Aspettami! Verrò da te!

di Ika19
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cattive notizie ***
Capitolo 2: *** Black Reason ***
Capitolo 3: *** Partenza! ***
Capitolo 4: *** Un'alleanza? ***
Capitolo 5: *** Scopo ***
Capitolo 6: *** Mistero ***
Capitolo 7: *** Salvando una principessa... ***
Capitolo 8: *** Fatti più o meno dolorosi, ma sempre dolorosi. ***
Capitolo 9: *** Sei venuto! ***
Capitolo 10: *** La cosa migliore ***
Capitolo 11: *** Ti salverò dal vento, nanetta! ***
Capitolo 12: *** Non più semplici nakama ***
Capitolo 13: *** Come sempre, con alcune piccole modifiche ***



Capitolo 1
*** Cattive notizie ***


Eihlà ragazzi!

Questa è la mia prima fanfiction e ho intenzione di sfondare subito!

Mi raccomando tante recensioni per sapere cosa ne pensate!

 

 

CATTIVE NOTIZIE

 

 

Nella gilda più forte di Fiore, si svolgeva la solita mattinata di sempre:

Natsu e Gray stavano scegliendo la missione da compiere alla bacheca ( per la cronaca scegliere per loro due significa darsele di santa ragione per ogni più piccolo disaccordo) mentre Erza si stava come al solito gustando la sua fetta di torta alla fragola e panna quando un Natsu parecchio infuocato le finì dritto nel piatto (cosa che non dovrebbe succedere per nessun motivo al mondo):

-Natsu brutto stupido!- sbraitò Erza diventando rossa di rabbia.- Come hai osato uccidere la MIA fetta di torta?-

Natsu commise il madornale errore di rispondere a tono:

-Chissene frega della tua torta alle fragole e panna, non vedi che sto cercando di sciogliere quel ghiacciolo spogliarellista!!!!?-

-Stupido fiammifero! Adesso ti faccio pentire per come mi hai chiamato!-

Urlò Gray spogliandosi dei pantaloni e scagliando una raffica di ghiaccio contro Natsu che si scansò facendo finire il ghiaccio addosso ad una furibonda Erza.

Con la voce tremante per la furia, la maga della guerra compì il suo riequip e apparse nella „Heaven's Wheel Armor“:

-STRONZI!!!- e la vera carneficina ebbe inizio.

Ovviamente anche Gajil, il dragon Slayer del ferro si buttò nella mischia seguito a ruota da Elfman che gridò sovrastando le urla di Natsu e company: - le risse sono da veri uomini!- e da Cana che già ubriaca a quell'ora di giorno cominciò a menare tutti i presenti, incurante se siano suoi amici o no.

In breve tempo tutta la gilda si buttò nella mischia tranne Lucy e Wendy che si nascosero sotto il bancone del bar, Mirajane che sorrideva solamente e Juvia che si disperava come al solito che il suo amato Gray-sama non ricambiasse il suo amore.

„Sul più bello“ la porta dell'edificio appartenente alla gilda di maghi scatenati si spalancò di botto e il caos si fermò immediatamente.

Tutti fissarono l'uscio e Erza (che sapeva anche essere gentile nonostante le apparenze) esclamò:

-Bentornato Master!-

L'uomo sulla porta risultò essere un vecchietto alto un metro e venti al massimo con dei buffi capelli sparati in tutte le direzioni.

In volto aveva un'espressione tremendamente seria, cosa assai rara perchè il master della gilda era sempre un vecchietto sorridente e gioviale. La sua faccia la diceva lunga e tutti i presenti nella sala capirono all'istante che dovevano esserci cattive notizie, infatti il master esclamò.

-Fairy Tail! Siamo in una situazione veramente grave!

Girano voci che una gilda oscura non meglio identificata, abbia intenzione di rapire alcune delle nostre ragazze, per scopi non meglio identificati!- un mormorio percorse la sala, il master aveva detto tutto ciò con un tono di voce che non lasciava presagire nulla di buono.-Quindi fate attenzione a dove andate e guardatevi le spalle!-

Tutte le ragazze nella sala si squadrarono spaventate, e Natsu esclamò.

-Non permetterò che nessuno tocchi Lucy!-

La diretta interessata mormorò qualcosa del tipo „ non sono così potente... non mireranno di certo a me...“ ma fu ignorata alla grande da tutti i presenti che al momento erano occupati ad accertarsi del proprio sesso.

-Come intende procedere Master Makarov?-domandò Erza.

-Già nonnetto , che si fa?-chiese Natsu poco dopo.

-Un minimo di rispetto per un tuo superiore Natsu!- Lo rimbottò Erza.

-Io chiamo il nonnetto come mi pare! Non mi sembra che tu porti molto rispetto... mmhh... fammi pensare... a me per esempio!- rispose Natsu facendole una smorfia.

-Ma senti un po' piccolo bastardello... te la insegno io l'educazione!- urlò Erza di rimando tirando fuori la spada dal fodero.

-Ah si?!- sbraitò Natsu massaggiandosi il bicipite con fare minaccioso.-Allora fatti sott...-

-RAGAZZI!!!- il master aveva perso la pazienza.-Continuerò domani il discorso! Adesso tutti a casa! Fuori!! fuori ho detto!-

 

 

La stessa sera, nel suo letto Lucy pensava alle parole dette da Natsu davanti a tutti:

-Non permetterò che nessuno tocchi Lucy!-

arrossì rendendosi improvvisamente conto del reale significato di quelle parole... No non doveva pensare a quelle cose!

Ma... lei aveva sempre ammirato Salamandar, anche prima di conoscerlo. Quando l'aveva incontrato di persona, all'inizio non era stata molto colpita, insomma: se l'era immaginata estremamente romantico, intelligente bellissimo e sopprattutto un vero gentiluomo! Se la si metteva in quel modo, Natsu non aveva di certo nessuna di quelle caratteristiche. Beh, forse tranne una... in effetti Natsu era veramente un bel ragazzo... ma per il resto era piuttosto stupido e infantile!

Però quando Lucy era entrata a far parte di Fairy Tail, lei e Natsu erano diventati prima compagni di squadra e poi migliori amici.

Lucy aveva imprato a conoscerlo meglio e aveva cominciato a provare dei sentimenti nei suoi confronti. Quando uno dei due era in pericolo l'altro accorreva immediatamente in suo aiuto.

„Comunque“ pensò Lucy stringendo i pugni e con un'ombra minacciosa che le calava sulla faccia „La mia vita con quel baka non è mica tutta rose e fiori! Anzi! Ogni volta che al mattino me lo ritrovo accanto nel letto, mi viene voglia di distruggere qualcosa! Solo perchè la casa di quello scemo è un macello inimmaginabile non vuol dire che lui debba per forza venire a dormire da me!“

Quando Lucy ebbe finalmente finito la sua sgridata serale psicologica contro Natsu, sospirò e con un sorrisetto che spuntava sulle sue labbra pensò che in fondo lei gli voleva veramente un gran bene.

"Accidenti, stupido scemo... Mi sono proprio affezionata a te"

 

Sul parapetto della stanza di Lucy, Natsu osservava la sua migliore amica agitarsi ancora sveglia nel suo letto assumendo un'espressione malvagia e stringendo i pugni.

Natsu non ebbe bisogno di agitarsi perchè sapeva esattamente cosa stava succedendo a Lucy. La sua migliore amica stava inveendo silenziosamente contro di lui, stava compiendo questo „rituale“ da quando erano diventati amici perchè secondo lei lui la faceva impazzire. Era la consueta „sgridata serale psicologica contro Natsu“ come la chiamava lei.

Se qualcuno interrompeva Lucy in questo suo rito serale, la pagava veramente cara, beccandosi uno dei suoi micidiali Lucy Kick.

Oltre a questo lato oscuro del rito, c'era però anche quello buono, e Natsu lo conosceva.

Ogni volta che Lucy inveiva contro di lui, ammetteva per motivi sconosciuti che in realtà gli voleva bene.

Seduto fuori dalla sua finestra al primo piano, Natsu guardava Lucy scivolare piano piano nel sonno con un sorriso sulle labbra.

Quando vide il suo respiro farsi più regolare aprì lentamente la finetra e senza fare rumore si infilò sotto le coperte della sua amica.

Sentì le braccia di Lucy stringersi attorno a lui e Natsu pensò che Lucy era veramente la miglior cosa che gli fosse mai capitata.

 

Quella sera Natsu non immaginava che quella probabilmente era la sua ultima sera con Lucy.

Angolo di ika (veronIKA)

Allora ragazzi che ve ne è parso?

Spero di non aver osato troppo „inventandomi“ quel rito serale....anche se non è completamente inventato... chi ha letto il manga sa cheLucy inveisce spesso contro Natsu quando se lo ritrova nel letto la mattina...:)

Spero di non averlo scritto troppo corto....

Non so ogni quanto pubblicherò la storia (al momento sono molto occupata con la scuola) ma se vi piace recensite e seguitela!

Bye

ika

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Capitolo 2
*** Black Reason ***


Eccomi qui con un altro capitolo!

Spero di averlo scritto un po' più lungo di quello precedente...

Ditemelo voi!

 

Black Reason

 

Al mattino Lucy si svegliò e constatò che nel suo letto c'era Natsu, come ogni mattina del resto. Si scoprì a pensare che come scherzo malvagio poteva mettere a posto la casa di Natsu...no quello sarebbe stato veramente un colpo basso.

Attenta a non svegliarlo si alzò dal letto, sorridendo alla vista dell'amico che dormiva come un bambino.

La bionda si avviò in bagno per lavarsi, quando vide con la coda dell'occhio un'ombra passarle dietro, ma quando si voltò era tutto come al solito. Non preoccupandosi poi più di tanto entrò in bagno e una volta sotto la doccia pensò a quale potrebbe essere la missione che avrebbe scelto con la squadra. „Sicuramente ci metteremo di nuovo tantissimo per scegliere l'incarico! Mi chiedo quale pretesto per litigare s'inventeranno oggi Natsu e Gray!“ pensò la bionda con un sorriso.

Uscì dalla doccia e si vestì con i suoi soliti vestiti:

Minigonna e camicetta senza maniche e ovviamente le sue chiavi.

Si fece un codino sul lato della testa e soddisfatta del risultato uscì di casa e si avviò alla gilda, sapendo che Natsu l'avrebbe raggiunta tra poco. Appena sulla strada notò che era deserta.

„Strano“ pensò „a quest'ora dovrebbe esserci più gente... meglio che mi muova“.

A metà strada sentì ancora quella strana presenza e si ricordò dell'argomento della discussione del giorno prima: il rapimento.

„Ma no non è possibile che mirino a me, come ho già detto non sono così potente da poter interessare addirittura una gilda oscura!“ cercò di autoconvincersi Lucy ma appena ebbe finito di penare un dolore lancinante le percorse la testa e pochi secondi dopo diventò tutto nero.

 

Quella mattina Juvia si svegliò e pensò subito a lei e al suo amato Gray-sama insieme nello stesso letto...“No! Non doveva illudersi!Gray non l'avrebbe mai amata, infatti c'era sempre di mezzo la sua rivale in amore Lucy!“

Juvia cominciò a agitarsi e una lieve pioggerella cadde dal soffitto della sua stanza e fuori un tuono seguito da un fulmine squarciarono il cielo. Juvia si impose mentalmente di non piangere perchè l'ultima volta che era successo la sua casa si era allagata e aveva avuto problemi con la proprietaria.

Si tolse i bigodini e si vestì con i suoi soliti vestiti invernali e il cappello alla russa.

Uscì di casa decisa più che mai a dichiararsi alsuo Gray-sama quando ad un tratto perse il controllo sul suo corpo e svenne.

 

Levy leggeva i suoi adorati libri già di prima mattina pensando al suo compagno di squadra, Gajil il dragon-slayer del ferro.

Con una vena che cominciava a pulsare pericolosamente sulla sua fronte si immaginò quell'odioso di un drago di ferro che le diceva:

„Ehi nanetta! Hai intenzione di arrivare in ritardo anche oggi per colpa di uno dei tuoi libri?“ Quanto lo odiava quando la chiamava nanetta e le diceva che era perennemente in...RITARDO!

Levy si accorse che stava facendo tardi al ritrovo alla gilda.

Si vestì in fretta e furia e corse fuori ma appena si trovò sulla strada capì che c'era qualcosa che non andava.

Urlò:

-Chi è là?-

Uno spostamento d'aria e un sussurro che raggelava il sangue nelle vene si fece sentire:

-Sei molto intuitiva Levy McGarden! Le altre due non si erano accorte di niente! Comuque questo no ti salverà... Muahahahah!-

Levy venne sbalzata nell'oblio da una forza enorme.

 

Quando Natsu si svegliò e cercò la confortante presenza di Lucy accanto a sè non la trovò.

„sarà già andata alla gilda“ pensò il drago di fuoco e si recò alla gilda a sua volta.

Giunto a destinazione chiese:

-Ma dov'è Lucy?-

-Ma non è con te come ogni mattina?- gli chiese Erza

-Ma no! Quando mi sono svegliato nel suo letto ei non c'era più!- Ribattè Natsu già un po' preoccupato.

-Ma allora è vero che dormite nello stesso letto!- ridacchiarono Mira e Cana.

-Ragazze! Non è il momento! Vi ricordate il discorso del master?- domandò Erza a tutti presenti.

Natsu sbiancò.

-Vuoi dire che Lucy potrebbe essere stata rapita?!-

-Si! Lo sai anche tu quanto è potente Lucy! E pensoche lo sappiano anche i componenti della gilda oscura che Lucy è la maga degli spiriti stellari più potente al mondo!- esclamò Erza.

Un mormorio percorse la sala.

Le persone nella sala si ponevano domande su domande creando un rumore insopportabile.

-Gente! GENTE!!-Erza stava per perdere la pazienza.- Per chiarire le cose adesso vi racconterò la storia di Lucy Hartphilia, a patto che non la raccontiate a nessuno! Chiaro?-Erza squadrò tutti i presenti uno per uno.-Lucy è la discendente della ricca famiglia Hartphilia. È nata con un enorme potere magico dentro di sè. Un giorno era in viaggio con il padre Jude e la madre layla, quando vennero attaccati da una gilda oscura inferiore e la piccola Lucy per proteggere la propria famiglia liberò un quantità inimmaginabile di magia, pari a quella che rilascia Natsu con uno dei suoi attacchi. Dopo quell'episodio la madre già ccagionevole di salute, per la troppa esposizione a potere magico morì. Il padre, distrutto, cominciò ad allontanarsi sempre di più dalla figlia che dopo 10 anni scappò di casa diventando una maga degli spiriti stellari.-

Nella stanza regnò il silenzio fino aquando Jet pose la domanda che frullava in testa a tutti:

-Ma se Lucy è così potente... perchè durante le battaglie si nasconde sempre dietro Natsu o Gray?-

-Perchè ha paura!- gridò a sorpresa di tutti Natsu-Ha paura di fare del male a qualcuno con il suo potere! Come è successo a con sua madre! Quella volta aveva liberato talmente tanto potere magico che sua madre morì per la troppa esposizione a potere magico.

Lucy sa che a noi qui presenti non succederebbe niente perchè siamo maghi a nostra volta, ma lei non vuole rischiare.-

Natsu crollò su una sedia e si prese la testa tra le mani- se non fosse per questo Lucy sarebbe potente come Erza.-

La porta si spalancò di botto e un Gray tutto trafelato senza maglietta piombò nella stanza urlando:

-Juvia non c'è!- e per la frustrazione congelò, ormai solo in boxer, tutte le sedie rendendole inutilizzabili.

Nella sala scoppiò un trambusto inimmaginabile che però dopo pochi attimi si zittì di colpo, quando una buona porzione di muro esplose rivelando Gajil che ruggì :

-Levy è sparita! Sono andato a prenderla per partire in missione e lei non era a casa! E questo non è normale! Lei non esce mai in anticipo!-

a quel punto fu tutto chiaro; La gilda oscura aveva deciso di agire:

Aveva rapito Lucy, la maga degli spiriti stellari; Levy, molto intelligente e colta utilizzatrice del solid script, e Juvia, maga dell'acqua e della pioggia.

Le persone nella sala non capivano il perchè di questa scelta: certo, Juvia, Levy e Lucy erano molto forti, ma perchè non rapire Erza o Mirajane che erano certamente più famose e potenti?

Nessuno conosceva gli scopi di quella oscura gilda, non si conosceva neppure il... La porta si spalancò di botto e Makarov entrò di corsa esclamando:

-Erza, Natsu, Gray, Wendy, Gajil! Nel mio studio! Immediatamente!-

Gli interpellati lo seguirono di corsa nel suo ufficio e si chiusero la porta alle spalle.

Si misero tutti di fronte al master che cominciò il suo discorso:

-Ragazzi. Ho scelto voi per questa missione perchè fate squadra insieme e perlopiù ognuno di voi è specializzato in abilità diverse.

Erza per esempio è una persona molto strategica e intelligente, Wendy può optare per il suppoto medico, oltre che ad essere una potente dragon slayer. Voi tre invece- Disse Makarov indicando Natsu, Gajil e Gray – Potete puntare sulla forza e la risolutezza in battaglia. Ma questi sono soltanto dei motivi secondari. La ragione principale per cui vi ho scelto, è perchè tra di voi ci sono dei legami molto forti- Enfatizzò le ultime parole guardando uno dopo l'altro i tre ragazzi, che con una sincronia quasi perfetta arrossirono.- Ho notato che Natsu passa veramente tanto tempo con Lucy, così come Gajil con Levy e Gray con Juvia. Sto cominciando a pensare che possiate nutrire dei ...- il Master non finì mai la frase perchè in quel momento una piccola esplosione fece apparire tre piccole sfere nere. Ai ragazzi bastò darsi un'occhiata per capire i pensieri daegi altri nella stanza: andare il più lontano possibile con quelle sfere. Sparirono in men che non si dica e si diressero nel bosco. Arrivati ad uno spiazzo si fermarono e le sfere si illuminarono facendo vedere ai maghi una scena che fece gelar loro il sangue nelle vene.

 

Levy si sentiva sempre più oppressa da quell'oscurità che l'aveva avvolta davanti a casa sua. Stava già per arrendersi all'idea trascorrere nel buio il resto della sua esistenza, quando l'oscurità si ritirò e lei potè vedere l'ambinte che la circondava. Levy si era aspettata celle, prigioni o strumenti di tortura, ma quello che vide le fece trattenere il respiro: quella era una biblioteca! E quale biblioteca! Gli scaffali di libri si innalzavano fin sotto il soffitto altissimo, con dieci corridoi che si diramavano in direzioni diverse dalla sala centrale in cui si trovava Levy. Ogni singolo spazio di parete era coperto di libri. Levy pensò che probabilmente si trovava in paradiso, ma si accorse di una cosa che stonava nel suo ambiente preferito: una grossa catena collegava il suo piede alla gamba del tavolo, probabilmente la catena era stregata perchè Levy non riusciva ad usare la magia.

„Devo scappare!“ pensò la piccola maga „devo almeno provare a forzare questa catena e vedere se ci sarà qualche reazione da parte del nemico“.

Si chinò per prendere in mano la catena, ma appena la sfiorò, venne solevata in aria da una stretta inviibile intorno al collo che la faceva quasi soffocare.

-Muahahahahaha!- „Ancora questa risata esagerata, è la stessa che ho sentito anche quano sono stata rapita!“ Levy provò a divincolarsi ma la morsa intorno alla gola si fece ancora più stretta,facendola boccheggiare.

-Non provare nemmeno a pensare di scappare, tu ci servi per fare delle ricerche per una certa cosa... saprai in seguito a cosa miriamo! Muahahahahah!-

In quel momento dall'ombra uscì un uomo enorme: era alto almeno due metri con delle spalle larghe quanto un armadio e un corpo possente e muscoloso. Aveva capelli rosso fuoco e un espressione che non prometteva nulla di buono. Parlò ancora con una voce che sembrava provenire da un abisso:

-Adesso vediamo di mandare un messaggio ai tuoi amici per avvisarli di chi siamo...una sorta di presentazione con uno sfondo molto toccante! Muahahahahah!- Detto questo si fece comparire in mano una sfera nera che a contatto con lui si illuminò, puntò un dito contro Levy che fu avvolta da una fitta nebbia nera e si sentì svenire, lui gridò:

-NOI SIAMO...

 

Juvia si svegliò in un bosco su una radura illuminata dal sole.

Cercò di guardarsi attorno, ma in qualche modo il suo corpo non rispondeva ai suoi comandi.

Ad untratto la sua testa si girò di scatto seguita dal suo corpo (apparentemente dotato di volontà propria).

Dal folto del bosco uscì un ragazzo, probabilmente sulla ventina.

Juvia constatò che era veramente bellissimo, ma lei amava solo gray-sama! Il ragazzo si fermò davanti a lei e Juvia ebbe l'occasione di osservarlo per bene: lunghi capelli corvini, occhi verde smeraldo („ma sono iquietanti!“ pensò Juvia), sopracciglia ben arcuate e naso dritto.

Il copo era muscoloso e ben delineato. Era vestito con Jeans firmati e una camicia leggermente aperta sul davanti e una strana cintura con delle bamboline appese ad essa.

Lui la guardò con uno sguardo troppo provocante per i gusti raffinati di Juvia. Il modo in cui la guardava, socchiudendo gli occhi nascosti dalle folte ciglia, soffermandosi sulla scollatura della maglietta e sull'orlo della gonna, le ricordava il modo di fare di Loki. La ragazza l'aveva già etichettato come „modello pervertito troppo sexy, ma comunque meno sexy di Gray“.

Quando lo guardò ancora una volta, si accorse di un particolare che prima le era sfuggito: in mano aveva una bambolina, esattamente uguale a lei! La prima cosa che venne in mente alla maga della pioggia fu Bambola Woodoo.

Il modello sexy pervertito dovette notare dal suo sguardo che aveva capito perchè proruppe in una risata:

-Hahahah! Vedo che hai capito! In effetti le mie sono bamboline woodoo come avrai pensato tu! Ah, scusami, che scortese che sono! Non mi sono presentato: io sono Niroku! Piacere! Allora vediamo- Tirò fuori dalla tasca un'agenda tascabile e la aprì su una pagina – Ehm vediamo...cosa ti dovevo dire? Ah sì eccolo... Allora...tu sei qui perchè creerai una barriera magica fatta d'acqua che impedirà ai tuoi amici di entrare qui dentro e distruggere i nostri piani. Comprende?-

Juvia aveva voglia di sputargli addosso ma il suo corpo si rifiutava ancora di muoversi.

-Vediamo di mandare un messaggino ai tuoi amici... che ne dici? Così potremmo presentarci come si deve...-

Si fece comparire in mano una sfera nera che a contatto con lui si illuminò.

Quando Niroku aprì la bocca per urlare qualcosa contemporaneamente

allungò i braccio in direzione di Juvia che urlò per il dolore.

Il modello gridò:

-NOI SIAMO...

 

Lucy si svegliò al centro di un'enorme stanza circolare con almeno cento metri di diametro, sdraiata su una sezione di pavimento quadrata grande più o meno come la sua stanza.

Si guardò intorno ma vedeva tutto leggermente sfocato e le girava la testa. Cercò di ricordarsi gli avvenimenti precedenti ma il suo cervello era come disconnesso dalla sua volontà quasi fosse passato per un mixer cerebrale, mandando l'ordine della sua mente a quel paese.

Sentì dei passi avvicinarsi e una donna spuntò da un corridoio che Lucy non aveva notato. „Una porta per la libertà“ pensò la bionda „ devo scappare“.

-Oh no non ci pensare nemmeno!- Risuonò la voce della donna.

Appena sentì la sua voce, Lucy tornò immediatamente lucida .

Come la guardava Lucy pensò che quella donna oltre che a essere sua nemica, sembrava anche avere gravi disturbi psicologici.

Lucy osservò meglio l'aspetto della donna:

Era molto formosa. Aveva i capelli verde chiaro lunghi fino alle ginocchia intrecciati in centinaia di treccine fini come se fossero state intrecciate con soli tre capelli. Aveva addosso dei pantaloni a vita bassa molto larghi che si stringevano sopra le caviglie e una maglietta che le fasciava il seno prosperoso e lasciava scoperta la pancia, era vestita completamente di nero. Non poteva distinguere se fosse bella o meno perchè metà della sua faccia era coperta dar colletto altissimo della maglietta. Sulla fronte aveva degli strani tatuaggi che le davano un'aria molto misteriosa e gli occhi esprimevano follia.

Lucy non sapeva spiegarsi perchè stava osservando quella donna così scrupolosamente ma era stata educata a giudicare le persone dall'aspetto. E quella donna le sembrava una che uccide molto facilmente.

Lucy cominciava ad avere paura.

-Mi fa piacere che tu abbia paura!- anche prima quella donna sembrava leggerle nel pensiero.- Brava! Infatti riesco a percepire ogni tuo pensiero! Comunque adesso passiamo alla parte importante. Primo punto: piacere io sono Greetain!-si presentò la strega- e da adesso in poi tu sarai sotto mio completo dominio! Secondo punto!- Greetain mosse la mano verso il rialzo sul quale era seduta Lucy e agitò la mano. Si sentì uno scricchiolio e dal pavimentò fluttuò fuori un grande cerchio di pietra con delle iscrizioni sui lati e una X a grandezza d'uomo al centro.

Purtroppo Lucy sapeva cos'era: un circolo assorbi magia!

Quegli enormi circoli erano in grado di assorbire la magia di un essere vivente e trasferirla in un altro corpo o oggetto, Quando si trattava di maghi automaticamente veniva loro risucchiata anche l'energia vitale che era per loro la fonte di vita. Se si fosse trovata allinterno di quel cerchio, non sarebbe durata una settimana che sarebbe m... no non voleva nemmeno pensarlo. Quei cerchi erano una magia proibita, e trovarsene uno davanti non promette mai niente di buono.

Greetain fece un altro gesto con la mano e Lucy fu trasportata da una forza misteriosa davanti al cerchio e incatenata con pesanti catene alla X nel suo centro. Greetain ululò:

-Adesso lo attiverò e passerai la peggior utima settimana di vita che qualcuno possa avere!- Le scritte sul circolo magico brillarono di un verde intenso e Lucy sentì una sgradevole sensazione che presto si trasformò in dolore. Aveva voglia di urlare ma si morse il labbro e si trattenne. Intanto a Greetain era apparsa una sfera di cristallo nera che si illuminò acontatto con la strega.

-Vediamo di informare i tuoi amici della situazione!-

Detto questo puntò la sfera contro Lucy che con una lacrima solitaria che le rigava la guancia cercò di non urlare e sussurrò -Natsu...-

Prima di svenire sentì Greetain che urlava nella sfera:

-NOI SIAMO... -

 

Nella radura dove le tre sfere si erano rivelate ai ragazzi e al master risuonò un urlo:

-NOI SIAMO... BLACK REASON!-

Il master impallidì:

-Black...Reason...- Sussurrò senza fiato.

Erza e Wendy avevano la bocca coperta con una mano e la piccola singhiozzava con le lacrime che le rigavano le guance.

 

Gajil era fuori di sè: COME avevano osato fare del male alla sua Levy? La sua piccola e dolce Levy che non avrebbe fatto del male a una mosca?

Gajil doveva sfogarsi. Creò un ammasso di ferro dal nulla e lo scagliò mentelmente contro quella fottuta gilda che si chiamava Black Reason. In verità però diversi metri di foresta furono schiacciati dalla sua ira. Urlò già pronto ad andare ad affrontare quella cazzutissima gilda di sbruffoni quando si ricordò che cerano gli altri suoi amici lì con lui.

 

Gray aveva visto la SUA Juvia vicino a quel modello da strapazzo. Lui era decisamente troppo provocante per lei. Lui era decisamente troppo vicino a lei. Ma soprattutto LUI aveva Juvia completamente sotto controllo e poteva farle fare qualsiasi cosa volesse! E questo Gray Fullbuster non poteva permetterlo. Inconsciamente fece congelare tutto nel raggio di un centinaio di metri. Questo succedeva quando provava dei forti sentimenti come la rabbia, l'odio ma sopprattutto...L'amore?

 

Natsu era come pietrificato. Lucy a cui veniva assorbita la magia e quindi anche la vita... se non si sbrigava a salvarla lei rischiava di ...addormentarsi, e questo lui non poteva permetterlo.

Lei aveva cercato di non fargli capire che soffriva, ma lui ormai riusciva a capire perfettamente ogni sua espressione, e lei in quel momento sembrava urlare con gli occhi per il dolore.

Lei aveva sussurrato il suo nome prima di svenire... Natsu ribolliva letteralmente di rabbia. L'aria comiciò a farsi sempre più rovente e lo stesso Natsu cominciò a fumare.

CONTEGNO.

Quella parola risuonava nella mente di Natsu e improvvisamente ritornò lucido ricordandosì che lì con lui c'erano anche i suoi amici quindi doveva trattenersi per non ferirli.

Lentamente si girò, prese fiato e urlò:

-Aspettami Lucy! Verrò da te!

 

Angolo ika

 

Allora che ve ne pare di questo stratosferico capitolo?

Sinceramente penso che questo sia molto più bello del primo, anche se è più drammatico...(*snif snif tira su col naso*)

Il nome Niroku è come una specie di tributo al monaco donnaiolo di Inuyasha: Miroku (è il mio personaggio preferito di Inuyasha).

Secondo me Juvia per avere i capelli così di notte sicuramente si mette i bigodini!

Informazioni:

Probabilmente durante questa settimana non pubblicherò perchè abbiamo le vacanze scolastiche (*si alza dalla sedia e compie un balletto della vittoria in onore delle vacanze di una settimana che ci sono a acuola*) e vado in vacanza senza internet (*si asciuga le lacrime*).

Comunque non abbandonatemi! Vi prego!

Ika

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Capitolo 3
*** Partenza! ***


Uella eccomi di nuovo qui!

Non sto qui a chiedere perdono per il ritardo perchè tanto non serve a niente... LOL

Mi a tanto che nonpubblicherò molto regolarmente...

Questo è un capitolo di passaggio, ma è molto importante per capire tutto!!

Enjoy it!

 

 

PARTENZA!

 

-Aspettami Lucy! Verrò da te!-

 

Questo grido rieccheggiò tra gli alberi e Natsu era certo che fosse giunto anche al cuore di Lucy.

Si voltò verso gli altri che lo guardavano sorridenti, per quanto si possa essere felici dopo aver visto le proprie compagne in preda al dolore.

Tutti in quella radura in quel momento avevano il cuore spezzato.

-Non ne dubito Natsu, che riuscirai a savarla, ma prima dovete sapere alcune cose su questa gilda- Nella voce del master si sentiva una certa tensione, come se lui temesse qualcosa di cui loro non sapevano l'esistenza.

-Già, chi sono questi Black Reason come dicono di chiamarsi?- Sbottò Natsu.

-Loro sono una delle più antiche gilde oscure che siano mai esistite. Sono nati al pari con Fairy Tail per contrastare la sua potenza. Cinquant'anni fa, quando voi non eravate nemmeno nati, ci è stata una guerra segreta tra Black Reason e la Fairy Tail di allora. Alla fine siamo riusciti a scacciarli, ma il loro master, un mago di nome ouran, esclamò una frase prima di fuggire con la sua gilda:

„Noi torneremo, Fairy Tail! Torneremo per distruggere la magia!“.

Dopo questa esclamazioe sparirono nel nulla e non ebbimo mai più notizie di loro, almeno fino ad adesso.- disse il master.

-Quindi se ho capito bene, loro sono tornati per distruggere la magia...ma non è possibile distruggerla!- esclamò Erza gesticolando, furiosa.

-Mia cara Titania, hai perfettamente ragione. Però... la magia si può assorbire come ben sai. Probabilmente il rapimento delle nostre ragazze è molto più importante per il loro scopo di quanto sospettassimo noi... Secondo me il loro piano è strutturato così: Come scopo vogliono assorbire tutta la magia del mondo per appropriarsene e poter dominare tutto. Per assorbire questa immensa quantità di magia, hanno bisogno di attivare un oggetto magico molto potente, come il Lullaby. Come sapete per attivare un'oggetto simile c'è bisogno di una quantità smisurata di magia... a questo serve Lucy, perchè come sappiamo lei è molto potente. In quanto a Levy, loro non sanno ancora tutto su quello che stanno per fare, per questo devono consultare dei libri oscuri proibiti, e l'unica che potrebbe decifrarli è Levy, e loro lo sanno. In questo campo lei è la migliore. Per quel che riguarda Juvia, non so propio cosa pensare, loro affermano che gli servirà solo da scudo, ma secondo me a loro serve la sua specifica magia... proprio non lo so.

Il Master sembrava assorto nei suoi pensieri mentre i ragazzi lo guardavano straniti: lo sapevano che era molto intelligente... ma come aveva fatto a capire tutti i piani del nemico soltanto da una sequenza di immagini?

-Bene ragazzi!- esclamò il master -rientriamo in gilda e vediamo di prepararvi per la partenza!-

E scomparve dalla loro vista.

Con gli occhi che gli si infuocavano (cosa assai insolita per lui) Gray esclamò:

-Ma cos'ha quel nonnetto di sbagliato? La mia Juvia sta soffrendo le pene dell'inferno accanto a quel modello pervertito e lui si diverte a sparire così?-

-Calmati ghiacciolo! Anche la mia nanetta viene imprigionata e io sono ancora qui completamente calmo, prendi esempio da me.- esclamò Gajil gonfiando il petto.

-Sì! Col cavolo se prendo esempio da te, stupido rottame!- esclamò Gray -piuttosto preferisco imitare N...-

-Smettetela immediatamente.-si fece sentire insolitamente calma la voce di Natsu. Gray e Gajil smisero immediatamente di litigare. -Se adesso non vi muovete provvederò personalmente a portarvi ala gilda,non voglio che succeda qualcosa a Lucy mentre siete qui a prendervi per il culo.- Detto questo Natsu sparì verso la gilda seguito subito dagli altri quattro.

Durante il tragitto nessuno osò fiatare, fino a qundo la piccola Wendy non chiese:

-Nè, Natsu... non sei arrabbiato con me?-

Dopo un attimo di silenzio Natsu rispose:

-Piccola Wendy, certo che non sono arrabbiato con te! Sono arrabbiato con quelli sbruffoni di Black Reason...Non mi importa assolutamente niente se vengono considerati la gilda oscura più potente di fiore! Farò a pezzi anche le montagne, se questo dovesse essere necessario per trovare Lucy e le altre!-

Dopo questa risposta arrivarno finalmente alla gilda, e si fiondarono dentro.

Erza esclamò:

-Master! Siamo arrivati! Dacci le indicazioni per arriva...-

-Erza! Sto cercando di scoprire il posto dove si trova il covo di Black Reason! Senza Levy è molto più difficile del previsto!- Sibilò il master seduto dinnanzi a una mappa del regno di fiore, con gli occhi chiusi e la fronte imperlata di sudore. Faceva scorrere una mano in lungo e in largo sopra la carta geografica, mentre nell'altra mano stringeva quella che sembrava essere la sfera nera che aveva fatto loro vedere le atrocità sulle loro amiche.

-Nonnetto! Che stai facendo?- domandò Natsu a Makarov.

-Baka! Non vedi che sta cercando di concentrarsi?! Comunque quello è un tipo particolare di magia di ricerca, in cui ci si serve di un oggetto che apparteneva alla persona che si vuole trovare e si concentra la propria magia per collegare l'oggetto alla mappa. In questo modo appare una piccola X nel punto dove si trova la persona o la cosa ricercata.- rispose per il master Erza.

-Ok...se lo dici tu...- disse Natsu anche se si vedeva che in realtà non aveva capito niente.

Regnò i silenzio per altri cinque minuti, fino a quando...

-Trovati!- si sentì l'urlo trionfante del master. Tutti sobbalzarono per lo spavento.

-Li ho trovati ragazzi.- ripetè il master con maggior contegno. -Sono a Nord della città di Klee.- continuò indicando una piccola X nera sopra il nome Klee.

-Master, ora che sappiamo dove si trova... possiamo partire vero? Sono pronto ad affrontare un esercito per Juvia!- dichiarò Gray con occhi luccicanti. Tutta la gilda si allontanò da lui di un passo, temendo Gray che al momento aveva un comportamento mooolto strano.

-No, non vi lascio partire prima di avervi dato alcune informazioni sulla gilda che andrete ad affrontare.- disse il master per nulla scoraggiato. - Vedete quella gilda ha soltanto cinque componenti, tre dei quali avete già avuto modo di vedere... gli altri due sono il master ouran e il suo braccio destro, un mago di nome Grieg.

Fino ad adesso i membri di quella gilda sono restati gli stessi per cinquant'anni... è una cosa piuttosto inquietante.

Comunque sono molto potenti, hanno un potere paragonabile a quello degli Oracion Seis, probabilmente anche più potente.

La donna che si chiama Greetain, quella con i capelli verdi, ha il potere di manipolare le menti, e di far provare dolore con la sola forza di volontà. Se la affronterete non perdete la concentrazione o sarà la vostra fine. Greetain si serve proprio dei buchi nella conentrazione o delle falle nel muro della determinazione. Se dubitate anche per un secondo di voi stessi, lei ne approffitterà per distruggere la vostra volontà di vivere.

Niroku, il tizio che tiene sotto controllo Juvia- Gray si irrigidì mormorando qualcosa tipo „congelerò le interiora di quell'approfittatore“ -Ha due poteri. Il primo è simile a quello di Bixlow, cioè gli permette di controllare attraverso delle bamboline, il corpo del nemico, si chiama woodootion, comunemente chiamata manipolazione woodoo. Per portare sotto controllo le persone, gli basta toccarle una volta e la coscienza dell'avversario si trasferisce nella bambolina uguale a lui, creata con il suo secondo potere: la materializzazione.

Invece l'uomo che tiene in ostaggio Levy, si chiama Marie terzo e usa una magia che si chiama „Particuliar“, infatti riesce a manipolare le particelle delle cose intangibili, come per esempio la luce, l'oscurità o i gas. Il suo punto debole sono le cose tangibili. Quindi Wendy per esempio sarebbe in svantaggio a combattere contro di lui dato che usa la magia del cielo, equivalente all'aria.

In quanto al master Ouran, e a Grieg non sappiamo niente sulla loro magia, dato che non hanno preso parte alla battaglia di cinquant'anni fa.

Un'ultima cosa: non sottovalutate nessuno dei membri di quella gilda, potrebbe costarvi caro. Adesso prendete la mappa e sparite! Avete due ore per prepararvi e poi ritrovatevi alla stazione.

Riportatecele!-

Detto questo il master se ne andò e ai cinque ragazzi non restò che tornare a casa loro e prepararsi per il viaggio.

 

Due ore dopo, cinque maghi di Fairy Tail erano alla stazione ad aspettare il treno per Klee.

La gente intorno a loro li guardava diffidente, tutti sapevano quanti monumenti nazionali, edifici e strutture in generale avessero distrutto i membri di Fairy Tail... in particolare i membri presenti lì in quel momento.

-Nè, Erza... perchè tutti ci guardano così male qui?- sussurrò Natsu alla rossa. Quella d'altra parte si guardò intorno con uno strano tic all'occhio e Gajil disse con un ghigno malefico stampato sulla faccia:

-Già, anchio me lo chiedo... voi che dite?-

-Cosa stai insinuando!! Ti facccio nero!- urlò Natsu.

Per sua fortuna Gajil non venne picchiato a sangue da Natsu, perchè in quel momento arrivò sul binario il treno che avrebbero dovuto prendere e la sua sola vicinanza fece barcollare Natsu, che fu trascinato dentro da Erza.

Le cinque ore di viaggio fino a Klee trascorsero piacevolmente, per quanto possa essere piacevole un viaggio in cui uno sbava in preda alla nausea con la testa posata in grembo a una bambina che cerca di alleviarli la sofferenza, due continuano a litigare, uno continua a mangiare bulloni da un sacchetto come se fossero patatine.

Quando finalmente i maghi giunsero a destinazione, erano le cinque di pomeriggio e tutti erano esausti per gli avvenimenti della giornata.

Appena scesi dal treno tutti e cinque crollarono a sedere sulla prima panchina che videro.

Dopo cinque minuti Erza parlò:

-Propongo di cercare una locanda e passare la notte in città e andare a cercare quella gilda domani.-

Tutti acconsentirono.

Si diressero verso il centro della città, ma trovare una locanda diventò molto più difficile del previsto. Passarono due ore a cercare un alloggio, ma ogni hotel er pieno in occasione della festa del raccolto di fiori, una tradizione molto importante di quella regione.

Sconfitti dall'evidenza di non trovare nessuna camera, decisero di dormire all'aperto. Si diressero ai margini del bosco che circondava la città e si accamparono su uno spiazzo erboso.

-Ah- esclamò Erza in tono teatrale -Dormiremo sotto un cielo stellato con gli arcobaleni lunari che ci riscalderanno il cuore con la loro tenue luce...- La sua espressione si rabbuiò -come sempre, del resto.- aggiunse con voce depressa.

-Già mi manca Lucy nel letto... mi teneva così caldo!- Esclamò Natsu con voce nostalgica.

-Semmai sei tu che tenevi calda lei, stufa che non sei altro!- ribattè Gray che stava sudando in soli boxer anche se facevano solo dieci gradi.- Io al contrario di te non sono qui a disperarmi sul fatto che la mia Juvia non sia qui con noi!- Gray nella sua testa si immaginava di sventrare quel bellimbusto di Niroku e di riempirgli la pancia con cubetti di ghiaccio... no! Non doveva immaginare quelle cose!

„Tutto a tempo debito!“ pensò Gray mentre un sorriso sadico gli si dipingeva sul volto.

-Gray cancellati quel ghigno dalla faccia! Non riesco a sopportarlo.- Disse Gajil con la stessa identica espressione del nostro caro ghiacciolo.-Voglio la mia Levy!- Gajil stava cominciando a piagnucolare.

-Oooookay...- Erza non ce la faceva più di questa situazione: discorsi sdolcinati e Gajil che cominciava addirittura a piagnucolare! Questo era troppo.- Vado a fare una passeggiata!-

Detto questo sparì.

Finalmente in pace i ragazzi si accoccolarono per terra nei sacchi a pelo che si erano portati dietro, quando qualcosa attirò la loro attenzione: Delle scie di luce evanescenti stavano solcando il cielo notturno riunendosi in un vortice sopra una montagna nel bosco.

I maghi scattarono in piedi. Sentivano chiaramente la potenza di quella luce, poco dopo capirono anche il perchè: quella era magia!

Spaventati i ragazzi si prepararono a sentire venir loro meno le forze per la diminuzione della magia ma stranamente restarono esattamente come prima.

Wendy sussurrò:

-Ragazzi questo significa...-

Erza sbucò fuori dal bosco trafelata piena di foglie nei capelli ed esclamò:

-...Che è cominciata!!-

 

Angolo ika

Allora?

Che ve ne pare?

Modestamente sono contenta di questo capitolo.

Come ho detto sopra questo è un capitolo di passaggio con alcune rivelazioni sul conto di una gilda a noi (ora meglio) conosciuta.

Lo so che è più corto dei precedenti, e chiedo perdono, ma ormai non ci posso fare niente... -.-“ (questa faccina è epica!)

Il prossimo capitolo comunque sarà più lungo e ancora più fantastico!

Questa è una promessa!

Ok ora vado perchè sembra che io stia compensando la cortezza (si dice?) della storia con il „Prologo“...

Ciauz

Ika

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Capitolo 4
*** Un'alleanza? ***


Allora mi scuso per il ritardo ma vedete voi se ho 12 verifiche in 2 settimane dato che finisce il trimestre... Cosa sto qui a scrivere tanto nessuno di voi legge questa roba...be tantomeno ci crede... Bene! Passiamo alla storia!

Un'alleanza?


-È cominciata!-
Esclamó Erza uscendo dal bosco affannata.
Natsu e gli altri continuavano a fissare quella scia di luce effimera che era in verità magia.
-Quindi tu mi stai dicendo che quello sta succedendo grazie alla magia che viene risucchiata a Lucy?-
Disse Natsu con una cortesia forzata.
-Allora col cazzo! Non me ne frega niente se non abbiamo un piano, adesso andiamo lì e salviamo Lucy! Avete capito!? E se non volete allora ci vado da solo!- Detto questo Natsu corse nella foresta verso la montagna che inghiottiva la scia di magia.
- Aspetta! Veniamo anche noi!!- 
Erza, Wendy, Gray e Gajil gli corsero dietro.
Dopo quasi un'ora di corsa si fermarono ansanti su una specie di radura nascosta tra gli alberi.
Dietro di loro c'era una scia di devastazione che correva dal loro accampamento fino al punto in cui erano adesso. Si era aperta una strada larga cinque metri di alberi sradicati, tronchi spezzati ma sopprattutto corpi di maghi accasciati per terra.
-Uff! Mi sono proprio stancato! Abbiamo percorso solamente tre quarti di strada fino alla montagna e abbiamo già combattuto contro almeno venti gilde oscure parassite! Almeno fossero stati un po' più forti, ma facevano cosí schifo che non mi sono nemmeno divertito!- Esclamó Gajil scroccandosi le dita.
-Bè guarda il lato positivo!- disse Wendy - Almeno siamo già a tre quarti di strada dalla montagna... -
Tutti annuirono, chi convinto chi meno.
Natsu era inquieto. 
Non si sentiva affatto sollevato per il pezzo di strada che avevano percorso.
Anzi, sentiva una strana tension nell'aria, come se stesse per accadere qualcosa di non esattamente positivo ma nemmeno negativo.
Natsu non riusciva a identificare cosa provocasse queste sensazioni, e questo lo infastidiva parecchio.
Cominció nervosamente a tormentare la sua sciarpa dicendo ai propri amici:
-Ehi ragazzi... Qui c'è qualcosa che non quadra... Propongo di proseguire!-
Tutti assentirono sentendo la stessa aria pesante che affliggeva il loro amico rosato.
Si apprestarono a ripartire quando una voce a loro conosciuta e odiata si fece sentire nella radura:
-Salve.... Fairy Tail giusto? Bè credo che vi ricorderete tutti di me...- la voce proruppe in una risatina isterica che metteva i brividi.
Nel fascio di luna che cadeva dal cielo si materializzó una ragazza con due lunghe trecce rosso sangue e gli occhi enormi dello stesso colore, nei quali aleggiava un'aria folle.
-Corona...- sputó Natsu tra i denti.- Che ci fai qui, Flare?-
-Ah... Niente!- rispose quella. -Ho soltanto saputo che la vostra biondina è stata ehm... come dire... rapita e non si trova in condizioni eccellenti, diciamo.- Flare li guardó con i suoi occhi folli e sorrise.
-Che ne sai tu di Lucy?! Rispondi se ci tieni alla vita!-
Natsu era fuori di sè. Quella donna gli faceva venire la nevrosi cronica dal primo momento in cui l'aveva vista, al torneo della magia.
-Ma dai! Non siamo pessimisti! Io non voglio combattere ne ostacolarvi!- Adesso Flare aveva un'espressione colpevole sul volto.
A mezza voce Gajil sbottó:
-Ma non venir a dire cazzate... Ci ricordiamo tutti del torneo della magia vero? Quello che hai fatto alla biondina in cosplay ce lo ricordiamo tutti no? E poi lei ti avrebbe già sconfitto se quel vostro amico no le avesse bloccato la magia! Quindi... chi ci dice che tu non sei qui per ostacolarci e prolungare le sofferenze della biondina e come bonus avere anche una piccola vendetta personale?-
Flare lo guardó in silenzio per un minuto e poi scoppió a ridere.
-Io? Vendetta? Ma allora proprio non mi conoscete! Devo ammettere che quella biondina all'inizio mi infastidiva parecchio ma ripensandoci bene lei mi piace. Nessuno era mai riuscito a battermi, e anche se lei non ci è riuscita perchè avevamo bloccato la magia, in ogni caso mi avrebbe sconfitto. Per questo la rispetto perchè lei è stata la prima.- I ragazzi la guardarono per un po' fino a quando Erza non le chiese:
-Allora che ci fai qui?-
Flare spostó il peso da un piede all'altro, si toccó i capelli con fare protettivo e li guardó con aria scaltra:
-Sono qui per... Proporvi un accordo!-
Con un ghigno stampato sul volto contempló le loro espressioni.
I cinque amici avevano le mascelle a terra dallo sconcerto.
Il primo a reagire fu Natsu peró.
Con un'espressione furente guardó la rossa ed esplose:
-TU!! Come osi venir qui a chiederci di fare un'accordo con te quando:
1. Hai ridotto in fin di vita la mia Lucy;
2. Hai aggredito una bimba innocente;
3. Potresti benissimo essere una spia dei black reason e portarci solo un mucchio di guai!
Io non ti sopporto e ogni volta che ti vedo mi viene voglia di...- Non terminó la frase perchè Erza gli aveva tappato la bocca:
-Smettila immediatamente! Hai ragione, nemmeno noi le vogliamo un bene dell'anima ma voglio sentire cos'ha da proporci.
Se la sua proposta sarà interessante allora potremmo anche prenderla in considerazione. Se invece non mi piacerà allora provvederó personalmente....- Gli occhi di Erza brillavano di una luce sadicamente maligna.
Flare per precauzione fece un passo in dietro, ma espose comunque le sue condizioni:
-La mia idea è la seguente: in cambio di alcune informazioni di vitale importanza che possiedo solo IO e senza le quali voi non potreste compiere questa missione... In cambio di questo io vorrei unirmi alla vostra missione e in seguito... Entrare nella vostra gilda!-
Un'altra volta i cinque maghi restarono a bocca aperta per quello che aveva detto Flare.
Si guardarono e sembrava quasi che comunicassero telepaticamente.
"Non possiamo fidarci, se poi ci tradisce?" Sembravano voler dire gli occhi di Erza mentre guardava Gray.
Quello ghignó e le mandó un occhiata che diceva chiaramente:"quella puó venire con noi ma se ci tradisce è morta" e Gray si fece passare un dito sul collo.
Gajil mostró il pollice in su e indicó Gray annuendo:"il ghiacciolo ha perfettamente ragione ma non mi fiderei troppo comunque!"
Wendy si guardava in giro con occhi spalancati quasi a voler dire "io non mi immischio... Qui c'è qualcosa che non va...".
A questo punto tutti guardarono Natsu quasi aspettandosi che salti su e urli qualcosa tipo " ehi io di quella strega non mi fido minimamente! Abbrustoliamola e andiamocene per la nostra strada!"
Quello invece si limitó a fissare Flare con espressione assorta , come se stesse pensando (cosa assai insolita), e dire molto pacatamente:
-Affare fatto.-
-COSA?!-
I suoi amici era o esterrefatti e lo guardavano quasi fosse un alieno.
- Ma-ma-ma-... Tu non puoi decidere così!- esclamó Gray saltandogli quasi al collo.
-Non so spiegartelo- Natsu guardó Gray con uno sguardo strano.- ma il mio istinto mi dice che lei- e indicó Flare -Dice la verità.-
Tutti lo guardarono in silenzio fin quando Wendy non disse:
-L'istinto di un Dragon Slayer è infallibile...- Gajil annuì.
Erza parve dubitare un attimo ma decise di fidarsi ciecamente di Natsu, cosa che faceva sempre del resto.
-Bene!- esordì -Abbiamo deciso! Flare Corona, da adesso fai parte della nostra spedizione! In quanto all'ammissione alla gilda non ti prometto niente... Se dopo questo viaggio sarai ancora tutta intera e benintenzionata allora ti porteremo davanti al master per vedere se lui sarà d'accordo con la tua ammissione a Fairy Tail!-
Flare la guardó con una luce negli occhi:
-Oh! Graziegraziegrazie!!!- esclamó guardando poi verso il cielo dove la scia di magia si faceva sempre più intensa.
-Porco Fuoco!- esclamó Gray -Qui la situazione sta degenerando!! Credo che dovremmo muoverci un po' per non arrivare in ritardo!!!-
Senza dire una parola partirono contemporaneamente in direzione della montagna.
Corsero per un'altra ora prima di trovarsi a un kilometro dal piede del monte.
Si fermarono.
Flare li guardó e disse tutta felice:
-Le vostre missioni sono molto più interessanti delle nostre!-
-Probabilmente ti riferisci al fatto che abbiamo affrontato almeno cento maghi di bassa qualità in un ora di viaggio? Bhe... Immagina che ad ogni missione che compiamo questo succede anche se gli avversari sono di meno... E a quel punto ti accorgerai che le nostre missioni non sono interessanti ma capitano al momento sbagliato nel posto sbagliato!- Erza aveva detto tutto questo molto velocemente, come se si fosse allenata a dire quella frase davanti allo specchio.
Flare fece una faccia un po'offesa ma nessuno se ne accorse perchè erano tutti concentrati su un punto nella foresta che luccicava leggermente.
Senza pensarci due volte si alzarono in piedi e cominciarono a correre nella direzione della montagna, ma dopo nemmeno una ventina di metri sbatterono contro qualcosa che era insolitamente duro ma comunque trasparente e caddero all'indietro su un prato gigante.
Si allontanarono sospettosi da quello che sembrava essere una barriera.
Una barriera d'acqua per l'esattezza.
Si erano ritrovati infatti leggermente bagnati dopo quello scontro con la barriera che piano piano stava diventando visibile mostrando un'ampiezza enorme.
Era alta almeno quanto la montagna, circa 1500 metri e con un diametro di pressoché venti kilometri.
I ragazzi si guardarono negli occhi ma fu Gray a parlare:
-Questo.... Non è la aquakabe* di juvia vero?-
Purtroppo la risposta arrivó dalla luce azzurognola che avanzava verso di loro prendendo lentamente la forma di una ragazza più si avvicinava.
Gray era rimasto pietrificato.
Juvia entró nel prato e i suoi amici notarono che c'era qualcosa che non andava.
Juvia aveva come uno sguardo vuoto ed aveva i vestiti laceri e diversi tagli sul corpo.
I maghi di Fairy Tail la fissarono stupiti che riuscisse a reggersi ancora in piedi.
Solo quando parló sembró dissolvere l'incantesimo che teneva gli sguardi di Gray e dei suoi compagni attaccati a lei:
-Vi prego aiutatemi... Mi sento così stanca non mi reggo in piedi... Sono riuscita a scappare...- detto questo crolló a terra esausta.
I maghi stavano andando a soccorrerla, quando Gray li fermó urlando:
-Fermi! Quella non è Juvia!- tutti si fermarono di botto.
-Ma cosa stai blaterando stupido gelato! Non vedi che è lei? Dobbiamo aiutarla!- Gajil si era infuriato.
-Ti sbagli. Quella non è Juvia. Non ho mai sentito la mia Juvia parlare in prima persona. E sinceramente non capisco perchè dovrebbe cominciare a farlo proprio adesso.- Il discorso di Gray in effetti aveva senso e i suoi compagni si fermarono di nuovo circospetti ammirando il sague freddo di Gray in quella situazione.
In realtà sotto l'espressione impassibile di Gray si stava manifestando una tempesta, in formato ciclone, di emozioni.
La parte ragionevole del cervello di Gray gli imponeva di non correre dalla ragazza sdraiata venti metri davanti a lui nell'erba e di cercare l'eventuale pericolo lì intorno.
L'altra parte invece gli urlava di andare lì e portare in salvo la ragazza che gli aveva sciolto il cuore. Gray desiderava soltanto correre da lei abbracciarla, affondare il viso nei suoi capelli blu respirare il suo profumo e non lasciarla andare mai più. 
Ma Gray si costrinse a restare dov'era ed aspettare il nemico.
Come previsto un'altra figura uscì dalla boscaglia battendo le mani in un pacato applauso.
La figura scavalcó il corpo di Juvia come se fosse solo spazzatura e si fermó una decina di metri davanti a loro.
Risultava essere lo stesso modello pervertito che avevano visto nella sfera.
Gray strinse i pugni e disse con tono glaciale:
-Questo lo faccio fuori io... Voi andate a salvare le altre...-
I suoi amici si fidavano ciecamente di Gray, peró c'era ancora un'ostacolo da superare: l'aquakabe di juvia.
Erza diede voce ai pensieri di tutti:-Ma come facciamo ad attraversare l'aquakabe?-
-Mentre combatteró contro di lui sicuramente si formerà un punto debole nella barriera, voi sfruttate quel momento ed entrate e raggiungete la montagna!-Gray aveva detto tutto questo molto velocemente.
-E adesso a noi pervertito!- 
Gray si lanció all'attacco di Niroku, che peró non aveva assolutamente rendere le cose facili a Gray.
Fece una cosa che avrebbe parecchio complicato il combattimento.
Appena uno dei proiettili di ghiaccio che aveva lanciato Gray stava per raggiungere quel modello pervertito, quel bastardo usó l'unica persona che Gray non avrebbe MAI colpito:
Juvia.
-Bastardo!-
In quel momento gli altri maghi attraversarono una piccola breccia che si era aperta nella barriera di acqua.
Appena dall'altra parte il passaggio si richiuse e i nostri amici sospirarono per il sollievo.
-Pensate che se la caverà?- chiese Flare.
-D'accordo che è un dannato ghiacciolo, peró non devi sottovalutarlo assolutamente!
Poi se c'è di mezzo la sua Juvia stai pur certo che vincerà di sicuro!-
Era raro sentire Natsu che elogiava Gray, ma quando le circostanze lo richiedevano, si fidava ciecamente di quello che in fondo era il suo migliore amico.
Il gruppo di maghi si avvió verso la montagna, mentre Gray se la sarebbe vista con quel pervertito di Niroku.

*aquakabe: ho notato che in fairy tail ci sono tante parole europee mischiate a quelle giapponesi.
Kabe vuol dire muro e aqua si puó intuire, no?

Angolo ika
Volete sapere cosa ho pensato quando ho finito questo capitolo?
No?
Bene ve lo diró lo stesso: ho pensato "ALLELUJIA"
Mi sa che ci sto facendo l'abitudine ma nemmeno questo capitolo è molto movimentato.
Bienos!
Adesso due notizie, una buona e una cattiva.
Quella buona:
Nel prossimo capitolo ci sarà moooolto più movimento perchè ho intenzione di dedicarlo tutto al combattimento di Gray...
Quella cattiva:
Dato che non ho ancora scritto il capitolo potrebbe durare un po' l'aggiornamento...
Non sto qui a dire che pubblicheró presto. Mi piacciono i capitoli "lunghi" e scritti bene (poi se i miei capitoli sono scritti bene lo decidete poi voi....) Comunque non voglio annoiarvi con scene di lotta banali che durano due righe (anche perchè nel manga ce ne sono alcune che durano tipo 10 capitoli...)
Bene!
Vi saluto e alla prossima( che non so quando sarà!
Ika

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Capitolo 5
*** Scopo ***


Bella ragazzi!
Sono in ritardo lo so.
Non c'è bisogno di dirlo....
Comunque ce l'ho fatta!!!
Ho (finalmente) scritto il 5º capitolooooo!!!
Lalalalalalalhihihdsuakhahdhs
Okay sono impazzita....

Scopo

Gray era di fronte a Juvia.
O meglio, era di fronte a Niroku che si faceva scudo con Juvia.
Dopo quel primo attacco contro Niroku dove il codardo si era fatto scudo con Juvia, i suoi amici erano riusciti a passare l'aquakabe, per fortuna.
"Grazie al cielo quell'idiota di Natsu è innamorato di Lucy o non avrebbe mai acconsentito di lasciarmi combattere da solo..."
Gray non avrebbe mai voluto combattere con qualcuno al suo fianco, gli sarebbe solo stato d'intralcio anche se fosse stata la persona più forte del mondo.
Gray era un solitario, non ci si poteva far nulla.
A sorpresa Niroku parló:
-Ehi tu... Ti decidi a cominciare? Vedi, IO no spreco il mio prezioso tempo a guardare una persona- qui fece una faccia con un misto di gelosia e disprezzo -che ha del fascino da vendere quando potrei firmare autografi o fare ... Ehm com dire... Attività fisica con giovani e bellissime fanciulle come la qui presente Nuvia... Luvia... Com'è che si chiamava?-
-Juvia...- rispose automaticamente Gray tremando impercettibilmente per la rabbia. Se quel bastardo avesse spiccicato anche solo un'altra parola lo avrebbe decapitato sduta stante.
- Ahh ma certo! Juvia! Che nome sexy.... Mhhh credo quasi che le lasceró un ricordino mooolto piacevole...-
-Bastardo!- Gray aveva perso il controllo.
Stese le braccia e urló:
- Ice make: Lance!-
E subito delle lame di ghiaccio sfrecciarono in avanti guidate dalla volontà di Gray che le fece curvare intorno a Juvia per non ferirla prendendo di mira direttamente Niroku che accortosi che Gray era capacissimo di attaccarlo senza sfiorarla, la fece volare di lato con un gesto della mano.
"Per il phon di JB, questo fa sul serio! Mi sa che dovró combattere come non faccio da tempo..." pensó Niroku urlando:
- Matter! Wall!-
Davanti al modello si materializzó un muro che rspinse le lance di Gray.
Quest'ultimo spalancó gli occhi per la sorpresa per poi assottigliarli nel ricordare quello che il master aveva detto loro prima di lasciarli andare:
"Niroku ha due poteri. Il primo è simile a quello di Bixlow, cioè gli permette di controllare attraverso delle bamboline, il corpo del nemico, si chiama woodootion, comunemente chiamata manipolazione woodoo. Per portare sotto controllo le persone, gli basta toccarle una volta e la coscienza dell'avversario si trasferisce nella bambolina uguale a lui, creata con il suo secondo potere: la materializzazione."
"La materializzazione, già" Gray stava elaborando le informazioni." Devo trovare un modo per eludere quella difesa o combatteremo per ore... Infondo abbiamo quasi lo stesso potere... Ma come faccio? Poi c'è quella storia delle bambole woodoo... Cosa aveva detto il nonnetto? Ah sì, se mi tocca sono spacciato, quindi niente combattimento corpo a corpo. Mi sa che dovró aspettare che si apra una breccia nella sua difesa, così potró attaccarlo."
Gray prese un profondo respiro.
"Alla carica!!"
Si lanció in avanti per affrontare il nemico che aveva osato provocarlo.
-Ice make: bow!-
Gray fece partire una raffica di frecce da un arco di ghiaccio che aveva appena materializzato.
Ma Niroku non si fece trovare impreparato:
Gridó:
-Matter! Barrier!-
Esattamente dal nulla si materializzó una barriera blu iridescente che fece rimbalzare le frecce di Gray rimandandole al mittente che le distrusse con un cenno della mano appoggiando una mano a terra e gridando allo stesso tempo:
-Ice make: Floor! Geyser!-
Con questo attacco combinato Gray trasformó in ghiaccio tutto il terreno e in più fece spuntare anche degli spuntoni di ghiacci affilati come lame di rasoio.
"Vediamo come se la cava ora" pensó maligno il mago del ghiaccio.
Non si sorprese minimamente quando vide l'altro alzarsi senza alcun graffio, in fondo sapeva che quell'attacco non era abbastanza forte per mettere in difficoltà l'altro.
Il modello pervertito peró non si mosse ma si limitó a guardare il pavimento ghiacciato e dopo un paio di secondi mormorare qualcosa di incomprensibile.
-Cos'hai da mormorare? Ti decidi ad attaccare o vuoi star lì ancora un po'?-
Dato che quell'idiota di Niroku non accennava ancora a muoversi Gray fece per lui, ma quando cercó di alzare un piede per partire all'attacco, si ritrovó impossibilitato a farlo.
Guardó in basso con orrore trovando i propri piedi invischiati in qualcosa di verde e estremamente appiccicoso.
Troppo tardi si rese conto che quello era solo un diversivo come troppo tardi si accorse che Niroku era davanti a lui con un pugno alzato.
Fece solo in tempo a pensare "non deve toccarmi" e a rivestire il corpo di ghiaccio che si ritrovó scaraventato indietro di un centinaio di metri sbattendo contro un albero.
L'impatto gli mozzo il respiro.
Il pugno del pervertito lo aveva raggiunto con una forza e potenza incredibili.
Gray non immaginava pensare cosa sarebbe successo se non si fosse ricoperto di ghiaccio...
Con uno sforzo riuscì ad alzarsi.
Guardó negli occhi Niroku che gli si stava avvicinando.
-Allora?- Gli chiese quello -Tu sicuramente non sei una mezza cartuccia se no non avresti incassato così bene il colpo.
"Bene?" Pensó Gray. "Se io l'ho incassato bene il colpo allora non oso pensare a quelli prima di me..." Infatti Gray si sentiva come se tutte le ossa del suo corpo fossero spezzate in due parti, cosa non impossibile.
Era talmente assorto che schivó a malapena la serie di colpi che gli arrivó all'improvviso davanti alla faccia e con il pugno rivestito di ghiaccio colpì in faccia quel pallone gonfiato che era il suo avversario.
Quello si rialzó e guardó Gray con una nota di divertimento nello sguardo.
Cominciarono a girare in tondo colpendosi ogni tanto a una velocità estrema.
Ormai Gray aveva sviluppato un riflesso automatico in modo che ogni volta che stava per essere colpito la parte sotto tiro si rivestisse di ghiaccio.
Così a intervalli di pochi secondi si vedeva la spalla di Gray diventare bianca o la gamba di Niroku sbandare per un colpo ricevuto.
Andava avanti così da un minuto e i due avversari stavano cominciando a divertirsi.
Con un ghigno Gray disse a Niroku:
-Sai non sei così male come pensavo.- 
-Sono "felice" che tu sappia apprezzare la bravura dei tuoi avversari.- rispose l'interpellato con tono sarcastico.
Gray lo guardó con uno sguardo improvvisamente serio e parló con uno scintillio maligno negli occhi:
-Non ti illudere.... Sarai anche bravo ma..... Io sono cento volte meglio.-
Niroku lo squadró con odio nemmeno più l'ombra del sorriso che aveva prima sulle labbra.
-Si fa sul serio.-
Come a un comando scattarono avanti per cominciare una lotta, questa volta, molto più dura della prima.

Natsu & co. Stavano correndo ai piedi della montagna da ormai tre ore.
Cercavano un passaggio che gli avrebbe portati all'interno della montagna.
Dovevano assolutamente riuscire ad entrare in quella stramaledetta montagna o non sarebbero mai riusciti ad arrivare in tempo.
Natsu stava cercando dietro ogni cespuglio stile cane mentre Erza, Wendy, Gajil e Flare lo facevano in modo più convenzionale.
Ma a volte il destino è un altro, infatti fu Natsu a trovare (dietro un cespuglio) l'entrata di un tunnel che finiva nell'oscurità della montagna.
I ragazzi entrarono in fila indiana all'interno del cunicolo.
Per la prossima mezzora camminarono in silenzio nel corridoio che si faceva sempre più stretto.
Natsu aveva acceso un dito a mo' di fiaccola per scorgere qualcosa.
Camminarona un altro po' fino a quando si sentì uno sbuffo dal fondo della fila.
-Ehi Gajil cosa sbuffi?- Disse Natsu con poco garbo.
Come a comando Gajil sbuffó ancora una e poi due volte.
A Natsu stava cominciando a pulsare una vena sulla fronte.
Uno sbuffo seguito da un lunghissimo sospiro molto rumoroso fece voltare di scatto la tsta a Natsu.
-Smettila. Una. Buona. Volta. di. SBUFFARE!-
Natsu stava beuciando ogni briciolo di cervello che aveva, anche se il combustibile non era poi molto.
Gajil si lasció sfuggire una risatina alla quale Natsu si giró e lo fulminó con lo sguardo continuando a camminare all'indietro.
-Smettila subito!- sbraitó Natsu contro Gajil.-O ti mollo un cazzot... Ahiii!-
Natsu era andato a sbattere con la testa contro una sporgenza del soffitto basso.
A questo punto Gajil non riuscì più a trattenersi e scoppió in una sonora risata.
Natsu con l'orgoglio ferito si giró e continuó a camminare stavolta stando ben attento a dove aveva la testa.
Camminarono così per un'altra mezz'ora fino a quando non sbucarono in un'enorme grotta dentro la quale fluttuava una gigantesca bolla di quella che sembrava essere... Acqua.
I maghi si guardarono intorno meravigliati per poi concentrarsi sulla bolla che nuotava a mezz'aria.
-Chissà cos'è...-mormoró Erza
-Beh...io lo so.- disse inaspettatamente Flare.
-Davvero?- si meraviglió Erza.
-Certo.- Rispose Flare come se fosse la più naturale delle cose. -Vedete queste scie?- domandó ai compagni indicando delle scie di qualcosa di luccicante che si muoveva nell'acqua come se fosse stato inchiostro.
-Vedete... Quella è magia.- i ragazzi la guardarono increduli, ma Flare continuó la sua spiegazione. -Come ben sapete Black Reason sta assorbendo la magia di tutto il mondo magico per uno scopo oscuro.-
-Sì d'accordo ma a cosa serve questa bolla?- la interruppe Natsu.
- Beh immagina che la magia sia .... Del grano-
I maghi la guardarono straniti.
-Del grano?- domandó Wendy un po' dubbiosa.
-Dio non sono brava con le metafore!- esclamó Flare. Ma non se ne potevano stare zitti una buona volta?
-Comunque- continuó -immaginate appunto che la magia sia del grano. Il grano dove viene immagazzinato? In un granaio ovviamente ma come ci passa?-
-Attraverso una porta...- disse Erza sovrappensiero.
-Esatto!- trilló Flare -Quindi immaginate ora che la porta sia Lucy e questa bolla il granaio. Significherebbe che...-
-Che Lucy è solo un tramite tra la magia e il suo assorbitore! Ma certo è tutto chiaro!- Erza ci era arrivata.-Ma ho ancora un dubbio.... Perchè proprio l'acqua?-
-Anche questo non è difficile da capire. Infatti l'acqua è uno dei migliori conduttori di magia che ci siano al mondo... Immaginate che l'acqua sia...elettricità.... Ecco la magia viene condotta dall'acqua bene come l'energia elettrica.-
Erza aveva una faccia pensierosa.
-Ehi ragazzi vi ricordate quando il master ci disse che le nostre compagne che sono state rapite avrebbero probabilmente avuto uno scopo nascosto.... Cos'è che disse già su Juvia?-
-Io mi ricordo!- si affrettó a dire Wendy- Disse che La presenza di Juvia qui, probabilmente aveva un'altro scopo oltre a quello di "difendere il progetto".
-Ma certo! È a questo che serve Juvia!- Erza cominció a camminare avanti e indietro mugugnando qualcosa sotto i baffi.
-Scusa.... Ma potresti illuminarmi? A cos'è che serve Juvia esattamente quindi?- chiese Gajil spazientito.
-Ma siete tutti assolutamente senza intelletto!-esclamó Erza (questo si sapeva già...ndAutore)- Se Lucy serve ad'assorbire la magia Juvia serve a contenerla!- dalle facce dei suoi compagni dovette dedurre che non avevano capito molto- Mi spiego meglio: Il potere che Lucy sta assorbendo è una quantità assurda di magia. se dovessero cercare di conternerla tutta nel suo corpo lei non lo reggerebbe e morirebbe entro poche ore. Quindi hanno deciso di rapire Juvia in modo da formare un magazzino per la magia con il suo potere.-
Adesso i suoi compagni avevano delle facce già un po' più promettenti... Bè tranne uno.
-Ehm scusami tanto ma... Io non ci ho capito molto...- Disse Natsu ovviamente, un po'rosso.
-Era prevedibile.- ghignó Gajil in risposta -ma vedró di spiegartelo in modo chiaro anche per uno come te. Allora: Magia -> passa da Lucy -> entra in bolla creata da Juvia-> ergo bolla magazzino di magia. Comprende?- Gajil aveva detto tutto questo gesticolando selvaggiamente come quando si parla con un bambino.
Natsu lo scrutó per un po' e poi annuì.
Quello fu un momento di gloria per Gajil. Far capire qualcosa di mediamente complesso a Natsu era un'impresa ch di solito finiva con Lucy che si deprimeva per la sua stupidità.
-Bene ragazzi!-esclamó quindi Erza -Ora che sappiamo com'è la situazione, propongo di andare a cercare le nostre amiche. Qui possiamo solo sperare che Gray vinca l'incontro.- detto questo si avvió verso l'altra parte della sala dove c'era l'imbocco di un'altra galleria.
Tutti apprestarono a seguirla tranne uno:
- Mi chiedevo.... Perchè noi abbiamo ancora i nostri poteri?- chiese Natsu ad alta voce.
Erza inarcó un sopracciglio.
-Tu ti chiedevi...? Hahahahah! Un miracolo!- e giù a ridere.
-Guarda che io ero serio!- Le urló addosso Natsu offeso.
-Si certo certo.- Erza era riuscita a darsi un contegno finalmente.-Comunque per risponderti non lo so veramente...ma non credi che sia meglio così?- Erza lo guardó con sguardo interrogativo.
-Si...è meglio così...- Natsu entró finalmente nella galleria deciso più che mai a ritrovare Lucy. 
"Qui c'è qualcosa sotto." Pensó prima di adentrarsi nell'oscurità del tunnel.

Gray e Niroku stavano ormai lottando da un paio d'ore.
Avevano dato fondo a tutte le loro energie e ai loro attacchi più potenti e ora erano tutti e due a distanza di 10 metri stremati e ansimanti.
Gray aveva vari tagli e lividi un po'dappertutto mentre Niroku non era messo meglio.
Con soddisfazione Gray notó un livido gigantesco gli si stava formando intorno all'occhio sinistro del modello.
"Ben gli sta, così impara a vantarsi di quella faccia 'angelica' che si ritrova!" Gray in questo momento aveva l'espressione di un bambino che è riuscito a rompere il giocattolo preferito del suo nemico.
"Niente distrazioni" si ammonì mentalmente Gray.
In quelle due ore di combattimento Gray aveva capito che il suo era un avversario di livello altissimo, non impossibile da battere, non per lui, ma molto difficile.
Tre secondi dopo questo pensiero infatti, gli arrivó incontro una porta da bunker di acciaio spessa 30 centimetri. Come facesse il pervertito a muoverla poi era un altro discorso. Fatto stava che in quel momento una massa d'acciaio enorme gli stava volando contro ad una velocità di almeno 10'000 km orari.
Gray non fece in tempo a spostarsi.
La porta lo prese in pieno.
L'effetto fu devastante.
Dicono che prima di morire tu colga ogni più piccolo particolare di quello che ti sta intorno.
Gray vide la faccia vittoriosa del bastardo.
Vide il viso distorto in una smorfia di dolore di Juvia.
Vide i Suoi occhi pieni di lacrime.
E infine sentì il proprio corpo cadere a terra.
Nella radura c'era uno strano silenzio. Gray sentiva tutto ovattato e la vista era sfocata. Sulle guance percepiva qualcosa di freddo.
Mosse un dito che tocco una superficie fredda e liscia... Ghiaccio?
Diventó immediatamente lucido rendendosi conto che non si era fatto un graffio.
"Ha!" Gray era fuori di sè per l'orgoglio che provava verso se stesso. "Questo si che è essere un vero mago! Ho pure dei riflessi incondizionati che mi proteggono anche senza la mia volontà! Che figata!"
Gray si stava immaginando se stesso, che veniva attaccato mentre si godeva un the freddo, e delle pareti di ghiaccio che spuntavano dal suolo facendogli scudo senza che lui avesse mosso un dito.
"IDIOTA" sentì una voce nella sua testa. "Sei troppo pieno di te!" 
No... Non era possibile....quella non poteva che essere .... "Ur!" Urló Gray.
"Va li fuori e affronta quell'idiota, tuo simile! Non vorrai mica farti soffiare la ragazza!"
"Come hai detto?" Gray era fuori di sè "chi sarebbe il simile di chi?"
"Hai capito benissimo tonto" disse quella che era la voce di Ur.
Gray sospiró, Ur non sarebbe mai cambiata.
"Va bene! Peró tienimi libero un posto in paradiso per tra un paio di centinaia di anni, mi raccomando!"
Gray fece passare l'unghia sul ghiaccio che al suo passaggio si frantumó.
Si rialzó dal ghiaccio e guardó con un sorriso sarcastico il suo avversario.
-Sono ancora vivo!- fece una faccia strafottente e urló con tono canzonatorio:
-Baaaaka!-
Niroku cominciava a non divertirsi più.
"Vabbè tanto vale provare..." Pensó il modello. "In fondo giocare sporco è la mia specialità..."
Dopodichè fece una cosa che lasció Gray senza respiro, come se non avesse più i polmoni.
Nemmeno le parole della sua defunta quasi-madre avrebbero potuto calmarlo ora.
Quello che vedeva era troppo persino per il suo cuore di ghiaccio.
A quella vista il suo cuore si incrinó e gli venne voglia di picchiare quel lurido bastardo che osava sfidare lui, Gray Fullbuster.
Quel figlio di pu****a stava...

MUAHAHAHAH!
Mi sento crudele!!!!
Vi ho lasciati sul più bello? Tecnica della suspence... Okay sto blaterando scemenze.
Piccole precisazioni:
Non ho idea del rapporto che c'è tra Ur (ammesso che si chiami proprio così) e Gray.
Quindi l'ho scritto com'è spesso il rapporto tra maestro e allievo nei manga (ti odio ma ti voglio talmente tanto bene che quando muori voglio morire pure io, insomma avete in mente).
In più ho dato uno scopo più dignitoso a Juvia (ho avuto delle proposte (ehm proteste ehm) di farlo...)
Credo che oramai abbiate capito cosa è successo... Potete scrivermelo in un commento voglio proprio vedere cosa vi inventerete.
Al prossimo capitolo (che non so quando sarà)
E Buone vacanze!
Ika
PS.: Mi scuso se le scene di lotta sono penose... È difficilissimo scriverne una...

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Capitolo 6
*** Mistero ***


Eccomi!
Lo so che sono in ritardo e bla bla bla...
Ma sono una persona ritardataria e pigra e non riesco ad aggiornare in tempo anche se ci provo ogni volta...
Okay!!
Leggete e commentate!



Mistero


Quel figlio di pu****a stava...
...la stava baciando!!!
Gray si sentì mancare.
Perchè Juvia non reagiva?!
Perchè non si toglieva le labbra di quel porco di dosso?
Gray se lo chiese prima di sbattersi la mano sulla fronte.
"Certo!" Pensó "non reagisce perchè è posseduta da quel bastardo!"
Gray era nella disperazione più totale.
La persona che aveva scoperto di amare più di ogni altra cosa, adesso era tra le braccia di un altro senza poter fare nulla.
E la cosa peggiore era che nemmeno lui poteva fare qualcosa!
Se provava ad attaccare ci sarebbe stato il rischio che il suo colpo avrebbe ferito Juvia.
A Gray tremavano le mani per la rabbia.
Avrebbe voluto scuoiarlo vivo.
Ormai quello si stava spingendo troppo in là: muoveva le mani su e giù per il corpo di Juvia passandole sui punti meno dignitosi.
Gray non resistette.
"Al diavolo!" Pensó e si preparó ad attaccare quando qualcosa lo bloccó.
Juvia aveva urlato.
Non era un urlo di dolore peró, era un grido colmo di rabbia e amarezza.
Un attimo dopo Dalla schiena di Niroku spuntava uno spuntone di ghiacchio lungo un metro.
Una chiazza di sangue inzuppava la camicia la dove era stato trafitto.
Finalmente Niroku si staccó da Juvia e mormoró:
-Tu... Come... Hai fatto...a liberarti...-
Dopodichè cadde a terra in preda al dolore.
Gray vide che lo spuntone di ghiaccio usciva dritto dalla pancia di Juvia. Come se l'avesse creato lei stessa.
-Juvia... Ma come hai fatto? Quello è il mio potere...- Gray era esterrefatto.
In quel momento gli occhi di Juvia diventarono di nuovo attenti e vigili.
Quando peró videro la persona sdraiata per terra scossa dagli spasmi, si riempirono di rabbia.
-Tu!- sbraitó Juvia. -Come hai osato baciare Juvia! Non lo sai che lei ama solo Gray-sama? Gliela pagherai cara!-
Dopo questo gli occhi di Juvia si accesero di una luce azzurra e piano piano i suoi capelli cominciarono a fluttuare intorno al viso come mossi dal vento. Il cielo si addensó di grosse nuvole cariche di pioggia e i tuoni rombarono in lontananza.
Juvia guardó sprezzante Niroku che giaceva ai suoi piedi e la guardava con occhi sbarrati.
Lei lo fissó e un ghigno malefico le spuntó sul viso.
"Ma cosa le succede?! sembra un'altra persona!" Pensó Gray stupito dalla cattiveria che aleggiava sul volto di Juvia.
"Mi avevano detto che quando combattè su Tenroujima era diventata un'altra persona, ma non immaginavo che facesse così paura..."
-Tu- indicó Niroku -Hai osato fare del male all'uomo che Juvia ama- quì giró la tsta verso Gray e un lampo di umanità le attraversó lo sguardo. Ma fu solo un attimo infatti Juvia si giró a guardare di nuovo Niroku e sibiló:
-Ne subirai le conseguenze!-
Juvia lo guardó un ultima volta e alzó le mani al cielo.
Urló.
Fu un urlo lungo e terrificante.
Piccole gocce cominciarono a cadere dal cielo e Gray con stupore notó che erano affilate come rasoi e pungevano come spilli e vide il braccio coprirsi di goccioline di sangue là dove veniva colpito dalla pioggia. Quandó Juvia fece aumentare il numero e le dimensioni delle gocce, Gray si affrettó a creare uno scudo di ghiaccio sopra di sè.
La pioggià si trasformó in un acquazzone di proporzioni titaniche e Niroku ormai giaceva a terra agonizzante e pieno di sangue.
Gray, tra la pioggia, vide Juvia formare una lancia fatta d'acqua sopra la testa e dire:
-Ti risparmio questo tormento. Muori ora!-
Abbassó di scatto le braccia e la lancia si conficcó dritta nel cuore di Niroku.
Morì sul colpo.
A questo punto la la tempesta tagliente cominció a trasformarsi in normalissima pioggia.
Dopo essere rimasta ferma per un momento, Juvia perse quell'aura di potere e ridiventó normale, crollando a terra.
Dopo un attimo di esitazione, Gray si precipitó da lei e la prese tra le braccia cullandola per calmare i tremori che scuotevano il suo corpo.
Juvia sembrava parecchio scossa, come se usare quel potere le provocasse dolore, non dolore fisico ma dolore al cuore.
Un singhiozzo scosse la ragazza e pochi istanti dopo scoppió a piangere.
Affondó il viso nel petto di Gray e pianse un pianto disperato.
-Sssh...va tutto bene ora...sssh- Gray carezzava la testa a Juvia, mormorando rassicurazioni mentre lei gli bagnava il petto scopito.
-Sai Gray-sama...-Disse Juvia dopo un po' che i suoi singhiozzi si erano calmati-Juvia non dovrebbe usare questo potere, perchè in quel momento salta fuori la sua vera natura e Juvia in quelle occasioni non riesce a controllarsi e uccide senza pietà...-
Gray la guardó e sorrise vedendola così inerme tra le sue braccia.
-Sai Juvia, ognuno di noi avrebbe fatto questo e di più per proteggere la persona che ama e se stesso, non farti alcuna colpa.- Disse Gray. -C'è una cosa che peró vorrei sapere. Come hai fatto a trafiggerlo con il ghiaccio?-
Juvia lo guardó e sorrise finalmente.
-Sai Gray-sama, Juvia se lo chiedeva anche lei. Probabilmente è un lato nascosto del potere di Juvia... Lei proprio non lo sa.-
Gray la guardó sorpreso: non si aspettava che l'avesse fatto involontariamente. Sorrise internamente, rendendosi improvvisamente conto che gli piaceva in fondo quell'abilità di Juvia, così simile alla sua. Si sentiva come legato a lei attraverso questi oteri così simili.
-Ah...ancora una cosa.- disse Gray arrossendo leggermente al ricordo- Prima hai detto che tu mi ami. E... Ecco.... Volevo sapere... se...ehm...-
Gray non fece in tempo a finire la frase che si ritrovó la bocca occupata da un paio di labbra morbide e calde. All'inizio rimase così sorpreso che non riuscì a muoversi, ma dopo un attimo rispose al bacio, con vigore e passione.
Dopo alcuni secondi si staccarono e Juvia arrossì rendendosi conto di quello che aveva fatto.
Si allontanò in fretta da Gray e abbassò lo sguardo balbettando:
-Scusami Gray-sama... Juvia non voleva... Gray-sama sicuramente non voleva baciare Juvia... Forse è meglio...-
-Ehi- la interruppe Gray avvicinandosi e alzandole la testa fissando i suoi occhi in quelli di lei.-Cosa stai dicendo? Direi proprio che è il contrario... Anzi lo rifarei pure.- Le labbra di Gray si piegarono in un sorrisetto, cosa che fece quasi svenire Juvia.
-Anzi la sai una cosa? Propongo di rifarlo adesso.- disse Gray, e senza dare il tempo di realizzare la cosa a Juvia si avventò sulle sue labbra.
Le loro bocche entrarono in collisione e si scontrarono incastrandosi alla perfezione, le lingue avvinghiate l'una all'altra, le labbra che si strusciavano. La passione di quel bacio duró a lungo fino a quando Juvia non si staccó e un po'imbarazzata disse:
-Ehm... Juvia e Gray-sama non dovrebbero andare a cercare gli altri per aiutarli?-
Gray si schiarì la voce e un po' scocciato disse:
-Se proprio vuoi... Comunque, ho intenzione di baciarti ancora molte volte.-
Senza guardarla, prese per mano Juvia e insieme corsero verso il punto dove avevano intravvisto l'imbocco di una galleria.
Juvia schioccó le dita e l'aquakabe si dissolse lasciando una nebbiolina biancastra.
Si infilarono nel tunnel e corsero per raggiungere il resto della comitiva.


Natsu e company ormai erano sfiniti, così decisero di sostare un attimo.
Aleggiava un silenzio carico di sottintesi.
Tutti avevano una faccia preoccupata, chi per Levy, chi per Gray, chi per Lucy, chi per Juvia o semplicemente per sè stesso.
Natsu era seduto su una roccia e meditava su qualcosa di ignoto.
La fronte corrugata e il suo ginocchio che faceva su e giù erano un chiaro segno del suo nervosismo.
Si alzó di scatto.
-Vado a fare una passeggiatina...- Annunció.
Nessuno replicó anche perché erano tutti troppo stanchi per controbattere.
Natsu cominció a percorrere il corridoio a ritroso.
Si chiedeva perchè loro avessero ancora i loro poteri mentre tutto il resto della popolazione magica si ritrovava senza un briciolo di magia a loro disposizione.
Proprio non capiva. Sicuramente non era per il fatto che loro fossero dei maghi potenti, certo erano MOLTO potenti ma c'erano altri maghi MOLTO potenti come loro.
Doveva esserci un altro motivo.
Ad un tratto notó che l'aria era diventata stranamente fredda.
Lui sicuramente non aveva freddo ma la cosa era comunque preoccupante e Natsu voleva scoprirne il motivo.
Motivo che si mostró molto presto.
Il pavimento si stava ricoprendo i ghiaccio spesso una decina di centimetri.
Natsu sentì dei strani rumori provenire dal fondo della galleria e fece appena in tempo a spostarsi dal centro della pista che due persone sfrecciando a massima velocità sul ghiaccio quasi non lo travolsero.
Vide le due figure arrestarsi una trentina di metri in là e tornare indietro di corsa.
-Heyyy Natsu!!- Urló una voce ben conosciuta al soggetto.
Gray e Juvia stavano arrivando di corsa.
-Gray! Sei riuscito a sconfiggerlo!-
Disse Nastu a sua volta.
-Ne dubitavi forse?- chiese Gray con un sopracciglio alzato.
Natsu lo guardó e notó un'altra cosa molto interessante a suo avviso: i due si tenevano per mano!
-A quanto vedo sei riuscito anche in qualcos'altro eh amico?- Natsu fece su e giù con le sopracciglia.
Gray sbarró gli occhi.
Da quando Natsu era diventato tanto malizioso?
Lui era l'idiota in questione, non poteva essersi già accorto di quello che era successo tra loro due!
-Heh Natsu... Cosa vai a pensare...- Gray era palesemente a disagio.
-Amico... Mi sa che ormai anche i sassi si fossero accorti di quello che c'è tra te e Juvia...-
Nasu non continuó.
I due in questione erano arrossiti fino alle punte dei capelli e Juvia esclamó:
-Eeehm... Pensó che Gray, Natsu e Juvia dovrebbero raggiungere il resto del gruppo...-
-Giusto!- urló Gray e i tre corsero verso i loro compagni.
Non sapevano peró che non gli avrebbero incontrati.



Ecco!!
A mio avviso questo è un capitolo inutile e povero di azione (nella seconda parte perlomeno..)
Comunque sono finalmente riuscita a scriverlo e un po'mi sento realizzata perchè per tutto il periodo di fine dicembre inizio gennaio non avevo la più pallida idea di quello che dovevo scrivere.
Bene adesso passiamo a una cosa che prima o poi tutti fanno:
I ringraziamenti!
Ringrazio


Aly99 ,
Arya_chin ,
Cathy99 ,
cielorihara2 ,
elisa98XD ,
faffy0001 ,
fairy ice ,
felpy ,
flaire001 ,
furaibo ,
Haruka_99 ,
ilCiccio ,
kaori_kuran ,
Kitsuna_dark ,
krystal86 ,
Lightstrike27 ,
Loveanimals ,
NaruKi21 ,
radio asis ,
SanaeEric ,
SerenaReed ,
valepassion95 ,
xMooNxMagYx ,
_maya_chan_


Per aver messo la mia storia tra le seguite ( vi giuro quando ho visto che al quinto capitolo mi seguono 24 persone sono quasi svenuta...)
E ovviamente ringrazio


Asra ,
bekkuzza_chan ,
CrazyLoL102 ,
faffy0001 ,
fairy ice ,
Hixu ,
marotti92,
NatsuxLucy94 ,
osvalda88 ,
S4B3R ,
_maya_chan_

Queste undici meravigliose persone che hanno ritenuto la mia storia degna della sezione preferiti!!
Tanti baci
Ika

 

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Capitolo 7
*** Salvando una principessa... ***


 

Eccomi di nuovooooo!!

Faccio finta di niente....

 

Salvando una Principessa...

 

 

Natsu era appena andato a fare una "passeggiata" quando il resto della comitiva che era rimasto a riposarsi sentì la terra tremare impercettibilmente.

-Ragazzi...- chiese Gajil -la montagna trema o sono io che ho le allucinazioni?-

-No no, non sei ancora tanto vecchio da avere le allucinazioni.... Anche perchè qui sta crollando tutto!-

Erza urló l'ultima frase in panico, cosa alquanto insolita per lei che non aveva mai paura.

-Via ragazzi!- urló Flare.

In due secondi raccolsero tutte le loro cose e già correvano lungo il tunnel mentre tutto crollava dietro di loro.

-Dimmi, Erza- disse Gajil ansimando per la corsa -Cosa faremo con quel pazzo di Natsu che in momenti come questo va a passeggiare in un labirinto di tunnel che non conosce? Quando tornerá indietro e non ci troverà cosa pensi che farà?-

Gajil era seriamente preoccupato per quella testa calda di Natsu.

Erza giró la testa verso Gajil e disse:

-Io non mi preoccuperei più di tanto! Natsu non si lascerà certo intimidire da un mucchio di pietre!-

La squadra sembró rassicurata dalle parole della rossa.

In effetti Natsu avrebbe fatto qualsiasi cosa per diminuire la distanza tra lui e Lucy.

Continuarono a correre mentre la galleria dietro di loro diventava un mucchio di detriti.

 

 

Gray, Juvia e Natsu intanto erano arrivati al punto dove Natsu aveva lasciato i suoi amici.

Natsu si guardó intorno.

-Ero sicuro di averli lasciati qui!- disse pensieroso grattandosi la testa.

-Sarà successo qualcosa...- constató Juvia.

-Allora non ci rimane che seguire il corridoio e andare a cercarli!- esclamó Gray.

Partirono correndo nel tunnel dalla parte opposta a dove erano venuti.

 

 

Erza, Gajil, Flare e Wendy videro la galleria aprirsi e sbucarono in un'enorme stanza circolare piena di libri.

Si guardarono intorno pieni di stupore.

Nessuno di loro si aspettava una biblioteca in un luogo del genere.

-Dimmi Erza - Dove pensi che siamo?- chiese Flare.

Prima che la rossa potesse rispondere qualcun altro lo fece per lei:

-In una biblioteca, cara!-

Da dietro uno scaffale spuntó un armadio di uomo. Era grande almeno il doppio di Gajil, il che era un risultato già niente male.

-E tu chi saresti?- chiese il dragon slayer di metallo irritato da quella presenza più appariscente di lui.

Quello lo squardó un po' male.

-Indovina...- disse un po' seccato.

-Allora, fammi pensare...- Gajil fece una faccia pensierosa, palesemente finta. -Non penso che tu sia qualcuno che io conosca... Quindi automaticamente sei qualcuno che non conosco...-

-Fammi pensare... Forse ti diró il mio nome...- disse l'armadio.

-Illuminami.- fu la risposta di Gajil.

-Non penso che tu ne sia degno....- ormai era una battaglia a colpi di sarcasmo.

-Ma penso che potrei farti vedere una cosa che ti schiarirebbe le idee....-

Detto questo l'energumeno schioccó le dita e l'aria ebbe come un tremolio e aprendosi come un sipario mostrò qualcuno che i maghi conoscevano.

Levy era seduta a un tavolo con le caviglie legate alla sedia, la pelle scorticata sotto le catene, davanti a tre enormi libri aperti accatastati un po' alla bell' e meglio.

La sua testa era appoggiata sulla scrivania come se troppo stanca si fosse addormentata durante lo studio.

A un primo sguardo sembrava che dormisse ma in realtà non era così.

A un indagine più attenta si poteva vedere che aveva gli occhi aperti e inespressivi che fissavano in lontananza, un rivoletto di bava che usciva dalle sua labbra e si poteva notare che le sue braccia erano abbandonate lungo i suoi fianchi, in breve Levy non stava assolutamente dormendo.

Gajil digrignó i denti.

-Che cosa le avete fatto?- ringhió il dragon slayer di ferro.

L'energumeno lo guardó ghignando.

-Oh non le abbiamo fatto niente, noi...- disse con voce soave.

-Non sparare cazzate!!- urló Gajil. -Si vede lontano un miglio che non sta bene! Quindi te lo chiedo un'altra volta: cosa. Le. Avete. Fatto?!-

L'armadio scoppió a ridere.

-Sei insistente Gajil Redfox! Se sei così convinto faró un'eccezione.- il mago ridacchió. -Vedi, ci sono alcune cose che non sapevamo. In primis non avevamo tutte le informazioni sul circolo per l'assorbimento della magia. Per esempio se avessimo attivato il circolo e anche la nostra magia fosse stata assorbita tutto quello che abbiamo fatto non sarebbe servito a nulla. Per questo avevamo bisogno di cercare al une informazioni nei libri. Fatto sta che un circolo di assorbimento della magia è un artefatto magico illegale, di conseguenza i libri che contenevano informazioni sull'argomento sono stati maledetti in modo da mandare in uno stato di spossatezza mentale chiunque li leggesse.

E la qui presente signorina- indicó Levy -Ha avuto il piacere di sperimentare questa esperienza personalmente.-

L'armadio scoppió a ridere sadicamente.

-Bastardo! Levy non l'avrebbe mai fatto!- urló Gajil furioso.

-Beh fatto sta che grazie a lei ora conosciamo i segreti del circolo magico e quindi possiamo impostarlo a nostro piacimento. Quindi per rendere la nostra vendetta ancora più succosa, abbiamo deciso di lasciarvi i vostri poteri facendovi assistere alla lunga agonia dei vostri compagni e uccidendovi in seguito!-

Gajil tremava.

-Levy non vi avrebbe mai rivelato quelle informazioni di sua spontanea volontà!-

-Certo, hai ragione...- disse l'armadio- lei non ne voleva sapere di raccontarci qualcosa... Nemmeno quando abbiamo insistito con un po' più di enfasi...- si avvicinó a Levy e le sollevó un lembo della maglietta stracciata rivelando la pelle che al posto di essere liscia e intatta era invece martoriata e chiazzata di sangue.

Gajl sbarró gli occhi. Com'era possibile che quel piccolo corpicino avesse sopportato tanto, e che la sua proprietaria non avesse rivelato niente nonostante le orribili torture subite?

-Tuttavia non ci siamo arresi e una mia amica, Greetain le ha fatto confessare tutto sotto effetto di illusioni...- l'armadio venne interrotto da Gajil che con tono basso e tremante gli chiese:

-Saresti così gentile da dirmi chi sei?-

Quello lo guardó con un misto di irritazione e curiosità.

-Perchè, se è lecito chiederlo, sei così interessato al mio nome?-

-Perchè voglio conoscere l'identità dell'uomo che uccideró!- l'atmosfera si fece gelida. -Quindi: chi sei?-

L'armadio si mise a ridere.

-Sai, mi piace il tuo temperamento, ragazzo. Quindi ti accontenteró. Io sono Marie Terzo, dominatore della magia particuliar che permette di manipolare le particelle intangibili. Altre domande?-

Gajil ghignó.

-No grazie, sono a posto... - si voltó verso i suoi compagni.-Ragazzi, penso che resteró qui a spaccare il culo a questo buffone. Ha detto che manipola le particelle intangibili? Bene credo che allora io gli daró un po'di filo da torcere... Infondo non c'è niente di più tangibile del ferro...- Gajil si voltó di nuovo verso il suo avversario. -Inquanto a te, ti spaccheró la faccia per quello che hai fatto alla nanetta... E voi ragazzi, sparite!-

Dopo un breve scambio di sguardi i maghi corsero via, lasciando il destino di Levy nelle mani del ragazzo che la amava più di ogni altra cosa.

Gajil guardó il suo avversario e senza avvertire attaccó. Si scaglió in avanti e cercó di colpire con un pugno Marie Terzo, ma non riuscì nemmeno a toccarlo che venne sbalzato indietro da qualcosa che sembrava una massa di fumo grigio.

Senza aspettare Terzo puntó il dito su Gajil e dalla nube grigia spararono fuori degli strani aghi grigi che tagilarono Gajil in diversi punti, dissolvendosi subito dopo.

Gajil ringhió e Terzo sorrise beffardo e disse solo una cosa:

-Particelle di anidride carbonica-

Durante tutto questo non si era mosso di un millimetro.

Gajil si rialzó e piantó bene i piedi per terra.

L'armadio mosse il dito e una specie di muro d'aria investì in pieno il dragon slayer.

Gajil si riparó dietro a un muro di metallo e scivoló all'indietro spinto dalla forza del vento.

Quando il vento cessó Gajil passó al contrattacco e arrivato abbastanza vicino a Terzo poggió una mano sul pavimento e si spinse verso l'alto. Con tutta la sua forza e con la gamba rivestita d'acciaio colpì Terzo sollevando tantissima polvere.

Soddisfatto si allontanó di qualche passo.

Venne peró deluso perchè quando potè vedere Terzo quello era nello stesso preciso punto e sembrava illeso.

-Ma che cazzo...?- mormoró non capendo.

Terzo sorrise.

-Non hai capito, drago? Tu puoi colpirmi quanto vuoi, ma non riuscirai mai a colpirmi! Intorno a me c'è una barriera indistruttibile di vari gas, che nessuno riuscirà mai a spezzare!-

Si mise a ridere.

Furioso Gajil si preparó a distruggere quell'armadio.

 

 

Gray, Juvia e Natsu correvano da ormai due ore e ancora non avevano trovato nulla di "interessante" a detta di Natsu. Stava cominciando a spazientirsi e Gray si preparó psicologicamente a un'oretta abbondante di lamentele Alla Natsu. Gray peró ebbe fortuna perchè in lontananza si sentirono improvvisamente dei rumori che sembravano quelli di una battaglia.

Più si avvicinavano più riuscivano a distinguere i rumori di qualcosa di metallico cozzare ripetutamente contro qualcosa di duro.

Quando sbucarono dalla galleria gli si presentó uno scenario che non avrebbero mai immaginato:

Gajil ansimante e con varie ferite era di fronte ad un uomo armadio che sembrava illeso.

In un angolo una Levy malmessa e apparentemente incosciente era accasciata a una scrivania.

-Gajil!- urló Natsu.

Quello lo guardó e dopo un istante chiese:

-Come hai fatto a passare dalle macerie?-

-Quali macerie?- chiese Natsu stupito.

La mente di Gajil lavorava veloce.

Se loro erano dovuti scappare da un soffitto che crollava e Natsu, Gray e Juvia non avevano notato niente c'era decisamente qualcosa che non andava.

Infatti Terzo piegó le labbra in un sorriso e disse:

-Manipolazione delle particelle di caldo e freddo e suono uguale a illusione...-

Ah, ora si spiegavano molte cose...

-Sparisci Dragneel!- ringhió Gajil.

Natsu lo guardó strano ma poi lui, Gray e Juvia si voltarono e sparirono in un'altra galleria.

 

 

Erza, Wendy e Flare correvano da tantissimo tempo. Ormai erano stanche e le loro gambe non avrebbero più retto un'altra mezz'ora di corsa.

Decisero quindi di fermarsi e farsi una dormita.

Si fermarono e si fecero cadere per terra. Dopo aver sistemato delle coperte per terra si addormentarono di colpo.

 

 

Gajil combatteva da parecchie ore ormai.

Ansimava e gemeva per il dolore procuratogli dalle diverse ferite che aveva riportato.

Per quanto si fosse impegnato non era riuscito a sfiorare nemmeno Terzo, che adesso era ancora in piedi nello stesso punto dall'inzio del combattimento, senza un graffio.

Gajil lo guardava con odio: Com'era possibile che quella sua dannata barriera non si fosse nemmeno incrinata?

Terzo lo guardó con in sorriso di scherno a incurvargli le labbra.

-Sai te lo concedo, sei cocciuto!- scoppió a ridere.

In quel momento nonostante la situazione la faccia di Gajil diceva chiaramente: Ma cosa ci trova di divertente quello?

La risposta arrivó subito:

-Sai, sei così determinato a salvare quella pulce che non ti rendi conto della realtà!- disse Terzo.

Gajil lo guardó scettico.

-E quale sarebbe questa enorme realtà di grazia?- chiese scocciato.

-Questa ENORME realtà, come la chiami tu è in verità molto semplice: Tu Non Puoi Battermi!- Terzo guardó Gajil per vedere la sua reazione.

Dopo un momento di sbigottimento scoppió a ridere.

-Tu...ahaha...lo pensi... Ahahah...davvero?-

Gajil a poco a poco si calmó tornando serio.

-Non prendermi per il culo!- ringhió -Quello che non riuscirà a battere qualcuno qui sei solo e soltanto tu!-

Terzo lo guardó e pensó divertito "Questo è pazzo... Va bè fa nulla, significa che mi divertiró a costo di qualcun'altro..."

Terzo spostó lo sguardo su Levy, cosa che Gajil notó.

Sussurró un debole "no" e prima che potesse fare solo un passo nella direzione della ragazza, lei venne sbalzata via e atteró malamente sul pavimento. I suoi occhi non ebbero alcuna reazione.

Gajil corse nella sua direzione ma lei venne sollevata da una strana massa nera che la tenne come su un cuscino in aria.

-Facciamo un gioco, drago di metallo. Tu sei il principe e io il mago cattivo. Tu da bravo principe devi salvare la principessa superando tutti gli ostacoli del mago cattivo...- disse Terzo con un sorriso.

-Bastardo!- ringhió Gajil. -Come osi toccarla?-

Partì di corsa verso la nuvola che sosteneva Levy ma venne fermato da qualcosa che sembrava una barriera di oscurità. Ci provó ancora e ancora ma gni volta non riusciva a sfiorare nemmeno Levy.

Terzo intanto rideva nel vedere il tormento del "principe".

Dopo una mezz'ora Gajil era piegato con le mano sulle ginocchia, ansimante.

-Cazzo...- mormoró.

Terzo battè le mani.

-Bravo! Bra-vo. Devo dire che la tua insistenza è ammirevole. Quindi decido di fare il gioco ancora più interessante.-

Fece un sorriso sadico e schioccó le dita.

Per un momento non successe niente.

Ma dopo un urlo assordante riempì il silenzio che si era creato.

Levy cominció a dimenarsi e a urlare in preda ad un dolore atroce, gli occhi improvvisamente lucidi.

Gajil sbiancó di colpo e guardó inorridito Terzo.

-Cosa le stai facendo?- sussurró.

Terzo scoppió a ridere, di nuovo.

-Aaah niente di che... Sto soltanto estraendo le particelle di ferro dal suo corpo.... Non so se hai presente, ma fa malissimo...-

La sadicità di quell'uomo era senza limiti.

-Gajiiil!!- strilló Levy cercando di muoversi ma era come imprigionata da quella nuvola nera.

-Levy! Resisti!-

Gajil si voltó furioso verso terzo.

-Questa me la paghi...-

Il suo corpo cominció a rivestirsi di scaglie d'acciaio, così che dopo pochi istanti, sembrava che Gajil avesse addosso la pelle di un drago di metallo.

Scattó in avanti, caricó il braccio e con tutta la sua immane forza colpì Terzo.

All'inizio la barriera lo fermó e Terzo ridacchió dicendo:

-Non riuscirai mai a trapassarla!-

Gajil in risposta strinse i denti a fece ancora più pressione e si sentì un sonoro "crack" di qualcosa che viene spezzato.

Terzo sgranó gli occhi e mormoró un "impossibile" prima di venire travolto dalla potenza del pugno di Gajil che gli si spiaccicó sulla faccia danneggiando pelle, carne, ossa e infine il cervello.

Terzo cadde all'indietro, morto.

Nello stesso istante la nuvola nera si dissolse e Levy cadde a terra finaente libera da quell'agonia.

Gajil si precipitó da lei.

Prese in braccio quel piccolo corpicino che in questo momento tremava. Levy ansimava con gli occhi chiusi. Gajil chinó la testa per appoggiare la sua fronte alla sua. Levy aprì gli occhi e lo guardó con lo sguardo offuscato dalle lacrime.

Gajil la guardó e chiese solo:

-Ti fa tanto male?-

-Resisteró...- disse Levy con una smorfia.

Gajil la guardó e senza una parola premette delicatamente il torace della ragazza. Lei strilló per il dolore e rimase ansimante a fissare Gajil.

-A quanto pare non stai bene- disse quello sarcastico.

Levy ridacchió ma poi fece una smorfia e tossì sangue, che le scivoló giù per il mento andando a insozzare ancora di più la maglietta già abbastanza sporca.

Gajil la sollevó tra le braccia il più piano possibile.

Creó un piccolo uccellino di ferro, premette un pulsante sulla sua testa e disse:

-Ragazzi, non vi raggiungeró perchè ho appena salvato la nanetta che è piuttosto malmessa, quindi staremo in questa sottospecie di biblioteca fino a quando non tornerete a prendeci.-

Dopodiché l'uccellino voló via.

Gajil guardó Levy e fece una specie di mezzo sorriso e disse:

-Nanetta, mon ci muoviamo di qui finché non starai un po' meglio.-

Lei fece per protestare ma lui le tappó la bocca e disse:

-E non provare a contraddirmi perchè l'estrazione del ferro dal corpo è una delle forme peggiori di tortura che ci possano essere. Il ferro ti esce dal corpo trapassando la carne.-

Levy lo guardó stupita.

-Credimi se ti dico che ne so qualcosa sul ferro.- disse dopo un po'.

A questo punto a Levy cominciavano a chiuderai gli occhi, ma prima di sprofondare tra le braccia di Morfeo disse due parole:

-Grazie... Gajil...-

 

 

Angolino Ika...

Ed eccolo quiiii!

Dopo settimane ho pubblicato!!

Lo so che è una rottura di scatole il fatto che io sia solo al settimo capitolo (mi pare) dopo mezzo anno.

Vabe cercheró veramente di pubblicare la storia più spesso.

Gracias

Ika

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Capitolo 8
*** Fatti più o meno dolorosi, ma sempre dolorosi. ***


Comincio col scusarmi per questo grandissimo ritardo, come avrete già capito non sono molto brava a rispettare i tempi, e così non aggiorno mai in tempo (gioco di parole stupido).

Quindi non aspettatevi aggiornamenti molto regolari, perché il mio senso del dovere è poco sviluppato ed io ci metto trent'anni anche solo per scrivere un capitolo...

La prossima ff cominceró col scriverla interamente sul computer e poi la pubblicheró su efp, in questo modo non ci dovrebbero più essere problemi.

Ecco, ci tenevo a dire questo.

Fatti più o meno dolorosi, ma sempre dolorosi.


Gray, Juvia e Natsu  Avevano già da tempo lasciato la biblioteca, e ora correvano, com'era facile presumere.

Avevano fatto numerose pause, sfiniti da quelle giornate tumultuose.

Erano decisi a trovare Erza e i loro compagni restanti.

Li cercavano da ore peró di loro ancora nessuna traccia.

Non avevano incontrato biforcazioni, quindi dovevano per forza essere dentro quel tunnel.

A quanto pare avevano fortuna, infatti dopo un paio di minuti, scorsero delle persone sdraiate sul pavimento.

Quando si avvicinarono, riconobbero i loro compagni che dormivano, probabilmente esausti dagli avvenimenti della giornata.

Natsu fece cenno ai suoi compagni di viaggio di tacere per non svegliare i loro amici bisognosi di sonno.

Si sedette per terra e cominció a far vagare la mente.

Era da ormai tre giorni che affrontavano quella missione.

Questo significava che ne avrebbero avuti solo altro quattro per salvare Lucy, che a detta di Levy, poteva resistere al massimo una settimana su quel maledetto artefatto magico. Dovevano assolutamente sbrigarsi. Per fortuna Gray si era ripreso perfettamente dal combattimento con Niroku e Juvia stava altrettanto bene.

Dal fondo della galleria si sentì improvvisamente uno strano suono, come di qualcosa di meccanico in avvicinamento.

Natsu si mise subito sulla difensiva e mano a mano che il suono si avvicinava, cominciava a scorgere qualcosa di piccolo che volava verso di loro. Appena fu abbastanza vicino, Natsu prese in mano l'oggetto che si riveló essere un piccolo uccellino di ferro.

L'ucellino aprì il becco e sorprendendo tutti parló con la voce di Gajil:

-Ragazzi, non vi raggiungeró perchè ho appena salvato la nanetta che è piuttosto malmessa, quindi staremo in questa sottospecie di biblioteca fino a quando non tornerete a prendeci.- 

Natsu sospiró.

-Questa è fatta, almeno loro due sono al sicuro...- disse Natsu sollevato.

In quel momento sentì la voce di Erza dietro di sè:

-Natsu, Gray, Juvia?  Siete voi?-

Natsu si voltó di scatto e saltó addosso a Erza.

Per sua sfortuna fu praticamente buttato contro il muro, talmente forte se lo si scrolló di dosso Erza.

-Certo!- Urló lei -Certo che sei tu! Chi altri sarebbe così stupido da saltarmi addosso appena mi sveglio?-

Natsu si mise seduto massaggiandosi la testa e mugugnando qualcosa sul prezzo da pagare per essere amico di Erza.

La rossa dopo essersi calmata un pochino, si rivolse a Juvia:

-Dimmi un po',Juvia. Come avete fatto a superare quel chilometro o più, di tunnel crollato?-

Juvia la guardó interrogativa.

-Quali macerie? Juvia non si è accorta di nulla...- 

Gray e Natsu annuirono energicamente.

-È molto strano...- disse Erza pensierosa. Ad un tratto sbattè il pugno sul palmo dell'altra mano ed esclamó:

-Ma è ovvio! Stanno giocando con noi!-

Tre teste si voltarono a guardarla senza capire.

Erza sospiró premendosì le dita sulle tempie e massaggiandole energicamente.

-Possibile che non capiate MAI niente?! In questo viaggio avrete compreso forse l'uno per cento di quello che vi ho detto! Bene saró breve. Avete in mente quel tizio contro il quale combatteva Gajil?- tre teste annuirono in sincrono e Natsu disse -L'armadio-

Erza annuì e continuó -bene, quello lì sapeva manipolare le particelle intangibili quindi anche l'aria, di conseguenza sapeva produrre illusioni ottiche nell'aria. Ebbene quel crollo doveva per forza essere un'illusione.-

Erza annuì convinta.

-Ed ora, svegliamo queste qui e andiamo a salvare Lucy, poi distruggiamo questi buffoni e ricreiamo l'ordine nel mondo e poi ce ne andiamo a casa.-

Erza dopo aver detto tutto questo molto velocemente scrolló le povere Wendy e Flare e in meno di cinque minuti stavano di nuovo correndo. (Mamma mia, questa fic comincia a diventare noiosa, forse dovrei cambiare il titolo da "aspettami verró da te" a "Aspettami che passeró tutta la vita a CORRERE da te" NdA)


Così i nostri cari amici maghi di Fairy Tail passarono i prossimi tre giorni ad avvicinarsi al centro della montagna dove secondo le loro informazioni doveva trovarsi Lucy.

La tensione aumentava ogni giorno di più, fino a quando il terzo giorno di corsa i nostri amici sembravano una bomba ad orologiera pronta ad esplodere in ogni momento.


Da un'altra parte nella montagna...


-Allora capo, cosa ne pensa?- disse un'acuta voce femminile all'individuo che doveva essere un suo superiore.

La persona in questione  disse:

-Mia cara Greetain, hai fatto un ottimo lavoro con quella maga bionda, hai praticamente distrutto le sue barriere mentali.- la voce dell'uomo si zittì un attimo. -Nonostante ció, quella giovane maga ha una forza di volontà che non va sottovalutata.-

La donna annuì pensierosa.

-Ha ragione master, nonostante io le abbia fatto vedere e provare atrocità immonde, lei non ha ancora ceduto e in questo modo non credo che riusciremo a procedere con il progetto "mahō no yūhi" (=tramonto magico, nel senso di far tramontare la magia NdA)- disse la donna chiamata Greetain.

L'uomo davanti a lei sorrise.

-Greetain, non ti devi preoccupare, conosco il tuo potere e so cosa hai fatto a quella maga. Non avresti potuto fare di meglio, ma la sua mente è troppo forte per essere corrotta. Vedi quella maga è effettivamente una di Fairy Tail. I maghi di quella gilda sono sempre stati particolarmente cocciuti e forti nello spirito.-

Il mago si fece pensieroso.

-Quella maga peró puó essere forte nella mente quanto vuole, ma il suo corpo ormai è debole.-

Greetain lo guardó interrogativa.

-Non capisco, master...-

L'uomo ghignó.

-Sto dicendo che quella donna ha un corpo debole. Questo significa che non dovremmo torturarla mentalmente ma... Fisicamente, e si da al caso che noi abbiamo un ottimo esperto di torture con noi. Vedi, tre giorni fa ho mandato Grieg da lei...-

Gli occhi di Greetain si fecero grandi per l'eccitazione e la sopracitata scoppió in una folle risata seguita dal suo master.

-Vedrai mia cara, quando Grieg avrà finito con quella ragazza, lei ci obbedirà senza fiatare, ed a quel punto noi avremo vinto!-

Esclamó il master.

-E in quanto a Fairy Tail?- chiese Greetain.

Il master si passò una mano sul mento.

-Mh... Sono abbastanza forti, se non altro hanno sconfitto Marie e Niroku, è notevole, quei due erano al tuo stesso livello... Dovrai fare attenzione quando ti scontrerai con loro...-

Greetain sgranò gli occhi ed esclamò:

-Ha intenzione di farli arrivare fino al centro?-

Il suo master la guardò e rispose pacato:

-Le loro facce saranno molto divertenti quando arriveranno al centro del mio corpo ed assisteranno impotenti al Tramonto Magico...-


Facciamo qualche passo indietro nel tempo nel centro esatto della montagna...


Lucy alzó debolmente la testa.

Quella strega con i capelli verdi le aveva praticamente rovinato il cervello.

Le aveva fatto provare dolori inimmaginabili, le aveva mostrato i suoi compagni prigionieri e torturati nel peggiore dei modi, infine le aveva mostrato la cosa peggiore.

Natsu steso per terra in un lago di sangue con il petto dilaniato da ferite grottesche, morto.

Lucy aveva urlato e pianto, aveva chiesto di lasciarla in pace, ma non si era arresa.

Arresndersi significava la vittoria di queste persone crudeli, e la fine del mondo così come lo conosceva lei.

E lei non voleva che accadesse, avrebbe lottato fino all'ultimo, sarebbe anche morta se necessario, ma non avrebbe lasciato vincere quei cinque esseri malvagi che formavano Black Reason.

Ad un tratto sentì dei passi avvicinarsi.

Senza guardare la persona che le si stava avvicinando disse debolmente:

-Sei ancora tu strega maledetta? Non sei ancora soddisfatta di come mi hai ridotta?-

Non ricevette nessuna risposta, finché non sentì un uomo risponderle pacato:

-Mi dispiace ma io non sono Greetain, io sono Grieg e sono molto più cattivo.-

Lucy rabbrividì.

Quella voce era fredda come il ghiaccio e tagliente come un rasoio.

Alzó piano la testa e l'uomo che si trovó davanti la fece tremare di paura.

Era un uomo bellissimo.

Nessun velo di barba gli copriva il mento, il naso era dritto e gli zigomi pronunciati. I capelli erano tenuti lunghi come quelli di Gajil ed erano di un tenue argento. Nonstante ció non sembrava vecchio, anzi, poteva sembrare al massimo dell'età di Luxus.

Quello che peró colpì di più Lucy furono gli occhi.

Due specchi rosso fuoco, due pozzi di sangue profondi ed infiniti.

Erano talmente intrisi di malvagità e sadicità, che Lucy senza accorgersene cominció a dimenarsi.

L'individuo davanti a lei sorrise e poggió la mano sul ventre di Lucy che si bloccó con il cuore in gola ed il respiro strozzato e veloce.

Il mago di fronte a lei parlo con voce suadenete:

-Non ti dimenare, tanto non potrai scappare... Vedi, Greetain è brava a torturare mentalmente e di solito è molto efficace, peró con te non funziona, e quindi entro in azione io, che uso metodi un po' più... Tradizionali.-

Con un gesto della mano fece apparire un tavolo pieno dei più svariati coltelli e strumenti da tortura. Lucy si fece sfuggire un lamento involontario e Grieg la guardó scuotendo la testa con disapprovazione.

la squadró da capo ai piedi e poi esordì:

-Sei veramente molto bella, sarebbe un peccato rovinare un volto così armonioso...- posó le dita sulla guancia di Lucy -Quindi penso che comincieró da qui.- Con uno scatto la sua mano si spostó sull'addome di Lucy.

-In questo caso... Questi,- le strappó i vestiti di dosso -Non ti serviranno più- gridó il mago con voce potente.

Lucy sbarró gli occhi.

Da uomo pacato che si era mostrato all'inizio il mago si trasformó in un essere senza freni.

Prese uno dei molti coltelli che erano sul tavolo e lo conficcó a fondo nel fianco di Lucy che gridó di dolore.

-Vedi...- disse Grieg tra i denti rigirando il coltello nel fianco di Lucy che ormai aveva il volto rigato dalle lacrime -La tortura è un'arte. Consiste nel provocare dolore all'avversario senza peró danneggiare gli organi vitali in modo da tenerlo in vita il più a lungo possibile. Ed è esattamente quello che sto facendo io con te. Quindi ti pongo una domanda: hai intenzione di smettere di bloccare il tuo potere magico facendo finalmente accelerare questo maledetto progetto?-

Lucy fece una faccia stranita. Come se ne erano accorti?

Grieg sorrise sadico vedendo l'espressione della maga.

-Ma certo che ce ne siamo accorti, tu cosa credevi? Ammetto che all'inizio non capivamo perchè il progetto procedesse così lentamente, ma poi ci fu tutto chiaro. Allora stellina... Qual'è la tua risposta?-

Lucy lo guardó con odio tra le lacrime e disse:

-Potete torturarmi quanto vorrete ma io non cederó!-

Grieg fece una faccia compiaciuta.

-Lo prendo per un no- mormoró.

Prese un altro coltello conficcandoglielo giusto sopra il seno destro nudo.

Lucy urló per l'orrore e il dolore.

-Ci sarà da divertirsi!- ululó Grieg facendo cominciare l'infarno per Lucy.


Gajil, dopo la sconfitta del cosiddetto armadio, sempre nel passato...


Aveva sconfitto Marie terzo con non poca difficoltà, ma a quale prezzo.

Levy era stata ferita gravemente.

Gajil guardava preoccupato Levy e si chiedeva come poteva aiutarla.

Dopo quel terribile trattamento da parte di quell'armadio, Levy era messa malissimo. Tutto il suo corpo era un'unica ferita e appena la si toccava lei cacciava un grido di dolore.

Gajil non aveva la minima idea di come farla sentire meglio e continuare la missione con Levy in quelle condizioni era fuori discussione.

A tutti i suoi problemi si aggiungeva anche il fatto che Levy, da incosciente qual'era, continuava a cercare di alzarsi, con insuccessi molto dolorosi per sè stessa.

-Levy...- disse Gajil esasperato dopo l'ennesimo tentativo di Levy di alzarsi.-tu stai male, se non te ne sei accorta!-

Levy fece una faccia offesa.

-Non è vero io sto be...- non fece in tempo a finire che Gajil le tappó la bocca.

-Se provi a dire che stai bene giuro che te la faró pagare.- la osservó e vide il suo vestitino tutto incrostato di sangue e sudore appiccicato alle ferite su tutto il corpo di Levy.

Stette un attimo in silenzio e poi scosse la testa e mormoró -Ma guarda cosa mi tocca fare...- 

Il più delicatamente possibile prese Levy in braccio e cominció a guardarsi intorno.

Una volta che Marie terzo era morto l'illusione della biblioteca era sparita e i due si trovavano in una grande grotta con un laghetto a centro.

Gajil si diresse verso l'acqua con passo deciso e posó Levy sul bordo del lago.

Quando cominció a toglierle lentamente il vestito di dosso, Levy cominció ad urlare per il dolore e contemporaneamente protestare, ogni tanto Gajil si chiedeva come facesse.

-Si puó... Aaaahi!.... Sapere cosa.... Argh! ....stai facendo?- disse lei tra un grido e l'altro.

Gajil la guardó interrompendo un attimo il lavoro.

-Ti sto togliendo la maglietta in modo da poterti pulire le ferite. Se no si infettano!-

Levy lo guardó completamente rossa in volto.

Gajil ghignó.

-Oh, non ti preoccupare, tanto non c'è poi molto da vedere...-

La faccia di Levy non poteva essere più arrabbiata, ma Gajil continuó con la sua opera di svestimento.

Quando finalmente era riuscito a toglierle la maglietta, rimase di sasso di fronte a quello che gli si parava davanti.

L'intero corpo di Levy dalla vita in su era completamente coperto di piaghe.

Il sangue stillava lentamente da ogni ferita.

Dopo essersi sbloccato Gajil si chinó sopra la piccola maga e la guardó bene negli occhi.

-Non ti mentiró- disse -Quello che faró adesso ti farà molto male ma devi restare ferma così riusciró a finire prima.-

Ora finalmente zitta e ferma annuì con gli occhi grandi per la paura.

Gajil strappó un lembo della maglietta di Levy e la intinse nell'acqua.

Poi cominció l'operazione.

Ad ogni ferita Levy urlava, ma stava ferma e non si muoveva.

Dopo un'ora Gajil aveva finalmente finito.

Mise giù lo straccio e osservó il suo operato: decisamente meglio.

Poi si avvicinó a Levy che tremava e piangeva stesa per terra.

Gajil le prese la mano e lei singhiozzó.

-Gajil...- sussurró e il drago di ferro si fece attento.-Io non sto bene... Avevi ragione tu...- respirava a fatica, il piccolo petto che faceva su e giù.-Mi fa male....-

Gajil le strinse leggermente la mano e annuì piano accarezzandole i capelli.

-Lo so Levy. Credimi lo so.-

Levy lo guardó e cercó di sorridere.

-La sai... Una cosa?- chiese al dragonylayer.

-No, cosa?- rispose lui.

-Sono felice che tu sia venuto a salvarmi...- dosse lei.

Gajil la guardó e poi fece una cosa che sorprese Levy: Sorrise e disse:

-Si, anch'io sono felice di essere arrivato in tempo.-

Levy sorrise e disse già mezza addormentata:

-Buonanotte Gajil...-

Gajil sorrise scuotendo la testa.

Si tolse la casacca che portava e la mise addosso a Levy.

La osservó mentre dormiva e constatò che sembrava proprio una bambina.

Sorrise tra se e se e mormoró verso se stesso:

-Quanti anni hai, Levy?-


Torniamo al presente...


Questi ultimi tre giorni erano stati i peggiori per Natsu.

I primi giorni si erano separati e lui era ancora pieno di speranza e buon umore. Man mano che la missione continuava peró, il suo umore peggiorava sempre di più. Ora il suo pensiero fisso era: e se arrivassimo in ritardo?

Mancava solo un giorno ormai, fino a che sarebbe passata una settimana, e per quanto fosse stata forte Lucy, sapeva che chiunque sarebbe morto, se la sua magia venisse assorbita. Per questo quando finalmente vide la fine del tunnel nel quale correvano ormai da sei giorni, non fece i salti di gioia come si poteva pensare, ma speró solo ardentemente di non essere arrivato in ritardo.

Corse più veloce e sbucó al centro della montagna.

La vide subito, lì.

Era incatenata ad un cerchio magico, nuda, con vari coltelli infilzati un po' dappertutto e molte ferite, alcune fresche, altre vecchie di un paio di giorni.

Quando il cervello di Natsu ebbe registrato tutto questo si spense per un attimo.

Così Natsu si bloccó come se fosse stato di pietra con gli occhi fissi sulla persona davanti a lui, incapacitato a ragionare.

Poi qualcosa nella sua mente fece click, e lui comprese finalmente ció che stava succedendo.

Fece uscire dal suo corpo tutto, tramite un ruggito.

Era un vero ruggito di drago dove erano racchiusi tutto il suo dolore, la rabbia, il rancore verso se stesso per non aver potuto impedire tutto questo.

Così quando finalmente si calmó, i suoi occhi diventarono due pozzi di fuoco e lui disse:

-Venite fuori, così vi posso uccidere!-



Così siamo alla fine di questo capitolo!

I salti temporali sono molto differenziati, quindi mi auguro che siate riusciti a collocarli nel tempo della storia...

Che dire, io ci ho infilato un po' di cose.

Finalmente la corsa è finita, il progetto si chiama tramonto magico, sono apparsi il master ed il suo braccio destro Grieg (che si è rivelato per ció che è), Ovviamente un po'di GaLe, e il nuovo mistero: cosa intendeva il master con „quando raggiungeranno il centro del mio corpo“?

Alla prossima (o alle recensioni, come preferite) e ciao!


Ika


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Capitolo 9
*** Sei venuto! ***


Sono di nuovo qui!

Questo capitolo sarà decisivo per la storia e puó essere che questa follia finirà proprio qui...

Inoltre ci tenevo a dire che la storia ha ormai più di 4000 visualizzazioni e io sono felicissima perché questo per me è un numero molto alto (so che ci sono storie che raggiungono un numero stratosferico molto più alto del mio di visualizzazioni, ma io sono comunque molto contenta!) 

Quindi grazie a tutti quelli che mi seguono assiduamente, grazie a quelli che recensiscono e grazie a tutti i lettori occasionali che capitano su questa storia casualmente!



Sei venuto!


-Venite fuori così vi posso uccidere!-


Natsu era furioso.

Lucy era in condizioni pietose e lui non poteva tollerare la vista di quelle lame conficcate nella sua pelle nuda. Il resto dei maghi uscì dal corridoio e rimase impalato a guardare.

-Lucy!- gridó Erza. Cercó di correre per raggiungerla, ma venne sbalzata indietro da un movimento repentino del terreno.

Erza si rialzó subito e chiese stupita:

-Che cos'era?-

Prima che qualcuno potesse rispondere Wendy gridó indicando un punto davanti a loro:

-Guardate lì!-

Tutti si voltarono a guardare il punto che intendeva Wendy e videro il terreno ribollire e una massa indistinta formarsi sotto i loro occhi nelle fattezze di un uomo.

L'uomo in questione aveva l'aspetto di un cinquant'enne. I capelli castani erano attraversati da alcuni fili grigi e tenuti corti. Intorno agli occhi alcune rughe d'espressione rendevano riconoscibile l'uomo come uno che rideva, o si infuriava, molto.

Tutto nel suo viso esprimeva gentilezza, ma una cosa lo tradiva: gli occhi.

Due specchi di nuvole temporalesche dai quali traboccava cattiveria e crudeltà. 

-Buongiorno.- disse guardando ognuno di loro negli occhi. Anche la sua voce trasudava pacatezza e dava un senso di calma e affetto. 

-Sono molto impressionato che siate riusciti ad arrivare fin qui. Avevo messo di guardia al mio corpo alcuni uomini, dei quali ne avete sconfitti due, mentre gli altri siete riusciti in qualche modo ad evitarli. I miei complimenti.-

I maghi lo guardavano senza espressione cercando di valutare quello che diceva.

-In che senso li hai messi di guardia "al tuo corpo"?- fu l'unica delle molte domande ad essere posta da Flare.

L'uomo fece una faccia compiaciuta.

-Speravo proprio che me lo chiedessi, vado molto fiero della mia magia. Vedi, tutto questo,- alzo le braccia e le fece girare in tondo -si puó considerare il mio corpo. Ho il completo controllo su questo posto.-

Mosse un braccio con noncuranza e il pavimento si increspó in sincrono al suo movimento seguendo il suo arto.

-Posso muovere questa montagna a mio piacimento. Posso compiere movimenti piccoli,- piegó il dito e fece spuntare dal terreno uno spunto ne di roccia a grandezza d'uomo - e movimenti più grandi...-

Alzó le braccia e battè le mani una contro l'altra sulla testa. In sincrono nella parte più lontana della grotta due pareti rocciose si scontrarono con uno schianto assordante.

Natsu cercava di mantenere la calma ma fremeva per la rabbia.

-E quindi?- domandó al mago di fronte a loro.-Perché ci fai vedere tutto ció?-

Il mago fece un sorriso sghembo e disse con disinvoltura:

-Perché come master della gilda Black Reason, io Ouran, vi chiedo di unirvi a noi.-

Il silenzio regnó sovrano per un  attimo che parve infinito ai membri di Fairy Tail, venne spezzato da una risata amara proveniente da Natsu.

Dopo essersi fermato guardó il master di Black Reason ed esplose.

-Ma mi prendi per il culo? Prima rapisci le nostre più care amiche e le tratti come stracci per pulirti le scarpe. Noi veniamo a riprendercele e tu provi ad ucciderci mandandoci contro delle mezze seghe che sanno solo parlare. Noi per sei giorni corriamo in questo labirinto di corridoi infiniti e finalmente giungiamo da Lucy e incontriamo te. Tu cosa fai? Diventi carino e coccoloso e ci proponi di unirci alla tua gilda.- Natsu stava ansimando per la sfuriata e guardava con odio Ouran. -Io sono venuto qui con un unico obbiettivo: portare a casa Lucy. E non mi importa se per farlo dovró uccidere tutti voi coglioni di questa gilda di merda e distruggere questa montagna! Porteró a casa Lucy e interromperó questo progetto folle e Lucy starà di nuovo bene! Quindi sai che ti dico? Andate a 'fanculo, tu e la tua proposta!- sputó Natsu.

Il gelo caló sulla grotta e il viso di Ouran divenne di marmo. 

-Lo prendo per un no.-

Schioccó le dita e subito si materializzarono accanto a lui un uomo dai capelli grigi ed una donna con lo sguardo folle.

-Greetain, Grieg- disse Ouran apostrofando i suoi due sottoposti -sbarazzatevi di queste palle al piede.-

Detto questo Ouran battè le mani e dal terreno uscirono almeno duecento soldati di roccia che insieme a Grieg e Greetain trascinarono in una violenta battaglia Fairy Tail. 

Mentre Erza, Wendy e Flare erano impegnati combattere Grieg e Greetain, Gray Juvia e Natsu mietevano soldati di pietra uno dopo l'altro.

Mentre Natsu bruciava l'ennesimo soldato di pietra, vide Ouran avvicinarsi al circolo magico e posare le mani sul corpo esanime di Lucy, mollemente attaccato al cerchio di pietra.

Quando Natsu capì quello che stava per fare Ouran, era ormai troppo tardi. Il corpo di Lucy cominció a sprigionare una potente luce blu che andó a formare un sigillo sopra il cerchio magico. Gli occhi e la bocca della maga stellare si aprirono in un muro grido di terrore, senza peró emettere alcun suono e il suo corpo fu scosso dalle convulsioni. Gray che aveva visto tutto urló:

-Vai Natsu! Qui ci pensiamo noi!- 

Per una volta completamente d'accordo con l'amico, Natsu schizzó via avvicinandosi sempre di più a Lucy ed Ouran che lo guardó malefico e ghignó.

-È troppo tardi piccolo mago!-disse a gran voce.-Non vedì che il sigillo si sta già formando? Questo significa che mancano al massimo tre ore perché tutta la magia di fiore venga assorbita e catapultata nell'oblio! Rassegnati piccolo mago, non hai più speranze ne per salvare la magia ne per salvare la tua amica!-

Natsu cominció a fumare per la  rabbia. Il fuoco dentro di lui cominciava a farsi sempre più rovente, smaniando per uscire da quel contenitore umano troppo fragile per contenere un simile calore.

-Ecco drago!- urló ancora Ouran.-Il tuo fuoco finirà per consumarti, la tua pelle non puó contenere un simile calore!  Quindi sbollisci la tua rabbia e osserva la decaduta della magia, perchè tra tre ore sarà tutto finito!-

A questo punto Natsu esplose: Le fiamme gli invasero il corpo e la mente, bruciando impetuose. 

-La mia pelle non è abbastanza resistente dici?- ringhió Natsu.

Gridó e il fuoco divampó fino a circondarlo completamente. Sulla sua pelle cominciarono a formarsi scaglie e i suoi canini si fecero più appuntiti.

-Questo lo vedremo! E per la cronaca, tre ore sono anche troppe per farti fuori!- urló Natsu, dopodiché partì all'attacco.



Gajil era preoccupato. Da una parte per i rumori che sentiva rimbombare nelle molteplici gallerie, dall'altra per Levy. Dopo che le aveva pulito le ferite, due giorni fa, si era addormentata. In quel momento sembrava stare meglio, ma con il passare delle ore aveva cominciato ad ansimare, tremare e il suo viso si era arrossato. Quando poi Gajil le aveva posato una mano sulla fronte si era spaventato: Levy era bollente. Aveva subito cominciato a bagnarle la fronte per abbassare la temperatura, ma non accennava a migliorare. Quando poi si era messa a tremare per il freddo, non avendo nulla con cui coprirla l'aveva stretta a sè pe donarle più calore possibile. Dopo due giorni Levy non accennava a migliorare, si svegliava ogni tanto, delirava e poi ricadeva in un sonno pesante farfugliando parole sconnesse. Gajil poteva solo sperare che gli altri suoi compagni riuscissero a fare in fretta in modo da poter tornare a casa. Ormai sentiva i rumori di una battaglia lontana, schianti assordanti, clangori di spade ed esplosioni, ed infine qualcosa che non sapeva classificare: un potente ruggito che gli ricordava vagamente quello di un drago, ma assomigliava anche al suono del fuoco. Gajil aveva subito capito cosa stava succedendo. Avevano finalmente trovato la barbie ed ora stavano combattendo per la magia. Strinse i pugni.

Perchè non poteva essere lì anche lui? Avrebbe tanto voluto sgranchirsi le ossa.

Poi il suo sguardo cadde sulla piccola figura tremante che stringeva tra le braccia. Il suo sguardo divenne impercettibilmente meno duro e il drago di ferro pensó sorridendo tra se e se: 

"Perchè c'è lei!"




Durante il combattimento tra Natsu e Ouran una parte del soffitto era crollata separando i maghi di Fairy Tail, Grieg e Greetain da Ouran e Natsu. Ora Erza, Wendy, Flare, Gray e Juvia stavano cercando di aprire un varco tra le macerie per giungere dall'altra parte. I rumori della battaglia erano ormai cessati da alcuni minuti, questo significava che Natsu doveva aver vinto. I maghi di Fairy Tail avevano sconfitto dopo un breve combattimento i restanti membri di Black Reason, mettendosi subito all'opera per raggiungere Natsu. Quando finalmente riuscirono a passare l'enorme muro di macerie, si trovarono davanti ad una devastazione totale. Il terreno era pieno di spacchi, dune e spuntoni rocciosi, e le pareti erano completamente nere di fuliggine.

In un angolo giaceva il corpo carbonizzato di Ouran, circondato dai frammenti del circolo magico, ormai inutilizzabile. La magia una volta immagazzinata in esso stava ora uscendo dal cratere vulcanico diffondendosi nel cielo tornando verso i proprietari.

I maghi non poterono far altro che gioire in un primo momento, ma appena spostarono lo sguardo il loro cuore quasi si fermó.

Natsu era inginocchiato sopra alla figura del corpo di Lucy coperto dalla sua casacca. Non si riusciva a vedere il suo viso, ma le spalle erano scosse da lievi tremiti. Erza sconvolta sussurró:

-Natsu...- 

Il drago di fuoco sollevó lentamente la testa e dopo un attimo, con gli occhi offuscato dalle lacrime, riuscì a mettere a fuoco i suoi amici.

-Ragazzi...- sussurró -Siete voi?- 

I maghi erano sconvolti. Non avevano mai visto Natsu in quello stato. Gli occhi lucidi e lo sguardo così triste e straziato dal dolore che non rimaneva nulla del ragazzo spensierato che conoscevano.

Erza si avvicinó a Natsu e stupendo tutti lo abbracció.

-Cos'è successo?- chiese al suo amico che stringeva tra le braccia.

-Lei...- cominció Natsu con la voce spezzata -L...l...lei... Non rsspira!- 

Erza si paralizzó per un attimo.

Nella grotta regnó un silenzio tombale. Wendy si portó le mani alla bocca con le lacrime che scendevano sulle guance. Gray pallido come un cencio strinse a sè Juvia accarezzandole i capelli, mentre lei gli inzuppava i vestiti. Solamente Flare sembrava semi-indifferente alla "morte" di Lucy.

Si sentì uno schianto, che fece sobbalzare tutti, risvegliandoli dal loro stato di torpore.

Natsu aveva la faccia schiacciata nel pavimento, un enorme bernoccolo sulla testa. Erza era in piedi davanti a lui con il pugno alzato, furente.

-Ma dico ma sei stupido! Vedi che non respira e te ne stai lì a disperarti senza fare nulla? Non capisco cosa ti abbia fatto rammollire così tanto, ma il Natsu che conosco non si arrenderebbe certo per così poco! Vedrai che riusciremo a farla sopravvivere! E adesso vedi di fare quello che ti dico!- 

Dopo aver fatto un paio di respiri profondi, chiamó Wendy e le disse di attivare il suo potere guaritore, mentre lei cercava di far pompare il cuore di Lucy.

Natsu intanto le teneva la testa carezzandole la fronte pallida e i capelli sporchi. 

-Dai...dai...dai Lucy!- mormorava il dragonslayer. -Non puoi morirmi adesso! Dopo tutta la strada che ho fatto per ritrovarti... Vedi di guarire se no con chi andró in missione?- le lacrime scendevano copiose dai suoi occhi.-Senza di te non riusciremmo a concludere nulla... Quello stupido ghiacciolo ed io finiremmo per perdere la pazienza ed Erza diventerebbe così violenta da distruggere tutto... Devi tornare Lucy!- il suo corpo fu scosso da dei singhiozzi mentre le lacrime traboccavano da quegli occhi di solito così vivaci piovendo sulla fronte di Lucy.

-N..N...Natsu...- 

In un primo momento Natsu non comprese veramente quello che era successo, ma quando alzó gli occhi incontró quelli marroni di Lucy. 

-Natsu...- mormoró ancora la maga stellare.-Non...non piangere... Sorridi... Sei così bello quando sorridi...- 

Natsu si riscosse ed annuì asciugandosi gli occhi.

-Ecco... Così va meglio...- soffió Lucy -Alla fine... Sei venuto... Lo sapevo...-

Cadde nell'oblio del sonno con il sorriso sulle labbra.

Erza guardó Natsu e sorrise.

-Natsu... Adesso il suo cuore batte...- disse -Torniamo a casa.-




Angolino di Ika


Eccoci!

Hehehe oggi non è così tardi!

Ho aggiornato primaaaa!

Questo è sentirsi realizzati!

Allora che ve ne è parso?

Ho fatto veramente molta fatica a scrivere questo capitolo, infatti non riuscivo a descrivere la scena dove i maghi ed Ouran cominciavano lo scontro. La prima versione era che Ouran prendeva Lucy e scappava poi Natsu lo inseguiva, peró poi non sapevoche fare con il cerchio magico. Così dopo circa altre dieci versioni, sono giunta a questa che avete letto, anche se sinceramente non so se è la migliore... Ditemelo voi!

Alla prossima

Ika


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Capitolo 10
*** La cosa migliore ***



Ebbene no! Non è finita ancora! Qualcosa mi dice che ci saranno ancora almeno quattro capitoli... Sorgerà un piccolo problema... Ma non vi anticipo più nulla! La mia bocca è cucita.
Come ho già detto ad alcuni, questo è un capitolo Gruvia!

È un po' cortino (un po' tanto) ma non preoccupatevi, è solo perchè non succedono cose rilevanti (anzi per la precisione ne succede solo una, per grande gioia dei membri del Gruvia fan club).



La cosa migliore



Natsu teneva Lucy in braccio, mentre con i suoi amici correva il più veloce possibile per sfuggire alla montagna che aveva cominciato a crollare. Con Gray e Juvia che si tenevano per mano, Flare, Wendy ed Erza, percorreva i corridoi a ritroso mentre questi svariate centinaia di metri dietro di lui crollavano.
-Ragazzi!- urló Natsu cercando di non sballottolare troppo Lucy che pendeva inerme tra le sue braccia.-Siamo sicuri che questa sia la strada giusta?!-
-Certo imbecille! E non rallentare altrimenti finiremo tutti sepolti!- gli rispose Erza urlando.
In effetti era la strada giusta, infatti dopo un po' si aprì loro davanti un'enorme grotta familiare, dove c'era già Gajil pronto a partire con una Levy febbricante sulla schiena. Senza una parola si unì al gruppo e cominció a fuggire con loro. Dopo un tempo che sembrava interminabile, i maghi videro finalmente la luce che segnava la fine del corridoio, sbucarono infatti poco dopo, all'aria aperta. Fecero per fermarsi ma Erza tuonó:
-Non fermatevi! Se lo farete verrete schiacciati dalla montagna!-
Così continuarono a scappare ancora per alcuni kilometri, fermandosi poi in una radura lontana dalla montagna quanto bastava per non rimanere travolti dai massi che crollavano dal monte.
Restarono lì ancora un po' contemplando in silenzio la lenta distruzione del luogo che era stato per una settimana la loro condanna. Si rimisero in moto dopo una ventina di minuti, diretti finalmente verso casa.



Gray era da solo su uno dei balconi della gilda, a contemplare il cielo. Dopo il crollo della montagna erano riusciti a trovare miracolosamente un carro disposto a portarli a Magnolia. La mancanza della magia aveva causato gravi danni alle città, vari gruppi di criminali da strada si erano dati da fare in tutte le città più grandi, rubando, uccidendo e distruggendo tutto, approfittando del fatto che non ci fosse nessun mago intorno che avrebbe potuto fermarli. Erano giunti a magnolia in piena notte, ed erano corsi subito alla gilda. Avevano bussato fino a quando non era arrivato il master che all'inizio aveva creduto di avere le allucinazioni, poi li aveva abbracciati quasi soffocandoli e poi li aveva picchiati urlando perché non erano ancora all'ospedale. Così avevano portato Levy e lucy all'ospedale di Magnolia dove erano state subito portate al reparto speciale. Gajil e Natsu avevano quasi fatto a botte con gli infermieri per poter assistere le ragazze, ma alla fine erano stati confinati nella sala d'aspetto.
Gray aveva riflettuto molto su quella missione suicida che erano andati ad affrontare. Era ben felice di essere riuscito a non morire, era un'altra vittoria per lui.
Ad un tratto sentì una presenza al suo fianco e quando voltó la testa si trovó di fronte Juvia che sorrideva leggermente.

-Buona sera, Gray-sama.- mormoró lei.
Gray adorava il suo fare timido ed educato, la trovava irresistibile quando arrossiva, proprio come in quel momento. Senza accorgersene aveva piano avvicinato le labbra a quelle di Juvia posandole sopra quei due petali di rose così morbidi. All'inizio Juvia non aveva saputo come reagire, ma piano piano si era sciolta ed aveva cominciato a rispondere al bacio, che da dolce qual'era cominciato divento passionale e bramoso. I due si staccarono per riprendere fiato e si guardarono negli occhi.
Inevitabilmente Juvia arrossì e sbottó:
-G-g-gray s-sama! C-c-cosa v-voleva dire questo?!-
Gray la guardó divertito e senza esitare rispose:
-Significa...- le accarezzó una guancia.-Vuol dire che tu sei la cosa più importante per me, quella che vorró sempre salvare dalle mani altrui, quella che vorrei sempre con me, quella di cui non sopporterei la mancanza. È facile, significa che ti amo, Juvia.-
Juvia era rimasta di sasso. Davvero il suo Gray-sama le aveva appena detto di amarla?
Gray e Juvia si guardarono negli occhi un attimo e improvvisamente si buttarono l'uno sull'altro divorandosi le labbra a vicenda, intrecciando le lingue e allacciando i corpi. La giacca di Juvia voló a terra seguita dalla camicia di Gray, che in un momento di lucidità si staccó dalla ragazza che amava e ghignó.
-Juvia... Forse non è il caso di stare qui dove tutti possono vederci...-
Sul viso di Juvia spuntó un sorriso malandrino che Gray non aveva mai visto su di lei, ma che lo eccitava moltissimo.
-Due parole Gray-sama... Casa di Juvia o casa di Gray-sama?-
Non sarebbe potuta essere più chiara, così Gray sorrise e disse.
-Due parole Juvia: il mio letto è più grande-
E senza sapere come si ritrovarono in camera di Gray attaccati l'uno all'altra come se non ci fosse un domani. Presto i loro vestiti furono abbandonati sul pavimento, mentre i due proprietari erano nel letto ad amarsi come non avevano mai fatto.
Quella notte i vicini seppero che Gray Fullbuster da libertino che era, aveva finalmente trovato la donna della sua vita.



Il mattino dopo...



Gray contemplava la donna che amava.
Quel raggio di luce che filtrava dalle tende semichiuse, le illuminava il volto, rendendola quasi eterea. Gray non poteva credere di aver fatto l'amore con una creatura così inverosimilmente bella e irreale.

Quella notte aveva scoperto un lato di Juvia che non aveva mai conosciuto. Era stata passionale e sfrontata, possessiva e provocante. Lui la conosceva come timida e silenziosa ragazza, ma aveva sperimentato sulla sua pelle l'amore di Juvia. Ancora non poteva credere che una persona eccezzionale come lei amasse proprio lui.

Erano completamente opposti: lei timida e riservata, lui sfacciato e caotico; lei emotiva e sensibile a tutto, lui rozzo e cafone. Per non parlare poi dei vestiti, se lei cercava di coprirsi sempre al massimo, lui era sempre mezzo nudo. Insomma, lei era la perfetta rappresentazione del carattere femminile e lui era un maschio a tutti gli effetti.
Le accarezzó piano la guancia e lei gli premette il viso contro il palmo della mano. Aprì lentamente gli occhi mettendo a fuoco la stanza. Quando inquadró Gray, 
i suoi occhi scintillarono e le labbra si aprirono in un enorme sorriso alla vista dell'amato che la contemplava.

-Gray-sama...- mugugnó ancora un po' addormentata.
-Juvia, da oggi Gray.-
Juvia arrossì leggermente e disse:
-Va bene, Gray-sa...- tossì -Gray.-
Gray le accarezzó i capelli e sorrise.
-Allora... Adesso siamo una coppia.- Juvia sorrise.
-Juvia pensa proprio di sì, Gray.-
Il bacio non tardó ad arrivare, ma non aveva niente della bramosia e dell'urgenza della sera prima, anzi. Era solo un lieve movimento di bocche, senza lingua ne desiderio, una semplice e chiara dichiarazione d'amore reciproco. Gray si staccó per primo e disse:
-Allora Juvia... Che ne dici di andare in gilda a soddisfare le lingue pettegole di Mira e Cana?-

Juvia sorrise, questa volta senza imbarazzo.

-Juvia non si preoccupa, Appena Mira-san e Cana-san sapranno della bellissima storia che è successa tra Gray e Juvia, non potranno dire nirnte di male.- Juvia guardò Gray con una nuova scintilla negli occhi.-Gray e Juvia si completano, pensa Juvia. Gray e Juvia non sono perfetti perchè nessuno è perfetto da solo, ma insieme, sono veramente perfetti e nessuno potrà dire niente di male su di loro.-
Gray guardava estasiato la sua Juvia, che aveva appena descritto nel modo migliore la loro situazione.
Mosso da un impulso irrefrenabile le accarezzò la testa e tuffò la faccia tra i suoi capelli inspirandone l'odore, un odore che lo tranquillizzava come nient'altro.

-Certo Juvia. Noi due insieme, siamo la cosa migliore che ci possa essere capitata.-



All'ospedale...



Gajil e Natsu erano stati praticamente buttati fuori dagli infermieri, due maghi grandi e grossi che usavano magia sigillante.

Erano ora seduti uno vicino all'altro nella sala d'aspetto, circondati da almeno altre cinque persone che si tenevano il più possibile alla larga da Gajil che sembrava un criminale e da Natsu il quale spegneva sistematicamente i capelli che ogni dieci minuti diventavano incandescenti.

Gajil mordeva nervoso una forchetta con i piedi sul tavolino con i giornali per le persone che aspettavano e Natsu si teneva la testa tra le mani, i gomiti poggiati sulle ginocchia.

Era praticamente andato fuori di testa quando quei maledetti dottori non volevano portarlo da Lucy. Aveva urlato e litigato conn i dottori, ma non c'era stato niente da fare: lui era restato fuori.

Non aveva nemmeno voluto ascoltare le loro patetiche motivvazioni. Dicevano che se lui fosse entrato da lei in quel momento, avrebbe potuto subire uno shock per il suo stato. Avrebbe inoltre disturbato il suo processo rigenerativo facendola ricadere in uno stato comatoso per il resto dei suoi giorni.

Quando Natsu aveva sentito quello che avevano detto, nonostante non avesse voluto ascoltarli, aveva dato loro ragione.
Se Lucy avesse dovuto restare in come per sempre, lui non l'avrebbe potutto sopportare.

Non avrebbe mai rivisto i suoi occhi, il suo sorriso, la scintilla che si accendeva nel suo sguardo di cioccolato quando era ecitata per un lavoro...
Gajil tolse i piedi dal tavolo all'improvviso e la forchetta andó a conficcarsi nel muro di fronte, mancando per un soffio i capelli di una vecchietta che lo fissava terrorizzata.

Natsu sussultò, tirato fuori bruscamente dai suoi pensieri.
-Adesso basta!- tuonó il drago del ferro.-Ora io vado in quella stanza, e non mi importa che Levy sia gravemente ferita! Io la voglio vedere e basta!- detto questo marció fuori dalla stanza. Natsu lo sentì litigare con gli infermieri ed i dottori, qualche schianto e urlo dopo, ci fu il silenzio.
Gajil ovviamente aveva vinto.
Natsu sorrise tra se e se.

Era ovvio che il suo amico aveva trovato in quello scricciolo la sua anima gemella. Solo lei riusciva a comandarlo ed a calmarlo con la sola voce. Lui la trattava in modo diverso. Certo, sgarbato, ma diverso.
Levy era sicuramente la cosa migliore per lui.
Natsu sorrise ancora e chiuse gli occhi, scivolando in un sonno profondo ed agitato.

Prima di scivolare completamente nell'oblio, ebbe ancora un fugace pensiero:
La cosa migliore per lui qual'era? La risposta era ovvia: Lucy.




Tadaaaan!
Sono felice di aver aggiornato, perchè al momento Efp è così noioso che c'è da mettersi le mani dei capelli. Insomma, non aggiorna nessuno quindi lo faccio io!
Allora che ve ne è parso?
Sinceramente non so se questo capitolo è un granché, non lo so prorpio (se poi riuscissi a scrivere la parola "proprio" correttamente sarebbe una vittoria per me).
Alla prossima
Ika

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Capitolo 11
*** Ti salverò dal vento, nanetta! ***


Ti salverò dal vento, nanetta!

 

Gajil aveva scaraventato uno di quei grossi armadi che non avevano niente degli infermieri contro il muro asciugandosi la fronte con il braccio, ansimando e ringhiando contro i restanti "dottori&infermieri".

-Allora?- sibiló attraverso i denti stretti quasi a spezzarsi per la rabbia.-Mi fate entrare o no?!-

Uno dei "dottori" mise le mani in avanti come a difendersi e disse:

-Signore... La paziente al momento non puó esser...-

Gajil ringhió così forte da far indietreggiare i medici.

-Ma a ripensarci...- il dottore deglutì.-Per lei potremmo fare un'eccezione...-

-Saggia decisione!- sputó Gajil addosso agli infermieri.-E adesso sparite e fatemi passare che devo entrare in quella stanza!-

Li scansó malamente entrando poi nella camera sbattendo la porta.

Una volta dentro sospiró e si lasció andare ad una buona dose di insulti.

Quando ebbe finito si giró e quello che vide lo lasció con gli occhi spalancati.

Distolse lo sguardo e lo riindirizzó sulla sua compagna stesa nel letto sperando di aver visto male. Purtroppo le sue speranze erano vane, perchè la persona che era nel letto di fronte a lui, era effettivamente Levy, ed era effettivamente in condizioni pietose. 

Tutto il suo piccolo corpicino era avvolto da bende quasi completamente chiazzate di rosso. Gajil non era schizzinoso, nè debole di stomaco, anzi. Lui adorava il sangue, la distruzione e la morte, ma solo se accadevano ai suoi nemici. E Levy non era di sicuro sua nemica, e vederla in quello stato, fu una pugnalata allo stomaco per Gajil. 

Lui aveva sempre considerato Levy qualcosa da proteggere, tenere al sicuro. Lei era la nanetta, la piccola, gracile, fragile Levy. Lui per lei era come un paravento di ferro massiccio, che la lasciasse al sicuro dalla tempesta della vita.

E adesso si sentiva terribilmente in colpa per non aver potuto impedire che fosse spazzata via dal vento.

Si avvicinó lentamente al letto dove era sdraiata Levy e quasi con timore le accarezzó la fronte che sembrava l'unico punto in cui la pelle di Levy fosse completamente intatta. La sua mano faceva avanti e indietro lentamente, mentre Gajil si sforzava a usare la minor pressione possibile. Sentiva che se avesse premuto un pochino di più avrebbe potuto spezzare quella piccola persona sdraiata davanti a lui. 

Gajil si fermó e posó lo sguardo su quel viso che tanto voleva proteggere.

Gli occhi chiusi, il piccolo naso e la bocca dischiusa davano a Levy un aspetto etereo e irreale, talmente era bella agli occhi di Gajil.

"Sembra proprio un angelo" pensó Gajil sorridendo lievemente, mentre il petto di Levy faceva su e giù lentamente.

A guardarla così rilassata e con la fronte distesa, a Gajil venne sonno.

Si sedette sulla poltroncina accanto al letto di Levy, con il presentimento che non le sarebbe più successo nulla.

"Certo che non le succederà nulla, ci saró io a proteggere quella nanetta imprudente!" Pensó Gajil e con un ghigno soddisfatto sulle labbra si addormentó.

 

Cos'era questo limbo?

Levy navigava nella più completa oscurità da moltissimo tempo. L'ultima cosa che ricordava era una mano calda che le accarezzava la testa. Si era sentita in paradiso, come se nulla avesse potuto toccarla e scalfirla. Ma poi, quel momento di benessere assoluto era finito e lei era caduta nel buio.

Non che le desse fastidio, navigare nell'oscurità totale le dava una tranquillità che di rado aveva, c'era sempre qualcuno a disturbarla.

All'improvviso fu pervasa da uno strano calore. Non ricordava il volto della persona in questione, ma anche solo ricordare che c'era, era una ventata di aria fresca. Sentì che anche solo la presenza di quella persona le dava un piacere enorme.

Un'altra emozione la assalì preopotentemente lasciandola senza fiato era completamente diversa dall'altra che le dava una sensazione di caldo al cuore. Con un po' di stupore Levy si rese conto che era nient'altro che irritazione. 

Levy era intelligente, si era resa conto che provava sia irritazione che amore per la stessa persona.

Ma come poteva essere?

Chi era la persona che risvegliava in lei contemporaneamente emozioni così contrastanti?

Doveva essere una persona veramente speciale, pensó Levy, rendendosi conto che aveva un assoluto bisogno di incontrarla, lì e subito.

Lentamente una chioma nera cominció a formarsi nella sua mente e Levy sospiró soddisfatta passando le dita tra quei fili più scuri della notte. Le dava una sensazione famigliare pettinare quei capelli così lunghi e aggrovigliati, quasi fosse un privilegio poter anche solo toccare quella chioma spettinata alla vista ma morbida al tatto. Mano a mano che il tempo passava, Levy si innervosiva sempre di più: Come mai l'uomo davanti a lei non si voltava? 

Lei sentiva un disperato bisogno di vedere il suo viso, quasi fosse una droga.

Era così assorta nei suoi pensieri che non si accorse che ad un tratto l'uomo si era alzato e aveva cominciato ad andare via. 

Levy guardava la schiena dell'uomo che si allontanava piano piano. Quelle spalle così larghe e muscolose, la vita stretta e le gambe toniche erano un toccasana per la vista, tutto quel corpo urlava "abbracciami e baciami". Levy non era mai stata una che correva dietro agli uomini, ma quello, era una tentazione anche per lei. 

Senza preavviso una forte ansia assalì Levy, che sentì un'enorme nostalgia di qualcosa, qualcuno...

Gajil....

Quel nome le apparve in testa all'improvviso, come una piccola luce che mano a mano andava ingrandendosi. 

Gajil... All'improvviso seppe chi era l'uomo davanti a lei, capì che se lo avesse lasciato andare, non avrebbe più potuto ritrovarlo.

Si alzó in piedi di scatto e urló con tutto il fiato che aveva in corpo:

-Gajil!- 

Cominció a correre verso di lui, mossa da una forza ce non le apparteneva.

-Gajil!- urló ancora, nella speranza che si voltasse, invano. 

Levy cominció a sudare freddo. 

-Gajil!- urló ancora, questa volta con una nota di disperazione a segnarle la voce. Lui continuava a non girarsi e Levy fu presa dal panico.

Che lui non volesse incontrarla?

Perchè non si girava?

Levy voleva stringere a se quel corpo, quella persona, Gajil le mancava tantissimo, non riusciva a sopportare la sua mancanza.

-Gajil!- urló ancora.

Cadde in ginocchio piangendo disperatamente.

-Sono qui nanetta.- sentì dire una voce all'improvviso.

Alzó gli occhi ancora lucidi di lacrime e vide nella penombra la figura dell'uomo che amava che la sovrastava.

Gajil si piegó sulle ginocchia fino ad essere alla sua altezza e lei senza pensarci due volte gli buttó le braccia al collo.

-Gajil... Non andartene...- sussurró Levy sul suo collo.

-Certo nanetta, staró qui.- rispose lui, dandole finalmente l'assoluta certezza che lui era quello giusto. 

L'unico e insostituibile.

Le lacrime si asciugarono dagli occhi di Levy e prima di addormentarsi sulla possente spalla del drago di ferro, le sue labbra si piegarono in un piccolo sorriso spontaneo.

 

Gajil si sveglió con la strana sensazione di essere chiamato da qualcuno.

Si precipitó al letto dove Giaceva Levy e la vide completamente sudata.

-Gajil... Gajil!- urló Levy spaventando quest'ultimo.

Il drago di ferro non sapeva cosa fare mentre Levy continuava a chiamare il suo nome con tono disperato.

La voce di Levy era peró così impaurita che il corpo del drago di ferro si mosse quasi da solo.

Si sdraió sul bordo del letto prendendo la testa di Levy tra le braccia e accarezzandola lentamente.

-Shhhh... Sono qui.- disse e rimase sconvolto da quelle parole così innaturalmente dolci che uscivano dalla sua bocca.

"Guarda cosa mi fai, nanetta...." Pensó Gajil con un ghigno. "Così mi rammollisco..."

Ad un tratto la mano di Levy si mosse e andó a stringere il braccio di Gajil.

-Non... Non andartene...- mormoró stringendo la presa sul braccio di Gajil che prese ad accarezzarle la testa.

-Certo nanetta, staró qui.-

La presa di Levy si alleggerì parecchió e l'esile maga dai capelli blu piegó le labbra in un sorriso.

Gajil appoggió la testa sul cuscino e continuando a stringere Levy, lentamente si addormentó mentre fuori sorgeva il sole.

 

Gray carezzava lentamente la schiena di Juvia, che intanto dormiva beata.

Il mago del ghiaccio non poteva capacitarsi della sua fortuna, aver trovato finalmente l'amore in una creatura così splendida, lo rendeva immensamente felice.

Passava le dita sulla pelle setosa della schiena nuda di Juvia e si beava del panorama che gli offriva il suo corpo sdraiato accanto al suo.

Juvia era perfetta sotto tutti gli aspetti.

Ad un tratto Juvia si mosse e Gray ritrasse la mano un secondo prima che lei si svegliasse.

-Gray...?- mugugnó lei, chiamando il ragazzo per nome, cosa che lo rese immensamente felice.

La abbracció di slancio seppellendo il viso nell'incavo del suo collo ed inspirando l'odore della sua pelle a pieni polmoni, facendo fremere la ragazza.

Juvia d'altro canto non poteva che essere felice delle attenzioni che le dedicava Gray, ma dopo una notte bollente, in cui lei e Gray erano venuti almeno cinque volte, anche lei non ce la faceva più.

-Gray!- esclamó quando fu interrotta dai suoi pensieri dalla mano dello stesso che le stava impudentemente palpando il seno.

-Ora basta!- urló quando lui senza ascoltarla era sceso con la mano al suo fondoschiena.

Un pugno fu inevitabile, e il povero Gray finì contro la testiera del letto, dalla quale cadde sulle coperte vicino a Juvia, che peró lo teneva ben lontano dalle proprie rotondità.

-Neh Gray... Hai notizie di Natsu?- chiese improvvisamente la ragazza al suo amore, che alla domanda si tirò su e si mise a sedere incupito.

-Purtroppo non c'è nulla di nuovo... Anzi se possibile... è peggiorato...- disse Il mago del ghiaccio con lo sguardo basso.

Juvia sospiró pesantemente e sollevó il busto fino a sedersi accanto al suo uomo. Gli poggió la testa sul petto e accarezzando i suoi pettorali confortandolo, disse:

-Questo significa... Che Lucy non è migliorata.-

Un cenno del capo di Gray confermò.

 

Natsu si prese la testa tra le mani.

„Quando si sveglierà?“

 

Saaaalve gente!

Veronika è tornata!

Ora, sono un sacco in ritardo, ma fa nulla! Ci ho messo quarant'anni a scrivere questo capitolo, ma alla fine eccolo qui!

Non è per niente lungo, ma va bene così, dato che ci ho messo molto impegno!

Spero che ve lo siate goduto!

Il prossiomo non so quando arriverà perchè io ora parte tre settimane per Cracovia (parenti, bella città, ecc.) e quindi non potrò pubblicare... ma appena tronerò, il capitolo sarà qui!

Alla prossima!

Ika

 

 

 

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Capitolo 12
*** Non più semplici nakama ***


Hola Gente!

È da un sacco di tempo che non ci vediamo!

Allora comincio con l'augurarvi un buon inizio della scuola (anche se io sono in quell'istituzione diabolica dal primo di settembre D': ) e a dirvi bentornati nella triste realtà scolastica!

Eccomi qui quindi con un nuovo capitolo, che è la tanto attesa (almeno da me) NaLu! Mi sento un po' in colpa per le altre coppie che hanno avuto un capitoletto un po' cortino, ma come vedrete ognuno ha avuto un posto anche in questo!

Buona lettura e ci si sente alla fine!

 

Non più semplici nakama!

 

-Allora Gray!- Si sentì l'urlo di Cana che ubriaca già a mezzogiorno, era seduta al bancone con un boccale di birra in mano, voltata verso Gray che era dall'altra parte del locale.

-È da quattro settimane che tu  e Juvia uscite da casa tua insieme... C'è qualcosa che vuoi dirci?- gli chiese Cana, attirando l'attenzione di tutta la gilda che ora aspettava trepidante la risposta del mago di ghiaccio che arrossì leggermente (molto leggermente) e si schiarì la voce. Aprì la bocca per parlare, ma prima di riuscire a proferire anche solo la prima parola, la porta della gilda si spalancó ed entró Gajil. Subito una furia dai capelli blu lo assalì e due esili braccia si strinsero al suo collo e improvvisamente il drago di ferro si trovó le labbra molto occupate.

Dopo svariati minuti, i piedi della ragazza che lo aveva baciato toccarono di nuovo terra, ma le braccia di Gajil non abbandonarono comunque i suoi fianchi, anche se il suo sguardo era un po' arrabbiato.

-Sei stata dimessa solo da un mese!- disse il drago di ferro a Levy che lo guardava divertita. -Non puoi permetterti di correre in giro così!-

La piccola maga gli fece la linguaccia ed esordì:

-Sono pur stata dimessa per qualcosa, vuol dire che sto bene!- il suo sguardo si fece improvvisamente più malizioso.

-Vuoi dirmi che non sei felice di queste due settimane in cui ero fuori dal letto?- gli chiese derisoria, conoscendo già la risposta.

-Non volevo dire questo... E poi io non ti ho visto così spesso fuori dal mio di letto...- rispose Gajil, suscitando una risatina da parte di Levy che si riavvicinó alle sue labbra che lui intrappoló immediatamente.

Lei gli allacció le gambe alla vita e lui le strinse il fondoschiena portandola fuori dalla gilda, tutto questo sotto gli occhi attoniti dei maghi seduti ai tavoli della sala, che chiedendosi cosa mai stavano andando a fare Gajil e Levy, cercavano di svegliarsi dal profondo shock che li aveva scossi.

-Brindiamo!- strilló Cana all'improvviso, spaventando tutti quanti.-Brindiamo a Levy che è finalmente diventata donna!- 

Detto questo si scoló un intero barile di birra in un minuto, riportando l'atmosfera spensierata che c'era prima dell'entrata di Gray, che ora si era seduto al fianco di Juvia per bere qualcosa.

Una sola persona era rimasta completamente in disparte.

Due trecce rosso fuoco attaccate ad una testa con due occhi rossi un po' folli, stavano dondolando avanti e indietro, come mosse da forza propria.

Da quando erano tornati dalla missione, Flare era rimasta sola, perchè ognuno dei suoi compagni di viaggio aveva avuto i propri problemi da affrontare. Erza peró non aveva mancato alla sua promessa e l'aveva portata dal master che l'aveva accolta in gilda senza farsi troppi problemi. Era peró un mese e mezzo ormai,  che non si era fatta degli amici e il marchio di Fairy Tail sul seno destro, non le sembrava ancora suo.

Ad un tratto un enorme boccale di birra venne sbattuto sul tavolo davanti a lei, rovesciando parte del liquido sulla superficie di legno ruvido. Un piede infilato in una scarpa col tacco alto seguì il boccale e due seni enormi entrarono nella visuale di Flare, subito prima di un viso accaldato e rosso incorniciato da folti capelli Marroni.

-Tu sei Flare, giusto?- biascicó Cana, alitandole in faccia e osservandola da vicino.

-S-si... Sono io...- sussurró Flare intimidita da quella presenza così invadente.

La sua interlocutrice sembró impensierisi un attimo, dopodichè salì completamente sul tavolo attirando l'attenzione dell'intera gilda che si zittì per vedere cos'altro aveva in mente la pazza maga delle carte.

-Maghi di Fairy Tail!- urló Cana, prendendo subito dopo un sorso di birra. -Sono lieta di presentarvi una nuova recluta della nostra gilda!- prese Flare per un braccio e con forza disumana la tiró sul tavolo vicino a sè.-Ecco a voi Flare!- 

I maghi esultarono e presto Flare fu coinvolta in un turbine di presentazioni e strette di mano, abbracci, baci e domande imbarazzanti.

Improvvisamente la porta della gilda si aprì e una persona entró causando il silenzio di tutti i maghi.

I suoi passi risuonavano lenti sul pavimento dell'edificio, rimbombando quasi. Il ragazzo si sedette al bancone e  i suoi capelli rosa si mossero con lui quando fece un cenno quasi invisibile verso Mirajane, che prontamente gli porse un bicchiere di qualche alcolico ignoto che Natsu cominció a sorseggiare lentamente.

Piano piano il silenzio nella sala si fece meno assordante e i maghi ricominciarono le loro chiacchere, anche se molto più tranquillamente e senza la stessa spensieratezza di prima.

Solo Gray era rimasto a fissare la schiena curva del suo migliore amico che stava affogando il dolore in un bicchiere di alcol.

Natsu era cambiato molto da dopo quella missione che aveva visto come protagonista principale Lucy.

I suoi occhi avevano perso quella luce che da sempre lo caratterizzava. Tutte le ore, i giorni, le settimane passate al capezzale della ragazza che amava lo aveva piano piano svuotato, spento, privato di quella ultima goccia di speranza che aveva nutrito per giorni, osservando Lucy stesa in quel letto d'ospedale.

A turno, lui, Gajil, Juvia, Erza, Levy, Wendy, Cana, Mira e tutti gli altri loro amici, andavano all'ospedale a trovare Lucy, e trovavano sempre Natsu seduto vicino al letto ad osservare Lucy. Non usciva mai, non mangiava, non parlava. Quello che una volta era stato il suo migliore amico, ora era solo un involucro con le sue sembianze e questo spezzava il cuore di Gray. Vederlo fuori dalla stanza d'ospedale poteva sembrare un buon segno, ma in verità era solo la conferma di quello che inevitabilmente sarebbe accaduto: Natsu si era arreso.

Gray sapeva che a questo punto solo il risveglio di Lucy avrebbe potuto smuovere qualcosa in lui, tirandolo fuori dal baratro in cui ara caduto.

Ad un tratto un membro della gilda particolarmente ubriaco, si vece avanti e si avvicinó al dragonslayer del fuoco alitandogli in faccia.

-Hey... Tu sei Natsu Dragneel, giusto?- lo apostrofó l'ubriacone.-Ho sentito che un mese fa hai salvato il mondo della magia dalla distruzione- biascicó ancora il mago.

Natsu d'altro canto lo ignorava sorseggiando il suo drink.

-Hey! Mi stai ascoltando?- gli urló addosso l'ubriaco cambiando umore all'improvviso e strascicando le parole. Finalmente Natsu volse la testa nella sua direzione.

-Ho sentito che la presunta maga di spiriti stellari è stata rapita da una gilda oscura da quattro soldi... Figuriamoci, era talmente scarsa che non ce l'avrebbe fatta comunque a batterli...- il mago ghignó e la mano di Natsu tremó facendo oscillare lievemente il liquido alcolico nel bicchiere attirando l'attenzione di Gray che guardó preoccupato Natsu.

-Sai, ho sentito che era moooolto bella...- continuó lo sconosciuto piegando la bocca in un ghigno disgustoso.-Gira la voce che fosse nuda quando l'avete salvata... Non sai quanto mi sarebbe piaciuto vederla nello stato in cui era... Sicuramente tremendamente eccitante!- 

Fu questione di pochi secondi. Le pupille di Natsu si allargarono e si restrinsero fino a diventare due punte di spillo, un ringhio gli fuoriuscì dalle labbra e il bicchiere che aveva in mano esplose in mille pezzi. Nello stesso istante Gray e Juvia reagirono.

Gray scattó verso il bancone e spinse via il mago ubriaco mentre Natsu caricava il braccio, gli occhi completamente infiammati. L'ubriaco cadde rovinosamente a terra dove fu subito riparato da una barriera d'acqua creata da Juvia in piedi davanti a lui, da lì guardó con gli occhi sgranati per il terrore Gray che con uno scudo di ghiaccio subiva tutta la furia distruttiva del gancio destro di Natsu. La forza d'urto spinse Gray parecchio indietro, ma quando lo scudo scomparve, lui era illeso.

L'intera Fairy Tail era ammutolita per la paura e guardava con il fiato sospeso Natsu e Gray uno di fronte all'altro ansimanti, uno per la rabbia, l'altro per lo sforzo.

-Perchè ti sei messo in mezzo?!- ringhió Natsu fulminando con lo sguardo il suo migliore amico.-Quello- e indicó l'ubriaco -merita di morire!- sputó infine.

-Natsu-sama...- disse Juvia gentile.-Non puoi permetterti di uccidere una persona, per quanto cattiva sia. Ma...- il suo sguardo si fece duro come la pietra -Uno che osa parlare di Lucy-san al passato, dicendo cose disdicevoli come costui, non merita comunque la pietà di nessuno.-

Juvia fece un gesto con la mano e l'acqua che prima aveva protetto il mago lo investì sbattendolo contro la parete con un sonoro tonfo. Il mago scivoló a terra svenuto.

Juvia sbuffó con disprezzo lanciando un ultima occhiata sdegnata al mago riverso a terra.

Natsu ringhió forte contro Juvia.

-Non avevi nessun diritto di proteggerlo!- le urló addosso Natsu.-Quello...-

-Ohi Ohi! Natsu!- si mise in mezzo Gray, riparando Juvia.-Non ti permetto di parlare così alla mia ragazza!-

Natsu lo squadró ancora furente e socchiuse gli occhi in due fessure.

-Tu almeno la ragazza ce l'hai ancora!- sibiló.-La mia è stesa in un letto d'ospedale e probabilmente non si risveglierà mai!-

Gray taqcue per un paio di secondi realizzando solo dopo un momento quello che aveva appena detto il suo amico. Improvvisamente Natsu si ritrovó sbattuto contro la parete, tenuto per il bavero da un Gray furioso che lo fissava con gli occhi che lanciavano scintille di rabbia.

-Ma ti sei bevuto il cerevello, coglione? Cosa cazzo stai dicendo?! "La mia ragazza non si risveglierà mai", "Tu almeno la ragazza ce l'hai", sono tutte cazzate!- gli sputó addosso Gray. Natsu si divincoló dalla sua presa e si allontanó di qualche passo, gli occhi che sputavano fiamme.

-Tu non hai idea di come io mi sia sentito! Ogni giorno dentro quel fottuto ospedale quando avrei potuto essere fuori, con... Con lei! Invece no! Lei è stesa in quel letto da un mese e mezzo e l'unica cosa che mi fa capire che non è morta è il suo petto che fa su e giù! Le sue guance sono pallide, le labbra esangui ed i suoi occhi sempre chiusi!!- urló Natsu scuotendo poi amaramente la testa.-È come se fosse già morta-

Non fece in tempo a schivare il pugno di Gray che lo colpì in pieno viso facendolo quasi cadere.

-Che cazzo stai...-

-Non osare mai più dire quelle cose. Lucy si sveglierà e lo sai anche tu. Quindi smettila di autocommiserarti e raccogli le palle! Perchè quello che ho davanti non è Natsu Dragneel, ma solo un codardo che si è arreso.- disse Gray gelido.

Natsu lo guardó con gli occhi sgranati per qualche attimo, come se fosse paralizzato. Poi rifusse gli occhi a due fessure e sibiló:

-Tu non hai nessun diritto di giudicare. Non hai la minima idea di come mi senta!- dopodichè giró sul tacco e se ne andó sbattendo la porta.

 

Gray rimase un attimo immobile, ripensando al "discorso che aveva appena fatto con l'amico.

Rabbioso si alzó dalla sedia e fece per uscire, quando la porta si aprì e una trafelata Wendy fece capolino dall'uscio andando a sbattere contro Gray.

-Cos... Wendy!- esclamó Gray vedendo la piccola senza fiato ai suoi piedi.

-Gray!-esclamó quella.-Non c'è tempo! Dov'è Natsu?- 

-È appena uscito ma... Ehi!- gridó Gray quando Wendy si rialzó e corse alla velocitá della luce nella direzione in cui era sparito il drago di fuoco.

-Ma che cazzo succede a tutti?- mormoró Gray passandosi una mano tra i capelli, ancora più stressato di prima.

 

Wendy corse per un bel pezzo prima di raggiungere Natsu che stava scaricando la sua rabbia, calciando un povero sasso indifeso.

-Natsu!!- urló Wendy per farsi notare. Il dragonslayer si voltó verso di lei e la sua espressoone cambió da arrabbiata a sorpresa per poi diventare dolorante quando Wendy gli piombó addosso, facendolo cadere a terra.

-Wendy! Si puó sapere cosa...-

-Non c'è tempo!- ripetè Wendy, come aveva detto a Gray.-Lucy è sveglia...- La faccia di Natsu diventó di marmo e i suoi occhi diventarono un vortice di emozioni contrastanti, paura, felicità, sollievo e sorpresa facevano a pugni per uscire.-...ma è come impazzita!- continuó Wendy tirando Natsu in piedi e cominciando a trascinarlo a velocità sovrumana fino all'ospedale.

Attraversarono i corridoi fino alla stanza di Lucy e lì Wendy si fermó tenendo Natsu per una manica e parandosi davanti alla porta, cercando di ignorare le urla e i lamenti provenienti dall'interno.

-Ti avviso che potresti restare sconvolto. Io stessa oggi ero "di guardia a Lucy, e quando si è svegliata e ha cominciato a urlare...- la voce di Wendy si incrinó mostrando la bambina che in effetti era ancora.-... Io... Io non sapevo cosa fare. La prima cosa che mi è venuta in mente eri tu... Per favore, Natsu... Aiutala, fai qualcosa perchè...- Wendy tiró su col naso lasciando la manica di Natsu e spostandosi da davanti alla porta.

Natsu le mise una mano sulla testa addolcendo lo sguardo che fino a poco prima era teso e preoccupato.

-Sei stata molto brava e coraggiosa Wendy. Ora me ne occupo io.-

Detto questo spinse la porta ed entró.

 

La prima cosa che vide appena entrato nella stanza, gli fece salire il sangue al cervello.

Lucy si contorceva e urlava mentre un medico le teneva fermo un braccio e le puliva una piccola porzione di pelle tenendo nell'altra mano una siringa.

Natsu agì senza pensare: scattó in avanti e strappó le mani del medico dal braccio di Lucy che lo allontanó e lo strinse a sè, e lo sbatté contro il muro schiacciandogli la gola con l'avambraccio.

-Cosa cazzo pensavi di fare, eh?- sbraitó Natsu contro il medico che lo guardó con gli occhi sgranati.

-Era un calmante... Un sonnifero... Si è sve... Svegliata urlando... E ha... Ha continuato e... E allora ho pensato di darle un calmante... Ma lei... Ha cominciato a dibattersi ancora di più...- il medico parló cercando di riprendere fiato, ma l'aria quasi non passava per il braccio di Natsu che gli schiacciava la trachea.

-Vai fuori e non avvicinarti mai più!- sibiló Natsu lasciando il medico che si riassettó il camice e fuggì dalla stanza.

Solo ora Natsu si accorse che aveva trattenuto il fiato. Lasció uscire l'aria dai polmoni e si giró verso Lucy trovandola rannicchiata su se stessa e tremante, il volto rivolto verso la finestra.

Lo sguardo di Natsu si addolcì e piano si avvicinó a Lucy. Le posó una mano sulla spalla e lei sussultó girandosi lentamento verso di lui. Natsu sorrise rasicurante e in quel momento Lucy si sciolse. Calde lacrime le gonfiarono gli occhi per poi uscire come una torrente in piena scorrendole sulle guance finalmente rosee dopo settimane.

Il dragon slayer la strinse a sè e lei affondó il viso nella sua spalla bagnandogli la sciarpa e il gilet che era solito portare. 

Restarono in quella posizione per molto tempo, durante il quale Natsu non smetteva di accarezzare Lucy e lei non cessava di stringersi a lui, quasi fosse un ancora di salvataggio. Per Lucy, Natsu era un punto fisso nella vita, quella persona che resiste alla corrente e ti resta sempre affianco senza lasciarti.

Una persona da amare.

Una persona da stringere tenendosela stretta.

Una persona che per Lucy, nonostante tutti i buoni amici che aveva, era Natsu, solo ed innegabilmente Natsu.

E quando Lucy si rese conto di questa realtà, si sentì come rinata, come se una cappa di oscurità invisibile le si fosse tolta da sopra gli occhi e lei potesse finalmente vedere il mondo con tutte le sue sfumature di colore, chiaro e nitido, senza pesi o preoccupazioni.

Alzó lo sguardo e fu proprio in quel momento che vide una delle sfumature di questo mondo. Allungó la mano e la posó sulla testa di Natsu, che sussultó, quasi sovrappensiero e fece passare le dita tra quei fili di una sfumatura di rosa talmente perfetta da sembrare irreale. Natsu si beava di quel tocco, fresco e rilassante, una mano che aveva desiderato sentire nei suoi capelli da sempre.

Quasi senza accorgersene i due si ritrovarono a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro, i nasi che si sfioravano ad ogni respiro, la mano di Lucy tra i capelli di Natsu e gli occhi incatenati tra di loro da fili invisibili. Ogni secondo che passava l'aria si faceva sempre più carica di elettricità, nella stanza immersa in un silenzio assoluto si sentivano solo i respiri di Natsu e Lucy, leggermente affannati.

Fu quell'istante, quell'attimo in cui Natsu seppe che era il momento giusto. Gli passó come un lampo nella mente, una scarica in tutto il corpo.

Natsu poggió le sue labbra su quelle di Lucy in un bacio dolce e lieve come un alito di vento, quasi a chiedere il permesso di continuare. Lucy d'altro canto era rimasta di sasso. Si rese conto solo in quel momento che toccare Natsu in modo più intimo, labbra su labbra, era ció che aveva da sempre desiderato. Strinse i capelli di Natsu e premette le labbra sulle sue con più forza di quanto avesse chiesto lui. Sentì subito la bocca dell'ormai non più solo amico, rispondere subito, e le braccia di lui che le cingevano la schiena.

Dopo alcuni secondi si separarono rimandendo immobili nel silenzio della stanza, i respiri leggermente irregolari.

Solo ora i due si accorsero di essere ancora nella stanza di ospedale di Lucy, sul suo letto e con la porta lasciata aperta dal dottore che era scappato.

Natsu si rese conto che Lucy non tremava più e con un mezzo sorriso le cinse le spalle portandosela ancora più vicina sentendo le mani di lei aggrapparsi ai lembi del suo gilet e la sua testa appoggiarsi al suo petto scolpito.

Dopo alcuni minuti di tranquillità in cui Lucy si beava del calore del corpo di Natsu, la maga stellare si decise finalmente a parlare.

-Neh, Natsu...- cominció la ragazza.-Ora... Non siamo più semplici nakama... Giusto?-

Natsu quasi sorrise per la tenerezza che gli faceva Lucy in quel momento, ma mantenne un espressione seria e piegó solo gli angoli della bocca.

-No...- disse dopo un po'.-Decisamente non siamo più semplici nakama... Direi che tu sei la mia ragazza.- esordì infine.

Lucy sussultó quando si rese conto che era esattamente ció che voleva sentirsi dire, che quello che aveva detto Natsu era semplicemente perfetto. Gli occhi le si velarono di lacrime e lei si strinse ancora di più a Natsu, affondando il viso nel suo petto per nascondere le lacrime di felicità che le rigavano le guancie. Restarono in quella posizione per un tempo che parve loro infinito, fino a quando Natsu disse con il suo solito sorriso un po' scemo tornato finalmente ad illuminargli il volto dopo tanto tempo:

-Beh... Direi che è arrivato il momento di lasciare questo posto!-

 

La qualità fa un po' schifo ma vi prego di apprezzare il mio sforzo artistico! :)

 

 

 

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Capitolo 13
*** Come sempre, con alcune piccole modifiche ***


Ricompaio alla fine!

Buona lettura! <3


Come sempre, con alcune piccole modifiche.


Levy gemeva, artigliava le coperte, inarcava la schiena. Già solo la vista della testa di Gajil tra le sue gambe la faceva impazzire, per non parlare della sensazione che le dava la sua lingua che esplorava proprio QUEL punto. 

-Ga...Gajil...- mormoró tra gli ansiti, infilando le mani tra i capelli del fidanzato.

Lui in risposta ghignó sulla sua intimità e la morse piano, suscitando un urletto da parte di Levy.

-Sì, nanetta?- soffió facendola sussultare e continuando a toccarla, con le dita questa volta.

-E... Ecco...- disse Levy cercando di contenere la voce tremante per il desiderio e le gambe che minacciavano di chiudersi per il troppo piacere, ma che restavano salde al loro posto, tenute ferme da Gajil.

-Ehm... Ah... Cazzo!- si infurió.-Non riesco a parlare se... Ah!- Gajil aveva infilato una dietro l'altra tre dita, facendo urlare la sua fidanzata.

-O...ok...- ansimó Levy -Ne riparliamo dopo...-


Qualcosa come un'ora dopo, Levy era avvinghiata a Gajil che le carezzava pigramente la pancia, entrambi sdraiati nel letto del dragonslayer di ferro, nudi e soddisfatti, al loro quarto mese come fidanzati. 

-Senti Gajil...- cominció Levy facendo uscire dal suo stato di trance il suo ragazzo che giró la testa dalla sua parte distrattamente, facendole capire che la stava ascoltando.-Secondo te Lucy e Natsu se la stanno cavando?- 

Il drago di ferro sbuffó.

-Nanetta... Mi stai provocando?- chiese piegando le labbra in un ghigno.-Lo sai benissimo che quei due fanno sesso ininterrotto, ventiquattr'ore su ventiquattro, dove capita e come capita. È inutile dirtelo perchè lo sai già, ma il fiammifero e la stellina sono attratti l'uno dall'altra da quando si sono conosciuti, e hanno talmente tanto desiderio sessuale represso che da quando si sono dichiarati sono scoppiati come una bomba ad orologeria.- disse Gajil.-E comunque... Te lo chiedo di nuovo nanetta, mi stai provocando?-

Levy scoppió a ridere e disse:

-Mi hai beccata. Comunque anche se stanno insieme ho un po' paura per Lucy...- 

-Non ti preoccupare, nanetta, quella lì ha la pellaccia dura. La barbie non impazzirà di nuovo tanto presto... Ora che ha il fiammifero penso che si dedicherà allo sport a letto e morirà felice, a novant'anni e con tanti nipotini.- Gajil sembró impensierirsi un attimo.-E poi ha te e Juvia, penso che sopravvivrà.-

Levy sorrise e si tuffó sul suo ragazzo.

-Oh cavolo... Quanto sei volgare! E... non sai quanto ti amo!- mormoró sulle sue labbra facendo piegare le labbra di Gajil in un ghigno che gli illuminó gli occhi.

-Cazzo nanetta... È corrisposto!-



Lucy si sveglió nel suo letto trovandosi Natsu accanto, come sempre.

Come sempre si alzó dal letto scivolando fuori dalle sue braccia e posando i piedi sul pavimento freddo della sua camera. Quello che invece non era "come sempre" era il fatto che doveva andare a cercare i suoi vestiti in giro per la camera. Al percorso verso  la doccia incontró i pantaloni di Natsu, le proprie mutandine,  la propria maglietta e i boxer di Natsu, "stranamente" l'unica cosa a posto sulla sedia era la sciarpa di Igneel. Da due mesi si era risvegliata, e quando lei e Natsu si erano dichiarati, inevitabilmente era scoppiata la passione. Arrossì al pensiero che Natsu non era vergine, e che a dispetto delle apparenze era veramente bravo a letto. Certo nemmeno lei era vergine, figurarsi, aveva ventidue anni! 

Lucy aprì il getto della doccia per far scaldare l'acqua, intanto si mise a cercare un asciugamano in giro per il bagno. Lo individuó sul calorifero e si avvicinó, quando dei flash le pervasero la mente.

Grieg con il coltello, la croce, il dolore...

Sbattè le palpebre e si ritrovó di nuovo in bagno. Si resse al calorifero, tremante e con la pelle d'oca, mentre dalla doccia usciva il vapore bollente, che andava ad appannare gli specchi. Strinse più forte il calorifero, attenta a respirare regolarmente, anche se il consiglio che il medico le aveva dato le riusciva particolarmente difficile. Ad un tratto sentì due braccia forti cingerle i fianchi, e sospiró di sollievo quando la sua testa si appoggió al petto come scolpito nel marmo, di Natsu. 

-Di nuovo?- chiese solo Natsu.

Lucy annuì soltanto e lui la strinse ancora un po' più forte.

Dopo istanti che sembrarono infiniti, Natsu disse:

-Dai, vieni dentro.- dopodiché i due entrarono nella doccia.


Natsu teneva Lucy tra le braccia, che avvolta nel suo accappatoio bianco si sentiva come nel paradiso. Entrambi appoggiati al calorifero, sentivano il calore del conpagno penetrare fin sotto la pelle. Natsu guardó Lucy e gli scappó un sorrisetto alla vista della sua fidanzata che aveva gli occhi fissi sulla parete opposta, imbambolata e con un occhio che le scappava da un lato facendola sembrare strabica.

Natsu non riuscì a trattenersi e Inevitabilmente scoppió a ridere, facendo destare Lucy dal suo momento di trance e facendole assumere un'espressione indignata.

-Si puó sapere perchè ridi?- sbotto la maga stellare.

-No è che... Eri così... Buffa!- disse Natsu continuando a ridere e facendo infuriare ancora di più Lucy, che con sguardo omicida si avvicinó e prese a tirargli con forza i capelli.

-Ahi!- esclamó Natsu smettendo di ridere, facendo una faccia offesa e tenendosi la testa. -E ora?- chiese Natsu a Lucy che si stava sganasciando dalle risate.-Perchè ridi?!-

-È che.... Sei così buffo!- disse Lucy tra le risa.

-Ma senti questa...- mugugnó Natsu con un sorrisetto.-Ora mi ruba anche le battute...- e afferró Lucy per la vita cominciando a farle solletico sui fianchi e sulla pancia, facendole cacciare un urletto e facendola ridere.

Nel giro di pochi secondi i due innamorati si ritrovarono in un miscuglio di gambe e braccia a ridere come matti facendosi il solletico a vicenda.

"Non si sa come" (si fa per dire) i due si ritrovarono l'uno sopra l'altra, in una posa assai compromettente che peró non mise in imbarazzo nessuno dei due, che si baciarono lievemente.

Ad un tratto Lucy sentì qualcosa di duro sulla coscia e si rese conto di "cosa" era.

-Oh Natsu...- sospiró quando il ragazzo prese a toccarla dappertutto, facendo passare in contemporanea le labbra sul suo corpo.

La passione crebbe e in breve tempo i due si ritrovarono a fare l'amore sul mobile del bagno, Lucy che si aggrappava con tutte le sue forze alla schiena nuda di Natsu che entrava e usciva da lei in tempo sempre maggiore.

Al suo culmine del piacere, Lucy non resistette e venne urlando, seguita poco dopo da Natsu, che avrebbe portato sulla schiena i segni delle unghie di Lucy per almeno un altro giorno.

Stanca Lucy crolló in braccio a Natsu che la accolse stringendola al petto dolcemente.

Dopo alcuni minuti e dopo aver ripreso fiato, i due si separarono.

-Penso che ci vorrebbe un'altra doccia..- constató Natsu ghignando.

-E allora vieni...- rispose Lucy tirandolo dentro insieme a lei e chiudendo la porta della doccia.

Quella mattina Natsu aveva appena cominciato.



-Mi stai dicendo che Natsu non era vergine?!- esclamó Levy, suscitando l'imbarazzo della bionda che le intimó di parlare piano guardandosi intorno con fare circospetto.

Levy e Lucy erano sedute al tavolino di un piccolo café magico, in cui vendevano i migliori frappè della città.

-Certo che no!- sibiló dopo che si era assicurata che nessuno aveva sentito la sua amica.-Ti pare? Sarebbe ridicolo!-

Levy sbuffó.

-No, affatto. Ma l'hai visto Natsu? Si comportava come un bambino di cinque anni anche se ne aveva venti. Non era ovvio per niente che sotto quella facciata innocente ci fosse un uomo! Quanti anni hai detto che aveva? Diciassette? Cavolucci... Chi l'avrebbe mai detto!- ridacchió Levy seguita da Lucy che si era calmata.

-Già, ed è bravissimo a letto, non ne hai idea...- Lucy si perse nei suoi pensieri mentre Levy la osservava come se fosse impazzita, per poi bloccarsi e assumere un'espressione maliziosa e domandare lentamente:

-Ma... Dimmi... Tu quanti ti sei fatta?- la domanda riscosse bruscamente Lucy dai suoi pensieri, facendole quasi rovasciare il suo frappè al cioccolato e caffè con aggiunta di cannella.

-Che hai detto?- annaspó certa di aver capito male.

-Oh, hai capito benissimo invece! Dai fuori il numero!- la esortó Levy con un ghigno.

Lucy sospiró sconfitta: era impossibile vincere contro Levy.

-Quelli che mi ricordo sono sette...- disse infine, buttandosi poi  a capofitto sul suo frappè. Dopo alcuni secondi sbirció oltre il bordo del bicchiere e vide Levy che la fissava incredula.

-Que... Quelli che ti ricordi? Dio Lucy, ma con quanta gente sei andata?-

La bionda sorrise ora divertita.

-Aspetta di sentire chi erano, allora si che sarà finita!- esclamó scoppiando a ridere e attirando Levy fuori dal suo trance. La piccola azzurra sorrise malandrina e disse:

-Sputa il rospo!- 

Con un sorriso Lucy mise fuori un dito della mano.

-C'è stato un ragazzetto della mia città natale, niente di importante.- Levy fece un gesto con la mano come per confermare la cosa.-Il prossimo lo conosci, è il gelataio sull'angolo della strada... Quello con gli occhi verdi e il sorriso magnifico.- Levy annuì con approvazione mostrando il pollice in su mentre tirava la cannuccia del suo bicchiere.

-...poi c'è stato Lyon...- Levy tossì forte, cercando di non strozzarsi con il liquido alla mela che aveva ordinato.

-Che cosa?? Quel Lyon?- Lucy rise e disse: 

-Aspetta di sentire gli altri!- Dopodiché ricominció il suo elenco.-... Ren di blue pegasus... Ecco con lui sono andata un paio di volte, poi c'è stato Bacchus e quello dopo di lui è stato Hibiki, sempre di blue pegasus.-

Levy che aveva ascoltato in silenzio ora ridacchió e constató:

-Certo che ti tratti bene, Lucy! I più belli di fiore ti scegli... Meno male che Gajil è stato risparmiato...- si fermó di colpo e dopo un paio di secondi ridusse gli occhi in due fessure.

-Senti un po' Lucy.... Quelli che mi hai detto erano sei... Chi è il numero sette?- 

Lucy che aveva sperato fino all'ultimo che Levy non glielo chiedesse, arrossì fino alla punta dei capelli e sospirando buttó fuori l'ultimo nome:

-Gray.-

Fu come se il tempo si fosse fermato: Lucy aveva gli occhi bassi e non aveva il coraggio di guardare Levy, mentre quest'ultima era rimasta di pietra.

Ad un tratto, la piccola maga esplose. La sua risata risuonó sonoramente per tutto il locale e la stessa Levy non riusciva a respirare per le risa.

-Ommioddio... Ahahaha... Ti sei portata a letto Gray? Ahahaha... Oh mio dio...- 

Lucy, osservava la sua amica ridere e con tono serissimo disse:

-Molteplici volte.-

Appena la sentì La risata di Levy aumentó di volume, fino a quando non cominciarono ad uscirle lacrime dagli occhi.

Dopo vari tentativi falliti di respirare, Levy finalmente riuscì a calmarsi. 

-Okay, ti sei portata a letto Gray Fullbuster. E scusa... Ma com'è che non siete imbarazzati?- chiese Levy.

-Oh, sai era tanto tempo fa... Tipo un anno dopo che sono entrata nella gilda. L'abbiamo fatto a casa sua ed è stato una figata, una notte di fuoco che non ti dico, peró dopo un paio di volte ci siamo accordati sul fatto che è stato uno sbaglio e che dovevamo dimenticarlo. Così ci siamo lasciati con una stretta di mano e abbiamo continuato le nostre vite.- spiegó Lucy tranquilla, sorseggiando la sua bevanda.

-Certo che tu e Gray la prendete molto alla leggera...- mormoró Levy.-Peró bada che non lo venga a sapere Juvia, io non ti vengo a salvare se no, subirai tutta la sua ira da sola!-

Le due amiche scoppiarono a ridere, contente di essere giovani e di potersi divertire.

-Mhh...- mugugnó Levy.-Questo frullato alla mela è delizioso! Ne prendo un altro!-


Dopo un'ora in cui erano rimaste a chiaccherare, si diressero verso la gilda. Quando aprirono la porta  trovarono la situazione come sempre:

Natsu e Gray litigavano per la missione, Erza mangiava una fetta di torta alla fragola e panna, Alcuni membri facevano rissa e Cana avva già cominciato una gara di bevute all'ora di pranzo. Lucy e Levy si sorrisero ed entrarono decise, venendo subito accolte dalla baraonda generale. Si sedettero ad un tavolo dove c'erano ancora un paio di posti liberi sulla panchina.

Subito accorse Natsu che quasi saltó addosso alla sua fidanzata urlando:

-Diglielo Lucy! Diglielo che è meglio partire per la missione dove bisogna pulire la casa della baronessa von Weide!-

-Affatto!- Lo interruppe Gray.-Dovremmo andare a distruggere il castello del mostro di fuoco! E Juvia è d'accordo con me!- Juvia in piedi accanto a lui annuì decisa.

-Oh no!- urló Natsu.-Io non vado a distruggere un mio simile! Per quanto possa essere cattivo i fratelli di Fuoco non si toccano! Tu vuoi farlo solo per darmi fastidio!-

-Coglione! Quello scieglie il ghiaccio delle montagne! Arriverà troppa acqua nelle valli!- ribbattè Gray, togliendosi la maglietta.

-Hai qualcosa contro l'acqua?- strilló Juvia addosso al fidanzato.-Juvia non puó permetterlo! Sosterrà Natsu!-

-Ma io sono il tuo fidanzato...- disse Gray ferito.

-Se non ascolti Juvia Lei non te la darà mai più.- affermó Juvia guardandolo glaciale e facendogli dire un piccolo "ok".

-E se invece andassimo a ripulire la gilda God-arm? Non sono forti e danno solo fastidio.- propose Lucy d'un tratto sventolando un volantino con sopra un numero con molti zeri e fermando Gray e Natsu che si stavano preparando all'ennesima rissa.

-Dà qua- disse Gray prendendole il volantino.

-Mhhhh guarda un po' qua Natsu... Questo è carino! Andiamo lì!-

-Affare fatto! Peró promettimi che ci dividiamo gli avversari equamente!- esclamó Natsu battendo il pugno contro quello di Gray che in un momento di disattenzione non si accorse di Gajil che gli era apparso alle spalle.

-Ma guarda un po'!-esclamó il dragonslayer di ferro strappando di mano a Gray il volantino.-Bene Levy! È deciso! Si va a fare il culo a questa gilda!- 

La prima a reagire fu Lucy che prontamente strappó il volantino dalle mani di Gajil e se lo strinse al petto.

-Non se ne parla! Il volantino è nostro! Quindi scegli un'altra missione!-

Gajil si acciglió, vagamente sorpreso.

-Ehi! Stellina! Ridammi quel volantino altrimenti ti gonfio di botte!- sbottó Gajil con la solita educazione facendo infuriare sia Natsu che Levy.

-Ehi! Non parlarle così!- sbottó Natsu seguito subito da Levy che furiosa urló:

-Riguardati! Che qui l'unico che verrà riempito di botte sei tu, da parte mia!-

All'intervento di Levy Gajil si calmó un pochino e borbottó qualcosa che sembrava leggermente "frocetti senza spina dorsale" e poi a voce più alta disse un piccolo "ok".

Dopo questa resa stupefacente da parte di Gajil, tutti ricominciarono a litigare allegramente. 

-Vado a prendere qualcosa da bere.- annunció Lucy, alzandosi e andando verso il bancone dove ordinó una granita al limone, portata prontamente da Lisanna. Lucy ringrazió e con un sorriso si guardó intorno. Levy a cavalcioni su Gajil discuteva con lui animatamente, le guance rosse per il fervore con cui raccontava qualcosa, la mente completamente concentrata sull'esporre i suoi argomenti, ignara della mano di Gajil che le spostava gli occhiali che erano scivolati sulla punta del naso e dei suoi occhi che la guardavano parlare pieni di incanto.  Da qualche parte in fondo alla sala vide Gray e Juvia sparire dietro una porta, mano nella mano,  saldamente ancorati l'uno all'altro come se niente potesse mai separarli. Erza mise KO con vari calci due maghi che litigavano e poi le fece l'Okay con la mano, Wendy parlava e rideva allegramente con Romeo e Happy porgeva un pesce a Charle. Mirajane conversava con Luxus, elegante e graziosa come sempre, gli occhi che non si accorgevano della luce che si accendeva nello sguardo dell'uomo ogni volta che lei sorrideva. Cana che stava facendo a gara con Flare (che finalmente aveva trovato la sua gioia in quella strana bevitrice) a chi beveva di più, posó il boccale sul tavolo e trascinó la sua nuova amica verso Gildarts che era appena entrato, mostrandole orgogliosa il proprio padre. Elfman parlava con Fried e la mano dell'albino scivoló sulla vita di Evergreen che gli sedeva accanto e che non lo respinse, anzi, lo strinse.

Lucy voltó lo sguardo infine verso quello che la riempiva di gioia più di ogni altra cosa. Natsu seduto ad un tavolo che si rimpinzava di qualcosa che non si sapeva bene dove avesse preso, come se ne andasse della sua vita.

Rimase per un attimo incantata a guardare il suo fidanzato, l'uomo alto muscoloso e bellissimo, che di virile aveva tutto (tranne il colore dei capelli), in fondo maturo, ma in superficie come un bambino, che le aveva rubato il cuore. Sorrise quando lui si fermó e la guardó interrogativo posando sul piatto la cosia di pollo che stava divorando e chiedendo con la bocca piena un distorto "che c'è?".

-Nulla...- rispose Lucy, ma poi ci ripensó e si avvicinó a lui sedendoglisi accanto.

-Ti amo.- gli disse, cosí, e si strinse a lui.

Natsu in un primo momento spiazzato si aprì in un enorme sorriso e la abbracció a sua volta.

-Ti amo anch'io, te l'ho già detto.- le disse tra i capelli, dopodiché si staccó e dopo averle baciato la punta del naso le chiese:

-Hai fame?-

Lucy scoppió a ridere, conscia del fatto che in quel preciso istante, con tutti i suoi amici intorno, le persone che la facevano stare bene in quella stanza con lei e un fidanzato degno di un premio nobel che amava al di sopra di tutto, lei era la persona più felice al mondo.


FINE



Ommioddio ragazze!

Questa fanfiction ha finalmente raggiunto il capolinea. È stata la mia prima fanfiction che ho pubblicato su questo sito, un anno fa. 

Un anno per scrivere tredici capitoli, un anno per avere tempo di scrivere il meglio.

Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno resistito con me per dodici mesi, non mollando anche quando non aggiornavo, credendo in me nonostante tutto.

Ringrazio tantissimo tutti coloro che mi hanno fatto sapere di esserci inserendo la storia tra le preferite (30 per adesso! WoW) e tra le seguite (59 per adesso! WoW!) oppure recensendo qualche capitolo quà e là!

Inoltre un particolare ringraziamento va a tre persone:

Maya-chan che mi hai seguita e supportata fin dall'inizio diventando la mia confidente degli spoiler;

Bekkuzza-chan che mi hai donato il tuo supporto molte volte facendomi anche ridere;

Fairy Ice che mi hai sempre riempita di complimenti, rendendomi felice e "gasata" a scrivere.

Grazie a tutti coloro che hanno letto la mia storia, passati, presenti e futuri!

Non sono triste, anzi sono felice, perchè è stata un'esperienza fantastica scrivere questa storia con voi al mio fianco.

Grazie!

Veronika, Ika19


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