Rise Of The Guardians 3: The Spirit of the electricity

di Clacli The Dreamer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo; Una Luce nel Buio ***
Capitolo 2: *** Capitolo Due ***
Capitolo 3: *** Capitolo Tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo Cinque ***



Capitolo 1
*** Prologo; Una Luce nel Buio ***


                                                                  Capitolo Uno 

                      UNA LUCE NEL BUIO 

                                                               ( Prologo )


Buio. 

Questo era l'unico aspetto che regnava in quel luogo. Il nero la faceva da padrone, inghiottendo qualunque cosa gli si fosse trovata di fronte.
La grotta era tetra, vuota e così maledettamente buia!
Nessuno spiraglio di Luce osava avventurarsi in quel luogo ormai dimenticato da Dio.
Il Silenzio che vi governava era più spaventoso di qualsiasi rumore.
Quell' atmosfera inquietante però non era destinata a durare; Dei passi pertanto spezzarono il silenzio, divenendo loro stessi padroni di quel luogo.

Tip, tap, tip, tap...

Una figura incappucciata avanzava lentamente in uno dei tanti corridoi della grotta; Sembrava tranquilla, come se il luogo intorno a lei non le desse minimamente fastidio.
I suoi lunghi capelli color verde acqua sbucavano dal cappuccio del mantello beje che le copriva il capo, nascondendole il volto. 
Camminava decisa, la creatura, finché non arrivò davanti ad una porta in mogano nero.

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Determinata, allungò un braccio verso la maniglia e, fatto questo, la spinse.
Un cigolio fastidioso riecheggiò in tutta la grotta, simile ad uno spaventoso gemito. Poi calò nuovamente il silenzio.
La figura incappucciata sorrise, entrando nella stanza che aveva appena aperto. Avanzò in quel luogo spettrale, fino a ritrovarsi davanti ad una specie di lettino in marmo. Sopra questo vi era un uomo, dalla carnagione grigia, vestito di una logora tunica nera.
La figura sorrise una seconda volta, per poi scoprire da sotto il mantello le sue pallide mani. D'improvviso, da quegli stessi palmi, comparvero delle scintille azzurre, che ondeggiavano come scosse elettrice, a zig-zag. Fatto questo, mise le mani stregate sul petto dell'uomo. Dopo ciò, avvenne l'impossibile : le scintille azzurre, dai palmi della creatura, si propagarono sul petto di lui, ricoprendogli poi tutto il corpo.
La figura chiuse gli occhi concentrandosi, senza mai staccare le mani dalle membra dell'uomo.
Una corrente di aria fredda irruppe nella stanza, trasformandosi poi in una specie di uragano.
I capelli della creatura ondeggiavano come spire di un serpente velenoso ed il mantello si alzò da terra, sollevato dal forte vento.
Poi, come era iniziata, la corrente cessò e nel luogo calò nuovamente il silenzio.
La Figura sorrise e, finalmente, poté allontanarsi dal corpo dell'uomo.
In un primo momento non successe nulla, ma all'improvviso... LUI aprì gli occhi.
Fu un attimo; Si mise a sedere, annaspando come se in cerca di aria; Tremava  come una foglia in autunno ed aveva quelle pupille color dell'oro sbarrate.
Quando finalmente si fu calmato,si toccò il busto, le gambe ed il capo, accertandosi che fosse tutto intero. In seguito si guardò le mani sconvolto e poi diede un'occhiata al luogo in cui si trovava, finché i suoi occhi non vennero a contatto con una figura incappucciata.
Socchiudendo le palpebre, l'uomo si sistemò meglio sul lettino di marmo.
" Chi sei tu? " la sua voce era roca, per via del tempo in cui non l'aveva usata.
La figura ridacchiò, ed inseguito le sue mani femminili raggiunsero il cappuccio, abbassandolo; E l'uomo a quel punto poté finalmente vedere chi era quella creatura; Una ragazza, bellissima, dalla carnagione chiara; Dei capelli color verde acqua-celeste le arrivavano al fondoschiena, ed erano leggermente mossi alle punte. Il suo fisico era alto e formoso. Gli occhi erano di un blu così scuro che quasi sembrava nero. La sua bocca carnosa e rossa impiegata in un ghigno. Vestiva di un corto abito blu con delle pagliette per decorazione.
L'uomo era sconvolto. Cosa ci faceva qui questa ragazzina?
Come se gli avesse letto nel pensiero, la giovane rispose, con la sua voce sensuale e profonda :
" Non dovresti comportarti così con me, caro mio. Un minimo di riconoscenza per chi ti ha ridato la vita "
L'uomo a quelle parole sbarrò gli occhi; Ridargli la vita...? 
D'improvviso, i ricordi di 5 anni prima gli occuparono la mente offuscata; Una battaglia, un'esercito, Il SUO ESERCITO, che si volatilizza in seguito alla sua caduta.
Quella ragazza, Diana, la sua arma, dagli occhi rossi come il sangue, che lo aveva sconfitto.
Ed i Guardiani... Quegli insulsi Guardiani che avevano rovinato la sua vittoria così ben progettata! E Jack Frost, quel ghiacciolo prepotente!!! 
Ringhiando a se stesso, strinse i pugni, guadagnando in cambio una risatina da parte della ragazza.
" Oh, finalmente ricordi " fece lei con voce lasciva " Temevo che dopo 5 anni vivendo nel mondo dei sogni, la tua mente fosse un po'... Come dire... Arrugginita. "
Il suo sguardo poi si fece minacciosamente sadico " Ma la vendetta non è un ricordo che va via tanto facilmente, non è così... Pitch? " 
Pitch sbarrò ancora una volta gli occhi, per poi abbassare il capo, cercando di mantenere la calma. Chi era questa ragazzina per potergli parlare in questo modo?
" Comunque sia... " la giovane riprese a parlare distrattamente, come se stesse continuando una vecchia conversazione " ...Sai perché ti ho risvegliato, Pitch Black? "
L'uomo in questione scosse la testa, ancora troppo debole per parlare ed ancor più confuso per agire.
Accorgendosi di questo, la ragazza sorrise, riprendendo a parlare:
" ...Ho bisogno di te per una faccenda. Mi è stato rubato qualcuno di molto caro, e molto importante per me. Ed io Sono qui per riprenderlo e per chiederti un'alleanza; Perchè? Ti chiederai. Beh... Non ci sono molti spiriti là fuori che oserebbero aiutarmi, data la persona che voglio riconquistare... "
" Ed io che cosa ci ricavo? " finalmente Pitch sembrò ritrovare la voce, sentendosi un po' più forte, e guardò con sfida la giovane.
Quest'ultima sorrise.
" Credevo non l'avessi mai chiesto " disse " Se tu mi aiuterai, Pitch Black, ti darò finalmente la cosa che hai sempre voluto... "
" Ovvero...? " 
Lo sguardo si lei si fece ambizioso, come se in quelle iridi si celasse il più oscuro dei segreti.
" Vendetta " sussurrò semplicemente.
Pitch a quella semplice parola ghignò, sentendo le forze che gli ritornavano. Ovviamente questo spirito, chiunque esso fosse, era molto potente, dato che lo aveva risvegliato dalla Morte. E allora... Perché non approfittarne? Avrebbe aiutato questa ingenua ragazzina a prendere ciò che voleva e poi, appena fosse stato all'apice delle sue forze, l'avrebbe contrastata e sconfitta.
" Si, mi piace l'idea " rispose allora socchiudendo le palpebre.
La giovane sorrise, avvicinandosi al Re degli Incubi.
" Allora abbiamo un patto? " gli chiese, allungando la mano. " L'unica cosa che mi devi promettere è che quando ti dirò chi dobbiamo cercare, tu non dovrai torcergli nemmeno un capello, ok? So che sei potente, Pitch Black, ed è per questo che ti voglio al mio fianco. Allora? Ci stai? "
L'uomo nero sembrò riflettere sulle parole della ragazza, poi annuì con enfasi e prese la mano di lei nella sua.
" Ci sto. Solo una domanda... "
" Fammi indovinare... Chi è che dobbiamo cercare "
" Esattamente, anche quello, e... Sopratutto il tuo nome se non ti dispiace. Sembra che tu mi conosca alla perfezione, ma io di te non so nulla " 
La giovane a quelle parole sorrise malignamente.
" Io... " incominciò " Sono Iris Electra, e controllo l'elettricità. Ho il potere di guarire le persone. Ho questo dono, dato che le mie scariche elettrice sono più potenti di qualsiasi forma di energia "
Pitch a quelle parole si grattò il mento, incuriosito.
Interessante. Pensò. Questo spiega molte cose.
Iris notando il comportamento dell'interlocutore sorrise, e rivolse il suo palmo verso l'alto. Da questo nacquero tante scintille, che si unirono in una danza leggiadra, fino a formare una figura che l'Uomo Nero conosceva fin troppo bene.
" Voglio lui " disse la ragazza con il desiderio palpabile nei suoi occhi blu notte.

" Voglio Jack Frost " 

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ANGOLO AUTRICE :
Eeeeeeeed eccomi di nuovo qui ragazzi!! *scroscio di applausi* Lo so, lo so, DOVE CAPPERO ERI FINITA?! Vi starete chiedendo voi.... Beh, ho delle spiegazioni più che plausibili : 1) Scuola; Compiti a volontà e tu non hai nemmeno il tempo di guardarti allo specchio! 2) Famiglia; Mi tiene sempre occupata 3) Svogliatezza; e questo non ha bisogno di una spiegazione; 
E... Ragazzi, proprio ieri è morta mia nonna paterna, per cui sono molto giù di morale. Non mi dite niente ragazzi, ma... Siate un po'' pazienti, vi giuro che aggiornerò anche le altre storie. Lo Show è quasi finito (il capitolo intendo eh?) ^_^
Jack : Purtroppo TT.TT
Ahahahah, ok ragazzi, ora scappo che devo magnà!
Ciao ciao!!!
Baci,
Vostra Clacli

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Capitolo 2
*** Capitolo Due ***


                                                         Capitolo Due 

                                 FESTA PRE-NATALE 


America, Italia, Cina, Giappone, Asia, Africa...

Diana Lunanoff Sun volava, in sella al suo fidato destriero Onyx, verso tutti i continenti del Mondo, portando gioia e protezione dovunque andasse.
Aveva compreso abbastanza presto cosa doveva fare per aiutare i bambini e renderli felici; Era diventata la Guardiana del Coraggio. Come? Vi chiederete.
Beh, è semplice; Dato che lei un tempo si serviva della paura per spaventare i ragazzini, ora invece la usava a fin di bene.
Eh perché si! La paura è essenziale per l'uomo.
Senza di essa, i bambini non avrebbero alcuna esitazione a toccare il fuoco; si butterebbero da un palazzo, non essendo spaventati; e rischierebbero la loro vita nei modi più brutali e pericolosi.
E allora lei, Diana, manteneva l'equilibrio, ora che Pitch era sconfitto per sempre. È vero, la paura è necessaria, ma non troppa.
Serve sopratutto a diventare coraggiosi. Ed era proprio questo il dovere della Guardiana: proteggere i bambini con la paura e, allo stesso tempo, aiutarli a combatterla quando fosse stato necessario.
Inoltre, fortunatamente, il suo duro lavoro aveva dato dei frutti; I bambini cominciavano a credere il lei!!!
La chiamavano in vari modi: 'Custode del Coraggio', 'Fata Protettrice' ecc. 
Ma quello che a lei piaceva di più era... La Guerriera della Notte. Nome molto azzeccato, dato che lei agiva perlopiù quando i bimbi andavano a nanna.
Ma adesso, basta spiegazioni, e lasciamo che il VERO racconto abbia inizio...

Diana Lunanoff Sun atterrò leggiadramente sul tetto di una casa a Burgess, scendendo dal dorso di Onyx e dandogli una bella pacca sul muso.
" Bravo tesoro, abbiamo fatto un bel lavoro anche questa sera. Puoi andare a fare un riposino. " Gli disse sorridendo.
Il cavallo nitrì felicemente e, dopo aver dato un'altra breve coccola alla padrona, si alzò in volo, divenendo presto solo un puntino nero che si confuse con il cielo scuro.
La Guardiana sospirò felicemente, sedendosi sul tetto con le gambe a penzoloni. Anche questa volta era riuscita e compiere egregiamente il suo dovere. Di solito, dopo queste serate piene a girare per il mondo, andava a farsi un bel pisolino alla Bottega di North, finendo profondamente addormentata.
Ma non quel giorno.
Quella sera stessa infatti (dato che erano solo le nove meno un quarto nell'emisfero settentrionale) si sarebbe tenuta una festa nel Palazzo di Babbo Natale, cui avrebbero partecipato anche tutti gli Spiriti che li avevano aiutati a sconfiggere Pitch, in occasione della Vigilia di Natale, che sarebbe stata il giorno seguente.
Diana era emozionantissima!! Non solo perchè non aveva partecipato ad una festa per oltre 400 anni, ma anche perché avrebbe rivisto i suoi cari compagni d'avventura, come Phoenix e Cupido. 
Sorridendo, la ragazza chiuse gli occhi, lasciandosi accarezzare dal vento che tanto amava.
Le ricordava il suo Jack...
D'improvviso però, due palmi gelidi le si posarono sugli occhi e lei sussultò inizialmente, per poi sorridere e ridacchiare.
Parli del diavolo e spuntano le corna.
" Guarda che lo so che sei tu, Jack " disse sinceramente divertita.
Il ragazzo in questione sbuffò, sedendosi di fianco a lei sul tetto.
Sembrava ancora più bello sotto sotto i raggi della Luna...
Arrossendo a quello strano pensiero, Diana si schiarì la gola, fissando il Guardiano che, a sua volta, la guardava con un sorriso malizioso.
" Cosa c'è? " gli chiese lei cercando di apparire disinteressata.
" Stai arrossendo " le rispose semplicemente lui.
Diana sbarrò gli occhi, per poi sbuffare ed incrociare le braccia al petto.
" No. Non è vero " ribattè.
" oh si che è vero "
" Invece no "
" Invece si! "
" No! " 
" Si "
" No " 
" Oh, ma stai zitta e vieni qui! "
La corvina non ebbe nemmeno il tempo di ribattere, che venne trascinata in un bacio passionale da parte dello Spirito del gelo.
In uno stato completamente confusionale, la ragazza immerse le mani in quei capelli setosi, lasciandosi perdere nel bacio.
Oh, quanto lo amava! Quanto amava quel Guardiano burlone e malizioso!
Basti pensare che se non fosse stato per lui, di sicuro, starebbe ora a governare sul mondo di fianco a Pitch.
Il solo pensiero la fece rabbrividire.
Il giovane si accorse di questo e si staccò piano dalla compagna.
" Hai freddo? " le chiese preoccupato.
Diana ci mise qualche secondo a valutare la domanda, per via del bacio appena conclusosi, ma poi sbarrò gli occhi e si affrettò a rispondere:
" Cos- no! No! Certo che no, figurati! Stavo... Stavo solo pensando "
" A cosa? "
" A come il mondo fosse stato se io... Se tu... "
" Va bene, ho capito, stavi pensando a Pitch "
La ragazza annuì debolmente, abbassando lo sguardo alla menzione di quel nome.
Il Guardiano del divertimento le alzò dolcemente il mento, cosicché potesse guardare in quegli occhi color zaffiro. 
Così belli e profondi...
" Diana, lo abbiamo sconfitto, non devi più preoccuparti di lui, è chiaro? La sua era è finita " la rassicurò Jack sorridendo.
Diana annuì convinta dopo quelle parole, sospirando.
" Si... Si, si hai ragione. Non devo preoccuparmi " concordò risoluta.
Il Guardiano annuì, dando un ultimo, dolce bacio sulle labbra della fidanzata:
" Brava la mia diavoletta " la adulò. 
La giovane a quel soprannome però mise il broncio, facendo ridacchiare il compagno.
" ahaha, dai, stavo solo scherzano! Ci vediamo tra un paio d'ore al Polo Nord! Mi raccomando... Non tardare!!! " la informò il giovane facendole l'occhiolino. Dopodiché si librò in volo, deciso a ricoprire Burgess di tanta neve, cosicché poi il giorno dopo non ci sarebbe stata scuola. 
Diana intanto, guardava il suo ragazzo allontanarsi, con un sorriso sognante in volto.
Ma come diavolo aveva fatto a trovare un essere così perfetto?
Non lo sapeva e, a dirla tutta, non le importava nemmeno.
Scrollando le spalle, la giovane si alzò in piedi, decidendo che, per l'evento più importante della sua vita, doveva indossare un abito all'altezza...
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Iris Electra ringhiò, camminando avanti e indietro per la grotta, mentre teneva in mano una sfera azzurra e circolare, dalla quale si intravedevano una ragazza bellissima dai capelli corvini, ed un ragazzo altrettanto bello, che si baciavano e discutevano tra di loro. 
No, no, non era giusto! Doveva esserci lei con Jack, al posto di quella sgualdrina di una Guardiana!!!
Mentre continuava a brontolare rabbiosamente tra sè e sé, Pitch Black guardava divertito la scena, con il mento appoggiato sul palmo della mano e le palpebre socchiuse.
Ah, le donne, chi le capisce...
Sopratutto questa con cui aveva stretto un alleanza: Rischiare tutto pur di conquistare il cuore di un ragazzo...
Un ragazzo che poi lui aveva giurato di distruggere...
Quest'ultima parte fece cadere il sorriso di Black che strinse per la rabbia i pugni; Oh ma lo avrebbe fatto... Avrebbe distrutto quel Guardiano dei suoi stivali, facendo poi a pezzi uno per uno i suoi compagni.
Prima di tutto la sua adorata Diana.
Ma per ora... Era meglio far credere ad Iris che avrebbe mantenuto la parola e, proprio sul più bello, avrebbe fatto a pezzi anche lei...
Originale come piano non trovate?
" Ho deciso " la voce risoluta della ragazza risvegliò Pitch dai propri pensieri, facendolo sedere più compostamente sul trono. Guardò la giovane negli occhi blu notte, mentre lei continuava a parlare imperterrita...
" Attaccheremo stasera... "
L'Uomo a quelle parole sbarrò gli occhi, alzandosi di scatto dal trono.
" Cosa? Ma sei matta? Stasera c'è la festa di North! " ribatté allora gesticolando con le mani " Hai la benché minima idea di quanti Spiriti ci saranno?! "
Iris alla spiegazione dell'interlocutore restò impassibile e decisa.
" Non mi interessa. Sono abbastanza potente da poter gestirli " obiettò imperterrita. Poi all'improvviso... Il suo sguardo si fece sadico, mentre un sorriso malvagio le occupava il bel volto " Ed inoltre... Anche io ho dei seguaci sai? "
A quelle parole, Pitch, dopo un attimo di intontimento, Sorrise con altrettanto sadismo.
" Okay, Cos'hai in mente? "
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Al Polo Nord intanto tutti erano in fermento!!! Yeti, Elfi e compagnia si davano da fare per rendere impeccabile il palazzo, dato che da lì a poco si sarebbe tenuta la festa 'Pre-Natale' come l'aveva soprannominata North, che andava avanti ormai da secoli. 
" Voi e vostre teste a punta! Perché continuate a stare in mezzo ai piedi?! " 
Ecco... Parlando del diavolo spuntano le corna (XD) 
Babbo Natale spalancò le porte del suo ufficio, dando un sonoro 'SBAM!' Ai volti dei poveri Elfi 
" Io avervi avvertito " disse ridendo con il suo vocione Russo.
D'improvviso, il suo fidato Yeti Phil, gli arrivò alle spalle, sbraitando qualcosa nella sua lingua.
Il sorriso di North non fece che allargarsi.
" Essere arrivati Guardiani? " lo interrogò.
Lo Yeti annuì e Babbo Natale a quel punto non poté trattenere la sua emozione; Corse fino alle portone principale del Palazzo e lo aprì, rivelando le quattro figure dei suoi fidati compagni di avventura: Dentolina, Calmoniglio, Sandy, e, ovviamente, quello che lui considerava come un figlio, Jack Frost.
Ridendo, L'omone corpulento trascinò tutti e quattro gli amici in un'abbraccio spacca ossa.
" Non... Respiriamo! " gemette Jack.
Al sentire questo, North rimise i quattro a terra, che annasparono in cerca di aria.
" Si, buon Natale anche a te amico... " borbottò Calm iniziando ad entrare nel palazzo " Beh, io vado a scaldarmi vicino al fuoco. Fuori si gela! "
" Lo dici ogni volta che vieni qui, mio caro " scherzò Santa Claus.
" Beh, forse perchè è vero! " ribatté il Gigantesco Coniglio, per poi allontanarsi verso il grande camino. 
North rise, facendo segno agli altri di entrare. 
Però si accorse che mancava qualcuno...
" Dov'è Diana? " domandò allora a Jack, corrugando le sopracciglia.
L'interpellato si strinse nelle spalle.
" Non lo so. Le avevo detto di essere puntuale " disse sbuffando.
Calmoniglio a quel punto si intromise nella conversazione;
" Amico, la tua ragazza è una ritardataria eh? " scherzò ridendo.
Il ragazzo però non la prese tanto bene; impugnò il suo bastone, puntandolo al muso del Compagno. Dal nulla comparve una museruola di ghiaccio, che si avvolse intorno al suo muso.
" Chiudi quella bocca pelosa, Canguro! " ribatté a tono.
Il Cangu- Pardon... Coniglio di Pasqua mugugnò qualcosa di incomprensibile, per poi recarsi con una smorfia di rabbia verso il fuoco. Ci sarebbe voluto un po', ma almeno il ghiaccio si sarebbe sciolto.
" Jack! Perché gli hai congelato il muso?! " Dentolina si rivolse al ragazzo di Ghiaccio, ridacchiando.
Lui, dal canto suo, le diede uno sguardo malizioso.
" Sappiamo entrambi che questa domanda non ha bisogno di una risposta " le bisbigliò.
D'improvviso, prima che la Fata avesse modo di rispondere, le porte si spalancarono, rivelando le figure di tantissimo Spiriti! C'erano tutti! Cupido, Phoenix, Rox, Nihal, Nora... Proprio tutti!!
Mentre il luogo si riempiva di saluti e Voci, una figura in rosso era nascosta dietro una colonna con un sorriso felice sulle labbra; sperava che dopo essere andata da una sua vecchia amica in cerca del vestito perfetto... Beh, ne sarebbe valsa la pena.
Sospirando... Uscì allo scoperto, scendendo piano le lunghe scale che la conducevano dai suoi compagni.
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Jack rise mentre abbracciava Cupido e gli dava una pacca fraterna sulla spalla.
" Allora? Come stai buon tempone! " gli chiese ridendo.
" Molto bene grazie. " gli rispose il rosso " Stragi di cuori come sempre? "
Il ragazzo a quella parola fece un gesto sprezzante.
" Pfui, nooo! Ora ho finalmente una relazione fissa! " rispose ridendo.
Cupido rise anch'egli, finché i suoi occhi non si sbarrarono, incontrando quelli di una figura sulle scale.
" Hmmmm... Jack? " ancora incantato da quella figura, picchiettò un dito sulla spalla del compagno, che si girò verso di lui con sguardo interrogativo " Ma, solo una curiosità... "
" Dimmi "
" Quella è... D-Diana? "
L'albino fissò confuso il rosso, seguendo il suo sguardo ed a quel punto... Non riuscì a trattenersi dal sbarrare gli occhi, così come tutti i presenti.
Proprio lì, sulle scale, c'era lei.... Diana, la sua Diana, che in quel momento sembrava un angelo sceso dal cielo.
Indossava un bellissimo abito rosso rubino, tempestato di Diamanti lungo il petto; Una fascia d'argento le stringeva alla vita, mentre la gonna scendeva morbida lungo i fianchi, fermandosi poco sotto le caviglie; I suoi capelli corvini erano legati in una crocchia rossa sopra la testa, mentre la frangia nera le ricopriva per metà l'occhio destro; in Testa inoltre aveva una coroncina d'oro tempestata di diamanti di ogni colore.
Jack quasi non si accorse che il Bastone gli era caduto di mano, fino a che Cupido non glielo preso e glielo porse.
Lui borbottò un flebile 'grazie' per poi andare incontro alla figura angelica che aveva terminato di scendere i gradini.
Si fermò davanti a lei, socchiudendo le palpebre, mentre fissava affascinato con un sorriso quella bellezza che era la sua ragazza.
" Che c'è?! " gli chiese lei, guardandosi freneticamente intorno, accorgendosi che tutti la fissavano a bacca aperta. Capito questo, sbuffò ed abbassò lo sguardo.
" Sono ridicola vero? " chiese con voce delusa.
Jack le alzò piano il mento con il dito indice, guardando in profondità nelle sue strabilianti iridi rosse.
" Sei stupenda " le sussurrò all'orecchio, prima di coinvolgerla in un dolce bacio.
La ragazza sbarrò gli occhi in un primo momento, ma poi sospirò felicemente, avvolgendo le braccia intorno al collo del giovane, che la tirò più a sè posandole le mani sulla vita.
Tutti gli altri, Spiriti e Guardiani, applaudirono alla vista, anche quando i due si staccarono, guardandosi negli occhi con amore.
Poi, tutto a un tratto, partì la musica. Era dolce e lenta, adatta a quella situazione.
Opera di North. Pensò Jack, mentre attirava la ragazza sulla pista da ballo.
" Jack! Io non so ballare! " bisbigliò lei imbarazzata.
Il giovane sorrise, scostandole con delicatezza la frangia dalla fronte.
" Tranquilla, segui i miei passi e lasciati andare " le sussurrò.
Diana allora sospirò, decidendo di assecondare il suo ragazzo.
Quando iniziarono a danzare, lei era un pò' impacciata ma poi, grazie agli incoraggiamenti di Jack, riuscì a farsi trasportare dalla magia della musica.
Tra piroette, giravolte e alcune pestate di piedi (XD) la canzone finì e presto le urla e gli applausi della gente risuonarono in tutto il luogo.
" SIETE BRAVISSIMI!!! "
" Bravi! Bravi! " 
" SIETE FANTASTICI!!! "
" Si, si davvero fantastici "
Tutti i presenti sussultarono alla voce che aveva detto l'ultima frase; Difatti il portone principale si aprì, mostrando una figura dai lineamenti femminili coperta da un mantello che le ricopriva anche il volto.
" Chi sei tu? E che cosa ci fai qui? Non mi risulta che fossi tra gli Invitati " si fece avanti North, fissando di sottecchi la ragazza.
Questa sorrise... Malignamente.
Dopo quel sorriso, accadde l'impossibile: dai palmi di lei sbucarono scintille di elettricità che si andarono a propagare in tutto il luogo, colpendo anche i grandi lampadari che, dopo un sonoro 'Crack!' Caddero addosso agli invitati.
Per fortuna questi riuscirono a Scansarsi in tempo, mentre il lampadario andava in mille frantumi. 
Urla e panico occuparono il luogo, mentre la figura si abbassava il mantello.
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Jack strinse a sé Diana, coprendola con le braccia, cercando di  proteggerla dai  vetri rotti.
Poi, confuso e spaventato, si guardò intorno, fino a che non scorse una ragazza, dai capelli Lisci, lunghi e color verde-acqua e gli occhi Blu Notte, che fissava dritto dritto verso di lui.
Il ragazzo sbarrò gli occhi, ed una sola parola gli uscì dalla bocca, in un sussurro.

" Iris. "

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ANGOLO AUTRICE :

EEEEED ECCO QUI IL SECONDO CAPITOLO!!!! 
Allora, vi è piaciuto? Fatemi sapere che ne pensate mi raccomando! Spero anche di non averci messo molto...
Va bé, di news oggi non ne ho per cui non posso fa altro che dirvi..,

RECENSITE RECENSITE RECENSITE!!! ^_^

Baci, Vostra Clacli




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Capitolo 3
*** Capitolo Tre ***


                                                     Capitolo Tre

                             YOU'RE MINE NOW 

 Jack strinse a sé Diana, coprendola con le braccia, cercando di  proteggerla dai  vetri rotti.
Poi, confuso e spaventato, si guardò intorno, fino a che non scorse una ragazza, dai capelli Lisci, lunghi e color verde-acqua e gli occhi Blu Notte, che fissava dritto dritto verso di lui.
Il ragazzo sbarrò gli occhi, ed una sola parola gli uscì dalla bocca, in un sussurro.

" Iris "

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Finalmente.

Questa era l'unica parola che occupava la mente di Iris Electra, mentre avanzava lentamente verso la sua preda...
Ignorava tutto e tutti mentre camminava; Le urla, il panico, la paura erano solo suoni ovattati alle sue orecchie. Teneva gli occhi fissi sulla fonte del suo desiderio, sulla persona che tanto aveva bramato e che non aveva più rivisto per secoli.
Oh, Jack, quanto mi sei mancato! Pensò sospirando.
Appena gli fu di fronte, si perse in quegli occhi color del ghiaccio, così profondi, curiosi, spaventati... Sconvolti.
" I-Iris? " balbettò allora il ragazzo, con la voce ridotta ad un sussurro.
La Signora dell'elettricità sorrise, non malignamente come le abbiamo visto fare fino ad ora, ma dolcemente, amorevolmente.
" Si " fu la sua risposta.
Quindi allungò la mano verso la guancia dell'altro, quando all'improvviso...
" Ehi tu! Cosa pensi di fare?! "
Lo sguardo tenebroso della giovane, si rivolse nei confronti di un'altra figura, una ragazza, vestita di un elegante abito color rubino.
I suoi occhi erano rossi come il sangue.
Vedendo questo, Iris ringhiò, allontanando la mano dalla faccia di Jack e stringendo i pugni.
" Oh... " mormorò a denti stretti " ...E tu... Saresti colei che ha salvato il mondo dal Re dell'Incubo? Che ha impedito la nuova ascesa dei secoli bui? Stento a crederci "
Diana a quelle parole sbarrò gli occhi, per poi ringhiare, in preda ad un attacco d'ira. Fece per dirne quattro a quella presuntuosa uscita dal nulla, ma Jack le si parò di fronte, bloccandole la visuale.
" Cosa vuoi? " chiese lui all'avversaria.
Iris sorrise, avvicinando il suo viso a quello del Guardiano, che manteneva ancora la sua espressione risoluta e determinata in volto.
" Oh, mio Fiocco di Neve... " ridacchiò con voce lasciva la giovane " ...Tu lo sai molto bene cosa voglio "
" No, mi spiace. Non ne ho la minima idea "
" beh, allora lascia che ti schiarisca un po' le idee " detto questo prese il volto del ragazzo con due mani, non lasciandogli scampo, e fece per colmare la distanza tra loro, quando un urlo disumano non la bloccò.
" ALLONTANATI SUBITO DA LUI!!! " 
Diana Lunanoff Sun spinse Jack lontano e si fiondò su Iris, facendola cadere a terra.
Lo Spirito dell'elettricità non si diede per vinta, quindi bloccò i polsi dell'avversaria con le sue mani e, mentre lei cercava di liberarsi, dai suoi palmi scaturirono energie di elettricità che entrarono in contatto con la pelle di Diana.
Quest'ultima sentì un dolore disumano attraversarle le membra, come se qualcuno le stesse strappando i muscoli a morsi. 
Sto per morire, fu il suo ultimo pensiero, prima che il buio la risucchiasse...
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Jack Frost guardò inorridito Diana che cadeva inerte al suolo, mentre Iris si alzava spolverandosi la gonna come se nulla fosse accaduto. 
Rideva, la meschina, rideva come non aveva mai riso prima.
Jack a quel punto non perse tempo, andò in contro alla sua amata, prendendola in braccio: Mio dio... Non respirava!
" No... No ti prego Diana non mi abbandonare " ansimò il ragazzo, immergendo il viso nella spalla stranamente fredda di lei " Non di nuovo... Ti prego " 
" oh, ma che scenetta romantica! " Iris avanzò ridacchiando verso i due sul pavimento, con un sorriso vittorioso in volto. " Peccato che abbia una fine tanto tragica... "
Un'altra risata. Oscura. Maligna. Di chi non ha pietà di niente e di nessuno.
Jack non sapeva cosa fare: si sentiva frustrato, spaventato, confuso... E voleva solo che Diana ritornasse da lui...
" E per completare il tutto... " la voce della nemica gli arrivò a malapena alle orecchie, ma lui ebbe la forza di alzare un poco il volto e... Sussultare inorridito.
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Quando Lo Spirito dell'Elettricità alzò le braccia sopra la testa, un vento fortissimo irruppe nella sala, spalancando quindi le porte del palazzo di Babbo Natale.
D'improvviso, migliaia di piccoli uccelli blu dalle ali appuntite come lame di rasoio, e becchi che ti avrebbero potuto strappare un occhio in un solo colpo, entrarono volando nella Sala, con un orribile suono somigliante allo scontro di due spade d'acciaio. Tutti i presenti si fecero prendere dal panico, e solo alcuni ebbero il coraggio di impugnare le armi. Quelle bestie erano dappertutto!!!
Jack si coprì le orecchie con due mani, mentre il vento gli sferzava violentemente la faccia. Poi cercò di puntare lo sguardo verso Iris, che lo fissava sorridendo e,con le palpebre socchiuse.
Voleva sentirglielo dire. Si, la meschina sapeva cosa avrebbe fatto lui a questo punto.
' Ho altra scelta? ' pensò allora Frost, cercando di apparire determinato di fronte a quella ragazza.
Quindi coraggiosamente si alzò, stringendo i pugni e avvicinandosi alla nemica.
Ella incrociò le braccia al petto, con un sopracciglio alzato.
Il ragazzo a quel punto sospirò, abbassando le spalle nella sconfitta.
" Va bene " si arrese sospirando " Hai vinto "
" Oh, ma davvero? " ridacchiò Iris socchiudendo le palpebre.
Il giovane annuì, poi riprese a parlare : 
" Io... Io verrò con te... " sussurrò. 
Ecco. Lo aveva detto. Ora non poteva più tornare indietro.
La ragazza, dal canto suo, sorrise raggiante ma, prima che potesse dire alcunchè, Jack la interruppe:
" Fammi finire " esclamò irritato " Verrò con te, solo SE! Tu farai sparire questi schifosi animali e salverai Diana. Devi lasciare in pace lei ed i Guardiani, capito? "
Iris sembrò pensarci su per un attimo, ma poi sorrise malignamente e scoccò le dita. 
Gli uccelli che avevano attaccato i Guardiani e gli Spiriti svanirono, lasciandoli esausti, confusi ed... Impotenti.
Poi la ragazza rivolse la propria attenzione nei confronti della giovane stesa sul pavimento. Con una smorfia si inginocchiò di fronte a lei, e fece la stessa cosa che aveva fatto con l'Uomo Nero qualche giorno prima: mise le mani sul busto di Diana, e dai palmi, ne scaturirono scintille blu che si muovevano a zigzag. Presto quelle scintille si andarono propagando su tutto il corpo della corvina, facendola apparire luminosissima.
Iris si concentrò a malincuore, chiudendo gli occhi. 
Se salvare quella mocciosa significava avere Jack per sempre allora... Avrebbe fatto questo sforzo.
Quando l'incantesimo fu completato, Electra aprì gli occhi, fissando il viso della nemica: aveva ripreso un colorito più roseo ed il busto si abbassava e si alzava ad ogni suo respiro. 
Sorridendo, Iris si alzò da terra, per poi dirigersi con passo felpato verso Jack Frost.
Questo non si mosse di un millimetro, bensì tenne gli occhi fissi sulla figura dormiente di Diana.
Era salva. Almeno lei era salva.
" Allora, Fiocco di Neve " la ragazza dagli occhi blu notte gli si parò di fronte, alzandogli il mento con un dito " Ho fatto quello che mi avevi chiesto. Ora sei mio! "
Quest'ultima frase la disse con così tanta possessività che Jack rabbrividì, e non certo per il freddo.
" Ma... Dato che so che tu non sei un tipo che mantiene le promesse... " Iris schioccò nuovamente le dita ed una boccettina azzurra le apparve magicamente nella mano.
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" ...Dovrai bere questo speciale filtro magico, che non ti permetterà di rimangiarti la parola. A questo punto, io non farò del male né agli Spiriti né ai Guardiani e nemmeno alla tua preziosa Diana, mentre tu, Fiocco di Neve... "
Prese il volto del ragazzo con forza, avvicinandolo al suo. La possessività ormai aveva preso la meglio sul suo corpo... E lei non aveva la minima intenzione di combatterla " ...Tu sarai mio... Per sempre " 
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Jack sbarrò gli occhi mentre si perdeva a malincuore in quelle iridi scure come la notte.
Sapeva che se avesse accettato le condizioni di Iris non avrebbe avuto più scampo, e sarebbe stato suo per sempre. 
Ma, anche se ciò lo spaventava a morte, doveva farlo. Per i Guardiani, per gli Spiriti e per... Diana.
Stringendo forte gli occhi, Jack si staccò dalla presa ferrea della ragazza, levandole poi la boccetta dalle mani.
La fissò per un po', e poi portò la propria attenzione sugli Spiriti ed i Guardiani: era così strano vederli in quel modo... Impotenti, sconfitti e spaventati. Lo fissavano con sguardo implorante, pur sapendo che ormai la sua scelta era stata fatta.
Sapevano che combattere contro Iris Electra sarebbe stato uno stupido azzardo, però... Jack non poteva....
Il ragazzo in questione interruppe bruscamente il contatto visivo e tolse il tappo dalla boccettina. Un leggero fumo azzurrò fuoriuscì dall'imboccatura, ma lui non ci fece tanto caso. Portò l'oggetto alla bocca e, proprio quando stava per bere il liquido al suo interno, una voce lo fece bloccare sul posto.
" Jack! Cosa stai facendo?! "
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Un respiro.
Due respiri.
Tre.
Quattro.
Espirazione
Inspirazione.
Diana Lunanoff Sun aprì di scatto gli occhi, annaspando in cerca di aria. Si alzò piano a sedere, massaggiandosi le tempie.
Cosa le era successo?
Gemendo, alzò lo sguardo su due figure una di fronte all'altra e fu allora... Che ricordò.
' Quella bastarda! ' pensò la corvina digrignando i denti.
L'avrebbe uccisa, se aveva osato toccare anche con un solo dito il suo Jack, Dio, l'avrebbe uccisa nel modo più bru-
La Guardiana sbarrò gli occhi ed i suoi pensieri pazzi si fermarono all'istante, quando vide il suo ragazzo portare alle labbra una boccetta azzurra.
Sbarrando gli occhi nello schock, fu capace solo di gridare:
" JACK! Cosa stai facendo?! "
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L'albino sbarrò gli occhi all'istante ed abbassò piano l'oggetto, rivolgendo la propria attenzione sulla figura che si era appena alzata da terra.
Diana. 
Era viva.
Stava bene.
Un sorriso spontaneo gli si dipinse sul volto, che però scomparì quasi subito quando vide lo sguardo d'orrore che gli stava rivolgendo la sua ragazza.
Quindi, abbassò gli occhi, e mormorò un flebile:
" Mi dispiace "
Quindi, con una mossa fulminea, portò la boccetta alla bocca e ne bevve il contenuto.
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Diana non sapeva cosa ci fosse in quell'oggetto azzurro, ma se glielo aveva dato Iris (e su questo ne era certa) Non significava nulla di buono.
Quindi fu logico che lei, vedendo il Guardiano deglutire il liquido a malincuore, lanciare un ultimo, urlo disperato.
" NO!!! "
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Iris Electra sorrise, mentre fissava Jack ingoiare fino all'ultima goccia di quello speciale filtro magico, per poi cadere a terra privo di sensi.
La giovane udì un sussulto generale, e non poté fare a meno di sorridere.
avevano capito... O almeno... Quasi tutti.
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Diana Lunanoff Sun non ci vide più dalla rabbia. L'ultima cosa che ricordava era di aver cacciato un urlo spaventoso, poi tutto si fece rosso intorno a lei.
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Lo Spirito dell'elettricità si girò di scatto, giusto in tempo per vedere quella Guastafeste di una Guardiana saltarle a dosso come un cane rabbioso.
La corvina cercò di attaccarla e colpirla, ma invano.
'che stupida' pensò allora Iris e, con una mossa fulminea ed una forza da leone, buttò l'avversaria per terra.
Questa gemette di dolore, guardandola con gli occhi che bruciavano d'odio ed il respiro affannoso.
" È inutile, tesoro " sogghignò allora l'azzurra " Ormai lui è mio. Ha bevuto il filtro e non c'è niente che tu possa fare a riguardo. Bye Bye! "
Dopo quella frase, Iris Electra scomparve...

...Portando lo Spirito dell'Inverno con sé.
Ma questa volta... Non l'avrebbe mai più lasciato andare.
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ANGOLO AUTRICE:

È wolla!!!! Si lo so, sono in ritardo clamoroso ma spero che con questo capitolo mi sia fatta perdonare ^^
Allooooora, la faccenda si fa molto complicata non trovate?
Beh, per scoprire cosa succederà, non posso far altro che darvi appuntamento al prossimo Chappy!!!!
Baci,
Vostra Clacli

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Capitolo 4
*** Capitolo Quattro ***


                                                              Capitolo Quattro 

           LITIGI VIOLENTI E FUGHE INASPETTATE

" È inutile, tesoro " sogghignò allora l'azzurra " Ormai lui è mio. Ha bevuto il filtro e non c'è niente che tu possa fare a riguardo. Bye Bye! "
Dopo quella frase, Iris Electra scomparve...

...Portando lo Spirito dell'Inverno con sé.
Ma questa volta... Non l'avrebbe mai più lasciato andare.
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Diana Lunanoff Sun osservò ad occhi sbarrati una polverina azzurra che volteggiava leggiadramente, proprio nel punto in cui erano scomparsi Iris e Jack.
'no, ti prego, fa' che sia solo un brutto sogno, per favore! ' pensò disperata, iniziando a singhiozzare. Si prese il capo tra le mani, con le spalle che iniziarono a tremare per via dei singhiozzi.
Quello che doveva essere l'evento più bello della sua vita, le aveva tolto l'unica cosa che l'aveva resa veramente felice. 
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Buio.
Questa fu la prima cosa che vide, proprio come la prima volta...
Era tutto buio, faceva freddo e aveva paura...
Uguale a Trecento anni fa.
Solo che stavolta... La paura si era trasformata in terrore.
Aprì piano gli occhi, con la testa che iniziava a dolergli. Gemette piano e, sforzandosi di combattere contro il dolore sempre più forte, si guardò intorno con aria confusa.
Si trovava in un posto nuovo, una grotta più precisamente, che non aveva mai visto prima.
Cercò di muoversi per dare un'occhiata intorno ma, con suo sommo orrore, si accorse di essere legato, ai polsi e alle caviglie, da delle corde azzurre che... Vibravano? 
Il ragazzo sbarrò gli occhi accorgendosi di questo e il cuore cominciò a battergli all'impazzata, così forte che quasi temette che sarebbe saltato via dalla cassa toracica.
Si fece prendere dal panico ed iniziò ad agitarsi, invano.
Dopo circa una decina di minuti il giovane rimase inerte contro la parete, respirando affannosamente. 
È inutile cercare di scappare, pensò.
D'improvviso però, udì un rumore di passi, più precisamente di tacchi a spillo.
Tic, tac, tic, tac...
Ansimando, alzò lo sguardo verso la figura e presto, i suoi occhi entrarono in contatto con delle iridi scure come la notte...
...E terribilmente familiari.
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" Diana!!! " 
Gli Spiriti ed i Guardiani corsero verso la ragazza singhiozzante sul pavimento, mettendosi in cerchio intorno a lei, soffocandola.
" Ragazzi! Datele spazio per respirare accidenti!!! " urlò Dentolina, creandosi un varco attraverso la folla.
Tutti si zittirono di fronte al tono autoritario della Fata del Dentino e, mentre questa si inginocchiava di fronte a Diana, si guardarono tra di loro con fare dubbioso e preoccupato.
La donna-colibrì, dal canto suo, accarezzò la schiena della sua migliore amica, sussurrandole paroline dolci all'orecchio.
Diana, mano mano, smise di singhiozzare e si asciugò gli occhi con una mano.
" Va meglio? " le chiese dolcemente Dentolina, inginocchiandosi di fronte a lei.
La ragazza scosse la testa.
" Per niente " rispose, alzandosi in piedi e voltando le spalle a tutti. Sospirò, scuotendo ferocemente la testa.
Perché? Perché dovevano capitare tutte a lei? Perché era così maledettamente sfortunata?!
E furono proprio queste domande a scatenare la sua rabbia.
Strinse forte i denti ed i suoi occhi si riempirono di un fuoco incandescente.
" Diana? " sentì a malapena i suoi amici che la chiamavano " Stai... Stai bene? "
E poi... Corse.
Corse più veloce che poteva verso la sua camera. Senza rispondere, senza fiatare. 
Chiuse la porta con i lucchetti, si guardò intorno, ed alla fine individuò la sua spada appoggiata al muro; La raggiunse e la prese. 
Dopodiché si cambiò in fretta, indossando i suoi soliti indumenti. Fatto questo gettò senza tanti complimenti l'abito rosso rubino sul letto e fischiò con due dita alla bocca.
Onyx si materializzò dal nulla, facendole subito segno di salire in groppa. 
Diana sorrise, e si posizionò sul dorso dell'animale, impugnando le redini e non badando minimamente ad i suoi amici che davano pugni e calci alla porta, e che erano intenti a gridare il suo nome.
Assunse un espressione di determinazione e, dopo aver sussurrato un flebile 'Mi dispiace', scappò via dalla finestra aperta, proprio nel momento esatto in cui I Guardiani e Gli Spiriti sfondarono la porta. 
Lei non c'era.
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" Ma guarda, guarda... Il bell'addormentato si è svegliato " 
Iris Electra ghignò, fissando con scherno lo spirito del Ghiaccio e della Neve, legato saldamente al muro. 
Il ragazzo, dal canto suo, non si fece intimidire più del necessario ed assunse uno sguardo di sfida. 
" Perché mi tieni legato? " chiese ringhiando " Ho fatto un giuramento. Non c'è bisogno che tu mi tenga imprigionato come una sottospecie di animale domestico! " 
La giovane dai capelli azzurri a quella frase sorrise, scuotendo la testa ed avvicinandosi di qualche passo al suo prigioniero.
" Forse non hai afferrato bene il concetto, Fiocco di Neve... " 
Un passo. Due passi.
" ...Bevendo quella pozione... "
Tre.
" ... ti sei donato completamente a me... "
Quattro.
" ... Quindi, logicamente, Tu...
Cinque.
" Sei... "
Ancora qualche passo e... 
" MIO! " 
...Iris colmò la poca distanza tra loro, baciando quelle labbra fredde come il ghiaccio e morbide come un cuscino.
Jack sbarrò gli occhi e la sua reazione fu immediata: iniziò nuovamente a lottare, ma le corde strinsero ancora di più, tanto da fargli male.
Dopo vari tentativi, il dolore fu insopportabile e, a malincuore, smise di agitarsi.
Questa piccola vittoria fece sorridere perfidamente Iris, che si staccò dal bacio con aria trionfante.
L'albino fece ricadere la testa nella sconfitta e chiuse gli occhi, sperando che quello fosse solo un brutto incubo.
Ma purtroppo... Sapeva che non era così. 
--------------
Diana Lunanoff Sun volò sopra l'immensa distesa di neve del Polo Nord, in sella al suo fidato destriero Onyx.
Non sapeva dove andare. Non sapeva dove cercare. Sapeva solo che doveva fare qualcosa. Qualsiasi cosa.
Quindi, in meno di un'ora, arrivò nel bel mezzo della foresta di Burgess, e si guardò intorno. 
Era tutto silenzioso. C'era solo l'ululato del vento ed un dolce fruscio a farne da padroni. 
D'improvviso però, qualcosa attirò la sua attenzione.
Un'ombra le passò davanti, fulminea, e scomparve dopo un nano secondo.
La ragazza scese da Onyx, che nitriva preoccupato, e sfoderò la sua spada.
Rimase in silenzio.
Ed all'improvviso...
Eccola di nuovo! La scorse mentre si muoveva a zigzag attraverso gli alberi, evitandoli tutti.
Quindi la giovane, questa volta, non perse tempo: salì nuovamente in groppa ad Onyx ed iniziò a seguire la misteriosa ombra, non sapendo però... 
... Dove l'avrebbe condotta.
-------------1
" Oh, andiamo, Fiocco di Neve, non è stato poi così terribile, non trovi? " 
Ridacchiò Iris, alzando con un dito il mento del giovane, che la fissò con astio.
Oh, come amava vederlo in quel modo, alla sua completa mercé... Mentre c'era ancora quella scintilla di ribellione che bruciava in lui come un fuoco ardente.
Come sarebbe stato bello spegnerla... Alla fine.
Ridacchiando ad i suoi pensieri sadici, la ragazza lasciò andare il mento dell'interlocutore e si allontanò un poco.
" Tuttavia però, date le circostanze, ho deciso di farti vedere una persona di cui sicuramente avrai sentito la mancanza " disse ghignando perfidamente.
Jack, dal canto suo, sbuffò, alzando gli occhi al cielo.
" Per quale motivo penso che questa sia una delle tue solite trappole? " 
Rispose sarcasticamente, fissando la nemesi con scetticismo.
La ragazza sorrise malignamente e schioccò le dita mentre pronunciava una sola ed unica frase:
" Perché tu mi conosci troppo bene " 
E quello fu uno dei tanti momenti, in cui Jack Frost voleva solo scomparire.
Perché? Vi chiederete.
Semplicemente per il fatto che la vista di un uomo che aveva considerato morto per più di cinque anni, gli aveva fatto desiderare di non essere mai rinato.
" Ciao... Frost " 
Ecco. L'assurdità aveva toccato il fondo. 
--------------
I Guardiani e gli Spiriti fissarono a bocca a porta la finestra spalancata, le cui tende fluttuavano per via del forte vento.
Si guardarono tra loro preoccupati, fino a che lo sguardo non cadde sul vestito color rubino buttato sfacciatamente sul letto.
North sospirò, massaggiandosi le tempie con una mano.
Ormai Diana la considerava come una figlia, e, il solo pensiero di averla fatta scappare senza opporsi, lo faceva sentire vecchio e stanco.
Si sedette allora su una sedia vicina, sentendo poi la piccola mano di Dentolina poggiarsi sulla sua spalla.
Alzò piano gli occhi verso di lei, che gli sorrise.
" Tranquillo North " gli disse rassicurante " La ritroveremo. E poi, Diana è una ragazza in gamba, avrà un piano... Credo " 
Ecco. Credere in quel momento era la cosa migliore.
Pensò Babbo Natale con un sospiro.
All'improvviso però, i suoi occhi si scurirono e, ripresosi in un batti baleno, si alzò dalla sedia, rivolgendosi ai tre lupi, Phoenix, Rox e Nihal. 
" Phoenix, hai qualche incantesimo per rintracciare Diana? " gli chiese determinato.
L'animale sembrò pensarci un attimo, scambiandosi degli sguardi complici tra i suoi compagni.
D'improvviso, Nihal si fece avanti, sorridendo:
" Ne ho imparato uno durante la mia fuga dalla tana di Pitch. Credo che funzionerà " 
" Deve funzionare " ribatté Il Guardiano più anziano, mettendo le sue due spade nei foderi " Preparatevi, amici miei. Stiamo per fare un giro "
------------------
Pitch Black. Davanti a lui c'era nientedimeno che Pitch Black!!!
Il suo cuore perse un battito alla vista e le gambe presero a tremargli, nonostante fosse legato dalle corde.
Le sue pupille erano dilatate e la bocca spalancata.
" Noto che sei sorpreso di vedermi, Frost " disse Pitch, iniziando ad avvicinarsi a lui. " Dopo tutto, è passato così tanto tempo dalla nostra ultima... Chiacchierata, non trovi? " 
Il ragazzo non rispose, troppo occupato a cercare di unire tutti i puntini.
Come se gli avesse letto nel pensiero, l'Uomo Nero sorrise e ricominciò a parlare:
" Ti chiederai come mai sono vivo e come sia possibile che mi sia unito ad Iris, giusto Frost? "
Il Guardiano deglutì, distogliendo lo sguardo.
Pitch sorrise: 
" Beh, è una storia abbastanza lunga... Che non voglio raccontarti " 
E dopo quella frase, la testa di Jack si alzò di scatto come se colpita da un fulmine.
" CHE COSA?! " urlò, divincolandosi  " COSA DIAVOLO VUOL DIRE CHE NON VUOI RACCONTARMELA?! IO HO DIRITTO DI SAPERE... "
" TU NON HAI IL DIRITTO DI SAPERE NIENTE!!! " e fu il turno di Pitch di arrabbiarsi.
Raggiunge il ragazza bloccato al muro e gli strinse la gola, rendendogli difficile la respirazione.
Jack si fece prendere dal panico a quel punto, allargando i suoi grandi occhioni azzurri e guardando dritto dritto in quelli dorati e pazzi del nemico.
" Hai idea di come è stato restare per Cinque Anni nell'Oblio Assoluto, vedendo nient'altro che buio e desiderando di risvegliarmi ogni fottuto momento?! Hai idea di  cosa vuol dire morire per cinque anni e risvegliarsi all'improvviso?! HAI IDEA DI COSA SIGNIFICHI TUTTO QUESTO, FROST?! "
" PITCH! SMETTILA SUBITO!! " Iris Electra si intromise nella 'conversazione', costringendo l'alleato a lasciare la gola del povero Jack che annaspò in cerca di aria.
Avrebbe voluto massaggiarsi la gola, avrebbe voluto urlare, avrebbe voluto piangere. Ma niente uscì dalla sua bocca, se non dei lunghi respiri disperati.
Intanto, assisteva involontariamente alla scena del litigio tra Iris e Pitch.
" Ma che avevi intenzione di fare? Ammazzarlo?! " sbraitò la ragazza, digrignando i denti.
L'uomo la guardò con astio, per poi risponderle a tono:
" L'intenzione era quella, e ci sarei anche riuscito se non fosse stato per te! " e puntò il dito contro la ragazza, che sbatté un piede per terra, creando delle scariche di elettricità che si andarono diffondendo per tutto il luogo. Ma lei non sembrò farci caso.
" Devo forse ricordarti il piano?! " 
" Non serve grazie, mocciosa insolente! A differenza di te, io esattamente cosa fare! "
Ahia. Tasto dolente.
Gli occhi di Iris a quel punto di scurirono e la determinazione di Pitch iniziò a vacillare.
Jack guardò ad occhi sbarrati tutta la grotta che veniva ricoperta da fasce a zigzag di energia elettrica. Spostò poi il suo sguardo spaventato su Iris, e quello che vide lo lasciò senza fiato.
La ragazza era tutta luminosa, come fosse una stella: sprizzava fasce azzurre da tutto il corpo ed il suo sguardo era paralizzante.
Pitch sbarrò gli occhi, indietreggiando, mentre Iris iniziò a parlare, con voce metallica.
" Io ti ho ridato la vita " disse avanzando lentamente " E forse non te l'ho detto, ma posso anche togliertela!!! " 
Detto questo emise un urlo disumano e Pitch si dovette coprire le orecchie, mentre Jack, incapace di fare alcunchè, strinse i denti.
Quando la tortura finì, Electra si chinò, prendendo un Pitch scombussolato per i bavero.
" Un altro episodio come questo... " sibilò con gli occhi fiammeggianti " ...E ti disintegro " 
L' Uomo nero a quelle parole sbuffò, ma mantenne la sua compostezza: si alzò, spolverandosi l'abito e volatilizzandosi tra le ombre.
Iris sospirò e poi, come se nulla fosse accaduto, si voltò verso Jack con un sorriso in volto.
" Allora, dove eravamo? "
--------
ANGOLO AUTRICE:

Ok, ok non massacratemi!!! Lo so che sono sparita per un tempo molto lungo, ma il fatto e che il computer era andato in pappa e ho potuto aggiornarmi su Efp e recensire a malapena tramite il cellulare, ma dato che lì non c'erano le mie storie ho dovuto iniziare tutto da capo!!! Quindi cercherò di aggiornare il più presto! 
Perdonatemi please!!! 
Baci, 
Vostra Clacli

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Capitolo 5
*** Capitolo Cinque ***


                                                                 Capitolo Cinque 

                    SOPRESE... SORPRENDENTI

Diana Lunanoff Sun provava a rimanere invisibile, mentre cercava di tenere il passo con quella massa informe che apparentemente sembrava un'ombra. 
Si chinò cercando di evitare i rami degli alberi, che le rendevano difficile la visuale.
" Dove mi stai portando? " sussurrò a se stessa corrugando le sopracciglia, rivolta ovviamente all'ombra.
Onyx nitrì piano, percependo il disagio della padrona. 
Ella, dal canto suo, gli diede una leggera pacca sulla criniera, in segno di rimprovero.
" Shhh, zitto Onyx, vuoi per caso farci scoprire? " gli sibilò all'orecchio.
D'improvviso però, il bellissimo cavallo nero si fermò drizzando le orecchie, all'erta.
" Onyx ma che ti succede?! " gli domandò sbarrando gli occhi la ragazza.
E in quel momento, anche lei udì qualcosa di strano.... Il suono di un ramo che si spezzava.
Sussultò impercettibilmente e, senza perdere tempo, scese dal dorso di Onyx, che nitrì ancora, abbassando le orecchie. 
" Qui qualcosa non quadra " sussurrò la ragazza a se stessa, sfoderando la sua spada.
Si guardò intorno freneticamente, quando una voce non la fece sobbalzare.
" Ciao... Diana " 
No. Non era possibile!!! 
La giovane si girò di scatto e mollò la presa sulla sua spada, che cadde a terra con un tonfo. Indietreggiò con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata.
" È da tanto tempo che non ci vediamo non trovi? " 
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Jamie Bennet guardò il paesaggio innevato fuori alla finestra; Il vetro era appannato, ma si poteva distinguere comunque il bianco della neve appena caduta. Sorridendo, poggiò la fronte contro il vetro, pensando.
Mancava un giorno alla Vigilia di Natale, e non vedeva l'ora di incontrare North e Jack.
Nonostante ora avesse quasi sedici anni, non aveva mai smesso di credere nei Guardiani. Aveva anche fatto la conoscenza della ragazza di Jack, qualche anno fa.
Era una giornata d'inverno e lui e il Guardiano del divertimento erano nel bel mezzo di una battaglia a palle di neve, quando quest'ultimo gridò il nome di una giovane.
Jamie all'inizio era rimasto un po' turbato, ma poi Jack gli raccontò che quella ragazza era una Guardiana, la Guardiana del coraggio e che... Era la sua partner. 
Lui allora aveva ascoltato attentamente la spiegazione del compagno e poi, dopo che questo ebbe terminato di raccontare, si sforzò di rappresentare nella sua mente l'immagine di questa Diana, chiudendo gli occhi.
Appena li riaprì, si ritrovò davanti una ragazza stupenda, dai capelli corvini con ciuffi rossi alle punte e gli occhi color del fuoco. 
Da quel momento, Jamie aveva un'altra leggenda a cui credere.
Ma ora ritorniamo al presente...
Il ragazzo si staccò dal vetro della finestra e si sedette sul letto, con un libro in mano; Tra un po' sarebbero venuti a fargli visita sua zia insieme ai suoi due nipoti, che avrebbero passato a casa sua tutte le vacanze di Natale!
Non vedeva l'ora! Abitavano molto lontano, quindi loro non si vedevano quasi mai.
Sospirando felicemente, il ragazzo fece per stendersi a letto e riposare un po' (dopo che ebbe posato il libro) quando la sua sorellina di 8 anni irruppe in stanza, con una frenesia che apparteneva solo e solamente a Sophie Bennet. 
" Jam!!! Jam!!! Sono arrivati!! Sono arrivati!!! " Esclamò la bambina saltando felicemente sul letto.
Il ragazzo sorrise raggiante e, presa la sua sorellina per la mano, scese correndo al piano di sotto, con il cuore che gli batteva all'impazzata.
" Piano, bambini, piano!!! " raccomandò loro sua madre, ridendo. Si vedeva che anche lei era emozionata dall'arrivo dei lontani parenti.
Jamie, appena arrivato di fronte alla porta, sospirò e la spalancò con un bellissimo sorriso.
Appena visti i parenti, corse ad abbracciarli insieme a Sophie.
" Zia Cass!!! Hiro!!! Tadashi!!! Siete arrivati!!! " disse emozionato.
Eh già, avete letto bene...
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" P-Pitch? " sussurrò Diana, non credendo ai propri occhi.
Di fronte a lei infatti c'era niente di meno che il re degli Incubi, tutto sorridente e con quegli occhi color ambra in cui si intravedeva malignità, malizia e... Rabbia. 
" Sorpresa mia cara? " le chiese con fare strafottente " Non vorrei essere nei tuoi panni. Come ci si sente ad incontrare di punto in bianco una persona che credevi morta ormai da tempo? "
La ragazza a quelle parole non sapeva come rispondere. La sua mente era in subbuglio:
'Come è possibile?!'
'Non può essere' 
' È un'allucinazione'
'Non è reale'
' Non è reale '
' NON. È. REALE '
" Tu sei solo un'allucinazione, non sei reale " mormorò allora, non del tutto convinta di ciò che le usciva dalla bocca. 
Pitch sorrise ed i suoi occhi si scurirono.
" Oh, ma davvero? " chiese con voce cantilenante " Allora non dovrei essere capace di fare... QUESTO!! " 
Dalle mani dell'uomo nero allora scaturì della sabbia nera che, con una velocità immensa, raggiunse Diana, la quale fu colta alla sprovvista: difatti non ebbe nemmeno il tempo di difendersi che il colpo dell'avversario la scaraventò con violenza contro un albero.
La ragazza all'impatto gemette di dolore e cadde a terra impotente. 
" Pensi ancora che non io non sia reale, cara? " le chiese Pitch sorridendo, avvicinandosi a lei. 
" Credi che sia un... Incubo? "
E dopo quelle parole, la Guardiana sprofondò nel buio. 
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" Zia Cass! Hiro! Tadashi! "
Jamie Bennet corse ad abbracciare entusiasta i suoi lontani parenti, seguito a ruota  da Sophie, che a malapena gli arrivava alla vita.
I tre nuovi arrivati, dal canto loro, ricambiarono l'abbraccio con la stessa irruenza con cui  l'avevano ricevuto.
" Che bello vedervi ragazzi! " esclamò felicemente zia Cass " È passato così tanto tempo dal nostro ultimo incontro e... "
" Ehilà ben arrivati! "
La donna lasciò in sospeso la frase, quando udì la voce di sua sorella Tiffany. Le corse incontro, abbracciandola.
" Ciao Tiffany! Ma come stai?! " le chiese una volta rotto l'abbraccio.
La donna sorrise, rispondendo:
" Benissimo grazie e tu? "
" Altrettanto. Il negozio a San Fransokyo spacca! "
" Come sono contenta!! "
" Ma tu lo sai che Jamie e Sophie sono diventati proprio dei bei bambini?! "
" Beh, Jamie non è più un bambino, purtroppo. Compirà tra qualche settimana 16 anni. "
" Ma davvero?! "
" Si, si davvero. Ma ora parlami un po' di questa storia del diploma di Hiro... "
" Ah si giusto giusto ascolta... "
" Hmmmm " Jamie e Tadashi si intromisero nella 'solita conversazione familiare' venendo alla conclusione che sì, quelle due ne avrebbero avuto per un po' " Scusate, signore... " iniziò allora Jamie " ...potremmo, dato che la vostra conversazione durerà ancora per molto, recarci al piano di sopra per... Hmmmm... " 
" Certo che potete sciocchini! " Tiffany interruppe ridendo il figlio, arruffandogli i capelli (cosa che, al ragazzo, diede molto fastidio)
" Inoltre... " riprese Cass " ...Io e tua madre dobbiamo preparare le ali di pollo! Ricordate, quelle piccanti che vi fanno fare la faccia buffa! " e detto questo fece finta che la bocca le andasse a fuoco emettendo uno strano verso che fece ridere i presenti.
" Sei sempre la solita, Cassy! " scherzò Tiffany. Dopodiché si rivolse ai ragazzi, dicendogli: " Allora, noi andiamo in salotto a parlare per un po' e non vogliamo sentire casino da parte vostra, ci siamo capiti? " poi posò la sua attenzione sui fratelli maggiori " Jamie, Tadashi, affido a voi l'incarico di badare a Hiro e Sophie, ok? "
" Va bene mamma " rispose Bennet.
" Puoi contare su di noi, zia! " seguì subito dopo il corvino; 
Dopo altre brevi raccomandazioni, i quattro poterono finalmente recarsi entusiasti in camera di Jamie.
" Uffa, non capisco proprio perché zia Cass e zia Tiffany mi affidano sempre a Tadashi! " commentò ad un certo punto Hiro, frustrato " Ma insomma!! Ho quasi quattordici anni! Credo di saper badare a me stesso, no?! "
" Questo è quello che credi tu, fratellino! " rise il fratello maggiore, arruffandogli i capelli " Ricordi quando hai dovuto fare urgentemente pipì durante il viaggio per arrivare qui? E indovina, chi ti ha salvato da quella mandria di femmine inferocite? Io! "

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" Perché erano inferocite? " si intromise Jamie, spostando lo sguardo curioso da Tadashi ad Hiro e viceversa.
" Beh devi sapere... " iniziò il primo.
" NO! NON DIRLO!! " cercò di interromperlo il quasi quattordicenne, in preda al panico.
" Che... "
" TADASHI!!! " 
" Hiro... " 
" TI PREGO, TI SCONGIURO NON DIRLO!!! " 
" ...È andato nel bagno delle femmine anziché andare in quello degli uomini! "
Jamie sentendo questo non poté trattenersi: scoppiò a ridere immaginandosi suo cugino inseguito da una mandria di ragazze con delle forche e con delle padelle in mano! (Cit. Rapunzel XD) 
Il povero Hiro, dal canto suo, arrossì, e sferrò una potente gomitata al fratello. Quest'ultimo gemette di dolore tra le risate.
" Ti avevo detto di non dirlo! " sbottò il ragazzino. 
" Io ti do' mai ascolto? "
" No! Ed è proprio per questo che non ti farò provare la mia nuova invenzione!!! " 
" E dai non- "
" Invenzione? Quale invenzione? " Una volta calmatosi, il quasi sedicenne fu preso dalla curiosità e si intromise nuovamente nella conversazione 
" Beh, vedi, cugino... " incominciò Hiro con fare altezzoso " ... Io Sono riuscito a costruire un robot INDISTRUTTIBILE, in grado di fare a pezzi tutti gli altri! L'ho chiamato Megabot! Vuoi che te lo mostri? " 
Jamie sbatté  incredulo le palpebre. Poi sorrise;
" Certo! Certo che voglio vedere il tuo robot, piccolo genio!!! " 
Il ragazzino sorrise e, dando un'ultima occhiataccia al fratello, si diresse verso la stanza assegnatagli, con il cugino al seguito.
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La slitta di Babbo Natale sorvolava alla velocità della luce tutta la città di Burgess, diretta verso un'abitazione ben precisa.
" North... " la fata del Dentino raggiunse il guidatore, appoggiandosi allo schienale della sedia " ...Cosa ti fa pensare che Diana sia passata a Burgess? "
" Mia pancia non mente mai! " esclamò l'omone, non staccando gli occhi dal paesaggio davanti a lui. " Dovresti saperlo, cara amica mia! " 
Dentolina sentendo ciò alzò gli occhi al cielo, sospirando " Cosa vorresti fare allora, chiedere a Jamie se l'ha vista? " gli chiese scettica.
" Esattamente! " rispose ridendo North.
La donna-colibrì sbarrò gli occhi. Poi sospirò, sbattendo le palpebre 
" Bah! È pazzesco! " borbottò sottovoce.
Dopodiché ritornò al suo posto, rivolgendosi a Sandy (dato che Calmoniglio era troppo occupato a cercare di non vomitare XD) 
" Secondo te riusciremo a trovarla? " gli chiese preoccupata 
L'omino annuì, dandole una pacca rassicurante sulla spalla.
" Si, ma... Ma... Se l'ha presa quella donna? Se... Se... " 
Sandy la zittì con un dito sulle labbra, sorridendole di nuovo, 
Quel sorriso fece sparire in parte la preoccupazione della Fata. 
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ANGOLO AUTRICE :

Io: ...
Diana : *mentre legge i messaggi su Whatsapp* È inutile che continui a nasconderti, tanto prima o poi ti trovano. E quando ti trovano ti trucidano. ^_^
Io : Grazie per l'incoraggiamento Miss Messaggiatriceprofessionista!
Diana : *alza gli occhi al cielo* Lo sai che non sei tu l'unico e solo scopo della mia esistenza.
Io: Beh, per come sono messa adesso, vorrei stare al tuo posto a messaggiare, tanto per cominciare.
Diana : E questo cosa c'entra?!
Io: Lascia perdere! *sbuffa frustrata*
Diana : Invece di sbuffare perchè non dai delle giustificazioni plausibili ai tuoi fan?
Io: Beh, *si schiarisce la gola* Lo dico in parole povere: l'ispirazione ha fatto le valigie e se ne è andata a Disneyland Paris!! 
Diana : Quando torna?
Io : *alza un sopracciglio* Sei seria? 
Diana : *ritorna a messaggiare* 
Io: *sospira* Ragazzi, non badiamo a Diana, e andiamo avanti. Allora, è la verità: l'ispirazione è andata Kaput come i poteri di North e non so se questo capitolo è penoso o illeggibile *sguardo affranto* Però la domanda più importante è: VI È PIACIUTA L'APPARIZIONE DI HIRO E TADASHI??? Bene, perché ho il piacere di annunciarvi che anche loro faranno parte di questa storia e, insieme a Jamie, ci seguiranno in questa ultima ed emozionante avventura!!! Ditemi cosa ne pensate!! 
Riguardo a Cass e Tiffany avete capito bene: La madre di Hiro, e loro due sono sorelle e da qui il fatto dei cugini.
Ok, ho scritto un poema quindi concludo col chiedervi scusa e cercherò di aggiornare al più presto!! 
Baci Vostra Clacli The Dreamer!!
P.S APPUNTO HO CAMBIATO NICKNAME ^_^




 


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P.P.s QUESTO L'HO FATTO PER SCUSARMI ^_^ Peace and Love

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