7days Leave out all the rest

di YamaMaxwell
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** One desire ***
Capitolo 2: *** The first meeting is always the most magical ***
Capitolo 3: *** Waiting, patiently, I will wait ***
Capitolo 4: *** When the lie resides in your hands ***
Capitolo 5: *** Glowworm ***
Capitolo 6: *** Secrets behind your smiles ***
Capitolo 7: *** The silence is not an answer ***
Capitolo 8: *** None is what you show to be ***
Capitolo 9: *** A small piece of my heart in your pocket ***
Capitolo 10: *** Keitel ***
Capitolo 11: *** The moon through the bars ***
Capitolo 12: *** The first time I hugged the sun ***
Capitolo 13: *** The miracle of light ***
Capitolo 14: *** Weep with me ***
Capitolo 15: *** My heart of stone ***
Capitolo 16: *** From now on, You wait all day ***
Capitolo 17: *** My life is where you are ***
Capitolo 18: *** Not dormant memories, still lingering tastes ***
Capitolo 19: *** Sex ***
Capitolo 20: *** Without the round under their feet ***
Capitolo 21: *** Beyond the earth there is nothing ***
Capitolo 22: *** This was a fairytale ***
Capitolo 23: *** My twenty-sixth birthday ***
Capitolo 24: *** I won't even tell that to myself ***
Capitolo 25: *** Breathing words ***
Capitolo 26: *** Worth it...? ***
Capitolo 27: *** Do not make me take a road that I can not go ***
Capitolo 28: *** Two souls into the sunset ***



Capitolo 1
*** One desire ***


ONE DESIRE

 


Quali erano i suoi pensieri mentre seguiva decisa quel passo calcato e stanco? Nemmeno lei lo sapeva, forse. L'unica cosa che provava era una gran rabbia verso quel mondo ingiusto. Perché proprio lui? Con tutte le persone al mondo, perché proprio a lui?
Lei voleva seguirlo, ad ogni costo. Sapeva che se non l'avesse fatto non si sarebbe portato via solo un pezzetto dei suoi desideri, ma il suo intero cuore. Non aveva mai amato così tanto, così profondamente, inesorabilmente. Voleva lui, solo questo importava. Nemmeno il suo sguardo le avrebbe fatto cambiare idea. Se ce ne fosse stato il bisogno l'avrebbe zittito con un bacio. Uno di quelli belli, che solamente a lui sapeva dare così bene, così con trasporto. E dopo.. nulla avrebbe avuto più importanza... nemmeno la morte. . . . . Incombente







.

.

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.














"Ridammi i miei sogni. Ridammi il mio cuore, le mie speranze. Ridammi il cielo che ho perduto senza via d'uscita. Ridammi i miei pensieri, prima di te erano coerenti. Dammi quella favola da me tanto agognata."


















7DAYS   LEAVE OUT ALL THE REST



















01 ONE DESIRE






Piccoli passi, leggeri, sicuri, si udivano come rimbombi nell’aria. Gli scalini, fatti ad un passo alla volta sembravano infiniti, come quella scala dovesse portare fino al cielo.
Le nuvole sembravano così soffici quel giorno. Ad ogni passo il sole scaldava di più. Alzò una mano per ripararsi da un riflesso molesto che gli batteva sul monocolo.
Si voltò indietro, sorridendo- Tutto bene? Vuoi fermarti un po’?
Una piccola testata biondiccia scosse la testa con veemenza, le labbra serrate, le narici tese ad accaparrare ogni singolo atomo d’ossigeno.
Hakkai- Guarda che non c’è nessun problema! – Sorrise dolcemente- Stiamo camminando da tre ore filate, noi siamo abituati ma tu …
Yuu- Nessun problema- Commentò aggiustandosi lo zaino sulle spalle e accelerando il passo per raggiungerli.
Hakkai- Come vuoi, ma quando sei stanca dillo senza alcun problema.
Lei fece cenno col capo per poi riabbassarlo e riprendere il ritmo perso, o forse mai preso. Gocce di sudore le attraversavano il viso già da molto tempo. Era stanca, spossata. Per quanti esercizi fisici potesse fare in tutto il giorno nulla era come camminare sotto il sole di mezzogiorno, per delle ripide montagne..a quel passo poi!….
Però lei non voleva cedere. Li aveva seguiti, loro erano stati così gentili da darle quella ghiotta opportunità, non voleva la mollassero al primo villaggio. Non voleva arrendersi.
No
Osservò la schiena poco distante da lei. Si morse un labbro tentando di fissare un punto casuale di quella tonaca panna così linda e pulita
“Possibile che non sudi questo diamine di bonzo?”, pensò terribilmente invidiosa.
Tentò di seguire i passi di Sanzo, uno ad uno, stesso ritmo, come fosse un passo di danza. Questi movimenti le riuscivano abbastanza bene. Ma era la ripetizione che la stancava. E poi lo zaino le pesava terribilmente. Forse non avrebbe dovuto portarsi tutta quella roba.. ingenuamente aveva pensato che durante il viaggio si sarebbero spostati con Hakuryù ma il Togenkyo non era certo una regione piatta.. che stupida era stata.
“Dannazione”, pensò ripetutamente dannando se stessa.
Alzò nuovamente il capo, si era stancata di perdersi in quella schiena così perfettamente dritta e imponente. Il suo sguardo vagò su una schiena parecchio distante. Non certo un puntino ma poco visibile, che sembrava avere fretta di arrivare da chissà quale parte del globo.
In confronto quella schiena era più piccola, quel mantellino a punte non trasmetteva certo pace e amore ma... si sentiva protetta. Avrebbe seguito quella schiena ovunque..
Yuu- E poi l’arancione mi piace molto- Borbottò.
Continuò a guardare quella schiena per chissà quanto tempo, quasi non avvertiva più la stanchezza ne la fame. O forse gli erano completamente partite le gambe, non capiva con certezza. I suoi pensieri vagavano su ricordi lontani e belli, al loro primo incontro, a quelle mani forti che le cingevano i fianchi...a quelle labbra che la baciavano con devozione e passione.
.....
Forse era rimasto scosso nello scoprire la sua menzogna. Forse si sentiva confuso, non capiva quale delle due personalità lei rappresentasse, fosse davvero. Lei, capelli a parte, non aveva mai mentito. Era una persona pacatissima ma nello stesso tempo parecchio irruente e impulsiva. Una contraddizione continua. In lei aveva racchiuso sia l’anima di Yuu che quella di Mei... di quest’ultima niente era falso.
”Basterà.... basterà fargli capire questo..... e tutto si aggiusterà... si.... sono super fiduciosa! ... e se continuerà a fare il cretino lo picchierò e poi lo ignorerò finché non tornerà da me strisciando!”, Ridacchiò da sola, sentendosi anche parecchio ridicola.
Sanzo rallentava sempre un po’ il passo. Lei era stanca, palesemente. E lui per qualche strano motivo non voleva lasciarla indietro
“Sta stupida si perderebbe”, spiegò al se stesso che esigeva un qualche chiarimento.
Goku invece accelerava, ogni piccola roccia che accennava una curva aumentava ancora il passo per sparire dalla visuale dei compagni dietro. Sentiva, avvertiva, non sapeva molto bene nemmeno lui dirlo, gli occhi colmi di richieste, spiegazioni, attenzioni di Me…. no, di Yuu. E questo lo infastidiva, irritava… impauriva. Non le aveva richiesto alcuna delucidazione su quanto accaduto. Non si sentiva preso in giro, al contrario. La sensazione che provava era ben diversa. Era come se la sua Mei fosse rimasta al villaggio, ma che la ragazza che da qualche giorno veniva con loro gliela volesse ricordare a tutti i costi.
Diamine, non era la sua Mei quella!
Mei aveva i capelli neri, era sinuosa, bella, sicura di se.
Mentre lo sguardo che lo guardava tentennante e colmo di aspettative non era della donna da lui tanto agognata. Sembrava in attesa di una sua mossa, ma tutto ciò non faceva altro che allontanarlo, ancora di più…inesorabilmente di più. Sentiva intorno al suo collo una morsa, fredda.
Si portò una mano sulla giugulare girando appena la testa. Avvertì controvoglia i richiami di Hakkai che gli intimavano di fermarsi, che avrebbero fatto una pausa. Solitamente era il primo a richiedere la pausa per il pranzo, ma quel giorno proprio non ne aveva voglia. Provava invece un insano desiderio di continuare a camminare per sempre.
Tornò indietro, con passo stanco e svogliato.
Notò la ragazza stesa contro un piccolo albero, l’unico punto d’ombra.
Quel giorno faceva caldo… in effetti per chi non fosse abituato doveva essere un inferno.
Ma la sua voce che continuava a ripetere convinta ‘sto bene’ lo faceva rabbrividire.
S’accostò su un masso e tirò fuori dell’acqua bagnandosi appena il capo e bevendo il liquido ormai caldo.
Gojyo- Non devi spomparti così sai? Mica ti starai preparando per una maratona?
Lei sorrise bevendo appena- Mi abituerò. Nel giro di qualche giorno sarò abituata al vostro passo.
Hakkai- In verità speravamo di attraversare questa montagna entro domani. Stiamo andando a buon passo, non ci fai rallentare tu- Prevenne ogni qualsiasi domanda.
Sanzo fece per accendersi una sigaretta ma ripose il pacchetto in tasca.
Gojyo, con la cicca già accesa si alzò e si allontanò verso Goku- Hei scimmia, di buon passo oggi eh?
Goku- Già- Si passò una mano sulla fronte
Gojyo- Non dovresti trattarla così.. è venuta con noi solo per te
Goku- Aveva voglia di cambiare, non per me, per lei
Gojyo- Già…. Oggi fa un gran caldo…. Non andare così veloce, oltre che ad un malore a lei verrà anche un malore alla tua stupidissima testa da scimmia
Goku- Ma che dici razza di kappa pervertito- Reagì d’impulso
Gojyo- Pervertito a chi, stupida scimmia?!!!
Ne seguì un piccolo battibecco che nessuno osò fermare.
Yuumei li guardava ridendo di sottecchi, col capo leggermente chino, come era solita fare vedendo quei ridicoli diverbi dove nessuno aveva mai la meglio se non l’harisen di Sanzo che…. non tardò ad arrivare.
Ripose l’acqua nello zaino- Direi che ci siamo riposati abbastanza uomini, che ne dite di ripartire?
Hakkai- Ma certo- Le sorrise notando il suo viso tornato di un colore normale.
Yuu- Superate queste montagne tutto si volgerà alla positività, sicuramente!
Hakkai- Hn?
Yuu- Nulla, parlavo con me stessa ^___^
Sanzo aspettò che tutti ripresero la camminata e si mise in coda. Solo allora si accese una sigaretta.
… Non sapeva bene per quale motivo ma la sua mente aveva formulato uno strano pensiero… “Non che il fumo le dia fastidio, ma stava già male…”




* * * * *

Come un soffio la sera arrivò. Avevano camminato così tanto quel giorno da non sentirsi più i piedi.
Yuumei continuava a respirare affannosamente da quando si erano fermati, con una mano sul petto ed un sorriso soddisfatto dipinto in volto.
Hakkai, riposte tutte le ciotole lavate al loro posto nello zaino, si sedette accanto al fuoco improvvisato, richiamo Hakuryù e iniziò ad accarezzargli il manto. La distanza di quegli interminabili sette giorni si faceva ancora sentire e dal momento del suo ritorno non si erano più staccati, se non giusto nei momenti di guida.
Quella sera le stelle nel cielo erano tantissime.
Yuu- Sono troppe
Sanzo- Hn?- Mugolò, seduto poco distante
Yuu- Sono troppe, non mi ci stanno nella mano…
Sanzo- Sei seria?
Lei alzò lievemente il capo- Non hai mai provato a prendere le stelle? Se sei fortunato qualche sera riesci a farle stare nel palmo
Il bonzo continuò a non capire.
Yuu- Se invece i tuoi desideri, le sensazioni che vuoi esprimere sono troppe allora le stelle sfuggono e si disperdono nel cielo, creando dei puntini luminosi………………..… ah, scusami, era solamente una vecchia storia che mi raccontava mia madre.
Sanzo-….
Si girò su un fianco- Anche se sono cresciuta continuo a trovarla molto bella….
Il bonzo alzò gli occhi al cielo. Provò l’istinto di guardare il suo di palmo, ma in qualunque caso sapeva benissimo, fin troppo consciamente, che avrebbe trovato solo una piccola e luminosa stella. Un solo desiderio.
La giovane si alzò e si stiracchio emettendo rumori sordi.
Gojyo- Sei già pronta per ripartire?
Lei sorrise- Nemmeno per idea- Si massaggiò le gambe- Solo …sono stata ferma per così tanto tempo.. che non mi sembra vero di poter nuovamente riutilizzare tutto il mio corpo.
Goku inarcò un sopracciglio.
Gojyo- Ma dimmi un po’… come mai la sedia a rotelle, con relativa storiella?
Lei si portò una mano sul mento- Più ci penso meno ci trovo una soluzione
Hakkai- ahaha, quello dovremo dirlo noi ^__^
Yuu- Beh…- S’accucciò- Eravamo in cucina con Kyoya a riflettere sul possibile da farsi e mi è venuta in mente la vecchia carrozzella di mia nonna…lei era così goffa e impedita nei movimenti..la usava ogni tanto, per stanchezza, non ne aveva quella grande necessità- Tenne a precisare- Però… lì per lì ci è sembrata la soluzione ottimale…. Carrozzella…. Nessun movimento delle gambe…. I demoni non mi avevano mai vista in faccia, quindi potevo essere comunque una persona invalida per davvero… Mi serviva un espediente perché loro non mi dessero tutta questa importanza….
Goku- Perché a noi?- Chiese, con la voce incerta.
Lei si grattò il viso, lievemente imbarazzata- Kyo aveva detto che avremo dovuto ingannare voi per essere più credibili nel dopo…
Gojyo- E forse così è stato- Ridacchiò.
Sanzo- Potevi farti del gran male….
Yuu- Ma no- Scosse la testa- La caduta dalla carrozzella non era premeditata, e mi sono fatta anche un gran male- Si tastò una spalla su cui era ancora visibile un bel livido
Sanzo- Non intendevo quello…
Yuu- Il sutra era il mio obiettivo Sanzo…..- Si sedette- Sapevo i demoni miravano a quello e sapevo che era la prima cosa che ti avrebbero chiesto… in quel caso sarei dovuta intervenire io e tutto si sarebbe aggiustato anche se avevo messo in preventivo che….
Sanzo- E così sarebbe stato- Tuonò. Il suono della sua voce fece lieve eco fra le montagne intorno- Il sutra non è un giocattolo, non può essere usato solo perché si è figli di chi avrebbe potuto anche saperlo azionare…
Yuu- Lo so- Abbassò il capo- Ma non posso scusarmi con nessuno, in caso ci avrei rimesso solo io ma gli abitatati e voi vi sareste salvati
Sanzo- Dovresti scusarti proprio con te stessa invece!
Yuu- Hn….- Si mordicchiò un dito- Hai ragione…… prometto di non usare più il sutra se non con riguardo e cura
Sanzo- Non usarlo proprio va- Si stese buttando la cicca finita poco distante.
Hakkai sorrise e si coricò sul sacco a pelo disteso per terra. Gojyo fece lo stesso.
Goku si alzò e si allontanò dal gruppo.
Yuumei prese il maglioncino e se lo mise come coperta, coprendosi il viso.
Sanzo- Però….
Spuntò col viso, prestando attenzione a quelle parole velatamente bisbigliate.
Sanzo- Sei stata brava ad attivarlo.. un comune essere umano non ci sarebbe mai riuscito…
Lei arrossì, sorridendo.
Aspettò qualche secondo per poi alzarsi e gattonare via.
Sanzo stava già per dirle qualcosa quando capì che Goku non era con loro. Si accese una sigaretta, fin troppo conscio che fra quei due era capitato qualcosa.
………
Al ragazzo prese quasi un colpo quando si trovò quei scintillanti occhi scuri davanti.
Yuu- Ti ho spaventato? Scusami, solitamente era un ruolo che spettava a te- Sorrise.
Goku- Cosa ci fai qui?- Chiese titubante
Lei indicò la boscaglia poco distante, che costeggiava il sentiero- Direi per lo stesso motivo tuo…
Goku- Ok… notte
Yuu- Not…-
Ma il ragazzo aveva accelerato il passo- Goku!- Gli corse dietro prima che potesse raggiungere un punto in cui qualcuno poteva sentirli- Goku, che ti prende?
Goku- Cosa vorresti dire?- Scansò la mano di lei che era posata sul suo braccio.
Yuu- Lo sai cosa intendo.. mi eviti da due giorni, non mi rivolgi parola….eppure…eravamo così affiatati
Goku- Si… eri una buona amica…parlavo bene con te, non penso sia cambiato nulla no?- Fece per riandarsene
Yuu- Tu non mi guardavi come amica, Goku.. io non bacio un mio amico- Abbassò la voce
Goku- Io non ti ho baciata… io provavo qualcosa per una persona che non sei tu
Lei strabuzzò gli occhi- Sei diventato matto?
Goku- Io mi ero perso dietro a Mei.. e tu me l’hai portata via… tu non sei lei
Yuu- Ma cosa…. Cosa stai dicendo? Guarda che sono sempre io, la stessa persona, nulla è cambiato
Goku- I tuoi capelli…- Fece per toccarglieli ma ritrasse la mano- i tuoi abiti… il tuo carattere….persino la tua voce è cambiata
Yuu- E no, puoi dire su tutto ma non sul carattere!… Io mi sono sempre comportata come mi andava… quando ero Mei ero più distaccata perché volevo allontanarmi…volevo allontanare te Goku…perché provavo qualcosa …. Provo…
Goku- Non voglio sentire altro- Alzò la mano
Yuu- Io sono venuta con voi per seguire te….- Alzò le braccia- Per chi pensi scalerei una montagna?
Goku- Non certo per me… fosse stata Mei sarei stato l’uomo più felice ma..
Yuu- Io sono Mei!- Si portò una mano sul petto iniziando ad avere dubbi sulla sua stessa identità.
Il giovane sostenne il suo capo – Non lo so….forse col tempo…
Yuu- Il tempo non cambierà il fatto che io sia Mei….ma cambierà me…
Goku- Buonanotte- Si voltò e corse verso gli altri.
Yuu- Scappa…. Scappa quanto vuoi… ma non ti lascerò allontanare così facilmente- Tirò su col naso e sorrise- Buonanotte viandante








In quello stesso momento, poco distante da loro…. Due occhi scuri fissavano la scena con interesse e acutezza. I finissimi capelli neri svolazzavano appena fra il vento. Li ritrasse indietro per non perdere la visuale.
“..si….questo potrebbe essere l’inizio…”




Continua………







^^^^^^^^^^^^^^

La scena iniziale è quella che mi ha permesso di essere qua, a rompervi ancora le scatole XD una scena che ho vissuto davvero.. quella di rincorrere la 'schiena' di una persona, di vedere in essa la salvezza...

Un capitolo triste che fa da prologo a una storia non particolarmente allegra ma piuttosto riflessiva e alle volte cruda. Penso sia più facile descrivere un combattimento che un sentimento.. ho voluto provato a racchiudere qui dentro dei sentimenti negativi, positivi, passionali, impulsivi, incontrollabili tanto noti al genere umano. Starà a voi poi giudicare se sono riuscita nel mio intento

Ringrazio chi vorrà seguirmi anche in quest'avventura. Confesso che è da molto che pubblico una storia che non ho già finito o quanto meno rodato in precedenza, mi sento tornata a otto anni fa... con le mie paure, incertezze. Ogni vostro singolo commento sarà per me fonte d'ispirazione, sappiatelo. Siete voi che fate l'umore dell'autrice e quindi la velocità in cui leggerete la storia.

Il titolo.... Ho mantenuto quello iniziale aggiungendoci "Leave out all the rest", canzone splendida dei Linkin Park, nonché mia personale colonna sonora dell'intera storia... Semplicemente la storia avrà a che fare con quella canzone... e qui non aggiungo altro, chi ha orecchie per intendere...



Detto questo, ho provato a inserire nella storia tre piccoli particolari su cui non mi ero mai cimentata... uno sono le frasi che noterete in corsivo, che sono pensieri dei protagonisti, starà a voi capire quali... poi voglio seriamente inserire le canzoni che userò per ogni capitolo... e per ultimo, ma non meno importante, vorrei provare a descrivervi come vedo una possibile 'copertina' per il capitolo. Io amo i disegni ma non so disegnare.. quindi uso la mia arma più potente, l'immaginazione. Forse lo farò più per me che per voi ma.. voglio provare. Se pensate sia un'idea stupida ditemelo senza problemi, ma tenderò comunque ad emozionarmi dietro sta cosa....



Vi saluto quindi, vi aspetto al prossimo capitolo!



Yama













Canzoni usate:
One Replublic - Apologize



Copertina:
Una roccia al tramonto, i cinque ragazzi che salgono. Si vede solo la loro schiena.. Yuu è l'ultima e tiene ben serrate le cinghie del suo zaino e guarda verso la cima (presumibilmente verso Goku, che è il primo)

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Capitolo 2
*** The first meeting is always the most magical ***


02 (Il primo incontro è sempre il più magico)

 

 

 

02  THE FIRST MEETING IS ALWAYS THE MOST MAGICAL

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alzando gli occhi a questo cielo così lontano, cosa penso di vedere? Le cose improntanti le ho lasciate alle spalle. Davanti a me ho qualcosa di così prezioso e fragile che ho già rotto… come posso riallacciare i cocci di questo mio cuore in frantumi?  Lui è qui, davanti a me, la mia speranza. La mia gioia. Eppure… non l’ho mai sentito così lontano. Mi chiede tempo, ma non mi degna di uno sguardo. Come posso farlo voltare anche solo per un secondo verso di me…..come?

 

 

 

 

 

 

 

 

Si strinse nelle spalle continuando a buttare i suoi occhi ovunque.

Sanzo- Non dirmi che hai freddo.

Yuu- Un pochino..

Gojyo- Hai passato tutta la mattina a dire che stavi schiattando dal caldo… e poi siamo in piena estate

Yuu- Lo so… sarà lo stress…

Gojyo- Hn?
Yuu- Quando sono un po’ in ansia mi succede di congelare… senti le mie mani

Gojyo- In effetti sono freddissime

Hakkai- Sicura di sentirti bene?

Yuu- Ma si… è che dopo due giorni di cammino vedere questa città tutta illuminata e piena di comodità mi fa rinascere e mi emoziona!- Scherzò.
Sanzo- Non ci fermeremo per tanto- Precisò

Yuu- Immaginavo- Soffiò sulla frangetta bionda che le ricadeva ribelle- Domani hai detto no?
Il bonzo non rispose. Era così facile portarla con loro o era solo a lui che non pesava affatto?

Gojyo- Hei scimmia, non hai fame quest’oggi? Strano tu non sia ancora scattato con tutti questi profumini

Il freddo aumentò di colpo.
In realtà la conversazione della scorsa sera non aveva portato grandi cambiamenti…anzi… lui sembrava essersi ancora più chiuso nel suo mondo, così lontano e imperscrutabile.

Yuumei si passò una mano sulla bocca- Io però un po’ fame l’avrei, quindi sbrighiamoci a trovare una locanda ed a sciogliere le righe- Tentò di motteggiare.

Gojyo- Ha ragione, cerchiamo un posto casuale e prendiamoci una giornata di libertà- I suoi occhi si illuminarono.
Lei ridacchiò e riprese a seguire Hakkai.

Trovarono una locanda da poco proprio al centro della cittadella. Forniva il servizio cucina e aveva disponibili cinque singole.
Gojyo- Perfetto, deciso questo e decretata la partenza io vado signore e signori miei. Au revoir!- Salutò la ragazza con un cenno della mano e scese le scale.
Hakkai- Io penso farò un giro della città con Hakuryù, vieni anche tu Yuumei? Goku si è già defilato e Sanzo è nella sua stanza a leggere il giornale penso

Yuu- Ti ringrazio, ma passo per ora… sono un po’ stanca…. Credo dormirò un pochino, più tardi scendo.

Hakkai- D’accordo. Cerca di non allontanarti troppo in caso

Yuu- Tranquillo, non sono certo una ragazzina sprovveduta

Hakkai- Eheheh, lo so fin troppo bene- Sorrise tirandole una frecciatina.
Yuu- Bene… buona passeggiata ad entrambi- Fece un leggero inchino e si ritirò nella sua stanza. Si tolse il maglione dalle spalle e lo buttò sul letto, cacciandocisi poi a sua volta.

Socchiuse gli occhi.

“Ti prego, calmati…calmati Yuumei…calmati…..”

 

 

 

Uscì dalla stanza stropicciandosi gli occhi e sbadigliando sommessamente.
Sanzo- Ben svegliata

Yuu- Hn?

Sanzo- Certo che… sei diversa dalle altre donne… solitamente non vogliono farsi vedere se non tutte in ghingheri

Lei inarcò un sopracciglio- Scusami se non sono una miss di bellezza.. so che non sono la visuale ottimale per metà pomeriggio, ma questa hai. In caso, basta che ti affacci dalla finestra e ti trovi tutte le fighe che vuoi

Sanzo- Pfui- Un piccolo ghigno divertito. Un sorriso sarebbe stato troppo anche per lui. Si staccò dal muro.
Yuu- Finito il giornale?
Sanzo- Si… sai, c’era un articolo che riguardava il vostro villaggio

Yuu- Davvero?- Domandò attenta- E di cosa parlava?
Sanzo- Dopo te lo faccio leggere

Yuu- Ok- Sorrise contenta- Sarà sicuramente qualcosa di positivo, si … si?
Il bonzo sbuffò- Si…
Yuu- Bene…. Senti, io vado a fare un giro, vieni con me?
Sanzo- …. Perché no..
Yuu- Perfetto- Batté le mani, entusiasta.
”Forse non si era capito che io ero qui apposta ad aspettarla”

Lei trotterellò giù per le scale, col suo abitino che svolazzava leggero.

“Magari trovo qualche cibo interessante per Goku…sono sicurissima gli farà piacere, si! ^__^”

 

 

* * *

 

 

Camminava senza meta ormai da ore. Stanco della scarpinata di quei giorni ma più impaurito all’idea di dover restare con loro ancora del tempo, un secondo gli poteva essere fatale.
Eppure con Yuu era sempre andato d’accordo, le si era affezionato… ma ogni volta che posava brevemente gli occhi su di lei sentiva il cuore impazzirgli e avvertiva una voglia frenetica di scappare, lontano…..alla ricerca di Lei…

Si guardò una mano, che fino a qualche giorno fa stringeva quella di una ragazza sfuggente come il sole e scintillante come la luna. Poteva avvertire ancora il tocco delle sue labbra. Sarebbe stato così facile. Quella stessa ragazza gli era venuta dietro, per lui, solo per lui. Eppure non riusciva a sovrapporre le immagini, i sentimenti.

Scosse la testa lasciandosi guidare da un leggero odore di nikuman.
Fu in quel momento che la vide

 

 

* * *



Yuu- Sei gentile ad accompagnarmi- Sorrise contenta all’uomo che le camminava affianco, ritto ed elegante.
Sanzo- Te l’ho detto, dovevo prendere delle sigarette

Yuu- Si..- Si portò una mano sulla bocca per coprire una lieve risata. Sorvolò sul fatto che, proprio davanti al loro albergo, c’era un negozio con esposte in vetrina le più rinomate marche di sigarette.

Sanzo- Hai fame?
Lei scosse il capo- In realtà non molta…. Ho più voglia di stare all’aria aperta

Sanzo- Allora dovevi uscire prima, è quasi sera ormai

Yuu- Ah, lo so…ma avevo un sonno… stanotte penso dormirò nuovamente come un ghiro >__< …. Più che altro ho sete… che ne dici se ci prendiamo qualcosa da bere?
Sanzo- Hn?
Yuu- Dai dai, offro io- Gli prese un braccio- Per ripagare la tua gentilezza

Lui si lasciò trasportare da quella presa così lieve.

 

 

* * *

 

Goku- Mei….

Una ragazza dai lunghi capelli neri sottilissimi e occhi profondi gli passò davanti, lasciando una scia di profumo alle sue spalle.

Lui si morse un labbro.

I suoi piedi cominciarono a muoversi da soli. Lei andava a passo sicuro, però leggero.

Il vestito nero corto stonava con gli abiti chiari, estivi. Scarpe basse, quasi inesistenti. Era come volteggiasse sul terreno.

Lei sembrò cambiare direzione all’improvviso e il ragazzo, agendo d’impulso, continuò a seguirla.
Raggiunsero un punto dove le persone cominciavano a diradarsi. Rallentò, impercettibilmente, per poi accelerare bruscamente e infilarsi in un vicolo.
Goku- Oh……

Anche lui fece lo stesso, ma non si sarebbe aspettato di trovarsi due occhi scuri, anzi no, guardandoli con attenzione erano di un verde profondo, che lo fissavano.
Mei- Bisogno?

….

Magia del primo incontro

 

 

* * *

 

Yuu- Ahhhhh, mi sento decisamente meglio!- Buttò il cartoncino del succo alla pesca appena finito- Mi ci voleva proprio!

Sanzo- Sicura non ti farà male? E’ tipo il quinto che bevi -____-

Yuu- Che ci vuoi fare..è la mia bevanda preferita- Si passò la lingua sulle labbra- Che bello che bello!

“Certo che ci vuole poco per renderla contenta”, osservò inebetito un sorriso ancora più ebete.
La giovane si fermò- Oh, ma guarda che bel bazar *__*

Sanzo- Non vorrai entrare vero? U__U- Calcò la frase

Yuu- Ovvio….. oh, ma forse non è di tuo gradimento..

Sanzo- Il tempo di una sigaretta- Ne prese una, poggiandosi al muro del vicino negozio

Yuu- D’accordo! ^O^

….

In realtà di sigarette ne passarono anche cinque o sei

Yuu- Scusami se ti ho fatto aspettare ^_____^ smile smile

Il bonzo buttò un occhio sui due sacchetti stracolmi che la ragazza portava fra le mani. Allungò una mano e gliene prese uno- Ma guarda te le donne

Lei ridacchiò seguendolo, salterellando.

 

* * *

 

 

Goku- Ah, scusami scusami- Portò le mani avanti, scotendole con foga.

Osservò ancora una volta quegli attraenti occhioni, così simili alla sua Mei.

Si scosse i capelli- Scusami… è che… assomigli a una persona….

-Di cui eri innamorato?

Goku- Hn?

-Il tuo sguardo.. mi vorrebbe ………..mangiare!

Goku- Ma no! Non è affatto vero! Però..è straordinaria la somiglianza….

-E dimmi- Rilassò le spalle- Come si chiama il tuo grande amore?
Goku- Mmmm..Mei- Rispose titubante

-Oh…allora abbiamo un’altra cosa in comune…. Il mio nome è Meimi

 

 

* * *

 

 

Dopo la cena Gojyo si alzò subito e si allontanò.
Gojyo- Vado a seguire l’esempio della stupida scimmia- Fece l’occhiolino.
Yuumei sbiancò al solo pensiero.
Hakkai- Non starlo a sentire… sarà sicuramente stato attratto da qualche cibaria prelibata! ^__^

Yuu- Mmm….- S’alzò svogliatamente- Io missà andrò in camera. Domani volete partire presto?

Il bonzo abbassò appena il giornale- Dopo pranzo- Decretò

Hakkai sorrise per la sua scelta così ..insolita

Yuu- Bene…allora buonanotte- Sorrise facendo un leggero inchino

Gojyo- La vedo stanca… non sarà il caso di farla riposare un altro giorno?
Sanzo- Penso che si riterrebbe offesa se domani non ripartissimo

Gojyo- Ihih, ma quanto siamo premurosi, caro il mio bonzo

Sanzo- Sparisci subito dalla mia vista se non vuoi diventare un colabrodo

Gojyo- Agli ordini, buona serata- Salutò con la mano continuando a sghignazzare.

 

*

 

Si stese sul letto. Rotolò appena ai piedi per frugare in uno dei sacchetti della sua dispendiosa spesa.

Rimirò la tintura per capelli nera che aveva acquistato istintivamente.

Se Goku avesse voluto quello, lei glielo avrebbe dato… tutto ciò che le poteva chiedergliele lei avrebbe fatto in modo di farglielo pervenire… era questo che pensava intensamente mentre avvertiva in lontananza una voce così conosciuta.

Scattò in piedi sul letto e rimirò il locale.

Yuu- Sono scema, certo non si nasconde nella mia di stanza -___-
Saltò per terra e si avvicinò quatta alla finestra, si accucciò sotto e mosse lentamente la tendina. Con lentezza alzò il viso e scrutò in strada.

Balzò nuovamente per terra, appiccicandosi al muro al di sotto della finestra. Si portò una mano sulla bocca.
”No……”

Allungò un braccio all’inverosimile e aprì, cercando di non far rumore, la finestra. Deglutì.

Si rialzò a fatica, respirando piano piano.

Ma erano i suoi occhi quelli che più erano attenti.
Del dialogo non capiva nemmeno una parola, avvertiva solo le voci distinte di Goku e … una ragazza…

Di lei vedeva solo l’abito quasi succinto e i lunghi capelli neri. Era di spalle quindi non poteva vederla in viso. Ma forse era meglio così.

Richiuse con calma la finestra e si allontanò.

“Gli starà chiedendo solo informazioni… si…sicuramente”.

Si mordicchiò un dito, pensierosa.
Si diresse verso le sue borse e cominciò a disfarle.
Yuu- Forse ho preso troppa roba- Rise. Un sorriso obbligato.

*

 

Era passata all’incirca un’ora. La voce di Goku si era affievolita col tempo.

Forse si erano spostati a parlare, forse lei se n’era andata, forse si erano appartati… No, quest’ultima ipotesi la scartò a priori.
Lei si rigirava nel letto, troppo lontana dal sonno, troppo distante dalla tranquillità.
Strinse forte il cuscino impedendosi di pensare oltre.

Ma alla fine li avvertì dei passi.

Scattò in piedi e aprì subito la sua porta.
Un vecchietto la guardò perplesso.
Lei tentò di darsi un contegno e fece un leggero inchino di scuse.

Stava per richiudere la porta quando…

Goku- Ma che ci fai ancora sveglia?

Yuu- Goku!!!- Gli corse incontro, dalle scale- Emm…. Non riuscivo a prendere sonno- Si aggiustò i capelli dietro un’orecchia, con fare nervoso.
Goku- Dovresti, domani ripartiamo. Buonanotte- La superò, salendo le scale- E comunque cerca di non andare in giro con quei pantaloncini.. non sei più a casa qui…

Yuu- Oh… -Cercò di tirarseli giù impacciata- Sono uscita di corsa dalla stanza e…… Goku…

Il ragazzo si voltò- Hn?

Yuu- Chi era quella?

Goku- Di chi parli?

Yuu- Ho visto che…..- Nuovamente si toccò i capelli- Parlavi con una ragazza prima…. È una vostra vecchia amica?

Goku- L’ho conosciuta oggi- Seccò il discorso

Yuu- Ah… ok……. Non pensavo che fossi un tipo così intraprendente- Rise appena, tristemente.
Goku- Quello che faccio non è affar tuo

Yuu- Ma…

Goku- Piantala di starmi sempre addosso, dammi tregua…

Yuu- Veramente…

Goku- Ora vado a dormire, sono stanco. Notte- Sospirò riprendendo a camminare.
Lei rimase con la mano a mezz’aria indecisa se sentirsi più triste od offesa.

Ritornò nella sua stanza e si sbatté la porta alle spalle.

Yuu- Voto per l’offesa… non gli sto affatto addosso…. E scusami tanto se sono innamorata, scemo…- Si diede una pacca sul viso. Guardò la tinta ancora per terra- ho davvero fatto bene a seguirlo?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Batti, batti mio cuore, al ritmo di una canzone stonata. Fammi ballare sotto questa musica stridula e inascoltabile”

 

 

 

Continua…….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

^^^^^^^^^^^^^^^^^

Oh, noto con piacere che nonostante tutto la storia è stata seguita da molti ^__^ mi fa piacere (però lasciate un commentino, se possibile XD)

Che dire… siamo solo al secondo capitolo e già, rileggendo, mi sono incavolata.. voi no? Io adoro alla follia Goku ma.. proprio non mi piace ciò che è ‘diventato’… ma era proprio questo che volevo creare, una storia sulle conseguenze.. su come un atto possa cambiare una persona, tutto.

Ringrazio davvero le persone che vorranno seguirmi e aiutarmi a migliorare!

Grazie a RIKA-CHAN, STELLY88 e AYA-CHAN!

Grazie alle sempre fedeli HOPE87(Grazie per aver portato i tuoi Meuroni fino a qui XD Eh si, in effetti è un nuovissimo ‘parto’ in prosecuzione.. vedremo XD Davvero ti piace l’idea della copertina? Ogni tanto mi sento ridicola ma.. non riesco a fermarmi XD Quello che tu chiami prologo.. è il finale! XD Preso proprio dall’ultimo[futuro]capitolo…XD ), LAV_92(Beh.. ci rimarrà molto male si Sanzo.. anche perché un cuore di fanciulla innamorato è piuttosto palese ed evidente XD Grazie comunque di essere ancora su queste pagine! ^^), TEMARI(Ciao XD Ti dirò… il finale c’è, perché lo so ma.. non so con esattezza la vera conclusione.. nel senso, so come si evolverà la storia, come si arriverà a ‘quello’ ma non so come far ‘concludere’ una determinata situazione[se vuoi un minimo di spoiler e capirci qualcosa in più contattami via mail XD])….

Grazie inoltre all’unica persona che ha voluto conoscere il finale alternativo della storia(non so con che nick cirarti, però ti ringrazio ugualmente, davvero)

 

 

 

 

Canzoni usate:

Linkin Park - Leave out all the rest

 

Copertina:

Ragazza da lunghi capelli neri e lisci, messa di spalle, nuda (ma si vede solo il busto) che guarda verso il lettore. Gli occhi sono coperti dalla frangetta, la bocca segnata da un leggero ghigno. Le mani si intravedono, poggiate sulle braccia.

 

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Capitolo 3
*** Waiting, patiently, I will wait ***


03

 

03 WAITING, PATIENTLY, I WILL WAIT

 

 

 

Tutte queste persone che bussano alla mia porta cosa vogliono? Amore? Indulgenza? Forse pietà… Ma questi sentimenti non mi appartengono più. La me stessa di una volta è scappata, l’hanno trascinata via a forza. Dov’è il mio cuore? Dov’è la mia vita?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scese le scale, silenziosamente.

Era mattina inoltrata, colazione già fatta, stomaco ancora con brontolii.

Si passò una mano sulla pancia, sbuffando, quasi per la prima volta odiasse la sua stessa fame.

Buttò un occhio verso il corridoio che portava alla sua stanza.

Non era scesa per mangiare, nessuno l’aveva ancora vista dalla notte precedente.

….

Si ritrovò a percorrere lo stretto androne e soffermarsi qualche passo prima della sua porta.

Abbassò gli occhi tentando di formulare qualche pensiero. Ma la sua mente era vuota, come un lucido su cui non viene impresso nulla.

Aveva passato la nottata a pensare a quella ragazza conosciuta la sera stessa…. Alle parole dure che dopo aveva rivolto a Yuu……………..….... ai momenti splendidi passati con LEI…..

Aveva rimuginato così tanto da far scoppiare i suoi stessi pensieri, come una bolla di sapone che si disperde nell’aria.

Ora non aveva più grande voglia di pensare o altro…  avrebbe dovuto agire, lo sapeva fin troppo bene. Ma….. agire per fare cosa, di preciso?

…….

Si stancò di fissare la stessa mattonella, si girò e fece qualche passo.
”E se stesse male? O__o”

Si rivoltò, velocemente e si stanziò davanti alla porta.

“Che faccio, busso?”

Senza aspettare alcuna risposta bussò.
Nessuna risposta.
Goku- Che diavolo….

Ripeté il gesto, con insistenza.

Si portò un dito sul mento- Magari ha solo il sonno profondo….. oppure no……”

Batté il pugno contro il legno, più forte che poteva, quasi volesse buttarla giù.
Si morsicò un labbro- No…. E se le mie parole di ieri sera l’avessero ferita a tal punto da commettere qualche pazzia?????? O_______________________O – disse tutto d’un fiato, non curandosi del suo tono alto.
Riprese a bussare, con foga- Yuu…. YUU! Mi senti? Rispondimi!!!

Si allontanò di qualche passo.
”Devo buttarla giù, è l’unica soluzione”

Goku- Hn?……- Osservò perplesso la chiave della stanza sita all’esterno- Cazzo, ma è uscita? O non ha chiuso ieri sera? O l’hanno rapita????    O.O ma soprattutto come ho fatto a non notare una cosa tanto ovvia??? >____<

Afferrò la maniglia della porta e, finalmente, l’aprì.
Goku- YUUMEI!!!

Si bloccò, ancora con la maniglia in mano. Lasciò la presa, lentamente.

Lei era distesa sul letto, una maglietta succinta che la ricopriva in modo insulso.

I capelli, raccolti in una coda ormai sfatta, caddero leggeri quando lei alzò lievemente gli occhi gonfi. Li sgranò, balzando sul letto- Goku?…. che….- Cercò la direzione che guardava il ragazzo e si portò immediatamente una mano a coprirsi il seno mentre l’altra tirava sù la maglia.

Goku- Scusa…beh…. Io ecco….. era aperto e……

Yuu- Come?… - Si tolse delle cuffie dalle orecchie- Non ho capito …scusami, avevo l’mp4

Goku- Mp che???

Yuu- Non importa… ascoltavo musica e non ti ho sentito bussare… hai bussato si?

Goku- Certo- Si affrettò a precisare- Non….. non ti sei fatta vedere per colazione e ….

Lei si passò una mano sugli occhi- Non avevo fame

Goku- Capisco..

Yuu- Sai quando Sanzo vuole partire?

Goku- Credo nel pomeriggio, da come ho capito

Yuu- Ok…. – Si alzò, completamente non curante della maglietta bianca che le copriva poco e niente- Avrò il tempo per un bagno, meno male…

Goku si portò una mano sulla bocca per coprire ogni sua più piccola smorfia- Bene… appurato che stai bene io vado via eh…. buon…mmm...  Ciao- Sgattaiolò via chiudendosi la porta alle spalle.

Yuu si portò un dito sulle labbra, che sorridevano divertite- Si è preoccupato per me…….

Goku percorse furiosamente le scale, le fece due a due e uscì fuori dalla locanda con agitazione.

Non aveva compreso a fondo il perché del suo gesto e nemmeno voleva veramente comprenderlo.

Quando rialzò gli occhi però tutto gli fu più chiaro.

Lei esisteva ancora prepotentemente dentro di lui.

Forse era per questo che era così attratto dalla ragazza che ora lo stava guardando, seduta accanto ad una piccola fontanella, con un ghignetto rallegrato.

 

 

 

*** *** ***

 

Giocherellò con l’acqua, facendo scorrere lentamente la mano. Creò piccoli cerchi nella candida acqua. Si lasciò sprofondare per risalire subito in superficie e strizzarsi i capelli.
Yuu- Hey, I put some new shoes on,
        And suddenly everything is right,
        I said, hey, I put some new shoes on and everybody's smiling,
        It's so inviting

Avvolse l’asciugamano rosato attorno a lei, asciugandosi come meglio poteva. Entrò nella stanza continuando a canticchiare e salterellare.

Prese dei vestiti comprati il giorno prima. Poggiò la maglietta sopra l’asciugamano- E’ proprio bella… come la giornata che mi si prospetta… si….- Sorrise a se stessa e cominciò a vestirsi.

Yuu- Slowly strolling in the sweet sunshine,
        And I'm running late,
        And I don't need an excuse,
        'cause I'm wearing my brand new shoes

Si pettinò i capelli con la spazzola, energicamente. Riposò spazzola e phon.

Corse nella stanza e frugò nel suo zaino. Ricorse nel bagno e aprì la bustina contenente i suoi trucchi.

Si diede un velo di ombretto rosa e un filo di matita nera. Fu indecisa sulla scelta del rossetto ma alla fine optò per un lucidalabbra poco appariscente.

Yuu- Carina ma semplice… questo dev’essere il tuo motto- Ripeté le parole che le avrebbe sicuramente rivolto Kyoya, imitando anche il suo tono di voce.

Ripose tutto con cura, dentro lo zaino e tirò anche su il letto. Non stava più nella pelle. Voleva vedere Goku. Voleva rivedere quell’espressione di preoccupazione tutta rivolta per lei. In caso gli avrebbe preso le mani e baciato la fronte, rassicurandolo. Sempre.
Respirò profondamente più volte, cercando di calmarsi. Era decisamente troppo eccitata.
Si portò una mano sul cuore- Non smettere cuore mio… batti… batti per lui…. Ti prego….. – Riaprì gli occhi, infondendosi coraggio uscì dalla stanza.

Fece le scale due a due, diretta nella saletta da tè adiacente alla sala da pranzo. Lì avrebbe chiesto dove poteva trovare Goku…. si…. Era fiduciosa.

…….

Rallentò il passo, facendo scivolare le braccia lungo i fianchi.
Inclinò leggermente il capo di lato, non capendo a fondo la situazione che gli si era presentata davanti, ma comprendendo che non avrebbe portato nulla di buono.
Goku- Ma si può sapere perché….- Si bloccò, notando con la coda dell’occhio Yuu, ferma dall’entrata. Si rizzò sulla schiena e le venne incontro. La superò.

Yuumei voltò appena lo sguardo per poi riposarlo, estremamente confusa, su un Sanzo palesemente scocciato.

Gli si avvicinò, sedendosi nella poltrona davanti a lui.

Yuu- Che succede?- Chiese rivolgendosi a Hakkai.

Il giovane sorrise- Nulla di cui ti debba preoccupare

Yuu- Non ho mai visto Goku urlare così… contro Sanzo poi- Diede un’occhiata al bonzo che sbuffò- Dimmi, per cortesia.
Hakkai sospirò- Ha chiesto se poteva portare una sua amica con noi, detta in breve ovviamente, ma non è che lui sia stato molto più chiaro.

Yuu- Una sua amica?- Tentò di rimanere impassibile- Non sapevo aveste amici sparsi per il Toghenkiò- Sorrise, appena.
Hakkai- L’ha conosciuta ieri sera- Continuò- Questa persona ha parte della nostra stessa meta, e ci ha chiesto gentilmente se possiamo darle un passaggio fino a quel posto.

Sanzo- Tsk, come fossimo dei crocerossini U__U*

La ragazza strinse i jeans corti- E fin dove dovrebbe arrivare questa…

Hakkai- Fino al villaggio di Hanka

Yuu- E’ distante in effetti…..- Inarcò la bocca in un ghignetto.
Hakkai- Già.. ma il nostro bonzo si è rifiutato e Goku è andato su tutte le furie… fine del siparietto- Rise.

Yuu- Capito….

Hakkai- Sarà però meglio lo vada a cercare- Si alzò- Ci vediamo a pranzo, si?

Lei annuì salutandolo con un cenno della mano.
Sanzo- Tutto bene?- Irruppe

Yuu- Perché me lo chiedi?

Sanzo- Forse perché hai saltato la colazione… o forse per……..lascia perdere. Vedi di non saltare più nessun pranzo, non avremmo sempre un pasto

Yuu- Si….grazie…..- Si lasciò andare col capo sulla comoda poltrona, socchiudendo le palpebre.
Lui alzò gli occhi, superando la vista offertagli dagli occhialini. Si era accorto fin da subito dei suoi occhi gonfi, anche se ben nascosti dal trucco. Come si era accorto fin da subito che qualcosa non andava fra lei e Goku….. e in tutto quello aveva anche osservato quanto fosse bella quel giorno. Quella maglietta incrociata rosa… quei jeans stretti che le segnavano le bellissime curve sode…..

Riportò gli occhi sul giornale appena li alzò lei- Non ne hai voglia di fare un giro con me, vero?

Sanzo- Dipende

Yuu- Da cosa?
Sanzo- Da quanto starai in quei negozi

Yuu- Non entrerò in nessun negozio di vestiti, tranquillo…dai, ti offro del sakè…io ho voglia di un succo!

Riposò il giornale sul tavolino affianco- Sei più ingorda di quella stupidissima scimmia

Yuu- Non mettermi sullo stesso livello- Imitò Gojyo, muovendo anche il capo per far ciondolare i capelli.
In quel momento avrebbe voluto così tanto accarezzarle il capo. Ma si trattenne- Andiamo

Yuu- Agli ordini capo- Alzò la mano.

 

 

 

 

*** *** ***

 

Canticchiava qualcosa mentre lasciava cadere mollemente le gambe sotto di lei.

Accanto, un cartone che prima conteneva succo alla pesca.

Girò appena lo sguardo dove un contrito Hakkai cercava di calmare un furente Sanzo.
Era pomeriggio inoltrato e di Goku nemmeno l’ombra. Non si era presentato a pranzo e non aveva fatto pervenire più alcuna sua notizia.

Che fosse scappato con quella ragazza?

Scosse la testa, non potendo concepire nemmeno lontanamente quell’idea.
Ormai del suo bel trucco non era rimasto nulla, per fortuna però le occhiaie si erano leggermente assopite. Forse merito della quantità innumerevole di succhi di frutta consumati o forse del pisolino fatto subito dopo pranzo. Un abbiocco pauroso. Non dormiva così profondamente da tempo. Azione lodevole svolta dal bonzo che le aveva fatto dimenticare per l’intera mattinata quel ‘cretino’. Santo Sanzo.
Gojyo buttò a terra la cicca- Alla buon’ora

Il biondo monaco non disse una parola. Lo lasciò avvicinare e lo riempì di colpi con l’harisen.

Gojyo- L’hai fatta grossa stavolta, scimmia

Goku- E non chiamarmi scimmia stupido kappa!

Sanzo- Partiamo. Abbiamo perso fin troppo tempo- Non fece qualche passo che dovette ringoiarsi le sue stesse parole

Goku era ritto, lo fissava con sguardo corrucciato e offeso.
Goku- Io non vengo

Sanzo- Come prego?- Ringhiò

Goku- Non capisco perché non possiamo portarla con noi. Protesto, solennemente

Sanzo- Protesta finché vuoi tanto non cambio idea. Non possiamo accollarci ogni persona che ci capita

Gojyo- Se si tratta di una bella ragazza me l’accollo pure io da solo- Ridacchiò.
Goku- Non è… così distante quel paese… non ti ho mai chiesto nulla Sanzo, per favore…
Sanzo- Nulla oltre cibo e alloggio e cibo ancora

Goku- Non è la stessa cosa…

Sanzo- Appunto. Un no rimane un no, razza di scimmia rincitrullita

Abbassò il capo- Però con lei non hai fatto tante storie. . . . .

Sanzo si girò di scatto, strabuzzando gli occhi.
Yuumei scese dal cofano della jeep e fece qualche passo verso di loro.
Quante altre cose avrebbe potuto dire. Mille cattiverie, tutte una dietro l’altra. E tutte rivolte verso di lei, che gli aveva strappato il cuore e ora lo guardava con quegli occhi pieni di rammarico. Quegli occhi sembravano in attesa, come se si aspettasse altre meschinità.. ma la cosa più triste è che avvertiva quanto si sentisse in colpa… eppure….. eppure lo capiva fin troppo bene anche lui che di colpa ce n’era ben poca… ma…………………….. ma..

Goku- Quando si è presentata davanti a noi non hai fatto una piega, però con la mia amica te ne fai eccome- Continuò

Sanzo- Siamo già passati al grado d’amicizia?- I suoi occhi si fecero bui e seri.
Yuu- Secondo me dovremo darle un passaggio

La sua voce cristallina ruppe in modo ambiguo quell’atmosfera densa.

Yuu- Si….ecco….. sono l’ultima che dovrebbe parlare ma….. Hanka è davvero lontano…coi pochi mezzi che circolano ci metterà una vita ad arrivarci… - Si aggiustò i capelli dietro le orecchie- Si….. poi…. Poi fate come volete….- Fece qualche passo indietro e si allontanò.
Hakuryù si trasformò in draghetto e le andò dietro.
Si diede della stupida un centinaio di volte, strinse e lasciò andare i pugni di continuo. Ma lui… sembrava così risoluto… magari se fosse intervenuta in aiuto di quell’amica di Goku, lui gliene sarebbe stato grato.

Che scelta bizzarra e insensata.
Doveva starsene zitta, ecco cosa.

“Stupida stupida, stupida Yuu”

Hakkai si avvicinò a Goku e si abbassò appena- Fin dove vuoi arrivare?- Bisbigliò, in modo che solo lui potesse udire.

 

 

 

*** *** ***

 

Un colpo al cuore. Ecco cosa avvertì.

Quella che aveva davanti a lei non era una comune ragazza…. Era la fotocopia di se stessa..nera per giunta.
Indossava un vestitino nero, identico a quello che portava lei in quei giorni di balli e amore. I capelli neri, più lunghi dei suoi, ricadevano fluidi lungo la carnagione delle spalle, poco più scura della sua. Gli occhi profondi, di un verde spento, quasi scuro. Era poco più alta di lei, superava sicuramente Goku.

“Almeno questo”, si consolò.

La giovane fece un bell’inchino- Piacere di conoscervi, il mio nome è Meimi

Gojyo- Un’altra cosa in comune

Meimi- Come?

Gojyo- Oltre ad assomigliarvi avete anche un pezzo del nome uguale, è il destino, non trovate?!

Yuu sorrise, forzatamente.

“Sei un’attrice, no? Allora comportati come tale”

Allungò una mano- Spero andremo d’accordo

Meimi rispose al gesto- Sicuramente

Sanzo- Vogliamo partire ora?- Grugnì

Goku- SI!!!- Rispose nuovamente rinvigorito.
”Almeno sembra aver ritrovato la sua carica”, sorrise appena.
Senza pensarci Meimi si sedette accanto a Goku.

Yuu girò appena il capo e prese posto accanto a Gojyo.
Era quasi buio quando intrapreso finalmente il viaggio. Avrebbero viaggiato tutta la notte, con qualche piccola pausa per Hakuryù e poi avrebbero incontrato un altro villaggio subito dopo la collina.
Tutto perfetto, si…. sicuramente

 

 

 

Continua…….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

 

Posso? Posso prendere a pugni Goku? Sono stata dei mesi ferma a questi capitoli perché non riuscivo a scrivere altro, lo odiavo troppo… che bastardo… però in molti gli hanno dato ragione, dicendo che Yuu lo ha ingannato… però no, non riesco proprio a difenderlo U__U

Ringrazio solennemente le persone che leggono questa storia e che l’hanno aggiunta ai preferiti (inchin)

Grazie a RIKA92 e AYA-CHAN

Grazie a HOPE87(Pensa che presto dovrai nuovamente cambiare forma geometrica? XD Comunque si, in questa storia non mi sono risparmiata sulla geometria U___U peccato che a farne le spese sarà Yuu ç__ç il finale… cavolo, non voglio pensarci… T__T), TEMARI(Dì una cosa do merito a Yuu, la caparbietà.. non è il tipo che segue la via più facile, è parecchio istintiva, purtroppo per lei.. e si è trovata davanti Goku, che è il doppio più istintivo di lei), LAV_92(Ebbene si… era Goku.. e missà diventerà sempre peggio ç__ç uh, sei ti fai filmini, rendi anche Yama partecipe *__* ne sarei felice e onorata!)

 

Per un pochetto non aggiornerò missà… essendoci anche Lucca di mezzo >__< ma nessuno di voi viene??? (Cara Hope, non riuscirò mai a corromperti vero? ç__ç)

Se siete nei paraggi(XD) di Lucca magari possiamo farci un saluto.. cmq io sono facilmente riconoscibile direi, avrò una maglietta verde con la scritta YAMA hahahaha, sono scema -.-

 

 

 

 

 

 

 

Canzoni Usate:

Cascada – Everytime we touch(Slow)

Paolo Nutini – New shoes

 

 

Copertina:

Yuu e Goku, vestiti di bianco. Lei gli abbraccia la schiena e guarda verso il ‘lettore’, lui invece dall’altra parte. La visuale è di lato. Yuu ha la testa china e stringe forte quel corpo, ha gli occhi chiusi e il viso contratto.

 

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Capitolo 4
*** When the lie resides in your hands ***


04

 

 

04  WHEN THE LIE RESIDES IN YOUR HANDS

 

 

 

 

Il tuo sorriso è l’unica cosa che mi fa andare avanti, un qualcosa di prezioso, di unico. Raro. Vorrei vedertelo dipinto sul viso ogni giorno, ogni secondo, ogni istante. Però… vorrei vederlo per me

 

 

 

 

 

 

 

 

L’aveva osservato tutto il restante giorno, la notte, la mattina, finché non avevano visto all’orizzonte il nuovo villaggio prospettarsi.

Era stanca, spossata. Non vedeva l’ora di toccare un vero letto. Non che il sacco a pelo fornitole da Kyoya non fosse comodo, ma la vista di quei due che parlottavano allegramente la rendeva nervosa. No, anzi, la irritava notevolmente.

Sembravano davvero andare d’accordo.
Meimi era un tipo alla mano, si era adattata allo spazio ristretto su Hakuryù, al cibo poco abbondante, alla coperta stesa sul prato e al tenue fuocherello che non riscaldava quel granché. Tutto senza fare nemmeno una piega.
Ok, forse si sentiva in dovere di ringraziarli per averle così gentilmente permesso di andare con loro ma…

“Un minimo lamento scappa a tutti, dai…”

Era perfetta da qualsiasi parte si guardava. E questo la inaspriva ancora di più, quasi sentisse accentuati i suoi difetti.

Gli altri sembravano averla accettata bene, per quanto si possa approvare qualcuno in una serata. Sanzo se ne stava molto sulle sue, con lei era più aperto.
”Almeno questo……ma che diamine dico???? Non devo farmi rodere dalla gelosia, dannazione”

Si diede un pugnetto sulla gamba, morsicandosi un labbro.

“Calma Yuu, calma”

 

 

* * * * *

 

La cittadina sembrava piuttosto allegra. Il complesso di case era tutto unito, quasi fosse un’unica grande palazzina.

Meimi- Divertenti queste costruzioni

“AH! Ah pure i miei stessi pensieri, dannazione!!!”, Tentò di darsi un contegno, aggiustandosi dietro un orecchio una ciocca bionda.
Meimi- Mi è parso di capire che volete passare qui la serata, dico bene?- Si rivolse, coraggiosamente, a Sanzo, che non la degnò d’attenzione alcuna.
Goku- Si- Intervenne- Abbiamo fatto pochi rifornimenti e approfitteremo qui per farne dei nuovi- Aggiunse saccente

Gojyo- Potremo anche approfittarne per fare più conoscenza, cara Meimi- Gli passò un braccio intorno alle spalle.
Goku- Lasciala subito razza di maniaco, rozzo, pervertito, kappa, deficiente! >_____<

Lei sorrise, cordialmente, allontanando con grazia il braccio- Con vero piacere Signor Gojyo, ma non nel modo che intende lei, di grazia.
Goku- Pfui… AHAHAHA! Finalmente sei stato messo a tacere! Ben ti sta!

Gojyo- Tsè, mica demordo! Ti farò vedere di che pasta sono fatto

Lei fece un piccolo cenno col capo, invogliandolo con un gesto della mano a provarci. Non sembrava un segno molto invitante però.

Yuu mosse velocemente gli occhi- Che ne dite di quella locanda?- Indicò una piccola insegna semi nascosta e mezza rovinata.

Hakkai- Oh, sembrerebbe fare al caso nostro. Vado a vedere se c’è posto!

Yuu- Vengo con te- Alzò una mano, seguendolo.
Meimi- E’ curioso come un bonzo di alto rango tutto d’un pezzo, giri con gente così alla mano- Ridacchiò, lasciandosi alle spalle un kappa e una scimmia urlanti.

Sanzo- Non sono affari che ti riguardano

Meimi- Oh, certo che no- Inclinò appena il capo- Dicevo solo mi faceva simpatia il concetto

Sanzo- Non sono un tipo da dialoghi. Cosa vuoi da me?

Meimi- Tu mi piaci- Assottigliò lo sguardo.

Il bonzo sgranò gli occhi.
Yuu- C’è posto! Yuppi!- Sventolò un bigliettino di prenotazione- Non siete curiosi di vedere le vostre stanze?!!

Gojyo- Direi che sei la curiosità fatta donna!

Yuu- E che c’è di male?- Si portò un dito sulle labbra- Sai, c’è anche una bellissima sala da pranzo, non si direbbe dall’aspetto esterno ma dentro è davvero graziosa- Sorrise, rivolgendosi tutta a Goku.
Lui balbettò qualcosa, in apparenza confuso da tanta vitalità- ….. Mei, andiamo?

La ragazza gli sorrise- D’accordo

Yuumei si morse un labbro e fece qualche passo.

Sanzo- C’è anche una sala lettura, vero?

Lei sorrise- Certo, è la prima cosa che ho guardato! ^.^ E accanto alla locanda c’è un bellissimo tabacchino

Sanzo- Ho notato…. È per questo che l’hai indicata

Yuu- … - Si fermò inclinando la testa da un lato

 

 

 

 

* * * * *

 

 

 Yuu- there come a day
        when you walk out of my dreams
        face to face
        like I'm imagining

Si bloccò, muovendo leggermente lo sguardo verso l’ombra che si era formata sui suoi piedi.
Sanzo- Continua

Yuu- E’ un ordine?- Ridacchiò

Si sedette poco distante da lei, senza dire una parola.

Yuu- there come a day
        when you walk out of my dreams
        face to face
        like I'm imagining
        baby how can I be sure
        that you're the one I'm waiting for
        will you be
        unmistakable

Sanzo- Di inequivocabile non c’è mai nulla

Yuu- Forse hai ragione… ogni cosa si presta ad equivoci…. Più che altro tendiamo a vedere le cose che vogliamo noi

Sanzo- ….

Yuu- Però… un qualcosa di inequivocabile io lo aspetto. Lo cerco veramente- Si voltò- Ho bisogno di credere che esista… mi capisci?

Sanzo- No

Yuu- Eheh… sto facendo dei discorsi stupidi- Si massaggiò il capo

Sanzo- Decisamente

Lei abbassò lo sguardo- Io… ho semplicemente necessità di attenderlo. La sicurezza, la sicurezza per me- Chiuse gli occhi

Sanzo- Più cerchi una cosa più questa ti scappa

Yuu- Ma quanto siamo profondi- Sorrise- Però… penso tu abbia ragione….

Sanzo- Continua a cantare

Yuu- …. Mmm…. Si…. Grazie

Continuò a canticchiare acquistando sempre più serenità

        holding on holding out for me
        how do I to know the time is right
        what if you're here and I'm just blind

 

 

 

* * * * *

 

Mei- Buonasera Sanzo

Spuntò alle sue spalle, non l’aveva nemmeno sentita arrivare.

Non rispose, si limitò a grugnire.

Lo sorpassò, salutando gli altri già seduti a tavola.
Gojyo- Ohohoh, vedo che riesci a essere più lunga dell’altra Mei

Yuu- Io non sono affatto lunga- Borbottò, contrariata

Goku si alzò, scostandole la sedia

Mei- Oh, ti ringrazio

Gojyo- La scimmia gentleman, che orrore

Goku- Chiudi il becco stupida kappa pervertito

Gojyo- Piuttosto, dove eravate tutti? Siete spariti nel nulla

Mei- Goku mi ha portata a fare un giro della città

Goku- Si, è compatta ma carina

Gojyo- Parli come una donna

Hakkai- Tu Yuu che hai fatto?

Yuu- Mmmm….- Guardò appena il bonzo intento a sorseggiare sakè- Segreto

Hakkai- Oh.. sono contento, il tuo viso però mi sembra rilassato- Sorrise, abbassando la voce

Lei abbassò il capo, in segno di ringraziamento- Tu invece che hai fatto?

Hakkai- Solita spesa.. in questo modo domani potremo ripartire

Goku- Wow! Hai preso tantissima roba vero?
Hakkai- Direi di no ^__^ il prossimo villaggio non è molto distante.. siamo in una zona piuttosto popolata

Goku- Oh..quasi preferisco le trasferte lunghe >__<

Mei- Hai uno stomaco davvero immenso, Goku

Gojyo- E non hai ancora visto nulla, vedrai come si ingozza quando è a tavola

Goku- Fatti gli affari tuoi, pervertito di un kappa!

Mei- Veramente l’ho già visto e l’ho trovato parecchio divertente

Gojyo- Divertente? Hai strani gusti tu XD

Mei- Può darsi..- Tirò un’occhiata al bonzo troppo intento a fare altro per accorgersene.

-I signori vogliono ordinare?

Il mezzo demone afferrò la mano della cameriera- Fate anche servizio in camera?

La giovane sorrise per poi prendere velocemente le ordinazioni.
Mei- Pervertito

Gojyo- Ma O__O

Goku- Ben ti sta

Sanzo- Hei, non hai ordinato un po’ poco?- Attirò l’attenzione di una Yuu dispersa.

La ragazza gli sorrise- Non ti preoccupare.. ho bevuto un sacco di succhi oggi…

Sanzo- Non danno sostanza

Yuu- Eccome- Alzò un dito- Frutta, zuccheri

Sanzo- Non mi convinci

Yuu- E dai! Non ho fame.. sarà il caldo

Sanzo- Ora si chiama caldo- Disse a bassa voce

Yuu- Come?

Sanzo- Tsk

Di sottecchi, uno sguardo li osservava.

 

* * * * *

 

Quella sera avvertiva più caldo del solito. Il suo stomaco chiuso emetteva strani suoni. Aveva mangiato anche meno di quello che aveva ordinato, e lo sguardo arcigno di Sanzo che la incitava molto ‘amorevolmente’ a mangiare certo non la incitava.

Sbuffò.

Si sentiva stanca, la mente piena d’incertezze e perplessità. Stava mettendo in dubbio ogni suo passo e certo questo non le era di alcun aiuto.

“Volevi una nuova vita eh! Ben ti sta!”

Portò il piede, debolmente, verso il successivo scalino, ripetendo lo stesso gesto per chissà quante volte ancora.

Mei- Buonasera

Alzò il viso, senza alcuna espressione particolare. Abbozzò un mezzo sorriso di saluto e la superò

Mei- Vedo che vai molto d’accordo con Sanzo

Inarcò un sopracciglio. “Come come?”

Si voltò, incuriosita da quell’inaspettata affermazione, domanda, o cosa voleva essere.
Yuu- Beh… si…- Diede risposta, titubante.

Mei- Da quello che mi era parso di capire tieni a Goku però. Allora come mai ronzi sempre intorno a Sanzo?

Aprì gli occhi, stupita di quella domanda così… così… - Non ci ronzo sempre intorno- Rispose stizzita- Solo, quando ho vicino una persona, tendo a comunicare gradevolmente con lei. E comunque stai forse cercando di insinuare qualcosa?

Mei- No. Stavo notando la tua totale incoerenza

Yuu- Come prego?- Inarcò un sopracciglio

Incrociò le braccia- Sei innamorata di una persona ma passi tempo con un’altra

Yuu- Tu non sai quello che dici. Dovresti conoscere la situazione prima di parlare

Mei- Goku mi ha raccontato di ‘Mei’ e di come lo hai preso in giro. Mi sembra non ci sia da aggiungere altro. Non vorrei facessi la stessa cosa con Sanzo.

Yuu- Hei, carina, della situazione non conosci proprio un tubo! E soprattutto come ti permetti di dirmi cosa devo fare o come devo comportarmi? Io parlo proprio con chi mi pare e piace! Senza contare che, se pensi di sapere così tanto bene la situazione perché stai sempre appiccata come una piovra a lui?

Mei- E’ una brava persona

Yuu- Oh certo, lo è. E anche Sanzo è un’ottima persona, non vedo perché non dovrei parlare con lui….. ah, forse ho capito- Incrociò anch’essa le braccia- Ti interessa… o forse sei solo una che vuole tutti gli uomini per se?- Serrò le labbra

Mei- Mi ha colpita. E’ sicuramente un ragazzo bellissimo e ha uno sguardo emblematico. Il mio tipo.

Yuu- …..- Spalancò la bocca- Ma allora perché stai sempre attaccata a lui?

Mei- Inizia a chiamarlo col suo nome. Te l’ho detto, Goku è sempre molto carino con me, ma non è certo il mio tipo di ragazzo. Io voglio Sanzo.

Sempre più confusa lasciò cadere le braccia lungo i fianchi- Quindi … sei gelosa che io parli con Sanzo mentre a te non considera nemmeno?

Mei- Ah- Rise- Frecciatina vedo.. potrei dire la medesima cosa.
Yuu- Dilla pure. Tanto…- Mosse le spalle, rassegnata

Mei- Comunque cerca di ronzargli meno intorno, avida apetta

Yuu- Avida??? O___O

Mei- Buonaserata- Sorrise girando le spalle e scendendo le scale.
Yuumei si portò entrambe le mani sulla bocca per impedirsi di urlare e saltargli al collo.

“Come cazzo si permette di parlarmi così quella sgualdrina di merda?!!”

Strinse un pugno- Ma se pensa che la starò a sentire si sbaglia, sti cazzi!- Alzò il dito medio verso il vuoto- Ma guarda te sta qui… - Si morsicò la lingua- Calma… devo stare calma….- Si massaggiò la pancia- Calma Yuu, respira… fuuuu… - S’appoggiò alla ringhiera

Hakkai- Tutto bene?

Yuu- Oh, si- Gli sorrise- Solo un leggero giramento di testa

Hakkai- Vuoi che ti porti nella tua stanza?

Yuu- Ce la faccio, ora passa…

Hakkai- … Credo in questi casi ci vorrebbe del cioccolato, no? In realtà non sono un grande intenditore- Si grattò il capo

Yuu- Ti svelo un segreto.. Oggi ho comprato ben dieci barrette di cioccolato al latte…ma shhhh…

Hakkai- Il tuo segreto è al sicuro con me, tranquilla- Abbassò la voce, ridacchiando- Però posso sempre offrirti il mio braccio per fare queste ultime rampe. La tua stanza è al piano di sopra, giusto?

Yuu- Si… ti ringrazio. Comunque sto già meglio, non preoccuparti.

Hakkai- Mangialo davvero il cioccolato, sei pallidissima

Yuu- Colore naturale- Si autoindicò la faccia- No… lo mangio, tranquillo. Tanto con la vita che sto facendo in sti giorni ne ho da smaltire

Hakkai- Ahaha- Gli tese il braccio a cui lei si aggrappò- Ti stai un po’ abituando?

Yuu- Non saprei… Io tendo ad abituarmi davvero a tutto e anche molto velocemente.. adoro i cambiamenti ma nello stesso tempo ne provo paura… e questo non è un cambiamento normale, voi avete proprio un diverso stile di vita.. movimentato.. sempre attivo…

Hakkai- E per fortuna non abbiamo incontrato alcun demone..

Yuu- Tranquillo, so correre molto bene. Il primo nascondiglio sarà mio XD

Lui sorrise.

Yuu- Eccoci qui… grazie del passaggio ^__^

Hakkai- Figurati ^___^

Yuu- Buonanotte Hakkai

Il ragazzo la salutò con la mano.

Girò appena lo sguardo e rivolse il saluto alla sagoma che stava salendo le scale- Buonanotte anche a te Sanzo

Il bonzo grugnì qualcosa di indistinto.

 

* * *


Era mattina presto, il sole era appena apparso.

Si era rigirata tutta la notte, con sonno breve e poco intenso. Sogni deliranti e confusi. Meimi che le ronzavano intorno alla testa sussurrandogli parole arcigne. Api che la portavano nel loro regno e le donavano il loro miele.

Insomma, era più stanca della sera precedente.

Si alzò, stravolta. Aprì le tendine socchiudendo appena gli occhi. Li sgranò.
Lo vide uscire dalla locanda, uno strano maglioncino addosso.

Non ci pensò un secondo, frugò nello zaino e corse fuori come una furia.
Non impiegò tanto a raggiungerlo- Oh, anche tu mattiniero vedo- Ansimò, leggermente scossa dalla ruzzolata dalle scale.

Lui si voltò, sorpreso di vederla- Così sembra

Yuu sorrise- Footing?

Goku- Passeggiata

Yuu- Colazione?

Goku- Non ho fame

Yuu- Oh… strano. Solitamente il tuo stomaco è zona aperta a tutte le ore- Rise

Goku- Beh, buona corsa.

Lei allungò una mano. Sbuffò per poi andargli dietro- Hai una meta precisa?

Goku- Direi di no

Yuu- Ma allora perché vai di passo così veloce?

Si fermò- Non lo capisci? Voglio solo andare lontano da te- Le parole gli uscirono ancora prima di quello che si aspettasse.

Yuu si passò una mano fra i capelli- Sai, ieri sera ho avuto una splendida conversazione con la tua amichetta… mi ha detto cose poco carine

Goku- Di che genere?

Yuu- Narra che ti ho preso in giro e blatera altre cose simili

Goku- E non è così?

Lei scosse il capo- No, affatto. E tu lo sai bene. Solo non capisco a che gioco stai giocando.. mormoravi di volermi stare accanto per sempre, che c’ero solo io. No, forse questo non l’hai detto, ma è irrilevante- Si scaldò- Mentre ora mi tratti come l’ultima merda del Toghenkiò. Ti sembra coerente?

Goku- Io guardavo ‘Mei’, io volevo stare con lei… non…. Con te

Alzò le braccia- Dimmi, che differenza c’è? Capelli? Voce? Sono sempre io, Goku.. non sono cambiata di una virgola. Sono la persona che ti faceva ballare e ridere..e sono anche la persona con cui chiacchieravi amabilmente la sera mentre sorseggiavi tè e mangiavi nikuman. Ti trovavi bene con me, in tutte e due le versioni. Mi guardavi con amore, con ardore alle volte…

Goku- Tutto passato

Yuu- Guarda- Frugò nella tasca capiente della felpa- Sai cos’è? Tintura per capelli. La stessa che usavo a casa mia.. l’ho trovata l’altro giorno in un bazar.. se vuoi ritorno nera, non c’è problema. Posso farmi nera quanto vuoi… ma il contenuto quello no, non cambia e non è certo cambiato- Abbassò le braccia.
Goku- Non mi interessa…..- Rifletté un attimo prima di continuare- E poi mi trovo bene con Meimi

Lei sgranò gli occhi- Ma se la conosci appena da due giorni!

Goku- Tre per l’esattezza! E comunque a te conoscevo da sette, e sembro aver toppato tutto

Yuu- Tu volevi me, Goku. Guardavi solo me! Mi hai fatto promesse.. mi baciavi…

Goku- Mi dispiace. Ora non provo più quel tipo di sentimento.
Yuu- Io….. Io ti sono venuta dietro.. ho buttato all’aria qualsiasi tipo di carriera mi si prospettasse davanti… non me ne fregava nulla… volevo stare con te..

Goku- Non te l’ho certo chiesto io

Yuu- Ti ho aperto il mio cuore… ti ho dato i miei sentimenti più profondi…. Ti ho dato il mio primo bacio….- Si portò la mano sulla bocca- E ora mi dici che tutto questo è stato inutile…- Ridacchiò, mentre piccole lacrime le scesero dolcemente sul viso.
Goku- Yuu… mi disp….

Yuu- NO! Non dire altro. Non voglio sentire più cattiverie o stupidissime scuse del cazzo….. che stupida… che stupida sono stata….- Singhiozzò- L’amore pensavo d’aver trovato…… che idiota- Alzò gli occhi al cielo- Invece era solo un’illusione… ben mi sta- Li socchiuse.

Goku- Forse potremo però essere amici…- Tentò, in modo poco convincente.

Yuu- Amici?…. amici……… MA COSA CAZZO CREDI CHE SIA, UNO ZERBINO??? Mi hai pigliato per il culo quanto hai voluto! TI HO DATO TUTTO! TUTTO!!! TI AVREI DATO LA MIA VITA!!! LA MIA VITA!!!- Strinse il cartoncino della tinta e glielo gettò addosso.

Poi corse via lasciandolo lì, senza parole.

Il giovane osservò il contenitore scivertato.

Lo strinse….. più forte che poteva.

 

 

 

 

 

 

 

 

Fine, prendimi con te. Avvolgimi completamente e fammi inebriare del tuo profumo. Portami in un luogo lontano dove io possa dimenticare tutto. Tutto.

 

 

Continua….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Sempre più deficiente Goku eh….

Comunque ^__^

Ringrazio chi continua a leggere e riesce ad attendere per tempi così lunghi i miei aggiornamenti ç__ç merci

Grazie a Rika ^__^, Naraku87 e Aya-chan!!!

Grazie a chi commenta, VALERY_IVANOV(Oh, sono contenta d’averti ritrovata anche in questa storia, pensavo l’avessi letta e trovata disgustosa XD cmq.. c’è sempre tempo per scrivere fanfiction di saiyuki XD potresti iniziare con una one-shot, poi vedrai che la voglia ti viene sisi…mmm, quindi non ce la vedi con Goku.. è interessante ciò che dici…e perché con Sanzo si?), HOPE87(uhuhu, su una cosa c’hai preso XD Per sapere se Yuu è malata missà che dovrai attendere ancora qualche capitolo.. tu continua cmq a dirmi le tue impressioni eh!), LAV_92(Dai, l’anno prossimo ci vediamo a Lucca, sisi, e convinco anche Hope ^^ yeeee [cmq mi sono presa mezza influenza a Lucca, tempo maledetto] Come mai pensi che Yuu farà una brutta fine? Dimmi dimmi), TEMARI(Non farti venire troppi tic -.- Goku tenderà a peggiorare, come in questo capitolo -.- dai, in questo capitolo ha dimostrato di avere un po’ le palle però XD non me la ricordavo così irruente XD)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Copertina:

Goku con in mano una margherita, ne addenta un petalo tirandolo appena. Il petalo non è ancora strappato però… [per ora è la copertina che preferisco… ho un’immagine molto vivida di questa figura]

 

 

 

Canzoni usate:

BSB - Unmistakable

Linkin Park – Bleed it out

One Replublic - Apoligize

 

 

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Capitolo 5
*** Glowworm ***


05

 

 

 

05 FIREFLY

 

 

 

 

 

 

Amare vuol dire rinunciare, almeno il più delle volte. E io rinuncio a te, come ultima speranza di salvare il mio animo. Il mio cuore lacerato non vuole smettere di piangere e inondarmi di lacrime. Il tuo amore era egoista, sbagliato. Il mio colmo di aspettative, ancora più sbagliato. Che cosa stupida.

 

 

 

 

Scese le scale, lentamente. Era passato un intero e faticoso giorno, ma quel dolore non sembrava attenuarsi.

Il sole stava ormai scomparendo dietro le montagne. Aveva passato l’intero pomeriggio nella sua stanza a piangere e rimuginare su cose inutili e ormai prive di senso.
Si sentiva stanca, stanca e spossata.

Alzò lievemente il capo osservando il sole rossastro.

“Anche lui mi sta abbandonando”

Iniziò a camminare, senza una precisa meta. Vagava e vagava ancora, un passo stanco le faceva compagnia.

Vide una panchina sul ciglio di una piccola via e ci si sedette.

Tirò indietro la testa e socchiuse gli occhi.

“Prendimi sonno, prendimi con te.. e non farmi svegliare più”

Sanzo- Hei

Alzò appena lo sguardo, leggermente annebbiato.

Il bonzo si fermò davanti a lei, oscurando la poca visuale di sole- Non hai dormito?

Yuu- Non proprio…

Sanzo- Hai gli occhi arrossati- Si sedette accanto a lei accendendosi una sigaretta.

Lei si portò un braccio sul viso, coprendoselo.

Stettero in silenzio, per parecchio tempo.

Sanzo ebbe il tempo di fumarsi un intero pacchetto di sigarette e di leggersi il giornale che si era previdentemente portato appresso.
La luce dei lampioni raggiungeva malamente la panchina.

Il bonzo alzò il viso- Vuoi rimanere qui ancora per tanto?

Yuu- Vai pure a mangiare. Io vi raggiungo..

Sanzo- Non è vero.. non ci raggiungerai

Yuu- E dove pensi che potrei andare?- Tirò su il busto, prima accasciato.

Sanzo- Vuoi ritornare a casa?

Lei non rispose, si limitò ad abbassare lo sguardo.
Sanzo- Se la ragione per cui ci hai seguiti non sussiste più ti conviene tornare sui tuoi passi

Yuu- Frase degna di te

Sanzo- Come?
Si prese il capo fra le mani- Hai mai voglia di urlare? Urlare così forte da poter spaccare ogni cristallo presente nel Toghenkiò?

Sanzo- ….

Yuu- Bene… io penso che anche urlando non si risolva niente… Ho intrapreso questa avventura con voi proprio per smettere di urlare e non essere udita. Voglio conoscere cose nuove, comprendere meglio il mondo in cui vivo.. comprendere me stessa. . .

Sanzo- E ci stai riuscendo?

Yuu- Non lo so… non so cosa aspettarmi dal mio domani…. In questo momento non chiederei proprio nulla se non un briciolo di forza in più- Abbassò la testa- Vorrei tornare a casa un giorno conscia dell’aver imparato tutto ciò che la mia testa è in grado di immagazzinare. Che si tratti di storie ma anche di emozioni…. – Lo guardò- Ma.. in questo momento ho un po’ di paura……

Il ragazzo si alzò- Bisogna prenderla a calci la paura. Altrimenti la porteremo sempre con noi

Lei sorrise- Si, maestro- Si alzò anch’essa facendo qualche passo. Incrociò le mani dietro la schiena- Grazie Sanzo- Si girò- Come sempre mi sei di grande aiuto…

Sanzo- Tsè, non prenderci troppo l’abitudine sciocca

Lei rise appena- Mi è venuta fame, andiamo a mangiare?

Sanzo- Si… andiamo

E due ombre iniziarono a camminare, l’una affianco all’altra.

 

* * *

 

Sera. La luce della luna illuminava gran parte del piccolo villaggio.

Una luna a metà.

Un po’ come si sentiva lei in quel momento.

Mentre era appoggiata al davanzale dell’ampia finestra si sentiva divisa in due, lacerata da sentimenti contrastanti.

Odio e rabbia, in fondo era stato proprio lui ad insistere nell’avvicinarla.

Paura per trovarsi da sola in quella situazione.

TOC TOC

Si voltò, facendo morire la speranza sul viso.

“Ma che vado a pensare”, si passò una mano sul viso. Sgattaiolò dalla porta, poggiando i piedi nudi sul pavimento.

Yuu- Oh… ciao- Salutò sorpresa

Si trovò davanti un viso ancora più sorpreso, quasi non sapesse cosa dire.
Yuu- Vuoi entrare?- Fece cenno con la mano.

Sanzo- No- Tuonò

Yuu- Finite le sigarette?

Sanzo- Quasi

Yuu- Vuoi che andiamo a cercarle? Magari mi prendo anche un succo!

Sanzo- Fai presto

Yuumei si guardò i vestiti- Guarda che esco così.. mi metto solo le scarpe, aspetta!

Salterellò da una parte all’altra della stanza alla ricerca di un paio di scarpe adatte.

Yuu- Eccomi eccomi!- Urlò correndogli incontro.
Appena fuori alzò le braccia, sgranchendosele.

Sanzo camminava poco distante, silenzioso.
Yuu- Ci voleva uscire un po’! La sera è la parte migliore dell’estate! Fresco e lucciole!

Sanzo- Lucciole?

Yuu- Si si! In un posto così ci sono sicuramente le lucciole! Andiamo a cercarle dopo?
Sanzo- Assolutamente no

Yuu- Uffa…- Salterellò poco distante da lui per poi rallentare a poco a poco il passo.
Senza una logica le venne in mente la sera passata con Goku. La luna splendente, mille stelle ad illuminare i loro sogni, le loro speranze. Brevi frasi pronunciate, parole significative affidate al leggero venticello serale.
Una lacrima le rigò il viso.
Sanzo la superò, mettendosi proprio davanti a lei.
La giovane si portò una mano sulla bocca, per fermare i singhiozzi, per non renderli udibili.

Sentiva il suo cuore scoppiare, le sue speranze andare in frantumi.

Il ragazzo di cui era innamorata voleva solo esserle amico, amara consolazione.

Mai più le sue mani avrebbero stretto quelle di lui.

Mai più avrebbe udito parole dolci pronunciate solo per lei.
I loro sguardi non si sarebbero posati dolcemente l’uno sull’altro.
Le bocche unite in un gioco d’amore, ormai erano un flebile ricordo.
Anche se le loro strade sembravano essersi unite i loro cuori si erano irrimediabilmente disgiunti.

Avrebbe voluto urlare davvero in quel momento, rotolarsi per terra, picchiare forte la testa contro qualcosa.

Svegliarsi.

Ma lei non stava dormendo… ed agire in modo così insensato non avrebbe certo cambiato le cose.
Tutto ciò era enormemente triste.
Sanzo- Alza la testa

Lei avvertì appena quelle parole pronunciate quasi fossero un ordine.
Ancora con gli occhi impregnati di lacrime e il cuore confuso, alzò il capo.

S’accorse solo in quel momento che si erano leggermente allontanati dal centro abitato, l’aveva seguito senza riflettere…. E davanti a loro….. lucciole danzanti…. Luminose….

Si portò le mani sulla bocca.

Fece qualche passo allungando le braccia, tendendole.

Le lucciole si allontanarono ma lei restò immobile, sul posto.
Lentamente le piccole luci si avvicinarono a quel corpo estraneo iniziando a girarle intorno.

Una le si posò sulla mano.

Spezzare una vita, distruggere ogni possibilità di salvezza, era così facile?

Le bastava chiudere la mano per annientare ogni futuro per quel piccolo esserino.

Mosse leggermente la mano..la lucciola riprese il volo tornando a ondeggiare insieme alle altre.

Yuu- Torniamo indietro- Si voltò, fissando negli occhi il bonzo, che annuì deciso.


 

Avevi in mano tutti i miei sogni. Perché hai richiuso il palmo così rapidamente?

 

 

 

 

* * * * *

 

Mattina presto.

Quella sera aveva dormito, stranamente.

Forse colpa delle ultime notti passate in bianco.

“Che faccio? E’ troppo presto per fare colazione…”, rifletté osservando l’orologio che segnava le sei e mezza.

Si passò la mano fra i capelli. Si voltò allo specchio. Abbozzò un sorriso mal riuscito, che si spense subito.
Sospirò per poi uscire dalla stanza.

Una corsa leggera, o anche solo una camminata, l’avrebbero aiutata a schiarirsi le idee.
Alzò gli occhi al cielo, quel giorno limpidissimo.

Ancora le ronzava in testa l’idea di tornare indietro, non avevano fatto quella gran strada infondo. In una settimana sarebbe tornata indietro.

Una settimana.

Era già passato tanto tempo da quando erano partiti?

In fondo lei lo aveva conosciuto solo in sette giorni, come poteva perdere la ragione in così poco tempo?
Era proprio senza speranza.
Tentò di sospirare più e più volte.

Mei- Mattiniera vedo

Si voltò, controvoglia- Buongiorno Meimi- Sorrise per poi voltarsi.
Mei- Sei nuovamente uscita con Sanzo ieri sera?
Yuu- Che fai, mi spii? Non sai proprio come occupare il tuo tempo

Mei- In realtà ero in camera di Goku quando vi ho visti uscire

Yuu- Beh, ora non possiamo nemmeno più farci un giro?

Mei- Dal momento che sei interessata ad un’altra persona

Yuu- Potrei dire la stessa cosa

Mei- Goku conosce perfettamente la situazione

Forse era una sua impressione, ma le sembrò che la ragazza calcasse apposta quel nome.

Si portò una mano sul fianco- Ma si può sapere che diamine vuoi da me? Sei sempre pronta a provocarmi, io nemmeno ti considero.
Mei- Te l’ho già detto, stai lontana da Sanzo

Yuu- Io sto vicina proprio a chi voglio

Mei- Non devi approfittarti di lui sai. Ti vede disperata, è per questo che ti tratta con un minimo di garbo

Yuu- Oh, davvero? Invece a te non considera nemmeno di striscio, anzi credo proprio non ti considererà mai

Mei- Solo perché Goku non ti vuole non devi buttarti su altri, il mio è solo un consiglio

Yuu- Oh, ma che gentile che sei amica mia! Ora che hai elargito queste perle di saggezza ti senti più realizzata?

Mei- Decisamente no. Comunque mi stavo chiedendo perché non torni a casa. Mi è parso di capire che li hai seguiti solo per stare sul collo a Goku no?
Yuu- Stare sul…- Spalancò la bocca- Come ti permetti? Ripeto, di me non sai veramente nulla. E non nominarlo in ogni frase. Se ti ha portata con noi lo ha fatto solo perché gli ricordi me. Quindi non montarti la testa

Mei- Vai via prima di rimanere ferita

Yuu- Non osare fare la buona samaritana con me, non osare nemmeno più nominare il suo nome con me. Anzi, già che ci sei ignorami

Nel mentre, qualcuno incuriosito, osservava la scena dalla sua finestra. Si aggiustò il monocolo, voltandosi.
”Non sta bene osservare la gente così ma…”

Intanto la conversazione andava avanti, sempre più accesa, sempre più ricca di epiteti poco gentili e infuocati.
Mei- Stai lontana da Sanzo, stronzetta- Le si avvicinò.

Yuu- E tu non osare toccare Goku con un dito, troia- Fece toccare i loro nasi, pericolosamente.

Mei- La verità è che di rode che io possa avere libero accesso al suo letto mentre tu rimani all’asciutto, vero?

Gli occhi di Yuumei si fecero di fuoco, perse ogni lume di ragione. Le diede una testata, secca.
Meimi si portò una mano sulla fronte- L’hai voluto tu

Yuu- Non aspettavo altro

Si saltarono addosso, cadendo dopo pochi secondi.
Volavano schiaffi, capelli tirati, sputi e morsi. Rotolarono per terra continuando quell’inutile lotta.
Yuu- PUTTANA!

Mei- TROIA!!

Hakkai- Oddio- Corse verso di loro, tentando di staccarle.
Afferrò con forza Yuu, staccandola con difficoltà dall’altra ragazza.
La trascinò poco più in là- Calma! Calma….

Mei sputò per terra mentre Yuu si passò una mano sulla bocca, tutta graffiata.
Hakkai- Vi sembra il modo di risolvere le cose? Eh?!!

Yuu si lasciò andare per terra, girando lo sguardo.
Mei- Tsk- si voltò e tornò dentro la locanda.
Hakkai- Come stai?

Yuu- Tranquillo- Si rialzò

Hakkai- Stai tremando

Yuu- Ho perso un attimo il controllo delle mie azioni. Non è successo nulla..

Hakkai- Ma guarda come sei ridotta..- Le passo una mano sui capelli tutti scompigliati

La ragazza sospirò- Nulla che un bagno caldo e un po’ di trucco non possa mandar via- Si avviò verso la locanda.
Hakkai- Vuoi ritornare indietro?- Chiese, con un filo di voce.
Lei si fermò un istante, ma non rispose.

 

*

 

Meimi si presentò a colazione con abiti puliti e lindi. Il viso completamente perfetto, merito di chissà quale prodotto. Non fece alcun riferimento all’accaduto, così nemmeno Hakkai.
Ma il litigio, avvenuto in piazza, non era passato inosservato. Ormai tutti non parlavano d’altro.

Gojyo- Che gente scortese. Potrebbero anche evitare di guardarti così

Mei- Sono solo curiosi, lasciali parlare. Non mi danno fastidio le loro dicerie

Goku si guardò ben da chiedere alcun chiarimenti, così anche Sanzo. Probabilmente tutti ne compresero fin troppo bene il motivo, anche se non completamente a fondo.
Yuu non si fece vedere a colazione.
Tutti rivolsero sguardi preoccupati alla giovane seduta tranquillamente al tavolo con loro.
Mei- Non vi allarmate, non ho colpito organi vitali

Gojyo- Ci mancherebbe solo -___-“

Meimi sospirò- Se volete vado a vedere come sta

Sanzo- Hai già fatto abbastanza

Mei- Hei, guarda che è stata lei a cominciare

Sanzo- Lo so

La giovane inarcò un sopracciglio.
Inaspettatamente il bonzo si alzò, senza finire la colazione, senza prendersi il suo totale spazio per leggere il giornale. Si allontanò velocemente dalla stanza.
Goku tentennò sul da farsi per qualche secondo. Sbuffò e si alzò anche lui.

TOC TOC

Senza aspettare alcuna risposta aprì la porta, lasciata aperta.
Le sue borse erano perfettamente in ordine. Il letto sfatto ma per il resto non c’era alcun segno di passaggio.
Lei uscì dal bagno, capelli ancora grondanti raccolti in una coda alta.
Yuu- Oh, non ti avevo sentito

Si passò nervosamente la lingua tra le labbra- Si può sapere cosa…- Non continuò appositamente la frase

Yuu- Mi vuoi chiedere cosa mi è saltato in mente o che cosa voglio fare adesso?- Gli si avvicinò, portandosi vicinissima a lui- Non te lo chiedere, Sanzo..

Il bonzo si voltò e uscì dalla stanza.
Stava per andare a richiudere la porta quando spuntò, silenziosamente Goku.
Yuu sgranò gli occhi.
Goku- Scusami… volevo solo sapere come stavi

Yuu- Bene, non vedi?

Goku- Quel graffio dice il contrario- Indicò una ferita che le partiva dall’attaccatura dei capelli.
Yuu- Non è nulla. Litigi fra donne, frequenti no? Ogni tanto succede anche a noi- Si voltò

Goku- Yuu….

La ragazza posò l’asciugamano che aveva sulle spalle- Non ti pensare che sia per te. Avevo le palle girate, probabilmente tutte e due eravamo nervose e ci siamo sfogate così, fine della storia.
Lui socchiuse gli occhi, sospirando appena.
Yuumei gli si avvicino, guardandolo fisso negli occhi- Comunque penso che io te non avremo più nulla da dirci d’ora in poi.

Goku- Come?
Yuu- Mi sono completamente arresa. Basta. Fai quello che vuoi, odiami, diventa mio amico… come meglio credi. Ormai sono stanca, davvero

Goku- Ma…
Non distolse lo sguardo, nemmeno mentre dai suoi occhi uscirono piccole e amare lacrime- Addio Goku.

Richiuse la porta

 

 

 

L’unica persona che può cambiare le cose, sei tu. Inequivocabilmente.

 

 

 

 

Continua….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

^^^^^^^^^^^^^^^^

… e questa volta un titolo con doppia significato……

Ringrazio le persone che continuano a leggere, a sostenermi, a consigliarmi. Grazie davvero

Grazie alla sempre presente RIKA e grazie AYA-CHAN.

Grazie a HOPE87(Sai, me lo chiedo spesso se Goku nel ferirla è contento… secondo te lo è? …Yuu in questo momento ha occhi solo per Goku, sta vivendo un classico ‘colpo di fulmine’, il cui in più delle volte rimani fregato.. Guarda che i succhi di frutta sono buoni XD Ne ho bevuto uno anche prima, sono ottimi per la ‘salute’ XD ), LAV(Mi piacciono le tue teorie, sappilo, anzi, continua sempre ad esporle senza problemi… una cosa però voglio dirtela.. la fine per ora è parecchio lontana, quindi non pensare ad un possibile finale partendo da una situazione di adesso.. posto che potrebbe come non esserci un ‘sacrificio’ come da te detto, ma magari sarà per altri motivi…. Ragiona ragiona!) TEMARI(Brava, una persona [e unica] che difende Goku! XD quindi pensi verrà fregato nuovamente…mmm.. staremo a vedere… grazie per aver apprezzato la copertina ^///^), VALERY_IVANOV(Oh, non sapevo avessi a tua disposizione un Death Note XD Ti avviso che Goku si è seriamente preoccupato delle tue minacce XD Davvero, è strano muovere un bonzo così ‘gentile’[a suo modo], spero di non andare troppo fuori dal suo personaggio, ma ho voluto sperimentare XD Ma siete proprio tutti contro Meimi eh XD ahah .. allora, infine sono qui per chiederti una piccola e semplice cosa cara Valery… ma tu, dimmi… quand’è che Yuu e Goku avrebbe copulato in modo tale da farla rimanere incinta? O__o no, perché magari ho sbagliato io ad esprimermi ma.. la sera che hanno passato insieme si sono scambiati solo innocui baci ¬_¬, credo… se tu sai altro che mi hanno voluto tenere nascosto dimmelo pure >__< )

Ringrazio dal profondo del cuore un’amica che si era allontanata per un po’ da questo mondo ma che non ho mai smesso di sentire o pensare… grazie RAFFY, davvero

 

 

 

 

 

 

 

Canzoni:

Linkin Park- Bleed it out

One Replublic- Apoligize

 

 

 

Copertina:

Yuu dorme, sdraiata su un pianoforte. Un braccio lungo, disteso, su cui è poggiata la testa, l’altro penzola giù flebilmente

 

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Capitolo 6
*** Secrets behind your smiles ***


05

 

 

06 SECRETS BEHIND YOUR SMILE

 

 

Quante volte dovrò cancellarti? Il tuo ricordo si sta ormai affievolendo, lo sento. Non sei altro che una stella eclissata, senza vita.

Quante volte dovrò ancora cancellarti? Perché è innegabile, ormai vivi in me

 

 

 

 

 

Una musica dolce aleggiava nell’atrio ormai deserto.

Un flebile venticello scompigliava i suoi capelli.

Si prese le ginocchia al petto, stringendosi le gambe nude e posandoci il mento. Lasciò ricadere la testa sulla scomoda poltroncina di velluto.
Sospirò.
Meimi- Fanno schifo stè cavolo di poltrone

Goku alzò appena il capo- Più che altro tengono troppo caldo

Meimi- Sono anche inospitali da matti- Sbuffò nuovamente.
Una piccola moschina ebbe il coraggio e la malaugurata sorte di posarsi sul naso di Sanzo.
Gojyo- Calma!- Allungò prontamente una mano- Non farti conoscere anche da un innocuo moscerino!

Sanzo- Tsk

La ragazza posò lo sguardo sul piccolo orologio antico posto in una teca.

Dieci e mezza.
Erano ormai quasi due ore da quando un Goku, palesemente turbato, era entrato nel salottino dicendo che lei non aveva intenzione di seguirli.
In quel momento Hakkai si era alzato ed era scomparso, di tutta fretta.
Sanzo invece si era seduto, a leggere il giornale del giorno, e quello del giorno precedente e successivamente quello del giorno ancora prima.

Goku aveva camminato per la stanza per una mezz’ora buona, per poi sedersi di botto e iniziare a posare il suo sguardo su ogni piccolo movimento all’interno della locanda.

Gojyo era arrivato da poco tempo, tentando, con insuccesso, qualche battutina. Cosa insensata in quel clima così confuso.
Lei invece se ne stava lì, giocherellando alle volte con le dita dei piedi, altre volte col vento e i raggi del sole. Si sentiva stranamente in colpa. Ma in colpa per cosa poi?

Sbuffò, alzandosi.
”Che palle. Se quella stordita deve rovinare tutto con le sue lagne non mi resta una cosa da fare. Le dovrò…”
Hakkai- Andiamo

La sua voce riecheggiò secca nella stanza. Il suo viso sembrava teso, leggermente imperlato di sudore.
Goku lasciò spalancata la bocca, sorpreso dall’entrata fugace del demone, e ancor più stupito della sua fretta.
Gojyo si alzò svelto e lo seguì all’esterno.

Lo stesso fecero Meimi e Goku, ancora straniti dalla strana venuta di Hakkai.
Sanzo restò immobile, il volto impassibile.
Possibile che tutto fosse finito così?
Il suo cuore aveva accelerato vertiginosamente. Deglutì faticosamente, passandosi una mano sul collo e allargandosi la tunica.
Si morsicò un labbro prima di alzarsi.

Camminava a passi piccoli, leggeri.
Si sentiva un bambino. Un bambino idiota per la precisione. Non voleva partire. Non voleva assolutamente allontanarsi da...
”Cazzo”

Si portò una mano sugli occhi.
Sanzo- Maledetto sole di mer….
Bloccò le sue lamentele.
Il suo cuore perse un battito, lo avvertì chiaramente.
”Ma quando….?”

Lei gli sorrise, prima impercettibilmente, poi inarcando completamente le labbra.
Era seduta vicino a Gojyo, che tentava di abbracciarla ricevendone solo pizzicotti.
Hakkai- Andiamo- Ribadì

In quel momento il bonzo si accorse di un particolare tanto evidente da risultare invisibile.

Li raggiunse e salì sulla jeep- Tsè, non farci mai più aspettare così razza di stupida!- Gridò, adirato, dandole le spalle.
Yuu- Scusami Sanzo- Fece una pernacchia

Gojyo- Si sa, le principesse fanno sempre aspettare!

Yuu- Hei, anche se dici frasi così carine non hai il diritto di toccarmi

CLICK

Gojyo- Hei, Sanzo, non puntarmi la shureiju così da vicino! @__@
Hakkai- Si parte!!!- Finalmente il sorriso pervase il suo volto.

Sanzo si voltò, borbottando minacce contro il mezzo demone.
Portò poi lo sguardo sul guidatore e sulla sua espressione da ebete.
In quel momento commise una piccola leggerezza, che avrebbe cambiato qualsiasi cosa.

Decise di chiudere gli occhi.

 

 

 

 

 

* * * * * * *

 

Yuu- Che caldooooooooooooooo- Urlò, rotolandosi sul letto.

Sanzo- Hei tu, prima di sbracarti e fare la cretina in camera potresti anche chiudere la porta- Gliela sbatté.
Lei ridacchiò divertita dal pudore del bonzo.
Erano passati tre giorni da quando erano partiti dall’ultima città e ora che finalmente avevano rivisto civiltà era al settimo cielo.

Con Meimi non aveva parlato, ogni tanto i loro sguardi si incrociavano ma, dopo occhiatacce varie, tornavano ognuna alle sue cose.

Con Goku invece non aveva alcun tipo di rapporto. Lui non aveva nemmeno provato a parlarle. Meglio così, un problema in meno. Se non le rivolgeva nemmeno parola sarebbe stato decisamente più facile dimenticarlo.
Perché odiarlo era impossibile.

Dopo essersi resa conto che ormai le era entrato nel cervello, sfondandoglielo, e non avrebbe potuto far niente per uscire intatta da quella storia si era quasi rassegnata. Accettando l’idea della sua ferita poteva partire nuovamente, per trovarne una cura.

Se le avesse parlato, gli avrebbe risposto gentilmente, come ci si rivolge ad un amico. In fondo lo erano stati per breve tempo, si poteva anche tornare a quel rapporto, no?

Certo, sarebbe stato difficile ma, consci della situazione si sarebbe tirato avanti, come meglio si poteva.
E quindi aveva deciso di portare avanti quell’avventura con loro, con grande paura ma ritrovando l’entusiasmo dei primi giorni.
E chissà che sul suo cammino non avrebbe trovato uno splendido principe pronto ad aprirle il cuore.
Sanzo- Muoviti- Era entrato nella sua stanza, senza bussare.
Yuu- Oh, ora hai perso quel gran pudore che avevi?- Gli fece l’occhiolino.
Il bonzo la insultò con epiteti poco piacevoli e le chiuse nuovamente la porta in faccia.
Lei rise di cuore, completamente divertita dalla situazione.
Si alzò, salterellando e si infilò dei pantaloncini di jeans corti.
Yuu- Bene, e ora si cena!!! XD

 

*

 

Scese le scale, trotterellando.

Si fermò, il busto leggermente avanti.

Alzò il mento, mostrando uno sguardo di ‘simil’ superiorità.

In tutta risposta ne ricevette un completo ignoramento.

Yuu- O.O ma…

Borbottò qualcosa contro Meimi ed entrò nella piccola stanza adibita a sala da pranzo.

In tutto c’erano cinque tavoli, tutti occupati.
Yuu- Hakkai, non avevi detto che sarebbe stata una cittadina tranquillissima?

Il demone sorrise- Si, ma ho sentito che questa è la settimana di festa del paese! Se ne trovano moltissime d’estate!

Lei sembrò riflettere- E’ vero…. Anche nel mio paese ce n’é una a fine agosto…

Meimi- Nostalgica?

Yuu- NO! Per niente! U__U- Rispose secca

Goku- Scusate ma… io avrei un po’ di fame

Gojyo- Come sei educato scimmia! Una volta non avresti finito più coi lamenti! Che tu sia cresciuto anche in altri campi?. . .- Ghignò

Goku- Zitto razza di kappa pervertito >////<

Yuumei si portò istintivamente una mano sulle labbra, ma la lasciò subito ricadere- Se c’è una festa non potranno sicuramente mancare i fuochi! Che bello! >.<

Meimi- Poppante

Yuu- O__O

Gojyo- Peccato.. mi piace sentire le urla delle mie prede- Commentò lussurioso.
Hakkai- Potresti gentilmente evitare di illustrarci i tuoi sadismi a tavola? ^__^
Il mezzo demone sorrise divertito guardando il viso di Meimi leggermente messo a disagio.
”Oh, così anche lei prova imbarazzo su questo argomento. Un po’ umana lo è”

 

*

 

Yuu- Che mangiata! Che mangiata!- Si massaggiò la pancia soddisfatta.

Inspirò profondamente e allungò le braccia.
Sanzo- Presa qualche stella?

Yuu- Da qui non si vedono bene. Troppe luci- Sorrise

Sanzo- Domani si riparte, non stare troppo in giro

Yuu- Ma cosa dici?!! Stasera si fa festa, no?! Festa! XD

Sanzo- Ciao!- Si voltò

La ragazza gli corse dietro, afferrandogli delicatamente la tunica- Non ti vorrai perdere i fuochi Sanzo, saranno magnifici

Il bonzo la guardò contrariato- Tutte quelle luci non fanno per me

Yuu- mmm… non dirmi che non li hai mai visti!- Lo indicò, completamente sorpresa

Sanzo- Come?
Yuu- Ma dai…- Si portò una mano sulla bocca- Non è possibile.. come hai fatto a vivere tutto questo tempo senza vedere i fuochi!???

Sanzo- Vivo benissimo, ciao

Yuu- E’ un peccato! Sono bellissimi! Colorati! Armoniosi! Delicati! Prorompenti!

Si mise a ballare, girando sul posto.

Sanzo la osservò volteggiare. Le sembrava una libellula che si agitava contenta nell’aria.
Prese una sigaretta e l’accese- D’accordo, però non voglio stare in una folla idiota

Lei annuì- Un posto tranquillo lo troviamo! Basta cercare bene! Lascia fare a me!- Sorrise.

 

*

 

Goku- Non ti diverti?

Meimi- Diciamo che non amo la folla

Goku- Allora possiamo allontanarci un pochino..

Meimi- No, va benissimo così. E poi qui abbiamo più possibilità di trovare quei dolci che abbiamo mangiato alla locanda, no?- Sorrise

Gli occhi del ragazzo si illuminarono- Si si >__<

Camminarono all’incirca per un quarto d’ora prima di trovare il loro spuntino serale.
Goku- Sono ottimi! ç__ç

Meimi- Piangi ora?

Il ragazzo scosse la testa- No.. è che sono felice! Mangio questi dolcetti strepitosi e sono accanto a te!

Meimi- Sei troppo diretto- Abbassò il dolce, pulendosi la bocca.

Goku- Come?- Sorrise ingenuamente.

Meimi- Scusami, tu sei sempre così gentile con me. La tua schiettezza alle volte mi spiazza.

Goku- Oh scusami…

Meimi- Ah, ma non è una cosa negativa!- Si affrettò a precisare- E’ che io sono di natura scorbutica e fatico a rapportarmi con persone così aperte… con te è stato un caso penso…

Goku- Un segno del destino!

Meimi- Non ti allargare ora

Goku- Mei… a me piaci molto…

Lei sospirò, ingoiando l’ultimo boccone- E io sono interessata a Sanzo. Ne abbiamo già parlato no?
Il giovane abbassò il capo- Si…. Ma io non mi arrendo!!!

Lei sorrise, divertita- Scusa, non rido per te… sei così dolce Goku. Dovresti trovare una persona che guarda solo te

I suoi pensieri navigarono veloci su un qualcosa di apparentemente dimenticato- Ti prometto che ti farò guardare solo me!- Si batté una mano sul petto

Meimi- Che scemo!- Sorseggiò la sua bevanda, fresca- E va bene, puoi anche provarci. Ma se fallirai non dovrai avertene a male

Goku- Tranquilla! Io non perdo mai!

Lei sorrise- Staremo a vedere


*

 

Trovarono un posticino tranquillo su una piccola collinetta, poco distante dalla città.

La bolgia si avvertiva in lontananza ma non sembrava disturbare la chiacchierata che ormai andava avanti da un’ora.

Yuu raccontava, mimava, ballava, cantava. Era felice.

Sanzo rispondeva, alle volte sciogliendosi. La insultava, l’osservava. Lei tentò anche di coinvolgerlo a ballare ma lui rifiutò categoricamente.

Yuu- Che ghiacciolo che sei =__= - Sbuffò, contrariata.
Sanzo- Zitta o t’ammazzo U__U

E infine il primo botto arrivò.

Lei sobbalzò, cadendo sull’erba.
Il bonzo si alzò tendendole la mano.

La ragazza lo guardò, un po’ sorpresa. Sorrise e prese quella mano, salda.
Sanzo- Beh, tutto qui?
Yuu- Prima ne sparano tre a vuoto, solo botti, per segnalare l’inizio.. che buffo che sei XD

CLICK

Yuu- No!- Gli posò le mani sul braccio- Stasera niente shureiju.. domani potrai anche spararmi!

Di seguito spararono gli altri due botti d’avvertimento per poi dare inizio allo spettacolo.

Le luci colorate si spargevano nel cielo, creando una cascata di colore.

Lei guardava quello spettacolo esterrefatta, gli occhi sgranati, la bocca semi aperta. Le mani portate istintivamente sulle orecchie, posate però delicatamente.

Senza nemmeno riflettere appoggiò la spalla su quella della persona accanto a lei, che sobbalzò, appena.

I fuochi li guardò a tratti. I suoi sensi erano concentrati sulla persona a fianco. Era la prima volta che, oltre Goku, faceva avvicinare qualcuno. Soprattutto era la prima volta che faceva avvicinare qualcuno dell’altro sesso.

E lei si era davvero accostata troppo alla sua vita.

Cos’era la sensazione che provava?

Sembrava qualcosa di molto simile alla paura. In quel momento lei era il suo peggior nemico, un pericolo da estirpare al più presto.

Prima di…. Perdersi completamente.

Yuu- Oh… sono finiti- Commentò delusa- Ti sono piaciuti San….- Bloccò le sue parole. Gli occhi del bonzo erano fissi sui suoi.

Il ragazzo prese di gettò il pacchetto di sigarette e ne accese una- Nulla di speciale

Yuu- ……. – Balbettò qualcosa di confuso- Ice bonzo!!!

Sanzo- Come? U__U
Yuu- Si, non capisci nulla! Sono una delle cose più belle che si possano vedere!

Sanzo- Certo non sentire però

Yuu- E’… è un ghigno quello??? O___O Maledetto bonzo! Non è colpa mia se ho terrore dei botti >__<

Sanzo- Paura del fuoco… paura dei botti… qualcos’altro?
Lei sembrò rifletterci realmente- In realtà si… ma non lo dirò certo ad uno stupido come te!- Gli fece una boccaccia e scappò via.

Sanzo- Io la uccido U__U*

…. Rallentò la corsa… si portò le braccia dietro la schiena.

Quando si era voltata, e aveva visto quegli occhi così vicini a lei, si era turbata..

“Anche loro due avranno visto i fuochi in quel modo?”

 

*

 

Goku- Wow! Li avevo visti solo una volta di sfuggita.. sono stati bellissimi! Che ne pensi?

Lei aveva lo sguardo assorto.
Goku- Che succede?- Chiese preoccupato, afferrandogli un braccio.
Meimi- Nulla.. scusa- Sorrise

Goku- Sarò anche una stupida scimmia ma so riconoscere quando qualcuno sorride forzatamente… non devi farlo, non con me. Devi sempre essere te stessa

Meimi- Ti ringrazio.. solo che, mi hanno trasmesso una strana sensazione..i fuochi intendo…
Goku- Posso?- Allungò una mano e gliela passò sugli occhi arrossati- Sono contento sai.. non che tu stia male, ovvio….. ma perché mi stai mostrando lati del tuo carattere che non conoscevo

Meimi- Ci conosciamo solo da una settimana- Ridacchiò

Goku- Nove giorni per la precisione!

Meimi- Nove giorni non sono abbastanza per conoscere una persona… puoi scoprirla, a piccoli passi

Goku- E allora io ti scoprirò, lentamente, e mi farò conoscere da te… ti proteggerò

Meimi- Non fare promesse che non puoi mantenere- Si alzò- Torniamo alla locanda? Sono un po’ stanca

Goku- Ok- Le sorrise.

Camminava a testa bassa, pensieroso. Le mani in tasca, gli occhi stretti.

Aveva parlato istintivamente, aveva detto l’avrebbe protetta. Ma l’avrebbe fatto veramente?

L’ultima volta che aveva promesso una cosa del genere si era lasciato scappare qualcosa di estremamente importante. Sarebbe stato in grado di difendere quella persona così sfuggente quando aveva appena mandato in frantumi in cuore di….

Meimi- Goku senti… se prendessimo altri dolcetti? Erano davvero buoni

Lui s’illuminò- Si >__<

Lei sorrise afferrandogli un braccio e trascinandolo alla bancarella.

 

 

 

* * *

 

Yuu- Wow, un’occhiataccia già di prima mattina- Annotò piatta, socchiudendo appena gli occhi- Era da tanto che non mi aspettavi su una rampa di scale, my only love

Mei- Sai che il sarcasmo di prima mattina accelera l’invecchiamento della pelle?

Yuu- Oh, grazie del consiglio!- Si portò le mani sulla faccia.
Meimi si lasciò superare- Sei stata con lui ieri sera?
Lei si voltò- Se per ‘lui’ intendi Sanzo, si

Meimi- Io sono stata con Goku invece

Yuu- E’ inutile che me lo dici- Sospirò- Sapevo non era in stanza, sono stata tutta la notte ad aspettare il vostro rientro

Mei- Non è successo nulla fra di noi

Yuu- Perché me lo stai dicendo?- Sorrise amara.

Mei- Perché…. Mi sono comportata come un’emerita idiota con te

Yuu- Oh…- La guardò, estremamente sorpresa

Meimi si passò una mano fra i capelli- Intendiamoci, non voglio prendermi l’assoluta colpa di ciò che è successo

Yuu- No.. la responsabilità è anche mia.. ero fuori di me… sono stata cattiva e acida… in fondo se Goku mi ha rifiutata tu non ne hai colpa..

Mei- Come non l’hai tu se Sanzo non mi considera

Yuu- Io mi trovo molto bene con Sanzo, ci parlo divinamente.. ma finisce lì. Non mi interessa se non come amico. Puoi prendertelo proprio quando vuoi.. però non puoi impedirmi di parlarci

Mei- E’ lo stesso concetto di Goku. Che io ci parli non vuole dire che me lo porti a letto.
Yuu- Esagerata

Mei- Oh, una verginella!

Yuu- Ma che… O////O

Lei sorrise- Dai andiamo, sennò pensano ci stiamo azzuffando di nuovo.
Yuu- Senti senti, che genere di musica ti piace?

Mei- Che razza di domanda è ora?- Ridacchiò- Uh, vero.. sei una specie di tutto fare della musica, giusto?…

Yuu- Si si! >__<

Mei- La musica che piace a me non è ballabile, non come intendi tu almeno. Io sono per il metal

Yuu- Metal??? O___O- Non trattenne un segno di disgusto- Uff… nemmeno su questo andiamo d’accordo

Mei- Sembrerebbe di no

Sorrisero, divertite

 

 

 

 

Taci, vento. Non commentare oltre. Porta via con te tutti i pensieri negativi. Riempi i miei sensi di sentimenti concreti, palpabili. Sto andando avanti, era necessario. Non mi volterò più indietro, porterò con me gli errori commessi, i miei peccati. Ma anche la nuova forza che ho acquistato faticosamente.

Canta per me, vento, intona una canzone di rinascita.

 

 

 

 

 

 

Continua…

 

 

 

 

 

 

 

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Capitolo calmo ma ghiotto di informazioni, per chi le coglie XD

Avete cambiato leggermente opinione su Mei? XD anche perché TUTTI volevate avere il posto in prima fila per ucciderla XD ma tanto ci penserebbe comunque prima Yuumei penso XD ahahah.. sapete cosa.. io non ho molto chiara l’idea di ‘Meimi’ (per un qualcosa riguardante la storia stessa) quindi il suo carattere risulta schivo a tutti proprio perché forse nemmeno a me è molto percepibile… forse comprenderete a pieno le mie parole fra qualche capitolo ma.. per ora limitatevi ad osservare (e se anche dopo vorrete ammazzarla, beh, vi procurerò io le armi U__U)

Grazie cmq per la gente che continua a leggere, chi ha aggiunto la storia nei preferiti e chi legge senza commentare ^__^

Ringrazio tantissimo RAFFY, RIKA e AYA-CHAN!!!

Grazie a HOPE87(Le avrà anche prese Yuu ma.. ne ha anche date XD Solo Mei se l’è coperte e cmq, diciamocelo, è indubbiamente più forte XD Dici che si è allontanato troppo velocemente?… forse, ma alla fine ha la grande capacità di sentirsi inutile quindi…),

VALERY_IVANOV(Ma guarda, sei l’unica che l’ha detto che Yuu poteva esserlo, ma di certo non l’unica che l’ha pensato.. forse ho scritto male io quel pezzo ma, lei e Goku non sono andati oltre un bacio quella sera.. però poteva essere davvero una buona storia con lei in dolce attesa XD ma penso che in quel caso l’avrebbe presa Hakkai di peso e riportata indietro XD Non devi chiederti se è adatto col carattere ma come reagirebbe Hakkai alle loro dichiarazioni XD E cmq Sanzo piuttosto che parlare con qualcuno si ucciderebbe e Yuu non si fida ancora ciecamente di nessuno e quindi sta abbastanza sulle sue ora… però sarebbe stata divertente la scenetta da te ipotizzata ^__^ ),

LAV(Per suggerimenti e tracce ti riferisci alle frasette all’inizio/fine o altro? Perché lascio svariate informazioni sparse per la storia …^__^ bene, meglio se non sei riuscita ad inquadrare ipotesi future, lo scopo era quello di spiazzare completamente… mmm… perché secondo te Mei nasconde qualcosa? E .. che cosa?),

TEMARI(Cat fight??? O____o No guarda, io ho riso dall’inizio alla fine quindi.. XD erano ridicole, si! Ma se le sono suonate anche XD Goku di corrente non ha nemmeno il cervello U__U e cmq Mei quando parla si sfotte, ma non dice cose sbagliate apposta.. lei ha sentito ovviamente solo la parte di Goku quindi difende lui…Il problema di ora è che Sanzo non si farebbe mai avanti, perché vede che lei lo guarda solo come un amico… Goku è un idiota e sa anche di esserlo, ma penso non farà mai nulla che continuare a voltarsi, almeno con lei.. almeno per un altro po’…..)

 

 

 

 

 

 

 

Canzoni:

BSB – Helpless when she smiles

Play- I must not chase the boys

 

 

Copertina:

Yuu ride serena, gli occhi chiusi in una risata, intorno le piovono (si presume perchè lanciati) fogli di spartiti

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Capitolo 7
*** The silence is not an answer ***


Copertina

 

 

07  THE SILENCE IS NOT AN ANSWER

 

 

 

Dalla finestra veniva un leggero venticello.

Le lunghe tende beige si muovevano appena, scontrando ripetutamente il letto.

Un soffio di vento più forte fece volare una busta bianca, messa in bilico sulla coperta.

Si chinò, raccogliendola e pulendola delicatamente col dorso della mano.

L’osservò per qualche istante per poi aprirla.

Gli occhi gli si strinsero appena, mentre guardava la fotografia contenuta al suo interno.

Alle spalle l’enorme villa di Kyoya e Yuumei, in primo piano loro sei.

Avevano tutti delle espressioni parecchio buffe. Sanzo mordicchiava una sigaretta, con lo sguardo fisso da tutt’altra parte, Gojyo e Goku si punzecchiavano come al solito, Kyoya teneva in braccio Yuu che stendeva una mano in segno di saluto… e lui…

La ripose nella busta.

Pronunciò un laconico ‘arrivo’ nel sentire bussare alla porta. Sicuramente Sanzo.

La ripose accuratamente nel suo zaino.

Lei ne aveva fatto copie per tutti, insistendo a dargliene una a ognuno. Non sapeva esattamente cosa ne avessero fatto gli altri. Quello che conosceva con certezza è ciò che rappresentava per lui.

Prese il suo zaino, diede un ultimo sguardo alla stanza.

E infine… uscì

 

 

 

“Non so più come farti arrivare il mio amore. Posso allungare quanto voglio le mie braccia, ma al tatto sento solo vuoto, il nulla. Non ci arrivo. Non arrivo proprio a toccarti” 

 

 

 

Quello che si erano lasciati alle spalle era l’ultimo villaggio. Il prossimo sarebbe stato quello di Hanka, la meta di Meimi.

Ma ancora aspettava loro almeno tre giorni di fitte radure e boscaglia.

Yuu si era messa comoda sul sedile, gli occhi chiusi. Per fortuna le nuvole svolgevano un ottimo lavoro, coprendo il fastidioso sole. Mosse leggermente la bocca, impastata ancora dal sonno.

Gojyo- Se vuoi appoggiarti a me fai pure principessa- Sfoderò un ammaliante sorriso

Lei rispose alla cortesia con un pizzicotto, un po’ troppo leggero, e si girò dall’altra parte.

Sanzo sentiva il suo respiro, lo avvertiva chiaramente sopra le voci di tutti e il rumore delle ruote sui sassetti. Che idiota.

Hakkai- Hai qualcuno che ti aspetta al villaggio Hanka?- Chiese intavolando una qualsiasi conversazione.

Meimi alzò gli occhi- Più o meno…

Gojyo- Ma come siamo vaghe.. è questo che ti rende così affascinante- Si sporse in avanti finché il suo viso non incontrò la suola delle scarpe di Goku.

La ragazza sospirò- Diciamo che devo incontrare delle persone.

Gojyo- Sospetta come cosa _

Meimi- Nulla di che… devo riscuotere semplicemente un credito

Goku- Oh, e ti sei messa a fare un viaggio così lungo solo per conseguirlo?- Chiese, conscio di saperne meno di zero.

Lei sorrise- E’ un credito molto cospicuo..

Gojyo- Ma guarda te.. ci troviamo davanti a una ricca ereditiera se va bene- Incrociò le braccia dietro la schiena

Meimi- Decisamente no- Rise

Goku- Ma dimmi, la tua famiglia dove abita?

Lei abbassò leggermente lo sguardo, per rialzarlo subito dopo- Molto distante da qui… infatti spero di trovare un mezzo di trasporto soddisfacente anche per il ritorno

Gojyo- Noi non lo siamo abbastanza?- Ghignò

Meimi- Ho già abusato della vostra gentilezza abbastanza. E comunque la mia casa è dalla parte opposta della vostra direzione.. rimane a est.. credo- Scrutò l’orizzonte con aria interrogativa.

Goku- Ti perderai -___-

Gojyo- Sicuramente -_____-

Meimi- Cretini U__U

Yuumei aprì un occhio. Quanto distava la sua casa? Ogni tanto si trovava a pensare a Kyoya e alla sua famiglia. Un po’ incosciente si sentiva per aver intrapreso quel viaggio con degli emeriti sconosciuti.

“Dovrò fargli avere mie notizie…”

 

*

 

Si sfiorarono appena le mani. Le ritrassero subito.

Fece cenno con la mano di servirsi prima lei.

Yuu sorrise appena- Son Goku, il più grande mangione di tutti i tempi, che fa servire prima una donzella? Da non credere- Scherzò

Lui fu colto quasi impreparato dall’inaspettata battuta.

La ragazza prese la scodella di lui e la riempì- Non sia mai che ti passo avanti- Rise, per poi servirsi a sua volta.

Goku si grattò appena il capo per poi andarsi a sedere dalla parte opposta.

La osservò, di sottecchi, mangiare e ridere con Gojyo e Hakkai.

Nel discorso fu inserita anche Meimi, per una ragione qualsiasi. Sanzo era in disparte, come al solito, ad ascoltare i battibecchi e le sciocchezze dette.

Sembrava una movimentata e normalissima serata fra amici.

Alzò gli occhi verso l’alto. Quella sera la luna li avrebbe lasciati all’asciutto, coperta dalle nubi non dava segno di volersi mostrare.

Finì in fretta il pasto e chiese il bis, ovviamente non accordato.

Hakkai- Chiedo scusa, ma da quando siamo in più non so mai regolarmi

Gojyo- Guarda che è solo la scimmia che ha sempre fame -__-

Hakkai- Non so Meimi, ma Yuu era abituata a mangiare molto…

La ragazza mosse le mani velocemente- Ma va benissimo così Hakkai, non farti problemi per me- Si grattò il naso imbarazzata- Sarà la volta buona che dimagrisco un pochetto :P

Sanzo- Così poi sparisci del tutto- Bofonchiò.

Yuu- Se se, come no- Si massaggiò la pancia, praticamente fatta solo di muscoli.

Meimi- Torno subito

Yuu- Aspettami, vengo anche io!

Gojyo si buttò sull’erba, incrociando le gambe- Me lo sono sempre domandato… ma perché le donne vanno al bagno assieme?

Goku- Bella domanda O__o

Sanzo- Tsk

Hakkai- Non avremo mai una risposta ^___^ - Alzò un dito

Uno spicchio di luna si intravide.

Yuu- Hei.. come vanno le cose con Sanzo?

Meimi- Lo vedi da te, no?… e tu con Goku?

Yuu- Nulla di che…

Sospirano in sincrono.

Meimi- Posso farti una domanda?

Si tirò su la cerniera dei pantaloncini, aggiustandoseli in vita, e fece una leggera corsetta per raggiungerla- Dimmi

Meimi- Non ti manca mai la tua famiglia?

Yuu- Hn?

Abbassò gli occhi- Nulla, lascia stare, prese a camminare.

Yuu- Sempre… mi manca sempre

Si fermò, continuando a darle le spalle.

Yuu- Più che la mia famiglia mi manca l’abitudine d’averla accanto forse… ma alla fine ho deciso io di intraprendere questo viaggio quindi non posso lamentarmi……- Sospirò- Chi mi manca davvero è mia madre…

Si fece più attenta, voltandosi appena.

Yuu- E’ mancata qualche anno fa… ti accorgi del valore di un qualcosa solo quando lo perdi completamente..

Meimi- E come fai?… quando la sua mancanza non ti fa respirare..come fai?

Socchiuse gli occhi e fece un bel respiro- Mi metto a pensare a tutte le cose belle che ho fatto con lei, che mi ha detto.. i suoi sorrisi..il suo profumo.. le sue mani, oh quanto mi mancano quelle- Allungò le braccia come potesse toccare qualcosa- .. e poi nulla, piango, come una fontana… finché non ho più lacrime da versare… finché il suo ricordo non ritorna ad essere una cosa dolce…

Meimi tirò su gli occhi, verso il cielo, nessuna stella si prospettava all’orizzonte.

Yuu- Guarda!- Gliene indicò una, ben nascosta e poco visibile- .. Basta cercare bene, no?

La giovane le sorrise- Torniamo indietro dai, che sennò pensano ancora che siamo diventate amiche

Yuu- Non sia mai, non sia mai! – La seguì, con piccoli passi, le mani dietro la schiena. Puntò gli occhi nocciola sulla schiena della ragazza davanti a lei. Aveva capito benissimo che qualcosa la turbava ma le sembrava indelicato chiederle cose.

…e forse anche questa si sarebbe dimostrata un’imprudenza

 

 

* * *

 

Si stiracchiò, sbadigliando.

Meimi- Miss finezza

Yuu- Parla miss occhi cadenti _

Goku- Hai forse dormito male stanotte?- Domandò, seriamente preoccupato.

Lei fece spallucce- Che ci vuoi fare.. oggi si dorme, domani chissà

Gojyo- Che risposta pragmatica -___-

Yuu si sporse in avanti, puntando i gomiti sullo schienale- Che leggi?

Il bonzo alzò appena lo sguardo- Non lo vedi da te?

Yuu- Uff, che noioso U__U

Gojyo- Non tentare di intavolare una conversazione con mister ghiacciolo, la risposta non è assolutamente concepita! XD

Yuu- Veramente….- Sospirò- Vabbè..

Sanzo- Se ci sono notizie del tuo villaggio te le dico, idiota

Lei alzò appena la testa, come rassicurata. Sorrise e cacciò il capo indietro- Dovrò ricaricare il mio mp4- Sbuffò amareggiata

Mei- Quando hai finito di leggerlo potresti prestarmelo? E’ di ieri no?

Sanzo bofonchiò qualcosa.

Hakkai- Penso abbia voluto dire ‘prima lo finisco io,ogni singola riga, poi vedremo’ ^__^

Mei- Hn… grazie

Goku tirò una breve occhiata alle due ragazze. Lui non si era mai annoiato viaggiando su Hakuryù, anzi, non si era mai posto il problema se ci fosse qualcosa di meglio da fare. Se non c’erano demoni e il kappa non era in vena di litigi, bastava tirare indietro il capo e dormire, oppure osservare le varie forme delle nuvole e associarle a qualche tipo di pietanza…

Ma forse non c’era proprio nulla di divertente nel viaggiare tutto il giorno e vedere sempre lo stesso paesaggio per chissà quanto tempo. Nella settimana in cui era stato in casa di Yuu aveva scoperto l’esistenza di un sacco di cose che non avrebbe nemmeno lontanamente immaginato. Situazioni divertenti, dialoghi profondi, contesti imprevisti… nulla a che vedere col combattere, mangiare, combattere, mangiare ancora, dormire. Lei li aveva seguiti senza esitazione perché riteneva la loro vita movimentata e ricca di nuove esperienze.. ma lui la vedeva come un qualcosa di estremamente basilare… soprattutto in quel periodo… soprattutto dopo aver conosciuto ‘lei’

Goku- Senti, il tuo mp4 è scarico?

Alzò il capo, leggermente sorpresa- No.. solamente ci sono le stesse canzoni di tre settimane fa e mi sono un po’ rotta di ascoltare sempre le stesse

Goku- Me lo presteresti?

Inclinò la testa da un lato, incuriosita da quella strana richiesta- Aspetta…- Prese la borsetta che portava sempre a tracolla e estrasse il piccolo oggetto roseo- Ti ricordi come si usa?

Lui le sorrise, debolmente- Si…

Portò le cuffie alle orecchie e azionò il ‘play’. Una delicata melodia lo investì, completamente. Nel suo mondo fatto solo di urla, battibecchi, rumore di mandibole, strepito di motore, quella sembrava il paradiso. Alzò il volume, per coprire il resto.

Goku- Questa sarebbe proprio da cantare…- Sussurrò.

Fu solo un filo di voce, ma Yuumei l’avvertì chiaramente.

Si portò una mano sul cuore. Sapeva chiaramente la canzone che stava ascoltando Goku, ci si era addormentata l’altra notte, avvolta da tristi pensieri.

 

Non so perché ma senza di te è difficile sopravvivere

 

 

*

 

Batté le mani ripetutamente.

Mei- E quello è la tua idea di pulizia? -__-

Goku- Non posso fare altro- Mormorò preso in fallo- Ci fosse un ruscello forse..

Mei- Si.. forse…- Serrò le labbra, in segno di disappunto, e si sedette sul prato. Osservò il bonzo e il mezzo demone fumare, tranquillamente.

Hakkai- Penso riusciremo a raggiungere Hanka prima di domani sera ^__^

Mei- Hn…. Non sono preoccupata

Il giovane le si accucciò davanti- Non devi affatto nasconderlo sai. Anche lo fossi non ci sarebbe nulla di male, no? In fondo devi fare una cosa importante, no?

Lei abbassò il capo- Beh si…

Hakkai- Quindi concediti pure tutta l’ansia che vuoi ^_^ al resto penseremo noi

Sorrise- Ti ringrazio…

Yuu ripiegò velocemente la piccola tovaglietta dove avevano poggiato le pietanze- Quanto tempo abbiamo?

Hakkai guardò in direzione di Sanzo, che non diede cenni di alcuna risposta- Direi una mezz’oretta abbondante ^__^

Yuu- Bene…- Si stiracchiò e zampettò via.

Mei- Hei tu, me ne daresti una?

Gojyo alzò il viso, ghignando- Le belle donne non dovrebbero fumare

Mei- Se non vuoi la chiedo a ..

Sanzo- Non osare U__U

Gojyo- Tieni tieni! – Gliene porse una

Mei- L’accendino?

Gojyo- Donna esigente XD

Mei- Grazie…. Hei tu, aspettami!!!- Urlò inseguendo Yuumei.

Gojyo- Speravo si sedesse vicino a me e ammirasse i miei splendidi occhi tra una fumata e l’altra

Goku- Dovrebbe essere davvero fumata per guardarti U__U- Commentò, portandosi le braccia dietro la testa

Hakkai- Ahaha.. e così siamo nuovamente noi quattro eh ^__^

Gojyo- Già

Sanzo-….

Goku-…..

 

Yuu- Che caaaaldo!- Si attaccò ad un albero, lasciandosi cadere- Qui si sta decisamente meglio! Non capisco come possano quei quattro stare mangiare e cuocere sotto quel sole… e meno male che oggi è coperto altrimenti sarei sicuramente morta @__@

Mei- Sono uomini, certe cose non le comprendono- Accese la sigaretta

Yuu- Mmm…Non pensavo fumassi- Si portò le ginocchia al petto

Soffiò fuori il fumo- E’ un problema? Me ne sono andata da quelli in modo che non rompessero. Speravo almeno tu non facessi conversazione

Yuu- No no, tranquilla- Socchiuse gli occhi. Respirò più e più volte.

Mei- Se vuoi toglierti un po’ la maglia fallo liberamente. Non ti salterò addosso

Yuu- Oh, e io che pensavo fossi un lupo..o un vampiro!… - Si tirò su la magliettina, fino a raggiungere il seno- E’ che soffro il caldo… non capisco come tu riesca a stare con quella maglia nera così accollata!

Mei- Si chiama abitudine… penso…- Sembrò riflettere. Iniziò poi a tossire. Cacciò a terra la sigaretta, spegnendola con la suola- Che schifo

Yuu- Non dirmi che era la prima?

Lei bofonchiò qualcosa, palesemente imbarazzata- Diciamo che non sono una fumatrice incallita

Yuu- Ognuno ha il suo metodo per togliersi l’ansia di dosso… usare quello degli altri non è molto utile

Mei- E il tuo qual è? Aspetta…- Alzò un dito- Affogarti? No… Buttarti giù da un ponte?..mmm

Intonò qualcosa.

Mei- No, ti prego, non cantare queste cose melense! Potrei morire

Yuu- Uff… sei proprio antipatica tu U__U

Mei aguzzò di scatto gli occhi.

Yuu osservò il suo sguardo preoccupato e tentò di chiedere qualcosa.

Mei- Shhh…- Le intimò, avvicinandolesi. Le fece abbassare la testa e restò, in attesa.

Portò istintivamente le mani verso i piedi, tirando appena su i pantaloni.

Si appiattì ulteriormente.

Poi balzò in avanti.

Yuu restò immobile, paralizzata. Tremava, anche quando schizzi di sangue la raggiunsero e le grida di Meimi le intimavano di andarsene da lì.

Ma i suoi piedi non volevano saperne di muoversi. Lo sguardo mai fisso in un punto, attento a ogni singola cosa potesse avvicinarsi a lei. Non aveva paura, era puro terrore quello che provava.

Di demoni ne aveva già visti, ma mai come in quel momento si sentiva vulnerabile. Erano spuntati senza preavviso e anche se la ragazza di fronte a lei li stava affrontando con spavalderia proprio non riusciva a calmarsi. Un enorme senso di impotenza la pervase.

Un essere con la lingua verdognola avanzava ora verso di lei. Si chiese come mai le mostrasse quella lingua così schifosa. Risposta fin troppo ovvia.

S’attaccò alla corteccia, alzandosi lentamente. Deglutì a fatica, iniziando a pensare ad una sua possibile azione sensata.

Si strinse saldamente all’albero. Penso che qualunque cosa fosse successa lei non avrebbe mai mollato il suo unico appiglio, come se avesse potuto in qualche modo salvarla.

Non voleva chiudere gli occhi, mai distogliere lo sguardo dal pericolo. Questa era l’unica cosa saggia che le venne in mente appena il demone iniziò ad accelerare. Purtroppo però, le perle di saggezza non hanno mai salvato la pelle a nessuno.

Stava quasi per raggiungerla, ormai le era vicino…

BANG BANG BANG

L’ultimo colpo le passò vicino al capo, il demone si era dematerializzato già al secondo.

Girò la testa, osservando il bozzolo piantato sulla corteccia. Una goccia di sudore le passò sul viso, perdendosi poi sulla spallina della maglia.

Hakkai- Sei ferita???- Chiese, correndole incontro.

Lei sbatté un paio di volte gli occhi, passandosi la lingua sulle labbra- No… non è mio il sangue…

Hakkai- Meno male- Ritirò le braccia, che le aveva poggiato sulle spalle.

Gojyo- Ci è preso un colpo.. abbiamo avvertito solo all’ultimo momento i demoni

Si passò una mano fra i capelli per poi guardarla.

Sanzo gliela tirò giù- Non impressionarti

Yuu- No……. No- Prese a camminare, superandolo.

Goku- Sicura di stare bene?

Mei- Ma certo… non è mio sangue questo.. il mio sarebbe così denso secondo te? Che schifo…- Cercò di pulirsi il braccio- Speriamo di incontrare un ruscello, fiume, qualcosa più avanti… se mi tengo sto fetore ancora per molto vomito

Goku- Fiuuu- Fece un sospiro- Mi sono spaventato per niente sembra… tu sei così rilassata…

Mei- Mmm… agitarsi non serve a nulla

Goku- Si ma… ti hanno attaccato dei demoni e tu non sembri affatto turbata…. In più li hai uccisi quasi tutti tu… e …. Non sapevo girassi con dei coltelli così belli affilati..- Si passò una mano fra i capelli, infastidito.

Mei- E dunque? Non sapevo che sulla strada avrei incontrato voi, giovani promesse della lotta libera.. dovevo pur difendermi no?

Goku- Un conto è difendersi e l’altro è riuscirci alla grande……. Mi rendo sempre più conto che non so nulla di te..

Mei- Non ti preoccupare, nessuno conosce a fondo nemmeno se stesso- Lo oltrepassò.

Goku- Chi sei tu veramente?…

Mei- Vorrei tanto saperlo anche io

Quando il ragazzo si voltò lei era già piuttosto distante. Troppo.

 

Perché ogni volta che ci tocchiamo ho la sensazione che ti allontani ancora di più?

 

 

 

 

Continua….

 

 

 

 

 

 

 

 

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

E qui inizia quella che io amorevolmente chiamo ‘seconda parte’ della storia’.. ho il brutto vizio di dividere mentalmente la storia in più parti(forse per velocizzarmi nella scrittura) … vabbè… vedremo che succede XD (Solo casini d’ora in avanti missà)

Ringrazio le gentili persone che leggono anche senza commentare e chi, come sempre, continua a sostenermi! Ringrazio RAFFY, RIKA e AYA-CHAN

Grazie a HOPE(ahahaha XD tu parti già trassando … comunque credo che chiunque abbia capito in questo capitolo su cosa ‘Sanzo ha chiuso gli occhi’ XD Cosa manca? Ha deciso di restare, si.. perché la voglia di viaggiare è maggiore di un risentimento..  e anche perché scappare non porta proprio a nulla… forse per lei sarebbe stato meglio tornare indietro, ma questo non le sarà mai dato saperlo)

LAV(Sai..anche io pensavo che in quel momento fra Yuu e Sanzo succedesse qualcosa… ma alla fine è giusto sia andata così..no? Beh Mei è un tipo complesso, la si ama, la si odia, sarà così per tutto il tempo. Ma la cosa divertente è che lei se ne frega del parere del mondo, quindi è abbastanza facile muovere un personaggio che non si pone alcun limite XD anche perché è abbastanza disorientata già di suo….)

VALERY_IVANOV(Dici che Sanzo non lo farebbe di sconvolgersi così? Alla fine sai, anche vedendo l’anime o leggendo il manga ho notato che è un tipo che si sconvolge davvero con poco.. perché alla fine lui ha ‘vissuto’ davvero poco al vita normale.. non si sconvolgerà se gli cola addosso del sangue ma se una persona gli si avvicina in quel modo decisamente si ..almeno questa è la mia personale visione XD … Eh si, è una frase importante..se avrai pazienza di ricordartela ne capirai il significato alla fine, ma proprio alla fine XD)

TEMARI(Oh.. ma è un detto interessante *___* quante cose si imparano! Mi piace! Te lo ruberò in qualche modo XD [ma di che Regione è? XD] …sai, alla fine le donne sono così.. si prendono per i capelli ma quando c’è da chiarire ci si mettono d’impegno.. se dovessi dirti che andranno d’accordo ti direi una cavolata, sono caratteri proprio incompatibili, più scrivo e più me ne accorgo, però sanno che dovranno viaggiare insieme e quindi… e Goku sa si che Mei è attratta da Sanzo, ma è un tipo parecchio cocciuta la nostra scimmia XD o forse ha solo paura…)

 

Rispondo a una cosa che in molti mi hanno chiesto.. cosa si sono detti Hakkai e Yuumei o come ha fatto lui a convincerla a ripartire…. Alla fine non è un gran dialogo, almeno, io non lo trovo così importante XD Diciamo che Yuumei ha deciso da sola di continuare il viaggio, Hakkai non ha detto nulla di così devastante… Solo si trovava davanti alla sua porta quando lei ne è uscita col borsone…. In quella scena non dovevate chiedervi ‘cosa si sono detti’ ma ‘perché Hakkai ha quella reazione’… direi che da questo capitolo si è capito, giusto?

^____^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Canzoni

Cascada - Everytime we touch (slow)

Rihanna – Good girl gone bad

 

 

Copertina

Hakkai di spalle, lascia la stanza, una mano già sulla maniglia esterna. Dietro di lui si vede una tendina bianca volare leggera e il letto, perfettamente rifatto, con sopra una foto che sta per cadere a terra trascinata dalla possibile corrente

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Capitolo 8
*** None is what you show to be ***


08

08 NONE IS WHAT YOU SHOW TO BE

 

 

Il sole tramontò e risorse un’altra volta.

Una nuova giornata senza nuvole. Nemmeno un ruscello per rinfrescarsi.

Non erano quindi nemmeno riuscite a pulirsi dal sangue di quei demoni, si toccavano poco le mani, non avevano mangiato.

Hakkai spingeva a più non posso l’acceleratore, chiedendo ad Hakuryù l’impossibile.

E infine, la videro, in lontananza… Hanka.

Mei deglutì appena, alzandosi leggermente dal sedile, alla quale era rimasta incollata per tre ore di fila. Assottigliò gli occhi.

“Eccola… finalmente…. Finalmente la vedo…. La mia..”

Goku- Non dovrai andare subito via, vero?

Lei posò nuovamente la schiena allo scomodo schienale- Vediamo

Goku- Ma come ç__ç

Gojyo- Non vede l’ora di scaricarti eh

Hakkai- Permettici almeno di prenotarti una camera così potrai farti un bagno e andare a riscuotere il tuo debito con un minimo di serenità

Sorrise- Come potrei declinare questa gentile offerta- Si guardò gli abiti- Spero anche si asciughino in fretta …

Sanzo- Non ti preoccupi se andranno via le macchie?

Mei- Come?
Sanzo- Tsè

Goku abbassò il capo, sembrò riflettere. Pensare a fondo.

Qualcosa in quella breve conversazione non gli quadrava.

Ma cosa?

 

 

* * *

 

Si passò una mano sul braccio liscissimo e ora lindo. Socchiuse gli occhi e affondò nell’invitante acqua, per poi uscirne e sputare dalla bocca sapone. Prese della schiuma fra le mani e soffiò dolcemente. Piccole bolle le scoppiarono poco distanti dal viso. Rise.
Si lasciò ricadere all’indietro, un po’ troppo velocemente, tanto da picchiare con la testa contro la vasca.
Mei- Cavolo..- Se la massaggiò, indolenzita.

Affondò le mani nell’acqua cercandone il tappo. Lo tolse, poco convinta. Osservò l’acqua che veniva inghiottita sempre più velocemente dallo scarico. Il sapone si era fermato tutto in cima. Aprì il rubinetto e si sciacquò velocemente.

Si avvolse nel morbido asciugamano.

Si vedeva che quella locanda era parecchio confortevole. Non solo dall’ampiezza della stanza, anche la comodità del letto era stupefacente. E che dire di quel profumo di pulito che tutto avvolgeva.

Sembrava essere entrati in una casa dove una madre aveva appena fatto il bucato e, con devozione e dolcezza, aveva riposto tutto con cura, nessuna cosa era fuori posto.

Il sorriso le si spense.
Camminò a piedi nudi, incurante delle piccole gocce che lasciava cadere sul pavimento.

Si guardò nell’enorme specchio posto sopra un comò in legno.

Aprì leggermente l’asciugamano. Una piccola smorfia le dipinse il viso.
TOC TOC

Si richiuse come meglio poteva e zampettò fin dalla porta, aprendola titubante.

Goku- Oh, scusami.. non pensavo fossi ancora sotto la doccia..

Mei- Infatti ‘non ci sono’- Sorrise, facendogli cenno d’entrare.

Goku- No, tranquilla. Voglio lasciarti fare le cose con calma

Mei- Oh, tu che rispetti la privacy.. è una novita! XD

Lui rimase serio a fissarla. Le tese un sacchetto di cartone colorato- Non vorrei farti andare via, questo credo sia chiaro.. ma non vorrei nemmeno ti dimenticassi di me dopo il primo angolo

La ragazza prese titubante il regalo e lo abbassò appena.
Goku- Spero di vederti per cena…- Si voltò smorzando un sorriso.

Mei- Hei!- Si lanciò verso la sua schiena, abbracciandolo.

Le gocce d’acqua sui suoi capelli scesero lungo la maglia di lui, provocandogli un brivido freddo- Questo era un no?

Lei si staccò, sorridendogli.

Un sorriso che lui non vide mai, perché la giovane rientrò nella stanza e gliela richiuse alle spalle.

 

*

 

Ovviamente lei non si presentò a cena.

Goku mangiò pochissimo mentre gli altri parlottarono del più e del meno.
Finita la cena Yuu volò fuori in cerca di qualcosa di molto importante e particolare.

Hakkai- Ecco il motivo della tua fretta ^__^

Lei si voltò, come colta in fragrante- Oh.. mi hai beccata!- Ridacchiò

Hakkai- Forza.. imbucala

Lei sorrise e fece cadere la lettera che aveva fra le mani, nella cassetta apposita- Secondo te in quanto tempo arriverà?
Hakkai- Diciamo che non ho mai spedito lettere a nessuno ^__^

Yuu- Capito… beh, tanto ci metterà sicuramente meno lei ad arrivare che io a tornare indietro -__-

Hakkai- Hai fatto bene a scrivere alla tua famiglia.. immagino Kyoya come sarà preoccupato

Yuu- Sarà furioso, altroché! Però quando sono partita nessuno mi ha chiesto di dare mie notizie, l’hanno dato per scontato… infatti mi sento in colpa a non averlo fatto prima… - Alzò gli occhi al cielo

Hakkai- Non ti vedo serena…

Yuu- Come?

Hakkai- Poco saggiamente pensavo che ti saresti sentita sollevata nel lasciare Meimi qui..

Yuu- Non capisco…

Hakkai- Beh, per aver nuovamente campo libero con Goku ^___^

Yuu- HAKKAI!!! O///O- Urlò indicandolo

Il giovane rise di gusto- Ahaha, stai tranquilla, non ne farò parola con nessuno! ^_^ anche se era un po’ evidente..

Yuu- Dici eh.. forse hai ragione..- Abbassò la testa, imbarazzata- Però…. Con lei aveva ritrovato la sua verve… e comunque non era una persona malvagia come pensavo all’inizio U__U

Hakkai- Abbiamo avuto poco tempo per conoscerla

Yuu- Già.. – si portò le braccia dietro la schiena- E ti dirò.. a conti fatti mi dispiace.. penso ci sia sempre da imparare dagli altri e dal loro sapere

Hakkai- Hai ragione. . .

Yuu- E per la cronaca- Lo superò, ponendosi davanti a lui- Io sto dimenticando Goku.. più che altro è lui che ha dimenticato me…- Rifletté- Ma questo non vuol dire che non possiamo condividere una bella amicizia, no?

Hakkai- Più che giusto ^_^

Yuu- Si…- Camminò appena indietro- si….

Hakkai mosse le labbra, ma si fece morire le parole in bocca appena vide in lontananza la sagoma del bonzo, poggiato su un muro della locanda e con la faccia corrucciata.
Yuumei gli salterellò incontrò tentando di rubargli la sigaretta.
Sanzo- Io ti uccido U___U*

 

“Anche noi potremo essere amici….. vero?”

                                                                      

 

*

 

Era seduto su una panchina, in attesa di un filo di vento che gli portasse via i pensieri…

Quando la vide.

Gli stava venendo incontro, con addosso il leggero vestito nero che le aveva regalato, il seno leggermente scoperto, le ginocchia si intravedevano tra lo spacco centrale. Il suo passo gli sembrava delicato, le lunghe maniche larghe ondeggiavano graziose.

Mei- Mi chiedo dove stia cadendo il tuo sguardo- Ghignò

Goku- Oh… sinceramente un po’ dappertutto- Si massaggiò il capo, sorridendo- Sei… splendida

Mei- Merito del tuo regalo- Alzò le braccia, facendo un giro su se stessa- Mi cade a pennello. Mi chiedo quanto tu possa avermi guardato per imparare le mie misure a memoria

Goku- Poco.. decisamente troppo poco.. Avrei voluto guardarti di più

Lei scosse il capo, abbassandolo leggermente.
Lui le si avvicinò, alzandole il viso- Hai un petto bellissimo

Mei- Il mio seno non è così abbondante- Ridacchiò per poi prendergli una mano e portargliela sul suo collo- Non ho mai permesso a nessuno di guardarla, tanto meno di toccarla… quindi accontentati di questa orribile visuale

Goku- E’ la più affascinante cicatrice che io abbia mai visto

Mei- Sembri fin serio, potrei anche crederci- Rise

Goku- E allora credici… posso?

Mei sospirò- Preferirei di no.. ho paura tu possa riaprirla

Goku- Sembra vecchia

Mei- Hai capito cosa intendo… comunque grazie a te ho ripreso a mostrare anche questo lato così nascosto di me- Si portò un dito sul collo, dove partiva il taglio diritto che le arrivava fino a metà del seno- Ti ringrazio

Gli si avvicinò, posandogli un bacio a fior di labbra.

La sentì deglutire mentre gli lasciava la mano, che aveva così delicatamente stretto fino a poco tempo prima.
Ecco, ora lei si sarebbe voltata e non l’avrebbe più rivista.
Stava per perdere un’altra volta una persona importante.

Mei, quella ragazza che solo a lui aveva aperto il cuore e quel dolcissimo sorriso. Si sentiva quasi onorato. Ma nello stesso tempo ferito.
Mei- In gamba, Goku

Fu le ultime parole che udì dalla sua bocca.

La guardò finché persino la sua ombra si disperse.

Il lampione sopra di lui, già traballante, decise di bruciarsi proprio in quel momento.

E lui rimase lì.

Al buio.

Solo.

Nuovamente

 

*

 

Era appena passata un’ora da quando lei se n’era andata.

Erano tutti stravaccati sulle comode poltrone della lussuosa locanda, con fare poco voglioso.

Lui aveva tenuto la testa china all’indietro per tutto il tempo, lo sguardo fisso al soffitto color perla. Il suo cuore batteva ad un ritmo troppo basso, quasi volesse fermarsi da un momento all’altro.
Hakkai- Io andrei a dormire- Sorrise, alzandosi, facendo leva sulle ginocchia con le mani.
Il bonzo spense la sigaretta nel raffinato portacenere e lo seguì, senza nemmeno salutare.

Gojyo- Fareste meglio a seguire il suo esempio anche voi due. Domani si parte presto- Alzò la mano, dando loro la schiena.
La stanza buia rimase in completo silenzio.

Si strinse più forte le ginocchia al petto. Era la prima volta dopo tanto tempo che rimanevano da soli, ma lei non si sentiva per niente contenta. Quella che avvertiva era piuttosto una sorta di insoddisfazione.

Lo fissò, insistentemente, non avendo però alcuno sguardo di ritorno.
Sospirò, posando la fronte sulle gambe- Dovresti seguirla

Il ragazzo alzò il capo con aria assente- Come?

Yuu- Si… ecco… se ti manca così tanto.. dovresti inseguirla

Goku- La fai facile tu- Borbottò corrucciato- Nessuna mia parola la riporterebbe indietro

Yuu- Ci hai provato almeno?- Alzò leggermente il tono- A me sembra solo di vedere un ragazzetto che si piange ogni volta addosso- Batté una mano sulla sua gamba

Goku- Che ne sai tu?

Yuu- Lo so perché ho passato queste settimane a fissarti, scrutarti e osservarti con sguardo maniacale!!!- Pompò la frase- Se ti piace dovresti andarla a prendere e basta, senza perché e per come- Sospirò- Dovresti aver capito quanto fa male perdere una persona a te cara…

Goku- Non è così semplice!

Yuu- Rendilo semplice!!! Ogni cosa è facile se la si vede tale, se ci si arrende, se non ci si prova fino in fondo ce ne pentiremo per sempre!

Il giovane abbassò lo sguardo.
Yuu- Ogni paura può essere lavata via solo con tutto il nostro impegno quindi..

Goku- Cosa…?- Bloccò la sua frase, strabuzzando gli occhi.
Yuu- Ho solo detto che..

Si picchiò con una mano sulla fronte- Ma si… era così ovvio cavolo…

Yuu- Com…

Si alzò in piedi- Grazie Yuu, sei grandiosa!- Le prese il capo, baciandole fugacemente i capelli, per poi correre via come una furia.
Lei si chiuse con il palmo la mandibola spalancata- Va da lei e ha gesti affettuosi con me… che completo imbecille…- Abbassò il capo, sperando che il rossore le si disperdesse velocemente sul viso.

 

 

 

*

 

Camminava a testa alta. Il vestito che svolazzava leggero era l’unico rumore che si poteva avvertire in quel lunghissimo corridoio buio e silenzioso.

I suoi passi erano appena accennati, le scarpette quasi non toccavano il terreno.
Avvertì un vociare lontano. Si attaccò istantaneamente al muro smettendo di respirare.

Non mosse un singolo muscolo finché le sue orecchie non avvertirono più nemmeno il suono del parlottio.

Continuò a camminare, con passo incerto sulla destinazione.

Arrivata a un bivio sporse appena il capo, lasciando scivolare accanto a lei i lisci capelli raccolti in una coda alta. Notando la via assolutamente sgombra, proseguì.

Socchiuse gli occhi facendoli diventare una fessura, si voltò un paio di volte e finalmente sembrò come ritrovarsi in quegli immensi spazi che di familiare così poco avevano.
Infine notò una porta con due candelabri appesi ai lati.

Ci si avvicinò fermandocisi davanti.

Si portò una mano subito sotto al collo. La chiuse, lentamente, stringendo appena un po’ di pelle.
Sospirò. Un lungo, singolo sospirò.
Poi tirò un calcio ben piazzato alla porta che sicuramente non era stata chiusa a chiave.

L’enorme stanza era illuminata da dei candelabri, siti ad ogni parete. Al centro un letto a baldacchino dove un uomo balzò appena la porta venne così violentemente spalancata.
L’uomo, dalla stazza piuttosto robusta, si chiuse velocemente la vestaglia di puro lino marrone borbottando qualcosa- Chi diav…

Lei non lo lasciò finire.

Un sottile coltello si poggiò sulla giugulare dell’uomo.

-Chi sei?- Riuscì a domandare, iniziando a sudare freddo

La giovane sgranò gli occhi-Guardami.. guardami bene… non riconosci il mio viso da bastarda?

L’uomo tentò di scuotere la testa ma lei premette maggiormente il coltello procurandogli un piccolo graffio.
Lei insistette- Davvero? Proprio non ti dico nulla?

-Mi spiace… - Mormorò l’uomo in preda al panico- Ma proprio non so chi tu sia……ma forse so perché sei qui.. ti manda la famiglia Krafenberg, vero?

Mei- Non so di chi cazzo stai parlando.. non mi manda proprio nessuno..sono qui di mia spontanea iniziativa brutto stronzo..

-Io non…

Mei- Fai schifo.. almeno dovresti conoscere la faccia di chi hai provato ad uccidere

-Eh?

Mei- Ti rinfresco un po’ la memoria… tre mesi fa… Una città a nord di nome Koha… un padre.. una madre… due bambini e tre bambine…. Una famiglia intera… UNA INTERA BRUTTO STRONZO!!!!!- Strinse la prese, tirandogli i capelli

-Io non so di cosa tu stia parlando.. sono un uomo d’affari, non un killer..

Mei- Ah davvero?- Ridacchiò delirante- Allora si sono divertiti a fare il nome di Sir Lionel, grande magnate della città di Hanka, mentre trucidavano la mia famiglia…

L’uomo sgranò gli occhi, seriamente colpito da quelle parole- Te l’assicuro.. non so chi tu sia.. e non ho mai voluto uccidere nessuno al di fuori di uno stupido corvo che vuole sempre fare il nido sulla mia finestra

Mei- Mi prendi in giro?- Gli portò una mano sul collo- Credi che possa credere alle tue parole? Mi ha portato via tutto brutto bastardo.. me li hai ammazzati davanti agli occhi… Distrutto la mia casa… tutto ti sei portato via..

Lionel- E per cosa l’avrei fatto?

Lei sbarrò per un attimo gli occhi- … questo devi dirmelo tu

Lionel- Ragazzina, te lo ripeto, io non ho mai commissionato l’uccisione di nessuno. Sono un uomo d’affari ma se uno non vuole farne con me, non mi resta che passare semplicemente ad un altro cliente… non capisco… chi ti possa aver fatto.. il mio nome..- Parlò a fatica a causa della continua stretta sul collo.

Meimi- Perché cazzo non ammetti le tue colpe di merda… non ho passato questi mesi in viaggio per poi sentirmi sparare ste stronzate… io voglio vendetta… voglio la tua vita…

L’uomo chiuse gli occhi- Allora se ti può far star meglio prendila pure. Ma sappi che sono anch’io un padre di famiglia

Mei- Pensi d’intenerirmi?
Lionel- No. Era per dirti che non mi permetterei mai di spezzare una famiglia quando comprendo l’immensa importanza che ha

Mei- Quindi sostieni ancora di non saperne nulla?- Iniziò a tentennare

Lionel- Decisamente

Lei rimase scossa dalla tranquillità che assunse l’uomo, dando l’impressione di essersi quasi arreso alla sua ineluttabile sentenza.

Lionel- A meno che…

Mei- A meno che cosa?… PARLA!!!

L’uomo alzò gli occhi al cielo- No… nemmeno loro potrebbero spingersi fino a questo punto..

Mei- Di chi parli?- Allentò appena la presa, dandogli respiro.
Lionel- Ultimamente ho avuto per le mani un grosso affare riguardante un possibile giacimento d’oro… un affare che interessava a una delle più potenti e spietate famiglie del Toghenkiò.. appunto i Krafenberg…

Mei- Vai avanti..

Lionel- E’ una famiglia di spietati killer con assoldati innumerevoli mercenari senza scrupoli… farebbero di tutto per incrementare i loro interessi e spazzare via chi gli è d’intralcio…

Mei- Fammi capire…- Mollò del tutto la presa- Mi staresti dicendo che ‘sti sconosciuti hanno ammazzato la mia umilissima famiglia per poi fare il tuo nome?… e io dovrei credere a una cazzata del genere? Con che scopo poi?
Lionel- In questi mesi hanno mandato vari mercenari per uccidermi ma le mie guardie sono parecchio in gamba, sono riusciti sempre ad evitare tutti gli attacchi….. mentre tu…- La indicò- Tu sei qui

Mei- Non ha senso…

Lionel- L’hai detto tu stessa. E comunque nulla è più forte di un sentimento di vendetta- Si lasciò cadere sul letto- …ma la mia è solo un’ipotesi.. purtroppo non so realmente cosa dirti ragazza.

Lei si portò una mano sulla bocca.
Lionel- Ascolta..- Si alzò- Se tu ritieni che sia davvero io il mandante dell’omicidio della tua famiglia uccidimi qui, adesso. Un uomo così non meriterebbe che di morire

Lei lo guardò negli occhi, fissa- Ho sempre avuto difficoltà a scorgere il bene nelle persone se non palesato… ma una cosa la so scorgere correttamente, il marcio nelle persone… e tu non lo sei

L’uomo sembrò tirare un sospiro di sollievo e si lasciò ricadere nuovamente sul letto.
La ragazza cominciò a girare convulsamente su tre mattonelle, mangiucchiandosi un unghia, testa lievemente china.

Lionel- Io non posso far per te di più che dirti dove puoi trovare i Krafenberg, o almeno una parte di loro

Mei- Dove?

Lionel- Hanno una sede qui vicino, solo a tre giorni di distanza… ma ti avverto, non è gente che si fa avvicinare facilmente..ma per te non penso sia un problema- Rise appena- Se vorrai approfondire questa cosa vai da loro e cerca informazioni… in caso- Aprì le braccia- Io sono qui, se desidererai tornare per prendere la mia vita.

Mei- Hei vecchio, non dirlo con tanta leggerezza

Lui sorrise appena, si alzò, stancamente prendendo una foto sul comodino- Guarda

Meimi osservò l’uomo con in braccio una bambina e accanto una bellissima donna che stringeva un bimbo in fasce- E dunque?

Lionel- Solo mia figlia è rimasta viva, per miracolo aggiungerei. I Krafenberg non hanno pietà

Lei allungò appena le mani verso la foto per poi ritrarle velocemente- Mi dispiace..

Lionel- Come a me dispiace per la tua famiglia, ragazza- Sorrise posandogli una mano sulla spalla- Ascolta io..

-MEIMIIIIIIIIIIIIII

L’urlo fece eco per il corridoio fino a farli sussultare.
Un trafelato Goku irruppe nella stanza gettandosi addosso alla giovane- Non farloooo!!!!!!

Lei restò paralizzata, sgranando gli occhi e guardandolo confusa.

Goku- Non devi uccidere nessuno, le tue mani sono troppo belle per macchiarsi di sangue! E poi quest’uomo è buono come il pane, lo dicono tutti al villaggio.. quindi… non ucciderlo!!!

Mei- Mmm… Goku.. sei arrivato troppo tardi..

Goku- Come? O__o

L’uomo tossì vistosamente- Penso che dovreste rimandare le spiegazioni a dopo. Penso che le grida del tuo amico siano arrivate un po’ a tutto il palazzo. Vi consiglio di andarvene alla svelta- Sorrise.

Mei- Oh cazzo…- Esclamò sentendo dei passi pesante avvicinarsi con velocità alla stanza.

Goku la prese per mano- Andiamo!

Lionel- Signorina- La richiamò- Stai attenta e… vendica anche un po’ me se capita- Abbassò appena il capo.
Lei gli sorrise- Grazie e scusi

Goku la prese di forza in braccio e si buttò sulla finestra, mandandola in mille pezzi.

Si aggrappò con una mano a un ramo dell’albero proprio davanti, che inevitabilmente si spezzò.
Ma ricadde senza troppi problemi, sempre stringendola, si alzò e scappò velocemente.
Nel mentre la stanza dell’uomo era invasa da soldati pronti per affrontare un nemico inesistente.
Lionel- Nessun problema.. erano ladri, ma il vostro intervento li ha spaventati

-Papà!!!

Lionel- Caterina- La prese in braccio, stringendola- Perché non sei rimasta nella tua stanza?

La piccola scosse il musino sprofondando la faccia nella spalla del padre.

L’uomo sorrise, carezzandole la testata bionda- Non devi aver paura, il papà sta bene.. finché ci sarai tu il papà starà sempre bene, te lo prometto

La bambina lo baciò sul naso scatenando nell’uomo un bellissimo sorriso.

 

Corse per chissà quanto tempo, quasi uscendo fuori dalla città.

Fu un buffetto sul collo a fermarlo.

La fece scendere iniziando a respirare sommessamente.
Meimi- Ma sei scemo? Era il caso di correre così veloce con me in braccio? Potevi almeno farmi scendere!

Il giovane non rispose, continuò a prendere fiato.
Lei rilassò le spalle, lasciandosi andare per terra. Si passò una mano fra i capelli.

Lui gliela prese subito, osservandola con cura.
Mei- Non è sporca. Non ho ucciso nessuno

Goku- Però volevi farlo

Mei- Si

Il giovane si sedette per terra- Sapevi che le macchie di sangue ti sarebbe andate via perché ne sei già stata sporca.

Mei- Hn?
Goku- L’altro giorno.. quando vi hanno attaccate i demoni… mi sembravi un po’ troppo forte per essere una comune ragazza di vent’anni…- Si portò una mano sui capelli, ridendo appena. Un sorriso amaro- Hai già ucciso qualc..

Mei- NO!- Replicò pronta lei- No…. Infatti avevo una paura tremenda…

Posò una guancia sul ginocchio- Ti va di… spiegarmi?

Lei sorrise allungano una mano, lui gliela prese prontamente- Ora si

 

*

 

Mei- Non mi giudicate?

Gojyo- E perché dovremmo?

Mei- Perché stavo per..

Yuu- Hai detto bene, stavi! Ma non l’hai fatto! Questo conta!- Le prese la mano, stringendogliela.

Mei- Io… sono mortificata

Sanzo- Hei, ragazzina, non abbassare la testa. Non stasera. Non devi vergognarti di te stessa oggi, domani si vedrà.

Hakkai- Quindi il signor Lionel ha detto che potrebbe essere stata questa famiglia Krafenberg ad aver …- Non continuò volutamente la frase.

Lei annuì- Io forse ho solo avuto paura di ucciderlo.. in effetti suona tanto come scusa, me ne accorgo da sola

Sanzo- E allora cosa ti ha fermato?- Si accese una sigaretta

Mei si morsicò un labbro- I suoi occhi… erano realmente sinceri. Era disposto a morire pur di placare la mia sete di vendetta… penso che un vero colpevole avrebbe implorato solo che pietà…

Gojyo si passò una mano sulla bocca- Quindi il prossimo obiettivo è trovare questa famiglia Kra qualcosa e abbassargli la cresta!?

Hakkai- Ne avevo già sentito parlare qualche villaggio fa… sembrano molto conosciuti e poco amati- Tirò su un dito

Yuu- Anche io ho sentito gente parlarne prima nel bar.. mi aveva colpito il nome lungo e complicato..- Incrociò le gambe sulla poltrona.

Sanzo- Il giornale li menziona qualche volta- Buttò fuori il fumo

Goku- Allora non sarà difficile trovarli e aprirli in due!
Mei- Hei.. calma calma… state dicendo che…

Goku- Ma certo che ti aiuteremo!!!

Gojyo- Non possiamo mica mollarti qui in balia della tua furia omicida- Ghignò

Hakkai- E poi la strada che percorriamo noi è sempre quella, quindi non facciamo deviazioni strane ^__^
Sanzo- Basta che non ci coinvolgi più di tanto U__U
Mei- Oh… non so che dire……

Yuu- Di solo ‘grazie’, a loro basta e avanza- Sorrise dolcemente.
Si portò le ginocchia al petto- Grazie…

Gojyo- Beh… si è fatto tardi.. se domani vogliamo metterci in cammino presto sarà meglio recuperare il sonno che sicuramente perderemo

Hakkai- Detto da te suona divertente ^__^
Sanzo- Tsk, andiamo

Yuu si alzò- Per qualsiasi cosa Mei… ^^- Salterellò via dietro agli altri

Goku le si avvicinò, inginocchiandosi davanti a lei. L’abbracciò mentre lei scoppiò in lacrime fin troppo trattenute.

 

Yuu- Your arms are my castle, your heart is my sky.
        They wipe away tears that I cry.
        The good and the bad times, we've been through them all.
        You make me rise when I fall.

 

Ascoltando la voce melodica che proveniva gentile dalla finestra semi aperta del salone sentì il suo cuore stringersi ancora di più.
Serrò le mani sul mantellino di Goku, sempre più forte.
Lui le accarezzava i capelli e nascondeva i suoi singhiozzi, posò il viso sulla sua testa nera baciandole il capo più e più volte.

Lentamente la sentì rilassare i muscoli e addormentarsi tra le sue braccia.
La prese delicatamente portandola al piano di sopra nella sua stanza. La coprì e le baciò la fronte e infine ridiscese.

Yuu- Si è addormentata?

Goku- Come un sasso

Yuu- Bene… le gioverà riposarsi

Stettero in silenzio per qualche minuto, infine lei si alzò- Sarà meglio io vada a dormire. Domani suppongo partiremo all’alba prima che qualcuno possa riconoscervi come ‘gli intrusi’- Rise appena.
Goku- Yuu…

La ragazza si girò solo col capo.

Goku- Avevo intenzione di chiederti di cantarmi una canzone come un tempo ma… cambierò domanda……. Mi pensi ancora?
Lei si girò interamente col corpo- Sto superando egregiamente il tutto- Si infilò le mani in tasca

Goku- Bene….. bene…- Sorrise

Yuu- Bene.. allora… buonanotte Goku

Lui la salutò con la mano- Buonanotte Yuu

 

 

Tu penseresti ancora alla persona che ha occupato così prepotentemente la maggior parte dei tuoi pensieri consci? Se negassi di non sentire ancora il tuo tocco nei miei sogni mentirei… ma forse anche questo fa parte della mia debolezza

 

 

Continua…….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Non mi ricordavo si concludesse in modo così… così… mmm…. Malinconico…

Scoperto qualcosa in più su Meimi e chiarito che Goku è un emerito imbecille.. passo ai saluti XD

Un grazie stratosferico a RAFFY-CHAN, RIKA e AYA-CHAN

Grazie a HOPE87(Ebbene si, Mei sa difendersi e badare perfettamente a se stessa.. stupita? XD  e si.. è entrato in scena eccome Hakkai.. ma non penso che lei se ne sia accorta veramente…)

VALERY_IVANOV(O__O Hakkai starebbe nascondendo qualcosa? …. Mmm… di che genere? Ti sembrano andare d’accordo ste due? XD sono come cane e gatto XD… ah, su questo posso risponderti. Goku trova la foto di Mei nella camera di Yuu e quindi dice ‘cavolo ma si conoscono!!!’ XD non li vede ne vedrà mai insieme perché sono realmente la stessa persona:Yuumei! … so che molti lettori spererebbero che sia stata una bugia che da qualche parte ci sia ancora ‘Mei’ ma… no)

TEMARI(Ah, ok… non si smettono mai di imparare cose nuove XD … oh, non ti piace questa complicazione? XD )

LAV(Eh.. non potrai capire quella frase prima della fine XD chiedo perdono >__< su Meimi hai capito un pochetto di più ora? :P)

 

 

Canzoni:

Rihanna – Good Girl Gone Bad

Cascada – Everytime we touch (Slow)

 

 

Copertina:

Meimi vestita con un abito nero lungo estivo, ombrello nero aperto in mano. Sopra di lei cade leggera la neve candida, bianchissima

 

 

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Capitolo 9
*** A small piece of my heart in your pocket ***


09

 

 

09 A SMALL PIECE OF MY HEART IN YOUR POCKET

 

 

 

Si alzò leggermente col busto, stiracchiandosi senza ritegno.

Sfregò i suoi occhi olivastri e scese lentamente dal letto, barcollando un po’. Tirò la tendina che era stata accuratamente chiusa. Il sole era alto nel cielo, doveva essere passata abbondantemente l’ora di pranzo.
Si guardò i vestiti del giorno prima che ancora aveva addosso e avvertì un senso di sporco.

Si trascinò in bagno e riempì con cura la vasca, buttando dentro quasi mezzo barattolo di sapone alla fragola.
Tirò in un angolo quegli stracci presi su un banchetto ancor più lurido qualche giorno prima.

Entrò delicatamente nella vasca e si lasciò annegare fra quelle bolle che tutto sembravano lievemente avvolgere.

Chiuse gli occhi.

Qual era l’ultima cosa che ricordava? … quell’uomo così tremendamente sincero… il goffo salvataggio di Goku.. la voce di Yuu…. Un tocco leggero che la rassicurava……. Una strana sensazione di familiarità…

Aprì di scatto gli occhi.

Si lavò via il sapone in fretta e furia e uscì non curante dalla vasca, iniziando a sgocciolare sul pavimento.

Cercò disperatamente uno specchio nella stanza, quello del bagno era troppo appannato.

Si toccò la cicatrice- Io.. che diamine ho fatto?

Si passò una mano sul viso, disprezzando se stessa.

No. Cosa NON aveva fatto. Perché lei si era lasciata sopraffare dalla paura. Quando si era trovata davanti quell’uomo, un viso del tutto sconosciuto, aveva provato angoscia non rabbia.

E poi… le parole di quel vecchio…

Si passò la lingua fra le labbra più e più volte. Una mano le si fermò sui capelli, in segno di attesa su dove essere spostata.

Fece un sospirò profondo e socchiuse gli occhi.
Solo in quel momento, voltandosi, vide il dono di Goku poggiato accuratamente su una sedia.

Si avvicinò toccando il cotone leggero.

Mei- Ma si.. tanto arrovellarsi di pensieri è inutile!

Si asciugò in fretta e si infilò l’abito nero.

Non cercò nemmeno una spazzola, uscì così, velocemente.

 

*

 

Ormai avevano fatto dell’atrio la loro postazione personale di strategie.

Parlottavano animatamente da più di un’ora quando una giovane cameriera ‘osò’ entrare nella stanza.

-Scu… scusate

Gojyo- Ma figurati dolce fanciulla- Le si avvicinò

-Volevo solo sapere se vi fermavate qui anche questa notte, il padrone della locanda ha ricevuto altre richieste e..

Il mezzo demone si voltò verso Meimi, che raccolse su di se anche tutti gli altri sguardi.

Mei- Beh…- Fece spallucce- Direi che partiamo… no?- Domandò quasi titubante girandosi verso Sanzo.
Il bonzo bofonchiò- Mi sembra ovvio

Yuu saltò giù dalla poltrona, nella quale si era accovacciata- Dobbiamo liberare subito le nostre stanze?
-N.. no.. avete tempo fino alle 6 di questo pomeriggio direi

Yuu- Bene.. ho più di un’ora per farmi un bel bagno.. chissà quando mi ricapiterà questa occasione!- Sorrise scappando via.
Hakkai- Io andrò a fare rifornimento allora.. Gojyo, Sanzo, mi farete la cortesia di venire con me, vero?

Gojyo- Come rifiutare una richiesta così indulgente

Sanzo- Tsk- Si accese una sigaretta

Goku si accucciò vicino al divanetto dov’era rimasta lei- Ti va di sprecare quest’ora con me?

Sorrise- E lo riterresti uno spreco?

Lui le tese la mano, che venne subito afferrata.

 

*

 

Poco prima del tramonto furono nuovamente in viaggio.

Yuu tentò di allungare le gambe, con poco successo.

Mei- Ti danno fastidio?

Yuu- Oh, no... devo solo abituarmi.. anzi, penso sia stata anche l’ora rinnovassi il tuo guardaroba! Spero solo non abbia preso nuovamente abiti neri!

Mei- E perché?

Gojyo- E’ risaputo che il nero attira il sole.. la principessa del caldo qui presente ne attira già abbastanza da sola!

Yuu- Doveva essere una battuta?… comunque tranquilla, in caso scaravento giù questo qui, nessun problema

Gojyo- Le donne! Si prendono sempre tutte le libertà che vogliono

Hakkai- Così è stato scritto, ogni loro desiderio sembra un ordine e noi uomini dobbiamo amorevolmente rispettarlo ^__^

Gojyo- Io non chiederei di meglio che riverire la mia regina ma.. chissà che ne pensa lì il nostro bonzo!- Ghignò

Sanzo- Devono morire

Yuu- Chi?- Chiese quasi preoccupata

Sanzo- Tutti! Prima voi, di certo! E per mano mia se non la piantate con questi discorsi insulsi!

Goku- Uffa Sanzo, per una volta che si ha dialogo!

Gojyo- Oh, conosci la parola dialogare scimmia? Da quando l’hai aggiunta sul tuo mangiavolario?

Mei si portò istintivamente una mano sul viso, trattenendo malamente una risata- Scusa.. scusa.. Questa era bella!

Yuu si cacciò all’indietro, ridendo come una matta. Si portò sul viso il cappellino rosato con visiera che aveva comprato nell’ultimo villaggio. Allungò una mano precedendo la domanda di Goku, che ringrazio portandosi le cuffie nelle orecchie.
Mei- No..- Rifiutò una cuffia- Non è mio genere

Yuu- Tsè, sarà bello il tuo metal

Mei- Spacca

Yuu- Si, i timpani

Mei- No, il cuore!

Yuu- Sarà ¬Ø¬

 

 

 

Mei- Allora avete capito tutti?

Gojyo- Si.. sarà la decima volta che lo spieghi!

Yuu- So tutto a memoria fin io -___-

Mei- E’ che … scusatemi- Si portò una mano sul capo, scuotendolo- Ho bisogno io di ricordarmi tutto

Sanzo- Non è così difficile. Arrivati in città non sarà difficile trovare la ‘filiale’ di quelli là e tu ti spaccerai per una di loro per raccogliere informazioni. Fine della storia.

Hakkai- La fai facile Sanzo- Sorrise- Intanto dovremmo ben capire come ci si entra, non sarà poi così facile immagino

Goku- Soprattutto dobbiamo valutare quanto è pericoloso! Non puoi entrare nel covo di quegli assassini! Io rimango dell’idea che dovrei venire con te!

Mei- No, è fuori discussione. Dalle informazioni che abbiamo a nostra disposizione risulta che per le donne c’è facile accesso mentre gli uomini devono essere mercenari della famiglia stessa

Yuu Incrociò le braccia- E no… non sembra per nulla facile….

Hakkai-Su.. ci penseremo domani al nostro arrivo, se partiamo presto riusciremo ad arrivare prima dell’ora di pranzo

Goku- Evviva, cibo vero!!! Questi tre giorni sembrano infiniti >___<

Gojyo- Scimmia ingorda

Goku- Come hai detto???

Mei sospirò, si cacciò all’indietro incurante della poco confortevole carrozzeria.

Sarebbe stato davvero così semplice come avevano programmato?

                  

*

 

E l’ultima notte arrivò…

Avevano mangiato e riordinato velocemente.

Gojyo e Hakkai si erano messi a parlottare su argomenti insensati.

Mei tentava di dormire, invano, osservata a vista da un Goku particolarmente preoccupato.

Sanzo se ne stava da ore seduto su una roccia, poco distante, a fumare e osservare apparentemente il cielo nuvoloso. A breve sarebbe sicuramente piovuto, l’acqua sembrava appesa ad un filo invisibile.

Yuu- Non vieni a riposare un pochino? Se attendi ancora un po’ sarà l’alba

Sanzo- Volevo solo essere pronto quando tutti voi scapperete sotto gli alberi a ripararvi

Alzò gli occhi al cielo- Dici che pioverà?- Fece una smorfia

Sanzo- Cos’è? Ti sei lavata i capelli oggi?

Yuu- Ma che scemo che sei… c’è posto?

Sanzo si scostò appena e lei saltò sulla roccia già stretta.

Il bonzo le tese il pacchetto ma lei rifiutò con la mano- Quando vorrò iniziare sarai il primo a saperlo, giuro!

Allora lui le tese l’accendino-Almeno questa paura devi superarla, bambina

Lei ridacchiò, prendendo l’oscuro oggetto osservandolo in tutte le sue parti- Prima o poi dovrò farlo davvero..ma perché proprio stasera XD

Sanzo- Tsè, che donna stupida

Si tirò le gambe al petto- E missà che lo sono veramente…- Si voltò istintivamente verso il gruppo

Sanzo- Lo pensi ancora così tanto?...

La sua voce fu quasi un sussurro, che non voleva veramente essere ascoltato, ma Yuumei si voltò di scatto osservandolo stupita. Poi sorrise- Era così evidente per tutti quello che provavo per lui? E io che pensavo di essere un’ottima attrice…- Rise, sospirando-.. che ti posso dire Sanzo… è stata la prima persona su cui ho posato la mia attenzione… lui ha.. un pezzettino del mio cuore in tasca…..

Si accese un’altra sigaretta

Yuu- Però…come dire-  Strinse ancora di più le gambe- .. è già da tempo che riesco a guardarlo in faccia senza starci male, quasi gli auguro ogni bene con Meimi- Rise- In fondo il mio amore è stata un’illusione durata solo sette giorni, nulla di più… un’infatuazione passeggera… penso che la persona giusta per me sia ancora da qualche parte, ad aspettarmi.. e io voglio davvero trovarla e donargli tutto quello che ho dentro di me…. mi capisci Sanzo?

Il ragazzo là guardò con un’espressione chiaramente ambigua, un misto tra smarrimento e aspettativa.

Lei inclinò leggermente il capo. Poi voltò subito lo sguardo- Ora sarà meglio io vada a dormire

Fece per scendere quando lui le afferrò un braccio. Lei si voltò, titubante.

Sanzo- Avvicinati

Yuu sgranò impulsivamente gli occhi e deglutì. Quegli occhi ametista avevano qualcosa di diverso dal solito.

Sarà stata quella leggera brezza notturna o l’arrivo dell’imminente temporale a farle venire un brivido ma… Quasi tremando gli si accostò, fermandosi a pochi centimetri da lui.

Lui le lasciò la mano e gliela portò sui capelli.

Yuu chiuse di scattò gli occhi, attendendo una qualsiasi cosa.

Sanzo- Certo che sei proprio strana tu.

Yuu- Eh?- Domandò sconcertata

Sanzo- Ora dimmi, come diamine hai fatto a farti finire del riso nei capelli?!

Yuu- Come… Riso?- Guardò nella mano del bonzo dei chicchi di riso bianchissimi, che gettò prontamente via.

Sanzo- E ne hai anche tanti… ma guarda te…- Glieli tolse tutti rapidamente

Yuu- Devono esserci finiti quando Goku e Gojyo si sono presi a pugni… Gojyo ha mezzo lanciato per aria la sua scodella..- Sembrò riflettere

Sanzo- Che strano, pensavo fossero una tua trovata stravagante

Yuu- Ma che dici!!!- Si ritrasse offesa- Sono un’artista di spettacolo, mica di moda >.< e anche fosse l’ultima cosa a cui penserei sarebbe mettermi del riso in testa.. che schifo… - Si passò una mano fra i capelli

Sanzo- Tsk, tanto ora ti si lavano

Le prime gocce non tardarono. Da lontano si sentì un urlo di Gojyo che li richiamava.

Sanzo- Ecco appunto. Bella serata di merda

Yuu- Uff…- Sbuffò prima di correre verso la sua roba e metterla al riparo come poteva.

 

*

 

Le piccole gocce passavano a malapena gli alberi fittissimi, il terreno era però inevitabilmente umido. Presi da un’incontenibile pigrizia non montarono nemmeno le tende, le due ragazze non si lamentarono.

Avevano steso i sacchi a pelo nei punti che sembravano più asciutti, sotto qualche secolare arbusto. Il sonno sembrava averli raggiunti da un pezzo tutti ormai… o quasi almeno.

Goku- Non riesci a dormire?

Mugolò qualcosa rivoltandosi nel sacco a pelo, dandogli le spalle.

Lui sorrise e sgusciò fuori dal riparo per sedersi accanto a lei. Le accarezzò dolcemente i capelli.

Mei- Non sono una bambina sai, non è così che mi farai addormentare

Goku- In realtà il mio scopo era solo quello di impedirti di dormire e agitarti ancora di più

Lei sorrise a aprì la zip- Entra su, ti prenderai un raffreddore.. tanto ‘sto coso ospiterebbe un esercito!

Non se lo fece ripetere, si infilò sotto l’invitante coperta e richiuse il sacco a pelo.

Lei non accennò a voltarsi. Abbassò il capo e si appoggiò fra il mento e il petto di Goku.

Il ragazzo la strinse forte- Andrà tutto bene

Mei- Non me la gufare

Goku- In fondo ha ragione Sanzo.. devi solo raccogliere informazioni, no? Nulla di più.. al primo accenno di pericolo basta un urlo e arrivo io!

Mei- Non lo metto in dubbio- Rise

Goku- …..mi spiace.. per la tua famiglia intendo….

Lei non rispose, fece un leggero sospiro per poi aggiustarsi meglio. Chiuse gli occhi- Grazie… sei un vero amico…

La presa di lui si smollò appena. Chiuse anch’esso gli occhi iniziando a intonare mentalmente una canzoncina che aveva sentito sull’mp4.

“Comunque andrà, dentro di me tu vivrai, risuonerai”

 

E in quel momento tutti scattarono in piedi…

 

Yuu si sentì afferrata di peso e trascinata verso l’alto. Sentì il suo cuore salirle in gola mentre tentava di capire cosa stesse accadendo. La prima cosa che cercò con la vista furono le mani della persona che l’aveva agguantata. Umane. Lisce e delicate. Sanzo!

Poi guardò verso il basso, dove il fuoco sembrava divorare ogni cosa.

Yuu- Ma che diavolo…- Si liberò appena dal braccio che le stava schiacciando lo sterno.

Sanzo- Tu resta qui, non muoverti per alcun motivo

Yuu- Su un albero? Ma sei scemo???!!

Sanzo- Non obiettare. Ferma e non osare cadere

Yuu- Ma….- Lo osservò scendere con non poca fatica poi lo perse di vista.

Sentì urla di demoni mischiate a rumori di falci, pallottole e indicazioni confuse di Hakkai.

Si portò una mano sul cuore che batteva all’impazzata.

“Calma… calma Yuumei… andrà tutto bene… quelli non sono certo tipi così facili da battere.. considera che quando tu eri ancora avvolto nel tuo sonno loro erano già pronti al contrattacco….”

Unì le mani, portandosele alla bocca. Socchiuse gli occhi.

Da quella posizione, fra le foglie, non riusciva a scorgere nulla di nulla, né verso il basso né verso l’alto. Il fuoco andava via via scemando, quindi l’unica sua luce stava venendo meno.

Sgranò gli occhi, irrigidendosi di scatto.

Aveva chiaramente sentito un rumore dietro di lei e ora avvertiva un respiro calcato. Quasi l’avvertiva sul suo collo quell’alito fetido. Deglutì portando lentamente una mano verso la sua caviglia.

-Io non lo farei se fossi in te. Ogni tua qualsiasi mossa ti diminuirebbe solamente il tempo di morte

Lei non l’ascoltò. Afferrò il piccolo pugnale che le aveva dato Meimi e glielo lanciò contro.

Lo prese in pieno viso.

Sia lei che il demone presero a urlare, uno per il dolore, l’altra per l’enorme raccapriccio.

In una mossa del tutto inconscia gli tirò un calciò facendolo cadere giù dall’albero. Lo vide prendere qualche ramo per poi dematerializzarsi.

Si portò una mano alla bocca, respirando affannosamente.

“Quanti ne arriveranno ora? Non posso certo nascondermi, sentono il mio odore, credo…. Ma non posso nemmeno raggiungere gli altri e pesare su di loro… merda…. Merda…… “

Si attaccò col corpo al tronco e restò in attesa. Il suo cervello ragionava meglio sul momento, qualsiasi piano si fosse fatta in quel lasso di tempo non sarebbe servito. Quindi rimase in apprensione, dedicando ogni suo senso al più piccolo movimento che la circondava.

Lentamente anche le urla si affievolirono. Non sentendo nemmeno più le grida dei demoni si sporse appena, titubante. Serrò i denti e deglutì più e più volte.

…..

Si sentì chiamare.

Yuu- Sono qui!!!!!- Urlò abbassando il capo e trattenendo a stento delle lacrime.

Hakkai-Tutto bene???- Balzò sul solido ramo, suo rifugio.

Lei alzò il viso asciugandosi col palmo le guance- Ora si… Gli altri?

Le tese il braccio- Tranquilla, scendiamo ora- Le sorrise mentre con delicatezza la prendeva fra le braccia e ricadeva delicatamente verso terra.

Arrivata sull’umido terreno cercò tutti con lo sguardo- Che è successo?- Chiese correndo verso Meimi, seduta a terra.

La ragazza sorrise- Nulla. Uno stronzo ha provato a farmi il piede

Gojyo- Questa volta erano armati.. si stanno evolvendo questi idioti

Hakkai- Riesci ad alzarti?

Mei- Sinceramente non lo so…

Si appoggiò con forza a Goku ma ricadde subito a terra.

Yuu- Ma non riesci a …

Hakkai- Ci ho provato, ma dev’esserci qualcosa di rotto. Il mio potere non arriva a tanto purtroppo…

Goku- Ti fa così male? Stai sudando..

Mei- No, questo è perché mi stai troppo addosso…- Vedendo l’espressione addolorata del ragazzo sospirò- Scusami..- Si passò una mano fra i capelli- Si, fa un male boia.

Yuu- Dov’è la mia borsa?

Hakkai gliela indicò, confuso dalla strana richiesta.

Lei ne frugò all’interno tirandone fuori delle garze- Cercate un buon legno, almeno gliela possiamo fasciare. Poi domani in città cercheremo un medico

Goku scattò alla ricerca di un qualcosa di consono.

Yuu le si avvicinò tendendole una bottiglietta d’acqua- Vedrai che andrà tutto a posto

Meimi sorrise, ringraziando.

Dopo la fasciatura provvisoria stesero nuovamente i sacchi a pelo e tentarono di prendere sonno.

Sanzo- Tutto bene?- Chiese gettando al lato la cicca spenta.

Yuu- Ho eliminato il mio primo essere vivente

Sanzo- Mai pestata una formica?

Yuu- Non scherzare.. l’ho colpito proprio fra gli occhi… è uscito qualcosa di verde, pensavo gli sarebbe esploso il cervello…

Sanzo- E dopo non hai vomitato?

Yuu- Non ho avuto tempo per un lusso del genere, se ne fossero arrivati altri sarei stata spacciata…

Sanzo- Sei anche migliore di me

Yuu- Come?

Lui però si infilo nel sacco a pelo, dandole le spalle.

Si passò una mano fra i capelli e si guardò il palmo. Quando aveva deciso di seguirli sapeva che si sarebbe trovata in situazioni pericolose ma mai avrebbe pensato di doverle affrontare da sola. Per ora era ancora viva, ma domani?

“Domani è un altro giorno U__U”, rifletté stendendosi. “L’importante è non pesare proprio su nessuno… e ora nanna Yuu, prima che il tuo corpo chieda pietà”

 

 

 

*****

 

Appena arrivati in città cercarono subito una locanda per poi dividersi in tre gruppi, Meimi e Goku cercarono un dottore, mentre gli altri andarono in cerca di informazioni utili.

Yuu- Sarà veramente rotto il piede?

Hakkai- Speriamo di no

Yuu- Comunque non so quanto sarà il caso lei si intrufoli in quella organizzazione, almeno non ora

Hakkai- Lo penso anche io. Intanto noi vediamo di trovare qualcosa di utile per la situazione

Yuu- Si….

Hakkai- Sei preoccupata? Direi che è una grande evoluzione considerando che solo due settimane fa le avresti volentieri strappato i capelli ^__^

Yuu- Hakkai non dire così! Sono semplicemente cavolate di donne, cose altamente superate U__U

Hakkai- E con Goku?
Yuu- Tutti mi fate la stessa domanda ultimamente – Notando l’espressione incuriosita di Hakkai sospirò- Anche Sanzo mi ha fatto la stessa domanda. Ora ci manca solo Gojyo e ho fatto tris!

Hakkai- Scusami non volevo essere invadente

Yuu- Non lo sei affatto… diciamo che ora il mio mondo ruota intorno ad altre cose

Hakkai- Ah si?

Yuu- Certo, alla sopravvivenza!!! >__<

Il giovane ridacchiò, girando leggermente il viso.

“Così anche lui si è deciso a esporsi…”

 

*

 

Gojyo- Hei, era il caso di darmi un colpo così?
Sanzo- Ovvio idiota. Se ti metti a fare il galletto con tutte quelle che incontri non finiremo più

Gojyo- Tsè, che idea idiota quella di mandarci insieme U__U

Sanzo si accese un’ulteriore sigaretta. La decisione delle coppie era stata presa da Yuu, lui non aveva obiettato in alcun modo ma si era chiesto il perché del tutto. “Che cazzo di pensieri idioti sono?!”

Si portò una mano sul viso- Ora lo ammazzo- Si rivolse al vuoto dato che il mezzo demone aveva nuovamente fermato un’elegante signorina. Si avvicinò pronto a sferrare il colpo di grazia, nel mentre pensava al modo più doloroso per farlo.

Gojyo- Oh, ti presento il mio amico Kinzo, anche lui è interessato!

Il bonzo inarcò un sopracciglio.

-Interessante. Sembrate proprio fatti su misura- Rise

Gojyo- Quindi dici che potremmo avere qualche chance?

La ragazza si aggiustò delicatamente i capelli- E’ difficile entrare nelle grazie di quella famiglia ma, se vi mostrerete pronti in ogni cosa non dovrebbero esserci problemi.

Gojyo- Anche tu sei pronta ad ogni cosa?- Le si avvicinò, suadente

-La prima regola per le donne appartenenti a quella famiglia è essere accondiscendenti in tutto, propense ad ogni piccolo capricci di voi mercenari- Ammiccò

Gojyo- Non vedo l’ora di far parte anche io di quella organizzazione, però non so quanto riuscirò ad attendere- Si portò ad un soffio da lei.

-Te l’ho già detto.. la sede della famiglia Krafenberg si trova molto distante da qui.. ma ci sono svariate sedi site in ogni villaggio, basta entrare nel giro per poterle conoscere

Gojyo- Sempre più interessante.. quindi potremmo presentarci domani stesso ad uno dei capi

-I membri della famiglia si spostano dalla loro abitazione solo per importanti missioni. Dovrete raggiungere la città di Koahn per poterli incontrare… però….

Gojyo- Però?...- Le soffio sull’orecchio.
-Stasera ci sarà una sorta di festa nella sede della città. Credo debbano festeggiare un pluriomicidio riuscito alla perfezione- Rise- … peccato però solo le donne abbiamo la possibilità d’entrarci- Sorrise allontanandolo- E’ stato un piacere conoscerti Shaggo- Strizzò l’occhio- Kinzo..

Mando un bacio a entrambi per poi allontanarsi.

Gojyo- Che culo strepitoso- Mosse il capo, completamente soddisfatto.

Sanzo- Una festa questa sera…

Si fece di colpo serio- Quella gente fa più schifo di quanto pensassi… festeggiare per una cosa simile…

Sanzo- Tsk- Si accese una sigaretta- Oltre ai demoni stanno impazzendo anche gli umani, ma loro non hanno nessuna giustificazione

Il mezzo demone aspirò il fumo della sigaretta- Missà che per Meimi sarà più dura del previsto..

 

*

 

Goku- E’ fuori discussione!

Mei- Non vedo altra soluzione

Goku- Ma dove vorresti andare con quella fasciatura? Già è pericoloso così, in più non saresti in grado di fuggire ridotta così!

Mei- E’ l’unica opportunità che abbiamo! Hai sentito? Le donne hanno facile accesso, basta spacciarsi per una concubina già rodata dall’organizzazione

Goku- No… No!

Hakkai- Sinceramente ritengo anche io sia una mossa azzardata..

Gojyo- E poi zoppicando non potresti esternare tutto il tuo sex appeal!

Goku- Ci saranno sicuramente altre occasioni.. ci sono altre sedi nelle altre città, troveremo un altro modo

Mei- Non capisci che non posso tenermi oltre questo peso?! Io… devo sapere chi… - Le sue mani tremarono- A costo di spaccarmi l’intera gamba devo andare. E comunque se hanno davvero architettato tutto questo piano nei miei confronti vuol dire che conoscono già il mio viso… e questo mi agevola

Goku- Non ha senso ciò che dici!

Sanzo- Su questo ha ragione. Potrebbe sempre dire che quel Lionel ha fatto il loro nome ma che non è stato creduto e quindi l’ha trucidato. E che magari è venuta lo stesso lì dentro per chiedere informazioni. Dalle informazioni che abbiamo sono dei pazzi si, ma che uccidono con uno scopo. E comunque non ucciderebbero mai una donna che gli ha spianato la strada, anzi, magari l’assolderebbero anche. E, essendo tutto in serata, non avrebbero tempo di porsi troppe domande e di verificare l’esatta morte di quel tipo.

Rimasero tutti in silenzio.

Mei- E’ geniale…- Rifletté

Goku- No, è campato per aria! Sembrano i piani che potrei giusto fare io! >___<

Sanzo- Non paragonarmi a te, scimmia U__U

Hakkai- Il punto è un altro… ovvero il piede di Meimi… per quanto possiamo trovare un piano geniale se non riusciamo a metterlo in atto…

Yuu- Vado io

Gojyo- Hakkai ha ragione.. sei troppo ridotta male

Yuu- Ho detto che vado io

Goku- Hai sentito Mei! Non ha senso andarci stasera!

Yuu- VADO IO!!!

Nuovamente silenzio.

Sanzo- Ti ha dato di volta il cervello?

Yuu- Il tuo piano può funzionare. E finché c’è da raccogliere solo informazioni è buono chiunque.

Hakkai- Yuu, non è così facile come sembra

Yuu- Mi ritenete così incapace?

Hakkai- Non è questo..

Si alzò- Se possono riconoscere e fidarsi di Meimi possono farlo anche di me. Sono un’attrice, dovrò solo recitare bene la mia parte.

Sanzo- Non te lo permetto

Yuu- Non hai capito. Non ho bisogno di alcun permesso. Per una volta che posso fare qualcosa io per voi voglio farlo- Alzò la voce

Mei- Yuu, non è un gioco.. è pericoloso per davvero

Yuu- Non si discute oltre- Fece qualche passo indietro- Bene, e ora se scusate ho delle cose da fare.

Mei- Yuu!

Hakkai- Yuumei ascolta..

Yuu- Ci vediamo per cena- Scappò dalla stanza di corsa, lasciando tutti allibiti.

Sanzo si morsicò un labbro.

“Ci mancava anche questa…”

 

 

Continua……

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sinceramente non pensavo di riuscire a fare questo aggiornamento… fra qualche giorno non avrò più internet per un pochetto quindi mi sono affrettata almeno per aggiornare ^^ Spero vivamente a Natale di mettere, finalmente, il capitolo 10 che tanto mi sono ‘divertita’ a scrivere ^__^ … hei, comunque, magari, se vi va, ditemi qualcosa delle copertine XD sarò che mi ci impegno davvero tanto a pensarle XD e certe mi piacciono davvero molto(come questa di oggi XD)

Nel mentre, vi auguro di passare queste feste benissimo ^^

Grazie alle persone che continuano a leggere dandomi fiducia!

Grazie alle persone che commentano! Grazie a RIKA e AYACHAN!!!

Grazie a HOPE(Cosa esattamente non ti convince? XD Ci credi se ti dico che Hakkai pensa di essersi esposto? Ci crede tantissimo XD e quella frase… la capirai in un lontano futuro ma… diciamo che ci puoi arrivare già da subito XD)

LAV(Ma quanto siete sospettosi fra tutti XD [detto fra noi, fai benissimo! XD] In molti si sono anche stupiti che Hakkai vada dietro a Yuu.. in realtà lui l’ha notata molto prima di Sanzo o di Goku.. e poi non è che lei fa strage di cuori, solo, forse, è l’unica donnina nei paraggi.. perché, come si definisce lei, è molto ma molto semplice come persona! Poverina.. però l’adoro, mi piace davvero come personaggio)

TEMARI(Non è che l’entrata ipotetica in scena di Hakkai cambi molto.. non ti sei imbattuta in una persona corteggiata da più ragazzi? Io decisamente si, e anche più di uno XD e sinceramente, da spettatrice, ti fai del gran ridere se prendi la cosa con filosofia.. Hai detto bene, Hakkai è molto più chiuso in se stesso, forse teme la rivalità con Sanzo, e qui sta il suo grande errore… Sarà che io lo sapevo fin dall’inizio di Mei che, nemmeno io sono rimasta stupita XD in fondo non l’avevo descritta come una persona gracilina quindi.. sarebbe stato più colpo di scena se fosse stata Yuu una lady nera! Goku E’ stupido, ma anche tremendamente adorabile… sai, per l’amore che nutro per lui ho cambiato parecchie cose in corso d’opera… vedremo come si evolveranno le cose ^^)

 

E già che ci sono ringrazio nuovamente LAV e HOPE per aver commentato e letto la storia di Simal! Grazie, anche lui ne è davvero fiero! XD

 

 

 

 

 

Canzoni:

Paolo Meneguzzi: Musica

Play- I must not chase the boys

 

Copertina:

Yuu e Mei, schiena a schiena, si danno la mano. Nell’altra Mei stringe un pugnale, Yuu un crisantemo. Guardano verso l’alto

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Capitolo 10
*** Keitel ***


10 KEITEL

 

 

10 KEITEL

 

L’aspettò in fondo alla prima rampa di scale.

In principio lei ne fu sorpresa ma, scrollando le spalle, lo superò.

Goku- Aspetta

Le tese un oggetto dalla confezione rovinata.

La ragazza si voltò, prendendolo.

Goku- Non so perché l’ho conservata ma.. magari ti può venire utile

Yuu- Quindi non vuoi fermarmi..

Goku- Servirebbe?

Yuu- Direi di no…. Forse….- Si portò una mano nei capelli- Tranquillo, anche se mi supplicherai io darò comunque una mano alla tua Meimi

Goku- Sei conscia del pericolo vero Yuu?

Lei sospirò- Non vorrai farmi credere te ne importi qualcosa

Goku- Me ne importa, invece!- Sbottò- Se un’incosciente, ti stai buttando in qualcosa di molto più grande di te

Lei sorrise- Ecco, questa reazione è già più accettabile- Fece qualche passo indietro- Ora, se vuoi scusarmi.. Ho un personaggio da creare

La guardò allontanarsi. Il suo passo sicuro era molto diverso da quello delle settimane precedenti… sembrava quasi di rivedere la sua Mei…..

Sentì un inspiegabile groppo in gola. Si portò istintivamente una mano sul petto, giocherellando appena con la maglietta.

Sapeva che avrebbe dovuto fermarla, ma non lo fece.

E il suo gesto sconsiderato, a cosa avrebbe condotto?

 

 

 

*

 

 

Erano seduti su una panchina in una di quelle che sembrava la piazza più frequentata di tutto il paesello.

Goku gustava con ardore un gelato, il quinto della giornata. Il sole picchiava forte ma non sembrava procurar loro noia.

Gojyo gettò a terra il mozzicone finito per accenderne subito un altro. I suoi occhi si muovevano veloci, scrutando ogni possibile preda che, però, non sarebbe sicuramente finita nel suo letto proprio quella sera. Magari il giorno successivo….

Sgranò gli occhi, non tentando nemmeno di trattenere un fischio d’ammirazione per una donna che aveva appena fatto ingresso nella piazza.

Capelli lucenti neri e liscissimi che svolazzavano leggeri sotto un cappellino che cadeva leggermente di lato. Occhiali da sole con le aste rosee, orecchini argentati avviluppati su loro stessi. Un soprabito nero, che le arrivava fino al ginocchio e poco nascondeva le gambe, lasciate scoperte dalla mini gonna mozzafiato. Una maglia che cadeva morbida lungo i fianchi ma che scopriva e segnava con grazia il seno. Stivali, rigorosamente neri, con un tacco di almeno sette centimetri.

Gojyo- Scusate, questa proprio non me la perdo!- Si alzò gettando la sigaretta e mettendosi le mani in tasca.

Con sua grande sorpresa però la donna si stava avvicinando proprio a lui, sul viso dipinto un sorriso sornione.

Il mezzo demone si fermò, sorridendole a sua volta.

-Scusa, hai per caso una sigaretta?- Chiese, con voce calda.
Gojyo prese il pacchetto e gliene offrì una- Tutto per te mia dea

Lei lo superò, tenendo la sigaretta ben alta, avvicinandosi al gruppo. Tese il mozzicone verso il bonzo- Me l’accenderesti?

Gojyo alzò un sopracciglio, deluso dalla scarsa considerazione ottenuta.

Sanzo- Ai mocciosi fa male fumare

Lei ridacchiò, divertita.

Sanzo- Tanto non mi fai cambiare idea

-Non era questa la mia intenzione- Si portò in bocca il filtro, giocherellando con le labbra

Goku- Scusa ma.. tu quando hai avuto occasione di fare conoscenze?- Domandò completamente sorpreso.

Gojyo- E di una strafiga così poi?!! O__O

La ragazza si girò, ridendogli quasi in faccia.

Mei- Scusa ma… è così che mi vedi?

Goku- Come? La conosci anche tu???

Hakkai le si avvicinò, tranquillamente- Carini questi occhiali

-Vero?!! Li ho trovati in un negozio qui vicino, sono un amore!- La sua voce cambiò radicalmente.

Hakkai- Però.. nasconde i tuoi bellissimi occhi- Glieli tolse, delicatamente, mostrando occhi velati da un leggero trucco misto tra il bianco e il nero.

Mosse le labbra, facendo risaltare il lucida labbra roseo- Dici che ho esagerato?

Hakkai- Forse un tantino..

Mei- Decisamente -___-

Sanzo- Sembri una tr..

Allungò una mano- Ok, risparmiati ulteriori commenti!!!- Sbuffò, accucciandosi per terra

Goku- Yuu!!!!!! O___O – La indicò, sbarrando gli occhi.

Gojyo- Cosa?????? O_________O

Yuu- Visto? Loro non mi hanno riconosciuta!

Sanzo- Solo perché sono dei dementi!

Mei- Diciamo che passi facilmente per una facile

Yuu- Come? Ma se sono così alla moda!!!- Fece una giravolta su se stessa

Hakkai- Forse perché non siamo abituati a vederti… così

Si guardò istintivamente verso la scollatura, sentendosi in imbarazzo- Beh… se rende l’idea a me va bene! Più di così è difficile ottenere sia come trucco che come vestiario.. certo più corta di così non la metto- Si tirò leggermente giù la gonna.

Gojyo- E con la voce? Come hai fatto prima?

Yuu- Facile, sono pur sempre un’attrice.. Ho studiato per anni come modulare la voce a seconda delle parti che mi venivano affidate.. è il mio campo questo!- Parlò orgogliosa

Mei- E i capelli..?

Yuu- Domani torneranno come prima! Tranquilla… - Guardò Goku per un attimo- L’ho già fatto altre volte- Sorrise- Sentite.. visto che sappiamo già come entrare e quando, perché non ci passiamo queste ore in serenità eh? Mangiamo e ci riposiamo un attimo… dopo avrete tutto il tempo per agitarvi a dovere!- Si infilò gli occhiali.

Sanzo si alzò e li superò tutti.

Yuumei gli salterellò dietro iniziando una qualche conversazione.

Mei- Dici che funzionerà?- Chiese a bassa voce.

Goku la fece appoggiare al suo braccio- E’ una persona in gamba

Mei- Spero non le succeda nulla per colpa mia

Goku- Vedrai.. andrà tutto bene

Mei- Non so perché ma.. quando dici queste parole succede sempre qualcosa

Goku -.-

 

 

*

 

 

Yuu- E’ quasi ora?- Voltò appena il viso, tornando poi subito ad osservare la luna quasi piena che illuminava leggermente le montagne intorno.

Si appoggiò sulla ringhiera, accanto a lei. Fece per accendersi una sigaretta ma lei lo fermò.

Yuu- Ascolta.. non lo sentì il profumo incontaminato della natura? Rimanda il fumo a dopo…

Lui non l’ascoltò e prese l’accendino.
Lei gli prese le mani e le alzò- Non essere adirato con me.. ho bisogno della tua approvazione

Il ragazzo sbuffò- Questi capelli…

Yuu- Hn?

Sanzo- Ti stanno malissimo

Lei gli lasciò le mani, sorridendo- E’ perché ho la carnagione chiara.. lo scuro dei capelli fa un contrasto malsano…… Appena torno me li lavo subito così torno chiara come un cencio!- Sforzò il sorriso- Perché io torno Sanzo… Non mi sto certo buttando nel fuoco

Sanzo- No? A me pareva proprio di si. Ma fai quello che vuoi, la vita è tua

Yuu- Ah… eh già…- Abbassò il capo e si voltò.

Rimasero in silenzio qualche minuto.

Lei strinse più forte la ringhiera. Avvertiva una strana sensazione. Forse non era ancora bene conscia di ciò che si apprestava a fare. Ma il desiderio di essere utile era più forte di qualsiasi cosa. Una pazza, insomma.

Yuu- Senti, io mi avvio, tanto aspettare le dieci spaccate non ha alcun senso- Si voltò, restando però immobile.

Sanzo- Non tremare

Lei alzò il capo

Buttò per terra il mozzicone non ancora finito- Se hai un obiettivo da raggiungere devi restare lucida finché non lo otterrai.

Yuu lo guardò fisso negli occhi. Allungò una mano e prese un lembo della sua manica.

Sanzo- Io ti aspetterò qui…. Quindi se non torni ti ammazzo

Lei annuì col capo, poi scappò via, non salutandolo, neppure ringraziandolo. Niente.

Sanzo rimase lì, fisso, sentiva le sue mani bruciargli, i piedi fremergli. Avrebbe dovuto rincorrerla, afferrarla di peso e non permetterle di compiere quella pazzia.

.. Ma la determinazione di lei era in fondo la cosa che amava di più, insieme ai suoi sorrisi.

 

 

Fu Hakkai ad accompagnarla poco distante dall’immenso palazzo dove sarebbe dovuta intrufolarsi, gli altri rimasero nella locanda per non destare troppo sospetto.
Lei tirò parecchi sospiri.

Hakkai- Te la senti?

Yuu- Certo. E’ solo un po’ d’ansia, mi prende prima di ogni grande lavoro..

Hakkai- Qualsiasi cosa, qualsiasi mi raccomando, succeda che vada oltre le tue possibilità tu vieni fuori. Io ti aspetterò dentro quella boscaglia, non mi muoverò da qui finché non tornerai indietro, intesi?

Yuu- Ok..

Le prese le spalle- Yuu…

La ragazza alzò gli occhi- Se io mi trovassi in difficoltà vorrei che qualcuno in grado di farlo mi aiutasse. Io non so cosa vuol dire perdere un’intera famiglia ma tremo al solo pensiero.. Meimi invece ha lottato per scoprire la verità, non sta scappando, tutto ciò le fa onore. Una persona così non posso che ammirarla- Socchiuse gli occhi- Quindi…. Ora vado

Lui le lasciò delicatamente le spalle, la vide voltarsi. Un nodo gli salì alla gola, quasi soffocandolo. La rincorse, afferrandola, stringendola a se- Ti prego… stai attenta

Yuu- Si, sicuramente

Lentamente le si allontanò. La guardò avvicinarsi alla villa, completamente immersa fra montagne. Strinse gli occhi, per osservare meglio l’entrata. Da quella postazione vedeva solamente uno sciame di persone entrare, quasi tutte donne. Nulla di più. Ma si sarebbe dovuto accontentare.

L’avrebbe aspettata lì, qualsiasi cosa sarebbe successa. L’unica cosa che gli dava leggero sollievo era la decisione che aveva preso…

“La prossima volta che i miei occhi raggiungeranno i tuoi ti dirò tutto, ormai non ne posso più fare a meno… quindi, stai attenta..amore mio”

 

*

 

 

La sua entrata fu delle migliori. Non un cenno di debolezza, nessun ginocchio con intenzione di lasciarla a metà strada. Testa alta e gonna svolazzante contornate da un sorriso sornione e ben disposto.

Tutto ciò sembrò vacillare qualche istante quando entrò nell'enorme stanza alla fine di quell'immenso corridoio che aveva così tranquillamente attraversato.

Una massa di uomini e donne che si strusciavano senza ritegno.

Seni al vento accarezzati da mani lussuriose. Culi scoperti e cosce mozzafiato che ondeggiavano fra una poltroncina e l'altra. Uomini che mostravano senza ritegno la loro faccia vogliosa sussurrando parole provocanti alle giovani accompagnatrici. Quelle ragazze, tutte bellissime, che si lasciavano toccare, insultare da ogni uomo ne avesse voglia.

Al cospetto del mucchio lei era fin sobria.

Si voltò di scatto portandosi istintivamente una mano sulla fronte, abbassando velocemente la testa, troppo sconvolta da ciò che aveva appena visto.

Un mucchio di uomini erano saltati praticamente addosso a una ragazza, privandola dei vestiti, e iniziando a leccarla e penetrarla a giro.

Il suo viso, ben colorito dal fondotinta, divenne di botto pallido.

Quello non era un posto da dove trarre informazioni, era un vero e proprio pornaio.

-Signorina

Lei si voltò, sbiancando ancora di più

-Si sente bene?

Yuu rilassò velocemente le spalle- Mi scusi, credo d'aver bevuto leggermente troppo stasera- Rise di gusto, portandosi una mano sul viso, con fare sciocco.

L'uomo le passo una mano intorno alle spalle- Non dovrebbe sa, rischia di perdersi l'intera festa- Iniziò a tirarla

Yuu- Oh, ha ragione, sono proprio una sbadata senza ritegno, ahah

La presa dell'uomo diventò sempre più insistente.

Yuu- Mi sembra in vena di festeggiare..- Sorrise- Chi ha ucciso oggi?

-Oh, nulla di che, solo degli stupidi tesorieri che non volevano saldare un loro debito. Ma sono toccati solo i membri più anziani. Sempre tutto il divertimento agli altri!- Sbuffò, contrariato

Lei gli prese la mano- E mi dica, questo suo 'divertimento' capita sempre nelle mani della famiglia Krafenberg?

-Macché, loro non si scomodano mica per dei cani come quelli... però, ti confesso, che a me diverte molto questo lavoro... - Si fece più vicino- Soprattutto le grida dei bambini, ah, quelle si che sono una meraviglia

Yuu si staccò di getto.

-Hei, che ti prende? Non vorrai dirmi che ti sei impressionata- Ridacchiò

Abbassò la testa- No.. direi che non è propriamente la parola giusta, bastardo

Le sue parole giunsero decisamente nitide, sovrastando il marasma dello stanzone.

-Hei puttanella, chi ti credi d'essere?!- Le afferrò il braccio- Mi hai fatto incazzare.. pensavo di andarci carino con te ma non farò privilegi- Le si avvicinò, mordicchiandole l'orecchio- Ti fottero e ti farò urlare come mai in vita tua

Sentì il sangue ribollirgli nelle vene, non tanto per la paura, ma più per la rabbia.

Però la sua forza era praticamente nulla rispetto all'omaccione che ora la stava trascinando in chissà quale camera. Lei gli tirava pugni, alle volte provava a far volare un calcio. Nulla, quella presa sembrava più ferrea di un binario del treno.

-Aspetta, hei tu aspetta!!!!!

Avvertì in modo confuso quella voce che sembrava come richiamarla sull'attenti.

Si voltò, impaurita dal possibile aggravarsi della situazione. Se se ne fosse aggiunto un altro sarebbe stata la fine.

A correre incontro però era una bambino biondissimo e con due occhioni azzurri, forse un ragazzino che raggiungeva a fatica il metro e un po'.

-Ma che diavolo stai facendo?

L'uomo strinse maggiormente la presa- Che cazzo vuoi moccioso?

-Fermarti! Lei non è una puttana, lei è una dei nostri

-Come?- La mollò di gettò, quasi avesse avuto la lebbra- Cazzo non potevi dirmelo prima

Yuu-... beh......

-Sei nuovo vero? Si vede che non sai ancora come muoverti- Si portò le mani sui fianchi e sorrise- Su, vai di là a divertirti.

-S...si!- L'uomo corse via, non voltandosi più.
-Beh? Che è quella faccia spaurita? Mica ti mangio sai?! - Sfoderò un meraviglioso sorriso- Mmm.. sei diffidente eh... allora cercherò di allentare un po' la tensione.. il mio nome è Michael, ho dieci anni e sono ascendente bilancia!- Disse tutto orgoglioso

Yuu- Ascendente? O__o....quindi non mi hai scambiata per qualcun altra..

Michael- Direi di no ^__^ mi sembravi in difficoltà così sono corso in tuo aiuto! Come un vero cavaliere! XD Sono stato bravo?

La ragazza si attaccò al muro e tirò un lungo sospirò di sollievo- Ti ringrazio... mi hai salvato la vita

Michael- Per così poco! XD... ma che ci fa una con la faccia come la tua in un posto del genere?

Si autoindicò- Sono così brutta?

Il ragazzino scosse la testa- Al contrario, sembri.. pulita, ecco! ^__^ Hei, non ti sei ancora presentata >__<

Yuu- Scusami.. mi chiamo Meimi Kurazai, lieta di conoscerti- Fece un leggero inchino

Michael- Certo che sei proprio divertente XD- Ridacchiò- E dimmi, che ci fai qui?

Yuu- Sei un membro della famiglia Krafenberg?
Michael- SI!- Urlò tutto orgoglioso- Sono imparentato con loro in sesta discendenza

Yuu- Grado vorrai dire -__-

Il bambino borbottò- Si quello! Infatti mi è stato concesso di vivere nella casa principale con la mia famiglia! Mi trovo qui solo per puro passaggio.

Yuu- Dimmi, Michael... tu sai cosa si occupa la tua famiglia?

Si rabbuiò tutto d'un colpo- Si.... uccide le persone.. la mia mamma e il mio papà sono dei mercenari, mi hanno addestrato all'arte della lotta da quando sono stato svezzato.. - Alzò il viso- Però io non farò mai il killer!!! Non voglio portare via la mamma e il papà a nessuno!

Yuu allungò una mano, posandogliela delicatamente sulla testa- Non devi farlo per forza sai?!

Michael- Infatti- Gioì- E' quello che dice sempre anche la mia sorellina di sesta discendenza!

Dal piccolo corridoio in cui si erano infilati per parlare si sentirono delle voci.
Il bambino la prese per mano e la tirò via- Vuoi che ti accompagni all'uscita Mei-chan? ^__^

Yuu- Ma non era dall'altra..

Michael- Sai il grosso portone dalla quale sei entrata? Si serra alle undici e mezza in punto e non si riapre fino alle nove della mattina. Se non vuoi restare là dentro ancora...

Lei scosse la testa, decisa.

Il bambino sorrise e continuò a camminare, la sua espressione era di estrema felicità.

Yuu- Senti... ma tu non vuoi sapere perché mi trovo qui...

Lui ridacchiò- Sei una pazzerellina, ecco spiegato il motivo! XD  ... direi che da quanto trema la tua mano non hai intenzioni cattive, questo è l'importante!

La ragazza non rispose. Farsi aiutare da un bambino era a dir poco imbarazzante-... senti... ma..

Michael- Villaggio di Danhi, si trova a nord rispetto a questa posizione.. a un bel po' di giorni di strada... mi stavi chiedendo dov'era l'abitazione principale, giusto?

Yuu- Sei sprecato fra queste persone...

Il bambino si bloccò di colpo- Vedi quelle scale laggiù?

Lei sgranò gli occhi. Di fronte non aveva solo 'delle scale' ma più scale tutte in torcigliate, che sembravano sbucare tutte in posti diversi e ognuna ad altezze diverse. Deglutì, palesemente preoccupata.

Michael- Quelle di acciaio, colorate d'avorio!

Yuu- Mmm.. si...

Michael- Bene.. devi prendere quella direzione ed entrare dentro quella porta. Prosegui sempre dritta fino a vedere un enorme griglia.. da lì si esce!

Lei non se la sentì di chiedergli come diavolo avrebbe fatto a spostare una griglia, lo ringraziò ulteriormente.

Michael- Io cercherò di distrarre la gente qui intorno.. su vai..- La spinse

Sembrava aver fretta.

Lei lo ringraziò ancora col capo e corse via.

I tacchi ora le facevano male, aveva paura che si incastrassero nelle griglie del pavimento. Ma continuò la sua andatura spedita, per non venir meno alla gentilezza fattale.

Imboccò le scale color avorio, di una fattura così particolare. Mai avrebbe immaginato che quello che sembrava all'apparenza un enorme castello avrebbe avuto delle stanze così intricate nel sotterraneo. Alzò il capo, riflettendo quanto poteva essere scesa.

-Keitel!

Si bloccò di colpo. Un brivido freddo la pervase tutto il corpo.

Si girò, con maggior naturalezza possibile.

Davanti a lei una ragazza, con capelli lisci castani che le toccavano appena le spalle, occhi del medesimo colore.

-Oddio, sei proprio tu! Credevo fossi.....- Le corse incontro, prendendole le mani- Sei diversa però, il tuo viso è più tondeggiante!

Yuu- Grazie -___-... no, non è questo il punto.. scusami, ti devi essere confusa

La giovane la guardò titubante- Sono Lory, non mi riconosci Keitel?!!

Yuu- Scusami, ti stai davvero sbagliando. Il mio nome è Meimi

Lory- Oh...è così che ti chiami ora..- Si rabbuiò- Ascoltami... ascoltami molto attentamente- La portò accanto al muro, quasi volesse entrarci dentro- Dimentica tutto ciò che pensi di sapere di te. Tu non ti chiami Meimi e il tuo passato non è quello che conosci attualmente

Yuu- Com....

Le cinse più forte le spalle- Il tuo nome è Keitel! Keitel, non dimenticartelo!

 

 

Continua...

 

 

 

 

 

 

 

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Cavolo… non mi ricordavo questo capitolo così… intricato? No, forse non è la parola giusta.. è sicuramente ricco di informazioni, nascoste e non… è anche uno dei capitoli principali fin’ora scritti… spero d’aver reso l’idea… la parte in qui cui Yuu fa la sua ‘apparizione’ è stata parecchio divertente da scrivere XD e la parte in cui entra nel ‘pornaio’ è stata fin troppo facile da scrivere, anche leggermente schifosa in effetti… ma da qualche parte queste cose succedono….

Comunque…

Vi auguro buone feste in ritardo/anticipo XD

Non penso pubblicherò fino alla befana, ma vi lascio una tenue speranza, aspetterò impaziente i vostri commenti perché dopo questa capitolo DEVONO esserci ^.^

Ringrazio le persone che leggono senza commentare, chi si sofferma di più o di meno…

Grazie a RAFFY-CHAN, RIKA, AYA-CHAN

Grazie mille a HOPE(Ora, sinceramente, a prescindere dai gusti.. se ti trovassi davanti una persona esteticamente come Sanzo non tentenneresti tu? Anzi, all’anima di tentennare XD guarda che questa storia ha meno grattacapi che altre XD più che altro tendo molto ad ingannare, ma l’avrai notato da questo capitolo, no? XD)

LAV(Tranquilla, non sparisco XD solo non ho più internet per almeno un altro mesetto, quindi riesco ad aggiornare ancora più di rado… beh, si mi diverto molto XD ma Sanzo non si diverte per nulla XD dimmi, il finale ti ha fatto venire altri castelli in mente? XD O__O la disegneresti davvero la copertina??? Fallo fallo XD cmq si, è un’immagine piuttosto dark.. solitamente le immagine che scelgo c’entrano sempre col capitolo e hanno un significato particolare.. anzi, tutte hanno un significato, alcune sono quasi mezze spoiler forse… .. cmq… la frase della neve che diventa primavera non è di Furuba??! [Fruits basket])

VALERY_IVANOV(XD tranquilla, anche io mi autoconvinco di molte cose, però non mi accorgo mai che le mie sono solo illusioni XD me lo fanno sempre notare gli altri, con grande imbarazzo anche XD Hakkai… beh… da questo capitolo non avrai più dubbi immagino? ^__^ Goku e Mei sono terribilmente carini, è questo il problema.. o almeno lo sarà XD)

 

Ancora buone feste a tutti, passate la mezzanotte gioendo, lasciandovi alle spalle tutte le cose brutte di quest’anno, quelle belle portatele con voi però!

Un saluto….

 

 

 

 

 

 

 

Canzoni:

Rihanna – Shut up and drive

Cascada – Everything we touch (Slow)

Prodigy Smack my bitch up

 

 

 

Copertina:

Yuu e Mei, entrambe con due mezze maschere di teatro che coprono metà del viso, espressioni neutre. Yuu ha maschera di teatro triste, Mei ha quella felice

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Capitolo 11
*** The moon through the bars ***


11

 

11 THE MOON THROUGH THE BARS

 

 

Yuu la guardò esterrefatta, la bocca semi aperta, gli occhi sbarrati in cerca di una maggiore comprensione. Cosa stava cercando di dirle quella ragazza? O meglio.. cosa stava cercando di dire a quella che pensava essere Meimi?

Lory- Ascoltami, molto attentamente, abbiamo poco tempo.. se scoprono che sei qui si insospettiranno..

Yuu- Non... - Scosse la testa, completamente confusa.

La ragazza le lasciò le spalle e si passò una mano fra i capelli- Oddio.. pensavo ti avessero davvero uccisa.. non che ora la tua situazione sia migliorata... però...- Le passo una mano sulla guancia- Sono contenta che tu stia bene... ma sei stata una pazza a tornare.. avrebbero dovuto...

Yuu- Calma, frena... tornare? Cosa stai dicendo? Io... - Rizzò la schiena- Io non sono mai stata qui

Sospirò- Tu sei una di noi... sei una mercenaria almeno quanto me..

Yuu- Cosa???

Si passò una mano sulla bocca- Ti sei rifiutata di svolgere un incarico e ti hanno mandata da lui...

Yuu- Lui chi?

Lory- Si... è sicuramente così....

Yuu- Hei non parlare da sola! Spiegami!!!

Nuovamente le prese le spalle- Devi andartene da qui.. non so quali ricordi tu abbia ora ma stare qui ora non è sicuramente la soluzione... se ti vedono ti fanno fuori...

Yuu- Ma... chi dovrebbe... e poi spiegami chi è questo ‘lui’ dalla quale mi avrebbero mandata!

La giovane si rabbuiò- Lui...L’essere più pericoloso tra tutti noi.... il man....

Non finì la frase. Anzi, non ebbe nemmeno il tempo di emettere altro suono, e mai più ne avrebbe avuto occasione.

Ogni nota morì in gola anche a Yuumei mentre con gli occhi sbarrati guardava la freccia che aveva completamente trapassato il cranio della ragazza davanti a lei che, lentamente, si accasciò al suolo. Dagli occhi spalancati iniziò ad uscire del sangue.

Yuu si portò le mani sulla bocca, soffocando un urlo. Guardò verso le altre scale notando una sagoma che si allontanava indifferente.

Portò nuovamente lo sguardo verso la giovane a terra e fece qualche passo indietro.

In quel momento una forte sirena si azionò e dalle scale spuntarono numerosi uomini armati.

Yuu- Oddio....

Prese a correre all’impazzata senza una meta precisa. Le parole di Michael le erano del tutto uscite dalla testa, ora completamente coperta di terrore.

Correva a più non posso, senza riflettere su cosa avrebbe fatto incontrando uno di quegli uomini, senza curarsi del fiato che le stava venendo a mancare. Sentiva il cuore pomparle in gola, e ogni battito segnava tre suoi passi.

Si bloccò di colpo trovandosi davanti ad un bivio con tre scale. Girò la testa verso tutte le direzioni possibili.

-Chi è là?

Sbarrò gli occhi, senza voltarsi.

Iniziò a correre, prendendo la direzione di destra, quella attaccata al muro. Una minima riflessione era riuscita a farla. Costeggiando un muro prima o poi avrebbe trovato un’uscita no?

Vana speranza. La stavano per raggiungere, sentiva quei passi farsi sempre più vicini.

Chiuse gli occhi e tentò di andare ancora più veloce, più veloce.... più veloce

Qualcuno le afferrò di scatto il braccio trascinandola con se e portandole una mano sulla bocca.

Davanti a lei vide estendersi il buio.

Non tentò nemmeno di divincolarsi, chiuse gli occhi restando in attesa della sua stessa morte.

In compenso sentì i passi dei soldati allontanarsi.

-Non urlare

Una voce sicura e calda le arrivò alle orecchie. La voce di un uomo.

Sentì la presa sulla sua bocca diminuire gradatamente, anche le sue braccia erano di nuovo libere.

-Aggrappati al mio piede e seguimi. Il cunicolo è stretto, quindi stai attenta. E se soffri di claustrofobia non pensarci

Lo sentì girarsi per poi fermarsi.

Lei allungò le mani in avanti, cercando un qualche appiglio. Trovò qualcosa di morbido al tocco e si sistemò.

-Sono contento che il mio culo ti sia così utile- Una punta d’ironia si avvertì nel tono.

Mollò di getto la presa- Sc... scusa..

-Non importa dai.. afferra il mio piede e togliamoci da qui

Lo trovò, una scarpa al tatto vecchia e rovinata. Un piede piuttosto grande.

Lo seguì, strisciando. Odiò se stessa per aver scelto quella gonna così corta e scomoda.. ma mai avrebbe pensato di trovarsi in una situazione del genere.

“E’ già tanto io riesca ancora a respirare”

E infine vide la luce...

Socchiuse gli occhi, per abituarsi nuovamente...

-Dammi la mano

Lei la tese e sentì solo tirarsi in avanti e ricadere su qualcosa di duro.

Iniziò a respirare con foga, come se l’aria le fosse stata nemica fino a qualche secondo prima.

-Come ti senti?

Alzò la testa, sconvolta, per posare i suoi occhi su un’espressione gentile e visibilmente preoccupata. Per un attimo vide quello splendido viso irrigidirsi, per poi tornare rilassato.

Si cacciò all’indietro, sedendosi e tentando di capire cosa stesse accadendo intorno a lei.

Vide il ragazzo chinarsi e tamponargli le ginocchia con un fazzoletto- Ti fanno tanto male?- Posò dei bellissimi occhi acqua marina su di lei.

Lei mosse la bocca, senza riuscire però a spiccicare parola.

Lui frugò nella saccoccia che aveva a tracolla e le porse una bottiglietta d’acqua.

Yuu la prese e ne bevve un sorso- .... ti ringrazio.....

Si sedette davanti a lei, sorridendole con gentilezza- Figurati

Yuu- Dove siamo?- Domandò portandosi le mani sulla testa, dolorante.

-In un posto sicuro..quanto meno più sicuro di dove eri prima- Rise

Yuu- Ti devo la vita missà...

Scosse la testa- Solo perché qui dentro ci sono i mercenari più in gamba di tutto il Toghenkiò? Naaa, te la saresti cavata sicuramente in qualche modo

Inclinò la testa da un lato, incuriosita dall’espressione così tranquilla di quel ragazzo.

-Scusami, non mi sono ancora presentato.. il mio nome è Raye

Yuu- Oh.. si… Il mio nome è Mei- Disse riprendendo a bere. Una mezza verità non avrebbe fatto sicuramente male.

Raye- Mei… bel nome… - Si alzò- Bene cara Mei, quando ti senti pronta è meglio toglierci da qui, non c’è quel gran ricambio d’aria- Sorrise

Yuu- Uh, si- Scattò in piedi, non curante delle ginocchia doloranti- Non vedo l’ora d’uscire da qui!

Lui le sorrise nuovamente, dandole poi le spalle- Seguimi

Yuu- Si… che strano però… che qui ci siano le luci intendo..

Raye- Questo palazzo è nato sopra delle miniere, è più un costo far togliere queste luci che altro.. e poi ogni tanto qualcuno si diverte a giocare qui dentro

Yuu- Dal tuo tono non sembra una cosa positiva…

Raye- Diciamo che si divertono a buttare dentro questi cunicoli degli ostaggi e a giocare con loro a guardia e topo, e bada che i ruoli sono proprio questi… chi viene portato qui ha la grandezza pari a un topo paragonata ai mercenari

Yuu- Sei anche tu uno…..- Non osò continuare

Ridacchiò- Direi decisamente di no

Yuu- Ok…. senti, posso abusare ancora delle tua gentilezza?… avrei un dubbio…

Si voltò appena- Dimmi pure

Yuu- Prima… mi hanno…parlato di una persona parecchio pericolosa all’interno di questa organizzazione.. dico pericolosa perché il suo tono non mi ha trasmesso nulla di buono… un certo ‘man’ qualcosa…

Raye- E non ti hanno detto altro?

Lei scosse il capo, fermandosi qualche secondo. Quella scena non l’avrebbe più scordata.. non aveva mai visto morire una persona in modo così truce, soprattutto non davanti a lei…

Raye- Mangiamemorie

Yuu- Come?- Alzò il capo, non prestandogli totalmente attenzione.

Raye- Lo chiamano così, dicono che mangia i ricordi della gente- Riprese a camminare

Yuu- Come ‘mangia’?

Raye- Penso sia metaforico- Ridacchiò- In fondo i ricordi sono astratti, no? Si che in questo mondo esistono mai tante di quelle cose strane…

Yuu- Quindi… ruba i ricordi alla gente- Si portò una mano sulla bocca- E’ terribile

Raye- Forse

Yuu- No, è assolutamente spaventoso! I ricordi ci permettono di andare avanti, di essere quelli che siamo… senza, potremmo diventare chiunque… dimenticarci di tutti….

Provò un nodo alla gola.

Meimi era sicuramente incappata in quell’essere agghiacciante che le aveva fatto dimenticare chi fosse veramente. Forse era dato da questo il suo stato d’animo sempre irrequieto e instabile.

Yuu- Senti ma… un qualcosa si dovrà pur ricordare no.. qualche sentimento almeno…

Raye- Da quanto mi è concesso sapere la risposta è no. Si cancella tutto, compresi i sentimenti. Si dice che saresti in grado di eliminare il tuo stesso padre senza provare un minimo rammarico

Yuu- Oh… e non c’è modo di recuperarli questi ricordi? C’è sempre un modo!

Il giovane si fermò ad un bivio, riflettendo appena, poi imbocco quello di sinistra- Penso che l’unico a poter restituire i ricordi sia il mangiamemorie stesso, ma mi stai chiedendo cose che vanno oltre il mio sapere

Abbassò la testa, immergendosi nei suoi pensieri. Aveva scoperto troppe cose, tutte negative. Cosa avrebbe provato Meimi a scoprire che tutto ciò che sapeva di lei era falso? Però….

Yuu- Ascolta ma… non è che i ricordi rubati vengono sostituiti??!!!

Raye- Siamo arrivati

La ragazza si fermò, davanti a lei solo un muro di roccia

Raye- Non guardarmi così, questo è sicuramente il punto meno pericoloso.. guarda- Tirò un pugnetto contro la parete che si frantumò appena- E’ friabile! Ok, è un lavoro lungo ma almeno non verrai subito eliminata dai mercenari… Non è bello per una donna scavare ma..

Yuu- Non fa niente- Si avvicinò al muro- Ancora grazie che mi hai portata qui, il resto posso benissimo farlo da sola- Iniziò a rompere il muro, il più velocemente che poteva- Sai… ti ringrazio d’avermi aiutata.. anche se non ho ben capito il perché…- Gli sorrise, per poi rivoltarsi e continuare il suo lavoro

Raye- Assomigli ad una persona. . .

Yuu- Oh…. Che buffo… anche tu mi hai ricordato una persona.. ma solo per il colore e il taglio dei capelli, per il resto siete parecchio diversi- Rise

Raye- Voglio rispondere alla tua domanda di prima

Lei non lo degnò di grande attenzione, troppo presa dalla foga di voler uscire.

Raye- Hai detto una cosa giusta, i ricordi vengono sostituiti con qualsiasi cosa il mangiamemorie desideri. Ma nello stesso modo può toglierti solo una parte dei ricordi, quelli che lui più desidera. Insomma, può fare quello che vuole

Yuu- E’ davvero uno stronzo- Si fermò un attimo, guardandosi le unghie completamente distrutte. Si soffiò sulle mani- Cavolo, bruciano da morire

Raye- E tu…. Quali ricordi vuoi perdere per primi?

Silenzio

Non fece in tempo a voltarsi che lui la prese per il collo e la alzò di peso.

Gli afferrò le mani, tentando di divincolarsi, posando lo sguardo su quegli occhi ora come presi da una rabbia improvvisa. Il respiro le mancava, scemava sempre di più.

Raye- Belli i tuoi occhi, sembrano due smeraldi… dove hai preso queste lenti a contatto?- Ora una punta di sadismo si avvertì.

Lentamente si sentì venir meno, e in quel momento la lasciò anche lui, dandole poi un pugno e facendola sbattere contro la parete.

Tossì forte, sputando un misto di sangue e saliva. Alzò lo sguardo, terrorizzata- Tu sei…

Raye- Si. Io sono l’essere temuto anche dai mercenari. Quello che fa tremare anche solo col nome… il mangiamemorie

Yuu- Tsè.. e io che pensavo fossi un mostro…- Si tirò leggermente su, acquistando un piglio leggermente battagliero- E invece sei un essere umano come me… mi fai ancora più schifo…

Raye- Non accetto critiche da una mocciosa. C’è chi uccide per vivere, io rubo i ricordi. Nulla di più, nulla di meno.
Yuu- Meimi… hai rubato i ricordi anche a lei?……- Non sapeva con certezza quale tipo di risposta ne poteva ottenere, ma mai si sarebbe aspettata una serie di calci.

Si fermò solamente quando lei si piegò in due, iniziando realmente a sputare sangue.
Raye- Bene… da quale ricordo potrei cominciare? Ah si, potrei farti dimenticare una persona.. è sempre la parte più divertente quella- I suoi occhi erano quelli di un folle.

Non capì molto bene ma la prima cosa che pensò la fece impallidire.

No.

Lei non poteva dimenticarsi di lui.

Raye si fece sempre più vicino- Magari potrei fartela odiare o cancellarla completamente dalla tua memoria… cosa preferisci?

Ora stava bene.

Aveva trovato un suo equilibrio.
Voleva vivere quella cosa in qualunque modo fosse andata.

Ma non doveva perdere il suo ricordo.

Non doveva cancellarlo.

Non lui.
Raye- COSA PREFERISCI????!- Urlò, furibondo.

No.

Chiuse gli occhi…. “Sanzo”

BWUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU

Non ebbe il tempo di urlare, né di scansarsi.

La parete accanto a lei cadde rovinosamente.

Si sentì chiamare. Non proprio col suo nome, ma non aveva importanza.
Alzò il capo e vide una jeep decisamente grande praticamente dentro al cunicolo.

Sgranò gli occhi- Michael!!!

Il bambino la incitò nuovamente a salire- Fai in fretta!

Lei si alzò e si lanciò dentro all’abitacolo. Portò indietro lo sguardo, notando Raye che si alzava da sotto le macerie. Lo vide muovere le labbra, ma non capì cosa stava dicendo, troppo rumore. Lui restò immobile, non dando cenni di volerli seguire…. I suoi occhi però erano…

Michael- Meimi, stai giù!- Le cacciò il capo verso il basso, mentre fece retromarcia e prese a fuggire da quelle macerie.
Sentì ancora dei rumori, poi degli spari, poi solo il suono della macchina.
Quando alzò il capo si trovavano in mezzo al bosco.

Michael- Mettiti la cintura se riesci, il terreno non è dei migliori

Lei tentò di seguire il consiglio ma riuscì solo ad afferrare la cintura e a stringerla con le mani.

Chiuse gli occhi e si abbassò nuovamente, per evitare di prendersi dei rami in pieno volto.
Infine la macchina rallentò.

Sospirò- Dovremmo essere abbastanza lontani ora… tutto bene Mei-chan?

La ragazza alzò il viso, completamente graffiato e leggermente gonfio, gli occhi arrossati completavano il quadro.
Michael- Per favore, resisti ancora un pochino, preferisco portarti dalla parte opposta del villaggio prima di farti scendere, così sarò totalmente sicuro.
Lei annuì leggermente, portandosi una mano sulla bocca per fermare i singhiozzi. Le lacrime, quelle no, non riuscì a fermarle.
Passò all’incirca mezz’ora prima che il ragazzino constato di aver raggiunto un punto soddisfacente. Frugò nel suo zainetto porgendole dell’acqua che lei rifiutò- Almeno sciacquati il viso, per favore

Il suo sguardo seriamente preoccupato la smosse. Prese la bottiglia e si gettò in faccia un po’ d’acqua fresca. Poi si lasciò andare sul comodo sedile, poggiando la testa.

Lui le prese la mano e la baciò con dolcezza- Ora non ti devi più preoccupare davvero di nulla, siamo lontani da quella casa… sei da sola qui?..

Yuu- No… - Si alzò, lievemente- No… anzi, ho lasciato persone che saranno in pena per me….

Lui sorrise- Bene, mi sarei rattristato a doverti lasciare da sola.. posto che puoi restare qui quanto vuoi, non me ne vado finché non starai meglio

Lei inclinò leggermente il capo- Ma come fai? Hai dieci anni e sembri molto più maturo di me… senza contare che guidi come un drago!

Michael- Oh, tutto merito di mio padre! Mi ha insegnato all’età di cinque anni!- Esclamò orgoglioso- Però devo ancora usare questo- Indicò un cuscino sotto di lui- Sai, il mio corpo ogni tanto mi ricorda che sono un bambino- Fece una pernacchia

Yuu- Tu…. Mi hai salvata… di nuovo… non potrò mai sdebitarmi con te..

Lui scosse il capo- Non devi! Sono contento di essere stato utile a qualcuno! Sai, mi piacerebbe molto diventare uno di quegli adulti essenziali per un villaggio! Essere d’aiuto alla gente… è il mio sogno! ^__^
Gli accarezzò il capo- Sei una persona splendida, migliore di quasi tutti gli adulti che conosco… grazie

Michael- Eccola la mia ricompensa!- La indicò- Il tuo sorriso! ^.^

Yuu- Senti ma… non avrai problemi per tutto questo?

Michael- Ma figurati! Sono pur sempre un discendente della famiglia! Magari sarà il mio papà a sgridarmi per come ho ridotto la macchina! :P

Lei sorrise e si tastò il braccio.

Michael- Cos’è?
Yuu- Un regalo, inutile per te ma.. mi fa piacere dartelo.. è un braccialetto che mi regalò mio padre per il mio decimo compleanno, uno dei pochi regali che mi ha fatto penso..

Michael- Non posso! E’ una cosa troppo importante per te!!!

Gli prese la gamba e glielo chiuse alla caviglia- Quando me lo regalò mi disse ‘Ora ti sta grande, quando ti diventerà stretto capirai di essere cresciuta’.. che frase idiota…- Rise- Anche perché non mi è mai diventato stretto.. eheh..

Si avvicinò e gli posò un bacio sulla fronte. Michael sorrise, imbarazzato e decisamente contento.
Scese dalla jeep, richiudendo con cura la portiera mezza rotta- Non avrò mai parole per ringraziarti, non basterebbero nemmeno tre vite per farlo..

Michael- Una cosa per me potresti farla però, prega che il mio sogno si realizzi!

Yuu- Oh, ma quello succederà di sicuro!

Il bambino si sfregò il naso- E chissà, magari riuscirò anche a convincere gli altri membri della famiglia a cambiare… sarebbe davvero meraviglioso! >__<

Lei sorrise, comprendendo benissimo che non sarebbe mai stato possibile- Tu impegnati al massimo Michael

Lui le sorrise mettendo poi in moto la macchina- In bocca al lupo Meimi!

Yuu- Yuumei… è Yuumei il mio nome

Non sembrò nemmeno scandalizzarsi più di tanto- In bocca al lupo Yuu-chan!

Yuu- Crepi…- Sussurrò mentre lo guardava allontanarsi

No, non doveva piangere.

Lui le aveva dimostrato quanto coraggio può esserci in una persona, non doveva sprecare quel prezioso insegnamento.
Strinse le spalle e tentò di capire la giusta direzione.

Percorse la stradina che portava alla città molto lentamente, tentando di mettere in ordine quanto accaduto.
Le luci della cittadina quasi l’abbagliarono. Trovare l’albergo non sarebbe stato così difficile, ancora meno trovare il luogo dove aveva lasciato Hakkai.

Ma non sapeva se ne aveva davvero voglia.

“Che vigliacca”

Mei- YUU!!!

Ecco, la persona che aveva più paura d’incontrare.
E ora… cosa le avrebbe detto?

Come poteva dirle ciò che aveva scoperto?

 

 

Quali sono le giuste parole per ferire completamente una persona già scalfita?

 

 

 

 

 

 

 

Continua…..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Me lo ricordavo decisamente più lungo questo capitolo e anche più intenso… invece tutto succede molto ma molto velocemente… spero abbiate colto tutto ciò che c’era da cogliere, non vorrei essere stata troppo frettolosa…. È che mi è venuta paura a scrivere questo capitolo, Raye mi faceva paura ç__ç Anche la copertina mi ansieggia XD (sono particolarmente impressionabile, non si era capito?! XD)

Ringrazio le persone che hanno atteso il mio aggiornamento e che mi spronavano a continuare… ci tengo a precisare che il ritardo non è dovuto a me ma all’assenza di internet(momentaneamente) nella mia vita… è inquietante quanto ci si leghi al web e senza non si riesca più a muovere un dito(ora sto esagerando)..comunque mi scuso e spero veramente che quei fotutti str…mi attacchino presto internet ^__^

Ringrazio quindi le persone che leggono e quelle che, oltre leggere, accompagnano il tutto con un costruttivo e buon commento!

Grazie a RAFFY(Ancora grazie del mega regalo ç__ç), RIKA, HELENA88, AYA-CHAN

Grazie a HOPE(Mei una Krafenberg? …. Mmmm… ma si è capito un po’ di più da questo capitolo o no? XD Yuu è un’attrice nata, è geniale e molto molto brava! Me la sono proprio immaginata in quella scena, spessa XD pensi che qualcuno tirerà le cuoia?… mmm.. forse…. Forse…chissà XD)

LAV(Ma figurati, mi sembrava strano non conoscessi Furuba XD è uno dei manga più belli mai creati… ma forse io sono di parte :P Wow, che ci facevi in Austria? O__o che figata! >_< Povera Meimi, sempre più sfigata vero? -.- sisi, disegna pure tutto ciò che vuoi *__*)

TEMARI(Krafenberg è un nome facilissimo da pronunciare e soprattutto da memorizzare, no??! XD Ma Yuu non fa parte di nessuna strana famiglia, già la sua basta e avanza XD Michael le ha parato il culo in maniera magistrale, povero figliolo U__U Si si, quelle della copertina sono proprio delle maschere di teatro.. non l’ho scritto? O__o in caso sono scema perché lo sono XD)

 

 

 

 

 

 

Canzoni:

Prodigy – Smack my bitch up

 

Copertina:

Un portone chiuso. Meimi per terra col viso basso coperto dai capelli spettinati, sembra appena scivolata, una gamba non è ancora completamente a terra

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Capitolo 12
*** The first time I hugged the sun ***


12

Salve a tutti

Ho riletto giusto ora questo capitolo, sorprendendomi da sola di certe battute che non ricordavo e della velocità in cui vengono sparate le informazioni. Personalmente sono soddisfatta, aspetterò il vostro giudizio!

In corso di progettazione ho cambiato però una cosa, la copertina di questo capitolo… in realtà ne avevo pensato un’altra, una cosa tipo “Meimi dritta verso il ‘lettore’ ma senza viso” (quindi senza occhi, bocca, naso, zigomi, ecc).. ma mi faceva terribilmente paura ç__ç (In realtà ve lo sto dicendo cmq… ) quindi ho deciso di cambiarla con qualcosa di leggermente più sobrio ma sempre inquietante(quanto meno, io me la immagino con paura T__T)

Consiglio, cercate di ascoltare in ordine le canzoni, la lettura acquista un significato totalmente diverso ^__^

Grazie alle persone che continuano a pazientare e hanno voglia di continuare a leggere, immensamente grazie!

Grazie a RAFFY-CHAN, RIKACHAN!!!!!

Grazie a HOPE(Mei, Mei, Mei, che destino avrà Mei? XD Raye può fare assolutamente quello che vuole coi ricordi, è come se li vedesse e potesse prendere solo quelli che LUI vuole, un potere complesso... comunque, diciamo che l’ha aiutata per un ‘suo’ motivo, c’è una ragione dietro. E, come ti ho già detto, non le ha fatto dimenticare decisamente nessuno! Anzi... )

LAV(Non ti aspettavi fosse lui il mangiamemorie? In realtà nemmeno Yuu se l’aspettava XD Non fosse stato per Michael, chissà che sarebbe successo ... Hai un cugino interessante, oltre che pazzo XD beh, le sue ‘imprese’ sono a dir poco impressionanti.. )

 

Colgo l’occasione per fare gli auguri al mio demone sanguinario preferito(Il suo compleanno era il primo di febbraio.. sono un pochetto in ritardo, lo so)... AUGURI SIMAL!!!!!!!!!!!!!!! CENTO DI QUESTI ANNI!!!!! E che il tuo grande, e impossibile, sogno possa prima o poi (più poi eh) avverarsi!!!!! Love >__<

 

 

 

 

Canzoni:

The Fray - How to save a life

Linkin Park - Leaving out all the rest

BSB - Unmistakable

Cascada - Everytime we touch (Club Mix)

 

 

Copertina:

Meimi si guarda allo specchio, è di spalle. Però la sua immagine non viene riflessa, come se non esistesse, come se non fosse nemmeno lì

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

12     THE FIRST TIME THAT I HUGGED THE SUN

 

 

 

 

 

 

 

Abbraccerò questo sole, come fosse la prima volta che lo vedo

 

 

 

Meimi le si gettò addosso, abbracciandola.

Lei non si lamentò minimamente, anche se ogni piccola parte del suo corpo le doleva.

Il suo dolore più grande era ben altro.

La ragazza le prese le braccia, guardandola attentamente- Oddio Yuu.. che ti è successo?- Domandò spaventata, assumendo un’espressione orribile.

Non rispose, si limitò ad abbassare la testa, chiudere le labbra e gli occhi. Quanto avrebbe voluto chiudere anche il suo cuore…

Mei- Non rispondermi- Le prese la mano, delicatamente- Raggiungiamo gli altri.. sono preoccupatissimi… già tardavi.. in più abbiamo sentito delle esplosioni provenire da quel cazzo di palazzo..- Si mordicchiò un labbro- La gente ha iniziato ad uscire all’impazzata, tenendo un certo rigore nel muoversi però.. sembrano dei soldatini spaventati…. Ma tu .. non c’eri… abbiamo pensato che fossi uscita da un’altra parte.. ti abbiamo cercata ovunque..

Yuu alzò di scatto gli occhi, con l’orrore dipinto sul volto.
Mei- No, non siamo entrati, tranquilla… Per fortuna Gojyo è rimasto il più saldo tra di noi.. dici che sarebbe stata una cazzata?

Lei riabbassò il capo. I piedi le facevano male. Anche la mano, tenuta con grazie, le doleva. Però… era estremamente felice d’essere viva.

Iniziò a piangere, lentamente, senza singhiozzare. Le lacrime non faticavano a venir già da sole, senza nemmeno l’aiuto delle palpebre.

Mei- GOKU! SIAMO QUI!

Urlò per attirare l’attenzione.

Yuu alzò gli occhi e per un attimo cessò di piangere.

Lì vide tutti e quattro correr loro incontro, con aria assolutamente angosciata. Si disgustò per il sollievo che la prevalse in quel momento.

Abbassò la testa, serrando i denti.
Hakkai- Oddio… che ti è successo?- Chiese inorridito

Goku si portò una mano sulla bocca mentre Gojyo si tolse subito la giacca marroncina e gliela poggiò discretamente sulle spalle.

Sanzo era rimasto poco più indietro, leggermente turbato dall’aspetto distrutto di lei.
Mei- Dai, le domande a dopo.. ora sarà meglio tornare nella locanda

Hakkai- Si, hai ragione tu.. te la senti di camminare Yuumei?

Lei non rispose, riprese a piangere.

Braccia basse e pugni stretti. Non riusciva nemmeno a riaprire gli occhi, la sua vista era offuscata dalle lacrime.

Prese a camminare, facendo piccoli passi.

Sanzo sgranò gli occhi quando la vide appoggiarsi al suo petto.

E li i singhiozzi non li trattenne davvero più. Sentiva il petto stringerle mentre emetteva piccoli urli di dolore.

Il bonzo guardò un attimo verso gli altri, totalmente spiazzato da quel gesto. Poi alzò un braccio e lo posò appena sulla sua testa, un tocco leggero.

Sanzo- Razza di idiota, te l’avevo detto sarebbe finita così

Ma nel suo tono non si leggeva alcun rimprovero. In tutta risposta si aggrappò alla sua tunica, forte, quasi a volergliela strappare.
Sanzo- Su, togliamoci da qui- Tirò un’occhiataccia a due ubriaconi che li stavano osservando poco distante. La prese e la trascinò via.

Gli altri li seguirono velocemente, Goku e Gojyo li sorpassarono come a volergli fare da scudo. Meimi si guardava intorno con fare pensieroso.

Hakkai rimase più indietro degli altri.

“Va bene anche così… deve andare bene così……..”

Si passò velocemente una mano sugli occhi, stanchi.

 

 

* * *

Arrivati alla locanda, guardò con spossatezza le scale. Il braccio di Sanzo, che era stato poggiato a lei per tutto il tempo ora si era allontanato. Tremava, forse impercettibilmente.

Quando sentì posarsi una mano sulla spalla sussultò, saltando quasi in avanti.
Gojyo le sorrise, preoccupato- Permettimi di aiutarti

La prese in braccio e la portò su per le scale. Lei si lasciò trasportare, come non avesse null’altro da perdere. Goku aprì prontamente la porta della stanza, facendoli subito passare.

Il mezzo demone la ripose con delicatezza sul letto e subito Hakkai le fu affianco. Portò le mani sul suo corpo ma lei le scacciò.

Hakkai- Hai ferite gravi?

Yuu scosse la testa. Si guardò un po’ intorno per poi alzarsi leggermente la maglietta e lasciando scoperte delle brutte macchie color sangue.

Gojyo- Cazzo! Hakkai, riesci a curargliele?

Il demone chiese a Mei di portargli dell’acqua- Se non sono troppo gravi si.. sempre non ci siano lesione ad organi.

Yuu chiuse gli occhi, cacciando indietro la testa. Iniziò a sudare. Ora l’avvertiva, il dolore si era fatto più intenso, lancinante. Insopportabile.

Li riaprì di scatto, alzandosi e piegandosi in due- Maledizione…..

Mei- Ecco!- Posò su un ripiano accanto al letto una bacinella d’acqua e strizzò un piccolo straccio- Stenditi, lascia fare ad Hakkai… - Le posò la pezza fresca sulla fronte e le prese la mano- Stringila quanto vuoi

Yuu deglutì e il demone iniziò a curarla, velocemente, come meglio poteva.

Lentamente il viso di Yuu, prima pallido, iniziò a prendere colorito. Ma solo per poco, poi tornò bianco come un cencio.

Hakkai tolse le mani- Le ferite interne sembrano rimarginate.. però stai il più ferma possibile questa notte, domani ti faremo visitare da un vero medico…

Yuu- Grazie….- Sussurrò, sistemandosi sul materasso, tenendo sempre gli occhi chiusi.
Gojyo- Vieni- Si rivolse a Meimi- Lasciamola riposare.

Uscirono tutti, silenziosamente, chiudendo la luce della stanza.
Ecco

C’era di nuovo buio

Almeno il dolore insopportabile che sentiva allo stomaco se n’era andato. Si toccò il viso, sentendo dolore ritrasse subito la mano.
Ecco

Era di nuovo sola

Aveva la più completa certezza che chiunque fosse entrato in quella stanza sarebbe morto nel giro di un singolo minuto, gli altri sarebbero accorsi subito ma…. Questo non le bastava. Non quella sera. Non in quel momento.

Si portò un braccio sugli occhi, oscurandosi completamente la vista- Chissà come sta Michael….. come vorrei avere un decimo della sua forza….- Serrò i denti, per evitare ai singhiozzi di essere uditi.
Sentì un tocco alla porta, come se qualcosa ci fosse sbattuto. Sgranò gli occhi e si alzò all’istante. Per fortuna non sentiva alcun dolore all’addome, così decise di alzarsi.
Aprì di scatto la porta facendo sobbalzare la persona che c’era appoggiata.
Yuu- Goku

Il giovane si alzò- Scusami.. non volevo disturbarti.. ti ho spaventata?- Chiese afflitto

Lei scosse la testa- Un pochetto forse, ma ci sono abituata- Sorrise- Che ci fai…

Goku- Mmm… mi sei sembrata piuttosto scossa… così…

Yuu- Vi siete messi d’accordo voi?

Goku- No…- Rispose imbarazzato- Iniziativa personale… non riuscivo a prendere sonno e..

Yuu- Entra

Goku- Guarda che io rimango anche qui fuori! Non è il caso di……... ok- Si arrese

Si avvicinò a letto, sedendoci si- Sai…. Tremavo alla sola idea di restare sola stasera… però non volevo disturbarvi..

Goku- Dovevi invece! Se hai bisogno devi semplicemente chiedere!

Yuu- …. Questa poltrona è letto… si trattano bene qui- Rise- … Meglio del pavimento, no?

Goku- Si… ma ti fa davvero piacere?

Lei si alzò e si avvicinò a lui- Ho… avuto paura… di non tornare più…

L’abbracciò di getto- Non tremare, ora ci siamo noi con te… ci …. – Deglutì- … sono io

Si fece coccolare da quelle braccia. Quanto aveva desiderato che la stringessero nuovamente, fino a qualche tempo prima sarebbe stata al settimo cielo…. Già…… ma ora….

Poggiò la testa sulla sua spalla, asciugandosi le lacrime e ridendo divertita dal bofonchiare di lui.

Yuu- E dai, si asciuga!

Goku- Spero ¬_¬

Lei continuò a ridacchiare e, gattonando sul letto, si infilò sotto le coperte.

Goku si tirò giù la poltrona, completamente provvista di lenzuola e cuscini- Che lusso

Yuu- Già…

Goku- Una vera città di merda

Si aggiustò il cuscino, per poi poggiare la testa sul materasso, socchiuse gli occhi per poi guardarsi col ragazzo proprio di fronte a lei.

Goku- Scusami Yuu…

Lei nascose il viso sotto le coperte, per poi far spuntare solo gli occhi- Non ti preoccupare…

Goku si girò, dandole le spalle.

Yuu- Buonanotte viandante

Lui chiuse gli occhi- Buonanotte Yuu..Mei…..- Sussurrò talmente piano che non venne avvertito da lei.

 

 

* * * * *

 

Toc Toc

Un bussare leggero le fece appena muovere il capo. Con un flebile avanti, la porta si aprì.

Lei sorrise facendo cenno con la mano al ragazzo di avvicinarsi.
Gojyo- Non sei scesa, allora ho pensato volessi essere un po’ servita. E non c’è nulla di male, le donne devono essere riverite in ogni modo e occasione- Si sporse in avanti, porgendole il vassoio.
Ridacchiò, prendendo il piatto caldo e le relative bacchette- Dimentichi il fatto che ogni occasione è buona per venerare una donna!

Gojyo- Ma certo, era sottointeso!

Mangiò solo qualche boccone- Scusami… sei stato gentile a portarmi su tutta questa roba, ma non ho molta fame

Gojyo- Male, molto male! Una principessa dovrebbe sempre nutrirsi adeguatamente

Lei sospirò, mangiando solo metà del piatto per poi riporlo sul comodino. Si prese le gambe e se le tirò al petto- Scusami davvero- Sorrise- Non sono molto di compagnia.. ma di a Sanzo che mi riprendo presto!- Aggiunse subito.

Gojyo- Ma sei scema? Prenditi tutto il tempo che vuoi! Sanzo si fotta U__U

Poggiò il mento sul ginocchio, pensierosa.
Gojyo- Anche Mei è molto preoccupata per te.. ha detto che devi riprenderti come si deve, altrimenti non avrà più chi sfottere

Sorrise- Poverina.. io al suo posto me ne fregherei altamente e vorrei sapere tutto subito

Gojyo- Penso che.. il suo comportamento sia dettato dalla paura.. non per sminuirla come persona ma.. – Bloccò le sue parole, allungò una mano- La faremo pagare a chi ti ha ridotta così

Lei scosse la testa- Dovete…- Deglutì- Dobbiamo starci tutti molto lontani…. È gente pericolosa, senza scrupoli… e coi mezzi e intelligenza necessaria per distruggere qualunque cosa….

Gojyo- Ti va di parlarne un po’?

Yuu- …..- Si guardò allo specchio dell’armadio proprio di fronte. I lividi erano ancora visibili. Prima o poi doveva parlarne con qualcuno… e forse era meglio iniziare a farlo, anche perché Meimi doveva sapere….

Abbassò la testa e la poggiò sulla spalla del mezzo demone che, in risposta, la strinse.

 

* * *

 

Il sole era sorto solo da qualche minuto.

La locanda era deserta, solo leggeri rumori si avvertivano dall’esterno.

Il mondo sembrava svegliarsi pian piano, sbadigliando e stiracchiandosi, molto lentamente.

Lei girava attorno a quel tavolo da parecchio tempo, non abbastanza per farla sbattere per terra.

Pensava, rifletteva, rimuginava.

Unì i palmi, facendo toccare i polpastrelli, e li avvicinò alla bocca. Finalmente si fermò, la testa china, i capelli raccolti in una coda laterale.

In quel momento desiderava la pioggia, quando aveva brutti pensieri sua madre le consigliava sempre di aspettare la pioggia e farsi purificare dal cielo. Quanto le sarebbe servita in quel momento… più sua madre che la pioggia.

Un rumore la scosse.

Mei- Scusa- Spostò nuovamente la poltroncina che aveva scontrato- Non era mia intenzione spaventarti… mattiniera vedo

Yuu- Già… mi piace guardare l’alba

Mei- Allora perché te ne stai chiusa qui e non esci fuori?

La ragazza abbassò il capo, scotendolo appena.

Lei le tese la mano- Forza, afferrala. Se bilanci il tuo corpo, anche la paura sparirà

Yuu sorrise- Sai che è la stessa cosa che mi diceva una mia insegnante di danza?

Mei- Vedi, mica sparo cazzate io!

Yuu- Non sempre per lo meno …- Borbottò, rifiutando il gentile invito e sedendosi sul divanetto in fondo alla stanza.
Mei- Senti…

Alzò di scatto la testa- Scusami! So che vorrai sapere cosa ho scoperto dei Krafenberg…

Mei- Tranquilla. Non ho tutta questa fretta di sapere la verità- Le si avvicinò- Vedendo il tuo stato d’animo non è nulla di buono- Mosse gli occhi per tutta la stanza- E comunque vorrei prima ti riprendessi, quanto meno da quei lividi…

Yuu- mmm…..

Mei- No.. quello che volevo chiederti io… riguarda Sanzo

Sgranò gli occhi, lasciandosi andare le gambe- Che… c’è?

Mei- Ho visto come ti ci sei gettata addosso stanotte.. cos’è? Volevi forse farmela pagare in qualche modo?

Yuu- No!- Si alzò- In realtà… non so nemmeno io cosa mi sia preso….- Si passo una mano fra i capelli, scompigliandosi la coda.

Incrociò le braccia- Mi sembrava le tue attenzioni fossero tutte per Goku, già cambiato idea? .. mi sembrava d’averti già detto di stare alla larga da Sanzo, giusto?

Yuu- Questo….- Strinse le mani- Non è più possibile purtroppo…

Le luci in strada si spensero all’unisono, ora il sole illuminava quasi tutte le strade. Questo facilitò la discesa degli scalini e il rumore quasi nullo dei suoi stivali. Non aveva per nulla sonno, era stato tutta la notte a pensare e pensare ancora. Aveva riflettuto così tanto che si era mandato a quel paese da solo e aveva deciso di scendere in cerca di sakè. Fu per questo che tutto si aspettava, tranne che di trovare Yuu e Mei in piena discussione. Gli venne istintivo diventare un tutt’uno con la parete, quasi fosse un ladro.

Ma perché quando c’era di mezzo quella donna faceva cose tante stupide?

Mei- Cosa vorresti dire?

Si portò una mano sulla bocca, tremando leggermente.
La ragazza l’afferrò per la maglia- Cosa vorresti dire?!- Scandì la domanda.
Yuu- MI SONO INNAMORATA DI SANZO!!!- Urlò di getto- Ecco… ecco cosa voglio dire….- Si scostò

Mei fece qualche passo indietro

Yuu- Non so nemmeno come sia successo… è diverso.. tutto diverso… mi trovo a pensare a lui… sempre… senza che me ne accorgesse sempre di più….. cazzo- Si passò nuovamente una mano fra i capelli, dandole le spalle.
Mei- Allora cambia tutto- Disse con semplicità

Yuu- Come?-Si voltò

Mei- Io non ho mai detto che ne ero innamorata. Mi sono fatta avanti perché fisicamente è veramente un gran figo. Ma nulla più.

Yuu- Non ti seguo….

Mei- Sanzo è veramente bello, è sexy e ha un fisico niente male.. e poi… diciamo che ho sempre avuto un debole per quelli coi capelli biondi… però se tu ne sei innamorata – Fece spallucce- Pace, te lo lascio

Yuu- Ma… se mi hai preso a pugni per lui?!!

Mei- Io ti ho preso a pugni perché mi hai fatto incazzare, stavi facendo soffrire l’unica persona che mi aveva realmente dato una mano negli ultimi mesi… e poi ero un po’ nervosa di mio

Yuu- Un po’ tanto- Ricordò

Sospirò- Quindi vuol dire che hai dimenticato Goku.. che se domani me lo prendessi non ti farebbe nessun effetto?

Si portò una mano sul petto- Goku è stata sicuramente una persona importante ma… - Alzò il capo- Quello che sento per Sanzo è diverso… più ponderato.. forse aveva ragione Goku, troppo pochi sette giorni per conoscersi e innamorarsi… però… gli voglio comunque un gran bene

Mei sorrise- Sono contenta che almeno su questo tu abbia fatto chiarezza. Aaaah, così avremo una coppietta in viaggio, chissà che lagne!

Yuu- Ti sbagli….

Mei- Hn?
Yuu- Anche se io sono interessata a lui, lui certo se ne strafrega di me- Sorrise amaramente- Sanzo è sempre immerso nei suoi pensieri, sempre cupo, non si lascia avvicinare- Si infilò le mani in tasca- Ogni tanto vorrei infilarmi nei suoi pensieri ma penso sarebbe sbagliato.. quando lo guardo è come guardare un muro di ghiaccio, irresistibile

Mei- Sta a te far sciogliere questo ghiaccio.. se vuoi posso procurarti un piccone!

Rise- No… va bene così…. non voglio nulla da lui.. mi basta potergli stare vicino.. non commetterò lo stesso errore che con Goku…

Mei- Ok, come vuoi… In caso, la proposta del piccone è sempre valida!- Le tese un pugno che Yuumei colpì prontamente.

Fece un leggero inchino- Grazie Meimi

Mei- E ora corri a dormire! Hai gli occhi simili a una melanzana!!!

Lui si ritrovò a gattonare all’indietro e nascondersi prontamente nella stanza dell’oste.

Sentì le ragazze borbottare e salire su per le scale. Infine non udì più nulla.

Uscì allo scoperto sospirando.

“Che imbecille”, imprecò contro se stesso.

Uscì fuori dalla locanda e si accese subito una sigaretta.

Sorrise, impercettibilmente.
”Lei è… innamorata di……….. me”

 

 

* * * * *

 

Camminava con passi lenti, ma decisi.

Il cerchio alla testa della sera precedente era completamente passato, i lividi no, ma per quelli c’era sempre tempo.

Forse quel suo urlare, il suo sfogo era servito. Non certo a mettere chiarezza ma, a radunare un poco i cocci che si muovevano nel suo corpo, ferendola.
Arrivata in fondo alle scale si scontrò contro un bambino che correva come una furia lontano da una mamma urlante. Si ritrovò a sorridere pensando un po’ a Michael e un po’ a sua madre…

Entrò sicura nella sala da pranzo, dirigendosi nel tavolo dove tutti erano come radunati, in attesa.
Hakkai- Ben svegliata- Elargì un bellissimo sorriso- Come ti senti?

Yuu- Bene- Ostentò sicurezza- Però, penso che tarderemo di ancora un po’ la partenza, mi spiace Sanzo, me ne assumo totalmente la responsabilità

Sanzo- E quale sarebbe il motivo?- Picchietto con la sigarette nel portacenere.

Si voltò sicura verso Meimi- Penso sia il momento che tu venga a conoscenza della verità

La ragazza sussultò appena, staccando le braccia dal tavolo e iniziando a guardarsi intorno.

Yuu- Quello che sto per dirti… non è per nulla bello o rassicurante.. Sarai in grado di sopportare ogni cosa?

Mei si passo una mano fra i capelli e deglutì- Mi stai mettendo solo ansia.. su, spara.. starà a me giudicare se è così tanto grave ciò che hai scoperto…. Ma fammi dire una cosa prima.. qualunque sia la verità io troverò chi ti ha ridotto così e lo appenderò ad un muro. Non voglio avere debiti

Yuu scosse la testa- No. Invece staremo tutti alla larga da quella gente. Non ho detto nulla subito perché siamo più al sicuro dentro questa locanda che proseguendo subito il percorso. Ma.. appena possibile dobbiamo allontanarci da questo posto, da quella gente- Strinse i pugni

Sanzo- Ora… ci vuoi raccontare?

Lei annuì e iniziò, senza troppi rigiri di parole, a riportare tutto ciò che aveva visto, sentito, vissuto la sera precedente.

Meimi restò impassibile ad ascoltare fino all’ultima parola. Infine si alzò, in apparenza tranquillamente, e abbandonò la stanza.

Hakkai fermò Goku che la stava rincorrendo.
Gojyo si accese una sigaretta mentre Yuumei si sedette accanto a lui.
Restarono in silenzio per tutto il pomeriggio.

Quando calò il buio ed iniziarono ad entrare i primi clienti, lasciarono elegantemente la sala per scomparire chissà dove.

…..

Goku- Non mi ha rivolto una sola sillaba- Disse stringendosi le gambe.

Yuu- Immagino- Rispose mentre finì la rampa di scale.

Goku- Ci provi tu?

Annuì- Se la lasciamo da sola è peggio.. non è bello vedersi crollare il tuo passato inesistente addosso…

Goku- Hn…

Gli tirò una pacca sulla spalla- Stalle vicino, Goku, ha bisogno di te

Lui si voltò appena, osservandola mentre si avviava con pazienza dalla porta di Meimi.

Entrò senza bussare.

La trovò seduta per terra, al buio e con le gambe strette al petto. La testa china poggiava sulle ginocchia.

Yuu non disse una parola, si limitò a disfare il letto ed a prendere una coperta che subito dopo le poggiò sulle spalle. Dopo aprì la finestra e si poggiò al davanzale- Quando ti verrà voglia di urlare ti basterà affacciarti… mentre la coperta ti proteggerà da ogni incombenza notturna

Si voltò, accucciandosi di fronte a lei- Ti ho portato delle cose…- Frugò nella borsetta rosea- .. un pacchetto di fazzoletti, per ogni puerile evenienza..- Sorrise.

Mei alzò gli occhi, non un velo di umido sul suo viso.

Yuu- E poi ho cercato una canzone metal per te.. premetto che non me ne intendo molto ma questa mi è sembrata parecchio carina…..- Gli mise le cuffie alle orecchie- Hei, guarda che è solo in prestito- La ammonì.

Si alzò e lasciò la stanza.

Meimi restò nuovamente sola. Ma questa volta i suoi pensieri non ebbero troppo campo- E questa roba la chiama metal? Non ne capisce proprio nulla … che imbecille…..

Mise la testa fra le ginocchia.

E finalmente…

. . . . .Riuscì a piangere

 

 

Il mio cuore stridula al ritmo di una canzone troppo bella per essere ascoltata in questo momento. Le mie lacrime, appese a un filo, si confondono col groppo nella mia gola. I miei piedi non vogliono muoversi, la mia bocca non vuole urlare

 

 

 

Continua…..

 

 

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Capitolo 13
*** The miracle of light ***


13 (il miracolo della luce)

13 THE MIRACLE OF LIGHT

 

 

 

Un’immagine chiaramente sfocata. I volti li riconosceva, quanto meno i vestiti. Erano i cinque ragazzi con qui stava viaggiando in quelle settimane. Assottigliò gli occhi, cercando di mettere il tutto a fuoco. Vide l’immagine allontanarsi, sempre di più… e più si allontanava e più diventava nitida. Che cosa buffa. Quando raggiunse la lontananza più elevata i volti risultarono limpidi, nettamente più limpidi.

Che cosa completamente idiota.

Aprì gli occhi emettendo un piccolo ‘tsè’. Osservò il soffitto rivestito di accurati dipinti, sicuramente fatti a mano. Che fatica inutile.

Si sentiva il corpo particolarmente leggero, quasi dovesse prendere il volo da un momento all’altro.
Si voltò appena e spalancò gli occhi.
Un viso dolcissimo, quasi di bimbo. Un corpo rannicchiato in una posizione parecchio scomoda a suo avviso.

Si trovò a sorridere. Allungò una mano per accarezzare la chioma castana, passando le dita fra i capelli, portando attenzione a non svegliarlo.

Poggiò la testa nuovamente sul cuscino, inumidendosi le labbra screpolate. Stette ad osservarlo per parecchio tempo, cercando poi la sua mano, stringendola.
Per quanto tempo si era sentita sola?

Per quanto aveva avuto il vuoto negli occhi?

Per quanto non aveva visto l’uscita?

Aveva passato quegli ultimi mesi in completa solitudine, chiudendo la se stessa che urlava richieste d’aiuto, sigillando quella porta.

Aveva creduto di perdere una famiglia…

… ma forse aveva perso molto di più

Per quanto non aveva visto l’uscita?

………Ora però.. la stava chiaramente vedendo…. Una luce in lontananza sembrava così saldamente indicarle la via.

Ora stava solo a lei uscirne fuori.
Goku aprì gli occhi.

“Eccola la luce”

Ritrasse la mano velocemente, portandosela sotto una guancia.
Goku- Oh… sei sveglia?- Chiese ancora assonnato

Mei- Così sembra.. sai, sei particolarmente carino quando dormi

Il ragazzo arrossì, farfugliando qualcosa- ….. come stai?- Domandò facendosi serio

Mei- Ho fatto un sogno bizzarro…- Si mise a sedere- .. e mi è venuta fame

Goku- Hn? O__o è correlato?

Mei- Non direi…. A proposito, non avrai fatto sconcezze mentre dormivo?!

Goku- AHHH!- Cacciò un urlo muovendo le mani e dimenandosi. Nell’agitazione rotolò giù dal letto, prendendo una bella schienata.
Gattonò sul materasso sporgendosi sul bordo- Che scemo che sei XD

 

 

*

 

Ansia

Desiderio

Rassegnazione

Sentimenti contrastanti.

Forse l’ultimo era quello che ora prevaleva di più in lei.
Un’ansia dovuta alla non conoscenza.

Un desiderio di comprendere chi davvero si guarda allo specchio.
Rassegnazione, l’emozione più forte e più abominevole. Arrendersi all’evidenza di ciò che si era per aprirsi completamente a ciò che si è.

Un percorso doloroso, ma pur sempre una strada da percorrere. La più giusta, senza alcun dubbio, ma la più difficile.

Annullarsi completamente per riscoprirsi peggiore.

Sprofondare.

Risalire.

E infine… rinascere

 

 

*

 

Hakkai- Ne sei sicura?

La ragazza annuì, decisa.

Gojyo- Bene, allora non ci resta altro che incamminarci- Si portò il pesante zaino su una spalla.
Mei- No. Vi ho già coinvolti abbastanza.. ora tocca a me muovermi

Goku- Non ci pensare nemmeno!

Yuu- Sono d’accordo con Goku.. andare da sola è una pazzia.. senza contare che…- Si toccò appena il ventre- Ormai sono coinvolta pure io

Sanzo si accese una sigaretta, con non curanza- Non perdiamo altro tempo

Il demone sorrise- Si. E’ anche meglio muoversi.. La nostra meta sembra parecchio distante e la prossima città dista almeno tre giorni

Yuu- Partiamo subito allora!

Riempirono velocemente Hakuryù con bagagli e cibarie e partirono di tutta fretta.
Si lasciarono alle spalle senza problemi quella cittadina in subbuglio, di cui membri di quella sanguinaria famiglia avevano sparso sicari alla ricerca dell’intrusa che aveva guastato loro la meravigliosa serata.

 

* * *

 

Era passato già un giorno intero di viaggio.

La città successiva sembrava distante anni luce.

Si erano stancati tutti in modo particolare, forse perché l’ultimo tratto era stato percorso a piedi ed in salita.
Goku e Mei erano stati tutto il tempo indietro, a parlare concitatamente. Li vedevano sbracciare, prendersi le mani, allontanarsi, urlare, imbronciarsi. Il gruppo accelerava il passo quando poteva, quasi sembrava di intromettersi troppo in quei battibecchi.
Yuu camminava davanti a tutti, con piccole ma veloci falcate.
I suoi muscoli, già atletici, si erano maggiormente intensificati dal giorno della partenza.. da allora, ridendo e scherzando, era già passato un mese.

Ora sentiva il suo cuore decisamente più saldo e sicuro. Aveva abbandonato quei sentimenti traballanti per Goku, anche se continuava a provare una forte attrazione per lui.

Ma quello che sentiva ora era totalmente diverso… Un qualcosa di cui non riusciva nemmeno a capacitarsi lei stessa… un sentimento forte e sfuggente… proprio come lui. Sempre così lontano e irraggiungibile.

L’aveva accettata, apparentemente di buon grado, nel gruppo e che questa era già di se una ghiotta vittoria ma.. certo non avrebbe ricambiato quel suo affetto, che avvertiva così delicato.
Solo al pensarlo arrossiva. Non provava nessuna morsa al petto solo una grande sensazione si pace. Forse era più giusto un amore così…

Anche se non l’avrebbe mai raggiunto…

Sanzo- Fermiamoci- Intonò con voce salda.
Gojyo- Rompete le righe!- Scherzò mollando a terra lo zaino.
Hakkai- Come ti senti?- Chiese, premuroso.
Yuu- Bene, ti ringrazio.. camminare mi ha fatto proprio bene. Aiuta a riflettere ed a rielaborare tutto- Sorrise- E comunque…- Si massaggiò la pancia- Qui è merito tuo se va meglio!
Il demone sorrise, inclinando lievemente il capo.
Goku- Sanzo, ho fameee- Mugolò

Gojyo- Ecco la scimmia alla carica!

Goku- Scimmia a chi, razza di microcefalo con le antenne!

Gojyo- Vuoi botte eh?!!!

Yuu sospirò, sedendosi accanto all’altra ragazza.
Mei- Sembrano tornati tranquilli… meno male…
Lei sorrise- Loro sono così. Non si scalfiscono mai.. li invidio molto per questo

Mei- Già..- Abbassò la testa- Te come stai? Fatti progressi?- Sorrise furbetta

Arrossì- Ma che dici???!! >/////< … non lo vedi com’è? Ci vorrebbe un’intera fase di disgelo per intaccarlo solo un po’ -__-

Mei- Arrendevole!

Yuu- Può darsi ç__ç .. però… a me va bene così… non voglio arrampicarmi per cercare una possibilità.. mi piacerebbe restare anche così.. mi basta avere lui nei miei sogni- Socchiuse gli occhi

Mei- Imbecille

Yuu- Decisamente T___T

 

*

 

Strano a dirsi ma era ormai quasi un mese che il cielo forniva loro un bellissimo spettacolo stellato.. quella sera però, inaspettatamente, iniziò a piovere.
Piccole goccioline scesero beffarde nella ciotola di Goku che iniziò a correre di qua e di là per ‘mettere al riparo’ il suo cibo.

Velocemente montarono le tende e si infilarono all’interno.
Yuu- L’estate sta finendo- Sospirò

Mei- Che schifo, non dirlo con quell’aria melodrammatica

Yuu- Ma che ci posso fare! Sono un essere estivo io! Mi piace saltare sui prati, rotolarmi sull’erbetta! Se lo facessi ora diventerei come Sanzo -.-

Mei- Bah, a me non fa né caldo né freddo… - Si infilò nel futon

Yuu- Dormi già? ç__ç

Mei- Indiscutibilmente U__U

Si girò dall’altra parte lasciando Yuumei a bocca a parte, a mugolare qualche cattiveria.
Tirò fuori la punta del naso. Non faceva così freddo come pensava.
Uscì velocemente, richiudendo subito la zip.
Sgattaiolò verso un gruppo di rocce poco più in là, lasciandosi quel bizzarro accampamento alle spalle.
Aprì le braccia e si lasciò bagnare dalla pioggerellina.
Quante volte da bambina scappava all’esterno e beveva la pioggia… e quante volte Kyoya la veniva a recuperare maledicendola per un possibile raffreddore che, puntualmente, si beccava lui.
In quel momento avrebbe voluto dipingere. Un quadro di quel cielo buio.. quelle goccioline che le cadevano sul naso, sulla bocca, sui capelli…

Sanzo- Ma sei scema?

Si girò di scatto, come pizzicata sul misfatto.
Balbettò qualcosa ma poi assunse un’aria imbronciata- Non posso prendermi un raffreddore in santa pace?

Sanzo- No- Sentenziò.
Yuu- Uff….- si allontanò di poco- Con la pioggia mi sento purificata… è come fossero lacrime scese dal cielo che mi avvolgessero dolcemente- Si strinse le braccia.
Sanzo- Che cosa idiota

Si voltò, osservando il viso scuro di lui. Gli si avvicinò, accarezzandogli una guancia- La tua vita non cambia se piove o meno. Il peso delle cose brutte è sempre lo stesso.. solo, forse, ci fa riflettere… ma questo non cambia ciò che portiamo appresso.
Sanzo- Cosa vorresti dire?

Yuu- Che non è colpa di una brutta giornata se il nostro umore è mutevole…

Sanzo- Tsè…- Rise, amaramente- Goku…

Yuu- L’ha fatto in buona fede.. all’epoca non pensava mi sarei ritrovata a viaggiare con voi… si era un po’ sfogato con me..

Si passò una mano fra i capelli- Eravate proprio legati eh…- Che cosa stupida aveva appena detto

Yuu alzò un sopracciglio- Si- Rispose senza troppi rigiri- Ma il tempo verbale è giusto…. Tutto ciò è passato.. per quanto stiamo viaggiando insieme non ci parliamo quasi per niente

Sanzo- E questo ti dispiace?

Piegò leggermente il capo- Non particolarmente…- Lo rialzò, sorridendogli- Ora le mie priorità sono cambiate

Sanzo le si avvicinò. Lei si domandò il perché di quell’espressione così gentile sul suo volto. Le passò una mano fra i capelli e le prese la mano- Torniamo indietro, idiota

Yuu- Ma O___O

No.

Quello che aveva detto prima a Meimi era una vera cavolata.
A lei non andava assolutamente bene così.
.. era questo ciò che le urlava il cuore mentre la sua mano veniva ancora saldamente stretta da quella di lui.
Voleva avvicinarlo… voleva guardasse solo lei…

Strinse gli occhi, fin troppo conscia che tutto ciò non sarebbe mai potuto accadere.
Sanzo- Asciugati e dormi, non voglio ritardare la partenza

Yuu- Si…- Balbettò- Notte…- Si infilò nella tenda e si chiuse dentro.
Sanzo ghignò appena. Si guardò la mano e la nascose subito dalla pioggia. Non ricordava una mano fosse così calda… da quanto tempo non ne stringeva una?

Da quando si era arreso alla sua debolezza ogni cosa gli appariva più chiara.
In fondo era anche lui un uomo, con le sue incostanze e pulsioni.

Però, ogni volta che la guardava, non riusciva a non provare disgusto verso quella sua parte che la desiderava così ardentemente. La voleva possedere, sporcarla con la sua lussuria.. ma questo avrebbe voluto dire sommergerla del buio che portava dentro sé.
Ma forse… era stato lui il primo ad essere sommerso dalla luce… e lo evidenziava il fatto che si trovava sotto quella pioggia senza provare alcuna cupa sensazione.

…quasi un miracolo

 

 

*

 

I rimanenti due giorni volarono sotto quell’incessante pioggia che dava solo respiro a tratti.
Il freddo autunnale si faceva sentire nell’aria e per troppo poco tempo le mantelline li riparavano.
Settembre.. un mese di stallo.. così lo considera Yuumei… non le era mai piaciuto, segnava la fine di lunghe giornate di sole, l’inizio di ore più corte e fredde. O forse odiava così tanto il freddo perché sua madre era mancata in una giornata di gelo…

Posò distrattamente lo sguardo su quella schiena dritta e rigida. In quei giorni aveva passato stranamente molto tempo con lui.. si era trovata a passeggiare anche la notte precedente, sotto le foglie bagnate. Non che sperasse in qualcosa di più ma… si, ci sperava. E anche animatamente.
Goku- Oh.. non suona più

Yuu- Saranno finite le batterie- Allungò una mano riprendendosi l’oggetto- Lo ascolti per una quantità di tempo notevole!

Mei- E non so come fai.. Fanno tutte schifo quelle canzoni

Yuu- Hei U__U
Mei- A proposito.. come si chiamava la musica dell’altra sera?

Yuu- Everytime we touch! Ah, non quella che conosci tu Goku- Fermò la sua domanda

Mei- Bene.. sappi che non era per niente metal U__U

Yuu- Uff… sei stopposa… pensavo di fare una cosa carina ç__ç la prossima volta ti lascerò morire, tiè!

Mei- Meglio che sorbire quella lagna

Yuu- O___O

Hakkai- Oh oh, guardate, la nostra meta! ^__^
Goku- YEEEEE, CIBOOOO >___<

Gojyo- Finalmente, non ne potevo più di questa astinenza- Borbottò

Il bonzo strinse il pacchetto di sigarette vuoto

Yuu- E se provassi a smettere?- Gli si posò dolcemente sulla spalla, parlandogli vicino all’orecchio.

Gojyo- Penso che nemmeno da morto rinuncerebbe a una buona fumata XD

Hakkai- Dovranno passare secoli prima che il nostro caro Sanzo decida di farsi questo regalo ^_^
Goku- Hakkai, puoi accelerare??? Sto morendo di fameeeee @__@
Gojyo- La solita scimmia ingorda -.- ma che immagine dai a queste due belle fanciulle, eh?

Goku- *ç*

Yuu si appoggiò nuovamente allo schienale, incrociò le braccia e puntò lo sguardo sul giovane che aveva di fronte. Quanto lo aveva osservato lamentarsi per la fame… quante chiacchierate avevano fatto, serenamente..

“Tutto questo, lo conserverò nel cuore.. perché è importante.. indubbiamente”

 

*

 

La pioggia aveva dato loro tregua, permettendogli almeno di scaricare con più calma. Il cielo però non prometteva troppa pace.
Mangiarono briosamente, con grande tranquillità.
Meimi sembrava essersi rapidamente ripresa, almeno in apparenza.
Persino Sanzo appariva più rilassato del solito, cosa molto più preoccupante agli occhi del gruppo.
Goku- Ultimamente ti vedo spento, stai bene?- Chiese innocentemente

Hakkai- Non svegliar il can che dorme!- Alzò un dito, sorridendo

Gojyo- Solo perché non ci maltratta a ogni occasione non vuol dire che non trami nell’ombra ¬_¬

Sanzo- Imbecilli U__U
Mei- Forse.. si sta solo apprestando alla fase di disgelo

Yuumei, seduta di fronte, iniziò a tossire. Prontamente Hakkai le versò da bere.

Lei sogghignò.

Gojyo- Bene- Si alzò- Direi che ci vediamo domani eh

Sanzo- Se tarderai anche di solo un minuto ti lasciamo qui- Sentenziò

Gojyo- Se se, notte XD

Mei- Penso vi abbandonerò anche io… sono un po’ stanca- Sorrise

Goku- Ti accompagno in camera, posso?
Lei sorrise e si lasciò seguire da quel cagnolino così adorabile.

Il tavolo scese nel silenzio.
Hakkai- Vi va di fare un giro prima inizi a piovere?

Unì le mani- Si! Siamo stati anchilosati tutto il tempo >__< Però non mi sembra ci siano molti negozi aperti..

Hakkai- Semplicemente non tutte le cittadine sono in festa sempre XD
Sanzo si alzò.

Yuu- Tu vieni vero?

Mugolò qualcosa di incomprensibile per poi scomparire dalla sala.
Yuu- Scorbutico -___- andiamo allora, ti va?
Si girò un attimo più tardi.. in tempo per perdersi un viso particolarmente rammaricato.
Hakkai sorrise alzandosi e porgendole la mano con gentilezza.
Lei l’afferrò e si fece aiutare.

 

Passeggiarono per le vie del centro non più di una mezz’ora. L’aria era diventata frescolina e il maglioncino a mezze maniche non bastava più.
Alzò gli occhi verso la locanda. Il loro tempo da soli terminava lì. Tirò uno sguardo a fianco a lui… forse una delle ultime volte che l’avrebbe trovata accanto. Però non gli importava. Lui voleva difendere quel sorriso ad ogni costo, con tutti i mezzi possibili.. preservarlo da quello schifo di mondo che li circondava.
.. anche se non era rivolto a lui

Le prese le mani- Sono gelide

Yuu- Oh si, ma sono sempre così ^__^

No. Non doveva prendergliele. Perché ora sarebbe stato difficile lasciarle.

Yuu- Sanzo!

Ora sarebbe stato più facile
Sentì il bonzo borbottare qualcosa. Poi lasciò quelle mani ghiacciate, consapevole del fatto che non le avrebbe mai più strette.
Hakkai- Sarà meglio vada a riposare un po’, tanto da non sbandare domani ^__^
Yuu- Notte Hakkai- Sorrise, salutandolo con la mano.
Fece un leggero saluto col capo rivolto al bonzo per poi venire immerso dalla luce dell’ingresso.

“Voglio andarmene, voglio essere io a girare prima lo sguardo. Tanto so che non ti rivedrò più, tanto vale ingannare il destino dicendoti un attimo prima addio, così potrebbe anche sembrare sia una scelta mia”

 

 

*

 

Goku- Vuoi rimanere sola?

Gli passò una mano sul viso- Se me lo chiedi con quello sguardo afflitto…

Si alzò dal letto- Solo non vorrei essere troppo invadente… si… ecco.. forse vuoi riflettere su..tutto- Fece spallucce

Mei- Tanto dove mi porterebbe? Non ricorderei comunque chi sono stata.. e sinceramente, non so quanto io ne abbia voglia… - Si portò le gambe al petto- Ero un’assassina, probabilmente senza scrupoli… tu vorresti ricordare un passato del genere?

Si ritrovò a scuotere la testa inconsciamente, per poi morsicarsi un labbro- Io.. so solo che come sei ora va bene… ecco, chiunque tu sia stata non c’entra nulla con ciò che sei ora

Mei- E’ la stessa cosa che ho pensato io… Quando ho scoperto che la mia famiglia era solo frutto di una distorsione nella mia mente tutto ha cominciato a ruotare.. per poi fermarsi e costruire un nuovo panorama… dove non ci sono morti inutili, né sangue, per ora… decisamente meglio

Le si risedette accanto- Davvero non vuoi ricordare chi…

Gli portò un dito sulla bocca- Se capiterà si.. in fondo ci stiamo muovendo verso quella direzione… però.. non voglio insistere ecco….

Goku- Non devi avere paura. In ogni caso puoi rimanere quella che sei, senza troppi sforzi

Mei- Sai cosa vorrei ora? Poter chiedere scusa alla gente a cui ho strappato la vita… ma non ricordo né chi sia né null’altro… forse sono solo un’ipocrita fifona- Batté la mano sulla fronte.
Goku- Ma sei pur sempre una bellissima fifona…
Lei gli sorrise, dolcemente, baciandolo su una guancia- Grazie, mio eroe

Lui le accarezzò la guancia.
Sapeva che non era giusto, per nessuno dei due.

… Ma sapeva anche che era ciò di cui aveva bisogno, in quel momento, per necessità, per soffocare un dolore più grande…..

La consapevolezza che sarebbe successo li fece rilassare, all’istante.
La fece stendere sul letto e ci si portò sopra, dolcemente. Iniziò a baciarla, prima con le labbra, poi cercò insicuro la sua lingua.
Lei ruppe ogni dolcezza e affondò maggiormente l’umida lingua nella sua bocca, coinvolgendolo in misura superiore.

Goku chiuse gli occhi accarezzandola, impacciato.
Lei sorrise, particolarmente divertita. Gli sbottonò la maglietta rimirando il suo petto puerile. Lo fece scivolare sul letto, invertendo le posizioni, iniziò a baciargli il collo, poi le spalle, si soffermò sui capezzoli per poi iniziare la lunga discesa.
Goku sentiva un nodo alla gola, vampate di caldo mai provate prima. Allora era quel genere di sensazione che tanto spingeva gli uomini a commettere pazzie?

Restò immobile, lasciandosi accarezzare e stuzzicare da quelle mani così esperte.

Lei gli baciò i boxer alzando poi lo sguardo, in cerca di permessi. Lui sgranò gli occhi e annuì appena, diventando paurosamente rosso in viso.

Meimi sorrise togliendo l’ultima cosa che rivestiva il suo corpo.
Mentre la lingua di lei leccava il suo membro, trovò modo di pensare come quella era la prima volta che restava completamente nudo davanti a una donna. Che cosa estremamente imbarazzante.

Ovviamente questo pensiero fu particolarmente fugace. Si trovò ben presto la mente sgombra e flash bianchi che apparivano sempre più frequentemente.
Goku- Ah- Un piccolo e sordo suono, l’unica soddisfazione che lei si prese.
Mei- Siamo velocini eh…

Goku- E’… normale?- La guardò con occhi bagnati.
Mei- Dipende.. ma credo funzioni così il più delle volte- Sorrise- Hei.. mica penserai sia finita qui?!

Goku deglutì, capendo che quell’immorale gioco sarebbe durato ancora per molto, forse tutta la notte- No.. ora tocca a me

 

*

 

Il cielo era una massa nera, un incontenibile contenitore di pioggia che aspettava chissà quale permesso per poter infrangersi al suolo.

Avevano fatto già due volte il giro di quella piccola cittadina, quasi tutto il tempo in silenzio.
Lei camminava poco più avanti, alle volte avvertiva l’odore della sigaretta per poi concentrarsi sul suo soffio. Lo trovava raffinato anche quando espirava fumo, che cosa ridicola.

Lui, rimasto sempre indietro, osservava le sue braccia continuare a cambiare posizione, senza mai trovarne una comoda. Il suo corpo si muoveva però sempre ritmato. Aveva un gran bel corpo, non c’era alcun dubbio. Gli anni di duro allenamento le avevano donato un fisico atletico e scolpito.. irresistibile per quelle iridi viola che così poco riuscivano a trattenersi. Ogni volta che posava i suoi occhi su di lei avrebbe voluto…   … Quella frase non veniva mai conclusa, un po’ per scelta un po’ per orgoglio. Quella semplice ragazza gli aveva chiaramente mandato gli ormoni in subbuglio, ma non era solo per quello che cercava sempre la sua presenza.
La vide girarsi e sorridergli- Torniamo indietro Sanzo? Ho paura stia venendo una brutta burrasca

No. Era indubbiamente per quel viso sorridente. Quel sorriso che gli permetteva di strafegarsene di una sicura pioggia in arrivo, che gli faceva perdere ogni pensiero coerente.

Era quello l’amore tanto decantato? Era davvero capace di provare un sentimento così?

Proprio lui, che aveva sempre vissuto ‘per se stesso’, senza ricercare alcun legame se non con persone sfuggenti almeno quanto lui.

Cosa stava facendo in quel momento?

Per la prima volta in vita sua si trovò a domandarsi cosa volesse veramente…

Yuu- Tutto bene?- Chiese, avvicinandosi, vedendolo fermo in mezzo a quella piazza oramai deserta- Hai finito le sigarette?- Domandò infine seriamente preoccupata- Scusami, ti ho fatto girare tanto e ora sei senza la tua fonte di vita primaria! Che posso fare per farmi perdonare??? >__<

Sanzo alzò un sopracciglio- Ma sei seria?

Yuu- Certo! Hai fumato così tanto perché ti annoiavi.. è colpa mia se hai finito il cibo per la tua anima!

Inclinò il capo da un lato, sbuffando. Tirò fuori dalla tasca un pacchetto aperto- Visto? Ne ho ancora per un po’

Yuu- Fiu…- Sospirò, assai sollevata- Meno male, pensavo già mi volessi colpire col tuo harisen o spararmi con la shureiju!- Imitò il bonzo nei suoi atti più celebri.
Si portò una mano sul viso, massaggiandoselo.
Lei gliela prese di getto- Non nascondere il tuo viso sorridente! Se ridi mostralo al mondo, che male c’è! Pure gli iceberg hanno un cuore, sappilo U__U

Sanzo- ...solo a te

Yuu- Come?

Sanzo- Voglio mostrarlo solo a te

Il suo battito accelerò maggiormente. Non riuscì, o forse non volle, lasciare quella mano che ora ricambiava la stretta. Non l’aveva mai visto così da vicino. Era splendido, troppo per una persona banale come lei… erano questi i pensieri che le passarono la mente mentre lui, con esitazione, si stava avvicinando.
”Cuore mio, reggi ancora un po’…. Fammi toccare per un attimo questo paradiso dal colore del sole.. so che sarà solo per un batter di ciglia ma.. me lo farò bastare…….. “

Una pesante goccia le cadde sul naso.

Ne seguirono altre.
Si staccò da lui- Cavolo.. sta piovendo fortissimo- Rise, aprendo le braccia. Portò la testa indietro lasciandosi accarezzare con vigore da quelle gocciolone. Ruotò un paio di volte su se stessa continuando a ridere- Ci prenderemo un bellissimo accidente XD ma è troppo bello restare qui sotto, no?
Non aveva il coraggio di guardarlo in faccia. Il ‘loro’ attimo era svanito, non sarebbe più tornato, ne era fin troppo consapevole. Quindi meglio mettere subito a tacere le urla del suo cuore sconsolato. Aveva scelto di soffocare quei dolci sentimenti, e doveva mantenere tale linea.

Non l’avrebbe perso come aveva perso Goku. Non di nuovo… non lui.

Sanzo- Yuumei

Lei chiuse più forte gli occhi ignorando il richiamo esplicito.
Il bonzo serrò i pugni. Come poteva afferrare quella persona così sfuggente e totalmente indipendente? Un attimo prima era vicino a lei e ora?…

No. Ora lo sarebbe ristata. Perché lui… la voleva sopra ogni cosa

Quando Yuu riaprì gli occhi, timorosa, lo trovò ritto davanti a lei, con un’espressione totalmente sconvolta. Si sentì afferrare.

La bacio, con violenza. Un dolcissimo bacio rubato.

Il tocco delle loro labbra durò pochissimo, ma per lui sembrò l’infinito. Non aveva mai toccato le labbra di alcuna donna fino a quel momento. E il pensiero di averlo fatto con la forza gli faceva ribrezzo. Con che coraggio l’avrebbe guardata d’ora in avanti?

E se lei non gli avesse rivolto più quel radioso sorriso?

Si sentì afferrare per la tunica e trascinare nuovamente in quel vortice d’emozioni.
Nuovamente le labbra si incontrarono, ma questa volta fu lei a deciderlo.
Yuu- Così siamo pari- Chiarì lei, appena si furono staccati.

Poi gli sorrise, con le lacrime agli occhi, un viso completamente luminoso, rigato dalla pioggia.
Non stava scappando, era ancora davanti a lui e…

Non troppo consci delle loro azioni si abbracciarono. Lui la strinse, quasi volesse stritolarla. Lei si rintanò in quella presa possessiva e tentò di ricambiarla con vigore.

Si staccarono appena, regalandosi timidi sorrisi. Poi si baciarono

.. e questa volta fu un bacio vero

I loro cuori, sembravano essersi finalmente toccati


 

 


Probabilmente, se non ci fossimo mai incontrati, saremo vissuti entrambi nel buio

 

 

Continua . . . . . .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Scusate scusate l’infinita attesa, ma gli esami chiamavano a gran voce, e per un po’ puoi ignorarli ma quando arrivano a prenderti a martellate è dura U__U

Comunque, eccomi tornata con un capitoletto tutto particolare, l’ho sentito molto forse anche grazie alle canzoni che ho interiorizzato particolarmente… aspetto i vostri commenti, che dire XD e non siate troppo cattivi XD

Nell’attesa di riprendere ritmi sani mai avuti vi lascio con questa copertina particolarmente significativa, almeno per questo capitolo. Una sorta di ‘provocazione’ verso ciò che sta accadendo…

Ringrazio TUTTE le persone che hanno letto questa storia, che continueranno a farlo, a sostenermi!

Grazie mille, davvero, a RAFFY-CHAN, RIKA, HOPE, LAV! . . . . .

 

 

 

 

Copertina:

Letto visto dall’alto, senza muri attorno. Goku e Yuu sdraiati, completamente nudi(si suppone) coperti da un sottile lenzuolo bianco. Yuu dorme beatamente di schiena, un braccio sotto la testa e un altro che cade mollemente per terra. Goku, anche lui di schiena, è intento a leggere un libricino, ha le gambe piegate e un piede esce dal lenzuolo.

 

Canzoni:

Da troppo tempo - Paolo Meneguzzi

L’amore – Sonohra

Helpless when she smiles - BSB

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Capitolo 14
*** Weep with me ***


14

Salve a tutti… e grazie per essere ancora qui a leggere questa storia che si sta così stranamente trasformando. Rileggendo questo capitolo mi sono trovata a piangere, ma forse perché sono particolarmente sensibile.. nell’ultima parte ho usato la canzone dei Sonohra ‘Salvami’, non volevo quasi dirvelo perché in fondo, per quanto possa il duo piacere o meno, la trovo una canzone particolarmente forte.. però quella ho usato……

Grazie alle persone che continuano a commentare! Grazie a RIKA-CHAN!

Grazie a HOPE(Eh già, capitolo parecchio inaspettato il precedente, ma ricco di significati a livello di storia… Goku e Mei erano aspettati, almeno da me… Sanzo e Yuu un po’ meno, ho tentennato molto prima di creare una scena così….)

VALERY_IVANOV(Mi fa piacerissimo risentirti ^__^ non chiedermi scusa, anzi sono io che ti devo ringraziare perché comunque ci sei! … Hakkai, porello ç__ç ma di Gojyo non dici nulla? XD anche lui è ancora non accoppiato cmq XD)

LAV(Vero? Anche io ho pensato la stessa cosa! Finalmente Sanzo tira fuori le palle XD in effetti nemmeno Yuu si aspettava questo svolgimento delle cose)

 

Colgo l’occasione per ringraziare un qualcuno che mi segue ormai da… 17 anni.. cavolo quanti…e chissà quanti altri 3 marzo ci saranno. . . grazie

 

 

 

Copertina:

Divano sul retro, Yuu che ride girata in avanti. Sanzo è voltato, con la testa all’indietro, un piede posato sul divano e il braccio poggiato sopra

 

 

Canzoni:

Cascada – Another you

Sonohra - Salvami

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

14  WEEP WITH ME

 

 

 

Si svegliò poco alla volta, mugolando qualcosa e stropicciandosi gli occhi. Si girò, senza comprendere molto di ciò che lo circondava.
Un leggero ‘Ahi’ lo costrinse ad aprire del tutto gli occhi.
Goku- Oh- Esclamò, palesemente sorpreso.
La ragazza, sdraiata di fianco a lui, si girò e si accoccolò fra le sue braccia, poggiando la testa sul suo petto.
”Non se n’è andata…”

L’abbraccio, molto lentamente, preso dalla paura di poterla svegliare e quindi farla fuggire.
Mei- Non fuggirò

“Da quando sa leggere nel pensiero? O__O”

Mei- Ne avrei motivo?- Alzò appena il capo, tenendo ancora gli occhi chiusi.
Lui scosse la testa, tremendamente imbarazzato, e la strine più forte.
Aveva fatto l’amore per la prima volta. E non solo una ma.. quante volte? Che schifo, nemmeno se lo ricordava. Il ricordo era confuso. Se tentava di rimembrare, richiamava alla memoria solo quell’immenso piacere che non faceva in tempo a terminare che nuovamente sentiva ricrescere.

Era per questo che il kappa scompariva nottate intere?… ora lo capiva, decisamente di più.

Solo al pensiero si sentì nuovamente eccitato.

“Dannato, stai buono eh…”, si trovò a parlare mentalmente col suo membro.
Comunque, fra tutti quei baci, carezze, passioni, una cosa l’aveva capita… per lei non era assolutamente la prima volta. E un po’ si trovò seccato dal fatto. Sicuramente non doveva temere qualsiasi paragone dato che non ricordava nulla ma… non era certo un vanto.

Sospirò, poggiando il mento sulla testa di lei.

“Che si fottano i miei pensieri… per ora va bene così… “

Chiuse gli occhi e provò a riprendere il sonno che per tutta la notte aveva tenuto lontano.

 

*

 

Attendeva, paziente, su una sedia in legno, sfogliando con attenzione un quotidiano.

Alzò lievemente gli occhi scarlatti, ghignando- Alla buon ora

Lei salutò con la mano- Pensavo di essere l’ultima..

Gojyo- No, sei la prima. Senza contare che nessuno si è presentato per colazione- Chiuse il giornale- Ore piccole?

Fece spallucce- Ho solo tardato stanotte a prendere sonno.. non sono granché abituata a cambiare giaciglio ogni dì- Si sedette nella poltroncina accanto- Per quanto ne daranno ancora? .. di cibo intendo?

Gojyo- Non saprei… penso che ancora per mezz’ora non ci siano problemi.. hai fame?

Sorrise, massaggiandosi la pancia- Un pochetto in realtà… non li hai provati nemmeno a svegliare?

Gojyo- E perché dovrei?- Si alzò- Senti, non ha senso aspettare ancora, iniziamo noi due, ti va?- Gli tese la mano, con fare sornione.

Sentendosi come minacciato da un qualcosa di impercettibile la ritrasse velocemente.
Gojyo- Alla buon’ora bonzo! Ore piccole anche tu? XD

Sanzo- Tsk, piantala di starnazzare di prima mattina razza di stupido pervertito

Gojyo- Veramente non sarebbe proprio prima mattina -.-

Yuu alzò appena lo sguardo, incontrando gli occhi ametista di lui. Entrambi si voltarono subito, arrossendo impercettibilmente.
In effetti, le ore piccole le avevano fatte davvero.
Non pensavo si potesse passare così tanto tempo solo a baciare una persona.

Erano rimasti lì, sotto quella pioggia scrosciante per una buona mezz’ora, per poi cercare un luogo al riparo e ricominciare a baciarsi.
Si sentiva le labbra stanche, che strana sensazione. Ma era felice. Era riuscita ad afferrare qualcosa di raro e prezioso. Per quanto sarebbe durata quella felicità? Si sentiva ancora bruciata dall’esperienza precedente… e con Sanzo era ancora tutto di più in bilico. Non era un uomo di garanzie, oggi c’era domani chissà..

Non avevano accennato nulla sull’argomento. Si erano staccati in contemporanea dopo un paio d’ore di quei baci di fuoco e dolcezza per poi avviarsi alla locanda, in silenzio. Lui le aveva preso la mano, ma appena arrivati all’alloggio gliel’aveva lasciata…

No. Quella volta non si sarebbe fatta illusioni.
Hakkai- Salve a tutti

Gojyo- Oh, e io che pensavo fossi scappato con una bionda provocante ^__-
Hakkai sorrise- Non avete ancora pranzato?

Yuu- Se per questo ho saltato pure la colazione- Addentò un pezzo di pane- Dormito tanto anche tu quest’oggi?! ^^

Hakkai- Si.. ne.. avevo bisogno

Yuu- Hai fatto bene

Le sembrava raggiante. Un piccolo raggio di sole che vagava per quella stanza troppo piccola per contenere tutta la sua luminosità. Ma…. Anche Sanzo sembrava aver la fronte meno contratta. Non che la cosa non gli facesse piacere ma… no.. decisamente non gli faceva piacere. Ma lui aveva previsto già tutto da tempo, sapeva come sarebbero andate a finire le cose… sapeva che lei non sarebbe mai stata…

Yuu- Mi passi l’acqua Hakkai?

No. Non voleva perdere quella voce cristallina che chiamava con allegria il suo nome e nemmeno quel sorriso sfavillante… per nulla al mondo. Forse non avrebbe mai potuto possederla ma… non voleva allontanarsi da lei. Che cosa stupida e totalmente masochista.



* * *

 

La voce. La tua voce, io voglio udirla. Come una canzone dalle parole sconosciute. Come la più bella melodia mai creata. Sussurrami dolcezza. Solo a me, sempre e solo a me. Sono troppo egoista?


Il cielo era particolarmente plumbeo. Sembrava potersi scatenare da un momento all’altro.. Per questo Hakuryù viaggiava più veloce del solito, o forse era semplicemente il suo conducente a volersi prima staccare da quella compagnia diventata così… stretta.

Goku- Hakkai, io avrei fame…- Tentò di mugolare, avvicinandosi al demone che gli rispose solamente con un sorriso tirato.
Gojyo- Non lo vedi che cielo grigio, scimmia? Prima arriviamo in un posto riparato, meglio è!

Yuu- La notte la passeremo fuori no? Il prossimo villaggio è troppo lontano.. quindi…..

Goku- Vedi! Vedi! Anche lei ti sta implorando di fermarti >__<

Sbuffò- Veramente non sto implorando proprio nessuno.
Sanzo- Fermiamoci appena arrivati alla prima boscaglia.
Goku- Ma Sanzooo, non si intravede nemmeno un piccolo alberello!!! >__<

Mei- Se dobbiamo accamparci tanto vale farlo vicino a un bosco, se piovesse saremo più riparati

Goku- Materialista ¬_¬

Mei- Ingordo U__U

Buttò la testa indietro, iniziando ad osservare il cielo e chiedendogli silenziosamente di risparmiarli ancora per quel giorno- ETCHI!!!

Gojyo- Salute!

Yuu- Che se ne va..- Cercò nella tasca un fazzoletto

Mei- Non è più stagione di girarsene con le maniche corte, bimbetta

Yuu- Ma io ho caldo >.<- Mugolò soffiandosi il naso.
Hakkai- Hai una giacchetta a portata di mano?

Yuu- Si si… - Frugò nello zainetto

Gojyo- E quella cosa striminzita sarebbe una giacca? XD
Lei se la infilò con fare risoluto- Felpina! E va più che bene U__U
In realtà sapeva benissimo che non era colpa della stagione ma… di ore passate sotto la pioggia. Pazienza. Ne era valsa la pena…. Però… dalla sera precedente non si erano più rivolti una sola parola.. sguardi si, e molti. Però brevi. Troppo.
Hakkai- Ecco il vostro boschetto signori

Goku- Evviva!!!!!- Saltò in piedi, ricevendo un’harisenata dritta sul naso.

 

Mangiarono velocemente e altrettanto velocemente tirarono su le tende per la notte.

Goku si morse un labbro, mentre Meimi continuava tirargli occhiatacce.
Le si avvicinò, di soppiatto- Ti prego >_<

Mei- Non pensarci nemmeno… Tu stai con Sanzo e io mi terrò la dolce apetta

Goku- Ma volevo stare con te

Mei- Dentro di me, vorrai dire- Si passò la lingua sulle labbra- Sarà per un’altra volta, forse.. notte

Goku- Ma… O.O

Gojyo buttò l’ultima legna utilizzabile nel fuoco- Penso che raggiungerò Hakkai .. buona notte

Sanzo non lo salutò nemmeno, si alzò e si allontanò dal gruppo.
Era totalmente buio ma i suoi passi si muovevano sicuri.
Lei sobbalzò e si attaccò ad un albero- Cazzo.. pensavo fossi un demone.. sentivo già lo sfrigolio dell’olio e l’odore della mia carne che cuoceva >__<

Sanzo- Che pensieri idioti che fai.. e comunque ti mangerebbero cruda

Yuu- Che schifo, blèèèèè!

Le si avvicinò ulteriormente, prendendole una spalla- Così almeno so dove sei
Yuu- Si….- Rispose solo, chinando la testa. Per fortuna era buio, altrimenti gli avrebbe mostrato un viso un po’ troppo colorito.
Sanzo- Senti…. Di quello che è successo ieri sera.. non vorrei ne facessi parola

Ecco. Lo sapeva. Ora le avrebbe detto che era stato un errore, bla bla bla, solite scuse. Dannazione. Ma perché sbagliava sempre tutto? Che fosse lei ad essere completamente sbagliata?
Yuu- Certo. E’ decisamente meglio- Si staccò dalla presa- Nessun problema, anzi, ti volevo dire la stessa cosa, mi hai solo preceduto- Si aggiustò una ciocca di capelli.

Sanzo- Stai facendo una faccia idiota

Yuu- Eh? Ma se non puoi nemmeno vedermi?!!

Sanzo- Io ti vedo. Anche al buio. Ti ho sempre vista.. anche quando tu guardavi Goku

Lei sgranò gli occhi. Sentì un magone salirle alla gola.

Sanzo-… e mentre ti osservavo continuavo a ripetermi che era giusto così, che avresti reso felice la scimmia. Io non ho mai voluto legami, mentre lui li ha sempre desiderati. Però, sono andato oltre.. arrivando a desiderare non un legame.. ma te

Yuu gli afferrò istintivamente le braccia- Io… non ti sto prendendo in giro, Sanzo
Lui sorrise- Lo so. Non volevo dire questo… io non sono abituato a tutto questo, e non ho voglia di dare spiegazioni a nessuno. Però volevo solo mettere una cosa in chiaro… Chiunque si avvicini a te, è morto. Io lo ammazzerò.

Lei non poté vedere i suoi occhi, ne tanto meno l’espressione metà tra il furente e l’istintivo… ma tutto ciò non ebbe grande importanza.

L’abbracciò- Non ti devi preoccupare. Perché d’ora in poi mi impegnerò a guardare solo te

Sanzo- Ci mancherebbe- Le diede un buffetto sulla testa.
Lei sorrise e si alzò in punta di piedi cercando le sue labbra. Ma fu prima lui a trovarle.

La prese e la strinse a se, continuando a baciarla. La fece appoggiare ad un albero e si premé su di lei.
Non l’avrebbe ceduta a nessuno.

A nessuno.

Lei era sua.

Sua

 

 

* * * * *


Il sole non aveva proprio voglia di farsi vedere nemmeno quel giorno. Quanto tempo avrebbero loro concesso quelle nuvole cariche di pioggia, prima di far sfracellare a terra quell’acqua così abbondante?

La jeep procedeva velocemente fra le risate generali. Qualcosa simile alla pace sembrava ora regnare.. come se le cose avessero preso finalmente un posto giusto, un loro verso.. la direzione corretta non è sempre così facile ed evidente da seguire in fondo.

Yuu- Etchì!

Prontamente la giovane le tese un fazzoletto- Non prenderla come una gentilezza, solo mi fa schifo che i tuoi microbi possano infettarmi

Yuu- Grazie -___- - Si soffiò il naso per ristarnutire nuovamente.
Hakkai- Vuoi che ci fermiamo?- Domandò, preoccupato.
Yuu- Ma no.. intanto non manca poi così tanto al villaggio no? Per sera ci saremo.. una zuppa e un bagno caldo ripareranno ogni cosa.. ETCHI’!!!

Il bonzo si sfregò la fronte, muovendo la testa.
Yuu- Hei, guarda che non ti attacco niente! Lo sapevi che gli iceberg sono immuni a tutto???- Si appoggiò al suo sedile e si sporse lievemente in avanti.
Grugnì- Zitta o ti ammazzo U__U

Goku- Iceberg! Era carina però!

Yuu- Ma si, non ve lo sembra? Un grosso ammasso di ghiaccio duro da scalfire!

Gojyo- Proprio un bell’epiteto per il bonzo- Ridacchiò- Ti mancava questa!

Sanzo- No, mi mancava una stupida in più alla vostra già beota compagnia U__U*

Yuu- E dai… non si può nemmeno scherz…… Oh… - Si fermò, inclinando lievemente la testa di lato e rimettendosi a sedere.

Mei- Fumo

Goku richiamò subito la nyaibò ma Sanzo gli fece cenno di quietarsi.

Hakkai- Sembra un incendio spento…- Fermò lo jeep sulla strada, molto lontana dal dirupo dal quale proveniva quel fumo nerastro.
Gojyo saltò giù- Meglio dare un’occhiata- Si avviò con le mani in tasca.
Sanzo- Che seccatura…- Si accese una sigaretta- Tu resta qui, ok?
Yuu- Ma no!!!- Urlò saltando giù anch’essa- Almeno vi seguo

Sanzo- Paurosa?

Yuu- Non stai ridendo vero?

Mordicchiò il filtro per togliersi quella ridicola espressione dal viso. Era chiaro avesse paura di rimanere da sola su una jeep, che c’era di male in fondo.. ma la trovava così estremamente e stupidamente tenera in quelle occasioni.
Gojyo- Oh cazzo…

Hakkai si portò una mano sulla bocca.

Goku- Ma come diamine può esserci finita lì sotto una jeep?

Mei si voltò- Non ci sono nemmeno segni di frenate… quindi non dev’essere sbandata.. e dall’altra parte non può essere passata perché la foresta è troppo fitta.
Sanzo- Tsk- Gettò la sigaretta, prendendone subito un’altra.
Gojyo- E’ il caso di andare giù, che dite?

Yuu era rimasta lievemente più indietro ma, deglutendo, decise di avvicinarsi.

Spuntò appena col muso e impallidì. Il cuore le smise di battere, in quel momento, ne era sicura.

“Sai, mi piacerebbe molto diventare uno di quegli adulti essenziali per un villaggio! Essere d’aiuto alla gente… è il mio sogno!”

Goku- Ma come ci arriviamo? E’ altino in effetti- Si accucciò.

“Una cosa per me potresti farla, prega che il mio sogno si realizzi!”

Hakkai- Magari c’è qualcuno ancora all’interno…

“E chissà, magari riuscirò anche a convincere gli altri membri della famiglia a cambiare… sarebbe davvero meraviglioso!”

Mei- Chiunque ci fosse sarà sicuramente morto. E comunque il fumo si sta dipanando, sembra passato del tempo dalla caduta

“In bocca al lupo Yuu-chan!”

Yuu- No….. No….

Sanzo- Hn?

Hakkai- Yuu, che ti prende?

Yuu- NOOOOOOOOOO

Cacciò un urlo poi si gettò giù dal dirupo. Non tentò nemmeno di stare in piedi, una postura che le venne quasi naturale, a vederla al di fuori sembrava stesse quasi volando raso terra. Invece stava correndo, e la rapidità non le permetteva di ribaltarsi.

Sanzo- Ma che cazzo…- Gli si cacciò dietro, avendo decisamente più difficoltà a non ruzzolare giù.

Lei correva. Si stava sbagliando, sicuramente. Non aveva assolutamente scorto nessuna manina spuntare da quelle che ormai erano macerie di una vecchia e bruciata jeep. E non aveva nemmeno riconosciuto l’inconfondibile colore rosso di quest’ultima, e quello stemma.. di quella famiglia…. Rimasto intatto, come per schernire di più il tutto.

No. Lei non l’aveva riconosciuto.
Però il suo cuore si era fermato.

Stava già piangendo come per un giudizio già acquisito.
No. No.

Continuava ad urlare sputando lacrime e terriccio.
L’ultimo pezzo lo fece rotolando ma, toccata terra, si rialzò e corse verso la macchina.
Yuu- NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Urlò, nuovamente, continuando a piangere, mentre buttava via pezzi di terra e macerie per restituire luce e spazio a quel corpicino.

Lo prese fra le braccia, lo strinse, stritolandolo.

Yuu- No… No….. No… No….. No…

Quando Sanzo arrivò giù, sentì solo un disco rotto e vide la ragazza cullare un ragazzino ricoperto di sangue.

Lo spettacolo che si presentò agli altri fu eguale.
Lei lo abbracciava continuando a ripetere la stessa parola, in continuazione, dondolando la schiena, sempre più velocemente.
Hakkai- Yuumei

Alzò il viso, ricoperto di sangue e lacrime- E’ morto… E’ morto….

Il demone si abbassò verso di lei e accarezzò il viso del bambino.
Yuu- E’ morto per salvare me… Hakkai…. È morto per salvare me… ha rinunciato al suo sogno per me…….- Riprese a piangere e a stringerlo
Gojyo si avvicinò e la fece alzare appena col busto. Pulì il viso del bimbo con un fazzoletto- Questo è Michael, giusto?

Yuu abbassò il capo e riprese a singhiozzare. Serrò i denti e cacciò un nuovo urlo. Tentò di respirare, da quanto non lo faceva.

Hakkai- Calmati, Calmati… su…- Le prese il capo e lo strinse, delicatamente- Non è colpa tu Yuu…. Non lo è…

Yuu- E’ così piccolo… aveva un sogno grande.. .. e me lo hanno portato via…. Perché?… Perché…?

Mei fece per avvicinarsi ma Goku le prese la mano, facendola voltare- Sia chiaro, non è nemmeno colpa tua- Gli sibilò, a denti stretti- Quindi non iniziare nessun tuo castello

Lei strinse i pugni- N.. no- Lasciò andare le spalle.
Sanzo era immobile. In quelle situazioni non sapeva mai come comportarsi, proprio non l’aveva ancora imparato…. Però…..- Togliamolo da qui, portiamolo su

Gojyo si tolse la giacca marroncina e avvolse il bambino, staccandolo delicatamente dalle braccia della ragazza che non smetteva di versare lacrime.
Hakkai l’aiutò ad alzarsi e la lasciò nelle mani dell’uomo che gli era davanti e che ora, le aveva riposto sulle spalle la sua linda tunica.
Senza ritegno la prese in braccio e iniziarono faticosamente a risalire il dirupo.
Grazie alla nyaibò Goku scavò velocemente un buco nel terreno e Meimi costruì una croce con del legno piuttosto grezzo. Gojyo e Hakkai ripulirono perfettamente il bambino con l’acqua delle loro borracce.

E lei? Lei cosa aveva fatto per lui?

Forse non aveva pregato abbastanza per il suo sogno, poco intensamente… si era dedicata ad altro.. no. Lei non l’aveva mai dimenticato e mai lo avrebbe fatto.

Ma allora perché non era riuscita a fare nulla di più per lui?

Hakkai- Yuu.. questo è…

La giovane si avvicinò, vacillando- Lasciaglielo. Ormai è suo.. speravo gli diventasse così stretto da fargli male alla caviglia- Rise, amaramente, osservando il suo regalo- Ma ormai non sarà più possibile..- Si portò una mano sulla bocca- Oddio….- Scosse la testa- Fatti baciare, piccolino- Si chinò, abbracciandolo e stringendolo forte. Quanto avrebbe voluto sentirlo urlare, intimarle di fare più piano. Gli baciò la fronte, le guance, le labbra.

Sanzo le poggiò una mano sulla spalla e lei si alzò, permettendo a Gojyo di riporlo nella piccola fossa che avevano accuratamente costruito.
Proprio mentre stavano richiudendo il tutto, le prime gocce di pioggia si fecero sentire.
Yuu tirò indietro la testa- Grazie.. piangi con me…

Quelle gocce le sembravano un abbraccio, tenero e dolce.

Sanzo recitò un rito in una lingua a lei sconosciuta, concludendo con una frase, stranamente, dal suono quasi lieto.
Chiese di rimanere sola per qualche istante, un ultimo attimo accanto al posto più vicino dove ora il suo corpo risiedeva.
Una sensazione che aveva già provato.

Una sensazione tremendamente ancora viva.
Un ultimo addio. Ultimo….

Yuu- Giuro che troverò quei bastardi e li massacrerò dal primo all’ultimo. E non morirò, stai tranquillo, perché dopo averti vendicato, tornerò qui, a prenderti, e ti porterò nel mio villaggio. Lì ti darò un vero luogo dove riposare, te lo prometto, sulla mia vita. …- Riprese a piangere- Michael… grazie, di tutto… anche se dovevi vivere, e per questo ti odio.. io ti ringrazio… - Si morsicò un labbro- Realizzerò per te il tuo sogno, in un modo o nell’altro diventerò una persona per cui tu possa andare fiero… si… lo farò… - Deglutì- Quindi, ti prego di proteggermi ancora fino a quel momento.. fino a quel momento continua a starmi vicino ed osservarmi….- Socchiuse gli occhi.
“In bocca al lupo Yuu-chan!”

Yuu- Crepi- Si asciugò le lacrime e si voltò.

Raggiunse gli altri dalla jeep, Gojyo l’aiutò a salire.

Hakkai accese il motore e partì.
Nessuno si voltò. Non ce n’era più bisogno, ormai.
Solo Mei, con la coda dell’occhio, portò il suo sguardo indietro.

“Io.. quel bambino non avrei dovuto conoscerlo.. non lo ricordo.. ma allora… perché mi sento così triste?”

Si guardò le mani.

“Kei-chan”

Sgranò gli occhi. Si piantò le unghie nelle braccia e si tirò su il cappuccio della giacca nera.

Lei non ricordava un cazzo di niente.. ma allora perché stava così male?

 

 

 

 

“Non sognare, non si avvererà. Non sperare, non accadrà”

 

 

Continua…….

 

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** My heart of stone ***


15

 

15 IL MIO CUORE DI PIETRA

 

 

 

Si trascinava, correva più che poteva anche se con quel piede rotto era particolarmente difficile. Ormai sentiva il fiato in gola, la sua mente non pareva acquistare la lucidità necessaria per capire che …

-E’ finita

L’uomo indietreggiò, ansimando e cadendo a terra. Fissò con occhi terrorizzati il ragazzo che aveva di fronte, che lo guardava con fare totalmente indifferente.

Balbettò qualcosa di estremamente confuso mentre ormai, grondante di sudore, non faceva altro che tremare.

Il ragazzo tirò lentamente fuori una pistola e gliela puntò contro.
L’uomo deglutì e si girò, cominciando a gattonare. Un ultimo e disperato tentativo di fuggire dal suo sicuro carnefice.
-Vuoi concludere questa tua vita patetica in un modo ancora più deplorevole?

Perché quella voce risultava così tranquilla? Cazzo, voleva ucciderlo. E l’avrebbe sicuramente fatto. In qualunque lingua gli avesse chiesto di risparmiarlo o usando anche tutte le sue forze per fuggire.. lui sarebbe morto. In quel giorno. In quel momento.

L’uomo chiuse gli occhi battendo i pugni per terra, ormai completamente arreso all’evidenza. Si voltò, come un gatto pronto ad attaccare, le sue ultime forze le avrebbe usate per provare ad eliminare il suo persecutore.

Ma non ne ebbe il tempo.

-Good luck

E un colpo partì. Secco. Dritto in fronte.

Il busto dell’uomo crollò all’indietro, gli occhi aperti, la bocca che sbavava.
Il ragazzo ripose pacatamente la sua arma e si voltò, lasciando in quel bosco il corpo ormai privo di alcuna forma di vita.

 

 

 

* * * * *

 

Goku- Come sta???- Chiese, notevolmente preoccupato.
Il demone scosse il capo- Come prima..,. ha la febbre molto alta, le medicine sembrano non farle alcun effetto

Gojyo- Accidenti.. già era raffreddata.. in più è stato un duro colpo per lei…
Hakkai- Già.. Comunque noi siamo totalmente impotenti. Lasciamola riposare e speriamo si riprenda presto.
Goku- Chi c’è con lei ora?

Hakkai- ..Sanzo

Goku- Mmm.. non vorrei restasse sola… sentite, io vado in città a cercare delle mele, avrà fame quando si sveglierà. Ci vediamo dopo!

Hakkai- Si… ottima idea

Il giovane corse via, lasciandosi alle spalle un Gojyo visibilmente preoccupato.
Si accese la sigaretta e soffiò il fumo in faccia all’amico- Togliti subito sto cruccio, non farà bene a nessuno… ma soprattutto non dire più il suo nome con quello strano risentimento, la scimmia non ha capito nulla e sarebbe meglio per tutti non si capisse più di così….. – Inclinò leggermente il capo- Ti sto forse ferendo con le mie parole?
Scosse il capo- No, sono giuste. Però non provo per Sanzo risentimento.. invidia forse… Io ero…… Io sono parecchio innamorato, sai?- Sorrise, tristemente.
Gli diede una potente pacca sulla spalla- Non pensavo di potertelo mai dire nella mia vita ma.. dimenticala, in quel senso almeno. Non che contro il bonzo non puoi lottare, non dico questo.. solo..

Hakkai- Non vuoi che io soffra, giusto? E ti ringrazio della tua franchezza Gojyo ma…- Fece spallucce- Non posso farci nulla… e comunque non vorrei nemmeno farci nulla.. questo cuore è rimasto freddo per troppo tempo.. ora che ho trovato una persona in grado di scaldarmelo non voglio perderla per qualche stupido errore. Le starò vicino, la proteggerò, come amico… almeno…

Gli prese la spalla- L’amore non è mai facile, amico mio

Hakkai- Già…- Sorrise- Spero solo che lui non la faccia soffrire

Gojyo- Ahhhh, lo farà, eccome! E in quel caso tu ZAN, sarai pronto a portargliela via!

Hakkai- Ma non hai appena detto che dovrei dimenticarmela?
Gojyo- Ma va là, volevo solo darti una scrollata! Mai arrendersi, in nulla!
Hakkai- Che scemo che sei- Nuovamente sorrise.

Osservò il cielo, ancora estremamente cupo.

*

Strizzò con cura lo straccio fresco, lo fece sgocciolare per bene, e glielo ripose sulla fronte.
Lei non si mosse, quasi non avesse più il controllo del suo corpo. Era rigida da qualche ora.. prima era sempre lì a lamentarsi, a delirare nel sonno. Ora invece se ne stava lì, immobile.

Ogni tanto si avvicina per sentire se respirava.
Sospirò per poi risedersi sulla sedia di vimini accanto al letto.
E nuovamente passarono delle ore.

Goku gli propose il cambio ma lui non accettò, non volle nemmeno mangiare.

Una sola cosa voleva in quel momento. Che lei si svegliasse, gli parlasse, gli sorridesse. Solo questo… era egoista? Non aveva alcuna importanza.

TOC TOC

Non mosse un singolo muscolo. Lasciò entrare il nuovo ospite che, accendendo la luce della piccola abatjour, si accucciò accanto a lui- Quanto ha?

Sanzo- Non lo so… non gliel’ho più misurata da prima- Si stropicciò gli occhi

Mei- Perché non provi a riposare?

Sanzo- Tsè, non prendo consigli da una stupida che non dorme almeno quanto me
Sospirò- Giusta osservazione- Si alzò, avvicinandosi al letto e toccandole la fronte- Spero gli antibiotici le facciano effetto.. e lo spero veramente- Grugnì all’espressione dubbiosa del bonzo

Sanzo- Tu come…

Mei- Non chiedermelo. Non fare forzatamente il gentile- Si alzò

Sanzo- Meglio così- Tirò indietro il capo- E ora vattene a dormire. Non ci serve un altro peso morto

Lei sorrise per poi salutarlo e uscire dalla stanza.
Rimase appoggiata alla porta per qualche minuto.
Goku- Come stai?

Mei- Non penso di essere io quella che sta più male- Si scostò, incamminandosi per il corridoio.
Le afferrò il braccio- Non è una gara questa!- Sbottò- Sei sparita tutto il giorno.. non vorrai sprofondare un’altra volta?
Sospirò- Sto solo riflettendo, Goku. Devo comprendere alcune cose

Il giovane la superò, ponendole si davanti- Non puoi comprenderle ora. Hai sentito cosa ha detto Yuu sul mangiamemorie.. troviamo lui e capirai

Mei- Non hai capito.. non mi interessa un granché ritrovare la memoria….. solo…. – Si toccò la cicatrice- Non ho provato nulla… intendo per quel bambino….. oltre l’orrore per la sua morte, questo è certo… ma nulla…

Goku- Magari non lo conoscevi…
Mei- Se ero invischiata in quella famiglia lo conoscevo si… quello che mi chiedevo io è… se oltre portare via la memoria non si portino via anche i sentimenti… è difficile da spiegarti… so di non aver mai visto quel bambino nella mia vita ma…

Goku- Ma???

Alzò gli occhi, ora smarriti- Ne ho avvertito chiaramente la voce

Goku- ….- L’abbracciò, stringendola forte- Non ti preoccupare, non pensare a nulla… appena troveremo lo stronzo che ti ha fatto questo lo prenderò a pugni per poi farmi spiegare tutto.. – Le baciò la fronte- Ma ora non farti trascinare in un vortice senza senso

Lei abbassò il capo, poggiando la testa sulla sua spalla- Portami con te, Goku
Le accarezzò i capelli- Ma certo…….certo

 

*

Notte fonda. Sicuramente un orario casuale. … e lui non riusciva a chiudere occhio.
Lei aveva ripreso ad ansimare, a delirare, a dire cose inconcludenti.
Lui rimaneva lì, immobile, ad osservarla, senza sapere cosa fare.

Finché nelle parole farneticanti di lei non uscì il nome ‘Sanzo’

Talché il bonzo si alzò e si stese accanto a lei, abbracciandola. La sua fronte scottava, Santo Cielo se scottava… Le posò un bacio a fior di labbra e la strinse più forte a se.

Lentamente il suo tremore si affievolì, fino a cessare del tutto.

… Fu così che entrambi caddero in un sonno cullato dalla dolcezza della notte.

 

 

* * * * *


Bussò, molto piano, quasi impercettibilmente.

Non ricevendo risposta aprì lentamente la porta, infilandosi di poco con la testa.

Lasciò andare la maniglia per un attimo, per riafferrarla subito dopo, evitando così che la porta potesse sbattere contro un comò troppo vicino.

Restò ad osservare quello strano quadretto per qualche secondo, o forse passò addirittura un minuto.

Forse Sanzo era particolarmente stanco e si era seduto sul letto per poi addormentarsi. Si, doveva essere questa l’unica soluzione. E magari l’aveva abbracciata nel sonno, senza nemmeno rifletterci, senza darci nessun significato. Perché mentre si dorme si fanno tante cose no?

Si.
Era questa la situazione, sicuramente.

Perché mai il suo bonzo corrotto si sarebbe infilato spontaneamente nel letto di quella che era stata la sua donna.

Richiuse delicatamente la porta, girandosi e appoggiandosi ad essa. Alzò gli occhi e osservò un soffitto particolarmente scarno. I palmi però non volevano staccarsi dal legno della porta, come per voler rientrare e svegliarli con un sorriso e una sua solita battuta.

Ma…

Si stropicciò gli occhi.

Si staccò dalla porta e percorse le scale in discesa per entrare di scatto in un’altra stanza.

Mei- Oh.. buongiorno Goku- Disse semplicemente, gettando dalla finestra una sigaretta mai consumata.

Il giovane osservò distrattamente la cenere accanto a lei- Mi faccio schifo

Si staccò dalla finestra- Eh perché dovresti?

Goku- Perché in una situazione così delicata io ho voglia di…- Girò lo sguardo, chiaramente imbarazzato.
Mei- E che male ci sarebbe?- Domandò cercando un’altra sigaretta.

Goku- Perché stai male e avresti solo bisogno di quiete, invece io mi faccio prendere da stupide voglie da uomo.. che schifo- Si passò più volte la mano sulla faccia.

Lei gliela prese, accarezzandone il palmo- Che ne dici di una buona doccia…. – Attese qualche istante- ..insieme?

Goku- Dici che si può?

Mei- Oh, quante colorazione ha questa tua domanda… da quale risposta inizio? Vediamo.. il sesso aiuta, è assolutamente una liberazione, lo svuotamento completo della mente. Quindi non faresti altro che arrecarmi piacere, direi…. E se invece ti riferivi alla sicurezza del tutto, ti chiedo… sai che ci sono mille modi per divertirsi anche senza rischi di concepimento?

Goku sgranò gli occhi, eccitato da quello sguardo selvaggio e provocante, e impaurito perché conosceva poco e niente dell’argomento. Quell’unica sera aveva sperimentato cose che nemmeno prima immaginava.. ne potevano esistere altre? Si sentiva già morire al solo pensiero.
L’afferrò per la camicetta e la baciò, con forza.

Mei- Bene… penso che ci svagheremo per bene- Sorrise, catturando le sue labbra.

 

*

 

Aprì svogliatamente un occhio, richiudendolo subito. Avvertiva leggermente la testa pulsare più del dovuto, ciò la infastidiva notevolmente.

Sentì la schiena dolorante e decise fosse giunto il momento di donargli un po’ di sollievo, cambiando lato su cui poggiarsi.
Aprì di scatto gli occhi, dopo aver sbattuto col capo contro ‘qualcosa’

Un ‘aiha’ poco rassicurante le fece alzare la testa con estrema cautela. Trovò ad accoglierla un’espressione ancora più idiota di quella che, sicuramente, aveva lei.

Sanzo si alzò di scatto, iniziando a tossire, per darsi un contegno probabilmente. Senza dire nulla allungò una mano e la poggiò sulla fronte di lei- Tsè, ancora calda.
Yuu gliela allontanò, dolcemente- E ci credo, ti trovo nel mio letto di prima mattina e così…

Fece spallucce- La sedia era scomoda- Tenne a precisare

Si avvolse nelle coperte, assicurando il suo viso da ogni occhiata- .. non mi è affatto dispiaciuto trovarti qui….- Sbucò appena con gli occhi, non ricevendo alcuna risposta.

Sanzo sbuffò e si risedette sul letto- Come ti senti?

Yuu- Meglio.. solo la testa… un po’ intontita….
Sanzo- E’ normale- Tagliò corto- Ti mando qualcuno con del cibo.
Yuu- NO!- Gli afferrò un lembo della tunica- Non… - Si morsicò un labbro, fin troppo conscia che non poteva chiedergli più di così.
Lui si rialzò e uscì senza dire nulla.
Rientrò solo pochi minuti dopo con in mano un vassoio mezzo bagnato e un piatto di minestra quasi vuoto.
Lei rise appena per alzarsi con fatica, ringraziò e tentò di mangiare il liquido rimanente.

Sanzo- Sappi che è la prima è l’ultima volta che faccio una cosa del genere U__U

Yuu- Lo so.. tu non sei il tipo da prestare così tante attenzioni- Sorrise, per poi riposare il cucchiaio- …….

Sanzo- Che hai ora?

Yuu- Scotta

Sanzo- Vedi di non fare lagne e mangia

Yuu- No… scotta qui…- Si toccò il petto- è… una brutta sensazione….

S’appoggiò allo schienale della poltroncina- Mangia- Ribadì

Lei riprese a bere quel minestrone, oramai freddo. Per quanto si sarebbe trascinata dietro quel vuoto? Com’era potuta succedere una cosa così grave?

Si sentiva completamente svuotata.
Sanzo- Chi è Kodja?

Lei alzò un sopracciglio, totalmente sorpresa- Come?

Sanzo- Hai detto quel nome mentre deliravi.. è un nome maschile, no?

Posò il cucchiaio- Hei, non mi dire che sei geloso?- Spalancò gli occhi, regalandogli un’espressione più che sorpresa.
Sanzo- Ma che diamine vai blaterando?- Si alzò in piedi, velocemente e raggiunse la finestra.
Lei ridacchiò, ad alta voce. I suoi occhi però erano caduti bassi. In un profondo quasi irraggiungibile.

TOC TOC

Hakkai- Scusatemi davvero

Yuu- Oh, Hakkai, entra!- Lo accolse con un sorriso.

A seguire entrò anche il mezzo demone che, con un sorriso gentile, le posò un bacio sulla fronte- Ti senti un po’ meglio?

Yuu- .. Si- Tentennò a rispondere- Sarò pronta per ripartire il prima possibile

Hakkai- Ora non pensare a questo… pensa solo a rimetterti

Gojyo- E alla svelta anche! Ci mancano i battibecchi di donna!

Finì velocemente la minestra, posando il piatto sul comodino.

Hakkai- Il dottore passerà nel pomeriggio

Mosse le mani- Non è proprio il caso! Sto benissimo… avrò preso freddo nei giorni precedenti.. e ieri sera…- Tentennò, indecisa se continuare o meno- .. e ieri è stato un duro colpo per me- Disse, con la testa dritta.
Hakkai sorrise, carezzandole la testa- Lo so. E’ per questo che non devi chiedere di più alle tue forze.

Yuu- Si ma…- Si chinò in avanti- Se non faccio qualcosa impazzisco

Gojyo- Tranquilla, abbiamo già organizzato i turni per tenerti compagnia… ovviamente al bonzo spetta la notte, quella non gliela ruba nessuno

E l’harisen colpì incessante, freddo e secco come al solito.
Yuu- Che ci volete fare, i bambini dormono meglio fra le braccia della mamma!- Scherzò- E in molti mi dicono che ho lo sguardo materno- Sgranò gli occhi.
Sanzo- Andate al diavolo- Bofonchiò, uscendo dalla stanza.
Gojyo- Bene..Hakkai, è tutta tua- Picchiò sulla gamba dell’amico- Noi ci vediamo fra qualche ora, principessa!

Lei annuì salutandolo appena con la mano-…. Devo dormire?
Yuu- Non necessariamente se non vuoi- Sorrise- Puoi parlare, dormire, ignorarmi, tutto ciò che và!

Si lasciò andare sotto le coperte- Da quando è arrivato il freddo?
Hakkai- Da qualche giorno.. te lo dicevamo di coprirti

Tirò su col naso- … hn…. Domani però ripartiamo, ok?

Hakkai- Si si.. ora stai tranquilla però….

Yuu- Hakkai…… io sono così debole? Tanto da farmi venire la febbre… tanto da bagnarmi ogni volta il viso

Lui le passò una mano su una guancia, asciugandola- Questa non è debolezza. E’ la più grande delle forze

Yuu- Hn…- E nuovamente sprofondò sotto le lenzuola, tenendo stretta la mano dell’uomo accanto a lei.


*

 

Si grattò il naso- Vedo che stai meglio

Yuu- E ti dispiace?

Scosse la testa, particolarmente colpito

Yuu- Anche tu hai un bel colorito- Chinò di lato la testa- Un colorito particolare

Le sue guance avvamparono- E’ un caso.. uno stupidissimo caso… e poi che dici, io sono sempre colorito!!!

Rise per poi superarlo.
Goku- Sicura di voler scendere per cena? Non è meglio se ti riposi ancora un po’?
Yuu- Decisamente no. Ho già fatto preoccupare troppa gente… in realtà- Si fermò- Mi sento veramente fiacca ma… mangiare mi farà bene.. Non mi farò mettere sotto da quella cazzo di famiglia- I suoi occhi si tinsero di pennellate scure.
Goku- Hn… e comunque non hai fatto preoccupare così tanto……. Non avevo mai visto- Prese respiro- ..Sanzo dormire così beato

Si fermò, nuovamente- Eh?- Esclamò incuriosita.
Goku- Si ecco….- Si passò una mano fra i capelli- Stamattina sono entrato nella tua stanza e l’ho visto che dormiva accanto a te..

Yuu- Ahhhhhhh, ora capisco molte cose- Rise- Ecco il perché di quella frase di Gojyo- Scosse il capo, divertita- Poverino, doveva essere distrutto per dormire così. Anch’io sono stata stupita di ritrovarmelo nel letto così- Lo superò- E quindi sei stato tu a mettere certe voci in giro, che lingua lunga!

Mosse le mani- Ma no! Solo che.. pensavo…

Yuu- TU non devi pensare, ti rincretinisce il cervello- Scherzò- E comunque… guardami bene- Gli si avvicinò,forse un po’ troppo- Credi che un tipo così figo come Sanzo potrebbe anche lontanamente guardare una sciatta come me?- Il suo tono era indagatore, ma di questo lui non se ne accorse.

Balbettò qualcosa di estremamente confuso per poi discostarsi, velocemente.

Yuu- Guarda che mica mi offendo, sai? XD- Ridacchiò anche mentre si allontanava.

Lui si portò una mano sul viso abbronzato, diventato ancor più rosso. La sua era una sensazione di rassicurazione o paura?

 

*****

 

Partirono il mattino seguente, senza nessuna fretta.

Hakkai tentò d’insistere per rimanere ancora un giorno, ma Yuumei non volle sentire ragioni. Prima si chiudeva quella partita prima sarebbe stato meglio per tutti. Ma si sarebbe mai davvero chiusa?

Si chinò in avanti, poggiandosi coi gomiti al sedile- Che leggi?

Richiuse come una furia il giornale e si scostò dal poggia schiena.
Lei alzò le mani- Oh, scusa scusa, non volevo contagiarti col mio letale acido- Mosse le dita, tenendole rigidissime.
Gojyo- E dai bonzo, concedile almeno di leggere il giornale, le principesse si annoiano in viaggio, è risaputo!

Hakkai- Senza contare che ci aspetta almeno un altro giorno per la nostra meta….

Yuu- Nemmeno se acceleri tanto tanto riusciremo ad arrivare stanotte?

Sembrò riflettere- Forse si… - Guardò in direzione del bonzo che sospirò a malapena- Direi che è il caso di reggersi forte ^__^

La velocità aumentò radicalmente, tanto da svegliare Goku caduto in catalessi. Alzò leggermente il viso, prendendosi un ramo in piena faccia. Borbottò parole incomprensibili, ancora confuso.
Mei- Odio le foreste

Gojyo- Mi sembra di sentir parlare un certo bonzo di nostra fiducia- Ghignò.
Sanzo- Tsk

Hakkai- Dimmelo se sto andando troppo forte

Lei scosse la testa- No… tranq……. HAKKAI!!!!!- Urlò

Sterzò appena in tempo per evitare di prendersi sul cofano un’ondata di demoni tutt’altro che pacifici.
Mei- Ma quanti cazzo sono?- Esclamò, alzandosi in piedi e saltando giù dalla jeep.
Goku- Tantini direi- Si scrocchiò le dita- E’ da tanto che non facciamo un allenamento come si deve- I suoi occhi si illuminarono.
Sanzo- Non ti allontanare per nessun motivo- Intimò alla ragazza, leggermente attaccata alla sua veste.
Hakkai- Hakuryù, vai a vedere quanti sono… più o meno…

In effetti era davvero difficile valutare la quantità di quei demoni affamati e agitati, in mezzo alla foresta, coperti dai rami, chissà quanti se ne nascondevano.

Impallidì maggiormente, serrando la presa sulla tunica. In tutta risposta Sanzo iniziò a sparare e …. Le danze iniziarono.
Goku e Gojyo si spararono in prima linea, particolarmente divertiti da quell’attacco imprevisto.
Hakkai tentava di avere sempre sotto controllo sia Yuu che i demoni stessi, ma erano troppi. Troppi. Sembravano moltiplicarsi ogni minuto. Da quando non riuscivano più a sostenere un attacco?

Mei, dal canto suo, saltava da una parte all’altra, quasi fosse una libellula, scalciava, colpiva, uccideva, sempre attenta a non macchiarsi di sangue. Le veniva naturale tutto quel movimento, non si sentiva ne impacciata né impaurita… tutto semplicemente spontaneo.. troppo strano.

Sanzo continuava a sparare e tentava di spostarsi ad ogni colpo. Proteggerla da quel punto non era un vantaggio per nessuno se non per i nemici. Le indicò una sorta di cespuglio più fitto, dove lei avrebbe dovuto nascondersi fino a nuovo ordine. La giovane, ovviamente, seguì goffamente il tutto. Arrivata al cespuglio si raggomitolò su se stessa e chiuse gli occhi. Istintivamente si tappò anche le orecchie, forse era per questo che ogni attimo gli spari le sembravano sempre più lontani.

Minuti sembravano come ore, non passavano più, erano interminabili.

Smise totalmente di respirare quando avvertì un dialogo totalmente distruttivo e allarmante.
-Dovrebbe essere da queste parti

-L’hanno lasciata qui. Dici che se prendiamo lei…- Il demone sembrava titubante

-Il nostro capo è stato chiaro, lei è il punto debole del gruppo. Certo che è stato un errore per quegli idioti portarsi dietro una stupida e insulsa umana.
Non c’era dubbio, parlavano di lei.
-Gli ordini non si discutono. Senza contare che abbiamo completamente carta libera… è da tanto che non mi sfogo con un’umana
Quello che avvertì era chiaramente un brivido.
Sanzo si era allontanato, le era fin troppo chiaro. La shureiju sparava colpi troppo distanti. Probabilmente si era trovato in difficoltà ed era stato costretto a muoversi più del previsto.
Bene. In quel momento non importava. Anche perché potevano valere tutti i discorsi del mondo ma… se lei avesse mosso solo un singolo muscolo, sarebbe morta. Decisamente morta.
Quindi chiuse gli occhi, sprofondando il viso fra le ginocchia. . . e attese.
Li sentì annusare, muoversi… per poi allontanarsi.

No.

Non doveva comunque muoversi, l’olfatto dei demoni era particolarmente sviluppano, proprio come il loro udito. Non si sarebbe consegnata loro su un piatto d’argento. Restò immobile, ancora, ancora e ancora.

-Oh, eccoti qui

Sgranò gli occhi, terrorizzata da quella voce sibillina che gli aveva appena perforato un timpano con sublime grazia. Non riuscì nemmeno ad urlare, il demone l’afferrò per il collo e la trascinò fuori dal suo covo sicuro, anzi, la trascinò molto ma molto distante. Più tentava di divincolarsi, più sentiva quella stretta farsi insopportabile. Doveva arrendersi così?
Ebbe il coraggio di aprire gli occhi e vide la chioma verde prugna del demone, e null’altro… era da solo, si vede che l’altro aveva rinunciato veramente alla ricerca.

Piantò le unghie nelle mani del demone, senza ottenere alcun risultato. Cominciò a muoversi più convulsamente. Le mancava l’aria, un po’ per la ferrea presa un po’ per l’ansia. Tentò di ragionare, doveva ragionare. Assolutamente.

“Il coltellino!” , la sua mente si illuminò, per poi spegnersi poco dopo. Non lo sentiva più pungergli leggermente la gamba, doveva esserle caduto mentre veniva trascinata come carne al macello.

E ora?

La sua mente continuava a ripetersi quella domanda a circuito chiuso.
Risposta? Non avrebbe potuto fare niente.

Mentre nella sua testa prendeva largo una canzoncina fin troppo nota, i suoi muscoli si rilassarono. Rassegnazione, ecco cos’era.

Ad un tratto però sentì un dolore fittissimo alla mano. Sconsolata tirò un occhio e notò un chiodo conficcato nel palmo, un pezzo di legno staccatosi da chissà dove. Senza riflettere prese il legno e si liberò la mano sanguinante, infine piantò i piedi a terra.
-Ma che cazzo credi di…AAAAAAAAAAAAAAAH

Cacciò un urlo, che probabilmente fu udito un po’ da tutti, ma a lei non le importava nulla, né del chiodo che ora era artisticamente piantato sulla fronte del demone, né di quelle urla che sicuramente avrebbero attirato anche i suoi compagni.
Prese a correre, in una direzione casuale.

Corse, corse corse.
Sentiva il sangue ribollirgli nelle vene, l’adrenalina farsi sempre maggiore al solo pensiero che quello potesse riprenderla.

Non si curava affatto degli alberi che incontrava, delle foglie, delle gambe che non riuscivano quasi più a reggerla, e nemmeno del suo fiato cortissimo, quasi insulso.

Avanzava rapidamente, quasi volava tra quelle piante.

Non concepì nemmeno i minuti, le ore che passavano. Per fortuna il suo allenamento era ottimale e i suoi muscoli la tradivano raramente ma.. fu costretta a rallentare quando si trovò davanti al tramonto del sole.

Si poggiò sulle ginocchia.

No, non poteva fermarsi lì in mezza alla strada, troppa visuale. Si trascinò su un praticello adiacente e si lasciò cadere, stremata.

Non si pose nemmeno le giuste domande, continuava a chiedersi se l’avrebbe raggiunta e, in caso, come si sarebbe vendicato. La sua mente, troppo fantasiosa, la fece riscattare nuovamente. Però non si alzò, puntò i suoi occhi su quel bellissimo sole che si nascondeva timidamente fra le colline lontane.

“Tramonto?… ma se era appena l’ora di pranzare?!”, ecco, un po’ di lucidità stava rinvenendo. E infine si chiese anche quando era apparsa quella stradina pulita e ben definita.

Si guardò le gambe, piene di graffi, e la mano, dalla quale il sangue aveva smesso di uscire da un po’ e sulla quale si era formata una crosta sicuramente infetta.

Yuu- Ma.. quanto .. diamine… ho corso….- Si ritrovò, con sua estrema sorpresa, col fiatone. Sicuramente aveva corso per almeno quattro o cinque ore, se non di più… la paura fa fare questo ed altro.
Si lasciò cadere sul prato e socchiuse gli occhi, sempre con l’udito ben vigile.

E nuovamente giù domande… “chissà dove sono gli altri… mi sarò allontanata così tanto?… devo raggiungere quel villaggio.. ma da che parte sarà?”

Si alzò nuovamente per restare un attimo di sasso.
Un ragazzo era chinato, poco distante da lei, e la osservava con un sorriso estremamente… ebete

Yuu inclinò la testa da un lato e lo scrutò, guardinga.
Lui scosse le mani- Scusami scusami! Non volevo spaventarti! E’ che ho una passione per le pecorelle smarrite!- Nuovamente quel sorriso

Yuu- Sei forse un lupo?- Che domanda idiota.
Lui rise di gusto- No no, me lo dice sempre la mia donna però… non che sono un lupo ovviamente, ma che sono un samaritano fallito- Si alzò, lentamente, e restò fermo. Probabilmente aveva capito quanto fosse incauto avvicinarsi a quella ragazza puramente terrorizzata in quel momento.
Sembrò riflettere- Ascolta, il sole sta per tramontare e qui non fa molto caldo- Indicò il prato- Quindi, o mi aspetti qui, giurandomi di non muoverti, e mi dai il tempo di prenderti del disinfettante e delle coperte… oppure fai qualche passo e vieni con me fino al paese.

Yuu- Qualche passo?- Domandò, estremamente sfinita.

Lui sorrise- Si… ti sei fermata giusto sulla collinetta prima del paese, vedi- Tentò di indicare qualcosa che dei rami coprivano.

Yuu- Il villaggio di Karak?- La sua voce si fece speranzosa. Forse aveva imboccato la direzione giusta, si, per una volta la fortuna le era stata vicina.
Scosse la testa, particolarmente sconsolato- No, il villaggio di Luy.. Karak si trova a cinque giorni da qui

Nuovamente la paura la assalì.
Il ragazzo sospirò, tentando di avvicinarsi- Scusami, non volevo darti una brutta notizia- Si accucciò di fronte a lei.
Con il tramonto alle spalle quei capelli dorati così fini sembravano risplendere. Il suo sorriso suonava bellissimo su quei lineamenti morbidi e delicati. A primo impatto un ragazzo come tanti, ma quelle sue labbra increspate e sottili sembravano alleviare tutte le sue pene.

E così decise di fidarsi, istintivamente.
Tentò di alzarsi ma subito il ragazzo fu pronto a sorreggerla- Se accetti il mio aiuto, accettalo fino in fondo, per piacere.
No, non era un ragazzo, quello era un demone. Quello che aveva all’anulare era sicuramente un sigillo di controllo e quella sua forza innaturale ne era decisamente la prova.

Ma continuò a non aver paura, che stranezza.

Yuu- Scusami…- Balbettò, confusa dalle sue stesse sensazioni

-Tranquilla! Come ho già detto sono abituato a portare con me pecorelle smarrite- Sorrise. Gli passò un braccio intorno alla vita e la sorresse, quasi completamente.

Tirò su col naso- Io… il mio nome è Yuumei

Nuovamente quel sorriso incantevole- Oh, scusami, io non mi sono ancora presentato.. mi chiamo Koran

Si trovò a pensare istintivamente che fosse un nome piuttosto buffo ma non ci fece più di tanto caso, chiuse gli occhi, lasciando quasi tutto il suo peso nelle mani di quel soccorritore occasionale.

Nel chiudere gli occhi, un viso gli fece capolino nella mente. Una testata biondo cenere e un sorriso particolarmente gentile. Si sentì chiudere lo stomaco. Si fece forza e riaprì gli occhi. Prima di perdere completamente la cognizione di se stessa doveva capire dove la stavano conducendo quelle mani sicure.

Salvezza?… oppure nuovamente morte?…..

 

 

Continua…….

 

 

 

 

 

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

AHAHAHAHAHAH, quanto darei per vedere le vostre facce alla fine di questo capitolo… ma non aggiungo altro se non…. Avete capito ‘chi è’? XD

Ringrazio TUTTE le persone che leggono questa storia, merci merci!

Grazie a RIKA e ai commenti in diretta di RAFFY!

Grazie a HOPE(ahahaha, ma poveri Yuu, qualsiasi cosa succede tu pensi sempre e comunque lei ci rimetta la pelle prima o poi XD magari hai ragione, chissà :P)

LAV(Eh, non è giusto no … però è successo così… sai, sono stata tentatissima di eliminare questa parte ma, non avrebbe fatto scatenare le giuste reazioni e comunque non sarebbe stato giusto nei confronti della storia stessa… Sai, non lo so davvero se Hakkai si dichiarerà.. stanno succedendo mai tante cose che non erano previste che tutto è possibile!)

VALERY_IVANOV(Ma no ç_ç non devi inzuppare il lettino con le lacrime.. mi spiace T__T)

 

 

 

 

 

Canzoni:

Chicane – Stoned in love

Linkin Park – Leave out all the rest

Foo Fighters – The pretender

 

 

Copertina:

Yuu per terra, vestito corto decisamente sexy. Trucco sbavato ed espressione seria. Dietro di lei si vedono quattro paia di gambe, sono i saiyuki boys

 

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Capitolo 16
*** From now on, You wait all day ***


16

Ringrazio in anticipo tutte le persone che sono arrivate a leggere fin qui e mi scuso per questa specie di crossover del tutto inatteso. Il fatto è che mi scaldava il cuore pensare a un mondo ‘parallelo’ con Koran… ma sono riuscita a trovare un senso anche a questo pezzo di storia, non vi preoccupate XD

Grazie alle persone che leggono senza commentare

Grazie a chi commenta, RAFFY-CHAN e RIKA!!!!!

Grazie a WARASHI(Beh, se dici che non mi importa mi offendi.. anzi, sono gradevolmente onorata della tua recensione e della tua iscrizione al sito ^__^ … fa sempre piacere ricevere queste parole, grazie… )

HOPE(Beh, quando l’ho scritta non ne avevo la minima idea io, quindi figurati XD… Goku rasenterà sempre di più il ridicolo, ma ti avevo già avvisato di questo… più che altro Gojyo tifa ovviamente per Hakkai, ma penso tiferei anche io nella sua situazione, Sanzo non è propriamente il ragazzo che augurasti alla tua migliore amica ecco, quanto meno non caratterialmente.. davvero, riusciranno a trovare Yuu? Però posso darti una spoiler non voluto, durante questo capitolo ‘succederà’ davvero qualcosa XD)

LAV(Sai qual è la cosa divertente? Che Gojyo e Hakkai hanno capito di lui e Yuu ma.. Goku XD è un cretino, e infatti si troverà in grande imbarazzo… beh, come vedrai, un po’ a tutti verrà una crisi, penso sia anche normale. Però ci sarà soprattutto uno di loro che entrerà in una crisi del tutto personale… Koran Koran.. davvero non ti ricorda nulla?.. se ti nominassi Reiji ti viene più facile? XD)

Un ulteriore ringraziamento è doveroso verso di te, CLOUD, che ti sei avventurato in qualcosa più grande di te(nel senso, non sapendo assolutamente nulla di saiyuki XD) ..però non sai nemmeno quanto mi hai fatto piacere… chissà se arriverai mai a leggere questi ringraziamenti.. chissà chissà…

 

 

 

 

Canzoni:

Avril Lavigne - Runaway

Cascada – Another you

Ilary Duff - Stranger

Nickelback – Someday

Sonohra – L’amore

Cascada – Everything we touch (Slow)

 

Copertina:

Reiji e Koran, lui sorride divertito alle sue spalle abbracciandola forte. Lei è come appoggiata con la schiena, le mani sulle braccia di lui ed espressione totalmente serena

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

16 FROM NOW ON, YOU WAIT ALL DAY

 

 

 

 

 

 

Quando varcò, in braccio al suo salvatore, la porta di una casa sconosciuta, tutto si sarebbe aspettata di trovare tranne una donna col viso arcigno, completamente infuriata.

Il giovane si scusò con poca convinzione e la ripose su un divano apparentemente comodissimo, ma forse comodo lo era davvero anche se a lei sarebbe bastato anche solo un’asse di legno e un po’ di riposo. Ma non se lo poteva concedere, non ancora.

Il ragazzo si avvicinò alla donna con le mani giunte, chiedendo un perdono chiaramente simbolico. Le spiegò che l’aveva trovata mezza moribonda su un prato e non poteva di certo lasciarla lì.

-Tu e il tuo vizio del samaritano- Bofonchiò la donna, battendo le mani sui fianchi.

“Quindi non mi vogliono uccidere”, pensò istintivamente, sistemandosi appena sul morbido bracciolo.

Koran- Dai amore, solo per stasera

-Tsk, anche con lei avevi detto così.. e invece guarda com’è finita!

Koran- E’ finita divinamente- La corresse apparentemente indignato- Comunque… davvero, non potevo lasciarla in mezzo alla foresta… e qui c’è tanto posto… potremmo usare la sua camera!

-Non ne sarebbe molto felice, sai quanto è gelosa delle sue cose.. ma non me ne frega davvero nulla- Fece spallucce per poi avvicinarsi al divano e chinarsi appena- Hei, hai fame?

Yuu socchiuse gli occhi, faticava a tenerli aperti figurarsi se sarebbe riuscita a mangiare.

Koran- Credo abbia solo bisogno di una buona dormita

Ecco, appunto.

La donna scrollò nuovamente le spalle- Portala di sopra dai… le preparo qualcosa.. se le venisse fame stanotte…

Lui le regalò un bacio sulla guancia- Grazie amore- Sorrise per poi prendere Yuumei e portarla, senza alcuna fatica, al piano di sopra.

E da lì in poi capì ben poco.

Cadde in un sonno profondo, come non le succedeva da mesi. Si sentiva estremamente stremata, poco importava se le avrebbero teso un’imboscata durante il sonno, i suoi occhi non ne poteva più.

L’ultima cosa che sentì fu qualcuno che le aggiustava una coperta sulla spalla e le accarezzava i capelli, nulla di più.

…fino al mattino dopo.

 

Come previsto si svegliò con una fame tremenda.

Appena la sua mente riuscì a fare lucidità e il suo stomaco smise di brontolare, tentò di riepilogare il tutto.

Dove diamine si trovava?

Ma soprattutto, chi erano le persone che l’aveva così gentilmente ospitata.

Come colpita da un fulmine in piena testa balzò giù dal letto, cercando disperatamente qualcosa di importante. Notò il suo borsino riposto su una sedia accanto alla porta. L’aprì e frugò all’interno.

Si lasciò andare per terra, sospirando- Che donna di poca fede che sono..- Si passò una mano fra i capelli, il constatare che tutto era al suo posto l’aveva fatta sentire tremendamente in colpa.

Decise allora di alzarsi e rendersi leggermente presentabile.

Si passò la piccola spazzola da borsa fra i capelli trovandoli particolarmente annodati, sbuffò.

Per fortuna d’occhiaie nemmeno l’ombra, il riposo aveva giovato almeno in questo.

Addosso aveva gli stessi vestiti del giorno prima, cosa che la rese totalmente di buon’umore. Nessuno l’aveva toccata, nemmeno con un dito, solo aiutata.. questo bastava.

Fece un bel sospiro e aprì con cautela la porta, sbirciando appena all’esterno.

A giudicare dal sole alto nel cielo doveva essere all’incirca mezzogiorno.

Il suo stomaco tornò a lamentarsi, il digiuno del giorno precedente si faceva sentire con forza.

Scese le scale, quattamente, sbirciando in ogni piccolo angolo, in cerca di nessun dettaglio in particolare.

-Oh, eccola qui la nostra dispersa

Una voce giovane, calda e sottile le spuntò alle spalle.

Come aveva potuto scambiarla per una ‘donna’ era un mistero, quella era chiaramente una ragazza giovane, forse aveva poco più di lei. Lineamenti del viso forse un po’ troppo rigidi ma perfetti, i capelli castani raccolti in una coda di cavallo, occhi del medesimo colori truccati in maniera lineare.. ma la cosa che più colpiva era un particolare abito rosa con fiocco in vita e gonna a ruota.

Yuu- Scusa…- Tentennò. Fece un maestoso inchino, pieno di scuse- Perdonami, non volevo assolutamente creare disturbo a te e al tuo uomo

-E chi ti dice che è il mio uomo?

Alzò appena il viso, colpita- Ah beh.. pensavo…

-Vieni, avrai fame, quello che ti ho lasciato ieri poteva bastare solo per colazione

La seguì, senza fiatare, in una cucina arredata con estrema cura, ogni particolare era dettagliato e particolarmente studiato.

Yuu- Bella- Esclamò, un po’ troppo entusiasta

La ragazza le tirò fuori la sedia dal tavolo e la fece accomodare- .. l’ho studiato io l’arredamento, Koran mi lascia sempre troppa libertà- Il suo tono sembrava risentito

Yuu- E’ veramente graziosa… hai un gran talento artistico

-E’ necessario. Sennò non saprei di che vivere…

Gli buttò davanti una scodella di un qualcosa molto simile a una zuppa.

-Il mio talento in cucina lascia invece a desiderare. E dato che Koran è uscito dovrai accontentarti

Yuu- Oh, ma certo, grazie..- Fece un ulteriore inchino col capo

-E così ti sei persa- Era più un’affermazione

Yuu- Si… mi sono allontanata più del dovuto dai miei compagni… con questo risultato- Fece vagare gli occhi sul liquido del piatto- Il problema è che loro non sanno la direzione che ho preso… in realtà non ho ben compreso nemmeno io dove mi trovo- Tentò di spiegarsi.

-Capisco- Si alzò e uscì dalla stanza, per tornare qualche minuto dopo con una cartina che allargò sul tavolo di legno- Guarda.. qui c’è il villaggio di Karak, Koran mi ha detto eri diretta lì…

Lei annuì tentando di ritrovarsi nell’enorme pianta

-E invece Luy è qui

Yuu- Cavolo.. ma è distante……e questa è una città di mare??? O__O

-Direi di si… - Ripiegò la cartina- Comunque la distanza fra i due paesi è notevole, ti conviene aspettare qui i tuoi amici…

Sembrò riflettere, un po’ troppo per i gusti della ragazza, che si spazientì subito- Problemi?

Yuu- E’ che….- Strinse i pantaloni- Non solo i miei amici non sanno che sono qui ma… oltre non sapere se io sono viva… non so se….- Tentennò sul continuo.

La giovane si sedette accanto a lei, il suo viso perfetto leggermente contratto- Avete incontrato dei demoni?

Annuì, chiudendo gli occhi- .. Sono.. persone in gamba, sicuramente.. ma…

-La paura rimane ….- Finì per le il discorso- Sentì, il mio consiglio è di aspettarli qui per qualche giorno, poi vedrai tu come muoverti

Annuì nuovamente, non troppo convinta fosse la scelta giusta.
Koran- Se ti muovessi e loro ti venissero a cercare qui sarebbe un problema- Entrò di soppiatto in cucina, posando sul tavolo un’enorme sacchetto- Come ti senti oggi?

Yuu- Bene!.... bene…- La sua voce si smorzò- Grazie davvero, non fosse stato per te non penso mi sarei tolta da quel singolo punto di prato

Koran- E saresti morta congelata- Sorrise

Yuu- Grazie davvero, ancora… però non vorrei disturbarvi ancora…

-C’è una locanda all’inizio del paese, quindi non ti fare preoccupazioni inutili

Koran- Saremo lieti di ospitarti noi- Si mise davanti alla ragazza che subito se ne risentì.

-Koran!

Yuu- No, hai fatto benissimo a dirmelo. Non voglio disturbarvi ulteriormente.

Koran- Ma che dici! Non possiamo lasciarla andare allo sbando- Si rivolse alla compagna, ora più deciso. Senza contare che non ha nulla con lei…

Mosse le mani- Tranquilli, ho con me una carta con credito praticamente illimitato, non sarebbe un problema passare un anno in una locanda immagino- Girò gli occhi, quasi contenta per la prima volta di avere un padre così ricco.

Gli occhi di lui si fecero vispi. Girò intorno alla donna, con fare ammaliatore- Hai sentito.. non sarebbe quindi un problema se la ospitassimo e ci facessimo pagare come fossimo una locanda- Si girò verso Yuu- Con maggiori optional ovviamente- Nuovamente rivolse lo sguardo alla sua donna e le sussurrò in un orecchio- Pensa a quella macchina da cucire che volevi tanto….

Anche gli occhi di lei si illuminarono- Resti qui da noi

Yuu- Ma O__O

Koran- EVVIVA!- Salterellò appena dentro la cucina- Non è un problema per te Yuumei vero?

Scosse la testa- No.. anzi, grazie… ma vi pagherò davvero eh

Le si avvicinò- Tranquilla, non sarà necessario, era solo per convincere Rei

In quel momento gli occhi di Yuu iniziarono a brillare- Rei? Mi sembrava di aver già visto il tuo viso da qualche parte ma…. Non sarai Reiji Sakashima???!!

La giovane la guardo, sorpresa- Si…- Rispose, guardinga.

Yuu si tolse subito la felpa color avorio e le indicò la maglietta rosa ricoperta di pizzi che indossava- Sono una tua grande fan *___* ho quasi tutte le tue creazioni, sono magnifiche, sublimi!

Reiji- Oh…- Era chiaramente lusingata

Koran- Visto??? Hai trovato una tua nuova fan!

Yuu- Non immagini quanto io sia onorata di averti qui davanti…- Si portò le mani davanti al viso, chiaramente al settimo cielo.

Reiji- Ti.. ringrazio- L’espressione rigida che aveva fino a poco prima era svanita

Koran- Perché non le fai vedere le tue ultime creazioni Rei?

Spalancò ulteriormente gli occhi, in attesa di una risposta della sua ‘divina’.

Reiji- Ma si… tanto le mie opere sono irripetibili U__U

Yuu- Che emozione >___<

Le salterellò dietro, tutto contenta, dimenticandosi completamente di tutto ciò che la circondava o riguardava.

Passarono il pomeriggio a discutere di moda, vestiti, colori e arti varie.

Reiji rimase molto stupida nel sapere che Yuu era una ballerina e volle subito una dimostrazione.

Il tempo passò così veloce, che non si accorsero nemmeno dell’ora tarda. Furono solo attirate da un buonissimo profumino proveniente dalla cucina.

Koran- Per l’occasione ho fatto uno dei miei piatti speciali!- Gongolò, completamente soddisfatto.

Si sedettero al tavolo, gustando l’ottima cena e parlottando di cose senza importanza.

Da quanto non mangiava in una vera tavola, in una vera casa. Non pensava di sentirne così tanto la mancanza. Ma in fondo lei aveva vissuto così per tutta la sua vita, era una cosa che non poteva dimenticarsi…

Finito di mangiare Reiji sistemò la cucina e Koran trascinò in un giro notturno una Yuu particolarmente eccitata.

Sorrise, con quel suo sorriso così dolce- Ti vedo più rilassata

Lei rispose al sorriso- Merito vostro.. mi avete fatto sentire come a casa… grazie… e grazie per avermi curato la mano- La alzò, mostrando la benda

Koran- Figurati! Avevo paura facesse infezione… non ho voluto aspettare ..

Yuu- Hai fatto bene.. – Alzò gli occhi al cielo, da quanto non vedeva una luna così meravigliosa. Era nuovamente piena. Un mese che stava viaggiando, un mese fuori casa.

Koran- Ho lasciato detto agli abitanti del villaggio di avvertirmi subito arrivasse qualche straniero.. in caso fra qualche giorno ti porto a Karak

Yuu- Ma no, non voglio disturbarti oltre… in caso andrò io…anche se è lontano e rischio di perdermi, si- Lo precedette.

Koran- Comunque puoi fermarti da noi per quanto desideri- Era da molto che non vedevo Reiji così serena… forse perché qui non ha stretto grande amicizia con nessuno…

Yuu- Si… mi ha raccontato che vi siete trasferiti qui da poco più di sei mesi…

Koran- Te ne ha spiegato anche il motivo?

Abbassò la testa- State… ‘scappando’ da qualcuno…

Sorrise- Visto, ti ha già preso in estrema simpatia! Solitamente non parla mai di queste cose con nessuno..

Yuu- Non è che mi ha raccontato tutto per filo e per segno .. e comunque magari era solo parecchio sola…. Mi ha anche detto che la sua migliore amica viaggia molto

Koran- L’ha definita così?- Domandò, piacevolmente sorpreso

Yuu- Non proprio.. ma da come ne parlava sembrava volerle davvero bene

Koran- Seiry è una gran persona, un po’ troppo irruente forse, ma pur sempre ottima

Una piccola folata di vento scompigliò ad entrambi i capelli.

Il ragazzo si strinse nella sua giacca a vento- Certo che sta venendo nuovamente freddo..- Commentò, deluso- .. che ti prende?

Yuu- Nulla… stavo solo osservando i tuoi capelli…. Mi hanno suscitato due ricordi diversi…

Koran- Davvero?- Voleva spiegazioni

Yuu- Il mio.. mmm- Tentennò- Un mio amico lì ha di un biondo simile…

Koran- Non sembri convinta- Ridacchiò

Yuu- No. Non sul mio amico almeno…. È che… io odio i capelli biondi

Koran- Oh- Esclamò, divertito- Non dovresti.. anche i tuoi capelli, sono davvero belli

Yuu- E’ proprio questo il punto… odio i miei capelli, che tutti definiscono biondi.. non li sopporto… un tempo ho anche pensato di radermi a zero…

Koran- Non devi, poi assomiglieresti a un bonzo

Rise, questa volta di gusto, al pensiero di un Sanzo rasato

Koran- Ma… non è questo il problema giusto?

Abbassò il capo- E no… non è questo….. è che…..- Alzò gli occhi per specchiarsi in quelli puri e affidabili di lui- Avevo un fratello con lo stesso colore di capelli, proprio identici ai miei… vedi noi siamo in tutto cinque fratelli, ma solo io e lui avevamo lo stesso colore.. la mamma era così contenta di questo, diceva sempre che era un dono dei nonni, non so cosa intendesse….

Koran si fermò, attento a non metterla a disagio- Siete una famiglia multicolor- La buttò sul ridere.

Rise- Si, vero…. Vedi…………… il fatto che mio fratello è mancato sette anni fa.. una brutta malattia ce l’ha portato via in pochi giorni….. dopo l’accaduto tutti siamo caduti in una profonda depressione, mia madre si è ammalata di dolore e non si è mai più ripresa… però, oltre al mio solitario dolore, dovevo convivere tutti i giorni con la mia immagine riflessa, così identica a lui, e non mancavano certo gli sguardi della gente, pronta a ricordarmi la somiglianza…

Koran- Deve essere stata dura…

Yuu- Si, decisamente.. per fortuna i miei fratelli mi sono stati sempre vicini, io ero la più piccola, l’unica femmina, quindi immagina…

Le posò una mano sulla spalla- Vedi, somigliare a una persona cara non deve indurre ad odiare se stessi però.. sei così una bella ragazza- Le passò una mano fra i capelli- Non ti devi perdere nulla

Scosse la testa- No… anzi.. missà che ti dovrò ancora ringraziare… non ne avevo mai parlato con nessuno, ma ora .. sto decisamente meglio

Koran- Grato a te per la confidenza Yuumei…. Ma dimmi, come si chiamava? Le cose importanti hanno sempre un nome

Yuu- Kodja! Un nome particolare, mia madre ha detto di averlo letto su dei libri europei, ma non ho molto capito…

Koran- Molto bello

Yuu- Si- Rispose entusiasta- Era bello come lui- Il suo viso si fece dolce, estremamente.

Il giovane le sorrise, per poi abbracciarla, delicatamente- Torniamo indietro, altrimenti Rei si arrabbierà con me e penserà che ti ho rapita

Yuu- Ho una domanda…. Ma voi due state insieme?

Koran- Ovvio!- Rispose tutto contento- Non ho mai voluto nessun’altra donna al mondo, e non penso che cambierà mai… non so quanto valga per lei

Yuu- Ma si! Anche per lei è così, sicuro!

Koran- E allora perché non dice nemmeno che stiamo insieme? ç__ç

Piagnucolò per qualche minuto. A ben osservarlo aveva espressioni e atteggiamenti molto simili a Goku, che cosa bizzarra.

Quando tornarono a casa Reiji si lamentò per qualche secondo, ma lui le saltò addosso e la baciò con passione.

Yuu rise sommessamente e si allontanò per lasciar loro un minimo di intimità.

Cosa non assolutamente voluta da Reiji che, dopo aver tirato un sonoro pugno a Koran, la seguì in salotto.

Una comoda poltrona, la tua.

Un vero tetto sulla testa.

Il calore della tua famiglia.

Per troppo tempo le erano mancate queste ‘semplici’ cose, che per un po’ lanciò lontani i pensieri e si lasciò trasportare con delicatezza da quelle risatine e quei discorsi senza troppe pretese.

 

Potrei cercare le stesse cose che cerchi tu per un’intera vita, ma non le troverei mai, non nello stesso posto. E’ triste capire che abbiamo desideri e sogni così altamente diversi…

 

 

 

 

*****************

Vagava senza sosta, sigaretta sempre accesa, udito pronto a cogliere ogni minimo rumore.

Non dormiva da due giorni interi ormai, ma la stanchezza era ben poca cosa rispetto a ciò che poteva aver perso. Che tutti loro potevano aver…

Gettò la cicca lontano, non badando a spegnerla o a qualsiasi altro particolare che non potesse essergli d’aiuto.

Si chiese più volte se era stato un bene dividersi, infilarsi in quella boscaglia così sconosciuta senza una meta precisa. Poco importava ora. La cosa essenziale era ritrovarla. Viva, se possibile. Era forse chiedere tanto?

Nuovamente il fuoco tenue dell’accendino rischiarò appena la punta del suo naso e le sue labbra perfette.

Rimise tranquillamente al proprio posto l’accendino anche quando avvertì un rumore fra i rami. Restò fermo, in attesa. Non avvertì nessuna sensazione di pericolo, strano, lui il pericolo pensava di riconoscerlo anche a distanza. Non badò troppo nemmeno a quel fruscio che gli si stava avvicinando, furtivo. Probabilmente il povero assalitore lo stava scrutando con attenzione, forse anche convinto di essere al sicuro.

Che serata sbagliata aveva scelto per attaccarlo.

Emise un leggero ‘tsk’ e riprese a camminare, lentamente. I suoi piedi sembrava quasi fermi dalla lentezza coi quali si muovevano.

Cacciò la sigaretta in aria ed estrasse l’alabarda, senza troppa convinzione. Da quel nemico non proveniva nessuna aura strana, poverino, sarebbe morto senza nemmeno accorgersene..

Si voltò appena, pronto a sferrare un attacco particolarmente blando, non troppo eccitato da quella immotivata distrazione.

Sgranò gli occhi scarlatti di colpo, ritirando immediatamente l’arma.

-YAAAAAAAA

Schivò, leggermente sorpreso, quei colpi così prevedibili e gentili. Eppure la persona davanti a lui sembrava davvero impegnarsi, come se tutta la forza fosse riversa in quei pugni.

Infine afferrò una mano, poi l’altra.

La luna quella sera era piena, annebbiava la mente, e per fortuna, o sfortuna, era particolarmente luminosa.

I capelli lunghi e mossi, di un castano lucidissimo, svolazzavano davanti al suo viso, profumando tutta l’atmosfera ad un gusto di – Camomilla – Esclamò, attento.

Gli occhi del nemico, di un azzurro intenso, si fecero prima impauriti poi ricolmi di sfida.

Gojyo lasciò quelle mani e fece sbalzare indietro la persona, che tentennò prima di ristabilire un vero contatto col terreno.

Nuovamente il.. cos’era in fondo? Un nemico? Lui non ne era convinto.

Sorrise, particolarmente divertito- Puoi anche rilassare i muscoli da quell’innaturale posizione di difesa. Una ragazza dovrebbe assumere pose più sensuali

La giovane spalancò la bocca, colta in fallo. Fece come un sospiro per poi sfoderare un accattivante sorriso, che le faceva risplendere ancora di più il viso di porcellana. Si portò un dito sulle labbra, aveva le unghie lunghissime e insanguinate.

Gojyo scosse la testa, non sapeva se sentirsi più sorpreso o imbarazzato.

-Dimmi, quali sono i tuoi gusti?- Gli si avvicinò, sensuale. Non c’era che dire, aveva delle gambe particolarmente mozzafiato, e il seno abbondante non stonava col collo sottile- Preferisci dominare tu o… che domini io i giochi?- Si passò la lingua sulla bocca.

Lui scosse la testa- Che delusione…- Attese la reazione di lei, sorpresa- Che delusione dover rifiutare una bellezza come te…- La allontanò appena- E comunque, tanto per intenderci, mi piace più dominarla una donna- Le afferrò le spalle, decisamente esili. Le soffiò sul collo, sentendola tremare appena- Ma non una donna che si fa passare per un demone

-COSA???- Urlò stizzita, allentandosi bruscamente

Gojyo- Come puoi vedere io sono un mezzo demone, di persone che volevano la mia vita ne ho viste tante fin’ora ma… mai nessuno si era ‘travestito’ da demone per uccidermi

-Ucciderti???- Spalancò gli occhi, con una voce particolarmente squillante- Sei tu che vuoi uccidere me! o ancora peggio…- Sembrò tremare- Riportarmi indietro…

Inclinò appena il capo- Veramente io non so nel modo più assoluto di cosa parli… e se ti stai chiedendo cosa ci faccio nel bosco a quest’ora, mi spiace deluderti, ma sto semplicemente cercando una persona- L’anticipò.

I suoi occhi si gonfiarono ma non scese nessuna lacrima. Strinse i denti, forse per fermare il tremito che le scorreva nelle vene.

Gojyo- Senti.. per iniziare, togliti quelle dita finte

-Si vedono tanto che non sono vere?- Osò dire

Lui rise- Direi di si.. però la scelta del sangue fa effetto XD

Sbuffò, togliendosi le dita di silicone e le uguali orecchie lunghe. Notando che il ragazzo di fronte a lei faceva notare i denti, tolse anche i canini affilati, gettandoli in un angolo.

Sospirò nuovamente, iniziando a girare in tondo, forse pensando al da farsi.

Gojyo- Hei, mi stai facendo girare la testa

-Oh, perdonami.. anzi, scusami per averti attaccata… credevo volessi .. mangiarmi

Una risata ruppe il silenzio- Ho la fama di uno che mangia le donne, ma a letto, bella signorina… a proposito, il mio nome è Gojyo, Sha Gojyo

Lei sorrise, facendo un leggero inchino col capo- Enie

Si passò una mano fra i capelli lunghissimi e setosi- Bene, ora sarà meglio mi trovi un riparo prima che qualche vero demone mi mangi -.-

Gojyo- Se vuoi- Si avvicinò- Posso farti compagnia- Alzò le mani- Come guardi del corpo intendo

Ridacchiò, un sorriso quasi isterico- Ti spiace se rifiuto? Non vorrei che la mia guardia del corpo morisse

Gojyo- Cosa intendi dire?

Si passò una mano sul viso- Nulla… solo che non voglio nessuno intorno- Si fece seria

Gojyo- Insisto.. se incontrassi un ‘vero’ demone saresti divorata in un solo boccone.. passa almeno con me la notte..

Ammiccò- E’ una proposta? Perché se fosse un po’ di sesso non potrei rifiutare ma.. sul viaggiare da sola non transigo.. ancora grazie della così gentile proposta- Fece qualche passo indietro- E non raccontare a nessuno ciò che hai visto stasera- Rise.

Un sorriso non corrisposto. Infatti il mezzo demone era più impegnato a estrasse la sua arma e lanciarla contro tre demoni alle spalle di lei.

Enie si cacciò a terra, coprendosi le orecchie con le mani e attese. … alzò nuovamente il capo solo quando lui le picchiettò sulla spalla.

Gojyo- Ora ti sei convinta a seguirmi?

 

 

 

* * * * *



Alzò il capo, svogliatamente. La luna piena di quella sera lo rendeva inquieto. L’ultima volta che l’aveva vista pensava di riuscire a toccarla da quanto era felice. E ora? Cosa aveva concluso in quel mese? Cosa aveva ottenuto?

Quella sensazione sgradevole non l’aveva lasciato nemmeno per un momento. Si sentiva stranamente incompleto, quasi al limite del vuoto assoluto.

Qualcosa era cambiato dentro di lui, non sapeva con esattezza cosa, ma forse glissava con l’argomento. Allo specchio si guardava di rado, così raramente che erano state le stupide battute di Gojyo a fargli notare i primi cenni di barba. Non che l’averla lo disturbasse ma pensava di doverla osservare con curiosità. Ma non ci riusciva.

Mancava qualcosa.

Qualcosa.

Buttò un occhio alla donna che dormiva agitata nel letto vicino alla poltrona sulla quale era seduto. La vista di quel viso, anche se irrequieto, lo metteva a proprio agio. Ma lo induceva a pensare. Aveva adorato fin da subito quei capelli neri e odiato i suoi occhi verdoni, cosa bizzarra in fondo.

Stava cambiando, lo avvertiva. Ma sarebbe stato pronto? .. pronto a crescere

Si guardò le mani, che lussuriose avevano per la prima volta bramato una donna. Era quello l’amore? Era quello il sentimento che riusciva a far vacillare l’animo umano?

Eppure, al pensiero che lui era l’unico lì, comodamente seduto, mentre i suoi amici erano andati a cercarla, lo faceva impazzire. Gli avevano detto di raggiungere il villaggio di Hanka, in modo che se lei fosse arrivata avrebbe trovato qualcuno, doveva ancora aspettare due giorni, data stabilita per rincontrarsi al villaggio, per avere notizie. Sapeva che il suo ruolo era comunque fondamentale ma.. si sentiva stranamente impotente.

Yuu. Luna. A ben guardarla assomigliava un po’ a quella palla luminosissima… illuminava le strade ma alle volte sembrava smarrirsi e far meno luce ma… c’era, sempre. E lui l’aveva lasciata andare. No, quello era il meno.. l’aveva ferita, intenzionalmente anche. Ma a cosa era servito?

E se non l’avesse più rivista?

Mei- Goku- Mugolò, con la bocca impastata- Vieni a letto- Gettò un mano sul cuscino, quasi fosse un ordine.

Lui sbuffò impercettibilmente e si avvicinò, togliendosi la maglia e restando col petto scoperto. Lei amava sentire il suo calore, così gli aveva detto.

Ci si accoccolò di fianco e le baciò il capo. Chiuse gli occhi.

L’ultima immagine che pervase la sua mente prima che Morfeo lo prendesse con se fu… il viso allegro e sorridente di…. Yuumei

 

 

* * * * *

 

Si alzò, scostando subito la tendina e scrollando le spalle. Non dormiva così bene da tempo, un letto comodo e rilassante. Però pur sempre un letto che non era suo, questo doveva sempre tenerlo a mente.

Scese, svogliatamente, non badando all’ora, solo con estrema voglia di vestirsi e godersi il più possibile tutto il sole che quella semi calda giornata di fine settembre gli offriva.

Si infilò la prima roba che gli capitò sotto tiro, il bagaglio l’aveva lasciato su Hakuryù, per fortuna Reiji le aveva lasciato alcuni suoi vecchi vestiti. Grande fortuna.

Salterellò al piano di sotto, fischiettando una canzone casuale. Sentendo odore di biscotti appena sfornati si fiondò in cucina, sfoderando un sorriso ammaliante.

Reiji- Quell’espressione dovresti dedicarla ad un uomo- Ridacchiò

Scosse la testa- No, la dedico tutta hai biscotti XD … aspetta- Si fece seria- Sono per… noi?- Tentennò sull’ultima parola da usare.

In risposta ebbe un caloroso sorriso- E’ una delle poche cose che mi vengono bene- Richiuse il forno- Koran mi obbliga a farli almeno una volta a settimana- Fece spallucce, per niente scocciata.

Yuu- Capisco… e senti, li hai finiti ora vero?

Reiji- Che intendi dire?

Tentennò qualche istante- Vorrei.. fare compere.. si ecco, per qualsiasi evenienza.. ti va di accompagnarmi?

Si tolse il grembiule- Vuoi davvero portarmi con te? Guarda che non amo fare shopping

Yuu- Non importa, mi basta la tua compagnia.. e se ogni tanto sorridessi mi farebbe anche piacere :P

Reiji- Dammi dieci minuti- Posò il grembiule rosso sul tavolo e corse via.

 

La giornata trascorse piacevole. Non c’erano molti negozi in quella cittadina, ma Yuumei sorrideva entusiasta per ogni minima cosa. Soprattutto considerando che metà degli abiti esposti nelle vetrine erano stati fatti da Reiji in persona.

Per pranzo mangiarono del ramen, buonissimo, per poi concedersi un gelato a metà pomeriggio, cosa poco saggia considerato il freddo.

Stiracchiò le braccia- Aaaaah, mi sento felice!

Reiji- Dici davvero?- Domandò perplessa

Subito il suo viso si rabbuiò- Hai ragione, sono un’incosciente

Reiji- Ma no!- Scosse le mani- Hai detto che non c’è da preoccuparsi per i tuoi amici, no? Quindi…

Yuu- Si, non penso davvero ci sia da preoccuparsi… non è questo… mi chiedo se… li rivedrò mai……

Le diede una forte pacca sulla spalla- Ti ritroveranno, vedrai

Scosse la testa, estremamente confusa- Forse se usassero il fiuto….

Notando l’espressione stranita della giovane sorrise- Si… voi demoni avete un olfatto più sviluppato, no?

Reiji si fermò, impercettibilmente- Noi?

Yuu- Ho detto qualcosa di sbagliato?- Si allarmò- Non volevo offenderti…

Reiji- No… solo era interessante avessi detto ‘voi’

Yuu- Tu e Koran siete dei demoni giusto?- Sorrise, riprendendo a camminare- Ho notato il sigillo di controllo appena ho visto Ko-chan.. è l’anello, giusto?

La donna la superò- E questo.. non ti fa paura?

Yuu- E perché dovrebbe? Solo perché un demone ha cercato di uccidermi? Beh, sono abbastanza incosciente e recidiva sai! E comunque… ci sono demoni e demoni, come per tutte le persone… e voi siete buoni come il pane- Sorrise- Mi sono fidata di voi istantaneamente

La ragazza abbassò il capo, probabilmente imbarazzata- Ti ringrazio.. sai…..- Si schiarì la voce- Qui nessuno sa che io e Koran…

Yuu- Sbagliate. Non c’è nulla da nascondere sai?!! Però… posso capire che potrebbe rivelarsi un problema… ma la gente è stupida, quindi non farci caso!

Reiji- Sono le stesse cose che mi dice sempre Sei- Alzò gli occhi al cielo

Yuu- Non sembri molto convinta XD dev’essere un tipetto particolare questa Seiry .. ne parlate tutte e due con grande affetto ma con una punta di rammarico

Reiji- E’ che… è un’idiota egoista- Sembrò sbottare come l’avesse davanti- Non che io sia un genio di altruismo ma… cavolo… arriva, saluta e se ne va… una vera sanguisuga

Sorrise- E’ normale ti manchi la tua migliore amica… ma scusa, non puoi chiederle di fermarsi di più?

Reiji- Koran non fa che ripeterglielo ma lei dice sempre che non riesce a fissarsi in un luogo, che deve andare fare e bregare… insomma, è alla continua ricerca di qualcosa

Yuu- Almeno anche il suo uomo viaggia con lei…

Reiji- Uryuu non è il suo uomo. Almeno, lui lo vorrebbe ma lei è stranamente dura su questo argomento… dice sempre che per una sera può starci ma non riuscirebbe a condividerci una vita…

Yuu- Si vede che non ha trovato ancora la persona giusta…

Reiji- Dimmi, tu ci credi? Alla persona giusta intendo?

Abbassò il capo- Penso che.. per ognuno ci siano più persone giuste..ma c’è sempre quella più giusta.. quella che ti porterai sempre nel cuore in ogni situazione.. che non dimenticherai mai…… ecco, quando guardo te e Koran vedo in voi quel senso di infinità…

Reiji- mmm….

Yuu- Non sei convinta?

Reiji- No…è che.. alle volte mi chiedo se io potrei vivere senza di lui.. la risposta è si ma credo la sua presenza aleggerebbe sempre su di me….. mentre lui non penso si rifarebbe mai una vita senza di me…. è un concetto bizzarro da spiegare….

Yuu- E’ sempre così… a uno sembra sempre di dare poco al patner quando invece gli sta già dando il mondo…. Sono sicura che non riusciresti a vivere senza di lui, assolutamente..

Reiji- Sarà…. In qualunque caso lo proteggerò con le unghie

Ridacchiò, poggiandole una mano sulla spalla- Su torniamo indietro, così ti insegno a fare i nikuman con la nira ^__^

 

*

 

Yuu- Come prego?- Insistette

Koran- Daiii, ti prego- Congiunse le mani- Solo una..e poi l’ho già promesso

Si grattò il capo- Ma non so.. così… su due piedi…

Koran- Hei, non dirmi che non sai farlo?- Sbiancò- Ti capisco.. ti sei sentita più a tuo agio così…- Sembrò riflettere

Yuu- Ma che dici!!! Io so davvero fare tutto ciò che ti ho detto!- Rispose, piccata- Solo.. non canto in pubblico da molto tempo… potrei stonare e il mio ego non me lo perdonerebbe

Reiji- Peccato però.. anche a me avrebbe fatto piacere sentirti cantare…

Li guardò non totalmente convinta, poi sbuffò e ribadì il concetto- Solo una

Koran- Evvivaaaaa XD

Yuu- Vado su a lavarmi i denti almeno…- Scrollò la testa, agitata

Reiji- Ti presto qualcosa di mio

Yuu- Te lo stavo giusto per chiedere

 

Il locale era pieno, si notava quanto fosse una cosa inusuale dalla lentezza con cui le cameriere si muovevano fra i tavoli gonfi.

Sicuramente la voce si era sparsa e quella locanda era d’improvviso diventata l’attrazione preferita della serata.

Koran- Scusami, non immaginavo tutta questa bolgia- Era seriamente dispiaciuto

Scrollò la testa, impassibile- Non importa, ho visto di peggio… spero solo di non deluderli… e considerando le loro aspettative…

Il ragazzo sorrise- Nessuna aspettativa.. solo non c’è davvero nulla da fare in questo villaggio, qualsiasi cosa farai su quel palco sarà sicuramente apprezzata.

Tirò un sospiro, intonò qualcosa a bassa voce per schiarirsi la gola. Un signore, sicuramente il padrone della locanda, la invitò gentilmente ad entrare quando fosse pronta.

Si era messa precedentemente d’accordo con lui sul repertorio della serata, per fortuna le avevano lasciata carta bianca.

Uscì, senza altri indugi.

Il suo vestito rosso le brillava quasi addosso, risaltando la carnagione chiarissima. I capelli, raccolti delicatamente di lato, le cadevano appena sulle spalla.

Fece un inchino, ringraziando mestamente il caloroso pubblico che la riempì di applausi anticipati.

Infine, quando prese il microfono in mano, si perse.

La sua voce sovrastò tutto, le pareti si riempirono del un canto di un angelo. Gli spettatori avevano le bocche quasi spalancate dall’incanto e dallo stupore. Non riuscirono nemmeno ad applaudire, finita la prima canzone ne iniziò subito un’altra, e poi un’altra ancora.

Quanto le mancava cantare, immensamente.

La sensazione di poter esternare i suoi sentimenti, di poterli urlare senza essere presa per una pazza.

All’ultima canzone, fece un maestoso inchino e fu praticamente sovrastata dagli applausi sconcertati.

Lei regalò sorrisi ed ulteriori inchini, finché, a gran voce, non richiesero un’altra canzone. Dopo aver tentennato un po’ decise di regalarne loro una nuova, l’ultima e la prima che aveva scartato senza un motivo preciso.

Ma appena iniziò a cantare si ricordò il perché dello scarto.

Yuu –  I still hear your voice, when you sleep next to me
         I still feel your touch in my dreams
         Forgive me my weakness, but I don't know why
         Without you it's hard to survive

Avvertiva chiaramente una strana sensazione, di irrequietezza. Prese a cantare più forte e con carica.

Nuovamente le persone spalancarono la bocca, se poteva superarsi in quel momento c’era riuscita.

Yuu - Can't you feel my heart beat so
         I can't let you go
         Want you in my life

Le ultime parole della canzone furono quasi un sussurro.. susseguito da mille applausi totalmente soddisfatti.

Lei sorrise ma, questa volta, lasciò velocemente il palcoscenico.

Celermente Koran e Reiji furono dietro al tendono, con lei. Le fecero i complimenti e le porsero da bere.

Yuu si sedette su uno sgabello sghembo e bevve tutto d’un colpo.

Koran- Potevi dirmelo che eri così brava, avrei fatto pagare il biglietto- Ridacchiò

Reiji- Tutto a posto?- Domandò, stranamente angosciata.

Yuu- Si… si… mi sono solo ricordata di una cosa importante….

Koran- E ciò non è bene?

Abbassò il capo- Dipende….. ma non voglio rovinarvi la serata- Aggiunse infine, alzandosi- E ho un pubblico da cui riscuotere applausi!

 

La nottata fu più lunga del previsto e la gente particolarmente cordiale.

Per un istante si chiese come avrebbero reagito i suoi amici nel sentirla cantare così, come avrebbe reagito lui.

Dopo aver stretto le mani a tutti ed aver raccolto inviti vari, riuscì a scappare, scortata da due invidiabili guardie del corpo.

Si lavò velocemente e si rintanò nella stanza assegnatole.

Aprì la finestra, incurante del vento gelido che le invase i polmoni. Si appoggiò al davanzale e inclinò la testa sulle braccia.

Aveva fatto di tutto per non pensarci ma, il pensiero di non poterlo vedere più l’aveva invasa. Si sentiva impaziente, addolorata per quella sensazione così fastidiosa.

Non pensava di potersi innamorare così… così…. Intensamente.

Ma solo ora che erano lontani capiva quanto il suo sorriso appena accennato le mancava. Le mancavano le sue parole sfuggenti ma ricche di significato. I suoi capelli ribelli e lucenti come il sole al mattino. I suoi occhi puliti, capaci di far sprofondare ogni cosa, di farla sprofondare.

Voleva vederlo

Non era un pensiero così egoista, vero?

In quei giorni si era sentita come a casa, coccolata da una famiglia vera, protetta da quelle mura così sicure. Tutto ciò era decisamente adeguato a lei ma… qualcosa mancava. Qualcosa di estremamente importante e insostituibile mancava.

Improvvisamente fu colta dall’ansia. Cosa ci faceva lì? Doveva cercarlo. Mettersi in marcia al più presto. Doveva riprendersi la metà della luna che aveva perduto.. che aveva dato a lui….

Richiuse la finestra ma rimase ad osservare la luna. Si addormentò nel mezzo di un pensiero bizzarro… immaginava di essere insieme a lui a correre su un prato, mano nella mano. Cosa assolutamente impossibile. Ma quell’immagine così vivida le diede uno strano e delicato sollievo.

Lo cercò, in sogno, tutta la notte. Come l’avrebbe cercato per tutta la vita… sempre

 

 

 

 

. . .Però, potrei in ugual modo cercare lo stesso calore che mi hai dato tu, per anche più di una vita, che non proverei mai gli stessi, delicati, sentimenti.

 

Continua….

 

 

 

 

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Capitolo 17
*** My life is where you are ***


17

 

 

 

 

 

Il suono gentile di quella voce perfetta la destò delicatamente dal sonno.

Non comprese molto bene il significato di quelle parole confuse. Tentò di schiarirsi la voce e chiese assonnatamente di ripetere tutto da capo.

Il ragazzo la travolse con uno sorriso mozzafiato- E’ venuto a prenderti

 

 

 

 

17 MY LIFE IS WHERE YOU ARE

 

 

Non chiese nemmeno altre delucidazioni. Poteva essere una frase buttata lì, chissà che significato aveva. Ma lei si alzò aprendo di scatto la finestra.

Per poco non saltò giù nel vederlo.

Koran l’afferrò in tempo, non troppo preoccupato. Il sorriso gli adornava il viso gentile in modo impeccabile. Con disinvoltura la sostenne e la fece scendere dal letto- Direi che non è il caso gli voli addosso dal secondo piano… non so quanto resterebbe di te- Ghignò- Sai, credo sia arrivato stamattina presto, però è rimasto ad osservare il villaggio da lontano. Io l’avevo già visto ma ho atteso le sue mosse.. non volevo fosse un nemico- Alzò appena gli occhi- Poi si è deciso ad entrare e .. ha chiesto a ‘tutti’ di una ragazza fin troppo simile alla tua descrizione- Si allontanò- Che ne dici di darti una ripulita e andarlo a salutare?

Sbarrò gli occhi e corse fuori dalla stanza.

Il giovane si grattò il capo, decisamente divertito- Quanta irruenza, un no sarebbe bastato?

Non le importava se indosso aveva solo una maglietta vecchia e logora che a malapena le copriva le cosce, corse giù per le scale, facendole due a due, e si gettò fuori, all’aperto. I suoi occhi lo cercarono, irrequieti. Quando la sua schiena gli si presentò sotto portata riprese a respirare. Chissà per quanto tempo aveva smesso di farlo, l’aria ora le sembrava così ottima e frizzante. Ma forse era lui che la rendeva così.

Incurante di tutto ciò che le stava intorno, e non pensando minimamente alla reazione di lui, gli corse incontro e gli si gettò addosso. Strinse la sua schiena e aspirò il suo profumo… buonissimo…. Ma….

Infine alzò il viso e si allontanò, facendolo girare.

I suoi occhi erano sempre bellissimi ma contornati da occhiaie scurissime e profonde. I capelli non avevano nulla di morbido e setoso, erano rigidi e quasi scompigliati. La sua tunica sempre linda era totalmente infangata.

Cosa aveva dovuto passare in quei giorni per trovarla?

Con che coraggio ora lei le sorrideva così libera e con occhi rilassati?

Come poteva spiegargli che senza di lui non riusciva nemmeno a ricordarsi come respirare?

Lui le afferrò con forza le spalle. No, quella non era sparita almeno.

Yuu- …. Sanzo

Vide lentamente i suoi occhi farsi accesi e pieni di interesse e infine rilassarsi completamente. Come se sentire nell’aria quel nome non potesse che portare, con assoluta ovvietà, serenità.

Reiji- Perché non entrate dentro. Così il tuo amico può darsi una sistemata

Sanzo- No- Tuonò

Senza dargli ascolto lo prese per mano e lo tirò verso la casa, lì c’erano troppi sguardi indiscreti.

Koran lo accolse con un saluto cordiale, non ricambiato ovviamente.

Reiji- Siediti e mangia- Sembrò un ordine assolutamente perfetto.

Sanzo aggrottò un sopracciglio e si voltò verso la persona a fianco- Pensavamo fossi morta- Ringhiò

Yuu- Scusa sai se sono viva- Si irritò

Koran- Tregua Tregua! Davanti a un piatto di ramen tutti possono trovare la giusta necessità.

Sanzo provò a fulminarlo ma lui salterellò in cucina, incurante di tutto.

Preparò con velocità la tavola, per quattro, e li fece accomodare.

Il bonzo sembrò come rilassarsi al primo boccone. Forse gradiva, o forse era talmente tanta la stanchezza che qualcosa di caldo riusciva a rilassare quel fascio teso di muscoli.

Mangiarono con estrema calma, praticamente sempre in silenzio. Ogni tanto Reiji bisbigliava qualcosa a Koran che scuoteva la testa e si voltava verso Yuu, sorridendo.

Il ragazzo si alzò per primo e sparecchiò velocemente- Se hai bisogno del bagno è subito accanto alla porta- Il suo sembrava un tono perentorio- Yuu, perché non ti vai a vestire con Rei?

La giovane realizzò solo in quell’istante di cosa aveva addosso. Rossa in viso si alzò di tutta fretta e sgattaiolò fuori dalla stanza, seguita a ruota da Reiji.

Entrata in camera si tolse la maglia e la gettò con foga sul letto. Cercò disperatamente la roba con la quale era arrivata.

Reiji- Primo cassetto.. l’hai messa tu lì, no?

Ringraziò e iniziò a frugare nuovamente.

Nuovamente però interruppe la sua ricerca frenetica- Fai con calma, mica scappa….- Le si avvicinò, aprendo l’armadio e lanciandole un sacchetto decisamente più grosso di lei- Armature per l’inverno- Scherzò

Yuu posò il sacco sul letto e guardò con cura l’interno- Ma Rei… è tantissima sta roba.. e molta…. Non è nemmeno in produzione ancora- Sbarrò gli occhi- E questa!- Alzò una maglia rosa con brillantini e senza una spalla- E’ la tua preferita

Reiji- Yuu, ne posso fare mille di quelle, anche migliori- Fece spallucce, ridendo- Ho preparato questo sacco ieri sera… sapevo te ne saresti andata a breve

Le prese le mani- Rei… non è che ti sto abbandonando.. ti scriverò, tantissimo, resteremo in contatto… per me sei stata un’amica eccezionale… forse.. la prima amica che ho avuto… nessuno mi aveva mai dato così tanto in così poco tempo…

Scosse il capo- Non devi mica dire tutte queste cose, sai? Non c’è né bisogno- Rise- Sei capitata qui per sbaglio e sia io che Koran saremo grati al destino per molto tempo.. Quindi ti obbligo solo a portare sempre la mia maglia e venirmi a trovare quando tornerai indietro al tuo villaggio

Yuu- Lo farò, sicuramente… così magari conoscerò anche questa Seiry!

Il suo viso si fece stranamente pensieroso- Sai.. forse la conosci già in qualche modo… il suo viso è praticamente identico a quello del tuo amico…

Yuu- Oh.. davvero? Che siano imparentati?

Reiji- Potrebbe… anche lei ha sempre una faccia arcigna e incazzosa…. Ridicola U__U

Yuu- Non dire così.. sono sicura andresti d’accordo con Sanzo!

Reiji- In un’altra vita forse U__U … e ora vai su, quel ragazzo ha un viso distrutto.. e chissà come staranno gli altri tuoi compagni… su va!

Tentennò qualche istante, poi le saltò al collo, abbracciandola forte- Grazie Rei… davvero… di tutto…..

Lei rispose con delle piccole pacche sulla spalla- Figurati, idiota

E infine scese, col suo pacco sulle spalle.

Lui aveva una faccia ancora più nervosa. Che avesse impiegato più tempo del dovuto?

Si fece piccola, tentennò nell’andargli vicino. Ma il suo repertorio ‘andiamo’ la fece muovere, ma solo di qualche passo.

Mollò di scatto la borsa per afferrare un casco verde, stranamente della sua misura.

Koran ne porse uno nero anche a Sanzo- Non so se ti va bene.. forse è troppo grande per te..- Sembrò riflettere.

Sanzo- Che significa?- Il suo viso era tornato vitale e splendido come al solito, forse merito di una bella mangiata e dell’acqua.

Reiji- La vostra meta dista tre giorni.. e noi non ci facciamo un viaggetto da un bel po’- Non aggiunse altro, uscì dalla casa mostrando le chiavi con impazienza.

Yuu la seguì, senza fiatare. L’idea di fare tre giorni di cammino non l’entusiasmava per nulla, senza contare che sarebbe stata ancora coi suoi salvatori.

Sanzo grugnì ma evidentemente la voglia di raggiungere i compagni era maggiore.

Koran- Vieni con me- Si rivolse alla ragazza che si illuminò in viso.

Sanzo- No!

Reiji- Se andassi con Koran il peso sarebbe mal distribuito. Anche a me non va di stare appiccicata ad un musone senza arte né parte ma è la soluzione più logica.

Come riusciva a zittirlo era ancora un mistero.

Salì sulla moto, senza fiatare, per poi caderne due attimi dopo.

Reiji alzò gli occhi al cielo- Sarà più dura del previsto

Yuu e Koran si limitarono a ridacchiare, particolarmente divertiti.

 

* * * * *

 

Erano passati ormai quattro giorni. Hakkai era ritornato e anche Gojyo e Sanzo dovevano far ritorno al villaggio come stabilito.

Ma l’avevano trovata?

Il demone gentile era arrivato nel villaggio con occhi spenti e spossati, aveva girato tutto il territorio a nord, senza dormire e senza mangiare. Era troppo anche per lui. Si era chiuso in camera la sera prima e non ne era più uscito.

Meimi aveva saggiamente consigliato di non disturbarlo, ma anche lei non era di grande compagnia, stranamente agitata e irritabile.

Goku sbuffò, scendendo le scale. Si apprestò a pagare nuovamente la stanza per la notte e scusarsi col gentile oste.

Si accorse appena che qualcosa lo colpì, per poi cadere rovinosamente a terra.

-Ma guarda cosa hai combinato!!!- Gli inveì contro una voce femminile.

Guardò a terra, una borsa aperta e vestiti un po’ sparsi ovunque. Senza riflettere che era stata lei a scontrarlo e se avesse chiuso la valigia non sarebbe successo nulla, si chinò, per aiutarla.

La giovane si fermò, quasi allibita, mentre le mani di lui si muovevano veloci rimettendo ogni cosa a posto- Scusami, non ti avevo visto.

La ragazza richiuse lentamente la bocca aperta e restò a fissarlo incredula.

Goku- Beh, che succede?

-Oh.. scusami- Tentennò, alzando un sopracciglio- Non pensavo che esistesse gente idiota come te in giro…

-Penso volesse dire gentile- Una voce di ragazzo apparse all’improvviso- Scusala, la mia amica è sbadata- Le diede un buffetto sulla testa e la superò- Ti aspetto fuori

-Si…- Bofonchiò. Guardò in direzione dell’oste- Camera tre e quattro

L’uomo annuì e fece velocemente il conto, porgendole un bigliettino di avvenuto pagamento.

Goku- Sc…. Scusa- La bloccò, prima che potesse scappare.
-Che c’è?- Rispose scocciata.

Gli occhi dorati gli luccicarono- E’ che….- Si portò una mano sulla bocca- Assomigli incredibilmente ad un mio amico… è impressionante

-Ah si?- Alzò un sopracciglio

Goku- Si.. anche nel modo di comportarti… persino la voce è simile..

Sorrise, un sorriso splendido e ammaliante- Sarà che ho un fratello in giro per il Toghenkiò- Fece spallucce- Conoscerai lui… - Nuovamente il viso le si illuminò- Forse tu…

-SEIRY!!! Muoviti!

La giovane sbuffò- Arrivo!- Urlò di rigetto- Mi reclamano- Fece un sorriso morbido, delicato- Allora alla prossima, dolcissimo idiota dagli occhi dorati

Chissà perché quell’insulto velato da ironia e dolcezza gli parve così splendido.

La guardò allontanarsi, voltando lo guardo, imbarazzato dalla minigonna vertiginosa che indossava.

Strano. La sensazione di fastidio che provava si era un po’ attenuata.

Fece spallucce e ritornò verso la sua camera, non troppo conscio che quella ragazza avrebbe occupato probabilmente, col suo viso spavaldo, i suoi successivi sogni . . .

 

 

 

* * * * *

 

I saluti furono più brevi del previsto.

Non vollero entrare in città, le provviste gli bastavano per un’altra settimana.

Yuu abbracciò forte Reiji e baciò infinite volte Koran, sotto lo sguardo assassino di un bonzo particolarmente irritato.

Koran- Alla prossima allora ^__^

Yuu- Sicuramente.. grazie ancora- Fece un leggero inchino

Reiji- In gamba Yuu.. e tu- Lo indicò- Trattala coi guanti, intesi!

Non replicò.

Li salutò con la mano finché non sparirono fra la boscaglia poi sospirò.

Sanzo- Se volevi stare con loro potevi farlo

Yuu- Ma cosa dici?

Sanzo- Dico solo che ti avrei capita…

Si voltò, sorpresa dal suo tono arrendevole- Io… voglio stare con… voi- Si morse un labbro- Con te- Si corresse.

Il bonzo rimase immobile, mentre lei gli accarezzava le braccia- Pensavamo fossi morta- Stessa frase, ma il tono era tutt’altro che arcigno.

Yuu- Scusami- Abbassò il viso

Sanzo- Quel tizio.. mi ha spiegato come ti ha trovata….quindi non ti devi scusare

Alzò gli occhi cercando i suoi- Sanzo….. anch’io pensavo che voi foste…

Sanzo- Lo so- Si stropicciò gli occhi- Andiamo?

La domanda non sfuggì alle sue orecchie. Doveva essere particolarmente stanco, e come dargli torto. Aveva corso come un matto per tutta la zona sud per tre interi giorni, col pensiero che la sua donna fosse morta.

Sorrise- Certo, andiamo Sanzo

 

*

 

Non c’erano stati troppi convenevoli. Yuu si scusò per la preoccupazione arrecata a tutti. Hakkai l’abbracciò istintivamente per poi ritirarsi, forse colpito da tutta la tensione accumulata.

Anche il viso di Meimi sembrava essersi disteso. Scherzò su una cosa casuale e la invitò ad andare a dormire.

Goku- Sono contento tu sia tornata

Si fermò, voltandosi- Lo dici in modo strano… cosa nascondono le tue parole?- Rispose, sorridendo sorniona

Goku- Sapevo che eri viva, era una certezza- Esclamò completamente sicuro delle sue parole- Ma non sapevo se saresti tornata con…

Yuu- Voi?- Suggerì lei- … Goku- Le si avvicinò a passo leggero, vicino, troppo vicino- Ormai mi è passata. Non mi fai più nessun effetto, almeno non in quel senso. Avevi ragione tu, era una cotta passeggera nata in troppo poco tempo..- Sorrise- Credo che accetterò il tuo consiglio, anche se in ritardo, e ti sarò amica… in fondo Yuu lo era, con lei andavi d’accordo- Scherzò- Allora… buona notte viandante- Gli fece l’occhiolino e salterellò verso la sua stanza.

… Stupido… si sentiva stranamente stupido. Perché in quel momento, in quegli occhi nocciola, aveva rivisto la sua Mei. Si. Era un completo idiota

 

Sgattaiolò con passi leggerissimi nel lungo corridoio. Strinse gli occhi per leggere meglio nel buio i numeri delle stanze. Era quella, sicuro.. o quasi…

Bussò, impercettibilmente. Ma quel piccolo tocco fu avvertito, infatti un grugnito la invitò ad entrare.

Yuu- Si può?- Chiese titubante, ma con un sorriso furtivo stampato sulle labbra.

Il ragazzo si voltò dall’altra parte, forse era l’unico cenno d’assenso che poteva permettersi.

Lei allargò le labbra e scivolò accanto al suo letto.

Sanzo- Dimmi, cosa rappresenta quella maglietta sulla testa?

Yuu- Ah… oh….- Ghignò- Ogni ladro deve nascondere la sua identità- Scherzò, liberandosi i capelli.

Sanzo- Che cosa idiota

Yuu- Emm…. Non mi chiedi perché sono qui? Non ti disturba la mia presenza? Non vuoi uccidermi sul colpo?

In risposta a quelle molteplici domande sbuffò per poi indicarle l’invitante materasso a un piazza.

Sorridendo gattonò sul materasso e si strinse vicino a lui- Ti prego.. lasciamo stare qui cinque minuti.. ho bisogno di respirare il tuo profumo.. poi giuro che ti lascio in pace..

Sentì i suoi muscoli tendersi per poi rilassarsi appena. Si lasciò scivolare fino al cuscino, lei gli prese un braccio e lo strinse. Muoveva le mani con sicurezza ma anche con cautela, forse aveva paura di un suo rifiuto. Sciocchezze. Non poteva nemmeno immaginare cosa gli stava passando nella mente.

Yuu- Non so come ho fatto a vivere senza il tuo profumo di tabacco- Sospirò, gongolandosi avvolta da quell’inebriante odore.

Sanzo- Yuu….

Lei si voltò, leggermente stupita e piacevolmente sorpresa nel sentir nominare il suo nome da quella voce roca e perfetta.

La prese fra le braccia e catturò le sue labbra. La baciò per minuti interminabili, esplorava con la lingua ogni centimetro della sua bocca. Ma le sue mani, la sua pelle, chiedevano di più.

Le accarezzò i capelli e scese lentamente lungo i centimetri della magliettina bianca aderente. Arrivato in fondo tornò su, questa volta passando sotto la maglietta, accarezzando la sua pelle nuda e bollente.

Yuu ebbe un fremito e si avvinghiò ancora di più a lui.

Continuò la sua esitante esplorazione fino a raggiungere le spalle, morbide e setose. Si schifò di se stesso nel constatare quanto poco ci volesse per rendere i suoi pantaloni invivibili.

Nuovamente liberò la mano e le accarezzò il viso, dolcemente, movimenti fino ad allora totalmente sconosciuti. Percorse la lunga linea sul collo, né tocco l’ugola, la sentì deglutire e ansimare lievemente. Questa volta scese più velocemente e superò subito l’ostacolo della maglietta. Sapeva che non avrebbe trovato nessun reggiseno ma lo scoprirlo con le sue stesse mani lo fece infuocare.

Nuovamente un respiro più calcato, la testa le si inclinò lievemente di lato.

Ritrasse subito la mano- Che succede?

Yuu- Ah… oh…- Si toccò immediatamente le guance, asciutte- .. niente- Mormorò

La allontanò- Niente non è una risposta. Tremavi.

Yuu- Te lo sei immaginato

Sanzo- Idiota

Sospirò, grattandosi la testa sbuffò ancora- Certo che non si può nascondere nulla al grande Genjo Sanzo eh….. guarda che non è davvero nulla… mi… piaceva ciò che stavi facendo…. È che…

Sanzo- Che?

Abbassò appena il capo- Ho avuto una brutta esperienza e…

I suoi occhi si allarmarono, coprendosi di puro terrore.

Lei scosse le mani- Ma no, tranquillo! Non è così grave come pensi.. ero piccola e completamente ingenua… era… il mio primo ragazzo- Il suo sguardo si perse- Io lo definirei più bastardo che ragazzo- Grugnì, disgustata- Avevo solo quindici anni, lui qualcosa come ventuno… era di una compagnia teatrale di una paese vicino, un collega…

Sanzo si appoggiò al muro, facendola accomodare fra le sue gambe.

Yuu- Ci sono uscita solo un paio di volte… e una volta ha insistito più del dovuto… mi ha… toccata… fino ad un certo punto ovvio… io sono riuscita a divincolarmi, con fatica lo ammetto.. anzi… con terrore direi….e sono scappata… e da lì non l’ho più visto

Sanzo- E’ morto

Yuu- Non capisco se la tua è una domanda o un’esclamazione- Sorrise- Guarda, non mi stupirei se fosse fuggito lontano dal Toghenkiò… Quando lo erano venuti a sapere i miei fratelli è scoppiato il putiferio.. Kyoya è andato a cercarlo per picchiarlo, ma era piccolo e non ha avuto decisamente la meglio… però so che Fryon l’ha aspettato fuori da un teatro e gli ha spaccato l’assetto nasale e qualche altro osso.. lui che si è sempre definito pacifista, figurati….. e so anche che ha perso tutti i lavori su cui era dietro, questo penso sia colpa dell’influenza di mio padre…- Sospirò- Direi che mi hanno vendicata per benino.. la protezione non mi è mai venuta a mancare

Sanzo- Bene- Fece spallucce, tranquillamente- Se mi capiterà sotto tiro lo ucciderò

Yuu- Bada a non farlo Sanzo, sarebbe troppo anche per lui XD.. non il fatto di essere ucciso ovviamente, ma il fatto di trovarsi davanti la tua migliore faccia arrabbiata!- Sorrise, aggiustandogli un ciuffo ribelle- Non ti preoccupare, Sanzo… è solo che .. è la prima volta che qualcuno mi tocca dopo quell’incidente.. mi sono solamente ricordata una cosa spiacevole… ma….. con te so che sarà tutto diverso

Sanzo- Io non farei mai nulla che..- Non terminò la frase, lei lo zittì

Yuu- Lo so… ma so anche che non mi aspetterai in eterno… devo tenerti stretto.. – Sembrò riflettere- E dovrò essere all’altezza di tutte le tue aspettative…- Incrociò le gambe, improvvisamente triste.

Sanzo- Io non ho alcuna aspettativa- Grugnì contrariato. Come poteva non capire che il solo fatto di averla lì, accanto a lui, andava già ben oltre ogni sua ‘aspettativa’ – E non ho mai avuto nessuna esperienza- Quest’ultima frase fu detta a voce bassa e mezza tossendo.

Yuu spalancò la bocca- Tu non…

Sanzo- Non guardarmi con quella faccia idiota, razza di cretina!- Le allontanò volontariamente il viso, deluso di se stesso

Yuu- No.. è una cosa bellissima… impareremo tutto insieme! E’ perfetto *___*

Non se ne capacitava ma gli occhi di lei aveva cominciato a brillare di luce propria. Cosa ci trovava di bello in un uomo scorbutico e con esperienza nulla?

Gli prese le mani e gliele baciò- Io voglio solo te, Sanzo.. se vorrai aspettarmi, andare per gradi, te ne sarò grata…

Sanzo- Se vuoi andare per gradi inizia a toglierti dal mio letto.. quella maglietta del cazzo non aiuta

Yuu rise, tastandosi la magliettina e alzandosela appena, prendendolo in giro- Ok bonzo, per stasera tregua- Alzò le mani.. - Quando vorrai continuare il discorso sai dove trovarmi- Fece qualche passo indietro, ridacchiando- Buonanotte allora

Sanzo- Tsk

Yuu- Ahhh- Agitò la testa, ridendo- Il suono che preferisco prima di dormire!- Gli fece l’occhiolino e scappò via.

Restò qualche minuto fermo sul letto. Fece per prendersi una sigaretta ma si bloccò di colpo… i suoi occhi caddero sulla rimembranza evidente dei pantaloni. Si insultò mentalmente- Forse è meglio farsi una doccia fredda

 

 

 

* * * * *

 

Le saltò al collo come non avesse aspettato altro. La strinse forte non badando ai suoi lamenti e al respiro che le stava sicuramente venendo a mancare.

Gojyo- Scusa- Balbettò appena, non troppo convinto- Credevo fossi…- Le accarezzò i capelli, dolcemente. Era chiaramente preoccupato, anche lui aveva gli occhi lividi e stanchi.

Yuu- Beh, almeno ti sei divertito nel cercarmi- Smorzò l’atmosfera indicando la ragazza a braccia conserte attaccata alla porta dell’atrio.

Gojyo- Ah lei… no.. mi duole dirlo davvero ma.. non è come credi U__U

Hakkai- Però la signorina è una tua amica.. perché non la fai accomodare? Non penso i padroni della locanda abbiano nulla in contrario se diamo ospitalità nel salottino a una nostra amica- Sorrise gentile

Il mezzo demone guardò contrariato in direzione della sua nuova ‘amica’ e ne ricevette un sorriso radioso. Le fece cenno di avvicinarsi e lei, a passi di danza, si mosse verso di loro. Salutò tutto con un inchino- Tu sei Yuumei immagino… Gojyo non ha fatto altro che parlare di te in questi giorni

Yuu- Oh, ma che scortese. Sai che non si parla di altre donne in presenza di una signorina?- Scherzò

Lei sorrise- Era davvero preoccupato.. sono contenta tutto sia finito per il meglio- Sospirò, davvero sollevata- Bene, ora direi che posso togliere il disturbo

Gojyo- Ah no! Non se ne parla nemmeno! Almeno passa la notte qui! Abbiamo camminato per tre giorni, ti obbligo a rimanere!

Sembrò riflettere, poi fece spallucce- Beh.. direi che le alternative sono particolarmente nulle.

Hakkai- Perché non viene a bere qualcosa con noi signorina? Fuori fa freddo e mi sembra particolarmente congelata ^__^
Si toccò le spalle nude- Oh… si, purtroppo il mio vestiario non è dei migliori

Yuu- Se vuoi posso darti una mia giacca

Scrollò la testa riccia- Non disturbarti, niente che un buon bicchiere di sakè non possa risolvere.. a proposito, il mio nome è Enie

La sua voce era candida almeno quanto il suo viso. Sotto gli occhi aveva piccole borse, segno di notti insonni, ma la bellezza era praticamente intatta. Gli occhi azzurri vispi e sempre attenti le facevano da contorno insieme alle labbra carnosissime.

Una bambola, ecco cosa penso Yuumei, una perfetta e splendida bambola di porcellana.

Si morsicò un labbro appena arrivarono vicini al tavolo del bonzo.
Sarebbe rimasto abbagliato anche lui da quella elegante ragazza?

Gojyo- Questa è Enie!- La presentò tutto orgoglioso- … potresti almeno alzare la testa sai? -__-
No. Decisamente non gliene poteva fregare di meno.
Salterellando si sedette accanto a lui, incrociando le gambe e continuando a fissare la nuova arrivata- Da dove viene Enie?

La ragazza si sedette di fronte a lei, quanta finezza in quell’unico gesto- Da molto lontano da qui- Rispose brevemente- Tu piuttosto, hanno tessuto le tue lodi,sai?! Quasi mi verrebbe voglia di chiederti di cantare

Yuumei restò abbagliata da quel sorriso genuino- Oh… beh…- Si aggiustò i capelli dietro le orecchie- Magari poi lo faccio… non è che ne ho più avuto occasioni…. E tutto ciò è triste da morire…

Sanzo- Potevi restare al tuo villaggio se volevi continuare la tua vita

Yuu- Ma quanto sei scorbutico- Gli diede un pizzicotto sulla gamba- Stupido bonzo narcisista dei miei stivali, rimanici tu al mio villaggio!

Enie- Ehehe… sono sempre così simpatici i tuoi amici?

Gojyo- Non proprio…- Rispose confuso.
Restarono a parlare per una buona oretta.
Yuu era particolarmente contenta della conversazione prettamente femminile che aveva preso il tutto. Se non con Reiji, ultimamente trovava difficile portare avanti un discorso interessante. Chissà quando le sarebbe ricapitata una simile fortuna.

Yuu- Ma se non sai dove andare vieni con noi!

Sanzo- Hei, chi ti ha dato il permesso di proporre cose del genere?- Grugnì

Gojyo- Invece io la trovo un’idea sensata- Sospirò

Enie- No. Ho deciso viaggerò da sola, è più sicuro

Aveva parlato di sicurezza già parecchie volte senza accennare null’altro a riguardo.
Sanzo- Visto? Una persona prudente U__U

Hakkai- Se vi stringete un pochino dietro dovreste….- Tentò

Yuu- Ma si… Mei e Goku si stringeranno sicuro! E in caso molliamo la scimmia qui U__U

Gojyo- E’ già diventata la padrona di Hakuryù XD
Enie- La scimmia sarebbe Goku, giusto? E Mei è Meimi, l’altra ragazza che viaggia con voi- Si rivolse al mezzo demone che annuì- Comunque vi ringrazio della gentilezza, ma davvero, preferisco così… senza contare che andate in una direzione a me sfavorevole… quindi proprio no- Scrollò il capo, gentilmente.
Goku- Oh, guarda un po’ chi è tornato

Gojyo buttò indietro il collo-.. e questa è la scimmia di cui ti parlavo

Enie si alzò di scatto e gli tese la mano- Son Goku, ho sentito così parlare di te che non vedevo l’ora di incontrarti!

Goku- C… ci conosciamo?- Domandò titubante

Fece una pausa- .. Il tuo stomaco ti precede

Gojyo- AH!- Saltò in piedi- L’hai detto! L’hai detto davvero!!!!- Scoppiò a ridere- Grande XD

Goku- Ma… …O__O

Enie- Oh perdonami- Cinse le mani- Avevo scommesso con Gojyo che ti avrei detto così.. scusami, non avevo intenzione di offenderti!- Fece un inchino

Gojyo- AHAHAHAHAH, ridicola! La tua faccia è ridicolaaaaa AHAHAHAH

Goku- Bastardo! Ti metti a traviare le donne non solo sessualmente ora.. maledetto pervertito!

Enie si portò una mano sulla bocca, per trattenere le risate che ormai erano sulla bocca di tutti.
Gojyo scappava da un Goku particolarmente adirato. Un’atmosfera calma e pacifica, all’insegna del divertimento…. A meno finché non entrò lei.
Mei- Ma quanto baccano- Si tappò le orecchie in segno di rifiuto- Sanzo, non capisco come tu, re dei dinieghi, permetta una scenetta così- Scherzò, non troppo forse

Sanzo- Tranquilla, ora li ammazzo tutti- Fece per estrarre l’harisen ma dovette fermarsi.
Enie- Kei

Tutti si bloccarono, a mezz’aria se necessario. Fissarono la giovane la cui bellissima espressione era diventata una pura maschera di sgomento.
Mei- Ci.. conosciamo?- Chiese, titubante.
Si portò entrambe le mani sulla bocca- Cazzo…- Indietreggiò- Voi siete il gruppo con cui viaggia Keitel…. Dovevo capirlo.. dovevo…… merda- Si fermò, incontrando una poltrona con le gambe.

Goku le si avvicinò, ringhiando- Tu la conosci???- Chiese bruscamente.
Enie- Io… non dovrei trovarmi qui… cazzo… è un casino ora…- Si passò una mano fra i ricci

Gojyo- Enie… per favore, ci vuoi spiegare?- Domandò il più tranquillamente possibile.
Lei deglutì per poi assumere un’espressione assolutamente irreprensibile- Il mio nome è Enie… Enie Krafenberg… sono la figlia di Jurgen Krafenberg, il capo famiglia.

Le risate che prima aleggiavano nella stanza lasciarono posto solo al suono delle armi affilate che ora puntavano tutte contro quella bambola di porcellana.

 

Continua…..

 

 

 

 

 

 

 

 

^^^^^^^^^^^^

Capitolo interessante con notevoli spunti di riflessione…. A voi comprendere… nel frattempo vi lascio con una copertina molto dolce(almeno per come me la visualizzo io)

^__^

Grazie alle persone che continuano a seguire questa storia, anche senza commentarla..

Grazie alle persone che invece mi continuano a scrivere, merci merci!

Grazie a RIKA e RAFFY!

Grazie a HOPE(Altrimenti cosa? XD Seiry un mio capriccio dicevi? Beh, come ti ho già spiegato tutto è iniziato per un mio capriccio ma… non sia mai che lasci una cosa buttata lì senza darle un senso.. ihihih… Kodja non è un nome strano XD è un nome tedesco e si pronuncia Kolia XD ricordi quando ti parlavo della fiction Julia? XD ahaha, ecco, appunto! XD sai cosa.. alla fine non c’è quel gran che da capire… butto li frasi talmente a caso che chi le comprende è un genio del male XD ma nulla è lasciato al caso)

LAV(Troppo fiera Enie vestita da demone XD è splendida e ci crede tantissimo! Goku è ballerino, ti continuerà a stupire… comunque il suo agire è più che giustificato, almeno io inizio a vederla così..)

VALERY_IVANOV(Oh, ma ciao XD ben tornata XD Triste? Pensa che mi sono bloccata a scrivere in un punto che mi mette angoscia solo al pensarlo … -___- povera Mei perché? Alla fine, riflettendoci, è la più coccolata di tutti! Yuu invece ha un culo smisurato dalla sua XD e Hakkai… eh, piccino…. Goku è scemo, ma si sapeva già XD)

 

 

 

Copertina:

Di schiena, Sanzo e Yuu davanti ad un finestrone, Yuu indica il cielo stellato e ride guardando lui. Sanzo ha la testa alzata, si intravede il fumo della sigaretta venire su

 

 

Canzoni:

Cascada – Truly, Madly, Deeply (Remix)

Cascada – Everytime we touch (Slow)

 

 

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Capitolo 18
*** Not dormant memories, still lingering tastes ***


18

18      NOT DORMANT MEMORIES, STILL LINGERING TASTES

 

 

 

 

....

 

Restarono per qualche istante in silenzio, si poteva tagliare con un coltello da quanto era fitto.

Enie era impassibile, la testa alta, guardava uno ad uno quelli che si erano trasformati in.. nemici. Abbassò poi il capo, sospirando.
Gojyo- Hai detto di star fuggendo dalla tua famiglia… - Buttò lì la frase, ricordando i tanti discorsi svolti nei giorni precedenti.

Enie- E’ corretto. Non voglio più aver nulla a che fare con quella gente. Ma, comprendo che questo non cancella automaticamente il mio nome o qualunque risentimento. Se vorrete attaccarmi, lo capirò- La sua espressione era totalmente rassegnata. La voce segnava un forte senso di colpa e rammarico.
Mei- Tu… mi conosci?- Tentò nuovamente l’approccio.
Lei sorrise debolmente- Oh si Keitel, tu sei la persona a me più cara e quella dalla quale dovevo stare più alla larga… cavolo- Si morsicò un labbro, rilassando le spalle

Goku- Cosa intendi?

Enie- Mi staranno cercando, sicuramente. E forse mi troveranno, prima o poi… però non devono trovare lei

Abbassò la nyoibò e si fece avanti- Spiegati meglio

Rialzò il capo, puntando due occhi tristi sulla ragazza rimasta immobile davanti a lei- … Lei… Voi dovete stare tutti alla larga dalla miei familiari. Sono dei pericolosi assassini, non si fermano davanti a nulla- Un pensiero la fece incupire notevolmente- Vi uccideranno tutti, dovete andarvene, muovervi.. se volete proteggere Kei dovete essere sempre in continuo movimento

Sanzo- Veramente noi ci stiamo muovendo proprio verso questa stupidissima famiglia- Si accese una sigaretta con indifferenza.

Enie- SBAGLIATE!- Perse il controllo- Ho visto Gojyo combattere, sei forte si.. sarete forti quanto volete ma… non avete speranze… quelli sono solo delle macchine da guerra… dovreste muovervi dalla parte opposta, scappare, mettere le vostre vite al sicuro….- Fece qualche passo indietro- Dovete farlo… devi farlo Keitel!

La ragazza sobbalzò appena.

Gojyo- Hai detto che sei scappata.. ma come mai proprio ora? Per quello che è successo a lei?- Indicò Meimi ormai palidissima.
Abbassò la testa- Mio padre.. i miei fratelli… tutto intorno a me è sempre stato marcio… ma io ho sempre chiuso gli occhi, sono colpevole almeno quanto loro su questo… però, questa volta non potevo chiudere un bel niente- Si passò una mano sul viso, sfregandoselo violentemente- Loro hanno…..- Singhiozzò appena- Hanno …. – Chinò appena il capo, tentando con la mano di trovare un appoggio- Si sono permessi di uccidere un bambino!- Urlò, digrignando i denti- Un bambino di soli dieci anni cazzo… e non è per l’età, né per il fatto che era mio cugino… è che…. era davvero una persona splendida……- Strinse i pugni piantandosi le unghie lunghe e ben curate nella pelle.

Yuu si alzò di scatto, sorpassando tutti- Piantatela. Non vedete che è stravolta? Lasciamola riposare… parlerete tutti dopo- Mosse lo sguardo verso Meimi che si scostò prontamente.
La prese per un braccio e la strattonò verso la porta e poi fin su sopra le scale.

Enie tentava di fermare le lacrime che le continuavano ad invadere il viso al ricordo di quella ferita così vivida e aperta. Una ferita che Yuu comprendeva fin troppo bene.

La fece accomodare nella sua stanza e le passò un panno umido per permetterle di ricomporsi- Senti.. perché non riposi un pochetto? Non che una dormita risolva tutto ma.. aiuta sicuramente queste- Indicò le occhiaie. Si alzò allontanandosi e aprendo la porta- E comunque hai ragione… Michael era sicuramente la persona migliore che sarebbe mai potuta esistere.

Richiuse la porta, non aspettando nessun tipo di commento.
Si trovò a fronteggiare occhi indagatori e preoccupati.

Yuu- Michael mi aveva parlato di lei.. è a posto… e poi sembra davvero conoscere bene Mei e potrebbe esserci d’aiuto, non pensate? E in caso… la potrete sempre usare come esca se vorrete- Fornì tutte quelle proposte per placare gli animi dei presenti, che sembrarono gradire ognuno la sua ipotesi.

In silenzio si ritirarono tutti nelle loro stanze, tranne Gojyo che si accasciò sul pavimento freddo accanto alla porta- Non la sto controllando.. aspetto solamente abbia bisogno di qualcuno

Yuu sorrise, facendo un segno positivo col capo, per poi correre per le scale- Eccoti- Disse, fermandosi sulla soglia del piano superiore.

Sanzo si staccò dal muro e le andò incontro, superandola.

Yuu- Pensavi davvero quello che hai detto prima?

Si fermò appena- Che intendi?

Yuu- Che potevo restarmene al mio villaggio- Abbassò il capo

Come un granchio, ritornò sui suoi passi ponendosi di lato a lei. La fece voltare la testa con non poca delicatezza. Yuu sostenne lo sguardo con sfida per poi vedere la sua bocca schiudersi in un sorriso smorzato.
Sanzo- Stupida

Lei cercò prontamente la mano di lui e la strinse- Non dirmi più una cosa del genere, sono parecchio permalosa. O meglio, do peso alle cose che dici tu
Sanzo- Tsk, non dovresti

Gli si avvicinò, soffiandogli lievemente su un orecchio- Se dici ancora una cattiveria del genere ti ammazzo- Sussurrò.
Si allontanò di qualche passo lasciandolo con la bocca spalancata per la sorpresa. Prese a canticchiare assolutamente divertita e compiaciuta della sua interpretazione.

 

 

*

 

Era ormai notte fonda quando un non troppo leggero bussare ruppe il tirato silenzio.
Non ricevendo alcuna risposta, decise di entrare ugualmente.
La trovò seduta sul letto, le gambe al petto strette dalle braccia, il mento poggiato mollemente sulle ginocchia, sguardo fisso verso l’esterno della finestra.

Non si scompose minimamente nemmeno quando lui chiuse la porta, sbattendola.
Gojyo- Non volevo certo disturbarti ma… un minimo di reazione vorrei quanto meno ottenerla

La giovane alzò leggermente il capo, i capelli ricci le caddero dolcemente sulle spalle. Sorrise, facendogli segno di raggiungerla sul letto.
Gojyo- E’ la prima volta che ricevo un invito così allettante e rimango vestito per più di un secondo- Tentò di scherzare

Enie- In un’altra occasione non esiterei a toglierti quell’inutile ingombro io stessa, ma ora direi che non è il caso- Gli prestò attenzione- Sai, sono scappata da casa per trovare la libertà, quella vera… e invece mi sento nuovamente chiusa in gabbia

Gojyo- Nessuno ti trattiene

Rise- La cosa più logica per voi, nel bene o nel male, è tenermi come ‘ostaggio’….. ma la cosa più saggia che dovreste fare è mollarmi qui e portare Keitel il più lontano possibile- Affondò nuovamente la testa fra le ginocchia- Io non faccio altro che danni… o meglio, l’unica volta che ho preso una decisione per me ho fatto il danno peggiore

Gojyo- Sei stata così incuta da lasciare pezzetti di pane sul tuo cammino?

Enie- Hanno informatori ovunque, potrebbe anche essere lo stesso gestore di questa locanda- Perse la pazienza- A questo punto non mi interesserebbe nemmeno mi trovassero, ma non devono trovare lei- La sua voce tremò appena.

Gojyo- Ci tieni così tanto a Meimi?

Socchiuse gli occhi- E’ la mia migliore amica. La persona migliore che abbia mai conosciuto… l’unica che non avrei mai dovuto mettere in pericolo… dovevo solo stare lontana da lei… lontana….. dannazione- Si passò una mano fra i capelli.

Il ragazzo gliel’afferrò, con delicatezza- Ti va di spiegarmi tutto quanto? Senza alcuna riserva però… sei sarai estremamente sincera potrei anche tenermi tutto per me- Ghignò

Abbassò il capo, portandosi una mano sulla bocca- Mi crederesti?

Gojyo- Potrei provarci se la tua storia risultasse credibile… e comunque c’è anche qualcun altro che sembra provare estrema fiducia verso di te, e Yuu sbaglia raramente

Sorrise- … mi aveva già parlato di quella ragazza… aveva detto che era molto simile a Keitel, alla mia Keitel quanto meno… e in effetti ha la stessa grinta…

Gojyo- Chi te ne aveva parlato?… Michael?- Tentennò nella domanda

Scosse il capo- No…. Michael non lo vedo da….- Deglutì a fatica- .. da un po’…. Sai, quel bambino era speciale, aveva una forza diversa da qualsiasi altro membro della famiglia, aveva sogni e possibilità e di realizzarli…. Quando ho saputo…..- Un groppo alla gola le impedì di continuare- … non potevo ancora restare lì, Gojyo…. Ho girato lo sguardo per anni, rimaneva pur sempre la mia famiglia, il mio mondo… ma…… così…..- Scosse la testa, mentre piccole lacrime le rigavano il viso perfetto. Si riprese subito, scuotendo velocemente la testa e riprendendo un contegno maestrale- Ti racconterò tutto Gojyo, ma non voglio che niente esca da questa stanza, sennò molte cose potrebbero prendere pieghe negative

Gojyo- Ti do la mia parola

Lei sorrise- Per prima cosa voglio parlarti della persona che ha incontrato la tua amica Yuumei…… Raye… immagino che lei non ve l’abbia descritto con grande gioia

Gojyo- L’ha ridotta come uno straccio- Si fece scuro in volto

Enie abbassò leggermente la testa- Sai, per ogni cosa esiste una spiegazione, anche se irrazionale e non scusabile….. Comunque è proprio da Raye che comincia questa storia…. E da qui partirò anche io…- Sospirò- Devi sapere che Raye è mio fratello. . . . .

 

*

 

Sembrò non arrivare più quel soleggiato mattino. La temperatura però si era abbassata. Il freddo pungeva le guance quasi a volerle pizzicare. Era strano come fino a poche settimane prima il caldo fosse stato soffocante, tanto da togliere il respiro.

Sfregò i palmi fra di loro e soffiò fumo fuori dalla bocca.

Sanzo- Perché non rientri?- Commentò con voce cupa

Si voltò, sorridendo- Buongiorno anche a te… stavo rimirando l’alba

Sanzo- Guarda che.. è già finita da un pezzo- Sembrò riflettere, alle volte gli sfuggiva ciò che lei sembrava così chiaramente vedere. Non comprendeva la lontananza della sua visuale.
Fece qualche passo indietro, andandogli volontariamente addosso- Opsss- Calcò l’esclamazione, ridendo- Non volevo scontrarla signor bonzo – Sorrise alzandosi in punta di piedi e posandogli un leggero bacio sulla guancia- .. però di questo non mi scuso- Rientrò, sghignazzando, come dopo una pestifera marachella.
Attesero nell’ingresso deserto per qualche minuto prima di veder scendere in blocco gli altri compagni. Hakkai le tirò un maglione con espressione preoccupata.
Yuu- Guarda che non sono una bimba che va vestita- Borbottò

Hakkai- Strano, dovrò pulirmi meglio il monocolo allora ^__^

Sbuffò, ponendosi il caldo maglione verde sulle spalle. Stranamente era della sua misura, ma non ebbe il tempo di approfondire la questione.

Il mezzo demone si fece spazio fra di loro e parlò molto rapidamente- Lei verrà con noi. E no, non è assolutamente una nemica

Sanzo- Come fai a dirlo?

Buttò un’occhiata verso Mei, che stava leggermente in disparte- Lo so

Yuu abbassò la testa- Io mi fiderei di lei… se ha deciso di tagliare i ponti con la sua famiglia non risulta un problema per noi, anzi, un vantaggio semmai

Sanzo- Non parlare come una grande stratega- Bofonchiò, stizzito

Goku- Ma con che frasi del cazzo te ne esci fuori….- Strinse i pugni- Solo perché te la sei portata a letto non vuol dire che non ci tradirà alla prima occasione

Gojyo gli si avvicinò, forse troppo- Abbassa la cresta, moccioso, il mio giudizio non va messo in discussione, soprattutto da un idiota come te. Ah, e per la cronaca, non l’ho nemmeno sfiorata

Hakkai- Calma calma- Intervenne prima che Goku potesse replicare- Litigare fra di noi non serve… Io non so cosa ti ha detto- Piantò lo sguardo su due occhi scarlatti, perfettamente consapevoli- Ma penso che, in qualunque caso, la decisione non sia nostra.
Istintivamente tutti si voltarono verso la ragazza dietro che, sentendosi particolarmente scrutata, si strinse nelle spalle. Socchiuse gli occhi e si allontanò velocemente

Goku- Meimi!- La richiamò. Ma lei aveva era già scomparsa sopra le scale.

Yuu- Si è confidata con te, vero?

Gojyo sorrise di quell’affermazione. Le si avvicinò e le accarezzò delicatamente i capelli- Sicura di non avere nessun potere strano?

Hakkai- Ce ne puoi parlare?

Goku- No. In caso ce ne DEVI parlare!!!

Scosse la testa- Ora è meglio di no… a tempo debito… lasciate che se la sbrighino fra di loro.. noi ci siamo finiti in mezzo per errore e non abbiamo diritto di intrometterci

Goku- Ma quale errore??????- Stava chiaramente perdendo la pazienza.
Sanzo- Goku- Il suo fu più un sospiro

Il padrone della locanda entrò nella stanza e salutò cordialmente.
Sanzo- Usciamo di qui. Tutti e subito- Fece vibrare il suo tono più forte del solito.

Goku si morsicò il labbro e uscì, sbattendo la porta alle spalle.

 

Arrivata dalla porta non bussò nemmeno, entrò senza indugio.

Trovò la ragazza a pettinarsi accuratamente i capelli ancora bagnati, un accappatoio addosso, il viso contratto. Le sorrise, facendole segno di accomodarsi.

Tutta quella gentilezza la mise chiaramente in imbarazzo. Richiuse lentamente la porta e si accostò vicino alla finestra.

Enie- Hai fatto colazione?- Chiese in tono stranamente naturale

Alzò un sopracciglio.

Sorrise- No.. è che non la facevi spesso… brutta abitudine. Una buona colazione rende più vigorosi.. non che tu ne abbia bisogno s’intende- Posò il pettine e scosse appena la chioma folta- Ma perché non ti siedi Kei?- Vedendo il suo sguardo titubante arretrò d’un passo- Scusami, ti da forse fastidio ti chiami così?

Mei- No… non è propriamente fastidio..

Enie- Familiarità?- Tentò

Scosse la testa- No. Non mi dice nulla quel nome. Come non me lo dice Meimi in fondo.. chiamami pure come vuoi, non mi interessa- Si sedette, tenendo però sempre le braccia incrociate.

Enie- Immagino tu mi voglia riempire di domande- Le regalò un dolcissimo sorriso, sedendosi a sua volta nella sedia di fronte.
Sembrò riflettere- No. Forse non conosco nulla del mio passato, ma una cosa l’ho capita. Sono una grande vigliacca- Girò gli occhi

Enie- Non ne vuoi sapere nulla eh… immaginavo avresti reagito in modo diverso- Enfatizzò come le parole- Che mi saresti saltata al collo urlandomi di spiegarti tutto

Mei- Stai mentendo. Perché?

Fece una pernacchia- Non ho mai saputo dire le bugie…. In realtà…- Abbassò il capo- Sapevo non ne avresti più voluto sapere nulla. Sei sempre stata una persona che viveva la giornata, che non si guardava mai indietro. Ciò ti permetteva di sopravvivere….- Lasciò la frase in sospeso.
Mei- Ciò ti ferisce? La mia indifferenza intendo

Enie- Mentirei ti dicessi il contrario… - Sorrise- Però va bene così sai… non pensavo ti avrei più rivista…. E dopo il panico iniziale che ho provato, ne sono stata immensamente felice. Stai bene, tu stai bene.. stai vivendo, come vuoi tu…. Tutto ciò è fantastico

Mei- Prima non era così?

Enie- La mia…- Tentennò- I Krafenberg ti hanno sempre comandata a bacchetta, come tutti del resto.. ma tu non hai mai fatto nulla che non ti andasse… ed è stata proprio questa la causa scatenante….

Mei- Mi sono rifiutata di portare a termine un lavoro?

Enie- Si…- Non sembrò troppo sorpresa della domanda- Ti avevano ordinato di uccidere un certo Laiolen…

Mei- Lionel- La corresse

Enie- Si!… tu ti sei rifiutata.. così ti hanno cancellato la memoria e inserito una fasulla in modo che ti portasse comunque ad uccidere quell’uomo….. il loro scopo era quello- Deglutì- di farti portare a termine la missione e riprenderti tra le loro fila… sai, sei un’ottima …

Mei- Assassina?

Enie- Combatti bene… - Si sfregò il viso- Ma qualcosa ha intaccato i loro piani, per fortuna aggiungerei.. hai trovato delle persone che ti hanno protetta, che ti vogliono bene… dovreste fuggire lontano da qui, dovresti rifarti una vita, Kei…….. davvero, se non vuoi saperne del tuo passato, perché stai andando verso di lui così sparata? … se ti rifiutassi ancora di uccidere, quelli ucciderebbero te!

Mei- Scusami.. io non comprendo appieno ciò che dici… ora come ora guardo le mie mani e le vedo pulite, non riesco ad immaginarmi come un’assassina… però… c’è una parte di me che mi spinge in quella direzione, come se tra il marcio ci fosse qualcosa di estremamente importante che dovrei portare con me

Sgranò gli occhi, richiudendo le palpebre lentamente, in attesa.
Mei- C’è qualcosa che dovrei ricordare?

Esitò, rimanendo con le palpebre serrate. Lottò con se stessa, la battaglia più dura. Aveva terrore di quella domanda.. che doveva risponderle? - .. No – Risposta più facile

Mei- Bene- Si alzò. Si avvicinò verso la porta- Tu vieni con noi, ovviamente

Alzò lo sguardo, sorpresa.
Mei- Sempre tu voglia. Stiamo scappando dalla stessa cosa, non vedo motivo per cui non potremmo farlo insieme- Accennò un sorriso- … e poi….. sono totalmente sicura di non aver mai visto la tua faccia prima d’ora…. Come sono totalmente sicura che ogni fibra del mio corpo mi urla di rimanere vicino a te… corpo contro mentre, cosa bizzarra eh

Enie- Non avevo mai parlato con persone che hanno perso la memoria…- Si scusò

Mei- Fa nulla… Vorrà dire che ti farò conoscere anche dalla mia mente, così il mio corpo smetterà di fremere.

Sorrise, completamente sollevata. Non si meritava quel suo sorriso. Lo sapeva bene. Non doveva restare con lei. Ma….

Enie- Perché non ti siedi qui?- Gli indicò la sedia- Hai i capelli lunghissimi e con centomila doppie punte… hai bisogno di una sistematina! Forza, non ammetto repliche!

Il suo corpo si mise sull’attenti, come rispondendo ad un comando. Si avvicinò però titubante.

Ma appena le mani di Enie le si posarono dolcemente sui capelli si rilasso, istantaneamente. Un ricordo del corpo evidentemente.
Le sue mani andavano veloci, tagliando le ciocche più ribelli. Nel mentre canticchiava una canzone casuale.

Meimi si stupì di trovarla così ‘stonata’, abituata com’era alla voce melodiosa di quella stupida di Yuumei. Però socchiuse gli occhi, facendosi cullare da quelle note secche e poco leggere.
E per un attimo…. Sembrò che il suo corpo e la sua mente si riconciliassero…. Come non era mai successo dal primo ricordo che aveva di sé nella sua nuova vita

 

 

 

 

* * * * * * * * * * *

 

Entrò nella stanza quasi lievitando al suo interno. Ma il suo passo, per quanto leggero, venne immediatamente colto.

Una sedia di velluto rossa, piccola e tonda, girò emettendo un fastidioso fischio. Il ragazzo, con le mani intrecciate e poggiate sul mento pronunciò una sola parola- Allora?

L’uomo, appena entrato nella stanza raddrizzò le spalle e strabuzzò gli occhi- Mi spiace signor Krafenberg, ancora nessuna traccia della Signorina- Parlò velocemente, pronto a sentirsi venir meno la lingua da un momento all’altro.

Invece l’interlocutore si limitò a sospirare in modo elegante e gli fece un piccolo cenno con la mano di uscire.
L’uomo fece un modesto inchino e sgattaiolò via.
-Che seccatura- Si passò una mano sul viso, apparentemente stanco

Un leggero colpo di tosse sembrò richiedere la sua attenzione.
Il ragazzo alzò lo sguardo- Dimmi, e alla svelta

-Mandi me- Esclamò il nuovo giovane entrato- Sua sorella avrà solamente paura, magari ha solo bisogno di vedere un viso conosciuto

-E saresti tu il viso conosciuto?- Sospirò nuovamente alzandosi- E sia, ma non voglio sprechi troppo tempo nella ricerca, tu ci servi qui

Il suo viso si illuminò, con un maestoso inchino iniziò ad indietreggiare- Non si preoccupi, gliela riporterò tutta intera al più presto

-Si si….- D’un tratto i suoi occhi prima totalmente indifferenti si fecero di ghiaccio- Sai che tutto questo non sarebbe successo se non avessi fatto così rumore?

Un’ombra, fino a quel momento nascosta fece un passo avanti, mostrando un risolino sfrontato- E che ci vuoi fare- Fece spallucce- E’ solo il mio modus operandi, caro fratello

-Non dovevi occupartene tu

-Su su, calmati, non è mica successo nulla di così grave in fondo. La nostra cara Enie sta passando un momento di ribellione, se non la trovassero sicuramente prima sono sicuro che tornerebbe con le sue gambe

-La conosci davvero poco, fratello- Chiuse gli occhi in una fessura- E’ molto più testarda di quanto immagini. Si sente ferita e offesa. Quel bambino era come un fratello per lei

-Era un traditore, come tale andava trattato- Iniziò a giocherellare con una mela tirata fuori da chissà dove- Nulla di più, nulla di meno- L’addentò

-Si, ma con meno rumore

-Dove ci sono io il rumore è necessario, non lavoro bene senza qualche botto o schianto- Rise- Tranquillo, se ne farà una ragione e tornerà. Anzi, nemmeno da porsi il problema, la troveranno presto e potrai riprendertela sotto la tua calda ala protettiva- Avvicinò la mela al viso del fratello

-Non prenderti troppe libertà, Sato

-Cos’è? Un consiglio, fratello?- Ghignò

-No. Un ordine

Il ragazzo alzò le mani- Ok, ok, mi arrendo- Indietreggiò tentando malamente di trattenere una risata- Ora devo scappare però, sai quella famiglia qui a nord? Penso sia il momento che saldino il loro debito…- Finì la mela- Oggi ho proprio voglia di divertirmi.. BOOooOOm- Imitò un suono ovattato e sordo.

Lasciato solo, si avviò velocemente alla porta e richiudendola con un rombo. La stanza cadde nel buio più assoluto.

Ripeté mentalmente le parole pronunciate da suo padre, che mal teneva le redini della famiglia ma ancora capace di dare ordini perentori.

“Se non la riportate a casa entro una settimana e le date la punizione che si merita, la prossima volta che la incontrerò voglio vedere solo la sua testa”

Strinse le mani, serrando i pugni.

Non aveva mai difeso nulla nella sua vita, nulla aveva mai avuto senso se non i fiumi di sangue che ogni volta gli scorrevano sotto i piedi. Ma non avrebbe permesso in alcun modo che quel sangue appartenesse all’unica sorella che possedeva.

Per la prima volta non sapeva come muoversi, abituato a togliere la vita non sapeva come proteggere un’esistenza. Una singola e minuscola esistenza.

Facile uccidere. Difficile proteggere.

Che cosa complicata.

 

 

 

 

* * *

 

Il mattino seguente Meimi e Enie si fecero trovare già su Hakuryù. Quest’ultima era oltremodo titubante.

Goku sgranò gli occhi e si avvicinò con passo pesante.

Allungò una mano in avanti, secca- Lei viene con noi. Scelta mia. Qualcosa in contrario?

Il giovane spalancò la bocca. Non ebbe, naturalmente, il coraggio d’obiettare.
Nei sedili posteriori si strinsero da una parte le tre donne e dall’altra Gojyo e un infastidito Goku.

Yuu era subito dietro lo schienale di Sanzo, diventato ormai il suo posto preferito.

Tutto era pronto per la partenza. Nuovamente Hakkai sfoderò un sorriso e accese il motore. Una nuova giornata si apprestava a cominciare. Questa volta forse leggermente più scomodi e… con alle spalle un intero esercito che cercava una singola persona.
Yuu sospirò, inconsciamente.

“No, ma ogni tanto me lo chiedo.. ma io che ci faccio qui? Questi quattro sono dei bersagli per i demoni, Mei o Keitel che si chiami è una calamità per i guai, e questa bellissima bambola è ricercata dalla famiglia più spietata del Toghenkiò… ma davvero…. Io cosa c’entro???? >___<”

 

 

Continua……

 

 

 

 

 

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Ringrazio le persone che continuano a leggere questa storia, non sarà ancora molto lunga…

Grazie a chi mi lascia un commentino, è sempre ben accetto!

Grazie a RIKA e RAFFY

Grazie a HOPE(Seiry Seiry, chissà che avrà in mente lei! Io non faccio niente, sono i miei personaggi a scegliere! Fossi veramente io avrei lasciato Yuu con Goku, e magari li avrei fatti rimanere pure al villaggio a godersi il loro amore… e invece Goku ha agito di testa sua… No, Gojyo non entrerà penso mai più in camera del bonzo proprio per paura di beccarlo in momenti poco opportuni, sai ci tiene alla sua pelle XD Enie… carina vero? Se ti dicessi dove è nata ti metteresti a ridere XD comunque visto, io ho aggiornato e tu???)

VALERY_IVANOV(XD già, cosa c’entrano? Beh, mi piaceva creare un mondo dove Koran era ancora vivo e viveva con serenità insieme a lei! E ovviamente in questo mondo ci sarebbe anche Seiry che, senza un gruppo di Sanzo, continuerebbe a vagare da sola.. sai cosa? Non hai tutti i torti. Ti posso dire, anche se forse per te è spoiler, che questa storia non è assolutamente nessun prologo… però mi hai dato l’idea per un finale alternativo che ho già elaborato e scriverò ^__- Ti dirò, anche il mio ragazzo è ‘Sanzo’ per tutti gli effetti e non è decisamente un bene XD Compatisco Yuu in tutto e per tutta, povera ragazza.. però hai ragione tu, lui cerca di fare il burbero ma in realtà è gentile con lei.. hahaha XD mi piace già che vedi messa in mezzo Seiry XD ma in caso, sappi che tra le tre vincerebbe Sei, quello che vuole ottiene XD Ma Enie è piccola e innocente e non ha assolutamente nulla da nascondere, quindi ovvio che non ha nascosto la sua identità…  grazie del poema, è sempre ben accetto ^__^ e mi sembra di aver risposto adeguatamente XD)

LAV(Povera Yuu, la date tutti per morta XD gliela state gufando poco eh XD per allontanarsi dal gruppo di Sanzo.. vedremo XD Enie è carina carina, no? *___*)

Un ulteriore ringraziamento anche a NENA89 che ha aggiunto la mia storia ai preferiti, merci merci

^__^

 

 

 

Canzoni:

Hilary Duff – The gateway

Five for fighting – Superman

Chicane – Stoned in love

 

Copertina:

Enie, alle spalle di Keitel, la abbraccia gioiosa, stringendola. Kei ha una mano posata sul braccio di lei, sorride senza incertezze

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Capitolo 19
*** Sex ***


19 SESSO

Cavolo, che attesa enorme O__O mi scuso immensamente con tutti, pardon pardon >__<

E ringrazio le persone che hanno commentato o che semplicemente continuano a leggere! Avverto che questo è un capitoletto è un po’ piccante…

Grazie a RIKA !!!!!

Grazie a HOPE, VALERY_IVANOV, LAV!!!!!

 

 

 

Copertina:

Yuu e Sanzo in una macchina, vista all’interno dell’abitacolo. Lei, alla guida, si sporge su un fianco, verso di lui, e lo bacia a ‘tradimento’, Sanzo ha gli occhi aperti, sorpreso del gesto

 

Canzoni:

Luca Dirisio – Sparirò

Cascada – Everytime we touch

Chicane – Stoned in love

Raf – Non è mai un errore

Simone- Sesso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

19 SESSO

 

 

Guarda solo me, sempre e solo me. Devo diventare il tuo chiodo fisso, la macchia indelebile sul tuo corpo, l’unico pensiero che ti è concesso realizzare

 

 

 

Sembrarono giorni eterni quelli passati ad osservare boscaglia, distese di prato, ancora boscaglia, e ancora prati. Una pianura infinita e tiepidamente calda, un bosco freddo e ventoso. Le condizioni migliori per un ottimo malanno.

Il tempo però sembrava essersi fermato, nessuna evoluzione eclatante, forse dovuta anche alla convivenza così stretta di ben sette persone, un record personale.

Tutti erano tesi, guardinghi, attenti ad ogni movimento di foglia o altro che potesse attirare la loro attenzione. L’unica stranamente più serena era Meimi, ascoltava la sua musica spaccatimpani nel nuovissimo mp4 che aveva con se Enie, a tratti sembrava sorridere. Goku aveva paura, anzi terrore, che ogni istante ricordasse qualcosa, un qualcosa che la allontanasse da lui.

“Non di nuovo”, pensavano insistentemente i suoi pensieri.
Yuu, dal canto suo, si sentiva impacciata. Aveva voglia di sfiorare quei capelli biondi, stringerlo, strapazzarlo, ma nello stesso tempo di ucciderlo, strappargli il naso a morsi e cavargli gli occhi. L’amore, che sentimento contrastante. Soprattutto se il patner è un tipo freddo come Sanzo. Lei le sarebbe saltata addosso ogni volta che poteva, ma lui sembrava preferire la compagnia delle sue sigarette o del suo giornale. Tutto ciò la irritava, profondamente. D’accordo che avevano deciso di non stare troppo appiccicati davanti agli altri ma… “Goku e Meimi mica si fanno troppi scrupoli, che cavolo!”, pensò risentita.

Enie continuava a guardarsi intorno, circospetta. Pregava in cuor suo di non incontrare assolutamente nessuno, ancora non comprendeva come si era fatta convincere a viaggiare con loro. Gojyo invece osservava lei, ormai da giorni. Trovava assurda la sua ‘storia’ e terribilmente realistica. Era scattato in lui un meccanismo particolare, di protezione. Voleva proteggerla, non voleva una donna soffrisse. Forse non voleva che lei soffrisse. Si accese una sigaretta e ridacchiò sfottendo se stesso.

Hakkai continuava a tirare occhiate al bonzo e alla ragazza seduta dietro, in cerca di qualche segno di ‘avanzamento’. Si sentiva caldamente un idiota, patentato anche. Innamorato di una donna che non lo guardava nemmeno di striscio.
Yuu- Tutto bene?

Gli si era avvicinata così all’improvviso che, involontariamente, non evitò un sasso facendo fare a tutti un balzo in avanti.

Hakkai- Scusate- Riprese saldo il volante.

Yuu- Scusa… è che mi sembri piuttosto pallido.. stai anche sudando…- Tese un fazzoletto di carta preso precedentemente e gli passò sulla fronte- Siamo in autunno, non è normale tu sudi così tanto..

Gojyo- Stai male?- Domandò, lievemente allarmato.
Hakkai- No, No- Si affrettò a precisare- Sarà solo il viaggio più lungo del solito

Goku- Veramente abbiamo viaggiato per più giorni

Enie- Non è che è difficile portare sette persone in un colpo solo?

Sanzo- Che domanda idiota.

Goku- Non è un problema di Hakkai, di Hakuryù in caso- Spiegò.

Gojyo- Fermati, ti do il cambio

Hakkai- Gojyo non è il caso…

L’amico gli pose una mano sulla spalla e la strinse- Fermati- Ringhiò quasi

Sbuffò, accostandosi al bordo della strada, azione non necessaria data la non popolarità della zona.

Goku- Perché non fate guidare me per una volta?- Tentò di proporsi

Si sistemò nel sedile anteriore- Scimmia, vogliamo arrivare vivi alla prossima città o come sardine in scatola?

Goku- Cattivo ç__ç

Gojyo- Hei, che stai facendo? Ovviamente tu stai davanti- Fermò il demone che stava salendo- E tu non obiettare bonzo dei miei stivali!

Hakkai- Non ti preoccupare, qui riesco a portare più microbi ai passeggeri- Ridacchiò

Yuu si scosto e gli fece posto. Aprì velocemente una bottigliette dell’acqua e bagnò il fazzoletto. Gli fece cenno di stendersi e glielo posò sulla fronte.
Hakkai- E poi vedi, qui ho anche cure mediche- Scherzò.
Inarcò un sopracciglio- Contento tu… andrò piano, se stai male fermami, capito?!

Yuu- Tranquillo, in caso ti fermo io.. tu cerca di raggiungere la città il prima possibile

Gojyo- Agli ordini!
Alzò gli occhi per sorriderle- In effetti.. mi sento un po’ stanco…

Gli accarezzò i capelli- Lo vedo.. prova a dormire, magari sei uno di quei fortunelli a cui piace essere cullati dalla macchina

Hakkai- Mi basta essere cullato da te…- Sussurrò per poi chiudere le palpebre, pesanti.

Nessuno pareva prestare più attenzione al loro dialogo, anzi forse nemmeno ne avevano avvertito mezza parola.

Però lei si trovò comunque in una posizione rigida, con gli occhi spalancati. Come aveva potuto non capirlo? … Come aveva potuto essere così cieca? … Si sentì un verme, una dannata idiota. Chissà in quanti e quali modi l’aveva ferito … Sentiva il cuore spingergli irragionevolmente sullo stomaco.
Hakkai aprì debolmente gli occhi- Ti do forse fastidio? Ti faccio male alle gambe?

Scosse la testa, gli occhi vagamente lucidi- Non mi sei affatto un peso- Si chinò in avanti e gli baciò la fronte.

Lui sorrise, richiudendo gli occhi.
Sanzo distolse subito lo sguardo dallo specchietto retrovisore…… C’era bisogno di un passo avanti, un notevole passo avanti. . .

 

 

*

 

Gli stese dolcemente una benda sugli occhi ricevendo un bellissimo sorriso di ringraziamento.
Hakkai- Non devi necessariamente sprecare il tuo tempo a curare questo povero febbricciante- Rise

Yuu- Questo febbricciante è l’unico che sa guidare in modo decente. Hai visto quante buche ha preso Gojyo? Povero Haku, altro che! Oltretutto penso che Enie abbia scoperto di non sopportare la macchina proprio in quel momento, quindi, oltre star notevolmente male, non rivolge più la parola all’ero kappa- Sentenziò, vagamente divertita. Si sedette sul suo letto e abbassò appena il capo.

La porta si aprì di scatto e un bonzo, stranamente agitato, ringhiò qualcosa di incomprensibile.
Hakkai tentò di mettersi seduto ma lei lo spinse lievemente con le braccia- Si può sapere perché sei entrato in quel modo?- Rispose al ringhio- Ha la febbre alta, deve riposare

Sanzo- Allora lascialo in pace anche tu

Yuu- Com…

Hakkai- Vai Yuu, tranquilla… io chiudo gli occhi e mi faccio accogliere da Morfeo..domani starò già meglio, vedrai

Sanzo- Tsk- Uscì come era entrato, con uno scatto.

Si scusò immensamente e lo seguì, spegnendo la luce- Riposa Hakkai.. e se hai bisogno tira un fischio

Alzò leggermente la mano per salutarla.
Uscita, si richiuse la porta alle spalle, appoggiandocisi appena e gelò con uno sguardo il bonzo.
Sanzo- Andiamo

Lo seguì, continuando a fissarlo in cagnesco- ..Dove stiamo andando?

Si fermò, voltandosi, e addolcendo automaticamente lo sguardo.
Yuu- No, davvero, non capisco che ti sia preso. Sei entrato con una furia solo per portarmi a fare una passeggiata?

Sanzo- Preferivi passare la notte con lui?

Non badò all’allusione- Decisamente. Stava male, magari aveva bisogno di..

Sanzo- Te?
Yuu- Di aiuto- Precisò

Sanzo- Non mi piace che passi la notte con un uomo
Yuu- Perché? Sono forse di proprietà di qualcuno?

Le si avvicinò, facendosi serio- No, non ancora almeno. E’ proprio per questo che stiamo andando nella mia stanza.
Strabuzzò gli occhi- Eh? Come prego?.. no, forse ho capito male..

Non rispose.
Yuu- Mi stai forse cercando di dire che vuoi farlo con me per farmi diventare ‘tua’?

Alzò gli occhi verso l’alto, chiaramente imbarazzato.
Yuu- Spero tu stia scherzando

Sanzo- Non puoi scappare in eterno

Yuu- E nemmeno tu puoi scappare dagli ormoni in subbuglio, lo comprendo ma.. davvero pensi che una notte di sesso renda ‘tua’ una persona? Perché se è così sei un vero idiota!

Una vena si mostrò più attenta.

Sanzo- Preferiresti essere posseduta da lui forse?
Yuu- Non è una gara, non è una questione di possedere..- Si allontanò, ripugnata- Non si possiede una persona solo.. sporcandola con un po’ di sperma…. Il sesso è una cosa sporca, non è quello che voglio da te…
Sanzo- E cosa vuoi?
Scosse la testa- Non lo so più- Lo guardò allibita- Avrei voluto che fosse una cosa speciale, fatta con una persona speciale…. Amore, non sesso… quello che mi proponi tu è una cosa squallidissima… ma cazzo, parli come un quattordicenne con gli ormoni alle stelle! Non pensavo fossi una persona così materialista…
Davanti a quello sguardo carico di ribrezzo non seppe davvero come controbattere. Lui la voleva possedere, a qualunque costo.. ma non aveva compreso quanto questo suo impulso potesse ferirla.

Gli passò di fianco, sfrecciando, infuriata.
Non tentò nemmeno di fermarla. Restò immobile, fissò sulla stessa mattonella, col cuore che si infrangeva di più ad ogni secondo trascorso.

 

Uscì dalla locanda come una furia.

Colpita e affondata. Nuovamente si era innamorata della persona sbagliata. Ma cavolo, proprio non riusciva a trovarla quella dannata persona giusta?

L’enorme orologio che spiccava sulla facciata di un antico palazzo rintoccò le dieci.

Si mise a correre, tra un palazzo e l’altro, senza guardarsi intorno, senza una meta precisa.
Piccole gocce di sudore le scesero delicate dalla fronte. Il fiato corto, determinato dal freddo, la faceva rallentare, il cuore le scoppiava, tutto il petto le scoppiava. Si fermò, cacciandosi su una panchina di legno marcio.

Yuu- Cazzo- Esclamò prendendo grandi boccate d’aria. I polmoni o le esplodevano in quel momento o sarebbero durati in eterno. Correre col freddo non era stata un’idea geniale.

Passò una buona mezz’ora prima di riaprire gli occhi e tentare di capire dove fosse finita. Si alzò svogliatamente e prese a camminare, ritrovandosi subito sulla strada principale.

Goku- Yuu!

Era proprio davanti a lei, in quella strada vuota e ricoperta di foglie. Come aveva potuto non vederlo?

Goku- Ma sei matta?- Si tolse prontamente la giacca gettandogliela sulle spalle- Altro che raffreddore, ti prende una polmonite così!

Lo osservò, con sguardo vagamente stordito.

Le accarezzò i capelli- Che succede?- Domandò preoccupato

Yuu- Penso di essermelo già giocato un polmone- Riprese a respirare con fatica- Ho corso un.. po’….. non sono più allenata, che cazzo!

Lui rise- Eppure le tue lunghe scarpinate te le fai

Yuu- Già- Si passò una mano sul viso

Goku- Ah proposito.. – Frugò nella tasca, tendendogli l’mp4 e una pacchetto dorato- Ti ho preso delle pile nuove, le avevo consumate… e mi sono permesso di aggiungerti qualche canzone, mi sono fatto consigliare dal negoziante, sai che non me ne intendo di queste cose…
Yuu- Oh.. grazie…non dovevi disturbarti

Goku- Non è stato affatto un disturbo… senti.. sono solo tre…… ti va di sentirle?- Tentennò nell’ultima frase

Inclinò lievemente la testa da un lato- Solo se ci mettiamo entrambi sotto la tua giacca

Sorrise e fece qualche passetto indietro, guardandosi intorno alla ricerca disperata di una panchina.
Yuu- Laggiù!- Urlò- A chi arriva primo!- Iniziò a correre

Goku- Non valeeeee

Arrivò prima lei, appositamente. Si gettò rovinosamente sulla panchina e Goku le andò addosso insultandola e ridendo.

Il tempo di darsi nuovamente un minimo di contegno e si sedettero l’uno accanto all’altra, nuovamente. Yuu alzò la giacca e lui si avvicinò, goffamente.

Goku- Sono veramente curioso- I suoi occhi brillarono

Yuu- Hai letto almeno i titoli?

Goku- No no, ha fatto tutto lui.. era un signore di mezza età parecchio gentile ^__^

Yuu- Dai…- Gli passò una cuffia e schiacciò play.

Una musica piuttosto ritmata prese il sopravvento accendendo i sorrisi.
  
If you could see me here this way
   Looking backwards from today
   Would you do it all again?
   If I could roll it back to you
   Just like lovers always do
   I'm stoned in love but not with you

Sgranarono in contemporanea gli occhi, rimasti di sasso.

   If we could wash the past away
   Would we go our separate ways

Finita, mise un attimo in pausa- Bella.. oserei dire splendida- Sentenziò tentando di non cogliere il poco velato senso delle parole della canzone. Parole che potevano essere benissimo associate alla loro storia…

Goku abbassò il capo, imbarazzato

Yuu- Andiamo avanti?

Goku- Sicura?

Rise, schiacciando play, osservando il display lesse ad alta voce il titolo- “Non è mai un errore”.. sembra positiva

  Ti guardo per l'ultima volta mentre vado via
Goku- Alè!- Esclamò

Yuu- Beh.. così allegra forse non è. .

  Se hai sbagliato è uguale anche se adesso fa male
  Se hai amato era amore e non è mai un errore
  Era bello guardarti e tenerti per mano
  O anche solo immaginarti da lontano

Lasciarono finire la canzone rimanendo in silenzio. Nuovamente schiacciò ‘pause’

Si guardarono per qualche istante. Da quanto non si trovavano così vicini, così tremendamente vicini.

Goku deglutì istintivamente, combattuto tra l’istinto e la cosa giusta. Ma poco c’era da chiedersi dato che entrambe le cose sembravano combaciare perfettamente.
Yuu sorrise- Ci addentriamo nell’ultima?

Si ritrasse appena, perdendo i pochi millimetri che aveva guadagnato. Fece cenno con la testa, continuando a fissarla.
   Ogni volta che ti incontro mi provochi
   Sento il sangue ribollire mi agiti
  Torno a letto ma non voglio restarci più
  Ho bisogno del tuo sesso e lo sai anche tu

Fissò con sguardo impallidito il display che segnava il titolo della canzone .. “Sesso”

   Sesso tu vuoi sempre fare sesso
   E mi fai morir di sesso come un ossessione no
  Voglio uscirne fuori
  Sesso ne ho bisogno tanto e adesso
  Hai lo sguardo che dice sesso

Yuu- Pfui…- Ridacchiò, divertita dal ritmo incalzante di quella canzone che urlava la voglia di fare sesso.

Chiuse l’mp4 continuando a ridere.

Goku era paonazzo in viso- Sc… scusa O////O davvero, non sapevo cosa …. Quel dannato vecchio, chissà che avrà pensato!!! >///<

Yuu- AHAHAHAHA XD è geniale questa canzone, ho voglia di cantarla!!! XD

Goku- NO! Non farlo >////<- Iniziò a correre seguito a ruota da lei che continuava a sfotterlo.
Com’era arrivato quel momento di intimità così era svanito.
Arrivato all’entrata della locanda si unì col muro, diventandone un tutt’uno- Non-osare- Scandì le parole

Lei scoppiò a ridere- Dai, torna su va.. i bambini a quest’ora sono a letto già da un pezzo- Fece una pernacchia

Goku- Sarà meglio- Strisciò coi piedi, ancora visibilmente turbato- Allora, buona notte

Nuovamente si fece timidamente serio.
Yuu - Entrerò dentro ad un sogno, quando è già mattino
         e per quel giorno tu mi porterai con te

Goku- .. l’hai già imparata- Disse solamente

Yuu- Visto? Sono in gamba eh?- Gli strizzò l’occhio, salutandolo con la mano e voltandosi salterellando per qualche metro.
Si appoggiò allo stipite del portone- … magari fosse solo un giorno…. Io ti porto sempre con me….- Sussurrò a bassa voce per poi entrare nella locanda e chiudersi la porta alle spalle.

 

*

 

Gojyo- Non riesce a dormire?- Sussurrò soavemente- Se vuole conosco un metodo efficace per far passare con piacere il tempo…- Le soffiò all’orecchio

La ragazza alzò appena lo sguardo- Davvero? Sa che pensavo di proporle esattamente la stessa cosa?!

Si ritrasse, sbuffando- Non c’è gusto, così non c’è proprio gusto! Dovresti quanto meno farmi sudare di più

Sorrise, in un modo incantevole- Che ci vuoi fare?- Fece spallucce- Se una cosa mi va perché dovrei farti impegnare

Gojyo- Perché è così che funziona, Enie.. gli uomini corteggiano e le donne fanno quelle stupide moine che tanto ci piacciono

Sbuffò- Hai detto bene, sono proprio stupide.. io non sono un’oca. Mi piace divertirmi, che male c’è?

Alzò le mani- Proprio nessuno, credimi… ma… davvero, non avrei mai pensato di dirlo io ma.. non pensi ci sia anche qualcosa di più? Una persona ti deve piacere un minimo

Enie- Sono d’accordo. Se fisicamente non è accettabile non si fa nulla… Gojyo, comprendimi, era davvero l’unico divertimento che mi era concesso là dentro.. che poi ‘concesso’ è una parola grossa.. – Si sedette sul letto, portandosi le ginocchia al petto- I miei fratelli non hanno mai scoperto le mie scappatelle notturne, e questo rendeva il tutto più eccitante- Un sorriso malizioso prese il sopravvento- E poi lo dicono tutti, il sesso libera la mente, la svuota..

Gojyo- Si ma.. non avevi anche altri.. hobby?- Si muoveva titubante in quella situazione per lui così inusuale.
Rifletté- Bonsai

Inarcò un sopracciglio.

Mise il broncio- Mi è spiaciuto davvero lasciare i miei bonsai.. li curo da anni con estremo amore, sono i miei unici amici… e poi hanno sempre rappresentato il mio punto fermo, piccoli, rigogliosi.. come se il tempo non trascorresse…- Alzò gli occhi e saltò giù dal letto- … quindi…….- Gli passò davanti, afferrandogli la camicia- .. proprio non mi vuoi?- Gli si avvicinò, assottigliando gli occhi cristallini, muovendo leggermente le labbra ritmando la frase.

Gojyo- Sei una pericolosissima tentazione, lo ammetto- Le posò le mani sulle spalle- E mai mi sono sentito così stupidamente eccitato, lo giuro… ma mi farei schifo se osassi abusare di te, perché sarebbe un abuso…

Enie- Shhhh- Si alzò in punta di piedi e gli leccò appena una fossetta su una guancia

Gojyo- Enie… il sesso non aiuta, te lo dico per esperienza… sembra ma alla lunga ferisce.. dovresti trovarti una persona con cui farlo che almeno un po’ ti piaccia… credo sia giusto così…ora non sei più schiava della tua famiglia.. sei libera

Si scostò, esitante- Tu mi piaci Gojyo

Scosse la testa- Non nel modo giusto.. posto che non conosco nemmeno io il modo giusto… ma che cazzo sto dicendo?!!- Si sfregò gli occhi, confuso lui stesso.
Gli accarezzò dolcemente i capelli- Sei sicuramente l’uomo più onesto che ho incontrato.. e sia.. non ti chiederò più di farlo con me a meno che non mi innamori di te almeno un pochino…. Però…- Gli mordicchiò un orecchio- Ti stuzzicherò fino allo sfinimento, sappilo

Tracciò con la lingua umida un percorso inventato sul suo viso, fino ad arrivare alle labbra, chiuse, serrate, contratte…. Che dopo pochissimo si schiusero.

Si trovarono avvolti in un bacio caldo e bagnato.

Lui la strinse forte a se, facendo aderire i loro corpi come fossero una cosa sola. La prese in braccio, non staccando le loro bocche e in modo maestrale la ripose sul letto. Infine si staccò, ghignando- Chi è che stuzzicherà chi?

Enie spalancò gli occhi, il viso paonazzo- Devo ammettere che ci sai fare…

Si tirò su aggiustando i capelli in una coda- E sia.. portiamo pure avanti questo giochino, potrebbe dimostrarsi divertente…

Enie- E vediamo il primo che cede anche

Gojyo- Non ti darò questa soddisfazione

Enie- Vedremo- Sorrise, compiaciuta

Allungò una mano, sfiorandole il viso bollente- Allora, buona notte principessa

Lei gliela prese e la baciò delicatamente- Grazie sai… missà che te lo devo….. nessuno mi ha mai trattato con così tanta gentilezza, trattandomi come un essere umano qualsiasi…

Gojyo- Ti ci dovrai abituare

Enie- Ci conto- Si alzò per cercare nuovamente le sue labbra- Sai, forse potrei davvero innamorarmi di uno come te, ma credo sarebbe comunque una tragedia

Rise- Credo di si- Le posò un bacio sulla fronte- Dormi Enie, io vigilerò sul tuo sonno.. con noi puoi solo stare tranquilla

Enie- Si.. grazie ancora Gojyo

Il mezzo demone camminò all’indietro e richiuse con grazia la porta.

La ragazza chiuse gli occhi, mordendosi le labbra. Al sicuro…. Lo sarebbe mai realmente stata?

 

*

 

Spalancò la porta, tenendo saldamente la maniglia per non farla sbattere sulla parete- Ah- Disse solo

La guardò sorpreso di quell’entrata in scena così plateale, non assolutamente nel suo stile.
Mei- Pensavo di coglierti in flagrante, invece..

Goku- Dispiaciuta?

Mei- Delusa più che altro- Sbuffò- Qui non succede mai nulla di divertente- Si sedette sul letto accanto a lui- Che stai facendo?

Alzò la mano destra con aria colpevole e mostrò un pacchettino di biscottini- Erano lì, si sentivano così soli..

Mei- Che giustificazione stupida -____-

Goku- Perdono ç___ç   … volevi qualcosa?

Scosse la testa- Boh.. non ti sei fatto vivo per tutta la sera

Tornò istintivamente con lo sguardo sul suo furto, colpevole di ben altro reato.
Mei- Me ne offri uno?

Goku- Oh si, cert…

Non finì la frase che lei gli prese la testa fra le mani e cercò le sue labbra.

Caddero sul letto a peso morto, continuando a baciarsi.

Mei- Non ne hai voglia?- Chiese subito

Le accarezzò i capelli- No, è che… non hai mai preso tu l’iniziativa…

Sorrise- C’è sempre una prima volta- Ricatturò le sue labbra e si portò a cavalcioni su di lui- La luna mi ha fatto venire un po’ di idee.. vuoi che te le mostri?

Goku- S.. si- Rispose titubante.

Lei lo colse come un segno di imbarazzo per ciò che stava per accadere, ma i suoi pensieri quella sera erano ben lontani.

Lontani da quel letto, lontani da quei baci, lontani da..

Goku- Oh cazzo- Esclamò, un po’ troppo ad alta voce quando lei glielo prese completamente in bocca.

In quell’istante decise di accantonare qualunque pensiero che non fosse ‘piacere’, per dedicarsi alle sensazione che quella lingua umida gli stava donando.

*

 

Bussò alla porta, ma non aspettando nemmeno risposta entrò.

Lui era steso sul letto, al buio e completamente vestito della sua bella e bianca tunica.
Si alzò, mollemente, puntando i suoi occhi di ghiaccio su quelli di lei.

Yuu gli si avvicinò- Non è che non voglia passare la notte con te. Ne ho davvero voglia.. ma tu sei così …- Cercò la parola- Idiota!- Concluse- Non sei costante.. che ne so io che dopo questa notte volterai lo sguardo su qualcos’altro di più interessante ai tuoi occhi?

Sanzo- Io non volterò il mio sguardo. Ho impiegato venticinque anni prima di posarlo su qualcosa per più di dieci secondi

Sorrise- Ti stai davvero impegnando eh…- Sospirò- Sanzo…… io sono innamorata di te. Occupi tutti i miei pensieri, solo tu. E la cosa che più mi da fastidio è che per te non è lo stesso

Sanzo- E che ne sai tu?

Yuu- Che risposta è??? Sono una persona insicura, ho bisogno di certezze almeno ogni tanto..- Abbassò lo sguardo
Allungò cautamente una mano- Io… ho un po’ di problemi a… esprimermi.. ecco…..-Muoveva convulsamente gli occhi- .. ma so che non voglio solo una notte con te.. non voglio fare del fottutissimo sesso…. E ora non farmi dire altro, merda- La baciò, all’improvviso ma estremamente con dolcezza.

Lei rispose al bacio, lasciandosi trasportare da ogni suo singolo gesto, da ogni piccolo pensiero che gli sfiorava la mente. Gli prese la testa, passandogli più volte le mani fra i capelli liscissimi. Era una persona totalmente diversa da il suo ideale d’uomo. Rozzo, insensibile, poco romantico e menefreghista. Ma aveva un effetto calamita su di lei. Tutto ciò che odiava in lui si era trasformato in un miraggio lontano.
Goffamente le cinse i fianchi portandola sul letto e facendola stendere accanto a lui. Si scostò, tentando di scorgere in lei segni di diniego. Ma le trovò un sorriso graziosissimo stampato. Non resistette più.

Prese ad accarezzarla in ogni punto le era concesso.
Il viso, le guance, il collo sottile.. quanto gli piaceva il suo collo…. Lentamente le vide far scendere la zip, segno di totale condivisione. L’aiutò nel gesto e le tolse la felpa… poi fu la volta della magliettina di cotone rosso.

Il suo cuore avvampò, era sicuro gli sarebbe esploso in petto. Deglutì più e più volte, dandosi dell’idiota e dello stupido. Lei sorrise e si alzò col busto per baciarlo. Nuovamente portò le mani sulla pelle di lei, così calda e delicata. Le spalle, le piccole ossa del torace. Nuovamente deglutì. . . Erano le cose più morbide e calde che aveva mai avuto fra le mani. Restò intontito per qualche istante
Questa volta fu lei che, ancora più goffamente, tentò di togliergli la tonaca, impresa totalmente impossibile. Sanzo dovette alzarsi e lasciare quell’attimo di paradiso appena scoperto, per togliersi con poca delicatezza i suoi abiti ormai diventati inutilmente ingombranti.

Lei sorrise, prendendogli a baciare le spalle così muscolose e perfettamente scolpite. Lo abbracciò- E’ bellissimo il calore della tua pelle…

Ora aveva capito. Era questa la differenza. Lui voleva possederla, aveva pensato solo a questo negli ultimi giorni. Ma non si era mai domandato del come… averla e basta in effetti non sarebbe stato così… completo.

Quei gesti, per quanto incerti ed impacciati, erano perfetti.

Quello era fare l’amore.
Gli posò un bacio sul naso e gli regalò un nuovo sorriso, per poi chiamarlo, con una delicatezza inimmaginabile- Sanzo..

Il bonzo tremò a quel suono improvviso, sentendosi sciogliere qualsiasi tipo di maschera che si era duramente creato in quegli anni.

Riprese a baciarla, percorrendo con le mani gli stessi tratti di poco prima.

Alzò lievemente il reggiseno, prendendo completamente il seno fra le mani. Era bellissimo.

Scese col capo, andando a baciarlo con delicatezza prima solo con le labbra, poi osando con la lingua. Sentendola sussultare, continuò, sempre più sicuro.

La fece nuovamente stendere e le tolse delicatamente i pantaloni. Le mutandine di pizzo furono più difficoltose, dovette tornare a mordicchiare il seno per trovare il coraggio.
Fu lei a togliergli i boxer e gettarli in un punto casuale.

Ora erano completamente nudi, l’uno di fronte all’altro.
Yuu- Sei splendido

“Dovrei dirlo io”, pensò solamente, prima di baciarla nuovamente con trasporto.

E in quell’attimo i suoi occhi ametista si spalancarono, consci di una cosa mancante.
Lei rise di gusto- Se non ci fossi io…

Rotolò appena e si accucciò verso i pantaloni, tirandone fuori l’importante contenuto e mostrandolo con orgoglio

Sanzo guardò l’oggetto con disgusto e impazienza

Yuu- E lo so che non è il massimo.. però senza non è il caso direi..

Lo aprì di scatto con lei che le intimava di fare piano. Tentò di inserirlo da solo ma dovette farsi dare una mano da una Yuu decisamente divertita.
Bene. Il più era fatto.. e ora?

Lei gli accarezzò il viso, la mano le tremava- Posso chiederti di fare piano?

Sanzo- Fermami per qualsiasi cosa

Yuu- Si…- Rispose lievemente preoccupata, per poi chiudere gli occhi nell’attesa di diventare, finalmente, una donna. . . . .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Continua…….

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Capitolo 20
*** Without the round under their feet ***


“Quando sei andata via ti ho salutata con la certezza di non vederti più

 

“Quando sei andata via ti ho salutata con la certezza di non vederti più. Quel bacio, quelle carezze, quell’ultimo afferrare con disperazione la tua mano.. per poi lasciarti andare, verso un futuro migliore, spero. Ma qui tutto è fermo e mutato, intorno a me il mondo cambia, ma la mia mente è aggrappata a quel giorno. Come posso andare avanti senza di te?”

 

 

 

 

 

 

20   WITHOUT THE GROUND UNDER THEIR FEET

 

Aprì gli occhi, il sorriso era già calcato sulle sue labbra leggermente secche. Si passo la lingua per ammorbidirle e mosse più volte la bocca, lievemente impastata. Spostò il braccio dietro di lei in cerca di qualcosa. Trovando la cosa bramata il suo volto s’illuminò maggiormente.

Si volto, con un sorriso ebete stampato in faccia.
Yuu- AHHHH- Urlò, facendo un piccolo saltino indietro.

Lui aveva gli occhi spalancati, fissava il soffitto, le mani incrociate sul petto, ma soprattutto non muoveva nemmeno un muscolo.. davvero stava ancora respirando?

Tirò il lenzuolo per coprirsi il seno, colta da un momentaneo senso di pudore- Sanzo?… che succede?- Domandò avvicinandosi appena a lui.

Non rispose, si limitò a sbattere qualche volta le palpebre.
Insistette- Ti senti forse male? Hai dolore da qualche parte?- Chiese preoccupata

Si voltò, gli occhi lividi ed inscrutabili- Tu mi chiedi come sto?

Fece un leggero si col capo per poi chinare lievemente la testa sulla sua fronte-.. eppure non mi sembri caldo..

La scostò con delicata gentilezza- Come posso stare bene dopo quello che è successo?

Spalancò gli occhi, incredula- Davvero.. non capisco Sanzo… ti sei forse pentito di qualcosa?- La sua voce si fece fiacca- …è stata una notte splendida…e già non pensavo nemmeno di trovarti qui stamattina…

Socchiuse gli occhi- Ti ho fatto male

Gli diede un pizzicotto sul mento- Ancora con questa storia? Scusa, perdonami, dovevo forse fare l’attrice anche in quel momento?

Sanzo- Non hai capito- Scostò le lenzuola bianche e si alzò, completamente nudo.
Si rannicchiò, portandosi le ginocchia al petto e attendendo qualche delucidazione.

Lui si accese una sigaretta, dandole le spalle- Ti ho fatto male.. tutto il tempo- Aggiunse- E io ho pensato solo a soddisfare un mio impulso senza badare alle tue espressioni di dolore..- Si diede una pacca sulla testa, con cattiveria.
Gattonò sul letto- Sanzo… non ho provato solo male…

Si voltò di scatto- Ah no?

Rifletté per qualche istante sulle giuste parole- Penso… suppongo sia così la prima volta… o ‘le prime volte’.. comunque non ho molte nozioni in materia… in casa sono circondata da uomini, difficile parlarne con loro.. e con le amiche non ne ho mai parlato approfonditamente- Si aggiustò i capelli dietro le orecchie- Da quanto ne so io non si .. sente subito.. bisogna aspettare…..o forse non ero nemmeno io tranquillissima.. che ne so- Sprofondò il viso arrossito fra le lenzuola.
Spense la sigaretta, non ancora finita e le si avvicinò- Non me ne frega niente. Se senti male non voglio più farlo.

Yuu- Che cazzata che hai detto!.. guarda, non ci credi nemmeno tu!- Lo indicò mentre assumeva un viso colpevole. Gli prese la mano e se la portò al viso- E’ stata…la sensazione più unica… anche se sentivo male.. beh…. Era fantastico… ti sentivo così .. vicino! Ti muovevi dentro di me con naturalezza… è stata una cosa fantastica….

Sanzo- Perché tu ti esalti di nulla. Ma la realtà non cambia

Yuu- Senti, io voglio riprovarci. E anche tante e tante volte… prima o poi sentirò, quindi non preoccuparti.. nel mentre, tenterò di evitare quelle facce raccapriccianti- Alzò gli occhi al solo ricordo- E’ che è un punto strano in cui sentire .. dolore….- Si sfregò il viso – Ma per favore, ora non fare quel viso arcigno, sorridimi e stringimi a te.. è così che ho sempre sognato la mattina della mia prima volta!

Sanzo- Allora missà che hai sbagliato persona

Sbuffò, poi sorridendo gli si gettò fra le braccia- Ok signor iceberg, vorrà dire che sarò io a stringere te, stritolarti se necessario.. certo non mi farò togliere il sorriso dalla tua calotta artica!

Stranamente il bonzo si arrese all’abbraccio e ricambiò il gesto. Lei si lasciò andare fra le sue braccia dimentica della sua nudità. Fu qualcosa sotto di lei a ricordarglielo.
Lei sorrise e lui emise un sonoro ‘tsk’

Yuu gli prese il viso e lo baciò ripetutamente, ma fu Sanzo a prendere l’iniziativa e ricacciarla sul letto, per riprendere il pieno possesso della situazione e poter soddisfare nuovamente quell’impulso che per lui sembrava essere così vitale.

 

 

*

 

Gojyo- Hei bonzo, che hai oggi? Sembri ancora più incazzato del solito! XD

In risposta venne colpito violentemente dall’harisen. Sanzo bofonchiò insulti e si voltò nuovamente, incrociando le braccia.
Si massaggiò il capo offendendolo pesantemente.

Yuu sbuffò. Se quella mattina era di mal’umore la colpa era completamente sua. Dopo averlo fatto per la seconda volta, il suo temperamento già aggressivo era notevolmente peggiorato. Aveva giurato non l’avrebbe mai più toccata dopo i nuovi piccoli urli di sofferenza. Non pensava che fare l’amore potesse essere così doloroso. Bello si, il concetto più che altro.. ma di piacere nemmeno l’ombra… Cercò il suo sguardo nello specchietto ma era voltato di lato, col viso imbronciato e arcigno.
Frugò nel marsupio e prese l’mp3, sperando che quella corsa finisse presto.

 

Mangiarono velocemente, Hakkai aveva fatto bollire dei fagioli e unito loro dei pezzi di carni in scatola. Un cibo veloce e genuino, per non dire l’unica cosa che era riuscito a comprare. Il villaggio successivo era piuttosto vicino, giusto un giorno e mezzo di viaggio, quindi si era limitato con le provviste, giustamente.

Enie- Vieni con noi Yuu? Andiamo a fare una passeggiata..

Goku- Vengo anche io!- Scattò in piedi

Mei- Gli uomini non sono ben accetti- Grugnì, rimettendolo a sedere

Yuu si alzò, ben lieta della proposta. Tutto le sembrava preferibile al viso arrabbiato del suo.. uomo?

Mei- Hei, perché lo hai detto anche a lei?- Sbuffò, indicando la bionda.
Enie- Sei insensibile Kei! Siamo tre donne, dobbiamo farci forza a vicenda!- Parlò concitatamente

Mei- Lei non è una donna, ma un’apetta U__U

Non sentendola replicare si voltò.

Enie- Che succede? Sembri pensierosa- Le sorrise

Si portò un dito sulle labbra- Ecco….- Tentennò

Mei- Su dai spara! Quella tua faccia depressa è ancora più fastidiosa del dovuto

Si fermò, abbassando il viso- Voi… avete sentito male alla vostra prima…- Nuovamente vacillò.

Enie sorrise calorosamente, prendendogli le mani- Oh, sei diventata una donna.. è fantastico!!!

Scosse la testa- Non so se andarne fiera…
Mei- Che è? Ce l’ha piccolo?

Tirò un’occhiataccia all’amica, tornando poi a concentrare la sua attenzione sulla ragazza leggermente confusa- Perché non ci racconti cosa è successo?

Fece spallucce- C’è poco da dire.. lui è stato perfetto, o almeno penso.. le mie esperienze sono pressappoco nulle…. Io però ho sentito un male cane… e anche la seconda volta, sempre dolore…

Enie- Nient’altro?- Domandò perplessa

Scosse la testa- Fisico no… mentale si, ero molto felice- Un piccolo sorriso fece capolino sulle sue labbra.

Le accarezzò i capelli- Magari eri solamente tesa… da come ho capito la tua vita è stata scombussolata da poco tempo, magari non ti sentivi completamente a tuo agio..

Mei- O magari non è la persona giusta

Yuu- Non lo so…- Alzò appena lo sguardo- Come si fa a capire che non è quello giusto? Io la voglia ce l’ho, anche molta.. ma quando sta per..- Deglutì- Entrare.. mi prende il panico … e la paura non se ne va per tutto il tempo..

Enie- Vedi, allora è questo! Sei sicuramente agitata e non riesci a rilassare i muscoli.. prova a respirare a ritmo, a concentrarti solamente sui suoi occhi o su un particolare di lui che ti piace molto

Yuu- E’ anche questo..- Si passò una mano nei capelli- .. non lo conosco più di tanto.. non come dovrei almeno… non come ho sempre immaginato…

Mei- Tsè, le donne.. – Si accucciò- Si fanno cento castelli in aria e poi rimangono deluse.. e quindi vengono ovviamente fregate

Yuu- Forse.. hai ragione tu…. Ho sempre pensato di innamorarmi di una persona semplice, che mi guardasse con occhi ricolmi d’amore… che seguisse i miei tempi, che scegliessimo insieme il momento.. che quando sarebbe arrivato avremmo sentito entrambi le campanelline in testa… me lo immaginavo favoloso… una magia…- Lasciò vagare lo sguardo in cerca di quel pensiero offuscato e perfetto.
Enie sospirò- Non è mai così Yuu… il sentire male è comunque soggettivo..per esempio, io non ne ho sentito nemmeno un po’, ho visto sangue ma nessun dolore.. però non mi sono suonate né campane né nessun’altro strumento. Non amavo nemmeno quella persona e non ne ricordo neppure il nome…- Fece spallucce, attaccandosi ad un albero con la schiena- Ognuno fa le sue scelte, di prima volta ce né una sola… tu hai fatto la tua, con una persona che in questo momento consideri unica… e questo, sappilo, è già una cosa bellissima..

Sembrò dubbiosa, ma annuì ugualmente.

Enie- Devi solamente saper aspettare, continuare a provarci finché la tua testa non darà il via libera.. non arrendetevi subito, è un peccato….. sai, di uomini ne ho avuto a bizzeffe, ogni sera quasi cambiavo.. ma non ne ho mai amato nessuno- Socchiuse gli occhi- dev’essere splendido abbracciare la schiena nuda del tuo uomo

Yuu- Lo troverai anche tu!!!- Rispose animatamente.

Sorrise- Lo spero…
Strinse i pugni, nuovamente rigogliosa- Dai, torniamo indietro! Non vedo l’ora di arrivare al villaggio e provare i tuoi consigli >___<

Enie- Con calma eh Yuu XD

Ma la ragazza già salterellava, piena di vita e nuova speranza.
Una voce sottile ruppe la risata di Enie- … e io?.. com’è stata la mia…

Si voltò, sorridendo dolcemente- Beh, non sei mai stato un tipo di tante parole, quindi i particolari non li so… ma ti posso dire che è stata una cosa più che ponderata e… che vi amavate molto…

Mei- Parli al passato..
Abbassò lo sguardo- E’ successo.. molto tempo fa..E comunque ora mi sembra che tu stia percorrendo un’altra strada, quindi che senso ha voltarsi indietro?!

Mei- Nessun senso, infatti- La superò, riprendendo il solito sguardo duro

Enie si massaggiò la testa, leggermente dolente. Quanto le costava non poterle raccontare nulla, quanto le costava mentirle … ma la sua scelta era irremovibile e sarebbe continuata ad esserlo, per molto, molto tempo

 

 

 

*****

 

Arrivarono al nuovo villaggio in pomeriggio inoltrato. Iniziava a fare decisamente freddo e il vento che soffiava era tutt’altro che invitante.

Si strinse di più nella giacchettina rosa leggera, alzando il colletto per evitare di prendersi un probabile torcicollo.

Sanzo- Dovresti prenderti qualcosa di più pesante- Bisbigliò, comparendo al suo fianco

Ghignò- Era un ordine o una minaccia?

Il bonzo alzò gli occhi- Vedi tu

Rifletté- Solamente se la serata la passi con me

Si fermò, sgranando gli occhi. Poi riprese il suo piglio arcigno- Ne abbiamo già discusso

Yuu- Tu ne hai già discusso con chissà quale parte di te… io voglio riprovarci.. ancora ancora e ancora … e se non vuoi… mi cercherò qualcun altro- Alzò il mento e lo superò a grandi falcate.

La sigaretta che teneva leggermente tra le nocche cadde rovinosa, sfracellandosi al suolo. Strinse i pugni e la raggiunse, agguantandola per il cappuccio della felpa e trascinandola nuovamente dietro, raccogliendo ovviamente risatine generali.

La sua espressione era a metà tra lo sconvolto e il suicida.

Yuu- Tsè, mai sentito parlare di sarcasmo, caro il mio bonzo- Scherzò- E comunque è vero- Fece spallucce- Se non vuoi non posso mica restare in bianco per sempre- Nuovamente abbassò il tono di voce.

Sembrò riflettere, senza mai togliere però la mano dal suo indumento.

Yuu- Ho un’idea!- Si illuminò- Potremmo provare a cambiarli.. i preservativi intendo! Magari sono quelli che…

Non continuò la frase che il bonzo, dopo essere diventato bordeaux in volto, le tirò l’harisen in testa e fuggì in avanti.
Lei rise, totalmente compiaciuta e stranamente sempre più convinta della sua geniale idea.
No. Non doveva mollare, per nessun motivo. Il calore della sua pelle, delle sue labbra.. le sue mani che la accarezzavano con passione… non voleva perdere tutto quello.. non per un suo stupidissimo blocco. Tutte le donne ci riuscivano, ce l’avrebbe fatta anche lei.
Enie- Brava- Sussurrò- Vedo il fuoco nei tuoi occhi! E’ il modo giusto!- Fece l’occhiolino per poi salterellare avanti raggiungendo Meimi e Goku.

Sorrise, nuovamente. Aveva ritrovato la felicità, dopo tanto tempo… non doveva farla sfuggire quella volta, ci sarebbe rimasta attaccata con le unghie se necessario.

…. Ma la contentezza era solo un sentimento effimero e ingannevole.

Lo comprese bene quando i suoi occhi caddero su una persona che camminava fra la folla poco distante da loro, in direzione opposta, gli occhi bassi su un giornale e nella mano un bicchiere.

Come un leone scattò, verso la preda, rapita da un’incontrollabile furia cieca. Voleva solo uccidere, mettergli le mani al collo e stringere più che poteva.

Scansò con grazia le persone che li dividevano e non attirò la sua attenzione finché le sue mani non giunsero a destinazione, afferrandogli però le spalle e spingendolo contro un muro. L’impatto fu violento, tanto che il ragazzo tentennò un attimo a reagire, poi, riaprì gli occhi e li fissò su quelli pazzi di lei che chiedevano solo vendetta. Lasciò andare la presa, che istintivamente aveva afferrato la vita di quel nemico e lasciò cadere le braccia mollemente in attesa dell’attacco. Che non gli diede scampo.

Lei lo colpì, ripetutamente, al volto, alle spalle, più lui non reagiva più lei infieriva.

“Bastardo”, continuava a urlare imperterrita, “L’hai ucciso tu.. TU!” . Queste frasi si susseguivano come un disco rotto, senza dare alcun attimo di respiro alla ‘vittima’.

Solamente delle mani, più esili delle sue, la bloccarono.

Si accorse a malapena di dare uno spintone a Enie che perse appena l’equilibrio.

Allora nuove mani, questa volta più salde, la staccarono senza però placare la sua furia.

Yuu- LASCIAMI! L’ha ucciso lui… ha ucciso Michael!!!

Il giovane, che fino a quel momento era stato immobile, lasciandosi colpire, si tirò su con la schiena- Ma che diamine stai dicendo?
Enie- Yuu, calmati! Calmati!- Le si portò davanti- Raye potrebbe avere centomila colpe ma non ha ucciso Michael!

Al solo ascoltar quel nome Goku richiamò la nyaibò e si portò in posizione d’attacco. Gojyo fu subito davanti a lui.

Yuu- Come cazzo fai a saperlo tu???- Sentì la stretta di Hakkai farsi più lieve.

Enie- Perché quel giorno era con me. E perché mi fiderei di Raye anche ad occhi chiusi…. Lui è mio fratello

Goku emise un grugnito, quasi fosse un animale.
Raye fece un passo avanti- Ascolta, hai fatto bene a picchiarmi, ne avevi tutte le ragione. Ma io non ho assolutamente ucc…- Bloccò le sue parole, mentre le sue mani cominciarono a tremare. Abbassò appena il capo per poi riportare i suoi occhi saldi su di lei- Non sono un assassino- Nuovamente i suoi occhi si mossero, velocissimi, per cercare qualcosa di lontano e invisibile.

Sanzo avanzò e gli sferrò un pugno seccò su una guancia. Il ragazzo tentennò indietro ma non cadde, sputò però del sangue sul terriccio.
Il bonzo afferrò la mano di Yuumei e la trascinò via.

Hakkai- Penso sia meglio andare in un posto più tranquillo- Indicò la folla intorno a loro che borbottava.
Raye- Enie..

Scosse la testa- Tranquillo… andrà come dovrà andare

Raye- No.. non posso altrimenti..

Gli si avvicinò, sussurrandogli qualcosa nell’orecchio. Il ragazzo si illuminò per poi spegnersi nuovamente.

“Il tuo potere funziona meglio di quanto potessimo immaginare”

Cosa positiva… o negativa?

 

 

*****

 

 

Si erano accampati tutti in una stanza, chi contro il muro, chi contro la porta, chi seduto sul letto, altri addirittura per terra. Certo era che le loro facce non erano delle più amichevoli.

Lo guardavano in modo cagnesco, in attesa di chissà quale eclatante verità.

Raye sospirò, palesemente turbato. Si chinò in avanti passandosi le mani sugli occhi, l’unico punto ancora intatto della faccia.

Enie, seduta accanto a lui, gli passo una mano sulle spalle, scotendolo appena- Cosa ci fai qui?- Chiese senza troppi rigiri- Puoi.. parlare liberamente, loro sono amici

Alzò lo sguardo, puntandolo su Yuumei che, in risposta, indietreggiò appena.

Raye- Per prima cosa voglio scusarmi ancora con te.. in quel momento ero.. decisamente fuori di me…- Chinò la testa- So che nessuna parola potrà mai esserti di scuse ma, voglio almeno provarci- Rialzò lo sguardo.
Deglutì- Quello che mi hai fatto è nulla.. in confronto a ciò che è successo dopo- Tentennò

Guardò la ragazza al suo fianco, con aria completamente smarrita. I suoi occhi acqua marina si velarono appena- Forse non è il caso di..

Enie- No cazzo Ray- Scattò in piedi- Se sai qualcosa devi dirmelo

Si morsicò un labbro.
Lei spalancò gli occhi- Non sono loro a bloccarti… sono io?

Raye- Enie ascolta… io posso anche dirti ciò che vuoi ma… non so se potrai ancora stare serena dopo…

Enie- Che problema c’è? In caso ci penserai tu a darmi la serenità- Alzò un sopracciglio, totalmente sarcastica. Le mani le tremavano rovinosamente- Chi è stato?…. dimmi chi è stato!

Lui abbassò nuovamente lo sguardo, scuotendo la testa, perso in un mondo tutto suo.

Raye- Gli avete dato voi una tomba, vero? Parlo di Michael..

Hakkai- Si- Rispose tristemente.

Raye annuì- Girava questa voce all’interno della casa… di questo vi ringrazio personalmente

Enie- Come? Lo avete trovato voi?- Domandò perplessa. In effetti non si era mai domandata come potessero sapere della sua morte nel loro continuo viaggiare.
Raye- Immagino che non le avrete nemmeno raccontato dove l’avete trovato…

Goku- In un burrone… ma perché…

Enie sbiancò, portandosi le mani sulla bocca. Scosse la testa e si accasciò lentamente al suolo. Gojyo fece per tenerla ma lei lo scostò bruscamente.
Raye- Si, lo so… sapevamo entrambi che era stata la famiglia a dare l’ordine ma non sapevamo chi l’aveva eseguito… comprendi bene che non potevo più rimanere lì, non avrei potuto più guardarlo negli occhi senza desiderare la sua morte.
Yuu- Chi… Chi è stato?- Si intromise, debolmente.

Enie- Sato…. Mio fratello Sato- Bisbiglio appena.
Mei si strinse le spalle, un brivido freddo le attraversò il corpo.
Enie- Non è possibile…perché lui? …

Raye- Perché è un bastardo, lo sai- Si alzò- Scusami, non avrei voluto lo sapessi in questo modo ma…- Si abbassò posando la fronte sulla sua- .. forse è giusto così. Non devi avere rimpianti nel lasciare la famiglia Krafenberg. Quella non è la tua famiglia

Continuava a premersi le mani sulla bocca, per fermare dei gemiti di dolore. Raye le baciò la testa per poi guardare deciso verso il mezzo demone e indicandogli la porta.

Lui la prese dolcemente, senza farselo ripetere e la trascinò fuori, portandosela poi fra le braccia.
Raye- Ci tengo a precisare ancora una volta che non sono un assassino. Ho mille appellativi ma non ho mai ucciso alcuna persona e mai mi vorrei trovare a farlo- Abbassò il capo- Il mio compito all’interno di quella famiglia è sempre stato quello di togliere la memoria, o parti di memoria… servivo loro per manipolare persone a piacimento… un bastardo insomma..- Sorrise fiaccamente- .... Sono stato io a toglierti la memoria- Esordì, rivolgendosi direttamente a Meimi- Mi era stato ordinato dalla famiglia Krafenberg dopo un tuo rifiuto nell’eseguire un lavoro. Dovevo fare in modo di farti uccidere ugualmente una persona per poi farti recuperare la memoria e concederti di tornare tra le file di mercenari

Goku- E lo dici con tutta questa semplicità?- Sbottò, scattando in avanti col busto

Raye- Sono un mercenario, prendo ordini per soldi. Loro comandano, io eseguo.

Yuu- Ma non capisci che così uccidi la gente indirettamente? E’ sempre omicidio

Raye- Non conosco altro modo di vivere. Se ne conosci un altro insegnamelo- Alzò la voce- Sono entrato a far parte di quella famiglia all’età di nove anni. Ero un orfano, un senza tetto che viveva di carcasse abbandonate da animali selvatici… penso mi abbiamo offerto questa vita solo per il dono che mi ritrovo- Si guardò le mani- Un dono che ho sempre considerato tale, che mi permetteva di vivere, di non andare avanti di stenti, di essere ciò che volevo… credi mi faccia piacere vivere con tutti questi ricordi? Sai, li sento, loro sentono me.. ci convivo- Rise- E’ una maledizione la mia, altro che

Mei- No- Disse solo e istintivamente, per poi arretrare di qualche passo

Sorrise- Li rivuoi? Ma non so quanto possano esserti utili ora. Vedo che hai trovato degli amici, l’ha non avevi nessuno. Nessuno che ti difendeva o ti considerava. Era una vita schifosa la tua- Si alzò- Però, se vuoi ricordare per me va bene. Un peso in meno- Si portò le mani in tasca.
Mei- Tsk. Me ne infischio della mia vecchia vita. So già troppe schifezze, meglio non saperne altre. Però ti ringrazio di questa proposta.
Raye- Guarda che non te ne offrirò l’opportunità una seconda volta- Ridacchiò

Mei- E io non te la chiederò- Lo superò, uscendo non curante dalla stanza.

Sanzo e Goku la seguirono senza aggiungere altro.
Hakkai- Bene, penso non ci sia altro da aggiungere. Grazie della tua sincerità

Fece spallucce- Grazie per non avermi ucciso senza concedermi ammenda

Yuu fece qualche passo avanti- Ti chiedo scusa per averti accusato ingiustamente. Ma non ti perdono per le botte che mi hai dato

Rise- Non per giustificarmi ma, sai che se ti avessero trovata i mercenari ti avrebbero cotta al vapore?

Yuu- Tsk, che scusa patetica…Hakkai, curalo per favore

Raye scosse la testa- Niente favoritismi

Hakkai- No, l’avrei fatto comunque… Yuu ti aveva descritto come una persona oscura ma.. qui ti sei dimostrato ben altra cosa in effetti

Raye- Colpa del buio

Yuu- Rimani comunque un bastardo, lo sai

Stava per fare una domanda ma se la rimangiò subito-.. sai, stai molto meglio conciata così

Non rispose, uscì fuori dalla stanza impettita.
Hakkai- Gojyo mi ha… raccontato tutto.. o meglio.. è stata Enie a…

Alzò un sopracciglio- Raccontato cosa?

Hakkai- Di te e di…

Raye- Oh.. Enie dovrebbe tenere la bocca chiusa.. a chi?

Hakkai- Stai tranquillo, non sa niente… rispettiamo le decisione altrui… anche perché dev’essere stata parecchio dolorosa..

Raye- Era l’unico modo per… - Alzò gli occhi- Non dovrei trovarmi qui

Sorrise- Fatto. La prossima volta che una donna ti attacca fatti colpire in punti più facili da curare

Raye- Ci proverò…. E grazie… Hakkai giusto?

Annuì uscendo velocemente.

Rimasto solo spense la luce e si cacciò sul letto disfatto.

Le gambe tese, un braccio posato sul viso.

Più passano i secondi più percepiva che non doveva trovarsi lì.

Che non avrebbe dovuto lasciarsi convincere.

Che non avrebbe dovuto lasciarsi trascinare dalla paura.
Ma il terrore di perdere quel qualcosa a lui essenziale era stato più forte di ogni ragione, più forte di ogni sentimento.

E ora si ritrovava lì.

Solo.

Con le gambe che fremevano per muoversi, per raggiungere l’unica cosa che poteva placare il suo animo.
Serrò gli occhi e si morse un labbro.

 

 

 

“Esiste un modo per lanciare via questo mio cuore ferito? Avevo affidato all’unica stella presente nel cielo i miei ricordi ma sembra ora stia piangendo afflitta. Nemmeno più la luce della luna colma questo mio vuoto”

 

Continua……

 

 

 

 

 

 

 

 

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Aggiornamenti a rilento ma sempre presenti. Come state gente? Ormai si avvicina l’estate e molti di voi, se non sono già partiti, magari partiranno a breve.. beati voi -.- a me aspetta un’altra estate nel caldo cittadino.. ne approfitterò per creare qualcosa di nuovo :P l’unica cosa che mi manca è la mia voglia di creare… poveri voi!

Ringrazio chi segue questa storia, anche senza commentare! Ormai manca poco alla fine e ormai tutti i personaggi principali sono entrati in scena XD (meglio tardi che mai)

Grazie mille a RIKA-CHAN!!!!

Grazie a HOPE(Tenera l’ultima parte??? O__o ma cosa hai letto??? XD no scherzo, volevo renderla tenera ma la mia paura era di sfociare nel ‘ridicolo’ … hahah XD Tutti che capiscono tranne Goku XD ma vedrai che fra un po’ capirà anche lui allora ringrazierai questi perduti momenti di non sapere XD)

VALERY_IVANOV(Beh, ma non è finito così male il capitolo, nel senso, non c’era questa grande suspance XD però magari nessuno si aspettava il loro poco ‘carino’ risveglio XD andiamo per gradi 1) Sanzo sarebbe geloso anche di un ramoscello penso -.- e Hakkai piccino, ormai non ce la fa più   2)Beh si, lo stava per fare, almeno questa è la sensazione che hanno entrambi.. e ti dirò di più, fino all’ultimo istante io pensavo che quel bacio ci sarebbe stato.. però… Yuu non voleva, pensava ad un altro… 3)Gojyo non ha perso la testa per Enie solo si trova in difficoltà, può avere una strafiga tutta per lui pronta all’uso ma per la prima volta si vede riflesso e prova .. penso provi vergogna. Svendere il proprio corpo così è facile ma alla fine devi fare sempre i conti con la tua coscienza 4) XD ma povera Keitel[questo nome mi piace di più]  5)Enie non è ‘debole’ solo è stata sempre abituata ad avere la pappa pronta, considerando la propria vita dentro una stanza fatta e finita hai pochi sbocchi. Ora che ha trovato la sua libertà sta cercando di trovare anche un piccolo posto per lei nell’immenso mondo che non conosce. Enie mi piace molto come personaggio, è ingenua al punto giusto ma anche perspicace  6)altro che per un paio di giorni, un bel ceffone e arrivederci e grazie. Yuu è permissiva con lui, molto, ma non mi sento di darle addosso. Quando si ama scattano dei meccanismi bizzarri e sconvolgenti 8)grazie dei complimenti ^__^ ma soprattutto del commento così lungo, li adoro!)

WARASHI(Piccantino eh XD vedremo cosa ci riserveranno dopo sti ‘broccoli’[come li chiama Valere])

LAV(Penso sia un giudizio totalmente condiviso.. Sanzo ha fatto lo s*****o volutamente, è geloso marcio, senza motivo aggiungerei… Goku eh… Ma Gojyo si crea sempre meno problemi degli altri, anche perché è quello che dovrebbe restare più lucido, Hakkai non è più affidabile come i primi tempi)

 

 

 

Copertina:

Gojyo vestito da yakuza , occhiali neri, capelli leggermente ingellati, sigaretta in bocca. Più avanti Enie vestita con abiti semplici,rosati, che ride contenta, sporta leggermente in avanti

 

Canzoni:

The Kooks – She moves in her own way

Sunrise Avenue – The fairytail gone bad

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Capitolo 21
*** Beyond the earth there is nothing ***


21

 

 

 

 

 

 

CANZONI:

Elisa- Rock your soul

N.E.R.D – Rock Star (Remix)

Rascal Flatts – What hurts the most

 

COPERTINA:

Davanti ad uno specchio, Yuu con una fascetta gialla nei capelli è intenta ad applicarsi il fondotina. Sanzo ha afferrato il suo braccio, come per fermarla, la sua espressione è parecchio seccata

 

 

 

 

 

Rieccomi, ad aggiornare a pausa alterne senza seguire nessun filone logico. Ma so che alcuni di voi continueranno a seguire questa storia che sta decisamente degenerando per lo meno fino alla fine, poi vi do la libertà di fermarmi XD

Una piccola spiegazione per la copertina… Yuu, conoscendo Enie, si è complessata. Infatti quest’ultima è decisamente molto ma molto bella e quindi lei si sente totalmente in inferiorità… Essendo Sanzo un ragazzo che supera ogni canone di bellezza cerca di rendersi quanto meno più apprezzabile. Però lui non sembra particolarmente d’accordo, anzi si sente offeso in prima persona.. della serie ‘se pensi di essere brutta offendi me che ti ho scelta’… vabbè, un significato così

^__^

Ringrazio TUTTE le persone che stanno continuando a leggere questa storia anche senza commentare!

Un grazie col cuore a RIKA!

A LAV(Dimmi, da dove viene questa tua sensazione così negativa? È interessante.. No, non tutte le persone hanno un che di ambiguo, o quanto meno.. tutte le persone sono ambigue tranne Yuu XD lei davvero non c’entra nulla, piccina mia… )

HOPE(Beh, è una cosa che succede più comunemente di quanto si immagini. Una persona(donna) si crea mille aspettative ma poi si trova… penso sia paura, sai… o un blocco psicologico dovuto a esperienze passate negative… tutto sta nel trovare la giusta chiave di lettura del proprio corpo e del proprio rapporto col patner… Ebbene si, è proprio quel mangiamemorie XD è vagamente assomigliato ad un colpo di scena? XD Mai letta storia più complicata eh… maledetta… tsk)

WARASHI(Come mai pensi questo? È un punto di vista che mi piacerebbe approfondire… non li vedi insieme caratterialmente? Per le vite che sono abituati a condurre? O per cosa…? Davvero Sanzo ha dato questa impressione.. non saprei, cioè, sinceramente penso lui ne abbia discreta voglia ma ha pur aspettato ventiquattro anni prima di avere un rapporto, può tranquillamente aspettare ancora.. )

Un ulteriore grazie a RAFFY-CHAN che ha portato a termine la copertina del 2° capitolo di 7days!!! Merci Merci!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

21 BEYOND THE EARTH THERE IS NOTHING

 

 

 

 

Si alzò lentamente, facendo attenzione a non svegliarla. Sistemò le lenzuola nuovamente sul suo corpo nudo, tentennando un istante. Piccole gocce di sangue rappreso macchiavano il lenzuolo. Si maledisse in mille modi mordendosi la lingua più forte che poteva, finché il caldo liquido vermiglio gli invase le labbra. Corse in bagno, sputando e sciacquandosi la bocca.

Nuovamente le aveva procurato dolore, com’era possibile? Cosa stava sbagliando? Mai si sarebbe abbassato a chiedere consigli a quello stupidissimo kappa, ma la situazione forse gli stava sfuggendo di mano. Sapeva benissimo lei avrebbe continuato anche a soffrire in silenzio ma le cose andavano cambiate, assolutamente.
Usufruì del bagno per qualche lungo secondo per poi usare l’acqua velocemente e tornare nella stanza adiacente. Era ormai più di una settimana che avevano preso quel particolare vizio di dormire insieme la sera. Più che altro era lei che si intrufolava nella sua stanza di soppiatto e gli saltava al collo.

Restò immobile ai piedi del letto, osservandola. Quando dormiva mozzava il fiato dalla sua dolcezza. Era l’essere più bello e delicato su cui aveva mai posato gli occhi. E lui, oltre non ricambiare la sua gioia di vita, non riusciva nemmeno ad appagarla a letto. Era un fallimento sotto tutti i fronti.
La sentì mugugnare e muovere una mano sul materasso. Senza aprire gli occhi lo chiamò, la voce impastata da un sonno ancora non abbandonato.
Lui sospirò, gattonando sulle lenzuola e stringendola. Lei si quietò all’istante, risprofondando in chissà quale magico sogno.

Socchiuse gli occhi e ripercorse gli accadimenti che l’avevano portato ad avere fra le braccia quella fata. Ultimamente rifletteva parecchio. Avrebbe presto dovuto affrontare problemi decisamente seri. Intanto, prima o poi sarebbero arrivati al castello di Gyuma-oh e lei dove l’avrebbero lasciata? Era stato un pazzo a portarla dietro con tanta leggerezza.

E poi… lui rimaneva comunque un bonzo, un monaco che non poteva aspirare ad avere alcuna famiglia al di fuori della via del Buddha, non avrebbe potuto nemmeno sfiorare col pensiero una donna, invece lui si trovava proprio sopra l’essere più incantevole che fosse mai stato concepito.

Lei si rigirò, poggiandosi col petto alle coperte. Sanzo sistemò la testa sulla sua schiena, scoprendola leggermente. Adorava ascoltare i battiti del suo cuore, quel ritmo era qualcosa di prodigioso e incantevole. Riusciva a cancellare ogni sua piccola preoccupazione, ogni minimo dubbio.

Fece un sospiro più calcato, scoprendo solo in quel momento di averlo evidentemente trattenuto a lungo, infatti dovette alzarsi e aprire la finestra per placare la sua sete d’aria.

Si appoggiò al davanzale e tornò ad osservarla, con gli occhi più dolci che potesse mai concepire.

 

*

 

Senza bussare entrò nella stanza. La luce del sole mattutino entrava prepotente nella stanza senza tende.

Si avvicinò lentamente verso il letto ottenendo un debole sorriso.
Gojyo- Ma quanto sta dormendo?- Domandò sconcertato
Raye rise, aggiustandole il lenzuolo sul viso per impedire ai raggi di darle fastidio- E’ sempre stata una gran dormigliona

Si appoggiò alla parete, incrociando le braccia- Che intenzioni hai ora?

Scosse la testa- Non saprei.. sono andato via da quel posto perché niente mi teneva più legato… Quando anche Enie se n’è andata mi sono sentito sperduto.. poi era già da parecchio tempo che avrei voluto scegliermi una strada tutta per me…- Chiuse gli occhi- Ma non so se ci riuscirò mai

Gojyo- Come funziona? Il tuo potere intendo

Fece spallucce- Me lo hanno chiesto in tanti ma non sono sicuro di saper spiegare bene una cosa così … personale. Comunque mi basta concentrarmi per intrufolarmi facilmente nei ricordi di una persona e lì prendere quello desiderato. Sostituirlo con qualcosa di inventato è altrettanto facile…. – Notando l’espressione sconcertata del mezzo demone sorrise- Beh, se ti chiedessero di spiegare come fai a respirare lo troveresti facile? E’ un’azione che mi risulta innata… l’unico ‘fastidio’ è che i ricordi sottratti entrano a far parte dei miei.. la mia mente risulta affollata a volte, ma ho imparato ad evitare quelli più spiacevoli

Gojyo- E quando qualcuno…- Non terminò

Raye- Semplicemente spariscono, come non ci fossero mai stati. Ovviamente la mia memoria ne conserva reminiscenza, penso sia una cosa più che naturale

Gojyo- Forse ho compreso… una vera seccatura- Fece per accendere una sigaretta ma ripose subito il pacchetto in un gesto automatico.
Accarezzò i capelli di Enie, che dormiva profondamente- Ti ringrazio per esserti preso cura di lei… Non sai quanto ero in ansia.. è stata una pazzia quella di fuggire da sola. Non trovandola nella sua stanza mi sono sentito morire

Gojyo- Mi ha detto che siete molto amici..

Raye- Per me lei è come una sorella, provo un amore smisurato, è una cosa preziosissima. Non fosse stato per lei non sarei mai sopravvissuto tutti questi anni…. No, forse questa mia affermazione non è corretta… non era il mio unico sostentamento- Sorrise- .. ma ormai è una storia passata…è anche per questo che non dovrei trovarmi qui..

Gojyo- La tua è una decisione definitiva?

Sospirò- Anche la sua era una decisione risoluta sai.. Per ragioni diverse forse, ma l’abbiamo scelto insieme- Sorrise- .. e io voglio rispettare questa decisione

Annuì- Allora ti consiglio di andartene al più presto, qui la situazione non è così rosea per te

Raye- Ho visto- Rise, mordendosi poi un labbro- Ma va bene così.. almeno per ora

Ghignò- Potrebbe crearsi una situazione divertente, spero di vedere un po’ d’azione

Scosse la testa- Sono rissoso, lo ammetto- Alzò le braccia- Ma non voglio più creare problemi

Gojyo- Creane pure quanti vuoi! Magari lo farai svegliare un po’- Rise di gusto- Vado a rubare qualcosa dalla cucina, quando si sveglierà avrà fame immagino

Annuì, ringraziandolo.
Il rumore della porta la destò dal suo sonno.

Aprì gli occhi stancamente per far schiudere uno dei suoi più bei sorrisi- Raye…- La voce risuonò melodiosa- Sei qui

Lui sorrise accarezzandole i capelli- Non potevo lasciarti sola, scemotta
Si girò sul cuscino, muovendosi la lingua sulle labbra- Quanto ho dormito?

Raye- Qualcosa come quattordici ore.. tuo solito insomma

Spalancò gli occhi, mettendosi di scatto seduta- No, l’ho rifatto? Sono partiti???

Inclinò appena la testa- Non dirlo con quell’aria totalmente sconvolta- Si alzò- Fossero ripartiti davvero sarebbe stata la cosa migliore

Enie- Sono egoista, vero?

Raye- Tranquilla, io lo sono più di te- Si massaggiò il viso e si passò una mano nei capelli biondissimi

Enie- Che facciamo.. Raye? Qui, la situazione sembra stabile.. Si è fatta degli amici, sembra star bene… senza contare che..
Raye- Si- L’anticipò- Ti stanno cercando.. hanno sguinzagliato parecchio gente, tuo fratello è fuori di testa, l’hai fatto impazzire

Enie- So che non è stato lui a impartire l’ordine ma aveva l’influenza necessaria per evitare che Sato…- Si portò una mano alla bocca- Mi piacerebbe ucciderlo con le mie mani.. sono un’ipocrita vero?… però.. Michael….

Raye- Anche quella ragazza ne sembra scossa- Si massaggiò la faccia, non più indolenzita- Sembrano tutte delle brave persone Enie.. sai cosa dobbiamo fare, vero?

Strinse le palpebre- Andarcene al più presto, lo so

Raye- Tsk, come sei prevedibile…. Stai viaggiando con tre demoni e un bonzo di alto rango. Senza contare che Keitel è un’ottima mercenaria- Incrociò le braccia- Tu devi restare con loro

Enie- Cosa???- Saltò sul letto- Cosa stai dicendo?

Raye- Ti cercheranno, per sempre se fosse necessario. Sai perché me ne sono andato? Perché tuo fratello ha dato solamente l’ordine di cercarti ma tuo padre si è messo in mezzo e ha cambiato l’ordine. Puoi immaginare…

Si portò una mano sulla bocca, scivolando leggera sul materasso.

Raye- Che ti volessero morta è il minimo dopo la tua fuga- Socchiuse gli occhi- Dipende tutto da chi ti trova, se un sottoposto di tuo fratello o di tuo padre.. dopo aver saputo ciò mi sono sentito morire. Nessuno sa dove sei, quindi neppure con chi stai viaggiando, e nemmeno che Kei è qui. Non ci metteranno troppo a scoprirlo immagino.. però questa sembra gente in gamba, ho sentito parlare di Genjo Sanzo Oshi e del suo viaggio verso ovest.. non sono sprovveduti. Questo è la compagnia più sicura che potevi trovare

Enie- Ma.. Kei così…

Raye- L’hai sentita no? Lei non vuole riavere la memoria, si fa schifo. E in qualunque caso non tornerebbe indietro.. quindi morte certa anche per lei- Strinse i pugni- Anche per lei è un bene rimanere con loro

Scosse il capo febbrilmente- Sei troppo calcolatore! Non pensi ai nostri sentimenti??? Hai suoi…
I suoi occhi si fecero cupi- Io penso solo al tuo bene. Non sei in grado di cavartela da sola. E mi pare più che ovvio che la mia presenza con voi è… superflua- Ricercò attentamente la parola da usare.

Enie- Voglio venire con te

Raye- No- Scandì. Chiuse gli occhi e sospirò lasciando libere le braccia- Alla prima occasione me ne andrò. Ora che so che stai bene sono più tranquillo. Apposto così

Scattò giù dal letto, aggrappandosi alla sua camicia bianca- Raye… io… - Serrò la presa- Io non voglio lasciarti andare- Chiuse gli occhi e si appoggiò col capo sul petto

Raye- Io non posso restare qui. Lo comprendi, vero?- Le posò un bacio sulla fronte- Non mi dimenticherò di te nemmeno se volessi- Rise- E tu avrai la possibilità di farti una vera vita, con dei veri amici

Enie- Sei un idiota.. che serve immolarti così? sei solo un imbecille- Si asciugò di fretta le lacrime.

Abbassò la testa- No, sono semplicemente debole. E comunque non voglio cambiare il mio piano solo per la tua immaturità- La superò, aprendo la porta- Datti una lavata e scendi a mangiare. Penso siano preoccupati per te- Rise

Enie si accasciò per terra, battendo debolmente i pugni- Cavolo…. Cavolo…- Tentò di fermare delle lacrime fin troppo prepotenti.
Rialzò di scatto la testa, vedendo Raye rientrare camminando all’indietro per poi far spuntare Meimi estremamente arrabbiata.

Il ragazzo alzò le mani- Mi arrendo, mi arrendo- Scherzò, guardando il dito puntatogli contro, che si riabbassò subito.
Mei- Volevo semplicemente dirvi che.. non dovete andarvene, nessuno dei due- Parlò velocemente, imbarazzata- Nel senso… se ho ben capito siete entrambi scappati da una casa che vi stava troppo stretta, proprio come me… loro mi hanno accolto come fossi di famiglia, lo potrebbero fare anche con voi

Raye spalancò gli occhi per poi rilassare le spalle- Ahah, sei gentile a preoccuparti ma… Enie resterà sicuramente, per quanto riguarda me..

Sbuffò- Fai un po’ come vuoi. Mi era sembrato di capire che non avevi nessuno oltre lei- La indicò col mento- Quindi, uscito da qui, che farai?

Si grattò il capo- Bella domanda

Mei- A me non da fastidio la tua presenza, in verità mi è del tutto indifferente. E non ti odio per avermi preso la memoria, anzi.. su questo missà dovrò ringraziarti. . .

Enie- Kei- La richiamò, istintivamente, per poi zittirsi non avendo una reale cosa da dire.
Lei chiuse gli occhi- Fate come volete, quello che dovevo dire l’ho detto- Uscì velocemente.

Enie- Ray…  Ray- Si rialzò

Raye- Va bene così- La fermò con la mano- .. va bene…….così

 

 

*

 

Entrò nel salone col viso basso e particolarmente scuro.

Cacciò un saluto poco promettente e superò tutti dirigendosi secca verso la sala da pranzo.

Sembrò tornare appena sui suoi passi, si voltò indietro e lo guardò con aria truce.
Yuu- Sei un completo imbecille

Il bonzo sbiancò spalancando la bocca e facendo traballare il giornale che teneva fra le mani.
Gojyo- Wow, quanto astio!- Commentò divertito- .. e sembra tutto rivolto verso di te, oh illustre bonzo- Gli posò una mano sulla spalla- Dai racconta, cosa hai fatto a quella poverina per farla infuriare così?

Chiuse velocemente la bocca per afferrare perentoriamente il suo amatissimo harisen.

Meimi si portò una mano sulle labbra, inclinando appena la testa- Per un po’ credo non si alzerà- Annotò piatta.

Goku- Oh, non ti ho vista arrivare- Le prese le mani- Come stai?

Fece spallucce- Ora bene, stranamente meglio. Gli ho detto di restare ed è come se mi fossi tolta un peso

Goku- Hai fatto malissimo invece, è pericoloso

Hakkai- Invece hai fatto bene- Le sorrise- In questo modo, coi tuoi ricordi a portata di mano, hai dato un taglio netto al tuo passato. E’ stata una scelta coraggiosa

Annuì, ricambiando il sorriso- Si… raggiunto il mio obiettivo non ho scoperto altro di aver avuto una vita piatta, sapevo già che là nessuno mi stava aspettando ma.. saperlo un po’ mi ha sollevata- Guardò fissa Goku che girò lo sguardo, arrossendo- Quindi non avercela con quel ragazzo- Cercò i suoi occhi- Direi che mi ha fatto un grande piacere… avrà anche fatto cento cose sbagliate ma… in fondo io non sono da meno- Il suo tono si fece velato

Hakkai le posò una mano sulla testa- Il passato è passato, ora è irrilevante

Mei- Si ..- Sorrise- Anche se…- Rifletté- Il nome Keitel è decisamente più bello che l’insipido Meimi- Alzò le spalle- Ma pazienza, questo ho

Yuu uscì come un fulmine dal salone e li superò senza degnarli d’attenzione. Fra le mani stringeva delle merendine impachettate singolarmente, un mucchio di merendine per la precisione e dei succhi di frutta si intravedevano appena.

Gojyo- Aiha, questa volta il bonzo deve aver veramente esagerato- Commentò pulendosi i vestiti e massaggiandosi la testa.
Goku- Che intendi dire??

Meimi- Ti sbagli- Si massaggiò la pancia- E’ solo passato un mese


Entrata nella stanza si fermò appena sulla porta, per poi richiuderla con un calcio.
Posò la sua fonte di sostentamento su una sedia e cercò un sacchetto che potesse contenerla. Non considerò minimamente il biondo che era una statua, seduto sul letto che fissava col solo movimento degli occhi i suoi gesti secchi.

Sistemò tutta la roba dentro il borsone e lo richiuse faticosamente. Si mordicchiò un’unghia riflettendo se fosse il caso di comprarne un altro o aspettare.
Poi si voltò, sbuffando- Almeno sai perché ce l’ho con te?

Non ricevendo nessuna risposta si passò una mano fra i capelli e si mosse indolentemente verso di lui- Questa è più facile.. Come mai non ho trovato il mio uomo stamattina accanto a me?- Questa volta attese poco la mancata risposta- Te lo spiego io.. perché il mio cosiddetto ‘uomo’ ha trovato il lenzuolo appena macchiato di sangue e si sarà fatto qualche trip senza ritorno e ora- Lo indicò- E’ qui a martoriarsi considerandosi il più stronzo tra gli uomini..correggimi se sbaglio

Lui socchiuse appena gli occhi e deglutì.
Si accovacciò davanti a lui- Sanzo… da quanto viaggio con voi?… un mese circa… e cosa succede a ogni donna ogni mese?

Il bonzo alzò di scatto la testa.
Yuu- Esatto… quindi non sei stato tu… semplicemente mi sono arrivate… - Sorrise, accarezzandogli il viso- Quindi stai tranquillo, ok?

Sanzo- Tsk

Si sedette accanto a lui- Ascolta… so che ne sai meno di zero su queste cose, immagino non siano le istruzioni primarie che danno a un bonzo ma.. io conosco il mio corpo e i miei limiti.. la mia mente ti risponde e prima o poi risponderà anche lui… quindi non ti preoccupare- Sfregò il naso sulla sua spalla- Me lo fai un sorriso?

In risposta grugnì ma lei sorrise e lo baciò a fior di labbra per poi pizzicarlo sul naso.
Yuu- Sarà meglio avviarci giù di sotto ora… non vorrei mai arrivare in ritardo all’orario stabilito dal boss, sai, è un tipo piuttosto irascibile XD

Non si alzò nemmeno completamente che fu subito riscaraventata sul letto. Lui si infossò in una sua spalla e respirò a fondo. Lei l’abbracciò forte baciandogli la nuca.

E in quel momento un leggero bussare e un veloce aprire li destarono dal loro attimo personale di paradiso.

Goku- Yuu, tutto bene? Mi sei sembrata… un po’…. agitata …- Le ultime parole risultarono lente e cadenzate. Lì fisso solo per pochi istanti, perché subito loro si tirarono su, ma furono attimi lunghissimi.

Sanzo- Sbrigati- Bofonchiò perentorio prima di fiondarsi fuori dalla stanza.

Yuu- Tutto bene- Sentenziò tranquilla, cercando la sua tracolla- Ho solo un po’ di mal di pancia, è fastidioso- Fece una pernacchia.

Goku- O…ok…- Si stupì di quanto la sua stessa voce risultasse così tremante.

Yuu- Tu hai tutto pronto?- Domandò, non vedendolo uscire.
Goku- Si.. non ho poi molta roba con me…- Non capì molto bene come avesse potuto formulare una frase coerente.

Yuu- Dovresti prendertelo un cambio- Si portò il borsone su una spalla- Se vuoi possiamo cercare qualcosa insieme al prossimo villaggio

Goku- Si!- Rispose con impeto, riprendendosi- Si, grazie- Fece qualche passo indietro- Vado anch’io a prendere la mia roba

Yuu- Si, ci vediamo giù

Lo vide scappare come una furia e non si pose nemmeno troppe domande.

Raye- Vuoi una mano?

Si fermò con la sacca ancora a mezz’aria. Sospirò e la cacciò per terra- Si- Rispose non troppo dolcemente
Raye- Ahaha, tranquilla tranquilla, vedrai la mia faccia ancora per poco

Yuu- Non ti unirei alla nostra bellissima corazzata?- Domandò sarcastica

Raye- Diciamo che non è il caso..- Restò sul vago- Tu piuttosto.. sei sicura di voler continuare questo viaggio? Da quel che ho capito sei una semplicissima umana

Yuu- Anche Enie lo è

Raye- Oh, beh certo. Ma Enie è una ricercata oramai...

Yuu- Ti stai forse preoccupando?- Spalancò la bocca- Ti prego, risparmiami la tua pena

Sorrise- Come vuoi, anche se la mia non è pena..era più un avvertimento

Alzò la testa- Ti ringrazio, ma continuerò a fare a modo mio

Raye- Oh, non lo metto certo in dubbio

Yuu- Una sola domanda…. Il nome Meimi.. gliel’hai dato perché sapevi avrebbe incontrato noi sul suo cammino e poteva far gioco col mio?

Sgranò gli occhi- Eh?.. – Rifletté- Ah, giusto! Yuumei è il tuo nome completo….. beh, certo che hai una testa che lavora parecchio, ragazzina- Rise divertito- No, assolutamente, prima di vederti in quella cava non sapevo nemmeno della tua esistenza… La scelta del nome è stata data da un altro fattore. .

Enie- Ah, se qui!- Esordì sbucando dalle scale- Pensavo fossi già scappato

Raye- Ma figurati, colgo sempre l’occasione per aiutare qualche donzella in difficoltà- Ammiccò a Yuu che si voltò da un’altra parte.

 

Tutti erano già saliti sulla jeep, solamente Enie tentennava.

Raye era appoggiato alla sua moto che parlottava unitamente con Gojyo, già comodamente seduto.
Mei- Perché fissi me?

Enie- Perché sto pensando- Si mangiucchiò una pelliccina

Mei- E ti concilio il pensiero?

Si passò più volte la mano sul viso, strofinandosi le guance.
Sbuffò- Se vuoi farlo rimanere diglielo. Io ho già parlato con loro- Li indicò col capo

Scosse la testa- Non è così semplice- Sentì le lacrime premere prepotentemente sugli occhi.

Lo vide sporgersi e cercarla con lo sguardo. Alzò una mano per salutarla, sorridendo.
Aggirò la jeep, con passo estremamente lento.
Yuu posò una mano sulla spalla di Sanzo, decisamente spazientito e pronto a scattare per uccidere qualcuno.
Ma non ci fu bisogno di alcun movimento diverso dall’accensione della jeep e della sgommata come partenza.
Anche la moto partì rumorosamente, Raye afferrò Enie e la caricò casualmente sul sedile posteriore.

Iniziarono a guidare come dei matti per le vie abitate della città.

Gojyo era in piedi, urlando alla gente di spostarsi.

Goku, impugnata la nyiabò aveva sistemato le ragazze dietro di lui e si sporgeva appena al di fuori, guardando con rabbia le enormi macchine che li stavano seguendo a velocità alquanto sostenuta.

Gojyo- Quanto manca Hakkai???- Gridò

Sterzò per evitare una fontana al centro di una piazza- Poco… si intravede già la boscaglia

Caricata la shureiju si accese una sigaretta, tranquillamente- Attaccarci in piena città.. che stolti

Mei chiuse gli occhi in una piccola fessura- E così alla fine mi hanno trovata… bene.. non vedevo l’ora

Enie continuò a strillare, almeno finché non avvertì la moto decelerare e infine fermarsi.
In un istante tutto tacque. O almeno, a Yuumei parve solamente di avvertire il vento e i respiri calcati dei suoi compagni di viaggio. Sanzo le spingeva la testa in basso, impedendole di uscire troppo allo scoperto col corpo.
Gojyo- Tsè, solo una quindicina.. e io che pensavo si svolgesse una battaglia decente- Si accese una sigaretta che non ebbe nemmeno tempo di togliersi dalla bocca che si spezzò a metà. Sgranò gli occhi in direzione di una donna con dei piccolissimi e affilati coltelli. Rise, nuovamente divertito.
Videro un uomo dai capelli biondo cenere avanzare, con le mani alzate- Veniamo in pace- Emise sarcastico

Sanzo- Ma non fatemi ridere

L’uomo sorrise- Vogliamo solamente delle persone che non c’entrano minimamente con voi

Goku sentì chiaramente i suoi nervi tendersi, si sporse in avanti.
Calcò il sorriso- Non ditemi che una mercenaria, un traditore e una discendente della famiglia più potente del Toghenkiò possono essere vostri compagni di viaggio- Non era una domanda

Enie scattò in avanti superando la jeep- Guai a voi se li toccate con un solo dito!

Gojyo saltò per terra, afferrandola e lanciandola senza troppa delicatezza sulla jeep- Ovvio che sono nostri compagni. Chiunque mangi accanto a noi può ritenersi tale.

Hakkai diede una piccola patta sulla schiena di Sanzo che stava già replicando.

-E’ un vero peccato- Scosse le spalle, apparentemente dispiaciuto- Se vi ostinerete a non consegnarceli dovremmo uccidervi. E sappiate che non è assolutamente nostra intenzione

Goku- Ma non farmi ridere- Digrignò i denti- Tanto ‘provereste’ comunque a ucciderci, ma state tranquilli, non vogliamo scappare

L’uomo alzò nuovamente le braccia- Bene, allora non tergiversiamo oltre- Le riabbassò velocemente facendosi scivolare fra le mani due pistole- Che la festa abbia iniziò- Ghignò, prima di sparare verso Meimi.

Da lì si susseguirono un’infinità di colpi di pistola, almeno, per Yuumei furono infiniti. Lei, Raye e Enie si rifugiarono dietro la jeep, rannicchiati quasi sotto.
Gli altri si lanciarono nella battaglia.

Goku tentava di colpire più gente possibile prima che potessero nuocere a Meimi, ma alla ragazza sembrava muoversi con più scioltezza del solito. Si lanciò subito verso quello che si era dimostrato essere il capo della combriccola iniziando una piccola battaglia di coltelli e pallottole.

Stranamente tutti trovarono più difficoltà del solito.

Hakkai non poté togliere nemmeno un attimo la barriera protettiva che aveva creato intorno alla jeep, in quanto le pallottole giravano veloci, più del solito, cercando con foga i loro bersagli.

E ovviamente ci furono i primi feriti. Sanzo fu preso ad una spalla ma ricambiò la ‘cortesia’ colpendo al petto altri due.

Gojyo non riuscì a schivare un colpo diretto verso la gamba ma non esitò a tranciare di netto un nemico con la shakujyo. Com’era diverso uccidere demoni e umani, i corpi di quest’ultimi rimaneva lì, dissanguati, a guardarti, a farti sentire più in colpa.

Un mercenario riuscì a sfuggire alla loro visuale e ad avvicinarsi pericolosamente alla jeep. Rise delle espressioni inorridite delle due ragazze. Stava per sparare quando lasciò cadere la pistola dalle mani.

Raye ghignò, alzandosi e raccogliendola- Difficile usarla quando non ci si ricorda come fare, vero?- Gli sparò, senza esitazioni, per poi tornare accucciato accanto alla ragazza riccia.

Yuu- Certo che.. fai paura…

Raye- Lo prendo come un complimento- Si fece serio

Yuu alzò un sopracciglio per poi poggiare una mano sulla spalla di Enie- Stai tranquilla, andrà tutto bene, lo svantaggio numerico è fittizio- Si alzò leggermente con la testa, osservando lo scontro troppo rapido per la sua misera vista. …però… qualcosa….. qualcosa non le sembrò sfuggire…

Lei sorrise- Ti invidio sai?… riesci a mantenere i nervi saldi anche in queste occasioni…

Yuu inclinò leggermente il capo.

Raye- Non è facile stare fermi, inermi, quando qualcuno a cui tiene sta rischiando la vita- Strinse più forte la pistola.

Poi udirono un botto.

Raye- Cazzo, i fumogeni, state giù- Prese loro la testa, portandosele sul petto- .. cazzo… -continuò a dire.

Yuu non comprendeva come funzionasse la mente di lui, ma sperava vivamente riuscisse a cogliere anche i pensieri omicidi di qualcuno che poteva avvicinarsi.

Ma nessuno giunse per toccarli, se non la gentile mano di Hakkai che estese la barriera intorno a loro, dandogli sollievo dal fumo.
Ci vollero più di dieci minuti prima che la foschia si diramasse del tutto.

Mei- MERDA- Urlò gettando a terra le sue armi. La tre macchine erano sparite. Al loro posto solo tre cadaveri e pozzanghere di sangue.
Gojyo- E’ meglio se non guardate- Spuntò da sopra Hakuryù e tese loro la mano- Salite in fretta e togliamoci da qui. Raye, tu vieni con noi. Non osare andartene.

Il ragazzo si alzò, non ascoltando il consiglio del mezzo demone tirò un occhio agli uomini per terra, uno dei quali era completamente tagliato in due. Ebbe un conato di vomito ma riuscì a trattenersi, il suo viso però diventò latteo.
Mei- Prendi la tua moto e andiamo

La sua voce arrivò come una pugnalata alla schiena.

Raye- Si- Tentennò appena per poi eseguire l’ordine

Molto meno velocemente di prima, ma con la stessa fretta, si avviarono verso il prossimo, e per fortuna vicino, villaggio

 

*

 

Era ormai sera quando arrivarono al piccolo villaggio fatto pressappoco di una ventina di case. L’unica locanda presente era, ovviamente, completamente libera.

Il padrone si dimostrò una persona squisita, offrendo loro un pasto caldo senza commentare troppo i loro vestiti sudici e le facce sfatte.

Mangiarono velocemente, parlottando senza eccessi. Poi salirono in gruppo tutti nelle loro stanze doppie, le uniche presenti.

Si lavarono a turno per poi ritrovarsi a giro all’esterno delle camere riposte su due piani.

Gojyo- Come intendiamo procedere?- Domandò, tenendo un tono di voce basso per non disturbare il gentile padrone di casa.

Sanzo scrociò le braccia per accendersi una sigaretta, ma Yuu gli abbassò la mano scuotendo la testa.

Hakkai- E’ chiaro che ormai siamo totalmente coinvolti

Enie- Mi dispiace- Si affrettò a precisare- Sapevo sarebbe successo.. è per questo non volevo coinvolgervi…- Abbassò il capo, serrando i pugni.
Gojyo- Hei, guarda che non sei mica stata tu

Mei- Infatti, li ho coinvolti io

Goku- Ma che dici? Non era questo che intendeva Gojyo, vero?

Raye si staccò dal muro, camminando in mezzo alle righe che si erano formate- Se volete un consiglio, andatevene il più lontano possibile, cambiate nome, pettinatura o qualsiasi altra cosa vi renda meno riconoscibili- Squadrò il bonzo che lo ricambiò con un grugnito.
Mei- E tu che farai?- Domandò, piatta

Rise- Ovviamente tornerò indietro e cercherò di cancellare la memoria a tutti quelli che potrebbero rintracciarvi

Enie- Ti si è fuso completamente il cervello????

Yuu- In effetti non è un’idea malvagia..- Si portò un dito sotto il mento- Prima ho visto il tuo dono sotto una luce diversa… hai anche un notevole potere offensivo

Fece spallucce- Mi sono esercitato, in qualche modo… ma sono ancora troppo lento.. però, se riuscissi a essere veloce quanto basta potrei riuscire a depistare abbastanza mercenari da permettervi un’adeguata via di fuga- Incrociò le braccia, pensieroso.

Goku- E chi ci garantisce che non ce li manderai tutti contro?

Raye- Ragazzino, avessi voluto mi sarei fatto molto prima da parte

Goku- Si, ma guarda caso ci hanno trovato nell’arco di un giorno dalla tua ‘comparsa’

Abbassò la testa- Sinceramente non so quanto sia da attribuire alla mia negligenza.. sicuramente avrò tralasciato qualche particolare. Ma ti assicuro che se avessi avuto il minimo sospetto non mi sarei mai fatto avvicinare da voi- Chiuse gli occhi, sospirando.
Hakkai- Si.. il tuo piano potrebbe funzionare. Potresti evitarci un bel po’ di fatica inutile- Si sgranchì una spalla- Però tu farai solamente da ‘esca’, noi ti seguiremo

Raye- Come?
Sorrise- Siamo abituati ad affrontare il nemico, non a rifuggirlo

Gojyo- Giusto! Senza contare che ora siamo anche noi siamo sulla lista nera di questa famiglia Kra-qualcosa

Mei socchiuse gli occhi- Io non vedo l’ora di spaccare qualche osso, non che rivoglia i miei ricordi ma sento che c’è qualcosa che devo assolutamente rivendicare

Il bonzo tirò fuori l’harisen e lo sbatté contro il muro- E sia, andremo verso questa cazzo di famiglia e la distruggeremo

Enie era attaccata alla parete bianchissima, tremando.

Il mezzo demone le si avvicinò, quatto, passandole una mano sulla testa- Tu e Yuu ci aspetterete qui da buone, ok? Non ti riporto certo in quell’inferno

Enie- Ma che dici?- Il tremolio si fece più forte

Hakkai- Enie, stai tranquilla, troveremo un posto più che sicuro dove lasciarvi, non dovrete preoccuparvi di essere trovate.
Yuu- Volete lasciarci qui?- Guardò Sanzo, comprendendo il suo gesto impulsivo di un attimo prima- Non se ne parla! Non bramo dalla voglia di entrare nella dimora dei Krafenberg ma… voglio venire con voi. Vi aspetterò fuori, non vi darò noia. Ma ho intrapreso questo viaggio con voi e voglio portarlo a termine

Goku- La situazione è un tantino cambiata- Si massaggiò gli occhi- E anche tu faresti bene a stare con loro

Mei- Tsk, sei un idiota se pensi che starò qui con le mani in mano. Questa è la mia battaglia

Enie- Ha ragione Kei, anche io non voglio stare ferma ad aspettarvi. Se andrete a morire, e come avete visto oggi non sarà una passeggiata, voglio essere al vostro fianco, anche solo come porta bevande
Rimasero tutti in silenzio. Nessuno voleva spezzare quel gruppo appena formato.

Raye- Sentite, dormiamoci sopra, pensate tutti in modo egoistico, domani ne parleremo con più calma

Il rosso si passò una mano fra i capelli- In effetti siamo tutti parecchio stanchi. Rompiamo le righe e dormiamo

Silenziosamente si salutarono e, senza aggiungere altro, si ritirarono nelle stanze assegnate.

 

Era passata all’incirca un’ora da quando si erano lasciati.

Meimi, la sua compagna di stanza, era sdraiata, immobile, sul letto intenta a leggere un libro da poco acquistato.

Lei però, era rimasta seduta sul davanzale a contemplare chissà quale stella lontana- Saranno svegli Enie e Raye?- Domandò.

Alzò la testa, scocciata- Non li senti borbottare?- Picchiò sul muro- Era meglio capitare vicini di stanza a Hakkai e Gojyo. Che palle

Si alzò e sgattaiolò fuori dalla stanza. Si sentiva particolarmente stupida per ciò che stava per fare ma.. doveva chiarire un particolare. Sicuramente la risposta sarebbe stata negativa e ciò la faceva sentire ancora più ridicola.
Bussò piano ricevendo subito risposta da una voce cristallina.
Enie- Oh, Yuu, entra pure

Fece un piccolo inchino- Mi scuso enormemente per l’ora…

Il ragazzo fece spallucce- Non dormivamo, quindi non disturbi. Vuoi sederti?- Indicò la parte di materasso di Enie. Avevano unito i letti creandone uno unico e grande.

Yuu- No, vi ruberò solo pochi istanti…. È che… ho una domanda… un po’ sciocca anche… ma vi prego di rispondermi con sincerità

Enie- Chiedi pure ciò che vuoi, cara Yuu- Sorrise gentilmente

Si grattò il naso, non sapendo come esporre la sua domanda senza risultarsi una completa imbecille- Allora… ve la pongo in modo generico… tra i mercenari della tua famiglia c’è un ragazzo di nome Kodja?- Il suo tono era particolarmente perplesso

Enie- Aiuto- Si aggiustò sul letto, portandosi appena in avanti- Ce ne sono talmente tanti… non puoi essere più descrittiva?

Nuovamente si guardò intorno con aria scettica- Dovrebbe avere  ventotto anni… capelli biondicci e occhi castani- Restò sul vago

Raye- Direi che è un po’ pochino…

Enie- Non riesci a dirci di più?

Yuu- Beh, oltre che mi sento particolarmente scema, no… - Si passò una mano sugli occhi- Ma se non ve l’avessi chiesto sarei stata peggio- Sorrise- Grazie comunque della collaborazione- Si allontanò a passo di granchio

Raye- Aspetta… hai detto Kodja?… si scrive con la ‘d’ vero? Eppure questo nome non mi è totalmente familiare…- Si passò il pugno sul mento- Kodja… Kodja…… oh, ma si cavolo- Diede una spallata alla ragazza al suo fianco- Non si chiama così quell’imbecille ai servizi di Han?

Enie- Ma chi?

Raye- Ma si dai… biondo, non troppo alto, molto bravo con le armi da fuoco glielo concedo.. comunque quel cretino che non perde occasione per sbavarti dietro- Brontolò

Enie- AHHHHH, vero- Si illuminò- Sai che non mi ricordavo nemmeno il suo nome? l’ho sempre trovato troppo difficile

Raye- Dovresti almeno ricordarti con chi sei andata a letto, sei indecente -___-
Enie- Ho la memoria occupata da cose più utili :P

Raye- Comunque un imbecille così meglio perderlo che trovarlo- Incrociò le braccia

Enie- Sei solo geloso perché sbava dietro alla tua sorellina- Si sporse, ammiccante

Raye- Quante volte devo ripetertelo che non sono tuo fratello!!!

Yuu- Ma… questo Kodja…- Una goccia di sudore le passò lungo il viso- Come si chiama di cognome?

Raye- Questo me lo ricordo, un cognome troppo orientale su un nome occidentale… Taisho, Kodja Taisho

Se ci fosse stato un colore oltre il bianco, lei lo sarebbe diventata. Per poi passare subito dopo ad una tonalità più simile alla fragola- CHE CAZZO STAI DICENDO?

I due si zittirono all’unisono, sbarrando gli occhi e trovando uno sguardo sconosciuto.
Yuu- Non è vero.. Ti sei sicuramente sbagliato…

Raye- Direi di no, ho abbastanza memoria come ben sai

Yuu- Cazzo….- Si portò una mano sulla bocca- CAZZO- Si piegò in due, poggiando le mani sulle ginocchia- Vaffanculo… Vaffanculo tutti….FANCULO- Gettò a terra la sua inseparabile borsina, strappandone il cordoncino e corse fuori.
Scontrò Goku che tentò di fermarla invano, ottenne solo uno spintone che lo attaccò quasi al muro. A nulla servirono i suoi richiami.
Mei- Che succede?- Uscì fuori dalla stanza, assonnata

Goku- Non lo so… ho visto Yuu che…

Enie-… è già scappata?- Domandò allarmata

Goku- Che le avete fatto?- Ringhiò

In un baleno anche gli altri arrivarono, preoccupati.
Raye, rimasto sul ciglio della porta si portò in avanti, mordendosi il labbro- Ho una domanda…

Sanzo- Noi ne abbiamo più di te- Afferrò di getto la shureiju

Hakkai- Chiedi pure

Alzò gli occhi al cielo, ponderando se per quell’istante in cui aveva scavato nella sua memoria sconvolta avesse visto giusto. Sperava vivamente di no- … come si chiama… Yuumei di cognome, come fa?

Goku- Taisho- Rispose sicuro
Enie sbiancò- Oh merda- Corse come una disperata fuori, non badando ai suoi piedi scalzi

Mei- Che cosa c’entra adesso?- Intervenne

Raye si passò entrambe le mani sul viso- è un casino.. un vero casino

 

Correva a più non posso, disperata. I pensieri le offuscavano la mente, il dolore era insopportabile.

I ricordi le passavano davanti come frecce terrificanti.

I primi passi accanto a lui.. il suono della sua voce così delicato e gentile che la chiamava.. il suo orgoglio per quella somiglianza particolare.. le notti di temporale passate a dormire sopra la sua spalla.. la sua grande capacità nel recitare che le aveva trasmesso la sua attuale passione.. i suoi occhi amabili e le sue mani calde

Ma anche la sua passione smisurata per le armi.. quel suo essere ribelle in modo diverso da chiunque di loro.. quei suoi continui e ultimi viaggi… e infine la malattia, che l’aveva colpito nel giro di qualche giorno…

Chi aveva pianto?

Per chi era morta sua madre dal dolore?

Per chi?

Per un sanguinoso mercenario?
Per un fottuto bastardo che aveva voltato a tutti loro le spalle?

No. Non lui. Non suo fratello. Non il suo adorato Kodja

Cadde a terra, riversandosi sul terriccio umido e piangendo, urlando.

Ma nulla quella sera avrebbe rappacificato il suo cuore. Nulla mai più avrebbe potuto farlo.

Si sentiva fredda, arsa. Una terra rasa al suolo senza un briciolo di concime.

Yuu- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH- Raspò il terreno- AAAAAAAAH- Continuò ad urlare mentre si spezzava le unghie in quel terreno fragile, come per volersi scavare un fosso. Una buca tutta per lei, dove poter seppellire il suo dolore, le sue lacrime. Desiderava solo che qualcuno la distruggesse, la mandasse in mille pezzi, si prendesse quella sua vita inutilmente dolorosa.

Yuu- Ah … ah…- Sbatté pugni sul terreno, sembrava non avesse mai provato un sentimento così forte. Dolore e rabbia mischiati insieme in un mix insopportabile per chiunque. Si accasciò completamente, sprofondando col viso sul terriccio smosso, sperando che una casuale mancanza d’aria si portasse via anche quella sensazione straziante.

Voleva morire.

Ma prima… sarebbe stato lui a morire

 

 

 

 

 

 

Il mondo è iniziato e finito oggi. La terra che prima sentivo sotto i piedi ora vuole inghiottirmi.  E più sprofondo al suo interno più comprendo che è la soluzione migliore, la più giusta. Non posso far altro che tacere e lasciarmi soffocare, sommergere… finché di me non rimarrà nemmeno un singolo respiro in questo mondo

 

Continua….

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Capitolo 22
*** This was a fairytale ***


22

Ultimo aggiornamento estivo, inserito solo sotto insistenza e minaccia di una piccola Hope ^__^

Ringrazio tutte le persone che hanno commentato o semplicemente letto… siamo davvero quasi al finale(lo dico sempre)… il prossimo capitolo aprirà le danze diciamo ^__^

Grazie a RIKA

Grazie a HOPE(Come fai a vederla ancora peggio?XD Immagino in realtà come potresti vederla XD Ho notato con piacere che hai imparato il nome Krafenbeg XD hahah… cmq.. povera Yuu XD)

LAV(Eh, missà che d’ora in poi sarà solo una scalata alle cose poco positive =__=  E Raye piace molto anche a me ^__^ mi spiace di non averlo approfondito troppo come personaggio.. però in questo capitolo c’è un bello spazio per lui ^__- )

VALERY_IVANOV(Povera Yuu ç__ç in effetti sarebbe stato meglio per lei restare al suo villaggio nella completa monotonia … eh si, il gruppo si è formato.. peccato che non starà così ‘insieme’ troppo a lungo :P)

WARASHI(No no, avevo capito benissimo il tuo concetto.. Ma entrando nell’ottica di Sanzo è vago il concetto ‘io provo piacere e quindi anche tu devi’. E’ un pensiero umano e irrazionale, giusto aggiungerei altro.. però lui si fa paranoie perché pensa di essere lui quello sbagliato.. è pur sempre un’esperienza come tante… succede in molte coppie un blocco all’inizio del rapporto, dovuto magari ad entrambi oppure a nessuno dei due.. il fattore è trovare il giusto momento ed equilibrio per sbloccare la cosa, così si diventa una coppia giusta… e questo si vedrà.. eh Goku, missà che l’ha capito.. tutto sta nel interiorizzare la notizia U__U… Mi spiace, non entreranno più ufficialmente personaggi nuovi nella fic.. se non nell’unico extra ma…… )

 

Qualche delucidazione su questa copertina che mi piace particolarmente ^__^ la camicia indossata da Yuu esiste veramente ed è una gioia svegliarcisi la mattina XD  .. e Enie è nata proprio con l’immagine della maglietta descritta(per chi vuole sapere ha una minima storia[scema]anche la nascita di questo personaggio XD)

 

 

 

Copertina:

Yuu ride allegra tirando verso il basso la sua camicia da notte con delle apette e la scritta ‘Hello morning’. Meimi, in centro ha una mano sulla testa tutta arruffata, indossa una maglietta nera e dei pantaloncini corti del medesimo colore. Enie ha una maglietta bianca con scritto ‘Enie’ di seguito per tutto il tessuto, spuntano appena delle mutande azzurrine

 

 

Canzoni:

Elisa – Rock your soul

Sunrise Avenue – Fairytale gone bad

Laura Pausini – Invece no

Rascal Flatts – What hurts the most

Paramore - Decode

 

 

 

 

 

 

 

 

 

22    THIS WAS A FAIRYTALE

 

 

“Alzate le mani, gli eroi sono tornati. Ma non quelli che hanno bisogno di manifesti o avvertimenti. Quelli che si muovo nell’ombra, celando la loro presenza. Insomma, i veri eroi”

 

 

 

Pioveva, a dirotto. Sembrava tirassero continuamente secchiate d’acqua contro la finestra Nessun tuono, se non uno in lontananza di cui si era avvertito solo l’eco sordo.
Entrò nella stanza, bussando e con molta pacatezza, ritrovandosi però ad urlare e gettarsi contro la ragazza che stringeva affilate forbici- Ma che fai???.. sono così belli….- Le fece abbassare la mano e con l’altra le accarezzò i capelli- E tagliarli non ti farà certo sentire meglio, anzi, fidati, sentirai solo di più il freddo!

Sbuffò, posando l’oggetto affilato- Era da tempo che ci pensavo...- Rispose distrattamente, aggirandola e avvicinandosi alla finestra. Afferrò una tazza contenente un tè ormai freddo.

Enie- Sei una donna, e le donne hanno il dovere di tenerli lunghi- Si impettì- Guarda Gojyo, lui ci tiene al suo essere donna!

Ridacchiò appena posando la tazza sul piccolo tavolino tondo.
Enie- Ne vuoi dell’altro?

Yuu- Magari- Ammise, ringraziando col capo

Enie- Te lo porto subito allora.. però tu non fare pazzie mentre sono via!- Salterellò indietro, uscendo con grazia.
Sospirò, appoggiandosi al davanzale. Era passata solo una notte da quando quella pioggia non permetteva loro alcun tipo di viaggio.. da quando il suo mondo sembrava essersi sgretolato. Eppure, ora non aveva altro spazio che per l’odio.

Si era sfogata sul terreno finché non era ormai diventato fango sotto le sue mani. Goku le aveva buttato addosso il suo mantellino, afferrata con foga e portata dentro. Lì aveva avvertito solo suoni confusi e voci disconnesse… finché una mano le aveva teso una penna a sfera e un foglio malconcio. Non si accertò nemmeno di chi le stesse consegnando quell’inusuale via d’uscita ma, aveva afferrato subito la sua salvezza e iniziato a scrivere come una furia, una tormenta nel pieno delle sue forze. In alcuni tratti la punta sembrava incrinarsi troppo per il peso.. ma nessuna lacrima bagnò il foglio e lentamente il buon senso aveva preso nuovamente il sopravvento. Si chiese brevemente la mattina successiva di come Kyoya e la sua famiglia avrebbero reagito a quella notizia, poco le importava però.

Kodja, suo fratello, il fratello che aveva portato sua madre nella tomba… era vivo… comandante di una truppa della famiglia più pericolosa del Toghenkiò… la famiglia che aveva ucciso Michael e chissà quanti altri bambini e persone innocenti… suo fratello

No.

Ora non più.

Questa convinzione era così marcata che la fece mangiare di gusto e battibeccare con Meimi su una cosa totalmente casuale. Alla fine però la quiete della sua camera era la sensazione migliore.
Toc Toc

Rispose con un suono flebile, senza nemmeno voltarsi e tenendo sempre le braccia conserte.

Raye- Potresti far concorrenza al tuo amico bonzo

Si voltò, incuriosita e liberando subito le braccia- E tu che ci fai qui?

Alzò un vassoio- Bevilo finché è caldo stavolta- Le si avvicinò, mettendogli la tazza in mano- Mi ero assicurato non fosse bollente.. che donna diffidente- Ghignò

Yuu- Mi accusi di essere diffidente ma… chi ho davanti? Una persona che mi ha preso a calci e trattato come una merda

Raye- O quella che ti ha salvato, a tua scelta- Fece spallucce, sedendosi sul letto

Yuu- Dimmi, sei qui per compassione o solo per deridermi un po’?- Gli si sedette davanti

Sospirò- Nessuno dei due.. in realtà non ho nulla contro di te… è che.. abbiamo avuto così poco modo di parlare, nemmeno avremmo dovuto mai farlo in realtà.. ma il caso ha voluto che mi sentissi palesemente in colpa nei tuoi confronti, e io non posso farci nulla

Yuu- Tagliati la parte in cui ti senti in colpa, ti ho colpito anche io mi sembra, e duramente.. siamo pari

Abbassò le spalle, rilassandosi- Ti ricordi quando mi hai chiesto del nome Meimi?

Yuu- Si.. ti avevo chiesto se l’avevi fatto apposta

Sorrise- Si- Abbassò la testa- Era il nome preferito di Keitel, avrebbe voluto darlo alla propria figlia- Le sue parole sgorgarono come un mare dolce e calmo.

Yuu spalancò gli occhi, trovandosi a deglutire più volte.

Raye- Quel giorno.. mi trovavo in quella città per un lavoro… quando ti ho vista correre in quei sotterranei mi si è fermato il cuore..Ti ho aiutato istintivamente, non badando se qualcuno poteva vedermi o no, dovevo portarti al sicuro… poi, alla luce, ho visto che non eri.. lei

Yuu- Tu hai detto che Meimi è stato un lavoro come un altro, non le stai dando nemmeno tanta importanza ora… come..

Raye- Era la mia donna- Esordì, sicuro- L’unica donna che abbia mai avuto in tutta la mia inutile vita- Socchiuse gli occhi- E’ entrata a far parte della famiglia Krafenberg all’età di tredici anni, era piccolina, aggraziata e fatale… era splendida.. fu un colpo di fulmine, non potevo staccare un secondo gli occhi da lei- Si portò le mani sulla bocca- Il mio fiore, la mia unica ragione di vita, la ragazza che avrei voluto proteggere sopra tutto… ero così felice con lei, era tutto. Il mondo iniziava e terminava con lei. Sarei potuto andarmene facilmente da quella famiglia ma non potevo andarmene da lei…

Si portò una mano sulla bocca, completamente assorta da quella confessione di amore straziante.
Raye- I problemi sono iniziati quando Keitel non ha voluto uccidere quel cazzo di Sir Lionel…- Si alzò, battendo le mani sui pantaloni- Aveva già progettato di andarsene, da tempo.. ma quel rifiuto ha fatto scomodare i piani alti.. mi hanno chiesto di toglierle la memoria, di farle uccidere in qualche modo quell’uomo per poi ridarle i ricordi e assegnarle la giusta punizione… sono impazzito… lei è impazzita… mi sono rifiutato, ovviamente- Affrettò a precisare- Ma.. mi hanno detto che l’avrebbero uccisa. Che dovevo privarla della memoria sennò le avrebbero spezzato il collo- Le lacrime cominciarono a scendergli sul viso- Ora, dimmi tu…. Cosa avresti fatto? Io non so combattere, non avrei saputo proteggerla, non sapevo come portarla via se non con un piano approssimativo… e poi, quello stesso giorno, è stata lei stessa a dirmi di cancellarle i ricordi, che non voleva più avere nulla a che fare con quella famiglia, che voleva dimenticare….. ironia eh? La donna, la mia donna mi stava chiedendo di cancellare il ricordo di ‘noi’- Si accucciò per rialzarsi subito- Il mio cuore ha smesso di battere da quel giorno, da quando è morta la mia Keitel…. Quando ho saputo che viaggiava con gente esperta mi sono rassegnato del tutto…. Lei stai bene qui con voi, non si ricorda nemmeno del mio viso… cazzo- Si voltò, trattenendo a stento un singhiozzo.
Yuu si alzò di scatto, prendendogli una mano- Ora siete al sicuro, con noi siete al sicuro.. ridalle i suoi ricordi

Scosse la testa- No… lei stessa ha detto di non voler ricordare, che la sua vecchia vita le faceva schifo

Yuu- Questo non vuol dire che non voglia ricordare te!

Si voltò, accarezzando il viso appena bagnato- Glielo devo sai.. le devo una vita così, senza macchie di sangue… è la vita che ha sempre desiderato… Io posso solo chiudere gli occhi e sperare che sia felice

Yuu- Ma che cazzo dici?!- Urlò- Se la ami devi riprendertela!

Raye- Proprio perché la amo non posso farlo.. ma non pretendo tu capisca- Sospirò

Yuu- … io.. tiferò per te… devi assolutamente portarla via dalle grinfie di quella stupida scimmia!

Raye- Ahaha, ma non è un tuo amico??!

Yuu- Si ma l’amore vince su tutto

Scosse il capo- Bambina ingenua, l’amore non vince mai, se non con dovute eccezioni… …la mia era una bellissima favola, durata il battito d’ali di una farfalla… non amerò nessun’altra, lo so.. ma questo non vuol dire che devo privarla della felicità. Quindi, va bene così- Le accarezzò il capo- Tu però, non dire nulla né a lei né a Goku

Yuu- Immagino che tutti gli altri sappiano…

Raye- Più o meno.. Enie non penso abbia raccontato il tutto così concitatamente

Yuu- Ecco perché Sanzo non ti ha ucciso subito!

Raye- Bel tipetto quel bonzo ..

Yuu- Già…

Raye- Dai, ti lascio nuovamente nel tuo brodo

Si portò una mano sul cuore- Grazie, che gentile

Raye- Sei forte, Yuu, una vera ragazza con le palle

Yuu- Non so se prenderlo come un complimento -___-
Un tossire più forte da dietro la porta li attirò- Penso sia venuto il momento di dileguarmi

Yuu- Si… FIGHT!

Fece una pernacchia per poi aprire la porta, salutare il bonzo, e scappare via.

Si fermò a metà scala, accasciandosi sui gradini.

Dimenticarla

Doveva dimenticarla

Ma ne sarebbe stato in grado?

 

 

“La nostra era una favola bellissima. Io ti amavo, eri la cosa più bella che mi fosse mai capitata. Adorano carezzare i tuoi capelli e perdermi nei tuoi profondi occhi. Ma tutto ciò, era una favola”

 

 

*

 

Piccole gocce picchiettavano ancora incessanti sul piccolo davanzale.
Il cielo era rimasto grigio, i primi segni che l’inverno si avvicinava, impetuoso.
Un piccolo rumore oltre la porta attirò la sua attenzione. Non sentendo nessuno entrare ci si avvicinò, con le braccia incrociate e non particolarmente curiosa. L’aprì di scatto, non dandogli troppa importanza.

Si trovò, stranamente, sorpresa nel trovarsi davanti un Goku con aria altamente furtiva. La salutò con la mano, dopo aver tentato di trovare una via di fuga plausibile.
Lei ridacchiò, invitandolo ad entrare- Certo che sei ridicolo

Goku- Sc… scusa- Si massaggiò il capo imbarazzato

Gli guardò le mani- Non hai con te del cibo e nemmeno un tè… ne deduco non sia come gli altri che tentano in tutti i modi di farmi diventare obesa- Scherzò, appoggiandosi a un piccolo mobile scarno.

Goku- No..-. Rispose titubante. Sembrava non sapesse bene nemmeno lui il motivo della sua visita o che quel motivo tanto studiato ora fosse svanito, nel solo incontrare i suoi occhi- Come stai?- Domandò, incerto

Lei socchiuse gli occhi, sorridendo- Rifletto, parecchio. Ma non è che stia male, sai? Per me è morto già da tempo, superato il primo impatto il resto è più semplice.

Goku- Come pensi che la prenderanno…

Alzò le braccia- Questo è un dilemma… Kyoya sarebbe capace di raggiungermi e ammazzarlo con le sue stesse mani, lui e io eravamo piccoli, ne abbiamo risentito parecchio..- Si staccò dal mobilio e iniziò a camminare- Mio padre e Fryon non lo so … forse anche mio fratello vorrebbe volentieri spaccargli la faccia ma fra noi è il meno melodrammatico

Goku- E l’altro tuo fratello?

Yuu- Lui spero non lo venga mai a sapere in realtà- Si fermò- Aveva già deciso di diventare medico ma, la morte di Kodja- Ridacchiò- e quella della mamma gli hanno dato una spinta disumana… poverino, ne sarebbe veramente amareggiato. Ha sempre avuto un debole per tutti noi, si è sempre sentito il fratello maggiore.. Fryon era sempre fuori città per lavoro con papà e lui badava a tutti.. starebbe veramente male nell’apprendere questa .. notizia?- Si domandò.

Goku- Mi spiace tanto, sai..- Abbassò il capo- Non ti meritavi tutto questo.. tu non c’entravi nulla… dovevi….- deglutì- Dovevi rimanere a casa

Inclinò il capo, incuriosita dalla sua strana espressione.

Strinse i pugni- Tu sei partita con noi e ha avuto solo una delusione dopo l’altra.. non è la tua vita questa, si vede lontano un miglio.. tu dovresti avere un tetto sulla testa, poterti muovere in libertà, cantare, divertirti… con noi invece non fai che trovarti in pericolo, piangere, disperarti… non ho visto che queste espressioni passare sul tuo viso in questo mese e mezzo..

Yuu- Allora non mi hai osservata bene. E’ vero, la maggior parte del tempo l’ho passata piangendo ma… ho avuto altrettanto soddisfazioni, ho conosciuto gente fantastica e vissuto esperienze importanti..- La sua espressione vagò verso il soffitto- Tornassi indietro farei tutto uguale, solo con un po’ di coraggio in più. Non sapevo che aspettarmi… ora lo so.. E il sapere di Kodja non ha fatto che rinvigorirmi. Ora ho uno scopo ben preciso, questo mio viaggio con voi ha assunto uno scopo

Goku- Yuu, non fare cazzate

Sorrise- Tranquillo, penso che nessuno di voi me lo permetterebbe….. aaaaah- Sospirò, allungando le braccia- Sai che mi ha fatto bene parlare con te? Era da tanto che non lo facevano con tale serenità… sono contenta.. tu sei stato una parte importantissima di me, la prima persona per cui è mai valsa la pena cambiare il mio mondo… e poi è risaputo, tutti piangono per il loro primo amore U__U
Aggrottò la fronte. Socchiuse gli occhi e, istintivamente, annullò la distanza che li divideva. La strinse, forte. Poggiò la mano sulla sua testa e se la portò sul petto, respirando il profumo dei suoi capelli.

Lei tentennò appena, chiuse gli occhi e sorrise, rispondendo titubante all’abbraccio. Sentì poi la sua spalla inumidirsi. Non dovette nemmeno alzare lo sguardo per capire cosa stava succedendo.
Piccoli singhiozzi continuavano a scuoterlo. Non l’aveva mai sentito piangere, ma quel gesto le sembrava di una dolcezza profonda. Forse.. stava piangendo al suo posto…

Lui si era trovato a piangere più volte, ma mai avvinghiato ad una persona, men che meno a una donna.

Ma tutto ora gli sembrava totalmente chiaro.

Mentre la stringeva e le bagnava la manica della maglietta bianca capiva quanto era stato stupido e avventato. Comprese che non c’era altro posto al mondo dove voleva vivere, che aveva lasciato qualcosa in sospeso ed era proprio questa sensazione che gli annientava tutti i giorni la mente. Che le sarebbe mancata per l’eternità, che quei sette giorni l’avevano segnato in modo indelebile. Sotto la sua pelle qualcosa bruciava.

Quante cose ci sarebbero state da dire.. quante cose si sarebbero dovute dire in passato… quante cose….
Yuu- E’ tardi

Aprì di scatto gli occhi, fermando ogni suo singolo muscolo.
Yuu- Me ne accorgo solo ora…... è quasi l’ora di cena.. è tardissimo! Strano che il tuo stomaco non abbia ancora suonato l’allarme- Ridacchiò

Goku- Vero, è strano

Però nessuno dei due accennava a volersi staccare.
Yuu- Sai, profumi di buono- Lo strinse più forte- Hai sempre avuto un aroma piacevole. E’ bello starti accanto Goku

Sfregò il naso sulla spalla di lei- Anche tu… sai di buono

Come staccarsi da quel primo e ultimo abbraccio?

Yuu- Mi mancava il mio viandante, sai?

Goku- E a me mancano le tue canzoni

Yuu- Posso cantarti qualcosa dopo cena se vuoi- Si staccò, incontrando il suo sguardo

Lui allargò le labbra, regalandole un sorriso luminoso- Sarebbe fantastico

Yuu- Bene, allora preparami già la lista, ti stancherai di me

Goku- Non penso

Lentamente si lasciarono, afferrandosi però all’ultimo le mani.

Lei sorrise- Sono felice di averti seguito Goku, non dimenticartelo

Goku- E io sono contento tu l’abbia fatto

Yuu- Ora andiamo a mangiare? Due giorni di digiuno possono bastarmi no?- Si toccò la pancia, perfettamente piatta- E poi non vorrai lasciare sola Mei con Raye, eh?!!

Goku- Che c’entra quel cretino?- Inarcò un sopracciglio

Yuu- Storia lunga- Ghignò- Andiamo!
Abbassò gli occhi- Perché sono sempre l’ultimo a sapere le cose qui- Borbottò frustrato

 

 

Forse mi basta respirare, solo respirare un po’.

Forse è tardi, forse invece no

 

 

* * * * *

 

Erano passati tre giorni. La pioggia dava loro tregua solamente a tratti alterni, ma i loro passi si erano fermati per troppo tempo. Dovevano muoversi, e alla svelta. Per sfruttare l’effetto sorpresa avrebbero dovuto agire in fretta. Consci del fatto che tutti pensavano si sarebbero diretti dalla parte opposta, loro puntavano dritti alla meta, ovvero al castello dei Krafenberg stessi. Forse erano solamente dei pazzi, la cosa non aveva rilevanza. Ma dovevano risolvere quella faccenda, alla svelta anche.

Raye aveva elaborato con Hakkai un piano più suicida che sensato, ma che era stato accolto all’unanimità. Il loro scopo non era arrivare ai piani alti, ma solo togliere al maggior numero delle persone memoria dei loro volti e della loro stessa esistenza. Dovevano dimenticarsi sia di Keitel, che di Enie e Raye stesso. In quel modo avrebbero avuto più possibilità di salvezza futura.

Un piano dissennato insomma. Ma era pur sempre l’unica cosa che erano stati in grado di produrre.
Raye con i quattro ragazzi e Meimi sarebbero stati tra le prime file. Enie e Yuu sarebbero rimaste nascoste in un qualche posto sicuro ancora da individuare. Non potevano permettersi di fallire e perdere nessun componente. Equivaleva a perdere e basta.
Il mezzo demone giocherellava con una sigaretta mai accesa quando vide Enie alzarsi traballando sulle jeep- Eccolo- Indicò un villaggio in lontananza

Yuu- Finalmente- Sospirò, stringendosi la sottile giacca che poco la riscaldava.

Goku si sporse in avanti, alzandole il cappuccio

Yuu- Oh, grazie, sto già meglio

Sbuffò- Avresti dovuto farlo già da molto tempo

La moto di Raye si affiancò alla jeep- Stanze doppie o singole?

Hakkai- Singole se ne hanno, altrimenti ciò che trovi

Annuì col capo, accelerando e superandoli.

Avevano deciso di mandare lui in avan scoperta per non incombere in troppi nemici. In tal caso lui avrebbe subito cancellato loro la memoria. Erano troppo vicini alla meta per non prendere le dovute precauzioni.

Goku li guardò allontanarsi. Meimi aveva scelto di andare con lui. ‘La moto mi da meno noia’ aveva detto. E in caso Raye avesse trovato dei nemici, lei sapeva esattamente come comportarsi. Non si era nemmeno ribellato più di tanto, non provava alcun tipo di risentimento verso quel nuovo arrivato. Meimi sembrava non considerarlo più di tanto, nel letto aveva invece passione solo per il demone. Questo gli bastava.

Buttò un occhio fuggiasco sulla ragazza che rantolava davanti a lui. Si tolse il mantellino arancione e glielo avvolse intorno- Resisti. Con dei vestiti asciutti starai meglio

Enie- Dovresti comprarti una mantellina piuttosto

Yuu- E’ la prima cosa che farò- Decretò stringendo gli occhi e concentrandosi su un ricordo molto caldo. Appoggiò la testa sullo schienale di lato e tentò di ascoltare il respiro del bonzo, azione impensabile in mezzo a tutto quel rumore.

Sanzo si accese una sigaretta e si gettò l’accendino ai piedi. Era tentato di dar fuoco a quello stupido mantellino arancione. Ma perché cavolo non ci aveva pensato prima lui? Non era decisamente portato per una qualunque relazione.

“Dannazione”, pensò gettando il mozzicone appena acceso dalla jeep.

Alle primi luci del villaggio Hakkai si fermò, spegnendo il motore. Rimasero tutti in attesa…

 

*

 

Di nemici ne avevano incontrati cinque, tutti intercettati preventivamente da Raye. Solo uno era scappato al suo accurato controllo ma fu acchiappato prima da Gojyo, mentre stava tentando di accoltellare Enie. Eliminato in un battito di ciglia.

Il cielo lugubre sopra i loro capi non sembrava certo di primo pomeriggio. Dopo aver mangiato in una modesta locanda e posato i loro bagagli si divisero in piccoli gruppetti, cercando di venire incontro alle modeste richieste di tutti.

Il villaggio era avvolto da una leggera nebbiolina che infastidiva la visuale.

Yuu- Posso entrare?- Domandò incerta

Sanzo- Siamo venuti qui a posta mi pare

Lo guardò, titubante, per poi entrare nel piccolo bazar.
Ci restò appena dieci minuti scarsi, ne uscì solo con due sacchetti, tra cui uno enorme.

Sanzo- Finalmente- Esclamò

Yuu- Era necessario- Abbassò il capo- Non ho mai sofferto così il freddo

Sanzo- Mettitela subito

Scosse la testa- Non ne ho voglia….. perché non mi stringi tu?- Glielo propose ridendo, non si aspettava certo nulla.

Infatti il bonzo emise uno ‘tsk’ per poi superarla.
Abbassò il capo, vagamente delusa. Cosa sperava in fondo?

Velocemente però i sacchetti le furono strappati di mano.

Sanzo- Attaccati

Il suo tono era stato vagamente scortese, ma lei rispose con un sorriso mentre si appendeva dolcemente al suo braccio. Lo strinse appena, appoggiandoci il capo lateralmente.
Sanzo- Sbrighiamoci, sta iniziando nuovamente a piovere, che schifo

Yuu- Un pomeriggio con un tetto sulla testa non lo sdegno di certo, altro che!

*

 

Bussò velatamente alla porta, non sapendo cosa avrebbe trovato al di là si fece titubante.

Ma la portò si aprì velocemente accompagnata da un sonoro urlo- MEIMI!

La giovane fece istintivamente qualche passo indietro, storcendo il naso.

Il ragazzo strabuzzò gli occhi e iniziò a muovere convulsamente le mani- Scusami! Scusami!

Sospirò, sorridendo- Mica ti devi scusare se apri la porta urlando il nome della tua donna

Fu lui a dover storcere il naso a sua volta, c’era qualcosa di assolutamente sbagliato in quella frase.

Si passò una mano fra i capelli- Ma se la stai aspettando direi che non ti disturbo oltre

Goku- Yuu!- L’afferrò per un lembo della felpa- Entra

La giovane rispose allo sguardo carico di trepidazione con curiosità, accolse però l’invito entrando velocemente nella spoglia stanza.
L’unico borsone al suo interno era intatto, nemmeno sfiorato.
Yuu- Mi sorge il dubbio tu non ti sia nemmeno lavato -___-

Aprì la bocca, per poi richiuderla subito conscio di aver completamente dimenticato una cosa così importante- E’ che… in realtà stavo aspettando Mei, o meglio, pensavo sarebbe venuta..

Yuu- E invece?- Si sedette sul letto, continuando a guardarsi intorno.
Fece spallucce- Non so dove sia sparita.. e non l’ho nemmeno cercata- Anticipò la sua domanda.

Yuu- E di che ti preoccupi.. sarà con Enie

Sbuffò- Immagino

Yuu- Non ti piace? Se sei geloso di questo rapporto diglielo chiaramente. Penso ti beccherai subito un pugno ma..

Goku- Non è lei…- Si appoggiò al muro- E’ quell’altro…- Sibilò- La guarda in modo strano.. la guarda troppo

Yuu- A me sembra non la guardi per niente- Fece finta di non interessarsi

Goku- Non lo so.. forse sono solo paranoie…

Si alzò- Dimmi, hai paura le ridoni la memoria?

Abbassò la testa, impacciato- Sono uno stupido, vero?

Alzò le spalle- Decisamente. E comunque penso si ami una persona con o senza memoria. E’ un fatto chimico, di pelle.. si cerca sempre e solo lei, solo con quella persona ti senti completo…. Ecco, così la vedo

Nuovamente il suo sguardo si fece inquieto.

Lei gli diede una pacca sulla spalla, mal interpretando i suoi pensieri- Rasserenati… guarda, ti ho portato una cosa, sono venuta qui apposta!- Gli porse un sacchettino che teneva stretto fra le mani- L’ho visto e non ho resistito.. – Era emozionata

Goku- Per me?- Domandò perplesso togliendo la scatoletta dal piccolo involucro- … Yuu

Scosse la testa- Non voglio alcun grazie! Così la smetti di rubarmelo sempre- Fece una pernacchia

Goku tirò fuori il piccolo apparecchietto azzurro metallizzato e lo scrutò con gioia

Yuu- La scelta del colore è stata puramente mia. Nera era da maschio si, ma così spento, non ti si addice per nulla! Arancione non c’era… ah, l’ho fatto riempire con un bel po’ di canzoni, alcune le conosci già, altre non le conosco nemmeno io

Goku- Io… non so che dire….

Yuu- Inizia col provarlo, nel sacchetto ci sono anche delle pile, così potrai ascoltarlo con tranquillità

Goku- Yuu…

Sorrise- Siamo amici, no? E io non ho mai avuto veri amici a cui fare regali.. quindi mi rendi solo felice nell’accettarlo e usarlo

Allungò una mano, accarezzandole il viso- Sono uno stupido

Yuu- Decisamente- Calcò il sorriso.
Un tuono lontano ruppe il breve silenzio che si era creato.

Batté le mani- Bene, la mia buona azione giornaliera l’ho fatta, il mio karma è sicuramente più positivo, ti lascio ai tuoi ridicoli pensieri e a un sacco di musica figa!- Fece qualche passo indietro

Goku- Non dimenticarti della promessa! Devi cantarmi qualcosa…

Indicò l’mp4- Ne scelga,viandante, io eseguirò il suo volere- Fece un piccolo inchino e fuggì via

Smise di correre solo quando fu ben lontana dalla sua porta. Sospirò e sorrise. Aveva raggiunto un importante obiettivo, non se lo sarebbe mai più immaginata.
Trotterellò felice verso la sua nuova meta, entrò senza nemmeno bussare.
Uno sguardo truce si posò su di lei.

Arretrò di un passo- Ah ah!- Lo indicò- E io che pensavo di coglierti con un’altra donnina, invece sei semplicemente seduto a deprimerti, che roba vecchia- Si chiuse la porta dietro le spalle.

Sanzo- Che vuoi?
Si fermò- Scusami, ti ho forse disturbato?…. Ma stai bene? Il tuo viso riesce ad essere più pallido del solito..

Sbuffò- Colpa di questa cazzo di pioggia
Allungò una mano passandogliela sulla fronte- Il sudore è dato dalla pioggia?
Sanzo- Ti ho detto che sto bene- Ruggì
Yuu- Va bene, come non detto- Alzò le mani- Me ne vado, ti lascio solo con la tua schifosa giornata

Si stropicciò gli occhi, ma non la fermò.

Yuu- Sanzo- Si inginocchiò davanti a lui- Che ti succede? Anche l’altra sera è successo… sudi e hai l’affanno… forse dovresti farti vedere da un medico.. magari stai covando l’influenza

Sanzo- Ti sembro una gallina?

Sospirò- Che battuta idiota, ma detta da te sembra quasi positiva- Sorrise- Posso mettermi sul tuo letto? Giuro che non ti disturbo.. se vorrai uscire dal tuo stato di catalessi mi troverai subito a disposizione, così potrai riempirmi di baci

La guardò appena schifato, ma non dalle sue parole. Il fatto era che avrebbe voluto baciarla in quello stesso istante. Si stava decisamente rammollendo, sicuramente.

Yuu- Io mi metto lì allora..- Indicò il letto e buttandocisi sopra- Aspetterò speranzosa

Non dovette attendere molto. Con un celestiale ‘tsk’ si alzò e la raggiunse sullo scomodo materasso.

 

*

 

Spense la sigaretta su un muro non troppo liscio lasciando cadere il mozzicone per terra.
La luna, quasi oltre la metà, poco illuminava le piccole strade. Il buio la faceva da padrone.

Ringraziarono questo attimo di oscurità, chiudendo gli occhi e respirando più e più volte.

Enie- E’ strano.. siamo vicinissima a una morte quasi certa eppure ho la sensazione di non essermi mai rilassata così in vita mia

Gojyo- Pazzia, cara ragazza- Sospirò cercando un’ulteriore sigaretta. La mano di lei però lo fermò- Non devi essere ansiosa, non ce n’è motivo

Sospirò- Rimango certa del fatto che non avrei dovuto coinvolgervi

Sorrise- Ma ormai siamo coinvolti, tutti

Si appoggiò al muro, alzando la testa e cercando qualche stella nel buio- Sai cosa? Anche se riuscissimo nel nostro piano.. io, che farei? Ho sempre vissuto quella vita, che altro potrei fare?

Gojyo- Di hobby ce ne sono parecchi

Scosse la testa- Ma parlo di qualcosa di utile sia per me che per gli altri! Qualcosa di tangibile da poter offrire… qualcosa che mi faccia sentire meno.. sporca- Ammise

Le spostò una ciocca di capelli dal viso- Tu non lo sei affatto, loro lo sono

Abbassò la testa- E’ brutto da dire, lo so.. ma mio fratello Ian mi mancherà

Gojyo- Non è affatto una cosa brutta.. e comunque penso sia il danno minore. Ti potrai rifare una vita, con qualcuno che ti proteggerà veramente e che ti insegnerà le cose più belle
Assottigliò gli occhi- Sai, ultimamente sto rivalutando un sacco di cose

Gojyo- Del tipo?
Si morsicò un labbro- Io… non ho mai provato affetto se non per poche persone.. l’amore non mi appartiene, non ne conosco il suono… però…. Quando sto con te, beh..io sto bene

Il viso del mezzo demone si illuminò
Fece spallucce- Forse è una sciocchezza ma tu mi guardi come Enie, non come Krafenberg, mi ascolti e mi insulti… per te sono un comune essere umano

Gojyo- Uno splendido esemplare di essere umano

Sorrise, imbarazzata- Ecco… io non so se questo è l’amore tanto decantato ma… - Alzò il viso, trovandosi ad arrossire- E più ti guardo più penso che tu non sia nemmeno il mio ideale d’uomo

Gojyo- Ecco come rompere un’atmosfera romantica XD

Enie- No, scusa- Mosse le mani- Si beh… a me sono sempre piaciuti quelli coi capelli chiari.. tipo Sanzo, è un gran figo!

Lui si indispettì.

Enie- Tu non mi hai colpito fisicamente.. con questi capelli lunghi poi- Passò una mano nella chioma scarlatta- Ma mi sai prendere, mi sai capire, mi hai creduto..

Gojyo- Forse perché io e te siamo più simili di quanto possa pensare

Sorrise- Dici?… quindi? Si, ecco.. ora che ho detto queste minchiate, che succede?
Le accarezzò delicatamente il viso- Te lo mostro subito, dolcezza

Si avvicinò e posò delicatamente le sue labbra su quelle vellutate di lei.
Il toccò fu dolce e morbido, l’incontrò di due bocche, una nuova scoperta. Si riempirono di piccoli baci, senza andare oltre, senza chiedere di più.

Gojyo fece scivolare una mano intorno alle spalle, scivolando oltre i capelli, e la strinse più a sé.

L’incontro delle loro lingue fu qualcosa di assolutamente inaspettato. Piccoli fuochi avvamparono sulla carnagione chiarissima di lei mentre lui le perlustrava con gentilezza la bocca, ruotando la lingua con una lentezza indescrivibile.
Il suo cuore accelerò quando lui si staccò da quel contatto e le posò piccoli baci sulla guancia, fino a scendere lungo il collo. Con un gesto violentò ricatturò quella bocca così sfuggente, rifacendola sua.
Un gioco che non sembrava si sarebbe consumato a breve

 

 

*

 

Mei- Tris di assi- Calò la mano non curante del lancio di carte all’indietro dell’avversario.
Si alzò, raccogliendole e iniziando a mischiarle nuovamente.
Alzò un sopracciglio, incrociando le braccia- Vuoi giocare ancora? Non mi hai umiliato abbastanza?
Mei- Voglio solo sfruttare questa mia nuova passione per il poker

Sbuffò- Tu vuoi solo esasperare me, ecco cosa!

Lo guardò, contrariata- Anche fosse? Non ne avrei il diritto?

Si zittì, prendendo le nuove carte e guardandole schifato.
Mei- Visto che la mia presenza ti annoia così tanto facciamo così, vinci questa e sei libero

Stava per risponderle. Dirle che non lo annoiava affatto, che non avrebbe desiderato altro che passare tutte le serate della sua vita così. Ma serrò la bocca e chiese di cambiare due carte.

Il gioco fu parecchio lento, lei rilanciava ad ogni possibilità senza dargli tempo di chiudere la partita.
Mei- Vedo

Raye- Finalmente!- Si trovò ad esclamare.

Lei sbuffò e buttò già le carte controvoglia.
Il ragazzo ridacchiò- Il tuo tris di regine non può battere la mia… scala reale!- Si alzò in piedi iniziando a salterellare e inventare qualche passo di danza.
Mei- Tsk- Si alzò e si avviò verso la porta

Raye- Cos’è? Non sai perdere?

Mei- Ti avevo detto che me ne sarei andata in caso tu..

Allungò il dito, scotendolo- Ora che la buona sorte ha girato non vorrai certo lasciare il gioco, non te lo permetto- Indicò le carte

Un piccolo sorriso le segnò la bocca, non aspettò nessun’altra parola. Si sedette nuovamente per terra, rimise insieme le carte e le passò a lui.

E nuovamente il gioco ricominciò

 

….

 

 

 

“Per quanto urli, la mia voce non ti raggiungerà, mai più. Il mio grido non è per te che un suono ovattato, inutile, non degno d’attenzione. Il tuo viso disperato è per me fonte di continua sofferenza. Vorrei dimenticarti, ma non posso rubarmi i ricordi io stesso. Vorrei amarti, ma hai scelto per noi un’altra strada. Allora, cosa mi resta da fare?”

 

 

Continua…..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

. . . . . Next

 

Correva a per di fiato, negli ultimi mesi non si ricordava di aver fatto altro. Era strano pensare come dieci minuti prima erano a ridere e scherzare mentre ora i suoi capelli umidi erano solo un impiccio inutile. Però le sue gambe erano ormai allenate, sfrecciare fra la boscaglia non le procurava più tutti i problemi delle prime volte. Ma soprattutto a renderla più tranquilla era la presenza sicura del bonzo dietro di lei. L’aveva visto, procedeva velocemente alla sua sinistra, non la mollava con lo sguardo. Il suo unico compito era quello di indirizzarsi immediatamente verso il rifugio più sicuro, al resto avrebbe pensato lui.

Non avvertendo più alcun rumore rallentò il passo e si voltò lentamente, il sorriso stampato sulle labbra.

Ma di Sanzo nemmeno l’ombra.
Solo un’ascia, lanciata da un punto indecifrabile, che le si avvicinava repentinamente

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Capitolo 23
*** My twenty-sixth birthday ***


23 (IL MIO VENTISEIESIMO COMPLEANNO)

Non ricordo di tremare così da tempo, non ero così impaurita di postare un capitolo ormai da anni. Una bella e fastidiosa sensazione insieme… Voglia di trasmettere sensazioni, voglia di far arrivare al lettore qualcosa di personale, qualcosa di vero, qualcosa di sentito. Se riuscissi minimamente nel mio intento mi riterrei più che soddisfatta. Mi scuso in precedenza se nel finale potrei aver commesso qualche imprecisione(capirete di cosa parlo)… ho solo cercato di mettere un pezzettino in di, un pezzettino personale in questo capitolo. Mi capita spesso ma così accentuatamente no…

A voi la lettura

Nel mentre ringrazio TUTTE le persone che continuano a seguire questa storia ormai da due anni… grazie a chi commenta e grazie anche a chi non lo fa… l’importante è che vi arrivi il giusto messaggio…

Un’ulteriore cosa.. mai come in questo capitolo sarebbe necessario seguire le canzoni, servono all’atmosfera, sopratutto le ultime due… poi scegliete voi…

Buona lettura

…e …. Grazie

 

 

Copertina:

Yuu ha in mano il sutra mezzo srotolato e sembra volerlo decifrare, Goku le è accanto con espressione dubbiosa, guarda quello che per lui è solo un pezzo di carta. Sanzo è dietro, braccia conserte e viso particolarmente irritato

 

 

Canzoni:

Rednex – Cotton eye Joe

Sunrise Avenue – All because of You

Foo Fighters -  The pretender

Laura Pausini – Un fatto ovvio

BSB – Helpless when she smile

Linkin Park – Leave out all the rest

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

23 MY TWENTY-SIXTH BIRTHDAY

 

 

 

 

Non capì mai come era riuscita a convincerli. Forse era stato l’assoluto contropiede e la velocità con cui aveva svolto il tutto ma.. ora si trovavano a viaggiare con una radio nuova di zecca. Aveva semplicemente comprato una mascherina compatibile con il vecchio meccanismo, con quella tutto era concesso. L’mp4 risuonava allegro e quattro passeggeri particolarmente contenti ballavano nel sedile posteriore. Anche Hakkai era allegro e soddisfatto di quel nuovissimo gadget.

L’unico che proprio non si faceva andar giù la questione era, ovviamente, il bonzo. Non aveva staccato gli occhi dal giornale un solo attimo da quando erano partiti, a nulla erano servite le sue furenti grida. Un solo sorriso di Yuu l’aveva steso.

La musica si espandeva allegra arrivando anche alle orecchie poco lontane di Raye che canticchiava il motivetto di turno. Meimi invece rimaneva stretta alle maniglie, la testa voltata da tutt’altra parte e persa in chissà quale pensiero.

Più la meta si faceva vicina più loro si sentivano sicuri.
Pazzia.

Yuu- Cavolo, che figata >__<- Commentò estasiata buttandosi giù da Hakuryù con la sua borsetta fra le mani- Avrei dovuto pensarci prima!

Gojyo- Avresti dovuto si, decisamente XD
Goku salterellò verso Meimi che gli porse il casco lamentandosi della restrizione.

Raye- Non sai perdere

Mei- Ricordami di non scommettere più con te

Il demone porse il casco al biondo che ringraziò. Poi la prese per mano e la trascinò qualche metro più in là, baciandola.

Mei- Oh, scusami..- Gli accarezzò i capelli- Ti ho trascurato in questi giorni..

Goku- Tranquilla.. puoi fare ciò che vuoi… ma cos’è la faccenda della scommessa?
Alzò le spalle- Nulla.. una partita di poker andata male.. se perdevo avrei dovuto indossare il casco. Speravo almeno non fosse della mia misura, invece mi calzava a pennello, cavolo

Enie- Che bel posticino- Alzò le braccia, striracchiandole- Oggi il sole è caldo, si sta bene

Gojyo- Attenta a non scoprirti tanto però

Enie- Me lo dici perché hai paura di un raffreddore o…- Sorrise, ammiccante

Lui scosse la testa, rispondendo al sorriso.
Yuu- Si mangia?

Hakkai- Fame?

Annuì- Parecchia.. – Si massaggiò la pancia

Mangiarono lentamente, gustandosi ogni singola piccola cosa che Hakkai aveva accuratamente scelto e selezionato.

Il sole picchiava come in una giornata d’agosto, solamente il vento fresco stonava con l’atmosfera estiva rendendola più consola alla stagione.

Si stiracchiò gettandosi all’indietro e tracciando dei piccoli segni con le mani sull’erbetta. Respirò a fondo l’aria pulita, annusò il profumo inesistente di fiori ormai appassiti. Tutto ciò sapeva di libertà, una libertà che forse avrebbero perduto a breve.
Notò con la coda dell’occhio il bonzo alzarsi e allontanarsi. Lo seguì, senza indugi. Ormai non era più il tempo di nascondere qualcosa, forse non ce ne sarebbe stato più bisogno in un futuro.

Scosse la testa con l’intenzione di scacciare quei pensieri negativi. Gli corse dietro, superandolo, e non badando troppo al suo irritato ‘tsk’. Quel giorno sarebbe stata con lui, non voleva sprecare nemmeno un solo attimo.

Raggiunsero una piccola radura poco dentro il boschetto.

Osservò tutto, estasiata da quante bellezze la circondassero- Non me n’ero mai accorta, sai?

Sanzo- Hn?- Mugolò non prestando troppa attenzione

Yuu- A quante cose mi sarei persa fossi rimasta nel mio buco

Si accese una sigaretta- Perché nella tua stupidità non comprendi l’importanza delle cose che stai perdendo

Fece una pernacchia- Forse perché non conosci a pieno i miei desideri.. stando con voi sono riuscita a comprendere di più me stessa

D’un tratto fu investita da un intenso odore di tabacco, inspirò profondamente.

Sanzo- Ti da fastidio?

Allargò le braccia, chiudendo gli occhi- Le mie mani possono vedere, i miei occhi carezzare, la mia bocca udire, le mie orecchie toccare

Inarcò un sopracciglio- Insomma, hai i sensi sballati

Scosse la testa- No.. non mi sono mai sentita così bene, così vicina a me stessa, alla natura..

Sanzo- Un pazza -__-

Rise, salterellando vicino a lui e prendendogli le mani- Restiamo sempre così, Sanzo

Il suo cuore accelerò il ritmo. Lasciò rotolare la sigaretta restando immobile, in attesa di riprendere pieno possesso dei suoi movimenti. Lei lo aveva paralizzato, inchiodato l’anima. Avvicinò il capo ai suoi capelli, assaporandone il profumo di vaniglia. Mai avrebbe pensato di poter provare tale sentimento, sentiva il petto stringersi ogni volta che la vedeva, che la toccava, fremeva ad ogni contatto. La vedeva bellissima, la sua Dea, l’unica che potesse mai rapirlo in quel modo.

L’abbracciò forte, facendole posare la testa nell’incavo della spalla. E in quell’istante desiderò che il tempo restasse immutato, cercò di accarezzarla con lo sguardo mentre con la bocca le posava dolci baci sul capo.

Un attimo che dura per sempre.

Una vita che dura in eterno.
Per la prima volta desiderò ardentemente di vivere, restare accanto a quella ragazza. Non poteva chiedere di più, non poteva immaginare di meglio.

Lei lo strinse più forte, sussurrando il suo nome. Anche lei lo desiderava come lui? Non aveva importanza. La cosa essenziale era che anche lei voleva quel futuro da lui tanto agognato.

Si passa una vita ad aspettare la persona giusta, l’unica che darebbe un senso alle giornate… e ora….

Goku- AAAAAAAAAAAAAAAAAH

Lo vide sfrecciare dietro di lei, correndo come un matto. Dietro di lui Gojyo e Raye, subito seguiti da Enie e Meimi.

Li osservarono stupiti, tutti e cinque erano bagnati.

Un risolino si estese sulla bocca di Yuu quando Hakkai gli lanciò due bottiglie d’acqua- C’è un ruscello qui accanto, serviranno per proteggerti

Sanzo- Eh, da cos…

Non terminò la frase che dall’alto pesanti gocce si rovesciarono su di lui.

E la battaglia iniziò.

Acqua e risate ovunque, alle volte volavano le bottiglie stesse.

Sanzo- Baka- Sibilò prendendo alle spalle la scimmia e rovesciandogli in testa l’acqua gelida.

Nuovamente Goku iniziò ad urlare.
Un miracolo. Solo il miracolo che lei aveva compiuto aveva evitato una sicura strage, trasformandola in un gioco diverso. Ma si sarebbe sognato di tirare e schivare dell’acqua. Divertirsi non era una parola esistente nel suo vocabolario.
Lei gli sorrise, i capelli fradici e la maglietta fin troppo aderente. Le si avvicinò e le tirò l’ultima acqua rimastagli nella bottiglia per poi caricarsela sulle spalle e iniziare a correre.
Yuu continuava a ridere e quando finalmente i suoi piedi toccarono terra fu costretta a sedersi- Mi gira tutto… E mi fanno male le guance XD

Sanzo- Vestiti ora però, che ti prendi un malanno

Yuu- Come siamo premurosi mio bonzo….. hei, tutto bene?- Si fece seria

Aveva il fiatone e il suo viso era più pallido del solito- Cazzo- Si sedette anche lui, avido d’aria.
Gli accarezzò i capelli- Non abbiamo più l’età eh…- Ridacchiò- Senti, cambiati anche tu… oltretutto è da un po’ che ti stanchi di niente, l’ho notato sai- Rispose alla tacita domanda. Si alzò cercando nel suo borsone dei vestiti asciutti- Senti, nel prossimo villaggio che incontreremo c’è un medico che conosco, un vecchio insegnante di mio fratello.. che ne dici se ci facciamo un passo e ti fai visitare un po’?

Sanzo- Nemmeno morto U__U
Yuu- Stanotte hai anche tossito parecchio… si, il cuscino è stato inutile- Altra domanda tacita.
Sanzo- Non ho nulla. E non mi farò MAI toccare da nessuno

Fece spallucce- Come vuoi, ma se ti viene la febbre ti arrangi eh!

Fece appena in tempo ad infilarsi la nuova maglia che nuovamente Goku sfrecciò vicino a loro, inseguito come prima.

Sbuffò, afferrando la shureiju- SMETTETELA BRANCO DI IDIOTI!!!

E due colpi partirono.

In poco tempo tutti tornarono verso i borsoni cercando qualcosa di asciutto da mettersi. L’aria autunnale si fece sentire improvvisamente.
Meimi scrollò le braccia- Certo che siete proprio degli idioti. Se mi viene una polmonite vi uccido tutti- Fece un accenno di sorriso

Enie- Tranquilla Kei, non sei mai stata così cagionevole

Raye ridacchiò lanciando verso Mei un asciugamano, sorridendole.

D’un tratto però il suo sorriso scomparve.

La ragazza scattò verso di lui- Che succede?

Si toccò la testa- Sento dei pensieri strani… sono talmente tanti che non posso ignorarli….- Si guardò intorno

Hakkai- Succede spesso?

Enie- Solo quando questi pensieri hanno ostilità- Aggiunse lei, poggiando una mano sulla spalla del giovane.
Raye chiuse gli occhi e si spinse lontano, quando i suoi occhi si riaprirono fece un salto indietro- Sono.. tanti… e vogliono ucciderci… non sono tutti demoni… suppongo ci sia lo zampino dei tuoi fratelli

Yuu- Lui c’è? – La sua voce traballò.

Raye- Non lo so- Rispose stizzito- Non ho questo gran potere sai ?!

Gojyo- Giornata adatta per sgranchirsi le gambe

Goku- Così ci asciughiamo più in fretta- fece scrocchiare il collo

Mei- Li attacchiamo in anticipo?

Una mano le serrò una spalla. Lentamente Raye lasciò la presa, abbassando la testa.

Sanzo- Hakkai, fai una barriera verso il bosco, lì troveremo meglio un rifugio per loro.

Il demone annuì, tenendosi pronto.
Sanzo- Tu corri, non voltarti, io non ti perderò per un solo momento- Disse piano

Yuumei annuì, cercando la sua tunica e sfiorandola appena.
Raye- Stanno per attaccare… penso- Tentennò sull’ultimo

Gojyo- Tranquillo- Ghignò- Noi siamo decisamente più veloci di loro.
In un attimo tutto si mosse, tutto divenne battaglia e sangue.

Hakkai riuscì a dirigere tutti verso il bosco, quando la barriera si infranse il gruppo si divise.
Raye e Enie correva, seguiti a vista d’occhio da Gojyo e Hakkai.
Goku e Meimi presero tutt’altra direzione.

Mentre Yuu correva a perdifiato seguita da Sanzo e dalla sua infallibile shureiju.

I colpi non si risparmiavano, dovette ricaricare più volte del dovuto mentre con la coda dell’occhio teneva sempre in visuale lei.

I suoi gesti erano sempre più veloci e ritmati, i nemici erano tanti, come al solito, ma si trovò a fare quegli automatismi più del dovuto.. più del necessario. Stava forse mancando i bersagli?

E come mai lei, che fino a poco tempo prima aveva ad un palmo, ora correva parecchio distante? Accelerò istintivamente, arraffando in avanti e saltando per non capitolare al terreno.

La stava perdendo, non riusciva più a starle dietro.
La sua vista si offuscò, quanto bastava per costringerlo a fermarsi e prendere fiato. Da quanto non respirava? Sembrava non l’avesse fatto per anni. Le sue gambe cedettero, obbligandolo ad aggrapparsi al tronco di un albero.

No. Non poteva cedere alla tentazione di sedersi. Intorno a lui non c’erano demoni, sicuramente si erano gettati all’inseguimento di lei. Non avrebbe mai dovuto lasciarla sola e così scoperta, nemmeno per un secondo.

Si trascinò in avanti, sempre appoggiandosi ai tronchi o radici più vicine.

Le sue orecchie iniziarono a fischiare, dapprima flebilmente fino a diventare un rumore insopportabile. Si portò entrambe le mani sulla testa, sbattendo la fronte sulla prima cosa dura che trovò.

Pian piano però quel martellamento si affievolì lasciando spazio al nulla.

Nulla, era proprio ciò che avvertiva.
Più nessun rumore di armi né di urla strane.
Era forse tutto finito?

Si appoggiò ad un tronco e tentò di ristabilire reale contatto col mondo.

Aprì di scatto gli occhi sentendo rimbombare il suo nome fra le foglie ormai morte.

Sanzo-……..- La voce non gli uscì, ritentò- Y….Yuumei!- Disse secco

Piena di foglie marroni e graffi sbucò da un cespuglio- Sanzo!- Gli corse incontro e l’abbracciò, forte- Stai bene! Stai bene!!!- Strinse la sua tunica, forte.

Lui balbettò qualcosa. Era lei a chiedergli se stava bene? Socchiuse gli occhi e posò il mento sui suoi capelli, ricambiando leggermente l’abbraccio con una sola mano.
Dopo pochi secondi anche Hakkai spuntò. Vedendo la scena arretrò- Sei ferito?- Domandò, scuro in volto.
Sanzo- No

Hakkai- E allora perché l’hai persa di vista?

Yuu- Hakkai no..

Hakkai- E’ stato un caso io sia arrivato in tempo, qualche secondo dopo e sarebbe morta… te ne rendi almeno conto?
Sanzo- Tsk- Si staccò dall’albero

Lo bloccò, spingendolo- No, questa volta hai superato te stesso. Se vuoi autolederti fai pure ma non coinvolgerla

Assottigliò gli occhi- Ti preoccupi un po’ troppo per i miei gusti

Hakkai- O forse sei tu che hai una concezione sbagliata della preoccupazione- Gli si portò ad un palmo dal naso, pronto a scattare. Voleva lo scontro.

Sanzo- Togliti- Ringhiò

Hakkai- No- Tuonò più forte.

Yuu- ORA BASTA!- Infilò le braccia tra i due e spinse forte. Il demone non si mosse di un millimetro, mentre Sanzo barcollò indietro poco stabile.
Entrambi sgranarono gli occhi.
Goku- YUU!!!! SANZO!!!! HAKKAI!!!

Quelle grida li fecero trasalire.

Yuu- Torniamo… Hakkai, torniamo- Lo spinse più forte. Poi prese una mano di Sanzo e la strattonò, costringendolo a seguirla- GOKU SIAMO QUI!- Cercò di richiamare la sua attenzione.

Hakkai- Tsk- Strinse i denti e accelerò il passo.

Yuu- Ti è di nuovo successo?…. non va affatto bene Sanzo… non così- Si fermò, voltandosi. Gli accarezzò il viso pallido- Non è che non va bene per me, Sanzo.. non va bene per te.. ti prego, andiamo da quel mio amico… per favore..

Goku- Oh, eccovi

Yuu- Hai con te dell’acqua?- Chiese voltandosi fulminea

Il ragazzo tentennò toccandosi i fianchi- Mmm…

Sanzo- Sbrighiamoci- Mollò la sua mano e li superò entrambi

Goku- Che succede?

Sospirò, strofinandosi gli occhi- Non lo so… questa volta non lo so davvero…

Le accarezzò i capelli- Dai, raggiungiamo il resto del branco… la prossima città è ancora lontana.

Sorrise- Come siamo premurosi viandante

Restò in silenzio, fissandola negli occhi.

Lei schivò il suo sguardo e prese a camminare- Dici che arriveremo prima della sera di domani?- Si strinse nel maglioncino.

Goku- Non ho mai guardato così attentamente la cartina ma.. direi di si

Yuu- Bene…

 

***** *****

 

Il viaggio fu parecchio lungo e spiacevole. Hakkai continuava a non rivolgere parola a nessuno e nemmeno il bonzo era nella sua forma migliore.
Arrivarono nel villaggio di Kidu col sole ormai tramontato.

Yuu- Il brutto delle giornate corte ç__ç

Raye guardò un piccolo orologio a cipolla- Però direi che abbiamo ancora tempo per fare tutto no? Per altre due ore buone i negozi rimarranno sicuramente aperti… vado?
Meimi scattò in piedi ponendosi lo zaino in spalla- Goku vieni con noi?

Il giovane si trovò perplesso da quella inedita richiesta, leggermente stranito.

Raye- Solito modus operandi

Enie congiunse le mani- Speriamo in bene

Mei- Tranquilla- Le mostrò un leggero sorriso- Con Raye e Goku non rischiamo nulla

Quest’ultimo fu colpito dalla successione in cui vennero pronunciati i nomi. Sospirò prendendo il suo zaino- Se ci fosse un nuovo attacco cerca di evitare tutte le asce almeno

Yuu si impettì- Non commetto mai lo stesso errore due volte

Il demone rise per poi incamminarsi.
Quella volta impiegarono più tempo del previsto, trovando persone collegate alla famiglia Krafenberg. Ma l’immediato intervento di Goku congiunto con Meimi non lasciava scampo a nessuno. Raye terminava egregiamente il lavoro.
Yuu- Davvero gli hai fatto credere di essere un allevatore di pecore?- Esclamò allibita

Rise- Beh, ormai lui è un addestratore di pecore. Non c’è differenza.

Yuu- In realtà questo tuo potere comincia ad affascinarmi- Rifletté

Raye- Hai una meta?

Si massaggiò il mento- Più o meno..scusa se ti ho trascinato con me ma.. l’atmosfera l’hai vista anche tu, no? E con Mei non siamo ottime amiche.. forse preferivi rimanere solo con lei?

Scosse la testa- Affatto, ho già passato troppo del mio tempo insieme a lei. Mi sono reso solamente le cose più difficile- Si sfregò la testa- E comunque hai visto come Goku l’abbia trascinata subito nella locanda?
Il suo cuore si fece piccolo. Gli afferrò le mani- Tu devi ridarle la memoria! Magari non proprio tutta ma solo la parte in cui tu…- Non terminò la frase.

Le accarezzò il viso- Sei estremamente gentile, non dovresti. Ormai ho preso la mia decisione, e in qualunque caso devo rispettare la sua.

Incrociò le braccia- Io vorrei riaverla.. vorrei ricordarmi del mio uomo

Fece spallucce- Chissà, forse non mi considerava più suo uomo da tempo

Yuu- Oh..- Si fermò

Si portò le mani in tasca- Hai trovato ciò che cercavi?

Inclinò lievemente la testa- Forse. .

 

Bussò leggermente ed entrò senza aspettare risposta.
Lui non si voltò nemmeno, intento a leggere il giornale.
Yuu- Come ti senti?
Un qualcosa di molto simile ad un mugolio si fece spazio.
Posò il sacchetto che aveva tra le mani ai piedi del letto, gli tirò giù il giornale e si sedette di fronte a lui- Ho trovato lo studio del medico di cui ti parlavo.. in verità ho anche parlato con lui. Domani hai un appuntamento

Sanzo- Cosa?- Ringhiò
Yuu- Sanzo!- Esclamò, prendendogli poi le mani- Per favore… chissà, magari soffri d’ansia e non te ne sei mai accorto- Ridacchiò cercando di sdrammatizzare

Sanzo- Guardami, ti sembro forse malato?

Scosse la testa- No ma… mi farebbe stare più tranquilla…

Sospirò. Ripensò al pomeriggio, a quando non era riuscito a seguire il suo passo, a quando l’aveva lasciata in balia di chissà quale demone. No. Non sarebbe più dovuto succedere.
Lo vide chinare la testa e scuoterla.
Strinse più forte le mani- Grazie Sanzo, vedrai sarà una cosa brevissima. In più è un medico bravissimo, ti puoi fidare!- Sorrise scattando in piedi- Ora però ho una sorpresa per te… promettimi che non mi manderai fuori a calci!

Alzò un sopracciglio- Che genere di sorpresa?
Entusiasta salterellò ai piedi del letto e portò sulle lenzuola l’enorme sacchetto apparentemente pieno di ritagli di giornale- Scusami, non avevo tempo di trovare anche della carta per fasciarli

Sanzo- Stai già parlando al plurale.. – Sbirciò all’interno del poco invitante sacchetto.
Yuu- Dai, fruga! Ti dico che sono tre cose, trovarle non sarà questa grande impresa immagino! XD

Allungò una mano poco convinto e iniziò a tastare i piccoli fogliettini. Alzò un sopracciglio

Yuu- Prima cosa trovata! Dai dai, tira fuori- Batté le mani mentre una busta sottile veniva estratta.

Il bonzo scrutò con attenzione la camicia blu notte dentro la confezione non intatta.

Yuu- Che aspetti, scartala!

Sanzo- E magari dovrò anche provarla

Yuu- Non con tutto questo entusiasmo- Si allungò, storcendogli il naso- Puoi farlo anche dopo se vuoi.. penso sia della tua taglia,in qualunque caso dovrai fartela andare bene, la signora che me l’ha venduta mi sembrava contraria a qualsiasi tipo di reso

Poggiò la busta riprendendo a frugare e trovando al tatto una scatola di cartone piuttosto pesante.

Yuu- Queste si possono cambiare- Esordì, lievemente preoccupata mentre lui tirava fuori dal pacco un paio di stivali alti più della caviglia completamente neri- … è che… i tuoi sono rovinati- Glieli indicò- Ho fatto male?

Si tolse i logori stivali e si infilò quelli nuovi- Direi che mi reggono- Si alzò, facendo solo due passi- Poi mi spiegherai il perché di tutto questo

Scosse la testa- Dopo.. ti avevo detto che c’erano tre pacchetti….

Si tolse nuovamente gli stivali accantonandoli in un angolo, e frugò con foga nel sacchetto, non trovando nulla sparse giornale ovunque.

Yuu- Guarda bene, ti è caduto qualcosa- Gli indicò il terreno

Lui si chinò raccogliendone un piccolo pacchettino argenteo. Lo rimirò intimorito.

Yuu- Non è nulla di grave o impegnativo, ci tengo a precisarlo

Senza indugio scartò anche quello.

Yuu- Questa te la devo spiegare, forse è troppo umano per te- Prese il piccolo oggetto- Vedi, tra i giovani innamorati usa regalarsi dei braccialetti di qualsiasi material si voglia ma con attaccati ciondoli.. ciondoli con un particolare significato ovviamente… - Gli passò una mano fra i capelli- Considerando che tu un bracciale non lo porteresti e comunque si romperebbe alla prima harisenata ho optato per questa collanina.. è di caucciù quindi non mi è stato difficile applicare i ciondoli che volevo…Posso?- Non ricevendo al diniego scostò i capelli liscissimi e cercò di agganciare la collanina- E poi questa è più da maschi.. e non si vede sotto la tonaca.. ecco- Si ritrasse, sedendosi davanti a lui- Ora puoi uccidermi- Esordì, felice.

Sanzo- Che significato hanno?
Yuu- Ah… la coccinella è il mio animale preferito.. da piccola le inseguivo sempre, povere, pensavo che toccandole il loro influsso benevolo mi avrebbe invasa.. lo considero un porta fortuna… La pistolina rappresenta te, un attacco, una difesa… - Gli accarezzò il collo, sorridendo- Questa me l’hanno spacciata come lucciola ma, non so quanto credergli.. comunque rappresenta me, una me che vorrebbe illuminare la tua strada, se glielo permetterai… E il cuore è banale…- Si scostò

Le prese entrambe le mani- Dimmelo….- Si avvicinò- Dimmelo

Lei deglutì- Mi sono innamorata di te.. Sanzo- Nuovamente la saliva le si piantò in gola- ..seriamente.. innamorata…

Sospirò- Questo dovrei dirlo io…- Sussurrò

Yuu- Come?

Si avvicinò a lei e le rapì le labbra in un lungo e interminabile bacio- Grazie

Gli toccò la fronte- Sei caldo in effetti

Le riprese la mano- Sei tu che mi fai questo effetto.. mi sento un terribile imbecille

Gli accarezzò il viso- Sei il più bel terribile imbecille però

Sanzo- Come fai a sopportarmi.. come… - Scosse la testa- Ma soprattutto a cosa devo l’onore di tutto questo- Indicò il sacchetto ormai vuoto

Yuu- Beh.. anche se oramai è sera… auguri!

Alzò un sopracciglio- Scusa?

Yuu- E’ il tuo compleanno oggi no?

Sanzo- Eh?

Yuu- No?….- Si portò una mano sulla bocca- Quando eravamo a casa mia ricordo di aver chiesto a Goku tutti i vostri compleanni.. il tuo era oggi, 27 ottobre, no?

Si trovò a ghignare- Quella stupida scimmia, riesce a confondere anche i mesi, che completo imbecille

Yuu- Eh?????? Vuoi dire che..

Sanzo- Novembre- Rispose secco- E non ho mai festeggiato nessun compleanno, mai. E mai vorrò, tanto per intenderci

Yuu- Ma cazzo, Goku è un cretino.. mi sono impegnata così tanto >___< - Lo ignorò completamente.

Sanzo- Yuu..

Lo indicò- E non dire che non festeggerai il tuo compleanno perché ti farò una torta così grande che quasi non entrerà in una stanza U__U..- Fece grandi respiri per poi risedersi sul letto- Io vorrei che.. tu fossi sereno sempre.. e non ti odiassi..è per questo che tu..

Sanzo- La scimmia parla troppo

Yuu- Era insonne all’epoca- Lo giustificò- Beh.. i regali tienili comunque, vuoi?

Le passò una mano fra i capelli- Sai qual è l’unica cosa che voglio tenere?… tu- L’afferrò per la nuca e la tirò a sé.
Nuovamente baci seguiti da nuove carezze.
I vestiti volarono da ogni parte della stanza, le loro mani frugavano veloci tastando appassionatamente ogni centimetro dell’altro.

Baci, non sempre romantici ma particolarmente piacevoli scorrevano veloci e fugaci.

Yuu- Sanzo..- Gli accarezzò il viso, ora sopra il suo come tutto il suo corpo- Ho bisogno di dirti una cosa senza che tu la prenda male…

Sbuffò incitandola a continuare.

Yuu- Ti amo

Le ametiste si spalancarono. Non per la paura, ma per l’assoluta certezza che per lui era la medesima cosa. Si abbassò, posandole dolci baci sulla spalla- Non avere paura

Yuu- Ora non l’ho più

E poi….

Successe la cosa più naturale che potrebbe succedere tra un uomo e una donna che non solo si desiderano ma…… si amano

 

 

Sanzo- Scusa ma.. quanti anni avrei compiuto?

Si rigirò nelle coperte, la bocca ancora impastata- Ventisei

Sanzo- Anche questa informazione di Goku?

Aprì lievemente gli occhi- Ho di nuovo sbagliato?

Sanzo- Uno in meno, non che abbia questa gran importanza

Chinò la testa scotendola- Io l’ammazzo quella stupida scimmia

Le baciò il capo- Hai fame?

Yuu- Un po’… ho più sonno però- Riprese le coperte per coprirsi le spalle nude.

La fece aggiustare sopra una sua spalla- Allora dormi ancora un po’, non c’è fretta

Yuu- Sbagli, abbiamo un appuntamento, ricordi?

Sbuffò.
Lei sorrise dandole un buffetto sul naso- Ti vedo più rilassato

Sanzo- Ti sbagli.. dovrei?- Chiese poco convinto

Yuu- Beh.. mi sembravi particolarmente contento questa notte- Gli baciò una guancia

Sanzo- Stavi fingendo?- Domandò allarmato

Scosse la testa- No..- Gli accarezzò i capelli- Ho sentito… ho davvero sentito.. ed è stato bellissimo…- Fece una pausa- Forse.. mi sono rilassata, come è normale che sia… … Non sei contento?- Si informò, notandolo accigliarsi.
Sanzo- Dovrei forse? Mi stai dicendo che le volte prima sono state delle merde

Lei rise, divertita- Amore- Gli baciò le labbra prendendogli il viso- Questo significa che ho preso consapevolezza di me stessa, in modo migliore, di ciò che provo… è solo che un bene.. tutto migliorerà… e….- Arrossì- Avremo tanto tempo per provare altre.. cose…. No?

Le posò una mano sugli occhi allontanandole appena la faccia- Idiota

Si ributtò sotto le coperte, cercando la sua mano calda e stringendosela intorno a sé.

Scesero dopo tre ore, l’ora di pranzo era passata da un pezzo. Mangiarono qualcosa di freddo e già pronto, il tempo stringeva.
Goku- Quindi dici che questi Frederik e Daniel non ci daranno noia?

Fece spallucce- Solitamente è Sato il più casinista, il più pericoloso rimane però sempre Ian- Si sfregò il mento- Comunque non vi consiglio di cancellare la memoria solo a loro due, tanto saranno l’oro a venirci incontro quando ci scopriranno

Gojyo- Quando scopriranno noi vorrai dire

Mei- Se ci scopriranno voleva dire

Hakkai- Da come ho capito meno ci addentriamo meglio è

Raye- No, dobbiamo eliminare più pericoli possibili.. solo così potranno stare tranquille

Mei- Hei, ci sei anche tu in mezzo

Scosse la testa- Io sono l’ultimo dei vostri problemi. Se sono ancora qui è per pura riconoscenza

Gettò la testa sul cuscino della poltrona- Da come ho capito questa volta non sarà una passeggiata

Gojyo- Che hai scimmia? I tuoi pochi neuroni hanno deciso di invecchiare in una notte?

Goku- Idiota- Sbuffò, non considerandolo nemmeno- Oh.. Sanzo!.. Yuu

La ragazza entrò nel salone, salutando tutti con un inchino- Noi usciamo per un po’, tanto nei piani io non sono coinvolta no?- Ghignò- Ci vediamo dopo- Sorrise ricorrendo verso il bonzo.
Vagamente due sguardi, contemporaneamente seguirono le due sagome per poi abbassarsi.

Usciti dalla locanda lo prese per mano e iniziò a fischiettare.

Sanzo alzò un sopracciglio ma non scostò quella mano così calda.

Forse era desiderare troppo ma.. voleva poter stringere quella mano per molto, molto tempo.

 

 

Il vecchio medico si dimostrò subito gentile ed estremamente paziente. Sanzo non era certo il miglior paziente che avesse mai visto ma forse nemmeno il peggiore.

Parlottò allegramente con Yuu, su come mai si fosse messa in viaggio e che fine avesse fatto suo fratello. Parlarono così tanto che il bonzo quasi ringraziò quando, afferrando lo stetoscopio, gli chiese di sdraiarsi.
Yuu- Complimenti Dottor Takada, è uno studio davvero ben avviato- Si guardò intorno

Takada- Perché non hai visto il retro- Le fece l’occhiolino- Ho fatto talmente tanti soldi negli altri paesi che mi ero stufato di curare gente ricca e sana.. in questi paesini c’è decisamente più bisogno di me e dei miei strumenti

Yuu- Chissà quanti progressi ha fatto- Si sedette, per non disturbare la visita

Takada- Si giri e faccia un bel respiro… da quanto ha detto che ha cominciato il suo malessere?
Rifletté- Qualche settimane…- Tentennò- Forse un po’ di più…

Il dottore si staccò dalla sua schiena- Potrebbe essere più preciso?

Sanzo- Un mese…

Yuu sgranò gli occhi.

Takada- Le chiedo cortesemente di aspettarmi qui un paio di minuti, vorrei approfondire la sua visita, considerando che non è mai stato da un medico in vita sua direi che è il minimo- Scherzò battendogli una mano sulla spalla.

Lei si alzò in piedi- Un mese?- Bisbigliò- Perché me ne parli solo ora?.. è peggiorato così tanto?

Sanzo- Mica ti devo rendere conto di tutto- Sbottò, stropicciandosi poi gli occhi- .. non è nulla di grave- Sentenziò- Quindi togliti quella faccia da funerale, siediti e stai buona

Lei ubbidì, ma non per volere di lui. Sentiva il cuore batterle più veloce nel petto.
Tum TumTum TumTumTum

Il dottor Takada fece passare Sanzo da una stanza all’altra, da un macchinario all’altro senza sosta. Ogni volta che scorgeva Yuu, che si sporgeva timidamente dalla porta dello studio, le sorrideva. Ma ogni volta sembrava più stanco e particolarmente sudato.

Il sole stava ormai tramontando quando lei si accorse di essere praticamente avvinghiata allo stipite della porta. Si staccò passandosi una mano fra i capelli. Rigirò per la stanza una decina di minuti poi decise fosse il caso di sedersi. Sanzo sarebbe tornato parecchio irritato, lei doveva essere pronta a tranquillizzarlo e a distrarlo in ogni modo.
E infatti il bonzo entrò nella stanza sbattendola e sedendosi sul lettino bianco, incrociando le braccia- Quando usciremo di qui ricordami di ucciderti

Yuu- Ti hanno già detto qualcosa?- Chiese agitata dimenticandosi tutte le sue buone promesse.

Sanzo- Un cazzo.. mi hanno passato uno strano affare sul petto, piantato aghi in testa, infilato in macchinari strani con fetori orribili e suoni mai sentiti

Yuu- E’ routine- Si sforzò di dire. Si avvicinò, prendendo delicatamente la sua mano- Stai tranquillo

Sbuffò- Starei più tranquillo se smettessi di tremare

Yuu- Non sto tremando- Si impettì

Rilassò le spalle, sciogliendosi a quella bellissima espressione corrucciata di lei- Speriamo solo che non ci faccia aspettare ancora delle ore, altrimenti giuro che spacco tutto ciò che trovo

E invece dovettero aspettare eccome. Lo fermò in tempo quando, colto da un attimo di rabbia, si stava per gettare su un ferma carte.

E infine il dottore rientrò…

Yuu- Dottor Takada!- Esclamò sollevata, l’attesa era peggio di qualsiasi verdetto. Ma dovette ricredersi istantaneamente nell’osservare il volto madido dell’uomo davanti a lui. Nelle mani stringeva più di una cartellina, probabilmente i molteplici esami che aveva fatto.
Sanzo- Dunque? Ci vuole far perdere altro tempo??!- Proruppe ormai sul colmo di una crisi di nervi.

Si tolse gli occhialetti e posò a casaccio tutto il plico di cartelle sulla sua scrivania ordinata- Non è mai facile dover dire certe cose- Disse, lentamente- Alle volte il tempo serve a noi dottori per cercare le parole giuste.
Yuu sbiancò.

Il bonzo non si scompose- Non me ne frega nulla delle parole, se non si sbriga io..

Il dottore allungò una mano- Resti seduto la prego, non comprendo come possa ancora reggersi in piedi- Si sfregò nuovamente gli occhi. Invitò con un cenno della mano anche la ragazza a sedersi che rifiutò seccamente. Tentennò ancora qualche istante poi cominciò a parlare come un treno- Gli affaticamenti, i fischi e i dolori al petto mi hanno insospettito ma non pensavo si trattasse proprio di quello…- Sospirò- Miocardite- Disse infine facendo scendere il silenzio-… si tratta di un deterioramento del miocardio che sarebbe..

Sanzo- So cos’è- Esordì, ora anche lui madido in fronte- Continui

Takada- ..penso sia dovuto a un eccessivo e ripetuto trauma al torace, ecco perché ti abbiamo tenuto tanto in quella macchina- Sorrise lievemente- Purtroppo però i risultati non sono stati ottimale come speravamo..

Yuu- E come si cura?- Chiese, quasi urlando

Sbatté più volte gli occhi- Riconosciuta in tempo si può intervenire con dei medicinali appositi…

Sanzo- Ma?

Sospirò- Purtroppo sembra avanzata.. anche il nodo senoatriale sembra decelerato nella sua funzione. Mi stupisco- Tentennò- Mi stupisco come possa reggerti sulle tue gambe in questa condizione

Yuu- Che vuol dire?- Fece un passo avanti- Che vuol dire???

Takada- Il miocardio ha già rallentato il suo lavoro da tempo, non so per quanto riuscirà a portare avanti adeguatamente la sua funzione

Yuu- Ma ci sarà pur qualcos’altro che si può fare?

Takada- I libri dicono che il trapianto sarebbe la soluzione ottimale ma.. il Toghenkiò pullula più di demoni che di cuori sani….. forse con le medicine adatte si potrebbe rallentare..

Sanzo- Quanto tempo ho?

Socchiuse gli occhi- In casi normali direi un mese.. ma da come ha retto il tuo fisico fin’ora forse sei mesi…

Yuu si portò una mano sulla bocca.

Il suo cuore che fino a poco tempo prima pompava veloce rallentò drasticamente il battito.

TumTumTum   TumTum       Tum       ……   ---------------------

 

 

 

When my time comes
Forget the wrong that I’ve done
Help me leave behind some
Reasons to be missed

Don't resent me
And when you're feeling empty
Keep me in your memory

Leave out all the rest

 

.......

 

 


Leave out all the rest

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Continua....

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Capitolo 24
*** I won't even tell that to myself ***


(24)

 

 

 

 

“Ho sognato di perdermi
Tu eri spaventata
Ma nessuno ascoltava
Perché non importava a nessuno”

 

Perdermi nell’oblio. Quante volte l’ho desiderato. Così tante da confondersi le une con le altre.

Parole, susseguirsi di immagini dolorose ma sempre più confuse. Dimenticare tutto, poter lasciarsi abbandonare completamente. Rimanere solo, come sono sempre stato.

A nessuno importerebbe se in questo mondo io chiudessi gli occhi. Nessuno piangerebbe sulla mia tomba. Nessuno dovrebbe consolarsi o rifarsi una vita… nessuno, nemmeno tu

 

 

“Dopo il mio sogno
Mi sono svegliato con la paura addosso
Che ricordo lascerò dietro di me
Quando avrò finito qui?”

 

Ma appena ho cominciato ad escludere dalla mia mente questo pensiero ricorrente, darmi forse una piccola possibilità.. eccola, svanire. Come aprire gli occhi dopo troppo tempo e rimanere accecato dalla luce. Chiedevo troppo, ora ne ho la certezza

 

 

 

“E allora se me lo stai chiedendo
Voglio che tu sappia

Quando arriverà il mio momento
Dimentica le cose sbagliate che ho fatto
Aiutami a lasciare
Delle ragioni per essere ricordato”

 

Però, ora che il mio momento tanto atteso sta per giungere, tu sei qui, accanto a me. Quante cose ho sbagliato. Quanto avrei dovuto e voluto trattarti con dolcezza. Se non terrai alcun ricordo buono di me non te ne farò una colpa, mai. Non ho alcuna ragione per essere ricordato e nemmeno lo vorrei. Però…

 

 

 

“E non ti vergognare di me
E quando ti senti vuota
Tienimi nella tua memoria”

 

Però queste tue lacrime mi feriscono. Mi pugnala anche la tua mano che stringe con forza la mia. Tu non vuoi lasciarmi andare, tu che non dovresti che pentirti di aver solo incrociato la mia strada. Tu che dovresti immediatamente dimenticarmi…

 

 

 

“Non preoccuparti
Ho preso le mie botte
E ho condiviso ciò che sono stato”

 

Ma forse la tua è solo preoccupazione. Tranquilla, qualcosa in questo mondo di mio rimarrà, il sangue che ho versato è troppo per essere dimenticato. Forse questa è solo la giusta punizione, il giusto finale per il mio karma poco benevolo. Non rivendico niente. Non dimentico nemmeno nulla.

 

 

 

“Sono forte in superficie
Ma non in tutta
Non sono mai stato perfetto
Ma neanche tu lo sei mai stata”

 

La mia forza mi ha fatto da scudo dalla nascita. La debolezza è solo la rovina degli uomini. Ma tu, con la tua dolcezza hai scalfito la mia maschera d’odio, rendendo meno pesante il mio zaino carico di esperienze negative. La perfezione non l’ho mai cercata, ma con te mi sento d’averla perlomeno intravista

 


Dimenticando
Tutte le ferite che hai dentro
Hai imparato a nasconderle bene”


Tu sei stata la mia luce, il solo cammino che volevo seguire. La tua tenacia mi spiazzava, e continua a farlo tutt’ora. Sbagli ne facciamo tutti, ma sono gli errori degli altri quelli che paghiamo di più. E tu sei abbastanza forte da affrontare tutto, da sola se necessario

 

 


”Fingendo
Qualcuno potrebbe arrivare e salvarmi da me stesso
Non posso essere te”

 

Quello che si sta dimostrando un codardo sono io. Perché posso fingere quanto voglio ma sono io che non voglio lasciare questa mano ancora stretta alla mia

 

 

 

 “Quando arriverà il mio momento
 Dimentica le cose sbagliate che ho fatto
Aiutami a lasciare
Delle ragioni per essere ricordato”

 

Quindi, se puoi, cancella un briciolo delle cose brutte che ti ho fatto. Cullami nei tuoi sogni, rallegra il mio lungo viaggio verso l’ignoto

 

 

 

“E non ti vergognare di me
E quando ti senti vuota

Tienimi nella tua memoria”

 

Tienimi con te, amore mio. Più che puoi, finché le tue mani non saranno così stanche da lasciarmi andare. Non dimenticarmi. Continua ad amare questo cuore egoista. Egoista. Si, lo sono. La mia mente è sempre stata contornata da proposte egoiste, le tue lacrime ne sono una prova. Come posso consolarti? Come posso lasciarti andare? Tu, mio piccolo fragile amore.. eppure, fra non molto tempo, le nostre mani non saranno più unite. Le tue stringeranno quelle di qualcun altro, mentre alle mie toccherà solo freddo e polvere. Non ho paura di questo. Ho solo paura di perdere tutto questo amore che ho provato solo in questo ultimo tratto della mia vita.

 

Che uomo egoista

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

24    NON LO DIRO’ NEMMENO A ME STESSA

 

 

“Non piangere. Altrimenti tutta la forza che sto mettendo nei miei occhi svanirà. Tu dovresti calmarmi, rasserenarmi per quanto possibile. Dammi la tua compassione, ti prego, ma non inondare la mia camicia di lacrime, potrei non sopportarlo.

Non riesco a contenere questo tuo amore, è già immenso il mio di sentimento. Bastava il mio, per entrambi. Invece no, hai posato il tuo sguardo su di me. Sarei stato contento, ma non in queste circostanze. Quindi, allontanati, non piangere per me… amore…..… Yuu”  

 

 

Continuava a sfregarsi gli occhi, ma ogni volta che sembravano essere asciutti nuovamente nuove lacrime li bagnavano.

Una mano stringeva saldamente quella dell’uomo accanto a lei. Lo sguardo di lui era alto e fiero, non un singolo muscolo fuori posto, non un minimo segno di cedimento.

Si fermò, poco prima di arrivare alla locanda- Un momento- Lasciò quella mano e cercò un fazzoletto. Si pulì il viso come meglio poteva e si stampò in viso un sorriso di circostanza. Fece un profondo respiro- Forza, rientriamo. Non hai fame?- Chiese, sforzando le labbra

Sanzo- Si- Mentì

Yuu- Che ne dici se spilucchiamo qualcosa dalla cucina e lo mangiamo nella tua stanza?

Sanzo- Si- Disse nuovamente, con tono stranamente pacato.
Nuovamente le loro mani si cercarono, era un bisogno di entrambi.
Entrati nel loro alloggio vennero subito richiamati all’attenzione.

Goku- Hei!- Si alzò dalla poltroncina e corse loro incontro- Pensavamo vi foste persi!

Gojyo- La mia ipotesi era ben altra- Ghignò

Goku- Che succede? Hai gli occhi gonfissimi!

Si massaggiò la pancia- Nulla che qualche succo di frutta non possa risolvere

Goku- Oh- Stranamente sembrò comprendere- Devi mangiare allora! Vado a chiedere in cucina se c’è qualcosa- Il suo sguardo si posò distrattamente sulle mani ancora giunte.

Sanzo- Vado io- Rispose- Tu vai in camera

Abbassò appena il viso. Salutò con una mano gli altri e corse via.
Goku inclinò il viso preoccupato- Poverina, deve stare molto male

Sanzo- Penso di si. . .

Gojyo- Non vorrei essere donna per nulla al mondo U__U

Hakkai gettò uno sguardo verso il bonzo intento ad intrufolarsi in cucina. Un sopracciglio si inarcò, involontariamente

 

Sanzo- Sei qui

Uscì dal bagno, l’accappatoio fra le mani- Si… volevo prendere dei vestiti puliti.. mi sento sporca

Posò il vassoio- Non ho trovato nulla di caldo comunque, quindi lavati pure con calma. Io vado di là

Yuu- No- Lo fermò- … voglio che sia tu a lavarmi

Sanzo- Ma che dici?- Un lieve rossore lo colpì inaspettatamente

Gli prese le mani- Facciamo un bagno insieme, poi ceniamo.. per favore

Le accarezzò i capelli, si sentiva particolarmente stanco. L’idea di un bagno caldo e rilassante non poteva che distrarlo da altri pensieri- Sbrighiamoci però

Lei sorrise prendendogli una mano e trascinandolo verso il bagno- Hai visto com’è spaziosa questa doccia? Sembra fatta apposta per due!- Si tolse velocemente i vestiti- Peccato ci toccherà partire fra qualche giorno, non si stava male qui, no?

Sanzo- Yuu

Yuu- Che freddo! Una bella doccia calda è proprio l’ideale

Sanzo- Yuu

Yuu- Forza!- Esclamò sempre dandogli le spalle. Si gettò sull’appendino aprendo il rubinetto

Sanzo- Yuu- Entrò nella doccia, completamente vestito. L’abbracciò, dolcemente

Si portò una mano sulla bocca trattenendo i singhiozzi. L’acqua lavò dolcemente via il salato delle lacrime.
Sentendola tremare sotto le sue mani la girò e la strinse. Insieme si accasciarono sul fondo.

Lei poggiò la testa sulla spalla di lui. Questa volta non trattenne nemmeno i singulti di dolore.

Yuu- Scu.. scusa…. Io non…

Il bonzo posò una guancia sui capelli di lei e socchiuse gli occhi.

Sei mesi.

Sei mesi e la sua vita sarebbe finita.

Lui sarebbe sparito.

Per sempre.

Poco importava forse.

La cosa più straziante era dover lasciare quel piccolo tesoro nelle mani di quel mondo così schifoso.
Il solo pensiero di lasciarla così, in lacrime, lo uccideva più di qualsiasi malattia.
Il suo tesoro

La sua Yuu

 

 

Alzò le coperte e la fece stendere. Si infilò anch’esso nel letto infine coprì entrambi.

Yuu- Scusami, dovrei essere io a farlo

Sanzo- E quando l’abbiamo stabilito?

Socchiuse gli occhi cercando la sua spalla e stringendolo a sé- Dobbiamo tornare indietro Sanzo

Aggiustò i cuscini- Che vuoi dire?

Yuu- Sentire altri pareri..

Sanzo- L’hai detto tu che quell’uomo è il migliore

Yuu- Nella ricerca senz’altro, come ti ho detto era un professore… ma la pratica è qualcosa di diverso

Sanzo- Mi sembra sia stato molto chiaro

Yuu- Per niente, non ci ha dato nessuna soluzione concreta se non infinite boccette di farmaci..

Sospirò- Yuu, non voglio che ti fai illusioni. Noi continueremo il nostro viaggio come sempre, come tutti i giorni. Domani potrebbe anche arrivare un demone e riuscire nel suo intento

Gli diede una piccola patta sul braccio- Non dirlo nemmeno per scherzo.. Sanzo, dobbiamo cercare alternative

Sanzo- Non fare la mocciosa. La situazione è chiara e io non voglio approfondire oltre. Finito qui il discorso

Yuu- NO!- Puntò le mani sul letto- Sei un solo un vigliacco! Un codardo del cazzo! Come puoi arrenderti così???

Sanzo- Che dovrei fare?- Chiese tranquillamente

Yuu- Lottare, sentire altri pareri!

Sanzo- Ti ricordo che domani ci muoveremo verso una delle famiglie più pericolose del Toghenkiò. E il piano non si cambia

Yuu- Sanz

Sanzo- Anzi- La bloccò- Ti chiederei di non dirlo a nessuno. Nessuno capito. Non voglio essere guardato con sfottuta compassione o addirittura pena. Se lo scoprono ti ammazzo… intesi?

Si lasciò andare, cadendo sul cuscino- Non ti preoccupare di questo… non lo dirò nemmeno a me stessa

 

 

* * * * *

 

Sbuffò, per l’ennesima volta- Si può sapere perché ti ostini a seguirmi?

Storse il naso- Perché penso potresti fare qualche cazzata

Portò le mani sui fianchi- Del tipo? Tradirvi forse? Peggio di così, credimi, non potreste essere messi

Meimi abbassò la testa- Penso invece che potresti prendere la moto e andare da solo

Alzò un sopracciglio, sorpreso- Che strano, questa ipotesi sembra quasi turbarti- Sorrise, voltando il capo

Mei- In un certo senso è così…- Strinse i pugni- Ed è una sensazione alquanto fastidiosa

Raye- Senti, perché non passi questi ultimi giorni di calma col tuo ragazzo? Penso potresti creare spiacevoli equivoci standomi attaccata

Mei- Uno, non ti sto attaccata!- Si impettì- Secondo, se ti davo così fastidio potevi dirmelo subito. E terzo, io faccio un po’ quello che mi pare!

Scosse la mano, sorridendo- Non mi dai fastidio, mi sei del tutto indifferente- Fece una pausa, mordendosi la lingua- Solo non vorrei trovarmi il tuo demone al collo, tutto qui

Mei- Goku non è un idiota, o almeno non fino a questo punto. E comunque io passo il mio tempo un po’ con chi voglio

Fece un leggero inchino- Lieto della tua presenza allora…- Si tolse la giacca e gliela gettò addosso- Mettitela, stai congelando

Mei- Com…

Le indicò le guance- Quando ti si arrossano in quel modo.. vuol dire che hai freddo- Sorrise nuovamente e si voltò iniziando a camminare.

Lei restò impietrita, con la sua giacca in mano. Qualcosa dentro di lei stava facendo le capriole, un qualcosa che voleva uscire essere ascoltato. Inghiottì più e più volte mordendosi le labbra. Quando sentì il gusto ferroso strinse i pugni- Ma dove cazzo sarà quel cretino di Goku?!

 

 

*

 

 

Sfregò la punta delle dita sul suo naso- Sicuro che vuoi perdere il tuo tempo qui, con me?

Sorrise- Non vedo come potrei spenderlo in maniera migliore- Si sporse in avanti, baciandola e cercando con le mani il suo corpo caldo… nudo

Lei si accoccolò in quel piacevole abbraccio, conscia di non aver mai provato una sensazione anche lontanamente simile- Se continui a trattarmi con tutta questa gentilezza potrei seriamente innamorarmi di te

Le soffiò via dei riccioli castani dal viso e sorrise- Non vedo l’ora

Si incupì- Ma in caso.. non ti lascerei mai andare….

Gojyo- Hei- Le diede una piccola testata- Avevamo detto di non parlarne in questi giorni, o sbaglio?

Enie- Quindi devo smettere di dirti che è un errore madornale?

Annuì, deciso- L’unica cosa che ti è concessa dire sono solo espressioni di piacere e cose gentili nei miei confronti- Le soffiò in un orecchio.

Lo strinse forte- Vorrei passare il resto della mia vita in questa stanza con te… è un reato?

Gojyo- Un gravissimo reato- Le baciò una spalla

Enie- Ho paura… Gojyo…

Alzò appena la testa e le passò la lingua su una guancia- Andrà tutto bene, te lo garantisco io

Sorrise- Si… mi fido… di te mi fido

 

 

*

 

Scese gli scalini, lentamente, tenendosi ben stretta alla ringhiera. La paura di cadere, di sprofondare, era troppa. E invece avrebbe dovuto reggere, sopportare, essere forte per molto, moltissimo tempo.

Non c’erano più attimi per piangere, disperarsi. Le lacrime agli occhi dovevano sparire. Avrebbe dovuto affrontare prima di tutto suo fratello e le relative spiegazioni che lui le avrebbe buttato addosso.. e solo dopo, solo dopo i suoi occhi sbattendo più volte e perdendo le nuove lacrime che si sarebbero sicuramente andate a creare, sarebbero stati pronti per la sfida più grande. Perché lei no, non l’avrebbe mai lasciato morire senza far nulla. Per niente al mondo. Era solo questa convinzione che le dava la forza di alzarsi dal letto, tentare di sorridere e comportarsi come nulla fosse.

Goku- Yuu

Incrociando i suoi occhi dorati si sentì sprofondare. Come stava bene strutta dal dolore per la perdita del suo primo amore.. non era nulla alla morsa che ora le avvolgeva il cuore. Sarebbe stato anche molto facile parlare con lui, confidarsi. Insieme avrebbero trovato sicuramente una soluzione per salvarlo. In fondo erano le uniche persone al mondo che lo amavano intensamente.

E invece si impiantò in faccia un sorriso un po’ spento- Goku- Chinò appena il capo in cenno di saluto

Goku- Come ti senti?- Chiese titubante- Stavo venendo a portarti questi- Le tese un sacchetto piuttosto pesante.

Allungò le mani e frugò al suo interno. Istintivamente afferrò un succo di frutta, lo aprì e lo bevve a grandi sorsi- Ahhh- Esclamò- Buonissimo

Goku- Ti senti un po’ meglio?- Domandò ora speranzoso

Questa volta non dovette nemmeno calcare un sorriso, le uscì spontaneo- Fosse per me li berrei tutti.. sono una droga.. sono tutti per me?

Fece il segno della vittoria- Tutti regolarmente tuoi

Prese il sacchetto- Allora ti ringrazio, sei stato più che gentile

Goku- Senti hai..- Si grattò il capo-… notizie di Sanzo? Non è sceso nemmeno lui per pranzo

Il suo nome la fece trasalire. Girò lo sguardo appena in tempo- Ah no? Mi ha portato la cena ieri sera poi non so- Fece spallucce. La prima delle tante bugie.
Goku- Capisco- Non seppe se crederci davvero

Yuu- Hai provato nella sua stanza?

Goku- No.. sarei passato da te poi da lui

Afferrò due succhi e glieli porse- Allora trovalo e beveteli insieme.. parlate un po’! Parlare fa bene!

Goku- Ah.. si… Grazie sai, prenderò seriamente il tuo consiglio.. allora ci vediamo dopo!

Yuu- Si…- Lo salutò con la mano.

Si accasciò appena sui gradini, portandosi subito una mano sulla bocca. Si era ripromessa di non piangere.. allora perché?.. perché in cuor suo sperava che Sanzo si fosse aperto con Goku? Una cosa simile non sarebbe mai successa…

No.

Non poteva nemmeno pensare a una vita senza accanto quell’uomo così arcigno e burbero.

Il solo pensiero le procurava la nausea.

Non aveva provato così dolore mai nella sua vita, quella sensazione di totale nullità.

Eppure lei doveva fare qualcosa…. Doveva

 

*

 

Si accese una sigaretta. Lei gliela strappò subito dalle mani portandosela alla bocca e aspirando generosamente… iniziò subito a tossire, la mano che batteva sul petto non le procurava alcun sollievo. Corse fuori in cerca di acqua o qualsiasi altra cosa le portasse via quel gusto tremendo dalla bocca.

Lui sbuffò, indifferente, ritornando a puntare gli occhi sulla ragazza dai capelli ricci che stava da ore ormai raccontando le peculiari caratteristiche degli elementi più significativi della sua famiglia.

Gojyo- Quindi, ricapitolando- Incrociò le braccia dietro le spalle- Frederick e Daniel usano rispettivamente delle lunghe e assottigliate spade che tengono nascoste nei pantaloni e hanno la passione di infilzare la gente come spiedini

Enie annuì, poi rivolse l’attenzione a Goku che continuò il riepilogo- Poi c’è Sato.. Chiamato anche Sato Mortale per la sua indole a buttare da un luogo alto le sue..vittime- Deglutì

Raye incrociò le braccia- Infine Ian, il membro più pericoloso e il vero capo dell’organizzazione. Lui usa prevalentemente le pistole come arma e uccide a sangue freddo le sue vittime augurandole una buona vita dopo la morte

Hakkai- ‘Good Luck’…

Goku- Certo che è un tipo macabro questo Good Luck però..

Enie stava per ribattere qualcosa ma si morse un labbro.

Mei- Mi sembra di capire però che non ci darà troppa noia, o sbaglio?
Il viso della ragazza si colorò appena- E’ l’unico che mi abbia mai dato retta lì dentro.. non dico che non combatterà.. ma… magari… vedendovi insieme a me….

Sanzo- Non possiamo basarci su ‘se’ e ‘ma’.

Enie- Hai ragione, scusa- Abbassò il capo- La mia è solo una speranza… comunque, io più di questo non posso dirvi

Hakkai- E’ già molto di più di ciò che sappiamo di solito- Sorrise dolcemente.

Meimi si passò le mani sulla faccia- Quindi cinque giorni e raggiungeremmo la casa principale…

Hakkai si alzò- Direi che sapendo meglio il piano posso anche andar a far provviste… Sanzo?

Il bonzo si alzò a sua volta- Domani mattina, all’alba. Tu farai la guardia tutta la notte- Si rivolse a Raye- Dormirai durante il viaggio

Gojyo- Non penso troverò grandi difficoltà a guidare una moto- Fece spallucce

Raye- Come volete, allora vado a riposarmi già da ora.. mangerò stanotte

Yuu sbucò dalla porta, la bocca leggermente bagnata, il mozzicone ancora tra le mani.

“l’ultima notte… “

 

 

*

 

 

Alzò in tempo gli occhi, giusto per fermare una mela che altrimenti sarebbe caduta sulla sua testa. La seconda però lo prese in pieno sul naso.

Si lamentò a bassa voce per infine ringraziare e dare un morso a quella succosità.
Lei si rannicchiò vicino a lui, poggiando la testa sulle ginocchia.

Raye- Dovresti dormire. Non mi fido molto di quel Gojyo, non tanto da fargli guidare la mia amatissima moto

Alzò un sopracciglio- Perché io la so guidare?

I suoi occhi assunsero un’espressione dubbiosa. Sorrise tornando a mangiucchiare la mela.

Mei- Sai, è fastidioso

Raye- Cosa?- Domandò, non voltando nemmeno lo sguardo

Mei- Non ricordarmi assolutamente di te ma cercarti continuamente

Per poco la mela non gli si conficcò in gola. Tossì, più forte che poteva, per poi cercare la bottiglietta d’acqua accanto a lui.

Mei- Tu..- Continuò- In qualche modo sembri conoscermi più di quanto vuoi farmi credere… è perché hai dentro di te parte dei miei ricordi?

Cercò la risposta più adeguata- Si..

Socchiuse gli occhi- Tsè, non vali granchè come bugiardo.. vedila così, anche se mi dirai cose compromettenti potrai sempre farmele dimenticare, no?

Questa volta puntò fisso i suoi occhi color di lago di montagna fissi su di lei- Non voglio mai più entrare nella tua memoria

Fischiò- Wow, che risposta categorica

Raye- Entrerò nella mente di qualcuno solo per difendervi, questa ultima volta

Mei- Sai cosa mi sorprende? Che tu sia così sicuro di andare a morire

Raye- Non sono forte e battagliero come te… La mia ‘arma’ può avere efficacia offensiva contro un nemico alla volta, fossero già in due posso fare ben poco

Mei- E non ti ho mai insegnato nulla?
Raye- Che domanda è?

Mei- Ho una teoria a riguardo… noi ci conoscevamo già, vero? Non ci siamo visti solo di sfuggita quando mi hai rubato la memoria

Raye- La tua non sembra una domanda

Mei- Non lo è

Sorrise- Ti assicuro che non c’è nulla di più di quello che ti è stato detto

Mei- Menti peggio di Enie

Raye- Keitel- Disse velocemente. Poi si bloccò, il suo respiro si bloccò. Non nominava quel nome da ormai troppo tempo. Un nome che doveva rimanere tabù.. per sempre

La ragazza sospirò- D’accordo, non ti chiederò più niente.. ma dopo che avremmo distrutto i Krafenberg voglio quanto meno approfondire questa situazione..

Raye- Non c’è nulla da chiarire- Seccò il discorso- E ora vai a dormire, è tardissimo

Scosse la testa- Questa coperta è abbastanza grossa per entrambi- Ne tirò una piccola parte sulle gambe- Se dovessero attaccarti mi sentieri meno in colpa. La mia nuova coscienza è abbastanza irritante

Raye- Come vuoi, ma non voglio far conversazione

Mei- Mi trovi d’accordo- Appoggiò la testa sulla parete e chiuse gli occhi.

Restarono fermi circa un’oretta, senza guardarsi reciprocamente. Finché lui non sentì un respiro più calcato.

Si voltò appena per vederla dolcemente addormentata. Sorrise, delicatamente e cercò di aggiustarle meglio la coperta sulle spalle. Lei mosse appena le labbra e si sbilanciò da un lato, cadendo debolmente sulla sua spalla.

Con movimento fluidi le passo un braccio attorno al collo e la strinse appena. Le baciò la fronte e si appoggiò sulla sua testa con una guancia.

Raye- Ti amo Kei… ti amerò sempre.. non permetterò a nessuno di toccarti nemmeno con un dito, te lo giuro… -Nuovamente le posò un delicato bacio sui capelli

 

 

 

“Vai fuori dalla mia mente, dalla mia memoria, dalla mia vita. Ti sei presa tutto, le mie speranze, il mio amore. Chiudi quei tuoi occhi che di puro così poco hanno. Cancellami. Dimenticami. Amami. Allontana i tuoi capelli così morbidi dalla mia vista, però stringimi le mani, forte”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Continua…..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

^^^^^^^^^^^^^^^^^

Un aggiornamento dopo secoli, e devo ringraziare una certa persona per questo…

Che dire?… siamo a pochissimi capitoli dalla conclusione, in questi giorni sto apportando le ultime modifiche a quello che dovrebbe essere il penultimo capitolo… ma qualcosa ancora mi sfugge… avrei ancora un sacco di cose da dire su questi personaggi, soprattutto su Raye, mi sembra di aver detto così poco di lui.. anche la frase finale, parole e pensieri in contraddizione, tipico di questo personaggio.. splendido…

I ringraziamenti che devo porvi questa volta è più che grande, immenso. Non basterebbero mille grazie per spiegarvi cosa ho pensato leggendo i vostri commenti….

HOPE…RAFFY-CHAN.... WARASHI……. VALERY IVANOV…RIKA CHAN….. LAV..... immensamente grazie

AVALON9.... un commento che ha parlato più di molti altri..

MAMY-CHAN… grazie anche per le splendide canzoni consigliate

 

…. Questa volta davvero…. Grazie a tutti

 

 

 

 

Canzoni usate:

Linkin Park – Leave out all the rest

Olivia – Winter sleep

Rascal Flatts – What hurts the most

 

Copertina:

Yuu stesa su un prato, occhi chiusi. Goku a fianco a lei, sdraiato a pancia in giù, mani sotto il mento. Hanno una cuffia a testa. Goku è sveglio e sembra apprezzare particolarmente la canzone(o la compagnia)

 

 

 

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Capitolo 25
*** Breathing words ***


25

25   BREATHING WORDS

 

 

 

 

 

Aprì lentamente gli occhi, non troppo sicura che quel gesto le avrebbe regalato un sorriso.

Investita dalla luce diretta li richiuse subito, girandosi di scatto e cercando riparo sotto il cuscino.

Scontrando qualcosa però si alzò col busto velocemente per fissare coi suoi occhi assonnati un paio di occhialetti posati su un naso perfetto.

E il sorriso le si dipinse sulle labbra come un’opera d’arte.

Si accoccolò vicino a lui, sistemandosi al meglio- Mi sono spaventata.. prima mi sono svegliata e tu non c’eri

Lui alzò il giornale che stava leggendo, come segno di ‘chiara’ risposta.

La ragazza mugolò qualcosa e si rigirò appena.

Sanzo- Hai fame?- Chiese con voce roca

Scosse la testa, alzandosi e avvicinando i loro visi- Non di quello che pensi….

Le scostò una ciocca dagli occhi- Mi fa piacere sapere che non ti ho soddisfatta questa notte

Yuu- Non ne avrò mai più abbastanza- Calcò le parole centrali

Sospirò, buttando per terra il giornale ormai imparato a memoria- Penso che ora dovremmo alzarci, è ormai l’alba.. ho già trasgredito al mio stesso ordine

Yuu- Vero.. non è da te- Sorrise, ignorando il pensiero dell’imminente partenza

Sanzo- Molte cose non sono più da me ormai

Yuu- E questo ti dispiace?

Rifletté un attimo- Si- Si staccò da lei e cercò qualcosa tra gli abiti sparsi

Lei non considerò nemmeno quella risposta secca. In cuor suo sapeva bene che se lui fosse rimasto l’uomo arcigno che aveva conosciuto entrambi si sarebbero risparmiati un sacco di dolore.. ma il pensiero del futuro non poteva fermarli, non doveva. Era una cosa stupida oltre che irrazionale.

In quel momento lui le lanciò un pacchettino- Mi sento già particolarmente stupido, vedi di non commentare più del dovuto

Guardò il pacchettino argentato con curiosità. Si sistemò sulle lenzuola, coprendosi le spalle nude con la coperta- Posso aprirlo?

Fece spallucce- Vedi tu

Sfilò il nastrino con estrema cura, godendosi ogni istante di quel momento. Afferrò il sacchettino di carta bianco e lo rimirò per qualche istante.

Sanzo- Ecco… si…- Balbettò- L’ho vista per puro caso e….- Si grattò la testa- Cazzo, mi sento un completo imbecille

Lei gli allungò la catenina e si tirò su i capelli.

Silenziosamente gliela allacciò. Si trovò a respirare il profumo dei suoi capelli, a baciare la sua pelle.

Lei trattenne a stento le lacrime che uscivano prepotentemente, fino ad arrivare alla piccola pistola che ora aveva fra l’incavo del collo

Sanzo- Canta per me

Tirò su col naso- Cosa?

Sanzo- Qualsiasi cosa

Si lasciò cadere sul suo petto e trascinare verso il materasso, l’uno sopra l’altro. I loro cuori erano attaccati, ne si poteva quasi udire il battito in sincrono

Yuu- Ti amo

Lui non rispose, ma il suo battito accelerato parlò per lui.

Yuu – C’è una parte di me che ti segue anche se non ci sei, non mi vuoi

         C’è una parte di me che fa parte di te

         Ci convivo da un po’ oramai

 

 

“Mi hai dato tanto di te. Così tanto, da farmi struggere il cuore. Ogni tua parola non era musica e nemmeno un canto. Era una parte di te, che mi stavi regalando. Ed è per questo che mi sei così cara”

***** *****

 

Partirono che il sole era già sorto da un pezzo. Nessuno commentò il ritardo del bonzo e di Yuu. Nessuno aveva molta voglia di parlare in realtà.

Meimi guidava la moto con attaccato dietro Goku, Raye aveva preso posto vicino a Yuumei e cercava di prendere il giusto sonno che ogni buca gli impediva di prendersi.

Gojyo non aveva mollato la mano di Enie da quando erano saliti. Hakkai rimase in silenzio, senza mostrare il suo giovale sorriso.

Ben presto Yuu si lasciò scivolare vicino a Raye e cadde anche lei in un sonno poco rilassante.

Si svegliarono entrambi all’ora di cena, il pranzo avevano deciso di saltarlo per accelerare i tempi.

Goku- Sembriamo tutti caduti di guerra- Fu l’unico commento leggermente più ‘spiritoso’ che si avvertì in tutta la serata.

Dormirono a turni e all’alba ripartirono velocemente.

In questo esatto modo passò anche tutto il secondo giorno.

 

Mei- Suggestiva- Fu l’unico commentò dell’enorme rudere a cui davanti si erano fermati

Gojyo- Dite che è sicuro?

Hakkai alzò gli occhi al cielo- Un riparo sicuro per la notte almeno.. la temperatura è notevolmente calata senza contare che sta sicuramente per piovere

Yuu tirò su di naso un paio di volte per poi starnutire

Sanzo- Entriamo

Raye- Se vi può interessare dentro non c’è nessuno direi…

Goku- Nemmeno io avverto presenza

Hakkai- Perfetto, andiamo allora

E la prima goccia di pioggia cadde sul suo monocolo

 

Goku- AAAAAAAAAAh, sono stufo- Si cacciò indietro, incontrando la parete di roccia- Penso di sapere a memoria ogni cunicolo, stanza, persona di quella dannata villa, castello o cosa diamine è >___<

Hakkai- Goku ha ragione. Siamo stanchi, tutti. Abbiamo deciso come agire e dove Yuu e Enie dovranno aspettarci… mancano solamente tre giorni per arrivare alla nostra meta, cerchiamo di riposarci il più possibile.

Yuu si strinse le spalle- Io ti prendo in parola..- Gattonò vicino al futon

Goku- Tutto bene???

Yuu- Si.. ho solo molto freddo…

Alzarono gli occhi. La stanza che avevano scelto era la centrale, l’unica con ancora una sorta di riparo sopra la testa. La pioggia scendeva incessante da parecchie ore e non erano nemmeno riusciti ad accendersi un fuoco.

Raye sospirò- Vi consiglio di dormire molto vicini..- Alzò la testa verso una parete gocciolante- Altrimenti domani rischiate di non risvegliarvi… - Notando l’imbarazzo generale si alzò e si avvicinò alle uniche due torce funzionanti- Bene, ora le sto per spegnere, il buio calerà su di voi.. forza signori, non abbiate timore.. questa potrebbe essere l’ultima vostra notte- Rise

Mei- Gufo

Raye rispose con una pernacchia.

Enie non aspettò oltre, si avvicinò a Gojyo e si strinse a lui dentro al futon.

Gli altri aspettarono che il buio completo invadesse la loro vista.

Goku afferrò Meimi che, controvoglia, si strinse a lui.

Yuu cercò la mano di Sanzo, non trovandola si rannicchiò su se stessa. Avvertì poi un futon posarsi sopra il suo e un corpo caldissimo entrarvi all’interno.

L’odore di nicotina le invase dolcemente le narici. Afferrò il suo viso e lo baciò con prepotenza.

Lo baciò, toccò le sue labbra e il suo viso finché ebbe abbastanza fiato e coscienza per farlo.

Sanzo- Dormi- Le sussurrò dolcemente nell’orecchio- Io non ti abbandonerò

Tradita da quelle parole e dalla sua stessa speranza si lasciò andare al caldo tepore emanato dal corpo amato e chiuse gli occhi, cercando la giusta pace.

 

 

 

 

 

* * * * * * * * * * * *    * * * * * * * * * * * *   

 

Non aprì nemmeno gli occhi, non aveva tutta questa fretta. Sentiva la testa girarle appena e questo la invogliò sempre più ad accoccolarsi al cuscino che … in realtà non aveva nessun cuscino sotto la testa. Chissà dove lo aveva lanciato durante il sonno.

Mosse le labbra secche, passandoci sopra la lingua, avvertendo uno strano gusto metallico. Non ci diede troppo peso.

Allungò un braccio, tastando la superficie accanto a lei. Le sue labbra si incresparono in un dolce sorriso trovando una mano. Non fece caso al tessuto scialbo e sciupato che stava tastando, risalendo accuratamente il braccio, era ancora avvolta in un tranquillo dormiveglia.

Il risveglio però fu immediato. Non trovando nessuna spalla al tatto ma solo il vuoto e un liquido melmoso tra le mani iniziò a piangere e cacciò un urlo ben poco soffocato.

Si gettò verso l’angolo opposto della stanza trascinando dietro il sacco a pelo e ponendoselo davanti come scudo.

E in quel momento vide l’orrore nella stanza.
Il braccio, solo quello, chiaramente di umano. Il sangue che sporcava praticamente ogni cosa, persino il soffitto. I loro zaini buttati in un angolo, decisamente poco intatti.

Si voltò giusto in tempo per non vomitarsi addosso.

Ma sul liquido giallastro iniziò a gocciolare qualcosa di ben altro colore.

Si tastò la testa, terrorizzata.

Si era chiesto per un millesimo di secondo come aveva potuto non accorgersi di quel putiferio.

Risposta, lei se n’era più che accorta. Era stata lei stessa a dare l’allarme.

Era uscita per cercare un posto ‘tranquillo’ e si era vista puntare una pistola contro la tempia.

I nemici li avevano trovati, non solo, si erano avvicinati troppo cogliendoli totalmente di sorpresa.

Era la fine.

Nella disperazione era riuscita a liberarsi da quella presa e dare l’allarme. L’uomo però l’aveva seguita e presa a pugni.

Ovviamente la reazione dei suoi compagni non si fece attendere.

Però l’unica cosa che ricordava erano le urla di Sanzo mentre le intimava di scappare, Enie che veniva agguantata da un nemico, una lama troppo, troppo vicina al collo di Goku e un gran dolore alla testa. Poi più nulla.

Il dolore le invase completamente la testa.

Si portò le mani sul capo e iniziò a scuoterlo.

Lei era viva, almeno in quel momento.. ma i suoi compagni?……. Sanzo?

Ma soprattutto, se c’era una battaglia in corso, come mai non avvertiva nessun rumore?

Provò ad alzarsi ma le gambe le cedettero rovinosamente.

Come una bambina in preda al panico iniziò a piangere, sconvolta dalla possibile perdita.

Non era possibile. Non poteva essere rimasta solo lei in vita. Non se lo sarebbe mai perdonata.

Fece dei gran respiri, tentando di riacquistare un minimo di lucidità.

No.

Sicuramente erano vivi e si erano spostati in un luogo molto lontano.

Magari erano addirittura partiti per il castello dei Krafenberg, pensando fosse più sicuro lasciarla lì.

No.

Nemmeno quello era plausibile, Sanzo non l’avrebbe mai lasciata in quello stato.

Chiuse gli occhi focalizzando tutte le possibilità, ma la sua mente la conduceva verso le ipotesi più tragiche.
Quando riaprì gli occhi, totalmente sconvolti, il suo battito dovette accelerare ulteriormente.

-Oh, ma allora sei viva- Un sorriso piuttosto soddisfatto, di chi la sa lunga- L’avevo detto al capitano dovevamo perlustrare meglio la zona- Si girò in più direzioni- C’è qualche altro tuo compagno qui?

Yuu- Perché cazzo hai quell’aria così tranquilla?- Sibilò

Il ragazzo dai capelli biondi legati in un codino sorrise- Me ne chiedi il motivo? Tu saresti agitata se davanti a te ci fosse un colibrì zoppo?

Yuu- Ti ho chiesto.. PERCHE’ CAZZO SEI COSI’ TRANQUILLO?????- Le uscì una voce diversa, come impazzita.

Scosse la testa- Vedo che l’agitazione ormai ti ha pervaso. Ma tranquilla- Estrasse lentamente un’arma- Oggi è il tuo giorno fortunato. Avessi incontrato uno dei capitani ti avrebbero uccisa lentamente, io sono molto più discreto.
Rise, una risata isterica- Tu, vorresti uccidere me?- Si alzò, senza troppa fatica questa volta- E tu credi veramente io mi faccia uccidere da un fottutissimo bastardo come te?

-Oh oh oh, vuoi difenderti? Sei fin carina nella tua pateticità!

Ghignò- Ridi pure finché puoi, ma giuro che ti strapperò il sorriso, anzi no direttamente le labbra dalla faccia, poi le pesterò sotto i miei piedi e ci ballerò fino all’alba

-Un po’ macabra come cosa per una ragazza, non pensi?

Gli puntò il dito contro- Tu non hai diritto di giudicarmi, lo hai perso da molto tempo. Non ho parole per descrivere tutto il mio disprezzo nei tuoi confronti. Ti staccherei la testa e ci giocherei a bowling

-Ora basta, mi sto stancando di queste tue stronzate

Yuu- No.. sono io che mi sono stancata. Ucciderti sarà anche l’ultima cosa che farò nella mia vita ma.. lo farò… per me… e per la mia famiglia…. Per tutte le persone che erano al tuo funerale.. per tutte le persone a cui hai tolto la speranza di vivere….

Alzò un sopracciglio

Yuu- Guardami… GUARDA LA MIA FOTTUTA FACCIA BRUTTO PEZZO DI MERDA!- La sua voce riecheggiò- E’ stato un segno divino ti presentassi proprio tu, ora.. davanti a me…. Per permettermi di ucciderti.. con le mie mani.. con le tue stesse mani…

-Yuumei- Sbarrò gli occhi

Yuu- Kodja- Ringhiò a bassa voce

 

 

* * * * *

 

Camminava a passi lenti, cadenzati. Aveva smesso di correre ormai da tempo.

Non aveva mai provato così tanta rabbia nella sua vita, almeno questa era la sensazione. E il pensiero che quell’ira era rivolta verso un umano lo rendeva ancora più squallido.

Il nemico l’aveva afferrata per i capelli e trascinata via, non curandosi delle sue continue urla. Lui gli stava a malapena dietro, dovette notare con irritazione quanto potessero essere veloci quei dannati mercenari. Ma alla fine la resistenza di un umano non è nemmeno paragonabile a quella di un demone.

E ora, con gli occhi iniettati di sangue, lì seguiva a debita distanza mentre l’umano la trascinava ormai a fatica. Lei aveva smesso di urlare ma non di graffiare più che poteva le mani del suo aguzzino.

Dopo l’ennesimo strattone sentì la collera raggiungere livelli insopportabili.

Richiamò la shakujyo e la lanciò secca verso l’inerme nemico.

Il braccio che teneva saldamente i capelli si stacco con un colpo secco.

L’uomo urlò portandosi inutilmente una mano sulla spalla. E infine il colpo decisivo non tardò ad arrivare recidendogli interamente la carotide.

Enie soffocò un grido appiattendosi alla parete.

Lui l’afferrò, caricandosela sulle spalle e iniziando una camminata furiosa.

Si calmò dopo interminabili minuti, quando decise finalmente di rimetterla giù.

Barcollò qualche istante cercando un appiglio- Sangue alla testa..- Mormorò trovando un saldo braccio a sorreggerla

Gojyo- Scusami

Enie- Per avermi salvata?- Domandò massaggiandosi i capelli indolenziti

Lui le prese le mani e le posò un bacio sulla testa- Per non essere diverso dalla tua famiglia

Dopo un attimo di tentennamento sorrise- Hei.. mi voleva uccidere, o fare qualcosa di simile.. mi hai salvata, il come è irrilevante… - Lo abbracciò- Non potrebbe esserci una persona così diversa da loro in tutto il Toghenkiò

Posò una guancia sulla sua testata riccia e sospirò profondamente- Tutto bene? Stai tremando..

Scosse la testa- Sono solo preoccupata… Yuu…

Gojyo- Sicuramente Sanzo e Hakkai staranno facendo a gara per chi la protegge meglio- Ghignò- stai tranquilla.. e poi la testa di Yuu è abbastanza dura direi!

Enie- Però.. sarei più sicura se ritrovassimo tutti… Kei… Raye…

Le accarezzò il viso- Monti sulle mie spalle? Andremo più veloce- Si chinò appena

Goffamente lei saltò su di esse e si aggrappò saldamente al suo collo. Gli baciò una spalla e poi sentì solamente il rumore sordo dei passi lungo il cunicolo

 

*

 

Ombre furtive si aggiravano quattamente tra gli stretti corridoi dei sotterranei.

Si fermavano di scatto e, dopo alzata di mano, ripartivano veloci.

Il primo della fila sbuffò e si voltò appena- Non puoi andare un po’ più veloce tu?

In risposta ne ricevette uno ‘tsk’ molto motivato- Non tutti sono fanatici della resistenza come te sai?

Grugnì- Qui non si tratta di resistenza, ma di non essere di troppo

Rise- Mi sembra tu stia parlando di ben altra cosa, ragazzino

Goku- Ragazzino a c…

Nuovamente una mano si alzò e si appiattirono alla parete.

Dei passi leggeri gli transitarono a fianco con cautela.

Una mano lentamente scese giù e tirò un lieve sospiro.

Goku- Continuo a non trovare senso a tutto questo.. perché non possiamo bloccarli quando ci passano davanti? Che inutile perdita di tempo

Raye- Allora sei proprio ottuso!- Bisbigliò- Non hai visto che girano in gruppetti? Se anche solo uno di loro riesce a dare l’allarme ci ritroveremo contornati da tutto l’esercito.. in questi cunicoli non avremmo grandi possibilità

Goku- Tsè, forse te ne lasceresti scappare uno ma..- Sorrise beffardo

In risposta però ebbe solo un ghigno soddisfatto. Il ragazzo alzò un dito indicando il corridoio dietro l’angolo.

Goku alzò un sopracciglio e si sporse appena. Per terra era riverso un uomo, le mani che sembravano grattare l’aria, al suo fianco una pistola.

Raye lo superò- Penso sia al suo primo mese di vita.. non ricorda nemmeno come si mangia

Mei- Smettetela voi due- Esordì, spazientita- Ha ragione Raye. Non possiamo permettergli di individuarci, ci troveremo davvero nei casini…- Il giovane sghignazzò- Ma.. ha anche ragione Goku, continuare così non ci porterà da nessuna parte. Stiamo solo girando a vuoto

Raye- E quindi che proponi?

Si mordicchiò un dito- Non lo so.. ci hanno fregato per benino.. chissà da quanto ci stavano osservando.. e noi stavamo beatamente riposando e magari anche ridendo…

Raye sospirò- In effetti siamo stati degli emeriti idioti… un nascondiglio così sicuro in terra dei Krafenberg.. era troppo bello.. probabilmente in uno dei loro piani c’era attirarci in questa direzione al calare del sole, non me ne stupirei… senza contare che questo potrebbe essere anche una delle loro basi d’addestramento

Goku- Addestramento?

Raye- I mercenari devono essere abituati a spostarsi in zone ristrette, senza apparente via d’uscita. Devono sapersela cavare in ogni situazione.. Yuumei dovrebbe avervi parlato dei sotterranei del palazzo dove ci siamo incontrati….. è la loro specialità- Alzò gli occhi alle immensi soffitti.

Goku- Quindi?

Raye- Quindi Keitel ha nel dna questa preparazione- La guardò- Dovresti riuscire a trovare un’uscita o quanto meno un luogo sicuro solo seguendo la memoria latente…- Sorrise- Da come ho notato i movimenti da mercenaria ti sono rimasti

Lei si guardo le mani che stringevano un pugnale piuttosto lungo e una pistola. Istintivamente nascose le armi dietro la schiena-… cerchiamo gli altri, almeno uno di loro.. in quattro avremo sicuramente più possibilità

Goku- Si ma da che parte…

In quel momento un enorme boato li costrinse a tapparsi le orecchie e chinarsi appena.

Goku- Cazzo era?- Urlò sgomento

Mei- Non ne ho la più pallida idea…

Raye- Che facciamo? Seguiamo la direzione del botto o l’opposta?

 

*

 

Si era trattenuto fino a quel momento, osservando cautamente gli stretti cunicoli in cui era costretto a muoversi. Aveva paura di buttare giù il pilastro centrale e il tempo per comprendere la struttura del tutto proprio gli mancava.

Ma alla fine aveva ceduto alla tentazione. O forse alla follia.

Non si era trovato ad uccidere mai tanti umani nella stessa frazione di secondo.

Non aveva resistito, erano in troppi e a lui proprio il tempo di tenerli buoni scarseggiava. O forse era sola la pazzia del sapere in pericolo la donna che amava a renderlo così tremante d’ira.

L’aveva vista piombare al suolo, come un sacco. Si era sentito morire di dolore, ma nello stesso tempo si era trovato costretto a lasciarla lì, inerme, nella speranza di allontanare il più possibile quell’orda di nemici. Era decisamente troppi, più di quanti ne avesse mai visti in una sola volta.
Respirò a fondo osservando la polvere delle pareti che aveva raso al suolo danzare lentamente verso il basso.

Non aveva più fiato in corpo, l’impazienza era una nemica mortale.

Socchiuse gli occhi, aspettando remissivo una nuova orda di mercenari pronti ad ucciderlo.

Si stupì enormemente quando dalle macerie si fecero spazio solo due uomini.

Uno era altissimo e mingherlino, il viso vagamente sciupato. L’altro era più basso e decisamente più muscoloso, il viso rosso e tozzo ma decisamente più giovanile. Entrambi avevano sulle spalle un mantello nero con un simbolo che si poteva scorgere malamente tessuto sulle spalle.
Si fermarono ben distanti da lui, poco dopo la voragine di calce e cadaveri.
-Lei dev’essere il Signor Cho Hakkai- Disse quello più mingherlino, facendo quello che sembrava stranamente un inchino- Lieto di conoscerVi messere, le Vostre gesta parlano per voi- La sua voce era cordiale e lucida.
Hakkai- E Voi dovreste essere Sir Frederick e… Daniel- Indicò l’uomo più robusto che fece subito un passo avanti e un maestoso inchino.
Daniel- Lieto che i nostri nomi possano appartenere già alla Vostra memoria- Il suo tono delicato stonava con l’aspetto così rozzo.

Due. Due dei Krafenberg davanti a lui. Non poteva pensare qualcosa di peggio. Da come ne aveva parlato Enie giravano quasi sempre singolarmente. Entrambi però amavano il combattimento con le pistole, a merita distanza dunque. Meglio così, l’avrebbe agevolato almeno.

Frederick- Ah, come mi duole incontrarLa in un momento così spiacevole. Capirà, non potevamo ancora ignorare la Vostra presenza. La cosa è resa ancora più spiacevole dalla stima che nutriamo verso di Voi e i Vostri amici. Vi avremmo volentieri avuto come nostri mercenari

Sfoderò uno splendido sorrise- Spiacente di dover declinare la vostra gentile offerta, Signori ma…- Fece spallucce. Il fiato gli mancava, aveva corso troppo. Usato troppe energie nel colpo di prima. Se ne sarebbero accorti? Doveva prendere tempo

Daniel- E dire che sareste stati degli ottimi mercenari- Bofonchiò risentito di quella terribile perdita. Fece scivolare velocemente entrambe le mani sulle fodere sopra la cintura

Hakkai- Pistole adatte per uccidere demoni- Constatò

Frederick- Non è nostra abitudine sottovalutare gli avversari, sopratutto del Vostro calibro

Stava per rispondere, una cosa qualsiasi. Ma esitò.. esitò quel tanto da fargli mancare la prontezza di vedere partire uno dei due fratelli verso di lui. Non avrebbe potuto schivare il colpo

…………….

…….

.

 

 

Continua….

 

 

 

 

 

­^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

E da qui parte la vera battaglia, mi scuso in anticipo se non saprò rendere come meritano queste scene ma… ho fatto del mio meglio!!!!

Un immenso grazie a chi continua a seguirmi e chi mi sprona! Avevo smesso per motivi personali di scrivere ma.. in questi giorni ho ripreso.. e posso affermare che l’ultimo capitolo è finalmente in fase di conclusione. Per ora sarà il capitolo 28… mi riservo, valutando la lunghezza, di inserire il tutto nel 27… ve lo comunicherò.. o no, chissà!

Comunque grazie a tutti, anche a chi legge senza commentare!!!

Grazie a RAFFY(amica Raffina)

Grazie a HOPE, alla quale dedico questo capitolo, mia saggia maestra dell’horror(Sanzo è sempre stato un idiota ma su questo gli do ragione. Sa che dovrà morire entro pochi mesi.. dirlo e provocare altra sofferenza e addii strappalacrime? Non penso proprio….. In teoria, il potere di Raye risucchia TUTTI i ricordi e le sensazioni appartenute alla persona, almeno da quanto ha sempre saputo lui…. Gojyo e Enie coppia perfetta? Mmm…….Good Luck, sai da dove è nato? Proprio dalla canzone ‘stoned in love’ XD ci sta come personaggio, però è quasi il capo ufficiale quindi il più temibile davvero… Raye piccino ç__ç lui però vuole davvero tenerla lontana ma, come dire, non ci riesce U__U)

VALERY_IVANOV(eh si.. ho finito ora il 27.. direi che il 28 sarà l’ultimo, dopo solo un extra per spiegare bene ‘qualcosa’ che lascerò in sospeso…sai che anche io ora come ora non so come finirà? Nel senso.. sono in dubbio su un piccolo ma essenziale particolare. Ma non voglio rovinarmi la sorpresa XD…E’ la prima volta che mi cimento in una storia in cui non c’è solo un triangolo ma un intreccio di persone che non si sa, fino all’ultimo, se si metteranno con chi o cosa…è divertente … hai ipotesi sulla conclusioni? Sono aperta a ogni tipo di commento ^__^ )

LAV(Tu devi fare la veggente… perché, se ti ricordi, avevi già preso metà finale a metà storia XD ricordatelo XD )

 

Vi lascio con un quesito, posto ora a Valere….. secondo voi come potrebbe essere il finale? Avete solo due capitolo dopo questo per formulare ipotesi ma sarebbe bello se iniziaste a sfornare idee… come ho già detto sono indecisa su un solo particolare ma non mi farò influenzare dai vostri commenti, penso non sarebbe realistico. E Aggiungo un’altra cosa(giusto per mettere più ansia XD)…. Alla fine del capitolo troverete un piccolo spunto messo come spoiler, proprio perché preso dall’ultimo capitolo…

A voi la parola!!!!!

 

 

 

 

 

 

Canzoni usate:

Nek – Una parte di me

NickelBack – Next Contestant

Britney Spears – Break the Ice

 

 

Copertina:

Scena vista da sott’acqua. Raye sta sprofondando apparentemente privo di sensi, Mei sta risalendo energicamente

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SPOILER

 

 

 

… alla fine di questa storia solo in quattro si ritroveranno a viaggiare su Hakuryù

 

 

 

FINE SPOILER

 

 

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Capitolo 26
*** Worth it...? ***


26

Un enorme grazie a tutti voi, che attendete pazientemente ogni mio lontano aggiornamento, merci merci! Grazie a chi legge e basta e grazie a chi commenta… mancano ufficialmente tre capitoli alla fine e vi sarei sempre grata se vorrete continuare con le vostre ipotesi. Non risponderò singolarmente a ogni vostra supposizione perché, devo ammetterlo, qualcuno di voi ha compreso parecchie cose…

^__^

grazie a

RIKA e RAFFY!!!

HOPE(Pensa un po’ cara amica Hope che sto capitolo finirà anche peggio del precedente XD e poi si, tu rimane sempre la maestra dell’horror U__U non posso competere con te, no no!)

VALERY_IVANOV(Cavolo O__O ci hai dato dentro, un ottimo commento davvero, molto costruttivo per me ^__^ merci)

LAV(Hai pensato a una carneficina XD staremo a vedere)

FIGHTCLUB(Ma ciau, dovrei ‘obbligarti’ più spesso a commentare, altrochè! :P continua a farlo dai, mancano tre capitoli e poi finish! )

WARASHI(Ora che mi ci fai pensare.. hai ragione O_o nella storia c’è tutto ciò che hai elencato.. ma.. come ha fatto a starci?? O___O .. per la ‘risposta non avvenuta nel sonno’ posso dire in loro discolpa che erano praticamente mezzi morti, che non pensavano minimamente che sarebbero stati attaccati considerando quello un rifugio sicuro, che volevo rendere i Krafenberg particolarmente in gamba e infine che Yuu va lontana e se li becca prima lei XD)

 

Copertina:

Davanti a uno specchio, Yuu con una fascetta gialla nei capelli, in mano il fondotinta, intenta a truccarsi con lo scopo di rendersi chiaramente più bella. Sanzo ha afferrato il suo braccio, come per fermarla, ha un’espressione parecchio seccata in quanto pensa lei non debba farsi ulteriormente attraente

 

 

Canzoni usate:

Foo Fighters – The pretender

The Rasmus – In the shadows

The Rasmus – Open my eyes

 

 

 

26 WORTH IT...?

 

 

 

Si studiarono per attimi interminabili.

Fissi, immobili come statue.

Occhi colmi di rabbia contrapposti ad uno sguardo sbalordito. Eppure avrebbe dovuto leggere paura, non solamente sorpresa.

Iniziò lentamente a camminare, attaccata alla parete, le spalle basse.

Lui inarcò la bocca in un sorriso divertito- Sembri un ghepardo pronto all’attacco, sorellina. Strana visuale dato che sei sempre stata più simile a una gazzella

Ringhiò- Le cose cambiano. Per dirtene una, io non sono più tua sorella

Alzò le mani- E da quando i gradi di parentela possono venire cancellati?

Yuu- Da quando il proprio fratello uccide una madre, o un’intera famiglia, se rende di più l’idea

Ridacchiò- Non sono mai stato troppo ben voluto direi, ero la pecora nera

Scosse la testa- Non per tutti- Il suo tono era più vicino ad un sibilo

Kodja- Già.. tu e Kyoya la pensavate così. Ma l’affetto era reciproco, credimi

Yuu- Non nominare il suo nome con tanta disinvoltura, non te lo perdonerebbe. Hai ucciso di dolore nostra madre e questo non ti tocca nemmeno?

Fece spallucce- Ho saputo subito della morte di nostra madre, era malata mi risulta

Yuu- Dalla tua morte, è sempre stata malata.. e non parlare con quella noncuranza, mi fai ribrezzo

Kodja- La gente morta non è più un problema, è la gente viva dalla quale dovremmo guardarci

Si raddrizzò cominciando a intuire nuove visuali- Già.. hai ragione..e io che pensavo di scappare da casa perché fonte della mia continua insoddisfazione. Ma non era da lì che dovevo scappare… dovevo semplicemente trovare te.. eri tu il mio puzzle mancante

Alzò un sopracciglio- Hai un viso stralunato cara sorella- Si passò una mano fra i capelli biondi, completamente rilassato

Yuu- No vedi.. fino ad oggi mi attribuivo molte colpe. Tutti ci attribuivamo delle colpe, anche quel cinico di Fryon, forse lui più di tutti… e invece- Lo indicò con bramosia- Tu… tu sei la causa di tutto… però… perché… dimmi almeno perché

Si impettì- Finalmente una domanda divertente.. Vediamo- Si toccò il mento, pensieroso- Semplicemente la famiglia Krafenberg mi ha offerto un nuovo modo di vedere il mondo e usare la mia inutile esistenza. Ho aperto gli occhi, mi sono sentito un altro.. vivo… quando uccido la mia vita assume un valore in surplus, un exploì di emozioni….. affascinante

Socchiuse lievemente la bocca spalancata- Quindi è per sentirti vivo che sei un assassino? Che hai rovinato di proposito la tua e chissà quante altre famiglie?

Kodja- Detta così sembra una cosa sporca ma.. depurare il mondo da gente inutile è solo un bene. Le persone che fermano l’economia del nostro paese vanno bloccate, eliminate- Scandì le parole- Solo così i beni vengono preservati e si crea una città più ricca

Questa volta furono gli occhi a spalancarsi- Ma.. che….- Si passò una mano più e più volte sul viso-… ti giuro.. nella mia pazzia sto cercando di dare anche un senso alle tue parole ma… cazzo, non c’è! Nemmeno se mi impegno al massimo delle mie capacità non trovo nessun fottutissimo senso!

Kodja- Non ce lo devi trovare per forza. E’ il mio modo di vivere. Piuttosto tu, come si è trovata una provincialotta come te in un massacro del genere? Tu odiavi i film horror, sangue e annessi

Yuu- Ma che discorsi sono? Che c’entra un film?…. e comunque mi ci sono trovata perché la tua stupida nuova famiglia ci sta dando la caccia

Kodja- Siete nel nostro territorio

Yuu- Avete ucciso un bambino

Bloccò le sue parole poi, istintivamente, rise- Ma dai, sei tu quella tipa che hanno scambiato per Keitel? Non ci credo!- Rideva di gusto- Non si parla d’altro sai? Tutti pensano sia un ninja con l’abilità del travestimento ma…- La indicò- Cavolo Yuu… che attrice… - I suoi erano complimenti in piena regola- Essendoci coinvolto quel Raye pensavamo fosse davvero Keitel ma.. quel moccioso non si sarebbe mai esposto per salvare una mercenaria del suo calibro… che storia… interessante… il mio capo non ci crederà mai… mia sorella quella….

Non terminò la frase.

Yuu era riuscita ad afferrare il coltello che aveva saldamente appuntato nella cintura e si era scagliata su di lui,in preda a una furia omicida

 

 

*

 

Un brivido freddo gli percorse la schiena. La sentì tremare convulsamente, divincolarsi dalle sue braccia e gettarsi davanti a lui con le braccia spalancate.

In un istante capì chi si erano trovati davanti, non poteva capitargli di peggio.

Ian Krafenberg, il maggiore dei fratelli, il successore di diritto.

Sentendo una goccia di sudore colargli sulle labbra si riprese, richiamò l’arma e scostò Enie di fianco.
Il giovane di fronte a loro rimase immobile, quasi volesse dare il tempo a Gojyo di escogitare la miglior offensiva. Lui la scambiò per spavalderia e continuò a muovere velocemente gli occhi. Si erano ritrovati in uno stanzone ricoperto di massi e cemento ovunque. I detriti del soffitto sembravano lì da anni e l’odore stantio quasi nauseava.

Ma la cosa che lo irritava di più erano gli occhi, azzurri, di quell’uomo di fronte a loro, che con totale noncuranza sembrava attendere una qualsiasi sua mossa.

Lei non parlava, attenta a individuare ogni possibile mossa del fratello.

In attesa.

Erano tutti in una stremante attesa.
Ian fece un passo- Non mi sono nemmeno presentato, che scortesia. Sono..

Gojyo- So chi sei- Grugnì- Un’inutile feccia a capo di questa gente di merda

Il suo viso si fece duro. Gojyo ridacchiò soddisfatto di aver strappato un’emozione a quella lastra di ghiaccio.

Lui però continuo- Mi spiace che la pensi così, Sha Gojyo, non sai quanto sarei stato lusingato di accoglierti nella mia famiglia nei modi più onorevoli.

Enie- Cosa stai dicendo?- Sibilò

Ian- Le loro gesta sono famose, ingenua sorella, sia nel mondo degli umani quanto in quelle dei demoni. Uomini, demoni, fuori dall’ordinario.. hanno attorno un’aura mistica, penso tu te ne sia accorta. Fanno gola a molte rinomate famiglie. Avevamo gli occhi puntati su di loro da molto tempo.

Gojyo- Presto non avrai più quegli stupidi occhi, bastardo

Ian- Frena gli eccessi, Sha Gojyo. Ogni parola potrebbe esserti fatale, o determinare la tua salvezza

Nuovamente Enie gli si parò di fronte ma il mezzo demone la scostò, con poca delicatezza.
Ian- Ma prima.. dovrei avere una conversazione privata con mia sorella

Gojyo- Puoi togliertelo dalla testa lurido bastardo!

Ian- Soltanto perché hai avuto la grazia di frequentare il suo letto non vedo in cosa potresti essere utile in una conversazione tra familiari

Gojyo- Attento.. la tua totale indifferenza potrebbe portarti una morte più lenta di quella che voglio infliggerti

Enie toccò istintivamente il braccio del mezzo demone. La sua mano era fredda, gelida, e sudava. Il suo viso perfetto era contratto in una morsa di dolore e disperazione. La sua mente stava elaborando qualcosa di assolutamente illeggibile.

Gojyo- Enie…- La chiamò, afferrandole saldamente il braccio

Lei tremò- Non voglio che tu lo uccida… non voglio che vi facciate del male… voi….

Ian- Penso sia troppo tardi, adorata sorella. Non posso essere indulgente con chi ti ha strappato dalla tua famiglia e ti ha portato sull’orlo della morte

Gojyo- Famiglia? E la chiami famiglia questa????- Ormai la collera lo stava distruggendo

Ian afferrò in un gesto istintivo una pistola e la puntò verso di loro- Enie E’ la mia famiglia. Nulla potrà cambiare il nostro sangue.

Avrebbe sparato. Ma lui sarebbe stato più che pronto. Il problema è che erano armati di pistole simili a shureiju, un colpo non si sarebbe rimarginato così in fretta. Doveva stare decisamente attento. Doveva mantenere la calma.. il sangue freddo che tanto gli mancava in battaglia…doveva…

Enie si gettò al centro della stanza, a metà esatta tra i due- Se vuoi colpire lui dovrai prima uccidere tua sorella. Non dovrebbe essere un problema per te, no? Un cadavere in più sulla tua strada

Ian- Ti sei innamorata di lui- Domandò con scetticismo

Enie- Non è questione di innamorarsi o meno. Solo sono stanca di tutte queste inutili morti che non portano a nulla… quanta gente devo ancora veder morire? Quante famiglie vuoi ancora distruggere?

Ian- E’ la mia vita Enie, la nostra vita

Scosse la testa, i ricci si muovevano scompigliati- No.. non mia… di nostro padre.. dei nostri fratelli… non mia…… Ian.. so che sei diverso… tu sei diverso.. hai un cuore.. non ti piace uccidere per denaro, lo fai solo per senso di dovere, di responsabilità…

L’uomo la fissò con sguardo vacuo prima di iniziare a camminare verso di lei.

Gojyo- Non osare..

Ma lei lo fermò con la mano e si lasciò avvicinare dal fratello.

Tese una mano e le accarezzò il viso- Sei l’unica sorella che ho. La mia amatissima sorella. Non vorrei mai vedere la pazzia in questi occhi, come in quelli di nostra madre. Io non voglio che tu sia costretta a vivere tutto questo.

Enie rilassò le spalle e cercò l’altra sua mano- Nemmeno tu sei costretto

Scosse la testa- Nostro padre ti da la caccia.. ti vuole morta.. e ti ucciderà.

Enie- Allora è vero…
Ian- Ho lasciato appositamente che Raye ascoltasse la conversazione.. che sapesse tutto… e gli ho parato le spalle per la fuga… lui non si accorto di nulla- Ridacchiò- e devo ammettere che è stato parecchio interessante. Per una volta ho salvato una vita, non l’ho cancellata

Enie- Tu hai…

Gli accarezzò i capelli- Tenevi troppo a quel ragazzo.. purtroppo non sono riuscito a fare nulla per Michael, ma almeno tu dovevi salvarti. Ma ora…- Fece dei passi indietro- Ora vedo solo un unico modo di salvarti

Gojyo strinse più forte l’arma

Ian- Uccidendo lui e riportandoti a casa invocherò il perdono di nostro padre. Dovrai subire delle punizioni, ma almeno avrai salva la vita

Gojyo- NO- Ringhiò sovrastando tutto- Tu non la toccherai con un solo dito

Ian- Mi sono spiegato male. Mi accollerò io le punizioni, cara sorella… mentre la tua testa- Guardò il mezzo demone- Sarà il suo biglietto di scuse per nostro padre

Questa volta fu lei a cacciare un urlo.

Ian- Pensandoci e ripensandoci a mente lucida non vedo altra soluzione- Chiuse gli occhi- Mi spiace. Ma ora dovrò ucciderti……… Good Luck

 

 

*

 

Goku- Missà che abbiamo preso la direzione sbagliata… qui non vedo nessuno…- Girò la testa così velocemente che un sonoro crack lo fece inveire

Raye- Bravo furbo, vedi di staccarti la testa da solo in un momento come questo!

Mei- Piantatela- Sbuffò, rallentando il passo. Avevano seguito la direzione del boato convinti di ritrovare almeno uno dei loro compagni. Ma per ora solo la polvere faceva loro compagnia.

Si portò una mano sugli occhi stropicciandoseli appena, finché, dal nulla, vide Goku e Raye scattare davanti a lei.

Nella nebbia polverosa si fece largo una sagoma, un passo decisamente sicuro. Ne spuntò un uomo alto e snello coi capelli neri ingellati e ghigno divertito.

Raye strinse i pugni, allungò le braccia indietro per allontanare maggiormente Meimi che però lo scostò infastidita.

L’uomo sorrise divertito, indicandoli col mento- Ecco dove ti eri cacciato, figlio di puttana!!!- Parlò velocemente con fare chiaramente gioioso- L’avevo detto a Ian, trova quella troia e troverai anche il succhiamemoria del cazzo

Raye- Stai attento a come parli- Scandì le parole, allungando il passo e superando Goku

L’uomo gli fece cenno di diniego col dito- Caro Raye, non penserai davvero di fregarmi col tuo giochetto da mezze cartucce spero? So benissimo qual è il punto debole della tua.. tecnica?- Chiese con fare ironico- L’ho scoperto io! E certo non ti lascerò avvicinare più del dovuto

Goku- Che significa?- Domandò a bassa voce

Raye- Sto stronzo pensa riesca a cancellare la memoria solo se sono a una certa distanza da una persona

Mei- Ed è vero?

Fece spallucce- E’ sempre stata una sua teoria… non ho mai avuto modo di comprovare questa storia.. però…- Socchiuse gli occhi- La sua mente, in un modo o nell’altra, non riesco a trovarla.. la percepisco ma non chiaramente

L’uomo estrasse una pistola con fare non curante- E’ ovvio mio caro stolto- Si batté dei colpetti sulla testa- Io sono troppo superiore a te. In ogni caso non potresti mai comprendere l’infinito che sussiste nella mia mente

Raye- Fammi un piacere Sato, vattene a fare in culo!

Mei- Quello è Sato???- Quasi urlò, spiazzata

Goku- Quel bastardo che ha ucciso il bambino…

Allargò le braccia- Di quale bambino state parlando? Quale dei tanti?- Ridacchiò

Raye trattenne Goku appena in tempo- Attento. E’ veloce, e non lo dico per farti fare la figura del fesso. E’ veramente forte.

Il demone deglutì- Poche cose mi fanno paura, lui non è fra queste. Piuttosto mi fa schifo, questo si

Mei si passò più volte le mani sulla bocca. Stranamente stava sudando, non ricordava quando aveva iniziato. Ma quei pochi minuti sembravano pesare come macigni. Gli occhi di quell’uomo.. le incutevano terrore. Ma non paura di per se.. panico per un’imposizione… un qualcosa di subito…. Una richiesta… un ordine… una decisione…

Si portò le mani sulla testa, improvvisamente le faceva male. Girò lo sguardo più volte, lo fece roteare, in cerca di sollievo e nuova lucidità.

Sato- Comunque vedo che non te la sei passata così male Keitel, pensavo saresti morta decisamente prima. Peccato tu sia tornata qui. Ma, come si dice, dalle radici non si scappa

Raye- Non osare nemmeno lontanamente intavolare una conversazione con lei. La tua voce non è nemmeno degna di arrivarle alle orecchie, lurido bastardo

Ghignò- Si, anche io ti amo caro Raye-kun… ah, ho un’altra domanda prima di uccidervi- Totalmente sicuro di se- La mia sorellina-cadavere si trova qui?

Raye sgranò gli occhi.

Sbuffò- Avrei decisamente preferito trovarla io.. nostro padre ci ha dato carta libera con lei, sai? E io ho sempre sognato di poterla..

Una lama si conficcò veloce, poco lontana dal suo piede.

Meimi alzò gli occhi, completamente madida di sudore- Piantala pezzo di merda. Non c’è bisogno di tutti questi discorsi del cazzo.. sei un bastardo, non ci hai detto nulla di nuovo. Il nostro compito è eliminare più gente possibile della vostra famiglia e io non esiterò nemmeno un istante. Non voglio nemmeno darti il tempo di respirare.
Sato batté le mani- Congratulazioni! Ottime parole, frasi ricche di significato e degne di te, Keitel-san. E sia, diamo inizio alle danze, le richieste delle signore sono sempre degne di attenzione.
Con un gesto impercettibile puntò la pistola sul pavimento sotto di loro e esplose un colpo.
Un rombo assordante e le vibrazione innaturali del terreno li costrinsero ad arretrare.

La polvere questa volta si dipanò molto velocemente.

Goku fece qualche passo avanti. Di fronte a loro si era formato un profondo cratere- Ma che diamine di proiettile….

Non finì la frase.

Sentì solo un ghigno poco distante da lui. Nella confusione Sato si era spostato vicino a loro, troppo vicino. Puntò una nuova pistola verso la gamba di Raye e sparò. Il ragazzo cadde a terra a peso morto- Amo la gente non abituata al dolore, è la migliore- I suoi occhi sembravano proiettare sangue.

Goku- MEI!- Attirò la sua attenzione dopo averla vista precipitarsi verso Raye.

La battaglia era appena iniziata

 

 

*

 

L’avvertiva chiaramente sulla pelle. Una sensazione di freschezza unita al gusto ferroso che ormai gli impastava completamente la bocca.

Era completamente immerso in una pozza d’acqua e la cosa non gli dispiaceva più di tanto, anzi, sembrava alleviare le ferite. Percepiva malamente il suo corpo, le articolazioni sembravano una cosa a lui lontana, indifferente. Anche la mente si stava svuotando… lentamente..

Ricordava solo di non aver schivato un colpo in sincrono. Di essere stato scaraventato contro una parete, di averla distrutta. Le ultime sue forze erano andate verso l’unico gesto sensato, lo scioglimento del sigillo. Istantaneamente aveva sentito tutte le ossa tendersi, un nuovo vigore impadronirsi di lui. Un puro piacere di sangue invadergli le membra. Il gusto di lottare. Di distruggere. Era ancora abbastanza conscio del suo Io da provare disgusto per tutto ciò.

Aveva combattuto decorosamente, i due Krafenberg erano però più che degni del nome che portavano. Dopo essere riuscito a mettere fuori combattimento Daniel, il più basso, Frederick non gli aveva dato tregua.
Era riuscito ad evitare ogni pallottola diretta verso il suo cranio ma un braccio, spuntato fuori da chissà dove l’aveva quasi perforato. Non si sentiva più ne intestino ne qualsiasi altro organo. L’ultimo ricordo era del suo stesso braccio affondato dentro il petto di quell’uomo così alto e un boato enorme alle spalle. Probabilmente avevano rotto le tubature, se non fosse morto lentamente l’acqua l’avrebbe presto trascinato via.

Eppure.. era proprio quell’acqua a indurgli nuova forza. Stranamente ricominciava a sentire dolore, questo punto lo fece sorridere sgradevolmente.

Però.. l’acqua sembrava esortarlo a reagire, a combattere. A rialzarsi.

Quando finalmente riprese controllo delle sue palpebre e riuscì faticosamente a riaprire gli occhi scorse la sagoma di Daniel Krafenberg che si trascinava a stento verso di lui.

L’uomo si teneva saldamente quello che restava del suo braccio e grugniva parole soffocate- .. tu.. hai ucciso…. Mio fratello…. Lurido figlio di…COUGH COUGH- Dovette fermarsi per sputare sangue. Ma riprese la sua camminata- Ti ammazzerò.. con le mie mani.. bastardo…- Cacciò un rantolo e gli puntò la pistola dritta in faccia.

Erano a pochi metri l’uno dall’altro.

Daniel- Di addio alla vita, feccia di un demon…

Non finì la frase.

Il muro affianco a loro si frantumò. Daniel fu investito da una cascata d’acqua.

Hakkai restò a fissare la scena immobilizzato, privo di ogni difesa e di ogni voglia di reagire.

Nuovamente l’acqua lo stava salvando e lui se ne domandava il motivo.

Sogghignò per quella domanda completamente imbecille.

Ciononostante… c’è sempre un motivo per tutto

 

 

*

 

 

Non si stupì più di tanto nel ritrovarsi sempre per terra. Ormai l’odore del terriccio mischiato alla sua saliva non la disgustava più. Ma più ne avvertiva il sapore più la rabbia gli saliva in corpo.

Riafferrava il coltello e partiva alla carica ma nuovamente veniva sbattuta a terra.

Per lui era un gioco, nulla di più. Si stava solo prendendo gioco di lei, ne era assolutamente sicura.
Prese fiato e ripartì carica. Questa volta però Kodja le afferrò entrambi i polsi trattenendola- Non ti sei ancora stancata, sorellina? Hai sempre capito quando è il momento di arrendersi, sei forse diventata così stolta?

Digrignò i denti- Non è stoltezza… è che mi fai schifo- Strattonò i polsi per ribellarsi.

Kodja- La verità è che..- Sospirò- Alla fine dovrò ucciderti Yuumei. Sai benissimo anche da sola che non uscirai viva da questo posto. Rassegnati. Io lo sto facendo, e non credere non mi dispiaccia

Riuscì a liberarsi- Non ti dispiace? A beh no, per bacco! E magari lo farai tu, con le tue mani, per evitarmi di soffrire se magari incontrassi gente come Sato o altri…
Si passò una mano fra i capelli- E’ così infatti- Sembrava serio- Quindi, che ne dici se la facciamo finita subito?

Sgranò gli occhi. Per un attimo la paura la invase. Stava davvero per morire. Suo fratello non stava scherzando. Sarebbe finito tutto in così poco tempo? Come avrebbero preso la notizia suo padre, i suoi fratelli?… E Sanzo? Si era ripromessa di vivere per lui, per trovare una cura.

Senza contare che non si sarebbe mai perdonata di essere uccisa proprio da quel suo fratello.

No. Non poteva morire. Non in quel momento.

Socchiuse gli occhi e prese un gran respiro- SAI DOVE TE LE PUOI FICCARE LE TUE PAROLI DEL CAZZO??? NEL CULO, ECCO DOVE!!!!!!!- Gridò con forza, mettendo in quell’urlo tutta la rabbia sensata e repressa.
Lei non sarebbe morta, non sapeva ancora come ma…

E lui si mosse, ogni sorriso scomparso dalle labbra. Stava avanzando, in mano una pistola, puntata dritta verso il suo petto. Era la fine. Avrebbe potuto evitare quanti colpi? Nemmeno uno.

Ma non avrebbe chiuso gli occhi, neppure per un istante. Non gli avrebbe dato quella soddisfazione. Lui doveva guardarla morire. Lui doveva..

BANG BANG BANG

Qualche ciuffo di capelli scivolò dolcemente davanti ai suoi occhi. Capelli troppo corti per essere i suoi.

Kodja balzò indietro, estraendo anche l’altra arma e puntandola verso il suo nuovo avversario.
Un sospiro di sollievo passò istintivamente nella gola di Yuu e fece una capriola.

Era vivo. Stava bene. … nuovamente l’angoscia… per quanto sarebbe stato bene?

Sanzo avanzò lentamente sempre tenendolo sotto tiro, si frappose fra lui e la ragazza.

Lei avanzò istintivamente fino ad afferrargli la tonaca e stringerla forte.

Kodja alzò un sopracciglio- Da quando ti piacciono i bonzi?

Yuu- Non .. sottovalutarlo…- Bisbigliò

Sanzo- Che avvertimento completamente imbecille.

Guardò il suo volto, sempre perfetto, ma in quel momento livido e madido di sudore. Si attaccò al suo braccio.

Sanzo- Scema.. è normale sia ridotto così dopo aver visto quel lurido verme scaraventarti a terra. Ho dovuto allontanarmi e non riuscivo più a trovare questa stanza, dannazione

Era preoccupato per lei… l’avrebbe anche trovata una cosa estremamente romantica ma non in quella circostanza.
Kodja- Così questo è davvero l’uomo che ti porti a letto?- Lo indicò apparentemente stizzito- Genjo Sanzo Hoshi… Una partita di bombe ti sarebbe stata meno fatale, sorellina

Il bonzo sgranò gli occhi- Quello è…

Alzò le braccia- Ma come? Non noti la somiglianza? Eppure dovresti conoscere il suo viso alla perfezione

Sparò senza troppo pensarci, ma il ragazzo evitò come nulla fosse il colpo. Mosse il dito scherzosamente- La tua mira non segue la tua fama, Genjo Sanzo

Scattò in avanti afferrando Sanzo per il collo e lanciandolo lontano.

Yuu iniziò ad urlare e inseguire il corpo del bonzo che veniva continuamente scaraventato per tutta la stanza. Quest’ultimo non riusciva nemmeno ad alzarsi, a reagire. Non si capacitava della velocità del suo nemico.

No. Non poteva lasciarsi manovrare così. Non davanti a lei. Non sentendo quelle sue urla.
Sparò nuovamente, ma il secondo colpo di shureiju questa volta andò a buon fine colpendo una spalla.

Kodja rallentò la sua corsa e sputò per terra. Si guardò la maglietta sanguinante sogghignando- Da quanto non vedevo il colore del mio sangue. Questo mi fa sentire ancora più vivo!- Gli occhi nocciola, caratteristica della famiglia Taisho, brillavano di puro divertimento.

Il bonzo ricaricò velocemente la pistola e tornò a sparare, cercando di coprire la sua corsa. Doveva allontanarsi da lei, proteggerla ad ogni costo. E per farlo avrebbe dovuto eliminare suo fratello davanti ai suoi stessi occhi. Il fatto che dopo l’avrebbe visto come un mostro non gli importava un granchè.

Per l’ennesima volta si trovò a ricaricare. Questa volta però il gesto automatico fu più lento, più stanco.
Un calcio secco gli fece volare via la shureiju e, probabilmente, gli spezzò il polso.
Kodja fece qualche passo indietro, ridendo- Game over- Respirò per riprendere fiato.
Yuu era troppo lontana da loro. Vide solo il fratello alzare la pistola e puntarla contro la fronte del suo uomo, del suo amatissimo uomo.

Un nuovo brivido freddo le percorse il corpo. Provava paura, questa volta non per se stessa. Stava per perderlo. La sua ragione di vita era lì, inerme. Si stava spegnendo. E anche se si fosse rialzato sarebbe stato subito rispedito a terra. A nulla valeva il pensiero che nella sua forma migliore avrebbe avuto sicuramente più possibilità di vittoria. Non le importava nemmeno che da lì a pochi minuti avrebbe lei stessa desiderato ardentemente la morte.
Non poteva morire. Non davanti ai suoi occhi.

Una frazione di secondo.

Un attimo che cambia completamente il modo di vedere le cose.

Difesa.

Attacco.

Piani.

Amore.

Dolore.

Tutto inutile.

Nulla valeva quella sensazione lancinante di imminente perdita.

A che cosa era servito arrivare fino a quel momento? Per vederlo morire davanti a lei tanto valeva non averlo nemmeno conosciuto. Non aver mai incrociato la sua strada. Mai.

Mille pensieri si affollavano, uno più incoerente dell’altro.

Valeva la pena essere arrivati fin lì. Aver amato così intensamente. Amare ancora strenuamente. … fino alla morte

Socchiuse gli occhi nello stesso istante in cui Kodja caricò con sguardo folle il grilletto.
Sanzo strinse i denti e lo fissò aspro, tentando di rialzarsi. Un gesto furioso. Forse l’ultimo gesto.

E poi un urlo squarciò letteralmente l’atmosfera

 

 

..

.

 

 

 

 

 

 

 

 

“E ora… Vai dove vuoi…      l’importante è che io possa respirare la tua stessa aria”

 

 

 

 

 

 

 

 

Continua….

 

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Capitolo 27
*** Do not make me take a road that I can not go ***


“Finché arriverà il mio momento tu stammi accanto, col pensiero tu stammi accanto”

 

Ultimi miei ringraziamenti prima del finale... il prossimo sarà veramente l’ultimo e mi sta già costando fatica scriverlo… dovrò anche farmi coraggio e scrivere l’extra per spiegare alcune cose che potrebbero, per chi ha letto attentamente riga per riga la storia, risultare ancora poco chiare…

Che dire se non grazie a chiunque si sia posato anche su una singola pagina, un singolo capito di questa storia che va avanti da ormai due anni… come ogni storia mi ha fatto crescere e ha seguito i ritmi della mia vita quotidiana, i miei sentimenti. Ultimamente si è conclusa una fase importante della mia vita, un periodo che durava da qualche anno e che ora è volato via.. quindi l’ultimo capitolo, me ne scuso, potrebbe risentire dei toni un po’ drammatici della mia personalità momentanea.. spero comunque di dare a tutti i miei personaggi non solo un degno finale ma un giusto finale secondo ogni loro soggettività… non tutti voi sarete contenti, lo so.. ma la storia è stata pensata per finire così… spero possa essere di maggior gradimento a quasi tutti..

Ringrazio chi ha continuato a commentare in questi mesi che si sono trasformati in anni… e chi ancora commenta…

La mia carissima HOPE, alla quale dedico questo capitolo, perché dopo ‘avermela menata’ per tipo un anno e mezzo sulla morte di Yuu, qui, finalmente, si capirà se avevano ragione i suoi presagi XD

Grazie alla mia cara amica RAFFY

Grazie a RIKA, l’unica ancora a commentarmi sul sito che ha visto la mia nascita…

Grazie a VALERY_IVANOV e WARASHI che hanno continuato a commentare fin’ora…

Grazie a TEMARI, LAV, FIGHTCLUB

Grazie a MAMY-CHAN  e AVALON9

 

Un enorme grazie a tutti… ovviamente spero di ricevere i vostri commenti sia in questo che, soprattutto, nel prossimo capitolo…..

Saluti a tutti… e ancora grazie, davvero

 

Yama Maxwell

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Finché arriverà il mio momento tu stammi accanto, col pensiero tu stammi accanto”

 

 

 

 

27   DO NOT MAKE ME TAKE A ROAD THAT I CAN NOT GO

 

 

 

Urlò con tutto il fiato che aveva. Si sporse in avanti. Sentì la gola bruciarle. Gli occhi inondarsi di lacrime. Le parole le uscirono veloci, come fossero loro le prime in preda al panico.
Yuu- NON UCCIDERE IL PADRE DI MIO FIGLIO

L’urlo riecheggiò nelle pareti per poi perdersi completamente e lasciare spazio solo ai singhiozzi più vistosi.

Però oltre a quelli non udì nulla.

Che fosse già tutto finito?

Alzò lentamente gli occhi non tentando nemmeno di asciugarsi il viso.

Cosa avrebbe visto? ..la risposta più ovvio era il corpo dell’uomo che amava, privo di vita.

Sarebbe riuscita a sopportare quella vista?

No.

Però tentò lo stesso di mettere a fuoco la visuale lontana.

Sentì un tuffo al cuore.

Due sagome distinte erano rivolte verso di lei.

Sanzo era immobile, si, ma con lo sguardo attento e vivo.
Kodja aveva fatto qualche passo verso di lei, un’espressione totalmente sbalordita- Cosa?- Domandò stupidamente

Questa volta si pulì il viso- Ti ho detto di non uccidere il padre di mio figlio, tuo nipote- Gridò tossendo subito dopo.

Kodja fece ancora qualche passo- Da quanto?- Osservò chiaramente il suo addome

Tirò su col naso- Sono stata da un medico qualche giorno fa…- Allungò lo sguardo verso il bonzo- .. e ne ho avuto la conferma…- Sospirò.. – due mesi- Concluse infine

Kodja- Oh…- Il sorriso gli invase le labbra- Ma che splendida notizia Yuumei!!! Diventerò… zio.. oh…- I suoi occhi sembrarono seriamente contenti. Le si avvicinò a passi spediti e la prese per mano tirandola a sé- Che bello sorellina, che bello!

Sanzo scattò rapidamente in piedi, gli occhi saettarono verso quella visione orrida. La donna amata tra le braccia di quel… e il suo….. il suo….

Yuu lo spintonò via ma lui la ritrasse a sé con forza- Su.. non vorrai allontanarmi proprio in un momento così gioioso?!!

Lei lo guardò cauta, gli occhi attirati più dai movimenti di Sanzo.

Kodja battè i pugni come illuminato da un’idea geniale- Ho capito!!! Ahah, ora ho capito!!!

Yuu- Che cosa?- Prese tempo

Kodja- Come salvarti!!! Vedi, fino a pochi minuti fa non c’era altra soluzione che uccidervi entrambi- Parlò tranquillamente, come nulla fosse- E invece ora non è più necessario uccidere te

Yuu- E di grazia, cosa sarebbe cambiato?

Kodja- Beh..- Si accucciò rapidamente posando un orecchio sulla pancia di lei- Ora c’è lui…. Ah lo sento già scalciare questo malandrino!

Lei inarcò un sopracciglio e si tirò istintivamente indietro

Kodja- Oh- Allungò una mano- Non devi aver paura, non più cara Yuumei… ora le cose sono cambiate… ora ho un figlio!

Yuu- Come???- Quasi urlo. Sentì poco distante un ringhio non trattenuto.

Kodja- Ma si.. – le girò intorno- Basta non dire che sei mia sorella… ci assomigliamo si, ma a nessuno verrà mai il dubbio… potremmo dire che questo figlio è il mio, oh il signor Krafenberg sarebbe lietissimo di accoglierlo in famiglia ne sono sicuro! Sarà mio figlio a tutti gli effetti!!! Gli insegnerò a combattere e altre cose .. e a te, cara sorella, ti proteggerò sopra ogni cosa.. ti amerò come un uomo ama una donna… ti ho sempre adorata sorella mia

Sgranò gli occhi, completamente disgustata- E questo.. sarebbe il tuo piano?

Kodja- Piano perfetto, aggiungerei
Yuu- E in tutto questo tuo..piano perfetto… il vero padre che ruolo ha?

Fece spallucce- Sono io il vero padre, tesoro- Le diede un buffetto sulla testa

Sanzo- Chiudi quella bocca razza di porco perverso!!!

Gli sparò tutti i colpi che aveva in canna che però l’uomo evitò facilmente.

Kodja- Forse è meglio chiudere subito i conti con te.. così dopo potrò coccolare la mai sorellina come si deve

In un lampo gli fu nuovamente addosso e gli strappò la shureiju dalle mani, gettandola lontano.
Yuu- NOOOOOO

Kodja- Non ti darò nemmeno il tempo di respirare questa volta, brutto stronzo- Afferrò la pistola e gliela puntò al cuore

 

 

*

 

 

Quando aveva chiuso gli occhi pensava di non riaprirli mai più. Non aveva mai creduto in una vita oltre la morte, e ora rimpiangeva di non aver nemmeno vissuto degnamente l’unica possibilità concessale.

Per questo si era aggrappata nell’unica speranza di poter dare un senso a quell’indegna esistenza. Per la prima volta aveva esteso il suo pensiero oltre il naso. Aveva provato ansia… terrore…

Non era amore… ma allora cosa l’aveva portata ad afferrare il corpo del giovane davanti a lei e serrarsi al suo busto, in attesa che il colpo del fratello giungesse seccamente su di lei. Ma sopratutto.. come mai provava ancora quella sensazione comune alla paura? Pensava i suoi sensi si sarebbero persi nell’oblio più profondo.

Eppure percepiva ancora chiaramente il calore più che umano del primo uomo per il quale aveva provato profondo affetto… Sentiva le mani di lui serrate sulle sue braccia, probabilmente si era anche voltato, per proteggerla a sua volta. La certezza era che voleva staccarla in tutti i modi, ma lei resisteva, avrebbe resistito.

Gojyo- ENIE TOGLITI

Le sue grida le invadevano il cervello ma non riusciva a pensare, non poteva fare altro lei misera e inutile essere umano. Non altro se dare la sua stessa vita… ma non ci stava riuscendo poi un granché…

Alla fine la sua presa venne meno e capitombolò, in modo poco aggraziato per terra. Alzò il viso irritato e confuso e accusò con lo sguardo il mezzo demone che di rimandò le grugnì contro qualche imprecazione casuale.

Gojyo- .. e non osare mai più!!!

Si rialzò impacciata- Io oso quanto voglio, razza di cretino! E do in pasto la mia vita all’ora che decido io!- Gli fece un gesto eloquente

Gojyo- Beh, non con me carina, e non oggi!- Sbottò indignato

Enie- Lo vedremo!!!- Ruggì tentando di riavvicinarsi a lui che però indietreggiava a grandi falcate.

Due spari li fecero bloccare. Frettolosamente tornato all’unico punto a cui avrebbero dovuto portare attenzione che ora si stava decorosamente sfregando i capelli e stropicciando gli occhi.
Enie- Io non ci torno con te! – Gli urlò di rimando dispensando altri gesti poco cordiali.

Ian abbassò le mani e le armi- Direi che non ce ne sarà bisogno Enie…

La ragazza lo guardò stupita, perdendo un attimo il cipiglio battagliero

Ian- Mi arrendo.. un po’ perché sei mia sorella.. un po’ perché è la prima volta che ti vedo … viva.. la tua vitalità te l’ho sempre invidiata, lo sai.. ma ora.. sembri una farfalla rinata

Enie- Dove sta il trucco?

Alzò le braccia- Nessun trucco… Nostro padre è già furioso di suo, dirgli della tua mancata morte non gli gioverà molto.. ma a tutto c’è rimedio

Gojyo- Che intendi dire?

Rise appena- Abbassa pure quell’arma Sha Gojyo, la tua vita non finirà certo oggi o per mano mia… Vi sto offrendo l’opportunità di continuare a vivere

Gojyo- Me ne fotto delle tue opportunità del cazzo, bastardo! Non ho intenzione di scappare!

Ian- Allora attaccami. Non muoverò un ciglio nemmeno quando mi ucciderai. Non ho intenzione di dare battaglia alla persona amata da mia sorella. Ne ora, né mai. Questo è quanto. Se non mi credi puoi alzare subito la tua alabarda su di me.

Enie- Gojyo, calmati…- Gli fece abbassare l’arma- Ascoltiamolo

Socchiuse gli occhi- Ovviamente capirete bene che non posso tornare a casa a mani vuote. Nostro padre- La guardò fisso- Non smetterebbe mai di cercarti, non ti darebbe tregua… è per questo che io oggi ti ucciderò.

Gojyo- Bastar….

Ian- Ascolta. Io vi posso far uscire di qui, concedervi del tempo per allontanarvi da questo posto. Ma voi, in cambio, dovrete rinunciare alle vostre vite. Quanto meno tu sorella…Oggi dovrà morire Enie Krafenberg, almeno per il resto del mondo…. E se Sha Gojyo riportasse ferite così gravi da non poter più combattere come un tempo sarebbe una cosa magnifica…

Gojyo- Perché?

Ian- In questo modo diventeresti una preda troppo facile quindi non più di giusta per i Krafenberg

Gojyo- Non intendevo questo.. perché lo faresti?

Il suo volto si rabbonì improvvisamente- Io non ho mai conosciuto l’affetto di una madre, o forse dovrei dire di una donna in generale. Troppo potere, troppi affari sono sempre girati intorno alla mia vita…. Enie… è stato il mio unico appiglio alla realtà…. L’unica donna che mi ha fatto provare un briciolo di vergogna per il mio essere… una madre, un’amante.. una sorella… Io voglio che viva, tutto qui

Non riuscì a trattenerla, si divincolò dalla sua presa e si gettò fra le braccia del fratello- Ian…. Tu non sei come loro… tu puoi cambiare….

Le baciò il capo- Ormai non più… non più.. ma tu puoi vivere per me… lo farai?

Enie- Ogni giorno

Le asciugò dolcemente le lacrime- Ho un’altra richiesta.. mi piacerebbe scegliere il tuo nuovo nome, me lo concedi?… Hei-wa, come pace.. e Kibò, come speranza…

Enie- Splendidi…
Un’esplosione fece tremare il terreno sotto di loro.

Ian- Ora andate… Prendete quella direzione- Indicò un sotterraneo- Continuate dritti, troverete una scala.. vi porterà nell’esatto punto dove vi abbiamo trovato

Gojyo- D’accordo- Accumulò le informazioni

Strinse le sue mani- Non voglio dirti addio fratello

Ian- Missà che dovrai farlo invece- Si chinò facendo combaciare le fronti- Mi farò compagnia coi tuoi bonsai

Sorrise mentre frugava velocemente nelle tasche ma lui la fermò- Non darmi nulla… è un rischio troppo grande… però…- Fu lui a togliersi un anello posandoglielo in mano- Giustificherò la sua assenza come una perdita casuale… lo riconosci? Era l’anello della nonna… lei era una gran donna.. le somigli molto…

Scosse la testa mentre lui glielo infilava al dito- Non voglio…

Le prese la testa fra le mani- Ora vai, sorella… vai.. vivi per me ogni secondo… e vivilo al meglio.. le posò numerosi baci sui capelli mentre lei non tratteneva i singhiozzi.

Alzò gli occhi chiari sul mezzo demone- Te la affidò. Se mai le succedesse qualcosa ne risponderai tu

Gojyo- Se le succedesse qualcosa sarei il primo a morirne

Sorrise allungandogli una mano che lui strinse saldamente- Abbi cura di lei

Gojyo- Certo

Enie- Ian!- Lo abbracciò forte per poi girarsi e correre incontro a un Gojyo che la stava chiamando incessantemente.

Sembrava la terra volesse risucchiarli da un momento all’altro.

Lei si rivoltò subito dopo ma…..….. del fratello non c’era più traccia

 

 

*

 

Non capiva, non riusciva a capacitarsene. Per un folle istante ponderò seriamente l’idea di togliersi il sigillo di controllo. Ma vedendola sfrecciare da una parte all’altra come una furia quest’idea gli sembrò sciocca. Lui doveva mantenere assolutamente la padronanza di se, quel tanto almeno da impedire di farla perdere a lei.

Si davano come il cambio in quella danza senza fine. Ovviamente il suo tempo era di lunga maggiore ma anche la difficoltà era più intensa in quanto doveva continuamente schivare pallottole che potevano provocargli ferite incurabili.

Quando la vide per l’ennesima volta schiantarsi al suolo, non provò nemmeno a domandarle come stava dato le precedenti imprecazioni ricevute, quindi si lanciò contro quell’avversario che sembrava vivere solo di aria e combattimenti.

Da quando stavano combattendo, e non era passato un tempo impossibile, Sato aveva lanciato come minimo una ventina di bombe fra fumogene e non. Un delirio di botti improvvisi e fumate moleste.

Dal canto suo Goku aveva una leggera vittoria sulla velocità ma soprattutto sulla resistenza. Essere un demone doveva pur servigli poi a qualcosa!

Ma quell’avversario si muoveva con maestosità tra i colpi e le schivate. Forse aveva imparato prima a sparare che a camminare … tutto ciò gli stava procurando notevole disturbo.

Meimi scattò in piedi, ansimando, per poi rigettarsi addosso al nemico.

Sato- Sicura non vuoi fare una pausa, dolcezza?

Meimi- Non osare nemmeno dirlo!!!- Digrignò i denti e affondò il coltello nella sua spalla. Ma lui non si scompose più di tanto, si limitò ad afferrare la mano di lei, togliere la lama dalla carne e scaraventarla lontano.

Raye strisciò verso di lei, la gamba continuava a sanguinargli impedendogli movimenti sciolti- Calma Kei- Aveva abbandonato ogni forma di riserbo- Vuole solo provocarti.. prendi fiato e rifletti

Meimi- Col cazzo- Si asciugò un rivolo di sangue che le appannava la vista e sfrecciò in piedi.

Vide una pallottola sfiorare lievemente il braccio di Goku, la veste ormai era a brandelli. Il ragazzo si ritrasse, come bruciato.

Sato scoppiò a ridere- Ed è solo l’inizio- Si passò la lingua sulle labbra- Pregusto già il banchetto a base di demone cotto
Goku serrò i denti e si lanciò contro di lui, ma Meimi lo superò e lo spinse via, facendolo capitombolare malamente a terra.
Sembrava infuriata, oltre che stanca sopra ogni misura.

Ma anche Sato sembrava accusare le continue ferite che lei gli causava.

Sembravano fermi in quel momento da ore. Lo scontro più lungo che avesse mai affrontato.

Sgranò gli occhi mentre si trovò istintivamente a guardarsi i piedi. Acqua. Toccò il pavimento bagnato cercando di capire da dove potesse provenire. Una piccola crepa nel muro ne faceva uscire giusto un rivolo ma… per quanto avrebbe retto quella crepetta?

Meimi riuscì a colpire nuovamente Sato questa volta in pieno petto, un punto pericoloso che sembrò sortire i primi effetti. Lui urlò e la scaraventò più lontano del normale, facendola ruzzolare davanti a Raye.

Camminò velocemente verso di lei estraendo una sola pistola e puntandogliela contro- Ora assaporerai la morte, tu per prima- I suoi occhi erano folli-  E tu adorato Raye, guarda come muore la tua fottuttissima donna!!!- Caricò il grilletto

Lei si alzò in velocità ma non avrebbe fatto in tempo a spostarsi e nemmeno accennò il movimento. Se si fosse spostata il proiettile avrebbe colpito l’uomo dietro di lei. E qualcosa nelle parole appena sentite le dava l’impulso di non farlo.
Goku corse furiosamente verso di loro ma.. troppo tardi.

Tre colpi di pistola partirono rapidi ma… mancarono il bersaglio. Almeno quello mirato.

Come a rallentatore lei lo vide cadere, afflosciarsi ai suoi piedi come un sacco vuoto.

Non riuscì nemmeno ad allungare una mano per fermare la sua caduta, restò lì immobile per qualche istante mentre Goku afferrava Sato e lo sbatteva a terra.

La sua vita aveva mai avuto un senso? Perché in quel momento non riusciva più a vederlo.

Tremando si chinò verso il corpo ricoperto di sangue. Posò una mano sulla spalla girandolo dolcemente fino a scorgere il suo viso. Stava sorridendo. Piccole gocce iniziarono a colare sul viso di lui mischiandosi al sangue. Lei sentiva le mani scoppiare di calore, il liquido vermiglio le inzuppava ormai i vestiti. Chinò appena il viso non curandosi dei capelli appiccicati, cercò con la guancia la sua bocca, e rimase in attesa di un respiro.

Raye- Keitel

Si tirò su di scatto posando il suo sguardo sugli occhi chiusi e sulla bocca fremente- Zitto idiota- Disse, accorgendosi solo in quel momento di piangere a dirotto

Raye- Ho paura di non aver mantenuto la promessa…
Meimi- Non parlare… non parlare- Scuoteva il capo animatamente, chinandolo a tratti e poggiandolo sul petto di lui.
Raye- Però ti ho protetta fino all’ultimo… a mio modo.. ma l’ho fatto…- Aprì per un momento gli occhi cercando disperatamente il suo viso che subito fu pronto sull’attenti- Keitel……… io ti….

Un nuovo boato invase la stanza.
La crepa si era allargata, il muro aveva ceduto del tutto.

L’acqua iniziava a sgorgare furiosa.

Lei lo prese tra le braccia, tentando di alzarlo- Cosa stavi dicendo?- Chiese- CHE COSA?- Urlò stringendolo più forte.

Cercò con lo sguardo Goku che stava ancora prendendo a pugni un Sato ormai irriconoscibile. Vide quest’ultimo alzarsi e puntare le pistole contro il demone ma alla fine si accartocciò su se stesso, non emettendo nessun suono. La sua sagoma indistinta lasciò il posto a un altro demone ricoperto di rampicanti e col cuore dell’uomo fra le mani. Lo gettò via, fece qualche passo afferrando Goku e portandolo verso di loro.
Hakkai- Dobbiamo muoverci. Presto si allagherà tutto

Meimi- H….Hakkai..- Pronunciò il nome senza fiato.
Hakkai- Non ora… abbiamo la necessità di ritrovare gli altri prima di qualsiasi altra cosa

Goku- Lascialo a me- Se lo caricò tranquillamente sulle spalle mentre Hakkai avvolgeva il corpo di Raye con i suoi rampicanti.

Meimi tentennò sul corpo senza vita di Sato. Comprendeva di aver vendicato non solo migliaia di innocenti, ma anche un po’ della sua vecchia vita.

 

 

*

 

 


Yuu- Se non la getti giuro che ti ammazzo- Concluse la frase con fatica, ansimando a ogni parola.

Sanzo- Buttala via- Gli intimò con un gesto secco.
Il fratello non si staccò nemmeno per un attimo dal bersaglio, ma sorrise- Yuu, cara, abbiamo risolto i nostri dissapori giusto? Quindi non minacciare il tuo futuro compagno

Fu colta da una collera crescente- MA CHE CAZZO DICI BASTARDO???? Quello… quello che vuoi uccidere E’ il mio compagno e non sarò tua nemmeno fossi l’ultimo fottutissimo uomo su questa terra, piuttosto mi ammazzo

Kodja- Mi rattrista vederti così, ma avrò tempo per farti cambiare idea- Ricalcò il sorriso.
Sanzo- Yuumei- Tuonò imperioso

Tirò su col naso prepotentemente e caricò la pistola- Tu spara a lui, e io sparo a te. Questo è quanto

Ridacchiò- Credi davvero di farmi paura con una pistolina del genere? Non hai avuto buona mira

Yuu- Lo vedremo brutto coglione!!!!!!!!!!!!

Sparò solo il primo proiettile in quanto il contraccolpo la fece cadere rovinosamente a terra.

Kodja- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH

La stanza fu riempita di urla di dolore.

Lei si tirò su, frastornata, cercando a tentoni la shureiju. Girò appena lo sguardo giusto in tempo per vedere Sanzo che si gettava contro suo fratello e, sbattendolo a terra, cominciò a prenderlo violentemente a pugni.

Tremava, non sapeva se associare il motivo alla mano staccata che riversava sul pavimento oppure alla faccia ormai irriconoscibile di quello che un tempo era il suo adorato fratello.

Non notò nemmeno Enie che gli correva incontro e la scuoteva con foga- Alzati Yuu, dobbiamo andarcene di qui

Si ridestò solamente quando la figura di Gojyo si stagliò sulle altre due riverse sul pavimento. Il mezzo demone afferrò il bonzo trascinandolo, curiosamente con poca fatica, in piedi- Queste non sono questioni che si dovrebbero risolvere in famiglia- Pronunciò a bassa voce- Tanto meno per mano di una ragazza

Kodja- Yuu.. Mei…

Sentì indistinta quella voce disperata che la chiamava. Ne fu attratta pericolosamente infatti scattò in avanti, ma Enie la trattenne con forza. La strinse forte e cercò di allontanarla, ma solo con l’aiuto di Sanzo riuscì a farla camminare.

Non avvertì alcun rumore, solo il sottile suono di una lama.

Rimase in piedi, stretta tra le braccia di Enie che versava per lei le lacrime che proprio non le uscivano.

Sentì Gojyo mugugnare qualcosa su un possibile allagamento sotterraneo e sulla roba da recuperare.

Enie- Ti do una mano- Esclamò mollando la presa.

Ecco, ora era di nuovo sola.
Una mano sopraggiunse scuotendola- Ohi! Non è questo il momento di rammollirsi idiota

Lei cercò disperatamente i suoi occhi. Aprì leggermente la bocca ma le parole gli morire sulle labbra.

Lui la strinse forte prima che i singhiozzi silenziosi si presentassero alla visuale. Le baciò la testa ripetutamente, attendendo.

Dopo pochi minuti spuntarono da un punto sconosciuto anche gli altri quattro dispersi.
Goku- Dobbiamo uscire di qui, sta per sommergersi tutto

Gojyo- Oh, la scimmia elargisce consigli stupidi! Sai, non l’avevamo notato, grande perla di saggezza!- Ma voltandosi scorse Hakkai senza sigilli e Raye penzoloni sulle spalle del demone- Si.. sbrighiamoci va

Meimi, notando quello che doveva essere stato sicuramente un uomo ora irriconoscibile a terra ebbe un conato di vomito. Si voltò e vomitò quasi l’intero stomaco.

Enie le fu subito vicino, prendendole la mano.

Meimi- Non penso dovresti sostenermi
Enie- Ma che dici?- Domandò mentre l’aiutava a rialzarsi

Meimi- Ho cercato di uccidere tuo fratello.. l’ho desiderato con tutte le mie forze

Enie- Quale?- Chiese titubante

Goku- Sato. E’ morto- Disse senza troppi rigiri- Ma le spiegazioni meglio rimandarle a dopo

Enie- Oh…- Disse solo e nel gruppo calò il silenzio.
Velocemente uscirono e trovarono Hakuryù gia trasformato in jeep e la moto ancora in perfetto stato.
Gojyo batté forte una mano sulla spalla di Hakkai- Tu stai bene?

Il demone sorrise- Se non è un problema preferirei rimanere così fino a riprendere completamente le forze

Scosse il capo- Non è un problema per me… per te piuttosto?

Sorrise- Sai cosa fare in caso io..

Gojyo- Non succederà- Sentenziò subito

Hakkai- No- Socchiuse gli occhi, inarcando le labbra leggermente verso l’alto.

Meimi- Gojyo, guidi tu Hakuryù?- Saltò sulla moto per poi far posto a Goku

Il mezzo demone annuì e saltò al posto di guida con Hakkai accanto.
Enie rimase nel sedile posteriore sostenendo la testa di Raye con delicatezza- Per favore, fai in fretta- Disse tremando

Gojyo- Ci proverò

Yuu cercò la spalla di Sanzo per sistemarsi sopra essa. Lui cercò senza ritegno la sua mano e la strinse forte. Entrambi socchiusero gli occhi.

Era finita.

Quella battaglia aveva trovato finalmente conclusione.

Non avevano perso compagni anche se uno era in serio pericolo di vita.

Ma… sia lui che lei sapevano entrambi che ben presto avrebbero dovuto affrontare una differente battaglia… dove ci sarebbero stati, come minimo, un morto e una ferita.
La cosa ora gravava su di loro in maniera impaziente, estremamente dolorosa.
Yuu allungò una mano e la cinse intorno al bonzo. Cercò il suo collo e gli posò un delicato bacio, poi alzò leggermente la testa- Ti amo- Fu un lieve sussurrò cancellato dal rumore della jeep.
Sanzo sospirò e si girò di scatto. Incurante di chiunque lì intorno la baciò con passione, un bacio che durò per molto, molto tempo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Quando ascolterò la nostra canzone danzerò,

 quando mangerò quel tempura lo assaporerò con gusto,

 quando sentirò il tuo odore nell’aria sorriderò,

 quando stringerò il tuo cuscino dormirò serena

 …..… Ma se tu non sarai ad un passo da me piangerò, all’infinito, senza fermarmi”

 

 

 

 

 

 

Continua….

 

 

 

 

 

 

 

 

Copertina:

Tramonto. Una macchina con a fianco una moto che si allontanano velocemente da un punto sconosciuto. Le vetture sono vicine, come vicini sono i passeggeri.. uniti come fosse il loro ultimo viaggio

 

 

Canzoni usate:

Chicane- Stoned in love

Nickel Back - Someday

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Capitolo 28
*** Two souls into the sunset ***


“Il mio cuore, colmo delle imperfezioni della vita, si sta ribellando

 

“Il mio cuore, colmo delle imperfezioni della vita, si sta ribellando. I miei occhi sbarrati vogliono trovare quiete. Il rumore della pioggia ha il difficile compito di placare il mio animo” 

 

 

 

 

 

 

 

28   DUE ANIME VERSO IL TRAMONTO

 

 

 

Viaggiarono per giorni interi fermandosi solamente per rifornirsi di medicinali. La ferita di Raye non riusciva a rimarginarsi completamente, sarebbe stato un processo lungo e doloroso. Ma ora non sembravano avere alcuna fretta.

I paesaggi invernali si estendevano davanti ai loro occhi stremati e colmi di stanchezza.

Un timore innaturale gli impediva di fermarsi, li faceva muovere, allontanarsi il più possibile. Senza riflettere. Senza pensare.

Non avevano alcuna forza di parlare, si davano spesso il cambio alla guida concedendosi a turno un po’ di riposo di una notte inesistente.

Dopo una settimana di nuvole le stelle si lasciarono scorgere in cielo.

Passarono tutta la notte ad osservarle, chi ricercando un abbraccio o chi in solitudine.

E il giorno dopo il sole fece capolino inaspettatamente. E infine una voce forte e rigida si fece udire- Fermiamoci

Come se non avessero aspettato che quell’ordine aumentarono il ritmo della loro marcia.
Arrivarono in serata in un villaggio piccolo e composto da case disparse.

Trovare una locanda non fu un gran problema.

Si trascinarono tutti a letto, senza quasi toccare cibo.

Hakkai- Per quanto tempo?

Il bonzo si stropicciò gli occhi- Domani- Tentennò- In giornata

Avevano tutti bisogno di una sana dormita in un letto vero ma in pochi sprofondarono davvero in un sonno ristoratore.

L’indomani partirono all’alba, troppo stressati.

Continuarono a viaggiare per un’altra settimana, raggiungendo così i quindici giorni di viaggio.
La ferita di Raye si era rimarginata, lasciandogli sul petto una profonda cicatrice. Meimi, che in tutti quei giorni si era curata di pulire lo sfregio con cura, se ne rattristava molto.
Era il diciottesimo giorno quando furono costretti dalle condizioni del tempo disperate a cercare un luogo coperto. Trovarono riparo una locanda parecchio accogliente, con un camino in ogni stanza, letti morbidi e asciutti, lenzuola pulite e profumate. Il padrone portava avanti l’attività con la figlia giovanissima e furono più che accoglienti e premurosi.

-Vi porto subito qualcosa di caldo!- Esordì la ragazza osservando una Yuu stretta nel giubbotto, coggiolante e tremolante.

Quella sera furono investiti di molte notizie, il proprietario era ospitale quanto chiacchierone, e mangiarono a sazietà una quantità smisurata di prelibatezze.

Accesero il bellissimo camino nel piccolo salotto e furono lasciati soli in modo discreto.

Gojyo lasciò cadere la testa indietro, beandosi di quell’appoggio così gradevole- .. da quanto non ci fermavamo…

Nessuno capì che era una domanda, ma la presero tutti come un’esclamazione, quasi una liberazione.

Restarono in silenzio per parecchi minuti beandosi del calore ritrovato e dello scoppiettio della legna. Fuori la pioggia non dava tregua.

Hakkai- Che ne dite se… ci fermiamo qui

Tutte le testa si alzarono completamente, tranne quella del bonzo che buttò fuori del fumo e chiuse gli occhi- Direi che è una buona idea- Disse quasi sottovoce, inaspettatamente.
Yuu si portò le ginocchia al petto e appoggiò il capo su esse- Sinceramente.. penso che… siamo abbastanza lontani, no?

Enie- Senza dubbio… e poi Ian avrà fatto in modo di cancellare le nostre tracce- Pronunciando il nome del fratello, l’unico rimasto in vita, ebbe un fremito. Gojyo cercò subito la sua mano.

Goku- Ci siamo concessi una grande vantaggio ma sono stanco di scappare. Non possiamo scappare per un’intera vita, è assurdo!- Il primo moto di calore in quei giorni- E poi non avranno altro nella vita da fare?

Meimi- Abbiamo ucciso i suoi figli…

Raye- Ci credono morti- Ribadì- Sinceramente.. non penso ci sia più nulla per cui vale la pena preoccuparsi.. ovvio, questa sensazione rimarrà un po’ addosso a tutti per qualche tempo ma…- Sospirò- Ian sa recitare perfettamente e ricordiamoci che ora è lui il vero capo della famiglia. Avrà preso tutte le precauzioni del caso.

Enie annuì e alcune gocce le caddero sulla giacchetta bianca- Ci proteggerà. Non dovete temere nulla, mai

Hakkai- Quindi è.. tutto finito

Gojyo- Già

Goku- Era l’ora!

Sanzo si alzò e senza dire una parola si allontanò dalla stanza.

Gojyo- Per quanto pensi ci farà restare qui il boss?- Chiese con un mezzo ghigno

Hakkai scrollò le spalle- Per tutto il tempo che vorremmo immagino. Per una volta ho proprio bisogno di prendermela comoda!- Si sgranchì le gambe, allungandole.

Meimi- Quindi.. abbiamo del tempo…..- I suoi occhi vagarono per la stanza.

Hakkai- Si.. direi che ora abbiamo tutto il tempo che vorremo

 

 

*

 

 

Andò avanti e indietro per la stanza, ormai erano ore che non faceva altro. Proprio non riusciva a fermarsi, era come se le sue gambe non volessero darle tregua. Il suo cuore batteva a un ritmo sfrenato e ogni decisione o pensiero che formulava le sembrava immediatamente quello sbagliato. Si guardò più volte allo specchio tentando di formulare ipotesi coerenti ma più si sforzava più la testa le doleva.

Mentre si mordicchiava le unghie con indolenza il rumore della grandine picchiettava sulle finestre.

E alla fine, il tuono più forte mai udito in quella nottata, sembrò come darle coraggio.
Doveva farlo.

Non c’era altra soluzione.

Forse, in quel modo, il suo cuore avrebbe trovato pace. Quella pace che sembrava mancarle da quando aveva memoria.

Afferrò uno scialle e si precipitò fuori nel corridoio, non badando ai piedi scalzi, ogni suo rumore era coperto dal temporale.
Fece gli scalini due a due. Arrivata davanti alla stanza lesse il numero più e più volte. Si accorse che le tremavano le mani solo quando ne allungò una per bussare.

Serrò le palpebre e respirò profondamente ripetendosi che era la decisione giusta.

E infine bussò

…..

Lui tardò ad arrivare e le aprì grondante d’acqua- Oh.. - Si sforzò di sorriderle- Cosa ci fai sveglia a quest’ora? Sono quasi le tre

Mei- Scusa- Balbettò- Non ho.. guardato l’ora… però non stavi dormendo, no?

Ridacchiò- Più o meno.. mi sono addormentato dentro la vasca… ho provato dei sali alle rose, buonissimi…. Ma avevi bisogno?

Esitò- Si.. posso entrare?

Alzò un sopracciglio- Non riesci a dormire e vuoi fare una partita a carte?- Si scostò dalla porta.
Lei si voltò e girò la chiave.

Raye la osservò perplesso- Mi stai rapendo nella mia stessa camera?- Rise di gusto
Lei allungò una mano e gli toccò il viso, che si irrigidì di colpo.
Il ragazzo si scostò- Meglio se mi vado a dare un’asciugata o mi prenderà un accidente.

Lei si sistemò su una delle due poltrone accanto al caminetto e l’aspettò solo per pochi minuti.
Raye tornò con un sorriso stampato in faccia e si buttò subito nella ricerca delle carte da gioco- Non ho ancora disfatto la borsa.. chissà dove sono..

Lei si alzò e lo trattenne. Gli alzò cautamente la maglietta e sfiorò la cicatrice- Io.. mi sono chiesta per tutto questo tempo….- Cercò i suoi occhi- Perché?

Si allontanò bruscamente e le diede le spalle- Perché è stato istintivo

Mei- Appunto… istintivo… ricordati questa parola perché fra poco ti aiuterà

Raye- Come?- Si rivoltò, fissandola freddamente

Lei non si scompose- Cosa credi? Che non ricordo più i tuoi piani di continuare il tuo viaggio da solo? Ti ho sentito prima che parlavi con Enie… farai passare qualche giorno, forse, e poi sparirai come sei arrivato

Raye- Non sono ‘arrivato’ per mia volontà.. ma grazie a un pugno- Si massaggiò la guancia al ricordo- Non mi sarei mai fermato con voi

Mei- E a quest’ora saremmo tutti morti probabilmente

Scrollò le spalle- Non credo, non sono così importante per nessuno di voi

Mei- Per me si

Parole uscite di getto, assolutamente non pensate.

La stanza calò nel silenzio.

Lei fece qualche passo verso di lui- Io voglio venire con te, Raye- Quando lo vide sgranare gli occhi continuò- Ricordi l’istinto di prima? Ecco.. il mio istinto non mi permette di starti lontana. Il solo pensiero mi fa male, qui- Si indicò il petto- Ed è una cosa che mi innervosisce, credimi

Raye si stropicciò gli occhi- Tu non sai…

Mei- Sai. Credo che quel Sato fosse un gran cretino e non avesse capito che il punto debole della tua ‘arte’ è un altro. Che i ricordi vengono cancellati, si, ma l’istinto rimane. Puoi dirmi tutto ciò che vuoi ora- Lo prevenne- ma io non riesco a staccarti gli occhi di dosso da quando ti ho visto. Quando sei caduto davanti a me mi sono sentita morire. Morire, capito?!! .. con te mi sento debole, vulnerabile… diversa.. un po’ la stessa sensazione che provo con Enie… ricordi latenti forse….

Raye- Straparli

Mei- No. Ti sto solo dicendo che non mi importa quanto andrai lontano o quanto velocemente fuggirai. Io ti seguirò, e ti troverò dovunque andrai.. perché me lo dice l’istinto, tutto qui

Raye- BASTA!- Urlò senza ragione- Basta.. stai sparando un mucchio di stronzate…- Si portò una mano alla bocca- Io non ti voglio con me… e non mi lascerò seguire da una cretina qualsiasi

Mei- Di cosa hai paura?

Raye- Vattene.. esci da questa stanza, subito!

Mei- NO!- Tuonò- No…. Non senza i miei ricordi

La fissò, instabile- Ah.. è questo che vuoi ora?………….Tu mi hai chiesto di cancellarti la memoria. Che non potevi più vivere così. E ora cosa vuoi? Cos’altro vuoi ancora? …. Io non ti ridarò ciò che vuoi

Mei- Perché te l’ho chiesto io? Beh, ora ti sto dicendo il contrario!

Raye- Non mi interessa

Mei- E a me non interessa ciò che mi stai dicendo tu! Io rivoglio ciò che è mio.. perché non penso avrei mai voluto dimenticart….- Si fermò

Lui era in lacrime, stava piangendo disperatamente- Vai via… mi hai già distrutto una volta.. non posso permetterti di farlo ancora… Vai Keitel, vai

Lei gli afferrò una mano- Io non ti abbandonerò.. perché qualsiasi cosa sia successa in passato io ho visto la persona splendida che sei ora… io non riesco a starti lontana- Piangeva anche lei- Scusami… io non ci riesco.. chiedo scusa….

Entrambi si accasciarono al suolo, continuando a versare lacrime.
Raye- Io… potrei ma… se… tu non vorrai… io me li riprenderò…

Lei strinse le nocche- Io li vorrò, sicuramente… non ho paura, ora non ne ho …

Raye- Keitel…è difficile…

Si chinò su se stessa- Per favore.. ho bisogno di ricordare.. sto impazzendo.. ho bisogno di ricordare chi sei… ho bisogno di sapere perché il mio cuore batte così con te… ho bisogno di vedere il volto della persona che amo… riconoscerlo… ti prego…

Lui le alzò il viso. Si fissarono qualche istante- Keitel, scusami… …… io.. non ho mai smesso di amarti………… scusami

….

Fu come essere investiti da una leggera pioggerellina. Lentamente immagini confuse prendevano forma con delicatezza nella sua mente. Ricordi. Sensazioni.

Improvvisamente quelle immagini si fecero più forti, più nitide e fu investita da una valanga ghiacciata d’informazioni. Sentì bruciare la mente, il petto. Tutto le bruciava. Piccoli aghi le pungevano gli occhi per formare nuove forme, nuove trame.

“Oh.. tu sei quella nuova??? Spero diventeremo amici!”

”Buongiorno dolce amore”..un sorriso

 

“Ti amo”

 

“Keitel”

Due occhi color verde acqua…intensi.. una voce calda, che pronunciava solo il suo nome con così tanta dolcezza.

 

“Basta, sono stufa di questa cazzo di vita”.. un vaso infranto

 

“Voglio andarmene, mi faccio schifo”.. pianto.. lacrime…

 

“Ho un lavoro per te Keitel, sarà facile come gli altri tranquilla”

 

“Enie, devo andarmene… devo farlo per lui… lo uccideranno se non mi faccio togliere la memoria”

 

“Enie.. io lo amo.. lo devo proteggere.. sopra ogni cosa… non piangere”

 

“…. Chiudiamola qui Raye. Toglimi la memoria e facciamola finita. Finiamo tutto. Non ne ho più voglia. Per me è solo una liberazione”

 

*…. Ti amo*

 

 

 

……

Quando riprese coscienza di se lo avvertì piangere, singhiozzare.

Alzò il viso e scoprì di vederlo offuscato, anche lei stava piangendo.

Allungò una mano e iniziò a dargli pugnetti sulla spalla- Stupido…… stupido…..

Continuò e continuò ancora colpendolo sempre più forte- Stupido… sei un grandissimo stupido….. come hai potuto….- singhiozzava.

Lo colpì così forte da scaraventarlo a terra. Lei rotolò sopra di lui continuando a colpirlo- Idiota… sei un cretino assoluto…. Come hai potuto pensare che io… che non ti amassi più…. Razza di cretino…….. stupido….

Si chinò poggiando la testa sulla spalla di lui- Sato ti voleva uccidere. Ho dovuto farmi togliere la memoria.. ho avuto paura… io… non sapevo come proteggere la cosa a me più cara…… sei uno stupido…..

Lui l’afferrò per le spalle- Sato cosa…

Ma lei lo baciò, con foga. Era un bacio disperato, appassionato. Si staccarono e si abbracciarono togliendosi il respiro.

Kei- Io… ti amo Raye… nemmeno il tuo dono mi ha tolto questo amore…. Cavolo.. cosa stavo per perdere…- Gli baciò una guancia- Ti stavo per perdere e tu mi avresti lasciato qui

Raye- Io dovevo Kei…dovevo.. pensavo…

Lo baciò nuovamente e sprofondò il viso nel suo collo- Quanto mi mancava il tuo odore… il tuo calore….oddio… eri tu… eri tu che cercavo.. ogni giorno… il mio tassello mancante… Raye…..

Lui la strinse più forte non smettendo un attimo di piangere- Amore… amore mio… mio…

Kei- Si tuo.. per sempre amore… sempre capito?!

Le asciugò le lacrime- Non ti lascerò mai più, lo giuro… mai… ti amo

Poggiarono le fronti l’una con l’altra- Anche io ti amo… più di ogni mio ricordo… con ogni mia fibra.. per quanto e oltre mi sarà concesso di vivere

Sorrisero fra le lacrime. Si erano ritrovati. Un sogno insperato.

Quella sera caddero mille e più lacrime.

E per sempre ne sarebbero cadute… ma per loro, solamente di gioia

 

 

*

 

 

 

Aprì gli occhi svogliatamente per incontrare due nocciole un tempo radiose e vitali e ora spente.

Cercò la sua mano ma fu lei la prima a trovarla- Come ti senti?- Gli domandò con dolcezza

Scosse il capo lentamente, prendendo coscienza uno a uno dei suo muscoli- Ho avuto la febbre?

Annuì- Alta.. ma ti è passata questa mattina.. penso fosse solo stanchezza.. ma ciò che penso io è inutile e irrilevante. Per quanto ne so potrebbe essere una conseguenza della…- Bloccò la sua frase e lasciò andare la sua mano allontanandosi dal letto.

Lui si alzò a fatica, tenendosi la testa e riacquistando gradualmente lucidità-Vieni qui- Ordinò.
Girò su se stessa e tentennò sul posto. Aveva gli occhi gonfi e lucidi. Si avvicinò a piccoli passi- Dobbiamo fare qualcosa. Non riesco a pensare che…- Alzò gli occhi per fermare le lacrime- Non è un argomento che possiamo evitare a lungo, sai?- Insistette- Stando fermi non otterremmo nulla

Lo vide ridacchiare e afferrarle fiaccamente una mano- Argomento? Io ne vedo solo uno- La avvicinò a sé e con timore posò un orecchio sul ventre.

Lei si scostò malamente lasciandolo perplesso- Sanzo…. Sanzo non…

La guardò spaventato- Cosa?- Cercò di scattare in piedi ma barcollando tornò a sedersi- Non dirmi che… è successo qualcosa…

Inclinò la testa da un lato e si sedette vicino a lui- Pensavo avessi capito… ero nel panico, stava per ucciderti io.. ero disperata.. non sapevo cosa fare..

Sanzo- Che intendi dire?

Si morse un labbro- Ho detto la prima cosa che mi è venuta in mente- Disse borbottando

Gli occhi del bonzo si spalancarono.

Yuu- Pensavo avessi capito! Ho detto apposta ‘due mesi’ perché.. la nostra.. prima volta non è nemmeno stata un mese fa…

Sanzo- Oh… giusto…….- Rifletté

Yuu- Scusa…- Gli accarezzò i capelli- Scusa non pensavo avessi frainteso… però.. è una cosa momentanea.. quando vorremmo noi..

Questa volta si alzò senza barcollare- Non dire stupidaggini. Io non voglio marmocchi al seguito.

Yuu- Non ne vuoi o pensi che non ne potrai avere?

Colpito. Affondato.

Sanzo- Sono un bonzo. Non dovrei nemmeno aver alcun tipo di rapporto con nessuna. E poi figuriamoci dei mostriciattoli urlanti che mi girano intorno come delle scimmie, tsk!

Gli si avvicinò, cingendogli la schiena- Tu.. non hai più difese con me.. mi dispiace toglierti questa illusione, ma penso di riuscire a comprenderti ora… e penso di aver capito che tu non vedi…..- Tentennò stringendolo più forte- Ma cerca di capire me ora! Non posso assolutamente lasciarti morire così.. senza dire nulla a nessuno… vederti appassire giorno per giorno.. e poi- Si staccò- Pensi che gli altri non se ne accorgeranno mai? Non sono stupidi

Sanzo- Non è un mio problema

Si stropicciò gli occhi.

Lui sospirò- Vado a farmi una doccia

Quasi si gettò nel bagno richiudendosi con gran fracasso la porta alle spalle.

Aveva ragione lei. I suoi compagni non era degli idioti, se ne sarebbero accorti presto o tardi. E lui.. lui che cosa avrebbe fatto? Che cosa doveva fare? Cercare una qualche cura inesistente oppure…

Ma la cosa che più lo fece deteriorare era il pensiero che per un attimo lo aveva sfiorato.. un piccolo esserino che cresceva dentro la donna che amava. Ne era stato felice. Per la prima volta aveva provato un picco di felicità inimmaginabile.

In cuor suo aveva così sperato di lasciare un piccolo pezzo di se stesso in quello sporco mondo…

Ma quando quell’illusione era finita aveva compreso bene la globalità. Chi avrebbe protetto la sua donna e suo figlio da tutta la gente schifosa che viveva nel Toghenkiò? Sarebbe stato davvero capace di lasciarla da sola alla ricerca disperata di qualcuno che potesse prendersi cura di lei?… e voleva davvero fosse qualcun altro a farlo?

Risposta ovvia. No. .. era ragionevolmente egoista, troppo per pensare certe cose.
Si lasciò cadere fino a toccare il pavimento gelido portandosi le mani sugli occhi.

Non pianse, non sarebbe caduto così in basso.

Però lasciò che una disperazione lontana e mai assopita lo invadesse… completamente

 

 

*

 

 

Camminava per il lungo corridoio a passo lento ma deciso, il giubbino aperto lasciava danzarle intorno le frange nere. Scese le scale aggiustandosi i capelli una sola volta, il suo volto era sorridente.

Entrò nel salotto senza esitazioni per poi fermarsi e portarsi una mano su un fianco e sbuffare- Enie, che diamine hai fatto ai tuoi capelli?

La ragazza si voltò masticando qualcosa di incomprensibile e borbotto qualcosa.

Gojyo- Sta dicendo che così sarà più irriconoscibile- Le accarezzò i capelli mossi che ora le arrivavano a malapena ai lobi- Io la trovo comunque parecchio sexy..

La giovane avanzò- Commento prettamente inutile ma molto da te… So che la proteggerai meglio di chiunque altro. E se non lo farai ti troverò in capo al mondo e ti ammazzerò con le mie stesse mani. E bada bene che ne sono capace.

Sanzo alzò appena gli occhi stanchi dal giornale per piantarli in quelli verde oliva e ora lucenti di lei- Che hai da guardare bonzo? Come non mi avessi mai vista

Hakkai- In effetti.. qualcosa di strano l’hai…- Commentò

Yuu- Si- La indicò- Stai sorridendo!!!

Ridacchiò- Che spiritosa- Le fece il verso- Cercavo Goku..- Si guardò intorno

Gojyo- La scimmia è voluta uscire in preda a una crisi di ‘dove cavolo sono i nemici che dovrebbero attaccarci, perché non si fanno vedere’… astinenza si chiama penso

Si grattò il naso- Oh… beh, allora direi che lo dirò prima a voi

Enie si alzò di scatto, allontanandosi dalla dolce presa del mezzo demone- Che succede??

Lei la zittì con un dito- Calmati ragazzina, sei sempre troppo agitata tu

Senza pensarci un secondo di più Enie le saltò al collo scoppiando a piangere- Keitel….. sei Keitel… non ci credo… che …..

Lei gli accarezzò dolcemente i capelli baciandoglieli- Come mi mancava il tuo profumo Enni…

Yuu- Come?… vuol dire che…- Si portò le mani alla bocca.

Keitel scostò una piagnucolosa Enie- Si.. Raye mi ha ridato la memoria.. sono io che gliel’ho chiesto in realtà- Precisò- E non sono pentita- Guardò verso la ragazza che stava ancora stringendo- …. Anzi, ti devo ringraziare En.. non gli hai detto di Sato…

Enie- Non volevi… non sai quanto è stato dolorose Kei… troppo…

Le posò un bacio sulla fronte- E’ tutto finito ora.. tutto… Ian è un uomo d’onore.. rispetterà tutte le parole date, ci proteggerà… penso di essere viva anche grazie a lui …- Alzò gli occhi al cielo.

Il rosso si alzò- Beh.. allora direi che dobbiamo ripresentarci…- Allungò una mano- Piacere, Sha Gojyo

Lei ricambiò la stretta- Keitel Hitai, molto lieta..

Enie continuava a piangere mentre tutti a turno si ripresentavano-…. Ma Raye dov’è?

Fece spallucce e si sedette accanto a Yuu- Sta … preparando le valigie…- All’espressione stranita di lei continuò- Vogliamo partire, stasera stessa… abbiamo perso fin troppo tempo della nostra vita…

Enie- Ma… voi .. non- Guardò Gojyo e poi Hakkai

Quest’ultimo sorrise- Staremo un po’ stretti forse ma con noi c’è sempre posto

Scosse la testa- Lo so, e vi ringrazio. Siete stati i migliori compagni che potessi mai anche solo immaginare.. sopra ogni aspettativa… tutti- Volse lievemente lo sguardo verso Yuu- Ma vorrei trovare il mio personale spazio, capite? Con voi non ci riuscirei… e vorrei trovarlo insieme alla persona che amo…

Gojyo bloccò le parole di Enie- Più che giusto! Sai, mi piace molto di più questa Keitel!

Lei chinò la testa in segno di ringraziamento- Però… vorrei parlare con Goku prima di partire…- Si alzò- Vado a cercar- Non finì la frase che lo vide entrare nella locanda e sfrecciare al piano di sopra- Ultimamente è sempre di corsa- Mormorò divertita- Vabbè, lo raggiungo… ci vediamo per cena gente, almeno quella viviamola insieme

Non ascoltò alcun commentò della sua migliore amica e corse dietro al demone.

Bussò parecchie volte alla porta della sua stanza e attese. Le aprì un Goku tutto trafelato e accaldato- Mei… entra entra

Kei- Non aspettavi me eh?

Si tolse il giubbotto che Yuumei gli aveva regalato qualche tempo prima- Veramente non aspettavo nessuno.. mi avete visto salire?

Kei- Sono tutti nella salotto… ma non è per questo che sono venuta qui..- Si avvicinò prendendogli le mani- Guardami Goku… guardami.. un attimo solo.. solo me….

Lui prese fiato e si tuffò nei suoi occhi, ma quell’attimo bastò- …. Raye ha…

Annuì e l’abbracciò, forte- Scusami… in questi momenti provo sentimenti contrastanti… sono felice, da morire.. ho trovato i miei ricordi, i sentimenti che pensavo persi, la persona che amo.. tutto troppo in fretta… e ho paura.. una paura mista a una gioia folle…

Lui ricambiò la stretta, titubante- Keitel…- Pronunciò in soffio- e…. Meimi?

Si staccò- Lei è qui… sono sempre io Goku… diamine.. è questa la parte più triste… ho pensato molto a te questa notte- Chiuse gli occhi- A quanto ti avrei ferito ma….- Buttò lo sguardo su un sacchetto pieno di succhi di frutta- Ma alla fine ho capito che non sono io la persona che ami, Goku… io sono la persona, come lo sei tu per me, che hai trovato in un momento di difficoltà… sei il migliore amico e sostegno che io abbia mai avuto… ci sei sempre stato e non lo dimenticherò mai.. ti porterò sempre con me….. ma tu non mi amavi, non l’hai mai fatto… l’hai capito anche tu ormai..

Goku- Tu.. lo sapevi?- Vedendola annuire le prese una mano- E non ti senti usata?

Scosse la testa- No.. perché eri tu a non saperlo… e comunque anche io ti ho ‘usato’ allora… la verità è che ci siamo stati vicini… è una cosa bellissima..- Avvicinò i loro visi e gli baciò la guancia- Tu devi stare con la persona che ami… devi dirglielo… seriamente e immensamente… solo così potrai essere completo

Goku- Ti senti così ora?

Kei- Si….. però mi mancherai.. molto..

Sorrise- Anche tu!!- La strinse forte-.. che farete ora?

Kei- Non lo so ma.. un modo per tenermi in contatto con voi lo troveremo…

Goku- Vai e trova la tua strada Keitel…

Sorrise- Anche tu scimmietta! E grazie..- Si staccò mentre lui cercò il suo viso per asciugarle le lacrime.

Goku- Sai.. ti preferisco ora… sei più.. vera

Kei- Grazie… ti voglio bene Goku… da morire…

Goku- Anche io… sempre…

Fece i passi a ritroso e uscì velocemente dalla stanza.
Lui restò per qualche istante fermo, immobile. Si mosse poi lentamente verso il sacchetto buttato per terra.. era giunto il momento di fare ciò che aveva evitato per mesi

 

 

*

 

 

La cena fu lunga e piacevole, scherzarono e parlottarono animatamente. Un clima tranquillo e sereno.

Molto diverso dalla partenza di Raye e Keitel. I due giovani salutarono velocemente uno per uno per poi disperdersi nella notte. Un addio che aveva l’aria di un lontano arrivederci, breve e indolore.

Enie ne uscì stranamente sollevata. Aveva ritrovato un’amica insperata e progettava nuove e strane avventure col suo nuovo gruppo. Mentre salivano le scale tutti chiacchieravano ancora sui nuovi posti che avrebbe visto.. tutti tranne Yuu che con una scusa casuale era rimasta nel salotto.

Sorseggiò lentamente il tè ormai diventato freddo. Gli occhi fissi sul fuoco nel caminetto che ormai si stava spegnendo. Come la vita del suo uomo.

Posò la tazza evitando per un soffio di farla cadere sul pavimento. Si alzò, insicura. Che avrebbe fatto? Non poteva continuare a viaggiare come nulla fosse… ma era pur sempre la scelta di lui..

Si grattò il capo tentando di trovare un senso a tutta l’angoscia che sentiva.

Goku- Oh sei qui- Esclamò raggiante nel vederla.
Lei si tirò un sorriso sulle labbra- Si… e sai a cosa pensavo? Che hai preso davvero bene la partenza di Me… Keitel- Si corresse- Sicuro di stare bene?- Domandò dispiaciuta.

Lui le regalò un bellissimo sorriso- Sei splendida… riesci sempre a preoccuparti degli altri anche quando stai male tu..

Yuu- Sto male?

Goku- Beh..- Tentennò- Tuo fratello…

Yuu- Oh- Sembrò ricordarsi dell’altra cosa importante che aveva faticosamente cercato di sotterrare

Mosse le mani- Scusami, non volevo ricordartelo.. solo non fa bene tenersi tutto dentro… me lo hai insegnato proprio tu… ricordi?

Yuu- Veramente te l’ha insegnato ‘Mei’

Scosse il capo- Yuu.. Mei.. sei sempre tu.. c’è voluto un po’ per capirlo… e alla fine me ne scuso immensamente… sono stato un completo imbecille

Lei sgranò gli occhi per poi sorridere- Per fortuna te ne sei accorto! Comunque imbecille è dire poco!- Rilassò le spalle

Goku- Una stupida, stupidissima scimmia!

Yuu- Giusto! Ah ah…- Ridacchiò- Perché è così facile ridere con te? Hai un dono portentoso, viandante!

Il cuore di Goku si fermò un attimo e lui lo riacchiappò appena in tempo- … tieni! Ti ho portato questi!- Allungò un sacchetto- So quanto ami i tuoi succhi… pensavo di vederti sorridere ma la mia faccia da scimmia sembra sortire lo stesso effetto!

Yuu- Ahahah! Dovrebbe sentirti Gojyo! Sei impagabile quando ti dai della scimmia da solo!

Basta. Quel sentimento stava per scoppiargli nel petto. Doveva dirglielo- .. sei tu che sei impagabile

Silenzio. Ma non si lasciò intimorire

Goku- Anche girassi l’intero Toghenkiò non troverei mai una persona che mi sappia capire così… che mi faccia stare bene.. io…. io sono innamorato di te- Esplose- Lo sono da sempre… dal primo momento che ti ho visto su quella collinetta… dalla prima volta che ti ho baciato…. Quando ti guardo sento ancora quell’esplosione di gioia di quando correvo sul monte per strappare minuti al destino…… io… non voglio più lasciare andare la tua mano.. non voglio più passare un solo minuto da viandante… vorrei solo stare con te, Yuumei.. ti amo…- Le prese la mano e la strinse calorosamente.
Lei lo guardava con occhi sgranati. Il viso colorito in maniera innaturale. Quando non avvertì più la sua voce sentì le gambe tremarle. … per quanto tempo aveva sperato di sentire anche una sola di quelle parole che ora le erano piovute addosso come una bufera di neve… per quanti notti lo aveva visto apparire nei suoi sogni che le tendeva la mano, proprio come in quel momento… per quanto aveva voluto gridare lei il suo amore, per quanto non era stata ascoltata….. ecco. Ora era il suo momento. Yuu poteva lasciarsi andare tra le braccia del suo primo amore, come nemmeno in un suo lontano desiderio aveva mai immaginato.

Si.

Peccato che fosse troppo tardi.

Ritrasse gentilmente la mano- Goku… avrai notato che io e Sanzo…- La sua voce era bassa

Il ragazzo avvampò- …..s….- Non riusciva a parlare.
Yuu- E sinceramente mi sembra anche fuori luogo questa tua.. cos’è? Dichiarazione? .. scusami se sono brusca ma… non credo sia carino nei confronti del tuo migliore amico

Goku- Non pensi che lo sappia?…. non riuscivo però più a stare così… io ti amo Yuum…

Lo zittì- Per favore, non aggiungere altro.. Io cercherò di dimenticare ciò che mi hai detto stasera… e dovresti farlo anche tu… per il bene di tutti…. Ok?- Accennò un sorriso e gli batté una mano sulla spalla- Vado su ora eh….

Corse via, non voltandosi, non accorgendosi minimamente della persona che era immobile ai piedi della scala.

“Da questa finestra si vedono le stelle, lontane, troppo. Lontane come te. Non sei arrivata, non sei venuta da me. E nell’unico attimo che pensavo di averti afferrato, ti ho persa. Colpa mia, sicuramente, ma il risultato rimane invariato. Ho impiegato troppo tempo per comprendere che l’unica che volevo eri tu. E ora, sono rimasto con questo bicchiere di succo di frutta, il tuo preferito, in mano. Solo.”

 

Goku serrò i pugni sul sacchetto e strinse forte i denti. Come aveva potuto essere così stupido? Doveva riprendersela tempo prima… perché era stato tanto ottuso e cieco? Lei era chiaramente l’amore della sua vita..lo era forse sempre stata… come poteva ora….

Si voltò velocemente avvertendo dei passi dietro di lui. Era forse tornata?

E invece vide Sanzo, il suo sole, il suo mentore, la persona che l’aveva liberato da quella tremenda agonia donandogli un posto da poter chiamare casa.. l’unica persona che aveva sempre giurato di proteggere. … la persona che forse aveva più ferito a quel mondo…

Guardò i suoi occhi glaciali e solo in quel momento notò quanto fossero affaticati e stanchi. Lo vide scuotere lentamente la testa e un grugnito dipingersi sulla sua bocca.

E infine lo scorse voltarsi e salire fiaccamente le scale.

Non seppe mai come affiorò quella sensazione ma… in quel momento capì che era l’ultima volta che vedeva Genjo Sanzo Oshi

 

..

.

 

 

*

 

 

La mattina fece capolino troppo in fretta. Il sole stava sorgendo debolmente e più lentamente del solito.

Aprì gli occhi debolmente e mosse appena le labbra secche. Si era addormentata sulla poltrona e ora sentiva, oltre il gelo nelle ossa, tutta la schiena rigida.

Fece per alzarsi ma la pressione la sbatté per terra. Ancora confusa gattonò verso il bagno, allungandosi riuscì ad aprire il rubinetto. L’acqua gelida fece il resto.

Si rialzò ancora scossa ma con una nuova lucidità. Osservò stranita l’orologio rosa che aveva poggiato accanto allo spazzolino usa e getta. Cinque e mezza. Ecco perché non sentiva alcun rumore attorno a lei.

Con sonnolenza si chiese come aveva potuto passare la nottata su una poltrona anziché vicino al suo uomo. Non se ne curò più di tanto. Si aggiustò appena i capelli per poi cercare una felpa più pesante fra la sua roba. Se la gettò sulle spalle e sgattaiolò sul ballatoio come un gatto in una fuga silenziosa.

Non bussò nemmeno, entrò senza farsi annunciare.

Si trovò però più sveglia che mai. Era attesa.

Lasciò cadere la felpa fucsia sentendosi subito gelare le spalle, ma non ci diede peso. Si avvicinò lentamente a lui, scuotendo la testa. La stanza era in perfetto ordine, ogni cosa al suo posto, valigia pronta- Che succede? … Hai deciso di partire?- Domandò con un sorriso forzato- L’hai detto ad Hakkai? Sarà ancora stanco poverino…

Lui non rispose, si limitò ad indicare il copriletto beije. Lei si avvicinò e afferrò la carta dorata che molte volte gli aveva visto usare. L’unica loro fonte di sostentamento- … Che…..- Ma la risposta le era fin troppo ovvia.

Sanzo non si mosse dalla sua posizione, le braccia conserte, il volto una maschera di freddezza- Vi servirà per continuare il viaggio- Disse infine, con inerzia

Yuu- Ma che…- Si gettò al collo, afferrandogli il bavero della camicia- Che cavolo dici?- Abbassò la voce- Vuoi andartene? E dove di grazia?

Sanzo- Non sono affari che ti riguardano

Yuu- Mi riguardano eccome, mio caro, dato che sei il mio uomo. Non ti lascerò certo andare così, razza di idiota!

Si passò una mano sulla faccia, era stanco- Non ti voglio con me. Ne ora. Ne mai

Yuu- Cazzate! Io ti seguirò anche zoppicando, anche se dovessi spararmi con la shureiju mille volte!

Sanzo- Yuumei- Il suono della sua voce risultò dolce- …. Io avrei dovuto lasciarti perdere tempo fa… - Scosse la testa- E’ stato un mio imperdonabile errore, l’ultimo, giuro, che commetterò in questa mia vita….

Lei si portò le mani sulla bocca.

Sospirò- … penso che avrei dovuto lasciarti ad Hakkai quando ancora potevo… lui ti ama sicuramente quanto me.. o forse no..

Yuu- Non sono una lettera! Non puoi spedirmi a chi vuoi! …. Non puoi lasciarmi così…

Sanzo- Però- Strinse i pugni- Mi odio terribilmente perché anche alla fine della mia stupida esistenza io non riesco a pensarti tra le braccia di nessun altro.. è una cosa che mi fa impazzire

Lei pianse, perdutamente, mentre si lanciò al suo collo. Lo strinse, forte. Un abbraccio infinito.

Sanzo- Io non posso darti niente. Niente. Nemmeno la vita

Yuu- Tu hai tutto ciò che mi serve, Sanzo.. tutto… se non ti seguo ora ne morirei prima io…- Si scostò appena- Se ti lascio andare ora, senza nemmeno tentare di seguirti non me lo perdonerò mai e poi mai

Serrò i denti e ricambiò, finalmente, l’abbraccio.

Restarono in quella posizione per parecchi minuti, scanditi solamente dai singhiozzi di lei.
Alla fine lui la allontanò- Vai a…- Si schiarì la voce- Vai a preparare i tuoi bagagli. Ma sbrigati

Annuì, decisa- Promettimi che non te ne andrai

Sanzo- Non posso farlo

Yuu- Promettilo

Lui la baciò e la spinse via- Vai. Subito.

Si alzò di corsa e si gettò fuori dalla stanza.
Ritornata nella sua non badò al baccano che poteva fare nell’operazione. Gettò tutte le sue cose nello zaino mentre molte, quelle superflue, le lasciò lì. Sicuramente Enie gliele avrebbe conservate con cura. Si infilò i vestiti più caldi e comodi che possedeva e le scarpe più consumate. Viaggiare senza un jeep, senza un supporto, ma soprattutto alla cieca la spaventava. Ma era la sua scelta, e lei doveva rispettarla.

Si mise al collo la borsetta e sollevò lo zaino fin troppo pesante. Da lì a poco tempo ne avrebbe dovuto portare due di zaini, ma questo non le pesava più di tanto.
Uscì titubante dalla stanza, non voltandosi nemmeno.

Avrebbe voluto salutare i suoi compagni di viaggio. Dire a tutti un grazie.. ma non aveva tutto quel tempo richiesto.

Arrivata sulla soglia della porta di Sanzo sentì un leggero brusio provenire dal suo interno, rimase in attesa.

Ne uscì pochi minuti dopo un bonzo traballante con una sacca sulle spalle.

Yuu- Vuoi che…

Lui scosse bruscamente il capo- Andiamo- Tuonò autoritario.
Si sistemò lo zaino e oltrepasso la stanza. Fece però ritorno sui suoi passi notando la sagoma nella stanza buia di un altro uomo.

Hakkai era voltato verso la finestra, nella sua mano pendeva l’harisen e la carta dorata, l’ultimo regalo che gli aveva voluto fare Sanzo. Il più prezioso.

Lei avrebbe voluto gridare di fermarlo ma non sarebbe stato opportuno. Almeno ora qualcuno era consapevole della loro improvvisa fuga, non sarebbero risultati dei semplici codardi agli occhi di tutti. Questo la rasserenò improvvisamente.

Corse dietro a Sanzo che era quasi alla porta della locanda e lo seguì con passo deciso.
A metà della piccola piazzetta dove ormai picchiava il sole non resistette. Si voltò, alla ricerca per l’ultima volta di un volto amico.

Hakkai era ancora immobile, il viso impassibile ma gli occhi stranamente gonfi. Con che coraggio stava affrontando anche lui la situazione? Come avrebbe dato la notizia della loro partenza la mattina stessa? Come sarebbe stato accolto?

Queste domande le frullarono troppo veloci nel cervello. Non avrebbe dovuto voltarsi.

Rimediò all’errore cacciandosi in gola i singhiozzi e alzando gli occhi verso l’alto in modo da fermare le lacrime.

Quella era la sua decisione, l’unica che in quel momento era sensata per lei.

L’unica che riusciva a dare un senso a tutto quel dolore.

Lei non avrebbe mai permesso che Sanzo morisse, non finché ci fosse stata anche una sola piccolissima speranza di salvarlo.

Non voleva vederlo spegnere sotto i suoi occhi, non glielo avrebbe mai permesso.

E lui, avendola vicino, avrebbe lottato il doppio. Se n’era andato per evitare questo dolore alle persone che amava, ai suoi compagni. Non sarebbe morto come un vigliacco davanti alla sua donna. Non era un comportamento da lui.

Alzò nuovamente gli occhi al cielo. Per fortuna quel giorno le nuvole sembravano del tutto scomparse.

….

Quali erano i suoi pensieri mentre seguiva decisa quel passo calcato e stanco? Nemmeno lei lo sapeva, forse. L’unica cosa che provava era una gran rabbia verso quel mondo ingiusto. Perché proprio lui? Con tutte le persone al mondo, perché proprio a lui?

Lei voleva seguirlo, ad ogni costo. Sapeva che se non l’avesse fatto non si sarebbe portato via solo un pezzetto dei suoi desideri, ma il suo intero cuore. Non aveva mai amato così tanto, così profondamente, inesorabilmente. Voleva lui, solo questo importava. Nemmeno il suo sguardo truce le avrebbe fatto cambiare idea. Se ce ne fosse stato il bisogno l’avrebbe zittito con un bacio. Uno di quelli belli, che solamente a lui sapeva dare così bene, così con trasporto.

 

 

 

 

 

E dopo..

 

 

 

nulla avrebbe avuto più importanza…

 

 

 

 

 

nemmeno la morte….

 

 

 

 

 

Incombente

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROLOGO

 

 

 

 

Quando soggiunsero al villaggio era mattino inoltrato. Il sole era alto nel cielo, particolarmente caldo. Il vento, quasi inesistente, regalava un piacevole fresco ristoratore.

La gente non si fermò al loro passaggio, come era successo la prima volta. Nessuna accoglienza particolareggiata, nessuno sguardo indagatore. Sembravano dei perfetti e impeccatibili turisti, forse anche grazie ai freschi vestiti e agli occhiali da sole che nascondevano il viso a dir poco particolare.
Quindi nessun ebbe da dir nulla quando presero il vialotto quasi nascosto, che conduceva a uno degli estremi della città.

La strada era afosa, come l’ultima volta che era stata percorsa. Il terriccio emanava calore. Ma a ogni passo il vento tirava sempre di più, muovendo dolcemente le foglie degli alberi secolari.
Arrivarono davanti alla villetta e si fermarono.

La familiare jeep era accatastata da un lato, sembrava immobile da tempo, mentre una nuova macchina lucente ergeva accanto al garage.

Si guardarono intorno in cerca di qualche presenza, non trovando nessuno decisero di suonare al campanello con su scritto ‘Taisho’

Attesero alcuni minuti per poi, finalmente, udire dei passi dall’altro lato.

Aprì un uomo dai capelli neri, lunghi e lisci, e gli occhi nocciola- Desiderate?- Chiese cordialmente

Gojyo si schiarì la voce- Cerchiamo Yuumei

-E di grazia, come mai?- Domandò titubante

Hakkai sorrise dolcemente- Siamo solo vecchi amici desiderosi di salutarla

Enie si sporse in avanti- E’ in casa?- Chiese irruente.

Goku la scostò- Scusi, è che abbiamo fatto un lungo viaggio per salutarla

Gli occhi dell’uomo si riempirono di comprensione. Si scostò dalla porta e fece cenno di accomodarsi- Prego. Andate pure in salotto- Indicò la nostalgica stanza- La vado a chiamare.
Goku tirò uno sguardo fugace alle scale dove tante volte l’aveva portata in braccio, mentre Enie cercò per tutta la casa delle foto, non trovandone si aggrappò al braccio del mezzo demone.
Dopo qualche minuto ritornò l’uomo- Scusatemi, non mi sono presentato. Il mio nome è Dan.. e penso di conoscere ognuno di voi come foste miei amici- Sorrise- Ho messo su il tè, Yuu dovrebbe arrivare a momenti..

Nuovamente uscì per poi tornare con dei biscotti fatti in casa e quattro tazze di tè

Hakkai- Non doveva disturbarsi

Dan- Nessun disturbo. Vi chiedo solo una cosa.. Cercate di non agitarla troppo, ve ne prego

Li lasciò nuovamente da soli, titubanti a quelle parole.
Gojyo si sfregò la barba incolta e chiuse gli occhi- Non so se abbiamo fatto bene a venire

Hakkai- Penso.. fosse necessario…

Goku serrò i pugni, non provava quella paura da molto tempo.
Yuu- Oh, ci siete davvero tutti e quattro- La sua voce suonò limpida e delicata.

Enie si portò le mani sulla bocca per poi alzarsi e correrle incontro. Accarezzò il viso dell’amica con gentilezza- Come ti sei fatta bella- Esclamò accarezzando i cortissimi capelli biondi, sorvolando sulle occhiaie dovute a chissà quale inconveniente, per poi soffermarsi sulla cosa principale.

Anche Gojyo si alzò e la baciò sulla testa.

Yuu- Scusate la scortesia ma ho proprio bisogno di sedermi

Sia Enie che Gojyo tornarono a sedersi mentre Dan si disponeva come un custode dietro di lei, dopo averla aiutata a sedersi.

Goku- E’.. bella grande- Disse solo, con stupidità

Lei rise- Direi di si.. sono al nono mese… ormai ci siamo quasi- Si accarezzò con dolcezza la pancia rigonfia.

Hakkai- E’ una bella sorpresa… ne hai altri?

Scosse la testa- No. È il primo, o prima non so.. non ho voluto saperlo… per questo sono un tantino agitata

Gojyo- E quel selvatico di tuo fratello? Come mai non ti gira intorno come al solito?

Yuu- Abbiamo allargato i nostri possedimenti creando un campo coltivato, Kyoya lavora lì, e lo preferisce di gran lunga ai viaggi d’affari di Fryon.. dovreste averlo visto il campo, prende tutta la collina soprastante

Goku- Si.. abbiamo notato..

Yuu- Ma raccontatemi di voi! Sono ormai cinque anni che non ci vediamo! Chissà quante avventure avrete vissuto

Gojyo- Non emozionanti come credi tu.. diciamo che ci siamo dati parecchio alla macchia

Goku- Sempre cercando di fermare ogni demone che ci veniva a tiro!

Enie- Abbiamo visto posti magnifici! Assaggiato cose buonissimi e- Racconto energicamente alcune vicissitudini godute contornandole di eloquente gesti delle mani-  .. ma io sono di parte, non avendo mai fatto nulla di nuovo nella mia vita

Yuu- Ti trovo bene infatti, sembri rinata .. e ne sono felice, te lo meritavi!

Enie arrossì e strinse la mano di Gojyo.

Yuu- E di Raye e Keitel? Avete notizie?

Enie- Oh si!- Esclamò radiosa- Li abbiamo ritrovati dopo un paio di anni direi- Cercò conferme tra gli altri- Si sono stabiliti in un villaggio a sud di qui.. non dista poi nemmeno più di tanto.. sono riusciti a farsi una vita più che normale, dovresti vedere quanto è cambiata Keitel, ora è una perfetta donnina di casa

Hakkai- E Raye si guadagna soldi in modo onesto… un passo avanti per tutti

Goku- Qui gli unici che non vogliono cambiare siamo noi, missà

Enie- Sai che…- Si fermò incerta- … sai che mio fratello Ian se n’è andato?

La ragazza allargò gli occhi- Davvero??

Annuì- Ora il comando non so a chi è andato.. ma dopo la morte di mio padre, l’anno scorso, la famiglia Krafenberg ha subito un netto declino… direi che possiamo stare tutti più tranquilli…

Yuu tirò un sospiro di sollievo- ..meno male…

Gojyo- Abbiamo deciso di cercarti anche per tranquillizzarti.. è un bel peso tolto per tutti direi….. anche se… non pensavamo di trovarti qui

Yuu chiuse gli occhi- Sono tornata a casa quasi subito e ho capito che il mio posto era qui. Non sono adatta a una vita come la vostra.. ho sentito il bisogno di stare vicino alle persone che amo.. alla mia famiglia, insomma

Dan- Vado a prendere degli altri biscotti- Afferrò il vassoio vuoto e uscì velocemente dalla stanza.

Calò per un attimo il silenzio.
Hakkai- Yuu…. avremmo un sacco di cose da dire noi, quanto te immagino… ma sai cosa ci preme sapere, vero?

Lei rimase in silenzio, abbassò istintivamente gli occhi, socchiudendoli.

Goku- Infatti.. come mai non è qui con te?- Si guardò intorno come potesse sbucare da un momento all’altro dalle pareti- E’ forse andato a fare dei lavori per qualche tempio?- La sua voce si affievolì appena.
Dan- Ecco a voi- Sbucò nella stanza posando, quasi lanciando, i biscotti sul tavolino, per poi portarsi dietro alla ragazza che cercò subito la sua mano. Si acucciò e le baciò i capelli- Diglielo

Gojyo stritolò la mano della sua donna mentre Hakkai si allungò per posare la sua tazza di tè.

Goku- Dirci cosa? …Dov’è Sanzo? Dove…. Ma scusa.. non è…- Le indicò la pancia che subito lei si tocco.
Gojyo- Per favore Yuu…

Lei strinse gli occhi ricercando le parole giuste- …. Ho dato fondo a ogni mio risparmio per cercare una cura.. adatta …. Ma la malattia avanzava troppo rapidamente.. lui si stava lasciando andare…- Si sfregò gli occhi mentre Dan si chinò su di lei per tranquillizzarla- … non c’era alcuna medicina esistente che potesse salvarlo…. .. come dicevano i libri solo un trapianto… ma c’era un unico centro che poteva fare questa operazione e… ci volevano troppi soldi…. E troppi giorni di cammino…..

Iniziò a respirare affannosamente.

Dan- Basta così….

Hakkai- E il bambino?

Lei alzò gli occhi, pieni di lacrime. Afferrò la mano dell’uomo dietro di lei- E’ lui- Disse semplicemente- E’ mio marito

Solo in quel momento notarono all’anulare di lei una fede dorata con un’incisione esterna illeggibile.

Enie tirò su col naso e afferrò un biscotto portandoselo velocemente in bocca, per evitare ai singhiozzi di prendere il sopravvento.

Goku restò immobile, ad osservare la donna che ancora oggi era nei suoi pensieri, ma la sua mente vagava lontana.
Il suo sole. L’uomo che lo aveva allevato e protetto… non c’era più

E lui non aveva non solo potuto far nulla per lui.. ma non era nemmeno riuscito a salutarlo adeguatamente. Si era spento lontano da lui… con un ricordo della sua scimmietta offuscata dal rancore. Si sentì morire. Voleva morire in quell’istante.

Aveva sperato fino all’ultimo di ritrovarlo, di potersi chiarire, scusare. Ora anche questa ultima possibilità gli era stata tolta, negata per sempre.
Sanzo non ce l’aveva fatta.
Dan- Vi chiedo cortesemente di andarvene.. Yuumei ha bisogno di riposo e la vostra presenza non fa che agitarla. Mi scuso per la totale scortesia ma non posso darvi ospitalità per la notte

Hakkai- Certo, alloggeremo in città, domani toglieremo il disturbo

Yuu- Non..

Hakkai- Tranquilla Yuu, però magari mandaci notizie del tuo bambino in questo posto- Frugò in tasca e le diede un fogliettino- Keitel ce le comunicherà in qualche modo.. e noi ne saremo veramente felici

Yuu- Dan.. per favore..

L’uomo li guardò torvò e in quell’istante ricordò chiaramente un altro sguardo, per poi allontanarsi dalla stanza.
Hakkai l’abbracciò dolcemente- Ti prego, facci avere tue notizie. Solo questo… non ti disturberemo più..

Gojyo le accarezzò i capelli- Enie ha ragione, sei splendida..- Le asciugò le lacrime- E sei la più forte di tutti noi. Sei stata la migliore compagnia di viaggio che abbia mai avuto e mi preoccuperò sempre per te, sappilo

Annuì e si lasciò baciare la fronte.

Enie l’abbracciò con più forza del necessario, ma la lasciò fare- Scrivimi, scrivimi tanto!

Yuu- D’accordo..lo farò…

Rimasta sola con Goku allungò una mano e toccò la fredda pelle di lui- Lui non ti ha mai odiato, nemmeno per un secondo. Ti ha sempre portato con lui.. non avrai notato la mancanza ma ti aveva rubato un paio di calzini- Ridacchiò fra le lacrime- Patetico quell’uomo…
Aprì la bocca per dire qualcosa ma la richiuse subito.

Yuu- Io spero… possa essere sempre felice viandante… sempre…capito?.. forza!

Goku- … anche tu, Yuu… devi esserlo…- Si morsicò le labbra

Yuu- E hai fatto benissimo a farti crescere la barba.. si addice di più a un uomo di ventisei anni…

Accennò un sorriso.

Yuu- Ora va…

Goku- Si…..

Si voltò e seguì gli altri al di fuori della casa.

Dan si avvicinò titubante alla ragazza- Hai fatto la cosa giusta

Yuu- Non ne sono del tutto convinta

Dan- E’ stata una sua scelta

Si asciugò le lacrime e il suo viso si fece buio- Una scelta stupida e immatura

Dan- Devi rispettarla

Yuu- Mi sembra d’averlo fatto, no?.. però……..- Tentennò qualche istante

Camminavano lenti e in silenzio, le loro menti erano ben lontane e poco salde.

Al suo grido di richiamo si voltarono spaesati.

Yuu- ASPETTATE!!!- La sua corsa era lenta e goffa. Si sporse col fiatone dall’alto della strada e iniziò a urlare- Non mi avete affatto disturbata!!! Tornate a trovarmi quando volete, sarete sempre ben accetti!!! …E vi scriverò tantissimo, tanto da farmi odiare!!!!!

Sorrisero all’unisono salutandola con la mano calorosamente. Continuarono a voltarsi fino a quando il suo viso in lacrime e sorridente scomparve.

La loro Yuumei ci sarebbe stata per loro… per sempre

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La luce rossa del tramonto inondava tutti i campi rendendolo uno spettacolo mozzafiato. Il leggero vento cullava i suoi pensieri ormai vuoti. Si era arrampicato sul monte dove l’aveva conosciuta per la prima volta in cerca di risposte ma aveva solamente trovato una miriade di nuove domande. Ma soprattutto non aveva trovato la pace che cercava. Forse non l’avrebbe mai più avuta.

Però quel posto gli trasmetteva comunque un senso di tranquillità. Forse complice il profumo di terra coltivata che aveva scoperto di amare o magari il fresco che gli faceva a tratti venire i brividi.

Afferrò l’harisen che aveva accuratamente e sempre legato ai pantaloni, l’unico ricordo tangibile che gli aveva lasciato. Perché era chiaramente un regalo per lui. Forse aveva ragione Yuumei a dirgli che non l’aveva mai veramente odiato ma lui non poteva che sentirsi in colpa, per le sue parole, per il suo comportamento.

Si diede un colpetto col pesante oggetto sulla testa e borbottò- Stupida scimmia- Si trovò a sorridere.

Si, quel posto proprio gli piaceva, aveva uno strano odore di casa. Un’inaspettata folata di vento lo colpì delicatamente in viso portando insieme all’odore di terra anche un gradevole profumo di tabacco, dei più buoni. Chiuse gli occhi e ispirò profondamente trovandosi poi stupidamente a sorridere. Aprì le braccia per far cogliere ogni piccola sensazione al suo piccolo e inutile corpo vivente.

Ma quel profumo di tabacco proprio non voleva abbandonare le sue narici, si stava facendo insistente. Gli occhi cominciarono a lacrimargli, sempre di più.

Pianse.

Per se stesso

Per la sua stupidità

Per le cose che aveva perso

Per le cose che non voleva mai più perdere

Per la vita

Li riaprì facendosi cogliere impreparato dagli ultimi raggi di sole che rosseggiavano sull’esteso campo.

Lui voleva vivere, per la prima volta in quei cinque anni.. voleva vivere per…..

-Che stai facendo, razza di idiota?

Sentì il suo corpo irrigidirsi. Ogni fibra del suo essere tendersi, all’estremo.

Stava perdendo se stesso e nello stesso tempo si stava ritrovando.

Si sfregò gli occhi tentando di vedere oltre la luce rosse, oltre il velo di lacrime.

Pantaloni beije corti che lasciavano intravedere delle gambe bianchissime… una camicia bianca aperta che poco risaltava la cicatrice che partiva dal collo fino a metà petto….. un forcone impugnato dalla mano sinistra con all’anulare un anello con incisioni indecifrabili…. Un ghigno stranamente divertito ma indurito dall’età e dalla stanchezza….

Goku restò immobile. A fissarlo, senza pronunciare parola.

-Ti ho chiesto cosa stai facendo, razza di stupidissima scimmia!

Goku sorrise fra le lacrime- Ti stavo cercando, Sanzo

Il bonzo grugnì- E ora che mi hai trovato?

Si avvicinò lentamente a lui e calcò il sorriso- Ora…… Ora il mio sguardo non vacillerà mai più

E gli occhi del ragazzo caddero nuovamente sull’anello, di cui ora leggeva le incisioni

 

 

 

 

Oltre la morte,

Insieme

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

06-02-2008

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18-01-2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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