Sons of Winterfell

di A_GleekOfHouseStark
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I uesd to be a dreamer ***
Capitolo 2: *** Fear cuts deeper than swords ***
Capitolo 3: *** Things I do for love ***
Capitolo 4: *** Tell them I was happy ***
Capitolo 5: *** You're a survivor ***
Capitolo 6: *** Escape ***
Capitolo 7: *** Am I still a mother? ***
Capitolo 8: *** A father's prayer ***



Capitolo 1
*** I uesd to be a dreamer ***


I used to be a dreamer

 

Sansa Stark era sempre stata una sognatrice. Fin da quando era piccola, sognava che il suo cavaliere dall'armatura scintillante la sposasse e la portasse con sé in una di quelle corti del Sud che lei tanto amava.

Ma poi arrivò la guerra e qualcosa in lei cambiò.

Poi assistette alla decapitazione di suo padre e qualcosa in lei cambiò.

Poi seppe della morte di sua madre e suo fratello Robb e qualcosa in lei cambiò.

Però, nonostante questo e l'atteggiamento della regina Cersei, Sansa sperava ancora nel salvataggio da parte del suo cavaliere e quando Ditocorto arrivò, pensò che quel giorno fosse finalmente arrivato.

Purtroppo si sbagliava.

Quell'uomo la forgiò a sua immagine e, piano piano, l'innocenza di Sansa fece spazio al coraggio e alla spavalderia di Alayne, ma non era ciò che desiderava.

Nonostante fosse costretta a usare un nome diverso, nel profondo del cuore rimaneva Sansa Stark e la sua natura lottò per uscire, fino a quando non prese il sopravvento.

 

Ditocorto! Ho deciso di andare via. Torno a Grande Inverno.”

Cosa stai dicendo Alayne?”

Chiamami Sansa, per favore.”

Cosa ti sta passando per la testa? Non puoi andartene”

Posso e lo farò”

Alayne torna subito qui! Io ti amo!”

No, tu non mi hai mai amata. Tu volevi solo una ragazzina per passare il tempo. So bene che l'unica donna che tu abbia mai amato era mia madre, Lady Catelyn Tully.”

 

Ditocorto la afferrò per le spalle, urlandole che non poteva fuggire, non dopo che lui aveva rischiato di tutto per salvarla, ma quella morsa fu interrotta dalla lama di una spada.

 

Sapevo di trovarti qui sorellina”






Note dell'autrice:
Ciao a tutti! Questa è la prima storia che pubblico e ho deciso di raccontare della famiglia Stark, la mia preferita. Ci saranno un po' di spoiler, ma se siete in pari con la programmazione americana o quella italiana su pay TV non preoccupatevi. 
E niente, spero vi piaccia :3
 

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Capitolo 2
*** Fear cuts deeper than swords ***


Fear cuts deeper than swords

 

Arya Stark aveva sempre amato le armi, ma impugnarne una per addestrarsi era un conto, usarla per uccidere era tutt'altra cosa. Odiava uccidere e lo faceva solo se era strettamente necessario.

Con la guerra fu costretta ad usare Ago un paio di volte e pian piano iniziò ad abituarsi, finché la sensazione del sangue sulle mani non iniziò addirittura a piacerle.

Spesso sognava di vendicare la sua famiglia e passare a fil di spada tutti coloro che l'avevano fatta soffrire.

 

Regina, c'è un ultimo postulante.”

Fatelo entrare.”

Una figura incappucciata entrò nella sala.

Cosa vuole?”

Giustizia”

E come posso aiutarla esattamente?”

 

La figura si alzò e, rapida come un furetto, sfilò la spada dal fodero e la affondò nel ventre della regina.

Solo in questo modo. Valar Morghulis, regina Cersei.”

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Capitolo 3
*** Things I do for love ***


Things I do for love

Robb Stark era figlio di lord Eddard, uno di quegli uomini giusti che aveva cresciuto tutti i suoi figli a “pane e onore”, ma Robb, per amore, dimenticò cosa fosse l'onore.

Quella donna lo aveva stregato e, quando rimase incinta, decise di sposarla per tenere fede alla promessa di non generare mai un figlio bastardo. Purtroppo, rispettando un giuramento, fu costretto ad infrangerne un altro e questo costò la vita a molte persone.

Quando, durante il matrimonio di suo zio Edmure, si rese conto di ciò che stava per accadere, rivolse i pensieri al lord suo padre:

 

Padre, ho commesso un grave errore e molte persone dovranno pagarne il prezzo. Non avrei mai dovuto infrangere quella promessa, ma sono anche queste le cose che si fanno per amore. Non è forse così? Ho deluso te, tutta la famiglia e queste persone che credevano in me.”

 

< I Lannister ti mandano i loro saluti.>

 

Potrai mai perdonarmi?”

Note dell'autrice :D
Hola! Sono tornata con un altro capitolo e questa volta ho deciso di parlare di Robb. L'ho ambientato durante il Red Wedding (un consiglio, non guardate MAI la scena della serie dopo averla letta nel libro perché credo di aver pianto tutte le mie lacrime...). BTW, leggendo il libro sappiamo cosa provava Catelyn in quel momento ma mi sono sempre chiesta quali fossero i pensieri di Robb e quindi ho provato a immaginarmeli.
Spero vi sia piaciuto e ci vediamo venerdì prossimo con un altro capitolo :D
Kisses, -A_GleekOfHouseStark

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Capitolo 4
*** Tell them I was happy ***


Tell them I was happy

Jon Snow sapeva che unendosi ai Guardiani della Notte avrebbe dovuto sacrificare tutto, ma non immaginava che infrangere il suo giuramento gli avrebbe procurato sentimenti così contrastanti.

Sapeva che si trattava solo di una farsa, però non riusciva a non essere coinvolto, anche emotivamente, in ciò che i Bruti facevano.

E poi c'era lei.

Ogni volta che passava del tempo con Ygritte si domandava perché una cosa sbagliata fosse così maledettamente bella, ma quando quei momenti magici svanivano si rendeva conto che, in teoria, doveva solo recitare un ruolo.

Ma non ci riusciva.

Non poteva fingere dei sentimenti così veri e profondi.

Quando fuggì dal Popolo Libero per tornare alla Barriera, Ygritte gli aveva detto che non sapeva niente, ma lui due cose le sapeva: l'amava e lei amava lui. Non contava nient'altro.

 

Forse fu per questo motivo che le frecce da lei scagliate lo ferirono più di una pugnalata al petto.




Note dell'autrice
Hola! So che avevo detto che avrei aggiornato il venerdì ma ero a Lucca e non ho potuto, scusate :)
Questo capitolo mi ha fatto dannare perché Jon è uno dei miei personaggi preferiti e avevo paura di non rendergli abbastanza giustizia. Ringrazio in particolar modo the_raggedyfangirl che mi ha sopportata mentre mi scervellavo nel tentativo di scrivere qualcosa di decente. Spero vi piaccia e ci vediamo venerdì prossimo.
Kisses - A_GleekOfHouseStark

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Capitolo 5
*** You're a survivor ***


You're a survivor

 

Nonostante fosse solo un ragazzino, Brandon Stark aveva perso tutto: la famiglia, l'uso delle gambe e addirittura la vita. Nei Sette Regni, infatti, era considerato morto, ucciso da Theon Greyjoy, il protetto del lord suo padre. 
Spesso Bran sentiva il peso del suo nome: tutti gli Stark chiamati Brandon avevano fatto qualcosa di grandioso mentre lui era solo “Bran lo Storpio” ed era consapevole che le sue imprese non sarebbero mai state narrate nelle ballate dei cantastorie.
Durante il suo viaggio a nord della Barriera parlò molto con Meera.

Ho paura Meera”
Di cosa?”
Di non essere all'altezza.”
Spiegati meglio”
Tu sai perché mi hanno chiamato Brandon?”
No...”
Per onorare la memoria di mio zio, Brandon Stark, ucciso da re Aerys.”
E quindi? Continuo a non capire...” - ammise tristemente.
Quando mi spiegarono l'origine del mio nome mi decisi a rendere orgoglioso mio padre come aveva fatto mio zio. Volevo entrare nella Guardia Reale ma adesso...”
Sono convinta che tu l'abbia reso fiero.”
E come? Sono solo uno storpio.” - eclamò con amarezza.
Sei sopravvissuto Bran. È molto più di quanto alcuni possano vantare.”




Note dell'autrice :3

Hola! I'm back con un altro capitolo... Okay questo insieme di lingue è imbarazzante ma tra gli effetti collaterali del liceo linguistico c'è anche il fatto di mischiare settordici lingue diverse in una sola frase. Comunque, questo era il capitolo su Bran, personaggio interessantissimo ma la cui storia è raccontata in modo, a mio parere, un po' noioso.
Spero vi sia piaciuto e ci vediamo la settimana prossima :D
Kisses -A_GleekOfHouseStark


 

 

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Capitolo 6
*** Escape ***


Escape

 

Quando Rickon si era separato da suo fratello si era lamentato per molto tempo, ma fortunatamente Osha era riuscita a calmarlo. Tuttavia, la donna non poteva certo biasimare quel bambino di pochi anni che piangeva dopo aver abbandonato tutte le sue certezze, tutto ciò che conosceva. 
Tra gli effetti collaterali della guerra c'era anche questo purtroppo, ma Rickon era troppo giovane e innocente per rendersene conto.

Erano costantemente in viaggio e non si fermavano mai più di una notte nello stesso posto per evitare di essere catturati dalle Piovre del Voltagabbana. 
L'unica eccezione fu quando arrivarono a Porto Bianco, circa tre mesi dopo essersi divisi dagli altri sopravvissuti, dove si spacciarono per una vedova e il suo bambino mentre aspettavano di prendere una nave per allontanarsi il più possibile dal Continente Occidentale.
Rimasero in una locanda per tre giorni e lì Osha sentì parlare del massacro avvenuto alle Torri Gemelle che aveva coinvolto molti uomini del Nord, tra cui la madre e il fratello del bambino: Catelyn e Robb Stark.

Al quarto giorno salirono su una nave e prima di salpare Rickon chiese:

 

“Quando torneremo a casa?”
“Presto...”
“E potrò rivedere la mia mamma?”
“Certo. Lo farai senz'altro.” - disse cercando di nascondere le lacrime


Osha era consapevole che avrebbe dovuto raccontargli la verità, ma in quel momento non ebbe il coraggio di spegnere definitivamente la luce della sua infanzia. Rickon lo avrebbe saputo presto, ma non quel giorno.




Note dell'autrice :3
Hola! Scrivere questo capitolo è stato più complicato del previsto perché sappiamo poco e niente di Rickon, quindi mi sono affidata completamente alla mia immaginazione. Spero abbiate apprezzato e ci vediamo venerdì prossimo!
Kisses -A_GleekOfHouseStark

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Capitolo 7
*** Am I still a mother? ***


Am I still a mother?

 

“Cos'è una madre senza i propri figli?”

Era questa la domanda che Catelyn Stark si pose più spesso durante il soggiorno nella casa paterna, Delta delle Acque.

Tutti l'avevano lasciata sola: Ned era stato ucciso, così come i figli Bran e Rickon, Sansa e Arya erano ostaggi presso Cersei Lannister e l'unico che le rimaneva era Robb, ma era troppo oppresso dal peso della corona che portava in capo e dai doveri che ne derivavano.

Forse per solitudine, forse per disperazione, decise di scendere nelle segrete dove era rinchiuso Jaime Lannister.

 

Sterminatore di re!”

“Lady Stark! A cosa devo l'onore? Non credo che sia venuta quaggiù per il piacere della mia compagnia.”

“Sono qui per liberarti.”

“Cosa?”

“Fidati Lannister, se i tuoi figli fossero in pericolo, faresti di tutto per salvarli.”

“Io non ho figli.”

“Sì che ce li hai! E ti sto usando come moneta di scambio per salvare le mie bambine dalle grinfie del tuo!”

“È solo per questo che mi sta liberando?”

“Un giorno capirai che per amore dei propri figli si fa di tutto.”

“Anche perdere una guerra?”

Catelyn guardò torva il prigioniero e disse:

“Il motto della mia casata d’origine è Famiglia, Dovere, Onore. Sono tre parole di un certo peso, ma è necessario andare oltre il loro significato Lannister. Osserva l’ordine in cui sono scritte e forse comprenderai meglio quali sono le mie priorità.”



Note dell'autrice :3
Hola! Ci avviciniamo alla conclusione di questa fanfiction dato che questo è il penultimo capitolo, ma continuerò a rompere le scatole scrivere su questo fandom (non è una minaccia... o forse sì.) BTW, ho deciso di parlare in questo passo della decisione di Catelyn perché inizialmente mi ero accanita su di lei perché a mio parere aveva fatto la più grande cavolata del mondo, ma poi mi sono ricreduta. E niente, spero vi sia piaciuto!
Kisses -A_GleekOfHouseStark

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Capitolo 8
*** A father's prayer ***


A father's prayer

 

Quando lo liberarono dalla cella in cui era rinchiuso, Eddard Stark sapeva che sarebbe morto: aveva osato minare la stabilità sul Trono di Spade del Re Ragazzino e se le voci che circolavano sul suo conto erano fondate e il suo era puro sangue Lannister, poteva star certo che egli avrebbe ripagato il debito nei sui confronti.

Era consapevole che Sansa e la regina Cersei avrebbero provato a convincerlo a concedergli il perdono reale, ma Joffrey Baratheon non aspettava altro che mostrare al mondo il suo potere e nulla lo avrebbe dissuaso dal suo progetto.

Non appena egli chiamò il boia, il lord di Grande Inverno innalzò una preghiera ai suoi dei.

 

“Antichi dei, vi prego, proteggete la mia famiglia.” disse a voce bassa e mantenendo una certa compostezza. Non avrebbe lasciato che le sue figlie lo vedessero in lacrime.
Poi, nella speranza che qualcuno lo ascoltasse, si rivolse anche ai Sette, nonostante non li adorasse:

 

“Fabbro, veglia su Bran e Rickon e forgiali nell'onore; Madre, aiuta Cat a proteggere i nostri figli; Guerriero, dai forza a Jon e Robb poiché ne avranno bisogno; Vecchia, guida Sansa e Arya e illumina loro la strada. Vi prego.”

 

Quando la spada si abbatté sul collo di Eddard Stark, le sue parole rimasero soltanto un sussurro nel vento.



Note dell'autrice :3
Hola! Siamo arrivati alla fine di questo viaggio (?) e devo dire che mi mancherà scrivere sulla famiglia Stark (anche se la maggior parte degli avvenimenti che li riguardano sono tristi... esageratamente tristi). Comunque, volevo ringraziarvi per aver speso il vostro tempo a leggere questa ff e se avrete voglia di avere ancora a che fare con le mie storie sappiate che al momento sto pubblicando una AU su Jon e Ygritte dal titolo From the fire that burns inside, se volete fateci un salto. E niente, alla prossima!
Kisses -A_GleekOfHouseStark

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