvero sarebbero tutti ai loro piedi..”
Conan:”Sì.. ma non succederà… Siete con me ragazzi??? Credo sia giunto il momento di lottare davvero…siamo alla resa dei conti… basta scappare…basta nascondersi… è il momento di lottare!!!”
Heiji:” E c’è bisogno di chiederlo?? Per rendere il Giappone un paese migliore, per la mia Kazuha, per noi… conta pure su di me!!”
Kaito:” Io non sono spinto dalle tue stesse motivazioni ragazzo di Osaka, ma sarò comunque della partita!!”
Conan:” Bene ragazzi.. allora credo sia l’ora di iniziare a mettergli i bastoni tra le ruote davvero... vado a comprare 3 biglietti aerei… rispolverate il vostro inglese… ci servirà!!”
Kaito:”Dove andiamo??”
Heiji:” Si va in Inghilterra mio caro, StoneHenge è la nostra meta… a quanto pare, lì stanno cercando qualcosa che gli permetterà di terminare la loro arma… probabilmente un vecchio tesoro!!”
Kaito:”Come fate ad esserne così sicuri??”
Conan:”Semplicemente perché la password è il nome di quel posto, e quando parla della tavola rotonda si riferisce ad una leggenda riguardante StoneHenge e re Artù… i particolari te li racconterò durante il viaggio.. ora diamoci da fare con i preparativi!!”

E così si formò una strana squadra… uno mosso dal suo senso di giustizia..uno mosso dai sentimenti verso la persona che ama… uno per vendetta..interessi e motivazioni diverse, ma un unico scopo da raggiungere: sferzare con la luce il tetro e scuro buio che stava calando sul mondo intero....

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Con un giorno di ritardo su quello che avevo preventivato, ma ecco a a voi il 12° capitolo!!!
Alla fine ci siamo!!! si entra nella fase finale della storia!!! preparatevi a seguire i nostri eroi nello scontro decisivo contro gli uomini in nero!! Ce la farà la nostra squadra a fermare le brame di potere dell'organizzazione, oppure sta per arrivare un periodo buio per il mondo??? Iniziate a scoprirlo a partire dal prossimo capitolo!!!

:welcome: :ballare:



Per chi di voi poi volesse approfondire alcune delle tematiche affrontate in questo capitolo, vi lascio alcuni link da cui ho preso spunto:

INVENZIONI INUTILI
www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=J5vovqJZghI

HARP
http://www.nocensura.com/2012/01/un-po-di-...lharp-e-la.html

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Capitolo 13
*** La partenza degli eroi ***


CAPITOLO 13 – LA PARTENZA DEGLI EROI


Conan:” E tu cosa ci fai qui???”
Ai:” Mi pare ovvio… vengo con voi!!”
Conan:” Non se ne parla!! È un viaggio troppo pericoloso, non sappiamo a cosa andiamo incontro.. potremmo anche imbatterci negli uomini in nero… e tu saresti un bersaglio troppo facile..”
Ai:” Allora non mi sono spiegata… se è vero che lì l’organizzazione cerca qualcosa per completare un’arma come l’HARP, allora devo venire anche io… potrebbe essere una qualche sostanza chimica o un minerale… e in materia sono sicuramente più informata di tutti voi messi assieme!!”
Heiji:” In effetti la piccola ha ragione… potrebbe esserci davvero utile Kudo..”
Kaito:” Ma sì Shinichi, portiamola con noi.. non mi pare sia la tipica persona che non sappia badare a se stessa..”
Conan:” Ho detto di no!! Non se ne parla!!!”
Ai:” E allora spiegami perché signor so tutto io??? Perfino i tuoi compagni di avventura hanno detto che va bene!!”
Conan:” Perché chi diavolo si occuperà di Artemis ora che non ci sono io?? Se tu fossi qui e badassi a lei mi sentirei più sicuro, piuttosto che saperla con il solo professore a controllarla!!”
Ai:” Allora è questo il motivo??? Va bene… aspetta qui… ci penso io…”

Ai estrasse dalla tasca il telefono, compose un numero e stette al telefono per cinque minuti. Poi si avvicinò a Conan e gli porse il telefono.

Ai:” Tieni, vediamo se così si può fare..”

Conan avvicinò il telefono all’orecchio ed una voce squillante gli quasi ruppe il timpano.

Yukiko:” Ciao Shin-chan!!! Come stai piccolo mio??”
Conan:” Cosaaa???? Mamma!!!”
Yukiko:” Potresti mostrare un po’ di entusiasmo in più!!”
Conan:” Eh ma ecco….io…”
Yukiko:” Ma sentilo… il mio piccolo ometto in difficoltà!!!”
Conan:”Ehi….”
Yukiko:” Ah scusami.. mi sto perdendo in chiacchiere… ad ogni modo Ai mi ha spiegato che avete un piccolo problema… una vostra giovane amica con problemi di amnesia e che non può essere lasciata nelle mani di quello sbadato del professor Agasa… Sei molto fortunato Shinichi… domani rientrerò in Giappone per un lavoro che devo fare proprio a Tokyo… Quindi potrò badare io alla tua piccola amica.. che ne dici??”
Conan:” Che mi fidavo quasi di più del professore…”
Yukiko:” Hai detto qualcosa Shinichi??”
Conan:” Certo che no!!! Ho detto che fortunata coincidenza!!! Così Ai non dovrà stare qui con Artemis ma potrà venire con noi!!! AH AH AH AH”

Heiji e Kaito: ( Deve essere davvero una donna spaventosa per convincere così facilmente Conan…)

Yukiko:” Perfetto allora è deciso… ci vediamo al tuo ritorno Shin-chan!!”

Conan chiuse la telefonata. Alzò lo sguardo e incrocio quello di Ai, che era visibilmente soddisfatta visto che era riuscita ad ottenere il suo scopo.

Conan:” Essia, verrai con noi.. ma se la situazione diverrà troppo pericolosa per te, non dovrai fare mosse azzardate, intesi??”
Ai:” Va bene Shinichi… sai diventi quasi carino quando ti preoccupi per me!!”
Conan:” Eh??? Ma cosa dici!!!”
Ai” Che carino, sei diventato rosso!! “
Conan:” Non è vero!!!! E’ colpa tua che tutto ad un tratto sembri una bambina dolce!!”
Ai:” Eh??? Vorresti dire che non lo sono sempre??”

Ai guardò Conan con uno sguardo truce in volto.

Conan:” Eh?? Ah, certo che no…. (Adesso ho capito a chi assomoglia Ai… è tale e quale a mia madre Yukiko… ecco perché mi mette il terrore questa ragazza!!!)”

Professor Agasa:” Bene, se siete d’accordo direi che è il caso che andiamo all’aereoporto.. per i voli internazionali è necessario stare lì quattro ore prima della partenza..”
Conan:” Ha ragione… e ora di muoversi..”
Artemis:” Andate da qualche parte??”

Dalla camera degli ospiti, Artemis aveva ascoltato sicuramente una parte della conversazione e ora aspettava conferme dai presenti.

Conan:” Lasciatemi solo con lei… le spiegherò come stanno le cose… voi andate a preparare i bagagli.. ci vediamo all’aereoporto tra un paio di ore..”
Heiji e Kaito:” Va bene, a dopo!!”
Artemis:” E’ così parti??? Per quale motivo?? E quelli chi sono???”
Conan:” Stiamo cercando tracce dei tuoi familiari.. e quei ragazzi mi aiuteranno nelle ricerche.. avremmo voluto portare anche te, ma visto il malanno che hai avuto a scuola, la dottoressa ci ha sconsigliato di sottoporti allo stress di un lungo viaggio.. quindi resterai qui.. il dottor Agasa e mia Zia Yukiko si prenderanno cura di te…”
Artemis:” Perché mi stai dicendo una bugia??”
Conan:” Come sarebbe a dire???”
Artemis:” Non sei bravo a raccontare le storie quando le devi inventare… però va bene anche così.. credo che se non mi dici tutta la verità ci siano buoni motivi.. ad ogni modo vieni vicino…”

Conan si avvicinò ad Artemis. Ora si trovava dritto, in piedi proprio davanti a lei. Artemis lo abbracciò.

Artemis:” Non so perché, ma sento che questo viaggio potrebbe essere pericoloso… e ho davvero paura che tu possa non tornare…davvero tanta… sei la persona che da quando ho perso la memoria mi è stata più vicina.. ti prego fai ritorno a casa va bene??”
Conan:” Acc… sono davvero un pessimo attore… va bene… facciamo così… dammi quel braccialetto rosso che porti al braccio..”
Artemis:”Questo?? Cosa ci vuoi fare???”

Artemis si sfilò il braccialetto

Conan:” Bene, questo lo porto con me… visto che ho un tuo oggetto, devo tornare per forza per restituirtelo no???”

Artemis sorrise.

Artemis:” E già.. ci sono molto affezionata sai??”

E avvicinò il suo viso a quello di Conan. Lo baciò dolcemente sulla guancia.

Artemis:” Torna sano e salvo!!”
Conan:” Ci puoi contare!!”
Ai:” Scusate se vi disturbo picccioncini, ma sarebbe ora di partire!!”
Conan e Artemis:” Noi non stavamo facendo nulla!!! E poi piccioncini a chi?? Io a questo/a qui non lo/a posso proprio vedere!!!!”
Ai:” Sì come no… avanti Artemis, vieni anche tu con noi all’aereoporto..”
Artemis:” Va bene!!”

E così, dopo un’ora di viaggio in auto, Conan, Ai,Artemis e il professor Agasa raggiunsero l’aereporto di Narita, dove c’erano ad attenderli Heiji, Kaito con Aoko e Kazuha.

Agasa:” Bene ragazzi, ci siamo… il vostro volo parte tra 20 minuti… iniziate a salire a bordo… e tornate vincitori!!!!”
Conan, Heiji, Kaito,Ai:” Ci può contare!! A presto ragazzi!!”

E i 4 iniziarono a salire le scalette dell’aereo.
Nessuno però si accorse che mentre facevano i biglietti, nella fila accanto alla loro, un uomo robusto vestito di nero stava facendo la stessa cosa. Dopo aver preso il biglietto, all’uomo squillo il telefono. L’uomo rispose:

Uomo in nero:” Sì Gin, tutto ok, ho appena preso il biglietto. Contatterò il nostro uomo in Inghilterra, in modo da portare a termine l’operazione… No nessun intoppo..”
Gin:” Fai attenzione Vodka, sento che avrai le tue grane durante questo incarico…”
Vodka:” Lo farò senza ombra di dubbio Gin. Passo e chiudo.”

Vodka






Ed ecco finalmente il tredicesimo capitolo!!!! Sono molto in ritardo, lo so.... ma le ultime 2 settimane di lavoro sono state un periodo davvero tostissimo!!! Ho avuto pochissimo tempo per me... ma ora fortunatamente sono in ferie!! :)

Questo è ancora un capitolo di transizione, dovevo un po' rioridnare le idee visto che avevo molta carne sul fuoco e devo trovare un modo di collegare il tutto... dal prossimo capitolo prometto che si inizierà a capire qualcosa di più della trama principale ;)

Come sempre vi ringrazioperchè continuate a seguire la storia con interesse..

Ci vediamo al prossimo capitolo!!!!

Ciaooooooo :grazie: :grazie:

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Capitolo 14
*** Un Viaggio Movimentato ***


CAPITOLO 14 – UN VIAGGIO MOVIMENTATO


Heiji:” C’è qualcosa che ancora mi sfugge di tutta questa storia… come diavolo avete fatto voi due ad ottenere il passaporto??? Non esistete nemmeno con i vosti nomi!!”
Conan:” Sei davvero un ingenuo… a cosa credi che serva avere amici nell’FBI??”
Ai:” Già… anche se sei brillante a volte fai davvero delle domande sciocche…”
Heiji:” Io questa giuro che la uccido con le mie mani!! Avanti ditemi di più!!”
Conan:” E’ molto semplice…l’FBI ha fatto in modo che risultassimo testimoni importantissimi per un processo che si sta sostenendo in Inghilterra in questo periodo. Siccome siamo i testimoni chiave, abbiamo identità false e passaporti falsi, come prevede il protocollo in questi casi. Difatto, si può dire che abbiamo una doppia falsa identità. Quando esibiamo questi documenti inoltre, gli agenti che li vedono riconoscono un particolare codice, che ci permette di bypassare tutti i controlli... Jodie ha avuto davvero una bella pensata…”
Heiji:” Ora mi è chiaro… quindi almeno in aereo vi dovrò chiamare…”
Ai:” Siamo i fratelli Smith…Anna e John… ricordatelo bene!!!”
Heiji:” Certo piccola Anna dai capelli rossi…AHAHAHHAH”
Ai:” Hai detto qualcosa???”
Heiji:”Eh?? Ah nono nulla!!! AHAH(è sempre più spaventosa!!!)”

All’improvviso Ai iniziò a tremare e a stringersi le braccia, rannicchiandosi su sé stessa.

Ai:” Oh no… c’è uno di loro su questo aereo!!! Ne sono sicura!!!”
Heiji e Conan:” Ne sei certa??”
Ai:” Certo… riconosco questa sensazione!!”
Conan:” Prendi i miei occhiali e tieni il cappello in testa… e non ti muovere da qua per nessuna ragione!! Heiji, guardati in giro e cerca un uomo in nero… io vado verso il fondo, tu procedi nell’altro verso!!”
Heiji:” Va bene e stai attento!!!”

Heiji e Conan iniziarono a guardarsi intorno, con la scusa uno di dover andare al bagno, l’altro di dover parlare con una hostess per poter avere un farmaco per il mal di aereo. Erano diversi gli uomini vestiti di nero. Heiji né conto 5 prima di arrivare dalla hostess.. Ma non era in grado di dire quale di loro potesse essere l’uomo dell'organizzazione
La ricerca di Conan invece ebbe un esito decisamente diverso. Era quasi arrivarto sul fondo quando lo vide, su di un sedile lato finestrino sulla destra. E non poteva essere solo un uomo vestito di nero. Quello Conan lo conosceva fin troppo bene. Era Vodka!!!

In quel momento il braccio destro di Gin si accorse del marmocchio che lo stava fissando.

Vodka:” Ehi moccioso che hai da guardare?? Aspetta un momento, ma tu…”

Fu in quel momento che l’uomo al fianco di Vodka, abbasso la copia del Times che stava leggendo e si intromise nella discussione.

Kaito:” John?? What are you doing?? You don’t have to distrurbe the other passangers!!! “
Conan:” I’m Sorry. But I can’t find the bathroom!!!”
Kaito:” Follow me. I know where is it.”

E I due si allontanarono in direzione del bagno

Conan:” E tu come cavolo lo sai che io mi chiamo John??”
Kaito:” Faresti bene a controllare i tuoi documenti…” e gli restituì il passaporto.
Conan:” Ma tu… come…”
Kaito:” Esiste un passaporto per non venire controllati e vuoi che non mi informi?? Per il mio lavoro è oro!!”
Conan:” Vuoi finire in galera subito???”
Kaito:” Non credo che ora sei nella condizione di dettare regole visto che sei in debito con me…”
Conan:” Ma sai chi è quello seduto di fianco a te??”
Kaito:” Non una brava persona, visto che aveva un revolver nascosto nella scarpa… certo che ora senza munizioni non ci farà granchè..”
Conan:” Senza munizioni??”
Kaito:” Certo.. quel ferro è pericoloso.. quando ho capito che era armato, gliel’ho sottratto, ho svuotato il caricatore e l’ho rimesso dove era mi piacerebbe vedere la faccia che farà quando farà cilecca..”
Conan:” Ma come hai fatto!!”
Kaito:” Un mago non svela mai i suoi trucchi… altrimenti poi perde la propria magia…”
Conan:” Ma lo sai che sei seduto vicino ad uno dei membri più importanti dell’ organizzazione nera…”
Kaito:” …che si chiama Vodka, che ha un capo che si chiama Gin ed è qua per lo stesso motivo per cui stiamo andando noi in Inghilterra.. è diretto a StoneHenge..”
Conan:” E tu come..”
Kaito:” Guardava questa busta come se fosse qualcosa di prezioso… non ho resistito e ho voluto vedere cosa conteneva… e l’ho rubata..”
Conan:” Ah ora è chiaro…. Aspetta un attimo…MA SEI PAZZO!!!! QUELLO E’ CAPACE DI FAR SCHIANTARE L’INTERO AEREO SE SI ACCORGE CHE NON HA LA BUSTA!! “
Kaito:” Davvero?? Allora è meglio che mi sbrighi a rimetterla dove era!!”
Conan:” Stai fermo… prima visto che hai fatto tutto questo macello direi che è il caso di farne una copia..”

Conan estrasse il suo telefono e fece un paio di foto. Poi richiuse la busta e la riconsegnò a Kaito

Conan:” Ora vedi di non fare danni… rimettila a posto e stai buono per il resto del viaggio.. fortunatamente tu sei conosciuto dall’organizzazione come Kaito Kid e non come Kaito Kuroba… evidentemente non ti considerava pericoloso e ti ha sottovalutato..”
Kaito:” Molto probabile…Ora è meglio che torni là.. prima che succeda qualche disastro… ci vediamo all’arrivo.. per ogni problema ti contatterò via telefono…”
Conan:”OK… sii prudente!!”
Kaito:” Preferivo tacessi.. ho la sensazione che non mi porti fortuna..”
Conan:” Solo perché ti becco sempre con le mani nel sacco!!”
Kaito:” Si, ma non sei mai abbastanza lesto da finire il lavoro!!!”
Conan:” Il solito sbruffone!!”

I due si scambiarono un occhiolino in segno di complicità. Kaito tornò a sedersi al fianco di Vodka, e senza che se ne accorgesse, rimise la busta nella tasca del suo impermeabile nero, riprendendo quella finta che vi aveva messo per sviare la sua attenzione. Riprese poi la copia del Times e si rimise a leggere.
Nel frattempo Conan era tornato da Heiji e Ai.

Heiji:” Allora come è andata??”
Conan:” Meglio del previsto.. Ai d’ora in avanti dovrai stare molto attenta… su questo aereo con noi c’è Vodka… pare che sia diretto esattamente dove siamo diretti noi … solo che ora ho qualche indizio in più.. Kaito gli è seduto proprio a fianco.. ed è riuscito a trovarci una pista..”

Conan mostrò la busta. La aprì e ne estrasse 2 fogli. Uno era solo testo, l’altro invece era una mappa.
Il biglietto recitava:

Da Gin per Vodka:
Alla luce della luna i raggi ordinati renderanno visibile il prodigio che eresse un uomo su tutti. Il pentacolo farà rivivere il miracolo.
n° - eroe “multimondiale”
n° - un apollo sfortunato
n° - Vultus V + Astro Robot (dritto e rovescio)
n° - i riferimenti sulla bussola

La mappa invece era questa.

450px-Stonehenge_plan

Heiji:” Caro Shinichi, direi che abbiamo una bella gatta da pelare….”
Conan:” Già… mettiti comodo Heiji… se non altro non dovremo comprare la settimana enigmistica per risolvere qualche bel rebus…”

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Scusate per il ritardo!!!! Finalmente sono riuscito a scrivere il 14° capitolo!!!!! Finite le ferie, ho ripreso l'attività di scrittore... d'altronde le ferie sono ferie per tutti e per tutto!!!!! :P
Vi ringrazio per la vostra pazienza, e spero che anche questo capitolo vi possa interessare e piacere.

Ovviamente, essendoci un enigma, mi aspetto che tentiate di decifrarlo!!! Chi di voi si cimenterà??? XD

A presto!!!!!!

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Capitolo 15
*** La meta si avvicina ***


CAPITOLO 15 – LA META SI AVVICINA

Heiji:” Allora Kudo, ci capisci qualcosa??”
Conan:” Con calma Heiji… andiamo per gradi.. per prima cosa analizziamo il testo del messaggio:

Da Gin per Vodka:
Alla luce della luna i raggi ordinati renderanno visibile il prodigio che eresse un uomo su tutti. Il pentacolo farà rivivere il miracolo.

n° - eroe “multimondiale”
n° - un apollo sfortunato
n° - Vultus V + Astro Robot (dritto e rovescio)
n° - i riferimenti sulla bussola

allora, tutti quegli n° davanti alle frasi stanno ad indicare che dalla parte che segue dobbiamo ricavare dei numeri… per l’esattezza dobbiamo ricavare cinque numeri..”
Ai:” Come fai a dire che sono cinque numeri?? Ad ogni modo hai solo quattro frasi.. quindi puoi ricavare solo quattro numeri..”
Conan:” Semplice, nella prime 2 righe si parla di pentacolo… si tratta di una stella a cinque punti iscritta in una circonferenza.. ho una mezza idea di cosa Gin volesse indicare a Vodka con questo biglietto..”
Heiji:”Non hai notato una cosa Ai… sul terzo numero c’è una dicitura tra parentesi, dritto e rovescio, sta ad indicare probabilmente un numero che capovolto assume un altro valore…quindi lo dobbiamo considerare 2 volte!!”
Ai:” Credo di aver capito… allora vediamo quali sono questi numeri…”
Conan:” Il primo è sicuramente il due…. Con la frase un eroe multidimensionale si indica un personaggio storico realmente esistito che veniva chiamato l’eroe dei due mondi… quindi il numero da prendere in considerazione è il 2… lo conoscete vero??”
Heiji:” Non ti starai mica riferendo a Giuseppe Garibaldi??”
Conan:” Esatto Heiji… proprio lui!! E’ stato un generale, patriota e condottiero italiano. Noto anche con l'appellativo di Eroe dei due mondi per le sue imprese militari compiute sia in Europa, sia in America meridionale, è la figura più rilevante del Risorgimento, uno dei personaggi storici italiani più celebri al mondo e anche un eroe nazionale per gli italiani.”
Heiji:” Il secondo numero invece si riferisce un apollo sfortunato…pensi si riferisca al mito del dio Apollo???”
Conan:” Non penso… non saprei come legarlo alla parola sfortuna… e se fosse come dici tu avrebbe avuto la prima lettera maiusola… non la minuscola… ci serve un collegamento con un numero e la sfortuna riferita ad un apollo…”
Ai:” Se parliamo di sfortuna, potrebbe essere il numero 17.. in molte culture occidentali è una comune credenza popolare che sia il numero che indichi la sfortuna…”
Conan:” Non credo… ci sarebbe stato un riferimento a una qualche cultura specifica.. che invece è assente… inoltre sulla mappa non figura il 17…credo che dovremmo sbatterci un po’ la testa…”
Ai:” Scusa se ho tentato di dare una mano dottor so tutto io!!”
Conan:” Apprezzo il tentativo, ma se devi esporre una teoria, assicurati almeno che la tua risposta sia plausibile!!”
Ai:” Stai insinuando che sono stupida??”

Ai rivolse uno sguardo truce verso Conan.

Conan:”Eh??? Ah…. Certo che no… il mio era solo un consiglio!!! AH AH AH”
Heiji:” Non te la prendere Ai… lo sai che fa così con tutti!!”
Ai:” Ringrazia solo che oggi non ho la luna storta… quindi preferisco chiuderla qui…”
Heiji:” Ma certo!!! Ai sei un genio!! La luna!!!! Per trovare il numero è necessatio legare la luna, apollo e la sfortuna..”
Conan:” Spiegati meglio…”
Heji:”Mi meraviglio di te Kudo….Il programma apollo fu un programma spaziale americano che portò allo sbarco dei primi uomini sulla Luna. Concepito durante la presidenza di Dwight Eisenhower e condotto dalla NASA. Apollo iniziò veramente dopo che il presidente John Kennedy dichiarò, durante una sessione congiunta al Congresso avvenuta il 25 maggio 1961, obiettivo nazionale il far "atterrare un uomo sulla Luna" entro la fine del decennio…. Ci furono diversi lanci di navicelle.. tra queste l’apollo 11 fu quella che riuscì nel 1969 a far mettere piede a Neil Armstrong e Buzz Aldrin sulla luna…e poi ce ne fu una che non riuscì a far sbarcare il proprio equipaggio per un guasto… divenne celebre per la sua sfortuna… parliamo del viaggio verso la Luna di apollo 13. In quell’occasione si verificò un'esplosione sul modulo di servizio che impedì agli astronauti la discesa sul nostro satellite e li costrinse ad un rischioso rientro sulla Terra, avvenuto grazie alle loro competenze e agli sforzi di controllori di volo, tecnici e membri degli equipaggi di riserva…”
Conan:” Ma come ho fatto a non pensarci… quindi il secondo numero è il 13!!”
Heiji:” Bene.. ce ne mancano solo 3..”
Conan:”La frase successiva sono i 2 numeri capovolti.. visti i numeri che abbiamo sulla mappa sono sicuramente il 6 e il 9… ma come venivano fuori??”
Heiji:” Davvero non lo sai??”
Conan:” Cosa sono Vultus V e Astro Robots???”
Ai:” Ma parli sul serio??”
Conan:” Ehi fatela finita!!! Non lo so!!!”
Ai:” Solo una domanda… cosa guardavi in tv da bambino???”
Conan:” Bè… veramente solo partite di calcio…”
Ai:” Sei la vergogna del popolo giapponese!!!! Possibile che la tua cultura in fatto di anime e manga sia così ristretta??? Parliamo di 2 classici anime che parlano di robots!! In particolare Vultus V era un robot che si formava grazie all’aggancio di 5 componenti diversi.. mente invece gli Astro Robots era una squadra composta di quattro componenti… da qui 5+4 fa 9… di conseguenza è così che si ottengono i 2 numeri..”
Heiji e Conan:”…. Tu guardavi i robot da bambina invece di lady Oscar????”
Ai:”Non sono cose che vi riguardano quello che guardavo da bambina!!”
Conan:” Adesso capisco perché sei sempre così violent…AHIA!!!”

Ai aveva tirato un pugno in testa a Conan.

Ai:” Ripetilo se hai coraggio!!”
Conan:” Cioè no!!! Stavo dicendo che capisco da dove hai preso una passione tanto violenta per la scienza…EHEHEHEH(Niente da fare… a volte è peggio di Ran!!!)”
Heiji:” Smettetela di fare i bambini.. abbiamo 4 numeri… è il quinto mi pare evidente che sia il quattro… su una bussola notoriamente ci sono Nord, Sud, Ovest, Est… quindi abbiamo un bel 4…”
Conan:” ricapitolando abbiamo 5 punti… 2, 13,6,9,4… prendiamo la mappa e evidenziamo questi punti… poi proviamo ad unirli in sequenza e vediamo cosa viene fuori..”

Conan estrasse dallo zaino un pennarello rosso e un foglio di carta… ricopiò la mappa e ne evidenziò i punti.. poi li unì in ordine ottenendo un pentacolo.

450pxstonehengeplancopi

Conan:” Non ci sono dubbi… considerando la circonferenza esterna questo è un pentacolo!!”
Ai:” Ok… ma a cosa ci servirà??”
Conan:” Credo che la risposta alla tua domanda la troveremo solo a StoneHenge… probabilmente ci deve essere un qualche passaggio segreto che scatta nelle notti di luna piena facendo qualcosa nei cinque punti segnati dalla mappa..”
Heiji:” Ok… abbiamo un altro problema… come pensi di anticipare Vodka?? Anche lui è venuto qua con il nostro stesso obiettivo..”
Conan:” Caro Heiji… è sufficiente avere le giuste amicizie..”

Conan prese il telefono e mandò un messaggio.

Heiji:” Che stai facendo?”
Conan:” Non ti voglio rovinare la sorpresa… non appena atterreremo però potrai gustarti una bella scena…”

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Capitolo 16
*** Raggi di Luna ***


CAPITOLO 16 – RAGGI DI LUNA


DLIN DLON!!!

Autoparlante:”Si avvisono i signori passeggeri che stiamo per iniziare la procedura di atterraggio… siete tutti pregati di allacciare le cinture e seguire le indicazioni del personale di bordo… il meteo a Londra è sereno, con una temperatura di 21°… Vi ringraziamo per aver scelto la nostra compagnia per il viaggio!!”

Heij:” Finalmente atterriamo..non vedo l’ora di arrivare a StoneHenge!!”
Conan:” Già… abbiamo un mistero da finire di risolvere..”
Ai:” Sì… e abbiamo anche un bel problema vicino al nostro amico Kaito…”
Conan:”Eheheheh…”
Ai e Heiji:” Ma insomma.. si può sapere cosa hai da ridere??? “
Conan:” Lo capirete tra poco…”

L’aereo atterrò in perfetto orario all’aereoporto di Heathrow. La scala si diresse immediatamente verso il veivolo e si poggio alla carena dell’aereo in corrispondenza del boccaporto. I passegeri iniziarono lentamente a scendere. Conan, Ai, Heiji e Kaito furono tra gli ultimi a scendere dall’aereo. Entrarono nell’ultima navetta che conduceva i passeggeri dalla pista di atterraggio alle strutture di accoglienza dei passeggeri per il ritiro dei bagagli e per le procedure di controllo. Arrivati lì non poterono fare a meno di notare un drappello concitato di persone in prossimità della guardiola della polizia aereoportuale.

Folla:”E’ una vergogna!!! Fateci sporgere denuncia!! E’ sicuramente coinvolta anche la compagnia aerea!!! Guardate quanti siamo ad essere stati derubati!!”
Heiji:” Ehi Conan??”
Conan:” Dimmi Heiji..”
Heiji:” Hai notato?? Tutte quelle persone derubate erano sul nostro aereo… e guarda quante sono!! Andiamo a chiedere… sono curioso…Scusi signora??”
Signore:” Dimmi ragazzo..”
Heiji:” Salve… forse non si ricorda di noi ma eravamo sul vostro stesso aereo… cosa sta succedendo??”
Signore:”Siamo stati tutti derubati!!! Sono spariti alcuni oggetti di valore che indossavamo durante il viaggio!!! Orologi, collane, anelli, denaro e orecchini!! È una vera indecenza!!”
Kaito:” Firulì firulà….”
Ai:” Per caso ne sai qualcosa???”
Kaito:” Ehi per chi mi hai preso??? Qui ci sono un sacco di controlli…. Vedrai che il vero colpevole verrà presto trovato!!”
Heiji:”Non avrai mica…..”

Delle urlà provenienti dall’area dei Metal Detector richiamarano l’attenzione dei presenti.

Vodka:” Lasciatemi!!!!!! Sono innocente!!!!”
Poliziotto:”Sì certo, e io sono Babbo Natale!!”
Vodka:” Vi state sbagliando!!! Io non ho rubato proprio niente!!”
Poliziotto:” Certo, questo ce lo spiegherai con il tuo avvocato… sono proprio curioso di sapere cosa ci facevi con 15 bracciali d’oro, 12 collane di diamanti, 7 anelli di rubini, 34 Rolex e 50000 sterine…. Cosa fai il rappresentate di una gioielleria??”
Vodka:” Vi ripeto non sono stato io!!!”
Poliziotto:” Tra l’altro va anche in giro con una pistola… ci segua in centrale senza fare troppe storie!! Ogni cosa che dirà potrà essere usata contro di lei..Avanti!!”

Vodka entrò nell’auto della polizia che accese la sirena e partì a razzo in direzione della centrale più vicina.

Conan:” Niente da dire hai fatto davvero un bel lavoro Kaito…”
Kaito:” Eheh… nella mia professione ci so davvero fare… Non si è nemmeno accorto che gli avevo messo tutta quella roba nel bagaglio a mano…penso che non lo vedremo per un po’..”
Ai:” Può sempre chiamare il suo capo e farsi pagare la cauzione..”
Kaito:” Possibile… ma di sicuro non lo farò con il suo telefono..”
Kaito mostrò a tutti trionfante il cellulare di Vodka.
Kaito:” Spero per lui che si ricordi il numero a memoria!! Bene ora possiamo andare…”

Ma nessuno si mosse da lì e lo guardarono tutti con aria sospettosa.

Kaito:” Che c’è??”
Conan:” Stiamo aspettando..”
Ai:” Già… avanti fai in fretta..”
Kaito:” Ma di cosa..”
Heiji:” Amico non fare il furbo!!! Restituisci il resto della roba che hai rubato!!”
Kaito:” Ma voi come..”
Conan:” Semplice… un professionista come te non perde mai il suo vizietto… l’agente ha poi menzionato gli oggetti rubati… bè lì ci sono almeno un centinaio di persone.. e la roba rubata che ha elencato il poliziotto prima non corrisponde con il numero di persone… essendo un ladro gentiluomo al massimo avrai rubato una cosa ad ognuno di loro… quindi sbrigati che non abbiamo tempo da perdere!!!”
Kaito:”Maledetto moccioso…”
Kaito estrasse dalla tasca una busta. Contenteva esattamente lo stesso quantitativo di oggetti elencato dal poliziotto precedente..
Heiji:” Avevate diviso al 50 % eh???”
Kaito:” Davvero simpatico..”
Conan:”Muoviamoci ora… abbiamo un po’ di vantaggio… è il momento di sfruttarlo..c’è una macchina che ci aspetta.. ci porterà direttamente a StoneHenge..ora andiamo!!”

E tutti e quattro, dopo aver restituito gli oggetti agli agenti di polizia, si diressero verso i gate di uscita dall’aereoporto. Entrarono nella macchina che partì alla volta di StoneHenge.

Stonehenge

Ai:” Allora… avete idea di cosa troveremo là??”
Conan:” Non so bene cosa… ma di sicuro sappiamo due cose… c’è un meccanismo che scatta con la luna piena e che si attiva facendo qualcosa in corrispondenza delle cinque punte della stella…”
Ai:” E l’altra???”
Heiji:” L’altra è che qualunque cosa cerchiamo è legata al mito di re Artù, Merlino e i cavalieri della tavola rotonda… probabilmente quando riusciremo a far scattare il meccanismo avremo molte più risposte a tutte le nostre domande..”
Kaito:” Insomma… non fate che parlare di re Artù e di leggende… in cosa consistono esattamente???”
Conan:” Esiste una leggenda inclusa nel ciclo arturiano secondo la quale il complesso di Stonehenge sarebbe stato magicamente edificato da mago Merlino per onorare i re di Britannia o i cavalieri della Tavola Rotonda caduti, prelevando sempre con la magia i grandi sarsen dall'Irlanda, ma si tratta, appunto, di null'altro che una leggenda volta ad esprimere il senso di stupore che di fronte alla costruzione megalitica dovevano provare i britanni medievali, basta pensare soltanto che dall'epoca di Stonehenge a quella in cui sarebbero vissuti Artù e Merlino trascorrono almeno tre millenni… Ora non sappiamo se re Artù sia un personaggio realmente esistito… ma sappiamo di sicuro che nell’epoca storica in cui avrebbe regnato, il complesso megalitico c’era già… di conseguenza non è da escludere che vi possa essere qualcosa nascosto… qualcosa che sono convinto saremo in grado di far tornare alla luce… e che ci farà capire di più..”
Heiji:” Non ci resta che andare là e scoprire la verità!!”
Ai:” Fatemi capire… siamo andando là per una stupida leggenda alimentata da dicerie storiche per cercare un fantomatico meccanismo segreto che scatta con la luna piena e che ci renda possibile raggiungere un tesoro???”
Heiji, Conan e Kaito:”Esattamente!!”
Ai:” Uomini….bah!!!”

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Capitolo 17
*** Mezzanotte ***


CAPITOLO 17 – MEZZANOTTE


L’auto, una monovolume rosso fuoco sfrecciava tra le campagne dello Wiltshire, una contea dell'Inghilterra sud-occidentale, che confina a nord-ovest e a nord con il Gloucestershire, a nord-est con l'Oxfordshire, a est con il Berkshire, a est e a sud-est con l'Hampshire, a sud-ovest con il Dorset ed a ovest con il Somerset. La contea ha un carattere prevalentemente rurale ad eccezione di Swindon, il più grande agglomerato urbano, nel nord-est.

Poi, improvvisamente, all’orizzonte apparve la loro metà.

Ai:” Ci siamo quasi… la nostra destinazione è laggiù..”
Conan:” Già…il complesso neolitico di StoneHenge, vicino ad Amesbury. Le pietre sono allineate con un significato particolare ai punti di solstizio ed equinozio. Di conseguenza alcuni sostengono che Stonehenge rappresenti un antico osservatorio astronomico, anche se l'importanza del suo uso per tale scopo è dibattuta…”
Heiji:” Deve essere sempre pieno di turisti un luogo del genere..”
Conan:” Oltre che meta del turismo di massa, Stonehenge è attualmente luogo di pellegrinaggio per molti seguaci del Celtismo, della Wicca e di altre religioni neopagane, e fu teatro di un festival musicale libero tra il 1972 e il 1984; nel 1985 tale festival fu bandito dal governo britannico a causa del violento confronto tra la polizia e alcuni partecipanti che divenne noto come la Battaglia di Beanfield.”
Kaito:” Accidenti moccioso… ne sai di cose..”
Conan:” Devo sempre sapere quello in cui mi posso imbattere.. e per saperlo è importante avere il maggior numero di informazioni possibili…”

La macchina continuò il suo viaggio per altri 20 minuti, prima di fermarsi in corrispondenza dell’ingresso al complesso monolitico.

Ai:” Eccoci qua… avanti sono le 23 e 30..sbrighiamoci!!”
Conan:” Ok ragazzi.. il piano è questo: Heiji e Kaito, occupatevi di controllare 4 colonne… 2 a testa.. i vertici bassi e quelli laterali del pentacolo.. io e Ai ci dirigeremo verso quello più a nord.. Teniamoci in contatto via radio..Avremo bisogno di sentirci per capire cosa dovremo fare in prossimità della colonna.. Inoltre ragazzi vi chiedo di utilizzare questo… l’ultimo giocattolo che mi ha regalato il professore!!”

Conan aprì la borsa e ne estrasse quello che sembrava un semplice frisbee.

Heiji:” Cosa dovremmo fare?? Per ingannare l’attesa dovremmo giocarci una partita??”
Conan:” Certo che no.. guardatelo meglio!!”

Heiji e Kaito si avvicinarono. Notarono che sotto al frisbee c’era un motore ed un’elica… una sottile antenna e una microtelecamera.

Conan:” E’ una specie di drone spia… con questo sarete in grado di guardare i monoliti dall’alto, e controllare meglio la situazione… il telecomando è questo orologio da polso… funziona a comandi vocali.. fatene buon uso!!”
Heiji:” Accidenti che bel giocattolo!! E cosa se ne faceva il professore??”
Conan:” Preferirei non dirvelo….”
Kaito:” Faceva il guardone??”
Conan:” Molto peggio… lo usava per controllare di quanto peggiorasse la calvizia che lo affigge… finchè non si è buttato giù una volta capito che non vi poteva porre rimedio e lo aveva accantonato da una parte…”
Heiji e Kaito”…. Senza parole….”
Ai:” Ok ragazzi… sbrighiamoci abbiamo 30 minuti!!”

I quattro ragazzi si separarono. Ai e Conan si diressero a nord, Heiji ad est e Kaito ad ovest.

Conan:” Mi sentite ragazzi??”
Kaito:” Roger.”
Heiji:” Forte e chiaro.”
Conan:” Bene. Io e Ai siamo arrivati… iniziamo ad ispezionare il monolite…”

Ai e Conan si misero a girare intorno alla roccia e a tastarla con le mani..ma nulla.. con loro sorpresa non scoprirono nessun interruttore o nessun simbolo… da qualunque punto di vista tentavano di vedere la cosa, quella sembrava davvero solo una roccia.

Ai:” Non troviamo nulla di strano ragazzi… voi??”
Heiji:” Stessa cosa.. nulla di strano.. a parte quel piccolo masso vicino che ha scarabbocchiato qualche bambino..”
Conan:” Spiegati meglio..”
Heiji:” Vicino al monolite c’è un piccolo masso su cui ci si può sedere..della dimensione di una sedia per intenderci.. e qualche bambino lo deve aver scarabocchiato con un pennarello..”
Conan:” Che simbolo è??”

tavola_rotonda2

Heiji:” Sembra una ruota… anche se i raggi sono formati da spade… alla fine di ogni spada ci sono scritti dei nomi, ad esempio leggo Parsifal, Lancillotto, Tristano… aspetta… ma questi sono i nomi di cavalieri della tavola rotonda!!! Allora la ruota…”
Kaito:” Già, deve essere la tavola rotonda in realtà… ci siamo!!”
Heiji:” Ora provo a vedere meglio come è fatto… sembra quasi inciso..aspettate… il centro del tavolo sembra in rilievo rispetto al resto..è un interruttore!! Provo a premerlo..”

Ma apparentemente, alla pressione del bottone, non era successo niente…

Heiji:” Maledizione, sembra non sia successo nulla…”
Kaito:” Aspetta a dirlo… hai con te il drone no?? Prova ad ispezionare il monolite dall’alto… se è come penso là sopra è cambiato qualcosa…”

Heiji, utilizzando l’orologio-telecomando datogli da Conan, fece fare un volo al droide sopra il monolite.

Heiji:” Accidenti!! Avevi ragione Kaito.. in cima al monolite è spuntato uno specchio!!! Sembra che ci fosse un qualche meccanismo che l’ha fatto spuntare dalla roccia!!”
Conan:” Molto bene ragazzi.. allora cerchiamo tutti negli intorni delle colonne un masso che abbia il simbolo dei cavalieri della tavola rotonda e premiamone il centro.. una volta fatto, Heiji e Kaito riunitevi e con il frisbee osservate quello che succede dall’alto… io e Ai invece ci dirigeremo al centro del pentacolo… ho la sensazione che sia lì che succederà qualcosa… sbrighiamoci… abbiamo ancora solo 15 minuti!!”

Nel giro dei 15 minuti successivi i ragazzi premettero tutti gli interruttori. Dopodichè Conan e Ai raggiunsero il centro del pentacolo, mentre Heiji e Kaito, incontratosi, si occuparono di osservare la scena dall’alto.

Arrivò la mezzanotte. A quell’ora, la luna si trovava perfettamente allineata al centro di StoneHenge. Quello che avvenne dopo fu davvero incredibile…

Conan:” Allora ragazzi che succede??”
Kaito ed Heiji:” Dovresti vederlo… i 5 specchi che si trovano in corrispondenza dei 5 pilastri, stanno riflettendo i raggi lunari.. arrivano dall’alto e passano da uno specchio all’altro… si sta fromando il pentacolo!!!! Sul perimetro esterno però non notiamo nessun passaggio..da te come è??”
Conan:” Direi che ci siamo… ci deve essere una specie di gioco di riflessi.. un raggio arriva fin qui ed illumina una zona sul terreno…mi avvicino per vedere cosa c’è..”

Ai e Conan si avvicinarono al raggio che illuminava un punto del prato.

Ai:” Accidenti.. ma questa è una botola!!!”
Conan:” Presto dai.. aiutami ad aprirla!!”

I due ragazzi aprirono la botola sul terreno… il raggio che ne puntava l’ingresso ora entrava all’interno del passaggio, e attreverso un gioco di rifrazione con altri specchi, illuminava un tunnel con una scaletta di corda che ne permetteva l’accesso.

Conan:” Allora scettica, sei ancora convinta che quando dicevamo che dovevamo trovare un tesoro ci sbagliavamo di tanto??”
Ai:” Ancora non ci credo… per quanti secoli questo pasaggio sarà stato qua e nessuno se ne è accorto??”
Voce fuori campo:” Da quando è stato sigillato direi…ovvero appena è morto re Artù..”

Ai iniziò immediatamente a tremare e si bloccò completamente.

Ai:” Questa sensazione.. non è possibile!!”
Conan:” Tu… qui!!”
Gin:” Kudo, Sherry, grazie mille… sono anni che cerco quel passaggio.. e dopo aver visto cosa avete combinato a quell’incapace di Vodka, sapevo che l’avreste trovato..ora però dovete farmi un favore…DOVETE MORIRE!!!”

Gin estrasse la pistola e la puntò sui due ragazzi.

Conan:” Ora capisco quando dicono che l’alcool ti uccide…”
 

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Capitolo 18
*** Sei un idiota!!! ***


CAPITOLO 18 - SEI UN IDIOTA!!!!


Era da poco passata la mezzanotte. Conan e Ai avevano appena trovato l’entrata per un sotterraneo che li avrebbe condotti alla meta dell’organizzazione nera a StoneHenge. Ma non potevano muoversi. Dal nulla era apparso Gin e li teneva sotto mira con la sua pistola, una Colt con munizioni calibro 45. Quella notte, seppur rischiarata dalla luna piena, non poteva essere più tetra e buia.

Conan:” Come ci hai trovato… Vodka è in prigione… è senza telefono, non può averti avvisato.. e su quell’aereo tu non c’eri.. ho guardato bene..”
Gin:” Mio caro detective, davvero non ci arrivi da solo.. eppure hai visto il cd che ti ha portato quella traditrice di Vermouth!!”

Conan:( accidenti… sanno anche del tradimento e del CD… questo significa che sanno anche che Ran è viva… e significa che sapevano benissimo che stavamo venendo qua… eravamo in trappola ancora prima di partire… probabilmente ci hanno voluto sfruttare per arrivare fin qui..era questo il loro piano!!)

Gin:” Vedo che hai la faccia di chi si è reso conto di essere stato sfruttato… finalmente inizi a capire come sono andato le cose…Vodka era il nostro specchietto per le allodole… aveva il preciso compito di farvi arrivare il mio biglietto con le indicazioni..credi sia un caso che si sia trovato seduto al fianco di Kaito Kuroba… oh scusami… volevo dire Kaito Kid???”
Conan:” Anche quello era premeditato??”
Gin:” Solo la parte che riguarda il recupero del biglietto da parte vostra… per tutto il resto invece quell’incapace si è fatto abbindolare come un cretino nonostante sapesse chi aveva seduto a fianco!! Fortunatamente, avevo preso le mie precauzioni… era un lavoro decisamente troppo delicato.. per questo sono venuto anche io.. con l’aereo prima del vostro.. ho iniziato a tenervi d’occhio fin dall’aereporto!!”
Conan:” Maledetto!!”
Gin:” Devo ringraziarti, senza di te, e i tuoi due amici, che ora se la stanno vedendo con i miei uomini, non avrei mai trovato il tesoro dei cavalieri della tavola rotonda… finalmente potrò compiere il destino che mi è stato affidato dal precedente capo dell’organizzazione… dominare il mondo con il terrore!!”
Conan:” E sei davvero convinto che ti lasceremo fare???”
Gin:” E chi mi fermerà?? Tu e Sherry state per morire qui!! Ma tranquilli… siete in buona compagnia… gli altri due membri della vostra squadra vi avranno senz’altro preceduto..”

Heiji:” Ah sì??? E dove dovremmo andare???”
Kaito:” Io tutta questa fretta di morire proprio non la ho..”

Lentamente Gin voltò la testa. Alle sue spalle erano spuntati Heiji e Kaito. Avevano sul volto i segni della violenta lotta cui erano stati costretti dai loro aggressori. Ma era sotto gli occhi di tutti quale era stato l’esito dello scontro.

Gin:”Voi???? Ma come??”
Heji:” Non mi allendo certo nel kendo per prendere botte dai tuoi tirapiedi!!”
Kaito:” E non si fugge di certo dalla polizia se non sai sistemare un paio di scagnozzi con il cervello di una gallina..”

Gin si era distratto. Era l’occasione che Conan stava aspettando..

Conan:” Ora o mai più!!!”

Mise le mani alla cintura, ed estrasse il pallone gonfiabile. Premette l’interruttore sulle scarpe e calciò in direzione dell’uomo in nero.

Gin:” Poveri illusi… anche se siete in 4 non cambia assolutamente nulla!!”

Gin estrasse con rapidità una seconda Colt dal suo impermeabile. Quindi evitò con facilità il pallone calciato da Conan, e puntò una pistola contro Heiji e Kaito, l’altra restò incollata a Conan e Ai.

Gin:” Secondo te, con tutte le informazioni che ho, non ero a conoscenza che il tuo colpo migliore era quel pallone??”
Conan:” Maledizione!!”
Gin:” Vi avviso.. so sparare in entrambe le direzioni contemporaneamente.. Quindi non provate nulla di strano..”
Heiji:” Maledizione siamo sotto scacco…”
Conan:” Heiji…non disperare… vedrai che il cielo ci aiuterà!!”
Heiji:” Ma cosa ti passa per la testa?? Sei diventato religioso tutto insieme Kudo??”
Kaito:” Invece ha ragione Kudo!!! Fai decollare un po’ la tua testa!! Apriti a nuove idee!! Devi volare con la fantasia!! Vedrai che qualcosa accadrà… succede in tutto il mondo di continuo qualcosa di nuovo… vuoi che non accada qualcosa anche al centro di StoneHenge??”
Heiji:” Niente da fare… delirate tutti e due..”
Gin:” Se avete finito con il vostro teatrino, inizio a scegliere chi di voi fare fuori..”

Un rumore però richiamò l’attenzione dei presenti. Un lontano ronzio iniziò a riecheggiare nell’aria. Ad ogni secondo che passava, aumentava sempre di più. Qualunque cosa fosse, si stava avvicinando.

Gin:” Cosa sta succedendo..”
Conan:” Magari le nostre preghiere sono state esaudite..”
Heiji:"Accidenti che furbi!! Avevo ancora accesoil telecomando per comandare il droide del professore... con quelle frasi senza senso hanno dato l'ordine decollare,volare,al centro di StoneHenge!! Geniale!!!"

Il rumore aumentò ancora. E poi acadde. Da uno dei pilastri, spuntò un oggetto rotondo di colore verde.

Gin:” Ma che diavolo..”
Conan:” ORA RAGAZZI!!!”

Sfruttando il momento di distrazione di Gin, Heiji, Kaito e Conan iniziarono a correre in direzioni diverse.. anche avendo due pistole, Gin non poteva certo sparare a 3 bersagli diversi. Ai però non si mosse. Resto inchiodata dove era, incapace di fare un passo in qualunque direzione.

Conan:” Ai!! Presto muoviti!!!”
Ai:” Io.. non posso.. credo sia meglio così..”
Conan:” No che non è meglio così…accidenti!!!”

Conan iniziò a correre nella direzione di Ai. Nello stesso momento, Gin recuperò il controllo della situazione.. aveva perso di vista Heiji e Kaito, ma mirò ad Ai ferma davanti a lui.

Gin:” Addio Sherry..”
Ai:” Finalmente finisce tutto..”

Ai chiuse gli occhi. Con sua sorpresa non sentì dolore…l’unica sensazione che provò fu quella di cadere nel vuoto…ebbe anche la sensazione che qualcuno la abbracciasse… già… forse la morte non era tanto brutta come la dipingevano…
Poi provò un forte contraccolpo…come se fosse caduta e fosse arrivata a terra. Aprì gli occhi… come era possibile??? I morti potevano aprire gli occhi?? Ad ogni modo non vedeva nulla…era tutto buio intorno a lei..

Poi una voce sofferente ruppe il silenzio.

Voce:” Giuro che se lo fai un'altra volta ti uccido io…”

Improvvisamente Ai capì quello che era successo..non era morta… Conan la doveva aver presa dopo che aveva chiuso gli occhi e si doveva essere gettata insieme a lei nel cunicolo.. in qualche modo Kaito ed Heiji erano riusciti a rompere uno degli specchi che aveva aperto il passaggio, e rotto il meccanismo, la botola si doveva essere chiusa.

Ai:” Tu…perché??”
Conan:” Finchè ci sono io intorno a te non ti permetterò di morire così..”

Ai non potè fare a meno di notare che il respiro di Conan era sempre più irregolare e affannato.

Ai:” Ma cosa è questa sensazione di caldo che provo sulla mano??”

Ai accese la torcia dei giovani detective che portava con sé. All’altezza della spalla destra, Conan era stato ferito dalla pallottola sparata da Gin. La ferita sanguinava copiosamente.

Ai:” Ma sei ferito!!”
Conan:” E’ solo un graffio paragonato a quello che ho rischiato di perdere…ARGH!!”

Conan svenì a causa del dolore causato dalla ferita. Gli occhi di Ai iniziarono a riempirsi di lacrime.

Ai:”Perché?? Perché ti riduci sempre così per una come me??? Sei un idiota!!!! Mi hai sentito??? SEI UN IDIOTA!!!!”

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Capitolo 19
*** Le parole che non ti ho mai detto ***


CAPITOLO 19 - LE PAROLE CHE NON TI HO MAI DETTO


Nel buio pesto della grotta sotto StoneHenge, Ai stava trascinando Conan da diverso tempo, impossibile da quantificare. In un posto del genere, rischiarato solo dalla luce da polso dei giovani detective, era facile perdere la cognizione del tempo che passava. Ad un certo punto, in fondo al cunicolo, Ai scorse un bagliore. Evidentemente da qualche parte poco avanti a lei, entrava della luce dall’esterno. Rincuorata da quella visione, cercò di affrettare il passo e aumentarono le forze che lentamente stavano svanendo.

Ai riuscì ad arrivare in fondo al corridoio. Dovette chiudere gli occhi a causa dello sbalzo di luminosità. Poi lentamente si iniziarono ad abituare. Restò sbaloridata nel vedere quello che si trovò davanti. Un’immensa stanza ricavata nel cuore della caverna, illuminata dai raggi lunari di cui non riusciva a capire la provenienza, ma che grazie ad un gioco di rifrazione rischiaravano l’intero ambiente. Al centro della stanza, c’era un enorme tavolo rotondo, con incisi i nomi dei cavalieri, esattamente come li aveva descritti Heiji quando si imbattè nel simbolo.
Dietro al tavolo, rialzato rispetto allo stesso di un paio di metri, svettava un trono, con due armature medievali ai lati equipaggiate di uno scudo con il simbolo della casata reale.
Di lato rispetto al trono, c’era una specie di cupola, di cui Ai non riusciva bene a capire lo scopo. Sembrava una specie di magazzino completamente sigillato. Era impossibile capire cosa contenesse dall’esterno.

Shiho restò incantata ad ammirare quell’ambiente per un po’. Poi tornò in sé. Aveva altro a cui pensare. Conan aveva perso molto sangue. Era in preda alla febbre e ansimava sempre di più. Doveva fare qualcosa. E in fretta.

Notò una piccolo rigagnolo sotterraneo che scorreva a poca distanza dal centro della stanza, sopra al quale spiccavano le stalattiti di origine calcarea. Si avvicinò all’acqua e si levò il giubotto, posandolo a terra.
Dopodichè, vi poggiò sopra Conan, e inziò a spogliarlo. Gli sfilò prima il papillon rosso, poi la giacca blu, le bretelle, la camicia bianca ed infine la maglietta dei Tokyo Spirit che indossava sempre sotto. La pallottola lo aveva ferito all’altezza della spalla sinistra, ma non era uscita. Era ancora là dentro. Il rischio che la ferita si infettasse era enorme, e la febbre alta era un brutto segno. Doveva fare qualcosa. Altrimenti il rischio di perderlo per sempre stavolta non era solo un brutto sogno.

Ai aprì il kit dei giovani detective che portava sempre con sé Conan. Vi trovò dentro una borraccia di metallo, del cibo in scatola, un apriscatole, un accendino, del disinfettante, delle bende, un ago, del filo da sutura e un coltellino multiuso. Era stata davvero fortunata. Aveva tutto l’occorrente per poter estrarre il proiettile dal corpo di Shinichi.

Prese un drappo dal trono e una sedia di quelle che stavano intorno al tavolo. Mise il drappo sulla sedia e lo impregnò con il disinfettante, dopodichè diede fuoco al drappo. Lentamente, la sedia iniziò a bruciare. Prese dell’acqua dal fiume sotterraneo con la borraccia metallica e la mise a scaldare sul fuoco. Con quella sterilizzò il coltello, il filo e l’ago. Dopodichè getto via l’acqua e ne presa dell’altra, che rimise a bollire.

Infine si lavò le mani col disinfettante. Stando attenta a non scottarsi, prese l’acqua calda, il coltello e si mise in ginocchio accanto a Conan.

Ai:” Resisti Shinichi. Questa volta sarò io ad aiutare te!!!”

E iniziò l’operazione. Con il coltello lentamente incise verticalmente sopra e sotto la ferita per pochi centimetri, in modo da poter aprire maggiormente lo squarcio e poter estrarre il proiettile. Tamponò rapidamente il sangue. Poi inserì la lama nella ferita, e rapidamente ne estrasse il proiettile. Conan iniziò a dimenarsi per il dolore.

Ai gli posò una mano sulla fronte, e lentamente avvicinò la bocca all’orecchio di Shinichi.

Ai:”Shhhh ancora un po’… il peggio è passato.. devi stringere ancora per pochissimo i denti!!!”

Ai prese l’ago e il filo. Dopo aver abbondantemente disinfettato la ferita, iniziò a cucirla. Fu incredibilmente svelta e precisa. Conan quasi non si accorse di nulla. Infine gli applicò un bendaggio stretto. L’intervento era riuscito. Ora era solo necessario che Conan riposasse, per far scendere la febbre e recuperare le energie venute meno a causa dell’emorragia.

Ai avvicinò Conan al fuoco, e prese un'altra sedia per continuare ad alimentarlo. Infine si sedette al fianco di Shinichi. Gli mise un fazzoletto bagnato sulla testa per fargli scendere la febbre, e ad intervalli regolari glielo cambiava. Infine crollò anche lei per gli sforzi fatti, e si addormentò china sul petto del giovane detective.

………………………………….

Ai si risvegliò di soprassalto. Alzò gli occhi e non vide più Conan.

Gin:” Buongiorno Sherry.. è un piacere vedere che ci degni della tua compagnia..”
Ai:”Gin!! Come sei entrato??”
Gin:”Questo non ha importanza… piuttosto parliamo di altro… guarda chi ho qui..”

Ai rivolse lo sguardo verso la tavola rotonda. Legato ad una sedia c’era il piccolo detective. Aveva sul corpo evidenti segni di percosse. Come se fosse stato torturato.

Ai:” O mio dio… cosa gli hai fatto??”
Gin:” Si è rifiutato di dirmi cosa stiamo cercando qua dentro.. ma ora che sei rinvenuta, so come farlo parlare… allora detective dei miei stivali… avanti… dimmi quello che voglio sapere… altrimenti Sherry fa davvero una brutta fine…”
Ai:” Non dirgli nulla… ci ucciderà comunque entrambi!!”
Conan:” Può anche essere... Ehi Gin!! D’accordo… hai vinto tu… ma voglio una promessa.. ti dirò quello che vuoi… ma in cambio devi lasciare che Shiho possa continuare a vivere… in cambio della sua vita puoi prendere la mia…”
Ai:” Shinichi!! Cosa stai dicendo!!”
Conan:” La verità… ormai è evidente che ho fallito… ha vinto lui… cerco almeno di salvare la persona a cui tengo di più..”
Ai:” Vuoi dire che..”
Conan:” Non te ne eri mai accorta vero??”
Ai:” Ma quando….”
Conan:” Da sempre… dal primo momento che sei entrata nella mia vita… a poco a poco Ran è diventata sempre più piccola nel mio cuore… le voglio sempre bene ma come un’amica… e invece cresceva sempre di più un'altra sensazione… all’inizio era solo un semplice fuocherello… poi è diventata una fiamma… infine un incendio..ormai non lo posso più ignorare… voglio che tu viva Ai… e lo voglio perché… perché… perché io ti…”
Ai:” Ti prego!! Ti prego non dirlo…non dirlo..”

Ai inziò a piangere.

Ai:” Sai Shinichi… è stato così anche per me… all’inizio pensavo fossi solo un detective borioso e saccente, pieno di sé..”
Conan:” Ehi….”
Ai:” Ho detto all’inzio… poi ho capito chi sei davvero… tu non lo fai per accrescere la tua fama… tu corri rischi spesso anche inutili… ti addossi responsabilità che non sono tue solo per aiutare gli altri… e piano piano mi ha conquistata… ho sempre fatto finta di essere indifferente alle attenzioni e alle premure che avevi per Ran, ma alla fine… alla fine.. la invidiavo.. la invidiavo davvero tanto.. perché lei aveva tutto quello che volevo… aveva te!!”
Conan:” Ma allora…anche tu…”
Ai:” Si shinichi…. Anche io ti..”
Gin:” Che scena sdolcinata… sentimenti… che cosa inutile… ho deciso… non mi interessa più nulla… morirete tutti e 2 qui adesso…Sherry inizia a dire addio al tuo amato!”
Ai:” No Gin ti prego…. Non lo fare… Shinichi!!!! Shinichi!!!! Non lo uccidere!!! Non lo fare… perché io… io…. Io LO AMO!!!!!!!! Shinichi!!!! Shinichi!!!”
Conan:”Shiho!!!!! Shiho!!!!!!”

……………………………………………..

Conan:” Ai!!! Ehi…. Ai!! Stai bene???”
Ai:”Shinichi!!!!”
Conan:”Shhhh ehi..Ai… calmati…va tutto bene!! Hai fatto solo un brutto sogno… avanti..”

Ai aprì gli occhi. Si trovava sopra il suo capotto, con sopra quello di Conan come coperta. Si mise seduta e si guardò intorno. Conan stava armeggiando col fuoco e stava cucinando qualcosa.

Conan:” E’ stata una fortuna che siamo finiti quaggiù… ho trovato un sacco di funghi commestibili… insieme al cibo in scatola possiamo mangiare questi.. sicuramente saranno più appetitosi..”

Ai notò che però Conan ora arrossiva ogni volta che la guardava, e cercava sempre di distogliere lo sguardo.

Ai:” Conan??”
Conan:” Sì??”

Una gocciolina di sudore iniziò a scendere dalla fronte di Shinichi mentre si girava in direzione di Shiho.

Ai:” Sei strano… sai di solito ho l’abitudine di parlare nel sonno… non vorrei che…”

Conan non rispose.

Ai:” Quanto hai….”
Conan:” Ehm…tutto…credo di aver sentito tutto quanto…”
Ai:” Ma nessuno ti ha insegnato a non origliare i sogni altrui!!”
Conan:” Ma tu urlavi come una pazza!!”
Ai:” E tu dovevi tapparti le orecchie e non sentire!!”
Conan:” E magari dovevo accendere la televisione e guardare la partita… Scusa se siamo solo in un sotterraneo vecchio di quasi un millennio e non c’è altro essere umano al di fuori di noi due!!”
Ai:” Non mi interessa!!! Shinichi sei un cretino!!! Hai capito un cretino!!!”
Conan:” Mi dispiace…davvero… non avrei dovuto…”

Ai rimase di sasso.

Ai:” Sicuro di stare bene??? Non mi hai mai chiesto scusa nemmeno una volta da quando ci conosciamo..”
Conan:” Uffa!! E se ti do contro non va bene… se ti chiedo scusa non va bene…cosa diavolo devo fare con te!!!”

I due si guardarano per qualche secondo. Poi scoppiarono a ridere entrambi di gusto.

Ai:” Vediamo come te la cavi come cuoco!! Ho una fame da lupi!!”
Conan:” Madame, la prego si accomodi a tavola!!”

Si misero seduti intorno alla tavola rotonda e mangiarono funghi e carne in scatola. Decisamente un pasto misero. Ad Ai però quella sembrò la cena più bella del mondo.
Non fecero altro che ridere e scherzare. Si dimenticarono di tutto e di tutti, isolati come erano in quel posto abbandonato dall’uomo e da dio.

Ai:” Come va la tua ferita??”
Conan:” Molto meglio… se non ci fossi stata tu non saprei cosa sarebbe potuto succedere..mi hai salvato la vita..dico davvero!!””
Ai:” Puoi dirlo forte!! Ma siamo pari…in fondo tu l’hai salvata a me, no??

I due ragazzi si guardarono di nuovo. Questa volta nei loro sguardi c’era qualcosa di diverso.. qualcosa che li spaventava ma li attirava al tempo stesso.

Conan:” Non sminuirti… io quello che hai fatto tu non credo che sarei mai stato in grado di farlo.. nè oggi nè mai!!”
Ai:” E va bene. Mi hai convinto. Visto che insisiti..allora voglio che tu esaudisca un mio desiderio..”
Conan:” E va bene.. cosa desideri che faccia??”
Ai:” Chiudi gli occhi e levati gli occhiali..”
Conan:” Eh???? Ma cosa…”
Ai:” Tu fallo e basta!!”
Conan:” Va bene..”

Il cuore di Conan iniziò a battere all’impazzata…

Conan:”(ma cosa vorrà fare… non vorrà mica… e poi cosa… E Ran??? Cosa dirò a Ran?? Però… che strano…sono più nervoso per quello che può succedere ora che per il resto..oddio… non so che fare!!)

Conan non resistette e aprì gli occhi. Trovò Ai a pochi centimetri dal suo viso, con gli occhi aperti, che lo fissava. Gli prese il naso e glielo chiuse con due dita a mò di pinza, per non farlo respirare.

Conan:”COUGH!! COUGH!!! Mi vuoi uccidere!!”

Ai:”Che scemo!! Davvero pensavi che ti avrei baciato??? “
Conan:”Certo che no!! AH AH AH.. che scherzo stupido…”

Ai non potè fare a meno di sorridere. Conan era visibilmente deluso perché non era stato baciato. E allora si convinse.
 

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Ai:”Chiudi di nuovo gli occhi..”
Conan:” Di nuovo?? Non ho voglia di fare la figura dell’imbecille!!!”

Ai lo guardò di nuovo in cagnesco.

Conan:” E va bene..”

Conan chiuse di nuovo gli occhi. Fu di nuovo invaso dagli stessi dubbi di prima. E attese. Ma come prima non accadè assolutamente nulla. Aprì di nuovo gli occhi. Ai non c’era. Non era più davanti a lui.

Conan:” Che scherzo stupido…”

Fu allora che Conan si sentì battere sulla spalla. Senza riflettere, si girò di scatto. Ai si era messa dietro di lui. Non appena si girò, lo baciò senza dargli la possibilità di realizzare bene cosa stesse succedendo. Dapprima sentì una sensazione di morbido e umido sulle labbra. Poi capì cosa fosse successo e come Ai, chiuse gli occhi. Stavolta era tutto vero. Ai lo aveva baciato.
Rimasero così per alcuni secondi. Poi si staccarono e si guardarono di nuovo. Era uno sguardo diverso dal solito. Era lo sguardo di due persone che si volevano bene davvero. Conan tentò di aprire la bocca per parlare, ma non ci riuscì. Ai posò delicatamente un dito sulla bocca di Conan.

Ai:” Ti prego, non dire nulla. Questo momento me lo voglio ricordare così. Ora andiamo a dormire. Domani dobbiamo cercare un modo di uscire di qui…”

Detto questo, Ai chinò la testa e andò a coricarsi. Conan la seguì con lo sguardo sbigottito, incapace di dirle una sola parola. Dopo poco, andò anche lui a dormire. Prese due drappi dal trono e si mise a dormire a un paio di metri di distanza da Ai. Ma non riusciva a prendere sonno. Quel bacio e il comportamento di Ai lo avevano davvero sconvolto. Cosa significava quello che era successo??? E se in realtà fosse innamorato di Ai e quello che provava per Ran fosse semplice amicizia??? Perché poi Ai si era comportata in quel modo??
 

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I dubbi iniziarono ad assalirlo. E poi iniziò a sentire quel rumore. Dapprima sembrava il verso di un animale. Aveva sempre la stessa cadenza. Inizialmente sembrava soffocato.. poi diventò sempre più forte.. infine capì cosa stava succedendo. Dietro di lui, Ai stava singhiozzando coprendosi la faccia con la coperta improvvisata. Ma non era sufficiente a nascondere quello che stava facendo.

Ai stava piangendo.

Conan restò per qualche minuto indeciso sul da farsi. Poi prese una decisione.Si alzò e avvicinò le sue coperte a quelle di Ai.

Conan:” Non sei molto brava a nascondere le lacrime vero??”

Ai lo guardò. Dopodichè si getto tra le sue braccia.

Ai:” Scusami!! Scusami!!! Io…io non so cosa mi sia preso… non avrei mai dovuto… ti avrò messo in difficoltà con Ran.. e poi… e poi…mi ero ripromessa di non farlo mai..mai e poi mai!! Perché lo sapevo che alla fine… alla fine tu tornerai da lei.. e io… io ci avrei solo sofferto!!”
Conan:” Ai..per favore..smettila di piangere!!”
Ai:” Ma come faccio?? Dimmi come??? Come devo fare??? Pensavo che sarei riuscita ad accontentarmi di un bacio… e invece… e invece…”
Conan:” SShhhhh..”

Questa volta fu Conan a posare un dito sulle labbra di Ai.

Conan:” Ascoltami bene..Non è successo niente di male.. calmati..non hai nessuna colpa.. in fondo in tutto quello che è successo non c’eri solo tu.. anch’io ti ho baciato… e devo dire che è stato davvero bello.. Per un po’ non ho pensato a nulla…avevo la testa completamente vuota…e stavo bene…bene davvero.. E sono stato davvero contento di aver sentito quelle parole quando sognavi… significa che ci tieni a me.. chiunque sarebbe lusingato di piacere ad una bella ragazza come te.. però lo sai… io sono tremendamente confuso… ci sei tu… c’è Ran… e io non so davvero chi scegliere…”
Ai:” Già. Questo lo so da tanto tempo..”
Conan:”Già… però…”

Ci fu un momento di silenzio. Questa volta fu Shinichi a baciare Shiho. Dopo pochi secondi, le loro labbra si separarono e Conan riprese a parlare.

Conan:” Però credo di provare qualcosa per te. Ti chiedo di avere pazienza.. devo mettere ordine nei miei sentimenti.. Ma voglio che tu sia al mio fianco.. dobbiamo concludere assolutamente questa storia con l’organizzazione..e poi… e poi ti giuro.. sarai la prima a sapere quale sarà la mia decisione.”

Ai si asciugò le lacrime. Guardò Shinichi. Un sorriso rubò sul suo viso il posto alla tristezza e alla malinconia che l’avevano afflitta.

Conan:” Ora va decisamente meglio.. però credo che sia preferibile che io torni a dormire nel mio letto.. altrimenti non credo di riuscire a mantenere i miei propositi..”
Ai:” Senti..visto che siamo qua da soli… posso chiederti un’altra cosa??”
Conan:” Vuoi di nuovo tapparmi il naso??”
Ai:” No cretino!! Visto quello che è successo stasera… posso dormire abbracciata a te stanotte proprio come siamo ora?? Ti prego solo per stanotte!!!”
Conan:” Bè… in fondo sono ferito e ho perso molto sangue.. ho bisogno di stare al caldo.. ma sì.. credo che si possa fare…”

Conan fece l’occhiolino ad Ai. Lei gli sorrise di nuovo, lo bacio sulla guancia e si strinse a lui.

Ai:”Sai, questa grotta non è poi così male..”
Conan:” Già.. alla fine anche prendere un proiettile nella spalla ha i suoi lati positivi..”

E si addormentarono così, teneramente abbracciati.

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Capitolo 20
*** La cupola senza finestra ***


CAPITOLO 20 – LA CUPOLA SENZA FINESTRA



<< Mentre Ai e Conan vagavano nei sotterranei di StoneHenge e Conan era ferito, all’esterno.. >>


Heiji:” Ma quante cavolo di munizioni ha??? Sarà mezz’ora che spara!!”
Kaito:” Decisamente troppe per i miei gusti… direi che ci conviene levare le tende.. e in fretta anche..”
Heiji:” Ma sei impazzito?? Che ne sarà di Kudo e Haibara??”
Kaito:” Non ti preoccupare… sono in gamba… se la caveranno.. piuttosto dobbiamo pensare a salvarci noi.. altrimenti non li potremo aiutare ad uscire dal sotterraneo..”
Heiji:” Cosa intendi dire??”
Kaito:” Ormai l’ora buona è passata.. quindi è impossibile aprire ora il passaggio.. dovremo tornare tra 2 giorni per farli uscire.. Domani è previsto cielo nuvoloso.. niente luna, niente raggi e niente apertura.. Il meccanismo è già azionato… per far riaprire la botola dovremo solo far spostare il nostro drone dalla cima della colonna dove l’ho parcheggiato per bloccare la rifrazione e chiudere il passaggio, in modo che Gin non potesse seguire Conan e Ai..”
Heiji:” Maledizione… spero solo che stiano bene…”
Kaito:” Kudo è un osso duro… vedrai che se la caverà.. tu lo dovresti sapere meglio di chiunque altro..”
Heiji:” Come faremo a tornare… Gin ci aspetterà al varco..”
Kaito:” Abbiamo un giorno per trovare un modo.. Adesso meglio scappare!!”
Heji:” Suggerimenti??”
Kaito:” Ne ho un giusto un paio che ci attendono dietro quella roccia..”

E indicò un punto alle loro spalle, facendo l’occhiolino ad Heiji. Questi si girò, guardò il posto indicato da Kaito e ridacchiò.

Heiji:” Ricordami di chiederti consiglio più spesso!!”

I due ragazzi sparirono dietro la roccia indicata da Kuroba.

Gin:” Hattori!!!! Kuroba!!! Dove siete!!! Fatevi vedere!!”

Vide un movimento alle sue spalle.. rapidamente puntò la pistola verso quel punto e gridò.

Gin:” Venite fuori con le mani in alto!!”
Guardia1:” Si calmi capo, la prego siamo solo noi!!”
Guardia2:” Metta giù la pistola, non spari!!”
Gin:” Ah siete voi… dove sono gli altri??”
Guardia1:” Li abbiamo persi di vista.. non riusciamo più a trovarli.. eravamo sulle tracce dei due fuggitivi ma li abbiamo persi mentre li seguivamo, andavano verso nord!!”
Guardia2:” Sì, ne abbiamo sentito i discorsi.. sembra che stiano per andare a raggiungere i loro amichetti.. ma non abbiamo capito bene come..”
Gin:” Accidenti.. li devo trovare al più presto!!”

E senza degnare le guardie di alcuno sguardo, si diresse correndo verso nord. Non notò nemmeno lo strano sorrisetto che era comparso sul volto dei suoi due uomini. Scrutava in tutte le direzioni e finalmente trovò quello che cercava: dietro una roccia notò spuntare il cappello di Hattori e quello di Kaito.

Gin:” Finalmente vi ho acciuffato, maledetti ragazzini!!”

Gin, ormai spazientito, corse a perdifiato verso la roccia, e rapidamente, la aggirò.

Gin:” Arrendetevi non avete scampo!!”

Gin puntò la pistola non appena il lato nascosto della roccia gli divenne visibile.

Suono indistinto:” MMMMMMMM Aafafefefef MMMAFH”.

Gin dapprima rimase stupito, poi allibito, ed infine divenne livido di rabbia per l’onta subita. Dietro alla roccia c’erano due suoi uomini, legati e imbavagliati, in canottiera e boxer. Con dei sassi più piccoli, i cappelli erano stati fermati dietro la roccia, in modo che facessero da trappola. I due ragazzi gli avevano giocato un gran brutto tiro. Gin se la sarebbe legata al dito per parecchio.

Guardia 1: “ Dici che se la prenderà parecchio, Kaito??”
Guardia 2:” Dovremo provare a chiederglielo la prossima volta che lo vedremo, sempre se non ci spari prima, Heiji..”
Heiji:” Ripensandoci, credo che non mi interessi più di tando sapere come l’ha presa..”
Kaito :” Probabilmente ora sarà dello stesso umore del suo cappotto!!”

I due ragazzi tornarono all’auto e diedero indicazione all’autista di portarli nell’albergo più vicino.
Intanto Gin aveva liberato i suoi uomini. Ora si era radunata tutta la sua squadra, e gli ultimi 2 malcapitati stavano spiegandogli quello che era successo.

Guardia:”…e così… mentre eravamo di spalle..”

BANG!! BANG!!

I due uomini vennero colpiti alla testa dai due proiettili sparati da Gin.

Gin:” Questo che vi serva di lezione!! Se anche voi fallirete come loro due, vi aspetta solo la morte!! Sono stato chiaro?? E ora portate via questa immondizia!! Non li voglio più vedere!!”

Il gelo e il terrore si impadronirono dell’aria circostante. Loro malgrado, i restanti membri della squadra degli uomini in nero al servizio di Gin, dovettero raccogliere quello che restava dei loro ex compagni e far sparire tutto. Negli occhi di ognuno di loro c’era una sola domanda: si chiedevano se sarebbero stati loro i prossimi a fare quella fine.

Divenne presto mattina, e i due ragazzi si ritrovarono entrambi pensierosi per tutta la durata della colazione.

Kaito:” Nessuna idea??”
Heiji:” Nemmeno mezza.. fammi sfogliare il giornale.. magari mi viene in mente qualcosa..”
Kaito:” Mi pare una buona pensata..”
Heiji:” Ci siamo leggi qua!!!”
Kaito:” Domani sera si terrà il consueto rito dei druidi celtici presso StoneHenge. Sacerdoti e adepti verranno da tutte le regioni di Irlanda, Scozia e Inghilterra per celebrare la loro riunione annuale..continua a leggere!!”
Kaito:”… nel noto complesso monolitico dunque sfileranno sacerdoti con il consueto abito bianco con cappuccio, che ne nasconde i tratti somatici… Accidenti!! E’ perfetto!! Mescolandoci tra i druidi potremo entrare inosservati!! Inoltre, il bianco direi che decisamente mi dona!!”
Heiji:” Allora è deciso. Domani sera saremo due druidi Celtici!!! Sbrighiamoci a finire di mangiare, e andiamo ad iniziare i preparativi!!”


<>


Conan:” Ehi.. direi che è ora di svegliarsi!!”
Ai:” E perché?? Sto così bene…”
Conan:” Direi che dovremo iniziare a trovare un modo per uscire di qui.. a meno che tu non voglia passare la tua vita qua sotto a mangiare funghi..”
Ai:” Bè chissà.. magari potrebbe essere interessante… saremmo come Tarzan e Jane….”
Conan:”Al massimo puoi fare Cita…”
Ai:” A chi hai dato della scimmia???”
Conan:” Eh??? Ho detto Cita??? Ma no… volevo dire che ci mancherebbe un animaletto come Cita!!! AHAHAH..”
Ai:” Non starai mica arrampicandoti sugli specchi vero??”
Conan:”Chi io??? Naaaaa”
Ai:”Ad ogni modo hai ragione..dobbiamo uscire da qua… anche se il posto lo devo ammettere, lo porterò sempre con me nel cuore..”
Ai e Conan si guardarono di nuovo e sorrisero.. i loro volti si avvicinarono di nuovo, ma fu Ai a mettere una mano sulla bocca di Conan..
Ai:” E’ meglio di no.. ora non abbiamo tempo per questo.. quando si sarà tutto sistemato, riprenderemo questo discorso.. quella di ieri tra me e te resterà una parentesi..la più bella che ho vissuto da quando ti conosco.. ma sarà il tempo a dirci se sarà qualcosa di più. Non voglio farmi di nuovo false speranze.. Sei d’accordo con me Shinichi???”
Conan:” E’ esattamente quello che ti ho detto anche io ieri sera.. sistemiamo l’organizzazione e recuperiamo i nostri corpi… il resto verrà da sé!!”
Ai:” Ed ora portami la colazione a letto!!!”
Ai fece una linguaccia a Conan.
Conan:” Dottoressa Shiho, la casa oggi le offre dell’ottimo latte al gusto di acqua, e dei deliziosi cornetti alla crema di fungo.. si serva pure!!”

I due ragazzi mangiarono gli avanzi della sera prima e poi, una volta vestiti, iniziarono ad esplorare lo spazio intorno a loro.

Conan:” E’ inutile.. più guardo questo posto, e più mi convinco che c’è qualcosa che non va..”
Ai:” Cosa intendi dire??”
Conan:” Guarda, la stanza sembra una specie di bunker sotterraneo, una sorta di sala riunioni d’emergenza… ma non mi sembra fatta per viverci… voglio dire.. ti aspetti che un posto del genere sia una sorta di nascondiglio con i viveri necessari per lunghi periodi.. ma non c’è nulla del genere… sembra piuttosto una specie di grossa casssaforte… per nascondere qualcosa..”
Ai:” Vuoi dire..”
Conan:” Esatto.. questa stanza forse in origine era una specie di santuario o tempio, poi adattato a sala riunioni per un gruppo ristretto… “
Ai:” Se fosse come dici tu, allora probabilmente qui veneravano una qualche sorta di culto.. e di solito l’oggetto del culto non viene rimosso. Resta nel tempio protetto.. ma dove”
Ai e Conan guardarono entrambi a lato del trono.
Ai e Conan:” La cupola!!”
Conan:”Come abbiamo fatto a non pensarci subito!! È evidente.. sembra fatta per nascondere quello che contiene!! Il mio istinto mi dice che aperta quella, troveremo quello che Gin stava cercando!!”

I due si avvicinarono alla cupola per la prima volta. Non appena si avvicinarono, notarono che la cupola esercitava una certa forza attrattiva nei loro confronti.

Ai:” Ma che succede?? È come se mi stesse risucchiando!!!”
Conan:”Svelta, levati di dosso tutti gli oggetti metallici che hai!!”

Ai e Conan si sfilarono gli orologi, le bratelle e tutto ciò che conteneva metallo. Gli oggetti si andarono ad attaccare con forza alla cupola.

Ai:” Ma che..”
Conan:” Quell’affare sembra una grossa calamita… credo che il rivestimento serva perfino a contenere la forza di attrazione che esercita quello che c’è all’interno.. prima non ce ne siamo accorti perché eravamo fuori portata.. guardiamo bene intorno alla cupola.. ci deve essere un modo per aprirla..”

I due ragazzi girarono introno alla cupola, fino ad imbattersi in una serie di caratteri scolpiti.

Ai:” Guarda Shinichi!!”
Conan:” Abbiamo fatto centro!! Questo è latino:

enigma20




Ai:” Sai cosa significa??”
Conan:” Sotto questa cupola giace un potere immenso che è necessario sopprimere e nascondere gelosamente affinchè non possa ledere le generazioni future. Se qualche pazzo lo vorrà per sé allora dovrà risolvere la prova per aprire l'involucro.Poni ordine al caos, e il mistero sarà svelato… Lì sotto poi bisogna scrivere la risposta..”
Ai:” Idee??”

Conan:” Poche per la verità… ma d’altronde, finchè non cala la notte non abbiamo possibilità di uscire di qui… diamoci da fare!!”

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Capitolo 21
*** Il mistero è svelato ***


CAPITOLO 21 – IL MISTERO E’ SVELATO



Era ormai notte fonda. Conan e Ai continuavano a cercare di decifrare il codice che avevano trovato scolpito sulla cupola nei sotterranei di StoneHenge.

Ai:” Allora, qualche idea??”
Conan:” Dobbiamo ragionare sul testo.. sicuramente contiene la chiave di lettura per poter risolvere l’enigma…”
Ai:” Sotto questa cupola giace un potere immenso che è necessario sopprimere e nascondere gelosamente affinchè non possa ledere le generazioni future. Se qualche pazzo lo vorrà per sé allora dovrà risolvere la prova per aprire l'involucro. Poni ordine al caos, e il mistero sarà svelato.. Per me potevano anche scrivere in sascrito o aramaico.. ma continua a non significare nulla…”
Conan:” Mi meraviglio di una scienziata come te..”
Ai:” Scusa se non sono alla tua altezza tuttologo!!”
Conan:”Avanti, come studiosa, quando hai a che fare con numeri, con dati o cose simili, di solito cosa ti aiuta ad analizzarli??? “
Ai:” Di certo non una cupola senza finestre. Di solito quei dati sono ord..”
Conan:” Bingo!! Sono ordinati!! Ordine di rilevazione, oppure semplicemente ordinamento crescente o decrescente!!”
Ai:” Vuoi dire che quando ci dice di porre ordine al caos… dobbiamo solo ordindare i numeri???”
Conan:” Esattamente!! Abbiamo i numeri tra parentesi che sono quelli da ordinare… e abbiamo anche i criteri di ordinamento.. sono indicati nelle sequenze da riempire.. guarda il simbolo prima della parentesi!!”
Ai:” Ok..passi per i simboli di più o meno infinito.. possono indicare un ordinamento crescente o decrescente…. Ma la a e la z??
Conan:” Avanti… che altro tipo di ordinamento ti viene in mente se parliamo di lettere??”
Ai:” Ma che scema!! Come ho fatto a non pensarci!!! L’ordinamento alfabetico!!!! In quelle due righe dobbiamo scrivere i numeri in ordine alfabetico!!!”
Conan:” Hai fatto centro!!! Avanti vediamo cosa viene fuori!!”

I due ragazzi iniziarono a scrivere su un blocco note i numeri con le regole che avevano appena trovato.

Ai:” Allora, seguendo tutte le indicazioni, otteniamo queste sequenze:

23 3 77 42 89 18 56;
56 18 89 49 77 3 23;
89 77 56 42 23 18 3;
3 18 23 42 56 77 89;

La soluzione quindi è 77 77 3 23!!! Presto inseriamola!!”





Heiji:” Ma guarda te che lavori!!! Possibile che non posso nemmeno portare il cappello in testa come al solito??”
Kaito:” Ma davvero non puoi vivere senza??”
Haiji:” Mi sento nudo senza!! E questo cappuccio bianco non mi piace per niente!!”
Kaito:” Avanti falla finita di lamentarti!! Il bianco è un gran bel colore…e anche il vestito non è male”
Heiji:” Senti, fissato per il bianco... se tu vuoi fare l’uomo immagine dell’Omino Bianco o del Dash fa pure… ma non coinvolgermi più!!! E poi bella forza… praticamente tu ti sei solo chiuso il mantello davanti e hai messo il cappuccio.. sei quasi vestito come al solito!!!”
Kaito:” Veramente sotto il cappuccio ho anche il mio cilindro…”
Heiji:” Ma come fai!! Non si vede…ah che scemo… non fai mica il mago per nulla tu!!”
Kaito:” Essere un illusionista ha i suoi vantaggi.. ad ogni modo basta con le chiacchiere.. sei pronto??”
Heiji:” Non farmi domande stupide!! Sono nato pronto!!”
Kaito:”Pfff… sbruffone!!!”
Heiji:” Andiamo!!”

I due ragazzi, perfettamente vestiti da druidi, si avvicinarono all’ingresso di StoneHenge, dove gli adepti addetti al controllo degli ingressi li fermarono.

Adepto:” Fratelli, dateci i vostri nomi in modo che possiamo registrare la vostra presenza al raduno di quest’anno.. inoltre per entrare serve la parola d’ordine che vi abbiamo mandato con l’invito.”
Heiji: (Ma porcavacca!!! Qua non entriamo nemmeno..)
Kaito:” Confratelli più anziani, scrivete pure che Albin e Contrero sono qui.. ALBAN ARTHUAN!!”
Adepto:” Passate pure fratelli, e vogliate scusare la mia eccessiva scrupolosità…”
Kaito:” Ma si figuri… girano certi truffatori!!”

I due superarono l’ingresso e si diressero verso il cuore del raduno.

Heiji:” Adesso mi spieghi… Uno, chi sono Albin e Contrero e due, cosa significa ALBAN ARTHUAN!!”
Kaito:” Secondo te i vestiti dove li ho presi??”
Heiji:” Non li hai affittati??”
Kaito:” Sì… affittati…oddio… affittati…presi in prestito…oddio…. Èreso in prestito… li ho chiesti a Contrero e Albin…oddio….chiesti… me li sono presi….”
Heiji:” Li hai rubati??”
Kaito:” Se loro li lasciano incustoditi!!”
Heiji:” E io che c’ho pure creduto che li avessi comprati!!! Certo il sospetto mi era venuto.. non capivo come avessi trovato i vestiti da druido in un negozio!!”
Kaito:” Non ti lamentare!! Così ho ottenuto pure i loro nomi e la parola d’ordine..”
Heiji:” Gli hai rubato pure il portafoglio??”
Kaito:” Era dentro il vestito… sai com’è… non potevo certo dire scusate, mi rubo il vestito ma vi lascio il portafoglio.. o tutto o niente!!”
Heiji:” Sei qualcosa di impossibile!!! Fortuna che siamo entrati!! Comunque re Artù ci sta davvero ossessionando! La parola d’ordine… perché contiene il suo nome??”
Kaito:” ALBAN ARTHUAN… è una antica festa celtica che si festeggia il 21 dicembre, il giorno più breve dell'anno. Il nome "Arthuan" è interessante se messo in relazione alla leggenda di Artù , poiché si credeva che Re Artù fosse nato il giorno del Solstizio d'Inverno a Tintagel in Cornovaglia..”
Heiji:” Caspita come sei informato!!”
Kaito:” Ringrazia questo tablet!!”
Heiji:” E quello da dove è uscito??”
Kaito:” Bè sai… solo uno dei due aveva il portafoglio… così…”
Heiji:” Perché chiedo cose di cui so già la risposta!!!”

I due si accodarono al corteo che dal centro di StoneHenge girava in tondo compiendo una spirale, allontanandosi sempre di più dal centro per andare verso le colonne più esterne. Kaito ed Heiji chiudevano il gruppetto. Non appena valutarono che il corteo era sufficientemente lontano dal centro del complesso monolitico, approfittarono di un monolite e vi si nascosero dietro. Non appena la distanza tra loro e la processione fu sufficiente, si diressero verso il centro di StoneHenge e con il comando a distanza spostarono il drone che bloccava la rifrazione dei raggi lunari, rendendo di nuovo visibile la botola.
A quel punto, aprirono la botola e riposizionarono il drone sulla colonna in modo da richiudere il passaggio, avventurandosi così nel sotterraneo.





Uomo in nero:” Ci siamo capo. Dopo che li abbiamo individuati nel sottosuolo con il nostro potentissimo rilevatore di presenze, abbiamo scavato un tunnel con la trivella a punta di diamante che abbiamo fatto arrivare dalla Francia. Le comunico che il tunnel è pronto e non appena lo desidera può recarsi di sotto..”
Gin:” Non aspettavo altro.. Shinichi Kudo…Sherry… la vostra ultima ora sta arrivando!!”
Uomo in nero:” Vuole che le predisponga una squadra??”
Gin:” Per farvi fregare come l’ultima volta?? Per carità.. andrò da solo.. non voglio incapaci tra i piedi!!”





Ai:” Ok allora…. Abbiamo trovato i numeri… e ora come li scriviamo… mica possiamo scolpirli nella pietra..”
Conan:” Guarda bene… questi bassorilievi sono diversi dagli altri… quelli in cui dobbiamo scrivere i numeri sono spugnosi.. è come se avessero fatto dei buchi e poi li avessero riempiti con un altro materiale..serve una qualche sostanza liquida per scrivere… non direi inchiostro… però non mi viene in mente come possiamo..”
Ai:” Forse con il sangue!! Spesso quando venivavo stretti patti importanti nel medioevo, si usava imprimere con il pollice una goccia di sangue vicino alle firme..forse è lo stesso principio!!”
Conan:” Hai ragione, questo spiegherebbe anche la scelta del colore per indicare i numeri da scegliere… il rosso.. avanti proviamo!!”
Voce fuori campo:” E tu vorresti ancora mettere sangue là.. lascia che ci pensiamo noi..sai a differenza tua una pallottola in corpo non l’abbiamo presa!!”
Ai:”Kaito!!,Heiji!! Finalmente!!”
Kaito:” Ci abbiamo messo un po’ più del previsto, ma sapete come è.. là fuori abbiamo avuto i nostri problemi… come dire… ce la siamo vista nera!!!”
Heiji:” Sono felice di vedere che state bene tutti e due… e così è questo quello che cercava Gin..avanti, lascia fare a me… è meglio che tu non perda altro sangue..”

Dicendo così Heiji tirò fuori un coltellino e si fece un piccolo taglio sul pollice.

Heiji:” Dimmi quali sono i numeri che dovete scrivere e ci penso io..”
Conan:” OK, ma prima di avvicinarvi vi consiglio di togliervi di dosso tutti gli oggetti metallici che avete.. questa cosa li attira nonostante sia contenuta dall’involucro esterno..”
Kaito:” Ma cosa c’è là sotto??”
Conan:” Lo scopriremo tra poco..qualcosa che credo possa riscrivere la storia..”
Ai:” Allora Heiji, i numeri sono 77 77 3 23… avanti sbrigati!!”

Heiji iniziò a scrivere i numeri sulle quattro caselle spugnose. Ma proprio mentre stava per scrivere l’ultimo numero, un colpo di pistola riecheggiò nell’aria.

Gin:” I miei complimenti!! Come al solito, il detective liceale Kudo non delude mai!! Finalmente mi avete portato qui, nel luogo dove finalmente la mia organizzazione potrà ottenere il suo scopo, dominare il mondo!!”
Kaito e Heji:” Ancora tu!! Ma come..”
Gin:” Se non puoi entrare dalla porta, fatti un’altra entrata.. piuttosto semplice.. e ora bando agli scherzi.. vi avviso.. non provate a fare un solo passo.. o chissà.. magari al vostro ritorno potreste trovare brutte sorprese!!”
Conan:” Cosa significa???”
Gin gettò a terra 6 foto, poi chiamò a gran voce Sherry.
Gin:” Avanti Sherry, raccoglile e portale ai tuoi amici.

Ai seguì alla lettera le indicazioni di Gin. Raccolse le foto e le porse ai rispettivi destinatari. Ogni foto portava infatti il nome di uno dei 3 ragazzi. Ce ne erano 2 per ognuno di loro.

Kaito, Heiji e Conan:” Ma cos..Sei un maledetto!!!!”
Gin:” Conoscete i nostri sistemi, e ancora vi meravigliate??”

Nelle foto che avevano i ragazzi venivano mostrate nella prima rispettivamente la casa del Dottor Agasa, nella seconda quella di Kazuha, e nella terza quella di Aoko. Nella successiva invece venivano mostrate Artemis, Kazuha e Aoko. Tutte e tre legate e imbavagliate.

Conan:” Sei un verme!!! Come hai potuto…”
Gin:” Ah ah Kudo..tieni a freno la lingua, se non vuoi che la tua cuginetta faccia la stessa fine che ha fatto la tua adorata Ran Mori!!!”
Heiji:” Cosa vuoi che facciamo???”
Gin:” Aprite la cupola. Immediatamente!!”

Conan, a sentire la richiesta di Gin sorrise. Aveva già capito cosa c’era là sotto.

Conan:” E va bene Gin, ti accontenteremo… ma prima levami una curiosità.. hai idea di cosa ci sia là sotto??”
Gin:” Non fare giochetti con me Kudo!!”
Conan:” Sai, là sotto c’è un pezzo di storia… ti sei mai chiesto perché re Artù sia stato sempre tanto citato da quando abbiamo iniziato la ricerca di questo posto.. soprattutto, sai come si dice che sia stato incoronato???”
Ai:” Tutti i piu' importanti uomini del regno si riunirono il mattino di Natale a pregare in chiesa e sul sagrato scorsero un grande masso di marmo, al centro del quale era inserita un‘incudine nella quale era infitta fino all'elsa una spada. Attorno alla spada erano incise queste parole:

<>.

Tutti i piu' forti cavalieri provarono a estrarre l'arma, ma ebbero un bello sforzarsi: la spada non si mosse di un pollice.

<> disse l'arcivescovo della chiesa, <>.

Nel frattempo, si decise che tutti i cavalieri avrebbero provato ad estrarre la spada a turno, e in attesa della comparsa del legittimo sovrano si stabili' di tenere un torneo il giorno di Capodanno, in modo che tutti intanto restassero uniti.. “

Gin:” E cosa c’entra tutto questo???”

Conan:” La notizia della spada miracolosa e del torneo si diffuse rapidamente dappertutto, e uno dei cavalieri che si reco' a Londra per provare le proprie forze fu Ector, accompagnato da suo figlio Cei e da Artu. Cei era stato armato cavaliere solo due mesi prima, e Artu' era il suo scudiero. Era il primo torneo di Cei, il quale s'avvide di aver lasciato la propria spada all'alloggiamento, e disse ad Artù:

<>.

Artu' ando' alla casa dove alloggiava Cei, ma questa era chiusa: tutti erano andati ad assistere al torneo. "

<> penso' il ragazzo. <>.

In quel momento il sagrato era deserto. Artu'impugno' la spada, la estrasse senza la minima difficolta' e la porto' a Cei. La leggenda vuole che sia così che Artù divenne re..”
 

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Gin:” Interessante.. ma continuo a non capire dove vuoi arrivare..”

Conan:” Ripensa al biglietto che Kaito ha preso a Vodka in aereo.. recitava:

<< Alla luce della luna i raggi ordinati renderanno visibile il prodigio che eresse un uomo su tutti…>>”

Mettiamo insieme questa frase a quella che abbiamo trovata scolpita qui sulla cupola:

<< Sotto questa cupola giace un potere immenso che è necessario sopprimere e nascondere gelosamente affinchè non possa ledere le generazioni future..>>

Allora, hai capito cosa c’è qua sotto??”
Heiji:” Ma certo!! La roccia che conteneva la spada!!!”
Conan:” Esattamente… quasi sicuramente parliamo di un qualche minerale con proprietà magnetiche.. una calamita gigante!!!”
Heiji:” E allora come cavolo ha fatto Artù a estrarre la spada?? “
Ai:” Semplicemente non l’ha fatto… la leggenda è stata romanzata.. quasi sicuramente Artù ha trovato questa roccia, ha pensato di utilizzarla come arma ed è arrivato al potere… la leggenda è stata creata dopo per dare dei natali al limite del sovranaturale alla sua ascesa al trono..immaginatevi che cosa poteva significare avere un oggetto simile in battaglia.. tutte le armi nemiche finivano contro la calamita.. restavano completamente inermi.. Un esercito armato quindi di sole armi di legno, poteva avere la meglio sui nemici, rimasti disarmati!! Ecco perché si parla di potere immenso!!!”
Conan:” Già..proprio così.. solo che alla lunga si vede che gli eserciti nemici hanno trovato un modo di sopraffare questa strategia con equipaggiamenti diversi e tattiche di guerra nuove.. e così il suo potere immenso è divantato solo leggenda.. alla fine si è deciso di nasconderla qui… forse era diventata perfino solo un fastidio!!”
Gin:” Davvero interessante..ora aprila!!”
Conan:” Che allocco…”

Heiji completò l’ultimo numero. La cupola si aprì lentamente, mostrando una grossa roccia nera al suo interno.

Gin:” Finalment….ehi!!!”

La pistola di Gin partì a razzo e si andò ad incollare alla superficie della roccia.

Conan:” Finchè eri fuori portata tutto ok, ma se apriamo la cupola il raggio di azione del campo magnetico aumenta.. spiacente per te, ma le pistole sono fatte di metallo sai????”

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Capitolo 22
*** Il bianco e il nero ***


CAPITOLO 22 – IL BIANCO E IL NERO



Gin:” Accidenti!!!”
Heiji:” Per essere il capo degli uomini in nero, sei decisamente sbadato.. ora come la mettiamo??”
Kaito:” Presto, dobbiamo sfruttare l’occasione!!! Blocchiamolo e facciamolo nostro prigioniero.. così potremo proporre uno scambio all’organizzazione… le tre ragazze per il loro capo!!”
Conan:” Non mi piace giocare sporco.. me non siamo certo stati noi ad iniziare a essere scorretti.. presto addosso!!”
Voce fuori campo:” Preso nel sacco da tre ragazzini… stai decisamente iniziando a cadere in basso Gin!!”

All’unisono, Ai, i tre ragazzi e Gin si voltarono verso chi aveva pronunciato quelle parole.

Vermouth:” Non ho fatto in tempo ad arrivare che già ti devo tirare fuori dai guai…fortuna che non ho dato ascolto ai tuoi uomini che mi avevano detto di non raggiungerti… altrimenti ci sarebbe stato davvero da ridere!!”
Gin:” Arrivi proprio al momento giusto Vermouth!!”
Heiji:” Non facciamoci deconcentrare… anche se sono arrivati i rinforzi, non cambierà proprio nulla…anche lei di fronte alla roccia è inerme!!”
Vermouth:” E chi ha detto che ho bisogno di avvicinarmi o di armi… è sufficiente che guardiate meglio le foto che vi ha portato prima Gin. Capirete da soli che non avete altra scelta..”
Conan:” Ma cosa….Accidenti!!!!! Fermi ragazzi!!! Non avvicinateci a nessuno di quei due se non vogliamo che succeda qualcosa alle ragazze!!”
Heiji:” Ma cosa dici Conan!!! Non avremo mai più un’occasione del genere!!!”
Kaito:” Ha ragione il marmocchio… a meno che tu non tenga alla vita di Kazuha..”
Heiji:” Ma cosa vi prende???”
Conan:” Guarda meglio la foto.. non noti nulla di strano??”

Heiji distolse lo sguardo da Gin e Vermouth e guardò meglio la foto. Non potè fare a meno di notare che nella seconda, ovvero in quella in cui la ragazza era imbavagliata, Kazuha aveva uno strano collare intorno al collo.

Heiji:” Cosa è quella strana collana grigia??”
Gin:” E’ esplosivo al plastico.. se i miei uomini non mi vedono tornare su entro due ore, hanno l’ordine di premere il detonatore di quelle bombe.. povere ragazze.. condannate dai loro stessi amici…AHAHAHAHH”
Conan:” Sei un verme schifoso!!! Ecco perché ti sei fatto mettere così facilmente con le spalle al muro… volevi portarci a far uccidere le nostre stesse amiche… sei un vigliacco!!”
Gin:” E’ il minimo che possa succedere a chi osa prendersi gioco di me!! Se Vermouth non fosse intervenuta ritenendo che potessi essere in pericolo, avrei potuto godermi lo spettacolo dei vostri volti disperati quando al vostro ritorno le avreste trovate tutte e tre senza testa!!”
Heij:” Che essere spregevole!!”
Vermouth:” Avanti.. poche storie… venite tutti e quattro qua con le mani sopra la testa… non possiamo usare le manette.. ma le care vecchie corde sono decisamente utili in questi casi!!”

I quattro ragazzi, senza opporre resistenza, obbedirono alle parole di Vermouth, e in men che non si dica si trovarono legati mani e piedi. Nel frattempo, gli uomini in nero erano entrati nel sotterraneo, e grazie ad un carrello di legno, stavano portando via la roccia.

Kaito:” Pff.. e pensano davvero di potermi tenere con delle stupide corde.. Con chi credono di avere a che fare??”
Heiji:” L’ho sempre detto che su di te si può fare affidamento!!”
Kaito:” Eheh… non appena se ne andranno vedrai..”
Gin:” Ah Vermouth.. sottoponili alla tortura del Bianco e il Nero…e ovviamente fai in modo che Kaito sia il primo ad essere sotterrato fino alla testa… non vorrei che gli saltasse in mente di liberarsi..”
Heiji:” Zitto tu mai eh?? Porti più iella di quel moccioso con gli occhiali!! Mi rimangio tutto quello che ho detto!!”
Conan:” Ehi??? A chi hai detto che porta iella???”
Kaito:” Ma dove sono capitato!!! Dite la verità… Siete voi quelli che avete detto che il Titanic era inaffondabile… è tutta colpa vostra!!!”
Ai:” Ragazzi, visto che probabilmente stiamo per morire, che ne dite di avere un minimo di contegno??”
Vermouth:” AHAHAHAHAH.. anche se state per morire, vi vedo pieni di spirito.. e va bene… voglio darvi una possibilità di salvarvi.. ehi voi due!! Ho bisogno di voi… scavate tre fosse.. voglio che i ragazzi siamo messi in fila, uno dietro l’altro e sotterrati.. solo la testa deve uscire dalla terra!! Occupatevi dei ragazzi più grandi del moccioso me ne occupo personalmente!!”

Due uomini dell’organizzazione iniziarono a scavare delle buche per Heiji e Kaito, mentre Vermouth iniziò a preparare quella per Conan.

Conan:” Ti devo dire ancora una volta grazie..”
Vermouth:” Non capisco di cosa parli…”
Conan:” Se tu non fossi intervenuta, probabilmente Aoko, Kazuha e Artemis..anzi scusa, Ran sarebbero morte… sei scesa qua sotto per avvertirci..avevi capito quale era il piano di Gin e ci hai voluto aiutare.. grazie davvero..”
Vermouth:” Silver bullet… basta con i ringraziamenti..i metodi di Gin non mi sono mai piaciuti… detto questo vi stiamo per uccidere… non c’è nulla per cui dirmi grazie..”
Conan:” Te lo volevo dire comunque..chissà magari ci vedremo ancora…”
Vermouth:” Chi può dirlo…ricorda.. Which color is my hat??
Conan:” Eh???”
Vermouth: “Capirai… buona fortuna!!”

I preparativi furono ultimati. Ora i tre ragazzi erano tutti e tre seppelliti fino alla testa e in fila indiana, uno dietro l’altro; ognuno che fissava la nuca di quello davanti.Il primo aveva di fronte a sè un pannello di compensato. Ai invece era stata messa su una sedia dietro il pannello, in modo tale che i ragazzi non potessero vederla.

Vermouth:” Allora gente… benvenuti alla tortura del Bianco e del Nero…al vostro collo sono stati montati dei collari esplosivi… del tutto simili a quelli che ora indossano le vostre amiche. Solo che i vostri hanno una particolarità… sono programmati per esplodere allo scadere di un timer, che vedete davanti a voi sul pannello di compensato. Avete una piccola possibilità di salvezza.. i collari sono dotati di un microfono che reagisce alle vostre parole.C’è una sola parola che è in grado di disinnescare tutti i collari.. se non sarete in grado di pronunciarla entro lo scadere del timer, salterete in aria. Ci sono delle regole… non potete parlare tra di voi. Qualunque parola diciate diversa da quella corretta, farà esplodere i collari.. Quindi pensate bene prima di parlare… e ora il nostro ultimo regalino..”

I ragazzi si sentirono mettere in testa qualcosa.

Conan:” E questo cosa è??”
Vermouth:” Semplicemente un cappello..la tortura prende il nome da questi… i cappelli.. siete in 4 a indossarli… due sono bianchi e due sono neri…”
Kaito:” Io voglio quello bianco!!!”
Heiji:” Ma ti pare il momento!!!”
Vermouth:” Spiacente ma non si scelgono..un’ultima cosa… per salvarvi dovrete indovinare il colore del cappello che avete in testa… in questo modo disattiverete le bombe… sappiate che finora nessuno è riuscito a sopravvivere..”
Kaito:” Incoraggiante…”
Vermouth:” Impostate il timer.. da ora in avanti vi consiglio di non parlare se non per dire la parola corretta… imposta 3 minuti.. sono più che sufficienti… addio ragazzi!!”

Uno degli uomini in nero fece partire il timer, poi raggiunse Vermouth e tutti insieme si avviarono verso l’uscita dal sotterraneo. Il tempo scorreva velocemente. I ragazzi erano disposti secondo questo schema.
 

biancoenerot



<< mancano 2 minuti >>
Heiji: (Accidenti.. se non mi sbrigo qua finisce male.. ma non ho certezza.. non so proprio cosa dire!!)

<>
Kaito: ( non mi resta che tirare a indovinare… in fondo è al 50%!!)

<>
Ai: (Meglio affidarsi a loro… qua da sola non posso fare molto…)

Il tempo continuava a scorrere. Ma nessuno dei ragazzi sembrava avere una certezza sulla risposta da dare…
10…9…8…7…6…5…4…3…2…1…
Heiji e Kaito stavano per buttarsi e dire un colore a caso, quando qualcuno li anticipo..

Conan:” Bianco!!!!!”
…0

BEEP!! BEEP!!

Uomo in nero:” Ormai i tre minuti sono passati…”
Vermouth:” Non ho sentito ancora nulla…forse..”

BOOM!! BOOM!! BOOM!!! BOOM!!!

Uomo in nero: Come volevasi dimostrare.. nessuno riesce a superare la tortura del Bianco e del Nero!!”
Vermouth:”Chissà…sarà davvero così, Silver Bullet???”.

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Capitolo 23
*** Ombre nere sul destino del mondo ***


CAPITOLO 23 – OMBRE NERE SUL DESTINO DEL MONDO


Era notte fonda. La luna era ancora alta e illuminava con la sua pallida luce quella nottata triste e cupa. Il vento sibilava tetro e spettrale tra le rovine di StoneHenge, ora deserte. Il raduno celtico era infatti terminato da tempo, e tutti i suoi partecipanti erano tornati ai loro alloggi. In questo scenario spettrale, un impermeabile nero sventolava. Sembrava in perfetta sintonia con l’ambiente circostante, che portava con sè un sentimento di disperazione. Quell’uomo, con il suo cappello nero in testa e i lunghi capelli biondi, aveva il ghigno di chi sapeva che finalmente ce l’aveva fatta. E già. In un colpo solo, Gin si era levato di torno quattro delle più grosse minacce per la realizzazione del suo piano.

BOOM!! BOOM!! BOOM!! BOOM!!

Gin si fermò di sasso. Il ghigno si trasformò in un sorriso deforme, strano. La sua faccia sembrava quella di un pazzo. Era il rumore che sperava di sentire. Quattro esplosioni in fila. I collari erano esplosi. Anche questa volta, la tortura del nero e del bianco aveva fatto il suo dovere. Se li era levati di torno..per sempre!!
Proprio in quel momento, Vermouth raggiunse Gin.

Vermouth:” Sarai finalmente soddisfatto… hai ottenuto ciò che volevi..”
Gin:” Già… sai non mi fidavo fino in fondo di te… credevo che in qualche modo li avresti aiutati.. e invece mi devo ricredere…hai fatto un ottimo lavoro Vermouth!”
Vermouth:” Ora però potremmo anche lasciar andare le ragazze… non credo ci servino ancora… non possiamo certo ricattare i morti..”
Gin:” Le terremo solo come precauzione fino a quando l’operazione Lucifero non sarà completata.. poi le lasceremo andare.. non ho motivo di infierire oltre su di loro..”

Le pale di un elicottero iniziarono a roteare in una radura poco distante dai due.

Gin:” Ho fatto in modo che il minerale sia completamente isolato.. ora le sue proprietà magnetiche sono del tutto inibite dall’involucro esterno. L’ho fatto caricare sull’elicottero che ci porterà all’aereporto. Da lì poi potremo raggiungere nuovamente Tokyo e completare la nuova macchina HARP!! Finalmente la conquista del mondo, che abbiamo sfiorato più volte con i miei predecesori, sta per diventare realtà!!!”
Vermouth:” Sempre se resterà qualcosa… se non riesci a controllare con precisione le immisioni di radiazioni nell’atmosfera, puoi scatenare una tale calamità naturale da spazzare via l’intero genere umano.. a quel punto avrebbe senso comandare sul nulla??”
Gin:” Questo non accadrà… abbiamo i dati raccolti con le sperimentazioni che abbiamo fatto ad Haiti e a Fukushima.. useremo quelli come riferimento .. “
Vermouth:” Anche chi ha inventato l’energia atomica pensava che fosse controllabile… e invece da quella sono nate armi di distruzione di massa e pericoli per la salute di tutti.. un grande potere è sempre difficile da controllare quando trascende le capacità di chi intende usarlo. Non vorrei facessi lo stesso errore e finissi per sottovalutare la pericolosità di quello che intendi fare…”
Gin:” Non succederà… so esattamente quello che faccio.. il mondo è marcio fino al midollo.. ha bisogna di una scossa.. sarà la nostra organizzazione a dargliela!!”
Vermouth:” Spero per tutti noi che sia come dici..”

E salirono sull’elicottero. Rapidamente iniziò a prendere quota. Gli uomini dell’organizzazione che erano rimasti in zona salirono sul camion che li aveva portati fin là e si allontanarono dalle rovine monolitiche. Non c’era più anima viva a StoneHenge.
Fu allora, che quattro ombre si affacciarono all’esterno della galleria che era stata scavata dall’organizzazione.

Kaito:” Guarda come cavolo mi hanno conciato il vestito!! Giuro che quando li prendo subiranno la mia rabbia!!”
Heiji:” Ringrazia che puoi andare a dirglielo di persona… e ringrazia come al solito Kudo!!”
Ai:” Come hai fatto ad indovinare il cappello??”
Conan:” E’ stato piuttosto semplice… era un gioco di semplice e banale logica.. rifletti… tu eri dietro il pannello, potevi avere in testa un cappello sia nero che bianco..mi segui?? Questo significa che noi tre dovevamo avere per forza due cappelli di un colore ed uno dell’altro, quindi o due bianchi e uno nero o due neri ed uno bianco… Per come siamo stati posizionati, Heiji era l’unico che poteva vedere tutti i cappelli che aveva davanti a sé. Se avesse visto due cappelli dello stesso colore, avrebbe detto immediatamente il colore opposto a quello che vedeva. Ma non l’ha fatto. Questo siginificava che davanti a se vedeva cappelli di colore diverso. Significava che eravamo stati posizionati con cappelli a colori alterni, oppure che io e Heiji avevamo lo stesso colore, e Kaito invece uno diverso… Ho dovuto aspettare fino all’ultimo per avere la certezza… sperando che nessuno di voi tre tirasse un colore a caso… e alla fine ho detto il colore opposto a quello che vedevo: il bianco!!!”
 

soluzionecappelli




Kaito:” Davvero notevole… in una situazione del genere sei riuscito a tenere i nervi saldi e a ragionare… fortunatamente quei babbei non si sono accorti che mentre mi seppellivano ho lentamente gonfiato il mio costume come faccio quando mi sostituisco con il fantoccio per fuggire dal padre di Aoko… così sono riuscito facilemente ad uscire dalla fossa e a liberare anche voi..ma la cosa di tutta questa storia che mi da più sui nervi…MI HANNO MESSO IN TESTA UN CAPPELLO NERO!!!! Subiranno la mia ira!!!!”
Heiji:” Pensi che si saranno bevuti la messa in scena delle esplosioni??”
Conan:” Credo di sì… facci caso non hanno mandato nessuno a controllare… e si vantavano del fatto che nessuno fosse mai sfuggito alla loro tortura… credo che questo loro peccato di presunzione gli costerà molto caro…”
Kaito:” Sì ma come vogliamo agire?? Hanno in ostaggio le nostre ragazze…”
Heiji:” Abbiamo un vantaggio… ci credono morti… e inoltre sappiamo dove le tengono…”
Conan , Ai e Kaito guardarono Heiji stupefatti.
Heiji:” Volete dire che non vi siete accorti dalle foto di dove sono rinchiuse??”
Conan:” Se ti abbiamo guardato tutti contemporaneamente con stupore direi proprio di no!!”
Kaito:” Avanti parla!! Dicci dove sono!!”
Heiji:” Nelle foto, non so se ci avete fatto caso, ma si vedeva Tokyo dall’alto… ho riconosciuto il centro della città… ma era da molto molto in alto… in altre parole..”
Conan:” Ma certo!!! La torre di Tokyo!!! Per immettere le onde con la loro macchina è l’ideale!! Hanno bisogno di un’antenna.. e quale posto migliore!!! “
Kaito:” Bene!! Allora presto sbrighiamoci… dobbiamo raggiungere Tokyo!!”
Ai:” Ehi cervelloni… non vi siete dimenticati giusto di qualcosa?? Siamo dall’altra parte del mondo… e il nostro nemico è già in vantaggio su di noi… e di molto… arriveremo comunque dopo di loro.. e potrebbe essere troppo tardi…”
Voce fuori campo:” Ah bè.. questo non è un problema…”

I quattro ragazzi si girarono all’unisono verso la fonte di quella voce. Alle loro spalle erano comparsi Yukiko,Yusaku e il professor Agasa.

Agasa:” Sono felice di vedere che state tutti bene..”
Heiji:” Voi?? Ma come…”
Yukiko:” Il drone del professore.. al suo interno ha un segnalatore gps… serviva qualcosa di più potente del solito segnalatore che hai nella spilla dei giovani detective..”
Yusaku:” Già….Shinichi tua madre mi ha chiamato disperata dopo che avevano rapito Artemis.. quando poi ho parlato col professore ho capito la gravità della situazione, e abbiamo deciso di venire qui ad aiutarvi.. sembra che siamo arrivati in ritardo… ma finalmente possiamo renderci utili.. sai in famiglia non amiamo viaggiare lenti.. e così per venire qui ho fatto una telefonata ad un mio amico… il ministro della difesa giapponese…”
Yukiko:” E’ davvero una brava persona… ci ha messo a disposizione tutto ciò che gli abbiamo chiesto… ma soprattutto.. ci ha permesso di usare quel giocattolino che vedete là dietro..”
Kaito:” Ma quello…”
Yusaku:” Già è un modello sperimantale di Concorde… si chiama CR111… a bordo permette di trasportare una ventina di passeggeri… inoltre è in grado di atterrare verticalmente come un elicottero… è due volte più veloce dei normali aerei di linea… direi che con quello possiamo recuperare il vostro svantaggio!!”
Conan:” Di solito vi mettete sempre in mezzo… ma questa volta sono davvero contento che lo avete fatto… grazie mamma…grazie papà… e ora sbrighiamoci…non perdiamo altro tempo… abbiamo un paese..ma che dico… abbiamo un mondo da salvare!!!”

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Capitolo 24
*** Piano di battaglia ***


CAPITOLO 24 – PIANO DI BATTAGLIA


Il CR 111 sfrecciava nei cieli. Se non avessero subito ritardi sulla tabella di marcia, sarebbero arrivati a Tokyo in 8 o 9 ore. Facendo i dovuti calcoli, avrebbero avuto più o meno 3 ore di vantaggio sull’arrivo di Gin, Vermouth e i membri che erano in missione a StoneHenge dell’organizzazione nera.
Sull’aereo, Ai,Conan,Heiji e Kaito si stavano riprendendo dalle fatiche affrontate in terra inglese. Si erano fatti tutti e quattro una doccia e avevano indossato vestiti puliti. Ora stavano raggiungendo Il dottor Agasa, Yusaku e Yukiko.

Yukiko:” Siete riusciti a recuperare un minimo le enegie??”
Ai:” Ci volevano proprio una bella doccia e degli abiti puliti… mi sento decisamente meglio!!”
Yusaku:” Tra poco vi serviremo anche la cena… e poi dovrete riposare… avete bisogno di avere la mente fresca per quello che dovrete affrontare… non potete permettervi di non essere lucidi… ma prima è necessario che vi spieghiamo meglio come è ora la situazione a Tokyo… in modo da potervi preparare a quello che dovrete affrontare”
Kaito:” Cosa significa??? Cosa sta succedendo a Tokyo??”
Yukiko:” Non avete sentito i notiziari??”
Conan:” Sono stato chiuso sotto le grotte per alcuni giorni… quindi non so nulla di quello che sta succedendo in patria..”
Heiji e Kaito:” Idem per noi… non abbiamo avuto proprio il tempo di seguire le notizie del nostro paese… abbiamo solo letto qualche quotidiano locale… e poi più nulla… siamo stati troppo impegnati per cercare di capire quello che stava succedendo qua..”
Yusaku:” Allora sarà bene che vi sediate e vi mettiate comodi… vi facciamo vedere alcune immagini.. potreste non credere alle mie parole..”

Yusaku si alzò e si diresse verso un grande schermo che era sul fondo della cabina. Prese il telecomando e accese il televisore. Sullo schermo c’erano le immagini della torre di Tokyo. Stavano trasmettendo una edizione straordinaria. I titoli scorrevano sotto le immagini e recitavano:

“Attacco terroristico a Tokyo. Un gruppo terroristico nella giornata di ieri ha occupato la torre di Tokyo. Mezzi blindati appartenenti a questo gruppo hanno completamente isolato la zona, rendendo nulli i collegamenti con la torre. A distanza di due ore dall’occupazione, l’esercito giapponese ha circondato la zona, pronto per un’azione di forza. Il ministro della difesa ha però impedito ogni tipo di operazione ai militari a seguito di un videomessaggio di cui non conosciamo il contenuto che gli è stato recapitato dai facinorosi.”
 

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Conan:” Adesso capisco perché il ministro ha fatto in modo di metterci a disposizione questo mezzo di trasporto.. e il messaggio??”
Yusaku:” Non è stato divulgato al pubblico, ma ne abbiamo una copia… il messaggio è questo..”

E premette di nuovo un tasto sul telecomando. Sullo schermo apparve Gin, all’interno di un set allestito in fretta e furia. Sullo sfondo c’era un telone nero, sul quale c’era uno strano simbolo.
 

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Gin:” Salve signor ministro. Noi siamo quelli che state chiamando terroristi, e i responsabili dell’occupazione della torre di Tokyo. Oggi, nel giorno in cui abbiamo deciso di dichiarare la nostra presenza la mondo, abbiamo deciso di assumere un nome. Da oggi ci chiameremo l’organizzazione del cane nero, e il nostro simbolo è quello che vedete alle nostre spalle!! Signor ministro, conosce le origini di questo simbolo?? Ha origini antichissime, e simboleggia il custode dell’antico sapere, degli antichi valori, di una morale e di un’etica che è andata persa. Per questo è necessario fare piazza pulita di chi ci ha portato in questo stato.. per questo vogliamo svelare il volto del vero nemico.. L’America!!! Sono loro che ci hanno condotti e ridotti in questo stato!! Sono loro la più grande minaccia per questo mondo!! Ed è per questo, che tra poche ore, pagheranno per i loro misfatti.. recapitate questo messaggio al presidente degli Stati Uniti… se entro la mezzanotte di questa sera, il presidente non si dimetterà e nominerà la nostra organizzazione alla guida del suo paese, gli USA saranno colpiti da una tale calamità naturale da ridurre tutto il suo popolo in ginocchio!! E non tentate di fare mosse avventate… abbiamo uomini infiltrati ovunuque… in ogni ufficio pubblico e in ogni organizzazione militare del giappone e dell’america.. se tentate una mossa avventata scateneremo un terremoto prima del tempo dichiarato in questo ultimatum… se invece tenterete di entrare nella torre, allora uccideremo gli ostaggi che teniamo in questa torre.. e scateneremo comunque una calamità naturale… signor ministro, è nel suo interesse seguire alla lettera le mie istruzioni.. se non vuole avere sulla coscienza le centinaia di vite che abbiamo in ostaggio nella torre e le miliardi che teniamo sotto scacco nel mondo intero!!! AHAHAHAHAHAH”.

Il filmato si interruppe di colpo. Il silenzio scese tra i presenti. Erano tutti increduli. Nessuno credeva a quello che avevano visto.

Heiji:” E’ la peggiore situazione che ci potessimo aspettare… dopo aver recuperato la roccia, ha immediatamente avviato la fase successiva del suo piano..”
Ai:” E comunque vada, avrà raggiunto il suo scopo… se si arrenderanno, avrà il pieno controllo dell’unico paese che abbia dato la caccia alla sua maledetta organizzazione in tutti questi anni… se invece tenteranno di lottare, li spazzerà via, costringendo il resto del mondo a piegarsi con l’arma più potente che l’uomo conosca: la paura!!”
Kaito:” Hanno previsto tutto… tengono sotto scacco il governo giapponese, quello americano e tutto il mondo.. nessuno oserà mettersi contro di loro.. e anche noi siamo messi male… hanno in ostaggio oltre ai nostri concittadini, tre persone a noi care… da qualunque punto la si guardi, è una situazione senza via di uscita!!”

Lo sconforto si era impadronito di tutti. Forse si erano lanciati davvero in un’impresa che era più grande di loro.

Yusaku:” E cosa vorreste fare?? Fermarvi ora?? Siete gli unici che hanno tentato di mettere loro i bastoni tra le ruote… dovete continuare a lottare!!! Fatevi forza!!”
Conan:” Certo che dobbiamo lottare.. non ho la minima intenzione di cedere!!”
Heiji:” E cosa intendi fare Kudo??”
Conan:” Prima di tutto abbiamo un grosso vantaggio: ci credono morti. In secondo luogo, abbiamo circa tre ore di vantaggio su Gin. Infine, perchè credete che l’ora dell’ultimatum sia mezzanotte??”
Ai:” Bè hanno voluto dare del tempo per riflettere ai governi di America e Giappone..”
Conan:” Errore. Quello verso il governo americano è un bluff vero e proprio.. è solo il governo giapponese allo stato attuale ricattabile!!”
Heiji:” Ma certo!! Che fessi!! Per azionare l’arma serve la roccia…. E arriverà alle undici.. un’ora prima dello scadere dell’ultimatum!!”
Conan:” Esatto!! Noi saremo là per le otto… significa che abbiamo tre ore di vantaggio, ma nel complesso, sull’azionamento dell’harp vero ne abbiamo quattro!!”
Ai:” E cosa pensi di fare??”
Conan:” Dobbiamo fare in modo che il governo giapponese non sia più ricattabile… dobbiamo solo liberare gli ostaggi. Se ci riusciamo, potremo far abbattere la torre con un attacco aereo.. l’area è già isolata.. a quel punto distrutta l’HARP, il gioco è fatto!!”
Kaito:” Dovranno battere in ritirata.. se non hanno più la loro arma di ricatto, dopo essere usciti così tanto allo scoperto, saranno preda della polizia giapponese e dell’FBI… ce la possiamo fare!!”
Heiji:” Frenate… capisco quello che dite… ma ci serve un modo per arrivare là senza essere notati.. la zona sarà sorvegliata in maniera molto scrupolosa.. dubito che potremmo entrare senza essere scoperti..”
Agasa:” E qui entro in gioco io.. e la mia ultima invenzione!!”
Agasa consegnò ai ragazzi delle tute nere. Chiedendo loro di indossarle.
Kaito:” Non esiste!! Mi rifiuto categoricamente!!!”
Yukiko:” Tranquillo Kaito… avevo previsto questo tuo atteggiamento.. per te c’è questo infatti!!”
Yukiko consegnò a Kaito il suo abito usuale, con monocolo, cappello e mantello.
Kaito:” Signora, lei si che ha gusto!!”
Yukiko:” E’ fatto dello stesso materiale delle tute dei ragazzi…”
Agasa:” Già… la mia ultima invenzione… un tessuto in grado di rendere chi lo indossa invisibile per 5 minuti!!”
Yusaku:” Con quello potrete eludere le guardie. Abbiamo le mappe delle fognature di Tokyo… vi paracaduterete in questa zona qui, a 2 Km dalla torre. Seguendo le indicazioni della mappa che vi abbiamo preparato, potrete raggiungere la torre e entrare dai condotti fognari. Una volta dentro non sappiamo cosa vi possa aspettare. Vi abbiamo preparato un equipaggiamento in questo zaino per ogni evenienza. Portatelo con voi. Vi potrà essere di grande aiuto.”
Heiji:” Cavolo che invenzione fantastica professore… come mai non ce ne ha parlato prima??”
Agasa:” Bè ecco… veramente…”
Conan:” L’ha usata per fare il guardone vero??”
Agasa:” Ma cosa dici??? I miei erano solo interessi scienti… SBANG!!!”

Ai aveva colpito il professore con una scarpa.


Ai:” Se penso che ho vissuto per anni sotto il tetto di un simile porco!!!!”

Scoppiarano tutti in una fragoroso risata.. l’atmosfera stava tornando serena. Sì, finalmente intravedevano un filo di speranza.

Yusaku:” E’ inutile che vi dica che ci terremo in contatto radio costante e cercheremo di guidarvi da qui il più possibile… tenete presente che più sarete in alto, maggiormente sarà difficile la comunicazione, in quanto le antenne della torre disturberanno le trasmissioni… E adesso forza ragazzi mangiate e poi riposatevi.. il destino di tutti noi è nelle vostre mani.. e ci tengo a dire che secondo me, non ci sono mani migliori delle vostre!!”

Yukiko:” E ricordatevi che se fallirete, ve la dovrete vedere con me chiaro????”

I ragazzi mangiarono la cena che gli era stata servita. Polpette di riso, carne cotta ai ferri e patatine fritte. Subito dopo si ritirarono tutti in cabina, per recuperare le energie.

Conan non riusciva a chiudere occhio. Pensava a tutto quello che stava succedendo, ad Artemis, a come il destino suo, di Ai, di Ran e di tutti quelli che conosceva fosse indissolubilmente legato a quello che si stava apprestando a fare insieme agli altri. Aveva il braccio proteso davanti al viso, con la mano aperta rivolta verso il soffito, e fissava il braccialetto rosso che le aveva dato Artemis prima di partire. Già, una volta finita quella storia, comunque fosse andata, avrebbe dovuto fare una scelta. E di sicuro, almeno una persona ci sarebbe stata male.

Ai:” Anche tu non riesci a dormire eh??”

Conan si voltò di colpo. Sulla porta c’era Ai che , lo fissava.

Conan:” Già.. è tutto così confuso… c’è in gioco il destino di tutti, il mio , il tuo, quello di Ran.. non ho mai sentito tanta pressione addosso quanto questa volta..”
Ai:” Basterà che fai esattamente quello che fai di solito… il detective!! Vedrai, ce la farai!! Ho fiducia in te.. anche se devo dire che sono molto inquieta.. ho visto come guardi quel braccialetto.. ora che è in pericolo stai di nuovo pensando a lei..”
Conan:” Non posso fare altrimenti… Ran significa davvero molto per me…oddio scusami… non avrei dovuto dirlo..”
Ai:” Ran Ran Ran… sempre e solo a parlare di lei!!! Eh allora??? Non conta niente quello che c’è stato tra noi nella grotta??? Perché continui a pensare a lei!!! Perché??? Perché??? Conan, io ti odio!!!!”

Ai se ne andò sbattendo la porta. Conan non ebbe la forza di replicare. Si mise la mano tra i capelli conscio del guaio che aveva combinato. L’aveva fatta davvero grossa. Sperava solo che quel litigio non lo avrebbe distratto da quello che stava per succedere. Infine si addormentò di colpo. Come un sasso. Il cervello aveva deciso che era il momento di smettere di pensare.

Nessuno, nemmeno il pilota notò che qualche chilometro più su nel cielo, un altro aereo stava facendo la stessa rotta del CR111. Gin si affaccio dal finestrino e vide quel veivolo velocissimo che faceva la stessa rotta. Un sospetto si insinuò nella sua testa… e se quei quattro fossero ancora vivi?? Ma no… cosa andava a pensare… era impossibile… poi notò lo stemma del ministero della difesa sulla coda di quell’aero.

Gin:” Vermouth!!”
Vermouth:” Sì Gin??”
Gin:” Chiama subito Bourbon.. digli di attenersi al piano B..”
Vermouth:” Ma è quello con i quattro mocciosi vivi!!”
Gin:” E’ solo una precauzione, solo un semplice scrupolo…”

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Capitolo 25
*** Il piano B ***


CAPITOLO 25 – IL PIANO B


Erano ormai quasi le otto. Su Tokyo era sera, una sera insolita. Nella zona intorno alla torre, regnava un silenzio surreale. Non c’era nessuno per strada. L’unica cosa visibile dall’alto erano i mezzi blindati del cane nero che presidivano tutte le strade che permettevano l’accesso alla Tokyo Tower, e i blindati della polizia a poca distanza da questi, con a bordo gli agenti in tenuta da assalto.

Nonostante tutto quel rumoroso silenzio, la torre era là. Ignara di tutto quello che stava accadendo, illuminata a giorno, alta e maestosa come sempre. A lei forse, non importava molto delle sorti del mondo.
Nel cielo stellato, in lontananza, si iniziò a intravedere un puntino rosso lampeggiante, che da terra dava l’impressione di diventare lentamente sempre più grande. In realtà quello era il CR 111, che si stava avvicinando a tutta velocità al punto stabilito per paracadutare i suoi passeggeri.

Militare:” Tra 10 Minuti saremo sopra la zona che abbiamo previsto come vostro punto di inserimento. Prendete tutto l’equipaggiamento e indossate i paracaduti.. tenetevi pronti ragazzi!!”

Ai,Heiji,Conan e Kaito avevano già fatto tutto con ampio anticipo. Nessuno di loro parlava. Erano evidentemente tutti molto tesi. La posta in gioco era davvero alta.

Yusaku:” Non tormentatevi ragazzi. Avete fatto il possibile e l’impossibile fino ad ora… State regalando una speranza a tutto il mondo… comunque vada, sappiate che siamo tutti fieri di voi!!”
Yukiko:” Eh no Yusaku!!! Non comunque vada… ce la faranno senza ombra di dubbio!!”
Conan:” Grazie mamma, grazie papà.. non vi preoccupate andrà tutto bene. Questa è la miglior squadra di assalto che si possa desiderare… una musona, un ladro e un detective saccente…oltre ovviamente a me… il più grande detective di tutti i tempi..”
Heiji:” E poi quello saccente sarei io????”
Kaito:” Ladro a chi??? Non mi confondere con certa gentaglia… sono un professionista io!!!”
Ai:” Hai detto qualcosa occhialuto saputello???”

Tutti e tre tirano contemporaneamente un pugno in testa a Conan.

Heiji:” Vieni qua moccioso… il più grande detective di tutti i tempi… mi sembra si sentire parlare Kogoro!!”
Kaito:” Mi ha dato del ladro… io sono un artista del furto!!”
Ai:” Tu non arrivi a terra tutto intero… garantito..”

Conan sorrise.

Conan:” Allora ci siete!! Pensavo stesse tutti quanti morendo di paura… bene.. vedo che il vostro spirito è ancora vivo… andava solo punzecchiato!!”
Yusaku:” Ragazzi ricordatevi: per parlare con me dovrete solo premere il pulsante che c’è sul vostro auricolare. In questo modo trasmetterete… Non mi resta che dirvi in bocca al lupo!!!”
Militare:” Ci siamo… signori Kudo, dottor Agasa, venite di qua… stiamo per aprire il portello di lancio!!”
Yusaku:” Ricevuto!! Coraggio ragazzi!!”

Yusaku,Yukiko e Agasa raggiunsero il pilota e i membri dell’equipaggio nella cabina anteriore, chiudendo la porta stagna. Il lampeggiante rosso iniziò a ruotare e lentamente, il portello sul retro dell’aereo si aprì.

Kaito:” Finalmente!!!”
Heiji:” Ehi Kaito aspetta!!!”

Ma Kaito si era già lanciato.

Heiji:” Accidenti mi devo sbrigare!!!”

Ed Heiji si lanciò immediatamente all’inseguimento di Kaito.

Conan:” Cosa hanno da correre così??”
Ai:” Non hai visto?? Kaito era senza paracadute!!!”
Conan:” Cosa???? Accidenti!! Sbrighiamoci!!!”

E si lanciarono immediatamente anche loro due. Dal loro punto di osservazione, videro Heiji che era impegnato nel tentativo di raggiungere Kaito, mentre invece il giovane ladro sembrava a suo agio nel cielo. Proprio quando Heiji lo aveva quasi raggiunto, Kaito premette un pulsante sul suo mantello, che assunse la forma di un deltaplano.

Conan:” Come al solito, quello ne sa una più del diavolo!!”

La discesa non durò molto. Tutti e quattro atterrarono nei pressi del punto che era stato loro mostrato sulla mappa, l’accesso alle fognature di Tokyo. Si liberarono dei paracadute e rapidamente si diressero verso l’ingresso delle gallerie sotterranee.

Kaito:” Certo che un’entrata in scena peggiore non ce la potevamo scegliere… è come andarea ad una festa ed entrare direttamente dal gabinetto!!”
Heiji:” Non ti lamentare… non possiamo permetterci imprudenze!!”
Conan:” Resisti… tra poco potrai dare spettacolo come tuo solito!!”
Kaito:”Non chiedo di meglio!! Me la pagheranno!!”
Ai:” Ti preoccupo molto per Aoko…”
Kaito:” Sporcare il mio vestito preferito con del fango… come avete osato!!!”
Ai:” Inzio a pensare che voi maschi siate tutti matti, sai Shinichi??”
Conan:” Bè… vedendo lui non riesco proprio a darti torto..”
Yusaku:” Allora ragazzi, mi ricevete??”
Heiji:” Forte e chiaro signor Kudo, lei??”
Yusaku:” Tutto ok… abbiamo solo un piccolo problema… pare che la vostra visita sia stata annunciata..”
Conan:” Siamo stati scoperti?? Ma come…”
Yusaku:” Basta guardare la televisione.. non fanno che dire che ladro Kid tenterà di salvare gli ostaggi..sembra che la trup della televisione locale abbia ricevuto un biglietto da visita di Kaito..”

Conan, Ai e Heiji si girarono meravigliati verso il giovane ladro.

Conan, Heiji e Ai:” Ma sei pazzo??? Così ci stai mandando tutti a morire!!”
Kaito:” Vi siete offesi perché non vi ho citato??”
Heiji:” Se pensano che sei vivo tu, penseranno che siamo tutti vivi, sarà pienro di trappole solo per noi!!”

Kaito:” Ma per favore… ragazzi partite da un presupposto. Di sicuro, se non fossero riusciti ad ucciderci a StoneHenge, avevano previsto un piano in cui ci avrebbero affrontato qua.. probabimente un piano più per rallentare la nostra scalata alla torre… mi aspetto che abbiano piazzato uomini in ognuno dei 3 piani che dovremo attraversare per raggiungere la vetta della torre.. se anche non fossimo stati annunciati, abbiamo solo 5 minuti di invisibilità.. non sufficienti a fare in modo che dal nostro punto di ingresso si possano raggiungere le scale per arrivare al primo piano.. di conseguenza io uscirò allo scoperto al piano terra, lo metterò a soqquadro e voi potrete senza essere notati raggiungere le scale sfruttando per meno minuti del necessario le tute.. qualche minuto in più può farvi comodo.. nel frattempo io libero gli ostaggi, metto KO i loro uomini, e poi vi raggiungo..”
Conan:” potrebbe funzionare.. un po ‘di confuzione ci aiuterà senza dubbio..”
Heji:” Non sai quanti uomini possano essere… sicuro di riuscire a fare tutto da solo??”
Kaito:” Dimentichi che ho questa.. la borsa che ci ha lasciato il prof.. di sicuro qualcosa di utile ci sarà!!”
Yusaku:” Eh bravo Kaito… devo dire che l'hai pensata davvero bene!!”
Conan:” Che intendi dire papà??”
Yusaku:” La polizia mi ha appena passato delle foto fatte con lo scanner termico.. sembra che sia proprio come ha detto lui.. al primo piano ci sono solo gli ostaggi… li hanno portati tutti là.. per come sono disposti, direi che ci sono solo quattro uomini a sorvegliare il piano ed uno che fa il palo sulle scale.. poi al primo e al secondo piano abbiamo solo 2 persone per piano… il terzo attualmente è vuoto. Sulla punta della torre invece ci sono diversi uomini.. ma sembrano i tecnici che stanno preparando l’HARP.. da quello che vedo, tutto coincide con quello che vi ha detto il nostro ladruncolo..”
Kaito:” Il loro piano è semplice: dividerci e farci perdere tempo.. devono arrivare alla mezzanotte con tutto pronto.. dobbiamo essere pronti a tutto… dobbiamo aspettarci che facciano leva sui nostri punti deboli per metterci fuori gioco.. “
Heiji:” Inizio ad avere un brutto presentimento sulle persone che troveremo al primo e al secondo piano..”
Conan:” Già… se è come ha detto Kaito, saranno un uomo dell’organizzazione e un ostaggio.. ma l’ostaggio sarà una delle nostre amiche!!”
Ai:”Che maledetti vigliacchi!!”
Kaito:” Lo sono sempre stati.. la cosa non ci deve meravigliare…”
Conan:” Ci siamo: una volta aperta quella grata, saremo nella torre!!”
Heiji:” Bene, prendo la fiamma ossidrica per aprirla..”

Dopo alcuni minuti di lavoro, Heiji aprì un passaggio nella grata.

Kaito:” Bene ragazzi. Non appena riceverete il mio segnale, entrate nella stanza principale e dirigetevi lungo le scale ad est di corsa, senza guardarvi intorno!!”
Conan:” Ehi aspetta, quale sarà il segnale?? Come lo capiremo??”
Kaito:” Kudo non ti preoccupare.. ti posso garantire solo una cosa… non passerà inosservato!!!”


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Capitolo 26
*** La battaglia della torre di Tokyo - piano terra - gli ostaggi ***


CAPITOLO 26 - LA BATTAGLIA DELLE TORRE DI TOKYO - PIANO TERRA - GLI OSTAGGI


Bambino:” Quando andiamo a casa mamma??”
Mamma” Tra poco Kyosuke… porta pazienza.. stiamo finendo questa partita a guardie e ladri con i signori… appena finisce possiamo andare a casa…”
Bambino:” Ma stiamo giocando da tanto… mi sono stufato!!”
Mamma:” Ma non vuoi vincere la partita???
Uomo in nero:” Ehi voi due laggiù!!! Dovete fare silenzio!!”

L’uomo si avvicinò minaccioso alla donna e al bambino, puntando contro di loro la pistola che teneva in mano.

Bambino:” Ho paura mamma!!”

E iniziò a piangere.

Mamma:” Ma non ha un cuore?? Non vede è solo un bambino!!”
Uomo in nero:” Lo faccia smettere in fretta, altrimenti lo farò smettere io, ma per sempre!!”
Bambino:” BWAAAAAHHH!!!!!”
Uomo in nero:” E va bene… lo avete voluto voi…”

L’uomo in nero stava per premere il grilletto, mentre la madre si era affrettata a fare da scudo a suo figlio con il proprio corpo, quando improvvisamente, un'altra persona con un impermeabile blu scuro di avvicinò al bambino e fece apparire un lecca-lecca dal nulla tra le proprie mani legate dalle corde. Il bambino prese il dolcetto e smise di piangere.

Uomo con l’impermeabile:” Ecco fatto.. non c’è più bisogno di sparare.. ora ha smesso di piangere vede??”
Uomo in nero:” Tsk…”

E diede un calcio all’uomo con l’impermeabile. Dopodicchè girò i tacchi e riprese il giro di ronda.

Uomo in nero:” Per questa volta passi, ma la prossima non sarò così indulgente.. e lei si rimetta in fila con gli altri chiaro??”
Uomo in impermeabile:” Subito!!”
Mamma:” Grazie mille … signor..”
Uomo in Impermeabile:” Mi chiami Kaito signora..”
Mamma:” Ma tu sei..”
Kaito:” Shhhhh… non mi deve far scoprire!!! E da adesso in poi siate più attenti!!”

Il piano terra della torre di Tokyo viveva ore di indicibile angoscia. Tutte le persone che si trovavano dentro nel momento dell’occupazione degli uomini del cane nero, erano state fatte prigioniere, legate e ammassate lungo le mura della stanza, tutte in fila con la schiena rivolta verso la parete. Erano state perquisite una ad una, e private di telefoni, tablet e tutti i dispositivi elettronici. Era stato ordinato loro di non parlare e di non tentare nulla di avventato. Altrimenti l’avrebbero pagata con la loro stessa vita.

Kaito: (Allora, traverstirsi e mimetizzarsi tra gli ostaggi è stata una buona idea…posso capire meglio come è la situazione..non ci sono
molti posti in cui nascondersi… ci sono solo due stanze collegate da una sola porta… le persone sono tutte ammassate lungo il perimetro.. gli unici passaggi sono i bagni da cui siamo venuti noi, l’ingresso principale e le scale che portano al piano superiore…per quanto riguarda gli uomini… è proprio come aveva detto il signor Kudo.. sono solo quattro… 2 per stanza… più il palo sulle scale…ce ne devono essere però almeno un paio fuori dalla porta di ingresso.. direi che è il caso di occuparsi prima di loro e del palo… vediamo cosa c’è nel kit che mi ha dato il professor Agasa…)

Kaito iniziò a frugare nella borsa che gli aveva dato il professore. Vi trovò quattro piccoli dadi, due granate fumogene, una specie di accendino e cinque piccole mosche finte.

Kaito:” Ma che cavolo di roba mi ha dato..”

Poi trovò un piccolo libricino con scritto “Guida all’uso dei dadi e delle mosche”. Lo lesse molto rapidamente e sorrise.

Kaito:” Quel diavolo di Agasa!!! Lo devo convincere a lavorare per me!!”

Detto questo, strappò dei piccoli bigliettini e vi scrisse in piccolo. Poi incartò i dadi con i pezzi di carta che aveva strappato , con le scritte visibili all’esterno, e li passò, due alla persona che era in fila alla sua destra, e due a quella che era alla sua sinistra. Queste, lessero il biglietto, fecero cenno di assenso con il capo, e passarono il dado con l suo involucro alla persona che era al loro fianco. Ripetè la stessa operazione con le tre mosche, passandone due alla persona alla sua destra, ed una a quella alla sua sinistra.
Ora non restava che attendere che i suoi “pacchetti” arrivassero a destinazione: due mosche all’ostaggio più vicino alla porta di uscita, una a quello più vicino alle scale, ed infine i dadi ai due angoli più lontani delle stanze.
 

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Come aveva scritto nel biglietto, quando il pacchetto fosse arrivato a destinazione, era necessario fare 5 colpi di tosse consecutivi.
Dopo 5 minuti, iniziarono ad arrivare i segnali di risposta. Tutti i pezzi necessari per il suo piano erano andati al loro posto. Era il momento di iniziare.

L’uomo che aveva ricevuto le mosche, senza farsi notare, ne infilò due sotto la porta di uscita principale, mentre quello che ne aveva ricrvuta solo una la lanciò vicino all’uomo sulle scale.

Kaito prese in mano l’accendino e lo aprì. Quello era il meccanisco che azionava le mosche.

Uomo in nero all’esterno dell’entrata 1:” Che noia… dovremo restare di guardia ancora per molto??”
Uomo in nero all’esterno dell’entrata 2:” Mancano ancora poche ore all’ora X.. poi potremo riposarci..”
Uomo in nero all’esterno dell’entrata 1:” Non succede nulla, nulla di nulla… e come se non bastasse ci si mettono anche queste mosche fastidiose!!”
Uomo in nero all’esterno dell’entrata 2:” A chi lo dici… è da un po’ che non fa altro che ronzarmi intorno.. che fastidio…”
Uomo in nero all’esterno dell’entrata 1:” Non le sopporto più…reggimi il fucile.. le uccido!!”
Uomo in nero all’esterno dell’entrata 2:”Ok.. ma sbrigati mi si è posata sulla guancia!!”
Uomo in nero all’esterno dell’entrata 1:” Non ti muovere… ecco CIAFFF!!!! Fuori una… ora faccio anche la mia… questa maledetta.. mi si è posata sul braccio… eccola!! CIAFFF!!! E sono due!! Ok ora ridammi il fucile..”
Uomo in nero all’esterno dell’entrata 2:” Ecco prend…”.
Ma non riuscì a finire la frase… si era addormentato di colpo come un sasso..
Uomo in nero all’esterno dell’entrata 1:” Ehi ma cosa ti …”

Si dovette accasciare a terra anche lui, colto da un improvviso ed inspiegabile sonno.
Kaito all’interno perestava particolare attenzione a qualunque rumore.. di colpo si avvertì provenire dall’esterno 2 colpi sordi, ed un terzo colpo provenire dalla tromba delle scale.

Kaito:” Fuori tre… niente da dire… nascondere del sonnifero che si inietta al minimo contatto con le mosche attirate dal calore del corpo umano.. una trovata davvero geniale.. soprattutto perché l’effetto è prolungato nel tempo… 4 ore di dolci sonnellini!!! E ora pensiamo al resto…”

Non appena le due guardie che erano nella stanza dove c’era Kaito gli diedero le spalle, Kaito si alzò, si liberò delle corde e dell’impermeabile blu per mostrare il suo adorato vestito bianco e gettà sotto le loro gambe una granata fumogena, ripetendo poi velocemente l’azione con le guardie che erano nella stanza affianco.

Kaito:” Ehi uomini vestiti a funerale!!! Che fate dormite!!! Sono qui!! Cercate di prendermi!!”
Uomo in nero:” Maledizione!! Quello è Kaito Kid!!”
Kaito:” Ah stavo quasi per dimenticare…” E lanciò una palla da tennis in direzione dei bagni da cui era entrato.

In quel preciso istante, le granate esplosero, precedute da un lampo accecante.

La pallina da tennis era nel frattempo arrivata davanti la porta dei bagni.

Conan:” E quella che diavolo è??”
Conan la raccolse, la girò più volte finchè non vi trovò il simbolo di Kaito Kid.
Conan:” Il solito megalomane… sempre a farsi pubblicità..”

La pallina si aprì, mostrando un biglietto al suo interno che recitava:

“Maledetto moccioso quattrocchi.. invece di perdere tempo a criticarmi, MUOVITI!!”
Ai:” Inizia a piacermi questo Kaito… capisce al volo con che gentaccia a che fare!!”
Heiji:” Già.. quella del signor criticone è una tua pessima abitudine..”
Conan:” Ehi, voi due..Dobbiamo sbrigarci!!!”

I tre uscirono di corsa dai bagni e si diressero verso le scale. Non ebbero nemmeno bisogno di attivare le loro tute. Il fumo li nascondeva alla perfezione e il percorso fino alle scale era sgombro..

Ai:” Ma dove sono finite le guardie??”
Conan:” Se ne deve essere preoccupato Kaito..come ha fatto per quella guarda!!”

I tre passarono al fianco della guardia che dormiva all’imbocco delle scale.

Heiji:” Presto, andiamo al piano di sopra!!”

E iniziarono a salire di corsa.

Uomo in nero:”Maledetto Kaito!!! Dove sei finito!!”
Voce dall’angolo della stanza:” Sono qui stupido Calimero!!!”

La guardia, visibilmente stordita, si diresse verso la fonte della voce, che pareva provenire dall’angolo della stanza.

Uomo in nero:” Povero illuso.. parlandomi così mi hai fatto capire dove sei!!”

E si diresse verso l’angolo della stanza, dove trovò Kaito davanti a lui assolutamente immobile.

Uomo in nero:” Ti ho trovato!! E ora muori!!!”

Ma Kaito sparì. Al suo posto, vide apparire un dado luminoso.

Uomo in nero:” E questo cosa…”

Ma non finì la frase. Un dardo impregnato di sonnifero lo colpi in pieno sulla gamba.

Uomo in nero:” Ma che diavolo..”

E crollò addormentato sul pavimento.

Kaito, che nel frattempo aveva iniziato a slegare gli ostaggi, contò quattro tonfi.

Kaito:” Bene, direi che la cosa ha decisamente funzionato..”
Ostaggio:” Ma cosa è successo”;
Kaito:” Conosci l’imprinting??”
Ostaggio:” Una nuova marca di stampanti per PC??”
Kaito:”Accidenti…. Con il nome di imprinting indichiamo un particolare fenomeno che si osserva per esempio in alcune specie di volatili.. se si fa crescere un pulcino e la prima cosa che vede è un uomo e non la madre, sarà portato a credere che la madre sia l’uomo e non la gallina.. i dadi e le granate sfruttano lo stesso principio.. Mi sono fatto vedere dalle guardie prima del bagliore delle granate.. facendo in modo che fossi l’ultima immagine prima del fumogeno.. quei dadi emettono onde particolari che stimolano l’ultima immagine residua sulla retina.. e fanno in modo che i soggetti che sono stati esposti al bagliore credano che al posto del dado ci sia l’ultima cosa che hanno visto.. una volta che sono abbastanza vicini al dado, questo li rivela e spara il dardo soporifero..”

Ostaggio:” Per questo c’era scritto sul biglietto di tenere gli occhi chiusi!!”
Kaito:” Già.. dovevate evitare di cadere sotto lo stesso trucco.. ora avanti… voi due legate le guardie finchè sono inermi… voi altri invece occupatevi dell’evacuazione e della porta… io contatto la polizia e vi faremo andare tutti via da qua!!”
Ostaggio:” Agli ordini!!”

Portando la mano all’orecchio, Kaito premette un piccolo tasto sul suo auricolare.

Kaito:” Allora, signor Kudo, come sono andato???”

Yusaku:” Non potevo chiedere di meglio… abbiamo seguito tutto tramite la radio… hai fatto davvero un ottimo lavoro…la polizia è stata già avvisata da noi.. credo che puoi raggiungere gli altri… avviati verso le scale!!”
Kaito:” Ricevuto capo… voglio essere sicuro che siano fuggiti tutti e poi li raggiungo..passo e chiudo!!”

Nel giro di pochi minuti, l’area fu del tutto sgombra. La polizia aveva portato via gli ostaggi e gli uomini in nero catturati, mentre la televisione, per evitare di dare vantaggio all’organizzazione del cane nero, trasmetteva a ripetizione le stesse immagini dell’ingresso della torre, non dando aggiornamenti sulla situazione.

Kaito:” Bene, posso raggiungere gli altri..”
Voce fuori campo:” Ah sì??? E dimmi.. dove vorresti andare??”
Kaito si voltò di colpo verso la tromba delle scale..
Kaito:” Questa voce… mi ricorda qualcosa…”
Voce fuori campo:” Abbiamo viaggiato in aereo insieme… non si tratta così un compagno di viaggio!!”
Kaito:” Vodka???”
Vodka:”Andiamo meglio ragazzo… vedo che ti ricordi di me..”
Kaito:” Ma non dovresti essere in galera?? Non lo sai che non si ruba??”

Vodka:” E mi fai tu la predica!!! Ridi ridi finchè puoi…. Vediamo se ridi ora!!”

Si sentì il rumore di uno strappo. Come quando si strappa da uno scatolone un grosso pezzo di nastro adesivo.

Aoko:”Kaito!!”
Kaito:”Aoko!!”
Vodka:” Pensavi davvero di potermi far fare la figura dello scemo e passarla liscia?? Preparati.. ora è il momento della mia vendetta!!”


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Capitolo 27
*** La battaglia della torre di Tokyo - piano terra - Kaito VS Vodka ***


CAPITOLO 27 – LA BATTAGLIA DELLA TORRE DI TOKYO – PIANO TERRA – KAITO VS VODKA


Kaito sudava freddo. Era paradossale, ma lui, l’uomo dalle mille risorse e capace di mille inganni, non sapeva cosa fare. Per la prima volta, aveva paura davvero. Non aveva mai nemmeno preso in esame, da quando Aoko era stata rapita, che si potesse trovare in quella situazione. Aveva paura. Una fottuta paura di fare una mossa falsa. Una mossa falsa che avrebbe rimpianto per il resto dei suoi giorni.

Vodka: “ Finalmente sul tuo viso vedo l’espressione che volevo… bravo… fammi vedere ancora di più quanto sei terrorizzato… avanti puoi fare di meglio!!”

E mentre Vodka pronunciava queste parole, dalla sua tasca era comparso un pugnale. Lentamente lo avvicinò al viso di Aoko, per poi iniziare a sfregarlo contro la sua guancia, molto lentamente, dall’alto in basso e viceversa.

Kaito:” Fermo!!! Tieni lontana quella lama da lei!! Altrimenti..”
Vodka:” Altrimenti cosa?? Eh?? Cosa vuoi fare!! Guarda che succede se mi fai perdere la pazienza!!”

Vodka premette con maggior forza il coltello sulla guancia di Aoko, fino a farle un graffio da cui iniziò ad uscire del sangue

Aoko:” Ahi!!”
Kaito:” FERMO!!!!!! TI PREGO FERMATI!!!!”
Vodka:” Ahahahahah ecco… questa era la faccia che volevo… disperati… impreca… sei completamente alla mia mercè….Ahahahahahah”
Kaito:” Hai vinto… farò quello che vuoi… avanti… dimmi cosa…ma ti prego… non torcerle un capello…”
Vodka:” Bravo… mi piace quando strisci… e ora avanti… fai quello che ti dico… “

Vodka lanciò verso Kaito uno busta di carta, di quelle in cui di solito si mette il pane.

Vodka:” Avanti aprila… e indossa quello che trovi al suo interno.

Kaito mestamente si avvicinò alla busta e la aprì. Non appena lo ebbe fatto, riconobbe subito l’odore. Quello era l’aroma del C4. Infilò la mano nella busta di carta, e ne estrasse cinque collari che avevano incorporato un orologio. Un timer per la precisone.

Vodka:” Perfetto. Ora levati i vestiti.”
Kaito:” Cosa??”
Vodka:” Ho detto levati i vestiti..subito!!”
Kaito:” Lo sapevo che eri solo un grasso pervertito..”
Vodka:” Non ho sentito cosa hai detto..”

E rincominciò a passare il coltello sulla guancia di Aoko.

Kaito:” Ho capito… va bene…”

Kaito si spogliò.. lo fece molto lentamente.. passeggiando nervosamente in tondo. Alla fine getto i vestiti al centro del cerchio che aveva descritto mentre si spogliava. Gli restarono solo i boxer con disegnati dei palloni da calcio e i calzettoni bianchi.

Kaito:” Soddisfatto??”
Aoko:” Io sì!!! Altrochè!!”
Vodka:” Brava ragazza… guardalo ancora… perché è l’ultima volta che lo vedi… ora indossa i collari.. mettine uno per ogni arto ed uno al collo.. stringi i lacci e resta fermo..immobile!!”
Kaito:” Ecco fatto… e ora cosa farai… mi farai saltare un pezzo alla volta??”
Vodka:” Sei perspicace.. quello è esplosivo a basso potenziale… sufficiente a far saltare un arto, ma non per ridurti in polvere… voglio vederti soffrire… implorare…piangere… voglio vederti distrutto!!”

Vodka prese una delle corde che prima legava gli ostaggi, recuperò due sedie e le mise una di schiena rispetto all’altra. Poi legò ad una delle sedie Aoko. Tirò fuori dalla tasca un tirapugni di metallo, e si avvicinò minaccioso a Kaito.

Aoko:” Fermati!!! Ti prego!!! Lascialo in pace!!”
Vodka:” Senti come strilla la tua amata… e fa bene…”
Kaito:” Avanti codardo… fatti sotto!!”
Vodka:” Non ci siamo… hai detto una cosa di troppo… devi essere più sottomesso… lo vedi il collare che è intorno al collo di Aoko?? Ecco… è uguale a quelli che indossi tu… una sola reazione, una parola di troppo e la tua bella ti precederà all’inferno..”

Kaito strinse i pugni e abbassò la testa. Restò immobile. Si mordeva le labbra per la rabbia, e per trattenersi da rovesciare i fiumi di imprecazioni e insulti che gli venivano nei confronti di quell’essere spregevole.

Vodka:” Iniziamo a saldare i conti… Questo è per avermi preso in giro sull’aereo..”

Vodka tirò un pugno sulla spalla destra di Kaito, che urlò per il dolore. Non ne era certo, ma probabilmente la spalla era andata.

Kaito: (non sa nemmeno che è stato una pedina in mano a Gin..povero allocco..)

Vodka:” Finalmente ti sento pronunciare i versi che volevo..Questo è per avermi rubato la busta di Gin..”

Un altro pugno si abbattè su Kaito, questa volta era la spalla sinistra ad essere stata colpita..

Vodka:” Vediamo un po’… questo invece è per avermi fatto arrestare…”

Altri due pugni colpirono Kaito, stavolta all’altezza delle 2 caviglie. Crollò a terra per il dolore, urlando come un disperato.

Vodka:” Ora che sei a terra, che strisci come meriti, non mi serve più il tirapugni… mi darò da fare alla vecchia maniera..”

Vodka infierì sul corpo di Kaito con una serie interminabile di calci che inerme, continuava a stringere i denti. Voleva dare meno soddisfazione possibile a quel becchino grasso e frustrato. Il tirapiedi di Gin non si fermò finchè la sua sete di vendetta non fu soddisfatta. A quel punto alzò il giovane ladro di peso, lo mise a sedere sulla sedia vuota dietro a Aoko e lo legò.

Kaito, seppur dolorante, era ancora cosciente, e alzò la testa in direzione del suo carnefice.

Vodka:” Sai, ho pensato a diversi modi per farti fuori, ma credo che questo sia quello che ti avrebbe fatto stare più male… insieme alla donna che ami, inerme e privo del tuo adorato vestito..OPS… credo di averlo schiacciato…che peccato.. si sarà rovinato…”
Kaito:” Smettila…”
Vodka:” Eh già… guarda che brutta macchia… dobbiamo assolutamente lavarlo… disinfettarlo… ecco… qui ci vuole il fuoco… con quello risolveremo tutto!!!”
Kaito:” No… Ti prego… Non lo fare..”

Kaito parlava con voce sempre più flebile, quasi non si sentiva.

Vodka:”Ahahahah.. quanto mi piace sentirti implorare..”

Kaito:” Fermati…ti prego…”

Vodka:” Troppo tardi… saluta il tuo bel vestito bianco Kaito Kid!!”

E fece cadere l’accendino accesso sui vestiti che stava ancora calpestando.

Kaito:” Bingo…..”

accadde tutto in un attimo. Vodka non se ne accorse nemmeno. In men che non si dica, i vestiti preserò fuoco con una violenza inaudita. La fiammata raggiunse in altezza il soffitto e Vodka si ritrovò arso dalle fiamme.

Vodka:” AAAAAAAAAAAAAAAAA”

Tentò di spegnere le fiamme colpendosi con le mani la giacca e i pantaloni, ma non potè fare nulla. Si gettò a terra e iniziò a rotolare su stesso nel tentativo di spegnere le fiamme. Ma non ci riuscì. L’aria si impregnò dell’odore dei corpi quando bruciano. Un odore strano, sembrava quasi odore di pollo inizialmente, per poi diventare molto più acre.

Kaito:” Hai avuto quello che ti meriti, brutto maiale vestito a funerale.."

Aoko era visibilmente scossa. Non aveva mai visto un uomo morire, per di più in quella maniera atroce.

Aoko:” Cosa gli è successo??”

Kaito:” Sapevo che voleva vendetta… e che avrebbe fatto di tutto per tentare di umiliarmi.. avrebbe puntato sulle mie debolezze.. una eri tu… l’altra il mio orgoglio e il mio ego.. per questo immaginavo che sarei stato oggetto delle sue vessazioni e che avrebbe voluto inveire anche contro il vestito che adoro tanto.. Quando me li sono tolti ho camminato in cerchio per delimitare l’aria dell’incendio.. dentro i boxer portavo una piccola busta con una polvere incolore e inodore che è estremante infiammabile.. mentre camminavo ho cosparso con questa sostaza una circonferenza di un paio di metri di diametro intorno ai vestiti che ho messo al centro.. sapevo che non avrebbe resistito alle tentazione di calpestarli… per questo ho messo quelli bianchi in cima alla pila… per invogliarlo ad andare là, a calpestarli..”

Aoko:” Ma non potevi immaginare che gli avrebbe dato fuoco..”

Kaito:” Era il modo migliore per distruggermi… era come dare fuoco a tutto quello che sono..tutto quello che rappresenta quel vestito.. è stata una scommessa… ma per fortuna è andato tutto come avevo previsto…”
Aoko:” Sei un cretino!!! Potevi morire…”
Kaito:” Era l’unico modo per salvarti.. non avevo scelta.. se avessi fatto qualunque altra cosa ti avrebbe fatto saltare la testa.. e non lo avrei mai sopportato..”

Dopo pochi minuti arrivarono i soccorsi, che Yusaku aveva chiamato non appena si era reso conto della gravità della situazione. Slegarano i due giovani e li liberarono dai dispositivi esplosivi. Adagiarono Kaito su una barella e Aoko si sedette al suo fianco. Era molto dolorante e probabilmente, aveva più di qualche ossa rotta. Aoko notò che tremava come una foglia.

Aoko:” Ti fai molto male??”
Kaito:” Abbastanza… ma non è questo il problema..”
Aoko:” Allora cosa c’è che non va??”
Kaito:” Sono venuto meno alle mie regole… ho ucciso un uomo… io sono sempre stato un ladro, un truffatore, un mago.. ma mai un assassino… mi sento in colpa.. ho preso una vita.. non si dovrebbe mai fare una cosa simile..”
Aoko:” Non avevi scelta.. non ti devi rimproverare nulla.. se siamo tutti e due qui è solo merito tuo..”
Kaito:” Sì però… “
Aoko:” Shhhhhh..”

Aoko poso un dito sulle labbra di Kaito, e lentamente avvicinò il suo viso a quello del giovane ladro.

Aoko:” Basta pensare a come è andata…io sono qui.. e lo devo unicamente a te.. non avere rimpianti.. tu non sei un assassino.. hai ucciso per difendere una persona, non per il gusto di farlo.. e questo non ti rende minimamente paragonabile a persone come Vodka.. piuttosto inizia a prenderti le tue responsabilità con mio padre.. Forse chiuderà un occhio su tutte le opere d’arte e sui gioielli che hai rubato.. ma questa volta sono sicura che non ti perdonerà per quello che gli stai portando via..”

Kaito:” Io non gli ho rubato nulla!!”
Aoko:” Invece sì… Gli hai rubato me..”

E baciò Kaito sulle labbra. Improvvisamente sparirono il dolore, il rimorso e tutti i suoi dubbi. Aveva ragione Aoko. Lui aveva agito per difendere la persona che amava. Aveva agito per potersi regalare dei momenti esattamente come quello. Kaito chiuse gli occhi e si abbandono a quel momento che era tutto loro e che non poteva rovinare proprio nessuno.


 

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Capitolo 28
*** La battaglia della torre di Tokyo - primo piano - il labirinto ***


CAPITOLO 28 – LA BATTAGLIA DELLA TORRE DI TOKYO – PRIMO PIANO – IL LABIRINTO


Heiji:” Ehi Kudo, hai sentito quelle urla??”
Conan:” Sì, deve essere successo qualcosa al piano terra.. qualcosa di poco simpatico a giudicare da quelle grida… erano agghiaccianti!!”
Heiji:” Potrebbero essere Kaito e Aoko!! Presto torniamo indietro!!”
Ai:” No, non possiamo. Non possiamo perdere nemmeno un secondo.. non sappiamo cosa ci aspetta, e il destino di Tokyo, del Giappone e del mondo è nelle nostre mani!
Conan:” Ai ha ragione… vedrai che Kaito se la caverà… ne sa sempre una più del diavolo quello!!”

Heiji scosse la testa, poco convinto che non fosse necessario aiuto al piano di sotto, ma dovette concordare con loro. No. Non potevano permettersi di tornare indietro.

Ai:” Guardate, finalmente le scale stanno per finire.. siamo quasi arrivati al primo piano!!”

I ragazzi moltiplicarono i loro sforzi, e percorsero le ultime due rampe di scale a velocità ancora maggiore. Salirono l’ultimo gradino ma si fermarono di colpo.. Rimasero sorpresi nel vedere quello che si trovarono davanti.

Heiji:” E questo che cavolo…”
Conan:” Non c’è che dire… avevano previsto che saremmo potuti arrivare fin qua… e volevano seriamente fare di tutto per rallentarci.. faranno di tutto per impedirci di arrivare in cima!”
Ai:” Ma questo ragazzi è davvero troppo.. cioè.. quanto ci vorrà ad uscirne!!”

I ragazzi fissavano inebetiti quello che avevano trovato al primo piano. Erano stati piazzati una serie di pannelli di compensato dello spessore di una ventina di centimetri e di altezza pari ad un paio di metri per formare una sorta di labirinto che si estendeva per l’intero piano.

Heiji:” Allora come ci comportiamo??”
Conan:” Hai ancora il drone del dottor Agasa??”
Heiji:” Certo, cosa vuoi che ci faccia??”
Conan:” Fagli fare un giro di ispezione dall’alto… magari scopriamo qualcosa di più..”
Heiji:” Buona idea…”

Heiji tirò fuori dal suo equipaggaimento il drone e l’orologio per controllarlo. I tre ragazzi si misero poi a fissare le immagini che ottennero dal drone per cercare una via per arrivare al piano successivo.

Conan:” Hanno pensato bene di chiudere il labirinto dall’alto… altrimenti avremmo potuto capire come era fatto e tracciare un percorso.. sono stati furbi..”
Ai:” Scusate ma… buttiamolo giù.. sono solo lastre di compensato..”
Heiji:” Guarda bene… quelle lastre hanno collegato un sensore.. secondo te che succede se le lastre cadono??”
Ai:” Non vorrete dire che..”
Conan:” Non serve controllare, ma quasi di sicuro hanno pensato bene di riempire l’intercapedine del compensato di esplosivo… se cadono il sensore attiva l’innesco.. e poi ti lascio immaginare..”
Ai:” Sono peggio dei bambini a capodanno… mettono esplosivi ovunque!!”
Heiji:” Non possiamo capire il percorso.. ma una cosa di sicuro la sappiamo.. in questo piano ci sono solo 3 vie di uscita.. il labirinto sembra condurre il tutte e tre le direzioni.. solo una delle tre uscite porta alle scale..le altre due portano a 2 stanze dello stesso piano.. e lì chissà cosa ci aspetta..”
Yusaku:” Se vi può interessare, a questa domanda posso rispondere io.. con i sensori di calore abbiamo rivelato che ci sono 3 persone dentro una stanza, di cui una pare sempre seduta.. probabimente è legata.. nell’altra invece c’è solo una persona.. le scale invece risultano essere libere..”
Heiji:” Bene… non ci resta che entrare nel labirinto, raggiungere tutte e tre le uscite, ed a ognuna scegliere chi deve entrare…così avremo più possibilità.. signor Kudo, di volta in volta lei può dirci chi c’è dentro le stanze??”
Yusaku:” Certo Heiji, nessun problema..”
Heiji:” Bene.. Ai , Kudo, non appena saremo dentro al labirinto voglio che facciate una cosa.. ve ne parlerò dentro.. qua non so se avete notato, ma abbiamo una fantastica telecamera a spiarci…”
Ai e Conan:” Va bene Heiji.. come desideri..”
Heiji:” Bene, e adesso avanti… diamoci da fare!!”

I tre ragazzi entrarono nel labirinto. Dopo pochi metri, quando furono lontani dalla telecamera che puntava l’ingresso del labirinto, Heiji estrasse dalla tasca il telefono e scrisse un messaggio. Poi voltò il telefono verso Conan ed Ai che lessero il suo contenuto.

Ai:” Non se ne parla!! Dovrei…dovrei… davanti a voi due.. no no e no!!”
Heiji:” Ci metteremo dietro quel pannello tranquilla..”
Conan:” E’ una buona idea... seguiamo il suggerimento di Hattori..”
Ai:” E va bene… ma se solo…”
Heiji:” Non succederà… ti assicuro che non succederà… vero Kudo??”
Conan:” Certo….”
Ai:” Ehi…se ci provi ti ammazzo lo sai??”
Conan:” Che dolcezza questa ragazza…”
Ai:” Non ho capito.. hai detto qualcosa??”
Conan:” Ho detto guarda che guazza… è umido… “
Ai:” Sparite!!!”

I due ragazzi si allantanarono, mentre Ai rimase sola dietro il pannello. Dopo alcuni minuti i preparativi per il piano suggerito da Hattori erano pronti.

Ai:” Allora che ne dite??”
Conan ed Heiji:” Sei perfetta!!”
Heiji:” Anche se personalmente preferisco questo qua.. ahahah”
Conan:”Heiji, stai attento a quello che dici..te ne potresti pentire..”
Heiji:” Bene, proseguiamo..”

I tre continuaro a camminare nel labirinto, finchè non arrivarono davanti alla prima uscita.

Heiji:”Allora signor Kudo, che cosa abbiamo dietro questa uscita??”

Yusaku:” E’ la stanza con le tre persone.”
Heiji:” Bene, ragazzi allora vado io. Voi due continuate a camminare nel labirinto, vedrete che l’uscita verrà da sé.. ci vediamo dopo!!

I tre ragazzi si separarono, Heiji si diresse verso l’uscita, mentre Ai e Conan tornarono indietro verso il labirinto.

Ai:” Che diavolo vuol dire l’uscita verrà da sé??
Conan:” Lo scoprirai a tempo debito..ora meglio proseguire..”

E si inoltrarono di nuovo in quella selva di legno ed esplosivo. Heiji invece era ormai prossimo alla porta. La raggiunse e bussò.

Voce dall’interno: “Avanti..”
Heiji:” Ne avete fatta di scena per farmi arrivare qua.. non era più comodo mettere delle frecce con scritto Hattori da questa parte??”
Chianti:” Vorresti dire che avevi capito che questa è la stanza che avevamo preparato per te??”
Heiji:” Solo uno sciocco non lo avrebbe capito.. Il vostro capo ha paura solo di una persona..un moccioso con gli occhiali di mia conoscenza.. non sacrificherebbe mai e poi mai l’ostaggio più prezioso che ha. Se lo tiene stretto fino al momento in cui fosse messo davvero alle strette.. per questo l’ostaggio non poteva che essere Kazuha.. o forse sbaglio??”
Korn:” Perspicace il giovane.. mi quasi dispiace doverlo uccidere..”
Heiji:” Questo è tutto da vedere cari cassamortari…”
Korn:” Mi rimangio quello che che ho detto.. lo uccido subito!!!”
Chianti:” Calmati Korn… prima deve soffrire… esattamente come è successo a mio fratello Calvados.. quando Akai lo ha gambizzato ha sofferto come un cane.. al punto di togliersi la vita.. lo porteremo ad uccidersi per la disperazione.. ma molto lentamente.. per iniziare mettiamogli un po’ di pressione.. lo voglio distruggere prima nella mente e poi nel corpo.. giovane Hattori.. vediamo come reagisci a questo!!”

Un riflettore illuminò un punto della stanza che fino a quel momento era rimasto al buio. Sotto il fascio di luce, apparve Kazuha, immobilizzata ad una sedia con dei bracciali di acciaio chiusi all’altezza dei polsi e delle caviglie ed imbavagliata.

Heiji:” Kazuha!!”

Korn si avvicinò alla ragazza e le tolse il bavaglio.

Kazuha:” Heiji!! Che ci fai qui?? Scappa!! Questi ti vogliono uccidere!!”
Heiji:” Ma dai… ti ricordavo meno perspicace…”
Kazuha:”..ma…ma… come ti permetti!! Mi stai dando dell’ottusa??”
Heiji:” Certo che lo sei!! Ti costava tanto dirmi semplicemente grazie oppure piangere di gioia come fanno tutte le ragazze quando vengono salvate??”
Kazuha:” Ringrazia che sono legata altrimenti ti avrei messo KO!!!”
Heiji:” Voglio proprio vedere!!”
Chianti:” Ehm…scusate..”
Heiji e Kazuha:”TU NON TI INTROMETTERE!!!!”

Un colpo di fucile riecheggiò nella stanza. Korn aveva sparato in aria.

Korn:” Credo che non abbiate capito chi comanda qui.. Forse questo vi farà tornare alla realtà..”

Un altro riflettore si accese nella stanza. Questa volta Heiji e Kazuha non pronunciarono una parola. Il fascio di luce aveva illuminato una sorta di grande balestra, caricata con un’enorme dardo lungo più di un metro e del diametro di venti centimetri che puntava dritto sull’addome di Kazuha. Se il colpo fosse partito l’avrebbe trafitta da parte a parte. Nel giro di pochi minuti sarebbe morta dissanguata.

Heiji:” Ehi, che scherzo è questo?? Voi volete me, non lei!!”
Chianti:” Allora fai finta di non sentirci… vogliamo vederti inginocchiato e implorare… però non siamo poi tanto malvagi.. ti diamo due possibilità di salvarla.. risolvi questo enigma e digita la soluzione su questo dispositivo. Come vedi ha due tasti oltre alle lettere, uno verde e uno rosso. Quando premi quello verde significa che accetti di cimentarti nell’enigma e hai 5 minuti per trovare e digitare la soluzione. Se premi l’altro, significa che ti arrendi. Bloccherai il tempo e salverai Kazuha, ma tu ti consegnerai a noi inerme. Libereremo la tua ragazza, ma diventerai il nostro giocattolo.. come vedi siamo molto democratici..”
Heiji:” Quanto lo era Hitler… niente da dire.. avanti datemi enigma e dispositivo..”
Chianti:” Non dire così.. pensa puoi anche premere il tasto rosso dopo aver premuto il verde.. siamo troppo buoni vero Korn??”
Korn:” Davvero troppo Chianti..”
Kazuha:” Heiji, promettimi che non premerai il tasto che blocca il tempo e che non ti consegnerai..”
Heiji:” Certo.. però ricordati che sono un bel bugiardo.. Come quella volta quando eravamo bambini e siamo andati ad Hokkaido.. Ti ricordi?? La sera delle lucciole..”
Kazuha:” Oh.. Heiji…”

Korn si avvicino ad Heiji, gli consegnò dispositivo e l’enigma. Heiji premette il tasto verde sul dispositivo e lesse il pezzo di carta che aveva in mano:

1-2) Armato,Mare,Bramato,Patema,Maglione
2-2) Latrina,Alambicco,Calamaro,Calato,Spalla
3-1) Kinect,Akinator,Kamikaze,Karma,Pack
4-1) Abc-cde,Fgh-ilm,Nop-rs,Tuv-zxw,Kyw-è+ò,
5-2) Allora,Calamaro,Callo,Falò,Calo
6-2) Mare,Karma,Camaleonte,Ranma,Domato
7-2) Utero,Caduto,Avuto,Buttero,Cut

- - - - - - - - - - - -(12->5,1,2,4)

Heiji:” E questo cosa cavolo è?????”
Chianti:” La tua croce e la tua tomba.. l’angelo della morte si sta posando sulle tue spalle!!”

Il tempo era partito. Solo cinque minuti separavano Heiji dal suo destino.


 

Heiji_und_Kazuha

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Capitolo 29
*** La battaglia della torre di Tokyo – Stanza A – Heiji Vs Chianti E Korn ***


CAPITOLO 29 – LA BATTAGLIA DELLA TORRE DI TOKYO – STANZA A – HEIJI VS CHIANTI E KORN

1-2) Armato,Mare,Bramato,Patema,Maglione
2-2) Latrina,Alambicco,Calamaro,Calato,Spalla
3-1) Kinect,Akinator,Kamikaze,Karma,Pack
4-1) Abc-cde,Fgh-ilm,Nop-rs,Tuv-zxw,Kyw-è+ò,
5-2) Allora,Calamaro,Callo,Falò,Calo
6-2) Mare,Karma,Camaleonte,Ranma,Domato
7-2) Utero,Caduto,Avuto,Buttero,Cut
- - - - - - - - - - - -(12->5,1,2,4)

Heiji guardava il foglietto che gli aveva dato Korn con aria sempre più perplessa. Aveva le mani completamente sudate nonostante nella stanza facesse piuttosto freddo. Il ticchettio dell’orologio che scandiva il tempo al suo fianco lo rendeva ancora più nervoso. Aveva bisogno di più tempo. E quel dannato orologio gli ricordava che ce ne era sempre meno.

Heiji: ( Avanti brutto testone ragiona! Ci deve essere un modo di risolvere questo stupido enigma.. Mare..Karma… ma che ci azzeccano tra di loro queste parole?? E quei numeri in fondo?? Ricordano la divisione delle parole che si mette in fondo ad un rebus, per permettere a chi lo sta risolvendo di ottentere una frase di senso compiuto… però non capisco… devo tirar fuori delle parole?? E in base a cosa?? Ho paura che stavolta l’angelo della mort…)

Il fluire dei pensieri di Heiji si arrestò. Restò inchiodato di sasso… che strano modo di dire… perché tra tante espressioni, dire proprio l’angelo della morte si sta posando su di te?? Perché Chianti aveva usato quella figura? Un sospetto si fece largo tra le ansie e le paure del giovane detective di Osaka.

Heiji: ( L’angelo della morte ha diversi nomi a seconda delle varie religioni e culture.. ma in particolare in quella islamica viene chiamato con l’appellativo di Malak-al Maut.. 12 caratteri esclusi gli spazi… 5 la prima parola, 1 per il trattino, 2 per la seconda parola e 4 per la terza.. 5,1,2,4… vediamo se riesco a tirar fuori in un qualche modo le lettere dalle righe precedenti…Ci siamo!!)

Heiji Guardò nuovamente le parole che precedevano la sequenza di numeri. Si accorse che l’unica cosa che avevano in comune erano alcune lettere, che erano quelle che andavano prese in considerazione. Mentalmente le indivduò tutte e ottenne:

1)Ma
2)La
3)K
4)-
5)Al
6)Ma
7)Ut

Heiji sorrise e alzò lo sguardo. Mancava ancora più di due minuti. Ce l’aveva fatta. Kazuha era in salvo. Guardò con aria di sfida Korn e Chianti.

Chianti:” Cosa c’è?? Non ti importa più di lei e la lasci alla nostra mercè??”
Heiji:” E’ che risolvere le cose con troppo anticipo non mi da soddisfazione.. meglio aspettare l’ultimo momento per liberare la fanciulla no? Nei film succede sempre così….”

Korn:” Spaccone che non sei altro!! Avanti prova a digitare il codice..”
Heiji:” Quanta fretta che avete.. E va bene…. Vi accontento subi...”

Heiji si bloccò nuovamente. Adesso capiva tutto. Lui non aveva possibiltà di rispondere in maniera corretta. Se voleva salvare Kazuha doveva necessariamente premere il tasto rosso e abbandonarsi completamente a loro. Sul tastierino che gli avevano dato per digitare la soluzione, non c’era il simbolo -.

Senza di quello non poteva digitare la soluzione completa.

Heiji:” Ma manca un tasto!!! Non posso inserire la risposta!!”
Chianti:” Cosa??? Oh… che disdetta!!! Temo proprio che dovrai premere necessariamente il tasto rosso.. a meno che la tua amica non ti piaccia anche allo spiedo… AHAHAH!!”
Heiji:” Maledetti….. vi odio!!”
Kazuha:” Heiji…. Ti prego non pensare a me… salvati almeno tu!!!”
Heiji:” Oh Kazuha..”

Heiji sprofondò la testa tra le braccia, e si poggiò disperato sul tavolo. Assumendo quella posa coprì difatto il dispositivo di inserimento. Tremava. Ma non era il freddo. Era la rabbia. La rabbia per la sua impotenza.
Alla fine si alzò. Pochi istanti prima che il tempo scadesse e premette il tasto rosso urlando come un pazzo.

Heiji”: CHE VOI SIATE MALEDETTI!!!!”

Korn lo colpì immediatamente in testa col calcio della pistola.

Korn:” Non ti azzardare più ad urlare a quel modo!!”
Voce alle spalle di Korn:” E tu non ti azzardare più a colpirlo, energumeno delle caverne!!”

Un colpo di karate colpi all’altezza della giugolare Korn, che stramazzò al suolo come un elefente colpito da un dardo soporifero.
Alle spalle di Korn spuntò la sagoma di una ragazza. Era Kazuha.

Chianti:” Cosa?? Ma come hai fatto a liberarti dai bracciali in acciaio?? Si potevano aprire solo se…”
Heiji:” Esatto… si sarebbero aperti solo se avessi digitato la risposta corretta… Cosa che ho fatto prima di premere il tasto rosso..”
Chianti:” Ma è impossibile!! Non potevi digitare la sequenza corretta..”
Heiji:” Avreste dovuto levarmi tutti i tasti.. E’ stato un grosso errore quello di lasciarmi i numeri e il tasto ALT..”
Chianti:” Cosa vorresti dire??
Heiji:” Mai sentito parlare del codice ASCII?? Ebbene, premendo il tasto ALT e la giusta combinazione di numeri si può ottenere qualunque carattere.. Ho premuto ALT e digitato il numero 45… Il risultato è stato il carattere -. Mi dispiace, ma al giorno d’oggi se non si capisce di informatica si rischia di morire sai??”
Chianti:” Per questo hai coperto il dispositivo!!”
Heiji:” Esatto, non potevo permettere che mi vedeste premere il verde, avreste capito che avevo liberato Kazuha.. così ho digitato la soluzione senza essere notato, poi mi sono alzato e vi ho fatto credere che avevate vinto premendo il rosso. Inoltre il mio urlo serviva a distrarvi da Kazuha, che così è potuta arrivare fino alle spalle di Korn e colpirlo di sorpresa.. geniale no??”
Chianti:” Sì.. ma quando ti sei messo d’accordo con lei per questo piano??”
Kazuha:” Me l’ha detto ancora prima di iniziare a risolvere l’enigma..”
Chianti:” Ma se avete solo bisticciato!!”
Heiji:” Non hai colto una mia frase prima di sedermi per l’enigma. Prima ho detto a Kazuha:
 

CITAZIONE
Certo.. però ricordati che sono un bel bugiardo.. Come quella volta quando eravamo bambini e siamo andati ad Hokkaido.. Ti ricordi?? La sera delle lucciole..” CAP 28


Kazuha:” Quella sera ad Hokkaido Heiji stava male. Aveva 40 di febbre e doveva stare a letto. Io avevo una voglia matta di andare a vedere le lucciole in mezzo alle spighe di grano, ma se i miei genitori avessero dovuto badare a lui, non saremmo potuti uscire. Così per l’intera giornata finse di stare bene e la sera potemmo andare a vedere quel meraviglioso spettacola tra i campi. Il giorno dopo Heiji fu portato in ospedale.. la febbre era arrivata a 41.. Ricordandomi quell’episodio mi aveva fatto capire che avrebbe mentito.. e lo avrebbe fatto per darmi un’opportunità… l’opportunità di liberarmi e di aiutarlo..”
Heiji:” A essere sincero pensavo che non avresti capito ottusa come sei.. “
Kazuha:” Hai detto qualcosa?? Vuoi finire come questo qui??”

E indicò Korn ancora svenuto a terra.

Heij:” No no!! Non scherziamo!! Piuttosto.. abbiamo una signorina di cui occuparci..”
Chianti:” Non dimenticate qualcosa?? Io sono armata!! Ora estraggo la pistola dalla fondina eh…”
Heiji:” Ora!!!”

Heiji colpì il tavolo con un calcio e lo scagliò verso la faccia di Chianti. Dovette desistere dall’estrarre l’arma e ripararsi il viso. Nel frattempo Kazuha era corsa a ripararsi dietro la balestra che prima era puntata contro di lei.

Chianti:” Mi avete stufato ragazzini!! Ora vi sistemo io!!”

Con sua sorpresa però, non appena il tavolino le liberò la visuale, davanti a lei non c’era più nessuno. Né Heiji nè Kazuha.

Chianti:” Dove diavolo sono finiti??”

Gli occhi di Chianti perlustravano la stanza in lungo e in largo, ma non vedeva nessuno. L’unico posto rimasto da controllare era proprio dietro la balestra.

Kazuha:”(Ma dove cavolo si è cacciato?? Quella sta venendo qui!!)

Chianti iniziò ad avanza verso la balestra. Ma si arrestò di colpo. Senti come il rumore di qualcosa che strisciava. Si voltò in direzione della sedia su cui era stata tenuta prigioniera Kazuha. Le era sembrato che si stesse movendo. Guardò meglio, e notò che la sedia effettivamente si stava muovendo verso di lei, senza che nessuno la spingesse. Puntò la pistola con decisione verso la sedia, e vi si avvicino lentamente.

Ora la sedia era immobile. Chianti arrivò a ridosso della stessa e la toccò. Non sembrava avere niente di anormale. E poi avvenne. La pistola che Chianti tenteva tra le mani partì di colpo verso l’alto. Chianti si tenne le mani. Provava un forte dolore. Come se fosse stata colpita. Poi di nuovo una forte fitta, all’altezza dell’addome. E poi il buio. La donna svenne e cadde a terra.

Kazuha uscì dal suo nascondiglio. Non capiva cosa fosse successo. Trovò Chianti a terra. Lentamente si avviò verso il cecchino dell’organizzazione, ma con sua sorpresa, questa prese a lievitare da terra. Si adagiò sulla sedia, e i bracciali di acciaio si chiusero intorno ai suoi polsi e alle sue caviglie.

Kazuha:” Un fa…fa…fa…fa.. un FANTASMA!!!! Lo Dicevo io… l’angelo della morte… bla bla bla… ecco cosa succede a giocare con le forze che non si controllano!!! “
Voce:” Un’altra UMANA!!!”
Kazuha:” Oh no!! Il fantasma mi ha visto!! Ti prego non farmi del male!! Aiutoooo!”
Voce:”Implora perdono umana!!”
Kazuha:” Si certo mi inginocchio di fronte a lei signor fantasma!!!”
Voce:” E ora ripeti insieme a me: io sono una cattiva ragazza..”
Kazuha:” Io sono una cattiva ragazza..”
Voce:” Devo trattare meglio il mio ragazzo…”
Kazuha:” Devo trattare meglio il mio ragazzo…”
Voce:” Perché è un gran figo, intelligente, forzuto, aitante, modesto, gentile e sopporta una racchia come me!!"
Kazuha:” Perché… è un gran fig….eh??? Ma che sto dicendo… un momento… questa voce non sarà mica….”

Kazuha si tolse una scarpa e la lanciò nella direzione da cui sentiva provenire la voce. La scarpa rimbalzò su qualcosa e si fermò di
colpo.

Voce:” Ahio!! Ma sei impazzita!!”

Dietro alla scarpa comparve Heiji, che si reggeva la fronte dolorante. Aveva usato l'invenzione del professor Agasa, i vestiti invisibili.

Heiji:” Ma ti sembrano cose da fare??? E io che rischio la vita per te…”
Kazuha:” Ma che cavolo di scherzi sono!!!”
Heiji:” Lo ammetto… non ho resistito alla sensazione di farti uno scherzo sapendo quanta paura hai dei fantasmi!!!”
Kazuha:” Adesso ti concio per le feste!!”
Heiji:” Qualcuno mi salvi!!!”

Heiji chiuse gli occhi. Aspettava che arrivase il micidiale destro di Kazuha. Ma nulla. Senti invece qualcosa di soffice toccargli le labbra. Aprì gli occhi e trovò Kazuha che lo baciava.

Kazuha:” Grazie per avermi salvata..”
Heiji:” Avresti fatto lo stesso.. anche se avessi dovuto lottare con un fantasma..Ora vieni… leghiamo Korn e proseguiamo…Shinichi,Artemis e Ai hanno bisogno del nostro aiuto!”

Legarono Korn in un angolo della stanza, dopodicchè uscirono dalla porta e iniziarono a correre di nuovo verso il corridoio.. proprio mentre Ai e Conan erano arrivati di fronte ad una nuova porta...


Heiji_&_Kazuha



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Capitolo 30
*** La battaglia della torre di Tokyo - piano terra - Il geniale piano di Heiji Hattori ***


CAPITOLO 30 – LA BATTAGLIA DELLA TORRE DI TOKYO – STANZA B E STANZA C – IL GENIALE PIANO DI HEIJI HATTORI


Ai:” Ed ora cosa si fa???”
Conan:” Che domande… si entra… non vorremo mica farli aspettare!!”

Ai e Conan aprirono la porta ed entrarono nella stanza. Li attendeva una stanza vuota, completamente bianca con una sola sedia sul fondo. I due non riuscivano a distinguere chi vi fosse seduto sopra finchè non iniziò a parlare. Ad attenderli c’era una loro vecchia conoscenza.

Bourbon:” Ce ne avete messo di tempo!! Allora, Miyano, Kudo, vi è piaciuta la nostra accoglienza??”
Conan:” Ammetto che avete messo su un bel comitato di benvenuto, ma come puoi vedere siamo arrivati fin qua.. evidentemente non è stato troppo gradito..”
Ai:” Già… è ora di mettere fine a tutta questa storia… avanti… portaci in cima!!”
Bourbon:” Lo farò.. ormai non abbiamo più motivo di rallentarvi..in tutto questo trambusto avete perso la cognizione del tempo.. guardate che ora è??”

Ai e Conan guardarono contemporaneamente i loro orologi da polso. Segnavano entrambi le undici spaccate.

Conan:” Non ci posso credere… non…”
Ai:” Non abbiamo fatto in tempo..”
Bourbon:” Già… il nostro piano era davvero molto semplice… rallentarvi… dovevamo fare in modo che l’aereo arrivasse… Gin ha notato il vostro veivolo sorpassare il suo.. è riuscito a far trasferire il carico in volo su un altro aereo più veloce, e così sono arrivati con un’ora di anticipo su quello che avevate previsto voi.. mi dispiace ma ormai i giochi sono fatti..”
Conan:” Volete dire che…”
Bourbon:” Già.. l’HARP è appena stata ultimata..Gin ha dato però ordine di attendere.. devo portare da lui Sherry.. vuole parlarle a tu per tu con lei.. tu invece Conan attenderai qui… c’è una tua vecchia conoscenza che vuole parlarti.. non appena ce ne saremo andati io e la piccola Haibara, ti raggiungerà qui.. ah e non cercare di seguirci… sarebbe sciocco morire così..”

E mentre parlava mostrò a Conan il calcio del revolver sotto il giubbetto di jeans che indossava. Dopodicchè prese Ai per il braccio e la tirò a sé. Si avviò lentamente verso la porta e lasciò il piccolo Kudo da solo nella stanza, in un silenzio irreale.
Conan sembrava davvero sconsolato. Si era dato tando da fare per cercare di salvare la sua amica, recuperare il suo corpo, salvare Ran che era stata rapita, distruggere l’organizzazione… ma era stato tutto inutile.. alla fine sembrava davvero tutto perduto.
Il fluire dei suoi pensieri fu interrotto dal rumore di una porta che si apriva. Lentamente Conan tornò in sé e diresse lo sguardo verso la fonte di quel rumore. Una donna snella dai lunghi capelli biondi era appena entrata nella stanza.

Vermouth:” Hello Silver bullet!! Ti ho fatto aspettare molto??”
Conan:” Vermouth? E tu cosa ci fai qui??”
Vermouth:” Sono venuta a vedere come stavi di persona.. so che non sei abituato a perdere..”
Conan:” Ed ora cosa succederà?? Cosa farete??”
Vermouth:” Bè mi pare abbastanza scontato.. non hai visto il cd che ti avevo fatto avere??”
Conan:” Certo che l’ho visto… ho scoperto della vostra organizzazione.. del cane nero… di che origini ha… la sua storia… la sua lotta contro…”

Conan si blocco nel suo ragionare. Aveva capito.

Vermouth:” Vedo che ci sei arrivato..”
Conan:” Volete distruggere l’America… ecco a cosa vi serviva il minerale.. dovete aumentare la portata delle vostre onde elettromagnetiche… avete calcolato che dalle torre di Tokyo eravate in grado di colpire direttamente Washington.. Quello che avete fatto contro il governo Giapponese è solo un bluff.. il vostro vero obiettivo sono gli USA.. se li colpirete in pieno saranno in ginocchio.. e il vostro principale avversario sarà sconfitto.. ma non avete pensato a quante vite spezzerete?? A quanta tristezza e disperazione agguingerete ad un mondo che già di suo ne è pieno??”
Vermouth:” Gin non si fa questo problema… dovresti avere capito che tipo di uomo è.. nessuno è riuscito a mettergli i bastoni tra le ruote… quando vuole qualcosa la ottiene sempre..quell’uomo ha sempre avuto una unica debolezza..”
Conan:” Di cosa parli??”
Vermouth:” Ovviamente di Sherry..guarda anche ora.. la vuole al suo fianco nel momento della sua vittoria.. chissà credo che sia l’unica persona che riesce a distorglierlo dai suoi traguardi..”
Conan:” Che intendi dire??”
Vermouth:” Che ne è innamorato!!”
Conan:”Cosa???”
Vermouth:” Certo… anche se il suo non è un amore sano… è un amore malato… se non la può avere, preferisce che sia morta… se non la può avere lui, allora meglio che non sia di nessuno.. credo che questo sia il suo significato della parola amore..”
Conan:” Ma allora Ai è in pericolo!!! Se lo rifiuta…”
Vermouth:” Oh sì Silver bullet… ci puoi scommettere!!”
Conan:” Maledizione a quel testone… mi devo sbrigare!!”
Vermouth:” Non sapevo che ora chiamassi Sherry come un maschiaccio.. ad ogni modo ho un regalo per te..”

Vermouth si avvicinò a Conan gli diede un piccolo contenitore di plastica contenente 2 pillole.

Conan:” Cosa sono???”
Vermouth:” E’ l’antidoto per l’APOTOXIN… sono le uniche due pillole che ci sono rimaste..”
Conan:” L’antidoto?? Ma è impossibile!! Ci ho… cioè Ai ci ha lavorato per anni, ma non è mai riuscita a produrne uno..”
Vermouth:” Infatti non sono opera di Ai.. devi sapere che l’organizzazione quando avviava delle ricerche faceva in modo che su ogni singolo veleno che sintetizzavamo, venivano messi al lavoro due team diversi. Uno si occupava di produrre il veleno. L’altro l’antidoto. I dati venivano scambiati tra i due gruppi di continuo, in modo da poter perfezionare entrambi al massimo. Ottenuti i risultati, entrambi i gruppi venivano smantellati, e a noi restavano i loro risultati…”
Conan:” Cosa intendi con smantellati??”
Vermouth:” Uccisi… solo Ai è riuscita a svignarsela… purtroppo lei era una ricercatrice che eseguiva solo particolari ricerche assegante dal suo diretto superiore.. non ha mai avuto accesso alla mole di dati che aveva il capo progetto.. per questo non è mai riuscita a sintetizzare un antidoto duraturo.. Quelle che hai lì sono le ultime due pillole rimaste… fanne buon uso..”

Le parole di Vermouth furono interrotte. La porta della stanza si splancò di colpo e entrarono di corsa due persone urlando a squarciagola.

Heiji e Kazuha:” Conan!!! Ai!!! Resistete!!!”
Vermouth:” Ma guarda un po’… la compagnia ora è al gran completo..”
Conan:” Siamo qui Heiji…”
Heiji:” Sei qui… bene, se tu sei in questa stanza significa che è andato tutto come avevo previsto, e lui finalmente può porre fine a tutto.. ora non ci resta che sperare in lui..”
Kazuha:” Ce la farà ne sono sicura… quando siamo disperati lui ci ha sempre tirato fuori dai guai..”
Vermouth:” Ma cosa state dicendo.. lui… ce la farà?? Piano?? Avete perso tutto ormai..”
Conan-Ai:” Non è corretto cara Vermouth.. una speranza l’abbiamo ancora..”

Vermouth restò di sasso… quella era la voce di Sherry, ma l’aveva vista andare con Bourbon… come poteva sentire la sua voce?? Lentamente si voltò verso Conan, che si stava sfilando il cappello e teneva in mano il papillon.

Ai:” Sorpresa Vermouth?? Questa non ve la aspettavate proprio.. devo dire che Hattori ha avuto proprio una bella pensata a far scambiare i vestiti tra me e Kudo… e questo papillon modifica-voce è davvero utile..”
Vermouth:” Ma quando….”

Heiji:” E’ stato nel labirinto… lì ho suggerito a Conan ed Ai di scambiarisi i vestiti e di impostare i congegni del professor Agasa per modificare la voce… è stato lì dentro che ho capito che oltre a farci perdere tempo, avevate bisogno di qualcuno di noi.. la vostra HARP contrariamente a quanto ci avete fatto pensare non è completa.. avevate bisogno di Sherry per perfezionarla.. per questo Bourbon la sta portando da Gin.. abbiamo approfittato della situazione.. e abbiamo fatto in modo che foste voi a portare il nostro alfiere direttamente dal vosto re… tra poco sapremo come andrà a finire questa partita..”

Vermouth:” Ma quando avete capito tutto questo?? E soprattutto come avete capito che l’HARP è incompleta??”

Heiji:” Il sospetto me lo porto da StoneHenge… quando Gin ha sparato a Conan.. io ho visto la scena.. e ho notato come sono andate le cose… lui aveva puntato la pistola su Ai, ma non ha sparato.. ha aspettato fino a quando non è stato certo che avrebbe colpito Kudo.. a quel punto ha fatto fuoco.. significava che non poteva ucciderla.. gli serviva.. anche quando ci avete sottoposto alla tortura del bianco e del nero.. potevate ucciderci semplicemente sparandoci in testa… eravamo inermi.. non lo avete fatto… e non siete nemmeno venuti a controllare se eravamo morti dopo le esplosioni dei collari… tutti questi elementi mi hanno insospettito… fino ad arrivare qui, alla torre di Tokyo… qua ho capito il vostro vero piano..”

Vermouth:” Dove abbiamo sbagliato??”

Heiji:” Ci aspettavate.. era evidente.. noi puntavamo sul fattore sorpresa.. ma invece guarda un po’ le coincidenze… al primo piano Kaito fa subbuglio e compare Vodka con Aoko, al primo piano decido di entrare nella stanza e mi ritrovo Chianti e Korn con Kazuha.. ci davate l’illusione che fossero incontri casuali.. in realtà il nostro avversario era di volta in volta quello che decidavate voi.. con una persona a noi cara per metterci sotto pressione e rallentarci.. e allora ho voluto scommettere.. se era vero che eravate voi a decidere dove portarci di volta in volta, allora era evidente che c’era solo una persona di noi che non avreste mai voluto far arrivare in cima… ed era Kudo.. per questo ho fatto cambiare di vestito Ai e Conan.. avreste fatto di tutto per far restare Shinichi qui e non all’ultimo piano.. scambiandoli sapevo che avreste portato Ai in cima… uno perché come ho già detto vi serviva, e due per far stare qua Conan.. allora Vermouth.. che parte del ragionamento ho sbagliato??”

Vermouth sorrise. Poi alzò lo sguardo e guardo dritto negli occhi il detective di Osaka.

Vermouth:” A quanto pare abbiamo fatto un grosso errore di valutazione.. hai capito tutto questo da solo.. Silver bullet non era l’unica pallottola d’argento che avevate.. bravo davvero.. hai azzeccato tutto.. effettivamente manca qualcosa per completare l’HARP.. ed è qualcosa che solo Ai, nella testa di Gin può fare…il BLOODY DOG…”

Ai a quelle parole si senti gelare il sangue.

Ai:” Oh no… no… no…..”
Heij:” Che diavolo stai dicendo?? Cosa sarebbe il Bloody dog?? Un nuovo tipo di Hot dog??”
Ai:” Presto Heiji, sbrighiamoci!! Dobbiamo raggiungere Conan!!”
Heiji:” Ehi Ai.. Aspettami!!”

E iniziarono a correre verso la porta.

Vermouth:” E pensate che vi lascerò andare così??”

Vermouth premette un tasto sul dispositivo che teneva in mano. La porta si chiuse di colpo prima che potessero uscire.

Vermouth:” Vi siete presi gioco di me.. se davvero volete uscire da quella porta, prima dovrete mettermi fuori gioco.. il telecomando che la apre lo porto addosso.. quindi coraggio… fatevi sotto!!”
Heiji:” Siamo tre contro uno… sei certa che ti convenga??”
Vermouth:” Pensa per te moccioso con l’accento strano.. una donna che è sulla cinquantina come me ma ha ancora l’aspetto di una ventenne può essere piena di risorse..”


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Capitolo 31
*** La battaglia della torre di Tokyo – Alfiere e re ***


CAPITOLO 31 - LA BATTAGLIA DELLA TORRE DI TOKYO – ALFIERE E RE


Bourbon:” Avanti sbrigati… non dobbiamo fare attendere Gin.. quello è capace di tutto se non lo si accontenta!”
Conan(travestito da Ai):” Perché mi vuole vedere?”
Bourbon:” Lo scoprirai tra poco.. vedrai.. non mi dirai che le sorprese non ti piacciono più Sherry?”

I due continuavano a salire le scale che portavano in cima alla torre. Gli unici rumori che li accompagnavano erano quelli dei martelli e delle saldatrici, misti a quelli causati da molte voci concitate di uomini che stavano lavorando. Già. Lavorando a quella che poteva essere la fine del genere umano e l’inizio di una nuova era di sofferenza e dolore per l’umanità.

Nel frattempo, alla base delle scale che Bourbon e Conan stavano salendo, Heiji, Kazuha e Ai erano ancora nella stanza con Vermouth.

Heiji:” Perché hai quella faccia Haibara… che cosa è il Bloody Dog??”
Ai:” Il Bloody Dog è il nome di un rituale. Ti sembrerà assurdo, ma il cane nero, anche in questo periodo dominato da scienza e tecnologia, conserva i suoi rituali.. prima di un grande attacco o di una grande impresa, l’organizzazione è solita compiere questa pratica.. il cane sanguinante…”
Heiji:” E si può sapere in cosa diavolo consiste??”
Vermouth:” E’ un sacrificio umano. Prima di attivare l’HARP, Gin vorrà seguire alla lettera il cerimoniale. In cima alla torre avrà allestito l’altare per il sacrifico. Una giovane donna viene legata mani e piedi e le viene recisa la giugolare. Il sangue viene immediatamente incanalato con un tubo e va a riempire una bacinella che si trova sotto la statua del cane nero. Non appena la bacinella è piena, con un pugnale la vittima sacrificale viene incisa sul petto. Le si estrae il cuore e lo si mette in bocca alla statua del cane.. a quel punto si aspetta che il sangue gocci dal cuore e ricada nella bacinella. Quando la quinta goccia tocca la bacinella, l’HARP verrà attivata..”
Heiji:” Vuol dire che..”
Vermouth:” Già…pare che Gin abbia deciso che la sacrificata di quest’anno sarà proprio Sherry.. Chissà che faccia farà quando si accorgerà che in realtà davanti a lui c’è Silver Bullet..”
Heiji:” Non farà nulla… se gli serve una giovane donna.. li non ce ne..”
Kazuha:” Artemis!! Maledizione!! Là sopra ci sarà anche Artemis!! Non appena scoprirà che è Conan quello che sta portando sopra Bourbon, sarà lei a diventare la vittima del rituale!!”
Heiji:” Ci dobbiamo sbrigare… se Gin capisce chi è in realtà Artemis, Kudo avrà le mani legate… Presto Vermouth lasciaci uscire!!”
Verouth:” Niente da fare.. da qui non uscirete mai… dovrete eliminarmi per raggiungere quelle scale.. “


In quel preciso momento, Conan e Bourbon erano arrivati in cima.

Conan(travestito da Ai):” Allora Amuro, a quanto pare siamo arrivati in cima… e credo che sia ora che io e te ci salutiamo…”
Bourbon:” Che cavolo dici?? Io ti accompagnerò fino da Gin.. Ma cosa….”

Bourbon sentì una fitta improvvisa alla gamba. La guardo e vi trovò conficcato una dardo, simile a quelli che usano i cacciatori per addormentare gli animali di grossa taglia.

Bourbon:” E questo da dove…”

Tooru si sentì venire di colpo meno le forze, e cadde in avanti con un tonfo sordo. Ebbe appena il tempo mentre cadeva di osservare il polso di quella che lui credeva essere la piccola Haibara. Dal suo orologio, partivano due asticelle laterali, della lunghezza di una ventina di centimetri, collegate da un filo molto sottile ma particolarmente elastico. Capì che quella era una balestra.

Conan(travestito da Ai):”Cavolo, questa balestra da polso è fantastica… mi chiedo perché il professore non me la abbia mai fatta usare prima!!”
Bourbon:” Kudo…”

Fu la sua ultima parola. Svenne di colpo.

Conan(travestito da Ai):” Eh già.. sono proprio io.. e questi non sono i soliti dardi soporiferi che conosce molto bene il vecchio Kogoro… questi sono 100 volte più potenti… per almeno 24 ore puoi farti un bel sonnellino… ad ogni modo meglio non correre rischi… voi dell’organizzazione siete piuttosto resistenti quando si parla di veleni e sonniferi…”

Conan si tagliò un pezzo del laccio della scarpa e lo sfregò con forza tra le mani. Quando le riaprì, contenevano una matassa di un paio di metri di filo molto sottile ma estremante resistente. Con quello legò stretto polsi e caviglie di Borboun.

Conan(travestito da Ai):” Bene.. anche questa e fatta.. ed ora a noi due Gin..”

Conan si diresse verso la porta che era davanti lui, la aprì lentamente si affacciò. Non potè fare a meno di notare che il trambusto che aveva accompagnato la sua salita si era interrotto. Fuori era tutto buio. Non si vedeva ad un palmo dal proprio viso. Fece per premere il pulsante della torcia del suo orologio ma non fece in tempo. Improvvisamente davanti a lui si accese un riflettore. E poi un altro ed un altro ancora. Lentamente i suoi occhi si adattarono alla luce. A quel punto si guardò intorno. Si trovava su una specie di grande pianerottolo. Un lungo tappeto rosso era disteso a metà di quello spazio aperto, e divideva perfettamente a metà quello spiazzo. Al centro c’era una specie di grosso computer collegato a dei grossi cavi che si arrampicavano fino ad arrivare in cima alla torre. Erano collegati ad una specie di antenna parabolica gigante, che lentamente girava su se stessa. Vicino al computer c’erano 2 uomini col camice bianco che lo stavano fissando. Al margine destro del tappeto c’era un freddo tavolo bianco di marmo, che si trovava al centro di un pentagono iscritto in una circonferenza dipinto sul pavimento. Ai vertici del pentagono erano posizionati dei teschi umani con la bocca aperta che facevano da base a dei candelabri ad otto braccia con delle candele. Nel momento in cui si era accesa la luce un uomo con un cappuccio nero iniziò ad accenderle, sussurrando parole in una lingua che Conan non fu in grado di riconoscere. Dal lato opposto rispetto a quest’altare ce ne era un altro identico, solo che su questo c’era una persona legata che Conan riconobbe immediatamente. Era Artemis.
Conan di getto si stava per precipitare contro l’uomo che stava vicino a Ran, ma si fermò di colpo. Sentì una presenza alla propria destra. Di fianco a lui c’era una sagoma nera che fino a quel momento non aveva notato. Aveva dei lunghi capelli argentei e indossava un cappotto nero con il cappello. Al fianco del giovane detective c’era proprio Gin.

Gin:” Finalmente ci rivediamo Sherry.. era da tanto che aspettavo di poterti rivedere…”
Conan(travestito da Ai):” Io non è che poi ci tenessi molto Gin..allora… per quale motivo sono qui??”
Gin:” Sul serio non lo capisci?? Per assistere al mio trionfo… e per aiutarmi a raggiungerlo..”
Conan(travestito da Ai):” Dimenticati che io ti possa aiutare.. Non muoverò mai un dito per un verme come te!!”
Gin:” Non ti permettere di rivolgerti a me così!! Hai bisogno che qualcuno ti insegni le buone maniere!!”

Nel dire così Gin fece per tirare un violento schiaffo a Conan. Ma Conan con un solo dito blocco il colpo di Gin che restò basito.

Gin:” E questo cosa…”
Conan:” Credo che sia tempo di giocare a carte scoperte… “

Nel pronunciare queste parole, Conan si levò la parrucca, gettò a terra il modificatore vocale e si levò di dosso i vestiti di Ai, mostrando una strana tuta nera aderente.

Gin:” Kudo??”
Conan:” In carne ed ossa.. è tempo di porre fine a tutto questo.. sei pronto a ballare Gin??”

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Capitolo 32
*** Addio Vermouth ***


CAPITOLO 32 – ADDIO VERMOUTH



---Pochi anni prima….



Una giornata di pioggia. La pioggia mi mette sempre di cattivo umore. È la metafora della mia vita. È ripetitiva, monotona, grigia. Tutta uguale. È vero, può cambiare di intensità, andare più veloce, essere lenta, può essere fitta come può essere rada. Già rada. Vuota. Proprio come la mia vita. Proprio come questa triste carrozza di questa triste metropolitana che mi riporta a casa. Eppure una volta non era così. Una volta ero l’idolo delle folle, ero la grande attrice Sharon Vineyard. Riempivo i teatri. La folla mi acclamava. E poi è successo. Senza che me ne accorgessi, nessun produttore mi voleva più nel suo cast. Volevano tutti giovani ragazze, che sprizzavano vita e prosperità in ogni loro gesto, in ogni loro parola. Uno di loro me lo aveva detto chiaro e tondo.

“ Non c’è più posto per te qui. Il teatro deve essere vita, tu ormai sai solo di vecchio e di morto.”

Che umiliazione. Come se lui non invecchiasse. Come se attori del calibro di Robert de Niro, Sean Connery o Clint Eastwood venissero scartati per la loro età. Nella recitazione contava ancora la capacità. Ma chissà perché, sembrava che ormai questo aspetto non interessasse più a nessuno.
Ero disperata. Avevo dedicato tutta me stessa al lavoro, al perfezionamento delle mie interpretazioni, delle mie voci, all’immedesimazione nei personaggi che interpretavo. E ora più niente. Non avevo nemmeno una famiglia. Cosa avrei fatto da domani?

Ed era mentre ero persa nei miei pensieri che si aprirono le porte del mio vagone. Un uomo alto, con l’impermeabile nero, i lunghi capelli argentei e un cappello nero in testa entrò e si sedette di fronte a me. I nostri sguardi si incrociarono. Fu un attimo. Due occhi glaciali mi fissarono e mi quasi violarono. Ebbi l’impressione che in pochi secondi, lui avesse capito tutto di me.
Discostai lo sguardo, visibilmente a disagio. Lui se ne rese conto, e prese a parlare…

Uomo in nero: “Non pensavo di trovare una celebrità del calibro di Sharon Vineyard su di un fetido mezzo pubblico..”
Sharon:” La prego.. ormai sono una ex celebrità.. non mi resta che la pensione…”
Uomo in nero:” Sa quanti anni ho io? “

Lo guardai. Non poteva avere più di 30 anni a giudicare dalla sua fisionomia e dai lineamenti del suo viso.

Sharon:” Al massimo una trentina…”
Uomo in nero:” Siamo coetanei.. siamo nati nello stesso anno..”

Restai sbigottita. Quell’uomo si stava prendendo gioco di me…

Uomo in nero:” TI interessa sapere come ho fatto? Seguimi.. diventa mia socia.. le tue doti di attrice ti saranno molto utili… e ti ridarò la giovinezza che tanto ti preme avere…”

OK… Questo è completamente pazzo pensai… ora mi alzo e me ne vado… già me ne vado… e dove? Non c’è nessuno ad aspettarmi… nulla da fare…. E se in fondo avesse ragione… e se fosse vero quello che mi ha detto… pensaci bene Sharon… in fondo… che cosa hai da perdere?

Sharon:” Va bene, voglio provare a darle fiducia…scusi ma come la devo chiamare?”
Uomo in nero:” Non essere tanto formale.. da oggi in poi lavoreremo fianco a fianco.. non ti posso dire il mio nome vero… ma ti posso dire il mio nome in codice… GIN..”



Heiji:”Avanti Vermouth fatti da parte!!”

Il grido di Heiji aveva riportato Vermouth alla realtà. Chissà perché in un momento simile le era tornato in mente quel ricordo di tanti anni prima.. Ad ogni modo doveva stare attenta, visto che Heiji aveva estratto dalla tasca una strana penna, che una volta aperta, si era trasformata in una bokuto(spada di legno usata nel kendo) di una strana lega metallica. Vermouth però rispose estraendo dalla cintura i due tonfa che portava con sé per difendersi.
Heiji cerco di attaccare con la spada dall’alto verso il basso, puntando a colpire la testa di Vermouth. Questa rispose bloccando il colpo col tonfa sinistro, mentre prese a roteare quello destro, e nel momento di massima rotazione, colpì con violenza Heiji proprio all’altezza dello stomaco.

Heiji:” ARGH!!”
Heiji si piegò in due per il dolore.
Kazuha:” Heiji!! Cosa gli hai fatto brutta strega!!”

Kazuha iniziò a correre verso la donna, che dal canto suo assunse una posizione difensiva, preparandosi al contrattacco. Proprio nel momento in cui Kazuha stava per colpire Chris, Heiji si frappose tra le due donne, impedendo che venissero a contatto.

Heiji:” Sei impazzita? Torna dove stavi Kazuha… questa donna non è un avversario alla tua portata… oltretutto e armata e tu la vuoi attaccare a mani nude!”
Kazuha:” Ma Heiji.. cosa dobbiamo fare? Magari se uniamo le forze possiamo passare…”
Heiji:” Stai calma… non te ne sei accorta… Vermouth in questo momento è tremendamente confusa..”
Kazuha:” Ma cosa dici!! Ci ostacola!!”
Ai:” Heiji ha ragione. Kazuha non te ne sei accorta… secondo te perché anche se ha una pistola, ci sta affrontando con i tonfa??”

Kazuha guardò la cintura intorno alla vita della giovane donna. Effettivamente il revolver era rimasto al suo posto.

Ai:” Allora Chris, che significa tutto questo? Che intenzioni hai?”


---4 mesi dopo il primo incontro con GIN….


Sharon:” Allora Gin, perché mi hai portato in questo laboratorio? Che intenzioni hai?”
Gin:” Hai completato il tuo addestramento e i riti di iniziazione della nostra setta… ora è giunto il momento che io mantenga la promessa che ti avevo fatto su quella vecchia metropolitana..”
Dicendo così Gin si avvicinò alla donna porgendole una strana pillola bianca e rossa.
Sharon:” Cosa è??”
Gin:” Il farmaco che ti renderà un nuovo Benjamin Button al femminile… avanti provalo…”

Sharon si chiese chi diavolo fosse quel tipo. Evidentemente non aveva mai letto la novella del 1922 di Francis Scott Fitzgerard, in cui un bambino nasceva vecchio per poi ringiovanire col tempo, contrariamente alle leggi della natura. Prese il farmaco e bevette un sorso d’acqua. Dopo pochi secondi il bicchiere che teneva in mano cadde per terra andando in frantumi e il suo corpo prese a bruciare. In preda a lancinanti spasmi di dolore, si gettò a terra. Sembrava che potesse esplodere da un momento all’altro. Poi di colpo i dolori cessarono.

Gin:” Ora capisco perché avevi tanto successo..”

E dicendo così Gin diede uno specchio a Sharon, che lo prese e si guardò. Non poté credere a quello che stava vedendo. Il suo viso era tornato quello di quando aveva iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo poco dopo i 20 anni. Non c’erano più rughe, occhiaie, e anche il suo corpo era cambiato. La pelle era tornata liscia e vellutata. Perfino i capelli erano tornati di un biondo lucente.

Sharon:” Ma… come è stato possibile?”
Gin:” Questo farmaco… l’Apotoxin 4869.. è un farmaco molto potente, in grado di stimolare il ringiovanimento cellulare… a condizione che non si sbagli la dose… in questo caso diventa mortale.. nel tuo caso direi che non abbiamo sbagliato. Inoltre è in grado di congelare il degrado delle cellule. Tradotto non invecchierai più. Questo sarà il tuo aspetto per sempre.”

Non è vero. Ditemi che sto sognando. Sharon non faceva che ripeterselo. Il suo desiderio più recondito si era realizzato. La donna aveva avuto quello che voleva. Era tornata giovane. E lo sarebbe stato per sempre. La fama, il successo la gloria sarebbero tornate. Ed era tutto merito di quell’uomo. Iniziò a guardarlo in modo diverso. Era gratitudine? Oppure era qualcos’altro? Possibile che quell’uomo di ghiaccio avesse fatto scattare qualcosa di nuovo in lei?
Nel vortice di queste sensazioni, si avvicino a Gin. Gli mise una mano sulla guancia e avvicinò le labbra alle sue. Le solo appoggio. Lui non ebbe nessuna reazione. Si stacco da lui. Lo guardo di nuovo.

Sharon:” Grazie!”
Gin:” Aspetta a ringraziarmi. Né avrai da fare per sdebitarti.. e di addio alla tua identità come Sharon. Da oggi sei Chris, la figlia di Sharon, ed inoltre avrai anche tu un nome in codice come il mio…Vermouth…”



Ai:” Allora Vermouth, avanti parla!! Si può sapere cosa hai in mente? Vuoi fermarci, ma non vuoi ucciderci! Hai sempre saputo di me e Conan, ma non ne hai fatto mai parola con nessuno dell’organizzazione. Hanno saputo comunque i nostri segreti grazie a Bourbon, ma tu non c’entri nulla con lui e con il dossier dell’organizzazione. Hai fatto anche in modo che il dossier ci arrivasse, per informarci. Ci hai perfino aiutato, in più di una circostanza, a rischio di rimetterci la pelle. Hai perfino fatto in modo che l’organizzazione credesse che Ran era morta, e invece avevi cercato di aiutarla facendola tornare piccola. Il nostro errore è stato quello di farla passare per un parente di Shinichi. È stata rapita solo per questo. Non mi sembri poi tanto cattiva come vuoi far sembrare.. allora perché stai facendo di tutto per impedirci di proseguire! Cosa stai facendo!!”


---Uno dei primi incarichi per l’organizzazione..


Bambina:” Ciao, ma chi sei tu?”
Chris:” E’ un segreto non te lo posso dire.. Capisci cara? Solo le donne che sanno mantenere un segreto sono delle vere donne..”
Bambina:” Quelli sono gli occhiali di papà…”
Chris:” Prendili pure…”
Bambina:” Ma che cosa ha? Cosa gli è successo? Aveva promesso di leggermi una favola prima di andare a dormire..”
Chris:” Ascolta, perché non resti vicina al tuo papà finchè non si sveglia?”

La bambina fece un ceno di assenso. Si voltò per prendere il suo orsacchiotto di peluche, ma non appena rialzò la testa, la donna era sparita.

Poco dopo, la casa andò a fuoco, e Vermouth camminava davanti a quell’inferno di fiamme, scura in volto e ponendosi mille domane. Il padre della bambina era un agente dell’FBI. Si chiedeva se era giusto quello che stava facendo. Lui aveva scoperto la verità su di lei. Lo doveva fare fuori. Non poteva permettersi che qualcuno scoprisse il suo segreto. Ma quella bambina che ora era orfana, cosa c’entrava? Come aveva fatto a diventare così? Lei voleva solo tornare a recitare… e ora invece era diventata una spietata killer..

Gin inoltre si era rivelato per quello che era, un pazzo egocentrico e megalomane, che seguiva le indicazioni di un fantomatico capo, che nessuno conosceva eccetto lui, che tesseva le trame di quella strana organizzazione. Era davvero giusto quello che stava facendo? In cuor suo, non sapeva più se sperare che l’organizzazione raggiungesse il suo obiettivo oppure che fallisse.
Con i suoi mille pensieri continuò ad allontanarsi. Per il momento, una senza identità come lei, non poteva fare altro che continuare ad andare avanti, anche se forse quello che lo aspettava non era niente di buono.

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Vermouth:” Io…io…io…non…”
Kazuha:” Avanti Vermouth!! Avanti aiutaci!! Non è ancora troppo tardi!! Hai fatto delle scelte sbagliate, ma puoi ancora fare ora la cosa giusta!!”
Heiji:” Esatto. Puoi scegliere di vivere per sempre con i tuoi rimpianti, oppure cambiare ora, ed aiutarci. Hai ucciso molte persone, quelle non torneranno indietro. Ma ora hai la possibilità di scrivere una pagina nuova.. e di salvare un sacco di vite!! Aiutaci”
Ai:” Sai Vermouth, stando vicino a Kudo e a tutti i suoi amici ho compreso una cosa: non è mai troppo tardi per cambiare via. E’ inutile colpevolizzarsi. Quello che si può fare quando si ha un passato nero come il nostro è solo andare avanti e cercare di cambiare rotta. Adesso abbiamo bisogno di te. Guidaci fino sul tetto e andiamo a salvare il mondo e a fermare Gin!!”

Vermouth era visibilmente scossa. Le lacrime iniziarono a scenderle dal volto e le rigarono il viso.

Vermouth:” Avete ragione… se solo vi avessi incontrato prima forse io non…”
Ai:” Non abbiamo tempo.. e con i se e con i ma non si fa nulla. Avanti guidaci per le scale!”

Vermouth fece un cenno di assenso. Mise via i tonfa, recuperò il telecomando con cui aveva sigillato la porta delle scale e premette il tasto di apertura.

Vermouth:” Ok seguitemi!!”

I quattro iniziarono a correre a per di fiato per le scale per raggiungere la cima della torre di Tokyo, dove Conan era alle prese con Gin.


--Cima della torre di Tokyo


C’era tensione nell’aria all’ultimo piano della torre di Tokyo. Gin e Conan si stavano fissando in silenzio, immobili. Nessuno dei due sembrava avere il coraggio di fare la prima mossa. Poi fu Conan a prendere l’iniziativa. Iniziò a correre prima lentamente e poi sempre più velocemente verso Gin. Questi estrasse la sua fedele beretta e fece fuoco verso Shinichi. Gin aveva un’ottima mira, ma incredibilmente mancò il bersaglio. All’ultimo Kudo si era spostato. Sparò di nuovo ma il risultato fu lo stesso. In pochi secondi lo ebbe addosso. A quel punto Conan tirò un calcio all’altezza del petto di Gin, che venne sbalzato all’indietro. Si sentì il sordo rumore del giubbotto antiproiettile che indossava Gin che si incrinava.

Gin:” Ma che diavolo succede? Come hai potuto rompere il giubbotto antiproiettile con un calcio??”
Conan:” Merito di questa tuta, amplifica la potenza muscolare. Aumenta velocità e forza. E’ lo stesso principio delle mie scarpe. Solo che questa amplifica la forza di tutti i muscoli. Posso evitare i tuoi colpi solo correndo un po’ più veloce. E come hai visto, un calcio o un pugno dati con questa addosso possono essere letali…”

Gin sudò freddo. Era davvero una brutta situazione. Come poteva uscirne? Quel moccioso era più veloce e più potente di lui. Nello scontro corpo a corpo avrebbe avuto la peggio. E tenere il combattimento a distanza era difficile. Lo poteva raggiungere in poco tempo grazie alla velocità che gli aveva donato la sua strana tuta nera, senza contare che poteva schivare i proiettili. Che fare allora? Non poteva fare altro che giocare sporco. Era la sua unica alternativa. Fu allora che notò la porta da cui era entrato Conan aprirsi….


-- Per le scale



Ai:” Avanti, ormai siamo in cima!! Speriamo di fare in tempo!”
Kazuha:” Ce la faremo di sicuro!!”
Heiji:” Alt ragazze!! Fermatevi!! Guardate qui!!”

Il gruppetto si fermò appena arrivati in cima alla scalinata. Per terra vicino a loro c’era un filo molto sottile che era stato tagliato.

Heiji:” Maledizione! Questo è il filo speciale del professor Agasa. Kudo lo deve aver utilizzato per immobilizzare Bourbon, ma se questo è qui significa che ora non ha un solo avversario, ma due!!”
Ai:” Non ce la farà mai da solo!! Lo dobbiamo aiutare.. avanti corriamo!!”
Vermouth:” Fermi tutti!! Se davvero lo volete aiutare, non muovete un passo!!”

La donna estrasse poi dalla tasca un sacchettino di polvere bianca, la mise sul palmo della mano e la soffiò in direzione della porta che conduceva all’esterno, dove Conan e Gin stavano lottando. La polvere mostrò diverse luci rosse, simili a delle sbarre, davanti ai nostri eroi.

Heiji:” Accidenti, quelli sono sensori di movimento…”
Vermouth:”… Collegati a mine anti-uomo… se andiamo avanti alla ceca rischiamo di saltare in aria.. Quel bastardo di Bourbon si diverte ancora con le bombe…”
Ai:” Maledizione!! Eravamo così vicini…”
Vermouth:” Lasciate fare a me… questo è il mio settore..”

Vermouth estrasse dalla tasca uno strano paio di occhiali da sole. Li indossò e lentamente iniziò ad avanzare in una giungla di sensori visibile solo ai suoi occhi che utilizzavano un visore a infrarossi…


-- Cima della torre di Tokyo


Dalla porta alle spalle di Kudo era uscito Bourbon, che senza farsi notare, si stava avvicinando al giovane detective. Gin lo aveva visto, e stava guadagnando tempo in modo che il suo scagnozzo arrivasse alla spalle dell’ignaro Conan.

Gin:” Alla fine sembra che ce l’hai fatta… di fronte alla tua tuta sono inerme..”
Conan:” Il professore quando ci si mette sa essere davvero geniale.. ha esteso il principio delle mie scarpe potenziate ad una tuta, in modo che sia tutto il corpo ad essere potenziato.. credo si basi sull’elettrostimolazione dei muscoli… ma basta perdersi in chiacchiere. Ti consegnerò alla polizia, ma prima devi disattivare l’HARP. Non ti permetterò di uccidere milioni di persone!”
Gin:” Non ho altra scelta seguimi.. ad ogni modo la tua tuta ha un difetto… se si basa sull’elettrostimolazione , sai cosa succede se si sovraccarica?”
Conan:” Probabilmente per un certo periodo di tempo sarò paralizzato…AHHHHHHHHHHH!”

Bourbon aveva raggiunto Conan e con un taser(pistola elettrica) aveva colpito il piccolo detective, che ora era sdraiato a terra, in preda a spasmi muscolari e completamente immobile.

Bourbon:” Non male l’imbeccata della corrente, Gin!”
Gin:” Già, ogni grande arma ha i suoi difetti. Basta scoprirli, ed ora prenditi cura di lui… finiscilo mentre io avvio il cerimoniale..”
Bourbon:” Con piacere capo!”

Bourbon estrasse un coltello a serramanico dalla sua cintura e girò Conan su se stesso, in modo da rivolgerlo con la pancia verso l’alto. Poi lentamente avvicinò la lama al collo del piccolo detective.

Conan:”(a quanto pare finisce così… sono stato davvero un fesso a non pensare che si potesse liberare Bourbon ed arrivarmi alle spalle. Ero convinto di avercela fatta… e invece eccomi qua.. finirò morto dissanguato… e probabilmente farò parte anche di questo stupido rituale.. Non ho nemmeno salvato Ran… che inetto..)”

La lama era a pochi cm dal collo di Shinichi. Fu allora che si sentì il colpo secco di uno sparo, che colpì in pieno la mano armata di Amuro.

Bourbon:” AHHHHH!!!”
Gin:” Ed ora cosa succede?”
Conan:” Sono ancora vivo?”

I tre rivolsero lo sguardo verso la direzione da cui proveniva il proiettile. Dietro l’altare erano spuntate due sagome. Una donna ed un uomo. Avevano la divisa da assalto dell’FBI. Non ci volle molto che tutti capissero di chi si trattava. Conan sorrise. Già.. ora non era più detta l’ultima parola.

Jodie:” Scusa per il ritardo Conan, ma scalare la torre di Tokyo non è proprio una passeggiata..”
Okiya:” Già… l’ho dovuta tirare su a forza…”
Jodie:” Non dire stupidaggini… piuttosto occupati di Gin mentre io sistemo l’altro”
Okiya:” Messaggio ricevuto..”

I due si separarono. Okiya si diresse di gran carriera verso Gin, che tentò nuovamente di far fuoco. Il proiettile sparato dall’uomo in nero mancò Okiya, che con un calcio fece mollare l’arma a Gin. Okiya tentò di estrarre la sua di arma, ma questa volta fu Gin con un calcio ad allontanare l’arma dell’agente dell’FBI.
Jodie nel frattempo si diresse verso Bourbon, che cercava di riguadagnare la porta delle scale per allontanarsi e recuperare dalla ferita alla mano. Era a due passi dalla porta quando questa si spalancò. Vermouth aveva aperto la porta e si trovo di fronte Amuro e l’agente Starling.

Jodie:” Tu….”

Bourbon si accorse immediatamente del momento di esitazione di Jodie e ne approfittò. Estrasse la pistola che teneva ancora nel fodero. La diresse verso il petto dell’agente Starling che era ancora presa a guardare la donna che odiava di più al mondo e fece fuoco.

Vermouth:” NOOOOOOOOO!!!”

Quello che accadde lasciò tutti di stucco. Vermouth si era frapposta tra Jodie e Bourbon e aveva preso in pieno il proiettile, che l’aveva colpita all’altezza del cuore.

Bourbon:” Cosa…Chris…ma perché…”

Non fece in tempo a finire la frase. L’agente Jodie esplose 3 colpi. Due colpirono Amuro alla spalla. L’ultimo alla testa. Il giovane cadde inerme a terra, mentre il sangue iniziò a sgorgargli dal foro sulla fronte lungo il viso.

Vermouth:”….Stai….bene….”
Jodie:” Salvata dalla donna che ha ucciso mio padre… ma che cosa significa?”
Vermouth:” Credo che sia il giusto epilogo…. Sai… io volevo…. Io volevo solo recitare…e invece ho finito per far soffrire molta gente… sai tuo padre è stato uno dei miei primi compiti… uno di quelli che mi ha segnato in modo indelebile per sempre… per questo credo sia un bene che finisca così… cercate di rimettere tutto a posto… e se mai potrai ti prego… perdonami…”

La donna chinò la testa da un lato. Non respirava più. Nella notte più nervosa e agitata che Tokyo potesse ricordare, si era spenta una donna che voleva solo recitare, ed era finita per diventare un killer.

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Capitolo 33
*** Chi è Okiya? ***


CAPITOLO 33 – CHI E’ OKIYA?


In cima alla torre la situazione iniziava a delinearsi. Bourbon e Vermouth erano fuori gioco. Conan era ancora a terra tramortito a causa del colpo subito dalla pistola elettrica di Amuro.

Jodie, ancora stordita per quanto accaduto, stava seguendo Kazuha. Le due donne stavano riscendendo dalla torre di Tokyo. L’agente Starling voleva infatti assicurarsi del fatto che non ci fossero ulteriori complici in giro per il piano, pronti a lanciarsi fuori dall'ombra per colpire alle spalle i nostri amici.

In vetta invece erano rimasti Heiji, Ai, Conan, Okiya e Gin, più un paio dei cerimonieri che si stavano prendendo cura dell’allestimento del rituale e tre scienziati alle prese con la configurazione e la preparazione dell’HARP.

Heiji:” Ma guarda un po’… alla fine allora eri anche tu un agente dell’FBI….”
Okiya:” Ma allora non sei tanto ottuso come pensavo carboncino…”
Heiji:” A chi hai dato del carboncino stupida talpa occhialuta??”
Okiya:”Calmati.. e ragiona… siamo in grosso svantaggio numerico.. siamo praticamente due contro sei.. la ragazzina dai capelli ramati è meglio che si prenda cura del moccioso.. io mi occuperà di Gin e dei due incappucciati.. ce la fai tu a sistemare la tribù degli occhialuti in camice bianco?”
Heiji:” Ma per chi mi hai preso??
Okiya:” Questo ti volevo sentir dire carboncino!!”
Heiji:” Se non la pianti dopo di loro mi prendo cura di te!!”
Okiya:” OK.. prendi questa..”

Okiya diede ad Heiji una piccola borsa che teneva legata in vita. Il ragazzo di Osaka la aprì. Al suo interno c’erano due granate accecanti e un coltello a serramanico. Ne estrasse il contenuto e ripose il tutto nelle tasche della sua tuta.

Heiji:” Ok… quale è il piano?”
Okiya:”Molto semplice… dirigiti di corsa verso i cerimonieri… Gin tenterà di fermarti… ma di quello non ti preoccupare… me la vedo io…usa una delle due granate.. a quel punto li metterò KO.. poi dirigiti verso gli scienziati… lì dovrai cavartela da solo… Gin mi sarà addosso e mi sarà impossibile coprirti.. Tu ragazzina approfitta della confusione e dai questo a Conan..”
Ai:” Che cosa è??”
Okiya:” Farà in modo che il ragazzino esca prima dal suo stato di paralisi… in una quarto d’ora sarà come nuovo.. fai in modo di metterlo al riparo.. tra poco si scatenerà l’inferno e non voglio che finiate colpiti da qualche proiettile vagante… “
Ai:” Ricevuto. Lo porterò al riparo!”
Heiji:” Ho capito… però questo te lo rendo.. non intendo usarlo..”

Heiji rese ad Okiya il coltello.

Heiji:” Non ho intenzione di uccidere nessuno… in qualche modo me la caverò..”
Okiya:” Come preferisci… allora al mio tre si parte… cerca di non sbiadirti carboncino intesi??”
Heiji:” E tu vedi di mirare bene… sai non eccelli in quanto a vista maledetta talpa!!”

I due si scambiarono un sorriso, e poi Subaru iniziò a contare.

Okiya:” Allora tre…due…uno…VAI!”

Heiji iniziò a correre verso i due cerimonieri. Dal lato opposto, Gin vide lo scatto del ragazzo e fece per andargli incontro. Okiya invece imbraccio il fucile di precisione che portava sulla spalla destra.
L’uomo in nero fece per estrarre dalla tasca la sua fedele Beretta M1934 , ma dovette desistere. Un colpo di fucile gli sfiorò la guancia e lo costrinse a mettersi al riparo dietro al motore dell’impianto di condizionamento delle torri. Lentamente cercò di aggirare il suo nascondiglio e di affacciarsi per vedere in che posizione fosse Okiya che lo aveva quasi colpito. Un altro colpo sibilò, intaccando il suo cappello nero.

Gin:” Accidenti… sono sottotiro… se mi espongo troppo quello mi fa secco..”
Nel frattempo Heiji era arrivato a ridosso degli uomini incappucciati, che stavano impugnando i loro coltelli da rituale e si preparavano ad attaccare il detective di Osaka, che in tutta risposta estrasse una delle due granate abbaglianti, ne rimosse la sicura e la lasciò ai piedi dei due uomini.
Heiji:” Spero vi piacciano le foto… questa sarà davvero luminosa!!”

E così dicendo si gettò a terra riparandosi gli occhi. Un lampo avvolse completamente la sommità della torre. Poi si udirono 2 colpi sordi. Non appena riaprì gli occhi Heiji si rese conto che i due uomini erano a terra inermi, entrambi centrati da una pallottola al cuore. Ma fu un’altra la cosa che fece preoccupare il giovane detective di Osaka. Gin era sparito dal suo nascondiglio. Senza pensare oltre, si diresse verso i tre scienziati, che nonostante tutto il trambusto, stavano ancora armeggiando con il loro giocattolo di distruzione.

Okiya si guardava intorno sempre con maggior circospezione… sapeva che Gin poteva sbucare fuori da un momento all’altro. Sulla sua destra colse un movimento improvviso. Si volto di scattò e punto il fucile. Vide il cappello di Gin e fece fuoco. Il colpo trapasso il cappello da parte a parte.

Okiya:” Alla fine è stato tutto anche troppo facile… non è vero vecchio…”
Subaru raggiunse il cappello. Fu sorpreso di vedere che non c’era nessuno. Quel cappello era stato messo là solo come esca,
Okiya:” Porc….”

Okiya colse di nuovo un movimento. Stavolta alla sua sinistra. Gin si era catapultato fuori dal suo nascondiglio e con il calcio della Beretta lo stava per colpire alla tempia. D’istinto si tirò indietro, si riparò la tempia con il calcio del fucile facendo volare via gli occhiali e, sfruttando il contraccolpo , disarmò Gin. A quel punto caricò il fucile e lo puntò contro l’uomo in nero.

Gin:” E ora cosa pensi di fare, cane dell’FBI??”
Okiya:” Quello che mi riesce meglio…sparare..”
Gin:” Già.. peccato che questo modello di fucile sia a 5 colpi.. e tu li hai usati tutti e 5.. se non ricarichi la vedo complicata…”
Okiya:” Ma guarda… sappiamo anche contare fino a cinque… E sia.. risolviamola alla vecchia maniera…”

Subaru gettò via il fucile, e alzò le mani, come un pugile sul ring.

Okiya:” A noi due!!”

I due iniziarono a scambiarsi colpi a ripetizione. Nessuno dei due sembrava in vantaggio sull’altro. Poi Subaru mise a segno un gancio allo stomaco di Gin.

Gin:” Maledetto!! Come osi fare così al prossimo padrone del mondo!!”
Okiya:” Ancora con questa storia… sei monotono sai.. passano gli anni ma ti sento pronunciare sempre le stesse sciocchezze..”
Gin:” Ma chi ti credi di essere!! E comunque non darmi per finito!!”

Gin si riprese di colpo, estrasse dalla manica un coltello a serramanico che teneva nascosto e colpì Subaru sulla guancia destra. Il colpo fu lieve, niente di più di un semplice graffio.
Fu quello che accadde dopo che lasciò Gin di stucco. Il viso di Okiya, nel punto in cui era stato ferito dall’uomo in nero, non lasciava adito a dubbi. Quello che aveva colpito non era il vero volto dell’uomo dell’FBI, ma una semplice maschera, che ora lasciava intravedere il vero volto di Subaru.

Gin:” Ma chi diavolo sei tu??”
Okiya:”La paura della morte tormenta l’uomo più della morte stessa…”


----Molti anni prima

Ricordava benissimo quella sera. Avevano appena ucciso un importante esponente politico, per favorire un altro candidato alle elezioni, che aveva l’appoggio dell’organizzazione. Si trovavano ora in una delle loro basi. Quel membro che aveva reclutato 3 anni prima era davvero eccezionale. Si era distinto in ogni missione cui aveva preso parte. Era preciso, feroce. Un killer nato.
Anche quella sera era stato perfetto come sempre. Aveva preso quell’uomo alla sprovvista. Non aveva lasciato traccia. Eppure se ne era accorto. Aveva qualcosa che non andava da tempo.

Dai:” Ehi Gin!”
Gin:” Dimmi pure Dai!”
Dai:” Ma siamo sicuri che stiamo facendo la cosa giusta?”
Gin:” Certo che stiamo facendo la cosa giusta… questo mondo è marcio. Ha bisogno di una guida… e noi gliela daremo..”
Dai:” Ed è giusto che saremo noi a dare quest’ordine… ad essere la guida?… Sai… prima… quando ho ucciso quell’uomo… ho esitato..”
Gin:” Non scherziamo… tu non esiti mai… sei la freddezza fatta persona…non dirmi stupidaggini socio..”
Dai:” Quell’uomo mi ha implorato.. teneva in mano un pacco… diceva che oggi era il compleanno di suo figlio.. dopo che l’ho ucciso il pacco è caduto a terra.. ne ho visto il contenuto… era un trenino elettrico… di quelli che corrono sulle rotaie…”
Gin:” la giusta fine per un uomo simile… direi che ha deragliato!!! AHAHAHAHAH”
Dai:”…e a quel bambino che aspetta il padre a casa.. è giusto quello che gli abbiamo fatto??”
Gin:” Non starai dicendo sul serio socio….”
Dai:” Mai stato più serio… credo che sia giunto il momento di farla finita… io non ci sto più Gin… ho già parlato con il capo… oggi il mio ultimo giorno con voi…”
Gin sorrise.
Gin:” Come se non lo sapevo… il capo ha chiamato anche me… sai cosa succede a chi lascia l’organizzazione…”

E la mano iniziò a scendere verso il fodero della sua pistola.
Dai reagì. Colpì forte la mano di Gin, recuperò la pistola dal fodero del suo socio e la spinse contro il petto dell’uomo in nero.

Dai:” Non ci provare… sai… forse è il caso che ti dica chi sono davvero…”
Dai spostò di poco il suo lungo impermeabile. Abbastanza da poter mostrare a Gin un giubbotto antiproiettile dell’FBI.

Gin:” Allora è proprio come aveva detto il capo… tra di noi c’era una spia… e guarda le coincidenze… eri proprio tu!!
AHAHAHAHAH”

Gin mise la mano in tasca e premette un tasto. Improvvisamente la stanza divenne buia. Si sentirono degli spari e poi un gran trambusto.
Gli agenti dell’FBI fecero irruzione nell’edificio ma non trovarono nessuno. L’unica persona presente nella stanza era Dai, che si teneva il braccio destro con la mano sinistra. Era stato colpito da un proiettile.

Agente FBI:” Santo cielo stai bene??”
Dai:” Tranquillo è solo un graffio… piuttosto avete trovato tracce di lui?”
Agente FBI:” Sparito.. nemmeno l’ombra..”
Dai:” Maledizione… tre anni di infiltrazione per niente… non sono riuscito a catturarlo… ho fatto tutto quello che loro mi dicevano per arrivare a questo… e niente!!! AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!”

Una macchina nera nel frattempo imboccava l’autostrada poco distante dalla base dell’organizzazione.

Vermouth:” Dimmi grazie.. se non fossi stata là te la saresti vista brutta..”
Gin:” Avevi ragione… non dovevamo fidarci di quell’uomo… mi consola solo il fatto che lo abbiamo usato per i nostri scopi..ARGH!!”
Vermouth:” Non ti muovere… hai una pallottola conficcata in petto… è un miracolo che te la sei cavata… ora raggiungiamo la nostra clinica e ti facciamo curare.. tornerai come nuovo… e questo cosa è?”

Vermouth estrasse dalla tasca di Gin un foglietto di carta.

“La paura della morte tormenta l’uomo più della morte stessa” 

Gin:” Dannato… questa è la tua dichiarazione di guerra? Bè mi dispiace.. mi hai ferito… ma non si ripeterà più… sei un uomo morto … morto…. La tua ora è segnata Dai Moroboshi!!”


----Cima della torre di tokyo


Gin:” Dai…”
Okiya:” Per favore… quella era la mia copertura… lo sai bene quale è il mio vero nome..”

Subaru prese la maschera e iniziò a tirarla, fino a strapparla via.

Gin:” Shu…hu…i….c…hi…”
Shuichi:” E già… proprio io… Chi non muore si rivede è??”
Gin:” Ma è impossibile … Kir ti aveva..”
Shuichi:” Già… siamo stati bravi a inscenare la mia morte vero.. tutto merito di quel marmocchio laggiù e di Kir..”
Gin:” Che stai dicendo?? Kir è un nostro uomo… non tradirebbe mai l’organizzazione..”
Shuichi:” Forse non avevate una sola spia?? Devi sapere che lei fa parte della CIA..”
Gin:” Ma io ti ho visto morire!! Ti ho visto cadere sui sedili di quella macchina che ha preso fuoco!!”
Shuichi:” E’ quello che pensi di aver visto… prova a chiedere a Vodka come Kaito lo ha…ah no scusami… dimentico che quella pelata ha fatto una brutta fine… ad ogni modo quel vecchiaccio che abita vicino a Kudo è un vero geniaccio… Fare degli ologrammi tanto realistici… non è da tutti..”
Gin:” Vuoi dire che… “
Shuichi:” Esatto… era tutto un ologramma.. io ho solo portato l’auto fin là.. dopodiché sono sceso e mi sono nascosto dietro l’auto… tutto il resto era finto…”
Gin:” Ma io ti ho osservato con un binocolo!!”
Shuichi:” Questa è la parte migliore… l’ologramma era visibile solo tramite lenti.. Così tu hai visto quello che volevi vedere e Vodka che stava con te era troppo lontano per potersi accorgere che in realtà Kir era sola…… geniale non è vero? Certo, ho dovuto cambiare identità,ma Conan mi ha ospitato, in modo da poter restare il più vicino possibile al caso e poter aiutare in caso di bisogno.. come è successo con Bourbon quando voleva uccidere la sorella di Akemi..”
Gin:” Maledetti!!! Io vi uccido tutti!!”

Shuichi sferrò un pugno in pieno volto a Gin, poi gli afferrò il braccio destro, e con un colpo secco glielo torse.
Si udì un CRACK distinto.

Gin:” AAAAAAAAAAAAAARGGGGGGGGGGGHHHHH!
Shuichi:” Bene… il braccio è andato… ora cosa vuoi fare?”

Gin disperato guardò il volto dell’agente dell’FBI poi assunse un’espressione mai vista. Se la follia avesse un volto, sarebbe stato il volto di Gin in quel momento.

Gin:” AHAHAHAHAHHA lo avete voluto voi… ora conoscerete il vero terrore… “

Gin prese con il braccio sano il telefono dalla tasca. Digitò alcuni numeri e accosto il telefono all’orecchio.

Gin:” Capo, ho bisogno del tuo aiuto… sbrigati a venire qui!!”

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Capitolo 34
*** Follia ***


CAPITOLO 34 – FOLLIA 


Akai:” Ho sentito bene… hai detto capo?? Finalmente potrò dare un volto a quel bastardo!!”
Ai:” Maledizione… si mette male!! Avanti Shinichi… vedi di rimetterti in piedi!! Abbiamo bisogno anche di te!!”
Heiji:” Ehi Shuichi!!! Hai bisogno di aiuto??”
Shuichi:” No Hattori… resta pure lì… cerca di mettere fuori uso quella specie di cannone a raggi!!”
Heiji:” Ricevuto!”

Gin era in piedi davanti ad Akai. Aveva il telefono poggiato all’orecchio ed era in attesa della risposta dall’altra parte della cornetta. Quello che però avvenne dopo non se lo aspettava nessuno.

L’espressione di Gin cambiò. L’angolo del labbro destro si alzò, quello sinistro si abbassò. La stessa cosa avvenne per le sopracciglia. L’occhio destro cambiò colore. Divenne color ambra. Della sua postura retta e fiera rimase solo un ricordo. Si incurvò su sè stesso. Ricordava vagamente Quasimodo ne “”Il gobbo si Notre Dame”. Se la spregevolezza avesse una forma, sarebbe stata quella che incarnava Gin in quel momento.

Gin(deforme):“Brutto babbeo… che cosa è successo per disturbarmi ora!!”
Gin:” Capo mi perdoni se la disturbo ma abbiamo problemi con il rituale del Bloody dog… degli intrusi si sono intromessi e siamo in grave ritardo…”

I presenti erano sbigottiti di fronte a quello che stavano vedendo. Gin stava parlando da solo, ma lo faceva con due diverse tonalità di voce. Quando si rivolgeva al capo, la voce dell'uomo in nero era la solita, quella che tutti conoscevano. Quando invece era il capo a rispondere, aveva una voce bassa e gutturale, le parole uscivano a fatica dalla sua bocca, e i suoi occhi erano vacui, vuoti, come se non fosse lui a parlare.

Ai:” Allora era vero… non ci voglio credere…”
Conan:” Cosa…cosa sta succedendo?”
Ai:” Finalmente ti sei ripreso!! Quella roba che mi ha dato Akai era davvero forte allora!!”
Conan:” Akai?? Ma cosa è successo?? Dove sono gli altri??”
Ai:” Calmati…sei stato messo KO da Bourbon con un taser… fortunatamente gli altri sono venuti in tuo soccorso … Hai appena ripreso i sensi… tra poco potrai di nuovo aiutarli…”
Conan:” Hai detto che era vero.. ma cosa?”
Ai:” Guardalo con i tuoi occhi..”

Ai aiutò Conan a mettersi seduto e a rivolgere lo sguardo verso Gin.

Conan:” Mentre ero svenuto è iniziato l’esorcista???”
Ai:” Se fai lo scemo significa che stai anche meglio di quello che pensavo… comunque no… era una voce che girava da sempre dentro l’organizzazione.. ma non ci avevo mai dato tanto peso… invece a quanto pare era veritiera…”
Conan: “Di che storia parli?”
Ai:” Nell’organizzazione girava una voce. Era strano che nessuno avesse mai visto il capo.. e che l’unico che finora gli avesse parlato fosse Gin. In ogni sede dell’organizzazione c’era un ufficio per il boss. Non si poteva entrare se non quando sulla porta fosse esposto il simbolo del cane nero… Inutile dire che non era praticamente mai esposto, e quando lo era l’unico che vi poteva accedere era proprio Gin. Una volta c’era un membro, un tale Jack. Disse che aveva visto Gin entrare nell’ufficio. Poi aveva sentito due persone parlare. Ma dal vetro della porta vedeva solo un’ombra nella stanza. Lo spifferò a qualcuno… Da quel giorno nessuno ha avuto più sue notizie..”
Conan:” Vuoi dire che..”
Ai:” Sì… il capo dell’organizzazione in realtà è Gin, anche se non ne è conscio… probabilmente soffre di personalità multipla.. il suo secondo io si manifesta così… lo deve interpellare tramite il telefono.. a quel punto viene fuori… funziona come con un richiamo…”
Conan:” Ma allora la melodia del corvo che ho sentito da Vermouth…”
Ai:” Sì è probabile che fosse proprio quella a scatenare il mutamento di personalità.. Ora non so cosa potrà succedere… prepariamoci al peggio...”

Gin:” Capo mi aiuti… sono rimasto da solo… non so cosa fare… e sono ferito!!”
Gin(deforme):”Lo sapevo che non dovevo fidarmi di un debole come te… devo fare tutto da solo.. hai portato con te la pillola viola?”
Gin:” Non vorrà mica..”
Gin(deforme): “Prendila subito inetto!! Sarò io a sistemare questa faccenda!!”
Gin:” Ma così io… io…”
Gin:” Ti ho detto di prenderla!!”

I presenti restarono ancora più sbigottiti. Gin estrasse dalla tasca destra del suo impermeabile una pillola con la mano del braccio ancora sano, e lentamente l’avvicinò alla bocca. Il collo cercava invece di ritrarsi in direzione opposta a quella della mano, come a voler evitare di ingerire quel farmaco.

Gin(deforme): Levati di mezzo… ho detto che sistemerò tutto io….”
Gin: Ma io non voglio sparire…non voglio morire!!”
Gin(deforme): Razza di inetto, mi vuoi intralciare fino a questo punto??”

Akai che stava assistendo alla scena era interdetto. Aveva lavorato anni per smascherare l’organizzazione, vi si era infiltrato, vi aveva lavorato rinunciando a vivere… per scoprire che poi era tutto frutto di una persona profondamente disturbata.. la più grande organizzazione criminale del mondo era solo il frutto di un pazzo, di un malato. Di un maledetto uomo che soffriva di bipolarismo.

Heij:” Ehi Shuichi!! Ti sei imbambolato?? Fermalo!!”
Shuichi:”Hai ragione… non so che potrebbe succedere!!”

Akai iniziò a correre verso Gin e nel tragitto recuperò da terra il coltello a serramanico che voleva affidare a Heiji.
La mano di Gin intanto era ormai all’altezza delle labbra.

Gin(deforme):” Prendila e fai poche storie!”
Gin:”AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGHH!”

Akai era arrivato addosso a Gin e lo aveva trafitto al fegato. Nello stesso istante, per il dolore, Gin spalancò la bocca, e la mano destra riuscì a far ingerire all’uomo in nero la pillola viola.
Gin cadde inerme a terra, in una pozza di sangue che andava via via allargandosi.

Shuichi:” Stavolta è finita…finita per davvero… Ehi Hattori… ora vengo ad aiutarti per disattivare quell’arnese…”

Akai si girò su sè stesso e si diresse verso il cannone.

Heiji:” Shuichi voltati!!!!”
Shuichi”ARRRRRRRRRRGHHHHHHHHHHH!!”

Akai abbassò lo sguardo verso la spalla destra. La punta di una lama lo aveva trafitto da parte a parte.

Gin(deforme):” Fuori uno…”

Heiji era incredulo… aveva visto tutta la scena. Una volta che Akai si era voltato, Gin si era rialzato, aveva estratto il coltello dal suo corpo e con un balzo fulmineo aveva trafitto Shuichi.

Heiji:” E’….E’…. un mostro!!”
Gin(deforme): Il prossimo sei tu….”

Nonostante il corpo deforme, Gin era veloce. Forse anche più veloce di Conan con la tuta del professore. In un attimo fu su Heiji. Lo colpì due volte, una per coscia, in modo da immobilizzarlo. Con un calcio poi lo allontanò dalla console di controllo del raggio.

Gin(deforme): “E due… ora proseguiamo con il piano…”

Armeggiò con la console. Poi Prese Heiji e lo trascinò verso il secondo tavolo sacrificale, quello opposto rispetto a dove era ancora legata Artemis. Lo posizionò sopra l’altare e lo legò.

Heiji:” Ehi cretino… se non sono una donna non funzionerà di certo il rituale…”
Gin(deforme): “Il rituale no… ma il raggio sì… puoi scommetterci…ho riconfigurato tutto…è sufficiente che vi leghi agli altari e che il vostro sangue confluisca… sai la tecnologia non fa differenze di sesso..”
Heiji:” Verme schifoso!!”
Gin(deforme):” Taci!!”

Gin colpì con violenza Heiji all’altezza della tempia. Per lui divenne subito buio.

Gin(deforme):” AH AH AH AH AH AH AH AH AH…… ormai è fatta…. HO VINTO!!”

“….sottospecie di Zombie andato a male… non ti sarai mica dimenticato di me vero??”

Gin si voltò verso la direzione da cui era arrivata quella voce. Un pallone da calcio colpì con violenza la console dei comandi, distruggendola. Ora c’erano solo chip sparsi a terra. Il raggio non era più attivabile.

Conan:” Ops… credo di avere rotto un vetro…ma se vuole glielo posso ripagare Mr Hyde….”
 

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Capitolo 35
*** La rana e il Bue ***


CAPITOLO 35 – LA RANA E IL BUE


Gin era attonito. Guardava quello che era stato il lavoro di una vita distrutto. Quell’arma, che tanto aveva desiderato per poter finalmente dominare il mondo era inservibile. Anni di ricerche andati distrutti in pochissimi secondi, quelli in cui si era distratto, convinto di aver ormai avuto la meglio. Quegli istanti in cui Conan si era ripreso, aveva riattivato la sua tuta potenziata e le sue scarpe, e aveva colpito col pallone speciale costruito appositamente dal professor Agasa la console di comando.

Un urlo squarciò l’aria, facendo accapponare la pelle a tutti i presenti.

Gin:” NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Conan:” Credo che il tuo piano di conquista dovrà essere rimandato… almeno fino a che non trovi qualche altro pazzo pronto ad assecondarti… e non trovi altri scagnozzi disposti a seguirti…sai ultimamente gira voce che a lavorare per te ci si stanchi parecchio…da morire…”

Gin guardò Conan dritto negli occhi. La disperazione e la frustrazione lo stavano abbandonando. C’era qualcosa di diverso ora nel suo sguardo. Era come scattata una scintilla. La pazzia ora stava per trovare una nuova compagna. Era rabbia, rabbia camuffata da vendetta.

Gin:” La pagherai cara.. pensavo di eliminarti per ultimo… ma cambierò il mio programma.. sarà un piacere far fuori per primo proprio te…sei stato il mio unico errore… se ti avessi eliminato subito senza usare l’APTX4869 ora non saresti vivo… e non mi avresti messo i bastoni tra le ruote per tutto questo tempo… il karma ha deciso che dovrà finire tutto qui ed ora… esattamente come è iniziato tanto tempo fa…”
Conan:” Non fare tanto il melodrammatico… e non metterti in bocca tutti questi paroloni… fato e destino sono solo parole dette da uomini insignificanti… sono gli uomini a decidere il proprio percorso… nel bene e nel male…a noi due!!”

La cima della torre di Tokyo era ora avvolta da un silenzio surreale. Anche il vento pareva essersi fermato; forse anche lui era in ansia per quello che stava per accadere . I due sfidanti erano uno di fronte l’altro. Una decina di metri li separava. Si fissavano negli occhi, entrambi pronti a cogliere un momento d’esitazione nello sguardo dell’altro.

Fu Gin a prendere l’iniziativa. Con un balzo fu su Conan, che in tutta risposta scivolò in avanti, passando tra le gambe dell'uomo in nero. Il capo dell'organizzazione si voltò di colpo, brandendo un coltello con la mano destra e mirando alla gola del giovane detective. In tutta risposta, Shinichi indurì il muscolo del braccio destro e strinse i denti in attesa dell’impatto. La lama del coltello si spezzò.

Gin:” Come diavolo è possibile??”
Conan:” Questa tuta è l’invenzione migliore che quel grassone abbiamo realizzato! Risponde anche agli stimoli muscolari. Se indurisco un muscolo, di riflesso si indurisce la tuta… è geniale!!”
Gin:” Pazienza… vorrà dire che tornerò alle vecchie maniere…”

Non riuscì a finire la frase. Conan fece un piroetta su sè stesso e lo colpì con un calcio in faccia, girandogli il collo.
Si udì un crack distinto. Il collo si era spezzato. Gin cadde a terra inerme.

Conan:” Ti facevo più resistente..”

Conan diede le spalle a Gin e si diresse verso l’altare.

Uno sparo riecheggiò nell’aria, e Conan fu colto da un improvviso dolore alla spalla sinistra. Un proiettile lo aveva colpito di striscio. Urlò per il dolore e balzò di lato, mettendosi al riparo dietro al motore di un grosso impianto di condizionamento.

Conan:” Non ci voglio credere…”

Conan si affacciò dal suo nascondiglio. Vide Gin di nuovo in piedi, con una pistola in mano. Non aveva idea di dove se la fosse procurata. Il capo dell’organizzazione si afferrò il collo con le mani, e lo ruotò fino a farlo tornare normale.

Conan osservò quella scena inorridito. C’era qualcosa che non andava. Come era possibile?? Aveva sentito distintamente il suono del collo che si spezzava. Era impossibile sopravvivere ad una ferita simile. E allora come aveva fatto Gin a rialzarsi in piedi?? Iniziava a pensare davvero di avere a che fare con un essere sovrannaturale.

Gin:” Ti vedo sorpreso detective da quattro soldi… come puoi notare sono immortale… non importa cosa mi facciate… io non morirò mai!!! MAI!!!! AHAHAHAHAHAH...”

Doveva riflettere. Ci doveva essere una spiegazione. Cosa aveva fatto Gin fino a quel momento? Ai gli aveva riferito che aveva lottato con Akai, che Shuichi gli aveva spezzato il braccio destro e lo aveva praticamente sopraffatto. Gli aveva dato le spalle, e in tutta risposta si era preso un coltellata. Poi era stato Hattori a esser preso di mira dal capo dell’organizzazione, che con un paio di colpi lo aveva reso innocuo.

Un momento. Cosa aveva detto Ai?? Akai gli aveva spezzato il braccio destro. E allora come era possibile che nell’affrontarlo Gin aveva tentato di ferirlo con il coltello impugnandolo con la mano destra?
Come se non bastasse c’era stato il calcio in faccia che gli doveva aver spezzato il collo. Ma quel mostro non era morto.

Doveva esserci dell’altro. Doveva guadagnare tempo. Estrasse dalla tasca un paio di dadi, e quello che all’apparenza sembrava un pacchetto di caramelle gommose in un piccola confezione a forma di cilindro.

Gin:” E’ inutile che ti nascondi… abbi il coraggio di mostrarti… altrimenti saranno altri a pagare… chi sarà la prima a morire? La tua bella?? Oppure il tuo amico scuretto??”

A quelle parole Gin colse un movimento alla sua sinistra. Si girò e con la coda dell’occhio vide Kudo nascondersi dietro un grosso tubo metallico.

Gin:” Ti ho visto!! Ormai sei in trappola!!”

Gin corse verso il nascondiglio, saltò il tubo e puntò la sua arma contro quell’angolo buio. Ma non trovò il giovane detective. Al suo posto trovò un piccolo dado che emanò un bagliore accecante.

Gin:” MA COSA…..”
Conan:” Bene ora!!”

Conan tirò fuori una delle caramelle dalla confezione. Non appena toccò il suolo, si ingrandì fino a raggiungere le dimensioni di un pallone da calcio.

Conan:” Prendi questo!!”

Conan calciò con tutta la forza di cui disponeva la sfera contro Gin, che in quel momento era ancora accecato. Colpì in pieno il ginocchio sinistro, e anche questa volta si udì distintamente il crack della rotula che andava in frantumi.

Gin:” Arghhh che male!!!!”

Conan corse nuovamente a nascondersi dietro il grosso motore dell’impianto di areazione e osservò nuovamente il suo avversario. Questi si prese con entrambe le mani il ginocchio rotto, e se lo raddrizzò, esattamente come aveva fatto con il collo.

Conan:” Deve essere un incubo… oppure sono ancora gli effetti della mia paralisi precedente… deve avere qualche effetto di tipo psicotropo….”

A quel pensiero scattò una molla nella mente di Shinichi… possibile mai che… certo aveva un senso… non restava che provare…
Gin nel frattempo stava di nuovo cercando il suo avversario, finché non lo vide comparire esattamente di fronte a sé, con le mani in alto.

Gin:” Hai finalmente capito chi è il più forte tra noi due… sei intelligente dopotutto… vorrà dire che la tua fine sarà rapida e indolore…”
Conan:” Mi arrendo… di fronte alla tua forza non posso fare nulla…”

Mentre Conan pronunciava queste parole, Gin colse nuovamente un movimento alle sue spalle.

Gin:” Ancora con il trucco dell’ologramma… chi vuoi fregare… so benissimo che quello che ho davanti con le mani alzate è solo un altro stupido specchietto per le allodole!!”

Girandosi di scatto Gin fece fuoco verso l’origine di quel movimento. Sparò ma quello che colpì fu solo un ologramma di Shinichi che faceva la linguaccia a Gin.

Conan:” Sei un povero illuso se speri che usi due volte lo stesso trucchetto… spiacente stavolta sono io quello vero!!”

Conan rapidamente fece cadere a terra tutte le caramelle dal pacchetto, che divennero palloni da calcio, e iniziò a calciarli in rapida successione verso Gin. I palloni fecero tutti centro, colpendo Gin alle caviglie, alle ginocchia, alle spalle, al collo al petto. Si udirono distintamente i suoni di diverse ossa che andavano in frantumi. Il capo del cane nero cadde a terra. Il suo corpo ora giaceva a terra in una posizione innaturale, un gomito, un ginocchio e un piede erano persino girati al contrario.

Gin:” Non hai ancora capito che è tutto inutile… sei noioso.. ora mi rialzo e..”

Ma non completò quella frase. Si stava sforzando di rialzarsi, ma le gambe e le braccia non rispondevano.

Gin:” Cosa diavolo sta succedendo..”
Conan:” Non hai mai letto Esopo, vero Gin??”
Gin:” Cosa vai farneticando stupido bamboccio?? Per chi mi hai preso??”
Conan:” Hai fatto un errore davvero banale… perfino un bambino avrebbe capito come sopraffarti.. permetti che ti dia una spiegazione… Esopo era uno scrittore di favole del VI secolo a.C..

Tra le sue favole ce ne è una che si intitola la Rana e il Bue… permettimi di illustrartela:
 
CITAZIONE
“In un prato una rana notò il bue. Presa da invidia per una mole così grande decise di diventare come lui.
Gonfiò più che poté la pelle rugosa, poi chiese ai suoi piccoli se fosse diventata più grossa del bue.
Ma quelli risposero: “ No di certo. Il bue è più grande!”
Di nuovo tese la pelle e con uno sforzo ancora più grande si gonfiò tutta. Poi chiese ancora chi fosse più grande.
E i figli in coro: “ E’ ancora il bue!”
Piena di rabbia volle gonfiarsi ancora di più: ma per lo sforzo rimase a terra con il corpo scoppiato.”

Gin:” E questo cosa c’entra con me??”
Conan:” Inizialmente non capivo come facessi a sopravvivere a tutti quei colpi che avevi subito… alcuni erano stati persino mortali… sembrava che ti rigenerassi perfino.. e suppongo che sia proprio così.. nei laboratori dove ha lavorato anche Haibara, se avevate trovato un farmaco che non faceva invecchiare ed uno che faceva tornare bambini, non era poi tanto impensabile che ne poteste produrre uno che permetteva di rigenerarsi. Ed esattamente quello che hai assunto poco prima di battere Akai… quella pillola oltre a liberare la tua seconda personalità, ti permette di rigenerare i tuoi tessuti. Non importa quanto gravi fossero le lesioni. In pochi secondi eri in grado di rigenerarli. Le urla quando venivi colpito erano vere; da ciò ho dedotto che nel momento in cui venivi colpito provavi dolore, ma poi scattava qualcosa a livello neurale. Il dolore spariva e i tessuti si rigeneravano. Capito il meccanismo, mi è venuta in mente questa favoletta. Tu sei la rana, il tuo ego, la tua sicurezza, il tuo voler essere un dio il bue. Eri convinto di essere invincibile. Ma il limite del farmaco è la tua natura umana. Per quanto tu possa rigenerarti, esiste un limite, dettato dal fatto che comunque sei un essere umano. Ti ho colpito a ripetizione per portarti al punto di non ritorno. Ora il tuo corpo è talmente ferito e malridotto che il farmaco non riesce contemporaneamente a guarirti e a non farti provare dolore. Di conseguenza nel cercare di portare a compimento quello per cui è stato progettato e per non farti provare dolore, il tuo sistema nervoso ha scelto di assecondare solo ciò che gli dice di fare il farmaco… è concentrato nel non farti provare dolore… e nel fare questo, ignora tutti i compiti che gli sono propri, provocandoti una lenta paralisi di tutti i tuoi muscoli volontari e non. Sai cosa significa??”
Gin:” Non è vero.. ANF ANF… io… non…”
Conan:” Mi dispiace… dopotutto per quanto mostruoso tu sia resti un uomo… il tuo desiderio di trascendere, di diventare potente, di dominare il mondo ti ha portato alla fine… ti ha portato a esplodere per sembrare più grande di ciò che in realtà sei…. Alla fine sei solo una povera rana che voleva sembrare più grande di quello che era, e per fare questo è morta…”
Gin:” AAaarg …..aaa COff…”
Conan:”Addio povero pazzo..”

Gin alzò lo sguardo al cielo. Gli occhi divennero bianchi. Non respirava più. Era morto. Conan lo guardò per un po’… non riusciva a capire quello che provava nei confronti di quel pazzo. Al senso di liberazione si mescolava un’altra sensazione. Forse era pena. Già.. provava pena per quella persona. Chissà se avesse mai saputo cosa significava la felicità, avvolto come era nelle tenebre più nere.
 

black-conan

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