Watashi wa zaiaku desu di AvinPhi (/viewuser.php?uid=47214)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Introduzione ***
Capitolo 2: *** 2 - You don't belong here ***
Capitolo 3: *** 3. Kurushimi no Tochi ***
Capitolo 4: *** The Well and the Child ***
Capitolo 5: *** Kitai ***
Capitolo 6: *** Of Demons and Men ***
Capitolo 7: *** Insan ***
Capitolo 8: *** Unexpected developments... ***
Capitolo 9: *** Pianto di Stelle ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 - Introduzione ***
Capitolo 1 - WWZD
Watashi wa zaiaku desu...
Io sono il Peccato
"NO!"Il grido si perse nella notte stellata.
Una ragazza dai lunghi capelli neri aprì gli occhi, e si
guardò incontro.
'Tutto regolare Kagome, torna a dormire' pensò. Si
raggomitolò nel suo futon guardando fuori dalla finestra,
non vedendo che stelle. Quei sogni la facevano rabbrividire. Sapeva che
non aveva nulla di cui preoccuparsi, eppure...
Sbuffò.
Continuava a esserne perseguitata. L'immagine di quel... Mostro... No,
non assomigliava a un mostro, ma qualcosa in quegli occhi gelidi...
E poi c'era il mostro, quello vero... quell'enorme essere volante che
apriva le fauci e poi... villaggi interi spazzati via.
Però quella notte aveva visto qualcuno. Per la prima volta
si era girata, e aveva visto dietro di sè quelle ombre
benevole.
Aveva visto tre giovani e una ragazza.
Non era riuscita a distinuguere i loro volti, ma aveva visto le loro
armi. Uno dei giovani teneva con entrambe le mani una spada enorme con
un grosso buco sull punta: sembrava fosse fatta per decapitare di
netto.
Un'altro aveva una spada di dimensioni più accettabili la
cui forma ricordava quella di un'onda.
La ragazza aveva la mano sinistra avvolta in una specie di guanto, che
dava alla sua mano la forma di un martello...
Il terzo giovane portava un vestito da Houshi, e un bastone la
cui sommità aveva la forma di due ali.
Lei non era armata, ma non aveva paura. Provava solo un'intensa pena
per gli abitanti di quei villaggi.
Si accorse che una lacrima solitaria le solcava la guancia.
L'asciugò in un sospiro. Cosa volevano dire quei sogni?
***********************************************************
La mia rinascita è quasi giunta. Chi oserà
apporsi a me?
Io sono il ciclo senza fine. La perpetua punizione. Mi abbatto
implacabile su questo mondo da sempre. Chi riuscirà a
salvare me, il Peccato?
************************************************************
'Devo trovarti, ovunque tu sia. Lui sta tornando, e io devo trovarti,
prima che ti trovi mio fratello. Se ti trovasse lui sarebbe la fine,
Invocatrice. il tuo destino è gramo, ma non posso permettere
a mio fratello di trovarti. I suoi poteri sono già troppo
grandi, ci porterebbe davvero alla fine.
ho il tempo contato. Devo accompagnarti dovunque sia necessario, devi
domare gli elementi e sconfiggerlo. Devo trovarti, prescelta.
ma dove sei finita?'
Questo pensava un giovane Hanyou cane dalla folta chioma argentata
appoggiato ad un alto ramo di un albero secolare. Sospirò
tristemente e aprì gli occhi.
La luna bianca, Shiroitzuki, si mostrava beffardamente pacifica quella
notte, riflettendosi in quegli occhi gialli, mentre lontane si
distinguevano le altre due: Akaitzuki, la luna di Sangue e
Kuroitzuki, la luna di tenebre, in perenne rivalità con la
sua candida sorella.
L'hanyou si strinse la spada al fianco, infilò le mani nelle
maniche del suo kariginu rosso e si addormentò, sotto le tre
dee di Kanashimi.
Shiroitzuki: Luna Bianca
Akaitzuki: Luna rossa
Kuroitzuki: Luna nera. (almeno credo, ho fatto la traduzione io
stessa!!)
Kanashimi: Dolore (è il nome del mondo in cui ho ambientato
il tutto)
Beh, che dite, vi incuriosisce? per qualcuno di voi alcune cose
potrebbero iniziare a capirsi... posso solo dirvi che ho messo un po'
in mezzo il mio videogioco preferito... e altre influenze. ^-^ Ci
sarà un nuovo personaggio, e non ci saranno Shippo e Rin,
perchè riuscivo a trovargli un ruolo abbastanza rilevante...
Avrà toni fantasy, romantici e avventurosi... è
la mia prima Fic, quindi siate clementi!!! E Recensite!!
DISCLAIMER: I personaggi che uso e userò non sono miei, ma
appartengono alla principessa RUMIKO TAKAHASHI (o ad altri... non
voglio rovinarvi la sorpresa!!)
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Capitolo 2 *** 2 - You don't belong here ***
cap 2 - WWZD
Capitolo 2:
You
don't belong here.
Kagome si sveglio presto.
è dura dover badare ad un tempio shintoista.
'Ma mio nonno non poteva fare l'avvocato, o il professore? No, dovevo
ereditare un TEMPIO!!!' la ragazza si alzò di malavoglia e
corse a farsi una doccia veloce.
Oggi era il giorno delle visite, e quindi doveva mettersi quello
stupido abito medievale che era per di più alquanto scomodo
e guidare i turisti per il tempio, l'unico rimasto nel centro
di Tokio.
Si preparò un caffè istantaneo (NdA: bleah che
schifoooo! e pensare che c'è chi vuole Starbucks in Italia!
^_^) e aprì la porta ad un labrador che strusciava il muso
contro la porta finestra della cucina.
"Entra Tsu-chan, e vedi di non combinare disastri!" il cane si sedette
di fronte a lei e infilò il muso nell'incavo del suo braccio
destro piegato.
"dai, Tsu-chan, non lo vedi come sono vestita? ti sembra convincente
una miko piena di peli di cane addosso? Bravo, Tsume, vai a cuccia,
dai!"
il cane si accucciò in una cesta guardandola con quegli
occhioni gialli che vanto le avevano fatto tenerezza quando lo aveva
raccolto per strada da cucciolo un paio d'anni prima.
Dopo aver finito il caffè la giovane si guardò
allo specchio, e legò i capelli nella acconciatura
tradizionale. Guardò bene sotto la frangia di
capelli neri e, prese le pinzette, tolse un pelo ribelle che non voleva
andare nello stesso verso del resto del sopracciglio sinistro. 'Bene,
ora sono pronta... o forse no?'
Si guardò perplessa allo specchio e poi decise di metters
anche un gioiello tradizionale del tempio, una collana con un ciondolo
che ricordava il quarzo rosa, o forse l'ametista. Non sapeva cosa
fosse. Suo nonno le aveva sempre detto che quello era uno dei gioielli
più preziosi e antichi del tempio, ma non aveva mai voluto
darle ulteriori spiegazioni. Forse perchè non ne sapeva
nulla di più nemmeno lui.
Le labbra della ragazza si incresparono in un sorriso triste al
pensiero del nonno, che le era stato strappato via pochi anni prima da
un inctus.
Sospirò e si sistemò meglio il kimono da miko.
'Bene Kagome. Ora sei pronta!' e scese giù ad aprire il
tempio.
*********************************************************************************************
"Bene signori, spero vi sia piaciuto il tempio, non dimenticate di
lasciarci qualche offerta!!"
Il sorriso della ragazza dopo il sesto giro della giornata non era meno
bello, ma sicuramente meno sincero, più tirato.
Chiuse il portone del tempio e tirò un sospiro di sollievo.
Tsume le si avvicinò trotterellando. "Tsume-chan, anche oggi
ho finito! Non vedo l'ora di buttarmi sotto la doccia!"
Non fece in tempo a finire la frase che Tsume era già
scattato verso l'edificio di legno che custodiva l'antico
pozzo del tempio, da tempo asciutto.
"Tsu chan che fai! Torna subito qua! Lascia stare i gatti, che poi i
vicini si arrabbiano con me!" La ragazza nel frattempo si era
avvicinata all'edificio, notando che la porta, di solito chiusa, era
accostata.
'Ma cosa...' Il ciondolo che aveva indossato quella mattina
cominciò a brillare lievemente non appena lei
aprì la porta socchiusa, ma Kagome non se ne accorse.
"E smettila di abbaiare, Tsume!" Raramente alzava la voce con il suo
adorato compagno canino, ma il suo abbaiare le stava mettendo
inquietudine.
la luce del tardo pomeriggio filtrò all'interno della
capanna e illuminò il pozzo ricoperto da sigilli sacri.
Un topolino di campagna camminava sulle assi di legno del pavimento.
Strano. Non c'era polvere in quel luogo, nonostante fossero anni che
nessuno ci entrasse. Non ci badò più di tanto e
sospirò di sollievo.
Si sedette sul bordo del pozzo e fece cennò al cane di
entrare e di avvicinarlesi. "Hai visto stupidone, era solo un
to...aaaah!"
Tsume le era corso incontro e le aveva assestato un colpo con le zampe
anteriori che le aveva fatto perdere l'equilibrio e l'aveva fatta
cadere nel pozzo.
Aspettò la botta che le avrebbe segnalato la fine del pozzo,
ma invece vide il ciondolo illuminarsi intensamente quasi accecandola e
la botta non arrivò.
Quando il ciondolo smise di brillare si trovò in piedi,
apparentemente alla base dello stesso pozzo che era però
rivestito di piante rampicanti dall'aspetto minaccioso.
'Dove sarò finita?' si chiese guardando in alto. L'edificio
che conteneva il pozzo non c'era più. Al suo posto poteva
distinguere le fronde di una foresta.
Perplessa e spaventata chiamò aiuto. Nessuno rispose.
Sbuffò. Erano anni che non si arrampicava. Provò
ad appigliarsi con circospezione alle piante rampicanti. L'avrebbero
retta? Era salita per circa un metro quando il ramo a cui di era
appigliata cedette, e lei cadde con un urlo con il sedere per terra.
Si stava rialzando massaggiandosi la parte dolorante e maledicendo
quelle piante traditrici, quando sentì una limpida risata
maschile provenire dall'apertura sopra di lei.
"E tu che cos'hai da ridere, aiutami, no?" sbuffò
impaziente.
La voce apparteneva ad un giovane biondo, dai tratti non giapponesi che
si stava in quel momento stava calando una grossa corda che sembrava
fatta di fili di seta al tatto.
"Dai, sali, e spiegami come ha fatto a finire liggiù!" il
ragazzo smise di ridere le sorrise.
Kagome sbuffò, e si arrampicò lesta sulla corda
mentre il ragazzo la aiutava cercando di tirarla su.
Una volta giunta fuori si riassettò il vestito e con un
breve inchino ringraziò il ragazzo. "Arigatou gozaimasu. Mi
sapete dire dove sono?"
"Ah, bene, non sai nemmeno dove sei? E dove vuoi essere, sacerdotessa?
sei sull'isola di Itami.
"Itami? Ma un posto del genere non esiste! Io dovrei essere in
Giappone!! Tokio, sai?"
"Mmh.. deve essere stata una bella botta, signorina. che le piaccia o
no, lei è sull'isola di Itami, la più grande di
Kanashimi. Piacere, io sono Tidus.
"Kara che? Ah, mi arrendo... deve essere solo un sogno...infondo ho
preso una bella botta..." Pensò massaggiandosi la parte lesa
dalla caduta di poco prima.
Io sono Kagome, Tidus, molto piacere di conoscerti. Ti sono debitrice."
"Sciocchezze..." lo stomaco di Kagome iniziò a gorgogliare,
e la ragazza arrossì. "Hai fame? Non posso offrirti tanto ma
qualcosa si trova sempre" sghignazzò il ragazzo. Prese in
spalla un cervo che evidentemente aveva appena cacciato e la condusse
fuori dalla radura in cui si trovavano.
dopo un breve tratto di alberi, la ragazza vie davanti a sè
un sentiero erboso e un villaggio estendersi a breve distanza da una
spiaggia bianchissima e un mare azzurro-verde, come gli occhi del suo
salvatore.
rimase incantata dal paesaggio, e da come tutto sembrasse... come
dire... fuori dal tempo?
Il ragazzo si girò e la guardò intensamente.
'Povera creatura. Che ci fai in questo mondo di dolore, se non vi
appartieni?'pensò tristemente. Poi si riscosse e con un
sorriso la invitò a seguirlo.
**********************************************************************************
Eccoti. Sei arrivata, lo sento. Sei arrivata e mi libererai, anche se
non per molto. Dovrò tornare presto, molto presto, troppo
presto per gli abitanti di
Kanashima. Fermami, Inori-jin, o sarò io a fermarti.
**********************************************************************************
Ecco a voi il secondo capitolo??? che ne dite?? qualcuno
avrà già capito quale sia il mio videogioco
preferito... eh? se non lo sapete non vi anticipo nulla...
Per quelli che l'hanno capito, sappiate che la storia sarà
un po' un misto di tutte e due, ma sarà anche diversa.
per l'arrivo di Inu e degli altri bisognerà aspettare un
pochino, e chi di voi si aspetta kikyo verrà deluso. La odio
talmente tanto che la estrometto dalla mia fan fiction...
Continuate a leggere e a recensire... sono commossa, 3 recensioni in
meno di un'ora!!!! ^_^
grazie dunque a Toru85, Cri_91 e Ka Chan! Sono felice che vi
incuriosisca, continuate a leggermi!
You don't belong here: Tu non appartineni a questo posto
Tsume: Artiglio. Ho pensato che fosse un nome carino per un cane... ^_^
arigatou gozaimasu: grazie mille
Itami: dolore (i nomi dei posti sono un po' monotematici... pian piano
capirete il perchè della mia scelta!)
Inori-jin : "pregatrice", suppongo? intendo persona che prega...
sarà l'appellativo di Kagome tra breve!
Allora, piccole spiegazioni...
Ho sostituito il buon Buyo con un bel cagnone perchè i gatti
mi fanno venire il nervoso. ^_^
Non ci saranno le armi convenzionali... (Tessaiga, Tenseiga, Hiraikotsu
etc...) non mi uccidete, è che volevo mettere quelle del
videogioco! ^^()
Presto capitolo sulla cosmologia di Kanashimi...
A prestissimo! AvinPhi
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Capitolo 3 *** 3. Kurushimi no Tochi ***
Cap.3 - WWZD
Capitolo 3:
Kurushimi no Tochi
- Terra di sofferenza -
Un lampo di energia, e poi più nulla. L'hanyou
sentì il suo cuore perdere un battito. Cos'era quella
misteriosa energia? Ne sentiva l'intensità eccheggiare nella
sua mente come uno spillo affilato. Da dove proveniva? Era lontana, ad
Est. Possibile che provenisse da Itami? Alzò lo sguardo alla
Luna di sangue, a malapena sorta nel crepuscolo. Era calante. Aveva
poco tempo.
Ringraziava la sua natura. Erano rimasti in pochi, dopo la grande
guerra. Cinquecento anni prima, umani e demoni in guerra tra loro dopo
l'ennesima sconfitta di Zaiaku, si erano affrontati. Nello scontro, gli
unici veri sconfitti erano gli Hanyou, i figli della luna rossa, a
metà tra i demoni della luna nera e gli umani della luna
bianca. Erano stati sterminati. Non bastava essere isolati da tutti?
Dovevano anche sterminarli, in quanto prova della pace che un tempo
c'era stata? Poi Zaiaku era tornato, ed era sempre più
forte...
Migliaia di hanyou erano stati uccisi, e i matrimoni tra razze diverse
banditi. Ma suo padre si era innamorato di quella femmina, di
quell'umana. Ed era nato lui. Esule e diverso. La luna rossa li
accoglieva magnanima e li custodiva. Era da essa che dipendevano le sue
forze e le sue debolezze. Ogni hanyou aveva un potere speciale. E il
suo era quello di sentire le energie altrui. Più volte gli
aveva salvato la vita, facendolo scappare da suo fratello che era
troppo, troppo potente. Ma ora aveva l'occasione di eliminarlo, una
volta per tutte. Ed aveva la netta sensazione che quella fortissima
energia che aveva percepito lo potesse aiutare.
Volse una veloce preghiera di ringraziamento alla sua dea Akaitzuki,
strinse la spada al suo fianco, e si incamminò verso Est.
************************************************************
Dopo aver cenato con Tidus, Kagome rimase per un po' a fissare il fuoco.
I suoi occhi erano assenti e fissi, e il suo ospite decise per un po'
di lasciarla ai suoi pensieri. Dopo circa mezz'ora decise di smuovere
le acque.
"Kagome, a cosa pensi? So che sei confusa... Chi sei? Cosa ti ha
portato qua, in un abito da Inori-jin?"
"Non so cosa sia un'Inori-jin. Questo è un vestito
tradizionale da Miko, una sacerdotessa shintoista. Io sono l'unica
erede di uno dei più antichi templi di tutto il Giappone, ma
non sono una sacerdotessa." Kagome continuò a guardare fisso
il fuoco mentre parlava, ma appena fini guardò fisso il suo
giovane ospite. Si scrutarono intensamente. "Tu piuttosto... parlami un
po' di te e di questo posto. Voglio capire dove sono finita."
"Bene, come vuoi. Io come ti ho già detto mi chiamo Tidus, e
sono un combattente. Faccio parte della guardia di Itami, anzi, ne sono
il capitano."
"Sei molto giovane per avere una carica così
importante."Tidus sorrise lievemente. "Effettivamente. Ho 24 anni. Ma
la mia vita è stata completamente devoluta alla difesa della
mia isola. Quel posto apparteneva a mio padre, prima che...
sì, insomma, prima che tornasse Zaiaku, dieci anni fa. Lui
seguì l'inori-jin, Kunuhide Higurashi, e
scomparve.
Kagome, la quale all'accenno sul padre del suo nuovo amico aveva
abbassato lo sguardo nascondenosi sotto la frangia di capelli corvini,
al nome Kunuhide Higurashi alzò lo sguardo fissando
intensamente Tidus.
"Perdonami, puoi ripetere quel nome?"
"Kunuhide Higurashi? Perchè, ti è familiare?"
"Tidus, quello è il nome di mio padre, che è
sparito 10 anni fa."
"Sei la figlia di Kunuhide-sama?!"
"Che fosse venerabile non lo sapevo ma, sì, sono sua
figlia".
Lo sguardo le si intorbidì a pensiero del padre. Aveva
sempre pensato che fosse scappato di casa abbandonando la sua famiglia,
la moglie e la figlia di 11 anni.
Non era un mistero che lui bevesse, e a volte picchiasse sua madre. Per
quanto fosse piccola, oltretutto, aveva sempre avuto la sensazione che
suo padre avesse un'altra donna.
Il giorno che era tornata da scuola e sua madre le aveva dato la
notizia, lei non aveva pianto. Era felice, e sua madre era libera. Mai
più botte, mai più urla.
Si rattristò, perchè sua madre piangeva. Ma lei
non pianse.
"Tutto bene Kagome?" Tidus le chiese titubante.
"Sì, Tidus, perdonami. Vecchi ricordi. Comunque, parlami un
po' di questi Inori-jin. A cosa servono?"
Tidus si portò una mano al mento, cercando di trovare un
punto da cui inziare. "Tutto iniziò mille anni fa. Gli
uomini, i demoni e gli Hanyou avevano inventato le macchine, tante
macchine. Le macchine facevano tutto, e gli uomini erano diventati
pigri. Allora un giorno un Kami malvagio si risvegliò e
distrusse le loro città. I pochi sopravvissuti si
organizzarono, e alcuni monaci e sacerdotesse potenti donarono il loro
spirito per sconfiggere questo essere, che noi tutti chiamiamo Zaiaku -
perchè è l'incarnazione dei nostri peccati.""E ce
la fecero?" "Sì, ma Zaiaku ritornò. Zaiaku
è eterno. Lo si può sconfiggere, ma
torna, sempre. E ora... sta per tornare. Sono passati dieci anni da
quando tuo padre lo sconfisse. Zaiaku sta tornando. E se tu sei qua...
Questo vuol dire che sei la nuova Inori-jin! é destino che
l'inori-jin arrivi sempre da un altro mondo. L'unico che può
nettare i peccati di questo mondo, è chi non ne porta il
peso.
"Aspetta un attimo. Io nemmeno so che cosa sia un Inori-jin, non so
cosa devo fare, nè come. Non ho nulla con me, e devo tornare
a casa a
badare a
Tsu-chan... Io non posso rimanere qua!"
"Ti prego. La
vita di tutti noi dipende da te. Sei arrivata circondata di luce,
com'era arrivato tuo padre. Permettimi di portarti dalla Miko del
villaggio. Lei saprà chi sei. E se sei tu, devi aiutarci!
DEVI! Permettimi di essere il tuo guardiano, come mio padre Naraku lo
era di tuo padre."
*********************************************************************************************
DA-DAAAAAN! Le cose iniziano a prendere forma!
piccola spiegazione sul mondo e su Zaiaku, come promesso...
Lo so che mi vorrete uccidere per come è finito il capitolo,
ma vi prego aspettate!! ^_- c'è ancora molto da fare!!
Chi sarà il prossimo ad unirsi al gruppo? E
perchè l'Hanyou deve trovare Kagome prima che lo faccia suo
fratello? Tutto questo e ancor di più nel prossimo
capitolo... hihihihi (NdR che cattiva che sonooooooo ^_^)
E Stavolta RECENSITE!!!!
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Capitolo 4 *** The Well and the Child ***
Cap. 4 - WWZD
Capitolo 4:
The Well and The Child
- Il Pozzo e Il Bambino -
"Oyasumi Nasai, Kagome"
"Oyasumi Nasai, Tidus. A domani"
I due ragazzi si misero a letto. Tidus le aveva sistemato un
letto nella sua stessa stanza e le aveva indicato un bagno dove avrebbe
potuto cambiarsi, porgendole allo stesso tempo un vestito di cotone che
l'avrebbe fatta dormire più comodamente del suo vestito da
miko.
La ragazza andò a cambiarsi e quando tornò vide
che il giovane si era già sistemato a letto.
Notò la maglia della sua divisa da soldato appoggiata sulla
spalliera di una sedia, e i pantaloni ben piegati sotto di essa.
Anche gli scarponi erano ben sistemati lì di fianco. Si
guardo intorno alla luce della candela che Tidus le aveva dato. Tutto
era pulito e ordinato. 'Dev'essere la vita militare che lo fa essere
così ordinato!' pensò Kagome. Si stese nel letto
e spense la candela, senza la minima intenzione di dormire. Appena si
stese si girò verso Tidus, che le dava le spalle.
Riusciva a vedere le spalle e parte della schiena, oltre ai suoi
capelli biondi. Non potè fare a meno di notare che era molto
magro. Attribuì anche quello alla vita militare, mentre
attribuì il colorito bruno della pelle all'abbronzatura
dovuta alla vita vicino al mare.
'O le guardie di questo posto sono scadenti, o Tidus mi nasconde
qualcosa. Che sia più forte di quanto sembri?' Si
soffermò su un dipinto che raffigurava un bambino biondo
affiancato da un'uomo con lunghi capelli neri mossi e una donna piccola
e bionda. L'uomo portava una divisa simile a quella di Tidus.
'Così quest'uomo era il guardiano di mio padre. Naraku. Non
capisco cos'abbiano trovato in lui. Kunuhide-sama, l'ha chiamato Tidus.
Quell'uomo era tutto fuorchè venerabile.' Chissà
che fine aveva fatto. Le sarebbe piaciuto affrontarlo per l'ultima
volta e rinfacciargli tutto quello che aveva fatto a sua madre e a lei.
'Però Tidus è tanto carino qua!' soggiunse
stavolta con un sorriso.
Si girò, dando le spalle a Tidus, e notò sul muro
delle spade dalle forme strane, e degli scudi ancora più
strani. Sembravano fatte di materiali ignoti, e pensò che
forse era proprio così. Probabilmente avevano solo funzione
ornamentale. La colpì in particolare una spada rossa, con la
forma di una lunga daga, che sembrava lavorata piegando un grosso pezzo
di acciaio, perchè aveva un'ansa in mezzo. In cima alla
rastrelliera ne vide un'altra, gialla, con la punta quadrata e un buco
sulla punta. Sotto quella, nella rastrelliera piena di strane armi fu
colpita da un posto vuoto. Che strano. Pensò fosse il posto
per l'arma di ordinanza di Tidus, ma ricordò di avergli
visto un fodero di forma compatibile con la spada rossa. Cos'era quel
buco, quell'inaspettata entropia in quella stanza ordinata fino la
rasentare la maniacità?
Decise di non darci tanto peso. Era passato quanto, mezz'ora? Si
soffermò ad ascoltare il respiro di Tidus. Regolare,
ritmico. Doveva essere addormentato.
'Via libera Kagome. è ora di tornare a casa.'
**************************************************************
Dopo aver attraversato quasi tutta Itami, l'hanyou raggiunse una
foresta.
Ricominciò a sentire quell'aura, stavolta debole, che gli si
avvicinava, aumentando d'intensità.
'Ti ho trovato.' pensò con un ghigno che voleva assomigliare
ad un sorriso.
Si avvicinò con circospezione salendo di albero in albero,
attento a produrre meno rumori possibili.
L'aura si era fermata a poca distanza. L'hanyou si avvicinò
ulteriormente salendo su un albero secolare.
Finalmente riusciva a vederla.
Era una ragazza. 'Questa sarebbe la fonte di quell'aura?'
pensò deluso. Si era aspettato una persona più...
come dire... Forte? Esperta? Vecchia?
Invece si era ritrovato davanti a una ragazzina impaurita che fissava
con ostinazione un pozzo e sospirava.
Aveva forse intenzione di buttarsi? Forse cercava di suicidarsi, anche
se non percepiva tristezza in lei, ma solo paura. Ne sentiva
distintamente l'odore.
La vide cercare di scendere giù piano per il pozzo.
Sentì l'aura aumentare velocemente di intensità,
e una luce fievole sprigionarsi dal fondo del pozzo.
La ragazza era caduta, e doveva essere svenuta.
Che pappamolle.
Sbuffò e si calò nel pozzo a sua volta. La luce
proveniva da uno strano gioiello che la ragazza portava al collo.
Con sollievo notò che stava bene, era solo svenuta.
La riportò fuori dal pozzo e la stese sull'erba della
radura.
"E TU CHI SEI, SPORCO HANYOU! LASCIA STARE KAGOME!"
"Ehi, ragazzino, piano con le parole. Questa stupida si era infilata in
quel pozzo, è svenuta e io l'ho salvata, tutto qua. Guarda
che non mordo! Ahahah!"
"Bene, allora ti ringrazio. Adesso se non ti dispiace la porto a casa.
Che Shiroitzuki te ne renda merito."
"Tsk. Chi è questa femmina? é l'Inori-jin, vero?"
"E tu come lo sai, Hanyou?"
"Non farmi domande, e io non mentirò. Devo parlarle, non
appena si sveglierà. Sei il suo guardiano?"
"Più o meno."
"Bene. Se questa femmina vorrà, siamo colleghi."
"Dubito che voglia un mezzosangue come te."
"Io non ci conterei. Sono pur sempre molto forte e abile in
combattimento. E Il mio potere vi tornerebbe molto utile, anche se non
posso dirvi nulla."
"Non mi fido di te, hanyou."
"Insomma che vuoi? L'ho salvata, sapendo chi era. Se avessi intenzione
di farle del male non starei qua a chiacchierare con te, ragazzino."
"Va bene." Sospirò Tidus. Il mezzodemone aveva ragione. Lo
guardò ancora una volta di sottecchi.
"Mi aiuti a portarla, o devo fare tutto da solo?"
"Quanto parli, ragazzino..."
Il mezzodemone si caricò Kagome sulle spalle. Appena le sue
mani toccarono il corpo della ragazza ebbe la sensazione di una scarica
elettrica, poi tutto tornò alla normalità.
L'hanyou non diede peso a ciò e iniziò a
camminare, mentre Tidus lo guidava verso il villaggio e la sua capanna.
************************************************************************
'Kagome, cosa fai?' Kagome aprì gli occhi e vide un cucciolo
di demone volpe. Portava una strana tunica con cappuccio e non riusciva
a vederne gli occhi.
'Chi sei? E perchè sai il mio nome?'
'Non importa chi sono. Il tuo nome lo so, perchè
è scritto nel destino di kanashimi da sempre. Tu sei colei
che porrà fine alle nostre sofferenze, per sempre. Tu ci
libererai Kagome-sama. Non scappare. Non serve a nulla scappare dal
proprio destino. Tanto non ci riuscirai, finchè noi non
saremo liberi. Cercaci uno per uno. Ti doneremo i nostri poteri. Addio,
Inori-jin. Ci rivedremo. Torna dai tuoi guardiani.'
Ma Kagome non tornò subito dai suoi guardiani. Fece di nuovo
quel sogno, e stavolta continuava a sentire "Inori-jin, aiutaci!". Poi
la fine. Il viso di quell'uomo, quegli occhi gelidi. Ora sentiva di
averlo già visto, ma non sapeva dove. Anche questa volta si
era girata e anche stavolta aveva visto quelle presenze benevole. E una
di loro... Era Tidus!
Proprio in quel momento Tidus fece un passo avanti, la
guardò e le disse: "Kagome, svegliati. Ti prego, torna da
noi!" E tutto sfumò in nulla. Vide ancora una volta
quell'essere, Zaiaku. Lo vide distruggere il villaggio di Tidus.
Urlò.
"NOOOOOOO! NON VOGLIO!"
"Kagome, oh, per gli invocatori, tutto bene?" Tidus stava seduto vicino
a lei. Il bel volto, di solito affabile, era teso. Teneva stretti i
denti, rendendo la sua mascella ben definita ancora più
evidente. Era preoccupato, e qualcosa nel modo in cui stringeva i begli
occhi azzurri le faceva capire che era arrabbiato con lei.
Abbassò lo sguardo.
"Kagome, cosa stavi cercando di fare? Perchè volevi scappare
via? Ci stavi abbandonando."
"Tidus perdonami, non volevo. è solo che sono molto
spaventata. Io... Vedevo Zaiaku nei sogni, capisci? Già
quando ero nel mio mondo! E... Ho paura."
"Ragazzina" interruppe brusco l'hanyou "Non è facile per
nessuno, ma nessuno può sfuggire al proprio destino.
e il tuo destino, a quanto pare, è aiutarci."
"E tu chi sei?"
"Mi chiamo Inuyasha, e sono un hanyou. Sono qui per aiutarti nella tua
missione, se lo vorrai."
"Dubito di potermi opporre. Ora che so di non poter scappare dal mio
destino, ho bisogno di quante più persone possibili. Ad ogni
modo, io mi chiamo Kagome, e non ragazzina. Spero che diventeremo amici
presto. Hai un bel vestito. Mi ricorda un abito antico della mia terra."
"Non sono qui per parlare di moda interdimensionale, rag...
a-ehm...Kagome. Ragazzino, ha già passato la prova
dell'aria?"
"Nemmeno io mi chiamo ragazzino, mi chiamo Tidus, e sono il capitano
delle guardie. Comunque sia, no, la porteremo domani al tempio.
é meglio che tu dorma, Kagome. Domani sarà dura.
E non provare a scappare di nuovo, capito?"
"Credo di aver imparato la lezione. Perdonami Tidus. Non
creerò più di questi problemi. E grazie Inuyasha,
per avermi salvato." Il mezzodemone la guardò interdetto.
Nessuno era mai stato così cordiale con lui.
"Tsk, anche se sarò il tuo guardiano, cerca di non metterti
nei guai. Sei l'unica risorsa di questa terra." Rispose più
duramente di quanto volesse da sotto la frangia di capelli bianchi.
Kagome lo guardò sbalordita. Poteva esistere una persona
più... Scortese di lui? Era sicura di no. Gli avrebbe dovuto
insegnare un po' di buone maniere.
Tidus le scompigliò i capelli. "Ora vedi di dormire."
"Tidus, solo un'ultima domanda. Perchè c'è quel
buco nella rastrelliera delle spade?"
"Quello? Oh, quello era il posto della spada preferita di mio padre."
"Capisco... Oyasumi nasai, Tidus-chan. Oyasumi nasai Inuyasha."
Tidus, a sentire quell'appellativo sorrise lievemente. "Oyasumi nasai,
Kagome-chan."
"Tsk. E chi dorme?" rispose Inuyasha.
I ragazzi si allontanarono verso la cucina, lasciandola sola. E in
breve la ragazza esausta si addormentò.
*******************************************************************************
"Come facevi a sapere di lei, Inuyasha?" Sbottò Tidus dopo
cinque minuti buoni di silenzio. Era in piedi e preparava due bicchieri
con un liquore caldo per sè e per l'Hanyou.
"Te l'ho detto. Il mio potere da hanyou è trovare le auree.
Tidus, un demone la sta cercando. Non le vuole far del male, ma vuole
diventare Zaiaku. E conosci la profezia. Lei è la
più potente. Dopo di lei le profezie si fermano. Anzi, dopo
il semplice accenno al suo arrivo."
"Lo so, lo so. Conosco queste cose meglio di quanto pensi."
"Tsk, se lo dici tu."
"Bevi, e attento a non scottarti. Quest'amarula l'ho fatto io, sai?"
"Mhh... Discreto, te lo concedo."
Rimasero ancora per un po' nella cucina a discutere, poi Tidus
lavò i bicchieri e si scusò con Inuyasha per non
potergli offrire un posto per dormire.
"Non importa, Tidus, dormirò nella foresta. è un
posto molto più adatto a me."
"Bene allora. Domani, due ore dopo l'alba, al tempio. Lo troverai
facilmente."
"A domani." Il mezzodemone si allontanò a lunghi balzi verso
la foresta, addormentandosi su un'alto ramo dell'albero secolare dal
quale aveva visto Kagome poco prima. Strinse la lunga Katana che
portava al fianco e si addormentò.
**********************************************************************************
E anche questo è finito!
Desidero ringraziare Alia_chan per il commento, spero di avere messo in
pratica quello che mi hai chiesto... ^_^ e cmq sì,
è Final Fantasy X!
I capitoli precedenti erano molto corti, lo ammetto, ma era una
questione di inbastire la storia. Oltretutto sto scrivendo la storia di
getto, e a me le descrizioni non piacciono. Ho però provato
ad essere più dettagliata!!
Allora people? che ne dite? I pezzi iniziano a prendere posto.
Chi sarà il misterioso demone che cerca Kagome?
E il ragazzino che Ha visto quando era svenuta?
In cosa consisterà la prova dell'aria??
Finalmente Inuyasha è arrivato, aspettiamo con ansia i due
guardiani rimasti!
Ma soprattutto... Domanda da un Milione di $: Kagome si
innamorerà del biondo dolce Tidus o del bel tenebroso
Inuyasha? Votate per l'uno o per l'altro via commento e
vedrò che posso fare... ^_- (cosa non si inventano 'sti
autori per farsi commentare... ^_^ NdR)
Baci e possibilmente a domani!!!!!!! (Commenti pleaaaaaase!!!^_^)
AvinPhi
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Capitolo 5 *** Kitai ***
Cap. 5 - WWZD
Capitolo 5:
Kitai
- Aria -
"Kagome-chan? Svegliati, dai, è giorno fatto!" La dolce voce
di
Tidus la risvegliò.
Aprì un occhio, e poi l'altro, poi
sbadigliò stiracchiandosi.
Vide che Tidus le dava le spalle e stava finendo di allacciarsi la
scarpa sinistra.
Aveva i capelli bagnati: forse la sua giornata era
iniziata da un pezzo con allenamenti vari.
Indossava una divisa simile
a quella del giorno precedente, ma stavolta azzurra e non
verde
militare.
(che però faceva tanto
Sousuke Sagara! Sergente Sagara ti amooooo! ^_- NdA).
Una giacca dello stesso colore stava appoggiata su una sedia, piena di
medaglie e riconoscimenti.
"Cavolo, Tidus, ne hai fatte di cose, però!" disse la
ragazza mettendosi a sedere sul letto.
"Già. Te l'ho detto che ero un tipo tosto. Dai, vestiti!"
La ragazza si alzò facendo mille scene mentre si
stiracchiava,
il che suscitò un'enorme ilarità nel giovane
capitano.
Prese il suo vestito da miko e si diresse verso il bagno.
Improvvisamente a metà strada si girò. "Volevo
chiederti
ancora scusa per ieri. Non sarei dovuta scappare così, dopo
tutta la gentilezza che mi hai dimostrato." "Decisamente no." La
ragazza lo guardò interdetta. Non si aspettava una risposta
del
genere da lui. "Ma almeno hai chiesto scusa, e ora sei qua.
è
questo che conta." La ragazza sorrise e Tidus le sorrise di rimando.
"Su, di corsa! non abbiamo mica tutto questo tempo!"
"Signorsì,
signore!" rispose Kagome, portando la mano destra alla fronte facendo
il saluto militare. Si girò e corse in bagno a vestirsi.
Cinque minuti dopo era pronta. Le mancava solo la colazione! Fu
sorpresa dalla fame che aveva. Di solito beveva solo un
caffè
espresso, ma in quel momento accettò più che
volentieri
una scodella di latte e qualche biscotto.
"Tidus, cos'è la prova dell'aria?"
"è la prova che sosterrai oggi. cosa sia di preciso non ne
ho
idea... però non penso sia così difficile..."
Rispose
imbarazzato il capitano.
"Capisco..." Rispose Kagome sorseggiando il buon latte
tiepido.
"Ho detto a Inuyasha che ci saremmo incontrati tra poco al tempio.
Sarà meglio che ci avviamo". Detto ciò prese la
spada
rossa dalla rastrelliera, la infilò nel fodero nero che gli
pendeva al fianco e fece cenno a Kagome di uscire di casa.
**********************************************************************
Si diressero verso il tempio, un grosso edificio ottagonale in muratura
(uno dei pochi, a dir la verità) situato al centro del
villaggio
di fronte a una piccola piazzetta di terra battuta dove si affacciavano
un paio di locande dall'aspetto pulito e qualche bottega: un
pescivendolo, una bottega di frutta e verdura, un macellaio e un
fornaio. In mezzo alla piazza trovarono Inuyasha, nell'abito rosso del
giorno precedente. Li salutò con un cenno del volto.
"Dormito bene, Inuyasha?" Chiese Kagome.
"Più o meno. Mi sono riposato, mettiamola così.
Vogliamo
proseguire? Non c'è tempo da perdere." Annuirono e si
avvicinarono al tempio.
Il tempio aveva un aspetto rustico e tribale, ma i muri
imbincati
a calce e pitturati con segni azzurri avevano una certa grazia.
In mezzo a tutte quelle povere baracche di mattoni il tempio svettava
nel suo biancore, grazie anche alla serie di archi rampanti che
costituivano un portico tutto attorno al tempio stesso, alla cui ombra
parecchi bambini giocavano.
Il grosso portale di legno del tempio era spalancato passandoci
attraverso Kagome notò che vi erano incise con precisione
raffigurazioni di quelli che sembravano precedenti Inori-jin. Tidus e
Inuyasha entrarono dietro di lei.
L'interno era piuttosto scuro, illuminato solo da candele e da poche
torce appese alle pareti. L'aria era fresca e sapeva di incenso, e i
devoti in preghiera, seduti per terra con le mani al cielo cantavano
all'unisono un inno che contribuiva a dare un'atmosfera sacra al tutto.
"I E YU I
NO BO ME NO
RE N MI NE
YO JU YO GO
HA SE TE KA NA E
KU TA MA E"
Kagome si fermò al centro del tempio, e si girò
lentamente verso Inuyasha, che la guadava dall'alto con il suo solito
grugno (che ormai Kagome e Tidus avevano capito essere abbastanza
inoffensivo) e Tidus che la guardava intensamente sorridendole
debolmente. Kagome sorrise di rimando cercando di stare tranquilla, ma
le sue mani nascoste nelle maniche del kimono tremavano freneticamente.
Go now,
if you want it. An otherworld awaits you.
Don't
you give up on it. You bite the hand that feeds you
'Non posso deluderli. Mi hanno salvato, e più di una volta.'
Kagome continuava a ripetere questa frase nella sua mente come un
mantra.
All alone cold fields you
wander
'Forse
tutto sommato non mi farà male stare vicino a questi umani.
Loro
non hanno pregiudizi, soprattutto la ragazza. Che sia finto il mio
tempo di solitari vagabondaggi, esposto all'odio e alle intemperie?' Il
mezzodemone nascose il viso sotto la folta frangia bianca e sorrise.
Non era ancora pronto ad aprirsi a loro, ma forse durante il viaggio
che li aspettava il ghiaccio che circondava la sua anima tormentata si
sarebbe sciolto. "Non possiamo affezionarci troppo, lo sai vero?" Disse
sottovoce all'umano, che annuì con sguardo assente.
"Ma
c'è ancora tempo" Rispose Tidus.
Memories
of it cloud your sight.
Fills your dreams, disturbs
your slumber,
'Se
è questo che il destino vuole per me, lo seguirò
felice.
Non ha senso opporsi. Sarà pericoloso, ma non ho paura, con
due
guardiani come loro. Come nel sogno. Farei di tutto per farlo smettere.
E se questo mi aiuterà, lo farò ancora
più di buon
grado.' Kagome si girò nuovamente e mosse i primi passi
verso
una porta che Tidus le aveva indicato con lo sguardo. La giovane
sentì il suo respiro accelerare, il cuore le martellava in
petto. Non si fermò. Con le gambe che tremavano
terribilmente,
proseguì con calma verso quella porta nascosta da una
leggera
tenda azzurra trasparente. 'Non è più solo un
sogno,
Kagome. Questo è il mio destino. Se mio padre era un
Inori-jin,
non posso tirarmi indietro. Se una persona come lui ce l'ha fatta, ce
la posso fare anche io.'
Lost
your way a fallen knight
'Nemmeno io sono sicuro di ciò che faccio, ma Kagome mi
segue
ciecamente. Che ragazza dolce. Come vorrei non tenerle nascoste tante
cose... Ma ancora non posso. Anche a te, Inuyasha, non posso dire
parecchie cose. Scoprirete tutto al momento giusto. Ho deciso tanto
tempo fa di seguire la strada di mio padre. Ma è davvero
quella
la via giusta? Non lo so più.' Tidus si morse il labbro
inferiore con forza. Si sentiva in colpa, come si doveva essere sentito
in colpa suo padre.
Hold
now, aim is steady. An otherworld awaits you.
One thousand years
— you ready? The otherworld it takes you.
Kagome scostò la tenda, attirandò l'attenzione di
tutti i
presenti nel tempio. Improvvisamente l'inno cessò. Kagome si
girò verso i suoi guardiani, sorpirò e
abbassò lo
sguardo. Poi si girò e sorrise radiosa. Infine spinse la
porta
di metallo ed entrò, dopodichè la porta si
richiuse
magicamente, come era successo tante volte durante i mille anni in cui
Zaiaku aveva portato la morte a Kanashimi. Kanashimi contava su di lei.
E lei non li avrebbe delusi, a costo di morire.'
Go,
go into the sand and the dust and the sky,
Go now, no better
plan than to do or to die.
Free me, pray to
the faith in the face of the light
Feed me, fill me
with sin, now get ready to fight
Kagome si addentrò per un paio di passi nella sala circolare
che
le stava di fronte. Non c'erano finestre, eppure spirava un leggero
vento, che sembrava aumentare ad ogni passo dell'Inori-jin.
Quando la ragazza fu al centro della stanza la brezza iniziale era
diventata una tempesta di sabbia e polvere. Dopo poco fu costretta a
chiudere gli occhi, e a proteggersi il viso con le maniche
del
kimono. Che trucco era mai quello? Era magia?
Iniziò a sentire delle voci, tante voci. Tutte ripetevano
insistentemente "Inori-jin, aiutaci!"
Kagome iniziò a piangere. Quelle voci sembravano infinite.
Bambini, donne, anziani, uomini dalla voce profonda e ragazzi. Riusciva
a sentire anche qualcuno, una voce femminile, che cantava l'inno di
prima. Il vento se possibile, continuava ad aumentare, e la polvere e
la sabbia a farsi più insistenti.
"Non sono degna di aiutarvi, e lo so. Ma ti prego, essere che risiedi
in questo luogo, Aiutami a superare le mie paure e dammi il potere di
sconfiggere Zaiaku e aiutare queste persone! PERDONA LE MIE COLPE E
DONAMI IL TUO POTERE!"
You know
you will,
You know you will.
You know you know you know you know that you will,
You know you know you know you know that you will.
You know you will.
Fight!
Dopo che Kagome ebbe detto ciò, distese le braccia incurante
del
vento e magicamente come era arrivato, il vento si calmò,
tornando ad essere nulla di più che una brezza rinfrescante.
Aprì gli occhi. Davanti a lei stava una giovane castana
dagli
occhi chiari. Indossava un kimono un po' strano, con le maniche
estremamente larghe staccate dal busto e una gonna blu lunga e ampia.
Portava un bastone la cui sommità era incisa a forma di
loto. Le
sorrideva calorosa. Solo allora Kagome notò che i suoi occhi
erano di diverso colore; l'occhio destro era azzurro, e quello sinistro
verde.
"Complimenti Kagome. Hai davvero la stoffa dell'Inori-jin. Hai superato
la prova dell'aria, e come premio ti dono il mio potere. D'ora in poi
potrai chiamare a te il vento, sia come magia che come compagno. Ripeti
la frase 'Perdona le mie colpe e donami il tuo potere' e io
arriverò ad aiutarti."
"Ma tu chi sei?" chiese Kagome, in forte soggezione.
"Io mi chiamo Yuna, e sono la padrona dell'aria. Ma quando
mi invochi arrivo a te sotto forma di Kitai, L'Alata. D'ora in
poi, Kagome, sarò per sempre vicino a te. Devi solo
chiamarmi."
Detto ciò la ragazza sparì, e la collana di
Kagome brillò mentre il suo colore virava all'azzurro.
Kagome si girò e aprì la porta con movimenti
rigidi e
meccanici. Scostò la tenda, E cercò con lo
sguardo i suoi
due protettori. La stavano guardando entrambi intensamente.
Alzò
il pollice e sorrise. "Ce l'ho fatta!" Mimò con le labbra.
Poi i sensi le vennero meno. L'ultima cosa che sentì, mentre
la
coscienza la abbandonava, fu Yuna che cantava l'inno come aveva fatto
nella stanza dell'intercessore.
Hope
dies and you wander. The otherworld it makes you.
Dreams
they rip asunder. The otherworld it hates you.
Free
now, ride up on it. Up to the heights it takes you.
Go
now if you want it. An otherworld awaits you.
"Fai presto Inori-jin. Non starò quieto ancora per molto."
***************************************************************************
E anche il capitolo cinque è andato!! l'ispirazione
istantanea
iniziava già a mancare, e per fortuna il buon Nobuo Uematsu
mi
è venuto in aiuto!
La canzone è Otherworld, Musica di Nobuo Uematsu, facente
parte
della colonna sonora di Final Fantasy X. Bellissima canzone. Vero
Alia_chan?
Ti ringrazio per la pignoleria di cui tanto ti lamenti nel commento che
mi hai lasciato... Mi aiuti e mi stimoli a scrivere sempre meglio.
D'altronde questa è la mia prima Fan-Fiction, e cerco di
assorbire più consigli possibili... Ti ho anche accontentato
su
Yuna, felice?? ^_- Grazie anche a roro, che ha commentato
magnanimente!
Che ne dite del ruolo della Shikon-no-tama? Ma non è tutto.
Yuna, come tutti gli intercessori, influenzerà
permanentemente
il corpo di Kagome. Come?
Scopritelo nel prossimo capitolo!
Perchè i guardiani non possono affezionarsi a Kagome, ma
soprattuttto, cos'è che Tidus non dice a Kagome e Inuyasha?
Non lo scoprirete per molto, ma mi piace tormentarvi e mettervi pulci
nell'orecchio!!! ^_-
l'Inno degli intercessori, proviene anch'esso dalla soundtrack
originale di Final Fantasy 10, dalla quale attingerò
ulteriormente, spero.
Le parole in sè non significano nulla, ma se le sillabe
vengono
lette dall'alto verso il basso e non in orizzontale viene fuori
Inoreyo,
hatenaku ebonju.
Sekae tamae,
Yume miyo,
Inorigo.
che suona come una specie di preghiera diretta a Yu Yevon, La
manifestazione divina dell'unione delle tre lune di Kanashimi.
più o meno. Vedetevela con Uematsu, ancora una volta. ^_-
Spero che questo capitolo/song fic vi sia piaciuto...
La partenza dal villaggio si avvicina. Quale sarà la
prossima meta dei nostri eroi?
Scopritelo presto, sempre e solo su EFP! (Esprimetevi Fate il
Piacere.... I.E.: Commenti, please...^_^ )
AvinPhi
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Capitolo 6 *** Of Demons and Men ***
cap 6 - WWZD
Capitolo 6:
Of Demons and Men
- Di Demoni e Uomini
Che tristezza, lettori miei, i libri del mio esame di inglese stanno
penetrando nella mia fan-fiction! Il titolo si ispira al capolavoro di
Steinbeck "Of Mice and Man" anche se questo non c'entra nulla con la
fanfic... è già abbastanza complicata
così! ^_-
Prime lotte per la sopravvivenza e un nuovo amico...
Pronti, partenzaaaaaa VIA!!
**********
Quando Kagome si risvegliò, si ritrovò nel letto
nella
camera di Tidus dove aveva dormito la notte precedente. Il ragazzo si
trovava nella cucina della piccola casa e le dava le spalle, intento a
cucinare. Dal forno a legna proveniva un tiepido odore di pane e fumo.
Delizioso. Non c'era traccia di Inuyasha.
L'Inori-jin si alzò e si avvicinò alla cucina,
appoggiandosi allo stipite della porta che dava in cucina.
"Sono debole come un fuscello. Siete sicuri che sarò un buon
Inori-jin?" Il ragazzo si voltò di scatto e le sorrise
caloroso.
Si avvicinò e aggrottò la fronte.
"Kagome, I tuoi occhi... Erano castani, vero?" "Ehm...sì,
perchè me lo chiedi?"
Il ragazzo la guardò perplesso. "Perchè ora non
lo sono più."
"COOOOSA? Stai scherzando?" "No, Kagome, sono come dire... grigi! Non
scherzo!"
"Grigi? Yuppi! Ho sempre sognato di avere gli occhi grigi!! Non sono
meravigliosi?" Chiese la ragazza con un sorriso smagliante. Si rese
conto di aver detto una cosa abbastanza imbarazzante. Tidua
arrossì leggermente tuttavia rispose con galanteria. "I tuoi
occhi sono sempre stati bellissimi, Kagome-sama!" Kagome si morse il
labbro imbarazzata ma accettò lieta il complimento. 'Che
dolce...' Pensò 'Chissà invece dov'è
quel musone
di Inuyasha.'
Non fece in tempo a finire di pensare ciò che Inuyasha
aprì la porta della cucina con in mano due grosse lepri. "Ti
sei
svegliata, allora. Alla buon'ora. Cominciavo a pensare che non ti
saresti svegliata più." Disse appena la vide. 'Ci hai fatto
preoccupare' soggiunse mentalmente, senza avere il coraggio di
pronunciare quelle parole.
"Alla fine sono più forte di quanto sembri, non trovi?"
Rispose
Kagome stizzita. " Perchè devi sempre essere così
scortese Inuyasha, guarda che non mordo. E se dobbiamo viaggiare
insieme, gradirei almeno un minimo di buona educazione!"
Perchè
si sentiva così ferita dalla sua scortesia? Alla fien era
quasi
un perfetto sconosciuto, anche se era voluto diventare suo guardiano.
In un certo senso doveva ammettere che Inuyasha, pur sotto
quell'aspetto rude e selvaggio, era un bel ragazzo. E non era quella la
reazione che era abituata a suscitare nei bei ragazzi. Negli uomini in
generale. Accettava il fatto che Inuyasha poteva non essere un ragazzo
normale ma... 'Ma cosa sto facendo? Nemmeno lo conosco e inizio a pormi
problemi che non esistono su un tizio che nemmeno mi piace? Kagome, ma
dove è finito il tuò buonsenso?'
Inuyasha l'aveva guardata dall'alto per qualche secondo, con un
espressione di superiorità sul bel volto, poi aveva risposto
noncurante. "Tu pensa solo a stare viva e a sconfiggere Zaiaku, io
farò lo stesso." Kagome strinse i denti e lo
guardò con
odio, mentre Tidus faceva finta di nulla, per evitare di creare
ulteriori discussioni.
Inuyasha poggiò le lepri sul tavolo con veemenza. Il suo
viso
era ora una maschera vuota, priva di espressione."Vado a darmi una
sciacquata qui vicino, tornerò prima che sia pronto." E
usci,
sbattendosi dietro la porta con forza.
"Ho forse detto nulla di male, Tidus? Non è possibile che
questo
qua arriva, si mette ad offendere e pretenda di essere trattato come
l'imperatore del Giappone!"
Tidus alzò le spalle. "Capisco cosa vuoi dire, Kagome, ma
andare
in giro per Kanashimi è pericoloso. E hai bisogno di
chiunque
sia disposto a darti una mano, specialmente se è forte come
Inuyasha. Si calmerà, vedrai. Capirà che non ha
nulla da
temere da noi, se non un po' di affetto. "
"Sarà... Però mi da sui nervi." Si sedette su una
sedia
della cucina con le braccia conserte appoggiate sul tavolo e una faccia
imbronciata. 'Com'è carina!' Non potè fare a meno
di
pensare Tidus. Si sentì arrossire, e decise che il pane nel
forno probabilmente era pronto. "Mi daresti una mano con quelle lepri?"
disse girandosi con la faccia arrossata dal calore del fuoco (NdA se
se... adesso si chiama fuoco.... ^_-)
"Io ti darei anche una mano, ma non so da dove cominciare... Non sono
mai stata una brava cuoca, mi nutrivo di ramen in scatola..." (Te la do
io una mano Tidussinooooooo!!! NdA)
"Dovresti scuoiarle. Non sai scuoiare le lepri?" Rispose Tidus
ignorando cosa fossero i ramen, e cosa ci facessero in una scatola.
"No. Non l'ho mai fatto. A casa mia le trovi già a pezzi e
scuoiate." Tidus la guardò con un espressione di scherzosa
delusione. "Non ti sposerà nessuno, Ka-chan, lo sai?"
"Se è per quello, tanto non ho la minima intenzione
di
sposarmi. Gli uomini sono tutti dei bastardi." Guardò Tidus
dal
sotto in su per un istante, con un'espressione di disgusto sul bel viso
roseo, le labbra piene incurvate verso il basso, gli occhi grigi che
esprimevano una profonda ira e il naso arricciato.
"Ma questa è un'altra storia, no?" Tidus abbassò
lo
sguardo e annuì, prese le lepri e iniziò a
scuoiarle.
'Come vorrei poterti dimostrare che ti sbagli, Kagome.'
Pensò il
bel capitano.
Dopo circa un'ora che due ragazzi avevano passato in silenzio,
tornò Inuyasha. Spalancò la porta con il suo
solito
piglio arcigno e si sedette. Come se il contatto indiretto che il
tavolo offriva alle mani sue e di Inuyasha l'avesse scottata, si
alzò all'improvviso, e chiese a Tidus dove avrebbe potuto
trovare le stoviglie per apparecchiare la tavola. Il giovane capitano
le indicò un piccolo mobile.
Kagome lo aprì, prese tutto il necessario e
iniziò ad apparecchiare.
Inuyasha la seguiva con lo sguardo e in un paio di circostanze i loro
occhi si incrociarono per un istante, prima che Kagome potesse
nascondere i suoi grandi occhi ora diventati grigi sotto la frangia di
capelli neri.
"Da quando in qua hai gli occhi grigi, Kagome?"
"Non lo so. Tidus me li ha fatti notare appena mi sono
svegliata."Rispose, con tono cortese ma freddo.
"Sai, mi chiedevo cosa ci fosse di diverso in te," Kagome
alzò
lo sguardo e fissò il mezzodemone. 'Forse ha capito.'
"Che stonava, e ora ho finalmente capito cos'è." La ragazza
abbassò di nuovo lo sguardo.
"Bravo."
Tidus iniziò a fischiettare per cercare di mascherare la
situazione imbarazzante. "Bene, signori e signore, è quasi
pronto." Disse con un sorriso speranzoso.
"Non ho fame, Tidus, perdonami" rispose la ragazza.
"Non essere sciocca!" esclamò Inuyasha. "Non sono andato a
caccia per lasciare andare a male la carne. E soprattutto dopo pranzo
partiamo, e non ti voglio vedere svenire dalla stanchezza in mezzo alla
strada. Attirerebbe i demoni."
Kagome non rispose e lo guardò con odio. "Scusate, devo
andare a
lavarmi le mani." Disse con voce tremante. Inuyasha percepì
l'odore delle sue lacrime, così simile all'odore delle
lacrime
di sua madre, e storse il naso. Quell'odore lo intristiva. Era passato
tanto tempo dall'ultima volta che l'aveva percepito, e non gli era
mancato. Non pensava che Kagome si fosse potuta offendere per
così poco. Non era nemmeno stato così cattivo.
"Beh,
è pronto?" chiese.
"Kagome! Dai, vieni a mangiare qualcosa, è pronto!"
Kagome apperve dal bagno, con gli occhi appena gonfi. Tidus
guardò Inuyasha con disappunto e si sedette a tavola. Kagome
si
sedette con grazia e iniziò a mangiare. "Buon appetito
Tidus.
Buon appetito Inuyasha." Tidus ringraziò e augurò
altrettanto, Inuyasha si limitò a sbuffare.
*************************************************************************
"Bene Kagome, sei pronta ad iniziare il tuo viaggio come Inori-jin?"
Chiese Tidus mentre chiudeva a chiave la porta di casa.
Kagome annuì seria. "Bene, la nostra prima tappa
è Insan.
Seguiremo la strada principale. Kagome camminerà al centro
tra
me e te, Inuyasha. Io starò davanti." "Bene." risposero
all'unisono i due.
Kagome si fermò ad ammirare il nuovo vesito che le aveva
regalato Tidus a nome del villaggio. Era Una riproduzione del vestito
tradizionale di Itami, ed era molto simile al vestito che indossava
Yuna durante la prova dell'aria. (Vediate sotto se non capite di cosa
parlo... ^_- NdR) La gonna plissettata di seta pesante era lunga e
scendeva morbida sui fianchi, e i ricami floreali erano fatti con
precisione e abilità.Su entrambi i lati si aprivano due
grossi
spacchi, indice che le donne la non erano abituate a stare a casa, ma
lavoravann ed avevano quindi bisogno della massima comodità
e
mobilità. La canotta banca che indeossava sopra le sarebbe
stata
larga se non fosse stato per il grosso obi rosso che indossava, che
aveva la funzione di stringere la canotta e la gonna e di sostenere il
seno allo stesso tempo.
Tidus le aveva inoltre regalato degli stivali di una pelle molto
morbida per sostituire gli zoccoli da miko che sarebbero stato molto
scomodi per Kagome. Le maniche del vestito, staccate del tutto dal
resto del corpo e rano usate solo in occasioni particolari, e dalle
finiture e dai ricami che vi erano disegnati sopra si poteva conoscere
lo status di una persona. O perlomeno così le avevano detto.
Si misero in cammino. Tidus fischiettava un motivetto allegro mentre
camminava con la mano sinistra sull'elsa della spada rossa che Kagome
aveva capito essere la sua preferita. Kagome camminava guardandosi
intorno curiosa. Inuyasha camminava anche lui con una mano sull'elsa
della sua spada e fissava insistentemente Kagome che camminava con
grazia ancheggiando leggermente muovendo la morbida gonna blu. I
capelli neri brillavano al forte sole del pomeriggio. Doveva ammettere
che per essere una ningen, era bella. Anche il suo odore era buono,
sapeva di rosa e di pesca, (perchè tutti fanno odorare
Kagome di
vaniglia? Se c'è un odore che mi fa venire il voltastomaco
è la vaniglia...NdR) ma c'era anche un certo non so
chè
nel suo odore che irretiva i suoi sensi.
D'improvviso si riscosse sentendo tre auree arrivare da nord, non
forti, ma potenti abbastanza da dar noia.
"Attenzione! Demoni gatto minori a nord. Tre. Kagome stai indietro,
Tidus preparati."
Tidus sguainò la spada, come pure Inuyasha, mentre Kagome si
tirò indietro impaurita dal tono serio dell'Hanyou. I demoni
li
attaccarono all'improvviso; assomigliavano a dei gatti antropomorfi,
con facce feline feroci e pelliccia su tutto il corpo. Tenevano in mano
delle rozze spade corte e non sembravano particolarmente ben
addestrati, ma si muovevano veloci e con destrezza. Ringhiando Inuyasha
si avventò su uno di loro ferendolo gravemente al braccio,
mentre Tidus dopo aver schivato un maldestro assalto del suo opponente
l'aveva disarmato e ferito al collo da cui usciva un copioso fiotto di
sangue nero. Il terzo aveva provato ad avvicinarsi a Kagome ma fu
raggiunto contemporaneamente dalle spade dei due guardiani che lo
trapassarono lasciandolo morto sul colpo in una pozza di sangue nero.
Kagome li guardò riconoscente. Ma non era ancora finita. Il
primo demone che aveva attaccato Inuyasha prese la spada con la mano
sana e tentò di infilzarlo, quando l'hanyou con un destro
movimento delle braccia lo infilzò con la sua stessa spada.
Dopo
un attimo di riposo si rimisero in marcia. Inuyasha poteva sentire
l'odore della paura di Kagome e notava che i suoi movimenti erano
diventati meno fluenti e più rigidi. Qualcosa doveva
turbarla,
ma non era il caso di indagare stando nel mezzo di una strada che si
era dimostrata pericolosa. La sua paura e la sua tensione
però
potevano risultare più pericolosi della strada stessa,
quindi decise di agire. Le si avvicinò e le mise con
dolcezza una mano sulla spalla. Sentì che stava tremando.
"Kagome, non preoccuparti. Nono ti accadrà nulla di male, ci
siamo noi. E anche tu, sei forte, e ancora non sai quanto. La morte
è brutta, lo so, e non ti ci abitui mai, ma non farti
spaventare. Tu sei forte." Inuyasha si era chinato leggermente e aveva
sussurrato queste parole all'orecchio di Kagome, facendola
rabbrividire. La voce di Inuyasha sapeva essere molto dolce e questa
dolcezza contrastava con il suo aspetto rude. Kagome finalmente
capì che lui stava solo sulla difensiva per qualche strano
motivo. Gli sorrise con dolcezza e riconoscenza, annuì e
rispose. "Hai ragione, Inuyasha. é solo che non sono mai
stata una tipa violenta... Proseguiamo!" Inuyasha improvvisamente si
rabbuiò. "Tidus. Preparati. Sono tornati. E sono tanti.
C'è anche il loro capo tra loro. Un Maggiore." "Diamine!
Kagome stai indietro. Ho detto INDIETRO!" Kagome lo guardò
sorpresa e retrocedette impaurita dal suo tono imperioso.
I primi due inziarono ad arrivare. Avevano lo stesso identico aspetto
degli altri, e presto subirono lo stesso fato. Ne vennero altri tre, e
questa volta la battaglia durò leggermente di
più, ma Inuyasha e Tidus erano troppo forti per farsi
impaurire dai pesci piccoli. Infine ne uscirono sei, divisi tra Tidus e
Inuyasha, che ringhiava selvaggiamente in risposta ai vesi minacciosi
dei demoni. Questi dovevano essere più forti
perchè erano meglio equipaggiati e avevano spade
più lunghe. Nonostante la loro bravura, i demoni li stavano
mettendo in difficoltà e mancava ancora il maggiore.
'Kagome, agisci.' Kagome sentì la voce di Yuna dntro di
sè. 'Come, Yuna? Non so cosa fare!' 'Per questa volta ti
aiuterò io, poi dovrai fare da sola. Quello che sto per fare
è molto stancante.' Poi Kagome perse la percezione di
sè. Yuna prese il sopravvento in lei. Il ciondolo che
portava al collo iniziò a brillare di una luce azzurra.
Inuyasha percepì la sua aura incrementare di potere e
sentì improvvisamente "RAKURAI!" Un potente fulmine si
abbattè sui demoni gatto, uccidentone quattro sul colpo, e
lasciando gli altri due feriti alla mercè delle spade dei
guardiani. Kagome tornò in sè, sconvolta dalla
potenza che era riuscita a liberare, ed eccitata dall'adrenalina della
battaglia. Arrivarono altri demoni, e Kagome usò di nuovo la
magia del fulmine per indebolirli e aiutare i suoi guardiani a finirli.
Tidus si girò a guardarla riconoscentee stupito e
Kagome ricambiò con un sorriso e un alzata di spalle.
L'attimo fu però fatale al giovane che fu ferito ad un
fianco da uno dei demoni. L'urlo di Tidus la fece infuriare. I suoi
occhi divennero completamente grigi e urlò "Kitai, Perdona
le mie colpe e donami il tuo potere!" Si sprigionò un forte
vento e una creatura, veloce come un proiettile arrivò dal
cielo. Era una specie di uccello antropomorfo col piumaggio cangiante
dal rosa chiaro al magenta al blu. Si piazzò con le ali
distese di fronte a Kagome, che ne accarezzò il collo
possente. "Kitai, attacca e sconfiggili!" La creatura si
alzò in volo e poi abbattè uno dei demoni
sfondandogli il cranio con una beccata. Lo stesso accadde ad altri due.
Infine arrivò il Capo. Kagome capì cosa si
intendeva per maggiore. Era un demone in forma umana, dai lunghi
capelli biondi e dalle orecchie a punta. Indossava pantaloni di pelo e
aveva il torso completamente scoperto. Era di una bellezza
sconvolgente, se non fosse stato per lo sguardo crudele e ferino che
gli toglieva ogni parvenza di umanità. Subito Kagome gli
diresse contro Kitai, contro cui il demone iniziò a
combattere con destrezza. Sembrava che nessuno dei due riuscisse a
prevalere quando Inuyasha, dopo essersi liberato di un minore
paricolarmente fastidioso (era quasi riuscito a ferirlo in
più di una circostanza) assestò un affondo
potente al maggiore. Kagome ne approfittò e
incanalò il suo potere in Kitai, urlando ancora una
volta "RAKURAI". Ferito da Inuyasha e centrato da un potentissimo
fulmine il maggiore morì e si decompose, mentre al suo posto
era rimasto solo un sacchetto che evirentemente il demome doveva avere
appeso alla cintura. Gli altri minori si dileguarono impauriti. Kagome
congedò Kitai, che spiccò il volo e
tornò in alto nel cielo, diventando presto invisibile. Il
ciondolo al suo collo smise di brillare e i suoi occhi tornarono umani.
Si precipitò da Tidus, il quale sembrava perdere sangue
copiosamente dalla ferita al fianco.
"Indietro, Inori-jin, ci penso io!" Una voce sconosciuta si
avvicinò al gruppo. Inuyasha tese la spada. La voce
apparteneva ad un giovane uomo dai capelli neri legati in un codino e
dai profondi occhi blu. Portava un'asta simile a quella che aveva visto
in mano a Yuna ma dalla punta tonda. Kagome guardò Inuyasha
e gli fece segno di rinfoderare la spada. Quel ragazzo le dava fiducia.
Si avvicinò a Tidus che gemeva premendosi una mano sul
fianco ferito e, imponendogli le mani sussurrò "Tameru"e la
ferita si rimarginò. Tidus si sentì perfettamente
sano e a posto.
"Ti ringrazio per aver salvato il mio guardiano... ""Miroku. Il mio
nome è Miroku, e sono un guaritore." Tidus si
alzò in piedi e gli strinse la mano.
"Grazie mille". Miroku sorrise. "Bene, Miroku, visto che sei
così utile, ti va di accompagnarci fino ad Insan?" Disse
Inuyasha cercando di tornare al suo essere scorbutico senza grande
successo. "Mi renderebbe onorato e più sicuro, visti i
vostri poteri. E Potrei aiutare anche io."
"Bene, allora è deciso. " disse Kagome con
autorità. "Proseguiamo, o non arriveremo mai a Insan in
tempo per la cena. Tutta questa magia mi ha messo appetito."
*****************************************************************************
FINITOOOOOOO!
Guai a voi se mi dite che è corto... ci ho messo 3 giorni a
scriverlo e mi piace da morire!!
Ringrazio chi ha commentato e chi ha letto.
La storia inizia a prendere davvero corpo. I poteri di Kagome emergono,
come pure gli interessi sentimentali... chi vincerà il cuore
di Kagome?
Ringraziamenti particolari ad Alia_Chan, la mia commentatrice
ufficiale, e a roro: Sì, mi piace FMP, anche se non ho avuto
grandi occasion di seguirlo. Mi sto guardando la serie fumoffu su
internet e presto saprò di più! Magari
scriverò anche in fic... chissà! Questa per ora
occupa parecchio i miei pensieri, e credo che si prolungherà
a questi ritmi per tutta l'estate.. ^_^ Mercoledì
ho un'esame di Italiano e giovedì un'altro. AIUTOOOO!
Però almeno poi la mia maturità è
completa... ^_^ (Che belli i collegi internazionali dove fai gli esami
prima! ^^) Presto si torna a casa e probabilmente non potrò
aggiornare per un po' (Internet arriverà tra una ventina di
giorni a casa mia.. dopo anni mia madre si è decisa a
mettere un adsl decente!)
Considerando le vostre (Comprensibili) lamentele circa le mie
descizioni, aggiungo alla fic i link delle immagini di Yuna e Tidus e
della spada di Tidus. (La foto di Tidus non è proprio lui in
FFX, ma uno che gli assomiglia molto nel sequel, FFX-2 (Questo
è per la precisione!^_-))
enjoy!!!!
Avinphi.
http://www.life-stream.it/media/immagini/final_fantasy/ffx2/sosia_Tidus_Final_Fantasy_X_2.jpeg
Yuna, per capire chi è il nosto invocatore e per capire come
è vestita Kagome ora ^_^
http://www.ffonline.com/media/artwork/large/ff10/yuna.jpg
http://www.ffcrystals.limited-chaos.com/FF10/Weapons/Tidus.jpg
La spada è quella di mezzo ^_^
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Capitolo 7 *** Insan ***
Cap7 - WWZD
Capitolo 7
Insan
"Corri Inori-jin. Corri perchè sono tornato.Ti
starò
lontano più che posso, finchè il suo istinto non
prevale
ancora. Ma tu comunque corri e fai in fretta"
*****************************************************************
Dopo il disguido con i demoni gatto, il viaggio era proseguito
tranquillo per Kagome, che scortata ora da un nuovo amico si avviava
verso Insan con la testa piena di pensieri.
'Questi poteri... sono davvero miei? Come ho fatto ad acquisirli?'
Volse lo sguardo verso Tidus che camminava alla sua sinistra con la
mano destra perennemente sull'elsa della grossa spada che la giovane
gli aveva visto usare con perizia. Le sue belle labbra si incurvarono
in un sorriso mentre il suo sguardo si volgeva verso Inuyasha il quale
specularmente all'altro guardiano camminava alla sua destra tenendo la
mano sinistra sull'elsa della spada.
Miroku, il loro giovane guaritore, camminava spedito al fianco di Tidus
marcando ritmicamente il proprio incedere con degli anelli di ottone
attaccati al suo bastone laccato.
Inuyasha muoveva nervosamente le orecchie, palesemente infastidito dal
suono ritmico e ripetitivo degli anelli, e ogni tanto sbuffava
lievemente.
Nonostante il profondo silenzio che aleggiava nel gruppo mentre ognuno
in cuor suo meditava gli eventi, l'atmosfera non era tesa. Forse pian
piano i membri di questo gruppo arrangiato un po' alla bell'e meglio
stavano iniziando ad apprezzarsi, e a fidarsi l'uno dell'altro.
'L'Inori-jin... ha tutto questo potere in sè? Credo che
piuttosto che cercare la nostra protezione, siamo noi che dovremmo
cercare la sua...' pensava Tidus massaggiandosi il punto dove fino a
poco prima era stato ferito che gli aveva fatto vedere la morte in
faccia. Aveva veramente ceduto che la sua ora fosse giunta. Non
così però... Aveva ancora tante cose da dire a
Kagome,
ancora tanti misteri da svelare insieme a lei... Ancora troppi segreti.
Nonostante il tacito patto che lui e Inuyasha avevano stabilito, era
difficile non affezionarsi a quella dolce bellissima ragazza bruna.
Anche se sapeva di non potere.
In questo Inuyasha era parecchio più professionale. Lui non
si
stava facendo trasportare dai sentimenti, o almeno così
pareva.
I suoi caldi occhi dorati non lasciavano trasparire alcuna emozione. Si
animavano solo durante le battaglie, quando il mezzo demone si lasciava
trasportare un po' dalla foga della battaglia e la sua lunga katana
seminava morte e distruzione. Sospirò.
Sapeva di essere in torto sia con il suo compagno guardiano che con
l'inori-jin. Con lei, più che mai.
'Inori-jin, sei stata fantastica nella battaglia di prima. Dopo un
inizio incerto hai recuperato e sei sei riuscita a fare più
danni di noi. Devi imparare in fretta a padroneggiare il dono che ti
è stato dato. oh, ecco Insan!' Inuyasha si girò
con un
fluido movimento verso Kagome alla sua sinistra. "Kagome, siamo quasi
arrivati ad Insan. Il viaggio è stato faticoso, per via
delle
battaglie. Se permetti, andrò a cercare un alloggio comodo
per
tutti noi." Kagome stava contemplando il tramonto del sole alla sua
sinistra, ma si riscosse dal torpore all'udire la parola Insan.
"Certo Inuyasha, vai pure. Sei di gran lunga il più veloce."
Mentre guardava la possente figura del suo guardiano che si
allontanava, non riuscì a reprimere un moto di stizza.
Sospirò e gli face una pernacchia alle spalle. Miroku prese
coraggio e le disse: "Kagome-sama, non è che quel
mezzodemone,
sotto sotto, un po' vi piace?"
"Non essere ridicolo, Miroku-san. Preferirei fulminarlo che farmelo
piacere." "Sarà.." L'occhio attento di Tidus
però, aveva
notato un lieve rossore sulle guance di Kagome, all'accenno che
Inuyasha potesse piacerle. Constatò con tristezza che
Inuyasha
era molto più utile come guardiano. E forse più
gradevole
come uomo. Pur essendo tutti e tre i suoi guardiani giovani di rara
bellezza e prestanza, Inuyasha brillava con i suoi occhi dorati e i
suoi capelli argentei. Poteva combattere di più e
più a
lungo, per via del suo sangue demoniaco, e non si affezionava. Era il
guardiano perfetto. Tidus, al quale l'Inori-jin piaceva molto sia come
persona, per la sua irrefrenable vivacità e il suo carattere
forte, sia come donna, si sentiva messo in soggezione dal mezzo demone
che sembrava riuscire a fare maggiormente breccia nel cuore
dell'inori-jin.
"Beh, Kagome-sama, se permetti, proseguiamo il viaggio."
Kagome non colse la sottile ironia nelle parole del suo guardiano o
forse fece solo finta, e rispose seccata. "Lo sai che non mi piace che
mi chiami Kagome-sama. Comunque hai ragione, andiamo."
Miroku invece colse eccome, e ridacchiò sommessamente.
Il primo guardiano intrecciò le braccia dietro la testa e
tirò fuori la lingua mentre faceva l'occhiolino a Kagome. Si
mise alla testa del gruppo e iniziò a fischiettare un
motivetto
allegro che Kagome gli aveva già sentito canticchiare ad
Itami.
"Tidus, questa che stai fischiettando è una canzone o
è solo una musichetta?"
"È una canzone. L'ha composta uno dei miei sottoposti, che
sta
facendo la leva. Vorrebbe diventare un musicista famoso in tutta
Kanashimi e penso che prima o poi ci riuscirà. Se vuoi te la
canto, anche se non sono bravo come lui." La voce di Tidus, a dispetto
di quanto lui dicesse, era molto bella e particolare. Un po' roca, e
molto intonata.
Somebody once told me
the world is gonna roll me
I ain't the sharpest
tool in the shed
'Nemmeno io sono mai stata nulla di particolare. Non che mi sia mai
messa sotto... È per questo che lui se n'è
andato... e mi
ha lasciato sola...'
She was looking kind of
dumb with her finger and her thumb
In the shape of an "L"
on her forehead
FLASHBACK
"Sei solo una perdente, Kagome, e io sono uno stupido ad aver perso
tempo dietro a una che, come te, non combinerà mai nulla
nella
vita! Non puoi farmi questo, non puoi tarparmi le ali a questa maniera!
Insomma Kagome, mi hanno preso a Princeton, capisci? Princeton!
Un'occasione così è il sogno di qualuque amante
della
fisica! E mi hanno anche dato la borsa di studio! Non puoi chiedermi di
rimanere in Giappone, ho solo 18 anni, e Dio solo sa cosa
succederà! E se ci lasciassimo? Non ho intenzione di
rimpiangere
quest'occasione."
"Allora rimpiangerai me, Hojo. Vai, scappa in America. Se mi amassi
così come dici, resteresti. Io lo farei."
"Kagome, in tutta onestà, non si porrebbe il dubbio nel tuo
caso. Se hai finito le superiori è solo grazie a me."
"Bene, allora se pensi questo di me vattene, ed è meglio che
tu
arrivi a Princeton in fretta perchè non voglio mai
più
rivederti!"
Una diciottenne Kagome abbassò la testa sconsolata. Si
sentì crollare il mondo addosso, ora che anche il suo
ragazzo,
che aveva sempre creduto in lei, le diceva, come sua madre, che era una
buona a nulla. Iniziò a piangere nascosta dalla frangetta di
capelli neri, mentre i mascara colava sul suo viso e sul suo vestito
nuovo di lino bianco. E pensare che l'aveva comprato per essere bella
per lui, lei odiava le cose bianche.
"Addio Kagome."
"Ti odio."
FINE FLASHBACK
Well the years start
coming and they don't stop coming
Fed to the rules and I
hit the ground running
'Sono passati tre anni, e ho cominciato a credere che avesse ragione.
Per quanto ne so non è più tornato, e io... Io
sono
rimasta bloccata in quel tempio.'
Didn't make sense not to
live for fun
Your brain gets smart
but your head gets dumb
'Insomma, ero piccola. Non avevo voglia di studiare, non avevo voglia
di fare nulla. Sarei vissuta solo di lui. Lui studiava, e provava a far
studiare me. Io glieo dicevo sempre che a studiare troppo si diventava
scemi, o che perlomeno io lo sarei diventata. Lui invece studiava fino
a notte fonda per uscire con me di pomeriggio. Mi voleva davvero bene,
o almeno così credevamo entrambi.'
So much to do so much to
see
So what's wrong with
taking the back streets
'Ho sempre pensato che il successo, se meritato sarebbe arrivato... Non
c'era bisogno di ammazzarsi. Se vali, verrai retribuito. Questo mi ha
sempre insegnato mio nonno... Nonnino mio quanto mi manchi...'
You'll never know if you
don't go
You'll never shine if
you don't glow
'Non brillerai mai se non luccichi. Non lo saprai mai se non ci provi.
Mi sembra di sentire Hojo. Che schifo.'
And all that glitters is
gold
Only shooting stars
break the mold
'Ma forse... Forse aveva ragione. Tanto è inutile. Sono
passati
tre anni, e io ormai non ci pensavo più... Mannaggia al
sottoposto di Tidus...'
It's a cool place and
they say it gets colder
You're bundled up now
but wait 'til you get older
But the meteor men beg
to differ
Judging by the hole in
the satellite picture
The ice we skate is
getting pretty thin
The waters getting warm
so you might as well swim
My world's on fire how
about yours
That's the way I like it
and I never get bored
'Anche se ora, questa avventure che sto vivendo con Inuyasha e Tidus,
mi ha riportato in vita... Stavo diventando una vecchia zitella
incartapecorita... Adesso invece mi senti di nuovo viva, come quando
facevo ginnastica. Chissà dove sarei ora se mamma non mi
avesse
costretto a lasciare la pedana... Colpa mia, ancora una volta. Mi fossi
decisa una buona volta a studiare...'
Somebody once asked
could you spare some change for gas
I need to get myself
away from this place
I said yep what a concept
I could use a little
fuel myself
And we could all use a
little change
'Sì, ho deciso. Quando e se mai riuscirò a
tornare a
casa, mi rimetterò a studiare. Diventerò
qualcuno... E il
tempio... Lo farò gestire a qualche vecchio monaco, ce ne
sarà pure qualcuno senza tempio.. Io non sono nemmeno una
miko,
dopo tutto... Se tutto quello che mi è successo in questi
anni
mi ha reso la persona che sono ora, di cui sono di nuovo orgogliosa,
devo ringraziare anche Hojo. E magari lo farò davvero.'
Tidus fu bruscamente interrotto da Miroku che fece sonoramente notare
il suo apprezzamento verso due giovani ragazze che si avvicinavano con
un sorriso e un enorme cesto pieno di fiori verso i tre.
Lo guardò con odio, poi si volse in cerca di compassione
verso
Kagome, la quale osservava perplessa e forse un po' contrariata le due
mentre continuava ad avanzare.
"Un regalo per l'Inori-jin, che ci libererà da Zaiaku!"
Esordì la più alta delle due, una ragazza molto
graziosa
e slanciata che portava i lunghi capelli castani legati in una coda
alta. Miroku la squadrò la testa a piedi con uno sguardo da
vero
hentai. La giovane, che avrà avuto più o meno
l'eta di
Kagome, si accorse e arrossì.
"Bellissima donzella, lasciate che porti io il cesto in vece vostra!"
Esclamò il monaco, prendendo il cesto dalle mani della
ragazza e
fugacemente sfiorandole il sedere. Questa se ne accorse e non
osò contraddire il guardiano dell'Inori-jin, ma
fissò con odio il monaco. Tidus corse invece in aiuto
dell'altra
ragazza, una piccola graziosa brunetta, prendendole il cesto e
sorridendole affabile. La ragazza che doveva aver capito chi Tidus
fosse, lo guardò civettuola e sorrise di rimando, cercando
di
prolungare il contatto tra le mani sue e di Tidus, che
arrossì e guardò Kagome imbarazzato. Kagome
sentì
la rabbia crescerle dentro. Come si permetteva quella di flirtare con
il suo guardiano?
"Vi ringrazio molto. Sono stanchissima vogliamo proseguire?" Rispose
piccata con un sorriso teso.
Miroku capì e sorrise.
********************************************************************
Insan era una cittadina ridente, a dispetto del nome (Insan = Tristezza
ndA). Probabilmente era più povera anche di Itami, ma le
facciate delle case erano dipinte a colori vivaci e la popolazione
aveva visi affabili e sorridenti. Kagome fu accolta in processione da
quella che sembrava l'intera popolazione del villaggio, con i bambini
che le porgevano chi mazzolini di camelie e ciclamini, chi ciliege e
pesche, chi sassolini colorati. Kagome commossa dalla devozione delle
persone del villaggio iniziò a piangere di gioia. Tidus la
vide scossa da profondi singhiozzi, e l'abbracciò con
fermezza e tenerezza, senza proferire parola. Kagome dopo un paio di
minuti smise di piangere, si asciugò le lacrime e si
lasciò condurre verso la piazza principale dove gli
Insan-jin (abitanti di Insan ndr) avevano allestito per lei una festa.
Su un'enorme tavolata stavano leccornie di ogni tipo, preparate con
ingredienti poveri, ma dall'aspetto sublime. La tavola stessa era
decorata con mazzolini di fiori. Le tovaglie colorate davano un aspetto
patchwork al tutto che faceva ancora più tenerezza.
I menestrelli suonavano, delle ragazze ballavano avvolte in sottili
abiti di seta. Un grosso fuoco al centro cuoceva la carne, che spandeva
un buon profumo di fumo e cenere in tutto il villaggio. Ad un lato
della piazza si stagliava alto il tempio, anche stavolta di muratura.
Non aveva voglia di pensare alla sua missione in quel momento. Ci
averebbe pensato l'indomani. All'ingresso del tempio scorse Yuna che le
sorrideva appoggiata ad una grossa colonna, ma dopo un attimo era
già scomparsa e il suo ciondolo brillava tenue. Sorrise.
Dov'era Inuyasha? Si guardò intorno e non lo vide. Scorse
però un giovane dai lunghi capelli neri e vestito con il
kariginu di Inuyasha che discuteva animatamente con gli uomini che
cuocevano la carne. Rimase interdetta. Tidus si avvicinò.
"Tutti i mezzidemoni diventano umani una notte al mese, seguendo il
corso della luna rossa. Per Inuyasha evidentemente questa notte
è il novilunio di Akaitsuki." Kagome annuì senza
parlare, troppo sconvolta da questo Inuyasha così reale e
come dire... Umano? Per una volta. Si sentiva sciocca e infantile
vicino a lui... Ora invece lo vedeva nella sua debolezza, e pur
sentendosi più vicina, si sentiva ancora più
inferiore ad Inuyasha che sapeva sfruttare con perizia anhce le sue
debolezze.
"Kagome... mi chiedevo se... "
"Sì Tidus?"
"Insomma se... cioè... non fraintendermi..."
"Dimmi Tidus, cosa c'è?" Incalzò curiosa Kagome.
"Ecco... Se tu volessi per caso... Ecco, sì... Ballare..."
Tidus la guardò speranzoso e poi abbassò lo
sguardo, sentendo di essere arrossito.
Kagome strabuzzò gli occhi e arrossì lei stessa,
poi aprì la bocca cercando le parole.
"Tidus ecco... io..."
"Non importa Kagome, se non ti va, davvero... devi essere stanca...
e..."
Kagome lo prese per mano e il ragazzo sorpreso la guardò.
"Andiamo. Però devi insegnarmi."
Tidus sorrise e iniziò a spiegarle i passi base.
*******************************************************************
Anche questo capitolo è andato... ci ho messo un tempo
inusitato... perdonatemi, ma tra ritorno a casa, fine degli esami, e
cercare di recuperare le redini della mia vita, sia cagliaritana che
internazionale, ha occupato la mia mente più di quanto
pensassi... Ringrazio roro per i commenti, spero che commenterai
ancora!! E anche tutti quelli che hanno letto e non hanno commentato,
anche se spero che in futuro mi onoreranno di un commento...
Non siamo nemmeno a metà della storia, ragazzuoli... me ne
manca da scrivere... spero di riprendere il ritmo... so che questo
magari è un po' corto ma perdonatemi... e lo so che Inu e
Miroku sono MOOOOOLTO OOC... spero li apprezziate anche
così...
Chi sarà la ragazza che Miroku ha squadrato?
In cosa consisterà la prova del tempio stavolta?
Ma soprattutto, cosa sta succedendo nel cuore dell'IInori-jin... si
accettano altri commenti su pairing preferiti... ^_^ io non ho ancora
deciso... amo sia Tidus che Inuyasha... ^_^
La canzone è All Star degli Smash Mouth, che fa parte della
colonna sonora di Shrek, in caso vi interessasse e per disclaimer...
Mitici Smash Mouth.
Spero anche che l'accenno al passato di Kagome vi piaccia... fatemi
sapere... vi aspetto numerosi... bacioni grandi... Anči
|
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Capitolo 8 *** Unexpected developments... ***
cap 8 WWZD
Capitolo 8
Unexpected Developments...
La festa proseguiva magnificamente.
Era da tanto che Kagome non si divertiva così.
Aveva assaggiato piatti deliziosi e sapori sconosciuti,
ballato fino allo stremo, e aveva riso.
Aveva riso come non rideva dai primi tempi che stava con Hojo.
E Tidus cercava di non perdere nemmeno una nota di quella risata
argentina e limpida, nemmeno un movimento di quegli intensissimi occhi
grigi. Inuyasha era addirittura meno nervoso del solito e si era
concesso qualche battuta.
Si era anche lasciato prendere in giro un pochino.
Non troppo però.
Miroku aveva ballato a lungo con quella ragazza che aveva portato i
fiori a Kagome, quella carina con la coda alta di capelli castani.
Aveva scoperto che forse il fondoschiena, che pure era favoloso, non
era il punto di forza di quella ragazza, i cui occhi l'avevano stregato
da subito e il cui sorriso l'aveva abbagliato.
E il cui destro era parecchio forte, come la sua faccia aveva avuto
modo di provare.
La ragazza infatti non era rimasta con le mani in mano quando lui aveva
osato toccarle il sedere di nuovo, e gli aveva assestato un bel pugno
sulla guancia sinistra. Kagome aveva visto tutto e si era messa a
ridere, complimentandosi con l'occhiolino e il pollice alzato con la
ragazza.
La serata sembrava volgere ormai al termine quando Tidus, come aveva
fatto altre volte durante la serata, prese la mano di Kagome e la face
volteggiare in pista dove altre coppie, giovani e meno, ballavano al
suono dei liuti dei menestrelli.
Kagome aveva cercato di resistere, ma stavolta Tidus non aveva
accettato scuse.
"Diventerà sempre più difficile, Kagome-chan.
Divertiamoci finchè possiamo. E oltretutto, gli abitanti di
Insan si offenderebbero se non approfittassimo oltre ogni misura della
loro ospitalità. Questa è gente semplice, ma che
come vedi, può dare tanto, quando ci si mette. E, a dir la
verità, non ci si mette tanto spesso..."
Un sorrisetto malizioso comparve sulle labbra rosse del bel capitano.
Kagome sentì di star diventando rossa e deglutì
sonoramente.
Tidus fece finta di niente, ma prese quella reazione come un via libera
per un qualcosa che aveva intenzione di fare ormai da un po'.
Mentre il ballo incalzava, e Kagome sembrava aver perso un po' il senso
dell'orientamento, la portò a passo di danza dietro uno
degli stabili e appoggiandola delicatamente al muro la baciò
sulle labbra.
Kagome per qualche lunghissimo secondo andò in tilt.
Sentiva le labbra piene di Tidus premere sulle sue, la propria fronte
imperlata di sudore.
Sentiva il dolce sapore di Tidus sulle sue labbra e le mani di lui,
poggiate sui suoi morbidi fianchi, le davano dei leggeri brividi.
Per un momento perse il controllo, iniziò a rispondere al
bacio con dolcezza, perdendosi nelle sensazioni che quel bacio le stava
dando e che erano, come del resto quasi tutto quella sera, un piacevole
ritorno ad un'adolescenza finita forse troppo presto.
Intrecciò le mani intorno al collo del ragazzo mentre
giocherellava con i capelli biondissimi sulla sua nuca, anch'essa
imperlata di sudore per il tanto ballare.
Lentamente il ragazzo la fece appoggiare al muro della casa dietro cui
li aveva nascosti e cercò di approfondire il bacio, mentre
contemporaneamente appoggiava le sue anche a quelle della ragazza che
era ormai stretta tra il suo guardiano e il muro.
All'inizio la ragazza sembrò rispondere al bacio di Tidus,
poi si risvegliò dal torpore in cui quel bellissimo bacio
l'aveva immersa.
Aprì gli occhi di scatto e spostò la testa,
mentre spingeva Tidus lontano da sè.
Da lontano Inuyasha la guardò con disappunto e se ne
andò. Il pensiero di aver potuto meritare quello sguardo da
Inuyasha le fece realizzare quanto stupido potesse essere stato il
gesto che aveva appena commesso.
Proprio lei, che dopo Hojo aveva giurato di andarci con i piedi di
piombo con gli uomini, si faceva sorprendere così,
mesmerizzata da un'attimo di danza e da due occhi azzurri.
Non riusciva a credere di averlo fatto.
Era conscia di essere completamente rossa in viso, e si
accasciò per terra, senza avere il coraggio di alzare lo
sguardo verso Tidus.
Questi la guardò prima interdetto e stupefatto, poi
cercò di avvicinarsi a lei nuovamente.
Kagome lo vide muoversi verso di lei e subitò
parlò:
"Tidus, non avvicinarti. Non fraintendere quello che è
successo, è stato solo un errore."
"Un errore parecchio piacevole, a giudicare dalla tua reazione, o mi
sbaglio?"
Nella voce di Tidus era evidente un malcelato tono di stizza.
Evidentemente non si aspettava di essere prima accettato e poi
malamente respinto.
"Tidus, come ti permetti? Sbaglio o sei stato tu a baciarmi?"
"E non mi sembrava che ti dispiacesse. Perchè mi hai
respinto?"
Kagome alzò gli occhi e vide uno sguardo che non avrebbe mai
pensato di vedere in Tidus.
I suoi occhi sembravano gelidi appuntiti zaffiri che la fissavano e
sembravano quasi perforarla.
"Io mi fidavo di te. Non pensavo che avresti sfruttato la prima
occasione per cercare di baciarmi!" Kagome ribattè, e ora
erano i suoi occhi che come diamanti scrutavano con rancore il bel
giovane.
"Io ho creduto di trovare in te quello che volevo io. Kagome, mi piaci
da quando ti vidi per la prima volta nel pozzo mangiaossa ad Itami. Non
mi sembrava vero che un'angelo come te sarebbe stato l'inori-jin. I
tuoi sguardi mi hanno illuso... O forse mi sono illuso da solo..."
Tidus abbassò lo sguardo.
"Forse è proprio vero che preferisci Inuyasha a me...
Insomma, basta guardarlo... Così forte, così
bello... Non pensavo potesse piacerti quel lurido mezzosangue figlio di
una cagna..."
"Non parlare così di Inuyasha. Ti è
così difficile capire che io con gli uomini ho chiuso, e da
un pezzo?" Si sentiva strana però.
A dispetto di quello che aveva affermato, forse quel bacio aveva
spezzato qualcosa in lei.
Il muro che si era costruita intorno quando Hojo se n'era andato via si
era incrinato.
Aveva sentito di nuovo il bisogno di essere stretta, di essere baciata,
desiderata, amata.
Pensava di poter affrontare chiunque con le sue forze, da sola.
Ma solo ora si accorgeva di quanto fosse debole.
Di quanto le sarebbe piaciuto potersi far difendere, invece che
difendersi.
Ma non da Tidus, nè da Inuyasha.
Forse le sarebbe piaciuto da tutti e due.
O forse il tutto era troppo prematuro per poter essere deciso
così alla leggera.
Decise quindi di continuare con la linea dura.
"Tidus, non posso darti quello che vorresti. Io non posso
più amare. Ho già donato il mio cuore, e mi
è stato brutalmente portato via. Non posso più
darlo a nessuno."
"Questo starebbe a me provarlo. Ma se quello che vuoi è
essere lasciata in pace, a riflettere, ti chiedo perdono per il mio
gesto. " Si inginocchiò vicino a Kagome, e le prese il viso
tra le mani. "Volevo dimostrarti che non siamo tutti dei bastardi come
dici tu, ma a quanto pare ho toppato... Puoi perdonarmi
Kagome?"
Kagome lo guardò sospettosa.
"E non ci proverai più?" soggiunse con voce quasi querula,
come una bambina che chiede il gelato al padre.
Tidus dovette sforzarsi per non baciarla di nuovo.
Era così dolce e tenera e indifesa, che avrebbe voluto
rassicurarla, stringerla, cullarla e far andare via ogni sua
preoccupazione.
Voleva che lei fosse la donna della sua vita.
Per quanto breve potesse essere.
"Non posso prometterti questo, ma prometto che farò del mio
meglio e mi impegnerò al massimo, ok?"
"Diciamo che per ora mi basta." Kagome sorrise.
Tidus dovette ancora una volta contenersi.
Possibile che non si accorgesse di essere così tremendamente
desiderabile?
Abbassò lo sguardo e si alzò, porgendo la mano a
Kagome affinchè si alzasse a sua volta.
Kagome alzò la mano indecisa se accettare l'aiuto
presentatole, poi decise di alzarsi con le sue forze.
Si spolverò la gonna e si diresse spedita verso la locanda
dove Inuyasha aveva trovato alloggio. "Oyasumi nasai, Tidus."
"Tidus alzò la testa stupito e rispose in un sussurro:
"Oyasumi nasai Kagome-san."
Si diresse nella direzione opposta, verso il tempio, sperando di
trovare un po' di pace, non senza volgere uno sguardo triste e
rassegnato a Shiroitzuki, la luna Bianca.
**************************************************
Ecco qua dalla premiata ditta AvinPhi un capitolo nuovo di zecca!!!!
Desidero ringraziare il mio ragazzo Michele per l'ispirazione
involontaria... anche se lui non c'entra nulla!!^^
Alia_chan:
Che ne dici di questo capitoletto sciuè sciuè che
ho scritto? Tidus ti ha scioccato, eh? Ha scioccato anche me che l'ho
scritto, figurati!! Scherzo... comunque spero tu sia contenta degli
sviluppi/avviluppamenti... mi spiace che sia uscito corto, ma prometto
che aggiornerò presto... ok?? Grazie mille del commento, non
sai quanto mi ha fatto piacere... diciamo pure che se ho aggiornato
così in fretta è anche per quello... ^_- Continua
a leggere e commentare!!
roro:
Grazie mille anche a te per i tuoi commenti... mi aspetto un bel
commentone grande grande adesso... ok?? ^_-
KaDe:
Grazie anche a te, mia cara "Vicina di casa" ^_^ commenta anche gli
altri capitoli... Ci terrei moltissssssssimo!! Ceh, zeeero, devi
commentarci tutto!!! prometto che presto troverò il tempo
per aggiornare anche A Midsummer Night's Dream... penso sarà
solo un altro capitolo... lunghetto però!!!
Grazie anche a tutti quelli che hanno messo la fic tra i preferiti e
chi ha semplicemente letto, anche se mi piacerebbe un commentino...
piccolo piccolo... per favoreeee!!
a presto sempre su EFP, sempre con WATASHI WA ZAIAKU DESU!!!!
Bacioni xoxoxoxo
AvinPhi
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Capitolo 9 *** Pianto di Stelle ***
cap 9 WWZD
Scrivo così di getto prima che mi passi l'ispirazione...
Volevo
ringraziare il mio amico Marco per la serata bellissima che abbiamo
passato... a cominciare dalla birra, la ricerca disperata di un bagno,
e poi capire dopo un'anno che ci conoscevamo che forse c'è
spazio per qualcosa di diverso... e per l'ispirazione, che ormai
mancava a questa piccola vostra autrice!!! Ora vi lascio alla storia...
Un bacione AvinPhi.
Capitolo 9 - Pianto
di stelle
Kagome dopo aver dato la buonanotte a Tidus si diresse verso la
capanna. Inuyasha dormiva, o almeno così pareva, appoggiato
al
muro in un'angolo della povera casetta di legno, come suo solito con la
spada tra le mani. Kagome inividuò il giaciglio dove aveva
precedentemente appoggiato le sue cose, si cambiò
velocemente al
buio, sicura che Inuyasha anche se sveglio non poteva vederla da
quell'angolazione. Si stese quindi sul letto indossando solo la leggera
camiciola di lino che portava sotto il vestito donatole da Tidus, e si
addormentò.
Dopo quello che le parve qualche minuto, e che era forse in
realtà qualche ora, si svegliò per una corrente
fredda
che la fece rabbrividire. Voltandosi vide una lama di luce proiettata
da Shiroitsuki, la luna bianca, che illuminava di un bagliore sinistro
e tetro la stanza. Abituandosi velocemente alla fioca luce presente
nella stanza, notò innanzitutto che la porta della capanna
era
socchiusa. Si alzò per chiuderla, individuando quello come
la
ragione per cui si era svegliata. Percorse pochi passi sulle assi
traballanti di legno e si volse dove prima, quando si era addormentata,
stava accucciato Inuyasha.
Il quale era sparito. Preoccupata, decise di andarlo a cercare. Si
immerse nella brezza notturna che accarezzava Insan alla debole luce
delle due lune gemelle, Shiroitsuki e Kuroitsuki. Per un attimo decise
di tornare dentro a prendere qualcosa da mettersi sulle spalle, ma poi
timorosa di poter svegliare i due guardiani che aveva lasciato dormire
nella casupola decise di sopportare la pelle d'oca.
Non ci mise molto a trovare Inuyasha. Lo vide lì, seduto su
un
ramo abbastanza basso di un grande ciliegio. 'Da umano gli deve essere
più arduo scalare gli alberi', Kagome immaginò.
La
ragazza sentiva i suoi pur scarni muscoli contrarsi per il freddo, ed
iniziava ad essere scossa da brividi. Inuyasha, il quale si era quasi
sicuramente accorto della presenza della giovane, decise di non
degnarla di uno sguardo, ma di fissare imperterrito le stelle con il
bel naso all'insù e iniziando a dondolare la gamba sinistra
come
per nervosismo.
A dir la verità non sapeva perchè la presenza di
lei gli
metteva in corpo una tensione fortissima, ma tutto ciò non
gli
piaceva, come non gli piaceva la morsa al cuore che provava ora che la
vedeva rabbrividire vestita solo di quella leggera sottoveste, le
braccia incrociate sul petto a schiacciare dolcemente il seno, mentre
le mani cercavano vanamente di infondere un po' di calore alle braccia.
Senza apparentemente rivolgerle uno sguardo, si tolse pronto la giacca
del kariginu e gliela gettò.
Kagome senza farselo ripetere due volte, la afferrò al volo
e se
la mise sulle spalle. Navigava nella grossa giacca rossa, ma il calore
di Inuyasha, insieme alla dolcezza del gesto che aveva compiuto,
riscaldarono Kagome, facendola sentire come in un nido.
"Che fai, Inuyasha? Guardi le stelle?" chiese Kagome con la voce
più dolce del solito. "Sì." rispose Inuyasha
senza
muoversi di un millimetro, ma con la gamba sinistra che oscillava
sempre più velocemente. "Posso guardarle con te?" Inuyasha
non
rispose, e Kagome interpretò il silenzio come un tacito
assenso.
Si arrampicò con un po' di fatica sull'albero e si sedette
di
fianco a Inuyasha, raggomitoladosi come una bambina nell'enorme giacca
del kariginu. Presumibilmente per far smettere la gamba di oscillare,
Inuyasha incrociò le gambe e sbuffò. Una brezza
leggera
sgompigliava i capelli di entrambi. Kagome si scostò una
ciocca
dal viso, e aprì la bocca come per parlare. Poi
cambiò
idea e abbassò lo sguardo, cercando con la coda dell'occhio
di
scorgere l'espressione di questo strano Inuyasha dai capelli scuri.
"Non devi rendermi conto di quello che fai, Inori-jin. La vita
è
la tua, solo che pensavo prendessi più seriamente il compito
che
sei destinata a svolgere. Tu e quel ragazzino. Mi pare che lui sia
preoccupato a baciarti che a proteggerti efficacemente."
Kagome alzò lo sguardo di scatto, guardando stupita il suo
guardiano, che continuava imperterrito a guardare le stelle. Sorrise
debolmente e annuì.
"Penso tu abbia ragione. Sono decisamente dello stesso avviso, come ho
provveduto a dire a Tidus." Scandì con calma la giovane
invocatrice, decisa in qualche modo a dimostrare al suo guardiano che
l'opinione che poteva essersi fatto di lei era particolarmente errata.
Non sapeva perchè, tra tutte le persone, le importava tanto
proprio di lui, e di quello che lui pensasse di lei. Dondolando le
gambe avanti e indietro, Kagome si sporse delicatamente all'indietro.
Portava la giacca di Inuyasha con le maniche leggermente rimboccate; le
piccole mani stavano appoggiate al tronco. Sospirò e
guardò il cielo.
Una stella cadente lasciò la sua scia nel cielo oscuro.
"Inuyasha, l'hai vista?" disse con voce rapita, additando il punto dove
aveva visto sparire la stella.
Inuyasha, come prevedibile, non rispose. Si limitò ad
annuire
impercettibilmente con la testa, gli occhi assenti che guardavano oltre
quel cielo trapunto di stelle, forse per non concentrarsi sulla govane
donna che gli stava seduta vicino, avvolta nella sua giacca rossa. Non
voleva davvero guardarla perchè aveva paura della sua
sconvolgente bellezza. Anche Tidus aveva ceduto. Come confessarle che
lo sguardo che le aveva lanciato era dettato dalla gelosia? Non sarebbe
mai e poi mai riuscito ad ammetterlo. Preferiva che Kagome pensasse di
essergli indifferente piuttosto che buttarsi in un qualcosa che non
avrebbe mai e poi mai avuto un futuro.
**********************
Questo capitolo era pronto da un pezzo... scusate la cortezza, ma mi
pare sia abbastanza finito... è ormai deciso che sia una
Inu/Kaggy, per la cronaca... dategli solo il tempo... ok??
Tengo a precisare che il Marco di cui parlo lissù
è ora il mio ragazzo da quasi 2 mesi... tra gioie e
dolori... entrambi intensissimi... ^_^
RINGRAZIO I COMMENTATORI E I LETTORI... BACIO GRANDE E A PRESTO!!!
Anci
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