Little silly love stories

di jessthesohodoll
(/viewuser.php?uid=403348)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Light an aged wisky ***
Capitolo 2: *** Please, don't shave ***
Capitolo 3: *** You know my coffie order? ***
Capitolo 4: *** Happy father's day ***
Capitolo 5: *** When you need help you go to your best friend ***
Capitolo 6: *** if you wanna stay, stay ***
Capitolo 7: *** He is so tall and hadsome as hell ***
Capitolo 8: *** Sweater Weather ***
Capitolo 9: *** She is so mean ***
Capitolo 10: *** Hot Chocolates and Marsmallows ***
Capitolo 11: *** Granny and Granpa's bedtime story time ***
Capitolo 12: *** A Very complicated bomb ***
Capitolo 13: *** A very british Christmas ***
Capitolo 14: *** Bobbie's angel and that time Lance saved it ***
Capitolo 15: *** Santa May ***
Capitolo 16: *** Can i borrow once of your shirts? ***
Capitolo 17: *** When you are asleep ***
Capitolo 18: *** The Russian club to annoy the shit out of your lover ***
Capitolo 19: *** If you buy him a monkey ***
Capitolo 20: *** Shut up, it's cute ***
Capitolo 21: *** May's secret garden ***



Capitolo 1
*** Light an aged wisky ***


Grant Ward era un'anima antica.

 

Tutto di lui le ricordava dell'ottimo wisky invecchiatto.

 

I suoi occhi erano di quello stesso colore, occhi che Skye aveva sognato nei suoi più nitidi sogni. Li aveva sognati mentre ridevano per una sua battuta, mentre la guardava stupefatto dopo che era finalmente riuscita a fare un esercizio come voleva lui.

 

Li aveva anche sognati mentre la guardavano come se fosse l'unica risposta ai suoi problemi. Come se lei fosse l'unica luce nella sua oscurità.

 

Le sue labbra avevano sempre quel sapore. Burbon, wisky, erano tutti perfettamente mescolati con quel sapore che solo le labbra di Grant potevano avere.

 

“Che cosa c'è?” le chiese lui con un sorriso.

“Niente” rispose Skye.

 

Baciarlo di nuovo per la prima volta dopo che tutto il team lo aveva perdonato sembrava così naturale.

 

Era come tornare a casa.  








Agent Soho doll corner : 

Ed eccomi tornata! 

Voglio un applauso!

essendo una logorroica patologica, scrivere Drabble era per me impossibile....... 

In questa Drubble series raccogliero Headcanon e plot che riceverò in giro, quindi sentitevi libere di lasciarmi prompt se volete! 

un bacio 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Please, don't shave ***


 “No, non voglio”

“Skye, la faccia è la mia, io prendo le decisioni”

“Si ma sono io quella che non farà sesso con te stasera”

 

Era una questione di principio. Grant Ward senza barba era l'equivalente terreno di un dio Greco, ma con la barba era tutto diverso.

 

Aveva l'aria da bad boy dannato, e Skye adorava quel look su di lui.

 

“Skye, ti rendi conto che è l'unica cosa che mi rimane del mio periodo in cella”

“E che male c'è a tenerla”

“E solo che non lo voglio ricordare ogni volta che mi guardo allo specchio”

 

La notizia colpì Skye come se fosse un treno. Quando era in cella non gli permettevano di tenere un pezzo di carta, figuriamoci un rasoio, e la barba era cresciuta senza che Grant ci potesse fare niente.

 

Ma per un persona come lui, doveva essere impensabile tenerla. La maniera in cui piegava i vestiti, il numero imprecisato di docce che si faceva durante il giorno.

 

La sua terapista l'aveva avvertita delle sue piccole ossessioni.

 

“Ok, che ne dici se facciamo un accordo?”

“Che tipo di accordo?”

“Giusta una piccola barbetta sexy. La barba del nuovo Ward”

“Credo di potermi accontentare” disse lui con un occhiolino e Skye sorrise vittoriosa mentre Ward radeva l'ultimo ricordo del periodo più brutto della sua vita.  



Agent soho doll corner : 

Non so se lo sapete, ma Brett si è rasato. 




Da una parte sono contenta, perchè significa che forse Ward è finalmente fuori da quella stramaledetta cella. 

Ma dall'altra sto già piangendo per la mancanza della sua meravigliosa e splendida barba




Beh, terrò queste foto come cimeli

Visto che avevo l'headcanon per cui Skye amasse VERAMENTE TANTO la sua barba, eccovi una drubble 

-jess


 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** You know my coffie order? ***


 Era così raro che avessero una giornata di libertà, che Jemma era seriamente intenzionata a godersi ogni singolo secondo di quella loro giornata a New York.

 

Aveva preso Leo per mano e insieme avevano fatto i turisti per tutta la città. Museo di storia naturale (Dove Fitz non aveva assolutamente pregato Jemma di rimanere fino alla chiusura per vedere se le statue prendevano veramente vita come in “una notte al museo”) , Statua della libertà , Empire State bulding.

 

Avevano visitato ogni singola attrazione possibile.

 

Gli altri non erano stati da meno. Ward aveva seguito Skye al Luna park di Staten Island (Lamentandosi per tutto il tempo) , Coulson e May si erano concessi una passeggiata sul Hudson River , Tripp e Mack erano andati a vedere una partita degli Yankees e anche Lance sarebbe andato volentieri con loro, ma Bobbie aveva optato per dello shopping sulla 5°strada, e stava seriamente cercando di essere bravo, visto che erano da poco tornati insieme.

 

Fitz e Jemma erano talmente stanchi che optarono per una pausa in una caffetteria li vicino. Stava quasi per ordinare, ma Fitz la precedette.

 

“Per me un cappuccino e per la mia signora una latte macchiato con cannella e poca schiuma”

 

Simmons rimase sorpresa. Non erano entrati insieme in una caffetteria da secoli, eppure si ricordava ancora il suo ordine.

 

“Sai come prendo il caffè!” disse stupita.

“è sempre quello dai tempi dell'Accademia, Jemma. Forse dovresti aggiornarti” rispose Fitz con un sorriso.

 

E mentre andavano verso il loro tavolo, Jemma si sorprese a vedere come una cosa così semplice potesse farla innamorare ancora di più di Leopold Fitz.

 

Agent Soho Doll corner :

 

BELLA Lì!

 

Come ve la passate?

 

Si vede veramente troppo che questa drabble è pienamente di ispirazione Klaine vero? Ho pensato che una cosa così si potesse applicare anche ai fitzsimmons <3

 

in più, sorry per lo spoiler. In italia non è ancora arrivata la 2x05, quindi non avete avuto ancora modo di conoscere la meravigliosa Bobbie Morse (Che shippo con Lance per ovvi motivi che ora non sto a spiegarvi altrimenti vi spoilero tutto).

 

See yah!

 

-jess

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Happy father's day ***


 

Grant Ward si svegliò con un insospettabile peso sullo stomaco una mattina. Non gli ci volle molto a capire che sua figlia Harper si era gentilmente stesa sul suo stomaco e stava aspettando con impazienza che si svegliasse.

 

“BUONA FESTA DEL PAPà” gridò la bambina, non appena Grant aprì un occhio “Ho una sopresa per te”

“Per me?” chiese divertito Grant “Hai combinato ancora qualche marachella?”

“No, sono stata brava papà” disse Harper, mostrandogli un sorriso a cui mancavano qualche dente davanti.

“Ok allora, di che cosa si tratta?” chiese Grant. Solo allora notò la totale assenza di una certa moglie al suo fianco “E dov'è tua madre?”

“Devi venire in cucina per scoprirlo” rispose la bambina.

 

Harper non lo lasciò nemmeno vestire, che lo tirò fuori dalla stanza per un braccio . Nel corridoio incontrarono un incredibilmente assonnato Fitz, che veniva trascinato esattamente come lui da sua figlia Hazel.

 

“Vedo che siamo stati svegliati nello stesso modo amico!” disse Leo sorridendogli, mentre le loro figlie gli facevano strada.

 

Quando arrivarono in cucina, trovarono una torta e il profumo di biscotti ad attenderli.

 

“Non mi dica che l'hanno trascinata fuori dal letto signore” disse Ward, notando che Coulson era ancora in pigiama.

“Almeno nel vostro caso erano due bambine di 5 anni” disse Coulson “Simmons e Skye mi hanno svegliato saltando sul letto”

“Buona festa del papà” gli disse Skye, abbracciandolo da dietro “E anche a te” disse poi, girandosi verso Grant.

 

E fu così che quel giorno, i tre papà della base ricevettero tutte le attenzioni che una giornata così particolare richiedeva.

 

 

Agent Soho Doll Corner :

 

THE FLUFFYNESS IS KILLING ME, AND I....I MUST CONFESS, I STILL WRITING!!!

 

Britnay Spears non è niente in confronto a me!

 

Queste sono le cose che mi vengono in mente sotto la doccia. C'è gente che canta, gente che contempla i misteri dell'universo, e io penso a fic che potrei scrivere.

 

Tenete d'occhio Harper Ward e Hazel Fitz, potrebbero tornare ;)

 

-jess

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** When you need help you go to your best friend ***


 Grant era strano nell'ultimo periodo. Sembrava che nascondesse qualcosa a Skye e Bobbi si era presa il compito morale di tenerlo d'occhio.

 

Non voleva di certo che Grant mandasse tutto all'aria (Di nuovo)

 

“Che cosa stai nascondendo?” gli chiese entrando nella loro camera.

“Buongiorno anche a te Bobbi” disse Grant, un po' nervoso “Non hai un ex-marito/fidanzato da tormentare oggi”

“Oh ho tutta la giornata per tormentare Lance” disse Bobbi con un ghigno “Che stai nascondendo?”

“Che cosa ti fa credere che io stia nascondendo qualcosa?”

“Grant Ward non puoi mentirmi” gli disse Bobbi

“Barbara Morse, non so di cosa tu stia parlando” gli disse Grant.

 

Lo sguardo di Bobbi era risoluto e Grant sapeva che non se la sarebbe cavata molto facilmente.

 

“Ok, ma se dici qualcosa a Skye, so dove abiti” disse Grant, rivelando una piccola scatolina blu.

 

Bobbi si era sposata talmente tante volte che sapeva riconoscere al volo quando qualcuno aveva in mano un anello di fidanzamento.

 

“é quello che penso che sia?” gli chiese eccitata.

 

Skye aveva rivelato di essere incinta da meno di un mese, e Bobbie ere sinceramente contenta che le cose per Grant stessero finalmente andando per il verso giusto.

 

“A te che cosa sembra?” disse Grant sorridendo.

 

L'anello era perfetto. Semplice, non troppo vistoso ma incredibilmente brillante. Se Skye fosse stata un anello, sarebbe stato quello.

 

“Pensi che le piacerà!?” chiese Grant un po' nervoso.

“Lo amerà” disse Bobbie “In più aspetta già tuo figlio, quindi sarebbe stupida a dirti di no”

 

Lance entrò senza neanche bussare qualche secondo dopo

“Che sta succedendo qui?” chiese alzando un sopraciglio.

 

Ma riuscì a ripararsi dietro la porta proprio nel momento in cui Bobbie gli lanciò una scarpa.

 

Il suo migliore amico di stava per sposare, non c'era tempo per noiosi (e incredibilmente carini) ex-mariti.

 

 

 

Agent Soho Doll corner :

 

Il fandom chiede fic su questa Brotp e io vi accontento.

 

Grant e Bobbie <3

 

Povero Lance, sceglie sempre i momenti meno opportuni e finisce quasi per essere colpito da una scarpa!

 

Un bacio

 

jess

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** if you wanna stay, stay ***


 “Se vuoi rimanere, rimani”

 

Lance non aveva mai sentito parole più dolci. Era un mercenario, uno spirito libero che si muoveva soltanto per una giusta paga, ma per quella donna avrebbe fatto di tutto.

 

Si erano lasciati perchè ormai erano degli estranei. Quando uno arrivava, l'altro se ne andava e le poche volte che stavano insieme erano solo litigi.

 

Era più il tempo che stavano separati che quello che stavano insime.

 

Ma Lance era abbastanza stupido da continuare ad amarla, nonostante tutto.

 

Continuava a dire che non provava niente per Bobbi, ma ormai nessuno ci credeva più.

 

Amava ancora quella donna, nonostante dicesse il contrario.

 

“Sai perchè penso che tu sia ancora innamorato di lei, amico” gli diceva sempre Mack “Sorridi ogni volta che parli di lei, non lo hai mai fatto con nessun'altra”

 

E mentre osservava i lunghi capelli biondi di Bobbi che tanto adorava, ondeggiare mentre si allontanava da lui, Lance si ripromise che non sarebbe scappato, non stavolta.

 

Si sarebbe impegnato, avrebbe fatto funzionare le cose.

 

E così, rimase.

 

 

 

Agent Soho Doll corner:

 

Mia prima Huntingbird : 3

 

c'è l'ho in testa da quando ho visto la 2x06 e quel cucciolo di Lance (Si, ora è un cucciolo. E dire che all'inizio lo odiavo) mentre sorrideva come un ebete dopo che Bobbi gli ricordava che era la terza volta in quella giornata che gli aveva salvato la vita.

image
 

 

Awwww

 

un bacio

 

jess

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** He is so tall and hadsome as hell ***


 Vagare per una base praticamente deserta non è mai una cosa divertente. Sopratutto quando si è incinte di due gemelli e anche un semplice passo sembra essere impraticabile.

 

Skye lo sapeva bene, ma il suo meraviglioso e alto marito sembrava essere scomparso.

 

Se solo lei non fosse così bassa. Chi diamine ha messo il vasetto di cetriolini nello scaffale più in alto della cucina? Fitz, era senza dubbio colpa sua.

 

Non era colpa sua se le sue figlie avevano voglia di cetriolini.

 

“Ragazze non riesco a trovare vostro padre” disse Skye, accarezzandosi l'enorme pancione “Credo che ci dovremo arrangiare”

 

E dire che avere un marito alto più di 1.80 m doveva pur servire a qualcosa!.

 

Ma ancora prima che Skye potesse allungarsi per prendere l'agognato vasetto, una grossa e forte mano la precedette.

 

“Cetriolini?” le chiese Grant con un ghigno.

“Dove diamine eri finito?” chiese Skye, strappandogli il vasetto dalle mani.

“Nell'unico posto in cui non mi cerchi mai quando hai bisogno” disse Grant.

“Oh, l'armeria” disse Skye “Odio quel posto”

 

Grant allora si inginocchio per essere a livello con il suo pancione.

 

“Come stanno le mie ragazze oggi?” chiese Grant, ricevendo un lieve calcio da entrambe le bambine.

“Affamate” rispose Skye “E la mia schiena mi sta uccidendo”

“Forse posso aiutarti con entrambe” rispose Grant, alzandosi in piedi per baciarla con passione.

 

Si, era decisamente troppo alto.

 

Ma avere un meraviglioso dio greco come marito a volte tornava utile.

 

 

 

Agent Soho Doll corner :

 

E dire che a me non piace neanche Taylor Swift!

 

Ma ho sentito “Wildest dreams” e mi ha ricordato tantissimo loro. Sopratutto la frase che da il titolo a questa drabble!

 

Un bacio

 

-jess

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Sweater Weather ***


 Quella mattina era iniziata in maniera insolita per Grant Ward. Il suo piccolo appartamento era inondato di musica, il profumo di caffè era palpabile nell'aria e il suo caldo maglione nera si era ufficialmente disperso la notte precedente.

 

She knows what I think about
And what I think about
One love, two mouths
One love, one house
No shirt, no blouse
Just us, you'll find out
Nothing that I wouldn't wanna tell you about, no

 

Non che gli dispiacesse. Aveva comprato quell'appartamento insieme a Skye, una volta sposati. Continuavano a frequentare il team, ovviamente. Erano la loro famiglia, non poteva essere altrimenti. E proprio mentre tornavano da una delle loro “cene di famiglia”, le cose si erano riscaldate tra lui e Skye e il suo maglione era finito da qualche parte.

 

Entrò nella cucina seguendo la scia del profumo del caffè e finalmente aveva capito dove diamine era finito il suo maglione. La sua adorabile mogliettina stava ballando nel bel mezzo della cucina, mentre metteva un paio di pancakes nei loro piatti, cantando insieme alla canzone e indossando solo il suo maglione.

 

“Buon giorno splendore” disse Skye facendo una piroetta davanti a lui.

“Il mio giorno non poteva iniziare meglio di così” disse Grant “Sai, lo stavo cercando” aggiunse poi, indicando l'unico indumento che Skye stava indossando.

“E vorresti togliermelo?” chiese maliziosa Skye.

“Non sai quanto” rispose Grant “Ma hai fatto i pancakes”

“Avevo freddo mentre cucinavo” disse Skye “E il mio caldo maritino era ancora nel mondo dei sogni. L'ho visto abbandonato sul bracciolo del divano e non ho saputo resistere”

“Sta meglio a te” rispose Grant con un ghigno.

 

Cause it's too cold for you here and now . So let me hold Both your hands in the holes of my sweater”canticchiò Skye, mentre Grant la traeva a se per un lungo e caldo bacio.

 

Infondo, chi aveva bisogno di uno stupido maglione?

 

Agents soho doll corner :

 

Prima di una lunga serie di fic a tema natalizio/invernale.

 

Vi annuncio che nella settimana che andrà da lunedì 22 a domenica 28 dicembre farò una Christimas Week!

 

Significa che, OGNI GIORNO , scriverò una OS a tema natalizio. Secret Santa, regali di natale e chi ne ha più ne metta. Ho già dei propt, ma sentitevi liberi di mandarmene qualcuno se volete.

 

L'anno scorso l'ho fatta sui Warbler di Glee, e pensavo di ripetere l'esperienza con AoS.

 

La canzone è “Sweter Weather” dei The Neighbourhood

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** She is so mean ***


Lance non riusciva ancora a capirlo. Provava in tutti i modi a capacitarsene ma non ci riusciva.

 

Bobbi continuava sempre ad essere la stessa. Lo prendeva in giro costantemente sulla sua statura (“Scusa tanto se non sono un'amazzone come te! E in più, noi hobbit siamo magici, lo sanno tutti” ) , gli ricordava costantemente dove avesse sbagliato in tutti questi anni e molte altre cose.

 

Davvero, non riusciva a capirlo.

 

Non capiva come riuscisse ad amare una persona simile. Era così cattiva con lui.

 

Ecco perchè si sorprese quando la vide davanti alla porta della sua camera con un sorriso timido.

 

“Hey Bob, che succede?” chiese Lance, appoggiandosi allo stipite.

“Volevo solo ringraziarti” disse Bobbi “So che non lo ammetterai mai, ma sei stato tu a lucidarli, vero?” aggiunse, tirando fuori i suoi bastoni da battaglia da dietro la spalle.

 

Solo lui sapeva quanto adorasse avere tutto in ordine (e Dio solo sa quante litigate hanno fatto per colpa del suo disordine, quando erano sposati) e questo comprendeva anche avere un paio di bastoni lucidi e pronti per la battaglia, ma tra una missione e l'altra non aveva avuto tempo.

 

In più, in tre anni di matrimonio non lo aveva mai ringraziato per qualcosa.

 

“è stato un piacere Bobbi” disse Lance.

 

Questa la contò come una vittoria personale.

 

Agent Soho Doll Corner :

 

non so perchè ho questa headcanon che, per fare piacere a Bobbi, Lance le lucidi i bastoni o cose del genere.

 

Un bacio

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Hot Chocolates and Marsmallows ***


La calma del laboratorio era quasi snervante. Il silenzio era interrotto dell'incessante rumore dell'autoclave che stava sterilizzando alcuni pezzi della vetreria.

 

Era incredibilmente come la quasi totale assenza di rumore potesse essere anche più fastidiosa del rumore stesso.

 

Leo non riusciva a concentrarsi. Stava smontando e rimontando lo stesso pezzo da come minimo un ora e non aveva ancora capito se era il pezzo giusto o meno. Mack era partito per le vacanze di natale e un po' lo invidiava, anche se, in quel momento, un aiuto del suo meccanico di fiducia gli sarebbe stato utile.

 

Gli serviva una pausa, e sembrava che Simmons lo stesse ascoltando.

 

Era scomparsa un paio di minuti prima e non era ancora tornata.

 

“Ho pensato che ci servisse ad entrambe qualcosa di dolce” disse Jemma sorridendo “Skye ha fatto la cioccolata calda. Ci ho messo dentro due marsmellow come piace a te.”

 

Era adorabile in con quel maglione con le renne.

 

“Grazie” disse Leo, mentre Jemma si piegava verso di lui per stampargli un bacio sulla fronte.

“Come vanno le cose con questo pezzo?” chiese Jemma.

“Non sto andando da nessuna parte” disse Leo

“Meno male che ho portato la cioccolata allora” disse Jemma ridendo appena.

 

Leo aveva bevuto un sorso della sua tazza e aveva un po' di panna montata sul naso.

 

“Che c'è? Che c'è da ridere?” chiese Leo.

“Niente” disse Jemma “Molto meglio” disse poi, pulendogli il naso.

 

Non importava il passato. Che lo volesse o no, Jemma Simmons sarebbe sempre stata l'unica persona al mondo a conscerlo meglio di se stesso.

 

Cioccolate calde comprese.

 

 

Agent Soho Doll corner:

 

poteva mancare i miei cuccioli di scienziati preferiti?

 

Ovviamente no!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Granny and Granpa's bedtime story time ***


Phil Coulson e Melinda May erano tante cose. Erano agenti, erano i capi di una delle più potenti organizzazioni segrete del mondo, erano marito e moglie, ma erano sopratutto i genitori “adottivi” di uno strampalato team di super-spie, haker e scienziati.

 

Ecco perchè, nonostante tutto, non c'era cosa che amassero di più che fare i nonni. C'erano stati momenti duri nella loro famiglia. Incomprensioni e parole non dette, bugie e tradimenti, ma da qualche anno ormai regnava l'armonia. I loro “figli” avevano trovato l'amore l'uno nelle braccia dell'altro e non poteva essere più felici di così. (questo non toglie le minacce fatte a Ward se mai avesse anche solo pensato di fare del male a Skye, così, per precauzione).

 

Ognuno di loro aveva una coppia di splendidi bambini, e sin dal momento in cui Bobbi andò nel suo ufficio per annunciare che lei e Lance aspettavano un bambino (Nessuno rimase sorpreso dalla notizia) sia Phil che Melinda sapevano che fare i nonni sarebbe stato il momento più bello della giornata.

 

Ward e Skye avevano due bambini , Lucas e Ava, di 6 e 3 anni. Lance e Bobbi aveva due bambine, Isabelle e Victoria, di 8 e 4 anni mentre i Fitzsimmons avevano due gemelli perfettamente identici di 7 anni, Oliver e Sebastian.

 

Ogni singolo bambino sapeva che, tutte le sere alla stessa ora, subito dopo i compiti e il bagno, l'appuntamento era nel lettone matrimoniale dei nonni per la storia della buona notte.

 

“Nonna, nonna!” urlò eccitata Ava, mentre Ward la alzava per farla salire sul letto “Mi racconti Alice nel paese delle meraviglie?”

“Non lo so tesoro” disse May abbracciandola “Forse le tue cugine vogliono un'altra storia”

“Nonno” disse Lucas, mentre Coulson tornava dal bagno in pigiama “Mi racconti una delle tue storie su Captain America?”

“Tesoro” disse Skye “Magari tuo nonno è stanco di raccontarle”

“Sul serio?” chiese Lance divertito, mentre teneva in braccio Victoria.

“Oh tesoro” disse Grant sorridendo “Questa si che era una bella battuta”

“Non mi offendo solo perchè è dannatamente vero” disse Coulson sorridendo.

“Non siamo in ritardo vero?” chiese preoccupato Oliver, trascinando il fratello per un braccio.

“Lucas ci ha detto che avresti raccontato una delle tue storie su Cap nonno” disse Sebastian.

“Scusate il ritardo” disse Jemma sorridendo “Abbiamo lavorato fino a tardi e i ragazzi volevano stare con noi”

“Nessun problema” disse May, mentre anche Victoria si univa al gruppo “Non abbiamo ancora iniziato.

“Fitz, io, tu, Call of duty, ora” disse Lance

“Se ci tieni a perdere” disse Fitz “Ti unisci a noi Ward?”

“E perdermi la faccia di Hunter?” chiese Ward “Sono dei vostri”

“E voi ragazze?” chiese Skye “Tazza di tè e chiacchiere tra donne?”

“Siamo libere per quasi un ora” disse Bobbi “Non vedo perchè no”

“Oh, avete saputo di Tripp? Esce con una nuova ragazza! Una certa Nancy” disse Simmons, seguendo le ragazze fuori dalla porta.

“E ora che gli adulti se ne sono andati” disse May “Che cosa volete stasera?”

“Alice nel paese delle meraviglie” gridarono in coro le tre bambine.

 

May si girò allora brevemente per vedere il marito completamente tempestato di domande da i tre maschietti del gruppo.

 

“Allora, c'era una volta una bambina di nome Alice...” inziò a raccontare May.

 

Ah, le gioie di essere nonni.

 

Agent soho doll corner :

 

Mi sembrava che una Philinda era quello che ci mancava. Non so voi, ma secondo May è una nonna piuttosto figa.

 

Un bacio. 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** A Very complicated bomb ***


 Grant Ward era in grado di disinnescare qualsiasi tipo di bomba. Diamine, aveva visto bombe nucleari che avrebbero mandato nel panico anche il più esperto degli artificeri.

 

Ma non aveva mai capito come riuscire a “disinnescare” il pannolino di sua figlia Violet.

 

Solitamente, da quando sua figlia era nata, i compiti erano stati suddivisi in maniera equa : a Skye pannolini e pappe, a Grant spettava farla addormentare e farle il bagno.

 

Ma di certo Violet non poteva rimanere per un intera giornata con il pannolino sporco, e Skye era impegnata a decifrare i codici del ultimo 084 che avevano trovato in missione.

 

“Ok, non dovrebbe essere difficile” disse Grant, mentre Violet sorrideva e godeva dell'immediato sollievo di essere libera dal suo pannolino.

 

Grant tolse il pannolino sporco senza troppi problemi, gettandolo del cestino vicino al fasciatoio, ma ancora non sapeva come avrebbe fatto a mettere quello pulito.

 

Diamine, aveva visto Skye farlo almeno mille volte.

 

“Amico, hai finito?” chiese Lance, apparendo sulla soglia della nursery che veniva usata da tutti, “Brandon ne ha mollata una di quelle forte”

“Appena capisco come farla stare ferma, ti mando una mail” disse Grant in tono sarcastico, pulendo il sederino della figlia con uno sguardo schifato “Lo fai apposta, signorina” disse poi, facendo ridere la figlia.

“Hey, vedo che c'è la fila” disse Leo, apparendo sulla soglia con sua figlia Elizabeth tra le braccia “Penso che dovremmo andare in camera nostra Lizzie”

“Sapete come si fa?” chiese Grant, ormai senza speranze.

“Ovvio” disse Lance “Non è di sicuro il mio primo rodeo. A volte credo che Bobbi gli dia qualcosa di puzzolente apposta, per farmi dispetto”

“Come qualsiasi cosa che quella povera donna fa” disse Fitz.

 

Qualche minuto dopo, sia Fitz che Lance lasciarono Grant solo, non prima di avergli dispensato preziosi consigli.

 

“Mi dispiace così tanto tesoro” disse Skye, apparendo sulla soglia proprio mentre Violet stava quasi per addormentarsi e Grant le stava mettendo la tutina che diceva “I'm special, because my daddy is a specialist”.

“Nessun problema” disse Grant sorridendo.

 

Non avrebbe mai ammesso di aver ricevuto aiuto. Era meglio che Skye credesse al fatto che fosse riuscito a disinnescare un'altra complicatissima “bomba”.

 

 

Agent Soho Doll Corner:

 

BUON ANNO!

 

Mi sembrava giusto deliziarvi con qualche drabble, in questo inizio di 2015

 

propositi per l'anno nuovo? Il mio è di essere felice, scrivere molto di più, anche cose che non centrano niente con le fan fic, essere un po' più regolare negli aggiornamenti, divertirmi e pansare un po' meno a rendere gli altri orgogliosi, e rendere me un po' più orgogliosa di me stessa, e, sopratutto laurearmi.

 

Un bacio, e spero che abbiate iniziato questo 2015 nel modo migliore

 

jess

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** A very british Christmas ***


 Se c'era una cosa che i Fitzsimmons adoravano, era il natale. Venivano entrambe da due grandi famiglie e lo avevano sempre festeggiato nel migliore del modi.

 

Ecco perchè, arrivati all'interno del loro grande e incredibilmente americano team, decisero di portare un po' di Inghilterra nel loro Natale.

 

Lance li appoggiò senza fare domande, quando li aiutò a portare dentro la base un enorme pacco contentente Christmas Crackers.

 

L'intero team fu molto contento di assecondarli, e così Coulson camminava orgoglioso per la base indossando un'orrenda coroncina di carta rosso acceso, Skye continuava a ridere sommessamente allo stupida battuta che Grant le aveva letto e Lance aveva messo il muso perchè Bobbi aveva vinto un stupido gioccattolino di poco valore.

 

 

“Buon Natale Leo” disse Jemma sorridendo “Sembra che siamo riusciti a portare un po' di inghilterra”

“Penso proprio di si” disse Leo “E buon natale anche a te Jemma.” aggiunse poi, porgendole l'ultimo Cracker rimasto.

 

Il Natale con il loro team avevano un po' meno nostalgia.

 

Agent Soho Doll Corner:

 

Essendo Italiana, so dell'esistenza dei Christmas Crackers per “colpa” di Dan Howell e Phil Lester.

 

Per i miei connazionali o tutti quelli che non sanno cosa siano, i Christmas Crackers sono piccoli pacchetti di cartone a forma di caramella e , tirando dalle due estremità , si apre rivelando il contenuto, che di solito consiste in foglietti con scritto barzellette, piccoli oggetti e la consueta corona di carta velina.

 

Mi sembra carino che Fitz e simmons, da brava inglese e scozzese, portassero questa tradizione nel loro team

 

un bacio

 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Bobbie's angel and that time Lance saved it ***


 C'erano pochi oggetti a cui Bobby teneva veramente a questo mondo. I suoi manganelli, la tazza con Yoda da cui beveva il caffè tutte le mattine, il suo cuscino.

 

Ma c'era un cosa che Bobby amava più di ogni altra cosa : il piccolo angelo di porcellana che metteva tutti gli anni in cima all'albero di natale.

 

Esattamente come ogni anno, Bobby lo aveva tirato fuori dalla piccola scatola di legno di lo riponeva, per passarlo alla figlia Isabelle.

 

Ma Buddy decise di correre dentro la stanza in quel momento e l'angelo mancò di poco le mani della bambina, e il destino del prezioso oggetto sembrava ormai segnato.

 

Lance sapeva bene il valore che l'angelo aveva per sua moglie. Gli aveva detto che era stata sua madre a regalarglielo, poco prima di morire, e da allora era sempre stato in cima al piccolo albero di natale posizionato nell'angolo del salotto del loro piccolo appartamento, poco prima che divorziassero.

 

Ecco perchè Lance non pensò neanche quando fece un perfetto tuffo e prese l'angelo come se avesse ricevuto un lancio durante una partita di Football.

 

“Grazie tesoro” disse Bobbi, baciandolo sulla guancia “Sei il mio salvatore”

“Mi dispiace mamma” disse la bambina, aggrappandosi alla sua gamba.

“Tesoro, non è colpa tua” disse Lance “Lo sai, quando Zio Grant chiama Buddy per la pappa, quel dannato cucciolo non capisce più niente”

 

E dopo essersi assicurati che Buddy fosse effettivamente in cucina con Grant a mangiare il suo lauto pasto, Lance prese in braccio Isabelle facendole rimettere l'angelo al suo posto.

 

Lo stesso posto in cui l'angelo avrebbe troneggiato per tutti gli anni a venire.

 

Agent Soho Doll Corner :

 

Lo so! Natale è appena passato ma io ne sento ancora il profumo. In più, avendo finito la Christmas Week, ho ancora molti promt natalizi da usare.

 

Quindi, ecco un po' di sano Fluff made in Huntingbird.

 

Un bacio

 

jess

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Santa May ***


Di Melinda May si poteva dire qualsiasi cosa. Era un agente integerrimo, abile nel suo lavoro e instancabile. Ma solo i membri del suo team potevano conoscere il suo lato più dolce e divertente.

 

Un anno, la mattina di Natale, i membri del team si ritrovarono con una strana sorpresa attaccata al pomello delle loro porte.

 

Lance e Bobbie trovarono un paio di biglietti per Las Vegas.

 

Se tornerete da li con un paio di fedi al dito, nessuno vi giudicherà. Anzi, saremo finalmente contenti di non vedervi più giocare alla finta coppietta sposata.

 

Buon Natale dalla vostra Santa May” diceva il biglietto.

 

Tripp e Mack, che avevano le loro camera da entrambi i lati della camera di Lance e Bobbi trovarono un paio di tappi per le orecchie

 

Da usare quando la finta coppietta sposata “fa la pace” dopo una delle loro solite litigata. O per quando torneranno da Vegas. Santa May” diceva il loro biglietto.

 

Leo e Jemma trovarono un paio di biglietti per le Hawaii e entrambe sembravano realmente sorpresi.

 

Tutto il team sa quanto vi sia pesato non poter fare un luna di miele, dopo esservi sposati. Spero che questo piccolo regalo sia gradito. Non voglio vedervi in laboratorio prima di due settimane. Santa May”

 

“Oh Fitz” disse Jemma “Sai questo che significa?”

“Un po' di meritato riposto lontano da cui” disse Leo, baciando sua moglie.

 

Skye e Grant trovarono una piccola tutina che diceva “Granma's favorite little ninja”

 

Spero realmente che aspettiate un po' prima di rendermi di nuovo nonna. Mia nipote non è ancora nata, ma ha già un tutina a dir poco perfetta.

 

Buon Natale, Santa May” diceva il loro biglietto.

 

Grant non potè fare a meno di sorridere, mentre si piegava per baciare il pancione di Skye.

 

“Tua nonna è pazza” disse Skye, sorridendo appena.

 

Coulson trovò nella sua le sue adorate carte vintage di Captain America, tutte autografate da Cap in persona.

 

Ho dovuto dire a Steve che eri ancora vivo e lui non l'ha presa molto bene. Ha detto che pretende qualche risposta e vuole trovarsi con te per un caffè il prima possibile. Non temere, sarò li per ogni singola spiegazione tu debba dargli, come sempre.

 

Ti Amo, Melinda”

 

 

E per una volta, Phil era contento che il lato più dolce di sua moglie fosse venuto fuori.

 

A Natale sono tutti più buoni, e Melinda May non faceva alcuna eccezione.

 

 

 

Agent Soho Doll Corner:

 

Sono fermamente convinta che ci sia del tenero in Melinda May.

 

E quindi, eccola trasformarsi in Babbo Natale e fare qualche piccola sorpresa al suo team.

 

Un bacio

 

jess

 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Can i borrow once of your shirts? ***


 Sembrava che le donne del team adorassero vestirsi con i vestiti dei loro uomini. Ecco perchè Grant non si sorprese troppo quando vide Skye preparare i pancakes indossando solo un piccolo paio di shorts e la stessa maglietta che aveva indossato lui il giorno precedente.

 

Jemma continuava a lamentarsi, dicendo che i maglioni di Leo erano molto più comodi e caldi dei suoi, sopratutto ora che non riusciva più ad entrarci, visto l'ingombrante pancione.

 

Lance aveva più di una volta litigato con Bobbi, sul fatto che, nel esatto momento in cui lui decideva di mettersi una maglietta, Bobbi la stava già indossando. E ovviamente, non avrebbe mai ammesso che la cosa lo eccitava incredibilmente.

 

Persino May non era di certo immune a questa nuova moda e il team l'aveva vista prendere in prestito le camice di Coulson un paio di volte.

 

Nessuno di loro avrebbe mai ammesso che la cosa gli eccitava terribilmente, vedere la propria donna con il loro vestiti.

 

A volte era frustrante, sopratutto quando decidevano di indossare un dato maglione o una maglietta e una di loro la stava già indossando, ma di sicuro non si sarebbero mai lamentati più di tanto.

 

Agent Soho Doll Corner:

 

Piccola Bonus!Drabble. Ho questo headcanon di Skye che prende in prestito le maglietta di Grant e ho voluto estenderlo anche alle altre OTP.

 

Un bacio

 

jess

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** When you are asleep ***


Skye non era a conoscenza, ma accadevano davvero un sacco di cose quando dormiva. Come quella volta in cui Fitz era così ubriaco che corse nudo per la base e Simmons fu costretta a buttarlo dentro la doccia decontaminante per farlo riprendere, mentre Lance fischiettava fingendo indifferenza sullo sfondo.
 
Alla fine, la cosa più normale di tutte era Grant che la fissava mentre dormiva, quando uno dei suoi terribili incubi non lo facevano dormire.
Ma le cose erano cambiate quando era rimasta incinta. Ora Grant non si limitava solo a fissarla, ma più di una volta lo aveva beccato impegnato in complicate conversazioni con loro figlia in una delle innumerevoli lingue che conosceva.
 
Fu quindi quando Grant decise che era giunto il momento di un conversare con sua figlia in quello che sembrava italiano, Skye decide di fare qualcosa.
 
“La tua mamma è l’angelo più bello che abbia mai visto e sono sicuro che crescendo sarai meravigliosa almeno quanto lei” stava dicendo Grant.
 
“Tesoro?” chiese Skye assonnata “Che stai facendo?”
 
Grant si era disteso sulle sue gambe ed era quasi impossibile per Skye non notare il peso extra che aveva sulle gambe.
 
“Stavo dicendo a Alice che angelo meraviglioso sia la sua mamma” rispose Grant, guardandolo con uno sguardo da cucciolo.
“Ok,” disse Skye sorridendo “Ma perché non usi l’inglese? Che cos’era quello, italiano?”
“Beh, Simmons mi ha detto che Fitz faceva più o meno la stessa cosa quando stavano aspettando Oliver e che le cose che si imparano nell’utero sono difficili da dimenticare”
“Si, ma dimentichi che Fitz diceva teoremi matematici a quel povero bambino,tesoro”
“Povero Olly” rispose Ward con una smorfia “Ma devo ammettere che non mi sorprende”
“E poi dimentichi che stiamo parlando di tua figlia” disse Skye.
“E questo che significa?” chiese confuso Ward.
“Sono quasi certa che la sua prima parola sarà in russo o in qualsiasi altra lingua i Ward siano stati programmati per sapere come se nulla fosse”
 
In lei era ancora vivido il ricordo di Thomas che parlava in cantonese con sua madre e May come se nulla fosse, o Rosie diventare la migliore amica della Romanoff dopo una breve conversazione in russo.
 
Dio , i suoi cognati erano perfetti almeno quanto suo marito.
 
“Andiamo, tutti sanno almeno una lingua straniera” disse Ward sulla difensiva “Tu parli cinese”
“E solo perché mia madre me lo ha insegnato” rispose Skye “May dice che non lo parlo neanche così bene”
“Da come ne parli ne sembri quasi infastidita” disse Ward.
“No tesoro” rispose Skye “Beh, un po’ si. Vorrei che voi Ward foste un po’ meno perfetti, almeno per far sentire normali noi comuni mortali”
“Disse l’inumana” disse ridendo Ward.
“Andiamo, voglio dormire” rispose Skye.
 
Qualche anno dopo, Skye non ebbe dubbi.
 
“Dannata genetica” disse ridendo, osservando come sua figlia, di soli 4 anni, parlasse in cantonese con sua nonna come se niente fosse. 


Agent Soho Doll corner: 
Dopo gli ultimi avvenimenti, sentivo il bisogno di un po’ di Fluff.
Alice Ward è perfetta, esattamente come suo padre. ;)
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** The Russian club to annoy the shit out of your lover ***


Di sicuro Skye non si sarebbe mai immaginata di essere seduta a un tavolo con il Capitano in persona. Steve Rogers stava rigirando il suo caffè con sguardo annoiato mentre leggeva il giornale (Gli anziani lo fanno sempre, leggere il giornale. Di sicuro Skye sarebbe stata molto più sorpresa nel vederlo scorrere le notizie su un tablet)
 
“Come è andato il meating con Coulson?” chiese Skye, per intavolare un conversazione.
“Solite cose” disse assente il Capitano “Missione classica. Si entra, si esce e si cerca di portare a casa la pelle. Ho sentito che viene anche il tuo fidanzato con noi” aggiunse, guardandola con un piccolo sorriso.
 
Fitz ci aveva scherzato su per settimane, quando il Capitano e il suo piccolo ma importante team era arrivato per la prima volta al Playground,
 
“Alla fine tu e il Capitano avete davvero qualcosa in comune” diceva “Entrambi i vostri fidanzati erano dell’Hydra”
 
Skye si sorprese davvero a pensare che ormai, si, era abituata a vederli per i corridoio della base. Era abituata ai continui sguardi di sfida tra Natasha e Bobbi. Era abituata a vedere Burton apparire dai condotti di areazione come se fosse normale o a vedere Steve mentre si preparava un caffè in cucina come se fosse tutto suo e ormai Sam Wilson si fidava solo di Fitz per le riparazioni delle sue magiche ali.
 
Dio, una volta aveva persino sorpreso Bucky Barnes, il temibile Soldato d’Inverno, mentre usciva dalla doccia con solo uno striminzito asciugamano attorno ai fianchi. (Lasciatevelo dire, apparte il braccio bionico, Barnes era davvero ammirevole. Niente che anche Grant non avesse, ma diavolo il Capitano aveva proprio tutte le fortune)
 
Nell’esatto momento in cui la sua mente stava viaggiando mentre ripensava alle perfette addominali d’acciaio di Barnes e a come il suo Grant non avesse nulla da invidiarli, i tre assassini professionisti più temuti dall’agenzia decisero di seguirli per la colazione. Skye era contenta che Grant avesse trovato un buon amico in Bucky Barnes. Condividevano entrambe un passato terribile, per colpa delle stesse persone, e questo li aveva uniti molto. Anche la Romanoff arrivò ad apprezzare davvero Ward, nonostante quelle infelici parole che aveva riferito a Hill e che di certo non erano passate inosservate (Beh, Ward credeva davvero che Natasha l’avrebbe picchiato da un momento all’altro per questo)
 
E ovviamente, stavano tutti parlando in russo, ridendo tra loro e ignorando completamente loro due.
 
“Perché devono fare così?” disse Skye annoiata.
“Ancora non ci hai fatto l’abitudine?” chiese ridendo Sam, sedendosi accanto a Cap.
“Spero solo non sia niente di compromettente” rispose Steve.
 
I Tre finirono la loro colazione, solo intavolando una conversazione con gli altri commensali quando strettamente richiesto. Grant si alzò, baciando Skye sulla guancia. Nat fece semplicemente un cenno del capo e Bucky decise che si, un bacio da commedia romantica era quello che ci voleva per salutare Steve.
 
“Tranquilli” disse Clint, apparendo dietro di loro come uno spettro “Stavano comparando i vostri fondoschiena. Bucky ha dichiarato il tuo sedere patrimonio nazionale, Ward ha semplicemente detto che il tuo, mia cara Skye, è un sedere in grado di muovere la terra senza il minimo sforzo”
 
“E Natasha?” chiese Steve con un sorriso.
“Beh, mio caro capitano” rispose l’arciere “La mia ragazza è seriamente convinta che il mio sia un grand bel sedere.”
 
E scomparve di nuovo nei condotti di areazione.
 
Davvero, questi ragazzi dovevano venire più spesso. 


Agent Soho Doll Corner: 
Ok, ho questo headcanon per cui Ward diventi tipo il miglior amico dell’altro mio bambino preferito da coccolare (Aka Bucky Barnes…e non guardatemi così. Steve e Bucky sono findanzati, ha bisogno di un nuovo amico del cuore)
Aggiungeteci Nat e otterrete il “Club russo per annoiare a morte il tuo amato/amata”
 
Ora immaginatevi seriamente avere Cap e Bucky per la base. Ti invidio un po’ (un po’ tanto) Skye


 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** If you buy him a monkey ***


La situazione era questa. Leopold Fitz aveva perso nel giro di un anno il suo genio, il suo migliore amico, l’agenzia per cui lavorava e molto probabilmente anche la ragazza che amava.
 
Si metteva quasi a ridere quando pensava a quanto aveva odiato Tripp all’inizio. E dire che ora quei corridoio sembravano così vuoti senza le sue battute gentili e i suoi sorrisi.

 
Erano passati solo poco più di sei mesi dalla sua morte e i cambiamenti erano stati fin troppi.
 
E lui odiava i cambiamenti.
 
Era il giorno del suo compleanno e almeno non poteva dire che l’ultimo periodo non era stato per lo meno tranquillo. Si erano tutti concessi il lusso di annoiarsi, dopo tanto tempo. Skye si stava ancora abituando ai suoi poteri ma riusciva a fare cose straordinarie e lui e Jemma stavano seriamente cercando di far funzionare le cose.  Erano tornati amici, e a lui bastava.
 
E in più, Ward era tornato nel team. Aveva portato con se anche Kara e sembravano entrambi volenterosi di aiutare.
 
Ma per quella giornata non si aspettava niente di particolare.
 
“Buongiorno Fitz” disse Jemma sorridente “E buon compleanno” aggiunse, baciandolo sulla guancia.
“Buon compleanno Fitz” disse sorridendo Skye, abbracciandolo con entusiasmo.
 
“E fin troppo entusiasmo per me e sono solo le 8.30 del mattino” disse Fitz.
“Oh, non essere così scorbutico” disse Simmons “C’è un regalo per te. È sulla tua scrivania”
 
“Credevo che il tuo fosse quello sul mio letto” disse confuso Fitz, indicando la felpa con disegnato delle spirali di DNA che indossava.
“Infatti” disse Simmons “ e sono contenta che ti stia bene. Ma non è mio”
“Skye?” chiese Fitz.
“Non guardare me” rispose Skye “Il mio lo ha già avuto” aggiunse, indicando la tazza a forma di cubo di rubrik da cui stava bevendo il suo tè.
“Lo ha portato Kara” disse Simmons “Ma ha detto che non è nemmeno da parte sua”
 
Fitz era sempre più confuso. Aprì il piccolo pacchetto con curiosità, rivelando una piccola scimmietta di pezza.
 
Il biglietto diceva “Considera questa come una piccola offerta di pace. Se vuoi posso sempre parlare con Coulson e fartene avere una vera, ma non credo mi darà retta. Buon compleanno Leo. Ward”
 
I rapporti con Ward non erano di certo idilliaci. Cercava di tenersi il più lontano possibile da loro, a pranzo mangiava solo al tavolo con Kara e cercava di passare inosservato.
Leo, dal canto suo, non si sentiva ancora pronto a perdonarlo, così come Jemma, ma erano tutti arrivati alla conclusione di essere degli adulti e che potevano avere quanto meno dei rapporti civili.
“Buon compleanno Fitz” disse timidamente Ward, apparendo sulla soglia con un sorriso e una tazza di caffè, prima che May lo chiamasse e scomparisse oltre la soglia.
Gli anni passarono, e i due tornarono ad essere amici come un tempo.
Ora quella scimmietta dormiva beata tra le braccia di Emily Fitz, con una piccola benedizione di zio Grant.
 
 

Agent Soho corner: 
Simmons questa non me la dovevi fare!!!!!!!
 
Brutta cattiva, non si uccide il tuo fratellone. Lasciamo però fuori la mia rabbia da questo angolo fluff oso……..
 
Damm you Simmons!!!
 
.jess 

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Shut up, it's cute ***


Mancavano 15 giorni, 14 ore, 24 minuti e 16 secondi all'evento più importante della sua vita. Non che Daisy stesse contando, comunque.

Non che Daisy stesse per coronare quello che non credeva nemmeno di volere. Ma poi, dopo anni difficili passati tra una tragedia e l'altra, Daisy aveva eventualmente trovato la sua pace. Con l'ultima persona che si aspettava. 

Grant era cambiato e non sapeva ancora come. Lo aveva trovato mentre delirava a proposito di cristalli e di fuoco, incenerendo metà del laboratorio di Fitz e Simmons quando cercarono di esaminarlo. Fiammelle di colore rosso comparivano come nulla dai suoi palmi.

Ma se Daisy aveva rimasto una sola certezza è che Ward sarebbe stato perfetto anche come inumano. 

Era qui che inziò il suo cambiamento. 

Era diverso e vederlo cambiare così tanto fece cambiare idea anche al team. Il vecchio Grant Ward aveva come unico obbiettivo la vendetta, il "Grant Ward 2.0" avrebbe fatto qualunque cosa per redimersi. 

E il nuovo Grant Ward non le dispiaceva affatto. Ecco perchè quando, nel bel mezzo di una missione, le chiese di sposarlo, aveva subito detto di si. Quello era l'uomo con cui voleva passare il resto della sua vita. 

Il team si dimostrò di grande supporto. Beh, non tutti.

"No" disse Coulson quando glielo dissero.
"Che intendi con no?" chiese confusa Daisy.
"No, voglio essere io a sposarvi" disse Coulson, sorridendo.
"è nei tuoi superpoteri da Direttore?" chiese Daisy.
"Si, effettivamente lo è" rispose Coulson "Presi la licenza per una missione, se è questo quello che ti stai chiedendo"
"E chi mi accompagnerà all'altare?" chiese Daisy.
"Lascia questo compito a May" disse Coulson "Non penso le dispiaccia"
"Concordo" disse May con un leggero sorriso.
"E io non posso dire niente?" chiese scettico Ward.
"Zitto" disse Daisy "è la cosa più carina che abbiano mai fatto per noi"

Mancavano 15 giorni, 14 ore, 24 minuti e 16 secondi , ma di sicuro Daisy non stava contando. 

Agent Soho doll corner: 

non sapete che fatica sia per me, dopo dua anni di Skye , scrivere Daisy. 
ci devo ancora prendere l'abitudine. 

ciaoo

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** May's secret garden ***


Era il suo oroglio e la sua gioia. L'unica cosa che la faceva calmare in certe giornate. 

Culson glielo diede per il suo cinquantesimo compleanno. Un piccolo pezzo di terra dietro la base che nel giro di pochi mesi mutò come per magia. 

Un pergolato di rose circondava tutto il piccolo perimetro , una piccola fontana dominava il centro e una vecchia quercia sovrastava piante di ogni tipo. 

Era sotto quell'albero che Fitz trovò il coraggio di chiedere a Jemma di sposarlo, vicino al pergolato di rose era il luogo in cui Ward e Daisy si baciarono per la prima volta da quando Ward era tornato nel team e tutti si ricordavano ancora il tuffo grandioso che Bobbi fece fare a Lance quando gli disse di aspettare un bambino e Lance fece un commento infelice sul suo seno. 

Quando qualcuno cercava May, era quasi sempre li. 

"Sapevo di trovarti qui" disse Coulson, sorseggiando il suo caffè del mattino. 
"Avevi bisogno di me?" chiese May, pulendo un cespuglio di rose.
"No" disse Coulson "Mi chiedevo solo dove fossi" disse, baciandola.
"Oh, ma lo sai bene che sono sempre qui" disse May,

"Prendetevi una dannata camera" gli urlò Hunter, mentre spingeva Isabella sull'altalena insieme a Ward.

Ma per una volta, May rispose con un sorriso. 

Agent Soho Corner 

ah, ho questo headcanon da secoli ormai. 
lo adoro

spero vi piaccia.




Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2869940