Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli: Capitolo 1: *** One desire *** Capitolo 2: *** The first meeting is always the most magical *** Capitolo 3: *** Waiting, patiently, I will wait *** Capitolo 4: *** When the lie resides in your hands *** Capitolo 5: *** Glowworm *** Capitolo 6: *** Secrets behind your smiles *** Capitolo 7: *** The silence is not an answer *** Capitolo 8: *** None is what you show to be *** Capitolo 9: *** A small piece of my heart in your pocket *** Capitolo 10: *** Keitel *** Capitolo 11: *** The moon through the bars *** Capitolo 12: *** The first time I hugged the sun *** Capitolo 13: *** The miracle of light *** Capitolo 14: *** Weep with me *** Capitolo 15: *** My heart of stone *** Capitolo 16: *** From now on, You wait all day *** Capitolo 17: *** My life is where you are *** Capitolo 18: *** Not dormant memories, still lingering tastes *** Capitolo 19: *** Sex *** Capitolo 20: *** Without the round under their feet *** Capitolo 21: *** Beyond the earth there is nothing *** Capitolo 22: *** This was a fairytale *** Capitolo 23: *** My twenty-sixth birthday *** Capitolo 24: *** I won't even tell that to myself *** Capitolo 25: *** Breathing words *** Capitolo 26: *** Worth it...? *** Capitolo 27: *** Do not make me take a road that I can not go *** Capitolo 28: *** Two souls into the sunset ***
Quali erano i suoi pensieri mentre seguiva decisa quel passo calcato e
stanco? Nemmeno lei lo sapeva, forse. L'unica cosa che provava era una gran
rabbia verso quel mondo ingiusto. Perché proprio lui? Con tutte le persone al
mondo, perché proprio a lui?
Lei voleva seguirlo, ad ogni costo. Sapeva che se non l'avesse fatto non si
sarebbe portato via solo un pezzetto dei suoi desideri, ma il suo intero cuore.
Non aveva mai amato così tanto, così profondamente, inesorabilmente. Voleva
lui, solo questo importava. Nemmeno il suo sguardo le avrebbe fatto cambiare
idea. Se ce ne fosse stato il bisogno l'avrebbe zittito con un bacio. Uno di
quelli belli, che solamente a lui sapeva dare così bene, così con trasporto. E
dopo.. nulla avrebbe avuto più importanza... nemmeno la morte. . . . .
Incombente
.
.
.
.
.
"Ridammi i miei sogni. Ridammi il mio cuore, le mie speranze. Ridammi
il cielo che ho perduto senza via d'uscita. Ridammi i miei pensieri, prima di
te erano coerenti. Dammi quella favola da me tanto agognata."
7DAYSLEAVE OUT ALL THE REST
01 ONE
DESIRE
Piccoli passi, leggeri, sicuri, si udivano come rimbombi nell’aria. Gli
scalini, fatti ad un passo alla volta sembravano infiniti, come quella scala
dovesse portare fino al cielo.
Le nuvole sembravano così soffici quel giorno. Ad ogni passo il sole scaldava
di più. Alzò una mano per ripararsi da un riflesso molesto che gli batteva sul
monocolo.
Si voltò indietro, sorridendo- Tutto bene? Vuoi fermarti un po’?
Una piccola testata biondiccia scosse la testa con veemenza, le labbra serrate,
le narici tese ad accaparrare ogni singolo atomo d’ossigeno.
Hakkai- Guarda che non c’è nessun problema! – Sorrise dolcemente- Stiamo
camminando da tre ore filate, noi siamo abituati ma tu …
Yuu- Nessun problema- Commentò aggiustandosi lo zaino sulle spalle e
accelerando il passo per raggiungerli.
Hakkai- Come vuoi, ma quando sei stanca dillo senza alcun problema.
Lei fece cenno col capo per poi riabbassarlo e riprendere il ritmo perso, o
forse mai preso. Gocce di sudore le attraversavano il viso già da molto tempo.
Era stanca, spossata. Per quanti esercizi fisici potesse fare in tutto il
giorno nulla era come camminare sotto il sole di mezzogiorno, per delle ripide montagne..a
quel passo poi!….
Però lei non voleva cedere. Li aveva seguiti, loro erano stati così gentili da
darle quella ghiotta opportunità, non voleva la mollassero al primo villaggio.
Non voleva arrendersi.
No
Osservò la schiena poco distante da lei. Si morse un labbro tentando di fissare
un punto casuale di quella tonaca panna così linda e pulita
“Possibile che non sudi questo diamine di bonzo?”, pensò terribilmente
invidiosa.
Tentò di seguire i passi di Sanzo, uno ad uno, stesso ritmo, come fosse un
passo di danza. Questi movimenti le riuscivano abbastanza bene. Ma era la
ripetizione che la stancava. E poi lo zaino le pesava terribilmente. Forse non
avrebbe dovuto portarsi tutta quella roba.. ingenuamente aveva pensato che
durante il viaggio si sarebbero spostati con Hakuryù ma il Togenkyo non era
certo una regione piatta.. che stupida era stata.
“Dannazione”, pensò ripetutamente dannando se stessa.
Alzò nuovamente il capo, si era stancata di perdersi in quella schiena così
perfettamente dritta e imponente. Il suo sguardo vagò su una schiena parecchio
distante. Non certo un puntino ma poco visibile, che sembrava avere fretta di
arrivare da chissà quale parte del globo.
In confronto quella schiena era più piccola, quel mantellino a punte non
trasmetteva certo pace e amore ma... si sentiva protetta. Avrebbe seguito
quella schiena ovunque..
Yuu- E poi l’arancione mi piace molto- Borbottò.
Continuò a guardare quella schiena per chissà quanto tempo, quasi non avvertiva
più la stanchezza ne la fame. O forse gli erano completamente partite le gambe,
non capiva con certezza. I suoi pensieri vagavano su ricordi lontani e belli,
al loro primo incontro, a quelle mani forti che le cingevano i fianchi...a
quelle labbra che la baciavano con devozione e passione.
.....
Forse era rimasto scosso nello scoprire la sua menzogna. Forse si sentiva
confuso, non capiva quale delle due personalità lei rappresentasse, fosse
davvero. Lei, capelli a parte, non aveva mai mentito. Era una persona
pacatissima ma nello stesso tempo parecchio irruente e impulsiva. Una
contraddizione continua. In lei aveva racchiuso sia l’anima di Yuu che quella
di Mei... di quest’ultima niente era falso.
”Basterà.... basterà fargli capire questo..... e tutto si aggiusterà... si....
sono super fiduciosa! ... e se continuerà a fare il cretino lo picchierò e poi
lo ignorerò finché non tornerà da me strisciando!”, Ridacchiò da sola,
sentendosi anche parecchio ridicola.
Sanzo rallentava sempre un po’ il passo. Lei era stanca, palesemente. E lui per
qualche strano motivo non voleva lasciarla indietro
“Sta stupida si perderebbe”, spiegò al se stesso che esigeva un qualche
chiarimento.
Goku invece accelerava, ogni piccola roccia che accennava una curva aumentava
ancora il passo per sparire dalla visuale dei compagni dietro. Sentiva,
avvertiva, non sapeva molto bene nemmeno lui dirlo, gli occhi colmi di
richieste, spiegazioni, attenzioni di Me…. no, di Yuu. E questo lo infastidiva,
irritava… impauriva. Non le aveva richiesto alcuna delucidazione su quanto
accaduto. Non si sentiva preso in giro, al contrario. La sensazione che provava
era ben diversa. Era come se la sua Mei fosse rimasta al villaggio, ma che la
ragazza che da qualche giorno veniva con loro gliela volesse ricordare a tutti
i costi.
Diamine, non era la sua Mei quella!
Mei aveva i capelli neri, era sinuosa, bella, sicura di se.
Mentre lo sguardo che lo guardava tentennante e colmo di aspettative non era
della donna da lui tanto agognata. Sembrava in attesa di una sua mossa, ma
tutto ciò non faceva altro che allontanarlo, ancora di più…inesorabilmente di
più. Sentiva intorno al suo collo una morsa, fredda.
Si portò una mano sulla giugulare girando appena la testa. Avvertì controvoglia
i richiami di Hakkai che gli intimavano di fermarsi, che avrebbero fatto una
pausa. Solitamente era il primo a richiedere la pausa per il pranzo, ma quel
giorno proprio non ne aveva voglia. Provava invece un insano desiderio di
continuare a camminare per sempre.
Tornò indietro, con passo stanco e svogliato.
Notò la ragazza stesa contro un piccolo albero, l’unico punto d’ombra.
Quel giorno faceva caldo… in effetti per chi non fosse abituato doveva essere
un inferno.
Ma la sua voce che continuava a ripetere convinta ‘sto bene’ lo faceva
rabbrividire.
S’accostò su un masso e tirò fuori dell’acqua bagnandosi appena il capo e
bevendo il liquido ormai caldo.
Gojyo- Non devi spomparti così sai? Mica ti starai preparando per una maratona?
Lei sorrise bevendo appena- Mi abituerò. Nel giro di qualche giorno sarò
abituata al vostro passo.
Hakkai- In verità speravamo di attraversare questa montagna entro domani.
Stiamo andando a buon passo, non ci fai rallentare tu- Prevenne ogni qualsiasi
domanda.
Sanzo fece per accendersi una sigaretta ma ripose il pacchetto in tasca.
Gojyo, con la cicca già accesa si alzò e si allontanò verso Goku- Hei scimmia,
di buon passo oggi eh?
Goku- Già- Si passò una mano sulla fronte
Gojyo- Non dovresti trattarla così.. è venuta con noi solo per te
Goku- Aveva voglia di cambiare, non per me, per lei
Gojyo- Già…. Oggi fa un gran caldo…. Non andare così veloce, oltre che ad un
malore a lei verrà anche un malore alla tua stupidissima testa da scimmia
Goku- Ma che dici razza di kappa pervertito- Reagì d’impulso
Gojyo- Pervertito a chi, stupida scimmia?!!!
Ne seguì un piccolo battibecco che nessuno osò fermare.
Yuumei li guardava ridendo di sottecchi, col capo leggermente chino, come era
solita fare vedendo quei ridicoli diverbi dove nessuno aveva mai la meglio se
non l’harisen di Sanzo che…. non tardò ad arrivare.
Ripose l’acqua nello zaino- Direi che ci siamo riposati abbastanza uomini, che
ne dite di ripartire?
Hakkai- Ma certo- Le sorrise notando il suo viso tornato di un colore normale.
Yuu- Superate queste montagne tutto si volgerà alla positività, sicuramente!
Hakkai- Hn?
Yuu- Nulla, parlavo con me stessa ^___^
Sanzo aspettò che tutti ripresero la camminata e si mise in coda. Solo allora
si accese una sigaretta.
… Non sapeva bene per quale motivo ma la sua mente aveva formulato uno strano
pensiero… “Non che il fumo le dia fastidio, ma stava già male…”
* * * * *
Come un soffio la sera arrivò. Avevano camminato così tanto quel giorno da non
sentirsi più i piedi.
Yuumei continuava a respirare affannosamente da quando si erano fermati, con
una mano sul petto ed un sorriso soddisfatto dipinto in volto.
Hakkai, riposte tutte le ciotole lavate al loro posto nello zaino, si sedette
accanto al fuoco improvvisato, richiamo Hakuryù e iniziò ad accarezzargli il
manto. La distanza di quegli interminabili sette giorni si faceva ancora
sentire e dal momento del suo ritorno non si erano più staccati, se non giusto
nei momenti di guida.
Quella sera le stelle nel cielo erano tantissime.
Yuu- Sono troppe
Sanzo- Hn?- Mugolò, seduto poco distante
Yuu- Sono troppe, non mi ci stanno nella mano…
Sanzo- Sei seria?
Lei alzò lievemente il capo- Non hai mai provato a prendere le stelle? Se sei
fortunato qualche sera riesci a farle stare nel palmo
Il bonzo continuò a non capire.
Yuu- Se invece i tuoi desideri, le sensazioni che vuoi esprimere sono troppe
allora le stelle sfuggono e si disperdono nel cielo, creando dei puntini
luminosi………………..… ah, scusami, era solamente una vecchia storia che mi
raccontava mia madre.
Sanzo-….
Si girò su un fianco- Anche se sono cresciuta continuo a trovarla molto bella….
Il bonzo alzò gli occhi al cielo. Provò l’istinto di guardare il suo di palmo,
ma in qualunque caso sapeva benissimo, fin troppo consciamente, che avrebbe
trovato solo una piccola e luminosa stella. Un solo desiderio.
La giovane si alzò e si stiracchio emettendo rumori sordi.
Gojyo- Sei già pronta per ripartire?
Lei sorrise- Nemmeno per idea- Si massaggiò le gambe- Solo …sono stata ferma
per così tanto tempo.. che non mi sembra vero di poter nuovamente riutilizzare
tutto il mio corpo.
Goku inarcò un sopracciglio.
Gojyo- Ma dimmi un po’… come mai la sedia a rotelle, con relativa storiella?
Lei si portò una mano sul mento- Più ci penso meno ci trovo una soluzione
Hakkai- ahaha, quello dovremo dirlo noi ^__^
Yuu- Beh…- S’accucciò- Eravamo in cucina con Kyoya a riflettere sul possibile
da farsi e mi è venuta in mente la vecchia carrozzella di mia nonna…lei era
così goffa e impedita nei movimenti..la usava ogni tanto, per stanchezza, non
ne aveva quella grande necessità- Tenne a precisare- Però… lì per lì ci è
sembrata la soluzione ottimale…. Carrozzella…. Nessun movimento delle gambe…. I
demoni non mi avevano mai vista in faccia, quindi potevo essere comunque una
persona invalida per davvero… Mi serviva un espediente perché loro non mi
dessero tutta questa importanza….
Goku- Perché a noi?- Chiese, con la voce incerta.
Lei si grattò il viso, lievemente imbarazzata- Kyo aveva detto che avremo
dovuto ingannare voi per essere più credibili nel dopo…
Gojyo- E forse così è stato- Ridacchiò.
Sanzo- Potevi farti del gran male….
Yuu- Ma no- Scosse la testa- La caduta dalla carrozzella non era premeditata, e
mi sono fatta anche un gran male- Si tastò una spalla su cui era ancora
visibile un bel livido
Sanzo- Non intendevo quello…
Yuu- Il sutra era il mio obiettivo Sanzo…..- Si sedette- Sapevo i demoni
miravano a quello e sapevo che era la prima cosa che ti avrebbero chiesto… in
quel caso sarei dovuta intervenire io e tutto si sarebbe aggiustato anche se
avevo messo in preventivo che….
Sanzo- E così sarebbe stato- Tuonò. Il suono della sua voce fece lieve eco fra
le montagne intorno- Il sutra non è un giocattolo, non può essere usato solo
perché si è figli di chi avrebbe potuto anche saperlo azionare…
Yuu- Lo so- Abbassò il capo- Ma non posso scusarmi con nessuno, in caso ci
avrei rimesso solo io ma gli abitatati e voi vi sareste salvati
Sanzo- Dovresti scusarti proprio con te stessa invece!
Yuu- Hn….- Si mordicchiò un dito- Hai ragione…… prometto di non usare più il
sutra se non con riguardo e cura
Sanzo- Non usarlo proprio va- Si stese buttando la cicca finita poco distante.
Hakkai sorrise e si coricò sul sacco a pelo disteso per terra. Gojyo fece lo
stesso.
Goku si alzò e si allontanò dal gruppo.
Yuumei prese il maglioncino e se lo mise come coperta, coprendosi il viso.
Sanzo- Però….
Spuntò col viso, prestando attenzione a quelle parole velatamente bisbigliate.
Sanzo- Sei stata brava ad attivarlo.. un comune essere umano non ci sarebbe mai
riuscito…
Lei arrossì, sorridendo.
Aspettò qualche secondo per poi alzarsi e gattonare via.
Sanzo stava già per dirle qualcosa quando capì che Goku non era con loro. Si
accese una sigaretta, fin troppo conscio che fra quei due era capitato
qualcosa.
………
Al ragazzo prese quasi un colpo quando si trovò quei scintillanti occhi scuri davanti.
Yuu- Ti ho spaventato? Scusami, solitamente era un ruolo che spettava a te-
Sorrise.
Goku- Cosa ci fai qui?- Chiese titubante
Lei indicò la boscaglia poco distante, che costeggiava il sentiero- Direi per
lo stesso motivo tuo… Goku- Ok… notte
Yuu- Not…- Ma il ragazzo aveva accelerato il passo- Goku!- Gli corse
dietro prima che potesse raggiungere un punto in cui qualcuno poteva sentirli-
Goku, che ti prende?
Goku- Cosa vorresti dire?- Scansò la mano di lei che era posata sul suo
braccio.
Yuu- Lo sai cosa intendo.. mi eviti da due giorni, non mi rivolgi
parola….eppure…eravamo così affiatati
Goku- Si… eri una buona amica…parlavo bene con te, non penso sia cambiato nulla
no?- Fece per riandarsene
Yuu- Tu non mi guardavi come amica, Goku.. io non bacio un mio amico- Abbassò
la voce
Goku- Io non ti ho baciata… io provavo qualcosa per una persona che non sei tu
Lei strabuzzò gli occhi- Sei diventato matto?
Goku- Io mi ero perso dietro a Mei.. e tu me l’hai portata via… tu non sei lei
Yuu- Ma cosa…. Cosa stai dicendo? Guarda che sono sempre io, la stessa persona,
nulla è cambiato
Goku- I tuoi capelli…- Fece per toccarglieli ma ritrasse la mano- i tuoi abiti…
il tuo carattere….persino la tua voce è cambiata
Yuu- E no, puoi dire su tutto ma non sul carattere!… Io mi sono sempre
comportata come mi andava… quando ero Mei ero più distaccata perché volevo
allontanarmi…volevo allontanare te Goku…perché provavo qualcosa …. Provo…
Goku- Non voglio sentire altro- Alzò la mano
Yuu- Io sono venuta con voi per seguire te….- Alzò le braccia- Per chi pensi
scalerei una montagna?
Goku- Non certo per me… fosse stata Mei sarei stato l’uomo più felice ma..
Yuu- Io sono Mei!- Si portò una mano sul petto iniziando ad avere dubbi sulla
sua stessa identità.
Il giovane sostenne il suo capo – Non lo so….forse col tempo…
Yuu- Il tempo non cambierà il fatto che io sia Mei….ma cambierà me…
Goku- Buonanotte- Si voltò e corse verso gli altri.
Yuu- Scappa…. Scappa quanto vuoi… ma non ti lascerò allontanare così
facilmente- Tirò su col naso e sorrise- Buonanotte viandante
In quello stesso momento, poco distante da loro…. Due occhi scuri fissavano la
scena con interesse e acutezza. I finissimi capelli neri svolazzavano appena
fra il vento. Li ritrasse indietro per non perdere la visuale.
“..si….questo potrebbe essere l’inizio…”
Continua………
^^^^^^^^^^^^^^
La scena iniziale è quella che mi ha permesso di essere qua, a rompervi ancora
le scatole XD una scena che ho vissuto davvero.. quella di rincorrere la
'schiena' di una persona, di vedere in essa la salvezza...
Un capitolo triste che fa da prologo a una storia non particolarmente allegra
ma piuttosto riflessiva e alle volte cruda. Penso sia più facile descrivere un
combattimento che un sentimento.. ho voluto provato a racchiudere qui dentro
dei sentimenti negativi, positivi, passionali, impulsivi, incontrollabili tanto
noti al genere umano. Starà a voi poi giudicare se sono riuscita nel mio
intento
Ringrazio chi vorrà seguirmi anche in quest'avventura. Confesso che è da molto
che pubblico una storia che non ho già finito o quanto meno rodato in
precedenza, mi sento tornata a otto anni fa... con le mie paure, incertezze.
Ogni vostro singolo commento sarà per me fonte d'ispirazione, sappiatelo. Siete
voi che fate l'umore dell'autrice e quindi la velocità in cui leggerete la
storia.
Il titolo.... Ho mantenuto quello iniziale aggiungendoci "Leave out all
the rest", canzone splendida dei Linkin Park, nonché mia personale colonna
sonora dell'intera storia... Semplicemente la storia avrà a che fare con quella
canzone... e qui non aggiungo altro, chi ha orecchie per intendere...
Detto questo, ho provato a inserire nella storia tre piccoli particolari su cui
non mi ero mai cimentata... uno sono le frasi che noterete in corsivo, che sono
pensieri dei protagonisti, starà a voi capire quali... poi voglio seriamente
inserire le canzoni che userò per ogni capitolo... e per ultimo, ma non meno
importante, vorrei provare a descrivervi come vedo una possibile 'copertina'
per il capitolo. Io amo i disegni ma non so disegnare.. quindi uso la mia arma
più potente, l'immaginazione. Forse lo farò più per me che per voi ma.. voglio
provare. Se pensate sia un'idea stupida ditemelo senza problemi, ma tenderò
comunque ad emozionarmi dietro sta cosa....
Vi saluto quindi, vi aspetto al prossimo capitolo!
Yama
Canzoni usate:
One Replublic - Apologize
Copertina:
Una roccia al tramonto, i cinque ragazzi che salgono. Si vede solo la loro
schiena.. Yuu è l'ultima e tiene ben serrate le cinghie del suo zaino e guarda
verso la cima (presumibilmente verso Goku, che è il primo)
Capitolo 2 *** The first meeting is always the most magical ***
02 (Il primo incontro è sempre il più magico)
02THE FIRST
MEETING IS ALWAYS THE MOST MAGICAL
Alzando gli occhi a questo cielo così lontano, cosa penso
di vedere? Le cose improntanti le ho lasciate alle spalle. Davanti a me ho
qualcosa di così prezioso e fragile che ho già rotto… come posso riallacciare i
cocci di questo mio cuore in frantumi?Lui è qui, davanti a me, la mia speranza. La mia gioia. Eppure… non l’ho
mai sentito così lontano. Mi chiede tempo, ma non mi degna di uno sguardo. Come
posso farlo voltare anche solo per un secondo verso di me…..come?
Si strinse nelle spalle continuando a buttare i suoi occhi
ovunque.
Sanzo- Non dirmi che hai freddo.
Yuu- Un pochino..
Gojyo- Hai passato tutta la mattina a dire che stavi
schiattando dal caldo… e poi siamo in piena estate
Yuu- Lo so… sarà lo stress…
Gojyo- Hn?
Yuu- Quando sono un po’ in ansia mi succede di congelare… senti le mie mani
Gojyo- In effetti sono freddissime
Hakkai- Sicura di sentirti bene?
Yuu- Ma si… è che dopo due giorni di cammino vedere questa
città tutta illuminata e piena di comodità mi fa rinascere e mi emoziona!-
Scherzò.
Sanzo- Non ci fermeremo per tanto- Precisò
Yuu- Immaginavo- Soffiò sulla frangetta bionda che le
ricadeva ribelle- Domani hai detto no?
Il bonzo non rispose. Era così facile portarla con loro o era solo a lui che
non pesava affatto?
Gojyo- Hei scimmia, non hai fame quest’oggi? Strano tu non
sia ancora scattato con tutti questi profumini
Il freddo aumentò di colpo.
In realtà la conversazione della scorsa sera non aveva portato grandi
cambiamenti…anzi… lui sembrava essersi ancora più chiuso nel suo mondo, così
lontano e imperscrutabile.
Yuumei si passò una mano sulla bocca- Io però un po’ fame
l’avrei, quindi sbrighiamoci a trovare una locanda ed a sciogliere le righe-
Tentò di motteggiare.
Gojyo- Ha ragione, cerchiamo un posto casuale e
prendiamoci una giornata di libertà- I suoi occhi si illuminarono.
Lei ridacchiò e riprese a seguire Hakkai.
Trovarono una locanda da poco proprio al centro della
cittadella. Forniva il servizio cucina e aveva disponibili cinque singole.
Gojyo- Perfetto, deciso questo e decretata la partenza io vado signore e
signori miei. Au revoir!- Salutò la ragazza con un cenno della mano e scese le
scale.
Hakkai- Io penso farò un giro della città con Hakuryù, vieni anche tu Yuumei?
Goku si è già defilato e Sanzo è nella sua stanza a leggere il giornale penso
Yuu- Ti ringrazio, ma passo per ora… sono un po’ stanca….
Credo dormirò un pochino, più tardi scendo.
Hakkai- D’accordo. Cerca di non allontanarti troppo in
caso
Yuu- Tranquillo, non sono certo una ragazzina sprovveduta
Hakkai- Eheheh, lo so fin troppo bene- Sorrise tirandole
una frecciatina.
Yuu- Bene… buona passeggiata ad entrambi- Fece un leggero inchino e si ritirò
nella sua stanza. Si tolse il maglione dalle spalle e lo buttò sul letto,
cacciandocisi poi a sua volta.
Socchiuse gli occhi.
“Ti prego, calmati…calmati Yuumei…calmati…..”
Uscì dalla stanza stropicciandosi gli occhi e sbadigliando
sommessamente.
Sanzo- Ben svegliata
Yuu- Hn?
Sanzo- Certo che… sei diversa dalle altre donne…
solitamente non vogliono farsi vedere se non tutte in ghingheri
Lei inarcò un sopracciglio- Scusami se non sono una miss
di bellezza.. so che non sono la visuale ottimale per metà pomeriggio, ma
questa hai. In caso, basta che ti affacci dalla finestra e ti trovi tutte le
fighe che vuoi
Sanzo- Pfui- Un piccolo ghigno divertito. Un sorriso
sarebbe stato troppo anche per lui. Si staccò dal muro.
Yuu- Finito il giornale?
Sanzo- Si… sai, c’era un articolo che riguardava il vostro villaggio
Yuu- Davvero?- Domandò attenta- E di cosa parlava?
Sanzo- Dopo te lo faccio leggere
Yuu- Ok- Sorrise contenta- Sarà sicuramente qualcosa di
positivo, si … si?
Il bonzo sbuffò- Si…
Yuu- Bene…. Senti, io vado a fare un giro, vieni con me?
Sanzo- …. Perché no..
Yuu- Perfetto- Batté le mani, entusiasta.
”Forse non si era capito che io ero qui apposta ad aspettarla”
Lei trotterellò giù per le scale, col suo abitino che
svolazzava leggero.
“Magari trovo qualche cibo interessante per Goku…sono
sicurissima gli farà piacere, si! ^__^”
* * *
Camminava senza meta ormai da ore. Stanco della scarpinata
di quei giorni ma più impaurito all’idea di dover restare con loro ancora del
tempo, un secondo gli poteva essere fatale.
Eppure con Yuu era sempre andato d’accordo, le si era affezionato… ma ogni
volta che posava brevemente gli occhi su di lei sentiva il cuore impazzirgli e
avvertiva una voglia frenetica di scappare, lontano…..alla ricerca di Lei…
Si guardò una mano, che fino a qualche giorno fa stringeva
quella di una ragazza sfuggente come il sole e scintillante come la luna.
Poteva avvertire ancora il tocco delle sue labbra. Sarebbe stato così facile.
Quella stessa ragazza gli era venuta dietro, per lui, solo per lui. Eppure non
riusciva a sovrapporre le immagini, i sentimenti.
Scosse la testa lasciandosi guidare da un leggero odore di
nikuman.
Fu in quel momento che la vide
* * *
Yuu- Sei gentile ad accompagnarmi- Sorrise contenta
all’uomo che le camminava affianco, ritto ed elegante.
Sanzo- Te l’ho detto, dovevo prendere delle sigarette
Yuu- Si..- Si portò una mano sulla bocca per coprire una
lieve risata. Sorvolò sul fatto che, proprio davanti al loro albergo, c’era un
negozio con esposte in vetrina le più rinomate marche di sigarette.
Sanzo- Hai fame?
Lei scosse il capo- In realtà non molta…. Ho più voglia di stare all’aria
aperta
Sanzo- Allora dovevi uscire prima, è quasi sera ormai
Yuu- Ah, lo so…ma avevo un sonno… stanotte penso dormirò
nuovamente come un ghiro >__< …. Più che altro ho sete… che ne dici se ci
prendiamo qualcosa da bere?
Sanzo- Hn?
Yuu- Dai dai, offro io- Gli prese un braccio- Per ripagare la tua gentilezza
Lui si lasciò trasportare da quella presa così lieve.
* * *
Goku- Mei….
Una ragazza dai lunghi capelli neri sottilissimi e occhi
profondi gli passò davanti, lasciando una scia di profumo alle sue spalle.
Lui si morse un labbro.
I suoi piedi cominciarono a muoversi da soli. Lei andava a
passo sicuro, però leggero.
Il vestito nero corto stonava con gli abiti chiari,
estivi. Scarpe basse, quasi inesistenti. Era come volteggiasse sul terreno.
Lei sembrò cambiare direzione all’improvviso e il ragazzo,
agendo d’impulso, continuò a seguirla.
Raggiunsero un punto dove le persone cominciavano a diradarsi. Rallentò,
impercettibilmente, per poi accelerare bruscamente e infilarsi in un vicolo.
Goku- Oh……
Anche lui fece lo stesso, ma non si sarebbe aspettato di
trovarsi due occhi scuri, anzi no, guardandoli con attenzione erano di un verde
profondo, che lo fissavano.
Mei- Bisogno?
….
Magia del primo incontro
* * *
Yuu- Ahhhhh, mi sento decisamente meglio!- Buttò il
cartoncino del succo alla pesca appena finito- Mi ci voleva proprio!
Sanzo- Sicura non ti farà male? E’ tipo il quinto che bevi
-____-
Yuu- Che ci vuoi fare..è la mia bevanda preferita- Si
passò la lingua sulle labbra- Che bello che bello!
“Certo che ci vuole poco per renderla contenta”, osservò
inebetito un sorriso ancora più ebete.
La giovane si fermò- Oh, ma guarda che bel bazar *__*
Sanzo- Non vorrai entrare vero? U__U- Calcò la frase
Yuu- Ovvio….. oh, ma forse non è di tuo gradimento..
Sanzo- Il tempo di una sigaretta- Ne prese una,
poggiandosi al muro del vicino negozio
Yuu- D’accordo! ^O^
….
In realtà di sigarette ne passarono anche cinque o sei
Yuu- Scusami se ti ho fatto aspettare ^_____^ smile smile
Il bonzo buttò un occhio sui due sacchetti stracolmi che
la ragazza portava fra le mani. Allungò una mano e gliene prese uno- Ma guarda
te le donne
Lei ridacchiò seguendolo, salterellando.
* * *
Goku- Ah, scusami scusami- Portò le mani avanti,
scotendole con foga.
Osservò ancora una volta quegli attraenti occhioni, così
simili alla sua Mei.
Si scosse i capelli- Scusami… è che… assomigli a una
persona….
-Di cui eri innamorato?
Goku- Hn?
-Il tuo sguardo.. mi vorrebbe ………..mangiare!
Goku- Ma no! Non è affatto vero! Però..è straordinaria la
somiglianza….
-E dimmi- Rilassò le spalle- Come si chiama il tuo grande
amore?
Goku- Mmmm..Mei- Rispose titubante
-Oh…allora abbiamo un’altra cosa in comune…. Il mio nome è
Meimi
* * *
Dopo la cena Gojyo si alzò subito e si allontanò.
Gojyo- Vado a seguire l’esempio della stupida scimmia- Fece l’occhiolino.
Yuumei sbiancò al solo pensiero.
Hakkai- Non starlo a sentire… sarà sicuramente stato attratto da qualche
cibaria prelibata! ^__^
Yuu- Mmm….- S’alzò svogliatamente- Io missà andrò in
camera. Domani volete partire presto?
Il bonzo abbassò appena il giornale- Dopo pranzo- Decretò
Hakkai sorrise per la sua scelta così ..insolita
Yuu- Bene…allora buonanotte- Sorrise facendo un leggero
inchino
Gojyo- La vedo stanca… non sarà il caso di farla riposare
un altro giorno?
Sanzo- Penso che si riterrebbe offesa se domani non ripartissimo
Gojyo- Ihih, ma quanto siamo premurosi, caro il mio bonzo
Sanzo- Sparisci subito dalla mia vista se non vuoi
diventare un colabrodo
Gojyo- Agli ordini, buona serata- Salutò con la mano
continuando a sghignazzare.
*
Si stese sul letto. Rotolò appena ai piedi per frugare in
uno dei sacchetti della sua dispendiosa spesa.
Rimirò la tintura per capelli nera che aveva acquistato
istintivamente.
Se Goku avesse voluto quello, lei glielo avrebbe dato…
tutto ciò che le poteva chiedergliele lei avrebbe fatto in modo di farglielo
pervenire… era questo che pensava intensamente mentre avvertiva in lontananza
una voce così conosciuta.
Scattò in piedi sul letto e rimirò il locale.
Yuu- Sono scema, certo non si nasconde nella mia di stanza
-___-
Saltò per terra e si avvicinò quatta alla finestra, si accucciò sotto e mosse
lentamente la tendina. Con lentezza alzò il viso e scrutò in strada.
Balzò nuovamente per terra, appiccicandosi al muro al di
sotto della finestra. Si portò una mano sulla bocca.
”No……”
Allungò un braccio all’inverosimile e aprì, cercando di
non far rumore, la finestra. Deglutì.
Si rialzò a fatica, respirando piano piano.
Ma erano i suoi occhi quelli che più erano attenti.
Del dialogo non capiva nemmeno una parola, avvertiva solo le voci distinte di
Goku e … una ragazza…
Di lei vedeva solo l’abito quasi succinto e i lunghi
capelli neri. Era di spalle quindi non poteva vederla in viso. Ma forse era
meglio così.
Richiuse con calma la finestra e si allontanò.
“Gli starà chiedendo solo informazioni… si…sicuramente”.
Si mordicchiò un dito, pensierosa.
Si diresse verso le sue borse e cominciò a disfarle.
Yuu- Forse ho preso troppa roba- Rise. Un sorriso obbligato.
*
Era passata all’incirca un’ora. La voce di Goku si era
affievolita col tempo.
Forse si erano spostati a parlare, forse lei se n’era
andata, forse si erano appartati… No, quest’ultima ipotesi la scartò a priori.
Lei si rigirava nel letto, troppo lontana dal sonno, troppo distante dalla
tranquillità.
Strinse forte il cuscino impedendosi di pensare oltre.
Ma alla fine li avvertì dei passi.
Scattò in piedi e aprì subito la sua porta.
Un vecchietto la guardò perplesso.
Lei tentò di darsi un contegno e fece un leggero inchino di scuse.
Stava per richiudere la porta quando…
Goku- Ma che ci fai ancora sveglia?
Yuu- Goku!!!- Gli corse incontro, dalle scale- Emm…. Non
riuscivo a prendere sonno- Si aggiustò i capelli dietro un’orecchia, con fare
nervoso.
Goku- Dovresti, domani ripartiamo. Buonanotte- La superò, salendo le scale- E
comunque cerca di non andare in giro con quei pantaloncini.. non sei più a casa
qui…
Yuu- Oh… -Cercò di tirarseli giù impacciata- Sono uscita
di corsa dalla stanza e…… Goku…
Il ragazzo si voltò- Hn?
Yuu- Chi era quella?
Goku- Di chi parli?
Yuu- Ho visto che…..- Nuovamente si toccò i capelli-
Parlavi con una ragazza prima…. È una vostra vecchia amica?
Goku- L’ho conosciuta oggi- Seccò il discorso
Yuu- Ah… ok……. Non
pensavo che fossi un tipo così intraprendente- Rise appena, tristemente.
Goku- Quello che faccio non è affar tuo
Yuu- Ma…
Goku- Piantala di starmi sempre addosso, dammi tregua…
Yuu- Veramente…
Goku- Ora vado a dormire, sono stanco. Notte- Sospirò
riprendendo a camminare.
Lei rimase con la mano a mezz’aria indecisa se sentirsi più triste od offesa.
Ritornò nella sua stanza e si sbatté la porta alle spalle.
Yuu- Voto per l’offesa… non gli sto affatto addosso…. E
scusami tanto se sono innamorata, scemo…- Si diede una pacca sul viso. Guardò
la tinta ancora per terra- ho davvero fatto bene a seguirlo?
“Batti, batti mio cuore, al ritmo di una canzone stonata.
Fammi ballare sotto questa musica stridula e inascoltabile”
Continua…….
^^^^^^^^^^^^^^^^^
Oh, noto con piacere che nonostante tutto la storia è
stata seguita da molti ^__^ mi fa piacere (però lasciate un commentino, se
possibile XD)
Che dire… siamo solo al secondo capitolo e già,
rileggendo, mi sono incavolata.. voi no? Io adoro alla follia Goku ma.. proprio
non mi piace ciò che è ‘diventato’… ma era proprio questo che volevo creare,
una storia sulle conseguenze.. su come un atto possa cambiare una persona,
tutto.
Ringrazio davvero le persone che vorranno seguirmi e
aiutarmi a migliorare!
Grazie a RIKA-CHAN, STELLY88 e AYA-CHAN!
Grazie alle sempre fedeli HOPE87(Grazie per aver portato i
tuoi Meuroni fino a qui XD Eh si, in effetti è un nuovissimo ‘parto’ in
prosecuzione.. vedremo XD Davvero ti piace l’idea della copertina? Ogni tanto
mi sento ridicola ma.. non riesco a fermarmi XD Quello che tu chiami prologo..
è il finale! XD Preso proprio dall’ultimo[futuro]capitolo…XD ), LAV_92(Beh.. ci
rimarrà molto male si Sanzo.. anche perché un cuore di fanciulla innamorato è
piuttosto palese ed evidente XD Grazie comunque di essere ancora su queste
pagine! ^^), TEMARI(Ciao XD Ti dirò… il finale c’è, perché lo so ma.. non so
con esattezza la vera conclusione.. nel senso, so come si evolverà la storia,
come si arriverà a ‘quello’ ma non so come far ‘concludere’ una determinata
situazione[se vuoi un minimo di spoiler e capirci qualcosa in più contattami
via mail XD])….
Grazie inoltre all’unica persona che ha voluto conoscere
il finale alternativo della storia(non so con che nick cirarti, però ti ringrazio
ugualmente, davvero)
Canzoni usate:
Linkin Park - Leave out all
the rest
Copertina:
Ragazza da lunghi capelli neri e lisci, messa di spalle,
nuda (ma si vede solo il busto) che guarda verso il lettore. Gli occhi sono
coperti dalla frangetta, la bocca segnata da un leggero ghigno. Le mani si
intravedono, poggiate sulle braccia.
Capitolo 3 *** Waiting, patiently, I will wait ***
03
03 WAITING, PATIENTLY, I
WILL WAIT
Tutte queste persone che bussano alla mia porta cosa
vogliono? Amore? Indulgenza? Forse pietà… Ma questi sentimenti non mi
appartengono più. La me stessa di una volta è scappata, l’hanno trascinata via
a forza. Dov’è il mio cuore? Dov’è la mia vita?
Scese le scale, silenziosamente.
Era mattina inoltrata, colazione già fatta, stomaco ancora
con brontolii.
Si passò una mano sulla pancia, sbuffando, quasi per la
prima volta odiasse la sua stessa fame.
Buttò un occhio verso il corridoio che portava alla sua
stanza.
Non era scesa per mangiare, nessuno l’aveva ancora vista
dalla notte precedente.
….
Si ritrovò a percorrere lo stretto androne e soffermarsi
qualche passo prima della sua porta.
Abbassò gli occhi tentando di formulare qualche pensiero.
Ma la sua mente era vuota, come un lucido su cui non viene impresso nulla.
Aveva passato la nottata a pensare a quella ragazza
conosciuta la sera stessa…. Alle parole dure che dopo aveva rivolto a
Yuu……………..….... ai momenti splendidi passati con LEI…..
Aveva rimuginato così tanto da far scoppiare i suoi stessi
pensieri, come una bolla di sapone che si disperde nell’aria.
Ora non aveva più grande voglia di pensare o altro…avrebbe dovuto agire, lo sapeva fin troppo
bene. Ma….. agire per fare cosa, di preciso?
…….
Si stancò di fissare la stessa mattonella, si girò e fece
qualche passo.
”E se stesse male? O__o”
Si rivoltò, velocemente e si stanziò davanti alla porta.
“Che faccio, busso?”
Senza aspettare alcuna risposta bussò.
Nessuna risposta.
Goku- Che diavolo….
Ripeté il gesto, con insistenza.
Si portò un dito sul mento- Magari ha solo il sonno
profondo….. oppure no……”
Batté il pugno contro il legno, più forte che poteva,
quasi volesse buttarla giù.
Si morsicò un labbro- No…. E se le mie parole di ieri sera l’avessero ferita a
tal punto da commettere qualche pazzia?????? O_______________________O – disse
tutto d’un fiato, non curandosi del suo tono alto.
Riprese a bussare, con foga- Yuu…. YUU! Mi senti? Rispondimi!!!
Si allontanò di qualche passo.
”Devo buttarla giù, è l’unica soluzione”
Goku- Hn?……- Osservò perplesso la chiave della stanza sita
all’esterno- Cazzo, ma è uscita? O non ha chiuso ieri sera? O l’hanno
rapita????O.O ma soprattutto come ho
fatto a non notare una cosa tanto ovvia??? >____<
Afferrò la maniglia della porta e, finalmente, l’aprì.
Goku- YUUMEI!!!
Si bloccò, ancora con la maniglia in mano. Lasciò la
presa, lentamente.
Lei era distesa sul letto, una maglietta succinta che la
ricopriva in modo insulso.
I capelli, raccolti in una coda ormai sfatta, caddero
leggeri quando lei alzò lievemente gli occhi gonfi. Li sgranò, balzando sul
letto- Goku?…. che….- Cercò la direzione che guardava il ragazzo e si portò
immediatamente una mano a coprirsi il seno mentre l’altra tirava sù la maglia.
Goku- Scusa…beh…. Io ecco….. era aperto e……
Yuu- Come?… - Si tolse delle cuffie dalle orecchie- Non ho
capito …scusami, avevo l’mp4
Goku- Mp che???
Yuu- Non importa… ascoltavo musica e non ti ho sentito
bussare… hai bussato si?
Goku- Certo- Si affrettò a precisare- Non….. non ti sei
fatta vedere per colazione e ….
Lei si passò una mano sugli occhi- Non avevo fame
Goku- Capisco..
Yuu- Sai quando Sanzo vuole partire?
Goku- Credo nel pomeriggio, da come ho capito
Yuu- Ok…. – Si alzò, completamente non curante della
maglietta bianca che le copriva poco e niente- Avrò il tempo per un bagno, meno
male…
Goku si portò una mano sulla bocca per coprire ogni sua
più piccola smorfia- Bene… appurato che stai bene io vado via eh…. buon…mmm...Ciao- Sgattaiolò via chiudendosi la porta
alle spalle.
Yuu si portò un dito sulle labbra, che sorridevano
divertite- Si è preoccupato per me…….
Goku percorse furiosamente le scale, le fece due a due e
uscì fuori dalla locanda con agitazione.
Non aveva compreso a fondo il perché del suo gesto e
nemmeno voleva veramente comprenderlo.
Quando rialzò gli occhi però tutto gli fu più chiaro.
Lei esisteva ancora prepotentemente dentro di lui.
Forse era per questo che era così attratto dalla ragazza
che ora lo stava guardando, seduta accanto ad una piccola fontanella, con un
ghignetto rallegrato.
*** *** ***
Giocherellò con l’acqua, facendo scorrere lentamente la
mano. Creò piccoli cerchi nella candida acqua. Si lasciò sprofondare per
risalire subito in superficie e strizzarsi i capelli. Yuu- Hey, I put
some new shoes on, And suddenly everything is
right, I said, hey, I put some new
shoes on and everybody's smiling, It's so inviting
Avvolse l’asciugamano rosato attorno a lei, asciugandosi
come meglio poteva. Entrò nella stanza continuando a canticchiare e
salterellare.
Prese dei
vestiti comprati il giorno prima. Poggiò la maglietta sopra l’asciugamano- E’
proprio bella… come la giornata che mi si prospetta… si….- Sorrise a se stessa
e cominciò a vestirsi.
Yuu- Slowly strolling in the sweet sunshine, And I'm running late, And I don't need an excuse, 'cause I'm wearing my brand new
shoes
Si
pettinò i capelli con la spazzola, energicamente. Riposò spazzola e phon.
Corse
nella stanza e frugò nel suo zaino. Ricorse nel bagno e aprì la bustina
contenente i suoi trucchi.
Si diede
un velo di ombretto rosa e un filo di matita nera. Fu indecisa sulla scelta del
rossetto ma alla fine optò per un lucidalabbra poco appariscente.
Yuu-
Carina ma semplice… questo dev’essere il tuo motto- Ripeté le parole che le
avrebbe sicuramente rivolto Kyoya, imitando anche il suo tono di voce.
Ripose
tutto con cura, dentro lo zaino e tirò anche su il letto. Non stava più nella
pelle. Voleva vedere Goku. Voleva rivedere quell’espressione di preoccupazione
tutta rivolta per lei. In caso gli avrebbe preso le mani e baciato la fronte,
rassicurandolo. Sempre.
Respirò profondamente più volte, cercando di calmarsi. Era decisamente troppo
eccitata.
Si portò una mano sul cuore- Non smettere cuore mio… batti… batti per lui…. Ti
prego….. – Riaprì gli occhi, infondendosi coraggio uscì dalla stanza.
Fece le
scale due a due, diretta nella saletta da tè adiacente alla sala da pranzo. Lì
avrebbe chiesto dove poteva trovare Goku…. si…. Era fiduciosa.
…….
Rallentò il passo, facendo scivolare le braccia lungo i
fianchi.
Inclinò leggermente il capo di lato, non capendo a fondo la situazione che gli
si era presentata davanti, ma comprendendo che non avrebbe portato nulla di
buono.
Goku- Ma si può sapere perché….- Si bloccò, notando con la coda dell’occhio
Yuu, ferma dall’entrata. Si rizzò sulla schiena e le venne incontro. La superò.
Yuumei voltò appena lo sguardo per poi riposarlo,
estremamente confusa, su un Sanzo palesemente scocciato.
Gli si avvicinò, sedendosi nella poltrona davanti a lui.
Yuu- Che succede?- Chiese rivolgendosi a Hakkai.
Il giovane sorrise- Nulla di cui ti debba preoccupare
Yuu- Non ho mai visto Goku urlare così… contro Sanzo poi-
Diede un’occhiata al bonzo che sbuffò- Dimmi, per cortesia.
Hakkai sospirò- Ha chiesto se poteva portare una sua amica con noi, detta in
breve ovviamente, ma non è che lui sia stato molto più chiaro.
Yuu- Una sua amica?- Tentò di rimanere impassibile- Non
sapevo aveste amici sparsi per il Toghenkiò- Sorrise, appena.
Hakkai- L’ha conosciuta ieri sera- Continuò- Questa persona ha parte della
nostra stessa meta, e ci ha chiesto gentilmente se possiamo darle un passaggio
fino a quel posto.
Sanzo- Tsk, come fossimo dei crocerossini U__U*
La ragazza strinse i jeans corti- E fin dove dovrebbe
arrivare questa…
Hakkai- Fino al villaggio di Hanka
Yuu- E’ distante in effetti…..- Inarcò la bocca in un
ghignetto.
Hakkai- Già.. ma il nostro bonzo si è rifiutato e Goku è andato su tutte le
furie… fine del siparietto- Rise.
Yuu- Capito….
Hakkai- Sarà però meglio lo vada a cercare- Si alzò- Ci
vediamo a pranzo, si?
Lei annuì salutandolo con un cenno della mano.
Sanzo- Tutto bene?- Irruppe
Yuu- Perché me lo chiedi?
Sanzo- Forse perché hai saltato la colazione… o forse
per……..lascia perdere. Vedi di non saltare più nessun pranzo, non avremmo
sempre un pasto
Yuu- Si….grazie…..- Si lasciò andare col capo sulla comoda
poltrona, socchiudendo le palpebre.
Lui alzò gli occhi, superando la vista offertagli dagli occhialini. Si era
accorto fin da subito dei suoi occhi gonfi, anche se ben nascosti dal trucco.
Come si era accorto fin da subito che qualcosa non andava fra lei e Goku….. e
in tutto quello aveva anche osservato quanto fosse bella quel giorno. Quella
maglietta incrociata rosa… quei jeans stretti che le segnavano le bellissime
curve sode…..
Riportò gli occhi sul giornale appena li alzò lei- Non ne
hai voglia di fare un giro con me, vero?
Sanzo- Dipende
Yuu- Da cosa?
Sanzo- Da quanto starai in quei negozi
Yuu- Non entrerò in nessun negozio di vestiti,
tranquillo…dai, ti offro del sakè…io ho voglia di un succo!
Riposò il giornale sul tavolino affianco- Sei più ingorda
di quella stupidissima scimmia
Yuu- Non mettermi sullo stesso livello- Imitò Gojyo,
muovendo anche il capo per far ciondolare i capelli.
In quel momento avrebbe voluto così tanto accarezzarle il capo. Ma si
trattenne- Andiamo
Yuu- Agli ordini capo- Alzò la mano.
*** *** ***
Canticchiava qualcosa mentre lasciava cadere mollemente le
gambe sotto di lei.
Accanto, un cartone che prima conteneva succo alla pesca.
Girò appena lo sguardo dove un contrito Hakkai cercava di
calmare un furente Sanzo.
Era pomeriggio inoltrato e di Goku nemmeno l’ombra. Non si era presentato a
pranzo e non aveva fatto pervenire più alcuna sua notizia.
Che fosse scappato con quella ragazza?
Scosse la testa, non potendo concepire nemmeno
lontanamente quell’idea.
Ormai del suo bel trucco non era rimasto nulla, per fortuna però le occhiaie si
erano leggermente assopite. Forse merito della quantità innumerevole di succhi
di frutta consumati o forse del pisolino fatto subito dopo pranzo. Un abbiocco
pauroso. Non dormiva così profondamente da tempo. Azione lodevole svolta dal
bonzo che le aveva fatto dimenticare per l’intera mattinata quel ‘cretino’.
Santo Sanzo.
Gojyo buttò a terra la cicca- Alla buon’ora
Il biondo monaco non disse una parola. Lo lasciò
avvicinare e lo riempì di colpi con l’harisen.
Gojyo- L’hai fatta grossa stavolta, scimmia
Goku- E non chiamarmi scimmia stupido kappa!
Sanzo- Partiamo. Abbiamo perso fin troppo tempo- Non fece
qualche passo che dovette ringoiarsi le sue stesse parole
Goku era ritto, lo fissava con sguardo corrucciato e
offeso.
Goku- Io non vengo
Sanzo- Come prego?- Ringhiò
Goku- Non capisco perché non possiamo portarla con noi.
Protesto, solennemente
Sanzo- Protesta finché vuoi tanto non cambio idea. Non
possiamo accollarci ogni persona che ci capita
Gojyo- Se si tratta di una bella ragazza me l’accollo pure
io da solo- Ridacchiò.
Goku- Non è… così distante quel paese… non ti ho mai chiesto nulla Sanzo, per
favore…
Sanzo- Nulla oltre cibo e alloggio e cibo ancora
Goku- Non è la stessa cosa…
Sanzo- Appunto. Un no rimane un no, razza di scimmia
rincitrullita
Abbassò il capo- Però con lei non hai fatto tante storie.
. . . .
Sanzo si girò di scatto, strabuzzando gli occhi.
Yuumei scese dal cofano della jeep e fece qualche passo verso di loro.
Quante altre cose avrebbe potuto dire. Mille cattiverie, tutte una dietro
l’altra. E tutte rivolte verso di lei, che gli aveva strappato il cuore e ora
lo guardava con quegli occhi pieni di rammarico. Quegli occhi sembravano in
attesa, come se si aspettasse altre meschinità.. ma la cosa più triste è che
avvertiva quanto si sentisse in colpa… eppure….. eppure lo capiva fin troppo
bene anche lui che di colpa ce n’era ben poca… ma…………………….. ma..
Goku- Quando si è presentata davanti a noi non hai fatto
una piega, però con la mia amica te ne fai eccome- Continuò
Sanzo- Siamo già passati al grado d’amicizia?- I suoi
occhi si fecero bui e seri.
Yuu- Secondo me dovremo darle un passaggio
La sua voce cristallina ruppe in modo ambiguo
quell’atmosfera densa.
Yuu- Si….ecco….. sono l’ultima che dovrebbe parlare ma…..
Hanka è davvero lontano…coi pochi mezzi che circolano ci metterà una vita ad
arrivarci… - Si aggiustò i capelli dietro le orecchie- Si….. poi…. Poi fate
come volete….- Fece qualche passo indietro e si allontanò.
Hakuryù si trasformò in draghetto e le andò dietro.
Si diede della stupida un centinaio di volte, strinse e lasciò andare i pugni
di continuo. Ma lui… sembrava così risoluto… magari se fosse intervenuta in
aiuto di quell’amica di Goku, lui gliene sarebbe stato grato.
Che scelta bizzarra e insensata.
Doveva starsene zitta, ecco cosa.
“Stupida stupida, stupida Yuu”
Hakkai si avvicinò a Goku e si abbassò appena- Fin dove
vuoi arrivare?- Bisbigliò, in modo che solo lui potesse udire.
*** *** ***
Un colpo al cuore. Ecco cosa avvertì.
Quella che aveva davanti a lei non era una comune
ragazza…. Era la fotocopia di se stessa..nera per giunta.
Indossava un vestitino nero, identico a quello che portava lei in quei giorni
di balli e amore. I capelli neri, più lunghi dei suoi, ricadevano fluidi lungo
la carnagione delle spalle, poco più scura della sua. Gli occhi profondi, di un
verde spento, quasi scuro. Era poco più alta di lei, superava sicuramente Goku.
“Almeno questo”, si consolò.
La giovane fece un bell’inchino- Piacere di conoscervi, il
mio nome è Meimi
Gojyo- Un’altra cosa in comune
Meimi- Come?
Gojyo- Oltre ad assomigliarvi avete anche un pezzo del
nome uguale, è il destino, non trovate?!
Yuu sorrise, forzatamente.
“Sei un’attrice, no? Allora comportati come tale”
Allungò una mano- Spero andremo d’accordo
Meimi rispose al gesto- Sicuramente
Sanzo- Vogliamo partire ora?- Grugnì
Goku- SI!!!- Rispose nuovamente rinvigorito.
”Almeno sembra aver ritrovato la sua carica”, sorrise appena.
Senza pensarci Meimi si sedette accanto a Goku.
Yuu girò appena il capo e prese posto accanto a Gojyo.
Era quasi buio quando intrapreso finalmente il viaggio. Avrebbero viaggiato
tutta la notte, con qualche piccola pausa per Hakuryù e poi avrebbero
incontrato un altro villaggio subito dopo la collina.
Tutto perfetto, si…. sicuramente
Continua…….
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Posso? Posso prendere a pugni Goku? Sono stata dei mesi
ferma a questi capitoli perché non riuscivo a scrivere altro, lo odiavo troppo…
che bastardo… però in molti gli hanno dato ragione, dicendo che Yuu lo ha
ingannato… però no, non riesco proprio a difenderlo U__U
Ringrazio solennemente le persone che leggono questa
storia e che l’hanno aggiunta ai preferiti (inchin)
Grazie a RIKA92 e AYA-CHAN
Grazie a HOPE87(Pensa che presto dovrai nuovamente
cambiare forma geometrica? XD Comunque si, in questa storia non mi sono
risparmiata sulla geometria U___U peccato che a farne le spese sarà Yuu ç__ç il
finale… cavolo, non voglio pensarci… T__T), TEMARI(Dì una cosa do merito a Yuu,
la caparbietà.. non è il tipo che segue la via più facile, è parecchio istintiva,
purtroppo per lei.. e si è trovata davanti Goku, che è il doppio più istintivo
di lei), LAV_92(Ebbene si… era Goku.. e missà diventerà sempre peggio ç__ç uh,
sei ti fai filmini, rendi anche Yama partecipe *__* ne sarei felice e onorata!)
Per un pochetto non aggiornerò missà… essendoci anche
Lucca di mezzo >__< ma nessuno di voi viene??? (Cara Hope, non riuscirò
mai a corromperti vero? ç__ç)
Se siete nei paraggi(XD) di Lucca magari possiamo farci un
saluto.. cmq io sono facilmente riconoscibile direi, avrò una maglietta verde
con la scritta YAMA hahahaha, sono scema -.-
Canzoni Usate:
Cascada – Everytime we touch(Slow)
Paolo Nutini – New shoes
Copertina:
Yuu e Goku, vestiti di bianco. Lei gli abbraccia la
schiena e guarda verso il ‘lettore’, lui invece dall’altra parte. La visuale è
di lato. Yuu ha la testa china e stringe forte quel corpo, ha gli occhi chiusi
e il viso contratto.
Capitolo 4 *** When the lie resides in your hands ***
04
04WHEN THE LIE RESIDES IN
YOUR HANDS
Il tuo sorriso è l’unica cosa che mi fa andare avanti, un
qualcosa di prezioso, di unico. Raro. Vorrei vedertelo dipinto sul viso ogni
giorno, ogni secondo, ogni istante. Però… vorrei vederlo per me
L’aveva osservato tutto il restante giorno, la notte, la
mattina, finché non avevano visto all’orizzonte il nuovo villaggio
prospettarsi.
Era stanca, spossata. Non vedeva l’ora di toccare un vero
letto. Non che il sacco a pelo fornitole da Kyoya non fosse comodo, ma la vista
di quei due che parlottavano allegramente la rendeva nervosa. No, anzi, la
irritava notevolmente.
Sembravano davvero andare d’accordo.
Meimi era un tipo alla mano, si era adattata allo spazio ristretto su Hakuryù,
al cibo poco abbondante, alla coperta stesa sul prato e al tenue fuocherello
che non riscaldava quel granché. Tutto senza fare nemmeno una piega.
Ok, forse si sentiva in dovere di ringraziarli per averle così gentilmente
permesso di andare con loro ma…
“Un minimo lamento scappa a tutti, dai…”
Era perfetta da qualsiasi parte si guardava. E questo la
inaspriva ancora di più, quasi sentisse accentuati i suoi difetti.
Gli altri sembravano averla accettata bene, per quanto si
possa approvare qualcuno in una serata. Sanzo se ne stava molto sulle sue, con
lei era più aperto.
”Almeno questo……ma che diamine dico???? Non devo farmi rodere dalla gelosia,
dannazione”
Si diede un pugnetto sulla gamba, morsicandosi un labbro.
“Calma Yuu, calma”
* * * * *
La cittadina sembrava piuttosto allegra. Il complesso di
case era tutto unito, quasi fosse un’unica grande palazzina.
Meimi- Divertenti queste costruzioni
“AH! Ah pure i miei stessi pensieri, dannazione!!!”, Tentò
di darsi un contegno, aggiustandosi dietro un orecchio una ciocca bionda.
Meimi- Mi è parso di capire che volete passare qui la serata, dico bene?- Si
rivolse, coraggiosamente, a Sanzo, che non la degnò d’attenzione alcuna.
Goku- Si- Intervenne- Abbiamo fatto pochi rifornimenti e approfitteremo qui per
farne dei nuovi- Aggiunse saccente
Gojyo- Potremo anche approfittarne per fare più
conoscenza, cara Meimi- Gli passò un braccio intorno alle spalle.
Goku- Lasciala subito razza di maniaco, rozzo, pervertito, kappa, deficiente!
>_____<
Lei sorrise, cordialmente, allontanando con grazia il
braccio- Con vero piacere Signor Gojyo, ma non nel modo che intende lei, di
grazia.
Goku- Pfui… AHAHAHA! Finalmente sei stato messo a tacere! Ben ti sta!
Gojyo- Tsè, mica demordo! Ti farò vedere di che pasta sono
fatto
Lei fece un piccolo cenno col capo, invogliandolo con un
gesto della mano a provarci. Non sembrava un segno molto invitante però.
Yuu mosse velocemente gli occhi- Che ne dite di quella
locanda?- Indicò una piccola insegna semi nascosta e mezza rovinata.
Hakkai- Oh, sembrerebbe fare al caso nostro. Vado a vedere
se c’è posto!
Yuu- Vengo con te- Alzò una mano, seguendolo.
Meimi- E’ curioso come un bonzo di alto rango tutto d’un pezzo, giri con gente
così alla mano- Ridacchiò, lasciandosi alle spalle un kappa e una scimmia
urlanti.
Sanzo- Non sono affari che ti riguardano
Meimi- Oh, certo che no- Inclinò appena il capo- Dicevo
solo mi faceva simpatia il concetto
Sanzo- Non sono un tipo da dialoghi. Cosa vuoi da me?
Meimi- Tu mi piaci- Assottigliò lo sguardo.
Il bonzo sgranò gli occhi.
Yuu- C’è posto! Yuppi!- Sventolò un bigliettino di prenotazione- Non siete
curiosi di vedere le vostre stanze?!!
Gojyo- Direi che sei la curiosità fatta donna!
Yuu- E che c’è di male?- Si portò un dito sulle labbra-
Sai, c’è anche una bellissima sala da pranzo, non si direbbe dall’aspetto
esterno ma dentro è davvero graziosa- Sorrise, rivolgendosi tutta a Goku.
Lui balbettò qualcosa, in apparenza confuso da tanta vitalità- ….. Mei,
andiamo?
La ragazza gli sorrise- D’accordo
Yuumei si morse un labbro e fece qualche passo.
Sanzo- C’è anche una sala lettura, vero?
Lei sorrise- Certo, è la prima cosa che ho guardato! ^.^ E
accanto alla locanda c’è un bellissimo tabacchino
Sanzo- Ho notato…. È per questo che l’hai indicata
Yuu- … - Si fermò inclinando la testa da un lato
* * * * *
Yuu- there come a day when you walk out of my dreams face to face like I'm imagining
Si bloccò, muovendo leggermente lo sguardo verso l’ombra
che si era formata sui suoi piedi.
Sanzo- Continua
Yuu- E’ un ordine?- Ridacchiò
Si sedette poco distante da lei, senza dire una parola.
Yuu- there come a day when you walk out of my dreams face to face like I'm imagining baby how can I be sure that you're the one I'm waiting
for will you be unmistakable
Sanzo- Di inequivocabile non c’è mai nulla
Yuu- Forse hai ragione… ogni cosa si presta ad equivoci….
Più che altro tendiamo a vedere le cose che vogliamo noi
Sanzo- ….
Yuu- Però… un qualcosa di inequivocabile io lo aspetto. Lo
cerco veramente- Si voltò- Ho bisogno di credere che esista… mi capisci?
Sanzo- No
Yuu- Eheh… sto facendo dei discorsi stupidi- Si massaggiò
il capo
Sanzo- Decisamente
Lei abbassò lo sguardo- Io… ho semplicemente necessità di
attenderlo. La sicurezza, la sicurezza per me- Chiuse gli occhi
Sanzo- Più cerchi una cosa più questa ti scappa
Yuu- Ma quanto siamo profondi- Sorrise- Però… penso tu
abbia ragione….
Sanzo- Continua a cantare
Yuu- …. Mmm…. Si…. Grazie
Continuò a canticchiare acquistando sempre più serenità
holding on
holding out for me how do I to know the time is
right what if you're here and I'm just
blind
* * * * *
Mei- Buonasera Sanzo
Spuntò alle sue spalle, non l’aveva nemmeno sentita
arrivare.
Non rispose, si limitò a grugnire.
Lo sorpassò, salutando gli altri già seduti a tavola.
Gojyo- Ohohoh, vedo che riesci a essere più lunga dell’altra Mei
Yuu- Io non sono affatto lunga- Borbottò, contrariata
Goku si alzò, scostandole la sedia
Mei- Oh, ti ringrazio
Gojyo- La scimmia gentleman, che orrore
Goku- Chiudi il becco stupida kappa pervertito
Gojyo- Piuttosto, dove eravate tutti? Siete spariti nel
nulla
Mei- Goku mi ha portata a fare un giro della città
Goku- Si, è compatta ma carina
Gojyo- Parli come una donna
Hakkai- Tu Yuu che hai fatto?
Yuu- Mmmm….- Guardò appena il bonzo intento a sorseggiare
sakè- Segreto
Hakkai- Oh.. sono contento, il tuo viso però mi sembra
rilassato- Sorrise, abbassando la voce
Lei abbassò il capo, in segno di ringraziamento- Tu invece
che hai fatto?
Hakkai- Solita spesa.. in questo modo domani potremo
ripartire
Goku- Wow! Hai preso tantissima roba vero?
Hakkai- Direi di no ^__^ il prossimo villaggio non è molto distante.. siamo in
una zona piuttosto popolata
Goku- Oh..quasi preferisco le trasferte lunghe >__<
Mei- Hai uno stomaco davvero immenso, Goku
Gojyo- E non hai ancora visto nulla, vedrai come si
ingozza quando è a tavola
Goku- Fatti gli affari tuoi, pervertito di un kappa!
Mei- Veramente l’ho già visto e l’ho trovato parecchio
divertente
Gojyo- Divertente? Hai strani gusti tu XD
Mei- Può darsi..- Tirò un’occhiata al bonzo troppo intento
a fare altro per accorgersene.
-I signori vogliono ordinare?
Il mezzo demone afferrò la mano della cameriera- Fate
anche servizio in camera?
La giovane sorrise per poi prendere velocemente le
ordinazioni.
Mei- Pervertito
Gojyo- Ma O__O
Goku- Ben ti sta
Sanzo- Hei, non hai ordinato un po’ poco?- Attirò
l’attenzione di una Yuu dispersa.
La ragazza gli sorrise- Non ti preoccupare.. ho bevuto un
sacco di succhi oggi…
Sanzo- Non danno sostanza
Yuu- Eccome- Alzò un dito- Frutta, zuccheri
Sanzo- Non mi convinci
Yuu- E dai! Non ho fame.. sarà il caldo
Sanzo- Ora si chiama caldo- Disse a bassa voce
Yuu- Come?
Sanzo- Tsk
Di sottecchi, uno sguardo li osservava.
* * * * *
Quella sera avvertiva più caldo del solito. Il suo stomaco
chiuso emetteva strani suoni. Aveva mangiato anche meno di quello che aveva
ordinato, e lo sguardo arcigno di Sanzo che la incitava molto ‘amorevolmente’ a
mangiare certo non la incitava.
Sbuffò.
Si sentiva stanca, la mente piena d’incertezze e
perplessità. Stava mettendo in dubbio ogni suo passo e certo questo non le era
di alcun aiuto.
“Volevi una nuova vita eh! Ben ti sta!”
Portò il piede, debolmente, verso il successivo scalino,
ripetendo lo stesso gesto per chissà quante volte ancora.
Mei- Buonasera
Alzò il viso, senza alcuna espressione particolare.
Abbozzò un mezzo sorriso di saluto e la superò
Mei- Vedo che vai molto d’accordo con Sanzo
Inarcò un sopracciglio. “Come come?”
Si voltò, incuriosita da quell’inaspettata affermazione,
domanda, o cosa voleva essere.
Yuu- Beh… si…- Diede risposta, titubante.
Mei- Da quello che mi era parso di capire tieni a Goku
però. Allora come mai ronzi sempre intorno a Sanzo?
Aprì gli occhi, stupita di quella domanda così… così… -
Non ci ronzo sempre intorno- Rispose stizzita- Solo, quando ho vicino una
persona, tendo a comunicare gradevolmente con lei. E comunque stai forse
cercando di insinuare qualcosa?
Mei- No. Stavo notando la tua totale incoerenza
Yuu- Come prego?- Inarcò un sopracciglio
Incrociò le braccia- Sei innamorata di una persona ma
passi tempo con un’altra
Yuu- Tu non sai quello che dici. Dovresti conoscere la
situazione prima di parlare
Mei- Goku mi ha raccontato di ‘Mei’ e di come lo hai preso
in giro. Mi sembra non ci sia da aggiungere altro. Non vorrei facessi la stessa
cosa con Sanzo.
Yuu- Hei, carina, della situazione non conosci proprio un
tubo! E soprattutto come ti permetti di dirmi cosa devo fare o come devo
comportarmi? Io parlo proprio con chi mi pare e piace! Senza contare che, se
pensi di sapere così tanto bene la situazione perché stai sempre appiccata come
una piovra a lui?
Mei- E’ una brava persona
Yuu- Oh certo, lo è. E anche Sanzo è un’ottima persona,
non vedo perché non dovrei parlare con lui….. ah, forse ho capito- Incrociò
anch’essa le braccia- Ti interessa… o forse sei solo una che vuole tutti gli
uomini per se?- Serrò le labbra
Mei- Mi ha colpita. E’ sicuramente un ragazzo bellissimo e
ha uno sguardo emblematico. Il mio tipo.
Yuu- …..- Spalancò la bocca- Ma allora perché stai sempre
attaccata a lui?
Mei- Inizia a chiamarlo col suo nome. Te l’ho detto, Goku
è sempre molto carino con me, ma non è certo il mio tipo di ragazzo. Io voglio
Sanzo.
Sempre più confusa lasciò cadere le braccia lungo i
fianchi- Quindi … sei gelosa che io parli con Sanzo mentre a te non considera
nemmeno?
Mei- Ah- Rise- Frecciatina vedo.. potrei dire la medesima
cosa.
Yuu- Dilla pure. Tanto…- Mosse le spalle, rassegnata
Mei- Comunque cerca di ronzargli meno intorno, avida
apetta
Yuu- Avida??? O___O
Mei- Buonaserata- Sorrise girando le spalle e scendendo le
scale.
Yuumei si portò entrambe le mani sulla bocca per impedirsi di urlare e
saltargli al collo.
“Come cazzo si permette di parlarmi così quella sgualdrina
di merda?!!”
Strinse un pugno- Ma se pensa che la starò a sentire si
sbaglia, sti cazzi!- Alzò il dito medio verso il vuoto- Ma guarda te sta qui… -
Si morsicò la lingua- Calma… devo stare calma….- Si massaggiò la pancia- Calma
Yuu, respira… fuuuu… - S’appoggiò alla ringhiera
Hakkai- Tutto bene?
Yuu- Oh, si- Gli sorrise- Solo un leggero giramento di
testa
Hakkai- Vuoi che ti porti nella tua stanza?
Yuu- Ce la faccio, ora passa…
Hakkai- … Credo in questi casi ci vorrebbe del cioccolato,
no? In realtà non sono un grande intenditore- Si grattò il capo
Yuu- Ti svelo un segreto.. Oggi ho comprato ben dieci
barrette di cioccolato al latte…ma shhhh…
Hakkai- Il tuo segreto è al sicuro con me, tranquilla-
Abbassò la voce, ridacchiando- Però posso sempre offrirti il mio braccio per
fare queste ultime rampe. La tua stanza è al piano di sopra, giusto?
Yuu- Si… ti ringrazio. Comunque sto già meglio, non
preoccuparti.
Hakkai- Mangialo davvero il cioccolato, sei pallidissima
Yuu- Colore naturale- Si autoindicò la faccia- No… lo
mangio, tranquillo. Tanto con la vita che sto facendo in sti giorni ne ho da
smaltire
Hakkai- Ahaha- Gli tese il braccio a cui lei si aggrappò-
Ti stai un po’ abituando?
Yuu- Non saprei… Io
tendo ad abituarmi davvero a tutto e anche molto velocemente.. adoro i
cambiamenti ma nello stesso tempo ne provo paura… e questo non è un cambiamento
normale, voi avete proprio un diverso stile di vita.. movimentato.. sempre
attivo…
Hakkai- E per fortuna non abbiamo incontrato alcun
demone..
Yuu- Tranquillo, so correre molto bene. Il primo
nascondiglio sarà mio XD
Lui sorrise.
Yuu- Eccoci qui… grazie del passaggio ^__^
Hakkai- Figurati ^___^
Yuu- Buonanotte Hakkai
Il ragazzo la salutò con la mano.
Girò appena lo sguardo e rivolse il saluto alla sagoma che
stava salendo le scale- Buonanotte anche a te Sanzo
Il bonzo grugnì qualcosa di indistinto.
* * *
Era mattina presto, il sole era appena apparso.
Si era rigirata tutta la notte, con sonno breve e poco
intenso. Sogni deliranti e confusi. Meimi che le ronzavano intorno alla testa
sussurrandogli parole arcigne. Api che la portavano nel loro regno e le
donavano il loro miele.
Insomma, era più stanca della sera precedente.
Si alzò, stravolta. Aprì le tendine socchiudendo appena
gli occhi. Li sgranò.
Lo vide uscire dalla locanda, uno strano maglioncino addosso.
Non ci pensò un secondo, frugò nello zaino e corse fuori
come una furia.
Non impiegò tanto a raggiungerlo- Oh, anche tu mattiniero vedo- Ansimò,
leggermente scossa dalla ruzzolata dalle scale.
Lui si voltò, sorpreso di vederla- Così sembra
Yuu sorrise- Footing?
Goku- Passeggiata
Yuu- Colazione?
Goku- Non ho fame
Yuu- Oh… strano. Solitamente il tuo stomaco è zona aperta
a tutte le ore- Rise
Goku- Beh, buona corsa.
Lei allungò una mano. Sbuffò per poi andargli dietro- Hai
una meta precisa?
Goku- Direi di no
Yuu- Ma allora perché vai di passo così veloce?
Si fermò- Non lo capisci? Voglio solo andare lontano da
te- Le parole gli uscirono ancora prima di quello che si aspettasse.
Yuu si passò una mano fra i capelli- Sai, ieri sera ho
avuto una splendida conversazione con la tua amichetta… mi ha detto cose poco
carine
Goku- Di che genere?
Yuu- Narra che ti ho preso in giro e blatera altre cose
simili
Goku- E non è così?
Lei scosse il capo- No, affatto. E tu lo sai bene. Solo
non capisco a che gioco stai giocando.. mormoravi di volermi stare accanto per
sempre, che c’ero solo io. No, forse questo non l’hai detto, ma è irrilevante-
Si scaldò- Mentre ora mi tratti come l’ultima merda del Toghenkiò. Ti sembra
coerente?
Goku- Io guardavo ‘Mei’, io volevo stare con lei… non….
Con te
Alzò le braccia- Dimmi, che differenza c’è? Capelli? Voce?
Sono sempre io, Goku.. non sono cambiata di una virgola. Sono la persona che ti
faceva ballare e ridere..e sono anche la persona con cui chiacchieravi
amabilmente la sera mentre sorseggiavi tè e mangiavi nikuman. Ti trovavi bene
con me, in tutte e due le versioni. Mi guardavi con amore, con ardore alle
volte…
Goku- Tutto passato
Yuu- Guarda- Frugò nella tasca capiente della felpa- Sai
cos’è? Tintura per capelli. La stessa che usavo a casa mia.. l’ho trovata
l’altro giorno in un bazar.. se vuoi ritorno nera, non c’è problema. Posso
farmi nera quanto vuoi… ma il contenuto quello no, non cambia e non è certo
cambiato- Abbassò le braccia.
Goku- Non mi interessa…..- Rifletté un attimo prima di continuare- E poi mi
trovo bene con Meimi
Lei sgranò gli occhi- Ma se la conosci appena da due
giorni!
Goku- Tre per l’esattezza! E comunque a te conoscevo da
sette, e sembro aver toppato tutto
Yuu- Tu volevi me, Goku. Guardavi solo me! Mi hai fatto
promesse.. mi baciavi…
Goku- Mi dispiace. Ora non provo più quel tipo di
sentimento.
Yuu- Io….. Io ti sono venuta dietro.. ho buttato all’aria qualsiasi tipo di
carriera mi si prospettasse davanti… non me ne fregava nulla… volevo stare con
te..
Goku- Non te l’ho certo chiesto io
Yuu- Ti ho aperto il mio cuore… ti ho dato i miei
sentimenti più profondi…. Ti ho dato il mio primo bacio….- Si portò la mano
sulla bocca- E ora mi dici che tutto questo è stato inutile…- Ridacchiò, mentre
piccole lacrime le scesero dolcemente sul viso.
Goku- Yuu… mi disp….
Yuu- NO! Non dire altro. Non voglio sentire più cattiverie
o stupidissime scuse del cazzo….. che stupida… che stupida sono stata….-
Singhiozzò- L’amore pensavo d’aver trovato…… che idiota- Alzò gli occhi al
cielo- Invece era solo un’illusione… ben mi sta- Li socchiuse.
Goku- Forse potremo però essere amici…- Tentò, in modo
poco convincente.
Yuu- Amici?…. amici……… MA COSA CAZZO CREDI CHE SIA, UNO
ZERBINO??? Mi hai pigliato per il culo quanto hai voluto! TI HO DATO TUTTO!
TUTTO!!! TI AVREI DATO LA MIA VITA!!! LA MIA VITA!!!- Strinse il cartoncino
della tinta e glielo gettò addosso.
Poi corse via lasciandolo lì, senza parole.
Il giovane osservò il contenitore scivertato.
Lo strinse….. più forte che poteva.
Fine, prendimi con te. Avvolgimi completamente e fammi
inebriare del tuo profumo. Portami in un luogo lontano dove io possa
dimenticare tutto. Tutto.
Continua….
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Sempre più deficiente Goku eh….
Comunque ^__^
Ringrazio chi continua a leggere e riesce ad attendere per
tempi così lunghi i miei aggiornamenti ç__ç merci
Grazie a Rika ^__^, Naraku87 e Aya-chan!!!
Grazie a chi commenta, VALERY_IVANOV(Oh, sono contenta d’averti
ritrovata anche in questa storia, pensavo l’avessi letta e trovata disgustosa
XD cmq.. c’è sempre tempo per scrivere fanfiction di saiyuki XD potresti
iniziare con una one-shot, poi vedrai che la voglia ti viene sisi…mmm, quindi
non ce la vedi con Goku.. è interessante ciò che dici…e perché con Sanzo si?),
HOPE87(uhuhu, su una cosa c’hai preso XD Per sapere se Yuu è malata missà che
dovrai attendere ancora qualche capitolo.. tu continua cmq a dirmi le tue
impressioni eh!), LAV_92(Dai, l’anno prossimo ci vediamo a Lucca, sisi, e
convinco anche Hope ^^ yeeee [cmq mi sono presa mezza influenza a Lucca, tempo
maledetto] Come mai pensi che Yuu farà una brutta fine? Dimmi dimmi),
TEMARI(Non farti venire troppi tic -.- Goku tenderà a peggiorare, come in questo
capitolo -.- dai, in questo capitolo ha dimostrato di avere un po’ le palle
però XD non me la ricordavo così irruente XD)
Copertina:
Goku con in mano una margherita, ne addenta un petalo
tirandolo appena. Il petalo non è ancora strappato però… [per ora è la
copertina che preferisco… ho un’immagine molto vivida di questa figura]
Amare vuol dire rinunciare, almeno il più delle volte. E
io rinuncio a te, come ultima speranza di salvare il mio animo. Il mio cuore
lacerato non vuole smettere di piangere e inondarmi di lacrime. Il tuo amore
era egoista, sbagliato. Il mio colmo di aspettative, ancora più sbagliato. Che
cosa stupida.
Scese le scale, lentamente. Era passato un intero e
faticoso giorno, ma quel dolore non sembrava attenuarsi.
Il sole stava ormai scomparendo dietro le montagne. Aveva
passato l’intero pomeriggio nella sua stanza a piangere e rimuginare su cose
inutili e ormai prive di senso.
Si sentiva stanca, stanca e spossata.
Alzò lievemente il capo osservando il sole rossastro.
“Anche lui mi sta abbandonando”
Iniziò a camminare, senza una precisa meta. Vagava e
vagava ancora, un passo stanco le faceva compagnia.
Vide una panchina sul ciglio di una piccola via e ci si
sedette.
Tirò indietro la testa e socchiuse gli occhi.
“Prendimi sonno, prendimi con te.. e non farmi svegliare
più”
Sanzo- Hei
Alzò appena lo sguardo, leggermente annebbiato.
Il bonzo si fermò davanti a lei, oscurando la poca visuale
di sole- Non hai dormito?
Yuu- Non proprio…
Sanzo- Hai gli occhi arrossati- Si sedette accanto a lei
accendendosi una sigaretta.
Lei si portò un braccio sul viso, coprendoselo.
Stettero in silenzio, per parecchio tempo.
Sanzo ebbe il tempo di fumarsi un intero pacchetto di
sigarette e di leggersi il giornale che si era previdentemente portato
appresso.
La luce dei lampioni raggiungeva malamente la panchina.
Il bonzo alzò il viso- Vuoi rimanere qui ancora per tanto?
Yuu- Vai pure a mangiare. Io vi raggiungo..
Sanzo- Non è vero.. non ci raggiungerai
Yuu- E dove pensi che potrei andare?- Tirò su il busto,
prima accasciato.
Sanzo- Vuoi ritornare a casa?
Lei non rispose, si limitò ad abbassare lo sguardo.
Sanzo- Se la ragione per cui ci hai seguiti non sussiste più ti conviene
tornare sui tuoi passi
Yuu- Frase degna di te
Sanzo- Come?
Si prese il capo fra le mani- Hai mai voglia di urlare? Urlare così forte da
poter spaccare ogni cristallo presente nel Toghenkiò?
Sanzo- ….
Yuu- Bene… io penso che anche urlando non si risolva
niente… Ho intrapreso questa avventura con voi proprio per smettere di urlare e
non essere udita. Voglio conoscere cose nuove, comprendere meglio il mondo in
cui vivo.. comprendere me stessa. . .
Sanzo- E ci stai riuscendo?
Yuu- Non lo so… non so cosa aspettarmi dal mio domani…. In
questo momento non chiederei proprio nulla se non un briciolo di forza in più-
Abbassò la testa- Vorrei tornare a casa un giorno conscia dell’aver imparato
tutto ciò che la mia testa è in grado di immagazzinare. Che si tratti di storie
ma anche di emozioni…. – Lo guardò- Ma.. in questo momento ho un po’ di paura……
Il ragazzo si alzò- Bisogna prenderla a calci la paura.
Altrimenti la porteremo sempre con noi
Lei sorrise- Si, maestro- Si alzò anch’essa facendo
qualche passo. Incrociò le mani dietro la schiena- Grazie Sanzo- Si girò- Come
sempre mi sei di grande aiuto…
Sanzo- Tsè, non prenderci troppo l’abitudine sciocca
Lei rise appena- Mi è venuta fame, andiamo a mangiare?
Sanzo- Si… andiamo
E due ombre iniziarono a camminare, l’una affianco
all’altra.
* * *
Sera. La luce della luna illuminava gran parte del piccolo
villaggio.
Una luna a metà.
Un po’ come si sentiva lei in quel momento.
Mentre era appoggiata al davanzale dell’ampia finestra si
sentiva divisa in due, lacerata da sentimenti contrastanti.
Odio e rabbia, in fondo era stato proprio lui ad insistere
nell’avvicinarla.
Paura per trovarsi da sola in quella situazione.
TOC TOC
Si voltò, facendo morire la speranza sul viso.
“Ma che vado a pensare”, si passò una mano sul viso.
Sgattaiolò dalla porta, poggiando i piedi nudi sul pavimento.
Yuu- Oh… ciao- Salutò sorpresa
Si trovò davanti un viso ancora più sorpreso, quasi non
sapesse cosa dire.
Yuu- Vuoi entrare?- Fece cenno con la mano.
Sanzo- No- Tuonò
Yuu- Finite le sigarette?
Sanzo- Quasi
Yuu- Vuoi che andiamo a cercarle? Magari mi prendo anche
un succo!
Sanzo- Fai presto
Yuumei si guardò i vestiti- Guarda che esco così.. mi
metto solo le scarpe, aspetta!
Salterellò da una parte all’altra della stanza alla
ricerca di un paio di scarpe adatte.
Yuu- Eccomi eccomi!- Urlò correndogli incontro.
Appena fuori alzò le braccia, sgranchendosele.
Sanzo camminava poco distante, silenzioso.
Yuu- Ci voleva uscire un po’! La sera è la parte migliore dell’estate! Fresco e
lucciole!
Sanzo- Lucciole?
Yuu- Si si! In un posto così ci sono sicuramente le
lucciole! Andiamo a cercarle dopo?
Sanzo- Assolutamente no
Yuu- Uffa…- Salterellò poco distante da lui per poi
rallentare a poco a poco il passo.
Senza una logica le venne in mente la sera passata con Goku. La luna
splendente, mille stelle ad illuminare i loro sogni, le loro speranze. Brevi
frasi pronunciate, parole significative affidate al leggero venticello serale.
Una lacrima le rigò il viso.
Sanzo la superò, mettendosi proprio davanti a lei.
La giovane si portò una mano sulla bocca, per fermare i singhiozzi, per non
renderli udibili.
Sentiva il suo cuore scoppiare, le sue speranze andare in
frantumi.
Il ragazzo di cui era innamorata voleva solo esserle
amico, amara consolazione.
Mai più le sue mani avrebbero stretto quelle di lui.
Mai più avrebbe udito parole dolci pronunciate solo per
lei.
I loro sguardi non si sarebbero posati dolcemente l’uno sull’altro.
Le bocche unite in un gioco d’amore, ormai erano un flebile ricordo.
Anche se le loro strade sembravano essersi unite i loro cuori si erano
irrimediabilmente disgiunti.
Avrebbe voluto urlare davvero in quel momento, rotolarsi
per terra, picchiare forte la testa contro qualcosa.
Svegliarsi.
Ma lei non stava dormendo… ed agire in modo così insensato
non avrebbe certo cambiato le cose.
Tutto ciò era enormemente triste.
Sanzo- Alza la testa
Lei avvertì appena quelle parole pronunciate quasi fossero
un ordine.
Ancora con gli occhi impregnati di lacrime e il cuore confuso, alzò il capo.
S’accorse solo in quel momento che si erano leggermente
allontanati dal centro abitato, l’aveva seguito senza riflettere…. E davanti a
loro….. lucciole danzanti…. Luminose….
Si portò le mani sulla bocca.
Fece qualche passo allungando le braccia, tendendole.
Le lucciole si allontanarono ma lei restò immobile, sul
posto.
Lentamente le piccole luci si avvicinarono a quel corpo estraneo iniziando a
girarle intorno.
Una le si posò sulla mano.
Spezzare una vita, distruggere ogni possibilità di
salvezza, era così facile?
Le bastava chiudere la mano per annientare ogni futuro per
quel piccolo esserino.
Mosse leggermente la mano..la lucciola riprese il volo
tornando a ondeggiare insieme alle altre.
Yuu- Torniamo indietro- Si voltò, fissando negli occhi il
bonzo, che annuì deciso.
Avevi in mano tutti i miei sogni. Perché hai richiuso il
palmo così rapidamente?
* * * * *
Mattina presto.
Quella sera aveva dormito, stranamente.
Forse colpa delle ultime notti passate in bianco.
“Che faccio? E’ troppo presto per fare colazione…”,
rifletté osservando l’orologio che segnava le sei e mezza.
Si passò la mano fra i capelli. Si voltò allo specchio.
Abbozzò un sorriso mal riuscito, che si spense subito.
Sospirò per poi uscire dalla stanza.
Una corsa leggera, o anche solo una camminata, l’avrebbero
aiutata a schiarirsi le idee.
Alzò gli occhi al cielo, quel giorno limpidissimo.
Ancora le ronzava in testa l’idea di tornare indietro, non
avevano fatto quella gran strada infondo. In una settimana sarebbe tornata
indietro.
Una settimana.
Era già passato tanto tempo da quando erano partiti?
In fondo lei lo aveva conosciuto solo in sette giorni,
come poteva perdere la ragione in così poco tempo?
Era proprio senza speranza.
Tentò di sospirare più e più volte.
Mei- Mattiniera vedo
Si voltò, controvoglia- Buongiorno Meimi- Sorrise per poi
voltarsi.
Mei- Sei nuovamente uscita con Sanzo ieri sera?
Yuu- Che fai, mi spii? Non sai proprio come occupare il tuo tempo
Mei- In realtà ero in camera di Goku quando vi ho visti
uscire
Yuu- Beh, ora non possiamo nemmeno più farci un giro?
Mei- Dal momento che sei interessata ad un’altra persona
Yuu- Potrei dire la stessa cosa
Mei- Goku conosce perfettamente la situazione
Forse era una sua impressione, ma le sembrò che la ragazza
calcasse apposta quel nome.
Si portò una mano sul fianco- Ma si può sapere che diamine
vuoi da me? Sei sempre pronta a provocarmi, io nemmeno ti considero.
Mei- Te l’ho già detto, stai lontana da Sanzo
Yuu- Io sto vicina proprio a chi voglio
Mei- Non devi approfittarti di lui sai. Ti vede disperata,
è per questo che ti tratta con un minimo di garbo
Yuu- Oh, davvero? Invece a te non considera nemmeno di
striscio, anzi credo proprio non ti considererà mai
Mei- Solo perché Goku non ti vuole non devi buttarti su
altri, il mio è solo un consiglio
Yuu- Oh, ma che gentile che sei amica mia! Ora che hai
elargito queste perle di saggezza ti senti più realizzata?
Mei- Decisamente no. Comunque mi stavo chiedendo perché
non torni a casa. Mi è parso di capire che li hai seguiti solo per stare sul
collo a Goku no?
Yuu- Stare sul…- Spalancò la bocca- Come ti permetti? Ripeto, di me non sai
veramente nulla. E non nominarlo in ogni frase. Se ti ha portata con noi lo ha
fatto solo perché gli ricordi me. Quindi non montarti la testa
Mei- Vai via prima di rimanere ferita
Yuu- Non osare fare la buona samaritana con me, non osare
nemmeno più nominare il suo nome con me. Anzi, già che ci sei ignorami
Nel mentre, qualcuno incuriosito, osservava la scena dalla
sua finestra. Si aggiustò il monocolo, voltandosi.
”Non sta bene osservare la gente così ma…”
Intanto la conversazione andava avanti, sempre più accesa,
sempre più ricca di epiteti poco gentili e infuocati.
Mei- Stai lontana da Sanzo, stronzetta- Le si avvicinò.
Yuu- E tu non osare toccare Goku con un dito, troia- Fece
toccare i loro nasi, pericolosamente.
Mei- La verità è che di rode che io possa avere libero
accesso al suo letto mentre tu rimani all’asciutto, vero?
Gli occhi di Yuumei si fecero di fuoco, perse ogni lume di
ragione. Le diede una testata, secca.
Meimi si portò una mano sulla fronte- L’hai voluto tu
Yuu- Non aspettavo altro
Si saltarono addosso, cadendo dopo pochi secondi.
Volavano schiaffi, capelli tirati, sputi e morsi. Rotolarono per terra
continuando quell’inutile lotta.
Yuu- PUTTANA!
Mei- TROIA!!
Hakkai- Oddio- Corse verso di loro, tentando di staccarle.
Afferrò con forza Yuu, staccandola con difficoltà dall’altra ragazza.
La trascinò poco più in là- Calma! Calma….
Mei sputò per terra mentre Yuu si passò una mano sulla
bocca, tutta graffiata.
Hakkai- Vi sembra il modo di risolvere le cose? Eh?!!
Yuu si lasciò andare per terra, girando lo sguardo.
Mei- Tsk- si voltò e tornò dentro la locanda.
Hakkai- Come stai?
Yuu- Tranquillo- Si rialzò
Hakkai- Stai tremando
Yuu- Ho perso un attimo il controllo delle mie azioni. Non
è successo nulla..
Hakkai- Ma guarda come sei ridotta..- Le passo una mano
sui capelli tutti scompigliati
La ragazza sospirò- Nulla che un bagno caldo e un po’ di
trucco non possa mandar via- Si avviò verso la locanda.
Hakkai- Vuoi ritornare indietro?- Chiese, con un filo di voce.
Lei si fermò un istante, ma non rispose.
*
Meimi si presentò a colazione con abiti puliti e lindi. Il
viso completamente perfetto, merito di chissà quale prodotto. Non fece alcun
riferimento all’accaduto, così nemmeno Hakkai.
Ma il litigio, avvenuto in piazza, non era passato inosservato. Ormai tutti non
parlavano d’altro.
Gojyo- Che gente scortese. Potrebbero anche evitare di
guardarti così
Mei- Sono solo curiosi, lasciali parlare. Non mi danno
fastidio le loro dicerie
Goku si guardò ben da chiedere alcun chiarimenti, così
anche Sanzo. Probabilmente tutti ne compresero fin troppo bene il motivo, anche
se non completamente a fondo.
Yuu non si fece vedere a colazione.
Tutti rivolsero sguardi preoccupati alla giovane seduta tranquillamente al
tavolo con loro.
Mei- Non vi allarmate, non ho colpito organi vitali
Gojyo- Ci mancherebbe solo -___-“
Meimi sospirò- Se volete vado a vedere come sta
Sanzo- Hai già fatto abbastanza
Mei- Hei, guarda che è stata lei a cominciare
Sanzo- Lo so
La giovane inarcò un sopracciglio.
Inaspettatamente il bonzo si alzò, senza finire la colazione, senza prendersi
il suo totale spazio per leggere il giornale. Si allontanò velocemente dalla
stanza.
Goku tentennò sul da farsi per qualche secondo. Sbuffò e si alzò anche lui.
TOC TOC
Senza aspettare alcuna risposta aprì la porta, lasciata
aperta.
Le sue borse erano perfettamente in ordine. Il letto sfatto ma per il resto non
c’era alcun segno di passaggio.
Lei uscì dal bagno, capelli ancora grondanti raccolti in una coda alta.
Yuu- Oh, non ti avevo sentito
Si passò nervosamente la lingua tra le labbra- Si può
sapere cosa…- Non continuò appositamente la frase
Yuu- Mi vuoi chiedere cosa mi è saltato in mente o che
cosa voglio fare adesso?- Gli si avvicinò, portandosi vicinissima a lui- Non te
lo chiedere, Sanzo..
Il bonzo si voltò e uscì dalla stanza.
Stava per andare a richiudere la porta quando spuntò, silenziosamente Goku.
Yuu sgranò gli occhi.
Goku- Scusami… volevo solo sapere come stavi
Yuu- Bene, non vedi?
Goku- Quel graffio dice il contrario- Indicò una ferita
che le partiva dall’attaccatura dei capelli.
Yuu- Non è nulla. Litigi fra donne, frequenti no? Ogni tanto succede anche a
noi- Si voltò
Goku- Yuu….
La ragazza posò l’asciugamano che aveva sulle spalle- Non
ti pensare che sia per te. Avevo le palle girate, probabilmente tutte e due
eravamo nervose e ci siamo sfogate così, fine della storia.
Lui socchiuse gli occhi, sospirando appena.
Yuumei gli si avvicino, guardandolo fisso negli occhi- Comunque penso che io te
non avremo più nulla da dirci d’ora in poi.
Goku- Come?
Yuu- Mi sono completamente arresa. Basta. Fai quello che vuoi, odiami, diventa
mio amico… come meglio credi. Ormai sono stanca, davvero
Goku- Ma…
Non distolse lo sguardo, nemmeno mentre dai suoi occhi uscirono piccole e amare
lacrime- Addio Goku.
Richiuse la porta
L’unica persona che può cambiare le cose, sei tu. Inequivocabilmente.
Continua….
^^^^^^^^^^^^^^^^
… e questa volta un titolo con doppia significato……
Ringrazio le persone che continuano a leggere, a
sostenermi, a consigliarmi. Grazie davvero
Grazie alla sempre presente RIKA e grazie AYA-CHAN.
Grazie a HOPE87(Sai, me lo chiedo spesso se Goku nel
ferirla è contento… secondo te lo è? …Yuu in questo momento ha occhi solo per
Goku, sta vivendo un classico ‘colpo di fulmine’, il cui in più delle volte
rimani fregato.. Guarda che i succhi di frutta sono buoni XD Ne ho bevuto uno
anche prima, sono ottimi per la ‘salute’ XD ), LAV(Mi piacciono le tue teorie,
sappilo, anzi, continua sempre ad esporle senza problemi… una cosa però voglio
dirtela.. la fine per ora è parecchio lontana, quindi non pensare ad un
possibile finale partendo da una situazione di adesso.. posto che potrebbe come
non esserci un ‘sacrificio’ come da te detto, ma magari sarà per altri motivi….
Ragiona ragiona!) TEMARI(Brava, una persona [e unica] che difende Goku! XD
quindi pensi verrà fregato nuovamente…mmm.. staremo a vedere… grazie per aver
apprezzato la copertina ^///^), VALERY_IVANOV(Oh, non sapevo avessi a tua
disposizione un Death Note XD Ti avviso che Goku si è seriamente preoccupato
delle tue minacce XD Davvero, è strano muovere un bonzo così ‘gentile’[a suo
modo], spero di non andare troppo fuori dal suo personaggio, ma ho voluto
sperimentare XD Ma siete proprio tutti contro Meimi eh XD ahah .. allora,
infine sono qui per chiederti una piccola e semplice cosa cara Valery… ma tu,
dimmi… quand’è che Yuu e Goku avrebbe copulato in modo tale da farla rimanere
incinta? O__o no, perché magari ho sbagliato io ad esprimermi ma.. la sera che
hanno passato insieme si sono scambiati solo innocui baci ¬_¬, credo… se tu sai
altro che mi hanno voluto tenere nascosto dimmelo pure >__< )
Ringrazio dal profondo del cuore un’amica che si era
allontanata per un po’ da questo mondo ma che non ho mai smesso di sentire o
pensare… grazie RAFFY, davvero
Canzoni:
Linkin Park- Bleed it out
One Replublic-
Apoligize
Copertina:
Yuu dorme, sdraiata su
un pianoforte. Un braccio lungo, disteso, su cui è poggiata la testa, l’altro
penzola giù flebilmente
Quante volte dovrò cancellarti? Il tuo ricordo si sta
ormai affievolendo, lo sento. Non sei altro che una stella eclissata, senza
vita.
Quante volte dovrò ancora cancellarti?
Perché è innegabile, ormai vivi in me
Una musica dolce aleggiava nell’atrio ormai deserto.
Un flebile venticello scompigliava i suoi capelli.
Si prese le ginocchia al petto, stringendosi le gambe nude
e posandoci il mento. Lasciò ricadere la testa sulla scomoda poltroncina di
velluto.
Sospirò.
Meimi- Fanno schifo stè cavolo di poltrone
Goku alzò appena il capo- Più che altro tengono troppo
caldo
Meimi- Sono anche inospitali da matti- Sbuffò nuovamente.
Una piccola moschina ebbe il coraggio e la malaugurata sorte di posarsi sul
naso di Sanzo.
Gojyo- Calma!- Allungò prontamente una mano- Non farti conoscere anche da un
innocuo moscerino!
Sanzo- Tsk
La ragazza posò lo
sguardo sul piccolo orologio antico posto in una teca.
Dieci e mezza.
Erano ormai quasi due ore da quando un Goku, palesemente turbato, era entrato
nel salottino dicendo che lei non aveva intenzione di seguirli.
In quel momento Hakkai si era alzato ed era scomparso, di tutta fretta.
Sanzo invece si era seduto, a leggere il giornale del giorno, e quello del
giorno precedente e successivamente quello del giorno ancora prima.
Goku aveva camminato per la stanza per una mezz’ora buona,
per poi sedersi di botto e iniziare a posare il suo sguardo su ogni piccolo
movimento all’interno della locanda.
Gojyo era arrivato da poco tempo, tentando, con insuccesso,
qualche battutina. Cosa insensata in quel clima così confuso.
Lei invece se ne stava lì, giocherellando alle volte con le dita dei piedi,
altre volte col vento e i raggi del sole. Si sentiva stranamente in colpa. Ma
in colpa per cosa poi?
Sbuffò, alzandosi.
”Che palle. Se quella stordita deve rovinare tutto con le sue lagne non mi
resta una cosa da fare. Le dovrò…”
Hakkai- Andiamo
La sua voce riecheggiò secca nella stanza. Il suo viso
sembrava teso, leggermente imperlato di sudore.
Goku lasciò spalancata la bocca, sorpreso dall’entrata fugace del demone, e
ancor più stupito della sua fretta.
Gojyo si alzò svelto e lo seguì all’esterno.
Lo stesso fecero Meimi e Goku, ancora straniti dalla
strana venuta di Hakkai.
Sanzo restò immobile, il volto impassibile.
Possibile che tutto fosse finito così?
Il suo cuore aveva accelerato vertiginosamente. Deglutì faticosamente,
passandosi una mano sul collo e allargandosi la tunica.
Si morsicò un labbro prima di alzarsi.
Camminava a passi piccoli, leggeri.
Si sentiva un bambino. Un bambino idiota per la precisione. Non voleva partire.
Non voleva assolutamente allontanarsi da...
”Cazzo”
Si portò una mano sugli occhi.
Sanzo- Maledetto sole di mer….
Bloccò le sue lamentele.
Il suo cuore perse un battito, lo avvertì chiaramente.
”Ma quando….?”
Lei gli sorrise, prima impercettibilmente, poi inarcando
completamente le labbra.
Era seduta vicino a Gojyo, che tentava di abbracciarla ricevendone solo
pizzicotti.
Hakkai- Andiamo- Ribadì
In quel momento il bonzo si accorse di un particolare
tanto evidente da risultare invisibile.
Li raggiunse e salì sulla jeep- Tsè, non farci mai più
aspettare così razza di stupida!- Gridò, adirato, dandole le spalle.
Yuu- Scusami Sanzo- Fece una pernacchia
Gojyo- Si sa, le principesse fanno sempre aspettare!
Yuu- Hei, anche se dici frasi così carine non hai il
diritto di toccarmi
CLICK
Gojyo- Hei, Sanzo, non puntarmi la shureiju così da
vicino! @__@
Hakkai- Si parte!!!- Finalmente il sorriso pervase il suo volto.
Sanzo si voltò, borbottando minacce contro il mezzo
demone.
Portò poi lo sguardo sul guidatore e sulla sua espressione da ebete.
In quel momento commise una piccola leggerezza, che avrebbe cambiato qualsiasi
cosa.
Decise di chiudere gli occhi.
* * * * * * *
Yuu- Che caldooooooooooooooo- Urlò, rotolandosi sul letto.
Sanzo- Hei tu, prima di sbracarti e fare la cretina in
camera potresti anche chiudere la porta- Gliela sbatté.
Lei ridacchiò divertita dal pudore del bonzo.
Erano passati tre giorni da quando erano partiti dall’ultima città e ora che
finalmente avevano rivisto civiltà era al settimo cielo.
Con Meimi non aveva parlato, ogni tanto i loro sguardi si
incrociavano ma, dopo occhiatacce varie, tornavano ognuna alle sue cose.
Con Goku invece non aveva alcun tipo di rapporto. Lui non
aveva nemmeno provato a parlarle. Meglio così, un problema in meno. Se non le
rivolgeva nemmeno parola sarebbe stato decisamente più facile dimenticarlo.
Perché odiarlo era impossibile.
Dopo essersi resa conto che ormai le era entrato nel
cervello, sfondandoglielo, e non avrebbe potuto far niente per uscire intatta
da quella storia si era quasi rassegnata. Accettando l’idea della sua ferita
poteva partire nuovamente, per trovarne una cura.
Se le avesse parlato, gli avrebbe risposto gentilmente,
come ci si rivolge ad un amico. In fondo lo erano stati per breve tempo, si
poteva anche tornare a quel rapporto, no?
Certo, sarebbe stato difficile ma, consci della situazione
si sarebbe tirato avanti, come meglio si poteva.
E quindi aveva deciso di portare avanti quell’avventura con loro, con grande
paura ma ritrovando l’entusiasmo dei primi giorni.
E chissà che sul suo cammino non avrebbe trovato uno splendido principe pronto
ad aprirle il cuore.
Sanzo- Muoviti- Era entrato nella sua stanza, senza bussare.
Yuu- Oh, ora hai perso quel gran pudore che avevi?- Gli fece l’occhiolino.
Il bonzo la insultò con epiteti poco piacevoli e le chiuse nuovamente la porta
in faccia.
Lei rise di cuore, completamente divertita dalla situazione.
Si alzò, salterellando e si infilò dei pantaloncini di jeans corti.
Yuu- Bene, e ora si cena!!! XD
*
Scese le scale, trotterellando.
Si fermò, il busto leggermente avanti.
Alzò il mento, mostrando uno sguardo di ‘simil’
superiorità.
In tutta risposta ne ricevette un completo ignoramento.
Yuu- O.O ma…
Borbottò qualcosa contro Meimi ed entrò nella piccola
stanza adibita a sala da pranzo.
In tutto c’erano cinque tavoli, tutti occupati.
Yuu- Hakkai, non avevi detto che sarebbe stata una cittadina tranquillissima?
Il demone sorrise- Si, ma ho sentito che questa è la
settimana di festa del paese! Se ne trovano moltissime d’estate!
Lei sembrò riflettere- E’ vero…. Anche nel mio paese ce
n’é una a fine agosto…
Meimi- Nostalgica?
Yuu- NO! Per niente! U__U- Rispose secca
Goku- Scusate ma… io avrei un po’ di fame
Gojyo- Come sei educato scimmia! Una volta non avresti
finito più coi lamenti! Che tu sia cresciuto anche in altri campi?. . .- Ghignò
Goku- Zitto razza di kappa pervertito >////<
Yuumei si portò istintivamente una mano sulle labbra, ma
la lasciò subito ricadere- Se c’è una festa non potranno sicuramente mancare i
fuochi! Che bello! >.<
Meimi- Poppante
Yuu- O__O
Gojyo- Peccato.. mi piace sentire le urla delle mie prede-
Commentò lussurioso.
Hakkai- Potresti gentilmente evitare di illustrarci i tuoi sadismi a tavola?
^__^
Il mezzo demone sorrise divertito guardando il viso di Meimi leggermente messo
a disagio.
”Oh, così anche lei prova imbarazzo su questo argomento. Un po’ umana lo è”
*
Yuu- Che mangiata! Che mangiata!- Si massaggiò la pancia
soddisfatta.
Inspirò profondamente e allungò le braccia.
Sanzo- Presa qualche stella?
Yuu- Da qui non si vedono bene. Troppe luci- Sorrise
Sanzo- Domani si riparte, non stare troppo in giro
Yuu- Ma cosa dici?!! Stasera si fa festa, no?! Festa! XD
Sanzo- Ciao!- Si voltò
La ragazza gli corse dietro, afferrandogli delicatamente
la tunica- Non ti vorrai perdere i fuochi Sanzo, saranno magnifici
Il bonzo la guardò contrariato- Tutte quelle luci non
fanno per me
Yuu- mmm… non dirmi che non li hai mai visti!- Lo indicò,
completamente sorpresa
Sanzo- Come?
Yuu- Ma dai…- Si portò una mano sulla bocca- Non è possibile.. come hai fatto a
vivere tutto questo tempo senza vedere i fuochi!???
Sanzo- Vivo benissimo, ciao
Yuu- E’ un peccato! Sono bellissimi! Colorati! Armoniosi!
Delicati! Prorompenti!
Si mise a ballare, girando sul posto.
Sanzo la osservò volteggiare. Le sembrava una libellula
che si agitava contenta nell’aria.
Prese una sigaretta e l’accese- D’accordo, però non voglio stare in una folla
idiota
Lei annuì- Un posto tranquillo lo troviamo! Basta cercare
bene! Lascia fare a me!- Sorrise.
*
Goku- Non ti diverti?
Meimi- Diciamo che non amo la folla
Goku- Allora possiamo allontanarci un pochino..
Meimi- No, va benissimo così. E poi qui abbiamo più
possibilità di trovare quei dolci che abbiamo mangiato alla locanda, no?-
Sorrise
Gli occhi del ragazzo si illuminarono- Si si >__<
Camminarono all’incirca per un quarto d’ora prima di
trovare il loro spuntino serale.
Goku- Sono ottimi! ç__ç
Meimi- Piangi ora?
Il ragazzo scosse la testa- No.. è che sono felice! Mangio
questi dolcetti strepitosi e sono accanto a te!
Meimi- Sei troppo diretto- Abbassò il dolce, pulendosi la
bocca.
Goku- Come?- Sorrise ingenuamente.
Meimi- Scusami, tu sei sempre così gentile con me. La tua
schiettezza alle volte mi spiazza.
Goku- Oh scusami…
Meimi- Ah, ma non è una cosa negativa!- Si affrettò a
precisare- E’ che io sono di natura scorbutica e fatico a rapportarmi con
persone così aperte… con te è stato un caso penso…
Goku- Un segno del destino!
Meimi- Non ti allargare ora
Goku- Mei… a me piaci molto…
Lei sospirò, ingoiando l’ultimo boccone- E io sono
interessata a Sanzo. Ne abbiamo già parlato no?
Il giovane abbassò il capo- Si…. Ma io non mi arrendo!!!
Lei sorrise, divertita- Scusa, non rido per te… sei così
dolce Goku. Dovresti trovare una persona che guarda solo te
I suoi pensieri navigarono veloci su un qualcosa di
apparentemente dimenticato- Ti prometto che ti farò guardare solo me!- Si batté
una mano sul petto
Meimi- Che scemo!- Sorseggiò la sua bevanda, fresca- E va
bene, puoi anche provarci. Ma se fallirai non dovrai avertene a male
Goku- Tranquilla! Io non perdo mai!
Lei sorrise- Staremo a vedere
*
Trovarono un posticino tranquillo su una piccola
collinetta, poco distante dalla città.
La bolgia si avvertiva in lontananza ma non sembrava
disturbare la chiacchierata che ormai andava avanti da un’ora.
Yuu raccontava, mimava, ballava, cantava. Era felice.
Sanzo rispondeva, alle volte sciogliendosi. La insultava,
l’osservava. Lei tentò anche di coinvolgerlo a ballare ma lui rifiutò
categoricamente.
Yuu- Che ghiacciolo che sei =__= - Sbuffò, contrariata.
Sanzo- Zitta o t’ammazzo U__U
E infine il primo botto arrivò.
Lei sobbalzò, cadendo sull’erba.
Il bonzo si alzò tendendole la mano.
La ragazza lo guardò, un po’ sorpresa. Sorrise e prese
quella mano, salda.
Sanzo- Beh, tutto qui?
Yuu- Prima ne sparano tre a vuoto, solo botti, per segnalare l’inizio.. che
buffo che sei XD
CLICK
Yuu- No!- Gli posò
le mani sul braccio- Stasera niente shureiju.. domani potrai anche spararmi!
Di seguito spararono gli altri due botti d’avvertimento
per poi dare inizio allo spettacolo.
Le luci colorate si
spargevano nel cielo, creando una cascata di colore.
Lei guardava quello
spettacolo esterrefatta, gli occhi sgranati, la bocca semi aperta. Le mani
portate istintivamente sulle orecchie, posate però delicatamente.
Senza nemmeno
riflettere appoggiò la spalla su quella della persona accanto a lei, che
sobbalzò, appena.
I fuochi li guardò a
tratti. I suoi sensi erano concentrati sulla persona a fianco. Era la prima
volta che, oltre Goku, faceva avvicinare qualcuno. Soprattutto era la prima
volta che faceva avvicinare qualcuno dell’altro sesso.
E lei si era davvero
accostata troppo alla sua vita.
Cos’era la sensazione
che provava?
Sembrava qualcosa di
molto simile alla paura. In quel momento lei era il suo peggior nemico, un
pericolo da estirpare al più presto.
Prima di…. Perdersi
completamente.
Yuu- Oh… sono finiti-
Commentò delusa- Ti sono piaciuti San….- Bloccò le sue parole. Gli occhi del
bonzo erano fissi sui suoi.
Il ragazzo prese di
gettò il pacchetto di sigarette e ne accese una- Nulla di speciale
Yuu- ……. – Balbettò
qualcosa di confuso- Ice bonzo!!!
Sanzo- Come? U__U
Yuu- Si, non capisci nulla! Sono una delle cose più belle che si possano
vedere!
Sanzo- Certo non
sentire però
Yuu- E’… è un ghigno
quello??? O___O Maledetto bonzo! Non è colpa mia se ho terrore dei botti
>__<
Sanzo- Paura del
fuoco… paura dei botti… qualcos’altro?
Lei sembrò rifletterci realmente- In realtà si… ma non lo dirò certo ad uno
stupido come te!- Gli fece una boccaccia e scappò via.
Sanzo- Io la uccido
U__U*
…. Rallentò la corsa…
si portò le braccia dietro la schiena.
Quando si era voltata,
e aveva visto quegli occhi così vicini a lei, si era turbata..
“Anche loro due
avranno visto i fuochi in quel modo?”
*
Goku- Wow! Li avevo
visti solo una volta di sfuggita.. sono stati bellissimi! Che ne pensi?
Lei aveva lo sguardo
assorto.
Goku- Che succede?- Chiese preoccupato, afferrandogli un braccio.
Meimi- Nulla.. scusa- Sorrise
Goku- Sarò anche una
stupida scimmia ma so riconoscere quando qualcuno sorride forzatamente… non
devi farlo, non con me. Devi sempre essere te stessa
Meimi- Ti ringrazio..
solo che, mi hanno trasmesso una strana sensazione..i fuochi intendo…
Goku- Posso?- Allungò una mano e gliela passò sugli occhi arrossati- Sono
contento sai.. non che tu stia male, ovvio….. ma perché mi stai mostrando lati
del tuo carattere che non conoscevo
Meimi- Ci conosciamo
solo da una settimana- Ridacchiò
Goku- Nove giorni per
la precisione!
Meimi- Nove giorni non
sono abbastanza per conoscere una persona… puoi scoprirla, a piccoli passi
Goku- E allora io ti
scoprirò, lentamente, e mi farò conoscere da te… ti proteggerò
Meimi- Non fare
promesse che non puoi mantenere- Si alzò- Torniamo alla locanda? Sono un po’
stanca
Goku- Ok- Le sorrise.
Camminava a testa
bassa, pensieroso. Le mani in tasca, gli occhi stretti.
Aveva parlato
istintivamente, aveva detto l’avrebbe protetta. Ma l’avrebbe fatto veramente?
L’ultima volta che
aveva promesso una cosa del genere si era lasciato scappare qualcosa di
estremamente importante. Sarebbe stato in grado di difendere quella persona
così sfuggente quando aveva appena mandato in frantumi in cuore di….
Meimi- Goku senti… se
prendessimo altri dolcetti? Erano davvero buoni
Lui s’illuminò- Si
>__<
Lei sorrise
afferrandogli un braccio e trascinandolo alla bancarella.
* * *
Yuu- Wow,
un’occhiataccia già di prima mattina- Annotò piatta, socchiudendo appena gli
occhi- Era da tanto che non mi aspettavi su una rampa di scale, my only love
Mei- Sai che il
sarcasmo di prima mattina accelera l’invecchiamento della pelle?
Yuu- Oh, grazie del
consiglio!- Si portò le mani sulla faccia.
Meimi si lasciò superare- Sei stata con lui ieri sera?
Lei si voltò- Se per ‘lui’ intendi Sanzo, si
Meimi- Io sono stata
con Goku invece
Yuu- E’ inutile che me
lo dici- Sospirò- Sapevo non era in stanza, sono stata tutta la notte ad
aspettare il vostro rientro
Mei- Non è successo
nulla fra di noi
Yuu- Perché me lo stai
dicendo?- Sorrise amara.
Mei- Perché…. Mi sono
comportata come un’emerita idiota con te
Yuu- Oh…- La guardò,
estremamente sorpresa
Meimi si passò una
mano fra i capelli- Intendiamoci, non voglio prendermi l’assoluta colpa di ciò
che è successo
Yuu- No.. la
responsabilità è anche mia.. ero fuori di me… sono stata cattiva e acida… in
fondo se Goku mi ha rifiutata tu non ne hai colpa..
Mei- Come non l’hai tu
se Sanzo non mi considera
Yuu- Io mi trovo molto
bene con Sanzo, ci parlo divinamente.. ma finisce lì. Non mi interessa se non
come amico. Puoi prendertelo proprio quando vuoi.. però non puoi impedirmi di
parlarci
Mei- E’ lo stesso
concetto di Goku. Che io ci parli non vuole dire che me lo porti a letto.
Yuu- Esagerata
Mei- Oh, una verginella!
Yuu- Ma che… O////O
Lei sorrise- Dai
andiamo, sennò pensano ci stiamo azzuffando di nuovo.
Yuu- Senti senti, che genere di musica ti piace?
Mei- Che razza di
domanda è ora?- Ridacchiò- Uh, vero.. sei una specie di tutto fare della
musica, giusto?…
Yuu- Si si! >__<
Mei- La musica che
piace a me non è ballabile, non come intendi tu almeno. Io sono per il metal
Yuu- Metal??? O___O-
Non trattenne un segno di disgusto- Uff… nemmeno su questo andiamo d’accordo
Mei- Sembrerebbe di no
Sorrisero, divertite
Taci, vento. Non
commentare oltre. Porta via con te tutti i pensieri negativi. Riempi i miei
sensi di sentimenti concreti, palpabili. Sto andando avanti, era necessario.
Non mi volterò più indietro, porterò con me gli errori commessi, i miei
peccati. Ma anche la nuova forza che ho acquistato faticosamente.
Canta per me,
vento, intona una canzone di rinascita.
Continua…
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Capitolo calmo ma
ghiotto di informazioni, per chi le coglie XD
Avete cambiato
leggermente opinione su Mei? XD anche perché TUTTI volevate avere il posto in
prima fila per ucciderla XD ma tanto ci penserebbe comunque prima Yuumei penso
XD ahahah.. sapete cosa.. io non ho molto chiara l’idea di ‘Meimi’ (per un
qualcosa riguardante la storia stessa) quindi il suo carattere risulta schivo a
tutti proprio perché forse nemmeno a me è molto percepibile… forse
comprenderete a pieno le mie parole fra qualche capitolo ma.. per ora
limitatevi ad osservare (e se anche dopo vorrete ammazzarla, beh, vi procurerò
io le armi U__U)
Grazie cmq per la
gente che continua a leggere, chi ha aggiunto la storia nei preferiti e chi
legge senza commentare ^__^
Ringrazio tantissimo RAFFY,
RIKA e AYA-CHAN!!!
Grazie a HOPE87(Le
avrà anche prese Yuu ma.. ne ha anche date XD Solo Mei se l’è coperte e cmq,
diciamocelo, è indubbiamente più forte XD Dici che si è allontanato troppo
velocemente?… forse, ma alla fine ha la grande capacità di sentirsi inutile
quindi…),
VALERY_IVANOV(Ma guarda, sei l’unica che l’ha detto che Yuu
poteva esserlo, ma di certo non l’unica che l’ha pensato.. forse ho scritto
male io quel pezzo ma, lei e Goku non sono andati oltre un bacio quella sera..
però poteva essere davvero una buona storia con lei in dolce attesa XD ma penso
che in quel caso l’avrebbe presa Hakkai di peso e riportata indietro XD Non
devi chiederti se è adatto col carattere ma come reagirebbe Hakkai alle loro
dichiarazioni XD E cmq Sanzo piuttosto che parlare con qualcuno si ucciderebbe
e Yuu non si fida ancora ciecamente di nessuno e quindi sta abbastanza sulle
sue ora… però sarebbe stata divertente la scenetta da te ipotizzata ^__^ ),
LAV(Per suggerimenti e tracce ti riferisci alle
frasette all’inizio/fine o altro? Perché lascio svariate informazioni sparse
per la storia …^__^ bene, meglio se non sei riuscita ad inquadrare ipotesi
future, lo scopo era quello di spiazzare completamente… mmm… perché secondo te
Mei nasconde qualcosa? E .. che cosa?),
TEMARI(Cat fight??? O____o No guarda, io ho riso
dall’inizio alla fine quindi.. XD erano ridicole, si! Ma se le sono suonate
anche XD Goku di corrente non ha nemmeno il cervello U__U e cmq Mei quando
parla si sfotte, ma non dice cose sbagliate apposta.. lei ha sentito ovviamente
solo la parte di Goku quindi difende lui…Il problema di ora è che Sanzo non si
farebbe mai avanti, perché vede che lei lo guarda solo come un amico… Goku è un
idiota e sa anche di esserlo, ma penso non farà mai nulla che continuare a
voltarsi, almeno con lei.. almeno per un altro po’…..)
Canzoni:
BSB – Helpless when
she smiles
Play- I must not chase the boys
Copertina:
Yuu ride serena, gli
occhi chiusi in una risata, intorno le piovono (si presume perchè lanciati)
fogli di spartiti
Le lunghe tende beige si muovevano appena, scontrando
ripetutamente il letto.
Un soffio di vento più forte fece volare una busta bianca,
messa in bilico sulla coperta.
Si chinò, raccogliendola e pulendola delicatamente col
dorso della mano.
L’osservò per qualche istante per poi aprirla.
Gli occhi gli si strinsero appena, mentre guardava la
fotografia contenuta al suo interno.
Alle spalle l’enorme villa di Kyoya e Yuumei, in primo
piano loro sei.
Avevano tutti delle espressioni parecchio buffe. Sanzo
mordicchiava una sigaretta, con lo sguardo fisso da tutt’altra parte, Gojyo e
Goku si punzecchiavano come al solito, Kyoya teneva in braccio Yuu che stendeva
una mano in segno di saluto… e lui…
La ripose nella busta.
Pronunciò un laconico ‘arrivo’ nel sentire bussare alla
porta. Sicuramente Sanzo.
La ripose accuratamente nel suo zaino.
Lei ne aveva fatto copie per tutti, insistendo a dargliene
una a ognuno. Non sapeva esattamente cosa ne avessero fatto gli altri. Quello
che conosceva con certezza è ciò che rappresentava per lui.
Prese il suo zaino, diede un ultimo sguardo alla stanza.
E infine… uscì
“Non so più come farti arrivare il mio amore. Posso
allungare quanto voglio le mie braccia, ma al tatto sento solo vuoto, il nulla.
Non ci arrivo. Non arrivo proprio a toccarti”
Quello che si erano lasciati alle spalle era l’ultimo
villaggio. Il prossimo sarebbe stato quello di Hanka, la meta di Meimi.
Ma ancora aspettava loro almeno tre giorni di fitte radure
e boscaglia.
Yuu si era messa comoda sul sedile, gli occhi chiusi. Per
fortuna le nuvole svolgevano un ottimo lavoro, coprendo il fastidioso sole.
Mosse leggermente la bocca, impastata ancora dal sonno.
Gojyo- Se vuoi appoggiarti a me fai pure principessa-
Sfoderò un ammaliante sorriso
Lei rispose alla cortesia con un pizzicotto, un po’ troppo
leggero, e si girò dall’altra parte.
Sanzo sentiva il suo respiro, lo avvertiva chiaramente
sopra le voci di tutti e il rumore delle ruote sui sassetti. Che idiota.
Hakkai- Hai qualcuno che ti aspetta al villaggio Hanka?-
Chiese intavolando una qualsiasi conversazione.
Meimi alzò gli occhi- Più o meno…
Gojyo- Ma come siamo vaghe.. è questo che ti rende così
affascinante- Si sporse in avanti finché il suo viso non incontrò la suola
delle scarpe di Goku.
La ragazza sospirò- Diciamo che devo incontrare delle
persone.
Gojyo- Sospetta come cosa _
Meimi- Nulla di che… devo riscuotere semplicemente un
credito
Goku- Oh, e ti sei messa a fare un viaggio così lungo solo
per conseguirlo?- Chiese, conscio di saperne meno di zero.
Lei sorrise- E’ un credito molto cospicuo..
Gojyo- Ma guarda te.. ci troviamo davanti a una ricca
ereditiera se va bene- Incrociò le braccia dietro la schiena
Meimi- Decisamente no- Rise
Goku- Ma dimmi, la tua famiglia dove abita?
Lei abbassò leggermente lo sguardo, per rialzarlo subito
dopo- Molto distante da qui… infatti spero di trovare un mezzo di trasporto
soddisfacente anche per il ritorno
Gojyo- Noi non lo siamo abbastanza?- Ghignò
Meimi- Ho già abusato della vostra gentilezza abbastanza.
E comunque la mia casa è dalla parte opposta della vostra direzione.. rimane a
est.. credo- Scrutò l’orizzonte con aria interrogativa.
Goku- Ti perderai -___-
Gojyo- Sicuramente -_____-
Meimi- Cretini U__U
Yuumei aprì un occhio. Quanto distava la sua casa? Ogni
tanto si trovava a pensare a Kyoya e alla sua famiglia. Un po’ incosciente si
sentiva per aver intrapreso quel viaggio con degli emeriti sconosciuti.
“Dovrò fargli avere mie notizie…”
*
Si sfiorarono appena le mani. Le ritrassero subito.
Fece cenno con la mano di servirsi prima lei.
Yuu sorrise appena- Son Goku, il più grande mangione di
tutti i tempi, che fa servire prima una donzella? Da non credere- Scherzò
Lui fu colto quasi impreparato dall’inaspettata battuta.
La ragazza prese la scodella di lui e la riempì- Non sia
mai che ti passo avanti- Rise, per poi servirsi a sua volta.
Goku si grattò appena il capo per poi andarsi a sedere
dalla parte opposta.
La osservò, di sottecchi, mangiare e ridere con Gojyo e
Hakkai.
Nel discorso fu inserita anche Meimi, per una ragione
qualsiasi. Sanzo era in disparte, come al solito, ad ascoltare i battibecchi e
le sciocchezze dette.
Sembrava una movimentata e normalissima serata fra amici.
Alzò gli occhi verso l’alto. Quella sera la luna li
avrebbe lasciati all’asciutto, coperta dalle nubi non dava segno di volersi
mostrare.
Finì in fretta il pasto e chiese il bis, ovviamente non
accordato.
Hakkai- Chiedo scusa, ma da quando siamo in più non so mai
regolarmi
Gojyo- Guarda che è solo la scimmia che ha sempre fame
-__-
Hakkai- Non so Meimi, ma Yuu era abituata a mangiare
molto…
La ragazza mosse le mani velocemente- Ma va benissimo così
Hakkai, non farti problemi per me- Si grattò il naso imbarazzata- Sarà la volta
buona che dimagrisco un pochetto :P
Sanzo- Così poi sparisci del tutto- Bofonchiò.
Yuu- Se se, come no- Si massaggiò la pancia, praticamente
fatta solo di muscoli.
Meimi- Torno subito
Yuu- Aspettami, vengo anche io!
Gojyo si buttò sull’erba, incrociando le gambe- Me lo sono
sempre domandato… ma perché le donne vanno al bagno assieme?
Goku- Bella domanda O__o
Sanzo- Tsk
Hakkai- Non avremo mai una risposta ^___^ - Alzò un dito
Uno spicchio di luna si intravide.
Yuu- Hei.. come vanno le cose con Sanzo?
Meimi- Lo vedi da te, no?… e tu con Goku?
Yuu- Nulla di che…
Sospirano in sincrono.
Meimi- Posso farti una domanda?
Si tirò su la cerniera dei pantaloncini, aggiustandoseli
in vita, e fece una leggera corsetta per raggiungerla- Dimmi
Meimi- Non ti manca mai la tua famiglia?
Yuu- Hn?
Abbassò gli occhi- Nulla, lascia stare, prese a camminare.
Yuu- Sempre… mi manca sempre
Si fermò, continuando a darle le spalle.
Yuu- Più che la mia famiglia mi manca l’abitudine d’averla
accanto forse… ma alla fine ho deciso io di intraprendere questo viaggio quindi
non posso lamentarmi……- Sospirò- Chi mi manca davvero è mia madre…
Si fece più attenta, voltandosi appena.
Yuu- E’ mancata qualche anno fa… ti accorgi del valore di
un qualcosa solo quando lo perdi completamente..
Meimi- E come fai?… quando la sua mancanza non ti fa
respirare..come fai?
Socchiuse gli occhi e fece un bel respiro- Mi metto a
pensare a tutte le cose belle che ho fatto con lei, che mi ha detto.. i suoi
sorrisi..il suo profumo.. le sue mani, oh quanto mi mancano quelle- Allungò le
braccia come potesse toccare qualcosa- .. e poi nulla, piango, come una
fontana… finché non ho più lacrime da versare… finché il suo ricordo non
ritorna ad essere una cosa dolce…
Meimi tirò su gli occhi, verso il cielo, nessuna stella si
prospettava all’orizzonte.
Yuu- Guarda!- Gliene indicò una, ben nascosta e poco
visibile- .. Basta cercare bene, no?
La giovane le sorrise- Torniamo indietro dai, che sennò
pensano ancora che siamo diventate amiche
Yuu- Non sia mai, non sia mai! – La seguì, con piccoli
passi, le mani dietro la schiena. Puntò gli occhi nocciola sulla schiena della
ragazza davanti a lei. Aveva capito benissimo che qualcosa la turbava ma le
sembrava indelicato chiederle cose.
…e forse anche questa si sarebbe dimostrata un’imprudenza
* * *
Si stiracchiò, sbadigliando.
Meimi- Miss finezza
Yuu- Parla miss occhi cadenti _
Goku- Hai forse dormito male stanotte?- Domandò,
seriamente preoccupato.
Lei fece spallucce- Che ci vuoi fare.. oggi si dorme,
domani chissà
Gojyo- Che risposta pragmatica -___-
Yuu si sporse in avanti, puntando i gomiti sullo
schienale- Che leggi?
Il bonzo alzò appena lo sguardo- Non lo vedi da te?
Yuu- Uff, che noioso U__U
Gojyo- Non tentare di intavolare una conversazione con
mister ghiacciolo, la risposta non è assolutamente concepita! XD
Yuu- Veramente….- Sospirò- Vabbè..
Sanzo- Se ci sono notizie del tuo villaggio te le dico,
idiota
Lei alzò appena la testa, come rassicurata. Sorrise e
cacciò il capo indietro- Dovrò ricaricare il mio mp4- Sbuffò amareggiata
Mei- Quando hai finito di leggerlo potresti prestarmelo?
E’ di ieri no?
Sanzo bofonchiò qualcosa.
Hakkai- Penso abbia voluto dire ‘prima lo finisco io,ogni
singola riga, poi vedremo’ ^__^
Mei- Hn… grazie
Goku tirò una breve occhiata alle due ragazze. Lui non si
era mai annoiato viaggiando su Hakuryù, anzi, non si era mai posto il problema
se ci fosse qualcosa di meglio da fare. Se non c’erano demoni e il kappa non
era in vena di litigi, bastava tirare indietro il capo e dormire, oppure
osservare le varie forme delle nuvole e associarle a qualche tipo di pietanza…
Ma forse non c’era proprio nulla di divertente nel
viaggiare tutto il giorno e vedere sempre lo stesso paesaggio per chissà quanto
tempo. Nella settimana in cui era stato in casa di Yuu aveva scoperto
l’esistenza di un sacco di cose che non avrebbe nemmeno lontanamente
immaginato. Situazioni divertenti, dialoghi profondi, contesti imprevisti…
nulla a che vedere col combattere, mangiare, combattere, mangiare ancora,
dormire. Lei li aveva seguiti senza esitazione perché riteneva la loro vita
movimentata e ricca di nuove esperienze.. ma lui la vedeva come un qualcosa di
estremamente basilare… soprattutto in quel periodo… soprattutto dopo aver
conosciuto ‘lei’
Goku- Senti, il tuo mp4 è scarico?
Alzò il capo, leggermente sorpresa- No.. solamente ci sono
le stesse canzoni di tre settimane fa e mi sono un po’ rotta di ascoltare
sempre le stesse
Goku- Me lo presteresti?
Inclinò la testa da un lato, incuriosita da quella strana
richiesta- Aspetta…- Prese la borsetta che portava sempre a tracolla e estrasse
il piccolo oggetto roseo- Ti ricordi come si usa?
Lui le sorrise, debolmente- Si…
Portò le cuffie alle orecchie e azionò il ‘play’. Una
delicata melodia lo investì, completamente. Nel suo mondo fatto solo di urla,
battibecchi, rumore di mandibole, strepito di motore, quella sembrava il
paradiso. Alzò il volume, per coprire il resto.
Goku- Questa sarebbe proprio da cantare…- Sussurrò.
Fu solo un filo di voce, ma Yuumei l’avvertì chiaramente.
Si portò una mano sul cuore. Sapeva chiaramente la canzone
che stava ascoltando Goku, ci si era addormentata l’altra notte, avvolta da
tristi pensieri.
Non so perché ma senza di te è difficile sopravvivere
*
Batté le mani ripetutamente.
Mei- E quello è la tua idea di pulizia? -__-
Goku- Non posso fare altro- Mormorò preso in fallo- Ci
fosse un ruscello forse..
Mei- Si.. forse…- Serrò le labbra, in segno di disappunto,
e si sedette sul prato. Osservò il bonzo e il mezzo demone fumare,
tranquillamente.
Hakkai- Penso riusciremo a raggiungere Hanka prima di
domani sera ^__^
Mei- Hn…. Non sono preoccupata
Il giovane le si accucciò davanti- Non devi affatto
nasconderlo sai. Anche lo fossi non ci sarebbe nulla di male, no? In fondo devi
fare una cosa importante, no?
Lei abbassò il capo- Beh si…
Hakkai- Quindi concediti pure tutta l’ansia che vuoi ^_^
al resto penseremo noi
Sorrise- Ti ringrazio…
Yuu ripiegò velocemente la piccola tovaglietta dove
avevano poggiato le pietanze- Quanto tempo abbiamo?
Hakkai guardò in direzione di Sanzo, che non diede cenni
di alcuna risposta- Direi una mezz’oretta abbondante ^__^
Yuu- Bene…- Si stiracchiò e zampettò via.
Mei- Hei tu, me ne daresti una?
Gojyo alzò il viso, ghignando- Le belle donne non
dovrebbero fumare
Mei- Se non vuoi la chiedo a ..
Sanzo- Non osare U__U
Gojyo- Tieni tieni! – Gliene porse una
Mei- L’accendino?
Gojyo- Donna esigente XD
Mei- Grazie…. Hei tu, aspettami!!!- Urlò inseguendo
Yuumei.
Gojyo- Speravo si sedesse vicino a me e ammirasse i miei
splendidi occhi tra una fumata e l’altra
Goku- Dovrebbe essere davvero fumata per guardarti U__U-
Commentò, portandosi le braccia dietro la testa
Hakkai- Ahaha.. e così siamo nuovamente noi quattro eh
^__^
Gojyo- Già
Sanzo-….
Goku-…..
Yuu- Che caaaaldo!- Si attaccò ad un albero, lasciandosi
cadere- Qui si sta decisamente meglio! Non capisco come possano quei quattro
stare mangiare e cuocere sotto quel sole… e meno male che oggi è coperto
altrimenti sarei sicuramente morta @__@
Mei- Sono uomini, certe cose non le comprendono- Accese la
sigaretta
Yuu- Mmm…Non pensavo fumassi- Si portò le ginocchia al
petto
Soffiò fuori il fumo- E’ un problema? Me ne sono andata da
quelli in modo che non rompessero. Speravo almeno tu non facessi conversazione
Yuu- No no, tranquilla- Socchiuse gli occhi. Respirò più e
più volte.
Mei- Se vuoi toglierti un po’ la maglia fallo liberamente.
Non ti salterò addosso
Yuu- Oh, e io che pensavo fossi un lupo..o un vampiro!… -
Si tirò su la magliettina, fino a raggiungere il seno- E’ che soffro il caldo…
non capisco come tu riesca a stare con quella maglia nera così accollata!
Mei- Si chiama abitudine… penso…- Sembrò riflettere.
Iniziò poi a tossire. Cacciò a terra la sigaretta, spegnendola con la suola-
Che schifo
Yuu- Non dirmi che era la prima?
Lei bofonchiò qualcosa, palesemente imbarazzata- Diciamo
che non sono una fumatrice incallita
Yuu- Ognuno ha il suo metodo per togliersi l’ansia di
dosso… usare quello degli altri non è molto utile
Mei- E il tuo qual è? Aspetta…- Alzò un dito- Affogarti?
No… Buttarti giù da un ponte?..mmm
Intonò qualcosa.
Mei- No, ti prego, non cantare queste cose melense! Potrei
morire
Yuu- Uff… sei proprio antipatica tu U__U
Mei aguzzò di scatto gli occhi.
Yuu osservò il suo sguardo preoccupato e tentò di chiedere
qualcosa.
Mei- Shhh…- Le intimò, avvicinandolesi. Le fece abbassare
la testa e restò, in attesa.
Portò istintivamente le mani verso i piedi, tirando appena
su i pantaloni.
Si appiattì ulteriormente.
Poi balzò in avanti.
Yuu restò immobile, paralizzata. Tremava, anche quando
schizzi di sangue la raggiunsero e le grida di Meimi le intimavano di andarsene
da lì.
Ma i suoi piedi non volevano saperne di muoversi. Lo
sguardo mai fisso in un punto, attento a ogni singola cosa potesse avvicinarsi
a lei. Non aveva paura, era puro terrore quello che provava.
Di demoni ne aveva già visti, ma mai come in quel momento
si sentiva vulnerabile. Erano spuntati senza preavviso e anche se la ragazza di
fronte a lei li stava affrontando con spavalderia proprio non riusciva a
calmarsi. Un enorme senso di impotenza la pervase.
Un essere con la lingua verdognola avanzava ora verso di
lei. Si chiese come mai le mostrasse quella lingua così schifosa. Risposta fin
troppo ovvia.
S’attaccò alla corteccia, alzandosi lentamente. Deglutì a
fatica, iniziando a pensare ad una sua possibile azione sensata.
Si strinse saldamente all’albero. Penso che qualunque cosa
fosse successa lei non avrebbe mai mollato il suo unico appiglio, come se
avesse potuto in qualche modo salvarla.
Non voleva chiudere gli occhi, mai distogliere lo sguardo
dal pericolo. Questa era l’unica cosa saggia che le venne in mente appena il
demone iniziò ad accelerare. Purtroppo però, le perle di saggezza non hanno mai
salvato la pelle a nessuno.
Stava quasi per raggiungerla, ormai le era vicino…
BANG BANG BANG
L’ultimo colpo le passò vicino al capo, il demone si era
dematerializzato già al secondo.
Girò la testa, osservando il bozzolo piantato sulla
corteccia. Una goccia di sudore le passò sul viso, perdendosi poi sulla
spallina della maglia.
Hakkai- Sei ferita???- Chiese, correndole incontro.
Lei sbatté un paio di volte gli occhi, passandosi la
lingua sulle labbra- No… non è mio il sangue…
Hakkai- Meno male- Ritirò le braccia, che le aveva
poggiato sulle spalle.
Gojyo- Ci è preso un colpo.. abbiamo avvertito solo
all’ultimo momento i demoni
Si passò una mano fra i capelli per poi guardarla.
Sanzo gliela tirò giù- Non impressionarti
Yuu- No……. No- Prese a camminare, superandolo.
Goku- Sicura di stare bene?
Mei- Ma certo… non è mio sangue questo.. il mio sarebbe
così denso secondo te? Che schifo…- Cercò di pulirsi il braccio- Speriamo di
incontrare un ruscello, fiume, qualcosa più avanti… se mi tengo sto fetore
ancora per molto vomito
Goku- Fiuuu- Fece un sospiro- Mi sono spaventato per niente
sembra… tu sei così rilassata…
Mei- Mmm… agitarsi non serve a nulla
Goku- Si ma… ti hanno attaccato dei demoni e tu non sembri
affatto turbata…. In più li hai uccisi quasi tutti tu… e …. Non sapevo girassi
con dei coltelli così belli affilati..- Si passò una mano fra i capelli,
infastidito.
Mei- E dunque? Non sapevo che sulla strada avrei
incontrato voi, giovani promesse della lotta libera.. dovevo pur difendermi no?
Goku- Un conto è difendersi e l’altro è riuscirci alla
grande……. Mi rendo sempre più conto che non so nulla di te..
Mei- Non ti preoccupare, nessuno conosce a fondo nemmeno
se stesso- Lo oltrepassò.
Goku- Chi sei tu veramente?…
Mei- Vorrei tanto saperlo anche io
Quando il ragazzo si voltò lei era già piuttosto distante.
Troppo.
Perché ogni volta che ci tocchiamo ho la sensazione che ti
allontani ancora di più?
Continua….
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
E qui inizia quella che io amorevolmente chiamo ‘seconda
parte’ della storia’.. ho il brutto vizio di dividere mentalmente la storia in
più parti(forse per velocizzarmi nella scrittura) … vabbè… vedremo che succede
XD (Solo casini d’ora in avanti missà)
Ringrazio le gentili persone che leggono anche senza
commentare e chi, come sempre, continua a sostenermi! Ringrazio RAFFY, RIKA e
AYA-CHAN
Grazie a HOPE(ahahaha XD tu parti già trassando …
comunque credo che chiunque abbia capito in questo capitolo su cosa ‘Sanzo ha
chiuso gli occhi’ XD Cosa manca? Ha deciso di restare, si.. perché la voglia di
viaggiare è maggiore di un risentimento..e anche perché scappare non porta proprio a nulla… forse per lei sarebbe
stato meglio tornare indietro, ma questo non le sarà mai dato saperlo)
LAV(Sai..anche io pensavo che in quel momento fra Yuu
e Sanzo succedesse qualcosa… ma alla fine è giusto sia andata così..no? Beh Mei
è un tipo complesso, la si ama, la si odia, sarà così per tutto il tempo. Ma la
cosa divertente è che lei se ne frega del parere del mondo, quindi è abbastanza
facile muovere un personaggio che non si pone alcun limite XD anche perché è
abbastanza disorientata già di suo….)
VALERY_IVANOV(Dici che Sanzo non lo farebbe
di sconvolgersi così? Alla fine sai, anche vedendo l’anime o leggendo il manga
ho notato che è un tipo che si sconvolge davvero con poco.. perché alla fine
lui ha ‘vissuto’ davvero poco al vita normale.. non si sconvolgerà se gli cola
addosso del sangue ma se una persona gli si avvicina in quel modo decisamente
si ..almeno questa è la mia personale visione XD … Eh si, è una frase
importante..se avrai pazienza di ricordartela ne capirai il significato alla
fine, ma proprio alla fine XD)
TEMARI(Oh.. ma è un detto interessante *___* quante cose
si imparano! Mi piace! Te lo ruberò in qualche modo XD [ma di che Regione è?
XD] …sai, alla fine le donne sono così.. si prendono per i capelli ma quando
c’è da chiarire ci si mettono d’impegno.. se dovessi dirti che andranno
d’accordo ti direi una cavolata, sono caratteri proprio incompatibili, più
scrivo e più me ne accorgo, però sanno che dovranno viaggiare insieme e quindi…
e Goku sa si che Mei è attratta da Sanzo, ma è un tipo parecchio cocciuta la
nostra scimmia XD o forse ha solo paura…)
Rispondo a una cosa che in molti mi hanno chiesto.. cosa
si sono detti Hakkai e Yuumei o come ha fatto lui a convincerla a ripartire….
Alla fine non è un gran dialogo, almeno, io non lo trovo così importante XD
Diciamo che Yuumei ha deciso da sola di continuare il viaggio, Hakkai non ha
detto nulla di così devastante… Solo si trovava davanti alla sua porta quando
lei ne è uscita col borsone…. In quella scena non dovevate chiedervi ‘cosa si
sono detti’ ma ‘perché Hakkai ha quella reazione’… direi che da questo capitolo
si è capito, giusto?
^____^
Canzoni
Cascada - Everytime we touch (slow)
Rihanna – Good girl gone bad
Copertina
Hakkai di spalle, lascia la stanza, una mano già sulla
maniglia esterna. Dietro di lui si vede una tendina bianca volare leggera e il
letto, perfettamente rifatto, con sopra una foto che sta per cadere a terra
trascinata dalla possibile corrente
Una nuova giornata
senza nuvole. Nemmeno un ruscello per rinfrescarsi.
Non erano quindi
nemmeno riuscite a pulirsi dal sangue di quei demoni, si toccavano poco le
mani, non avevano mangiato.
Hakkai spingeva a più
non posso l’acceleratore, chiedendo ad Hakuryù l’impossibile.
E infine, la videro,
in lontananza… Hanka.
Mei deglutì appena,
alzandosi leggermente dal sedile, alla quale era rimasta incollata per tre ore
di fila. Assottigliò gli occhi.
“Eccola… finalmente….
Finalmente la vedo…. La mia..”
Goku- Non dovrai
andare subito via, vero?
Lei posò nuovamente la
schiena allo scomodo schienale- Vediamo
Goku- Ma come ç__ç
Gojyo- Non vede l’ora
di scaricarti eh
Hakkai- Permettici
almeno di prenotarti una camera così potrai farti un bagno e andare a
riscuotere il tuo debito con un minimo di serenità
Sorrise- Come potrei
declinare questa gentile offerta- Si guardò gli abiti- Spero anche si
asciughino in fretta …
Sanzo- Non ti
preoccupi se andranno via le macchie?
Mei- Come?
Sanzo- Tsè
Goku abbassò il capo,
sembrò riflettere. Pensare a fondo.
Qualcosa in quella
breve conversazione non gli quadrava.
Ma cosa?
* * *
Si passò una mano sul
braccio liscissimo e ora lindo. Socchiuse gli occhi e affondò nell’invitante
acqua, per poi uscirne e sputare dalla bocca sapone. Prese della schiuma fra le
mani e soffiò dolcemente. Piccole bolle le scoppiarono poco distanti dal viso.
Rise.
Si lasciò ricadere all’indietro, un po’ troppo velocemente, tanto da picchiare
con la testa contro la vasca.
Mei- Cavolo..- Se la massaggiò, indolenzita.
Affondò le mani
nell’acqua cercandone il tappo. Lo tolse, poco convinta. Osservò l’acqua che
veniva inghiottita sempre più velocemente dallo scarico. Il sapone si era fermato
tutto in cima. Aprì il rubinetto e si sciacquò velocemente.
Si avvolse nel morbido
asciugamano.
Si vedeva che quella
locanda era parecchio confortevole. Non solo dall’ampiezza della stanza, anche
la comodità del letto era stupefacente. E che dire di quel profumo di pulito
che tutto avvolgeva.
Sembrava essere
entrati in una casa dove una madre aveva appena fatto il bucato e, con
devozione e dolcezza, aveva riposto tutto con cura, nessuna cosa era fuori
posto.
Il sorriso le si
spense.
Camminò a piedi nudi, incurante delle piccole gocce che lasciava cadere sul
pavimento.
Si guardò nell’enorme
specchio posto sopra un comò in legno.
Aprì leggermente
l’asciugamano. Una piccola smorfia le dipinse il viso.
TOC TOC
Si richiuse come
meglio poteva e zampettò fin dalla porta, aprendola titubante.
Goku- Oh, scusami..
non pensavo fossi ancora sotto la doccia..
Mei- Infatti ‘non ci
sono’- Sorrise, facendogli cenno d’entrare.
Goku- No, tranquilla.
Voglio lasciarti fare le cose con calma
Mei- Oh, tu che
rispetti la privacy.. è una novita! XD
Lui rimase serio a
fissarla. Le tese un sacchetto di cartone colorato- Non vorrei farti andare
via, questo credo sia chiaro.. ma non vorrei nemmeno ti dimenticassi di me dopo
il primo angolo
La ragazza prese
titubante il regalo e lo abbassò appena.
Goku- Spero di vederti per cena…- Si voltò smorzando un sorriso.
Mei- Hei!- Si lanciò
verso la sua schiena, abbracciandolo.
Le gocce d’acqua sui
suoi capelli scesero lungo la maglia di lui, provocandogli un brivido freddo-
Questo era un no?
Lei si staccò,
sorridendogli.
Un sorriso che lui non
vide mai, perché la giovane rientrò nella stanza e gliela richiuse alle spalle.
*
Ovviamente lei non si
presentò a cena.
Goku mangiò pochissimo
mentre gli altri parlottarono del più e del meno.
Finita la cena Yuu volò fuori in cerca di qualcosa di molto importante e
particolare.
Hakkai- Ecco il motivo
della tua fretta ^__^
Lei si voltò, come
colta in fragrante- Oh.. mi hai beccata!- Ridacchiò
Hakkai- Forza..
imbucala
Lei sorrise e fece
cadere la lettera che aveva fra le mani, nella cassetta apposita- Secondo te in
quanto tempo arriverà?
Hakkai- Diciamo che non ho mai spedito lettere a nessuno ^__^
Yuu- Capito… beh,
tanto ci metterà sicuramente meno lei ad arrivare che io a tornare indietro
-__-
Hakkai- Hai fatto bene
a scrivere alla tua famiglia.. immagino Kyoya come sarà preoccupato
Yuu- Sarà furioso,
altroché! Però quando sono partita nessuno mi ha chiesto di dare mie notizie,
l’hanno dato per scontato… infatti mi sento in colpa a non averlo fatto prima…
- Alzò gli occhi al cielo
Hakkai- Non ti vedo
serena…
Yuu- Come?
Hakkai- Poco
saggiamente pensavo che ti saresti sentita sollevata nel lasciare Meimi qui..
Yuu- Non capisco…
Hakkai- Beh, per aver
nuovamente campo libero con Goku ^___^
Yuu- HAKKAI!!! O///O-
Urlò indicandolo
Il giovane rise di
gusto- Ahaha, stai tranquilla, non ne farò parola con nessuno! ^_^ anche se era
un po’ evidente..
Yuu- Dici eh.. forse
hai ragione..- Abbassò la testa, imbarazzata- Però…. Con lei aveva ritrovato la
sua verve… e comunque non era una persona malvagia come pensavo all’inizio U__U
Hakkai- Abbiamo avuto
poco tempo per conoscerla
Yuu- Già.. – si portò
le braccia dietro la schiena- E ti dirò.. a conti fatti mi dispiace.. penso ci
sia sempre da imparare dagli altri e dal loro sapere
Hakkai- Hai ragione. .
.
Yuu- E per la cronaca-
Lo superò, ponendosi davanti a lui- Io sto dimenticando Goku.. più che altro è
lui che ha dimenticato me…- Rifletté- Ma questo non vuol dire che non possiamo
condividere una bella amicizia, no?
Hakkai- Più che giusto
^_^
Yuu- Si…- Camminò
appena indietro- si….
Hakkai mosse le
labbra, ma si fece morire le parole in bocca appena vide in lontananza la
sagoma del bonzo, poggiato su un muro della locanda e con la faccia
corrucciata.
Yuumei gli salterellò incontrò tentando di rubargli la sigaretta.
Sanzo- Io ti uccido U___U*
“Anche noi potremo
essere amici….. vero?”
*
Era seduto su una
panchina, in attesa di un filo di vento che gli portasse via i pensieri…
Quando la vide.
Gli stava venendo
incontro, con addosso il leggero vestito nero che le aveva regalato, il seno
leggermente scoperto, le ginocchia si intravedevano tra lo spacco centrale. Il
suo passo gli sembrava delicato, le lunghe maniche larghe ondeggiavano
graziose.
Mei- Mi chiedo dove
stia cadendo il tuo sguardo- Ghignò
Goku- Oh… sinceramente
un po’ dappertutto- Si massaggiò il capo, sorridendo- Sei… splendida
Mei- Merito del tuo
regalo- Alzò le braccia, facendo un giro su se stessa- Mi cade a pennello. Mi
chiedo quanto tu possa avermi guardato per imparare le mie misure a memoria
Goku- Poco..
decisamente troppo poco.. Avrei voluto guardarti di più
Lei scosse il capo,
abbassandolo leggermente.
Lui le si avvicinò, alzandole il viso- Hai un petto bellissimo
Mei- Il mio seno non è
così abbondante- Ridacchiò per poi prendergli una mano e portargliela sul suo
collo- Non ho mai permesso a nessuno di guardarla, tanto meno di toccarla…
quindi accontentati di questa orribile visuale
Goku- E’ la più
affascinante cicatrice che io abbia mai visto
Mei- Sembri fin serio,
potrei anche crederci- Rise
Goku- E allora
credici… posso?
Mei sospirò-
Preferirei di no.. ho paura tu possa riaprirla
Goku- Sembra vecchia
Mei- Hai capito cosa
intendo… comunque grazie a te ho ripreso a mostrare anche questo lato così
nascosto di me- Si portò un dito sul collo, dove partiva il taglio diritto che
le arrivava fino a metà del seno- Ti ringrazio
Gli si avvicinò,
posandogli un bacio a fior di labbra.
La sentì deglutire
mentre gli lasciava la mano, che aveva così delicatamente stretto fino a poco
tempo prima.
Ecco, ora lei si sarebbe voltata e non l’avrebbe più rivista.
Stava per perdere un’altra volta una persona importante.
Mei, quella ragazza
che solo a lui aveva aperto il cuore e quel dolcissimo sorriso. Si sentiva
quasi onorato. Ma nello stesso tempo ferito.
Mei- In gamba, Goku
Fu le ultime parole
che udì dalla sua bocca.
La guardò finché
persino la sua ombra si disperse.
Il lampione sopra di
lui, già traballante, decise di bruciarsi proprio in quel momento.
E lui rimase lì.
Al buio.
Solo.
Nuovamente
*
Era appena passata
un’ora da quando lei se n’era andata.
Erano tutti
stravaccati sulle comode poltrone della lussuosa locanda, con fare poco
voglioso.
Lui aveva tenuto la
testa china all’indietro per tutto il tempo, lo sguardo fisso al soffitto color
perla. Il suo cuore batteva ad un ritmo troppo basso, quasi volesse fermarsi da
un momento all’altro.
Hakkai- Io andrei a dormire- Sorrise, alzandosi, facendo leva sulle ginocchia
con le mani.
Il bonzo spense la sigaretta nel raffinato portacenere e lo seguì, senza
nemmeno salutare.
Gojyo- Fareste meglio
a seguire il suo esempio anche voi due. Domani si parte presto- Alzò la mano,
dando loro la schiena.
La stanza buia rimase in completo silenzio.
Si strinse più forte
le ginocchia al petto. Era la prima volta dopo tanto tempo che rimanevano da
soli, ma lei non si sentiva per niente contenta. Quella che avvertiva era
piuttosto una sorta di insoddisfazione.
Lo fissò,
insistentemente, non avendo però alcuno sguardo di ritorno.
Sospirò, posando la fronte sulle gambe- Dovresti seguirla
Il ragazzo alzò il
capo con aria assente- Come?
Yuu- Si… ecco… se ti
manca così tanto.. dovresti inseguirla
Goku- La fai facile
tu- Borbottò corrucciato- Nessuna mia parola la riporterebbe indietro
Yuu- Ci hai provato
almeno?- Alzò leggermente il tono- A me sembra solo di vedere un ragazzetto che
si piange ogni volta addosso- Batté una mano sulla sua gamba
Goku- Che ne sai tu?
Yuu- Lo so perché ho
passato queste settimane a fissarti, scrutarti e osservarti con sguardo
maniacale!!!- Pompò la frase- Se ti piace dovresti andarla a prendere e basta,
senza perché e per come- Sospirò- Dovresti aver capito quanto fa male perdere
una persona a te cara…
Goku- Non è così
semplice!
Yuu- Rendilo
semplice!!! Ogni cosa è facile se la si vede tale, se ci si arrende, se non ci
si prova fino in fondo ce ne pentiremo per sempre!
Il giovane abbassò lo
sguardo.
Yuu- Ogni paura può essere lavata via solo con tutto il nostro impegno quindi..
Goku- Cosa…?- Bloccò
la sua frase, strabuzzando gli occhi.
Yuu- Ho solo detto che..
Si picchiò con una
mano sulla fronte- Ma si… era così ovvio cavolo…
Yuu- Com…
Si alzò in piedi-
Grazie Yuu, sei grandiosa!- Le prese il capo, baciandole fugacemente i capelli,
per poi correre via come una furia.
Lei si chiuse con il palmo la mandibola spalancata- Va da lei e ha gesti
affettuosi con me… che completo imbecille…- Abbassò il capo, sperando che il
rossore le si disperdesse velocemente sul viso.
*
Camminava a testa
alta. Il vestito che svolazzava leggero era l’unico rumore che si poteva
avvertire in quel lunghissimo corridoio buio e silenzioso.
I suoi passi erano
appena accennati, le scarpette quasi non toccavano il terreno.
Avvertì un vociare lontano. Si attaccò istantaneamente al muro smettendo di
respirare.
Non mosse un singolo
muscolo finché le sue orecchie non avvertirono più nemmeno il suono del
parlottio.
Continuò a camminare,
con passo incerto sulla destinazione.
Arrivata a un bivio
sporse appena il capo, lasciando scivolare accanto a lei i lisci capelli
raccolti in una coda alta. Notando la via assolutamente sgombra, proseguì.
Socchiuse gli occhi
facendoli diventare una fessura, si voltò un paio di volte e finalmente sembrò
come ritrovarsi in quegli immensi spazi che di familiare così poco avevano.
Infine notò una porta con due candelabri appesi ai lati.
Ci si avvicinò
fermandocisi davanti.
Si portò una mano
subito sotto al collo. La chiuse, lentamente, stringendo appena un po’ di
pelle.
Sospirò. Un lungo, singolo sospirò.
Poi tirò un calcio ben piazzato alla porta che sicuramente non era stata chiusa
a chiave.
L’enorme stanza era
illuminata da dei candelabri, siti ad ogni parete. Al centro un letto a
baldacchino dove un uomo balzò appena la porta venne così violentemente
spalancata.
L’uomo, dalla stazza piuttosto robusta, si chiuse velocemente la vestaglia di
puro lino marrone borbottando qualcosa- Chi diav…
Lei non lo lasciò
finire.
Un sottile coltello si
poggiò sulla giugulare dell’uomo.
-Chi sei?- Riuscì a
domandare, iniziando a sudare freddo
La giovane sgranò gli
occhi-Guardami.. guardami bene… non riconosci il mio viso da bastarda?
L’uomo tentò di
scuotere la testa ma lei premette maggiormente il coltello procurandogli un
piccolo graffio.
Lei insistette- Davvero? Proprio non ti dico nulla?
-Mi spiace… - Mormorò
l’uomo in preda al panico- Ma proprio non so chi tu sia……ma forse so perché sei
qui.. ti manda la famiglia Krafenberg, vero?
Mei- Non so di chi
cazzo stai parlando.. non mi manda proprio nessuno..sono qui di mia spontanea
iniziativa brutto stronzo..
-Io non…
Mei- Fai schifo..
almeno dovresti conoscere la faccia di chi hai provato ad uccidere
-Eh?
Mei- Ti rinfresco un
po’ la memoria… tre mesi fa… Una città a nord di nome Koha… un padre.. una
madre… due bambini e tre bambine…. Una famiglia intera… UNA INTERA BRUTTO
STRONZO!!!!!- Strinse la prese, tirandogli i capelli
-Io non so di cosa tu
stia parlando.. sono un uomo d’affari, non un killer..
Mei- Ah davvero?-
Ridacchiò delirante- Allora si sono divertiti a fare il nome di Sir Lionel,
grande magnate della città di Hanka, mentre trucidavano la mia famiglia…
L’uomo sgranò gli
occhi, seriamente colpito da quelle parole- Te l’assicuro.. non so chi tu sia..
e non ho mai voluto uccidere nessuno al di fuori di uno stupido corvo che vuole
sempre fare il nido sulla mia finestra
Mei- Mi prendi in
giro?- Gli portò una mano sul collo- Credi che possa credere alle tue parole?
Mi ha portato via tutto brutto bastardo.. me li hai ammazzati davanti agli
occhi… Distrutto la mia casa… tutto ti sei portato via..
Lionel- E per cosa
l’avrei fatto?
Lei sbarrò per un
attimo gli occhi- … questo devi dirmelo tu
Lionel- Ragazzina, te
lo ripeto, io non ho mai commissionato l’uccisione di nessuno. Sono un uomo
d’affari ma se uno non vuole farne con me, non mi resta che passare
semplicemente ad un altro cliente… non capisco… chi ti possa aver fatto.. il
mio nome..- Parlò a fatica a causa della continua stretta sul collo.
Meimi- Perché cazzo
non ammetti le tue colpe di merda… non ho passato questi mesi in viaggio per
poi sentirmi sparare ste stronzate… io voglio vendetta… voglio la tua vita…
L’uomo chiuse gli
occhi- Allora se ti può far star meglio prendila pure. Ma sappi che sono
anch’io un padre di famiglia
Mei- Pensi
d’intenerirmi?
Lionel- No. Era per dirti che non mi permetterei mai di spezzare una famiglia
quando comprendo l’immensa importanza che ha
Mei- Quindi sostieni
ancora di non saperne nulla?- Iniziò a tentennare
Lionel- Decisamente
Lei rimase scossa
dalla tranquillità che assunse l’uomo, dando l’impressione di essersi quasi
arreso alla sua ineluttabile sentenza.
Lionel- A meno che…
Mei- A meno che cosa?…
PARLA!!!
L’uomo alzò gli occhi
al cielo- No… nemmeno loro potrebbero spingersi fino a questo punto..
Mei- Di chi parli?-
Allentò appena la presa, dandogli respiro.
Lionel- Ultimamente ho avuto per le mani un grosso affare riguardante un
possibile giacimento d’oro… un affare che interessava a una delle più potenti e
spietate famiglie del Toghenkiò.. appunto i Krafenberg…
Mei- Vai avanti..
Lionel- E’ una
famiglia di spietati killer con assoldati innumerevoli mercenari senza
scrupoli… farebbero di tutto per incrementare i loro interessi e spazzare via
chi gli è d’intralcio…
Mei- Fammi capire…-
Mollò del tutto la presa- Mi staresti dicendo che ‘sti sconosciuti hanno
ammazzato la mia umilissima famiglia per poi fare il tuo nome?… e io dovrei
credere a una cazzata del genere? Con che scopo poi?
Lionel- In questi mesi hanno mandato vari mercenari per uccidermi ma le mie
guardie sono parecchio in gamba, sono riusciti sempre ad evitare tutti gli
attacchi….. mentre tu…- La indicò- Tu sei qui
Mei- Non ha senso…
Lionel- L’hai detto tu
stessa. E comunque nulla è più forte di un sentimento di vendetta- Si lasciò
cadere sul letto- …ma la mia è solo un’ipotesi.. purtroppo non so realmente cosa
dirti ragazza.
Lei si portò una mano
sulla bocca.
Lionel- Ascolta..- Si alzò- Se tu ritieni che sia davvero io il mandante
dell’omicidio della tua famiglia uccidimi qui, adesso. Un uomo così non
meriterebbe che di morire
Lei lo guardò negli
occhi, fissa- Ho sempre avuto difficoltà a scorgere il bene nelle persone se
non palesato… ma una cosa la so scorgere correttamente, il marcio nelle
persone… e tu non lo sei
L’uomo sembrò tirare
un sospiro di sollievo e si lasciò ricadere nuovamente sul letto.
La ragazza cominciò a girare convulsamente su tre mattonelle, mangiucchiandosi
un unghia, testa lievemente china.
Lionel- Io non posso
far per te di più che dirti dove puoi trovare i Krafenberg, o almeno una parte
di loro
Mei- Dove?
Lionel- Hanno una sede
qui vicino, solo a tre giorni di distanza… ma ti avverto, non è gente che si fa
avvicinare facilmente..ma per te non penso sia un problema- Rise appena- Se
vorrai approfondire questa cosa vai da loro e cerca informazioni… in caso- Aprì
le braccia- Io sono qui, se desidererai tornare per prendere la mia vita.
Mei- Hei vecchio, non
dirlo con tanta leggerezza
Lui sorrise appena, si
alzò, stancamente prendendo una foto sul comodino- Guarda
Meimi osservò l’uomo
con in braccio una bambina e accanto una bellissima donna che stringeva un
bimbo in fasce- E dunque?
Lionel- Solo mia
figlia è rimasta viva, per miracolo aggiungerei. I Krafenberg non hanno pietà
Lei allungò appena le
mani verso la foto per poi ritrarle velocemente- Mi dispiace..
Lionel- Come a me
dispiace per la tua famiglia, ragazza- Sorrise posandogli una mano sulla
spalla- Ascolta io..
-MEIMIIIIIIIIIIIIII
L’urlo fece eco per il
corridoio fino a farli sussultare.
Un trafelato Goku irruppe nella stanza gettandosi addosso alla giovane- Non
farloooo!!!!!!
Lei restò paralizzata,
sgranando gli occhi e guardandolo confusa.
Goku- Non devi
uccidere nessuno, le tue mani sono troppo belle per macchiarsi di sangue! E poi
quest’uomo è buono come il pane, lo dicono tutti al villaggio.. quindi… non
ucciderlo!!!
Mei- Mmm… Goku..
sei arrivato troppo tardi..
Goku- Come? O__o
L’uomo tossì
vistosamente- Penso che dovreste rimandare le spiegazioni a dopo. Penso che le
grida del tuo amico siano arrivate un po’ a tutto il palazzo. Vi consiglio di
andarvene alla svelta- Sorrise.
Mei- Oh cazzo…-
Esclamò sentendo dei passi pesante avvicinarsi con velocità alla stanza.
Goku la prese per
mano- Andiamo!
Lionel- Signorina- La
richiamò- Stai attenta e… vendica anche un po’ me se capita- Abbassò appena il
capo.
Lei gli sorrise- Grazie e scusi
Goku la prese di forza
in braccio e si buttò sulla finestra, mandandola in mille pezzi.
Si aggrappò con una
mano a un ramo dell’albero proprio davanti, che inevitabilmente si spezzò.
Ma ricadde senza troppi problemi, sempre stringendola, si alzò e scappò velocemente.
Nel mentre la stanza dell’uomo era invasa da soldati pronti per affrontare un
nemico inesistente.
Lionel- Nessun problema.. erano ladri, ma il vostro intervento li ha spaventati
-Papà!!!
Lionel- Caterina- La
prese in braccio, stringendola- Perché non sei rimasta nella tua stanza?
La piccola scosse il
musino sprofondando la faccia nella spalla del padre.
L’uomo sorrise,
carezzandole la testata bionda- Non devi aver paura, il papà sta bene.. finché
ci sarai tu il papà starà sempre bene, te lo prometto
La bambina lo baciò
sul naso scatenando nell’uomo un bellissimo sorriso.
Corse per chissà
quanto tempo, quasi uscendo fuori dalla città.
Fu un buffetto sul
collo a fermarlo.
La fece scendere
iniziando a respirare sommessamente.
Meimi- Ma sei scemo? Era il caso di correre così veloce con me in braccio?
Potevi almeno farmi scendere!
Il giovane non
rispose, continuò a prendere fiato.
Lei rilassò le spalle, lasciandosi andare per terra. Si passò una mano fra i
capelli.
Lui gliela prese
subito, osservandola con cura.
Mei- Non è sporca. Non ho ucciso nessuno
Goku- Però volevi
farlo
Mei- Si
Il giovane si sedette
per terra- Sapevi che le macchie di sangue ti sarebbe andate via perché ne sei
già stata sporca.
Mei- Hn?
Goku- L’altro giorno.. quando vi hanno attaccate i demoni… mi sembravi un po’
troppo forte per essere una comune ragazza di vent’anni…- Si portò una mano sui
capelli, ridendo appena. Un sorriso amaro- Hai già ucciso qualc..
Mei- NO!- Replicò
pronta lei- No…. Infatti avevo una paura tremenda…
Posò una guancia sul
ginocchio- Ti va di… spiegarmi?
Lei sorrise allungano
una mano, lui gliela prese prontamente- Ora si
*
Mei- Non mi giudicate?
Gojyo- E perché
dovremmo?
Mei- Perché stavo
per..
Yuu- Hai detto bene,
stavi! Ma non l’hai fatto! Questo conta!- Le prese la mano, stringendogliela.
Mei- Io… sono
mortificata
Sanzo- Hei, ragazzina,
non abbassare la testa. Non stasera. Non devi vergognarti di te stessa oggi,
domani si vedrà.
Hakkai- Quindi il
signor Lionel ha detto che potrebbe essere stata questa famiglia Krafenberg ad
aver …- Non continuò volutamente la frase.
Lei annuì- Io forse ho
solo avuto paura di ucciderlo.. in effetti suona tanto come scusa, me ne
accorgo da sola
Sanzo- E allora cosa
ti ha fermato?- Si accese una sigaretta
Mei si morsicò un labbro-
I suoi occhi… erano realmente sinceri. Era disposto a morire pur di placare la
mia sete di vendetta… penso che un vero colpevole avrebbe implorato solo che
pietà…
Gojyo si passò una
mano sulla bocca- Quindi il prossimo obiettivo è trovare questa famiglia Kra
qualcosa e abbassargli la cresta!?
Hakkai- Ne avevo già
sentito parlare qualche villaggio fa… sembrano molto conosciuti e poco amati-
Tirò su un dito
Yuu- Anche io ho
sentito gente parlarne prima nel bar.. mi aveva colpito il nome lungo e complicato..-
Incrociò le gambe sulla poltrona.
Sanzo- Il giornale li
menziona qualche volta- Buttò fuori il fumo
Goku- Allora non sarà
difficile trovarli e aprirli in due!
Mei- Hei.. calma calma… state dicendo che…
Goku- Ma certo che ti
aiuteremo!!!
Gojyo- Non possiamo
mica mollarti qui in balia della tua furia omicida- Ghignò
Hakkai- E poi la
strada che percorriamo noi è sempre quella, quindi non facciamo deviazioni
strane ^__^
Sanzo- Basta che non ci coinvolgi più di tanto U__U
Mei- Oh… non so che dire……
Yuu- Di solo ‘grazie’,
a loro basta e avanza- Sorrise dolcemente.
Si portò le ginocchia al petto- Grazie…
Gojyo- Beh… si è fatto
tardi.. se domani vogliamo metterci in cammino presto sarà meglio recuperare il
sonno che sicuramente perderemo
Hakkai- Detto da te suona
divertente ^__^
Sanzo- Tsk, andiamo
Yuu si alzò- Per
qualsiasi cosa Mei… ^^- Salterellò via dietro agli altri
Goku le si avvicinò,
inginocchiandosi davanti a lei. L’abbracciò mentre lei scoppiò in lacrime fin
troppo trattenute.
Yuu- Your arms are my castle, your
heart is my sky. They wipe away tears that I cry.
The good and the bad times,
we've been through them all. You make me rise when I fall.
Ascoltando la voce
melodica che proveniva gentile dalla finestra semi aperta del salone sentì il
suo cuore stringersi ancora di più.
Serrò le mani sul mantellino di Goku, sempre più forte.
Lui le accarezzava i capelli e nascondeva i suoi singhiozzi, posò il viso sulla
sua testa nera baciandole il capo più e più volte.
Lentamente la sentì
rilassare i muscoli e addormentarsi tra le sue braccia.
La prese delicatamente portandola al piano di sopra nella sua stanza. La coprì
e le baciò la fronte e infine ridiscese.
Yuu- Si è
addormentata?
Goku- Come un sasso
Yuu- Bene… le gioverà
riposarsi
Stettero in silenzio
per qualche minuto, infine lei si alzò- Sarà meglio io vada a dormire. Domani
suppongo partiremo all’alba prima che qualcuno possa riconoscervi come ‘gli
intrusi’- Rise appena.
Goku- Yuu…
La ragazza si girò
solo col capo.
Goku- Avevo intenzione
di chiederti di cantarmi una canzone come un tempo ma… cambierò domanda……. Mi
pensi ancora?
Lei si girò interamente col corpo- Sto superando egregiamente il tutto- Si
infilò le mani in tasca
Goku- Bene….. bene…-
Sorrise
Yuu- Bene.. allora…
buonanotte Goku
Lui la salutò con la
mano- Buonanotte Yuu
Tu penseresti
ancora alla persona che ha occupato così prepotentemente la maggior parte dei
tuoi pensieri consci? Se negassi di non sentire ancora il tuo tocco nei miei
sogni mentirei… ma forse anche questo fa parte della mia debolezza
Continua…….
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Non mi ricordavo si concludesse in modo così… così… mmm….
Malinconico…
Scoperto qualcosa in più su Meimi e chiarito che Goku è un
emerito imbecille.. passo ai saluti XD
Un grazie stratosferico a RAFFY-CHAN, RIKA e AYA-CHAN
Grazie a HOPE87(Ebbene si, Mei sa difendersi e badare
perfettamente a se stessa.. stupita? XDe si.. è entrato in scena eccome Hakkai.. ma non penso che lei se ne sia
accorta veramente…)
VALERY_IVANOV(O__O Hakkai starebbe nascondendo qualcosa?
…. Mmm… di che genere? Ti sembrano andare d’accordo ste due? XD sono come cane
e gatto XD… ah, su questo posso risponderti. Goku trova la foto di Mei nella
camera di Yuu e quindi dice ‘cavolo ma si conoscono!!!’ XD non li vede ne vedrà
mai insieme perché sono realmente la stessa persona:Yuumei! … so che molti
lettori spererebbero che sia stata una bugia che da qualche parte ci sia ancora
‘Mei’ ma… no)
TEMARI(Ah, ok… non si smettono mai di imparare cose nuove
XD … oh, non ti piace questa complicazione? XD )
LAV(Eh.. non potrai capire quella frase prima della fine
XD chiedo perdono >__< su Meimi hai capito un pochetto di più ora? :P)
Canzoni:
Rihanna – Good Girl Gone Bad
Cascada – Everytime we touch (Slow)
Copertina:
Meimi vestita con un abito nero lungo estivo, ombrello
nero aperto in mano. Sopra di lei cade leggera la neve candida, bianchissima
Capitolo 9 *** A small piece of my heart in your pocket ***
09
09 A SMALL PIECE OF MY
HEART IN YOUR POCKET
Si alzò leggermente
col busto, stiracchiandosi senza ritegno.
Sfregò i suoi occhi olivastri e scese lentamente dal
letto, barcollando un po’. Tirò la tendina che era stata accuratamente chiusa.
Il sole era alto nel cielo, doveva essere passata abbondantemente l’ora di
pranzo.
Si guardò i vestiti del giorno prima che ancora aveva addosso e avvertì un
senso di sporco.
Si trascinò in bagno e riempì con cura la vasca, buttando
dentro quasi mezzo barattolo di sapone alla fragola.
Tirò in un angolo quegli stracci presi su un banchetto ancor più lurido qualche
giorno prima.
Entrò delicatamente nella vasca e si lasciò annegare fra
quelle bolle che tutto sembravano lievemente avvolgere.
Chiuse gli occhi.
Qual era l’ultima cosa che ricordava? … quell’uomo così
tremendamente sincero… il goffo salvataggio di Goku.. la voce di Yuu…. Un tocco
leggero che la rassicurava……. Una strana sensazione di familiarità…
Aprì di scatto gli occhi.
Si lavò via il sapone in fretta e furia e uscì non curante
dalla vasca, iniziando a sgocciolare sul pavimento.
Cercò disperatamente uno specchio nella stanza, quello del
bagno era troppo appannato.
Si toccò la cicatrice- Io.. che diamine ho fatto?
Si passò una mano sul viso, disprezzando se stessa.
No. Cosa NON aveva fatto. Perché lei si era lasciata
sopraffare dalla paura. Quando si era trovata davanti quell’uomo, un viso del
tutto sconosciuto, aveva provato angoscia non rabbia.
E poi… le parole di quel vecchio…
Si passò la lingua fra le labbra più e più volte. Una mano
le si fermò sui capelli, in segno di attesa su dove essere spostata.
Fece un sospirò profondo e socchiuse gli occhi.
Solo in quel momento, voltandosi, vide il dono di Goku poggiato accuratamente
su una sedia.
Si avvicinò toccando il cotone leggero.
Mei- Ma si.. tanto arrovellarsi di pensieri è inutile!
Si asciugò in fretta e si infilò l’abito nero.
Non cercò nemmeno una spazzola, uscì così, velocemente.
*
Ormai avevano fatto dell’atrio la loro postazione
personale di strategie.
Parlottavano animatamente da più di un’ora quando una
giovane cameriera ‘osò’ entrare nella stanza.
-Scu… scusate
Gojyo- Ma figurati dolce fanciulla- Le si avvicinò
-Volevo solo sapere se vi fermavate qui anche questa
notte, il padrone della locanda ha ricevuto altre richieste e..
Il mezzo demone si voltò verso Meimi, che raccolse su di
se anche tutti gli altri sguardi.
Mei- Beh…- Fece spallucce- Direi che partiamo… no?-
Domandò quasi titubante girandosi verso Sanzo.
Il bonzo bofonchiò- Mi sembra ovvio
Yuu saltò giù dalla poltrona, nella quale si era
accovacciata- Dobbiamo liberare subito le nostre stanze?
-N.. no.. avete tempo fino alle 6 di questo pomeriggio direi
Yuu- Bene.. ho più di un’ora per farmi un bel bagno..
chissà quando mi ricapiterà questa occasione!- Sorrise scappando via.
Hakkai- Io andrò a fare rifornimento allora.. Gojyo, Sanzo, mi farete la
cortesia di venire con me, vero?
Gojyo- Come rifiutare una richiesta così indulgente
Sanzo- Tsk- Si accese una sigaretta
Goku si accucciò vicino al divanetto dov’era rimasta lei-
Ti va di sprecare quest’ora con me?
Sorrise- E lo riterresti uno spreco?
Lui le tese la mano, che venne subito afferrata.
*
Poco prima del tramonto furono nuovamente in viaggio.
Yuu tentò di allungare le gambe, con poco successo.
Mei- Ti danno fastidio?
Yuu- Oh, no... devo solo abituarmi.. anzi, penso sia stata
anche l’ora rinnovassi il tuo guardaroba! Spero solo non abbia preso nuovamente
abiti neri!
Mei- E perché?
Gojyo- E’ risaputo che il nero attira il sole.. la
principessa del caldo qui presente ne attira già abbastanza da sola!
Yuu- Doveva essere una battuta?… comunque tranquilla, in
caso scaravento giù questo qui, nessun problema
Gojyo- Le donne! Si prendono sempre tutte le libertà che
vogliono
Hakkai- Così è stato scritto, ogni loro desiderio sembra
un ordine e noi uomini dobbiamo amorevolmente rispettarlo ^__^
Gojyo- Io non chiederei di meglio che riverire la mia
regina ma.. chissà che ne pensa lì il nostro bonzo!- Ghignò
Sanzo- Devono morire
Yuu- Chi?- Chiese quasi preoccupata
Sanzo- Tutti! Prima voi, di certo! E per mano mia se non
la piantate con questi discorsi insulsi!
Goku- Uffa Sanzo, per una volta che si ha dialogo!
Gojyo- Oh, conosci la parola dialogare scimmia? Da quando
l’hai aggiunta sul tuo mangiavolario?
Mei si portò istintivamente una mano sul viso, trattenendo
malamente una risata- Scusa.. scusa.. Questa era bella!
Yuu si cacciò all’indietro, ridendo come una matta. Si
portò sul viso il cappellino rosato con visiera che aveva comprato nell’ultimo
villaggio. Allungò una mano precedendo la domanda di Goku, che ringrazio
portandosi le cuffie nelle orecchie.
Mei- No..- Rifiutò una cuffia- Non è mio genere
Yuu- Tsè, sarà bello il tuo metal
Mei- Spacca
Yuu- Si, i timpani
Mei- No, il cuore!
Yuu- Sarà ¬Ø¬
Mei- Allora avete capito tutti?
Gojyo- Si.. sarà la decima volta che lo spieghi!
Yuu- So tutto a memoria fin io -___-
Mei- E’ che … scusatemi- Si portò una mano sul capo,
scuotendolo- Ho bisogno io di ricordarmi tutto
Sanzo- Non è così difficile. Arrivati in città non sarà
difficile trovare la ‘filiale’ di quelli là e tu ti spaccerai per una di loro
per raccogliere informazioni. Fine della storia.
Hakkai- La fai facile Sanzo- Sorrise- Intanto dovremmo ben
capire come ci si entra, non sarà poi così facile immagino
Goku- Soprattutto dobbiamo valutare quanto è pericoloso!
Non puoi entrare nel covo di quegli assassini! Io rimango dell’idea che dovrei
venire con te!
Mei- No, è fuori discussione. Dalle informazioni che
abbiamo a nostra disposizione risulta che per le donne c’è facile accesso
mentre gli uomini devono essere mercenari della famiglia stessa
Yuu Incrociò le braccia- E no… non sembra per nulla
facile….
Hakkai-Su.. ci penseremo domani al nostro arrivo, se
partiamo presto riusciremo ad arrivare prima dell’ora di pranzo
Goku- Evviva, cibo vero!!! Questi tre giorni sembrano
infiniti >___<
Gojyo- Scimmia ingorda
Goku- Come hai detto???
Mei sospirò, si cacciò all’indietro incurante della poco
confortevole carrozzeria.
Sarebbe stato davvero così semplice come avevano
programmato?
*
E l’ultima notte arrivò…
Avevano mangiato e riordinato velocemente.
Gojyo e Hakkai si erano messi a parlottare su argomenti
insensati.
Mei tentava di dormire, invano, osservata a vista da un
Goku particolarmente preoccupato.
Sanzo se ne stava da ore seduto su una roccia, poco
distante, a fumare e osservare apparentemente il cielo nuvoloso. A breve
sarebbe sicuramente piovuto, l’acqua sembrava appesa ad un filo invisibile.
Yuu- Non vieni a riposare un pochino? Se attendi ancora un
po’ sarà l’alba
Sanzo- Volevo solo essere pronto quando tutti voi
scapperete sotto gli alberi a ripararvi
Alzò gli occhi al cielo- Dici che pioverà?- Fece una
smorfia
Sanzo- Cos’è? Ti sei lavata i capelli oggi?
Yuu- Ma che scemo che sei… c’è posto?
Sanzo si scostò appena e lei saltò sulla roccia già
stretta.
Il bonzo le tese il pacchetto ma lei rifiutò con la mano-
Quando vorrò iniziare sarai il primo a saperlo, giuro!
Allora lui le tese l’accendino-Almeno questa paura devi
superarla, bambina
Lei ridacchiò, prendendo l’oscuro oggetto osservandolo in
tutte le sue parti- Prima o poi dovrò farlo davvero..ma perché proprio stasera
XD
Sanzo- Tsè, che donna stupida
Si tirò le gambe al petto- E missà che lo sono veramente…-
Si voltò istintivamente verso il gruppo
Sanzo- Lo pensi ancora così tanto?...
La sua voce fu quasi un sussurro, che non voleva veramente
essere ascoltato, ma Yuumei si voltò di scatto osservandolo stupita. Poi
sorrise- Era così evidente per tutti quello che provavo per lui? E io che
pensavo di essere un’ottima attrice…- Rise, sospirando-.. che ti posso dire
Sanzo… è stata la prima persona su cui ho posato la mia attenzione… lui ha.. un
pezzettino del mio cuore in tasca…..
Si accese un’altra sigaretta
Yuu- Però…come dire-Strinse ancora di più le gambe- .. è già da tempo che riesco a guardarlo
in faccia senza starci male, quasi gli auguro ogni bene con Meimi- Rise- In
fondo il mio amore è stata un’illusione durata solo sette giorni, nulla di più…
un’infatuazione passeggera… penso che la persona giusta per me sia ancora da
qualche parte, ad aspettarmi.. e io voglio davvero trovarla e donargli tutto
quello che ho dentro di me…. mi capisci Sanzo?
Il ragazzo là guardò con un’espressione chiaramente
ambigua, un misto tra smarrimento e aspettativa.
Lei inclinò leggermente il capo. Poi voltò subito lo
sguardo- Ora sarà meglio io vada a dormire
Fece per scendere quando lui le afferrò un braccio. Lei si
voltò, titubante.
Sanzo- Avvicinati
Yuu sgranò impulsivamente gli occhi e deglutì. Quegli
occhi ametista avevano qualcosa di diverso dal solito.
Sarà stata quella leggera brezza notturna o l’arrivo
dell’imminente temporale a farle venire un brivido ma… Quasi tremando gli si
accostò, fermandosi a pochi centimetri da lui.
Lui le lasciò la mano e gliela portò sui capelli.
Yuu chiuse di scattò gli occhi, attendendo una qualsiasi
cosa.
Sanzo- Certo che sei proprio strana tu.
Yuu- Eh?- Domandò sconcertata
Sanzo- Ora dimmi, come diamine hai fatto a farti finire
del riso nei capelli?!
Yuu- Come… Riso?- Guardò nella mano del bonzo dei chicchi
di riso bianchissimi, che gettò prontamente via.
Sanzo- E ne hai anche tanti… ma guarda te…- Glieli tolse
tutti rapidamente
Yuu- Devono esserci finiti quando Goku e Gojyo si sono
presi a pugni… Gojyo ha mezzo lanciato per aria la sua scodella..- Sembrò
riflettere
Sanzo- Che strano, pensavo fossero una tua trovata
stravagante
Yuu- Ma che dici!!!- Si ritrasse offesa- Sono un’artista
di spettacolo, mica di moda >.< e anche fosse l’ultima cosa a cui
penserei sarebbe mettermi del riso in testa.. che schifo… - Si passò una mano
fra i capelli
Sanzo- Tsk, tanto ora ti si lavano
Le prime gocce non tardarono. Da lontano si sentì un urlo
di Gojyo che li richiamava.
Sanzo- Ecco appunto. Bella serata di merda
Yuu- Uff…- Sbuffò prima di correre verso la sua roba e
metterla al riparo come poteva.
*
Le piccole gocce passavano a malapena gli alberi
fittissimi, il terreno era però inevitabilmente umido. Presi da
un’incontenibile pigrizia non montarono nemmeno le tende, le due ragazze non si
lamentarono.
Avevano steso i sacchi a pelo nei punti che sembravano più
asciutti, sotto qualche secolare arbusto. Il sonno sembrava averli raggiunti da
un pezzo tutti ormai… o quasi almeno.
Goku- Non riesci a dormire?
Mugolò qualcosa rivoltandosi nel sacco a pelo, dandogli le
spalle.
Lui sorrise e sgusciò fuori dal riparo per sedersi accanto
a lei. Le accarezzò dolcemente i capelli.
Mei- Non sono una bambina sai, non è così che mi farai
addormentare
Goku- In realtà il mio scopo era solo quello di impedirti
di dormire e agitarti ancora di più
Lei sorrise a aprì la zip- Entra su, ti prenderai un
raffreddore.. tanto ‘sto coso ospiterebbe un esercito!
Non se lo fece ripetere, si infilò sotto l’invitante
coperta e richiuse il sacco a pelo.
Lei non accennò a voltarsi. Abbassò il capo e si appoggiò
fra il mento e il petto di Goku.
Il ragazzo la strinse forte- Andrà tutto bene
Mei- Non me la gufare
Goku- In fondo ha ragione Sanzo.. devi solo raccogliere
informazioni, no? Nulla di più.. al primo accenno di pericolo basta un urlo e
arrivo io!
Mei- Non lo metto in dubbio- Rise
Goku- …..mi spiace.. per la tua famiglia intendo….
Lei non rispose, fece un leggero sospiro per poi
aggiustarsi meglio. Chiuse gli occhi- Grazie… sei un vero amico…
La presa di lui si smollò appena. Chiuse anch’esso gli
occhi iniziando a intonare mentalmente una canzoncina che aveva sentito
sull’mp4.
“Comunque andrà, dentro di me tu vivrai, risuonerai”
E in quel momento tutti scattarono in piedi…
Yuu si sentì afferrata di peso e trascinata verso l’alto.
Sentì il suo cuore salirle in gola mentre tentava di capire cosa stesse
accadendo. La prima cosa che cercò con la vista furono le mani della persona
che l’aveva agguantata. Umane. Lisce e delicate. Sanzo!
Poi guardò verso il basso, dove il fuoco sembrava divorare
ogni cosa.
Yuu- Ma che diavolo…- Si liberò appena dal braccio che le
stava schiacciando lo sterno.
Sanzo- Tu resta qui, non muoverti per alcun motivo
Yuu- Su un albero? Ma sei scemo???!!
Sanzo- Non obiettare. Ferma e non osare cadere
Yuu- Ma….- Lo osservò scendere con non poca fatica poi lo
perse di vista.
Sentì urla di demoni mischiate a rumori di falci,
pallottole e indicazioni confuse di Hakkai.
Si portò una mano sul cuore che batteva all’impazzata.
“Calma… calma Yuumei… andrà tutto bene… quelli non sono certo
tipi così facili da battere.. considera che quando tu eri ancora avvolto nel
tuo sonno loro erano già pronti al contrattacco….”
Unì le mani, portandosele alla bocca. Socchiuse gli occhi.
Da quella posizione, fra le foglie, non riusciva a
scorgere nulla di nulla, né verso il basso né verso l’alto. Il fuoco andava via
via scemando, quindi l’unica sua luce stava venendo meno.
Sgranò gli occhi, irrigidendosi di scatto.
Aveva chiaramente sentito un rumore dietro di lei e ora
avvertiva un respiro calcato. Quasi l’avvertiva sul suo collo quell’alito
fetido. Deglutì portando lentamente una mano verso la sua caviglia.
-Io non lo farei se fossi in te. Ogni tua qualsiasi mossa
ti diminuirebbe solamente il tempo di morte
Lei non l’ascoltò. Afferrò il piccolo pugnale che le aveva
dato Meimi e glielo lanciò contro.
Lo prese in pieno viso.
Sia lei che il demone presero a urlare, uno per il dolore,
l’altra per l’enorme raccapriccio.
In una mossa del tutto inconscia gli tirò un calciò
facendolo cadere giù dall’albero. Lo vide prendere qualche ramo per poi
dematerializzarsi.
Si portò una mano alla bocca, respirando affannosamente.
“Quanti ne arriveranno ora? Non posso certo nascondermi,
sentono il mio odore, credo…. Ma non posso nemmeno raggiungere gli altri e
pesare su di loro… merda…. Merda…… “
Si attaccò col corpo al tronco e restò in attesa. Il suo
cervello ragionava meglio sul momento, qualsiasi piano si fosse fatta in quel
lasso di tempo non sarebbe servito. Quindi rimase in apprensione, dedicando
ogni suo senso al più piccolo movimento che la circondava.
Lentamente anche le urla si affievolirono. Non sentendo
nemmeno più le grida dei demoni si sporse appena, titubante. Serrò i denti e
deglutì più e più volte.
…..
Si sentì chiamare.
Yuu- Sono qui!!!!!- Urlò abbassando il capo e trattenendo
a stento delle lacrime.
Hakkai-Tutto bene???- Balzò sul solido ramo, suo rifugio.
Lei alzò il viso asciugandosi col palmo le guance- Ora si…
Gli altri?
Le tese il braccio- Tranquilla, scendiamo ora- Le sorrise
mentre con delicatezza la prendeva fra le braccia e ricadeva delicatamente
verso terra.
Arrivata sull’umido terreno cercò tutti con lo sguardo-
Che è successo?- Chiese correndo verso Meimi, seduta a terra.
La ragazza sorrise- Nulla. Uno stronzo ha provato a farmi
il piede
Gojyo- Questa volta erano armati.. si stanno evolvendo
questi idioti
Hakkai- Riesci ad alzarti?
Mei- Sinceramente non lo so…
Si appoggiò con forza a Goku ma ricadde subito a terra.
Yuu- Ma non riesci a …
Hakkai- Ci ho provato, ma dev’esserci qualcosa di rotto. Il
mio potere non arriva a tanto purtroppo…
Goku- Ti fa così male? Stai sudando..
Mei- No, questo è perché mi stai troppo addosso…- Vedendo
l’espressione addolorata del ragazzo sospirò- Scusami..- Si passò una mano fra
i capelli- Si, fa un male boia.
Yuu- Dov’è la mia borsa?
Hakkai gliela indicò, confuso dalla strana richiesta.
Lei ne frugò all’interno tirandone fuori delle garze-
Cercate un buon legno, almeno gliela possiamo fasciare. Poi domani in città
cercheremo un medico
Goku scattò alla ricerca di un qualcosa di consono.
Yuu le si avvicinò tendendole una bottiglietta d’acqua-
Vedrai che andrà tutto a posto
Meimi sorrise, ringraziando.
Dopo la fasciatura provvisoria stesero nuovamente i sacchi
a pelo e tentarono di prendere sonno.
Sanzo- Tutto bene?- Chiese gettando al lato la cicca
spenta.
Yuu- Ho eliminato il mio primo essere vivente
Sanzo- Mai pestata una formica?
Yuu- Non scherzare.. l’ho colpito proprio fra gli occhi… è
uscito qualcosa di verde, pensavo gli sarebbe esploso il cervello…
Sanzo- E dopo non hai vomitato?
Yuu- Non ho avuto tempo per un lusso del genere, se ne
fossero arrivati altri sarei stata spacciata…
Sanzo- Sei anche migliore di me
Yuu- Come?
Lui però si infilo nel sacco a pelo, dandole le spalle.
Si passò una mano fra i capelli e si guardò il palmo.
Quando aveva deciso di seguirli sapeva che si sarebbe trovata in situazioni
pericolose ma mai avrebbe pensato di doverle affrontare da sola. Per ora era
ancora viva, ma domani?
“Domani è un altro giorno U__U”, rifletté stendendosi.
“L’importante è non pesare proprio su nessuno… e ora nanna Yuu, prima che il
tuo corpo chieda pietà”
*****
Appena arrivati in città cercarono subito una locanda per
poi dividersi in tre gruppi, Meimi e Goku cercarono un dottore, mentre gli
altri andarono in cerca di informazioni utili.
Yuu- Sarà veramente rotto il piede?
Hakkai- Speriamo di no
Yuu- Comunque non so quanto sarà il caso lei si intrufoli
in quella organizzazione, almeno non ora
Hakkai- Lo penso anche io. Intanto noi vediamo di trovare
qualcosa di utile per la situazione
Yuu- Si….
Hakkai- Sei preoccupata? Direi che è una grande evoluzione
considerando che solo due settimane fa le avresti volentieri strappato i
capelli ^__^
Yuu- Hakkai non dire così! Sono semplicemente cavolate di
donne, cose altamente superate U__U
Hakkai- E con Goku?
Yuu- Tutti mi fate la stessa domanda ultimamente – Notando l’espressione
incuriosita di Hakkai sospirò- Anche Sanzo mi ha fatto la stessa domanda. Ora
ci manca solo Gojyo e ho fatto tris!
Hakkai- Scusami non volevo essere invadente
Yuu- Non lo sei affatto… diciamo che ora il mio mondo
ruota intorno ad altre cose
Hakkai- Ah si?
Yuu- Certo, alla sopravvivenza!!! >__<
Il giovane ridacchiò, girando leggermente il viso.
“Così anche lui si è deciso a esporsi…”
*
Gojyo- Hei, era il caso di darmi un colpo così?
Sanzo- Ovvio idiota. Se ti metti a fare il galletto con tutte quelle che
incontri non finiremo più
Gojyo- Tsè, che idea idiota quella di mandarci insieme
U__U
Sanzo si accese un’ulteriore sigaretta. La decisione delle
coppie era stata presa da Yuu, lui non aveva obiettato in alcun modo ma si era
chiesto il perché del tutto. “Che cazzo di pensieri idioti sono?!”
Si portò una mano sul viso- Ora lo ammazzo- Si rivolse al
vuoto dato che il mezzo demone aveva nuovamente fermato un’elegante signorina.
Si avvicinò pronto a sferrare il colpo di grazia, nel mentre pensava al modo
più doloroso per farlo.
Gojyo- Oh, ti presento il mio amico Kinzo, anche lui è
interessato!
Il bonzo inarcò un sopracciglio.
-Interessante. Sembrate proprio fatti su misura- Rise
Gojyo- Quindi dici che potremmo avere qualche chance?
La ragazza si aggiustò delicatamente i capelli- E’
difficile entrare nelle grazie di quella famiglia ma, se vi mostrerete pronti
in ogni cosa non dovrebbero esserci problemi.
Gojyo- Anche tu sei pronta ad ogni cosa?- Le si avvicinò,
suadente
-La prima regola per le donne appartenenti a quella
famiglia è essere accondiscendenti in tutto, propense ad ogni piccolo capricci
di voi mercenari- Ammiccò
Gojyo- Non vedo l’ora di far parte anche io di quella
organizzazione, però non so quanto riuscirò ad attendere- Si portò ad un soffio
da lei.
-Te l’ho già detto.. la sede della famiglia Krafenberg si
trova molto distante da qui.. ma ci sono svariate sedi site in ogni villaggio,
basta entrare nel giro per poterle conoscere
Gojyo- Sempre più interessante.. quindi potremmo
presentarci domani stesso ad uno dei capi
-I membri della famiglia si spostano dalla loro abitazione
solo per importanti missioni. Dovrete raggiungere la città di Koahn per poterli
incontrare… però….
Gojyo- Però?...- Le soffio sull’orecchio.
-Stasera ci sarà una sorta di festa nella sede della città. Credo debbano
festeggiare un pluriomicidio riuscito alla perfezione- Rise- … peccato però
solo le donne abbiamo la possibilità d’entrarci- Sorrise allontanandolo- E’
stato un piacere conoscerti Shaggo- Strizzò l’occhio- Kinzo..
Mando un bacio a entrambi per poi allontanarsi.
Gojyo- Che culo strepitoso- Mosse il capo, completamente
soddisfatto.
Sanzo- Una festa questa sera…
Si fece di colpo serio- Quella gente fa più schifo di
quanto pensassi… festeggiare per una cosa simile…
Sanzo- Tsk- Si accese una sigaretta- Oltre ai demoni
stanno impazzendo anche gli umani, ma loro non hanno nessuna giustificazione
Il mezzo demone aspirò il fumo della sigaretta- Missà che
per Meimi sarà più dura del previsto..
*
Goku- E’ fuori discussione!
Mei- Non vedo altra soluzione
Goku- Ma dove vorresti andare con quella fasciatura? Già è
pericoloso così, in più non saresti in grado di fuggire ridotta così!
Mei- E’ l’unica opportunità che abbiamo! Hai sentito? Le
donne hanno facile accesso, basta spacciarsi per una concubina già rodata
dall’organizzazione
Goku- No… No!
Hakkai- Sinceramente ritengo anche io sia una mossa
azzardata..
Gojyo- E poi zoppicando non potresti esternare tutto il
tuo sex appeal!
Goku- Ci saranno sicuramente altre occasioni.. ci sono
altre sedi nelle altre città, troveremo un altro modo
Mei- Non capisci che non posso tenermi oltre questo peso?!
Io… devo sapere chi… - Le sue mani tremarono- A costo di spaccarmi l’intera
gamba devo andare. E comunque se hanno davvero architettato tutto questo piano
nei miei confronti vuol dire che conoscono già il mio viso… e questo mi agevola
Goku- Non ha senso ciò che dici!
Sanzo- Su questo ha ragione. Potrebbe sempre dire che quel
Lionel ha fatto il loro nome ma che non è stato creduto e quindi l’ha
trucidato. E che magari è venuta lo stesso lì dentro per chiedere informazioni.
Dalle informazioni che abbiamo sono dei pazzi si, ma che uccidono con uno scopo.
E comunque non ucciderebbero mai una donna che gli ha spianato la strada, anzi,
magari l’assolderebbero anche. E, essendo tutto in serata, non avrebbero tempo
di porsi troppe domande e di verificare l’esatta morte di quel tipo.
Rimasero tutti in silenzio.
Mei- E’ geniale…- Rifletté
Goku- No, è campato per aria! Sembrano i piani che potrei
giusto fare io! >___<
Sanzo- Non paragonarmi a te, scimmia U__U
Hakkai- Il punto è un altro… ovvero il piede di Meimi… per
quanto possiamo trovare un piano geniale se non riusciamo a metterlo in atto…
Yuu- Vado io
Gojyo- Hakkai ha ragione.. sei troppo ridotta male
Yuu- Ho detto che vado io
Goku- Hai sentito Mei! Non ha senso andarci stasera!
Yuu- VADO IO!!!
Nuovamente silenzio.
Sanzo- Ti ha dato di volta il cervello?
Yuu- Il tuo piano può funzionare. E finché c’è da
raccogliere solo informazioni è buono chiunque.
Hakkai- Yuu, non è così facile come sembra
Yuu- Mi ritenete così incapace?
Hakkai- Non è questo..
Si alzò- Se possono riconoscere e fidarsi di Meimi possono
farlo anche di me. Sono un’attrice, dovrò solo recitare bene la mia parte.
Sanzo- Non te lo permetto
Yuu- Non hai capito. Non ho bisogno di alcun permesso. Per
una volta che posso fare qualcosa io per voi voglio farlo- Alzò la voce
Mei- Yuu, non è un gioco.. è pericoloso per davvero
Yuu- Non si discute oltre- Fece qualche passo indietro-
Bene, e ora se scusate ho delle cose da fare.
Mei- Yuu!
Hakkai- Yuumei ascolta..
Yuu- Ci vediamo per cena- Scappò dalla stanza di corsa,
lasciando tutti allibiti.
Sanzo si morsicò un labbro.
“Ci mancava anche questa…”
Continua……
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Sinceramente non pensavo di riuscire a fare questo
aggiornamento… fra qualche giorno non avrò più internet per un pochetto quindi
mi sono affrettata almeno per aggiornare ^^ Spero vivamente a Natale di
mettere, finalmente, il capitolo 10 che tanto mi sono ‘divertita’ a scrivere
^__^ … hei, comunque, magari, se vi va, ditemi qualcosa delle copertine XD sarò
che mi ci impegno davvero tanto a pensarle XD e certe mi piacciono davvero
molto(come questa di oggi XD)
Nel mentre, vi auguro di passare queste feste benissimo ^^
Grazie alle persone che continuano a leggere dandomi
fiducia!
Grazie alle persone che commentano! Grazie a RIKA e
AYACHAN!!!
Grazie a HOPE(Cosa esattamente non ti convince? XD
Ci credi se ti dico che Hakkai pensa di essersi esposto? Ci crede tantissimo XD
e quella frase… la capirai in un lontano futuro ma… diciamo che ci puoi
arrivare già da subito XD)
LAV(Ma quanto siete sospettosi fra tutti XD [detto fra
noi, fai benissimo! XD] In molti si sono anche stupiti che Hakkai vada dietro a
Yuu.. in realtà lui l’ha notata molto prima di Sanzo o di Goku.. e poi non è
che lei fa strage di cuori, solo, forse, è l’unica donnina nei paraggi..
perché, come si definisce lei, è molto ma molto semplice come persona!
Poverina.. però l’adoro, mi piace davvero come personaggio)
TEMARI(Non è che l’entrata ipotetica in scena di Hakkai
cambi molto.. non ti sei imbattuta in una persona corteggiata da più ragazzi?
Io decisamente si, e anche più di uno XD e sinceramente, da spettatrice, ti fai
del gran ridere se prendi la cosa con filosofia.. Hai detto bene, Hakkai è
molto più chiuso in se stesso, forse teme la rivalità con Sanzo, e qui sta il
suo grande errore… Sarà che io lo sapevo fin dall’inizio di Mei che, nemmeno io
sono rimasta stupita XD in fondo non l’avevo descritta come una persona
gracilina quindi.. sarebbe stato più colpo di scena se fosse stata Yuu una lady
nera! Goku E’ stupido, ma anche tremendamente adorabile… sai, per l’amore che
nutro per lui ho cambiato parecchie cose in corso d’opera… vedremo come si
evolveranno le cose ^^)
E già che ci sono ringrazio nuovamente LAV e HOPE
per aver commentato e letto la storia di Simal! Grazie, anche lui ne è
davvero fiero! XD
Canzoni:
Paolo Meneguzzi: Musica
Play- I must not chase the boys
Copertina:
Yuu e Mei, schiena a schiena, si danno la mano. Nell’altra
Mei stringe un pugnale, Yuu un crisantemo. Guardano verso l’alto
In
principio lei ne fu sorpresa ma, scrollando le spalle, lo superò.
Goku-
Aspetta
Le tese
un oggetto dalla confezione rovinata.
La
ragazza si voltò, prendendolo.
Goku- Non
so perché l’ho conservata ma.. magari ti può venire utile
Yuu-
Quindi non vuoi fermarmi..
Goku-
Servirebbe?
Yuu-
Direi di no…. Forse….- Si portò una mano nei capelli- Tranquillo, anche se mi
supplicherai io darò comunque una mano alla tua Meimi
Goku- Sei
conscia del pericolo vero Yuu?
Lei
sospirò- Non vorrai farmi credere te ne importi qualcosa
Goku- Me
ne importa, invece!- Sbottò- Se un’incosciente, ti stai buttando in qualcosa di
molto più grande di te
Lei
sorrise- Ecco, questa reazione è già più accettabile- Fece qualche passo indietro-
Ora, se vuoi scusarmi.. Ho un personaggio da creare
La guardò
allontanarsi. Il suo passo sicuro era molto diverso da quello delle settimane
precedenti… sembrava quasi di rivedere la sua Mei…..
Sentì un
inspiegabile groppo in gola. Si portò istintivamente una mano sul petto,
giocherellando appena con la maglietta.
Sapeva
che avrebbe dovuto fermarla, ma non lo fece.
E il suo
gesto sconsiderato, a cosa avrebbe condotto?
*
Erano
seduti su una panchina in una di quelle che sembrava la piazza più frequentata
di tutto il paesello.
Goku
gustava con ardore un gelato, il quinto della giornata. Il sole picchiava forte
ma non sembrava procurar loro noia.
Gojyo
gettò a terra il mozzicone finito per accenderne subito un altro. I suoi occhi
si muovevano veloci, scrutando ogni possibile preda che, però, non sarebbe
sicuramente finita nel suo letto proprio quella sera. Magari il giorno
successivo….
Sgranò
gli occhi, non tentando nemmeno di trattenere un fischio d’ammirazione per una
donna che aveva appena fatto ingresso nella piazza.
Capelli
lucenti neri e liscissimi che svolazzavano leggeri sotto un cappellino che
cadeva leggermente di lato. Occhiali da sole con le aste rosee, orecchini
argentati avviluppati su loro stessi. Un soprabito nero, che le arrivava fino
al ginocchio e poco nascondeva le gambe, lasciate scoperte dalla mini gonna
mozzafiato. Una maglia che cadeva morbida lungo i fianchi ma che scopriva e
segnava con grazia il seno. Stivali, rigorosamente neri, con un tacco di almeno
sette centimetri.
Gojyo-
Scusate, questa proprio non me la perdo!- Si alzò gettando la sigaretta e
mettendosi le mani in tasca.
Con sua
grande sorpresa però la donna si stava avvicinando proprio a lui, sul viso
dipinto un sorriso sornione.
Il mezzo
demone si fermò, sorridendole a sua volta.
-Scusa,
hai per caso una sigaretta?- Chiese, con voce calda.
Gojyo prese il pacchetto e gliene offrì una- Tutto per te mia dea
Lei lo
superò, tenendo la sigaretta ben alta, avvicinandosi al gruppo. Tese il
mozzicone verso il bonzo- Me l’accenderesti?
Gojyo
alzò un sopracciglio, deluso dalla scarsa considerazione ottenuta.
Sanzo- Ai
mocciosi fa male fumare
Lei
ridacchiò, divertita.
Sanzo-
Tanto non mi fai cambiare idea
-Non era
questa la mia intenzione- Si portò in bocca il filtro, giocherellando con le
labbra
Goku-
Scusa ma.. tu quando hai avuto occasione di fare conoscenze?- Domandò
completamente sorpreso.
Gojyo- E
di una strafiga così poi?!! O__O
La
ragazza si girò, ridendogli quasi in faccia.
Mei-
Scusa ma… è così che mi vedi?
Goku-
Come? La conosci anche tu???
Hakkai le
si avvicinò, tranquillamente- Carini questi occhiali
-Vero?!!
Li ho trovati in un negozio qui vicino, sono un amore!- La sua voce cambiò
radicalmente.
Hakkai-
Però.. nasconde i tuoi bellissimi occhi- Glieli tolse, delicatamente, mostrando
occhi velati da un leggero trucco misto tra il bianco e il nero.
Mosse le
labbra, facendo risaltare il lucida labbra roseo- Dici che ho esagerato?
Hakkai-
Forse un tantino..
Mei-
Decisamente -___-
Sanzo-
Sembri una tr..
Allungò
una mano- Ok, risparmiati ulteriori commenti!!!- Sbuffò, accucciandosi per
terra
Goku-
Yuu!!!!!! O___O – La indicò, sbarrando gli occhi.
Gojyo-
Cosa?????? O_________O
Yuu-
Visto? Loro non mi hanno riconosciuta!
Sanzo-
Solo perché sono dei dementi!
Mei-
Diciamo che passi facilmente per una facile
Yuu-
Come? Ma se sono così alla moda!!!- Fece una giravolta su se stessa
Hakkai-
Forse perché non siamo abituati a vederti… così
Si guardò
istintivamente verso la scollatura, sentendosi in imbarazzo- Beh… se rende
l’idea a me va bene! Più di così è difficile ottenere sia come trucco che come
vestiario.. certo più corta di così non la metto- Si tirò leggermente giù la
gonna.
Gojyo- E
con la voce? Come hai fatto prima?
Yuu-
Facile, sono pur sempre un’attrice.. Ho studiato per anni come modulare la voce
a seconda delle parti che mi venivano affidate.. è il mio campo questo!- Parlò
orgogliosa
Mei- E i
capelli..?
Yuu-
Domani torneranno come prima! Tranquilla… - Guardò Goku per un attimo- L’ho già
fatto altre volte- Sorrise- Sentite.. visto che sappiamo già come entrare e
quando, perché non ci passiamo queste ore in serenità eh? Mangiamo e ci
riposiamo un attimo… dopo avrete tutto il tempo per agitarvi a dovere!- Si
infilò gli occhiali.
Sanzo si
alzò e li superò tutti.
Yuumei
gli salterellò dietro iniziando una qualche conversazione.
Mei- Dici
che funzionerà?- Chiese a bassa voce.
Goku la
fece appoggiare al suo braccio- E’ una persona in gamba
Mei-
Spero non le succeda nulla per colpa mia
Goku-
Vedrai.. andrà tutto bene
Mei- Non
so perché ma.. quando dici queste parole succede sempre qualcosa
Goku -.-
*
Yuu- E’
quasi ora?- Voltò appena il viso, tornando poi subito ad osservare la luna
quasi piena che illuminava leggermente le montagne intorno.
Si
appoggiò sulla ringhiera, accanto a lei. Fece per accendersi una sigaretta ma
lei lo fermò.
Yuu-
Ascolta.. non lo sentì il profumo incontaminato della natura? Rimanda il fumo a
dopo…
Lui non
l’ascoltò e prese l’accendino.
Lei gli prese le mani e le alzò- Non essere adirato con me.. ho bisogno della
tua approvazione
Il
ragazzo sbuffò- Questi capelli…
Yuu- Hn?
Sanzo- Ti
stanno malissimo
Lei gli
lasciò le mani, sorridendo- E’ perché ho la carnagione chiara.. lo scuro dei
capelli fa un contrasto malsano…… Appena torno me li lavo subito così torno
chiara come un cencio!- Sforzò il sorriso- Perché io torno Sanzo… Non mi sto
certo buttando nel fuoco
Sanzo-
No? A me pareva proprio di si. Ma fai quello che vuoi, la vita è tua
Yuu- Ah…
eh già…- Abbassò il capo e si voltò.
Rimasero
in silenzio qualche minuto.
Lei
strinse più forte la ringhiera. Avvertiva una strana sensazione. Forse non era
ancora bene conscia di ciò che si apprestava a fare. Ma il desiderio di essere
utile era più forte di qualsiasi cosa. Una pazza, insomma.
Yuu-
Senti, io mi avvio, tanto aspettare le dieci spaccate non ha alcun senso- Si
voltò, restando però immobile.
Sanzo-
Non tremare
Lei alzò
il capo
Buttò per
terra il mozzicone non ancora finito- Se hai un obiettivo da raggiungere devi
restare lucida finché non lo otterrai.
Yuu lo guardò
fisso negli occhi. Allungò una mano e prese un lembo della sua manica.
Sanzo- Io
ti aspetterò qui…. Quindi se non torni ti ammazzo
Lei annuì
col capo, poi scappò via, non salutandolo, neppure ringraziandolo. Niente.
Sanzo
rimase lì, fisso, sentiva le sue mani bruciargli, i piedi fremergli. Avrebbe
dovuto rincorrerla, afferrarla di peso e non permetterle di compiere quella
pazzia.
.. Ma la
determinazione di lei era in fondo la cosa che amava di più, insieme ai suoi
sorrisi.
Fu Hakkai
ad accompagnarla poco distante dall’immenso palazzo dove sarebbe dovuta
intrufolarsi, gli altri rimasero nella locanda per non destare troppo sospetto.
Lei tirò parecchi sospiri.
Hakkai-
Te la senti?
Yuu-
Certo. E’ solo un po’ d’ansia, mi prende prima di ogni grande lavoro..
Hakkai-
Qualsiasi cosa, qualsiasi mi raccomando, succeda che vada oltre le tue
possibilità tu vieni fuori. Io ti aspetterò dentro quella boscaglia, non mi
muoverò da qui finché non tornerai indietro, intesi?
Yuu- Ok..
Le prese
le spalle- Yuu…
La ragazza
alzò gli occhi- Se io mi trovassi in difficoltà vorrei che qualcuno in grado di
farlo mi aiutasse. Io non so cosa vuol dire perdere un’intera famiglia ma tremo
al solo pensiero.. Meimi invece ha lottato per scoprire la verità, non sta
scappando, tutto ciò le fa onore. Una persona così non posso che ammirarla-
Socchiuse gli occhi- Quindi…. Ora vado
Lui le
lasciò delicatamente le spalle, la vide voltarsi. Un nodo gli salì alla gola,
quasi soffocandolo. La rincorse, afferrandola, stringendola a se- Ti prego…
stai attenta
Yuu- Si,
sicuramente
Lentamente
le si allontanò. La guardò avvicinarsi alla villa, completamente immersa fra
montagne. Strinse gli occhi, per osservare meglio l’entrata. Da quella
postazione vedeva solamente uno sciame di persone entrare, quasi tutte donne.
Nulla di più. Ma si sarebbe dovuto accontentare.
L’avrebbe
aspettata lì, qualsiasi cosa sarebbe successa. L’unica cosa che gli dava
leggero sollievo era la decisione che aveva preso…
“La
prossima volta che i miei occhi raggiungeranno i tuoi ti dirò tutto, ormai non
ne posso più fare a meno… quindi, stai attenta..amore mio”
*
La sua
entrata fu delle migliori. Non un cenno di debolezza, nessun ginocchio con
intenzione di lasciarla a metà strada. Testa alta e gonna svolazzante
contornate da un sorriso sornione e ben disposto.
Tutto ciò
sembrò vacillare qualche istante quando entrò nell'enorme stanza alla fine di
quell'immenso corridoio che aveva così tranquillamente attraversato.
Una massa
di uomini e donne che si strusciavano senza ritegno.
Seni al
vento accarezzati da mani lussuriose. Culi scoperti e cosce mozzafiato che
ondeggiavano fra una poltroncina e l'altra. Uomini che mostravano senza ritegno
la loro faccia vogliosa sussurrando parole provocanti alle giovani
accompagnatrici. Quelle ragazze, tutte bellissime, che si lasciavano toccare,
insultare da ogni uomo ne avesse voglia.
Al
cospetto del mucchio lei era fin sobria.
Si voltò
di scatto portandosi istintivamente una mano sulla fronte, abbassando
velocemente la testa, troppo sconvolta da ciò che aveva appena visto.
Un
mucchio di uomini erano saltati praticamente addosso a una ragazza, privandola
dei vestiti, e iniziando a leccarla e penetrarla a giro.
Il suo
viso, ben colorito dal fondotinta, divenne di botto pallido.
Quello
non era un posto da dove trarre informazioni, era un vero e proprio pornaio.
-Signorina
Lei si
voltò, sbiancando ancora di più
-Si sente
bene?
Yuu
rilassò velocemente le spalle- Mi scusi, credo d'aver bevuto leggermente troppo
stasera- Rise di gusto, portandosi una mano sul viso, con fare sciocco.
L'uomo le
passo una mano intorno alle spalle- Non dovrebbe sa, rischia di perdersi
l'intera festa- Iniziò a tirarla
Yuu- Oh,
ha ragione, sono proprio una sbadata senza ritegno, ahah
La presa
dell'uomo diventò sempre più insistente.
Yuu- Mi
sembra in vena di festeggiare..- Sorrise- Chi ha ucciso oggi?
-Oh,
nulla di che, solo degli stupidi tesorieri che non volevano saldare un loro
debito. Ma sono toccati solo i membri più anziani. Sempre tutto il divertimento
agli altri!- Sbuffò, contrariato
Lei gli
prese la mano- E mi dica, questo suo 'divertimento' capita sempre nelle mani
della famiglia Krafenberg?
-Macché,
loro non si scomodano mica per dei cani come quelli... però, ti confesso, che a
me diverte molto questo lavoro... - Si fece più vicino- Soprattutto le grida
dei bambini, ah, quelle si che sono una meraviglia
Yuu si
staccò di getto.
-Hei, che
ti prende? Non vorrai dirmi che ti sei impressionata- Ridacchiò
Abbassò
la testa- No.. direi che non è propriamente la parola giusta, bastardo
Le sue
parole giunsero decisamente nitide, sovrastando il marasma dello stanzone.
-Hei
puttanella, chi ti credi d'essere?!- Le afferrò il braccio- Mi hai fatto
incazzare.. pensavo di andarci carino con te ma non farò privilegi- Le si
avvicinò, mordicchiandole l'orecchio- Ti fottero e ti farò urlare come mai in
vita tua
Sentì il
sangue ribollirgli nelle vene, non tanto per la paura, ma più per la rabbia.
Però la
sua forza era praticamente nulla rispetto all'omaccione che ora la stava
trascinando in chissà quale camera. Lei gli tirava pugni, alle volte provava a
far volare un calcio. Nulla, quella presa sembrava più ferrea di un binario del
treno.
-Aspetta,
hei tu aspetta!!!!!
Avvertì
in modo confuso quella voce che sembrava come richiamarla sull'attenti.
Si voltò,
impaurita dal possibile aggravarsi della situazione. Se se ne fosse aggiunto un
altro sarebbe stata la fine.
A correre
incontro però era una bambino biondissimo e con due occhioni azzurri, forse un
ragazzino che raggiungeva a fatica il metro e un po'.
-Ma che
diavolo stai facendo?
L'uomo
strinse maggiormente la presa- Che cazzo vuoi moccioso?
-Fermarti!
Lei non è una puttana, lei è una dei nostri
-Come?-
La mollò di gettò, quasi avesse avuto la lebbra- Cazzo non potevi dirmelo prima
Yuu-...
beh......
-Sei
nuovo vero? Si vede che non sai ancora come muoverti- Si portò le mani sui
fianchi e sorrise- Su, vai di là a divertirti.
-S...si!-
L'uomo corse via, non voltandosi più.
-Beh? Che è quella faccia spaurita? Mica ti mangio sai?! - Sfoderò un
meraviglioso sorriso- Mmm.. sei diffidente eh... allora cercherò di allentare
un po' la tensione.. il mio nome è Michael, ho dieci anni e sono ascendente
bilancia!- Disse tutto orgoglioso
Yuu-
Ascendente? O__o....quindi non mi hai scambiata per qualcun altra..
Michael-
Direi di no ^__^ mi sembravi in difficoltà così sono corso in tuo aiuto! Come
un vero cavaliere! XD Sono stato bravo?
La
ragazza si attaccò al muro e tirò un lungo sospirò di sollievo- Ti ringrazio...
mi hai salvato la vita
Michael-
Per così poco! XD... ma che ci fa una con la faccia come la tua in un posto del
genere?
Si
autoindicò- Sono così brutta?
Il
ragazzino scosse la testa- Al contrario, sembri.. pulita, ecco! ^__^ Hei, non
ti sei ancora presentata >__<
Yuu-
Scusami.. mi chiamo Meimi Kurazai, lieta di conoscerti- Fece un leggero inchino
Michael-
Certo che sei proprio divertente XD- Ridacchiò- E dimmi, che ci fai qui?
Yuu- Sei
un membro della famiglia Krafenberg?
Michael- SI!- Urlò tutto orgoglioso- Sono imparentato con loro in sesta discendenza
Yuu-
Grado vorrai dire -__-
Il
bambino borbottò- Si quello! Infatti mi è stato concesso di vivere nella casa
principale con la mia famiglia! Mi trovo qui solo per puro passaggio.
Yuu-
Dimmi, Michael... tu sai cosa si occupa la tua famiglia?
Si rabbuiò
tutto d'un colpo- Si.... uccide le persone.. la mia mamma e il mio papà sono
dei mercenari, mi hanno addestrato all'arte della lotta da quando sono stato
svezzato.. - Alzò il viso- Però io non farò mai il killer!!! Non voglio portare
via la mamma e il papà a nessuno!
Yuu
allungò una mano, posandogliela delicatamente sulla testa- Non devi farlo per
forza sai?!
Michael-
Infatti- Gioì- E' quello che dice sempre anche la mia sorellina di sesta
discendenza!
Dal
piccolo corridoio in cui si erano infilati per parlare si sentirono delle voci.
Il bambino la prese per mano e la tirò via- Vuoi che ti accompagni all'uscita
Mei-chan? ^__^
Yuu- Ma
non era dall'altra..
Michael-
Sai il grosso portone dalla quale sei entrata? Si serra alle undici e mezza in
punto e non si riapre fino alle nove della mattina. Se non vuoi restare là
dentro ancora...
Lei
scosse la testa, decisa.
Il
bambino sorrise e continuò a camminare, la sua espressione era di estrema
felicità.
Yuu-
Senti... ma tu non vuoi sapere perché mi trovo qui...
Lui
ridacchiò- Sei una pazzerellina, ecco spiegato il motivo! XD... direi che da quanto trema la tua mano
non hai intenzioni cattive, questo è l'importante!
La
ragazza non rispose. Farsi aiutare da un bambino era a dir poco
imbarazzante-... senti... ma..
Michael-
Villaggio di Danhi, si trova a nord rispetto a questa posizione.. a un bel po'
di giorni di strada... mi stavi chiedendo dov'era l'abitazione principale,
giusto?
Yuu- Sei
sprecato fra queste persone...
Il
bambino si bloccò di colpo- Vedi quelle scale laggiù?
Lei
sgranò gli occhi. Di fronte non aveva solo 'delle scale' ma più scale tutte in
torcigliate, che sembravano sbucare tutte in posti diversi e ognuna ad altezze
diverse. Deglutì, palesemente preoccupata.
Michael-
Quelle di acciaio, colorate d'avorio!
Yuu-
Mmm.. si...
Michael-
Bene.. devi prendere quella direzione ed entrare dentro quella porta. Prosegui
sempre dritta fino a vedere un enorme griglia.. da lì si esce!
Lei non
se la sentì di chiedergli come diavolo avrebbe fatto a spostare una griglia, lo
ringraziò ulteriormente.
Michael-
Io cercherò di distrarre la gente qui intorno.. su vai..- La spinse
Sembrava
aver fretta.
Lei lo
ringraziò ancora col capo e corse via.
I tacchi
ora le facevano male, aveva paura che si incastrassero nelle griglie del
pavimento. Ma continuò la sua andatura spedita, per non venir meno alla
gentilezza fattale.
Imboccò
le scale color avorio, di una fattura così particolare. Mai avrebbe immaginato
che quello che sembrava all'apparenza un enorme castello avrebbe avuto delle
stanze così intricate nel sotterraneo. Alzò il capo, riflettendo quanto poteva
essere scesa.
-Keitel!
Si bloccò
di colpo. Un brivido freddo la pervase tutto il corpo.
Si girò,
con maggior naturalezza possibile.
Davanti a
lei una ragazza, con capelli lisci castani che le toccavano appena le spalle,
occhi del medesimo colore.
-Oddio,
sei proprio tu! Credevo fossi.....- Le corse incontro, prendendole le mani- Sei
diversa però, il tuo viso è più tondeggiante!
Yuu-
Grazie -___-... no, non è questo il punto.. scusami, ti devi essere confusa
La
giovane la guardò titubante- Sono Lory, non mi riconosci Keitel?!!
Yuu-
Scusami, ti stai davvero sbagliando. Il mio nome è Meimi
Lory-
Oh...è così che ti chiami ora..- Si rabbuiò- Ascoltami... ascoltami molto
attentamente- La portò accanto al muro, quasi volesse entrarci dentro-
Dimentica tutto ciò che pensi di sapere di te. Tu non ti chiami Meimi e il tuo
passato non è quello che conosci attualmente
Yuu-
Com....
Le cinse
più forte le spalle- Il tuo nome è Keitel! Keitel, non dimenticartelo!
Continua...
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Cavolo…
non mi ricordavo questo capitolo così… intricato? No, forse non è la parola
giusta.. è sicuramente ricco di informazioni, nascoste e non… è anche uno dei
capitoli principali fin’ora scritti… spero d’aver reso l’idea… la parte in qui
cui Yuu fa la sua ‘apparizione’ è stata parecchio divertente da scrivere XD e
la parte in cui entra nel ‘pornaio’ è stata fin troppo facile da scrivere,
anche leggermente schifosa in effetti… ma da qualche parte queste cose
succedono….
Comunque…
Vi auguro
buone feste in ritardo/anticipo XD
Non penso
pubblicherò fino alla befana, ma vi lascio una tenue speranza, aspetterò
impaziente i vostri commenti perché dopo questa capitolo DEVONO esserci ^.^
Ringrazio
le persone che leggono senza commentare, chi si sofferma di più o di meno…
Grazie a RAFFY-CHAN,
RIKA, AYA-CHAN
Grazie mille a HOPE(Ora, sinceramente, a
prescindere dai gusti.. se ti trovassi davanti una persona esteticamente come
Sanzo non tentenneresti tu? Anzi, all’anima di tentennare XD guarda che questa
storia ha meno grattacapi che altre XD più che altro tendo molto ad ingannare,
ma l’avrai notato da questo capitolo, no? XD)
LAV(Tranquilla, non sparisco XD solo
non ho più internet per almeno un altro mesetto, quindi riesco ad aggiornare
ancora più di rado… beh, si mi diverto molto XD ma Sanzo non si diverte per
nulla XD dimmi, il finale ti ha fatto venire altri castelli in mente? XD O__O
la disegneresti davvero la copertina??? Fallo fallo XD cmq si, è un’immagine
piuttosto dark.. solitamente le immagine che scelgo c’entrano sempre col
capitolo e hanno un significato particolare.. anzi, tutte hanno un significato,
alcune sono quasi mezze spoiler forse… .. cmq… la frase della neve che diventa
primavera non è di Furuba??! [Fruits basket])
VALERY_IVANOV(XD tranquilla, anche io mi
autoconvinco di molte cose, però non mi accorgo mai che le mie sono solo
illusioni XD me lo fanno sempre notare gli altri, con grande imbarazzo anche XD
Hakkai… beh… da questo capitolo non avrai più dubbi immagino? ^__^ Goku e Mei
sono terribilmente carini, è questo il problema.. o almeno lo sarà XD)
Ancora
buone feste a tutti, passate la mezzanotte gioendo, lasciandovi alle spalle
tutte le cose brutte di quest’anno, quelle belle portatele con voi però!
Un
saluto….
Canzoni:
Rihanna –
Shut up and drive
Cascada –
Everything we touch (Slow)
Prodigy
Smack my bitch up
Copertina:
Yuu e
Mei, entrambe con due mezze maschere di teatro che coprono metà del viso,
espressioni neutre. Yuu ha maschera di teatro triste, Mei ha quella felice
Yuu la
guardò esterrefatta, la bocca semi aperta, gli occhi sbarrati in cerca di una
maggiore comprensione. Cosa stava cercando di dirle quella ragazza? O meglio..
cosa stava cercando di dire a quella che pensava essere Meimi?
Lory-
Ascoltami, molto attentamente, abbiamo poco tempo.. se scoprono che sei qui si
insospettiranno..
Yuu-
Non... - Scosse la testa, completamente confusa.
La
ragazza le lasciò le spalle e si passò una mano fra i capelli- Oddio.. pensavo
ti avessero davvero uccisa.. non che ora la tua situazione sia migliorata...
però...- Le passo una mano sulla guancia- Sono contenta che tu stia bene... ma
sei stata una pazza a tornare.. avrebbero dovuto...
Yuu-
Calma, frena... tornare? Cosa stai dicendo? Io... - Rizzò la schiena- Io non
sono mai stata qui
Sospirò-
Tu sei una di noi... sei una mercenaria almeno quanto me..
Yuu-
Cosa???
Si passò
una mano sulla bocca- Ti sei rifiutata di svolgere un incarico e ti hanno
mandata da lui...
Yuu- Lui
chi?
Lory-
Si... è sicuramente così....
Yuu- Hei
non parlare da sola! Spiegami!!!
Nuovamente
le prese le spalle- Devi andartene da qui.. non so quali ricordi tu abbia ora
ma stare qui ora non è sicuramente la soluzione... se ti vedono ti fanno
fuori...
Yuu-
Ma... chi dovrebbe... e poi spiegami chi è questo ‘lui’ dalla quale mi
avrebbero mandata!
La
giovane si rabbuiò- Lui...L’essere più pericoloso tra tutti noi.... il man....
Non finì
la frase. Anzi, non ebbe nemmeno il tempo di emettere altro suono, e mai più ne
avrebbe avuto occasione.
Ogni nota
morì in gola anche a Yuumei mentre con gli occhi sbarrati guardava la freccia
che aveva completamente trapassato il cranio della ragazza davanti a lei che,
lentamente, si accasciò al suolo. Dagli occhi spalancati iniziò ad uscire del
sangue.
Yuu si
portò le mani sulla bocca, soffocando un urlo. Guardò verso le altre scale
notando una sagoma che si allontanava indifferente.
Portò
nuovamente lo sguardo verso la giovane a terra e fece qualche passo indietro.
In quel
momento una forte sirena si azionò e dalle scale spuntarono numerosi uomini
armati.
Yuu-
Oddio....
Prese a
correre all’impazzata senza una meta precisa. Le parole di Michael le erano del
tutto uscite dalla testa, ora completamente coperta di terrore.
Correva a
più non posso, senza riflettere su cosa avrebbe fatto incontrando uno di quegli
uomini, senza curarsi del fiato che le stava venendo a mancare. Sentiva il
cuore pomparle in gola, e ogni battito segnava tre suoi passi.
Si bloccò
di colpo trovandosi davanti ad un bivio con tre scale. Girò la testa verso
tutte le direzioni possibili.
-Chi è
là?
Sbarrò
gli occhi, senza voltarsi.
Iniziò a
correre, prendendo la direzione di destra, quella attaccata al muro. Una minima
riflessione era riuscita a farla. Costeggiando un muro prima o poi avrebbe
trovato un’uscita no?
Vana
speranza. La stavano per raggiungere, sentiva quei passi farsi sempre più
vicini.
Chiuse
gli occhi e tentò di andare ancora più veloce, più veloce.... più veloce
Qualcuno
le afferrò di scatto il braccio trascinandola con se e portandole una mano
sulla bocca.
Davanti a
lei vide estendersi il buio.
Non tentò
nemmeno di divincolarsi, chiuse gli occhi restando in attesa della sua stessa
morte.
In
compenso sentì i passi dei soldati allontanarsi.
-Non
urlare
Una voce
sicura e calda le arrivò alle orecchie. La voce di un uomo.
Sentì la
presa sulla sua bocca diminuire gradatamente, anche le sue braccia erano di
nuovo libere.
-Aggrappati
al mio piede e seguimi. Il cunicolo è stretto, quindi stai attenta. E se soffri
di claustrofobia non pensarci
Lo sentì
girarsi per poi fermarsi.
Lei
allungò le mani in avanti, cercando un qualche appiglio. Trovò qualcosa di
morbido al tocco e si sistemò.
-Sono
contento che il mio culo ti sia così utile- Una punta d’ironia si avvertì nel
tono.
Mollò di
getto la presa- Sc... scusa..
-Non
importa dai.. afferra il mio piede e togliamoci da qui
Lo trovò,
una scarpa al tatto vecchia e rovinata. Un piede piuttosto grande.
Lo seguì,
strisciando. Odiò se stessa per aver scelto quella gonna così corta e scomoda..
ma mai avrebbe pensato di trovarsi in una situazione del genere.
“E’
già tanto io riesca ancora a respirare”
E
infine vide la luce...
Socchiuse
gli occhi, per abituarsi nuovamente...
-Dammi
la mano
Lei
la tese e sentì solo tirarsi in avanti e ricadere su qualcosa di duro.
Iniziò
a respirare con foga, come se l’aria le fosse stata nemica fino a qualche
secondo prima.
-Come
ti senti?
Alzò
la testa, sconvolta, per posare i suoi occhi su un’espressione gentile e
visibilmente preoccupata. Per un attimo vide quello splendido viso irrigidirsi,
per poi tornare rilassato.
Si
cacciò all’indietro, sedendosi e tentando di capire cosa stesse accadendo
intorno a lei.
Vide
il ragazzo chinarsi e tamponargli le ginocchia con un fazzoletto- Ti fanno
tanto male?- Posò dei bellissimi occhi acqua marina su di lei.
Lei
mosse la bocca, senza riuscire però a spiccicare parola.
Lui
frugò nella saccoccia che aveva a tracolla e le porse una bottiglietta d’acqua.
Yuu
la prese e ne bevve un sorso- .... ti ringrazio.....
Si
sedette davanti a lei, sorridendole con gentilezza- Figurati
Yuu-
Dove siamo?- Domandò portandosi le mani sulla testa, dolorante.
-In
un posto sicuro..quanto meno più sicuro di dove eri prima- Rise
Yuu-
Ti devo la vita missà...
Scosse
la testa- Solo perché qui dentro ci sono i mercenari più in gamba di tutto il
Toghenkiò? Naaa, te la saresti cavata sicuramente in qualche modo
Inclinò
la testa da un lato, incuriosita dall’espressione così tranquilla di quel
ragazzo.
-Scusami,
non mi sono ancora presentato.. il mio nome è Raye
Yuu-
Oh.. si… Il mio nome è Mei- Disse riprendendo a bere. Una mezza verità non
avrebbe fatto sicuramente male.
Raye-
Mei… bel nome… - Si alzò- Bene cara Mei, quando ti senti pronta è meglio
toglierci da qui, non c’è quel gran ricambio d’aria- Sorrise
Yuu-
Uh, si- Scattò in piedi, non curante delle ginocchia doloranti- Non vedo l’ora
d’uscire da qui!
Lui
le sorrise nuovamente, dandole poi le spalle- Seguimi
Yuu-
Si… che strano però… che qui ci siano le luci intendo..
Raye-
Questo palazzo è nato sopra delle miniere, è più un costo far togliere queste
luci che altro.. e poi ogni tanto qualcuno si diverte a giocare qui dentro
Yuu-
Dal tuo tono non sembra una cosa positiva…
Raye-
Diciamo che si divertono a buttare dentro questi cunicoli degli ostaggi e a
giocare con loro a guardia e topo, e bada che i ruoli sono proprio questi… chi
viene portato qui ha la grandezza pari a un topo paragonata ai mercenari
Yuu-
Sei anche tu uno…..- Non osò continuare
Ridacchiò-
Direi decisamente di no
Yuu-
Ok…. senti, posso abusare ancora delle tua gentilezza?… avrei un dubbio…
Si
voltò appena- Dimmi pure
Yuu-
Prima… mi hanno…parlato di una persona parecchio pericolosa all’interno di
questa organizzazione.. dico pericolosa perché il suo tono non mi ha trasmesso
nulla di buono… un certo ‘man’ qualcosa…
Raye-
E non ti hanno detto altro?
Lei
scosse il capo, fermandosi qualche secondo. Quella scena non l’avrebbe più
scordata.. non aveva mai visto morire una persona in modo così truce,
soprattutto non davanti a lei…
Raye-
Mangiamemorie
Yuu-
Come?- Alzò il capo, non prestandogli totalmente attenzione.
Raye-
Lo chiamano così, dicono che mangia i ricordi della gente- Riprese a camminare
Yuu-
Come ‘mangia’?
Raye-
Penso sia metaforico- Ridacchiò- In fondo i ricordi sono astratti, no? Si che
in questo mondo esistono mai tante di quelle cose strane…
Yuu-
Quindi… ruba i ricordi alla gente- Si portò una mano sulla bocca- E’ terribile
Raye-
Forse
Yuu-
No, è assolutamente spaventoso! I ricordi ci permettono di andare avanti, di
essere quelli che siamo… senza, potremmo diventare chiunque… dimenticarci di
tutti….
Provò
un nodo alla gola.
Meimi
era sicuramente incappata in quell’essere agghiacciante che le aveva fatto
dimenticare chi fosse veramente. Forse era dato da questo il suo stato d’animo
sempre irrequieto e instabile.
Yuu-
Senti ma… un qualcosa si dovrà pur ricordare no.. qualche sentimento almeno…
Raye-
Da quanto mi è concesso sapere la risposta è no. Si cancella tutto, compresi i
sentimenti. Si dice che saresti in grado di eliminare il tuo stesso padre senza
provare un minimo rammarico
Yuu-
Oh… e non c’è modo di recuperarli questi ricordi? C’è sempre un modo!
Il
giovane si fermò ad un bivio, riflettendo appena, poi imbocco quello di
sinistra- Penso che l’unico a poter restituire i ricordi sia il mangiamemorie
stesso, ma mi stai chiedendo cose che vanno oltre il mio sapere
Abbassò
la testa, immergendosi nei suoi pensieri. Aveva scoperto troppe cose, tutte
negative. Cosa avrebbe provato Meimi a scoprire che tutto ciò che sapeva di lei
era falso? Però….
Yuu-
Ascolta ma… non è che i ricordi rubati vengono sostituiti??!!!
Raye-
Siamo arrivati
La
ragazza si fermò, davanti a lei solo un muro di roccia
Raye-
Non guardarmi così, questo è sicuramente il punto meno pericoloso.. guarda-
Tirò un pugnetto contro la parete che si frantumò appena- E’ friabile! Ok, è un
lavoro lungo ma almeno non verrai subito eliminata dai mercenari… Non è bello
per una donna scavare ma..
Yuu-
Non fa niente- Si avvicinò al muro- Ancora grazie che mi hai portata qui, il resto
posso benissimo farlo da sola- Iniziò a rompere il muro, il più velocemente che
poteva- Sai… ti ringrazio d’avermi aiutata.. anche se non ho ben capito il
perché…- Gli sorrise, per poi rivoltarsi e continuare il suo lavoro
Raye-
Assomigli ad una persona. . .
Yuu-
Oh…. Che buffo… anche tu mi hai ricordato una persona.. ma solo per il colore e
il taglio dei capelli, per il resto siete parecchio diversi- Rise
Raye-
Voglio rispondere alla tua domanda di prima
Lei
non lo degnò di grande attenzione, troppo presa dalla foga di voler uscire.
Raye-
Hai detto una cosa giusta, i ricordi vengono sostituiti con qualsiasi cosa il
mangiamemorie desideri. Ma nello stesso modo può toglierti solo una parte dei
ricordi, quelli che lui più desidera. Insomma, può fare quello che vuole
Yuu-
E’ davvero uno stronzo- Si fermò un attimo, guardandosi le unghie completamente
distrutte. Si soffiò sulle mani- Cavolo, bruciano da morire
Raye-
E tu…. Quali ricordi vuoi perdere per primi?
Silenzio
Non
fece in tempo a voltarsi che lui la prese per il collo e la alzò di peso.
Gli
afferrò le mani, tentando di divincolarsi, posando lo sguardo su quegli occhi
ora come presi da una rabbia improvvisa. Il respiro le mancava, scemava sempre
di più.
Raye-
Belli i tuoi occhi, sembrano due smeraldi… dove hai preso queste lenti a
contatto?- Ora una punta di sadismo si avvertì.
Lentamente
si sentì venir meno, e in quel momento la lasciò anche lui, dandole poi un
pugno e facendola sbattere contro la parete.
Tossì
forte, sputando un misto di sangue e saliva. Alzò lo sguardo, terrorizzata- Tu
sei…
Raye-
Si. Io sono l’essere temuto anche dai mercenari. Quello che fa tremare anche
solo col nome… il mangiamemorie
Yuu-
Tsè.. e io che pensavo fossi un mostro…- Si tirò leggermente su, acquistando un
piglio leggermente battagliero- E invece sei un essere umano come me… mi fai
ancora più schifo…
Raye-
Non accetto critiche da una mocciosa. C’è chi uccide per vivere, io rubo i
ricordi. Nulla di più, nulla di meno.
Yuu- Meimi… hai rubato i ricordi anche a lei?……- Non sapeva con certezza quale
tipo di risposta ne poteva ottenere, ma mai si sarebbe aspettata una serie di
calci.
Si
fermò solamente quando lei si piegò in due, iniziando realmente a sputare
sangue.
Raye- Bene… da quale ricordo potrei cominciare? Ah si, potrei farti dimenticare
una persona.. è sempre la parte più divertente quella- I suoi occhi erano
quelli di un folle.
Non
capì molto bene ma la prima cosa che pensò la fece impallidire.
No.
Lei
non poteva dimenticarsi di lui.
Raye
si fece sempre più vicino- Magari potrei fartela odiare o cancellarla
completamente dalla tua memoria… cosa preferisci?
Ora
stava bene.
Aveva
trovato un suo equilibrio.
Voleva vivere quella cosa in qualunque modo fosse andata.
Ma
non doveva perdere il suo ricordo.
Non
doveva cancellarlo.
Non
lui.
Raye- COSA PREFERISCI????!- Urlò, furibondo.
No.
Chiuse
gli occhi…. “Sanzo”
BWUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
Non
ebbe il tempo di urlare, né di scansarsi.
La
parete accanto a lei cadde rovinosamente.
Si
sentì chiamare. Non proprio col suo nome, ma non aveva importanza.
Alzò il capo e vide una jeep decisamente grande praticamente dentro al
cunicolo.
Sgranò
gli occhi- Michael!!!
Il
bambino la incitò nuovamente a salire- Fai in fretta!
Lei
si alzò e si lanciò dentro all’abitacolo. Portò indietro lo sguardo, notando
Raye che si alzava da sotto le macerie. Lo vide muovere le labbra, ma non capì
cosa stava dicendo, troppo rumore. Lui restò immobile, non dando cenni di
volerli seguire…. I suoi occhi però erano…
Michael-
Meimi, stai giù!- Le cacciò il capo verso il basso, mentre fece retromarcia e
prese a fuggire da quelle macerie.
Sentì ancora dei rumori, poi degli spari, poi solo il suono della macchina.
Quando alzò il capo si trovavano in mezzo al bosco.
Michael-
Mettiti la cintura se riesci, il terreno non è dei migliori
Lei
tentò di seguire il consiglio ma riuscì solo ad afferrare la cintura e a
stringerla con le mani.
Chiuse
gli occhi e si abbassò nuovamente, per evitare di prendersi dei rami in pieno
volto.
Infine la macchina rallentò.
Sospirò-
Dovremmo essere abbastanza lontani ora… tutto bene Mei-chan?
La
ragazza alzò il viso, completamente graffiato e leggermente gonfio, gli occhi
arrossati completavano il quadro.
Michael- Per favore, resisti ancora un pochino, preferisco portarti dalla parte
opposta del villaggio prima di farti scendere, così sarò totalmente sicuro.
Lei annuì leggermente, portandosi una mano sulla bocca per fermare i
singhiozzi. Le lacrime, quelle no, non riuscì a fermarle.
Passò all’incirca mezz’ora prima che il ragazzino constato di aver raggiunto un
punto soddisfacente. Frugò nel suo zainetto porgendole dell’acqua che lei
rifiutò- Almeno sciacquati il viso, per favore
Il
suo sguardo seriamente preoccupato la smosse. Prese la bottiglia e si gettò in
faccia un po’ d’acqua fresca. Poi si lasciò andare sul comodo sedile, poggiando
la testa.
Lui
le prese la mano e la baciò con dolcezza- Ora non ti devi più preoccupare
davvero di nulla, siamo lontani da quella casa… sei da sola qui?..
Yuu-
No… - Si alzò, lievemente- No… anzi, ho lasciato persone che saranno in pena
per me….
Lui
sorrise- Bene, mi sarei rattristato a doverti lasciare da sola.. posto che puoi
restare qui quanto vuoi, non me ne vado finché non starai meglio
Lei
inclinò leggermente il capo- Ma come fai? Hai dieci anni e sembri molto più
maturo di me… senza contare che guidi come un drago!
Michael-
Oh, tutto merito di mio padre! Mi ha insegnato all’età di cinque anni!- Esclamò
orgoglioso- Però devo ancora usare questo- Indicò un cuscino sotto di lui- Sai,
il mio corpo ogni tanto mi ricorda che sono un bambino- Fece una pernacchia
Yuu-
Tu…. Mi hai salvata… di nuovo… non potrò mai sdebitarmi con te..
Lui
scosse il capo- Non devi! Sono contento di essere stato utile a qualcuno! Sai,
mi piacerebbe molto diventare uno di quegli adulti essenziali per un villaggio!
Essere d’aiuto alla gente… è il mio sogno! ^__^
Gli accarezzò il capo- Sei una persona splendida, migliore di quasi tutti gli
adulti che conosco… grazie
Michael-
Eccola la mia ricompensa!- La indicò- Il tuo sorriso! ^.^
Yuu-
Senti ma… non avrai problemi per tutto questo?
Michael-
Ma figurati! Sono pur sempre un discendente della famiglia! Magari sarà il mio
papà a sgridarmi per come ho ridotto la macchina! :P
Lei
sorrise e si tastò il braccio.
Michael-
Cos’è?
Yuu- Un regalo, inutile per te ma.. mi fa piacere dartelo.. è un braccialetto
che mi regalò mio padre per il mio decimo compleanno, uno dei pochi regali che
mi ha fatto penso..
Michael-
Non posso! E’ una cosa troppo importante per te!!!
Gli
prese la gamba e glielo chiuse alla caviglia- Quando me lo regalò mi disse ‘Ora
ti sta grande, quando ti diventerà stretto capirai di essere cresciuta’.. che
frase idiota…- Rise- Anche perché non mi è mai diventato stretto.. eheh..
Si
avvicinò e gli posò un bacio sulla fronte. Michael sorrise, imbarazzato e
decisamente contento.
Scese dalla jeep, richiudendo con cura la portiera mezza rotta- Non avrò mai
parole per ringraziarti, non basterebbero nemmeno tre vite per farlo..
Michael-
Una cosa per me potresti farla però, prega che il mio sogno si realizzi!
Yuu-
Oh, ma quello succederà di sicuro!
Il
bambino si sfregò il naso- E chissà, magari riuscirò anche a convincere gli
altri membri della famiglia a cambiare… sarebbe davvero meraviglioso!
>__<
Lei
sorrise, comprendendo benissimo che non sarebbe mai stato possibile- Tu
impegnati al massimo Michael
Lui
le sorrise mettendo poi in moto la macchina- In bocca al lupo Meimi!
Yuu-
Yuumei… è Yuumei il mio nome
Non
sembrò nemmeno scandalizzarsi più di tanto- In bocca al lupo Yuu-chan!
Yuu-
Crepi…- Sussurrò mentre lo guardava allontanarsi
No,
non doveva piangere.
Lui
le aveva dimostrato quanto coraggio può esserci in una persona, non doveva
sprecare quel prezioso insegnamento.
Strinse le spalle e tentò di capire la giusta direzione.
Percorse
la stradina che portava alla città molto lentamente, tentando di mettere in
ordine quanto accaduto.
Le luci della cittadina quasi l’abbagliarono. Trovare l’albergo non sarebbe
stato così difficile, ancora meno trovare il luogo dove aveva lasciato Hakkai.
Ma
non sapeva se ne aveva davvero voglia.
“Che
vigliacca”
Mei-
YUU!!!
Ecco,
la persona che aveva più paura d’incontrare.
E ora… cosa le avrebbe detto?
Come
poteva dirle ciò che aveva scoperto?
Quali sono le giuste parole per ferire
completamente una persona già scalfita?
Continua…..
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Me
lo ricordavo decisamente più lungo questo capitolo e anche più intenso… invece
tutto succede molto ma molto velocemente… spero abbiate colto tutto ciò che
c’era da cogliere, non vorrei essere stata troppo frettolosa…. È che mi è
venuta paura a scrivere questo capitolo, Raye mi faceva paura ç__ç Anche la
copertina mi ansieggia XD (sono particolarmente impressionabile, non si era
capito?! XD)
Ringrazio
le persone che hanno atteso il mio aggiornamento e che mi spronavano a
continuare… ci tengo a precisare che il ritardo non è dovuto a me ma
all’assenza di internet(momentaneamente) nella mia vita… è inquietante quanto
ci si leghi al web e senza non si riesca più a muovere un dito(ora sto
esagerando)..comunque mi scuso e spero veramente che quei fotutti str…mi
attacchino presto internet ^__^
Ringrazio
quindi le persone che leggono e quelle che, oltre leggere, accompagnano il
tutto con un costruttivo e buon commento!
Grazie
a RAFFY(Ancora grazie del mega regalo ç__ç), RIKA, HELENA88, AYA-CHAN
Grazie
a HOPE(Mei una Krafenberg? …. Mmmm… ma si è capito un po’ di più da
questo capitolo o no? XD Yuu è un’attrice nata, è geniale e molto molto brava!
Me la sono proprio immaginata in quella scena, spessa XD pensi che qualcuno
tirerà le cuoia?… mmm.. forse…. Forse…chissà XD)
LAV(Ma figurati, mi sembrava strano non conoscessi
Furuba XD è uno dei manga più belli mai creati… ma forse io sono di parte :P
Wow, che ci facevi in Austria? O__o che figata! >_< Povera Meimi, sempre
più sfigata vero? -.- sisi, disegna pure tutto ciò che vuoi *__*)
TEMARI(Krafenberg è un nome facilissimo da pronunciare e
soprattutto da memorizzare, no??! XD Ma Yuu non fa parte di nessuna strana
famiglia, già la sua basta e avanza XD Michael le ha parato il culo in maniera
magistrale, povero figliolo U__U Si si, quelle della copertina sono proprio
delle maschere di teatro.. non l’ho scritto? O__o in caso sono scema perché lo
sono XD)
Canzoni:
Prodigy
– Smack my bitch up
Copertina:
Un portone chiuso. Meimi per terra col viso basso coperto
dai capelli spettinati, sembra appena scivolata, una gamba non è ancora
completamente a terra
Capitolo 12 *** The first time I hugged the sun ***
12
Salve
a tutti
Ho
riletto giusto ora questo capitolo, sorprendendomi da sola di certe battute che
non ricordavo e della velocità in cui vengono sparate le informazioni.
Personalmente sono soddisfatta, aspetterò il vostro giudizio!
In
corso di progettazione ho cambiato però una cosa, la copertina di questo
capitolo… in realtà ne avevo pensato un’altra, una cosa tipo “Meimi dritta
verso il ‘lettore’ ma senza viso” (quindi senza occhi, bocca, naso, zigomi,
ecc).. ma mi faceva terribilmente paura ç__ç (In realtà ve lo sto dicendo cmq…
) quindi ho deciso di cambiarla con qualcosa di leggermente più sobrio ma
sempre inquietante(quanto meno, io me la immagino con paura T__T)
Consiglio,
cercate di ascoltare in ordine le canzoni, la lettura acquista un significato
totalmente diverso ^__^
Grazie
alle persone che continuano a pazientare e hanno voglia di continuare a
leggere, immensamente grazie!
Grazie
a RAFFY-CHAN, RIKACHAN!!!!!
Grazie
a HOPE(Mei, Mei, Mei, che destino avrà Mei? XD Raye può fare
assolutamente quello che vuole coi ricordi, è come se li vedesse e potesse
prendere solo quelli che LUI vuole, un potere complesso... comunque, diciamo
che l’ha aiutata per un ‘suo’ motivo, c’è una ragione dietro. E, come ti ho già
detto, non le ha fatto dimenticare decisamente nessuno! Anzi... )
LAV(Non ti aspettavi fosse lui il mangiamemorie? In
realtà nemmeno Yuu se l’aspettava XD Non fosse stato per Michael, chissà che
sarebbe successo ... Hai un cugino interessante, oltre che pazzo XD beh, le sue
‘imprese’ sono a dir poco impressionanti.. )
Colgo
l’occasione per fare gli auguri al mio demone sanguinario preferito(Il suo
compleanno era il primo di febbraio.. sono un pochetto in ritardo, lo so)... AUGURI
SIMAL!!!!!!!!!!!!!!! CENTO
DI QUESTI ANNI!!!!! E che il tuo grande, e impossibile, sogno possa prima o poi
(più poi eh) avverarsi!!!!! Love >__<
Canzoni:
The Fray - How to save a life
Linkin Park - Leaving out all the rest
BSB - Unmistakable
Cascada - Everytime we touch (Club Mix)
Copertina:
Meimi si guarda allo specchio, è di spalle. Però la sua
immagine non viene riflessa, come se non esistesse, come se non fosse nemmeno
lì
12THE FIRST TIME THAT I HUGGED THE SUN
Abbraccerò questo sole, come fosse la prima volta che lo
vedo
Meimi
le si gettò addosso, abbracciandola.
Lei
non si lamentò minimamente, anche se ogni piccola parte del suo corpo le
doleva.
Il
suo dolore più grande era ben altro.
La
ragazza le prese le braccia, guardandola attentamente- Oddio Yuu.. che ti è
successo?- Domandò spaventata, assumendo un’espressione orribile.
Non
rispose, si limitò ad abbassare la testa, chiudere le labbra e gli occhi.
Quanto avrebbe voluto chiudere anche il suo cuore…
Mei-
Non rispondermi- Le prese la mano, delicatamente- Raggiungiamo gli altri.. sono
preoccupatissimi… già tardavi.. in più abbiamo sentito delle esplosioni
provenire da quel cazzo di palazzo..- Si mordicchiò un labbro- La gente ha
iniziato ad uscire all’impazzata, tenendo un certo rigore nel muoversi però..
sembrano dei soldatini spaventati…. Ma tu .. non c’eri… abbiamo pensato che
fossi uscita da un’altra parte.. ti abbiamo cercata ovunque..
Yuu
alzò di scatto gli occhi, con l’orrore dipinto sul volto.
Mei- No, non siamo entrati, tranquilla… Per fortuna Gojyo è rimasto il più
saldo tra di noi.. dici che sarebbe stata una cazzata?
Lei
riabbassò il capo. I piedi le facevano male. Anche la mano, tenuta con grazie,
le doleva. Però… era estremamente felice d’essere viva.
Iniziò
a piangere, lentamente, senza singhiozzare. Le lacrime non faticavano a venir
già da sole, senza nemmeno l’aiuto delle palpebre.
Mei-
GOKU! SIAMO QUI!
Urlò
per attirare l’attenzione.
Yuu
alzò gli occhi e per un attimo cessò di piangere.
Lì
vide tutti e quattro correr loro incontro, con aria assolutamente angosciata.
Si disgustò per il sollievo che la prevalse in quel momento.
Abbassò
la testa, serrando i denti.
Hakkai- Oddio… che ti è successo?- Chiese inorridito
Goku
si portò una mano sulla bocca mentre Gojyo si tolse subito la giacca marroncina
e gliela poggiò discretamente sulle spalle.
Sanzo
era rimasto poco più indietro, leggermente turbato dall’aspetto distrutto di
lei.
Mei- Dai, le domande a dopo.. ora sarà meglio tornare nella locanda
Hakkai-
Si, hai ragione tu.. te la senti di camminare Yuumei?
Lei
non rispose, riprese a piangere.
Braccia
basse e pugni stretti. Non riusciva nemmeno a riaprire gli occhi, la sua vista
era offuscata dalle lacrime.
Prese
a camminare, facendo piccoli passi.
Sanzo
sgranò gli occhi quando la vide appoggiarsi al suo petto.
E li
i singhiozzi non li trattenne davvero più. Sentiva il petto stringerle mentre
emetteva piccoli urli di dolore.
Il
bonzo guardò un attimo verso gli altri, totalmente spiazzato da quel gesto. Poi
alzò un braccio e lo posò appena sulla sua testa, un tocco leggero.
Sanzo-
Razza di idiota, te l’avevo detto sarebbe finita così
Ma
nel suo tono non si leggeva alcun rimprovero. In tutta risposta si aggrappò
alla sua tunica, forte, quasi a volergliela strappare.
Sanzo- Su, togliamoci da qui- Tirò un’occhiataccia a due ubriaconi che li
stavano osservando poco distante. La prese e la trascinò via.
Gli
altri li seguirono velocemente, Goku e Gojyo li sorpassarono come a volergli
fare da scudo. Meimi si guardava intorno con fare pensieroso.
Hakkai
rimase più indietro degli altri.
“Va
bene anche così… deve andare bene così……..”
Si
passò velocemente una mano sugli occhi, stanchi.
* *
*
Arrivati
alla locanda, guardò con spossatezza le scale. Il braccio di Sanzo, che era
stato poggiato a lei per tutto il tempo ora si era allontanato. Tremava, forse
impercettibilmente.
Quando
sentì posarsi una mano sulla spalla sussultò, saltando quasi in avanti.
Gojyo le sorrise, preoccupato- Permettimi di aiutarti
La
prese in braccio e la portò su per le scale. Lei si lasciò trasportare, come
non avesse null’altro da perdere. Goku aprì prontamente la porta della stanza,
facendoli subito passare.
Il
mezzo demone la ripose con delicatezza sul letto e subito Hakkai le fu
affianco. Portò le mani sul suo corpo ma lei le scacciò.
Hakkai-
Hai ferite gravi?
Yuu
scosse la testa. Si guardò un po’ intorno per poi alzarsi leggermente la
maglietta e lasciando scoperte delle brutte macchie color sangue.
Gojyo-
Cazzo! Hakkai, riesci a curargliele?
Il
demone chiese a Mei di portargli dell’acqua- Se non sono troppo gravi si..
sempre non ci siano lesione ad organi.
Yuu
chiuse gli occhi, cacciando indietro la testa. Iniziò a sudare. Ora
l’avvertiva, il dolore si era fatto più intenso, lancinante. Insopportabile.
Li
riaprì di scatto, alzandosi e piegandosi in due- Maledizione…..
Mei-
Ecco!- Posò su un ripiano accanto al letto una bacinella d’acqua e strizzò un
piccolo straccio- Stenditi, lascia fare ad Hakkai… - Le posò la pezza fresca
sulla fronte e le prese la mano- Stringila quanto vuoi
Yuu
deglutì e il demone iniziò a curarla, velocemente, come meglio poteva.
Lentamente
il viso di Yuu, prima pallido, iniziò a prendere colorito. Ma solo per poco,
poi tornò bianco come un cencio.
Hakkai
tolse le mani- Le ferite interne sembrano rimarginate.. però stai il più ferma
possibile questa notte, domani ti faremo visitare da un vero medico…
Yuu-
Grazie….- Sussurrò, sistemandosi sul materasso, tenendo sempre gli occhi
chiusi.
Gojyo- Vieni- Si rivolse a Meimi- Lasciamola riposare.
Uscirono
tutti, silenziosamente, chiudendo la luce della stanza.
Ecco
C’era
di nuovo buio
Almeno
il dolore insopportabile che sentiva allo stomaco se n’era andato. Si toccò il
viso, sentendo dolore ritrasse subito la mano.
Ecco
Era
di nuovo sola
Aveva
la più completa certezza che chiunque fosse entrato in quella stanza sarebbe
morto nel giro di un singolo minuto, gli altri sarebbero accorsi subito ma….
Questo non le bastava. Non quella sera. Non in quel momento.
Si
portò un braccio sugli occhi, oscurandosi completamente la vista- Chissà come
sta Michael….. come vorrei avere un decimo della sua forza….- Serrò i denti,
per evitare ai singhiozzi di essere uditi.
Sentì un tocco alla porta, come se qualcosa ci fosse sbattuto. Sgranò gli occhi
e si alzò all’istante. Per fortuna non sentiva alcun dolore all’addome, così decise
di alzarsi.
Aprì di scatto la porta facendo sobbalzare la persona che c’era appoggiata.
Yuu- Goku
Il
giovane si alzò- Scusami.. non volevo disturbarti.. ti ho spaventata?- Chiese
afflitto
Lei
scosse la testa- Un pochetto forse, ma ci sono abituata- Sorrise- Che ci fai…
Goku-
Mmm… mi sei sembrata piuttosto scossa… così…
Yuu-
Vi siete messi d’accordo voi?
Goku-
No…- Rispose imbarazzato- Iniziativa personale… non riuscivo a prendere sonno
e..
Yuu-
Entra
Goku-
Guarda che io rimango anche qui fuori! Non è il caso di……... ok- Si arrese
Si
avvicinò a letto, sedendoci si- Sai…. Tremavo alla sola idea di restare sola
stasera… però non volevo disturbarvi..
Goku-
Dovevi invece! Se hai bisogno devi semplicemente chiedere!
Yuu-
…. Questa poltrona è letto… si trattano bene qui- Rise- … Meglio del pavimento,
no?
Goku-
Si… ma ti fa davvero piacere?
Lei
si alzò e si avvicinò a lui- Ho… avuto paura… di non tornare più…
L’abbracciò
di getto- Non tremare, ora ci siamo noi con te… ci …. – Deglutì- … sono io
Si fece
coccolare da quelle braccia. Quanto aveva desiderato che la stringessero
nuovamente, fino a qualche tempo prima sarebbe stata al settimo cielo…. Già……
ma ora….
Poggiò la
testa sulla sua spalla, asciugandosi le lacrime e ridendo divertita dal
bofonchiare di lui.
Yuu- E
dai, si asciuga!
Goku-
Spero ¬_¬
Lei
continuò a ridacchiare e, gattonando sul letto, si infilò sotto le coperte.
Goku si
tirò giù la poltrona, completamente provvista di lenzuola e cuscini- Che lusso
Yuu- Già…
Goku- Una
vera città di merda
Si
aggiustò il cuscino, per poi poggiare la testa sul materasso, socchiuse gli
occhi per poi guardarsi col ragazzo proprio di fronte a lei.
Goku-
Scusami Yuu…
Lei
nascose il viso sotto le coperte, per poi far spuntare solo gli occhi- Non ti
preoccupare…
Goku si
girò, dandole le spalle.
Yuu-
Buonanotte viandante
Lui
chiuse gli occhi- Buonanotte Yuu..Mei…..- Sussurrò talmente piano che non venne
avvertito da lei.
* * * * *
Toc Toc
Un
bussare leggero le fece appena muovere il capo. Con un flebile avanti, la porta
si aprì.
Lei
sorrise facendo cenno con la mano al ragazzo di avvicinarsi.
Gojyo- Non sei scesa, allora ho pensato volessi essere un po’ servita. E non
c’è nulla di male, le donne devono essere riverite in ogni modo e occasione- Si
sporse in avanti, porgendole il vassoio.
Ridacchiò, prendendo il piatto caldo e le relative bacchette- Dimentichi il
fatto che ogni occasione è buona per venerare una donna!
Gojyo- Ma
certo, era sottointeso!
Mangiò
solo qualche boccone- Scusami… sei stato gentile a portarmi su tutta questa
roba, ma non ho molta fame
Gojyo-
Male, molto male! Una principessa dovrebbe sempre nutrirsi adeguatamente
Lei
sospirò, mangiando solo metà del piatto per poi riporlo sul comodino. Si prese
le gambe e se le tirò al petto- Scusami davvero- Sorrise- Non sono molto di
compagnia.. ma di a Sanzo che mi riprendo presto!- Aggiunse subito.
Gojyo- Ma
sei scema? Prenditi tutto il tempo che vuoi! Sanzo si fotta U__U
Poggiò il
mento sul ginocchio, pensierosa.
Gojyo- Anche Mei è molto preoccupata per te.. ha detto che devi riprenderti
come si deve, altrimenti non avrà più chi sfottere
Sorrise-
Poverina.. io al suo posto me ne fregherei altamente e vorrei sapere tutto
subito
Gojyo-
Penso che.. il suo comportamento sia dettato dalla paura.. non per sminuirla
come persona ma.. – Bloccò le sue parole, allungò una mano- La faremo pagare a
chi ti ha ridotta così
Lei
scosse la testa- Dovete…- Deglutì- Dobbiamo starci tutti molto lontani…. È
gente pericolosa, senza scrupoli… e coi mezzi e intelligenza necessaria per
distruggere qualunque cosa….
Gojyo- Ti
va di parlarne un po’?
Yuu- …..-
Si guardò allo specchio dell’armadio proprio di fronte. I lividi erano ancora
visibili. Prima o poi doveva parlarne con qualcuno… e forse era meglio iniziare
a farlo, anche perché Meimi doveva sapere….
Abbassò
la testa e la poggiò sulla spalla del mezzo demone che, in risposta, la
strinse.
* * *
Il sole
era sorto solo da qualche minuto.
La
locanda era deserta, solo leggeri rumori si avvertivano dall’esterno.
Il mondo
sembrava svegliarsi pian piano, sbadigliando e stiracchiandosi, molto
lentamente.
Lei
girava attorno a quel tavolo da parecchio tempo, non abbastanza per farla
sbattere per terra.
Pensava,
rifletteva, rimuginava.
Unì i
palmi, facendo toccare i polpastrelli, e li avvicinò alla bocca. Finalmente si
fermò, la testa china, i capelli raccolti in una coda laterale.
In quel
momento desiderava la pioggia, quando aveva brutti pensieri sua madre le
consigliava sempre di aspettare la pioggia e farsi purificare dal cielo. Quanto
le sarebbe servita in quel momento… più sua madre che la pioggia.
Un rumore
la scosse.
Mei-
Scusa- Spostò nuovamente la poltroncina che aveva scontrato- Non era mia
intenzione spaventarti… mattiniera vedo
Yuu- Già…
mi piace guardare l’alba
Mei-
Allora perché te ne stai chiusa qui e non esci fuori?
La
ragazza abbassò il capo, scotendolo appena.
Lei le
tese la mano- Forza, afferrala. Se bilanci il tuo corpo, anche la paura sparirà
Yuu
sorrise- Sai che è la stessa cosa che mi diceva una mia insegnante di danza?
Mei- Vedi,
mica sparo cazzate io!
Yuu- Non
sempre per lo meno …- Borbottò, rifiutando il gentile invito e sedendosi sul
divanetto in fondo alla stanza.
Mei- Senti…
Alzò di
scatto la testa- Scusami! So che vorrai sapere cosa ho scoperto dei Krafenberg…
Mei-
Tranquilla. Non ho tutta questa fretta di sapere la verità- Le si avvicinò-
Vedendo il tuo stato d’animo non è nulla di buono- Mosse gli occhi per tutta la
stanza- E comunque vorrei prima ti riprendessi, quanto meno da quei lividi…
Yuu-
mmm…..
Mei- No..
quello che volevo chiederti io… riguarda Sanzo
Sgranò
gli occhi, lasciandosi andare le gambe- Che… c’è?
Mei- Ho
visto come ti ci sei gettata addosso stanotte.. cos’è? Volevi forse farmela
pagare in qualche modo?
Yuu- No!-
Si alzò- In realtà… non so nemmeno io cosa mi sia preso….- Si passo una mano
fra i capelli, scompigliandosi la coda.
Incrociò
le braccia- Mi sembrava le tue attenzioni fossero tutte per Goku, già cambiato
idea? .. mi sembrava d’averti già detto di stare alla larga da Sanzo, giusto?
Yuu-
Questo….- Strinse le mani- Non è più possibile purtroppo…
Le luci
in strada si spensero all’unisono, ora il sole illuminava quasi tutte le
strade. Questo facilitò la discesa degli scalini e il rumore quasi nullo dei
suoi stivali. Non aveva per nulla sonno, era stato tutta la notte a pensare e
pensare ancora. Aveva riflettuto così tanto che si era mandato a quel paese da
solo e aveva deciso di scendere in cerca di sakè. Fu per questo che tutto si
aspettava, tranne che di trovare Yuu e Mei in piena discussione. Gli venne
istintivo diventare un tutt’uno con la parete, quasi fosse un ladro.
Ma perché
quando c’era di mezzo quella donna faceva cose tante stupide?
Mei- Cosa
vorresti dire?
Si portò
una mano sulla bocca, tremando leggermente.
La ragazza l’afferrò per la maglia- Cosa vorresti dire?!- Scandì la domanda.
Yuu- MI SONO INNAMORATA DI SANZO!!!- Urlò di getto- Ecco… ecco cosa voglio
dire….- Si scostò
Mei fece
qualche passo indietro
Yuu- Non
so nemmeno come sia successo… è diverso.. tutto diverso… mi trovo a pensare a lui…
sempre… senza che me ne accorgesse sempre di più….. cazzo- Si passò nuovamente
una mano fra i capelli, dandole le spalle.
Mei- Allora cambia tutto- Disse con semplicità
Yuu-
Come?-Si voltò
Mei- Io
non ho mai detto che ne ero innamorata. Mi sono fatta avanti perché fisicamente
è veramente un gran figo. Ma nulla più.
Yuu- Non
ti seguo….
Mei-
Sanzo è veramente bello, è sexy e ha un fisico niente male.. e poi… diciamo che
ho sempre avuto un debole per quelli coi capelli biondi… però se tu ne sei
innamorata – Fece spallucce- Pace, te lo lascio
Yuu- Ma…
se mi hai preso a pugni per lui?!!
Mei- Io
ti ho preso a pugni perché mi hai fatto incazzare, stavi facendo soffrire
l’unica persona che mi aveva realmente dato una mano negli ultimi mesi… e poi
ero un po’ nervosa di mio
Yuu- Un
po’ tanto- Ricordò
Sospirò-
Quindi vuol dire che hai dimenticato Goku.. che se domani me lo prendessi non
ti farebbe nessun effetto?
Si portò
una mano sul petto- Goku è stata sicuramente una persona importante ma… - Alzò
il capo- Quello che sento per Sanzo è diverso… più ponderato.. forse aveva
ragione Goku, troppo pochi sette giorni per conoscersi e innamorarsi… però… gli
voglio comunque un gran bene
Mei
sorrise- Sono contenta che almeno su questo tu abbia fatto chiarezza. Aaaah,
così avremo una coppietta in viaggio, chissà che lagne!
Yuu- Ti
sbagli….
Mei- Hn?
Yuu- Anche se io sono interessata a lui, lui certo se ne strafrega di me-
Sorrise amaramente- Sanzo è sempre immerso nei suoi pensieri, sempre cupo, non
si lascia avvicinare- Si infilò le mani in tasca- Ogni tanto vorrei infilarmi
nei suoi pensieri ma penso sarebbe sbagliato.. quando lo guardo è come guardare
un muro di ghiaccio, irresistibile
Mei- Sta
a te far sciogliere questo ghiaccio.. se vuoi posso procurarti un piccone!
Rise- No…
va bene così…. non voglio nulla da lui.. mi basta potergli stare vicino.. non
commetterò lo stesso errore che con Goku…
Mei- Ok,
come vuoi… In caso, la proposta del piccone è sempre valida!- Le tese un pugno
che Yuumei colpì prontamente.
Fece un
leggero inchino- Grazie Meimi
Mei- E
ora corri a dormire! Hai gli occhi simili a una melanzana!!!
Lui si
ritrovò a gattonare all’indietro e nascondersi prontamente nella stanza
dell’oste.
Sentì le
ragazze borbottare e salire su per le scale. Infine non udì più nulla.
Uscì allo
scoperto sospirando.
“Che
imbecille”, imprecò contro se stesso.
Uscì
fuori dalla locanda e si accese subito una sigaretta.
Il cerchio
alla testa della sera precedente era completamente passato, i lividi no, ma per
quelli c’era sempre tempo.
Forse
quel suo urlare, il suo sfogo era servito. Non certo a mettere chiarezza ma, a
radunare un poco i cocci che si muovevano nel suo corpo, ferendola.
Arrivata in fondo alle scale si scontrò contro un bambino che correva come una
furia lontano da una mamma urlante. Si ritrovò a sorridere pensando un po’ a
Michael e un po’ a sua madre…
Entrò
sicura nella sala da pranzo, dirigendosi nel tavolo dove tutti erano come
radunati, in attesa.
Hakkai- Ben svegliata- Elargì un bellissimo sorriso- Come ti senti?
Yuu-
Bene- Ostentò sicurezza- Però, penso che tarderemo di ancora un po’ la
partenza, mi spiace Sanzo, me ne assumo totalmente la responsabilità
Sanzo- E
quale sarebbe il motivo?- Picchietto con la sigarette nel portacenere.
Si voltò
sicura verso Meimi- Penso sia il momento che tu venga a conoscenza della verità
La
ragazza sussultò appena, staccando le braccia dal tavolo e iniziando a
guardarsi intorno.
Yuu-
Quello che sto per dirti… non è per nulla bello o rassicurante.. Sarai in grado
di sopportare ogni cosa?
Mei si
passo una mano fra i capelli e deglutì- Mi stai mettendo solo ansia.. su,
spara.. starà a me giudicare se è così tanto grave ciò che hai scoperto…. Ma
fammi dire una cosa prima.. qualunque sia la verità io troverò chi ti ha
ridotto così e lo appenderò ad un muro. Non voglio avere debiti
Yuu
scosse la testa- No. Invece staremo tutti alla larga da quella gente. Non ho
detto nulla subito perché siamo più al sicuro dentro questa locanda che
proseguendo subito il percorso. Ma.. appena possibile dobbiamo allontanarci da
questo posto, da quella gente- Strinse i pugni
Sanzo-
Ora… ci vuoi raccontare?
Lei annuì
e iniziò, senza troppi rigiri di parole, a riportare tutto ciò che aveva visto,
sentito, vissuto la sera precedente.
Meimi
restò impassibile ad ascoltare fino all’ultima parola. Infine si alzò, in
apparenza tranquillamente, e abbandonò la stanza.
Hakkai
fermò Goku che la stava rincorrendo.
Gojyo si accese una sigaretta mentre Yuumei si sedette accanto a lui.
Restarono in silenzio per tutto il pomeriggio.
Quando
calò il buio ed iniziarono ad entrare i primi clienti, lasciarono elegantemente
la sala per scomparire chissà dove.
…..
Goku- Non
mi ha rivolto una sola sillaba- Disse stringendosi le gambe.
Yuu-
Immagino- Rispose mentre finì la rampa di scale.
Goku- Ci
provi tu?
Annuì- Se
la lasciamo da sola è peggio.. non è bello vedersi crollare il tuo passato
inesistente addosso…
Goku- Hn…
Gli tirò
una pacca sulla spalla- Stalle vicino, Goku, ha bisogno di te
Lui si
voltò appena, osservandola mentre si avviava con pazienza dalla porta di Meimi.
Entrò
senza bussare.
La trovò
seduta per terra, al buio e con le gambe strette al petto. La testa china poggiava
sulle ginocchia.
Yuu non
disse una parola, si limitò a disfare il letto ed a prendere una coperta che
subito dopo le poggiò sulle spalle. Dopo aprì la finestra e si poggiò al
davanzale- Quando ti verrà voglia di urlare ti basterà affacciarti… mentre la
coperta ti proteggerà da ogni incombenza notturna
Si voltò,
accucciandosi di fronte a lei- Ti ho portato delle cose…- Frugò nella borsetta
rosea- .. un pacchetto di fazzoletti, per ogni puerile evenienza..- Sorrise.
Mei alzò
gli occhi, non un velo di umido sul suo viso.
Yuu- E
poi ho cercato una canzone metal per te.. premetto che non me ne intendo molto
ma questa mi è sembrata parecchio carina…..- Gli mise le cuffie alle orecchie-
Hei, guarda che è solo in prestito- La ammonì.
Si alzò e
lasciò la stanza.
Meimi
restò nuovamente sola. Ma questa volta i suoi pensieri non ebbero troppo campo-
E questa roba la chiama metal? Non ne capisce proprio nulla … che imbecille…..
Mise la
testa fra le ginocchia.
E
finalmente…
. . . .
.Riuscì a piangere
Il mio cuore stridula
al ritmo di una canzone troppo bella per essere ascoltata in questo momento. Le
mie lacrime, appese a un filo, si confondono col groppo nella mia gola. I miei
piedi non vogliono muoversi, la mia bocca non vuole urlare
Un’immagine chiaramente
sfocata. I volti li riconosceva, quanto meno i vestiti. Erano i cinque ragazzi
con qui stava viaggiando in quelle settimane. Assottigliò gli occhi, cercando
di mettere il tutto a fuoco. Vide l’immagine allontanarsi, sempre di più… e più
si allontanava e più diventava nitida. Che cosa buffa. Quando raggiunse la
lontananza più elevata i volti risultarono limpidi, nettamente più limpidi.
Che cosa completamente
idiota.
Aprì gli occhi emettendo
un piccolo ‘tsè’. Osservò il soffitto rivestito di accurati dipinti,
sicuramente fatti a mano. Che fatica inutile.
Si sentiva il corpo
particolarmente leggero, quasi dovesse prendere il volo da un momento
all’altro.
Si voltò appena e spalancò gli occhi.
Un viso dolcissimo, quasi di bimbo. Un corpo rannicchiato in una posizione
parecchio scomoda a suo avviso.
Si trovò a sorridere.
Allungò una mano per accarezzare la chioma castana, passando le dita fra i
capelli, portando attenzione a non svegliarlo.
Poggiò la testa nuovamente
sul cuscino, inumidendosi le labbra screpolate. Stette ad osservarlo per
parecchio tempo, cercando poi la sua mano, stringendola.
Per quanto tempo si era sentita sola?
Per quanto aveva avuto
il vuoto negli occhi?
Per quanto non aveva
visto l’uscita?
Aveva passato quegli
ultimi mesi in completa solitudine, chiudendo la se stessa che urlava richieste
d’aiuto, sigillando quella porta.
Aveva creduto di perdere
una famiglia…
… ma forse aveva perso
molto di più
Per quanto non aveva
visto l’uscita?
………Ora però.. la stava
chiaramente vedendo…. Una luce in lontananza sembrava così saldamente indicarle
la via.
Ora stava solo a lei
uscirne fuori.
Goku aprì gli occhi.
“Eccola la luce”
Ritrasse la mano
velocemente, portandosela sotto una guancia.
Goku- Oh… sei sveglia?- Chiese ancora assonnato
Mei- Così sembra.. sai,
sei particolarmente carino quando dormi
Il ragazzo arrossì,
farfugliando qualcosa- ….. come stai?- Domandò facendosi serio
Mei- Ho fatto un sogno
bizzarro…- Si mise a sedere- .. e mi è venuta fame
Goku- Hn? O__o è
correlato?
Mei- Non direi…. A
proposito, non avrai fatto sconcezze mentre dormivo?!
Goku- AHHH!- Cacciò un
urlo muovendo le mani e dimenandosi. Nell’agitazione rotolò giù dal letto,
prendendo una bella schienata.
Gattonò sul materasso sporgendosi sul bordo- Che scemo che sei XD
*
Ansia
Desiderio
Rassegnazione
Sentimenti contrastanti.
Forse l’ultimo era
quello che ora prevaleva di più in lei.
Un’ansia dovuta alla non conoscenza.
Un desiderio di
comprendere chi davvero si guarda allo specchio.
Rassegnazione, l’emozione più forte e più abominevole. Arrendersi all’evidenza
di ciò che si era per aprirsi completamente a ciò che si è.
Un percorso doloroso, ma
pur sempre una strada da percorrere. La più giusta, senza alcun dubbio, ma la
più difficile.
Annullarsi completamente
per riscoprirsi peggiore.
Sprofondare.
Risalire.
E infine… rinascere
*
Hakkai- Ne sei sicura?
La ragazza annuì,
decisa.
Gojyo- Bene, allora non
ci resta altro che incamminarci- Si portò il pesante zaino su una spalla.
Mei- No. Vi ho già coinvolti abbastanza.. ora tocca a me muovermi
Goku- Non ci pensare
nemmeno!
Yuu- Sono d’accordo con
Goku.. andare da sola è una pazzia.. senza contare che…- Si toccò appena il
ventre- Ormai sono coinvolta pure io
Sanzo si accese una
sigaretta, con non curanza- Non perdiamo altro tempo
Il demone sorrise- Si.
E’ anche meglio muoversi.. La nostra meta sembra parecchio distante e la
prossima città dista almeno tre giorni
Yuu- Partiamo subito
allora!
Riempirono velocemente
Hakuryù con bagagli e cibarie e partirono di tutta fretta.
Si lasciarono alle spalle senza problemi quella cittadina in subbuglio, di cui
membri di quella sanguinaria famiglia avevano sparso sicari alla ricerca
dell’intrusa che aveva guastato loro la meravigliosa serata.
* * *
Era passato già un
giorno intero di viaggio.
La città successiva
sembrava distante anni luce.
Si erano stancati tutti
in modo particolare, forse perché l’ultimo tratto era stato percorso a piedi ed
in salita.
Goku e Mei erano stati tutto il tempo indietro, a parlare concitatamente. Li
vedevano sbracciare, prendersi le mani, allontanarsi, urlare, imbronciarsi. Il
gruppo accelerava il passo quando poteva, quasi sembrava di intromettersi
troppo in quei battibecchi.
Yuu camminava davanti a tutti, con piccole ma veloci falcate.
I suoi muscoli, già atletici, si erano maggiormente intensificati dal giorno
della partenza.. da allora, ridendo e scherzando, era già passato un mese.
Ora sentiva il suo cuore
decisamente più saldo e sicuro. Aveva abbandonato quei sentimenti traballanti
per Goku, anche se continuava a provare una forte attrazione per lui.
Ma quello che sentiva
ora era totalmente diverso… Un qualcosa di cui non riusciva nemmeno a
capacitarsi lei stessa… un sentimento forte e sfuggente… proprio come lui. Sempre
così lontano e irraggiungibile.
L’aveva accettata,
apparentemente di buon grado, nel gruppo e che questa era già di se una ghiotta
vittoria ma.. certo non avrebbe ricambiato quel suo affetto, che avvertiva così
delicato.
Solo al pensarlo arrossiva. Non provava nessuna morsa al petto solo una grande
sensazione si pace. Forse era più giusto un amore così…
Anche se non l’avrebbe
mai raggiunto…
Sanzo- Fermiamoci-
Intonò con voce salda.
Gojyo- Rompete le righe!- Scherzò mollando a terra lo zaino.
Hakkai- Come ti senti?- Chiese, premuroso.
Yuu- Bene, ti ringrazio.. camminare mi ha fatto proprio bene. Aiuta a
riflettere ed a rielaborare tutto- Sorrise- E comunque…- Si massaggiò la
pancia- Qui è merito tuo se va meglio!
Il demone sorrise, inclinando lievemente il capo.
Goku- Sanzo, ho fameee- Mugolò
Gojyo- Ecco la scimmia
alla carica!
Goku- Scimmia a chi,
razza di microcefalo con le antenne!
Gojyo- Vuoi botte eh?!!!
Yuu sospirò, sedendosi
accanto all’altra ragazza.
Mei- Sembrano tornati tranquilli… meno male…
Lei sorrise- Loro sono così. Non si scalfiscono mai.. li invidio molto per
questo
Mei- Già..- Abbassò la
testa- Te come stai? Fatti progressi?- Sorrise furbetta
Arrossì- Ma che
dici???!! >/////< … non lo vedi com’è? Ci vorrebbe un’intera fase di
disgelo per intaccarlo solo un po’ -__-
Mei- Arrendevole!
Yuu- Può darsi ç__ç ..
però… a me va bene così… non voglio arrampicarmi per cercare una possibilità..
mi piacerebbe restare anche così.. mi basta avere lui nei miei sogni- Socchiuse
gli occhi
Mei- Imbecille
Yuu- Decisamente T___T
*
Strano a dirsi ma era
ormai quasi un mese che il cielo forniva loro un bellissimo spettacolo
stellato.. quella sera però, inaspettatamente, iniziò a piovere.
Piccole goccioline scesero beffarde nella ciotola di Goku che iniziò a correre
di qua e di là per ‘mettere al riparo’ il suo cibo.
Velocemente montarono le
tende e si infilarono all’interno.
Yuu- L’estate sta finendo- Sospirò
Mei- Che schifo, non
dirlo con quell’aria melodrammatica
Yuu- Ma che ci posso
fare! Sono un essere estivo io! Mi piace saltare sui prati, rotolarmi
sull’erbetta! Se lo facessi ora diventerei come Sanzo -.-
Mei- Bah, a me non fa né
caldo né freddo… - Si infilò nel futon
Yuu- Dormi già? ç__ç
Mei- Indiscutibilmente
U__U
Si girò dall’altra parte
lasciando Yuumei a bocca a parte, a mugolare qualche cattiveria.
Tirò fuori la punta del naso. Non faceva così freddo come pensava.
Uscì velocemente, richiudendo subito la zip.
Sgattaiolò verso un gruppo di rocce poco più in là, lasciandosi quel bizzarro
accampamento alle spalle.
Aprì le braccia e si lasciò bagnare dalla pioggerellina.
Quante volte da bambina scappava all’esterno e beveva la pioggia… e quante
volte Kyoya la veniva a recuperare maledicendola per un possibile raffreddore
che, puntualmente, si beccava lui.
In quel momento avrebbe voluto dipingere. Un quadro di quel cielo buio.. quelle
goccioline che le cadevano sul naso, sulla bocca, sui capelli…
Sanzo- Ma sei scema?
Si girò di scatto, come
pizzicata sul misfatto.
Balbettò qualcosa ma poi assunse un’aria imbronciata- Non posso prendermi un
raffreddore in santa pace?
Sanzo- No- Sentenziò.
Yuu- Uff….- si allontanò di poco- Con la pioggia mi sento purificata… è come
fossero lacrime scese dal cielo che mi avvolgessero dolcemente- Si strinse le
braccia.
Sanzo- Che cosa idiota
Si voltò, osservando il
viso scuro di lui. Gli si avvicinò, accarezzandogli una guancia- La tua vita
non cambia se piove o meno. Il peso delle cose brutte è sempre lo stesso..
solo, forse, ci fa riflettere… ma questo non cambia ciò che portiamo appresso.
Sanzo- Cosa vorresti dire?
Yuu- Che non è colpa di
una brutta giornata se il nostro umore è mutevole…
Sanzo- Tsè…- Rise,
amaramente- Goku…
Yuu- L’ha fatto in buona
fede.. all’epoca non pensava mi sarei ritrovata a viaggiare con voi… si era un
po’ sfogato con me..
Si passò una mano fra i
capelli- Eravate proprio legati eh…- Che cosa stupida aveva appena detto
Yuu alzò un
sopracciglio- Si- Rispose senza troppi rigiri- Ma il tempo verbale è giusto….
Tutto ciò è passato.. per quanto stiamo viaggiando insieme non ci parliamo
quasi per niente
Sanzo- E questo ti
dispiace?
Piegò leggermente il
capo- Non particolarmente…- Lo rialzò, sorridendogli- Ora le mie priorità sono
cambiate
Sanzo le si avvicinò.
Lei si domandò il perché di quell’espressione così gentile sul suo volto. Le
passò una mano fra i capelli e le prese la mano- Torniamo indietro, idiota
Yuu- Ma O___O
No.
Quello che aveva detto
prima a Meimi era una vera cavolata.
A lei non andava assolutamente bene così.
.. era questo ciò che le urlava il cuore mentre la sua mano veniva ancora
saldamente stretta da quella di lui.
Voleva avvicinarlo… voleva guardasse solo lei…
Strinse gli occhi, fin
troppo conscia che tutto ciò non sarebbe mai potuto accadere.
Sanzo- Asciugati e dormi, non voglio ritardare la partenza
Yuu- Si…- Balbettò-
Notte…- Si infilò nella tenda e si chiuse dentro.
Sanzo ghignò appena. Si guardò la mano e la nascose subito dalla pioggia. Non
ricordava una mano fosse così calda… da quanto tempo non ne stringeva una?
Da quando si era arreso
alla sua debolezza ogni cosa gli appariva più chiara.
In fondo era anche lui un uomo, con le sue incostanze e pulsioni.
Però, ogni volta che la
guardava, non riusciva a non provare disgusto verso quella sua parte che la
desiderava così ardentemente. La voleva possedere, sporcarla con la sua
lussuria.. ma questo avrebbe voluto dire sommergerla del buio che portava
dentro sé.
Ma forse… era stato lui il primo ad essere sommerso dalla luce… e lo
evidenziava il fatto che si trovava sotto quella pioggia senza provare alcuna
cupa sensazione.
…quasi un miracolo
*
I rimanenti due giorni
volarono sotto quell’incessante pioggia che dava solo respiro a tratti.
Il freddo autunnale si faceva sentire nell’aria e per troppo poco tempo le
mantelline li riparavano.
Settembre.. un mese di stallo.. così lo considera Yuumei… non le era mai
piaciuto, segnava la fine di lunghe giornate di sole, l’inizio di ore più corte
e fredde. O forse odiava così tanto il freddo perché sua madre era mancata in
una giornata di gelo…
Posò distrattamente lo
sguardo su quella schiena dritta e rigida. In quei giorni aveva passato
stranamente molto tempo con lui.. si era trovata a passeggiare anche la notte
precedente, sotto le foglie bagnate. Non che sperasse in qualcosa di più ma…
si, ci sperava. E anche animatamente.
Goku- Oh.. non suona più
Yuu- Saranno finite le
batterie- Allungò una mano riprendendosi l’oggetto- Lo ascolti per una quantità
di tempo notevole!
Mei- E non so come fai..
Fanno tutte schifo quelle canzoni
Yuu- Hei U__U
Mei- A proposito.. come si chiamava la musica dell’altra sera?
Yuu- Everytime we touch! Ah, non quella che conosci tu Goku- Fermò la sua domanda
Mei- Bene.. sappi che
non era per niente metal U__U
Yuu- Uff… sei stopposa…
pensavo di fare una cosa carina ç__ç la prossima volta ti lascerò morire, tiè!
Gojyo- Finalmente, non
ne potevo più di questa astinenza- Borbottò
Il bonzo strinse il
pacchetto di sigarette vuoto
Yuu- E se provassi a
smettere?- Gli si posò dolcemente sulla spalla, parlandogli vicino
all’orecchio.
Gojyo- Penso che nemmeno
da morto rinuncerebbe a una buona fumata XD
Hakkai- Dovranno passare
secoli prima che il nostro caro Sanzo decida di farsi questo regalo ^_^
Goku- Hakkai, puoi accelerare??? Sto morendo di fameeeee @__@
Gojyo- La solita scimmia ingorda -.- ma che immagine dai a queste due belle
fanciulle, eh?
Goku- *ç*
Yuu si appoggiò
nuovamente allo schienale, incrociò le braccia e puntò lo sguardo sul giovane
che aveva di fronte. Quanto lo aveva osservato lamentarsi per la fame… quante
chiacchierate avevano fatto, serenamente..
“Tutto questo, lo
conserverò nel cuore.. perché è importante.. indubbiamente”
*
La pioggia aveva dato
loro tregua, permettendogli almeno di scaricare con più calma. Il cielo però
non prometteva troppa pace.
Mangiarono briosamente, con grande tranquillità.
Meimi sembrava essersi rapidamente ripresa, almeno in apparenza.
Persino Sanzo appariva più rilassato del solito, cosa molto più preoccupante
agli occhi del gruppo.
Goku- Ultimamente ti vedo spento, stai bene?- Chiese innocentemente
Hakkai- Non svegliar il
can che dorme!- Alzò un dito, sorridendo
Gojyo- Solo perché non
ci maltratta a ogni occasione non vuol dire che non trami nell’ombra ¬_¬
Sanzo- Imbecilli U__U
Mei- Forse.. si sta solo apprestando alla fase di disgelo
Yuumei, seduta di
fronte, iniziò a tossire. Prontamente Hakkai le versò da bere.
Lei sogghignò.
Gojyo- Bene- Si alzò-
Direi che ci vediamo domani eh
Sanzo- Se tarderai anche
di solo un minuto ti lasciamo qui- Sentenziò
Gojyo- Se se, notte XD
Mei- Penso vi
abbandonerò anche io… sono un po’ stanca- Sorrise
Goku- Ti accompagno in
camera, posso?
Lei sorrise e si lasciò seguire da quel cagnolino così adorabile.
Il tavolo scese nel
silenzio.
Hakkai- Vi va di fare un giro prima inizi a piovere?
Unì le mani- Si! Siamo
stati anchilosati tutto il tempo >__< Però non mi sembra ci siano molti
negozi aperti..
Hakkai- Semplicemente
non tutte le cittadine sono in festa sempre XD
Sanzo si alzò.
Yuu- Tu vieni vero?
Mugolò qualcosa di
incomprensibile per poi scomparire dalla sala.
Yuu- Scorbutico -___- andiamo allora, ti va?
Si girò un attimo più tardi.. in tempo per perdersi un viso particolarmente
rammaricato.
Hakkai sorrise alzandosi e porgendole la mano con gentilezza.
Lei l’afferrò e si fece aiutare.
Passeggiarono per le vie
del centro non più di una mezz’ora. L’aria era diventata frescolina e il
maglioncino a mezze maniche non bastava più.
Alzò gli occhi verso la locanda. Il loro tempo da soli terminava lì. Tirò uno
sguardo a fianco a lui… forse una delle ultime volte che l’avrebbe trovata
accanto. Però non gli importava. Lui voleva difendere quel sorriso ad ogni
costo, con tutti i mezzi possibili.. preservarlo da quello schifo di mondo che
li circondava.
.. anche se non era rivolto a lui
Le prese le mani- Sono
gelide
Yuu- Oh si, ma sono
sempre così ^__^
No. Non doveva
prendergliele. Perché ora sarebbe stato difficile lasciarle.
Yuu- Sanzo!
Ora sarebbe stato più facile
Sentì il bonzo borbottare qualcosa. Poi lasciò quelle mani ghiacciate,
consapevole del fatto che non le avrebbe mai più strette.
Hakkai- Sarà meglio vada a riposare un po’, tanto da non sbandare domani ^__^
Yuu- Notte Hakkai- Sorrise, salutandolo con la mano.
Fece un leggero saluto col capo rivolto al bonzo per poi venire immerso dalla
luce dell’ingresso.
“Voglio andarmene,
voglio essere io a girare prima lo sguardo. Tanto so che non ti rivedrò più,
tanto vale ingannare il destino dicendoti un attimo prima addio, così potrebbe
anche sembrare sia una scelta mia”
*
Goku- Vuoi rimanere
sola?
Gli passò una mano sul
viso- Se me lo chiedi con quello sguardo afflitto…
Si alzò dal letto- Solo
non vorrei essere troppo invadente… si… ecco.. forse vuoi riflettere su..tutto-
Fece spallucce
Mei- Tanto dove mi
porterebbe? Non ricorderei comunque chi sono stata.. e sinceramente, non so
quanto io ne abbia voglia… - Si portò le gambe al petto- Ero un’assassina,
probabilmente senza scrupoli… tu vorresti ricordare un passato del genere?
Si ritrovò a scuotere la
testa inconsciamente, per poi morsicarsi un labbro- Io.. so solo che come sei
ora va bene… ecco, chiunque tu sia stata non c’entra nulla con ciò che sei ora
Mei- E’ la stessa cosa
che ho pensato io… Quando ho scoperto che la mia famiglia era solo frutto di
una distorsione nella mia mente tutto ha cominciato a ruotare.. per poi
fermarsi e costruire un nuovo panorama… dove non ci sono morti inutili, né
sangue, per ora… decisamente meglio
Le si risedette accanto-
Davvero non vuoi ricordare chi…
Gli portò un dito sulla
bocca- Se capiterà si.. in fondo ci stiamo muovendo verso quella direzione…
però.. non voglio insistere ecco….
Goku- Non devi avere
paura. In ogni caso puoi rimanere quella che sei, senza troppi sforzi
Mei- Sai cosa vorrei
ora? Poter chiedere scusa alla gente a cui ho strappato la vita… ma non ricordo
né chi sia né null’altro… forse sono solo un’ipocrita fifona- Batté la mano
sulla fronte.
Goku- Ma sei pur sempre una bellissima fifona…
Lei gli sorrise, dolcemente, baciandolo su una guancia- Grazie, mio eroe
Lui le accarezzò la
guancia.
Sapeva che non era giusto, per nessuno dei due.
… Ma sapeva anche che
era ciò di cui aveva bisogno, in quel momento, per necessità, per soffocare un
dolore più grande…..
La consapevolezza che
sarebbe successo li fece rilassare, all’istante.
La fece stendere sul letto e ci si portò sopra, dolcemente. Iniziò a baciarla,
prima con le labbra, poi cercò insicuro la sua lingua.
Lei ruppe ogni dolcezza e affondò maggiormente l’umida lingua nella sua bocca,
coinvolgendolo in misura superiore.
Goku chiuse gli occhi
accarezzandola, impacciato.
Lei sorrise, particolarmente divertita. Gli sbottonò la maglietta rimirando il
suo petto puerile. Lo fece scivolare sul letto, invertendo le posizioni, iniziò
a baciargli il collo, poi le spalle, si soffermò sui capezzoli per poi iniziare
la lunga discesa.
Goku sentiva un nodo alla gola, vampate di caldo mai provate prima. Allora era
quel genere di sensazione che tanto spingeva gli uomini a commettere pazzie?
Restò immobile,
lasciandosi accarezzare e stuzzicare da quelle mani così esperte.
Lei gli baciò i boxer
alzando poi lo sguardo, in cerca di permessi. Lui sgranò gli occhi e annuì
appena, diventando paurosamente rosso in viso.
Meimi sorrise togliendo
l’ultima cosa che rivestiva il suo corpo.
Mentre la lingua di lei leccava il suo membro, trovò modo di pensare come
quella era la prima volta che restava completamente nudo davanti a una donna.
Che cosa estremamente imbarazzante.
Ovviamente questo
pensiero fu particolarmente fugace. Si trovò ben presto la mente sgombra e
flash bianchi che apparivano sempre più frequentemente.
Goku- Ah- Un piccolo e sordo suono, l’unica soddisfazione che lei si prese.
Mei- Siamo velocini eh…
Goku- E’… normale?- La
guardò con occhi bagnati.
Mei- Dipende.. ma credo funzioni così il più delle volte- Sorrise- Hei.. mica
penserai sia finita qui?!
Goku deglutì, capendo
che quell’immorale gioco sarebbe durato ancora per molto, forse tutta la notte-
No.. ora tocca a me
*
Il cielo era una massa
nera, un incontenibile contenitore di pioggia che aspettava chissà quale
permesso per poter infrangersi al suolo.
Avevano fatto già due
volte il giro di quella piccola cittadina, quasi tutto il tempo in silenzio.
Lei camminava poco più avanti, alle volte avvertiva l’odore della sigaretta per
poi concentrarsi sul suo soffio. Lo trovava raffinato anche quando espirava
fumo, che cosa ridicola.
Lui, rimasto sempre
indietro, osservava le sue braccia continuare a cambiare posizione, senza mai
trovarne una comoda. Il suo corpo si muoveva però sempre ritmato. Aveva un gran
bel corpo, non c’era alcun dubbio. Gli anni di duro allenamento le avevano
donato un fisico atletico e scolpito.. irresistibile per quelle iridi viola che
così poco riuscivano a trattenersi. Ogni volta che posava i suoi occhi su di
lei avrebbe voluto…… Quella frase non
veniva mai conclusa, un po’ per scelta un po’ per orgoglio. Quella semplice
ragazza gli aveva chiaramente mandato gli ormoni in subbuglio, ma non era solo
per quello che cercava sempre la sua presenza.
La vide girarsi e sorridergli- Torniamo indietro Sanzo? Ho paura stia venendo
una brutta burrasca
No. Era indubbiamente
per quel viso sorridente. Quel sorriso che gli permetteva di strafegarsene di
una sicura pioggia in arrivo, che gli faceva perdere ogni pensiero coerente.
Era quello l’amore tanto
decantato? Era davvero capace di provare un sentimento così?
Proprio lui, che aveva
sempre vissuto ‘per se stesso’, senza ricercare alcun legame se non con persone
sfuggenti almeno quanto lui.
Cosa stava facendo in
quel momento?
Per la prima volta in
vita sua si trovò a domandarsi cosa volesse veramente…
Yuu- Tutto bene?-
Chiese, avvicinandosi, vedendolo fermo in mezzo a quella piazza oramai deserta-
Hai finito le sigarette?- Domandò infine seriamente preoccupata- Scusami, ti ho
fatto girare tanto e ora sei senza la tua fonte di vita primaria! Che posso
fare per farmi perdonare??? >__<
Sanzo alzò un
sopracciglio- Ma sei seria?
Yuu- Certo! Hai fumato
così tanto perché ti annoiavi.. è colpa mia se hai finito il cibo per la tua
anima!
Inclinò il capo da un
lato, sbuffando. Tirò fuori dalla tasca un pacchetto aperto- Visto? Ne ho
ancora per un po’
Yuu- Fiu…- Sospirò,
assai sollevata- Meno male, pensavo già mi volessi colpire col tuo harisen o
spararmi con la shureiju!- Imitò il bonzo nei suoi atti più celebri.
Si portò una mano sul viso, massaggiandoselo.
Lei gliela prese di getto- Non nascondere il tuo viso sorridente! Se ridi
mostralo al mondo, che male c’è! Pure gli iceberg hanno un cuore, sappilo U__U
Sanzo- ...solo a te
Yuu- Come?
Sanzo- Voglio mostrarlo
solo a te
Il suo battito accelerò
maggiormente. Non riuscì, o forse non volle, lasciare quella mano che ora
ricambiava la stretta. Non l’aveva mai visto così da vicino. Era splendido,
troppo per una persona banale come lei… erano questi i pensieri che le
passarono la mente mentre lui, con esitazione, si stava avvicinando.
”Cuore mio, reggi ancora un po’…. Fammi toccare per un attimo questo paradiso
dal colore del sole.. so che sarà solo per un batter di ciglia ma.. me lo farò
bastare…….. “
Una pesante goccia le
cadde sul naso.
Ne seguirono altre.
Si staccò da lui- Cavolo.. sta piovendo fortissimo- Rise, aprendo le braccia.
Portò la testa indietro lasciandosi accarezzare con vigore da quelle
gocciolone. Ruotò un paio di volte su se stessa continuando a ridere- Ci
prenderemo un bellissimo accidente XD ma è troppo bello restare qui sotto, no?
Non aveva il coraggio di guardarlo in faccia. Il ‘loro’ attimo era svanito, non
sarebbe più tornato, ne era fin troppo consapevole. Quindi meglio mettere
subito a tacere le urla del suo cuore sconsolato. Aveva scelto di soffocare
quei dolci sentimenti, e doveva mantenere tale linea.
Non l’avrebbe perso come
aveva perso Goku. Non di nuovo… non lui.
Sanzo- Yuumei
Lei chiuse più forte gli
occhi ignorando il richiamo esplicito.
Il bonzo serrò i pugni. Come poteva afferrare quella persona così sfuggente e
totalmente indipendente? Un attimo prima era vicino a lei e ora?…
No. Ora lo sarebbe ristata.
Perché lui… la voleva sopra ogni cosa
Quando Yuu riaprì gli
occhi, timorosa, lo trovò ritto davanti a lei, con un’espressione totalmente
sconvolta. Si sentì afferrare.
La bacio, con violenza.
Un dolcissimo bacio rubato.
Il tocco delle loro
labbra durò pochissimo, ma per lui sembrò l’infinito. Non aveva mai toccato le
labbra di alcuna donna fino a quel momento. E il pensiero di averlo fatto con
la forza gli faceva ribrezzo. Con che coraggio l’avrebbe guardata d’ora in
avanti?
E se lei non gli avesse
rivolto più quel radioso sorriso?
Si sentì afferrare per
la tunica e trascinare nuovamente in quel vortice d’emozioni.
Nuovamente le labbra si incontrarono, ma questa volta fu lei a deciderlo.
Yuu- Così siamo pari- Chiarì lei, appena si furono staccati.
Poi gli sorrise, con le
lacrime agli occhi, un viso completamente luminoso, rigato dalla pioggia.
Non stava scappando, era ancora davanti a lui e…
Non troppo consci delle
loro azioni si abbracciarono. Lui la strinse, quasi volesse stritolarla. Lei si
rintanò in quella presa possessiva e tentò di ricambiarla con vigore.
Si staccarono appena,
regalandosi timidi sorrisi. Poi si baciarono
.. e questa volta fu un
bacio vero
I loro cuori, sembravano
essersi finalmente toccati
Probabilmente, se non ci fossimo mai incontrati, saremo vissuti entrambi nel
buio
Continua . . . . . .
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Scusate scusate l’infinita attesa, ma gli esami chiamavano
a gran voce, e per un po’ puoi ignorarli ma quando arrivano a prenderti a
martellate è dura U__U
Comunque, eccomi tornata con un capitoletto tutto
particolare, l’ho sentito molto forse anche grazie alle canzoni che ho
interiorizzato particolarmente… aspetto i vostri commenti, che dire XD e non
siate troppo cattivi XD
Nell’attesa di riprendere ritmi sani mai avuti vi lascio
con questa copertina particolarmente significativa, almeno per questo capitolo.
Una sorta di ‘provocazione’ verso ciò che sta accadendo…
Ringrazio TUTTE le persone che hanno letto questa storia,
che continueranno a farlo, a sostenermi!
Grazie mille, davvero, a RAFFY-CHAN, RIKA, HOPE, LAV!
. . . . .
Copertina:
Letto visto dall’alto, senza muri attorno. Goku e Yuu
sdraiati, completamente nudi(si suppone) coperti da un sottile lenzuolo bianco.
Yuu dorme beatamente di schiena, un braccio sotto la testa e un altro che cade
mollemente per terra. Goku, anche lui di schiena, è intento a leggere un
libricino, ha le gambe piegate e un piede esce dal lenzuolo.
Salve a tutti… e grazie
per essere ancora qui a leggere questa storia che si sta così stranamente
trasformando. Rileggendo questo capitolo mi sono trovata a piangere, ma forse
perché sono particolarmente sensibile.. nell’ultima parte ho usato la canzone dei
Sonohra ‘Salvami’, non volevo quasi dirvelo perché in fondo, per quanto possa
il duo piacere o meno, la trovo una canzone particolarmente forte.. però quella
ho usato……
Grazie alle persone che
continuano a commentare! Grazie a RIKA-CHAN!
Grazie a HOPE(Eh già, capitolo parecchio inaspettato il
precedente, ma ricco di significati a livello di storia… Goku e Mei erano
aspettati, almeno da me… Sanzo e Yuu un po’ meno, ho tentennato molto prima di
creare una scena così….)
VALERY_IVANOV(Mi fa
piacerissimo risentirti ^__^ non chiedermi scusa, anzi sono io che ti devo
ringraziare perché comunque ci sei! … Hakkai, porello ç__ç ma di Gojyo non dici
nulla? XD anche lui è ancora non accoppiato cmq XD)
LAV(Vero? Anche io ho
pensato la stessa cosa! Finalmente Sanzo tira fuori le palle XD in effetti
nemmeno Yuu si aspettava questo svolgimento delle cose)
Colgo l’occasione per
ringraziare un qualcuno che mi segue ormai da… 17 anni.. cavolo quanti…e chissà
quanti altri 3 marzo ci saranno. . . grazie
Copertina:
Divano sul retro, Yuu
che ride girata in avanti. Sanzo è voltato, con la testa all’indietro, un piede
posato sul divano e il braccio poggiato sopra
Canzoni:
Cascada – Another you
Sonohra - Salvami
14WEEP WITH ME
Si svegliò poco alla
volta, mugolando qualcosa e stropicciandosi gli occhi. Si girò, senza
comprendere molto di ciò che lo circondava.
Un leggero ‘Ahi’ lo costrinse ad aprire del tutto gli occhi.
Goku- Oh- Esclamò, palesemente sorpreso.
La ragazza, sdraiata di fianco a lui, si girò e si accoccolò fra le sue
braccia, poggiando la testa sul suo petto.
”Non se n’è andata…”
L’abbraccio, molto
lentamente, preso dalla paura di poterla svegliare e quindi farla fuggire.
Mei- Non fuggirò
“Da quando sa leggere
nel pensiero? O__O”
Mei- Ne avrei motivo?-
Alzò appena il capo, tenendo ancora gli occhi chiusi.
Lui scosse la testa, tremendamente imbarazzato, e la strine più forte.
Aveva fatto l’amore per la prima volta. E non solo una ma.. quante volte? Che
schifo, nemmeno se lo ricordava. Il ricordo era confuso. Se tentava di
rimembrare, richiamava alla memoria solo quell’immenso piacere che non faceva
in tempo a terminare che nuovamente sentiva ricrescere.
Era per questo che il
kappa scompariva nottate intere?… ora lo capiva, decisamente di più.
Solo al pensiero si
sentì nuovamente eccitato.
“Dannato, stai buono
eh…”, si trovò a parlare mentalmente col suo membro.
Comunque, fra tutti quei baci, carezze, passioni, una cosa l’aveva capita… per
lei non era assolutamente la prima volta. E un po’ si trovò seccato dal fatto.
Sicuramente non doveva temere qualsiasi paragone dato che non ricordava nulla
ma… non era certo un vanto.
Sospirò, poggiando il
mento sulla testa di lei.
“Che si fottano i miei
pensieri… per ora va bene così… “
Chiuse gli occhi e provò
a riprendere il sonno che per tutta la notte aveva tenuto lontano.
*
Attendeva, paziente, su
una sedia in legno, sfogliando con attenzione un quotidiano.
Alzò lievemente gli
occhi scarlatti, ghignando- Alla buon ora
Lei salutò con la mano-
Pensavo di essere l’ultima..
Gojyo- No, sei la prima.
Senza contare che nessuno si è presentato per colazione- Chiuse il giornale-
Ore piccole?
Fece spallucce- Ho solo
tardato stanotte a prendere sonno.. non sono granché abituata a cambiare
giaciglio ogni dì- Si sedette nella poltroncina accanto- Per quanto ne daranno
ancora? .. di cibo intendo?
Gojyo- Non saprei… penso
che ancora per mezz’ora non ci siano problemi.. hai fame?
Sorrise, massaggiandosi
la pancia- Un pochetto in realtà… non li hai provati nemmeno a svegliare?
Gojyo- E perché dovrei?-
Si alzò- Senti, non ha senso aspettare ancora, iniziamo noi due, ti va?- Gli
tese la mano, con fare sornione.
Sentendosi come
minacciato da un qualcosa di impercettibile la ritrasse velocemente.
Gojyo- Alla buon’ora bonzo! Ore piccole anche tu? XD
Sanzo- Tsk, piantala di
starnazzare di prima mattina razza di stupido pervertito
Gojyo- Veramente non
sarebbe proprio prima mattina -.-
Yuu alzò appena lo
sguardo, incontrando gli occhi ametista di lui. Entrambi si voltarono subito,
arrossendo impercettibilmente.
In effetti, le ore piccole le avevano fatte davvero.
Non pensavo si potesse passare così tanto tempo solo a baciare una persona.
Erano rimasti lì, sotto
quella pioggia scrosciante per una buona mezz’ora, per poi cercare un luogo al
riparo e ricominciare a baciarsi.
Si sentiva le labbra stanche, che strana sensazione. Ma era felice. Era
riuscita ad afferrare qualcosa di raro e prezioso. Per quanto sarebbe durata
quella felicità? Si sentiva ancora bruciata dall’esperienza precedente… e con
Sanzo era ancora tutto di più in bilico. Non era un uomo di garanzie, oggi
c’era domani chissà..
Non avevano accennato
nulla sull’argomento. Si erano staccati in contemporanea dopo un paio d’ore di
quei baci di fuoco e dolcezza per poi avviarsi alla locanda, in silenzio. Lui
le aveva preso la mano, ma appena arrivati all’alloggio gliel’aveva lasciata…
No. Quella volta non si
sarebbe fatta illusioni.
Hakkai- Salve a tutti
Gojyo- Oh, e io che
pensavo fossi scappato con una bionda provocante ^__-
Hakkai sorrise- Non avete ancora pranzato?
Yuu- Se per questo ho
saltato pure la colazione- Addentò un pezzo di pane- Dormito tanto anche tu
quest’oggi?! ^^
Hakkai- Si.. ne.. avevo
bisogno
Yuu- Hai fatto bene
Le sembrava raggiante.
Un piccolo raggio di sole che vagava per quella stanza troppo piccola per
contenere tutta la sua luminosità. Ma…. Anche Sanzo sembrava aver la fronte
meno contratta. Non che la cosa non gli facesse piacere ma… no.. decisamente
non gli faceva piacere. Ma lui aveva previsto già tutto da tempo, sapeva come
sarebbero andate a finire le cose… sapeva che lei non sarebbe mai stata…
Yuu- Mi passi l’acqua
Hakkai?
No. Non voleva perdere
quella voce cristallina che chiamava con allegria il suo nome e nemmeno quel
sorriso sfavillante… per nulla al mondo. Forse non avrebbe mai potuto
possederla ma… non voleva allontanarsi da lei. Che cosa stupida e totalmente
masochista.
* * *
La voce. La tua voce,
io voglio udirla. Come una canzone dalle parole sconosciute. Come la più bella
melodia mai creata. Sussurrami dolcezza. Solo a me, sempre e solo a me. Sono
troppo egoista?
Il cielo era particolarmente plumbeo. Sembrava potersi scatenare da un momento
all’altro.. Per questo Hakuryù viaggiava più veloce del solito, o forse era
semplicemente il suo conducente a volersi prima staccare da quella compagnia
diventata così… stretta.
Goku- Hakkai, io avrei
fame…- Tentò di mugolare, avvicinandosi al demone che gli rispose solamente con
un sorriso tirato.
Gojyo- Non lo vedi che cielo grigio, scimmia? Prima arriviamo in un posto
riparato, meglio è!
Yuu- La notte la
passeremo fuori no? Il prossimo villaggio è troppo lontano.. quindi…..
Goku- Vedi! Vedi! Anche
lei ti sta implorando di fermarti >__<
Sbuffò- Veramente non
sto implorando proprio nessuno.
Sanzo- Fermiamoci appena arrivati alla prima boscaglia.
Goku- Ma Sanzooo, non si intravede nemmeno un piccolo alberello!!! >__<
Mei- Se dobbiamo
accamparci tanto vale farlo vicino a un bosco, se piovesse saremo più riparati
Goku- Materialista ¬_¬
Mei- Ingordo U__U
Buttò la testa indietro,
iniziando ad osservare il cielo e chiedendogli silenziosamente di risparmiarli
ancora per quel giorno- ETCHI!!!
Gojyo- Salute!
Yuu- Che se ne va..-
Cercò nella tasca un fazzoletto
Mei- Non è più stagione
di girarsene con le maniche corte, bimbetta
Yuu- Ma io ho caldo
>.<- Mugolò soffiandosi il naso.
Hakkai- Hai una giacchetta a portata di mano?
Yuu- Si si… - Frugò
nello zainetto
Gojyo- E quella cosa
striminzita sarebbe una giacca? XD
Lei se la infilò con fare risoluto- Felpina! E va più che bene U__U
In realtà sapeva benissimo che non era colpa della stagione ma… di ore passate
sotto la pioggia. Pazienza. Ne era valsa la pena…. Però… dalla sera precedente
non si erano più rivolti una sola parola.. sguardi si, e molti. Però brevi.
Troppo.
Hakkai- Ecco il vostro boschetto signori
Goku- Evviva!!!!!- Saltò
in piedi, ricevendo un’harisenata dritta sul naso.
Mangiarono velocemente e
altrettanto velocemente tirarono su le tende per la notte.
Goku si morse un labbro,
mentre Meimi continuava tirargli occhiatacce.
Le si avvicinò, di soppiatto- Ti prego >_<
Mei- Non pensarci
nemmeno… Tu stai con Sanzo e io mi terrò la dolce apetta
Goku- Ma volevo stare
con te
Mei- Dentro di me,
vorrai dire- Si passò la lingua sulle labbra- Sarà per un’altra volta, forse..
notte
Goku- Ma… O.O
Gojyo buttò l’ultima
legna utilizzabile nel fuoco- Penso che raggiungerò Hakkai .. buona notte
Sanzo non lo salutò
nemmeno, si alzò e si allontanò dal gruppo.
Era totalmente buio ma i suoi passi si muovevano sicuri.
Lei sobbalzò e si attaccò ad un albero- Cazzo.. pensavo fossi un demone..
sentivo già lo sfrigolio dell’olio e l’odore della mia carne che cuoceva
>__<
Sanzo- Che pensieri
idioti che fai.. e comunque ti mangerebbero cruda
Yuu- Che schifo,
blèèèèè!
Le si avvicinò ulteriormente,
prendendole una spalla- Così almeno so dove sei
Yuu- Si….- Rispose solo, chinando la testa. Per fortuna era buio, altrimenti
gli avrebbe mostrato un viso un po’ troppo colorito.
Sanzo- Senti…. Di quello che è successo ieri sera.. non vorrei ne facessi
parola
Ecco. Lo sapeva. Ora le
avrebbe detto che era stato un errore, bla bla bla, solite scuse. Dannazione.
Ma perché sbagliava sempre tutto? Che fosse lei ad essere completamente
sbagliata?
Yuu- Certo. E’ decisamente meglio- Si staccò dalla presa- Nessun problema,
anzi, ti volevo dire la stessa cosa, mi hai solo preceduto- Si aggiustò una
ciocca di capelli.
Sanzo- Stai facendo una
faccia idiota
Yuu- Eh? Ma se non puoi
nemmeno vedermi?!!
Sanzo- Io ti vedo. Anche
al buio. Ti ho sempre vista.. anche quando tu guardavi Goku
Lei sgranò gli occhi.
Sentì un magone salirle alla gola.
Sanzo-… e mentre ti
osservavo continuavo a ripetermi che era giusto così, che avresti reso felice
la scimmia. Io non ho mai voluto legami, mentre lui li ha sempre desiderati.
Però, sono andato oltre.. arrivando a desiderare non un legame.. ma te
Yuu gli afferrò
istintivamente le braccia- Io… non ti sto prendendo in giro, Sanzo
Lui sorrise- Lo so. Non volevo dire questo… io non sono abituato a tutto
questo, e non ho voglia di dare spiegazioni a nessuno. Però volevo solo mettere
una cosa in chiaro… Chiunque si avvicini a te, è morto. Io lo ammazzerò.
Lei non poté vedere i
suoi occhi, ne tanto meno l’espressione metà tra il furente e l’istintivo… ma
tutto ciò non ebbe grande importanza.
L’abbracciò- Non ti devi
preoccupare. Perché d’ora in poi mi impegnerò a guardare solo te
Sanzo- Ci mancherebbe-
Le diede un buffetto sulla testa.
Lei sorrise e si alzò in punta di piedi cercando le sue labbra. Ma fu prima lui
a trovarle.
La prese e la strinse a
se, continuando a baciarla. La fece appoggiare ad un albero e si premé su di
lei.
Non l’avrebbe ceduta a nessuno.
A nessuno.
Lei era sua.
Sua
* * * * *
Il sole non aveva proprio voglia di farsi vedere nemmeno quel giorno. Quanto
tempo avrebbero loro concesso quelle nuvole cariche di pioggia, prima di far
sfracellare a terra quell’acqua così abbondante?
La jeep procedeva
velocemente fra le risate generali. Qualcosa simile alla pace sembrava ora
regnare.. come se le cose avessero preso finalmente un posto giusto, un loro
verso.. la direzione corretta non è sempre così facile ed evidente da seguire
in fondo.
Yuu- Etchì!
Prontamente la giovane
le tese un fazzoletto- Non prenderla come una gentilezza, solo mi fa schifo che
i tuoi microbi possano infettarmi
Yuu- Grazie -___- - Si
soffiò il naso per ristarnutire nuovamente.
Hakkai- Vuoi che ci fermiamo?- Domandò, preoccupato.
Yuu- Ma no.. intanto non manca poi così tanto al villaggio no? Per sera ci
saremo.. una zuppa e un bagno caldo ripareranno ogni cosa.. ETCHI’!!!
Il bonzo si sfregò la
fronte, muovendo la testa.
Yuu- Hei, guarda che non ti attacco niente! Lo sapevi che gli iceberg sono
immuni a tutto???- Si appoggiò al suo sedile e si sporse lievemente in avanti.
Grugnì- Zitta o ti ammazzo U__U
Goku- Iceberg! Era
carina però!
Yuu- Ma si, non ve lo
sembra? Un grosso ammasso di ghiaccio duro da scalfire!
Gojyo- Proprio un
bell’epiteto per il bonzo- Ridacchiò- Ti mancava questa!
Sanzo- No, mi mancava
una stupida in più alla vostra già beota compagnia U__U*
Yuu- E dai… non si può
nemmeno scherz…… Oh… - Si fermò, inclinando lievemente la testa di lato e
rimettendosi a sedere.
Mei- Fumo
Goku richiamò subito la
nyaibò ma Sanzo gli fece cenno di quietarsi.
Hakkai- Sembra un
incendio spento…- Fermò lo jeep sulla strada, molto lontana dal dirupo dal
quale proveniva quel fumo nerastro.
Gojyo saltò giù- Meglio dare un’occhiata- Si avviò con le mani in tasca.
Sanzo- Che seccatura…- Si accese una sigaretta- Tu resta qui, ok?
Yuu- Ma no!!!- Urlò saltando giù anch’essa- Almeno vi seguo
Sanzo- Paurosa?
Yuu- Non stai ridendo
vero?
Mordicchiò il filtro
per togliersi quella ridicola espressione dal viso. Era chiaro avesse paura di
rimanere da sola su una jeep, che c’era di male in fondo.. ma la trovava così
estremamente e stupidamente tenera in quelle occasioni.
Gojyo- Oh cazzo…
Hakkai si portò una
mano sulla bocca.
Goku- Ma come diamine
può esserci finita lì sotto una jeep?
Mei si voltò- Non ci
sono nemmeno segni di frenate… quindi non dev’essere sbandata.. e dall’altra
parte non può essere passata perché la foresta è troppo fitta.
Sanzo- Tsk- Gettò la sigaretta, prendendone subito un’altra.
Gojyo- E’ il caso di andare giù, che dite?
Yuu era rimasta
lievemente più indietro ma, deglutendo, decise di avvicinarsi.
Spuntò appena col muso
e impallidì. Il cuore le smise di battere, in quel momento, ne era sicura.
“Sai,
mi piacerebbe molto diventare uno di quegli adulti essenziali per un villaggio!
Essere d’aiuto alla gente… è il mio sogno!”
Goku-
Ma come ci arriviamo? E’ altino in effetti- Si accucciò.
“Una cosa per
me potresti farla, prega che il mio sogno si realizzi!”
Hakkai-
Magari c’è qualcuno ancora all’interno…
“E chissà, magari riuscirò
anche a convincere gli altri membri della famiglia a cambiare… sarebbe davvero
meraviglioso!”
Mei- Chiunque ci fosse sarà sicuramente morto. E comunque
il fumo si sta dipanando, sembra passato del tempo dalla caduta
“In
bocca al lupo Yuu-chan!”
Yuu-
No….. No….
Sanzo-
Hn?
Hakkai-
Yuu, che ti prende?
Yuu-
NOOOOOOOOOO
Cacciò
un urlo poi si gettò giù dal dirupo. Non tentò nemmeno di stare in piedi, una
postura che le venne quasi naturale, a vederla al di fuori sembrava stesse
quasi volando raso terra. Invece stava correndo, e la rapidità non le
permetteva di ribaltarsi.
Sanzo-
Ma che cazzo…- Gli si cacciò dietro, avendo decisamente più difficoltà a non
ruzzolare giù.
Lei
correva. Si stava sbagliando, sicuramente. Non aveva assolutamente scorto
nessuna manina spuntare da quelle che ormai erano macerie di una vecchia e
bruciata jeep. E non aveva nemmeno riconosciuto l’inconfondibile colore rosso
di quest’ultima, e quello stemma.. di quella famiglia…. Rimasto intatto, come
per schernire di più il tutto.
No. Lei
non l’aveva riconosciuto.
Però il suo cuore si era fermato.
Stava
già piangendo come per un giudizio già acquisito.
No. No.
Continuava
ad urlare sputando lacrime e terriccio.
L’ultimo pezzo lo fece rotolando ma, toccata terra, si rialzò e corse verso la
macchina.
Yuu- NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Urlò,
nuovamente, continuando a piangere, mentre buttava via pezzi di terra e macerie
per restituire luce e spazio a quel corpicino.
Lo
prese fra le braccia, lo strinse, stritolandolo.
Yuu-
No… No….. No… No….. No…
Quando
Sanzo arrivò giù, sentì solo un disco rotto e vide la ragazza cullare un
ragazzino ricoperto di sangue.
Lo
spettacolo che si presentò agli altri fu eguale.
Lei lo abbracciava continuando a ripetere la stessa parola, in continuazione,
dondolando la schiena, sempre più velocemente.
Hakkai- Yuumei
Alzò il
viso, ricoperto di sangue e lacrime- E’ morto… E’ morto….
Il
demone si abbassò verso di lei e accarezzò il viso del bambino.
Yuu- E’ morto per salvare me… Hakkai…. È morto per salvare me… ha rinunciato al
suo sogno per me…….- Riprese a piangere e a stringerlo
Gojyo si avvicinò e la fece alzare appena col busto. Pulì il viso del bimbo con
un fazzoletto- Questo è Michael, giusto?
Yuu
abbassò il capo e riprese a singhiozzare. Serrò i denti e cacciò un nuovo urlo.
Tentò di respirare, da quanto non lo faceva.
Hakkai-
Calmati, Calmati… su…- Le prese il capo e lo strinse, delicatamente- Non è
colpa tu Yuu…. Non lo è…
Yuu- E’
così piccolo… aveva un sogno grande.. .. e me lo hanno portato via…. Perché?…
Perché…?
Mei
fece per avvicinarsi ma Goku le prese la mano, facendola voltare- Sia chiaro,
non è nemmeno colpa tua- Gli sibilò, a denti stretti- Quindi non iniziare
nessun tuo castello
Lei
strinse i pugni- N.. no- Lasciò andare le spalle.
Sanzo era immobile. In quelle situazioni non sapeva mai come comportarsi,
proprio non l’aveva ancora imparato…. Però…..- Togliamolo da qui, portiamolo su
Gojyo
si tolse la giacca marroncina e avvolse il bambino, staccandolo delicatamente
dalle braccia della ragazza che non smetteva di versare lacrime.
Hakkai l’aiutò ad alzarsi e la lasciò nelle mani dell’uomo che gli era davanti
e che ora, le aveva riposto sulle spalle la sua linda tunica.
Senza ritegno la prese in braccio e iniziarono faticosamente a risalire il
dirupo.
Grazie alla nyaibò Goku scavò velocemente un buco nel terreno e Meimi costruì
una croce con del legno piuttosto grezzo. Gojyo e Hakkai ripulirono
perfettamente il bambino con l’acqua delle loro borracce.
E lei?
Lei cosa aveva fatto per lui?
Forse
non aveva pregato abbastanza per il suo sogno, poco intensamente… si era
dedicata ad altro.. no. Lei non l’aveva mai dimenticato e mai lo avrebbe fatto.
Ma
allora perché non era riuscita a fare nulla di più per lui?
Hakkai-
Yuu.. questo è…
La
giovane si avvicinò, vacillando- Lasciaglielo. Ormai è suo.. speravo gli
diventasse così stretto da fargli male alla caviglia- Rise, amaramente,
osservando il suo regalo- Ma ormai non sarà più possibile..- Si portò una mano
sulla bocca- Oddio….- Scosse la testa- Fatti baciare, piccolino- Si chinò,
abbracciandolo e stringendolo forte. Quanto avrebbe voluto sentirlo urlare, intimarle
di fare più piano. Gli baciò la fronte, le guance, le labbra.
Sanzo
le poggiò una mano sulla spalla e lei si alzò, permettendo a Gojyo di riporlo
nella piccola fossa che avevano accuratamente costruito.
Proprio mentre stavano richiudendo il tutto, le prime gocce di pioggia si
fecero sentire.
Yuu tirò indietro la testa- Grazie.. piangi con me…
Quelle
gocce le sembravano un abbraccio, tenero e dolce.
Sanzo
recitò un rito in una lingua a lei sconosciuta, concludendo con una frase,
stranamente, dal suono quasi lieto.
Chiese di rimanere sola per qualche istante, un ultimo attimo accanto al posto
più vicino dove ora il suo corpo risiedeva.
Una sensazione che aveva già provato.
Una
sensazione tremendamente ancora viva.
Un ultimo addio. Ultimo….
Yuu- Giuro
che troverò quei bastardi e li massacrerò dal primo all’ultimo. E non morirò,
stai tranquillo, perché dopo averti vendicato, tornerò qui, a prenderti, e ti
porterò nel mio villaggio. Lì ti darò un vero luogo dove riposare, te lo
prometto, sulla mia vita. …- Riprese a piangere- Michael… grazie, di tutto…
anche se dovevi vivere, e per questo ti odio.. io ti ringrazio… - Si morsicò un
labbro- Realizzerò per te il tuo sogno, in un modo o nell’altro diventerò una
persona per cui tu possa andare fiero… si… lo farò… - Deglutì- Quindi, ti prego
di proteggermi ancora fino a quel momento.. fino a quel momento continua a
starmi vicino ed osservarmi….- Socchiuse gli occhi. “In bocca al lupo Yuu-chan!”
Yuu-
Crepi- Si asciugò le lacrime e si voltò.
Raggiunse
gli altri dalla jeep, Gojyo l’aiutò a salire.
Hakkai
accese il motore e partì.
Nessuno si voltò. Non ce n’era più bisogno, ormai.
Solo Mei, con la coda dell’occhio, portò il suo sguardo indietro.
“Io..
quel bambino non avrei dovuto conoscerlo.. non lo ricordo.. ma allora… perché
mi sento così triste?”
Si
guardò le mani.
“Kei-chan”
Sgranò
gli occhi. Si piantò le unghie nelle braccia e si tirò su il cappuccio della
giacca nera.
Lei non
ricordava un cazzo di niente.. ma allora perché stava così male?
“Non sognare, non
si avvererà. Non sperare, non accadrà”
Si trascinava, correva
più che poteva anche se con quel piede rotto era particolarmente difficile.
Ormai sentiva il fiato in gola, la sua mente non pareva acquistare la lucidità
necessaria per capire che …
-E’ finita
L’uomo indietreggiò,
ansimando e cadendo a terra. Fissò con occhi terrorizzati il ragazzo che aveva
di fronte, che lo guardava con fare totalmente indifferente.
Balbettò qualcosa di
estremamente confuso mentre ormai, grondante di sudore, non faceva altro che
tremare.
Il ragazzo tirò
lentamente fuori una pistola e gliela puntò contro.
L’uomo deglutì e si girò, cominciando a gattonare. Un ultimo e disperato
tentativo di fuggire dal suo sicuro carnefice.
-Vuoi concludere questa tua vita patetica in un modo ancora più deplorevole?
Perché quella voce
risultava così tranquilla? Cazzo, voleva ucciderlo. E l’avrebbe sicuramente
fatto. In qualunque lingua gli avesse chiesto di risparmiarlo o usando anche
tutte le sue forze per fuggire.. lui sarebbe morto. In quel giorno. In quel
momento.
L’uomo chiuse gli occhi
battendo i pugni per terra, ormai completamente arreso all’evidenza. Si voltò,
come un gatto pronto ad attaccare, le sue ultime forze le avrebbe usate per
provare ad eliminare il suo persecutore.
Ma non ne ebbe il tempo.
-Good luck
E un colpo partì. Secco.
Dritto in fronte.
Il busto dell’uomo
crollò all’indietro, gli occhi aperti, la bocca che sbavava.
Il ragazzo ripose pacatamente la sua arma e si voltò, lasciando in quel bosco
il corpo ormai privo di alcuna forma di vita.
* * * * *
Goku- Come sta???-
Chiese, notevolmente preoccupato.
Il demone scosse il capo- Come prima..,. ha la febbre molto alta, le medicine
sembrano non farle alcun effetto
Gojyo- Accidenti.. già
era raffreddata.. in più è stato un duro colpo per lei…
Hakkai- Già.. Comunque noi siamo totalmente impotenti. Lasciamola riposare e
speriamo si riprenda presto.
Goku- Chi c’è con lei ora?
Hakkai- ..Sanzo
Goku- Mmm.. non vorrei
restasse sola… sentite, io vado in città a cercare delle mele, avrà fame quando
si sveglierà. Ci vediamo dopo!
Hakkai- Si… ottima idea
Il giovane corse via,
lasciandosi alle spalle un Gojyo visibilmente preoccupato.
Si accese la sigaretta e soffiò il fumo in faccia all’amico- Togliti subito sto
cruccio, non farà bene a nessuno… ma soprattutto non dire più il suo nome con
quello strano risentimento, la scimmia non ha capito nulla e sarebbe meglio per
tutti non si capisse più di così….. – Inclinò leggermente il capo- Ti sto forse
ferendo con le mie parole?
Scosse il capo- No, sono giuste. Però non provo per Sanzo risentimento..
invidia forse… Io ero…… Io sono parecchio innamorato, sai?- Sorrise,
tristemente.
Gli diede una potente pacca sulla spalla- Non pensavo di potertelo mai dire
nella mia vita ma.. dimenticala, in quel senso almeno. Non che contro il bonzo
non puoi lottare, non dico questo.. solo..
Hakkai- Non vuoi che io
soffra, giusto? E ti ringrazio della tua franchezza Gojyo ma…- Fece spallucce-
Non posso farci nulla… e comunque non vorrei nemmeno farci nulla.. questo cuore
è rimasto freddo per troppo tempo.. ora che ho trovato una persona in grado di
scaldarmelo non voglio perderla per qualche stupido errore. Le starò vicino, la
proteggerò, come amico… almeno…
Gli prese la spalla-
L’amore non è mai facile, amico mio
Hakkai- Già…- Sorrise-
Spero solo che lui non la faccia soffrire
Gojyo- Ahhhh, lo farà,
eccome! E in quel caso tu ZAN, sarai pronto a portargliela via!
Hakkai- Ma non hai
appena detto che dovrei dimenticarmela?
Gojyo- Ma va là, volevo solo darti una scrollata! Mai arrendersi, in nulla!
Hakkai- Che scemo che sei- Nuovamente sorrise.
Osservò il cielo, ancora
estremamente cupo.
*
Strizzò con cura lo
straccio fresco, lo fece sgocciolare per bene, e glielo ripose sulla fronte.
Lei non si mosse, quasi non avesse più il controllo del suo corpo. Era rigida
da qualche ora.. prima era sempre lì a lamentarsi, a delirare nel sonno. Ora
invece se ne stava lì, immobile.
Ogni tanto si avvicina
per sentire se respirava.
Sospirò per poi risedersi sulla sedia di vimini accanto al letto.
E nuovamente passarono delle ore.
Goku gli propose il
cambio ma lui non accettò, non volle nemmeno mangiare.
Una sola cosa voleva in
quel momento. Che lei si svegliasse, gli parlasse, gli sorridesse. Solo questo…
era egoista? Non aveva alcuna importanza.
TOC TOC
Non mosse un singolo
muscolo. Lasciò entrare il nuovo ospite che, accendendo la luce della piccola
abatjour, si accucciò accanto a lui- Quanto ha?
Sanzo- Non lo so… non
gliel’ho più misurata da prima- Si stropicciò gli occhi
Mei- Perché non provi a
riposare?
Sanzo- Tsè, non prendo
consigli da una stupida che non dorme almeno quanto me
Sospirò- Giusta osservazione- Si alzò, avvicinandosi al letto e toccandole la
fronte- Spero gli antibiotici le facciano effetto.. e lo spero veramente-
Grugnì all’espressione dubbiosa del bonzo
Sanzo- Tu come…
Mei- Non chiedermelo.
Non fare forzatamente il gentile- Si alzò
Sanzo- Meglio così- Tirò
indietro il capo- E ora vattene a dormire. Non ci serve un altro peso morto
Lei sorrise per poi
salutarlo e uscire dalla stanza.
Rimase appoggiata alla porta per qualche minuto.
Goku- Come stai?
Mei- Non penso di essere
io quella che sta più male- Si scostò, incamminandosi per il corridoio.
Le afferrò il braccio- Non è una gara questa!- Sbottò- Sei sparita tutto il
giorno.. non vorrai sprofondare un’altra volta?
Sospirò- Sto solo riflettendo, Goku. Devo comprendere alcune cose
Il giovane la superò,
ponendole si davanti- Non puoi comprenderle ora. Hai sentito cosa ha detto Yuu
sul mangiamemorie.. troviamo lui e capirai
Mei- Non hai capito..
non mi interessa un granché ritrovare la memoria….. solo…. – Si toccò la
cicatrice- Non ho provato nulla… intendo per quel bambino….. oltre l’orrore per
la sua morte, questo è certo… ma nulla…
Goku- Magari non lo
conoscevi…
Mei- Se ero invischiata in quella famiglia lo conoscevo si… quello che mi
chiedevo io è… se oltre portare via la memoria non si portino via anche i
sentimenti… è difficile da spiegarti… so di non aver mai visto quel bambino
nella mia vita ma…
Goku- Ma???
Alzò gli occhi, ora
smarriti- Ne ho avvertito chiaramente la voce
Goku- ….- L’abbracciò,
stringendola forte- Non ti preoccupare, non pensare a nulla… appena troveremo
lo stronzo che ti ha fatto questo lo prenderò a pugni per poi farmi spiegare
tutto.. – Le baciò la fronte- Ma ora non farti trascinare in un vortice senza
senso
Lei abbassò il capo,
poggiando la testa sulla sua spalla- Portami con te, Goku
Le accarezzò i capelli- Ma certo…….certo
*
Notte fonda. Sicuramente
un orario casuale. … e lui non riusciva a chiudere occhio.
Lei aveva ripreso ad ansimare, a delirare, a dire cose inconcludenti.
Lui rimaneva lì, immobile, ad osservarla, senza sapere cosa fare.
Finché nelle parole
farneticanti di lei non uscì il nome ‘Sanzo’
Talché il bonzo si alzò
e si stese accanto a lei, abbracciandola. La sua fronte scottava, Santo Cielo
se scottava… Le posò un bacio a fior di labbra e la strinse più forte a se.
Lentamente il suo
tremore si affievolì, fino a cessare del tutto.
… Fu così che entrambi
caddero in un sonno cullato dalla dolcezza della notte.
* * * * *
Bussò, molto piano, quasi impercettibilmente.
Non ricevendo risposta
aprì lentamente la porta, infilandosi di poco con la testa.
Lasciò andare la
maniglia per un attimo, per riafferrarla subito dopo, evitando così che la porta
potesse sbattere contro un comò troppo vicino.
Restò ad osservare
quello strano quadretto per qualche secondo, o forse passò addirittura un
minuto.
Forse Sanzo era
particolarmente stanco e si era seduto sul letto per poi addormentarsi. Si,
doveva essere questa l’unica soluzione. E magari l’aveva abbracciata nel sonno,
senza nemmeno rifletterci, senza darci nessun significato. Perché mentre si
dorme si fanno tante cose no?
Si.
Era questa la situazione, sicuramente.
Perché mai il suo
bonzo corrotto si sarebbe infilato spontaneamente nel letto di quella che era
stata la sua donna.
Richiuse delicatamente
la porta, girandosi e appoggiandosi ad essa. Alzò gli occhi e osservò un
soffitto particolarmente scarno. I palmi però non volevano staccarsi dal legno
della porta, come per voler rientrare e svegliarli con un sorriso e una sua
solita battuta.
Ma…
Si stropicciò gli occhi.
Si staccò dalla porta e
percorse le scale in discesa per entrare di scatto in un’altra stanza.
Mei- Oh.. buongiorno
Goku- Disse semplicemente, gettando dalla finestra una sigaretta mai consumata.
Il giovane osservò
distrattamente la cenere accanto a lei- Mi faccio schifo
Si staccò dalla
finestra- Eh perché dovresti?
Goku- Perché in una
situazione così delicata io ho voglia di…- Girò lo sguardo, chiaramente
imbarazzato.
Mei- E che male ci sarebbe?- Domandò cercando un’altra sigaretta.
Goku- Perché stai male e
avresti solo bisogno di quiete, invece io mi faccio prendere da stupide voglie
da uomo.. che schifo- Si passò più volte la mano sulla faccia.
Lei gliela prese,
accarezzandone il palmo- Che ne dici di una buona doccia…. – Attese qualche
istante- ..insieme?
Goku- Dici che si può?
Mei- Oh, quante
colorazione ha questa tua domanda… da quale risposta inizio? Vediamo.. il sesso
aiuta, è assolutamente una liberazione, lo svuotamento completo della mente.
Quindi non faresti altro che arrecarmi piacere, direi…. E se invece ti riferivi
alla sicurezza del tutto, ti chiedo… sai che ci sono mille modi per divertirsi
anche senza rischi di concepimento?
Goku sgranò gli occhi,
eccitato da quello sguardo selvaggio e provocante, e impaurito perché conosceva
poco e niente dell’argomento. Quell’unica sera aveva sperimentato cose che
nemmeno prima immaginava.. ne potevano esistere altre? Si sentiva già morire al
solo pensiero.
L’afferrò per la camicetta e la baciò, con forza.
Mei- Bene… penso che ci
svagheremo per bene- Sorrise, catturando le sue labbra.
*
Aprì svogliatamente un
occhio, richiudendolo subito. Avvertiva leggermente la testa pulsare più del
dovuto, ciò la infastidiva notevolmente.
Sentì la schiena
dolorante e decise fosse giunto il momento di donargli un po’ di sollievo,
cambiando lato su cui poggiarsi.
Aprì di scatto gli occhi, dopo aver sbattuto col capo contro ‘qualcosa’
Un ‘aiha’ poco rassicurante
le fece alzare la testa con estrema cautela. Trovò ad accoglierla
un’espressione ancora più idiota di quella che, sicuramente, aveva lei.
Sanzo si alzò di scatto,
iniziando a tossire, per darsi un contegno probabilmente. Senza dire nulla
allungò una mano e la poggiò sulla fronte di lei- Tsè, ancora calda.
Yuu gliela allontanò, dolcemente- E ci credo, ti trovo nel mio letto di prima
mattina e così…
Fece spallucce- La sedia
era scomoda- Tenne a precisare
Si avvolse nelle
coperte, assicurando il suo viso da ogni occhiata- .. non mi è affatto
dispiaciuto trovarti qui….- Sbucò appena con gli occhi, non ricevendo alcuna
risposta.
Sanzo sbuffò e si
risedette sul letto- Come ti senti?
Yuu- Meglio.. solo la
testa… un po’ intontita….
Sanzo- E’ normale- Tagliò corto- Ti mando qualcuno con del cibo.
Yuu- NO!- Gli afferrò un lembo della tunica- Non… - Si morsicò un labbro, fin
troppo conscia che non poteva chiedergli più di così.
Lui si rialzò e uscì senza dire nulla.
Rientrò solo pochi minuti dopo con in mano un vassoio mezzo bagnato e un piatto
di minestra quasi vuoto.
Lei rise appena per alzarsi con fatica, ringraziò e tentò di mangiare il
liquido rimanente.
Sanzo- Sappi che è la
prima è l’ultima volta che faccio una cosa del genere U__U
Yuu- Lo so.. tu non sei
il tipo da prestare così tante attenzioni- Sorrise, per poi riposare il
cucchiaio- …….
Sanzo- Che hai ora?
Yuu- Scotta
Sanzo- Vedi di non fare
lagne e mangia
Yuu- No… scotta qui…- Si
toccò il petto- è… una brutta sensazione….
S’appoggiò allo
schienale della poltroncina- Mangia- Ribadì
Lei riprese a bere quel
minestrone, oramai freddo. Per quanto si sarebbe trascinata dietro quel vuoto?
Com’era potuta succedere una cosa così grave?
Si sentiva completamente
svuotata.
Sanzo- Chi è Kodja?
Lei alzò un
sopracciglio, totalmente sorpresa- Come?
Sanzo- Hai detto quel
nome mentre deliravi.. è un nome maschile, no?
Posò il cucchiaio- Hei,
non mi dire che sei geloso?- Spalancò gli occhi, regalandogli un’espressione
più che sorpresa.
Sanzo- Ma che diamine vai blaterando?- Si alzò in piedi, velocemente e
raggiunse la finestra.
Lei ridacchiò, ad alta voce. I suoi occhi però erano caduti bassi. In un
profondo quasi irraggiungibile.
TOC TOC
Hakkai- Scusatemi
davvero
Yuu- Oh, Hakkai, entra!-
Lo accolse con un sorriso.
A seguire entrò anche il
mezzo demone che, con un sorriso gentile, le posò un bacio sulla fronte- Ti
senti un po’ meglio?
Yuu- .. Si- Tentennò a
rispondere- Sarò pronta per ripartire il prima possibile
Hakkai- Ora non pensare
a questo… pensa solo a rimetterti
Gojyo- E alla svelta
anche! Ci mancano i battibecchi di donna!
Finì velocemente la
minestra, posando il piatto sul comodino.
Hakkai- Il dottore
passerà nel pomeriggio
Mosse le mani- Non è
proprio il caso! Sto benissimo… avrò preso freddo nei giorni precedenti.. e
ieri sera…- Tentennò, indecisa se continuare o meno- .. e ieri è stato un duro
colpo per me- Disse, con la testa dritta.
Hakkai sorrise, carezzandole la testa- Lo so. E’ per questo che non devi
chiedere di più alle tue forze.
Yuu- Si ma…- Si chinò in
avanti- Se non faccio qualcosa impazzisco
Gojyo- Tranquilla,
abbiamo già organizzato i turni per tenerti compagnia… ovviamente al bonzo
spetta la notte, quella non gliela ruba nessuno
E l’harisen colpì
incessante, freddo e secco come al solito.
Yuu- Che ci volete fare, i bambini dormono meglio fra le braccia della mamma!-
Scherzò- E in molti mi dicono che ho lo sguardo materno- Sgranò gli occhi.
Sanzo- Andate al diavolo- Bofonchiò, uscendo dalla stanza.
Gojyo- Bene..Hakkai, è tutta tua- Picchiò sulla gamba dell’amico- Noi ci
vediamo fra qualche ora, principessa!
Lei annuì salutandolo
appena con la mano-…. Devo dormire?
Yuu- Non necessariamente se non vuoi- Sorrise- Puoi parlare, dormire,
ignorarmi, tutto ciò che và!
Si lasciò andare sotto
le coperte- Da quando è arrivato il freddo?
Hakkai- Da qualche giorno.. te lo dicevamo di coprirti
Tirò su col naso- … hn….
Domani però ripartiamo, ok?
Hakkai- Si si.. ora stai
tranquilla però….
Yuu- Hakkai…… io sono
così debole? Tanto da farmi venire la febbre… tanto da bagnarmi ogni volta il
viso
Lui le passò una mano su
una guancia, asciugandola- Questa non è debolezza. E’ la più grande delle forze
Yuu- Hn…- E nuovamente
sprofondò sotto le lenzuola, tenendo stretta la mano dell’uomo accanto a lei.
*
Si grattò il naso- Vedo che
stai meglio
Yuu- E ti dispiace?
Scosse la testa,
particolarmente colpito
Yuu- Anche tu hai un bel
colorito- Chinò di lato la testa- Un colorito particolare
Le sue guance
avvamparono- E’ un caso.. uno stupidissimo caso… e poi che dici, io sono sempre
colorito!!!
Rise per poi superarlo.
Goku- Sicura di voler scendere per cena? Non è meglio se ti riposi ancora un
po’?
Yuu- Decisamente no. Ho già fatto preoccupare troppa gente… in realtà- Si
fermò- Mi sento veramente fiacca ma… mangiare mi farà bene.. Non mi farò
mettere sotto da quella cazzo di famiglia- I suoi occhi si tinsero di
pennellate scure.
Goku- Hn… e comunque non hai fatto preoccupare così tanto……. Non avevo mai
visto- Prese respiro- ..Sanzo dormire così beato
Si fermò, nuovamente-
Eh?- Esclamò incuriosita.
Goku- Si ecco….- Si passò una mano fra i capelli- Stamattina sono entrato nella
tua stanza e l’ho visto che dormiva accanto a te..
Yuu- Ahhhhhhh, ora
capisco molte cose- Rise- Ecco il perché di quella frase di Gojyo- Scosse il
capo, divertita- Poverino, doveva essere distrutto per dormire così. Anch’io
sono stata stupita di ritrovarmelo nel letto così- Lo superò- E quindi sei
stato tu a mettere certe voci in giro, che lingua lunga!
Mosse le mani- Ma no!
Solo che.. pensavo…
Yuu- TU non devi pensare,
ti rincretinisce il cervello- Scherzò- E comunque… guardami bene- Gli si
avvicinò,forse un po’ troppo- Credi che un tipo così figo come Sanzo potrebbe
anche lontanamente guardare una sciatta come me?- Il suo tono era indagatore,
ma di questo lui non se ne accorse.
Balbettò qualcosa di
estremamente confuso per poi discostarsi, velocemente.
Yuu- Guarda che mica mi
offendo, sai? XD- Ridacchiò anche mentre si allontanava.
Lui si portò una mano
sul viso abbronzato, diventato ancor più rosso. La sua era una sensazione di
rassicurazione o paura?
*****
Partirono il mattino
seguente, senza nessuna fretta.
Hakkai tentò d’insistere
per rimanere ancora un giorno, ma Yuumei non volle sentire ragioni. Prima si
chiudeva quella partita prima sarebbe stato meglio per tutti. Ma si sarebbe mai
davvero chiusa?
Si chinò in avanti,
poggiandosi coi gomiti al sedile- Che leggi?
Richiuse come una furia
il giornale e si scostò dal poggia schiena.
Lei alzò le mani- Oh, scusa scusa, non volevo contagiarti col mio letale acido-
Mosse le dita, tenendole rigidissime.
Gojyo- E dai bonzo, concedile almeno di leggere il giornale, le principesse si
annoiano in viaggio, è risaputo!
Hakkai- Senza contare
che ci aspetta almeno un altro giorno per la nostra meta….
Yuu- Nemmeno se acceleri
tanto tanto riusciremo ad arrivare stanotte?
Sembrò riflettere- Forse
si… - Guardò in direzione del bonzo che sospirò a malapena- Direi che è il caso
di reggersi forte ^__^
La velocità aumentò
radicalmente, tanto da svegliare Goku caduto in catalessi. Alzò leggermente il
viso, prendendosi un ramo in piena faccia. Borbottò parole incomprensibili,
ancora confuso.
Mei- Odio le foreste
Gojyo- Mi sembra di
sentir parlare un certo bonzo di nostra fiducia- Ghignò.
Sanzo- Tsk
Hakkai- Dimmelo se sto
andando troppo forte
Lei scosse la testa- No…
tranq……. HAKKAI!!!!!- Urlò
Sterzò appena in tempo
per evitare di prendersi sul cofano un’ondata di demoni tutt’altro che
pacifici.
Mei- Ma quanti cazzo sono?- Esclamò, alzandosi in piedi e saltando giù dalla
jeep.
Goku- Tantini direi- Si scrocchiò le dita- E’ da tanto che non facciamo un
allenamento come si deve- I suoi occhi si illuminarono.
Sanzo- Non ti allontanare per nessun motivo- Intimò alla ragazza, leggermente
attaccata alla sua veste.
Hakkai- Hakuryù, vai a vedere quanti sono… più o meno…
In effetti era davvero
difficile valutare la quantità di quei demoni affamati e agitati, in mezzo alla
foresta, coperti dai rami, chissà quanti se ne nascondevano.
Impallidì maggiormente,
serrando la presa sulla tunica. In tutta risposta Sanzo iniziò a sparare e ….
Le danze iniziarono.
Goku e Gojyo si spararono in prima linea, particolarmente divertiti da
quell’attacco imprevisto.
Hakkai tentava di avere sempre sotto controllo sia Yuu che i demoni stessi, ma
erano troppi. Troppi. Sembravano moltiplicarsi ogni minuto. Da quando non
riuscivano più a sostenere un attacco?
Mei, dal canto suo,
saltava da una parte all’altra, quasi fosse una libellula, scalciava, colpiva,
uccideva, sempre attenta a non macchiarsi di sangue. Le veniva naturale tutto
quel movimento, non si sentiva ne impacciata né impaurita… tutto semplicemente
spontaneo.. troppo strano.
Sanzo continuava a
sparare e tentava di spostarsi ad ogni colpo. Proteggerla da quel punto non era
un vantaggio per nessuno se non per i nemici. Le indicò una sorta di cespuglio
più fitto, dove lei avrebbe dovuto nascondersi fino a nuovo ordine. La giovane,
ovviamente, seguì goffamente il tutto. Arrivata al cespuglio si raggomitolò su
se stessa e chiuse gli occhi. Istintivamente si tappò anche le orecchie, forse
era per questo che ogni attimo gli spari le sembravano sempre più lontani.
Minuti sembravano come
ore, non passavano più, erano interminabili.
Smise totalmente di
respirare quando avvertì un dialogo totalmente distruttivo e allarmante.
-Dovrebbe essere da queste parti
-L’hanno lasciata qui.
Dici che se prendiamo lei…- Il demone sembrava titubante
-Il nostro capo è stato
chiaro, lei è il punto debole del gruppo. Certo che è stato un errore per
quegli idioti portarsi dietro una stupida e insulsa umana.
Non c’era dubbio, parlavano di lei.
-Gli ordini non si discutono. Senza contare che abbiamo completamente carta
libera… è da tanto che non mi sfogo con un’umana
Quello che avvertì era chiaramente un brivido.
Sanzo si era allontanato, le era fin troppo chiaro. La shureiju sparava colpi
troppo distanti. Probabilmente si era trovato in difficoltà ed era stato
costretto a muoversi più del previsto.
Bene. In quel momento non importava. Anche perché potevano valere tutti i
discorsi del mondo ma… se lei avesse mosso solo un singolo muscolo, sarebbe
morta. Decisamente morta.
Quindi chiuse gli occhi, sprofondando il viso fra le ginocchia. . . e attese.
Li sentì annusare, muoversi… per poi allontanarsi.
No.
Non doveva comunque
muoversi, l’olfatto dei demoni era particolarmente sviluppano, proprio come il
loro udito. Non si sarebbe consegnata loro su un piatto d’argento. Restò
immobile, ancora, ancora e ancora.
-Oh, eccoti qui
Sgranò gli occhi,
terrorizzata da quella voce sibillina che gli aveva appena perforato un timpano
con sublime grazia. Non riuscì nemmeno ad urlare, il demone l’afferrò per il
collo e la trascinò fuori dal suo covo sicuro, anzi, la trascinò molto ma molto
distante. Più tentava di divincolarsi, più sentiva quella stretta farsi
insopportabile. Doveva arrendersi così?
Ebbe il coraggio di aprire gli occhi e vide la chioma verde prugna del demone,
e null’altro… era da solo, si vede che l’altro aveva rinunciato veramente alla
ricerca.
Piantò le unghie nelle
mani del demone, senza ottenere alcun risultato. Cominciò a muoversi più
convulsamente. Le mancava l’aria, un po’ per la ferrea presa un po’ per
l’ansia. Tentò di ragionare, doveva ragionare. Assolutamente.
“Il coltellino!” , la
sua mente si illuminò, per poi spegnersi poco dopo. Non lo sentiva più
pungergli leggermente la gamba, doveva esserle caduto mentre veniva trascinata
come carne al macello.
E ora?
La sua mente continuava
a ripetersi quella domanda a circuito chiuso.
Risposta? Non avrebbe potuto fare niente.
Mentre nella sua testa
prendeva largo una canzoncina fin troppo nota, i suoi muscoli si rilassarono.
Rassegnazione, ecco cos’era.
Ad un tratto però sentì
un dolore fittissimo alla mano. Sconsolata tirò un occhio e notò un chiodo
conficcato nel palmo, un pezzo di legno staccatosi da chissà dove. Senza
riflettere prese il legno e si liberò la mano sanguinante, infine piantò i
piedi a terra.
-Ma che cazzo credi di…AAAAAAAAAAAAAAAH
Cacciò un urlo, che
probabilmente fu udito un po’ da tutti, ma a lei non le importava nulla, né del
chiodo che ora era artisticamente piantato sulla fronte del demone, né di
quelle urla che sicuramente avrebbero attirato anche i suoi compagni.
Prese a correre, in una direzione casuale.
Corse, corse corse.
Sentiva il sangue ribollirgli nelle vene, l’adrenalina farsi sempre maggiore al
solo pensiero che quello potesse riprenderla.
Non si curava affatto
degli alberi che incontrava, delle foglie, delle gambe che non riuscivano quasi
più a reggerla, e nemmeno del suo fiato cortissimo, quasi insulso.
Avanzava rapidamente,
quasi volava tra quelle piante.
Non concepì nemmeno i
minuti, le ore che passavano. Per fortuna il suo allenamento era ottimale e i
suoi muscoli la tradivano raramente ma.. fu costretta a rallentare quando si
trovò davanti al tramonto del sole.
Si poggiò sulle
ginocchia.
No, non poteva fermarsi
lì in mezza alla strada, troppa visuale. Si trascinò su un praticello adiacente
e si lasciò cadere, stremata.
Non si pose nemmeno le
giuste domande, continuava a chiedersi se l’avrebbe raggiunta e, in caso, come
si sarebbe vendicato. La sua mente, troppo fantasiosa, la fece riscattare
nuovamente. Però non si alzò, puntò i suoi occhi su quel bellissimo sole che si
nascondeva timidamente fra le colline lontane.
“Tramonto?… ma se era
appena l’ora di pranzare?!”, ecco, un po’ di lucidità stava rinvenendo. E
infine si chiese anche quando era apparsa quella stradina pulita e ben
definita.
Si guardò le gambe,
piene di graffi, e la mano, dalla quale il sangue aveva smesso di uscire da un
po’ e sulla quale si era formata una crosta sicuramente infetta.
Yuu- Ma.. quanto ..
diamine… ho corso….- Si ritrovò, con sua estrema sorpresa, col fiatone.
Sicuramente aveva corso per almeno quattro o cinque ore, se non di più… la
paura fa fare questo ed altro.
Si lasciò cadere sul prato e socchiuse gli occhi, sempre con l’udito ben
vigile.
E nuovamente giù
domande… “chissà dove sono gli altri… mi sarò allontanata così tanto?… devo
raggiungere quel villaggio.. ma da che parte sarà?”
Si alzò nuovamente per
restare un attimo di sasso.
Un ragazzo era chinato, poco distante da lei, e la osservava con un sorriso
estremamente… ebete
Yuu inclinò la testa da
un lato e lo scrutò, guardinga.
Lui scosse le mani- Scusami scusami! Non volevo spaventarti! E’ che ho una
passione per le pecorelle smarrite!- Nuovamente quel sorriso
Yuu- Sei forse un lupo?-
Che domanda idiota.
Lui rise di gusto- No no, me lo dice sempre la mia donna però… non che sono un
lupo ovviamente, ma che sono un samaritano fallito- Si alzò, lentamente, e
restò fermo. Probabilmente aveva capito quanto fosse incauto avvicinarsi a
quella ragazza puramente terrorizzata in quel momento.
Sembrò riflettere- Ascolta, il sole sta per tramontare e qui non fa molto
caldo- Indicò il prato- Quindi, o mi aspetti qui, giurandomi di non muoverti, e
mi dai il tempo di prenderti del disinfettante e delle coperte… oppure fai
qualche passo e vieni con me fino al paese.
Yuu- Qualche passo?-
Domandò, estremamente sfinita.
Lui sorrise- Si… ti sei
fermata giusto sulla collinetta prima del paese, vedi- Tentò di indicare
qualcosa che dei rami coprivano.
Yuu- Il villaggio di
Karak?- La sua voce si fece speranzosa. Forse aveva imboccato la direzione
giusta, si, per una volta la fortuna le era stata vicina.
Scosse la testa, particolarmente sconsolato- No, il villaggio di Luy.. Karak si
trova a cinque giorni da qui
Nuovamente la paura la
assalì.
Il ragazzo sospirò, tentando di avvicinarsi- Scusami, non volevo darti una
brutta notizia- Si accucciò di fronte a lei.
Con il tramonto alle spalle quei capelli dorati così fini sembravano
risplendere. Il suo sorriso suonava bellissimo su quei lineamenti morbidi e
delicati. A primo impatto un ragazzo come tanti, ma quelle sue labbra
increspate e sottili sembravano alleviare tutte le sue pene.
E così decise di
fidarsi, istintivamente.
Tentò di alzarsi ma subito il ragazzo fu pronto a sorreggerla- Se accetti il
mio aiuto, accettalo fino in fondo, per piacere.
No, non era un ragazzo, quello era un demone. Quello che aveva all’anulare era
sicuramente un sigillo di controllo e quella sua forza innaturale ne era
decisamente la prova.
Ma continuò a non aver
paura, che stranezza.
Yuu- Scusami…- Balbettò,
confusa dalle sue stesse sensazioni
-Tranquilla! Come ho già
detto sono abituato a portare con me pecorelle smarrite- Sorrise. Gli passò un
braccio intorno alla vita e la sorresse, quasi completamente.
Tirò su col naso- Io… il
mio nome è Yuumei
Nuovamente quel sorriso
incantevole- Oh, scusami, io non mi sono ancora presentato.. mi chiamo Koran
Si trovò a pensare
istintivamente che fosse un nome piuttosto buffo ma non ci fece più di tanto
caso, chiuse gli occhi, lasciando quasi tutto il suo peso nelle mani di quel
soccorritore occasionale.
Nel chiudere gli occhi,
un viso gli fece capolino nella mente. Una testata biondo cenere e un sorriso particolarmente
gentile. Si sentì chiudere lo stomaco. Si fece forza e riaprì gli occhi. Prima
di perdere completamente la cognizione di se stessa doveva capire dove la
stavano conducendo quelle mani sicure.
Salvezza?… oppure
nuovamente morte?…..
Continua…….
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
AHAHAHAHAHAH, quanto
darei per vedere le vostre facce alla fine di questo capitolo… ma non aggiungo
altro se non…. Avete capito ‘chi è’? XD
Ringrazio TUTTE le
persone che leggono questa storia, merci merci!
Grazie a RIKA e ai commenti in diretta di RAFFY!
Grazie a HOPE(ahahaha, ma poveri Yuu, qualsiasi cosa succede tu
pensi sempre e comunque lei ci rimetta la pelle prima o poi XD magari hai
ragione, chissà :P)
LAV(Eh, non è giusto no
… però è successo così… sai, sono stata tentatissima di eliminare questa parte
ma, non avrebbe fatto scatenare le giuste reazioni e comunque non sarebbe stato
giusto nei confronti della storia stessa… Sai, non lo so davvero se Hakkai si
dichiarerà.. stanno succedendo mai tante cose che non erano previste che tutto
è possibile!)
VALERY_IVANOV(Ma no ç_ç
non devi inzuppare il lettino con le lacrime.. mi spiace T__T)
Canzoni:
Chicane – Stoned in love
Linkin Park – Leave out all the rest
Foo Fighters – The pretender
Copertina:
Yuu per terra, vestito corto decisamente sexy. Trucco
sbavato ed espressione seria. Dietro di lei si vedono quattro paia di gambe,
sono i saiyuki boys
Ringrazio in anticipo
tutte le persone che sono arrivate a leggere fin qui e mi scuso per questa
specie di crossover del tutto inatteso. Il fatto è che mi scaldava il cuore
pensare a un mondo ‘parallelo’ con Koran… ma sono riuscita a trovare un senso
anche a questo pezzo di storia, non vi preoccupate XD
Grazie alle persone che
leggono senza commentare
Grazie a chi commenta, RAFFY-CHAN
e RIKA!!!!!
Grazie a WARASHI(Beh, se dici che non mi importa mi offendi.. anzi,
sono gradevolmente onorata della tua recensione e della tua iscrizione al sito
^__^ … fa sempre piacere ricevere queste parole, grazie… )
HOPE(Beh, quando l’ho
scritta non ne avevo la minima idea io, quindi figurati XD… Goku rasenterà
sempre di più il ridicolo, ma ti avevo già avvisato di questo… più che altro
Gojyo tifa ovviamente per Hakkai, ma penso tiferei anche io nella sua
situazione, Sanzo non è propriamente il ragazzo che augurasti alla tua migliore
amica ecco, quanto meno non caratterialmente.. davvero, riusciranno a trovare
Yuu? Però posso darti una spoiler non voluto, durante questo capitolo
‘succederà’ davvero qualcosa XD)
LAV(Sai qual è la cosa
divertente? Che Gojyo e Hakkai hanno capito di lui e Yuu ma.. Goku XD è un
cretino, e infatti si troverà in grande imbarazzo… beh, come vedrai, un po’ a
tutti verrà una crisi, penso sia anche normale. Però ci sarà soprattutto uno di
loro che entrerà in una crisi del tutto personale… Koran Koran.. davvero non ti
ricorda nulla?.. se ti nominassi Reiji ti viene più facile? XD)
Un ulteriore
ringraziamento è doveroso verso di te, CLOUD, che
ti sei avventurato in qualcosa più grande di te(nel senso, non sapendo
assolutamente nulla di saiyuki XD) ..però non sai nemmeno quanto mi hai fatto
piacere… chissà se arriverai mai a leggere questi ringraziamenti.. chissà
chissà…
Canzoni:
Avril Lavigne - Runaway
Cascada – Another you
Ilary Duff - Stranger
Nickelback – Someday
Sonohra – L’amore
Cascada – Everything we touch (Slow)
Copertina:
Reiji e Koran, lui
sorride divertito alle sue spalle abbracciandola forte. Lei è come appoggiata
con la schiena, le mani sulle braccia di lui ed espressione totalmente serena
16 FROM NOW ON, YOU WAIT ALL DAY
Quando varcò, in braccio al suo salvatore, la porta di una
casa sconosciuta, tutto si sarebbe aspettata di trovare tranne una donna col
viso arcigno, completamente infuriata.
Il giovane si scusò con poca convinzione e la ripose su un
divano apparentemente comodissimo, ma forse comodo lo era davvero anche se a
lei sarebbe bastato anche solo un’asse di legno e un po’ di riposo. Ma non se
lo poteva concedere, non ancora.
Il ragazzo si avvicinò alla donna con le mani giunte,
chiedendo un perdono chiaramente simbolico. Le spiegò che l’aveva trovata mezza
moribonda su un prato e non poteva di certo lasciarla lì.
-Tu e il tuo vizio del samaritano- Bofonchiò la donna,
battendo le mani sui fianchi.
“Quindi non mi vogliono uccidere”, pensò istintivamente,
sistemandosi appena sul morbido bracciolo.
Koran- Dai amore, solo per stasera
-Tsk, anche con lei avevi detto così.. e invece guarda
com’è finita!
Koran- E’ finita divinamente- La corresse apparentemente
indignato- Comunque… davvero, non potevo lasciarla in mezzo alla foresta… e qui
c’è tanto posto… potremmo usare la sua camera!
-Non ne sarebbe molto felice, sai quanto è gelosa delle
sue cose.. ma non me ne frega davvero nulla- Fece spallucce per poi avvicinarsi
al divano e chinarsi appena- Hei, hai fame?
Yuu socchiuse gli occhi, faticava a tenerli aperti
figurarsi se sarebbe riuscita a mangiare.
Koran- Credo abbia solo bisogno di una buona dormita
Ecco, appunto.
La donna scrollò nuovamente le spalle- Portala di sopra
dai… le preparo qualcosa.. se le venisse fame stanotte…
Lui le regalò un bacio sulla guancia- Grazie amore-
Sorrise per poi prendere Yuumei e portarla, senza alcuna fatica, al piano di
sopra.
E da lì in poi capì ben poco.
Cadde in un sonno profondo, come non le succedeva da mesi.
Si sentiva estremamente stremata, poco importava se le avrebbero teso
un’imboscata durante il sonno, i suoi occhi non ne poteva più.
L’ultima cosa che sentì fu qualcuno che le aggiustava una
coperta sulla spalla e le accarezzava i capelli, nulla di più.
…fino al mattino dopo.
Come previsto si svegliò con una fame tremenda.
Appena la sua mente riuscì a fare lucidità e il suo
stomaco smise di brontolare, tentò di riepilogare il tutto.
Dove diamine si trovava?
Ma soprattutto, chi erano le persone che l’aveva così
gentilmente ospitata.
Come colpita da un fulmine in piena testa balzò giù dal
letto, cercando disperatamente qualcosa di importante. Notò il suo borsino
riposto su una sedia accanto alla porta. L’aprì e frugò all’interno.
Si lasciò andare per terra, sospirando- Che donna di poca
fede che sono..- Si passò una mano fra i capelli, il constatare che tutto era
al suo posto l’aveva fatta sentire tremendamente in colpa.
Decise allora di alzarsi e rendersi leggermente
presentabile.
Si passò la piccola spazzola da borsa fra i capelli
trovandoli particolarmente annodati, sbuffò.
Per fortuna d’occhiaie nemmeno l’ombra, il riposo aveva
giovato almeno in questo.
Addosso aveva gli stessi vestiti del giorno prima, cosa
che la rese totalmente di buon’umore. Nessuno l’aveva toccata, nemmeno con un
dito, solo aiutata.. questo bastava.
Fece un bel sospiro e aprì con cautela la porta,
sbirciando appena all’esterno.
A giudicare dal sole alto nel cielo doveva essere
all’incirca mezzogiorno.
Il suo stomaco tornò a lamentarsi, il digiuno del giorno
precedente si faceva sentire con forza.
Scese le scale, quattamente, sbirciando in ogni piccolo
angolo, in cerca di nessun dettaglio in particolare.
-Oh, eccola qui la nostra dispersa
Una voce giovane, calda e sottile le spuntò alle spalle.
Come aveva potuto scambiarla per una ‘donna’ era un
mistero, quella era chiaramente una ragazza giovane, forse aveva poco più di
lei. Lineamenti del viso forse un po’ troppo rigidi ma perfetti, i capelli
castani raccolti in una coda di cavallo, occhi del medesimo colori truccati in
maniera lineare.. ma la cosa che più colpiva era un particolare abito rosa con
fiocco in vita e gonna a ruota.
Yuu- Scusa…- Tentennò. Fece un maestoso inchino, pieno di
scuse- Perdonami, non volevo assolutamente creare disturbo a te e al tuo uomo
-E chi ti dice che è il mio uomo?
Alzò appena il viso, colpita- Ah beh.. pensavo…
-Vieni, avrai fame, quello che ti ho lasciato ieri poteva
bastare solo per colazione
La seguì, senza fiatare, in una cucina arredata con
estrema cura, ogni particolare era dettagliato e particolarmente studiato.
Yuu- Bella- Esclamò, un po’ troppo entusiasta
La ragazza le tirò fuori la sedia dal tavolo e la fece
accomodare- .. l’ho studiato io l’arredamento, Koran mi lascia sempre troppa
libertà- Il suo tono sembrava risentito
Yuu- E’ veramente graziosa… hai un gran talento artistico
-E’ necessario. Sennò non saprei di che vivere…
Gli buttò davanti una scodella di un qualcosa molto simile
a una zuppa.
-Il mio talento in cucina lascia invece a desiderare. E
dato che Koran è uscito dovrai accontentarti
Yuu- Oh, ma certo, grazie..- Fece un ulteriore inchino col
capo
-E così ti sei persa- Era più un’affermazione
Yuu- Si… mi sono allontanata più del dovuto dai miei
compagni… con questo risultato- Fece vagare gli occhi sul liquido del piatto-
Il problema è che loro non sanno la direzione che ho preso… in realtà non ho
ben compreso nemmeno io dove mi trovo- Tentò di spiegarsi.
-Capisco- Si alzò e uscì dalla stanza, per tornare qualche
minuto dopo con una cartina che allargò sul tavolo di legno- Guarda.. qui c’è
il villaggio di Karak, Koran mi ha detto eri diretta lì…
Lei annuì tentando di ritrovarsi nell’enorme pianta
-E invece Luy è qui
Yuu- Cavolo.. ma è distante……e questa è una città di
mare??? O__O
-Direi di si… - Ripiegò la cartina- Comunque la distanza
fra i due paesi è notevole, ti conviene aspettare qui i tuoi amici…
Sembrò riflettere, un po’ troppo per i gusti della
ragazza, che si spazientì subito- Problemi?
Yuu- E’ che….- Strinse i pantaloni- Non solo i miei amici
non sanno che sono qui ma… oltre non sapere se io sono viva… non so se….-
Tentennò sul continuo.
La giovane si sedette accanto a lei, il suo viso perfetto
leggermente contratto- Avete incontrato dei demoni?
Annuì, chiudendo gli occhi- .. Sono.. persone in gamba,
sicuramente.. ma…
-La paura rimane ….- Finì per le il discorso- Sentì, il
mio consiglio è di aspettarli qui per qualche giorno, poi vedrai tu come
muoverti
Annuì nuovamente, non troppo convinta fosse la scelta
giusta.
Koran- Se ti muovessi e loro ti venissero a cercare qui sarebbe un problema-
Entrò di soppiatto in cucina, posando sul tavolo un’enorme sacchetto- Come ti
senti oggi?
Yuu- Bene!.... bene…- La sua voce si smorzò- Grazie
davvero, non fosse stato per te non penso mi sarei tolta da quel singolo punto
di prato
Koran- E saresti morta congelata- Sorrise
Yuu- Grazie davvero, ancora… però non vorrei disturbarvi
ancora…
-C’è una locanda all’inizio del paese, quindi non ti fare
preoccupazioni inutili
Koran- Saremo lieti di ospitarti noi- Si mise davanti alla
ragazza che subito se ne risentì.
-Koran!
Yuu- No, hai fatto benissimo a dirmelo. Non voglio
disturbarvi ulteriormente.
Koran- Ma che dici! Non possiamo lasciarla andare allo
sbando- Si rivolse alla compagna, ora più deciso. Senza contare che non ha
nulla con lei…
Mosse le mani- Tranquilli, ho con me una carta con credito
praticamente illimitato, non sarebbe un problema passare un anno in una locanda
immagino- Girò gli occhi, quasi contenta per la prima volta di avere un padre
così ricco.
Gli occhi di lui si fecero vispi. Girò intorno alla donna,
con fare ammaliatore- Hai sentito.. non sarebbe quindi un problema se la
ospitassimo e ci facessimo pagare come fossimo una locanda- Si girò verso Yuu-
Con maggiori optional ovviamente- Nuovamente rivolse lo sguardo alla sua donna
e le sussurrò in un orecchio- Pensa a quella macchina da cucire che volevi
tanto….
Anche gli occhi di lei si illuminarono- Resti qui da noi
Yuu- Ma O__O
Koran- EVVIVA!- Salterellò appena dentro la cucina- Non è
un problema per te Yuumei vero?
Scosse la testa- No.. anzi, grazie… ma vi pagherò davvero
eh
Le si avvicinò- Tranquilla, non sarà necessario, era solo
per convincere Rei
In quel momento gli occhi di Yuu iniziarono a brillare-
Rei? Mi sembrava di aver già visto il tuo viso da qualche parte ma…. Non sarai
Reiji Sakashima???!!
La giovane la guardo, sorpresa- Si…- Rispose, guardinga.
Yuu si tolse subito la felpa color avorio e le indicò la
maglietta rosa ricoperta di pizzi che indossava- Sono una tua grande fan *___*
ho quasi tutte le tue creazioni, sono magnifiche, sublimi!
Reiji- Oh…- Era chiaramente lusingata
Koran- Visto??? Hai trovato una tua nuova fan!
Yuu- Non immagini quanto io sia onorata di averti qui
davanti…- Si portò le mani davanti al viso, chiaramente al settimo cielo.
Reiji- Ti.. ringrazio- L’espressione rigida che aveva fino
a poco prima era svanita
Koran- Perché non le fai vedere le tue ultime creazioni
Rei?
Spalancò ulteriormente gli occhi, in attesa di una
risposta della sua ‘divina’.
Reiji- Ma si… tanto le mie opere sono irripetibili U__U
Yuu- Che emozione >___<
Le salterellò dietro, tutto contenta, dimenticandosi
completamente di tutto ciò che la circondava o riguardava.
Passarono il pomeriggio a discutere di moda, vestiti,
colori e arti varie.
Reiji rimase molto stupida nel sapere che Yuu era una
ballerina e volle subito una dimostrazione.
Il tempo passò così veloce, che non si accorsero nemmeno
dell’ora tarda. Furono solo attirate da un buonissimo profumino proveniente
dalla cucina.
Koran- Per l’occasione ho fatto uno dei miei piatti
speciali!- Gongolò, completamente soddisfatto.
Si sedettero al tavolo, gustando l’ottima cena e
parlottando di cose senza importanza.
Da quanto non mangiava in una vera tavola, in una vera
casa. Non pensava di sentirne così tanto la mancanza. Ma in fondo lei aveva
vissuto così per tutta la sua vita, era una cosa che non poteva dimenticarsi…
Finito di mangiare Reiji sistemò la cucina e Koran
trascinò in un giro notturno una Yuu particolarmente eccitata.
Sorrise, con quel suo sorriso così dolce- Ti vedo più
rilassata
Lei rispose al sorriso- Merito vostro.. mi avete fatto
sentire come a casa… grazie… e grazie per avermi curato la mano- La alzò,
mostrando la benda
Koran- Figurati! Avevo paura facesse infezione… non ho
voluto aspettare ..
Yuu- Hai fatto bene.. – Alzò gli occhi al cielo, da quanto
non vedeva una luna così meravigliosa. Era nuovamente piena. Un mese che stava
viaggiando, un mese fuori casa.
Koran- Ho lasciato detto agli abitanti del villaggio di
avvertirmi subito arrivasse qualche straniero.. in caso fra qualche giorno ti
porto a Karak
Yuu- Ma no, non voglio disturbarti oltre… in caso andrò
io…anche se è lontano e rischio di perdermi, si- Lo precedette.
Koran- Comunque puoi fermarti da noi per quanto desideri-
Era da molto che non vedevo Reiji così serena… forse perché qui non ha stretto
grande amicizia con nessuno…
Yuu- Si… mi ha raccontato che vi siete trasferiti qui da
poco più di sei mesi…
Koran- Te ne ha spiegato anche il motivo?
Abbassò la testa- State… ‘scappando’ da qualcuno…
Sorrise- Visto, ti ha già preso in estrema simpatia!
Solitamente non parla mai di queste cose con nessuno..
Yuu- Non è che mi ha raccontato tutto per filo e per segno
.. e comunque magari era solo parecchio sola…. Mi ha anche detto che la sua
migliore amica viaggia molto
Yuu- Non proprio.. ma da come ne parlava sembrava volerle
davvero bene
Koran- Seiry è una gran persona, un po’ troppo irruente
forse, ma pur sempre ottima
Una piccola folata di vento scompigliò ad entrambi i
capelli.
Il ragazzo si strinse nella sua giacca a vento- Certo che
sta venendo nuovamente freddo..- Commentò, deluso- .. che ti prende?
Yuu- Nulla… stavo solo osservando i tuoi capelli…. Mi
hanno suscitato due ricordi diversi…
Koran- Davvero?- Voleva spiegazioni
Yuu- Il mio.. mmm- Tentennò- Un mio amico lì ha di un
biondo simile…
Koran- Non sembri convinta- Ridacchiò
Yuu- No. Non sul mio amico almeno…. È che… io odio i
capelli biondi
Koran- Oh- Esclamò, divertito- Non dovresti.. anche i tuoi
capelli, sono davvero belli
Yuu- E’ proprio questo il punto… odio i miei capelli, che
tutti definiscono biondi.. non li sopporto… un tempo ho anche pensato di
radermi a zero…
Koran- Non devi, poi assomiglieresti a un bonzo
Rise, questa volta di gusto, al pensiero di un Sanzo
rasato
Koran- Ma… non è questo il problema giusto?
Abbassò il capo- E no… non è questo….. è che…..- Alzò gli
occhi per specchiarsi in quelli puri e affidabili di lui- Avevo un fratello con
lo stesso colore di capelli, proprio identici ai miei… vedi noi siamo in tutto
cinque fratelli, ma solo io e lui avevamo lo stesso colore.. la mamma era così
contenta di questo, diceva sempre che era un dono dei nonni, non so cosa
intendesse….
Koran si fermò, attento a non metterla a disagio- Siete
una famiglia multicolor- La buttò sul ridere.
Rise- Si, vero…. Vedi…………… il fatto che mio fratello è
mancato sette anni fa.. una brutta malattia ce l’ha portato via in pochi
giorni….. dopo l’accaduto tutti siamo caduti in una profonda depressione, mia
madre si è ammalata di dolore e non si è mai più ripresa… però, oltre al mio
solitario dolore, dovevo convivere tutti i giorni con la mia immagine riflessa,
così identica a lui, e non mancavano certo gli sguardi della gente, pronta a
ricordarmi la somiglianza…
Koran- Deve essere stata dura…
Yuu- Si, decisamente.. per fortuna i miei fratelli mi sono
stati sempre vicini, io ero la più piccola, l’unica femmina, quindi immagina…
Le posò una mano sulla spalla- Vedi, somigliare a una
persona cara non deve indurre ad odiare se stessi però.. sei così una bella
ragazza- Le passò una mano fra i capelli- Non ti devi perdere nulla
Scosse la testa- No… anzi.. missà che ti dovrò ancora
ringraziare… non ne avevo mai parlato con nessuno, ma ora .. sto decisamente
meglio
Koran- Grato a te per la confidenza Yuumei…. Ma dimmi,
come si chiamava? Le cose importanti hanno sempre un nome
Yuu- Kodja! Un nome particolare, mia madre ha detto di
averlo letto su dei libri europei, ma non ho molto capito…
Koran- Molto bello
Yuu- Si- Rispose entusiasta- Era bello come lui- Il suo
viso si fece dolce, estremamente.
Il giovane le sorrise, per poi abbracciarla,
delicatamente- Torniamo indietro, altrimenti Rei si arrabbierà con me e penserà
che ti ho rapita
Yuu- Ho una domanda…. Ma voi due state insieme?
Koran- Ovvio!- Rispose tutto contento- Non ho mai voluto
nessun’altra donna al mondo, e non penso che cambierà mai… non so quanto valga
per lei
Yuu- Ma si! Anche per lei è così, sicuro!
Koran- E allora perché non dice nemmeno che stiamo
insieme? ç__ç
Piagnucolò per qualche minuto. A ben osservarlo aveva espressioni
e atteggiamenti molto simili a Goku, che cosa bizzarra.
Quando tornarono a casa Reiji si lamentò per qualche
secondo, ma lui le saltò addosso e la baciò con passione.
Yuu rise sommessamente e si allontanò per lasciar loro un
minimo di intimità.
Cosa non assolutamente voluta da Reiji che, dopo aver
tirato un sonoro pugno a Koran, la seguì in salotto.
Una comoda poltrona, la tua.
Un vero tetto sulla testa.
Il calore della tua famiglia.
Per troppo tempo le erano mancate queste ‘semplici’ cose,
che per un po’ lanciò lontani i pensieri e si lasciò trasportare con
delicatezza da quelle risatine e quei discorsi senza troppe pretese.
Potrei
cercare le stesse cose che cerchi tu per un’intera vita, ma non le troverei
mai, non nello stesso posto. E’ triste capire che abbiamo desideri e sogni così
altamente diversi…
*****************
Vagava senza sosta, sigaretta sempre accesa, udito pronto
a cogliere ogni minimo rumore.
Non dormiva da due giorni interi ormai, ma la stanchezza
era ben poca cosa rispetto a ciò che poteva aver perso. Che tutti loro potevano
aver…
Gettò la cicca lontano, non badando a spegnerla o a
qualsiasi altro particolare che non potesse essergli d’aiuto.
Si chiese più volte se era stato un bene dividersi,
infilarsi in quella boscaglia così sconosciuta senza una meta precisa. Poco
importava ora. La cosa essenziale era ritrovarla. Viva, se possibile. Era forse
chiedere tanto?
Nuovamente il fuoco tenue dell’accendino rischiarò appena
la punta del suo naso e le sue labbra perfette.
Rimise tranquillamente al proprio posto l’accendino anche
quando avvertì un rumore fra i rami. Restò fermo, in attesa. Non avvertì
nessuna sensazione di pericolo, strano, lui il pericolo pensava di riconoscerlo
anche a distanza. Non badò troppo nemmeno a quel fruscio che gli si stava
avvicinando, furtivo. Probabilmente il povero assalitore lo stava scrutando con
attenzione, forse anche convinto di essere al sicuro.
Che serata sbagliata aveva scelto per attaccarlo.
Emise un leggero ‘tsk’ e riprese a camminare, lentamente.
I suoi piedi sembrava quasi fermi dalla lentezza coi quali si muovevano.
Cacciò la sigaretta in aria ed estrasse l’alabarda, senza
troppa convinzione. Da quel nemico non proveniva nessuna aura strana, poverino,
sarebbe morto senza nemmeno accorgersene..
Si voltò appena, pronto a sferrare un attacco
particolarmente blando, non troppo eccitato da quella immotivata distrazione.
Sgranò gli occhi scarlatti di colpo, ritirando
immediatamente l’arma.
-YAAAAAAAA
Schivò, leggermente sorpreso, quei colpi così prevedibili
e gentili. Eppure la persona davanti a lui sembrava davvero impegnarsi, come se
tutta la forza fosse riversa in quei pugni.
Infine afferrò una mano, poi l’altra.
La luna quella sera era piena, annebbiava la mente, e per
fortuna, o sfortuna, era particolarmente luminosa.
I capelli lunghi e mossi, di un castano lucidissimo,
svolazzavano davanti al suo viso, profumando tutta l’atmosfera ad un gusto di –
Camomilla – Esclamò, attento.
Gli occhi del nemico, di un azzurro intenso, si fecero
prima impauriti poi ricolmi di sfida.
Gojyo lasciò quelle mani e fece sbalzare indietro la
persona, che tentennò prima di ristabilire un vero contatto col terreno.
Nuovamente il.. cos’era in fondo? Un nemico? Lui non ne
era convinto.
Sorrise, particolarmente divertito- Puoi anche rilassare i
muscoli da quell’innaturale posizione di difesa. Una ragazza dovrebbe assumere
pose più sensuali
La giovane spalancò la bocca, colta in fallo. Fece come un
sospiro per poi sfoderare un accattivante sorriso, che le faceva risplendere
ancora di più il viso di porcellana. Si portò un dito sulle labbra, aveva le
unghie lunghissime e insanguinate.
Gojyo scosse la testa, non sapeva se sentirsi più sorpreso
o imbarazzato.
-Dimmi, quali sono i tuoi gusti?- Gli si avvicinò,
sensuale. Non c’era che dire, aveva delle gambe particolarmente mozzafiato, e
il seno abbondante non stonava col collo sottile- Preferisci dominare tu o… che
domini io i giochi?- Si passò la lingua sulla bocca.
Lui scosse la testa- Che delusione…- Attese la reazione di
lei, sorpresa- Che delusione dover rifiutare una bellezza come te…- La
allontanò appena- E comunque, tanto per intenderci, mi piace più dominarla una
donna- Le afferrò le spalle, decisamente esili. Le soffiò sul collo, sentendola
tremare appena- Ma non una donna che si fa passare per un demone
-COSA???- Urlò stizzita, allentandosi bruscamente
Gojyo- Come puoi vedere io sono un mezzo demone, di
persone che volevano la mia vita ne ho viste tante fin’ora ma… mai nessuno si
era ‘travestito’ da demone per uccidermi
-Ucciderti???- Spalancò gli occhi, con una voce
particolarmente squillante- Sei tu che vuoi uccidere me! o ancora peggio…-
Sembrò tremare- Riportarmi indietro…
Inclinò appena il capo- Veramente io non so nel modo più
assoluto di cosa parli… e se ti stai chiedendo cosa ci faccio nel bosco a
quest’ora, mi spiace deluderti, ma sto semplicemente cercando una persona-
L’anticipò.
I suoi occhi si gonfiarono ma non scese nessuna lacrima.
Strinse i denti, forse per fermare il tremito che le scorreva nelle vene.
Gojyo- Senti.. per iniziare, togliti quelle dita finte
-Si vedono tanto che non sono vere?- Osò dire
Lui rise- Direi di si.. però la scelta del sangue fa
effetto XD
Sbuffò, togliendosi le dita di silicone e le uguali
orecchie lunghe. Notando che il ragazzo di fronte a lei faceva notare i denti,
tolse anche i canini affilati, gettandoli in un angolo.
Sospirò nuovamente, iniziando a girare in tondo, forse
pensando al da farsi.
Una risata ruppe il silenzio- Ho la fama di uno che mangia
le donne, ma a letto, bella signorina… a proposito, il mio nome è Gojyo, Sha
Gojyo
Lei sorrise, facendo un leggero inchino col capo- Enie
Si passò una mano fra i capelli lunghissimi e setosi-
Bene, ora sarà meglio mi trovi un riparo prima che qualche vero demone mi mangi
-.-
Gojyo- Se vuoi- Si avvicinò- Posso farti compagnia- Alzò
le mani- Come guardi del corpo intendo
Ridacchiò, un sorriso quasi isterico- Ti spiace se
rifiuto? Non vorrei che la mia guardia del corpo morisse
Gojyo- Cosa intendi dire?
Si passò una mano sul viso- Nulla… solo che non voglio
nessuno intorno- Si fece seria
Gojyo- Insisto.. se incontrassi un ‘vero’ demone saresti
divorata in un solo boccone.. passa almeno con me la notte..
Ammiccò- E’ una proposta? Perché se fosse un po’ di sesso
non potrei rifiutare ma.. sul viaggiare da sola non transigo.. ancora grazie
della così gentile proposta- Fece qualche passo indietro- E non raccontare a nessuno
ciò che hai visto stasera- Rise.
Un sorriso non corrisposto. Infatti il mezzo demone era
più impegnato a estrasse la sua arma e lanciarla contro tre demoni alle spalle
di lei.
Enie si cacciò a terra, coprendosi le orecchie con le mani
e attese. … alzò nuovamente il capo solo quando lui le picchiettò sulla spalla.
Gojyo- Ora ti sei convinta a seguirmi?
* * * * *
Alzò il capo, svogliatamente. La luna piena di quella sera
lo rendeva inquieto. L’ultima volta che l’aveva vista pensava di riuscire a toccarla
da quanto era felice. E ora? Cosa aveva concluso in quel mese? Cosa aveva
ottenuto?
Quella sensazione sgradevole non l’aveva lasciato nemmeno
per un momento. Si sentiva stranamente incompleto, quasi al limite del vuoto
assoluto.
Qualcosa era cambiato dentro di lui, non sapeva con
esattezza cosa, ma forse glissava con l’argomento. Allo specchio si guardava di
rado, così raramente che erano state le stupide battute di Gojyo a fargli
notare i primi cenni di barba. Non che l’averla lo disturbasse ma pensava di
doverla osservare con curiosità. Ma non ci riusciva.
Mancava qualcosa.
Qualcosa.
Buttò un occhio alla donna che dormiva agitata nel letto
vicino alla poltrona sulla quale era seduto. La vista di quel viso, anche se
irrequieto, lo metteva a proprio agio. Ma lo induceva a pensare. Aveva adorato
fin da subito quei capelli neri e odiato i suoi occhi verdoni, cosa bizzarra in
fondo.
Stava cambiando, lo avvertiva. Ma sarebbe stato pronto? ..
pronto a crescere
Si guardò le mani, che lussuriose avevano per la prima
volta bramato una donna. Era quello l’amore? Era quello il sentimento che
riusciva a far vacillare l’animo umano?
Eppure, al pensiero che lui era l’unico lì, comodamente
seduto, mentre i suoi amici erano andati a cercarla, lo faceva impazzire. Gli
avevano detto di raggiungere il villaggio di Hanka, in modo che se lei fosse
arrivata avrebbe trovato qualcuno, doveva ancora aspettare due giorni, data
stabilita per rincontrarsi al villaggio, per avere notizie. Sapeva che il suo
ruolo era comunque fondamentale ma.. si sentiva stranamente impotente.
Yuu. Luna. A ben guardarla assomigliava un po’ a quella
palla luminosissima… illuminava le strade ma alle volte sembrava smarrirsi e
far meno luce ma… c’era, sempre. E lui l’aveva lasciata andare. No, quello era
il meno.. l’aveva ferita, intenzionalmente anche. Ma a cosa era servito?
E se non l’avesse più rivista?
Mei- Goku- Mugolò, con la bocca impastata- Vieni a letto-
Gettò un mano sul cuscino, quasi fosse un ordine.
Lui sbuffò impercettibilmente e si avvicinò, togliendosi
la maglia e restando col petto scoperto. Lei amava sentire il suo calore, così
gli aveva detto.
Ci si accoccolò di fianco e le baciò il capo. Chiuse gli
occhi.
L’ultima immagine che pervase la sua mente prima che
Morfeo lo prendesse con se fu… il viso allegro e sorridente di…. Yuumei
* * * * *
Si alzò, scostando subito la tendina e scrollando le
spalle. Non dormiva così bene da tempo, un letto comodo e rilassante. Però pur
sempre un letto che non era suo, questo doveva sempre tenerlo a mente.
Scese, svogliatamente, non badando all’ora, solo con
estrema voglia di vestirsi e godersi il più possibile tutto il sole che quella
semi calda giornata di fine settembre gli offriva.
Si infilò la prima roba che gli capitò sotto tiro, il
bagaglio l’aveva lasciato su Hakuryù, per fortuna Reiji le aveva lasciato
alcuni suoi vecchi vestiti. Grande fortuna.
Salterellò al piano di sotto, fischiettando una canzone
casuale. Sentendo odore di biscotti appena sfornati si fiondò in cucina,
sfoderando un sorriso ammaliante.
Reiji- Quell’espressione dovresti dedicarla ad un uomo-
Ridacchiò
Scosse la testa- No, la dedico tutta hai biscotti XD …
aspetta- Si fece seria- Sono per… noi?- Tentennò sull’ultima parola da usare.
In risposta ebbe un caloroso sorriso- E’ una delle poche
cose che mi vengono bene- Richiuse il forno- Koran mi obbliga a farli almeno
una volta a settimana- Fece spallucce, per niente scocciata.
Yuu- Capisco… e senti, li hai finiti ora vero?
Reiji- Che intendi dire?
Tentennò qualche istante- Vorrei.. fare compere.. si ecco,
per qualsiasi evenienza.. ti va di accompagnarmi?
Si tolse il grembiule- Vuoi davvero portarmi con te?
Guarda che non amo fare shopping
Yuu- Non importa, mi basta la tua compagnia.. e se ogni
tanto sorridessi mi farebbe anche piacere :P
Reiji- Dammi dieci minuti- Posò il grembiule rosso sul
tavolo e corse via.
La giornata trascorse piacevole. Non c’erano molti negozi
in quella cittadina, ma Yuumei sorrideva entusiasta per ogni minima cosa.
Soprattutto considerando che metà degli abiti esposti nelle vetrine erano stati
fatti da Reiji in persona.
Per pranzo mangiarono del ramen, buonissimo, per poi
concedersi un gelato a metà pomeriggio, cosa poco saggia considerato il freddo.
Stiracchiò le braccia- Aaaaah, mi sento felice!
Reiji- Dici davvero?- Domandò perplessa
Subito il suo viso si rabbuiò- Hai ragione, sono
un’incosciente
Reiji- Ma no!- Scosse le mani- Hai detto che non c’è da
preoccuparsi per i tuoi amici, no? Quindi…
Yuu- Si, non penso davvero ci sia da preoccuparsi… non è
questo… mi chiedo se… li rivedrò mai……
Le diede una forte pacca sulla spalla- Ti ritroveranno,
vedrai
Scosse la testa, estremamente confusa- Forse se usassero
il fiuto….
Notando l’espressione stranita della giovane sorrise- Si…
voi demoni avete un olfatto più sviluppato, no?
Reiji si fermò, impercettibilmente- Noi?
Yuu- Ho detto qualcosa di sbagliato?- Si allarmò- Non
volevo offenderti…
Reiji- No… solo era interessante avessi detto ‘voi’
Yuu- Tu e Koran siete dei demoni giusto?- Sorrise,
riprendendo a camminare- Ho notato il sigillo di controllo appena ho visto
Ko-chan.. è l’anello, giusto?
La donna la superò- E questo.. non ti fa paura?
Yuu- E perché dovrebbe? Solo perché un demone ha cercato
di uccidermi? Beh, sono abbastanza incosciente e recidiva sai! E comunque… ci
sono demoni e demoni, come per tutte le persone… e voi siete buoni come il
pane- Sorrise- Mi sono fidata di voi istantaneamente
La ragazza abbassò il capo, probabilmente imbarazzata- Ti
ringrazio.. sai…..- Si schiarì la voce- Qui nessuno sa che io e Koran…
Yuu- Sbagliate. Non c’è nulla da nascondere sai?!! Però…
posso capire che potrebbe rivelarsi un problema… ma la gente è stupida, quindi
non farci caso!
Reiji- Sono le stesse cose che mi dice sempre Sei- Alzò
gli occhi al cielo
Yuu- Non sembri molto convinta XD dev’essere un tipetto
particolare questa Seiry .. ne parlate tutte e due con grande affetto ma con
una punta di rammarico
Reiji- E’ che… è un’idiota egoista- Sembrò sbottare come
l’avesse davanti- Non che io sia un genio di altruismo ma… cavolo… arriva,
saluta e se ne va… una vera sanguisuga
Sorrise- E’ normale ti manchi la tua migliore amica… ma
scusa, non puoi chiederle di fermarsi di più?
Reiji- Koran non fa che ripeterglielo ma lei dice sempre
che non riesce a fissarsi in un luogo, che deve andare fare e bregare… insomma,
è alla continua ricerca di qualcosa
Yuu- Almeno anche il suo uomo viaggia con lei…
Reiji- Uryuu non è il suo uomo. Almeno, lui lo vorrebbe ma
lei è stranamente dura su questo argomento… dice sempre che per una sera può starci
ma non riuscirebbe a condividerci una vita…
Yuu- Si vede che non ha trovato ancora la persona giusta…
Reiji- Dimmi, tu ci credi? Alla persona giusta intendo?
Abbassò il capo- Penso che.. per ognuno ci siano più
persone giuste..ma c’è sempre quella più
giusta.. quella che ti porterai sempre nel cuore in ogni situazione.. che non
dimenticherai mai…… ecco, quando guardo te e Koran vedo in voi quel senso di
infinità…
Reiji- mmm….
Yuu- Non sei convinta?
Reiji- No…è che.. alle volte mi chiedo se io potrei vivere
senza di lui.. la risposta è si ma credo la sua presenza aleggerebbe sempre su
di me….. mentre lui non penso si rifarebbe mai una vita senza di me…. è un
concetto bizzarro da spiegare….
Yuu- E’ sempre così… a uno sembra sempre di dare poco al
patner quando invece gli sta già dando il mondo…. Sono sicura che non
riusciresti a vivere senza di lui, assolutamente..
Reiji- Sarà…. In qualunque caso lo proteggerò con le
unghie
Ridacchiò, poggiandole una mano sulla spalla- Su torniamo
indietro, così ti insegno a fare i nikuman con la nira ^__^
*
Yuu- Come prego?- Insistette
Koran- Daiii, ti prego- Congiunse le mani- Solo una..e poi
l’ho già promesso
Si grattò il capo- Ma non so.. così… su due piedi…
Koran- Hei, non dirmi che non sai farlo?- Sbiancò- Ti
capisco.. ti sei sentita più a tuo agio così…- Sembrò riflettere
Yuu- Ma che dici!!! Io so davvero fare tutto ciò che ti ho
detto!- Rispose, piccata- Solo.. non canto in pubblico da molto tempo… potrei
stonare e il mio ego non me lo perdonerebbe
Reiji- Peccato però.. anche a me avrebbe fatto piacere
sentirti cantare…
Li guardò non totalmente convinta, poi sbuffò e ribadì il
concetto- Solo una
Koran- Evvivaaaaa XD
Yuu- Vado su a lavarmi i denti almeno…- Scrollò la testa,
agitata
Reiji- Ti presto qualcosa di mio
Yuu- Te lo stavo giusto per chiedere
Il locale era pieno, si notava quanto fosse una cosa
inusuale dalla lentezza con cui le cameriere si muovevano fra i tavoli gonfi.
Sicuramente la voce si era sparsa e quella locanda era
d’improvviso diventata l’attrazione preferita della serata.
Koran- Scusami, non immaginavo tutta questa bolgia- Era
seriamente dispiaciuto
Scrollò la testa, impassibile- Non importa, ho visto di
peggio… spero solo di non deluderli… e considerando le loro aspettative…
Il ragazzo sorrise- Nessuna aspettativa.. solo non c’è
davvero nulla da fare in questo villaggio, qualsiasi cosa farai su quel palco
sarà sicuramente apprezzata.
Tirò un sospiro, intonò qualcosa a bassa voce per
schiarirsi la gola. Un signore, sicuramente il padrone della locanda, la invitò
gentilmente ad entrare quando fosse pronta.
Si era messa precedentemente d’accordo con lui sul
repertorio della serata, per fortuna le avevano lasciata carta bianca.
Uscì, senza altri indugi.
Il suo vestito rosso le brillava quasi addosso, risaltando
la carnagione chiarissima. I capelli, raccolti delicatamente di lato, le
cadevano appena sulle spalla.
Fece un inchino, ringraziando mestamente il caloroso
pubblico che la riempì di applausi anticipati.
Infine, quando prese il microfono in mano, si perse.
La sua voce sovrastò tutto, le pareti si riempirono del un
canto di un angelo. Gli spettatori avevano le bocche quasi spalancate
dall’incanto e dallo stupore. Non riuscirono nemmeno ad applaudire, finita la
prima canzone ne iniziò subito un’altra, e poi un’altra ancora.
Quanto le mancava cantare, immensamente.
La sensazione di poter esternare i suoi sentimenti, di
poterli urlare senza essere presa per una pazza.
All’ultima canzone, fece un maestoso inchino e fu
praticamente sovrastata dagli applausi sconcertati.
Lei regalò sorrisi ed ulteriori inchini, finché, a gran
voce, non richiesero un’altra canzone. Dopo aver tentennato un po’ decise di
regalarne loro una nuova, l’ultima e la prima che aveva scartato senza un
motivo preciso.
Ma appena iniziò a cantare si ricordò il perché dello
scarto.
Yuu – I still hear your voice,
when you sleep next to me I still feel your touch in my
dreams Forgive me my weakness, but I
don't know why Without you it's hard to
survive
Avvertiva chiaramente una strana sensazione, di
irrequietezza. Prese a cantare più forte e con carica.
Nuovamente le persone spalancarono la bocca, se poteva
superarsi in quel momento c’era riuscita.
Yuu - Can't you feel my
heart beat so I can't let you go Want you in my life
Le ultime parole della canzone furono quasi un sussurro..
susseguito da mille applausi totalmente soddisfatti.
Lei sorrise ma, questa volta, lasciò velocemente il
palcoscenico.
Celermente Koran e Reiji furono dietro al tendono, con
lei. Le fecero i complimenti e le porsero da bere.
Yuu si sedette su uno sgabello sghembo e bevve tutto d’un
colpo.
Koran- Potevi dirmelo che eri così brava, avrei fatto
pagare il biglietto- Ridacchiò
Reiji- Tutto a posto?- Domandò, stranamente angosciata.
Yuu- Si… si… mi sono solo ricordata di una cosa
importante….
Koran- E ciò non è bene?
Abbassò il capo- Dipende….. ma non voglio rovinarvi la
serata- Aggiunse infine, alzandosi- E ho un pubblico da cui riscuotere
applausi!
La nottata fu più lunga del previsto e la gente
particolarmente cordiale.
Per un istante si chiese come avrebbero reagito i suoi
amici nel sentirla cantare così, come avrebbe reagito lui.
Dopo aver stretto le mani a tutti ed aver raccolto inviti
vari, riuscì a scappare, scortata da due invidiabili guardie del corpo.
Si lavò velocemente e si rintanò nella stanza assegnatole.
Aprì la finestra, incurante del vento gelido che le invase
i polmoni. Si appoggiò al davanzale e inclinò la testa sulle braccia.
Aveva fatto di tutto per non pensarci ma, il pensiero di
non poterlo vedere più l’aveva invasa. Si sentiva impaziente, addolorata per
quella sensazione così fastidiosa.
Non pensava di potersi innamorare così… così….
Intensamente.
Ma solo ora che erano lontani capiva quanto il suo sorriso
appena accennato le mancava. Le mancavano le sue parole sfuggenti ma ricche di
significato. I suoi capelli ribelli e lucenti come il sole al mattino. I suoi
occhi puliti, capaci di far sprofondare ogni cosa, di farla sprofondare.
Voleva vederlo
Non era un pensiero così egoista, vero?
In quei giorni si era sentita come a casa, coccolata da
una famiglia vera, protetta da quelle mura così sicure. Tutto ciò era
decisamente adeguato a lei ma… qualcosa mancava. Qualcosa di estremamente
importante e insostituibile mancava.
Improvvisamente fu colta dall’ansia. Cosa ci faceva lì?
Doveva cercarlo. Mettersi in marcia al più presto. Doveva riprendersi la metà
della luna che aveva perduto.. che aveva dato a lui….
Richiuse la finestra ma rimase ad osservare la luna. Si
addormentò nel mezzo di un pensiero bizzarro… immaginava di essere insieme a
lui a correre su un prato, mano nella mano. Cosa assolutamente impossibile. Ma
quell’immagine così vivida le diede uno strano e delicato sollievo.
Lo cercò, in sogno, tutta la notte. Come l’avrebbe cercato
per tutta la vita… sempre
. . .Però, potrei in
ugual modo cercare lo stesso calore che mi hai dato tu, per anche più di una
vita, che non proverei mai gli stessi, delicati, sentimenti.
Il suono gentile di quella
voce perfetta la destò delicatamente dal sonno.
Non comprese molto bene il
significato di quelle parole confuse. Tentò di schiarirsi la voce e chiese
assonnatamente di ripetere tutto da capo.
Il ragazzo la travolse con
uno sorriso mozzafiato- E’ venuto a prenderti
17 MY LIFE IS WHERE YOU ARE
Non chiese nemmeno altre
delucidazioni. Poteva essere una frase buttata lì, chissà che significato
aveva. Ma lei si alzò aprendo di scatto la finestra.
Per poco non saltò giù nel
vederlo.
Koran l’afferrò in tempo,
non troppo preoccupato. Il sorriso gli adornava il viso gentile in modo
impeccabile. Con disinvoltura la sostenne e la fece scendere dal letto- Direi
che non è il caso gli voli addosso dal secondo piano… non so quanto resterebbe
di te- Ghignò- Sai, credo sia arrivato stamattina presto, però è rimasto ad
osservare il villaggio da lontano. Io l’avevo già visto ma ho atteso le sue
mosse.. non volevo fosse un nemico- Alzò appena gli occhi- Poi si è deciso ad
entrare e .. ha chiesto a ‘tutti’ di una ragazza fin troppo simile alla tua
descrizione- Si allontanò- Che ne dici di darti una ripulita e andarlo a
salutare?
Sbarrò gli occhi e corse
fuori dalla stanza.
Il giovane si grattò il
capo, decisamente divertito- Quanta irruenza, un no sarebbe bastato?
Non le importava se
indosso aveva solo una maglietta vecchia e logora che a malapena le copriva le
cosce, corse giù per le scale, facendole due a due, e si gettò fuori,
all’aperto. I suoi occhi lo cercarono, irrequieti. Quando la sua schiena gli si
presentò sotto portata riprese a respirare. Chissà per quanto tempo aveva
smesso di farlo, l’aria ora le sembrava così ottima e frizzante. Ma forse era lui che la rendeva così.
Incurante di tutto ciò che
le stava intorno, e non pensando minimamente alla reazione di lui, gli corse
incontro e gli si gettò addosso. Strinse la sua schiena e aspirò il suo
profumo… buonissimo…. Ma….
Infine alzò il viso e si
allontanò, facendolo girare.
I suoi occhi erano sempre
bellissimi ma contornati da occhiaie scurissime e profonde. I capelli non
avevano nulla di morbido e setoso, erano rigidi e quasi scompigliati. La sua
tunica sempre linda era totalmente infangata.
Cosa aveva dovuto passare
in quei giorni per trovarla?
Con che coraggio ora lei
le sorrideva così libera e con occhi rilassati?
Come poteva spiegargli che
senza di lui non riusciva nemmeno a ricordarsi come respirare?
Lui le afferrò con forza
le spalle. No, quella non era sparita almeno.
Yuu- …. Sanzo
Vide lentamente i suoi
occhi farsi accesi e pieni di interesse e infine rilassarsi completamente. Come
se sentire nell’aria quel nome non potesse che portare, con assoluta ovvietà,
serenità.
Reiji- Perché non entrate
dentro. Così il tuo amico può darsi una sistemata
Sanzo- No- Tuonò
Senza dargli ascolto lo
prese per mano e lo tirò verso la casa, lì c’erano troppi sguardi indiscreti.
Koran lo accolse con un
saluto cordiale, non ricambiato ovviamente.
Reiji- Siediti e mangia-
Sembrò un ordine assolutamente perfetto.
Sanzo aggrottò un
sopracciglio e si voltò verso la persona a fianco- Pensavamo fossi morta-
Ringhiò
Yuu- Scusa sai se sono
viva- Si irritò
Koran- Tregua Tregua!
Davanti a un piatto di ramen tutti possono trovare la giusta necessità.
Sanzo provò a fulminarlo
ma lui salterellò in cucina, incurante di tutto.
Preparò con velocità la
tavola, per quattro, e li fece accomodare.
Il bonzo sembrò come
rilassarsi al primo boccone. Forse gradiva, o forse era talmente tanta la
stanchezza che qualcosa di caldo riusciva a rilassare quel fascio teso di
muscoli.
Mangiarono con estrema
calma, praticamente sempre in silenzio. Ogni tanto Reiji bisbigliava qualcosa a
Koran che scuoteva la testa e si voltava verso Yuu, sorridendo.
Il ragazzo si alzò per
primo e sparecchiò velocemente- Se hai bisogno del bagno è subito accanto alla
porta- Il suo sembrava un tono perentorio- Yuu, perché non ti vai a vestire con
Rei?
La giovane realizzò solo
in quell’istante di cosa aveva addosso. Rossa in viso si alzò di tutta fretta e
sgattaiolò fuori dalla stanza, seguita a ruota da Reiji.
Entrata in camera si tolse
la maglia e la gettò con foga sul letto. Cercò disperatamente la roba con la
quale era arrivata.
Reiji- Primo cassetto..
l’hai messa tu lì, no?
Ringraziò e iniziò a
frugare nuovamente.
Nuovamente però interruppe
la sua ricerca frenetica- Fai con calma, mica scappa….- Le si avvicinò, aprendo
l’armadio e lanciandole un sacchetto decisamente più grosso di lei- Armature
per l’inverno- Scherzò
Yuu posò il sacco sul
letto e guardò con cura l’interno- Ma Rei… è tantissima sta roba.. e molta….
Non è nemmeno in produzione ancora- Sbarrò gli occhi- E questa!- Alzò una
maglia rosa con brillantini e senza una spalla- E’ la tua preferita
Reiji- Yuu, ne posso fare
mille di quelle, anche migliori- Fece spallucce, ridendo- Ho preparato questo sacco
ieri sera… sapevo te ne saresti andata a breve
Le prese le mani- Rei… non
è che ti sto abbandonando.. ti scriverò, tantissimo, resteremo in contatto… per
me sei stata un’amica eccezionale… forse.. la prima amica che ho avuto… nessuno
mi aveva mai dato così tanto in così poco tempo…
Scosse il capo- Non devi
mica dire tutte queste cose, sai? Non c’è né bisogno- Rise- Sei capitata qui
per sbaglio e sia io che Koran saremo grati al destino per molto tempo.. Quindi
ti obbligo solo a portare sempre la mia maglia e venirmi a trovare quando
tornerai indietro al tuo villaggio
Yuu- Lo farò, sicuramente…
così magari conoscerò anche questa Seiry!
Il suo viso si fece
stranamente pensieroso- Sai.. forse la conosci già in qualche modo… il suo viso
è praticamente identico a quello del tuo amico…
Yuu- Oh.. davvero? Che
siano imparentati?
Reiji- Potrebbe… anche lei
ha sempre una faccia arcigna e incazzosa…. Ridicola U__U
Yuu- Non dire così.. sono
sicura andresti d’accordo con Sanzo!
Reiji- In un’altra vita
forse U__U … e ora vai su, quel ragazzo ha un viso distrutto.. e chissà come
staranno gli altri tuoi compagni… su va!
Tentennò qualche istante,
poi le saltò al collo, abbracciandola forte- Grazie Rei… davvero… di tutto…..
Lei rispose con delle
piccole pacche sulla spalla- Figurati, idiota
E infine scese, col suo
pacco sulle spalle.
Lui aveva una faccia
ancora più nervosa. Che avesse impiegato più tempo del dovuto?
Si fece piccola, tentennò
nell’andargli vicino. Ma il suo repertorio ‘andiamo’ la fece muovere, ma solo
di qualche passo.
Mollò di scatto la borsa
per afferrare un casco verde, stranamente della sua misura.
Koran ne porse uno nero
anche a Sanzo- Non so se ti va bene.. forse è troppo grande per te..- Sembrò
riflettere.
Sanzo- Che significa?- Il
suo viso era tornato vitale e splendido come al solito, forse merito di una
bella mangiata e dell’acqua.
Reiji- La vostra meta
dista tre giorni.. e noi non ci facciamo un viaggetto da un bel po’- Non
aggiunse altro, uscì dalla casa mostrando le chiavi con impazienza.
Yuu la seguì, senza
fiatare. L’idea di fare tre giorni di cammino non l’entusiasmava per nulla,
senza contare che sarebbe stata ancora coi suoi salvatori.
Sanzo grugnì ma
evidentemente la voglia di raggiungere i compagni era maggiore.
Koran- Vieni con me- Si
rivolse alla ragazza che si illuminò in viso.
Sanzo- No!
Reiji- Se andassi con
Koran il peso sarebbe mal distribuito. Anche a me non va di stare appiccicata
ad un musone senza arte né parte ma è la soluzione più logica.
Come riusciva a zittirlo
era ancora un mistero.
Salì sulla moto, senza
fiatare, per poi caderne due attimi dopo.
Reiji alzò gli occhi al
cielo- Sarà più dura del previsto
Yuu e Koran si limitarono
a ridacchiare, particolarmente divertiti.
* * * * *
Erano passati ormai
quattro giorni. Hakkai era ritornato e anche Gojyo e Sanzo dovevano far ritorno
al villaggio come stabilito.
Ma l’avevano trovata?
Il demone gentile era
arrivato nel villaggio con occhi spenti e spossati, aveva girato tutto il
territorio a nord, senza dormire e senza mangiare. Era troppo anche per lui. Si
era chiuso in camera la sera prima e non ne era più uscito.
Meimi aveva saggiamente
consigliato di non disturbarlo, ma anche lei non era di grande compagnia,
stranamente agitata e irritabile.
Goku sbuffò, scendendo le
scale. Si apprestò a pagare nuovamente la stanza per la notte e scusarsi col
gentile oste.
Si accorse appena che
qualcosa lo colpì, per poi cadere rovinosamente a terra.
-Ma guarda cosa hai
combinato!!!- Gli inveì contro una voce femminile.
Guardò a terra, una borsa
aperta e vestiti un po’ sparsi ovunque. Senza riflettere che era stata lei a
scontrarlo e se avesse chiuso la valigia non sarebbe successo nulla, si chinò,
per aiutarla.
La giovane si fermò, quasi
allibita, mentre le mani di lui si muovevano veloci rimettendo ogni cosa a
posto- Scusami, non ti avevo visto.
La ragazza richiuse
lentamente la bocca aperta e restò a fissarlo incredula.
Goku- Beh, che succede?
-Oh.. scusami- Tentennò,
alzando un sopracciglio- Non pensavo che esistesse gente idiota come te in giro…
-Penso volesse dire
gentile- Una voce di ragazzo apparse all’improvviso- Scusala, la mia amica è
sbadata- Le diede un buffetto sulla testa e la superò- Ti aspetto fuori
-Si…- Bofonchiò. Guardò in
direzione dell’oste- Camera tre e quattro
L’uomo annuì e fece
velocemente il conto, porgendole un bigliettino di avvenuto pagamento.
Goku- Sc…. Scusa- La
bloccò, prima che potesse scappare.
-Che c’è?- Rispose scocciata.
Gli occhi dorati gli
luccicarono- E’ che….- Si portò una mano sulla bocca- Assomigli incredibilmente
ad un mio amico… è impressionante
-Ah si?- Alzò un
sopracciglio
Goku- Si.. anche nel modo
di comportarti… persino la voce è simile..
Sorrise, un sorriso
splendido e ammaliante- Sarà che ho un fratello in giro per il Toghenkiò- Fece
spallucce- Conoscerai lui… - Nuovamente il viso le si illuminò- Forse tu…
-SEIRY!!! Muoviti!
La giovane sbuffò-
Arrivo!- Urlò di rigetto- Mi reclamano- Fece un sorriso morbido, delicato-
Allora alla prossima, dolcissimo idiota dagli occhi dorati
Chissà perché quell’insulto
velato da ironia e dolcezza gli parve così splendido.
La guardò allontanarsi,
voltando lo guardo, imbarazzato dalla minigonna vertiginosa che indossava.
Strano. La sensazione di
fastidio che provava si era un po’ attenuata.
Fece spallucce e ritornò verso
la sua camera, non troppo conscio che quella ragazza avrebbe occupato
probabilmente, col suo viso spavaldo, i suoi successivi sogni . . .
* * * * *
I saluti furono più brevi
del previsto.
Non vollero entrare in
città, le provviste gli bastavano per un’altra settimana.
Yuu abbracciò forte Reiji
e baciò infinite volte Koran, sotto lo sguardo assassino di un bonzo
particolarmente irritato.
Koran- Alla prossima
allora ^__^
Yuu- Sicuramente.. grazie
ancora- Fece un leggero inchino
Reiji- In gamba Yuu.. e tu- Lo
indicò- Trattala coi guanti, intesi!
Non replicò.
Li salutò con la mano
finché non sparirono fra la boscaglia poi sospirò.
Sanzo- Se volevi stare con
loro potevi farlo
Yuu- Ma cosa dici?
Sanzo- Dico solo che ti
avrei capita…
Si voltò, sorpresa dal suo
tono arrendevole- Io… voglio stare con… voi- Si morse un labbro- Con te- Si
corresse.
Il bonzo rimase immobile,
mentre lei gli accarezzava le braccia- Pensavamo fossi morta- Stessa frase, ma
il tono era tutt’altro che arcigno.
Yuu- Scusami- Abbassò il
viso
Sanzo- Quel tizio.. mi ha
spiegato come ti ha trovata….quindi non ti devi scusare
Alzò gli occhi cercando i
suoi- Sanzo….. anch’io pensavo che voi foste…
Sanzo- Lo so- Si
stropicciò gli occhi- Andiamo?
La domanda non sfuggì alle
sue orecchie. Doveva essere particolarmente stanco, e come dargli torto. Aveva
corso come un matto per tutta la zona sud per tre interi giorni, col pensiero
che la sua donna fosse morta.
Sorrise- Certo, andiamo
Sanzo
*
Non c’erano stati troppi
convenevoli. Yuu si scusò per la preoccupazione arrecata a tutti. Hakkai
l’abbracciò istintivamente per poi ritirarsi, forse colpito da tutta la
tensione accumulata.
Anche il viso di Meimi
sembrava essersi disteso. Scherzò su una cosa casuale e la invitò ad andare a
dormire.
Goku- Sono contento tu sia
tornata
Si fermò, voltandosi- Lo
dici in modo strano… cosa nascondono le tue parole?- Rispose, sorridendo
sorniona
Goku- Sapevo che eri viva,
era una certezza- Esclamò completamente sicuro delle sue parole- Ma non sapevo
se saresti tornata con…
Yuu- Voi?- Suggerì lei- …
Goku- Le si avvicinò a passo leggero, vicino, troppo vicino- Ormai mi è
passata. Non mi fai più nessun effetto, almeno non in quel senso. Avevi ragione
tu, era una cotta passeggera nata in troppo poco tempo..- Sorrise- Credo che
accetterò il tuo consiglio, anche se in ritardo, e ti sarò amica… in fondo Yuu
lo era, con lei andavi d’accordo- Scherzò- Allora… buona notte viandante- Gli
fece l’occhiolino e salterellò verso la sua stanza.
… Stupido… si sentiva
stranamente stupido. Perché in quel momento, in quegli occhi nocciola, aveva
rivisto la sua Mei. Si. Era un
completo idiota
Sgattaiolò con passi
leggerissimi nel lungo corridoio. Strinse gli occhi per leggere meglio nel buio
i numeri delle stanze. Era quella, sicuro.. o quasi…
Bussò, impercettibilmente.
Ma quel piccolo tocco fu avvertito, infatti un grugnito la invitò ad entrare.
Yuu- Si può?- Chiese
titubante, ma con un sorriso furtivo stampato sulle labbra.
Il ragazzo si voltò
dall’altra parte, forse era l’unico cenno d’assenso che poteva permettersi.
Lei allargò le labbra e
scivolò accanto al suo letto.
Sanzo- Dimmi, cosa
rappresenta quella maglietta sulla testa?
Yuu- Ah… oh….- Ghignò- Ogni
ladro deve nascondere la sua identità- Scherzò, liberandosi i capelli.
Sanzo- Che cosa idiota
Yuu- Emm…. Non mi chiedi
perché sono qui? Non ti disturba la mia presenza? Non vuoi uccidermi sul colpo?
In risposta a quelle
molteplici domande sbuffò per poi indicarle l’invitante materasso a un piazza.
Sorridendo gattonò sul
materasso e si strinse vicino a lui- Ti prego.. lasciamo stare qui cinque
minuti.. ho bisogno di respirare il tuo profumo.. poi giuro che ti lascio in
pace..
Sentì i suoi muscoli
tendersi per poi rilassarsi appena. Si lasciò scivolare fino al cuscino, lei
gli prese un braccio e lo strinse. Muoveva le mani con sicurezza ma anche con
cautela, forse aveva paura di un suo rifiuto. Sciocchezze. Non poteva nemmeno
immaginare cosa gli stava passando nella mente.
Yuu- Non so come ho fatto
a vivere senza il tuo profumo di tabacco- Sospirò, gongolandosi avvolta da
quell’inebriante odore.
Sanzo- Yuu….
Lei si voltò, leggermente
stupita e piacevolmente sorpresa nel sentir nominare il suo nome da quella voce
roca e perfetta.
La prese fra le braccia e
catturò le sue labbra. La baciò per minuti interminabili, esplorava con la
lingua ogni centimetro della sua bocca. Ma le sue mani, la sua pelle,
chiedevano di più.
Le accarezzò i capelli e
scese lentamente lungo i centimetri della magliettina bianca aderente. Arrivato
in fondo tornò su, questa volta passando sotto la maglietta, accarezzando la
sua pelle nuda e bollente.
Yuu ebbe un fremito e si
avvinghiò ancora di più a lui.
Continuò la sua esitante
esplorazione fino a raggiungere le spalle, morbide e setose. Si schifò di se
stesso nel constatare quanto poco ci volesse per rendere i suoi pantaloni
invivibili.
Nuovamente liberò la mano
e le accarezzò il viso, dolcemente, movimenti fino ad allora totalmente
sconosciuti. Percorse la lunga linea sul collo, né tocco l’ugola, la sentì
deglutire e ansimare lievemente. Questa volta scese più velocemente e superò
subito l’ostacolo della maglietta. Sapeva che non avrebbe trovato nessun
reggiseno ma lo scoprirlo con le sue stesse mani lo fece infuocare.
Nuovamente un respiro più
calcato, la testa le si inclinò lievemente di lato.
Ritrasse subito la mano-
Che succede?
Yuu- Ah… oh…- Si toccò
immediatamente le guance, asciutte- .. niente- Mormorò
La allontanò- Niente non è
una risposta. Tremavi.
Yuu- Te lo sei immaginato
Sanzo- Idiota
Sospirò, grattandosi la testa
sbuffò ancora- Certo che non si può nascondere nulla al grande Genjo Sanzo
eh….. guarda che non è davvero nulla… mi… piaceva ciò che stavi facendo…. È
che…
Sanzo- Che?
Abbassò appena il capo- Ho
avuto una brutta esperienza e…
I suoi occhi si allarmarono,
coprendosi di puro terrore.
Lei scosse le mani- Ma no,
tranquillo! Non è così grave come pensi.. ero piccola e completamente ingenua…
era… il mio primo ragazzo- Il suo sguardo si perse- Io lo definirei più
bastardo che ragazzo- Grugnì, disgustata- Avevo solo quindici anni, lui
qualcosa come ventuno… era di una compagnia teatrale di una paese vicino, un
collega…
Sanzo si appoggiò al muro,
facendola accomodare fra le sue gambe.
Yuu- Ci sono uscita solo
un paio di volte… e una volta ha insistito più del dovuto… mi ha… toccata… fino
ad un certo punto ovvio… io sono riuscita a divincolarmi, con fatica lo
ammetto.. anzi… con terrore direi….e sono scappata… e da lì non l’ho più visto
Sanzo- E’ morto
Yuu- Non capisco se la tua
è una domanda o un’esclamazione- Sorrise- Guarda, non mi stupirei se fosse
fuggito lontano dal Toghenkiò… Quando lo erano venuti a sapere i miei fratelli
è scoppiato il putiferio.. Kyoya è andato a cercarlo per picchiarlo, ma era
piccolo e non ha avuto decisamente la meglio… però so che Fryon l’ha aspettato
fuori da un teatro e gli ha spaccato l’assetto nasale e qualche altro osso..
lui che si è sempre definito pacifista, figurati….. e so anche che ha perso
tutti i lavori su cui era dietro, questo penso sia colpa dell’influenza di mio
padre…- Sospirò- Direi che mi hanno vendicata per benino.. la protezione non mi
è mai venuta a mancare
Sanzo- Bene- Fece
spallucce, tranquillamente- Se mi capiterà sotto tiro lo ucciderò
Yuu- Bada a non farlo
Sanzo, sarebbe troppo anche per lui XD.. non il fatto di essere ucciso
ovviamente, ma il fatto di trovarsi davanti la tua migliore faccia arrabbiata!-
Sorrise, aggiustandogli un ciuffo ribelle- Non ti preoccupare, Sanzo… è solo
che .. è la prima volta che qualcuno mi tocca dopo quell’incidente.. mi sono
solamente ricordata una cosa spiacevole… ma….. con te so che sarà tutto diverso
Sanzo- Io non farei mai
nulla che..- Non terminò la frase, lei lo zittì
Yuu- Lo so… ma so anche
che non mi aspetterai in eterno… devo tenerti stretto.. – Sembrò riflettere- E
dovrò essere all’altezza di tutte le tue aspettative…- Incrociò le gambe,
improvvisamente triste.
Sanzo- Io non ho alcuna
aspettativa- Grugnì contrariato. Come poteva non capire che il solo fatto di
averla lì, accanto a lui, andava già ben oltre ogni sua ‘aspettativa’ – E non
ho mai avuto nessuna esperienza- Quest’ultima frase fu detta a voce bassa e
mezza tossendo.
Yuu spalancò la bocca- Tu
non…
Sanzo- Non guardarmi con
quella faccia idiota, razza di cretina!- Le allontanò volontariamente il viso,
deluso di se stesso
Yuu- No.. è una cosa
bellissima… impareremo tutto insieme! E’ perfetto *___*
Non se ne capacitava ma
gli occhi di lei aveva cominciato a brillare di luce propria. Cosa ci trovava
di bello in un uomo scorbutico e con esperienza nulla?
Gli prese le mani e gliele
baciò- Io voglio solo te, Sanzo.. se vorrai aspettarmi, andare per gradi, te ne
sarò grata…
Sanzo- Se vuoi andare per
gradi inizia a toglierti dal mio letto.. quella maglietta del cazzo non aiuta
Yuu rise, tastandosi
la magliettina e alzandosela appena, prendendolo in giro- Ok bonzo, per stasera
tregua- Alzò le mani.. - Quando vorrai continuare il discorso sai dove
trovarmi- Fece qualche passo indietro, ridacchiando- Buonanotte allora
Sanzo- Tsk
Yuu- Ahhh- Agitò la testa,
ridendo- Il suono che preferisco prima di dormire!- Gli fece l’occhiolino e
scappò via.
Restò qualche minuto fermo
sul letto. Fece per prendersi una sigaretta ma si bloccò di colpo… i suoi occhi
caddero sulla rimembranza evidente dei pantaloni. Si insultò mentalmente- Forse
è meglio farsi una doccia fredda
* * * * *
Le saltò al collo come
non avesse aspettato altro. La strinse forte non badando ai suoi lamenti e al
respiro che le stava sicuramente venendo a mancare.
Gojyo- Scusa- Balbettò
appena, non troppo convinto- Credevo fossi…- Le accarezzò i capelli,
dolcemente. Era chiaramente preoccupato, anche lui aveva gli occhi lividi e
stanchi.
Yuu- Beh, almeno ti sei
divertito nel cercarmi- Smorzò l’atmosfera indicando la ragazza a braccia
conserte attaccata alla porta dell’atrio.
Gojyo- Ah lei… no.. mi
duole dirlo davvero ma.. non è come credi U__U
Hakkai- Però la signorina
è una tua amica.. perché non la fai accomodare? Non penso i padroni della
locanda abbiano nulla in contrario se diamo ospitalità nel salottino a una
nostra amica- Sorrise gentile
Il mezzo demone guardò
contrariato in direzione della sua nuova ‘amica’ e ne ricevette un sorriso
radioso. Le fece cenno di avvicinarsi e lei, a passi di danza, si mosse verso
di loro. Salutò tutto con un inchino- Tu sei Yuumei immagino… Gojyo non ha
fatto altro che parlare di te in questi giorni
Yuu- Oh, ma che scortese.
Sai che non si parla di altre donne in presenza di una signorina?- Scherzò
Lei sorrise- Era davvero
preoccupato.. sono contenta tutto sia finito per il meglio- Sospirò, davvero
sollevata- Bene, ora direi che posso togliere il disturbo
Gojyo- Ah no! Non se ne parla
nemmeno! Almeno passa la notte qui! Abbiamo camminato per tre giorni, ti
obbligo a rimanere!
Sembrò riflettere, poi
fece spallucce- Beh.. direi che le alternative sono particolarmente nulle.
Hakkai- Perché non viene a
bere qualcosa con noi signorina? Fuori fa freddo e mi sembra particolarmente
congelata ^__^
Si toccò le spalle nude- Oh… si, purtroppo il mio vestiario non è dei migliori
Yuu- Se vuoi posso darti
una mia giacca
Scrollò la testa riccia-
Non disturbarti, niente che un buon bicchiere di sakè non possa risolvere.. a
proposito, il mio nome è Enie
La sua voce era candida
almeno quanto il suo viso. Sotto gli occhi aveva piccole borse, segno di notti
insonni, ma la bellezza era praticamente intatta. Gli occhi azzurri vispi e
sempre attenti le facevano da contorno insieme alle labbra carnosissime.
Una bambola, ecco cosa
penso Yuumei, una perfetta e splendida bambola di porcellana.
Si morsicò un labbro
appena arrivarono vicini al tavolo del bonzo.
Sarebbe rimasto abbagliato anche lui da quella elegante ragazza?
Gojyo- Questa è Enie!- La
presentò tutto orgoglioso- … potresti almeno alzare la testa sai? -__-
No. Decisamente non gliene poteva fregare di meno.
Salterellando si sedette accanto a lui, incrociando le gambe e continuando a
fissare la nuova arrivata- Da dove viene Enie?
La ragazza si sedette di
fronte a lei, quanta finezza in quell’unico gesto- Da molto lontano da qui-
Rispose brevemente- Tu piuttosto, hanno tessuto le tue lodi,sai?! Quasi mi
verrebbe voglia di chiederti di cantare
Yuumei restò abbagliata da
quel sorriso genuino- Oh… beh…- Si aggiustò i capelli dietro le orecchie-
Magari poi lo faccio… non è che ne ho più avuto occasioni…. E tutto ciò è triste
da morire…
Sanzo- Potevi restare al
tuo villaggio se volevi continuare la tua vita
Yuu- Ma quanto sei
scorbutico- Gli diede un pizzicotto sulla gamba- Stupido bonzo narcisista dei
miei stivali, rimanici tu al mio villaggio!
Enie- Ehehe… sono sempre
così simpatici i tuoi amici?
Gojyo- Non proprio…-
Rispose confuso.
Restarono a parlare per una buona oretta.
Yuu era particolarmente contenta della conversazione prettamente femminile che
aveva preso il tutto. Se non con Reiji, ultimamente trovava difficile portare
avanti un discorso interessante. Chissà quando le sarebbe ricapitata una simile
fortuna.
Yuu- Ma se non sai dove
andare vieni con noi!
Sanzo- Hei, chi ti ha dato
il permesso di proporre cose del genere?- Grugnì
Gojyo- Invece io la trovo
un’idea sensata- Sospirò
Enie- No. Ho deciso
viaggerò da sola, è più sicuro
Aveva parlato di sicurezza
già parecchie volte senza accennare null’altro a riguardo.
Sanzo- Visto? Una persona prudente U__U
Hakkai- Se vi stringete un
pochino dietro dovreste….- Tentò
Yuu- Ma si… Mei e Goku si
stringeranno sicuro! E in caso molliamo la scimmia qui U__U
Gojyo- E’ già diventata la
padrona di Hakuryù XD
Enie- La scimmia sarebbe Goku, giusto? E Mei è Meimi, l’altra ragazza che
viaggia con voi- Si rivolse al mezzo demone che annuì- Comunque vi ringrazio
della gentilezza, ma davvero, preferisco così… senza contare che andate in una
direzione a me sfavorevole… quindi proprio no- Scrollò il capo, gentilmente.
Goku- Oh, guarda un po’ chi è tornato
Gojyo buttò indietro il
collo-.. e questa è la scimmia di cui ti parlavo
Enie si alzò di scatto e
gli tese la mano- Son Goku, ho sentito così parlare di te che non vedevo l’ora
di incontrarti!
Goku- C… ci conosciamo?-
Domandò titubante
Fece una pausa- .. Il tuo
stomaco ti precede
Gojyo- AH!- Saltò in
piedi- L’hai detto! L’hai detto davvero!!!!- Scoppiò a ridere- Grande XD
Goku- Ma… …O__O
Enie- Oh perdonami- Cinse
le mani- Avevo scommesso con Gojyo che ti avrei detto così.. scusami, non avevo
intenzione di offenderti!- Fece un inchino
Gojyo- AHAHAHAHAH,
ridicola! La tua faccia è ridicolaaaaa AHAHAHAH
Goku- Bastardo! Ti metti a
traviare le donne non solo sessualmente ora.. maledetto pervertito!
Enie si portò una mano
sulla bocca, per trattenere le risate che ormai erano sulla bocca di tutti.
Gojyo scappava da un Goku particolarmente adirato. Un’atmosfera calma e
pacifica, all’insegna del divertimento…. A meno finché non entrò lei.
Mei- Ma quanto baccano- Si tappò le orecchie in segno di rifiuto- Sanzo, non
capisco come tu, re dei dinieghi, permetta una scenetta così- Scherzò, non
troppo forse
Sanzo- Tranquilla, ora li
ammazzo tutti- Fece per estrarre l’harisen ma dovette fermarsi.
Enie- Kei
Tutti si bloccarono, a
mezz’aria se necessario. Fissarono la giovane la cui bellissima espressione era
diventata una pura maschera di sgomento.
Mei- Ci.. conosciamo?- Chiese, titubante.
Si portò entrambe le mani sulla bocca- Cazzo…- Indietreggiò- Voi siete il
gruppo con cui viaggia Keitel…. Dovevo capirlo.. dovevo…… merda- Si fermò,
incontrando una poltrona con le gambe.
Goku le si avvicinò,
ringhiando- Tu la conosci???- Chiese bruscamente.
Enie- Io… non dovrei trovarmi qui… cazzo… è un casino ora…- Si passò una mano
fra i ricci
Gojyo- Enie… per favore,
ci vuoi spiegare?- Domandò il più tranquillamente possibile.
Lei deglutì per poi assumere un’espressione assolutamente irreprensibile- Il
mio nome è Enie… Enie Krafenberg… sono la figlia di Jurgen Krafenberg, il capo
famiglia.
Le risate che prima
aleggiavano nella stanza lasciarono posto solo al suono delle armi affilate che
ora puntavano tutte contro quella bambola di porcellana.
Continua…..
^^^^^^^^^^^^
Capitolo interessante con
notevoli spunti di riflessione…. A voi comprendere… nel frattempo vi lascio con
una copertina molto dolce(almeno per come me la visualizzo io)
^__^
Grazie alle persone che
continuano a seguire questa storia, anche senza commentarla..
Grazie alle persone che
invece mi continuano a scrivere, merci merci!
Grazie a RIKA e RAFFY!
Grazie a HOPE(Altrimenti
cosa? XD Seiry un mio capriccio dicevi? Beh, come ti ho già spiegato tutto è
iniziato per un mio capriccio ma… non sia mai che lasci una cosa buttata lì
senza darle un senso.. ihihih… Kodja non è un nome strano XD è un nome tedesco
e si pronuncia Kolia XD ricordi quando ti parlavo della fiction Julia? XD
ahaha, ecco, appunto! XD sai cosa.. alla fine non c’è quel gran che da capire…
butto li frasi talmente a caso che chi le comprende è un genio del male XD ma
nulla è lasciato al caso)
LAV(Troppo fiera Enie vestita da demone XD è splendida
e ci crede tantissimo! Goku è ballerino, ti continuerà a stupire… comunque il
suo agire è più che giustificato, almeno io inizio a vederla così..)
VALERY_IVANOV(Oh, ma ciao XD ben tornata XD Triste? Pensa che mi
sono bloccata a scrivere in un punto che mi mette angoscia solo al pensarlo …
-___- povera Mei perché? Alla fine, riflettendoci, è la più coccolata di tutti!
Yuu invece ha un culo smisurato dalla sua XD e Hakkai… eh, piccino…. Goku è
scemo, ma si sapeva già XD)
Copertina:
Di schiena, Sanzo e Yuu davanti ad un finestrone, Yuu
indica il cielo stellato e ride guardando lui. Sanzo ha la testa alzata, si
intravede il fumo della sigaretta venire su
Capitolo 18 *** Not dormant memories, still lingering tastes ***
18
18NOT DORMANT MEMORIES, STILL LINGERING TASTES
....
Restarono per qualche istante in silenzio, si poteva
tagliare con un coltello da quanto era fitto.
Enie era impassibile, la testa alta, guardava uno ad uno
quelli che si erano trasformati in.. nemici. Abbassò poi il capo, sospirando.
Gojyo- Hai detto di star fuggendo dalla tua famiglia… - Buttò lì la frase,
ricordando i tanti discorsi svolti nei giorni precedenti.
Enie- E’ corretto. Non voglio più aver nulla a che fare
con quella gente. Ma, comprendo che questo non cancella automaticamente il mio
nome o qualunque risentimento. Se vorrete attaccarmi, lo capirò- La sua
espressione era totalmente rassegnata. La voce segnava un forte senso di colpa
e rammarico.
Mei- Tu… mi conosci?- Tentò nuovamente l’approccio.
Lei sorrise debolmente- Oh si Keitel, tu sei la persona a me più cara e quella
dalla quale dovevo stare più alla larga… cavolo- Si morsicò un labbro,
rilassando le spalle
Goku- Cosa intendi?
Enie- Mi staranno cercando, sicuramente. E forse mi troveranno,
prima o poi… però non devono trovare lei
Abbassò la nyoibò e si fece avanti- Spiegati meglio
Rialzò il capo, puntando due occhi tristi sulla ragazza
rimasta immobile davanti a lei- … Lei… Voi dovete stare tutti alla larga dalla
miei familiari. Sono dei pericolosi assassini, non si fermano davanti a nulla-
Un pensiero la fece incupire notevolmente- Vi uccideranno tutti, dovete
andarvene, muovervi.. se volete proteggere Kei dovete essere sempre in continuo
movimento
Sanzo- Veramente noi ci stiamo muovendo proprio verso
questa stupidissima famiglia- Si accese una sigaretta con indifferenza.
Enie- SBAGLIATE!- Perse il controllo- Ho visto Gojyo
combattere, sei forte si.. sarete forti quanto volete ma… non avete speranze…
quelli sono solo delle macchine da guerra… dovreste muovervi dalla parte
opposta, scappare, mettere le vostre vite al sicuro….- Fece qualche passo
indietro- Dovete farlo… devi farlo Keitel!
La ragazza sobbalzò appena.
Gojyo- Hai detto che sei scappata.. ma come mai proprio
ora? Per quello che è successo a lei?- Indicò Meimi ormai palidissima.
Abbassò la testa- Mio padre.. i miei fratelli… tutto intorno a me è sempre
stato marcio… ma io ho sempre chiuso gli occhi, sono colpevole almeno quanto
loro su questo… però, questa volta non potevo chiudere un bel niente- Si passò
una mano sul viso, sfregandoselo violentemente- Loro hanno…..- Singhiozzò
appena- Hanno …. – Chinò appena il capo, tentando con la mano di trovare un
appoggio- Si sono permessi di uccidere un bambino!- Urlò, digrignando i denti-
Un bambino di soli dieci anni cazzo… e non è per l’età, né per il fatto che era
mio cugino… è che…. era davvero una persona splendida……- Strinse i pugni
piantandosi le unghie lunghe e ben curate nella pelle.
Yuu si alzò di scatto, sorpassando tutti- Piantatela. Non
vedete che è stravolta? Lasciamola riposare… parlerete tutti dopo- Mosse lo
sguardo verso Meimi che si scostò prontamente.
La prese per un braccio e la strattonò verso la porta e poi fin su sopra le
scale.
Enie tentava di fermare le lacrime che le continuavano ad
invadere il viso al ricordo di quella ferita così vivida e aperta. Una ferita
che Yuu comprendeva fin troppo bene.
La fece accomodare nella sua stanza e le passò un panno
umido per permetterle di ricomporsi- Senti.. perché non riposi un pochetto? Non
che una dormita risolva tutto ma.. aiuta sicuramente queste- Indicò le
occhiaie. Si alzò allontanandosi e aprendo la porta- E comunque hai ragione…
Michael era sicuramente la persona migliore che sarebbe mai potuta esistere.
Richiuse la porta, non aspettando nessun tipo di commento.
Si trovò a fronteggiare occhi indagatori e preoccupati.
Yuu- Michael mi aveva parlato di lei.. è a posto… e poi
sembra davvero conoscere bene Mei e potrebbe esserci d’aiuto, non pensate? E in
caso… la potrete sempre usare come esca se vorrete- Fornì tutte quelle proposte
per placare gli animi dei presenti, che sembrarono gradire ognuno la sua
ipotesi.
In silenzio si
ritirarono tutti nelle loro stanze, tranne Gojyo che si accasciò sul pavimento
freddo accanto alla porta- Non la sto controllando.. aspetto solamente abbia
bisogno di qualcuno
Yuu sorrise, facendo un segno positivo col capo, per poi
correre per le scale- Eccoti- Disse, fermandosi sulla soglia del piano
superiore.
Sanzo si staccò dal muro e le andò incontro, superandola.
Yuu- Pensavi davvero quello che hai detto prima?
Si fermò appena- Che intendi?
Yuu- Che potevo restarmene al mio villaggio- Abbassò il
capo
Come un granchio, ritornò sui suoi passi ponendosi di lato
a lei. La fece voltare la testa con non poca delicatezza. Yuu sostenne lo
sguardo con sfida per poi vedere la sua bocca schiudersi in un sorriso
smorzato.
Sanzo- Stupida
Lei cercò prontamente la mano di lui e la strinse- Non
dirmi più una cosa del genere, sono parecchio permalosa. O meglio, do peso alle
cose che dici tu
Sanzo- Tsk, non dovresti
Gli si avvicinò, soffiandogli lievemente su un orecchio-
Se dici ancora una cattiveria del genere ti ammazzo- Sussurrò.
Si allontanò di qualche passo lasciandolo con la bocca spalancata per la
sorpresa. Prese a canticchiare assolutamente divertita e compiaciuta della sua
interpretazione.
*
Era ormai notte fonda quando un non troppo leggero bussare
ruppe il tirato silenzio.
Non ricevendo alcuna risposta, decise di entrare ugualmente.
La trovò seduta sul letto, le gambe al petto strette dalle braccia, il mento
poggiato mollemente sulle ginocchia, sguardo fisso verso l’esterno della
finestra.
Non si scompose minimamente nemmeno quando lui chiuse la
porta, sbattendola.
Gojyo- Non volevo certo disturbarti ma… un minimo di reazione vorrei quanto
meno ottenerla
La giovane alzò leggermente il capo, i capelli ricci le
caddero dolcemente sulle spalle. Sorrise, facendogli segno di raggiungerla sul
letto.
Gojyo- E’ la prima volta che ricevo un invito così allettante e rimango vestito
per più di un secondo- Tentò di scherzare
Enie- In un’altra occasione non esiterei a toglierti
quell’inutile ingombro io stessa, ma ora direi che non è il caso- Gli prestò
attenzione- Sai, sono scappata da casa per trovare la libertà, quella vera… e
invece mi sento nuovamente chiusa in gabbia
Gojyo- Nessuno ti trattiene
Rise- La cosa più logica per voi, nel bene o nel male, è
tenermi come ‘ostaggio’….. ma la cosa più saggia che dovreste fare è mollarmi
qui e portare Keitel il più lontano possibile- Affondò nuovamente la testa fra
le ginocchia- Io non faccio altro che danni… o meglio, l’unica volta che ho
preso una decisione per me ho fatto il danno peggiore
Gojyo- Sei stata così incuta da lasciare pezzetti di pane
sul tuo cammino?
Enie- Hanno informatori ovunque, potrebbe anche essere lo
stesso gestore di questa locanda- Perse la pazienza- A questo punto non mi
interesserebbe nemmeno mi trovassero, ma non devono trovare lei- La sua voce
tremò appena.
Gojyo- Ci tieni così tanto a Meimi?
Socchiuse gli occhi- E’ la mia migliore amica. La persona
migliore che abbia mai conosciuto… l’unica che non avrei mai dovuto mettere in
pericolo… dovevo solo stare lontana da lei… lontana….. dannazione- Si passò una
mano fra i capelli.
Il ragazzo gliel’afferrò, con delicatezza- Ti va di
spiegarmi tutto quanto? Senza alcuna riserva però… sei sarai estremamente
sincera potrei anche tenermi tutto per me- Ghignò
Abbassò il capo, portandosi una mano sulla bocca- Mi
crederesti?
Gojyo- Potrei provarci se la tua storia risultasse
credibile… e comunque c’è anche qualcun altro che sembra provare estrema
fiducia verso di te, e Yuu sbaglia raramente
Sorrise- … mi aveva già parlato di quella ragazza… aveva
detto che era molto simile a Keitel, alla mia Keitel quanto meno… e in effetti
ha la stessa grinta…
Gojyo- Chi te ne aveva parlato?… Michael?- Tentennò nella
domanda
Scosse il capo- No…. Michael non lo vedo da….- Deglutì a
fatica- .. da un po’…. Sai, quel bambino era speciale, aveva una forza diversa
da qualsiasi altro membro della famiglia, aveva sogni e possibilità e di
realizzarli…. Quando ho saputo…..- Un groppo alla gola le impedì di continuare-
… non potevo ancora restare lì, Gojyo…. Ho girato lo sguardo per anni, rimaneva
pur sempre la mia famiglia, il mio mondo… ma…… così…..- Scosse la testa, mentre
piccole lacrime le rigavano il viso perfetto. Si riprese subito, scuotendo
velocemente la testa e riprendendo un contegno maestrale- Ti racconterò tutto
Gojyo, ma non voglio che niente esca da questa stanza, sennò molte cose
potrebbero prendere pieghe negative
Gojyo- Ti do la mia parola
Lei sorrise- Per prima cosa voglio parlarti della persona
che ha incontrato la tua amica Yuumei…… Raye… immagino che lei non ve l’abbia
descritto con grande gioia
Gojyo- L’ha ridotta come uno straccio- Si fece scuro in
volto
Enie abbassò leggermente la testa- Sai, per ogni cosa
esiste una spiegazione, anche se irrazionale e non scusabile….. Comunque è
proprio da Raye che comincia questa storia…. E da qui partirò anche io…-
Sospirò- Devi sapere che Raye è mio fratello. . . . .
*
Sembrò non arrivare più quel soleggiato mattino. La
temperatura però si era abbassata. Il freddo pungeva le guance quasi a volerle
pizzicare. Era strano come fino a poche settimane prima il caldo fosse stato
soffocante, tanto da togliere il respiro.
Sfregò i palmi fra di loro e soffiò fumo fuori dalla
bocca.
Sanzo- Perché non rientri?- Commentò con voce cupa
Si voltò, sorridendo- Buongiorno anche a te… stavo
rimirando l’alba
Sanzo- Guarda che.. è già finita da un pezzo- Sembrò
riflettere, alle volte gli sfuggiva ciò che lei sembrava così chiaramente
vedere. Non comprendeva la lontananza della sua visuale.
Fece qualche passo indietro, andandogli volontariamente addosso- Opsss- Calcò
l’esclamazione, ridendo- Non volevo scontrarla signor bonzo – Sorrise alzandosi
in punta di piedi e posandogli un leggero bacio sulla guancia- .. però di
questo non mi scuso- Rientrò, sghignazzando, come dopo una pestifera
marachella.
Attesero nell’ingresso deserto per qualche minuto prima di veder scendere in
blocco gli altri compagni. Hakkai le tirò un maglione con espressione
preoccupata.
Yuu- Guarda che non sono una bimba che va vestita- Borbottò
Hakkai- Strano, dovrò pulirmi meglio il monocolo allora
^__^
Sbuffò, ponendosi il caldo maglione verde sulle spalle.
Stranamente era della sua misura, ma non ebbe il tempo di approfondire la
questione.
Il mezzo demone si fece spazio fra di loro e parlò molto
rapidamente- Lei verrà con noi. E no, non è assolutamente una nemica
Sanzo- Come fai a dirlo?
Buttò un’occhiata verso Mei, che stava leggermente in
disparte- Lo so
Yuu abbassò la testa- Io mi fiderei di lei… se ha deciso
di tagliare i ponti con la sua famiglia non risulta un problema per noi, anzi,
un vantaggio semmai
Sanzo- Non parlare come una grande stratega- Bofonchiò,
stizzito
Goku- Ma con che frasi del cazzo te ne esci fuori….-
Strinse i pugni- Solo perché te la sei portata a letto non vuol dire che non ci
tradirà alla prima occasione
Gojyo gli si avvicinò, forse troppo- Abbassa la cresta,
moccioso, il mio giudizio non va messo in discussione, soprattutto da un idiota
come te. Ah, e per la cronaca, non l’ho nemmeno sfiorata
Hakkai- Calma calma- Intervenne prima che Goku potesse
replicare- Litigare fra di noi non serve… Io non so cosa ti ha detto- Piantò lo
sguardo su due occhi scarlatti, perfettamente consapevoli- Ma penso che, in
qualunque caso, la decisione non sia nostra.
Istintivamente tutti si voltarono verso la ragazza dietro che, sentendosi
particolarmente scrutata, si strinse nelle spalle. Socchiuse gli occhi e si
allontanò velocemente
Goku- Meimi!- La richiamò. Ma lei aveva era già scomparsa
sopra le scale.
Yuu- Si è confidata con te, vero?
Gojyo sorrise di quell’affermazione. Le si avvicinò e le
accarezzò delicatamente i capelli- Sicura di non avere nessun potere strano?
Hakkai- Ce ne puoi parlare?
Goku- No. In caso ce ne DEVI parlare!!!
Scosse la testa- Ora è meglio di no… a tempo debito…
lasciate che se la sbrighino fra di loro.. noi ci siamo finiti in mezzo per
errore e non abbiamo diritto di intrometterci
Goku- Ma quale errore??????- Stava chiaramente perdendo la
pazienza.
Sanzo- Goku- Il suo fu più un sospiro
Il padrone della locanda entrò nella stanza e salutò
cordialmente.
Sanzo- Usciamo di qui. Tutti e subito- Fece vibrare il suo tono più forte del
solito.
Goku si morsicò il labbro e uscì, sbattendo la porta alle
spalle.
Arrivata dalla porta non bussò nemmeno, entrò senza
indugio.
Trovò la ragazza a pettinarsi accuratamente i capelli
ancora bagnati, un accappatoio addosso, il viso contratto. Le sorrise,
facendole segno di accomodarsi.
Tutta quella gentilezza la mise chiaramente in imbarazzo.
Richiuse lentamente la porta e si accostò vicino alla finestra.
Enie- Hai fatto colazione?- Chiese in tono stranamente
naturale
Alzò un sopracciglio.
Sorrise- No.. è che non la facevi spesso… brutta
abitudine. Una buona colazione rende più vigorosi.. non che tu ne abbia bisogno
s’intende- Posò il pettine e scosse appena la chioma folta- Ma perché non ti
siedi Kei?- Vedendo il suo sguardo titubante arretrò d’un passo- Scusami, ti da
forse fastidio ti chiami così?
Mei- No… non è propriamente fastidio..
Enie- Familiarità?- Tentò
Scosse la testa- No. Non mi dice nulla quel nome. Come non
me lo dice Meimi in fondo.. chiamami pure come vuoi, non mi interessa- Si
sedette, tenendo però sempre le braccia incrociate.
Enie- Immagino tu mi voglia riempire di domande- Le regalò
un dolcissimo sorriso, sedendosi a sua volta nella sedia di fronte.
Sembrò riflettere- No. Forse non conosco nulla del mio passato, ma una cosa
l’ho capita. Sono una grande vigliacca- Girò gli occhi
Enie- Non ne vuoi sapere nulla eh… immaginavo avresti
reagito in modo diverso- Enfatizzò come le parole- Che mi saresti saltata al
collo urlandomi di spiegarti tutto
Mei- Stai mentendo. Perché?
Fece una pernacchia- Non ho mai saputo dire le bugie…. In
realtà…- Abbassò il capo- Sapevo non ne avresti più voluto sapere nulla. Sei
sempre stata una persona che viveva la giornata, che non si guardava mai
indietro. Ciò ti permetteva di sopravvivere….- Lasciò la frase in sospeso.
Mei- Ciò ti ferisce? La mia indifferenza intendo
Enie- Mentirei ti dicessi il contrario… - Sorrise- Però va
bene così sai… non pensavo ti avrei più rivista…. E dopo il panico iniziale che
ho provato, ne sono stata immensamente felice. Stai bene, tu stai bene.. stai
vivendo, come vuoi tu…. Tutto ciò è fantastico
Mei- Prima non era così?
Enie- La mia…- Tentennò- I Krafenberg ti hanno sempre
comandata a bacchetta, come tutti del resto.. ma tu non hai mai fatto nulla che
non ti andasse… ed è stata proprio questa la causa scatenante….
Mei- Mi sono rifiutata di portare a termine un lavoro?
Enie- Si…- Non sembrò troppo sorpresa della domanda- Ti
avevano ordinato di uccidere un certo Laiolen…
Mei- Lionel- La corresse
Enie- Si!… tu ti sei rifiutata.. così ti hanno cancellato
la memoria e inserito una fasulla in modo che ti portasse comunque ad uccidere
quell’uomo….. il loro scopo era quello- Deglutì- di farti portare a termine la
missione e riprenderti tra le loro fila… sai, sei un’ottima …
Mei- Assassina?
Enie- Combatti bene… - Si sfregò il viso- Ma qualcosa ha
intaccato i loro piani, per fortuna aggiungerei.. hai trovato delle persone che
ti hanno protetta, che ti vogliono bene… dovreste fuggire lontano da qui,
dovresti rifarti una vita, Kei…….. davvero, se non vuoi saperne del tuo
passato, perché stai andando verso di lui così sparata? … se ti rifiutassi
ancora di uccidere, quelli ucciderebbero te!
Mei- Scusami.. io non comprendo appieno ciò che dici… ora
come ora guardo le mie mani e le vedo pulite, non riesco ad immaginarmi come
un’assassina… però… c’è una parte di me che mi spinge in quella direzione, come
se tra il marcio ci fosse qualcosa di estremamente importante che dovrei
portare con me
Sgranò gli occhi, richiudendo le palpebre lentamente, in
attesa.
Mei- C’è qualcosa che dovrei ricordare?
Esitò, rimanendo con le palpebre serrate. Lottò con se
stessa, la battaglia più dura. Aveva terrore di quella domanda.. che doveva
risponderle? - .. No – Risposta più facile
Mei- Bene- Si alzò. Si avvicinò verso la porta- Tu vieni
con noi, ovviamente
Alzò lo sguardo, sorpresa.
Mei- Sempre tu voglia. Stiamo scappando dalla stessa cosa, non vedo motivo per
cui non potremmo farlo insieme- Accennò un sorriso- … e poi….. sono totalmente
sicura di non aver mai visto la tua faccia prima d’ora…. Come sono totalmente
sicura che ogni fibra del mio corpo mi urla di rimanere vicino a te… corpo
contro mentre, cosa bizzarra eh
Enie- Non avevo mai parlato con persone che hanno perso la
memoria…- Si scusò
Mei- Fa nulla… Vorrà dire che ti farò conoscere anche
dalla mia mente, così il mio corpo smetterà di fremere.
Sorrise, completamente sollevata. Non si meritava quel suo
sorriso. Lo sapeva bene. Non doveva restare con lei. Ma….
Enie- Perché non ti siedi qui?- Gli indicò la sedia- Hai i
capelli lunghissimi e con centomila doppie punte… hai bisogno di una
sistematina! Forza, non ammetto repliche!
Il suo corpo si mise sull’attenti, come rispondendo ad un
comando. Si avvicinò però titubante.
Ma appena le mani di Enie le si posarono dolcemente sui
capelli si rilasso, istantaneamente. Un ricordo del corpo evidentemente.
Le sue mani andavano veloci, tagliando le ciocche più ribelli. Nel mentre
canticchiava una canzone casuale.
Meimi si stupì di trovarla così ‘stonata’, abituata
com’era alla voce melodiosa di quella stupida di Yuumei. Però socchiuse gli
occhi, facendosi cullare da quelle note secche e poco leggere.
E per un attimo…. Sembrò che il suo corpo e la sua mente si riconciliassero….
Come non era mai successo dal primo ricordo che aveva di sé nella sua nuova
vita
* * * * * * * * * * *
Entrò nella stanza quasi lievitando al suo interno. Ma il
suo passo, per quanto leggero, venne immediatamente colto.
Una sedia di velluto rossa, piccola e tonda, girò emettendo
un fastidioso fischio. Il ragazzo, con le mani intrecciate e poggiate sul mento
pronunciò una sola parola- Allora?
L’uomo, appena entrato nella stanza raddrizzò le spalle e
strabuzzò gli occhi- Mi spiace signor Krafenberg, ancora nessuna traccia della
Signorina- Parlò velocemente, pronto a sentirsi venir meno la lingua da un
momento all’altro.
Invece l’interlocutore si limitò a sospirare in modo
elegante e gli fece un piccolo cenno con la mano di uscire.
L’uomo fece un modesto inchino e sgattaiolò via.
-Che seccatura- Si passò una mano sul viso, apparentemente stanco
Un leggero colpo di tosse sembrò richiedere la sua
attenzione.
Il ragazzo alzò lo sguardo- Dimmi, e alla svelta
-Mandi me- Esclamò il nuovo giovane entrato- Sua sorella
avrà solamente paura, magari ha solo bisogno di vedere un viso conosciuto
-E saresti tu il viso conosciuto?- Sospirò nuovamente
alzandosi- E sia, ma non voglio sprechi troppo tempo nella ricerca, tu ci servi
qui
Il suo viso si illuminò, con un maestoso inchino iniziò ad
indietreggiare- Non si preoccupi, gliela riporterò tutta intera al più presto
-Si si….- D’un tratto i suoi occhi prima totalmente
indifferenti si fecero di ghiaccio- Sai che tutto questo non sarebbe successo
se non avessi fatto così rumore?
Un’ombra, fino a quel momento nascosta fece un passo
avanti, mostrando un risolino sfrontato- E che ci vuoi fare- Fece spallucce- E’
solo il mio modus operandi, caro fratello
-Non dovevi occupartene tu
-Su su, calmati, non è mica successo nulla di così grave
in fondo. La nostra cara Enie sta passando un momento di ribellione, se non la
trovassero sicuramente prima sono sicuro che tornerebbe con le sue gambe
-La conosci davvero poco, fratello- Chiuse gli occhi in
una fessura- E’ molto più testarda di quanto immagini. Si sente ferita e
offesa. Quel bambino era come un fratello per lei
-Era un traditore, come tale andava trattato- Iniziò a
giocherellare con una mela tirata fuori da chissà dove- Nulla di più, nulla di
meno- L’addentò
-Si, ma con meno rumore
-Dove ci sono io il rumore è necessario, non lavoro bene
senza qualche botto o schianto- Rise- Tranquillo, se ne farà una ragione e
tornerà. Anzi, nemmeno da porsi il problema, la troveranno presto e potrai
riprendertela sotto la tua calda ala protettiva- Avvicinò la mela al viso del
fratello
-Non prenderti troppe libertà, Sato
-Cos’è? Un consiglio, fratello?- Ghignò
-No. Un ordine
Il ragazzo alzò le mani- Ok, ok, mi arrendo- Indietreggiò
tentando malamente di trattenere una risata- Ora devo scappare però, sai quella
famiglia qui a nord? Penso sia il momento che saldino il loro debito…- Finì la
mela- Oggi ho proprio voglia di divertirmi.. BOOooOOm- Imitò un suono ovattato
e sordo.
Lasciato solo, si avviò velocemente alla porta e
richiudendola con un rombo. La stanza cadde nel buio più assoluto.
Ripeté mentalmente le parole pronunciate da suo padre, che
mal teneva le redini della famiglia ma ancora capace di dare ordini perentori.
“Se non la riportate a casa entro una settimana e le date
la punizione che si merita, la prossima volta che la incontrerò voglio vedere
solo la sua testa”
Strinse le mani, serrando i pugni.
Non aveva mai difeso nulla nella sua vita, nulla aveva mai
avuto senso se non i fiumi di sangue che ogni volta gli scorrevano sotto i
piedi. Ma non avrebbe permesso in alcun modo che quel sangue appartenesse
all’unica sorella che possedeva.
Per la prima volta non sapeva come muoversi, abituato a
togliere la vita non sapeva come proteggere un’esistenza. Una singola e
minuscola esistenza.
Facile uccidere. Difficile proteggere.
Che cosa complicata.
* * *
Il mattino seguente Meimi e Enie si fecero trovare già su
Hakuryù. Quest’ultima era oltremodo titubante.
Goku sgranò gli occhi e si avvicinò con passo pesante.
Allungò una mano in avanti, secca- Lei viene con noi.
Scelta mia. Qualcosa in contrario?
Il giovane spalancò la bocca. Non ebbe, naturalmente, il
coraggio d’obiettare.
Nei sedili posteriori si strinsero da una parte le tre donne e dall’altra Gojyo
e un infastidito Goku.
Yuu era subito dietro lo schienale di Sanzo, diventato
ormai il suo posto preferito.
Tutto era pronto per la partenza. Nuovamente Hakkai
sfoderò un sorriso e accese il motore. Una nuova giornata si apprestava a
cominciare. Questa volta forse leggermente più scomodi e… con alle spalle un
intero esercito che cercava una singola persona.
Yuu sospirò, inconsciamente.
“No, ma ogni tanto me lo chiedo.. ma io che ci faccio qui?
Questi quattro sono dei bersagli per i demoni, Mei o Keitel che si chiami è una
calamità per i guai, e questa bellissima bambola è ricercata dalla famiglia più
spietata del Toghenkiò… ma davvero…. Io cosa c’entro???? >___<”
Continua……
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Ringrazio le persone che continuano a leggere questa
storia, non sarà ancora molto lunga…
Grazie a chi mi lascia un commentino, è sempre ben
accetto!
Grazie a RIKA e RAFFY
Grazie a HOPE(Seiry Seiry, chissà che avrà in mente
lei! Io non faccio niente, sono i miei personaggi a scegliere! Fossi veramente
io avrei lasciato Yuu con Goku, e magari li avrei fatti rimanere pure al
villaggio a godersi il loro amore… e invece Goku ha agito di testa sua… No,
Gojyo non entrerà penso mai più in camera del bonzo proprio per paura di
beccarlo in momenti poco opportuni, sai ci tiene alla sua pelle XD Enie… carina
vero? Se ti dicessi dove è nata ti metteresti a ridere XD comunque visto, io ho
aggiornato e tu???)
VALERY_IVANOV(XD già, cosa c’entrano? Beh, mi
piaceva creare un mondo dove Koran era ancora vivo e viveva con serenità
insieme a lei! E ovviamente in questo mondo ci sarebbe anche Seiry che, senza
un gruppo di Sanzo, continuerebbe a vagare da sola.. sai cosa? Non hai tutti i
torti. Ti posso dire, anche se forse per te è spoiler, che questa storia non è
assolutamente nessun prologo… però mi hai dato l’idea per un finale alternativo
che ho già elaborato e scriverò ^__- Ti dirò, anche il mio ragazzo è ‘Sanzo’
per tutti gli effetti e non è decisamente un bene XD Compatisco Yuu in tutto e
per tutta, povera ragazza.. però hai ragione tu, lui cerca di fare il burbero
ma in realtà è gentile con lei.. hahaha XD mi piace già che vedi messa in mezzo
Seiry XD ma in caso, sappi che tra le tre vincerebbe Sei, quello che vuole
ottiene XD Ma Enie è piccola e innocente e non ha assolutamente nulla da
nascondere, quindi ovvio che non ha nascosto la sua identità…grazie del poema, è sempre ben accetto ^__^
e mi sembra di aver risposto adeguatamente XD)
LAV(Povera Yuu, la date tutti per morta XD gliela
state gufando poco eh XD per allontanarsi dal gruppo di Sanzo.. vedremo XD Enie
è carina carina, no? *___*)
Un ulteriore ringraziamento anche a NENA89 che ha
aggiunto la mia storia ai preferiti, merci merci
^__^
Canzoni:
Hilary Duff – The gateway
Five for fighting – Superman
Chicane – Stoned in love
Copertina:
Enie, alle spalle di
Keitel, la abbraccia gioiosa, stringendola. Kei ha una mano posata sul braccio
di lei, sorride senza incertezze
Cavolo, che attesa enorme O__O mi scuso immensamente con
tutti, pardon pardon >__<
E ringrazio le persone che hanno commentato o che
semplicemente continuano a leggere! Avverto che questo è un capitoletto è un
po’ piccante…
Grazie a RIKA !!!!!
Grazie a HOPE, VALERY_IVANOV, LAV!!!!!
Copertina:
Yuu e Sanzo in una
macchina, vista all’interno dell’abitacolo. Lei, alla guida, si sporge su un
fianco, verso di lui, e lo bacia a ‘tradimento’, Sanzo ha gli occhi aperti,
sorpreso del gesto
Canzoni:
Luca Dirisio – Sparirò
Cascada – Everytime we touch
Chicane – Stoned in love
Raf – Non è mai un errore
Simone- Sesso
19 SESSO
Guarda solo me, sempre e solo me. Devo diventare il tuo
chiodo fisso, la macchia indelebile sul tuo corpo, l’unico pensiero che ti è
concesso realizzare
Sembrarono giorni
eterni quelli passati ad osservare boscaglia, distese di prato, ancora
boscaglia, e ancora prati. Una pianura infinita e tiepidamente calda, un bosco
freddo e ventoso. Le condizioni migliori per un ottimo malanno.
Il tempo però sembrava
essersi fermato, nessuna evoluzione eclatante, forse dovuta anche alla
convivenza così stretta di ben sette persone, un record personale.
Tutti erano tesi,
guardinghi, attenti ad ogni movimento di foglia o altro che potesse attirare la
loro attenzione. L’unica stranamente più serena era Meimi, ascoltava la sua
musica spaccatimpani nel nuovissimo mp4 che aveva con se Enie, a tratti
sembrava sorridere. Goku aveva paura, anzi terrore, che ogni istante ricordasse
qualcosa, un qualcosa che la allontanasse da lui.
“Non di nuovo”,
pensavano insistentemente i suoi pensieri.
Yuu, dal canto suo, si sentiva impacciata. Aveva voglia di sfiorare quei
capelli biondi, stringerlo, strapazzarlo, ma nello stesso tempo di ucciderlo,
strappargli il naso a morsi e cavargli gli occhi. L’amore, che sentimento
contrastante. Soprattutto se il patner è un tipo freddo come Sanzo. Lei le
sarebbe saltata addosso ogni volta che poteva, ma lui sembrava preferire la
compagnia delle sue sigarette o del suo giornale. Tutto ciò la irritava,
profondamente. D’accordo che avevano deciso di non stare troppo appiccicati
davanti agli altri ma… “Goku e Meimi mica si fanno troppi scrupoli, che
cavolo!”, pensò risentita.
Enie continuava a
guardarsi intorno, circospetta. Pregava in cuor suo di non incontrare assolutamente
nessuno, ancora non comprendeva come si era fatta convincere a viaggiare con
loro. Gojyo invece osservava lei, ormai da giorni. Trovava assurda la sua
‘storia’ e terribilmente realistica. Era scattato in lui un meccanismo
particolare, di protezione. Voleva proteggerla, non voleva una donna soffrisse.
Forse non voleva che lei soffrisse. Si accese una sigaretta e ridacchiò
sfottendo se stesso.
Hakkai continuava a
tirare occhiate al bonzo e alla ragazza seduta dietro, in cerca di qualche
segno di ‘avanzamento’. Si sentiva caldamente un idiota, patentato anche.
Innamorato di una donna che non lo guardava nemmeno di striscio.
Yuu- Tutto bene?
Gli si era avvicinata
così all’improvviso che, involontariamente, non evitò un sasso facendo fare a
tutti un balzo in avanti.
Hakkai- Scusate-
Riprese saldo il volante.
Yuu- Scusa… è che mi
sembri piuttosto pallido.. stai anche sudando…- Tese un fazzoletto di carta
preso precedentemente e gli passò sulla fronte- Siamo in autunno, non è normale
tu sudi così tanto..
Gojyo- Stai male?-
Domandò, lievemente allarmato.
Hakkai- No, No- Si affrettò a precisare- Sarà solo il viaggio più lungo del
solito
Goku- Veramente
abbiamo viaggiato per più giorni
Enie- Non è che è
difficile portare sette persone in un colpo solo?
Sanzo- Che domanda
idiota.
Goku- Non è un
problema di Hakkai, di Hakuryù in caso- Spiegò.
Gojyo- Fermati, ti do
il cambio
Hakkai- Gojyo non è il
caso…
L’amico gli pose una
mano sulla spalla e la strinse- Fermati- Ringhiò quasi
Sbuffò, accostandosi
al bordo della strada, azione non necessaria data la non popolarità della zona.
Goku- Perché non fate
guidare me per una volta?- Tentò di proporsi
Si sistemò nel sedile
anteriore- Scimmia, vogliamo arrivare vivi alla prossima città o come sardine
in scatola?
Goku- Cattivo ç__ç
Gojyo- Hei, che stai
facendo? Ovviamente tu stai davanti- Fermò il demone che stava salendo- E tu
non obiettare bonzo dei miei stivali!
Hakkai- Non ti
preoccupare, qui riesco a portare più microbi ai passeggeri- Ridacchiò
Yuu si scosto e gli
fece posto. Aprì velocemente una bottigliette dell’acqua e bagnò il fazzoletto.
Gli fece cenno di stendersi e glielo posò sulla fronte.
Hakkai- E poi vedi, qui ho anche cure mediche- Scherzò.
Inarcò un sopracciglio- Contento tu… andrò piano, se stai male fermami,
capito?!
Yuu- Tranquillo, in
caso ti fermo io.. tu cerca di raggiungere la città il prima possibile
Gojyo- Agli ordini!
Alzò gli occhi per sorriderle- In effetti.. mi sento un po’ stanco…
Gli accarezzò i
capelli- Lo vedo.. prova a dormire, magari sei uno di quei fortunelli a cui
piace essere cullati dalla macchina
Hakkai- Mi basta
essere cullato da te…- Sussurrò per poi chiudere le palpebre, pesanti.
Nessuno pareva
prestare più attenzione al loro dialogo, anzi forse nemmeno ne avevano
avvertito mezza parola.
Però lei si trovò
comunque in una posizione rigida, con gli occhi spalancati. Come aveva potuto
non capirlo? … Come aveva potuto essere così cieca? … Si sentì un verme, una
dannata idiota. Chissà in quanti e quali modi l’aveva ferito … Sentiva il cuore
spingergli irragionevolmente sullo stomaco.
Hakkai aprì debolmente gli occhi- Ti do forse fastidio? Ti faccio male alle
gambe?
Scosse la testa, gli
occhi vagamente lucidi- Non mi sei affatto un peso- Si chinò in avanti e gli
baciò la fronte.
Lui sorrise,
richiudendo gli occhi.
Sanzo distolse subito lo sguardo dallo specchietto retrovisore…… C’era bisogno
di un passo avanti, un notevole passo avanti. . .
*
Gli stese dolcemente
una benda sugli occhi ricevendo un bellissimo sorriso di ringraziamento.
Hakkai- Non devi necessariamente sprecare il tuo tempo a curare questo povero
febbricciante- Rise
Yuu- Questo
febbricciante è l’unico che sa guidare in modo decente. Hai visto quante buche
ha preso Gojyo? Povero Haku, altro che! Oltretutto penso che Enie abbia
scoperto di non sopportare la macchina proprio in quel momento, quindi, oltre
star notevolmente male, non rivolge più la parola all’ero kappa- Sentenziò,
vagamente divertita. Si sedette sul suo letto e abbassò appena il capo.
La porta si aprì di
scatto e un bonzo, stranamente agitato, ringhiò qualcosa di incomprensibile.
Hakkai tentò di mettersi seduto ma lei lo spinse lievemente con le braccia- Si
può sapere perché sei entrato in quel modo?- Rispose al ringhio- Ha la febbre
alta, deve riposare
Sanzo- Allora lascialo
in pace anche tu
Yuu- Com…
Hakkai- Vai Yuu,
tranquilla… io chiudo gli occhi e mi faccio accogliere da Morfeo..domani starò
già meglio, vedrai
Sanzo- Tsk- Uscì come
era entrato, con uno scatto.
Si scusò immensamente
e lo seguì, spegnendo la luce- Riposa Hakkai.. e se hai bisogno tira un fischio
Alzò leggermente la
mano per salutarla.
Uscita, si richiuse la porta alle spalle, appoggiandocisi appena e gelò con uno
sguardo il bonzo.
Sanzo- Andiamo
Lo seguì, continuando
a fissarlo in cagnesco- ..Dove stiamo andando?
Si fermò, voltandosi,
e addolcendo automaticamente lo sguardo.
Yuu- No, davvero, non capisco che ti sia preso. Sei entrato con una furia solo
per portarmi a fare una passeggiata?
Sanzo- Preferivi
passare la notte con lui?
Non badò
all’allusione- Decisamente. Stava male, magari aveva bisogno di..
Sanzo- Te?
Yuu- Di aiuto- Precisò
Sanzo- Non mi piace
che passi la notte con un uomo
Yuu- Perché? Sono forse di proprietà di qualcuno?
Le si avvicinò,
facendosi serio- No, non ancora almeno. E’ proprio per questo che stiamo
andando nella mia stanza.
Strabuzzò gli occhi- Eh? Come prego?.. no, forse ho capito male..
Non rispose.
Yuu- Mi stai forse cercando di dire che vuoi farlo con me per farmi diventare
‘tua’?
Alzò gli occhi verso
l’alto, chiaramente imbarazzato.
Yuu- Spero tu stia scherzando
Sanzo- Non puoi
scappare in eterno
Yuu- E nemmeno tu puoi
scappare dagli ormoni in subbuglio, lo comprendo ma.. davvero pensi che una
notte di sesso renda ‘tua’ una persona? Perché se è così sei un vero idiota!
Una vena si mostrò più
attenta.
Sanzo- Preferiresti
essere posseduta da lui forse?
Yuu- Non è una gara, non è una questione di possedere..- Si allontanò,
ripugnata- Non si possiede una persona solo.. sporcandola con un po’ di
sperma…. Il sesso è una cosa sporca, non è quello che voglio da te…
Sanzo- E cosa vuoi?
Scosse la testa- Non lo so più- Lo guardò allibita- Avrei voluto che fosse una
cosa speciale, fatta con una persona speciale…. Amore, non sesso… quello che mi
proponi tu è una cosa squallidissima… ma cazzo, parli come un quattordicenne
con gli ormoni alle stelle! Non pensavo fossi una persona così materialista…
Davanti a quello sguardo carico di ribrezzo non seppe davvero come
controbattere. Lui la voleva possedere, a qualunque costo.. ma non aveva
compreso quanto questo suo impulso potesse ferirla.
Gli passò di fianco,
sfrecciando, infuriata.
Non tentò nemmeno di fermarla. Restò immobile, fissò sulla stessa mattonella,
col cuore che si infrangeva di più ad ogni secondo trascorso.
Uscì dalla locanda
come una furia.
Colpita e affondata.
Nuovamente si era innamorata della persona sbagliata. Ma cavolo, proprio non
riusciva a trovarla quella dannata persona giusta?
L’enorme orologio che
spiccava sulla facciata di un antico palazzo rintoccò le dieci.
Si mise a correre, tra
un palazzo e l’altro, senza guardarsi intorno, senza una meta precisa.
Piccole gocce di sudore le scesero delicate dalla fronte. Il fiato corto,
determinato dal freddo, la faceva rallentare, il cuore le scoppiava, tutto il
petto le scoppiava. Si fermò, cacciandosi su una panchina di legno marcio.
Yuu- Cazzo- Esclamò
prendendo grandi boccate d’aria. I polmoni o le esplodevano in quel momento o
sarebbero durati in eterno. Correre col freddo non era stata un’idea geniale.
Passò una buona
mezz’ora prima di riaprire gli occhi e tentare di capire dove fosse finita. Si
alzò svogliatamente e prese a camminare, ritrovandosi subito sulla strada
principale.
Goku- Yuu!
Era proprio davanti a
lei, in quella strada vuota e ricoperta di foglie. Come aveva potuto non
vederlo?
Goku- Ma sei matta?-
Si tolse prontamente la giacca gettandogliela sulle spalle- Altro che
raffreddore, ti prende una polmonite così!
Lo osservò, con
sguardo vagamente stordito.
Le accarezzò i
capelli- Che succede?- Domandò preoccupato
Yuu- Penso di
essermelo già giocato un polmone- Riprese a respirare con fatica- Ho corso un..
po’….. non sono più allenata, che cazzo!
Lui rise- Eppure le
tue lunghe scarpinate te le fai
Yuu- Già- Si passò una
mano sul viso
Goku- Ah proposito.. –
Frugò nella tasca, tendendogli l’mp4 e una pacchetto dorato- Ti ho preso delle
pile nuove, le avevo consumate… e mi sono permesso di aggiungerti qualche
canzone, mi sono fatto consigliare dal negoziante, sai che non me ne intendo di
queste cose…
Yuu- Oh.. grazie…non dovevi disturbarti
Goku- Non è stato
affatto un disturbo… senti.. sono solo tre…… ti va di sentirle?- Tentennò
nell’ultima frase
Inclinò lievemente la
testa da un lato- Solo se ci mettiamo entrambi sotto la tua giacca
Sorrise e fece qualche
passetto indietro, guardandosi intorno alla ricerca disperata di una panchina.
Yuu- Laggiù!- Urlò- A chi arriva primo!- Iniziò a correre
Goku- Non valeeeee
Arrivò prima lei,
appositamente. Si gettò rovinosamente sulla panchina e Goku le andò addosso
insultandola e ridendo.
Il tempo di darsi
nuovamente un minimo di contegno e si sedettero l’uno accanto all’altra,
nuovamente. Yuu alzò la giacca e lui si avvicinò, goffamente.
Goku- Sono veramente
curioso- I suoi occhi brillarono
Yuu- Hai letto almeno
i titoli?
Goku- No no, ha fatto
tutto lui.. era un signore di mezza età parecchio gentile ^__^
Yuu- Dai…- Gli passò
una cuffia e schiacciò play.
Una musica piuttosto
ritmata prese il sopravvento accendendo i sorrisi. If you
could see me here this way Looking backwards from today Would you do it all again? If I could roll it back to you Just like lovers always do I'm stoned in love but not with you
Sgranarono in
contemporanea gli occhi, rimasti di sasso.
If we could wash
the past away Would we go our separate ways
Finita, mise un attimo
in pausa- Bella.. oserei dire splendida- Sentenziò tentando di non cogliere il
poco velato senso delle parole della canzone. Parole che potevano essere
benissimo associate alla loro storia…
Goku abbassò il capo,
imbarazzato
Yuu- Andiamo avanti?
Goku- Sicura?
Rise, schiacciando
play, osservando il display lesse ad alta voce il titolo- “Non è mai un
errore”.. sembra positiva
Ti guardo per l'ultima volta mentre vado
via Goku- Alè!- Esclamò
Yuu- Beh.. così
allegra forse non è. .
Se hai sbagliato è uguale anche se adesso fa
male Se hai amato era amore e non è mai un
errore Era bello guardarti e tenerti per mano O anche solo immaginarti da lontano
Lasciarono finire la
canzone rimanendo in silenzio. Nuovamente schiacciò ‘pause’
Si guardarono per
qualche istante. Da quanto non si trovavano così vicini, così tremendamente
vicini.
Goku deglutì
istintivamente, combattuto tra l’istinto e la cosa giusta. Ma poco c’era da
chiedersi dato che entrambe le cose sembravano combaciare perfettamente.
Yuu sorrise- Ci addentriamo nell’ultima?
Si ritrasse appena,
perdendo i pochi millimetri che aveva guadagnato. Fece cenno con la testa,
continuando a fissarla. Ogni volta che ti incontro mi
provochi Sento il sangue ribollire mi agiti Torno a letto ma non voglio restarci
più Ho bisogno del tuo sesso e lo sai
anche tu
Fissò con sguardo
impallidito il display che segnava il titolo della canzone .. “Sesso”
Sesso tu vuoi sempre fare sesso E mi fai morir di sesso come un
ossessione no Voglio uscirne fuori Sesso ne ho bisogno tanto e adesso Hai lo sguardo che dice sesso
Yuu- Pfui…- Ridacchiò,
divertita dal ritmo incalzante di quella canzone che urlava la voglia di fare
sesso.
Chiuse l’mp4 continuando
a ridere.
Goku era paonazzo in
viso- Sc… scusa O////O davvero, non sapevo cosa …. Quel dannato vecchio, chissà
che avrà pensato!!! >///<
Yuu- AHAHAHAHA XD è
geniale questa canzone, ho voglia di cantarla!!! XD
Goku- NO! Non farlo >////<- Iniziò a correre seguito a ruota da lei che
continuava a sfotterlo.
Com’era arrivato quel momento di intimità così era svanito.
Arrivato all’entrata della locanda si unì col muro, diventandone un tutt’uno-
Non-osare- Scandì le parole
Lei scoppiò a ridere-
Dai, torna su va.. i bambini a quest’ora sono a letto già da un pezzo- Fece una
pernacchia
Goku- Sarà meglio-
Strisciò coi piedi, ancora visibilmente turbato- Allora, buona notte
Nuovamente si fece
timidamente serio.
Yuu - Entrerò dentro ad un sogno, quando è già mattino e per quel giorno tu mi
porterai con te
Goku- .. l’hai già
imparata- Disse solamente
Yuu- Visto? Sono in
gamba eh?- Gli strizzò l’occhio, salutandolo con la mano e voltandosi
salterellando per qualche metro.
Si appoggiò allo stipite del portone- … magari fosse solo un giorno…. Io ti
porto sempre con me….- Sussurrò a bassa voce per poi entrare nella locanda e
chiudersi la porta alle spalle.
*
Gojyo- Non riesce a
dormire?- Sussurrò soavemente- Se vuole conosco un metodo efficace per far
passare con piacere il tempo…- Le soffiò all’orecchio
La ragazza alzò appena
lo sguardo- Davvero? Sa che pensavo di proporle esattamente la stessa cosa?!
Si ritrasse,
sbuffando- Non c’è gusto, così non c’è proprio gusto! Dovresti quanto meno
farmi sudare di più
Sorrise, in un modo
incantevole- Che ci vuoi fare?- Fece spallucce- Se una cosa mi va perché dovrei
farti impegnare
Gojyo- Perché è così
che funziona, Enie.. gli uomini corteggiano e le donne fanno quelle stupide
moine che tanto ci piacciono
Sbuffò- Hai detto
bene, sono proprio stupide.. io non sono un’oca. Mi piace divertirmi, che male
c’è?
Alzò le mani- Proprio
nessuno, credimi… ma… davvero, non avrei mai pensato di dirlo io ma.. non pensi
ci sia anche qualcosa di più? Una persona ti deve piacere un minimo
Enie- Sono d’accordo.
Se fisicamente non è accettabile non si fa nulla… Gojyo, comprendimi, era
davvero l’unico divertimento che mi era concesso là dentro.. che poi ‘concesso’
è una parola grossa.. – Si sedette sul letto, portandosi le ginocchia al petto-
I miei fratelli non hanno mai scoperto le mie scappatelle notturne, e questo
rendeva il tutto più eccitante- Un sorriso malizioso prese il sopravvento- E
poi lo dicono tutti, il sesso libera la mente, la svuota..
Gojyo- Si ma.. non
avevi anche altri.. hobby?- Si muoveva titubante in quella situazione per lui
così inusuale.
Rifletté- Bonsai
Inarcò un
sopracciglio.
Mise il broncio- Mi è
spiaciuto davvero lasciare i miei bonsai.. li curo da anni con estremo amore,
sono i miei unici amici… e poi hanno sempre rappresentato il mio punto fermo,
piccoli, rigogliosi.. come se il tempo non trascorresse…- Alzò gli occhi e
saltò giù dal letto- … quindi…….- Gli passò davanti, afferrandogli la camicia-
.. proprio non mi vuoi?- Gli si avvicinò, assottigliando gli occhi cristallini,
muovendo leggermente le labbra ritmando la frase.
Gojyo- Sei una
pericolosissima tentazione, lo ammetto- Le posò le mani sulle spalle- E mai mi
sono sentito così stupidamente eccitato, lo giuro… ma mi farei schifo se osassi
abusare di te, perché sarebbe un abuso…
Enie- Shhhh- Si alzò
in punta di piedi e gli leccò appena una fossetta su una guancia
Gojyo- Enie… il sesso
non aiuta, te lo dico per esperienza… sembra ma alla lunga ferisce.. dovresti
trovarti una persona con cui farlo che almeno un po’ ti piaccia… credo sia
giusto così…ora non sei più schiava della tua famiglia.. sei libera
Si scostò, esitante-
Tu mi piaci Gojyo
Scosse la testa- Non
nel modo giusto.. posto che non conosco nemmeno io il modo giusto… ma che cazzo
sto dicendo?!!- Si sfregò gli occhi, confuso lui stesso.
Gli accarezzò dolcemente i capelli- Sei sicuramente l’uomo più onesto che ho
incontrato.. e sia.. non ti chiederò più di farlo con me a meno che non mi
innamori di te almeno un pochino…. Però…- Gli mordicchiò un orecchio- Ti
stuzzicherò fino allo sfinimento, sappilo
Tracciò con la lingua
umida un percorso inventato sul suo viso, fino ad arrivare alle labbra, chiuse,
serrate, contratte…. Che dopo pochissimo si schiusero.
Si trovarono avvolti
in un bacio caldo e bagnato.
Lui la strinse forte a
se, facendo aderire i loro corpi come fossero una cosa sola. La prese in
braccio, non staccando le loro bocche e in modo maestrale la ripose sul letto.
Infine si staccò, ghignando- Chi è che stuzzicherà chi?
Enie spalancò gli
occhi, il viso paonazzo- Devo ammettere che ci sai fare…
Si tirò su aggiustando
i capelli in una coda- E sia.. portiamo pure avanti questo giochino, potrebbe
dimostrarsi divertente…
Enie- E vediamo il
primo che cede anche
Gojyo- Non ti darò
questa soddisfazione
Enie- Vedremo-
Sorrise, compiaciuta
Allungò una mano,
sfiorandole il viso bollente- Allora, buona notte principessa
Lei gliela prese e la
baciò delicatamente- Grazie sai… missà che te lo devo….. nessuno mi ha mai
trattato con così tanta gentilezza, trattandomi come un essere umano qualsiasi…
Gojyo- Ti ci dovrai
abituare
Enie- Ci conto- Si
alzò per cercare nuovamente le sue labbra- Sai, forse potrei davvero
innamorarmi di uno come te, ma credo sarebbe comunque una tragedia
Rise- Credo di si- Le
posò un bacio sulla fronte- Dormi Enie, io vigilerò sul tuo sonno.. con noi
puoi solo stare tranquilla
Enie- Si.. grazie
ancora Gojyo
Il mezzo demone
camminò all’indietro e richiuse con grazia la porta.
La ragazza chiuse gli
occhi, mordendosi le labbra. Al sicuro…. Lo sarebbe mai realmente stata?
*
Spalancò la porta,
tenendo saldamente la maniglia per non farla sbattere sulla parete- Ah- Disse
solo
La guardò sorpreso di
quell’entrata in scena così plateale, non assolutamente nel suo stile.
Mei- Pensavo di coglierti in flagrante, invece..
Goku- Dispiaciuta?
Mei- Delusa più che
altro- Sbuffò- Qui non succede mai nulla di divertente- Si sedette sul letto
accanto a lui- Che stai facendo?
Alzò la mano destra
con aria colpevole e mostrò un pacchettino di biscottini- Erano lì, si sentivano
così soli..
Mei- Che
giustificazione stupida -____-
Goku- Perdono
ç___ç… volevi qualcosa?
Scosse la testa- Boh..
non ti sei fatto vivo per tutta la sera
Tornò istintivamente
con lo sguardo sul suo furto, colpevole di ben altro reato.
Mei- Me ne offri uno?
Goku- Oh si, cert…
Non finì la frase che
lei gli prese la testa fra le mani e cercò le sue labbra.
Caddero sul letto a
peso morto, continuando a baciarsi.
Mei- Non ne hai
voglia?- Chiese subito
Le accarezzò i
capelli- No, è che… non hai mai preso tu l’iniziativa…
Sorrise- C’è sempre
una prima volta- Ricatturò le sue labbra e si portò a cavalcioni su di lui- La
luna mi ha fatto venire un po’ di idee.. vuoi che te le mostri?
Goku- S.. si- Rispose
titubante.
Lei lo colse come un
segno di imbarazzo per ciò che stava per accadere, ma i suoi pensieri quella
sera erano ben lontani.
Lontani da quel letto,
lontani da quei baci, lontani da..
Goku- Oh cazzo-
Esclamò, un po’ troppo ad alta voce quando lei glielo prese completamente in
bocca.
In quell’istante
decise di accantonare qualunque pensiero che non fosse ‘piacere’, per dedicarsi
alle sensazione che quella lingua umida gli stava donando.
*
Bussò alla porta, ma
non aspettando nemmeno risposta entrò.
Lui era steso sul
letto, al buio e completamente vestito della sua bella e bianca tunica.
Si alzò, mollemente, puntando i suoi occhi di ghiaccio su quelli di lei.
Yuu gli si avvicinò-
Non è che non voglia passare la notte con te. Ne ho davvero voglia.. ma tu sei
così …- Cercò la parola- Idiota!- Concluse- Non sei costante.. che ne so io che
dopo questa notte volterai lo sguardo su qualcos’altro di più interessante ai
tuoi occhi?
Sanzo- Io non volterò
il mio sguardo. Ho impiegato venticinque anni prima di posarlo su qualcosa per
più di dieci secondi
Sorrise- Ti stai
davvero impegnando eh…- Sospirò- Sanzo…… io sono innamorata di te. Occupi tutti
i miei pensieri, solo tu. E la cosa che più mi da fastidio è che per te non è
lo stesso
Sanzo- E che ne sai
tu?
Yuu- Che risposta è???
Sono una persona insicura, ho bisogno di certezze almeno ogni tanto..- Abbassò
lo sguardo
Allungò cautamente una mano- Io… ho un po’ di problemi a… esprimermi..
ecco…..-Muoveva convulsamente gli occhi- .. ma so che non voglio solo una notte
con te.. non voglio fare del fottutissimo sesso…. E ora non farmi dire altro,
merda- La baciò, all’improvviso ma estremamente con dolcezza.
Lei rispose al bacio,
lasciandosi trasportare da ogni suo singolo gesto, da ogni piccolo pensiero che
gli sfiorava la mente. Gli prese la testa, passandogli più volte le mani fra i
capelli liscissimi. Era una persona totalmente diversa da il suo ideale d’uomo.
Rozzo, insensibile, poco romantico e menefreghista. Ma aveva un effetto
calamita su di lei. Tutto ciò che odiava in lui si era trasformato in un
miraggio lontano.
Goffamente le cinse i fianchi portandola sul letto e facendola stendere accanto
a lui. Si scostò, tentando di scorgere in lei segni di diniego. Ma le trovò un
sorriso graziosissimo stampato. Non resistette più.
Prese ad accarezzarla
in ogni punto le era concesso.
Il viso, le guance, il collo sottile.. quanto gli piaceva il suo collo….
Lentamente le vide far scendere la zip, segno di totale condivisione. L’aiutò
nel gesto e le tolse la felpa… poi fu la volta della magliettina di cotone
rosso.
Il suo cuore avvampò,
era sicuro gli sarebbe esploso in petto. Deglutì più e più volte, dandosi
dell’idiota e dello stupido. Lei sorrise e si alzò col busto per baciarlo.
Nuovamente portò le mani sulla pelle di lei, così calda e delicata. Le spalle,
le piccole ossa del torace. Nuovamente deglutì. . . Erano le cose più morbide e
calde che aveva mai avuto fra le mani. Restò intontito per qualche istante
Questa volta fu lei che, ancora più goffamente, tentò di togliergli la tonaca,
impresa totalmente impossibile. Sanzo dovette alzarsi e lasciare quell’attimo
di paradiso appena scoperto, per togliersi con poca delicatezza i suoi abiti
ormai diventati inutilmente ingombranti.
Lei sorrise,
prendendogli a baciare le spalle così muscolose e perfettamente scolpite. Lo
abbracciò- E’ bellissimo il calore della tua pelle…
Ora aveva capito. Era
questa la differenza. Lui voleva possederla, aveva pensato solo a questo negli
ultimi giorni. Ma non si era mai domandato del come… averla e basta in effetti
non sarebbe stato così… completo.
Quei gesti, per quanto
incerti ed impacciati, erano perfetti.
Quello era fare
l’amore.
Gli posò un bacio sul naso e gli regalò un nuovo sorriso, per poi chiamarlo,
con una delicatezza inimmaginabile- Sanzo..
Il bonzo tremò a quel
suono improvviso, sentendosi sciogliere qualsiasi tipo di maschera che si era
duramente creato in quegli anni.
Riprese a baciarla,
percorrendo con le mani gli stessi tratti di poco prima.
Alzò lievemente il
reggiseno, prendendo completamente il seno fra le mani. Era bellissimo.
Scese col capo,
andando a baciarlo con delicatezza prima solo con le labbra, poi osando con la
lingua. Sentendola sussultare, continuò, sempre più sicuro.
La fece nuovamente
stendere e le tolse delicatamente i pantaloni. Le mutandine di pizzo furono più
difficoltose, dovette tornare a mordicchiare il seno per trovare il coraggio.
Fu lei a togliergli i boxer e gettarli in un punto casuale.
Ora erano
completamente nudi, l’uno di fronte all’altro.
Yuu- Sei splendido
“Dovrei dirlo io”,
pensò solamente, prima di baciarla nuovamente con trasporto.
E in quell’attimo i
suoi occhi ametista si spalancarono, consci di una cosa mancante.
Lei rise di gusto- Se non ci fossi io…
Rotolò appena e si
accucciò verso i pantaloni, tirandone fuori l’importante contenuto e mostrandolo
con orgoglio
Sanzo guardò l’oggetto
con disgusto e impazienza
Yuu- E lo so che non è
il massimo.. però senza non è il caso direi..
Lo aprì di scatto con
lei che le intimava di fare piano. Tentò di inserirlo da solo ma dovette farsi
dare una mano da una Yuu decisamente divertita.
Bene. Il più era fatto.. e ora?
Lei gli accarezzò il
viso, la mano le tremava- Posso chiederti di fare piano?
Sanzo- Fermami per
qualsiasi cosa
Yuu- Si…- Rispose
lievemente preoccupata, per poi chiudere gli occhi nell’attesa di diventare,
finalmente, una donna. . . . .
Capitolo 20 *** Without the round under their feet ***
“Quando sei andata via ti ho salutata con la certezza di non vederti più
“Quando sei andata
via ti ho salutata con la certezza di non vederti più. Quel bacio, quelle
carezze, quell’ultimo afferrare con disperazione la tua mano.. per poi
lasciarti andare, verso un futuro migliore, spero. Ma qui tutto è fermo e
mutato, intorno a me il mondo cambia, ma la mia mente è aggrappata a quel
giorno. Come posso andare avanti senza di te?”
20 WITHOUT THE GROUND UNDER THEIR FEET
Aprì gli occhi, il
sorriso era già calcato sulle sue labbra leggermente secche. Si passo la lingua
per ammorbidirle e mosse più volte la bocca, lievemente impastata. Spostò il
braccio dietro di lei in cerca di qualcosa. Trovando la cosa bramata il suo
volto s’illuminò maggiormente.
Si volto, con un
sorriso ebete stampato in faccia.
Yuu- AHHHH- Urlò, facendo un piccolo saltino indietro.
Lui aveva gli occhi
spalancati, fissava il soffitto, le mani incrociate sul petto, ma soprattutto
non muoveva nemmeno un muscolo.. davvero stava ancora respirando?
Tirò il lenzuolo per
coprirsi il seno, colta da un momentaneo senso di pudore- Sanzo?… che succede?-
Domandò avvicinandosi appena a lui.
Non rispose, si limitò
a sbattere qualche volta le palpebre.
Insistette- Ti senti forse male? Hai dolore da qualche parte?- Chiese
preoccupata
Si voltò, gli occhi
lividi ed inscrutabili- Tu mi chiedi come sto?
Fece un leggero si col
capo per poi chinare lievemente la testa sulla sua fronte-.. eppure non mi
sembri caldo..
La scostò con delicata
gentilezza- Come posso stare bene dopo quello che è successo?
Spalancò gli occhi,
incredula- Davvero.. non capisco Sanzo… ti sei forse pentito di qualcosa?- La
sua voce si fece fiacca- …è stata una notte splendida…e già non pensavo nemmeno
di trovarti qui stamattina…
Socchiuse gli occhi-
Ti ho fatto male
Gli diede un
pizzicotto sul mento- Ancora con questa storia? Scusa, perdonami, dovevo forse
fare l’attrice anche in quel momento?
Sanzo- Non hai capito-
Scostò le lenzuola bianche e si alzò, completamente nudo.
Si rannicchiò, portandosi le ginocchia al petto e attendendo qualche
delucidazione.
Lui si accese una
sigaretta, dandole le spalle- Ti ho fatto male.. tutto il tempo- Aggiunse- E io
ho pensato solo a soddisfare un mio impulso senza badare alle tue espressioni
di dolore..- Si diede una pacca sulla testa, con cattiveria.
Gattonò sul letto- Sanzo… non ho provato solo male…
Si voltò di scatto- Ah
no?
Rifletté per qualche
istante sulle giuste parole- Penso… suppongo sia così la prima volta… o ‘le
prime volte’.. comunque non ho molte nozioni in materia… in casa sono
circondata da uomini, difficile parlarne con loro.. e con le amiche non ne ho
mai parlato approfonditamente- Si aggiustò i capelli dietro le orecchie- Da
quanto ne so io non si .. sente subito.. bisogna aspettare…..o forse non ero
nemmeno io tranquillissima.. che ne so- Sprofondò il viso arrossito fra le
lenzuola.
Spense la sigaretta, non ancora finita e le si avvicinò- Non me ne frega
niente. Se senti male non voglio più farlo.
Yuu- Che cazzata che
hai detto!.. guarda, non ci credi nemmeno tu!- Lo indicò mentre assumeva un
viso colpevole. Gli prese la mano e se la portò al viso- E’ stata…la sensazione
più unica… anche se sentivo male.. beh…. Era fantastico… ti sentivo così ..
vicino! Ti muovevi dentro di me con naturalezza… è stata una cosa fantastica….
Sanzo- Perché tu ti
esalti di nulla. Ma la realtà non cambia
Yuu- Senti, io voglio
riprovarci. E anche tante e tante volte… prima o poi sentirò, quindi non
preoccuparti.. nel mentre, tenterò di evitare quelle facce raccapriccianti-
Alzò gli occhi al solo ricordo- E’ che è un punto strano in cui sentire ..
dolore….- Si sfregò il viso – Ma per favore, ora non fare quel viso arcigno,
sorridimi e stringimi a te.. è così che ho sempre sognato la mattina della mia
prima volta!
Sanzo- Allora missà
che hai sbagliato persona
Sbuffò, poi sorridendo
gli si gettò fra le braccia- Ok signor iceberg, vorrà dire che sarò io a
stringere te, stritolarti se necessario.. certo non mi farò togliere il sorriso
dalla tua calotta artica!
Stranamente il bonzo
si arrese all’abbraccio e ricambiò il gesto. Lei si lasciò andare fra le sue
braccia dimentica della sua nudità. Fu qualcosa sotto di lei a ricordarglielo.
Lei sorrise e lui emise un sonoro ‘tsk’
Yuu gli prese il viso
e lo baciò ripetutamente, ma fu Sanzo a prendere l’iniziativa e ricacciarla sul
letto, per riprendere il pieno possesso della situazione e poter soddisfare
nuovamente quell’impulso che per lui sembrava essere così vitale.
*
Gojyo- Hei bonzo, che
hai oggi? Sembri ancora più incazzato del solito! XD
In risposta venne
colpito violentemente dall’harisen. Sanzo bofonchiò insulti e si voltò
nuovamente, incrociando le braccia.
Si massaggiò il capo offendendolo pesantemente.
Yuu sbuffò. Se quella
mattina era di mal’umore la colpa era completamente sua. Dopo averlo fatto per
la seconda volta, il suo temperamento già aggressivo era notevolmente
peggiorato. Aveva giurato non l’avrebbe mai più toccata dopo i nuovi piccoli
urli di sofferenza. Non pensava che fare l’amore potesse essere così doloroso.
Bello si, il concetto più che altro.. ma di piacere nemmeno l’ombra… Cercò il
suo sguardo nello specchietto ma era voltato di lato, col viso imbronciato e
arcigno.
Frugò nel marsupio e prese l’mp3, sperando che quella corsa finisse presto.
Mangiarono
velocemente, Hakkai aveva fatto bollire dei fagioli e unito loro dei pezzi di
carni in scatola. Un cibo veloce e genuino, per non dire l’unica cosa che era
riuscito a comprare. Il villaggio successivo era piuttosto vicino, giusto un
giorno e mezzo di viaggio, quindi si era limitato con le provviste,
giustamente.
Enie- Vieni con noi
Yuu? Andiamo a fare una passeggiata..
Goku- Vengo anche io!-
Scattò in piedi
Mei- Gli uomini non
sono ben accetti- Grugnì, rimettendolo a sedere
Yuu si alzò, ben lieta
della proposta. Tutto le sembrava preferibile al viso arrabbiato del suo.. uomo?
Mei- Hei, perché lo
hai detto anche a lei?- Sbuffò, indicando la bionda. Enie- Sei insensibile Kei! Siamo tre donne, dobbiamo farci forza a vicenda!-
Parlò concitatamente
Mei- Lei non è una
donna, ma un’apetta U__U
Non sentendola
replicare si voltò.
Enie- Che succede?
Sembri pensierosa- Le sorrise
Si portò un dito sulle
labbra- Ecco….- Tentennò
Mei- Su dai spara!
Quella tua faccia depressa è ancora più fastidiosa del dovuto
Si fermò, abbassando
il viso- Voi… avete sentito male alla vostra prima…- Nuovamente vacillò.
Enie sorrise
calorosamente, prendendogli le mani- Oh, sei diventata una donna.. è
fantastico!!!
Scosse la testa- Non
so se andarne fiera…
Mei- Che è? Ce l’ha piccolo?
Tirò un’occhiataccia
all’amica, tornando poi a concentrare la sua attenzione sulla ragazza
leggermente confusa- Perché non ci racconti cosa è successo?
Fece spallucce- C’è
poco da dire.. lui è stato perfetto, o almeno penso.. le mie esperienze sono
pressappoco nulle…. Io però ho sentito un male cane… e anche la seconda volta,
sempre dolore…
Enie- Nient’altro?-
Domandò perplessa
Scosse la testa-
Fisico no… mentale si, ero molto felice- Un piccolo sorriso fece capolino sulle
sue labbra.
Le accarezzò i
capelli- Magari eri solamente tesa… da come ho capito la tua vita è stata
scombussolata da poco tempo, magari non ti sentivi completamente a tuo agio..
Mei- O magari non è la
persona giusta
Yuu- Non lo so…- Alzò
appena lo sguardo- Come si fa a capire che non è quello giusto? Io la voglia ce
l’ho, anche molta.. ma quando sta per..- Deglutì- Entrare.. mi prende il panico
… e la paura non se ne va per tutto il tempo..
Enie- Vedi, allora è
questo! Sei sicuramente agitata e non riesci a rilassare i muscoli.. prova a
respirare a ritmo, a concentrarti solamente sui suoi occhi o su un particolare
di lui che ti piace molto
Yuu- E’ anche
questo..- Si passò una mano nei capelli- .. non lo conosco più di tanto.. non
come dovrei almeno… non come ho sempre immaginato…
Mei- Tsè, le donne.. –
Si accucciò- Si fanno cento castelli in aria e poi rimangono deluse.. e quindi
vengono ovviamente fregate
Yuu- Forse.. hai
ragione tu…. Ho sempre pensato di innamorarmi di una persona semplice, che mi
guardasse con occhi ricolmi d’amore… che seguisse i miei tempi, che
scegliessimo insieme il momento.. che quando sarebbe arrivato avremmo sentito
entrambi le campanelline in testa… me lo immaginavo favoloso… una magia…-
Lasciò vagare lo sguardo in cerca di quel pensiero offuscato e perfetto.
Enie sospirò- Non è mai così Yuu… il sentire male è comunque soggettivo..per
esempio, io non ne ho sentito nemmeno un po’, ho visto sangue ma nessun
dolore.. però non mi sono suonate né campane né nessun’altro strumento. Non
amavo nemmeno quella persona e non ne ricordo neppure il nome…- Fece spallucce,
attaccandosi ad un albero con la schiena- Ognuno fa le sue scelte, di prima
volta ce né una sola… tu hai fatto la tua, con una persona che in questo
momento consideri unica… e questo, sappilo, è già una cosa bellissima..
Sembrò dubbiosa, ma
annuì ugualmente.
Enie- Devi solamente
saper aspettare, continuare a provarci finché la tua testa non darà il via
libera.. non arrendetevi subito, è un peccato….. sai, di uomini ne ho avuto a
bizzeffe, ogni sera quasi cambiavo.. ma non ne ho mai amato nessuno- Socchiuse
gli occhi- dev’essere splendido abbracciare la schiena nuda del tuo uomo
Yuu- Lo troverai anche
tu!!!- Rispose animatamente.
Sorrise- Lo spero…
Strinse i pugni, nuovamente rigogliosa- Dai, torniamo indietro! Non vedo l’ora
di arrivare al villaggio e provare i tuoi consigli >___<
Enie- Con calma eh Yuu
XD
Ma la ragazza già
salterellava, piena di vita e nuova speranza.
Una voce sottile ruppe la risata di Enie- … e io?.. com’è stata la mia…
Si voltò, sorridendo
dolcemente- Beh, non sei mai stato un tipo di tante parole, quindi i
particolari non li so… ma ti posso dire che è stata una cosa più che ponderata
e… che vi amavate molto…
Mei- Parli al
passato..
Abbassò lo sguardo- E’ successo.. molto tempo fa..E comunque ora mi sembra che
tu stia percorrendo un’altra strada, quindi che senso ha voltarsi indietro?!
Mei- Nessun senso,
infatti- La superò, riprendendo il solito sguardo duro
Enie si massaggiò la
testa, leggermente dolente. Quanto le costava non poterle raccontare nulla,
quanto le costava mentirle … ma la sua scelta era irremovibile e sarebbe
continuata ad esserlo, per molto, molto tempo
*****
Arrivarono al nuovo
villaggio in pomeriggio inoltrato. Iniziava a fare decisamente freddo e il
vento che soffiava era tutt’altro che invitante.
Si strinse di più
nella giacchettina rosa leggera, alzando il colletto per evitare di prendersi
un probabile torcicollo.
Sanzo- Dovresti
prenderti qualcosa di più pesante- Bisbigliò, comparendo al suo fianco
Ghignò- Era un ordine
o una minaccia?
Il bonzo alzò gli
occhi- Vedi tu
Rifletté- Solamente se
la serata la passi con me
Si fermò, sgranando
gli occhi. Poi riprese il suo piglio arcigno- Ne abbiamo già discusso
Yuu- Tu ne hai già
discusso con chissà quale parte di te… io voglio riprovarci.. ancora ancora e
ancora … e se non vuoi… mi cercherò qualcun altro- Alzò il mento e lo superò a
grandi falcate.
La sigaretta che
teneva leggermente tra le nocche cadde rovinosa, sfracellandosi al suolo.
Strinse i pugni e la raggiunse, agguantandola per il cappuccio della felpa e
trascinandola nuovamente dietro, raccogliendo ovviamente risatine generali.
La sua espressione era
a metà tra lo sconvolto e il suicida.
Yuu- Tsè, mai sentito
parlare di sarcasmo, caro il mio bonzo- Scherzò- E comunque è vero- Fece
spallucce- Se non vuoi non posso mica restare in bianco per sempre- Nuovamente
abbassò il tono di voce.
Sembrò riflettere,
senza mai togliere però la mano dal suo indumento.
Yuu- Ho un’idea!- Si
illuminò- Potremmo provare a cambiarli.. i preservativi intendo! Magari sono
quelli che…
Non continuò la frase
che il bonzo, dopo essere diventato bordeaux in volto, le tirò l’harisen in
testa e fuggì in avanti.
Lei rise, totalmente compiaciuta e stranamente sempre più convinta della sua
geniale idea.
No. Non doveva mollare, per nessun motivo. Il calore della sua pelle, delle sue
labbra.. le sue mani che la accarezzavano con passione… non voleva perdere
tutto quello.. non per un suo stupidissimo blocco. Tutte le donne ci
riuscivano, ce l’avrebbe fatta anche lei.
Enie- Brava- Sussurrò- Vedo il fuoco nei tuoi occhi! E’ il modo giusto!- Fece
l’occhiolino per poi salterellare avanti raggiungendo Meimi e Goku.
Sorrise, nuovamente.
Aveva ritrovato la felicità, dopo tanto tempo… non doveva farla sfuggire quella
volta, ci sarebbe rimasta attaccata con le unghie se necessario.
…. Ma la contentezza
era solo un sentimento effimero e ingannevole.
Lo comprese bene
quando i suoi occhi caddero su una persona che camminava fra la folla poco
distante da loro, in direzione opposta, gli occhi bassi su un giornale e nella
mano un bicchiere.
Come un leone scattò,
verso la preda, rapita da un’incontrollabile furia cieca. Voleva solo uccidere,
mettergli le mani al collo e stringere più che poteva.
Scansò con grazia le
persone che li dividevano e non attirò la sua attenzione finché le sue mani non
giunsero a destinazione, afferrandogli però le spalle e spingendolo contro un
muro. L’impatto fu violento, tanto che il ragazzo tentennò un attimo a reagire,
poi, riaprì gli occhi e li fissò su quelli pazzi di lei che chiedevano solo
vendetta. Lasciò andare la presa, che istintivamente aveva afferrato la vita di
quel nemico e lasciò cadere le braccia mollemente in attesa dell’attacco. Che
non gli diede scampo.
Lei lo colpì,
ripetutamente, al volto, alle spalle, più lui non reagiva più lei infieriva.
“Bastardo”, continuava
a urlare imperterrita, “L’hai ucciso tu.. TU!” . Queste frasi si susseguivano
come un disco rotto, senza dare alcun attimo di respiro alla ‘vittima’.
Solamente delle mani,
più esili delle sue, la bloccarono.
Si accorse a malapena
di dare uno spintone a Enie che perse appena l’equilibrio.
Allora nuove mani,
questa volta più salde, la staccarono senza però placare la sua furia.
Yuu- LASCIAMI! L’ha
ucciso lui… ha ucciso Michael!!!
Il giovane, che fino a
quel momento era stato immobile, lasciandosi colpire, si tirò su con la
schiena- Ma che diamine stai dicendo?
Enie- Yuu, calmati! Calmati!- Le si portò davanti- Raye potrebbe avere
centomila colpe ma non ha ucciso Michael!
Al solo ascoltar quel
nome Goku richiamò la nyaibò e si portò in posizione d’attacco. Gojyo fu subito
davanti a lui.
Yuu- Come cazzo fai a
saperlo tu???- Sentì la stretta di Hakkai farsi più lieve.
Enie- Perché quel
giorno era con me. E perché mi fiderei di Raye anche ad occhi chiusi…. Lui è
mio fratello
Goku emise un
grugnito, quasi fosse un animale.
Raye fece un passo avanti- Ascolta, hai fatto bene a picchiarmi, ne avevi tutte
le ragione. Ma io non ho assolutamente ucc…- Bloccò le sue parole, mentre le
sue mani cominciarono a tremare. Abbassò appena il capo per poi riportare i
suoi occhi saldi su di lei- Non sono un assassino- Nuovamente i suoi occhi si
mossero, velocissimi, per cercare qualcosa di lontano e invisibile.
Sanzo avanzò e gli
sferrò un pugno seccò su una guancia. Il ragazzo tentennò indietro ma non
cadde, sputò però del sangue sul terriccio.
Il bonzo afferrò la mano di Yuumei e la trascinò via.
Hakkai- Penso sia
meglio andare in un posto più tranquillo- Indicò la folla intorno a loro che
borbottava.
Raye- Enie..
Scosse la testa-
Tranquillo… andrà come dovrà andare
Raye- No.. non posso
altrimenti..
Gli si avvicinò,
sussurrandogli qualcosa nell’orecchio. Il ragazzo si illuminò per poi spegnersi
nuovamente.
“Il tuo potere
funziona meglio di quanto potessimo immaginare”
Cosa positiva… o
negativa?
*****
Si erano accampati
tutti in una stanza, chi contro il muro, chi contro la porta, chi seduto sul
letto, altri addirittura per terra. Certo era che le loro facce non erano delle
più amichevoli.
Lo guardavano in modo
cagnesco, in attesa di chissà quale eclatante verità.
Raye sospirò,
palesemente turbato. Si chinò in avanti passandosi le mani sugli occhi, l’unico
punto ancora intatto della faccia.
Enie, seduta accanto a
lui, gli passo una mano sulle spalle, scotendolo appena- Cosa ci fai qui?-
Chiese senza troppi rigiri- Puoi.. parlare liberamente, loro sono amici
Alzò lo sguardo,
puntandolo su Yuumei che, in risposta, indietreggiò appena.
Raye- Per prima cosa
voglio scusarmi ancora con te.. in quel momento ero.. decisamente fuori di me…-
Chinò la testa- So che nessuna parola potrà mai esserti di scuse ma, voglio
almeno provarci- Rialzò lo sguardo.
Deglutì- Quello che mi hai fatto è nulla.. in confronto a ciò che è successo
dopo- Tentennò
Guardò la ragazza al
suo fianco, con aria completamente smarrita. I suoi occhi acqua marina si velarono
appena- Forse non è il caso di..
Enie- No cazzo Ray-
Scattò in piedi- Se sai qualcosa devi dirmelo
Si morsicò un labbro.
Lei spalancò gli occhi- Non sono loro a bloccarti… sono io?
Raye- Enie ascolta… io
posso anche dirti ciò che vuoi ma… non so se potrai ancora stare serena dopo…
Enie- Che problema
c’è? In caso ci penserai tu a darmi la serenità- Alzò un sopracciglio,
totalmente sarcastica. Le mani le tremavano rovinosamente- Chi è stato?…. dimmi
chi è stato!
Lui abbassò nuovamente
lo sguardo, scuotendo la testa, perso in un mondo tutto suo.
Raye- Gli avete dato
voi una tomba, vero? Parlo di Michael..
Hakkai- Si- Rispose
tristemente.
Raye annuì- Girava
questa voce all’interno della casa… di questo vi ringrazio personalmente
Enie- Come? Lo avete
trovato voi?- Domandò perplessa. In effetti non si era mai domandata come
potessero sapere della sua morte nel loro continuo viaggiare.
Raye- Immagino che non le avrete nemmeno raccontato dove l’avete
trovato…
Goku- In un burrone…
ma perché…
Enie sbiancò, portandosi
le mani sulla bocca. Scosse la testa e si accasciò lentamente al suolo. Gojyo
fece per tenerla ma lei lo scostò bruscamente.
Raye- Si, lo so… sapevamo entrambi che era stata la famiglia a dare l’ordine ma
non sapevamo chi l’aveva eseguito… comprendi bene che non potevo più rimanere
lì, non avrei potuto più guardarlo negli occhi senza desiderare la sua morte.
Yuu- Chi… Chi è stato?- Si intromise, debolmente.
Enie- Sato…. Mio
fratello Sato- Bisbiglio appena.
Mei si strinse le spalle, un brivido freddo le attraversò il corpo.
Enie- Non è possibile…perché lui? …
Raye- Perché è un
bastardo, lo sai- Si alzò- Scusami, non avrei voluto lo sapessi in questo modo
ma…- Si abbassò posando la fronte sulla sua- .. forse è giusto così. Non devi
avere rimpianti nel lasciare la famiglia Krafenberg. Quella non è la tua
famiglia
Continuava a premersi
le mani sulla bocca, per fermare dei gemiti di dolore. Raye le baciò la testa
per poi guardare deciso verso il mezzo demone e indicandogli la porta.
Lui la prese
dolcemente, senza farselo ripetere e la trascinò fuori, portandosela poi fra le
braccia.
Raye- Ci tengo a precisare ancora una volta che non sono un assassino. Ho mille
appellativi ma non ho mai ucciso alcuna persona e mai mi vorrei trovare a
farlo- Abbassò il capo- Il mio compito all’interno di quella famiglia è sempre
stato quello di togliere la memoria, o parti di memoria… servivo loro per
manipolare persone a piacimento… un bastardo insomma..- Sorrise fiaccamente-
.... Sono stato io a toglierti la memoria- Esordì, rivolgendosi direttamente a
Meimi- Mi era stato ordinato dalla famiglia Krafenberg dopo un tuo rifiuto
nell’eseguire un lavoro. Dovevo fare in modo di farti uccidere ugualmente una
persona per poi farti recuperare la memoria e concederti di tornare tra le file
di mercenari
Goku- E lo dici con
tutta questa semplicità?- Sbottò, scattando in avanti col busto
Raye- Sono un
mercenario, prendo ordini per soldi. Loro comandano, io eseguo.
Yuu- Ma non capisci
che così uccidi la gente indirettamente? E’ sempre omicidio
Raye- Non conosco
altro modo di vivere. Se ne conosci un altro insegnamelo- Alzò la voce- Sono
entrato a far parte di quella famiglia all’età di nove anni. Ero un orfano, un
senza tetto che viveva di carcasse abbandonate da animali selvatici… penso mi abbiamo
offerto questa vita solo per il dono che mi ritrovo- Si guardò le mani- Un dono
che ho sempre considerato tale, che mi permetteva di vivere, di non andare
avanti di stenti, di essere ciò che volevo… credi mi faccia piacere vivere con
tutti questi ricordi? Sai, li sento, loro sentono me.. ci convivo- Rise- E’ una
maledizione la mia, altro che
Mei- No- Disse solo e
istintivamente, per poi arretrare di qualche passo
Sorrise- Li rivuoi? Ma
non so quanto possano esserti utili ora. Vedo che hai trovato degli amici, l’ha
non avevi nessuno. Nessuno che ti difendeva o ti considerava. Era una vita
schifosa la tua- Si alzò- Però, se vuoi ricordare per me va bene. Un peso in
meno- Si portò le mani in tasca.
Mei- Tsk. Me ne infischio della mia vecchia vita. So già troppe schifezze,
meglio non saperne altre. Però ti ringrazio di questa proposta.
Raye- Guarda che non te ne offrirò l’opportunità una seconda volta- Ridacchiò
Mei- E io non te la
chiederò- Lo superò, uscendo non curante dalla stanza.
Sanzo e Goku la seguirono
senza aggiungere altro.
Hakkai- Bene, penso non ci sia altro da aggiungere. Grazie della tua sincerità
Fece spallucce- Grazie
per non avermi ucciso senza concedermi ammenda
Yuu fece qualche passo
avanti- Ti chiedo scusa per averti accusato ingiustamente. Ma non ti perdono
per le botte che mi hai dato
Rise- Non per
giustificarmi ma, sai che se ti avessero trovata i mercenari ti avrebbero cotta
al vapore?
Yuu- Tsk, che scusa
patetica…Hakkai, curalo per favore
Raye scosse la testa-
Niente favoritismi
Hakkai- No, l’avrei
fatto comunque… Yuu ti aveva descritto come una persona oscura ma.. qui ti sei
dimostrato ben altra cosa in effetti
Raye- Colpa del buio
Yuu- Rimani comunque
un bastardo, lo sai
Stava per fare una
domanda ma se la rimangiò subito-.. sai, stai molto meglio conciata così
Non rispose, uscì
fuori dalla stanza impettita.
Hakkai- Gojyo mi ha… raccontato tutto.. o meglio.. è stata Enie a…
Alzò un sopracciglio-
Raccontato cosa?
Hakkai- Di te e di…
Raye- Oh.. Enie
dovrebbe tenere la bocca chiusa.. a chi?
Hakkai- Stai
tranquillo, non sa niente… rispettiamo le decisione altrui… anche perché
dev’essere stata parecchio dolorosa..
Raye- Era l’unico modo
per… - Alzò gli occhi- Non dovrei trovarmi qui
Sorrise- Fatto. La
prossima volta che una donna ti attacca fatti colpire in punti più facili da
curare
Raye- Ci proverò…. E
grazie… Hakkai giusto?
Annuì uscendo
velocemente.
Rimasto solo spense la
luce e si cacciò sul letto disfatto.
Le gambe tese, un
braccio posato sul viso.
Più passano i secondi
più percepiva che non doveva trovarsi lì.
Che non avrebbe dovuto
lasciarsi convincere.
Che non avrebbe dovuto
lasciarsi trascinare dalla paura.
Ma il terrore di perdere quel qualcosa a lui essenziale era stato più forte di
ogni ragione, più forte di ogni sentimento.
E ora si ritrovava lì.
Solo.
Con le gambe che
fremevano per muoversi, per raggiungere l’unica cosa che poteva placare il suo
animo.
Serrò gli occhi e si morse un labbro.
“Esiste un modo per lanciare via questo mio cuore ferito?
Avevo affidato all’unica stella presente nel cielo i miei ricordi ma sembra ora
stia piangendo afflitta. Nemmeno più la luce della luna colma questo mio vuoto”
Continua……
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Aggiornamenti a rilento ma
sempre presenti. Come state gente? Ormai si avvicina l’estate e molti di voi,
se non sono già partiti, magari partiranno a breve.. beati voi -.- a me aspetta
un’altra estate nel caldo cittadino.. ne approfitterò per creare qualcosa di
nuovo :P l’unica cosa che mi manca è la mia voglia di creare… poveri voi!
Ringrazio chi segue questa
storia, anche senza commentare! Ormai manca poco alla fine e ormai tutti i
personaggi principali sono entrati in scena XD (meglio tardi che mai)
Grazie mille a RIKA-CHAN!!!!
Grazie a HOPE(Tenera
l’ultima parte??? O__o ma cosa hai letto??? XD no scherzo, volevo renderla
tenera ma la mia paura era di sfociare nel ‘ridicolo’ … hahah XD Tutti che
capiscono tranne Goku XD ma vedrai che fra un po’ capirà anche lui allora
ringrazierai questi perduti momenti di non sapere XD)
VALERY_IVANOV(Beh, ma non è finito così male il capitolo, nel
senso, non c’era questa grande suspance XD però magari nessuno si aspettava il
loro poco ‘carino’ risveglio XD andiamo per gradi 1) Sanzo sarebbe geloso anche
di un ramoscello penso -.- e Hakkai piccino, ormai non ce la fa più2)Beh si, lo stava per fare, almeno questa
è la sensazione che hanno entrambi.. e ti dirò di più, fino all’ultimo istante
io pensavo che quel bacio ci sarebbe stato.. però… Yuu non voleva, pensava ad
un altro… 3)Gojyo non ha perso la testa per Enie solo si trova in difficoltà,
può avere una strafiga tutta per lui pronta all’uso ma per la prima volta si
vede riflesso e prova .. penso provi vergogna. Svendere il proprio corpo così è
facile ma alla fine devi fare sempre i conti con la tua coscienza 4) XD ma
povera Keitel[questo nome mi piace di più]5)Enie non è ‘debole’ solo è stata sempre abituata ad avere la pappa
pronta, considerando la propria vita dentro una stanza fatta e finita hai pochi
sbocchi. Ora che ha trovato la sua libertà sta cercando di trovare anche un
piccolo posto per lei nell’immenso mondo che non conosce. Enie mi piace molto
come personaggio, è ingenua al punto giusto ma anche perspicace6)altro che per un paio di giorni, un bel
ceffone e arrivederci e grazie. Yuu è permissiva con lui, molto, ma non mi
sento di darle addosso. Quando si ama scattano dei meccanismi bizzarri e
sconvolgenti 8)grazie dei complimenti ^__^ ma soprattutto del commento così
lungo, li adoro!)
WARASHI(Piccantino eh XD vedremo cosa ci riserveranno dopo
sti ‘broccoli’[come li chiama Valere])
LAV(Penso sia un giudizio totalmente condiviso.. Sanzo
ha fatto lo s*****o volutamente, è geloso marcio, senza motivo aggiungerei…
Goku eh… Ma Gojyo si crea sempre meno problemi degli altri, anche perché è
quello che dovrebbe restare più lucido, Hakkai non è più affidabile come i
primi tempi)
Copertina:
Gojyo vestito da yakuza ,
occhiali neri, capelli leggermente ingellati, sigaretta in bocca. Più avanti
Enie vestita con abiti semplici,rosati, che ride contenta, sporta leggermente
in avanti
Capitolo 21 *** Beyond the earth there is nothing ***
21
CANZONI:
Elisa- Rock your soul
N.E.R.D – Rock Star (Remix)
Rascal Flatts – What hurts the most
COPERTINA:
Davanti ad uno specchio,
Yuu con una fascetta gialla nei capelli è intenta ad applicarsi il fondotina.
Sanzo ha afferrato il suo braccio, come per fermarla, la sua espressione è
parecchio seccata
Rieccomi, ad aggiornare a
pausa alterne senza seguire nessun filone logico. Ma so che alcuni di voi
continueranno a seguire questa storia che sta decisamente degenerando per lo
meno fino alla fine, poi vi do la libertà di fermarmi XD
Una piccola spiegazione
per la copertina… Yuu, conoscendo Enie, si è complessata. Infatti quest’ultima
è decisamente molto ma molto bella e quindi lei si sente totalmente in
inferiorità… Essendo Sanzo un ragazzo che supera ogni canone di bellezza cerca
di rendersi quanto meno più apprezzabile. Però lui non sembra particolarmente
d’accordo, anzi si sente offeso in prima persona.. della serie ‘se pensi di
essere brutta offendi me che ti ho scelta’… vabbè, un significato così
^__^
Ringrazio TUTTE le persone
che stanno continuando a leggere questa storia anche senza commentare!
Un grazie col cuore a RIKA!
A LAV(Dimmi, da
dove viene questa tua sensazione così negativa? È interessante.. No, non tutte
le persone hanno un che di ambiguo, o quanto meno.. tutte le persone sono
ambigue tranne Yuu XD lei davvero non c’entra nulla, piccina mia… )
HOPE(Beh, è una cosa che succede più comunemente di
quanto si immagini. Una persona(donna) si crea mille aspettative ma poi si
trova… penso sia paura, sai… o un blocco psicologico dovuto a esperienze
passate negative… tutto sta nel trovare la giusta chiave di lettura del proprio
corpo e del proprio rapporto col patner… Ebbene si, è proprio quel
mangiamemorie XD è vagamente assomigliato ad un colpo di scena? XD Mai letta
storia più complicata eh… maledetta… tsk)
WARASHI(Come mai pensi questo? È un punto di vista che mi
piacerebbe approfondire… non li vedi insieme caratterialmente? Per le vite che
sono abituati a condurre? O per cosa…? Davvero Sanzo ha dato questa
impressione.. non saprei, cioè, sinceramente penso lui ne abbia discreta voglia
ma ha pur aspettato ventiquattro anni prima di avere un rapporto, può
tranquillamente aspettare ancora.. )
Un ulteriore grazie a
RAFFY-CHAN che ha portato a termine la copertina del 2° capitolo di
7days!!! Merci Merci!
21 BEYOND THE EARTH THERE IS
NOTHING
Si alzò lentamente,
facendo attenzione a non svegliarla. Sistemò le lenzuola nuovamente sul suo
corpo nudo, tentennando un istante. Piccole gocce di sangue rappreso
macchiavano il lenzuolo. Si maledisse in mille modi mordendosi la lingua più
forte che poteva, finché il caldo liquido vermiglio gli invase le labbra. Corse
in bagno, sputando e sciacquandosi la bocca.
Nuovamente le aveva
procurato dolore, com’era possibile? Cosa stava sbagliando? Mai si sarebbe
abbassato a chiedere consigli a quello stupidissimo kappa, ma la situazione
forse gli stava sfuggendo di mano. Sapeva benissimo lei avrebbe continuato
anche a soffrire in silenzio ma le cose andavano cambiate, assolutamente.
Usufruì del bagno per qualche lungo secondo per poi usare l’acqua velocemente e
tornare nella stanza adiacente. Era ormai più di una settimana che avevano
preso quel particolare vizio di dormire insieme la sera. Più che altro era lei
che si intrufolava nella sua stanza di soppiatto e gli saltava al collo.
Restò immobile ai piedi
del letto, osservandola. Quando dormiva mozzava il fiato dalla sua dolcezza.
Era l’essere più bello e delicato su cui aveva mai posato gli occhi. E lui,
oltre non ricambiare la sua gioia di vita, non riusciva nemmeno ad appagarla a
letto. Era un fallimento sotto tutti i fronti.
La sentì mugugnare e muovere una mano sul materasso. Senza aprire gli occhi lo
chiamò, la voce impastata da un sonno ancora non abbandonato.
Lui sospirò, gattonando sulle lenzuola e stringendola. Lei si quietò
all’istante, risprofondando in chissà quale magico sogno.
Socchiuse gli occhi e
ripercorse gli accadimenti che l’avevano portato ad avere fra le braccia quella
fata. Ultimamente rifletteva parecchio. Avrebbe presto dovuto affrontare
problemi decisamente seri. Intanto, prima o poi sarebbero arrivati al castello
di Gyuma-oh e lei dove l’avrebbero lasciata? Era stato un pazzo a portarla
dietro con tanta leggerezza.
E poi… lui rimaneva
comunque un bonzo, un monaco che non poteva aspirare ad avere alcuna famiglia
al di fuori della via del Buddha, non avrebbe potuto nemmeno sfiorare col
pensiero una donna, invece lui si trovava proprio sopra l’essere più
incantevole che fosse mai stato concepito.
Lei si rigirò, poggiandosi
col petto alle coperte. Sanzo sistemò la testa sulla sua schiena, scoprendola
leggermente. Adorava ascoltare i battiti del suo cuore, quel ritmo era qualcosa
di prodigioso e incantevole. Riusciva a cancellare ogni sua piccola
preoccupazione, ogni minimo dubbio.
Fece un sospiro più
calcato, scoprendo solo in quel momento di averlo evidentemente trattenuto a
lungo, infatti dovette alzarsi e aprire la finestra per placare la sua sete d’aria.
Si appoggiò al davanzale e
tornò ad osservarla, con gli occhi più dolci che potesse mai concepire.
*
Senza bussare entrò nella
stanza. La luce del sole mattutino entrava prepotente nella stanza senza tende.
Si avvicinò lentamente
verso il letto ottenendo un debole sorriso.
Gojyo- Ma quanto sta dormendo?- Domandò sconcertato
Raye rise, aggiustandole il lenzuolo sul viso per impedire ai raggi di darle
fastidio- E’ sempre stata una gran dormigliona
Si appoggiò alla parete,
incrociando le braccia- Che intenzioni hai ora?
Scosse la testa- Non
saprei.. sono andato via da quel posto perché niente mi teneva più legato…
Quando anche Enie se n’è andata mi sono sentito sperduto.. poi era già da
parecchio tempo che avrei voluto scegliermi una strada tutta per me…- Chiuse
gli occhi- Ma non so se ci riuscirò mai
Gojyo- Come funziona? Il
tuo potere intendo
Fece spallucce- Me lo
hanno chiesto in tanti ma non sono sicuro di saper spiegare bene una cosa così
… personale. Comunque mi basta concentrarmi per intrufolarmi facilmente nei
ricordi di una persona e lì prendere quello desiderato. Sostituirlo con
qualcosa di inventato è altrettanto facile…. – Notando l’espressione
sconcertata del mezzo demone sorrise- Beh, se ti chiedessero di spiegare come
fai a respirare lo troveresti facile? E’ un’azione che mi risulta innata…
l’unico ‘fastidio’ è che i ricordi sottratti entrano a far parte dei miei.. la
mia mente risulta affollata a volte, ma ho imparato ad evitare quelli più
spiacevoli
Gojyo- E quando qualcuno…-
Non terminò
Raye- Semplicemente
spariscono, come non ci fossero mai stati. Ovviamente la mia memoria ne
conserva reminiscenza, penso sia una cosa più che naturale
Gojyo- Forse ho compreso…
una vera seccatura- Fece per accendere una sigaretta ma ripose subito il
pacchetto in un gesto automatico.
Accarezzò i capelli di Enie, che dormiva profondamente- Ti ringrazio per
esserti preso cura di lei… Non sai quanto ero in ansia.. è stata una pazzia
quella di fuggire da sola. Non trovandola nella sua stanza mi sono sentito
morire
Gojyo- Mi ha detto che
siete molto amici..
Raye- Per me lei è come
una sorella, provo un amore smisurato, è una cosa preziosissima. Non fosse
stato per lei non sarei mai sopravvissuto tutti questi anni…. No, forse questa
mia affermazione non è corretta… non era il mio unico sostentamento- Sorrise-
.. ma ormai è una storia passata…è anche per questo che non dovrei trovarmi
qui..
Gojyo- La tua è una
decisione definitiva?
Sospirò- Anche la sua era
una decisione risoluta sai.. Per ragioni diverse forse, ma l’abbiamo scelto
insieme- Sorrise- .. e io voglio rispettare questa decisione
Annuì- Allora ti consiglio
di andartene al più presto, qui la situazione non è così rosea per te
Raye- Ho visto- Rise,
mordendosi poi un labbro- Ma va bene così.. almeno per ora
Ghignò- Potrebbe crearsi
una situazione divertente, spero di vedere un po’ d’azione
Scosse la testa- Sono
rissoso, lo ammetto- Alzò le braccia- Ma non voglio più creare problemi
Gojyo- Creane pure quanti
vuoi! Magari lo farai svegliare un po’- Rise di gusto- Vado a rubare qualcosa
dalla cucina, quando si sveglierà avrà fame immagino
Annuì, ringraziandolo.
Il rumore della porta la destò dal suo sonno.
Aprì gli occhi stancamente
per far schiudere uno dei suoi più bei sorrisi- Raye…- La voce risuonò
melodiosa- Sei qui
Lui sorrise accarezzandole
i capelli- Non potevo lasciarti sola, scemotta
Si girò sul cuscino, muovendosi la lingua sulle labbra- Quanto ho dormito?
Raye- Qualcosa come
quattordici ore.. tuo solito insomma
Spalancò gli occhi,
mettendosi di scatto seduta- No, l’ho rifatto? Sono partiti???
Inclinò appena la testa-
Non dirlo con quell’aria totalmente sconvolta- Si alzò- Fossero ripartiti
davvero sarebbe stata la cosa migliore
Enie- Sono egoista, vero?
Raye- Tranquilla, io lo
sono più di te- Si massaggiò il viso e si passò una mano nei capelli
biondissimi
Enie- Che facciamo.. Raye?
Qui, la situazione sembra stabile.. Si è fatta degli amici, sembra star bene…
senza contare che..
Raye- Si- L’anticipò- Ti stanno cercando.. hanno sguinzagliato parecchio gente,
tuo fratello è fuori di testa, l’hai fatto impazzire
Enie- So che non è stato
lui a impartire l’ordine ma aveva l’influenza necessaria per evitare che Sato…-
Si portò una mano alla bocca- Mi piacerebbe ucciderlo con le mie mani.. sono
un’ipocrita vero?… però.. Michael….
Raye- Anche quella ragazza
ne sembra scossa- Si massaggiò la faccia, non più indolenzita- Sembrano tutte
delle brave persone Enie.. sai cosa dobbiamo fare, vero?
Strinse le palpebre-
Andarcene al più presto, lo so
Raye- Tsk, come sei prevedibile….
Stai viaggiando con tre demoni e un bonzo di alto rango. Senza contare che
Keitel è un’ottima mercenaria- Incrociò le braccia- Tu devi restare con loro
Enie- Cosa???- Saltò sul
letto- Cosa stai dicendo?
Raye- Ti cercheranno, per
sempre se fosse necessario. Sai perché me ne sono andato? Perché tuo fratello
ha dato solamente l’ordine di cercarti ma tuo padre si è messo in mezzo e ha
cambiato l’ordine. Puoi immaginare…
Si portò una mano sulla
bocca, scivolando leggera sul materasso.
Raye- Che ti volessero
morta è il minimo dopo la tua fuga- Socchiuse gli occhi- Dipende tutto da chi
ti trova, se un sottoposto di tuo fratello o di tuo padre.. dopo aver saputo
ciò mi sono sentito morire. Nessuno sa dove sei, quindi neppure con chi stai
viaggiando, e nemmeno che Kei è qui. Non ci metteranno troppo a scoprirlo
immagino.. però questa sembra gente in gamba, ho sentito parlare di Genjo Sanzo
Oshi e del suo viaggio verso ovest.. non sono sprovveduti. Questo è la
compagnia più sicura che potevi trovare
Enie- Ma.. Kei così…
Raye- L’hai sentita no?
Lei non vuole riavere la memoria, si fa schifo. E in qualunque caso non
tornerebbe indietro.. quindi morte certa anche per lei- Strinse i pugni- Anche
per lei è un bene rimanere con loro
Scosse il capo
febbrilmente- Sei troppo calcolatore! Non pensi ai nostri sentimenti??? Hai
suoi…
I suoi occhi si fecero cupi- Io penso solo al tuo bene. Non sei in grado di
cavartela da sola. E mi pare più che ovvio che la mia presenza con voi è…
superflua- Ricercò attentamente la parola da usare.
Enie- Voglio venire con te
Raye- No- Scandì. Chiuse
gli occhi e sospirò lasciando libere le braccia- Alla prima occasione me ne
andrò. Ora che so che stai bene sono più tranquillo. Apposto così
Scattò giù dal letto,
aggrappandosi alla sua camicia bianca- Raye… io… - Serrò la presa- Io non
voglio lasciarti andare- Chiuse gli occhi e si appoggiò col capo sul petto
Raye- Io non posso restare
qui. Lo comprendi, vero?- Le posò un bacio sulla fronte- Non mi dimenticherò di
te nemmeno se volessi- Rise- E tu avrai la possibilità di farti una vera vita,
con dei veri amici
Enie- Sei un idiota.. che
serve immolarti così? sei solo un imbecille- Si asciugò di fretta le lacrime.
Abbassò la testa- No, sono
semplicemente debole. E comunque non voglio cambiare il mio piano solo per la
tua immaturità- La superò, aprendo la porta- Datti una lavata e scendi a
mangiare. Penso siano preoccupati per te- Rise
Enie si accasciò per
terra, battendo debolmente i pugni- Cavolo…. Cavolo…- Tentò di fermare delle
lacrime fin troppo prepotenti.
Rialzò di scatto la testa, vedendo Raye rientrare camminando all’indietro per
poi far spuntare Meimi estremamente arrabbiata.
Il ragazzo alzò le mani-
Mi arrendo, mi arrendo- Scherzò, guardando il dito puntatogli contro, che si
riabbassò subito.
Mei- Volevo semplicemente dirvi che.. non dovete andarvene, nessuno dei due-
Parlò velocemente, imbarazzata- Nel senso… se ho ben capito siete entrambi
scappati da una casa che vi stava troppo stretta, proprio come me… loro mi
hanno accolto come fossi di famiglia, lo potrebbero fare anche con voi
Raye spalancò gli occhi
per poi rilassare le spalle- Ahah, sei gentile a preoccuparti ma… Enie resterà
sicuramente, per quanto riguarda me..
Sbuffò- Fai un po’ come
vuoi. Mi era sembrato di capire che non avevi nessuno oltre lei- La indicò col
mento- Quindi, uscito da qui, che farai?
Si grattò il capo- Bella
domanda
Mei- A me non da fastidio
la tua presenza, in verità mi è del tutto indifferente. E non ti odio per
avermi preso la memoria, anzi.. su questo missà dovrò ringraziarti. . .
Enie- Kei- La richiamò,
istintivamente, per poi zittirsi non avendo una reale cosa da dire.
Lei chiuse gli occhi- Fate come volete, quello che dovevo dire l’ho detto- Uscì
velocemente.
Enie- Ray…Ray- Si rialzò
Raye- Va bene così- La
fermò con la mano- .. va bene…….così
*
Entrò nel salone col viso
basso e particolarmente scuro.
Cacciò un saluto poco
promettente e superò tutti dirigendosi secca verso la sala da pranzo.
Sembrò tornare appena sui
suoi passi, si voltò indietro e lo guardò con aria truce.
Yuu- Sei un completo imbecille
Il bonzo sbiancò
spalancando la bocca e facendo traballare il giornale che teneva fra le mani.
Gojyo- Wow, quanto astio!- Commentò divertito- .. e sembra tutto rivolto verso
di te, oh illustre bonzo- Gli posò una mano sulla spalla- Dai racconta, cosa
hai fatto a quella poverina per farla infuriare così?
Chiuse velocemente la
bocca per afferrare perentoriamente il suo amatissimo harisen.
Meimi si portò una mano
sulle labbra, inclinando appena la testa- Per un po’ credo non si alzerà-
Annotò piatta.
Goku- Oh, non ti ho vista
arrivare- Le prese le mani- Come stai?
Fece spallucce- Ora bene,
stranamente meglio. Gli ho detto di restare ed è come se mi fossi tolta un peso
Goku- Hai fatto malissimo
invece, è pericoloso
Hakkai- Invece hai fatto
bene- Le sorrise- In questo modo, coi tuoi ricordi a portata di mano, hai dato
un taglio netto al tuo passato. E’ stata una scelta coraggiosa
Annuì, ricambiando il
sorriso- Si… raggiunto il mio obiettivo non ho scoperto altro di aver avuto una
vita piatta, sapevo già che là nessuno mi stava aspettando ma.. saperlo un po’
mi ha sollevata- Guardò fissa Goku che girò lo sguardo, arrossendo- Quindi non
avercela con quel ragazzo- Cercò i suoi occhi- Direi che mi ha fatto un grande piacere…
avrà anche fatto cento cose sbagliate ma… in fondo io non sono da meno- Il suo
tono si fece velato
Hakkai le posò una mano
sulla testa- Il passato è passato, ora è irrilevante
Mei- Si ..- Sorrise- Anche
se…- Rifletté- Il nome Keitel è decisamente più bello che l’insipido Meimi-
Alzò le spalle- Ma pazienza, questo ho
Yuu uscì come un fulmine
dal salone e li superò senza degnarli d’attenzione. Fra le mani stringeva delle
merendine impachettate singolarmente, un mucchio di merendine per la precisione
e dei succhi di frutta si intravedevano appena.
Gojyo- Aiha, questa volta
il bonzo deve aver veramente esagerato- Commentò pulendosi i vestiti e
massaggiandosi la testa.
Goku- Che intendi dire??
Meimi- Ti sbagli- Si
massaggiò la pancia- E’ solo passato un mese
Entrata nella stanza si fermò appena sulla porta, per poi richiuderla con un
calcio.
Posò la sua fonte di sostentamento su una sedia e cercò un sacchetto che
potesse contenerla. Non considerò minimamente il biondo che era una statua,
seduto sul letto che fissava col solo movimento degli occhi i suoi gesti
secchi.
Sistemò tutta la roba
dentro il borsone e lo richiuse faticosamente. Si mordicchiò un’unghia
riflettendo se fosse il caso di comprarne un altro o aspettare.
Poi si voltò, sbuffando- Almeno sai perché ce l’ho con te?
Non ricevendo nessuna
risposta si passò una mano fra i capelli e si mosse indolentemente verso di
lui- Questa è più facile.. Come mai non ho trovato il mio uomo stamattina
accanto a me?- Questa volta attese poco la mancata risposta- Te lo spiego io..
perché il mio cosiddetto ‘uomo’ ha trovato il lenzuolo appena macchiato di
sangue e si sarà fatto qualche trip senza ritorno e ora- Lo indicò- E’ qui a
martoriarsi considerandosi il più stronzo tra gli uomini..correggimi se sbaglio
Lui socchiuse appena gli
occhi e deglutì.
Si accovacciò davanti a lui- Sanzo… da quanto viaggio con voi?… un mese circa…
e cosa succede a ogni donna ogni mese?
Il bonzo alzò di scatto la
testa.
Yuu- Esatto… quindi non sei stato tu… semplicemente mi sono arrivate… -
Sorrise, accarezzandogli il viso- Quindi stai tranquillo, ok?
Sanzo- Tsk
Si sedette accanto a lui-
Ascolta… so che ne sai meno di zero su queste cose, immagino non siano le
istruzioni primarie che danno a un bonzo ma.. io conosco il mio corpo e i miei
limiti.. la mia mente ti risponde e prima o poi risponderà anche lui… quindi
non ti preoccupare- Sfregò il naso sulla sua spalla- Me lo fai un sorriso?
In risposta grugnì ma lei
sorrise e lo baciò a fior di labbra per poi pizzicarlo sul naso.
Yuu- Sarà meglio avviarci giù di sotto ora… non vorrei mai arrivare in ritardo
all’orario stabilito dal boss, sai, è un tipo piuttosto irascibile XD
Non si alzò nemmeno
completamente che fu subito riscaraventata sul letto. Lui si infossò in una sua
spalla e respirò a fondo. Lei l’abbracciò forte baciandogli la nuca.
E in quel momento un
leggero bussare e un veloce aprire li destarono dal loro attimo personale di
paradiso.
Goku- Yuu, tutto bene? Mi
sei sembrata… un po’…. agitata …- Le ultime parole risultarono lente e
cadenzate. Lì fisso solo per pochi istanti, perché subito loro si tirarono su,
ma furono attimi lunghissimi.
Sanzo- Sbrigati- Bofonchiò
perentorio prima di fiondarsi fuori dalla stanza.
Yuu- Tutto bene- Sentenziò
tranquilla, cercando la sua tracolla- Ho solo un po’ di mal di pancia, è
fastidioso- Fece una pernacchia.
Goku- O…ok…- Si stupì di
quanto la sua stessa voce risultasse così tremante.
Yuu- Tu hai tutto pronto?-
Domandò, non vedendolo uscire.
Goku- Si.. non ho poi molta roba con me…- Non capì molto bene come avesse
potuto formulare una frase coerente.
Yuu- Dovresti prendertelo
un cambio- Si portò il borsone su una spalla- Se vuoi possiamo cercare qualcosa
insieme al prossimo villaggio
Goku- Si!- Rispose con
impeto, riprendendosi- Si, grazie- Fece qualche passo indietro- Vado anch’io a
prendere la mia roba
Yuu- Si, ci vediamo giù
Lo vide scappare come una
furia e non si pose nemmeno troppe domande.
Raye- Vuoi una mano?
Si fermò con la sacca
ancora a mezz’aria. Sospirò e la cacciò per terra- Si- Rispose non troppo
dolcemente
Raye- Ahaha, tranquilla tranquilla, vedrai la mia faccia ancora per poco
Yuu- Non ti unirei alla
nostra bellissima corazzata?- Domandò sarcastica
Raye- Diciamo che non è il
caso..- Restò sul vago- Tu piuttosto.. sei sicura di voler continuare questo
viaggio? Da quel che ho capito sei una semplicissima umana
Yuu- Anche Enie lo è
Raye- Oh, beh certo. Ma
Enie è una ricercata oramai...
Yuu- Ti stai forse
preoccupando?- Spalancò la bocca- Ti prego, risparmiami la tua pena
Sorrise- Come vuoi, anche
se la mia non è pena..era più un avvertimento
Alzò la testa- Ti
ringrazio, ma continuerò a fare a modo mio
Raye- Oh, non lo metto
certo in dubbio
Yuu- Una sola domanda…. Il
nome Meimi.. gliel’hai dato perché sapevi avrebbe incontrato noi sul suo cammino
e poteva far gioco col mio?
Sgranò gli occhi- Eh?.. –
Rifletté- Ah, giusto! Yuumei è il tuo nome completo….. beh, certo che hai una
testa che lavora parecchio, ragazzina- Rise divertito- No, assolutamente, prima
di vederti in quella cava non sapevo nemmeno della tua esistenza… La scelta del
nome è stata data da un altro fattore. .
Enie-
Ah, se qui!- Esordì sbucando dalle
scale- Pensavo fossi già scappato
Raye- Ma figurati, colgo
sempre l’occasione per aiutare qualche donzella in difficoltà- Ammiccò a Yuu
che si voltò da un’altra parte.
Tutti erano già saliti
sulla jeep, solamente Enie tentennava.
Raye era appoggiato alla
sua moto che parlottava unitamente con Gojyo, già comodamente seduto.
Mei- Perché fissi me?
Enie- Perché sto pensando-
Si mangiucchiò una pelliccina
Mei- E ti concilio il
pensiero?
Si passò più volte la mano
sul viso, strofinandosi le guance.
Sbuffò- Se vuoi farlo rimanere diglielo. Io ho già parlato con loro- Li indicò
col capo
Scosse la testa- Non è
così semplice- Sentì le lacrime premere prepotentemente sugli occhi.
Lo vide sporgersi e
cercarla con lo sguardo. Alzò una mano per salutarla, sorridendo.
Aggirò la jeep, con passo estremamente lento.
Yuu posò una mano sulla spalla di Sanzo, decisamente spazientito e pronto a
scattare per uccidere qualcuno.
Ma non ci fu bisogno di alcun movimento diverso dall’accensione della jeep e
della sgommata come partenza.
Anche la moto partì rumorosamente, Raye afferrò Enie e la caricò casualmente
sul sedile posteriore.
Iniziarono a guidare come
dei matti per le vie abitate della città.
Gojyo era in piedi,
urlando alla gente di spostarsi.
Goku, impugnata la nyiabò
aveva sistemato le ragazze dietro di lui e si sporgeva appena al di fuori,
guardando con rabbia le enormi macchine che li stavano seguendo a velocità
alquanto sostenuta.
Gojyo- Quanto manca
Hakkai???- Gridò
Sterzò per evitare una
fontana al centro di una piazza- Poco… si intravede già la boscaglia
Caricata la shureiju si
accese una sigaretta, tranquillamente- Attaccarci in piena città.. che stolti
Mei chiuse gli occhi in
una piccola fessura- E così alla fine mi hanno trovata… bene.. non vedevo l’ora
Enie continuò a strillare,
almeno finché non avvertì la moto decelerare e infine fermarsi.
In un istante tutto tacque. O almeno, a Yuumei parve solamente di avvertire il
vento e i respiri calcati dei suoi compagni di viaggio. Sanzo le spingeva la
testa in basso, impedendole di uscire troppo allo scoperto col corpo.
Gojyo- Tsè, solo una quindicina.. e io che pensavo si svolgesse una battaglia
decente- Si accese una sigaretta che non ebbe nemmeno tempo di togliersi dalla
bocca che si spezzò a metà. Sgranò gli occhi in direzione di una donna con dei
piccolissimi e affilati coltelli. Rise, nuovamente divertito.
Videro un uomo dai capelli biondo cenere avanzare, con le mani alzate- Veniamo
in pace- Emise sarcastico
Sanzo- Ma non fatemi
ridere
L’uomo sorrise- Vogliamo
solamente delle persone che non c’entrano minimamente con voi
Goku sentì chiaramente i
suoi nervi tendersi, si sporse in avanti.
Calcò il sorriso- Non ditemi che una mercenaria, un traditore e una discendente
della famiglia più potente del Toghenkiò possono essere vostri compagni di
viaggio- Non era una domanda
Enie scattò in avanti
superando la jeep- Guai a voi se li toccate con un solo dito!
Gojyo saltò per terra,
afferrandola e lanciandola senza troppa delicatezza sulla jeep- Ovvio che sono
nostri compagni. Chiunque mangi accanto a noi può ritenersi tale.
Hakkai diede una piccola
patta sulla schiena di Sanzo che stava già replicando.
-E’ un vero peccato-
Scosse le spalle, apparentemente dispiaciuto- Se vi ostinerete a non
consegnarceli dovremmo uccidervi. E sappiate che non è assolutamente nostra
intenzione
Goku- Ma non farmi ridere-
Digrignò i denti- Tanto ‘provereste’ comunque a ucciderci, ma state tranquilli,
non vogliamo scappare
L’uomo alzò nuovamente le
braccia- Bene, allora non tergiversiamo oltre- Le riabbassò velocemente
facendosi scivolare fra le mani due pistole- Che la festa abbia iniziò- Ghignò,
prima di sparare verso Meimi.
Da lì si susseguirono
un’infinità di colpi di pistola, almeno, per Yuumei furono infiniti. Lei, Raye
e Enie si rifugiarono dietro la jeep, rannicchiati quasi sotto.
Gli altri si lanciarono nella battaglia.
Goku tentava di colpire
più gente possibile prima che potessero nuocere a Meimi, ma alla ragazza
sembrava muoversi con più scioltezza del solito. Si lanciò subito verso quello
che si era dimostrato essere il capo della combriccola iniziando una piccola
battaglia di coltelli e pallottole.
Stranamente tutti trovarono
più difficoltà del solito.
Hakkai non poté togliere
nemmeno un attimo la barriera protettiva che aveva creato intorno alla jeep, in
quanto le pallottole giravano veloci, più del solito, cercando con foga i loro
bersagli.
E ovviamente ci furono i
primi feriti. Sanzo fu preso ad una spalla ma ricambiò la ‘cortesia’ colpendo
al petto altri due.
Gojyo non riuscì a
schivare un colpo diretto verso la gamba ma non esitò a tranciare di netto un
nemico con la shakujyo. Com’era diverso uccidere demoni e umani, i corpi di
quest’ultimi rimaneva lì, dissanguati, a guardarti, a farti sentire più in
colpa.
Un mercenario riuscì a
sfuggire alla loro visuale e ad avvicinarsi pericolosamente alla jeep. Rise
delle espressioni inorridite delle due ragazze. Stava per sparare quando lasciò
cadere la pistola dalle mani.
Raye ghignò, alzandosi e
raccogliendola- Difficile usarla quando non ci si ricorda come fare, vero?- Gli
sparò, senza esitazioni, per poi tornare accucciato accanto alla ragazza
riccia.
Yuu- Certo che.. fai paura…
Raye- Lo prendo come un
complimento- Si fece serio
Yuu alzò un sopracciglio
per poi poggiare una mano sulla spalla di Enie- Stai tranquilla, andrà tutto
bene, lo svantaggio numerico è fittizio- Si alzò leggermente con la testa,
osservando lo scontro troppo rapido per la sua misera vista. …però… qualcosa…..
qualcosa non le sembrò sfuggire…
Lei sorrise- Ti invidio
sai?… riesci a mantenere i nervi saldi anche in queste occasioni…
Yuu inclinò leggermente il
capo.
Raye- Non è facile stare
fermi, inermi, quando qualcuno a cui tiene sta rischiando la vita- Strinse più
forte la pistola.
Poi udirono un botto.
Raye- Cazzo, i fumogeni,
state giù- Prese loro la testa, portandosele sul petto- .. cazzo… -continuò a
dire.
Yuu non comprendeva come
funzionasse la mente di lui, ma sperava vivamente riuscisse a cogliere anche i
pensieri omicidi di qualcuno che poteva avvicinarsi.
Ma nessuno giunse per
toccarli, se non la gentile mano di Hakkai che estese la barriera intorno a
loro, dandogli sollievo dal fumo.
Ci vollero più di dieci minuti prima che la foschia si diramasse del tutto.
Mei- MERDA- Urlò gettando
a terra le sue armi. La tre macchine erano sparite. Al loro posto solo tre
cadaveri e pozzanghere di sangue.
Gojyo- E’ meglio se non guardate- Spuntò da sopra Hakuryù e tese loro la mano-
Salite in fretta e togliamoci da qui. Raye, tu vieni con noi. Non osare
andartene.
Il ragazzo si alzò, non
ascoltando il consiglio del mezzo demone tirò un occhio agli uomini per terra,
uno dei quali era completamente tagliato in due. Ebbe un conato di vomito ma
riuscì a trattenersi, il suo viso però diventò latteo.
Mei- Prendi la tua moto e andiamo
La sua voce arrivò come
una pugnalata alla schiena.
Raye- Si- Tentennò appena
per poi eseguire l’ordine
Molto meno velocemente di
prima, ma con la stessa fretta, si avviarono verso il prossimo, e per fortuna
vicino, villaggio
*
Era ormai sera quando
arrivarono al piccolo villaggio fatto pressappoco di una ventina di case.
L’unica locanda presente era, ovviamente, completamente libera.
Il padrone si dimostrò una
persona squisita, offrendo loro un pasto caldo senza commentare troppo i loro
vestiti sudici e le facce sfatte.
Mangiarono velocemente,
parlottando senza eccessi. Poi salirono in gruppo tutti nelle loro stanze
doppie, le uniche presenti.
Si lavarono a turno per
poi ritrovarsi a giro all’esterno delle camere riposte su due piani.
Gojyo- Come intendiamo
procedere?- Domandò, tenendo un tono di voce basso per non disturbare il
gentile padrone di casa.
Sanzo scrociò le braccia
per accendersi una sigaretta, ma Yuu gli abbassò la mano scuotendo la testa.
Hakkai- E’ chiaro che
ormai siamo totalmente coinvolti
Enie- Mi dispiace- Si
affrettò a precisare- Sapevo sarebbe successo.. è per questo non volevo
coinvolgervi…- Abbassò il capo, serrando i pugni.
Gojyo- Hei, guarda che non sei mica stata tu
Mei- Infatti, li ho
coinvolti io
Goku- Ma che dici? Non era
questo che intendeva Gojyo, vero?
Raye si staccò dal muro,
camminando in mezzo alle righe che si erano formate- Se volete un consiglio,
andatevene il più lontano possibile, cambiate nome, pettinatura o qualsiasi
altra cosa vi renda meno riconoscibili- Squadrò il bonzo che lo ricambiò con un
grugnito.
Mei- E tu che farai?- Domandò, piatta
Rise- Ovviamente tornerò
indietro e cercherò di cancellare la memoria a tutti quelli che potrebbero
rintracciarvi
Enie- Ti si è fuso
completamente il cervello????
Yuu- In effetti non è
un’idea malvagia..- Si portò un dito sotto il mento- Prima ho visto il tuo dono
sotto una luce diversa… hai anche un notevole potere offensivo
Fece spallucce- Mi sono
esercitato, in qualche modo… ma sono ancora troppo lento.. però, se riuscissi a
essere veloce quanto basta potrei riuscire a depistare abbastanza mercenari da
permettervi un’adeguata via di fuga- Incrociò le braccia, pensieroso.
Goku- E chi ci garantisce
che non ce li manderai tutti contro?
Raye- Ragazzino, avessi
voluto mi sarei fatto molto prima da parte
Goku- Si, ma guarda caso
ci hanno trovato nell’arco di un giorno dalla tua ‘comparsa’
Abbassò la testa-
Sinceramente non so quanto sia da attribuire alla mia negligenza.. sicuramente
avrò tralasciato qualche particolare. Ma ti assicuro che se avessi avuto il
minimo sospetto non mi sarei mai fatto
avvicinare da voi- Chiuse gli occhi, sospirando.
Hakkai- Si.. il tuo piano potrebbe funzionare. Potresti evitarci un bel po’ di
fatica inutile- Si sgranchì una spalla- Però tu farai solamente da ‘esca’, noi
ti seguiremo
Raye- Come?
Sorrise- Siamo abituati ad affrontare il nemico, non a rifuggirlo
Gojyo- Giusto! Senza
contare che ora siamo anche noi siamo sulla lista nera di questa famiglia
Kra-qualcosa
Mei socchiuse gli occhi-
Io non vedo l’ora di spaccare qualche osso, non che rivoglia i miei ricordi ma
sento che c’è qualcosa che devo assolutamente rivendicare
Il bonzo tirò fuori
l’harisen e lo sbatté contro il muro- E sia, andremo verso questa cazzo di
famiglia e la distruggeremo
Enie era attaccata alla
parete bianchissima, tremando.
Il mezzo demone le si
avvicinò, quatto, passandole una mano sulla testa- Tu e Yuu ci aspetterete qui
da buone, ok? Non ti riporto certo in quell’inferno
Enie- Ma che dici?- Il
tremolio si fece più forte
Hakkai- Enie, stai
tranquilla, troveremo un posto più che sicuro dove lasciarvi, non dovrete
preoccuparvi di essere trovate.
Yuu- Volete lasciarci qui?- Guardò Sanzo, comprendendo il suo gesto impulsivo
di un attimo prima- Non se ne parla! Non bramo dalla voglia di entrare nella
dimora dei Krafenberg ma… voglio venire con voi. Vi aspetterò fuori, non vi
darò noia. Ma ho intrapreso questo viaggio con voi e voglio portarlo a termine
Goku- La situazione è un
tantino cambiata- Si massaggiò gli occhi- E anche tu faresti bene a stare con
loro
Mei- Tsk, sei un idiota se
pensi che starò qui con le mani in mano. Questa è la mia battaglia
Enie- Ha ragione Kei, anche
io non voglio stare ferma ad aspettarvi. Se andrete a morire, e come avete
visto oggi non sarà una passeggiata, voglio essere al vostro fianco, anche solo
come porta bevande
Rimasero tutti in silenzio. Nessuno voleva spezzare quel gruppo appena formato.
Raye- Sentite, dormiamoci
sopra, pensate tutti in modo egoistico, domani ne parleremo con più calma
Il rosso si passò una mano
fra i capelli- In effetti siamo tutti parecchio stanchi. Rompiamo le righe e
dormiamo
Silenziosamente si
salutarono e, senza aggiungere altro, si ritirarono nelle stanze assegnate.
Era passata all’incirca
un’ora da quando si erano lasciati.
Meimi, la sua compagna di
stanza, era sdraiata, immobile, sul letto intenta a leggere un libro da poco
acquistato.
Lei però, era rimasta seduta
sul davanzale a contemplare chissà quale stella lontana- Saranno svegli Enie e
Raye?- Domandò.
Alzò la testa, scocciata-
Non li senti borbottare?- Picchiò sul muro- Era meglio capitare vicini di
stanza a Hakkai e Gojyo. Che palle
Si alzò e sgattaiolò fuori
dalla stanza. Si sentiva particolarmente stupida per ciò che stava per fare
ma.. doveva chiarire un particolare. Sicuramente la risposta sarebbe stata
negativa e ciò la faceva sentire ancora più ridicola.
Bussò piano ricevendo subito risposta da una voce cristallina.
Enie- Oh, Yuu, entra pure
Fece un piccolo inchino-
Mi scuso enormemente per l’ora…
Il ragazzo fece spallucce-
Non dormivamo, quindi non disturbi. Vuoi sederti?- Indicò la parte di materasso
di Enie. Avevano unito i letti creandone uno unico e grande.
Yuu- No, vi ruberò solo
pochi istanti…. È che… ho una domanda… un po’ sciocca anche… ma vi prego di
rispondermi con sincerità
Enie- Chiedi pure ciò che
vuoi, cara Yuu- Sorrise gentilmente
Si grattò il naso, non
sapendo come esporre la sua domanda senza risultarsi una completa imbecille-
Allora… ve la pongo in modo generico… tra i mercenari della tua famiglia c’è un
ragazzo di nome Kodja?- Il suo tono era particolarmente perplesso
Enie- Aiuto- Si aggiustò
sul letto, portandosi appena in avanti- Ce ne sono talmente tanti… non puoi
essere più descrittiva?
Nuovamente si guardò
intorno con aria scettica- Dovrebbe avereventotto anni… capelli biondicci e occhi castani- Restò sul vago
Raye- Direi che è un po’
pochino…
Enie- Non riesci a dirci
di più?
Yuu- Beh, oltre che mi
sento particolarmente scema, no… - Si passò una mano sugli occhi- Ma se non ve
l’avessi chiesto sarei stata peggio- Sorrise- Grazie comunque della
collaborazione- Si allontanò a passo di granchio
Raye- Aspetta… hai detto
Kodja?… si scrive con la ‘d’ vero? Eppure questo nome non mi è totalmente
familiare…- Si passò il pugno sul mento- Kodja… Kodja…… oh, ma si cavolo- Diede
una spallata alla ragazza al suo fianco- Non si chiama così quell’imbecille ai
servizi di Han?
Enie- Ma chi?
Raye- Ma si dai… biondo,
non troppo alto, molto bravo con le armi da fuoco glielo concedo.. comunque
quel cretino che non perde occasione per sbavarti dietro- Brontolò
Enie- AHHHHH, vero- Si
illuminò- Sai che non mi ricordavo nemmeno il suo nome? l’ho sempre trovato
troppo difficile
Raye- Dovresti almeno
ricordarti con chi sei andata a letto, sei indecente -___-
Enie- Ho la memoria occupata da cose più utili :P
Raye- Comunque un
imbecille così meglio perderlo che trovarlo- Incrociò le braccia
Enie- Sei solo geloso
perché sbava dietro alla tua sorellina- Si sporse, ammiccante
Raye- Quante volte devo
ripetertelo che non sono tuo fratello!!!
Yuu- Ma… questo Kodja…-
Una goccia di sudore le passò lungo il viso- Come si chiama di cognome?
Raye- Questo me lo
ricordo, un cognome troppo orientale su un nome occidentale… Taisho, Kodja
Taisho
Se ci fosse stato un
colore oltre il bianco, lei lo sarebbe diventata. Per poi passare subito dopo
ad una tonalità più simile alla fragola- CHE CAZZO STAI DICENDO?
I due si zittirono all’unisono,
sbarrando gli occhi e trovando uno sguardo sconosciuto.
Yuu- Non è vero.. Ti sei sicuramente sbagliato…
Raye- Direi di no, ho
abbastanza memoria come ben sai
Yuu- Cazzo….- Si portò una
mano sulla bocca- CAZZO- Si piegò in due, poggiando le mani sulle ginocchia-
Vaffanculo… Vaffanculo tutti….FANCULO- Gettò a terra la sua inseparabile
borsina, strappandone il cordoncino e corse fuori.
Scontrò Goku che tentò di fermarla invano, ottenne solo uno spintone che lo
attaccò quasi al muro. A nulla servirono i suoi richiami.
Mei- Che succede?- Uscì fuori dalla stanza, assonnata
Goku- Non lo so… ho visto
Yuu che…
Enie-… è già scappata?-
Domandò allarmata
Goku- Che le avete fatto?-
Ringhiò
In un baleno anche gli
altri arrivarono, preoccupati.
Raye, rimasto sul ciglio della porta si portò in avanti, mordendosi il labbro-
Ho una domanda…
Sanzo- Noi ne abbiamo più
di te- Afferrò di getto la shureiju
Hakkai- Chiedi pure
Alzò gli occhi al cielo,
ponderando se per quell’istante in cui aveva scavato nella sua memoria
sconvolta avesse visto giusto. Sperava vivamente di no- … come si chiama…
Yuumei di cognome, come fa?
Goku- Taisho- Rispose
sicuro
Enie sbiancò- Oh merda- Corse come una disperata fuori, non badando ai suoi
piedi scalzi
Mei- Che cosa c’entra
adesso?- Intervenne
Raye si passò entrambe le
mani sul viso- è un casino.. un vero casino
Correva a più non posso,
disperata. I pensieri le offuscavano la mente, il dolore era insopportabile.
I ricordi le passavano
davanti come frecce terrificanti.
I primi passi accanto a
lui.. il suono della sua voce così delicato e gentile che la chiamava.. il suo
orgoglio per quella somiglianza particolare.. le notti di temporale passate a
dormire sopra la sua spalla.. la sua grande capacità nel recitare che le aveva
trasmesso la sua attuale passione.. i suoi occhi amabili e le sue mani calde
Ma anche la sua passione
smisurata per le armi.. quel suo essere ribelle in modo diverso da chiunque di
loro.. quei suoi continui e ultimi viaggi… e infine la malattia, che l’aveva
colpito nel giro di qualche giorno…
Chi aveva pianto?
Per chi era morta sua
madre dal dolore?
Per chi?
Per un sanguinoso
mercenario?
Per un fottuto bastardo che aveva voltato a tutti loro le spalle?
No. Non lui. Non suo
fratello. Non il suo adorato Kodja
Cadde a terra,
riversandosi sul terriccio umido e piangendo, urlando.
Ma nulla quella sera
avrebbe rappacificato il suo cuore. Nulla mai più avrebbe potuto farlo.
Si sentiva fredda, arsa.
Una terra rasa al suolo senza un briciolo di concime.
Yuu- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH-
Raspò il terreno- AAAAAAAAH- Continuò ad urlare mentre si spezzava le unghie in
quel terreno fragile, come per volersi scavare un fosso. Una buca tutta per
lei, dove poter seppellire il suo dolore, le sue lacrime. Desiderava solo che
qualcuno la distruggesse, la mandasse in mille pezzi, si prendesse quella sua
vita inutilmente dolorosa.
Yuu- Ah … ah…- Sbatté
pugni sul terreno, sembrava non avesse mai provato un sentimento così forte.
Dolore e rabbia mischiati insieme in un mix insopportabile per chiunque. Si
accasciò completamente, sprofondando col viso sul terriccio smosso, sperando
che una casuale mancanza d’aria si portasse via anche quella sensazione
straziante.
Voleva morire.
Ma prima… sarebbe stato lui
a morire
Il mondo è iniziato e finito oggi. La terra che prima
sentivo sotto i piedi ora vuole inghiottirmi.E più sprofondo al suo interno più comprendo che è la soluzione
migliore, la più giusta. Non posso far altro che tacere e lasciarmi soffocare,
sommergere… finché di me non rimarrà nemmeno un singolo respiro in questo mondo
Ultimo aggiornamento
estivo, inserito solo sotto insistenza e minaccia di una piccola Hope ^__^
Ringrazio tutte le persone
che hanno commentato o semplicemente letto… siamo davvero quasi al finale(lo
dico sempre)… il prossimo capitolo aprirà le danze diciamo ^__^
Grazie a RIKA
Grazie a HOPE(Come
fai a vederla ancora peggio?XD Immagino in realtà come potresti vederla XD Ho
notato con piacere che hai imparato il nome Krafenbeg XD hahah… cmq.. povera
Yuu XD)
LAV(Eh, missà che d’ora in poi sarà solo una scalata
alle cose poco positive =__=E Raye
piace molto anche a me ^__^ mi spiace di non averlo approfondito troppo come
personaggio.. però in questo capitolo c’è un bello spazio per lui ^__- )
VALERY_IVANOV(Povera Yuu ç__ç in effetti sarebbe stato meglio per
lei restare al suo villaggio nella completa monotonia … eh si, il gruppo si è
formato.. peccato che non starà così ‘insieme’ troppo a lungo :P)
WARASHI(No no, avevo capito benissimo il tuo concetto.. Ma
entrando nell’ottica di Sanzo è vago il concetto ‘io provo piacere e quindi
anche tu devi’. E’ un pensiero umano e irrazionale, giusto aggiungerei altro..
però lui si fa paranoie perché pensa di essere lui quello sbagliato.. è pur
sempre un’esperienza come tante… succede in molte coppie un blocco all’inizio del
rapporto, dovuto magari ad entrambi oppure a nessuno dei due.. il fattore è
trovare il giusto momento ed equilibrio per sbloccare la cosa, così si diventa
una coppia giusta… e questo si vedrà.. eh Goku, missà che l’ha capito.. tutto
sta nel interiorizzare la notizia U__U… Mi spiace, non entreranno più
ufficialmente personaggi nuovi nella fic.. se non nell’unico extra ma…… )
Qualche delucidazione su
questa copertina che mi piace particolarmente ^__^ la camicia indossata da Yuu
esiste veramente ed è una gioia svegliarcisi la mattina XD.. e Enie è nata proprio con l’immagine
della maglietta descritta(per chi vuole sapere ha una minima storia[scema]anche
la nascita di questo personaggio XD)
Copertina:
Yuu ride allegra tirando
verso il basso la sua camicia da notte con delle apette e la scritta ‘Hello
morning’. Meimi, in centro ha una mano sulla testa tutta arruffata, indossa una
maglietta nera e dei pantaloncini corti del medesimo colore. Enie ha una
maglietta bianca con scritto ‘Enie’ di seguito per tutto il tessuto, spuntano
appena delle mutande azzurrine
Canzoni:
Elisa – Rock your soul
Sunrise Avenue – Fairytale gone bad
Laura Pausini – Invece no
Rascal Flatts – What hurts the most
Paramore - Decode
22THIS WAS A
FAIRYTALE
“Alzate le mani, gli eroi sono tornati. Ma non quelli che
hanno bisogno di manifesti o avvertimenti. Quelli che si muovo nell’ombra,
celando la loro presenza. Insomma, i veri eroi”
Pioveva, a dirotto.
Sembrava tirassero continuamente secchiate d’acqua contro la finestra Nessun
tuono, se non uno in lontananza di cui si era avvertito solo l’eco sordo.
Entrò nella stanza, bussando e con molta pacatezza, ritrovandosi però ad urlare
e gettarsi contro la ragazza che stringeva affilate forbici- Ma che fai???..
sono così belli….- Le fece abbassare la mano e con l’altra le accarezzò i
capelli- E tagliarli non ti farà certo sentire meglio, anzi, fidati, sentirai
solo di più il freddo!
Sbuffò, posando l’oggetto
affilato- Era da tempo che ci pensavo...- Rispose distrattamente, aggirandola e
avvicinandosi alla finestra. Afferrò una tazza contenente un tè ormai freddo.
Enie- Sei una donna, e le
donne hanno il dovere di tenerli lunghi- Si impettì- Guarda Gojyo, lui ci tiene
al suo essere donna!
Ridacchiò appena posando
la tazza sul piccolo tavolino tondo.
Enie- Ne vuoi dell’altro?
Yuu- Magari- Ammise,
ringraziando col capo
Enie- Te lo porto subito
allora.. però tu non fare pazzie mentre sono via!- Salterellò indietro, uscendo
con grazia.
Sospirò, appoggiandosi al davanzale. Era passata solo una notte da quando
quella pioggia non permetteva loro alcun tipo di viaggio.. da quando il suo
mondo sembrava essersi sgretolato. Eppure, ora non aveva altro spazio che per
l’odio.
Si era sfogata sul terreno
finché non era ormai diventato fango sotto le sue mani. Goku le aveva buttato
addosso il suo mantellino, afferrata con foga e portata dentro. Lì aveva
avvertito solo suoni confusi e voci disconnesse… finché una mano le aveva teso
una penna a sfera e un foglio malconcio. Non si accertò nemmeno di chi le
stesse consegnando quell’inusuale via d’uscita ma, aveva afferrato subito la
sua salvezza e iniziato a scrivere come una furia, una tormenta nel pieno delle
sue forze. In alcuni tratti la punta sembrava incrinarsi troppo per il peso..
ma nessuna lacrima bagnò il foglio e lentamente il buon senso aveva preso
nuovamente il sopravvento. Si chiese brevemente la mattina successiva di come
Kyoya e la sua famiglia avrebbero reagito a quella notizia, poco le importava
però.
Kodja, suo fratello, il
fratello che aveva portato sua madre nella tomba… era vivo… comandante di una
truppa della famiglia più pericolosa del Toghenkiò… la famiglia che aveva
ucciso Michael e chissà quanti altri bambini e persone innocenti… suo fratello
No.
Ora non più.
Questa convinzione era
così marcata che la fece mangiare di gusto e battibeccare con Meimi su una cosa
totalmente casuale. Alla fine però la quiete della sua camera era la sensazione
migliore.
Toc Toc
Rispose con un suono
flebile, senza nemmeno voltarsi e tenendo sempre le braccia conserte.
Raye- Potresti far
concorrenza al tuo amico bonzo
Si voltò, incuriosita e
liberando subito le braccia- E tu che ci fai qui?
Alzò un vassoio- Bevilo
finché è caldo stavolta- Le si avvicinò, mettendogli la tazza in mano- Mi ero
assicurato non fosse bollente.. che donna diffidente- Ghignò
Yuu- Mi accusi di essere
diffidente ma… chi ho davanti? Una persona che mi ha preso a calci e trattato
come una merda
Raye- O quella che ti ha
salvato, a tua scelta- Fece spallucce, sedendosi sul letto
Yuu- Dimmi, sei qui per
compassione o solo per deridermi un po’?- Gli si sedette davanti
Sospirò- Nessuno dei due..
in realtà non ho nulla contro di te… è che.. abbiamo avuto così poco modo di
parlare, nemmeno avremmo dovuto mai farlo in realtà.. ma il caso ha voluto che
mi sentissi palesemente in colpa nei tuoi confronti, e io non posso farci nulla
Yuu- Tagliati la parte in
cui ti senti in colpa, ti ho colpito anche io mi sembra, e duramente.. siamo
pari
Abbassò le spalle,
rilassandosi- Ti ricordi quando mi hai chiesto del nome Meimi?
Yuu- Si.. ti avevo chiesto
se l’avevi fatto apposta
Sorrise- Si- Abbassò la
testa- Era il nome preferito di Keitel, avrebbe voluto darlo alla propria
figlia- Le sue parole sgorgarono come un mare dolce e calmo.
Yuu spalancò gli occhi,
trovandosi a deglutire più volte.
Raye- Quel giorno.. mi
trovavo in quella città per un lavoro… quando ti ho vista correre in quei
sotterranei mi si è fermato il cuore..Ti ho aiutato istintivamente, non badando
se qualcuno poteva vedermi o no, dovevo portarti al sicuro… poi, alla luce, ho
visto che non eri.. lei
Yuu- Tu hai detto che
Meimi è stato un lavoro come un altro, non le stai dando nemmeno tanta
importanza ora… come..
Raye- Era la mia donna-
Esordì, sicuro- L’unica donna che abbia mai avuto in tutta la mia inutile vita-
Socchiuse gli occhi- E’ entrata a far parte della famiglia Krafenberg all’età
di tredici anni, era piccolina, aggraziata e fatale… era splendida.. fu un
colpo di fulmine, non potevo staccare un secondo gli occhi da lei- Si portò le
mani sulla bocca- Il mio fiore, la mia unica ragione di vita, la ragazza che
avrei voluto proteggere sopra tutto… ero così felice con lei, era tutto. Il
mondo iniziava e terminava con lei. Sarei potuto andarmene facilmente da quella
famiglia ma non potevo andarmene da lei…
Si portò una mano sulla
bocca, completamente assorta da quella confessione di amore straziante.
Raye- I problemi sono iniziati quando Keitel non ha voluto uccidere quel cazzo
di Sir Lionel…- Si alzò, battendo le mani sui pantaloni- Aveva già progettato
di andarsene, da tempo.. ma quel rifiuto ha fatto scomodare i piani alti.. mi
hanno chiesto di toglierle la memoria, di farle uccidere in qualche modo
quell’uomo per poi ridarle i ricordi e assegnarle la giusta punizione… sono
impazzito… lei è impazzita… mi sono rifiutato, ovviamente- Affrettò a
precisare- Ma.. mi hanno detto che l’avrebbero uccisa. Che dovevo privarla
della memoria sennò le avrebbero spezzato il collo- Le lacrime cominciarono a
scendergli sul viso- Ora, dimmi tu…. Cosa avresti fatto? Io non so combattere,
non avrei saputo proteggerla, non sapevo come portarla via se non con un piano
approssimativo… e poi, quello stesso giorno, è stata lei stessa a dirmi di
cancellarle i ricordi, che non voleva più avere nulla a che fare con quella
famiglia, che voleva dimenticare….. ironia eh? La donna, la mia donna mi stava
chiedendo di cancellare il ricordo di ‘noi’- Si accucciò per rialzarsi subito-
Il mio cuore ha smesso di battere da quel giorno, da quando è morta la mia
Keitel…. Quando ho saputo che viaggiava con gente esperta mi sono rassegnato
del tutto…. Lei stai bene qui con voi, non si ricorda nemmeno del mio viso…
cazzo- Si voltò, trattenendo a stento un singhiozzo.
Yuu si alzò di scatto, prendendogli una mano- Ora siete al sicuro, con noi
siete al sicuro.. ridalle i suoi ricordi
Scosse la testa- No… lei
stessa ha detto di non voler ricordare, che la sua vecchia vita le faceva
schifo
Yuu- Questo non vuol dire
che non voglia ricordare te!
Si voltò, accarezzando il
viso appena bagnato- Glielo devo sai.. le devo una vita così, senza macchie di
sangue… è la vita che ha sempre desiderato… Io posso solo chiudere gli occhi e
sperare che sia felice
Yuu- Ma che cazzo dici?!-
Urlò- Se la ami devi riprendertela!
Raye- Proprio perché la
amo non posso farlo.. ma non pretendo tu capisca- Sospirò
Yuu- … io.. tiferò per te…
devi assolutamente portarla via dalle grinfie di quella stupida scimmia!
Raye- Ahaha, ma non è un
tuo amico??!
Yuu- Si ma l’amore vince
su tutto
Scosse il capo- Bambina
ingenua, l’amore non vince mai, se non con dovute eccezioni… …la mia era una
bellissima favola, durata il battito d’ali di una farfalla… non amerò
nessun’altra, lo so.. ma questo non vuol dire che devo privarla della felicità.
Quindi, va bene così- Le accarezzò il capo- Tu però, non dire nulla né a lei né
a Goku
Yuu- Immagino che tutti
gli altri sappiano…
Raye- Più o meno.. Enie
non penso abbia raccontato il tutto così concitatamente
Yuu- Ecco perché Sanzo non
ti ha ucciso subito!
Raye- Bel tipetto quel
bonzo ..
Yuu- Già…
Raye- Dai, ti lascio
nuovamente nel tuo brodo
Si portò una mano sul
cuore- Grazie, che gentile
Raye- Sei forte, Yuu, una
vera ragazza con le palle
Yuu- Non so se prenderlo
come un complimento -___-
Un tossire più forte da dietro la porta li attirò- Penso sia venuto il momento
di dileguarmi
Yuu- Si… FIGHT!
Fece una pernacchia per
poi aprire la porta, salutare il bonzo, e scappare via.
Si fermò a metà scala,
accasciandosi sui gradini.
Dimenticarla
Doveva dimenticarla
Ma ne sarebbe stato in
grado?
“La nostra era una favola bellissima. Io ti amavo, eri la
cosa più bella che mi fosse mai capitata. Adorano carezzare i tuoi capelli e
perdermi nei tuoi profondi occhi. Ma tutto ciò, era una favola”
*
Piccole gocce
picchiettavano ancora incessanti sul piccolo davanzale.
Il cielo era rimasto grigio, i primi segni che l’inverno si avvicinava,
impetuoso.
Un piccolo rumore oltre la porta attirò la sua attenzione. Non sentendo nessuno
entrare ci si avvicinò, con le braccia incrociate e non particolarmente curiosa.
L’aprì di scatto, non dandogli troppa importanza.
Si trovò, stranamente,
sorpresa nel trovarsi davanti un Goku con aria altamente furtiva. La salutò con
la mano, dopo aver tentato di trovare una via di fuga plausibile.
Lei ridacchiò, invitandolo ad entrare- Certo che sei ridicolo
Goku- Sc… scusa- Si
massaggiò il capo imbarazzato
Gli guardò le mani- Non
hai con te del cibo e nemmeno un tè… ne deduco non sia come gli altri che
tentano in tutti i modi di farmi diventare obesa- Scherzò, appoggiandosi a un
piccolo mobile scarno.
Goku- No..-. Rispose
titubante. Sembrava non sapesse bene nemmeno lui il motivo della sua visita o
che quel motivo tanto studiato ora fosse svanito, nel solo incontrare i suoi
occhi- Come stai?- Domandò, incerto
Lei socchiuse gli occhi,
sorridendo- Rifletto, parecchio. Ma non è che stia male, sai? Per me è morto
già da tempo, superato il primo impatto il resto è più semplice.
Goku- Come pensi che la
prenderanno…
Alzò le braccia- Questo è
un dilemma… Kyoya sarebbe capace di raggiungermi e ammazzarlo con le sue stesse
mani, lui e io eravamo piccoli, ne abbiamo risentito parecchio..- Si staccò dal
mobilio e iniziò a camminare- Mio padre e Fryon non lo so … forse anche mio
fratello vorrebbe volentieri spaccargli la faccia ma fra noi è il meno
melodrammatico
Goku- E l’altro tuo
fratello?
Yuu- Lui spero non lo
venga mai a sapere in realtà- Si fermò- Aveva già deciso di diventare medico
ma, la morte di Kodja- Ridacchiò- e quella della mamma gli hanno dato una
spinta disumana… poverino, ne sarebbe veramente amareggiato. Ha sempre avuto un
debole per tutti noi, si è sempre sentito il fratello maggiore.. Fryon era
sempre fuori città per lavoro con papà e lui badava a tutti.. starebbe
veramente male nell’apprendere questa .. notizia?- Si domandò.
Goku- Mi spiace tanto,
sai..- Abbassò il capo- Non ti meritavi tutto questo.. tu non c’entravi nulla…
dovevi….- deglutì- Dovevi rimanere a casa
Inclinò il capo,
incuriosita dalla sua strana espressione.
Strinse i pugni- Tu sei
partita con noi e ha avuto solo una delusione dopo l’altra.. non è la tua vita
questa, si vede lontano un miglio.. tu dovresti avere un tetto sulla testa,
poterti muovere in libertà, cantare, divertirti… con noi invece non fai che
trovarti in pericolo, piangere, disperarti… non ho visto che queste espressioni
passare sul tuo viso in questo mese e mezzo..
Yuu- Allora non mi hai
osservata bene. E’ vero, la maggior parte del tempo l’ho passata piangendo ma…
ho avuto altrettanto soddisfazioni, ho conosciuto gente fantastica e vissuto esperienze
importanti..- La sua espressione vagò verso il soffitto- Tornassi indietro
farei tutto uguale, solo con un po’ di coraggio in più. Non sapevo che
aspettarmi… ora lo so.. E il sapere di Kodja non ha fatto che rinvigorirmi. Ora
ho uno scopo ben preciso, questo mio viaggio con voi ha assunto uno scopo
Goku- Yuu, non fare
cazzate
Sorrise- Tranquillo, penso
che nessuno di voi me lo permetterebbe….. aaaaah- Sospirò, allungando le
braccia- Sai che mi ha fatto bene parlare con te? Era da tanto che non lo facevano
con tale serenità… sono contenta.. tu sei stato una parte importantissima di
me, la prima persona per cui è mai valsa la pena cambiare il mio mondo… e poi è
risaputo, tutti piangono per il loro primo amore U__U
Aggrottò la fronte. Socchiuse gli occhi e, istintivamente, annullò la distanza
che li divideva. La strinse, forte. Poggiò la mano sulla sua testa e se la
portò sul petto, respirando il profumo dei suoi capelli.
Lei tentennò appena,
chiuse gli occhi e sorrise, rispondendo titubante all’abbraccio. Sentì poi la
sua spalla inumidirsi. Non dovette nemmeno alzare lo sguardo per capire cosa
stava succedendo.
Piccoli singhiozzi continuavano a scuoterlo. Non l’aveva mai sentito piangere,
ma quel gesto le sembrava di una dolcezza profonda. Forse.. stava piangendo al
suo posto…
Lui si era trovato a
piangere più volte, ma mai avvinghiato ad una persona, men che meno a una
donna.
Ma tutto ora gli sembrava
totalmente chiaro.
Mentre la stringeva e le
bagnava la manica della maglietta bianca capiva quanto era stato stupido e
avventato. Comprese che non c’era altro posto al mondo dove voleva vivere, che
aveva lasciato qualcosa in sospeso ed era proprio questa sensazione che gli
annientava tutti i giorni la mente. Che le sarebbe mancata per l’eternità, che
quei sette giorni l’avevano segnato in modo indelebile. Sotto la sua pelle
qualcosa bruciava.
Quante cose ci sarebbero
state da dire.. quante cose si sarebbero dovute dire in passato… quante cose….
Yuu- E’ tardi
Aprì di scatto gli occhi,
fermando ogni suo singolo muscolo.
Yuu- Me ne accorgo solo ora…... è quasi l’ora di cena.. è tardissimo! Strano
che il tuo stomaco non abbia ancora suonato l’allarme- Ridacchiò
Goku- Vero, è strano
Però nessuno dei due
accennava a volersi staccare.
Yuu- Sai, profumi di buono- Lo strinse più forte- Hai sempre avuto un aroma
piacevole. E’ bello starti accanto Goku
Sfregò il naso sulla
spalla di lei- Anche tu… sai di buono
Come staccarsi da quel
primo e ultimo abbraccio?
Yuu- Mi mancava il mio
viandante, sai?
Goku- E a me mancano le
tue canzoni
Yuu- Posso cantarti
qualcosa dopo cena se vuoi- Si staccò, incontrando il suo sguardo
Lui allargò le labbra,
regalandole un sorriso luminoso- Sarebbe fantastico
Yuu- Bene, allora
preparami già la lista, ti stancherai di me
Goku- Non penso
Lentamente si lasciarono,
afferrandosi però all’ultimo le mani.
Lei sorrise- Sono felice
di averti seguito Goku, non dimenticartelo
Goku- E io sono contento
tu l’abbia fatto
Yuu- Ora andiamo a
mangiare? Due giorni di digiuno possono bastarmi no?- Si toccò la pancia,
perfettamente piatta- E poi non vorrai lasciare sola Mei con Raye, eh?!!
Goku- Che c’entra quel
cretino?- Inarcò un sopracciglio
Yuu- Storia lunga- Ghignò-
Andiamo!
Abbassò gli occhi- Perché sono sempre l’ultimo a sapere le cose qui- Borbottò
frustrato
Forse mi basta respirare, solo respirare un po’.
Forse è tardi, forse invece no
* * * * *
Erano passati tre giorni.
La pioggia dava loro tregua solamente a tratti alterni, ma i loro passi si
erano fermati per troppo tempo. Dovevano muoversi, e alla svelta. Per sfruttare
l’effetto sorpresa avrebbero dovuto agire in fretta. Consci del fatto che tutti
pensavano si sarebbero diretti dalla parte opposta, loro puntavano dritti alla
meta, ovvero al castello dei Krafenberg stessi. Forse erano solamente dei
pazzi, la cosa non aveva rilevanza. Ma dovevano risolvere quella faccenda, alla
svelta anche.
Raye aveva elaborato con
Hakkai un piano più suicida che sensato, ma che era stato accolto
all’unanimità. Il loro scopo non era arrivare ai piani alti, ma solo togliere
al maggior numero delle persone memoria dei loro volti e della loro stessa
esistenza. Dovevano dimenticarsi sia di Keitel, che di Enie e Raye stesso. In
quel modo avrebbero avuto più possibilità di salvezza futura.
Un piano dissennato
insomma. Ma era pur sempre l’unica cosa che erano stati in grado di produrre.
Raye con i quattro ragazzi e Meimi sarebbero stati tra le prime file. Enie e
Yuu sarebbero rimaste nascoste in un qualche posto sicuro ancora da
individuare. Non potevano permettersi di fallire e perdere nessun componente.
Equivaleva a perdere e basta.
Il mezzo demone giocherellava con una sigaretta mai accesa quando vide Enie
alzarsi traballando sulle jeep- Eccolo- Indicò un villaggio in lontananza
Yuu- Finalmente- Sospirò,
stringendosi la sottile giacca che poco la riscaldava.
Goku si sporse in avanti,
alzandole il cappuccio
Yuu- Oh, grazie, sto già
meglio
Sbuffò- Avresti dovuto
farlo già da molto tempo
La moto di Raye si
affiancò alla jeep- Stanze doppie o singole?
Hakkai- Singole se ne hanno,
altrimenti ciò che trovi
Annuì col capo,
accelerando e superandoli.
Avevano deciso di mandare
lui in avan scoperta per non incombere in troppi nemici. In tal caso lui
avrebbe subito cancellato loro la memoria. Erano troppo vicini alla meta per
non prendere le dovute precauzioni.
Goku li guardò
allontanarsi. Meimi aveva scelto di andare con lui. ‘La moto mi da meno noia’
aveva detto. E in caso Raye avesse trovato dei nemici, lei sapeva esattamente
come comportarsi. Non si era nemmeno ribellato più di tanto, non provava alcun
tipo di risentimento verso quel nuovo arrivato. Meimi sembrava non considerarlo
più di tanto, nel letto aveva invece passione solo per il demone. Questo gli
bastava.
Buttò un occhio fuggiasco
sulla ragazza che rantolava davanti a lui. Si tolse il mantellino arancione e
glielo avvolse intorno- Resisti. Con dei vestiti asciutti starai meglio
Enie- Dovresti comprarti
una mantellina piuttosto
Yuu- E’ la prima cosa che
farò- Decretò stringendo gli occhi e concentrandosi su un ricordo molto caldo.
Appoggiò la testa sullo schienale di lato e tentò di ascoltare il respiro del
bonzo, azione impensabile in mezzo a tutto quel rumore.
Sanzo si accese una
sigaretta e si gettò l’accendino ai piedi. Era tentato di dar fuoco a quello
stupido mantellino arancione. Ma perché cavolo non ci aveva pensato prima lui?
Non era decisamente portato per una qualunque relazione.
“Dannazione”, pensò
gettando il mozzicone appena acceso dalla jeep.
Alle primi luci del
villaggio Hakkai si fermò, spegnendo il motore. Rimasero tutti in attesa…
*
Di nemici ne avevano
incontrati cinque, tutti intercettati preventivamente da Raye. Solo uno era
scappato al suo accurato controllo ma fu acchiappato prima da Gojyo, mentre
stava tentando di accoltellare Enie. Eliminato in un battito di ciglia.
Il cielo lugubre sopra i
loro capi non sembrava certo di primo pomeriggio. Dopo aver mangiato in una
modesta locanda e posato i loro bagagli si divisero in piccoli gruppetti,
cercando di venire incontro alle modeste richieste di tutti.
Il villaggio era avvolto
da una leggera nebbiolina che infastidiva la visuale.
Yuu- Posso entrare?-
Domandò incerta
Sanzo- Siamo venuti qui a
posta mi pare
Lo guardò, titubante, per
poi entrare nel piccolo bazar.
Ci restò appena dieci minuti scarsi, ne uscì solo con due sacchetti, tra cui
uno enorme.
Sanzo- Finalmente- Esclamò
Yuu- Era necessario-
Abbassò il capo- Non ho mai sofferto così il freddo
Sanzo- Mettitela subito
Scosse la testa- Non ne ho
voglia….. perché non mi stringi tu?- Glielo propose ridendo, non si aspettava
certo nulla.
Infatti il bonzo emise uno
‘tsk’ per poi superarla.
Abbassò il capo, vagamente delusa. Cosa sperava in fondo?
Velocemente però i
sacchetti le furono strappati di mano.
Sanzo- Attaccati
Il suo tono era stato
vagamente scortese, ma lei rispose con un sorriso mentre si appendeva
dolcemente al suo braccio. Lo strinse appena, appoggiandoci il capo
lateralmente.
Sanzo- Sbrighiamoci, sta iniziando nuovamente a piovere, che schifo
Yuu- Un pomeriggio con un
tetto sulla testa non lo sdegno di certo, altro che!
*
Bussò velatamente alla
porta, non sapendo cosa avrebbe trovato al di là si fece titubante.
Ma la portò si aprì
velocemente accompagnata da un sonoro urlo- MEIMI!
La giovane fece
istintivamente qualche passo indietro, storcendo il naso.
Il ragazzo strabuzzò gli
occhi e iniziò a muovere convulsamente le mani- Scusami! Scusami!
Sospirò, sorridendo- Mica
ti devi scusare se apri la porta urlando il nome della tua donna
Fu lui a dover storcere il
naso a sua volta, c’era qualcosa di assolutamente sbagliato in quella frase.
Si passò una mano fra i
capelli- Ma se la stai aspettando direi che non ti disturbo oltre
Goku- Yuu!- L’afferrò per
un lembo della felpa- Entra
La giovane rispose allo
sguardo carico di trepidazione con curiosità, accolse però l’invito entrando
velocemente nella spoglia stanza.
L’unico borsone al suo interno era intatto, nemmeno sfiorato.
Yuu- Mi sorge il dubbio tu non ti sia nemmeno lavato -___-
Aprì la bocca, per poi
richiuderla subito conscio di aver completamente dimenticato una cosa così
importante- E’ che… in realtà stavo aspettando Mei, o meglio, pensavo sarebbe
venuta..
Yuu- E invece?- Si sedette
sul letto, continuando a guardarsi intorno.
Fece spallucce- Non so dove sia sparita.. e non l’ho nemmeno cercata- Anticipò
la sua domanda.
Yuu- E di che ti
preoccupi.. sarà con Enie
Sbuffò- Immagino
Yuu- Non ti piace? Se sei
geloso di questo rapporto diglielo chiaramente. Penso ti beccherai subito un
pugno ma..
Goku- Non è lei…- Si
appoggiò al muro- E’ quell’altro…- Sibilò- La guarda in modo strano.. la guarda
troppo
Yuu- A me sembra non la
guardi per niente- Fece finta di non interessarsi
Goku- Non lo so.. forse
sono solo paranoie…
Si alzò- Dimmi, hai paura
le ridoni la memoria?
Abbassò la testa,
impacciato- Sono uno stupido, vero?
Alzò le spalle-
Decisamente. E comunque penso si ami una persona con o senza memoria. E’ un
fatto chimico, di pelle.. si cerca sempre e solo lei, solo con quella persona
ti senti completo…. Ecco, così la vedo
Nuovamente il suo sguardo
si fece inquieto.
Lei gli diede una pacca
sulla spalla, mal interpretando i suoi pensieri- Rasserenati… guarda, ti ho
portato una cosa, sono venuta qui apposta!- Gli porse un sacchettino che teneva
stretto fra le mani- L’ho visto e non ho resistito.. – Era emozionata
Goku- Per me?- Domandò
perplesso togliendo la scatoletta dal piccolo involucro- … Yuu
Scosse la testa- Non
voglio alcun grazie! Così la smetti di rubarmelo sempre- Fece una pernacchia
Goku tirò fuori il piccolo
apparecchietto azzurro metallizzato e lo scrutò con gioia
Yuu- La scelta del colore
è stata puramente mia. Nera era da maschio si, ma così spento, non ti si addice
per nulla! Arancione non c’era… ah, l’ho fatto riempire con un bel po’ di
canzoni, alcune le conosci già, altre non le conosco nemmeno io
Goku- Io… non so che
dire….
Yuu- Inizia col provarlo,
nel sacchetto ci sono anche delle pile, così potrai ascoltarlo con tranquillità
Goku- Yuu…
Sorrise- Siamo amici, no?
E io non ho mai avuto veri amici a cui fare regali.. quindi mi rendi solo
felice nell’accettarlo e usarlo
Allungò una mano,
accarezzandole il viso- Sono uno stupido
Yuu- Decisamente- Calcò il
sorriso.
Un tuono lontano ruppe il breve silenzio che si era creato.
Batté le mani- Bene, la
mia buona azione giornaliera l’ho fatta, il mio karma è sicuramente più
positivo, ti lascio ai tuoi ridicoli pensieri e a un sacco di musica figa!-
Fece qualche passo indietro
Goku- Non dimenticarti
della promessa! Devi cantarmi qualcosa…
Indicò l’mp4- Ne
scelga,viandante, io eseguirò il suo volere- Fece un piccolo inchino e fuggì
via
Smise di correre solo
quando fu ben lontana dalla sua porta. Sospirò e sorrise. Aveva raggiunto un
importante obiettivo, non se lo sarebbe mai più immaginata.
Trotterellò felice verso la sua nuova meta, entrò senza nemmeno bussare.
Uno sguardo truce si posò su di lei.
Arretrò di un passo- Ah
ah!- Lo indicò- E io che pensavo di coglierti con un’altra donnina, invece sei
semplicemente seduto a deprimerti, che roba vecchia- Si chiuse la porta dietro
le spalle.
Sanzo- Che vuoi?
Si fermò- Scusami, ti ho forse disturbato?…. Ma stai bene? Il tuo viso riesce
ad essere più pallido del solito..
Sbuffò- Colpa di questa
cazzo di pioggia
Allungò una mano passandogliela sulla fronte- Il sudore è dato dalla pioggia?
Sanzo- Ti ho detto che sto bene- Ruggì
Yuu- Va bene, come non detto- Alzò le mani- Me ne vado, ti lascio solo con la
tua schifosa giornata
Si stropicciò gli occhi,
ma non la fermò.
Yuu- Sanzo- Si inginocchiò
davanti a lui- Che ti succede? Anche l’altra sera è successo… sudi e hai l’affanno…
forse dovresti farti vedere da un medico.. magari stai covando l’influenza
Sanzo- Ti sembro una
gallina?
Sospirò- Che battuta
idiota, ma detta da te sembra quasi positiva- Sorrise- Posso mettermi sul tuo
letto? Giuro che non ti disturbo.. se vorrai uscire dal tuo stato di catalessi
mi troverai subito a disposizione, così potrai riempirmi di baci
La guardò appena schifato,
ma non dalle sue parole. Il fatto era che avrebbe voluto baciarla in quello
stesso istante. Si stava decisamente rammollendo, sicuramente.
Yuu- Io mi metto lì
allora..- Indicò il letto e buttandocisi sopra- Aspetterò speranzosa
Non dovette attendere
molto. Con un celestiale ‘tsk’ si alzò e la raggiunse sullo scomodo materasso.
*
Spense la sigaretta su un
muro non troppo liscio lasciando cadere il mozzicone per terra.
La luna, quasi oltre la metà, poco illuminava le piccole strade. Il buio la
faceva da padrone.
Ringraziarono questo
attimo di oscurità, chiudendo gli occhi e respirando più e più volte.
Enie- E’ strano.. siamo
vicinissima a una morte quasi certa eppure ho la sensazione di non essermi mai
rilassata così in vita mia
Gojyo- Pazzia, cara
ragazza- Sospirò cercando un’ulteriore sigaretta. La mano di lei però lo fermò-
Non devi essere ansiosa, non ce n’è motivo
Sospirò- Rimango certa del
fatto che non avrei dovuto coinvolgervi
Sorrise- Ma ormai siamo
coinvolti, tutti
Si appoggiò al muro,
alzando la testa e cercando qualche stella nel buio- Sai cosa? Anche se
riuscissimo nel nostro piano.. io, che farei? Ho sempre vissuto quella vita,
che altro potrei fare?
Gojyo- Di hobby ce ne sono
parecchi
Scosse la testa- Ma parlo
di qualcosa di utile sia per me che per gli altri! Qualcosa di tangibile da
poter offrire… qualcosa che mi faccia sentire meno.. sporca- Ammise
Le spostò una ciocca di
capelli dal viso- Tu non lo sei affatto, loro lo sono
Abbassò la testa- E’
brutto da dire, lo so.. ma mio fratello Ian mi mancherà
Gojyo- Non è affatto una
cosa brutta.. e comunque penso sia il danno minore. Ti potrai rifare una vita,
con qualcuno che ti proteggerà veramente e che ti insegnerà le cose più belle
Assottigliò gli occhi- Sai, ultimamente sto rivalutando un sacco di cose
Gojyo- Del tipo?
Si morsicò un labbro- Io… non ho mai provato affetto se non per poche persone..
l’amore non mi appartiene, non ne conosco il suono… però…. Quando sto con te,
beh..io sto bene
Il viso del mezzo demone
si illuminò
Fece spallucce- Forse è una sciocchezza ma tu mi guardi come Enie, non come
Krafenberg, mi ascolti e mi insulti… per te sono un comune essere umano
Gojyo- Uno splendido
esemplare di essere umano
Sorrise, imbarazzata-
Ecco… io non so se questo è l’amore tanto decantato ma… - Alzò il viso,
trovandosi ad arrossire- E più ti guardo più penso che tu non sia nemmeno il
mio ideale d’uomo
Gojyo- Ecco come rompere
un’atmosfera romantica XD
Enie- No, scusa- Mosse le
mani- Si beh… a me sono sempre piaciuti quelli coi capelli chiari.. tipo Sanzo,
è un gran figo!
Lui si indispettì.
Enie- Tu non mi hai
colpito fisicamente.. con questi capelli lunghi poi- Passò una mano nella
chioma scarlatta- Ma mi sai prendere, mi sai capire, mi hai creduto..
Gojyo- Forse perché io e
te siamo più simili di quanto possa pensare
Sorrise- Dici?… quindi?
Si, ecco.. ora che ho detto queste minchiate, che succede?
Le accarezzò delicatamente il viso- Te lo mostro subito, dolcezza
Si avvicinò e posò
delicatamente le sue labbra su quelle vellutate di lei.
Il toccò fu dolce e morbido, l’incontrò di due bocche, una nuova scoperta. Si
riempirono di piccoli baci, senza andare oltre, senza chiedere di più.
Gojyo fece scivolare una
mano intorno alle spalle, scivolando oltre i capelli, e la strinse più a sé.
L’incontro delle loro
lingue fu qualcosa di assolutamente inaspettato. Piccoli fuochi avvamparono
sulla carnagione chiarissima di lei mentre lui le perlustrava con gentilezza la
bocca, ruotando la lingua con una lentezza indescrivibile.
Il suo cuore accelerò quando lui si staccò da quel contatto e le posò piccoli
baci sulla guancia, fino a scendere lungo il collo. Con un gesto violentò
ricatturò quella bocca così sfuggente, rifacendola sua.
Un gioco che non sembrava si sarebbe consumato a breve
…
*
Mei- Tris di assi- Calò la
mano non curante del lancio di carte all’indietro dell’avversario.
Si alzò, raccogliendole e iniziando a mischiarle nuovamente.
Alzò un sopracciglio, incrociando le braccia- Vuoi giocare ancora? Non mi hai
umiliato abbastanza?
Mei- Voglio solo sfruttare questa mia nuova passione per il poker
Sbuffò- Tu vuoi solo
esasperare me, ecco cosa!
Lo guardò, contrariata-
Anche fosse? Non ne avrei il diritto?
Si zittì, prendendo le
nuove carte e guardandole schifato.
Mei- Visto che la mia presenza ti annoia così tanto facciamo così, vinci questa
e sei libero
Stava per risponderle.
Dirle che non lo annoiava affatto, che non avrebbe desiderato altro che passare
tutte le serate della sua vita così. Ma serrò la bocca e chiese di cambiare due
carte.
Il gioco fu parecchio
lento, lei rilanciava ad ogni possibilità senza dargli tempo di chiudere la
partita.
Mei- Vedo
Raye- Finalmente!- Si
trovò ad esclamare.
Lei sbuffò e buttò già le
carte controvoglia.
Il ragazzo ridacchiò- Il tuo tris di regine non può battere la mia… scala
reale!- Si alzò in piedi iniziando a salterellare e inventare qualche passo di
danza.
Mei- Tsk- Si alzò e si avviò verso la porta
Raye- Cos’è? Non sai
perdere?
Mei- Ti avevo detto che me
ne sarei andata in caso tu..
Allungò il dito,
scotendolo- Ora che la buona sorte ha girato non vorrai certo lasciare il
gioco, non te lo permetto- Indicò le carte
Un piccolo sorriso le
segnò la bocca, non aspettò nessun’altra parola. Si sedette nuovamente per
terra, rimise insieme le carte e le passò a lui.
E nuovamente il gioco
ricominciò
….
“Per quanto urli, la mia voce non ti raggiungerà, mai più.
Il mio grido non è per te che un suono ovattato, inutile, non degno
d’attenzione. Il tuo viso disperato è per me fonte di continua sofferenza.
Vorrei dimenticarti, ma non posso rubarmi i ricordi io stesso. Vorrei amarti,
ma hai scelto per noi un’altra strada. Allora, cosa mi resta da fare?”
Continua…..
. . . . . Next
Correva a per di fiato,
negli ultimi mesi non si ricordava di aver fatto altro. Era strano pensare come
dieci minuti prima erano a ridere e scherzare mentre ora i suoi capelli umidi
erano solo un impiccio inutile. Però le sue gambe erano ormai allenate,
sfrecciare fra la boscaglia non le procurava più tutti i problemi delle prime
volte. Ma soprattutto a renderla più tranquilla era la presenza sicura del
bonzo dietro di lei. L’aveva visto, procedeva velocemente alla sua sinistra,
non la mollava con lo sguardo. Il suo unico compito era quello di indirizzarsi
immediatamente verso il rifugio più sicuro, al resto avrebbe pensato lui.
Non avvertendo più alcun
rumore rallentò il passo e si voltò lentamente, il sorriso stampato sulle
labbra.
Ma di Sanzo nemmeno l’ombra.
Solo un’ascia, lanciata da un punto indecifrabile, che le si avvicinava
repentinamente
Non ricordo di tremare
così da tempo, non ero così impaurita di postare un capitolo ormai da anni. Una
bella e fastidiosa sensazione insieme… Voglia di trasmettere sensazioni, voglia
di far arrivare al lettore qualcosa di personale, qualcosa di vero, qualcosa di
sentito. Se riuscissi minimamente nel mio intento mi riterrei più che
soddisfatta. Mi scuso in precedenza se nel finale potrei aver commesso qualche
imprecisione(capirete di cosa parlo)… ho solo cercato di mettere un pezzettino
in di, un pezzettino personale in questo capitolo. Mi capita spesso ma così
accentuatamente no…
A voi la lettura
Nel mentre ringrazio TUTTE
le persone che continuano a seguire questa storia ormai da due anni… grazie a
chi commenta e grazie anche a chi non lo fa… l’importante è che vi arrivi il
giusto messaggio…
Un’ulteriore cosa.. mai
come in questo capitolo sarebbe necessario seguire le canzoni, servono
all’atmosfera, sopratutto le ultime due… poi scegliete voi…
Buona lettura
…e …. Grazie
Copertina:
Yuu ha in mano il sutra mezzo
srotolato e sembra volerlo decifrare, Goku le è accanto con espressione
dubbiosa, guarda quello che per lui è solo un pezzo di carta. Sanzo è dietro,
braccia conserte e viso particolarmente irritato
Canzoni:
Rednex – Cotton eye Joe
Sunrise Avenue – All because of You
Foo Fighters -The
pretender
Laura Pausini – Un fatto
ovvio
BSB – Helpless when she smile
Linkin Park – Leave out all the rest
23 MY TWENTY-SIXTH BIRTHDAY
Non capì mai come era
riuscita a convincerli. Forse era stato l’assoluto contropiede e la velocità
con cui aveva svolto il tutto ma.. ora si trovavano a viaggiare con una radio
nuova di zecca. Aveva semplicemente comprato una mascherina compatibile con il
vecchio meccanismo, con quella tutto era concesso. L’mp4 risuonava allegro e
quattro passeggeri particolarmente contenti ballavano nel sedile posteriore.
Anche Hakkai era allegro e soddisfatto di quel nuovissimo gadget.
L’unico che proprio non si
faceva andar giù la questione era, ovviamente, il bonzo. Non aveva staccato gli
occhi dal giornale un solo attimo da quando erano partiti, a nulla erano
servite le sue furenti grida. Un solo sorriso di Yuu l’aveva steso.
La musica si espandeva
allegra arrivando anche alle orecchie poco lontane di Raye che canticchiava il
motivetto di turno. Meimi invece rimaneva stretta alle maniglie, la testa
voltata da tutt’altra parte e persa in chissà quale pensiero.
Più la meta si faceva
vicina più loro si sentivano sicuri.
Pazzia.
Yuu- Cavolo, che figata
>__<- Commentò estasiata buttandosi giù da Hakuryù con la sua borsetta
fra le mani- Avrei dovuto pensarci prima!
Gojyo- Avresti dovuto si,
decisamente XD
Goku salterellò verso Meimi che gli porse il casco lamentandosi della
restrizione.
Raye- Non sai perdere
Mei- Ricordami di non
scommettere più con te
Il demone porse il casco
al biondo che ringraziò. Poi la prese per mano e la trascinò qualche metro più
in là, baciandola.
Mei-
Oh, scusami..- Gli accarezzò i capelli-
Ti ho trascurato in questi giorni..
Goku- Tranquilla.. puoi
fare ciò che vuoi… ma cos’è la faccenda della scommessa?
Alzò le spalle- Nulla.. una partita di poker andata male.. se perdevo avrei
dovuto indossare il casco. Speravo almeno non fosse della mia misura, invece mi
calzava a pennello, cavolo
Enie- Che bel posticino-
Alzò le braccia, striracchiandole- Oggi il sole è caldo, si sta bene
Gojyo- Attenta a non
scoprirti tanto però
Enie- Me lo dici perché
hai paura di un raffreddore o…- Sorrise, ammiccante
Lui scosse la testa,
rispondendo al sorriso.
Yuu- Si mangia?
Hakkai- Fame?
Annuì- Parecchia.. – Si
massaggiò la pancia
Mangiarono lentamente,
gustandosi ogni singola piccola cosa che Hakkai aveva accuratamente scelto e
selezionato.
Il sole picchiava come in
una giornata d’agosto, solamente il vento fresco stonava con l’atmosfera estiva
rendendola più consola alla stagione.
Si stiracchiò gettandosi
all’indietro e tracciando dei piccoli segni con le mani sull’erbetta. Respirò a
fondo l’aria pulita, annusò il profumo inesistente di fiori ormai appassiti.
Tutto ciò sapeva di libertà, una libertà che forse avrebbero perduto a breve.
Notò con la coda dell’occhio il bonzo alzarsi e allontanarsi. Lo seguì, senza
indugi. Ormai non era più il tempo di nascondere qualcosa, forse non ce ne
sarebbe stato più bisogno in un futuro.
Scosse la testa con
l’intenzione di scacciare quei pensieri negativi. Gli corse dietro,
superandolo, e non badando troppo al suo irritato ‘tsk’. Quel giorno sarebbe
stata con lui, non voleva sprecare nemmeno un solo attimo.
Raggiunsero una piccola
radura poco dentro il boschetto.
Osservò tutto, estasiata
da quante bellezze la circondassero- Non me n’ero mai accorta, sai?
Sanzo- Hn?- Mugolò non
prestando troppa attenzione
Yuu- A quante cose mi
sarei persa fossi rimasta nel mio buco
Si accese una sigaretta-
Perché nella tua stupidità non comprendi l’importanza delle cose che stai
perdendo
Fece una pernacchia- Forse
perché non conosci a pieno i miei desideri.. stando con voi sono riuscita a
comprendere di più me stessa
D’un tratto fu investita
da un intenso odore di tabacco, inspirò profondamente.
Sanzo- Ti da fastidio?
Allargò le braccia, chiudendo gli occhi- Le mie mani
possono vedere, i miei occhi carezzare, la mia bocca udire, le mie orecchie
toccare
Inarcò un sopracciglio- Insomma, hai i sensi sballati
Scosse la testa- No.. non mi sono mai sentita così bene,
così vicina a me stessa, alla natura..
Sanzo- Un pazza -__-
Rise, salterellando vicino a lui e prendendogli le mani-
Restiamo sempre così, Sanzo
Il suo cuore accelerò il ritmo. Lasciò rotolare la
sigaretta restando immobile, in attesa di riprendere pieno possesso dei suoi
movimenti. Lei lo aveva paralizzato, inchiodato l’anima. Avvicinò il capo ai
suoi capelli, assaporandone il profumo di vaniglia. Mai avrebbe pensato di
poter provare tale sentimento, sentiva il petto stringersi ogni volta che la
vedeva, che la toccava, fremeva ad ogni contatto. La vedeva bellissima, la sua
Dea, l’unica che potesse mai rapirlo in quel modo.
L’abbracciò forte, facendole posare la testa nell’incavo
della spalla. E in quell’istante desiderò che il tempo restasse immutato, cercò
di accarezzarla con lo sguardo mentre con la bocca le posava dolci baci sul
capo.
Un attimo che dura per sempre.
Una vita che dura in eterno.
Per la prima volta desiderò ardentemente di vivere, restare accanto a quella
ragazza. Non poteva chiedere di più, non poteva immaginare di meglio.
Lei lo strinse più forte, sussurrando il suo nome. Anche
lei lo desiderava come lui? Non aveva importanza. La cosa essenziale era che
anche lei voleva quel futuro da lui tanto agognato.
Si passa una vita ad aspettare la persona giusta, l’unica
che darebbe un senso alle giornate… e ora….
Goku- AAAAAAAAAAAAAAAAAH
Lo vide sfrecciare dietro di lei, correndo come un matto.
Dietro di lui Gojyo e Raye, subito seguiti da Enie e Meimi.
Li osservarono stupiti, tutti e cinque erano bagnati.
Un risolino si estese sulla bocca di Yuu quando Hakkai gli
lanciò due bottiglie d’acqua- C’è un ruscello qui accanto, serviranno per
proteggerti
Sanzo- Eh, da cos…
Non terminò la frase che dall’alto pesanti gocce si
rovesciarono su di lui.
E la battaglia iniziò.
Acqua e risate ovunque, alle volte volavano le bottiglie
stesse.
Sanzo- Baka- Sibilò prendendo alle spalle la scimmia e
rovesciandogli in testa l’acqua gelida.
Nuovamente Goku iniziò ad urlare.
Un miracolo. Solo il miracolo che lei aveva compiuto aveva evitato una
sicura strage, trasformandola in un gioco diverso. Ma si sarebbe sognato di
tirare e schivare dell’acqua. Divertirsi non era una parola esistente nel suo
vocabolario.
Lei gli sorrise, i capelli fradici e la maglietta fin troppo aderente. Le si
avvicinò e le tirò l’ultima acqua rimastagli nella bottiglia per poi
caricarsela sulle spalle e iniziare a correre.
Yuu continuava a ridere e quando finalmente i suoi piedi toccarono terra fu
costretta a sedersi- Mi gira tutto… E mi fanno male le guance XD
Sanzo- Vestiti ora però, che ti prendi un malanno
Yuu- Come siamo premurosi mio bonzo….. hei, tutto bene?-
Si fece seria
Aveva il fiatone e il suo viso era più pallido del solito-
Cazzo- Si sedette anche lui, avido d’aria.
Gli accarezzò i capelli- Non abbiamo più l’età eh…- Ridacchiò- Senti, cambiati
anche tu… oltretutto è da un po’ che ti stanchi di niente, l’ho notato sai-
Rispose alla tacita domanda. Si alzò cercando nel suo borsone dei vestiti
asciutti- Senti, nel prossimo villaggio che incontreremo c’è un medico che
conosco, un vecchio insegnante di mio fratello.. che ne dici se ci facciamo un
passo e ti fai visitare un po’?
Sanzo- Nemmeno morto U__U
Yuu- Stanotte hai anche tossito parecchio… si, il cuscino è stato inutile-
Altra domanda tacita.
Sanzo- Non ho nulla. E non mi farò MAI toccare da nessuno
Fece spallucce- Come vuoi, ma se ti viene la febbre ti
arrangi eh!
Fece appena in tempo ad infilarsi la nuova maglia che
nuovamente Goku sfrecciò vicino a loro, inseguito come prima.
Sbuffò, afferrando la shureiju- SMETTETELA BRANCO DI
IDIOTI!!!
E due colpi partirono.
In poco tempo tutti tornarono verso i borsoni cercando
qualcosa di asciutto da mettersi. L’aria autunnale si fece sentire
improvvisamente.
Meimi scrollò le braccia- Certo che siete proprio degli idioti. Se mi viene una
polmonite vi uccido tutti- Fece un accenno di sorriso
Enie- Tranquilla Kei, non sei mai stata così cagionevole
Raye ridacchiò lanciando verso Mei un asciugamano,
sorridendole.
D’un tratto però il suo sorriso scomparve.
La ragazza scattò verso di lui- Che succede?
Si toccò la testa- Sento dei pensieri strani… sono
talmente tanti che non posso ignorarli….- Si guardò intorno
Hakkai- Succede spesso?
Enie- Solo quando
questi pensieri hanno ostilità- Aggiunse lei, poggiando una mano sulla spalla
del giovane.
Raye chiuse gli occhi e si spinse lontano, quando i suoi occhi si riaprirono
fece un salto indietro- Sono.. tanti… e vogliono ucciderci… non sono tutti
demoni… suppongo ci sia lo zampino dei tuoi fratelli
Yuu- Lui c’è? – La sua voce traballò.
Raye- Non lo so- Rispose stizzito- Non ho questo gran
potere sai ?!
Gojyo- Giornata adatta per sgranchirsi le gambe
Goku- Così ci asciughiamo più in fretta- fece scrocchiare
il collo
Mei- Li attacchiamo in anticipo?
Una mano le serrò una spalla. Lentamente Raye lasciò la
presa, abbassando la testa.
Sanzo- Hakkai, fai una barriera verso il bosco, lì
troveremo meglio un rifugio per loro.
Il demone annuì, tenendosi pronto.
Sanzo- Tu corri, non voltarti, io non ti perderò per un solo momento- Disse
piano
Yuumei annuì, cercando la sua tunica e sfiorandola appena.
Raye- Stanno per attaccare… penso- Tentennò sull’ultimo
Gojyo- Tranquillo- Ghignò- Noi siamo decisamente più
veloci di loro.
In un attimo tutto si mosse, tutto divenne battaglia e sangue.
Hakkai riuscì a dirigere tutti verso il bosco, quando la
barriera si infranse il gruppo si divise.
Raye e Enie correva, seguiti a vista d’occhio da Gojyo e Hakkai.
Goku e Meimi presero tutt’altra direzione.
Mentre Yuu correva a perdifiato seguita da Sanzo e dalla
sua infallibile shureiju.
I colpi non si risparmiavano, dovette ricaricare più volte
del dovuto mentre con la coda dell’occhio teneva sempre in visuale lei.
I suoi gesti erano sempre più veloci e ritmati, i nemici
erano tanti, come al solito, ma si trovò a fare quegli automatismi più del
dovuto.. più del necessario. Stava forse mancando i bersagli?
E come mai lei, che fino a poco tempo prima aveva ad un
palmo, ora correva parecchio distante? Accelerò istintivamente, arraffando in
avanti e saltando per non capitolare al terreno.
La stava perdendo, non riusciva più a starle dietro.
La sua vista si offuscò, quanto bastava per costringerlo a fermarsi e prendere
fiato. Da quanto non respirava? Sembrava non l’avesse fatto per anni. Le sue
gambe cedettero, obbligandolo ad aggrapparsi al tronco di un albero.
No. Non poteva cedere alla tentazione di sedersi. Intorno
a lui non c’erano demoni, sicuramente si erano gettati all’inseguimento di lei.
Non avrebbe mai dovuto lasciarla sola e così scoperta, nemmeno per un secondo.
Si trascinò in avanti, sempre appoggiandosi ai tronchi o
radici più vicine.
Le sue orecchie iniziarono a fischiare, dapprima
flebilmente fino a diventare un rumore insopportabile. Si portò entrambe le
mani sulla testa, sbattendo la fronte sulla prima cosa dura che trovò.
Pian piano però quel martellamento si affievolì lasciando
spazio al nulla.
Nulla, era proprio ciò che avvertiva.
Più nessun rumore di armi né di urla strane.
Era forse tutto finito?
Si appoggiò ad un tronco e tentò di ristabilire reale
contatto col mondo.
Aprì di scatto gli occhi sentendo rimbombare il suo nome
fra le foglie ormai morte.
Sanzo-……..- La voce non gli uscì, ritentò- Y….Yuumei!-
Disse secco
Piena di foglie marroni e graffi sbucò da un cespuglio-
Sanzo!- Gli corse incontro e l’abbracciò, forte- Stai bene! Stai bene!!!-
Strinse la sua tunica, forte.
Lui balbettò qualcosa. Era lei a chiedergli se stava bene?
Socchiuse gli occhi e posò il mento sui suoi capelli, ricambiando leggermente
l’abbraccio con una sola mano.
Dopo pochi secondi anche Hakkai spuntò. Vedendo la scena arretrò- Sei ferito?-
Domandò, scuro in volto.
Sanzo- No
Hakkai- E allora perché l’hai persa di vista?
Yuu- Hakkai no..
Hakkai- E’ stato un caso io sia arrivato in tempo, qualche
secondo dopo e sarebbe morta… te ne rendi almeno conto?
Sanzo- Tsk- Si staccò dall’albero
Lo bloccò, spingendolo- No, questa volta hai superato te
stesso. Se vuoi autolederti fai pure ma non coinvolgerla
Assottigliò gli occhi- Ti preoccupi un po’ troppo per i
miei gusti
Hakkai- O forse sei tu che hai una concezione sbagliata
della preoccupazione- Gli si portò ad un palmo dal naso, pronto a scattare.
Voleva lo scontro.
Sanzo- Togliti- Ringhiò
Hakkai- No- Tuonò più forte.
Yuu- ORA BASTA!- Infilò le braccia tra i due e spinse
forte. Il demone non si mosse di un millimetro, mentre Sanzo barcollò indietro
poco stabile.
Entrambi sgranarono gli occhi.
Goku- YUU!!!! SANZO!!!! HAKKAI!!!
Quelle grida li fecero trasalire.
Yuu- Torniamo… Hakkai, torniamo- Lo spinse più forte. Poi
prese una mano di Sanzo e la strattonò, costringendolo a seguirla- GOKU SIAMO
QUI!- Cercò di richiamare la sua attenzione.
Hakkai- Tsk- Strinse i denti e accelerò il passo.
Yuu- Ti è di nuovo successo?…. non va affatto bene Sanzo…
non così- Si fermò, voltandosi. Gli accarezzò il viso pallido- Non è che non va
bene per me, Sanzo.. non va bene per te.. ti prego, andiamo da quel mio amico…
per favore..
Goku- Oh, eccovi
Yuu- Hai con te dell’acqua?- Chiese voltandosi fulminea
Il ragazzo tentennò toccandosi i fianchi- Mmm…
Sanzo- Sbrighiamoci- Mollò la sua mano e li superò
entrambi
Goku- Che succede?
Sospirò, strofinandosi gli occhi- Non lo so… questa volta
non lo so davvero…
Le accarezzò i capelli- Dai, raggiungiamo il resto del
branco… la prossima città è ancora lontana.
Sorrise- Come siamo premurosi viandante
Restò in silenzio, fissandola negli occhi.
Lei schivò il suo sguardo e prese a camminare- Dici che
arriveremo prima della sera di domani?- Si strinse nel maglioncino.
Goku- Non ho mai guardato così attentamente la cartina
ma.. direi di si
Yuu- Bene…
***** *****
Il viaggio fu parecchio lungo e spiacevole. Hakkai
continuava a non rivolgere parola a nessuno e nemmeno il bonzo era nella sua
forma migliore.
Arrivarono nel villaggio di Kidu col sole ormai tramontato.
Yuu- Il brutto delle giornate corte ç__ç
Raye guardò un piccolo orologio a cipolla- Però direi che
abbiamo ancora tempo per fare tutto no? Per altre due ore buone i negozi
rimarranno sicuramente aperti… vado?
Meimi scattò in piedi ponendosi lo zaino in spalla- Goku vieni con noi?
Il giovane si trovò perplesso da quella inedita richiesta,
leggermente stranito.
Raye- Solito modus operandi
Enie congiunse le mani- Speriamo in bene
Mei- Tranquilla- Le mostrò un leggero sorriso- Con Raye e
Goku non rischiamo nulla
Quest’ultimo fu colpito dalla successione in cui vennero
pronunciati i nomi. Sospirò prendendo il suo zaino- Se ci fosse un nuovo
attacco cerca di evitare tutte le asce almeno
Yuu si impettì- Non commetto mai lo stesso errore due
volte
Il demone rise per poi incamminarsi.
Quella volta impiegarono più tempo del previsto, trovando persone collegate
alla famiglia Krafenberg. Ma l’immediato intervento di Goku congiunto con Meimi
non lasciava scampo a nessuno. Raye terminava egregiamente il lavoro.
Yuu- Davvero gli hai fatto credere di essere un allevatore di pecore?- Esclamò
allibita
Rise- Beh, ormai lui è un addestratore di pecore.
Non c’è differenza.
Yuu- In realtà questo tuo potere comincia ad affascinarmi-
Rifletté
Raye- Hai una meta?
Si massaggiò il mento-
Più o meno..scusa se ti ho trascinato con me ma.. l’atmosfera l’hai vista anche
tu, no? E con Mei non siamo ottime amiche.. forse preferivi rimanere solo con
lei?
Scosse la testa- Affatto, ho già passato troppo del mio
tempo insieme a lei. Mi sono reso solamente le cose più difficile- Si sfregò la
testa- E comunque hai visto come Goku l’abbia trascinata subito nella locanda?
Il suo cuore si fece piccolo. Gli afferrò le mani- Tu devi ridarle la memoria!
Magari non proprio tutta ma solo la parte in cui tu…- Non terminò la frase.
Le accarezzò il viso- Sei estremamente gentile, non
dovresti. Ormai ho preso la mia decisione, e in qualunque caso devo rispettare
la sua.
Incrociò le braccia- Io vorrei riaverla.. vorrei ricordarmi
del mio uomo
Fece spallucce- Chissà, forse non mi considerava più suo
uomo da tempo
Yuu- Oh..- Si fermò
Si portò le mani in tasca- Hai trovato ciò che cercavi?
Inclinò lievemente la testa- Forse. .
Bussò leggermente ed entrò senza aspettare risposta.
Lui non si voltò nemmeno, intento a leggere il giornale.
Yuu- Come ti senti?
Un qualcosa di molto simile ad un mugolio si fece spazio.
Posò il sacchetto che aveva tra le mani ai piedi del letto, gli tirò giù il
giornale e si sedette di fronte a lui- Ho trovato lo studio del medico di cui
ti parlavo.. in verità ho anche parlato con lui. Domani hai un appuntamento
Sanzo- Cosa?- Ringhiò
Yuu- Sanzo!- Esclamò, prendendogli poi le mani- Per favore… chissà, magari
soffri d’ansia e non te ne sei mai accorto- Ridacchiò cercando di
sdrammatizzare
Sanzo- Guardami, ti sembro forse malato?
Scosse la testa- No ma… mi farebbe stare più tranquilla…
Sospirò. Ripensò al pomeriggio, a quando non era riuscito
a seguire il suo passo, a quando l’aveva lasciata in balia di chissà quale
demone. No. Non sarebbe più dovuto succedere.
Lo vide chinare la testa e scuoterla.
Strinse più forte le mani- Grazie Sanzo, vedrai sarà una cosa brevissima. In
più è un medico bravissimo, ti puoi fidare!- Sorrise scattando in piedi- Ora
però ho una sorpresa per te… promettimi che non mi manderai fuori a calci!
Alzò un sopracciglio- Che genere di sorpresa?
Entusiasta salterellò ai piedi del letto e portò sulle lenzuola l’enorme
sacchetto apparentemente pieno di ritagli di giornale- Scusami, non avevo tempo
di trovare anche della carta per fasciarli
Sanzo- Stai già parlando al plurale.. – Sbirciò
all’interno del poco invitante sacchetto.
Yuu- Dai, fruga! Ti dico che sono tre cose, trovarle non sarà questa grande
impresa immagino! XD
Allungò una mano poco convinto e iniziò a tastare i
piccoli fogliettini. Alzò un sopracciglio
Yuu- Prima cosa trovata! Dai dai, tira fuori- Batté le
mani mentre una busta sottile veniva estratta.
Il bonzo scrutò con attenzione la camicia blu notte dentro
la confezione non intatta.
Yuu- Che aspetti, scartala!
Sanzo- E magari dovrò anche provarla
Yuu- Non con tutto questo entusiasmo- Si allungò,
storcendogli il naso- Puoi farlo anche dopo se vuoi.. penso sia della tua
taglia,in qualunque caso dovrai fartela andare bene, la signora che me l’ha
venduta mi sembrava contraria a qualsiasi tipo di reso
Poggiò la busta riprendendo a frugare e trovando al tatto
una scatola di cartone piuttosto pesante.
Yuu- Queste si possono cambiare- Esordì, lievemente
preoccupata mentre lui tirava fuori dal pacco un paio di stivali alti più della
caviglia completamente neri- … è che… i tuoi sono rovinati- Glieli indicò- Ho
fatto male?
Si tolse i logori stivali e si infilò quelli nuovi- Direi
che mi reggono- Si alzò, facendo solo due passi- Poi mi spiegherai il perché di
tutto questo
Scosse la testa- Dopo.. ti avevo detto che c’erano tre
pacchetti….
Si tolse nuovamente gli stivali accantonandoli in un
angolo, e frugò con foga nel sacchetto, non trovando nulla sparse giornale
ovunque.
Yuu- Guarda bene, ti è caduto qualcosa- Gli indicò il
terreno
Lui si chinò raccogliendone un piccolo pacchettino
argenteo. Lo rimirò intimorito.
Yuu- Non è nulla di grave o impegnativo, ci tengo a
precisarlo
Senza indugio scartò anche quello.
Yuu- Questa te la devo spiegare, forse è troppo umano per
te- Prese il piccolo oggetto- Vedi, tra i giovani innamorati usa regalarsi dei
braccialetti di qualsiasi material si voglia ma con attaccati ciondoli..
ciondoli con un particolare significato ovviamente… - Gli passò una mano fra i
capelli- Considerando che tu un bracciale non lo porteresti e comunque si
romperebbe alla prima harisenata ho optato per questa collanina.. è di caucciù
quindi non mi è stato difficile applicare i ciondoli che volevo…Posso?- Non
ricevendo al diniego scostò i capelli liscissimi e cercò di agganciare la
collanina- E poi questa è più da maschi.. e non si vede sotto la tonaca.. ecco-
Si ritrasse, sedendosi davanti a lui- Ora puoi uccidermi- Esordì, felice.
Sanzo- Che significato hanno?
Yuu- Ah… la coccinella è il mio animale preferito.. da piccola le inseguivo
sempre, povere, pensavo che toccandole il loro influsso benevolo mi avrebbe
invasa.. lo considero un porta fortuna… La pistolina rappresenta te, un
attacco, una difesa… - Gli accarezzò il collo, sorridendo- Questa me l’hanno
spacciata come lucciola ma, non so quanto credergli.. comunque rappresenta me,
una me che vorrebbe illuminare la tua strada, se glielo permetterai… E il cuore
è banale…- Si scostò
Le prese entrambe le mani- Dimmelo….- Si avvicinò- Dimmelo
Lei deglutì- Mi sono innamorata di te.. Sanzo- Nuovamente
la saliva le si piantò in gola- ..seriamente.. innamorata…
Sospirò- Questo dovrei dirlo io…- Sussurrò
Yuu- Come?
Si avvicinò a lei e le rapì le labbra in un lungo e
interminabile bacio- Grazie
Gli toccò la fronte- Sei caldo in effetti
Le riprese la mano- Sei tu che mi fai questo effetto.. mi
sento un terribile imbecille
Gli accarezzò il viso- Sei il più bel terribile imbecille
però
Sanzo- Come fai a sopportarmi.. come… - Scosse la testa- Ma
soprattutto a cosa devo l’onore di tutto questo- Indicò il sacchetto ormai
vuoto
Yuu- Beh.. anche se oramai è sera… auguri!
Alzò un sopracciglio- Scusa?
Yuu- E’ il tuo compleanno oggi no?
Sanzo- Eh?
Yuu- No?….- Si portò una mano sulla bocca- Quando eravamo
a casa mia ricordo di aver chiesto a Goku tutti i vostri compleanni.. il tuo
era oggi, 27 ottobre, no?
Si trovò a ghignare- Quella stupida scimmia, riesce a
confondere anche i mesi, che completo imbecille
Yuu- Eh?????? Vuoi dire che..
Sanzo- Novembre- Rispose secco- E non ho mai festeggiato
nessun compleanno, mai. E mai vorrò, tanto per intenderci
Yuu- Ma cazzo, Goku è un cretino.. mi sono impegnata così
tanto >___< - Lo ignorò completamente.
Sanzo- Yuu..
Lo indicò- E non dire che non festeggerai il tuo
compleanno perché ti farò una torta così grande che quasi non entrerà in una
stanza U__U..- Fece grandi respiri per poi risedersi sul letto- Io vorrei che..
tu fossi sereno sempre.. e non ti odiassi..è per questo che tu..
Sanzo- La scimmia parla troppo
Yuu- Era insonne all’epoca- Lo giustificò- Beh.. i regali
tienili comunque, vuoi?
Le passò una mano fra i capelli- Sai qual è l’unica cosa
che voglio tenere?… tu- L’afferrò per la nuca e la tirò a sé.
Nuovamente baci seguiti da nuove carezze.
I vestiti volarono da ogni parte della stanza, le loro mani frugavano veloci
tastando appassionatamente ogni centimetro dell’altro.
Baci, non sempre romantici ma particolarmente piacevoli
scorrevano veloci e fugaci.
Yuu- Sanzo..- Gli accarezzò il viso, ora sopra il suo come
tutto il suo corpo- Ho bisogno di dirti una cosa senza che tu la prenda male…
Sbuffò incitandola a continuare.
Yuu- Ti amo
Le ametiste si spalancarono. Non per la paura, ma per
l’assoluta certezza che per lui era la medesima cosa. Si abbassò, posandole
dolci baci sulla spalla- Non avere paura
Yuu- Ora non l’ho più
E poi….
Successe la cosa più naturale che potrebbe succedere tra
un uomo e una donna che non solo si desiderano ma…… si amano
Sanzo- Scusa ma.. quanti anni avrei compiuto?
Si rigirò nelle coperte, la bocca ancora impastata-
Ventisei
Sanzo- Anche questa informazione di Goku?
Aprì lievemente gli occhi- Ho di nuovo sbagliato?
Sanzo- Uno in meno, non che abbia questa gran importanza
Chinò la testa scotendola- Io l’ammazzo quella stupida
scimmia
Le baciò il capo- Hai fame?
Yuu- Un po’… ho più sonno però- Riprese le coperte per
coprirsi le spalle nude.
La fece aggiustare sopra una sua spalla- Allora dormi
ancora un po’, non c’è fretta
Yuu- Sbagli, abbiamo un appuntamento, ricordi?
Sbuffò.
Lei sorrise dandole un buffetto sul naso- Ti vedo più rilassato
Sanzo- Ti sbagli.. dovrei?- Chiese poco convinto
Yuu- Beh.. mi sembravi particolarmente contento questa
notte- Gli baciò una guancia
Sanzo- Stavi fingendo?- Domandò allarmato
Scosse la testa- No..- Gli accarezzò i capelli- Ho
sentito… ho davvero sentito.. ed è stato bellissimo…- Fece una pausa- Forse..
mi sono rilassata, come è normale che sia… … Non sei contento?- Si informò,
notandolo accigliarsi.
Sanzo- Dovrei forse? Mi stai dicendo che le volte prima sono state delle merde
Lei rise, divertita- Amore- Gli baciò le labbra
prendendogli il viso- Questo significa che ho preso consapevolezza di me
stessa, in modo migliore, di ciò che provo… è solo che un bene.. tutto
migliorerà… e….- Arrossì- Avremo tanto tempo per provare altre.. cose…. No?
Le posò una mano sugli occhi allontanandole appena la
faccia- Idiota
Si ributtò sotto le coperte, cercando la sua mano calda e
stringendosela intorno a sé.
Scesero dopo tre ore, l’ora di pranzo era passata da un
pezzo. Mangiarono qualcosa di freddo e già pronto, il tempo stringeva.
Goku- Quindi dici che questi Frederik e Daniel non ci daranno noia?
Fece spallucce- Solitamente è Sato il più casinista, il
più pericoloso rimane però sempre Ian- Si sfregò il mento- Comunque non vi
consiglio di cancellare la memoria solo a loro due, tanto saranno l’oro a
venirci incontro quando ci scopriranno
Gojyo- Quando scopriranno noi vorrai dire
Mei- Se ci scopriranno voleva dire
Hakkai- Da come ho capito meno ci addentriamo meglio è
Raye- No, dobbiamo eliminare più pericoli possibili.. solo
così potranno stare tranquille
Mei- Hei, ci sei anche tu in mezzo
Scosse la testa- Io sono l’ultimo dei vostri problemi. Se
sono ancora qui è per pura riconoscenza
Gettò la testa sul cuscino della poltrona- Da come ho
capito questa volta non sarà una passeggiata
Gojyo- Che hai scimmia? I tuoi pochi neuroni hanno deciso
di invecchiare in una notte?
Goku- Idiota- Sbuffò, non considerandolo nemmeno- Oh..
Sanzo!.. Yuu
La ragazza entrò nel salone, salutando tutti con un
inchino- Noi usciamo per un po’, tanto nei piani io non sono coinvolta no?-
Ghignò- Ci vediamo dopo- Sorrise ricorrendo verso il bonzo.
Vagamente due sguardi, contemporaneamente seguirono le due sagome per poi
abbassarsi.
Usciti dalla locanda lo prese per mano e iniziò a
fischiettare.
Sanzo alzò un sopracciglio ma non scostò quella mano così
calda.
Forse era desiderare troppo ma.. voleva poter stringere
quella mano per molto, molto tempo.
Il vecchio medico si dimostrò subito gentile ed estremamente
paziente. Sanzo non era certo il miglior paziente che avesse mai visto ma forse
nemmeno il peggiore.
Parlottò allegramente con Yuu, su come mai si fosse messa
in viaggio e che fine avesse fatto suo fratello. Parlarono così tanto che il
bonzo quasi ringraziò quando, afferrando lo stetoscopio, gli chiese di
sdraiarsi.
Yuu- Complimenti Dottor Takada, è uno studio davvero ben avviato- Si guardò
intorno
Takada- Perché non hai visto il retro- Le fece
l’occhiolino- Ho fatto talmente tanti soldi negli altri paesi che mi ero
stufato di curare gente ricca e sana.. in questi paesini c’è decisamente più
bisogno di me e dei miei strumenti
Yuu- Chissà quanti progressi ha fatto- Si sedette, per non
disturbare la visita
Takada- Si giri e faccia un bel respiro… da quanto ha
detto che ha cominciato il suo malessere?
Rifletté- Qualche settimane…- Tentennò- Forse un po’ di più…
Il dottore si staccò dalla sua schiena- Potrebbe essere
più preciso?
Sanzo- Un mese…
Yuu sgranò gli occhi.
Takada- Le chiedo cortesemente di aspettarmi qui un paio
di minuti, vorrei approfondire la sua visita, considerando che non è mai stato
da un medico in vita sua direi che è il minimo- Scherzò battendogli una mano
sulla spalla.
Lei si alzò in piedi- Un mese?- Bisbigliò- Perché me ne
parli solo ora?.. è peggiorato così tanto?
Sanzo- Mica ti devo rendere conto di tutto- Sbottò,
stropicciandosi poi gli occhi- .. non è nulla di grave- Sentenziò- Quindi
togliti quella faccia da funerale, siediti e stai buona
Lei ubbidì, ma non per volere di lui. Sentiva il cuore
batterle più veloce nel petto.
Tum TumTum TumTumTum
Il dottor Takada fece passare Sanzo da una stanza
all’altra, da un macchinario all’altro senza sosta. Ogni volta che scorgeva
Yuu, che si sporgeva timidamente dalla porta dello studio, le sorrideva. Ma
ogni volta sembrava più stanco e particolarmente sudato.
Il sole stava ormai tramontando quando lei si accorse di
essere praticamente avvinghiata allo stipite della porta. Si staccò passandosi
una mano fra i capelli. Rigirò per la stanza una decina di minuti poi decise
fosse il caso di sedersi. Sanzo sarebbe tornato parecchio irritato, lei doveva
essere pronta a tranquillizzarlo e a distrarlo in ogni modo.
E infatti il bonzo entrò nella stanza sbattendola e sedendosi sul lettino
bianco, incrociando le braccia- Quando usciremo di qui ricordami di ucciderti
Yuu- Ti hanno già detto qualcosa?- Chiese agitata
dimenticandosi tutte le sue buone promesse.
Sanzo- Un cazzo.. mi hanno passato uno strano affare sul
petto, piantato aghi in testa, infilato in macchinari strani con fetori
orribili e suoni mai sentiti
Yuu- E’ routine- Si sforzò di dire. Si avvicinò, prendendo
delicatamente la sua mano- Stai tranquillo
Sbuffò- Starei più tranquillo se smettessi di tremare
Yuu- Non sto tremando- Si impettì
Rilassò le spalle, sciogliendosi a quella bellissima
espressione corrucciata di lei- Speriamo solo che non ci faccia aspettare
ancora delle ore, altrimenti giuro che spacco tutto ciò che trovo
E invece dovettero aspettare eccome. Lo fermò in tempo
quando, colto da un attimo di rabbia, si stava per gettare su un ferma carte.
E infine il dottore rientrò…
Yuu- Dottor Takada!- Esclamò sollevata, l’attesa era
peggio di qualsiasi verdetto. Ma dovette ricredersi istantaneamente
nell’osservare il volto madido dell’uomo davanti a lui. Nelle mani stringeva
più di una cartellina, probabilmente i molteplici esami che aveva fatto.
Sanzo- Dunque? Ci vuole far perdere altro tempo??!- Proruppe ormai sul colmo di
una crisi di nervi.
Si tolse gli occhialetti e posò a casaccio tutto il plico
di cartelle sulla sua scrivania ordinata- Non è mai facile dover dire certe
cose- Disse, lentamente- Alle volte il tempo serve a noi dottori per cercare le
parole giuste.
Yuu sbiancò.
Il bonzo non si scompose- Non me ne frega nulla delle
parole, se non si sbriga io..
Il dottore allungò una mano- Resti seduto la prego, non
comprendo come possa ancora reggersi in piedi- Si sfregò nuovamente gli occhi.
Invitò con un cenno della mano anche la ragazza a sedersi che rifiutò
seccamente. Tentennò ancora qualche istante poi cominciò a parlare come un
treno- Gli affaticamenti, i fischi e i dolori al petto mi hanno insospettito ma
non pensavo si trattasse proprio di quello…- Sospirò- Miocardite- Disse infine
facendo scendere il silenzio-… si tratta di un deterioramento del miocardio che
sarebbe..
Sanzo- So cos’è- Esordì, ora anche lui madido in fronte-
Continui
Takada- ..penso sia dovuto a un eccessivo e ripetuto
trauma al torace, ecco perché ti abbiamo tenuto tanto in quella macchina-
Sorrise lievemente- Purtroppo però i risultati non sono stati ottimale come
speravamo..
Yuu- E come si cura?- Chiese, quasi urlando
Sbatté più volte gli occhi- Riconosciuta in tempo si può
intervenire con dei medicinali appositi…
Sanzo- Ma?
Sospirò- Purtroppo sembra avanzata.. anche il nodo
senoatriale sembra decelerato nella sua funzione. Mi stupisco- Tentennò- Mi
stupisco come possa reggerti sulle tue gambe in questa condizione
Yuu- Che vuol dire?- Fece un passo avanti- Che vuol
dire???
Takada- Il miocardio ha già rallentato il suo lavoro da
tempo, non so per quanto riuscirà a portare avanti adeguatamente la sua
funzione
Yuu- Ma ci sarà pur qualcos’altro che si può fare?
Takada- I libri dicono che il trapianto sarebbe la
soluzione ottimale ma.. il Toghenkiò pullula più di demoni che di cuori sani…..
forse con le medicine adatte si potrebbe rallentare..
Sanzo- Quanto tempo ho?
Socchiuse gli occhi- In casi normali direi un mese.. ma da
come ha retto il tuo fisico fin’ora forse sei mesi…
Yuu si portò una mano sulla bocca.
Il suo cuore che fino a poco tempo prima pompava veloce
rallentò drasticamente il battito.
TumTumTumTumTumTum……---------------------
When my
time comes
Forget the wrong that I’ve done
Help me leave behind some
Reasons to be missed
Don't resent me
And when you're feeling empty
Keep me in your memory
Capitolo 24 *** I won't even tell that to myself ***
(24)
“Ho sognato di
perdermi
Tu eri spaventata
Ma nessuno ascoltava
Perché non importava a nessuno”
Perdermi nell’oblio.
Quante volte l’ho desiderato. Così tante da confondersi le une con le altre.
Parole, susseguirsi di
immagini dolorose ma sempre più confuse. Dimenticare tutto, poter lasciarsi
abbandonare completamente. Rimanere solo, come sono sempre stato.
A nessuno importerebbe
se in questo mondo io chiudessi gli occhi. Nessuno piangerebbe sulla mia tomba.
Nessuno dovrebbe consolarsi o rifarsi una vita… nessuno, nemmeno tu
“Dopo il mio sogno
Mi sono svegliato con la paura addosso
Che ricordo lascerò dietro di me
Quando avrò finito qui?”
Ma appena ho
cominciato ad escludere dalla mia mente questo pensiero ricorrente, darmi forse
una piccola possibilità.. eccola, svanire. Come aprire gli occhi dopo troppo
tempo e rimanere accecato dalla luce. Chiedevo troppo, ora ne ho la certezza
“E allora se me lo
stai chiedendo
Voglio che tu sappia
Quando arriverà il mio momento
Dimentica le cose sbagliate che ho fatto
Aiutami a lasciare
Delle ragioni per essere ricordato”
Però, ora che il mio
momento tanto atteso sta per giungere, tu sei qui, accanto a me. Quante cose ho
sbagliato. Quanto avrei dovuto e voluto trattarti con dolcezza. Se non terrai
alcun ricordo buono di me non te ne farò una colpa, mai. Non ho alcuna ragione
per essere ricordato e nemmeno lo vorrei. Però…
“E non ti vergognare di me
E quando ti senti vuota
Tienimi nella tua memoria”
Però queste tue
lacrime mi feriscono. Mi pugnala anche la tua mano che stringe con forza la
mia. Tu non vuoi lasciarmi andare, tu che non dovresti che pentirti di aver
solo incrociato la mia strada. Tu che dovresti immediatamente dimenticarmi…
“Non preoccuparti
Ho preso le mie botte
E ho condiviso ciò che sono stato”
Ma forse la tua è solo
preoccupazione. Tranquilla, qualcosa in questo mondo di mio rimarrà, il sangue
che ho versato è troppo per essere dimenticato. Forse questa è solo la giusta
punizione, il giusto finale per il mio karma poco benevolo. Non rivendico
niente. Non dimentico nemmeno nulla.
“Sono forte in
superficie
Ma non in tutta
Non sono mai stato perfetto
Ma neanche tu lo sei mai stata”
La mia forza mi ha
fatto da scudo dalla nascita. La debolezza è solo la rovina degli uomini. Ma
tu, con la tua dolcezza hai scalfito la mia maschera d’odio, rendendo meno
pesante il mio zaino carico di esperienze negative. La perfezione non l’ho mai
cercata, ma con te mi sento d’averla perlomeno intravista
”Dimenticando
Tutte le ferite che hai dentro
Hai imparato a nasconderle bene”
Tu sei stata la mia
luce, il solo cammino che volevo seguire. La tua tenacia mi spiazzava, e
continua a farlo tutt’ora. Sbagli ne facciamo tutti, ma sono gli errori degli
altri quelli che paghiamo di più. E tu sei abbastanza forte da affrontare
tutto, da sola se necessario
”Fingendo
Qualcuno potrebbe arrivare e salvarmi da me stesso
Non posso essere te”
Quello che si sta
dimostrando un codardo sono io. Perché posso fingere quanto voglio ma sono io
che non voglio lasciare questa mano ancora stretta alla mia
“Quando arriverà il mio momento Dimentica le cose sbagliate che ho
fatto
Aiutami a lasciare
Delle ragioni per essere ricordato”
Quindi, se puoi,
cancella un briciolo delle cose brutte che ti ho fatto. Cullami nei tuoi sogni,
rallegra il mio lungo viaggio verso l’ignoto
“E non ti
vergognare di me
E quando ti senti vuota
Tienimi nella tua
memoria”
Tienimi con te, amore mio. Più che puoi, finché le tue
mani non saranno così stanche da lasciarmi andare. Non dimenticarmi. Continua
ad amare questo cuore egoista. Egoista. Si, lo sono. La mia mente è sempre
stata contornata da proposte egoiste, le tue lacrime ne sono una prova. Come
posso consolarti? Come posso lasciarti andare? Tu, mio piccolo fragile amore..
eppure, fra non molto tempo, le nostre mani non saranno più unite. Le tue
stringeranno quelle di qualcun altro, mentre alle mie toccherà solo freddo e
polvere. Non ho paura di questo. Ho solo paura di perdere tutto questo amore
che ho provato solo in questo ultimo tratto della mia vita.
Che uomo egoista
24NON LO DIRO’ NEMMENO A ME STESSA
“Non piangere. Altrimenti tutta la forza che sto mettendo
nei miei occhi svanirà. Tu dovresti calmarmi, rasserenarmi per quanto
possibile. Dammi la tua compassione, ti prego, ma non inondare la mia camicia
di lacrime, potrei non sopportarlo.
Non riesco a contenere questo tuo amore, è già immenso il
mio di sentimento. Bastava il mio, per entrambi. Invece no, hai posato il tuo
sguardo su di me. Sarei stato contento, ma non in queste circostanze. Quindi,
allontanati, non piangere per me… amore…..… Yuu”
Continuava a sfregarsi
gli occhi, ma ogni volta che sembravano essere asciutti nuovamente nuove
lacrime li bagnavano.
Una mano stringeva saldamente quella dell’uomo accanto a
lei. Lo sguardo di lui era alto e fiero, non un singolo muscolo fuori posto,
non un minimo segno di cedimento.
Si fermò, poco prima di arrivare alla locanda- Un momento-
Lasciò quella mano e cercò un fazzoletto. Si pulì il viso come meglio poteva e
si stampò in viso un sorriso di circostanza. Fece un profondo respiro- Forza,
rientriamo. Non hai fame?- Chiese, sforzando le labbra
Sanzo- Si- Mentì
Yuu- Che ne dici se spilucchiamo qualcosa dalla cucina e
lo mangiamo nella tua stanza?
Sanzo- Si- Disse nuovamente, con tono stranamente pacato.
Nuovamente le loro mani si cercarono, era un bisogno di entrambi.
Entrati nel loro alloggio vennero subito richiamati all’attenzione.
Goku- Hei!- Si alzò dalla poltroncina e corse loro
incontro- Pensavamo vi foste persi!
Gojyo- La mia ipotesi era ben altra- Ghignò
Goku- Che succede? Hai gli occhi gonfissimi!
Si massaggiò la pancia- Nulla che qualche succo di frutta
non possa risolvere
Goku- Oh- Stranamente sembrò comprendere- Devi mangiare
allora! Vado a chiedere in cucina se c’è qualcosa- Il suo sguardo si posò
distrattamente sulle mani ancora giunte.
Sanzo- Vado io- Rispose- Tu vai in camera
Abbassò appena il viso. Salutò con una mano gli altri e
corse via.
Goku inclinò il viso preoccupato- Poverina, deve stare molto male
Sanzo- Penso di si. . .
Gojyo- Non vorrei essere donna per nulla al mondo U__U
Hakkai gettò uno sguardo verso il bonzo intento ad
intrufolarsi in cucina. Un sopracciglio si inarcò, involontariamente
Sanzo- Sei qui
Uscì dal bagno, l’accappatoio fra le mani- Si… volevo
prendere dei vestiti puliti.. mi sento sporca
Posò il vassoio- Non ho trovato nulla di caldo comunque,
quindi lavati pure con calma. Io vado di là
Yuu- No- Lo fermò- … voglio che sia tu a lavarmi
Sanzo- Ma che dici?- Un lieve rossore lo colpì
inaspettatamente
Gli prese le mani- Facciamo un bagno insieme, poi
ceniamo.. per favore
Le accarezzò i capelli, si sentiva particolarmente stanco.
L’idea di un bagno caldo e rilassante non poteva che distrarlo da altri
pensieri- Sbrighiamoci però
Lei sorrise prendendogli una mano e trascinandolo verso il
bagno- Hai visto com’è spaziosa questa doccia? Sembra fatta apposta per due!-
Si tolse velocemente i vestiti- Peccato ci toccherà partire fra qualche giorno,
non si stava male qui, no?
Sanzo- Yuu
Yuu- Che freddo! Una bella doccia calda è proprio l’ideale
Sanzo- Yuu
Yuu- Forza!- Esclamò sempre dandogli le spalle. Si gettò
sull’appendino aprendo il rubinetto
Sanzo- Yuu- Entrò nella doccia, completamente vestito.
L’abbracciò, dolcemente
Si portò una mano sulla bocca trattenendo i singhiozzi.
L’acqua lavò dolcemente via il salato delle lacrime.
Sentendola tremare sotto le sue mani la girò e la strinse. Insieme si
accasciarono sul fondo.
Lei poggiò la testa sulla spalla di lui. Questa volta non
trattenne nemmeno i singulti di dolore.
Yuu- Scu.. scusa…. Io non…
Il bonzo posò una guancia sui capelli di lei e socchiuse
gli occhi.
Sei mesi.
Sei mesi e la sua vita sarebbe finita.
Lui sarebbe sparito.
Per sempre.
Poco importava forse.
La cosa più straziante era dover lasciare quel piccolo
tesoro nelle mani di quel mondo così schifoso.
Il solo pensiero di lasciarla così, in lacrime, lo uccideva più di qualsiasi
malattia.
Il suo tesoro
La sua Yuu
Alzò le coperte e la fece stendere. Si infilò anch’esso
nel letto infine coprì entrambi.
Yuu- Scusami, dovrei essere io a farlo
Sanzo- E quando l’abbiamo stabilito?
Socchiuse gli occhi cercando la sua spalla e stringendolo
a sé- Dobbiamo tornare indietro Sanzo
Aggiustò i cuscini- Che vuoi dire?
Yuu- Sentire altri pareri..
Sanzo- L’hai detto tu che quell’uomo è il migliore
Yuu- Nella ricerca senz’altro, come ti ho detto era un
professore… ma la pratica è qualcosa di diverso
Sanzo- Mi sembra sia stato molto chiaro
Yuu- Per niente, non ci ha dato nessuna soluzione concreta
se non infinite boccette di farmaci..
Sospirò- Yuu, non voglio che ti fai illusioni. Noi
continueremo il nostro viaggio come sempre, come tutti i giorni. Domani
potrebbe anche arrivare un demone e riuscire nel suo intento
Gli diede una piccola patta sul braccio- Non dirlo nemmeno
per scherzo.. Sanzo, dobbiamo cercare alternative
Sanzo- Non fare la mocciosa. La situazione è chiara e io
non voglio approfondire oltre. Finito qui il discorso
Yuu- NO!- Puntò le mani sul letto- Sei un solo un
vigliacco! Un codardo del cazzo! Come puoi arrenderti così???
Sanzo- Che dovrei fare?- Chiese tranquillamente
Yuu- Lottare, sentire altri pareri!
Sanzo- Ti ricordo che domani ci muoveremo verso una delle
famiglie più pericolose del Toghenkiò. E il piano non si cambia
Yuu- Sanz
Sanzo- Anzi- La bloccò- Ti chiederei di non dirlo a
nessuno. Nessuno capito. Non voglio essere guardato con sfottuta compassione o
addirittura pena. Se lo scoprono ti ammazzo… intesi?
Si lasciò andare, cadendo sul cuscino- Non ti preoccupare
di questo… non lo dirò nemmeno a me stessa
* * * * *
Sbuffò, per l’ennesima volta- Si può sapere perché ti
ostini a seguirmi?
Storse il naso- Perché penso potresti fare qualche cazzata
Portò le mani sui fianchi- Del tipo? Tradirvi forse?
Peggio di così, credimi, non potreste essere messi
Meimi abbassò la testa- Penso invece che potresti prendere
la moto e andare da solo
Alzò un sopracciglio, sorpreso- Che strano, questa ipotesi
sembra quasi turbarti- Sorrise, voltando il capo
Mei- In un certo senso è così…- Strinse i pugni- Ed è una
sensazione alquanto fastidiosa
Raye- Senti, perché non passi questi ultimi giorni di
calma col tuo ragazzo? Penso potresti creare spiacevoli equivoci standomi
attaccata
Mei- Uno, non ti sto attaccata!- Si impettì- Secondo, se
ti davo così fastidio potevi dirmelo subito. E terzo, io faccio un po’ quello
che mi pare!
Scosse la mano, sorridendo- Non mi dai fastidio, mi sei
del tutto indifferente- Fece una pausa, mordendosi la lingua- Solo non vorrei
trovarmi il tuo demone al collo, tutto qui
Mei- Goku non è un idiota, o almeno non fino a questo
punto. E comunque io passo il mio tempo un po’ con chi voglio
Fece un leggero inchino- Lieto della tua presenza allora…-
Si tolse la giacca e gliela gettò addosso- Mettitela, stai congelando
Mei- Com…
Le indicò le guance- Quando ti si arrossano in quel modo..
vuol dire che hai freddo- Sorrise nuovamente e si voltò iniziando a camminare.
Lei restò impietrita, con la sua giacca in mano. Qualcosa
dentro di lei stava facendo le capriole, un qualcosa che voleva uscire essere
ascoltato. Inghiottì più e più volte mordendosi le labbra. Quando sentì il
gusto ferroso strinse i pugni- Ma dove cazzo sarà quel cretino di Goku?!
*
Sfregò la punta delle dita sul suo naso- Sicuro che vuoi
perdere il tuo tempo qui, con me?
Sorrise- Non vedo come potrei spenderlo in maniera
migliore- Si sporse in avanti, baciandola e cercando con le mani il suo corpo
caldo… nudo
Lei si accoccolò in quel piacevole abbraccio, conscia di
non aver mai provato una sensazione anche lontanamente simile- Se continui a
trattarmi con tutta questa gentilezza potrei seriamente innamorarmi di te
Le soffiò via dei riccioli castani dal viso e sorrise- Non
vedo l’ora
Si incupì- Ma in caso.. non ti lascerei mai andare….
Gojyo- Hei- Le diede una piccola testata- Avevamo detto di
non parlarne in questi giorni, o sbaglio?
Enie- Quindi devo smettere di dirti che è un errore
madornale?
Annuì, deciso- L’unica cosa che ti è concessa dire sono
solo espressioni di piacere e cose gentili nei miei confronti- Le soffiò in un
orecchio.
Lo strinse forte- Vorrei passare il resto della mia vita
in questa stanza con te… è un reato?
Gojyo- Un gravissimo reato- Le baciò una spalla
Enie- Ho paura… Gojyo…
Alzò appena la testa e le passò la lingua su una guancia-
Andrà tutto bene, te lo garantisco io
Sorrise- Si… mi fido… di te mi fido
*
Scese gli scalini, lentamente, tenendosi ben stretta alla
ringhiera. La paura di cadere, di sprofondare, era troppa. E invece avrebbe
dovuto reggere, sopportare, essere forte per molto, moltissimo tempo.
Non c’erano più attimi per piangere, disperarsi. Le
lacrime agli occhi dovevano sparire. Avrebbe dovuto affrontare prima di tutto
suo fratello e le relative spiegazioni che lui le avrebbe buttato addosso.. e
solo dopo, solo dopo i suoi occhi sbattendo più volte e perdendo le nuove
lacrime che si sarebbero sicuramente andate a creare, sarebbero stati pronti
per la sfida più grande. Perché lei no, non l’avrebbe mai lasciato morire senza
far nulla. Per niente al mondo. Era solo questa convinzione che le dava la
forza di alzarsi dal letto, tentare di sorridere e comportarsi come nulla
fosse.
Goku- Yuu
Incrociando i suoi occhi dorati si sentì sprofondare. Come
stava bene strutta dal dolore per la perdita del suo primo amore.. non era
nulla alla morsa che ora le avvolgeva il cuore. Sarebbe stato anche molto
facile parlare con lui, confidarsi. Insieme avrebbero trovato sicuramente una
soluzione per salvarlo. In fondo erano le uniche persone al mondo che lo
amavano intensamente.
E invece si impiantò in faccia un sorriso un po’ spento-
Goku- Chinò appena il capo in cenno di saluto
Goku- Come ti senti?- Chiese titubante- Stavo venendo a
portarti questi- Le tese un sacchetto piuttosto pesante.
Allungò le mani e frugò al suo interno. Istintivamente
afferrò un succo di frutta, lo aprì e lo bevve a grandi sorsi- Ahhh- Esclamò-
Buonissimo
Goku- Ti senti un po’ meglio?- Domandò ora speranzoso
Questa volta non dovette nemmeno calcare un sorriso, le
uscì spontaneo- Fosse per me li berrei tutti.. sono una droga.. sono tutti per
me?
Fece il segno della vittoria- Tutti regolarmente tuoi
Prese il sacchetto- Allora ti ringrazio, sei stato più che
gentile
Goku- Senti hai..- Si grattò il capo-… notizie di Sanzo?
Non è sceso nemmeno lui per pranzo
Il suo nome la fece trasalire. Girò lo sguardo appena in
tempo- Ah no? Mi ha portato la cena ieri sera poi non so- Fece spallucce. La
prima delle tante bugie.
Goku- Capisco- Non seppe se crederci davvero
Yuu- Hai provato nella sua stanza?
Goku- No.. sarei passato da te poi da lui
Afferrò due succhi e glieli porse- Allora trovalo e
beveteli insieme.. parlate un po’! Parlare fa bene!
Goku- Ah.. si… Grazie sai, prenderò seriamente il tuo
consiglio.. allora ci vediamo dopo!
Yuu- Si…- Lo salutò con la mano.
Si accasciò appena sui gradini, portandosi subito una mano
sulla bocca. Si era ripromessa di non piangere.. allora perché?.. perché in
cuor suo sperava che Sanzo si fosse aperto con Goku? Una cosa simile non
sarebbe mai successa…
No.
Non poteva nemmeno pensare a una vita senza accanto
quell’uomo così arcigno e burbero.
Il solo pensiero le procurava la nausea.
Non aveva provato così dolore mai nella sua vita, quella
sensazione di totale nullità.
Eppure lei doveva fare qualcosa…. Doveva
*
Si accese una sigaretta. Lei gliela strappò subito dalle mani
portandosela alla bocca e aspirando generosamente… iniziò subito a tossire, la
mano che batteva sul petto non le procurava alcun sollievo. Corse fuori in
cerca di acqua o qualsiasi altra cosa le portasse via quel gusto tremendo dalla
bocca.
Lui sbuffò, indifferente, ritornando a puntare gli occhi
sulla ragazza dai capelli ricci che stava da ore ormai raccontando le peculiari
caratteristiche degli elementi più significativi della sua famiglia.
Gojyo- Quindi, ricapitolando- Incrociò le braccia dietro
le spalle- Frederick e Daniel usano rispettivamente delle lunghe e
assottigliate spade che tengono nascoste nei pantaloni e hanno la passione di
infilzare la gente come spiedini
Enie annuì, poi rivolse l’attenzione a Goku che continuò
il riepilogo- Poi c’è Sato.. Chiamato anche Sato Mortale per la sua indole a
buttare da un luogo alto le sue..vittime- Deglutì
Raye incrociò le braccia- Infine Ian, il membro più
pericoloso e il vero capo dell’organizzazione. Lui usa prevalentemente le
pistole come arma e uccide a sangue freddo le sue vittime augurandole una buona
vita dopo la morte
Hakkai- ‘Good Luck’…
Goku- Certo che è un tipo macabro questo Good Luck però..
Enie stava per ribattere qualcosa ma si morse un labbro.
Mei- Mi sembra di capire però che non ci darà troppa noia,
o sbaglio?
Il viso della ragazza si colorò appena- E’ l’unico che mi abbia mai dato retta
lì dentro.. non dico che non combatterà.. ma… magari… vedendovi insieme a me….
Sanzo- Non possiamo basarci su ‘se’ e ‘ma’.
Enie- Hai ragione, scusa- Abbassò il capo- La mia è solo
una speranza… comunque, io più di questo non posso dirvi
Hakkai- E’ già molto di più di ciò che sappiamo di solito-
Sorrise dolcemente.
Meimi si passò le mani sulla faccia- Quindi cinque giorni
e raggiungeremmo la casa principale…
Hakkai si alzò- Direi che sapendo meglio il piano posso
anche andar a far provviste… Sanzo?
Il bonzo si alzò a sua volta- Domani mattina, all’alba. Tu
farai la guardia tutta la notte- Si rivolse a Raye- Dormirai durante il viaggio
Gojyo- Non penso troverò grandi difficoltà a guidare una
moto- Fece spallucce
Raye- Come volete, allora vado a riposarmi già da ora..
mangerò stanotte
Yuu sbucò dalla porta, la bocca leggermente bagnata, il
mozzicone ancora tra le mani.
“l’ultima notte… “
*
Alzò in tempo gli occhi, giusto per fermare una mela che
altrimenti sarebbe caduta sulla sua testa. La seconda però lo prese in pieno
sul naso.
Si lamentò a bassa voce per infine ringraziare e dare un
morso a quella succosità.
Lei si rannicchiò vicino a lui, poggiando la testa sulle ginocchia.
Raye- Dovresti dormire. Non mi fido molto di quel Gojyo,
non tanto da fargli guidare la mia amatissima moto
Alzò un sopracciglio- Perché io la so guidare?
I suoi occhi assunsero un’espressione dubbiosa. Sorrise
tornando a mangiucchiare la mela.
Mei- Sai, è fastidioso
Raye- Cosa?- Domandò, non voltando nemmeno lo sguardo
Mei- Non ricordarmi assolutamente di te ma cercarti
continuamente
Per poco la mela non gli si conficcò in gola. Tossì, più
forte che poteva, per poi cercare la bottiglietta d’acqua accanto a lui.
Mei- Tu..- Continuò- In qualche modo sembri conoscermi più
di quanto vuoi farmi credere… è perché hai dentro di te parte dei miei ricordi?
Cercò la risposta più adeguata- Si..
Socchiuse gli occhi- Tsè, non vali granchè come bugiardo..
vedila così, anche se mi dirai cose compromettenti potrai sempre farmele
dimenticare, no?
Questa volta puntò fisso i suoi occhi color di lago di
montagna fissi su di lei- Non voglio mai più entrare nella tua memoria
Fischiò- Wow, che risposta categorica
Raye- Entrerò nella mente di qualcuno solo per difendervi,
questa ultima volta
Mei- Sai cosa mi sorprende? Che tu sia così sicuro di
andare a morire
Raye- Non sono forte e battagliero come te… La mia ‘arma’
può avere efficacia offensiva contro un nemico alla volta, fossero già in due
posso fare ben poco
Mei- E non ti ho mai insegnato nulla?
Raye- Che domanda è?
Mei- Ho una teoria a riguardo… noi ci conoscevamo già,
vero? Non ci siamo visti solo di sfuggita quando mi hai rubato la memoria
Raye- La tua non sembra una domanda
Mei- Non lo è
Sorrise- Ti assicuro che non c’è nulla di più di quello
che ti è stato detto
Mei- Menti peggio di Enie
Raye- Keitel- Disse velocemente. Poi si bloccò, il suo
respiro si bloccò. Non nominava quel nome da ormai troppo tempo. Un nome che
doveva rimanere tabù.. per sempre
La ragazza sospirò- D’accordo, non ti chiederò più
niente.. ma dopo che avremmo distrutto i Krafenberg voglio quanto meno
approfondire questa situazione..
Raye- Non c’è nulla da chiarire- Seccò il discorso- E ora
vai a dormire, è tardissimo
Scosse la testa- Questa coperta è abbastanza grossa per
entrambi- Ne tirò una piccola parte sulle gambe- Se dovessero attaccarti mi
sentieri meno in colpa. La mia nuova coscienza è abbastanza irritante
Raye- Come vuoi, ma non voglio far conversazione
Mei- Mi trovi d’accordo- Appoggiò la testa sulla parete e
chiuse gli occhi.
Restarono fermi circa un’oretta, senza guardarsi
reciprocamente. Finché lui non sentì un respiro più calcato.
Si voltò appena per vederla dolcemente addormentata.
Sorrise, delicatamente e cercò di aggiustarle meglio la coperta sulle spalle.
Lei mosse appena le labbra e si sbilanciò da un lato, cadendo debolmente sulla
sua spalla.
Con movimento fluidi le passo un braccio attorno al collo
e la strinse appena. Le baciò la fronte e si appoggiò sulla sua testa con una
guancia.
Raye- Ti amo Kei… ti amerò sempre.. non permetterò a
nessuno di toccarti nemmeno con un dito, te lo giuro… -Nuovamente le posò un
delicato bacio sui capelli
“Vai fuori dalla mia mente, dalla mia memoria, dalla mia
vita. Ti sei presa tutto, le mie speranze, il mio amore. Chiudi quei tuoi occhi
che di puro così poco hanno. Cancellami. Dimenticami. Amami. Allontana i tuoi
capelli così morbidi dalla mia vista, però stringimi le mani, forte”
Continua…..
^^^^^^^^^^^^^^^^^
Un aggiornamento dopo
secoli, e devo ringraziare una certa persona per questo…
Che dire?… siamo a
pochissimi capitoli dalla conclusione, in questi giorni sto apportando le
ultime modifiche a quello che dovrebbe essere il penultimo capitolo… ma
qualcosa ancora mi sfugge… avrei ancora un sacco di cose da dire su questi
personaggi, soprattutto su Raye, mi sembra di aver detto così poco di lui..
anche la frase finale, parole e pensieri in contraddizione, tipico di questo
personaggio.. splendido…
I ringraziamenti che devo
porvi questa volta è più che grande, immenso. Non basterebbero mille grazie per
spiegarvi cosa ho pensato leggendo i vostri commenti….
HOPE…RAFFY-CHAN.... WARASHI……. VALERY IVANOV…RIKA CHAN….. LAV..... immensamente grazie
AVALON9.... un commento che ha parlato più di molti altri..
MAMY-CHAN… grazie anche per le splendide canzoni consigliate
…. Questa volta davvero….
Grazie a tutti
Canzoni usate:
Linkin Park – Leave out all the rest
Olivia – Winter sleep
Rascal Flatts – What hurts
the most
Copertina:
Yuu stesa su un prato, occhi chiusi. Goku a fianco a lei,
sdraiato a pancia in giù, mani sotto il mento. Hanno una cuffia a testa. Goku è
sveglio e sembra apprezzare particolarmente la canzone(o la compagnia)
Aprì lentamente gli occhi,
non troppo sicura che quel gesto le avrebbe regalato un sorriso.
Investita dalla luce
diretta li richiuse subito, girandosi di scatto e cercando riparo sotto il
cuscino.
Scontrando qualcosa però
si alzò col busto velocemente per fissare coi suoi occhi assonnati un paio di
occhialetti posati su un naso perfetto.
E il sorriso le si dipinse
sulle labbra come un’opera d’arte.
Si accoccolò vicino a lui,
sistemandosi al meglio- Mi sono spaventata.. prima mi sono svegliata e tu non
c’eri
Lui alzò il giornale che
stava leggendo, come segno di ‘chiara’ risposta.
La ragazza mugolò qualcosa
e si rigirò appena.
Sanzo- Hai fame?- Chiese
con voce roca
Scosse la testa, alzandosi
e avvicinando i loro visi- Non di quello che pensi….
Le scostò una ciocca dagli
occhi- Mi fa piacere sapere che non ti ho soddisfatta questa notte
Yuu- Non ne avrò mai più
abbastanza- Calcò le parole centrali
Sospirò, buttando per
terra il giornale ormai imparato a memoria- Penso che ora dovremmo alzarci, è
ormai l’alba.. ho già trasgredito al mio stesso ordine
Yuu- Vero.. non è da te-
Sorrise, ignorando il pensiero dell’imminente partenza
Sanzo- Molte cose non sono
più da me ormai
Yuu- E questo ti dispiace?
Rifletté un attimo- Si- Si
staccò da lei e cercò qualcosa tra gli abiti sparsi
Lei non considerò nemmeno
quella risposta secca. In cuor suo sapeva bene che se lui fosse rimasto l’uomo
arcigno che aveva conosciuto entrambi si sarebbero risparmiati un sacco di
dolore.. ma il pensiero del futuro non poteva fermarli, non doveva. Era una
cosa stupida oltre che irrazionale.
In quel momento lui le
lanciò un pacchettino- Mi sento già particolarmente stupido, vedi di non
commentare più del dovuto
Guardò il pacchettino
argentato con curiosità. Si sistemò sulle lenzuola, coprendosi le spalle nude
con la coperta- Posso aprirlo?
Fece spallucce- Vedi tu
Sfilò il nastrino con
estrema cura, godendosi ogni istante di quel momento. Afferrò il sacchettino di
carta bianco e lo rimirò per qualche istante.
Sanzo- Ecco… si…-
Balbettò- L’ho vista per puro caso e….- Si grattò la testa- Cazzo, mi sento un
completo imbecille
Lei gli allungò la
catenina e si tirò su i capelli.
Silenziosamente gliela
allacciò. Si trovò a respirare il profumo dei suoi capelli, a baciare la sua pelle.
Lei trattenne a stento le
lacrime che uscivano prepotentemente, fino ad arrivare alla piccola pistola che
ora aveva fra l’incavo del collo
Sanzo- Canta per me
Tirò su col naso- Cosa?
Sanzo- Qualsiasi cosa
Si lasciò cadere sul suo
petto e trascinare verso il materasso, l’uno sopra l’altro. I loro cuori erano
attaccati, ne si poteva quasi udire il battito in sincrono
Yuu- Ti amo
Lui non rispose, ma il suo
battito accelerato parlò per lui.
Yuu – C’è una parte di me che ti segue anche se non ci sei, non mi vuoi
C’è
una parte di me che fa parte di te
Ci
convivo da un po’ oramai
“Mi hai dato tanto di te. Così tanto, da farmi
struggere il cuore. Ogni tua parola non era musica e nemmeno un canto. Era una
parte di te, che mi stavi regalando. Ed è per questo che mi sei così cara”
***** *****
Partirono che il sole era
già sorto da un pezzo. Nessuno commentò il ritardo del bonzo e di Yuu. Nessuno
aveva molta voglia di parlare in realtà.
Meimi guidava la moto con
attaccato dietro Goku, Raye aveva preso posto vicino a Yuumei e cercava di
prendere il giusto sonno che ogni buca gli impediva di prendersi.
Gojyo non aveva mollato la
mano di Enie da quando erano saliti. Hakkai rimase in silenzio, senza mostrare
il suo giovale sorriso.
Ben presto Yuu si lasciò
scivolare vicino a Raye e cadde anche lei in un sonno poco rilassante.
Si svegliarono entrambi
all’ora di cena, il pranzo avevano deciso di saltarlo per accelerare i tempi.
Goku- Sembriamo tutti
caduti di guerra- Fu l’unico commento leggermente più ‘spiritoso’ che si
avvertì in tutta la serata.
Dormirono a turni e
all’alba ripartirono velocemente.
In questo esatto modo
passò anche tutto il secondo giorno.
Mei- Suggestiva- Fu
l’unico commentò dell’enorme rudere a cui davanti si erano fermati
Gojyo- Dite che è sicuro?
Hakkai alzò gli occhi al
cielo- Un riparo sicuro per la notte almeno.. la temperatura è notevolmente
calata senza contare che sta sicuramente per piovere
Yuu tirò su di naso un
paio di volte per poi starnutire
Sanzo- Entriamo
Raye- Se vi può
interessare dentro non c’è nessuno direi…
Goku- Nemmeno io avverto
presenza
Hakkai- Perfetto, andiamo
allora
E la prima goccia di
pioggia cadde sul suo monocolo
Goku- AAAAAAAAAAh, sono
stufo- Si cacciò indietro, incontrando la parete di roccia- Penso di sapere a
memoria ogni cunicolo, stanza, persona di quella dannata villa, castello o cosa
diamine è >___<
Hakkai- Goku ha ragione.
Siamo stanchi, tutti. Abbiamo deciso come agire e dove Yuu e Enie dovranno
aspettarci… mancano solamente tre giorni per arrivare alla nostra meta,
cerchiamo di riposarci il più possibile.
Yuu si strinse le spalle-
Io ti prendo in parola..- Gattonò vicino al futon
Goku- Tutto bene???
Yuu- Si.. ho solo molto
freddo…
Alzarono gli occhi. La
stanza che avevano scelto era la centrale, l’unica con ancora una sorta di
riparo sopra la testa. La pioggia scendeva incessante da parecchie ore e non
erano nemmeno riusciti ad accendersi un fuoco.
Raye sospirò- Vi consiglio
di dormire molto vicini..- Alzò la testa verso una parete gocciolante-
Altrimenti domani rischiate di non risvegliarvi… - Notando l’imbarazzo generale
si alzò e si avvicinò alle uniche due torce funzionanti- Bene, ora le sto per
spegnere, il buio calerà su di voi.. forza signori, non abbiate timore.. questa
potrebbe essere l’ultima vostra notte- Rise
Mei- Gufo
Raye rispose con una
pernacchia.
Enie non aspettò oltre, si
avvicinò a Gojyo e si strinse a lui dentro al futon.
Gli altri aspettarono che
il buio completo invadesse la loro vista.
Goku afferrò Meimi che,
controvoglia, si strinse a lui.
Yuu cercò la mano di
Sanzo, non trovandola si rannicchiò su se stessa. Avvertì poi un futon posarsi
sopra il suo e un corpo caldissimo entrarvi all’interno.
L’odore di nicotina le
invase dolcemente le narici. Afferrò il suo viso e lo baciò con prepotenza.
Lo baciò, toccò le sue
labbra e il suo viso finché ebbe abbastanza fiato e coscienza per farlo.
Sanzo- Dormi- Le sussurrò
dolcemente nell’orecchio- Io non ti abbandonerò
Tradita da quelle parole e
dalla sua stessa speranza si lasciò andare al caldo tepore emanato dal corpo
amato e chiuse gli occhi, cercando la giusta pace.
* * * * * * * * * * *
** * * * * * * * * * * *
Non aprì nemmeno gli
occhi, non aveva tutta questa fretta. Sentiva la testa girarle appena e questo
la invogliò sempre più ad accoccolarsi al cuscino che … in realtà non aveva
nessun cuscino sotto la testa. Chissà dove lo aveva lanciato durante il sonno.
Mosse le labbra secche,
passandoci sopra la lingua, avvertendo uno strano gusto metallico. Non ci diede
troppo peso.
Allungò un braccio,
tastando la superficie accanto a lei. Le sue labbra si incresparono in un dolce
sorriso trovando una mano. Non fece caso al tessuto scialbo e sciupato che
stava tastando, risalendo accuratamente il braccio, era ancora avvolta in un
tranquillo dormiveglia.
Il risveglio però fu
immediato. Non trovando nessuna spalla al tatto ma solo il vuoto e un liquido
melmoso tra le mani iniziò a piangere e cacciò un urlo ben poco soffocato.
Si gettò verso l’angolo
opposto della stanza trascinando dietro il sacco a pelo e ponendoselo davanti
come scudo.
E in quel momento vide
l’orrore nella stanza.
Il braccio, solo quello, chiaramente di umano. Il sangue che sporcava
praticamente ogni cosa, persino il soffitto. I loro zaini buttati in un angolo,
decisamente poco intatti.
Si voltò giusto in tempo
per non vomitarsi addosso.
Ma sul liquido giallastro
iniziò a gocciolare qualcosa di ben altro colore.
Si tastò la testa,
terrorizzata.
Si era chiesto per un
millesimo di secondo come aveva potuto non accorgersi di quel putiferio.
Risposta, lei se n’era più
che accorta. Era stata lei stessa a dare l’allarme.
Era uscita per cercare un
posto ‘tranquillo’ e si era vista puntare una pistola contro la tempia.
I nemici li avevano
trovati, non solo, si erano avvicinati troppo cogliendoli totalmente di
sorpresa.
Era la fine.
Nella disperazione era
riuscita a liberarsi da quella presa e dare l’allarme. L’uomo però l’aveva
seguita e presa a pugni.
Ovviamente la reazione dei
suoi compagni non si fece attendere.
Però l’unica cosa che
ricordava erano le urla di Sanzo mentre le intimava di scappare, Enie che
veniva agguantata da un nemico, una lama troppo, troppo vicina al collo di Goku
e un gran dolore alla testa. Poi più nulla.
Il dolore le invase
completamente la testa.
Si portò le mani sul capo
e iniziò a scuoterlo.
Lei era viva, almeno in
quel momento.. ma i suoi compagni?……. Sanzo?
Ma soprattutto, se c’era
una battaglia in corso, come mai non avvertiva nessun rumore?
Provò ad alzarsi ma le
gambe le cedettero rovinosamente.
Come una bambina in preda
al panico iniziò a piangere, sconvolta dalla possibile perdita.
Non era possibile. Non
poteva essere rimasta solo lei in vita. Non se lo sarebbe mai perdonata.
Fece dei gran respiri,
tentando di riacquistare un minimo di lucidità.
No.
Sicuramente erano vivi e
si erano spostati in un luogo molto lontano.
Magari erano addirittura
partiti per il castello dei Krafenberg, pensando fosse più sicuro lasciarla lì.
No.
Nemmeno quello era
plausibile, Sanzo non l’avrebbe mai lasciata in quello stato.
Chiuse gli occhi
focalizzando tutte le possibilità, ma la sua mente la conduceva verso le
ipotesi più tragiche.
Quando riaprì gli occhi, totalmente sconvolti, il suo battito dovette
accelerare ulteriormente.
-Oh, ma allora sei viva-
Un sorriso piuttosto soddisfatto, di chi la sa lunga- L’avevo detto al capitano
dovevamo perlustrare meglio la zona- Si girò in più direzioni- C’è qualche
altro tuo compagno qui?
Yuu- Perché cazzo hai
quell’aria così tranquilla?- Sibilò
Il ragazzo dai capelli biondi
legati in un codino sorrise- Me ne chiedi il motivo? Tu saresti agitata se
davanti a te ci fosse un colibrì zoppo?
Yuu- Ti ho chiesto..
PERCHE’ CAZZO SEI COSI’ TRANQUILLO?????- Le uscì una voce diversa, come
impazzita.
Scosse la testa- Vedo che
l’agitazione ormai ti ha pervaso. Ma tranquilla- Estrasse lentamente un’arma-
Oggi è il tuo giorno fortunato. Avessi incontrato uno dei capitani ti avrebbero
uccisa lentamente, io sono molto più discreto.
Rise, una risata isterica- Tu, vorresti uccidere me?- Si alzò, senza troppa
fatica questa volta- E tu credi veramente io mi faccia uccidere da un
fottutissimo bastardo come te?
-Oh oh oh, vuoi
difenderti? Sei fin carina nella tua pateticità!
Ghignò- Ridi pure finché
puoi, ma giuro che ti strapperò il sorriso, anzi no direttamente le labbra
dalla faccia, poi le pesterò sotto i miei piedi e ci ballerò fino all’alba
-Un po’ macabra come cosa
per una ragazza, non pensi?
Gli puntò il dito contro-
Tu non hai diritto di giudicarmi, lo hai perso da molto tempo. Non ho parole
per descrivere tutto il mio disprezzo nei tuoi confronti. Ti staccherei la
testa e ci giocherei a bowling
-Ora basta, mi sto
stancando di queste tue stronzate
Yuu- No.. sono io che mi
sono stancata. Ucciderti sarà anche l’ultima cosa che farò nella mia vita ma..
lo farò… per me… e per la mia famiglia…. Per tutte le persone che erano al tuo
funerale.. per tutte le persone a cui hai tolto la speranza di vivere….
Alzò un sopracciglio
Yuu- Guardami… GUARDA LA
MIA FOTTUTA FACCIA BRUTTO PEZZO DI MERDA!- La sua voce riecheggiò- E’ stato un
segno divino ti presentassi proprio tu, ora.. davanti a me…. Per permettermi di
ucciderti.. con le mie mani.. con le tue stesse mani…
-Yuumei- Sbarrò gli occhi
Yuu- Kodja- Ringhiò a
bassa voce
* * * * *
Camminava a passi lenti,
cadenzati. Aveva smesso di correre ormai da tempo.
Non aveva mai provato così
tanta rabbia nella sua vita, almeno questa era la sensazione. E il pensiero che
quell’ira era rivolta verso un umano lo rendeva ancora più squallido.
Il nemico l’aveva afferrata
per i capelli e trascinata via, non curandosi delle sue continue urla. Lui gli
stava a malapena dietro, dovette notare con irritazione quanto potessero essere
veloci quei dannati mercenari. Ma alla fine la resistenza di un umano non è
nemmeno paragonabile a quella di un demone.
E ora, con gli occhi
iniettati di sangue, lì seguiva a debita distanza mentre l’umano la trascinava
ormai a fatica. Lei aveva smesso di urlare ma non di graffiare più che poteva
le mani del suo aguzzino.
Dopo l’ennesimo strattone
sentì la collera raggiungere livelli insopportabili.
Richiamò la shakujyo e la
lanciò secca verso l’inerme nemico.
Il braccio che teneva
saldamente i capelli si stacco con un colpo secco.
L’uomo urlò portandosi
inutilmente una mano sulla spalla. E infine il colpo decisivo non tardò ad
arrivare recidendogli interamente la carotide.
Enie soffocò un grido
appiattendosi alla parete.
Lui l’afferrò,
caricandosela sulle spalle e iniziando una camminata furiosa.
Si calmò dopo
interminabili minuti, quando decise finalmente di rimetterla giù.
Barcollò qualche istante
cercando un appiglio- Sangue alla testa..- Mormorò trovando un saldo braccio a
sorreggerla
Gojyo- Scusami
Enie- Per avermi salvata?-
Domandò massaggiandosi i capelli indolenziti
Lui le prese le mani e le
posò un bacio sulla testa- Per non essere diverso dalla tua famiglia
Dopo un attimo di
tentennamento sorrise- Hei.. mi voleva uccidere, o fare qualcosa di simile.. mi
hai salvata, il come è irrilevante… - Lo abbracciò- Non potrebbe esserci una
persona così diversa da loro in tutto il Toghenkiò
Posò una guancia sulla sua
testata riccia e sospirò profondamente- Tutto bene? Stai tremando..
Scosse la testa- Sono solo
preoccupata… Yuu…
Gojyo- Sicuramente Sanzo e
Hakkai staranno facendo a gara per chi la protegge meglio- Ghignò- stai
tranquilla.. e poi la testa di Yuu è abbastanza dura direi!
Enie- Però.. sarei più
sicura se ritrovassimo tutti… Kei… Raye…
Le accarezzò il viso-
Monti sulle mie spalle? Andremo più veloce- Si chinò appena
Goffamente lei saltò su di
esse e si aggrappò saldamente al suo collo. Gli baciò una spalla e poi sentì
solamente il rumore sordo dei passi lungo il cunicolo
*
Ombre furtive si
aggiravano quattamente tra gli stretti corridoi dei sotterranei.
Si fermavano di scatto e,
dopo alzata di mano, ripartivano veloci.
Il primo della fila sbuffò
e si voltò appena- Non puoi andare un po’ più veloce tu?
In risposta ne ricevette
uno ‘tsk’ molto motivato- Non tutti sono fanatici della resistenza come te sai?
Grugnì- Qui non si tratta
di resistenza, ma di non essere di troppo
Rise- Mi sembra tu stia
parlando di ben altra cosa, ragazzino
Goku- Ragazzino a c…
Nuovamente una mano si
alzò e si appiattirono alla parete.
Dei passi leggeri gli
transitarono a fianco con cautela.
Una mano lentamente scese
giù e tirò un lieve sospiro.
Goku- Continuo a non
trovare senso a tutto questo.. perché non possiamo bloccarli quando ci passano
davanti? Che inutile perdita di tempo
Raye- Allora sei proprio
ottuso!- Bisbigliò- Non hai visto che girano in gruppetti? Se anche solo uno di
loro riesce a dare l’allarme ci ritroveremo contornati da tutto l’esercito.. in
questi cunicoli non avremmo grandi possibilità
Goku- Tsè, forse te ne
lasceresti scappare uno ma..- Sorrise beffardo
In risposta però ebbe solo
un ghigno soddisfatto. Il ragazzo alzò un dito indicando il corridoio dietro
l’angolo.
Goku alzò un sopracciglio
e si sporse appena. Per terra era riverso un uomo, le mani che sembravano
grattare l’aria, al suo fianco una pistola.
Raye lo superò- Penso sia
al suo primo mese di vita.. non ricorda nemmeno come si mangia
Mei- Smettetela voi due-
Esordì, spazientita- Ha ragione Raye. Non possiamo permettergli di
individuarci, ci troveremo davvero nei casini…- Il giovane sghignazzò- Ma.. ha
anche ragione Goku, continuare così non ci porterà da nessuna parte. Stiamo
solo girando a vuoto
Raye- E quindi che
proponi?
Si mordicchiò un dito- Non
lo so.. ci hanno fregato per benino.. chissà da quanto ci stavano osservando..
e noi stavamo beatamente riposando e magari anche ridendo…
Raye sospirò- In effetti
siamo stati degli emeriti idioti… un nascondiglio così sicuro in terra dei
Krafenberg.. era troppo bello.. probabilmente in uno dei loro piani c’era
attirarci in questa direzione al calare del sole, non me ne stupirei… senza contare
che questo potrebbe essere anche una delle loro basi d’addestramento
Goku- Addestramento?
Raye- I mercenari devono
essere abituati a spostarsi in zone ristrette, senza apparente via d’uscita.
Devono sapersela cavare in ogni situazione.. Yuumei dovrebbe avervi parlato dei
sotterranei del palazzo dove ci siamo incontrati….. è la loro specialità- Alzò
gli occhi alle immensi soffitti.
Goku- Quindi?
Raye- Quindi Keitel ha nel
dna questa preparazione- La guardò- Dovresti riuscire a trovare un’uscita o
quanto meno un luogo sicuro solo seguendo la memoria latente…- Sorrise- Da come
ho notato i movimenti da mercenaria ti sono rimasti
Lei si guardo le mani che
stringevano un pugnale piuttosto lungo e una pistola. Istintivamente nascose le
armi dietro la schiena-… cerchiamo gli altri, almeno uno di loro.. in quattro
avremo sicuramente più possibilità
Goku- Si ma da che parte…
In quel momento un enorme
boato li costrinse a tapparsi le orecchie e chinarsi appena.
Goku- Cazzo era?- Urlò
sgomento
Mei- Non ne ho la più pallida
idea…
Raye- Che facciamo?
Seguiamo la direzione del botto o l’opposta?
*
Si era trattenuto fino a
quel momento, osservando cautamente gli stretti cunicoli in cui era costretto a
muoversi. Aveva paura di buttare giù il pilastro centrale e il tempo per
comprendere la struttura del tutto proprio gli mancava.
Ma alla fine aveva ceduto
alla tentazione. O forse alla follia.
Non si era trovato ad
uccidere mai tanti umani nella stessa frazione di secondo.
Non aveva resistito, erano
in troppi e a lui proprio il tempo di tenerli buoni scarseggiava. O forse era
sola la pazzia del sapere in pericolo la donna che amava a renderlo così
tremante d’ira.
L’aveva vista piombare al
suolo, come un sacco. Si era sentito morire di dolore, ma nello stesso tempo si
era trovato costretto a lasciarla lì, inerme, nella speranza di allontanare il
più possibile quell’orda di nemici. Era decisamente troppi, più di quanti ne
avesse mai visti in una sola volta.
Respirò a fondo osservando la polvere delle pareti che aveva raso al suolo
danzare lentamente verso il basso.
Non aveva più fiato in
corpo, l’impazienza era una nemica mortale.
Socchiuse gli occhi,
aspettando remissivo una nuova orda di mercenari pronti ad ucciderlo.
Si stupì enormemente
quando dalle macerie si fecero spazio solo due uomini.
Uno era altissimo e
mingherlino, il viso vagamente sciupato. L’altro era più basso e decisamente
più muscoloso, il viso rosso e tozzo ma decisamente più giovanile. Entrambi
avevano sulle spalle un mantello nero con un simbolo che si poteva scorgere
malamente tessuto sulle spalle.
Si fermarono ben distanti da lui, poco dopo la voragine di calce e cadaveri.
-Lei dev’essere il Signor Cho Hakkai- Disse quello più mingherlino, facendo
quello che sembrava stranamente un inchino- Lieto di conoscerVi messere, le
Vostre gesta parlano per voi- La sua voce era cordiale e lucida.
Hakkai- E Voi dovreste essere Sir Frederick e… Daniel- Indicò l’uomo più
robusto che fece subito un passo avanti e un maestoso inchino.
Daniel- Lieto che i nostri nomi possano appartenere già alla Vostra memoria- Il
suo tono delicato stonava con l’aspetto così rozzo.
Due. Due dei Krafenberg
davanti a lui. Non poteva pensare qualcosa di peggio. Da come ne aveva parlato
Enie giravano quasi sempre singolarmente. Entrambi però amavano il
combattimento con le pistole, a merita distanza dunque. Meglio così, l’avrebbe
agevolato almeno.
Frederick- Ah, come mi
duole incontrarLa in un momento così spiacevole. Capirà, non potevamo ancora
ignorare la Vostra presenza. La cosa è resa ancora più spiacevole dalla stima
che nutriamo verso di Voi e i Vostri amici. Vi avremmo volentieri avuto come
nostri mercenari
Sfoderò uno splendido
sorrise- Spiacente di dover declinare la vostra gentile offerta, Signori ma…-
Fece spallucce. Il fiato gli mancava, aveva corso troppo. Usato troppe energie
nel colpo di prima. Se ne sarebbero accorti? Doveva prendere tempo
Daniel- E dire che sareste
stati degli ottimi mercenari- Bofonchiò risentito di quella terribile perdita.
Fece scivolare velocemente entrambe le mani sulle fodere sopra la cintura
Hakkai- Pistole adatte per
uccidere demoni- Constatò
Frederick- Non è nostra
abitudine sottovalutare gli avversari, sopratutto del Vostro calibro
Stava per rispondere, una
cosa qualsiasi. Ma esitò.. esitò quel tanto da fargli mancare la prontezza di
vedere partire uno dei due fratelli verso di lui. Non avrebbe potuto schivare
il colpo
…………….
…….
.
Continua….
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
E da qui parte la vera
battaglia, mi scuso in anticipo se non saprò rendere come meritano queste scene
ma… ho fatto del mio meglio!!!!
Un immenso grazie a chi
continua a seguirmi e chi mi sprona! Avevo smesso per motivi personali di
scrivere ma.. in questi giorni ho ripreso.. e posso affermare che l’ultimo
capitolo è finalmente in fase di conclusione. Per ora sarà il capitolo 28… mi
riservo, valutando la lunghezza, di inserire il tutto nel 27… ve lo
comunicherò.. o no, chissà!
Comunque grazie a tutti,
anche a chi legge senza commentare!!!
Grazie a RAFFY(amica
Raffina)
Grazie a HOPE, alla
quale dedico questo capitolo, mia saggia maestra dell’horror(Sanzo è sempre
stato un idiota ma su questo gli do ragione. Sa che dovrà morire entro pochi
mesi.. dirlo e provocare altra sofferenza e addii strappalacrime? Non penso
proprio….. In teoria, il potere di Raye risucchia TUTTI i ricordi e le
sensazioni appartenute alla persona, almeno da quanto ha sempre saputo lui….
Gojyo e Enie coppia perfetta? Mmm…….Good Luck, sai da dove è nato? Proprio
dalla canzone ‘stoned in love’ XD ci sta come personaggio, però è quasi il capo
ufficiale quindi il più temibile davvero… Raye piccino ç__ç lui però vuole
davvero tenerla lontana ma, come dire, non ci riesce U__U)
VALERY_IVANOV(eh si.. ho finito ora il 27.. direi che il 28 sarà
l’ultimo, dopo solo un extra per spiegare bene ‘qualcosa’ che lascerò in
sospeso…sai che anche io ora come ora non so come finirà? Nel senso.. sono in
dubbio su un piccolo ma essenziale particolare. Ma non voglio rovinarmi la
sorpresa XD…E’ la prima volta che mi cimento in una storia in cui non c’è solo
un triangolo ma un intreccio di persone che non si sa, fino all’ultimo, se si
metteranno con chi o cosa…è divertente … hai ipotesi sulla conclusioni? Sono
aperta a ogni tipo di commento ^__^ )
LAV(Tu devi fare la veggente… perché, se ti ricordi, avevi
già preso metà finale a metà storia XD ricordatelo XD )
Vi lascio con un quesito,
posto ora a Valere….. secondo voi come potrebbe essere il finale? Avete solo
due capitolo dopo questo per formulare ipotesi ma sarebbe bello se iniziaste a
sfornare idee… come ho già detto sono indecisa su un solo particolare ma non mi
farò influenzare dai vostri commenti, penso non sarebbe realistico. E Aggiungo
un’altra cosa(giusto per mettere più ansia XD)…. Alla fine del capitolo
troverete un piccolo spunto messo come spoiler, proprio perché preso
dall’ultimo capitolo…
A voi la parola!!!!!
Canzoni usate:
Nek – Una parte di me
NickelBack – Next
Contestant
Britney Spears – Break the
Ice
Copertina:
Scena vista da sott’acqua.
Raye sta sprofondando apparentemente privo di sensi, Mei sta risalendo
energicamente
SPOILER
… alla fine di questa storia solo in quattro si
ritroveranno a viaggiare su Hakuryù
Un enorme grazie a tutti voi, che attendete pazientemente
ogni mio lontano aggiornamento, merci merci! Grazie a chi legge e basta e
grazie a chi commenta… mancano ufficialmente tre capitoli alla fine e vi sarei
sempre grata se vorrete continuare con le vostre ipotesi. Non risponderò
singolarmente a ogni vostra supposizione perché, devo ammetterlo, qualcuno di
voi ha compreso parecchie cose…
^__^
grazie a
RIKA e RAFFY!!!
HOPE(Pensa un po’ cara amica Hope che sto capitolo
finirà anche peggio del precedente XD e poi si, tu rimane sempre la maestra
dell’horror U__U non posso competere con te, no no!)
VALERY_IVANOV(Cavolo O__O ci hai dato dentro,
un ottimo commento davvero, molto costruttivo per me ^__^ merci)
LAV(Hai pensato a una carneficina XD staremo a vedere)
FIGHTCLUB(Ma ciau, dovrei ‘obbligarti’
più spesso a commentare, altrochè! :P continua a farlo dai, mancano tre
capitoli e poi finish! )
WARASHI(Ora che mi ci fai pensare.. hai
ragione O_o nella storia c’è tutto ciò che hai elencato.. ma.. come ha fatto a starci?? O___O ..
per la ‘risposta non avvenuta nel sonno’ posso dire in loro discolpa che erano
praticamente mezzi morti, che non pensavano minimamente che sarebbero stati
attaccati considerando quello un rifugio sicuro, che volevo rendere i
Krafenberg particolarmente in gamba e infine che Yuu va lontana e se li becca
prima lei XD)
Copertina:
Davanti a uno specchio, Yuu con una fascetta gialla nei
capelli, in mano il fondotinta, intenta a truccarsi con lo scopo di rendersi
chiaramente più bella. Sanzo ha afferrato il suo braccio, come per fermarla, ha
un’espressione parecchio seccata in quanto pensa lei non debba farsi
ulteriormente attraente
Canzoni usate:
Foo Fighters – The
pretender
The Rasmus – In the shadows
The Rasmus – Open my eyes
26 WORTH IT...?
Si studiarono per
attimi interminabili.
Fissi, immobili come statue.
Occhi colmi di rabbia contrapposti ad uno sguardo
sbalordito. Eppure avrebbe dovuto leggere paura, non solamente sorpresa.
Iniziò lentamente a camminare, attaccata alla parete, le
spalle basse.
Lui inarcò la bocca in un sorriso divertito- Sembri un
ghepardo pronto all’attacco, sorellina. Strana visuale dato che sei sempre
stata più simile a una gazzella
Ringhiò- Le cose cambiano. Per dirtene una, io non sono
più tua sorella
Alzò le mani- E da quando i gradi di parentela possono
venire cancellati?
Yuu- Da quando il proprio fratello uccide una madre, o
un’intera famiglia, se rende di più l’idea
Ridacchiò- Non sono mai stato troppo ben voluto direi, ero
la pecora nera
Scosse la testa- Non per tutti- Il suo tono era più vicino
ad un sibilo
Kodja- Già.. tu e Kyoya la pensavate così. Ma l’affetto
era reciproco, credimi
Yuu- Non nominare il suo nome con tanta disinvoltura, non
te lo perdonerebbe. Hai ucciso di dolore nostra madre e questo non ti tocca
nemmeno?
Fece spallucce- Ho saputo subito della morte di nostra
madre, era malata mi risulta
Yuu- Dalla tua morte, è sempre stata malata.. e non
parlare con quella noncuranza, mi fai ribrezzo
Kodja- La gente morta non è più un problema, è la gente
viva dalla quale dovremmo guardarci
Si raddrizzò cominciando a intuire nuove visuali- Già..
hai ragione..e io che pensavo di scappare da casa perché fonte della mia
continua insoddisfazione. Ma non era da lì che dovevo scappare… dovevo
semplicemente trovare te.. eri tu il mio puzzle mancante
Alzò un sopracciglio- Hai un viso stralunato cara sorella-
Si passò una mano fra i capelli biondi, completamente rilassato
Yuu- No vedi.. fino ad oggi mi attribuivo molte colpe.
Tutti ci attribuivamo delle colpe, anche quel cinico di Fryon, forse lui più di
tutti… e invece- Lo indicò con bramosia- Tu… tu sei la causa di tutto… però…
perché… dimmi almeno perché
Si impettì- Finalmente una domanda divertente.. Vediamo-
Si toccò il mento, pensieroso- Semplicemente la famiglia Krafenberg mi ha
offerto un nuovo modo di vedere il mondo e usare la mia inutile esistenza. Ho
aperto gli occhi, mi sono sentito un altro.. vivo… quando uccido la mia vita
assume un valore in surplus, un exploì di emozioni….. affascinante
Socchiuse lievemente la bocca spalancata- Quindi è per
sentirti vivo che sei un assassino? Che hai rovinato di proposito la tua
e chissà quante altre famiglie?
Kodja- Detta così sembra una cosa sporca ma.. depurare il
mondo da gente inutile è solo un bene. Le persone che fermano l’economia del
nostro paese vanno bloccate, eliminate- Scandì le parole- Solo così i beni
vengono preservati e si crea una città più ricca
Questa volta furono gli occhi a spalancarsi- Ma.. che….-
Si passò una mano più e più volte sul viso-… ti giuro.. nella mia pazzia sto
cercando di dare anche un senso alle tue parole ma… cazzo, non c’è! Nemmeno se
mi impegno al massimo delle mie capacità non trovo nessun fottutissimo senso!
Kodja- Non ce lo devi trovare per forza. E’ il mio modo di
vivere. Piuttosto tu, come si è trovata una provincialotta come te in un
massacro del genere? Tu odiavi i film horror, sangue e annessi
Yuu- Ma che discorsi sono? Che c’entra un film?…. e
comunque mi ci sono trovata perché la tua stupida nuova famiglia ci sta dando la
caccia
Kodja- Siete nel nostro territorio
Yuu- Avete ucciso un bambino
Bloccò le sue parole poi, istintivamente, rise- Ma dai,
sei tu quella tipa che hanno scambiato per Keitel? Non ci credo!- Rideva di
gusto- Non si parla d’altro sai? Tutti pensano sia un ninja con l’abilità del
travestimento ma…- La indicò- Cavolo Yuu… che attrice… - I suoi erano
complimenti in piena regola- Essendoci coinvolto quel Raye pensavamo fosse
davvero Keitel ma.. quel moccioso non si sarebbe mai esposto per salvare una
mercenaria del suo calibro… che storia… interessante… il mio capo non ci
crederà mai… mia sorella quella….
Non terminò la frase.
Yuu era riuscita ad afferrare il coltello che aveva
saldamente appuntato nella cintura e si era scagliata su di lui,in preda a una
furia omicida
*
Un brivido freddo gli percorse la schiena. La sentì
tremare convulsamente, divincolarsi dalle sue braccia e gettarsi davanti a lui
con le braccia spalancate.
In un istante capì chi si erano trovati davanti, non
poteva capitargli di peggio.
Ian Krafenberg, il maggiore dei fratelli, il successore di
diritto.
Sentendo una goccia di sudore colargli sulle labbra si
riprese, richiamò l’arma e scostò Enie di fianco.
Il giovane di fronte a loro rimase immobile, quasi volesse dare il tempo a
Gojyo di escogitare la miglior offensiva. Lui la scambiò per spavalderia e
continuò a muovere velocemente gli occhi. Si erano ritrovati in uno stanzone
ricoperto di massi e cemento ovunque. I detriti del soffitto sembravano lì da
anni e l’odore stantio quasi nauseava.
Ma la cosa che lo irritava di più erano gli occhi,
azzurri, di quell’uomo di fronte a loro, che con totale noncuranza sembrava
attendere una qualsiasi sua mossa.
Lei non parlava, attenta a individuare ogni possibile
mossa del fratello.
In attesa.
Erano tutti in una stremante attesa.
Ian fece un passo- Non mi sono nemmeno presentato, che scortesia. Sono..
Gojyo- So chi sei- Grugnì- Un’inutile feccia a capo di
questa gente di merda
Il suo viso si fece duro. Gojyo ridacchiò soddisfatto di
aver strappato un’emozione a quella lastra di ghiaccio.
Lui però continuo- Mi spiace che la pensi così, Sha Gojyo,
non sai quanto sarei stato lusingato di accoglierti nella mia famiglia nei modi
più onorevoli.
Enie- Cosa stai dicendo?- Sibilò
Ian- Le loro gesta sono famose, ingenua sorella, sia nel
mondo degli umani quanto in quelle dei demoni. Uomini, demoni, fuori
dall’ordinario.. hanno attorno un’aura mistica, penso tu te ne sia accorta.
Fanno gola a molte rinomate famiglie. Avevamo gli occhi puntati su di loro da molto
tempo.
Gojyo- Presto non avrai più quegli stupidi occhi, bastardo
Ian- Frena gli eccessi, Sha Gojyo. Ogni parola potrebbe
esserti fatale, o determinare la tua salvezza
Nuovamente Enie gli si parò di fronte ma il mezzo demone
la scostò, con poca delicatezza.
Ian- Ma prima.. dovrei avere una conversazione privata con mia sorella
Gojyo- Puoi togliertelo dalla testa lurido bastardo!
Ian- Soltanto perché hai avuto la grazia di frequentare il
suo letto non vedo in cosa potresti essere utile in una conversazione tra
familiari
Gojyo- Attento.. la tua totale indifferenza potrebbe
portarti una morte più lenta di quella che voglio infliggerti
Enie toccò istintivamente il braccio del mezzo demone. La
sua mano era fredda, gelida, e sudava. Il suo viso perfetto era contratto in
una morsa di dolore e disperazione. La sua mente stava elaborando qualcosa di
assolutamente illeggibile.
Gojyo- Enie…- La chiamò, afferrandole saldamente il
braccio
Lei tremò- Non voglio che tu lo uccida… non voglio che vi
facciate del male… voi….
Ian- Penso sia troppo tardi, adorata sorella. Non posso
essere indulgente con chi ti ha strappato dalla tua famiglia e ti ha portato
sull’orlo della morte
Gojyo- Famiglia? E la chiami famiglia questa????- Ormai la
collera lo stava distruggendo
Ian afferrò in un gesto istintivo una pistola e la puntò
verso di loro- Enie E’ la mia famiglia. Nulla potrà cambiare il nostro sangue.
Avrebbe sparato. Ma lui sarebbe stato più che pronto. Il
problema è che erano armati di pistole simili a shureiju, un colpo non si
sarebbe rimarginato così in fretta. Doveva stare decisamente attento. Doveva
mantenere la calma.. il sangue freddo che tanto gli mancava in
battaglia…doveva…
Enie si gettò al centro della stanza, a metà esatta tra i
due- Se vuoi colpire lui dovrai prima uccidere tua sorella. Non dovrebbe essere
un problema per te, no? Un cadavere in più sulla tua strada
Ian- Ti sei innamorata di lui- Domandò con scetticismo
Enie- Non è questione di innamorarsi o meno. Solo sono
stanca di tutte queste inutili morti che non portano a nulla… quanta gente devo
ancora veder morire? Quante famiglie vuoi ancora distruggere?
Ian- E’ la mia vita Enie, la nostra vita
Scosse la testa, i ricci si muovevano scompigliati- No..
non mia… di nostro padre.. dei nostri fratelli… non mia…… Ian.. so che sei
diverso… tu sei diverso.. hai un cuore.. non ti piace uccidere per denaro, lo
fai solo per senso di dovere, di responsabilità…
L’uomo la fissò con sguardo vacuo prima di iniziare a
camminare verso di lei.
Gojyo- Non osare..
Ma lei lo fermò con la mano e si lasciò avvicinare dal
fratello.
Tese una mano e le accarezzò il viso- Sei l’unica sorella
che ho. La mia amatissima sorella. Non vorrei mai vedere la pazzia in questi
occhi, come in quelli di nostra madre. Io non voglio che tu sia costretta a
vivere tutto questo.
Enie rilassò le spalle e cercò l’altra sua mano- Nemmeno
tu sei costretto
Scosse la testa- Nostro padre ti da la caccia.. ti vuole
morta.. e ti ucciderà.
Enie- Allora è vero…
Ian- Ho lasciato appositamente che Raye ascoltasse la conversazione.. che
sapesse tutto… e gli ho parato le spalle per la fuga… lui non si accorto di
nulla- Ridacchiò- e devo ammettere che è stato parecchio interessante. Per una
volta ho salvato una vita, non l’ho cancellata
Enie- Tu hai…
Gli accarezzò i capelli- Tenevi troppo a quel ragazzo..
purtroppo non sono riuscito a fare nulla per Michael, ma almeno tu dovevi
salvarti. Ma ora…- Fece dei passi indietro- Ora vedo solo un unico modo di
salvarti
Gojyo strinse più forte l’arma
Ian- Uccidendo lui e riportandoti a casa invocherò il
perdono di nostro padre. Dovrai subire delle punizioni, ma almeno avrai salva
la vita
Gojyo- NO- Ringhiò sovrastando tutto- Tu non la toccherai
con un solo dito
Ian- Mi sono spiegato male. Mi accollerò io le punizioni,
cara sorella… mentre la tua testa- Guardò il mezzo demone- Sarà il suo
biglietto di scuse per nostro padre
Questa volta fu lei a cacciare un urlo.
Ian- Pensandoci e ripensandoci a mente lucida non vedo
altra soluzione- Chiuse gli occhi- Mi spiace. Ma ora dovrò ucciderti……… Good
Luck
*
Goku- Missà che abbiamo preso la direzione sbagliata… qui
non vedo nessuno…- Girò la testa così velocemente che un sonoro crack lo fece
inveire
Raye- Bravo furbo, vedi di staccarti la testa da solo in
un momento come questo!
Mei- Piantatela- Sbuffò, rallentando il passo. Avevano
seguito la direzione del boato convinti di ritrovare almeno uno dei loro
compagni. Ma per ora solo la polvere faceva loro compagnia.
Si portò una mano sugli occhi stropicciandoseli appena,
finché, dal nulla, vide Goku e Raye scattare davanti a lei.
Nella nebbia polverosa si fece largo una sagoma, un passo
decisamente sicuro. Ne spuntò un uomo alto e snello coi capelli neri ingellati
e ghigno divertito.
Raye strinse i pugni, allungò le braccia indietro per
allontanare maggiormente Meimi che però lo scostò infastidita.
L’uomo sorrise divertito, indicandoli col mento- Ecco dove
ti eri cacciato, figlio di puttana!!!- Parlò velocemente con fare chiaramente
gioioso- L’avevo detto a Ian, trova quella troia e troverai anche il
succhiamemoria del cazzo
Raye- Stai attento a come parli- Scandì le parole,
allungando il passo e superando Goku
L’uomo gli fece cenno di diniego col dito- Caro Raye, non
penserai davvero di fregarmi col tuo giochetto da mezze cartucce spero? So
benissimo qual è il punto debole della tua.. tecnica?- Chiese con fare ironico-
L’ho scoperto io! E certo non ti lascerò avvicinare più del dovuto
Goku- Che significa?- Domandò a bassa voce
Raye- Sto stronzo pensa riesca a cancellare la memoria
solo se sono a una certa distanza da una persona
Mei- Ed è vero?
Fece spallucce- E’ sempre stata una sua teoria… non ho mai
avuto modo di comprovare questa storia.. però…- Socchiuse gli occhi- La sua
mente, in un modo o nell’altra, non riesco a trovarla.. la percepisco ma non
chiaramente
L’uomo estrasse una pistola con fare non curante- E’ ovvio
mio caro stolto- Si batté dei colpetti sulla testa- Io sono troppo superiore a
te. In ogni caso non potresti mai comprendere l’infinito che sussiste nella mia
mente
Raye- Fammi un piacere Sato, vattene a fare in culo!
Mei- Quello è Sato???- Quasi urlò, spiazzata
Goku- Quel bastardo che ha ucciso il bambino…
Allargò le braccia- Di quale bambino state parlando? Quale
dei tanti?- Ridacchiò
Raye trattenne Goku appena in tempo- Attento. E’ veloce, e
non lo dico per farti fare la figura del fesso. E’ veramente forte.
Il demone deglutì- Poche cose mi fanno paura, lui non è
fra queste. Piuttosto mi fa schifo, questo si
Mei si passò più volte le mani sulla bocca. Stranamente
stava sudando, non ricordava quando aveva iniziato. Ma quei pochi minuti
sembravano pesare come macigni. Gli occhi di quell’uomo.. le incutevano
terrore. Ma non paura di per se.. panico per un’imposizione… un qualcosa di
subito…. Una richiesta… un ordine… una decisione…
Si portò le mani sulla testa, improvvisamente le faceva
male. Girò lo sguardo più volte, lo fece roteare, in cerca di sollievo e nuova
lucidità.
Sato- Comunque vedo che non te la sei passata così male
Keitel, pensavo saresti morta decisamente prima. Peccato tu sia tornata qui.
Ma, come si dice, dalle radici non si scappa
Raye- Non osare nemmeno lontanamente intavolare una
conversazione con lei. La tua voce non è nemmeno degna di arrivarle alle
orecchie, lurido bastardo
Ghignò- Si, anche io ti amo caro Raye-kun… ah, ho un’altra
domanda prima di uccidervi- Totalmente sicuro di se- La mia sorellina-cadavere
si trova qui?
Raye sgranò gli occhi.
Sbuffò- Avrei decisamente preferito trovarla io.. nostro
padre ci ha dato carta libera con lei, sai? E io ho sempre sognato di poterla..
Una lama si conficcò veloce, poco lontana dal suo piede.
Meimi alzò gli occhi, completamente madida di sudore-
Piantala pezzo di merda. Non c’è bisogno di tutti questi discorsi del cazzo..
sei un bastardo, non ci hai detto nulla di nuovo. Il nostro compito è eliminare
più gente possibile della vostra famiglia e io non esiterò nemmeno un istante.
Non voglio nemmeno darti il tempo di respirare.
Sato batté le mani- Congratulazioni! Ottime parole, frasi ricche di significato
e degne di te, Keitel-san. E sia, diamo inizio alle danze, le richieste delle
signore sono sempre degne di attenzione.
Con un gesto impercettibile puntò la pistola sul pavimento sotto di loro e
esplose un colpo.
Un rombo assordante e le vibrazione innaturali del terreno li costrinsero ad
arretrare.
La polvere questa volta si dipanò molto velocemente.
Goku fece qualche passo avanti. Di fronte a loro si era
formato un profondo cratere- Ma che diamine di proiettile….
Non finì la frase.
Sentì solo un ghigno poco distante da lui. Nella
confusione Sato si era spostato vicino a loro, troppo vicino. Puntò una nuova
pistola verso la gamba di Raye e sparò. Il ragazzo cadde a terra a peso morto-
Amo la gente non abituata al dolore, è la migliore- I suoi occhi sembravano
proiettare sangue.
Goku- MEI!- Attirò la sua attenzione dopo averla vista
precipitarsi verso Raye.
La battaglia era appena iniziata
*
L’avvertiva chiaramente sulla pelle. Una sensazione di
freschezza unita al gusto ferroso che ormai gli impastava completamente la
bocca.
Era completamente immerso in una pozza d’acqua e la cosa
non gli dispiaceva più di tanto, anzi, sembrava alleviare le ferite. Percepiva
malamente il suo corpo, le articolazioni sembravano una cosa a lui lontana,
indifferente. Anche la mente si stava svuotando… lentamente..
Ricordava solo di non aver schivato un colpo in sincrono.
Di essere stato scaraventato contro una parete, di averla distrutta. Le ultime
sue forze erano andate verso l’unico gesto sensato, lo scioglimento del
sigillo. Istantaneamente aveva sentito tutte le ossa tendersi, un nuovo vigore
impadronirsi di lui. Un puro piacere di sangue invadergli le membra. Il gusto
di lottare. Di distruggere. Era ancora abbastanza conscio del suo Io da provare
disgusto per tutto ciò.
Aveva combattuto decorosamente, i due Krafenberg erano
però più che degni del nome che portavano. Dopo essere riuscito a mettere fuori
combattimento Daniel, il più basso, Frederick non gli aveva dato tregua.
Era riuscito ad evitare ogni pallottola diretta verso il suo cranio ma un
braccio, spuntato fuori da chissà dove l’aveva quasi perforato. Non si sentiva
più ne intestino ne qualsiasi altro organo. L’ultimo ricordo era del suo stesso
braccio affondato dentro il petto di quell’uomo così alto e un boato enorme
alle spalle. Probabilmente avevano rotto le tubature, se non fosse morto
lentamente l’acqua l’avrebbe presto trascinato via.
Eppure.. era proprio quell’acqua a indurgli nuova forza.
Stranamente ricominciava a sentire dolore, questo punto lo fece sorridere
sgradevolmente.
Però.. l’acqua sembrava esortarlo a reagire, a combattere.
A rialzarsi.
Quando finalmente riprese controllo delle sue palpebre e
riuscì faticosamente a riaprire gli occhi scorse la sagoma di Daniel Krafenberg
che si trascinava a stento verso di lui.
L’uomo si teneva saldamente quello che restava del suo
braccio e grugniva parole soffocate- .. tu.. hai ucciso…. Mio fratello…. Lurido
figlio di…COUGH COUGH- Dovette fermarsi per sputare sangue. Ma riprese la sua
camminata- Ti ammazzerò.. con le mie mani.. bastardo…- Cacciò un rantolo e gli
puntò la pistola dritta in faccia.
Erano a pochi metri l’uno dall’altro.
Daniel- Di addio alla vita, feccia di un demon…
Non finì la frase.
Il muro affianco a loro si frantumò. Daniel fu investito
da una cascata d’acqua.
Hakkai restò a fissare la scena immobilizzato, privo di
ogni difesa e di ogni voglia di reagire.
Nuovamente l’acqua lo stava salvando e lui se ne domandava
il motivo.
Sogghignò per quella domanda completamente imbecille.
Ciononostante… c’è sempre un motivo per tutto
*
Non si stupì più di tanto nel ritrovarsi sempre per terra.
Ormai l’odore del terriccio mischiato alla sua saliva non la disgustava più. Ma
più ne avvertiva il sapore più la rabbia gli saliva in corpo.
Riafferrava il coltello e partiva alla carica ma
nuovamente veniva sbattuta a terra.
Per lui era un gioco, nulla di più. Si stava solo
prendendo gioco di lei, ne era assolutamente sicura.
Prese fiato e ripartì carica. Questa volta però Kodja le afferrò entrambi i
polsi trattenendola- Non ti sei ancora stancata, sorellina? Hai sempre capito
quando è il momento di arrendersi, sei forse diventata così stolta?
Digrignò i denti- Non è stoltezza… è che mi fai schifo-
Strattonò i polsi per ribellarsi.
Kodja- La verità è che..- Sospirò- Alla fine dovrò ucciderti
Yuumei. Sai benissimo anche da sola che non uscirai viva da questo posto.
Rassegnati. Io lo sto facendo, e non credere non mi dispiaccia
Riuscì a liberarsi- Non ti dispiace? A beh no, per bacco!
E magari lo farai tu, con le tue mani, per evitarmi di soffrire se magari
incontrassi gente come Sato o altri…
Si passò una mano fra i capelli- E’ così infatti- Sembrava serio- Quindi, che
ne dici se la facciamo finita subito?
Sgranò gli occhi. Per un attimo la paura la invase. Stava
davvero per morire. Suo fratello non stava scherzando. Sarebbe finito tutto in
così poco tempo? Come avrebbero preso la notizia suo padre, i suoi fratelli?… E
Sanzo? Si era ripromessa di vivere per lui, per trovare una cura.
Senza contare che non si sarebbe mai perdonata di essere
uccisa proprio da quel suo fratello.
No. Non poteva morire. Non in quel momento.
Socchiuse gli occhi e prese un gran respiro- SAI DOVE TE
LE PUOI FICCARE LE TUE PAROLI DEL CAZZO??? NEL CULO, ECCO DOVE!!!!!!!- Gridò
con forza, mettendo in quell’urlo tutta la rabbia sensata e repressa.
Lei non sarebbe morta, non sapeva ancora come ma…
E lui si mosse, ogni sorriso scomparso dalle labbra. Stava
avanzando, in mano una pistola, puntata dritta verso il suo petto. Era la fine.
Avrebbe potuto evitare quanti colpi? Nemmeno uno.
Ma non avrebbe chiuso gli occhi, neppure per un istante.
Non gli avrebbe dato quella soddisfazione. Lui doveva guardarla morire. Lui
doveva..
BANG BANG BANG
Qualche ciuffo di capelli scivolò dolcemente davanti ai
suoi occhi. Capelli troppo corti per essere i suoi.
Kodja balzò indietro, estraendo anche l’altra arma e
puntandola verso il suo nuovo avversario.
Un sospiro di sollievo passò istintivamente nella gola di Yuu e fece una
capriola.
Era vivo. Stava bene. … nuovamente l’angoscia… per quanto
sarebbe stato bene?
Sanzo avanzò lentamente sempre tenendolo sotto tiro, si
frappose fra lui e la ragazza.
Lei avanzò istintivamente fino ad afferrargli la tonaca e
stringerla forte.
Kodja alzò un sopracciglio- Da quando ti piacciono i
bonzi?
Yuu- Non .. sottovalutarlo…- Bisbigliò
Sanzo- Che avvertimento completamente imbecille.
Guardò il suo volto, sempre perfetto, ma in quel momento
livido e madido di sudore. Si attaccò al suo braccio.
Sanzo- Scema.. è normale sia ridotto così dopo aver visto
quel lurido verme scaraventarti a terra. Ho dovuto allontanarmi e non riuscivo
più a trovare questa stanza, dannazione
Era preoccupato per lei… l’avrebbe anche trovata una cosa
estremamente romantica ma non in quella circostanza.
Kodja- Così questo è davvero l’uomo che ti porti a letto?- Lo indicò
apparentemente stizzito- Genjo Sanzo Hoshi… Una partita di bombe ti sarebbe
stata meno fatale, sorellina
Il bonzo sgranò gli occhi- Quello è…
Alzò le braccia- Ma come? Non noti la somiglianza? Eppure
dovresti conoscere il suo viso alla perfezione
Sparò senza troppo pensarci, ma il ragazzo evitò come
nulla fosse il colpo. Mosse il dito scherzosamente- La tua mira non segue la
tua fama, Genjo Sanzo
Scattò in avanti afferrando Sanzo per il collo e
lanciandolo lontano.
Yuu iniziò ad urlare e inseguire il corpo del bonzo che
veniva continuamente scaraventato per tutta la stanza. Quest’ultimo non
riusciva nemmeno ad alzarsi, a reagire. Non si capacitava della velocità del
suo nemico.
No. Non poteva lasciarsi manovrare così. Non davanti a
lei. Non sentendo quelle sue urla.
Sparò nuovamente, ma il secondo colpo di shureiju questa volta andò a buon fine
colpendo una spalla.
Kodja rallentò la sua corsa e sputò per terra. Si guardò
la maglietta sanguinante sogghignando- Da quanto non vedevo il colore del mio
sangue. Questo mi fa sentire ancora più vivo!- Gli occhi nocciola,
caratteristica della famiglia Taisho, brillavano di puro divertimento.
Il bonzo ricaricò velocemente la pistola e tornò a
sparare, cercando di coprire la sua corsa. Doveva allontanarsi da lei,
proteggerla ad ogni costo. E per farlo avrebbe dovuto eliminare suo fratello
davanti ai suoi stessi occhi. Il fatto che dopo l’avrebbe visto come un mostro
non gli importava un granchè.
Per l’ennesima volta si trovò a ricaricare. Questa volta
però il gesto automatico fu più lento, più stanco.
Un calcio secco gli fece volare via la shureiju e, probabilmente, gli spezzò il
polso.
Kodja fece qualche passo indietro, ridendo- Game over- Respirò per riprendere
fiato.
Yuu era troppo lontana da loro. Vide solo il fratello alzare la pistola e
puntarla contro la fronte del suo uomo, del suo amatissimo uomo.
Un nuovo brivido freddo le percorse il corpo. Provava
paura, questa volta non per se stessa. Stava per perderlo. La sua ragione di
vita era lì, inerme. Si stava spegnendo. E anche se si fosse rialzato sarebbe
stato subito rispedito a terra. A nulla valeva il pensiero che nella sua forma
migliore avrebbe avuto sicuramente più possibilità di vittoria. Non le
importava nemmeno che da lì a pochi minuti avrebbe lei stessa desiderato
ardentemente la morte.
Non poteva morire. Non davanti ai suoi occhi.
Una frazione di secondo.
Un attimo che cambia completamente il modo di vedere le
cose.
Difesa.
Attacco.
Piani.
Amore.
Dolore.
Tutto inutile.
Nulla valeva quella sensazione lancinante di imminente
perdita.
A che cosa era servito arrivare fino a quel momento? Per
vederlo morire davanti a lei tanto valeva non averlo nemmeno conosciuto. Non
aver mai incrociato la sua strada. Mai.
Mille pensieri si affollavano, uno più incoerente
dell’altro.
Valeva la pena essere arrivati fin lì. Aver amato così
intensamente. Amare ancora strenuamente. … fino alla morte
Socchiuse gli occhi nello stesso istante in cui Kodja
caricò con sguardo folle il grilletto.
Sanzo strinse i denti e lo fissò aspro, tentando di rialzarsi. Un gesto
furioso. Forse l’ultimo gesto.
E poi un urlo squarciò letteralmente l’atmosfera
…
..
.
“E ora… Vai dove vuoi…l’importante è che io possa respirare la tua stessa aria”
Capitolo 27 *** Do not make me take a road that I can not go ***
“Finché arriverà il mio momento tu stammi accanto, col pensiero tu
stammi accanto”
Ultimi miei ringraziamenti prima del finale... il prossimo
sarà veramente l’ultimo e mi sta già costando fatica scriverlo… dovrò anche
farmi coraggio e scrivere l’extra per spiegare alcune cose che potrebbero, per
chi ha letto attentamente riga per riga la storia, risultare ancora poco
chiare…
Che dire se non grazie a chiunque si sia posato anche su
una singola pagina, un singolo capito di questa storia che va avanti da ormai
due anni… come ogni storia mi ha fatto crescere e ha seguito i ritmi della mia
vita quotidiana, i miei sentimenti. Ultimamente si è conclusa una fase
importante della mia vita, un periodo che durava da qualche anno e che ora è
volato via.. quindi l’ultimo capitolo, me ne scuso, potrebbe risentire dei toni
un po’ drammatici della mia personalità momentanea.. spero comunque di dare a
tutti i miei personaggi non solo un degno finale ma un giusto finale secondo
ogni loro soggettività… non tutti voi sarete contenti, lo so.. ma la storia è
stata pensata per finire così… spero possa essere di maggior gradimento a quasi
tutti..
Ringrazio chi ha continuato a commentare in questi mesi
che si sono trasformati in anni… e chi ancora commenta…
La mia carissima HOPE, alla quale dedico questo
capitolo, perché dopo ‘avermela menata’ per tipo un anno e mezzo sulla morte di
Yuu, qui, finalmente, si capirà se avevano ragione i suoi presagi XD
Grazie alla mia cara amica RAFFY
Grazie a RIKA, l’unica ancora a commentarmi sul
sito che ha visto la mia nascita…
Grazie a VALERY_IVANOV e WARASHI che hanno
continuato a commentare fin’ora…
Grazie a TEMARI, LAV, FIGHTCLUB
Grazie a MAMY-CHANe AVALON9
Un enorme grazie a tutti… ovviamente spero di ricevere i
vostri commenti sia in questo che, soprattutto, nel prossimo capitolo…..
Saluti a tutti… e ancora grazie, davvero
Yama Maxwell
“Finché arriverà il mio momento tu stammi accanto, col pensiero tu stammi
accanto”
27DO NOT MAKE ME TAKE A ROAD THAT I CAN NOT
GO
Urlò con tutto il fiato che aveva. Si sporse in avanti.
Sentì la gola bruciarle. Gli occhi inondarsi di lacrime. Le parole le uscirono
veloci, come fossero loro le prime in preda al panico.
Yuu- NON UCCIDERE IL PADRE DI MIO FIGLIO
L’urlo riecheggiò nelle pareti per poi perdersi
completamente e lasciare spazio solo ai singhiozzi più vistosi.
Però oltre a quelli non udì nulla.
Che fosse già tutto finito?
Alzò lentamente gli occhi non tentando nemmeno di
asciugarsi il viso.
Cosa avrebbe visto? ..la risposta più ovvio era il corpo
dell’uomo che amava, privo di vita.
Sarebbe riuscita a sopportare quella vista?
No.
Però tentò lo stesso di mettere a fuoco la visuale
lontana.
Sentì un tuffo al cuore.
Due sagome distinte erano rivolte verso di lei.
Sanzo era immobile, si, ma con lo sguardo attento e vivo.
Kodja aveva fatto qualche passo verso di lei, un’espressione totalmente
sbalordita- Cosa?- Domandò stupidamente
Questa volta si pulì il viso- Ti ho detto di non uccidere
il padre di mio figlio, tuo nipote- Gridò tossendo subito dopo.
Kodja fece ancora qualche passo- Da quanto?- Osservò
chiaramente il suo addome
Tirò su col naso- Sono stata da un medico qualche giorno
fa…- Allungò lo sguardo verso il bonzo- .. e ne ho avuto la conferma…-
Sospirò.. – due mesi- Concluse infine
Kodja- Oh…- Il sorriso gli invase le labbra- Ma che
splendida notizia Yuumei!!! Diventerò… zio.. oh…- I suoi occhi sembrarono
seriamente contenti. Le si avvicinò a passi spediti e la prese per mano
tirandola a sé- Che bello sorellina, che bello!
Sanzo scattò rapidamente in piedi, gli occhi saettarono
verso quella visione orrida. La donna amata tra le braccia di quel… e il suo…..
il suo….
Yuu lo spintonò via ma lui la ritrasse a sé con forza-
Su.. non vorrai allontanarmi proprio in un momento così gioioso?!!
Lei lo guardò cauta, gli occhi attirati più dai movimenti
di Sanzo.
Kodja battè i pugni come illuminato da un’idea geniale- Ho
capito!!! Ahah, ora ho capito!!!
Yuu- Che cosa?- Prese tempo
Kodja- Come salvarti!!! Vedi, fino a pochi minuti fa non
c’era altra soluzione che uccidervi entrambi- Parlò tranquillamente, come nulla
fosse- E invece ora non è più necessario uccidere te
Yuu- E di grazia, cosa sarebbe cambiato?
Kodja- Beh..- Si accucciò rapidamente posando un orecchio
sulla pancia di lei- Ora c’è lui…. Ah lo sento già scalciare questo
malandrino!
Lei inarcò un sopracciglio e si tirò istintivamente
indietro
Kodja- Oh- Allungò una mano- Non devi aver paura, non più
cara Yuumei… ora le cose sono cambiate… ora ho un figlio!
Yuu- Come???- Quasi urlo. Sentì poco distante un ringhio
non trattenuto.
Kodja- Ma si.. – le girò intorno- Basta non dire che sei
mia sorella… ci assomigliamo si, ma a nessuno verrà mai il dubbio… potremmo
dire che questo figlio è il mio, oh il signor Krafenberg sarebbe lietissimo di
accoglierlo in famiglia ne sono sicuro! Sarà mio figlio a tutti gli effetti!!!
Gli insegnerò a combattere e altre cose .. e a te, cara sorella, ti proteggerò
sopra ogni cosa.. ti amerò come un uomo ama una donna… ti ho sempre adorata
sorella mia
Sgranò gli occhi, completamente disgustata- E questo..
sarebbe il tuo piano?
Kodja- Piano perfetto, aggiungerei
Yuu- E in tutto questo tuo..piano perfetto… il vero padre che ruolo ha?
Fece spallucce- Sono io il vero padre, tesoro- Le diede un
buffetto sulla testa
Sanzo- Chiudi quella bocca razza di porco perverso!!!
Gli sparò tutti i colpi che aveva in canna che però l’uomo
evitò facilmente.
Kodja- Forse è meglio chiudere subito i conti con te..
così dopo potrò coccolare la mai sorellina come si deve
In un lampo gli fu nuovamente addosso e gli strappò la
shureiju dalle mani, gettandola lontano.
Yuu- NOOOOOO
Kodja- Non ti darò nemmeno il tempo di respirare questa
volta, brutto stronzo- Afferrò la pistola e gliela puntò al cuore
*
Quando aveva chiuso gli occhi pensava di non riaprirli mai
più. Non aveva mai creduto in una vita oltre la morte, e ora rimpiangeva di non
aver nemmeno vissuto degnamente l’unica possibilità concessale.
Per questo si era aggrappata nell’unica speranza di poter
dare un senso a quell’indegna esistenza. Per la prima volta aveva esteso il suo
pensiero oltre il naso. Aveva provato ansia… terrore…
Non era amore… ma allora cosa l’aveva portata ad afferrare
il corpo del giovane davanti a lei e serrarsi al suo busto, in attesa che il
colpo del fratello giungesse seccamente su di lei. Ma sopratutto.. come mai
provava ancora quella sensazione comune alla paura? Pensava i suoi sensi si
sarebbero persi nell’oblio più profondo.
Eppure percepiva ancora chiaramente il calore più che
umano del primo uomo per il quale aveva provato profondo affetto… Sentiva le
mani di lui serrate sulle sue braccia, probabilmente si era anche voltato, per
proteggerla a sua volta. La certezza era che voleva staccarla in tutti i modi,
ma lei resisteva, avrebbe resistito.
Gojyo- ENIE TOGLITI
Le sue grida le invadevano il cervello ma non riusciva a
pensare, non poteva fare altro lei misera e inutile essere umano. Non altro se
dare la sua stessa vita… ma non ci stava riuscendo poi un granché…
Alla fine la sua presa venne meno e capitombolò, in modo
poco aggraziato per terra. Alzò il viso irritato e confuso e accusò con lo
sguardo il mezzo demone che di rimandò le grugnì contro qualche imprecazione
casuale.
Gojyo- .. e non osare mai più!!!
Si rialzò impacciata- Io oso quanto voglio, razza di
cretino! E do in pasto la mia vita all’ora che decido io!- Gli fece un gesto
eloquente
Gojyo- Beh, non con me carina, e non oggi!- Sbottò
indignato
Enie- Lo vedremo!!!- Ruggì tentando di riavvicinarsi a lui
che però indietreggiava a grandi falcate.
Due spari li fecero bloccare. Frettolosamente tornato
all’unico punto a cui avrebbero dovuto portare attenzione che ora si stava
decorosamente sfregando i capelli e stropicciando gli occhi.
Enie- Io non ci torno con te! – Gli urlò di rimando dispensando altri gesti
poco cordiali.
Ian abbassò le mani e le armi- Direi che non ce ne sarà
bisogno Enie…
La ragazza lo guardò stupita, perdendo un attimo il
cipiglio battagliero
Ian- Mi arrendo.. un po’ perché sei mia sorella.. un po’
perché è la prima volta che ti vedo … viva.. la tua vitalità te l’ho sempre
invidiata, lo sai.. ma ora.. sembri una farfalla rinata
Enie- Dove sta il trucco?
Alzò le braccia- Nessun trucco… Nostro padre è già furioso
di suo, dirgli della tua mancata morte non gli gioverà molto.. ma a tutto c’è
rimedio
Gojyo- Che intendi dire?
Rise appena- Abbassa pure quell’arma Sha Gojyo, la tua
vita non finirà certo oggi o per mano mia… Vi sto offrendo l’opportunità di
continuare a vivere
Gojyo- Me ne fotto delle tue opportunità del cazzo,
bastardo! Non ho intenzione di scappare!
Ian- Allora attaccami. Non muoverò un ciglio nemmeno
quando mi ucciderai. Non ho intenzione di dare battaglia alla persona amata da
mia sorella. Ne ora, né mai. Questo è quanto. Se non mi credi puoi alzare
subito la tua alabarda su di me.
Enie- Gojyo, calmati…- Gli fece abbassare l’arma-
Ascoltiamolo
Socchiuse gli occhi- Ovviamente capirete bene che non
posso tornare a casa a mani vuote. Nostro padre- La guardò fisso- Non
smetterebbe mai di cercarti, non ti darebbe tregua… è per questo che io oggi ti
ucciderò.
Gojyo- Bastar….
Ian- Ascolta. Io vi posso far uscire di qui, concedervi
del tempo per allontanarvi da questo posto. Ma voi, in cambio, dovrete
rinunciare alle vostre vite. Quanto meno tu sorella…Oggi dovrà morire Enie
Krafenberg, almeno per il resto del mondo…. E se Sha Gojyo riportasse ferite
così gravi da non poter più combattere come un tempo sarebbe una cosa
magnifica…
Gojyo- Perché?
Ian- In questo modo diventeresti una preda troppo facile
quindi non più di giusta per i Krafenberg
Gojyo- Non intendevo questo.. perché lo faresti?
Il suo volto si rabbonì improvvisamente- Io non ho mai
conosciuto l’affetto di una madre, o forse dovrei dire di una donna in
generale. Troppo potere, troppi affari sono sempre girati intorno alla mia
vita…. Enie… è stato il mio unico appiglio alla realtà…. L’unica donna che mi
ha fatto provare un briciolo di vergogna per il mio essere… una madre,
un’amante.. una sorella… Io voglio che viva, tutto qui
Non riuscì a trattenerla, si divincolò dalla sua presa e
si gettò fra le braccia del fratello- Ian…. Tu non sei come loro… tu puoi
cambiare….
Le baciò il capo- Ormai non più… non più.. ma tu puoi
vivere per me… lo farai?
Enie- Ogni giorno
Le asciugò dolcemente le lacrime- Ho un’altra richiesta..
mi piacerebbe scegliere il tuo nuovo nome, me lo concedi?… Hei-wa, come pace..
e Kibò, come speranza…
Enie- Splendidi…
Un’esplosione fece tremare il terreno sotto di loro.
Ian- Ora andate… Prendete quella direzione- Indicò un
sotterraneo- Continuate dritti, troverete una scala.. vi porterà nell’esatto
punto dove vi abbiamo trovato
Gojyo- D’accordo- Accumulò le informazioni
Strinse le sue mani- Non voglio dirti addio fratello
Ian- Missà che dovrai farlo invece- Si chinò facendo
combaciare le fronti- Mi farò compagnia coi tuoi bonsai
Sorrise mentre frugava velocemente nelle tasche ma lui la
fermò- Non darmi nulla… è un rischio troppo grande… però…- Fu lui a togliersi
un anello posandoglielo in mano- Giustificherò la sua assenza come una perdita
casuale… lo riconosci? Era l’anello della nonna… lei era una gran donna.. le
somigli molto…
Scosse la testa mentre lui glielo infilava al dito- Non
voglio…
Le prese la testa fra le mani- Ora vai, sorella… vai..
vivi per me ogni secondo… e vivilo al meglio.. le posò numerosi baci sui
capelli mentre lei non tratteneva i singhiozzi.
Alzò gli occhi chiari sul mezzo demone- Te la affidò. Se
mai le succedesse qualcosa ne risponderai tu
Gojyo- Se le succedesse qualcosa sarei il primo a morirne
Sorrise allungandogli una mano che lui strinse saldamente-
Abbi cura di lei
Gojyo- Certo
Enie- Ian!- Lo abbracciò forte per poi girarsi e correre
incontro a un Gojyo che la stava chiamando incessantemente.
Sembrava la terra volesse risucchiarli da un momento
all’altro.
Lei si rivoltò subito dopo ma…..….. del fratello non c’era
più traccia
*
Non capiva, non riusciva a capacitarsene. Per un folle
istante ponderò seriamente l’idea di togliersi il sigillo di controllo. Ma
vedendola sfrecciare da una parte all’altra come una furia quest’idea gli
sembrò sciocca. Lui doveva mantenere assolutamente la padronanza di se, quel
tanto almeno da impedire di farla perdere a lei.
Si davano come il cambio in quella danza senza fine.
Ovviamente il suo tempo era di lunga maggiore ma anche la difficoltà era più
intensa in quanto doveva continuamente schivare pallottole che potevano
provocargli ferite incurabili.
Quando la vide per l’ennesima volta schiantarsi al suolo,
non provò nemmeno a domandarle come stava dato le precedenti imprecazioni
ricevute, quindi si lanciò contro quell’avversario che sembrava vivere solo di
aria e combattimenti.
Da quando stavano combattendo, e non era passato un tempo
impossibile, Sato aveva lanciato come minimo una ventina di bombe fra fumogene
e non. Un delirio di botti improvvisi e fumate moleste.
Dal canto suo Goku aveva una leggera vittoria sulla
velocità ma soprattutto sulla resistenza. Essere un demone doveva pur servigli
poi a qualcosa!
Ma quell’avversario si muoveva con maestosità tra i colpi
e le schivate. Forse aveva imparato prima a sparare che a camminare … tutto ciò
gli stava procurando notevole disturbo.
Meimi scattò in piedi, ansimando, per poi rigettarsi
addosso al nemico.
Sato- Sicura non vuoi fare una pausa, dolcezza?
Meimi- Non osare nemmeno dirlo!!!- Digrignò i denti e
affondò il coltello nella sua spalla. Ma lui non si scompose più di tanto, si
limitò ad afferrare la mano di lei, togliere la lama dalla carne e
scaraventarla lontano.
Raye strisciò verso di lei, la gamba continuava a
sanguinargli impedendogli movimenti sciolti- Calma Kei- Aveva abbandonato ogni
forma di riserbo- Vuole solo provocarti.. prendi fiato e rifletti
Meimi- Col cazzo- Si asciugò un rivolo di sangue che le
appannava la vista e sfrecciò in piedi.
Vide una pallottola sfiorare lievemente il braccio di
Goku, la veste ormai era a brandelli. Il ragazzo si ritrasse, come bruciato.
Sato scoppiò a ridere- Ed è solo l’inizio- Si passò la
lingua sulle labbra- Pregusto già il banchetto a base di demone cotto
Goku serrò i denti e si lanciò contro di lui, ma Meimi lo superò e lo spinse
via, facendolo capitombolare malamente a terra.
Sembrava infuriata, oltre che stanca sopra ogni misura.
Ma anche Sato sembrava accusare le continue ferite che lei
gli causava.
Sembravano fermi in quel momento da ore. Lo scontro più
lungo che avesse mai affrontato.
Sgranò gli occhi mentre si trovò istintivamente a
guardarsi i piedi. Acqua. Toccò il pavimento bagnato cercando di capire da dove
potesse provenire. Una piccola crepa nel muro ne faceva uscire giusto un rivolo
ma… per quanto avrebbe retto quella crepetta?
Meimi riuscì a colpire nuovamente Sato questa volta in
pieno petto, un punto pericoloso che sembrò sortire i primi effetti. Lui urlò e
la scaraventò più lontano del normale, facendola ruzzolare davanti a Raye.
Camminò velocemente verso di lei estraendo una sola
pistola e puntandogliela contro- Ora assaporerai la morte, tu per prima- I suoi
occhi erano folli-E tu adorato Raye,
guarda come muore la tua fottuttissima donna!!!- Caricò il grilletto
Lei si alzò in velocità ma non avrebbe fatto in tempo a spostarsi
e nemmeno accennò il movimento. Se si fosse spostata il proiettile avrebbe
colpito l’uomo dietro di lei. E qualcosa nelle parole appena sentite le dava
l’impulso di non farlo.
Goku corse furiosamente verso di loro ma.. troppo tardi.
Tre colpi di pistola partirono rapidi ma… mancarono il
bersaglio. Almeno quello mirato.
Come a rallentatore lei lo vide cadere, afflosciarsi ai
suoi piedi come un sacco vuoto.
Non riuscì nemmeno ad allungare una mano per fermare la
sua caduta, restò lì immobile per qualche istante mentre Goku afferrava Sato e
lo sbatteva a terra.
La sua vita aveva mai avuto un senso? Perché in quel
momento non riusciva più a vederlo.
Tremando si chinò verso il corpo ricoperto di sangue. Posò
una mano sulla spalla girandolo dolcemente fino a scorgere il suo viso. Stava
sorridendo. Piccole gocce iniziarono a colare sul viso di lui mischiandosi al
sangue. Lei sentiva le mani scoppiare di calore, il liquido vermiglio le
inzuppava ormai i vestiti. Chinò appena il viso non curandosi dei capelli
appiccicati, cercò con la guancia la sua bocca, e rimase in attesa di un
respiro.
Raye- Keitel
Si tirò su di scatto posando il suo sguardo sugli occhi
chiusi e sulla bocca fremente- Zitto idiota- Disse, accorgendosi solo in quel
momento di piangere a dirotto
Raye- Ho paura di non aver mantenuto la promessa…
Meimi- Non parlare… non parlare- Scuoteva il capo animatamente, chinandolo a
tratti e poggiandolo sul petto di lui.
Raye- Però ti ho protetta fino all’ultimo… a mio modo.. ma l’ho fatto…- Aprì
per un momento gli occhi cercando disperatamente il suo viso che subito fu
pronto sull’attenti- Keitel……… io ti….
Un nuovo boato invase la stanza.
La crepa si era allargata, il muro aveva ceduto del tutto.
L’acqua iniziava a sgorgare furiosa.
Lei lo prese tra le braccia, tentando di alzarlo- Cosa
stavi dicendo?- Chiese- CHE COSA?- Urlò stringendolo più forte.
Cercò con lo sguardo Goku che stava ancora prendendo a
pugni un Sato ormai irriconoscibile. Vide quest’ultimo alzarsi e puntare le
pistole contro il demone ma alla fine si accartocciò su se stesso, non
emettendo nessun suono. La sua sagoma indistinta lasciò il posto a un altro
demone ricoperto di rampicanti e col cuore dell’uomo fra le mani. Lo gettò via,
fece qualche passo afferrando Goku e portandolo verso di loro.
Hakkai- Dobbiamo muoverci. Presto si allagherà tutto
Meimi- H….Hakkai..- Pronunciò il nome senza fiato.
Hakkai- Non ora… abbiamo la necessità di ritrovare gli altri prima di qualsiasi
altra cosa
Goku- Lascialo a me- Se lo caricò tranquillamente sulle
spalle mentre Hakkai avvolgeva il corpo di Raye con i suoi rampicanti.
Meimi tentennò sul corpo senza vita di Sato. Comprendeva
di aver vendicato non solo migliaia di innocenti, ma anche un po’ della sua
vecchia vita.
*
Yuu- Se non la getti giuro che ti ammazzo- Concluse la frase con fatica,
ansimando a ogni parola.
Sanzo- Buttala via- Gli intimò con un gesto secco.
Il fratello non si staccò nemmeno per un attimo dal bersaglio, ma sorrise- Yuu,
cara, abbiamo risolto i nostri dissapori giusto? Quindi non minacciare il tuo
futuro compagno
Fu colta da una collera crescente- MA CHE CAZZO DICI
BASTARDO???? Quello… quello che vuoi uccidere E’ il mio compagno e non sarò tua
nemmeno fossi l’ultimo fottutissimo uomo su questa terra, piuttosto mi ammazzo
Kodja- Mi rattrista vederti così, ma avrò tempo per farti
cambiare idea- Ricalcò il sorriso.
Sanzo- Yuumei- Tuonò imperioso
Tirò su col naso prepotentemente e caricò la pistola- Tu
spara a lui, e io sparo a te. Questo è quanto
Ridacchiò- Credi davvero di farmi paura con una pistolina
del genere? Non hai avuto buona mira
Yuu- Lo vedremo brutto coglione!!!!!!!!!!!!
Sparò solo il primo proiettile in quanto il contraccolpo
la fece cadere rovinosamente a terra.
Kodja- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH
La stanza fu riempita di urla di dolore.
Lei si tirò su, frastornata, cercando a tentoni la
shureiju. Girò appena lo sguardo giusto in tempo per vedere Sanzo che si
gettava contro suo fratello e, sbattendolo a terra, cominciò a prenderlo
violentemente a pugni.
Tremava, non sapeva se associare il motivo alla mano
staccata che riversava sul pavimento oppure alla faccia ormai irriconoscibile
di quello che un tempo era il suo adorato fratello.
Non notò nemmeno Enie che gli correva incontro e la
scuoteva con foga- Alzati Yuu, dobbiamo andarcene di qui
Si ridestò solamente quando la figura di Gojyo si stagliò
sulle altre due riverse sul pavimento. Il mezzo demone afferrò il bonzo
trascinandolo, curiosamente con poca fatica, in piedi- Queste non sono
questioni che si dovrebbero risolvere in famiglia- Pronunciò a bassa voce-
Tanto meno per mano di una ragazza
Kodja- Yuu.. Mei…
Sentì indistinta quella voce disperata che la chiamava. Ne
fu attratta pericolosamente infatti scattò in avanti, ma Enie la trattenne con
forza. La strinse forte e cercò di allontanarla, ma solo con l’aiuto di Sanzo
riuscì a farla camminare.
Non avvertì alcun rumore, solo il sottile suono di una
lama.
Rimase in piedi, stretta tra le braccia di Enie che
versava per lei le lacrime che proprio non le uscivano.
Sentì Gojyo mugugnare qualcosa su un possibile allagamento
sotterraneo e sulla roba da recuperare.
Enie- Ti do una mano- Esclamò mollando la presa.
Ecco, ora era di nuovo sola.
Una mano sopraggiunse scuotendola- Ohi! Non è questo il momento di rammollirsi
idiota
Lei cercò disperatamente i suoi occhi. Aprì leggermente la
bocca ma le parole gli morire sulle labbra.
Lui la strinse forte prima che i singhiozzi silenziosi si
presentassero alla visuale. Le baciò la testa ripetutamente, attendendo.
Dopo pochi minuti spuntarono da un punto sconosciuto anche
gli altri quattro dispersi.
Goku- Dobbiamo uscire di qui, sta per sommergersi tutto
Gojyo- Oh, la scimmia elargisce consigli stupidi! Sai, non
l’avevamo notato, grande perla di saggezza!- Ma voltandosi scorse Hakkai senza
sigilli e Raye penzoloni sulle spalle del demone- Si.. sbrighiamoci va
Meimi, notando quello che doveva essere stato sicuramente
un uomo ora irriconoscibile a terra ebbe un conato di vomito. Si voltò e vomitò
quasi l’intero stomaco.
Enie le fu subito vicino, prendendole la mano.
Meimi- Non penso dovresti sostenermi
Enie- Ma che dici?- Domandò mentre l’aiutava a rialzarsi
Meimi- Ho cercato di uccidere tuo fratello.. l’ho
desiderato con tutte le mie forze
Enie- Quale?- Chiese titubante
Goku- Sato. E’ morto- Disse senza troppi rigiri- Ma le
spiegazioni meglio rimandarle a dopo
Enie- Oh…- Disse solo e nel gruppo calò il silenzio.
Velocemente uscirono e trovarono Hakuryù gia trasformato in jeep e la moto
ancora in perfetto stato.
Gojyo batté forte una mano sulla spalla di Hakkai- Tu stai bene?
Il demone sorrise- Se non è un problema preferirei
rimanere così fino a riprendere completamente le forze
Scosse il capo- Non è un problema per me… per te
piuttosto?
Sorrise- Sai cosa fare in caso io..
Gojyo- Non succederà- Sentenziò subito
Hakkai- No- Socchiuse gli occhi, inarcando le labbra
leggermente verso l’alto.
Meimi- Gojyo, guidi tu Hakuryù?- Saltò sulla moto per poi
far posto a Goku
Il mezzo demone annuì e saltò al posto di guida con Hakkai
accanto.
Enie rimase nel sedile posteriore sostenendo la testa di Raye con delicatezza-
Per favore, fai in fretta- Disse tremando
Gojyo- Ci proverò
Yuu cercò la spalla di Sanzo per sistemarsi sopra essa.
Lui cercò senza ritegno la sua mano e la strinse forte. Entrambi socchiusero gli
occhi.
Era finita.
Quella battaglia aveva trovato finalmente conclusione.
Non avevano perso compagni anche se uno era in serio
pericolo di vita.
Ma… sia lui che lei sapevano entrambi che ben presto
avrebbero dovuto affrontare una differente battaglia… dove ci sarebbero stati,
come minimo, un morto e una ferita.
La cosa ora gravava su di loro in maniera impaziente, estremamente dolorosa.
Yuu allungò una mano e la cinse intorno al bonzo. Cercò il suo collo e gli posò
un delicato bacio, poi alzò leggermente la testa- Ti amo- Fu un lieve sussurrò
cancellato dal rumore della jeep.
Sanzo sospirò e si girò di scatto. Incurante di chiunque lì intorno la baciò
con passione, un bacio che durò per molto, molto tempo.
“Quando ascolterò la nostra canzone danzerò,
quando mangerò
quel tempura lo assaporerò con gusto,
quando sentirò il
tuo odore nell’aria sorriderò,
quando stringerò
il tuo cuscino dormirò serena
…..… Ma se tu non
sarai ad un passo da me piangerò, all’infinito, senza fermarmi”
Continua….
Copertina:
Tramonto. Una macchina con a fianco una moto che si
allontanano velocemente da un punto sconosciuto. Le vetture sono vicine, come
vicini sono i passeggeri.. uniti come fosse il loro ultimo viaggio
“Il mio cuore, colmo delle imperfezioni della vita, si sta ribellando
“Il mio cuore, colmo delle imperfezioni della vita, si
sta ribellando. I miei occhi sbarrati vogliono trovare quiete. Il rumore della
pioggia ha il difficile compito di placare il mio animo”
28DUE ANIME VERSO IL TRAMONTO
Viaggiarono per giorni interi fermandosi solamente per
rifornirsi di medicinali. La ferita di Raye non riusciva a rimarginarsi
completamente, sarebbe stato un processo lungo e doloroso. Ma ora non
sembravano avere alcuna fretta.
I paesaggi invernali si estendevano davanti ai loro occhi
stremati e colmi di stanchezza.
Un timore innaturale gli impediva di fermarsi, li faceva
muovere, allontanarsi il più possibile. Senza riflettere. Senza pensare.
Non avevano alcuna forza di parlare, si davano spesso il
cambio alla guida concedendosi a turno un po’ di riposo di una notte
inesistente.
Dopo una settimana di nuvole le stelle si lasciarono
scorgere in cielo.
Passarono tutta la notte ad osservarle, chi ricercando un
abbraccio o chi in solitudine.
E il giorno dopo il sole fece capolino inaspettatamente. E
infine una voce forte e rigida si fece udire- Fermiamoci
Come se non avessero aspettato che quell’ordine
aumentarono il ritmo della loro marcia.
Arrivarono in serata in un villaggio piccolo e composto da case disparse.
Trovare una locanda non fu un gran problema.
Si trascinarono tutti a letto, senza quasi toccare cibo.
Hakkai- Per quanto tempo?
Il bonzo si stropicciò gli occhi- Domani- Tentennò- In
giornata
Avevano tutti bisogno di una sana dormita in un letto vero
ma in pochi sprofondarono davvero in un sonno ristoratore.
L’indomani partirono all’alba, troppo stressati.
Continuarono a viaggiare per un’altra settimana,
raggiungendo così i quindici giorni di viaggio.
La ferita di Raye si era rimarginata, lasciandogli sul petto una profonda
cicatrice. Meimi, che in tutti quei giorni si era curata di pulire lo sfregio
con cura, se ne rattristava molto.
Era il diciottesimo giorno quando furono costretti dalle condizioni del tempo
disperate a cercare un luogo coperto. Trovarono riparo una locanda parecchio
accogliente, con un camino in ogni stanza, letti morbidi e asciutti, lenzuola
pulite e profumate. Il padrone portava avanti l’attività con la figlia
giovanissima e furono più che accoglienti e premurosi.
-Vi porto subito qualcosa di caldo!- Esordì la ragazza
osservando una Yuu stretta nel giubbotto, coggiolante e tremolante.
Quella sera furono investiti di molte notizie, il
proprietario era ospitale quanto chiacchierone, e mangiarono a sazietà una
quantità smisurata di prelibatezze.
Accesero il bellissimo camino nel piccolo salotto e furono
lasciati soli in modo discreto.
Gojyo lasciò cadere la testa indietro, beandosi di
quell’appoggio così gradevole- .. da quanto non ci fermavamo…
Nessuno capì che era una domanda, ma la presero tutti come
un’esclamazione, quasi una liberazione.
Restarono in silenzio per parecchi minuti beandosi del
calore ritrovato e dello scoppiettio della legna. Fuori la pioggia non dava
tregua.
Hakkai- Che ne dite se… ci fermiamo qui
Tutte le testa si alzarono completamente, tranne quella
del bonzo che buttò fuori del fumo e chiuse gli occhi- Direi che è una buona
idea- Disse quasi sottovoce, inaspettatamente.
Yuu si portò le ginocchia al petto e appoggiò il capo su esse- Sinceramente..
penso che… siamo abbastanza lontani, no?
Enie- Senza dubbio… e poi Ian avrà fatto in modo di
cancellare le nostre tracce- Pronunciando il nome del fratello, l’unico rimasto
in vita, ebbe un fremito. Gojyo cercò subito la sua mano.
Goku- Ci siamo concessi una grande vantaggio ma sono
stanco di scappare. Non possiamo scappare per un’intera vita, è assurdo!- Il
primo moto di calore in quei giorni- E poi non avranno altro nella vita da
fare?
Meimi- Abbiamo ucciso i suoi figli…
Raye- Ci credono morti- Ribadì- Sinceramente.. non penso
ci sia più nulla per cui vale la pena preoccuparsi.. ovvio, questa sensazione
rimarrà un po’ addosso a tutti per qualche tempo ma…- Sospirò- Ian sa recitare
perfettamente e ricordiamoci che ora è lui il vero capo della famiglia. Avrà
preso tutte le precauzioni del caso.
Enie annuì e alcune gocce le caddero sulla giacchetta
bianca- Ci proteggerà. Non dovete temere nulla, mai
Hakkai- Quindi è.. tutto finito
Gojyo- Già
Goku- Era l’ora!
Sanzo si alzò e senza dire una parola si allontanò dalla
stanza.
Gojyo- Per quanto pensi ci farà restare qui il boss?-
Chiese con un mezzo ghigno
Hakkai scrollò le spalle- Per tutto il tempo che vorremmo
immagino. Per una volta ho proprio bisogno di prendermela comoda!- Si sgranchì
le gambe, allungandole.
Meimi- Quindi.. abbiamo del tempo…..- I suoi occhi
vagarono per la stanza.
Hakkai- Si.. direi che ora abbiamo tutto il tempo che
vorremo
*
Andò avanti e indietro per la stanza, ormai erano ore che
non faceva altro. Proprio non riusciva a fermarsi, era come se le sue gambe non
volessero darle tregua. Il suo cuore batteva a un ritmo sfrenato e ogni
decisione o pensiero che formulava le sembrava immediatamente quello sbagliato.
Si guardò più volte allo specchio tentando di formulare ipotesi coerenti ma più
si sforzava più la testa le doleva.
Mentre si mordicchiava le unghie con indolenza il rumore
della grandine picchiettava sulle finestre.
E alla fine, il tuono più forte mai udito in quella
nottata, sembrò come darle coraggio.
Doveva farlo.
Non c’era altra soluzione.
Forse, in quel modo, il suo cuore avrebbe trovato pace.
Quella pace che sembrava mancarle da quando aveva memoria.
Afferrò uno scialle e si precipitò fuori nel corridoio,
non badando ai piedi scalzi, ogni suo rumore era coperto dal temporale.
Fece gli scalini due a due. Arrivata davanti alla stanza lesse il numero più e
più volte. Si accorse che le tremavano le mani solo quando ne allungò una per
bussare.
Serrò le palpebre e respirò profondamente ripetendosi che
era la decisione giusta.
E infine bussò
…..
Lui tardò ad arrivare e le aprì grondante d’acqua- Oh.. -
Si sforzò di sorriderle- Cosa ci fai sveglia a quest’ora? Sono quasi le tre
Mei- Scusa- Balbettò- Non ho.. guardato l’ora… però non
stavi dormendo, no?
Ridacchiò- Più o meno.. mi sono addormentato dentro la
vasca… ho provato dei sali alle rose, buonissimi…. Ma avevi bisogno?
Esitò- Si.. posso entrare?
Alzò un sopracciglio- Non riesci a dormire e vuoi fare una
partita a carte?- Si scostò dalla porta.
Lei si voltò e girò la chiave.
Raye la osservò perplesso- Mi stai rapendo nella mia
stessa camera?- Rise di gusto
Lei allungò una mano e gli toccò il viso, che si irrigidì di colpo.
Il ragazzo si scostò- Meglio se mi vado a dare un’asciugata o mi prenderà un
accidente.
Lei si sistemò su una delle due poltrone accanto al
caminetto e l’aspettò solo per pochi minuti.
Raye tornò con un sorriso stampato in faccia e si buttò subito nella ricerca
delle carte da gioco- Non ho ancora disfatto la borsa.. chissà dove sono..
Lei si alzò e lo trattenne. Gli alzò cautamente la
maglietta e sfiorò la cicatrice- Io.. mi sono chiesta per tutto questo tempo….-
Cercò i suoi occhi- Perché?
Si allontanò bruscamente e le diede le spalle- Perché è
stato istintivo
Mei- Appunto… istintivo… ricordati questa parola perché
fra poco ti aiuterà
Raye- Come?- Si rivoltò, fissandola freddamente
Lei non si scompose- Cosa credi? Che non ricordo più i
tuoi piani di continuare il tuo viaggio da solo? Ti ho sentito prima che
parlavi con Enie… farai passare qualche giorno, forse, e poi sparirai come sei
arrivato
Raye- Non sono ‘arrivato’ per mia volontà.. ma grazie a un
pugno- Si massaggiò la guancia al ricordo- Non mi sarei mai fermato con voi
Mei- E a quest’ora saremmo tutti morti probabilmente
Scrollò le spalle- Non credo, non sono così importante per
nessuno di voi
Mei- Per me si
Parole uscite di getto, assolutamente non pensate.
La stanza calò nel silenzio.
Lei fece qualche passo verso di lui- Io voglio venire con
te, Raye- Quando lo vide sgranare gli occhi continuò- Ricordi l’istinto di
prima? Ecco.. il mio istinto non mi permette di starti lontana. Il solo
pensiero mi fa male, qui- Si indicò il petto- Ed è una cosa che mi
innervosisce, credimi
Raye si stropicciò gli occhi- Tu non sai…
Mei- Sai. Credo che quel Sato fosse un gran cretino e non
avesse capito che il punto debole della tua ‘arte’ è un altro. Che i ricordi
vengono cancellati, si, ma l’istinto rimane. Puoi dirmi tutto ciò che vuoi ora-
Lo prevenne- ma io non riesco a staccarti gli occhi di dosso da quando ti ho
visto. Quando sei caduto davanti a me mi sono sentita morire. Morire, capito?!!
.. con te mi sento debole, vulnerabile… diversa.. un po’ la stessa sensazione
che provo con Enie… ricordi latenti forse….
Raye- Straparli
Mei- No. Ti sto solo dicendo che non mi importa quanto
andrai lontano o quanto velocemente fuggirai. Io ti seguirò, e ti troverò
dovunque andrai.. perché me lo dice l’istinto, tutto qui
Raye- BASTA!- Urlò senza ragione- Basta.. stai sparando un
mucchio di stronzate…- Si portò una mano alla bocca- Io non ti voglio con me… e
non mi lascerò seguire da una cretina qualsiasi
Mei- Di cosa hai paura?
Raye- Vattene.. esci da questa stanza, subito!
Mei- NO!- Tuonò- No…. Non senza i miei ricordi
La fissò, instabile- Ah.. è questo che vuoi ora?………….Tu mi
hai chiesto di cancellarti la memoria. Che non potevi più vivere così. E ora
cosa vuoi? Cos’altro vuoi ancora? …. Io non ti ridarò ciò che vuoi
Mei- Perché te l’ho chiesto io? Beh, ora ti sto dicendo il
contrario!
Raye- Non mi interessa
Mei- E a me non interessa ciò che mi stai dicendo tu! Io
rivoglio ciò che è mio.. perché non penso avrei mai voluto dimenticart….- Si
fermò
Lui era in lacrime, stava piangendo disperatamente- Vai
via… mi hai già distrutto una volta.. non posso permetterti di farlo ancora…
Vai Keitel, vai
Lei gli afferrò una mano- Io non ti abbandonerò.. perché
qualsiasi cosa sia successa in passato io ho visto la persona splendida che sei
ora… io non riesco a starti lontana- Piangeva anche lei- Scusami… io non ci
riesco.. chiedo scusa….
Entrambi si accasciarono al suolo, continuando a versare
lacrime.
Raye- Io… potrei ma… se… tu non vorrai… io me li riprenderò…
Lei strinse le nocche- Io li vorrò, sicuramente… non ho
paura, ora non ne ho …
Raye- Keitel…è difficile…
Si chinò su se stessa- Per favore.. ho bisogno di
ricordare.. sto impazzendo.. ho bisogno di ricordare chi sei… ho bisogno di
sapere perché il mio cuore batte così con te… ho bisogno di vedere il volto
della persona che amo… riconoscerlo… ti prego…
Lui le alzò il viso. Si fissarono qualche istante- Keitel,
scusami… …… io.. non ho mai smesso di amarti………… scusami
….
Fu come essere investiti da una leggera pioggerellina.
Lentamente immagini confuse prendevano forma con delicatezza nella sua mente.
Ricordi. Sensazioni.
Improvvisamente quelle immagini si fecero più forti, più
nitide e fu investita da una valanga ghiacciata d’informazioni. Sentì bruciare
la mente, il petto. Tutto le bruciava. Piccoli aghi le pungevano gli occhi per
formare nuove forme, nuove trame.
“Oh.. tu sei quella nuova??? Spero diventeremo amici!”
”Buongiorno dolce amore”..un sorriso
“Ti amo”
“Keitel”
Due occhi color verde acqua…intensi.. una voce calda, che
pronunciava solo il suo nome con così tanta dolcezza.
“Basta, sono stufa di questa cazzo di vita”.. un vaso
infranto
“Voglio andarmene, mi faccio schifo”.. pianto.. lacrime…
“Ho un lavoro per te Keitel, sarà facile come gli altri
tranquilla”
“Enie, devo andarmene… devo farlo per lui… lo uccideranno
se non mi faccio togliere la memoria”
“Enie.. io lo amo.. lo devo proteggere.. sopra ogni cosa…
non piangere”
“…. Chiudiamola qui Raye. Toglimi la memoria e facciamola
finita. Finiamo tutto. Non ne ho più voglia. Per me è solo una liberazione”
*…. Ti amo*
……
Quando riprese coscienza di se lo avvertì piangere,
singhiozzare.
Alzò il viso e scoprì di vederlo offuscato, anche lei
stava piangendo.
Allungò una mano e iniziò a dargli pugnetti sulla spalla-
Stupido…… stupido…..
Continuò e continuò ancora colpendolo sempre più forte-
Stupido… sei un grandissimo stupido….. come hai potuto….- singhiozzava.
Lo colpì così forte da scaraventarlo a terra. Lei rotolò
sopra di lui continuando a colpirlo- Idiota… sei un cretino assoluto…. Come hai
potuto pensare che io… che non ti amassi più…. Razza di cretino…….. stupido….
Si chinò poggiando la testa sulla spalla di lui- Sato ti
voleva uccidere. Ho dovuto farmi togliere la memoria.. ho avuto paura… io… non
sapevo come proteggere la cosa a me più cara…… sei uno stupido…..
Lui l’afferrò per le spalle- Sato cosa…
Ma lei lo baciò, con foga. Era un bacio disperato,
appassionato. Si staccarono e si abbracciarono togliendosi il respiro.
Kei- Io… ti amo Raye… nemmeno il tuo dono mi ha tolto
questo amore…. Cavolo.. cosa stavo per perdere…- Gli baciò una guancia- Ti
stavo per perdere e tu mi avresti lasciato qui
Raye- Io dovevo Kei…dovevo.. pensavo…
Lo baciò nuovamente e sprofondò il viso nel suo collo-
Quanto mi mancava il tuo odore… il tuo calore….oddio… eri tu… eri tu che
cercavo.. ogni giorno… il mio tassello mancante… Raye…..
Lui la strinse più forte non smettendo un attimo di piangere-
Amore… amore mio… mio…
Kei- Si tuo.. per sempre amore… sempre capito?!
Le asciugò le lacrime- Non ti lascerò mai più, lo giuro…
mai… ti amo
Poggiarono le fronti l’una con l’altra- Anche io ti amo…
più di ogni mio ricordo… con ogni mia fibra.. per quanto e oltre mi sarà
concesso di vivere
Sorrisero fra le lacrime. Si erano ritrovati. Un sogno
insperato.
Quella sera caddero mille e più lacrime.
E per sempre ne sarebbero cadute… ma per loro, solamente
di gioia
*
Aprì gli occhi svogliatamente per incontrare due nocciole
un tempo radiose e vitali e ora spente.
Cercò la sua mano ma fu lei la prima a trovarla- Come ti
senti?- Gli domandò con dolcezza
Scosse il capo lentamente, prendendo coscienza uno a uno
dei suo muscoli- Ho avuto la febbre?
Annuì- Alta.. ma ti è passata questa mattina.. penso fosse
solo stanchezza.. ma ciò che penso io è inutile e irrilevante. Per quanto ne so
potrebbe essere una conseguenza della…- Bloccò la sua frase e lasciò andare la
sua mano allontanandosi dal letto.
Lui si alzò a fatica, tenendosi la testa e riacquistando
gradualmente lucidità-Vieni qui- Ordinò.
Girò su se stessa e tentennò sul posto. Aveva gli occhi gonfi e lucidi. Si
avvicinò a piccoli passi- Dobbiamo fare qualcosa. Non riesco a pensare che…-
Alzò gli occhi per fermare le lacrime- Non è un argomento che possiamo evitare
a lungo, sai?- Insistette- Stando fermi non otterremmo nulla
Lo vide ridacchiare e afferrarle fiaccamente una mano-
Argomento? Io ne vedo solo uno- La avvicinò a sé e con timore posò un orecchio
sul ventre.
Lei si scostò malamente lasciandolo perplesso- Sanzo….
Sanzo non…
La guardò spaventato- Cosa?- Cercò di scattare in piedi ma
barcollando tornò a sedersi- Non dirmi che… è successo qualcosa…
Inclinò la testa da un lato e si sedette vicino a lui- Pensavo
avessi capito… ero nel panico, stava per ucciderti io.. ero disperata.. non
sapevo cosa fare..
Sanzo- Che intendi dire?
Si morse un labbro- Ho detto la prima cosa che mi è venuta
in mente- Disse borbottando
Gli occhi del bonzo si spalancarono.
Yuu- Pensavo avessi capito! Ho detto apposta ‘due mesi’
perché.. la nostra.. prima volta non è nemmeno stata un mese fa…
Sanzo- Oh… giusto…….- Rifletté
Yuu- Scusa…- Gli accarezzò i capelli- Scusa non pensavo
avessi frainteso… però.. è una cosa momentanea.. quando vorremmo noi..
Questa volta si alzò senza barcollare- Non dire
stupidaggini. Io non voglio marmocchi al seguito.
Yuu- Non ne vuoi o pensi che non ne potrai avere?
Colpito. Affondato.
Sanzo- Sono un bonzo. Non dovrei nemmeno aver alcun tipo
di rapporto con nessuna. E poi figuriamoci dei mostriciattoli urlanti che mi
girano intorno come delle scimmie, tsk!
Gli si avvicinò, cingendogli la schiena- Tu.. non hai più
difese con me.. mi dispiace toglierti questa illusione, ma penso di riuscire a
comprenderti ora… e penso di aver capito che tu non vedi…..- Tentennò
stringendolo più forte- Ma cerca di capire me ora! Non posso assolutamente
lasciarti morire così.. senza dire nulla a nessuno… vederti appassire giorno
per giorno.. e poi- Si staccò- Pensi che gli altri non se ne accorgeranno mai?
Non sono stupidi
Sanzo- Non è un mio problema
Si stropicciò gli occhi.
Lui sospirò- Vado a farmi una doccia
Quasi si gettò nel bagno richiudendosi con gran fracasso
la porta alle spalle.
Aveva ragione lei. I suoi compagni non era degli idioti,
se ne sarebbero accorti presto o tardi. E lui.. lui che cosa avrebbe fatto? Che
cosa doveva fare? Cercare una qualche cura inesistente oppure…
Ma la cosa che più lo fece deteriorare era il pensiero che
per un attimo lo aveva sfiorato.. un piccolo esserino che cresceva dentro la
donna che amava. Ne era stato felice. Per la prima volta aveva provato un picco
di felicità inimmaginabile.
In cuor suo aveva così sperato di lasciare un piccolo
pezzo di se stesso in quello sporco mondo…
Ma quando quell’illusione era finita aveva compreso bene
la globalità. Chi avrebbe protetto la sua donna e suo figlio da tutta la gente
schifosa che viveva nel Toghenkiò? Sarebbe stato davvero capace di lasciarla da
sola alla ricerca disperata di qualcuno che potesse prendersi cura di lei?… e
voleva davvero fosse qualcun altro a farlo?
Risposta ovvia. No. .. era ragionevolmente egoista, troppo
per pensare certe cose.
Si lasciò cadere fino a toccare il pavimento gelido portandosi le mani sugli
occhi.
Non pianse, non sarebbe caduto così in basso.
Però lasciò che una disperazione lontana e mai assopita lo
invadesse… completamente
*
Camminava per il lungo corridoio a passo lento ma deciso,
il giubbino aperto lasciava danzarle intorno le frange nere. Scese le scale aggiustandosi
i capelli una sola volta, il suo volto era sorridente.
Entrò nel salotto senza esitazioni per poi fermarsi e
portarsi una mano su un fianco e sbuffare- Enie, che diamine hai fatto ai tuoi
capelli?
La ragazza si voltò masticando qualcosa di incomprensibile
e borbotto qualcosa.
Gojyo- Sta dicendo che così sarà più irriconoscibile- Le
accarezzò i capelli mossi che ora le arrivavano a malapena ai lobi- Io la trovo
comunque parecchio sexy..
La giovane avanzò- Commento prettamente inutile ma molto
da te… So che la proteggerai meglio di chiunque altro. E se non lo farai ti
troverò in capo al mondo e ti ammazzerò con le mie stesse mani. E bada bene che
ne sono capace.
Sanzo alzò appena gli occhi stanchi dal giornale per
piantarli in quelli verde oliva e ora lucenti di lei- Che hai da guardare
bonzo? Come non mi avessi mai vista
Hakkai- In effetti.. qualcosa di strano l’hai…- Commentò
Yuu- Si- La indicò- Stai sorridendo!!!
Ridacchiò- Che spiritosa- Le fece il verso- Cercavo
Goku..- Si guardò intorno
Gojyo- La scimmia è voluta uscire in preda a una crisi di
‘dove cavolo sono i nemici che dovrebbero attaccarci, perché non si fanno
vedere’… astinenza si chiama penso
Si grattò il naso- Oh… beh, allora direi che lo dirò prima
a voi
Enie si alzò di scatto, allontanandosi dalla dolce presa
del mezzo demone- Che succede??
Lei la zittì con un dito- Calmati ragazzina, sei sempre
troppo agitata tu
Senza pensarci un secondo di più Enie le saltò al collo
scoppiando a piangere- Keitel….. sei Keitel… non ci credo… che …..
Lei gli accarezzò dolcemente i capelli baciandoglieli-
Come mi mancava il tuo profumo Enni…
Yuu- Come?… vuol dire che…- Si portò le mani alla bocca.
Keitel scostò una piagnucolosa Enie- Si.. Raye mi ha
ridato la memoria.. sono io che gliel’ho chiesto in realtà- Precisò- E non sono
pentita- Guardò verso la ragazza che stava ancora stringendo- …. Anzi, ti devo
ringraziare En.. non gli hai detto di Sato…
Enie- Non volevi… non sai quanto è stato dolorose Kei…
troppo…
Le posò un bacio sulla fronte- E’ tutto finito ora..
tutto… Ian è un uomo d’onore.. rispetterà tutte le parole date, ci proteggerà…
penso di essere viva anche grazie a lui …- Alzò gli occhi al cielo.
Il rosso si alzò- Beh.. allora direi che dobbiamo
ripresentarci…- Allungò una mano- Piacere, Sha Gojyo
Lei ricambiò la stretta- Keitel Hitai, molto lieta..
Enie continuava a piangere mentre tutti a turno si
ripresentavano-…. Ma Raye dov’è?
Fece spallucce e si sedette accanto a Yuu- Sta …
preparando le valigie…- All’espressione stranita di lei continuò- Vogliamo
partire, stasera stessa… abbiamo perso fin troppo tempo della nostra vita…
Enie- Ma… voi .. non- Guardò Gojyo e poi Hakkai
Quest’ultimo sorrise- Staremo un po’ stretti forse ma con
noi c’è sempre posto
Scosse la testa- Lo so, e vi ringrazio. Siete stati i
migliori compagni che potessi mai anche solo immaginare.. sopra ogni
aspettativa… tutti- Volse lievemente lo sguardo verso Yuu- Ma vorrei trovare il
mio personale spazio, capite? Con voi non ci riuscirei… e vorrei trovarlo
insieme alla persona che amo…
Gojyo bloccò le parole di Enie- Più che giusto! Sai, mi
piace molto di più questa Keitel!
Lei chinò la testa in segno di ringraziamento- Però…
vorrei parlare con Goku prima di partire…- Si alzò- Vado a cercar- Non finì la
frase che lo vide entrare nella locanda e sfrecciare al piano di sopra-
Ultimamente è sempre di corsa- Mormorò divertita- Vabbè, lo raggiungo… ci
vediamo per cena gente, almeno quella viviamola insieme
Non ascoltò alcun commentò della sua migliore amica e
corse dietro al demone.
Bussò parecchie volte alla porta della sua stanza e
attese. Le aprì un Goku tutto trafelato e accaldato- Mei… entra entra
Kei- Non aspettavi me eh?
Si tolse il giubbotto che Yuumei gli aveva regalato
qualche tempo prima- Veramente non aspettavo nessuno.. mi avete visto salire?
Kei- Sono tutti nella salotto… ma non è per questo che
sono venuta qui..- Si avvicinò prendendogli le mani- Guardami Goku… guardami..
un attimo solo.. solo me….
Lui prese fiato e si tuffò nei suoi occhi, ma quell’attimo
bastò- …. Raye ha…
Annuì e l’abbracciò, forte- Scusami… in questi momenti
provo sentimenti contrastanti… sono felice, da morire.. ho trovato i miei
ricordi, i sentimenti che pensavo persi, la persona che amo.. tutto troppo in
fretta… e ho paura.. una paura mista a una gioia folle…
Lui ricambiò la stretta, titubante- Keitel…- Pronunciò in
soffio- e…. Meimi?
Si staccò- Lei è qui… sono sempre io Goku… diamine.. è
questa la parte più triste… ho pensato molto a te questa notte- Chiuse gli
occhi- A quanto ti avrei ferito ma….- Buttò lo sguardo su un sacchetto pieno di
succhi di frutta- Ma alla fine ho capito che non sono io la persona che ami,
Goku… io sono la persona, come lo sei tu per me, che hai trovato in un momento
di difficoltà… sei il migliore amico e sostegno che io abbia mai avuto… ci sei
sempre stato e non lo dimenticherò mai.. ti porterò sempre con me….. ma tu non
mi amavi, non l’hai mai fatto… l’hai capito anche tu ormai..
Goku- Tu.. lo sapevi?- Vedendola annuire le prese una
mano- E non ti senti usata?
Scosse la testa- No.. perché eri tu a non saperlo… e
comunque anche io ti ho ‘usato’ allora… la verità è che ci siamo stati vicini…
è una cosa bellissima..- Avvicinò i loro visi e gli baciò la guancia- Tu devi
stare con la persona che ami… devi dirglielo… seriamente e immensamente… solo
così potrai essere completo
Goku- Ti senti così ora?
Kei- Si….. però mi mancherai.. molto..
Sorrise- Anche tu!!- La strinse forte-.. che farete ora?
Kei- Non lo so ma.. un modo per tenermi in contatto con
voi lo troveremo…
Goku- Vai e trova la tua strada Keitel…
Sorrise- Anche tu scimmietta! E grazie..- Si staccò mentre
lui cercò il suo viso per asciugarle le lacrime.
Goku- Sai.. ti preferisco ora… sei più.. vera
Kei- Grazie… ti voglio bene Goku… da morire…
Goku- Anche io… sempre…
Fece i passi a ritroso e uscì velocemente dalla stanza.
Lui restò per qualche istante fermo, immobile. Si mosse poi lentamente verso il
sacchetto buttato per terra.. era giunto il momento di fare ciò che aveva
evitato per mesi
*
La cena fu lunga e piacevole, scherzarono e parlottarono
animatamente. Un clima tranquillo e sereno.
Molto diverso dalla partenza di Raye e Keitel. I due
giovani salutarono velocemente uno per uno per poi disperdersi nella notte. Un
addio che aveva l’aria di un lontano arrivederci, breve e indolore.
Enie ne uscì stranamente sollevata. Aveva ritrovato
un’amica insperata e progettava nuove e strane avventure col suo nuovo gruppo.
Mentre salivano le scale tutti chiacchieravano ancora sui nuovi posti che
avrebbe visto.. tutti tranne Yuu che con una scusa casuale era rimasta nel
salotto.
Sorseggiò lentamente il tè ormai diventato freddo. Gli
occhi fissi sul fuoco nel caminetto che ormai si stava spegnendo. Come la vita
del suo uomo.
Posò la tazza evitando per un soffio di farla cadere sul
pavimento. Si alzò, insicura. Che avrebbe fatto? Non poteva continuare a
viaggiare come nulla fosse… ma era pur sempre la scelta di lui..
Si grattò il capo tentando di trovare un senso a tutta
l’angoscia che sentiva.
Goku- Oh sei qui- Esclamò raggiante nel vederla.
Lei si tirò un sorriso sulle labbra- Si… e sai a cosa pensavo? Che hai preso
davvero bene la partenza di Me… Keitel- Si corresse- Sicuro di stare bene?-
Domandò dispiaciuta.
Lui le regalò un bellissimo sorriso- Sei splendida… riesci
sempre a preoccuparti degli altri anche quando stai male tu..
Yuu- Sto male?
Goku- Beh..- Tentennò- Tuo fratello…
Yuu- Oh- Sembrò ricordarsi dell’altra cosa importante che
aveva faticosamente cercato di sotterrare
Mosse le mani- Scusami, non volevo ricordartelo.. solo non
fa bene tenersi tutto dentro… me lo hai insegnato proprio tu… ricordi?
Yuu- Veramente te l’ha insegnato ‘Mei’
Scosse il capo- Yuu.. Mei.. sei sempre tu.. c’è voluto un
po’ per capirlo… e alla fine me ne scuso immensamente… sono stato un completo
imbecille
Lei sgranò gli occhi per poi sorridere- Per fortuna te ne
sei accorto! Comunque imbecille è dire poco!- Rilassò le spalle
Goku- Una stupida, stupidissima scimmia!
Yuu- Giusto! Ah ah…- Ridacchiò- Perché è così facile
ridere con te? Hai un dono portentoso, viandante!
Il cuore di Goku si fermò un attimo e lui lo riacchiappò
appena in tempo- … tieni! Ti ho portato questi!- Allungò un sacchetto- So
quanto ami i tuoi succhi… pensavo di vederti sorridere ma la mia faccia da
scimmia sembra sortire lo stesso effetto!
Yuu- Ahahah! Dovrebbe sentirti Gojyo! Sei impagabile
quando ti dai della scimmia da solo!
Basta. Quel sentimento stava per scoppiargli nel petto.
Doveva dirglielo- .. sei tu che sei impagabile
Silenzio. Ma non si lasciò intimorire
Goku- Anche girassi l’intero Toghenkiò non troverei mai
una persona che mi sappia capire così… che mi faccia stare bene.. io…. io sono
innamorato di te- Esplose- Lo sono da sempre… dal primo momento che ti ho visto
su quella collinetta… dalla prima volta che ti ho baciato…. Quando ti guardo
sento ancora quell’esplosione di gioia di quando correvo sul monte per
strappare minuti al destino…… io… non voglio più lasciare andare la tua mano..
non voglio più passare un solo minuto da viandante… vorrei solo stare con te,
Yuumei.. ti amo…- Le prese la mano e la strinse calorosamente.
Lei lo guardava con occhi sgranati. Il viso colorito in maniera innaturale.
Quando non avvertì più la sua voce sentì le gambe tremarle. … per quanto tempo
aveva sperato di sentire anche una sola di quelle parole che ora le erano
piovute addosso come una bufera di neve… per quanti notti lo aveva visto
apparire nei suoi sogni che le tendeva la mano, proprio come in quel momento…
per quanto aveva voluto gridare lei il suo amore, per quanto non era stata ascoltata…..
ecco. Ora era il suo momento. Yuu poteva lasciarsi andare tra le braccia del
suo primo amore, come nemmeno in un suo lontano desiderio aveva mai immaginato.
Si.
Peccato che fosse troppo tardi.
Ritrasse gentilmente la mano- Goku… avrai notato che io e
Sanzo…- La sua voce era bassa
Il ragazzo avvampò- …..s….- Non riusciva a parlare.
Yuu- E sinceramente mi sembra anche fuori luogo questa tua.. cos’è?
Dichiarazione? .. scusami se sono brusca ma… non credo sia carino nei confronti
del tuo migliore amico
Goku- Non pensi che lo sappia?…. non riuscivo però più a
stare così… io ti amo Yuum…
Lo zittì- Per favore, non aggiungere altro.. Io cercherò
di dimenticare ciò che mi hai detto stasera… e dovresti farlo anche tu… per il
bene di tutti…. Ok?- Accennò
un sorriso e gli batté una mano sulla spalla- Vado su ora eh….
Corse via, non voltandosi, non accorgendosi minimamente
della persona che era immobile ai piedi della scala.
“Da questa finestra si vedono le stelle, lontane,
troppo. Lontane come te. Non sei arrivata, non sei venuta da me. E nell’unico
attimo che pensavo di averti afferrato, ti ho persa. Colpa mia, sicuramente, ma
il risultato rimane invariato. Ho impiegato troppo tempo per comprendere che
l’unica che volevo eri tu. E ora, sono rimasto con questo bicchiere di succo di
frutta, il tuo preferito, in mano. Solo.”
Goku serrò i pugni sul sacchetto e strinse forte i denti.
Come aveva potuto essere così stupido? Doveva riprendersela tempo prima… perché
era stato tanto ottuso e cieco? Lei era chiaramente l’amore della sua vita..lo
era forse sempre stata… come poteva ora….
Si voltò velocemente avvertendo dei passi dietro di lui.
Era forse tornata?
E invece vide Sanzo, il suo sole, il suo mentore, la
persona che l’aveva liberato da quella tremenda agonia donandogli un posto da
poter chiamare casa.. l’unica persona che aveva sempre giurato di proteggere. …
la persona che forse aveva più ferito a quel mondo…
Guardò i suoi occhi glaciali e solo in quel momento notò
quanto fossero affaticati e stanchi. Lo vide scuotere lentamente la testa e un
grugnito dipingersi sulla sua bocca.
E infine lo scorse voltarsi e salire fiaccamente le scale.
Non seppe mai come affiorò quella sensazione ma… in quel
momento capì che era l’ultima volta che vedeva Genjo Sanzo Oshi
…
..
.
*
La mattina fece capolino troppo in fretta. Il sole stava
sorgendo debolmente e più lentamente del solito.
Aprì gli occhi debolmente e mosse appena le labbra secche.
Si era addormentata sulla poltrona e ora sentiva, oltre il gelo nelle ossa,
tutta la schiena rigida.
Fece per alzarsi ma la pressione la sbatté per terra.
Ancora confusa gattonò verso il bagno, allungandosi riuscì ad aprire il
rubinetto. L’acqua gelida fece il resto.
Si rialzò ancora scossa ma con una nuova lucidità. Osservò
stranita l’orologio rosa che aveva poggiato accanto allo spazzolino usa e
getta. Cinque e mezza. Ecco perché non sentiva alcun rumore attorno a lei.
Con sonnolenza si chiese come aveva potuto passare la
nottata su una poltrona anziché vicino al suo uomo. Non se ne curò più di
tanto. Si aggiustò appena i capelli per poi cercare una felpa più pesante fra
la sua roba. Se la gettò sulle spalle e sgattaiolò sul ballatoio come un gatto
in una fuga silenziosa.
Non bussò nemmeno, entrò senza farsi annunciare.
Si trovò però più sveglia che mai. Era attesa.
Lasciò cadere la felpa fucsia sentendosi subito gelare le
spalle, ma non ci diede peso. Si avvicinò lentamente a lui, scuotendo la testa.
La stanza era in perfetto ordine, ogni cosa al suo posto, valigia pronta- Che
succede? … Hai deciso di partire?- Domandò con un sorriso forzato- L’hai detto
ad Hakkai? Sarà ancora stanco poverino…
Lui non rispose, si limitò ad indicare il copriletto
beije. Lei si avvicinò e afferrò la carta dorata che molte volte gli aveva
visto usare. L’unica loro fonte di sostentamento- … Che…..- Ma la risposta le
era fin troppo ovvia.
Sanzo non si mosse dalla sua posizione, le braccia
conserte, il volto una maschera di freddezza- Vi servirà per continuare il
viaggio- Disse infine, con inerzia
Yuu- Ma che…- Si gettò al collo, afferrandogli il bavero
della camicia- Che cavolo dici?- Abbassò la voce- Vuoi andartene? E dove di
grazia?
Sanzo- Non sono affari che ti riguardano
Yuu- Mi riguardano eccome, mio caro, dato che sei il mio
uomo. Non ti lascerò certo andare così, razza di idiota!
Si passò una mano sulla faccia, era stanco- Non ti voglio
con me. Ne ora. Ne mai
Yuu- Cazzate! Io ti seguirò anche zoppicando, anche se
dovessi spararmi con la shureiju mille volte!
Sanzo- Yuumei- Il suono della sua voce risultò dolce- ….
Io avrei dovuto lasciarti perdere tempo fa… - Scosse la testa- E’ stato un mio
imperdonabile errore, l’ultimo, giuro, che commetterò in questa mia vita….
Lei si portò le mani sulla bocca.
Sospirò- … penso che avrei dovuto lasciarti ad Hakkai
quando ancora potevo… lui ti ama sicuramente quanto me.. o forse no..
Yuu- Non sono una lettera! Non puoi spedirmi a chi vuoi!
…. Non puoi lasciarmi così…
Sanzo- Però- Strinse i pugni- Mi odio terribilmente perché
anche alla fine della mia stupida esistenza io non riesco a pensarti tra le
braccia di nessun altro.. è una cosa che mi fa impazzire
Lei pianse, perdutamente, mentre si lanciò al suo collo.
Lo strinse, forte. Un abbraccio infinito.
Sanzo- Io non posso darti niente. Niente. Nemmeno la vita
Yuu- Tu hai tutto ciò che mi serve, Sanzo.. tutto… se non
ti seguo ora ne morirei prima io…- Si scostò appena- Se ti lascio andare ora,
senza nemmeno tentare di seguirti non me lo perdonerò mai e poi mai
Serrò i denti e ricambiò, finalmente, l’abbraccio.
Restarono in quella posizione per parecchi minuti,
scanditi solamente dai singhiozzi di lei.
Alla fine lui la allontanò- Vai a…- Si schiarì la voce- Vai a preparare i tuoi
bagagli. Ma sbrigati
Annuì, decisa- Promettimi che non te ne andrai
Sanzo- Non posso farlo
Yuu- Promettilo
Lui la baciò e la spinse via- Vai. Subito.
Si alzò di corsa e si gettò fuori dalla stanza.
Ritornata nella sua non badò al baccano che poteva fare nell’operazione. Gettò
tutte le sue cose nello zaino mentre molte, quelle superflue, le lasciò lì. Sicuramente
Enie gliele avrebbe conservate con cura. Si infilò i vestiti più caldi e comodi
che possedeva e le scarpe più consumate. Viaggiare senza un jeep, senza un
supporto, ma soprattutto alla cieca la spaventava. Ma era la sua scelta, e lei
doveva rispettarla.
Si mise al collo la borsetta e sollevò lo zaino fin troppo
pesante. Da lì a poco tempo ne avrebbe dovuto portare due di zaini, ma questo
non le pesava più di tanto.
Uscì titubante dalla stanza, non voltandosi nemmeno.
Avrebbe voluto salutare i suoi compagni di viaggio. Dire a
tutti un grazie.. ma non aveva tutto quel tempo richiesto.
Arrivata sulla soglia della porta di Sanzo sentì un
leggero brusio provenire dal suo interno, rimase in attesa.
Ne uscì pochi minuti dopo un bonzo traballante con una sacca
sulle spalle.
Yuu- Vuoi che…
Lui scosse bruscamente il capo- Andiamo- Tuonò
autoritario.
Si sistemò lo zaino e oltrepasso la stanza. Fece però ritorno sui suoi passi
notando la sagoma nella stanza buia di un altro uomo.
Hakkai era voltato verso la finestra, nella sua mano
pendeva l’harisen e la carta dorata, l’ultimo regalo che gli aveva voluto fare
Sanzo. Il più prezioso.
Lei avrebbe voluto gridare di fermarlo ma non sarebbe
stato opportuno. Almeno ora qualcuno era consapevole della loro improvvisa fuga,
non sarebbero risultati dei semplici codardi agli occhi di tutti. Questo la
rasserenò improvvisamente.
Corse dietro a Sanzo che era quasi alla porta della
locanda e lo seguì con passo deciso.
A metà della piccola piazzetta dove ormai picchiava il sole non resistette. Si
voltò, alla ricerca per l’ultima volta di un volto amico.
Hakkai era ancora immobile, il viso impassibile ma gli
occhi stranamente gonfi. Con che coraggio stava affrontando anche lui la
situazione? Come avrebbe dato la notizia della loro partenza la mattina stessa?
Come sarebbe stato accolto?
Queste domande le frullarono troppo veloci nel cervello.
Non avrebbe dovuto voltarsi.
Rimediò all’errore cacciandosi in gola i singhiozzi e
alzando gli occhi verso l’alto in modo da fermare le lacrime.
Quella era la sua decisione, l’unica che in quel momento
era sensata per lei.
L’unica che riusciva a dare un senso a tutto quel dolore.
Lei non avrebbe mai permesso che Sanzo morisse, non finché
ci fosse stata anche una sola piccolissima speranza di salvarlo.
Non voleva vederlo spegnere sotto i suoi occhi, non glielo
avrebbe mai permesso.
E lui, avendola vicino, avrebbe lottato il doppio. Se
n’era andato per evitare questo dolore alle persone che amava, ai suoi
compagni. Non sarebbe morto come un vigliacco davanti alla sua donna. Non era
un comportamento da lui.
Alzò nuovamente gli occhi al cielo. Per fortuna quel
giorno le nuvole sembravano del tutto scomparse.
….
Quali erano i suoi pensieri mentre seguiva decisa quel
passo calcato e stanco? Nemmeno lei lo sapeva, forse. L’unica cosa che provava
era una gran rabbia verso quel mondo ingiusto. Perché proprio lui? Con tutte le
persone al mondo, perché proprio a lui?
Lei voleva seguirlo, ad ogni costo. Sapeva che se non
l’avesse fatto non si sarebbe portato via solo un pezzetto dei suoi desideri,
ma il suo intero cuore. Non aveva mai amato così tanto, così profondamente,
inesorabilmente. Voleva lui, solo questo importava. Nemmeno il suo sguardo
truce le avrebbe fatto cambiare idea. Se ce ne fosse stato il bisogno l’avrebbe
zittito con un bacio. Uno di quelli belli, che solamente a lui sapeva dare così
bene, così con trasporto.
E dopo..
nulla avrebbe avuto più importanza…
nemmeno la morte….
Incombente
PROLOGO
Quando soggiunsero al villaggio era mattino inoltrato. Il
sole era alto nel cielo, particolarmente caldo. Il vento, quasi inesistente,
regalava un piacevole fresco ristoratore.
La gente non si fermò al loro passaggio, come era successo
la prima volta. Nessuna accoglienza particolareggiata, nessuno sguardo
indagatore. Sembravano dei perfetti e impeccatibili turisti, forse anche grazie
ai freschi vestiti e agli occhiali da sole che nascondevano il viso a dir poco
particolare.
Quindi nessun ebbe da dir nulla quando presero il vialotto quasi nascosto, che
conduceva a uno degli estremi della città.
La strada era afosa, come l’ultima volta che era stata
percorsa. Il terriccio emanava calore. Ma a ogni passo il vento tirava sempre
di più, muovendo dolcemente le foglie degli alberi secolari.
Arrivarono davanti alla villetta e si fermarono.
La familiare jeep era accatastata da un lato, sembrava
immobile da tempo, mentre una nuova macchina lucente ergeva accanto al garage.
Si guardarono intorno in cerca di qualche presenza, non
trovando nessuno decisero di suonare al campanello con su scritto ‘Taisho’
Attesero alcuni minuti per poi, finalmente, udire dei
passi dall’altro lato.
Aprì un uomo dai capelli neri, lunghi e lisci, e gli occhi
nocciola- Desiderate?- Chiese cordialmente
Gojyo si schiarì la voce- Cerchiamo Yuumei
-E di grazia, come mai?- Domandò titubante
Hakkai sorrise dolcemente- Siamo solo vecchi amici
desiderosi di salutarla
Enie si sporse in avanti- E’ in casa?- Chiese irruente.
Goku la scostò- Scusi, è che abbiamo fatto un lungo
viaggio per salutarla
Gli occhi dell’uomo si riempirono di comprensione. Si
scostò dalla porta e fece cenno di accomodarsi- Prego. Andate pure in salotto-
Indicò la nostalgica stanza- La vado a chiamare.
Goku tirò uno sguardo fugace alle scale dove tante volte l’aveva portata in
braccio, mentre Enie cercò per tutta la casa delle foto, non trovandone si
aggrappò al braccio del mezzo demone.
Dopo qualche minuto ritornò l’uomo- Scusatemi, non mi sono presentato. Il mio
nome è Dan.. e penso di conoscere ognuno di voi come foste miei amici- Sorrise-
Ho messo su il tè, Yuu dovrebbe arrivare a momenti..
Nuovamente uscì per poi tornare con dei biscotti fatti in
casa e quattro tazze di tè
Hakkai- Non doveva disturbarsi
Dan- Nessun disturbo. Vi chiedo solo una cosa.. Cercate di
non agitarla troppo, ve ne prego
Li lasciò nuovamente da soli, titubanti a quelle parole.
Gojyo si sfregò la barba incolta e chiuse gli occhi- Non so se abbiamo fatto
bene a venire
Hakkai- Penso.. fosse necessario…
Goku serrò i pugni, non provava quella paura da molto
tempo.
Yuu- Oh, ci siete davvero tutti e quattro- La sua voce suonò limpida e
delicata.
Enie si portò le mani sulla bocca per poi alzarsi e
correrle incontro. Accarezzò il viso dell’amica con gentilezza- Come ti sei
fatta bella- Esclamò accarezzando i cortissimi capelli biondi, sorvolando sulle
occhiaie dovute a chissà quale inconveniente, per poi soffermarsi sulla cosa
principale.
Anche Gojyo si alzò e la baciò sulla testa.
Yuu- Scusate la scortesia ma ho proprio bisogno di sedermi
Sia Enie che Gojyo tornarono a sedersi mentre Dan si
disponeva come un custode dietro di lei, dopo averla aiutata a sedersi.
Goku- E’.. bella grande- Disse solo, con stupidità
Lei rise- Direi di si.. sono al nono mese… ormai ci siamo
quasi- Si accarezzò con dolcezza la pancia rigonfia.
Hakkai- E’ una bella sorpresa… ne hai altri?
Scosse la testa- No. È il primo, o prima non so.. non ho
voluto saperlo… per questo sono un tantino agitata
Gojyo- E quel selvatico di tuo fratello? Come mai non ti
gira intorno come al solito?
Yuu- Abbiamo allargato i nostri possedimenti creando un
campo coltivato, Kyoya lavora lì, e lo preferisce di gran lunga ai viaggi
d’affari di Fryon.. dovreste averlo visto il campo, prende tutta la collina
soprastante
Goku- Si.. abbiamo notato..
Yuu- Ma raccontatemi di voi! Sono ormai cinque anni che
non ci vediamo! Chissà quante avventure avrete vissuto
Gojyo- Non emozionanti come credi tu.. diciamo che ci
siamo dati parecchio alla macchia
Goku- Sempre cercando di fermare ogni demone che ci veniva
a tiro!
Enie- Abbiamo visto posti magnifici! Assaggiato cose
buonissimi e- Racconto energicamente alcune vicissitudini godute contornandole
di eloquente gesti delle mani-.. ma io
sono di parte, non avendo mai fatto nulla di nuovo nella mia vita
Yuu- Ti trovo bene infatti, sembri rinata .. e ne sono
felice, te lo meritavi!
Enie arrossì e strinse la mano di Gojyo.
Yuu- E di Raye e Keitel? Avete notizie?
Enie- Oh si!- Esclamò radiosa- Li abbiamo ritrovati dopo
un paio di anni direi- Cercò conferme tra gli altri- Si sono stabiliti in un
villaggio a sud di qui.. non dista poi nemmeno più di tanto.. sono riusciti a
farsi una vita più che normale, dovresti vedere quanto è cambiata Keitel, ora è
una perfetta donnina di casa
Hakkai- E Raye si guadagna soldi in modo onesto… un passo
avanti per tutti
Goku- Qui gli unici che non vogliono cambiare siamo noi,
missà
Enie- Sai che…- Si fermò incerta- … sai che mio fratello
Ian se n’è andato?
La ragazza allargò gli occhi- Davvero??
Annuì- Ora il comando non so a chi è andato.. ma dopo la
morte di mio padre, l’anno scorso, la famiglia Krafenberg ha subito un netto
declino… direi che possiamo stare tutti più tranquilli…
Yuu tirò un sospiro di sollievo- ..meno male…
Gojyo- Abbiamo deciso di cercarti anche per
tranquillizzarti.. è un bel peso tolto per tutti direi….. anche se… non
pensavamo di trovarti qui
Yuu chiuse gli occhi- Sono tornata a casa quasi subito e
ho capito che il mio posto era qui. Non sono adatta a una vita come la vostra..
ho sentito il bisogno di stare vicino alle persone che amo.. alla mia famiglia,
insomma
Dan- Vado a prendere degli altri biscotti- Afferrò il
vassoio vuoto e uscì velocemente dalla stanza.
Calò per un attimo il silenzio.
Hakkai- Yuu…. avremmo un sacco di cose da dire noi, quanto te immagino… ma sai
cosa ci preme sapere, vero?
Lei rimase in silenzio, abbassò istintivamente gli occhi,
socchiudendoli.
Goku- Infatti.. come mai non è qui con te?- Si guardò
intorno come potesse sbucare da un momento all’altro dalle pareti- E’ forse
andato a fare dei lavori per qualche tempio?- La sua voce si affievolì appena.
Dan- Ecco a voi- Sbucò nella stanza posando, quasi lanciando, i biscotti sul
tavolino, per poi portarsi dietro alla ragazza che cercò subito la sua mano. Si
acucciò e le baciò i capelli- Diglielo
Gojyo stritolò la mano della sua donna mentre Hakkai si
allungò per posare la sua tazza di tè.
Goku- Dirci cosa? …Dov’è Sanzo? Dove…. Ma scusa.. non è…-
Le indicò la pancia che subito lei si tocco.
Gojyo- Per favore Yuu…
Lei strinse gli occhi ricercando le parole giuste- …. Ho
dato fondo a ogni mio risparmio per cercare una cura.. adatta …. Ma la malattia
avanzava troppo rapidamente.. lui si stava lasciando andare…- Si sfregò gli
occhi mentre Dan si chinò su di lei per tranquillizzarla- … non c’era alcuna
medicina esistente che potesse salvarlo…. .. come dicevano i libri solo un
trapianto… ma c’era un unico centro che poteva fare questa operazione e… ci
volevano troppi soldi…. E troppi giorni di cammino…..
Iniziò a respirare affannosamente.
Dan- Basta così….
Hakkai- E il bambino?
Lei alzò gli occhi, pieni di lacrime. Afferrò la mano
dell’uomo dietro di lei- E’ lui- Disse semplicemente- E’ mio marito
Solo in quel momento notarono all’anulare di lei una fede
dorata con un’incisione esterna illeggibile.
Enie tirò su col naso e afferrò un biscotto portandoselo
velocemente in bocca, per evitare ai singhiozzi di prendere il sopravvento.
Goku restò immobile, ad osservare la donna che ancora oggi
era nei suoi pensieri, ma la sua mente vagava lontana.
Il suo sole. L’uomo che lo aveva allevato e protetto… non c’era più
E lui non aveva non solo potuto far nulla per lui.. ma non
era nemmeno riuscito a salutarlo adeguatamente. Si era spento lontano da lui…
con un ricordo della sua scimmietta offuscata dal rancore. Si sentì morire.
Voleva morire in quell’istante.
Aveva sperato fino all’ultimo di ritrovarlo, di potersi
chiarire, scusare. Ora anche questa ultima possibilità gli era stata tolta, negata
per sempre.
Sanzo non ce l’aveva fatta.
Dan- Vi chiedo cortesemente di andarvene.. Yuumei ha bisogno di riposo e la
vostra presenza non fa che agitarla. Mi scuso per la totale scortesia ma non
posso darvi ospitalità per la notte
Hakkai- Certo, alloggeremo in città, domani toglieremo il
disturbo
Yuu- Non..
Hakkai- Tranquilla Yuu, però magari mandaci notizie del
tuo bambino in questo posto- Frugò in tasca e le diede un fogliettino- Keitel
ce le comunicherà in qualche modo.. e noi ne saremo veramente felici
Yuu- Dan.. per favore..
L’uomo li guardò torvò e in quell’istante ricordò
chiaramente un altro sguardo, per poi allontanarsi dalla stanza.
Hakkai l’abbracciò dolcemente- Ti prego, facci avere tue notizie. Solo questo…
non ti disturberemo più..
Gojyo le accarezzò i capelli- Enie ha ragione, sei
splendida..- Le asciugò le lacrime- E sei la più forte di tutti noi. Sei stata
la migliore compagnia di viaggio che abbia mai avuto e mi preoccuperò sempre
per te, sappilo
Annuì e si lasciò baciare la fronte.
Enie l’abbracciò con più forza del necessario, ma la
lasciò fare- Scrivimi, scrivimi tanto!
Yuu- D’accordo..lo farò…
Rimasta sola con Goku allungò una mano e toccò la fredda
pelle di lui- Lui non ti ha mai odiato, nemmeno per un secondo. Ti ha sempre
portato con lui.. non avrai notato la mancanza ma ti aveva rubato un paio di
calzini- Ridacchiò fra le lacrime- Patetico quell’uomo…
Aprì la bocca per dire qualcosa ma la richiuse subito.
Yuu- Io spero… possa essere sempre felice viandante…
sempre…capito?.. forza!
Goku- … anche tu, Yuu… devi esserlo…- Si morsicò le labbra
Yuu- E hai fatto benissimo a farti crescere la barba.. si
addice di più a un uomo di ventisei anni…
Accennò un sorriso.
Yuu- Ora va…
Goku- Si…..
Si voltò e seguì gli altri al di fuori della casa.
Dan si avvicinò titubante alla ragazza- Hai fatto la cosa
giusta
Yuu- Non ne sono del tutto convinta
Dan- E’ stata una sua scelta
Si asciugò le lacrime e il suo viso si fece buio- Una
scelta stupida e immatura
Dan- Devi rispettarla
Yuu- Mi sembra d’averlo fatto, no?.. però……..- Tentennò
qualche istante
…
Camminavano lenti e in silenzio, le loro menti erano ben
lontane e poco salde.
Al suo grido di richiamo si voltarono spaesati.
Yuu- ASPETTATE!!!- La sua corsa era lenta e goffa. Si
sporse col fiatone dall’alto della strada e iniziò a urlare- Non mi avete
affatto disturbata!!! Tornate a trovarmi quando volete, sarete sempre ben
accetti!!! …E vi scriverò tantissimo, tanto da farmi odiare!!!!!
Sorrisero all’unisono salutandola con la mano
calorosamente. Continuarono a voltarsi fino a quando il suo viso in lacrime e
sorridente scomparve.
La loro Yuumei ci sarebbe stata per loro… per sempre
La luce rossa del tramonto inondava tutti i campi
rendendolo uno spettacolo mozzafiato. Il leggero vento cullava i suoi pensieri
ormai vuoti. Si era arrampicato sul monte dove l’aveva conosciuta per la prima
volta in cerca di risposte ma aveva solamente trovato una miriade di nuove
domande. Ma soprattutto non aveva trovato la pace che cercava. Forse non
l’avrebbe mai più avuta.
Però quel posto gli trasmetteva comunque un senso di
tranquillità. Forse complice il profumo di terra coltivata che aveva scoperto
di amare o magari il fresco che gli faceva a tratti venire i brividi.
Afferrò l’harisen che aveva accuratamente e sempre legato
ai pantaloni, l’unico ricordo tangibile che gli aveva lasciato. Perché era
chiaramente un regalo per lui. Forse aveva ragione Yuumei a dirgli che non
l’aveva mai veramente odiato ma lui non poteva che sentirsi in colpa, per le
sue parole, per il suo comportamento.
Si diede un colpetto col pesante oggetto sulla testa e
borbottò- Stupida scimmia- Si trovò a sorridere.
Si, quel posto proprio gli piaceva, aveva uno strano odore
di casa. Un’inaspettata folata di vento lo colpì delicatamente in viso portando
insieme all’odore di terra anche un gradevole profumo di tabacco, dei più
buoni. Chiuse gli occhi e ispirò profondamente trovandosi poi stupidamente a
sorridere. Aprì le braccia per far cogliere ogni piccola sensazione al suo
piccolo e inutile corpo vivente.
Ma quel profumo di tabacco proprio non voleva abbandonare
le sue narici, si stava facendo insistente. Gli occhi cominciarono a
lacrimargli, sempre di più.
Pianse.
Per se stesso
Per la sua stupidità
Per le cose che aveva perso
Per le cose che non voleva mai più perdere
Per la vita
Li riaprì facendosi cogliere impreparato dagli ultimi
raggi di sole che rosseggiavano sull’esteso campo.
Lui voleva vivere, per la prima volta in quei cinque
anni.. voleva vivere per…..
-Che stai facendo, razza di idiota?
Sentì il suo corpo irrigidirsi. Ogni fibra del suo essere
tendersi, all’estremo.
Stava perdendo se stesso e nello stesso tempo si stava
ritrovando.
Si sfregò gli occhi tentando di vedere oltre la luce
rosse, oltre il velo di lacrime.
Pantaloni beije corti che lasciavano intravedere delle
gambe bianchissime… una camicia bianca aperta che poco risaltava la cicatrice
che partiva dal collo fino a metà petto….. un forcone impugnato dalla mano
sinistra con all’anulare un anello con incisioni indecifrabili…. Un ghigno
stranamente divertito ma indurito dall’età e dalla stanchezza….
Goku restò immobile. A fissarlo, senza pronunciare parola.
-Ti ho chiesto cosa stai facendo, razza di stupidissima
scimmia!
Goku sorrise fra le lacrime- Ti stavo cercando, Sanzo
Il bonzo grugnì- E ora che mi hai trovato?
Si avvicinò lentamente a lui e calcò il sorriso- Ora…… Ora
il mio sguardo non vacillerà mai più
E gli occhi del ragazzo caddero nuovamente sull’anello, di
cui ora leggeva le incisioni