Drive Me Crazy

di MrsElleStyles_
(/viewuser.php?uid=769755)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Like the ocean and the beach ***
Capitolo 3: *** Simply Perfect. ***
Capitolo 4: *** My Girlfriend ***
Capitolo 5: *** Like a Tsunami. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Drive Me Crazy 


Il mio nome è Elle.
Sono nata in una piccola cittadina del Cheshire, Holmes Chapel.
E l'unica cosa a cui avevo sempre tenuto era Harry, il mio migliore amico, ma lui ormai era partito per vivere il suo sogno.
E quella piccolo città era diventata troppo piccola per me.
Harry mi mancava e l'unica cosa che mi era rimasta era un suo ultimo bigliettino con scritto:
'' Mi mancherai,
  mi mancheranno i tuoi occhi del colore delle pianure dello Yorkshire.
  Mi mancheranno i tuoi capelli mossi come le scogliere del nord e del colore del sole all'alba. 
  Ti voglio bene
  Harry ''
______________
Spazio autrice 
So che come prologo è molto banale, come il primo capitolo,e che può sembrare
la classica FF dove la migliore amica ,del famoso Harry Styles, si innamora di lui.
Bè in fondo è così, però spero che la mia storia abbia qualcosa in più rispetto alle 
altre. Questo poi toccherà a voi giudicarlo.
Ho pensato di postarla qui perchè, tempo fa  ho iniziato a pubblicarla su una pagina dedicata 
ai One Direction, ed ha riscosso un discreto successo, quindi spero che anche qui venga apprezzata.
Baci 
Elisa

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Like the ocean and the beach ***


Like the ocean and the beach 
 
Io ed Harry eravamo amici da molti anni, prima che diventasse famoso, non potevamo vivere l’uno senza l’altro, ma la nostra era solo una bellissima amicizia anzi eravamo come due fratelli, ci sentivamo come l'oceano e la spiaggia , bellissimi insieme ma inutili l’uno senza l’altro.Harry mi raccontava tutto, anche delle sue conquiste amorose, ma non capivo il perché alla fine ci rimanevo sempre male anche solo a sentirne parlare.Il nostro rapporto a lontananza era difficile ma ci sentivamo ogni sera per raccontarci della nostra giornata, beh la sua era sempre più emozionante della mia , ma ero contenta per lui, ero contenta del fatto che avesse realizzato il suo sogno. Non mancavano le volte in cui trovavo nella posta una lettera con dentro un biglietto aereo e un biglietto per una delle tappe.Ma forse le cose stavano cambiando, non sentivo più Harry come un fratello, vederlo lì sul palco, vedere come mi trattava, anche quando c’erano gli altri , forse stavo fraintendendo tutto, ma
“Scusi signorina, desidera qualcosa da bere ?” disse una voce che non avevo mai sentito parlare
 “cosa?” dissi mentre i miei pensieri scemavano come il fumo nelle mani
“qualcosa da bere ?” disse nuovamente
 “Ah no'' e poi aggiunsi ''grazie”-fingendo un sorriso
La hostess aveva interrotto il mio pensiero,ma vidi che già sorvolavamo Parigi, ed ero emozionata dal fatto che dopo 6 settimane, lo avrei rivisto.
Arrivai al terminal e trovai un auto che mi aspettava.
Dentro trovai un bellissimo mazzo di rose con un bigliettino :
''Ehy sei arrivata finalmente…
Ti aspettiamo tutti in Hotel
così pranzeremo tutti insieme
e poi andremo alle Sound Check

xxx
HARRY''

Appena arrivai in Hotel trovai Louis, Niall e Zayn nella Hall, gli corsi incontro per abbracciarli, loro erano sempre molto gentili e carini con me.Ma dopo i saluti mi venne spontaneo chiedergli subito: “ dov’è Harry?” e poi aggiunsi '' e Liam''
” Beh… è… cioè sono …in piscina…'' disse Niall che si preoccupò di aggiungere frettolosamente '' entrambi” Zayn si sedette sul bracciolo di una poltrona prima di dirmi:”vai ti sta aspettando… lascia la borse qui e corri da lui”.
Passai altri due minuti con i ragazzi, che erano più caotici di quanto mi ricordassi. Poi mi alzai dalla poltrona, dove mi ero seduta accanto a Zayn e mi diressi verso la piscina.Arrivai d’avanti alla porta a vetri e intravidi Liam, presi fiato mi feci coraggio ed entrai urlando : ''Ei riccioletto che fai galleggi?''
Di scatto Harry si girò e con un sorriso dolce disse: “Ce l’hai fatta ad arrivare”. In quel momento Liam mi riportò con i piedi per terra :” Sei qui finalmente'' disse mentre uscii dalla piscina per poi aggiungere ''io vi lascio soli”. Sorridendomi si avvicinò, stretto nel suo accapadio e mi chiuse in un bellissimo abbraccio. Ed i suoi abbracci erano qualcosa di meraviglioso, qualcosa che tutti dovrebbero provare.
”Mi hai bagnata “ trasalii ” sei bella lo stesso” rispose e uscì ridacchiando 
Quindi ora eravamo rimasti soli.Chissà se avrei confessato tutto.

Rimasi per un po' immobile, quasi estasiata dal bellissimo corpo di Harry che si muoveva avanti ed indietro nella piscina, creando delle piccole onde al suo passaggio.
Si avvicinò piano piano, verso il bordo dove ero rimasta praticamente di pietra, e mi fece allontanare dai miei pensieri dicendo" Ancora non mi hai dato un bacio bellezza", 
Uscì fuori dalla vasca e si chiuse in un asciugamano e avvicinandosi con fare al quanto sospetto, indietreggiai, avevo capito cosa volava fare.
"No Styles, non mi bagnerai con i tuoi capelli, e se lo fai ti uccido" Con aria da cucciolo si avvicinò ancora di più. 
" Ma io voglio darti solo un innocente bacino sulla guancia, come facevamo quando eravamo piccoli e io ti davo sempre la mia merendina, perchè tu'' alzò il tono'' la dimenticavi sempre a casa". 
"Io non è che la dimenticavo a casa, solo che la tua era sempre più buona della mia" gli risposi a tono.
Harry era sempre stato un ragazzo dal cuore d'oro sin da quando lo conoscevo, ed anche ora quando ne ha la possibiltà, cerca sempre di aiutare gli altri, forse è questo che mi piaceva di lui.
"Allora questo bacio?" disse interrompendomi.
Dopo un innocente bacio sulla guancia, decise che doveva tornare bambino e si asiugò le su grandi mani tutte bagnate sul mio volto.
"Non cambierai mai é?"chiesi retorica
"E perchè dovrei farlo?Mi diverto a darti fastidio"
Dopo un attimo di silenzio
"Harry"
"Si dimmi Elle"
Oh Mio Dio non ci credo sto per dirgli che lo amo, che vivere a Holmes Chapel senza di lui era diventato difficile, che stavo iniziando a provare dei sentimenti per lui, che non vederlo per settimane mi rendeva triste, ma non quanto leggere  sulle  le sue interviste o vedere in tv dei servizi che quasi sempre lo ritraevano avvinghiato a qualche ragazza. Dio Santissimo stavo per aprire la bocca.
"Grazie. Grazie di avermi portato qui, grazie dell'auto e grazie dei fiori"
Harry non rispose.
Dopo una lunga pausa Harry sorrise ed abbassò lo sguardo.
"Lo sai che non voglio che tu mi ringrazi" disse con lo sguardo ancora basso 
"Ma io mi sento sempre in debito con te" e senza che finissi la frase Harry intervenne "Non dirlo mai più" e senza che aggiunsi una parola lui continuò a parlare "Ci vediamo tra 40 minuti nella Hall per andare a pranzo, ah i ragazzi hanno detto che non vengono" non aggiunse altro e se ne andò lasciandomi sul bordo della piscina sola.
Tornai nella Hall in cerca delle miei valigie e dei ragazzi, ma non trovai nessuno, chiesi al receptionist se sapeva qualcosa e mi indirizò verso quella che sarebbe stata la mia camera.
Mi cambia al volo, e bussai alla camera vicino, la stanza dove alloggiava Louis, entrai e trovai anche Niall.
"Che stavate facendo?" Chiesi curiosando nell'abitazione.
"Giocavamo a Fifa?Vuoi unirti a Noi" Disse Niall senza staccare i suoi grandi occhi blu dello schermo. "No,grazie, vi umilierei troppo se vincessi io"risposi sarcastica.
Passarono un paio di minuti ed io mi sedetti sul morbido letto dietro le sedie dei ragazzi che ormai erano presi dalla partita che era quasi giunta al termine.
L'arbitro fischiò la fine della partita e Louis si girò verso di me chiedendomi:" Ho visto Harry poco fa, mentre tornava della piscina, sembrava strano,è successo qualcosa?"
"Non lo so è diventato misterioso tutto d'un tratto,così." Dissi.
Louis rispose con un semplice e secco Ok perchè la partia stava ricominciando.
[...]
Erano le 12.30 e stavo aspettando Harry nella Hall, come mi aveva chiesto 40 minuti prima.
Arrivò con un leggero ritardo, sembrava arrabbiato così quando fu vicino a me decisi di abbraccialo, e mi strinse forte a se come se avesse realemente bisogno delle mie braccia intorno al suo torace, tenendomi ancora stretta a se mi sussurrò un "Grazie ne avevo bisogno".
[...]
Il ristorante era veramente affollato e tutti non perdevano occasione per avvicinarsi a Lui per un autografo o per una foto, ma Harry non rifiutava mai, prima che arrivasse la portata principale mi chiese di andarcene perchè non ne poteva più.Salimmo in macchina, ma il mio stomaco fece una rumore imbarazzante ...
"Perdonami non ti ho nemmeno lasciato mangiare, non doveva andare così..."
Sembra veramente triste quasi sul l'orlo di una crisi di nervi. Con un sorriso replicai" Non ti preoccupare Harry, per me va bene anche se passiamo al MC Drive per un panino"lui abbozzò un sorrise e chiese all'autista di condurci li.
"Harry, perchè sei triste, non ti vedo bene..."
"Perchè oggi doveva essere un giorno speciale , tu sei qui ed è tutto un disastro"
"Harry, tesoro, va tutto bene, va bene così"
Cosa voleva dire Harry ? Forse? No non è possibile.
Dopo il Mc, ci dirigemmo all'arena dove di li a poche ore i ragazzi si sarebbero esibiti.
Dopo le prove di consuetudine i ragazzi si iniziarono a preparare ed incontrarono le fans.
Il concerto iniziò, che strano perchè Harry mi fissava ...
"...'Cause I can't love you more than this..."
Niall iniziò il suo discorso come da scaletta e Harry ne approfittò per andare in bagno.
Sentii il telefono vibrare
Un messaggio.
DOPO TUTTO TU SEI QUI. PERCHE' SPRECARE
QUESTA OCCASIONE.
ANDIAMO ALLA TORRE EIFFEL IO E TE DOPO.
SPERO CHE TI STIA GODENDO IL CONCERTO.

BACI 
HARRY

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Simply Perfect. ***


Simply Perfcet.

 
Uscii dalla porta sul retro della arena, in compagnia di Lou e della piccola Lux che si era addormentata sulla spalla della madre.
Una folla di fan era in attesa dei ragazzi e vedendoci li, iniziarono ad urlarci contro farneticando qualcosa in francese. Lou sembrava ormai abituata e non ci prestava neanche più attenzione, ma io no , non era il mio mondo, io ero abituata a starmene rinchiusa in camera con un pc sulle gambe e con le cuffiette nelle orecchie.
Lou sorridente ,mi guardò, e disse:" Spaventata?"
"Un pochino" le risposi, distogliendo lo sguardo dalla folla.
Per spezzare un po' la tensione le chiesi quasi atona:"Cosa farai questa sera? Tom è lontano.'' Feci una pausa e cambiai discorso ''Come fai a sopportare tutto questo?"
Scosse la testa e mi ripose con un tono triste ma con un leggero sorriso velato:" Non lo faccio e basta, mi spiego , Tom e Lux sono tutto per me e se uno di loro è lontano, mi sento sola anche tra dieci mila persone, ma sorrido e fingo, perchè alla fine questo è il mio lavoro.Ti abitui"
Le fans aumentavano mano mano e a loro volta anche le urla.
"Ti capisco" risposi con tono affranto.
"Scusa cosa hai detto? Non ti ho sentito con queste urla" rispose lei. "Nulla" trasalii, "ho solo detto come fa a dormire con tutta questa confusione ?"riferendomi alla piccolina."Come ti ho detto prima. Abitudine."rispose quasi urlando. Le urla era aumentate quando i ragazzi uscirono due alla volta, prima Niall e Zayn, poi Louis e Liam, mancava solo...LUI.
Mi salì il cuore in gola. Uscì dalla porta dopo solo 10 minuti,da quando l'ultima coppia era partita.Fece un cenno con la mano alle fans che lo attendevano li fuori, e con un sorriso smagliante, come il suo solito, entrò in macchina. Paul mi disse che lo avrei raggiunto con un altra auto, per sviare i paparazzi. Alla fine pensandoci mi piaceva l'idea  di fare la "vita da celebrità" per un giorno, ma non mi sentivo a mio aggio onestamente.Arrivai sotto la Torre Eiffel, era bellissima illuminata, mi sembrava strano essere veramente lì, l'avevo solo vista in qualche foto ,eppure ero lì, e lì mi aveva portato il mio migliore amico.Ma era giusto continuarlo a chiamarlo migliore amico?Per me lui era qualcosa di più. Lui era il primo pensiero prima che la sveglia suonasse. Lui era il pensiero che mi pervade la mente prima che chiudessi gli occhi.Lui era il sogno costante che si ripeteva una notte si e l'altra pure. Lui era Harry, quel ragazzo che mi difendeva sempre , quello che mi passava i compiti in classe e che faceva le ricerche al posto mio, che mi portava lo zaino quando era pesante, lui che mi portò in braccio per le scale quando mi ruppi il piede e che cascò rompendosi la mano.LUI non quel ragazzo che mostrano i media.
Scesi dall'auto e mi girai intorno per vedere dove era.
Lui non c'era.
Il telefono vibrò di nuovo:
PRENDI L'ASCENSORE DELLA TORRE 
E ARRIVA ALL'ULTIMO PIANO.
xxx HARRY
L'ascensore era affollato,ma man mano si sfollava sempre di più quando si fermava ai piani. Arrivai all'ultimo ormai completamente sola.
Usci dall'abitacolo estasiata dalla vista che c'era li su. Quella vista mozzava il fiato, ma avevo il fiato corto per un'altra ragione.
"Ho affittato questo piano solo per noi,per stare finalmente un po' da soli, e i paparazzi non ci troveranno mai , ho prenotato a nome di Pierre Baguette " disse con il suo classico tono profondo
Con una risata mi voltai "Baguette?"
"beh si è l'unica parola francese che conosco oltre a 'merci' ed a 'escargot' non sarebbe stato molto carino chiamarmi 'Monsieur Lumaca' sa di viscido''
"Comunque...Gra.." Non mi fece finire che mi lanciò un'occhiataccia "Guisto, guisto ricordo,non devo dirti mai grazie''.
Di fronte a noi c'era una tavola apparecchiata per due, mi fece accomodare ed iniziammo a mangiare.
Sembra quasi una scena di un film super romantico strappa lacrime. La differenza era che io non ero nessuna bellissima attrice hollywoodiana e che ero qui con il mio migliore amico.
Dopo cena, vicino alla ringhiera, mi feci coraggio e gli chiesi:"Perchè oggi in hotel sembravi arrabbiato ?"
"Beh perchè ho ricevuto una telefonata dalla Modest che mi proibiva di fare questo..."
Non finì la frase e mi baciò.
Mi sentii morire in quel momento.
Quel bacio era stato perfetto, semplice ma perfetto, come quando vedi una commedia al cinema, semplice, carina , ma in qualche modo essenziale, quel tipo di commedia che quando finisce ti lascia un vuoto dentro, e vorresti rivederla, e rivederla centinaia di volte.Quel tipo di commedia che ti lascia un vuoto piacevole dentro, ma un vuoto che vorresti colmare subito.
Harry si intromise nei miei pensieri e disse:"Scusami, non dovevo"
Continuai a non parlare.Mi fissava con uno sguardo misto tra curiosità e imbarazzo.
"Harry, ora ascoltami" decisi di parlare.
Annuì e mi lascio intraprendere il mio discorso.
"Grazie." Disse guardandolo in volto. Questa volta però non mi sgridò, neanche con lo sguardo.
"Grazie, perchè sei il mio migliore amico, grazie perchè ci sei sempre anche quando c'è un intero oceano che ci separa, grazie perchè mi hai sempre aiutato, grazie perchè mi accogli ogni volata a braccia aperte, grazie perchè mi fai essere felice e che mi fai essere me stessa." Ma non avevo concluso, presi fiato e diss i"Grazie per aver fatto quello che io non ho mai avuto il coraggio di fare"
Harry riprese con un tono ancora più confuso :"Cosa vuoi dire?''
Sospirai e cercai di dire qualche parola ma dalla mia bocca uscì solo un confuso :"ti ho sempre..." Non avevo ancora il coraggio di dirglielo apertamente, anche se nella mia testa era la frase che più ripetevo.
Harry sorrise, con uno di quei sorrisi che non dimentichi facilmente, non quei sorrisi che mostrano solo i denti, ma che ti mostrano il cuore, disse sarcastico:"Ti ho sempre , pure io".
Capì al volo quello che volevo dirglielo, d'altronde lui sapeva sempre quello che stavo per dire, e a volte mi anticipava completando le mie frasi.Lui conosceva ogni angolo di me, ogni lato nascosto, ogni piccola paura e ogni piccola fobia, come quella che mi premeva più di tutti. L'imbarazzo di esternare i miei sentimenti.
Ma non ebbi neanche il tempo di formulare la risposta che già mia aveva avvinghiato nelle sue possenti braccia tatuate."Non lasciarmi mai, qualunque cosa succeda". Ed all'improvviso una goccia calda scese da mio viso, una dopo l'altra.Harry abbassò lo sguardo per guardarmi in volto e sussurrò:"Stavo per rovinare questo memento con una battuta squallida"
"Quale?'' dissi.Passandomi il palmo della mano sul volto
''Non voglio rovinare questo memento su'' rispose, baciandomi la testa.
"Ma se ti conosco da quando portavi il pannolino, hai rovinato un sacco di momenti con le tue battute squallide" dissi fissandolo negli occhi
"Ok.Ok. ma se non fa ridere è colpa tua... Ti ho visto piangere, ed ho pensato dentro di me .'' si blocco e mi lasciò 
Ed alzando le mani disse''puzzano così tanto ?''
Iniziai a ridere come una matta, forse per la tensione di quel momento, o per la scarica di adranalina. Mi bloccai e sorridendo gli dissi 
"sei uno stupido'' feci una pausa e cambiai espressione e scherzosamente aggiunsi  ''comunque si Harry, non ti si può stare vicino''.
Ma non era assolutamente vero, aveva sempre un ottimo odore di dopo barba 
"sul serio?" Disse con un aria preoccupata, annusandosi.
"No scherzavo, volevo solo prenderti in giro." dissi abbassando lo sguardo 
"Non sei divertente" finse un tono arrabbiato.Ma poi scoppio in una fragorosa risata.
Passammo il resto della serata a ridere e a scherzare sul infanzia passata insieme.
Arrivò la mezza notte e mentre eravamo li abbracciati guardando le luci delle città, inchinai la testa e dissi:''Ho sempre saputo di amarti.''
Harry per tutta risposta mi baciò. Non mi rispose mai. Ma credo che quel bacio sia stato la risposta più bella.
Ma come in tutti i sogni arrivò il momento di svegliarsi. E fu il risveglio più brutto. E fu Harry a riportarmi sulla terra, dicendomi:'' Oggi mi ha chiamato la Modest, non so come ma ha saputo che avrei fatto tutto ciò questa sera"
Mi crollò il mondo addosso sentendolo che continuava il suo discorso, ma persi una parte di quello che disse e sentii sol -loro non vogliono che noi stiamo insieme. Deluderei solo le fans-  Mi staccai da lui indietreggiando "Forse non ho capito bene, loro ti proibiscono di stare con me? E tu non hai detto nulla?'' dissi quasi shockata.
"Non posso decidere tutto io della mia vita" disse con un tono, come se si stesse giustificando.
"Harry..." non aggiunsi altro e feci per andarmene verso l'ascensore, ma lui mi afferrò e disse
"Avevi promesso che non te ne saresti mai andata" 
Ma non gli risposi.
"Io ho solo detto che loro non vogliono che noi stiamo insieme, ma tu per me sarai la mia piccoletta, e combatterò fino alla morte per averti, anche se questo vuol dire nascondere la nostra relazione.'' fece una pausa e poi aggiunse ''Ma solo fin quando il mondo sarà pronto per noi, e se tu vuoi lasciarmi, perchè per te questo è troppo, ti aspetterò, e ti amerò finchè non esalerò il mio ultimo respiro."
Questa volta fui io a non rispondere e lo baciai. Ma lui con quel bacio comprese tutto quello che avrei voluto dire con le parole.
Quella notte dormii tra le braccia di Harry.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** My Girlfriend ***


My Girlfriend.

Mi sveglia nel letto della suite  di Harry, mi girai per abbracciarlo, ma lui non c'era. Guardai la sveglia per vedere che ora era. 
Erano le 6.30 del mattino.
Mi chiesi dove diamine fosse finito, mi alzai dal letto per cercarlo nel bagno o nel piccolo salottino della camera. Ma nulla. Lui non c'era. Era andato via da me? Si era pentito di quello che aveva fatto la sera precedente?
Mi vestii e decisi che era meglio andarsene da quella stanza. Profumava ancora di Lui. Scesi nella hall, ormai erano le sette del mattino e mi diressi verso la sala ristorante per fare colazione.Lui non era neanche li. Mi sedetti sola al tavolo. Mille pensieri mi pervasero la mente, pensavo e ripensavo a dove poteva essere, pensando al perchè della sua fuga. Ma niente. Sentii una voce che mi fece trasalire
"Posso sedermi con lei signorina?'' disse un ragazzo con un ridondante accento australiano.
Lo guardai bene e annui.Ma che mi era saltato in mente?Pensai appena il ragazzo si accomodò
''Piacere mi chiamo Ash ''tese una mano mentre con l'altra reggeva una piattino dove sopra giaceva una brioche
"Elle" risposi ricambiando il gesto timidamente.
Passarono circa 15 minuti e sentii dietro di me qualcuno, qualcuno di alto, qualcuno che aveva l'odore di Harry.
"Chi sei tu? E che stai facendo qui seduto? Quello è il mio posto'' disse con tono fermo, l'ombra dietro di me.
Ash si alzò in piedi e con le braccia conserte  disse:'' E tu chi sei coglione per dirmi cosa devo fare?''.
La figura dietro di me si spostò raggiungendo il ragazzo e lo afferrò per la maglietta
'' Sono il suo ragazzo, e sono molto geloso''.
Decisi che era il momento di intervenire prima che quei due si picchiassero
"Basta, smettetela, Harry lascialo subito, scusami Ash rimani pure qui al tavolo, lo cambierò io''.
"Io non so come fa una ragazza gentile come te a stare con una bestia come lui'' disse imprudentemente il ragazzo che si trovo un pugno di Harry davanti gl'occhi, ma che non sferrò.
Perchè era così violento?Lui non è quel ragazzo che conoscevo. E se invece era diventato come tutti i media lo ritraevano?
Harry lascio il malcapitato e mi segui ad un'altro tavolo, senza mai staccare gli occhi da Ash ed iniziò a mangiare ferocemente, quasi con rabbia.
''La vuoi smettere?''' dissi,poggiando le mani sul tavolo come per far leva per alzarmi,ma lui non mi rispose alzò gli occhi e continuò a mordere la sua brioche, con un fare quasi cannibalesco.
"Dove sei stato?Dove eri questa mattina?'' contiunai io, poichè non ebbi ricevuto nessuna risposta alla precedente domanda.
Senza guardarmi questa volta mi rispose:''Non è il momento e il luogo per parlare''.
Sorseggiò il Thè e aggiunse ''vado un attimo in stanza, tra dici minuti fatti trovare all'ultimo piano''
sorseggiò di nuovo il Thè mentre si stava alzando e se ne andò.
Vidi Liam che entrava dalla porta della sala, si avvicinò e mi salutò, ma si accorse subito che non avevo un espressione serena, in quei 10 minuti gli raccontai ciò che era successo la notte prima e di quanto strano fosse Harry questa mattina.Il povero Payne non seppe cosa rispondermi e poi mi ricordò dell'appuntamento con Harry all'ultimo piano.
Uscita dall'ascensore mi ritrovai in un piano che sicuramente non era dedicato agli ospiti, era molto buio e con cataste di scatole e scatoloni, Harry era già lì.
''Credo che sia vietato l'accesso a questo piano'' dissi un po' preoccupata.
Mi prese per la mano e mi fece salire una scaletta di ferro che portava ad una porta che aprì quando lui si trovò sull'ultimo gradino, immediatamente la luce mi abbagliò.Entrammo o meglio uscimmo dalla porta e ci trovammo sul tetto.La vista era quasi migliore di quella della Torre Eiffel.
''Mi dici perchè siamo qui?'' dissi sganciandomi dalla sua presa.
Evitando nuovamente di rispondere alla mia domanda, iniziò il suo discorso che sbrava quasi che lo avesse già provato prima di parlare con me
''Sono scappato questa mattina perchè la Modest mi ha chiamato, mi ha rimproverato, ed ho iniziato ad alzare la voce, avevo paura di svegliarti'' sbalordita non risposi e lui continuò''Loro non vogliono assolutamente vederci insieme'' 
Lo fermai '' Lo so abbiamo affrontato questo discorso ieri sera, ma sai che io sono disposta a tutto, e poi non ci vedranno molto insieme...'' 
Questa volta fu lui ad interrompermi ''e perchè? dove hai intenzione di andare?''disse.
''Harry io non ho la possibilità economica per permettermi di stare fuori casa per mesi, di pagare gli hotel, il cibo, il BIGLIETTI AEREI'' dissi quest'ultime parole alzando leggermente il tono,e poi continuai ''Io non voglio che tu paghi tutto per me, perchè so che è questo che vorresti dirmi, ma tu lo sai quanto ho atteso con ansia di iniziare a lavorare per avere una indipendenza economica dai miei genitori''
''Quindi, stai per tornare a casa?'' disse dandomi le spalle
''Si Harry'' mi voltai anche io, in direzione della vista ad appoggiando le mani sulla ringhiera
''Ma tu avevi detto che non mi avresti mai lasciato, io ho bisogno di te qui'' disse quasi trattenendo la voce
''Non ti sto lasciando Harry,ma sto tornando solo a casa''.
[...]
Harry e i ragazzi furono impegnati tutto il giorno e io decisi di rimanere in hotel, per non metterlo in altri casini con la sua casa discografica, o meglio la sua prigione. Quella sera decisi di non andare neanche alla seconda tappa di Parigi.
Verso le 22.00 quando il concerto era da un bel pezzo iniziato mi arrivò un messaggio.
Era di nuovo riuscito a scappare dal palco per scrivermi:

MI MANCHI, SPERO CHE TU NON STIA PIANGENDO
xxx HARRY

io gli risposi

MI MANCHI ANCHE TU.
E' PIU' FORTE DI ME NON RIESCO A NON PIANGERE

Dopo pochi secondi arrivò la sua risposta
GIURO CHE SE CHIUDI GLI OCCHI IO TI STO ABBRACCIANDO.
POI CI ADDORMENTEREMO SUL LETTO E IO TI GUARDERÒ' DORMIRE
E AVRAI GLI OCCHI GONFI E IO GIURERÒ' AMORE ETERNO ANCHE
SE TU NON MI SENTIRAI.
TI AMO.

Mi addormentai con questo messaggio.
La mattina successiva Harry mi stava accarezzando,sembrava felice, come quando qualcuno ti da la notizia più importante di tutta la tua vita.
''Buongiorno '' dissi a fatica
Sorridendo mi rispose'' Buongiorno anche a te, ti ho svegliato?''
non avevo la forza di rispondere e mi accoccolai nel suo torace.
Bussarono alla porta e Harry si alzò infilandosi una maglietta , non vedevo bene chi era alla porta, ma lo vidi affacciarsi verso il suo cappotto lungo per prendere il suo portafogli.
Entrò nella stanza, che si inebriò del profumo del caffè appena fatto, appoggiò un vassoio accanto a me.
''Wow non avevo mai fatto la colazione a letto'' dissi in uno stato tra sonno interrotto ed euforia.
''Beh dopo ieri mattina non ti avrei fatto tornare li'' disse mentre si ritoglieva la maglietta dandomi le spalle per poi sedersi sul letto guardandomi mentre sorseggiavo il caffè caldo.
''Devo risistemare la borsa, partiamo tra un paio di ore'' disse alzandosi di nuovo e dirigendosi verso la sedia dove aveva buttato tutti i suoi panni.Io ancora sdraiata a letto lo guardai mentre sistemava tutti i suoi effetti.
''Il mio volo parte per le 15.00 quindi potremmo stare soli io e te solo per altre 2 ore, perchè non vieni qui'' dissi cercando di interromperlo dalla sua frenetica attività.
Non si voltò neanche, non era questa la reazione che mi aspettavo.
Senza rivolgermi parola si diresse in bagno , io di tutta risposta lo seguii, per vedere cosa stesse facendo. Lo trovai seduto sul bordo della vasca con le mani in volto.
''Harry...'' ma non mi rispose.Mi inchinai di fronte a lui per cercarlo di confortare.
''Non te ne andare, annulla il volo, resta altri 2 o 3 giorni con me, e poi prenderai il primo volo per casa dalla Spagna''.In quel momento non riuscii a dirgli di no. Ed in verità non avrei voluto dirgli di no.
[...]
Tutti nella hall ci aspettavano per partire con il tour bus ed al nostro arrivo tutta la crew ed i ragazzi iniziarono a fischiare ed applaudire,gridando:'' finalmente ce l'avete fatta a scendere''. Nascosi la testa con le braccia a differenza di Harry che camminava con un sorriso raggiante, ed ero io il motivo di quel sorriso.
[...]
Trascorsi una bellissima giornata sul tour bus con tutti i ragazzi, ridendo e scherzando.
Arrivammo all'hotel di Barcellona, scesi quasi mezz'ora prima dei ragazzi.
Una ragazzi si avvicinò a me e mi chiese '' ma tu sei Elle? Mio Dio! Tu sei la migliore amica di Harry, non ci posso credere!Possiamo per favore fare una foto?'' Rimasi colpita, ed accettai per non sembrare scortese.
[...]

Sentii aprire la porta della stanza e seguito da un
'' Elle, Elle , ho un ideona '' disse Hazza con il fiato corto.
''Calmati''
'' Vuoi essere...'' disse affannato mentre cercava di riprendere fiato. Ma il fiato lo tolse a me quando sentii quella frase, cavolo no, era troppo presto ancora, pensai.
''vuoi..vuoi.. essere la mia assistente'' disse. Ripresi fiato anche io. E poi continuò
'' Così tu non te ne dovrai più andare, lavorerai per me sarai la mia assistente personale, la Modest non potrà separarci così e tu avrai la tua indipendenza'' continuò lui tutto di un fiato
''Harry non posso accettare''
''Pensaci'' disse e cercò di distrarmi con un bacio
''Cosa vuoi fare ? Corrompermi con i baci?''
''Io avevo in mente un altro modo'' disse baciandomi e spingendomi verso il letto.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Like a Tsunami. ***


Like A Tsunami.

"Non mi ero mai preso una cotta del genere'' Disse Harry, che continuò subito dopo 
''e tutte le volte che stiamo vicini, io voglio solo stringerti a me. Per favore dimmi che nulla cambierà, e tu non te ne andrai mai. Anche quando resterai solo in una stanza d'albergo come questa, o nel backstage, sappi che io tornerò sempre indietro per te''.
''Harry,accettato il lavoro'' dissi.
Era una frase brutta forse da dire in quel momento,dopo qualla frase iper-romantica , ma fu l'unica cosa che seppi dire che lo avrebbero rincuorato.
Mi alzai dal letto ormai tutto disfatto e andai in bagno aprii l'acqua della vasca e tornai da lui dicendogli
''Vieni a fare il bagno con me'' porgendogli la mano
Mi raggiunse e si immerse fino alle spalle, poi mi prese le mani, eravamo uno di fronte all'altro con le gambe piegate, perchè troppo grandi per entrarci insieme, e mi disse ''Vieni qui'' tirandomi a se.
Mi appoggiai con la schiena al suo petto ed iniziò a sussurrarmi '' Ogni volta che sono sul palco immagino di dedicare a te tutte quelle canzoni, immagino che tu sia nel pubblico, e vedo il tuo viso ovunque, e penso alla gente che non sa di noi, e di tutte le notti che ho passato sveglio a pensarti quando ero dall'altro capo del mondo, e penso a  tutti quiei ti amo che avrei voluto dirti' prima che riagganciavi il telefono'
''Harry nessuno mi aveva mai detto delle parole così belle, e io vorrei dirti centinai di belle frasi ma mi sembrano tutte sciocche in confronto a quello che mi hai appena detto.''
Era bello essere coccolata da Harry.
Passammo tutto il tardo pomeriggio con i ragazzi in giro per Barcellona, Harry non poteva prendermi per mano quando camminavamo, e questo mi rendeva triste ed ogni volta che qualcuno li fermava per una foto o un autografo io facevo qualche passo indietro e facevo finta di controllare il cellulare, Harry si girava per controllarmi.
Entrammo in un negozio e mentre guardavo una maglia Louis si avvicinò
e mi disse:''Devi essere forte, sia per te e sopratutto per lui''.
''lo so ma io non ci riesco'' risposi girandomi e abbracciandolo.
Una scia di fan ci videro ed iniziarono a scattare delle foto da oltre la vetrina.
Nel giro di un ora su Twitter si era diffusa una notizia del tutto falsa:'' LOUIS TOMLINSON ED ELLE LYNCH, MIGLIORE AMICA DI HARRY STYLES, STANNO INSIEME'' ma quello che non sapevano che avevano ragione, ma avevano sbagliato una cosa, non era Louis Tomlinson che amavo.
La Modest stranamente non cercò di sfatare la notizia, forse perchè gli stava anche bene, cercarmi di tenere lontana da Lui.
In tutte le interviste che i ragazzi fecero nei giorni successivi Louis cercava sempre di smentire la notizia, ma ormai aveva una portata molto grossa, come uno Tsunami, ci travolse tutti quanti.Harry era sempre triste quando parlavano di me in qualche radio,tv o giornale.
Ed io non riuscivo a fare nulla.
'Nessuno sa la verità' tweettò ma nessuno mai capì quello che significava.
Dalla Spagna al Portogallo, tappa dopo tappa, sembrava che i media avessero capito che io e Louis non ci frequentavamo. Finì così il tour europeo  avevano una piccola pausa prima di partire per gli Stati Uniti,finalmente tornammo a casa.
Harry non tornò a Home Chapel, ma si fermò a Londra, e la madre con Gemma lo raggiunsero.
Io invece ero tornata alla mia 'vecchia vita', passai dei bellissimi giorni con i miei amici e parenti raccontandogli tutto. Passarono 2 settimane ed ormai i messaggi non bastavano più. Dovevamo vederci.
Raggiunsi Harry a Londra per prendere il primo volo per le isole Fiji, lontane da tutto e da tutti, dove nessuno ci avrebbe trovato.
Una fuga d'amore.
 Io ed Harry passammo una settimana in quel paradiso lontano dal caos che ci circondava, o meglio che lo circondava.
Era l'ultima sera, prima di raggiungere l'America, per la seconda parte del Tour.
Harry era fuori in spiaggia, e stava accendendo un piccolo falò mentre io lo osservavo dalla vetrata della casa, presi una coperta mi ci avvolsi e lo raggiunsi.
Iniziammo a parlare del più e del meno.
''Non so se questo che sto per dire abbia un senso'' dissi.
Presi fiato e continuai'' Io ho molta fiducia in te, e ora che sei in cima al mondo, tu non puoi camminare senza che nessuno ti fotografi.''
Mi interrompé '' Basta, non dire altro, so che abbiamo dei problemi Elle, ma preferisco avere dei problemi con te piuttosto che andare avanti senza di te. ''
E di nuovo Harry mi aveva lasciato senza parole. 
Ma questa volta non potevo rimanere al silenzio.
''Niente potrà mai sostituirti,non c'è nulla che può farmi sentire quello che mi fai provare tu, e so che non troverò mai un amore così vero, perchè non c'è niente come te e me insieme. Affronteremo anche questo, questa tempesta che ci sta lentamente distruggendo dentro''.
[...]
Arrivati al terminal di New York, centinaia di fans aspettavano Harry , che si fermò con alcune di loro, ma iniziarono a fare delle domande, 'perchè lei è qui?', 'perchè il vostro volo è dalle isole Fiji?', 'State insieme?'. Ma quelle domande non trovarono risposta, e subito si convertirono in frasi di odio verso di me.
Mi allontanai, salii in macchina, iniziai a piangere.
Io non potevo perdere Harry, è l'unica persona di cui mi fidavo seriamente, perchè quelle persone mi odiavano? Io avrei voluto...Nulla.

[...]
Ero nel backstage del Madison Square Garden con i ragazzi, erano eccitatissimi, mentre io ero un essere quasi amorfo, mi stavo annullando dentro, sarei voluta solo scappare e rifugiarmi nella casa sull'albero, come quando ero piccola. Ma poi pensai, che quella casa sull'albero senza Harry non era mai stata poi così speciale. Era tutto chiaro adesso. Nella mia mente mi ripetevo di lottare per il nostro amore. Ed io stavo diventando una guerriera.Presi il telefono di Harry di nascosto, cercai il numero della Modest, lo copiai sul mio telefono e chiamai.
'' Si salve sono Elle Lynch, potrei fissare un appuntamento? Anche adesso se è possibile''
''Non potrei, ma per lei signorina faccio un'eccezione, se si trova a New York può raggiungerci prima della chiusura.''
Presi un taxi raggiunsi la sede presi una bella boccata d'aria ed entrai.
Era un palazzo bellissimo, contava più di 30 piani, era in stile retrò ma dopo superata la porta d'ingresso in stile barocco, c'era un altra porta in vetro e un interno completamente moderno.
Il telefono iniziò a squillarmi prima che potessi mettere piede oltre la porta a vetri.
''Pronto?Elle?Ma dove sei ? Ti stanno cercando tutti'' disse una voce conosciuta
''Lou, sono uscita''
''Dove ti trovi in questo momento?'' c'era molta confusione, il concerto era appena iniziato
''Mi trovo a Rose Margaret Av.''
''Non riesco a sentirti, ma spero che tu senta me.Tu sei tutta matta cara mia.Mi raccomando torna indietro che se se ne accorge Harry, potrebbe anche interrompere il concerto.Capito? Torna subito''
Riattaccai senza dare una risposta a Lou, ma ero un po shockata, che cavolata stavo per fare? Avrei rovinato Harry.
''Signorina deve entrare? Fa molto freddo fuori''
Uscii fuori dai i miei pensieri ''Oh no grazie ''
Il concierge fece un espressione strana e tornò al suo lavoro.
Ancora spaurita per quello che stavo per fare, e mossa dall'impulso presi il primo autobus che passò di lì.Non sapevo dove andavo.Non avevo un biglietto.Mi sedetti. Di colpo mi addormentai con la testa appoggiata al finestrino.
D'un tratto l'autobus fece una frenata che mi svegliò.Ma dove ero? Che posto era mai questo? Questo non era il centro. Scesi per non perdermi ancora di più. Ero finita in un luogo completamente deserto, dove c'era un solo lampione ad illuminare l'intero isolato.
Il telefono mi squillò ancora
''Elle? Ma dove diavolo sei ? Non ti ho visto per tutto il concerto''
''Mio Dio Harry mi sono persa per New York.Non so dove mi trovo''
''Chiama un taxi e farti portare qui''
''Non credo che qui passino taxi, sembra un quartiere malfamato, e poi non credo di riuscire a pagare l'intera corsa, non ho soldi sufficienti''
''Non ti preoccupare tu arriva qui e pagherò io''
''Harry, qui non passa nessuno neanche un'anima''
''Dove ti trovi esattamente, ti vengo a prendere io con il taxi''
''Non lo so'' iniziai a piangere per la paura'' non c'è neanche un indicazione. Harry io ho paura.''
''Non piangere, ti terrò compagn...''
''Harry.Harry.Pronto? fantastico si è scaricata la batteria''
Mi sedetti sul bordo del marciapiede, in preda ad una crisi di panico.
Mi alzai, iniziai a camminare in cerca di una cabina telefonica, o qualcosa del genere.
Passai vicino a una banda di centauri.
''Ehy dolcezza avvicinati, mica mordiamo''
Continuai a camminare senza voltarmi
''Su dai ti diamo un passaggio in moto, unisciti a noi ''
E se avessi chiesto un passaggio a loro ? Solo un passaggio, che c'era di male? Forse era solo un pregiudizio che i motociclisti erano persone malvagie, solo perchè il loro aspetto era un po' burbero, non significava che lo erano anche loro.
Mi bloccai, strinsi i pugni e tornai indietro.
''Potreste accompagnarmi al MSG?''
''Ma certo bellezza,monta qui con me'' disse uno di loro.
Iniziò a correre, passò con i semafori rossi, avevo veramente paura, non avevo neanche un casco, e se avessimo fatto un incidente, io sarei di sicuro morta.
Arrivammo li, fortunatamente sani e salvi.Ma non si fermò davanti alla porta di ingresso, il centauro continuò ancora per qualche decina di metri, si fermò in un vialetto e mi fece scendere.
''Grazie mille'' dissi, mentre mi girai per andarmene.Mi prese per un braccio e mi tirò a se.
''Non mi basta un tu misero 'grazie' '' disse avventandosi su di me.
Cercavo di ribellarmi ma ogni volta lui diventava sempre più violento. Pensavo che sarei morta. Gridavo ma non mi sentivo. Quasi invocavo il nome di Harry. Tutto era confuso.Piangevo.Mi dimenavo . 
Quando aprii gli occhi il motociclista non era più su di me. Ma ero ancora confusa.
Ma quello era Harry?No non è possibile.Cercai di svegliare il mio cervello.
Harry stava picchiando quel uomo. Ma non poteva farcela era molto più grande di lui.
Disperata continuai a chiamare aiuto. Due poliziotti si avvicinarono.
La mia mente era confusa, ho vaghi ricordi di quello che mi era successo. Ma quando il mio cervello riniziò a funzionare al pieno, mi trovavo su una volante della polizia con accanto Harry ammanettato.
Arrivati alla stazione di polizia, fecero entrare Harry in una cella comune e a quella accanto il centauro. Io mi rivolsi al poliziotto
'' Perchè è dentro anche Harry? Lui mi ha solo salvato''
''Mi dispiace, lui ha iniziato ad attaccare l'altro uomo, ed è coinvolto in una rissa quindi, dormirà qui questa notta.Lei torni a casa''
''Posso solo salutarlo? Per favore''
''Vada, ma cerchi di non farsi vedere più di tanto, le do solo 3 minuti''
[...]
''Harry, mio dio scusami, scusami.''
dissi fiondandomi verso le sbarre
''Stai bene?Non ti preoccupare, vai in Hotel, e spiega tutto a Paul, ci penserà lui.''
''Harry, grazie , mi hai salvato la vita ed io sono stata una sciocca, sono stata presa ad un attacco di adrenalina''
''Lo so sei andata alla Modest, ho visto che hai lasciato aperta la mia rubrica del telefono sul loro numero.''
''Non sono entrata, mi ha preso il panico ed ho preso un autobus, pensavo che portasse in centro, e poi mi sono addormentata,e tu mi hai chiamato ed io volevo tornare da te, quindi ho accettato il passaggio di quel uomo''
''Su dai, mi farò una notte in prigione, non è un problema, per te mi farei 50 anni di carcere, perchè con te ne vale sempre la pena.''
Non tornai a in hotel, mi sedetti sulle scale della stazione di polizia, mentre davanti a me si riempiva di fan, si era sparsa la notizia.

Seduta sulle scale, il mondo sembrò fermarsi, ero circondata da quasi centinaia di persone, tra paparazzi e fans, o solo curiosi.Ma per me loro non c'erano. Ero ancora confusa. Uscirono tre, quattro poliziotti, per allontanare la folla, che si spostò sul marciapiede opposto dall'altro lato della strada. Nel frattempo nella mia mente c'era la confusione più totale, cercavo di ricordare, ma mi rimaneva difficile, forse perchè non volevo ricordare, ma una bellissima sensazione mi abbracciò. I ricordi di Harry mi tiravano su di morale, ma come potevo essere felice se lui era dietro le sbarre per colpa mia, come potevo essere felice se dopo tutte quelle lotte, dopo tutte quelle notti a piangere, tutti quei pomeriggi a pensare, tutte quelle giornate a sopportare insulti, tutte quelle cose che ci facevano stare male ma che abbiamo sopportato, pensando che potessero servire a qualcosa perché volevamo solo andare avanti e amarci fino alla fine.
Un poliziotto si sedè accanto a me mettendomi una mano sulla spalla,
''Entra dentro, ti offro una cioccolata calda, fa freddo qui fuori''.
Accettai senza parlare e lo segui, ma dietro di me sentivo ancora gli insulti delle fans che lentamente mi uccidevano dentro. Ma perchè lo facevano? Solo perchè mi sono fatta salvare la vita? Forse era meglio che fossi morta in quella stradina, così nessuno avrebbe dovuto più preoccuparsi di me , ed Harry sarebbe andato avanti, e le fans non avrebbero dovuto temere che io portassi via il loro idolo.
Con la cioccolata in mano mi sedetti su una sedia, ormai erano quasi le 5 di mattina e Harry tra un po sarebbe uscito.
[...] 
Sentii aprire la porta, e vidi Harry uscire scortato da un poliziotto.
''Il taxi è gia qui signor Styles, questi sono i suoi effetti personali''
''grazie.'' rispose lui con un tono fermo e deciso.
''Harry''
''Perchè sei qui?''
''Non me ne sono mai andata'' dissi abbracciandolo forte, avevo paura di perderlo.
Ci aprirono la porta, e sembrò di stare all'inferno, miliardi di flash e di urla ci assalirono.

Quel pomeriggio Harry fu costretto dalla Modest a fare una conferenza per spiegare quello che era successo, fortunatamente non gli fecero cambiare gli eventi.
In quel momento le fans iniziarono ad essere più gentili con me, come non lo erano mai state.
Sembrava che mi fossero vicine, mi raccontavano le loro esperienze, alcune di loro mi chiesero di abbracciarle. Era la luce alla fine del tunnel?

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2869486