Straordinariamente normale

di xitsgabs
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01 ***
Capitolo 2: *** 02 ***
Capitolo 3: *** 03 ***



Capitolo 1
*** 01 ***


Straordinariamente normale
I
La risposta alla lettera che avevi scritto arrivò veloce, portata da un meraviglioso gufo bianco come la neve.
Ne comprerò uno uguale quando andrò ad Hogwarts, pensasti stupidamente, mentre con un sorriso afferravi la lettera attaccata alla sua stanza e l’aprivi.
I tuoi occhi brillavano di sicurezza. Eri così convinta del lieto fine.
Posasti immediatamente l’attenzione sulle righe, meravigliandoti per la meravigliosa calligrafia di quell’Albus Silente: era chiara e pulita, senza neanche un’ombra di sbavatura o quant’altro.
Prendesti un respiro profondo e cominciasti a leggere, il sorriso che pian piano svaniva, i sogni che si distruggevano.
Non eri una strega, quindi non potevi essere accettata. Eri normale. Eri straordinariamente normale.
{110 words}
 
II
Tua sorella partì.
Scegliesti di non andare con lei a King’s Cross, scegliesti di non salutarla prima di partire.
Le dicesti che era un mostro e, dopo essertelo ripetuto più volte in mente, riuscisti a convincerti del fatto che lo era davvero.
Non era più la sorellina con cui giocavi con le bambole, con cui guardavi i cartoni animati.
Era una strega. Era un mostro. Era una dannata.
Un tempo, però, volevi essere un mostro anche tu.
No, non volevi esserlo affatto. Fu una cosa passeggera, un capriccio stupido di una dodicenne che voleva disperatamente essere al centro delle attenzioni della propria famiglia.
Tu eri così normale, eri straordinariamente normale.
{110 words}
 
III
Tua sorella tornò.
Tornò felice, raccontando a tutti quanto la scuola fosse meravigliosa, quanto il preside fosse gentile.
Puah! Albus Silente, quel vecchio mostro, gentile? Come poteva essere gentile avendo distrutto i sogni di una bambina?
Tu sapevi di dovergli essere grata, perché ti aveva evitato di diventare un mostro.
Ma, per qualche strana ragione, il rancore per quel vecchiaccio non voleva assolutamente andarsene.
Perché alla fine, quel mostro non ti aveva aiutata intenzionalmente.
Eri stata tu ad aiutarti, a capire che non c’era cosa più straordinaria dell’essere normale, del poter risolvere i propri problemi senza poteri sovrannaturali.
Cosa poteva saperne, quell’Albus Silente?
Lei era straordinariamente normale. Non Albus Silente.
{110 words}

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Capitolo 2
*** 02 ***


I
Quella calligrafia.
La stessa calligrafia pulita, che anni addietro ti spezzò il cuore, distruggendoti i sogni e migliorandoti l’esistenza.
Evitasti di diventare un mostro, grazie a quella calligrafia che ti stava dicendo che tua sorella e suo marito erano morti, che dovevi prenderti cura di loro figlio.
Tua sorella era morta e a dirtelo fu quel vecchio di Albus Silente, con la sua calligrafia bella, micidiale.
Tua sorella era morta, ma era giusto così, perché era un mostro.
Ma era sempre tua sorella, morta per mano di quel vecchio che l’aveva introdotta in quel mondo.
Se non fosse stato per quel vecchio, Lily sarebbe rimasta straordinariamente normale, proprio come te.
{110 words}
II
Il figlio di tua sorella crebbe, strano come lei.
Strano come Albus Silente, quel vecchio! Ti fece quello splendido regalo per poi mai più tornare, neanche per guardare come veniva curato Harry.
Harry, che per quanto ci avevi provato, non eri riuscita a trattare con amore.
Sarebbe stato tutto diverso, se non avesse avuto gli occhi di Lily, tanto belli, vivaci da renderla speciale.
Lo avevi odiato, perché era simile a lei. Al suo modo d’essere e al suo modo di pensare.
E la lettera arrivò, mandata da quel vecchio che ancora non era morto. E l’odiasti ancora di più.
Perché tu eri straordinariamente normale e doveva esserlo anche lui.
{110 words}
III
Albus Silente era lì, dinnanzi a te.
Cordiale, gentile, micidiale.
Parlava con Harry, citando l’eredità di un certo Sirius, il suo padrino.
Harry non aveva accennato alla sua morte.
Sentisti qualcosa simile a una morsa allo stomaco a quel pensiero, ma subito scacciasti l’idea di una possibile delusione e continuasti a guardare il vecchio con la repulsione negli occhi.
Era riuscito a portarti via tutto, con quelle stupide lettere: tua sorella, la tua felicità, tuo nipote.
E aveva avuto la faccia tosta di presentarsi a casa tua, sbattendoti in faccia la sua magia.
Credeva che l’avresti invidiato? Doveva esser lui a invidiare te per essere normale.
Tu eri straordinariamente normale.
{110 words}

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Capitolo 3
*** 03 ***


I
Fissi l’orizzonte fuori dalla finestra della tua nuova casa, le lacrime agli occhi e un pezzo di carta stretto fra le mani.
Abbassi lo sguardo verso quest’ultimo oggetto e leggi le parole scritte.
Era la lettera che avevi mandato, anni prima, ad Albus Silente.
La lettera che ti ha spezzato il cuore, la stessa che però ti ha salvato.
Le lacrime solcano velocemente le tue guance, mentre capisci che se fossi stata una strega avresti dovuto prendere parte alla guerra.
Pensi alle madri che hanno visto morire i loro figli, pensi al fatto che potevi essere una di loro.
La lettera di Albus Silente ti ha salvato, rendendoti straordinariamente normale.
{110 words}
II
Dudley ti ha finalmente portato la sua fidanzatina.
Fidanzatina, come se tuo figlio fosse ancora un bambino.
La fidanzatina è sette anni più giovane di lui, ma è così adorabile che scegli di non farci caso.
Si chiama Gabrielle Delacour, è francese e bellissima. Raffinata, signorile.
Il tipo di ragazza che hai sempre voluto per Dudley.
Ma c’è qualcosa nel suo sguardo che non ti convince, come se nascondesse qualcosa.
Scegli di credere che è solo perché sei la madre di Dudley, quindi cerchi qualsiasi tipo di difetto nella fidanzata di tuo figlio, così la tratti normalmente.
Perché è così che sono i tuoi comportamenti: normali.
Tu sei straordinariamente normale.
{110 words}
 
III
Stai prendendo il tè a casa di tuo figlio, parlando con tua nuora.
Sono sposati da dodici anni ormai e loro figlia diventerà a breve undicenne.
È da tanto, però, che Dudley sembra nasconderti qualcosa.
Quando un gufo entra dalla finestra, portando una lettera, sai di aver capito.
La lettera cade davanti a te, sul tavolo.
La lettera da Hogwarts.
Sei tu a prendere la lettera fra le mani, aprendola. Qualcosa dentro di te si rompe.
Un’altra calligrafia, un altro nome.
Minerva McGranitt.
Ti eri illusa che fosse finita, che avresti finalmente potuto vivere normalmente con la tua famiglia normale.
Ma ora sai di essere l’unica a essere straordinariamente normale.
{110 words}
 
Angolo Autrice;
Scrivere questa raccolta è stato un vero e proprio parto! Non ho mai letto o scritto riguardo a Petunia e non mi sono mai davvero impegnata a guardarla diversamente fino all’ultimo libro, quando si volta verso Harry per dire ‘Buona fortuna’ e alla fine va via senza dire una parola. Comunque posso dire di essere piuttosto fiera di ciò che ho scritto, anche se magari non è uno dei miei capolavori. Mi ci sono impegnata sul serio e ho sul serio amato scrivere questi piccoli missing moments. Spero che la GiudiciA la pensi come me. Be’, non so cos’altro dire.
Grazie per aver letto.

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