Dopo il Grande Risveglio.Tra Narnia e l'armadio

di MonicaLaBuona
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il temporale ***
Capitolo 2: *** Questo spiega tutto ***
Capitolo 3: *** A Narnia c'è la guerra ***
Capitolo 4: *** Salvati dalla grandine ***
Capitolo 5: *** Vi presento colei che ci farà uscire dai guai ***
Capitolo 6: *** Ci mancava solo questo ***
Capitolo 7: *** La scomparsa ***
Capitolo 8: *** La barriera ***
Capitolo 9: *** Comincia la battaglia ***
Capitolo 10: *** Niente sarà più come prima ***
Capitolo 11: *** Jill, Eusctachio, Susan e... ***
Capitolo 12: *** Parentele ***
Capitolo 13: *** Guerra, morte, sangue e qualcosa di bello ***
Capitolo 14: *** Si ritirano... di nuovo ***
Capitolo 15: *** Il ritorno del leone ***
Capitolo 16: *** Vittoria! ***
Capitolo 17: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Il temporale ***


1° Capitolo: il temporale                                                       Dopo il Grande Risveglio
Il temporale

Una leggera brezza le scompigliava i capelli.
Non riusciva a credere alle parole di Aslan: come potevano essere morti ?
Era già da un pò che cercava di accettare il fatto che non sarebbe più tornata in Inghilterra.
E pensare che quando era a casa desiderava con tutto il cuore di ritornare a Narnia, einvece ora che ci poteva, anzi ci doveva restare per l'eternità aveva la nostalgia della sua vecchia cameretta, dei peluches e delle coperte sempre liscie che la mamma le rimboccava tutte le sere.
Aveva i piedi immersi nel laghetto del giardino di Cair Paravel, e osservava Edmund e Peter fare pratica con la spada.(A proposito io me li immagino giovani, non grandi cone alla fine del 1° film)
Se la cavavano benissim, e infondo c'era da aspettarselo: erano stati re per anni e anni e avevano affrontato numerose battaglie.
Anche Lucy non se la cavava male, solo che preferiva usare l'arco.
Insomma quando governavano Narnia l'unica che non combatteva, nonostante avesse le doti, era Susan.
Aveva sempre avuto i piedi per terra, e ora che non era a Narnia soprattutto Lucy ne sentiva la mancanza e era preoccupata sul dove fosse finita dopo essere morta in quel maledetto incidente.
"Lucy !"
Edmund e Peter avanzavano verso di lei, stanchi e sudati.
"Entriamo, il cielo si sta rabbuiando... dai alzati prima che inizi a piovere"
Edmund ancora ansimava, incapace di parlare.
Lucy alzò lo sguardo: tre o quattro nuvoloni oscuravano il sole, che prima era talmente forte che pizzicava.
"Strano questo cambiamento di tempo così improvviso..."disse la ragazza, infilandosi le scarpe.
Improvvisamente si sentì un tuono, ma uno di quelli che ti fanno sobbalzare.
"Dai, Lu', che inizia a piovere !" Peter dovette gridare per farsi sentire.
Edmund le afferrò un braccio e la strattonò.
Lucy lo guardò con rabbia, e dietro di lui, a qualche metro di distanza, intravide la figura di una ragazza in una posizione un pò strana: sembrava che cercasse di controllare qualcosa.
"Ehi !"Lucy la chiamò e i due fratelli si girarono per guardare a chi si riferisse.
Lei li guardò, poi come se si fosse ricordata di non farsi vedere, schioccò le dita e scomparve.
I tre si guardarono con una punta di terrore negli occhi.
"Chi crediate che sia ?"Lucy li guardava sfregandosi le mani
"Io direi cosa crediate che sia ?"suggerì Edmund
"Ne riparleremo a cena con gli altri"disse Peter, prima di prendere il polso di Lucy, e iniziare ad incamminarsi verso l'entrata del castello.

Ciao ! Secondo te chi è la ragazza che ha fatto scoppiare il temporale ?Ehi !No, non ti addormentare proprio ora!
Seriamente, mi lasci una recensione, magari riesco a migliorare qualcosa !
Grazie.
MonicaLaBuona

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Capitolo 2
*** Questo spiega tutto ***


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Questo spiega tutto

Lucy aveva freddo.
Peter le teneva ancora il polso, nonostante fossero già entrati.
Edmund li seguiva, e fece notare al fratello di aver preso la strada sbagliata.
Peter aveva lo sguardo basso, la mente altrove e le labbra serrate.
"Mi fai male !"Lucy cercò di liberarsi dalla presa del fratello.
"Ah... scusa, Lu'"poi la lasciò e aumentò il passo.
"Che hai, Peter ?"Edmund aveva notato l'espressione del fratello.
"Io credo che quella che abbiamo visto prima sia pericolosa"disse, girandosi, e continuando a camminare all' indietro.
"Infatti, non tutti riescono a scomparire schioccando le dita..."iniziò Edmund, ma Lucy lo interruppe:"Oppure a far scoppiare un temporale"
"Non credo che sia causa sua, il temporale"disse Peter, girandosi in avanti, e evitando una colonna all'ultimo secondo.
Lucy non disse niente, si fermò e spostò la tenda di una finestra nel corridoio: il sole era forte come quando i fratelli si stavano esercitando con la spada.
Edmund e Peter si fermarono, solo che il più piccolo rimase con la bocca aperta, mentre Peter ricominciò a camminare.
Arrivarono alle scale.
La camera di Lucy era al piano terra, mentre quella degli altri due era al primo e al secondo piano.
Peter e Edmund salutarono Lucy, e si diedero appuntamento alle otto a cena.
I due salirono le scale insieme, discutendo su chi potesse essere la ragazza che controllava la pioggia, e arrivarono persino a pensare che si trattasse della Strega Bianca, idea assurda quanto quella che fosse Susan, la loro sorella che dopo essere morta non era arrivata a Narnia perchè non credeva più al regno che aveva governato per anni.
Quando arrivarono al 1° piano Peter rimase da solo, e ripensò a quella figura perfetta, che nei pochi attimi che aveva avuto l'occasione di guardare l'aveva lasciato senza parole.
Sarà stata la grazia con la quale controllava la pioggia, oppure la velocità con cui si era dissolta nel nulla che aveva colpito Peter in una maniera particolare.
A cena i tre Pevensie spiegarono a Digory e gli altri quello che era accaduto poco tempo prima.
Il professore rimase sovrappensiero, il che spaventò un pò gli altri, perchè il professor Kirke aveva sempre la risposta pronta, e la spiegazione a tutto.
Dopo qualche minuto di assoluto silenzio, che a Lucy sembrarono secoli, parlò.
"Io credo che non ci sia nulla di cui preoccuparsi"
"Nulla di cui preoccuparsi ?" Peter era paonazzo
"Calmati, Peter. Se quella ragazza appena si è accorta che la stavate guardando si è dissolta nel nulla vuol dire che starà alla larga da cair Paravel, almeno fino a che ci siete voi, non credete ?"
La teoria del professore sembrava difficile da contraddire.
"Ma, professore, è riuscita a scomparire nel nulla ! Questo vuol dire che potremmo trovalcela davanti da un momento all'altro!"
"Tu non hai paura di lei, vero Pet ?"Lucy era intervenuta nel discorso con calma.
Peter rimase in silenzio, il viso più pallido di prima.
"Tu hai paura che qualcuno le faccia del male, vero ?"
Il maggiore dei Pevensie sospirò, poi si allontanò dal tavolo e si diresse verso la porta.
Lanciò un'ultima occhiata alla sorella, e poi uscì, sbattendola.

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Capitolo 3
*** A Narnia c'è la guerra ***


A                                                Dopo il Grande Risveglio

A Narnia c'è la guerra

Tutti i presenti si guardarono a vicenda, pensando che il Re Supremo doveva essere impazzito, oppure che la teoria di Lucy era esatta.
"Forse... forse Lucy ha ragione, dopotutto Peter non si è mai innamorato di nessuno, e nemmeno i sui fratelli possono sapere come reagirebbe"Jill si intromise timidamente nel discorso.
"Ma di solito Peter non si fida così delle persone -ammesso che sia una persona- , insomma di  solito questo ruolo spetta a Lucy"Nemmeno Edmund aveva tutti i torti.
"Io direi che Peter per aver paura, come dice la regina Lucy che le facciano del male, vuol dire che l'ha già conosciuta, insomma l'ha già vista e deve averci aprlato, a meno che non abbia aiutato Narnia nascondendosi a tutti, meno che a lui"disse  re Caspian, mettendo in bocca un pezzo di tacchino.
Ci furono degli attimi di silenzio.
"Sentite questo rumore ?"chiese Eustachio
"Sembra un vociare di gente, e... ascoltate, ora si sente anche un affilare di spade, si !"
Caspian si alzò di scatto dalla sedia e si catapultò alla finestra.
Uno spettacolo orribile si manifestava agli occhi del re.
*
Era chiuso in camera sua.
Quando era entrato aveva sbattuto la porta talmente forte, che la maniglia si era staccata e qualche chiodo era volato via.
Si era seduto sul letto e aveva il viso nascosto tra le mani. Qualche lacrima amara gli rigava il viso, che non si era scomposto.
"Non devo pensarla, non devo ricordarla, non devo piangere QUESTO NON E' UN COMPORTAMENTO DA RE !"
Eppure non ci riusciva. Quell' immagine lo ossessionava.
Forse c'era sotto qualche incantesimo.
"E io ci sono caduto in pieno, che stupido !"
La rabbia era talmente forte, che il maggiore dei Pevensie sferrò un pugno alla spalliera del letto.
Il ragazzo gemette dal dolore, il legno si spezzò e le nocche della mano iniziarono a sanguinare.
La lacrime si erano asciugate, ora si sentiva il viso appiccicoso.
Sentì un gran movimento per i corridoi : stava succedendo qualcosa.
*
Un esercito di nani si era stanziato ai piedi di Cair Paravel.
Erano pronti alla battaglia, aspettavano solo che il loro comandante desse il via per assediare il castello.
"State pronti !"gridò Caspian agli uomini in sala.
"Le dame che vogliono lottare prendano un arco e delle freccie"aggiunse il professor Kirke.
"Vado a chiamare Peter"disse Edmund, poi corse a tutta velocità verso il secondo piano.
Salì gradini tre alla volta, ma quando arrivò alla porta del fratello di fermò.
La spinse col piede, e quella si staccò completamente dall'infisso.
Vide Peter seduto a terra, con le mani insanguinate e un pezzo del letto spaccato.
"Che è successo ? Sono entrati i nani ?"chiese Edmund con la spada sguainata.
"I nani ?" Peter non aveva capito
"Pet, a Narnia c'è la guerra"
 

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Capitolo 4
*** Salvati dalla grandine ***


4° Capitolo Salvati dalla grandine                                                        Dopo il Grande Risveglio

Salvati dalla grandine

Peter guardò il volto sudato del fratello e capì che la cosa era seria.
"Dai, Pet muoviti !!"Edmund era paonazzo.
"Si... si arrivo"
Dimenticò completamente il dolore alla mano e prese la spada e lo scudo, che aveva nell'armadio.
"Sei pronto ?"chiese Edmund, e senza aspettare risposta iniziò a correre verso le scale.
Il fratello lo seguì.
Ad un tratto si fermò, scosso da un peniero che lo eccitava e spaventava allo stesso tempo.
"Ed !"
"Pet, non c'è tempo, stanno assediando Cair Paravel !"
"Ed, ascoltami..."iniziò il maggiore dei Pevensie, ricominciando a correre, e superando il fratello.
"Non siamo già morti ?Insomma, non possiamo morire di nuovo !"
Edmund si fermò di colpo.
"Beh, è vero... ma non possiamo sapere che cosa succederebbe se morissimo, insomma portemmo andare all'inferno"rispose il ragazzo,, ricominciando a correre.
"E perchè all'inferno, e non in paradiso ?"
"Perchè il nostro paradiso è questo, no ?"
"Si, certo : correre come dei pazzi per evitare di [ri-]morire !"

Intanto nel giardino del castello la battaglia era iniziata.
Ma lasciate che vi descriva la scena :
i nani con armature, cavalli, corazze, spade appena forgiate, archi e freccie nuovi di zecca e con tanta determinazione.
I narniani rigorosamente a piedi, con abiti inadatti, armi approssimative e per di più colti di sorpresa e in minoranza.
Dai balconi c'erano le dame di compagnia che invece di mettersi al riparo preferivano lanciare oggetti pesanti [Vasi, paravento, sedie, tavoli...] dal balcone cercando di colpire qualche nano.
I re e le regine combattevano con determinazione e disinvoltura : le ragazze, tra cui Jill, Lucy e la signora Polly, se la cavavano benissimo con l'arco; i ragazzi, Edmund, Peter, il signor Digory e Eustachio, non andavano male con la spada, solo che erano più stanchi delle ragazze, perchè nonostante la statura i nani sono degli ottimi spadaccini.
A combattere c'erano anche gli abitanti di Narnia : fauni, centauri, animali parlanti. Combattevano con quello che avevano : lancie, oppure picconi e pale, non era importante, bastava che Cair Paravel non venisse toccata.
Pozzanghera, Diamante, Alidifuoco, Argentovivo, Ripicì, Piumino, Bri, Uinni, Destriero, Signor Tumnus, i castori, e tutti gli animali che abbiamo conosciuto nelle avventure di  Narnia erano lì.Dopo circa mezz'ora di battaglia iniziò ad arrivare la nebbia.
I narniani erano stanchi, feriti, e le vittime non mancavano, ma almeno erano riusciti a difendere il castello.
Delle grosse nuvole iniziarono a ad oscurare la luna, e la luce delle stelle divenne fioca.
Jill, come Lucy era sfinita. Si sentiva svenire, e si era ferita un braccio. Sentiva puzza di sangue, e di sudore. Non riusciva più a lottare, sarabbe svenuta da un momento all'altro, se non avesse incominciato a piovere.
Tante goccioline le bagnarono la testa, e le permisero di riprendere un pò di conoscenza. Ricominciò a mettere a fuoco, e a tirare. Dopo qualche minuto iniziò a piovere molto più forte, anzi la pioggia si trasformò in grandine.
Grandinava così fitto che la visibilità era ridotta a zero, faceva un gran freddo, ma non c'era il vento. Quando la bufera si calmò un pò i narniani si resero conto che i nani non se ne erano andati, ma erano bagnati fradici e l'acqua arrivava loro alle ginocchia, impedendo di muoversi velocemente.
I tre fratelli Pevensie per primi, e in seguito gli altri, capirono di chi era il merito[o la colpa] se aveva iniziato a piovere così violentemente.
Peter in particolare decise di trovarla. Trovare colei che li stava aiutando, che li stava salvando.
Senza avvisare gli altri si diresse verso il fitto del bosco, dove la battaglia non era arrivata, con la certezza che la ragazza fosse lì.Cercò per diversi minuti, poi un fulmine colpì in pieno l'albero che il re aveva davanti.
Da questo Peter capì che lei doveva essere vicina.
Cerco per un altro pò, fino a che non rivide la figura della mattina prima, girata di spalle, che camminava lentamente verso nord.
Il ragazzo capì che non gli conveniva farsi vedere, così cercò di muoversi il più lentamente possibile.
Per fortuna il  rumore della poiggia copriva quello delle scarpe che cercano di farsi strada tra l'acqua alta.
Quando tra lei e il re mancava circa mezzo metro di distanza, Petr fece un salto, e le tappò la bocca con la mano, immobilizzandole le mani dietro la schiena.
Lei disse qualcosa, che suonò come un : "mhmmmhmmh"molto pacato.
Quando Peter vide che non opponeva resistenza le tolse la mano dalla bocca, permettendole di rispondergli.
"Chi sei ? Sei un'amica di Narnia, oppure vuoi solo il male della mia terra ?"
Lei non si voltò, e con voce pacata disse :
"Ciao, Peter è da un pò che non ti vedo in giro"


 

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Capitolo 5
*** Vi presento colei che ci farà uscire dai guai ***


a                                                                 Dopo il Grande Risveglio

Vi presento colei
che ci farà uscire dai guai

Peter rimase un attimo sovrappensiero. Quella voce, nonostante fosse coperta in parte dallo scrosciare della pioggia, gli era familiare.
"Chi sei ?"il tono del ragazzo era meno duro, e più spaventato.
La ragazza si voltò.
Il re dovette osservarla per diversi secondi per riconoscerla, poi un brivido gli attraversò la schiena.
"Monica !"lasciò la spada, e le buttò le braccia al collo, sorridendo come non aveva mai fatto.
"Che ci fai qua ?Come ci sei arrivata ?"
La tempestò di domande, sciogliendo l'abbraccio.
"Te lo spiego dopo, adesso facciamo vedere chi siamo a questi mezzometrani !"
Detto questo si allontanò un pò da Peter e mosse la mano sinistra verso il basso. Un fulmine colpì in pieno il nano contro cui stava lottando Edmund.
Lo sguardo di Peter era pietrificato.
Manica se ne accorse e sbottò :
"Che aspetti, Re supremo, non vai ad aiutare i tuoi fratelli e la tua gente ?"
Poi  indicò per un attimo la spada e quella volò fino al palmo della sua mano.Poi glie la porse.
Peter la afferrò con la stessa espressione di pietra, poi come un robot si diresse verso la battaglia.
Monica ricominciò a scagliare fulmini e raffiche di vento, con una precisione degna di un' arciera perfetta.
"Si, è lei non sto sognando. Speriamo solo che se la cavi... e che non mi arrivi nessun fulmine addosso"pensò Peter, mentre correva ad aiutare Eustachio che si era ritrovato spalle al muro, con un nano che brandiva due spade.
Mancava un passo dal nemico, quando fium !un fulmine gli sfiorò quasi il naso, colpendo il nano in pieno.
Il re guardò in direzione del bosco, dove aveva lasciato Monica, poi guardò Eustachio.
"E' il terzo che fa questa fine..."spiegò, alzandosi.
"Ah... bene !"Peter ricominciò a correre, questa volta verso Lucy.
Si sentì un urlo agghiacciante, e questo fece aumentare la velocità della corsa del ragazzo.
Si tranquillizzò vedendo che la sorella non era stata colpita, ma decise comunque di aiutarla, anche perchè l'arco non faceva proprio per lei.
Piombò alle spalle del nemico e lo sgozzò. Poi guardò la sorellina trarre un sospiro di sollievo.
"Grazie..." lo disse in sussurro che forse il re non sentì perchè aveva già preso la rincorsa verso il bosco, portando con sè Edmund.
"Come... cosa... dove mi porti ?"Edmund era stato afferrato al volo.
"Muoviti, Ed !"
Era come pensava : era da lì che veniva l'urlo che aveva sentito poco prima.
Solo che a terra non c'era Monica, ma un'altra ragazza, un pò più piccola di lui.
La pioggia oscurava la vista. I ragazzi avevano la gola secca, e Peter ebbe solo la forza di chiedere :
"E' dei nostri ?"
Vide la ragazza alzare le spalle, come per dire che non lo sapeva.
"Non l'ho uccisa"si affrettò a specificare quando vide Edmund sbiancare.
"Oddio..."
"Che c'è, Ed ?" Peter era stanco di sorprese.
*
Lucy lottava come una pazza.
Usava l'arco come clava, visto che di mira ne aveva ben poca.Tirava le pietre che sentiva sotto i piedi.Era disperata.
Ad un tratto sentì il suono di un corno.
"Grazie Dio !"pensò, riconoscendolo come quello di ritirata dei nani.
Poi cercò i fratelli con lo sguardo, ma non riuscì ad intercettarli.
Decise di ritornare dentro.
Nella massa di persone che attraversavano l'entrata fece cadere l'arco e le poche frecce spezzate che le erano rimaste.
Si diresse verso la sua comera, e si stese a terra. Rimase in questa posizione per qualche minuto, poi sentì bussare alla porta.Era Briscola.
"Vostra maestà,  i suoi fratelli la attendono nelle stanze del Re supremo per discutere dell'accaduto"annunciò il nano
"Mi pare che sia noto a tutti quello che sia accaduto, no ??"rispose lei, con un pizzico di scetticismo.
Briscola scosse la testa con un'espressione preoccupante.
Qualcosa di serio era successo.
L'immagine dei fratelli morti le oltrepassò per il cervello per un millesimo di secondo, ma bastò per farla alzare subito dal pavimento, e dirigersi al secondo piano.
Entrò correndo [la porta era rotta, ricordate ?] e vide che Peter e Edmund erano ancora vivi. Ma sul letto del fratello era stesa una ragazza. I capelli castani mossi completamente fradici. Una divisa scolastica dai colori nero e giallo, la matita che aveva messo attorno agli occhi con la pioggia le era colata sulle guancie.
Non era possibile. Non poteva essere lei.


Ciauu ! :)
Eccomi con un nuovo capitolo !
Mi dispiace, ma ora non ho tempo per fare i ringraziamenti singoli, però ringrazio generalmente tutti ! :)
Mi raccomendo fatemi sapere cosa ne pensate, dopotutto cosa vi costa una piccola recensione ?
A proposito, il nuovo personaggio non l'ho chiamato Monica perchè io mi chiamo così, ma solo perchè è un nome che mi è sempre piaciuto.
Grazie e tutti .
Smak !
MonicaLaBuona



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Capitolo 6
*** Ci mancava solo questo ***


o                                                                                                                                Dopo il Grande Risveglio

Ci mancava solo questo

Guardò i fratelli.
Si avvicinò piano piano al letto, quasi si aspettasse che le saltasse addosso.
"E'... è lei ? E' Susan..."chiese rivolta al maggiore.
Lui annuì.
"Spero di non averle fatto troppo male..."disse Monica che era rimasta "nascosta" in un angolino della stanza.
"Monica !E tu che ci fai qua ?"Lucy distaccò un attimo lo sguardo dall'immagine della sorella.
"Eh, è una lunga storia, ve la spiegherò a cena"
Lucy si sedette sul bordo del letto e prese la mano della sorella maggiore.
Ricordò dei momenti passati insieme, sia a Narnia, che in Inghilterra. Quell' Inghilterra che le mancava tanto.
Strinse più forte. Poi Edmmund ruppe quel silenzio di ghiaccio.
"Non credo che si sveglierà presto... voglio dire : deve essere stanca"
Lucy non parve sentilo.
"Chissà dov'è stata tutto questo tempo..."lo disse in sussurro quasi impercettibile.
"L'importante è che sia qui, ora"Peter sospirò.
"Ehm... forse è meglio che vi lasci da soli, così potete parlare liberamente" questa volta era stata Monica a parlare.
Poi la ragazza si incamminò verso la porta [Che non c'era] e attraversò il corridoio.
Scese le scale, e poi, arrivata al piano terra, si infilò nel sottoscala.
Si sedette a terra con le spalle al muro.
"E ora che faccio ?"
*
I tre fratelli la guardarono uscire.
"Secondo voi che ci fa qui ?"chiese Edmund, guardando prima Peter, e poi Lucy.
"Devi ancora capire ?"Peter aveva un'espressione impaziente.
"Veramente anch'io non ho capito..."Lucy non aveva lasciato la mano alla sorella
"All'inizio nemmeno io"confessò il maggiore.
"Ma mi sono ricordato che c'era anche lei sul treno quando siamo morti"continuò
"Vuoi dire che è morta anche lei ?"chiese il fratello
"Ma lei non è mai stata a Narnia, come mai allora è qui ?"
"Non lo so. Dobbiamo solo aspettare che ci racconti tutto a cena"
"Cena ? Qualcuno ha detto cena ?"chiese Susan in un sussurro.
"Susan !" Lucy la abbracciò forte forte, come quando non vedete una persona da tanto tempo e credete di non poterla vedere mai più.
"Ti sei svegliata finalmente !"
"Cos'è successo ?..."
"Come ci sei arrivata qui ?..."
"Dove sei stata tutto questo tempo ?"
"State un attimo zitti. Avrei una domanda anch'io da farvi "
A quelle parole i fratelli zittirono.
"La cucina è ancora al suo posto ?"
*
A cena...
Caspian sedeva al solito posto.
Il professor Kirke era, come sempre a capotavola, con al fianco Polly.
Ma quella sera c'erano quattro posti in più.
Perchè quattro ?Beh... uno per Monica, uno per Susan e due per Cor e Aravis [il re di Archen, e sua moglie]
Si, anche loro. Narnia era alleata con Archen e ora aveva bisogno di soccorso.
Quella cena la aspettavano tutti con ansia, visto che Susan e Monica vevano promesso di parlare di come, quando e perchè erano arrivate a Narnia.
La regina ebbe la precedenza.
Iniziò a raccontare quando portarono il primo piatto.[Razioni ridotte per tutti, naturalmente]
"Come sapete bene tutti io sono morta in un incidente ferroviario..."iniziò così
Peter vide Monica sbiancare ed abbassare lo sguardo.
Pensò ad un improvviso calo di pressione, ma non ci badò tanto, visto che la sorella proseguiva nel racconto.
"... ricordo solo che prima di morire Peter stava cercando di convincermi a credere in Narnia. Poi dopo essere morta non ho visto più niente. Credevo di essere diventata cieca, invece, poi ho capito che ero..."
"Nel nulla" finì Digory per lei.
"Esattamente" Susan annuì.
"Ricordo che dopo circa tre ore ho iniziato a piangere. Ero pentita. Avevo capito che Narnia esisteva, ed era dentro di me. Solo che Susan Pevensie aveva soffocato la regina Susan. Ricordo che dopo qualche minuto di pianto ho rivisto la luce, e mi sono accorta che mi stavo bagnando i capelli. Poi ho preso un botta in testa, e mi sono ritrovata sul letto di mio fratello maggiore"concluse lei
"Ehm... la botta in testa credo di avergliela data io..." spiegò Monica.
Una smorfia si dipinse sul volto di Susan.
"Eh, scusa c'era la guerra ! Come potevo pensare che fossi tu ?"si giustificò la ragazza.
"C'è la guerra ?"
"Sisi. Ma te lo spiegheremo più tardi. Ora tocca a Monica raccontare quello che le è successo"tagliò corto Edmund
"Ehm... bene. Premettiamo che io  non avevo mai visto questo paese. Di Narnia ho solo sentito parlare da Peter..."
"Scusi, signorina, ma lei come conosce il nostro Re supremo ?" chiese Briscola
"Lei frequentava il mio college ed è l' unica persona a cui ho parlato di Narnia. L'unica persona di cui mi sono fidato, e l'unica che mi ha aiutato convincermi che quello che dovevo fare per Narnia l'ho fatto, e dovevo accettare che la mia vita era in Inghilterra. In poche parole è lei che mi ha aiutato ad accettare la permanenza nel mio mondo"spiegò Peter tutto d'un fiato. Poi le fece segno di continuare.
"... stavo dicendo che Narnia non l'avevo mai vista. Solo che ormai credevo nell'esistenza di animali parlanti, fauni, centauri, e minotauri. Ma soprattutto mi ero convinta dell' esistenza di Aslan. Peter mi aveva parlato così bene di questo leone che in me era cresciuta una grande voglia, un grande desiderio di vedrerlo.
Una notte non riuscivo a dormire. mi alzai per andare a prendere un bicchiere d'acqua e quando ritornai in camera ritrovai steso sul mio letto un leone enorme. Naturalmente non pensai subito ad Aslan, ma capii che era un leone speciale. Pensai di stare sognando. Voi che avreste pensato ? Ma il bello venne quando l'animale inominciò a parlare.
Disse queste parole : "Hai paura di me, figlia di Eva ?"
Solo in quel momento mi accorsi chi avevo davanti. Gli risposi di no, e lui si affrettò a precisare che sapeva tutto di me, e che aveva un compito da affidarmi. Ma di cosa si trattava ve lo spiegherò in seguito.
Si avvicinavano le vacanze di Pasqua. tutti sarebbero dovuti ritornare a casa, perchè c'erano da fare dei lavori a scuola.
Avremmo preso tutti il treno..."
Edmund la interruppe :
"Quel maledetto treno..."
Allora Monica gli fece una domanda, temendo la risposta del ragazzo :
"Tu non volevi morire, è vero ?"
Lui non rispose subito.
"Beh... insomma chi vorrebbe morire ?Solo che mi è parso ingiusto morire in un modo così stupido ! Dopo tutto quello che abbiamo passato : morire in un incidente ferroviario, ditemi voi se questa non è sfortuna !"
"In effetti Edmund non ha tutti i torti..."aggiunse Susan
Monica vide Lucy annuire.
"Certo, certo... solo che se potete scusarmi, ma non... non ce la faccio a continuare"disse lei, lasciando la forchetta.
Fece per alzarsi, ma il minore dei Pevensie la bloccò.
"Perchè ?"
"Credetemi, sarà meglio per tutti"
"Ma non puoi lasciarci ! Tu he sei in grado di far scoppiare un temporale e fulminare le persone così !"
"E poi tutti vogliono conoscere il finale della tua storia" aggiunse Peter, chiudendo la porta.
A quel punto la ragazza fu costretta a continuare.
"Mi promettete che qualunque cosa abbia fatto non mi farete niente ?Insomma, non posso pretendere non ve la prendiate con me..."
"Aventi, cosa possiamo farti ? E poi cos'avrai fatto di così brutto ?"Jill tentava di incoraggiarla.
"Voi non immaginate neanche quello che sto per dirvi..." a quel punto calde lacrime iniziarono a scorrerle sulle guancie.
I sovrani non sapevano come comportarsi.
"Fo... forse si sente male" azzardò Caspian.
"No, no sto bene"
Si asciugò le lacrime e riprese.
Peter sapeva che qualcosa non andava. Insomma : se avesse voluto sarebbe potuta scappare. Che diamine l'ha vista lui scomparire nel nulla !
"Aslan mi ha fatto una richiesta orribile. Al'inizio mi sono chiesta come mai proprio a me. Ma poi l'ho capito : lui sapeva che ero capace di tutto, o quasi.
Ora vi racconto cosa feci la mattina prima di salire sul treno :
presi le valigie e scesi . Salutai Peter . Lo abbracciai, lo ricordo bene..."
"Si, e piangesti" aggiuse lui, sempre più curioso.
"... si, non riuscii a nasconderlo. Fui la prima a salire sul mezzo. E fin qui tutto bene. Mi avvicinai al conducente, e per un attimo ebbi la folle idea di non abbedire al leone. Ricordai quell'espressione forte, che non ammette repliche, e questo bastò a convincermi a fare il grande passo. Mi avvicinai di più, e gli sussurrai una cosa all'orecchio. Lui non capì cosa dissi, e non mi diede importanza.
Presi posto. Vidi tanti studenti passarmi affianco, e nessuno si fermava vicino a me, nonostante fosse il posto migliore. Si, tutti mi evitavano, perchè per loro ero strana. Intuivano che qualcosa in me non andava, e preferivano non aver a che fare con la gente come me.
Peter vide che ero da sola, e anche piuttosto triste e decise di occupare lui il posto al mio fianco.
Avrei preferito che non lo facesse, a dire la verità. Volevo affrontare il dolore da sola.
Quando il treno partì strinsi forte gli occhi, e mi feci coraggio.
Dopo circa mezz'ora di viaggio ci schiantammo. A me si infilò un pezzo di vetro nella pancia, e Peter si avvicinò ai fratelli, e lo sentii sussurrare qualcosa a Susan, forse stava cercando di tornare a farla credere in Narnia. Quando tutti i fratelli spirarono si voltò verso di me, e mi disse grazie. Per me fu uno spettacolo... a cui non avevo mai sperato di assistere, ma che sapevo che sarebbe dovuto accadere. Prima di morire chiesi mentalmente scusa a tutti quelli che erano morti a causa di quell' incidente . Perchè è proprio a causa mia. Se non avessi stregato il conducente, saremmo ancora vivi. E' stato Aslan ! Lui mi ha detto di farlo. Non mi ha detto perchè, ma mi ha assicurato che era per il vostro bene. Cosa potevo fare ?"
Ricominciò a piangere. I sovrani la guardavano increduli.
Aslan come aveva potuto ordinarle una cosa del genere ?
E lei come aveva potuto obbedirgli ?
Fu Lucy la prima a parlare.
"Beh, se Aslan ha voluto così..."
"TU NON DOVEVI OBBEDIRGLI !" scoppiò Edmund.
La ragazza non parlava.
"NON PENSI A NOI ? A QUANTO ABBIAMO SOFFERTO ?"
"Ed, calmati..."
"NO CHE NON MI CALMO ! LEI - puntò l'indice verso Monica- CI HA UCCISI !"
"Tu non dovresti essere qui, lo sai ?" disse Peter, cercando di rimanere calmo.
"Si"
" E allora cosa ci fai seduta alla mia tavola ?!"
"Ora sparisco, vostra maestà"
"No, ora non sparisci" questa volta era stata Susan a parlare
Edmund si alzò, e strattonò la porta con tanta forza, che nonostante fosse chiusa a chiave si aprì.
"Dove vai ?" chiese Peter, alzandosi.
"In Inghilterra"

Ciauu !!
Ci lavoro da questa mattina su questo capitolo ! Vi prego fatemi sapere come vi sembra !
Questo è il vero colpo di scena, in questa parte della storia.
E ora passiamo ai ringraziamenti.
AlexiaLil : Non farti venire il mal di testa ! credo di aver chiarito un pò tutto, no ? Ho aggiornato il prima possibile. Fammi sapere cosa ne pensi, mi raccomando ! Grazie, ciaociao !
Ilaria1993 : Ciaoo ! Allora, sei stat la terza a leggere quel capitolo e la prima a recensirlo ! La tua recensione mi ha messo un'ansia che appena l'ho letta ho incominciato a scivere ! Eccoti servita, spero che quersto capitolo ti piaccia e ti faccia venire voglia di leggere anche il prossimo ! Bacio, spero di sentirti presto !

E ringrazio tuuuutti quelli che hanno letto e apprezzato la mia storia, e vi do appuntamento al prossimo capitolo !
Smak ! :)
MonicaLaBuona



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Capitolo 7
*** La scomparsa ***


s                                                                                 Dopo il Grande Risveglio

La scomparsa

I sovrani si guardarono a vicenda con una punta di paura.
Edmund era morto, non poteva ritornare in Inghilterra !
Ad un tratto Monica scattò dalla sedia, e si diresse di corsa verso il corridoio.
Non tentò di calmare Edmund. Sapeva che non sarebbe servito.
Fece una corsa fino al confine di Narnia.
Doveva essere lì. Peter glie ne aveva parlato. Si, ma dove ?
Certo, un lampione in mezzo ad un bosco non passa inosservato, ma il problema era arrivarci pria di edmund, che visto che non aveva ancora incontrato era più avanti di lei.
Ad un tratto vide una chioma scura farsi stada tra gli alberi, e poi una piccola luce : il lampione.
A quel punto capì che doveva muoversi, o sarebbe stata la fine.
"Edmund !" lo chiamò... non l'avesse mai fatto. Il ragazzo aumentò la velocità, fino a sparire tra gli alberi.
Quando finalmente Monica trovò l'entrata per l'armadio era troppo tardi. Era andato. E nelle sue condizioni la probabilità di ritrovarlo era ridotta a zero.
*
Facciamo un passo indietro...
"Edmund !"
Mi sento chiamare.
Oddio è lei. Non posso farmi raggiungere.
Accelero il passo. Ecco l'entrata dell'armadio. Mi ci tuffo dentro [letteralmente]. Ora non ha più tracce di me.
Ora ho qualcosa da fare. Da fare da solo.
Esco dall'armadio. Riconosco la grande stanza vuota. Percorro correndo la casa, fino ad arrivare nel corridoio. Passo affianco allo spechio, e mentre corro lo guardo. Mi fermo di botto. Torno allo specchio. Mi ci posiziono proprio davanti. Cavolo !Non mi vedo !Non ditemi che sono un fantasma, o una cosa del genere. Ricomincio quella che prima era una corsa, ma ora cammino, anche piuttosto lentamente. L'ho rifatto : sono scappato. Solo ora capisco il mio errore.
Non posso continuare a fare così : sono o no Re Edmund il Giusto ??
*
[E nelle sue condizioni la probabilità di ritorvarlo era ridotta a zero]
Nonostante questo entrai nell'armadio. Lo attraversai, fino a raggiungere l'uscita, già aperta.
Mi guardai attorno : quella stanza era proprio vuota !
Corsi vesro l'uscita, e per assicurarmi che tutto fosse andato liscio mi guardai allo specchio, e per fortuna mi accorsi che la mia immagine non era riflessa nel vetro.
Sisi,  ero proprio morta.
La porta dell'entrata si stava chiudendo in quel momento : potevo ancora farcela.
Presi la maniglia al volo, e appena uscii in giardino quello che vidi riaccese la speranza dentro di me : lo riuscivo a vedere !
Sapevo che quando si è fantasmi le persone vive non possono vederti, ma non avevo mai pensato che tra fantasmi ci si potesse vedere !
Allora qualche possibilità di rimediare c'è.
*
"Perchè l'hai lasciata andare ?" chiese Lucy, sbuffando
"Cosa avrei dovuto fare ? E' lei che ha combinato tutto questo..."
"No, è stato Aslan"rispose Susan
Un pò di silenzio.
"Comunque rimane il fatto che ora in Inghilterra non c'è solo edmund, ma anche l'unica persona che avrebbe potuto aiutarci a sconfiggere quei nani !"concluse la piccola, alzandosi e andando in camera sua.

Ciauu !
Partiamo subito con i ringraziamenti :
Simba : Grazieee ! Mi fa piacere che pensi che scriva meglio... fammi sapere che ne pensi di questo capitolo, mi raccomando ! Smak !
fefy88 : Ciaoo ! Grazie per la recensione, spero di sentirti di nuovo ! A presto !
AlexiaLil : Grazie ! Solo che Susan non è viva : è morta come tutti loro, è solo che dopo essere morta non era andata a Narnia perchè non ci credeva più, e ora si è pentita ed eccotela qui ! Mi recensisci anche questo capitolo, che le tue recensioni sono sempre simpatiche ? Grazieee ! :-)
Ilaria1993 : Sisi, direi che le soddisfazioni sono proprio indovinare le cose prima che lo scrittore le pubblichi ! XDXD
Mi raccomando continua a recensire, graziegrazie !!Smaaaaak !

Volevo dire che ci sono due problemi che incombono :
1. L'inizio della scuola, che per me è domani : Aggiornerò più raramente, credo 2 o tre volte la settimana, e mi scuso in anticipo, spero che abbiate pazienza ! :-)
2. Sarebbe il moento di far entrare in gioco Aslan, solo che alla fine del libro c'è scritto che perse le sembianze del leone, ma non c'è scritto che sembianze prende, quindi quando verrà il suo momento lo descriverò sempre come un leone. Volevo chiedere un pò di pazienza ai fan e alle fan della coppia Caspian/Susan, perchè con tutti questi problemi[Guerra, Edmund e Monica in Inghilterra, la schok della causa dell'incidente] non mi sembra opportuno inserire i loro pensieri e sentimenti in questa parte del racconto.
Grazieeeee a tutti coloro che leggono, apprezzano, ma soprattutto a chi recensisce e inserisce la mia storia tra i preferiti [lo sapete che mi fa sempre molto piacere]
Ciaociao.
MonicaLaBuona

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Capitolo 8
*** La barriera ***


8                                                                                   Dopo il Grande Risveglio
La barriera

[... non posso continuare a fare così : sono o no Re Edmund il Giusto ?]
Serrai la mascella e feci dietro front.
Dovevo affrontare di petto la situazione.
Mentre ripercorrevo quell'immenso giardino vidi Monica venirmi incontro.
Mi fermai. Lei no, invece : continuò a correre, e per un attimo credetti che ci scontrassimo, ma lei mi passò attraverso, così si trovò alle mie spalle.
Sgranai gli occhi per quello che era successo.
Poi mi voltai, e la vidi con le braccia aperte.
"Tu di qua non passi..."annunciò
"Se volessi portei, visto che mi sei appena passata attraverso"rispose lui.Non era più arrabbiato con la ragazza, visto che c'era Aslan dietro tutto questo.
"Ah, giusto..."poi abbassò le braccia, e mi si avvicinò.
"Perchè hai cambiato direzione ?"chiese, io presi a camminare speditamente.
"Scusa, non è colpa tua... me ne sono accorto solo ora... e mi dispiace, così ho deciso di ritornare a Narnia"spiegai, fermandomi.
La vidi annuire.
"Credo che la tua sia una scelta giusta. Ora Peter, è arrabbiato a morte con me, però"abbassò lo sguardo.
Riprendemmo a camminare. Arrivammo in silenzio all'entrata.Poi lei si fermò di botto.
"Che c'è ?"chiesi
"Muoviamoci : il tempo passa diversamente... o sbaglio ?"
E senza aspettare risposta prese a correre verso l'armadio.
L'aprimmo. Lei fu la prima ad entrare.
"No, cavolo !"la sentii urlare
"Che c'è ?"
"Si è chiuso il passaggio !"
"In che senso ?"
"Forse se si torna nel mondo dei vivi non si può più tornare a Narnia..."
"No, non può essere..."
Non potevo crederci.
*
Era passato un giorno.
Nessuno dei due era tornato.
Peter decise di andare fino al lampione, anche se sapeva che non avrebbe trovato niente di interessante.
Il suo pensiero fisso era Aslan, e quello che aveva chiesto di fare a Monica.
Si mise nei suoi panni : anche lui avrebbe obbedito al leone.
Prese il cavallo, e si avviò verso il confine della sua terra.
Arrivato al lampione una serie di ricordi lo invase.La prima volta a Narnia, l' addio per sempre alla sua terra, e ora era di nuovo lì.
Si sentì chiamare.
"Peter ! Peter, guarda l'entrata dell'armadio, ma non entrare per nessun motivo !"
Si girò, e vide il fratello e Monica.
"Ragazzi !Su, venite!"
"Vorremmo tanto, Pet... ma siamo bloccati"disse Edmund, con uno sguardo triste.
"Ho l'impressione che una volta morti, e usciti da Narnia non si possa più tornare... a meno che non si faccia qualcosa"spiegò la ragazza.
"Non è una barriera permanente, però non ci fa passare !"
Peter si avvicinò, e vide le mani di Monica che premevano sul vuoto.
Provò a toccarle, ma non ci riuscì : la sua mano passò attravenrso a quella della ragazza che tanto desiderava toccare.
"Ti farò uscire da qui..."lo disse in un sussurro.
"Ehi, ciccio,ci sono anch'io !"esclamò Edmund.
"Ma, si certo, ed !"sorrise.
"Aslan sta combinando troppi pasticci, per i miei gusti..."disse guardando Monica
Edmund alzò gli occhi al cielo :
"Si, ma cerca di sbrigarti, perchè ti ricordo che lì da te il tempo è pazzo !"
Peter si girò, salì di nuovo sulla groppa dell'animale, e prima di ripartire al galoppo rivolse un ultimo sguardo di scuse a Monica.
Prese a galoppare, e si accorse solo in quel momento di avere le lacrime agli occhi.
*
"Com' è possibile ?"Lucy era sconvolta
"Aslan non lo permetterebbe mai !"
"Susan, non possiamo più dare per scontate delle cose su Aslan : guarda cosa ha fatto fare a Monica !"esclamò Peter, in preda al panico più totale.
"Calmati, Peter, sono sicuro che c'è una soluzione..."Digory cercò di farlo ragionare
"Se Aslan ci facesse capire qual è forse sarei un pò più calmo !"
"Io sono qui"
Peter sussultò a sentire quella voce, quella calma e autoritaria che sperava con tutto il cuore di sentire il prima possibile.
"Come mai tanto arrabbiato, figlio di Adamo ?"
"Cosa devo fare per far tornare Monica e Edmund ?"chiese il ragazzo, mettendosi le mani tra i capelli.
"Devi calmarti e prendere un bicchiere d'acqua, per il momento"

Note :
Grazie a :
Ilaria1993 : Non so come ringraziarti, ti dico solo : spero di risentirti !!Ho aggiornato il prima possibile :-)
Beautiful_disaster : Non ti preoccupare se non hai recensito i capitoli precedenti ! Grazie, io miravo proprio a "copiare" lo stile Lewis, perchè mi piace proprio tanto ! Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo !Smak !
AlexiaLil : Sai che questo capitolo non era previsto e che l'idea mel'hai fatta venire tu ?? GRAZIEE ! Non sapevo come continuare... anzi, lo sapevo, ma così la storia è più avventurosa, e poi ho trovato l'occasione di far capire che Peter e Monica si stanno innamorando !GrazieGrazieGrazie ! Spero si risentirti, ciauu !! :-)

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Capitolo 9
*** Comincia la battaglia ***


i                                                                                Dopo il Grande Risveglio

 Comincia la battaglia

Peter si abbandonò su una sedia, lasciando parlare Caspian.
"Avanti, Aslan non tenerci sulle spine : cosa dobbiamo fare ?"
"Vostre maestà, la prima battaglia contro i nani non mi sembra sia andata per il meglio..."iniziò il leone.
I sovrani annuirono.
"C'è solo una spada che può spezzare quella barriera che vi divide da  re Edmund e Monica. Dovete che la barriera può essere spezzata solo dal lato di Narnia, e non da dove si trovano loro, quindi solo voi potete aiutarli"
"Si, ma dov'è questa spada ?"Lucy era impaziente.
"I nani forgiano le spade..."disse Peter in un sussurro.
"Voi credete che l'abbiano con loro ?"chiese Caspian al leone.
"E' la loro spada migliore..."
Peter si alzò.
"Dobbiamo prendere quella spada"
"Come la riconosceremo ?"chiese Lucy, quasi il lacrime, al leone.
"E' la spada del loro re. E vorrei informarvi di ciò che è accaduto poco prima che si formasse la barriera"disse Aslan, aumentando il volume della voce.
"Cosa...?"chiese timidamente Jill
"I nani si sono alleati con gli elfi"
"E noi siamo alleati con Archen !"ribattè Peter
"Uomini contro nani ed elfi ?Non ce la faremo mai"disse Caspian, sedendosi a terra.
"Non dimentichiamoci le creature di Narnia !"disse Lucy, avvicinandosi al leone
"Questo è vero... ma ci serve un piano per vincere la guerra, e prendere quella spada"disse Peter, guardando prima le sorelle, poi i sovrani, ed infine il leone.
*
"Mi sento inutile..."sussurrò Monica, rimanedo incollata alla barriera.
"Forse perchè sei inutile da questo lato ?"disse Edmund, che le dava le spalle seduto a terra.
"Certo, perchè tu sei di grande aiuto..."rispose la ragazza, alzando gli occhi al cielo.
"Spiegami una cosa : perchè hai fatto scoppiare quel temporale, all'inizio ?"chiese lui, giocherellando con uno dei cappotti.
"Volevo vedere se i miei poteri funzionavano ancora..."
"Ma quindi tu già eri capace di far scoppiare temporali di quel genere ? [O__o]"chiese, girandsi per guardarla.
"Si, certo [^^]"
"Allora sei stata tu a far scoppiare quel diluvio il terzo giorno di scuola, quando la mia classe doveva andare al museo !"esclamò Edmund, lasciando un pò in pace il cappotto.
"Eh, scusa Ed... ma ti avevo detto che te l'avrei fatta pagare per quella gomma da masticare attaccata all'armadietto..."rispose Monica, guardandolo.
"Chissà Peter se sta cercando di capire come tirarci fuori di qua..."aggiunse, rivolgendo di nuovo lo sguardo verso Narnia.
"Ti piace, eh ?"chiese Edmund, riprendendo a giocare con un lembo di una pelliccia.
Le guance della ragazza si tinsero di rosso.
"No, ma che dici... mi stavo solo chiedendo quanto tempo dobbiamo ancora rimanere qui... ma che vai a pensare, insomma ?"
Edmund era girato, e nella penombra Monica non potè vederlo sorridere.
*
Presi la spada e lo scudo.
Comincia la battaglia.
Sello il cavallo, e parto al galoppo, seguito solo da Jill, Eustachio e Briscola i più piccoli e quindi bassi.
Io da solo avrei attirato maggiormente l'attenzione.
Susan e Caspian ci aspettano già sotto le mura del castello : loro si occuperanno delle guardie.
Quando si inizia ad intravedere il castello. una freccia mi sfiora la gamba destra.
Solo delle corde tesissime possono arrivare da quella distanza. La probabilità che ci fossero guardie era sotto zero, visto che galoppiamo velocissimi, e nessuno può starci dietro, e poi la freccia mi veniva incontro, e non da dietro.
"Susan..."
Sento Jill, ed Eustachio cercare di comunicare.
"State zitti, e pensate a non perdere l'equilibrio"
Il mio tono è duro.
Il solo pensiero che Monica fosse ancora in quell'armadio[e sapevo che non si sarebbe allontanata per casa, figuriamoci per Londra] con Edmund, gli faceva crescere l'ansia, e l'impressione che fosse sempre troppo tardi gli bruciava dentro come un incendio devastante.
Arrivati al cancello vedo che non ci sono guardie all'entrata, questo vuol dire che Susan e Caspian le avranno fatte fuori, e saranno già entrati.
"Forza, Briscola entra"sussurro al nano.
Mi annuisce, poi estrae la spada e avanza lentamente verso l'entrata.
Sento dei gemiti.
Faccio segno ad Eustachio e Jill di seguirmi, poi entriamo, soffocando i gemiti di Jill, per colpa della puzza di umido, mettendole una mano sulla bocca.
Eustachio le accarezza i capelli, come per spiegarle che deve resistere.
Eustachio estrae la spada, e lo scudo già ammaccato dalla battaglia precedente, mentre Jill prende l'arco e una freccia già in posizione.
Mentre sono girato per assicurarmi che i ragazzi non si perdano, o vengano rapiti sento la corda di un arco tendersi e poi il sibilo di una freccia mi passa vicino all'orecchio, e appena mi volto vedo un elfo accasciato sul pavimento.
Mi volto di nuovo verso i ragazzi, e vedo Jill prendere una nuova freccia.
La ringrazio con lo sguardo.
Eustachio le sorride, e lei si massaggia la mano, che per la fretta di prendere la mira ha sbattutto contro una colonna.
Proseguiamo, saliamo le scale, sperando solo che Briscola ci apra la strada.
Attraversiamo numerosi corridoi in calma assoluta, a parte un nano addormentato, che Eustachio non ha ritenuto saggio lasciare in vita.
"Non mi sembra giusto sgozzare qualcuno nel sonno" aveva detto Jill, ma Eustachio aveva già proceduto.
"Avete la minima idea di dove sia questo re ?Non sappiamo nemmeno come si chiama !"disse Eustachio, una volta arrivati all'ultimo piano.
"Io credo che... lo abbiamo trovato"sussurrò Jill, affacciandosi da una finestra, ed indicando un nano grassoccio che provava a montare un cavallo, aiutato da tre o quattro elfi.
"Da cosa lo capisci ?" la mia voce è leggermente rauca, visto che non parlo da quando stavamo a cavallo.
"Non è una corona quella specie di scolapasta che hai in testa ?"chiese la ragazza, prendendo la mira.
"No !Ferma, non farlo !Così capiranno che ci sono degli infiltrati !"Eustachio la blocca con il braccio, facendole cadere la freccia.
La vedo cadere a qualche centimetro dal muro, e nè gli elfi, nè il re dei nani la notano.
"L'abbiamo scampata bella..."dico, lanciando loro un' occhiataccia.
"Fermi !"
Un nano ha l'arco puntato su di noi.
"E ora ?"sussurra Jill
Poi, velocissima estrae una freccia e glie la lancia, quella va a conficcarsi nel braccio del nemico, che inizia ad urlare di chiedere aiuto.
"Fallo stare zitto, Eustachio !"gli dico, mentre mi assicuro delle condizioni della ragazza.
Lui lo trafigge con la spada.
"Scusa, ma non ci conviene muoverci ?Magari riusciamo a prendergli quella spada !"dice, mentre inizia a scendere di nuovo le scale.
Io e Jill ci guardiamo, poi seguiamo mio cugino, che è già arrivato a metà rampa.
Arrivati in giardino, tiriamo un sospiro di sollievo : gli elfi, e il re dei nani stanno ancora cercando di farlo montare.
"Avanti, Jill falli fuori"dico, estraendo la spada.
"Cosa...? Avevate detto che...oh, no ci hanno visti !"
Jill scocca freccie con una precisione che ha sviluppato durante la permanenza a Cair Paravel, Eustachio è diventato un re degno del suo nome e con la spada non è niente male.
Uccido uno o due elfi, e lascio ad Eustachio il terzo ed il quarto, ma mentre mi avvicino al sovrano Jill gli colpisce la spalla sinistra con una freccia, per impedirgli di muoversi.
Il nano è a terra, e tutti e tre lo guardiamo : la corona, molto più simile ad uno scolapasta, gli è scivolato dal capo, mentre il mantello gli copre la faccia. Ora è immobile, steso a pancia in su.
"Allora, nano, dammi la spada che hai in pugno, e spiega perchè sei così arrabbiato con gli abitanti di Narnia"dissi, evitando le sciabolate.
A sentirmi il re si calma.
"Volete la spada ? Tenetela-e la lascia-Volete sapere perchè vogliamo sterminarvi ?Perchè vogliamo Narnia tutta per noi... certo che siete poco svegli, voi umani"
Geme di dolore.
"Ora lasciatemi andare"
"In quelle condizioni non credo che andrai lontano"dice Eustachio
Io prendo la spada da terra : cel'ho fatta.

Note :
Ehi ! Eccomi ! nonstante l'inizio della scuola sono riuscita ad aggiornare piuttosto presto [no ?O__o].
Vorre ringraziare :
fefy88 : Eheh... è proprio questo il mio scopo, così voi continuate a leggere[cattiva ?] ! Sono contenta di esserci riuscita, fammi sapere che ne pensi di questo capitolo [che è venuto leggermente più lungo]. Ciauu !
AlexiaLil : Grazie, spero mi continuerai a seguire [Mi hai ispirtato scrivendo che secondo te una volta usciti da Narnia non potevano più ritornare] Baciii !
beautiful_disaster : Grazieee ! Io i capitoli sto cercando di allungarli, ma non di troppo, comunque mi fa piacere che il mio stile assomigli a quello di Lewis :D ! Grazie ancora, e spero di risentirti ! Ciauu !

Allora ci sentiamo al prossimo capitolo : questa benedetta barriera la spezziamo o no ??
Smaaaaak !!




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Capitolo 10
*** Niente sarà più come prima ***


10° Capitolo Niente sarà più come prima                                                                     Dopo il Grande Risveglio

Niente sarà più come prima

Peter impugò la spada, ed iniziò a correre verso l'uscita del giardino. Lasciando il re seduto a terra, con la freccia conficcata nella spalla.
Jill ed Eustachio ebbero un attimo di esitazione, ma poi seguirono il Re Supremo, anche se avrebbero preferito fare fuori il nano.
I ragazzi lo raggiunsero, e Eustchio gli chiese :
"Dov'è che andiamo ?"
"A spezzarla" una risposta secca da parte del cugino
"Cosa ?"
"La barriera, stupido !"si intromise Jill, un pò più in dietro dei ragazzi.
Dopo qualche minuto dovettero rallentare.
"Cavolo, Pet... hai parecchio fiato..."ansimava Eustachio
"Si... ma non abbastanza"e detto questo riprese la corsa.
"Oooh ! Ragazzi... io aspetto qui...!"gridò Jill
"MUOVITI !"gridarono i ragazzi, senza voltarsi.
"Uffa... ARRIVO !"
*
"Monica...?"
Edmund si voltò : aveva sentto un gemito.
"Come va ?"chiese il ragazzo
Un altro gemito.
"Che hai ?"
"Mi sento male, Ed"
"Si, anch'io... dopotutto ce la stiamo cavando bene... senza mangiare per cinque giorni..."
"Sicuro che non ci sia niente nella dispensa ?"chiese lei in un sussurro, quasi si vergognasse di quello che chiedeva.
"Sicuro..."disse lui, sedendosi accanto alla ragazza, per guardare quel poco di Narnia.
"Forza, Pet... fallo pre noi, fallo per lei"
"Cavolo Peter... tiraci fuori di qui"
"Scusa"
Monica si girò di scatto.
"Come ?"
"Mi dispiace... è stata tutta colpa mia"disse Edmund, continuando a guardare davanti a sè.
"No... non devi dire così. Non è colpa tua... sono stata io a dirlo male... in modo troppo impulsivo..."iniziò lei.
"Averi reagito così comunque"
Monica non rispose.
"Quando sei entrata nell'armadio... sapevi che c'era la barriera ?"chiese lui dopo un pò
"No. Non conosco Narnia... sono qui da quando mi avete vista far scoppiare quel temporale"
"Cel'ho !"esclamò Edmund, alzandosi.
"Cosa ?"
"Quando ti sei accorta che ti stavamo guardando sei scomparsa nel nulla ! Non puoi smaterializzarti, o fare una cosa del genere, dall'altro lato ??"spiegò, in tutta fretta.
"Scomparire nel nulla ?No, no, Ed... io non sono scomparsa, sono solo diventata invisibile"rispose lei, abbassando lo sguardo.
"Sei solo diventata invisibile ?"
Monica annuì.
"Veramente lo scopo sarebbe di far credere alle persone che sia scomparsa... ma divento solo invisibile"
"Ah, allora ci riesci bene..."
Lei sopirò, poi rivolse di nuovo lo sguardo a Narnia.
I rami degli alberi erano scossi dal vento.
Dentro l'armadio non arrivava l'aria, che ormai era diventata viziata.
Edmund riprese a giocare con il lembo delle pellicce, dandole spalle alla ragazza.
"Voglio uscire di qua..."gemette lei
"Anch'io, ma dobbiamo essere forti"
"Non ce la faccio più... ed è finita pure l'acqua !"
"Peter starà arrivando... lo conosco : farebbe di tutto per tirarci fuori di qui... e scommetto che ora sta proprio venedo a prenderci..."disse, girandosi verso Monica.
Le vide gli occhi lucidi, fissare un punto davanti a lei [sempre dal lato di Narnia].
Ad un tratto sobbalzò, e le lacrime che prima aveva trattenuto le scivolarono sulle guancie.
"Peter..."all'iniziò solo un sussurro.
"Peter"tono normale.
"PETER !"urlato.
Scattò in piedi.
Le lacrime le scivolavano velocemente, fino ad arrivare al mento, e poi cadere.
Si sentì un rumore di zoccoli, poi finalmente da dietro gli alberi comparvero tre cavalli.
Si fermarono proprio davanti alla barriera.
Peter si catapultò giù dal cavallo.
"Come state ??"chiese 
Tremava.
"Non mangiamo da giorni..."iniziò Edmund.
"Ce ne hai messo di tempo..."sussurrò Monica, che ancora piangeva.
"Scusami..."
Si fissarono un attimo.
"Avanti : tiraci fuori di qui"disse Edmund, che li guardava cercando di non sorridere.
Jill ed Eustachio li guardavano vicino ai cavalli.
"Cosa devi fare ?"chiese Monica
"Semplicemente-ed estrasse la spada-... ROMPERLA !"detto questo con un colpo secco la spada toccò la barriera, che iniziò a spaccarsi, come una lastra di vetro.
Qunado si infranse i ragazzi si guardarono un attimo.
Poi Monica prese la rincorsa e lo abbracciò.
Inspirò il suo odore, lo strinse forte, assaporò secondo per secondo quel momento che da giorni aspettava.
Lui le baciò il collo, poi si staccarono.
"Andiamo, Ed..."disse, dopo che la ragazza ebbe salutato anche Jill ed Eustachio.
"Abbiamo solo tre cavalli..."disse Jill
"Possiamo andare a tre su uno solo..."azzardò la Monica, che non era mai stata a cavallo.
"Si... se vogliamo farlo schiattare..."ripose Jill, sorridendo.
"Allora vuol dire che... qualcuno di noi va a piedi..."
"Io e Jill possiamo andare, voi avviatevi al castello"disse Eustachio, porgendo le redini ad Edmund
"Sicuri ?"chiese Monica
"Sicuri"annuì Jill.
"Allora... premettiamo che non so nemmeno montare..."iniziò lei, ma Peter non la fece finire di parlare, che la alzò di peso, e la fece salire.
Monica sorrise :
"Grazie..."
Poi il Re Supremo montò con estrema facilità, e partirono al galoppo, preceduti da Edmund, che preferiva non guardare.
Monica era seduta davanti al ragazzo, e teneva le redeini.
Le mani sulle sue.
Il mento sulla sua spalla.
Una leggera torsione del collo, e le loro labbra si incontrarono in un timido bacio.
"Finalmente..."
"Oddio, Pet !"
Si schianatono a terra.
Il cavallo si fermò.
Scoppiarono a ridere. Si rotolarono sul prato soffice, e risero, risero, fino a che la gola non inziò a bruciare.
Poi si abbracciarono, poi si baciarono di nuovo. Un bacio diverso, più spensierato, meno controllato, più lungo perchè non interrotto dalla paura di cadere.
Si guardarono negli occhi, i loro nasi si toccavano, sorrisero. Consapevoli che niente sarebbe stato come prima.



Note :
Ciauu a tutti !!
Ed ecco questo aspettatissimo [da chi, poi ?] bacio !
Ci lavoro da questo pomeriggio appena tornata da scuola, e solo ora l'ho finito.
Ed ora passiamo ai ringraziamenti :
beautiful_disaster : Grazie ! Il mio scopo è proprio quello di stupirvi e sorprendervi, mi fa piacere che la pensi così ! ^-^ E poi su Peter hai assolutamente ragione ! :P Bacio, spero che recensirai questo capitolo ! :-)
fefy88 : Ho aggiornato il prima possibile ! Sisi, sono proprio cotti, e questo capitolo lo conferma ! Spero che continuerai a seguirmi... bacione !
AlexiaLil : Spero di leggere i tuoi commenti fino alla fine, anche perchè non è poi tanto vicina... visto che mi devo ancora occupare di molti, come Susan, Caspian e... vabbè non anticipo più niente. Baciottone !! Ciauu !

Avrei in testa anche un continuo [Dopo il Grande Risveglio 2], amche se magari non si chiamerà proprio così, però... i personaggi saranno gli stessi e... ma per parlare del continuo dobbiamo prima pensare a finire questa, e direi che c'è tempo.
Ho constatato che le letture sono scese proprio a picco !
Dal primo capitolo [375] ad ora [38] c'è stato un calo impressionante ! E vorrei chiedere a chi legge senza recensire, se magari potrebbe segnalarmi qualche eventuale errore, sia nella struttura della storia, che nella scrittura... dopotutto qui i giudici siete voi ! Se lo faceste mi rendereste davvero molto felice ! Grazie :-) [Ma non esagerate, però !]
Vi saluto !
MonicaLaBuona

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Capitolo 11
*** Jill, Eusctachio, Susan e... ***


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Jill, Eustachio, Susan e...

Camminiamo lentamente sull'erba umida.
Ci siamo tolti le scapre, mi piace così tanto questa sensazione !
"Sono contento che Peter sia riuscito a rompere quella barriera"dice Eustachio, distraendomi dai miei pensieri.
"Sono così felice di essere qui !"dico, sospirando.
"Si, anch'io"risponde lui, guardandomi con un' espressione che non gli ho mai visto.
Ci fermiamo.
Per un attimo rimaniamo a fissarci come due scemi.
Una folata di vento mi fa cadere il pettinino con cui avevo fissato i capelli.
Una ciocca di boccoli ricci mi scivola sulla fronte.
Faccio per abbassarmi, ma Eustachio fa prima di me, e me lo porge.
Io non penso al pettine, non penso al vento, non penso ai capelli ormai completamente sciolti : penso a lui.
Penso al fatto che ci stiamo baciando.
Penso che finalmente cel'ho fatta, per grazia del Leone.
Ci stacchiamo, e finalmente gli prendo il pettinino dalle mani, che ormai tremano, al solo pensiero di quello che ho fatto.
Riprendiamo a camminare. Io con passo più spedito: ho paura di aver sbagliato tutto.
Lui mi raggiunge, e mi sposta una ciocca di ricci dal viso.
Poi mi dà la mano: no, non ho sbagliato proprio niente.
*
Arrivo al castello prima di tutti, gli altri si saranno fermati a... vabbè meglio non pensarci.
Appena varco la soglia l' inconfondibile odore di cena quasi pronta mi riempie le narici.
Chiudo gli occhi, e penso a quanto sono stato ingenuo per dimenticarlo.
Salgo le scale, e raggiungo la mia camera. Stano che non ci sia nessuno nei paraggi.
Apro la porta della stanza, e tutto quello che vedo è il caos.
"Mio Dio... che è successo qui ?"penso, prima di richiudere la porta, ed avviarmi verso la camera di Lucy, in attesa di spiegazioni.
*
Ogni giorno che trascorro qui mi rendo conto che la mia camera ha la vista migliore di tutte le altre.
Adoro stare affacciata alla finestra, soprattutto quando tramonta il sole.
Di solito sono felice in questi momenti... invece oggi no.
Oggi un senso di ansia ed oppressione mi preme, come se cercasse di farmi scoppiare.
"Perchè... ?"mi chiedo, mentre una medesima lacrima mi percorre il viso, ormai già completamente bagnato.
"Perchè lo ha fatto ? Io ho continuato ad amarlo, mentre lui si è sposato... ed ha un figlio grande, ormai... perchè mi ha fatto questo ? Perchè lo hai fatto, Caspian ?Non ti sembra che abbia sofferto abbastanza ?Non credi di aver avuto una vita migliore della mia ?"
No, no ma cosa dico ?A Caspian è morta la moglie, e poi è scomparso il figlio... come posso dire una cosa del genere ? Ma io ti amavo, e ti amo ancora, Caspian... e sappi che continuerò a farlo.
Devi scusarmi se penso cose del genere. A volte so essere estremamente crudele, ed ingiusta.
Se tu amavi un'altra è giusto che l'abbia sposata, e a dire la verità, anche se non riesco ad ammettere di aver[ti] perso, sono felice che almeno per qualche anno la tua vita sia stata felice.
Stai sereno. Non ti rovinerò anche la morte... ma tu sei riuscito ad influenzare sia la mia vita, che la mia morte.
Sei un pezzo importante, un capitolo indelebile della mia misera esistenza.
Ma credo che nella mia morte non sarai che una comparsa... lo sfondo di tutto quello che accadrà. Peccato solo di non riuscire a convincermi.
Non posso prendermela con te, è ovvio. Quindi credo che la cosa migliore da fare sia evitare di parlarci, guardarci, o avere contatti. Sarà meglio per entrambi. Sopratutto per me.
Spero solo che non mi odierai, e che capirai senza una mia spiegazione ciò che penso... non è poi tanto difficile, no ?
Sento qualcuno avvicinarsi alla mia porta. Poi i passi cessano, ma nessuno bussa.
Ok, come non detto : di sicuro è Caspian che vuole spiegazioni.
Non tento nemmeno di ripulire il viso, ormai sporco, perchè la matita mi è colata sulle guancie : deve capirlo che sto soffrendo.
Finalmente bussa.
"Avanti..."la mia voce è rauca.
Appena entra mi chiede il perchè delle lacrime.
"Secondo te ?"ho la forza di dire solo questo.
"Susan, devi superare questi ostacoli... sei adulta, ormai !"
"Tu non sai cosa vuol dire ! Sei l'unica persona che ho veramente amato, e..."
"Ti amo ancora, Susie"
Susie... non mi ha mai chiamata così.
Un attimo : ha detto che mi ama ancora ! L' ha detto, vero ?
"Come, scusa ?"
"Ti amo ancora, come quando ci siamo baciati"
"E poi dici a me di crescere ? Tu ti sei sposato, hai un figlio e dici a me di crescere ?!"sibilo, furiosa.
"Lei ha sempre saputo che ti amo ancora. Sai cos'è i matrimani combinati..."
"No, no, Caspian : non puoi dire che non l'amavi. Non ci credo."


Note :
Ciauu !
Oggi non ho proprio tempo di ringraziarvi singolarmente, ma lo sapete bene che vi voglio tanto beneee !
Questo capitolo è dedicato alle fan e ai fan della coppia Susan/Caspian.
Nono so ancora cosa fare di questi due, quindi ditemi cosa fareste voi... anche se lo posso intuire.
Baci !

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Capitolo 12
*** Parentele ***


12° Capitolo Parentele                                                                    Dopo il Grande Risveglio
Parentele

La cerco.
Butto tutto all'aria. Non mi interessa quello che succederà, ma ora che ho chiaro quello che provo per Peter non posso nascondergli niente.
Dov'è ? Dov'è quel maledetto pezzo di carta ?!
Cerco dappertutto : sotto il letto, dietro l'armadio, tra le coperte, nelle tasche dei vestiti, e in quelle dei jeans.
Niente. Niente di niente !
"Dov' è quella covolo di formula ?!"urlo, mettendoci dentro tutta la disperazione.
Sento qualcuno bussare.
"Avanti" sospiro. Mi siedo sul letto, aspettando che la porta si apra.
Vedo Edmund varcare timidamente la soglia.
"Anche qui ?"mi chiede.
"Cosa ?"
"Hanno buttato all'aria ! E poi è strano il fatto che non ho incontrato ancora nessuno"spiega, sedendosi affianco a me.
"Chi ? Questo casino l'ho combinato io. Sto cercando una formula che ho nascosto, e ora non ricordo più dov'è !"
Lui impallidisce.
"Co... cosa hai nascosto?"
A quel punto capisco tutto, e mi porto una mano alla bocca. Non so il mio viso di che colore sia diventato, ma di sicuro non è più del mio colore normale.
"Non ci ho pensato... e poi per i nani sarebbe l'ideale ! Vi ho messo proprio in un bel guaio ! Già sono forti... ora... è tutta colpa mia !"dico, nascondendomi la testa tra le mani.
"Monica, guardami. A cosa serviva quella formula ?"chiede Edmund, con un'espressione serissima.
"A far crescere le persone. Non in altezza, in età"dico, con voce tremante.
"Non sapevo che esistessero incantesimi del genere... quando ero piccolo desideravo crescere ! Ma allora questo non  è un problema, vuol dire che loro invecchieranno, visto che sono già adulti"
"No ! Vuol dire che lo useranno sugli elfi, e nani bambini !"esclamo, trattenendo quelle lacrime di rabbia che con prepotenza cercano il modo di scivolarmi fino al mento.
Si può essere più bianchi del colore del viso di Edmund in quel momento ?
Io credo di no, e per un momento penso che stesse per venirgli un attacco di panico, ma poi si limita ad annuire.
"C'è solo un modo per sconfiggerli : riprenderci quella formula, prima che sia troppo tardi"dico, alzandomi per andare nella camera di Peter.
Salgo le scale. Arrivo al secondo piano, e senza bussare entro, seguita da Edmund.
"Peter, abbiamo un problema"
Gli spiego tutto, per filo e per segno, ed aspetto la domanda che tanto spero mi ponga. Ma lui niente.
E' troppo preso dalla strategia da escogitare per riprenderci quella formula.
In realtà sono due le opzioni : aspettare che attacchino, o attaccare prima noi.
Io opterei per la seconda.
A dire la verità anche Edmund.
"Cavolo, Pet perchè sei così testardo ?!"chiedo, con le mani tra i capelli.
"Voglio solo fare il meglio per Narnia... se mi chiamano Re Supremo forse c'è un motivo !"esclama, sedendosi a terra.
"Se ti dico una cosa tu mi giuri che dopo faremo quello che dico io ?"sussurro, sapendo che quella era l'unica possibilità per convincerlo a seguire il mio piano.
"Cosa devi dirmi ? Se è una cretinata..."inizia.
"No. No, Peter è una cosa importantissima, che non ho mai detto a nessuno, ed è probabile che non mi crederai"dico, con la testa bassa.
Lui esita.
"Va bene. Se è così importante, allora parla"alla fine cede.
"Allora ho bisogno di cinque minuti con Susan"dico, poi esco lasciandoli come due idioti.
Sospiro. E' arrivato il momento.
Mentre faccio il percorso per andare in camera di Susan ci penso.
Penso alla mia vita sempre nascosta nell'ombra, nel mistero,  nelle bugie.
Perfino il mio viso è una bugia. Sono una scusa vivente.
Ho costruito una muraglia di bugie, ed ho buttato la chiave.
Sono intrappolata dalla situazione in cui mi sono cacciata.
Arrivo in camera di Susan.
Sento qualcuno urlare.
Non mi interessa che origliare non è educato.
Non è che alla fine stia proprio origliando.
"BASTA, CASPIAN ! ESCI !"
La sento disperata.
"NO.SUSAN, IO TI AMO ANCORA, MIA MOGLIE LO SA E LO HA SEMPRE SAPUTO !"
"E NON PENSI A RILIAN ?"
"Lui è grande, capirà"
Schiaccio l'orecchio sulla porta, per sentire.
Ok, sto origliando.
Ad un tratto la porta si apre, ed io finisco direttamente con la testa contro il muro, schiacciata tra la porta, e la parete.
Gemo. Cosa avreste fatto, voi ?
Subito dopo mi rendo conto che Caspian deve avermi sentita.
Schiocco le dita, e una nuvola invisibile mi avvolge.
Il re si guarda attorno, e non vedendo niente pensa che sia stata Susan a gemere.
Non se ne va subito.
Succede qualcosa che zittisce entrambi.
Non riesco a vedere, ma intuisco qualcosa.
Vi prego ditemi che non è così, o tutto con Peter crollerà.
Non diremi che si stanno baciando.
Sporgo la testa, per guardare cosa succede.
"Non è possibile..."
A sentire il mio sussurro i due si staccano, guardandosi intorno in modo furtivo.
Che stupidi ! Li odio, a volte... anzi, la maggior parte delle volte... no scusatemi : sempre.
Finalmente Caspian si allontana.
Schiocco di nuovo le dita, e Susan chiude la porta.
Busso, senza aspettare nemmeno un attimo.
Lei crede che sia di nuovo Caspian, così corre ad aprire.
Il suo viso è deluso quando vede che davanti a lei ci sono solo io. Semplicemente io.
Ma sono sicura che dopo che avrà ascoltato quello che le devo confessare non mi guarderà più in quel modo.
"Posso entrare ?"chiedo, e senza aspattare risposta mi faccio spazio, ed entro.
Lei non mi guarda nemmeno.
Ha un'espressione scema sul viso.
"Basta, Susan ! Smettila di sognare ! I sogni non si avverano mai, si trasformo solo in incubi !"le urlo, quasi.
Un' espressione diversa le appare sul volto.
E' arrabbiata.
"Che cosa ne puoi sapere tu di incubi ? Niente. Tu non hai dovuto abbandonare la terra in cui hai vissuto per trent'anni, e poi abbandonare l'unica persona che hai mai amato, e rivederla una volta morta !"lei mi parla con lo stesso tono che ho usato prima io con lei.
"No, carissima Susan !"esclamo io, puntandole un dito contro.
"Tu mi hai rovinato l'esistenza ! Per colpa tua avrei dovuto vivere in un misero orfanotrofio, e invece mi ritrovo morta, a fare la guerra contro dei nani !"continuo.
"COLPA MIA ?!"ruggisce lei.
"Si, colpa tua, Susan ! Oppure ti sei dimenticata già di tua figlia ?"
Lei impallidisce.
Non ha la forza di parlare.
"Hai presente quella che avesti a casa dei tuoi, e poi lasciasti lì ? Quella che destinasti all'orfanotrofio ?"spiego. Ho un'espressione maligna.
"E tu come lo sai ?"un sussurro quasi impercettibile.
"Lo so perchè quella bambina sono io"
Lei mi fissa. Mi guarda negli occhi, cerca una qualche somiglianza.
"E' inutile che cerchi"
"Questo non è il mio corpo"
"Com'è possibile ? Io ho partorito due o tre anni fa ! E tu sei più grande di me !"esclama lei, sedendosi sul letto, e mettendosi una mano sulla fronte.
"Devi sapere che un giorno per sbaglio mi puntai un dito contro, e pronunciai qualcosa, una formula che per anni e anni i maghi cercano : l' incantesimo per far crescere. Mi sono ritrovata più grande di 16 anni. Sono uscita di casa e sono andata al college. Volevo studiare. Così ho impersonato un'altra ragazza, ed ho iniziato una nuova vita. Tutto questo un pomeriggio.
La ragzza che ora hai davanti non è tua figlia, fisicamente. E nemmeno dentro ! Io non ricordo piùniente di quel giorno. Me lo ha raccontato una strega nel sonno. Mi è apparsa questa strega e mi ha raccontato la mia storia, sin dall'inizio.
Ora tocca a te dirlo a loro"
L'ho detto. Ho la gola secca. Tremo ancora.
"E questo vuol dire che Peter é mio zio... e che non possiamo stare insieme"dico, con le lacrima agli occhi.
"No. Questo non vuol dire niente. Tu sei una figlia di nessuno. Se non sei come io e Caspian ti abbiamo fatta, nè dentro, nè fuori, tu sei nata dal nulla"dice, piangendo.
Poi mi abbraccia.
Rimango immobile. Ferma sul posto. Chiudo gli occhi. Non posso perdonarla.
"Sei straordinaria"dice, poi mi lascia andare.
"No, sono semplicemente me"
"Ora tocca a te. Io il mio l'ho fatto"aggiungo.
Lei mi guarda. Poi apre la porta, e si dirige... da qualche parte. Ma credo che vada in camera di Peter.
Per sicurezza la seguo.

Note :
Eccomi ! Scusate la mia smisurata pazzia... ma sono fatta così. Volevo scrivere una storia senza regole, senza le cose scontate che di solito troviamo nei libri [non parlo di Narnia, sia chiaro].
Ed ecco l'ennesimo colpo di scena.
Ora c'è solo un problema : tra queste quattro persone [Peter, Monica, Susan e Caspian] solo due possono continuare la storia d'amore.
Peter e Monica, o Susan e Caspian ?
E' questo il dilemma.
E voi che coppia preferite ??
Ora passiamo ai ringraziamenti.
WaterAlch : Grazie, spero continuerai a seguirmi, anche perchè i capitoli più belli iniziano ora ! Baci ^^
fefy88 : Il buon senso di mettersi insieme lo hanno avuto, il problema è che se si rimettono insieme, poi Monica e Peter devono lasciarsi... quindi è un bel problema, ma io ho sempre la soluzione !! Fammi sapere cosa pensi di questo capitolo, mi raccomando ! Bacione.
AlexiaLil : Eccomi con il 12° capitolo ! A dire "Mio Dio..." è Edmund, anzi lui lo pensa.  Comuque grazie per la recensione, e spero di risentirti !! Ciauu !! ^^

E noi ci riscriviamo al prossimo capitolo, cercherò di aggiornare al più presto !
Smak !
MonicaLaBuona

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Capitolo 13
*** Guerra, morte, sangue e qualcosa di bello ***


f                                                                       Dopo il Grande Risveglio

Guerra, sangue, morte e qualcosa di bello

Sono scioccata.
Salgo le scale, e non faccio nemmeno caso al fatto che il cuoco mi saluta con un cenno della mano.
Arrivo al corridoio.
Fatico a ricordare qual è la porta di mio fratello maggiore.
"La terza a destra" mi suggerisce Monica.
Sorrdo, senza guardarla. Sono sicura che la sua espressione è di ghiaccio, e preferisco non voltarmi.
Varco la soglia della camera di Peter.
Una volta arrivata abbasso la testa, e mi siedo sul letto.
Finalmente trovo la forza di guardarla. Quella ragazza che è stata così in gamba da diventare migliore di me.
Mi schiarisco la gola.
Sospiro.
Edmund e Peter mi guardano impazienti.
"Voglio che ci sia anche Lucy..."dico.
Non è una scusa per guadagnare tempo.
Voglio che la mia sorellina sappia per filo e per segno come sono andate le cose.
Monica esce.
Vuole farla finita.
Dopo circa due minuti di assoluto silenzio rientra tenedo Lucy per mano.
Lei mi sorride.
Dopo che mi avranno ascoltati non mi sorrideranno più così.
Non si fideranno più di me.
Ma non posso rischiare che lo vengano a sapere in qualche altro modo.
Inizio.
"Qua... quando aiutammo Caspian a rivendicare il trono, Aslan disse a me a Peter che non saremmo più tornati. Io presi male questa notizia. Però con il passare di qualche settimana riuscii a convincermi di non aver mai vissuto quelle esperienze, di averle solo sognate. Poi un giorno arrivò la prova che quello che avevamo passato era successo davvero, perchè venni a sapere di essere incinta"mi fermo, per vedere le loro reazioni.
Lucy si copre la bocca con una mano, Edmund sbarra gli occhi, e Peter serra la mascella.
Sono pronta a rispondere ad ogni eventuale attacco di mio fratello maggiore, ma lui si limita ad annuire, e a farmi cenno di continuare.
"Ho nascosto la gravidanza fino al terzo mese, poi sono stata costretta ad andare a casa di mamma e papà, in attesa di partorire. Giunta al nono mese, un giorno di Aprile diedi alla luce una bambina. Non le diedi nemmeno il nome, la lasciai a casa dei suoi nonni chiedendo loro di portarla ad un orfanotrofio. Loro esaudirono il mio dsiderio, e da quel giorno non ebbi più notizie di mia figlia. Non lo dissi a nessuno, nè a Caspian, nè a voi... solo a mamma e papà..."
Edmund mi interrompe :
"Ma allora non era perchè dovevi preparare un esame che sei tornata a casa !" esclama, balzando in piedi.
Io scuoto la testa, guardandolo male anche se so bene che quell'occhiataccia spetterebbe alla sottoscritta per quello che ha combinato.
Non oso incrociare il mio sguardo con quello di Peter, tanto meno con quello sicuramente deluso della mia sorellina.
"Ho sempre sperato che non venisse a sapere la sua vera storia, e che il futuro che le avevo destinato sarebbe stato migliore di quello che le avrei offerto io"
Deglutisco.
Guardo Monica.
"Ora Monica mi ha detto di... di conoscere, diciamo così la bambina che nacque 3 anni fa..."
Lo sguardo di tutti, tranne quello di Peter, si sposta su di lei.
"Come fai a conoscerla ?"chiede ingenuamente Lucy
"La conosco perchè quella "bambina" sono io"dice lei.
I suoi occhi si riemiono di lacrime, e poi se pur con fatica, ripete quello che ha spiegato a me poco prima.
Alla fine del racconto tutti e tre rimangono con la bocca aperta.
Poi Peter si alza.
"Se conosceste bene le leggi su cui è basata Narnia sapreste che una persona può essere definita figlia di un'altra solo facendo il test del DNA... quindi se Monica non è nel suo corpo vuol dire che uscirebbe negativo..."spiega Peter.
Sento il cuore martellarmi nel petto, forse non ho rovinato tutto tra quei due.
"Ho già fatto il test del DNA... e non si sa di chi sono figlia. L'ho fatto più volte in ospedali diversi, e i medici si giustificavano dicendo che avevano i macchinari guasti. Secondo me è dovuto al fatto che nel mio sangue scorre magia"speiga lei, poi Peter l' abbraccia.
Poi si volta verso di me.
"Lo sai che hai sbagliato, vero ?"
La sua espressione non è dura, come quella che mi aspettavo.
Annuisco.
"Ti è andata bene Susie... se non fosse stato per mamma e papà ti ritroveresti in un bel guaio"sussurra Lucy, poi mi prende per mano.
Edmund rimane in silenzio, scioccato dall'idea di avere una "nipote" più grande di lui.
"Dobbiamo dirlo a Caspian"dice Peter, sorridendomi.
Non capisco : abbiamo appena stabilito che non è figlia di nessuno !
"Dobbiamo almeno dirgli che eri incinta"spiega lui.
"Stiamo perdendo tempo : i nani stanno arrivando"dice Monica, che guarda dalla finestra.
"Allora è ora o mai più"sussurra Peter, guardandomi.
Sospiro.
"Ora o mai più..."
Una freccia attraversa la stanza, facendo sobbalzare tutti.
Il primo pensiero va a Monica, che è proprio avanti alla finestra, ma per fortuna si è spostata.
"Forza, correte giù e prendete le armi che vi serviranno !"dice Peter, poi trascina Lucy e Monica verso le scale.
Nel castello il caos più totale.
Abbiamo perso troppo tempo.
*
Trascino Lucy e Monica verso le scale.
"Dobbiamo prendere le armi !"dice Lucy, così facciamo dietro-front, e ci buttiamo in uno sgabuzzino, dove teniamo le armi di riserva.
Porgo alle ragazze un arco per ciascuna, e io corro di nuovo in camera per prendere la spada e lo scudo.
Vedo Susan e Edmund scendere le scale con una spada ed un arco.
Speriamo se la cavino.
Spingo Lucy vero l'entrata, e le raccomando di rimanere lì per difendere l'interno.
Di sicuro non ce la saremmo cavata come la scorsa volta.
Quasi tutte le speranze sono sulle spalle di Monica.Non deve scatenare semplicemente un temporale : questa volta occorre il Diluvio Universale.
Le tengo ancora il braccio. Non posso sopportare di perderla.
"Stammi vicina"sussurro, correndo verso l'esterno.
Non piove.
"Tocca a me"dice. Si ferma.
E comincia la lotta vera e propria : quella con nani ed elfi carbonizzati.
Rimango immobile a fissarla.
Che precisione ! Avevo dimenticato che a lei l'arco non serve...
"Che aspetti ? Và !"mi dice, scansando una freccia di un elfo dietro di lei, poi uno dei sui fulmini lo colpisce.
"Ti conviene spostarti !"le urlo, visto che la pioggia aumenta.
Lei sobbalza, guardando qualcuno alle mie spalle.
Poi con un gesto fulmineo anche l'elfo che cercava di uccidermi muore carbonizzato.
"Ti conviene stare più attento !"mi risponde, sorridendo.
Ce la farà, lo sento.
Mi allontano... dove saranno Jill e Eustachio ?
Un dolore allucinante alla spalla mi fa cadere in ginocchio.
Una freccia.
Tocco la spalla, poi vedo solo il sangue. Lo vedo scendere, sporcarmi le mani e i vestiti, lo vedo scrorrere sull'erba bagnata, sangue solamente sangue...
*
Basta.
Sono stanca di carbonizzare la gente con un minimo gesto. Troppo facile. Senza sfizio.
Mi avvio verso il fitto della battaglia.
Mamma mia quanti sono !
Quelli che giacciono a terra privi di sensi sono soprattutto i Narniani.
Insomma, ma perchè gli alberi non si muovono ? Perchè non combattono !?
Sono troppi, questa volta rischiamo parecchio.
Allora la pioggia deve aumentare. Forza, Monica tutti contano su di te !
Serro i pugni. Mi sforzo. Ce la farò, lo sento.
Ad un tratto accade quello che avevo sperato di riuscire ad ottenere in anni ed anni di studi : cadono le stelle.
Sisi, avete capito bene ! E qui quando cadono le stelle sapete cosa succede ? Diventano persone !
Già una schiera di persone cadute dal cielo aspetta l'arrivo del resto del gruppo sul lato destro del giardino.
Sorrido.
E Peter ? E' da un pò che non lo vedo. Forse sto diventando ossessiva...
Ho lo sguardo basso, mentre mi concentro, chiamando a raccolta quante più uomini-stella possibile.
Cammino. Sono scalza. Vedo i corpi della gente di Narnia, ma anche dei nani ed elfi, sia chiaro.
Ma il mio sguardo si posa su un ragazzo con i capelli biondi... o no : non ditemi che è il ragazzo con i capelli biondi !
Geme sofferente sull'erba.
Gli corro incontro. Piango. Non posso vederlo così.
Interrompo l'incantesimo. Lui è [il] più importante.
Lo chiamo. Lo scuoto delicatamente.Gli carezzo le guancie sporche.
Lo abbraccio. Siamo in pericolo qua in mezzo.
Devo trascinarlo via. E' inutile diventare invisibile se lui non può farlo con me.
Apre gli occhi. Mi sorride, mentre le lacrime gli scorrono veloci sulle guancie. Sussurra qualcosa.
"Non ho capito, Peter"dico, mentre cerco di portarlo verso il bosco.
Lui mi ferma prendendomi la mano.
Sussurra di nuovo :
"Mi vuoi sposare ?"
Rimango ferma a guardarlo.
Non posso credere a quello che detto.
Sorride. Un sorriso più ampio del primo.
"Si..."
Ho la forza di dire solo questo.


Note :
Ehi !! Eccomi qua ! Scioccati ? Scocciati ? Felici ? Tristi ? Schifati dal mio modo di scrivere ?
Voglio sapere che avete pensato quando Peter ha chiesto a Monica di sposarlo ! :P
Ora passiamo ai ringraziamenti :
Simba : Davvero non so l'idea di farla figlia di Susan da dove mi sia uscita... ma il merito è tutto del bagno della scuola ! L'idea mi è venuta mentre ero in bagno... e nell'ora [interessantissima...] di storia ho buttato giù qualche appunto.Ok, stiamo divagando. Meno male che sono riuscita a tenerti incollata allo schermo... perchè lo definivo un pò noiosetto... ma mi fa piacere che ti sia piaciuto ! Spero mi continuerai a seguire. Baci :D
AlexiaLil : Il mio scopo era proprio quello di farvi rimanere scioccati... quindi direi di si. Mi dispiace se ho scelto la coppia Monica/Peter, ma chi dice che possano farcela anche Caspian e Susan ? Si lo so che l'ho detto io prima, ma a volte il mio cervello si fonde... ma non metteteci il pensiero... devo ancora decidere che farne di quei due ! [Perfidaaaaa]
beutiful_disaster : Non ti preoccupare se non hai recensito gli scorsi capitoli ! Comunque mi fa piacere che tu abbia preferito la coppia di due personaggi di cui uno è inventato da me... comunque ci sono speranze anche per Susan e Caspian ! E poi l'ho detto : le idee migliori vengono nei posti più strani. Spero riuscirai a recensire i prossimi capitoli... se no non fa nulla ! :D  Baciiii !
mff_castle27 : Grazie ! Seguimi, ti prego ! Sono onorata che scrittori bravi come te leggano le mie storie... e poi ho letto che hai 17 anni e solo allora ho capito il perchè di tanta bravura, e sono lusingata nel sapere che leggi le mie storie che ho solo 11 anni... Baci, grazie ancora
fefy88 : Grazie, e mi raccomando continua a seguirmi ! Baciotto :D !
Vi saluto, ragazzi/e, ci sentiamo al prossimo capitolo !!
A proposito : il prologo del continuo di questa soria è già scritto... e magari nelle note del prossimo capitolo potrei rivelarvi anche il titolo...


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Capitolo 14
*** Si ritirano... di nuovo ***


14° Capitolo Si riritrano... di nuovo                                                                     Dopo il Grande Risveglio
Si ritirano... di nuovo

[Jill]

Mi volto verso Eustachio, e dal suo sguardo ho capito che dobbiamo muoverci.
La pioggia inizia ad aumentare, e questo non fa che aumentare la mia ansia.
Dilvia, cavolo.
Monica si sta dando da fare.
Si intravede Cair Paravel, e un odore nauseante mi costringe a tapparmi il naso.
Eustachio fa lo stesso.
"Non respirare... sono i cadaveri bruciati"dice, poi mi mette un braccio attorno alla vita, e ci incamminiamo con passo svelto verso il castello.
Corriamo.
In un batter d'occhio siamo nel pieno della battaglia.
La mia unica e più grande paura è che Monica possa commettere un errore... ma so che con la mira è imbattibile.
*
[Peter]
L'ho chiesto.
Vedo sfocato, distinguo a malapena il suo volto.
Devo resistere.
Per me, per lei, e per loro.
Metto a fuoco un pò meglio.
"Devi trovare Lucy, e fatti dare il cordiale"sussurro.
Lçei annuisce, e continua a trascinarmi verso la foresta. Vorrei aiutarla, ma proprio non ce la faccio.
Ci fermiamo sotto un albero. Sembriamo al riparo.
"Qui sotto potrebbe colpirci qualche fulmine..."sussurro sempre io.
"Hehe, Pet, si vede che hai dimenticato che i fulmini fanno quello che dico io, e l'ultima cosa che mi sognarei di fare è farti colpire da un fulmine !"
Piange, ma cerca di sorridere.
Mi raccomanda di stare fermo, e mi promette che sarebbe tornata presto... in tempo.
Prima di andare sussurra :
"Per Narnia ?"
"Per Narnia" rispondo io, alzando la voce.
*
[Monica]
"Per Narnia ?"
Glielo sussurro, aspettando la risposta.
"Per Narnia"
Sorrido. O almeno cerco di essere convincente.
Mi allontano.
Faccio mente locale.
Abbiamo lasciato Lucy all'entrata per difendere l'interno.
Mi avvio verso l'entrata.
Intanto sparo fulmini a tutta forza.
Arrivata al portone mi ci butto a capofitto, e mi rendo conto che i nani e gli elfi non hanno avuto pietà per lo splendido castello, e nemmeno per chi c'è, o c'è era dentro.
Rompono, strappano, graffiano, rubano i pochi oggetti di valore rimasti intatti.
NO ! Non devo distrarmi.
Dove cavolo è finita Lucy ?
Salgo le scale. Evito i corpi di amici e nemici sparsi un pò dappertutto.
Arrivo all'ultimo piano.
Lucy non sarà di certo qui.
Faccio per scendere di nuovo l'intera rampa di scalini, quando un urlo agghiacciante mi fa ritornare indietro.
"LUCY !"
Mi butto nell'unica porta del piano, quella che porta dalla torre.
Due nani e un elfo minacciano con delle spade la ragazza, che indietreggia.
Le faccio cenno di non far capire che dietro di loro ci fosse qualcuno, così ne fulmino due con una sola scarica elettrica.
L'altro lo affronto usando gli altri miei poteri... li sento un pò arruginiti.
Gli ghiaccio le braccia. Poi gli brucio le gambe.
L'elfo urla di dolore.
Credo possa bastare.
Con una folata di vento lo faccio cadere dalla torre.
La mia espressione è dura. Non permetterò loro di rovinare il sogno di sposare Peter.
Mi assicuro delle condizioni di Lucy.
"Lo hai il cordiale ??"chiedo, scendendo con lei le scale.
"Si... perchè, che è successo ?"chiede, preoccupata.
"Peter è ferito... avanti dammelo [il cordiale]"
Lei me lo porge.
"Una goccia basterà a curare ogni ferita. Ma cos' ha ?"chiede, saltando il corpo di un nano.
Salto gli ultimi quattro gradini.
"E' stato ferito a una spalla"
E qui ci lasciamo.
"Sta attenta, Lu"glielo dico come se fossi sua sorella.
A proposito...
"Vedi di trovare Susan, e stai vicino a lei o a Edmund"dico, poi sfreccio verso il punto in cui l'ho lasciato.
E' ancora lì, ansimante.
"Pet, cel'ho !"esclamo, mostrandogli il cordiale.
Lui non risponde, continua ad ansimare.
Apro la boccetta.
Una goccia.
Appena tocca la pelle del Re lui si calma.
Per un attimo penso di averlo ucciso, ma poi vedo che il suo respiro ritorna regolare.
Appena apre gli occhi tutta la paura passa.
Si mette a sedere e mi abbraccia.
"Avanti, andiamo a combattere questi nani rompiscatole..."dico, sciogliendo l'abbraccio.
"Così possiamo sposarci prima"aggiunge lui, ma sobbalziamo quando il corno di ritirata dei nani suona, per la seconda volta.
*
[Susan]

"Hanno in mente qualcosa"dice Peter a Caspian, rientrando nel castello.
Vedo il Re annuire.
Mi intrometto tra i due.
Me ne infischio di Peter.
"Caspian, ti devo parlare" il mio tono è deciso, ma anche triste.
"Ti ascolto"dice.
"Forse è meglio che lasciamo stare. Non possiamo vederci più. Sarà meglio per me, per te, e per tutti gli altri"dico.
Vedo Peter sgranare gli occhi, ma non aumenta il passo per lasciarci soli.
Caspian annuisce.
"Volevo dirtelo anch'io"
Mi sorride.
Non lo sotengo quello sguardo.
"Possiamo rimanere buoni amici, però !"aggiunge
Io annuisco, avrei voluto qualcosa in più.
Ad aumentare il passo sono io.
Peter mi raggiunge.
"Perchè lo hai fatto ?!"chiede
"Perchè non ce la faccio"rispondo.
"Allora voglio che tu sia la prima persona a saperlo"dice, poi si ferma.
"Cosa ??"chiedo
"Che mi sposo con Monica"
Mi fermo anch'io.
Sorrido, stranamente.
Gli salto al collo, come farebbe Lucy.
Piango.
Sono felicissima.
Lui mi stringe forte.
Sento una voce alle mie spalle.
"Ehi, Susie, non me lo consumare"
Sciolgo l'abbraccio con il mio fratellone, e corro ad abbracciare la mia futura cognatina.
La sento un pò rigida.
Ma poi ricambia l'abbraccio.
"Che ne dici di essere tu la damigella d'onore, insieme a Lucy ?"mi chiede, temendo la risposta.
"Certo !"sono ancora più felice.
Tiro su col naso.
"CHE BELLO !"
Lucy ci corre incontro.
"Ho sentito tutto, ho sentito tutto ! Augurissimi, Pet !!"esclama la piccola.
"Ma che succede ?"chiede Edmund, incuriosito dall' abbraccio di gruppo.
"Si sposano !"esclamiamo io e Lucy, indicando chi Peter, e chi Monica.
Anche Ed sorride.
Abbraccia perima Peter, e poi Monica.
"Auguri..." le sussura all'oracchio.
Io e Lucy piangiamo più forte.
Sono stremamente commossa.

Note :
Anch'io sono commossa... dalle vostre recensioni !!!
Graziegraziegrazie, ragazze [siete tutte ragazze, no ?!]
Ora vado un pò più nello specifico :
mff_castle : Grazie infinite, bella !! Spero continuerai a seguirmiiiii !! :P... ti prego dimmi di si... BACIONI !! :D
fefy88 : Grazie anche a te, e come vedi Peter se la cava ! Baci ! :-)
Simba : Ho scritto chi parla in ogni pezzettino di capitolo, spero tu ci abbia capito più di prima ! Fammi sapere, mi raccomando ! :D Bacio !
beutiful_disaster : Eheh... sisi undici anni... a volte vorrei essere più grande, però non mi lamento ! Grazie ! E poi credo che anche tu ci saresti riuscita a scrivere una fanfic come questa [che non è niente di speciale, in confronto a quelle che circolano su EFP... ora devo proprio scappare, ciaoo !

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Capitolo 15
*** Il ritorno del leone ***


s                                                                        Dopo il Grande Risveglio
Il ritorno del leone

[Monica]
Il letto sembra più comodo del solito.
Forse è la stanchezza, oppure è l'eccitazione.
Chi l'avrebbe mai detti detto ? Chi avrebbe mai detto che avrei sposato Peter Pevensie ?
Un attimo, Monica. Non è ancora detta l'ultima parola.
E se Peter muore ? Ci siamo andati vicini, prima.
Anch'io portei rimorire.
Quanti problemi...
Aspettate un attimo... dobbiamo ancora finire la guerra. Anzi dobbiamo ancora vincere la guerra.
Mi alzo.
Nonostante la comodità del letto non ce la faccio a stare seduta.
Devo aiutarli con la tattica per invadere i nani e gli elfi.
Si, questa volta invaderemo noi loro.
Siamo stanchi di essere presi di sorpresa.
*
[Peter]
"Dobbiamo coglierli di sorpresa... come hanno fatto loro con loro con noi per ben due volte"dice Caspian, battendo una mano sul tavolo.
Sbuffo. Mi sembra di averla sentita altre dodici volte questa frase.
"E io so come fare"
La porta si spalanca.
Monica cammina con passo deciso verso di me.
"Davvero ?"chiedo, alzando la testa dal tavolo.
Lei annuisce.
E' la mia salvatrice. E' per questo che mi piace.
"Prima sono riuscita ad ottenere rinforzi"
Poi rivolge unìocchiata a Caspian.
"Facendo cadere le stelle, che si sono trasformate in persone"conclude, sedendosi accando a me.
Le prendo la mano.
"Mi sembrava che fossimo un pò in più... !"commenta Edmund.
"Allora direi che possiamo attaccare senza problemi"concludo io.
"Inizio a chiamare rinforzi ?"chiede la mia futura sposa.
"No, lo farai sul posto... ora devo farti vedere una cosa"
Mi alzo, tenendole stretta la mano.
Le sorrido, spero che quello che sto per farle vedere le piaccia.
Usciamo e percorriamo il giardino.
Andiamo verso il fitto del bosco, e qui ci fermiano.
Le chiedo di chiudere gli occhi, ma lei testarda com'è non ne vuole sapere, perchè è troppo curiosa.
Alla fine cede.
Facciamo qualche passo, e poi quando vedo che inizia a perdere rigidità inizio a farle il solletico.
Lei inizia a ridere, mi piace così tanto quando lo fa !
Inizia a supplicarmi di smetterla, ma io voglio ancora sentirla ridere.
Dopo un pò la smetto.
Ci stendiamo sull'erba, e ossserviamo il tramonto.
"Mi fa male la pancia... mi hai fatto ridere troppo !"mi dice, mettendomi una mano sul petto.
"Mi piaci così tanto quando ridi !"mi giustifico così.
Lei mi sorride, poi ci abbracciamo.
Rimaniamo così, chiudiamo gli occhi.
Sento il suo profumo, così dolce... così buono...
Ho l'impressione che si sia addormentata.
Anch'io sono tra veglia e sonno, così la scuoto delicatamente .
Lei grugnisce, e mi si stringe di più.
"Dai, Monica... dobbiamo tornare"le dico, con la voce ancora impastata dal sonno.
Lei si scosta un pò.
Mi guarda.
La guardo.
Mi accarezza i capelli, io le sfioro la guancia con il pollice.
La sua pelle è così liscia...
I capelli mossi e in pò spettinati le ricadono sulle spalle, e alla luce del sole così rosso prendono una sfumatura di biondo.
Gli occhi un pò più scuri del color nocciola mi fissano, e attraggono i miei come una calamita.
Ci avviciniamo piano piano.
Vogli assaporare di nuovo le sue labbra.
Quelle dolci e morbide labbra.
Si incontrano di nuovo, non è un semplice bacio a stampo, però.
Quando ci stacchiamo lei continua a fissarmi, poi si alza di scatto, sistemandosi il vestito che le ha prestato Susan..
Le sta benissimo, anche se è un pò strappato a causa dell'attacco di poco prima.
"Pet, devo andare a far cadere le stelle, altrimenti per domani non ce la faccio. Devo concen..."
Anch'io mi sono alzato, e le serro la frase con un'altro bacio.
Sorride. Non ho mai notato quanto fosse bella anche se con qualche taglio, e i capelli non perfettamente in ordine.
Forse è per questo che mi piace, è perfetta nella sua imperfezione.
*
[Lucy]
Vedo le stelle cadere.
Sono come una pioggia di colori che se guardo per troppo tempo mi fanno male gli occhi.
Vorrei poter fare anch'io quello che fa Monica, è così fortunata ad avere poteri del genere !
E' straordinaria quella ragazza. E'... buona.
Spero solo che questa volta l'attacco ai nani vada bene, e che la finiamo, una buona volta.
A proposito.
Che fine ha fatto Aslan ?
E' scomparso da quando Peter ha rotto la barriera... non si è fatto più vedere.
Il suo comportamento è troppo strano.
Mi viene da piangere... ma perchè fa così ?
E' arrabbiato con noi ?
Vorrei tanto capire perchè fa tanto il misterioso.
"A cosa pensi, Lucy ?"
Una voce alle mie spalle mi fa sobbalzare.
Mi volto di scatto : è lui.
"ASLAN !"
Lui ride, la sua inconfondibile risata.
Corro ad abbracciarlo.
"Perchè sei scomparso ? Perchè ti comporti così ?"gli chiedo.
"Lucy, sono tornato perchè temo che i tuoi fratelli abbiamo sottovalutato la potenza dei nani e degli elfi. Lucy, nemmeno far cadere le stelle basterà questa volta"
La sua espressione è preoccupata, troppo.

Note :
Ciao a tutti !
Vorrei ringraziare :
AlexiaLil : Per il matrimonio ci vorrà ancora un pò di tempo, comunque grazie ! :-) Anche a me dispiace per Susan e Caspian, solo che ormai lui è sposato, e non credo sia corretto, per quanto possa amare la Pevensie, che lasci moglie e figlio per ricominciare una vita ! Comunque non si schiferanno... rimarranno amici ! Baci ! :D
mff_castle : Ho aggiornato il prima possibile ! :-) Lo sai che anche a me dispiace per quei due, ma la capoccia mi ha detto così ! Baci ! :D
Simba : Meno male che ci capisci di più, anche se io sono un pò pazza a cambiare punto di vista così, solo che ci sono molti personaggi, e quindi dovevo trovare un modo per muoverli un pò tutti.  Meno male che ti piace un sacco, mi fa mooolto piacere ! Baci anche a te ! :-)
Vi ringrazio davvero tanto, e spero di riuscire a tagliare il traguardo delle 40 recensioni ! [Fuochi d'artificio] Poi volevo salutare beautiful_disaster, sperando che se la cavi con i compiti !
Ci sentiamo al prossimo capitolo...
A proposito, dimenticavo : a chi interessa la prossima fanfic sarà : Dopo il Grande Risveglio. Le tre streghe.
 
Non aggiungo altro.
Baci a tutti !
MonicaLaBuona
                                                               

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Capitolo 16
*** Vittoria! ***


s                                                           Dopo il Grande Risveglio
Vittoria!

[Peter]

Siamo tutti riuniti.
"Questa volta sarà difficilissimo difenderci. Abbiamo bisogno di rinforzi"ripete Aslan, camminando avanti e indietro attorno al tavolo.
"Far cadere le stelle non basterà..."sussurra Lucy.
"Hanno usato la formula di Monica ?"chiede Edmund con un filo di voce.
Il leone annuisce.
Lei abbassa la testa sul tavolo, sospirando.
"Non sai proprio il controincantesimo ?"chiede Susan.
Lei scuote la testa, alzandola dal piano.
Silenzio.
"E se invece di attaccarli proponessimo uno scontro come quello che ebbe Re Peter contro l'usurpatore Miraz, ai tempi di Caspian X ?"chiese Jill
Batto una mano sul tavolo.
"Certo !"
"Come faremo a convincerli ?"chiede Monica.
"Io un'idea la terrei..."sussurro.
"Sarebbe ?"chiede Caspian aggrottando la fronte.
"Rapiamo il loro re e diciamo che lo rilasceremo solo se accetteranno"spiego, come se fosse la cosa più ovvia.
"A questo punto non ci conviene pretendere che se ne vadano ?"chiede Edmund.
"Così ricominciamo la guerra appena lo rilasciamo"interviene Susan.
"CAVOLO ! Come ho fatto a non pensarci ?"
Monica scatta in piedi.
"Cosa ?!"chiede Lucy.
"Vo... voi pensate a portare qui il Re... al resto penso io"
Poi inizia a correre verso la porta.
"Non dovete preoccuparvi. La guerra sta per finire"
Lo dice prima di uscire.
*
[Edmund]

E' mattina presto.
Peter mi ha raccomandato di alzarmi presto, perchè sarebbe tornato con il re prigioniero verso quest'ora.
Lo aspetto seduto sull'erba umidiccia già da un pò.
"Ed ?"
Mi volto di scatto.
Monica è sul ciglio del portone d'ingresso.
"Si ?"
"Peter ancora deve arrivare ?"
Annuisco.
"Non è che è successo qualcosa ?"chiede
"Non lo so..."
Un pò di silenzio rotto solo dal cinguettio mattutino degli uccellini.
Ad un tratto balza in piedi.
"Eccolo !"
Galoppa veloce nella nostra direzione.
Il re nano si intravede soltanto. E' coperto dal mantello di mio fratello.
Quando ci ragguinge con un salto scende da cavallo, trascindonsi dietro il nano.
"Cel'ho... cosa dobbiamo fare ora ?"chiede guardo Monica.
"Ed nascondilo"mi ordina.
"Ehi, fino a prova contraria il re qui sono io !"esclamo ridendo.
"Perchè lo abbiamo catturato se poi dobbiamo nasconderlo ?"chiede Peter.
"Dobbiamo assicurarci che quando combatterete non salti fuori mentre lo impersono"spiega piegando la testa da un lato.
La gurdiamo dubbiosi.
"Verranno di sicuro a salvare il loro re ! Quando arriveranno darò l'ordine di ritirata... poi quando la guerra sarà finita gli modificherò la memoria come piace a me... semplice no ?"
Io annuisco, poi trascino il nano ancora stordito verso le segrete.
*
[Monica]

A volte dimentico di essere una strega, ma quando ne sono cosciente so fare faville, non lo nascondo.
Impersonare un'altra persona è molto difficile e richiede molta energia. L'ho fatto solo una volta e confesso che non sono sicura di essere in grado di farlo una seconda.
Questa mattina ho quasi ordinato a Edmund di scortare il re dei nani in prigione, e mi sto dirigendo lì per provare l'incantesimo.
Quel sarchiapone[mi piace sto termine XDXD] dorme.
Non entro nella cella... anche perchè non ho le chiavi.
Metto le mani tra sbarre e inizio a concentrarmi.
Silenzio.
Silenzio quasi spettrale in quei sotteranei.
Mi gira un pò la testa e sento ua fitta allo stomaco.
Ho appena pranzato, ma ho una fame incontrollabile.
Mi ritrovo stesa a terra nella cella.
La barba mi fa il solletico al collo.
Vedo il mio corpo cadere inerme a terra dall'altro lato delle sbarre.
"AIUTO !"
Grido. Ho avvertito gli altri che sarei venuta qui giù.
"PETER !"
Dopo qualche minuto di movimento al piano superiore ecco Cornelius con le chiavi.
Si china sul mio corpo.
"Sta dormendo"dico con la voce roca del re.
"Sono io. Sono riuscita a fare l'incantesimo"aggiungo vedendo l'espressione del maestro.
"Ah... si ora vi apro..."
Ed estrae le chiavi.
Quando sono fuori il mio corpo prende il posto nella cella.
"Non si sveglierà presto"dice Cornelius, mentre saliamo le scale.
Alla mia vista tutti sobbalzano, guainando le spade.
"Sono io, non preoccupatevi"
"Giusto in tempo, Monica"sospira Edmund.
"I nani sono arrivati"
Mi affaccio alla finestra.
"Bene... ora vado"
Non incrocio il mio sguardo con quello di Peter, poi esco.
Arrivata in giardino i nemici si inchinano al mio passaggio.
Mi avvicino al portabandiera.
"Dov'è il generale ?"
"E' caduto, vostra maestà... ora il generale è lord Conegan"spiega, indicando un elfo a qualche passo da me.
"Bene... lord Conegan ritiriamoci. Lascimo in pace Narnia e i suoi abitanti. Ci sono molte terre da invadere, perchè abbiamo scelto questo piccolo, insulso paese ?! A volte mi stupisco della mia stupidità..."
L'elfo mi guarda con gli occhi sgranati, vorrebbe controbattere, ma io lo blocco.
"Così è deciso"
Il comandate si gira verso la folla di nani e elfi, e fa segno di ritirata. Questa volta per sempre.
Il corno suona.
"SI RITIRANO !"
Le urla provengono da Cair Paravel.
"La guerra è finita, è finita !!"
Faccio una corsa verso i sotterranei e impersono di nuovo me.
Dopo di chè modifico la memoria al nano, e lo scorto fuori, a comandare i suoi.
Si, strano come sia stato facile alla fine.
I Pevensie mi corrono incontro.
Tutti gli abitanti di Narnia si tolgono i cappelli, e li lanciano in aria. Un gesto liberatorio.
Si festeggia tutto il giorno, fino a notte fonda.
Forse questo è il giorno più bello della mia vita... pardon morte.


FINE

Note :
Ed ecco l'ultimo capitolo.
Manca ancora l'epilogo, quindi spero di postare presto.
Non ho proprio la testa di ringraziarvi singolarmente, ma un GRAZIE generale credo si d'obbligo, no ?
Senza di voi non sarei arrivata fin qui.
Comunque vi consiglio di non perdervi l'epilogo : ci sarà il matrimonio... e poi non dico più niente.
Parlerà solo il narratore nel prossimo capitolo... ora vi saluto ragazzi/e.
Baci !
MonicaLaBuona

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Capitolo 17
*** Epilogo ***


d                                                                  Dopo il Grande Risveglio

Epilogo

Lei.
Abito bianco.
Un semplicissimo abito bianco di seta.
IL velo non c'è, per simboleggiare che tra lei e lui non c'è nessuna barriera.
Anche se c'è stata.
Le spalle scoperte.
I capelli raccolti in un mezzo scignon.
Qualche ciocca le ricade sul viso.
In mano un mazzo di margherite.
Passo lento.
Quasi si voglia far aspettare.
Lui.
Spada alla sinistra.
Capelli poco pettinati.
Sguardo impaziente.
Tensione al massimo.
Le braccia gli tremano.
Loro.
Peter e Monica. Il loro matrimonio. La loro vittoria. Il loro regno.
[...]
"Vuoi tu prendere Peter Pevensie come tuo legittimo sposo ?"
Gli occhi le roteano, le piace farsi attendere.
"Si"
"Vuoi tu prendere Monica Thomas come tua legittima sposa ?"
Il cuore batte. Martella nel petto.
"Si"
"Allora vi dichiaro marito e moglie"
Lo scambio di quelle semplici e sottili fedi.
Uno sguardo profondo. Un bacio. Il bacio.
Niente fiori, niente riso.
Lui si allontana.
Lei al centro.
Si inginocchia.
La piccola Lucy trotterella vero di lei.
"Ecco a voi la regina Monica, la Buona"esclama Aslan
Lucy porge alla sorella maggiore la corona di sottilissimo oro bianco.
Susan si incammina verso il Leone, e poggia il diadema sul capo di Monica.
La nuova regina si volta verso il suo popolo.
Narnia acclama la sua nuova sovrana.
Una fauno è salito su un albero per guardare meglio.
Un centauro suona il corno.
Le driadi hanno già aperto le danze.
I Pevensie le si avvicinano.
L'abbracciano e le stringono la mano.
"Lunga vita alla Regina Monica !"
Il popolo esclama.
Peter le prende la mano.
Aslan è tra le ragazze. Lo sguardo fisso sull'orizzonte.
Una nuovoletta oscura il sole.
Monica punta un dito verso l' alto... e il sole riprende a brillare.
E il sole continua a brillare.


Note :
E wualà eccovi l'epilogo.
ç__ç ho finito la prima fanfic che ho iniziato... sono commossa... comunque capirete che è nata prima la storia e poi il mio nick ! :)
Voglio mandare un bacio a tutte queste belle [ed intelligenti] persone :

beautiful_disaster;
Bella4;
fefy88;
franci_93;
fuffima;
Ilaria1993;
sole a mezzanotte;
WaterAlch.
Ma naturalmente anche a coloro che hanno recensitooooo !
Baci
MonicaLaBuona.


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