I Tre Moschettieri in: anomalie di avventurose giornate

di Chocolate_senpai
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Qualcosa che non quadra ***
Capitolo 2: *** Mission Possible ***
Capitolo 3: *** Attacchi di cuore, Giuramenti inutili e Conclusioni Stupide ***



Capitolo 1
*** Qualcosa che non quadra ***



Premessa!

Il fulcro della comicità del capitolo, ovvero l'equivoco tra la distinzione maschio-femmina, non me lo sono proprio inventato. Nel film, nella scena che ho descritto, il doppiatore di Athos sbaglia davvero a parlare di suo figlio, definendolo una femmina. Essendo che il film che ho visto io era su internet è possibile che l'audio non si sentisse bene, ma da questo espediente ho sviluppato la one shot. Fatemi sapere se anche secondo voi il doppiatore sbaglia qualcosa nella battuta!

Cap.1: Qualcosa che non quadra

 

Era una bella mattina di sole.

Dopo aver attraversato un campo cosparso di melma, ed essersi macchiato la sua divisa da tamarro, Dartagnan era finalmente lì, davanti al suo caro amico Athos, che lo aveva accolto con la sua quotidiana tortura per violino.

- Quando il grande Dartagnan viene a trovarti, devi servirgli il tuo vino migliore!-

“Vorrei anche vedere”,  pensò il “grande”.

Il capo delle guardie infilò una mano nella tasca della divisa, tirandone fuori un piccolo ritratto di un ragazzo, che sarebbe dovuto corrispondere al figlio di Athos: toccava a lui la briga di dire all’altro che il primogenito, nonché unico rampollo, sarebbe andato in guerra.

- Dunque Athos, come vanno le cose?-

- Non mi posso lamentare. Sai, mia figlia è diventata famosa, dopo essere entrato a far parte dei moschettieri … -

- Aha … -

Dartagnan si bloccò un momento.

- Come scusa?-

- Dico, mio figlio è diventato … -

- Ah ok, mi pareva di aver capito un’altra cosa-

- Sono molto fiero di lei-

- è?-

- Dartagnan, ti senti bene?-

- Sì, sì –

Mentre Athos riattaccò a parlare, Dartagnan prese in mano il piccolo ritratto del figlio dell’amico, che improvvisamente pareva essere diventato una femmina.

- Athos … - Disse il capo delle guardie, allontanando da se il foglio, perché da vicino non ci vedeva.

- Ma tu … non avevi un figlio?-

- Come prego?-

- No dico, tuo figlio è un maschio, vero?-

- Perché me lo domandi?-

- Perché … però non è una femmina, giusto?- Disse, non potendo rispondere “perché sei un rincoglionito e continui a parlarne al femminile”.

- Sono sicuro che tu non stia bene Dartagnan –

“Sta a vedere che adesso il malato di mente sono io”

- Rispondi alla domanda –

- Vuoi che chiami qualcuno? –

- No Athos, però vorrei che mi ascoltassi per dieci secondi –

- Certo, certo … - Rispose l’altro, e si avvicinò con la sedia all’amico, guardandolo con la sua espressione da “capisco come ti senti”.

Dartagnan indietreggiò facendo saltellare la sedia sul pavimento.

- Dimmi tutto –

- Tutto cosa?-

- Non volevi che ti ascoltassi?-

- Ma non in quel senso! Ti aveva fatto una domanda!-

- A sì, quella sua mia figlia … certo che è un maschio –

- Ma … ma …. –

- Non ti ricordavi che avevo una figlia maschio, vero?-

Dartagnan si guardò un po’ intorno, in attesa di vedere gli altri moschettieri saltare fuori gridando “pesce d’Aprile!”.

- Mi stai prendendo in giro Athos?-

- Perché dovrei?-

Proprio in quel momento un ragazzo entrò nella stanza.

- Ciao papà- Disse con la voce da emo.

- Ciao principessa – Rispose Athos, avvicinandosi al figlio.

- Visto Dartagnan? Questo è mio … -

Ma Dartagnan non era più nella stanza.

- Ma che gli è preso?-

- Papà, lo sai che quando hai un attacco di Alzheimer non devi ricevere visite –

 

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Capitolo 2
*** Mission Possible ***



Premessa n 2!

I "meravigliosa" sono un omaggio alla battuta di Ruggero de "I soliti idioti"

Cap 2: Mission Possible

 

Tutto era stato organizzato alla perfezione.

Il re era stato portato via e il sostituto era vestito e impomatato, pronto per la sua entrata in scena.

 Da quando era entrato nel castello Filippo cercava un espediente per andarsene, e, mentre Athos gli faceva le ultime raccomandazione, lui si rigirava la maschera da ballo fra le mani, cercando con la coda dell’occhio un tavolino sul quale romperla per perdere tempo.

- … E ricordate, siate naturale, ma non gentile! Se qualcuno vi chiede qualcosa, rispondete semplicemente “proseguite”. Non guardate negli occhi chi vi parla … -

- Non sarebbe meglio farlo? Darebbe un tono più autoritario – Propose Porthos.

- No, no, il re non guarderebbe mai i suoi sudditi in volto. –

- Ma così sembrerà imbarazzato –

- Accidenti, non ci avevo pensato –

- Perché non lo facciamo passare dalla porta principale, così distraiamo Dartagnan?- Si intromise Aramis, che stava facendo il palo.

- Assolutamente no! Poi se viene a vedere in camera?-

- Ma cosa vuoi che venga a vedere! A meno che il re non nasconda riviste pornografiche sotto al materasso –

- E se facessimo andare Filippo con un altro vestito? Così sembrerà che è venuto qui per cambiarsi-

- Non è una cattiva idea. Cosa ne pensate vostra maest… -

Filippo si era rintanato in un angolino accanto all’armadio a piangere, dondolando rannicchiato  mentre sbatteva la maschera a terra.

- Io non ci voglio andare!-

- Su, non siate ridicolo!-

Athos lo alzò, gli mise in mano la maschera per coprire il trucco che colava e lo spinse fuori dalla porta, osservandolo soddisfatto andare verso Dartagnan.

Poi si rese conto che avrebbe dovuto farlo passare dal passaggio segreto.

“ O bè … non importa”

 

Dartagnan si riscosse non appena vide la figura traballante del Re venirgli incontro. Prese un’ultima pastiglia di roba che gli aveva rifilato il medico dopo la chiacchierata con Athos, e si avvicinò al ragazzo.

- Vostra maestà! State bene?-

In tutta risposta il re fece un cenno con la mano, aggiungendo – Proseguite -

 - Come?-

- Proseguite –

Dartagnan, che di matti ne aveva già abbastanza, decise semplicemente di assecondarlo.

 

Dopo dieci minuti di festa Filippo si era già ambientato, esordendo in un – Meravigliosa – ogni qual volta qualche ragazza gli passava davanti.

Dartagnan si avvicinò a lui, con la scatola delle sue pillole in mano.

- Vostra maestà … -

- Meravigliosa – Rispose il re, senza nemmeno guardare.

Dartagnan ingoiò un’altra pillola.

- Ah, siete voi! Vi state divertendo?- Domandò Filippo, facendo l’occhiolino ad una signora corpulenta.

- Io … a dire il vero chiederei il permesso di tornare in camera, non mi sento molto bene-

- Vada vada, vecchio mio!-

Dartagnan si allontanò dalla sala seguito dai – meravigliosa – del Re, sempre più convinto che, prima o poi, sarebbe dovuto andare in analisi.

Senza farsi vedere entrò nella stanza del re, ed alzò il materasso, alla ricerca del materiale pornografico di sua maestà.

Purtroppo ci aveva già pensato Porthos a farlo sparire.

 

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Capitolo 3
*** Attacchi di cuore, Giuramenti inutili e Conclusioni Stupide ***


Cap 3: Attacchi di cuore, Giuramenti Inutili e Conclusioni stupide

 

Ed infine era giunto il momento.

Erano lì, schierati l'uno accanto all'altro, pronti all'imminente assalto dei giovani moschettieri.

- Perchè non li attacchiamo?- suggerì Porthos, con il sudore che gli colava anche dal naso per l'ansia.

- Ho addestrato io questi uomini!- ribattè Dartagnan, allontanandosi schifato dal compagno.

- Allora non ci saranno problemi-

Dartagnan si voltò stizzito verso Athos, pronto a ricordargli che quello mentalmente disturbato del gruppo era lui, ma, distrattamente, si voltò verso Filippo.

- Oddio!!-

Si portò una mano alla fronte e accennò uno svenimento, mentre Athos, nel tentativo di non farlo cadere, si buttò sotto di lui.

- Uff, Vostra Maestà! Così mi farete venire un infarto! Non si può fare qualcosa per quella cavolo di maschera?-

I moschettieri si guardarono attorno inebetiti, come se dal cielo potesse cadere una chiave, mentre Athos, ancora steso sotto Dartagnan, emanò un verso rauco al quale nessuno fece caso.

Infine il capitano si rialzò, si mise a posto la divisa, si sistemò i capelli con un pettinino che conservava attaccato alla cintura, e si schiarì la voce.

- Ma se dobbiamo morire ... -

- Io non voglio!- protestò Porthos, strisciando con foga il sasso che aveva in mano sulla parete stanza, nel tentativo di disegnare una caricatura di Dartagnan.

- Lo so, non voglio neanche io!-

- Ma se hai appena detto ... -

- Puoi tacere per cinque minuti?!-

Porthos indietreggiò spaventato e si concentrò di nuovo sulla parete.

- Dicevo: Se dobbiamo morire ... -

Improvvisamente dal nulla spuntò fuori Aramis, troppo occupato a pregare per accorgersi discorso solenne di Dartagnan.

- Cosa mi sono perso?- Chiese con un sorriso raggiante, subito smorzato dallo sguardo gelido di Dartagnan e da un'altro grugnito di Athos, sul quale il capo delle guardie stava camminando.

- Se mi faceste parlare! Dunque: se dobbiamo morire, meglio morire così- e, così dicendo, tirò fuori la sua spada che zigzagò fino a toccare il pavimento con la punta. Poi guardò con solennità gli altri uno ad uno, aspettandosi una qualche reazione.

I due moschettieri, e il tappeto, si guardarono l'un l'altro, constatando con ammirazione che Dartagnan aveva davvero una posa figa.

- Le spade, cari, le spade. Mettetele come la mia. Il giuramento dei moschettieri, il nostro motto ... vi ricordate vagamente qualcosa?-

A turno Aramis e Porthos esordirono in un "aaaaah, quello ..." poco convinto, mentre Athos pescò maldestramene la spada dal fodero e la rivoltò vero l'alto, dando un colpo al sedere di Dartagnan, che si esibì in un gridolino effemminato.

Sotto lo sguardo peplesso di Filippo i Moschettieri erano di nuovo riuniti, o pressappoco, e alzando le spade, e colpendosi tra di loro, in un esordio di "hai! Attento! Muoio!" e altre esclamazioni, si sentirono le loro voci intonare:

- Uno per tutti, tutti per uno!-

D'un tratto si spalancarono le porte, e uno stuolo di guardie armate si posizionò di fronte ai valorosi moschettieri, che in coro urlarono:

- Mi arrendo!-

Con il sottofondo dei grugniti di Athos.

Tuttavia, l'ammirazione, o pietà, che dir si voglia, dei giovani moschettieri per i loro idoli, tolse loro il coraggio di sparare, e tutti furono salvi.

Finchè Dartagnan non decise di frapporsi tra il pugnale di Luigi e del suo amato Filippo, sconvolgendo tutti con scioccanti rivelazioni e morendo.

Il tutto ancora steso su Athos.

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Nda:

Mi scuso subito per il ritardo nel postare il capitolo, ma il pc mi ha dato guerra e ho avuto problemi.
Comunque sono soddisfatta del lavoro che è venuto fuori dalla mia ennesima demenzialità! Ringrazio tutti coloro che hanno letto la storia e l'hanno recensita, la mia sorella rompiscatole che l'ha letta e commentata in anteprima, e chiunque abbia seguito ed apprezzato la mia creazione!
Nella speranza di avervi fatto sorridere vi mando i miei  saluti, e alla prossima fanfiction!

Chocolate-senpai

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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