La storia delle nostre vite.

di fulmineo
(/viewuser.php?uid=85629)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Destino... ***
Capitolo 2: *** Sorprese... ***
Capitolo 3: *** Colpi di fulmine. ***
Capitolo 4: *** Uscita e dichiarazione. ***
Capitolo 5: *** Idee ed imbarazzo. ***
Capitolo 6: *** Giornata al fiume. ***
Capitolo 7: *** Massages. ***
Capitolo 8: *** Intervento urgente. ***
Capitolo 9: *** Fiori e sentimenti. ***
Capitolo 10: *** Intuito di mamma. ***
Capitolo 11: *** Ti aspetterò sempre. ***
Capitolo 12: *** Piacere e felicità. ***
Capitolo 13: *** Divertimento, fatica ed amore. ***
Capitolo 14: *** Una serata romantica. ***
Capitolo 15: *** Il primo giorno di convivenza. ***
Capitolo 16: *** Amore benedetto. ***
Capitolo 17: *** Influenza... ***
Capitolo 18: *** Provocazioni e sentimenti. ***
Capitolo 19: *** Soluzioni e consigli. ***
Capitolo 20: *** Ricordi dolorosi e passi importanti. ***
Capitolo 21: *** Baci ed inviti. ***
Capitolo 22: *** Appuntamenti... ***
Capitolo 23: *** Il primo bacio. ***
Capitolo 24: *** In campeggio. ***
Capitolo 25: *** Dichiarazione. ***
Capitolo 26: *** Preparativi in corso. ***
Capitolo 27: *** Rivelazione e dichiarazione. ***
Capitolo 28: *** Baci, rivelazioni e progetti futuri. ***
Capitolo 29: *** A caccia di regali. ***
Capitolo 30: *** La proposta. ***
Capitolo 31: *** Unione. ***
Capitolo 32: *** Influenza. ***
Capitolo 33: *** Notizie e proposte. ***
Capitolo 34: *** Influenza e proposte future. ***
Capitolo 35: *** Lavoro e operazione. ***
Capitolo 36: *** Tutto bene. ***
Capitolo 37: *** Un virus speciale. ***
Capitolo 38: *** La lieta notizia. ***
Capitolo 39: *** Giulia e Francesca. ***
Capitolo 40: *** L'escursione. ***
Capitolo 41: *** Voglia di sci. ***
Capitolo 42: *** A bit of sweetness. ***
Capitolo 43: *** Natale. ***
Capitolo 44: *** Puro dolore. ***
Capitolo 45: *** Romanticismo di primo mattino. ***
Capitolo 46: *** Progetti e finte gelosie. ***
Capitolo 47: *** L'ultima coppia. ***
Capitolo 48: *** Families. ***



Capitolo 1
*** Destino... ***


Era una bellissima giornata e, in un bel paese del Sudtirol, collocato in alta montagna tra una grande vallata ed un fiume, tre famiglie ed una ragazza che non si conoscevano, si erano trasferite in Alto Adige alla ricerca di pace e tranquillità, oltre che per motivi di lavoro.

La famiglia Principi, proveniente dalla Germania, era composta dal padre Simone, ingegnere, la madre Lorella, professoressa di Storia all'Università di Trento e dalla loro figlia più giovane, Francesca, studentessa di quarta liceo; dalla Spagna arrivarono solo due ragazzi, fratello e sorella, col primo, Riordan, che era un poliziotto di soli vent'anni ed aveva scelto l'Italia per fare il lavoro che più gli piaceva ed Arianna, diciannovenne ed esperta escursionista; poi vi era la famiglia Centotto, dalla Lombardia e composta dal padre Filippo, Vigile del Fuoco, la madre Mirella, biologa e dai due figli, ovvero il diciannovenne Leonardo, fresco diplomato ancora disoccupato e Nadia, diciottenne e studentessa; la famiglia Falcetti da Madrid con il padre, Francisco, pilota d'aerei, la madre Estelle che insegnava yoga, agopuntura e molte tecniche di rilassamento, più la figlia minore Raphaela, studentessa di diciotto anni. Per finire vi era solo una ragazza, Valentina Argenti, arrivata dalla Grande Mela, di diciannove anni e guida alpina molto esperta.

Le quattro famiglie e la ragazza vivevano quasi vicine e quella mattina di Ottobre, Francesca, Raphaela e Nadia avrebbero iniziato la scuola nella città vicina, un liceo linguistico. E si ritrovarono sulla navetta che le avrebbe portate a destinazione senza fermate extra "Ciao!" Avanzò Nadia, dai capelli mori mossi lunghi fin sopra le spalle legati in una coda e gli occhi azzurro-verdi "Tu vivi a pochi metri da me, se non sbaglio... Vero?"

"Si!" Sorrise Francesca, dai lunghi capelli biondi legati in un'alta coda di cavallo e gli occhi verdi "Ed anche lei, ne sono certa!"

"Esatto." Disse Raphaela, anch'essa dai lunghi capelli mori e legati in un'alta coda di cavallo e gli occhi blu zaffiro "Che caso... Ci siamo trasferite tutte qui nello stesso giorno!"

"E frequentiamo la stessa scuola. Quando si dice il Destino..." Fece nuovamente Nadia e le altre due furono d'accordo con lei.

Subito le ragazze si presentarono e poi salirono sulla navetta che le avrebbe portate a scuola, con le tre giovani che continuarono a parlare tra di loro per conoscersi meglio, arrivando a scuola una mezz'oretta più tardi, alle otto precise e andarono subito in presidenza.

Arrivate in presidenza accompagnate da un bidello, le tre ragazze bussarono alla porta "Avanti. E' aperto!"

Le tre giovani entrarono subito, trovandosi davanti Giovanna Steller, la Preside, che subito s'alzò per salutarle "Lei è la Preside, giusto?" Chiese Francesca, con un po' di timore.

"Si, sono io! Voi siete le nuove iscritte? Raphaela Falcetti, Nadia Centotto e Francesca Principi, giusto?" Domandò e le tre annuirono "Siete tutte in quinta A! Venite, vi accompagno io." Offrì la donna e le ragazze la seguirono.

Andarono in fondo al corridoio ed entrarono in una classe accanto alle scale "Preside." Disse il professore di quella classe "Quelle tre ragazze?"

"Le nuove iscritte di cui abbiamo parlato ieri in Consiglio." Spiegò, fissando poi le giovani "Ragazze, lui è il professor Guido Turchi ed insegna Matematica. Spero vi troviate bene e confido nelle vostre compagne e compagni di classe affinchè vi aiutino, se dovesse servire!"

Detto questo, la Preside se ne andò ed il professore presentò il resto della classe alle ragazze "Potete andare a sedervi accanto alle signorine Hawkins, Dell'Alpe e Bossolani."

Le tre nuove studentesse raggiunsero il rispettivo posto, presentandosi con la rispettiva compagna di banco "Ciao! Sono Nadia... Tu?"

"Francesca Dell'Alpe! Piacere mio." Sorrise la bionda ragazza dagli occhi castano chiari.

"Io sono Francesca Principi... Tu?"

"Ciao a te! Sono Elisa Hawkins, piacere!" Rispose la ragazza, dai lunghi capelli castani come i suoi occhi.

"Io mi chiamo Raphaela Falcetti... E tu?"

La sua vicina di banco, dai lunghi capelli castani e gli occhi grigi e bellissimi, si limitava semplicemente a fissarla, come se le mancasse l'aria "S-Sono... Sono Caterina Bossolani, per tutti Cate..." Rispose, tornando poi a fissare il libro e Raphaela sorrise.

La povera Cate era visibilmente imbarazzata e questo aumentò quando la mora le si avvicinò per poter leggere con lei, visto che nè lei nè le altre due ragazze avevano ancora i libri di testo. Per la gioia di tutti gli studenti arrivò presto l'intervallo e le tre nuove arrivate vennero portate fuori in cortile, sotto una grande quercia, ove vi erano altre ragazze, che subito le salutarono.

"E loro? Tre nuove arrivate?" Chiese una ragazza dai lunghi capelli mori ricciolini e la pelle bruna, sorridendo loro.

"Si, sono appena arrivate oggi." Rispose Elisa.

"Ci siamo trasferite tutte qui oggi..." Avanzò Nadia "Io sono Nadia Centotto, loro Raphaela Falcetti e Francesca Principi."

"Io sono Valentina Dulce, per tutti Valy, lei è la mia fidanzata, Cristina Circondino. Loro sono Monica De Gentriis, Antonella Curazao, Carolina Ercoli, Martina Baltici!" Le indicò una ad una la ragazza e tutte si strinsero la mano.

"Da dove venite?" Chiese curiosa Cri.

"Io vengo da Madrid." Rispose Raphaela.

"Io sono Lombarda!" Fece Nadia.

"Invece io sono Tedesca, di Brema!" Concluse Francesca.

"Wow... Siete fidanzate?" Domandò invece Monica.

"No!" Fu corale la risposta delle tre ragazze.

"Di noi solo Francesca è fidanzata, oltre a Cri e Valy..." Disse Antonella "Lei sta da sei mesi con la sua Tania!"

"Wow... Io ho un fratello di un'anno più grande, Leonardo!"

"Anch'io ho due fratelli ed una sorella più grandi." Disse la Principi "Paolo e Roberta vivono a Brescia, Matteo studia e vive a Parigi!"

"Davvero?" Chiese Raphaela "Anche mia sorella Maria vive e studia a Parigi!"

"Mia sorella, purtroppo, vive con me..." Lamentò Cate, incrociando le braccia "Lucia è una vera rompi!"

"Eddai... Pagherei io, per avere una sorella."

"Davvero, Cristina? Quanto offri per la mia sorellona?"

Tutte sorrisero e nuovamente, quando Cate incrociò gli occhi di Raphaela, chinò lo sguardo imbarazzata e, al suono della campanella, tutte tornarono in classe. Ma le tre nuove arrivate non sapevano che, da quel giorno, le loro vite sarebbero cambiate radicalmente.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Sorprese... ***


Finito il primo giorno di scuola, le tre ragazze s'incamminarono verso la vicina fermata della navetta, ma vennero avvicinate dalle ragazze che avevano conosciuto all'intervallo grazie alla rispettiva compagna di banco "Aspettate!" Le chiamò Francesca "Aspettate un secondo."

Le tre allora si fermarono ed il piccolo gruppetto le raggiunse "Abbiamo dimenticato qualcosa? E' la navetta sbagliata?" Chiese a raffica Nadia.

"No no, calmati." Sorrise la loro compagna di classe "Volevo solo invitarvi al Bed & Breakfast dove lavora la mia fidanzata... Possiamo fare i compiti lì!"

"Davvero la tua ragazza lavora ad un Bed & Breakfast?"

"Si, ed è anche il più bello della Regione, a detta mia!" Avanzò Cate "Il fatto che ci lavora anche mia sorella lo rende meno piacevole..."

Qualcuna sorrise, poi presero assieme la navetta "A quale fermata è?"

"All'ultima." Rispose Francesca "Vi piacerà, ne sono certa! C'è una grande scuderia, una bella zona relax ben fornita, una piscina al coperto, la sauna ed anche una bella biblioteca, ove vado sempre a fare i compiti!"

"Sarà un grande aiuto, specie per la ricerca sulla Rivoluzione Francese! Ci servirà."

Ci volle ben mezz'ora per arrivare all'ultima fermata, durante la quale le tre ragazze scrissero una mail alla rispettiva famiglia per comunicare la loro destinazione e, una volta scese dalla navetta, percorsero un breve tratto a piedi e videro il posto in lontananza "E' bellissimo..." Disse la Principi, sorridendo di cuore, estasiata.

Francesca le condusse poi all'entrata della grande struttura, ma qualcuno le cinse la vita con le braccia "Che bella ragazza abbiamo qui... Un vero splendore!"

"Tania!" Sorrise Francesca, voltandosi nel suo abbraccio ed accettando un bacio appassionato "Siamo venute qui a fare i compiti."

"Bene. Potete andare in biblioteca, tanto sai la strada... E loro tre?"

"Nuove compagne di classe, si sono trasferite qui proprio oggi! Lei è Nadia Centotto, lei Raphaela Falcetti e lei è Francesca Principi."

"Sono Tania Calori, fidanzata di Francesca!" Sorrise la ragazza dal fisico tonico, i capelli biondi simili a quelli della sua amata e gli occhi ambrati "Ma che casualità... Anche qui sono venute a lavorare delle ragazze che si sono trasferite qui oggi, più un ragazzo ed una signora."

"Seriamente? Una coincidenza dietro l'altra..."

"Raphaela!" Disse una donna, appena uscita dalla struttura "Tesoro, cosa ci fai qui?"

La mora e la altre al seguito si voltarono, con la prima che sgranò gli occhi blu incredula "Mamma??"

"Cosa? Tua madre?" Chiesero le altre, tutte insieme, con Cate che notò la somiglianza della donna con Raphaela.

"Mamma, cosa ci fai qui?"

"Ho trovato lavoro qui! Lavorerò nel centro benessere... E' questo il lavoro che avevo trovato, per cui ci siamo trasferiti qui."

Raphaela stette per rispondere, ma arrivò un ragazzo "Nadia?? Tu qui?"

"Leonardo!" Fece la ragazza, colpita "Ma...?"

"Fammi indovinare... E' tuo fratello. Giusto?" Chiese Cri.

"Si... Hai trovato lavoro qui?"

"Già! Mi occupo della scuderia... Adesso devo andare!" Disse il giovane ed anche la mamma di Raphaela se ne andò.

Tania accompagnò allora le ragazze sul retro "Dove ci porti, amore?"

"A conoscere le altre nuove arrivate." Rispose la ragazza, indicandole "Quella bionda è Valentina Caporetto, per tutti Vale e tutte la conoscete. La ragazza con la coda, anch'ella bionda, è Valentina Argenti e quella vicino a lei è Arianna Herrera, entrambe escursioniste esperte. Vale invece è medico!"

"Wow..." Disse piano la Principi, mentre si avvicinavano.

"Ciao, Tania!" La salutò Arianna, notando subito Elisa, sorridendole e salutando anche il gruppetto.

Fecero così le presentazioni, ma Tania notò subito un'assenza "Sole dov'è?"

"Credo che Nadia l'abbia trovata." Disse Vale, notando che la mora ragazza aveva indicato un punto all'orizzonte, ove vi era un'albero.

"Non il sole... Sole è una nostra amica! Si chiama Carolina del Soledad, noi la chiamiamo Sole."

"Avevo capito." Rispose la mora, puntando ancora il dito verso l'albero "Su quell'albero c'è una ragazza stesa su un ramo, con un cappello sulla faccia."

Valentina ed Arianna presero subito il rispettivo cannocchiale, come fece Tania "Che vista d'aquila!" Disse la prima "Precisa in ogni dettaglio!"

"Starà facendo un riposino... Va sempre là, perchè dice che si trova in pace!"

"Come la capisco. Anche a me piacerebbe salire su un'albero!" Ammise Nadia, incrociando le braccia.

"Cate! Fatto i compiti?" Chiese una voce dolce ma allo stesso tempo severa alle sue spalle e la castana chiuse i bellissimi occhi, voltandosi.

"Perchè stressi soltanto me? Non hai ancora finito la pausa??"

"Lei è Lucia, sua sorella maggiore..." Sussurrò Vale alle tre nuove arrivate e Raphaela la fissò, non trovando molte somiglianze con Cate.

"Davvero?" Chiese piano la bellezza Ispanica "Non si somigliano, secondo me. Cate è più bella... Beh, dal mio punto di vista!" Avanzò e tutte la fissarono con malizia.

Erano infatti certe che la mora si fosse invaghita della castana dagli occhi Caspici ed andarono poi in biblioteca per fare i compiti, altrimenti non ci sarebbero più andate, se avessero iniziato a parlare d'amore.

Ma in quel pomeriggio, Raphaela non era la sola ad essersi innamorata. Cupido aveva fatto più di un centro.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Colpi di fulmine. ***


Francesca fece poi strada alle amiche, conducendole verso la grande biblioteca, ben fornita ed andarono a prendere posto ad uno dei grandi tavoli verso il fondo della sala, con Nadia e Raphaela che presero un diverso libro di Storia per fare la ricerca.

"Non sarebbe meglio batterla a computer?" Chiese Valy.

"Si, certo! Io cerco sempre sui libri, poi scrivo a computer... Anche se prima, a dire la verità, cerco le immagini!"

"Accidenti alla prof che la vuole anche ben approfondita, questa dannata ricerca!"

"Calmati, Cate! La vicinanza di tua sorella t'innervosisce a tal punto?" Chiese allora la Principi.

"Puoi dirlo forte!" Ribadì la castana "Temo sempre di trovarmela alle spalle pronta a dirmi che ho fatto chissà cosa di sbagliato."

Raphaela sorrise dolcemente quando gli occhi della castana trovarono i suoi, ma nuovamente Cate chinò il capo "Ci sono tre computer... Facciamo a turno?" Domandò Nadia e le sue compagne di classe annuirono, così iniziarono la mora, Elisa e Cate.

Ma quando Nadia mandò in stampa la sua mezz'ora più tardi, una folata di vento entrata dalla finestra aperta da un'ospite del Bed & Breakfast, le fece volare via i fogli "Oddio, no! Questa non ci voleva..." Disse Cate "Porca miseria..."

"Devo ristampare tutto... Ma porca miseria! Miseria!" Gridò Nadia.

"Su su, non ti abbattere." Tentò di consolarla Cri "Hai tutta la mia comprensione."

"Ragazze." Disse una voce forte ed autorevole alle loro spalle e tutte si voltarono "Sono vostri?"

Voltatesi, le ragazze videro una ragazza alta e dal fisico statuario, molto muscoloso e tonico, dai lunghi capelli neri legati in una treccia e gli occhi ricchi e scuri "Sole!" Fece Francesca e la mora le sorrise, facendole l'occhiolino "Quella è la ricerca sulla Rivoluzione Francese di Nadia!"

"Nadia?" Domandò la ragazza, dall'accento chiaramente Spagnolo.

"E' lei." Indicò Cate "Si è trasferita qui oggi con Raphaela e Francesca... E' la sorella di Leonardo!"

"Ecco, per l'appunto! Somigli a qualcuno che conosco..." Sorrise la ragazza e Nadia arrossì lievemente, mentre prendeva i fogli.

"Grazie, ehm... Sei stata molto gentile ad averli presi e non buttati..."

"Non è stato difficile. Sono finiti quasi tutti sulla mia faccia!"

Nadia sorrise appena, arrossendo nuovamente "Grazie ancora."

Per tutta risposta, Sole prese la mano destra di Nadia nella sua e le baciò le nocche, poi fece l'occhiolino alla mora e le salutò, andandosene e le altre ragazze fissarono Nadia, che sembrava in trance profonda "Wow, Nadia!" Disse Carolina, omonima di Sole "Secondo me hai fatto colpo!"

"C-Cosa...? Ah, no... Non penso..." Tentò la mora, deglutendo "Adesso devo fare Matematica!"

"Sarà meglio che tu prenda un libro, allora." Disse Elisa, che faticava a trattenere una risata e Nadia si sedette per fare gli altri compiti.

E le ragazze fecero anch'elle il resto dei compiti, prima di prendere tutte le loro cose ed uscire dal Bed & Breakfast, ove trovarono Tania "State già andando via?"

"Si, purtroppo..." Disse Francesca, lanciandosi tra le braccia della fidanzata e baciandola.

"Non stancarti, ok? Stasera ti porto fuori a cena!"

"D'accordo." Sorrise la studentessa "Fammi sapere tu l'ora."

"Certo! Ma dimmi... Si sente bene?" Domandò Tania, indicando Nadia.

Le ragazze notarono che l'amica era persa sul fisico di Sole, che stava portando delle balle di fieno rettangolari nel fienile assieme a Leonardo "Colpo di fulmine..." Sussurrò semplicemente Cri a Tania, che annuì con un malizioso sorriso.

Ma anche Elisa e la Principi erano perse rispettivamente su Arianna e Valentina, che stavano partendo per un'escursione con una decina di ospiti del Bed & Breakfast, mentre Lucia s'avvicinò alla sorella minore e le tirò una leggera pacca dietro la testa "Ahio!" Fece Cate "Perchè?"

"Perchè eri in chiara perdizione!" Rispose la castana, di un anno più grande della sorella minore "Stavi sbavando dietro alla figlia di Estelle!"

Cate notò che Raphaela la stava guardando, con un tenero sguardo "Gridalo ai quattro venti, no? Accidenti a te!"

"Che rapporti poco idilliaci... Strano!" Disse Nadia.

"Ti sei ripresa?" Le chiese Cri, quasi divertita, con un mezzo sorriso.

"Perchè? Guarda che io sto benissimo!"

"Pensavo avessi un principio d'infarto in corso..." Rispose vaga la ragazza dai lunghi capelli castano-rossicci e gli occhi azzurri.

Nadia fissò le altre con un'espressione interrogativa, ma tutte alzarono le mani. Molte non volevano entrare nelle sue questioni di cuore, anche se sarebbe stato di certo divertente, mentre altre pensavano ai loro, di problemi di cuore.

Infatti la visita al Bed & Breakfast era stata galeotta anche per Elisa e la Principi, innamoratesi al primo sguardo di Arianna e Valentina.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Uscita e dichiarazione. ***


Quando le ragazze furono tutte a casa propria, ognuna iniziò a prepararsi per la serata che avrebbe affrontato, con la sola Francesca che preparò prima lo zaino per il giorno dopo e poi andò nella sua stanza per tirare fuori dall'armadio i jeans, la camicetta e l'intimo che avrebbe indossato per la sua uscita con Tania.

Ma le suonò il cellulare e la ragazza vide che era proprio la fidanzata "Ciao! Dimmi tutto. Come? Wow... Mi piace, come idea! Ok, mando loro una mail... Si si, ci penso io, fidati di me. Anch'io ti amo e non vedo l'ora di vederti! A dopo!"

Francesca riattaccò il suo I-Phone, mettendolo in carica ed andò poi in bagno, trovandovi la madre "Oh, cara!" Disse Pamela "Devi usare il bagno?"

"Si. Voglio fare una doccia veloce, perchè alle otto viene Tania a prendermi!"

"Capisco." Sorrise la donna "Io e tuo padre andiamo a teatro, torneremo tardi."

"Va bene... Se non mi fermo da Tania, torno tardi anch'io!"

Pamela si limitò a sorriderle e scese le scale per ritornare dal marito Pierpaolo, mentre la ragazza entrò in bagno ed aprì l'acqua della doccia, si spogliò e s'infilò sotto il caldo getto d'acqua, chiudendo la porticina. Ci mise un quarto d'ora per fare la doccia, poi chiuse l'acqua e mise l'accappatoio, prendendo poi il phon per asciugarsi i capelli.

Ritornata in camera sua, mandò una mail a Nadia, Francesca e Raphaela per invitarle fuori a cena. Infatti Tania aveva proposto alla fidanzata d'invitare anche le tre amiche fuori a cena con loro e lei avrebbe scritto alle altre.

Tutte accettarono l'invito e Francesca lo scrisse a Tania, la quale rispose che anche tutte le altre sarebbero venute "Francesca, tesoro." La chiamò suo padre, bussando prima di entrare nella stanza "Io e tua madre usciamo. Prendi le chiavi di scorta, sono sul tavolo!"

"Va bene! Buona serata, divertitevi!"

"Anche tu, cara! E ricordati di chiedere alla tua Tania quando vuole venire a farsi conoscere..."

"Ok, ma è molto presa col lavoro al Bed & Breakfast. Ma quando potrà, ve lo farò sapere." Sorrise la ragazza ed il padre se ne andò dopo averle dato un tenero bacio sulla guancia sinistra, sussurrandole quanto fosse bella.

E Francesca se ne andò una decina di minuti dopo, quando Tania arrivò a prenderla col suo Fuoristrada e la ragazza notò che sul sedile posteriore vi erano Cate, Lucia e Cri, che subito la salutarono "Sei stupenda, amore." Disse Tania, baciando dolcemente la sua fidanzata, sfrecciando poi con l'auto verso un ristorante in centro e, quando vi arrivarono, la bionda parcheggiò nell'apposito parcheggio e poi tutte e cinque le ragazze entrarono nel ristorante.

"Buonasera!" Le salutò un ragazzo, sorridendo loro gentile "Avete una prenotazione?"

"Si, a nome di Tania Calori." Rispose ed il ragazzo le accompagnò al loro tavolo "Aspettiamo delle amiche. Le mandi qui, quando arrivano."

Il ragazzo annuì e, dopo pochi minuti, arrivarono Leonardo, Nadia, Arianna, Riordan Monica e Valy, con Cri che subito le andò incontro, stringendosi a lei e baciandola solo quando furono sedute al tavolo "Siamo beati tra le donne?" Chiese il giovane Centotto.

"Esatto!" Sorrise Tania, mentre arrivavano Antonella, Carolina, Martina e poi Valentina, Elisa e Vale "Ne mancano solo due."

"Intanto possiamo ordinare... No?" Chiese Cri e tutte furono d'accordo con lei, così ordinarono, ma Leonardo e Riordan rimasero a bocca aperta.

"Rio, ma cos'hai?" Domandò Arianna ed il fratello le indicò l'ingresso, così tutte videro avanzare nientemeno che Sole, con indosso jeans scuri, camicetta mezza manica e gillet nero, molto elegante ed andò a sedersi proprio di fronte a Nadia, accanto a Valentina, molto attirata dalla Principi e dal suo maglioncino scollato.

"Wow!" Fece invece Antonella, con un mezzo sorriso e tutte, guardando verso l'ingresso, videro Raphaela avanzare con indosso un abito rosso lungo appena sotto il ginocchio, che metteva in risalto le gentili curve, scarpe nere col tacco a spillo, lieve trucco e capelli raccolti in un'elegante chignon.

"Mamma mia, Raphaela!" Disse Elisa, sgranando gli occhi castano chiari "Che splendore!"

"Grazie!" Sorrise la mora ragazza "Anche voi state molto bene." Rispose, sedendosi tra Cate e Martina.

E proprio Cate sentì un forte calore crescerle nel corpo, che le fece ribollire il sangue nelle vene "Stai bene? Sei tutta rossa..."

"S-Si si, ho solo... Caldo..." Disse la castana, deglutendo e sbottonando un paio di bottoni della camicetta, cercando di farsi aria con le mani.

"Noi abbiamo ordinato. Se volete ordinare anche voi..." Fece Tania, così anche le altre ordinarono, dopo aver chiamato un cameriere.

Vennero servite una ventina di minuti più tardi, visto che quasi tutte avevano ordinato una pizza, ma alcune ragazze non riuscirono a godersi la cena, visto che Valentina e Francesca spesso si fissavano, sorridendosi, così come facevano Arianna ed Elisa, Riordan faceva sempre l'occhiolino a Vale e Leonardo fissava Lucia, che aveva fatto breccia nel suo cuore fin dal mattino, quando aveva iniziato a lavorare al Bed & Breakfast.

Nadia e Sole sembravano perdersi nei rispettivi sguardi, per poi ritornare alla rispettiva pizza e Cate non era ancora riuscita a mangiare un boccone, tanto era ammaliata dalla bellezza di Raphaela, il cui abito rosso s'intonava perfettamente ai suoi capelli mori ed agli occhi blu zaffiro.

"Qualcosa non va?" Le chiese proprio Raphaela, sorridendole dolcemente.

"N-No, tranquilla... Sto bene!" Rispose Cate, posandole la mano destra sulle sue e la mora arrossì lievemente, ma non perse l'occasione di godere delle carezze della castana.

Cate s'imbarazzò parecchio quando s'accorse di ciò che stava facendo, ma non tolse le mani, tanto le piaceva provare quelle molteplici sensazioni che le infondevano i tocchi dolci e delicati che di Raphaela, la quale provava i suoi stessi sentimenti.

Le altre osservavano il tutto con piacere e, una mezz'oretta dopo, Tania e Francesca se ne andarono, dopo che la prima ebbe pagato il conto e le tre ragazze venute con loro sarebbero tornate a casa con Arianna e Leonardo. Risalirono in macchina, poi Tania guidò in direzione di casa sua.

Non ci misero molto ad arrivarci e, quando ebbe parcheggiato nel garage, aperto col telecomando elettronico, scesero dal Fuoristrada ed entrarono nella villetta e Francesca si ritrovò stretta tra le braccia della fidanzata "Tania..." Sussurrò dolcemente.

"Amore mio... Oggi sono sei mesi, che stiamo insieme!"

"Si, lo so." Rispose Francesca, stringendosi alla sua ragazza "E non sai quanto sono felice, di questo!"

Tania sorrise, prendendo qualcosa dalla tasca dei pantaloni e mettendosi in ginocchio, con Francesca che sgranò gli occhi "A tal proposito..."

"Mio Dio, Tania! Stai per fare quello che penso??"

"Francesca, vorresti rendermi la ragazza più felice dell'universo accettando di sposarmi?"

"Si! Si, certo che si! Certo che ti sposo." Rispose senza indugio la ragazza e Tania le mise l'anello al dito, baciandolo poi e stringendo a sè la fidanzata per rubarle un dolce bacio, subito corrisposto, con entrambe pronte ad andare oltre, per la prima volta.

Ed entrambe andarono al piano superiore, pronte ad amarsi ed affrontare un passo importante nella loro storia.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Idee ed imbarazzo. ***


Il mattino seguente, Francesca si svegliò tra le braccia di Tania, che non perse l'occasione di accarezzarle le spalle e rubarle dei dolci bacetti sul collo che l'altra ragazza, ovviamente, apprezzò molto "Così mi vizi..."

"Io voglio viziarti!" Ribadì Tania, baciandola dolcemente sulle rosee labbra "Ti amo tantissimo!"

"Anch'io ti amo! E, a tal proposito, ieri sera mio padre mi ha chiesto di dirti quando verrai a cena da noi..."

"Sul serio? Anche i miei genitori vogliono conoscerti!"

"Organizziamo una cena così i miei conosceranno te ed i tuoi potranno conoscermi." Propose Francesca e Tania sorrise.

"Possiamo farla qui, che ne dici? Lo spazio c'è..."

"Si, ottima idea!" Sorrise Francesca "Ma adesso sarà meglio fare una bella doccia, perchè devo andare a casa mia a prendere lo zaino."

Tania le sorrise e, cogliendola di sorpresa, la prese in braccio, portandola in bagno e lì aprì l'acqua della doccia, fiondandosi poi sotto il getto d'acqua e scambiandosi ancora baci dolci ed appassionati. Quando furono pronte, ritornarono in camera e Tania prestò alla compagna qualcosa di suo da indossare e poi, dopo che Francesca ebbe preso i suoi vestiti della sera prima, uscirono di casa dopo aver chiuso tutto e poi salirono sul Fuoristrada di Tania, che partì verso casa Dell'Alpe a tutta velocità.

Lì Francesca entrò in casa con le sue chiavi di scorta, trovando i genitori e, dopo aver spiegato loro grandi linee dov'era stata e cos'aveva fatto la sera prima, portò i suoi vestiti in bagno, nel cesto della biancheria da lavare e poi tornò di sotto, prese lo zaino ed uscì di casa, risalendo sull'auto di Tania. I signori Dell'Alpe erano rimasti assai colpiti "Cara, è stata una mia impressione oppure nostra figlia aveva un'anello di diamanti al dito?"

"Si... Beh, Tania avrà deciso di fare il grande passo." Si limitò a rispondere Pamela.

Intanto le due ragazze arrivarono a scuola e trovarono le loro amiche "Oggi passate al Bed & Breakfast?"

"Se abbiamo i compiti da fare si." Rispose Valy.

"Domani è Domenica... Perchè non venite, di prima mattina? Io e le altre ragazze organizzeremo qualcosa di speciale..."

Tutte accettarono e poi, dato il suono della campanella, entrarono nella scuola pronte ad affrontare una nuova giornata di lezioni e Tania partì in direzione del Bed & Breakfast, mandando una mail alle amiche e Leonardo affinchè si ritrovassero sul retro, ove andavano solitamente a pranzare.

Ed arrivata al Bed & Breakfast, Tania parcheggiò l'auto ed andò poi sul retro, trovando le amiche e Leonardo ad aspettarla "Come mai ci hai fatti venire qui?" Chiese proprio il ragazzo, fissando la giovane, ma senza distogliere l'attenzione da Lucia.

"Perchè domani ho proposto alle ragazze di venire qui, a passare una giornata diversa e volevo organizzare con voi qualcosa di speciale."

"Io avrei un'idea da proporre..."

"Sono aperta a tutto! Dobbiamo trovare qualcosa che vada bene a tutte noi..."

"Una bella escursione in alta montagna?" Propose Vale.

"Quella, assieme ad un campeggio, pensavo di farla la prossima settimana."

"Una bella gita a cavallo con tanto di pic nic in riva al lago e magari bagno?" Chiese allora Sole "E' fattibile, non credi?"

"Si, ottima idea!" Rispose Tania, sorridendo "Andrò subito a parlarne con mio zio."

Infatti la ragazza entrò subito nella struttura per raggiungere l'ufficio dello zio al secondo piano, mentre Vale fissò Sole "Non vedi proprio l'ora di vedere Nadia in costume, eh?" Chiese, con evidente malizia nella voce.

"Pensa per te." Rispose la mora dall'accento leggermente Spagnolo, visto che era di origini Argentine.

"Beh, io non ho nulla da vedere... Anche se, confesso, mi piacerebbe vedere Riordan!"

Arianna la fissò, stupita, sorridendo lievemente "Davvero? Sai, anche mio fratello ha messo gli occhi su di te..."

Vale era felice per tale risposta, non ci avrebbe mai sperato "Invita anche lui, allora."

"Perchè no? Se ha il turno di sera o se riesce a spostarlo..."

"Io, invece, sono curioso di vedere Cate e Raphaela, più che mia sorella." Ammise Leonardo e Lucia rise di gusto.

"Dio... Le verrà un'infarto, ne sono certa! Domani potresti avere del lavoro da fare, Vale."

Tutte sorrisero, prima di tornare al rispettivo lavoro, visto che c'erano in programma ben quattro escursioni con altrettanti gruppi di una ventina di turisti, ospiti del Bed & Breakfast, ma a tutte arrivò una mail di Tania. Infatti lo zio Simeone, per il giorno seguente, aveva dato a tutte la giornata libera, così che potessero stare con le loro amiche.

Ed anche le altre ragazze, a scuola, non vedevano l'ora che quel giorno passasse in fretta, tanto erano desiderose di stare un po' all'aria aperta e soprattutto a contatto con la rispettiva, segreta fiamma. Con l'imbarazzo che, in ogni caso, l'avrebbe fatta da padrone.

Proprio a questo stava pensando Cate visto che Raphaela di certo avrebbe fatto la sua stupenda figura, qualsiasi cosa avesse indossato "Cate, stai bene?" Le chiese Elisa e la castana la fissò, come se fosse caduta dalle nuvole, annuendo poi col capo.

"Si si, sto benone. Stavo pensando... Alla verifica di Chimica dell'ultima ora."

"Ok..." Sorrise l'altra castana, mentre Francesca lesse una mail che le era appena arrivata.

"Tania dice che domani dobbiamo portare dei vestiti comodi ed il costume da bagno!"

E Cate sgranò gli occhi, poggiando la fronte sul tavolo. Questo era un puro attentato al suo cuore ed era certa che le sarebbe venuto un'infarto quando avrebbe visto Raphaela, colei che da tre giorni tormentava i suoi pensieri ed i suoi sogni, in costume da bagno.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Giornata al fiume. ***


Il giorno seguente, le ragazze si ritrovarono tutte alla fermata della navetta vicino alla casa di Antonella verso le otto e, con loro grande sorpresa e per la gioia di Vale, trovarono già lì Riordan "Ciao! Anche tu qui?"

"Si. Mia sorella ha invitato anche me... Ho spostato il turno a stasera!"

"Vale sarà molto contenta, di vederti!" Disse Valy "Sono certa che abbia messo gli occhi su di te."

"Beh, è una bellissima ragazza. Senza nulla togliere a voi, sia chiaro!"

Il discorso continuò anche sulla navetta che, in una mezz'oretta, le portò a pochi metri dal bed & breakfast, che le ragazze e Riordan raggiunsero a piedi, trovando Valentina ad aspettarle "Ciao. Eccovi qui... Andiamo!"

"Non vorrai farci scalare, vero? Non ho le scarpe da trekking..."

"Tranquilla, Cri. Non ci sarà da scalare... Anzi, sarà una passeggiata molto tranquilla."

Valentina condusse le ragazze alla scuderia, ove le ragazze e Rio trovarono tutte le altre più Leonardo, con Vale che saltò istintivamente in braccio al giovane Herrera "Rio!!"

"Ciao anche a te." Le sorrise il ragazzo, abbracciandola e baciandola su entrambe le guance.

"Andremo a cavallo??" Chiese Francesca alla fidanzata, dopo averla baciata.

"Si, esatto! Tanto siete tutte capaci, no?"

Tutte annuirono e, quando i cavalli furono pronti e sellati, le nostre ragazze vi salirono, anche se Nadia e Cri riscontrarono qualche problema a salire sul rispettivo equino, ma ad aiutarle ci pensò Sole, che le fece salire dopo aver preso entrambe le ragazze per i fianchi, sollevandole.

"Sei fortissima!" Disse Raphaela "Sono certa che tu abbia una muscolatura molto sviluppata..."

"Oh, puoi dirlo forte!" Rispose Leonardo, detto Leo "Dovresti vederla..."

Sole lo fissò in tralice, poi partirono a cavallo, tenendo un'andatura lenta, entrando nel boschetto che stava a nord del bed & breakfst, trovando poi un fiume ed un grande spiazzo erboso e legarono così il rispettivo cavallo a quattro alberi, permettendo loro di pascolare in pace.

"Che bello... Qui posso prendere il sole!"

"Si, certo! Ma qui ci faremo anche un bel pic nic..."

"Ecco cosa c'è nei cesti!" Disse subito la Principi "Sarà bellissimo!"

"Voi fate un bel bagno, noi prepariamo tutto." Offrì Tania, ma Sole avanzò.

"Andate anche voi a farvi un bel bagno. Penso io a preparare tutto... Sapete che non amo mettermi in costume."

"Perchè? Se hai un fisico bellissimo devi metterlo in mostra!"

Le studentesse erano tutte attorno a Sole, compresa un'imbarazzata Nadia, ma la mora di origini Spagnole fu irremovibile, così le ragazze andarono dietro ad alcuni alberi a cambiarsi, mandando Rio e Leo da un'altra parte "Sole, controlli tu che non provino a spiarci?"

"Tranquilla, Principessa. Se uno dei due prova ad allungare lo sguardo, passerà sotto le mie mani..."

Francesca Principi, soprannominata Principessa, le sorrise e tornò a cambiarsi, con Cate che dava le spalle alle amiche per non farsi tentare subito da Raphaela, che fu una delle prime ad entrare in acqua assieme ai maschi "Guarda che è andata. Puoi voltarti adesso!"

"Dio, Valy... Sono certa di morire! Oggi non torno a casa con le mie gambe..."

"Perchè t'imbarazzi tanto davanti a Raphaela?"

Cate la fissò con occhi sgranati "Insomma... Sei anche fidanzata e mi fai certe domande?? Ha un fisico bomba!"

"Già, ma tu devi capire che è femmina come noi."

"Quando provo a ragionare in questo modo, il mio pensiero vola ai suoi occhi... E' stupenda, sotto ogni punto di vista! In questi quattro giorni che la conosco, è diventata come una droga, per me. Penso a lei continuamente e la sogno anche di notte!"

"Io, quando avevo di questi pensieri con Cri, sono subito andata da lei e le ho detto ciò che provavo."

"E se io lo facessi, rovinando poi l'amicizia che mi lega a Raphaela?"

"Visto che ti piacciono i suoi occhi, perchè non provi a cogliere attraverso essi i suoi sentimenti?"

"Ci proverò... Ma se dovessi morire, lascio a te il compito di dirle quanto l'amo."

Valy sorrise e, presa sottobraccio l'amica, raggiunse il fiume, buttandosi poi dentro insieme, rischiando di travolgere Leo "Wow, che spettacolo!" Disse proprio il ragazzo "Ma trovo che Lucia, col suo costume verde limone, sia la più bella in acqua. Senza offesa, eh!"

"Nessuna di noi se la prende, tranquillo." Rispose Tania.

"Il blu ti dona molto..." Disse Raphaela, avvicinandosi a Cate.

"G-Grazie, ehm... Tu sei una bomba, col rosso..." Rispose la castana, sorridendo all'amica, che fece altrettanto.

Poi il grido che Cri lanciò dalla riva, le fece sobbalzare tutte "Cri!" Disse subito Valy "Cosa c'è?"

"Oh Valy, guarda!" Avanzò la ragazza, attaccata a Sole quasi fosse un polpo "Guarda che muscoli! Che tartaruga!"

Alcune ragazze sgranarono gli occhi, in primis Nadia ed Arianna avanzò "Rio, Leo, ha più lei di voi due." Scherzò la castana guida alpina.

"No, dai... Siamo quasi pari." Disse Sole "Ma cambiando discorso... Qui è tutto pronto, se avete fame."

E le ragazze si sedettero tutte in cerchio, sopra il rispettivo salviettone o asciugamano, gustandosi i deliziosi panini e tramezzini che le amiche avevano preparato in abbondanza e che, certamente, sarebbero durati fino al tardo pomeriggio.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Massages. ***


Dopo che le ragazze e i due ragazzi ebbero mangiato qualche tramezzino, presero il rispettivo asciugamano e lo stesero lungo la riva, stendendosi poi sopra per prendere il sole, anche se Leo ne approfittò per fare un riposino "Guardatelo... Si è già addormentato..."

"Si, lui si addormenta in fretta!" Disse Nadia "E' sempre stato così."

"Siete molto legati, come fratelli. O sbaglio?" Chiese Tania, mangiando il quarto tramezzino.

"No no, non sbagli. Io e Leo siamo molto affiatati, ci vogliamo bene e non abbiamo segreti!"

"Cambiando discorso... Io vado a farmi una bella nuotata fino all'altra riva. Volete venire?" Chiese Valentina, un'altra col fisico da non sottovalutare.

Alla bionda escursionista e guida alpina s'unirono la Principi, Nadia e Cate, con Raphaela che la teneva sotto controllo, sperando che, durante la giornata, la castana potesse almeno farle capire cosa provasse per lei, certa che anche i sentimenti dell'amica andavano oltre la semplice simpatia.

"Lei è innamoratissima di te." Disse Lucia, sedendosi accanto a Raphaela.

"L'ho intuito ed anch'io sono innamorata di lei, è stato un vero colpo di fulmine..."

"Allora ti consiglio di dirglielo. Se aspetti che lo faccia mia sorella, puoi aspettare in eterno."

"Voglio esserne certa, prima. Non vorrei rovinare l'amicizia che ci lega..."

Valy, accanto a lei, sorrise "Vai sicura, Raphaela. Prima ne parlavo, con Cate, ed anche lei ha detto che non parla per evitare di rovinare la vostra amicizia!"

"Farò del mio meglio!" Sorrise la mora ragazza ed anche le altre due fecero altrettanto.

Cate, in acqua, vide che la sorella era accanto a Raphaela e la cosa toccò abbastanza i suoi nervi "Chissà cosa le starà dicendo..."

"Non dovresti pensare sempre male, di Lucia. Magari sta parlando bene di te a Raphaela..." Tentò Valentina.

"Se fosse così nevicherebbe... Non credo lo farebbe mai. E poi, dovrebbe pensare a Leonardo, che è innamorato di lei!"

Valentina sorrise dolcemente "E' vero, ma credimi... Leo ci sa fare!"

Anche Cate sorrise e raggiunsero Nadia e Francesca, già arrivate dalle loro amiche e notarono l'espressione estasiata di Elisa mentre Arianna le spalmava la crema solare sulla schiena e Valy la metteva a Cri che, grazie al massaggio, si era addormentata sotto il tocco della fidanzata.

"Vieni, amore... La metto anche a te." Offrì Tania e Francesca le sorrise, lasciando che la compagna la massaggiasse.

I due ragazzi, Antonella e Cri si erano appisolate, invece Cate s'avvicinò a Raphaela, rossissima in viso ed abbastanza nervosa "E-Ehm... Posso metterti la crema?"

"Si, certo!" Sorrise la mora ragazza "Molto volentieri!"

Cate non credette alle sue orecchie, ma non disse nulla e si limitò a mettere la crema a Raphaela, che ricambiò poi il favore, facendo rabbrividire Cate, ma anche Nadia aveva il suo bel daffare, visto che Sole la stava mettendo a lei. La povera mora era in perdizione.

"Coraggio, Nadia. E' solo un massaggio!" Sorrise la Principi.

Nadia inspirò ed espirò profondamente, finchè non liberò un lieve gemito di piacere, con le amiche sveglie che la fissarono ad occhi sgranati "Nadia!" Disse Tania "Wow, calmati... Sembra che tu stia facendo altro..."

"Scusatemi... E' che le mani di Sole sono..."

"Come sono le mie mani?" Chiese proprio Sole e Nadia si voltò.

"Sono come una droga!" Ammise la ragazza, fissando l'altra mora nei suoi ricchi occhi scuri "Fai dei massaggi stupendi e... E hai stuzzicato i miei istinti più nascosti!"

Sole fissò l'amica, poggiando poi la fronte a quella di Nadia, che fu certa di aver perduto un migliaio di battiti al cuore e di aver scordato come fare per respirare, tuttavia non abbassò lo sguardo e tenne puntati i suoi occhi grigio-verdi in quelli dell'altra ragazza "Pensa che non ti sto ancora massaggiando al meglio delle mie possibilità..."

"P-Prima o poi avrò l'occasione di provare un tuo vero massaggio?"

"Basta che prendi appuntamento al bed & breakfast e chiederò alla madre di Raphaela di lasciarti alle mie cure."

"Allora inizierò ad avvisare mia madre!" Disse proprio Raphaela "Dopotutto anch'io voglio un bel massaggio da Cate!"

"S-Sul serio?" Chiese la castana.

"Certo! Massaggi ancor meglio di mia madre."

"Grazie... N-Non credevo di essere tanto brava..."

Raphaela trovò davvero dolce Cate, le piaceva molto il suo sorriso, ma Arianna attirò l'attenzione delle amiche sulla schiena dell'appena svegliato Leo "Non senti bruciare la schiena? Sei tutto rosso... Ti sei scottato."

"In effetti avverto un certo fastidio. Nadia, hai la pomata per le scottature?"

"No... L'ho dimenticata a casa! Ecco cos'avevo scordato."

"Ce l'ho io." Avanzò Vale, porgendogliela "Porto sempre dietro diverse pomate."

Leo passò la pomata alla sorella, dopo aver ringraziato l'amica e, mentre Nadia la spalmava, il ragazzo sibilava di dolore "Delicata, Nadia! Delicata..."

"Ecco perchè io mi riempio sempre di crema solare." Disse Antonella "Visto che sono le quattro, io mi farei un bel bagno."

Al suo seguito, tutte si buttarono in acqua, escluse Sole e Nadia, che si fermò sulla riva "La prossima volta, voglio vedere anche te in costume!"

"Ci proverò... Non ti prometto niente." Rispose la ragazza dalla pelle ambrata, come se fosse abbronzata, facendo l'occhiolino alla mora diciottenne, che si tuffò poi in acqua.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Intervento urgente. ***


Il mattino seguente, le ragazze si svegliarono per andare a scuola e, sulla navetta, Nadia si massaggiava la pancia, prendendo profondi respiri, lamentandosi spesso e sibilando per il dolore "Ti senti bene?"

"Ho un lieve tormento alla pancia... Anche al fianco..."

"Spero non sia niente di serio..." Disse Raphaela "Ma quanti tramezzini hai mangiato ieri?"

"Otto... Ne ho mangiati otto."

"Aiuto! Oltre che mal di pancia... Io sarei morta al terzo, al massimo!"

"Ma io sono una mangiona, tu non lo sai." Rispose Nadia, poi la navetta arrivò innanzi alla scuola e la mora scese da essa aiutata da Cate e dalla Principi.

Anche quando furono in classe durante le lezioni ed all'intervallo i dolori non smisero di tormentare Nadia e la prof di Italiano, alla quarta ora, la mandò in infermeria, dalla dottoressa Maria Roberta Pascalli che, quando toccò il fianco destro della mora, costei lanciò un grido acuto di dolore.

"Signorina Centotto, potrebbe essere appendicite. C'è qualcuno, a casa, che posso chiamare?"

"Si... Mia madre..." Rispose la ragazza.

"Perfetto. Vado a dirlo alla professoressa Martelli e poi telefono! Lei stia lì e non si muova."

Nadia annuì col capo, chiudendo gli occhi e cercando di rilassarsi e, qualche minuto dopo, tornò la dottoressa "Ha trovato mia madre, al telefono...?"

"Si, sta arrivando. Vengo con lei al Pronto Soccorso, la mia collega mi sostituirà." Disse la donna, mentre entrava la dottoressa Tatiana Rocci, che lavorava nei giorni dispari e che, quando serviva, sostituiva la collega.

La madre di Nadia arrivò una decina di minuti dopo e sorresse la figlia, mentre uscivano dall'infermeria e poi dalla scuola, aiutandola a salire in auto con la dottoressa e poi sfrecciò verso l'ospedale, arrivandovi in un quarto d'ora causa lavori in corso.

Quando furono al Pronto Soccorso, la Pascalli andò subito al banco dell'accettazione con la madre di Nadia per parlare con l'infermiera, che la fece accomodare in una stanza libera affinchè la mora potesse stendersi e chiamò subito un medico, il quale arrivò quasi subito "Sono il dottor Curcio. Qual è il problema?"

"La ragazza aveva dolori addominali sin dal primo mattino e poco fa, durante la mia visita nell'infermeria della scuola, ho constatato che potrebbe essere appendicite." Spiegò grandi linee la Pascalli e l'uomo annuì col capo.

"Capisco. Vediamo subito." Disse, iniziando a visitarla e nuovamente Nadia gridò di dolore, lasciando sfuggire qualche lacrima.

"E' appendicite, dottore?" Chiese la madre di Nadia, preoccupata.

"Si ed è anche in stato avanzato! La ragazza va subito in sala operatoria..." Rispose il medico, prendendo il cercapersone per chiamare l'infermiera dell'accettazione, che arrivò subito e, su ordine del dottore, andò subito a chiamare gli addetti alla sala operatoria affinchè preparassero una sala per un'appendicite d'urgenza.

La dottoressa della scuola ritornò proprio all'istituto per informare la Preside e la madre della ragazza rimase ad aspettarla in una delle sale d'attesa del quarto piano, ove Nadia sarebbe stata poi portata e la donna chiamò il marito e Leonardo, per informarli circa le condizioni della mora.

E Leonardo, al bed & breakfast, lo comunicò subito a Tania e Vale, che rapidamente fece il giro di mail alle altre ragazze del loro mini gruppo di amiche, senza scordare Riordan con Sole che, pronta a partire per un'escursione con un gruppo di turisti, si fece sostituire da Peter, un ragazzo di origini Tedesche che lavorava lì da due anni.

"Si sa qualcosa?" Chiese subito la mora ragazza, rifacendosi la treccia.

"No... E' appena entrata in sala operatoria, da quel che ha saputo Leo dalla madre."

"Leo." Lo chiamò Sole "Appena sai qualcosa, fammi sapere subito!"

"Contaci... Mia madre ha detto che mi chiamerà quando nadia uscirà dalla sala operatoria."

E passarono tre ore prima che Nadia uscì dalla sala operatoria e la madre s'avvicinò subito al dottor Curcio "Allora, dottore? Com'è andata?"

"Bene. Abbiamo preso l'appendicite in tempo, era quasi in peritonite... Dovrà stare una settimana in ospedale e poi dai sette ai diei giorni a casa, quando verrà dimessa ed a riposo, non dovrà affaticarsi in nessun modo."

"Va bene... Grazie, dottore! Quando la portate giù?"

"La stiamo svegliando. Dieci minuti e la portiamo giù!" Sorrise l'uomo, andandosene.

La donna prese subito il telefono, chiamando prima il marito e poi Leonardo, che avvisò subito le amiche "Mia sorella sta bene! L'intervento è riuscito..."

"Bene!" Disse Tania "E' l'una e mezza... Direi che verso le tre e mezza possiamo andare a trovarla."

"Sono d'accordo." Accordò Arianna, sorridendo "Verranno anche Elisa e le altre ed anche Rio..."

"Io devo venire più tardi, purtroppo." Avanzò Sole, dispiaciuta "Tuo zio mi ha dato due escursioni. Una ora ed una alle tre."

"Noi staremo lì un'oretta, per non stancarla... Poi dobbiamo pulire la scuderia." Disse Valentina, visto che lo zio di Tania non teneva i suoi dipendenti fissi solo sul loro lavoro preciso, ma voleva che tutti si dessero da fare ovunque ci fosse bisogno.

E Sole, durante le sue escursioni, pensava continuamente a Nadia e desiderava essere con lei in ospedale a tenerle compagnia, piuttosto che essere al lavoro e, una volta tornata a valle, avrebbe chiesto allo zio di Tania un paio di giorni di ferie.

Non li aveva mai presi in due anni che lavorava al bed & breakfast perchè riteneva che non ci fossero validi motivi per andare in vacanza e preferiva lavorare, ma ora aveva un motivo più che valido per chiederle.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Fiori e sentimenti. ***


Dopo aver ottenuto il permesso dallo zio, Tania e le altre ragazze, oltre a Leonardo, erano andate all'ospedale per vedere come stesse Nadia dopo l'asportazione dell'appendicite e solo Sole, causa lavoro, non era presente.

"Mamma!" Disse subito Leo "Come sta Nadia?"

"Bene... Stavo proprio andando da lei. Il medico ha detto che si è svegliata!"

E la donna fu la prima ad entrare, rimanendo solo pochi minuti, lasciando poi entrare Leo "Ma cosa mi combini? Ero molto preoccupato, sai?"

"Non dovevi... L'appendicite non è una cosa grave..."

"Lo so." Rispose il ragazzo, dolcissimo come sempre con la sorella "Sole è preoccupata a sua volta, ma aveva due escursioni e non ha potuto cambiare il turno. Però ci ha chiesto di dirti che verrà più tardi a trovarti."

Nadia sorrise teneramente, un po' stanca "Non deve preoccuparsi... Ci vedremo presto. Devo stare dentro solo una settimana."

"E' vero, ma le dispiaceva molto il fatto di dover lavorare e non venire con noi. Le piaci tanto, sai?"

"Anche lei mi piace moltissimo!" Ammise la mora, sorridendo e suo fratello fece altrettanto, poi anche Leo uscì per lasciar entrare le amiche, visto che poi sarebbero tornate al lavoro oppure a casa a studiare e fare i compiti.

Quando se ne andarono una mezz'oretta dopo, Nadia rimase con la madre ed arrivò anche suo padre, finito il proprio turno di lavoro "Come sta la mia bambina?"

"Papà!" Disse felice la ragazza, quando l'uomo le si avvicinò, abbracciandola, stando attento a non farle male "Sto bene, grazie."

"Mi fa piacere. E quando starai bene, andremo a mangiare una bella pizza!"

"Mi piacerebbe..." Rispose dispiaciuta la ragazza "Però dovrò seguire la dieta del medico per almeno venti giorni, finchè non farò la visita di controllo."

"Però i punti li toglieranno prima, giusto?"

"Dopo cinque giorni da quando verrò dimessa. E perderò pure la scuola..."

"Non devi abbatterti, per questo! Io parlavo per quando starai bene. Anch'io sono molto impegnato, in questo periodo."

Nadia gli sorrise e, dopo un'oretta, i genitori se ne andarono a casa e, dopo circa dieci minuti, da uno degli ascensori uscì Sole che, dopo essersi guardata intorno, s'avvicinò ad un'infermiere "Scusi, sto cercando una ragazza ricoverata qui. Potrebbe aiutarmi?"

"Il nome della ragazza?"

"Nadia Centotto. E' stata operata di appendicite."

"Eccola qui. Camera diciotto!" Indicò l'uomo, quindi la ragazza, dopo averlo ringraziato, raggiunse la stanza indicatagli.

Sole bussò, visto che aveva trovato la porta chiusa e, quando le venne accordato il permesso di entrare, aprì e Nadia sorrise subito quando vide l'amica "Ciao!"

"Ciao a te! Stai meglio? Volevo venire prima ma..."

"Sto bene, ma non devi preoccuparti. Sapevo che saresti venuta, anche se Leo non mi avrebbe detto nulla."

La mora ragazza si sedette, fissando l'altrettanto mora amica "A proposito... Queste sono per te."

Nadia sgranò gli occhi, incredula, sorridendo poi estasiata "Sono bellissimi! Gigli e rose bianche... Li adoro entrambi, come fiori! Assieme alle viole."

"Che bei fiori!" Disse l'infermiera venuta a cambiare la flebo della ragazza.

"Già, sono stupendi! Avrebbe un vaso?"

"Certo! Glielo porto subito." Rispose la donna, uscendo dalla stanza e tornando dopo pochi minuti.

Nadia e Sole la ringraziarono, poi costei prese il vaso ed andò a riempirlo nel bagno interno alla camera, posandolo poi sul comodino e mettendovi dentro i fiori "Sono stupendi... Mi piacciono tantissimo! Come facevi a sapere che sono i miei fiori preferiti?"

"Intuito. Ho scelto quelli che più ti rappresentano... Insomma... Non so come spiegare..."

"Ho capito, tranquilla!" Sorrise Nadia "Mi hai associata ai fiori."

"Esatto! Confesso che il fiorista mi ha aiutata, perchè non ho occhio per i fiori..."

"Ci sono cose più importanti, per cui avere occhio!"

"I miei sono tutti per te. Fidati!"

"Io mi fido." Ammise Nadia, arrossendo lievemente "Mi fido di te come di nessun'altra."

Sole le sorrise e si presero per mano, perdendosi l'una negli occhi dell'altra "Ho preso due giorni di ferie. Resterò qui con te!"

"Davvero? Mi fa molto piacere, così mia madre non dovrà preoccuparsi per il lavoro."

"Ha problemi al lavoro? Posso aiutarla, in qualche modo?"

"No no. Sono in pochi perchè tre dipendenti hanno l'influenza e sono incasinati coi turni."

"Ok... Adesso non avrà più problemi. Diglielo pure!" Disse Sole, così Nadia prese il suo telefono e le mandò una mail, ricevendo risposta positiva e, a quanto poteva leggere, la madre le aveva scritto qualcos'altro che la fece sorridere di gusto e Sole lo notò, ma fece finta di nulla.

"Non vedo l'ora di godere della tua compagnia, sai? Così posso conoscerti meglio."

Sole le sorrise teneramente "Anch'io desidero conoscerti a fondo. Scommetto che sei una ragazza molto interesante!"

Le due si sorrisero teneramente certe che quei due giorni sarebbero stati fondamentali per capire i rispettivi sentimenti.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Intuito di mamma. ***


Il giorno seguente, quando Nadia si svegliò, trovò Sole seduta accanto a sè già sveglia che stava guardando fuori dalla finestra dopo aver scostato lievemente le tendine bianche, visto che la tapparella non era completamente abbassata "Ciao... Buongiorno."

"Buongiorno!" La salutò Sole, sedendosi sulla sedia accanto a lei "Come ti senti oggi?"

"Meglio di ieri... Ho sete..."

"Immagino. A proposito, prima ti è suonato il cellulare, dev'essere una mail." Disse la ragazza, passando il telefono all'amica.

"E' mia madre. Dice che sarà qui in dieci minuti..."

Sole le sorrise ed entrò un'infermiera "Buongiorno! Già sveglie... Bene."

"Io mi sono svegliata alle sei, lei pochi minuti fa."

"Ok." Sorrise la donna "Tra un quarto d'ora arriverà il medico per la visita di controllo."

"Va bene. Grazie!" Rispose Nadia e la donna, dopo aver cambiato la flebo alla ragazza, se ne andò.

Arrivò poi la madre di Nadia, quasi assieme al medico curante della figlia "Ciao, tesoro!" Disse la donna, notando Sole, ma non disse altro perchè il medico s'avvicinò al lettino della ragazza, sorridendole e stringendole la mano.

"Nadia! Come si sente stamattina?"

"Bene, dottore. Ma ho sete..." Rispose, mentre l'uomo iniziava a visitarla.

"Più tardi le farò portare una bottiglia d'acqua con una cannuccia, ma non dovrà bere molto. Giusto un goccio." Disse il dottore, ricoprendo poi la ragazza, mai persa di vista da Sole, che ascoltava attentamente il dottore "Comunque la ferita guarisce bene. Non vi sono aderenze! Potrai essere dimessa anche dopodomani."

"Grazie, dottore!" Disse subito la madre di Nadia ed anche costei e Sole ringraziarono il medico, che se ne andò.

"Meno male... Giovedì potrei tornare a casa! Ma dopo dovrei comunque stare a casa da scuola quindici giorni..."

"Farai i compiti che le tue amiche ti porteranno e studierai magari con una di loro." Avanzò sua madre "Ma dimmi, tesoro, chi è questa ragazza? Una tua amica?"

"Si, esatto!" Rispose Nadia, sorridendole "Lei è Carolina, ma per le amiche è Sole. Lavora con Leo al bed & breakfast!"

"Molto piacere. Sei qui a tenere compagnia a mia figlia?"

"Esatto!" Disse Sole, stringendo la mano tesa della donna "Ho preso due giorni di ferie apposta."

"E dimmi... Quanti anni hai? Diciotto come Nadia?"

"No, ne ho compiuti diciannove a Luglio. Ho l'età di Leonardo!"

"Capisco... Cosa fai, di preciso, al bed & breakfast?"

"Sono una guida alpina. Accompagno ospiti e turisti della struttura anche in escursioni in alta montagna!"

"Molto interessante! Quando avrò le ferie, verrò anch'io."

"Sarò ben felice di accompagnarla, signora." Sorrise Sole, fissando poi Nadia "Vado a prendere qualcosa di caldo al bar. Vuole qualcosa anche lei?"

"No no, cara, grazie. Sono sazia... I toast di mio marito occupano molto spazio, nel mio stomaco."

Sole nuovamente sorrise ed uscì poi dalla stanza, con Nadia che fissò la madre "L'hai chiamata cara?"

"Si! Quella ragazza mi piace... E sono certa che anche tu piaci a lei! Dovresti farti avanti, tesoro."

Nadia divenne rossissima e non rispose alla madre, invece Sole, mentre andava al bar interno all'ospedale, incontrò Valentina e Francesca, la Principessa "Ciao! Come mai qui?" Chiese la mora ragazza di origini Spagnole.

"Io ho il turno di lavoro al pomeriggio."

"Invece io sono rimasta a casa per andare dal dentista... Stavo venendo qui a trovare Nadia e ci siamo incontrate!"

"Nadia è sveglia?" Chiese Valentina.

"Si, è con sua madre. Inoltre il medico ha detto che la ferita sta guarendo bene e che potrebbe essere dimessa dopodomani!"

Le due amiche sorrisero felici e presero poi l'ascensore che le avrebbe portate al quarto piano, entrando poi nella stanza della loro amica, che subito aprì le braccia per salutarle "Francesca, non starai male, vero? Per essere a casa..."

"No, dovevo andare dal dentista. Ho ritenuto inutile andare a scuola e fare solo due ore."

"Hai ragione... Le altre sono a scuola ed al lavoro?"

"Si. Raphaela e Cate sono in fase di studio reciproco..."

"Cate muore d'imbarazzo ogni volta che la guarda. La manda proprio in tilt!" Se la rise Valentina.

Anche Nadia e Francesca sorrisero, mentre la madre della mora non sapeva minimamente di cosa stessero parlando "Anche queste ragazze sono tue amiche?"

"Si! Francesca è in classe con me, mentre Valentina lavora con Leo e Sole."

Le due ragazze si presentarono e strinsero la mano della donna, passando una ventina di minuti con la loro amica, durante i quali era anche tornata Sole. Proprio la giovane di origini Spagnole aveva attirato parecchio l'attenzione della signora Centotto, la quale sperava che la figlia e Sole potessero mettersi insieme, un giorno.

Sarebbe stata felicissima di diventare sua parente e di averla nella famiglia. A detta sua, era perfetta per sua figlia ed una mamma non sbagliava mai, aveva sempre occhio per le questioni di cuore dei suoi figli.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Ti aspetterò sempre. ***


E dopo due giorni, come annunciato dal medico, Nadia venne dimessa dopo un'ultima visita del chirurgo che l'aveva operata, il quale le lasciò un foglio su cui era scritta la dieta da seguire ed un altro da consegnare di lì ad una settimana, quando la ragazza avrebbe dovuto farsi togliere i punti.

Sole aveva dovuto tornare al lavoro, per il dispiacere della madre di Nadia, ma aveva scritto una mail all'amica, dicendole che sarebbe andata a trovarla a turno finito "E così verrà a trovarti... Non vedo l'ora di vederla! Quella bella ragazza..."

"Certo, Sole è bella... Ma è strano che abbia fatto colpo su di te, mamma!"

"Quanto vorrei che diventasse mia parente. Ne sarei felice ed orgogliosa, anche perchè scommetto che sotto magliette e lupetti abbia dei muscoli di ferro!"

Nadia quasi rise innanzi all'espressione estasiata di sua madre, amante dei muscoli come delle gare di culturismo, che puntualmente seguiva in tv ed era una patita dell'allenamento e degli sport all'aria aperta. Motivo per cui sarebbe andata a fare un'escursione con Sole alla prima occasione.

"Oh si, ha dei gran bei muscoli. Altro che quelli di Leo!"

"Dio... Adesso che me l'hai detto, non vedo l'ora di poterli vedere."

La mora ragazza sapeva che l'altrettanto mora amica sarebbe stata in pericolo accanto a sua madre, motivo per cui anche lei sarebbe andata a fare quella famosa escursione con lei, perchè mai le avrebbe permesso di palpeggiare la sua fiamma segreta con nonchalance.

Proprio al bed & breakfast, Sole era appena ritornata da un'escursione con Valentina ed una decina di ospiti della struttura e si sedettero a rifiatare al solito tavolo sul retro, ove andavano sempre a pranzare tra un'escursione e l'altra "Ciao, bentornate!"

"Ciao a te, Tania! Tutto bene? Ci sono qui le ragazze?" Chiese la seconda ragazza.

"Si, stanno facendo i compiti in biblioteca. Hai notizie di Nadia?"

"E' stata dimessa stamattina. Andrò a trovarla dopo, a fine turno!" Rispose Sole.

"Bene! Confesso che mi manca... E' una molto simpatica, mi piace come ragazza." Ammise Tania, fissando poi Sole "Sia chiaro, io amo solo la mia Francesca. Lei mi piace solo come amica, tranquilla." Spiegò la ragazza e Sole le sorrise.

"Ho capito, non serve che ti spieghi."

"Ok, ma l'ho fatto per evitare fraintendimenti!"

"E' tutto a posto." Disse Sole, guardando poi l'orologio che portava al polso destro "Sono ufficialmente in pausa! Vado a trovare Nadia."

Sole si congedò dalle amiche, salutandole, prendendo poi la sua mountain bike ed andandosene, dopo aver messo il caschetto "E' proprio cotta! Innamoratissima di Nadia."

"Tanto quanto Cate lo è di Raphaela ed Arianna di Elisa!"

"E come tu ami pazzamente la Principessa." Disse proprio Arianna, arrivando alle spalle delle amiche, con Lucia.

"Mia sorella dirà a Raphaela che la ama quando noi avremo ottant'anni! Non ce la farà mai."

"Tu hai poca fiducia, in Cate." Avanzò Valentina "Secondo me, lei sta solo aspettando l'occasione giusta."

Lucia fissò l'amica, limitandosi a sorriderle, mentre Sole era arrivata a casa di Nadia, che le aveva dato l'indirizzo il giorno prima e lasciò la bicicletta accanto al cancellino che conduceva nel giardino della villetta di casa Centotto.

Arrivata innanzi alla porta, suonò il campanello e fu proprio la madre di Nadia ad aprirle "Ciao, cara! Prego, accomodati."

"Buongiorno, signora!" La salutò Sole, entrando in casa "Permesso."

"Sole... Ciao!" Sorrise Nadia che, da quel che Sole poteva vedere, si era appena svegliata da un pisolino.

"Ciao a te. Queste sono per te!"

La mora escursionista porse all'altrettanto mora ragazza un mazzo di rose rosse "Sono stupende..." Rispose Nadia, prendendole ed inspirando il loro profumo delicato "E che buon profumo! Mamma, mettile nel vaso, così posso sentire il profumo."

"Certo, tesoro! Ecco fatto." Disse la donna "Sole, vuoi qualcosa da bere?"

"No. Ma se volesse insistere, dell'acqua andrà benissimo."

La madre di Nadia le sorrise e andò in cucina, con Sole che si sedette accanto a Nadia sul divano "Grazie per essere venuta... Ma il turno non è finito..."

"Lo so. Però volevo vederti... Non riuscivo ad aspettare oltre..."

"Volevi vedermi?" Chiese Nadia, deglutendo imbarazzata "Sul serio?"

"Assolutamente si! Mi sei mancata moltissimo, sai? Il non vederti sempre..." Iniziò Sole, ma la madre di Nadia interruppe il suo pensiero.

"Ecco a te, cara. Un bel bicchiere d'acqua." Disse, notando poi le espressioni delle due ragazze "Ho interrotto qualcosa?"

"No... E' stata molto gentile, grazie." Rispose Sole, sorseggiando l'acqua "Adesso devo andare o farò tardi per la ripresa del turno." Avanzò Sole, alzandosi in piedi e sorridendo a Nadia, che la fissava con uno sguardo molto dolce, quasi passionale "Adesso ti saluto. Tornerò a trovarti presto!"

"Ti aspetterò con ansia! Io sarò sempre qui ad aspettarti..."

"Aspettami sempre, mi raccomando. Anch'io aspetto te! E ti dirò tante cose, quando sarò pronta, te lo prometto." Disse Sole, salutando Nadia e sua madre, poi se ne andò.

"Dio, Nadia!! Avete creato un'atmosfera dannatamente romantica... Ma figlia mia, sei davvero negata per certe cose."

"Ogni cosa a suo tempo, mamma... Ogni cosa a suo tempo!" Ribadì la ragazza, stendendosi nuovamente e chiudendo gli occhi.

Dentro di sè Nadia era soddisfatta, perchè con semplici sguardi e poche parole, aveva capito che Sole era innamorata di lei e sapeva di essere corrisposta. Ora bisognava solo trovare il coraggio di parlarsi e l'occasione giusta per farlo.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Piacere e felicità. ***


Passò una settimana e Nadia fece togliere i punti al chirurgo che l'aveva operata, il quale le diede il permesso di riprendere la scuola il Lunedì seguente e, nel corso dei sette giorni, Lucia e Leonardo si erano messi insieme, con la ragazza che rinfacciava a Cate il suo coraggio e le faceva notare la sua incapacià in amore, come sempre.

E le ragazze si erano ritrovate tutte al bed & breakfast per fare l'escursione con la madre di Nadia ed anche Estelle, madre di Raphaela, s'unì a loro "Sei pronta, mamma?" Chiese la mora ragazza e la donna le sorrise.

"Si, cara! Non vedo l'ora d'iniziare. E' molto che non faccio una passeggiata impegnativa."

"Sarà divertente." Avanzò Mirella, la madre di Nadia "Comunque, piacere! Io sono Mirella!"

"Estelle!" Rispose l'altra donna, stringendo la mano tesa della signora Centotto.

"Nadia, non fare troppi sforzi, mi raccomando! Hai appena tolto i punti."

"Si, mamma! Non preoccuparti. Farò attenzione."

La donna le sorrise, poi Sole attirò l'attenzione generale "Mi raccomando di non prendere un'escursione sottogamba. Anche se c'è stato bel tempo ultimamente, il pericolo è sempre dietro l'angolo e, se vorrete, potrete fare il bagno nel laghetto che c'è tra seicento metri... State sempre vicine a noi e non allontanatevi! Parlo per le signore... Io mi chiamo Sole, loro sono Arianna, Valentina, Tania e Vale, la nostra dottoressa."

Le due donne salutarono le ragazze e, anche se Estelle lavorava nel centro relax interno alla struttura, spesso le confondeva, poi s'incamminarono "Mi dica..." Avanzò la madre di Raphaela "Lei è qui per controllare qualcuno, vero?"

"Dammi pure del tu! E comunque... Si, indovinato!"

"E chi controlleresti, se posso chiedertelo?"

"Con mio figlio Leonardo, rimasto al bed & breakfast, fidanzato con Lucia, quella ragazza laggiù..." Disse indicandola "Sono qui per controllare mia figlia minore Nadia e, soprattutto, Sole. Credo che lei e mia figlia se la intendano..."

"Sole? Stupenda ragazza!" Rispose la donna, col suo chiaro accento Spagnolo "Invece io controllo la mia Raphaela. Credo che lei, invece, si sia innamorata di Cate, la sua compagna di classe. Quella con la coda ed i capelli castani..."

"La sorella minore di Lucia!" Avanzò subito Mirella "Ha detto, quando è venuta a casa nostra invitata da Leo, che sua sorella Caterina è un caso disperato."

"Per questo dovrò aiutare quella chica! Devo darle un po' di coraggio a modo mio..."

"Cosa vorresti fare, di preciso?" Chiese Mirella ed Estelle sorrise e continuarono a parlottare, rimanendo distaccate di poco dal gruppetto.

Ma le ragazze erano molto preoccupate, specialmente Nadia, che di tanto in tanto fissava le due donne "Cosa c'è? Sei preoccupata?" Le domandò Francesca.

"No... Mi preoccupano le due signore, una delle quali è mia madre!"

"Ti preoccupano?" Chiese divertita la Principessa "Sul serio? Stanno solo parlando."

"Parlando? Tu ancora non conosci mia madre! Quando lei sta lontanuccia da qualcuno e parla in quel modo, come se stesse complottando, allora vuol dire che sta tramando qualcosa. E raramente è qualcosa di piacevole..."

"Dai... Sembra una persona tanto carina..."

"Aspetta di arrivare al lago... Lì conoscerai la mia vera madre."

Francesca non capì ma, dopo aver imboccato un sentiero abbastanza sconnesso, il gruppetto arrivò in vista del lago e le due donne furono ben felici di fermarsi per una breve pausa "Bene! Ci fermeremo qui e faremo un bel bagno rilassante, poi pranzeremo e riprenderemo il percorso..."

"Andate dietro un albero o un cespuglio e mettetevi il costume, se volete fare il bagno."

Tutte allora andarono a cambiarsi poi, con grande sorpresa di tutte, anche Sole portava una specie di costume da bagno, coi tipici calzoncini da piscina azzurri ed una pettorina nera coi bordi bianchi "Mio Dio... Che muscoli!" Fece la madre di Nadia che, presa da un'insano ardore giovanile, saltò il spalla alla giovane che, fortunatamente, non se la prendeva male e stava volentieri agli scherzi.

"Ecco... Quella è la mia vera madre!" Indicò Nadia a Francesca che, stranamente, sorrise.

"Beh, avete gli stessi gusti! Vi piace la medesima ragazza."

Nadia rimase a bocca aperta ed andò verso la madre "Insomma, mamma! Lasciala andare!"

"Non mi hai detto che aveva un fisico stupendo... Solo che era più muscolosa di Leo."

"Mi dispiace tanto, Sole... Scusami!" Tentò Nadia e Sole, riuscita a togliersi di dosso Mirella, le si avvicinò, fissandola dolcemente.

"Tranquilla, non hai nulla di cui scusarti!" Rispose la mora, fissando la signora Centotto da lontano, mentre si divertiva con Estelle e Lucia a dare il tormento a Cate, contro la volontà di Raphaela, che cercava di aiutare la castana "Tua madre è molto simpatica!"

"Finchè sta lontana dai tuoi muscoli si..."

Allora Sole prese le mani di Nadia e le posò sui propri addominali, imbarazzando l'altrettanto mora ragazza, continuando a tenere le mani su quelle di Nadia "Non devi preoccuparti se tua madre vuole toccare i miei muscoli, perchè a me piaci solo tu! Non dimenticarlo mai."

Nadia la fissò e, quando fu sul punto di baciarla, Elisa le chiamò "Venite? Aspettiamo solo voi!"

Le due ragazze rimasero a pochi centimetri l'una dall'altra, con Nadia che chiuse gli occhi e liberò un sospiro frustrato e Sole sorrise appena, accarezzando le spalle e le braccia di Nadia "Sarà per un'altra volta..."

"Già... Ma è la seconda volta che ci interrompono."

"Lo so. Però sono certa che presto avremo la nostra occasione..."

Nadia sorrise appena "Lo spero davvero!"

"Andiamo, adesso. Mi sono messa in costume solo per te!" Ammise Sole e Nadia sorrise nuovamente, lievemente, ma di cuore e, stretta la mano della mora escursionista, si diresse con lei verso il lago ed insieme si tuffarono, felici come non mai.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Divertimento, fatica ed amore. ***


Al lago, le ragazze e le due donne continuarono a fare il bagno ed a divertirsi, apprezzando il bel sole che splendeva alto nel cielo nonostante fosse quasi la fine di Ottobre e la brezza lieve rendeva la giornata molto piacevole.

"La settimana prossima è Halloween... Organizzate qualcosa?"

"Niente di tipico." Rispose Raphaela "Voi cosa fate di bello?"

"Noi andiamo solo fuori a cena." Disse Tania "Voglio solo stare un po' con Francesca..."

"Perchè non andate a vivere insieme?"

"Ci sto pensando! Ho una villetta troppo grande per me soltanto... Glielo chiederò presto!"

Raphaela le sorrise dolcemente "Anche a me piacerebbe stare con Cate. Vorrei poter sentire una sua dichiarazione e fargliela io stessa..."

"Ma è difficile, perchè lei s'imbarazza sempre! Giusto?" Chiese Tania, sorridendo appena e la mora annuì col capo "Scommetto che ti dirà presto ciò che prova, non dare retta a Lucia. Cate è una ragazza timida, ma ha un grande cuore... Che batte solo per te!"

"Anche il mio batte solo per lei!" Ammise Raphaela e Tania le posò la mano destra sulla spalla, massaggiandola.

"Cosa complottate voi due?" Domandò Vale, prendendo il suo asciugamano.

"Questioni di cuore..." Rispose vaga Tania e la mora le sorrise, così la dottoressa andò dietro i cespugli per spogliarsi e vestirsi.

E Cate, dall'acqua, teneva d'occhio le due amiche che, sedute vicine, parlavano con complicità e chinò il capo "Cosa c'è?" Le chiese Sole, avvicinandosi a lei "Sei diventata triste all'improvviso... Cos'è successo?"

"Guardavo Tania e Raphaela parlare con complicità..."

"Ti prego, non dirmi che stai pensando ad una possibile tresca fra di loro!"

"In verità si..." Disse la castana e Sole sorrise divertita.

"Non dovresti pensare certe cose! Tania e Francesca si sposeranno... E poi Raphaela ama solo te! Fatti avanti, invece di farti tanti problemi."

Cate annuì col capo e nuotò verso la riva con Sole, mentre Estelle e Mirella le fissavano, visto che erano dietro di loro "Povera chica... Devo proprio intervenire ed aiutarla!"

"Lucia ha ragione a dire che è un caso disperato!"

"Non tanto... Ha solo bisogno di un piccolo aiuto e ho già in mente una certa idea..."

"Sul serio?" Chiese stupita Mirella.

"Certo! Lavorare nella zona relax ha i suoi vantaggi, sai?"

Mirella sorrise, immaginando mille e più modi per aiutare Cate e Raphaela a dichiararsi utilizzando la zona relax, poi entrambe tornarono a riva per asciugarsi e vestirsi, con Arianna e Valentina che uscirono per ultime.

Pranzarono poi in tutta tranquillità, immerse nella natura e godendo dei piccoli aneddoti della madre di Nadia, che raccontava ad Estelle ed alle ragazze quanto vivaci fossero i suoi due figli sia da piccoli che ora, imbarazzando parecchio la mora "Mamma!" Fece Nadia "Ma devi proprio spifferare tutto??"

"Non si tratta di spifferare, ma di raccontare qualcosa di divertente."

"No! Mi sto vergognando da morire!"

La donna sorrise di gusto, mentre Nadia era rossa d'imbarazzo e si coprì il viso con le mani, alzandosi poi in piedi "Dove vai?" Domandò Francesca, che stava vicinissima a Valentina, che la teneva stretta a sè quasi inconsciamente.

"Me ne vado! Non resterò qui a farmi deridere."

"Eddai, cara. Ci stiamo solo divertendo..."

"Ecco! Allora racconta qualcosa di tuo, mamma. Smettila di spettegolare su di me!"

La mora era piuttosto arrabbiata e Sole la prese per mano "Siediti, coraggio. Vieni qui vicina a me..."

Nadia si sedette alla destra di Sole e Mirella sorrise appena "Ok, racconterò loro qualcos'altro. Scusami, non volevo ferire i tuoi sentimenti!"

"Va bene, d'accordo. Scuse accettate!"

Passarono una ventina di minuti e tutte terminarono di mangiare panini e tramezzini e, rimesso il rispettivo zaino in spalla, ripresero il cammino, con l'obiettivo di salire fino ai mille metri e ridiscendere poi con la funivia, visto che vi erano diversi punti toccati dal mezzo di trasporto, tutti custoditi dalle Guardie Forestali, che avevano alle pendici di essa delle loro basi, ubicate in alta montagna dopo che qualche piromane ancora anonimo aveva appiccato dei piccoli incendi, per fortuna mai scoppiati pienamente.

Il sentiero era molto tortuoso e qualcuna fece abbastanza fatica, specialmente Nadia, che un po' soffriva per via della ferita dell'appendicite ancora fresca, si poteva dire, così Arianna l'aiutò, visto che la moretta era accanto a lei "Tutto bene?"

"Si, ma credo che mi rilasserà, sulla funivia! La ferita fa un po' male..."

"Capisco. Resisti, non siamo lontanissime dal punto d'arrivo."

Nadia annuì col capo ed anche sua madre le andò accanto per aiutarla e, quando arrivarono una mezz'oretta dopo alla funivia, Vale s'offrì di dare un'occhiata alla ferita dell'amica "La ferita va bene, vero?"

"Si, certo! Tranquilla, è tutto ok." Rispose Vale e Nadia le sorrise.

E Tania, sedutasi dietro a tutte le amiche con la sua Francesca, regalò proprio a costei un bacetto molto dolce "A cosa devo questo bacio?"

"A nulla in particolare... Però c'è una cosa che voglio chiederti."

"Certo! Dimmi tutto." Disse Francesca, baciando Tania sulla guancia sinistra.

"Visto che presto ci sposeremo, ecco... Che ne diresti di venire a vivere con me?"

Francesca non riuscì a credere alle proprie orecchie e, felicissima, rubò diversi bacetti appassionati alla sua Tania "Si! Si, certo che vengo a vivere con te!"

Tania sorrise felice e strinse a sè la fidanzata "Congratulazioni!" Disse Cri, seduta davanti a loro accanto alla sua Valy.

Le due ragazze la ringraziarono e si scambiarono ancora dei bacetti molto dolci poi, quando arrivarono a terra, s'incamminarono verso il bed & breakfast e lì lo zio di Tania invitò la nipote, le dipendenti e le altre ragazze a fermarsi lì per cena, come sue ospiti.

E visto che la maggior parte delle ragazze e le due donne erano stanche, l'invito venne accettato molto volentieri.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Una serata romantica. ***


Mentre i cuochi della struttura preparavano la cena per gli ospiti di essa e le nostre ragazze, lo zio di Tania condusse costoro al bagno collocato nella dependance esterna affinchè potessero fare bagno o doccia e sistemarsi "Adesso capisco a cosa serviva avere dei vestiti di cambio eleganti!" Disse Cri.

"Esatto!" Rispose lo zio di Tania "Potete entrare due alla volta, visto che a destra c'è il bagno con doccia ed a sinistra quello con vasca. Inoltre entrambi sono riscaldati, così come lo spogliatoio... La cena sarà servita tra un'ora!"

"Ok. Saremo puntuali!" Avanzò proprio Tania e l'uomo se ne andò.

"Eccomi, ci sono anch'io!" Fece Leonardo, baciando subito Lucia e le giovani scelsero di mandare prima lui e Rio, visto che erano i soli maschi.

Infatti i due ci misero una decina di minuti ed il giovane Centotto s'avvicinò alla sua fidanzata "Avrei tanto voluto fare il bagno con te..."

"Prima o poi ne avremo l'occasione, vedrai." Rispose Lucia, baciando lievemente il ragazzo "Adesso andresti gentilmente con Rio al tavolo che Michele ci ha assegnati? Così vedremo subito dov'è ubicato."

"Giusto, caro!" Disse Mirella "Vai, così troveremo subito il tavolo."

Entrarono poi le due donne che, a parte Nadia e Raphaela, nessuna avrebbe mai creduto tanto lente nel lavarsi "Mio Dio... Ma quanto ci mettono le vostre madri?"

"Mia madre è molto lunga, ama prendersi il suo tempo."

"La mia non tanto, però si insapona non so quante volte!" Fece Raphaela.

"Ti ho sentita!" Rispose Estelle, uscendo dalla doccia senza un'accappatoio addosso, colpendo molte ragazze ed anche Mirella uscì dall'altro bagno senza nulla indosso.

"Mamma! Un po' di pudore! Ma dico io..."

"Che te ne pare, Sole? Quanto giudichi il mio fisico?"

"Uhm... Otto!" Rispose la mora ragazza, incrociando le braccia e ridendo divertita.

"Ti prego, non darle retta!" La implorò Nadia, fissando nuovamente la madre "Vestiti, ti supplico!"

Mirella se ne andò nello spogliatoio con Estelle e le ragazze, pian piano, si lavarono e vestirono tutte, dirigendosi verso la grande sala da pranzo ed alcune giovnai tolsero il fiato, con Valentina che fece un figurone col suo tailleur giacca-pantalone bianco con annessi stivaletti, Arianna portava anch'ella un tailleur simile a quello dell'amica ma nero, Francesca era in abito bianco lungo fin sopra il ginocchio con annessi sandali, Nadia portava abito e sandali simili ma erano blu e Raphaela, nemmeno a dirlo, era tutta in rosso e Cate, in crema e bianco, ne rimase affascinata.

"Tesoro, sei stupenda!" Disse Estelle, alzandosi per baciare su entrambe le guance la figlia.

"Grazie, mamma." Sorrise la giovane.

"E tu cosa ne dici, cara? Sta bene, in rosso?"

Cate rimase colpita dalla domanda della donna e, rossissima, guardò le proprie mani "S-Si, sta divinamente!"

"Grazie!" Disse nuoamente la giovane, fissando l'amica alla sua destra "Anche tu stai molto bene."

La castana le sorrise dolcemente, anche se Sole era molto presa da Nadia, seduta alla sua destra, più che dalla cena e Mirella la notò "Sole, vedi qualcosa che ti piace?" Chiese, sperando di mettere la mora in difficoltà e Nadia fissò la madre, notando poi lo sguardo dell'amica.

Sole era presa dalla sua scollatura, oltre che dai capelli acconciati "Si, signora. Vedo qualcosa che mi piace tanto!"

"E cosa ti piacerebbe?" Azzardò Nadia e l'amica le sorrise, sporgendosi verso di lei e sussurrandole qualcosa nell'orecchio e la studentessa arrossì molto.

Continuarono poi a cenare, finchè Tania e Francesca non s'alzarono "Noi andiamo. Domani c'è scuola ed inizieremo anche il trasloco..."

"Trasloco?" Ripetè Valy "Non andrete ad abitare via, vero?"

Raphaela sorrise, immaginando la risposta "No." Rispose Tania "Da domani Francesca verrà a vivere da me..."

"Grandioso! Anche noi dobbiamo pensarci." Disse Lucia, fissando sia Leo che Cate, per vedere la sua reazione "Stiamo insieme da una settimana, certo, ma prima o poi andremo a vivere insieme anche noi, no?"

"Si, certo!" Sorrise il ragazzo, prendendo la ragazza per mano.

Cate s'alzò poi per andare a casa e Raphaela la seguì "Te ne vai anche tu?"

"Si... Prendo le mie cose nella dependance e poi vado a casa. Perchè?"

"Beh, mi sarebbe piaciuto fare una passeggiata... Con te..." Ammise con tenerezza la mora ragazza e Cate le si avvicinò molto, sorprendendo anche sè stessa.

"Perchè non vieni con me? Ti accompagno e poi vado a casa mia. Almeno facciamo una passeggiata... Che ne dici?"

La mora giovane di origini Spagnole come Sole sorrise dolcemente e andò a dirlo a sua madre, poi ritornò da Cate ed andarono a prendere le loro cose nella dependance, infine s'incamminarono verso casa Falcetti.

Poi Cri se ne andò con la sua Valy, Rio doveva iniziare il suo turno di lavoro, Arianna se ne andò con Elisa e Valentina con Francesca e le ultime che se ne andarono furono Sole e Nadia, con Mirella ed Estelle che lasciarono, stranamente, un po' di privacy alla rispettiva figlia, anche se Leo invitò la madre ed Estelle a mangiare un gelato con lui e Lucia. Ovviamente l'invito venne accettato.

Cate e Raphaela passeggiarono e la prima, trovando che l'atmosfera fosse quella giusta, prese con un filo d'insicurezza la mano della mora tanto, se non avesse apprezzato il gesto, avrebbe potuto tirarle uno schiaffo o rifiutare il gesto. Ma Raphaela strinse la mano di Cate e costei sorrise felice.

Anche Sole aveva preso per mano Nadia, ma costei la fissò "Non vuoi che ti prenda per mano?"

"No no, apprezzo molto ma..." Iniziò Nadia, che poi sorrise nervosamente "Io... Io preferisco il braccetto..."

Sole sorrise a sua volta "Bastava dirlo." Disse, porgendo il braccio destro a colei che tanto amava e Nadia accettò il galante invito.

Continuarono a camminare insieme, apprezzando il tempo insieme e sperando che, prima o poi, potessero dichiararsi e diventare una coppia affiatata come Tania e Francesca. Infatti costoro erano una sorta di modello non solo per le amiche, ma anche per Leonardo, che già progettava per conto suo, per il momento, il suo futuro assieme alla sua amata Lucia.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Il primo giorno di convivenza. ***


Il mattino seguente, tutte le ragazze si svegliarono e svolsero la rispettiva routine quotidiana, preparandosi poi per andare a scuola e Francesca, accompagnata dai suoi genitori prima che questi andassero al lavoro, diede loro la notizia dell'imminente convivenza con Tania "Sapete... Da oggi starò con Tania. Dopo la scuola traslocherò da lei."

"Come? Ce lo dici così all'improvviso?" Chiese la madre.

"Scusatemi, non ne ho avuto l'occasione... Però Tania sta organizzando la cena, così voi conoscerete lei ed i suoi genitori conosceranno me."

"Oh, ok... Sono felice per te, tesoro!" Disse il padre della giovane e la ragazza gli cinse il collo, stando seduta sul sedile posteriore, baciandolo sulla guancia sinistra e fece poi lo stesso con la madre, che ricambiò il bacio.

Lasciarono Franesca innanzi alla scuola e, quando costei entrò, trovò subito le sue amiche e Cri l'abbracciò felice "Allora? Pronta per il grande passo?"

"Beh, io direi un piccolo passo... Il grande sarà il matrimonio!"

"Vero! Tania non ti ha ancora fatto la proposta?"

"Si, ma non abbiamo ancora deciso la data... Secondo me sarà l'anno prossimo!"

"Sia quando sia, ma sono certa che sarà fantastico!" Disse Elisa e Francesca fu d'accordo con lei.

Entrarono poi in classe, pronte ad affrontare le cinque ore di lezione innanzi a loro e, nello stesso momento, al bed & breakfast, Tania era seduta nella biblioteca, visto che non aveva escursioni in programma fino al primo pomeriggio ed era persa nei suoi pensieri.

"Ah, eccoti!" Avanzò Valentina "Ti stavo proprio cercando... Cosa ci fai qui?"

"Perchè mi stavi cercando?"

"Tuo zio ha cancellato le nostre escursioni, perchè dobbiamo aiutare Leo, Lucas, Michael e Patricio a costruire il recinto che ospiterà le mucche e le capre."

"Cosa? E dove li costruiremo, i recinti?"

"Sul retro dell'agriturismo. Tuo zio ha detto che gli operai hanno terminato di sistemare le due stalle..."

"Ok... Ho capito dove! Andiamo..."

"Certo!" Sorrise la bella Valentina, dai lunghi capelli biondo-castani e gli occhi chiarissimi, come quelli di Cate "Ma dimmi... Cosa ti preoccupa?"

"Nulla... Ho chiesto a Francesca di sposarmi, ma non saprei quando."

"Avevi intenzione di parlargliene?" Chiese la ragazza e Tania sorrise teneramente.

"Esattamente! Solo che l'anno prossimo è tardi, per me, perchè voglio avere accanto il mio amore a tutti gli effetti al più presto."

Valentina sorrise e cinse col braccio destro le spalle dell'amica "Io un'idea l'avrei... O meglio, se dovessi sposarmi io saprei quando e dove!"

"Una piccola dritta?" Tentò Tania, mordendosi appena il labbro inferiore.

"Io mi sposerei nel periodo natalizio in Spagna e poi farei il viaggio di nozze a Parigi..."

Tania sgranò gli occhi castani ed abbracciò d'istinto Valentina "Grazie... Grazie infinite!"

Valentina si limitò a stringere l'amica a sè, poi uscirono per aiutare i quattro colleghi maschi con la costruzione dei recinti e trovarono anche Sole che, dati i suoi muscoli, era molto importante e portata per il lavoro manuale.

Ed i sette si diedero subito da fare, con lo zio di Tania che fece portare loro due vassoi colmi di tramezzini e diverse bottigliette d'acqua da quattro camerieri, visto che si avvicinava l'ora di pranzo, ma Sole si rimise subito al lavoro dopo aver mangiato solo due panini.

"Ma non si stanca mai?" Chiese Michael, che veniva da Stoccarda "Io sono esausto!"

"Non saprei dirti qual è il suo segreto..."

"Ha voglia di lavorare, facile!" Disse Valentina "Noi siamo presi dal cibo, lei vuole sempre fare il suo dovere."

"Allora sarà meglio darle una mano. Che ne dite?"

Nuovamente tutti si rimisero al lavoro e, arrivate le due, Tania venne sostituita da Arianna, visto che la ragazza aveva in programma un'escursione e poi sarebbe andata a casa per aiutare Francesca col trasloco.

Proprio Francesca le scrisse una mail, per farle sapere che l'avrebbero aiutata le amiche a portare le sue cose da casa dei suoi genitori fino a casa sua e Tania le rispose che andava bene e che le chiavi erano sotto il tappetino innanzi alla porta.

Finite le ore di lezione, le ragazze presero la navetta che le avrebbe portate fino ad un paio di metri prima di casa Dell'Alpe e lì Francesca trovò sua madre "Ciao, cara, bentornata! Ci sono anche le tue amiche... Ciao, ragazze!"

"Buongiorno, signora!" Risposero, tutte insieme.

"Sono venute ad aiutarmi a prendere le mie cose."

"Va bene, d'accordo... Io ho già messo alcuni dei tuoi abiti in valigia, che è sul tuo letto."

"Sei unica, mamma. Grazie!" Disse Francesca, abbracciando la madre, molto dispiaciuta per il trasloco della sua adorata figlia, ma sapeva che questo momento sarebbe arrivato, prima o poi ed era felice di sapere la sua piccola, come spesso la chiamava, con una ragazza responsabile come Tania.

La madre di Francesca caricò le cose della figlia in macchina, visto che lei ed il marito ne avevano una ciascuno, poi andò verso la casa di Tania con la figlia, Nadia ed Elisa e la donna non credette ai suoi occhi "Wow... Certo che ha una bella casa, vista da fuori!"

"Anche dentro è molto bella... Ti chiedo di stare qui, così quando la vedrai durante la cena di famiglia sarà una sorpresa! Se la vedi ora non c'è gusto."

"Hai ragione, sono d'accordo! Permettimi però di portare giù le due valige..."

Francesca annuì col capo e la donna portò le valige fin sulla porta "Tu vai a casa tua e continua a sistemare le tue cose. Qui ci pensiamo noi!"

"Va bene, grazie." Rispose Francesca, che risalì in auto con la madre per tornare a prendere le cose a casa sua.

E Tania, qualche minuto dopo, tornò a casa visto che aveva terminato il turno di lavoro "Ciao! State sistemando le cose di Francesca?"

"Ciao a te!" Rispose subito Elisa, sorridendole "Esatto. Però non toccare la sua biancheria intima... O per te non ci sarà più sorpresa, quando Francesca indosserà qualcosa."

"Ok ok, non toccherò l'intimo. Penserò alle scarpe..."

Elisa e Nadia le sorrisero e, un quarto d'ora dopo, la madre di Francesca portò lì la figlia e le altre amiche con altre due valige ed un borsone, poi salutò ancora Francesca e se ne andò. In casa, la ragazza baciò con dolcezza la sua compagna "Ciao..."

"Ciao, amore!" Disse Tania, baciandola ancora "Non vedevo l'ora di vederti!"

"Idem per me... Sono così emozionata all'idea di vivere con te..."

"Sono certa che andrà benissimo! Avremo molte cose di cui parlare, come il giorno del matrimonio, ad esempio..."

Francesca sorrise "Lo so ed ho qualche idea... Ma rimandiamo tutto a dopo, ok? Ho molte cose da sistemare e dobbiamo preparare la cena."

"Veramente ho ordinato la pizza..."

"Stupendo! Adesso torniamo dalle altre, non vorrei che pensassero male." Disse con ironìa Francesca e Tania sorrise poi, quando le ragazze andarono via verso le sei, le due fidanzate cenarono e poi festeggiarono al meglio il primo giorno di convivenza.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Amore benedetto. ***


Il mattino seguente, quando Francesca si svegliò, trovò la sua Tania già sveglia che le sorrise subito e le rubò un bacio pieno di dolcezza, subito ricambiato e la studentessa le sorrise "Quanto ho sognato il momento in cui mi sarei svegliata tra le tue braccia..."

"Ed io non vedevo l'ora di stringerti tra le mie braccia sia la sera che il mattino!"

Francesca le sorrise nuovamente e la baciò con passione "Facciamo un bel bagno? Sono le sei... Devo anche fare colazione, prima di andare a scuola!"

"Aggiudicato! Andiamo." Disse Tania, sgattaiolando con agilità fuori dalle lenzuola e prendendo in braccio la sua amata, dirigendosi con lei verso il bagno, ove aprì l'acqua della vasca ed attese che si riempisse d'acqua, mise il bagnoschiuma e poi baciò nuovamente la sua fidanzata.

"Sei molto felice, stamattina... E molto passionale..."

"Perchè vivo con la mia fidanzata, che tanto amo. E che voglio sposare!"

Entrarono poi nella vasca da bagno e Francesca si poggiò a Tania "Mi piacerebbe molto sposarmi alle Canarie... Lì il matrimonio omosessuale è legale."

"Alle Canarie... Molto bello! Ed il viaggio di nozze?"

"Beh, possiamo sempre stare lì alle Canarie oppure andare a Parigi!"

"Sono perfettamente d'accordo con te! Anch'io avevo pensato a Spagna e Francia... Perfetto! Non ci resta che prenotare." Disse Tania, baciando la castana sulla tempia destra e lasciandole poi un marchio rosso sul collo "Poi avvisa i tuoi genitori... Se possono, stasera faremo la cena di famiglia!"

"Va bene! Finito qui mando subito una mail a papà. Tu hai avvisato i tuoi genitori?"

"Li chiamerò dopo." Avanzò la ragazza, continuando a baciare il collo di Francesca "Adesso sbrighiamoci, altrimenti non riuscirai a fare colazione e farai tardi a scuola."

Allora le due ragazze, dopo essersi insaponate e coccolate, uscirono dalla vasca e Francesca aprì il tappo, lasciando fluire l'acqua, prese un accappatoio e si asciugò, poi passò ai capelli, prendendo il phon da Tania che, dopo essere andata nella loro stanza a vestirsi, scese in cucina a preparare la colazione.

Francesca la raggiunse una decina di minuti dopo e non credette ai suoi occhi quando vide che, sul tavolo, vi erano delle cialde al cioccolato, succo di frutta alla pera e albicocca, fette biscottate e marmellata alla ciliegia ed alla pesca.

Le due ragazze fecero colazione, ma prima mandarono una mail al rispettivo padre, comunicando che, quella stessa sera, alle otto precise, ci sarebbe stata la tanto attesa cena di famiglia, poi Tania mise il piatto che conteneva le cialde, le posate ed i bicchieri utilizzati nella lavastoviglie e l'azionò. Dopo una buona mezz'ora, l'elettrodomestico terminò il suo compito e le due giovani misero tutto a posto, poi Francesca prese il suo zaino ed andarono in garage, salendo sull'auto di Tania, ovvero una Mini rossa fiammante ed uscirono dal posteggio, che aprirono e chiusero usando il telecomando elettrico.

Tania accompagnò la fidanzata a scuola, poi andò al lavoro e Francesca trovò subito le amiche "Eccola!" Disse felice Elisa "Dimmi... Com'è andata la prima serata di convivenza? Io scommetto che è andata benissimo... Vero?"

"Altrochè! Abbiamo festeggiato alla grande e... E stamattina abbiamo parlato di matrimonio!"

"Sul serio?" Chiese subito Cri "Dove avete scelto di sposarvi?"

"Alle Canarie e di fare il viaggio di nozze a Parigi!"

"Molto bello..." Disse la Principi "Mi piacerebbe molto camminare per gli Champes Elyseès di sera... Illuminati sono stupendi! Mio fratello Mirko abita proprio a Parigi e mi ha mandato delle foto molto belle sia degli Champes che della Tour Eiffel."

"Non sapevo avessi un fratello..." Rivolse Nadia "E' come Leonardo o più serio?"

"Ha ventidue anni ed è un ingegnere informatico! Al computer è impareggiabile."

Le giovani continuarono a parlare ed entrarono nella scuola, pronte ad iniziare la giornata di lezioni e Tania, arrivata nel mentre al lavoro, trovò Valentina e Sole "Ciao! Escursione in vista?" Chiese, visibilmente felice.

"Già, tra dieci minuti. E devi venire anche tu... Oggi vai a casa alle due, giusto?"

Si.... Stasera ho la cena di famiglia. Finalmente conoscerò i genitori di Francesca e lei i miei!"

"In bocca al lupo!" Disse Valentina "Quando toccherà a me, io non avrò questo problema. Io... Io sono orfana, non ho più nessuno al mondo."

Le due amiche si fermarono "Dio, mi dispiace... Non lo sapevo!"

"Nemmeno io. Mi dispiace davvero... Ma anch'io non ho più nessuno, a parte voi amiche."

Valentina fissò Sole e si presero per mano, per farsi forza nello stesso dolore poi, dopo essersi preparate, andarono in escursione con una decina di persone e, nel primo pomeriggio, arrivò Arianna a sostituire Tania che, dopo essersi cambiata, salì sulla sua auto e poi partì a tutto gas verso il centro, per fare la spesa.

Una volta tornata a casa, verso le tre e mezza, trovò Francesca, uscita da scuola alla una, come sempre "Ciao! E' andato tutto bene?"

"Benissimo! La scuola è andata bene?"

"Si. Ho preso nove nel tema e otto e mezzo nel compito di trigonometria!"

"Grande!" Sorrise Tania, baciandola dolcemente sulle labbra "Ho fatto la spesa... I tuoi genitori non hanno allergie particolari, vero?"

"No, nessuna! Stai già pensando di preparare la cena?"

"Esattamente. Sono quasi le quattro... Dobbiamo anche prepararci. E poi, i nostri genitori arriveranno sicuramente presto!"

Francesca sorrise "Io voglio pensare al dolce, ma prima devo fare i compiti. E' un problema, per te?"

"No, affatto. Io vado in cucina... Inizio a tagliare la carne per lo spezzatino. Tu fai pure con calma!"

Tania entrò in cucina ed iniziò coi preparativi, mentre Francesca fece i compiti e, verso le sei, andò al piano di sopra per farsi una bella doccia rilassante e poi, dopo essersi vestita, scese di sotto per entrare in cucina e preparare i dolci, ovvero una torta e la zuppa inglese, che ben preparava.

Alle sette Tania mise lo spezzatino in forno e, mezz'ora dopo, arrivarono i loro genitori, prima quelli di Francesca e poi gli altri "Tesoro!" Disse subito la madre di Francesca, abbracciando la figlia, che fece altrettanto.

Poi i signori Dell'Alpe conobbero finalmente Tania ed i signori Calori parlavano con Francesca, infine la tavola venne preparata e la cena servita "Ottimo questo arrosto!"

"Anche il dolce scommetto che sarà ottimo... Si sente un profumino, venire dalla cucina."

"Signori Dell'Alpe, io vorrei chiedervi il permesso di sposare vostra figlia."

"Hai uno sguardo bellissimo, mia cara." Rispose il padre di Francesca "Sai senza dubbio ciò che vuoi. Hai il mio permesso! Ma non provare a far soffrire la mia piccola."

"Non ne ho la minima intenzione, signore! Ne sono troppo innamorata..."

E la cena, che preoccupava lievemente le due ragazze, procedette in tutta tranquillità e, quando le due coppie di genitori se ne andarono, verso le undici, Tania e Francesca sparecchiarono e lavarono i piatti, prima di salire in bagno e fiondarsi assieme sotto la doccia, dopo essersi spogliate, iniziando da lì a vivere il loro amore, benedetto da i genitori di entrambe, che avevano avuto un'ottima impressione delle due giovani.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Influenza... ***


Il giorno seguente, quando Francesca arrivò a scuola accompagnata come sempre dalla sua Tania e trovò le sue amiche che, dal momento in cui pioveva a dirotto, erano nell'edificio e la povera Elisa sembrava aver preso l'influenza, così come la Principi "Dio, ragazze... Avete un raffreddore incredibile! Ieri stavate benone..."

"E'... E' iniziato tutto nel corso della notte..."

"Io ho iniziato a starnutire ieri sera!" Disse Francesca "Ho preso la pastiglia stamattina ed ho bevuto una spremuta d'arancia..."

"Però, a differenza di ELisa, tu hai anche giù la voce!"

"Ho mal di gola... Non mi sento affatto bene." Rispose la giovane e, quando poi entrarono nella rispettiva classe, la povera Francesca continuava a tossire e starnutire e, alla quarta ora, la prof di Francese Roberta Brunetto, mandò la ragazza in infermeria e Cate s'oddrì di andare con lei, in caso le fosse servito aiuto.

Cate accompagnò l'amica al secondo piano e, una volta in infermeria, trovarono subito la dottoressa Sandra Pezzaioli, che lavorava da trent'anni per la scuola, che subito le accolse, notando il viso arrossato e stanco di Francesca.

"Tesoro, siediti subito sul lettino. Secondo me hai un febbrone da cavallo..." Disse la donna sulla cinquantina, dando subito il termometro a Francesca, che lo sistemò sotto l'ascella sinistra "Avresti dovuto provare la temperatura prima di uscire di casa..."

"Lo so, ma stamattina mi sono alzata con dieci minuti di ritardo perchè il cellulare si era scaricato e la sera prima non l'ho messo in carica..."

"Capisco. Ecco, i cinque minuti sono passati... Vediamo un po'." Disse la donna, prendendo il termometro e non credette ai suoi occhi "Accidenti! Ragazza mia, hai 39 di febbre! Non so come tu faccia a reggerti in piedi, se devo essere sincera."

"Anch'io..." Rispose Francesca, dopo un paio di starnuti "In realtà le gambe mi tremano e non mi sento affatto bene..."

"Ti consiglio caldamente di chiamare casa e farti venire a prendere. Poi a letto minimo una settimana e prendi un antipirettico!"

"Ok... Ma il telefono l'ho a casa, in carica... Potrei chiamare?"

"Certo, fai pure." Disse gentile la donna "Io vado in classe a dirlo alla tua insegnante."

Francesca annuì col capo, ma Cate le porse il suo I-Phone ultimo modello "Tieni, usa il mio. Non dovresti alzarti..."

"Grazie... Sei molto gentile." Rispose la Principi, digitando il numero di casa sua e, quando ebbe chiamato, lo diede alla legittima proprietaria "Mia madre viene subito a prendermi... Era incredula, sai? Dopotutto sono tre-quattro mesi che non mi ammalo più..."

"Io sono molto coriacea, mi ammalo pochissimo."

"Beata te... Le mie tonsille mi fanno impazzire, spesso e volentieri."

"Toglile e problema risolto!" Disse decisa Cate, incrociando le braccia "Almeno ti togli il pensiero!"

"Brava, diglielo... E' davvero cocciuta, quando vuole." Avanzò una donna che somigliava molto a Francesca, la quale sorrise ad entrambe le ragazze "Vero, tesoro? La tua amica ha capito subito che sei una ragazza testarduccia, mia cara."

"Mamma..." Disse piano Francesca, tossendo "Ti pare il caso?"

"Ho colto l'occasione. Come ti chiami, cara?"

"Caterina Bossolani, per le amiche Cate. Piacere di conoscerla!"

"Piacere mio. Grazie per aver tenuto compagnia a mia figlia." Avanzò, gentile, stringendo la mano tesa di Cate "Adesso andiamo a casa, tesoro. Ma prima ti porto dal medico curante, così vediamo se ti manda dallo specialista..."

Francesca annuì col capo e, dopo che la madre ebbe compilato e consegnato in Presidenza il permesso d'uscita anticipata, andò in classe a prendere lo zaino e poi lasciò la scuola, salutando compagne e compagni di classe.

E Cate, quando finì poi la giornata di lezioni un paio d'ore dopo, mandò una mail a Tania e Lucia, avvisandole di quanto accaduto a Francesca e subito la sorella maggiore lo comunicò a Valentina, in escursione con lei e una decina di turisti Francesi "Cosa c'è? E' successo qualcosa?"

"Cate mi ha scritto una mail, dicendo che Francesca è andata a casa alla quarta ora con 39 di febbre... Influenza, sicuro!"

"Cosa? Tra venti minuti finisco il turno e andrò subito a trovarla..."

"Ieri stava benone... Le sarà venuta nel corso della notte o della sera..."

"Arianna, stamattina, mi diceva che ieri sera aveva telefonato ad Elisa per invitarla ad uscire con lei, ma lei ha rifiutato per evitare di attaccarle il raffreddore."

"Mah... Avranno la salute cagionevole." Disse Lucia "Invece io e Cate abbiamo una salute di ferro!"

Valentina sorrise divertita, comunque preoccupata per la salute di colei che tanto le piaceva e, proprio Francesca, uscita con la madre dal medico curante, dovette recarsi al Pronto Soccorso con una ricetta ed il bollino verde, affinchè facesse subito la visita dallo specialista.

E dopo mezz'ora, il dottor Matteo Salvatore le diede il verdetto che più la giovane temeva. Le tonsille avevano fatto il loro corso ed ora andavano tolte, così la ragazza venne messa in lista e, quando l'ospedale l'avrebbe chiamata, avrebbe dovuto farsi ricoverare per toglierle.

La povera Francesca, quando fu a casa, trovò Valentina sul ciglio della porta, bagnata ed infreddolita a causa di vento e pioggia, con un mazzo di rose rosse in mano e la studentessa raggiunse l'escursionista a piccoli passi "Ciao... Non pensavo di vederti..."

"Cate ha mandato una mail a Lucia, che era in escursione con me e mi ha riferito tutto... Così sono venuta a trovarti! Questi sono per te."

"Sono bellissime! Che rose stupende... A fine Ottobre non pensavo di vederne di così belle..."

"E' una tua amica, tesoro?" Chiese la madre, stringendo la mano di Valentina, che si presentò alla donna.

"Si, mamma. E' un'amica molto speciale!" Sorrise la giovane, voltandosi poi per starnutire e soffiare il naso.

"Entra, cara, sei bagnata fradicia... Ti preparo una cioccolata calda e per te, tesoro, un bel thè caldo, visto che devi prendere l'antibiotico finchè non verrai chiamata per essere ricoverata e togliere così le tonsille."

"Dovrai togliere le tonsille?"

"Già... A quanto pare, sono andate al Creatore!" Ammise la giovane e Valentina le sorrise, quindi le due ragazze entrarono in casa assieme alla madre di Francesca, che andò subito a mettersi ai fornelli, lasciando le due ragazze sedute sul divano, intente a parlare.

E la donna aveva capito che tra la figlia e Valentina vi era un sentimento più forte della pura e semplice amicizia.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Provocazioni e sentimenti. ***


Passarono due giorni e Francesca, a casa da scuola per via dell'influenza, era in lenta ripresa e sua madre, che stava facendo le pulizie al piano di sopra, scese le scale e la raggiunse, visto che la giovane era stesa sul divano "Ha chiamato l'ospedale. Mi hanno detto di portarti subito e verrai operata nel pomeriggio!"

Francesca sgranò gli occhi "Dimmi che non è vero..."

"Invece è verissimo!" Disse la donna "Suvvia, non avrai paura, vero? Mica hai tre anni!"

La giovane chinò il capo e, mentre la madre ritornava al piano di sopra per prepararle il borsone, prese il suo telefono e scrisse una mail alle amiche, che subito le espressero il loro sostegno a distanza, dal momento in cui avevano ben capito quanto l'amica avesse timore del semplice intervento.

Quando la madre ridiscese di sotto, uscì di casa con la figlia, dopo aver chiuso tutto e la giovane chiamò il padre per dargli la notizia poi, dopo venti minuti, quando arrivarono in ospedale, salirono al quarto piano e trovarono il dottor Salvatore con un collega, al quale stava dando un consiglio su un intervento.

Non appena l'altro medico se ne andò, il dottor Salvatore notò la sua paziente "Buongiorno! Eccovi qui."

"Buongiorno, dottore!" Salutò la signora Principi "Ho ricevuto la telefonata per l'intervento di mia figlia..."

"Si si, vi ha chiamate la mia segretaria! Prego, seguitemi. Vi mostro la camera." Disse, conducendo poi madre e figlia verso il fondo del corridoio, entrando poi nella penultima stanza sulla destra "Puoi prepararti e mettere il pigiama. Poi arriverà un'infermiera che ti farà un prelievo di sangue per le analisi di routine ed oggi, verso le due, verrai operata!"

Francesca annuì col capo ed entrò nel piccolo bagno interno alla camera con maglietta bianca e pigiama tipicamente invernale, visto che negli ultimi tre giorni pioveva a dirotto e la ragazza non ci mise molto a prepararsi, mettendo poi le sue ciabatte e, qualche minuto dopo, arrivò l'infermiera per farle il prelievo.

Intanto a scuola le amiche di Francesca, approfittando dell'intervallo, si ritrovarono accanto ai distributori automatici per parlare e Cate era ferma immobile, quasi fosse paralizzata, visto che Raphaela era letteralmente appiccicata a lei "Soffri così tanto il freddo?"

"Altrochè, Nadia! Ho un freddo incredibile..."

"Anche Cate è una freddolona! Potete scaldarvi assieme..." Tentò Cri e Cate la guardò malissimo, facendole un cenno che la ragazza capì benissimo. Prima o poi l'avrebbe pagata per averla messa in imbarazzo.

Ma la vicinanza della mora Italo-Spagnola non dispiaceva affatto a Cate, visto che potevano riscaldarsi entrambe e poi il dolce profumo della ragazza inebriava letteralmente la castana "Che ne dite se dopo andassimo a trovare Francesca?"

"Nella mail c'era scritto che viene operata alle due... Possiamo andare verso le tre."

"Si, ottima idea!" Disse Nadia "Almeno prima possiamo mangiare con calma."

"Occhio a non esagerare. Dopotutto non puoi ancora abbuffarti come facevi prima, anche se ormai hai tolto i punti alla ferita dell'appendicite..."

"Lo so, Valy, ma non posso farne a meno! Ho voglia di mangiare un bel calzone con prosciutto, fontina e rucola!"

"Non sarai incinta, vero?" La prese in giro Cri, con un mezzo sorriso.

"Dimmi una cosa... Vuoi prenderle o cosa?" Chiese la mora e Cri alzò le mani, in segno di resa.

"Se vuoi dargliele, ti do una mano!" Avanzò Cate.

Le giovani sorrisero e, quando l'intervallo finì, ritornarono alla rispettiva classe, con Cate e Raphaela che si tenevano a braccetto; ma anche le altre ragazze che, al lavoro, erano alle prese coi vari animali, visto che dovevano dare loro da mangiare per via dell'assenza di Michael, lo stalliere, si stavano mettendo d'accordo per andare a trovare Francesca.

"Andiamo verso le tre, allora?" Chiese Leo.

"Assolutamente!" Rispose Arianna "Tu vieni, vero? Non è che hai il turno di pomeriggio..."

"No. Avevo già in progetto di andare a trovare Francesca, così mi sono fatta mettere un'escursione alle undici e mezza!" Disse Valentina mentre, forcone in mano, sistemava il fieno, affinchè le mucche potessero mangiare, aiutata da Sole.

"E poi, sbaglio o hai già fatto colpo su sua madre?" Chiese Lucia "Me lo diceva Cate proprio ieri, quando era andata a portare i compiti a Francesca..."

Valentina sorrise dolcemente "La signora Principi è molto simpatica, lo confesso!"

"Ha già detto che vuole vederti felice accanto a sua figlia, come cerca di fare ogni volta con me la madre di Nadia?" Domandò Sole, leggermente divertita, al pensiero della frizzante signora Centotto, totalmente diversa da sua figlia.

Valentina si limitò a sorridere, poi se ne andò per prepararsi all'imminente escursione e, quando le due e mezza arrivarono, le giovani terminarono il turno di lavoro e, con Lucia che si era messa d'accordo con Cate per trovarsi tutte davanti all'ospedale, lasciarono il lavoro e se ne andarono.

Non ci volle molto per arrivare all'ospedale ed anche Lucia sorrise quando vide la sorella minore e Raphaela a braccetto che cercavano di riscaldarsi a vicenda ed entrarono tutte insieme, trovando la madre di Francesca "Buongiorno, ragazze! Siete qui per Francesca? Seguitemi." Disse la donna, che sorrise a Valentina.

La signora Principi le condusse alla stanza ove Francesca, da pochi minuti riportata in camera, riposava tranquilla "E' ancora sotto anestesia?"

"Si sveglierà presto... Io stavo andando a mangiare qualcosa al bar del pianterreno, la lascio qui con voi. Sono certa che sia in buone mani!"

Le ragazze sorrisero alla donna, che se ne andò e Valentina si sedette sulla seggiola accanto al letto, prendendo la mano destra della ragazza tra le proprie, accarezzandole teneramente il dorso, fissandola con amore.

E tutte capirono che i sentimenti che Valentina provava nei confronti di Francesca erano cresciuti così tanto da quando si erano conosciute che non sarebbe riuscita a tenersi tutto dentro ancora per molto. Ovviamente la medesima cosa valeva anche per Francesca, cottissima della bella escursionista.

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Soluzioni e consigli. ***


Francesca si svegliò qualche minuto dopo e si guardò intorno, cercando di capire dove fosse, ma di una cosa era certa e subito sorrise, ma non provò a parlare, sapendo che per un paio di giorni o poco più non ci sarebbe riuscita. Infatti notò subito Valentina.

"Ciao... Come ti senti? Meglio?" Chiese l'escursionista e Francesca annuì col capo.

Anche le altre ragazze s'avvicinarono per salutarla, ma sapevano che dopo avrebbero potuto scambiare mail con la loro amica e Francesca s'accontentò di abbracciarle tutte e di godersi la bellissima sensazione che provava nello stringere la mano di Valentina.

"Oh, ti sei svegliata?" Domandò la madre, appena ritornata nella stanza dopo aver pranzato.

Francesca annuì col capo, poi entrò anche il dottor Salvatore "Come andiamo? Vediamo se le ferite vanno bene..."

La giovane aprì la bocca ed il dottore controllò con scrupolo "Va tutto bene, vero?" Chiese subito la signora Principi.

"Si, tutto bene! Vedremo poi domattina... Da domani potrai bere l'acqua, ma solo liscia, con la cannuccia, un sorso alla volta. E potrai anche mangiare un bel gelato."

Francesca era felice all'idea di mangiare un bel gelato, poi le altre uscirono dalla stanza su invito del medico, che chiese loro di restare al massimo in due nella stanza e non di più ed ovviamente, la madre della giovane la lasciò sola soletta con Valentina.

"Domani te lo porterò io, il gelato... Chissà, magari riesco anche ad indovinare i tuoi gusti!"

La bella Francesca le sorrise e fece cenno a Valentina di abbassarsi e costei obbedì, ricevendo poi un dolce bacio sulla guancia destra e l'escursionista le sorrise, ricambiando il tenero bacio e specchiò poi i suoi occhi azzurro-verdi, molto chiari, in quelli castano-ambrati di Francesca. Sembrava quasi che volessero esprimere i rispettivi sentimenti tramite i loro sguardi.

E fuori dalla stanza, la madre di Francesca osservava tutta la scena con soddisfazione "Che bella coppia..."

"Ha ragione, signora. Stanno benissimo assieme!" Convenne Tania.

"E comunque, non datemi del lei perchè mi fate sentire vecchia. Io sono Lorella!"

Le ragazze le strinsero la mano e si presentarono a loro volta "Valentina è molto innamorata di Francesca."

"Lo so, Lucia. L'ho capito subito, quando Valentina è venuta a trovarla qualche giorno fa... Parlavano con una tale complicità che ho rivisto in loro me e mio marito alla loro età!"

"Chissà... Magari un giorno si sposeranno, così come faremo presto io e Francesca." Disse Tania.

"Voi due vi sposerete?"

"Si. Verso le vacanze di Natale... Così faremo il viaggio di nozze durante le vacanze, quando lei non avrà la scuola ed io sarò in pausa dal alvoro!"

"Quindi tra due mesi. State prenotando?"

"Esatto!" Disse Francesca, sorridendole "Per il ricevimento non c'è problema, perchè lo faremo al bed & breakfast. Dobbiamo prenotare solo il viaggio e sentire un prete in Spagna disposto a sposarci... Anche se poi, quando torneremo qui, il nostro matrimonio non sarà riconosciuto!"

"E' un vero peccato, ma l'importante è essere felici e stare con chi si ama!"

"E' quello che dico sempre io!" Avanzò Arianna.

"Qui gli unici fortunati sono Rio e Vale ed anche Lucia e Leo... Per noi che preferiamo le ragazze ai ragazzi, il futuro è difficile."

"Ma non dovete mai arrendervi!"

"Comunque, se posso permettermi..." S'intromise Raphaela "Potete sposarvi da mio cugino, in Spagna!"

Le due dirette interessate la fissarono "Tuo cugino è prete?"

"Non semplicemente prete. Mio cugino è l'Arcivescovo di Madrid!"

"E ci sposerà? Ne sei sicura?" Chiese Tania.

"Sicuramente! Ha già sposato una ventina di coppie e non solo Spagnole... Se volete gli telefono..."

"Te ne sarei grata tutta la vita!" Disse subito Francesca e la mora amica le sorrise.

"Lo chiamerò questa sera. D'accordo?" Domandò e le due fidanzate annuirono, abbracciandola, con Cate che le guardò malissimo entrambe.

"Non guardarle male." Le sussurrò all'orecchio destro Cri "Non lo fai tu, lo fa qualcun'altra!"

Cate guardò in tralice anche lei "Oggi vuoi davvero prenderle... Occhio!"

"Lo dico per il tuo bene!" Disse seria la ragazza "E' bella e sexy... Hai mai pensato che qualcun'altra possa rubartela proprio sotto il naso?"

La castana ci pensò e sapeva benissimo che l'amica aveva ragione, così la prese in disparte "Lo so, hai perfettamente ragione. Ma io non riesco a dirle quanto l'amo!"

"Se lo dici a me così, nel parlare, perchè non riesci a dirlo a lei? E' facile, sai?"

"Sarà anche facile, ma per me è difficile. Ma sono certa che l'abbia capito..."

"Questo è poco ma sicuro! Aspetta anche che tu faccia il primo passo..." Disse Cri, incrociando le braccia "Lei, da parte sua, si avvicina a te alla prima occasione, cerca di svegliare i tuoi ormoni... Che, Dio, inizio a pensare siano chiusi in un antico monastero invece che nel tuo cuore!"

"Sai cos'è successo con Paula... Non voglio soffrire di nuovo!"

Cri sospirò, sapendo che era lei il problema dell'amica, il suo blocco. Paula Cervetìa, che era in classe con loro in seconda liceo, aveva subito legato con Cate e tra loro era subito nato l'amore, anche se non c'era mai stato nemmeno un bacio fra di loro, se non sulle guance.

E Paula, di famiglia benestante, non si era fatta molti problemi a spezzare il cuore di Cate, accettando la proposta di matrimonio di un ragazzo altrettanto ricco che le aveva promesso come dono di nozze un viaggio alle Maldive ed un'auto lussuosa appena sarebbe diventata maggiorenne.

"Raphaela non è così, fidati! Con lei non soffrirai."

"Tu lo dici, ma dopo non si sa mai. Cri, lasciamo stare... E' meglio così..."

La castana ritornò dalle amiche e dalla madre di Francesca e proprio Raphaela le si avvicinò, prendendola a braccetto per scaldarsi, come faceva da quella stessa mattina ma, con suo grande stupore, Cate s'allontanò da lei e andò vicina ad Arianna e Nadia.

Ovviamente la mora notò subito l'espressione triste dipinta sul viso di colei che tanto le piaceva, cercando di capire cos'avesse d anche Sole, accanto a lei, tolse per un attimo gli occhi da Nadia per fissare la castana amica, che sembrava avere davvero qualcosa che non andava.

Ed entrambe erano decise a sapere quale fosse il problema di Cate.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Ricordi dolorosi e passi importanti. ***


Le ragazze poi, quando terminò l'orario di visita, se ne andarono dopo aver salutato la loro amica, assieme a Lorella, la madre di Francesca e Cate, sorprendendo tutte, disse che sarebbe andata a casa perchè doveva fare la spesa. Ed anche Lorella sarebbe andata al supermercato.

"Posso farti una domanda, Cri?" Le chiese Raphaela.

"Certo che puoi." Rispose la ragazza, che immaginava quale fosse la domanda in questione.

"Cos'ha Cate? Ha iniziato a comportarsi stranamente dopo che ha parlato con te, in ospedale..."

Cri sospirò e fissò l'amica nei suoi bellissimi occhi verdi "Lei... Lei si comporta così, con te, perchè non vuole soffrire."

"Perchè dovrebbe soffrire? Io non voglio che soffra e stia male."

"Non è colpa tua..." Iniziò Cri "Quando eravamo in seconda liceo, tre anni, fa, lei si era innamorata di una ragazza Italo-Brasiliana, Paula Cervetìa."

Raphaela sgranò gli occhi, incredula "Come? Cate si era innamorata?"

"Io credevo che Raphaela fosse il suo primo amore!" Ammise Arianna "Confesso che ci sono rimasta male..."

"Idem per me!" Disse Nadia "Ero proprio convinta che Cate non si fosse mai innamorata prima!"

Cri sorrise appena "In effetti, si può dire che Raphaela sia il suo primo amore, perchè Paula per lei non essite più!"

"Ma cos'è successo a questa ragazza? Non sarà...?" Tentò proprio la mora.

La ragazza dai capelli mossi castano-rossicci sorrise appena, scuotendo il capo "No no, non è morta, se è questo che intendi. Vedi... Lei viene da una famiglia benestante ed i suoi genitori le trovarono un fidanzato molto ricco che, come regalo per le future nozze, le avrebbe regalato un viaggio alle Maldive ed un'auto di lusso a sua scelta!"

Tutte le ragazze che si erano trasferite lì rimasero molto colpite, compreso Leonardo "Che vile! Ma come ha potuto farlo??"

"Ha scelto soldi e lusso invece di Cate... E' stata tremenda, davvero! Io mai l'avrei fatto."

"Persino io!" Disse senza indugio Elisa "Mai avrei barattato l'avere Cate al mio fianco col denaro!"

Ovviamente tutte, compreso Leo, dissero che avrebbero scelto l'amore di Cate piuttosto che soldi e lusso e Raphaela si fermò, stringendo i pugni "Raphaela... Cosa ti succede?" Le chiese Sole, avvicinandosi e notò che la mora stava piangendo "Ehi..."

Sole, vedendo che il chiamare l'amica ed il prenderla per mano non faceva effetto, la strinse a sè, accarezzandole la nuca e baciandola qualche volta sulla tempia destra, sedendosi poi su una panchina lì vicino, visto che erano a pochi passi dal grande parco pubblico e la consolò. Mentre lo faceva, Sole incontrò gli occhi di Nadia ed il suo tenero sorriso, tutt'altro che geloso, visto che l'altrettanto mora ragazza sapeva che colei che amava cercava di tirare su di morale la sofferente amica.

Anche Lucia si sedette al suo fianco e le prese il viso tra le mani, costringendola a guardarla "Cate ha sofferto moltissimo, ma ti ama! Ti ama e guai a te se la farai soffrire in qualche modo. Il suo cuore ha già sofferto fin troppo!"

"Non la farò m-mai soffrire... T-Te lo prometto..."

"Prima o poi ti dirà quanto ti ama, vedrai!"

"L-Lo spero, perchè anch'io voglio dirglielo. I-Io l'amo moltissimo!"

Lucia le sorrise, baciandola sulla guancia "Tu sei perfetta per la mia sorellina, non dimenticarlo mai."

"Non lo dimentico!" Sorrise appena Raphaela, asciugandosi le lacrime.

"Su, adesso andiamo tutte a fare la spesa, oppure stasera noi che viviamo da sole moriremo di fame!" Scherzò Sole e nuovamente Raphaela sorrise, prendendola a braccetto, mentre la mora escursionista prese Nadia per mano, così da tenerla vicina a sè e provare a farle sentire il suo amore.

E Cate, stesa sul suo letto, in camera sua, ascoltava il suo mp3 e piangeva, con gli occhi chiusi, rammentando subito Paula, il suo viso, il suo sorriso ed i bei momenti trascorsi con lei, anche se fra loro non vi era mai stato nulla e ricordò soprattutto quanto aveva sofferto quanto le aveva detto, senza troppi giri di parole, che la lasciava perchè preferiva avere un viaggio fantastico ed un'auto stupenda, oltre ad un futuro già scritto.

"Cate, tesoro." Disse sua madre, entrando nella stanza "Ho bussato ma non hai risposto... C'è una certa Raphaela al telefono..."

Subito la castana si mise seduta "Poteva chiamarmi sul mio cellulare..."

"Infatti l'ha fatto! Ma tu l'hai abbandonato letteralmente in soggiorno." Disse passandoglielo, poi uscì dalla stanza e la giovane la ringraziò.

Deglutì, poi si portò il telefono all'orecchio "Ciao, Raphaela..."

"Cate, io... Io ho saputo tutto e... E sappi che non ti farò mai soffrire, ci tenevo a dirtelo!"

"Accidenti a Cri, sapevo che avrebbe parlato... Oggi avrei proprio dovuto pestarla, aiutando Nadia quando voleva farlo." Sorrise appena la castana, che sentì Raphaela ridere a sua volta "Non preoccuparti per me. Starò bene, mi rialzerò di nuovo dopo questo tonfo... Tranquilla, ok?"

"Non posso essere tranquilla, senza vedere che stai bene! Cate... Tu sei molto importante, per me..."

"Lo sei anche tu." Rispose Cate, sorprendendo sè stessa per l'ammissione, oltre che la mora all'altro capo del telefono "So che sono una vigliacca perchè non dovrei dirtelo per telefono, ma faccia a faccia... Però ora non ce la faccio proprio!"

"Quando sarai pronta, io sarò qui ad aspettarti!"

"Aspettami sempre, mi raccomando, perchè io voglio solo te. Ma dimmi... Sei a casa ora?"

"No, al supermercato con le altre... Tania e Sole dovevano fare la spesa..."

"Capisco. Ci vediamo domani a scuola, d'accordo?"

"D'accordo!" Sorrise Raphaela "Senti... Sabato e Domenica, Tania ha organizzato una giornata al bed & breakfast. Ci sarai, vero?"

"Oggi è Giovedì, ma ci sarò senza dubbio! A domani, allora."

"A domani... E non pensare a Paula, lei ormai non fa più parte della tua vita."

"Tranquilla. Lei, per me, è morta il giorno stesso in cui ha scelto quel ragazzo... Ora per me esisti solo tu!"

"Anche per me ci sei solo tu! Ciao... Dobbiamo parlare più spesso così."

"Lo faremo, promesso. A domani!" Disse Cate, riattaccando il telefono, sorridendo soddisfatta e picchiando i pugni sul materasso, assai felice.

Ma anche Raphaela era molto felice e le altre ragazze se ne accorsero, ma preferirono far finta di nulla. Dopotutto lei e Cate meritavano la felicità, ma tutte loro avevano le più che chiare intenzioni di dichiararsi alla rispettiva fiamma.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Baci ed inviti. ***


Il giorno dopo, le ragazze si svegliarono e svolsero la rispettiva routine mattiniera, poi coloro che dovevano andare a scuola uscironodi casa per prendere la navetta e le ragazze che dovevano andare al lavoro se ne andarono, in auto o bici.

E davanti alla scuola, le ragazze notarono Cate da lontano e Raphaela s'allontanò subito dal gruppetto di amiche per correrle incontro e si fiondò tra le sue braccia "Sono così felice di vederti..." Disse la mora, fissando poi colei che tanto amava "Stai bene?"

"Si, sto davvero bene! Ora che sei qui, sto a meraviglia." Rispose Cate, prendendo per mano Raphaela, che ben accettò il tenero gesto.

Ritornarono dalle amiche mano nella mano "Finalmente vi prendete per mano!"

"Cos'è successo fra di voi?" Chiese allora Elisa, felice per le due amiche, dopo averle abbracciate entrambe.

"Niente di particolare. Abbiamo parlato al telefono ed abbiamo capito che per noi c'è tempo..." Disse semplicemente Cate, fissando Raphaela, che ricambiò lo sguardo con un dolce sorriso poi, purtroppo, suonò la campanella e le ragazze dovettero entrare nella scuola per iniziare la giornata di lezioni.

Invece, la bed & breakfast, le ragazze stavano svolgendo il rispettivo lavoro, visto che dovevano accompagnare una quarantina di persone, tra ospiti dell'albergo e turisti, in escursione, divise tra mattina e pomeriggio, poi dovevano aiutare Michael e Francesco a dar da mangiare ai vari animali ed a pulire stalle e recinti, infine dovevano pulire la struttura interna con Sonia e Marisa, due signore che venivano sempre di Venerdì e nei week-end a fare le pulizie, regolarmente assunte dallo zio di Tania.

Ma Arianna e Sole, che stavano aiutando i due amici stallieri, si divertivano molto, visto che una mucca si stava divertendo a leccare proprio Michael ed anche Leonardo "Quella mucca è più presa da voi due, invece che dall'erba!" Commentò proprio Arianna.

"Non dire niente..." Disse Michael, che si faceva sempre notare per il suo forte accento Tedesco.

"Sai... Nadia mi ha mandato una mail." Disse poi Sole "Ha scritto che Cate e Raphaela si sono prese per mano."

"Davvero? Beh, non ci trovo niente di strano."

"Raphaela l'ha abbracciata, poi si sono prese per mano..."

"Sarebbe anche ora che si dessero da fare! Ma anch'io ho intenzione di fare un passo avanti con Elisa... Mi piace troppo e non voglio che me la soffino da sotto il naso!"

"Io, invece, aspetto il momento giusto. Tanto so che Nadia mi ama e sa che io l'amo!"

Arianna sorrise innanzi alla sicurezza dell'amica "Vorrei tanto avere la tua sicurezza, sai?"

Anche Sole le sorrise, poi Tania, Valentina, Lucia e Vale tornarono dalla rispettiva escursione mattutina e toccò a loro due andare coi turisti. Le due, ora in cui le studentesse arrivavano al bed & breakfast, giunsero precise come ogni giorno ed anche le giovani arrivarono puntuali.

"Ciao!" Disse subito Francesca, abbracciando Tania, che la baciò dolcemente.

"Ciao a te!" Rispose la ragazza, ma Tania notò subito che Nadia ed Elisa si guardavano attorno "Se cercate Sole ed Arianna, sappiate che sono in escursione... Dovrebbero tornare tra una decina di minuti, perchè alle tre e mezza ne hanno un'altra!"

Le due ragazze annuirono col capo, poi Francesca avanzò "Scusate se vi interrompo, però io vado dentro, nella biblioteca! Devo fare un compito di Chimica..."

"Chimica?" Ripetè Valentina "Se vuoi posso aiutarti. Me la cavo bene, sai?"

"Volentieri!" Rispose la bionda ragazza e l'altrettanto bionda escursionista le sorrise, poi entrarono insieme nel bed & breakfast, seguite dalle altre che, per non disturbarle, si sedettero lontane da loro due. Infatti Francesca non se la cavava molto bene in Chimica e se Valentina poteva aiutarla, allora non andavano disturbate.

E l'aiuto di Valentina diede i suoi frutti tanto che, proprio nell'attimo in cui entravano in biblioteca Arianna e Sole, la Principi cinse d'istinto il collo dell'escursionista con le esili braccia e la baciò teneramente, sorprendendosi poi del suo stesso gesto "Wow." Disse piano Arianna a Sole, passandole senza guardarle per non rovinare l'atmosfera.

"S-Scusami, io... Io non volevo..."

"Non è successo niente! Anzi, il tuo bacio mi ha fatto molto piacere." Sorrise l'escursionista e, sollevato il mento della giovane, le rubò un bacio molto dolce, fissando poi la ragazza negli occhi castani "Mi piaci moltissimo, Francesca e non vedevo l'ora di baciarti!"

"Ed era ora si!" Accordò subito Cri, battendo loro le mani e Francesca arrossì leggermente.

"Tanto che sono distratte... Anch'io vorrei baciarti." Sussurrò Arianna ed Elisa la fissò, ma con malizia.

"Se vuoi baciarmi, fallo. Dopotutto è la stessa cosa che voglio anch'io!" Ribadì la castana ragazza ed Arianna, castana come lei, la baciò con dolcezza, anche perchè, nonostante ci fossero solo loro in biblioteca, erano comunque in un luogo pubblico.

"Perchè non usciamo insieme, stasera?" Chiese l'escursionista, quando le amiche distolsero l'attenzione da Valentina e Francesca, affinchè quest'ultima terminasse di studiare "Possiamo andare al cinema e vedere il film che vuoi tu..."

"D'accordo, molto volentieri! Passi tu a prendermi?"

"Certo!" Sorrise felice Arianna "Alle otto precise sono da te!"

Anche Cate fissò Raphaela "Io, invece, volevo andare a mangiare una bella pizza. Vieni con me?"

"Si, certo!" Rispose Raphaela, abbracciando Cate "Io amo la pizza, così come le lasagne..."

"Lo so. Per questo ti ho invitata!"

"Ed io ho accettato per questo motivo. E poi, voglio stare un po' con te, così possiamo parlare..."

Cate annuì col capo, poi ripresero a fare i rispettivi compiti, mentre Sole ed Arianna se ne andarono con Vale per condurre l'ultima escursione della giornata e le altre dovevano andare a prendersi cura degli animali, dando loro da mangiare.

Ma ora che il primo passo era stato fatto, Valentina ed Arianna non vedevano l'ora di dichiararsi ed amare la rispettiva fiamma.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Appuntamenti... ***


Le ragazze se ne andarono poi, un paio d'orette più tardi, visto che dovevano prepararsi per gli imminenti appuntamenti di quella stessa sera ed anche coloro che erano impegnate col lavoro ritornarono alla rispettiva casa verso le sette.

Ma alle sette e mezza precise, Cate si presentò innanzi alla casa di Raphaela e fu il padre ad aprirle "E tu chi saresti?"

"Buonasera, signore. Sono Caterina Bossolani, un'amica di Raphaela e..."

"Oh, allora sei tu!" Disse l'uomo, tendendole la mano, subito stretta "Mia figlia e mia moglie parlano molto di te! Finalmente ho il piacere di conoscerti."

La castana inarcò un sopracciglio, sorridendo appena "Sul serio? Beh... Non so se sia una cosa positiva o meno."

Prima che l'uomo potesse dirle altro, Raphaela scese le scale con indosso una camicetta di lamè rosso, jeans neri stretti e stivaletti di pelle marroni, i capelli legati in un'alta coda di cavallo "Ciao! Scusa se ti ho fatta aspettare."

"Tranquilla, sono appena arrivata... Ehm... Sei bellissima..." Disse piano la castana, arrossendo leggermente.

"Anche tu sei molto bella!" Rispose la mora, notando che Cate indossava un paio di jeans anch'essi stretti, maglioncino azzurro e stivaletti marroni, quasi simili a quelli di Raphaela ed i capelli raccolti in un chignon molto elegante. Dopo che Raphaela ebbe messo un golfetto rosa pastello, le due se ne andarono, dirette ad una pizzeria non molto distante dalla casa della mora.

Poi Valentina era andata a prendere Francesca e sarebbero andate a mangiare insieme un gelato, mentre Rio e Vale incontrarono Lucia, Leo, Tania e Francesca che, essendosi trovati allo stesso ristorante, avevano deciso di cenare assieme "Il menù promette bene." Disse Leo "Ordiniamo questo?"

"Assolutamente si! Lasagne, arrosto di manzo con patate al forno, poi macedonia di frutta e torta lla crema di limone..."

"Ho proprio voglia di mangiarmi delle lasagne ben fatte... Mamma mia, un desiderio incredibile!" Fece Francesca e le amiche, più i due ragazzi, la fissarono, con Tania che era rimasta senza parole. Mai aveva visto la sua fidanzata desiderare di mangiare qualcosa in questo modo.

"Amore, ma ti senti bene?"

"Benissimo! Ma ho un grande buco nello stomaco... Non vedo l'ora di mangiare quelle lasagne." Rispose la giovane e Tania la fissò. La sua amatissima Francesca era abbastanza strana, questa sera, ma avrebbe approfondito l'argomento a casa.

Invece alle otto precise, Arianna suonò il campanello della casa di Elisa e fu proprio costei ad aprirle la porta "Ciao!" La salutò, saltandole in braccio "Non vedevo l'ora di vederti! Sono passate tre ore quando ci siamo viste, ma posso dire che mi sei mancata moltissimo?"

"Certo che puoi. Dopotutto anche tu mi sei mancata!"

Dopo tale risposta, Elisa cinse con le braccia il collo dell'escursionista, rubandole un bacio molto dolce, subito corrisposto "Non vedo l'ora di vedere un bel film d'azione..."

"Azione? Credevo tu fossi tipo da film romantico..."

"Preferisco quelli d'azione. Poi se ci sono scene romantiche, ben vengano!"

Arianna sorrise e s'avviò con la giovane verso la sua auto, aprendole galantemente la portiera dalla parte del passeggero "I tuoi non sono a casa?"

"No, sono andati a teatro. Comunque sapevano che uscivo con te! Infatti ho preso le chiavi di scorta."

"Bene! Perfetto... Direi che possiamo andare tranquillamente." Disse la castana escursionista, che accese poi la macchina, partendo a tutta velocità verso il centro città per raggiungere il rinomato ristorante ove aveva prenotato nel pomeriggio.

E Nadia, invece, anzichè restare a casa, aveva scelto di uscire a prendere un gelato "Esci con Sole??" Chiese sua madre.

"No, vado solo a prendere un gelato e torno. Sole ha lavorato, magari è pure stanca..."

La donna annuì col capo e Nadia uscì di casa, ma si trovò presto davanti un ragazzo che frequentava la sua stessa scuola e che le si avvicinò "Ciao, bellissima Nadia."

"Ciao, Matteo. Cosa ci fai qui? Tu abiti da tutt'altra parte..."

"Speravo di vederti! Volevo invitarti alla mia festa di compleanno domani pomeriggio... Che ne dici? Dopo posso portarti a cena in qualsiasi ristorante, sai che possiedo molto denaro..." Disse il giovane, vantandosi vistosamente.

"Domani sono impegnata, non posso venire, mi spiace. Comunque, ci vediamo a scuola, ciao!"

La giovane lo passò come se nulla fosse e, qualche metro più avanti, trovò Sole e non credette ai suoi occhi "Ehi... Come mai in giro?"

"Sono uscita per prendere un gelato... E tu?"

"Anch'io e stavo venendo da te per invitarti. Ma visto che sei qui... Ti va di venire a mangiare un gelato con me?"

"Certo! Fossi matta a rifiutare!" Rispose sicura la mora e l'altrettanto mora ragazza la prese per mano, incamminandosi poi verso la gelateria più vicina.

Quando gli appuntamenti vari giunsero al termine, le varie coppie affermate andarono a casa propria, con Tania che fissò Francesca "Stasera eri strana, hai mangiato tantissimo... Sicura di sentirti bene?"

"Aha! Sto benone... Perchè?"

"Niente, chiedevo... Ma ho un pretesto per baciarti!" Rivelò Tania, baciando Francesca, che non si tirò indietro e ricambiò l'effusione.

Anche Arianna era molto presa da Elisa e si godeva i suoi baci dolci "Dio... Sapevo che i tuoi baci erano vellutati, ma mai avrei immaginato che fosse tanto bello baciarti!"

"Ed io sono felice di baciarti!" Sorrise l'escursionista, che baciò ancora la ragazza che tanto le piaceva.

Invece Valentina stringeva a sè Francesca e la baciava innanzi a casa sua, ben nascoste nella penombra del cortile, per evitare che i genitori della Principi potessero vederle e reagire male oppure fare ad entrambe il terzo grado "Ti amo..."

"Anch'io ti amo! Tantissimo." Rispose Francesca, stringendosi maggiormente all'escursionista "Non vorrei lasciarti mai..."

"A chi lo dici! Ma verrà il momento giusto, fidati."

Francesca le sorrise poi, visto che erano le undici, salutò la ragazza ed entrò in casa. Le coppie composte da Rio e Vale e da Leo e Lucia, se ne andarono ciascuno a casa propria, mentre Cate accompagnò a casa sua Raphaela.

"E' stata una bellissima serata..."

"Già! Grazie... Dobbiamo uscire più spesso insieme!" Disse la mora e Cate le sorrise, poi si diedero un rapido bacio sulla guancia, apprezzando le sensazioni che il tenero gesto provocò loro e poi si separarono, con la castana che tornò a piedi verso casa sua. E la stessa cosa la fece Sole, che riaccompagnò a casa Nadia.

Le ragazze non avevano fretta di stare insieme, tanto di lì a due giorni sarebbero state tutte insieme al bed & breakfast per tutto il week end. E c'era già qualcuno che pianificava intrecci amorosi alle spalle delle ragazze... Dopotutto ai genitori, soprattutto alle madri, premeva il bene delle loro figlie.

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Il primo bacio. ***


Il mattino seguente, Arianna ed Elisa, che si erano amate per la prima volta a casa dell'escursionista, ed in più proprio Arianna doveva passare a prendere Cate, Raphaela e la Principi in macchina, mentre Nadia sarebbe arrivata con Sole, che andava a prenderla appositamente e Francesca arrivava con Tania.

Al bed & breakfast, le amiche si ricongiusero e lo zio di Tania le raggiunse, dando loro le chiavi della rispettiva camera "Aspetti, Walter!" Disse Arianna e l'uomo la fissò "Io ed Elisa stiamo insieme. Una camera unica andrà benissimo..."

Le amiche le fissarono, felici e lo zio di Tania diede loro la chiave di una camera matrimoniale "Anche noi vogliamo stare insieme!" Avanzò la Principi, che teneva a braccetto Valentina, così anche Cate e Raphaela si misero in camera assieme, come fecero le altre coppie.

"Ragazze, se posso permettermi..." Avanzò Estelle, la madre di Raphaela "Inizio una seduta di massaggi, nel pomeriggio... Venite?"

"Io si!" Rispose la figlia "Te l'ho promesso ieri, perciò verrò. Ok?"

Le ragazze diedero tutte il consenso alla seduta di massaggi, ma sarebbero andate dopo Raphaela, perchè sarebbero rimaste più tempo nella sauna, ma Estelle s'avvicinò a Cate, prendendola in disparte quando le altre furono uscite "Visto che oggi non ho un'assistente, perchè non vieni ad aiutarmi? Ti farò imparare rapidamente..."

"Va bene, se proprio insiste..." Avanzò Cate e la donna le sorrise, soddisfatta, dandole una pacchetta lieve sulla spalla destra.

"Perfetto! Ti manderò un messaggio appena avrò una cliente, ok?"

"Ok, quando vuole! Tanto oggi faremo bagni in piscina e sedute nella sauna... Nulla in particolare..."

"Molto bene. Tieni a portata di mano il telefonino!" Disse la donna e Cate le sorrise, andando poi di sopra per portare il suo borsone e sistemare le sue cose in armadio e cassetti, sospirando nervosamente. Infatti era in camera con Raphaela e non erano mai state a strettissimo contatto.

Poi le ragazze si misero il costume ed entrarono nello spazio ove vi era la piscina interna, il cui ambiente era assai riscaldato "Si sta divinamente..." Avanzò la Principi "Che bel calduccio! Scommetto che anche l'acqua è favolosa..."

"Si, infatti!" Rispose Sole, per la prima volta in reggiseno e calzoncini, visto che non le piaceva portare costumi troppo succinti.

Entrate in acqua, le giovani nuotarono ed apprezzarono la rispettiva compagnia e giocarono anche a pallanuoto con alcuni turisti Tedeschi ospiti lì da una settimana e la partita continuò finchè Walter non arrivò a chiamarle per il pranzo.

Andarono in camera loro a cambiarsi, poi scesero in sala da pranzo, pronte a gustarsi il delizioso sushi preparato sapientemente da Joji, lo chef di origini Giapponesi che preparava in modo impeccabile ogni piatto che fosse richiesto dai clienti, visto che aveva tre frigoriferi e due freezer ben forniti ed anche le spezie non gli mancavano.

Mentre pranzavano, Cate continuava a pensare al fatto di dover aiutare la madre di Rapahela con le clienti da massaggiare e ciò la innervosiva, perchè mai e poi mai si sarebbe sognata di fare dei massaggi a qualcuno. Era certa di non avere talento per quel lavoro.

"Un penny per i tuoi pensieri?" Chiese Valentina, seduta alla sua destra.

"Devo aiutare la madre di Raphaela coi massaggi e sono nervosa... Non li ho mai fatti, non sono qualificata per quel lavoro! Non ho le mani robuste e adatte ai massaggi..."

"Serve solo molto tatto e basta. Usa l'istinto! E' l'unico consiglio che posso darti..."

Cate le sorrise e, a pranzo finito, le giovani andarono nuovamente in camera a cambiarsi per fare una passeggiata o per andare in sauna e così si divisero tutte ma, mentre la castana era ancora in camera sua, ricevette una mail dalla madre di Raphaela, che la invitava ad andare nella zona relax. Così la giovane prese un profondo respiro e raggiunse la zona relax, che stava al pianterreno, in fondo al corridoio di sinistra.

"Eccoti, finalmente!" Disse la donna, stando nello spogliatoio "C'è una cliente... Vai e massaggiala, per favore. Io vado a prendere un caffè..."

"Ok... Va bene..."

Estelle se ne andò e Cate entrò nella stanza, trovando la cliente con la testa coperta da un'asciugamano, che le ricopriva anche il posteriore, lasciandole scoperte solo schiena e gambe. La castana non disse nulla e si spalmò l'olio sulle mani, poi le posò sulle spalle della cliente, iniziando a massaggiarla.

In un primo momento la cliente rimase ferma, ma presto la ragazza iniziò a gemere di piacere e si mise improvvisamente seduta. Cate ci rimase di sasso. La cliente era nientemeno che Raphaela "Ca-Cate... Ma cosa... Dov'è mia madre?"

"M-Mi ha fregata... Dio, mi dispiace tantissimo!" Disse Cate, scappando via e Raphaela, messo l'accappatoio, la seguì, riuscendo ad afferrarle il polso destro appena messo piede in cortile e la castana la fissò con occhi colpevoli.

"Non devi scusarti, è colpa di mia madre! E poi massaggi davvero bene... In modo stupendo, direi!"

Cate arrossì selvaggiamente e Raphaela le si avvicinò, posandole un dolce bacio sulle fresche labbra "Non devi più scusarti, ok? Va tutto bene e voglio sentire ancora i tuoi massaggi sulla mia pelle. Le tue mani sono inebrianti..."

"T-Ti massaggerò ancora, certo... Ma c'è una coa che voglio assolutamente fare!" Avanzò Cate, avvicinandosi moltissimo a Raphaela e toccò a sua volta "Posso baciarti nuovamente? Ho sempre voluto farlo, da quando ti conosco..."

"Certo che puoi! Non devi chiederlo nemmeno." Sorrise Raphaela, arrossendo appena e Cate la baciò dolcemente, poi si abbracciarono, ansimando per l'emozione provocata dal loro primo bacio.

Ed ora che avevano assaggiato le rispettive labbra, sapevano che non si sarebbero più fermate, tanta era l'attrazione che c'era fra loro. Dovevano solo trovare il momento opportuno per andare oltre e dichiararsi apertamente l'amore che avevano da subito provato l'una per l'altra.

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** In campeggio. ***


Il giorno seguente, dopo aver svolto la rispettiva routine quotidiana, le ragazze si prepararono subito, assieme a Rio e Leo, per andare a fare colazione nel salone e dopo sarebbero andate in campeggio. Purtroppo, però, sarebbero dovute ritornare al bed & breakfast prima delle otto di sera.

"Scusami per ieri, non intendevo imbrogliarti..."

"Non si preoccupi, Estelle." Sorrise Cate "Grazie a lei sono riuscita a dichiarare il mio amore a Raphaela e lei ha fatto altrettanto!"

La donna sorrise felice "Mi fa piacere! Volevo tanto aiutarvi..." Confessò, abbracciando Cate.

"Mamma, prima ci aiuti e poi cerchi di rubarmela sotto il naso?" Chiese Raphaela e la madre le sorrise, baciandola sulla guancia destra ed abbracciandola.

"Non temere, mia cara! Mai mi permetterei di rovinare il vostro bellissimo legame!"

Estelle se ne andò poi al suo posto e, dopo la leggera colazione, le ragazze, Rio e Leo se ne andarono dopo aver salutato Walter, lo zio di Tania, diretti al laghetto ove erano state qualche settimana prima a fare il pic nic per potersi accampare. Infatti erano solo le sei di mattina ed avevano tutto il tempo per godersi un bel mini campeggio.

"Su, mettiamoci in marcia..." Disse Sole, tenendo Nadia a braccetto "Abbiamo davanti mezz'ora di cammino!"

"Io avrò molte difficoltà a montare la tenda..."

"Non preoccuparti, Cri! Ti darò io una mano." Rispose Valy e la fidanzata la baciò su entrambe le guance.

"Anch'io sono incapace a montare la tenda!"

Le escursioniste sapevano che avrebbero avuto molto da fare, con le amiche che non erano pratiche di tende da campeggio e, quando arrivarono a destinazione una mezz'oretta più tardi, Valentina, Arianna e Sole aiutarono Nadia, Cri ed anche la Principessa.

Invece Cate e Rio si rivelarono essere delle campeggiste perfette "I miei complimenti! Sei davvero brava!" Disse Raphaela, baciandola sulla guancia destra.

"Grazie... E fidati, non hai ancora visto niente!" Rispose la castana, avvicinandosi alla mora e baciandola dolcemente a fior di labbra.

"Evviva! Finalmente ci sei riuscita!" Avanzò Lucia, con un mezzo sorriso "Non l'avrei mai detto..."

"Mai dire mai! E' servito un piccolo aiuto, ma abbiamo fatto il resto."

"E' questo l'importante!" Rispose Sole e Nadia, nuovamente, si perse ad osservare il bel fisico dell'altrettanto mora amica, ammirando i muscoli e soprattutto un tatuaggio sulla sua spalla sinistra, raffigurante una Fenice. Ma la mora notò che la ragazza la fissava e le si avvicinò.

"Ti piace il mio tatuaggio? Se vuoi fartene uno ti porto da un amico che è bravissimo e che ti farà un buon prezzo, oltre ad un ottimo lavoro!"

"Mi piace molto! Una Fenice, vero? Simboleggia la morte e la rinascita..."

"Esatto! E' un tatuaggio che mi sono fatta per non dimenticare il mio passato."

"Il tuo passato? E' stato così terribile?"

"Più o meno... Quando avremo entrambe un po' di tempo, te lo racconterò!"

"Ci conto!" Ribadì Nadia e Sole le sorrise, facendo arrossire la mora amica poi, a tende pronte, tutte misero il costume e si lanciarono in acqua.

Le ragazze ed i due ragazzi si divertirono e, quando arrivò l'ora di pranzo, tutte uscirono dall'acqua e si sedettero sui loro salviettoni, stesi accanto alle tende "Ma nessuna ha portato qualcosa da mangiare o bere..."

"Ci ha pensato mio zio... Guardate!" Disse Tania, aprendo lo zaino che si era portata dietro "Ha messo cibo e bibite per tutte."

"A dire la verità, ci sarebbe da mangiare per un Esercito intero!"

"Si, in effetti c'è molto da mangiare e bere..."

Allora le giovani presero i panini e li divisero, lasciandone in disparte qualcuno, che avrebbero mangiato prima o dopo il ritorno al bed & breakfast e dopo aver pranzato, Cate entrò nella tenda che avrebbe diviso con Raphaela e costei la raggiunse qualche minuto dopo "Eccoti... Come mai sei entrata? Anche se è Febbraio c'è un bel sole..."

"Così, sono entrata a riposare un po'... Mi fai compagnia?"

"Molto volentieri!" Sorrise Raphaela e, quando i suoi occhi incontrarono quelli di Cate, le due si unirono in un bacio dolcissimo che si fece subito coinvolgente e presto la castana stese sotto di sè la mora per poterla amare per la prima volta.

"Non ci sentiranno le altre, vero?"

"Sono entrate ancora tutte in acqua... Tranquilla, non ci disturberanno!"

"Ti amo tanto." Sussurrò Cate.

"Anch'io ti amo! Immensamente." Ribadì la mora.

Cate le sorrise e nuovamente la baciò, con desiderio e trasporto, tanto aveva aspettato questo giorno ed anche Raphaela la baciò, accarezzandola, mentre Valentina aveva capito che le due amiche erano prese dalla più dolce delle attività di coppia e sorrise.

Anche lei voleva dire a Francesca quanto l'amasse e sperava che il momento arrivasse presto.

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Dichiarazione. ***


Raphaela e Cate rimasero nella loro tenda per una mezz'oretta, più o meno e, quando uscirono, notarono subito Valentina che, ad un paio di metri dalla loro tenda, le fissava con un sorriso maliardico "Congratulazioni."

"Ehm... Grazie..." Rispose Cate, arrossendo appena "Ma non dire niente a quella spia di mia sorella!"

"Ok, tranquilla! Con me il vostro segreto è al sicuro."

"Grazie!" Aggiunse Raphaela e Valentina sorrise ad enrambe, abbracciandole e, dall'acqua, Francesca osservava la scena, abbastanza ingelosita dal vedere la sua escursionista preferita abbracciare e baciare qualcuna che non fosse lei, anche se erano due delle sue più care amiche.

"La gelosia ti divora?" Chiese l'altra Francesca e la Principi le sorrise appena.

"Abbastanza... Mi rode sempre un pochino quando vedo Valentina abbracciare o baciare qualcuna che non sono io."

"Ma lei ama solo te. Lo sai, vero?"

"Lo so e ci siamo già baciate una volta, un paio di giorni fa... Ma da quel giorno basta. Sinceramente non so se mi voglia ancora oppure no!"

"Ti vuole, fidati! Ma adesso giochiamo, dai. Palla a te." Disse la ragazza, passandole la palla che Rio si era portato appresso da casa e la Principessa colpì Leo, visto che giocavano a palla battaglia, tenendo la testa e le spalle come bersagli.

"Caspita, che mira..." Fece il ragazzo, sorridendole "In piena spalla!"

"Sei tu che sei un pollo, Leo!" Lo prese in giro Nadia "Un pulcino nuoterebbe meglio di te!"

Il ragazzo, per tutta risposta, la schizzò con l'acqua "Dillo ancora, se hai il coraggio." La invitò lui, ma Nadia si limitò a schizzarlo a sua volta.

Le ragazze si divertirono fino alle sei circa, poi uscirono tutte dall'acqua e si asciugarono col rispettivo salviettone, per vestirsi poi con gli abiti di cambio e smontare le tende, visto che per alcune quest'ultimo passaggio era difficoltoso.

"Si fa così... Su, non è difficile!" Disse Valy, mostrando a Cri come si smontava la tenda.

"La teoria l'ho capita, è la pratica che pecca!" Rispose la fidanzata dai capelli castani mossi e gli occhi castano scuri.

"Sei riuscita a smontare la tenda da sola... Molto bene!"

"Ho imparato dalla migliore..." Fece Nadia, fissando Sole.

E Valentina s'avvicinò a Francesca "Vuoi che t'aiuti o pensi di riuscire da sola?"

"C-Credo di farcela..." Rispose la ragazza, senza guardare l'escursionista, che la baciò poi sulla guancia destra, cogliendo di sorpresa la studentessa.

"Se hai bisogno di qualsiasi cosa non esitare a dirmelo!"

Francesca arrossì appena e sorrise all'escursionista, che fece altrettanto. Doveva assolutamente dirle ciò che provava per lei, certa che Valentina fosse innamorata di lei, proprio come le diceva la sua omonima.

Poi le ragazze si incamminarono, dopo aver sistemato ogni cose e buttato i rifiuti in un cestino apposito, quindi imboccarono il sentiero che le avrebbe riportate al bed & breakfast, con Cate e Raphaela che si tenevano per mano, così come le altre coppie, tranne Francesca e Valentina, con costei che la fissava, stando un paio di metri più indietro ed Arianna le si avvicinò.

"Problemi di cuore?" Chiese la castana alla bionda amica.

"Sai... L'ho baciata, un paio di giorni fa e poi non siamo più riuscite a parlare del bacio ed io voglio dichiararmi a lei."

"Allora fallo! Non stare qui a parlare con me, diglielo."

"Lo farò appena saremo al bed & breakfast." Disse Valentina ed Arianna le sorrise poi, dopo qualche minuto, arrivarono in vista del bed & breakfast grazie ad una scorciatoia ed Arianna lasciò sola l'amica, sapendo che doveva parlare con colei che tanto amava.

"Non vedo l'ora di prendere una cioccolata calda!" Avanzò Nadia.

"Già! Andiamo a prenderne una." Accordò Cri.

Quando furono dentro, Valentina fermò Francesca, prendendola per il polso destro "Devo parlarti... Vieni." Disse l'escursionista, entrando nello sgabuzzino.

"Ok, parliamo, ma... Proprio nello sgabuzzino?"

"Qui nessuno potrà disturbarci... Perchè devo dirti una cosa importante." Iniziò la ragazza, seria e Francesca la fissò, ammaliata da quegli occhi verde-azzurri bellissimi "Dopo il nostro primo bacio non abbiamo più avuto occasione di parlare... E voglio farlo adesso, anche se non c'è niente da dire."

"Non c'è niente da dire? Davvero?"

"Si. L'unica cosa da dire è che ti amo, basta!" Sorrise Valentina e Francesca con lei.

"Mi ami? Veramente?" Chiese la ragazza.

"Certo! Non mentirei mai su una cosa simile." Rispose Valentina, baciando dolcemente Francesca, che corrispose l'effusione senza pensarci due volte "Vieni a vivere con me, Principessa?" Chiese poi, tra qualche bacetto schioccato.

"Assolutamente si!" Ribadì a colpo sicuro l'altrettanto bionda ragazza, baciando ancora la sua fidanzata "Ma ora sarà meglio dirlo alle altre, prima che inventino qualche piano diabolico per farci mettere insieme."

"Ok, ma sono certa che l'avranno capito da sole." Disse Valentina, uscendo poi dallo sgabuzzino tenendo per mano il suo unico e grande amore.

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Preparativi in corso. ***


Il giorno dopo, le ragazze tornarono a scuola oppure al lavoro e la Principi, appena tornata dal bed & breakfast, aveva parlato ai genitori della proposta di convivenza di Valentina ed i signori Principi avevano accettato, anche se ovviamente gli dispiaceva vedere la figlia andarsene di casa, ma si fidavano di Valentina, tanto la figlia aveva così parlato bene di lei, da quando la conosceva.

"Allora? I tuoi hanno acconsentito alla convivenza?"

"Si! Erano un po' dispiaciuti, ma hanno detto che si fidano di Valentina."

"Scommetto che verranno a trovarti tutti i giorni..." Sorrise Cri.

"No, ma hanno proposto una cena per conoscere Valentina... Le sto mandando una mail per dirle se Sabato sera è disponibile o se ha il turno pomeridiano."

"Inizierai il trasloco oggi?"

"Si e spero tanto che voi mi aiuterete... Arianna e Sole hanno già accettato, mi hanno mandato una mail prima!"

"Certo!" Rispose Nadia "Mostrerò a Sole i miei muscoli... Anche se, rispetto ai suoi, sono un po' striminziti." Disse, mostrandoli alle amiche, che risero divertite, sapendo che l'unica attività sportiva dell'amica era l'ora di Educazione Fisica e che le uniche cose manuali che facesse erano scrivere e dipingere.

Entrarono poi a scuola ed avrebbero solo dovuto affrontare quattro ore di lezione, visto che le ultime due c'era l'assemblea degli insegnanti per fare gli scrutini, visto che di lì ad una settimana sarebbero stati consegnati i pagellini.

Al bed & breakfast, Valentina era seduta per una pausa, visto che era appena tornata da un'escursione con dodici turisti Francesi e tre Italiani così, mentre beveva una cioccolata calda, rispose alla mail di Francesca e sorrise felice. Sperava infatti che i signori Principi accettassero di mandare la figlia a vivere con lei, ed accettò anche di cenare coi signori Sabato sera per poterli conoscere e viceversa.

"Sei piuttosto felice..." Disse Tania, arrivando alle sue spalle.

"Si, molto!" Rispose la bionda "I genitori di Francesca hanno accettato di mandarla a vivere con me e Sabato cena avremo una cena di famiglia."

"Non t'invidio... Ma anch'io ho la cena di famiglia stasera, coi miei genitori e quelli di Francesca!"

"Sembri nervosa, o sbaglio?"

"No, non sbagli!" Ammise Tania "Non so cosa cucinare..."

"Vuoi che venga ad aiutarti?"

"Non voglio disturbarti, ma vorrei che tu mi spiegassi come fai le lasagne tricolore!"

"Strato sotto pesto, in mezzo crescenza e sopra ragù! Ma la crescenza devi farla sciogliere nel latte."

Tania annuì col capo ed ascoltò attentamente le ricette di Valentina, prendendo appunti sugli ingredienti. Tanto sarebbe andata a casa a mezzogiorno ed aveva tutto il tempo per provare a realizzare le tre ricette che Valentina le aveva dato, ovvero quella delle lasagne, quella dell'arrosto e quella del tiramisù.

E quando arrivò il mezzogiorno, con le ragazze che già erano uscite da scuola ed erano andate a fare shopping, Tania arrivò a casa sua e, dopo aver messo l'auto in garage, controllò subito se avesse in casa tutti gli ingredienti e, per fortuna sua, non le mancava nulla.

Si mise così all'opera e non s'accorse del tempo che passava e sentì poi la porta che veniva aperta e chiusa "Ciao, sono a casa!"

"Ciao, amore!" Salutò l'escursionista "Come mai sei già a casa?"

"Le ultime due ore i prof avevano gli scrutini per i pagellini..."

"Oddio, è l'una! Scusami, non ho preparato niente... Rimedio subito!"

Francesca notò il nervosismo della compagna e immaginava a cosa fosse dovuta "Sei nervosa per la cena di stasera?"

"Si... Valentina mi ha dato delle ricette e stavo provando a realizzarle."

"Non devi preoccuparti, sono brava ai fornelli! Se vuoi puoi aiutarmi... Ma adesso mangiamo, ho preso due pizze e devo solo metterle in forno." Disse, aprendo la scatola e, prese le pizze, le mise su due piatti e le sistemò in forno.

"Allora ho un'idea su come ingannare il tempo..." Sussurrò Tania e Francesca sorrise, abbracciandola e baciandola, lasciando che la compagna le facesse provare quei brividi e quelle sensazioni che solo lei sapeva svegliare nel suo corpo e nel suo cuore.

Le due ragazze si scambiarono baci e coccole per una decina di minuti, finchè le pizze non furono pronte così, dopo essersi lavate le mani, Tania mise i guanti da forno e portò i piatti in tavola, mentre Francesca prese due bicchieri ed una bottiglia di Coca Cola, oltre a due coltelli.

Invece le altre ragazze erano andate con Arianna e Sole, che smettevano anche loro di lavorare a mezzogiorno, a casa della Principi, per aiutarla a prendere le sue cose e portarle a casa di Valentina e per fortuna che Arianna aveva la macchina, così avrebbero fatto prima.

Francesca mise sul letto i suoi due trolley ed il borsone che usava quando era più piccola per andare al corso di ballo Latino-Americano e si fece aiutare da Raphaela, Nadia e Cri a mettere via vestiti, intimo e calzature, mentre Cate, Valy, Arianna e Sole avrebbero preso la sua libreria, il suo portatile, lo stereo ed i suoi cd e dvd e portati sull'auto dell'escursionista "Mamma mia, che caldo..." Disse Sole, togliendo la maglietta e rimanendo in canottiera.

"Ehi, tesoro." Avanzò la madre di Francesca, avvicinandosi alla figlia "La tua Valentina è quella scultura tutta muscoli o la ragazza con la macchina?"

"Nessuna delle due." Rispose la ragazza, sussurrando a sua volta "Arianna, che ha la macchina, sta con la mia amica Elisa e Sole, che in realtà si chiama Carolina, è innamorata di Nadia, ma ancora non si sono dichiarate..."

"Beata gioventù. Fossi stata io al suo posto..." Iniziò la donna, fermandosi prima di dire cose compromettenti e s'avvicinò poi a Nadia, prendendola in disparte.

"Ha bisogno di qualcosa, signora?"

"Cosa aspetti a dichiararti a quello splendore?" Chiese, indicando Sole e Nadia arrossì.

"Quando sarà il momento... Tanto non scappa e nessuna me la ruba. So che mi ama quanto l'amo io e ci aspetteremo sempre!"

La donna le sorrise "E' bella questa fiducia che avete. Ma non perdere tempo... Se fossi al tuo posto le salterei addosso! Ha il fisico che mi ricorda quello di mio marito... Ci siamo fidanzati a diciannove anni e a ventidue ci siamo sposati ed il suo fisico era proprio come quello, con una tartaruga incredibile."

"Farò del mio meglio, glielo prometto!" Rispose Nadia, poi se ne andò con le amiche e Francesca, che salutò i genitori, dicendo loro che Valentina aveva accettato di cenare con loro Sabato sera ed i signori Principi non vedevano l'ora di vedere colei che aveva rubato il cuore della loro bambina.

Ma adesso toccava a Tania e Francesca cenare coi rispettivi genitori e la prima sperava che tutto andasse bene.

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Rivelazione e dichiarazione. ***


La sera arrivò ed i genitori di Tania e Francesca raggiunsero la casa delle due ragazze quasi nello stesso momento ed i genitori della studentessa vennero accolti proprio da Tania, visto che volevano tanto conoscerla "Oh, buonasera! Siete voi i genitori di Francesca?"

"Precisamente! Io sono Corrado e lei mia moglie Romina. Piacere di conoscerti, Tania!" Disse l'uomo, stringendole la mano e la donna fece altrettanto.

"Il piacere è tutto mio. Accomodatevi."

Dentro, i signori Dell'Alpe ed i signori Calori fecero conoscenza, poi Francesca uscì dalla cucina con due teglie di lasagne fumanti in mano e servì la cena, dopo averle posate sul tavolo, mentre le due coppie di genitori si sedevano a tavola "Che profumino! Saranno certamente deliziose..."

"Sono con pesto, formaggio e ragù?" Chiese Cristiana, la madre di Tania, chef molto famosa in zona.

"Si, è una ricetta inventata da una nostra amica. Pesto, crescenza e ragù!"

"Questa ragazza dev'essere molto abile, in cucina. Ed anche tu lo sei, mia cara, perchè sono lasagne davvero ben fatte!"

Francesca le sorrise e si sedette tra la sua Tania e Giordano, il padre della compagna, iniziando a cenare, tra una chiacchera e l'altra, finchè Corrado non fissò Tania stessa "Allora, dimmi... Hai intenzioni serie con nostra figlia?"

"Certo!" Rispose sicura la giovane escursionista, fissando l'uomo "Io voglio sposare Francesca!"

"Hai anticipato la mia domanda... Allora ti chiedo, a quando le nozze?"

"Noi abbiamo pensato a Giugno, quando Francesca terminerà la maturità. E faremo il viaggio di nozze a Parigi!" Dichiarò la ragazza e Francesca le sorrise, facendole l'occhiolino.

"Parigi è una città bellissima. Ottima scelta!" Ribadì Romina e Tania le sorrise, ringraziandola, poi la cena continuò in tutta tranquillità e l'escursionista si rilassò, visto che tutto stava procedendo per il meglio e, durante il giorno, si era preoccupata per niente.

Invece, mentre passeggiava per strada, Nadia si trovò davanti Matteo, colui che era innamorato di lei e che la corteggiava ogni giorno, dentro e fuori dalla scuola "Ciao, stupenda Nadia! Dove vai tutta sola? Ti posso accompagnare in macchina..."

"No, grazie. Sto solo facendo una passeggiata."

"Insisto. Coraggio, ti accompagno ovunque desideri!"

"Ho detto di no! Preferisco camminare... Spero tu possa capire."

"No, non capisco." Disse lui, scendendo dalla sua sfavillante Mercedes "Perchè continui ad evitarmi?"

"Perchè non m'interessi...?" Chiese Nadia, come se stesse tentando le opzioni e lui avanzò, prendendola per i polsi "Mi stai facendo male, lasciami!"

"Ha detto di lasciarla." Avanzò qualcuno con decisione e Nadia sorrise subito, vedendo Sole e andò subito a nascondersi dietro di lei quando Matteo l'ebbe lasciata e s'avvicinò all'escursionista, per nulla intimorita da lui.

"E tu chi sei? Che cosa vuoi?"

"Non t'importa. Ti basti sapere che lei è una carissima amica e tengo molto a lei, perciò stalle lontano!"

"Io faccio quello che voglio. E poi, lei non ama te."

"Nemmeno te, se vuoi saperlo! E poi, chi ti dice che io non la ami?" Chiese Nadia, avvicinandosi stavolta a Sole, che le cinse le spalle col braccio destro.

"State bluffando! Non state insieme, tu non sei omosessuale." Disse, indicando Nadia, che sorrise divertita.

"Chi te lo dice? Non sai nulla di me!"

Matteo rimase colpito e la sua autostima subì un ulteriore colpo quando vide Sole, posare un leggero bacio sulle labbra di Nadia e costei lo ricambiò "Ok... Quanto le hai dato per farti baciare?" Chiese, tirando fuori il portafogli "Ti darò il doppio!"

"Io sono meno agiata di te, sul piano economico, lo ammetto! Ma tu sotto la pelle non hai nulla e se vuoi litigare a tutti i costi, fatti sotto. Non ti temo!" Disse Sole, togliendo la giacca di pelle e nuovamente Nadia vide il tatuaggio della Fenice.

"Non mi spaventi! Io faccio arti marziali... Non ti temo!"

"Io ero una mezza criminale ed una teppista, quando ero adolescente, ma la Polizia mi ha mandata nell'Esercito per non arrestarmi, dati i miei tredici anni ed il solo allenarmi presto ha cambiato il mio carattere! Ho imparato molti valori importanti che ignoravo e non mi farò soffiare colei che amo da sotto il naso, per di più da un cretinetto come te." Disse Sole, mentre Nadia la fissava "Consiglio anche a te di fare un'esperienza che ti permetta di morire e di rinascere migliore."

"Io sono migliore! Migliore di chiunque altro al mondo."

"Se davvero lo sei, allora vattene via! Non ti amo, non ti voglio... Vattene via!" Avanzò con decisione Nadia e Matteo la fissò, notando il suo sguardo determinato e poi se ne andò, dopo essere risalito sulla sua Mercedes, sfrecciando via.

Sole rimise la giacca, fissando poi l'amica "Stai bene? Ti ha fatto del male?"

"No, sei arrivata in tempo... Ma davvero eri una sorta di bad girl?"

"Assolutamente si. Prima ne andavo fiera, tutti mi temevano, ma ho capito poi che c'erano cose più importanti nella vita e l'esperienza nell'Esercito mi ha aiutata!"

Nadia sorrise "Sei stata grande e sono felice della tua scelta di cambiare... Mi piaci moltissimo, così! E mi hai anche detto che..."

"Ho detto la verità." Disse Sole, avvicinandosi e stringendola a sè, con Nadia che le posò le mani sulle spalle e le cinse poi il collo "Io ti amo!"

"Anch'io... Anch'io ti amo, tantissimo!" Ribadì la mora, mettendosi poi in punta di piedi per baciare la sua fiamma non più segreta e Sole corrispose subito il dolce gesto, approfondendo l'effusione e poi si fissarono, schioccando altri bacetti teneri.

"Ti va un gelato? Poi possiamo andare a casa mia..."

"Certo che si!" Rispose Nadia, mandando una mail alla madre, dicendole che aveva incontrato un'amica e che sarebbe andata a mangiare un gelato con lei ed infine avrebbe dormito a casa sua. Dopotutto aveva l'occasione di stare con colei che amava e passare la notte con lei, pronta a dimostrarle tutto il suo amore.

Ed occasioni del genere non andavano mai perse, bisognava prenderle subito al volo.

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Baci, rivelazioni e progetti futuri. ***


Il mattino seguente, Nadia e Sole si svegliarono quasi nello stesso momento, strette l'una all'altra e, dopo essersi scambiate il rispettivo buongiorno, l'escursionista schioccò dei dolci bacetti sulle labbra dell'altrettanto mora ragazza, subito corrisposti "Che bello... Svegliarsi accanto a te e poterti baciare è bellissimo..."

"Sono d'accordo! Se ciò avvenisse tutte le mattine, sarebbe fantastico."

"Lo vorrei tanto..." Rispose Nadia, accoccolandosi contro la compagna, accarezzandole il petto "Quando i tempi saranno maturi, vivremo insieme anche noi, vero?"

"Assolutamente!" Disse Sole, accarezzando invece la schiena ed i lunghi capelli della studentessa "Fortuna che oggi non ho scuola, causa assemblea d'istituto degli insegnanti."

"Io devo andare al lavoro, invece... Ma stasera possiamo stare ancora insieme!"

Nadia le baciò il petto e Sole le sfiorò la fronte con le labbra "Mia madre sarà felice di sapere che ci siamo messe insieme. Ed anche Estelle, scommetto! Per non parlare della madre di Francesca..."

"Francesca... Quale delle due?"

"La Principessa. Quando l'abbiamo aiutata a traslocare, sua madre mi ha raccomandato di non perdere tempo con te."

Sole sorrise appena "Un pochino di tempo l'abbiamo perduto, ma recupereremo alla grande!" Disse l'escursionista, prendendo la mora per i fianchi e stendendola sotto di sè, tirandosi poi le lenzuola sopra la testa per nascondere i loro corpi.

Tania e Francesca, reduci dalla cena di famiglia coi rispettivi genitori, dormivano ancora, così come Rio e Vale, invece Leo e Lucia erano usciti a fare jogging prima del lavoro ed avevano incontrato Raphaela "Ciao!" La salutò il ragazzo "Dove vai alle otto?"

"Ciao a voi! Io e Cate usciamo insieme, andiamo a fare shopping... Non te l'ha detto?"

"No." Rispose Lucia "Ma adesso capisco perchè si è alzata presto, visto che dorme fino a tardi quando non c'è scuola!"

Raphaela sorrise appena "Io mi alzo presto per preparare la colazione per me, mamma e papà, quando sono a casa in vacanza."

"Meglio che lei dorma o faccia altro... Non so se mi fiderei, a mangiare qualcosa che prepara lei!"

"Buono a sapersi!" Ribadì proprio Cate, arrivando alle spalle della sorella e di Leo, che tutte le mattine, quando non c'era scuola o era vacanza, andava a chiamare la fidanzata per fare jogging insieme "Non cucinerò mai nulla per te!"

"Prima prendi qualche lezione, poi ne riparleremo... Magari, chissà, cucinerai bene."

Cate fece la linguaccia alla sorella, poi prese Raphaela a braccetto e se ne andarono "Non hai ancora perso la tua indole bambina, vero?"

"No!" Sorrise la castana "Ma mia sorella si merita tutte le mie linguacce."

Raphaela sorrise appena "Ho capito che eri speciale, quando ti ho vista la prima volta, ma che sapessi tirare fuori ancora la bambina che è in te... Mi fa impazzire! Ma non farlo con me." Disse, facendole l'occhiolino.

"Tranquilla! E' una cosa che riservo solo a mia sorella."

La mora era felice di sentire tali parole e, arrivate poi al centro commerciale, trovarono Valentina e Francesca "Ciao, ragazze!" Le salutò quest'ultima "Anche voi a fare compere?" Chiese, sorridendo loro e tenendo la fidanzata stretta a braccetto.

"Si! Io devo fare la spesa per conto dei miei e Cate è stata incaricata da sua madre di fare altrettanto... Voi?"

"Noi stasera abbiamo la cena di famiglia."

"E' vero!" Disse Cate "Beh, speriamo che vada bene! E chissà com'è andata a Tania e Francesca..."

"Lo saprò oggi al lavoro." Fece Valentina "Facciamo spesa insieme, dopo vi accompagno io a casa. Sono in macchina!"

Le due accettarono e, nel mentre, al bed & breakfast, Tania e Vale erano arrivate assieme a Leo e Lucia e trovarono Sole nello spogliatoio, cosa per nulla strana visto che l'amica arrivava sempre presto, ma la cosa che le colpì fu vederla piuttosto stanca "Sole!" Disse Tania "Come mai sei così stanca?"

"Ecco... Ho fatto una cosa che mai indovinerete!"

"Fammi indovinare... Hai fatto le ore brave?" Chiese Tania.

"Non proprio, ma non sei lontana dalla risposta."

Vale allora le si avvicinò, fiutandola "Mmh... Ti sei portata a letto qualcuna?"

Sole la fissò, sorridendole appena "L'hai capito annusandomi?"

"Hai tradito mia sorella? Nadia ci resterà malissimo, cadrà in depressione!"

"Non credo proprio, visto che c'era proprio tua sorella sotto le mie lenzuola." Ammise, sorridendo e Tania l'abbracciò.

"Era ora! Sono felice di sentirtelo dire... Mi raccomando, adesso. Stai meno sugli alberi e più con lei." Disse e Sole sorrise divertita, uscendo poi dallo spogliatoio, per portare una decina di turisti Polacchi in escursione.

Tra lavoro, compere e chiacchere, arrivò la sera, con Valentina, a riposo dal lavoro e Francesca che, essendo le sei e mezza, stavano armeggiando in cucina con le due torte, visto che ne avrebbero preparata una a testa per la cena di famiglia e solo dopo averle messe in forno sarebbero andate a farsi un bel bagno rilassante. Anche se i soli genitori che sarebbero arrivati erano quelli di Francesca, visto che Valentina era rimasta orfana a sedici anni.

Quando le torte vennero messe in forno, le due fidanzate andarono di sopra per fare il bagno e, quando furono nella vasca, tra la schiuma, Valentina regalò dei bacetti molto dolci al collo della sua compagna e Francesca si voltò nel suo abbraccio, sedendosi in braccio alla ragazza, regalandole un bacio molto appassionato.

Ma le tenere effusioni vennero interrotte da qualcuno che suonò alla porta "Tranquilla, vado io!" Disse Valentina, uscendo dalla vasca e mettendosi l'accappatoio, poi scese di sotto ed aprì la porta "Buonasera! Siete i genitori di Francesca?"

"Esatto! Valentina, presumo..." Rispose la madre di Francesca "Finalmente ti conosciamo! Abbiamo sentito tanto parlare di te..."

"Potrei dire lo stesso. Accomodatevi, prego... Vado a vestirmi ed avvisare Francesca."

I signori Principi annuirono ed entrarono, mentre Valentina salì le scale, trovando la compagna in camera loro che si stava già vestendo "Sono i miei genitori?"

"Si. Scendi pure, io devo vestirmi... Inizi a preparare tu le lasagne?"

Francesca annuì e scese di sotto, così Valentina si vestì e, una volta in soggiorno, andò ad aiutare la compagna in cucina, mentre i signori Principi parlottavano fra di loro e, ovviamente, il loro argomento era l'escursionista, che entrambi trovavano molto bella ed adatta alla figlia.

E quando le lasagne furono pronte, la cena iniziò ufficialmente, con Valentina che dichiarò di voler prendere in sposa la ragazza, quando avesse fatto la maturità e giurò loro che l'avrebbe sempre amata e mai fatta soffrire. Ed erano tali parole quelle che i signori Principi volevano sentire più di tutte.

Ma la signora Principi non vedeva l'ora che arrivasse Giugno, visto che già pregustava il momento in cui avrebbe accompagnato la figlia a scegliere l'abito da sposa e contribuito nell'organizzazione delle nozze, visto che le piacevano i matrimoni.

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** A caccia di regali. ***


Il giorno seguente, Valentina si svegliò presto, mise un accappatoio e scese in cucina per preparare la colazione, ma rimase sorpresa quando vide che vi era la madre di Francesca, ai fornelli "Buongiorno! Si è alzata presto..."

"Buongiorno, cara!" Sorrise la donna "E' un'abitudine, per me. E... Mio marito è in bagno, sta facendo la doccia."

"Si si, non si preoccupi... Aspetto tranquillamente! Anzi, se deve andare anche lei..."

"No, ho già fatto! Ma dimmi... Francesca dorme ancora?"

"Già." Sorrise anche Valentina "Io mi sveglio sempre presto perchè devo andare a lavorare, ma lei dorme sempre fino alle nove, di Domenica..."

"Oh, lo so benissimo!" Ammise la donna "Ama dormire! Ma andrò subito a svegliarla, visto che ho intenzione di portarla con me a fare shopping. Sai, domani compie gli anni suo padre e vorrei comprargli un regalo dopo averlo scelto con lei..."

"Capisco! Io torno a casa alle tre... Al massimo, poi, vi raggiungerò, ovunque siate."

"D'accordo!" Ribadì la donna, mentre scendeva dalle scale il marito, che salutò subito Valentina, la quale ricambiò il saluto e poi arrivò Francesca, che subito abbracciò la compagna, rubandole un bacio molto dolce.

"Buongiorno..." Disse, con voce ancora assonnata.

"Buongiorno a te! Come mai già sveglia?"

"Il letto era freddo senza te accanto..." Rispose, stringendosi maggiormente a lei "Facciamo la doccia insieme?"

"Va bene, certo!" Ribadì subito Valentina, fissando poi i genitori della compagna "Con permesso..."

"Vai vai, cara! Vai tranquilla." Disse il signor Principi, sorridendo felice e l'escursionista salì le scale con la compagna e, sparite dalla vista dei signori, Francesca saltò in braccio a Valentina, baciandola con passione, subito corrisposta.

"Ero imbarazzata all'idea di baciarti così davanti ai miei..."

"Tranquilla! Andiamo, la doccia e molte coccole ci aspettano!" Ribadì l'escursionista, dirigendosi di corsa verso il bagno.

Uscì poi di casa mezz'oretta più tardi, dopo aver fatto la doccia, essersi vestita ed aver fatto colazione, dirigendosi al lavoro, ove trovò Sole e Tania "Ciao!" La salutò quest'ultima, piuttosto felice "Arrivata presto..."

"Ciao a voi! Siamo solo noi tre?"

"Si. Arianna e le altre hanno il giorno di riposo, Leo arriva tra poco..."

"Ok... Allora iniziamo! Che ne dite?"

"Siamo d'accordo!" Sorrise Sole "Ma dimmi... Com'è andata la cena?"

"Molto bene. Mi è solo dispiaciuto non avere più i genitori... Ma i signori Principi sono fantastici!"

"Bene! Io, per Natale, ho intenzione di chiedere a Nadia di venire a vivere con me..." Ammise Sole, che ricevette il cinque da entrambe le amiche mentre arrivava Leo, che venne messo al corrente delle novità.

"Dovrai sbrigarti... Mancano solo quindici giorni!"

"Lo so. Stiamo insieme da un paio di giorni, ma voglio chiederglielo stasera!"

"Buona fortuna!" Le disse Tania, poi tutte misero maglietta, golfetto e pantaloni lunghi dell'uniforme invernale e si prepararono per andare in escursione, mentre il ragazzo sarebbe rimasto con gli altri tre ragazzi ad occuparsi degli animali del bed & breakfast.

Ed in città, nel mentre, Francesca e sua madre incontrarono Nadia e Raphaela, anch'elle prese dallo shopping "Ciao!" Le salutò la bionda, che andò ad abbracciare le amiche.

"Anche voi a fare compere?" Chiese Nadia.

"Già! Domani è il compleanno di mio padre... Stiamo cercando un regalo per lui."

"Perchè non ci date una mano? Due consigli in più fanno sempre bene!" Propose la donna e le due ragazze accettarono.

Entrarono così nel negozio di abbigliamento da uomo e, dopo diverse indecisioni, il regalo venne trovato "Un bel paio di scarpe e due cravatte... Poi prendiamo i cioccolatini e vedrai che papà sarà contento!" Disse proprio Francesca, assai felice.

Poi la madre andò alla cassa a pagare, decidendo poi di andare a bere qualcosa al bar accanto e s'avvicinò a Nadia, che aveva ordinato un succo di frutta, come le due amiche "Allora? Come va con la ragazza che ti piace?"

"Molto bene! Ieri sera... Ecco... Ha mandato via un mio compagno di scuola ricco e spocchioso che non capiva i miei sentimenti, poi siamo andate a prendere un gelato ed infine... Beh, lei capisce..."

"Capisco eccome! Sono felice per te." Ammise la bionda donna e Nadia le sorrise.

"Parlavate di me?" Chiese qualcuno, arrivando alle loro spalle e Nadia saltò subito in braccio alla compagna, baciandola teneramente.

"Si, ma in buona fede..." Rivelò la signora Principi e Sole sorrise, annuendo col capo.

"Ci sono anch'io!" Disse invece Cate e Raphaela andò subito ad abbracciarla, indicandole il posto accanto al suo, che subito la castana occupò.

"Come mai siete in giro anche voi?"

"Ho scordato di dire a Nadia che serve anche il sale, così ho lasciato un attimo il lavoro, visto che non avevo altre escursioni fino alle undici e sono venuta di persona..."

"Invece io ho già finito i compiti delle vacanze che ci hanno dato finora a scuola, così sono uscita per i regali... E ne ho trovati davvero pochi!"

"Io ho già il tuo..." Sussurrò Raphaela.

"Davvero? Cosa mi hai regalato?"

"Non te lo dico! Dovrai aspettare fino a Natale..."

"Sai che sono curiosa!" Disse la castana, ma la mora fu irremovibile.

Terminati i succhi di frutta, le ragazze e la signora Principi andarono in giro separatamente, con Sole che dovette ritornare al lavoro, dandosi appuntamento innanzi al bar interno dei grandi magazzini alle due precise. Dopotutto dovevano scegliere i regali di Natale e non potevano permettere di mostrare i loro acquisti, altrimenti non sarebbe più stata una sorpresa e lo spirito della festa sarebbe stato rovinato.

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** La proposta. ***


Il giorno seguente, una volta tornati a casa loro, i signori Principi pensavano già a cosa fare di sera, per la festa di compleanno dell'uomo visto che, per lui, l'unica incognita era il regalo scelto da moglie e figlia, perchè la festa non la voleva e per la torta lasciava libera scelta alla moglie.

E l'uomo mandò una mail a Valentina per invitarla a cena da loro quella stessa sera e la ragazza non credette ai suoi occhi "Sembra che tu abbia ricevuto una minaccia via mail!" Disse Vale "Tutto bene?"

"Si si, solo che... Il padre di Francesca mi ha invitata a cena da loro, visto che oggi compie gli anni. Non me l'aspettavo..."

"Beh, stai con la sua bambina, perciò vorrà tenerti sotto controllo!"

"Suvvia, Tania! Non lo fanno i genitori della tua Francesca..."

"Perchè dovrebbero farlo?" Chiese la ragazza, incuriosita dalla risposta che l'amica avrebbe dato.

"Per il semplice fatto che tu, esssendo più pericolosa di me sotto certi aspetti, dovresti essere più controllata!" Ribadì ed Arianna si mise a ridere, così come Vale, mentre Tania non credeva alle sue orecchie, anche se diede ragione all'amica.

"Comunque sembri piuttosto seria..." Avanzò Sole "Qualcosa non va?"

"Voglio dare a Francesca l'anello di fidanzamento."

"Cosa?? L'hai già preso?" Chiese Vale.

"Si, ieri, prima di raggiungere lei e sua madre dal parrucchiere..." Disse, aprendo il suo marsupio e mostrandolo alle amiche dopo avere aperto la scatolina rossa "Voglio darglielo per evitare che qualcuno pensi che sia libera e provi a portarmela via! Io... Io voglio sposarla e lo farei anche domani, se non fosse minorenne!"

"Lo farei anch'io, ma dobbiamo aspettare, purtroppo..." Accordò Sole, incrociando le braccia "Tanto fra pochi mesi saranno maggiorenni..."

"Lo so, però... Non vorrei che qualcuno ci provasse, tutto qui."

"Hai perfettamente ragione!" Ribadì la mora amica che, giusto due giorni prima, aveva impedito a Matteo di prendersi Nadia, anche se la volontà di costei era stata a dir poco fondamentale per spezzare i rosei sogni del ragazzo.

Le ragazze capivano benissimo come si sentiva Valentina, compresa Lucia, rimasta sempre in silenzio ad ascoltare, ma di questo dovevano parlarne lei e Francesca in privato e poi coi genitori di quest'ultima.

Ma Valentina non aveva molto tempo per pensare a certe cose visto che, finito il turno alle quattro, dovette andare a casa per farsi la doccia, vestirsi e poi raggiungere Francesca a casa dei suoi genitori, visto che cenavano alle otto, ma Francesca voleva passare un po' di tempo con lei. E poi Valentina avrebbe conosciuto per la prima volta Daniel, fratello maggiore di Francesca, che abitava a Bergamo.

E quando la ragazza, dopo una decina di minuti passati in auto in compagnia dei suoi pensieri, arrivò a casa Principi, venne accolta da un bimbo di circa tre anni, che la fissava quasi ammirato, con un peluche in mano "Ciao, piccolo! Come ti chiami?" Chiese, inginocchiandosi innanzi a lui.

"Paolo! Non disturbare la signorina!" Disse una ragazza, arrivando con fare piuttosto trafelato e prendendolo in braccio.

"Bel bambino, complimenti." Sorrise l'escursionista e la ragazza, alta, rossa e occhi celesti come quelli di Cate, le sorrise.

"Grazie! Anche lei è invitata a cena? Io sono Manuela, moglie di Daniel e lui nostro figlio Paolo..."

"Sono Valentina Argenti, fidanzata di Francesca!" Rispose, tendendole la mano, subito stretta.

"Amore." Chiamò un ragazzo, arrivando alle loro spalle e Valentina capì che quello era Daniel, visto che somigliava a Francesca "Ci sono problemi?"

"No no, ma lei è la ragazza di Francesca, Valentina!"

Sul viso del ragazzo si dipinse un bel sorriso e strinse la mano dell'escursionista, presentandosi, poi arrivò proprio Francesca "Valentina!" Disse la ragazza, saltandole in braccio "Ti stavo aspettando! Mi sei mancata moltissimo..."

"Mi sei mancata anche tu, amore." Ribadì la bionda, baciando teneramente la ragazza e, quando Daniel e Manuela se ne andarono, l'effusione seguente fu più appassionata e coinvolgente ed entrambe rimasero senza fiato. Valentina decise che le avrebbe dato l'anello subito, non voleva aspettare.

"Qualcosa non va?" Domandò la biondina, notando lo sguardo serio di Valentina, che scosse il capo, prese la scatolina dalla tasca della giacca e si mise in ginocchio, lasciando Francesca senza parole e piacevolmente colpita.

"S-Stai per fare quello che penso?"

"Francesca Principi, io ti amo tantissimo e non voglio che qualcuno ti porti via da me. Perciò... Vuoi sposarmi?"

Francesca si commosse, iniziando a piangere e rischiando di rovinare il trucco "S-Si... Si! Si, lo voglio! Anche domani!" Rispose euforica la ragazza, saltando in braccio alla compagna e baciandola con passione poi, quando Valentina le ebbe messo l'anello di brillanti all'anulare sinistro, si baciarono ancora "Nessuno mi porterà via da te! Amo soltanto te e non ti lascerei mai, nemmeno per la donna più ricca del mondo! Sei tu la mia ricchezza e la mia unica felicità."

Valentina si limitò a sorriderle e stringerla a sè, prima che la signora Principi uscisse per chiamare le due ragazze che, una volta dentro, diedero ai presenti la bellissima notizia, che venne ben accolta da tutti ed il padre di Francesca strinse a sè l'escursionista "E' il regalo più bello che potessi ricevere!" Ribadì, felicissimo, tanto si era affezionato a Valentina, senza più nessuna al mondo, eppure così sincera e adulta, al punto tale che si era responsabilmente presa cura di Francesca, dimostrandosi capace di mantenerla, nei quindici giorni che avevano iniziato a vivere insieme.

Ed anche la signora Principi ne era felice, perchè ora poteva finalmente portare la figlia in giro per i negozi per cercare l'abito da sposa adatto. A lei piacevano questo genere di cose e sperava che la figlia possedesse il suo stesso entusiasmo, visto che le cose da comprare erano davvero molte, per non parlare delle prenotazioni della chiesa e del ristorante o agriturismo nel quale avrebbero poi tenuto il banchetto di nozze.

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Unione. ***


A casa dei genitori di Francesca arrivò l'ora di cena ed i signori Principi andarono a radunare Daniel, Francesca stessa e la rispettiva compagna, trovando Manuela seduta sul dondolo accanto alla porta a fissare Valentina che giocava con Paolo "Ti stai divertendo?"

"E' molto brava coi bambini." Disse la rossa alla madre di Francesca "Chissà se ne avranno..."

"Secondo me si." Sorrise la donna "Francesca ha sempre sognato di diventare madre e sono sicura che sarà bravissima. Entrambe lo saranno, non ho dubbi in proposito!"

Valentina s'accorse della donna e di Manuela, così prese il piccolo in braccio ed entrò in casa "Andiamo a lavarci le manine, piccolo! E' ora di cena."

Paolo si strinse al collo di Valentina, quindi entrarono in casa ed andarono in bagno, ove trovarono Francesca, che sorrise alla compagna e scompigliò i capelli del bimbo, quindi l'escursionista aprì l'acqua nel lavandino e Paolo si lavò subito le mani, poi le asciugò ed infine uscì dal bagno di corsa, lasciando le due ragazze sole.

"Hai giocato con lui?" Chiese dolce Francesca, cingendo il collo della compagna.

"Si... E' davvero un bimbo dolce e carino."

"Ti piacerebbe avere dei bambini, in futuro?"

"Molto!" Sorrise l'escursionista "Spero di non dover attendere tanto per diventare madre."

Anche Francesca sorrise e la baciò teneramente, col bacio che si fece sempre più appassionato "Lo spero anch'io, sai?"

Valentina le sorrise, poi si lavarono le mani e raggiunsero il resto della famiglia in cucina, ove la signora Principi aveva servito un arrosto dal profumino assai delizioso, contornato da patate al forno aromatizzate al rosmarino "Se l'arrosto è buono quanto il profumo..." Disse Manuela.

"L'arrosto di mamma è ottimo!" Se ne uscì Daniel "Ed io non vedo l'ora di assaggiarlo."

"Sei sempre il solito impaziente... Calmati, ce n'è per tutti." Lo tranquillizzò la donna, che servì prima il marito, visto che era il festeggiato, poi tutti gli altri, lasciando sè stessa per ultima. Ed iniziarono a cenare, raccontandosi piccoli aneddoti o cose divertenti circa la rispettiva infanzia, argomento sul quale Valentina sorvolò, visto che la sua infanzia era stata molto difficile.

La cena durò un'oretta abbondante, poi le due ragazze salutarono tutta la famiglia e se ne andarono, per prendersi un gelato, prima di tornare a casa così, salite sull'auto dell'escursionista, si diressero verso una gelateria vicina a casa loro, sempre aperta fino a tardi.

Parcheggiarono l'auto e Valentina scese per prima, aprendo galantemente la portiera alla compagna, che la baciò sulla guancia destra, quindi entrarono in gelateria mano nella mano "Buonasera! Cosa posso servirvi?" Chiese il gentile ragazzo dietr al bancone.

"Per me una coppetta con panna, limone e nocciola."

"Io prendo una coppetta con puffo, cioccolato bianco e stracciatella." Dissero prima Valentina e poi Francesca.

Il giovane preparò e consegnò quanto richiesto, quindi le due ragazze si sedettero ad uno dei sei tavolini interni, quattro dei quali erano occupati da altre persone, sette in totale e, mentre mangiavano, si sorridevano dolcemente "Delizioso, non trovi? Secondo me questo è il migliore gelato della città."

"Sono d'accordo! Anche se a me i gelati piacciono tutti e dovunque..."

Valentina sorrise, aspettandosi tale risposta e mangiarono assieme il gelato, poi l'escursionista pagò e se ne andarono, dopo aver ringraziato e salutato il ragazzo che le aveva servite ed i tre colleghi.

Se ne andarono allora verso casa loro, arrivandovi in pochi minuti e, una volta lì, Valentina mise l'auto in garage e nuovamente aprì la portiera per Francesca, infine salirono assieme in casa e l'escursionista prese la compagna in braccio "Amore mio... Non vedo l'ora di sposarti, sai?"

"A chi lo dici! Io ti sposerei domani stesso."

"Allora pensiamo al giorno... Compi gli anni a Giugno, poco dopo la maturità, perciò possiamo sposarci la settimana dopo. Che ne dici?"

"D'accordo... Tanto tua madre si divertirà a portarti per negozi a scegliere l'abito adatto!"

Francesca sorrise appena, accarezzando la nuca della compagna "E tu? Cosa indosserai?"

"Smoking, ovviamente! Non metto l'abito classico... Io lo smoking... Bianco, se vuoi."

"Accordato! E smoking sia. Non vedo l'ora di vederti... Saresti di sicuro bellissima."

"Potrei dire lo stesso di te!" Sorrise Valentina, baciandola sul collo "Già t'immagino, sai? Mentre percorri la navata con l'abito indosso... A braccetto con tuo padre... Ed io che ti aspetto sull'altare... Sarà un giorno stupendo!"

"Lo sarà sicuramente! Perchè ufficializzerà la nostra unione a vita."

"Ci sono altri modi per ufficializzare la nostra unione." Sussurrò Valentina e Francesca sorrise, avendo capito a cosa alludesse la compagna, così si fece mettere giù dall'escursionista ed iniziò a togliersi il vestito "Sei bellissima, così. Stupenda a dir poco!"

"Anche tu sei molto, molto bella e porti troppi abiti, per i miei gusti." Ribadì Francesca, baciando poi con dolcezza l'escursionista, che la prese nuovamente in braccio per portarla nella loro camera e, una volta lì, si liberarono del resto degli abiti che portavano e si nascosero sotto le coperte, amandosi intensamente e con molta passione.

Questo era il loro metodo preferito per consolidare la loro unione. Il metodo che tutte le coppie preferivano in assoluto.

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Influenza. ***


Il mattino seguente, le ragazze si prepararono per andare a scuola oppure al lavoro, con Tania, Valentina ed Arianna che accompagnarono la rispettiva compagna fino al loro Liceo e solo dopo si diressero al Bed & Breakfast, con Valentina che rubò un bacio molto appassionato alla sua Francesca "Buona giornata, amore!"

"Anche a te! Quando esco da scuola, vengo da te, così faccio i compiti... D'accordo?"

"Benissimo." Sorrise Valentina "A più tardi, allora."

Francesca la salutò e, quando costei scese dall'auto dell'escursionista, vide Nadia, arrivata in bicicletta con Sole "Ciao!" Sorrise la mora ragazza alla bionda, che la salutò e poi Nadia fissò la sua Sole "A dopo, amore mio! Ci vediamo quando esco da scuola."

"A dopo!" Ribadì Sole, baciando con dolcezza la compagna, salutò Francesca e se ne andò.

E le due amiche, entrate nella scuola, trovarono l'altra Francesca, Elisa e Cri, con la prima che era piuttosto pallida "Non ti senti bene?"

"No no, sto benissimo. Solo che... Che aspetto un bambino, secondo me."

Tutte la fissarono "Come, secondo te? Non ne sei certa?"

"No... Sto ritardando e potrebbe essere un semplice ritardo. Oggi devo andare dalla Ginecologa... Venite con me? Però non voglio dirlo a Tania, prima devo esserne certa!"

Le ragazze annuirono, con ciscuna che scrisse una mail alla rispettiva compagna, dicendole che sarebbero arrivate un po' in ritardo rispetto al solito e le escursioniste dissero loro che non c'era problema e che potevano arrivare quando volevano.

Al Bed & Breakfast, intanto, Tania si stava cambiando, nello spogliatoio e pareva preoccupata per qualcuno o qualcosa "Ciao! Tutto bene?"

"Si, Lucia... Pensavo a Francesca..."

"Francesca? Non sta bene? C'è in giro l'influenza, Leo è a casa ammalato..."

"Mi dispiace! Comunque non credo sia influenzata..." Iniziò Tania, sedendosi su una delle tre panche di legno e l'amica si sedette accanto a lei "Mangia moltissimo, ha sbalzi d'umore, ha persino iniziato a mangiare i frutti di bosco, che non le sono mai piaciuti!"

"Non saprei proprio cosa dirti... E' strano, certo, ma non so cos'abbia!"

"Secondo me è incinta!" Avanzò Estelle, la madre di Raphaela, che si stava a sua volta cambiando "Mia sorella, quando era incinta, si comportava allo stesso modo! Solo che lei ci dava dentro con cioccolato e burro d'arachidi."

Tania rimase a bocca aperta, incredula "I-Incinta, dici? Glielo chiederò..."

"Saresti contraria all'idea di avere dei bambini?" Domandò Lucia.

"Assolutamente no! Averli con Francesca, poi... Sarebbe il massimo! Devo parlarne con lei a tutti i costi."

Lucia sorrise felice "Saresti una madre bravissima."

Tania le sorrise a sua volta, quindi tutte e tre lasciarono lo spogliatoio per iniziare a lavorare, assieme a tutte le altre, con Sole che, da quando stava con Nadia, sembrava molto stanca "Sole, sei uno straccio... Ti senti bene? Non hai preso l'influenza, vero?"

"No... Sto bene, sono solo stanca, tutto qui."

"D'accordo, se lo dici tu... Se vuoi farti visitare, ad escursione finita, dimmelo!" Offrì Vale e la mora amica la ringraziò.

Andarono così in escursione con una decina di turisti, ma Sole non era l'unica che sembrava stanca e debilitata, visto che lo era anche Arianna e, a scuola, Cate non si era sentita bene ed era andata in infermeria alla seconda ora, raggiunta all'intervallo da Raphaela.

"Amore, cosa c'è? Ti senti così male?"

"Mi sento uno straccio..." Rispose la castana, soffiandosi il naso "Posso essere paragonata ad un fazzolettino di carta..."

"Saresti il mio fazzolettino!" Sorrise Raphaela, baciandola sulla guancia destra e sorridendole teneramente.

"Questo è poco ma sicuro! Non permetterei a nessun'altra di usarmi e buttarmi via."

"Io non voglio usarti e buttarti via. Solo amarti..."

Cate le sorrise e si sollevò appena col busto, per posare un dolce bacio sulle labbra della fidanzata, subito corrisposto, finchè non entrò la dottoressa Angelica Minervi, responsabile dell'infermeria della scuola "Signorina Falcetti, non faccia impazzire gli ormoni della povera signorina Bossolani!"

"Non la sgridi, sono stata io a chiederle un bacio... Ne avevo voglia..."

"La capisco, ma si controlli! Tenga, proviamo la febbre." Disse, porgendo il termometro alla castana, che lo mise sotto l'ascella sinistra e, dopo cinque minuti, Cate lo porse alla dottoressa "Caspita! Trentotto e mezzo... Chiami sua madre, io avviso la professoressa Torrini."

Cate annuì col capo e prese il telefono, selezionando il numero della madre dalla rubrica e la chiamò poi, quando rispose, le spiegò la situazione, poi la salutò e riattaccò "E' rapida tua madre, al telefono! Avessi chiamato la mia, mi avrebbe tenuta un'ora al telefono."

"Immagino... Ma mia madre è molto breve e concisa. Non ama i discorsoni troppo lunghi..."

Raphaela le sorrise e la baciò dolcemente sulla fronte "Oggi pomeriggio passo a trovarti, ok? Intanto ti porto i compiti..."

"D'accordo! Ti aspetterò con ansia." Sorrise la castana, baciando la mora e, dopo un quarto d'ora, Raphaela dovette tornare in classe perchè l'intervallo era finito e la madre di Cate arrivò a prendere la figlia, per portarla a casa.

E l'influenza, oltre a Cate, stava per mandare ko anche Sole, che aveva deciso di farsi accompagnare da Vale dal suo medico, il quale le consigliò caldamente di tornarsene a casa e di restarci per una settimana.

E Sole era certa che, la sua permanenza a casa, avrebbe fatto molto piacere a Nadia, anche se doveva pensare a guarire, prima di tutto, poi al resto. Ed anche Tania aveva i suoi pensieri, per la testa, decisa più che mai a scoprire se Francesca aspettava un bambino oppure no.

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Notizie e proposte. ***


Nel corso del pomeriggio, le ragazze andarono con Francesca dalla sua Ginecologa, al fine di sapere se fosse realmente incinta o se era un semplice ritardo e, mentre attendeva il suo turno, parlava con la Principi, Raphaela, Nadia, Elisa e Cri "Se saresti incinta come chiameresti il bimbo o bimba?"

"Se fosse maschio Robert, se fosse femmina Stella. Ma dovrei sentire anche Tania..."

"Sono nomi molto belli. Mi piacciono!"

"Francesca Dell'Alpe?" Chiamò un'infermiera e la ragazza s'alzò in piedi e tutte le augurarono buona fortuna.

Francesca salutò la dottoressa Micaela Patrocini, Ginecologa anche di sua madre, che la fece stendere sul lettino ed iniziò la visita "Sei nervosa, vero? Sappi che non devi esserlo... Se fossi incinta sarebbe bello, no?"

"Si, senza dubbio! Ma non so se Tania vorrebbe dei figli..."

"Non credo sia una ragazza terribile. E dovrà accettare l'idea, se davvero ti ama, perchè sei incinta di tre mesi!"

Francesca sgranò gli occhi, abbastanza colpita e sorrise subito "Non si vede ancora se è maschio o femmina?"

"Ti faccio l'ecografia, ma solo quando sarai nel quinto mese scoprirai il sesso."

L'ecografia evidenziò che il feto cresceva bene e non c'erano problemi, inoltre la Ginecologa le diede un farmaco da comprare, contro la nausea e le diede appuntamento per l'ecografia di controllo del quarto mese.

Francesca, dopo aver pagato la visita, uscì e raggiunse le amiche, dando loro la bellissima notizia e le ragazze l'abbracciarono, poi se ne andarono, prendendo la navetta per andare all'agriturismo dalla rispettiva compagna, anche se Raphaela sarebbe andata a trovare Cate, per portarle i compiti.

Ma Francesca sgranò gli occhi quando lesse una mail, che le era arrivata mentre scriveva ai genitori, dicendo loro che aveva una bella notizia da dare e Nadia notò la sua espressione scioccata "Cosa c'è? Sembra che ti sia apparso un fantasma sullo schermo..."

"Una mail di Tania... Mi ha chiesto se sono incinta..."

"Come ha fatto a capirlo?" Chiese Elisa.

"Può averlo intuito o ne avrà parlato con qualcuno... Beh, rispondile!"

Francesca annuì col capo, scrivendole che avrebbero parlato una volta lì al Bed & Breakfast e, quando vi arrivarono un quarto d'ora più tardi, dopo essere scese dalla navetta e percorso il pezzo di strada sterrata a piedi, trovarono Tania e due raffreddatissime Arianna e Sole al solito tavolo.

"Arianna! Ma cosa ti è successo?" Domandò Elisa, avvicinandosi alla compagna.

"Sole! Sei ridotta ad uno straccio... Cioè, detto da me è ironico, ma è davvero così!"

"Sono entrambe raffreddate... Pensate voi a loro due? Vale è in escursione con Lucia e Valentina, dopo le visiterà..."

"Si, certo." Offrì la Principi e Tania fissò la sua Francesca, facendole cenno col capo di seguirla dentro ed entrarono nello sgabuzzino, con l'escursionista che chiuse la porta, prima di fissare la fidanzata, seria.

"Hai qualcosa da dirmi?" Chiese Tania e Francesca deglutì, prima di fissarla.

"Si... E... E hai indovinato, anche se non so come hai fatto a capirlo."

"Ne parlavo con Lucia ed Estelle..." Ammise l'escursionista, sorridendo appena "Allora è vero... Sei incinta..."

"Si, di tre mesi. Ma se non vuoi il bambino o bambina..."

"No no, lo voglio eccome! Caspita, è figlio nostro o figlia nostra! Non vedo l'ora che nasca..." Sorrise Tania, accarezzandole il ventre, poi le regalò un bacio tenerissimo e Francesca si sciolse, corrispondendo l'effusione.

Intanto Vale era ritornata dall'escursione con Lucia e Valentina e si stava prendendo cura delle amiche, consigliando loro di andarsene a casa e lo dissero allo zio di Tania, che diede loro il permesso di andare, augurando loro una pronta guarigione.

Le due ragazze se ne andarono con la rispettiva fidanzata e, per fortuna, Arianna riusciva a guidare e Sole si sarebbe appoggiata alla bici, lasciando lì le due Francesca e la Principi si scambiava dolci effusioni con la sua Valentina "E' bellissimo stare qui con te..."

"Già. Stasera ci sediamo davanti al caminetto?"

"Molto volentieri!" Sorrise la Principi "Lo accendi tu?"

"Va bene. Tanto ho finito il turno, vado a cambiarmi e possiamo andarcene!" Disse l'escursionista e Francesca le sorrise, baciandola ancora.

Nel mentre, a casa Bossolani, Raphaela era stata accompagnata dalla madre di Cate e Lucia nella camera della prima, con la mora che si divertì abbastanza nel sentire i versi che Cate faceva mentre la madre cercava di svegliarla "Su, svegliati! C'è qui la tua amica."

La donna fece cenno a Raphaela di parlare a Cate e la mora sorrise "Cate, amore, svegliati! Coraggio."

Subito la castana aprì gli occhi e ne seguì un colpo di tosse "R-Raphaela... Mamma, lei... L-Lei è la mia fidanzata..."

"Non ne dubitavo! L'ho capito subito." Sorrise la donna, lasciandole sole e Cate fissò la mora, che si sedette accanto a lei.

"Ho i compiti per te."

"Grazie... Ma c'è una cosa che voglio, prima." Avanzò la castana e Raphaela sorrise maliziosa "Non temi il contagio, vero?"

"No. Difficile che mi ammali! Ho la salute di ferro."

"Bene." Sorrise la castana, avvicinandosi col viso alla mora, che accettò ben volentieri la dolce effusione e la corrispose, quindi si stesero l'una accanto all'altra "Non vedo l'ora di poter vivere con te ed amarti ogni sera..."

"A chi lo dici! Possiamo parlarne coi nostri genitori."

"Ottima idea. Io... Io voglio vivere con te..." Ammise Cate, prima di voltarsi dall'altra parte e tossire, poi strinse a sè la sua Raphaela.

Dovevano assolutamente parlare coi rispettivi genitori, tanto era grande il loro desiderio di vivere assieme.

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** Influenza e proposte future. ***


Le ragazze, ciascuna a casa propria, a parte coloro che convivevano, facevano i compiti oppure si prendevano cura della compagna influenzata o, nel caso di Lucia, del compagno, visto che molte di loro avevano preso l'influenza.

"Accidenti, Leo! Sei caldissimo... Tieni, provati la febbre." Disse Lucia, passandogli il termometro.

"Sto malissimo... La voce, ormai..." Tentò il giovane, tossendo con vigore.

La povera Arianna aveva già toccato il picco dei trentotto, parlando di febbre ed Elisa pensò di prepararle un buon brodo di pollo "Tieni, mangia qualcosa di caldo..."

"Grazie... A che ora lo sciroppo?"

"Alle cinque." Sorrise la castana, accarezzando i capelli della compagna.

Allora Arianna si mise seduta, un po' a fatica, per poter gustare il brodo di pollo che Elisa le aveva amorevolmente preparato e, nel mentre, a casa loro, anche Nadia era alle prese con Sole, la quale aveva il classico febbrone da cavallo e a voce era quasi a zero.

"N-Nadia... Ho ancora la febbre...?"

"A trentanove!" Rispose preoccupata la mora, sedendosi accanto a lei "Ho chiamato il dottore, verrà a visitarti."

Sole annuì col capo e sentirono poi il campanello suonare, così Nadia scese ad aprire e si trovò davanti il dottor Ercensi, il medico curante dell'escursionista, che venne fatto accomodare e condotto al piano di sopra, ove s'inginocchiò accanto a Sole "Carolina! Ma cosa ti è successo?"

"M-Mi sento male... Ho la febbre... La voce..."

"Ho capito. Vediamo... Apri la bocca!" Ordinò il medico e Sole obbedì, col dottore che scosse il capo, facendo preoccupare le due more.

"Qualcosa non va, dottore?" Chiese Nadia.

"Le tonsille sono pessime! Ti faccio un'impegnativa per una visita dall'otorinolaringoiatra e poi ti prescrivo l'antibiotico ed uno spray." Iniziò il medico, che aveva acceso il suo pc e lo collegò con la stampante delle due ragazze, dotata di connessione wireless.

"M-Mi sta dicendo..." Iniziò Sole, iniziando poi a tossire.

"Si. Se lo specialista lo riterrà necessario, dovrai fartele togliere! E ti prescrivo anche uno sciroppo per questa tosse..."

"Grazie..." Disse appena l'escursionista.

"Non c'è di che. Mi raccomando, resta al caldo e, se esci, copriti bene! Prendi meno freddo possibile." Rispose l'uomo e poi se ne andò, accompagnato di sotto da Nadia che, ritornata poi di sopra, prese il proprio cellulare per chiamare l'ospedale e prenotare la visita specialistica e poi mandò una mail a Valentina, chiedendole se poteva accompagnarla in farmacia e la bionda rispose, accettando di farle il favore.

E Valentina arrivò in pochi minuti assieme a Francesca, che sarebbe rimasta con Sole, mentre le due sarebbero andate in farmacia "Allora? Devi farle togliere?"

"Si... D-Devo fare la visita il tre Novembre..."

"Fra due giorni!" Sorrise la studentessa "Sei stata fortunata. Io le ho fatte da piccola, le tonsille e ci è voluta una settimana, prima della visita."

Sole le sorrise e chiuse gli occhi, con Francesca che le rimboccò le coperte e rimase seduta accanto a lei a tenerle compagnia e giocare con Krave, il micetto che avevano ricevuto in regalo dal loro vicino, il signor Masetti, di soli due mesi, nero con musetto e zampette bianche.

Le due ragazze tornarono una decina di minuti dopo, con Nadia che aveva preso anche un paio di cose al supermercato e ringraziò Valentina e Francesca per la disponibilità ma, nello stesso momento, Cate aveva invitato Raphaela ed i suoi genitori a casa sua per parlare della convivenza, dopo aver accennato qualcosa ai suoi stessi famigliari.

"Di cosa volete parlarci, care?" Chiese il padre di Cate.

"Come sapete, lei è la mia fidanzata." Iniziò la castana, tra un colpo di tosse e l'altro "E... E vogliamo andare a vivere insieme!"

Le due coppie di genitori sgranarono gli occhi "Noi ci amiamo." Disse Raphaela "Vogliamo vivere insieme, essere una famiglia."

"Si, ehm..." Avanzò il padre di Raphaela, dal forte accento Romano "Penso di parlare anche a nome dei genitori di Cate se dico che noi possiamo aiutarvi economicamente, ma la casa la comprerete col vostro denaro dopo avere trovato un lavoro!"

"Sono d'accordo con lui." Disse la madre di Cate, mentre Estelle era disposta ad aiutare la figlia e Cate in ogni modo, offrendosi di trovare loro un lavoro che avrebbe permesso loro di comprare una casa insieme visto che, l'appartamento che aveva la famiglia di Raphaela, era stato venduto, ad insaputa della figlia.

"D'accordo. Troveremo un lavoro!" Rispose Cate, tossendo.

"Possiamo chiedere a Tania, se suo zio ha bisogno..." Propose Raphaela.

"Vieni... Le mando una mail." Disse la castana, salendo le scale per raggiungere il piano superiore e quindi la sua stanza, mentre la parte adulta della famiglia rimase in soggiorno a parlare della relazione della rispettiva figlia e del loro futuro, compresa la convivenza.

E le due ragazze, nella stanza di Cate, si sedettero sul letto di costei e, non appena Cate stessa ebbe mandato la mail a Tania, si scambiarono dei baci molto dolci e pieni di passione, ma la castana non se la sentì di andare oltre "Non vedo l'ora di poterti amare come quella volta in campeggio..."

"A chi lo dici! Adesso mi sento troppo debole per fare qualcosa... E comunque, se trovassimo lavoro ora, andremo a vivere insieme dopo le vacanze Natalizie. Mi sembra che servano due buste paghe per avere un mutuo."

"Hai ragione. Nel mentre, possiamo scambiarci qualche bacio..."

"Assolutamente si!" Sorrise Cate "E poi, a Capodanno ci daremo da fare promesso! Anche a Natale!"

Raphaela sorrise dolcemente "Chiediamo alle ragazze dove vogliono passare le feste... Se potremo passarle assieme, sarebbe magnifico!"

"Insieme, soprattutto! Con le altre è magnifico, ma con te è un'altra cosa."

La mora sorrise nuovamente e le rubò un bacio pieno di passione, che Cate corrispose, prima che la madre della castana bussasse alla porta della stanza della figlia per chiamare Raphaela, visto che i suoi se ne stavano andando.

Ma le due ragazze erano immensamente felici, visto che ai rispettivi genitori andava bene la loro convivenza e non vedevano l'ora di trovare un lavoro e guadagnare abbastanza per comprare una casa tutta loro ed essere finalmente una famiglia.

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** Lavoro e operazione. ***


Passarono due giorni ed arrivò il tre Novembre, con Cate e Raphaela che erano state assunte in prova dallo zio di Tania come cameriere nella sala da pranzo del bed & breakfast e, se gli fossero andate bene, le avrebbe assunte.

Le altre ragazze lavoravano, studiavano, oppure si riprendevano pian piano dall'influenza, tranne Sole, andata con Valentina dall'otorinolaringoiatra per vedere se le sue tonsille erano da togliere o meno e, dopo dieci minuti d'attesa, arrivò il suo turno e la dottoressa Morante la visitò.

"Vediamo..." Disse la donna e Sole aprì la bocca, tirando fuori la lingua "Posso essere franca con lei, signorina?"

"Certo." Rispose la mora, con un fil di voce.

"Le sue tonsille sono pessime! Le consiglio un intervento chirurgico per rimuoverle... La chiamerò io per dirle quando dovrà presentarsi in ospedale per farsi ricoverare. Il primo giorno farà gli esami di routine, il giorno dopo sarà operata."

Sole annuì col capo e, visto che la sua voce era andata ko, fu Valentina a dare il numero dell'amica alla dottoressa, che pagò poi la visita e se ne andarono assieme, con la mora che non era molto felice all'idea di doversi fare operare. Mai era stata operata, in vita sua.

"Sembri contrariata, amica mia. Come mai?"

"Non sono mai stata operata... E devo togliermi queste palline da ping pong." Rispose la mora con un filo di voce.

"Paura dei ferri?"

"Io non gli ho mai visti, i ferri!"

Valentina sorrise appena, avendo capito che il problema dell'amica stava tutto nel dover fare l'intervento. La cosa non le andava proprio, ma non poteva continuare con gli antibiotici, doveva dare un taglio alla situazione e operarsi.

L'escursionista riaccompagnò l'amica a casa sua e, qualche minuto dopo, venne raggiunta da Nadia "Ciao! Com'è andata dallo specialista?"

"Devo toglierle, mi chiameranno in settimana per dirmi quando andare... Cosa ci fai già a casa?"

"Due ore buche. Comunque, spero te le tolgano presto, così sbrighi la pratica!"

Sole sorrise appena e le si avvicinò "Che ne dici se, nel frattempo, mi dai un bacio?"

"Molto volentieri!" Sorrise Nadia, abbracciando Sole e rubandole un bacio dolcissimo, subito corrisposto "Adesso devo fare i compiti..."

"Falli tranquillamente, io mi stendo un po' sul divano a guardare la tv."

"La pastiglia, mi raccomando! E poi lo spray." Avanzò la studentessa e Sole le sorrise, annuendo col capo.

Intanto, al bed & breakfast, Cate e Raphaela erano in pausa ed erano sedute al tavolo esterno a pranzare e vennero raggiunte da Estelle "Allora, mie care? Come va il vostro terzo giorno di lavoro?" Chiese la donna.

"Molto bene!" Sorrise la figlia e la donna Ispanica fissò poi Cate.

"E tu, mia cara? Come stai?"

"Il mal di gola mi tormenta... Non ce la faccio più..."

"Lavora con la febbre! Non vuole stare a casa." Disse Raphaela, accarezzandola sul viso.

"No, chica! Devi andare subito a casa. Dillo al padrone, capirà e non ti darà il ben servito."

"No... Io voglio lavorare e guadagnare, voglio andare a vivere con Raphaela. Io la amo, voglio una famiglia con lei!"

Estelle sorrise ed annuì col capo, sapendo che le due ragazze si amavano moltissimo "A proposito... Il mese prossimo è Natale e le scuole finiscono il ventitrè. Verrete qui a trascorrere le vacanze?"

"Si. Lo zio di Tania assumerà per le feste anche le altre ragazze, visto che avrà molte prenotazioni ed il pieno di clienti... Il bed & breakfast avrà appunto la funzione di albergo e vi sta già tenendo le stanze occupate."

"Lo sappiamo." Sorrise Cate "Le camere dei dipendenti, alle famiglie le camere dei clienti... Ma speriamo che nevichi. Sarà magico!"

Estelle le diede ragione, ma prima le due ragazze avrebbero dovuto tornare a scuola, visto che per ora lavoravano lì part-time, anche se oggi erano lì a tempo pieno per via delle ore buche e Cate avrebbe dovuto guarire completamente.

Invece Tania e Francesca, che l'aveva raggiunta finita la scuola, si stavano baciando nello sgabuzzino "A Natale e Capodanno ti amerò con tutta me stessa!"

"Anch'io." Sorrise Francesca "Non mi risparmierò!"

"Mi fa piacere sentirtelo dire!"

"Ops, scusatemi!" Disse Wanda, una delle donne delle pulizie, che prese una scopa "Scusate ancora."

Tania le sorrise e Francesca sorrise, stringendosi alla compagna "E' la prima volta che veniamo scoperte."

"Già! Sarà meglio che torni al lavoro o mio zio mi farà una bella ramanzina..."

Francesca fu d'accordo con lei e salì in biblioteca per fare i compiti. Ma nei pensieri di tutte le ragazze vi era la fissa idea di ciò che avrebbero fatto durante le vacanze, senza scordare che la funivia sarebbe stata messa in funzione ed avrebbero potuto sciare.

Ed ovviamente, pensavano anche a ciò che avrebbero fatto di sera, dopo cena. Anche l'amore era importante.

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** Tutto bene. ***


Passò una settimana e Sole, dopo aver ricevuto la chiamata della dotoressa Morante, aveva preparato pigiama, intimo e maglietta e ciò che serviva per andare in ospedale e farsi così ricoverare per togliere le tonsille e, dopo il giorno degli esami di routine, arrivò quello dell'intervento.

Inutile dire che Sole era assai nervosa "Ragazze, mi aiutate?" Rivolse ad Arianna e Tania.

"A fare cosa? Dimmi che non stai pensando..." Tentò proprio Tania e Sole annuì col capo, sorridendo appena.

"Esatto... Ho intenzione di legare fra di loro le lenzuola e darmela a gambe!"

"Ma siamo al quarto piano! Se cadi ti rompi tutte le ossa e potresti anche morire... Su, cerca di calmarti, non fare la bambina!" Le rivolse Arianna "Stenditi a letto ed attendi il tuo turno! Non voglio dire a Nadia che la sua Sole è una fifona..."

"Potrebbe lasciarti..." Azzardò anche Tania e Sole le fissò in tralice.

"Vi detesto!" Disse, ovviamente per scherzo, sistemandosi poi a letto e, qualche minuto dopo, arrivò la Morante.

"Bene! Vedo che si è calmata... Su, andiamo." Avanzò la donna e l'infermiere venuto con lei preparò il lettino, per essere trasportato nell'ascensore apposito che li avrebbe portati in sala operatoria e Sole pregò ogni Divinità esistente di fare in modo che andasse tutto bene.

Tania andò a prendere qualcosa al bar per sè stessa ed Arianna, mentre costei mandò una mail a Nadia ed Elisa, dicendo loro che Sole era appena stata portata in sala operatoria e di farlo sapere anche alle altre ragazze, a Rio e Leo. Quando la mora sarebbe uscita, ad intervento finito, le avrebbe avvisate.

A scuola, Nadia sperava che andasse tutto bene "Sono preoccupata..."

"Non dovresti!" Sorrise Cate "Non è un intervento complicato e con Sole ci sono Tania ed Arianna!"

"Lo so, lo so... Dopo andrò a trovarla."

"Verremo anche noi." Offrì Raphaela "Adesso torniamo in classe, l'intervallo sta per finire."

Anche al bed & breakfast i pensieri dei colleghi di Sole erano tutti per costei "Spero che vada tutto bene! Al giorno d'oggi non si sa mai..." Disse Leo.

"Mamma mia, che pessimista!" Lo riprese Lucia "Non dovresti essere così pessimista, cerca di vedere le cose sotto una luce divera."

"Lo so, ma non ci riesco! Ho preso questo difetto da mio nonno..."

"Nadia non mi sembra pessimista."

"No, infatti la mia sorellina non lo è!" Rispose il ragazzo, tornando poi a mangiare e, una decina minuti dopo, arrivarono Valentina e Vale, che erano appena tornate dalla terza escursione della mattinata e si sedettero accanto alla ragazza.

"Ho ricevuto una mail da Arianna." Disse Vale "Dice che l'intervento è andato bene!"

"Visto?" Rivolse Lucia al suo Leo "E' andato tutto bene!"

"Ne sono felice! Manderò una mail a Sole per farle i miei migliori auguri."

Leo lo scrisse anche a nome delle amiche ed anche Elisa s'incaricò per conto delle amiche di mandare una mail all'escursionista e, all'ospedale, Arianna e Tania aspettavano che l'infermiere portasse la loro amica in stanza "Fortuna che è andato tutto bene..."

"Glielo diciamo a Sole?" Chiese Arianna "O la facciamo penare un po'?"

"No no, diciamole che è andato tutto bene, altrimenti è capace di evadere veramente, usando le lenzuola!"

Arianna sorrise divertita e Tania con lei, poi arrivò l'infermiere e Sole stava ancora dormendo "Eccola qui!" Disse l'uomo, sistemando poi il lettino "Al suo risveglio, potrebbe avere sete, ma non potrà bere fino a domattina. Quando la dottoressa Morante verrà a visitarla domattina, le spiegherà cosa deve fare..."

"Va bene, glielo diremo." Rispose Tania "Grazie mille!"

"Grazie a voi. E non fatele scherzi, voleva scappare mentre preparavamo l'anestesia."

Detto questo, l'infermiere se ne andò e le due sorrisero, incapaci di immaginare la loro amica che, data la sua stazza fisica, simile a quella di un pugile, aveva paura di un banale intervento come quello alle tonsille.

E, finito l'orario scolastico, le ragazze arrivarono in ospedale per trovare la loro amica, che ancora dormiva e Nadia fissò Arianna e Tania "E' andato tutto bene?"

"Si, la dottoressa Morante ha detto che è andato tutto alla perfezione!"

"Bene... Confesso che ero preoccupata... Ha fatto impazzire tutti perchè aveva paura?"

"Uhm... Non più di tanto." Rispose Arianna "Voleva solo legare le lenzuola e svignarsela dalla finestra!"

Le ragazze sorrisero e Nadia si sedette accanto a Sole "Spero di riuscire a tenerla in casa senza problemi!"

"Se posso permettermi..." Avanzò Cate "Se tu le starai vicina, molto vicina, sono certa che a casa ci starà volentieri. Falla divertire... Lei apprezzerà!"

Nadia sorrise appena, annuendo col capo e dandole ragione. Sapeva benissimo che, se fosse stata accanto a Sole durante la convalescenza, non si sarebbe lamentata del dolore e del fatto che non poteva mangiare cibi solidi per una settimana, più o meno, dovendosi accontentare di pastina e omogenizzati.

E farle accettare quel tipo di cibo sarebbe stato davvero arduo.

Ritorna all'indice


Capitolo 37
*** Un virus speciale. ***


Passarono due giorni e, finalmente, Sole poteva essere dimessa ed Arianna era lì per accompagnarla a casa, visto che Nadia era ovviamente a scuola ma, prima di andare a casa, sarebbero andate al supermercato per comprare ciò che Sole doveva mangiare per un minimo di quindici giorni.

"Ricorda di sorseggiare il thè al limone con la cannuccia, non senza. E poi, cosa ne pensi della tua dieta?"

"Pessima..." Sibilò Sole, che fin da subito si era dimostrata contrariata dall'idea di mangiare pastina, omogenizzati, mozzarella, crescenza, prosciutto e cose generalmente morbide, per evitare di intaccare le piccole ferite delle tonsille. Ovviamente doveva anche prendere l'antibiotico.

Le due, quando Sole ebbe firmato il foglio di dimissioni, se ne andarono, dopo aver preso l'ascensore e salirono sull'auto della castana, che partì poi verso la vicina farmacia, ove trovarono la madre di Nadia e Leo "Ciao, Arianna!"

"Buongiorno, signora!" La salutò, sorridendole dolcemente.

"Non dirmi che sei ammalata..."

"No, sono qui per prendere l'antibiotico per un'amica, Sole. Credo che i suoi figli gliene abbiano parlato..."

"Si si, beh... E' la ragazza di mia figlia." Sorrise la donna "L'ho incontrata, un paio di volte!"

"Si, mi scusi! Dimenticavo..." Rispose l'escursionista, poi il farmacista servì la donna, che se ne andò dopo averla salutata ed anche Arianna poi se ne andò, ritornando sulla sua auto e consegnando a Sole i cinque Euro di resto.

"Grazie..." Sussurrò la mora, sorseggiando il suo thè, poi Arianna si diresse verso il supermercato.

Sole sperava che quei quindici giorni passassero in fretta e, quando furono al supermercato, Arianna prese il carrello, visto che anche lei doveva fare la spesa ed entrarono, con la mora che si guardava attorno e prese un pacchetto di caramelle. Quelle morbide poteva mangiarle.

"Ciao!" Le salutò Valentina, arrivando alle loro spalle "Tutto bene?" Chiese e Sole annuì col capo.

"E' vero che oggi sei a riposo... A proposito, Francesca sta bene?" Domandò Arianna, visto che la Principi era a casa da scuola dal giorno precedente per quello che sembrava essere un virus che la faceva dare di stomaco e, per questo, aveva fatto le analisi su consiglio del medico di fiducia ed aspettava gli esiti.

"E' a letto, veramente non sta benissimo... Appena si alza barcolla e si sente male."

"Allora ti lasciamo andare, così torni da lei."

"Salutamela..." Riuscì a dire Sole e l'amica annuì, salutandole entrambe e dirigendosi verso la cassa.

In una mezz'oretta le due comprarono ciò di cui avevano bisogno e pagarono, quindi misero la spesa in macchina ed il carrello al suo posto, infine Arianna accompagnò a casa sua Sole, che scaricò le sue tre borse, prese le medicine e la salutò, ringraziandola per la sua disponibilità e la mora entrò in casa per sistemare tutto.

Verso l'una, Nadia tornò a casa ed abbracciò subito la sua Sole, che la issò fra le proprie braccia "Mi sei mancata tantissimo! Ti amo!"

"Anch'io..." Disse appena Sole, preferendo un bacio molto passionale alle parole che faticava a pronunciare.

Nadia corrispose l'effusione e Sole la mise poi a terra, così la studentessa sistemò sulla tavola che l'escursionista aveva appena apparecchiato un piatto per la sua amata con prosciutto, crescenza e poi una bottiglia di acqua liscia col bicchiere, poi preparò della pasta al ragù per sè stessa "Spero non ti dispiaccia..."

"No, tranquilla." Sorrise la mora, sedendosi e mangiando.

Anche Nadia si sedette accanto alla compagna che, quando ebbero terminato, sparecchiò e mise i piatti e le altre stoviglie appunto nella lavastoviglie e la studentessa si mise in soggiorno a fare i compiti, ma qualcuno suonò alla porta "Vado io!" Disse Nadia "Saranno Cri e Francesca, studieremo Biologia assieme!"

Sole le sorrise e, quando Nadia aprì, le due amiche entrarono, salutando subito l'escursionista, che andò a prendere le sue medicine e poi si stese sul divano per schiacciare un pisolino "Fortuna che sembra averla presa bene, la storia della dieta..." Se ne uscì Francesca.

"Io ho mangiato la pasta al ragù e giuro che mi sono sentita in colpa! Ma ditemi, sapete qualcosa di Francesca?"

"Andava Raphaela da lei, prima di andare al lavoro al bed & breakfast. Io so solo che stamattina è stata ancora male..." Rispose Cri "Quel virus è proprio tremendo!"

"Più ci penso e più credo che non sia un virus." Disse Francesca, sorridendo appena "Secondo me è incinta!"

"Se lo dici tu che lo sei... Ci crediamo!" Ribadì Nadia e l'amica le sorrise, quindi iniziarono a studiare.

E proprio a casa sua e di Valentina, Francesca riposava in camera loro, dopo essere andata per la quarta volta in bagno a dare di stomaco e proprio la bionda escursionista andò dalla compagna "Amore, ti ho portato del brodo di pollo caldo..."

"Grazie... Spero di riuscire a mangiarlo..."

"Provaci. Ma prima, prendi lo sciroppo contro la nausea..."

La biondina annuì col capo e prese il misurino di sciroppo e poi mangiò pian piano il brodo di pollo, con Valentina che stava accanto a lei, massaggiandole la schiena e le baciò la tempia destra, con la Principi che si strinse a lei con le lievi forze che aveva, finchè non sentì il suono del suo telefonino e rispose "E' il medico..."

Valentina annuì col capo e, quando la compagna sgranò gli occhi, temette il peggio e si preparò ad eventuali brutte notizie quando Francesca riattaccò, fissandola con sguardo incredulo "Allora? Erano i risultati delle analisi?"

"Si... Esatto..." Rispose con un fil di voce, stupore e incredulità nella sua voce.

"Ebbene? Non tenermi sulle spine." Disse, prendendole le mani e baciandole le nocche.

"Valentina... Sono incinta!"

Ritorna all'indice


Capitolo 38
*** La lieta notizia. ***


Valentina fissò la compagna, che la guardava con uno sguardo criptico, cercando di capire a cosa pensasse e l'escursionista la strinse improvvisamente a sè, accarezzandole la schiena ed i morbidi capelli biondi, baciandola poi sulla fronte "Dio mio... Sul serio?"

"Il medico ha detto che è più che sicuro!" Rispose Francesca, godendo di quei tocchi dolci e delicati.

"Sono così felice..." Disse Valentina, accarezzandole il ventre "Non vedo l'ora di diventare madre, ma allo stesso tempo sono nervosa..."

"Non hai motivo per esserlo! Saresti una brava madre!"

L'escursionista le sorrise dolcemente "Sicuramente lo sarai anche tu."

Detto questo, le due ragazze si scambiarono un bacio dolcissimo e si stesero, ma le nausee di Francesca si fecero nuovamente sentire e la ragazza corse in bagno, mentre Valentina chiamò il medico per sapere se la compagna doveva prendere qualche farmaco particolare.

E, riattaccata la chiamata, Valentina andò in bagno dalla compagna "Ho chiamato il medico e mi ha detto di andare da lui, che mi prescrive un farmaco contro le nausee e poi si è raccomandato di prendere appuntamento dalla ginecologa per un'ecografia."

La giovane annuì col capo e Valentina uscì di casa, chiuse la porta e salì in auto per andare all'ambulatorio medico e, una volta lì, incontrò Tania "Ciao!" La salutò costei, sorridendole e l'altra bionda si sedette accanto a lei "Come mai qui?"

"Francesca è incinta, ho chiamato il dottor Rozzato e mi ha detto di venire qui che mi dava la prescrizione per un farmaco antinausea!"

"Grandioso!" Sorrise Tania, abbracciando l'amica "Sono felicissima per voi!"

"Grazie, sei molto gentile. E la tua Francesca come sta?"

"Meglio... Sono quasi sette mesi, è stanca e si vede... Fortuna che il bimbo nascerà dopo Natale."

"Già. La prossima settimana andremo al bed & breakfast, allora, a festeggiare... Staremo lì fino al sette Gennaio, giusto?"

"Esatto!" Rispose Tania "E' già tutto pronto e Sabato le scuole finiscono, così possono riposare."

Valentina si trovò d'accordo con lei, con l'amica che, quando uscì l'uomo che era dentro dal medico, entrò e l'escursionista mandò una mail alle amiche, per dare loro la splendida notizia, ricevendo dopo qualche minuto i migliori auguri come risposta.

Tania, quando uscì, rimase ad aspettare l'amica ed andarono assieme a piedi alla vicina farmacia, poi entrambe presero due strade differenti, dopo essersi salutate e, quando Valentina arrivò a casa sua, trovò lì Raphaela "Ciao!" La salutò la mora "Sono venuta a portare i compiti a Francesca..."

"Ciao a te! E Francesca dov'è?"

"E' corsa di sopra, dicendo di sentirsi male."

"Aspetta qui, vado a parle la medicina contro la nausea e poi vengo io ad annotare i compiti."

Raphaela annuì col capo e Valentina salì le scale, raggiungendo la compagna in bagno "V-Valentina..."

"Prendi la medicina, poi ti metti a letto. Prendo io i compiti da Raphaela."

"No no, ce la faccio... Però mi metto seduta in soggiorno."

Valentina le diede la medicina e l'aiutò poi a scendere in soggiorno, ove Raphaela l'aspettava "Ti senti meglio ora?"

"Si, abbastanza..." Rispose Francesca, sorridendole, sgranando gli occhi quando vide i compiti di Matematica "Ma... Ma quanti compiti ha dato la prof?? Sto per sentirmi male un'altra volta. Quanti sono? Un centinaio, minimo..."

"Centodieci, per la precisione!" Disse Raphaela "Per la serie, come rovinare le vacanze di Natale!"

"Mancano ancora due giorni prima delle vacanze e... E caspita, questi esercizi e tre temi!"

"Più Storia, Biologia e Chimica da studiare."

La povera Francesca sospirò "Sarà meglio che mi metta già all'opera, tanto fin dopo le vacanze a scuola non ci torno."

"D'accordo! Ora io vado o farò tardi al lavoro."

"Va bene, grazie mille. Se danno altro, conto su di te!" Disse la biondina e la mora le sorrise, poi Valentina avanzò.

"Sei venuta qui con la navetta, vero? Allora ti accompagno."

"Grazie, molto gentile!" Ribadì Raphaela, che uscì di casa dopo aver salutato l'amica, che si mise seduta sul divano e Valentina accese la sua auto, poi sfrecciò verso il bed & breakfast non appena Raphaela ebbe messo la cintura di sicurezza.

Dopo una ventina di minuti, al bed & breakfast, le due ragazze trovarono Cate ed Estelle, che s'avvicinarono all'auto dalla parte di Valentina "Ola, chica! Tantissimi auguri, presto diventerai madre... Sono felicissima, per te!"

"Grazie mille!" Sorrise Valentina "Ma ancora non so di quanti mesi sia... L'appuntamento dalla ginecologa è fissato per domani mattina alle dieci."

"Spero che dopo tu ci faccia sapere..." Disse Estelle.

"Assolutamente si. Adesso devo tornare dal mio amore, ci vediamo Lunedì!"

Le tre la salutarono e Raphaela la ringraziò per il passaggio, quindi Valentina ripartì verso casa, col cuore pieno di felicità per la bellissima notizia ricevuta e non vedeva l'ora di sapere di quanti mesi fosse Francesca e, soprattutto, il sesso del suo primo o prima erede.

Ritorna all'indice


Capitolo 39
*** Giulia e Francesca. ***


Passarono due giorni ed arrivò il Lunedì, giorno durante il quale tutte le nostre ragazze sarebbero andate al bed & breakfast per festeggiare tutte assieme il Natale, che sarebbe stato poi celebrato di lì a tre giorni, visto che era il Ventidue Dicembre.

A casa loro, Valentina e Francesca, dopo aver scoperto che avrebbero avuto una femminuccia, stavano preparando i loro bagagli "Hai messo via le magliette intime?"

"Si, amore." Rispose Valentina "Anche il resto dell'intimo e le mie scarpe. Mancano le tue..."

"Sono nella scarpiera. Vado in bagno a prendere il farmaco antinausea..."

"D'accordo, vai pure!" Sorrise Valentina "Io metto dentro le tue scarpe, chiudo il trolley ed inizio a portarlo in macchina assieme al mio. Poi torno e chiudo tutto il resto, ok?" Chiese e la biondina annuì, andando in bagno dopo averle sfiorato le labbra con un tenero bacio.

Le due ragazze uscirono di casa qualche minuto dopo, dopo aver chiuso tutto e salirono in macchina, dirigendosi verso il bed & breakfast e, quando vi arrivarono, oltre a tutte le loro famiglie, trovarono Estelle con Raphaela "Buongiorno, ragazze!" Le salutò la donna "Tutto bene?"

"Ciao!" La salutò Francesca, ricevendo tre baci sulle guance "Benissimo, grazie."

"E Cate? Non c'è?" Chiese Valentina.

"No no, è dentro." Rispose Raphaela "Ha iniziato a lavorare stamattina alle otto..."

"Vuole davvero andare a vivere con la mia piccola."

"Ed il mese prossimo, dopo le vacanze, potremo andare a chiedere il mutuo in banca!" Disse felice Raphaela "Stiamo risparmiando gli ottocento Euro al mese, usando solo le mance! E stiamo anche visionando le riviste d'arredamento..."

"Beh, direi che sapete già cosa fare!"

"Già! Ma adesso entriamo... Cate ha detto che la vostra camera è accanto alla nostra!"

"Perfetto!" Sorrise Francesca "Ci terremo compagnia!"

"Invece noi famigliari siamo tutti nell'area esterna, nella grande dependance!" Disse Estelle "Assieme a due gruppi di turisti, uno Francese ed uno Spagnolo."

"Che bello... Speriamo che i nostri amici turisti stiano tranquilli." Avanzò Valentina "Ricordo che, lo zio di Tania, ci raccontò che, lo scorso anno, un gruppetto fece abbastanza baldoria e si ubriacarono di brutto, arrivando persino a dormire all'esterno al freddo."

La donna e le due ragazze non credettero alle loro orecchie e continuarono a parlare anche quando furono alla loro stanza e Valentina si preparò per iniziare il suo turno di lavoro assieme a Raphaela, mentre Francesca sarebbe andata in zona relax con Estelle.

E lì le due trovarono Nadia, l'altra Francesca, Elisa e Cri, che le salutarono "Eccovi, finalmente!"

"Ciao, Cri!" Disse Francesca "Come va con l'influenza?"

"Molto meglio. Grazie al cielo la febbre è scesa, mi è rimasto un po' di raffreddore... Anzi, fai attenzione. Non voglio contagiarti!"

"Ok ok, tranquilla." Sorrise Francesca e l'amica fece altrettanto.

Le giovani rimasero a guardare Estelle ed una ragazza nuova, che lo zio di Tania aveva assunto proprio quella stessa mattina, ovvero Francesca Marcèl, diciottenne come loro, che era anche molto brava a dipingere in modo variegato ed originale le unghie delle clienti. Infatti in cinque la stavano aspettando.

Invece sotto la mani di Estelle vi era una giovane poliziotta che, dopo aver subìto un infortunio in piena azione, doveva ricorrere a ben cinque sedute di massaggi a settimana e per questo ne faceva uno al giorno, week end esclusi e doveva andare avanti per sei mesi.

"Dunque... Giulia Piazòn, giusto?" Chiese Estelle.

"Esatto, signora. Sono proprio io!" Sorrise la ragazza, alta sul metro e ottanta, dai lunghi capelli biondi con leggere mechès nere ed occhi verde smeraldo, dal fisico tonico ed atletico ed Estelle fece altrettanto.

"Bene, cara! E chiamami Estelle, d'accordo? Hai un anno in più di mia figlia..." Rivelò.

E Francesca, alta pressapoco come Giulia, dai capelli biondi mechati di nero e gli occhi blu come quelli di Raphaela, teneva spesso d'occhio la bella poliziotta, della quale si era invaghita, visto che era ospite del bed & breakfast da Sabato, giorno in cui lei era arrivata lì da Dortmund.

"Possiamo aiutarti in qualche modo?"

"No, ma potete andare a prendere qualcosa da mangiare e bere per me e Francesca. Hai fame?"

"No, grazie. Solo un semplice thè freddo al limone."

"Ne portereste uno anche a me, gentilmente?" Chiese Giulia "Ho delle monete in tasca..."

"Tranquilla, te lo offro io!" Avanzò Estelle, quindi Francesca e le quattro amiche si allontanarono per andare verso il bar interno alla struttura, nell'ala est, ove Cate stava prestando servizio e, quando le vide, le salutò, nonostante fosse indaffarata.

Fu Nadia ad ordinare tutto alla castana amica, che le servì e poi pagarono, ritornando in zona relax e consegnando a ciascuna il rispettivo ordine, ritornando poi a sedersi ed osservare il lavoro di Estelle e quello più artistico di Francesca.

"Volete che dipinga le unghie anche a voi?"

"D'accordo!" Risposero tutte insieme.

Si misero così in fila, certe del fatto che, con Francesca e Giulia, si erano fatte due nuove amiche. Dovevano solo presentarle alla rispettiva compagna, con la quale sarebbero certamente andate d'accordo.

Ritorna all'indice


Capitolo 40
*** L'escursione. ***


Le ragazze, terminato il rispettivo turno di lavoro, andarono nella rispettiva stanza per prepararsi, visto che avevano deciso di andare a fare un'escursione tutte insieme, con Rio e Leo, i quali erano già pronti. Con loro, a sorpresa, sarebbero andate anche Giulia e Francesca, per tutte Francy, che avevano fatto conoscenza con i due ragazzi, la Francesca Dell'Alpe, Tania ed Arianna "Le altre stanno finendo di prepararsi..."

"D'accordo." Sorrise Rio "Tanto siamo abituati ad aspettarle!" Ammise, sedendosi su una delle panchine.

"Tu sei un'escursionista, giusto?" Chiese Francy ed Arianna la fissò.

"Certo! Io così come lo sono Sole, Valentina e Tania! Mentre Vale e Lucia sono esperte di Primo Soccorso."

"Capisco... C'è la possibilità di sciare?"

"Assolutamente si! Domani mattina verranno aperte le piste." Rivelò Arianna.

"Possiamo andare a sciare, che ne dite? Domani pomeriggio abbiamo tutti il giorno libero..." Propose Leo e l'idea venne accettata di buon grado e proposta anche alle appena arrivate Nadia, Sole e Raphaela.

"Che bella idea... Ma io non so sciare!" Disse proprio Raphaela.

"Io sono capace, ma non mi azzardo." Ribadì Francesca "Non voglio rischiare di cadere, temo per la gravidanza..."

"Nemmeno l'altra Francesca salirà sugli sci!"

"La capisco... Nemmneo io lo farò!" Avanzò Nadia, fissando Sole e sorridendo appena, con l'escursionista che recepì il messaggio dell'amata e la strinse a sè, baciandola ed anche le altre ed i due ragazzi le fecero gli auguri. Anche Nadia, infatti, era in dolce attesa.

Pian piano arrivarono tutte le altre, che fecero la conoscenza con Giulia e Francy poi, sotto la guida di Valentina ed Arianna, messesi in testa al gruppetto, si diressero verso le pendici del monte ed iniziare da lì la loro escursione.

"Sei sicura di farcela? Insomma... L'infortunio che hai subìto sul lavoro..."

Giulia sorrise ad Elisa "Tranquilla, sto bene."

"D'accordo. Se dovessi avere qualche problema, diccelo." Offrì Lucia e Giulia le sorrise.

Iniziarono l'escursione imboccando il sentiero e Francy s'affiancò a Giulia, volendo approfittare dell'occasione per starle accanto e la poliziotta le offrì il braccetto, colpendola "Così ti tengo vicina a me..." Sussurrò la ragazza.

Francy sorrise dolcemente "D-D'accordo... Accetto volentieri il tenero gesto!"

Anche Giulia sorrise e Nadia, dietro di loro con Leo e Lucia, le fiissava "Che bella coppia..."

"Eccome! Le vedo davvero bene insieme. Sono troppo dolci!" Disse Leo "Come me e Lucia."

La ragazza lo fissò e Nadia gli tirò un colpo poco dolce dietro le spalle "Come sei modesto! Loro sono loro... Tu sei tu!"

Il ragazzo strinse a sè la sorella minore, felice del fatto che, di lì a qualche mesetto, sarebbe diventato zio "Non vedo l'ora di vedere se avrò un nipotino e nipotina!"

"Voglio vedere quanto ci metterai tu, a farmi diventare zia!"

"Ehi!" Disse Lucia "Dimentichi che sono io, colei che deve dare sul piano dei figli!"

Nadia sorrise "Lo so, non l'ho dimenticato!" Ammise, facendole l'occhiolino "Fammi solo diventare presto zia."

"Vedrò quel che posso fare..." Rispose Lucia.

Però Giulia e Francy non erano le sole a camminare tenendosi a braccetto, visto che Cate e Raphaela si tenevano per mano "Allora dopo le vacanze andrete a vivere insieme, da quel che ho capito..." Disse Giulia.

"Si, esatto!" Rispose Raphaela "E non vedo l'ora, se devo essere sincera!"

"A chi lo dici! Speriamo ci diano il mutuo..."

"Se dovesse servirvi un aiuto economico non esitate a dirmelo. Vi aiuterò volentieri!"

"Grazie, sei molto gentile!" Le disse Cate e Giulia sorrise a sua volta.

"Ma dimmi... Sei una poliziotta, giusto? In quale circostanza ti sei fatta male?"

"Inseguivo un rapinatore." Iniziò Giulia, seria "C'erano stati diversi furti ed io, assieme ad alcuni colleghi, piantonavamo banche, farmaci, supermercati e gioiellerie, finchè non abbiamo visto tre tizi entrare in una banca... Quando sono usciti, nell'inseguirli, una macchina ci ha colpiti. Io sono caduta sul fianco, mi sono lussata la spalla sinistra ed incrinata tre costole ed ho uno stiramento muscolare alla schiena di terzo grado, mentre il rapinatore è morto dopo aver battuto la testa sul marciapiede."

"Capisco... Allora fai i massaggi da mia madre per la spalla e lo stiramento?"

"Esatto! Ho un programma preciso che mi hanno dato appena uscita dall'ospedale."

"Spero tu possa guarire presto! Mia madre se la cava, coi massaggi."

"Me ne sono accorta! Ha le mani dolci, è molto brava." Sorrise Giulia e Raphaela con lei.

"Smettetela di parlare, lì dietro." Le riprese Valentina "Risparmiate il fiato!" Ammonì le amiche, entrando in modalità escursionista.

"Scusaci!" Avanzò Rio, alzando entrambe le mani e, sebbene ci fossero le nuvole e non il sole, portava proprio gli occhiali da sole "Cammineremo invece di parlare!"

"Bene, vi conviene." Riprese l'amica e, messesi di buona marcia, arrivarono presto a metà percorso.

Ovviamente tutte erano felici ed ognuna portava idee e propositi per l'anno nuovo stretti nel cuore. In particolare Cate e Raphaela non vedevano l'ora di andare a vivere insieme e Francy sperava di conquistare Giulia.

Ma anche costei era particolarmente attratta dalla giovane e sperava che fosse single, per avere un'occasione. Occasione che presto, forse, sarebbe arrivata.

Ritorna all'indice


Capitolo 41
*** Voglia di sci. ***


Il giorno seguente, la Vigilia di Natale, le ragazze si svegliarono molto presto per prepararsi ed iniziare poi il turno di lavoro, visto che avrebbero poi avuto il pomeriggio libero e sarebbero andate tutte assieme a sciare, visto che era stata spruzzata la neve artificiale.

Le escursioniste andarono con ben quattro gruppi di turisti ed uno composto da genitori, sorelle o fratelli delle rispettive compagne, all'infuori di coloro che erano figlie uniche, mentre Cate e Raphaela servivano nel bar interno assieme a Leo e le altre, con Rio, si svagavano come meglio credevano, anche se Francy doveva fare la manicure a tre donne ed aiutare Estelle coi massaggi. Sfortuna volle, però, che la signora Falcetti si fosse presa Giulia come esclusiva, perciò a lei sarebbero toccate altre donne o ragazze, ma non colei a cui aspirava maggiormente "Tutto bene?" Le chiese proprio Estelle.

"Si si, sto bene! Stavo solo... Pensando..."

"Bene! Se pensi al tuo ragazzo, rimanda il tutto a più tardi... Devi aiutarmi!"

Giulia, stesa a pancia in giù sul lettino, con un semplice asciugamano che le copriva il fondoschiena ed uno davanti che impediva a terzi la visione del suo seno, si voltò leggermente "Che?? Hai un ragazzo??"

"N-No no, certo che no!" Rispose Francy, arrossendo e sussultando per la reazione delle poliziotta "Sono single. A me... Non piacciono i ragazzi!"

"Nemmeno a me, sai? Ora sono più tranquilla!"

"Non avresti mai dovuto preoccuparti... Sei in buone mani."

"Non per quello." Sorrise Giulia, continuando a fissarla "Temevo che qualcuno ti avesse già portata via. Non me ne sarei mai fatta una ragione!" Ammise e Francy arrossì, sorridendo un poco a sua volta ma, prima che potesse risponderle, avanzò Estelle.

"Su su, ragazze! Adesso non è il momento giusto... Dopo vi lascio sole cinque minuti, ma tu non devi esagerare!"

"E-Estelle, ma cosa dici??" Chiese Francy, imbarazzata.

La donna se la rise, poi arrivarono le clienti della giovane, che andò nella stanza accanto ed Estelle smise per un secondo di massaggiare Giulia, al fine di spalmarsi del gel sulle mani "Dimmi... Francy ti piace, vero?"

"Moltissimo!" Ribadì senza esitazione la poliziotta "E' la ragazza più bella che abbia mai visto."

"Sul serio?" Chiese la donna "E... Se davvero la ami, non perdere tempo."

"Non lo farò! Non voglio rischiare di vedere qualcuna che me la soffia da sotto il naso."

"Così mi piaci, bella decisa! Non come mia figlia e Cate che ci hanno messo una vita, a dichiararsi..."

Giulia sorrise appena "Sul serio? Ieri Cate mi ha dato l'impressione di essere una che sa quello che vuole."

"Ed è così, ma è una ragazza molto riservata."

"L'ho notato... Però lei e Raphaela sono una gran bella coppia."

Estelle le diede ragione e continuò col massaggio poi, dopo un'oretta, Giulia se ne andò. Era mezzogiorno e le ragazze si sarebbero trovate nel ristorante per pranzare insieme e poi si sarebbero preparate per andare a sciare.

"Allora voi due non venite?" Chiese Tania.

"No." Rispose Nadia "Io e Francesca vi aspettiamo a valle."

"Anch'io resto con loro." Disse Giulia "Non potrei sciare nemmeno se lo volessi."

"Ed anche io non vengo..." Avanzò la Principi "Ecco... Ho il terrore degli sci! Da piccola mi ruppi una gamba sciando."

"Te lo ricordi ancora?" Le chiese la madre, seduta al tavolo accanto al loro e la biondina le sorrise.

"Io vengo invece! Voglio imparare. Mi insegnerai, vero?"

"Assolutamente si!" Rispose Cate, sorridendole dolcemente e la mora la baciò, subito corrisposta e Giulia le fissava. Aveva visto giusto, con loro, perchè erano proprio una gran bella coppia, un po' come Valentina e la Principi, ma tutte erano affiatate, a modo loro.

Terminato il pranzo, mentre le varie famiglie avrebbero fatto un giro alla SPA o nei due campetti da tennis e basket interni, o come scelsero le donne, la sala da bowling, le ragazze, Rio e Leo andarono nella rispettiva stanza a prepararsi e si sarebbero ritrovati ai piedi della funivia, la quale era dietro il bed & breakfast.

Ci vollero dieci minuti prima che tutte si riunissero e, a parte coloro che non avrebbero sciato, le altre salirono due a due sulla seggiovia assieme ad altri turisti ed anche al signor Falcetti ed alle signore Centotto e Principi "Siate prudenti!" Gridò quest'ultima alle giovani davanti.

"Sole, voglio troppo vedere come scii!"

"Non la deluderò, signora." Rispose l'escursionista e Nadia, al telefono con la compagna, la sentì.

"Mia madre di stolka... E' pazza di te!"

"Sarà l'effetto che faccio alle donne della famiglia Centotto..."

Arrivarono in cima e tutte si raggrupparono "Che ne dite di una gara?" Propose Rio "Vediamo chi è più bravo."

"Ci sto!" Avanzò Arianna "E tu, fratellone, non vincerai!"

"Vedremo..." Rispose vago il giovane, facendo l'occhiolino alla sorella.

Partirono nello stesso momento e, in vantaggio, vi erano Rio, Arianna, Sole, Valentina e Francy "Fortuna che dovevano essere prudenti..."

"Non ci ascoltano mai." Disse il signor Falcetti "Seguiamole, è meglio."

Le sole rimaste sulla pista erano Cate e Raphaela, con la prima che avrebbe insegnato a sciare alla sua amata "Guardami e fai come faccio io..."

"D'accordo. Parti quando vuoi!"

La castana partì ma, per colpa di due persone, rischiò di sbattere contro un abete e fece un ruzzolo incredibile, con la mora che rise a crepapelle, che decise di andare a vedere come stesse la fidanzata. Non si era fatta nulla, per fortuna.

Ma il pomeriggio passato a sciare si sarebbe rivelato molto divertente. Soprattutto perchè stava iniziando a nevicare.

Ritorna all'indice


Capitolo 42
*** A bit of sweetness. ***


Dopo ben tre gare di sci, vinte sempre dagli stessi che avevano vinto la prima, le ragazze tornarono al bed & breakfast, con Raphaela che era decisamente felice per aver imparato a sciare grazie alla sua Cate, al fine di prepararsi per la cena "Per oggi possiamo ritenerci soddisfatte!"

"Per forza!" Rivolse Rio alla sorella "Hai vinto tutte le gare!"

"Ma... Giulia e Francy?" Chiese Valentina, non vedendole tra coloro rimaste a valle.

"Sono entrate a prendere una cioccolata calda." Spiegò Francesca "Francy stava gelando e Giulia le ha proposto di entrare a prendere una cioccolata calda!"

"Capisco." Sorrise l'escursionista "Sono le cinque e mezza. Andiamo a prepararci, la cena è servita alle sette e mezza."

"Si, è meglio... Anche perchè mi sento un po' stanca." Disse Nadia, massaggiandosi il ventre e Sole le si avvicinò subito.

"Vuoi che ti porti in braccio?"

"No no, tranquilla. Ma... Se dopo mi daresti un bacio, ne sarei felice!"

La mora escursionista le sorrise e Sole la prese a braccetto, fissando poi la Principi "I nostri rispettivi genitori sono ancora a sciare?"

"Si." Rispose Tania "Hanno detto che avrebbero fatto un'ultima gara."

"Non sanno proprio perdere..."

"Finchè scieranno con e contro di me non vinceranno mai!" Sorrise soddisfatta Arianna.

"Sei grande, amore!" Le disse Elisa, baciandola, quindi entrarono tutte nel bed & breakfast, dirette alla rispettiva stanza per un bagno o una doccia veloce oppure, come nel caso di Nadia e Sole, di qualche bacio.

"Non vedevo l'ora... Ti voglio tanto... E non sai quanto!"

"Stasera mi avrai, ma senza esagerare. Non voglio rischiare di fare male al bimbo o bimba."

Nadia si strinse al suo collo e le rubò un bacio pieno di passione, poi fecero la doccia assieme, così come Valentina e Francesca, con la prima che massaggiava quest'ultima e le accarezzava il ventre "Come va? Meglio?"

"Si, abbastanza! Al bambino piacciono molto le tue carezze, ne sono certa."

"A me piace fartele!" Sorrise Valentina, baciando Francesca dietro l'orecchio destro, facendola sorridere.

"Mi fai il solletico..."

"Lo so! E' divertente, sai?"

"Stasera mi vendico, promesso!" Scherzò la Principi e Valentina, quando la compagna si poggiò a lei, la baciò.

In una mezz'ora buona, tutte furono pronte e raggiunsero la sala da pranzo per aspettare la cena e ne approfittarono per parlare un po', visto che i loro genitori, battuti nelle gare di sci, erano due tavoli più a destra, tutti in gruppo "Allora, sorellina, ti senti meglio ora?"

"Si, grazie!" Sorrise Nadia e Leo fece altrettanto.

"Meglio così! Ma ditemi... Come lo chiamerete?"

"Se sarà maschio abbiamo pensato a Tomàs, se sarà femmina Maria!"

Sole le sorrise, stringendola a sè e Francesca sorrise "Noi non abbiamo ancora deciso..."

"Ci prenderemo tutto il tempo che serve." Disse Valentina, posando la propria mano sinistra su quella della compagna, che le sorrise.

Qualche minuto e la cena venne servita ed al tavolo delle nostre ragazze arrivarono Matthias e Donovan, il primo di origine Tedesca e quest'ultimo di origine Inglese, i quali presero gli ordini delle ragazze per portarli in cucina.

"Aspetta!" Chiamò Tania "La mia amica ha voglia di fragole e cioccolato..."

"Glieli porto subito." Disse Matthias e la Principi lo ringraziò ed il giovane fu di parola, arrivando subito.

La cena, quando venne servita, passò in totale tranquillità, con le ragazze che si divertivano, parlando del più e del meno, ma lo zio di Tania s'avvicinò loro "Cate, scusami se ti disturbo, ma avrei bisogno di te. So che avevi il pomeriggio e la serata libere, ma Dana si è sentita male..."

"Va bene, d'accordo! Nessun problema."

"Grazie, conterò le ore come straordinarie!"

Cate annuì col capo e baciò Raphaela prima di dirigersi verso gli spogliatoi per cambiarsi e prese servizio, con le altre ragazze che tornarono in camera tra le dieci e le undici di sera, mentre Cate arrivò nella sua poco prima di mezzanotte "Amore... Sei sfinita! Riposati."

"Domani è la Vigilia di Natale... Abbiamo tutte il turno e ci sarà pienissimo, ho visto le prenotazioni."

"Immagino... Dai, vieni qui!"

"Eccome se vengo! Ti amo tantissimo, piccola."

Raphaela le sorrise e si baciarono dolcemente, addormentandosi poi l'una tra le braccia dell'altra, mentre le altre coppie si diedero più o meno da fare. L'indomani sarebbe stata per tutte una giornata lunga.

Ritorna all'indice


Capitolo 43
*** Natale. ***


Passò la Vigilia di Natale, con tutte le ragazze che erano molto impegnate a lavorare e le escursioniste dovevano stare maggiormente attente, visto che nella notte tra il ventitrè ed il ventiquattro erano caduti una trentina di centimetri di neve, per la gioia degli sciatori.

Infatti i genitori delle ragazze, tranne quelli di Valentina, Arianna e Rio che erano orfani, così come Giulia, ne approfittarono per andare nuovamente in alta montagna a sciare, con altri ospiti del bed & breakfast. Cate e Raphaela erano impegnatissime.

E l'affluenza dei clienti aumentò il giorno di Natale, con tutti i dipendenti che fecero i doppi turni ed erano tutti più o meno esausti "Accidenti... Sono stanchissima!"

"A chi lo dici." Rispose Cate, sedendosi accanto a Raphaela "E non vorrei essere nei panni di tua madre e di Francy! Ieri avranno avuto una trentina di clienti oltre a Giulia ed oggi potrebbero bissare il numero. Senza contare che poi c'è sempre chi si lamenta..."

"Beh, quello è quasi d'obbligo." Disse la mora, poggiandosi alla fidanzata "Ma cambiando discorso... Cosa mi hai regalato?"

"Non te lo dico! Altrimenti non sarebbe più una sorpresa."

"Ciò che ti ho preso io, invece, è una cosa che desideri da tanto!"

Cate parve pensarci "E' un bel problema! Sono parecchie, le cose che desidero."

Raphaela sorrise "Vedrai... Secondo me non te lo aspetti!"

La castana era curiosa però, purtroppo, il loro turno di riposo era finito e dovevano riprendere a lavorare e servire il pranzo, visto che il ristorante iniziava ad affollarsi e, verso le due, rientrarono dall'escursione le nostre ragazze "Eccovi!" Disse lo zio di Tania, andando incontro alla nipote ed alle altre escursioniste "Eravamo preoccupati!"

"Da stamattina alle nove e mezza... Caspita, nevica davvero forte, abbiamo faticato molto!" Spiegò Arianna.

"Specialmente i clienti." Aggiunse Valentina "Noi siamo abituate, ma loro..."

"Avete tutta la serata libera. Andate in camera a riposare."

Tutte annuirono col capo ma, prima del riposo, a loro importava della rispettiva compagna, visto che le due Francesca, Nadia ed Elisa andarono loro incontro "Amore!"

"Nadia!" Disse Sole, stringendola a sè, baciandola dolcemente.

"Ero preoccupata come non lo sono mai stata."

Elisa pianse abbracciata ad Arianna e costei l'abbracciò, baciandola sul capo ed accarezzandole la schiena e la nuca "Ma sono qui... Ora andrà tutto bene!"

"Posso offrirvi una cioccolata calda, un cappuccino, un caffè?" Tentò Giulia.

"Direi che una cioccolata è ben accetta." Rispose Lucia, cercando di riscaldarsi le mani.

Tutte si sedettero ad un tavolo e vennero raggiunte da Cate, che le avrebbe servite e da Raphaela, che le salutò, a sua volta preoccupata; solo dopo il pranzo le escursioniste andarono con la rispettiva compagna nella loro stanza, tranne Cate, Raphaela, Francy e Giulia, la quale doveva fare la solita seduta di massaggi.

Le tre ragazze lavorarono fino a sera tarda e, finalmente, tutte si ritrovarono nella rispettiva stanza a scambiarsi i regali, con Cate che aveva regalato a Raphaela due bellissime camicette di raso e la mora le aveva regalato un paio di orecchini, i cosiddetti diamantini "Ma... Ma... Sono stupendi!! Li adoro! Grazie amore mio."

La castana la baciò ed il medesimo regalo l'aveva ricevuto anche Valentina dalla sua Francesca "Sono stupendi, grazie! Cosa mi dici del mio?"

"Due paia di scarpe ed un abito da sera sono il massimo!"

"Arianna, ma... E' quello che penso?"

"Si! Volevi una chitarra e... Questa credo proprio che lo sia!"

"Kyaaah!! Grazie!" Disse la castana, saltandole in braccio "Ti piacciono i miei stivaletti versione cowboy?"

"Moltissimo e, devo proprio dirtelo, mi mancavano. Ad un'amante degli stivali non possono mancare."

Tania aveva regalato a Francesca un tailleur gonna-pantalone e costei aveva ricambiato con un paio di orecchini d'oro ed al loro piccolo Derek avevano regalato un paio di tutine, una azzurra ed una bianca e arancio.

Ma anche Giulia aveva un regalo per Francy, l'aveva preso in città il giorno prima "Ciao." Disse, raggiungendola in zona massaggi.

"Ciao a te!" Sorrise la bionda "Sai se ci sono ancora clienti?"

"No. Sono le dieci... Accidenti, spero siano tutte a dormire! Meriti un po' di riposo."

"Hai ragione." Disse Francy e Giulia le si avvicinò.

"Non conoscendo i tuoi gusti, ho pensato di regalarti questo... Spero ti piacciano."

La poliziotta mostrò alla biondina una scatola di cioccolatini Belgi, molto rinomati "Eccome se mi piacciono! Non dovevi..."

"L'ho fatto volentieri. Sei molto simpatica e... E molto, ma molto bella!"

Francy arrossì lievemente, fissando poi Giulia "Mi perdonerai, ma io non ho avuto il tempo di prendere nulla." Disse, avanzando "Ma... Se per te va bene, avrei qualcosa da darti." Sussurrò e, dapprima diede alla poliziotta un bacio su entrambe le guance, poi la fissò intensamente e la baciò dolcemente.

"Questo è un regalo stupendo! Va benissimo." Sorrise Giulia "Domani so che hai il giorno libero, quindi... Che ne dici di fare una passeggiata? Se non sbaglio c'è un laghetto dove si può pattinare perchè è ghiacciato."

"Si si, certo! Anche le altre progettavano di andarci..."

"Allora possiamo andare con loro! A me basta stare con te."

"Idem!" Sorrise Francy, abbracciandola "Allora... Ci vediamo domani!"

"A domani! Sogni d'oro." Ribadì la poliziotta e la baciò su entrambe le guance, prima di prendere due strade diverse, consapevoli dei sentimenti che provavano l'una per l'altra, sperando che presto sarebbero venuti alla luce.

Ritorna all'indice


Capitolo 44
*** Puro dolore. ***


Il giorno dopo, Giulia e Francy si trovarono nella hall dell'albergo per andare a pattinare e con loro sarebbero andate anche Francesca col piccolo Derek, la Principi, Nadia ed Elisa e tutte avrebbero pattinato, meno la prima col suo piccolo e Nadia.

"Sicura di riuscire a farcela? La tua schiena..."

"Non devi preoccuparti." Disse Giulia, prendendo Francy per mano "Stringerò i denti."

"Non hai preso gli antidolorifici?"

"Si, certo! Spero facciano il loro dovere..."

"Se dovessi farti male, non immagino l'ira di Estelle..." Disse Francesca "Scommetto che ti massaggerà più forte!"

Giulia sibilò di dolore e sorrise poi alla ragazza, che teneva il figlioletto tra le braccia, ovviamente ben coperto "Spero mi perdonerà... Ma ci tengo a pattinare, anche per due minuti!" Ammise la poliziotta.

E, arrivati al laghetto ghiacciato, ove già vi erano una trentina di persone, oltre a tre addetti per la sicurezza, le ragazze si cambiarono le scarpe e misero i pattini, mentre Francesca con Derek e Nadia si sistemarono in un punto vicino alla paratìa per vedere le amiche pattinare.

Ma Giulia, appena dopo la prima spinta, che si era data per prendere un po' di velocità, dovette fermarsi "Tutto bene?" Chiese la Principi, avvicinandosi.

La bionda prese un paio di respiri profondi "Accidenti..."

"E' meglio tornare indietro, se il dolore è insopportabile!"

"No... Qualche minuto. Lasciami pattinare per qualche minuto."

La Principi allora s'allontanò dall'amica che, a fatica, iniziò a pattinare molto lentamente, cercando di non urtare le altre persone ma, purtroppo per lei, si trovò davanti Estelle "Giulia! Ma sei diventata loca?? Devi stare ferma!"

"L-Lo so, scusami... Volevo pattinare, anche cinque minuti..."

"Ti capisco, chica, ma devi stare a riposo! Vieni, torniamo al bed & breakfast... Gli strappi muscolari non vanno sottovalutati!"

Giulia annuì col capo e, dopo essersi rimesse le scarpe, assieme alle amiche, tornò al bed & breakfast, ove Estelle l'accompagnò nella zona massaggi e chiese alle ragazze di aspettarle nella sala d'aspetto "Speriamo non si sia fatta niente di serio..."

"Già!" Rispose Francesca, cullando Derek, che le sorrideva felice, fissandola coi suoi occhietti castani.

"Ragazze! Come mai siete qui?" Chiese Arianna, arrivando con Valentina.

"Siamo andate a pattinare, ma ci siamo state solo cinque minuti perchè Giulia ha sentito un forte dolore alla schiena... Fortuna che c'era anche Estelle, al laghetto, così siamo subito tornate qui e si sta prendendo cura di lei!"

Le due escursioniste annuirono col capo, poi uscì proprio Estelle "Oh, ci siete anche voi."

"Come sta?" Chiese subito Francy, alzandosi in piedi.

"Bene. Le ho messo delle fasce riscaldate e degli appositi sassi sul punto leso e... Per favore, quando vuole fare qualcosa di sportivo, cercate di dissuaderla! Si è strappata tre fasce di muscoli, non è una cosa da ridere."

"D'accordo." Risposero tutte insieme.

"Possiamo vederla?" Domandò Valentina.

"Sta dormendo, il dolore è davvero forte... Ma se volete vederla, andate pure!"

Le ragazze entrarono e videro Giulia stesa supina sul lettino, a busto nudo, con quattro fasce riscaldate sulla schiena ed i sassi che le tenevano bloccate, poste su punti particolari della schiena "Chissà il male... Non oso immaginarlo!"

"Una volta ho fatto quel trattamento e... Fidati, è più doloroso partorire!"

"Grazie, eh!" Avanzò ironica Nadia e Francesca sorrise appena.

"Noi dobbiamo andare... Se avete novità, fatecelo sapere." Disse Arianna e se ne andò poi con Valentina, dopo che ebbero baciato la rispettiva compagna.

Scelsero così di sedersi nella stanza e, poco dopo, vennero raggiunte da Cate e Lucia "Abbiamo saputo cos'è successo da Valentina... E' ancora addormentata?"

"Si. Ma tranquille, non è nulla di grave, solo che non doveva muoversi."

"Bene, meglio così... Io devo andare in escursione, ma se dovesse servire un medico, potete chiamare Vale. Non è di turno!"

"D'accordo, lo diremo ad Estelle!" Rispose Francy.

Poi anche le altre due amiche se ne andarono, per tornare al lavoro e speravano con tutto il cuore che, al suo risveglio, Giulia provasse meno dolore e che tornasse a sorridere e provare a conquistare il cuore di Francy.

Ma non sapeva che questo non era necessario, visto che la giovane era innamoratissima della bella e coraggiosa poliziotta.

Ritorna all'indice


Capitolo 45
*** Romanticismo di primo mattino. ***


Il giorno seguente, Giulia aprì pian piano gli occhi, rammentando subito quanto accaduto il giorno precedente, al laghetto ghiacciato, ma soprattutto notò Francy, seduta su una scomoda seggiola al suo fianco, che le teneva la mano destra, ancora addormentata.

Strinse così la mano della giovane, che si svegliò quasi subito, stiracchiandosi "Giulia! Come stai?"

"Bene... Meglio! Ogni volta che ti vedo sto meglio."

Francy le sorrise "Mi fa davvero piacere! Mando un messaggio ad Estelle, così viene a cambiarti le fasce riscaldate."

"D'accordo." Sorrise a sua volta la poliziotta "Ma dimmi... Sei stata sempre qui?"

"Si. Non me la sono sentita di lasciarti..."

"Grazie." Disse Giulia "Vieni, voglio dirti una cosa... Avvicinati."

Francy sapeva che era un tranello, ma scelse di stare al gioco e, quando fu abbastanza vicina alla poliziotta, costei si sporse appena dal lettino e rubò alla giovane un bacio molto dolce "Lo sapevo, sai?"

"Ti è dispiaciuto?" Chiese con malizia la poliziotta.

"No, per niente!" Sorrise Francy, baciandola ancora e Giulia di questo fu felice.

Ma, ovviamente senza bussare, entrò Estelle e subito le due si allontanarono "Buenos dias! Allora, come stai?"

"Meglio... Molto meglio!" Rispose Giulia "Merito di Francy!"

Estelle la fissò con malizia "Non me la racconti giusta, chica, ma non importa! Resta ferma, che cambio le fasce."

Giulia sorrise complice a Francy, che fece altrettanto, poi costei decise di andare a dare la bella notizia alle altre, iniziando dalle escursioniste, le quali avevano ben quattro viaggi in programma, due al mattino e due al pomeriggio "Buongiorno, ragazze!"

"Oh, ciao!" Rispose Valentina "Buongiorno a te!"

"Volevo dirvi che Giulia sta bene. Estelle le sta cambiando le fasce riscaldate."

"Questa è una bella notizia!" Disse Arianna "Dillo alle altre. Sono tutte al bar per la colazione!"

"D'accordo. Ma... Le varie coppie di genitori?"

"Hanno fatto dello sci la loro ragione di vita." Spiegò Lucia "A quanto pare, la signora Principi è un vero portento sugli sci!"

"Accidenti! Chissà che smacco, per i maschi, essere battuti da una donna."

"Puoi dirlo. Sono già usciti tutti." Disse Vale e Francy andò al bar dalle altre ragazze per dare loro la bella notizia e, quando vi arrivò, la Principi la invitò a sedersi con loro e Francy notò subito l'espressione stanca di Nadia.

"Tutto bene? Sembri molto stanca..."

"Ecco... Avevo voglia d'amore, la scorsa notte, ma data la gravidanza non ho voluto osare molto... Così io e Sole abbiamo fatto molto col minimo sforzo, diciamo!"

La giovane inarcò un sopracciglio, sorridendo appena "Bene!"

"Giulia come sta?" Chiese subito Elisa.

"Meglio! Infatti sono venuta a dirvi che Estelle le sta cambiando le fasce..."

"Che si rimetta in fretta! Poi anche tu proverai certi tipi di piacere, mia cara."

"Non farle imparare a diventare come te." Disse con ironìa Cate, arrivata al tavolo per servirle, assieme a Raphaela.

"Ehi! Non c'è nulla di male ad apprezzare certe cose."

"Lo so, ma tu sei una maniaca, si può dire!"

Nadia finse di essere offesa, poi Francesca, che aveva appena finito di allattare Derek, s'alzò in piedi per fargli fare il ruttino e le due giovani tornarono al lavoro "Sappi che ti do ragione, Nadia..."

"Meno male! Bongustaia." Scherzò la mora.

"E... Credo che tra me e Giulia nascerà qualcosa di forte!" Rivelò poi, tutte insieme, fecero colazione, con Francy che non riusciva a togliersi dalla mente il primo bacio che Giulia le aveva dato.

Dopotutto tra loro era stato subito amore a prima vista.

Ritorna all'indice


Capitolo 46
*** Progetti e finte gelosie. ***


Francy passò tutto il pomeriggio a lavorare con Estelle, senza più riuscire a stare cinque minuti sola con Giulia, che era lì stesa sul lettino, ancora con le fasce riscaldanti e fissava la biondina. Finalmente rimasero sole, non appena Estelle si prese una pausa per un caffè "Vieni qui..."

Giulia cercava Francy con lo sguardo e costei, sistemata accuratamente una maschera di bellezza sul viso di una signora di circa sessant'anni, s'avvicinò al lettino, sul quale vi era la sua amata "Eccomi... Dio, non ne posso più oggi!"

"Immagino! Ma io so come alleviare la tua tensione..." Sussurrò con malizia la poliziotta e Francy sorrise, avvicinandosi all'altra bionda e ricevendo un bel bacio appassionato, molto dolce "E' tutto oggi che voglio farlo..."

"Anch'io!" Ribadì Francy, baciando ancora Giulia, come se quelle labbra avessero la calamita.

"Non vedo l'ora di potermi alzare di qui... Più tardi lo chiedo ad Estelle, tanto il dolore è passato."

"Mi fa piacere!" Sorrise la biondina, poi tornò Estelle e porse una lattina di thè al limone ad entrambe.

"Tenete, dissetatevi." Disse la donna Ispanica e Giulia la fissò.

"Senti, potrei provare a rimettermi in piedi? Non sento più male..."

Allora Estelle la fece mettere seduta per qualche minuto e poi la fece scendere dal lettino "Come ti senti? Fa ancora male?"

"No! E' tutto passato... Per fortuna! Morivo a continuare a stare ferma."

La donna sorrise e fece camminare un po' Giulia poi, vedendo che la ragazza non aveva più alcun problema, le diede il permesso di andare, ma di non stancarsi troppo per evitare ricadute. Prima di uscire Giulia, non vista, schioccò un bacetto a Francy, che fece altrettanto, poi se ne andò.

La poliziotta si diresse al bar con la sua lattina e Cate la vide "Ehilà, chi si vede! Come stai?"

"Molto meglio! Tu?" Chiese, prendendo una cannuccia.

"Bene, ma... Triste. Ho quasi sempre i doppi turni e la mia vita amorosa ne risente!"

"Ti capisco benissimo! Io impazzirei..." Disse Giulia, sedendosi "Ho una voglia matta di amare Francy..."

"Adesso puoi nuovamente muoverti." Iniziò Cate, poggiando i gomiti sul bancone ed avvicinandosi alla poliziotta, che fece altrettanto "Sii romantica, gentile e cerca di non esagerare poi, quando sarai al top della forma, potrai sbizzarrirti!"

Giulia sorrise divertita "Seguirò il tuo consiglio! Ciao!"

La poliziotta se ne andò e Raphaela s'avvicinò alla compagna "Mi allontano un momento e tu ci provi con un'altra?"

"Provarci? Le stavo solo dando un consiglio."

"Così vicine?" Chiese Raphaela.

Cate la fissò "Non ti facevo così gelosa."

"Come spesso dici tu... Io sono gelosissima della mia ragazza!"

La castana le sorrise, la prese per il polso e la condusse nella cantina, chiedendo a Michael di coprirle per qualche minuto, che sarebbero andate a prendere un paio di confezioni di aranciata in cantina ma, una volta lì, Cate mise Raphaela spalle al muro e la baciò con passione "E' proprio per la gelosia che provo nei tuoi confronti davanti alle altre e l'amore che provo per te m'impediscono di tradirti! E poi, io sono fedele sai?"

Raphaela corrispose il bacio quasi con ferocia, stretta alla compagna "Anch'io ti amo! Ti amerò per sempre."

"Questo poco ma sicuro." Ribadì la castana, carpendole un altro bacio.

Poi le due ragazze ritornarono al bar con le due confezioni di aranciata ed incontrarono le escursioniste "Eccovi!" Le salutò Valentina.

"Ciao a tutte!" Disse Raphaela "Sapete che Giulia si è rimessa in piedi?"

"Si si, l'abbiamo già vista! E' là che parla con Nadia..."

"Oh santo cielo! Chissà cosa si staranno dicendo..."

"Stanno sicuramente parlando di qualcosa da fare sotto le lenzuola." Disse Arianna, sorseggiando la sua cioccolata calda poco a poco.

"Purchè Giulia non mi rubi la ragazza." Aggiunse Sole.

"Non te la ruba, tranquilla!" Avanzò Cate "A lei piace Francy. E poi, Nadia è troppo innamorata del tuo fisico per poterti tradire..."

Sole sorrise all'amica e tornò al suo cappuccino e, manco le avesse letto nel pensiero, l'altrettanto mora compagna le si avvicinò "Non sei gelosa, vero?"

"Io? No, assolutamente! Mi fido di te."

Nadia la baciò sulla guancia destra e poi le disse qualcosa nell'orecchio e Sole sorrise leggermente "Perchè ridi?" Chiese Tania.

"Nadia mi ha appena detto cosa vuole fare Giulia per proporre a Francy di diventare la sua ragazza..."

"E la cosa ti diverte? Sul serio?"

"Molto! Perchè in un idromassaggio difficilmente si parla."

Allora anche le altre capirono e ripresero a sorseggiare la rispettiva bevanda calda, certe che la loro bionda amica sarebbe riuscita nel suo intento.

Ritorna all'indice


Capitolo 47
*** L'ultima coppia. ***


Il pomeriggio passò e le ragazze, alle sette precise, si trovarono tutte nel salone per la cena assieme agli altri ospiti del bed & breakfast, con alcune di loro vestite con molta eleganza, da togliere il fiato "Wow, sei... Sei bellissima!"

Elisa sorrise innanzi al complimento di Arianna "Grazie! Anche tu stai molto bene."

"Oddio..." Disse Sole, avvicinandosi a Nadia, che si fermò e deglutì "Accidenti..."

La mora fece lentamente un giro attorno all'altrettanto mora compagna, leccandosi una volta le labbra "Non sto bene? Il vestito non mi dona?"

"No no, anzi!" Si fermò l'escursionista, abbracciando Nadia "Sei meravigliosa... Stupenda!"

Al malizioso sussurro seguirono dolci carezze al ventre rigonfio e si scambiarono poi un bacio molto dolce "Grazie!"

"Raphaela, sei meravigliosa!"

"Grazie! Finalmente hai messo quei jeans... Sapevano che ti avrebbero donato molto!"

La castana le sorrise e, mentre Tania osservava Francesca mentre allattava Derek, Valentina scelse di complimentarsi con la sua Francesca con un bacio molto appassionato, pieno d'amore "Sono tutte bellissime, ma tu lo sei di più!"

"Anche tu sei meravigliosa." Ribadì la Principi, baciando ancora la sua ragazza.

Si sedettero e Giulia fu incapace di togliere gli occhi di dosso da Francy, la quale indossava jeans stretti bianchi, camicetta rosa e maglioncino un poco più scuro e scarpe alte col tacco nere. Fra le due volarono subito sguardi molto maliziosi.

"Ehi... Che atmosfera!" Disse Cate.

"Altrochè." Aggiunse la Principi "C'è romanticismo nell'aria..."

"Non guardate me! Io non c'entro nulla stavolta."

Qualcuna sorrise all'affermazione di Nadia e Tania strinse a sè Francesca "Che io l'ami immensamente è una cosa conosciuta. Idem per voi..." Iniziò la bionda, fissando poi Giulia e Francy a turno "Ma c'è chi non ha fatto ancora il grande passo..."

"Lo farò, promesso." Disse Giulia.

"Faremo, vorrai dire! Le cose si fanno in due." Precisò Francy e la poliziotta le diede ragione.

La cena passò in tutta tranquillità poi, verso le dieci, le ragazze se ne andarono nella rispettiva stanza per un bagno o una docci rilassanti, mentre i vari genitori sarebbero rimasti fino a tardi nella sala per giocare a poker.

Inutile dire che tutte le coppie, nella loro intimità, si diedero da fare, con baci e carezza, andando spesso oltre, mentre Giulia attendeva solo l'arrivo di Francy, che non tardò ad arrivare, puntuale come sempre.

"Ciao!" Disse la poliziotta, aprendo la porta, alla quale Francy aveva bussato "Prego, entra."

Francy entrò e rimase a fissare Giulia "Dimmi tutto..."

La poliziotta avanzò e la prese per mano "Vieni con me. Voglio portarti in un posto..."

"In una suite ci sarebbero tante belle cose da vedere... No?"

Giulia sorrise ed annuì col capo, conducendo Francy in bagno "Eccoci qui..."

"In bagno?" Chiese Francy, notando poi l'idromassaggio pieno d'acqua, sulla cui superficie galleggiavano molti petali di rose rosse "Giulia, tutto questo è... E'... Bellissimo..." Sussurrò costei, colpita dalla suggestiva visione.

Giulia le cinse la vita da dietro, baciandole la spalla destra e risalendo sul collo e Francy chiuse gli occhi, perdendosi in quelle molteplici sensazioni "Facciamo il bagno insieme?" Chiese con sensualità la poliziotta.

Francy non rispose e si voltò nell'abbraccio della sua amante, baciandola con passione "Prendilo per un si."

Giulia sorrise e le rubò un altro bacio, quindi le due ragazze si spogliarono lentamente, entrando poi nell'idromassaggio senza nulla addosso, riprendendo a baciarsi una volta sedute in acqua, con la bella estetista seduta in braccio alla compagna "Sei stupenda..."

"Lo sei anche tu!" Rispose Francy, ansimando tra un bacio e l'altro "Ti amo così tanto... Immensamente!"

"Ti amo anch'io. Più della mia stessa vita." Ammise Giulia e Francy sorrise "Vuoi essere la mia fidanzata?"

"E me lo chiedi? Certo che lo voglio!"

La poliziotta sorrise felice "Fantastico. Allora... Direi che possiamo uscire da qui e goderci la nostra prima notte ufficiale."

"Sono perfettamente d'accordo con te!"

Allora uscirono dall'idromassaggio e si diressero, in accappatoio, verso la camera da letto, stendendosi su di esso, pronte ad amarsi e rendere ufficiale la loro relazione, ben sapendo che anche le loro amiche stavano facendo la stessa cosa.

Ritorna all'indice


Capitolo 48
*** Families. ***


Finite le vacanze natalizie, le ragazze tornarono a scuola ed al loro lavoro, con Cate e Raphaela che andarono finalmente a convivere in una villetta a pochi metri da quella in cui abitavano Valentina e Francesca, così come fece Francy, che si trasferì da Giulia.

"Ancora non ci credo..." Disse Raphaela "La nostra casetta..."

"Già! E' davvero bello poter stare insieme tutto il giorno, passare tutte le notti nel nostro letto..."

"E lo sfrutteremo ogni sera, vero?"

"Puoi scommetterci! A meno che la stanchezza non abbia la meglio su di noi."

"E ci faremo dormire dentro il nostro bambino o bambina quando nascerà, vero?" Chiese la mora.

"Ovviamente, ma prima..." Iniziò Cate, fermandosi prima di dire altro e fissò la compagna con occhi sgranati, con Raphaela che sorrise dolcemente "Tu... T-Tu sei... Oddio, non riesco a crederci... Raphaela... Sul serio?"

"Si!" Sorrise la mora, abbracciando felice la castana, che fece altrettanto "Sono incinta di tre mesi!"

"Caspita, ancora non ci credo... E' stupendo!" Se ne uscì Cate, prendendo Raphaela in braccio e compiendo un giro su sè stessa "Meraviglioso..."

"Eccome! Caspita, giuro che anch'io non ci credevo..."

"Però è una cosa stupenda. Non potevo sperare in meglio... Ho avuto tutto nella vita!" Sorrise la castana, stringendo a sè Raphaela, che fece altrettanto, ed apprezzarono quell'istante così semplice come se dovesse essere l'ultimo della loro vita ed invece era solo il primo di quella che era una famiglia.

Le due si unirono in un bacio appassionato, così come stavano facendo Giulia e Francy a casa loro "Che ne dici? Ti piace la mia casa?"

"Moltissimo!" Rispose Francy "Ha un bagno spazioso, una bella cucina, un soggiorno stupendo e tre camere da letto..."

"Ti piacciono particolarmente le tre camere?"

"Si! Perchè se un giorno avremo dei figli, avranno la loro stanza."

"Puoi scommetterci." Sussurrò Giulia, stringendola a sè "Io voglio almeno tre figli, da te!"

"Addirittura tre??" Domandò ironica Francy "Vedremo cosa riusciremo a fare!"

La poliziotta trascinò la compagna con sè sul divano per guardare assieme la televisione e godere di quei primi momenti assieme. Ma anche le altre ragazze vivevano la loro intimità, più o meno intensamente.

"Amore mio..." Disse Sole "Fra poco Tomàs nascerà. Riposa..."

"Certo! Che ne dici di farmi qualche massaggio con le tue mani d'oro?"

"Molto volentieri!"

"E poi, stasera sarai tutta mia."

"Non devi fare troppi sforzi, lo sai."

"Ma tu sei uno sforzo che voglio fare... Non voglio altro!"

"D'accordo! Come vuoi tu." Sorrise Sole, facendole l'occhiolino.

Tania e Francesca continuavano a vivere felici col piccolo Derek, il quale si divertiva a giocare con Diamond, il cagnolino che proprio Tania aveva trovato per strada tornando a casa dal lavoro e diventato inseparabile col bambino.

Invece Valentina e Francesca si amavano immensamente, anche perchè sarebbero diventate madri di lì a sette mesi "Il bambino o bambina nascerà proprio quando finirai la scuola, così andremo in vacanza insieme!"

"Oh si! Non vedo l'ora!" Sorrise Francesca "Sono così emozionata..."

"Non dirlo a me. Avere un figlio da te, io che sono cresciuta senza l'amore di nessuno, è la miglior cosa che potesse capitarmi!"

"Amore mio... Sarai anche cresciuta senza amore, ma a me ne hai dato moltissimo e sono certa che continuerai a farlo! E lo farai anche col bimbo o bimba che nascerà, perchè tu sai amare, Valentina. E non potevo sperare in un'amante migliore di te!"

Valentina quasi si commosse e strinse a sè Francesca "Grazie... Grazie a te perchè esisti. E perchè anche tu ogni giorno mi doni tutto il tuo amore! E' la sola cosa che mi abbia fatto andare avanti ed ora avremo anche un'erede... Ora la mia vita è perfetta!"

E le ragazze riuscirono a realizzarsi nella vita, sia sul piano scolastico che su quello lavorativo e sentimentale, costituendo la rispettiva famiglia e preparandosi così per scrivere la storia delle loro vite.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2853648