Mare di gitana90 (/viewuser.php?uid=466082)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gioco ***
Capitolo 2: *** Ossessione. ***
Capitolo 3: *** Libertà ***
Capitolo 4: *** Vita. ***
Capitolo 1 *** Gioco ***
Ed eccomi di nuovo lo, lo so ho già lasciato segni del mio passaggio ultimamente su questo fandom: ben tre o.o Lo so però ieri mentre ero seduta in riva al mare, mi è venuta in mente questa cosa obbrobriosa che spero non faccia poi tanto ribrezzo.
Si tratta di una minuscola raccolta di ,flash basata sul significato del mare per Jack, cioè cos’è il mare per Jack nelle fasi della vita che saranno essenzialmente infanzia, adolescenza, gioventù e vita adulta. Quindi le flash. saranno quattro, giusto per fare una cosa veloce.
Sono scema, perché vado ad infognarmi in ultra cosa ma perché? Spiegatemelo voi.
Benvenuti a bordo se oserete seguirmi.
1 ° Gioco
Sedeva tranquillo in riva al mare, giocando con l’acqua, che benevola, gli bagnava le gambe.
Lo spruzzo di un’onda lo fece ridere.
Tra i pochi svaghi che gli erano concessi quello era il suo preferito.
Stare così vicino al mare gli piaceva, lo rendeva felice.
Un’altra onda gli schizzò il viso, facendolo squittire di gioia.
Sì alzò e si mise a correre in riva, schizzando qua e là con i piedi.
Per ora quel mare che tutti i marinai agognavano così tanto non era che un vezzo, un gioco per lui, un bello svago e nient’altro, quasi un balocco immenso e universale. Il bel sogno di un bambino che si sentiva già grande.
Angolo autore:
Credo che sia la cosa che mi esce meglio, fare Jack piccolo, ma le fasi sono quelle quindi chiedo di sopportare questa ennesima flash, poi basta. Sì lo so c’è una long in corso, ma sentivo la mancanza di una raccolta, ne avevo voglia semplicemente, se non la recensirete non farà niente anche se un piccolissimo commentino mi sarebbe gradito.
Comunque è questo per Jack il mare adesso, solo un bel gioco o un compagno di giochi che adora, tutto qui, non c’è ancora quella smania dei marinai e dei pirati di volere solcarlo con le navi ecc.
Al prossimo approdo.
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Capitolo 2 *** Ossessione. ***
Era seduto davanti alla finestra della casa, immaginando di poter solcare il mare su una barca.
Il mare era diventato il suo unico conforto, la sua ossessione quasi la sua ancora di salvezza. Era l'unico raggio di luce in quella palude melmosa.
Non passava giorno senza che si affacciasse o si recasse alla spiaggia per sentire l'odore, per vedere quel blu intenso.
Il mare era la sua via di fuga, lo sapeva.
Era convinto che si sarebbe ammalato se non avesse anche solo sfiorato con la punta dei piedi la sua spuma. Forse proprio in quel momento si stava ammalando perchè non era fuori, sulla spiaggia.
Un tuono squarciò il cielo nuvoloso.
Poggiò la testa sul davanzale, un po' più calmo e una grossa mano gli sfiorò la testa.
Suo padre aveva ragione, il mare era proprio un ossessione per lui.
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Capitolo 3 *** Libertà ***
Il
suo tuffo creò diversi schizzi
che sfiorarono gli
scogli.
Risalì
in superficie per
respirare e inclinò la testa per sentire l’odore
del vento che gli passava
attraverso i capelli.
Si
girò sulla
schiena, muovendo i piedi.
Finalmente
un po’ di refrigerio.
Il
mare luccicante lo
avvolgeva con le sue onde come un
qualsiasi mammifero marino, come una sua creatura, un suo figlio.
Non
sentiva più le urla degli
uomini né il loro
odore, niente.
Sentiva soltanto l’odore della salsedine e lo stridio dei
gabbiani.
Capitano! - una
voce lo raggiunse, ma tutto quello che
ebbe in risposta fu uno sguardo sorridente e dei ciuffi scomposti sulla
fronte
del suo giovane capitano.
Il
ragazzo si rigirò dall’altra
parte, facendo finta niente.
Non
sentiva niente, solo il rumore
delle onde del mare: il rumore della sua libertà.
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Capitolo 4 *** Vita. ***
Si
avvicinò al bordo della
passerella, osservando quella
macchia blu che si
estendeva davanti ai
suoi occhi. Quella distesa immensa che l’aveva visto nascere
e crescere. Che l’aveva
visto diventare capitano
e venire
ricoperto di gloria amara.
Si
sedette con agilità ostentata,
come se qualcuno lo stesse osservando.
Si
tolse uno stivale e
immerse un piede
fasciato in malo modo
con uno straccio.
"Il mare dà la vita,
Jackie, ma può anche toglierla a suo piacimento!”
Questa
era la piccola,
forse unica verità che il padre
aveva saputo dispensargli e tramandargli.
Gli
schizzi delle onde che gli
bagnavano ostinatamente il viso lo distrassero per un momento,
facendolo
sorridere.
Toccò con le dita una goccia.
Tolse
il piede bagnato
dall’acqua sentendosi
rigenerato come
se gli fosse stata restituita l’energia che aveva perso.
Forse
suo padre si sbagliava, il
mare non dava la vita; il mare era la vita stessa.
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