Un mondo perso.

di WereJaguar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rieccolo ***
Capitolo 2: *** Di Nuovo, Insieme ***
Capitolo 3: *** In Città,dopo tanto tempo. ***
Capitolo 4: *** Addio Botique Benvenuti Neonati ***
Capitolo 5: *** Caos ***
Capitolo 6: *** Vecchi Ricordi ***
Capitolo 7: *** Un Arrivo Inaspettato ***
Capitolo 8: *** Una Nuova Famiglia ***
Capitolo 9: *** Una parola :Noia. ***
Capitolo 10: *** Un Nuovo Arrivo ***
Capitolo 11: *** Cambiamenti ***
Capitolo 12: *** Un Semplice Litigio ***
Capitolo 13: *** Speriamo in una famiglia felice ***
Capitolo 14: *** Una parola a 8 Lettere :PERICOLO ***
Capitolo 15: *** Terrorizzata dal passato ***
Capitolo 16: *** E' un sogno vero? ***
Capitolo 17: *** Nuova casa,nuova vita,nuovo giorno. ***
Capitolo 18: *** Addio Amiche Mie... ***
Capitolo 19: *** Andrà tutto bene ***
Capitolo 20: *** WoW ***
Capitolo 21: *** La dolcezza, a volte ***
Capitolo 22: *** Casa dolce Casa ***



Capitolo 1
*** Rieccolo ***




Oggi per la prima volta vidi il vero mondo la fuori,vidi un ragazzo,forse della mia stessa età,mi stava chiamando, mi da segno di andare da lui.

Io non ho mai visto un ragazzo che era ancora vivo,beh come dire,che non era uno zombie.

Andai lentamente verso di lui,per assicurarmi che non era uno di quegli esseri senza vita,dopo averlo messo a fuoco,era fantastico.

Come dire era la perfezione:Alto,snello,gambe sinuose e abbronzate che a esse portava dei pantaloni stracciati attillati che calzavano a pennello con quelle gambe,ai piedi aveva degli anfibi neri slacciati,poi aveva una fantastica camicia nera trasparente che faceva intravedere degli addominali scolpiti nel marmo,non aveva molti muscoli ma erano così dannatamente perfetti su quel corpo,poi il suo viso magro per il poco mangiare,aveva le labbra rosse carnose,due occhioni azzurri,grandi che ti fissavano dolcemente,poi in fine i suoi capelli,quei capelli spettinati biondi che gli avvolgevano quel viso senza imperfezioni.

Vedendo tutti questi particolari mi ricordai di lui,si chiamava Jake era il mio migliore amico prima dell'apocalisse,anche se si potrebbe chiamare così.

Mi venne incontro,corsi verso di lui,ci abbracciamo,mi era mancato tantissimo.

Non pensavo che fosse vero,ma come si dice è stato un colpo di fulmine,forse perché non vedo dei ragazzi da anni,ma come dire lo amo e lo amato prima di tutto.

Lo stavo abbracciando ancora,ancora e ancora,ma rovinò tutto i mugugni e sospiri dei morti che venivano verso di noi,ci staccamo per nostro malgrado,andammo dove abitavo io,e un piccolo bunker,abbiamo corso verso di esso,entrammo nel recinto,meno male che avevo trovato una palizzata come dire,blindata,quindi non avevo problemi,dato che gli zombie erano lenti ho avuto il tempo di chiudere il cancello e entrare nel mio posticino caldo,ovviamente per modo di dire.

Appoggiai sul tavolo il fucile seguito da J,accesi il fuoco e mi sedetti sul divano seguita a ruota dal quel "dio" sceso in terra.

Mi alzai un attimo dal divano,mi sono diretta all'armadio per prendere sul ripiano più alto una coperta,stavo morendo dal freddo,presa la coperta me la misi sulle spalle e andai verso di lui,sul divano.

Non so per quanto parlammo del più e del meno,poi ci addormentammo insieme sul divano,abbracciati uno all'altro io perché avevo freddo e perché mi mancava l'affetto di una persona dopo tutto questo per anni e anni sono stata da sola.

Quando ci svegliammo io ero sopra di lui,lui sotto di me,mi guardava con quegli occhi azzurri come il ghiaccio,perfetti occhi giganti che ti osservavano dolcemente.

Mi inzió ad accarezzare delicatamente i capelli,mi accoccolai su di lui,mi accarezzava il ciuffo,passandolo e ripassandolo tra le sue dita,inizia ad accarezzarli con movimenti circolatori il petto,sentivo il suo cuore battere a ritmo nel suo fantastico petto,con la sua mano appoggiata alla mia schiena,la spostó e la strinse alla mia,invece con l'altra che coccolava i miei capelli prese il mio viso mi guardò negli occhi si avvicinò lentamente a me e appoggiò le sue morbide labbra carnose sulle mie,dandomi un delicato bacio,che poi divenne più passionale che prese tutti e due,ci muovevamo a ritmo dei nostri cuori.

A fior di labbra mi disse:"Sai Veronica io credo di amarti"

Dopo quella frase lo baciai ancora come se fosse un accenno che anche io lo amavo. Se ora qualcuno mi ascoltasse penserebbe che fosse impossibile che io e lui ci conosciessimo da un giorno e ci siamo innamorati ma io e lui ci conosciamo da una vita, da quando successe tutto questo ci allontanammo ma io l'ho amato fin da piccola,siamo cresciuti insieme,ci conosciamo da ben venticinque anni,quindi nessuno potrebbe dirmi che e un'amore falso. Perchè da questo io e lui ci amiamo. Da soli in un mondo in pericolo,da soli ma sempre insieme.



 

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Capitolo 2
*** Di Nuovo, Insieme ***


Un'altro giorno in un mondo senza futuro,ma almeno ho un buon motivo per restare,Lui.
È uscito per andare a prendere o a trovare qualcosa da mangiare,quello che mi ritrovo e solo frutta e verdura e io ho bisogno di carne,da troppo tempo che non la gusto,ne ho troppo bisogno e anche lui.
Ho sentito bussare,spero sia lui per favore.
Erano solo passati 20 minuti e mi è mancato già tantissimo,vedo il suo zaino pieno,entriamo in casa e andiamo in soggiorno.
Esce gli oggetti dalla sacca era strapieno aveva trovato:
Carne in scatola,cioccolata,frutta,pesce,bagnoschiuma e...e dei trucchi!
Oddio mi mancavano tantissimo i trucchi,l'eyeliner,mascara,rossetto,cipria!
Mi conosce così tanto da sapere che io senza i miei cosmetici non riesco a vivere,non saprei cosa fare senza di lui.
Non so come ho fatto a stare anni e anni senza di lui.
Pensando ad altro adesso mi metto a cucinare qualcosa va, è strano preparare per due,cucinare insieme a qualcuno che ti abbraccia da dietro e ti da un bacio sul collo,è fantastico,perchè è successo tutto questo?
Se fosse stato diverso io ora stavo con lui in una casa calda,preparare il pranzo in una vera cucina,senza il sottofondo dei mugugni degli zombie.
Non danno più fastidio dopo tempo e tempo,infatti ti abitui come ucciderli,come sopportarli e tutto.
Credo che adesso siano le tre passate quindi ho deciso di andare a vedere fuori se è tutto apposto e di andare a cercare qualcosa.
Che bello andare davanti uno specchio e sistemarsi dopo tanto tempo,beh almeno provarci.
In questo periodo dell'anno è molto probabile che piove sempre e uscire con una maglietta leggera e pantaloncini non sia ideale,quindi come dire...andiamo a fare shopping! Almeno trovare qualcosa di pesante da mettersi quando piove,cercare il necessario per non morire assiderati.
Beh almeno la fortuna che "abitiamo" fuori città e poi questo posto è stato evacuato e quindi non ho problemi di troppi zombie,c'è ne sarà qualcuno ma l'importante che sono pochi.

Mi sono trovata in questo posto perchè sono vicino,come dire,a negozi di lusso per i vestiti,ci sono due o tre armerie e i negozi di alimentari è pieno,ne avrò svuotati un paio ma gli altri ancora no. 

Quando hanno evacuato questo posto,i militari decisero di non far prendere niente quindi è tutto bello intatto.
Però anche se e pieno di case intatte e meglio avere un bunker gigantesco a prova di tutto.
Siamo a farci un giro in centro per vedere se troviamo dei negozi aperti,o qualche con le vetrine per romperle entrare.
Devo trovare pure un concessionario per trovare qualche macchina perchè se va a succedere qualcosa scappare a piedi e come dire morte assicurata.

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Capitolo 3
*** In Città,dopo tanto tempo. ***


Stiamo girovagando in città,mano a mano,insieme solo con le mani "libere" impugniamo le spade trovate in negozi dei giapponesi,peccato rovinarla con dell'insulso sangue di quei morti che è meglio che ritornino sottoterra se no gli faccio il culo.
Ritornando alla passeggiata tranquilla,stavamo andando al supermercato all'angolo che è l'unico che ho avuto paura a entrarci -da sola ovviamente-e immenso,ci sono negozi in ogni centimetro,in ogni metro,in ogni angolo,in ogni lato.
Peró vedendo le grandi vetrate da fuori non ho visto zombie all'interno apparte uno che mi ha visto e ha sfondato le vetrate cadendo di faccia sull'asfalto e sfracellandosi dopo essere arrivato per terra.
Beh almeno si e suicidato di suo se no mi toccava ucciderlo di mio,e immaginate la fatica di aspettare che doveva cadere,arrivare per terra e tagliarli la testa con la mia fantastica sciabola.
Si lo so è strano ma amo tagliarli la testa e poi forarla,con un colpo di pistola,di sciabola o di qualunque cosa appuntita trovata nelle vicinanze.
Poi sono così lenti,faresti a tempo di prendere il thè fin che arrivino,noi corriamo solo perchè se camminiamo ci vuole troppo e quegli esseri insulsi rischierebbero di circondarci quindi correre o avere una macchina per attirarli fuori città sarebbe l'unica possibilità.
Loro sentono il nostro odore ma specialmente sentono i suoni che emettiamo o suoni che facciamo con gli oggetti.
Infatti io quando gli attiro fuori città -è successa una volta solo questa situazione-devo trovare due macchine,una con la quale vado fuori città e l'altra che la uso per attirarli con la musica ad alto volume,ovviamente per farmi seguire devo andare piano se no quelli li perdo di sicuro.
Dopo essere arrivata a destinazione e essermi portata una ventina di zombie appresso lascio la macchina con la musica a tutto volume e vado con quella lasciata li,ovviamente più veloce se no quelli mi seguono sempre e ricomincio da capo la storia,quindi prendo la mia bellissima macchina e vado a tutta birra verso la città così mi libero di questi rompi coglioni,scusate il termine ma quando ci vuole,ci vuole no?
Tornando al posto in cui siamo entrati io e J,sembra vuoto ma di sottofondo senti i mugugni -insopportabili-,beh non sembrano tanti,saranno al massimo 5 o 6 non di più,non chiedetemi come faccia a dire un numero ma dall'abitudine sapreste riconoscere anche se sono donne o uomini,difficile che si trovino dei bambini,perchè essendo più piccoli vengono mangiati facilmente e non riescono a trasformarsi in tempo,c'è capita che qualcuno non venga divorato ma solo morso quindi c'è possibilità che si trasformi,però i piccoli non sono pericolosi,più veloci perchè hanno ancora lo stimolo di correre ma non riescono a mordere,solo ti bloccano fino che non vengono gli adulti che loro finiscono  l'azione,sono come piccoli cagnolini con i cacciatori,loro prendono la preda ma non la possono toccare,però sono incredibilmente forti,più dei grandi quindi si deve avere paura di loro se sono accompagnati da adulti ma se non lo sono ti guardano,ti scrutano attentamente e se non vedono nessuno ti lasciano stare ma se c'è qualcuno ti conviene correre perchè sono incredibilmente veloci.
Siamo appena entrati e già davanti a noi si mostrano negozi e negozi di vestiti,cibo,gioielleria e armi.
Io ovviamente da donna che sono dov'è che entro secondo voi? Nelle boutique!

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Capitolo 4
*** Addio Botique Benvenuti Neonati ***


Scusatemi ma io ora faccio un po' alla Pretty Woman,so il film è dedicato a una prostituta però dai da sottofondo sarebbe perfetto.
In alcuni posti c'è ancora l'elettricità e fra questi c'è questo enorme e dico enorme negozio.
Come ho detto siamo appena entrati e però non vorrei rischiare di trovarmi davanti uno zombie intanto che mi provo qualcosa,quindi io e J abbiamo deciso di uscire di nuovo e fare più rumore possibile così da farli uscire,l'importante che sono pochi se no il culo e morire proprio ora non mi va proprio,avrei un solo motivo per non lasciarmi sbranare viva.
Cioè Lui,il mio piccolo Jake.
Beh aspettate piccolo non tanto ma shh non fa niente,nessuno lo sa apparte noi no?
Comunque all'entrata ho trovato un pezzo di acciaio,sarà qualche pezzo del palazzo qui,quindi io con la mia solita delicatezza lo prendo e lo sbatto contro la parte della porta in ferro così che rimbombi per tutto il negozio.
Quando ha finito il rumore del ferro sbattuto,c'è un silenzio di tomba,di sicuro loro ci hanno sentito infatti hanno smesso di "parlare" ma hanno iniziato a camminare verso di noi,sembrano una decina,non tanti ma pur sempre c'è ne sono.
Questo palazzo era famoso per il suo fantastico pavimento di vetro e marmo,niente poteva cadere su di esso per non ammaccarlo,dunque,i passi degli zombie si sentono e anche troppo,ma di sottofondo si sentono passi più leggeri e più veloci,quindi,stanno arrivando i neonati,saranno due o tre non di più,il problema anche se sono pochi sono troppo forti,non tanto veloci per raggiungerci se corriamo ora,perchè hanno un olfatto meno sviluppato quindi dopo pochi metri non ci vedono perdono le nostre tracce,così tornano indietro dagli adulti,quando gli raggiungono e come se gli dicessero di tornare indietro o andarsene,beh dai sappiamo che non è così ma, a volte sembra che comunicano fra di loro,si a volte riescono a dire qualche parola ma proprio raramente,perchè chi viene trasformato da poco,gli funziona ancora la parola,non come noi in vita,ma ci riescono e se continuano sempre,come dire,rincominciano a parlare.
Adesso vi chiederete che sto facendo no? Sto correndo come una pazza  verso casa! 
Perchè proprio oggi questi esseri insignificanti dovevano disturbare?!? No adesso mi spiegate perchè,dopo tanto tempo che sono stata da sola e volevo vedere un negozio,non so lo fanno apposta,andare a rompere le balle da altri esseri per usarli come pranzo no? Ovviamente no sono io il loro pranzo!
Uffa...ritorniamo a casa di nuovo! Ma una povera ragazza non può trovarsi davanti solo pochi zombie almeno da divertirsi a ucciderli,no perchè adesso hanno sto modo di stare in mandrie da una una decina o una ventina e se siamo solo in due non credo sia facile riuscire a ucciderli,poi capitemi accanto tengo un dio sceso in terra,non è facile pensare agli zombie quando hai questo essere perfetto davanti,fidatevi qualunque ragazza si sviasse dall'attenzione con J accanto.

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Capitolo 5
*** Caos ***


Siamo appena arrivati davanti alla recinzione di casa,mi giro per vederlo,non c'è nessuno dietro di me. Nella mia testa sto pensando che un neonato l'abbia catturato,peró avrebbe gridato quindi lo avrei sentito. Non posso averlo perso,per favore non ora,non adesso che ero davvero felice. Sono entrata in casa con le lacrime agli occhi,non posso crederci di averlo perso proprio ora. Un paio di giorni fa girovagando nei mobili di casa ho trovato una vecchia Polaroid,ci siamo fatti insieme tantissime foto,pensate cosa sto facendo ora? Ho preso le foto,ho scelto la più bella,ci siamo io e lui,io sorrido e lui mi da un bacio sulla guancia,per la prima volta per un periodo limitato sono stata da sola,triste a pensare solo a ciò che succedeva lì fuori ma adesso avevo lui,avevo un motivo per sorridere davvero. Mi sono sdraiata sul divano davanti al fuoco tenendo stretta la sua foto,meglio che mi addormenti così da non pensarci più. "..." Appena sveglia controllo fuori dalla finestra e c'è un fantastico tramonto,sarò stata a guardarlo un'oretta,mi ha distratto un rumore provenire dalla porta,ovviamente ho subito pensato che fosse Jake. Mi fiondo davanti la porta,vedo dallo spioncino se è lui,ma niente era uno zombie...chiudo meglio la porta e me ne vado. Ritorno indietro a chiudere la finestra,abbasso le tapparelle tutto,ovviamente per sicurezza.  Vado in bagno,mi guardo allo specchio,sono letteralmente distrutta,ho gli occhi gonfi,rossi,trucco colato,quel poco trucco che metto è andato via come Jake. Per trattenere le lacrime mi mordo le labbra,adesso dopo gli occhi gonfi ho le labbra rosse,i denti rossi,il sangue colato dalle labbra ha toccato i denti che si sono bagnati con il liquido rosso,intenso,intenso come le lacrime che non vogliono smettere di uscire dai miei occhi,gli occhi azzurri hanno un difetto,che quando smettiamo di piangere,anche dopo due ore si vede che hai pianto,sono così delicati che in essi vedi ogni singolo sentimento provato e che stai provando. Mi asciugo le lacrime anche se stanno continuando a rigarmi il viso,vado lentamente verso l'armadio,prendo una felpa e vado sulla poltrona,dietro di essa c'è una chitarra che mi aveva regalato mio padre quando ero piccola. L'abbraccio a me,inizio a strimpellare qualche accordo,non sono mai stata questo granché a cantare ma me la cavo. Inizio a cantare un testo che ho scritto tempo fa,lo uso per quando sono triste...avrò cantato ore e ore infatti da fuori non proviene un singolo raggio di luce del sole apparte quella bianca delicata della luna. Quindi decido di lasciare la chitarra sopra l'armadio,vado in camera,prendo il mio fantastico giradischi,prendo il vinile dei Beatles,questa e vera musica che ti aiuta per rilassarti,non so quanto tempo sarò stata a sentire le melodie della canzone Across The Universe. Mi sono addormentata sulle note delicate della canzone,però mi sono svegliata senza la mia musica ma con dei rumori provenienti dalla parte opposta della casa. Prendo la sciabola,vado piano senza far rumore verso il soggiorno,non e uno zombie e tanto meno un neonato,farebbe più rumore,vado di là,attraverso la cucina e non c'è nessuno,andando all'entrata seduto sul divano vedo una testolina bionda che si muove provando a riscaldarsi con davanti il fuoco acceso. Vedendolo corro verso di lui e lo abbraccio da dietro,lo stringo fortissimo! Eccolo è tornato da me,lo tengo stretto,non voglio che se ne vada più,lo riempio di baci delicati su tutta la faccia,si mette a ridere come solo lui sa fare con quella risata cristallina,delicata perfetta,lui è diventato il mio tutto come niente. Dopo averlo stritolato mi prende da dietro e mi butta sopra di lui,siamo caduti tutti e due dal divano,ci siamo ritrovati sul tappeto,senza mai staccarci continuiamo a stare abbracciati così,per terra. Gli ripeto fino allo sfinimento che anche se era passato solo un giorno mi era mancato tantissimo. Non mi era mancato come quando ti manca un vestito e riesci a stare senza di esso,lui invece mi era mancato davvero,come quando devi bere dell'acqua e se ti manca rimani con la gola secca,quindi senza respiro. Io avevo bisogno di lui,lui è il mio tutto e senza il tutto si è niente. Gli chiesi cos'ha fatto in questo tempo,mi rispose che si nascose in una casa in periferia,fino che non era giorno per tornare a casa. Dopo avermi spiegato stemmo ai piedi del divano seduti,mano nella mano a parlare di come  ci divertivamo quando eravamo piccoli.

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Capitolo 6
*** Vecchi Ricordi ***


"Chiamai ad alta voce mia mamma,dovevo uscire con Jake e lei non era ancora pronta per accompagnarmi,uffa,dai mamma,che se poi faccio tardi mi prendo io la strigliata da Jk. Dopo dieci minuti scende dalle scale del piano superiore,si dirige verso il,tavolino del soggiorno per prendere le chiavi della macchina,arriviamo davanti casa di J,scendiamo dalla macchina,la mamma corre in giardino vedendo la madre del ragazzo,invece io lo raggiungo in camera sua. Busso,busso un'altra volta e niente,quando non mi sente vuol dire che si sta ascoltando della musica affacciato alla finestra,dunque una bella sorpresina non se la perde mica. Apro la porta senza far troppo rumore,come ho detto è girato verso la finestra ,con la delicatezza di un gatto vado dietro di lui e grido,amo farlo spaventare. Appena che si è girato di scatto,gli salto addosso e inizio a fargli il solletico!! Beh la nostra relazione non si è mai basata su una semplice amicizia,è molto di più,siamo come fratelli ma fratelli innamorati,io fin da bambina sono pazza di lui." Sembrava tutto vero ma era un semplice sogno,il passato mi mancava,essere in un mondo diverso,vorrei che fosse tutto sobrio,senza problemi. Stavo ancora nel letto,abbracciata a Jake,lui sta dormendo beatamente,io lo guardo fin che non si sveglierà. Il suo petto si muoveva a ritmo del suo respiro,un dolce e delicato soffio,così sensibile che si liberava dal suo esile naso,non aveva nessuna imperfezione come per lo meno il resto del corpo. Non posso dirvi quanto sono stata a guardarlo dormire ma saranno passati minuti finché il sonno si interruppe,per iniziare il suo risveglio. Faccio finta di dormire solo per non sembrare una stalker che osserva le persone nel sonno ma dai guardarlo dormire teneramente,non sembrava un ragazzone di quasi trent'anni riposava così felicemente che pareva un bambino che va a passare la notte per la prima volta fuori di casa,con un sorriso stampato in faccia,che nessuno sarebbe mai riuscito a togliere. Io e lui avevamo un problema,quello di riuscire a sdrammatizzare anche i momenti peggiori,soltanto,sorridendo,noi sorridiamo anche quando corriamo,perchè facciamo finta di quando eravamo piccoli e giocavamo a rincorrerci e insieme facevamo così. Siamo dei bambini nascosti in un corpo di un adulto,la mentalità di un bambino,la responsabilità di un adulto,l'aspetto di un adolescente. Siamo tutto,insieme giocavamo con la mentalità del bambino,ci preoccupavamo se l'ambiente in cui eravamo è sicuro,l'aspetto,sembriamo ragazzi di almeno sedici anni. Noi tutti nascondiamo un lato giovanile dentro di noi,se no sai che noia a essere seri ogni santo secondo della nostra vita, si dice di sorridere alla vita no? Quindi addio problemi,buongiorno felicità. Parlando di queste cose non mi sono nemmeno accorta che sto esserino che mi ritrovo affianco mi sta guardando pensare,che bello essere degli stalker insieme. Adoro la parola insieme,perchè fa capire due persone che sono unite l'una all'altra,i nostri cuori connessi per il sentimento che proviamo,le nostre anime congiunte dopo anni di lontananza,noi,uniti fin che morte non ci separi. Dai adesso faccio finta di essermi appena svegliata,non potevo continuare con le mie frasi sdolcinate,sto morendo di fame! Nella mia mente ho solo una parola che mi rimbomba:CIBO! J non vuole svegliarsi quindi lo butto giù dal letto,lo prendo per le braccia e lo faccio scivolare a terra fin che non raggiungiamo la cucina,-capitemi ho fame-lo faccio accomodare "delicatamente" sulla sedia,vado verso la dispensa prendo i cereali,due ciotole in plastica,due bicchieri e l'acqua. Avevo le ciotole in testa perchè avevo le mani occupate,sembravo uno di quei clown che portano nelle stesse mani una miriade di cose. Mi siedo "delicatamente" anche io,appoggio tutto sul tavolo,se fosse stato per me quei cereali gli avrei mangiati tutti ma la mia figura snella devo pur sempre tenerla bene. Finiamo la colazione,andiamo fuori in giardino,ci sediamo fuori sull'erba ,con una delle più delicate brezze di prima mattina,siamo stati a chiacchierare tantissimo,ci siamo assicurati che non c'erano zombie nei paraggi e siamo usciti per ritornare in città,siamo andati con una macchina che abbiamo trovato nei paraggi,dopo aver raggiunto la città,andiamo verso il centro. Jk parcheggia la macchina davanti a uno dei negozi di abbigliamento,l'abbiamo appostata il più vicino possibile,io non abbandono una Chevrolet Camaro nera opaca da sola e pur sempre una bambina di classe. Scendo dalla macchina,vedo che i, negozio è chiuso quindi niente zombie,con il lato posteriore del fucile rompo il vetro e per finire lo rompo dandogli una pedata sulla parte crepata. Entro nel negozio e prendo tutto ciò che mi piace e lo porto in macchina,praticamente ho svuotato un negozio intero,scusatemi era un negozio di Burberry perciò capitemi perchè l'ho svuotato completamente. Caricato tutto in macchina,siamo saliti e siamo andati a farci un giro,ogni volta che trovavo uno zombie gli andavo accanto e con la sciabola gli tagliavo la testa,non sono sadica ma volevo solo togliermeli di torno. Arrivata la sera,tornammo verso casa,lasciammo la macchina davanti l'ingresso,ovviamente dentro il cancello,per paura che potessero sporcarmela,sono ossessionata dalla pulizia delle mie macchine,anzi della mia macchina. Entrata in casa inizio a fare sfilate di moda con tutti i miei fantastici vestiti,ho sempre avuto un buon gusto nel vestire quindi negli abbinamenti sono brava,beh ho anche altri indumenti che ho trovato oggi,non solo i Burberry. Dato che penso al mio ragazzo prendendo i vestiti anche per lui,se no mi rimaneva vestito leggero e dopo si congelava quando veniva l'inverno. Alla fine di tutto ho scelto per stare in casa una semplice felpa nera,dei leggins grigi e delle Vans sempre nere,non volevo rovinare dei vestiti così belli per rimanere In casa. Finito sfilate di moda e cose così,ci sdraiamo per terra davanti al fuoco acceso,a fare freddure come solo noi possiamo fare. Nel giro di un'oretta sentiamo bussare alla porta,però non è un rumore di uno zombie che va a sbattere,è proprio un movimento voluto. Mi alzo da terra,apro lo spioncino per vedere chi è,non può essere vero.

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Capitolo 7
*** Un Arrivo Inaspettato ***


Mi alzo da terra,apro lo spioncino per vedere chi è,non può essere vero.
Apro la porta,fa per abbracciarmi,lo spingo,non deve osarmi toccare,lui è il mio ex fidanzato Gary,lui è soltanto un essere insulso come quegli schifo la fuori che chiamiamo zombie.
Lo faccio entrare solo perchè siamo in questo disastro e trovarmelo zombie non voglio ma se osa solo parlare giuro su me stessa che attiro due mandrie con la macchina solo per farlo sbranare vivo.
Gary è sempre stato un bel ragazzo,occhi marroni bellissimi,labbra carnose e rossastre,capelli a cresta castani un po' spettinati,un viso ovale un po' allungato,naso ad aquilino,era il classico ragazzo,come dire,normale.
Solo che lui è un lurido verme,che ci prova con tutte e si scorda che è fidanzato.
Dopo che è entrato controllo se non ci sono zombie dentro il cancello,successivamente mi sono chiusa la porta dietro,l'ho fatto accomodare sulla sedia,anche essendo arrabbiata devo essere educata,perchè fare la bambina con il broncio non mi si addice proprio.
Gli dico che può rimanere qui,basta che non combina guai e che non mi deve rivolgere la parola,può solo sperare che non diventi io uno zombie per divorarlo se mi fa arrabbiare,meno male che in questo bunker ho tre camere da letto,quindi una per me e JK,una invece per Gary.
Ieri è stato tremendamente imbarazzante stare con il tuo ex in casa e avere accanto il tuo ragazzo,speriamo che oggi sia diverso,sono rimasta tutta la notte a pensare che Gaz voleva prenderci le provviste ma è rimasto seduto sul divano a leggere un libro.
Scordiamo ieri e andiamo avanti,un altro giorno,altre situazioni.
Oggi mi sarò svegliata più tardi mi mezzogiorno,appena alzata non ho trovato Jake vicino quindi penso che avrà parlato con Gary,spero che non avranno parlato di questa situazione in casa,sarebbe imbarazzante,non perchè mi da fastidio la presenza di Gary e che sarebbe strano che lui è arrivato qui e ha trovato la sua ex fidanzata,poi non contraddicetemi io voglio bene a Gary ovviamente ma è solo che sono arrabbiata con lui dopo quello che mi ha fatto,dopo che hai scoperto che il tuo ragazzo ti ha tradita con la tua migliore amica ci rimani da schifo e mi promisi che con quei due non volevo più parlarci,mi hanno tradito,hanno tradito la fiducia che riponevo nelle loro mani.
Nel pomeriggio Jake è andato con la macchina in centro per vedere se c'era qualcun'altro nei paraggi,io invece per mio malgrado sono rimasta a casa perchè lui non voleva che andavamo insieme ma niente,il problema è che sono rinchiusa dentro a questo posto con l'essere insulso.
Adesso sono in cucina,sto leggendo un libro in santa pace mangiando cereali,quando sono nervosa io mi rilasso così ma rovina tutto l'arrivo di Gaz,si siede vicino a me,rovinandomi il silenzio che mi ero creata stando lontana da lui,non fa niente ormai dopo qualche ora mi stavo sentendo sola,non sarei andata a cercarlo ma avrei aspettato che venisse.
Gaz iniziò a parlare chiedendomi scusa per ciò che ha fatto,lo interruppi subito,gli ho detto che io non sarei più tornata indietro sto bene con Jake e non andrò più a cercarlo anche se fosse l'ultimo uomo sulla Terra,avrei preferito farmi divorare viva da qualche zombie.
Abbassò lo sguardo,gli dissi che però io non ero più arrabbiata come una volta,dunque,poteva stare tranquillo,non lo avrei dato in pasto a uno zombie -anche se volevo con tutta me stessa-
Gli ho dato un abbraccio e mi sono alzata subito dopo,perchè ho sentito un rumore di motore di macchina provenire da fuori,sono uscirà subito fuori,sceso dalla macchina parcheggiata all'interno della palizzata,gli buttai le braccia al collo dicendoli che se anche erano passate poche ore mi era già mancato, -come sono sentimentale- mi ha chiesto che cosa ho fatto intanto che era via,gli dissi che sono stata a leggermi un libro e a chiacchierare con Gary per chiarire questa situazione "leggermente" imbarazzante.
Entrammo in casa,lui si sedette in soggiorno a parlare con Gary,vedendo fuori dalla finestra che era sera sono andata in cucina a prepara la cena.
Non cucinai niente di pesante,perciò ci mettemmo poco a mangiare e andammo tutti e tre in camera mia e di J,essendo la più grande,ci siamo seduti sul pavimento,apparte io che mi sono messa sdraiata sul letto,con il viso verso di loro,stiamo parlando come una vera famiglia,io e J siamo i genitori e Gaz il figlio,adesso comando tutti perchè sono la mamma.
Dopo aver fatto la famiglia felice,presi il giradischi,lo attaccai alla presa,il bello di questo posto è che ha un generatore elettrico tutto suo,ho preso un vinile dei Queen,Jake suonava la chitarra andando a ritmo con la musica,Gary ha sempre avuto una bella voce,quindi ha seguito il tutto cantando,io invece suonare non potevo,cantare solo su note alte mi sono messa a ballare.
Ho capito che adesso sono loro la mia famiglia.

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Capitolo 8
*** Una Nuova Famiglia ***


Un nuovo giorno è alle porte,siamo stati svegli tutta la notte a fare baccano e per questo senti una ventina di zombie fuori,adesso dobbiamo alzarci dopo aver dormito neanche un'ora sul pavimento,ora però dobbiamo andare fuori a uccidere gli zombie se no rischiamo che buttano giù tutto.
Ovviamente la prima ad alzarsi sono io,vado verso l'armadio prendo una canottiera grigia e sopra una felpa nera,mi infilo dei leggins bianchi e gli anfibi sempre neri.
Finito di vestirmi mi dirigo al bagno per sistemarmi almeno un po',terminato il tutto,vado a buttare i cuscini in faccia a quei due,scusate ma oggi mi sento "cattiva" .
Prima vado a stuzzicare Gary,mi deve aiutare a fare uno scherzo a Jake quindi  lentamente senza svegliarlo,prendo il cuscino,ovviamente il più duro che c'è buttandoglielo in faccia,si è svegliato di colpo e dallo spavento ha quasi gridato quindi devo tappargli la bocca con la mano,intanto con l'altra gli faccio segno di stare zitto se no finisce fuori con gli zombie.
Adesso tocca al bello addormentato,prendo la polaroid almeno una foto questa scena se la meriterà,pensando allo scherzo,lui ama quando lo sveglio facendoli dei massaggi,quindi dato che era a pancia in giù,Gary piano si siede sopra di lui,gli inizia a fare dei piccoli massaggi e J si inizia a svegliare con un sorriso soddisfatto che fa sempre quando lo massaggio,dovete vedere la mia faccia che  provo di tutto per non ridere a crepapelle,intanto io facevo foto di continuo,è una scena fantastica,poi Gaz si abbassa lentamente verso il suo orecchio sussurrandogli un buongiorno,quando Jake mette a fuoco che io sono lì a farli foto capisce che c'è Gary sopra di lui e io me la sto ridendo sotto i baffi,quindi si gira di scatto e fa cadere Gary che sta morendo dalle risate,non so che cosa ha fatto perchè avevo gli occhi chiusi che me la stavo ridendo come non so cosa ma mi ritrovo in braccio a lui che mi butta sul letto e mi inizia a fare il solletico e adesso quei due se la ridono e io prego tutti i Santi che lui mi lasci andare.
Saremo stati anni a giocare così ma ogni volta le "voci" degli zombie si facevano più alte e vicine,prima controllai dalla finestra se nessuno era entrato infatti come sperato sono ancori tutti fuori,prendo un coltello e la spada,dai fori del recinto potevi trafiggerli la testa,siamo stati tutta la mattinata a ucciderli completamente senza scordacene uno è stato divertente tagliarli la testa.
Finito tutto io entrai di corsa in casa,sono andata subito in bagno per mettermi un po' di trucco,togliermi gli anfibi e i leggins,tutto quel "movimento" mi ha messo calore,solo alle gambe però,quindi decisi di andare in giro solo con la mia super felpa.
Sono andata fuori vestita così,dovevo camminare,sentire della brezza fresca avvolgermi il corpo come un velo delicato,mi incamminai verso di loro che si liberavano dei pezzi restanti dentro il cancello,salto,mi butto sopra a Jake che è di spalle,mi prende per le gambe mantenendomi sulla schiena,si è accorto che ero solo con la felpa e mi dice come un bravo papà di vestirmi se no rischio di ammalarmi,adesso vado con il mio ragazzo-cavalluccio a vestirmi perchè dobbiamo andare in centro e se rimango così sarò la prima essere divorata.
Indosso le stesse cose che avevo prima,usciamo fuori sempre io in braccio a lui però davanti,dalla parte del viso,perciò ero attaccata a lui come un koala,ci stavamo baciando come se fosse stata la prima volta,usciamo dalla porta,sempre attaccati,Gary fa un colpo di tosse come dire che era lì anche lui e dice:"Volete staccarvi o no piccioncini?" noi facciamo segno di non con il dito ma per rovinare tutto ovviamente mi viene da dietro e mi stacca,dopo che lo ha fatto ho messo il broncio come una bambina di cinque anni,neanche più tardi di 5 minuti ci siamo messi a ridere come pazzi.
Finito di fare i pazzi scatenati siamo saliti sulla macchina,siamo andati in centro,io dovevo trovare un orologio qualsiasi per capire che ore erano,beh non dovevano essere per forza in orario bastava solo che erano degli orologi che andavano un po in orario.

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Capitolo 9
*** Una parola :Noia. ***


Pensavo che avendo gli zombie sarebbe stato tutto "uccidi quello e uccidi quell'altro",invece però sto a casa a girarmi i pollici intanto che quei due fanno degli esercizi e io consumare queste poche energie che mi rimangono non mi passa per la testa nemmeno per un centesimo di secondo andare li fuori,non posso dire che giocare all'aria aperta non mi piaccia anzi,lo adoro,provare calcio,rugby,baseball ecc..c'è mi diverto ovviamente però dai ora non mi va proprio.
Pensando cosa posso fare a casa:Dormine? Nah. Leggere un libro? No,l'avrò letto così tante volte che lo posso riscrivere. Giocare fuori? Sto elaborando se andare o no. Tiro a segno con l'arco? Si dai perchè no,vado fuori con loro mi metto distante e intanto gli prendo in giro per come si allenano.
Poi diciamocelo è anche una scusa per andare a vedere quei due Dei perfetti.
Prendo arco e frecce e vado fuori,faccio due o tre tiri e già mi annoio,quindi da brava amica e fidanzata vado lì e li punzecchio o li prendo la palla.
Quando ebbero finito rientrammo in casa perchè inizio a piovere. Faceva freddo quindi decisi di andare in bagno a farmi una doccia ristoratrice,ero distrutta,stanca ma non fisicamente,lo ero moralmente,dopo anni che rimani in un posto caduto nella tristezza,non sembra più il mondo che ero abituata,ormai il cielo grigio con quelle delicate nuvole bianche,diventate nere,gli alberi accarezzati dal vento leggero,che verso di sera si alterava.
Ogni volta che succedeva per non pensare alle condizioni che eravamo,pensavo che il vento erano le grida delle persone che oramai non ci sono più,urlavano al mondo di ritornare sulla terraferma per ritrovare la pace,di riportare tutto alla vera realtà.
Sono qui alla finestra a vedere l'erba che danza con il movimento del vento,le foglie degli alberi che volevano volare via dal proprio ramo,il rosso tramonto che faceva da sfondo chiudeva lo scenario,non poteva ovviamente mancare l'arrivo inaspettato dei neonati a caccia.
Chiusi di colpo la finestra senza far troppo rumore,mi avvia verso i ragazzi in cucina che stavano parlando...di calcio? Sul serio anche quando il mondo ha quasi fatto estinguere la razza umana loro parlano di calcio? Volevo solo dirgli che andavo a farmi una doccia ma è meglio non disturbarli dal parlare di un argomento molto...come dire...importante.
Mi barrico in bagno,apro il rubinetto dell'acqua,mi tolgo quei due stracci che avevo e vado verso l'entrata della doccia,entro e inizio a sentire le goccioline accarezzarmi ogni singolo muscolo,in questo momento sento di non avere problemi,di essere rilassata con me stessa,con il mondo,con gli zombie con tutti.
Esco dalla cabina doccia,mi metto un delicato asciugamano sotto le braccia che arrivava fino alla ginocchia,mi guardo allo specchio,devo darmi una sistemata ai capelli,dunque vado a chiamare Gary,prima faceva il parrucchiere quindi potrebbe aiutarmi.
Dopo avermeli sistemati,mi guardo allo specchio,vedo il mio riflesso,sembra di essere la ragazza di qualche anno fa,il mio ciuffo che cadeva verso la spalla destra,la parte sinistra e dietro nude,ho sempre avuto un taglio strano,nella parte destra avevo un ciuffo castano chiaro sfumato biondo,la parte sinistra completamente rasata e anche quella dietro che aveva solo la parte finale del ciuffo.
Mi misi un po' di trucco,un filo di matita nera per contornarmi gli occhi verdi,del rimmel e per finire tutto mi infilai dei pantaloni di tuta a vita bassa neri,una canottiera bianca,una felpa slacciata sempre nera,delle converse bianche e un capellino con la visiera del medesimo colore,anche se sta per estinguersi la razza umana voglio lasciare la realtà con un po' di stile.
Mi dirigo in cucina per preparare la cena,intanto che mangiamo quei due stanno parlando ancora di sport,adesso mi sono stufata perchè poveri calciatori sono morti o sono zombie,quindi mi alzo facendo finta di andare in bagno gli sgancio uno scappellotto dietro la testa a tutti e due per poi risedermi con un sorriso soddisfatto.
Finito di cenare,sono andata fuori per veder il calar del sole,era tutto così fantastico,sembrava di essere un quadro.
Stavo da sola a pensare per poi vedere sopraggiungermi Jake abbracciandomi da dietro,ero appoggiata sulle scale dell'entrata,lui si siede accanto a me tenendomi un braccio sopra le spalle,è stato tutto fantastico vivere questa specie di sogno con lui,poi decidiamo di entrare in casa per andare a dormire,passando per il soggiorno vediamo Gary sul divano a leggere un libro,gli chiedo se vuole venire a dormire ma mi dice che vuole stare ancora un po' quindi io mi dirigo in camera portandomi dietro il mio piccolo amore.

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Capitolo 10
*** Un Nuovo Arrivo ***


Il giorno dopo mi alzo di scatto sentendo troppi rumori provenire da fuori,pensando che fossero dei neonati che provavano a scavalcare il recinto blindato per poi cadere faccia a terra poiché era posizionato del filo spinato sopra dal cancello,cadendo questi ci rimanevano secchi o si rompevano qualche arto,rompevano intendo se lo toglievano direttamente. -che delicatezza-
Vado nel soggiorno e sul tavolo era appoggiata una kantana che avevo trovato tempo fa,apro di scatto la porta e vedo come ho detto poco tempo fa i neonati che provavano a scavalcare ma non so il preciso motivo,avranno visto qualche animale che si è nascosto sotto casa,mi chiudo la porta alle spalle e vado a chiamare i ragazzi,prendo un pezzo di carne,aspetto quei due,esco dalla porta e lancio il trancio di selvaggina che avevo in casa,dopo questo tutti i neonati sono scesi dai pali e sono andati a vedere che cosa avevo lanciato,mangiano ciò che hanno trovato e poi ritornano a scalare il recinto ma,vengono distratti da un urlo acuto e stridulo provenire dalla fitta foresta,iniziano a correre verso il rumore,siamo andati anche noi tre,con tutte le sicurezze ma ci siamo andati,silenziosamente.
Quello che sto vedendo è la visione più orrenda che abbia mai osservato,un pover uomo,circondato da Erranti e neonati,i Neonati lo tengono fermo,gli zombie lo mangiano,lo morsicano,lo graffiano,gli staccano pezzi di carne,saltandogli uno ad uno addosso,uno di essi si gira verso di noi,questo vuol dire che ora,si corre!
Dopo averli distanziati ci fermiamo in un posto credo vicino casa,non ne sono sicura però potrebbe.
Ci fermiamo per la notte in una casa abbandonata,abbiamo trovato solo due o tre Erranti ma niente di così pericoloso,era un'abitazione molto carina,è di tipo vintage,raccolgo tutto ciò che trovo.
Il giorno dopo usciamo dalla casa assicurandoci che non ci sia nessuno nelle vicinanze,arrivati nel centro del fitto bosco troviamo uno scoiattolo con una freccia perfettamente inserita nel centro della testa,mi abbasso per vedere meglio.
Sentiamo una voce che dice di non toccare la sua "preda",esce allo scoperto,era un ragazzo che forse aveva la mia età, molto carino, ha una balestra nera in mano con una freccia pronta da scoccare,dal cespuglio esce un piccolo pastore tedesco,tutto nero.
Si chiamava Daryl,parlammo un po' di ciò che ci era successo,gli ho chiesto se voleva venire nel nostro bunker,ne avevamo uno a due piani,quindi troppo grande solo per noi tre.
Senza nemmeno accorgercene ci trovammo davanti un'orda di zombie,ci avevamo circondati,io e Jake iniziammo a tagliare le teste dai corpi putrefatti con le nostre katane,Gary iniziò a colpirgli con l'arco,invece Daryl con la balestra e il cagnolino iniziò a morderli e toglierli la testa.
Quando ci aprimmo un varco corremmo,corremmo più velocemente possibile,per fortuna ci trovammo davanti al nostro bunker,entrammo di corsa chiudendo per bene il cancello,dirigendoci poi in casa e restammo lì in soggiorno.
Io giocavo con il cane che ho scoperto si chiamava Diego,era un cane fantastico,un pastore tedesco nero con due occhi immensi e azzurro ghiaccio,molto strano vederli su una razza così,poi parlammo con Daryl,ci spiegò come gli era andata viaggiando ogni giorno,con affianco Diego,lo aveva trovato in un canile abbandonato,dove degli Erranti volevano sfondare le porte per prenderli.
Intanto che Daryl parlava lo squadro da capo a piedi per capire un po' com'è,aveva degli occhi socchiusi,blu profondi come due pozzi senza fine,i suoi capelli un po' arruffati,castani non molto lunghi ma abbastanza per renderlo,come dire,wow,gli stavano benissimo,aveva un'espressione seria ma si vedeva che dietro a essa c'era una passato pieno di sofferenze,era un ragazzo alto,aveva un gilet nero borchiato che lasciava intravedere i muscoli delle braccia e i pettorali scolpiti,ha una bocca fine circondata da una piccola barba dello stesso medesimo colore dei capelli,dei lineamenti seri,che non lasciava rilassare neanche se era "tranquillo".
Mi chiedo se in questo mondo c'è qualche ragazza con cui parlare o un ragazzo brutto? No perchè ovviamente a me stanno capitando tutti ragazzi palestrati e perfetti.Come si dice,beata fra i ragazzi,e zombie.
Intanto che squadravo scopro che abitava nel cimitero fuori città,con un'amica Beth che è stata rapita,non sa ancora se è viva o meno e con suo fratello Philip che è stato trasformato in un'errante.
Quando ho sentito che ha nominato il nome di Beth e Philip ho visto che avevo subito gli occhi lucidi,stava per piangere,mi sono alzata di scatto e mi sono seduta subito accanto a lui,facendo segno a Gary e Jake di andarsene un'attimo,l'ho abbracciato subito,ha pianto per tantissimo tempo fra le mie braccia,si stava liberando di tutto ciò che si era tenuto dentro.
Adesso che lo guardo,ha un espressione rilassata,tranquilla,non come prima che era sempre allerta di ogni singolo movimento,ora si sta sfogando,anche se lo conosco da poco,sembrava di conoscerlo da una vita.
Ha finito di piangere,si è asciugato le lacrime,subito ritornò con l'espressione di prima.
Gli chiedo se è tutto apposto adesso,annuisce con la testa,gli sorrido come dirli che adesso e in poi andrà tutto bene,lui ricambia ma si vede che è un sorriso finto perchè ritorna subito serio come quando lo trovammo.
Arrivò la sera e andammo a mangiare fuori,sotto al cielo stellato,in quel blu profondo lassù osservi tanti delicati punti bianchi,non parlammo per tutta la sera,osservammo solo,però Daryl era seduto,lontano da tutti,quando guardavo il cielo,con la coda dell'occhio vedevo che mi scrutava da lontano,osservava ogni mio singolo movimento che compievo,ogni tanto gli ricambiavo gli sguardi e gli sorridevo,non per essere presa male,io amo Jake ma Daryl e anche un nuovo ragazzo e se non lo faccio io entrare nel gruppo non so chi lo faccia.
Stava per andarsene dentro casa,non volevo che stava da solo quindi mi alzo e lo seguo ma prima mi giro per vedere l'espressione di fuoco che mi manderà Jake.
Invece di tornare in casa decidiamo di andarci a fare un giro per andare a vedere dov'erano stabiliti lui e Beth dopo che morì il fratello,arrivammo davanti a questa casa,è tremendamente bella,bianca,in legno,aveva un portico magnifico,nero con tanti decori argentati,mi chiedo come fa una casa così bella a stare in questo mondo così brutto.
Vedendola Daryl gli vennero in mente dei ricordi,si ammutolì di colpo e fissava la casa,mi chiese di andarcene subito,perchè aveva nostalgia di quando passava le giornate con Beth affianco,si capiva,gli mancava.
All'interno della casa vedemmo un gruppo di zombie proseguire verso di noi,Daryl stette fermo per un po' a guardarli come per vedere se in mezzo a loro ci fosse quella ragazza,lo provai a tirare dovevamo andarcene e subito anche,dopo che gli osservò attentamente e non la vide,mi prese per mano e iniziò a correre verso casa.
Ci trovammo circondati in nemmeno mezz'ora,verso di noi arrivavano i Neonati,ho ancora la sua mano nella mia,è la fine,mi girò verso di lui,mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
Dopo esserci staccati lo guardai negli occhi,gli dissi che era davvero la fine per entrambi,lo abbracciai,osservavo i neonati che si fermarono di colpo,indietreggiarono lentamente per poi scappare,correre verso gli altri e farli allontanare,quando se ne andarono,abbracciai ancora più forte Daryl sorridendo e lui sorrise a sua volta.
La paura e la felicità mi fecero tremare così tanto da cadere sull'erba fresca della notte,stavo ridendo perchè non mi sembrava vero di essere viva.
Daryl mi alzò e mi portò in spalla come un sacco di patate,stavamo ridendo come pazzi,non so perchè questa felicità ma era stupendo,arrivati davanti il cancello di casa,notai che Jake e Gary non erano in giardino,quindi aperta la recinzione,entrai un'attimo in casa per vedere se erano lì e li trovai a dormire.
Io non ho per niente sonno e nemmeno Daryl quindi decidemmo di stare fuori a parlare,davanti a un bel fuoco,gli chiesi che rapporto avesse con Beth ma mi ha detto che lei è come una sorella minore,ecco perchè è sempre distrutto da quando l'hanno rapita,lui doveva proteggerla.
Parlammo distesi sull'erba a guardare le stelle,a guardare il rosa dell'alba,non dormimmo un solo secondo,ridevamo,scherzavamo,per la prima volta davvero dopo tempo ridevo di gusto.
Una brezza mattutina e il cielo che ci avvolge con quei splendidi colori ti fanno sentire in pace scordandoti tutto ciò che ti circonda.

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Capitolo 11
*** Cambiamenti ***


Passano i mesi,io e Daryl siamo sempre più amici,io e Jake litighiamo sempre ma almeno c'è una buona notizia abbiamo ritrovato Beth e sua sorella Maggie.
Un paio di giorni fa io e J ci siamo lasciati,ci sto ancora male,però meno male che ho Gary e Daryl che mi tirano su il morale,poi Jake ci prova con Maggie perchè a Gary piace Beth,sembriamo delle fiction dove si litiga,tradisci,con fidanzamenti,uccisioni ecc...
Ora che stavamo diventando tutti uniti,eravamo una famiglia,invece ora mamma e papà hanno litigato,sono arrivate le due sorelle,mamma che ci prova con il nuovo arrivato e l'ultimo il figlio ci prova con la sorella insieme al padre.
Famiglia incasinata che ci ritroviamo.
Sono piena di "problemi" in questo tempo,quindi una bella passeggiata lontana da tutti non sarebbe male,però meglio prendere la pistola e la Katana se no morte assicurata.
È poco più dell'alba e voglio andarmi a sgranchire le gambe senza che nessuno se ne renda conto,vedo nella camera di Beth e Maggie e stanno dormendo,Gary e Jake anche,Daryl e a caccia,come ogni mattina,senza far troppo rumore esco dalla bunker,prima di uscire dal cancello,vedo degli erranti che hanno messo le braccia nei buchi della rete metallica per provare a prendermi,impugno la Katana e gli taglio le braccia e dopo con il coltello gli finisco colpendoli in mezzo agli occhi e adesso posso uscire tranquillamente.
Apro il cancello,esco e lo richiudo dietro di me,ovviamente senza far troppo rumore,prendo la macchina per andarmi a fare un giro in centro,per vedere in qualche mini market che non ho ancora toccato.
Arrivata in città,parcheggio davanti a un piccolo mini market un po' trasandato,mi appoggio con una mano sulla vetrina per vedere dietro il vetro opaco se c'era qualcuno dentro,non vedendo niente,entro,per mia grande fortuna non c'era nessuno,prendo del cibo riponendolo nel mio zaino,trovo un paio di taniche di benzina,le carico nel bagagliaio della Camaro,finito di fare la "spesa" ho iniziato a camminare per tutta la piazza,sarà arrivato tardo pomeriggio,quindi decisi di tornare a casa,ritornai in macchina senza problemi e arrivai a casa prima che scendesse la sera.
Entrando nel cancello vidi subito Diego che mi venne incontro,entrammo in casa vedendo tutti a tavola e Daryl associale come sempre se ne stava in un angolo a pulire la sua balestra,salutai tutti,uscendo presi a tutti delle cose,a Beth un foulard nero con dei draghi dorati,classico tipo cinese,a Maggie invece un orologio,a Gary del gel per capelli,a Daryl delle frecce per la balestra che avevo trovato in un'armeria,a Jake un fodero per la Katana e per ultimo a Diego del cibo per cani e un piccolo collare.
Quando uscivo io e tornavo voleva dire natale per tutti,dato che trovavo di tutto e di più in giro,sistemate le cose che avevo raccolto,mi sedetti accanto a Daryl che mi ha detto:"Devi avvisarmi quando esci se no prendo la moto e ti vengo a cercare per dopo sgridarti come non so cosa" abbassai lo sguardo a terra accennandoli uno scusa e dandogli un bacio sul braccio scoperto,non volevo che era arrabbiato con me,lo so che si preoccupa per me ma sono grande abbastanza per badare a me stessa,diamine ho ventidue anni non cinque quindi non doveva preoccuparsi.
Vedendo la mia espressione mi disse:"Lo sai che mi preoccupo se sei fuori ma senza te adesso e mai non riuscirei ad andare avanti",dopo questa mi prese per mano mi portò fuori,salì sulla sua Harley-Davidson nera metallizzata,con riflessi cromati,quella moto è la più bella che abbia mai visto,mi fece segno di salire,mi aggrappai a lui stretta e partimmo sotto la notte stellata,è fantastico stare sotto alla luce bianca della luna che brillava sul viso di Daryl.
Ci fermammo in una radura deserta con un piccolo ruscello,dopo essere scesa dalla moto caddi a peso morto,l'erba soffice mi accarezzava il viso,le gambe coperte da dei semplici pantaloncini corti,le braccia scoperte,è così dannatamente rilassante sentirsi avvolgere in un abbraccio di madre natura.
Ovviamente rovina tutto l'arrivo di Daryl che si buttò quasi addosso a me e come al solito quando io e lui siamo insieme ci mettiamo a ridere come pazzi,saremo stati così in eterno ma averlo vicino nemmeno sfiorarlo mi mette tristezza.
Si mette seduto su una roccia mi tira su e mi fa sedere sulle sue gambe,il bello che stiamo ancora ridendo,è strano perchè la prima impressione che ti da' Daryl è il solito ragazzo paranoico,antipatico e strafottente,ma invece quando siamo da soli diventa un ragazzo simpatico,dolce,sincero e che per te farebbe di tutto.
Stavamo parlando tranquillamente della situazione in casa,siamo rimasti zitti per un po',mi girò verso di lui e io ripresi a parlare e lui mi disse:"Zitta e baciami" e feci ciò che mi aveva "ordinato".
Ci baciammo per un tempo indeterminato,dopo esserci staccati ci guardammo negli occhi e riprendemmo a baciarci,inizio a baciarmi il collo e da lì passammo una notte piena di passione,sotto le stelle come due veri innamorati.
Il giorno dopo tornammo a casa,vidi Jake che mi fulminò con lo sguardo,Gary mi sorrise insieme alle sorelle e Diego saltò addosso a Daryl,superato l'uscio della porta mi diressi in camera,stavo dormendo in piedi,quindi decisi di buttarmi nel letto senza pensarci.
Senza nemmeno rendermene conto sento una mano che mi accarezza la schiena scoperta dalla canottiera,è pelle bollente sotto il suo tocco,un tocco ustionante,ho subito capito chi è,gli presi le mani e lo sdraiai accanto a me,aperto un'occhio vidi Daryl che mi sorrise,mi baciò ancora prendendo le mie mani,quando ci staccammo mi misi accanto a lui accarezzandogli il petto facendo delicati segni,ci addormentammo così,abbracciati uno all'altro.
Dopo esserci svegliati di tardo pomeriggio,stammo lo stesso abbracciati e poi gli chiesi una cosa,cioè se io e lui adesso stavamo insieme,mi annuì,senza rendermene conto sono imbraccio a lui che mi fa il solletico davanti a tutti per poi uscire ridendo insieme,questo confermava la domanda di prima.
Io e Daryl siamo una vera coppia.

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Capitolo 12
*** Un Semplice Litigio ***


Daryl e io andammo vicino al ruscello dove passammo la prima notte insieme,quando ci sedemmo sull'erba,lo abbracciai da dietro e gli inizia a baciare le spalle e dal lì passai alla schiena dove c'erano tatuate due enormi ali bianche,si intravedevano dal gilet nero di pelle con sempre ricamate delle ali.
Gli tolsi il gilet per scoprire la schiena,mi accorsi che sotto il tatuaggio e per la maggior parte della sua schiena era coperta da profonde cicatrici,mi disse che quando era piccolo suo padre era ubriaco picchiava con la cinta lui e il fratello,senza motivo,gli sussurrai un semplice mi dispiace anche se questa cosa mi colpì nel profondo,decisi di stringerlo più forte ma si scostò subito e andò davanti al bordo del ruscello,forse era turbato sul fatto del padre.
Sedendomi accanto a lui gli presi la mano,non volevo che stava così per una cosa il quale non aveva colpe,feci per baciarlo ma mi precedette dandomelo lui,mi baciò in modo freddo e senza sentimento,si scostò subito pur di non guardarmi.
Adesso mi sono stizzita del tutto,me ne vado verso casa,so che ha avuto un passato difficile ma voglio fare stare meglio.
Stavo camminando velocemente,mi venne incontro con quel mostro di moto,chiedendomi dove stessi andando prendendomi la mano facendomi segno di salire ma mi scostai e ritornai sui miei passi,mi seguì a passo d'uomo e mi ero stufata e gli gridai come non avevo mai fatto prima:"Daryl Dixon vuoi spiegarmi qual è il tuo problema?!? Prima m'ignori e ora mi segui?!?"
Si fermò di colpo e stette zitto,perciò io ripresi a camminare ancora più velocemente.
Ero fuori di me,arrivata a casa,entrai e chiusi la porta così forte che se poteva sarebbe caduto tutto,quando mi videro tutti smisero di fare quello che stavano facendo,mi guardarono perplessi e a l'unico che ricambiai lo sguardo a Gary,avevo gli occhi pieni di lacrime di tristezza ma erano mischiati all'arrabbiatura di prima,corsi in camera,chiusi la porta e mi buttai sul letto e mi sfogai con il cuscino.
Arrivò Gaz che si sedette sul letto accarezzandomi la schiena,mi disse che quando mi chiusi in camera arrivò Daryl chiedendogli dov'ero e nessuno gli rispose e poi uscì da casa sbattendo la porta dietro di se e scappando con la moto.
Mi alzai,presi le chiavi della mia Camaro,andai verso la macchina di corsa,salii su di essa e sgommai verso l'unico posto unico per entrambi,vidi la sua moto parcheggiata davanti il ruscello,io invece parcheggiai nell'unico posto in cui c'era un piccolo ponte per andare lì,senza far troppo rumore scesi dalla macchina,mi diressi verso di lui,sedendomi accanto,lo abbraccia dandogli un bacio sul braccio come per farmi perdonare,non volevo litigare con lui ci tenevo troppo.
Mi prese il viso tra le mani e mi diede un bacio,questo era vero,è pieno di sentimento,calore,con un movimento veloce mi mise in braccio a lui,ci sdraiammo sull'erba,sempre baciandoci e delicatamente iniziai a toglierli il gilet...ma bloccò tutto l'arrivo di alcuni erranti,quindi decidemmo di continuare a casa,salii in macchina e Daryl sulla sua moto e tornammo verso la nostra abitazione.
Andammo in casa,dato che gli altri erano in giardino avevo tutto il tempo per stare con lui,quando fummo dentro mi prese in braccio e ci dirigemmo in camera.
Mi fece sdraiare sul letto,mi salì sopra senza mai staccarci da un bacio infinito,iniziammo a spogliarci,finito di spogliarci quel pomeriggio facemmo l'amore,senza che nessuno ci disturbasse.

 

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Capitolo 13
*** Speriamo in una famiglia felice ***


La mattina dopo mi svegliai ancora fuori in giardino,con Daryl affianco a me che mi cingeva con le sue possenti braccia,mi accoccolai più accanto a lui,dandogli un bacio sulla fronte,vidi che provò ad aprire gli occhi a fatica,gli sussurrai un dolce buongiorno all'orecchio,mi sorrise in modo malizioso,non capii il perché e mi vidi,addosso avevo solo l'intimo e il gilet di Daryl,provando a coprirmi il seno,lui rideva come un pazzo,intanto che provavo a coprirmi quel minimo con il gilet,mi ricordavo che avevamo fatto l'amore ma pensavo che mi fossi vestita,invece ero bella che svestita,si mise ancora sopra di me e mi baciò delicatamente il collo scendendo sempre più in giù ma venne bloccato dall'arrivo di Gary,che vedendoci fece finta di tossire per distrarci da ciò che stavamo facendo,Daryl scese da sopra di me e si mise seduto,io invece intenta ancora di coprirmi,Gary mi venne vicino e mi disse:"Vero so che siete liberi do fare ciò che volete ma fuori alla luce del giorno un'altra volta quando non ci siamo noi altri" e si mise a sghignazzare,volevo sotterrarmi dall'imbarazzo intanto che quei due stavano ridendo.
Gary rientrò in casa,Daryl si alzò e mi diede le spalle,da dietro sembra un angelo,con quelle ali tatuate che a ogni respiro sembravano muoversi,quelle piccole cicatrici su ogni angolo della sua schiena,su di essa cadevano delicate goccioline di rugiada mattutina,che con la luce del sole facevano brillare come diamanti.
Quando si girò verso di me,vidi il suo viso con quei lineamenti seri ma tranquilli,i suoi capelli che ricadevano sulla fronte,la sua barbetta lo facevano sembrare il ragazzo sexy è malizioso che poteva esistere per i suoi fantastici lineamenti,scendendo più giù il suo collo,i pettorali,quei pettorali marchiati del suo stesso sangue, per colpa del padre,aveva una cicatrice lungo tutto il pettorale,accanto al cuore,ha dei muscoli scolpiti,con qualche taglio ma che lo rendevano ancora più forte.
Mi alzai,presi i miei indumenti ma mettendomi solo i pantaloncini neri,tenendomi il gilet di Daryl,il bello che non ho mai avuto un seno abbondante quindi non avevo problemi di lasciare il gilet,Daryl invece si mise i suoi pantaloni neri con gli anfibi.
Entrai in casa sfoggiando il mio fantastico outfit alla Dixon,mi piombai in bagno per farmi una doccia per poi buttarmi a letto,sono distrutta.
Mi vidi allo specchio,avevo gli occhi spenti senza colore,che sotto seguivano delle occhiaie per il sonno mancato,le labbra violacee,la carnagione ambrata che avevo stava pian piano sbiancando,dovevo riprendermi,decisi di entrare sotto il getto dell'acqua,una bella doccia fredda mi serve.
Uscendo dalla cabina doccia,presi l'asciugamano e me lo misi sotto le braccia,prendendone un'altro per asciugarmi i capelli,mi vestii più leggera possibile,un top nero,pantaloncini bianchi e le Nike grigie.
Dato che mi mancava la voglia di asciugarmi i capelli mi appoggiai un cappello degli Yankee nero con la visiera bianca,finito di vestirmi,decisi di andare in salotto,vedendo tutti,gli chiesi chi voleva venire a mare con me,per passare una giornata insieme,perché girovagando da sola con la macchina trovai un fantastico paesaggio,una mare azzurro,che brillava con i raggi del sole,una sabbia bianca come la neve,il tutto veniva racchiuso in una foresta ai lati,una meravigliosa piantagione di palme e da lontano non avevo visto nessuno zombie,spero che ancora adesso non c'è ne siano.
Tutti gridarono un si all'unisono,a parte Daryl che stette zitto,stava per andarsene ma lo bloccai con il suono della mia voce dicendo:"Dixon tu verrai e non accetto un no come risposta"si fermò di colpo e si voltò verso di me con sguardo rassegnato,si andarono tutti a preparare,intanto che sistemavo le cose essenziali per questa gita,mettendole nella Mustang di Jake,la mia non si tocca per sporcarla di sabbia.
Quando uscirono,gli vidi tutti con un sorriso a trentadue denti,ovviamente ricambiai il sorriso facendo segno di salire in macchina,arrivammo davanti alla spiaggia.
Sulla sabbia non c'erano impronte,vuol dire niente erranti,scesi di corsa dalla macchina,mi buttai sul velo bianco,asciutto,morbido,delicato,alzandomi mi tolsi tutto tenendomi solo l'intimo,non ho ancora avuto tempo per la prova costume,mi tuffai di testa nel mare,che mi avvolse come una coperta,uscendo vidi i miei amici che stavano ancora esaminando la sabbia,dirigendomi verso di loro vedendo i ragazzi in boxer che stavano fermi a guardare il mare,le ragazze invece si facevano domande,se l'acqua era troppo calda o troppo fredda ecc...ecc.
I ragazzi corsero verso l'acqua e decisi di andare anche io,nuotai un po' più distante,loro stavano parlando sul bagnasciuga,stranamente stava parlando anche Daryl,mi dirigevo verso di loro,andando dietro al mio fidanzato,dandogli un bacio sulla guancia,mi prese e mi mise davanti a lui di spalle,abbracciandomi da dietro,stavo ascoltando ciò che dicevano però intanto giocavo con la sabbia come quando ero una bambina,vidi le due sorelle venire verso di noi appropriandosi del posto accanto ai propri fidanzati.
Noi ragazze parlavamo tranquille,Gaz e J parlavano serenamente,Daryl si stava rilassando sdraiato dietro di me,mi cingeva con le gambe,decidemmo di andarci a fare un bagno tutti insieme,quando ne parlammo,ai ragazzi s'illuminarono gli occhi buttandosi per primi,io guardavo Daryl,Beth Gary,Magie Jake,gli lancia un'occhiata per farli segno di andare dietro a loro,approvarono subito correndo verso di loro e buttandosi addosso,giocammo come bambini,provammo a giocare a Obbligo & Verità.
Meglio che non lo provavamo,noi ragazze abbiamo dovuto toglierci il pezzo sopra,però noi ci vendicammo facendoli fare i gay,non per essere cattiva ma mi divertii un casino vedendoli così,vedere l'incazzato,lo sciupa femmine il gentleman fare gli omosessuali,stavamo ridendo come pazze,ci stavamo divertendo tantissimo,quando continuammo a giocare,i nostri ragazzi provavano a coprirci abbracciandoci da dietro noi da vere signore come siamo gli stavamo sfottendo di brutto.
Venne sera e decidemmo di tornare a casa,avevamo lasciato Diego lì per paura che scappava,quindi quando arrivammo ci leccò tutti,come se fosse felice di vederci.
Sono sfinita,mi buttai a letto,gridando una buona notte a tutti,che mi venne ricambiata da chi aveva le forze di rispondermi,mi misi sotto le coperte abbracciata a Daryl,addormentandomi subito tra le sue braccia.

 

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Capitolo 14
*** Una parola a 8 Lettere :PERICOLO ***


Mi svegliai in una bellissima giornata di sole,i raggi illuminavano la stanza dalla piccola finestra,riflettendomi in faccia,mi alzai mi sistemai e usci dalla camera,quando mi vidi allo specchio osservai meglio e scrutai da sotto la maglia di aver preso la tintarella,sempre di color ambra,il mio colorito normale.
Andai in soggiorno e osservai la scena ridendo,tutti gli altri a confronto a me si erano bruciati,non essendo abituati al sole,io venivo dalla Puglia quindi prendere il sole era normale,Daryl e Gary sono abbronzati di natura ma gli altri stavano facendo di tutto per non toccarsi o non appoggiarsi a niente,me la stavo ridendo tranquilla,andai accanto a Magie e Beth dandogli un bacio sulla guancia e una bellissima manata dietro la schiena,loro due si piegarono in due,non la diedi molto forte ma quel poco per farla sentire,Jake si allontanò quando mi vide che stavo andando verso di lui ma decisi di andare fuori per uccidere gli Erranti che si erano incastrati nella rete,prendo coltello e lo inizio a conficcare in mezzo agli occhi dei morti - viventi,Dirigendomi nel retro,dove c'erano le auto.
Vidi un Errante che aveva le sue bellissime braccia,sudice di sangue e terra,che graffiava la mia macchina,gli andai vicino e gli tagliai le braccia con la Katana poi finendolo con un colpo in piena nuca,buttai a terra la spada e misi apposto il coltello nella scarpa e misi a pulire con uno straccio la parte dei finestrini con le impronte dello zombie,sarò stata ore a pulirla.
Gary non vedendomi più entrare uscì in giardino per cercarmi e mi trovò con la faccia appiccicata al finestrino dell'auto provando a pulirlo,si mise a ridere,io lo guardai con una sguardo severo perché non doveva scherzare su un fatto così importante,mi prese per un braccio portandomi dentro e l'altro lo allungavo verso la macchina pian piano che diventavamo più distanti.
Entrai in casa con il broncio ma quando vidi che sul tavolo da pranzo c'era il ben di Dio stranamente,mi sedetti subito iniziando a ingozzarmi,non mangiavo da ieri,non avevo fatto ne colazione ne pranzo.
Mangiai tutto ciò che potevo permettermi,finito mi sdraiai sul tappeto del salotto davanti al camino aspettando gli altri per parlare un po',prima di andare a riposare anche se fuori il sole non ci aveva abbandonato ancora ma meglio approfittarne di giornate di pace e serenità.
Intanto che aspettavo decisi di andare a farmi un giro,dentro alla fantastica foresta di Salici Piangenti,con il sole di primavera diventava un vero e proprio paradiso.
Arrivata poco più distante da casa,girovagai per un po' per dopo sedermi sotto un albero,chiusi un attimo gli occhi per rilassarmi...da lì cominciò il caos.
Vedevo tutto buoi,solo con tanti buchetti di luce offuscata,nei polsi sentivo una stretta che mi bloccava i movimenti della mano,sentivo trascinarmi e poi in un medesimo secondo persi i sensi.
Mi risvegliai seduta su una sedia,i polsi legati ai braccioli,le gambe libere ancora ma avevo la vita legata con una corda che a ogni respiro stringeva di più,quando aprii gli occhi vidi una piccola luce offuscata provenire da i quattro lati della stanza,la parte davanti a me c'era un uomo e accanto poco più distante si trovavano due erranti,entrambi legati come cani,con delle catene di ferro,uno aveva le gambe mozzate,l'altro invece solo le braccia,l'uomo mi parlò non sentivo,ero ancora troppo scombussolata dallo svenimento,provavo ad ascoltare il più possibile ma era tutto ovattato,poi notai subito che mosse la mano lasciando l'errante senza gambe che strisciò verso di me,lui era dietro un vetro quindi non potevano toccarlo,quando vidi che era troppo vicino le mie gambe con tutta la forza che avevo e li schiacciai la testa per farla diventare solo una poltiglia davanti a me,poi risentii quella voce,parlò chiaramente:"Superato la prima prova con gran successo,devi uccidere solo l'ultimo per essere libera e scappare dai tuoi amici",dicendo questo liberò il secondo,mi venne incontro più velocemente,mi preparai alla morte,avevo le mani legate,non potevo combattere,il coltello che avevo nelle scarpe,era troppo difficile da prendere ma poi sentì i miei polsi liberarsi pian piano,muovendo le mani avevo allentato la corda,con uno scatto fulmineo,presi il coltello conficcandolo nella testa dello zombie,che cadde ad un palmo dalle mie mani accanto a quell'altro,senza accorgermene vidi l'uomo che era scomparso da dietro la vetrata,me lo ritrovai dietro,che aveva un coltello posizionato sulla mia gola,un solo movimento falso mi avrebbe ucciso,decisi di stare ferma,lui mi prese le mani e mi buttò per terra,caddi accanto alle carcasse senza vita degli Erranti,da essi usciva un odore nauseabondo di morto,umido,di muffa,di sangue marcio,di carne avariata,mi venne quasi da vomitare,credo facendolo apposta il mio rapitore mi diede un calcio nel fianco facendomi piegare in due,cadendo sui cadaveri,trovandomi resti marci dei corpi su di me,stavo piangendo a dirotto,mi diede un'altro calcio,gridai,con il fiato mozzato e affannato per il dolore.
Mi lasciò da sola,in quella stanza buia,quando se ne andò mi allontanai subito,mettendomi ad un angolo,dove c'era un po' di luce,alzai la maglietta sporca di sangue marcio,per poi scoprire di avere un livido nero,poco sotto all'ultima costola della fila,era un dolore lancinante ma se rimanevo qui mi sarei provocata altre lesioni forse più profonde,poi l'odore di chiuso mischiato a la puzza terribile dei morti mi faceva stare male,decisi di alzarmi con tutte le mie forze,togliere il coltello dalla testa dell'errante per provare a uscire da questo posto,infilai il coltello nella fessura della porta e lo girai così rompendo la maniglia per permettermi di uscire,era una porta in legno non troppo spessa quindi facile da rompere,mi ritrovai fuori,il sole non era ancora calato,iniziai a correre il più possibile per allontanarmi da qua.
Stavo correndo da troppo tempo,il bosco lo avevo visto in lontananza ma era già calata la notte ed entrare lì equivaleva suicidio,vidi un fienile,decisi di entrare assicurandomi che non c'era nessuno,infatti fu così,a parte che si trovava uno splendido mustang nero,era rimasto in vita mangiando il fieno e l'acqua che usciva dalla tubatura rotta cadendo in un secchio,barricai la porta,salii sul piano superiore e mi addormentai,il giorno successivo mi alzai e decisi di andare a casa con il cavallo almeno non mi affaticavo troppo ero letteralmente senza forze,girai per il fienile per trovare una sella,delle briglie o anche una semplice corda per comandarlo,trovai solo le briglie e le misi sul muso dell'animale,fin da piccola imparai ad andare a cavallo quindi un po' di esperienza c'è l'avevo,misi una mano sul suo dorso e lo sentii agitarsi subito,lo calmai accarezzandolo per poi salirci sopra,provai a fare un paio di giri nel fienile,mi dava retta per fortuna,quindi scesi aprendo la porta dell'edificio,uscendo il più veloce possibile,andando direttamente verso il bosco assicurandomi che non c'erano erranti nelle vicinanze.
Dopo ore passate dentro il bosco trovai la città vicino casa mia,sperando ci fosse qualcuno,Gary o Jake loro venivano sempre quando non stavo io a casa,non trovai nessuno,decisi di proseguire più lentamente,trovando il mio fantastico bunker,vidi Gary che rientrava in casa,c'era la moto di Daryl,la macchina mia di Jake e di Gary,andai davanti il cancello aprendolo,entrai con il cavallo,mettendolo nel garage vuoto,facendo il meno rumore possibile,entrai in casa,sbattendo la porta facendo capire che ero lì,ora con loro.
Caddi a peso morto sul pavimento,c'era soltanto nero attorno a me,sentivo solo i rumori,avevo ancora la mente lucida ma non vedevo niente,non avevo le forze di muovermi,sentii un grido di una ragazza,era Beth,poi sentii la voce di Magie e Jake,qualcuno mi ha alzato appoggiandomi da qualche parte,credo sul divano o il letto,una voce sfrecciò fra le lacrime delle sorelle,una voce profonda e roca,capii che era di Daryl,il suono delle parole era ovattato ma capivo il suono della voce,adesso il silenzio ma qualcuno mi stava accarezzando il braccio...e adesso non capisco più niente,svenni del tutto.

 

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Capitolo 15
*** Terrorizzata dal passato ***


Non so quanto tempo passò,mi svegliai sul mio letto,vedevo offuscato ma la persona accanto a me era Beth che mi sistemava la coperta,sentii una mano toccarmi e mi alzai di colpo cadendo per terra,non avevo le forze di stare in piedi,Beth si alzò e mi prese subito,vidi un'altra figura venirmi incontro,questo era Daryl,ne ero certa,iniziavo a riconoscere le forme,vedevo i colori normali e distinguevo i contorni,però non avevo le forze,Daryl mi prese in braccio e mi portò di nuovo sul letto,sedendosi accanto a me,quando li vidi così vicino a me,sorrisi,non ero sicura di aver sorriso ma credo di si,perché vidi Beth baciarmi la fronte e andarsene,Daryl si sdraiò di fronte a me accarezzandomi i capelli,provai a farfugliare qualcosa,volevo chiederli da quanto tempo stavo così,mi fece segno di non sforzarmi e mi baciò delicatamente,stavo tremando,non per il freddo,ero terrorizzata,avevo paura che ero rimasta troppo senza sensi,ero stanca.
Dopo un paio di ore,mi ripresi del tutto,subito feci un interrogatorio a non finire:"Quanto sono stata ferma?Avete trovato il cavallo?ecc...",Daryl mi rispose:"Ehi piccola calmati,sei stata ferma un paio di giorni,il tuo cavallo sta bene,io e Beth siamo stati con te per tutto il tempo,sei stata via tre giorni interi,stavo mollando tutto per venirti a cercare,poi il secondo giorno ero in crisi,stavo impazzendo senza di te e il terzo,cedetti mi lasciai andare mi sfogai con tutti gli erranti che mi si paravano davanti,il quarto tornasti ma quando ti vidi sul divano priva di sensi pensavo al peggio,per fortuna era tutto apposto,mi sono preoccupato tantissimo,mi sei mancata tantissimo,la prossima volta avvisami dove vai" la prima volta che Daryl fece un discorso,non è da lui,gli sorrisi e li sussurrai un ti amo,stringendomi più forte a lui,mi rispose un'altro ti amo da parte sua, ma un dolore lancinante al petto e al bacino mi bloccò all'istante,quel pazzo che mi aveva picchiato mi ha lasciato un ematoma nero su metà del petto e stomaco,Daryl mi guardò stranito,mi alzò la maglietta sporca di sangue,vedendo l'ematoma lasciato,mi chiese subito chi era stato,mi misi a piangere,ripensai a quella scena,più e più volte.
Entrarono Magie e Beth,mi videro piangere,guardarono meglio e scrutarono anche loro il livido,si preoccuparono subito mettendosi a farmi loro adesso l'interrogatorio,mi asciugai le lacrime e provai a raccontare un po' cosa era successo,dopo neanche pochi minuti mi rimisi a piangere,mi bloccai a parlare quando uscii dalla casa,scappando,le ragazze si misero le mani sulla bocca,Daryl aveva uno sguardo infuocato,mi misi sotto le coperte,trattenendo le lacrime,Beth mi accarezzava insieme a Daryl che mi abbracciava nel letto e Magie era andata a prendermi qualcosa da mangiare,la porta eri semi aperta,quindi vidi un piccolo musetto,era Diego che con lo sguardo e le orecchie abbassate,salì sul letto e si sdraiò,lo accarezzai e si riprese di colpo saltandomi addosso,non potevo giocare,non ne avevo le forze e dunque so rimise composto e si addormentò vicino a me,volevo dormire anche io,chiesi a Beth di uscire,acconsentì andandosene,ci mettemmo tutti e tre a dormire,Diego era sdraiato sulle mie gambe e io ero abbracciata a Daryl,che non mi lasciò nemmeno un secondo.
La notte non riuscii a dormire tranquilla ogni volta lui che liberava gli erranti,lui che mi picchiava,quelle immagini mi si ripetevano in mente,mi svegliai due o tre volte,ogni volta con me si svegliava Daryl che rimaneva alzato fino che non mi riaddormentavo,mi coccolava,intanto che eravamo svegli e dormivamo,il problema pensandoci,Jake e Gary da quando mi sono risvegliata non vennero proprio,dicendo questo li vidi entrare dalla porta senza far troppo rumore,assicurandosi che stavo bene,mi sorrisero e indietreggiarono chiudendo la porta dietro di loro.
Ritornai a coprirmi il viso con le coperte,mettendomi a dormire ma senza rendermene conto,i raggi del sole si specchiavano su di me,decisi di alzarmi,dovevo mangiare e andare a vedere come stava il mio cavallo,indossai qualcosa di comodo,per uscire dalla camera,prendere una mela e andare nel garage.
Aprii il portellone e davanti a me si trovava il mio cavallo,lo presi dalla corda fatta a guinzaglio portandolo dentro casa,volevo farlo conoscere a tutti e a Diego così aveva un nuovo amico,lo feci vedere a tutto dopo lo riportai fuori,ci facemmo un giro e lo andammo verso il garage,lo accompagnai dentro,chiudendo la porta alle mie spalle e lasciando aperte le finestrelle,sulla porta con il coltello incisi il nome Rick in memoria di mio fratello Riccardo.
Rientrai in casa,ero troppo stanca,avevo bisogno di riposare,sono stata giorni interi senza dormire,mangiare ed ero così disidratata che un deserto aveva più acqua di me,dentro,mi appoggiai sul divano,chiudendo gli occhi,come un lampo vidi quelle immagini,potrebbe sembrare una stupidaggine ma vedere la morte in faccia,uno che ti picchia,non è il massimo.
Passarono mesi da quel giorno,era arrivato l'inverno,il paesaggio era ricoperto da un candido velo bianco,soffice,la neve,quanto mi mancava,però con lei non si poteva uscire,quindi le giornate passavano dentro casa,fuori a liberarmi degli erranti bloccati nella rete,a prendermi cura di Diego e Rick,era strano rimanere chiusi in casa,anche se non era male passare più tempo con la mia famiglia e il mio ragazzo.
Con Daryl passavo tutta la giornata e con i ragazzi metà ma pur sempre insieme,mangiavamo di meno in questo periodo a causa delle forze mai usate,quindi mai sprecate.
Un paio di settimane prima della neve,andai con Beth e Magie a vedere dei vestiti per l'inverno,in un negozio di carnevale,trovai il vestito di Milla Jovovich,leggins neri di pelle,stivali alti fino al ginocchio,con tacco a zeppa,maglietta a manica lunga pesante nera,con al centro il segno dell'umbrella,me lo presi,trovai anche degli altri vestiti,leggermente più pesanti.
Venni distratta dai miei pensieri,dall'arrivo di Magie,che mi chiese di aiutarla nel lavare la cucina,feci un segno di approvazione,seguendola verso la nostra destinazione,iniziai a sistemare il tavolo preparandolo per il pranzo,intanto che Magie cucinava.
Finito di apparecchiare,andai a chiamare gli altri ma non trovai nessuno dentro le proprie stanza,quindi mi diressi verso il giardino per sperare di trovare qualcuno,invece davanti a me,c'era solo la palizzata,distrutta,con erranti che arrivavano da ogni parte,presi il fucile di precisione,chiamando Magie e iniziando a perforare i crani marci degli zombie,vedendoli cadere uno ad uno ad ogni rumore che fuoriusciva dall'arma,Magie a sua volta sparava a quelli più vicini a noi.
Terminati la maggior parte,mi fondai in garage,trovando Rick,Diego e Beth,che subito mi venne ad abbracciare,piangendo come una disperata,uscimmo fuori lasciando dentro gli animali e chiudendo le grandi porte del garage,Magie vedendo Beth piangere andò subito ad abbracciarla ma si staccarono con l'arrivo di un'altra orda di zombie,presi la macchina,iniziammo a prendere tutto ciò che ci serviva da dentro la casa caricando gli oggetti dentro l'auto,prendemmo il cibo,le armi,i pochi vestiti che potevano sembrarci giusti e partimmo lontano da lì attirando la maggior parte degli erranti che stavano vagando per entrare nella nostra abitazione.
L'unico pensiero nella mia mente,era quello che qualcuno mi avesse portato via le persone più importanti della mia vita,Daryl,Gary,Jake,dove siete,senza di voi siamo perse,capii che quel qualcuno era l'infame che mi aveva rapito mesi fa,infatti da casa non aveva preso niente,aveva lasciato tutto,le auto erano tutte al loro posto,la moto,le armi,le provviste,il garage era intatto.
Lui non voleva i miei amici,lui voleva me e facendo così ha preso loro,provai a chiedere a Beth che cosa fosse successo ma neanche il tempo di porli la domanda era svenuta,sembrava un déjà vu di quando svenni io quando provai a dare spiegazione dell'accaduto,arrivate al bosco che ci separava dal paese dove fui portata,scendemmo dall'auto,avviandoci in mezzo alla fitta foresta,corremmo il più veloce possibile con Beth sulle spalle.
Abbiamo corso per giorni interi,per fortuna nel secondo Beth si svegliò,raccontandoci ciò che fosse avvenuto,ci riferì che lei era fuori con i ragazzi,Jake sistemava la macchina,Gary parlava con Daryl nel retro,intanto che uccidevano gli erranti incastonati nella rete,invece lei stava con gli animali tenendo un anta aperta per sentire se qualcuno la chiamava e fu un lampo,qualcuno con un camion,carico di zombie entrò nel recinto distruggendolo e scaricando i morti nel nostro giardino per poi fuggire,Beth chiuse subito l'anta barricandosi dentro,senti degli spari poi il nulla,il silenzio con i mugugni degli erranti e i loro passi pesanti.
Questo poteva dire,che quando i ragazzi iniziarono a uccidere gli erranti,quell'essere spregevole catturò i nostri amici.

 

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Capitolo 16
*** E' un sogno vero? ***


Il quinto giorno,arrivammo davanti al viale,pieno di case tutte completamente identiche,vedendo questo mi riaffiorò tutto,quella sera che scappai da quella casa,l'unico particolare che mi ricordavo di essa era i 4 buchi sul tetto per far entrare la luce,
Arrivate davanti la casa,vedemmo uscire quattro uomini e una donna,salirono nel camion e andarono via,noi ci eravamo nascoste dietro una casa,quando ci assicurammo che avevano lasciato il posto,ci fondammo dentro casa,andando subito nella camera in cui ero stata intrappolata,infatti dentro essa si trovavano Jake e Gary,legati senza sensi,ad un palo insieme,Daryl invece si trovava legato anche lui,sporco di sangue e con due Erranti,morti davanti a lui,guardai attentamente e anche gli altri due avevano le mani sporche di sangue secco,quindi non umano ma degli zombie.
Subito Beth e Magie si misero a tagliare le corde che imprigionavano Jake e Gary,io invece mi buttai su Daryl,slegandolo,guardai bene e non aveva morsi o graffi e Beth mi fece segno che neanche gli altri due avevano tracce di sangue fresco causato dai morsi.
Chiamai Daryl per farlo distrarre dal suo silenzio ma invece rimase a fissare il vuoto immobile,lo mossi un po' per farlo riprendere e così fece,si alzò di colpo facendomi cadere per terra,Jake e Gary si ripresero,un po' frastornati ma sapevano reggersi in piedi e correre,diedi la balestra a Daryl e due pistole a Jake e Gary,io rimasi con la Katana e il fucile a pompa,Beth con la pistola e il coltello e così anche Magie,scappammo da quella casa,dirigendoci subito verso il bosco.
Tornammo a casa,prendemmo le cose che erano rimaste per metterci in viaggio su una città qui vicino,ognuno prese la propria macchina,io viaggia con Diego,Daryl andò da solo,Gary e Jake stavano con le proprie macchine,Beth e Magie presero un camion dove caricarono Rick e le borse più grandi.
Ogni tanto ci fermavamo,mettendo le macchine attorno al camion così da farci da barriera e salivamo sopra di esso,in cui passavamo la notte,il giorno dopo ripartivamo,volevamo arrivare al porto,per trovare qualche barca per andare  in un isolotto,per essere lontano da tutti.
Tre giorni di viaggio e arrivammo al porto,dove trovammo un traghetto,entrammo dopo averlo ripulito da ogni errante,portammo dentro le macchine,lasciammo solo il camion ma prendemmo tutto ciò che c'era all'interno.
Per arrivare all'isola ci mettemmo quasi una settimana,arrivati attraccammo,c'era un cartello con cui scritto:"Propriety of Woolrich",voleva dire che questo terreno apparteneva a un certo Woolrich,se ha un'intera isola a disposizione non ci saranno molti erranti e specialmente che ha una casa da lusso sfrenato,seguendo il viale che conduceva all'abitazione,trovammo quattro zombie vestiti da staff,forse quelli che accudivano la casa e il proprietario.
Corsi verso le grande vetrate della casa,prendendo la manica della maglietta pulii sul vetro opaco per provare a vedere ciò che si trovava all'interno,in tanto che aspettavo gli altri rimasti indietro osservavo il giardino,un viale che portava alla porta in legno decorato,una fontana in ceramica bianca prosciugata,attorno alla casa una fila intera di rose e l'erba troppo cresciuta e un piccolo stagno,il retro, invece,aveva due vasche,una enorme a forma di un violino e una più piccola,che sembrava l'archetto,erano due piscine fantastiche un tempo ora invece l'acqua è verde e stagnante,attorno a esse c'erano quattro statue con raffigurate delle acquaiole,sotto al portico c'era un pianoforte nero in legno.
Il portico era di un bianco candido,veniva sorretto da due statue raffiguranti delle Ninfee,le quali venivano avvolte  in un filo intrecciato di edera,vedendo tutto questo decisi che volevo sistemare tutto io,pulire il portico,sradicare l'erbaccia,mettere apposto la piscina,voglio rendere fama a questo posto come una volta,non merita di marcire.
Ritornai davanti e vidi i ragazzi che mi aspettavano con le braccia incrociate e il piede destro che batteva sulle piastrelle nere della via,feci un sorriso grattandomi la testa,mi girai subito facendo finta di niente e mi ritrovai ancora di fronte la villa,cercando un modo per entrare senza rovinare la porta o rompere qualche vetro,vidi subito Daryl e Gary che si avvicinavano bruscamente alla finestra per romperla,gli bloccai subito facendogli segno di disapprovazione e si fermarono di colpo,poi mi ricordai che nel retro c'era una vetrata mezza aperta,potevamo entrare da là.
Magie,Daryl e Beth stettero di guardia alla porta,invece,io,Gary e Jake andammo dentro per dare una controllata se dentro alla casa ci fossero ancora i proprietari,quando entrammo davanti a noi apparì una parete con dipinta la fantastica città di Rio de Janeiro al tramonto e sotto un divano di pelle bianco con le rifiniture nere,in questa stanza c'era solo un fascio di luce che batteva sul punto del sole sul dipinto,Jake subito con il dietro del fucile stava per sbattere sul muro verde-acqua,lo bloccai per non rovinarlo,mi misi due dita alle estremità della bocca ed emanai un leggero fischio,non uscì nessuno ma si sentivano dei passi pesanti provenire dal piano superiore,stemmo fermi per un po' pensando che scendessero ma invece non arrivarono quindi decidemmo di andare per tutta la casa per liberarcene.
Gary mi disse di stare ferma all'ingresso del retro ma non resisto alla voglia di esplorare una casa del genere,quindi andai nella stanza accanto e trovai una sala da pranzo stile Hawaiano,il tavolo di vimini con le sedie sempre dello stesso materiale,ad ogni angolo c'erano delle piccole palme,vicino a una di esse accanto si trovava una piccola gabbia in legno ricamata e decorata,all'interno di essa si trovava un Macao blu sempre in legno, su tre lati della stanza c'era dipinto uno scenario delle Hawaii,credo che ogni stanza abbia il proprio tema,allora decisi di andare a quella accanto specialmente per vedere se trovavo degli erranti.
Così fu,dentro la cucina bianca trovai tracce di sangue che portavano ad un errante senza gambe che uccisi subito con una pedata in testa,con questo mi sporcai le sneaker nere,cercai nella cucina se si trovavano altri erranti o provviste,dopo aver finito ritornai all'ingresso e andai nell'ala opposta del piano terra,si trovavano solo quattro stanze,due già viste e altre due da visitare,mi avviai alla prima,aprendo la porta lentamente davanti a me si parò una mano che mi prese il braccio,che subito con il coltello tranciai aprendo la porta aspettando l'errante che mi saltò addosso che finii con una coltellata in piena fronte accasciandosi sopra di me,quando lo tolsi vidi che era vestito da maggiordomo e se era il badante voleva dire che aveva le chiavi delle stanze,frugai nelle tasche e trovai infatti un bel mazzo di chiavi le presi e me le misi nello zaino,entrai nella stanza ed era a tema Las Vegas,quindi era la sala giochi,infatti un biliardino di legno nero si mostrava in centro tavola,due televisioni con le console e la parete raffigurante un casinò di notte.
Uscii subito e mi precipitai nell'altra e mi ritrovai un bagno,come dire,fantastico,su tutte le pareti c'era il fondale marino con i pesci e tutto,come se fossi in un oceano,era tutto in vetro azzurro,a parte la vasca che era a forma di barca,lo specchio,invece,veniva "sorretto" da due statue raffigurante delle sirene.
Dopo corsi nel piano superiore per raggiungere i ragazzi,salii sulle scale in vetro a chiocciola,li trovai davanti una porta,vedendomi portarono il dito alla bocca e facendomi segno che dovevo stare in silenzio,mi avvicinai lentamente a loro e dentro la stanza si sentivano mugugni di tutti i generi,mi dissero di scappare al tre perché lasciavano la porta aprirsi subito,così da farli uscire e ucciderli,Gary già iniziava ad allontanarsi prendendomi il braccio e quando Jake aprì di colpo, mi strattonò via con l'aiuto di J,dalla stanza uscirono sette erranti,quattro neonati e tre adulti,presi il fucile e iniziai a perforare la testa degli zombie,che mi vennero incontro.
Dopo aver finito,vidi gli erranti,un uomo con una vestaglia bordeaux con scritto J. Woolrich,una donna sempre con una vestaglia ma bianca e nera con scritta Charlotte e i quattro neonati erano con i pigiami colorati,entrai nella stanza in cui erano chiusi,era una camera da letto a tema Londra,il letto era a due piazze tondo con fantasia Britannica,dietro ad esso c'era la parete raffigurante una cabina telefonica e affianco la strada con i taxi neri inglesi.
In questa stanza c'era odore di chiuso,muffa e di morte,andai vicino alle vetrate e le aprii per dare una bella boccata d'aria alla camera,dietro al televisore c'era la cabina armadio e accanto un bagno come quello che avevo trovato prima,uscendo dalla camera andai a vedere le altre,ne trovai quattro,forse dei bambini,il loro tema era :Parigi,New York,Hollywood e Barcellona.
Io scelsi quella di Parigi,aveva un letto sempre a due piazze in ferro sempre nero che richiamava la Torre Eiffel al tramonto disegnata sul muro,aveva sempre una cabina armadio e il bagno stile oceanico,i vestiti non erano tutti delle nostre taglie ma la maggior parte si e non erano nemmeno tanto brutti.
In tanto che i ragazzi finivano la perlustrazione della casa, io e le ragazze vedevamo i vestiti messi meglio per noi facendo sfilate per tutto il corridoio superiore e specialmente facendo le modelle scendendo dalle scale cristalline,ogni tanto i ragazzi passavano vedendoci si mettevano a ridere,diciamolo io ho sempre portato i tacchi ma Beth e Magie che sono ragazze da tennis non sono abituate cadevano ogni cinque secondi,quello che faceva più ridere era che facevamo le serie intanto che cadevamo dai nostri trampoli.
Quando i ragazzi finirono di liberare o di proteggere la nostra nuova casa e portarono tutte le nostre cose,presero delle sedie dal salone si sistemarono poco distante dalle scale,come se fossero i nostri giudici,io e le mie super modelle andammo in bagno,ci sistemammo i capelli,io mi portai il ciuffo biondo/castano al lato destro,Beth lasciò i capelli biondi cadere sulle spalle invece Magie i suoi capelli castani a caschetto portandoli indietro,prendemmo  i trucchi della signora e io iniziai a truccare le uniche due ragazze al mondo che non sapevano cos'era un mascara,dopo esserci vestite Gary ci fece da presentatore,scese prima Magie,poi io e alla fine Beth che stava per cadere,continuammo così tutta una giornata,la signora che abitava qui era piena di vestiti e pure le due figlie più grandi.
Venne sera e decidemmo di mangiare fuori sul balcone della stanza "Londra" dove si erano stabiliti Gary e Beth,perché infatti Gary veniva da Newcastle Beth da Londra era giusto lasciargliela,Magie e Jake presero "Barcellona" perché Jake infatti era spagnolo,io presi "Parigi" non perché vengo da lì,io sono pugliese di sangue e mai vorrò cambiare e neanche Daryl,però lui veniva da una cittadina vicina Los Angeles.
Nel cielo scuro si mostravano milioni o miliardi di puntini bianchi luminosi,quella sera con le stelle facevamo come se fossero le nuvole dovevamo trovare le forme che ci sembravano ricordare qualcosa,io trovai un coniglio,un gatto e un drago,gli altri ogni secondo ne dicevano uno nuovo io già tanti ne ho trovati tre.
Prima di andare a dormire abbiamo dato un'altra controllata per non trovarci brutte sorprese,io intanto feci entrare Diego e Rick,legai il cavallo ad un palo e Diego venne su con me,entrata in camera chiusi la porta e il cucciolo si mise davanti la porta che mi guardava finché mi cambiavo e mi appoggiavo qualcosa di comodo per la notte.
Alzai le coperte e le spostai,buttandomi di faccia sopra il cuscino,dal letto uscì una vampata di polvere,quindi presi il morbido oggetto dopo averlo sbattuto per toglierli la polvere e lo portai fuori con me sul balcone,mi appoggiai sul muro per vedere il fantastico paesaggio davanti a me,fitti alberi che coprivano ciò che si trovava sotto a essi,la notte stellata davanti a me,non volevo dormire per perdermi questo panorama.
Stavo per chiudere gli occhi ma mi bloccò l'arrivo di una civetta bianca candida che si posò sulle mie ginocchia,tentai di scacciarla ma niente rimase lì immobile,mi arresi perché non aveva intenzione di muoversi,quando stetti ferma la vidi avvicinarsi a me,si mise sul mio stomaco,strofinando la testa come i gatti e si appollaiò davanti a me senza farmi del male,pensai subito che era addestrata e mi ha scambiato per il suo padrone,con la mano provai ad accarezzarlo e sul collo legato aveva una medaglietta con su scritto Adrien,pochi minuti dopo mi addormentai,lasciandomi cullare dai suoni pregiati del bosco.

 

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Capitolo 17
*** Nuova casa,nuova vita,nuovo giorno. ***


Nuova casa,nuova vita,nuovo giorno,nuovo amico,beh si cambia,mi svegliai trovandomi Adrien davanti a me intento a fissarmi con quegli occhi gialli come il sole che splendeva dietro di lui,mi alzai vidi che aprì le sue candide ali per volare sulla mia spalla dove si mise quando stavo per andarmene dentro casa,rientrando vidi nel letto Daryl che dormiva come un ghiro con accanto Diego,senza far molto rumore,uscii dalla stanza.
Scesi le scale e mi fiondai giù in cucina per sgranocchiare qualcosa,arrivata in soggiorno presi Rick e lo portai fuori nel recinto della casa,per farlo correre libero,andai nella sala presi una pesca e corsi in giardino per iniziare i miei lavori.
Portai Adrien fuori con me che si spostò da me appoggiandosi sulla statua dell'aquila,dalle scolature del portico iniziai a togliere l'erbacce sotto lasciando l'edera che dava un tocco di unicità,tolsi tutte le piante parassite lasciando le più belle,andai nel capannone dove tenevano tutte le cose per il giardino e piscina,trovai un anti-alghe per l'acqua o come si chiama,lo presi e ne buttai un po',nella scatolina c'era scritto che per far ritornare l'acqua bella candida ci volevano almeno tre giorni,nel capannone ho trovato pure un tagliaerba dentro il serbatoio aveva ancora del carburante quindi sarei riuscita a tagliare l'erba prima che finisse.
Dopo aver finito mi buttai per terra venne pomeriggio e decisi che i fiori gli avrei sistemati domani,decisi di prendere Adrien e rientrare in casa,andai nella sala da pranzo Hawaiana,mi ricordo che lì c'era una gabbia e pensai di mettere Ad per adesso,mi sedetti attorno al tavolo appoggiando la pistola e il coltello su di esso,dall'uscio vidi entrare Gary sfinito,gli chiesi perché stava così,mi rispose che Beth l'ha convinto a pulire la loro stanza e le altre con l'aiuto di Jake,Magie e lei,dopo un distacco riprese dicendo che avevano appena finito e poi aggiungendo che Daryl non gli aveva aiutati perché ha dormito tutto il tempo e quando hanno provato a svegliarlo sono dovuti scappare.
A questa affermazione mi misi a ridere di gusto mi alzai ma Gary mi blocco chiedendomi perché c'era una civetta e li spiegai tutta la storia per poi andare su a raggiungere il bello addormentato,feci il meno rumore possibile per poi infilarmi nel letto sotto le coperte,Daryl mi dava le spalle e lo abbracciai da dietro,mugugnò qualcosa e si girò,aprendo le palpebre e guardandomi negli occhi,mi diede un morbido bacio,era da una settimana e due giorni che non mi baciava o mi sfiorava,a quel tocco infatti rabbrividii come se fosse la prima volta che mi toccava un ragazzo.
Quel tocco delicato si trasformò in una presa salda che mi portò sopra di lui,mi staccai dal baciarlo e iniziò a togliermi la camicia a scacchi nera che avevo indossato ma lo bloccai perché dalla sottile porta si sentivano delle vocine a me troppo famigliari scesi da sopra Daryl e sentii che sbuffò e sussurrò qualcosa di indecifrabile,aprendo la porta mi trovai i miei cari amici che erano attaccati allo spioncino della maniglia,si misero a ridere tutti,poi mi resi conto che avevo la camicia slacciata e proprio oggi che mi mancava la voglia di mettere un reggiseno i miei compagni dovevano venirmi a disturbare,chiusi almeno un bottone per coprire quello che bastava per poi cacciarli tutti nelle proprie stanze e chiederli letteralmente dentro,così facevano altro senza venire da me.
Rientrata in camera e chiusa la porta a chiave,ritornai sopra a Daryl che mi stava aspettando e ricominciammo da dove abbandonammo prima,mi liberò dalla camicia e dai pantaloni e io feci lo stesso,mi svestì completamente,lo baciai ancora senza mai staccarmi,facemmo l'amore dopo tanto tempo,dopo un mese senza toccarlo del tutto,quanto mi era mancato.
Mi alzai dal letto e andai a vestirmi per andare a liberare le altre due coppiette, mi misi dei semplici slip neri,una felpa bianca e le solite sneaker nere e bianche,guardai Daryl che aveva fino sotto il bacino la coperta e lasciava scoperti gli addominali sudati,era appoggiato al muro che mi guardava come se dovesse saltarmi addosso ancora,prima di uscire però mi piegai dandoli un bacio,quando mi girai lui mi diede uno schiaffo sul gluteo,mi rigirai verso di lui facendoli la linguaccia e l'occhiolino e mi sorrise maliziosamente.
Presi le chiavi e aprii le porte trovandomi scene che mai mi sarei immaginata da dei ragazzi santi così,a parte Gary che santo proprio non è però sono dettagli,comunque vidi indumenti gettati per terra e le ragazze sopra ai propri ragazzi a riposarsi,mi misi a ridere perché prima prendevano in giro me ma loro dopo neanche un'ora sono già sfiniti,io non ho finito da neanche dieci minuti e potrei correre ancora una maratona e loro sono distrutti e tutti sudaticci,poveri.
Lasciai le porte aperte e mi capultai in camera mia ridendo di brutto per la scena appena vista,presi Daryl per mano e lo portai dagli altri per farli guardare la ragione delle mie risate,quando vide anche lui si mise a ridere ma non perché erano divertenti ma erano tutti rossi come dei ragazzi che devono affrontare la prima volta,erano imbarazzati a tal punto di lanciarci cuscini in faccia per farci smettere di ridere ma per loro grande sfortuna non fu così,per lasciare i piccoli bambini alle prime armi andammo fuori in giardino,volevo finire di sistemare le rose e prendere la lavanda per mettere un po' di profumo in casa.
Per andare in giardino si passava la sala da pranzo Hawaiana dove avevo lasciato Adrien nella gabbietta con sotto dei cuscini che facevano da cuccia per Diego,presi i miei animali uscendo fuori mi ritrovai Rick che mi venne incontro tutto felice,presi il suo muso fra le mani e gli diedi un bacio sull'enorme fronte bianca e nera,quel cavallo era fantastico sia di carattere che di aspetto,era uno stallone nero con le zampe e il muso bianche,la criniera e la coda del medesimo colore,era intelligente,sempre felice,capiva la situazione ma sapeva sempre come renderla migliore,dopo quando appoggiai la mia fronte sulla sua,nitrì e si allontanò seguito da Diego che lo rincorreva ma Adrien era più associale si mise sulla solita statua a osservare ogni mio singolo movimento aiutato da Daryl che era intento a guardare il mio fondoschiena e provare di sistemare la balestra,ci distrae l'arrivo di Gary e Beth,lei era distrutta invece Gaz era normale.
Beth si sedette sulle sdraio davanti la piscina,Gary si sedette sui gradino che portavano fuori con Daryl e io ritornai alle mie faccende sistemando le rose,rialzandomi vidi Gary che diede un colpo a Daryl che era incantato da quello che stava osservando in tanto che ero piegata,Andai verso di loro con due rose in mano,una bianca e una nera-rossa,quella chiara come una candida luce la diedi a Gary come se fosse un piccolo angioletto invece quella nera-rossa la diedi a Daryl per fare da diavoletto,non per cattiveria,poi sono i loro colori preferiti,però aveva il significato che adesso dopo il caos,Gary è cambiato è diventato una persona migliore,invece,Daryl è un "bravo" ragazzo,dolce,premuroso,responsabile,serio e anche simpatico a volte ma allo stesso tempo quando si mette fa lo strafottente verso gli altri e l'associale,se è arrabbiato ma se è tranquillo è la persona migliore che conosca.
A Gary misi la rosa con il gambo arrotolato l'appoggiai nel taschino della camicia bianca,a Daryl invece la misi nei capelli e quando l'ho fatto mi ha lanciato un'occhiataccia di quelle mondiali che se poteva mi avrebbe ucciso in quel medesimo instante ma per calmarlo gli diedi un bacio sulla guancia e feci lo stesso con Gary per poi andarmene davanti alla piscina con Beth che osservava l'immobile Adrien che mi fissava,mi sdraiai accanto a lei,su una sdraio dov'era ricamato Charlotte,il nome della padrona di casa,che ormai di lei rimaneva solo il corpo marcio che giaceva dentro un fossa costruita da me per farla riposare in pace,come si vuol dire.
Stetti a parlare con Beth per un paio di ore,dopo decidemmo di andare a esplorare un po' l'isolotto,presi Rick e montai sopra di esso seguita da Beth,ci dirigemmo verso la folta foresta,era tutto fantastico,con alberi centenari con il tronco coperto di edera e sotto ad essi uno strano fiore,scesi da cavallo per osservarlo meglio,aveva l'aspetto di un gladiolo,con i fiori del fior di loto ed avevano colori diversi quello che colsi conteneva tre colori,all'esterno era viola,sfumato più internamente era porpora e dentro verso il pistillo del polline era di un magenta fantastico,lo raccolsi con tutta la radice per poi ripiantarlo in un vaso,ritornai su Rick ritornando al nostro percorso.
Dopo un'ora uscendo dalla foresta uno spettacolo orrendo,rallentando un po' mi fermai davanti a questa cosa,era un deserto,con ceppi di albero ancora impiantati nel terreno,tronchi di albero distrutti e in decomposizione,nel terreno non c'era strato di erba,come se fosse stato bruciato tutto,questa cattiveria solo un essere poteva farla,l'uomo,questa testa malata che voleva sempre di più,solo così,per divertimento o soldi.
Alzai lo sguardo,negli alberi accanto mi sentivo come,osservata,vidi dei gorilla e scimpanzé che tenevano lo sguardo fisso su di noi,dopo neanche pochi secondi si nascosero fra i rami e tra le foglie,poi vidi avvicinarsi una forma nera irriconoscibile,pensando fosse il maschio alfa che voleva "conoscerci" stetti ferma e calmai anche Rick che si stava agitando,Beth invece stava dietro di me con il fiore in mano,quando quell'ombra si scoprì vidi che non era un gorilla,neanche un'errante,era come uno scheletro nero con della pelle attaccata ma si vedevano i contorni di ogni singolo osso,presi le briglia e le schioccai girandole come per far capire al cavallo che dovevamo tornare in dietro e così fu,aumentai i colpi per farlo correre più veloce per tornare a casa.
Fu un attimo,ed eccoli,prima uno,poi quattro,poi dieci,aumentavano sempre più correndo verso di noi...

 

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Capitolo 18
*** Addio Amiche Mie... ***


Fu un attimo,ed eccoli,prima uno,poi quattro,poi dieci,aumentavano sempre più correndo verso di noi.
Oggi un semplice giorno di agosto,sembrava una giornata tranquilla ma invece,è la fine...Oggi un giorno di sole,senza nuvole nel cielo,perfetta giornata senza difetti,ma con degli ostacoli...Oggi per la prima volta ho avuto davvero paura,paura di morire,paura di non tornare a casa,paura di non rivedere nessuno.
Schioccai le brighe,corremmo con tutta fretta andando verso quelli dinanzi a noi,gli andammo in contro,facendoli spostare,dopo averli superati guardai in dietro e dalla penombra delle sequoie vidi uno di quei mostri,più alto,più forte,lui guardò verso di me,quegli occhi bianchi senz'anima mi trafissero come una lama d'acciaio nello stomaco,aprì la bocca gridando,da lui uscì un grido stridulo ma potente che mi fece congelare dalla paura,schioccai ancora le brighe dando dei colpetti a Rick per farlo andare più veloce,risentii quell'urlo della morte farsi più vicino,sempre di più,questo era seguito da altri meno possenti ma sempre che ti laceravano dal terrore,Beth mi stringeva la vita per tenersi aggrappata a me,poi sentii la sua presa allentarsi di colpo per poi come un colpo di frusta,veloce e doloroso,me la strapparono da dietro,mi girai la vidi rialzarsi e scappare nel fitto bosco circostante seguita da un paio di quelle bestie,volevo salvarla,era un mio compito.
Avevo una cosa che mi fermava è questo era il mostro mastodontico dietro di me,lui voleva me,non Beth.
Uno di quei mostri mi avevano raggiunto,erano neri come la pece ma da quelle mani affusolate alla fine degli artigli bianche e trasparenti come il diamante più pregiato,lunghe e affilate come una lama di coltello che trafissero in superficie la schiena di Rick,anche se semplici graffi superficiali cadde sofferente per terra,rimasi bloccata con una gamba sotto il peso imponente del cavallo,vidi due di quei mostri che alzarono Rick portandolo via,mi alzai di fretta e scappai.
Correvo con un taglio sulla fronte,dove il sangue mi gocciolava sull'occhio offuscandomelo di rosso,nelle mani tenevo stretto il fiore tropicale trovato,la testa mi girava fino che non capii più niente,inciampai e caddi sul terreno,non volevo alzarmi,non riuscivo ad alzarmi,tenevo gli occhi chiusi per paura di ciò che mi stava per capitare,con le poche forze che mi rimanevano provai ad alzarmi con una mano appoggiandomi sul braccio aprendo poco un occhio,vidi una mano nera e quei diamanti che brillavano al sole queste erano le uniche immagini che vidi per poi perdere i sensi.
Passarono giorni interi da quando svenni,quando mi ripresi mi trovai ancora nella foresta,provai a mettermi seduta appoggiandomi su un tronco vicino a me,non riuscivo ad aprire un occhio e con l'altro invece facevo fatica per il sole,scrutai ciò che mi stava circondando,vedendo un albero,vidi sui rami,quegli occhi che ti bucavano l'anima c'erano ancora,puntavano i miei,distolsi lo sguardo non riuscivo a guardarli ancora,osservai meglio e poco più lontano da me trovai Rick,era ancora vivo,quei mostri me lo avevano riportato ma non mi hanno fatto rivedere Beth,non so che fine ha fatto ma spero stia bene.
Rick accanto a un albero che mi stava guardando,provai ad alzarmi appoggiandomi sempre al tronco,stavo per cadere per terra,non avevo recuperato le forze per camminare o solo per stare in piedi,vidi Rick che si precipitò verso di me,mi mise il muso sotto il braccio come fare d'appoggio e così feci,vidi che si era ripreso dal graffio dei mostri.
Camminammo per ore per poi trovarci davanti a casa,di fronte al cancello stavo per aprirlo ma non riuscivo e come se le mie mani non volevano ascoltarmi,vidi che il mio salvatore,con il muso lo spinge per aprirlo,poi rimise il muso sotto il mio braccio,per portarmi davanti il portone,riuscivo un po' a reggermi in piedi,presi le chiavi da un posacenere dove le mettevamo per trovarle subito e aprii la porta fiondandomi dentro richiudendomela alle spalle con totale distrazione lasciai fuori Rick,per questo riaprii la porta facendolo entrare,per poi sbatterla contro il muro e accasciarmi dietro a essa in posizione fetale,pensavo che messa così nessuno mi avrebbe mai fatto del male,fin da bambina credevo in questa cosa,ormai non dovrei più ma in questo momento è la cosa più sicura che abbia mai provato in questi giorni,la paura mi pervade,chiudo gli occhi e provo a ricordare ciò che mi diceva mio padre quando ero triste o terrorizzata,mi ripeteva abbracciandomi:”Non avere paura andrà tutto bene,nessuno ti toccherà,nessuno ti farà del male,se hai paura chiudi gli occhi e si forte.” Ricordandomi le sue parole mi scese una lacrima,mi vennero in mente tutti i momenti passati con lui a ridere,a piangere,a fare gli stupidi,a essere felici,spero stia bene,spero che l’infezione non sia arrivata in Italia,pensare che gli fosse successo qualcosa non saprei come capacitarmi di averli persi tutti e di non essere con loro,mi mancate tutti.
Con la manica della maglia mi asciugo le lacrime che mi erano uscite pensando alle persone che mi hanno cresciuto,che mi hanno fatta crescere caratterialmente,che mi hanno amato,che mi sono state accanto sempre e io che le ho abbandonate per seguire il mio sogno qui in America,mi sento uno schifo,perché l’ho fatto,perché ho lasciato le persone che amo per tutto questo,facciamo prima a dire per il niente,per correre e sopravvivere,per salvarmi da un mostro,che mi vuole scuoiare viva.
Un semplice rumore mi distoglie dai miei pensieri,una porte che sbatte e voci di persone che conoscevo,era Gary che parlava,provai ad alzarmi ma caddi  peso morto sul tappeto così da attutire la mia caduta,quindi scelsi di strisciare verso il divano e sedermi,il mio appoggio era andato via,presi quelle forze che avevo e mi trascinai con un braccio verso il divano,ma niente, forze sprecate inutilmente,provai a gridare,ma il mio urlo venne mozzato da un bruciore al petto,alzai la maglietta e vidi tre graffi più o meno sopra il seno,quasi sul collo.
Stetti zitta e nascosta dietro la parete che divide l’entrata dal soggiorno,feci una cosa,stetti ad ascoltare ciò che dicevano nella stanza accanto,la voce di Gary venne sostituita da quella di Jake,stavano dicendo cose rassicuranti,che sentendole stetti bene anche io,non stavano parlando a Magie ma a un ragazzo,stavano parlando di me a lui e stava piangendo,un pianto trattenuto,lacrime che non scendevano da anni,capii che lui era Daryl,il mio Daryl,quel uomo forte e senza paura stava piangendo davanti a qualcuno che non ero io,in quel momento quel dolore lancinante venne sostituito dall’amore che provavo verso di lui,mi alzai subito aiutata dal tavolino vicino alla porta e mi incamminai con una mano ferma al petto che schiacciava i profondi tagli,zoppicavo ma camminavo,mi ricordo un piccolo dettaglio che quando caddi da Rick mi slogai il ginocchio ma non ci feci tanto peso in quel momento dato che avevo un mostro imponente che mi rincorreva dietro.
Arrivai al divano dove mi vide Jake che mi prese subito prima che svenni per il troppo sangue perso,ma una cosa notai prima di chiudere gli occhi,Gary stava abbracciando Daryl e non c’era Mag,era successo qualcosa,avevo paura.
Vidi il nero di quelle bestie,i loro occhi bianchi o azzurri,i loro artigli trasparenti come diamanti,quelle mani affusolate ma ciò che mi rimase più impresso,il loro viso,quel viso,quei dettagli così simili ad una bestia,ma così raffinati che un essere così non poteva mai avere dei lineamenti così pregiato,assomigliavano così tanto al muso di un drago,nero come la pece ma i dettagli contornati di argento che sembravano fatti a mano dalla persona più precisa a questo mondo.
Passarono giorni e ogni momento di quando sono svenuta mi veniva in mente ogni volta il nero,quando mi svegliai fu ancora il vuoto a pervadermi fino alle membra che mi riportarono la paura dei giorni passati al buio.
Mi svegliai di colpo,mi ritrovai nella mia camera con un cerotto sopra l’occhio che mi bloccava il movimento del sopracciglio tirandomelo e sul petto avevo una garza che mi fasciava il petto finendo dietro la schiena,provai a mettermi seduta sul muro,la gamba ormai non mi faceva più male quindi provai ad alzarmi ed andare ad aprire le tapparelle della camera perché non voglio più stare al buio specialmente da sola,mi alzo dal letto e vado verso la finestra e faccio entrare la luce.
Mi girai per andare verso la porta,ma presi paura,vidi Adrien che mi volò in contro appoggiandosi sulla mia spalla,lo salutai accarezzandoli la nuca,dopo ciò ritornai verso la porta,la apro e me la apro ed esco,scendo le scale e trovo tutti e tre i ragazzi in cucina che parlano,vado verso di loro e mi siedo accanto a Gary chiedendomi:”Vero tutto apposto?Come ti senti?” io gli rispondo con tono calmo e tranquillo:”Va tutto bene Gaz solo un semplice mal di testa ma sto bene … ma Magie?Dov’è?”.
“Magie … non c’è più … in questi giorni che tu eri sparita,un’orda di zombie ci ha sorpreso e hanno portato Magie con loro …” dopo questa affermazione mi scendono le lacrime e inizio a ripetere:”No non può essere … non può essere vero …” Ho perso le mie due migliori amiche nell’arco di una semplice settimana! Alzai lo sguardo e vidi che Jake non c’era più,Daryl invece seduto accanto a me abbracciandomi,poi all’unisono quando cessai di piangere mi chiesero cosa fosse successo,perché non c’era Beth,perché il cavallo aveva dei graffi incisi sulla pelle simili a quelli che avevo io sul petto,io spiegai ciò che mi era successo,ciò che avevo visto,ciò che avevo udito,il terrore sotto i miei occhi,Gary mi ascoltò attentamente e guardandolo negli occhi ho visto la disperazione e il terrore per aver perso Beth,lo abbracciai,si scostò da me e trovò la scusa di andare a trovare Jake,mi misi il viso tra le mani ero tristissima,ho perso le mie amiche,il mio migliore amico che non mi parla,potrebbe andare meglio? Si ma la fortuna ormai …
Avevo bisogno di qualcuno,avevo bisogno di lui,avevo bisogno di una persona che mi avrebbe detto che sarebbe andato tutto bene,alzai lo sguardo e trovai quella persona,che mi abbracciò subito,senza pensarci due volte,questa persona era Daryl.
Dopo un ora sono andata fuori nel giardino nel retro,per controllare Rick e Diego,e trovai Rick con il fiore tropicale in bocca,Daryl mi ha detto che scappò e ritornò con quel fiore e lo tiene sempre in bocca mi disse anche che non mangiava e non beveva fino che non mi sono risvegliata,gli andai vicino gli porsi la mano e mi diede il fiore,lo appoggiai dentro a un vaso per dopo buttare la terra dentro e annaffiarlo,andai nella cuccia di Diego e lo ritrovai dentro che ronfava tranquillo,gli accarezzai il dorso e lasciarlo stare,per poi andare verso Daryl,che mi prese sotto braccio dandomi un delicato bacio sulle labbra,mi strinsi di più vicino a lui,avevo bisogno di sentire l’affetto di una persona.
Dato che avevo bisogno di pensare ad altro,corsi in casa mi cambio dai vestiti sporchi di terra mischiata a sangue,mi tolgo il cerotto dalla fronte tirandomi mezzo sopracciglio,mi tolsi le garze luride dal petto lasciando vedere i tagli,presi un costume dal vecchio armadio della vecchia proprietaria di questa casa,scesi le scale di fretta e così di colpo mi buttai in piscina,ciò che avevo messo dentro l’acqua l’aveva sistemata.
Sentire l’acqua travolgermi,accarezzarmi la pelle,iniziai a nuotare,amo tutto ciò,uscendo da quel liquido azzurro,vidi Daryl che stava ridendo come un matto,dopo essersi calmato gli feci segno di venire da me,lui venne verso di me,si sedette davanti a me senza toccare l’acqua ovviamente,gli presi le mani e lo tirai dentro con me,uscì dall’acqua si tolse i capelli davanti agli occhi,lo vidi e mi misi a ridere quando mi guardò male feci finta di niente smettendo di ridere e ritornando seria,uscì dall’acqua e tornai giù a nuotare,però ritornai a galla subito,il cloro dell’acqua ad ogni sforzo che facevo mi bruciava nel petto,vidi Daryl in costume che corse verso di me e si buttò in acqua poco più distante dove mi trovavo io.
Senza rendermi conto mi prese in braccio,li cinsi la vita con le gambe e il collo con le braccia e lui mi teneva la schiena,presi il suo viso tra le mani e lo guardai negli occhi.
Mi sussurrò :”Andrà tutto bene,te lo prometto”.

 

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Capitolo 19
*** Andrà tutto bene ***


Mi sussurrò:”Andrà tutto bene,te lo prometto”.
In quell’arco di momento che lo stavo baciando vidi Gary che si buttò davanti a noi,presi paura,dopo aver lasciato la presa di Daryl,andai verso Gaz,vedendomi lui uscì dall’acqua il più velocemente possibile,seguito da me che quando scappò lo rincorsi per tutto il giardino,Daryl stava ridendo a crepapelle,correndo senza rendermene conto mi ritrovai qualcuno che mi stava tenendo,era Jake mi aveva caricato sulle spalle come un sacco di patate,volevo subito liberarmi,dovevo uccidere Gary.
Dopo essermi calmata,mi resi conto che era tornato Jake,quindi lo abbracciai subito,chiedendoli dov’era finito,mi disse che ha preso la macchina ed ha trovato un posto desertico,era una conca di terra senza erba,o piante,mi ha pure detto che in un albero più alto vide due occhi che lo stavano guardando ecco perché è tornato subito,a quelle parole rimasi come bloccata,non riuscivo a parlare o a muovermi solo al ricordo di quei due pozzi che mi trafiggevano l’anima,mi sedetti per terra,iniziai ad accarezzare l’erba sotto di me,provai a distrarmi pensando alle parole di mio padre o a quelle dette da Daryl,dopo  essermi alzata mi ributto dentro all’acqua abbracciando da dietro il mio ragazzo,si girò dandomi un bacio,per poi prendermi in braccio e uscire dall’acqua e andare sotto il portico per asciugarci.
Venne ora di cena,ogni sera dopo aver cenato ogni coppia se ne andava per conto suo,però dato che Mag e Beth non c’erano ho pensato che una bella cenetta a bordo piscina non sarebbe male tutti insieme,dato che era una cena dove si doveva essere felici mi vestii bene per l’occasione,un vestito azzurro,attillato corto fino a metà coscia,dei tacchi alti 10cm bianchi,una collana regalata da Daryl blu e un anello con una  gemma del medesimo colore e dei semplici orecchini bianchi,mi ero messa un filo di trucco blu,dato che mi ero vestita elegante volevo che anche gli altri lo erano,misi a Daryl una camicia bianca con un gilet nero e dei pantaloni attillati del medesimo colore con dei fantastici mocassini bianchi,invece Gary e Jake,il primo si mise una semplice maglietta di jeans a manica corta e dei pantaloni beige,le scarpe invece blu erano delle semplici sneaker,Jake aveva una camicia nera,dei jeans strappati sulle ginocchia delle sneaker nere.
I ragazzi avevano sistemato fuori e Jake aveva preparato la cena come al suo solito,dopo esser uscita fuori trovai un paesaggio fantastico,le candele illuminavano tutto,il tavolino sistemato con il mio fiore al centro,vidi sulla mia sedia,Adrien che aveva un piccolo papillon rosso e in bocca portava una rosa,poi mi girai e vidi i tre ragazzi che amo più di non so cosa,il mio ragazzo,il mio migliore amico e mio “fratello”,presi Gary e Daryl per mano e Jake dopo portandoli a bordo piscina,mettendo il telo per terra e appoggiando i piatti e tutto su di esso,dopo aver mangiato mi tolsi le scarpe,anello,collana e vestito per poi tuffarmi di testa in acqua,mi misi seduta sul bordo accarezzandomi i capelli,vidi che anche quei tre si buttarono in acqua ,mi distesi per terra con le gambe ancora in acqua,mi sentii tirare e l’acqua che mi travolgeva ancora e mi trovai inondata dall’acqua,Jake uscì un attimo,prese il pallone e tornò dentro e ci mettemmo a giocare a pallavolo.
Fu l’arco di un secondo ed ecco,in tanto che stavamo giocandola palla finì dietro alla statua del portico,l’andai a prendere,mi ritrovai rialzandomi i due occhi,gli occhi del diavolo,la palla mi cadde dalle mani,un grido soffocato uscì dalla mia bocca,le mie gambe tremavano come foglie su un albero al colpo del vento,i miei occhi non riuscivano a distogliere lo sguardo da lui,vidi che si piegò per prendere la palla,la esaminò con le mani poi con gli occhi,la rigirava tra i diamanti,io in tutto questo non sapevo cosa fare,se urlare,scappare ma per essere davvero sincera io in questo momento non avevo paura come prima,perché avrà pure sembianze di un drago,ma camminava come me,correva come me,usava le mani per afferrare gli oggetti,mi resi conto che adesso era più indifeso lui che io,quando guardava la palla era così tranquillo ma anche così normale,lo guardai meglio di altezza non era tanto alto come quelli che avevo trovato io,era poco più alto di me.
Non so come ho avuto la forza per fare ciò,ma allungai la mano,come per prendere la palla,lui alzò il muso e mi guardò,gli occhi da bianchi/azzurri erano diventati normali,verdi con un taglietto nero in mezzo che credo sia la pupilla,lui si avvicinò alla mia mano con il muso e chiuse gli occhi,vidi che fece come un cavallo o un cane che ha bisogno di affetto,vidi che dietro la schiena aveva una coda che alla fine aveva una piastra ossea bianca latte,io fin da piccola ho avuto una passione per i draghi infatti sono sempre stata brava a disegnare e facevo schizzi di ogni singolo drago che trovavo,ogni singola razza e non ho mai trovato un rettile fatto come questo davanti a me,aveva braccia e gambe normali,a parte alla fine che le aveva a zampa con lunghi artigli ma a confronto a quelli che trovavo io,aveva gli arti superiori troppo lunghi per essere bipede,perché se fosse stato quadrupede quando correva avrebbe appoggiato le zampe per terra ma quelle mani non si usano per correre ma per prendere oggetti.
Un rumore mi distrae dai miei pensieri,era Gary che mi chiamava,mi girai di scatto verso dove proveniva quel suono,poi mi rigirai e vidi i suoi occhi ritornati azzurri,senza più pupilla,tornarono freddi,senza sentimento,stava per andarsene,non so sarà stato un movimento involontario ma gli presi la zampa come da bloccarlo però si stacco e corse per poi scavalcare il cancello e rintanarsi negli alberi,mi scostai dai miei pensieri e ripresi la palla e corsi verso la piscina per ritornare dagli altri,però sapevo che avevo quell’essere che mi ha osservato tutta la sera dall’alto di un albero,mi sentivo sicura con lui e come per quel momento che avemmo quel contatto avessimo formato un legame.
Quando la luna era alta nel cielo decidemmo di andare a dormire perché eravamo tutti stanchi,rimanemmo solo io e Gary a pulire fuori,io stavo pulendo e lui stava portando le cose dentro ma gli cadde un piatto che si ruppe pensando fosse stato dentro non ci faccio tanto caso,infatti per la sfortuna che mi ritrovo mi presi un scheggia dentro il piede e caddi per terra perdendo l’equilibrio,in questo momento successe l’inevitabile,lo vidi scendere dall’albero e correre davanti a me,vidi i suoi occhi che ritornarono verdi come prima ma c’era un problema,Gary quando ha visto che ero caduta era andato dentro per prendere uno straccio ma quando uscì si ritrovò un mostro alto più di due metri davanti agli occhi,gli cadde ciò che aveva in mano e corse in casa per prendere il fucile a canne mozze,per poi puntarglielo in faccia,lo vidi i suoi occhi ritornarono come una volta e si scaraventò addosso a Gary mettendoli la mano sulla testa come se dovesse rompergliela,dalla sua bocca uscì un ringhio per poi avvicinarla troppo alla faccia del mio amico,provai ad alzarmi e andando vicino a Lui gli bloccai la mano che stava per conficcarli in gola,mi guardò e vide i miei occhi,stavo piangendo,i suoi ritornarono del medesimo colore dei miei,lasciò andare Gary e scappò.
Gary si alzò subito e mi guardò,lo abbracciai subito mettendomi a piangere più forte,entrammo in casa,gli diedi un bacio sulla guancia e andai in camera mia,mi cambiai e andai a dormire con Daryl,però non riuscivo a rilassarmi e andai fuori in terrazza senza far troppo rumore e lo vidi ancora sopra all’albero più alto della foresta,ho capito che quando si sente minacciato da qualcuno reagisce in questo modo,lo guardai per quasi tutto il tempo,proprio nel momento arrivò Adrien e stetti a giocare con lui ma sempre lui mi guardava e ogni tanto si avvicinava a noi,avevo paura che gli avrebbe fatto del male.
Alzai lo sguardo e guardai proprio dov’era lui ma era sparito,presi il fucile da precisione che usavamo per controllare le vicinanze,osservando in quel punto ed ecco mostrarsi a me quel mostro mastodontico,era diverso da Lui,aveva il muso più lungo,pieno di aculei ma non fini come quelli di un piccolo riccio ma erano larghi e spessi,molto appuntiti,emanavano luce propria,una luce che mai nessuno si sarebbe immaginato di guardare,una luce delicata bianca,quel muso che si allungava nella parte inferiore,quegli occhi delineati da aculei,scendendo il collo seguiva una membrana più blu,andando più giù quelle braccia così possenti delineate da fili bianchi,le mani con le dita lunghe e fine,quelle unghie che avevano le sembianze dei diamanti più preziosi,vedendo più in giù vidi il petto ma per il resto la visione era coperta dalla vegetazione,vedendolo sembrerebbe un semplice drago ma non lo è perché lui il busto era di forma umana e non aveva la pelle delineata da scaglie ma da una morbida pelle ma ecco che si gira e da mostra a due membrane giganti nere,due ali,ed ecco che penso che verrà qua a ucciderci tutti ma battendole non riusciva ad alzarsi in volo,troppo pesante per volare leggero,però quando lo vidi a casa mia Lui non aveva le ali,aveva una coda ma ali non c’è n’era traccia ma lui aveva una caratteristica sapeva correre e arrampicarsi il più veloce possibile come se avesse il teletrasporto.
Passai tutta la notte ad osservarlo che stava lì a fare da guardia a tutti quegli altri mostri che si rintanavano sotto di lui,io stetti lì sul balcone con Adrien che giocherellava con il papillon che aveva al collo,vidi che il sole prendeva il posto della luna dando vita ad un gioco di colori,entrai in casa facendo il meno possibile di rumore,andai in cucina,presi una tazza e mi feci il caffè,so che siamo in un’apocalisse di quelle mondiali ma la luce,gas e acqua c’è lo stesso,non si sono bloccate,quindi una bella tazza di caffè nessuno me la toglie,dopo averla fatta apro la porta che porta al retro e mi siedo sotto il portico nella sedia di lino e lo vidi comparire davanti a me in tutta la sua bellezza,bevvi un sorso dalla tazza per dopo appoggiarla sul tavolino affianco a me,mi alzai e gli andai davanti,alzai la mano verso il suo muso e Lui lo abbassò fino a toccare il sotto della mano,mi scostai quando sentii i passi di qualcuno e girandomi verso la porta in cui ero uscita e vidi Gary che mi guardava allibito io portandomi una mano alla bocca alzai l’indice e li feci simbolo di fare silenzio,come cosa era pure spiritosa perché  tempo fa mi feci un tatuaggio con scritto”Shhh…” proprio su quel dito infatti Gary si mise un po’ a ridere ma tornò serio e venne accanto a me,vedevo la paura nei suoi occhi,tremava come una foglia,gli presi la mano e lo avvicinai a Lui,infatti chinò la testa per farsi accarezzare,però vedevo che Gary non era sicuro di ciò che stava facendo ma quello che feci gli fece cambiare opinione,non so se sto diventando pazza ma lo abbracciai,la paura che mi pervase era infinita però lo feci,Lui non fece niente mise il muso sulla mia spalla però stette fermo fino che non mi spostai,Gary mi vide sbalordito ma gli sorrisi e ricambiò il mio sorriso ma quello che mi preoccupava non era Gary o Jake perché loro se vedono che io mi fido loro lo faranno di conseguenza ma mi preoccupava davvero era Daryl,lui per fidarsi di qualcuno deve passare giorni insieme per capire se c’è da fidarsi,però non credo che si fiderà di uno di quei mostri che mi hanno quasi ucciso,prima di entrare in casa a vedere se Jake è sveglio,dissi a Gary:”Ehi Gaz vado un attimo dentro non fare niente di troppo strano con Lui”,mi annuì e girai lo sguardo verso di Lui e gli sorrisi come per far capire che non era niente di pericoloso,dentro casa sveglio non trovai nessuno quindi poteva rimanere ancora,uscii di casa chiudendo la porta dietro di me,corsi verso di loro,arrivai accanto a Gary e sentii un suono acuto che mi distrusse l’udito ma in quel momento lo vidi girarsi,poi guardarmi accovacciarsi per terra e correre a quattro zampe verso la foresta,lo vidi scomparire davanti ai miei occhi,mi andai a sedere e tornai a bere il mio caffè e parlare con Gary,vidi l’orologio appeso al muro ed erano solo le dieci del mattino,mi alzai dalla sedia e andai verso il bagno in camera mia,salgo le scale e mi avvio alla porta,l’aprii facendo il meno rumore possibile e mi ritrovo Daryl che mi si para davanti sbadigliando e tirandosi indietro i capelli con la mano,gli misi le braccia al collo e gli diedi un bacio sulla guancia,per poi passare oltre e andare verso l’armadio,prendere una canottiera di basket di Michael Jordan,un pantaloncino nero e delle Vans del medesimo colore,vado in bagno,mi faccio una doccia veloce,mi sistemo i capelli,passo un filo di trucco,mi lavo i denti ed esco dal bagno e poi dalla camera,per poi avviarmi in soggiorno e trovai Jake che giocava con Diego e Adrien,Gary e Daryl parlavano tranquillamente  sul divano,andai un attimo in cucina e presi una mela,andai nel giardino principale per trovare Rick che stava sotto il melo che mangiava ciò che era caduto,gli andai accanto lui alzò il muso verso di me gli diedi la mela e se la mangiò tutta una volta,mi guardò con i suoi occhioni azzurri,capii subito dove voleva andare,entrai correndo presi la sella,presi la magnum,presi un coltello e me lo legai alla coscia,invece l’arma la misi nelle tasche della sella,ritornai fuori salii in groppa a Rick dopo aver aperto il cancello e andammo verso la nostra meta.
Ci avremmo messo un’oretta ma ne valsa la pena,trovare la sabbia bianca sotto i tuoi piedi e un’acqua cristallina pararsi davanti agli occhi,Rick corse per tutta la spiaggia per poi buttarsi in acqua,io stetti tutto il momento a guardarlo,mi ero sdraiata appoggiando la testa sopra alla sella,chiusi gli occhi per rilassarmi,sentii sbuffare Rick mi alzai e vidi che stava attaccato con il muso al muso di Lui,lo vidi negli occhi e avevano lo stesso medesimo colore di quelli di Rick,sentì la mia presenza e quelle palle di colore presero il mio verde/azzurro.
Capii che Lui cambiava il colore dei suoi occhi quando si fidava di qualcuno,per quello che ho compreso da tutto questo è che quei sono tanto arrabbiati con noi umani e perché delle bestie chiamate esseri terresti gli hanno tolto il proprio habitat naturale,quindi tutto ciò vuol dire che hanno ucciso Beth …
Girai lo sguardo verso la distesa cristallina e mi scese una lacrima a quel pensiero,con il palmo della mano me l’asciugai,presi la sella e la misi sopra a Rick,gli salii in groppa,mi sistemai,lo vidi avvicinarsi a me scesi e lo abbracciai,mi allontanai lentamente da Lui,lo vidi girarsi e una cosa che non vidi mai prima,aprì dietro di se qualcosa e capii che erano le sue ali,grandi membrane bianche trasparenti che brillavano al sole,ecco perché non le ho mi viste,diventavano lo stesso colore suo quando si appoggiavano alla pelle,a quel contatto diventavano nere come la pece e si mimetizzavano sul proprio corpo,spiccò il volo e se ne andò,rimasi stupefatta a ciò ma non potevo pensarci tanto e schioccai le briglie e Rick galoppò verso casa,avevo lasciato il cancello aperto e infatti rimase come lo avevo abbandonato,entrai dentro e scesi al volo dal cavallo a precipitarmi a chiuderlo,gli tolsi la sella,entrai in casa,appoggiai il sellino sul divano,mi sedetti e mi addormentai.
Mi svegliai con Diego che mi leccava la faccia e Gary che rideva,scansai il mio cucciolo accarezzandolo sulla testa con una mano,presi il cuscino sotto la mia testa e senza destare sospetti e glielo buttai in faccia,la palla di piume si aprì e butto fuori tutto ciò che aveva dentro che lo rendeva morbido,quando cadde per terra Gary si girò verso di me e mi guardò malissimo,mi sedetti di nuovo sul divano composta con le mani sulle ginocchia e sorridendo come un’imbranata,mi gridò:”Ora è guerra!!”,senza accorgermene nemmeno mi ritrovai in faccia le piume,sputandole qualcuna dalla bocca,presi un paio di cuscini e li buttai dietro per poi buttarmi dietro con loro e prepararmi alla guerra con Gary.
Siamo stati tutto il pomeriggio,infatti quando tornarono Jake e Daryl dalla caccia e ci videro pieni di piume,quando sentimmo i loro passi saltammo fuori dalle nostre postazioni e ci mettemmo a braccetto         a salutarli come imbecilli e con un sorriso a trentadue denti,sembrava come nei fumetti,ai due cacciatori sembra che uscì la mega gocciolina al lato della testa,li vidi che si guardarono negli occhi e poi annuendo insieme contemporaneamente,Daryl corse verso di me e mi prese in braccio tipo principessa io gli diedi un bacio ma poi mi tradì e mi buttò in piscina,salendo in superficie e portandomi indietro i capelli vidi Jake e Daryl che tenevano per le braccia e le gambe Gary e lo buttarono in acqua con me e dopo ciò gridarono in coro:”Ora basta giocare con i nostri cuscini!”.
Ci toccò pulire tutta casa per punizione,raggiunta la camera di Jake,pulii sotto il letto e trovai:soldi,gioielli e … iPhone!!.
Provai ad accenderne uno ma niente,provai ad attaccarlo alla presa e lo lasciai lì e finii di pulire tutto per poi riprenderlo e fu così che si accese,mi emozionai un casino perché da quando finì tutto ciò saranno passati,quattro o cinque anni, diciamo neanche tanto però viverla in quest’inferno non è questo il paradiso,dopo la mia scoperta mi scaraventai di sotto,mi ricordo che in soggiorno c’era il televisore provai ad accenderlo dato che la corrente non ci mancava,tutto questo mi serviva per vedere se c’era qualcuno di salvo,se i telegiornali continuavano ad andare in onda voleva dire che qualche stato non è stato colpito,qualcuno ancora vivo che ci dava una speranza di salvezza e di vita,una vera vita.
Provai tutti i canali americani ma non davano segno di collegamento poi provai a trovare quelli europei,andai sul telegiornale italiano per vedere ciò che era successo in Italia e l’unico stato di cui mi importa davvero,mi collegai con il canale giusto e “Poof” ecco che compare una donna sulla quarantina in un delicato smoking bianco latte che contrastava la sua pelle ambra e i capelli sciolti che gli cadevano morbidi sulle spalle,tra le mani e vicino alla bocca teneva un microfono,l’ascoltai per un po’ per poi spostare la mia attenzione sulla scritta in basso allo schermo bianca delineata da del rosso :”Notizia del giorno: Ancora nessun contatto dall’America,i giornalisti mandati con gli elicotteri mai più visti,nemmeno l’esercito è tornato in dietro con novità. Tutto perso.”
Quando la scritta si ripeteva più e più volte pensavo che in tutti questi anni hanno mandato di tutto ma niente,è tutto isolato,continuai ad ascoltare il servizio,la giornalista dopo un po’ parlò di una strana malattia,che faceva diventare cannibali le persone,era una specie di Rabbia,come succede nei cani che diventano aggressivi con tutti,mordendo e trasportando la rabbia in altre specie,ciò è successo negli uomini,un esperimento fallito,una malattia trasmessa d’animali,non ci sono spiegazioni,spiegò alla fine che in Italia non è successo niente di ciò,tirai un sospiro di sollievo e spensi la televisione sentendo qualcuno aprire la porta d’ingresso.
Passai la cucina prendendo una pesca dal cestello della frutta sul tavolo e vedendo Gary che puliva le mensole più alte sopra una sedia di vimini,uscii dalla porta che si affacciava al retro,mi tolsi le converse verdi,appoggiandole vicino la statua della Venere che sosteneva il porticato e andai verso l’erba,per poi buttarmi a terra senza delicatezza,guardai il cielo,iniziando a mordere la pesca che avevo in mano,osservai sempre di più quella distesa azzurra,mi ricordai gli occhi del mio eroe più grande di quando ero piccola,mio padre.
Una lacrima esce dai miei occhi,attraversa tutta la guancia per poi cadere e appoggiarsi su un filo d’erba,mi misi seduta,appoggiando le ginocchia sul petto,dove vidi appoggiare Adrien con tutta la sua bellezza,gli sorrisi,lui si appollaiò come se intendesse che voleva che gli facessi le coccole,gli misi il braccio davanti e con un piccolo balzo ci saltò sopra stringendosi delicatamente,senza appoggiare gli artigli sul mio braccio,mi alzai aiutandomi con l’unico arto libero che avevo per poi camminare per tutto il vialetto,mi bloccai un attimo per poi vedere Rick legato alla staccionata che mangiava dei filetti di erba sotto di lui e Diego che gli dormiva accanto nella cuccia,che in realtà è un semplice cuscino che si è  fregato,ripresi a camminare e vidi Adrien che prese il volo per afferrare un povero lombrico uscito dalla tana,quando si diede lo slanciò mi graffio il braccio,gridai:”Adrien!Non ci pensare mai più!”,Gary uscì fuori e mi venne subito accanto:”Che è successo?Che sono questi graffi?!”disse prendendomi il braccio e stringendomelo di più,mi staccai e lo calmai.
Gridò ancora più forte svegliando Diego dal suo sonno,gli misi la mano alla bocca e gli feci segno di stare zitto per poi indicare Ad appollaiato sul palo,Gary scanso la mia mano togliendosela dalla bocca,mi misi seduta sull’erba,guardando il cielo,mi guardò  e sorrise,io chiusi gli occhi e sorrisi a sua volta,ci distraemmo da quel momento perché ci brontolò la pancia a entrambi,mi alzo dall’erba per poi camminare verso la porta del retro che portava alla cucina,entrammo dentro casa,mi misi ai fornelli provando a trovare nelle dispense qualcosa da mangiare come pranzo,non trovai chissà che cosa,del semplice pane,ci stavano dei panini per tutti,Gary preparò il tavolo,io misi i piatti con i miei fantastici panini,andai fuori con la ciotola della frutta per raccogliere qualche frutto dagli alberi che avevo sul retro,presi delle pesce,un po’ di mele e delle ciliegie,ho scoperto un ciliegio nascosto tra gli alberi secolari accanto alla casa,ritornai dentro appoggiando la scodella in centro al tavolo,mi misi seduta vedendo anche Gary che aveva iniziato a mangiare,quando cominciai anche io notai Ad e Diego davanti alla porta di vetro che ci guardavano,mi dovetti alzare e farli entrare,il gufo entrò nella sua gabbia e Diego si era messo nel suo cuscino vicino alle scodelle,appena finii di mangiare mi alzai e gli presi le scodelle per metterli l’acqua e poi a Diego misi della carne essiccata ad Adrien invece misi dei semi di girasole mischiati alla carne essiccata,mangiano meglio di noi i miei animali,finito ciò andai fuori con un cestino a prendere altre mele per dopo portarle a Rick,ritornai dentro in casa salii le scale mi capultai in camera mia,volevo cambiarmi perché avevo i vestiti sporchi i sudore,mi guardai allo specchio,non mi riconoscevo più ormai quei capelli corti si erano trasformati in capelli lunghi e soffici che mi cadevano sulle spalle e dietro la schiena andavano sempre più in basso,le punte andando sempre più giù diventavano sempre più bionde,dopo essermeli pettinati per darli una forma,andai a vedere nell’armadio cosa avevo,mi misi dei leggins neri semplici,la maglietta blu con lo stemma di superman classico,cioè rosso e giallo,ai piedi invece delle Nike rosse che richiamavano il logo,scesi le scale trovandomi in soggiorno mi sedetti sul divano presi il telefono e stetti a giocare un pochino,intanto che aspettavo Daryl e Jake che tornassero,erano andati con la barca fino a dove stavamo prima,per vedere se avevamo scordato qualcosa,passò un’ora,due ore,tre ore,mi stavo preoccupando quindi lasciai tutto sul divano correndo verso l’uscita e andare da Rick per andare sulla spiaggia,Gary mi fermò e  mi chiese dove stavo andando,gli spiegai,la sua risposta:”Vengo con te” lo disse con sguardo serio,aprendo il cancello vidi le macchine di Jake e Gary con la moto di Daryl,hanno preso la mia macchina,che brutta cosa,sarà lurida adesso che me la riporteranno,risalii su Rick dopo avere aperto la palizzata,schioccai le briglie,galoppando il più veloce possibile verso la spiaggia,appena arrivati legai Rick a un ramo di un tronco abbattuto,presi un asciugamano che mi ero portata e mi sedetti a gambe incrociate a guardare quella distesa trasparente davanti ai miei occhi.
Non so da quanto aspettavo ma quella distesa era sempre tale,nessun cambiamento,i raggi di sole sul mio viso mi pizzicavano da quanto erano forti,gli occhi mezzi chiusi sempre puntati su quel punto in cui si intravedeva dall’altra parte della terra ferma.
Passò ancora del tempo, sentivo che Gary mi fissava e poi riprendeva a camminare avanti e indietro,dove di certo avrà fatto una buca così profonda che sbucava in Cina,mi alzo di scatto mi scaravento sopra di lui abbracciandolo e scoppiando a piangere,non so cosa mi è preso,forse la paura che non tornassero era immensa ma non dovevo abbattermi proprio ora,dovevo essere forte ma non ci riuscivo,ero disperata,Gary per farmi calmare mi ha iniziato ad accarezzare la schiena,per poi finire sulla schiena e ricominciare da capo,mi sentivo protetta quando stavo con lui,forse perché era da quando era successo tutto questo e anche anni prima non mi era mai successa una situazione del genere con Gaz,mi mancava,non posso smentirlo ma ora sto con Daryl e non posso tradirlo proprio adesso e neanche dopo certamente.
Mi addormentai addosso a lui come un koala,infatti mi tenne imbraccio anche sopra a Rick senza lasciarmi,sentivo tutto,sentivo la sua voce che mi parlava,mi disse cose che non mi avrebbe mai detto da sveglia,infatti stetti ad ascoltare,come una bambina che si faceva cullare dalla madre che le  diceva parole dolci,mi disse:”Veronica,stai dormendo quindi non è momento migliore per dirti le cose che vorrei dirti da una vita,anzi da quella sera in cui ti ho tradito,sai tutti fanno errori,tutti sbagliano ma quella sera,quella stupida sera io non ti ho fermato quando mi hai scoperto con la tua amica,dovevo prenderti ed abbracciarti,forse mi avresti ucciso,però io dovevo asciugarti quelle lacrime che sono uscite per colpa mia,spiegarti perché l’ho fatto,tenerti a me,tenerti per me,perché tu sei stato il mio sogno fin da sempre,ti ho pero con lei,ti ho perso con Jake,ti ho perso con Daryl e ti ho sostituito con Alessia,con Elisabeth e adesso con Beth,però riaverti tra le mie braccia,mi fa sentire migliore,mi fa sentire la persona migliore a questo mondo,forse l’unica qui in America ancora viva dopo Jake e Daryl ma sai mi manchi e mi fa male vedere quello che hai con Daryl però sono contento perché sei felice ma almeno io so che mi hai perdonato e non vorrei che succedesse nient’altro tra me e te,sei la mia sorellina minore e ti tratterò sempre come una principessa piccola mia,ora dormi che ti porto a casa”
Dopo queste parole mi addormentai con il sorriso ma capendo ancora ciò che succedeva,infatti eravamo arrivati a casa,scese da Rick per chiudere i cancelli,il cavallo si piegò per farmi prendere in braccio da Gary,mi portò in camera mettendomi sotto le coperte e andandosene,mi svegliai strofinandomi gli occhi,puntandoli su quelli di lui,con un filo di voce gli chiesi:”Rimani qui con me,per favore”,mi fece segno con il dito di aspettare un attimo,intanto mi cambiai mettendomi una felpa nera con il segno dello Yin e dello Yang,mi tolsi i pantaloni e mi buttai sul letto sotto le coperte,tenendole strette a me,vidi che arrivò senza maglietta e i suoi pantaloncini di tuta blu per dormire,alzò le coperte e si mise sotto abbracciandomi,gli sussurrai un grazie,mi baciò la testa e iniziò ad accarezzarmi la schiena e io pian piano rilassandomi mi addormentai accanto a lui.

 

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Capitolo 20
*** WoW ***


Mi  svegliai la mattina presto,vidi l’orologio,erano solo le sette di mattina,mi girai e guardai,avevo Gary che mi stava abbracciando da dietro che stava ancora dormendo tranquillo,mi misi davanti a lui,stringendolo più vicino a me,mugugnò qualcosa e si mise sotto le coperte,mi misi a ridere,scostandoli le coperte dalla faccia,con la mano sinistra si tirò su i capelli per poi riabbracciarmi,si mise a dormire ancora,provai anche io ma niente e pensai una cosa per distrarre Gary dal suo sonno,mi staccai dal suo abbraccio e mi misi sopra di lui e gli iniziai a fare il solletico,si svegliò subito,e provò a buttarmi giù per farmi smettere ma mi stavo divertendo troppo e quindi mi aggrappai ogni volta che provava a buttarmi via,però dopo un’ora ci riuscì,mi prese imbraccio,stava scendendo le scale,intanto che mi teneva imbraccio mi ha tolto la felpa,rimasi con il seno scoperto,dato che non mi ero ancora vestita,con il braccio provai a nascondermelo,riuscendoci per la maggior parte,dalla sua bocca uscì una risatina seguita dalle parole:”Non è la prima volta ricorda”dopo ciò diventai rossa dall’imbarazzo,non mi resi conto di niente e mi ritrovai in acqua,uscii dall’acqua e mi appoggiai sul bordo piscina e chiamai con il dito Gary facendo segno di avvicinarsi si piegò in ginocchio,gli presi il viso tirandomelo vicino fino a sfiorarci le labbra,Gary mi provò a baciare però io lo tirai buttandolo in acqua,addosso a me ma l’ho fatto,mi sono sentita tremendamente potente,intanto che mi guardava male,io mi misi a ridere e uscendo dall’acqua presi un asciugamano e me lo avvolsi intorno,più perché l’estate è finita poiché l’acqua era congelata,mi coprii solo perché ero nuda,andai in casa,presi la felpa da terra,corsi in camera,mi cambiai per poi tornare da lui giù,lo vidi fuori prendere un asciugamano e asciugarsi la testa,intanto che mi guardava con quegli occhi nocciola,sentivo tutto ciò che provavo 7 anni fa,mi manca questo non ci posso far niente,forse lo amo ancora,io e lui siamo stati insieme anni,da quando avevamo tredici anni stiamo insieme poi hai vent’anni la sera del suo compleanno ci lasciammo il motivo si sa,non dico bugie sul nostro conto,io quella sera ci sono stata malissimo,tantissimo,perché lui era il mio fidanzato da sette anni quindi neanche poco,la mia migliore amica dalla nascita era lì con
lui,in quel letto.
Scossi la testa per distrarmi da tutto quello,Gary si accorse della mia espressione si avvicinò e con la mano destra mi prese il viso tirandolo su,mi guardava negli occhi e mi sussurrò :”Più guardo quegli occhi più li amo” rimasi stupefatta dopo tale affermazione,poi continuò e mi disse :”Non è perché non ho più Beth ci provo con te,io non ho mai smesso di provare qualcosa per te”,sorrisi per ciò ma mi uscì una lacrima per Beth,tirò su l’altra mano per tenermi il viso e mi diede un bacio,stetti  un attimo per poi scansarlo e andarmene prendere Rick e scappare,non so dove ma andarmene per almeno un po’,lo so,è pericoloso,troppo rischioso ma ritornare ad amare Gary non potevo,non dovevo.
Galoppai verso la spiaggia e nascondermi sopra un albero,era il suo albero,infatti quando arrivò si mise muso contro muso con Rick,il cavallo felice com’era si alzò leggermente e nitrì per poi battere lo zoccolo a terra per un paio di volte,poi con una velocità pazzesca si volatilizzò davanti a me,i suoi occhi diventarono quel verde come i miei,gli diedi la mano dove lui appoggiò il muso,mi era mancato,era tanto spaventoso ma non di aspetto,però trovarsi un essere che mai l’uomo trovò in passato è pauroso,ormai per me non più ma se il mondo lo scoprisse lo catturerebbe portandomelo via,stetti a fare corse sulla spiaggia con Rick contro Lui,venne il tramonto e decisi di tornare perché volevo vedere se fossero tornati a casa Jake e Daryl,io non li potevo avere visti dato che ero da tutt’altra parte della spiaggia.
Corsi il più veloce possibile,dopo essere tornata a casa,legai Rick,diedi da mangiare a Diego e a Ad,aprii la porta d’ingresso,vidi sul divano Daryl,Jake,Gary e una ragazza,scusate chi è questa?,era una ragazza,bionda capelli lunghi poco più lunghi dei miei,occhi azzurri ghiaccio,fisico completo con forme più abbondanti,addosso portava un vestitino striminzito e corto,troppo corto per i miei gusti,per com’ero conciata io sembravamo la principessa e la povera,io con dei semplici jeans,un maglioncino nero leggero e delle converse bianche,capelli scompigliati raccolti in uno chignon fatto male,lei dei bei capelli lisci biondi perfetti,tutti e tre la guardavano come una dea scesa in terra,dato che anche Daryl la stava guardando iniziai a salutare tutti,iniziando dal mio ragazzo salutandolo con un bacio sulle labbra e un abbraccio a Gary e Jake,prima di sedermi con loro,mi presentai a questa barbie,gli diedi la mano presentandomi:”Piacere Veronica” gli sorrisi giustamente e lei fece lo stesso dicendomi:”Piacere Victoria per gli amici Vicky”, gli dissi di risposta:”Se vuoi puoi chiamarmi Vevy” sorridendoli e sedermi sulle gambe di Daryl,si alzò e mi prese per mano portandomi fuori,mi baciò subito e poi mi sussurrò:”Piccola scusa se non siamo venuti subito ma siamo rimasti bloccati in una casa a causa degli zombie,mi sei mancata tantissimo,comunque lei,Vicky è una mia vecchia amica,siamo stati insieme per una settimana niente di serio tranquilla non farò niente neanche adesso” dicendomi ciò mi baciò ancora,io gli sussurrai un ti amo,mi prese imbraccio,mi avvinghiai a lui,aprì la porta,salutammo tutti e mi portò su in camera,mi adagiò sul letto,mettendosi sopra di me,mi iniziò a baciare il collo andando sempre su e giù,mi tolse il maglioncino,io gli tolsi la maglietta dando libertà a quei fantastici addominali,mi fece piegare verso di lui dandogli la possibilità di slacciarmi il reggiseno,prima di farlo mi sussurrò:”Non immagini quanto mi era mancato questo corpo perfetto ma più di tutto mi sei mancata tu” gli dissi un anche io per poi baciarlo,ci mettemmo seduti io ero avvinghiata a lui,mi teneva la schiena slacciandomi il top,lo feci sdraiare sul letto togliendoli i pantaloni e fece lo stesso lui,rimanemmo in intimo,ci interruppe l’arrivo di Vicky,che aprì di colpo la porta,prendemmo paura,lei si accorse che ci aveva beccati in un momento un po’ sbagliato,chiuse la porta,guardai male Daryl,non so perché ma lo feci,mi misi la sua maglietta che almeno mi copriva tutta,uscii dalla camera correndo e mi piombai giù per le scale,la vidi seduta sul divano,mi misi seduta accanto a lei,gli chiesi cos’era successo e mi disse:”Gary mi aveva detto che per chiedere qualcosa dove sistemarmi per la notte,scusa se vi ho disturbato non volevo …”gli diedi un abbraccio,e gli dissi:”Tranquilla non fa niente,perdonami tu che sono andata su con Daryl e non ti ho neanche pensata” dopo ciò abbassai lo sguardo,sono stata davvero cattiva a non pensarla proprio,si girò verso di me e mi sorrise dicendomi che non dovevo preoccuparmi perché è giusto che dopo giorni che non lo vedevo quindi avevo tutto  il diritto.
Le dissi di seguirmi,in questa casa c’erano quattro camere,tre le occupavamo io e Daryl,Gary,Jake e adesso mancava lei,intanto che sistemavamo la camera parlammo,ho fatto male a giudicarla come snob,però è tanto simpatica e dolce come ragazza.
Quando gli diedi la buonanotte abbracciandola,mi disse:”Buonanotte Vevy,sai quest’oretta mi sono trovata bene con te,spero sarà così sempre”,le sorrisi e mi chiusi la porta alle spalle,correndo dal mio ragazzo e saltandoli addosso,mi disse:”Tu sei pazza amore!”,gli risposi :”Tesoro io sono pazza di te”,mi prese imbraccio e mi baciò sussurrandomi:”Non ti lascerò mai”.
La mattina dopo mi svegliai abbracciata a Daryl,che poltriva,mi alzai un po’ sui gomiti dandogli un bacio,infatti si rese conto di ciò che ho fatto e sorrise,mi alzai dal letto portandomi appresso le coperte e andando in bagno,mi vestii e andai da lui,mi sedetti sul letto dandogli un bacio sulla fronte per poi rialzarmi e andare giù per mangiare qualcosa,scesi le scale per trovarmi in soggiorno,trovai Jake sul divano che puliva un fucile da precisione,lo salutai da dietro abbracciandolo,andai in cucina,trovando Gary che leggeva un libro seduto e Vicky che provava a farsi un caffè,salutai Gaz con un bacio sulla guancia e diedi il buongiorno a Victoria e l’aiutai a preparare la colazione per tutti,lei apparecchiava la tavole e io cucinavo.
Finito tutto andai a chiamare Jake e Daryl e feci entrare Diego e Adrien,stemmo a parlare tutti insieme,stetti a chiacchierare tutto il tempo con Vicky,era una ragazza troppo simpatica,avremmo riso per tutta la giornata ma dopo  un po’ Jake si alzò e gridò di andare in piscina,accettammo tutti,portai Vicky di sopra,dandogli dei costumi da bagno,io ne avevo uno semplice nero,lei uguale ma fucsia,scendemmo le scale superando i ragazzi,la presi per mano e ci buttammo in acqua,i ragazzi ci raggiunsero buttandosi davanti a noi,Daryl mi prese imbraccio e mi salutò dicendomi:”Ciao principessa”sorridendomi e baciandomi,gli ricambiai dicendoli:”Ciao amore da quanto tempo”,mi misi a ridere,mi staccai da lui e uscii dall’acqua,presi la palla e la lanciai in testa a Gary,per poi rientrare.
Giocammo a palla per tutto il pomeriggio,fino la sera tardi,vennero le dieci e avevamo un po’ di fame,io,Vicky e Gary volevamo fare una specie di festa per il ritorno di Jake,Daryl e l’arrivo di Victoria.
Sistemai tutto per la cena,ci mettemmo sotto al portico,intanto che Jake preparava io e Vicky andammo a prepararci di sopra,presi un vestito bianco,corto a metà coscia,attillato,a maniche lunghe,lo abbinai a delle scarpe con il tacco semplici nere,abbinate al trucco,mi misi la collana bianca che mi regalò Daryl tempo fa,Vicky mi sistemò i capelli,me li fece lisci sopra e un po’ più mossi fino alle punte,me li fece ricadere sulle spalle morbidi,dopo essermi sistemata mi guardai allo specchio,l’unica parola che uscì dalla mia bocca era un “wow”,non mi ero mai vista così,semplice,elegante,naturale.
Ora era il turno di Vicky,lei si mise un vestito rosa che gli arrivava al ginocchio,più o meno di stile era come il mio solo più lungo,sotto di esso si mise delle scarpe con il tacco viola,gli orecchini del medesimo colore,adesso i capelli glieli feci io,gli feci lisci con una frangia semplice che gli ricadeva morbida accanto all’occhio,la truccai come me,un po’ di eye-liner sopra all’occhio e basta,quando si vide allo specchio mi abbracciò e mi disse:”Grazie tesoro,non mi ricordavo più com’ero vestita bene”,gli sorrisi dicendole:”Sei bellissima lo stesso”,gli presi la mano e la portai in camera mia,dove c’era Daryl che doveva vestirsi decentemente,infatti lo trovai che provava a mettersi una camicia nera,semi trasparente,lo aiutai,avendo l’opportunità di dargli un bacio,gli sussurrai:”Amore sei bellissimo”,ok non gli ho detto niente di che ma per me erano importanti queste cose,dopo averli sistemato il colletto della camicia,gli diedi un altro bacio,prese la collana in mano e sorrise,l’osservai da lontano per capire come si era vestito,sotto la camicia si era messo un pantalone attillato bianco,gli misi la camicia dentro,mi venne un’idea,mi avviai alla cabina armadio,mi piegai per prendere un cardigan grigio chiaro e glielo passai,se lo mise,gli stava da Dio,sentii la voce di Gary che mi chiamava dalla sua camera,andai subito,gli chiesi:”Che è successo?” mi rispose:”Vevy aiutami tu a vestirmi perché io sono indeciso..”,vidi nel suo armadio qualcosa,trovai un maglioncino a maniche lunghe verde-acqua,da abbinare ai suoi jeans attillai con i risvolti sotto e alle sneaker blu e bianche,si fece i capelli a cresta come suo solito,infatti ieri Jake lo aiutò a rasarseli ai lati,finito con lui,raggiunsi Victoria in giardino che stava parlando con Jake,sentii alcune cose ma niente di così importante,facendo finta di niente uscii salutandoli,Jake disse che sembravamo gemelle tranne per i capelli,ridemmo tutti insieme,per poi vedere scendere Gaz e Daryl,ci sedemmo al tavolo iniziando a mangiare allegramente,io parlai con Vicky tutto il tempo,poi ci venne un’idea,corremmo dentro,anzi camminammo velocemente perché con il tacco 15 è un po’ difficile muoversi,andammo nella porta principale vedendo se era tutto chiuso,nel retro pure,quindi presi il vinile di Elvis Presley mettendo Jaillhouse Rock,per poi andare fuori,presi Gary per mano e Vicky Jake,non ho toccato Daryl perché giustamente a lui  non piacciono queste cose quindi gettai la spugna subito senza insistere,iniziammo a ballare come pazzi mettendoci a ridere.
Vidi Daryl ridere,lasciai un attimo Gary,per prendere il mio ragazzo,dopo Elvis venne un lento,quindi Jake e Vicky ballarono insieme,io provai a ballare dolcemente con Daryl ma venne bloccato il tutto da un tonfo dal cancello di entrata,corsi a spegnere la musica e a prendere la mia katana e andare alla palizzata,pensando fosse un errante gli stavo per tranciare la testa ma non lo feci,perché era vivo,ed era … Beth!.
Aprii il cancello la presi a braccetto e la portai dentro,la posai sul divano,chiamai gli altri da fuori,buttai per terra la katana per correre in cucina e prendere delle bende bagnate per pulirla dal sangue la quale era ricoperta,gli tolsi la canottiera sporca per metterli una coperta per vedere se non aveva morsi o graffi di zombie,per fortuna niente,dissi a Jake di andare a prendere dell’acqua e qualcosa da mangiare,le stetti accanto tutta la notte insieme a Gary e Daryl.
Gary li stette accanto da sveglio tutta la notte,io e Daryl stemmo sulla poltrona accanto al divano,noi due ci addormentammo lì per la stanchezza però volevo rimanere giù con lei,anche se dormendo,ero presente.
Il giorno dopo,mi svegliai verso le nove credo,mi alzai facendo il meno rumore possibile dato che Daryl e Gary dormivano e non volevo disturbare,mi tolsi i tacchi che portavo dalla sera prima,mi avvicinai a Beth,mi misi seduta accanto a lei accarezzandole la testa,vidi che era dimagrita tanto,andai in cucina e presi qualcosa da mangiare e lo portai in soggiorno,tornando vidi che Beth,era sveglia,misi sul tavolino quello che gli avevo preso da mangiare e andai subito da lei,provò a mettersi seduta,l’aiutai per dopo mettermi accanto a lei per sostenerla,gli chiesi come stava,mi rispose con un semplice bene,poi gli domandai che era successo e mi raccontò:”Quando venimmo inseguite riuscii a scappare,lontano dalla foresta e trovai un accampamento vicino la costa dove stetti per questi mesi mangiando frutti,crostacei e quei pochi pesci che riuscii a prendere con un bastone fino ad oggi,quando recuperai le forze del tutto mi misi in viaggio per tornare a casa,ieri sera al minimo delle mie forze vedendo la palizzata corsi fin che potevo per venire e se non mi avreste sentito forse sarei morta …”
L’abbracciai dicendole che adesso stava di nuovo con noi e sarebbe successo più nulla,mi alzai prendendo il cibo che gli avevo portato,si fiondò sopra di esso senza staccare la faccia,mi misi a ridere,per poi andare a svegliare Gary,quando la vide sveglia si fiondò sopra di lei prendendola in braccio,per dopo baciarla,mi commossi per una scena così dolce,Beth pianse dalla gioia,mi misi seduta sul bracciolo dove stava ronfando quell’essere che chiamo fidanzato,neanche mi accorsi che si era svegliato e questo è stato un errore,madornale,perché mi buttò addosso a lui,mi diede un bacio,lo scansai per scherzare e mi alzai seguita da lui,quando Beth si accorse che Daryl si era svegliato si piombò ad abbracciarlo,guardai Gaz incredula,poi andai dietro di lei:”Beth sarai mia sorella,la mia migliore amica,tutto ciò che vuoi ma non mi toccare Dixon”,si mise a ridere,stando a braccetto con lui,andai da Gary,e dissi:”Allora io sto con Gary ciao!”,dalla bocca di Daryl uscì un semplice “Pff”,tornai indietro da lui lo presi da un orecchio,lo tirai da me,si staccò da Beth che si mise a braccia conserte a guardarci,Daryl mi prese per i fianchi dicendomi:”Dai piccola lo sai che amo solo te”,”Oh amore lo so”,feci per baciarlo mettendoli le mani al collo,ma quando si avvicinò gli misi il dito indice sulla bocca e scuotendo la testa in segno di negazione,per poi staccarmi e andarmene sul divano,Beth ridendo ci disse:”Mi mancavano i tuoi dispetti e i bronci sulla faccia di Daryl” ci mettemmo a ridere a parte Daryl che fece il serio per poi andarsene di sopra per cambiarsi,lo seguii poiché volevo cambiarmi anche io,Beth stette a parlare giù con Gary.
Arrivata in camera mi chiusi la porta alle spalle,vidi Daryl togliersi cardigan e camicia,lasciando libere quelle ali e facendo prendere aria alle cicatrici,gli andai da dietro e lo abbracciai,dandogli un bacio sulla spalla e superarlo e andare davanti lo specchio dell’armadio,lo aprii e uscii la mia felpa nera,un leggins del medesimo colore e le converse bianche,mi misi davanti Daryl alzandomi i capelli,mi abbassò la cerniera del vestito,abbassandomelo,lasciando scoperte il mio tatuaggio dietro la schiena,avevo lo stesso di Daryl,due ali bianche candide,che davano l’effetto del rialzato,ne avevo altri tre,un’ancora che verso la fine si trasforma in uno stormo di uccelli,invece sul polso avevo un’impronta di una zampa di cane e sul dito indice avevo la scritta “Shhh…”.
Dopo essermi spogliata mi misi il cambio che mi ero sistemata,mi legai i capelli in uno chignon un po’ spettinato,Daryl invece si mise un semplice jeans strappato alle ginocchia e una felpa azzurra,con le sneaker blu,scesi le scale,dirigendomi in cucina dato che era ora di pranzo,mi misi seduta,ero in mezzo a Vicky e Beth,parlammo allegramente tutt’è tre,Beth stava bene,sembrava che stette bene,credo che era solo stanca quando svenne,non vidi nessuno dei tre ragazzi,mi alzai dal tavolo,trovai Daryl sulle scale d’ingresso che parlava con Gary in tanto che puliva la balestra,chiesi dov’era Jake e mi disse che stava cucinando,come al suo solito.
Ritornai in sala da pranzo sedendomi e cominciando a parlare con le ragazze,arrivò Jake con i piatti,portandoli davanti a noi,battemmo le mani per la bellezza dei piatti.
Intanto che gli altri parlavano,io sistemai la cucina lavando i piatti,avevo un po’ di mal di testa e volevo stare tranquilla,dopo aver finito andai in camera per mettermi un po’ a dormire,mi svegliai di tardi pomeriggio,mi ritrovai insieme a Diego ed Ad che dormivano vicino le mie gambe,mi alzai,mi sgranchii un po’ le braccia e le gambe,mi piegai a prendere le scarpe per metterle e scendere giù dagli altri,gli trovai sotto il portico,prima di uscire sentii le discussioni,stavano parlando di Daryl e Vicky quando stettero insieme,stetti ad ascoltare,questa era Beth che parlava:”Quindi voi due siete stati insieme una settimana solo per una scommessa tra i vostri amici?”,Vicky disse un semplice si poi Gary intervenne:”Daryl basta che non è la stessa cosa con Veronica …” quando sentii il mio nome uscii subito facendo finta di non stare ad ascoltare,non volevo che Gary finisse la frase,andai da Daryl gli diedi un bacio per poi dire:”Ho sentito il mio nome,non si parla mai di me in vano ragazzi!”,mi misi in piedi accanto a Daryl,che mi prese per mano per farmi sedere sulle sue gambe,così feci.
Vicky mi chiese da quanto stavo insieme a Daryl,gli risposi pensandoci  e non avendo ormai più la cognizione del tempo,dissi tre anni,lei mi rispose:”Si vede infatti quant’è cambiato da quando lo conosco”,sorrisi come per chiudere questa discussione,vennero circa le sette di sera,Gary e Beth andarono in camera loro,Jake e Vicky anche perché ormai loro dormivano insieme,forse erano fidanzati,non lo so,comunque stemmo solo io e Daryl rimanemmo fuori in giardino,stetti a sistemare le rose,invece lui stette sulle scale a guardarmi,finito mi misi accanto a lui,gli chiesi:”Ehi ma davvero ti ho cambiato così tanto ...?” “No tranquilla è solo che da quanto sto con te sono leggermente più dolce con te ma sono sempre il solito associale con gli altri”,lo presi per mano,lo portai in camera,lo buttai sul letto per poi dire:”Meno male,il tuo lato da bel tenebroso è rimasto”,mi misi sopra di lui,mi prese la schiena,togliendomi la felpa,si bloccò per l’arrivo di Beth,mi alzai per chiudere la porta così non ci disturbava più,gliela chiusi in faccia,ritornai dal mio ragazzo ma niente Beth continuava ad insistere,mi misi accanto a lui aspettando che quell’altra se ne andasse,è arrivata da due giorni ed è già insopportabile,stando lì mi addormentai,abbracciata insieme a lui,credo che si mise a dormire anche lui.
La mattina dopo mi svegliai ancora quando c’era l’alba,infatti mi alzai,scesi le scale,uscii e presi la macchina per andare a farmi un giro,andando trovai un posto bellissimo che mi ricordò quello mio e di Daryl,mi tenni in mente dov’era,stetti lì per tutto il giorno,arrivò anche Adrien che mi aveva seguito,la notte venne anche Lui,che stette con noi,quando mi addormentai,Ad stette accanto a me e Lui stette di guardia,infatti passai  la notte tranquilla senza problemi,la mattina dopo stetti ancora lì con loro fino al tardo pomeriggio,per poi salire in macchina con Ad ed andarcene a casa.
Arrivata entrai nel cancello parcheggiando la macchina,entrai in casa facendo il meno rumore possibile,non vidi nessuno,vedendo l’ora pensai fossero fuori,infatti stavano lì a parlare,Jake,Gary,Vicky e Beth,non vidi Daryl,la moto c’era quindi era a casa,uscii per far vedere che ero a casa,Beth venne subito ad abbracciarmi,seguita da Gary,poi Vicky e poi Jake ma avevo una sola domanda,dov’era Daryl,Beth mi disse che era in camera mia sul balcone da quando sono andata via,salii le scale di corsa spalancando la porta di camera ed andare sul balcone,Daryl si girò,si alzò subito e mi prese in braccio subito,mi mise giù e si stacco,sgridandomi:”La pianti di andartene così?! Dio io mi preoccupo lo sai,un giorno e mezzo senza sapere dov’eri lo capisci? Basta,se vuoi andare da qualche parte avvisa,perché lo vuoi capire che se ti perdo per me è finita,non farlo più.”,mi sentii in colpa,non è la prima volta che succede,abbassai lo sguardo,gli chiesi scusa,gli provai a dare un bacio,che ricambiò,gli sussurrai un ti amo,mi prese adagiandomi sul letto e salendo su di me,iniziò a baciarmi,dalla bocca fino al collo e andando sempre più giù,quella notte la passammo come se fosse stata la prima volta per tutti e due.
La mattina dopo,mi svegliai ancora accanto a Daryl,mi misi seduta e prendere una maglietta,vicino a me,mettendomela addosso,per il freddo che proveniva dalla finestra aperta,mi rimisi sotto le coperte,abbracciando il mio ragazzo per cercare un po’ di calore,dopo circa dieci minuti si svegliò anche lui,mi prese in braccio per mettermi sopra di lui,mi baciò per dopo sussurrarmi un buongiorno,la mia risposta fu:”Mettimi giù subito,ho troppo freddo”,si mise a ridere mettendomi giù e abbracciandomi,mi disse:”Non ti devi mai vestire fino che non scendiamo,ok?” “Amore se ho freddo,devo vestirmi quindi lasciami fare ciò”, mi rispose sbuffando e dandomi le spalle,lo abbracciai da dietro,baciandoli la schiena.
Vidi che ore erano,mezzogiorno passato,decisi di alzarmi,mi misi i jeans,una felpa e le solite converse,scesi le scale,lentamente trovando Gary e Jake che parlavano tranquillamente,chiesi dov’erano Vicky e Beth,mi risposero all’unisono che stavano dormendo,dissi un semplice ok,per poi vedere fuori dalla finestra che stava piovendo,uscii dalla porta mettendomi il cappuccio della felpa in testa e andando da Rick per metterlo nel garage,invece presi Diego e Ad,portandoli dentro,salii di sopra chiudendo la finestra in camera e le altre,mi per terra davanti a Daryl nel letto,”Hey,sei ancora offeso con me?” “Si lo sono e non farmi gli occhioni dolci,lo sai che con me non funziona”,dicendo questo si voltò dall’altra parte,tirandosi su le coperte fino alla faccia,sbuffai,mi alzai da terra,dirigendomi verso il bagno,gridando :”Vado a farmi una doccia e vieni anche tu!”,lo vidi uscire da letto e venire subito da me,prendendomi in braccio,mi porto dentro chiudendo la porta alle sue spalle,facemmo la doccia insieme,uscii prima di Daryl,presi un asciugamano avvolgendomelo addosso,presi il phon,per asciugarmi i capelli,dopo che ebbi finito,uscì anche Daryl,abbracciandomi da dietro,gli diedi un bacio sulla guancia,poi gli chiesi:”Dato che Beth ha fatto la parrucchiera non puoi farti tagliare un po’ i capelli,tra un po’ gli hai più lunghi di me”,mi rispose con un va bene sbuffando,corsi in camera,mi vestii velocemente,con una felpa di Daryl,che mi andava un po’ lunga,quindi stetti così per andare a chiamare Beth,andai nella sua camera,non trovandola,scesi le scale velocemente trovandola giù sul divano con Diego,la chiamai per venire di sopra,mi disse cos’era successo,:”Beth,è giunto il momento di tagliare un po’ i capelli a Daryl” dissi ciò ridendo,mi rispose:”Ma dobbiamo quanto corti?Come prima vero?”,annuii con la testa,Beth tirò un sospiro di sollievo,le presi la mano portandola di sopra,in camera vedemmo Daryl che si stava vestendo,lo prendemmo a peso portandolo di sotto e andando nel bagno principale,presi una sedia dove lo feci sedere.
Beth iniziò a lavarli i capelli e cominciò a chiedere cose a me,facendo finta di  essere in un vero parrucchiere,mi misi a ridere come una pazza,perché poi Daryl non rispondeva mai ma sbuffava,andai un attimo in soggiorno per chiamare gli altri tre,entrarono  nel bagno,rimasero sorpresi,mai Daryl si faceva toccare i capelli da qualcuno e adesso addirittura se gli stava tagliando,Gary invece mi chiese se potevo sistemarli anche lui,presi una sedia dalla cucina feci sedere Gaz,presi un asciugamano, infilando nella maglietta,giocherellando un po’ con i capelli gli dissi:”Allora signore come gli vuole i capelli oggi?” il problema che facevo la seria,mi rispose:”Allora vorrei rasarli ai lati come al solito e una bella cresta sistemata” “Perfetto”,dopo ci mettemmo a ridere tutti,finito Gary decisi di sistemare i capelli anche a Jake dato che sul serio erano lunghi quanto quelli di Beth e lei li tieni un poco al di sotto delle spalle,quindi una bella sistemata se la merita con tutto il nostro cuore,gli feci un bel ciuffo corto portato indietro e rasati ai lati,mi sentivo fiera di me stessa dopo tale bellezza,non ero una parrucchiera però quando avevo 16 anni facevo i capelli alle mie amiche,quindi presi un po’ la mano,non ero bravissima ma almeno sapevo cosa facevo facendola bene.
Quando anche Beth ebbe finito,sembrava di riavere il Daryl di prima,capelli che gli arrivavano quasi sotto l’orecchio,la mattina si era fatto pure la barba,infatti l’aveva solo sul mento,non tanto lunga che saliva verso l’alto prendendo i lati della bocca e trovandosi sotto il naso,lasciando intravedere il neo che aveva accanto tipo quello che si disegnava Marylin Monroe,era nella stessa posizione,più lo guardavo,più mi innamoravo di lui,i ragazzi ci lasciarono da soli in bagno,quando se ne andarono mi sedetti sul bordo della vasca e stetti a guardarlo,prese un asciugamano iniziandolo a passare sul mento e poi sui capelli spettinandoseli tutti,si tolse la maglietta per sbatterla dai capelli,sarei stata a guardarlo per ore,anche per sempre e più mi dicevo:”Wow è perfetto”,quando si accorse che lo stavo fissando mi guardò,mi venne vicino si accovacciò davanti a me,gli sorrisi,gli dissi che era bellissimo,si mise a ridere :”Senza maglietta lo sono per tutti”,rimasi stupefatta dalla risposta quindi lo presi per mano,spalancai la porta,arrivando in soggiorno tirandomelo,passai davanti a tutti e i miei cari amici gridarono:”Evvai un altro litigio”,alzai il dito della mano libera gridando :”Silenzio!”,pensando che alzai il dito con la scritta,mi misi anche a ridere però dopo tornai seria,portando Daryl in camera,buttandolo sul letto,andando verso l’armadio,prendere due magliette e una felpa e gliele lanciai addosso,gridando :”Ora mettitele!”,si vestì di corsa,mi avvicinai a lui,mi misi sopra le sue gambe,gli dissi:”Tesoro sei bellissimo vestito o no quindi non pensare che ti amo solo perché hai un fisico perfetto,fantastico,senza difetti,c’è … wow”
 “E’ solo tuo principessa”
“No, tu sei mio” detto questo mi baciò, “Come faccio a non amarti piccola mia?”
“Io mi chiedo come fai ad amare una come me,ti ricordo che non sono normale”
“Ah perché io sono normalissimo?”
“Si un po’ più di me lo sei mio bel tenebroso”
“Solo perché sono associale non significa che sono normale”
“Allora dato che ha smesso di piovere e fa caldo,ti sfido a correre di sotto gridando e buttandoti in acqua in piscina,lo farò anche io,chi vince farà fare all’altro ciò che vuole ok?” “Perfetto andiamoci a mettere il costume”
Mi alzai da lui,presi il mio e il suo costume,glielo passai e mi catapultai in bagno cambiandomi al volo,quando uscii vidi Daryl che mi aspettava,mi girai verso di lui dandogli le spalle,per farmi allacciare il costume,mi fece il fiocco,andammo davanti le scale,vidi se erano tutti sotto al portico ed era così,c’erano pure le porte finestre aperte quindi era più comodo uscire,contai fino a tre dando il via,iniziammo a scendere le scale di corsa urlando,più ridendo che urlando,arrivammo giù in giardino,mi buttai subito in piscina prima di lui,perché so che mi si buttò addosso,uscii dall’acqua,mi misi ad esultare,dato che avevo vinto,uscì dall’acqua anche lui con la faccia arrabbiata,si alzò in piedi con le braccia incrociate,mi misi a ridere,vidi gli altri che ci guardarono straniti,gli andai accanto prendendo gli asciugamani sotto al portico,gli dissi tutta la scommessa fatta da me e Daryl,che ovviamente vinsi io,venne sotto il portico anche lui,sbuffando,mi misi l’asciugamano addosso per dopo andare ad abbracciare Daryl,dandoli un bacio sulla guancia,rimase con le braccia conserte anche se gli stavo abbracciata con l’asciugamano,i ragazzi si misero a ridere,per la prima volta avevo battuto Daryl,mi sentivo tremendamente potente.
Guardai Beth,si alzò subito gridando:”Dato che oggi siamo in vena di sfide,facciamone un’altra!” la guardai perplessa:”Cioè?”
“Cioè dato che siamo tutti bravi con le armi potremmo fare un tiro con l’arco però moderno” 
“Bell’idea,Beth,Vicky di sopra ora.”
Arrivate di sopra dovevamo vestirci bene giustamente,ognuna andò nella propria camera,ci cambiammo e uscimmo,eravamo vestite in tre modi diversi,io con un pantalone militare nero a vita bassa che diventava più attillato verso la fine,una canottiera bianca semplice dove avevo messo le bretelle nere,ai piedi dei semplici anfibi dello stesso colore,avevo i capelli raccolti in una treccia di lato e in faccia avevo due linee nere su ogni guancia,Beth invece un pantaloncino nero e una camicia militare classica e le converse bianche,i capelli tirati sopra in una semplice coda,Vicky invece con un vestito che arrivava al ginocchio nero,con una bandana che legava i capelli di color militare,invece ai piedi aveva dei semplici stivaletti neri e aveva i capelli lisci semplici,dopo esserci date l’ok tutt’e tre andammo fuori,facendo entrare i nostri ragazzi dopo averli convinti di cambiarsi,dovevano vestirsi più o meno come noi,dopo averli fatti entrare in camera,gli seguimmo,per vedere come si vestivano,andai verso l’armadio,presi una maglietta bianca e un pantalone militare classico verde e i suoi soliti anfibi neri,presi la matita nera facendoli le due linee su ogni guancia,per poi ripassarla con l’ombretto,mi guardai allo specchio dato che con Daryl avevo finito e dovevamo aspettare gli  altri e mi feci una linea di eye-liner semplice sopra l’occhio,quando ebbi finito,presi il mio ragazzo e uscimmo fuori sotto il portico,dato che volevo sistemare tutto,presi sei pali ad altezza umana e gli impiantai per terra con l’aiuto di Daryl,mi guardò e mi disse :”Ti avrei  vista fare il militare”
“Nah niente militare ho preso la strada dell’economia come agente di borsa a Wall Street,il mio sogno fin da bambina”
“Wow,io un semplice ragazzo nelle strade di periferia e la mia ragazza famosa come agente di borsa”
Sorrisi a questa affermazione,non dissi più niente,dopo aver impiantato i pali presi dei fogli facendo un bersaglio perfetto,meno male che la mano nel disegno non l’avevo persa,stavo disegnando zitta,ed è una cosa strana perché io parlo sempre,Daryl mi venne accanto,mi chiese cos’era successo,gli risposi:”Hey,no niente stavo disegnando per conto mio intanto che aspettavamo gli altri”
“Fammi vedere cos’hai fatto” “Niente di che,un semplice disegno che non devi vedere” “Ok,ah guarda sono arrivati gli altri” mi girai a guardare ma non c’era nessuno,vidi  Daryl con il mio disegno in mano,alzò lo sguardo e poi parlò:”Wow è perfetto … ma aspetta sono io adesso?” “Si,non è finito e non volevo che lo guardavi” “Piccola è bellissimo,ha tutto,sfumature,profondità,paesaggio,dettagli, questo lo hai fatto solo con dei pastelli e una matita?” “Già”
Il disegno raffigurava Daryl davanti la piscina che giocava con Diego,dopo dieci minuti arrivarono anche gli altri e noi due avevamo già sistemato tutto,Daryl aveva appeso i miei cartelli con i bersagli sui pali,io avevo preso tutte le armi che avevamo in casa,per tenere i punti feci un cartellone con tutti i nostri nomi e gli spazi per i punti e lo misi attaccato al garage con dello scotch,misi le armi sul tavolo,quando vennero tutti,avevamo diverse sfide,la prima era con una semplice pistola da vicino,facemmo tutti bene,quindi segnai una crocetta per tutti,poi toccava al tiro con l’arco,Daryl con la balestra e noi altri con l’arco,io avevo l’arco che mi aveva fatto un mio amico,era di ferro bianco pieghevole e le frecce erano sempre di ferro,ci mettemmo un poco più distanti,Beth e Jake vennero squalificati,rimanemmo solo io,Daryl,Vicky e Gary.
Ora era il turno del fucile d’assalto,ognuno aveva il suo,Daryl l’Ak-47 con mirino olografico,io avevo il mio fedele FAD con silenziatore e mirino ACOG,Vicky aveva un P90 con silenziatore e Gary un ACR.8 con mirino ACOG,rimanemmo io,Gary e Daryl,invece Vicky uscì perché un fucile d’assalto non l’aveva mai usato da lontano ed era pure senza mirino,eravamo solo tre,ora toccava al fucile da precisione,io avevo il Barret M95 cal.50,Daryl un Dragunov e Gary l’M200 CheyTac,rimanemmo dopo solo io e Daryl,facemmo decidere l’ultima arma agli altri,tutti scelsero tiro con l’arco,ripresi il mio arco e passando la balestra a Daryl,dato che avevo vinto prima sbagliai di proposito a mirare per farlo contento,infatti la freccia cambiò proprio direzione prendendo la terra,quando Daryl esultò,gli sorrisi,mi prese in braccio,dicendo:”Oh amore ti ho battuta”
“Adesso mi devo offendermi io piccolo?” “Dai,scusa per prima”,lo baciai e mi posò giù,gli sussurrai:”Sei troppo sexy vestito così”,dopo andai da Beth e Vicky,ci guardammo per poi andare di sopra,spogliarci e metterci il costume,mi struccai da tutto quel nero e liberando la treccia in tanti ciuffi ricci,ci trovammo tutte giù,corremmo verso la piscina buttandoci in acqua,ci mettemmo sulle scalette a parlare,non vedemmo nessuno dei ragazzi,quindi ricominciammo a parlare tranquillamente,poi li vedemmo arrivare a rallentatore,Daryl aveva una giacca degli Yankee,con il mio capello nero e bianco sempre degli Yankee,un jeans e le Nike blu,aveva la palla  da football in mano,anche se gli Yankee non c’entrano niente,credo se la sia messa solo perché nel mio armadio ho solo la giacca di football ma le magliette sono di baseball,basket e Hockey,nient’altro,comunque Gary aveva una maglietta di jeans, un pantaloncino da calcio e le converse blu elettriche ,Jake aveva solo una felpa di Hockey i jeans e le Puma nere basse.
Gli guardammo malissimo,per poi metterci a ridere,ci vennero vicino,Gary iniziò a parlare dicendo:”Adesso scegliamo noi la sfida,ed è guerra all’ultimo sangue a football”,uscii dall’acqua andando faccia a faccia con Gary,mi misi le braccia sui fianchi,dicendoli:”Sfida accettata”,Beth mi venne accanto mettendosi come me,Vicky ci venne accanto e ci prese dicendoci:”Scusate un attimo,io non so giocare a football”,”Va beh non fa niente siamo io e Beth”,andammo di sopra a cambiarci,Vicky stette con me intanto che mi cambiavo,mi diressi  davanti all’armadio,presi una canottiera di basket di M. Jordan,un pantalone lungo a vita bassa neri,sempre attillati verso il basso,ai piedi portavo delle Adidas nere con i simboli dorati,Vicky mi fece i capelli lisci raccolti in una coda,perfetta lasciandola cadere lungo la schiena,mi misi come al solito un filo di eye-liner,per poi scendere giù,trovai Beth seduta sul divano in braccio a Gary,la presi per il colletto della maglia tirandola verso di me e dicendole:”Non familiarizzare con il nemico” portandola fuori in giardino,trovai Jake e Daryl che sistemavano “il campo di gioco”,mi misi seduta per terra a giocare con la palla,quando i ragazzi ebbero finito,mi alzai in piedi e andai a chiamare Vicky che era rimasta di sopra,andammo fuori in giardino poi vidi Beth che disse:”Dato che siamo due contro due perché Gary e Vick non giocano,potremmo provare a giocare a pallavolo no?Almeno stiamo tutti insieme”
“Non è una brutta idea,non facciamo il classico pallavolo però giochiamo senza punti soltanto con una linea per terra ,perché non credo che abbiamo materiali per farci una rete da pallavolo seria” dissi io,tutti annuirono,entrai dentro il garage,trovai una tintura bianca,la presi per tingere l’erba per fare il segno del campo,dopo aver finito,ci mettemmo a giocare per tutto il pomeriggio fino alla sera,venne troppo tardi quindi decidemmo di andare a dormire dato che eravamo sfiniti tutti,andai in camera,mi svestii per poi mettermi sotto la doccia,per sciacquarmi dal sudore,uscita dal bagno mi misi la felpa e mi buttai a letto a braccia aperte andando a sbattere con mezzo corpo addosso a Daryl,per dopo abbracciarlo e dargli la buonanotte.

 

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Capitolo 21
*** La dolcezza, a volte ***


“Da quanto stavo correndo? Un’ora,due,tre? Non lo so,ho soltanto capito che non devo fermarmi qui per riprendere fiato,ho solo un coltello e mi deve bastare,pistole non ne ho,come una sciocca ho dimenticato la mia a casa,sul tavolo,l’arco l’ho prestato a Gary,sono senza di niente se adesso mi fermo sono morta,bello però fare ginnastica a prima mattina insieme agli erranti è  una cosa così tenera.
Dopo averli distanziati un po’  mi fermai per rilassarmi un attimo,vidi avvicinarsi i neonati,quindi meglio iniziare a correre ancora,mi trovo dentro la foresta,credo sia il cuore,dato che la luce non riesce neanche a trapassare dalle foglie o dai rami,vedendo il cielo,provando a scrutarlo mi trovai spacciata,ed eccoli venire verso di me circondandomi,i neonati mi bloccano a terra,con tutta la forza che ho mi provo a liberare ma con nessuna causa,poi dal mezzo di quegli zombie eccolo sbucare,quel mostro che un anno fa mi catturò,loro si scansarono,lo vidi allargare le braccia per poi dire:”Allora,ti piace ciò che ho messo insieme in un anno? Prima bastavano due erranti per pensare di ucciderti ma adesso ho un esercito intero che divorerà te e i tuoi amichetti fino che non scomparirete”, lo guardai per poi vedere decine di erranti  piombarsi sopra di me,ne vidi avvicinare uno al mio collo e addio … “
Mi svegliai di colpo,alzandomi di scatto,mi resi conto che ero a casa,nel letto e quello che ho appena visto era solo un sogno,Daryl mi vide e mi venne accanto da sdraiato,che scansa fatiche manco a sedersi per vedere che avevo,ok era tardi e mi sono svegliata di colpo quindi ha ancora i riflessi di un bradipo,mi siedo sul bordo del letto,il mio ragazzo mi abbracciò da dietro solo con le braccia intanto che è ancora sdraiato,mi presi il viso e scoppiai a piangere,il motivo è semplice,troppi ricordi dal passato messi insieme in un unico sogno,da qui vidi Daryl alzarsi di scatto e venirmi davanti,sedendosi con le gambe,come dire a farfalla come i bambini,mi prese e mani togliendomele dalla faccia,mi misi a ridere per questa scena,sembra un bambino un po’ troppo cresciuto,mi asciugò le lacrime poi queste parole :”Ti ricordi? Usavi questa tecnica per farmi sorridere,quando stavo male e adesso tocca a me” mi sorrise ,poi asciugò le lacrime dal mio viso,si alzò venne verso di me,mi prese in braccio a sacco di patate,uscì dalla camera correndo giù dalle scale intanto che io mi dimeno sopra alla sua spalla,mi rassegno,non ci posso far niente,però stranamente è andato nello studio,non ho visto che ha fatto perché sono girata,poi come giustamente ho previsto mi porta fuori in giardino adagiandomi sull’erba,gli sorrisi anche per dolcezza ma più per preoccupazione perché ha un pennarello nella sua mano,nel silenzio assoluto proferì parola:”Adesso chiudi gli occhi non faccio niente di cattivo promesso”,sento sulla pancia un formicolio,oddio mi sta scrivendo qualcosa me lo sento,”Apri gli occhi,dopo tale bellezza mi devi amare ancora di più”mi misi seduta,guardo la mia pancia e vedo scritto “Lei è mia.”,”Ma amore è bellissimo,l’hai scritto pure bene e comunque non serve scrivermi così per farti amare di più scemo,vieni qui va”,mi sorrise lo abbracciai,per poi dire:”Ok amore adesso posso rimettermi la felpa fa un po’ di freddo fuori in giardino?”
“Non credo che solo la felpa ti può coprire quindi …”
“No no in piscina no.”
“Invece si!”
Mi butta in acqua intanto che io gli grido un dolcissimo:”Ma io ti odio!”,mi segue però entrando piano,lo guardo malissimo dopo essermi tolta i capelli dagli occhi ,mi misi a nuotare per tutta la piscina,dato che devo aspettare gli altri mi rilasso intanto che non so che fare,però rilassarmi avendo Daryl accanto è impossibile,decido di fare una cosa,esco dall’acqua,entro in casa,neanche il tempo di uscire e mi trovo Daryl accanto a me,che prende la balestra,lo guardo stranita e gli chiedo:”Hey,che hai?” “Chiama gli altri e uscite fuori,un gruppo di erranti sta scavalcando la palizzata”,mi dirigo subito di sopra chiamando tutti dicendo ciò che sta succedendo,gli ho visti uscire di corsa dalle proprie camere impugnando le loro armi,prendo il mio FAD,per poi uscire di corsa e andare davanti la palizzata del retro,miro a quelli più lontani,per poi uscire il coltello ed infilarlo nella testa degli erranti che hanno trapassato il cancello.
Uno zombie per terra azzoppato mi striscia accanto,gli vado dietro lo colpisco sulla testa con il fucile,mi tolgo i pezzi di carne marcia dalle mani,intanto mi cade un’errante sopra la testa,lo tengo dalle spalle,per non farmi mordere,una freccia gli trapassa la testa,facendomelo cadere addosso a peso morto,lo butto per terra alzandomi subito,guardo Daryl andandoli subito vicino e abbracciandolo,sento Gary  che dice:”Beh,questo è l’ultimo,però una domanda,adesso con questi che hanno scavalcato cosa ci facciamo?”,”Dobbiamo portarli fuori e assicurarci che sono morti per poi scavare una buca”dico io,prendo la katana,me la lego dietro la schiena,poi inizio a prendere gli zombie dalle gambe portandogli fuori dal cancello e poi mettergli la spada in mezzo agli occhi,i ragazzi scavano la buca un po’ lontana da casa e intanto noi ragazze portiamo gli erranti già trafitti nella buca,Beth mi porta un’errante familiare,la indica e mi dice:”Questa è mia sorella,questa è Maggie!”,la guardo,i suoi occhi pieni di lacrime,le sue mani tremano,le gambe sono come foglie,la prendo al volo,chiamo aiuto,Beth mi è svenuta tra le braccia,arriva Daryl e Jake,si fermano davanti alla scena.
Jake si butta per terra,disperato,inizia a negare la situazione,Daryl lo alza e lo allontana,arrivano anche gli altri due,Vicky prende Beth in braccio aiutata da Gary che la portano dentro casa,mi alzo andando verso Jake,lo allontano anche io :”Daryl portalo via , finisco io qui tanto manca solo lei …”,mi annuisce e portandolo via , presi il coltello glielo infilzo negli occhi , intanto che dai miei cadevano lacrime,la lascio un attimo lì per poi prendere la pala e sotterrare gli erranti,faccio un’altra buca più piccola,dove misi Maggie,mi alzo dal lato della fossa,prendo dei fiori e gli tolgo i petali per poi buttarglieli addosso,richiuso tutto,presi due rami,li legai insieme e feci una croce per piantarla a terra,prendo una rosa e la metto sulla tomba,l’ultima lacrima mi cade e dopo aver preso tutto mi avvio verso casa.
Arrivata,apro il cancello e lo chiudo per bene,mi trovo nel giardino principale dove c’è la casetta dove tengo Rick,prima di entrare prendo un  po’ di mele e gliele faccio mangiare,lo saluto con una carezza sul muso,entro dentro casa,appoggio armi e cianfrusaglie sul tavolo d’entrata,mi avvio in cucina,per mangiare qualcosa,sono praticamente senza forze,letteralmente.
Vado in camera e buttandomi sul letto facendo fuoriuscire la polvere da esso,mi alzo di colpo,tossisco per l’allergia alla polvere,in questi giorni mi sono dimenticata di pulire camera,mi devo alzare per mia grandissima malavoglia,rotolo fino a cadere dal letto,mi alzo mettendomi seduta,massaggiandomi la testa,”Dio che male,la prossima volta butto i cuscini per terra”,mi alzo,apro l’armadio e prendo coperte pulite,sfaticata come sono a fare le faccende domestiche,tiro il lenzuolo disfatto,mettendo quello nuovo.
Appena finito mi butto a letto,sono morta,mi tolgo i pantaloni,rimanendo solo con la camicia a scacchi rossa,metto coltello e pistola nel cassetto del mio comodino,chiudo la porta della camera senza fare tanto rumore,mi tolgo anche la camicia,prendo una maglietta dall’anta dell’armadio di Daryl,sono un po’ più lunghe delle mie quindi non serve che metto pantaloni,mi infilo nel letto,prendo da sotto il letto,una scatola con tutte gli oggetti conservati della mia vecchia casa in Italia,quella in centro a New York,ormai conquistata o forse anche distrutta,ci sarà ancora la mia coinquilina dentro? Non lo so,il giorno prima che partissi per andare in quella città dove avevo il bunker gli chiesi di venire con me ma lei testarda com’è decise di rimanere,mi disse,quelle parole così taglienti ma così sicure dette da lei,”Hey,Vero calmati,io rimango qua,Luke mi verrà a prendere,ne sono sicura,lo devo aspettare,tu vai,se mai mi salverò verrò da te,però ricordati tra me e te la più forte per sopravvivere sei tu,non io,non so usare un coltello per cucinare immagina per uccidere qualcuno,tu almeno si,sei stata nell’esercito per un paio di anni,sai come si usano le armi,sai tirare con l’arco,io l’unica cosa che so fare e scappare,mi dispiace,se morirò sarà un bene”,come una stupida quel giorno la lasciai,così come se avesse ragione,come se avesse ragione di tutto,lei morirà,lei è già morta,però quel giorno invece di dirgli addio,gli dissi poche e semplici parole:”Stai attenta,per favore,io vado adesso,non ti dico addio,perché ci rivedremo”,mi è scesa una lacrima pensandoci,lei ha preferito rischiare tutto e rimanere ferma a casa sua.
Dopo aver preso la scatola,la apro,tirando fuori album di foto,pieni,straripanti,di foto vecchie e di foto di adesso,avendo la macchina fotografica che le stampa le foto ogni tanto un’immagine deve rimanere,appoggio tutto sul letto,rovisto ancora di più trovando un mio peluche di quando ero piccola,un pastore tedesco,beige e nero,ha solo l’occhio destro rovinato ma per il resto è perfetto,lo prendo appoggiandolo sul cuscino dietro di me,guardo ancora,non voglio aver scordato niente.
Rimetto la scatole nel suo posto,prendo le foto,quelle nuove,invece le altre le metto in un altro cassetto,inizio a sfogliare l’album,ho trovato la prima foto nel bunker insieme a Jake,mi ricordo che avevo messo la data dietro “06.07.2021”,mi rendo conto che adesso,sono passati quasi tre anni,appoggio la foto e apro l’armadio,vedo il calendario,oggi è il quattro Novembre,fra solo cinque giorni è il mio compleanno,i miei venticinque anni sono arrivati,mi sento vecchia.
Ritorno sul letto,metto apposto la foto,ne trovo una di Daryl intanto che dorme,è così bello,prendo l’immagine e la metto fuori dall’album,voglio cercarne una solo mia e sua,infatti la trovo,mi ricordo di questa,c’è la fece Gary,eravamo io e Daryl che ci baciavamo,mi teneva in braccio,era quella sera  che feci conoscere Lui a Gaz,prendo la foto,chiudo l’album e lo metto apposto,prendo le due fotografie e le metto in una cornice.
Sono stata tutto il pomeriggio a guardare la foto di Daryl che dormiva,la guardo,la guardo ancora,ancora e ancora,sono stata così tanto che arriva anche il mio ragazzo,si siede accanto a me,gli sorrido e mi sdraio sotto le coperte,Daryl mi segue abbracciandomi,quando tutti vennero a darci la buonanotte,lo prendo per mano,lo porto fuori nel giardino del retro,si siede sulla soffice erba,mi tira verso di lui,mi siedo sopra le sue gambe,mi prende il viso iniziando a baciarmi,gli tolgo la maglietta continuando a baciarlo,fa lo stesso anche lui,liberandomi di maglioncino e il reggiseno,rimaniamo solo in intimo,da qui passammo una notte facendo l’amore sotto le stelle,come i vecchi tempi.
La mattina dopo,mi sveglio congelata anche se ho il corpo di Daryl,caldo che mi avvolge come una coperta,lo abbraccio ancora più forte per il freddo,e che diammine è pur sempre novembre e noi siamo fuori praticamente nudi,anche Daryl si sveglia,mi toglie i capelli dal viso :”Buongiorno amore” mi sorrise in un modo dolcissimo,gli ricambio ma sbattendo i denti,”Buongiorno anche a te” dissi dandogli un bacio.
“Vuoi entrare se hai freddo? Non voglio che prendi freddo”
“Tranquillo,stando accanto a te è molto meglio,mi spieghi come fai a non avere freddo o a essere così caldo?”
“Sono abituato ricorda”
“Si lo so ma sei bollente è quello il problema,sto meglio abbracciata a te che vestirmi”
“E chi mai ti ha detto di vestirti?”,mi disse salendomi sopra,sorridendomi maliziosamente e baciandomi.
“Dai scemo togliti e abbracciami che ho freddo ma scusa,non è che hai la febbre?”
“Non ti ricordi che ero caldo anche in estate,quindi sarei già dovuto morire se ero ammalato”
“Non dire così dai,ho perso Maggie non perderò anche te ok?”
“Rilassati non mi perderai,ti conviene vestirti sei gelata”
“Ok papà vado a vestirmi”
“Lo sai che ti odio vestita però ti preferisco sana e viva”
“Si papino fammi prendere i vestiti almeno no?”
“Muoviti”
Sbuffo peggio di un cavallo,presi il mio reggiseno e me lo misi per dopo mettermi il maglioncino,presi la maglietta anche a Daryl lanciandogliela addosso.
“Non fare l’offesa lo faccio per te”
“Si lo so ma ricordati che ho venticinque anni non cinque amore”
“Venticinque dopo domani,poi sono più grande di te”
“Lo sei di un anno non tirartela”
“Dai vieni qui”
“Ok ma anche tu vestiti perché è strano essere vestita e tu no”
“Si mamma”
“Oh ma sta zitto”,gli andai sopra spingendolo per terra dandogli un bacio.
“Vevy,Daryl,buongiorno”
“Gary non farmi prendere questi colpi per favore”
“Hahaha scusa non volevo Vero ma sono venuta in camera vostra e non c’eravate e l’unico  posto che siete la notte conoscendovi è il giardino”
“Già è morbido”
Mi alzo da Daryl,tirandomi giù il maglioncino,per poi risedermi per terra ancora,mi metto dietro al mio ragazzo abbracciandolo,ho troppo freddo,Gary entra in casa gridando :”Stanno dormendo ancora tutti,se volete continuare vi consiglio di entrare perché non voglio fare lo spione e svegliare tutti”
“Ti odio”,dico io con la mia fantastica delicatezza.
Daryl mi prende in braccio portandomi in camera,chiude la porta con il piede facendola sbattere,mi appoggia sul letto,mi inizia a baciare il collo,lo scosto da me.
“Amore dai sul serio ancora?”
“Ovvio”
“Dai io ho sonno”
“Uffa,ok vieni qui”
Mi dice facendo segno di abbracciarlo,lo faccio dandogli un bacio e sussurrandoli uno scusa,mi bacia sulla fronte,mi metto più attaccata a lui.
“Tesoro mi perdoni?”
“Non lo so,perché dovrei?”,detto questo si mise con le braccia dietro alla testa,togliendosi la maglietta,mi metto con la testa sul petto e con le braccia lo circondo.
“Mi devi perché mi ami no?”
“Mm … non so,non è un buon motivo”
Lo guardo malissimo dopo questa affermazione,mi alzo,prendo i miei leggins,gli anfibi,lego il coltello alla coscia,ed esco dalla camera,vado in cucina e trovo Gary che legge un libro,lo saluto intanto che mi faccio un caffè caldo.
“Hey che è successo che sei scesa con quella faccia?”
“Eh? Oh no niente voglio fare colazione”
“Non sono idiota , ricorda, che è successo?”
“Si è offeso con me perché volevo riposarmi un po’ ”
“E tu ti sei arrabbiata?”
“Non mi sono arrabbiata ma solo che gli ho detto che doveva perdonarmi perché mi ama e mi ha risposto che non è un valido motivo”
“Se non te ne fossi andata avrei finito di parlare”,arriva Daryl,Gary stette zitto e stette ad ascoltare.
“Dai sentiamo cosa dovevi dirmi”
“Che non è un valido motivo per una roba del genere,perché ciò che provo per te è molto più importante”
“Potevi dire di si almeno invece di essere il solito monotono che per dire qualcosa deve pensarci tre ore”
“Volevo dirtelo,tu sai che non sono monotono con le parole a parte quando sono arrabbiato,però se tu pensi le cose come vuoi e te ne vai prima che la gente abbia finito di parlare”
Per la prima volta,ha ragione lui,sono andata via subito,Dio che stupida che sono,me lo ripeto sempre ma è vero.
Sono rimasta senza parole,io,senza parole è praticamente impossibile,vedo Daryl,andarsene,prendere la balestra e uscire da casa,sento la sua moto sgommare,ora è arrabbiato,guardo Gary con le lacrime agli occhi,”Vai,ora”
Presi la Katana mettendomela dietro la schiena,invece la pistola dentro la sacca della sella di Rick,galoppo il più veloce possibile,guardavo a terra per i segni della moto di Daryl,i segni portano alla spiaggia,infatti è qui,a guardare l’orizzonte appoggiato all’Harley-Davidson,tiro le brighe di Rick scendendo da lui e legandolo al solito ramo,gli vado dietro,mi butta in avanti,mettendosi sopra di me con un coltello in mano.
“Sei pazza? Se non mi fossi fermato ti avrei ucciso pensando fossi uno zombie”
“Scusa Daryl davvero,non volevo fare la testarda orgogliosa”
“Ti amo anche per questo”
“Anche io scemo”,mi bacia lasciando il coltello per terra,lascio la katana accanto a me,gli tengo la testa da dietro,accarezzandogli i capelli,mi prova a togliere la maglietta ma lo blocco.
“Siamo troppo scoperti qui,andiamo a casa per favore”
“Ok ma è la seconda volta che mi dai un due di picche e te gli faccio pagare”
Daryl si alza,seguito da me,prendo la katana e gli passo il coltello,vado verso Rick liberandolo e salendo sopra di lui,invece Daryl,salì sulla moto venendomi accanto.
“Sfida chi arriva prima?Facciamo se è meglio con una moto o come i vecchi tempi a cavallo”
“Amore perderai,io e Rick sappiamo troppe scorciatoie”
“Illusa”
Schioccai le briglie e galoppai il più veloce possibile tenendo testa a Daryl,do’ un segnale a Rick di girare e prendere una nostra scorciatoia,arrivo il cancello è ancora chiuso,vuol dire che ho vinto,metto nel garage Rick e poi aspetto Daryl al cancello ma all’improvviso sento qualcosa che mi spinge a terra,prendo paura pensando fosse un errante invece è quello stupido del mio ragazzo,lo spingo via.
“Dai idiota mi hai fatto prendere paura”
“Lo so piccola,l’ho fatto apposta forse?”
“Ti odio”
“Mm … non credo”,si avvicina a me e mi cinge i fianchi,metto le mani sul suo viso,lo avvicino a me e lo bacio.
“Tesoro si che ti odio”
“Mi baci e poi mi dici che mi odi,allora staccati da me”
“Perché adesso?”
“Primo : Non voglio che ti stacchi
Secondo: Se non vogliamo essere mangiati da quegli zombie e meglio che ci stacchiamo”
Mi giro di colpo e mi stacco da Daryl,chiudo il cancello,prendo la katana e vado verso il garage per chiudere Rick dentro.
Daryl inizia a mirare alla testa degli zombie ma lo blocco subito,perché non stanno venendo verso di noi e poi è una mandria troppo grande non riusciremo a contrastarli tutti.
“Daryl,no,non ci riusciremo mai a ucciderli tutti,rischiamo troppo”
“Si ma se gli girano a quei cosi vengono da noi”
“Siamo solo in due non voglio rischiare ok? Rick è dentro quindi non vengono attirati,Diego è sempre dentro in casa e Ad pure quindi fino che quella mandria non se ne sarà andata non rischiamo ok?”
“Si ok,però potremmo …”
“No andiamo dentro dai”
“Arrivo subito, un attimo”
“No vieni, adesso quando andrò dentro inizierai a ucciderli,come se non ti conoscessi”
“Noiosa”
“Muoviti”
“Arrivo , arrivo rilassati”
Gli prendo la mano,lo tiro a peso e mi blocca proprio dietro la porta d’ingresso.
“Perché ti sei bloccato?”
“Rimango qui,al massimo se vuoi vai in camera arrivo subito”
“Piantala ok?! Non ti voglio perdere per due stupidi zombie che vuoi ucciderli solo per scaricare la rabbia. Non puoi. Succede qualcosa? Muoio senza di te lo vuoi capire?!”
Mi guarda rimanendo zitto,poi riprendo a parlare.
“Ho perso troppe persone e tu non farai parte di quelle”
Scoppio a piangere, ho troppa paura di perderlo,Daryl mi guarda  mi abbraccia subito,mi prende il viso tra le mani,con i pollici asciuga le mie lacrime,lo stringo a me,mi tira su e mi porta in casa a modo sacco,tiro la maglietta e mi asciugo il viso,sorrido e gli do un bacio sulla spalla,andiamo in camera,mi lascia sul letto,mi metto sotto coperte aspettando Daryl,si toglie la maglietta e i pantaloni e si mette accanto a me abbracciandomi,gli do’ la buonanotte dandogli un bacio sulla fronte,ci addormentiamo così,abbracciati.
La mattina dopo mi sveglio un po’ troppo tardi,infatti Daryl non c’era,mi alzo e mi infilo la mia felpa nera,i jeans,le Nike dello stesso colore della felpa e mi metto un cappello di lana per far vedere il meno possibile i capelli sporchi,scendo le scale,trovando i ragazzi che sistemavano delle borse,mi strofino gli occhi e gli chiedo:”Ehi dove state andando?”,Gary mi viene vicino dandomi un bacio sulla guancia,poi mi risponde :”Jake,Daryl e Maggie stanno andando a vedere se trovano un po’ di cibo,dato che lo abbiamo quasi finito”,annuisco con la testa,saluto anche Jake e Daryl,per poi andare in cucina e farmi un caffè,prendo la mia tazza e vado nel giardino principale,per andare a vedere Rick e Diego,dandogli da mangiare.
Rientro in casa trovando Daryl sulle scale,gli passo accanto ignorandolo,mi afferra il braccio :”Perché adesso mi ignori che ho fatto?”
“Non hai fatto niente,lasciami mi fai male” dico tirando il braccio per fargli lasciare la presa.
“Capito e perché sto andando in spedizione vero?”
“Si”
“Lo sai che non voglio …”
“Si si lo so non vuoi rischiare che mi succeda qualcosa” dico sbuffando.
“Non voglio perderti d’accordo?”
“Però se ti succede qualcosa?”
“Non mi succederà niente”
“Essere orgoglioso anche se sei forte in due non ci riuscite se arriva un’orda”
“Fidati che ci riusciamo”
“Ma io vengo con voi”
“Tu non vieni da nessuna parte”
“Sul serio?! Sono stata da sola a pararmi il culo per due anni e riesco ancora adesso,non sono una bambina!”
“Vuoi venire?! E vieni! Che ti devo dire?! Tu non l’hai capito che non voglio perderti!”
“Ma se è destino che mi succeda qualcosa almeno  mi capiterà intanto che sono con te”
“Fai quello che vuoi noi partiamo tra un’ora”
Provo a dire qualcosa ma Daryl prende e se ne va,vado in camera e cambiarmi,mi metto gli anfibi,mi tolgo la felpa mi infilo una canottiera,prendo la mia pistola infilandola nella cintura dietro la schiena e il coltello nelle scarpe.
Scendo le scale e trovo Jake che sistema le borse,mi avvio in cucina per mangiare qualcosa prima di partire,il mio amico mi ferma e mi chiede:”Ehi, dato che la tua macchina è l’unica con cui riusciamo a portare più cose e consuma di meno della mia escila”
“Emh … quale macchina? Io non ho macchine”
“Veronica sul serio ci serve”
“Ma se tipo ne trovassimo una quando arriviamo, forse più silenziosa,sai quanti neonati attiriamo con il rombo della mia macchina”
“Si lo so,ma è spaziosa”
“C’è un concessionario di Ford a 5 km di distanza dalla nostra vecchia casa”
“Si però …”
“No, la mia macchina non si tocca, solo io la guido perché tu la sporchi”
“Ok ok partiamo fra 5 minuti, chiediamo a Gary se ci accompagna con la macchina fino al baita”
Annuisco e mi dirigo in cucina trovando Gaz,gli dico ciò che mi aveva chiesto Jake di riferire a lui per la storia della macchina,vado a chiamare Daryl,non so dov’è andato ma la moto è a casa,quindi sarà qui,vado a vedere sul balcone di camera nostra,niente,in camera di Beth,niente,in quella di Vick,ancora niente,vado fuori e lo trovo che gioca con   Diego,entro correndo in casa prendo la Polaroid,senza far rumore esco,faccio una foto a un momento bellissimo,Diego e a cuccia davanti Daryl, intanto che lui li prende il muso tra le mani,che teneri.
Metto la macchina fotografica nel mio zaino e me lo metto in spalla,vado da dietro al mio ragazzo abbassandomi e abbracciandolo da dietro,lascia andare con le mani Diego e incrocia le mie con le sue,gli sussurro  :”Partiamo,vieni”.
Si alza e mi aiuta pure a me a mettermi in piedi,gli do’ un bacio sorridendoli,arriva Gary che ci avvisa che sono pronti,mi sistemo e vado da loro,seguita a ruota dai  due ragazzi,saluto Vick e Beth e salgo in macchina.

 

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Capitolo 22
*** Casa dolce Casa ***


Da quanto che stavo su questa barca?Un paio di giorni forse,stavo impazzendo,ogni mattina giocavo a palla,ogni pomeriggio a girarmi i pollici e ogni sera a pettinarmi i capelli e poi dormire,il problema che mancano due giorni di viaggio,che brutta cosa.
Mi alzo dalla brandina in cui stavo riposando,prendo il pettine dallo zaino,mi spazzolo i capelli camminando verso i ragazzi nella cabina di comando,gli saluto dandogli un bacio sulla guancia a tutti e due,me ne vado a osservare il paesaggio,l’alba a quest’ora è fantastica,quel rosa mischiato all’arancione e al rosso ha un contrasto meraviglioso con il mare,il tutto si mischia con la leggera brezza mattutina che ti accarezza il viso,è così rilassante,il fruscio del mare che sbatteva contro gli scogli in lontananza,l’unica cosa che rovina questo fantastico paesaggio è il rumore di questo insulso traghetto,mi metto seduta sopra a questa specie di parchè e continuo a guardare in lontananza o immaginò ciò che si potrebbe trovare andando da un’altra parte,mi mantengo con le mani alle sbarre d’acciaio lasciando andare giù le gambe per sentire le gocce d’acqua che arrivavano ogni tanto.
Passò un altro giorno ed eccoci arrivati,prendo le mie cose,cioè il mio zaino,scendo dal traghetto,attraverso il portico e mi lancio sulla bianca sabbia,prendo la borsa,esco il coltello e la pistola che mi sono portata,mi rimetto lo zaino in spalla e  in lontananza vedo due zombie,gli vado dietro a uno di soppiatto e gli inserisco molto “delicatamente” il coltello nella nuca,ancora più lentamente mi avvicino all’altro  ma vengo preceduta dalla freccia scoccata da Daryl,mi rimetto in piedi mi pulisco dalla sabbia che ho sulle scarpe,lo guardo malissimo per poi girarmi e andarmene avanti,gli sento dire:”Pff, donne”,Jake si mette a ridere,con la mia solita maestosità e la mia enorme delicatezza gli alzo il dito medio.
Mi raggiungono e gli dico subito di fare silenzio,ci nascondiamo dietro a uno scoglio,Jake prova a dire qualcosa ma gli faccio segno di stare zitto,gli faccio vedere cosa c’è davanti a noi.
Un’intera orda di zombie,saranno almeno una centinaia, forse anche di più,una decina di questi stanno provando a sfondare un portone in legno,altri cinque di loro e lo avrebbero distrutto del tutto,mi sporgo un pochino dallo scoglio senza farmi vedere,osservo bene quella casa con il portone e dalla finestra vedo un uomo con un fucile da precisione che bucava le teste di alcuni erranti,non sentivamo niente forse perché ha messo il silenziatore e per la lontananza lo sparo non lo sentivamo.
Provo a oltrepassare gli scogli e nascondermi sotto una macchina, però da solo un passo,Daryl mi ferma facendo un segno di disapprovazione con la testa,gli faccio lasciare il mio braccio per poi andare subito sotto la macchina,avevo lasciato lo zaino ai ragazzi ma mi ero portata la pistola e il coltello,quando vedo che l’orda si era allontanata dalla mia postazione,esco da sotto l’auto e inizio a sparare alla testa di alcuni erranti,meno male che mi ero ricordata di mettere il silenziatore,mi libero una strada per andare verso un’altra automobile,continuo sempre così però aiutata dall’uomo alla finestra e i miei amici con arco e frecce.
Mi faccio lanciare la mia Katana da Jake e mi libero della decina di erranti attaccati al portone,sento un rumore metallico e poi l’aperture dell’enorme porta,vedo il signore che era al piano di sopra con una neonata su un braccio e in mano una pistola che puntava su di noi,arretrammo.
Gli vado vicino facendo segno di abbassare l’arma,sorrisi e iniziai a dire:”Ehilà, io sono Veronica,lui e Jake,lui invece Daryl e lei è?”,chiesi sempre sorridendo,non volevo che ci prendesse male,abbassò la pistola e ci rispose :”Emh,ciao io sono Louis e lei è la piccola Josette è nata solo pochi giorni fa”
“Mi scusi per la curiosità ma la madre?”chiedo senza pensarci.
“Lei è morta 10 minuti fa, per una malattia al cuore”
“Le ha sparato vero?!” chiesi subito nervosa ma non ebbe il tempo di rispondermi che uno zombie lo morse da dietro,prendo la bambina che si mise a piangere subito,Jake spara a tutti e due,ormai per Louis non c’è più niente da farci,cerco di calmare la piccola,per poi darla a Daryl che la fece rilassare subito,lo guardo sorpresa,vado vicino allo zombie per terra ormai morto,lo giro e vedo che è una donna,forse è la mamma di Josette,questo vuol dire che non le ha sparato,Jake supera i cadaveri e va dentro,vedo che è una casa piuttosto grande ma troppo scoperta,in centro la città di notte arrivano gli erranti,troppi da uccidere,questo è stato un caso che abbiamo ucciso più di cinquanta erranti,andai dentro casa anche io seguita da Daryl,appoggiò la bimba nella piccola culla all’entrata,poi chiuse anche il portone in caso succedesse qualcosa,metto nello zaino tutto ciò che riesco a trovare,armi,munizioni,cibo,acqua,batterie,benzina,beh un po’ di tutto,salgo le scale trovandomi davanti un corridoio con quattro stanze.
Entro nella prima,un semplice bagno,prendo il sapone,pettine,dentifricio,gli spazzolini gli lascio,vado nella seconda,una cameretta per bambini,un letto a castello con una fodera blu e l’altra rosa,prendo tutti i giochi possibili,trovo una console,i miei occhi s’illuminano,stacco tutti i fili e la metto nello zaino con un paio di giochi,prendo vestiti per bambini e cose che potrebbero servire per un neonato.
Setaccio anche le ultime due camere,ho trovato un bagno e una camera da letto,prendo dei vestiti puliti,altre munizioni e altre batterie,esco dalla camera chiudendomi la porta alle spalle e scendo giù raggiungendo i ragazzi.
“Beh,ragazzi andiamo adesso o aspettiamo a domani? Però non so se è sicuro qui,il portone sta cedendo e se dobbiamo andare muoviamoci è quasi il tramonto” chiede Jake.
“Ci sono delle camere ho controllato e sono belle che pulite ma c’è un problema le finestre sono rotte,un neonato può entrare quando vuole”
“Ha ragione Veronica,possono entrare dei neonati quando vogliono”
“Beh saputelli andate a barricare le porte su,staremo giù a dormire intanto io sistemo e chiudo le finestre e le porte così staremo tutti in una sola camera,fate il meno casino possibile”
Concluse sempre Jake,ritorno di sopra e inizio chiudere a chiave tutte le porte mettendo anche un mobile davanti per sicurezza,provo a spostare un divanetto aiutata da Daryl.
“E questa è l’ultima”dico buttandomi sopra al divanetto,il mio ragazzo mi stende la mano per aiutarmi ad alzarmi,la prendo e mi butto addosso a lui,mi da’ un bacio,gli metto le braccia al collo,cominciando a giocare con i suoi capelli,mi stringe ancora più a lui intensificando il bacio,mi stacco da lui,gli sorrido dandogli un altro bacio per poi far congiungere le nostre mani,gli sussurro un ti amo,mi sorride e mi bacia ancora.
“Però non te li meriti tutti questi baci tesoro mio”
“Oh dio che ho fatto adesso?”
“Non mi hai sfiorata per quasi una settimana da quando siamo partiti”
“Ero con Jake ad aiutarlo non potevo e non volevo lasciarlo da solo per venire da te”
Stetti zitta, mi stacco dalla sua presa e me ne vado senza proferire parola,questa non doveva dirla,mi scesero le lacrime dagli occhi,arrivata giù vedo Jake che ha sistemato tutto barricandoci in una camera cioè il soggiorno,mise il divano proprio davanti il portone,appoggio il mio zaino uscendo una coperta e prendo un cuscino sistemandomi sul tappeto mi tolgo i pantaloni e le scarpe e mi metto sotto le coperte,gridando una buonanotte,piango in silenzio,non so perché ma quella frase mi ha colpito tanto,una persona che è pure il tuo ragazzo ti dice “Non voglio lasciare da solo Jake per venire da te”,siamo stati praticamente una settimana su quella dannata barca e non ha trovato un secondo neanche di notte per venire da me, non abbiamo neanche dormito insieme.
La mattina dopo mi alzo con il trucco colato fino alle labbra e i denti rossi di sangue per essermi morsa tutta la notte le labbra per non farmi sentire che piangevo,mi alzo e trovo Jake e Daryl parlare,non gli penso minimamente,mi infilo le scarpe e i jeans e vado davanti uno specchio in soggiorno,prendo un fazzoletto e mi pulisco il viso,prendo una bottiglietta di acqua,bagnandomi la faccia e bevendo un pochino per pulirmi i denti,la rimetto nello zaino con la coperta,mi metto seduta sul cuscino chiudendo gli occhi e cantando a bassa voce,devo rilassarmi e l’unica cosa che non mi fa pensare a niente è cantare.
Sento la bimba piangere,mi alzo  vado da lei,la prendo in braccio e mi rimetto come prima,la coccolo cantandogli la ninna nanna,dopo averla fatta addormentare sto ad ascoltare Daryl e Jake che parlano,dandogli le spalle.
“Hey ma che è successo con Veronica? Non ci sta calcolando di una virgola”
“Ho detto una cosa che non dovevo per niente dire”
“Cioè?”
“Cioè che da quando siamo partiti non potevo e non volevo lasciare te da solo per andare da lei,che ti serviva una mano”
“Ma sei idiota o cosa?Lo sappiamo tutti com’è,può fare la dura quanto vuole ma anche se lo nasconde è tanto sensibile e ha bisogno di tante attenzioni per stare bene e sentirsi al sicuro,dovresti saperlo”
“Sono uno stronzo”
“Oh si tesoro mio lo sei” intervengo io dopo aver appoggiato Josette sul cuscino.
“Non dovevo trascurarti sc …”
“Zitto Daryl, Jake che è il mio migliore amico non mi ha trascurata,invece tu sei il mio ragazzo è  non mi hai nemmeno calcolata!” mi scesero le lacrime dagli occhi,Jake si alzò e mi tirò in dietro.
“Non dovevo lo so, sono uno stupido lo so,lo so! Non dovevo trascurarti perdonami, non posso perderti ti amo troppo per lasciarti andare”
“Se mi ami cos’ tanto perché è da tre settimane che l’unica cosa che facciamo quando siamo soli e parlare o guardarci negli occhi,ormai ci baciamo tre volte al giorno,appena svegli,quando tu vai in avanscoperta e la notte prima di dormire,basta”
“Non è vero che è da tre settimane che non ci sfioriamo”
“Quanto due settimane?”
Jake mi lascia e se ne va di sopra,Daryl si avvicina a me mi prende il viso tra le mani e mi bacia,provo a spingerlo via ma con meno forza possibile,volevo che lo facesse,gli appoggio le mani sul petto e ricambio il bacio,ok ok sarò arrabbiata ma lui mi fa sciogliere,si allontana da me,mi viene vicino all’orecchio.
“Ti amo,ti amo davvero e tu lo sai sono un’idiota e tu hai deciso di amarmi quindi è colpa tua”si mette a ridere lo spingo via mettendomi a ridere anche io.
“E chi ti dice che ti amo?”
“C-o-osa?”
“Hahaha si amore ti amo”
“Ah meno male mi hai fatto preoccupare”
“Come faccio a non amare un’idiota come te?”
“Ah non lo so tu sei tutta strana”
“Pff parla lui”
“Pff io sono normale”
“Illuso”
Ci mettemmo a ridere,gli metto le braccia al collo sempre ridendo e lo bacio io questa volta,arrivammo al punto di prima,però continuai approfondendo sempre di più,Daryl mi sussurra un mi sei mancata all’orecchio,ci distrae l’arrivo di Jake che ci gridò.
“Ragazzi preparatevi subito sta arrivando un’altra orda!”
Prendo tutti gli zaini,prendo Josette,apriamo il portone per poi scappare verso il traghetto,correre con tre zaini in spalla e una bambina in braccio non ti aiuta ad andare più veloce.
Saliamo sul traghetto chiudo il ponte e Jake mette in moto per andarcene,uno zombie mi aveva tirato prima di salire,però ha tirato  lo zaino se no sarei stata graffiata,e forse contagiata,poi morta,wow meno male che esistono gli zaini,senza di loro il mondo non esisterebbe,a parte quando ero giovane che gli zaini gli usavo per una cosa. I libri.
Il periodo della scuola l’uniche cose buone che mi hanno dato è un lavoro,anzi avevo un lavoro,poi ho conosciuto Jake e Gary,è dall’asilo che conosco quei due,è da ventiquattro anni che li sopporto,o più loro che sopportano me,ma non fa niente,nessuno sa niente.
Mi metto sulla brandina,appoggiando lo zaino per terra,avevo lasciato la piccola su una cesta avvolta in una coperta,intanto che io mi sistemavo,la sento piangere,quindi alzati dalla brandina,vai dalla bimba,coccola la piccola,rimani con lei fino che non si addormenta,oh mio dio sono troppo giovane per tutta questa fatica.
Da un’ora che coccolo Josette ma niente,continua a piangere,vado da Daryl che stava dormendo,lo sveglio buttandolo giù dalla brandina spingendolo per terra,si alza in piedi mi guarda tanto male,troppo male,gli pongo la bimba,è bravo a tenere i bambini da quello che ho visto,basta che non me la butta nel mare se lo fa arrabbiare,meglio che rimango con loro.
Esco dalla piccola cabina andando verso il ponte principale,mi metto la coperta sulle spalle,anche se è quasi pomeriggio fa più freddo di sta notte,vado verso Daryl che stava vicino le sbarre,non ha la piccola in mano,no ok, non può averlo fatto,no,è impossibile,mi avvicino,titubante gli chiedo :”Amore,una domanda veloce,Josette dov’è?”
“Dato che si è addormentata l’ho portata in una cabina, intanto che finivi di sistemare”
Un respiro di sollievo esce dalla mia bocca,poi riprende.
“Tranquilla non l’ho buttata in acqua,ci ho pensato ma non l’ho fatto”
“Meno male,non so con la pazienza che hai,ho avuto paura”
“Scema dai vieni qui ti riscaldo io"
Mi metto accanto a lui stringendo con la mano la sua maglietta.
“Amore stavo pensando …” , lo guardo incredula rispondendo.
“Che è successo?”
“Fra una settimana è il tuo compleanno …”
“Si è allora?”
“Allora dobbiamo tornare in città”
“Tu sei pazzo”
“Si di te ma anche dobbiamo tornare per forza, perché devo trovare un po’ di cose”
“Adesso non torniamo indietro”
“Non adesso tesoro ci andrò io”
“Così ti sfoghi con qualche zombie?”
“Sono tranquillo”
“Si però non voglio che vai da solo in mezzo a quel casino”
“Non sarò solo tranquilla”
“Si ma ho paura …”
“Tranquilla,andrà tutto bene”
“Ma aspetta …”
“Cosa?”
“Da noi,c’è nell’isola non ci sono negozi?”
“Non credo sai”
“Perché ho bisogno di caffè”
“Tu sei l’unica persona a questo mondo,viva che pensa al caffè”
“Mi vuoi incazzata con il mondo a prima mattina? Poi lo sai che me la prendo con te”
“No no,troverò quel caffè,devo”
“Ma almeno per questa settima lo hai?”
“Si si”
“Meno male”
Mi metto a ridere,dandogli un bacio sulla guancia alzandomi in punta di piedi,lo prendo per mano portandolo nella nostra cabina,lo butto sul letto,si mette appoggiato ai gomiti per poi guardarmi,mi tolgo la maglietta e gli vado sopra,iniziando a baciarlo,tenendo il suo viso con le mani,mi tiene i fianchi facendomi aderire perfettamente al suo corpo,gli tolgo la maglietta,scendendo sempre più giù.
Facemmo l’amore,dopo quasi due settimane che l’unica cosa che facevamo era baciarci.
Mi rivesto e vado fuori,andando sul ponte,è notte fonda,Daryl dorme,Jake pure,infatti ci siamo fermati per una notte,Josette non ha pianto per niente,sono andata a controllarla un paio di volte e dorme peggio di un ghiro quella bimba,per fortuna.
Sono stata un’oretta lì a osservare lo stesso punto,sono andata a controllare la piccola e Jake se andava tutto bene ed è così,adesso mi sono rimessa a letto,però non riesco a dormire,sto abbracciando Daryl per vedere se riesco ad addormentarmi,è il mio unico modo per rilassarmi.
Viene l’alba e io sono ancora qui con la testa sul petto del mio ragazzo tenendo la sua mano appoggiata al mio fianco,ogni tanto gli bacio il petto,perché sento che si agita,quando lo fa devo rilassarlo,se no va in panico quando fa qualche incubo,il solito è che sogna,che la morte del fratello è tutta colpa sua ma non è così,però li si sente in colpa perché è come se lui avesse ucciso Philip.
Mi alzo dal letto,dando un bacio sulla fronte Daryl e vado in bagno per lavarmi la faccia e sistemarmi,mi pettino i capelli rendendoli lisci,mi butto un po’ di acqua sul viso per svegliarmi un po’,ritorno in camera sedendomi sul letto ed accarezzare il viso del mio ragazzo,sorridendo,sento la sua mano che mi tira verso di lui facendomi andare sopra di lui,mi sussurra un buongiorno seguito da un bacio,gli sorrido ancora staccandomi da lui,mi alzo,sistemandomi la maglietta e uscendo dalla camera e raggiungere Jake,lo trovo dentro la cabina per far partire la imbarcazione,lo saluto e mi dirigo da Josette,prendendola in braccio e dandole da bere un po’ di latte,le canto una canzone che mi cantava mia madre quando ero piccola.
“Piccola mia,dormi senza che nessuno ti svegli perché
Il sonno appartiene a te,piccola mia,sogni tu bianchi cavalli
Che galoppano insieme a te.
Piccola mia sai che io sarò sempre qui con te,senza lasciarti
Un attimo da sola sarò sempre al tuo fianco per ogni problema
Che avrai,la tua mamma è qui e per sempre sarò con te”
Si mise a dormire tra le mie braccia,le diedi un bacio sulla fronte e inizio a camminare verso la mia stanza,apro la porta e mi trovo Daryl che si veste,mi metto seduta sul letto ad accarezzare la piccola Josette,il mio ragazzo mi guarda e mi fa spazio sulla fronte togliendomi i capelli e dandomi un bacio,per poi andarsene da Jake.
Mi addormento con la piccola accanto,tra le sue manine teneva strette le mie,mi svegliai quando siamo già arrivati,lascio Josette nel letto e mi alzo,scendendo il ponte trovando Jake,Daryl e Gary che sistemano le cose in macchina,salutai Gaz,prendo la bimba e ritorno dai ragazzi con il mio zaino e tutto,salgo in macchina e andiamo verso casa.
Gary mi chiede di Josette,spiegando tutto ciò che era accaduto,dicendo anche che dopo dovevo dirli una cosa.
Arrivati a casa,mi fiondo fuori ad abbracciare Beth e Vicky e presentandogli la nuova arrivata,dandomi un’altra novità,cioè Victoria è incinta,sono stata via un giorno,ed ecco cosa è successo,lascio la bambina a Beth e vado ad aiutare i ragazzi a sistemare le borse.
Quando finimmo,Gary mi dice che i pannelli solari non funzionavano più da ieri,mi alzo dal divano e vado sul retro della casa,dove si trova il collegamento con i pannelli e l’abitazione.
Non funziona l’energia perché qualcosa ha staccato i pannelli dal conduttore elettrico,provo a riattaccare tutto,riuscendoci,ed entro in casa provando ad accendere l’interruttore della luce,funziona,il gas e l’acqua pure,mi sento potente dopo ciò.
Finito questo lavoro vado da Beth e Vicky che sono a parlare tranquillamente,raggiunte mi inserisco nel discorso.
“Ehi Vick, volevo chiederti, da quanto aspetti il bambino?”
“Credo un mese”
“Sul serio?  Allora aspetta qui”
Corro in casa,prendo il calendario che ho sempre in cucina,mi piace sapere i giorni,almeno per compleanni e feste sono messa bene.
“Ecco,allora il mese scorso era Ottobre,fra otto mesi avrai il bambino,cioè a Luglio”
“Invece Josette quando è nata?”
“Il padre mi disse che è nata cinque giorni fa,quindi è nata il 2 Novembre”
Interviene Beth che prima,distratta dalla bambina,non ci  parlava.
“Hai scelto già dei nomi?”
“Si,però devo vedere se piacciono anche a Jake”
“Quali sono?” Chiediamo all’unisono Beth ed io.
“Se è maschio,Bryan o James invece se è femmina non lo so, ma mi piacerebbe italiano”
“Beh ti posso dire qualche nome italiano”
“Dimmi”
“Asia,Rebecca,Francesca,Greta,Irene,Lara,Maddalena,Penelope,Viola e Zoe”
“Asia e Zoe mi piacciono”
“Chiediamo a Jake no?Jake!Qui!”
“Perché me l’ho tratti come un cane?”
“Lui è il mio migliore amico tu non sai cosa facevamo da piccoli”
“Non voglio infatti”
Viene sera tardi e decidiamo di entrare in casa,Jake ha preparato la cena,però non ho tanta fame,quindi prendo una mela,vado a salutare tutti e mi piombo in camera.
Lascio la mela sul letto,mi tolgo le scarpe,esco il coltello mettendolo sul comodino,seguito dalla pistola,mi spoglio e mi infilo la mia felpa blu e un leggins bianco,mi lego i capelli e mi metto sotto le coperte leggendo un libro e sgranocchiare la mela,finito di mangiare,lascio il testo sul comodino e provo a dormire.
Mi sveglio dall’arrivo di Daryl in camera,mi metto sui gomiti guardandolo e gli sorrido, “Ehi tesoro”
“Ehi stavi dormendo?”
“Si stavo dormendo in piedi”
“Beh ieri non hai dormito proprio”
“Si la notte ma il pomeriggio avevo dormito con Josette”
“Comunque Beth si è appropriata di Josette”
“Dai povera,lasciagliela”
“No,perché adesso l’ho appoggiata in una cesta sul cassettone qui in camera”
“Che genitore responsabile”
“Scema”
Ci mettiamo a ridere,lo tiro verso di me e gli do’ un bacio.
“Per te si sveglia se ci coccoliamo un po’?”
“Non credo”
Daryl mi sorride,si alza chiudendo la porta a chiave,si rimette sopra di me iniziando a baciarmi,gli butto le braccia al collo spingendolo più verso di me,gli tolgo la maglietta,però scende da me e si mette accanto abbracciandomi e dandomi qualche bacio,sta succedendo qualcosa,lui non rinuncia mai. E dico mai,mi rimetto a dormire girandomi dall’altra parte,dandogli le spalle.
Il mattino dopo mi sveglio,prendo Josette,la porto da Beth dicendole che mi andavo a fare un giro e che non doveva dire a nessuno dov’ero andata,prendo la mia katana e me la lego sulla schiena e per sicurezza mi porto la pistola e il coltello.
Esco fuori di casa dopo essermi cambiata,vado da Rick,gli monto la sella e ci salgo sopra,andandomene via per un paio di ore,voglio stare da sola.
Dopo un’ora o due arriva Gary,mi viene dietro e inizia a dirmi.
“Sai che Jake non è casa oggi no?Ecco,c’è Vicky e Daryl che stanno prendendo troppa confidenza pensa che il tuo ragazzo non si è accorto che manchi da un paio di ore dato che passa tutto il tempo con Victoria”
Sentendo una cosa simile mi scendono le lacrime agli occhi,mi alzo dalla sabbia,prendo Rick e me ne vado a casa,lasciando Gary seduto sulla spiaggia,a guardarmi andare via,galoppo il più veloce possibile piangendo a dirotto,senza rendermene conto il mio cavallo sbanda buttandomi giù,cado di peso sul ginocchio prendendo lo stomaco,mi piego in due dal dolore,provando ad alzarmi e risalire su Rick,riuscendoci a mala pena inizio di nuovo ad andare verso casa,con la mano sullo stomaco,arrivata davanti il portone,scendo da cavallo e apro soltanto una parte della palizzata,tiro Rick dalle briglie e lasciandolo andare dentro,lo vedo fino che arriva alla sua stalla e chiudo il cancello,vado verso di lui togliendoli la sella e andando dentro,sbattendo la porta d’ingresso e fiondandomi in camera mia, sul balcone a piangere ancora,come una stupida bambina,il problema,non so fare altro.

 

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