La metà mancante di una mela di Chignon (/viewuser.php?uid=764755)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
*PUNTO DI VISTA DI NESSUNO*
Le prime note di growing up di Avril Lavigne a tutto volume riempivano l'aria della stanza.
E' la sveglia di Sam che suona, ma lei di svegliarsi non ne vuole sapere, questa notte, come molte volte da un po' a questa parte, si è svegliata dopo uno dei suoi incubi ricorrenti e non è più riuscita a dormire quindi avrebbe preferito rimanere a letto.
Passano 5 minuti e la musica riparte e nella stanza irrompe Catelynn,la sorella minore.
*PUNTO DI VISTA DI SAM*
''Voglio dormire!Voglio dormire! Stupida sveglia,ma perché mi devo innervosire di prima mattina''
I miei pensieri vengono interrotti da una voce che conosco fin troppo bene:
Catelynn:Sam sveglia!! Dai svegliati,mamma ha preparato la colazione, sù alzati! Dai!
'' O-MIO-DIO''
Sam: Ma vuoi chiudere quella dannata bocca?!? Voglio dormire è tanto difficile da capire ? Siamo d'estate,non c'è scuola quindi perchè dovrei alzarmi? Sopratutto se la prima cosa che devo vedere sei te !! Vattene mostriciattolo!
Detto questo Catelynn sparì all'istante, sarà andata a lamentarsi subito dalla mamma quindi voleva dire guerra di prima mattina.
Sam: Che vita di merda...
Mi alzai di mala voglia e andai in bagno. Messa davanti allo specchio,vidi me stessa riflessa,quel riflesso,lo odiavo,io odiavo me stessa, niente di me era giusto.
Mi infilai sotto la doccia,l'acqua bollente scorreva sul mio corpo intiepidito, se fosse per me sarei rimasta li per sempre ...
Dopo essermi vestita con un pantaloncino da calcio e una delle mie felpe preferite mi legai i capelli con poca attenzione e scesi in cucina.
Erano già tutti a tavola,mamma e papà a capo tavola,Cate al suo posto in uno dei due lati della tavola, mancavo solo io,come al solito. Andai a sedermi e presi un bicchiere di succo,sentivo lo sguardo dei miei genitori addosso ma feci finta di niente. La calma durò poco perchè mia madre decise di parlare per prima.
Mamma: Tralasciando il fatto che hai sbraitato in faccia a tua sorella senza motivo,potresti almeno salutare quando ti presenti a tavola.
Sam: Tralasciando il fatto che non me ne frega niente,tralasciando il fatto che sono le 9:30 del mattino e siamo in Agosto quindi come una comune mortale che si rispetti vorrei dormire,verbo che non mi sembra voi conosciate molto, ho tutto il diritto di reagire come più mi conviene.
Presi una brioche a caso dal cesto e mi diressi in camera.
Mangiucchiando mi misi le mie amate convers nere,mi intasca l'iPod e scesi di nuovo al piano inferiore.
Mentre stavo per uscire mia madre sbucò dalla cucina.
Mamma: Dove vai ?
Sam: pensavo di fare il giro del mondo...
Mamma: Quanto umorismo questa mattina vedo, a che ora pensi di tornare?
Sam: non te lo so dire,sono così piena di impegni che non ne ho la più pallida idea, ora scusa se devo interrompere questo bel terzo grado ma ho da fare...
Chiusi la porta senza aspettare nemmeno la risposta.
Presi lo skate pronta a farmi un giro per chissà quale meta... |
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Non avrei voluto essere così acida ma mi sembrava il modo migliore per far capire che non stavo bene, io NON stavo per niente bene e oramai da un po'...
Dicono che quando la persona soffre automaticamente cambia,alle volte in meglio e purtroppo alle volte in peggio , come con me ... mi sembra di essere diventata un mostro e forse lo ero.
SI, lo ero, solo i mostri potevano odiare tutti, come me, solo un mostro poteva odiare se stessa più di quanto già odiasse la gente, come me...
Mi incamminai con lo skate e le cuffie a tutto volume.
*FLASHBACK*
Il mio riflesso allo specchio è orribile,ho tutto il trucco sbavato, ho gli occhi rossi e gonfi a forza di piangere,piangere e piangere, non faccio altro oramai...Ho un dolore fortissimo al petto, mi sento persa e il vuoto mi circonda, voglio solo che finisca tutto... prima un' aspirina poi un calmante poi un sonnifero tutto accompagnato da della vodka lemon tanto per finire in bellezza... l'ultima cose che ricordo è la testa leggera, un tonfo e il buoi più totale...
*FINE FLASHBACK*
Mi feci travolgere dall'ammasso di pensieri che avevo in testa a tal punto di perdere la cognizione di dove stessi andando,ripresi il controllo di me solo dopo essere finita addosso a dei sacchi della spazzatura.
''MERDA''
Mi rialzai e mentre mi ripulivo da quello schifo lo sentii:
x: ti sei fatta male?
Sam: no guarda mi sono fatta bene, nuotare tra i rifiuti e uno dei miei passatempi preferiti,ho vinto anche dei premi.
Dissi con una punta di acidità.
Il ragazzo a poca distanza da me sembrò sorpreso dalla mia risposta poco amichevole ma sembrò anche non curarsene
X: Che caratterino! No seriamente ti sei fatta male?
Sam: è tutto okay
Solo in quel momento mi soffermai sulla figura davanti a me, era un ragazzo più o meno della mia età, 16, aveva i capelli marrone chiaro quasi sul rosso tutti trasandati che però portava bene, gli occhi che giocavano ad essere sul verde e azzurro,erano bellissimi,lui era bellissimo...
''NO!NO!NO! non devo azzardarmi a pensare queste cose''
Mi ero resa conto di starlo fissando, così in preda all'imbarazzo presi lo skate e me ne andai.
X: Hey tu ! aspetta!
Non gli diedi retta, non mi importava.
Girovagai per un po' senza meta poi tornai a casa che erano le 12:20.
Mi chiusi in camera e affondai la testa nel cuscino:
*SOGNO*
Mi svegliai da quello che sembrava un coma. Avevo un mal di testa tremendo e un martello pneumatico che picchiava forte.
Non avevo nemmeno le forze di tenere gli occhi aperti, mettendo a fuoco l'immagine a me davanti mi resi conto di non essere in camera mia, ma bensì in un ospedale... Non capivo il perchè di questa situazione, mentre mi guardavo attorno mi accorsi di una sagoma seduta vicino al mio letto,era mia madre, lo capii subito dai suoi capelli e dal suo profumo dolcissimo. Cercai di chiamarla ma avevo la gola secca.
Sam: Ma...mamm...mamma!
Mamma si mosse un po' e alzò la testa, credo fosse felice e sorpresa perchè spalancò gli occhi e mi abbracciò fortissimo riempendomi di baci, quasi mi mancava l'aria, ma amavo quel profumo.
Andò a chiamare qualcuno ed entrò con un dottore che mi visitò. Dopo aver compilato una di quelle cartelle che si vedono nei film si girò verso mia madre che era di fianco a me e disse:
Dott: per il momento è stabile, ma ha bisogno di molto riposo e deve idratarsi bene, ha ancora molto da espellere, per il suo trattamento non ci saranno medicine.
Lo disse guardandomi con uno sguardo di rammarico, e continuò con voce bassa.
Dott: ne ha già presi abbastanza
La mamma lo ringraziò e se ne andò, non ci capivo niente, era ora di mettere in chiaro un paio di cose:
Sam: cos'è successo ?
Mamma: non ti ricordi niente ?
Sam: evidentemente no...
Mia madre fece un piccolo sospiro,come per darsi forza e iniziò a parlare:
Mamma: Beh, tesoro tu eri triste, molto triste e non stavi bene, hai preso vari farmaci accompagnati da dell'alcool e hai avuto uno shock anafilattico ...
Scoppiò a piangere e io ricollegai tutto, avrei voluto non essere stata salvata.
Mamma: ti abbiamo trovata stesa in bagno, eri svenuta , tesoro potevi morire...
Mi abbracciò di nuovo sentivo scendere le sue lacrime, mi dispiaceva vederla così a causa mia.. Dalla porta entrò mio padre e mia sorella, era bello vederli.
Catelynn:Sam!! Sei sveglia !!
Sam: già!
L'abbracciai, e mi venne vicino anche papà, mi stampò un bacio sulla fronte e disse:
Papà: Oh il mio maschiaccio è sveglio, lo sapevo che eri forte e c'è l'avresti fatta.Brava.
Lo abbracciai forte,più di quanto avessi mai fatto.
Mio padre avrebbe sempre voluto un figlio maschio, sogno di ogni padre, così io lo accontentai e si vede tutt'oggi, se potessi tornare indietro rimarrei così perchè è nel mio carattere! Io e mio padre ci vogliamo un bene dell'anima e c'è lo dimostriamo giocando insieme a basket o facendo maratone di film mangiando tante schifezze. Mio padre è unico, è il mio punto di riferimento ma oramai ho perso la sensibilità anche per questo...
*FINE SOGNO* |
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Sentii qualcuno chiamarmi, era mia madre, per un attimo mi soffermai sulla sua figura :
Portava un jeans aderente che le risaltava le curve, una camicetta rosa abbinata al suo tacco scamosciato e agli orecchini in perla, sapeva essere casual ed elegante allo stesso tempo, aveva i capelli sciolti ma riordinati con un fermaglio,era poco truccata ma ben curata, la mia mamma era proprio bella.
Mamma:Hey ti sei addormentata e ho pensato di portarti il pranzo sù
Mi porse un vassoio con un piatto di pasta, una frittata con del pane e dell'acqua.
La ringraziai, mangia qualcosa, ma la mai mente era assente, LEI mi mancava.
Passai il resto del pomeriggio a leggere e ascoltare la musica.
Amavo leggere, era un modo per catapultarsi in un altro mondo e non pensare alla propina vita e io ne avevo bisogno.
Dopo aver cenato guardai un po di Tv, non prestai molta attenzione, ero piena di pensieri e mio padre se ne accorse:
Papà: Stai bene ? sembri pensierosa?
Sam: Tranquillo, vado a dormire, notte...
Papà: ok, buona notte.
Mamma: Sogni d'oro.
Ma quali sogni d'oro ... A me sembrava di essere in Matrix.
*SOGNO*
Tornata a casa dall'ospedale mai madre voleva mandarmi in un centro di ricovero, per ''riprendermi''. A quella notizia impazzii, non ero tanto disperata e non mi sarei mai fatta rinchiudere in un centro per pazzi.
Dopo un enorme litigio pieno di mie urla e pianti di mai madre, li riuscii a convincere:
Non sarei andata in un centro ma dovevo andare da uno psicologo o meglio Melissa, la mia psicologa. Odiavo andarci, crede di poter sapere come sto, ma lei non lo sa, nessuno lo sa quindi non volevo perdere tempo con queste stronzate.
la prima seduta
Melissa: Allora Sam, io più o meno ho capito perchè sei qui, ma tu ? Tu sai perchè sei qui ?
Sam: I miei credono che io sia pazza...
Melissa: E tu cosa pensi, sei pazza ?
'' Ma che cazzo di domande faceva ? avrei voluto ficcargli un pugno in bocca così sarebbe stata zitta''
Sam: non sono pazza, sono frustrata
Melissa: perchè ?
Sam: semplice, sono un fallimento in tutto e per tutto, tutto ciò che tocco si distrugge, io sono la distruzione di me stessa. E sono solo triste, tutti mi stanno col fiato sul collo, tutti credono di potermi far stare meglio, mi hanno obbligato a venire a parlare dei cazzi miei con una sconosciuta pensando di farmi del '' bene''
Annotò qualcosa su dei fogli e riprese a guardarmi.
Melissa: perchè credi che i tuoi genitori ti credano pazza, per cui ti hanno fatto venire da me ... ?
Sam: perchè mi sono quasi uccisa con un mix di farmaci e alcool
Melissa: Direi di partire dal principio: cosa ti ha spinto a ingerire tutta quella roba a tal punto di rischiare di perdere la vita?
Sam: La rabbia e la tristezza.
Melissa: Perchè provavi questi sentimenti?
''eccola! lo sapevo ! lo sapevo ! era ora di sputare la verità''
Sam: La mia migliore amica mi è morta davanti agli occhi...
Mellisa: bene, il fatto che tu sia riuscita a dirlo è un ottimo passo avanti, brava !
'' si visto che ci sei dammi un biscottino e grattarmi dietro le orecchie''
Annotò altro su quei fogli e poi mi fece un sorriso rassicurante.
Melissa: Ti va di raccontarmi cosa e come è successo ?
'' Ma mi piglia per il culo ? Certo che non mi va testa di cazzo''
Sbuffai rumorosamente e mi feci forza.
Sam: La mia Anne amava le moto, faceva anche le gare, un giorno doveva venire al rifugio con me e gli altri, ma ci venne in moto ...era a qualche metro di distanza quando un camion svoltò senza rispettare la precedenza,travolgendola in pieno, morì sul colpo... Lasciandomi da sola. Lei è in celo e io sono qua! Una metà non può vivere a lungo da sola .
Melissa: Scusa la mia ignoranza ma ... mi spiegheresti cosa intendi con la frase :'Una metà non può vivere a lungo da sola ''
Sam: Noi eravamo una cosa sola, non era la semplice amicizia tra adolescenti, era un legame destinato a durare per sempre, era più di una sorella, lei era parte di me, ci completavamo a vicenda.Come una mela: se la prendi e ti mangi una metà e lasciando a terra l'altra metà, quest'ultima marcirà col tempo,lei è la parte mancante della mela, la mela eravamo noi. Non si possono separare due inseparabili.
Melissa: Le volevi proprio bene...
'' E il premio per 'MISS OVVIETA' va a Melissa, complimenti è riuscita ad essere più stupida di Scemo più Scemo ''
Sam : ripeto: era mia e adesso niente a più senso...
*FINE SOGNO* |
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
-Pomeriggio del giorno seguente,Sabato
Avevo appena finito pranzo quando sento suonare il telefono,corro in camera a prenderlo: era Philip,uno del gruppo con cui giro.
Sam:Hey
Philip : Wei Sam,tutto bene?
Sam: cosa vuoi?
Philip: gentile come sempre neh,ti ho chiamato perché oggi andiamo tutti in piscina e sta sera si va al ritrovo,ti va?
Il '' ritrovo'' era un pub dove il gruppo si riuniva, i proprietari oramai ci conoscevano, quindi gli abbiamo dato questo soprannome.
Sam: Ci vediamo davanti alla piscina.
Chiusi la chiamata e mi andai a infilare nella doccia, mi legai i capelli in una treccia, mi misi un costume sportivo (pantaloncini e reggiseno),dopo aver preparato la borsa con l'occorrente, scesi per avvisare mia madre e uscii di casa.
Molto probabilmente i ragazzi saranno occupati a guardare il culo delle tipe o a provarci, io di solito passo il tempo a giocare a basket nel campo vicino, o prendo il sole, ma se c'è una cosa che odio sono i ragazzi che vengono a rompermi il cazzo pensando che io sia una delle solite troie di turno. Una volta mentre giocavo a carte con gli altri,uno non la smetteva di provarci,ma era davvero uno senza speranze il classico pallone gonfiato, pompato al massimo, l'unica cosa a cui teneva secondo me era il suo autoabbronzante, stanca delle sue chiacchiere inutili mi alzai per andarmene e lui continuava a seguirmi così, stufa di lui ,mi girai di scatto e gli ficcai un calcio li dove non batte mai il sole. Non si avvicinò mai più a me ne alla piscina visto che si era fatto una gran figura di merda. Alle volte essere manesca e aggressiva aveva i suoi pregi, almeno per me.
Pensando a questo episodio ero arrivata all'entrata della piscina, dopo aver salutato il gruppo entrammo.
Il gruppo era formato da:
Philip: biondo, occhi azzurri e un enorme sorriso coperto da enorme apparecchio, le ragazze non lo considerano figo per i loro standard, ma secondo me basterà qualche anno in più e togliere l'apparecchio per renderlo un gran bel ragazzo. Lo spero per lui, così vedrà come torneranno tutte quelle che l'anno rifiutato, oramai l' apparenza è l'unica cosa che conta in questo mondo sbagliato.
Simon: il ragazzo più stupido mai conosciuto in vita mia,fa veramente cose senza senso : una volta eravamo da me e ha voluto mettersi il pepe nel naso,non voglio ripensare alle conseguenze: si è messo a saltare per tutta la cucina urlando con voce acuta: '' O cazzo!O cazzo mi va a fuoco il naso, aiuto le mie caccole sono diventati meteoriti chiamate la protezione civile o voyager !!!'' E' bello essere in sua compagnia perchè si ride molto. Io lo chiamo Zack perchè assomiglia a Zack Afron, punto a suo vantaggio visto che tutte le sbavano dietro, ha un bel carattere ma utilizza le ragazze come fossero ''usa-getta'', con la scusa di essere giovane e non voler storie a lungo termine preferisce averne una diversa a settimana.
Andrei: Alto, silenzioso, ottimo giocatore di poker ed eccellente skater, il suo compito nel gruppo è intervenire nei litigi ,se non fosse per lui avrei già ammazzato varia gente per questo siamo legati, con uno sguardo mi capisce, il più delle volte non devo parlare che lui agisce. Lui e Philip sono gli unici a sapere dei problemi che ho avuto dopo la morte di Anne e questo ci ha uniti ancora di più.
Harry: Il ragazzo più vanitoso del mondo, il suo sport preferito è pettinarsi, è sempre ben vestito ed è veramente un bel ragazzo, cucina da dio e cosa migliore è un festaiolo, da lui ho partecipato alle feste più belle. Se hai un problema puoi presentarti a casa sua alle 3 di notte e vedrai che ti aprirà la porta pronto per cucinarti qualcosa di dolce.
Questi sono i reali e principali componenti del gruppo, manca Anne ovviamente...
Non dico di essere l'unica femmina, ma sono l'unica a fare parte del gruppo VERAMENTE e non per provarci con qualcuno come Quinn e le sue damigelle dell' orrore:
Quinn: Bionda, occhi azzurri, corpo perfetto e ottima baciatrice, ( recensione dei suoi vari clienti abituali che vanno a trovare le sue labbra e lingua) è la classica puttanella con l'aspetto d'angelo, molti ci cascano ma io più la guardo più mi sembra un aspira saliva, secondo me ha in corpo più saliva degli altri che la sua, si fa tutti ma non la dà a nessuno, peccato che i ragazzi non lo sappiano quindi ci provano a tutti i costi; ma ovviamente non dimentichiamoci delle damigelle:
Sarah e Brittany : gemelle, ma non hanno niente in comune se non la stupidità, una magra, l'altra in carne, una bionda, l'altra rossa, una ha i capelli a caschetto, l'altra ha i capelli lunghi. Stanno sempre dietro a Quinn, un po' come si vede nei soliti telefilm, più le guardo, più mi fanno pena. Hanno una madre che a forza di botulino a mala pena riesce a parlare e un padre che è sempre in '' viaggio'' ma che in realtà e a scoparsi l'amante, lo sanno tutti, tranne quelle 3 idiote.
Katrine: La ragazza più stronza che si possa conoscere in tutta la vita, non gli importa dei sentimenti degli altri, le piace fare la grossa,il più delle volte è patetica infatti noi la chiamiamo baby lei credo che significa che è un bambola= schianto, ma invece è perchè è brava solo a lamentarsi.
Dicono che la troietta sono io perchè sono sempre in mezzo ai maschi, ma la verità e che con le ragazze di quello stampo non ho niente a che fare quindi sto con gente del mio calibro, e se questi hanno il pacco non è un problema mio. I ragazzi da quando è morta Anne mi sono stati vicino il più possibile, ma anche loro stavano male e si vedeva, sopratutto Philip visto che aveva una cotta per lei. Era un elemento fondamentale e tutto è cambiato alla sua morte.
Oggi insieme al gruppo c'erano altri 3 ragazzi, non credo di averli mai visti prima.
Mi sbagliavo, uno di loro lo avevo già incontrato: era il ragazzo con cui ho parlato dopo il volo nei rifiuti.
Mi guardava come io guardavo lui, fu lui il primo a parlare:
X: ummm ragazzi non sentite odore di rifiuti ?
Nessuno capiva il perchè di quella domanda essendo che nell'aria c'era odore di crema solare e cloro; così decisi di stare al suo gioco, non mi sarei fatta sputtanare da un bamboccio:
Sam: ummm ragazzi non sentite odore di rincoglionito ?
X: Che odore ha un rincoglionito?
Sam: il tuo.
Ci fù un ovazione per me, questo significava che lo avevo smerdato e lui ci rimase male ma non mi importava.
Andrei: okay ragazzi fa già caldo senza che vi mettete anche voi a scaldare l'atmosfera, siamo qua per divertirci quindi, FORZA!
Tirammo fuori i teli e li unimmo tutti, io ero in mezzo ad Andrei e Philip.
Andrei: Allora me lo vuoi spiegare...
Sam: non so a cosa ti riferisci
Andrei: Al fatto che tu e Alex vi stavate per menare...
Sam: Si chiama Alex? Non lo sapevo, in effetti non lo conosco
Andrei: mi stai dicendo che hai smerdato uno sconosciuto?
Sam: la fai sembrare una tragedia detto così
Andrei: non è una tragedia solo che non puoi mortificare il primo che passa
Sam:ha cominciato lui comunque scusa paparino...
Andrei: vieni
Si alzò e mi porse la mano
Sam: cosa vuoi fare?
Andrei: NO,cosa farai tu, vai lì e ti presenti amichevolmente
Sam: HAHAHA, hai fumato pesante oggi.
Andrei:non scerzo Sam, i tre ragazzi inizieranno a girare con noi quindi dobbiamo andare d'accordo.
Sam: vai a fanculo!
Andrei: ci andrò tranquilla ma tu vai a presentarti, ti sto vicino...
Sam: o mio eroe...
Detto ciò mi diressi all'angolo del grande tappeto formato da tutti i nostri teli messi insieme.
I tre mi videro arrivare così smisero di parlare e mi fissarono. Di certo non avevo scampo, ero affiancata da Andrei quindi non avevo scelta, ma trovo sempre il modo di cavarmela. |
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
Mi avvicinai ai ragazzi insieme ad Andrei:
Sam: Ciao, sono Sam, più il gruppo si allarga meglio è,quindi ben venuti, ma non vogliamo delle teste di cazzo quindi fate attenzione a come vi comportate e a cosa dite.
Lo ammetto la frecciatina ad Alex era evidente, ma mi piaceva stuzzicarlo un po'
Porsi la mano al ragazzo a destra e a quello di sinistra lasciando a bocca asciutta Alex che era in mezzo, i due si presentarono : Josh e Ryan, sembravano apposto...
Sam: bene Josh e Ryan vi va una partita a basket?
Josh: certo
Alex rimase immobile, era come pietrificato, mi dispiaceva un po' così mentre Andrei mi inceneriva con lo sguardo e mentre ci stavamo incamminando nel campo da basket mi girai:
Sam:Hey ciccio pasticcio te la fai sotto per paura che ti smerdi? muovi il culo ho voglia di vincere.
Alex sembrò più rilassato perchè ci venne incontro e andammo tutti insieme al campo, ma non mi rivolse la parola. Non che mi importasse era tanto per non avere Andrei con il fiato sul collo.
'' Si che ti importa, vuoi conoscerlo per capire che tipo è''
Stupida coscienza, taci!
Forse è vero, lo volevo conoscere più che altro per capire se mi era amico o nemico.
La partita iniziò; Andrei rimase a guardare perchè non ne aveva voglia, così facemmo due contro due: io con Josh e Alex con Ryan.
Giocavano più tosto bene, ci stavamo divertendo, Josh devo dire che era leggermente appiccicoso, ad ogni punto mi abbracciava, mi batteva il cinque e sorrideva molto esultando e facendo ovazioni.
Magari era così di carattere...
'' O magari ti viene dietro e sta cercando di farsi strada''
La mia coscienza mi sta veramente esasperando e io non avevo intenzione di ascoltarla.
Josh si stava avviando al canestro per fare punto quando ad un'tratto Alex lo travolge facendolo cadere a terra.
Alex: Oh mi dispiace amico, non lo fatto apposta
Non sono stupida ne cieca, lo aveva fatto apposta ne ero sicura.
Josh : Tranquillo sto bene, ma fai più piano la prossima volta, mi hai quasi lussato una spalla.
Sam: no tu non stai bene, ti ha scaraventato a terra e lo ha fatto apposta
Mi avvicinai ad Alex e lo spinsi...
Sam: qual'è il tuo problema idiota...
Andrei intervenne subito e mi allontanò
Andrei: Non litighiamo, Alex e Josh sono amici non aveva motivo di buttarlo a terra se non per gioco quindi non lo accusare.
La questione finì lì perchè ci fù l'ingresso dell' ape regina con le dame di corte.
Quinn: Ma ciauuuuuu, gli altri mi hanno detto che eravate quì, così sono venuta a fare un salutino
Abbracciò tutti i ragazzi e iniziò a strusciarsi contro Alex, indossava un bikini che copriva poco niente, segno di come volesse fare colpo e si era capito che oggi la preda era Alex
''Ammettilò che ti da fastidio che ci provi''
WTF? stavo perdendo la pazienza e mi sentivo ridicola litigare con la mia stessa coscienza
Quinn: Cara Sam sempre in mezzo ai maschi e.....
Non la stavo ascoltando talmente ero schifata del suo strusciarsi addosso a lui, sembravano un koala e un albero, le stava avvinghiata come le api con il miele.
Sam: Cara Quinn sempre in mezzo ai coglioni e...
Tutti i ragazzi risero sotto i baffi, pure Alex che cercava di non darlo a vedere e mentre tornavo verso il telo:
Quinn: che problemi ha ? Non si può più neanche scherzare?
Ma come faceva a sembrare un angioletto? se fosse per me la schiaffeggerei giorno e notte.
Arrivata al telo mi resi conto che Andrei e Josh erano dietro di me, Li guardai stranita
Andrei: Sono contento che tu non le abbia dato troppa corda, dimostri di essere superiore così
Sam: si lo so, sono un mito
Così facendo mi spolverai per finta mani e spalle per poi guardarmi le unghie,suscitando il loro riso.
Tornando seri:
Sam:beh Andrei oramai è abituato a Quinn ma te ? perchè non sei con loro a sbavare per il suo poco coprente costume ?
Josh: non mi interessano le bionde ossigenate che credono di avere il mondo in pugno mostrando le tette a tutti
Io e Andrei lo guardammo con la faccia tipo :Are you fucking kidding me?
Sam: ho ho per caso sei gay ?
Josh: NO! ma cosa vai a pensare? NO, NO io amo le ragazze!
Sam: era tanto per sapere, sciallo zio
Ci mettemmo in cerchio per fare una partita a carte, c'eravamo tutti compresi Ryan, Alex, Quinn e le 3 damigelle, tutte in mezzo a qualcuno per fare da '' supporto morale'', ovviamente Quinn era appesa al braccio del suo tronco, Alex.
Per tutta la partita le ragazze starnazzavano, Alex e Quinn erano come due cani in calore e io e Andrei stracciammo tutti compreso Philip che con noi non riusciva mai a vincere.
Katrina: Sam e la sua solita fortuna, non ti vantare,non giochi poi così bene...
Philip: Fortuna o no lei ha giocato e ha anche vinto un paio di mani al contrario di te che non sai tenere neanche le carte in mano
Ma quanto stimo Philip??? L'ha chiusa alla grande!
Katrin: Puff chiudi quella fogna, tu sei qua solo perchè nessuno ti vuole in casa tua ,così ti mandano a rompere il cazzo a noi
Mi alzai in piedi, ero fuori di me... come si era permessa, nessuno e dico nessuno poteva insultare un mio amico.
Sam : Senti brutta zoccola da quattro soldi, non so cosa cazzo hai in quella testa ma vedi di pensare a cosa dici perchè io ti faccio mangiare tutti i denti, puoi insultare me, ma tocca uno di loro e sei morta, non te lo ripeto più, non mi faccio nessun problema a sbatterti il muso a terra.
Philip si alzò e mi strinse la spalla.
Philip: non ne vale la pena, lascia perdere.
Si alzò anche Andrei e andammo in alla piscina.
Alcuni continuarono a giocare, io, Andrei e Philip eravamo in un angolo a chiacchierare con i piedi a mollo, Josh e Zack e altri giocavano a pallanuoto e poi, non potevo credere ai miei occhi, c'erano Alex e Quinn che si tiravano la lingua a vicenda, faceva impressione, mancava poco che scopassero nella piscina se non fosse che Quinn non l'ha ancora data.
'' Sei gelosa ne, vorresti essere al posto suo''
WTF? Mi sembrava di impazzire
Sam: nuotiamo un po'
Philip: okay
Dopo il bagno facemmo merenda e poi raccogliemmo lo nostra roba; io e Alex non ci siamo più parlati ma ci fu qualche sguardo, anche Quinn non si mise in mostra come al solito, questo significa che prima ho avuto gran effetto su di lei, ottimo.
Ognuno andò per la propria strada, io e Andrei non viviamo molto lontano, facevamo la stessa strada e con noi c'erano anche ( porca di quella coincidenza) Quinn e Alex mano nella mano.
Per tutto il tragitto si facevano le fusa, mi veniva da vomitare, lei era ripugnante perchè si sapeva che non le importava veramente e lui mi faceva pena perchè era veramente un illuso.
Casa mia era prima di quella di Andrei, mi salutò e mentre mi dirigevo verso la porta d'entrata, Alex disse:
Alex: Abita lì ?
Quinn: che te frega?
Alex: no, niente tanto per sapere
Mi girai a guardarlo e lui fece lo stesso entrai in casa e mi chiusi la porta alle spalle... |
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
*PUNTO DI VISTA DI SAM*
jeans stretti,camicia azzurra e converse blu; capelli sciolti e ben piastrati, trucco leggero: ero pronta per uscire, solo perchè sono un maschiaccio non vuol dire che non mi piace essere presentabile semplicemente mi piace avere stile senza essere per forza una femminuccia troia.
Uscita di casa visi camminare Alex, anche lui si accorse di me e mi sorrise, sinceramente non so cosa avesse da sorridere lo avrei preso a schiaffi, ma andavamo nello stesso posto quindi era inevitabile fare la stessa strada, quindi andarci insieme...
'' in fondo sei contenta, ed ha un bel sorriso ''
No, non lo ero, dopo la scena al campo di basket e la pomiciata in acqua con Quinn provavo solo disgusto e non voglio averci niente a che fare, è solo un pallone gonfiato, solo perchè fa parte del gruppo non vuol dire che dobbiamo essere amici
Uscita dal cancelletto, ovviamente era fermo li ad aspettarmi questo significa che non sarebbe andato al pub da solo!
'' Sei contenta che ti abbia aspettata?''
Beh vorrei capire fin dove può arrivare ad essere una testa di cazzo
*PUNTO DI VISTA DI ALEX*
Mentre mi dirigevo al pub,passando davanti a casa di Sam è uscita anche lei, così l'ho aspettata per non sembrare uno stronzo, le ho sorriso ma non ha ricambiato, misà che è per la storia con Josh, sinceramente non me ne pento, quel coglione non la smetteva di provarci e non so perchè ma mi infastidiva... poi sono stato così stupido da farmi Quinn ma lo fatto solo per non pensare più a lei, non so cos'ha sta ragazza ma sento il bisogno di rimanergli accanto... c'è qualcosa in lei che mi incuriosisce da morire...
Alex : Hey, visto che andiamo tutti e due dalla stessa parte pensavo che avremmo potuto andarci insieme
Approvò la mia proposta solo con un cenno,non c'era nessun segno di felicità nel suo viso, sembrava triste
Alex:non che siano affari miei ma stai bene? sembri giù di morale...
Sam: ecco! Hai detto bene: NON sono affari tuoi
*PUNTO DI VISTA DI SAM*
Acidità! Ma perchè ho risposto così ? Non volevo ma c'è qualcosa in lui che mi rende nervosa ...
Alex: hey scusa era tanto per sapere
Sam: Sto bene, anzi starei ancora meglio se tu non mi facessi domande
Alex: Certo che sei proprio una stronza
Sam: e tu sei proprio un coglione, pallone gonfiato
Alex: HO HO, ha parlato miss: Non mi rompete il cazzo se no vi castro
Sam: se non vuoi finire veramente castrato sarà meglio che chiudi quella cazzo di bocca
Alex: Se no ?
*PUNTO DI VISTA DI ALEX*
Ma che cazzo gli ho fatto ? Non sono riuscito a contenermi, volevo tenergli testa a tutti i costi! se la stronza vuole giocare non sarò di certo io a tirarmi indietro.
*PUNTO DI VISTA DI SAM*
Andrei: Se no, NIENTE... Ciao anche a voi! Appena arrivati e già che litigate, non so da dove proviene tutto questo odio tra voi ma la dovete smettere, tenete il rancore per altro...
A forza di litigare eravamo arrivati al Pub facendo arrabbiare Andrei visto che stavamo litigando davanti a tutti...
Alex : Non è colpa mia se è una stronza
Sam: Non è colpa mia se è un bamboccio senza palle
Lo imitai a mo' di cantilena con la voce da bambina, quell' idiota mi aveva veramente fatto incazzare
Andrei: smettetela! Alex vai con gli altri e divertiamoci
Alex mi lanciò un ultimo sguardo assassino e andò vicino a Josh
Andrei: Sam.. che ti prende ?
Sam: mi prende che non sopporto quel coglione
Andrei: perchè ?
Sam: non so, mi fa diventare nervosa... e questo mi manda in bestia
Andrei: Sam so che è assurdo chiederlo a te ma : per caso ti interessa?
Sam: DI CHE CAZZO STAI PARLANDO
Sono sicura che in quel momento stavo letteralmente fumando dalla rabbia, io non volevo averci niente a che fare !
Andrei: Okay okay come non detto, andiamo a divertirci
Sam: sarà meglio ...
''non è che magari ti sei arrabbiata perchè forse ha ragione?''
Sarà una serata moooolto lunga...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
*PUNTO DI VISTA DI SAM*
La serata stava andando nel verso giusto, io e Alex non ci siamo ancora parlati, tutti si stanno divertendo, io sto stracciando varia gente a biliardo e da bere non manca mai ... Direi che è una bella serata tralasciando la litigata all' inizio...
Stavo ridendo ad una battuta di Philip quando mi accorgo che Alex è in mezzo a Quinn, Katrine e le damigelle, tutti mi fissavano, Alex ha la faccia priva di emozioni e sul volto di quelle troie c'è dipinto un ghigno disgustoso... Sentivo che qualcosa non andava...
Philip, come gli altri si accorse che qualcosa non andava...
Philip: hey, che succede?
Sam: umm, non lo so, guarda là
Gli feci segno di guardare verso Alex
Sam:sta succedendo qualcosa, me lo sento ....
Dopo aver guardato anche lui
Philip: Nah, magari stanno organizzando un'orgia, fregatene...
Sorrisi, magari aveva ragione non dovevo preoccuparmi di loro...
Mentre giocavamo a biliardo, una ragazza si avvicinò a Zack, ( Simon )
X: Hey, sei bravo a giocare a biliardo, non è che mi insegneresti ?
Simon: con piacere bellezza
Io, Andrei e Philip non potemmo fare a meno di scoppiare a ridere, posammo le aste da gioco e ci incamminammo a tornare al nostro tavolo per lasciare spazio ai due piccioncini...
Philip: Io mi chiedo come faccia... anzi lui non fa niente, sono le ragazze che vengono da lui come se niente fosse
Aveva la voce talmente sconfitta e shoccata che scoppiai a ridere fortissimo:
Philip: Non c'è niente da ridere, forse sarà il profumo che usa o ...
Sam: ahaha ma la smetti? Zack fa colpo questo e vero, ma attira a sè solo delle troiette, a te serve una ragazza per bene non una cagna di razza slabrador...
Andrei ed io continuammo alla mia citazione di un rapper
Philip:Prendo come un complimento il fatto che vuoi una ragazza seria per me, ma se continuo così diventerò un morto di figa...
Andrei: troppo tardi...
Detto ciò scoppiamo di nuovo a ridere, mentre Philip ci stava uccidendo con lo sguardo, il divertimento durò poco, chi se non la regina vergine delle troie doveva venire a rompere i coglioni, Quinn e il suo bel principe erano venuti a far visita a noi poveri plebei...
Quinn: cosa c'è di così tanto divertente?
Noi:...
Quinn: Insomma?
Philip: Parlavamo solo di come facesse così velocemente colpo Simon
Quinn: Beh non c'è da sorprendersi, è un bel bocconcino ma guarda quella è una vera sgualdrina...
'' ma da quale pulpito? ''
Non riuscii a trattenermi e scoppiai a ridere come una matta contagiando anche Philip e a ruota Andrei
Quinn: beh? che ho detto ?
Stavo per rispondere quando Andrei mi precedette tappandomi la bocca con la mano
Andrei: no, niente, lascia perdere, noi andiamo a farci un giro...
Salutammo tutti, io ovviamente tralasciando certa gente e ci dirigemmo per le strade deserte...
Andrei: Chissà cosa sarebbe successo se non ti avessi tappato la bocca
Philip rispose per me:
Philip: Facile, Sam avrebbe detto qualcosa di offensivo ed esilarante così da far iniziare una bella discussione, molto probabilmente Sam avrebbe provato ad alzargli le mani ma noi, o per lo meno tu, lo impediresti e alla fine, Simo si porterebbe a letto quella, cosa che succederà comunque, Quinn se ne sarebbe andata con tutta la sua mandria e noi saremmo qui in giro a prenderla per il culo più di quanto già stiamo facendo...
Andrei annuì, evidentemente d'accordo..
Avvolsi il braccio intorno a Philip, e con tono di presa per il culo:
Sam: te l'hanno mai detto che sembri uno strizza cervelli quando fai così?
e scoppiammo tutti a ridere...
Philip: no,la strizza cervelli sei te
Sam: io ?
Philip: si, tu leggi nella nostra testa, e nemmeno te ne accorgi
Andrei annuì di nuovo
Sam: spiegati non ti seguo
Andrei: vuole dire che con te non servono le parole, spesso sai, o cosa pensiamo o cosa proviamo... non te ne accorgi perchè per te è normale ma in realtà nessuno è attento ai sentimenti degli altri come lo sei te
Non sapevo cosa rispondere, mi limitai ad abbassare la testa e fissare i miei piedi che camminano
A forza di camminare arrivammo poco distanti da casa mia...
Andrei: so che non abbiamo mai parlato di Anne: ma sappi che noi pur non essendo bravi come te sappiamo che è stato un vero trauma, tu penserai che nessuno può capire come ci si sente, e forse è così, ma sappi che anche se è morta, non hai perso tutti, noi ci siamo e ci saremo sempre, proprio come tu ci sei sempre stata, sappiamo che dopo la sua morte tutti ci siamo distaccati, perchè ognuno deve affrontare il dolore del lutto a modo suo, noi abbiamo reagito e stiamo andando avanti, non dico di dimenticare, ma tu non lo hai proprio superato, non ti sei neanche data la possibilità di stare meglio, solo perchè ridi e fai la cogliona con noi non vuol dire che sei felice, e questo noi lo sappiamo, gli altri potranno non accorgersene ma noi si, tu stai ancora male, anche se sono passati 6 mesi tu stai male...
Sul suo volto non c'era altro che sincerità e tristezza
Andrei: Star male e lecito, ma è ora anche di lasciar entrare un po' di felicità, Anne ti guarda da lassù, e vorrebbe vederti felice, quindi concediti la libertà di vivere, vivere, questa parola tu non l'hai più compresa da quando è morta, tu non vivi, tu ti lasci vivere, come ben tu sai ho perso mio fratello quando avevo 12 anni, eppure, sono qui perchè tutti i giorni mi sveglio volendo rendere orgoglioso le persone a me care, Anne è orgogliosa di te, lo è sempre stata, quindi ritorna ad essere forte, ma cosa dico? tu non devi tornare ad esserlo, tu lo sei, sei una delle persone più forti che io conosca, solo che come un viaggiatore che ha perso la bussola, ti sei persa, beh, Sam sappi che io e Philip saremo ben felici di farti da bussola, perchè ci teniamo a te, non te l'ho mai detto ma per me sei una sorella, e come fratello voglio vederti sorridere perchè sei felice e non vederti mostrare i denti facendo credere di stare bene, datti possibilità di tornare alla luce, Ti voglio bene...
Non sapevo cosa dire, ero totalmente sotto shock, senza rendermene conto iniziai a piangere in silenzio, e Andrei senza pensarci due volte mi abbracciò, non era un semplice abbraccio, era una dimostrazione d'affetto, affetto reciproco
Philip: Credo che Andrei abbia già detto abbastanza, ma voglio che tu lo senta dire anche da me : io ti considero una sorella e ti dico anche perchè, perchè sei un punto di riferimento, sai sempre cosa dire al momento giusto,sai ascoltare veramente senza giudicare, sei una tosta che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, molte volte mi hai difeso, molte volte ho visto in te un bene che va ben oltre l'immaginabile, non siamo mai state persone affettuose l'un l'altro, ma questo non vuol dire che non ci vogliamo bene, ci sei sempre stata e sò che sempre ci sarai e anche se non sono forte come te, sappi che farei di tutto per vederti felice, sei la mia sorellona e ti voglio bene...
Ero ancora tra le braccia di Andrei, che adesso sorrideva, contento delle parole di Philip, io ancora più sotto shock di prima non sapevo cosa dire, e le lacrime erano aumentate, abbracciai anche lui, un abbraccio a tre e la cosa non mi dispiaceva, allontanandomi
Sam: Per la prima volta in vita mia non sapevo cosa dire,dopo la morte di Anne è stato tutto così difficile, io non riuscivo e non riesco tutt'ora a capacitarmi che la mia migliore amica sia morta, volevo morire per davvero, il dolore era troppo, il peso della perdita era immenso, non mi importava più di nessuno, nemmeno di me, il mondo poteva finire, che io non me ne sarei fregata, niente aveva più senso, tutte le mie certezze erano andate a puttane, ed io mi sentivo sola, voi cercavate di reagire al dolore nel migliore dei modi, i miei genitori cercavano di capirmi ma non riuscivano e pensavo che nessuno avrebbe capito, mi sentivo come se fossi realmente sola al mondo,un mondo brutto, brutto perchè non sapevo come affrontare la realtà, brutto perchè la gente e davvero cattiva non paga mai le conseguenze delle azioni e i buoni subiscono, odio il mondo e la vita, provo odio per qualsiasi cosa perchè non sopportavo il fatto che mi avessero privato della persona più importante della mia vita, trovo che sia così ingiusto da provare schifo anche per la mia vita, mi chiedevo il perchè fosse morta lei, arrivando alla conclusione che sarei dovuta morire io, io me lo meritavo più di lei ... ho sempre pensato che facendo finta sarebbe andato tutto bene, ma ad ogni sorriso falso che dò io muoio dentro sempre di più... Dopo le vostre parole un piccolissimo squarcio si è aperto nella mia anima, un piccolissimo raggio di luce mi è entrato dentro, perchè ho appena capito che mentre io ero impegnata ad odiare la vita c'era chi come voi che amava, grazie a voi ho capito che la morte di Anne aveva anche un messaggio, quello di prendere sul serio la vita, non dare niente per scontato, amare fin che si può, è proprio vero, abbiamo 100 ragioni per piangere ma 100000000 per sorridere,il ricordo e l'amore di Anne vivranno in me per sempre e io ora devo fare di tutto per renderla orgogliosa, iniziando a vivere però si sà che sono testarda e quindi avrò davvero bisogno di aiuto in questo percorso, perchè mi sono persa e ho bisogno di voi, non lo mai detto, ne dimostrato ma finalmente ho capito che vi voglio bene e che tengo a voi...
Philip: Bhe siamo qui pronti per iniziare questo tuo percorso
Andrei: la fiducia che hai riposto in noi è enorme
Philip : e noi non ti deluderemo
Andrei: non c'è bisogno di fingere con noi
Philip: non è un reato dire ciò che si prova
Andrei: e ci fa piacere sentirti dire che ci tieni
Philip: siamo ragazzi ma se ci dimostriamo un po' di affetto non muore nessuno
Andrei: senza esagerare da parte tua, sai com'è non voglio diventare gay
Scoppiammo a ridere mentre Philip ci inceneriva con lo sguardo
Sam: Vi adoro
Philip/Andrei: Anche noi |
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
*PUNTO DI VISTA DI SAM*
10:25
Sono nel letto, non ho voglia di dormire, però non ho voglia di alzarmi...
Non faccio altro che pensare all'altra sera...
Sorrido, non posso farne a meno, mi piace questa sensazione, serenità...
Vorrei fosse sempre così, ma sò bene che niente dura, tutto prima o poi ha una fine, tutto ...
Trovo assurdo credere nel '' per sempre '' niente è per sempre: il giorno e la notte hanno una fine, l'amore e l'amicizia hanno una fine, la vita ha fine, però, adesso che ci penso, una cosa sono sicura che sia per sempre, la morte...
La morte è l'unica cosa che è '' per sempre '', la trovo una cosa triste...
Alle volte mi chiedo perchè iniziare qualcosa che avrà una fine...
Per questo mi chiedo che senso abbia vivere se poi si muore...
Sembrerò melodrammatica, ma è la verità ...
Mentre ero immersa nei miei pensieri, qualcuno bussa alla porta...
Sam: entra
era mia madre, ogni volta che entrava in una stanza, la inebriava del suo profumo
Mamma: Buon giorno tesoro, stavi dormendo?
Mi misi seduta a gambe accavallate
Sam: no, sono solo rimasta a pensare a letto, sono sveglia da un po'
Mamma: a cosa pensavi?
Non gli avrei di certo detto la verità
Sam: niente di importante, più tosto: devi dirmi qualcosa?
Mamma: ah si! volevo dirtelo a colazione ma non sei scesa, quindi sono venuta io
Sam: dimmi
Mamma: Beh, ero a fare la spesa, quando ho incontrato una mia amica di vecchia data, siamo cresciute insieme e i nostri mariti sono amici quanto lo siamo noi, sai uscivamo sempre insieme, poi tra lavoro e figli non ci siamo più viste, lei si era trasferita ed adesso è tornata qui ...
Non capivo perchè mi stesse raccontando questa storia, però era chiaro che fosse felice
Sam: il punto è...
Mamma: anche lei ha un figlio, della tua età e ho pensato di invitarli tutti a cena, io e tuo padre ne siamo estasiati
Sam: lo vedo
Le feci un sorriso sincero, mi accarezzò la guancia con gli occhi pieni di felicità, mi piaceva vederla così ...
Mamma: quindi parteciperai alla cena?
Sam: se vuoi
Mamma: certo che voglio e Catelynn sarà da un'amica così sarà ancora più intimo, io sarò occupata con Zoey, tuo padre con Vinny e tu dovresti intrattenere loro figlio che però non ricordo il nome
Sam: haha va bene così mamma, non importa tranquilla
Però mi sorgeva un dubbio, se era un nerd secchione? magari pieno di foruncoli e con il mocio al naso, oppure un' emo con lo smalto alle unghie e le braccia tagliate... non avrei resistito, però non vedevo mai così felice mia mamma, così decisi di non rovinare il momento
Mamma: oh, non sai quanto mi renda felice, grazie tesoro
Sam: di nulla mamma
Ci abbracciammo, una cosa che facevo spesso e volentieri era prendere un forte respiro di lei, così che potessi assaporare il suo dolce profumo
Mamma: per caso c'è qualcosa che devi dirmi?
Sam: em? no! perchè?
Mamma: non lo so, ti vedo molto più tranquilla sembri ... serena
Touchè!
Come lo avrà capito?
'' è tua madre ''
Grazie coscienza, ci ero arrivata anche io ...
Sam: Beh, lo sono
Sembrava ancora più felice dopo la mia risposta perchè aveva uno di quei sorrisi... si! quei sorrisi che hanno le mamme quando scoprono di essere in cinte ( quando lo vogliono un bimbo, sia chiaro) oppure quando si vede il proprio figlio diplomarsi o sposarsi, roba del genere, io lo chiamo sorriso da mamme ...
Mamma: scendiamo a fare colazione?
Sam: si, mi dò una sistemata e scendo
Mamma: okay
Uscì dalla stanza, mentre io mi diressi in bagno, dopo essermi rinfrescata per bene, mi guardai allo specchio
Non sono diversa, che cosa avrò di sereno? Bah ...
dopo essermi messa un pantaloncino e una maglietta mi raccolsi i capelli in una coda alta e scesi
Mamma: mentre fai colazione vado a rifare i letti, per caso oggi hai intenzione di aiutarmi con la cena?
Sam: emm certo, faccio un salto da Andrei dopo aver mangiato e poi ti aiuterò con tutto
Mamma: oh, grazie mille, c'è parecchio da fare
Sam: immagino, quando si tratta di cene tu cucini per un ristorante intero
La presi in giro, anche se era vero, per una sera lei cucinava dosi per una settimana, però era carino, la casa si inebriava di profumi deliziosi e la tavola era sempre imbandita
Mamma: ti sbagli, è giusto che gli ospiti abbiano tutto il cibo che gli serve
Sam: per una settimana
Mamma: ha ha, non sapevo di avere una figlia così spiritosa
Sam: ti lascerò un promemoria
In effetti il più delle volte facevo battutine
Mamma: sarà meglio che fai colazione prima che diventi un pranzo
Sam: sì sì cambia discorso
Le sorrisi facendo capire che stavo scherzando
Dopo colazione andai da Andrei e tornai a casa per pranzo così da poter poi iniziare i preparativi per la cena che si terrà sta sera
Mamma: che hai fatto da Andrei?
Sam: mi sono fatta mettere incinta
Mi lanciò uno sguardo assassino, così alzai le mai in segno di resa
Sam: stavo scherzando, abbiamo chiacchierato un po', gli ho detto della cena e mi ha fatto un sacco di paternali sul comportamento
Rise di gusto
Mamma: chissà perchè
Sam: HA HA che spiritosa
Sam: comunque abbiamo fatto un paio di tiri a canestro ed eccomi qui
Mamma: Beh sono contenta che vi frequentiate sembra un bravo ragazzo
Sam: MAMMA! noi NON ci '' frequentiamo''
Dicendolo con tono acido e a mo' di cantilena alzando le mani facendo il segno delle virgolette
Sam: siamo amici! A-M-I-C-I
Mamma: oooo è uguale, comunque ti fa bene la sua compagnia e anche di quell' altro giovanotto ... mm
Sam: Philip
Mamma: ah, sì lui, anche lui sembra apposto
Sam: beh lo è
Mamma: Dopo la morte di Anne non vi ho più visti insieme, sono contenta che siate tornati amici
Anne, per un momento il mondo smise di girare, il sogno non poteva durare a lungo, la verità è sempre pronta a sputarti in faccia, mamma capìì di aver toccato un tasto dolente
Mamma: scusami, dovrei tapparmi la bocca
Si sentiva in colpa e mi dispiaceva
Sam: non devi scusarti di niente, io e i ragazzi non ci siamo solo visti per un po', siamo sempre stati amici
Sembrava avermi capito
Mamma: meglio così
e mi avvolse nelle sue braccia ma questo non cambia il fatto che il malumore si stava avvicinando
Sam: emm sarà meglio iniziare a lavorare, non vorrai lasciare tutti a digiuno vero?
Le regalai un sorriso per alleggerire l'aria, fattasi pesante dopo aver pronunciato il nome di Anne
Mamma: non sia mai, all'opera!
Cucinammo di tutto e di più: pasta fatta in casa, carne, pesce, insalata, purè, patè, una torta al cioccolato e dei biscotti che si porteranno a casa, tutto fatto per il meglio, toccava solo più la cucina, guarda caso, dovetti andare a prepararmi così non potei aiutare mia sorella e mamma a pulire...
Mancavano solo più gli ospiti... |
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
Jeans neri stretti, camicia rossa abbinate alle corverse, capelli lisci alla perfezione, un filo di trucco, sono pronta, anche se è solo una cena, non voglio sfigurare, lo faccio più per i miei genitori, sono così entusiasti di questa cena...
scesa di sotto ho sistemato le ultime cose: mentre mettevo da bere in tavola hanno bussato, mia mamma è corsa subito ad aprire, gesto che mi fece sorridere, era come se fosse tornata ragazza e stesse aspettando le amiche per una festa, era tenerissima...
Dopo aver aperto la porta :
Mamma: Ciao!!! Ben venuti entrate pure
Io e papà eravamo fermi in linea ad aspettare che fosse il momento delle presentazioni
Entrarono uno per uno con l'annuncio di mia mamma
Mamma: Questa è Beth
Presentando l'amica, dopo aver salutato papà venne da me
Beth: Che piacere conoscerti
Sam: il piacere è tutto mio
Mamma: Questo è Vinny
e dopo aver salutato papà anche lui venne verso di me
Vinny: molto piacere
Sam: altrettanto
Mamma: e lui è Alex
Mentre sorridevo a Vinny, ri volsi di nuovo lo sguardo alla porta e rimasi pietrificata: O MIO DIO
'' quello che viene chiamato karma, HA HA HA ''
fottiti coscienza di merda
Anche lui era immobile, shoccato tanto quanto me
Non posso crederci, perchèm lui ?
Tutti rimasero fermi in silenzio mentre ci osservavano
Inghiottii la saliva che mi era rimasta in bocca, non sapevo cosa fare, decisi di mantenere la calma
Sam : ciao
Rimasi al mio posto, non mi sarei scomodata per lui, lui non sapeva dove posare gli occhi, faceva avanti e indietro tra il pavimento e me, poi mi fisso
Alex: hey
si schiarì la voce, la tensione era tantissima, e si sentiva
Mamma: Sam? voi... voi due vi conoscete?
Non volevo dire tutto a mia madre e non volevo che i suoi genitori scoprissero che razza di figlio avessero
Sam: beh, si! esce anche lui con noi, fa parte del gruppo adesso
mia madre gli rivolse un sorriso
Mamma: ottimo, sono proprio felice, chi lo avrebbe mai detto che i nostri figli fossero amici
lo disse guardando i suoi genitori e papà, poi però non sentendo risposta da nessuno mi guardò
Mamma: giusto? perchè siete amici?
A quella domanda Alex sbarrò gli occhi, era in pieno shock
Ma avevo in mente un piano per uscirmene sana e salva
Sam: come ho già detto esce con il gruppo, quindi anche con me, se non fossimo amici se ne starebbe a casa sua
Sembrò capire a che gioco stavo giocando
Alex: esatto, in un gruppo si è tutti amici, o quasi
Bastardo la frecciatina era ovvia
Beth: oh è perfetto, un motivo in più per vederci più spesso
Mamma: si!
Papà: così almeno il giovanotto potrà tenere d'occhio la nostra piccola killer
io lo guardai per dire: MA CHE CAZZO DICI? RIPIGLIATI !!
Mamma: Adam, non chiamarla così
Vinny: hahaha killer? mi piace
Sam: c'è da ringraziare lui ...
Mandando un' occhiataccia permalosa con fine scherzoso a mio padre suscitando le risate degli adulti, tranne le mie e quelle di Alex che mi guardava con ghigno divertito
Mamma: perchè non andate in camera tua, mentre noi facciamo due chiacchiere, la cena è in tavola tra poco vi veniamo a chiamare noi
'' uuuuu si mette bene la faccenda''
Sam: cosa?
Mia madre sembrava facesse finta di niente e si rivolse ad Alex
Mamma: per te va bene?
Alex guardò prima me e poi mia madre
Alex: certo, va benissimo
O PORCA DI QUELLA MERDA DI CANE PESTATA DA UN IDIOTA
non è giusto !
in silenzio ci siamo diretti verso la mia stanza con i nostri genitori che ci osservavano divertiti
Chiusa la porta di camera mia, il silenzio cadde su di noi
Io ferma accasciata alla porta, lui che si guardava in torno
Aveva uno sguardo intenso, meno distaccato da quello comune
a fissarlo mi ero calmata, c'era un non so chè di calma
Sam: ti piace?
Si girò subito a guardarmi
Alex: è diversa...
Aggrottando le sopracciglia gli feci segno di continuare
Sam: in che senso?
Continuava a guardarsi in giro mentre io lo guardavo
Alex: non so, più colorata, magari con qualche graffito, e un po' più di disordine, questa è una stanza da ...
lo guardai per spingerlo a continuare
Alex: da ragazza normale, di preciso la tipica figlia perfetta acqua e sapone
Smise di guardarsi intorno e rivolse il suo sguardo a me
Sam: beh non sono la persona che hai appena descritto
Alex: lo so, per questo lo detto-
Lo interruppi
Sam: però mia madre è una maniaca del pulito, se fosse per me ci sarebbe il caos più totale, ma mia madre pulisce anche dove non è sporco
Alex: capisco anche mia madre è così
Sam: e la tua stanza-
Sta volta mi ha interrotto lui
Alex: ma la mia stanza è off limit, quello è il mio regno, lei non ci entra, infatti la mia stanza rispecchia la mie personalità
Sam: assì? quindi pieno di specchi per la tua vanità e l'egocentrismo? magari con una bambola gonfiabile nuda, e piena di tuoi ritratti ? però come fai a rappresentare il fatto che sei una testa di cazzo, strafottente che si crede chissà chi?
'' che l'incontro abbia inizio, si accettano scommesse di ogni tipo ''
Alex: hoho, non ti preoccupare che la mia stanza mi rispecchia, al contrario di te che camuffi tutto per non far vedere ciò che sei veramente: una stronza patentata che si crede più furba degli altri ma che risulta patetica al contrario di me che ho i piedi per terra
Sam: hahaha sai, la convinzione fotte la gente
Alex: tu ne sai qualcosa
Sam: guarda che il morto di figa sei te !
gli puntai il dito contro con fare minaccioso, lui fece qualche passo avanti
Alex: io?
lo disse con troppa calma,scandendo bene le lettere
Mi avvicinai anche io
Sam: Si, tu !
Non avrei ceduto, non gliela avrei data vinta, non così facilmente
Alex: haahha
Mi rise in faccia è questo non poteva che farmi arrabbiare ancora di più
Alex: cos'avrei fatto per essere un morto di figa
HAHA fregato adesso di smerdo bastardo
con un sorriso beffardo lo guardai dritta negli occhi
Sam: non ero io quella che si lascia strusciare addosso dalla regina delle troie vergini
Mi riferivo all'episodio in piscina, inizia a girargli intorno, mentre lui era fermo ad ascoltarmi
Sam: non ero io in piscina a succhiarmi la faccia con uno scarto umano
ero affianco a lui, lui guardava la porta e io lo guardavo di traverso, da mio tono di voce si sentiva quanto fossi schifata
Sam: e non sono io che mi illudo come un'idiota
Si girò di scatto, eravamo di nuovo faccia a faccia però più vicini
Alex: di che stai parlando
Era arrabbiato e questo mi fece venire da ridere, e non mi trattennì, gli risi in faccia anche io
Sam: hahahah non ti facevo così stupido
Si avvicinò ancora più a me, era troppo vicino
Alex: di che cazzo stai parlando? sputa il rospo
Sam: al massimo posso sputarti in faccia
Era troppo divertente il signorino non sapeva di essere il nuovo giocattolino di Quinn
stava per urlarmi qualcosa ma la porta si spalancò rivelando le nostre madri che ci fissavano incuriosite e solo lì mi resi conto che eravamo vicinissimi e che lui mi stringeva la mano, lo allontanai subito, non ero mai stata in una situazione così imbarazzante... |
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
Beth: oh, scusate abbiamo interrotto qualcosa di importante
Mamma: volevamo solo dirvi che la cena e pronta
Entrambe avevano capito che c'era qualcosa, ma fecero finta di niente
Io e Alex ci fissavamo non sapendo cosa dire...
Sam: n...no,no è tutto okay
Alex girò lo sguardo verso le nostre madri, cercando di ricomporsi dallo spavento
Alex: è tutto apposto, andiamo a mangiare?
Si incamminò fuori dalla porta con sua madre mentre io rimasi immobile, mia madre,anche lei ferma sulla soglia, mi scrutava
Mamma: cosa stava succedendo?
Di certo non gliel'ho avrei detto, mi passai una mano sul viso in modo frustato, e dopo aver scosso la testa, mi diressi verso la cucina senza dire niente
Di là era tutto normale, mio padre e Vinny chiacchieravano, Beth li ascoltava mandando qualche occhiata ad Alex che sembrava assente, quando varcai la soglia della sala mi guardò subito, rimanemmo a fissarci, ma entrambi non sapevamo quali emozioni far trapelare, entrambi eravamo in totale confusione, il misto di pensieri fu interrottò da mia madre che mi mise una mano sulla spalla:
Mamma: mi aiuti a servire la cena
Facendo un piccolo cenno andai in cucina, e intravidi mia madre e Beth scambiarsi uno sguardo di comprensione, spero solo che non si facciano troppi film mentali...
Dopo aver messo il cibo in tavola, ognuno aveva il piatto pieno
Papà: vorrei fare in brindisi a noi, alle nostre famiglie, alla nostra amicizia che dura da quando eravamo giovani e ai nostri figli che spero affrontino lo stesso nostro percorso, un'amicizia preziosa e duratura
Merda, che razza di brindisi, mia madre e Beth continuavano a guardarci come se fossimo due bebè appena nati, io e Alex non sapevamo assolutamente cosa dire, si vedeva che era sorpreso tanto quanto me... vedendo il silenzio provenire da noi Vinny intervenne
Vinny: A noi
e tutti alzammo i bicchieri...
La cena proseguì tranquilla, io e Alex ci guardavamo di tanto in tanto, ci concentravamo a fare discorsi con gli altri o a mangiare, ma nessun tipo di contatto ci legava
Vinny: Beh potremmo trasformare questa cena anche in un pranzo o in uscite tra di noi, sarebbe davvero bello, beh e poi i ragazzi potranno stare insieme senza annoiarsi
Ma perchè parlano tutti di noi, non ci possono lasciare fuori
'' no perchè il karma è bastardo ''
e per una volta davo ragione alla mia coscienza
Papà: allora voi due? che ci raccontate?
O MIO DIO, NO!
vedendo che non parlavo, Alex affrontò il discorso
Alex: cosa vuole sapere?
Papà: oh figliuolo dammi del tu
Alex: okay
Papà: non lo so, tu e la mia Sam passate molto tempo insieme?
Alex guardò prima me e poi mio padre
Sam: si sta in compagnia, passo il tempo con lui come con tutti gli altri
Sembrò sollevato dalla mia risposta
Alex: esatto siamo un gruppo, non solo io e lei
Mamma: quindi è la prima volta che vi incontrate senza i vostri amici
O cazzo, gli dico del primo incontro o no ?
Alex: No, la prima volta che ho visto Sam pensavo fosse una barbona
Spalancai gli occhi tanto quanto il resto delle persone a tavole, gli tirai un calcio bello forte tanto da faro sobbalzare, si teneva la gamba ci stavano tutti guardando senza capire
avvicinò il viso vicino a me e bisbigliando
Alex: perchè l'hai fatto?
Sam: no la domanda giusta è perchè tu hai risposto così?sei impazzito
Alex la pazza sei te, a momenti mi stacchi una gamba
Sam: o poverino, ti sta bene
ci girammo per vedere tutti che ridevano
Beth: Credo proprio che diventeremo suoceri
Mamma: si lo credo anche io
Papà: cosa ??? no, no.. cioè, non adesso!
Vinny: uuuu bello, così tutte le domeniche potrò stracciarti a basket
Papà: ho ho te lo scordi, solo perchè i nostri figli staranno insieme non mi impediranno di batterti su tutti i fronti
Mentre loro affrontavano la cosa con simpatia io quasi non mi strozzavo con la mia stessa saliva e Alex che stava bevendo un sorso d'acqua l'ha risputata nel piatto anche lui quasi soffocato
Non potevo crederci
Sam: mai! preferisco rimanere zitella a vita
Alex: io preferisco andare a vivere sotto i ponti
Sam: beh l'aspetto e quello
Alex: almeno io non puzzo di rifiuti
Sam: almeno io non sono una patetica bamboccia che crede alla prima biondina ossigenata che incontro
l'aria si fece pesante, nessuno stava ridendo, ma mamma aveva un ghigno dipinto in viso
Mamma: prime liti, come crescono eh ...
Beth: già chi lo avrebbe detto, i nostri figli, insieme
Sam: ma la volete finire
Alex: si veramente basta siete deprimenti
io e alex ci alzammo inseme
Sam: me ne vado prima di vomitare, vieni
Ma che sto facendo? gli ho chiesto di venire con me o cazzo adesso mi ride in faccia
Alex: si se no rischio di vomitare ciò che ho mangiato
Mamma: e il dolce?
Guardai Alex che aveva già capito
Andammo in cucina lui tagliò due fette di torta io presi il gelato e i cucchiai e ce ne andammo senza dire una parola
dopo essere saliti in camera prima di chiudere la porta rimasi a sentire
Mamma: chissà che cosa combineranno quei due
Vinny: lasciamoli in pace,alla loro età è normale, e sono responsabili quindi finiamo la nostra cena tranquilli
chiusi la porta e mi diressi vicino ad Alex per posate il contenitore di gelato
Entrambi ci sedemmo sul mio letto, mangiando la torta e prendendo qualche cucchiaio di gelato iniziammo a parlare
Sam: è stato imbarazzante
Alex: puoi dirlo forte
Sam: non se ne rendono nemmeno conto
Alex: sai com'è la vecchiaia
Sam: altro chè ahhahaha
per la prima volta ci ritrovammo a chiacchierare senza insulti, ed era piacevole
entrambi avevamo finito di mangiare ed eravamo rimasti a guardarci, cosa che, in effetti, facevamo spesso, ma era più forte di me
Alex\Sam: senti io ...
iniziammo insieme, a quanto pare avevamo avuto la stessa idea
Sam: parla pure
Alex: beh, io... non avrei dovuto dire quelle cose... mi dispiace, non sono così
Sam: anche a me dispiace, però io sono così
Alex: non è mai stata mia intenzione , ma era più forte di me cedere alle tue provocazione
Sam: vale anche per me
Alex: devo ammettere che pur non conoscendoci ci siamo fatte fin troppe litigate
Sam: ahha già tipico di me
Alex: cosa intendi? prima hai detto che sei così e adesso che è tipico di te? in che senso?
Sam: sono una testa di cazzo, attacco briga, litigare fa parte di me, più di quanto io voglia realmente
presi a giocare con il bordo del lenzuolo, mentre lui continuava ad assimilare ciò che dicevo con molta attenzione
Alex: mi stai dicendo che fai più di ciò che sei?
wow, il ragazzo ha un cervello
'' e non solo ''
chiudi quella cazzo di bocca coscienza
ripresi a guardarlo, regalandogli un piccolo sorriso sincero
Sam: si esattamente
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
*PUNTO DI VISTA DI NESSUNO*
La serata non durò molto più a lungo, Alex e Sam chiaccherarono ancora un po', vennero interrotti dalla madre di lui perchè si era fatto tardi ed era ora di andarsene, i due ragazzi si scambiarono il numero di telefono, e dopo un semplice saluto, per via degli occhi curiosi dei rispettivi genitori, entrambe le famiglie tornarono al proprio nucleo famigliare, Sam si rinchiuse nella sua camera per evitare le domande della madre, lo stesso valeva per Alex, che per sfuggire alla curiosità della donna che lo ha messo al mondo si rifugiò sotto le coperte.
Entrambi, in fin dei conti avevano passato una bella serata, avevano parlato, ed era un passo importante, ma entrambi, dopo tutto, non sapevano come identificarsi: amici? chissà...
Nella mente di Sam viaggiano i ricordi del loro primo incontro e il suo sorriso, quel sorriso, faceva sorridere anche lei...
Nella mente di Alex è impresso lo sguardo di lei e i ricordi, ricordi che gli facevano scuotere la testa, pensando che, un'incontro del genere non se lo aspettava
Era mezzanotte meno dieci ma da entrambe le parti non si dormiva...
Nei loro animi c'era un groviglio di emozioni e la testa pieni di pensieri che non sapevano come decifrare...
* PUNTO DI VISTA DI SAM*
E' lunedì mattina, e dopo essermi svegliata piena di energie, decisi di andare a correre...
Appena uscita di casa,con le cuffie alle orecchie partii...
Non pensavo, mi lasciai trasportare dalla musica e dal leggero frescolino e correvo, correvo, senza prestare attenzione alla stanchezza, mi fermai solo dopo essere arrivata al parco giochi, dopo aver bevuto dalla fontana, mi soffermai a guardare il celo, da venerdì sera non facevo altro che pensare ad Alex, odio questa sensazione di disagio, non mi appartiene, l'altra sera si è dimostrato una persona diversa da quella che pensavo fosse,mi ero sbagliata su di lui, e forse avrei dovuto chiedergli scusa...
'' da quando chiedi scusa? sei bastarda di natura, tu non chiedi scusa ''
Sono sempre stata orgogliosa questo sì, ma stronza è stato il risultato dopo la morte di Anne...
o forse lo sono veramente, e uso il lutto come scusa, non so...
Mi scoppiava la testa a forza di pensare...
Ripresi a correre...
Arrivata a casa, mi infilai subito sotto la doccia, dopo essermi vestita scesi in cucina, erano a mala pena le 9:30 e non avevo fatto colazione,i miei erano ancora a tavola a chiacchierare
Sam: buon giorno
Papà: giorno
Mamma: buon giorno tesoro, hai dormito bene?
Sam: si
presi a fare colazione, mentre mio padre leggeva il giornale e mia madre che mi fissava
Sam: ho qualcosa in faccia che mi fissi?
Mamma: oh no no, e solo che ... era da un po' che non andavi a correre
Sam: iperattività.. cosa comune negli adolescenti
Mio padre sorrise= ti ha chiuso oppure = ottima risposta, che genio di figlia che ho
'' ma smettila ...''
Mamma: beh in questo fine settimana sei stata molto pensierosa e mi chiedevo se c'era qualcosa che non andava o qualcosa di cui hai bisogno di parlare..
Dopo aver tirato un occhiataccia a mio padre, roteai gli occhi e dopo aver fatto una sonora sbuffata
Sam: essendo un intelletto superiore nella media e mia consuetudine P-E-N-S-A-R-E verbo che molti babbani non sfruttano, in ogni modo ho codesto organo
indicandomi il cervello
Sam: e intendo usarlo, questo è tutto ciò di cui dovevo parlarti... e visto che ci penso, è vero: ho bisogno di parlare, quindi vado da Andrei...
Mi alzai e mentre mi dirigevo verso il cancello mio padre mi fermò
Papà: non trattarla così, ci è rimasta male
Sam: cosa vuoi che faccia, vuole sempre sapere TUTTO anche se non 'è NIENTE
Papà: cosa pretendi? è tua madre?
ma va ? non lo sapevo capitan ovvio
Sam: senti non volevo essere dura, ma adesso devo proprio andare
e così feci, dovevo affrontare questo discorso al più presto...
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Andrei: e quindi mi stai dicendo che avete chiacchierato come se nulla fosse
annuii
Andrei: e che vi siete scambiati il numero
annuii di nuovo
Andrei: e che adesso non sai se essere sua amica e fare finta di niente
Sam: esatto
Andrei: vuoi che ti dica cosa ne penso?
Sam: no, sono venuta a scroccare i biscotti di tua madre
mentre addentavo un vero biscotto
Sam: ovvio che devi dirmi cosa ne pensi
Andrei: okay, non ti scaldare, a parere mio dovresti dargli una possibilità, in fondo non ci perdi niente, se ti sta simpatico hai un amico in più, se poi in realtà è una merda ti divertirai a farlo soffrire
Pensandoci sù
Sam: sai,questa è la cosa più intelligente che tu abbia detto...
mentre finivamo i biscotti mi vibrò il telefono:
Messaggio: Mamma
oggi pomeriggio si va in gelateria con Beth,Vinny , faccio venire anche Alex così vieni anche te o preferisci di no?
Risposta: Sam
Se vuole venire che venga, verrò anche io
Sam: devo andare, oggi gelato con Alex
Andrei: sei stata più veloce di quanto pensassi
Sam: non farti strane idee, ci saranno anche i suoi genitori
Andrei: se lo dici tu
Alzò le mani in segno di resa, nel mentre mi alzavo gli lanciai un cuscino
Sam: ringrazia tua madre per i biscotti, ci vediamo e grazie per il consiglio
Andrei: dovere |
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** Capitolo 12 ***
Arrivata a casa, ebbi tutto il tempo per prepararmi: short color panna, maglia bianca, larga ,smanicata con il segno della pace e un paio di all star marroni, capelli raccolti in una treccia morbida sulla spalla destra e un filo di trucco e una giusta dose di mascara per illuminare lo sguardo.
Scesa di sotto mentre entravo in sala, i miei genitori girarono lo sguardo verso di me e sorrisero, si alzarono e mi vennero incontro:
Mamma: sei davvero carina
Sam: non usare quella parola mai più, io non sono '' carina ''
dissi a mo' di cantilena con voce irritata
Sam: i bambini sono carini
Papà: hahahaha è meglio se andiamo
Usciti di casa trovammo Alex e famiglia ad aspettarci:
Mamma: scusate il ritardo Sam doveva farsi bella
''hahahaha te l'ha fatta pagare hahahhaa''
O MIO DIO
Tirai il braccio di mio padre in modo da farlo abbassare al mio livello così da potergli parlare nell'orecchio, ero totalmente shoccata e si sentiva anche dalla voce
Sam: papà, dimmi.... dimmi che non l'ha detto veramente
Mia mamma rideva con Beth e Vinny mentre Alex mi osservava in ogni movimento con un leggero sorriso
Papà: mi dispiace ma è successo, hahaha
Sam: non può essere...
Scossi la testa mettendomi una mano in pieno viso
Vinny: sei molto carina oggi Sam
'AHHAHAHAHAHHAHAHHAHAHAHHAHAHAHHA'
Lo fulminai con lo sguardo
Mamma: oh per carità, Vinny lei non è assolutamente carina, attenzione
Il sarcasmo nella sua voce mi faceva venire un istinto omicida
Beth: hahaha beh in ogni caso stai molto bene
Avrei voluto che la terra si aprisse così che potessi sprofondarci dentro
Alex: ummm, perchè non andiamo? se continuiamo così faremo cena
Papà: beh sarebbe un'idea no?
Vinny: si, tanto loro non hanno scuola
Beth: è che cena sia!
Alex: no,no non intendevo questo... io-
nessuno lo stava ascoltando si erano già incamminati e c'eravamo solo noi sul vialetto di casa
Alex: mi dispiace, io-
Sam: è tutto okay, ho subito di peggio
Alex: riusciremo a sopravvivere a quei 4?
Sam: se nessuno mi rivolge la parola credo che non ucciderò nessuno, per questa volta
Alex: ahhaha bene, ma... anche io?
Sam: tu mi servi, non passerò la giornata a ingozzarmi in solitudine
Alex: ahhaha okay, concordo pienamente
Solo allora mi resi conto che anche Alex era un figurino:
jeans neri arrotolati alla fine così da scoprire le caviglie e mezzo polpaccio, maglietta bianca con sopra un teschio sanguinante con sopra una giacca di jeans leggera, arrotolata sulle maniche, i capelli ben sistemati, stava proprio bene ...
*PUNTO DI VISTA DI ALEX*
Povera Sam, è stata messa in ridicolo da i nostri genitori, io molto probabilmente li avrei mandati a farsi fottere, però devo dire che: non era per niente male, ha un bel fisico e ha molto stile, non si mette tre chili di trucco così mostra la sua vera bellezza, è proprio carina...
E' la prima volta che ci vendiamo dalla cena, è devo capire cosa voglio, non so se siamo amici e devo assicurarmi che lei sia una persona che voglio nella mia vita, se fosse veramente la stronza che fa vedere, allora non mi interessa, ma c'è qualcosa in lei, so che c'è... è una specie di mistero, voglio conoscerla, spero sia lo stesso per lei
Entrambi eravamo fermi, immobili, entrambi ci guardavamo, non riuscivo a staccarmi dall'osservare i suoi occhi, lei mi guardava le labbra, ne sono sicuro e questo non faceva altro che farmi sorridere, lei a sua volta, non c'era niente intorno a noi, solo i nostri sguardi che viaggiavano e fu così tutto il pomeriggio, sotto l'occhio attento dei nostri genitori...
Tutto andava bene, chiacchieravamo tranquilli ci gustavamo un buonissimo gelato io fragola e cioccolato, lei crema e caffè... tutto bene, fin che non entrò Quinn in gelateria
Si avvicinò a me e senza preavviso mi baciò
Quinn: ciao fustacchione
I miei genitori e quelli di Sam erano in pieno shock e Sam rimase impassibile, non mostrava alcuna emozione
Mi alzai subito in piedi ancora con lo sguardo di Sam:
Alex: emm ciao Quinn, questi .... questi sono i miei genitori
Quinn: ohhh molto piacere, avete un figlio meraviglioso
Mamma è papà erano senza parole
Beth: oh che piacere tu sei ....
Quinn: Quinn, la ragazza di Alex
Vinny: molto piacere
Alvin e Zoey fissavano sua figlia, Sam sembrava non essere più presente, almeno con la testa
Quinn: emmm si può sapere perchè sei con la cara Sam e famiglia?
cara Sam? ma se si odiano, è un po' ipocrita da parte sua
Alex: beh, i nostri genitori sono amici fin da piccoli, e si sono ritrovati dopo tanto tempo, così adesso usciamo tutti insieme
Quinn: oh, beh io è un po' che non ti vedo, potrei farti compagnia
Alex: non credo sia il caso, è una serata tra i nostri genitori
Quinn: beh allora vieni via con me e lasci i genitori tranquilli a passare una serata tra adulti
cosa faccio adesso? Sam è una statua e tutti gli occhi sono puntati su di me
Alex: emm
Beth: oh caro tranquillo, non è un problema esci pure con la tua amica
Alex:okay, allora ciao
Vinny\Beth\Alvin\April: ciao
Alex: ciao.. Sam
Sam:..........
Ecco lo sapevo, non risponde
Quinn: dai andiamo
Alex: s...si
Usciti dalla gelateria ce ne andammo ... lasciandoli lì
*PUNTO DI VISTA DI SAM*
Non posso crederci, mi ha mollato lì per andarsene con Quinn...
LO ODIO LO ODIO LO ODIO
VAFFANCULO
Mamma: stai bene?
'' terra chiama Sam, rispondi se no confermerai che non stai bene ''
Sam: emmm? si.. si si
sembrava che mi fossi svegliata da un sogno
Beth: da quando mio figlio è fidanzato?
Sam: lo chieda a lui
usai un tono fin troppo scontroso
Sam: emmm io vado a farmi un giro, non ci faccio niente qui...
Vinny: puoi benissimo rimanere
Sam: no grazie, ciao
Papà: non aspettarci in piedi
Sam: è probabile che voi arriviate prima, comunque ognuno ha le chiavi quindi buona notte ...
Avevo bisogno di aria, tanta aria... |
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** Capitolo 13 ***
*PUNTO DI VISTA DI ALEX*
Dopo essere usciti dalla gelateria Quinn mi portò a casa sua, i suoi non erano in casa, dovrei essere contento, ho una ragazza, gnocca, a casa sua, da soli, ma l'unica cosa a cui riesco a pensare e a Sam, il suo viso... i sensi di colpa si fanno sentire...
Quinn: a cosa stai pensando?
Alex: emmm io? no no niente tranquilla
Quinn: bah, sarà, però e da quando siamo andati via dalla gelateria che hai la testa altrove
Alex: già, è che mi è dispiaciuto mollarli tutti lì così
Quinn: ai tuoi genitori non sembrava dispiacere
Alex: si ma ho piantato in asso anche Sam
Quinn: e quindi? cosa te ne importa di quella?
Alex: è stato maleducato da parte mia
Quinn: ma cosa te ne frega? da quando ti importa di lei?
Si stava arrabbiando e io non sapevo come affrontarla
Alex: senti non è una cattiva ragazza
Quinn: è una troietta di merda !
Alex: hey hey hey cos'avrebbe fatto per meritarsi questa definizione?
Quinn: tu non la conosci... a lei non importa di nessuno, lei pensa solo a se stessa, tratta male chiunque per niente, è scontrosa, ed è una troia perchè è sempre in mezzo ai maschi, trova semrpe l'occasione di farsi notare
non potevo più sopportare le sue parole, non so se erano vere, non so se non è lei quella che sbaglia, sono in un mare di confusione, avevo bisogno di saperne di più e sapevo da chi andare
Alex: devo andare
Mi alzai da vicino lei
Quinn: cosa? perchè?
Alex: ho da fare
Quinn: mi stai dicendo che non coglierai l'occasione di stare con me?
Alex: mi dispiace
me ne stavo per andare
Quinn: se esci da quella porta, tra noi è finita ancora prima di iniziare
La guardai, era seria
Quinn: ti perderai tutto questo
e si mise in mostra, facendo capire che il suo corpo sarebbe stato mio
Alex: sai che ti dico? la troia sei te non lei, ci vediamo
andandomene la sentii imprecare, ma non mi importava dovevo andare dall'unico che credo mi sappia rispondere
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Andrei: sai che se lo viene a sapere Sam ti ammazza e poi ammazza me vero?
Alex: si, lo so, ma voglio sapere qualcosa su di lei
Andrei: e non puoi chiederlo a lei?
Alex: pensi veramente che si aprirebbe con me?
Andrei: beh in effetti...senti io ti dico solo che Sam è una ragazza chiusa, la sua è tutta apparenza, è molto orgogliosa, non chiede aiuto, fa tutto di testa sua, è una bravissima ragazza che ha sofferto molto, trasformando la tristezza in rabbia... sta a te conoscere ciò che è in lei... ma sappi che per conoscerla dovrai lottare molto, e lei ti renderà tutto difficile apposta,solo per vedere se rimani o te ne vai
Assimilai tutto con molta attenzione, ero davvero davvero curioso, volevo conoscerla, è così misteriosa mi interessa, e cercherò di esserle amico
Alex: grazie, ho capito, ora tocca a me
*PUNTO DI VISTA DI SAM*
Passeggiai per molto, cuffie nelle orecchie e mani in tasca, non posso crederci, okay non siamo molto amici, okay che si è fatto Quinn ma piantarmi in asso così? davvero? adesso ho capito bene com'è: un menefreghista morto di figa..che stupida pensare che fosse...
''fosse?''
beh, diverso ...non lo so nemmeno io, ma c'è qualcosa che mi attira in lui, qualcosa che lascerò subito da parte, non me ne frega più un cazzo può andare a farsi fottere, lui, e quella troia
Arrivata a casa rimasi in giardino, sarei impazzita da sola in camera, mi sdraiai sul lettino a dondolo sul terrazzino ... lasciandomi dondolare mi immersi nei miei pensieri, dovevo cancellare Alex, non doveva importarmi di lui, ho chiuso. L'unica cosa che avremo in comune saranno i nostri genitori.
Ero così immersa nei miei pensieri che non mi ero minimamente accorta che qualcuno era sul terrazzino e mi parlava
*PUNTO DI VISTA DI ALEX*
Dopo essermene andato via da Andrei mi feci un giro, tanto per chiarirmi le idee: volevo conoscere Sam, lo volevo veramente
Arrivai davanti casa sua, e buttando l'occhio mi accorsi che Sam era lì, da sola
Alex: Ciao Sam
nessuna risposta,aveva lo sguardo perso nel vuoto, erano le nove quindi i nostri genitori erano ancora fuori, entrai dentro il giardino ma lei sembrava non essersene accorta, solo quando, dopo essere salito dal terrazzino mi misi davanti a lei sembrò rinvenire
Sam: che cazzo ci fai qui?
Alex: hey calma, non è colpa mia, ti ho salutato ma eri in un altro mondo a quanto pare...
Sam: cosa vuoi? non dovresti essere con quella troia a spassartela
Alex: me ne sono andato
Sam: ho ho come mai? la cagna ha le sue cose e non te l'ha data?
Alex: ma la vuoi smettere? non penso solo al sesso e di certo non è per quello che me ne sono andato
Sam: oooh ma sentitelo il filosofo,'' io non penso soltanto al sesso''?ma vaffanculo
eravamo faccia a faccia, entrambi piuttosto alterati
Alex: sei una stronza
Sam: e tu un coglione
Alex: sentiamo perchè sarei un coglione?
la mia voce era un sussurro di provocazione
Sam: ovvio, solo un coglione starebbe con Quinn, solo un coglione mollerebbe su due piedi un'altra persona solo per andarsene con una troia, tu sei un coglione
Era arrabbiata
Alex: io non sto con Quinn e poi cosa te ne frega? noi due non siamo nemmeno amici cosa te frega se me ne sono andato!?
il silenzio piombò su di noi, che idiota! perchè gli ho detto quelle cose? sono un idiota è confermato
Sam: hai ragione
se gli sguardi potessero uccidere, sarei morto già da un pezzo
Sam: noi non siamo amici, non lo saremo mai
Merda... e adesso?
Sam: quindi vattene a fanculo! non me ne frega niente, mai me ne fregherà!
iniziò a spingermi e a colpirmi in modo che mi allontanassi
Alex: no aspetta...
Sam: vaffanculo!
cominciò a prendermi a pugni, presi tutte le forze che avevo e la bloccai, cercò di liberarsi ma senza successo
Sam: lasciami!
Alex: no
Sam: lasciami testa di cazzo !
Alex: no fin che non ti calmi
Sam: muori
detto ciò mi fiondò un calcio nelle palle e automaticamente la mollai per chinarmi dal dolore
Alex: merda
Sam: ti sta bene idiota
Alex: ancora un po' e me li stacchi
Sam: la prossima volta ci metterò più forza
entrò in casa lasciandomi lì, da solo con un male cane, ma sorprendentemente tornò, con un pacco di surgelati
Sam: tieni, non voglio una denuncia per tentata aggressione alle tue parti intime
Alex:grazie, ma credo che ti denuncerò lo stesso
Sam: allora ti ucciderò
Alex: assì? e in che modo?
Sam: non so ma ...
si abassò al mio livello, che ero ancora inginocchiato, così da sembrare più minacciosa
Sam: sarà una morte lenta e dolorosa
Alex sto morendo dalla paura
occhi negli occhi, nessuno si muoveva
Sam: dovresti averne
entrambi sorridevamo, ero talmente assorto da lei, da dimenticarmi persino del male.. |
Ritorna all'indice
Capitolo 14 *** Capitolo 14 ***
*PUNTO DI VISTA DI ALEX*
Dopo essere usciti dalla gelateria Quinn mi portò a casa sua, i suoi non erano in casa, dovrei essere contento, ho una ragazza, gnocca, a casa sua, da soli, ma l'unica cosa a cui riesco a pensare e a Sam, il suo viso... i sensi di colpa si fanno sentire...
Quinn: a cosa stai pensando?
Alex: emmm io? no no niente tranquilla
Quinn: bah, sarà, però e da quando siamo andati via dalla gelateria che hai la testa altrove
Alex: già, è che mi è dispiaciuto mollarli tutti lì così
Quinn: ai tuoi genitori non sembrava dispiacere
Alex: si ma ho piantato in asso anche Sam
Quinn: e quindi? cosa te ne importa di quella?
Alex: è stato maleducato da parte mia
Quinn: ma cosa te ne frega? da quando ti importa di lei?
Si stava arrabbiando e io non sapevo come affrontarla
Alex: senti non è una cattiva ragazza
Quinn: è una troietta di merda !
Alex: hey hey hey cos'avrebbe fatto per meritarsi questa definizione?
Quinn: tu non la conosci... a lei non importa di nessuno, lei pensa solo a se stessa, tratta male chiunque per niente, è scontrosa, ed è una troia perchè è sempre in mezzo ai maschi, trova semrpe l'occasione di farsi notare
non potevo più sopportare le sue parole, non so se erano vere, non so se non è lei quella che sbaglia, sono in un mare di confusione, avevo bisogno di saperne di più e sapevo da chi andare
Alex: devo andare
Mi alzai da vicino lei
Quinn: cosa? perchè?
Alex: ho da fare
Quinn: mi stai dicendo che non coglierai l'occasione di stare con me?
Alex: mi dispiace
me ne stavo per andare
Quinn: se esci da quella porta, tra noi è finita ancora prima di iniziare
La guardai, era seria
Quinn: ti perderai tutto questo
e si mise in mostra, facendo capire che il suo corpo sarebbe stato mio
Alex: sai che ti dico? la troia sei te non lei, ci vediamo
andandomene la sentii imprecare, ma non mi importava dovevo andare dall'unico che credo mi sappia rispondere
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Andrei: sai che se lo viene a sapere Sam ti ammazza e poi ammazza me vero?
Alex: si, lo so, ma voglio sapere qualcosa su di lei
Andrei: e non puoi chiederlo a lei?
Alex: pensi veramente che si aprirebbe con me?
Andrei: beh in effetti...senti io ti dico solo che Sam è una ragazza chiusa, la sua è tutta apparenza, è molto orgogliosa, non chiede aiuto, fa tutto di testa sua, è una bravissima ragazza che ha sofferto molto, trasformando la tristezza in rabbia... sta a te conoscere ciò che è in lei... ma sappi che per conoscerla dovrai lottare molto, e lei ti renderà tutto difficile apposta,solo per vedere se rimani o te ne vai
Assimilai tutto con molta attenzione, ero davvero davvero curioso, volevo conoscerla, è così misteriosa mi interessa, e cercherò di esserle amico
Alex: grazie, ho capito, ora tocca a me
*PUNTO DI VISTA DI SAM*
Passeggiai per molto, cuffie nelle orecchie e mani in tasca, non posso crederci, okay non siamo molto amici, okay che si è fatto Quinn ma piantarmi in asso così? davvero? adesso ho capito bene com'è: un menefreghista morto di figa..che stupida pensare che fosse...
''fosse?''
beh, diverso ...non lo so nemmeno io, ma c'è qualcosa che mi attira in lui, qualcosa che lascerò subito da parte, non me ne frega più un cazzo può andare a farsi fottere, lui, e quella troia
Arrivata a casa rimasi in giardino, sarei impazzita da sola in camera, mi sdraiai sul lettino a dondolo sul terrazzino ... lasciandomi dondolare mi immersi nei miei pensieri, dovevo cancellare Alex, non doveva importarmi di lui, ho chiuso. L'unica cosa che avremo in comune saranno i nostri genitori.
Ero così immersa nei miei pensieri che non mi ero minimamente accorta che qualcuno era sul terrazzino e mi parlava
*PUNTO DI VISTA DI ALEX*
Dopo essermene andato via da Andrei mi feci un giro, tanto per chiarirmi le idee: volevo conoscere Sam, lo volevo veramente
Arrivai davanti casa sua, e buttando l'occhio mi accorsi che Sam era lì, da sola
Alex: Ciao Sam
nessuna risposta,aveva lo sguardo perso nel vuoto, erano le nove quindi i nostri genitori erano ancora fuori, entrai dentro il giardino ma lei sembrava non essersene accorta, solo quando, dopo essere salito dal terrazzino mi misi davanti a lei sembrò rinvenire
Sam: che cazzo ci fai qui?
Alex: hey calma, non è colpa mia, ti ho salutato ma eri in un altro mondo a quanto pare...
Sam: cosa vuoi? non dovresti essere con quella troia a spassartela
Alex: me ne sono andato
Sam: ho ho come mai? la cagna ha le sue cose e non te l'ha data?
Alex: ma la vuoi smettere? non penso solo al sesso e di certo non è per quello che me ne sono andato
Sam: oooh ma sentitelo il filosofo,'' io non penso soltanto al sesso''?ma vaffanculo
eravamo faccia a faccia, entrambi piuttosto alterati
Alex: sei una stronza
Sam: e tu un coglione
Alex: sentiamo perchè sarei un coglione?
la mia voce era un sussurro di provocazione
Sam: ovvio, solo un coglione starebbe con Quinn, solo un coglione mollerebbe su due piedi un'altra persona solo per andarsene con una troia, tu sei un coglione
Era arrabbiata
Alex: io non sto con Quinn e poi cosa te ne frega? noi due non siamo nemmeno amici cosa te frega se me ne sono andato!?
il silenzio piombò su di noi, che idiota! perchè gli ho detto quelle cose? sono un idiota è confermato
Sam: hai ragione
se gli sguardi potessero uccidere, sarei morto già da un pezzo
Sam: noi non siamo amici, non lo saremo mai
Merda... e adesso?
Sam: quindi vattene a fanculo! non me ne frega niente, mai me ne fregherà!
iniziò a spingermi e a colpirmi in modo che mi allontanassi
Alex: no aspetta...
Sam: vaffanculo!
cominciò a prendermi a pugni, presi tutte le forze che avevo e la bloccai, cercò di liberarsi ma senza successo
Sam: lasciami!
Alex: no
Sam: lasciami testa di cazzo !
Alex: no fin che non ti calmi
Sam: muori
detto ciò mi fiondò un calcio nelle palle e automaticamente la mollai per chinarmi dal dolore
Alex: merda
Sam: ti sta bene idiota
Alex: ancora un po' e me li stacchi
Sam: la prossima volta ci metterò più forza
entrò in casa lasciandomi lì, da solo con un male cane, ma sorprendentemente tornò, con un pacco di surgelati
Sam: tieni, non voglio una denuncia per tentata aggressione alle tue parti intime
Alex:grazie, ma credo che ti denuncerò lo stesso
Sam: allora ti ucciderò
Alex: assì? e in che modo?
Sam: non so ma ...
si abassò al mio livello, che ero ancora inginocchiato, così da sembrare più minacciosa
Sam: sarà una morte lenta e dolorosa
Alex sto morendo dalla paura
occhi negli occhi, nessuno si muoveva
Sam: dovresti averne
entrambi sorridevamo, ero talmente assorto da lei, da dimenticarmi persino del male.. |
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=2853427
|