La sfiga del vampiro.

di _petrichor_
(/viewuser.php?uid=538799)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I. ***
Capitolo 2: *** II. ***
Capitolo 3: *** III. ***
Capitolo 4: *** IV. ***
Capitolo 5: *** V. ***
Capitolo 6: *** VI ***



Capitolo 1
*** I. ***



 
 
Capitolo I


Salve a tutti cari lettori, sono Louis Tomlinson, un vampiro diciannovenne purosangue, e vi narrerò la travagliata storia della mia vita, ma partiamo dall'inizio (a questo punto dovreste immaginare una nebbia luminescente che si dirada sulla culla di un neaonato addormentato beatamente in una camera poco illuminata, ma poiché questo non è un film d'amore né la sigla di Lady Oscar, lasciate perdere le nebbie e concentratevi su di me)
Sono un vampiro, già, succhio sangue quando ho fame, figo no? In realtà succhio sangue quando ho fame, quando ho sete, quando mi annoio, quando ho sonno, insomma il sangue per me è come i cheeseburger del Mc per voi umani. Un passatempo molto calorico, con la differenza che il sangue non mi fa ingrassare dato che beh.. sono un vampiro. Ovviamente.
Si, sono un vampiro ma dimenticatevi quel figo di Dracula che terrorizza le vergini nei boschi bui, io a stento spavento il gatto di Zayn, si chiama Liam. Devo dire però che Liam non è propriamente un gatto, è un mutante. Sì, in pratica, quando gli va, può trasformarsi in un diciassettenne strafigo (bellezza totalmente sprecata a mio parere per uno come lui) e giocare alla play con Zayn grazie ai suoi fantastici pollici opponibili. Nerd.
Zayn è il mio migliore amico, lo conosco da quando era solo un cucciolo, così carino pelosino e le sue orecchie e il suo nasino erano adorabili. Era troppo tenero quando cercava di mordersi la coda. Ah dimenticavo, Zayn è un lupo mannaro. Durante la settimana gioca a fare il badboy pieno di borchie e pelle nera (personaggio che non gli viene nemmeno tanto bene dato che quando vede Niall si scioglie come un ghiacciolo al sole) una notte al mese però, la passa ululando alla luna e ovviamente devo fargli compagnia perché «Louis, se qualche cacciatore tenta di uccidermi, lo mangi»
Che poi io non mangio le persone, semplicemente le mordo e succhio via tutto il loro sangue. Mica le mangio, che schifo.
Niall comunque è la cotta di Zayn dall'era dei tempi, è un elfo irlandese che gira sempre con quella strana pentola d'oro e il suo unicorno arcobaleno, pare si chiami Ashton o qualcosa del genere. Non so sinceramente cosa ci trovi in quel biondo vestito di verde pisello, probabilmente sono le orecchie a punta, devo dire che sono a loro modo affascinanti, in ogni caso, Niall è un tipo simpatico, peccato non gli importi minimamente di Zayn e ogni volta che il lupo prova ad avvicinarglisi, Niall gli rifila uno stupido enigma che puntualmente Zayn risolve grazie a Google. L'unico che si può dire amico di Niall è Harry, il mio problema più grande. Esatto Harry è l'amore della mia vita, da quando l'ho visto accanto al biondo alla festa di Nick il centauro non ho fatto che pensare a lui e alle sue meravigliose ali sbrilluccicose.
Harry è una fata e sì, lo so, è strano che un vampiro si innamori di una fata, canini e bacchette magiche non vanno molto d'accordo, ma hey! al cuore non si comanda. 
Dunque ora che conoscete l'indispensabile direi di iniziare a raccontare la mia storia.
Partiamo da stamattina e dall'ovvio tentativo di flirt da parte della fatina ricciolina. Sì perché Harry ha anche dei riccioli stupendi e oh.. Le sue mani e le sue gambe, ma soprattutto la sua bocca.. Dio me lo scoperei contro un muro anche adesso.
No, Louis controllati, i lettori vogliono sapere quello che è successo, non è il caso di iniziare con questi pensieri al primo capitolo.
Okay, dicevamo, questa mattina ho incontrato Harry alla fermata dell'autobus per andare a scuola (viviamo anche vicini, io dico che è destino), ovviamente mi sono avvicinato e sapete cosa mi ha detto? «Cazzo vuoi pipistrello?»
Capite? Mi ha trovato un soprannome e mi ha chiesto anche cosa volessi. È cotto, lo so, lo vedo dal modo in cui mi ignora praticamente sempre, è per nascondere il suo interesse. Lo trovo così tenero, voi no?
Comunque gli ho risposto di voler fare quattro chiacchiere ed Harry semplicemente ha sollevato le spalle smuovendo un po' di polvere fatata dalle sue ali. Chi tace acconsente giusto? Quindi l'ho seguito nell'autobus e ho occupato il posto accanto al suo.
Mi ha guardato con le sopracciglia aggrottate e con voce soave mi ha detto «Senti Edward Cullen, vedi di levarti di qui o ti trasformo in un rospo.»
So perché lo ha detto quel furbacchione, mi avrebbe trasformato in un rospo per poi baciarmi e trasformarmi in un principe-Il suo principe-e avremmo cavalcato insieme sull'unicorno di Niall verso il tramonto. 
Ovviamente era in difficoltà e ha tentato di allontanarmi con una frase ad effetto, e io, che ho percepito il significato più profondo, gli ho sorriso mostrando i miei bianchissimi e affilatissimi canini (passo ore davanti lo specchio a lucidarli e limarli, modestamente) e ho preso posto accanto ad Eleanor che in quel momento stava lievitando sopra il sedile seduta a gambe incrociate.
Eleanor è un genio, non nel senso che sia intelligentissima o roba del genere, assolutamente, anzi a scuola è una frana e ha ripetuto due volte il terzo anno. Lei è un genio della lampada, una di quelle che realizza tre desideri e poi ti manda a fanculo, già.
«Ti ha mandato a cagare di nuovo?» mi aveva chiesto aprendo solo uno dei due occhi, come riesca a farlo me lo chiedo dalla terza elementare.
«Non mi ha mandato a cagare. Era imbarazzato e mi ha allontanato in un modo un po' brusco, sai com'è fatto.» le ho risposto stirando la schiena in modo da far schioccare tutte le ossa della spina dorsale. Noi vampiri non dormiamo, né di giorno, né di notte, riposiamo gli occhi ed è simile ad un sonnellino per voi umani, quella notte però non avevo chiuso occhio letteralmente per colpa di uno stupido sassofonista di strada che aveva deciso di suonare il suo blues sotto casa mia, così mi ero alzato stanco e dolorante e con in testa un motivetto malinconico che si ripete all'infinito nella mia mente.
Eleanor aveva roteato l'occhio e sbuffato. «Appunto Louis, io so com'è fatto dato che siamo nella stessa classe, l'unico, qui, che non lo conosce sei proprio tu. Non voglio demoralizzarti, sai quanto ti voglio bene ed è propio per questo che devo metterti al corrente del fatto che ad Harry piaccia Taylor.»
Taylor Swift, una streghetta del cazzo del terzo anno che gira con quello stupido cappello a punta e il libro di incantesimi per i corridoi della scuola. Non l'ho mai sopportata quella tipa, mi ha dato sui nervi dal primo giorno in cui l'ho vista scendere dalla scopa e adesso vuole anche soffiarmi il ragazzo. Non posso nemmeno morderla, capite? Il sangue di strega è nocivo per i vampiri, vaffanculo.
«Non sapevo che Harry avesse dei gusti così scarsi.»
Eleanor finalmente aveva aperto anche l'altro occhio (Seriamente, iniziava ad essere inquietante) per rivolgermi uno sguardo di pietà. «Louis..»
«No senti è tutto okay. Troverò qualcun altro, la Monster High è piena di bei ragazzi non sarà difficile dimenticare Harry, comunque siamo arrivati, ci vediamo a mensa El.»

Evidentemente non avevo tenuto conto del fatto che alla Monster High l'unico ragazzo davvero bello è proprio Harry (Si c'è Zayn e anche Liam ma sono miei amici e sinceramente che schifo) dato che ora sono steso sul letto a fissare il soffitto bianco sporco della mia camera ingurgitando quantità spropositate di gelatine di B+, quello che mi fa schifo è che sa di latte alla fragola rancido, fanno pendant con la mia vita altrettanto schifosa.
Dal basso arrivano le urla di mia madre che mi avvisano dell'arrivo di Zayn, sia ringraziato chiunque ci sia lassù, se fosse arrivato tra qualche ora mi avrebbe trovato morto sul letto con una matita conficcata nel cuore. Certo che il mio livello di depressione è notevole.
La porta si spalanca mostrando il mio migliore amico vestito a festa e con un sorriso soddisfatto sulle labbra. Che cazzo si ride questo deficiente? Sono sul punto di gettarmi dell'Acqua Santa addosso e questo se la ri.. aspettate perché è vestito a festa? Perché diavolo è vestito a festa? «Dove vai conciato in questo modo?»
«Dove andiamo vorrai dire.» mi corregge prendendo posto sul mio letto e fissandomi con quel suo sorrisino da ebete. «Ed il rosso, hai presente il fauno del quarto anno? Ecco bene, lui. Dà una festa a casa sua stasera, ci saremo. Vestiti, Liam ci sta aspettando in macchina.»
No. Assolutamente no. Non sono nelle condizioni adatte per partecipare a una festa, voglio solamente piangere contro il cuscino e progettare la mia vita da eremita. «Scordatelo.»
Delle braccia muscolose mi circondano le spalle, ritrovandomi così la faccia di Zayn a pochi centimetri dalla mia. «Neanche se ti dicessi che c'è una fatina sbilluccicosa che si sta preparando proprio in questo momento per recarsi a casa del fauno?»
Questo brutto stronzo rigira il dito nella piaga. Voglio morire. «Fottiti Zayn, vuoi andarci solo perché c'è Niall, ammettilo.»
Zayn si stringe nelle spalle sbattendo le ciglia. «Accontentami ti preeego.»
Il labbruccio no, il labbruccio proprio no, sa che non resisto al labbruccio. «Smettila.»
«Ma se c'è Niall c'è anche Harry, dai vieni anche tu!» Ancora? Non gli conservo più gli ossi che avanzano durante i barbecue, è una promessa.
«Dovrei venire per vederlo sbavare dietro il culo inesistente di quella sciaquetta bionda che passa la sua vita in una caverna a preparare pozioni con occhi di drago e code di serpente? No, grazie. Passo.»
«Non ci sarà Taylor alla festa.» dice con un occhiolino. Che cazzo fa, ammicca? Perchè tutti sanno ammiccare tranne me? Che ho fatto di male per meritarmi una tale discriminazione? 
«In che senso?»
Sulle labbra del mio migliore amico compare nuovamente il sorrisetto idiota che mi fa venir voglia di tosargli quel ciuffo biondo che si ritrova sulla fronte. «Nel senso che sarà una serata solo tra ragazzi, nessun essere di sesso femminile, vale a dire niente streghette bionde che attrarranno il cazzo del tuo caro Harry. Che ne dici adesso?»
Beh questo cambia radicalmente la situazione.
Tranne il fatto che Harry sia etero e che gli piaccia Taylor, già.
«Non ci vengo.»


Okay la casa di Ed è davvero enorme, non pensavo che a un fauno servisse molto spazio(sentite il fauno di Narnia abitava in una casetta minuscola e la mia cultura sui fauni finisce lì), eppure questa è una vera e propria villa, con tanto di servitù e giardinieri privati.
L'obbiettivo della mia vita, adesso, è diventare il migliore amico di Ed. 
«Louis chiudi quella bocca e seguimi all'interno.» sì va bene alla fine Zayn mi ha convinto, ma non aspettatevi che mi diverta a questa festa per adolescenti repressi, no, assolutamente. Berrò un po' di 0- corretto e affogherò i miei dispiaceri nell'alcool. Liam versione gattino è saltato sulla spalla di Zayn e fissa tutto ciò che lo circonda con i suoi occhietti nocciola. Se sta riflettendo anche lui sull'eventualità di diventare il migliore amico di Ed giuro che lo mordo. Il fauno è mio.

L'interno della villa è persino più maestoso dell'esterno (e ci tengo a precisare che fuori ci sono cespugli tagliati a forma dei signori Sheeran e una piscina, sottolineo piscina, olimpionica) le scale di marmo davanti l'entrata sono affiancate da un corrimano in ottone, ad esso sono appesi dei festoni e appoggiati dei ragazzi che parlottano tra loro. Al piano terra, nell'enorme salone ci sono circa un centinaio di ragazzi, Zayn mi tira per un braccio per portarmi in cucina a salutare il padrone di casa.
«Caro il mio lupacchiotto, credo che dopo stasera, qualcun altro prenderà il tuo posto di migliore amico.» lo avviso poco prima di fermarci davanti ad Ed intento a recuperare una lattina di birra dal frigorifero.
Da quando i fauni bevono la birra scusate? Penso di essermi perso dieci anni di evoluzione faunesca.
«Bevenuti amici! Sono Ed, ma penso lo sappiate no? Voi dovreste essere Zayn e.. Lewis?»
Okay, iniziamo male, 'sto tizio non azzecca manco il mio nome, se dovessi giudicare un libro dalla copertina questo lo brucerei senza pensarci su due volte. 
«In realtà è Louis.» spiego sorridendogli. Sentite, è pur vero che gli darei fuoco ma ho bisogno di diventare suo amico, necessito di un riscatto sociale e Ed ha quel che mi serve, il denaro.
Il rosso solleva le sopracciglia, sorpreso. «Sei francese?» mi domanda piegando il capo di lato. Non so perché ma mi ricorda tanto Zayn nella sua versione pelosa quando non capisce.
Senza perdere il sorriso (e giuro ce la sto mettendo tutta) scuoto la testa, mentre Zayn ridacchia consapevole di quanto stia iniziando ad irritarmi.
Stavolta il rosso aggrotta la fronte con aria pensierosa, poi scrolla le spalle e «Va bene ragazzo non francese dal nome francese, vuoi una birra?» mi chiede ricambiando il sorriso.
«No grazie, ho portato da casa un po' di 0-. Hai dell'alcool per correggerlo?» 
Ed ride di gusto borbottando qualcosa sui vampiri e su quanto siano snob porgendomi poi una bottiglia di vodka liscia.
Beh scusami se preferisco portare il cibo da casa piuttosto che addentare uno degli invitati. 
Sto per ringraziare il fauno quando qualcosa--anzi qualcuno-- gli salta in braccio e per poco Ed non inciampa sulle sue stesse zampe da capra.
È solo un attimo prima che mi accorga che ciò che sta circondando il collo di Ed non è altri che Harry-sono-etero-e-vado-con-le-befane-Styles.
Alle mie spalle Zayn si è irrigidito, causa la presenza di un Elfo biondo già ubriaco.
«Harry, finalmente! Non ci speravo più.» lo saluta il rosso ponendo fine all'abbraccio. Mi volto velocemente verso il licantropo che però è già perso nel cappello troppo verde poggiato sulla testa di Niall, tipico.
«Non potrei mai mancare ad una festa, lo sai. Allora, dove sono le pollastrelle?»
Il biondo scoppia in una risata spacca timpani mentre Harry contrae la faccia in una smorfia confusa. «Cosa?»
Beh, questo è il colmo, sul serio. Harry era convinto di trovarci la sua streghetta dai pori dilatati (con tutto il vapore del calderone la sua faccia sarà uno scolapasta) e invece eccolo qui, ad una festa per soli "uomini". Niente pomiciate per stasera Styles, a meno che tu non voglia limonare con il sottoscritto, ovviamente. Ma comunque ne dubito.
«Siamo solo ragazzi oggi, mi dispiace amico.» lo informa Ed battendogli una mano sulla spalla e rivolgendogli uno sguardo consolatorio.
Il riccio sbuffa spostando la mano del fauno. «Ed io avrei indossato questo completo per niente? Tutta la mia bellezza di oggi è sprecata.» si lamenta poggiando la fronte contro il braccio di Niall che, per la cronaca, non ha ancora smesso di ridere. Ma non prende aria questo tipo? Zayn, ma chi ti piace? Dio Mio.
«Dai Haz, utilizza la tua bellezza per intrattenere i nostri ospiti.» dice il rosso scompigliandogli i capelli. «Inizia con questi due ad esempio, io devo andare a fare scorta di birra.»
Harry si volta a fissare me e Zayn inarcando le sopracciglia e assumendo un'aria scettica. «Loro due?» chiede. Ed annuisce, mentre con un'altra pacca sulla spalla del riccio lascia la stanza.
Perfetto Ed, ti odio, dimentica tutto, altro che miglior amici, sarai il mio nemico giurato da oggi. Come puoi lasciarmi con colui che ha distrutto il mio cuore? 
Sposto lo sguardo su Zayn sperando di ricevere il giusto sostegno morale ma ciò che mi trovo davanti è il mio migliore amico intento a spulciare Google alla ricerca della soluzione di un indovinello. Niall è sparito e Harry è ancora qui a fissarmi.
Che serata di merda.
«Allora..» inizio, ma la fata mi interrompe strappandomi dalle mani la bottiglia di vodka ancora sigillata.
«Hai l'alcool, questo è l'unico motivo per cui sono ancora qui, non farti strane idee, succhiasangue.» oh ma quali strane idee, più che altro stavo pensando che volesse spaccarmi la bottiglia in testa. Sapere che vuole l'alcool mi ha solo rincuorato.
«Vuoi che ti riempia un bicchiere e ti lasci in pace?» chiedo giocherellando con le dita delle mani per il nervosismo. Ma che mi prende? Calma Louis, respira, puoi farcela.
Harry soppesa l'idea prima di scuotere la testa e «Seguimi.» dire tirandomi per il gomito.
Ansia.


Nel giardino sul retro non c'è quasi nessuno, solo qualche zombie che scherza con qualche mago e mummie che si sistemano le bende da festa. 
Harry si siede sotto l'albero all'angolo più scuro del giardino, alzando poi lo sguardo su di me per invitarmi ad avvicinarmi.
«Non è che mi morderai appena sarò abbastanza ubriaco da non distinguere un genio da uno gnomo?»
Ma cosa crede? Che voglia ucciderlo per caso? Assolutamente no, per Dracula! 
«Non ti preoccupare, ho portato il cibo da casa.» gli dico mostrandogli una fiaschetta di 0-.
«Perfetto.» asserisce prima di posizionare la bottiglia tra le gambe e stapparla con un sonoro "bop".
Le labbra rosse di Harry cercano smaniose il collo della bottiglia, ingoia il liquido velocemente, il pomo d'Adamo che si alza e si abbassa a scatti.
Capisco di essere rimasto incantato quando vedo la bottiglia agitarsi davanti ai miei occhi e alla voce di Harry che mi chiama. «Ci sei?»
«Uh, si?»
Il riccio scuote il capo mentre mi mette tra le mani la bottiglia di vodka. 
«Non.. Non so berla liscia. Di solito ci verso dentro la fiaschetta.. » balbetto in imbarazzo. Non sopporto l'alcool, va bene? Questa bottiglia mi serviva per dimenticare Harry, ma siccome è qui con me e le sue labbra l'hanno toccata, è diventata pressoché inutile.
«Ma quanti anni hai? Non fare tante storie e bevi.» mi dice abbastanza scocciato, potrei dirgli che può benissimo prendersi la bottiglia e lasciarmi stare, però no. Aspetto di rimanere solo con lui da anni e ora che mi si presenta l'occasione non posso mandare tutto al diavolo. 
Annuisco piano e deglutisco prima di avvicinare la bottiglia alle mie labbra. Il sapore forte dell'alcool mi annebbia la mente, butto giù il liquido, uno, due, tre sorsi, prima di staccarmi e pulire la bocca con il dorso della mano.
«Allora? Era tanto male?» chiede la fata prima di riappropriarsi nuovamente della bottiglia e attaccarvisi a bere.
Mi stringo nella spalle e mentre con le unghie mangiucchiate mi gratto una guancia, appoggio la schiena contro il tronco dell'albero rilassandomi, o per lo meno cercando di farlo.
La fata smette di bere solo qualche minuto dopo, staccandosi dal collo della bottiglia con un verso soddisfatto. Voltandosi, nota il mio cambio di posizione e sollevando le spalle come a dire "perché no?" mi imita.

Sono passati esattamente quaranta minuti, duemilaquattrocento secondi e la bottiglia di vodka ormai vuota è stata abbandonata ai piedi di Harry, ciò vuol dire davvero lontano da me dato che beh, quella fottuta fata è dotata di gambe lunghissime. Insomma, dai, nemmeno le usa per camminare a che diavolo gli servono quelle cosce da modella di Victoria's Secret? 
Annoiato dal silenzio che aleggia attorno a noi, estraggo dalla tasca del mio giacchetto di jeans la fiaschetta con il sangue e ne bevo un sorso sotto lo sguardo vigile di Harry.
«Sì?» chiedo pulendomi l'angolo della bocca con un pollice. La fata osserva il mio movimento con le labbra leggermente dischiuse e segue il mio pollice fino a quando non lo poggio sull'erba, dopodichè alza nuovamente lo sguardo verso di me.
«E' buono?» mi chiede con la voce un po' strascicata a causa dell'alcool. E' dannatamente sexy, Dio!
«Sì.. per lo meno a me questo piace. Ci sono altre varietà di sangue però, lo sai.. credo. Harry?» Il riccio mi fissa inquietantemente, sembra un predatore e sottolineiamo che qui il vampiro sono io, non lui. Questo tizio dovrebbe sputare brillantini mentre parla e invece è dieci volte più vampiro di me. A chi tutto e a chi niente.
A me niente ad esempio.
«Fammi un piacere, Dracula, stai zitto e fammi assaggiare.»
Sto per porgergli la fiaschetta di sangue e dirgli che a lui probabilmente farà schifo, ma le labbra della fata si poggiano sulle mie coinvolgendomi in un bacio che di amichevole non ha nulla. Lecca la mia lingua, i miei canini e le mie labbra e scusate devo correggermi.
Non è che non ho proprio nulla.
Sto ricevendo il bacio più bello della mia vita, fanculo quella strega del cazzo e siano lodate le feste di Sheeran.



OKAYYYYYYYYYYYYY.
Eccomi di nuovo qui con una nuova long.
Mi conoscerete per Collisione 1 2 3 stella ma vi assicuro tra questa e quella fanfiction non c'è alcuna somiglianza e penso ve ne sarete accorti anche voi a sto punto.
Non so, è la prima così AU che scrivo, che ne dite di darmi un parere?
Magari solo per dirmi se è meglio continuare o darmi al giardinaggio.
Non lo so, ho sonno, sono ore che scrivo per qualsiasi cosa sono su twitter. (@tomlinsbrave.)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** II. ***



 
Capitolo II

«Quindi mi stai dicendo che Harry era ubriaco, ti ha baciato, è svenuto e ti ha russato in bocca.»
Partiamo dal fatto che non sapevo che le fate potessero ubriacarsi, aggiungiamoci anche la mia ignoranza riguardo i loro svenimenti, ma soprattutto.. Da quando le fate russano?
«Beh, in parole povere sì.»
«Ah.»
Un consiglio, non andate mai a raccontare il vostro primo bacio ad un genio della lampada, potrebbe dimostrarsi molto meno entusiasta del previsto.
«Grazie per l'interessamento Eleanor, ti racconterò sicuramente come hanno fatto a togliermelo di dosso.» 
Oggi è domenica e non c'è scuola grazie al cielo. Ho invitato Eleanor a casa perché i miei genitori la adorano ed è tradizione che almeno una volta al mese quella pazza abitante una lampada rosa shocking venga a mangiare a casa nostra per esaudire un desiderio. Questo pomeriggio è stato sorteggiato il desiderio di Lottie, mia sorella: «Eleanor, desidero essere irresistibile!» e BUM L'ha trasformata in una milfona abbronzata con una quinta di seno e un culo più grosso della Minaj nonostante abbia solo tredici anni. Nostra madre sembra sua sorella minore a confronto.
«Sinceramente, puoi tenertelo per te.
Beh, se solo questa tipa non fosse fatta dall'80% di aria l'avrei già morsa e mandata all'inferno nel girone delle stronze menefreghiste.
«E io te lo dico lo stesso.» ribatto con un tono leggermente offeso.(Okay, parecchio offeso, ma Hey! Non vuole ascoltare la mia storia e io ho davvero bisogno di raccontarla) «Praticamente Harry, qualche minuto dopo l'inizio del bacio ha inspirato rumorosament..»
«Ha russato.»
«Ha inspirato!»
«Louis, ha russato, chiama le cose con il proprio nome!»
«Va bene, testa di cazzo.»
«Vedo che impari in fretta.» sbuffa roteando gli occhi, ma accennando un sorrisetto storto sulle labbra. 
«Dicevo.. Ha iniziato a russare e io mi mi sono allontanato adagiandolo con il capo sulle mie cosce, poi ad un certo punto è arrivato Niall con l'unicorno e l'ha portato via.»
Spiego giocherellando con le unghie nere e lunghe della mia mano, fanno quasi invidia agli artigli di Zayn quando si trasforma.
«Scusami Lou, ma non capisco cosa ci sia di strano.» dice la genietta sedendosi a gambe incrociate sulla scrivania e fissando la mia figura stesa sul letto matrimoniale della mia camera. 
«Di strano c'è che era l'unicorno a cavalcare Niall, non viceversa.»


Eleanor è tornata a casa da circa due ore, dopo il mio racconto è letteralmente scappata liquidandomi con la scusa di un appuntamento con l'estetista per una pedicure.
Sarà che non sono tanto sveglio, sarà che per circa cinque mesi ho immaginato che un ragazzo etero (anche se non ne sono più sicuro) stesse cercando di attaccare bottone per poi farsi scopare dentro lo squallido bagno di un motel, ma .. Una pedicure.. Eleanor non ha nemmeno i piedi! Sì, ha parte delle cosce, ma il resto è solo fottutissima aria. Aria! Mi dite come porco canino si mette lo smalto sull'aria?
Va bene, lasciamo perdere. A Natale le regalerò un corso accelerato per imparare a trovare scuse migliori.
In ogni caso adesso sono solo in casa, mia madre è andata al supermarket per comprare dell' A+ in polvere, dice di voler fare una torta, boh. Le mie sorelle più piccole, Phoebe e Daisy, sono andate al pigiama party di una draghetta che è nella loro classe. Lottie e il suo nuovo davanzale hanno trascinato Fizzy in una nuova discoteca per creature sovrannaturali in centro.
Di solito alcune specie, come i vampiri, i lupi mannari, i mutanti, certi tipi di elfi e le fate adulte possono benissimo confondersi tra gli esseri umani e frequentare i loro stessi ambienti, altre, invece, come i centauri, gli gnomi, le mummie e tutti coloro che hanno peli, zampe, pinne e un diverso numero di bulbi oculari sono costretti a vivere nascosti e a frequentare luoghi creati esclusivamente per noi.
Qualche volta ringrazio essere nato vampiro, non solo non c'è traccia di peli in eccesso sul mio corpo, ma sono anche veloce, forte, bello (sentite è un dato di fatto, non prendiamoci in giro. Castano, occhi azzurri, dentatura perfetta e naso proporzionato, potrei essere un modello.), ho un udito super sviluppato e posso camminare in strada tranquillamente senza scatenare il panico.
Ricordo che a una gita d'istruzione organizzata dalla scuola due anni fa, un essere umano vide Sheeran (che si era allontanato dal gruppo non chiedetemi per quale ragione perché non ne ho idea, quel tipo è strano) e avvertì la guardia forestale, la polizia, la Marina, il 911 e i pompieri. 
Ovviamente da quell'anno niente più gite grazie a Sheeran.
Dovrei odiarlo, già, ma alla sua orribile festa Harry Styles mi ha baciato!
Ed eccomi di nuovo qui a pensare ad Harry. Wow, sono ossessionato.
No sentite, mi pare anche plausibile che io sia rannicchiato sulla poltrona in salotto a fissare il vuoto pensando alle labbra della fata collidere con le mie. Insomma, Harry mi ha baciato, mi spiegate come possa pensare qualcosa che non sia il sapore della vodka sulla sua lingua?
Okay ho bisogno di aiuto, potrei chiamare Zayn, ma mi ha esplicitamente detto di non disturbarlo (credo sia ancora concentrato sull'indovinello di Niall) oppure Liam, ma Liam passa 24h su 24 a leccarsi i genitali e a sputacchiare palle di pelo, cosa ne può sapere lui dell'amore?
Eleanor mi ha snobbato.. Mi rimane solo Clifford.
Michael Clifford e la sua famiglia sono l'unico altro gruppo di vampiri della città, loro a differenza nostra preferiscono bere il sangue umano direttamente dal recipiente se sapete cosa intendo..
Non avete capito vero?
Ecco, i Clifford mordono.
Più di una volta mi è capitato di passare per un saluto a casa loro e trovare cadaveri nel corridoio, in salotto e persino nel bagno. Dicono che è per mantenere le tradizioni.
Certo anche a me qualche volta è capitato di mordere, ma solo in casi estremi, tipo durante un aggressione o per salvare la pellaccia a quel coglione di Zayn che, ululando alla luna, aveva richiamato l'attenzione di un cacciatore. 
Comunque Michael è l'unica persona con cui poter parlare del mio disagio al momento, meglio di niente.

«Tomlinson! Qual buon vento?» un Michael versione albero di Natale mi apre la porta di casa stritolandomi in uno dei suoi calorosi abbracci. Ha i capelli tutti verdi e una tuta marrone sporca del medesimo colore dei capelli. Penso abbia appena finito di fare la tinta.
«Hey Clifford! Mah niente di che, ero solo e mi andava di fare due chiacchiere con il mio vampiro preferito.» dico entrando nell'appartamento e buttandomi sul divano del salotto. In casa non c'è nessun altro a parte lui, meglio così. 
«Ma come, Tommo? Non sei tu il tuo vampiro preferito?» domanda con un sorriso per poi raggiungermi sul divano con l'eleganza di un bue. 
Simpatico il ragazzo. «Già, già, ma per te potrei fare un'eccezione.»
«Mi fai commuovere così.» mi prende in giro imitando una voce tremolante.
Accenno una risata e gli tiro una gomitata tra le costole non procurandogli il minimo dolore, noi succhiasangue abbiamo la pellaccia dura.
«Allora Lou, cosa mi racconti? Sei andato alla festa di Sheeran ieri sera?» bingo! Michael ha intavolato l'argomento senza che io facessi il minimo sforzo, ottimo.
«Già, festa movimentata eh?» ridacchio portando le ginocchia al petto e giocando con i lacci delle Vans che ho ai piedi.
Micheal si sposta in modo speculare di fronte a me, imitando la mia posizione e «Ho saputo che hai passato del tempo con Styles.» dice abbassando lo sguardo sulle mie dita.
«Le voci girano in fretta!» commento abbozzando un sorriso. Sul volto del vampiro non c'è traccia di umorismo, ha le sopracciglia aggrottate e gli occhi ancora puntati sul movimento delle mie mani attorno alle stringhe. 
«No.. Nessuna voce.» spiega lanciandomi un'occhiata veloce «Vi ho visto io.»
«Ah.» e certo, sarei potuto uscirmene con una frase migliore, ma il mio cervello ha smesso di funzionare, quindi non date fastidio. 
«L'hai baciato eh, Tomlinson?»
Ha visto anche quello.. Bene. Ma dove diavolo era? 
«In realtà mi ha baciato lui..» lo correggo incrociando le braccia sulle ginocchia e scrutando il volto di Michael fisso sulle mie scarpe. 
Il vampiro ancora guardando il vuoto sorride e scuote il capo, poi alza gli occhi color ghiaccio su di me gelandomi sul posto. «Era ubriaco, Louis. Non farti strane idee, quella fottuta fata è etero.»
Prima di tutto, che si facesse gli affari suoi, non mi sono fatto strane idee, sto solo dubitando della sua sessualità, ma ne ho tutto il diritto, scusate. E poi quale etero ubriaco bacerebbe uno sconosciuto così a caso? Harry non ce la racconta giusta.
«E tu che ne sai?» gli chiedo con una punta di acidità nella voce. 
Mi dispiace essere scortese con Michael, sono pur sempre suo ospite, ma diamine! Un po' di tatto. 
«Beh perché se fosse stato gay, starebbe dietro al mio di culo dato che lo conosco da molto più tempo di te.» dice regalandomi uno sguardo di fuoco e sinceramente adesso sono confuso.
Che ha sto vampiro? Prima mi gela con occhi di ghiaccio e adesso fanno scintille? Scusate ma che ha l'Islanda al posto degli occhi?
L'Islanda è un'isola. Ha le isole negli occhi.
Viva Tiziano Ferro. Ecco, quello è il tipico umano che mi sbatterei volentieri contro un muro. Solitamente gli umani mi fanno un po' ribrezzo, sono tutti così uguali e monotoni, neanche un potere paranormale.. Poi puzzano. Eppure Tiziano Ferro, che ho conosciuto grazie a dei parenti Italiani due anni fa, me lo farei, sì.
Comunque adesso Tiziano Alluminio non mi interessa, la mia priorità per ora è un ragazzo alato che bacia gente a caso tipo me.
«Ti piace Harry?» domando leggermente spaventato dalla sua risposta. Se dicesse sì sarebbe un bel problema, Michael è dieci volte più bello di me e in più lo conosce. Se Harry non si è innamorato di Michael fino ad ora, figuriamoci se possa interessarsi ad uno come me.
Michael annuisce e «Sì» risponde senza indugio alcuno.
Perfetto, non solo adesso devo lottare per conquistare il cuore di un ragazzo etero, ma devo anche vedermela con l'unico amico vampiro che abbia mai avuto. Senza contare i miei amici vampiri virtuali conosciuti su Vampwitter, ovviamente.
Lascio casa di Michael con il cuore spezzato e mille domande in testa, è solo l'una del mattino, ancora sette ore all'inizio della scuola. Devo smetterla di pensarci.

Ovviamente fallisco, ci sto pensando.
In realtà sto più che pensando dato che sono appollaiato sull'albero difronte la finestra della camera di Harry. La fata dorme beatamente nel suo letto di rami a riccioli e foglie grosse e verdi, vedo la sua bacchetta sul comodino, ha una stellina sulla punta che brilla nell'oscurità della stanza. Su un manichino, invece, ci sono pronti gli abiti che indosserà domani mattina, una maglietta bianca con degli skinny jeans neri strappati sulle ginocchia. Le sue ali sbrilluccicano nel buio.
Devo dire che sono abbastanza inquietante seduto su questo ramo a fissare Harry dormire, ma sono un ragazzo innamorato. L'amore fa fare puttanate. 
E anche prendere denunce per stalking, ma questo è un altro paio di maniche dato che potrei uccidere gli agenti e passarla liscia.
Resta il fatto che sono inquietante, mi tocca allontanarmi prima di essere beccato qui su da qualche drago o fantasma insonne.
Casa mia non è lontana da quella del riccio, solo cento metri dividono me dalla mio grande amore, capite quale orribile sofferenza questo povero vampiro deve patire?

Due ore e mezza più tardi il fottutissimo gallo di Stan, l'orco che abita sulla cima della pianta di fagioli accanto al mio appartamanto, canta grazie al cielo. Una nuova giornata sta per iniziare ed io devo affrontare il peso delle conseguenze che quel bacio hanno portato.
Nel cortile della scuola intravedo Michael avvicinarsi a Luke il folletto e stringerlo in un abbraccio, sono migliori amici dalle elementari. Sul lato destro del cortile la squadra di basket, con a capo Stan, fa il filo alle ragazze pon pon di cui fanno parte anche Eleanor la menefreghista e Taylor la zoccola.
Eleanor, completamente impassibile al tentativo di flirt di una mummia guarda con disinteresse Taylor civettare con due o tre giocatori. Alla faccia della streghetta casa e chiesa che vuole farci credere di essere.
Poi ecco lì, in tutto il suo splendore, Harry fare il suo ingresso nel cortile con al seguito Niall Horan e Ashton.
«Louis, stai sbavando.» cosa?
Mi volto verso la voce e noto sulla mia spalla un gattino grigio leccare la propria zampetta. Liam.
«Scusa è che, lo sai.. è così bello.»
Il micio rotea gli occhietti gialli al cielo e scuote la testolina per poi saltare giù dalla mia spalla e trasformarsi in un bel ragazzo di un metro e ottanta per uno. Liam ha delle spalle enormi, sul serio. 
«Dopo quel bacio, ci credo che tu sia ancora più rincitrullito di prima.» commenta il ragazzo lanciando un'occhiata veloce verso Harry che nel frattempo sta ridendo per una battuta di Niall. Come le capisca è ancora ignoto al mondo intero.
«Credi che dovrei parlarci?»
Con la coda dell'occhio noto Zayn camminare nella nostra direzione, lo zaino sulle spalle e una sigaretta tra l'indice e il medio.
«Penso di si.» conferma Liam grattandosi dietro un orecchio (certe abitudini restano sempre).
«Di che parlate?» domanda il licantropo battendo una pacca sulla mia schiena e dando un buffetto alla guancia di Liam.
Questi solleva le spalle e «Harry, come al solito.» dice. 
Zayn sbuffa e si siede sul corrimano di ferro accanto alle scale che portano all'entrata dell'edificio. «Mai nuovi argomenti Louis? Sei diventato noioso.» che stronzo. 
«Disse quello che non esce per risolvere uno stupido indovinello. A proposito l'hai risolto?»
Zayn scuote il capo, sconfitto. «No» si lamenta «ci ho pensato e ripensato su tutto il tempo, ma non ho ancora capito da che parte cada l'uovo.»
Liam guarda Zayn confuso e la mia espressione non dev'essere tanto diversa. Che diavolo di indovinello gli ha rifilato Niall sta volta?
«Scusa Zay, puoi dirci questo indovinello?» domando. 
Zayn annuisce e «Un gallo fa un uovo sulla punta di un monte, da che parte cade l'uovo?» recita a memoria. 
Sapevo che Zayn non fosse un asso con gli indovinelli, ma per Dracula! Tutti sanno che i galli non depongono le uova.
«Zayn.. I galli non fanno le uova.» gli dico, infatti.
Se la mandibola di Zayn avesse avuto la facoltà di staccarsi come quella di Calum, lo zombie del secondo anno, sono sicuro che a quest'ora sarebbe rotolata giù per le scale.
«Ma quanto sono deficiente!?» 
«Eh parecchio» borbotta Liam tra un risolino e un altro. 
Zayn colpisce il mutante con un calcio minacciandolo di sequestrargli tutti i videogames e questi gli rivolge un dito medio per poi tornare nella sua versione felina e filare via tra le gambe degli studenti della Monster High.

A pranzo Liam e Zayn hanno di nuovo fatto pace e sono seduti difronte a me in mensa. Mangiano l'uno nel piatto dell'altro e dopo anni non credo di averci ancora fatto l'abitudine.
«Sembrate una coppia sposata.» li prendo in giro meritandomi un bastoncino di pesce sulla faccia. Scaccio via il bastoncino con una mano e lo ripongo nuovamente nel piatto di Zayn.
«Hai parlato con Harry, alla fine?» mi domanda Liam masticando un pezzo di pizza. Riesco a vedere il pezzo mangiucchiato muoversi sulla sua lingua, che visione disgustosa.
«Non ancora, è rimasto in classe tutto il tempo.» dico porgendo un tovagliolo al licantropo che nel frattempo si è sporcato con il ketchup.
Liam annuisce e «Guarda che è lì adesso.» mi avvisa facendo un cenno in direzione di un tavolo alle mie spalle.
Il tavolo Vip della Monster High, ew.
Ci sono Harry, Niall, Sheeran, Michael, Grimshaw il centauro, il trio delle streghe, Cara, Rita e Louise, e Luke, ma solo perché c'è Michael.
«Non andrò lì.» asserisco sicuro lanciando un'occhiata verso il tavolo «neanche per tutto l'oro del mondo.»
Harry è seduto tra Michael e Nick, entrambi hanno un braccio sulle sue spalle, la fata, però, sembra piuttosto distante, che stia pensando al casino che ha combinato? Lo spero, se lo merita! 
«Louis, devi parlargli il prima possibile.» mi sprona Liam battendomi un pugno contro il braccio.
Zayn annuisce e «Ha ragione» conviene «muovi il culo e vai a chiarire.»
Okay Louis, devi farcela, ricorda è lui nel torto, non tu. Lui ti ha ficcato la lingua in gola, tu hai solo accettato di buon grado. Con questi pensieri in testa sfilo tra i tavoli intenzionato a raggiungere quello di Harry, solo a cinque metri di distanza, quando la fata alza lo sguardo su di me, devio a sinistra finendo contro il petto muscoloso ed enorme di Stan. Cazzo.
«Scusa, oddio.» balbetto spostando la faccia dal suo addome. È così alto.
«Tomlinson, vedi di levarti prima che ti ficchi con la faccia nel cesso.»
Stan è uno stronzo di prima categoria, alle elementari mi prendeva in giro per i miei capelli a scodella, alle medie, invece, passava le ricreazioni smutandandomi e appendendomi all'asta della bandiera. Gli orchi sono degli esseri tanto cattivi quanto brutti.
Ringrazio immensamente chi ha deciso che in ogni comunità ci debba essere non più di un solo orco.
«Scusa, me ne vado!» lo liquido filando via alla velocità della luce.
Tornato al mio tavolo un nuovo bastoncino di pesce viene scaraventato sul mio viso seguito da una serie di rimproveri da parte di Liam.
«Non ce la faccio, ho paura.»
Zayn sbuffa esasperato e «Muoviti, Santoddio! Harry ti sta fissando da mezz'ora, aspetta solo che tu vada a parlargli.» e cosa?
Harry mi sta fissando? Oh dio questo è il giorno più bello della mia vita. Vuole parlarmi? E se non volesse parlarmi? Se mi stesse fissando solo perché mi sta facendo un incantesimo di telecinesi? Controllo ancora il mio corpo? Alzo un braccio e apro e chiudo la mano. Si. Dio, allora sta davvero aspettando me. Miei cari lettori, segnatevi la data sul calendario, Harry Styles vuole parlarmi.
«In bocca a lupo!» mi dice Liam mollandomi una pacca sulla schiena.
Annuisco e «Grazie.» dico con un sorriso.
«Si dice "crepi"!» 
«Crepi, allora!»
«Oh stronzi!» ci rimprovera Zayn regalandoci un dito medio.
Ridacchio mentre a testa china cammino nuovamente verso il tavolo Vip. Mi tremano le gambe, sento gli occhi dell'intera scuola puntati addosso, voglio scappare.
«Ehm.. Salve?» 
Nove paia di occhi si posano sulla mia figura, alcuni confusi, altri scocciati, altri ancora irritati. Harry semplicemente mi guarda in attesa.
«Tu saresti?» domanda il centauro squadrandomi da capo a piedi.
«Louis Tomlinson, vampiro del quarto anno. Mesi fa sono anche venuto alla festa che hai organizz..»
«Basta così, troppe informazioni» mi interrompe sollevando uno zoccolo. «Che vuoi?»
Sto per rispondere ma Harry si alza e si mette al mio fianco «Deve restituirmi un libro.» mente «Ci vediamo direttamente in classe, ragazzi.»
Una mano afferra il mio polso trascinandomi verso l'uscita sul retro, dedico un'ultima occhiata alle mie spalle, Michael mi guarda omicida, Niall ride.





Allora, scusatemi se in questo capitolo Harry non è stato granchè presente ma vi assicuro che è di vitale importanza per il resto della fanfiction.
Ho introdotto nuovi personaggi come Michael e Nick e dovete stare attente soprattutto a questi due.
Conosceremo Taylor nel prossimo capitolo e potrete iniziare ad odiarla a dovere come Louis, don't worreh.
Louis è uno sfigato assurdo, poraccio.
Ah poi abbiamo conosciuto anche meglio il rapporto Liam-Zayn e personalmente li trovo troppo adorabili ma non illudetevi, è una Ziall non una Ziam.
So.. non lo so, devo aggiungere qualcosa?
Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo e come al solito per il prossimo attenderò nuovamente di raggiungere 10 recensioni.
Su twitter c'è l'hashtag #lasfigadelvampiro nel caso vogliate postare commenti, fanart ispirate alla ff o non lo so. AHAHHA
Avete visto il banner? Ringraziamo tutte @ramonhaz
Dedico questo capitolo a Zio Jes (lui no lo sa e non dovrà saperlo) per avermi aiutato a scegliere la tipologia di personaggi di Cara, Rita, Louise ed Ed.
E niente.
Ci vediamo al prossimo aggiornamento.

come al solito su twitter: @tomlinsbrave

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** III. ***



 
Capitolo III

Seduto sulle scale antincendio all'ombra di un albero lì vicino, attendo che Harry inizi il suo monologo come in una di quelle rappresentazioni teatrali che piacciono tanto ai ricconi.
La fata svolazza avanti e dietro torturandosi le mani e i capelli che quel giorno ha raccolto in due trecce laterali, mettendo così in mostra il suo volto perfetto. 
Penso mi verrà un emicrania a forza di pensare a quelle treccine, però sono così dannatamenteg eccitanti su di lui, cazzo.
«Harry?» cerco di richiamare la sua attenzione. La situazione sta diventando improponibile, è da più di mezz'ora che non fiata, la pausa pranzo è finita da un pezzo e per colpa sua mi sto perdendo la lezione di volo. Sono mesi che aspetto di potermi trasformare in un pipistrello, e adesso, grazie una fatina confusa e frustrata, sono bloccato su delle fottute scale antincendio in attesa di un'illuminazione dall'alto.
Effettivamente, però, dovrebbero aggiustare quel lampione, sono anni che non funziona.
La fata, al mio richiamo, si volta bloccandosi sul posto. Gli tremano le mani e ha gli occhi sbarrati, mi fa quasi pena.
Quasi.
«È tutto okay?» domando con un filo di voce, non so perché ma ogni volta Harry mi fa sentire insignificante al suo cospetto, è una creatura così perfetta e superba per un succhiasangue stupido e disperato.
Harry scuote la testa e per la prima volta nella mia vita lo vedo poggiare i piedi a terra e mantenersi solo grazie al proprio equilibrio.
«Senti» inizia esalando un sospiro «ero ubriaco e ho sbagliato. Spero solo tu non ci sia rimasto troppo male perché non sono così una merda come credete tutti.»
No, ma che rimanerci male, sta solo spezzando il mio cuore per la seconda volta nel giro di tre giorni. 
Sorrido amaramente e «non preoccuparti» dico «non ci sono rimasto male, non mi ha fatto né caldo né freddo. È tutto okay, tranne riguardo all'essere una merda, quello lo sei davvero.»
La fatina mi rivolge uno sguardo truce mostrandomi poi il dito medio. Che eleganza.
«Adesso che abbiamo chiarito posso anche continuare ad ignorarti come al solito, no? Il tuo cuore non è a pezzi, i tuoi canini non sono nel mio collo.. Direi che meglio di così non potrebbe andare.»
Beh, avrei qualcosa da ribattere sinceramente..
«Già, bello.» ed io che pensavo che si fosse finalmente reso conto del ben di dio che avrebbe potuto avere passando all'altra sponda! Stupido stupido Styles.
«Me ne torno in classe, sarà meglio che tu faccia lo stesso. Non sopporterei vedere ancora la tua faccia pallida tra due anni.»
Le fate sono delle creature subdole, meschine e stronze. Seriamente, che tatto! Nemmeno gli avessi spezzato un'ala.
«Ma che problemi hai?» 
Non avrei dovuto urlare, qualche professore potrebbe averci sentito, ma scusate, questo tipo si merita tutte le urla del mondo. E sono solo quelle di piacere, capiamoci.
«Tu sei il mio problema, Tomlinson! Ora per favore lasciami in pace, cazzo.» con un salto si libra in aria e scompare sul tetto dell'edificio lasciandomi bloccato sulle scale antincendio. 
Non gli ho fatto niente di male, che diamine! Vaffanculo, Harry, Vaffanculo.


La lezione di storia è una noia mortale, la voglia di ficcare un paletto di legno nel mio cuore è tanta quanto l'odio che provo nei confronti di Taylor. Quella biondina del cazzo è seduta due file davanti a me masticando la punta di una piuma di corvo, concentrata sulle parole dell'insegnante.
Vederla dopo il mio litigio con quella specie di insetto sbrilluccicoso -un sexy insetto sbrilluccicoso- aumenta in me la voglia di dar fuoco alla scuola e sterminare tutti questi mostri che non fanno altro che complicarmi la vita. 
Un vampiro piromane, stalker e dalle manie suicide. Harry dovrebbe pagarmi delle sedute psichiatriche.
La campanella segna la fine delle lezioni con il suo sono freddo e fastidioso che mai è stato tanto bello quanto oggi. 
Raccolgo i libri dal banco e li ripongo nello zaino mezzo distrutto (colpa di Zayn nella sua fase ululo-alla-luna) e mi avvio verso la porta.
«Scusa, Louis?» chi diavolo rompe adesso? La scuola è finita, non avete nessun diritto di parlarmi, guardarmi, toccarmi o solamente pensarmi fuori orario scolastico.
«Che vuoi?» domando voltandomi verso la voce. Una cascata di boccoli biondi invade la mia visuale e un sorriso troppo bianco brucia la mia retina. «Ah.. Ciao Taylor.»
La bionda è a braccetto con Eleanor, la traditrice, e mi sorride guardandomi attraverso le sue foltissime ciglia finte frutto di non so quale fattura.
«Louis, ho sentito che sei stato alla festa di Sheeran, non sapevo fossi un tipo festaiolo.»
In realtà, cara la mia streghetta, non credevo nemmeno sapessi il mio nome fino a due minuti fa. «Sorpresa?» provo facendo ridere la strega e rivolgendo un'occhiataccia alla genietta dei miei stivali.
«Volevo invitarti al mio compleanno, è questo weekend a casa mia, verrà tutta la scuola quindi.. Ci sarai vero?»
Ceerto! Nel covo del nemico, studiare l'avversario e distruggerlo dall'interno, sembra allettante ma no. Ci rinuncio.
«Vedremo..» 
Taylor sorride e «ci sarai, me lo sento» dice spostando con un gesto della mano una ciocca di capelli e sculettando via verso l'uscita.
«Studia Tomlinson, la prossima volta interrogo.» mi saluta il professore lasciandomi una pacca sulla spalla. 
Cosa cazzo ho fatto per meritarmi tutto questo? 

«Non organizzerò un funerale per il mio amico immortale, Louis.» chiarisce Zayn stendendosi di schiena sul mio letto con le braccia sotto la testa. 
Sbuffo sedendomi alla base del letto giocherellando con il piede del mio migliore amico. «Non ho intenzione di andare a festeggiare il compleanno di quella papera. Dovrei anche farle un regalo? Oh, no. Non spendo il mio denaro per gente che preferirei vedere solo tramite Skype.»
Zayn scalcia liberando il piede e ficcandolo nel mio stomaco. 
«Ma sei pazzo?!» urlo portando le mani a coprire la parte lesa.
Lo caccerei a calci se solo non fosse che gli ho promesso di restare con lui durante la trasformazione. Mancano poche ore al tramonto, la luna piena muterà il dna del mio migliore amico e dovrò essere pronto ad un probabile attacco di qualche cacciatore. Certe volte mi chiedo chi me l'abbia fatto fare di avere un migliore amico licantropo.
Liam, che può sembrare stupido, in realtà è il più furbo del gruppo.
«Devo prepararmi per il test di domani» è stata la sua scusa, lì per lì non ci avevamo fatto caso ma poi abbiamo realizzato.. Domani. Domani è assemblea, non c'è lezione.
Okay, forse non è Liam ad essere molto intelligente ma noi davvero stupidi, non deve necessariamente saperlo comunque.
Resta il fatto che Liam ora è a casa di Zayn a trastullarsi con la sua palla di lana mentre io sono bloccato con un lupo mannaro fifone.

A mezzanotte meno un minuto siamo nel bosco e Zayn è in preda alle convulsioni antecedenti la trasformazione, io mi limito a guardare cosa c'è in giro nel caso avessero piazzato trappole per il mio amico.
A mezzanotte precisa Zayn ulula alla dama bianca che illumina la notte con le sue ancelle, sembra la scena di un film della Disney, quasi quasi scatto una foto.
Caccio dalla tasca posteriore dei jeans il cellulare e punto l'obbiettivo verso il profilo di Zayn ormai completamente trasformato in Lupo.
«Per quanto ne avrai con 'sta cosa del cane?» chiedo sedendomi su una roccia muschiata lì vicino. «Un'ora? Due?»
«Fino all'alba, Lou.» spiega quello con un ringhio dopodiché si stende ai piedi della roccia e inizia a ronfare.
Figo, e adesso cosa faccio io?
Sono solo in un bosco con un lupo addormento a cui badare.
«Mai che a qualcuno venga in mente di farsi una passeggiata nel bel mezzo della notte attraverso un bosco buio e desolato ai confini della città?» chiedo retoricamente al vento.
«A me spesso.»
Cosa? Chi ha parlato? Lancio uno sguardo a Zayn ancora ai miei piedi, dorme come un bambino.
«Chi sei?»
Una risata.
«È necessario saperlo?»
Questa voce, seppur ovattata, mi è familiare, chi diavolo è? Concentrati Louis, rifletti. 
«Beh sarebbe d'aiuto se volessimo iniziare una conversazione.» spiego incrociando le gambe all'indiana e poggiando i gomiti sulle ginocchia. 
Per un minuto tutto tace, sono quasi convinto che se ne sia andato quando «Stiamo già facendo conversazione» rompe il silenzio.
Furbo questo tipo. È un tipo vero? La sua voce è troppo profonda per essere di una ragazza.
«Cosa sei?» chiedo dunque al tipo misterioso. Uno sbuffo giunge alle mie orecchie troppo presto interrompendo la domanda poco prima di finirla.
«Ti basta sapere che sono una creatura sovrannaturale, come te immagino.»
Immagina? «Non mi vedi?»
«Da qua su? Scherzi? Non vedrei nemmeno un elefante rosa confetto da questa altezza.»
Perfetto, sembra uno di quei giochi televisivi dove due tipi sfigati si conoscono tenendo gli occhi chiusi per poi togliere le bende solo a fine puntata e trovare difronte a sé un grasso nerd brufoloso con un'orribile camicia hawaiana.
«Meglio così allora, credo.» 
«Quoto.» Ha un accento particolare, cavolo, troppo familiare. «è più divertente quando non conosciamo la nostra faccia, non siamo influenzati l'uno dall'aspetto dell'altro.»
Stranamente mi ritrovo a concordare con il tizio misterioso, sembra una persona intelligente, che botta di culo.
«Che ci fai nel bosco a quest'ora?» chiedo aspettandomi un altro sbuffo per la domanda troppo personale, eppure lo sconosciuto risponde lasciandomi basito.
«Sono venuto a trovare i miei parenti, sei da solo?»
Sbircio oltre la roccia dove il mio migliore amico riposa sereno e «Non esattamente» dico «è un problema?»
La risata del ragazzo mi giunge nuovamente alle orecchie smuovendo anche qualche fronda d'albero.
«No, assolutamente, anche io sono in compagnia, ma il mio amico si è addormentato.» 
Sorrido inconsciamente perché è esattamente ciò che è successo a me e «Anche il mio. Abbiamo degli amici di merda mi sa.» dico.
«Già»
Per qualche minuto nessuno dei due fiata, il rumore del vento che si infrange contro le foglie degli alberi è l'unico suono udibile per chilometri, probabilmente si sarà addormentato lasciandomi solo, ancora.
È quando una civetta spicca il volo spostandosi da un ramo ad un altro che «Sei della Monster High?» mi domanda.
Dapprima annuisco, dimenticando che non può vedermi, poi «Sì, anche tu?» gli chiedo.
«Chissà se ci siamo mai incontrati.» riflette dimenticando di rispondere alla mia domanda, non so se l'abbia fatto di proposito, probabilmente non gli va di darmi troppe informazioni.
«Forse, il mondo è piccolo.»
«Domani tornerai?» chiede ancora. È una punta di speranza quella nella sua voce? 
«Se ci sarai, sì.»
A questo punto immagino stia sorridendo «A domani, allora.» mi saluta prima che il bosco torni a tacere.


Le assemblee di istituto sono una noia assurda, farebbero meglio a chiamarle "raduni di mostri adolescenti il cui scopo nella vita è sentirsi meglio di chiunque altro". 
I vip della Monster High sono seduti sulla parte alta delle scale nel cortile come bambole di porcellana in una vetrina a casa della nonna dei Looney Tunes, sono l'attrazione principale di ogni assemblea e hanno costantemente gli occhi puntati addosso, che urto.
Le cheerleader, invece, sono ammucchiate su un tavolo da picnic nei pressi dell'orto scolastico, i giocatori di Basket con le palle sotto un braccio, sbavano dietro il culo scoperto di queste.
«Dai Lou, diglielo diglielo diglielo.» ovviamente io sono bloccato con Zayn e Liam sui primi gradini della scalinata aspettando che il presidente del Comitato Studentesco, nonché Michael, faccia il suo discorso ed elenchi i punti chiave di cui discutere. Di solito sono sempre stronzate tipo "le bende delle Mummie non sono carta igienica" oppure "non rubate le lampade ai geni che poi non vedono al buio".
«Zayn, non è così importante.» sbuffo lanciando una veloce occhiata verso Harry seduto una ventina di gradini più in alto con Niall, Cara, Rita e Louise.
Nick Grimshaw e Ed Sheeran sono momentaneamente scomparsi. Luke, in qualità di tesoriere, è con Michael a preparare il discorso.
«Dai Lou, adesso voglio saperlo.» si lamenta il mutante facendomi.. Le fusa? Oh che colpo basso! Colpo bassissimo!
«Te lo dico io allora, visto che il nostro pipistrello qui non ne ha voglia. Ieri ha conosciuto un tipo misterios..»
«ZAYN!» lo blocco prima che possa continuare a spoilerare ciò che devo raccontare io. Volevo solo tenere Liam un po' in ansia, tutto qui. Devono sempre rovinare i miei piani. Il mezzo gatto pende dalle mie labbra aspettando il racconto, ma guarda che impiccione. «Allora» dico con un sospiro «mentre il nostro caro amico, conosciuto anche come il ragazzo che ti ospita a casa sua come animale domestico, russava ai miei piedi, uno strano tizio mi ha fatto compagnia. Non so chi sia, non l'ho visto in faccia, né tanto meno lui ha visto me, ci siamo dati appuntamento a stasera.»
Liam ha le sopracciglia aggrottate e «Se fosse un pedofilo?» mi chiede.
«Sono un vampiro, Liam, che paura vuoi che mi faccia un maniaco sessuale? Ma poi sono maggiorenne che cazzo stai dicendo!»
Zayn ha giusto il tempo di ridere prima che Michael e Luke facciano il loro ingresso in cortile tra gli applausi dei nostri compagni. Perché quel deficiente sta salutando come una principessa? 
Luke fa il discorso iniziale elencandoci i punti chiave dell'assemblea di oggi, stupidaggini come le altre volte del resto. 
Michael, dopo due o tre applausi per il tesoriere, spiega i vari punti elencati prima beccandosi fischi d'approvazione dalla squadra di basket, quando annuncia la classifica del campionato studentesco. Siamo secondi.
Un momento, si può aver caldo quando tecnicamente non si può aver caldo? Sento la schiena bruciare e sono sicuro che non sia Zayn che sta dando fuoco alla mia maglietta di nuovo dato che è davanti a me a bisticciare con Liam per una caramella trovata a terra tra l'altro.
Mi volto e incontro un paio di occhi verdi fissi sulla mia figura, Harry. Quando si accorge di essere stato colto con le mani nel sacco, distoglie lo sguardo fingendo un'aria annoiata. Beccato.
«..E per concludere, sono lieto di annunciarvi, che Cowell ci ha concesso l'organizzazione della festa di Halloween nella palestra! Un hurrà per il nostro preside!»
Il cortile esplode in un urlo collettivo per Cowell, persino Zayn e Liam fischiano d'approvazione. Michael sorride al pubblico e cavoli se ci sa fare! Ecco perché lui è il presidente del comitato studentesco e anche tra i vip della scuola.
«Grimshaw e Sheeran sono nel gruppo di volontari per l'organizzazione della festa, potrete rivolgervi a loro per dare una mano con i preparativi.» ecco che compaiono quei due con una cartellina ciascuno salutando la folla. Ridicoli. 
«Detto questo, l'assemblea può ritenersi conclusa, Ed e Nick passeranno tra di voi a raccogliere i nominativi.»

Liam e Zayn sono eccitatissimi, Liam soprattutto, Zayn si limita a qualche cenno con il capo mentre fuma una sigaretta. Che poi mi sono sempre chiesto se potesse davvero fumare, insomma è un lupo.. Di solito gli animali non fumano. Immaginate di tornare a casa e scoprire il vostro cane con una sigaretta in bocca. Sarebbe strano.
Sto per rubare dalle labbra di Zayn la sigaretta per prenderne un tiro quando una mano si poggia sulla mia spalla facendomi voltare. 
«Spero non ti dispiaccia, ti ho già segnato nella lista dei volontari.»
Michael mi guarda con un ghigno, non credo abbia preso molto bene il fatto del bacio e della festa, già.
«Be' in realtà sarei impegnat..»
«Tommo» mi blocca «lo sappiamo benissimo che non c'è persona più libera di te il pomeriggio, per cui.. Vieni a dare una in palestra oggi, ti aspetto.»
Neanche il tempo di rispondere che il vampiro svanisce per ricomparire in fondo al cortile scoccandomi un occhiolino. Che bastardo. 

Il gruppo di volontari è composto da una trentina di persone tra cui Eleanor, Taylor e Harry. 
«È venuto per la bionda, lo sai vero?» è come mi saluta il genio baciandomi poi una guancia. 
«Ma si può sapere da che parte stai?» sbuffo scrollandomela di dosso. Vuole infierire ancora di più sul mio cuore spezzato? Le spacco la lampada in testa, giuro.
«La tua ovviamente, per questo ti evito delusioni.» mi dice con un occhiolino. Oh fanculo, devo imparare anche io ad ammiccare.
In quel momento la streghetta in questione si appende al braccio di Eleanor mentre sorride a trentadue denti presa dall'eccitazione. «Looooooouis!» mi saluta con quella sua vocina troppo squillante, le sorrido solo per educazione «Hai deciso? Verrai alla mia festa?»
Che le dico? Sì? No? Forse? «Ci sto pensando, quand'è che hai detto?» 
«Questo weekend, ci si diverte, ci saranno giochi e alcool, dai non fare l'asociale.»
Ma questa come si permette? Io sono molto sociale! Okay forse preferisco stare in solitudine e vivere come un eremita, ma è il mio istinto! Sono un vampiro, non dimentichiamocelo.
«Va bene, vengo.»
Sono anche un soggetto facile da convincere, già. Dovrei inserirlo nel mio curriculum?
Taylor caccia un urletto e batte le mani. «Non vedo l'ora!» è ciò che dice prima di trotterellare via verso le altre cheerleaders.
«Verrai alla festa di Taylor mh?» Eleanor mi sta squadrando dalla testa ai piedi con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate. Mette ansia.
«A quanto pare.»
Prima che possa rispondere il fauno e il centauro entrano nella palestra seguiti dal povero Luke sommerso da scatoloni, in un battito di ciglia gli sono accanto liberandolo da un po' di peso. Mi sorride grato.
«Divideremo i compiti.» inizia Sheeran attirando l'attenzione del gruppo. «Quelli fisicamente più forti come licantropi, vampiri e mummie si occuperanno dello spostamento degli oggetti, saranno dunque a servizio dei folletti, degli zombie e dei mutanti che si occuperanno della pulizia. Fate, streghe e geni creeranno decorazioni adatte per addobbare la sala, siete tutti d'accordo?»
Un coro di "sì" si solleva dal gruppo, Nick nitrisce dando il via ai lavori.

«Grazie per la mano, puoi metterlo lì» dice il folletto indicandomi un angolo della palestra. Annuisco e poggio lo scatolone a terra. Luke è un bravo ragazzo, carino, sempre disponibile. È di qualche anno più piccolo di me, è sempre allegro e non l'ho mai visto lamentarsi di nulla. È il migliore amico di Michael dall'era dei tempi, sono inseparabili e per il folletto, Micheal è una specie di mito. Lo venera quasi fosse un dio.
«Hai bisogno di altro?» chiedo tornandogli accanto. Luke annuisce e indica una pila di scatoloni in fondo alla palestra.
«Devo pulire quel lato della palestra, ma ci sono degli scatoloni che devono essere riposti nel magazzino.» spiega leggermente rosso in faccia. È imbarazzato, che tenero. Mi ha sempre fatto tenerezza questo ragazzo, sembra così indifeso.
«Detto, fatto!» gli dico tentando un occhiolino, che ovviamente non mi riesce. Corro velocemente da un lato all'altro della palestra muovendomi con agilità tra gli altri ragazzi impegnati nei loro lavori, in meno di un minuto gli scatoloni sono tutti al proprio posto nel magazzino.
«Grazie, Louis!»
Con un sorriso saluto Luke pronto a pulire il proprio lato della palestra. 
Sono libero, posso anche tornare a casa adesso, giusto?
«Tomlinson?» sbagliato.
«Si?» Sheeran sta zampettando verso di me con la sua cartellina in mano, si ferma a pochi passi da me con un leggero fiatone ad impedirgli di parlare correttamente. «Devi dare una mano con le decorazioni.» dice «Harry è una frana con la magia.»
Quindi non solo devo fare un lavoro extra, ma anche aiutare quell'infame che si diverte a spezzare i cuori della gente.
«Che devo fare?»
«Aiutarlo a costruire la palla da discoteca, ci vorranno delle ore se lo fa da solo. Tu hai già finito, così ho pensato..»
«Va bene, va bene.» lo interrompo sollevando una mano. «vado ad aiutarlo.»

Harry è seduto davanti una gigantesca sfera di polistirolo, a terra, in un recipiente, ci sono centinaia di specchietti di forma quadrata che la fata sta tentando di attaccare sulla sfera.
«Dunque il tuo problema non sono solo io, Styles.» dico sedendomi difronte al ragazzo. «Anche la magia non è il tuo forte.»
Harry alza lo sguardo su di me, ha la fronte aggrottata e le labbra increspate in una smorfia infastidita «Che vuoi?»
«Darti una mano.»
«Non ho bisogno di una mano, posso benissimo farcela da solo.» 
Sollevo gli occhi al cielo perché, cavolo, dovevo immaginarmelo. 
«Secondo Ed sì, quindi.. Eccomi qui.»
Riesco a sentire gli insulti a denti stretti che la fata sta rivolgendo al fauno. Non sono parole molto carine, sarà meglio non riportarle qui su, già.
«Tieni allora, e non rivolgermi la parola.» mi ammonisce porgendomi una pistola per colla a caldo e un recipiente con gli specchietti da attaccare sulla sfera.
«Va bene, mi limiterò a fissare come fai tu.»
La fata mi guarda spalancando occhi e bocca.

Uno a zero per me, Harry Styles.



Ci ho messo più del previsto per questo capitolo, il fatto è che ne avevo già pronta metà, poi però rileggendola non mi piaceva e ho cancellato tutto. Questa è la versione definitiva e che più mi ha convinto.
Ho introdotto meglio Taylor e Luke, che ve ne pare? Luke è troppo tenerello, Taylor è una pazza sclerata, non sembra antipatica vero? Beh lo sarà, non vi dico quando, ma lo sarà.
Harry è strano.
E anche confuso.
Il tizio misterioso invece? Buh.
Basta mi fermo, okay. Ci vediamo pipol.

Se mi lasciaste qualche recensione ve ne sarei molto grata, sono quelle che più mi spingono ad andare avanti con la storia, vvb.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** IV. ***



 
Capitolo IV

Chi dice che il destino non esista, che la fortuna sia solo una condizione mentale, che il Fato e il Karma siano solo cazzate, probabilmente non ha mai vissuto la mia vita.
Sono destinato ad essere solo per l'eternità a causa della mia natura, la sfiga mi perseguita da quando sono venuto al mondo - mia madre mi racconta sempre che partorì con talmente tanta potenza che con una spinta scivolai fuori dal ventre e finii con la faccia contro il muro - il Fato mi vuole davvero male e il Karma non ha capito come cazzo funzionino le cose.
Se mi comporto bene, santo Dracula, devi portarmi fortuna, non farmi innamorare di una fata etero costantemente mestruata!
Dopo l'incontro in palestra e aver dato una mano con la palla da discoteca, Harry è diventato più acido del solito. Persino Niall lo ha allontanato, Ashton l'altro giorno, invece, - questa è una confessione che Liam mi ha fatto in confidenza dopo aver parlato con Calum, vicino di casa dell'elfo e dell'unicorno - ha fatto pipì sul suo zaino. 
Con me, non ne parliamo proprio. Ogni giorno sull'autobus mi lancia occhiatacce e scommetto abbia fatto qualche incantesimo alle mie scarpe l'altra mattina dato che le stringhe si sono improvvisamente legate le une alle altre facendomi finire con la faccia per terra davanti a tutti i passeggeri.
A mensa siede da solo circondato da montagne di libri che non legge, limitandosi a osservare le proprie mani e a giocherellare con gli anelli che ha alle dita. 
Non so se quella mia affermazione l'abbia sconvolto a tal punto da renderlo un asociale antipatico con il ciclo, ma qualcosa ci puzza e non è il cibo della mensa.
Micheal ha provato più volte ad avvicinarglisi durante questi ultimi giorni ottenendo solo sbuffi e "gira a largo, non ho voglia di parlare".
Non che lo stia spiando, assolutamente, solo che i miei occhi è come se fossero costantemente attratti dalla figura alta e dinoccolata della fata.
Harry è strano e ho bisogno di sapere cosa stia succedendo.
Il ragazzo misterioso, comunque, non si è fatto più vedere, ogni sera sono tornato nello stesso luogo del nostro primo incontro aspettando fino al mattino che si facesse vivo, ma nulla. Stanotte, dopo la festa a casa di Taylor - già, è oggi e sono costretto ad andarci, indovinate per colpa di chi? Zayn-devo-trovare-un-modo-per-parlare-con-l'elfo-Malik, esatto - tornerò per l'ultima volta al bosco, se non ci sarà, pace. Vorrà dire che era destino fosse solo l'incontro di una notte. 
A scuola c'è più movimento del solito, sono seduto sulle scale che danno sul cortile con Zayn e Liam, entrambi intenti a ripassare per il compito di biologia, e nel piazzale gli studenti corrono avanti e indietro, una mummia ha persino rischiato di srotolarsi. Non vorrei essere nelle sue bende.
..Okay no, era pessima.
«Sapete che succede?» domando a quei due imbecilli che non mi degnano neanche di uno sguardo. «Siete antipatici, sapete?» nulla, non mi cagano.
«Zayn, c'è Niall che sta venendo verso di noi!»
Con un balzo il libro del lupo vola sopra le nostre teste atterrando con un tonfo sulla scalinata, dalla tasca posteriore caccia uno specchietto e un pettine, dalla manica estrae un profumo per alito e dopo una veloce controllata alle ascelle si volta verso il nulla.
«Ma..»
Sollevo le spalle e «Era l'unico modo per attirare la tua attenzione» mi giustifico. 
Zayn rotea gli occhi al cielo e prima che possa riafferrare il libro per tornare a studiare cellule e tessuti epiteliali, mi ci siedo sopra impedendoglielo. 
«Che vuoi?» domanda con uno sbuffo, cacciando il pacchetto di sigarette dallo zaino. Liam storce il naso quando l'odore di fumo invade l'aria circostante. 
«Perché sembra che la Monster High si stia preparando all'apocalisse?» chiedo indicando con un cenno del capo la squadra di basket attraversare il cortile di corsa.
«Pare stia arrivando un importante studente dal nord. Dicono sia un principe in esilio.» spiega tra una boccata di fumo e un'altra. «Si chiama Aiden, è in città da un paio di giorni e starà dai suoi parenti per l'intero semestre.»
Annuisco cercando di assimilare le informazioni velocemente, mi chiedo come Zayn faccia a sapere tutto ciò. Ah giusto, lui fa parte del giornale scolastico (è stato costretto da Liam che è il redattore capo, altrimenti non avrebbe mai speso i suoi pomeriggi dietro una macchina da scrivere) è ovvio che conosca tutto di tutti. 
«Che cos'è?» chiedo cercando di dare una forma nella mia mente al nuovo arrivato. 
«Non lo sa nessuno, è umanoide, questa è l'unica certezza che posso darti.»

Lezione di Storia la salto perché non mi va di essere rivedere quella noia mortale del Professor Cowell, così, invece di dirigermi verso il corridoio est della scuola, punto dritto verso le scale antincendio.
L'ultima volta che ci sono stato ero con Harry e gli ho urlato in faccia dopo il bacio grandioso che mi ha regalato alla festa di Ed. Sembrano secoli fa.
Attraverso il cortile deserto per poi strisciare lungo le pareti esterne della palestra, qualcuno sta facendo lezione di volo, probabilmente è qualche mago di primo anno che deve imparare a controllare la propria scopa.
Mancano pochi passi alla scalinata di ferro che mi terrà compagnia per tutta la settima ora, ripenso al ragazzo misterioso, al nuovo arrivato e a stasera. Non so nemmeno cosa indossare, cazzo. 
Salgo a due a due i gradini che emanano un clangore fastidioso sotto il mio peso, sono quasi in cima quando una voce interrompe la mia ascesa. «Che cazzo ci fai qui?»
Alzo lo sguardo per incontrare due occhi verdi fissarmi infastiditi e scocciati. Harry.
«Potrei farti la stessa domanda» dico prendendo posto accanto a lui, non si muove.
«Peccato te l'abbia fatta prima io» anzi risponde ironico rivolgendomi un'occhiata spietata. 
«Peccato non abbia intenzione di risponderti» ribatto sollevando le spalle «Sorry»
Uno sbuffo si libera dalle labbra del ragazzo accanto a me che comunque non accenna a volersene andare, ha lo sguardo puntato verso il cielo, questa mattina grigio di nuvole scure che preannunciano pioggia. 
È una situazione bizzarra, fino ad una settimana fa avrei pagato oro per ritrovarmi seduto vicino ad Harry e adesso vorrei solo che se ne andasse o che mi baciasse, ma l'opzione più fattibile è la prima quindi..
«Verrai da Taylor stasera?» mi chiede dopo qualche minuto di silenzio. Ha ancora lo sguardo rivolto verso l'alto, le sopracciglia aggrottate in una smorfia pensierosa. 
Sbatto un paio di volte le palpebre rielaborando nella mia mente ciò che ha appena detto prima di annuire e «Si» dire. 
Un sospiro.
Perché diavolo sospira? Ha paura che possa baciarmi di nuovo facendogli crollare così tutte le certezze di ragazzo etero che crede di essere? 
«Cerca di starmi il più lontano possibile allora. Non voglio che la gente mi veda parlare con te.» spiega pronunciando l'ultima parola con più enfasi e rivolgendomi un'occhiata eloquente.
«Nessun problema» rispondo alzando un pollice «Però se hai bisogno di un paio di labbra da baciare appena sarai abbastanza ubriaco non venire da me, sarebbe ipocrita da parte tua.» aggiungo con un occhiolino. 
Mi sono allenato, ora ci riesco anche io. 
Harry sbuffa una risata nervosa e «Non preoccuparti» dice «ci sono quelle di Taylor.» dopodiché si alza, dà due colpi ai jeans all'altezza delle cosce e spicca il volo raggiungendo alla velocità della luce il tetto dell'edificio.
Uno a uno. Harry rimonta.

Zayn bussa alla mia porta alle quattro in punto, ha uno zaino grande il doppio di lui in spalla sul quale è seduto un micetto grigio, saluta mia madre intenta a cucinare qualcosa per le mie sorelle e fila dritto in camera mia. Getta in malo modo il borsone sul letto e Liam, preso alla sprovvista, miagola stizzito dopodiché si trasforma in ragazzo prendendo posto sul pavimento.
«Ti ho portato qualcosa da mettere» spiega il licantropo sedendosi sul letto davanti allo zaino. «Non puoi presentarti con quella roba addosso»
Abbasso lo sguardo sulla mia maglietta grigia bucherellata, cos'ha che non va? 
«Sì che posso» ribatto sedendomi davanti a Zayn che ha già aperto il borsone estraendone una pila di T-shirt colorate e pantaloni di ogni tipo.
«No, non puoi.» e dopo aver cacciato metà del contenuto dello zaino «prova questa» dice lanciandomi addosso una camicia blu a pois bianchi.
Guardo l'indumento con un sopracciglio sollevato e Liam reprime una risata contro un pugno.
«E' oscena.» dico gettandola sul pavimento con stizza, per poi avventarmi sul borsone e cercare qualcosa di meno orrendo. 
«Era carina..» borbotta il licantropo raccogliendola e piegandola diligentementei in quattro parti. Per poco Liam non si strozza con la propria saliva tanto che Zayn deve dargli un colpo sulla schiena per farlo riprendere. 
«Era gay» sottolineo rivolgendo uno sguardo truce al mio migliore amico, il mutante solleva un pollice.

Come i più grande sfigati del pianeta raggiungiamo casa della Swift - che al contrario delle mie aspettative non è affatto una caverna piena di ragni - con l'auto di mia madre, Zayn e Liam non sembrano curarsene, felici e stranamente eccitati. Alla fine ho optato per una t-shirt celeste con una giacca nera e pantaloni coordinati -Liam dice che mi mettono in risalto il sedere - ai piedi le mie amatissime Vans total black.
Zayn e il suo abbigliamento da biker, appena varcata la soglia, si dirigono verso Horan, questa sera più verde del solito, mentre Liam sparisce da qualche parte per consegnare il regalo di compleanno alla festeggiata.
Mi ritrovo dunque solo, in una casa a me sconosciuta, piena di mostri adolescenti sudati e premuti l'uno contro l'altro a ballare su della musica techno da quattro soldi. Il dj di stasera è uno dei tanti ex della streghetta, quel povero ragazzo le va ancora dietro da quando si sono lasciati, fa quasi pena. Gli lancio un'occhiata dispiaciuta che pare non cogliere.
Su un divanetto accanto la veranda c'è Eleanor che sta parlando con Michael di qualcosa che il mio super udito non coglie, causa la forte musica nell'abitazione. Mi avvicino con un mezzo sorriso sulle labbra ai due, contando di rimanere in loro compagnia per tutta la serata. O per lo meno in compagnia di Eleanor.
Appena mi vede, Michael, rotea gli occhi al cielo e caccia uno sbuffo, Eleanor sorride e mi passa un calice pieno di B-, non il migliore in circolazione, ma ci si accontenta.
«Lou, ben arrivato!»
Prendo un sorso del liquido vermiglio dal calice e «Vi divertite?» domando sollevando un angolo della bocca.
Il vampiro, oggi dalla chioma rosso sangue, tossisce e riesco a cogliere un tra un colpo e l'altro un "prima sicuramente". Decido di evitare quella frecciatina e dedicarmi ad Eleanor mentre racconta di come Calum si sia già ubriacato e abbia ballato sul tavolo per una buona mezz'ora prima di cadere a terra e iniziare a ronfare come un bambino.

Ben presto Michael raggiunge Luke in cucina lasciando me e la genietta da soli, solo qualche ora più tardi, a festa ormai quasi conclusa, riesco ad intravedere Taylor nel suo abito pomposo e decisamente eccentrico. Sta correndo al piano di sopra seguita da qualche cheerleader. Eleanor mi rivolge uno sguardo di scuse mentre raggiunge la streghetta e le altre.
Sollevo le spalle e scuoto il capo. Donne, troppo complicate. Anche Harry è complicato però.
A proposito, il riccio non si è visto in giro, a questo punto dubito addirittura sia venuto.
Liam in fondo alla sala solleva un braccio per attirare la mia attenzione, in un battito di ciglia gli sono accanto.
«Zayn sta parlando con Niall.» mi comunica passandomi un bicchiere di ponch. Ne prendo un sorso reprimendo un conato di vomito. E' terribile.
«Altro indovinello?» domando pulendomi le labbra con la manica della giacca e poggiando il bicchiere sul tavolo delle bevande. «E comunque se stavi tentando di avvelenarmi, ricorda che a casa ho ancora il tuo gomitolo di lana, potrebbe prendere fuoco, sai com'è.»
Liam sbarra gli occhi e «No, ti prego!» mi implora. Sorrido compiaciuto, conosco a memoria i punti deboli del mutante, così come di Zayn. Avere solo due amici mi dà modo di ricordare molte più informazioni. Il lato positivo dell'essere sfigati, mh. «In ogni caso, sorpresa delle sorprese, Zayn ha indovinato la soluzione dell'indovinello e Niall gli ha dato il permesso di parlare come delle persone normali.»
Ci terrei a sottolineare che non siamo affatto normali, ma lascio perdere, mi limito ad un «non posso crederci» stupito.
«A chi lo dici!»
Appena Liam finisce di pronunciare queste parole Zayn fa la sua apparizione, le guance arrossate, i capelli sparati in tutte le direzioni e un sorriso ebete sul volto.
«Non ci credo» esclamo quando è abbastanza vicino da sentire la mia voce «Hai pomiciato con Horan»
Liam sbarra gli occhi e afferra Zayn per le spalle scuotendolo violentemente. «Ehi amico sei ancora vivo?»
Zayn ridacchia accasciandosi a terra, troppo stanco anche per reggersi in piedi, il mutante ed io ci sediamo di fronte a lui in attesa.
«Mi ha fatto bere un po' di birra irlandese» dice prima che un singhiozzo interrompa il suo discorso «poi mi ha portato a fare un giro su Ashton. Io avanti, lui dietro. Il suo petto era così morbido..»
Liam reprime una risata in un pugno, io, invece, mi limito a roteare gli occhi al cielo perché, per Dracula! Lo capisco perfettamente.
Zayn si addormenta poco dopo con ancora quel sorriso sulle labbra.

«Buonanotte Lì!» saluto il mutante davanti all'entrata del bosco. A festa conclusa ha voluto accompagnarmi fino a qui nonostante il peso di Zayn ancora dormiente sulle sue spalle. 
Il ragazzo solleva un pollice in risposta sparendo poi nella nebbia notturna.
Il bosco è silenzioso, gli unici rumori presenti sono il frinire delle cicale e i rametti che si spezzano sotto i miei piedi. La luna è alta nel cielo, coperta solo da qualche nube, il leggero venticello mi scompiglia i capelli e agita i rami degli alberi ormai spogli. 
Arrivo alla roccia alla quale sono tornato ogni sera, non c'è nessuno, non che mi fossi aspettato di trovarci qualcuno, assolutamente, solo che forse un biglietto di scuse..
«Sei tornato.»
Una voce interrompe il flusso di pensieri, la stessa voce di una settimana fa, la stessa voce che ho aspettato di ascoltare nuovamente in questi giorni. È tornato.
«Anche tu.»
Sento scricchiolare qualche ramo sopra la mia testa, alzo lo sguardo ma la nebbia è troppo fitta, non riesco a vedere nulla.
«Sei appena arrivato?» mi domanda curioso. Il suo accento ha qualcosa di così familiare sebbene la sua voce sia troppo ovattata per associarla ad un volto.
«Si, ero ad una festa, tu?»
Un veloce spostamento d'aria agita i rami dell'albero, riesco a cogliere un'ombra spostarsi da destra a sinistra.
«Sono qui da un paio d'ore.» dice «Dovevo andare anche io ad una festa, ma poi è successo un disastro.. Speravo venissi.»
Inconsciamente sorrido prendendo posto sulla roccia, estraggo l'accendino di Zayn dalla giacca e un pacchetto di sigarette. Ne accendo una ed aspiro.
«Speravo di trovarti.» rispondo cacciando poi il fumo dalle narici.
Passa qualche minuto durante il quale nessuno dei due spiccica parola, finisco di fumare la sigaretta e la getto tra l'erba, dopodiché la schiaccio con la punta delle scarpe per spegnerla.
Sto per chiedergli se abbia voglia di fumare quando «Mi dispiace» dice. «Mi dispiace di non essere tornato prima, ho avuto dei problemi in famiglia e non sapevo come contattarti. Non so chi sei, non potevo appendere uno striscione sulla Monster High per scusarmi della mia assenza.»
Ridacchio immaginando la scena, chiunque si sarebbe chiesto a chi quello striscione fosse destinato. Liam e Zayn mi avrebbero sicuramente preso in giro.
«Sarebbe stato imbarazzante.» rifletto stendendomi sulla roccia e puntando lo sguardo verso l'alto. Un'ombra scusa è esattamente sopra di me. 
Questa situazione è talmente eccitante, è così vicino eppure non posso vederlo, mi basterebbe arrampicarmi sull'albero per guardarlo negli occhi.
«Lo penso anche io.» concorda. «Com'è andata la festa?»
Beh, considerando che non ho visto Harry sbavare dietro il culo di Taylor, Michael non mi ha fatto un bagno d'acqua santa e Zayn ha persino parlato con Niall.. «Bene.» rispondo «Pensavo peggio.»
La voce ridacchia facendomi sorridere. «Non ti piacciono le feste?»
«Diciamo piuttosto che non mi piace la gente che c'è alle feste.» in pratica chiunque, ma preferisco non dirglielo, non mi va che pensi che sia un asociale o roba del genere. Cioè.. Più o meno lo sono, ma non deve necessariamente saperlo.
«Quanto ti capisco, e che genere di persone ti piacciono?»
Bella domanda. Mi piacciono alti, ricci e belli. Magari due ali da fata dietro la schiena e un sarcasmo paranormale. Non che lo debba essere, normale intendo. Una fata non è normale. Nemmeno un vampiro lo è. Neanche provare una certa attrazione verso uno sconosciuto su un albero, in realtà.
«Quelle come te» dico «quelle che non si preoccupano della classe sociale a cui appartieni prima di rivolgerti la parola»
Un sospiro, il fruscio del vento attraverso i rami rinsecchiti, il bubolare di un gufo.
«Se solo fosse così.» 

Quando il sole inizia a sorgere, più o meno verso le sei e mezza del mattino, il ragazzo misterioso mi saluta cordialmente e mi dà appuntamento al giorno dopo promettendomi che ci sarà sicuramente. L'aria è fresca e la tenue luce del sole illumina la strada di ritorno. Non c'è nessuno in giro, invece di sfrecciare via, preferisco camminare lentamente per godermi il primo canto degli uccellini. 
Sono stranamente sereno, parlare con quello sconosciuto è come se mi avesse liberato dall'ansia e dalle preoccupazioni della mia vita. Certo le lunghe ciglia e le mani di Harry mi tormentano ancora la mente e la voglia di tatuarmele in fronte è tanta, ma! lo sconosciuto mi ha aiutato ad attenuarla. 
Quando scavalco la staccionata del mio giardino noto la finestra della camera di Harry, che dà proprio su questo spazio, ancora aperta e riesco ad intravedere la luce accesa all'interno. Strano, solitamente Harry si sveglia verso le otto meno dieci (non che lo abbaia spiato, assolutamente).
Mi chiedo cosa gli sia successo, forse un malore improvviso, o deve semplicemente ripassare per la verifica di magia.
Chiariamo, sono a conoscenza del test solo perché l'ho letto sul sito della Monster High.
Certo, e Zayn non è un lupo mannaro. 
Okay, forse avrò chiesto ad Eleanor qualche informazione su Harry durante la festa ma ehi, se non me lo dice lui , devo pur trovare un modo no? È il mio ragazzo, deve essere controllato.
E va bene non è il mio ragazzo, non ancora per lo meno. 
Controllo l'orologio sul mio cellulare e sollevo le spalle. Ancora due ore e poi di nuovo la stessa merda.

«Tomlinson, ti avevo gentilmente pregato di tenere il tuo culo lontano da qui. L'ultima volta hai rischiato di incendiare la scuola, te lo ricordi?!»
Essere cacciato a pedate dal laboratorio di pozioni solo perché una volta ho manomesso quella di Eleanor creando una sostanza altamente infiammabile a contatto con l'ossigeno mi sembra troppo. Okay forse ho rischiato un'ustione di secondo grado per me e tutti gli alunni della Monster High, ma era solo uno scherzo innocente. Non sapevo stessero ricreando l'alito di Drago, certe cose dovrebbero scriverle a caratteri cubitali sulla porta.
«Ma prof, ho bisogno di quella pozione!» ribatto fermandomi sull'uscio dell'aula e incrociando le braccia al petto per comunicare la mia irremovibilità. 
La professoressa Flack, una ninfa della foresta in questa scuola da solo l'inizio dell'anno, mi guarda severa mentre mi passa una fialetta rossa. «È l'ultima volta che ti aiuto, Tomlinson. Adesso per favore vai via, sei un uragano, potresti distruggere la mia aula solo respirando.»
Soddisfatto vado via saltellando non prima di aver stretto la Flack in un abbraccio spaccaossa. 

Zayn quasi sputa il suo finocchio su Liam quando gli mostro sorridente la fialetta rossa datami dalla prof di pozioni. «Non ci credo, pensavo non te l'avrebbe mai data.»
«Sarà il fascino del vampiro.» dico giocherellando con l'oggetto di inestimabile valore tra le mie mani, un'arma se sfruttata bene, anche capace di far scoppiare guerre in ogni parte del pianeta. 
«Sarà che la Flack ha una cotta per te, Louis.» si intromette Liam strappandomi la fiala dalle mani. «Chissà, magari spera che tu la beva e ti innamori di lei.» 
Zayn reprime un risolino contro il polso mentre stacca un altro pezzo al finocchio.
«Non sono mica così stupido.» ribatto riappropriandomi della boccetta e raccogliendo lo zaino dalla panca del tavolo della mensa. Detto ciò mi allontano facendo un cenno ai miei due amici ancora seduti. 
Riesco comunque a sentire un "su questo ho qualche dubbio" mormorato da Zayn. 
Che stronzo.

Quando passo accanto al tavolo di Harry, posizionato proprio accanto alla porta della mensa, noto che tra le mani ha un diario dalla copertina di cuoio. Adesso ho l'insana voglia di leggerlo. Fottuto Styles.

Entrare nella lampada di Eleanor è sempre traumatico. Dopo scuola sono passato dalla genietta per spiegarle il mio diabolico piano e quella mi ha costretto ad entrare nella sua fottutissima e minuscola lampada. 
Con un incantesimo mi ci ha trascinato dentro e, se solo imparasse a scandire meglio le formule, forse mi eviterebbe un'emicrania, grazie tante.
«Allora Louis» inizia prendendo posto sul baldacchino e ingurgitando una quantità considerevole di uva quasi fosse popcorn «che dovevi dirmi di così urgente?»
Dopo essermi chinato a prendere un acino d'uva estraggo dallo zaino la boccetta rossa e gliela passo mantenendo un sorrisetto beffardo sul volto.
Lo sguardo di Eleanor passa dalla fiala a me ad una velocità spaventosa, sembra quasi incapace di parlare. «Chi te l'ha data? Sai che è impossibile da reperire, vero?»
Ottimo, allora la Flack ha davvero una cotta per me.
«La tua insegnante di pozioni, ringraziala ancora da parte mia.» dico scoccandole un occhiolino. Okay forse ne sto abusando, ma devo dimostrare di saperlo fare, no? No.
«Le hai messo le mani nelle mutande o l'hai pagata?» mi chiede dopo un po' esaminando la boccetta con occhio critico.
Sinceramente non mi sarei mai aspettato una domanda del genere da Eleanor, mi delude. Dovrebbe saperlo che le donne mi fanno schifo, soprattutto ciò che nascondono le loro mutande ,e che sono senza un soldo perché, già, ho avuto la grandiosa idea di spendere tutto il mio denaro in scarpe il mese scorso.
Adesso ho circa un paio di scarpe per ogni giorno del mese, ho addirittura più scarpe che mutande.
«Mi è bastato portarla all'esasperazione» spiego «è una buona tecnica, dovresti provarla»
Eleanor scuote il capo, sconfitta. «E quand'è che la userai?» chiede passandomi la fiala. 
«Alla festa di Halloween.»
«Cerca di non fare cazzate.»
«Conta su di me.»

Evidentemente qualcosa deve essere andato storto il giorno in cui la fortuna venne distribuita sulla Terra. Probabilmente ero in bagno, anzi no, sicuramente ero in bagno altrimenti non si spiegherebbe il fatto che la pozione d'amore della Flack sia stata bevuta da Grimshaw e non da Styles. Merda.
Adesso quel mezzo cavallo sta confessando il suo amore ad una patatina e tutta la Monster High è qui a prenderlo per culo, bene. 
Dico io, se il bicchiere è di una persona, perché diavolo devi berci tu?! Non capirò mai questo scambio di microbi gratuito, sinceramente.
«Ho fatto una cazzata?» domando a Liam in piedi accanto a me ad osservare il povero centauro ridicolizzarsi davanti a tutto il corpo studentesco.
«Hai fatto una cazzata.»
«E adesso?»
«Adesso ti fotti» interviene Zayn mentre prende dalla ciotola, prima su tavolo del buffet, un'altra manciata di orsetti gommosi. 
«Be', grazie. Sei davvero d'aiuto.»
«Non c'è di che!»
Questa vita di merda non mi ha regalato nemmeno un migliore amico decente.
«Tomlinson» e santissimo Dracula, stavo per avere un infarto.
Okay, biologicamente i vampiri non possono avere infarti, ma se avessero potuto, io sarei stato sul punto di averne uno.
Impegnato com'ero a rimpiangere di non aver comprato un cactus invece di aver conosciuto i miei due attuali migliori amici quel giorno di tanti anni fa, non mi ero accorto della figura sbrillucicosa che mi si era avvicinata alle spalle durante la confusione. «volevi avvelenarmi, per caso?» domanda Styles con un ghigno sulle labbra. Rosse e dannatamente invitanti. 
Smettila Louis, devi odiarlo. 
«Oh ma sta zitto.» ecco bravo.
Quando mi volto per concludere il mio discorso con Liam e Zayn, noto che quei due deficienti se la siano già data a gambe lasciandomi in balia di uno strano ed eloquente Styles. 
«Se riesci a togliere Nick da questa situazione scomoda, ti do una mano con l'incantesimo di annullamento.»
«Chi ti dice che sia stato io a mettere la pozione nel bicchiere?»
Il riccio sbuffa e.. perché la sua espressione è divertita? Non dovrebbe essere divertito. Grimshaw è un suo amico, che diamine! Mi sa di non essere il solo ad avere amici di merda. «Lo so e basta» dice passando una mano tra i capelli. «Dai, muoviti.»
«Si può sapere che vuoi?»
«Fare una buona azione?»
Bella questa «Fai beneficenza, allora.»
«Sei un po' acido, mh?»
«E tu sei uno stronzo.»
Harry rotea gli occhi al cielo e mi dà una spallata giocosa. «Dai prendilo e poi andiamo via.»
«Non è che poi mi stupri?»
«Ti farebbe solo piacere.»
Mi incammino verso il centauro non prima di aver borbottato un "oh ma per favore!", e sia chiaro, lo sto facendo per me, non perché me l'ha detto la fata. 
Diciamo pure che devo imparare a mentire meglio, non solo a fare occhiolini.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** V. ***



 
Capitolo V

«E adesso che ce ne facciamo di lui?»
Dopo aver interrotto la serenata di Nick ingurgitando la sua "bella", ho trascinato il centauro fuori dalla palestra seguito da Harry che gli volteggiava attorno tentando di calmare il suo pianto isterico. Dopo una mezz'ora di imprecazioni e minacce di morte verso la mia persona, Nick semplicemente si è addormentato. Adesso è in piedi accanto ad un albero del cortile, la testa leggermente piegata in avanti da cui provengo vari rantoli. Non pensavo fosse capace di russare, davvero. Questo mondo è una continua scoperta.
«Per me possiamo anche lasciarlo qui.» sbotta la fata osservando il ragazzo con un sopracciglio sollevato.
«Hai detto che mi avresti aiutato a spezzare l'incantesimo!»
«Quindi ammetti di essere stato tu» e.. Una domanda. Come diamine riesce a muovere le sopracciglia così velocemente? Insomma sembrano un trapano, sopra sotto sopra sotto sopra sotto.
«NO!» mi sento dire con una voce più acuta di due ottave. Stupido, stupido, stupido me. «Cioè.. No, non sono stato io, ma potrebbero accusarmi.»
Harry annuisce non evitando di regalarmi un'occhiata divertita, poi dallo stivaletto caccia una bacchetta dalla punta stellata e la rivolge verso il centauro sussurrando parole sconnesse «pasta, carta igienica, spugna, mutande, acido cloridrico, sombrero, tacos»
Okay, forse non ho mai studiato magia, ma sono sicuro che questa non sia una formula. «Che stai facendo?»
«mh?»
«Tacos, sombrero.. Che cos'è questa roba?»
«uh.. La mia lista della spesa.»
«Capisco ma.. PERCHÉ STAI ELENCANDO LA TUA LISTA DELLA SPESA INVECE DI RECITARE QUELLA DANNATA FORMULA MAGICA?»
Calma Louis, non agitarti, sai che poi se ti agiti, diventi affamato e devi cacciare e non è assolutamente una buona idea quando nei paraggi c'è il ragazzo che si presuppone dovrebbe piacerti e non farti venire l'acquolina in bocca. Quindi, adesso prendi un respiro profondo e cerca di non mordere il collo di Harry.
«Okay ho finito» dice quest'ultimo indicando Nick ancora immerso in un fascio di luce. Solo quando alle orecchie ci sopraggiunge un rantolo più potente capiamo che l'incantesimo è riuscito.
«Ma non eri una schiappa in magia?» domando ricordandomi delle parole di Ed di circa una settimana prima.
Noto Harry roteare gli occhi al cielo mentre dalla sua bacchetta fa materializzare una corda che poi lega al bacino di Nick. «cosa pensi abbia fatto questa settimana?»
Ah. Quindi quei libri che portava con sé a mensa li leggeva, non era solo una scusa per evitare che qualsiasi essere vivente - e non - gli si avvicinasse.
«Solo perché non sei riuscito a costruire una strobosfera? Non sapevo che mister eterosessualità in vacanza fosse anche mister perfettino»
«Non meriti nemmeno il mio aiuto, sai? Ed io che cercavo di essere gentile una volta tanto..» borbotta trascinando un Nick ancora dormiente dietro di sé. «Seguimi, imbecille.»
Ridacchio prima di raggiungere Harry in un battito ciglia.
«Non mi hai risposto comunque» dico voltandomi verso il ragazzo che mi svolazza accanto. La luna gli illumina il profilo ed è bellissimo, i ricci liberi sulla fronte leggermente corrugata e le labbra premute l'una contro l'altra fino a formare una linea sottile che fa spuntare due fossette agli angoli della bocca. 
«Era uno dei motivi, sì.» risponde senza guardarmi. 
«E quali erano gli altri?» mi lascio scappare. Finalmente si volta a fissarmi e i suoi occhi sono dannatamente verdi anche al buio.
«Non sono affari che ti riguardano.. E comunque smetti di guardarmi così.» gracchia riscuotendosi e tornando a fissare il vuoto dinanzi a sé.
«Così come?» domando inclinando la testa.
Lo sorprendo a lanciarmi una veloce occhiata prima di «Così» dire «come se fossi un tuo amico o qualcosa del genere» spiega agitando una mano davanti al mio viso.
Per poco non gliela staccavo quella manaccia.
«Non preoccuparti non ci tengo ad esserti amico» borbotto fissando la punta delle mie scarpe fare avanti e indietro seguendo il ritmo dei miei passi. 
«Meglio così»

Lasciamo Nick nel cortile di casa sua poco dopo decidendo che non ci importa se domani si sveglierà con un raffreddore e torniamo indietro fino al bivio che separa la via per tornare a scuola da quella che porta al bosco.
Senza farci nemmeno caso mi blocco difronte a quella scelta coinvolgendo anche Harry che si volta a fissarmi curioso. 
«Allora?» mi chiede. «Non vuoi tornare a scuola?»
Mi gratto una guancia lanciando un'occhiata veloce al bosco che intravedo davanti a me e «Non lo so.» dico con un sospiro.
Le ali di Harry interrompono il loro movimento e la fata poggia i piedi a terra camminando verso di me. «Vuoi andare al bosco?» mi domanda sussurrandolo al mio orecchio. Un brivido freddo mi attraversa la spina dorsale e spero con tutto il cuore che Harry non se ne sia accorto. 
«Fo-forse» balbetto. Mi allontanano di un passo dal ragazzo riccio che mi guarda con un sorriso beffardo dipinto sulle labbra.
«Perfetto allora» esclama battendomi una mano sulle spalle «andiamo!»
La festa scolastica completamente dimenticata.

Essere in un bosco buio, pieno di strani animali notturni e con la luna piena a vegliare su quella vegetazione incolta potrebbe essere la situazione ideale per un qualsiasi vampiro, ma io, Louis Tomlinson, me la sto facendo sotto.
Non è per il bubbolare del gufo appollaiato su un ramo appena sopra la mia testa, nemmeno il fruscio del vento tra le foglie delle querce secolari della foresta a farmi accapponare la pelle, quanto l'incombente presenza di una fata al mio fianco.
Siamo seduti sulla mia roccia, quella su cui per alcune sere mi son seduto per dialogare con il ragazzo misterioso, Harry guarda in alto verso la luna, la luce di quest'ultima gli illumina il profilo rendendolo una visione celestiale. 
«Stai fissando»
Gli occhi chiarissimi di Harry mi stanno scrutando con attenzione adesso, una ruga separa le sue sopracciglia arcuate in una smorfia confusa.
«Non è vero.» nego mantenendo lo sguardo, riesco a vedere il mio riflesso nella sua pupilla dilatata a causa del buio, i miei capelli sono terribili.
«Osi negarlo, Tomlinson?»
Roteando gli occhi al cielo «Okay» rispondo «stavo fissando.»
«Lo sapev-»
«Cercavo di capire se tra quel nido che ti ritrovi in testa si nascondesse qualche uccellino»
Harry esala un sospiro, scuotendo la testa. «Non ho uccelli, mi spiace. O almeno, non di quelli che volano»
«Sei osceno.»
«Sono bellissimo.»
«Cosa ci fai ancora qui con me?»
«Diciamo pure che io sia qui perché non mi va di passare una così bella serata chiuso nella palestra della scuola e che tu abbia trovato la mia idea così intelligente da seguirmi fino a qui.»
«Questo è alterare il reale andamento dei fatti!»
«Ho annullato la tua fattura, Tomlinson, dovresti essere riconoscente e baciarmi mani e piedi.»
«Non sono io quello che bacia, se non sbaglio.»
La mascella di Harry si contrae alle mie parole, lo sguardo si raffredda e le ali si agitano dietro la sua schiena «Ero. Ubriaco.»
«Nessuno ti aveva detto di bere.»
«Ma si può sapere che vuoi?»
«Un altro bacio.»
Okay, andata Tommo, conta fino a cinque poi preparati a guardare il mondo con gli occhi di un rospo. Che diavolo ho combinato? Harry sa della mia cotta adesso. Be' avrebbe già dovuto accorgersene mesi fa quando mi sorprese a scattargli una foto in cortile mentre era mezzo nudo a causa del caldo post allenamento di volo. Aveva il petto completamente bagnato di sudore, solo al ricordo potrei venire nei pantaloni. 
Sta di fatto che sono proprio una testa di mezzosangue, meriterei di essere un vampiro alla Edward Cullen, brillare al sole ed essere preso per culo da Zayn.
«Tu cosa
Gli occhi della fata sono spalancati, le labbra dischiuse e le sopracciglia aggrottate. Tanto vale confessare, no?
«Scherzavo, sai che schifo!» Va bene, no.
È solo che Harry è cotto di Taylor, ed io non sono né biondo, né alto, né una cheerleader.
Chissà cosa ne pensa dei costumi da cheerleader, magari potrei travestirmi e giocare con i suoi pompon. 
Oh santo cielo spero seriamente che le fate non leggano nel pensiero perché tutto ciò è davvero, davvero imbarazzante. Troppo persino per me.
«Vorresti dire che ti ha fatto schifo baciarmi?»
È piuttosto inquietante che il suo volto, adesso, sembri addirittura più scandalizzato di prima.
Cosa diamine gli prende?
«Vorrei dire.. Che non ricordo, che è meglio che io non ricordi e che faresti bene a tenere le tue labbra al proprio posto.»
«E quale sarebbe il loro posto, sentiamo?»
Non dire cose di cui potresti pentirti, Louis. Non farlo. Non provare a farlo.
«Smettila, mi stai irritando.»
«Io dovrei smetterla? Sei tu che hai iniziato questa conversazione!»
«Si ma tu mi hai baciato!»
«Ero ubriaco, cazzo!»
«E da quando gli ubriachi baciano vampiri random?»
«E da quando i vampiri mettono pozioni d'amore nei drink delle fate?!»
«Non sono stato io!»
«Ed io ho i capelli lisci»
«Ti odio, Styles.»
«Ed io odio te, pipistrello da quattro soldi.»
Con uno sbuffo isterico Harry si alza dalla roccia e borbottando imprecazioni tra i denti si fa strada nella penombra della foresta.
«Dove stai andando, adesso?»
«Non ti riguarda»
La schiena della fata scompare tra il fitto fogliame, lasciandomi solo in balia del vento gelido di questa notte.
È Halloween, dovrebbe essere una serata magica per me, e invece sono qui a deprimermi aspettando invano il ritorno di Harry.
Come se non bastasse il ragazzo della foresta non è tornato nemmeno oggi, ora che parlare mi avrebbe fatto bene.
Forse ho sbagliato ad aggredire Harry, ma il suo atteggiamento da prima donna mi ha fatto uscire fuori dai gangheri, sempre con quell'aria spocchiosa. Sarebbe perfetto con quella serpe di Taylor, ne sono certo. Magari si riuniscono di notte e invece che confessarsi a vicenda i segreti si scambiano formule magiche.
Una folata di vento muove le foglie ormai secche dell'albero che mi sovrasta, alcune cadono finendo nei miei capelli, altre rotolano lungo la roccia posandosi sul letto d'erba.
Un drago ha appena attraversato il cielo travolgendo tutto il paesaggio con il suo battito d'ali. I draghi, come i vampiri, sono creature della notte, di giorno, uscire, per loro, sarebbe pericoloso, potrebbero essere notati e finire in qualche laboratorio per essere analizzati. Scoprire che parlano anche la loro lingua sarebbe oltremodo scioccante per la razza umana. 
«LOUIS?!» un urlo proviene dalla palude, la stessa parte in cui Harry è scappato poco fa, sento dei passi veloci far scricchiolare le foglie secche poi di nuovo il mio nome gridato in lontananza. «LOUIS, DOVE CAZZO SEI?»
E questo è Harry, ne sono certo. Corro verso di lui, i passi si fanno più definiti, altri più pesanti arrivano da più lontano, la fata ancora urla il mio nome.
«Harry?» chiamo al vento, i tonfi si avvicinano, corro tra i rovi rischiando di strapparmi gli abiti, le foglie si sollevano al mio passaggio, tutto scorre ai miei lati vittime della mia velocità sovrumana.
Sto per chiamare ancora una volta il nome della Fata quando questa sbatte contro il mio petto, trema di paura, le guance rigate di lacrime. «Si avvicina» dice tra un singhiozzo e l'altro «L'ho vista»
Senza pensarci su due volte mi carico il ragazzo sulle spalle e sfreccio via dal bosco, puntando un posto qualsiasi lontano da lì.
I tonfi si interrompono appena arriviamo in strada.

Ci sediamo contro il muro di un palazzetto il cui colore non è distinguibile sotto la fioca luce lunare, i lampioni in quella via funzionano a stento, non è uno dei posti più invitanti della città se devo ammetterlo.
Harry ha ancora il fiatone, ovviamente, non essendo abituato ad utilizzare le gambe ha fatto non poca fatica a correre per tutto il bosco. 
«Perché non hai volato?» gli chiedo una volta che ha riacquistato un respiro più o meno regolare.
Harry non risponde, si limita ad abbassare il capo mostrandomi la schiena.
Ciò che mi si presenta davanti è disgustoso. Un'ala è completamente andata, strappata via, l'altra spezzata a metà la cui parte superiore è sul punto di cadere.
«Oh Dio, Harry! Come diavolo è successo?»
La fata si volta guardandomi con occhi lucidi e pieni di lacrime, in un nano secondo me lo ritrovo a piangere sul mio petto, i pugni stringono la stoffa della mia maglietta mentre il naso strofina contro le mie clavicole. «Harry, calmo, troveremo un modo per ridarti le tue ali, ma adesso dimmi che hai visto, cosa è successo.»
Harry annuisce e tira su col naso pulendo poi una guancia con il polso tremante. «Ero incazzato con te, tanto, così avevo deciso di allontanarmi per far distende i nervi e impedirmi di lanciarti qualche maledizione di cui mi sarei pentito. Ero fermo su un albero a guardare la luna quando il battito d'ali di un drago molto vicino al mio ramo mi spinge giù con violenza. Durante la caduta le ali sbattono contro gli altri rami e una volta atterrato con la faccia sul terriccio umido mi ritrovo in queste condizioni.» 
«E perché diamine non sei venuto da me prima?»
«Ero ancora incazzato e troppo orgoglioso per farmi vedere da te in quello stato, così avevo pensato di andare da mia nonna che abita dall'altra parte del bosco e farmi medicare o semplicemente confortare, non lo so, sta di fatto che mentre camminavo ho pestato qualcosa e devo aver svegliato quella bestia. Ha iniziato a inseguirmi e ho corso e urlato il tuo nome fin quando non ti ho trovato e mi hai portato fuori.»
Annuisco e me lo stringo al petto, Harry pare rilassarsi sotto il mio tocco. Presto smette anche di piangere e restiamo lì, abbracciati e scossi mentre il mondo fuori di noi continua a girare.

Per tutta la notte Harry non ha fatto che agitarsi e tremare sia per il vento che per gli incubi che popolavano il suo sonno. Verso le quattro del mattino trascino Harry fino a casa mia, ed una volta dentro lo porto fino alla mia stanza e lo faccio distendere sul letto. Nel dormiveglia mi chiede di restargli accanto e ubbidendo mi stendo dietro di lui. Harry risposa contro il mio petto, ed io mi limito ad abbracciargli un fianco carezzandogli qualche volta il ventre piatto.

«Non ho capito bene, adesso, cioè proprio in questo istante, Harry Styles è nel tuo letto che dorme nelle tue lenzuola nella tua stanza?»
«Si»
«Porco Alpha, complimenti amico!»
Zayn mi batte una pacca sulla spalla mentre Liam-micetto strizza un occhietto giallo nella mia direzione.
Questa mattina, non appena la sveglia è suonata sul mio cellulare ho chiamato i miei amici pregandoli di correre subito a casa mia. Due minuti dopo hanno bussato alla porta ed io ho raccontato loro della sera prima.
«Zayn, non capisci, Harry ha le ali fuori uso e stavamo per essere uccisi nel bosco.»
Il licantropo si fa strada verso il soggiorno, Liam ed io lo seguiamo e ci sediamo con lui sul divano.
«Non sono l'unica creatura spaventosa del bosco dunque.» riflette massaggiandosi il ponte del naso.
«Vorrei farti notare che siamo tutti creature spaventose, qui.» interviene Liam che adesso è nella sua versione umana e piena di muscoli. 
Zayn borbotta un "si è uguale" mentre riprende il suo discorso «L'hai vista?» mi chiede puntando lo sguardo nocciola nel mio azzurro.
Nego con il capo e «chiamo Niall» li avverto prima di dirigermi in cucina e comporre il numero sul cellulare. Harry ha tutto il diritto di vedere qualche faccia amica e Zayn di godere di una bella visuale.
«Salve buondì, come sta, chi è lì?» recita l'elfo non appena risponde.
Sorrido alla rima e «Ciao Niall, sono Louis Tomlinson frequentiamo la stessa scuola..»
«Ah ma certo sei Louis il vampiro! Di cosa hai bisogno, di un libro, un papiro?»
«No, veramente volevo chiederti di venire a casa mia, Harry è qui e non è in ottima forma..»
«Cosa gli hai fatto? Ieri sera è sparito! Dimmelo Tomlinson, gli hai rotto un dito?»
«Assolutamente no. Solo.. Vieni per favore, ti spiegherò tutto qui.»

Neanche dieci minuti dopo, Niall è arrivato a cavallo di Ashton circondato da una strana luce arcobaleno, si è catapultato in casa urlando qualche rima e ha raggiunto Harry in camera mia.
Alla vista della sua schiena martoriata e delle ali distrutte Niall ha avuto un mancamento e per poco l'elfo non mi moriva sul parquet. 
«Harry..» mormora incredulo prima di portare una mano alla bocca e scappare verso il bagno a rigettare l'anima.
Il riccio si sveglia a causa dello sciacquone ritrovandosi steso in un letto non suo, in una camera sconosciuta. Ha lo sguardo confuso, ma non appena incontra il mio ricorda e capisce. 
In quel momento Niall fa il suo ingresso fiondandosi su Harry e abbracciandolo forte. Il biondo piange sulla sua spalla mormorando frasi sconnesse.
«Niall, ti prego, sto bene, troveremo un rimedio, vero Lou?»
I suoi occhi sono così pieni di speranza che annuire e sorridergli mi risulta piuttosto facile.
«Ce la faremo.»

Nel frattempo, in soggiorno, Zayn è quasi morto d'infarto quando Niall è entrato e Liam ha iniziato una conversazione con Ashton riguardo le code
«Ho lasciato Harry con Niall» dico gettandomi a peso morto sul divano ed estraendo una sacca della mia scorta personale di 0 negativo dallo spazio accanto al bracciolo.
Ashton mi guarda porgendomi poi uno zoccolo in segno di saluto. Batto un pugno contro di esso dopodiché l'unicorno riprende a chiacchierare con Liam.
«È bellissimo.» Sento mormorare Zayn contro un cuscino. Ha gli occhi sbarrati e la sua schiena dondola avanti e indietro come i pazzi in manicomio «Le sue orecchie a punta sono tutte da mordere.»
Roteo gli occhi al cielo sbuffando una risata, è incredibile.
«Perché dopo non vai a parlargli?»
«Ma dico sei pazzo?! Scioccato com'è finirebbe per vomitarmi addosso tutti gli indovinelli che conosce.»
«Scelta tua.»
«Tu piuttosto.. che ci facevi con Harry nella foresta? Non è che stai evitando di raccontarci qualcosa per scaramanzia?»
Bella questa. Sono già l'essere più sfigato di questo pianeta, gatti neri, specchi rotti e scale non possono nulla contro la mia grande sfortuna. Altro che scaramanzia qui ci vorrebbe una benedizione.
Già, peccato che l'acqua benedetta sia mortale per i vampiri.
Vaffanculo.



Scusate per l'enorme ritardo ma l'ispirazione era andata a farsi fottere insieme ai Larry.
Dunque, capitolo piuttosto fondamentale direi.
Abbiamo avuto molto Larry (cosa bella) ma anche un'altra novità (cosa bella) e Niall ha parlato (altra cosa bella)
MA
Harry è rimasto ferito (cosa brutta)
Scusa Harry, ma se nelle mie ff qualcuno non soffre (certo oltre a te, Lou, che sei la sofferenza fatta vampiro) non sono felice.
Bene, se voleste lasciarmi un parerino, ne sarei felice.
(Ho anche aggiornato prima del 2015, merito un applauso insomma)
Come al solito aggiornerò dopo dieci recensioni.
Un morso (e siamo in tema oh)
Virg.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** VI ***



 
Capitolo VI

Harry resta a casa mia per tre giorni e quattro notti. Tra un «morirò» e un «cominciate a scavarmi la fossa» la fata pare essersi ripresa e stamattina è in perfetta forma, seduta al bancone in cucina mentre parla con mia madre e mia sorella di qualche ricetta da provare. Durante la sua permanenza qui, ha avuto modo di conoscere la mia famiglia che lo ha adorato dal primo momento, in particolare Lottie, con le sue nuove tette giganti generosamente regalatele da Eleanor, sembra apprezzare la costante presenza di Harry in casa. Senza contare Niall e Ashton che gli hanno fatto visita ogni sera portandogli montagne di cibo e bevande gassate con la scusa del «I vampiri non sanno cosa sia una pizza, Haz».
Assurdo.
Zayn, inoltre, mi ha pregato in quarantasette lingue diverse di mandargli foto di Niall scattate a tradimento, così da aggiungerle alla sua collezione. Forse il mio amico sta sviluppando una strana tendenza allo stalking. E pensare che prima ero io quello ||fissato||.
Questa mattina, però, è diversa dalle altre, oggi accompagnerò Harry da sua nonna per cercare un rimedio a quelle povere ali distrutte. Anche se ha fatto finta di non darci troppo peso, so che sta facendo un grande sforzo per non piangere ogni qualvolta si specchi e veda quella schiena spoglia.
«Buongiorno»
Al saluto tre teste si voltano nella mia direzione, di cui due sorridenti ed una scocciata.
«È già ora di andare?» domanda mia sorella sporgendo il labbro inferiore mentre guarda Harry con un'espressione da cucciolo indifeso.
La fata le sorride e le lascia un bacio sulla fronte «tornerò a trovarvi» dice «Sempre se Louis me lo permetterà, ovviamente.»
Ovviamente un paio di balle, non metterà mai più piede in casa mia questo essere di un metro e ottanta per uno. Lascia sempre gli asciugamani bagnati sul letto, i capelli nella spazzola e il sapone sul tappetino del bagno. Ho rischiato di cadere e spaccarmi il cranio in due perché quel riccio menefreghista aveva lasciato la saponetta a terra, ma fortunatamente sono un vampiro e sono stato abbastanza veloce da salvare le mie chiappe dallo scontro violento con le mattonelle.
«Vedremo» borbotto indossando la giacca di pelle e sistemando allo specchio il ciuffo sulla fronte invano perché - sorpresa! I vampiri non si riflettono. «Muoviti Harry.»
Il riccio saluta mia madre con un "arrivederci Jay" e si fionda sulle mie spalle emettendo un grido di battaglia «Forza Lou, andiamo a recuperare le mie ali.»

Correre con Harry agganciato alla schiena si rivela più semplice del previsto. È leggero ed è l'unico che non urla come se fosse posseduto quando sfioro i duecentoquaranta chilometri orari.
Per raggiungere casa di sua nonna decidiamo accuratamente di evitare il bosco, scegliendo così la strada più lunga ma più sicura.
L'abitazione somiglia alle tipiche case delle fate che vengono descritte nei libri. I muri esterni sono di un giallo paglierino, mentre il tetto è ricoperto da fronde d'albero verdi come gli occhi di Harry. Su ogni davanzale c'è un vaso di fiori adornato da girandole o bandierine colorate.
«Da bambino adoravo questo posto» dice Harry con un sorriso sul volto «trascorrevo intere giornate qui con mia sorella, nostra nonna ci ha insegnato la maggior parte degli incantesimi, mi chiedo ancora perché ci siamo allontanati tutti così tanto.»
Dopo un'ultima occhiata all'esterno della casa, Harry esala un sospiro e bussa alla porta di legno.
Per qualche minuto nessuno pare rispondere, per cui si avvicina nuovamente all'asse di legno per bussare, ma la porta viene aperta in quell'istante da una vecchina dal sorriso gentile.

L'interno della casa della nonna di Harry sembra una reggia, grazie ad una fattura, l'abitazione che supera i duecento metri quadri, viene ospitata da un perimetro troppo piccolo per quelle dimensioni senza alcun intoppo. La donna ci guida fino ad una stanza che ricorda molto una taverna, e ci fa accomodare su un divano davanti al camino che nonostante la temperatura mite è acceso per riscaldare e rendere l'ambiente più confortevole.
Si siede su una sedia a dondolo di fronte a noi con due ferri e un bel po' di lana azzurra in grembo. Mi perdo ad osservarla per qualche secondo. I capelli grigio topo sono intrecciati e tenuti insieme da uno chignon sul capo, tra essi sono nascosti perline e fiori, la faccia paffuta è leggermente truccata e gli abiti che indossa sono tipici di una donna della sua età. Ma ciò che lascia senza fiato sono senza dubbio le ali a cui, se me lo chiedessero, non saprei dare un colore. Possono essere gialle per qualcuno, rosa per altri e celesti per qualcun altro ancora. Sono così belle che quelle di Harry a confronto sono delle stupide e tristi ali da fata incompleta.

«Allora Harry, chi è questo bel giovanotto?»
Bel giovanotto? Uh beh, non vorrei vantarmi, ma si. Sono davvero un bel giovanotto.
«Ma chi, nonna?»
«Questo ragazzo che ti ha gentilmente portato sulla schiena fin qui.»
«Ah intendi Louis, con "bel giovanotto" mi hai confuso. Pensavo ci avesse seguito qualcuno»
Molto divertente, Harold. Non gli strappo a morsi le braccia solo perché sporcherei di sangue il tappeto di sua nonna.
Davvero troppo gentile per essere una Styles.
«Quindi, cos'è che vi porta qui?»
Harry si volta su se stesso, mostrando la schiena martoriata alla nonna che subito porta la mano alla bocca, sopprimendo un urlo di shock.
«Per la polvere fatata della fata turchina! Harry caro, com'è potuto accadere?»
Harry non fiata, scuro in volto si siede sul pavimento legnoso incurante delle schegge che potrebbero penetrargli il sedere.
Che gli piaccia questa storia del farsi penetrate il di dietro?
«È successo nella foresta circa una settimana fa. Un'enorme be..»
«Non importa» mi interrompe la fata sul pavimento «non importa cos'è accaduto, potrò riavere le mie ali?»

Infuso di fiori selvatici e aghi di pino, ha un buon odore nonostante il sapore terribile. Ad Harry pare piacere però, ne beve due tazze e una la sta ancora sorseggiando mentre guardo il fondo di ceramica decorato. C'è una specie di simbolo, un giglio incatenato in una corona di rovi.
«Esiste una leggenda» dice la donna mescolando il liquido nella teiera. Il cucchiaino rilascia un suono freddo ogniqualvolta incontra le pareti del recipiente «una bacchetta magica appartenuta ad un potente stregone capace di far avverare qualsiasi desiderio.»
La fata spalanca gli occhi, incredula. «Stai parlando della bacchetta di..»
«Si, Harry.»
Grazie mille, davvero. Adesso rimarrò con questa lacerante curiosità perché sicuramente quella fata ingrata non mi svelerà il nome. La bacchetta di chi? Di chi?
«E cosa c'entra con le mie ali?»
«Una fata che perde le ali, le ha perse per sempre, nessuna magia, neanche scagliata dal più potente dei maghi potrà rimediare al danno. A meno che...»
«La bacchetta!» non mi dire!
«Ma ve l'ho detto, ragazzi. È solo una leggenda.»
«E se non lo fosse?»
La donna tace, Harry la fissa.
Una bacchetta potentissima appartenuta a qualcuno il cui nome è così famoso da non necessitare di esser pronunciato. Questa faccenda mi sa tanto di Harry Potter.
Si, leggiamo anche noi i libri degli umani, sono divertenti sapete?
«Esiste un solo modo per trovare la bacchetta» dice ad un punto, gli occhietti anziani ma ancora vispi si bloccano sulla figura di suo nipote «e quello è crearla»
Con la mano tremante, prende un libro color rubino dallo scaffale dietro la sua sedia, lo sfoglia per un po', prima di fermarsi a circa metà.
«"Per creare la bacchetta di Luce Magica c'è bisogno di tre parti fondamentali, esse sono La Misura del Coraggio, L'Anello dell'Amore e una Gemma di Ghiaccio Illuminata dalla Fiamma della Speranza. Con esse la bacchetta sarà invincibile e in grado di esaudire qualsiasi desiderio". Ne sarete capaci, ragazzi?»
Ovviamente no, che diavolo sono quelle cose? Misura del coraggio, Anello dell'Amore, io conosco solo la misura del mio pene e le maniglie dell'amore di mia sorella. Dovrebbe mettersi a dieta, sono anni che glielo dico. Ma sto vaneggiando, qui la faccenda è seria. Nanny Styles si aspetta che sto insetto spennato ed io costruiamo la bacchetta più potente della storia, impossibile. Semplicemente impossibile.
«Ce la faremo»
Come non detto.
Ma mai una volta che questo sia d'accordo con me. Mai.

Tornando a casa, Styles è più silenzioso del solito. Cammina a testa bassa, mani dietro la schiena e andamento ciondolante, credo stia pensando.
«Allora?»
Questo silenzio mi distrugge, è opprimente, iniziare una conversazione è stata l'idea più sensata che mi è venuta in mente, ma lo sguardo che mi rivolge la fata mi comunica che, no, affatto. Non è stata per nulla una buona idea.
«Non riavrò più le mie ali, adesso sono solo uno stupido folletto con una bacchetta da donna e incapace di fare magie. Mi sento così Niall.»
Okay, non credo sia esattamente un complimento per il biondo ma che importa, finché non insulta me va bene.
«A questo punto preferirei essere uno di voi disgustosi succhiasangue, almeno avrei la forza necessaria per ammazzare quella bestia orrenda»
È stronzo, basta. Si è capito.
«Grazie per avermi dato del disgustoso comunque»
«Non c'è di che»
«Ero ironico, sai»
«Sei addirittura capace di fare ironia? Bella Tommo, ed io che pensavo fossi solo in grado di lamentarti.»
«Parla lui»
«Si dia il caso che a me, caro il mio pipistrello, siano state asportate le ali»
«E sti cazzi? AHIO!»
Okay, forse me lo sono meritato. Il palmo della Fata rimarrà per sempre sul mio volto, magari me lo tatuo.
«Così impari a prenderti gioco delle mie sofferenze»



Arrivati nel quartiere, Harry guarda con un po' di nostalgia casa sua, non ci torna dall'incidente e la sua famiglia, a parte Nanny Styles, non ha idea di cosa sia successo a suo figlio.
«Fidati Louis, saranno occupati con altro al momento» mi risponde prima ancora che possa formulare domanda.
«Dove andrai?»
«Non ti è necessario saperlo, ci vedremo domani a scuola» e con quelle parole corre via in direzione della foresta.
Che non si faccia male è la mia unica preoccupazione.




Okay che il capitolo è cortissimo ma non ce la facevo più a vederlo lì nelle note dell'iPod quindi ecco a voi 
Come avrete capito la storia non l'ho interrotta, anzi ho continuato a scrivere e so che ho aspettato tanto per pubblicare ma capitemi, non mi piaceva e non mi piace tutt'ora questa parte della storia ma spero di avervi strappato almeno un sorriso
Se qualcuna di voi ha visto Barbie e La Magia di Pegaso allora saprà benissimo cosa sia la Bacchetta di Luce Magica, mi sono permessa di inserirla perché adoro quel cartone (Come un po' tutti i Barbie movie, si ok ho diciassette anni e guardo ancora Barbie, giudicatemi pure) e niente, ci stava.
Vi dico solo una cosa, ragazze, state attente ai particolari che inserisco, saranno importanti per i prossimi capitoli.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2851207