As long as you love me

di RadioKinder_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** chi sei? ***
Capitolo 2: *** Cosa? ***
Capitolo 3: *** Ringraziamenti ai fan (official ringraziamenti da RadioKinder_) ***
Capitolo 4: *** Mi sembra un sogno! ***
Capitolo 5: *** KISS ***
Capitolo 6: *** i got you ***
Capitolo 7: *** Dico basta... ***
Capitolo 8: *** chi cel'ha con me? ***
Capitolo 9: *** POVS ***
Capitolo 10: *** IMPORTANTE by RadioKinder_ ***
Capitolo 11: *** procedura top-secret parte 1 ***
Capitolo 12: *** procedura top-secret parte 2 ***
Capitolo 13: *** L'appuntamento che non mi aspettavo ***
Capitolo 14: *** Los Angeles, mia vita, perché mi fai questo?... ***
Capitolo 15: *** COMUNICAZIONE ai fan ***
Capitolo 16: *** Credo sia l'ora di voltare pagina. ***
Capitolo 17: *** Tizio? ***
Capitolo 18: *** Il mio ***
Capitolo 19: *** Un bel regalo di 16 anni ***
Capitolo 20: *** O.M.G. ***
Capitolo 21: *** Il mio inizio, la nostra fine ***
Capitolo 22: *** La fini fa partire un nuovo inizio. ***



Capitolo 1
*** chi sei? ***


Capitolo 1) "Giada! Che fai?"mi disse la mia migliore amica che si chiamava Clarissa... " Clarissa, non mi distrarre! Sto cercando di scrivere un buon testo per la gara di domani a scuola" le risposi io. " ma perché ti sforzi tanto? Insomma suoni il basso, il piano forte, la chitarra e la batteria. Sarà una passeggiata per te!" mi disse lei mentre accarezzava la foto di Ross. " tu non capisci! Gareggerà anche Marco e sono molto ma molto timorosa, lui é un cantante eccezionale!"... " già ma anche tu lo sei!" mi rassicurò lei poi aggiunse " chi sa se Ross verrà domani!?!". "ma sei pazza! Già mi sento a disagio con i miei compagni di scuola, pensa se viene anche Ross!" " io devo tornare a casa un bacio ciao". Il mio nome é Giada, ho 15 anni e sono molto timorosa per domani! E se qualcosa va storto? Insomma io ci tengo molto a vincere ma non per il viaggio a Parigi... Ok anche x quello... Ma perché é la prima volta che mia mamma accetta di farmi partecipare ad un concorso musicale... Da quando é morto papà e lei si é risposata non vuole farmi fare niente, in più stavo meglio da figlia unica quando non avevo un fratellastro di nome Davide... Davide ha 22 anni e davvero non lo sopporto più. Comunque devo impegnarmi per raggiungere quello che voglio no? Ho degli idoli: gli R5! Li amo per la loro musica e non solo perché sono bei ragazzi! Tutti dovrebbero amarli per il mio stesso motivo, Clarissa anche se sembra che li ami solo per Ross, posso assicurarvi che non è affatto così, lei non lo dimostra ma li ama tutti e 5. ...Il giorno dopo... " Giada scendi tesoro! É il giorno della grande gara!" urlava mia madre al piano di sotto" mamma già sono ansiosa per fatti miei pensa se ti ci metti pure te!" le risposi io mentre scendevo dalle scale... " ok allora non parlo più quindi nn vorrai sapere che stanno facendo un'intervista agli R5 su canale 1" " grazie mamma". Non esitai ad accendere la televisione, quando la giornalista disse..." allora Ross! Come mai hai voluto cedere un contratto discografico ad un gruppo di Roma?" " mi piaceva l'idea e poi vorrei anche dare un'occasione ad altri ragazzi che hanno talento"... Mi misi subito ad urlare mia mamma mollò il mestolo e dalla cucina corse da me, Mauro, il mio patrigno, uscì dalla sua camera e Davide anche con una fionda " che é successo?" urlarono in coro ed io" Gli R5 vengono a Roma!!!" mia mamma fece un respiro di sollievo e infine tutti tornarono a fare quello che stavano facendo senza fregarsene nemmeno un pò di me... WOW! A scuola mi fecero tutti un mucchio di auguri per la casa così da nervosa arrivai a nervosissima! Dopo il pranzo metà scuola si recò in palestra dove si teneva il grande evento... Io entrai per ultima... Quando annunciarono il mio nome stavo per svenire, avevo la chitarra in mano e il cuore in gola... Dopo gli applausi di incoraggiamento iniziai a cantare, mi piaceva molto la mia canzone ma dal momento che non mi piace mai abbastanza quello che faccio io rispetto a quello che fanno gli altri mi fermai... Iniziai a vedere tutto opaco e svenni cadendo dal palco mobile che avevano montato. L'ultima cosa che ricordo é di essere caduta su un braccio muscoloso di un ragazzo biondo ma non ricordo bene chi sia stato a prendermi con quel tempismo.... Continua....

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Capitolo 2
*** Cosa? ***


Capitolo 2) il giorno dopo mi risvegliai sul letto dell'ospedale e attorno a me c'era mamma, Mauro, Davide e Ross Lynch... Aspetta come Ross Lynch??? Si esatto Ross, proprio lui... "mamma? Che ci fa qui Ross Lynch???" " é Ross Lynch? Credevo fosse zio Alberto!" mi rispose lei...poi Ross aggiunse " stai bene? Sai sei caduta proprio di piombo se non ti avessi presa come "theen beach movie" ti saresti fatta davvero male!" " dai non scherzare al massimo potevo rompermi un'unghia". Ross era lì di passaggio, doveva andare ad un'intervista... Poi si é fermato a scuola perché aveva sentito della musica e per lui é irresistibile, quando mi ha visto cadere si é buttato sul palco per prendermi, che dolce! " Giada ho saputo quello che é successo e... Ross Lynch?" disse Clarissa mentre entrava nella mia stanza "Ross, posso abbracciarti? " aggiunse lei "ok" rispose il poveretto mentre soffriva perché Clarissa gli stava staccando un braccio. "comunque io sono Giada, se ti interessa Ross?" " si ok, te lo stavo per chiedere"... Sorridemmo tutti e due mentre dalla porta entrò un altro biondino... Era Riker " Ross ho saputo che sei qui dobbiamo..." poi mi guardò e mi disse " ciao sono Riker e tu sei...". Come finirà? . Continua...

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Capitolo 3
*** Ringraziamenti ai fan (official ringraziamenti da RadioKinder_) ***


Vorrei ringraziare tutti i miei fan che leggono ogni giorno questa fan fiction, anche perché sono solo due giorni che scrivo e che invio le mie fan fiction, e già ho avuto 67 visualizzazioni, purtroppo solo una recensione ma vorrei ringraziarvi lo stesso. Il prossimo capitolo credo di postarlo o questa sera o domani sera o pomeriggio. Vi ringrazio e continuate a seguire AS LONG AS YOU LOVE ME. E recenzionate, un bacio la vostra... RadioKinder_

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Capitolo 4
*** Mi sembra un sogno! ***


Capitolo 3) "Mi sembra un sogno" dissi appena aver visto Riker e Ross, ma poi mi ricordai della gara e mi alzai dal letto e dissi a mia madre di muoversi perché dovevo andare a vedere chi avesse vinto alla gara, di certo Marco ma volevo darmi ancora una speranza. Mia madre, appena mi vide alzare dal letto dell'ospedale disse: " Giada mia, dove stai andando?" " mamma, devo andare a scuola, ho bisogno di andare a scuola, devo sapere come é finita la gara di musica"... Poi Riker di punto in bianco aggiunse " perché canti?" ed io gli risposi" in realtà canto e suono il pianoforte, la chitarra sia classica che elettrica e acustica, il basso e la batteria, se voi saperlo" " WOW allora sei un fenomeno oltre che bellissima" replicò Ross, "Grazie, comunque io torno a casa..." " e noi dobbiamo andare a quell'intervista" disse Ross " sono stato felice di prenderti" io arrossii" però prima che vada Giada puoi farmi un favore?" " certo dimmi!" "potresti staccare la tua amica dal mio braccio?".... Tornai a scuola di corsa, ero così presa dalla competizione che trascurai sia Ross che Riker... " guarda tu Clarissa, guarda tu... Io non ho coraggio" dissi alla mia migliore amica mentre guarda il foglio della classifica... "Em... Giada?" " si Best..." " mi dispiace... Non hai vinto... Ha vinto Marco..." " Uf... Lo sapevo... Allora quanto sono arrivata?" " sei seconda!" ero al settimo cielo... " davvero? Su quanti?" " su tre, solo perché il terzo non sapeva niente" " wow che soddisfazione..." Tornai a casa distrutta, non potevo pensare di aver perso e soprattutto non potevo pensare di aver lasciato andare Ross e Riker senza un autografo! " Giada Giada..." " che c'è mamma?" " Ross Lynch parla di te ad un'intervista" "cosa?..." Continua...

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Capitolo 5
*** KISS ***


Capitolo 4) Il giorno dopo, a scuola, mi guardavano tutti strano, come se avessi commesso un crimine, cosa avevo fatto di tanto sbagliato da meritarmi quelle facce? Alla ricreazione notai Clarissa che, come suo solito, stava andando a prendere una mela al distributore, da quando sa che Ross mi conosce tra virgolette, lei si tiene in formissima nella speranza di rincontrarlo. “ Clarissa, ciao, sai perché tutti mi guardano storto oggi?” “ tesoro, anche io ti guarderei storto se Ross, quel bell’uomo, avesse parlato di te in tv come ha fatto del resto, ma non lo faccio perché sei la mia migliore amica!, comunque sono un pochino invidiosa” “ quindi mi stai dicendo che fanno così è perché Ross ha parlato di una ragazza di nome Giada che vive a Roma? Qui a Roma vivono centinaia anzi migliaia di ragazze di nome Giada!” “ si ma solo una ha avuto la fortuna di essere presa in braccio da Ross!”… Clarissa se ne andò dopo avermi servito quelle parole su un piatto d’argento, abbandonandomi nella mia piccola ed umile pozza di popolarità che durò solo pochi minuti dopo che Marco passò di lì… “ guarda, guarda chi si rivede!” “ Marco! Ho saputo che hai vinto la gara di canto, congratulazioni!” “ era ovvio che avrei vinto io! Chi se no? E poi ho saputo che sei caduta come una pera dal palco! Va tutto bene? Ti sei fatta la bua piccola Giadina?” “ OK 1-non chiamarmi Giadina e 2- sono meglio di te a cantare, ero solo un po’ stressata ma se voglio posso batterti ed anche bene! Come si deve, alla mia maniera!” “ sembra l’aria di una sfida!” “ si lo è” “ok allora se sei brava come dici vediamoci fra due ore al piazzale della scuola!” “ è ok, puoi riempire la platea con chi ti pare!”… avevo la popolarità in pugno, più o meno, una sfida di canto, di sicuro, ed il compito di mate, devo sbrigarmi o farò tardi, tutto in un giorno.. WOW… Dopo due ore arrivai al piazzale della scuola… non c’era un’anima fino a quando, dopo due minuti arriverò anche Marco “ Giada.. carissima..” “ Marco, fannullone..” di lì stava passando anche Ross che non esitò a fermarsi… “ Ho visto che non hai avuto fifa a venire qui!” “ io non ho mai avuto fifa Marco! Forze mi hai sempre sottovalutata dal momento che non ti ho battuto ma da oggi le cose cambieranno!” “ ok ma prima…” dopo aver detto quello dai parcheggi delle auto sbucarono molti miei compagni di scuola con palloncini d’acqua in mano che mi tirarono addosso.. ero fradicia e vergognata. Ross, alla vista di quello che era successo mi vide correre via e ne approfittò per portarmi un asciugamano… “ Giada! Giada! Come stai?” “ Ross che ci fai qui?” “ sono qui per te! Tieni! Ti ho portato un asciugamano…” e me lo mise dietro le spalle “ Ross?” “ si Giada?” “ questa è la tua giacca! L’asciugamano lo hai ancora in mano!” “o… non importa puoi tenere la giacca!” “ hahah, grazie per avermi fatto ridere! Ci voleva!” “ dai ti accompagno a casa!” che tesoro che fu Ross! “ ok Giada… eccoci a destinazione” scesi dalla macchina anche se stava piovendo per salutare Ross “ Grazie!” “ la smetti di ringraziarmi? L’ho fatto con piacere” “ bene allora ciao!” “ ciao”, poi disse “ A…. Giada aspetta!”e mi prese la mano..” che c’è Ross?” “ secondo me la reazione di quei ragazzi è stata molto crudele e so che è stata colpa mia se ti hanno ferita e so che ti ho ferita anche io, perché ho parlato di te in tv e..”lui abbasso lo sguardo ed io gli accarezzai una guancia “ smettila Ross! Tu non hai colpe!” “ non dire così so di averle” e fece un mezzo sorrisino” “ ok può essere che tu le abbia ma non con me”,prese la mia mano che lo accarezzava e poi con l’altra mano che gli rimaneva mi prese la vita e lentamente portò le sue labbra sulla mie…..mi baciò!!! Sotto gli occhi di mia mamma e dei paparazzi che ci scattavano foto da sopra il mio tetto! CONTINUA…

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Capitolo 6
*** i got you ***


Capitolo 5) dopo quel bacio non sapevo che cosa fare! non sapevo come reagire, quindi ridiedi a Ross la sua giacca e lo ringraziai tornandomene alla porta di casa. lo lasciai sotto la pioggia, con una grande colpa nel suo piccolo cuore, mi era piaciuto quel bacio, ma se lo avesse saputo Clarissa mi avrebbe uccisa. intanto mia mamma, sentendo la porta di casa sbattere e avendo visto quello che era successo mi chiamò:" Giada! tesoro sei tu?". " no mamma, sono un ladro che è venuto a rubarti quelle cianfrusaglie che ritieni importanti!" "oggi ci diamo su con il sarcasmo è bimba?" poi mi raggiunse... " ma sei tutta bagnata!" lo disse come se non sapesse dell'accaduto... io me ne tornai in camera senza dire nemmeno una parola... passarono due giorni dall'accaduto ed io non avevo ancora notizie di Ross, più passava il tempo più mi dispiaceva di averlo ferito e stavo male. La situazione a scuola non migliorò più di tanto, anzi peggiorava ora dopo ora, ero triste e sconsolata, non sapevo perchè ma mi mancava Ross, perchè mi mancava così tanto se non l'ho baciato mica io? quando tornai a casa, Mauro, mi stava aspettando fuori dalla porta, allora io, incuriosita di cosa facesse lì, gli dissi semplicemente " ciao Mauro!" " Giada..." e mi diede una busta che mi aveva lasciato Ross, diceva qualcosa tipo: SCUSA PER IERI GIADA, SO DI ESSERE STATO UNO SCIOCCO A BACIARTI E POI SO DI PIACERE ALLA TUA MIGLIORE AMICA E POI TU PIACI A MIO FRATELLO... QUINDI, NON POSSIAMO PIù VEDERCI, TI AMERò PER SEMPRE.... TUO ROSS.... wow che romantico... diciamo che non sa scrivere bellissime lettere e poi alla pagina dietro c'era scritto: VAI SU CANALE 1 ALLE 16:05... vidi l'orologio ed erano le 16:04... mi misi a correre da una parte all'altra della casa per trovare una tv libera quando accesi quella del salotto e c'era Riker che disse"Giada questa canzone è per te..." rimasi a bocca aperta poi dissi tra me e me " ecco chi è il fratello a cui piaccio...". si mise a cantare una canzone che aveva scritto lui stesso di nome "i got you"... era favolosa e poi inquadrarono Ross, poverino, era depresso, a quel punto ci rimasi davvero male, stavo peggio di prima, non sapevo più che fare... Continua...

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Capitolo 7
*** Dico basta... ***


Capitolo 6) Non ne potevo davvero più di questa tensione, Ross che non rispondeva ai miei messaggi, Riker che mi chiamava fin troppo e Rocky... Che non aveva fatto niente. L'unica cosa che mi consolava ancora era una gara che la casa discografica degli R5 aveva fatto per poter dare un'occasione ai giovani artisti: se avevi una band potevi partecipare ad una gara per vincere un contratto discografico. Allora io, come sempre, decisi di crearmi un gruppo, all'inizio non fu facile anche perché non ne ero molto convinta ma poi, dopo aver sentito un ragazzo di nome Nicola suonare la batteria mi venne un colpo di fulmine. Stavo passeggiando, come sempre, a Piazza di Spagna quando sentii da una casa un suono fantastico, era Nicola, un ragazzo che fa il quarto nella mia scuola, sta alla classe affianco alla mia anche se io faccio il terzo. Mi intrufolai in casa sua e gli dissi:" ciao Nicola, sei un genio, senti vorresti far parte del mio gruppo musicale? Io ti adoro..." poi lui " scusa ma posso farti una domanda?" " l'hai già fatta... (rido) ok no era pessima come battuta...dimmi!" " chi sei?". Non aveva la più pallida idea di chi fossi. Poi piano piano gli spiegai tutto di me e dico proprio tutto... Mi rispose che ci avrebbe pensato. Tornai a casa mia e la ritrovai piena di carta igienica e cioccolatini sui vetri, cosa era successo? Dietro il giardino c'era un cartellone con su scritto: DANNO FUOCO AI NOSTRI SOGNI E POI CI CHIAMANO GIOVENTÙ BRUCIA. Sicuramente era il mio club di proteste, il quale avrei dovuto lasciare circa un mese e mezzo fa. Erano arrabbiati con me perché non ero andata alle riunioni da circa un anno e mezzo fa... Mia madre ancora non era tornata a casa e chissà che cosa le sarebbe successo quando sarebbe venuta. Poi un'altra lettera sullo zerbino: É FINITA, DICO BASTA!. Di chi era? Che voleva dire? Continua....

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Capitolo 8
*** chi cel'ha con me? ***


Capitolo 7) Quando mamma tornò a casa iniziò un putiferio e a seguire mille preoccupazioni e domande che mi faceva..." CHI MAI PUÒ ESSERE STATO? CHI MAI CI ODIA?..." "mamma tranquilla sarà stato sicuramente il mio club" le dissi io per farla calmare, non ne potevo veramente più di vederla muoversi su e giù per le scale " sapevo che non dovevi frequentare gente del genere" mi rimproverò "ok hai ragione..." l'assecondai mentre nascondevo la lettera che non le avevo dicerto fatto vedere "mamma senti! Di vederti agitata non mi va proprio perciò io vado sopra e ci vediamo a cena, baci..." e mentre lei mi implorava di restare io salii le scale e mi chiusi in camera, mentre analizzavo la lettera mi squillo l'iPhone, era Riker, all'inizio non mi andava di rispondergli e poi spensi il cellulare. Il giorno seguente, a scuola, posai la mia bici al solito posto e poi trovai un vaso con delle rose morte proprio lì, pensai "coincidenza?" e tranquilla me ne andai in classe. Alla ricreazione invitai Nicola a casa, si ok eravamo diventati amici, veramente amici, andai a salutare Clarissa che però non mi rispose nemmeno, che le avevo fatto? Andai ad aprire il mio armadietto... STOP vi chiederete che ci fanno gli armadietti in una scuola di Roma, bhe, la nostra scuola ha rifatto gli interni in stile americano... E vidi la mia foto più bella tutta rovinata, ed un cellulare che non era certo il mio, era un SAMSUNG quindi non poteva esserlo... Andai a portarlo al banco degli oggetti smarriti e lì successe la cosa brutta brutta, il telefono era stato usato per fare una rapina, in poche parole chiamarono la polizia. Cercai di spiegargli che non avevo fatto niente ma siccome il capitano conosce mia madre ed anche il mio papà prima che morisse, non mi fece fare l'atto giudiziario e per questo devo ringraziarlo molto ma comunque sono dovuta rimanere in una cella finché mia mamma non mi é venuta a prendere, pensate, già preoccupata per la storia della casa, poi a pensare anche che tua figlia ruba! Cosa che non ho fatto ma lei lo ha pensato e molto! Cosa che mi ha dato fastidio! Tanto! Nel pomeriggio suonò il campanello, già ero preoccupata per cose mie, poi a pensare che era venuto un'altro a disturbare... Aprii la porta e c'era Nicola ed io come una deficiente dissi "no, grazie non ci serve niente" CREDEVO FOSSE UN VENDITORE PORTA A PORTA! E gli chiusi la porta in faccia, poi mi ricordai che doveva venire Nicola allora aprii di corsa la porta... Iniziammo a fare i compiti e lui" cos'hai? Sei strana! Vuoi parlarne?" " che ne sai che ho un problema?" " io ti conosco, non lo sai ma ti conosco!" " sono nervosa Nicola, prima la lettera, poi le rose, la foto ed infine addirittura un telefono che era stato usato per fare una rapina? Credo seriamente che qualcuno ce l'abbia con me!" lo guardai preoccupata e poi lui "perché mi guardi? Io non so niente te lo giuro! Niente di niente!" " Nicola parla! Chi ce l'ha con me" lui fece un sospirone e con un grosso sbuffo disse.... Continua....

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Capitolo 9
*** POVS ***


Capitolo 8) Avete presente il detto " gli amori vanno e vengono, gli amici sono per sempre?" bhe! Quella era solo una bugia. Nicola mi aveva spiegato per bene chi ce l'avesse con me e alla fine scoprii che era l'ultima persona che avrei sospettato! In ogni caso, la polizia vuole che io trovi delle prove per dimostrare la mia innocenza e sinceramente non so come fare, ci sono solo due cose in cui sperare per incastrare CLARISSA, la mia migliore amica o meglio ex migliore amica, dovevo chiamare Ross! O comprare dei maffin, ma alla fine scelsi Ross. La stessa sera della verità, lo chiamai. Ross' POV Quella sera Giada mi chiamò, ero agitato al fatto di doverle rispondere, e se mi chiedeva di metterci insieme? E se mi chiedeva di Riker? Ci sarei rimasto davvero male sinceramente, così posai la mia Luna sul letto e corsi a risponderle! Giada's POV Ross mi rispose al volo "Giada? Ciao come stai? Se cerchi Riker é morto!" " ciao Ross e... Come é morto Riker?" " é? No niente, é in camera sua, stavo scherzando!" " a ok!" " allora ti piace mio fratello!!!!" " Ross ti ho chiamato per chiederti un favore non per litigare!" " ok scusa, dimmi!" "..." gli raccontai tutto quello che era successo e poi architettammo un piano infallibile. Ross' POV Andai alla scuola di Giada, ero agitato e con me portai anche il mio entourage, cioè i miei fratelli ed Ell, compreso Riker. Ero pronto per entrare in scena, non so perché dopo aver fatto "Austin & Ally" mi chiedono tutti dei favori del genere?. Riker's POV Perché Giada ha chiesto a Ross l'aiuto e non a me? Perché? Sono geloso! Molto! Ma sono felice di vederla <3. Rydel's POV Finalmente posso stare con Ell un pochino! Ell's POV Si vede che sono agitato a stare con Delly? Rocky's POV Chissà se questo morso di zanzara é infetto? Giada's POV Mi preoccupai molto a non vedere entrare i ragazzi ma poi li vidi ed erano vestiti come .... ACCHIAPPA FANTASMI?... Mi aspettavo delle spie ma... Ok! Continua....

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Capitolo 10
*** IMPORTANTE by RadioKinder_ ***


Volevo annunciarvi due cose: 1- il mio 9) capitolo tarderà ad arrivare a causa di problemi ma lo pubblicherò su questo sito fra un paio di giorni al massimo. 2- Vi volevo ringraziare per avermi fatto raggiungere al risultato che credevo non potesse mai arrivare: le 3000 visualizzazioni, grazie ti cuore, vi amo. Al prossimo capitolo, vi raccomando, non perdetevelo! Bacioni, la vostra RadioKinder_

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Capitolo 11
*** procedura top-secret parte 1 ***


Capitolo 9) Stavo per morire dopo la visione di Ross con quella robba addosso, da una Parte perchè era bellissimo e dall'altra perchè mi faceva morire dal ridere. appena lo vidi corsi ad abbacciarlo, non sapevo che mi avesse preso. Riker lo guardava molto perplesso, Come se non sapesse Cosa fare, povero cucciolo. "Scusa Ross, Non So Che mi SIA Preso!" mi rivolsi a lui "non preoccuparti! sei sofficei!" lo guardai strano, poi aggiunse "non voglio dire Che tu SIA grassa ma Certo Un po di ginnastica non ti farebbe male!" "ROSS ???" ero infuriata con lui sopratutto perchè ero Uno Stecchino "credo Che tu Debba metterti Gli occhiali caro" mi Sentii subito meglio ma poi finimmo per litigare Fino a quando Nicola e Riker non ci separarono. comunque L'unica cosa Che importava in quel Momento era incastrare in QUALCHE Modo la mia cara e .... (Non Posso dirlo perchè Sono una ragazza per bene) ... amica. "hai qualche idea Ross, hai?" mi rivolsi con dolcezza a lui, Come se non Fosse Successo niente in precedenza "sai carissima mia cucciola ..." poi guardo Riker e Cambiò versione ... "Volevo dire Giadina mia, credevo Che DOPO Aver indossato tquesta robba così COOL mi sarebbe Venuta in mente Qualcosa ma niente "POI SI mise in mezzo Riker" Scusa no, Giada tu hai Detto Che a Clarissa Piace Ross ... "" si Esatto Allora? " "Allora perchè Ross non prova ad investigare facendole della Domande? Certo ci sarebbe Molto Più Utile Sapere perchè mai ti ha voluto mettere Nei guai ..." "hai Perfettamente Ragione Riker, SEI UN genio, comunque, a pensarci bene, lei cel ' ha con me da QUANDO Ross mi ha .... "poi mi Accorsi Che Loro non sapevano niente del bacio" da QUANDO Ross ti ha ???? " aggiunse Rocky "da QUANDO Ross mi ha .... mi ha offerto da bere si, da bere" Pensavo di Averla Scampata QUANDO Rydel "WOW Allora La tua amica DEVE Essere proprio Fuori, insomma, io non rovinerei la mia Migliore amica solo perchè Il Tipo Che mi piace le ha offerto da bere "" Già, E proprio Fuori! ah ah ah ... "ridevo con sarcasmo. " ok allora Ross vai!" disse Riker, " OK OK" Ross partì. Riker mi prese per un braccio e mi portò in disparte " Giada, scusa se ti sembro un pò troppo indisceto ma tu mi piaci e... che ne dici di uscire insieme?" " Riker io sono molto onorata di questo tuo invito è solo che ci conosciamo da poco quindi..." esatto, ci conosciamo da poco, ecco perchè dovremmo uscire! allora?" " allora.... Ok" accettai solo perchè volevo dimenticare Ross e perchè mi sembrava una grande idea uscire con Riker, insomma, è sempre stato un ragazzo per bene a cui io avrei fatto bene a dare un' occasione. continua...

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Capitolo 12
*** procedura top-secret parte 2 ***


Capitolo 10) Ross andò a parlare a Clarissa, ottenendo però scarsi risultati, che non si sarebbe mai aspettato “ ciao Clarissa!” si rivolse a lei con aria misteriosa” Ross… ciao! Come stai caro? Sapevo che mi cercavi, lo sentivo è come un grosso legame il nostro!” “ si! GROSSO, GRASSO, FETIDO legame” “ cosa?” “ ehm… dicevo che ti stavo cercando” “ lo sapevo! Allora dimmi!” Ross era molto spaventato dallo sguardo di quell’arpia maledetta “ ecco, volevo parlarti di Giada…” “ nooooo sempre Giada, hai solo lei in bocca (modo di dire) perché non pensiamo un po’ a noi ogni tanto?” lui inghiottì la saliva “ NOI? Sai non esiste un Noi!” “ bhe! Allora facciamolo esistere!” lei si avvicinava sempre più a lui che era molto impaurito fino a che non vuotò il sacco ( modo di dire) “ so che sei stata tu a incastrare Giada!” “ ROSS!- e si staccò -parla piano ti prego!” “ sei stata tu?” “si esatto!” “ cosa? Devi dire alla giustizia quello che hai fatto oppure Giada andrà nei guai per colpa tua!” “ che vuoi che me ne importi di quella! In fin dei conti ti ha portato via da me, ma ora siamo più vicini che mai no?”” NO” “ non puoi costringermi a dire la verità, ed ora se vuoi scusarmi devo andare in classe!”. ROSS’ POV Bisognava fare il sacrificio estremo, questo ed altro per la mia Giada: “ aspetta! Racconterai la verità se esco con te?” lei rimase a pensarci “ uhm… forse” “ facciamo Venerdì” “ ok ci sto”. GIADA’S POV Quando Ross tornò lo vidi strano! “ allora? Ci sei riuscito” “ se intendi a uscire con lei allora si” “ cosa? Quando?” “ venerdì” poi si intromise Riker “ davvero? Anche io e Giada usciamo venerdì!” “ ok ma Ross dirà la verità?” “ lo spero! Comunque sono felice per voi ragazzi” e se ne andò demoralizzato, che dovevo fare? Continua…

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Capitolo 13
*** L'appuntamento che non mi aspettavo ***


Capitolo 11) Mi vestii carina per l'appuntamento con Riker. Voglio divertirmi al massimo anche se dubito che ci riuscirò dopo quello che é successo con la mia ex migliore amica. Certe volte penso perché mai abbia fatto una cosa del genere, é tutta pazza quella ragazza. Qui a Roma è già buio. Credo che non faremmo in tempo ad andare al ristorantino che mi aveva promesso Riker. Lo chiamai . "Riker ciao! Ascolta, credo che non faremo in tempo ad uscire oggi" " come? No aspetta!!! Possiamo uscire, se tua madre è d'accordo ti porto in un'altro bel posto romantico dove lavora un mio amico" " ok va bene, insomma, mamma non ha niente in contrario quindi..." " bene, non ti deluderò". E riattaccò la chiamata. Io guardai il mio iPhone e lo gettai sul letto e con lui mi gettai anche io. Perché la voce di Riker mi ricordava tanto quella di Ross e perché mi manca tanto quel ragazzo??? Una cosa era certa, Riker non può sostituire Ross. Perché mi ostino a volere un ragazzo che mi può solo causare problemi quando ho un ragazzo che può risolvermi i problemi??? Il campanello suonò e tra me e me pensai " eccolo è già qui". Mamma iniziò ad urlare come suo comune e poi mi implicò di scendere. Era la polizia ma io, credendo che fosse Riker dissi:" Aspetta amore che devo prendere la borsa", un poliziotto da dietro disse:" a ok faccia pure signorina perché tanto dovrà seguirmi in centrale, comunque nessuno mi aveva mai chiamato amore prima d'ora". Io arrossii e poi aggiunsi " mi scusi agente, credevo fosse il mio ragazzo" da dietro sentii a sottotono " uhf! Ed io che ci speravo" ... Ero più rossa di prima. " perché dobbiamo andare in centrale mi scusi?"" perché la sua amica ha confessato di essere stata lei ad incastrarla ma comunque lei deve testimoniare". Mi portarono in centrale ed io testimoniai, anche se dopo mi misero per qualche ora in galera perché dissero che dovevo scontare la pensa, ma, perché io??? Comunque per un paio di ore non avrebbero fatto male a nessuno. Mi addormentai e venni svegliata da una guardia che mi liberò, poi chiesi " che ore sono?" " sono le 23:30". Appena tornai a casa, ed aprii il portone mi ricordai di Riker... Ups! Continua...

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Capitolo 14
*** Los Angeles, mia vita, perché mi fai questo?... ***


Capitolo 12) Cercai di chiamare Riker per tutta la sera ma niente, solo pochi squilli e linea occupata. Con chi parlava? Perché non mi rispondeva? Lo avevo ferito così tanto? Ok ma se lui mi avesse amato davvero mi avrebbe perdonata senza che io gli avessi chiesto scusa, no? O no? Aspetta, io esco con Riker solo perché non voglio farlo soffrire giusto? Giusto? Rydel sa tutto, sa tutto di me e di Ross, sa tutto di me e di Riker e sa tutto dei miei sentimenti. Qualche giorno fa, quando gli avevo spiegato la situazione che stava avendo luogo tra me e i fratelli, lei mi consigliò di uscire con Riker ma di non fargli avere troppe illusioni. Poi disse qualcosa alla quale io non prestai molta attenzione, qualcosa tipo:" attenta che Riker riesce a farti fare anche quello che non vuoi", o forze era " stai attenta che Riker riesce a farti cucire degli accappatoi"? come ho detto prima, non ricordo gran che. In ogni caso lui non risponde. L'ultima mia risorsa é Ross, dovevo chiamarlo, dovevo sentire la sua voce, cosa che in quel momento di crisi non mi andava molto a genio. Lo chiamai e mi rispose. " Ross ciao, sono io Giada, ascolta ma che ho ferito tuo fratello? Ok lo so che sono le 4:00 di notte ma é molto importante" " Giada, guarda che non sto dormendo..." lo sentii piangere " oddio Ross che é successo??? Arrivo subito da voi in hotel resta lì" e riattaccai la chiamata. Ero preoccupatissima e ansiosa, che poteva esser successo? Entrai nella camera 134. La porta era leggermente accostata, cosa che mi facilitò l'apertura. Irrompetti come una pazza. " Ragazzi che succede???" accesi la luce e non c'era nessuno che conoscessi. Dal suo letto si alzò una vecchietta che dall'accento mi sembrava austriaca " scusami cara ma cosa vuoi?" mi chiese lei aggiungendo in finale qualcosa nella sua lingua che, siccome erano le 5 del mattino e le avevo offuscato la vista con una luce al quanto inappropriata, aveva detto in tono alquanto volgare e non mi sembravamo cose carine. Ma d'altro canto, aveva ragione. Io chiesi un pò impaurita " scusi ma questa non è la stanza degli R5?" " sciocca bambina, la stanza di quei bei ragazzi é la 234 non la 134" " a ok scusi ancora- dissi io mortificata, poi aggiunsi- chiudo la porta perché sa, se la tiene ancora accostata potrebbe entrare della gente malfidata, sa qui a Roma ne trova...". Andai a cercare la camera 234 ed era a 3 piani più sopra, grandioso. Li salii tutti e tre a piedi perché l'ascensore non funzionava, arrivai in cima senza forza, quando, come una luce paradisiaca, la mia mente creò per farmi notare la stanza numero 234, bussai ed ecco Stormie ad aprirmi, non la salutai nemmeno quando entrai e vidi Ross in lacrime, corse ad abbracciarmi ed io gli chiesi cosa fosse accaduto, non vedendo Riker pensai al peggio quando, dalla porta del bagno, sbucò la piccola testa di quel giovane per il quale io ero tanto in pena (Riker) che disse:" Torniamo a LA, in America, e non ci vedremmo mai più...". Non sapevo se abbracciare Riker, Ross o me stessa, cosa dovevo fare? Come mi dovevo comportare? Continua...

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Capitolo 15
*** COMUNICAZIONE ai fan ***


Ciao ragazzi/e, sono sempre io, la vostra RadioKinder_, volevo comunicarvi che manca poco per la fine della storia, circa 4 capitoli e credo che li finirò verso il 15 Gennaio. volevo chiedervi l'opinione di un sequel, se volete che lo faccia basta che me lo dite se no non lo faccio, fatemi sapere presto. ciao <3

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Capitolo 16
*** Credo sia l'ora di voltare pagina. ***


Capitolo 13) Tornai a casa sconvolta, non sapevo che altro fare. Era ovvio, prima della loro partenza dovevo fare quel che era giusto fare, dire la verità a Ross e a Riker, non potevo nascondergli i miei sentimenti e comunque non potevo ingannare Riker. Quella fu una delle mattine più brutte di tutta la mia vita. Mi vestii e mi feci una bella treccia ai capelli. Erano le 6 del mattino, avevo dormito a malapena 2 ore, dal momento che non riuscivo a chiudere occhio per la questione, mi rigiravo e rigiravo nel letto. Non andai a scuola, non potevo, mancava solo un' ora alla loro partenza e dovevo assolutamente salutarli. Scesi le scale, mia madre era già pronta, dovevo fare solo colazione, una delle tante cose che avrei voluto evitare in quel momento. Ero stranita, stanca e soprattutto... mi sentivo come un' innamorata che aveva perso il cuore, come un' intelligentona che aveva perso il cervello. Stavo male, malissimo. Salii sull'auto e mi diressi all'aereoporto di Fiumicino. Avevo sempre di più una senzazione strana, sempre più timorosa diventavo e poi... i miei sentimenti erano come quelli di tre mesi fa, quando incontrai Ross, quando caddi dal palco, quando presi la chitarra e volevo cantare. Fu allora che smisi di cantare, ma perchè? cos'era che mi aveva placato? la paura? Mamma era in pena per me. Arrivati, io, scesi dall'auto e vidi immediatamente Ross, lo salutai e lui corse ad abbracciarmi, mi sussurò qualcosa tipo "Giada, rendimi fiero di te!", mi prese e mi portò in un posto isolato da tutti e poi disse " qui vicino c'è un campo di grano, andiamo, devo parlarti..." " Ross, guarda che sono già le 6:15, perderai l'aereo!" " non preoccuparti non succederà". Salii ancora in macchina, Km dopo Km intravedervo sempre più spighe di grano, erano belle con il loro color giallo, belle, bellissime. Ci sedemmo a terra, mi voltai e chiesi " allora? che hai da dirmi?" " Giada, tu sai che ti amo..." " si lo so Ross! ma ora non ha più importanza, non l'ha mai avuta, non possiamo stare insieme, lo vuoi capire si o no? " " lo so, lo so ok?" " bene allora? ho intensione di dire a Riker che non provo niente per lui e basta, prima mi importava di non ferirlo ma ora che importanza ha? Ross, tuo fratello ha 23 anni, è grande, può comprenderlo da solo, perchè ti sacrifichi ogni volta per lui?" " aspetta! stai dicendo forze che è colpa mia perchè non possiamo stare insieme?"" forze, un pò, si! si! è colpa tua e di quando non volevi far soffrire Riker! sono stati mesi dolorosi questi e lo sai, stavo per finire in prigione, ho perso un'amica, il mio gruppo musicale, la mia popolarità tra virgolette ed ho conosciuto un lato di te che non mi aspettavo ed un lato di Riker che non mi aspettavo... tu non ti sei mai fatto sentire e quando mi chiamava tuo fratello sognavo che fossi tu, ma mi sbagliavo, forze proprio ora mi rendo conto di che persona sei e di come ho trattato male Riker, l'unica persona che per me aveva veramente importanza, ma ho confuso qualcosa per qualcosaltro forze..." lui non parlò più. Gli chiesi di tornare all'aereoporto. Salutai tutti, e soprattutto non dissi niente a Riker, non volevo farlo soffrire dopo tutto quello che aveva fatto per me in questi mesi. L'aereo partì ed io rimasi distrutta dopo vista la partenza, tornai a casa e non versai neanche una lacrima, cosa che non mi aspettavo minimamente, decisi di eliminare ogni piccolo ricordo che avevo con i ragazzi, foto, chat e altro andarono in frantumi, come il mio cuore. Era il momento di diventare la musicista che volevo essere... dovevo seguire il mio cuore. CONTINUA...

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Capitolo 17
*** Tizio? ***


Capitolo 14) Dopo la loro partenza, io, scombussolai la mia vita, iniziai a concentrarmi sulla mia vita da cantautrice, quello era l'unico modo per non pensare a Ross, o a Riker, o a tutti gli altri. Mamma era sempre più preoccupata, sognava che io fossi felice ma sapeva perfettamente che non lo ero. La vidi al solco della porta e dissi "sai, credo che se me ne andassi farei solo del bene", lei mi guardò ed aggiunse "non dire sciocchezze, tu sei tutto per me tesoro-fece un grande sospiro e poi si avvicinò a me e si sedette sullo sgabello della tastiera accanto a me- ho visto quando Ross ti ha baciata, ho sentito quando parlavi con Riker e anche se io ti sembravo distante, non lo ero, io ho cercato di renderti felice ma tu tesoro, non me ne davi modo". Rimasi veramente spiazzata da quelle sue parole, non credevo che mi volesse così bene " mamma, io credevo che non ti importava, insomma, non mi sei mai stata vicino fisicamente..." " tesoro, lo so, non ero vicino a te fisicamente, ma c'ero, lo giuro". Poi aggiunsi io " ok ma ora non devi preoccuparti, andrà bene, io sto bene, diciamo, perciò niente ha più importanza" " no tesoro non dire così- e mi accarezzava la fronte- tu ora stai crescendo, proprio per questo dolore tu devi sbocciare". Mia madre non poteva capire, ma comunque era una madre e l'unico modo per poter uscire da quella situazione era mettersi a piangere. Il giorno dopo, scendendo dalle scale, intravidi un uomo abbastanza grosso. Aspettai mia madre in cucina e le chiesi chi fosse quel tizio, lei mi guardò e mi disse " quel tizio, é qui per te" io, che ancora non capivo chiesi " me? Perché io?" " bhe perché é un'importante produttore discografico e gli ho chiesto di farti un colloquio" feci un grosso respiro " mamma, ma tu come hai..." " ...diciamo che è un mio vecchio amico d'infanzia" O.M.G. Mammina!!!! Come aveva fatto, corsi ad abbracciarla. Entrai in salone e salutai il tizio che mi offrì un contratto... Wow... Io? Giada? In tour? Wow!!! Continua...

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Capitolo 18
*** Il mio ***


Capitolo 15) Oggi è il mio compleanno o meglio, come lo chiamo io, il mio SCHIFOMPLEANNO. Sto ancora male da quando Ross è partito e non credo di voler festeggiare questi 16 anni, non servirebbe a niente una festa. Mia madre vuole costantemente che io festeggi ed il suo ragazzo l'appoggia, come biasimarlo, UOMINI, TUTTI UGUALI. Si fanno sempre sottomettere da noi donne. Il mio sciocco e stupido, odioso ed arrogante fratellastro torna oggi dall'università di Oxford per festeggiare il mio compleanno con me, non vedo l'ora che ritorni in Inghilterra! Mi sono svegliata alle 4 di notte, volevo ma non riuscivo a chiudere occhio, stranamente ero eccitata e poi volevo solo che qualcuno mi abbracciasse. Nessuno, dico nessuno, da quando i ragazzi se ne sono andati, mi abbia mai chiesto come stessi perché gliene importava, tutti mi facevano domande retoriche, ed io retoricamente rispondevo di stare ok. Neanche mia madre, nessuno. Quando credevo che mi volesse veramente bene ha cercato di comprarmi con un contratto discografico che io ovviamente ho accettato, come avrei potuto rifiutarlo? Spero che almeno mio "fratello" riesca a tirarmi su. Allora sono spacciata!!;!. Sono le 6 di mattina, sento dei passi dirigersi verso la mia camera, io mi nascondo dietro le lenzuola quando sento un "BUON COMPLEANNO!!" chi erano?, indovinate? O.M.G. ancora mamma e il suo compagno, volevo solo mandarli a quel paese quando con un finto sorriso sbucai dalle coperte, ed augurai loro un buon giorno. Suonarono al campanello, mamma balzò, ecco il principino di casa, non ero mai stata più contenta di non avere più così tante attenzioni in tutta la mia vita, anche se il mio livello di popolarità in quel momento era pari all' 1%. Ed eccolo con la sua bella valigia blu, io che lo guardo disgustata dalla porta della mia camera, poi lui mi chiamò. " Giada! Vieni qui tesoro!" te lo faccio mangiare il "tesoro". Mi diressi verso di lui " eccomi ciao" come avevo fatto? "eccoti, buon 16esimo compleanno!" grazie, grazie, tutti idioti é. Io sorrisi. Poi mia madre, quell'impicciona disse " Davide porta Giada a fare un giretto, non vedeva l'ora di stare un pò con te!" ma chi te l'ha detto?, finsi di essere felice, come se lo ero. Lui annui. Stavo per dire a Davide che se per lui era un problema non uscivamo, cercando una via di fuga, ma poi mi trillò il telefono, risposi come se fosse un altro rompi scatole che mi voleva fare gli auguri quando sentii " sei pronta per il tour? PS: buon compleanno!" allora io " che?" Continua...

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Capitolo 19
*** Un bel regalo di 16 anni ***


Capitolo 16) Ora, in questo preciso istante io, sto facendo la valigia per partire. Finalmente mi hanno chiamata per il tour, ma comunque non parto con un grande spirito, a dir la verità vorrei restare a casa. Mamma dice sempre che devo godermi quel che mi circonda in questa fase della mia vita e che non lo faccio ora poi me ne rimpiangerò, dice che oramai Ross è andato via e che se io continuo a piangermi addosso lui non tornerà, poi mi ha pregata di far finta di stare bene quando arriverà la nonna a salutare. Credo che mamma abbia ragione. Davide insiste ancora a portarmi in giro ma io non voglio uscire, specialmente con lui. Il mio "papà" sta apparecchiando la tavola. Mamma sistema i fiori orrendi che le ha regalato la nonna. Davide si sta vestendo. Io sto ancora in camera a fare i bagagli. Non vedo l'ora di andarmene da questo manicomio di pazzi furiosi. Suonano al campanello, eccola! È già qui! Quella vecchia signora che quando io e la mamma avevamo bisogno di aiuto c'ha cacciate fuori di casa. Mamma ha ancora un debole per lei ma io la odio a sangue. Entrò nella mia abitazione con quel suo orribile vestito rosso di pizzo viola, con quelle piume di... Mi sembrano tipo pappagallo, messe attorno al collo e quell'acconciatura da far drizzare i peli a chiunque la incontrasse, sembrava French-Stain. Mamma chiuse la porta e rimase allibita da come una donna di tale culto avesse mai potuto diventare una zotica di tale scaramanzia. Io intanto annuivo a tutte le cose che sia Davide che la nonna mi dicevano, poi trillò il cellulare. "Pronto!" " Ti stai annoiando é?" " ehm... Chi é?". Riattaccarono la telefonata ed io tornai giù. In un attimo il soggiorno si riempì di parenti che non avevo mai visto, che avevo visto solo una volta e che vedevo fin troppo spesso. No, no, no, non era di certo così che volevo passare il mio compleanno. Dopo un quarto d'ora suonò il citofono, chi poteva essere? Mamma mi precedette di poco. Quando aprì un mucchio di ragazzi la travolsero. Erano tutti i clienti della casa discografica. In poco si scatenò un putiferio ed io non sapevo proprio come spiegarlo alla mamma o ai parenti che non avevo mai visto prima d'ora. Continua...

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Capitolo 20
*** O.M.G. ***


Capitolo 17) Ed ora ecco anche io, sul punto di prendere quell'aereo, quell'aereo che mi aveva fatto perdere l'unica persona che contasse veramente nella mia vita. Il tour stava avendo inizio ed io ero molto ma molto agitata, quell'aereo non mi faceva più paura oramai. Con me c'era la mamma e il mio fastidioso fratellastro, il compagno di mamma non era potuto venire, aveva da fare a lavoro, in ogni casa si scusò moltissimo con noi, non mi aspettavo di certo che lo facesse, l'avevo sempre definito come un guastafeste ed invece, aveva lasciato che mia madre venisse con me... con me... aspettate, ma dov'era la prima tappa del tour? Aprii la borsa e trovai il mio iPhone, mi sbrigai a vedere tra gli appuntamenti, la prima tappa era a... O.M.G.!!!! era a L.A. Non sapevo se essere felice di andare lì per rivedere i ragazzi e Ross ma poi riflettei e pensai "L.A. è così grande che probabilmente loro non sanno nemmeno che vado lì a fare un concerto", ma si certo, mi rassicurai. L'aereo atterò ed io ero molto più agitata di prima. Mamma doveva comprarsi le sigarette, da quando viveva in una nuova famiglia non poteva farne a meno, era come una dipendensa oramai. Appena misi i piedi a terra andai a cercare le mie valige quando vidi lui.... come aveva fatto a scoprire che ero lì? CONTINUA...

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Capitolo 21
*** Il mio inizio, la nostra fine ***


Capitolo 18) "Riker?" chiesi io stupefatta ed anche un pò inritata a dirla tutta "cosa ci fai qui?" chiesi. " ciao, sono venuto a prenderti" cosa? a prendermi? e chi tel'ha chiesto scusa? "ehm! davvero?" feci finta di essere contenta e me la cavai con un finto sorrisetto, Riker era un ragazzo sempliciotto, mi bastava poco ad intrappolarlo nella mia rete. No, o mio God! cosa mi sta succedendo? sono stata veramente io a pensare quelle brutte cose? Ma come era possibile? Insomma, fino a qualche giorno prima non potevo fare a meno di lui e degli altri ed oggi non lo posso neanche guardare? Forse ribollo ancora di rabbia per il semplice fatto che Ross mi avesse addossato la colpa riguardante la rottura della nostra storia, mentre era solamente colpa sua, e poi cel'avevo con Riker perchè... perchè... perchè non lo so, insomma, avrà fatto anche lui qualcosa di sbaiato nei miei confronti no? "Comunque non ne ho bisogno, vado da sola all'hotel" aggiunsi io con tono acido, avevo troppi problemi ai quali non volevo pensare ed avevo troppo sommo che se mi avesse fatto aggiungere dell'altro forse l'avrei scaraventato giù da un dirupo... uhf! come ho detto sono molto stanca! "ed io allora che sono venuto a fare?" si rivolse a me avvicinandosi di poco, "a perdere tempo forse!" gli risposi spingendo lontano da me, vidi il suo sorriso diventare come uno sbuffo al che aggiunsi con tono leggero" Riker, non è per qualcosa, giuro-mentii- ma è che sono molto stanca e poi ho un concerto stasera ok? non prenderla male, ti voglio bene ma..." " ok, ho capito, bhe! volevo solo informarti che, se ti fa piacere, vorrei venire al tuo concerto", mi voltai di scatto, poi mentre camminavo risposi freneticamente "fa come vuoi- mi fermai sui miei passi-comunque grazie, lo apprezzo molto" e me ne andai. Aspettai fuori la mia famiglia, dal momento che Riker era ancora dentro e pensavo sarebbe uscito dell'altro ingresso, volevo creare una scia di mistero fra di noi, e poi, volevo pensasse che me ne ero andata. Prendemmo un taxi che ci scortò in un battito di ciglia in un piccolo hotel, che a mio parere non era nulla di troppo elegante, anzi, era anche una zona molto pittoresca ed in stile familiare. Cosa che sinceramente non mi aspettavo molto dal momento che avrei fatto un concerto in uno degli stadi più belli del mondo ma, allo stesso tempo, amavo quella visione, mi faceva sentire una ragazza normale, cosa che probabilmente non sarei mai più stata dopo quel giorno. Mi rinchiusi in camera. Mia madre insisteva che la seguissi ma io, sinceramente, non avevo molta voglia di fare la turista o la maniaca dello shopping, cosa che a mia madre era solito fare, così presi la decisione di rimanere nella camera d'hotel che mi avevano assegnato. Iniziai a rovistare tra i vestiti che avevo portato, fin troppi, ma dal momento che sono sempre stata una ragazza dubbiosa e molto indecisa e che, quasi sicuramente, nel preciso istante in cui sarei dovuta salire sul palco mi sarei autocondizionata di aver indossato qualcosa di inappropriato, decisi di portarne molti per poi decidere all'ultimo minuto. Ogni volta che ne sfilavo uno dalla valigia, millioni di ricordi mi ritornavano alla mente, e altrettanti dubbi si impadronivano di me. E se non fossi rimasta quella ragazza dolce e complicata che ero e mi sarei trasformata in una super montata? Insomma, mi bastava ricordare come avevo trattato Riker qualche ora prima. In poco si fece tardi, ed io, avendo perso la conizione del tempo, non me ne ero resa neanche conto. Mamma bussò alla porta della camera ed entrò di punto in bianco. Vedendomi ancora vestita allo stesso modo in cui mi aveva già visto qualche ora prima, mi pregò di vestirmi in fretta, io le diedi ragione ed in pochissimo tempo ero prontissima. Arrivammo allo stadio, l'agitazione si era impadronita di me, tremavo tutta, probabilmente non sarei riuscita neanche a tenere in mano il microfono. Una volta dentro sbirciai la folla di gente che era presente, a qual punto non ero aggitata, mi sentivo morire. Iniziò il concerto e le urla dei fan coprirono alla perfezione il mio discorso d'inizio, iniziai a cantare e finalmente ero più tranquilla. Alla fine del concerto mi sentii realizzata, uscii dal palco e mi diressi dietro le quinte dove inciampai su di un'arriccia capelli, che qualche idiota aveva lasciato sul terreno ( in verità ero stata io). Inciampai sopra delle braccia forti e robbuste, quando alzai gli occhi le lacrime stavano quasi per bagnare il mio volto ma mi contenetti. "E tu che ci fai qui?" chiesi rialzandomi " sono qui per il concerto" mi rispose Ross, poi infilò una mano nella giacca del giubbotto di pelle nera che indossava e tirò fuori una piccola scatola, poi con un tono un pò esitante aggiunse " so di averti fatta soffrire ma, ecco, ti ho fatto un regalo anche perchè penso che noi non ci rivedremmo più.." mi disse aprendo la scatola. Essa conteneva un piccolo bracciale con la scritta AS LONG AS YOU LOVE ME. "as long as you love me?" "significa FINCHE' MI AMI-" " lo so" lo interruppi io. " Ok bhe! io vado, volevo solo regalarti una parte di me che ti appartiene a quanto pare- poi con un grande sospiro disse- ok, addio Giada". Rimasi di stucco a guardare il bracciare e una lacrima mi rigò il volto, ero sia felice che triste ma il sapere di non rivederlo più non mi faceva male, anche perchè io l'avrei sempre avuto nel mio cuore. ____ "Ok nonna, ma comunque non centra nulla con la storia di te e del nonno!" mi rispose mia nipote. "Aspetta, non mi hai ancora fatta finire! Dopo il concerto, tornai a Roma e persi nel corridoio della scuola il bracciale, ero disperata, così tuo nonno, che si era appena trasferito nella nostra scuola me lo riportò e da quel momento ci innamorammo" le risposi porgendole un biscotto che avevo preparato appositamente per lei. "Wow! nonna, insomma, in 67 anni hai avuto tante avventure" affermò mia nipote " già e la mia più grande avventura sei tu!" la feci ridere, poi andai a prepararle del latte. mentre accesi il fornello sentii lei che mi disse "e ora che fine ha fatto Ross" mi voltai e gli risposi "veramente non ho mai più avuto tante sue notizie dopo che ci lasciassimo ma comunque so che si era sposato con un'attrice, che ha avuto 2 figli e che..." " che cosa?" mi interruppe lei "e che qualche settimana fa lui venne a mancare" dissi io un pò triste "O.M.G. scusa nonna!" " nulla piccola, lui è con me sempre, ed ora vai a giocare che io risistemo tutto" dissi io accarezzandole la testa "ok" affermò uscento. "Sempre Ross, sempre!" finì io guardanto il cielo. FINE!

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Capitolo 22
*** La fini fa partire un nuovo inizio. ***


Ciao ragazzi! Vi ricordate di me? Sono quella ragazza che non riconoscereste per strada, sono quella che di punto in bianco, un giorno di qualche anno fa ha iniziato a scrivere una fanfiction e che ha conosciuta delle persone speciali cioè voi. Questo nostro viaggio è giunto al termine ed io probabilmente non mi sento a dirvi addio. Ne abbiamo passate di cose insieme così, dal momento che so che mi mancherebbe, ho deciso di scrivervi questo messaggio di modo che voi sappiate che resterete per sempre nel mio cuore. Vi ringrazio di tutto, veramente, e spero che in un futuro non troppo lontano potremmo incontrarci ancora e condividere insieme momenti altrettanto magici. Un bacione e a presto! La vostra RadioKinder_

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