Azzurra come il mare

di rossa24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Di nuovo ferita ***
Capitolo 2: *** Coma ***



Capitolo 1
*** Di nuovo ferita ***


CAP 1 Di nuovo ferita
 
 
Sembrava una splendida giornata, perchè Azzurra non sapeva ancora cosa le sarebbe successo. Lei una diciassettenne di Roma alta e in forma, con i capelli castano-rossicci ondulati, gli occhi verde smeraldo sorrideva innocente sul marciapiede davanti alla scuola. Tutti la definivano “Azzurra come il mare” .Era una calda giornata di maggio, lei infatti indossava una canotta color champagne abbinata a dei jeans bianchi strappati sul ginocchio e a delle scarpe sportive dorate. I suoi occhi brillavano di una luce di pura bellezza. Per completare l’opera indossava un filo di trucco, precisamente un filo di matita con mascara per gli occhi e un lucidalabbra al sapore di pesca; abbinato il tutto con una borsa bianca e i capelli lasciati liberi sulle spalle. Frequentava un liceo con molti indirizzi, molto spazioso e accogliente con le pareti color crema al di fuori dell’edificio e i muri dei corridoi erano arancioni; lei aveva scelto l’indirizzo linguistico e frequentava già la quarta. Dopo poco arrivò Christina. La sua migliore amica. Una ragazza con i capelli castani scuri e lisci, con gli occhi grigi. Indossava una maglietta blu con dei jeans neri, e delle scarpe alte blu. Aveva un filo di trucco e i capelli legati in una coda alta; e aveva una borsa nera. Con il sorriso sulle labbra la salutò: “ciao Chris, tutto bene?” Christina le rispose con un semplice “benissimo e tu A. ?” “bene” “aspettiamo anche Lucas?” ricevendo risposta affermativa Chris le si avvicinò con una luce strana negli occhi e le sussurrò: “allora è davvero una storia seria la vostra però Lui è sempre circondato da ragazze” Indignata A. le rispose: “la smetti di spettegolare? E se anche fosse?” Chris non ebbe nemmeno il tempo di ribattere che arrivò Lucas. Era un ragazzo con i capelli biondo scuro e gli occhi scuri come la notte. Come al solito indossava jeans scuri con una semplice felpa.  La salutò con un cenno della mano mentre si stava avvicinando ad Azzurra. Si salutarono con un bacio intenso al sapore di pesca, il lucidalabbra di lei. Lucas avrebbe voluto approfondire il bacio ma troppo presto la campanella si fece sentire. Azzurra allora disse a Lucas “ci vediamo nella pausa ok?” lui le rispose semplicemente con un occhiolino. A. e Christina si diressero nella 4d, la loro classe ed entrarono e si sistemarono nei propri banchi . Cominciarono le lezioni nel mentre azzurra faceva disegnini sul suo block notes,arrivò un messaggio da Lucas. “A. mi dispiace ma nell’intervallo devo aiutare un amico ci vediamo prima del pranzo ok?” Azzurra anche se dispiaciuta rispose che andava bene così. Ben presto suonò la campanella ed A. e Christina si incamminarono verso i bagni. Azzurra uscì dalla toilette ma ciò che vide nel corridoio la bloccò. In un angolino c’era Lucas che stava baciando un'altra ragazza…….non poteva crederci, non voleva crederci ….lui non avrebbe potuto mai tradirla. Invece era lì con quella ragazza……presa da un impeto di rabbia raggiunse Lucas e gli urlò contro: “ Lucas ma cosa diavolo stai facendo??”, lui con nonchalance rispose: “mi sto solo un po divertendo….che c’è di male?” A. a sentirsi dire quelle parole, se possibile, si arrabbiò di più: “ davvero mi vieni a chiedere cosa c’è di male?? Davvero non sai il male che mi stai facendo???” “baby ma sta tranquilla….io amo anche te!” A. davvero non ci vedeva più dalla rabbia e con gli occhi che esprimevano furia  proferì: “sai una cosa? Vai a quel paese, Non me ne è mai fregato nulla di te! Sparisci solo dalla mia vita!!” lui come se niente fosse le disse “fai come vuoi”. Stravolta e confusa si mise a correre finchè non fu fuori dalla scuola. Questa volta l’aveva davvero ferita e delusa. Ormai fuori prese il motorino e raggiunse il lungomare. Ci mise un po di tempo ma lei aveva bisogno di riflettere. Pianse stille senza sapore cercando di capire quello che aveva sbagliato nel loro rapporto…credendo fosse lei quella che aveva sbagliato....quando il rumore delle onde la riportò dal mondo dei ricordi alla realtà. E già era al mare  ….……sul lungomare ventilato e con il sole che picchiava. Era davvero un posto bellissimo……una spiaggia sabbiosa con un panorama meraviglioso. Quando ad un certo punto scovò dentro di sé un sentimento che aveva giurato di non provare mai più, all’altezza del petto. Era il dolore. Lei che sapeva bene cosa fosse dolore. In quel momento era distrutta. Quando dentro di sé il dolore si trasformò in vendetta. Avrebbe voluto che fosse lui quello distrutto. Presa da un brivido si mise a correre di nuovo: aveva bisogno di sentirsi libera. Chiuse gli occhi per un attimo, un attimo che si rivelò fatale. Si era precipitata in strada ma non vide arrivare l’auto che la travolse. L’autista del veicolo cercò di evitarla ma in vano. Preso dal panico chiamò l’ambulanza, il cui suono fu l’ultimo ricordo di Azzurra.

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Capitolo 2
*** Coma ***


 
CAP 2 : Coma
Azzura si ritrovò in un posto strano, era tutto bianco persino lei era vestita di bianco. Non sapeva come mai fosse lì. Sentì un voce calda e rassicurante che lei conosceva bene: era la voce di Maria sua madre. Sua madre. Già la persona di cui a stento ricordava il viso. Davanti a lei si posero lei immagini che credeva di aver rinchiuso per sempre, nei meandri della sua memoria. Erano immagini di una bambina con un vestitino azzurro e verde, insieme a lei c’era una donna che sorrideva felice. Quella bambina era lei : Azzurra. Ad un certo punto quell’immagine cambiò, e fece posto ad un ricordo più terribile. Quello sulla morte di Maria. A. sapeva quanto quelle foto corrispondessero ad una fitta al petto ma raccolse tutto il suo coraggio e affrontò a testa alta il dolore che provocavano. Maria era morta a seguito di un attacca di cuore…..ricordava ancora la paura mista a preoccupazione che aveva provato. La corsa in ospedale e poi la notizia della morte furono terribili. Le immagini finirono in fretta e lo spirito di sua madre si avvicinò a lei. Quando furono abbastanza vicino Maria iniziò a parlare. “Figlia mia, ti sono sempre stata vicina anche se non potevi vedermi. Ti abbracciavo quando eri triste, ti consolavo quando piangevi e ti ascoltavo quando urlavi per la rabbia. Osservavo in disparte come uno spettatore della tua vita. Però figlia mia, io non ti ho cresciuta in una teca di cristallo…….avrei voluto essere io stessa a prepararti alle delusioni d’amore……sì perchè tu sei stata con ragazzi della tua età ……ma forse solo Lucas a fatto breccia nel tuo cuore. Devi capire che la vita va comunque avanti e che la migliore vendetta è mostrarsi forti. Fagli capire che è stato un’idiota ma lascialo libero……Non sarà questa la prima delusione che avrai ce ne saranno molte altre…….quindi non lasciarti abbattere……incontrerai prima o poi anche tu la persona giusta per te che ti farà davvero battere forte il cuore quando ti sarà vicino e ti amerà come si può solo amarti. Ti ho lasciata affrontare il dolore della mia perdita, la rabbia dei litigi con tuo padre e tuo fratello; la tua adolescenza sola…….quando sono morta fisicamente non sono però morta nell’anima ……avevi solo 10 anni …..come tuo fratello …..i miei piccoli. Non vi ho mai dimenticati e mai lo farò.” Azzurra con le lacrime agli occhi la abbracciò, era tutto ciò di cui lei aveva bisogno. Maria continuò: “Mi mancate tutti: vostro padre, tu e Alex. Il mio piccolo Alex…..così innocente….è diventato un’uomo ormai…e tu sei diventata una donna…..Ma ora è il tempo di Andare …….arrivederci figlia mia” . E mentre A. cercava invano di tenerla con sé lei si dissolse lasciando spazio ad una luce giallognola. In quel posto A. iniziò a sentire delle voci ……sembravano tanto vicine ma invece erano lontane e distanti. Riconobbe quelle voci: una forte e sicura , quella di suo padre Tomas ed una pura e forte di suo fratello Alex. Li avrebbe riconosciuti sempre. Suo fratello e suo padre cercavano di svegliarla la stavano chiamando…….E nel sentirli altri ricordi le si mostrarono : il primo era un ricordo recente…..quello del suo 17esimo compleanno. Al (era così che lo chiamava) aveva insistito per farle un regalo meraviglioso a detta sua…..ricordava ancora il sorriso soddisfatto quando le aveva dato il regalo. Ricordava perfettamente cos’era……era un vestito costosissimo che a lei piaceva da impazzire…era azzurro monospalla con la gonna a strati di tulle un po sopra il ginocchio….lo aveva letteralmente ricoperto di baci. Il papà Tom le aveva regalato una fotografia formato gigante fatta di nascosta…che ritraeva lei che leggeva un libro nel giardino con un fiore tra i capelli…..ricordava ancora la vergogna…….ma quella foto era davvero bella. L’immagine ritraeva loro insieme sul divano…….
Poi un'altra foto…..questa ritraeva lei e Al da piccoli……lei che gli stampava un bacio sulla guancia e lui con la faccia tutta imbronciata ……..ricordava come fossero magici quei momenti…..Come ultima immagine ne apparve una con Lucas…….ricordava come fosse emozionata……una nuova forza si fece strada in lei. Era speranza. E dopo vide il buio.

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