You Are Problem

di mary_jolie_pitt
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Presentazione ***
Capitolo 2: *** Notizie Inaspettate ***
Capitolo 3: *** Harry ***
Capitolo 4: *** Troppo Vicini ***
Capitolo 5: *** Cinema ***
Capitolo 6: *** Al Parco ***
Capitolo 7: *** Oh No... ***
Capitolo 8: *** Vecchi Amici ***
Capitolo 9: *** You Are Mine ***
Capitolo 10: *** "Non Toccarla Mai Più" ***
Capitolo 11: *** "Non Sei Un Gioco" ***
Capitolo 12: *** "Ti Piace?" ***
Capitolo 13: *** Un Semplice Bacio ***
Capitolo 14: *** School ***
Capitolo 15: *** Blonde Girl ***
Capitolo 16: *** Zayn (Parte Uno) ***
Capitolo 17: *** Lontananza Inesistente (Parte Due) ***
Capitolo 18: *** Sbagliato ***
Capitolo 19: *** Wrong ***
Capitolo 20: *** Wreaking Ball ***
Capitolo 21: *** "Vuoi Me" ***
Capitolo 22: *** Appointment ***
Capitolo 23: *** "Una Delle Tante" ***
Capitolo 24: *** Mancanza ***
Capitolo 25: *** Piano ***
Capitolo 26: *** Test D'ingresso ***
Capitolo 27: *** Study ***
Capitolo 28: *** "Mi vuoi? Dimostramelo! " ***
Capitolo 29: *** cambiato ***
Capitolo 30: *** Bed ***
Capitolo 31: *** Lite In Camera ***
Capitolo 32: *** Le Cose A Proprio Posto ***
Capitolo 33: *** I Love Harry Styles ***
Capitolo 34: *** Brothers ***
Capitolo 35: *** Gli Opposti Si Attraggono ***
Capitolo 36: *** Precedenti ***
Capitolo 37: *** Un mese Dopo ***
Capitolo 38: *** avviso ***
Capitolo 39: *** Ospedale ***
Capitolo 40: *** Amore ***
Capitolo 41: *** Sono Pronta ***
Capitolo 42: *** Home ***
Capitolo 43: *** Solo con te ***
Capitolo 44: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Presentazione ***



 

La storia era stata pubblicata in passato
L'ho modificata e ho deciso di ripubblicarla
Vi auguro Buona Lettura

 

“Driin, Driiin”

Sento il fastidioso rumore proveniente dalla sveglia. Mi copro la faccia col cuscino e cerco di spegnerla andando ad intuito ma non riesco a trovarla visto che ho gli occhi chiusi quindi sono costretta ad aprirli. La spengo e mi giro dall'altro lato cercando di tornare a dormire

 

-Mary svegliati- sento gridare dal piano di sotto

 

Sbuffo sonoramente. Non ho proprio voglia di alzarmi, sono in vacanza! Metto ancora una volta la testa sotto il cuscino ma la voce mi richiama.

Io sono Mary Hope Tomlinson; ho diciasette anni appena compiuti, ho i capelli lunghi fino a metà schiena castani un po' mossi e gli occhi azzurri, sono alta 1.65 circa e non molto magra, diciamo il giusto. A scuola non sono né una ragazza popolare, né una sfigata, sono normale. Mi piace studiare ma non sono la solita secchiona, studio il giusto, le mie materie preferite sono la storia e matematica. Sono una ragazza sportiva e molto attiva. Frequento il quarto superiore alla British High School con mio fratello Louis, chiamato anche Lou, a cui sono molto legata e che reputo il mio punto di riferimento. Louis frequenta il quarto superiore perché è stato bocciato due volte e quindi si ritrova a vent'anni compiuti ancora a scuola; è un ragazzo molto bello e gettonato a scuola, ha gli occhi azzurri e capelli castani ed è alto e muscoloso; oltre a lui c'è anche mio cugino Zayn a cui voglio molto bene, siamo cresciuti insieme e anche lui è stato bocciato una volta e si ritrova in quarto superiore con mio fratello a diciannove anni, all'apparenza può sembrare un ragazzo misterioso o aggressivo, ma in realtà è un ragazzo dolce. Anche lui è alto, muscoloso, pelle olivastra per le origini da parte del padre pakistane con capelli neri corvino e occhi nocciola. A scuola molte ragazze gli vanno dietro da quando è arrivato, due anni fa, proprio per quest'aria da “cattivo” ragazzo. Lui a volte se ne approfitta, altre meno. I miei zii si trovano in America e visto che Zayn non voleva andare con loro lo ospitiamo a casa nostra. Viviamo in un piccolo paesino in Inghilterra, mia madre è un'assistente sociale e si ritrova molto spesso ad aiutare il prossimo e prende questo lavoro molto seriamente, mentre mio padre è un avvocato divorzista. Lavorano fino a tardi e quindi io, mio fratello e mio cugino facciamo da noi, sappiamo badare a noi stessi, o meglio io bado a me stessa e ai due bambini di casa. Si bambini perché non fanno altro che giocare e parlare di ragazze, sono dei “Peter Pan” cresciuti troppo! Ma li adoro. La migliore amica si chiama Eleonor e siamo molto unite, ora si trova in Francia con i genitori, ma la sento spesso. Siamo a settembre e tra pochi giorni inizia la scuola, mentre io e mio fratello siamo rimasti a casa, i miei genitori sono a trovare i nonni e Zayn in America per passare un po' di tempo con i suoi genitori. Tra le mie passioni ci sono la danza e la musica, quest'ultima è una passione che condivido anche con Louis e Zayn. Zayn ama molto disegnare, soprattutto con gli spray sulle pareti; la sua camera è particolare, è fatta da murales sui muri fatti da lui che da un'aria così “intima” alla stanza. La mia è, diciamo, tradizionale. Colori tenui e nulla di stravagante anche perché non ci sto' quasi mai, anche la notte mi piace andare a dormire con Louis.

Ritornando a noi Louis continua a gridare dal piano di sotto il mio nome perché sicuramente vuole la colazione e non se la sa preparare da solo. A malavoglia mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno, mi lavo velocemente e poi ritorno in camera per vestirmi, indosso un semplice pantaloncino blu e un top rosso e ai piedi Vans nere. Controllo l'orologio e sono solo le nove, certo che mio fratello è veramente un genio!


Mary

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Capitolo 2
*** Notizie Inaspettate ***




Non avviserò più quando aggiornerò la storia
Se volete essere avvisate dovete avvisarmi nelle receniosni
Grazie e Buona Lettura


Capitolo Uno: Notizie Inaspettate
 

Controllo l'orologio e sono solo le nove, certo che mio fratello è veramente un genio! Scendo le scale ancora stordita ed entro in cucina

 

-Lou ti sembra orario di svegliarmi?- esclamo arrabbiata entrando in cucina

 

Mi siedo allo sgabello dell'isola poggiando la testa sul ripiano ancora assonata

 

-Buongiorno anche a te mia cara sorellina- dice allegro scompigliandomi i capelli e lasciandomi un bacio sulle labbra

 

Lo facciamo da quando eravamo piccoli, ma non lo facciamo mai in pubblico, per esempio quando siamo a scuola perché non tutti possono capire o non vogliamo creare disagi

 

-Perché per una buona volta non impari a farti almeno un caffè?- chiedo

 

Mi alzo per andare ai fornelli e preparare il tutto

 

-Perché mamma mi ha proibito di avvicinarmi ai fornelli- mi ricorda sorridendomi

 

Giusto dimenticavo! Una volta ha anche rischiato di mettere fuoco la casa. Finito di preparare la colazione e ci sediamo a tavola per mangiare

 

-Cosa ti va di fare oggi?- chiede bevendo del caffè

 

-Poltrire sul divano- rispondo con gli occhi che si chiudono

 

-Io voglio andare da Liam, vieni con me?- mi dice tranquillo

 

-No, ti prego no. Sai come fa quando mi vede a volte mi mette anche paura- lo supplico

 

Liam ha una cotta colossale per me, da.... troppo. Non fraintendete è un ragazzo dolce, simpatico, affettuoso ma non è per niente il mio tipo lo trovo troppo sdolcinato. È un bel ragazzo, con capelli castani rasati ai lati e un ciuffo poco lungo e occhi color nocciola. Ho anche provato a farmelo piacere, ci siamo messi anche insieme, ma non c'è l'ho fatta. Era come prendere in giro entrambi e non volevo. Siamo rimasti amici ma lui prova ancora qualcosa per me.

 

-Ci sarò io con te non rimarrai da sola con lui, lo giuro- lo guardo e sbuffo

 

-Ok ma domani mi devi accompagnare a prendere i libri per scuola, l'abbiamo promesso a mamma- mi sorride

 

-Certo- mi alzo

 

-Vado a prendere il cellulare, tu pulisci qui. Non sai cucinare ma almeno sparecchia- non gli do il tempo di rispondere ed esco dalla stanza.

 

Salgo sopra e prendo il telefono e invio un messaggio alla mia amica Eleonor per sapere come sta e quando torna. Eleonor è segretamente innamorata di mio fratello, ma lui non se ne accorge. Prendo il cellulare ed esco dalla camera trovando mio fratello a maneggiare con il suo telefono

 

-Andiamo?- chiede e io annuisco

 

Usciamo di casa e in dici minuti raggiungiamo la casa di Liam a piedi. Arriviamo e mio fratello suona il campanello, sentiamo dei rumori e anche delle imprecazioni sicuramente da parte di Liam che sarà inciampato in qualcosa. La porta si apre facendo comparire un Liam tutto affannato, sicuramente avrà corso per venirci ad aprire. Ci salutiamo

 

-Ragazzi entrate- apre di più la porta e ci permette di entrare

 

-Mary se più bella del solito oggi- si complimenta

 

Ora si ricomincia. Mando un'occhiata disperata a Lou che se la ride.

 

-Grazie, anche tu stai bene- rispondo imbarazzata

 

Tra noi due non è mai rimasto un rapporto di imbarazzo solo perché stiamo stati insieme, ma quando mi dice queste cose, bhé è inevitabile sentirsi imbarazzati. Ci dirigiamo nel garage di Liam dove troviamo Niall intento a mangiare non so cosa

 

-Hei irlandese- gli do un bacio sulla guancia

 

Ingoia qualunque cosa stesse mangiando

 

-Ciao Mary, sei sparita in questi giorni- annuisco

 

-Dovevo finire i compiti delle vacanze, voglio passare quest'ultima settimana a fare niente-

 

Niall è un ragazzo davvero divertente. Ha dei bellissimi occhi azzurri e capelli biondi. È uno dei nostri amici più stretti, sia lui che Liam sono in classe con me e mio fratello, è un tipo a posto.

 

-Bene ragazzi cosa volete fare?- chiede Lou sfregandosi le mani

 

-Io voglio giocare alla play- inizia Liam

 

-Perfetto- vedo gli occhi di Niall illuminarsi

 

Iniziamo a giocare tutti e quattro per ore, alla fine abbiamo fatto due partite entrambe vinte da Niall, è invincibile a questo gioco. Sono le dodici meno venti e decidiamo di tornare a casa per mangiare, salutiamo i ragazzi e ci dirigiamo verso casa

 

-Visto che Liam non ti perseguitata- inizia Lou, gli lancio un'occhiataccia fermandolo

 

-Cavolo se non mi ha perseguitata, non faceva altro che fissarmi è inquietante- mi vengono i brividi al sol pensiero

 

-Sinceramente anche a me sta iniziando a infastidirmi il suo atteggiamento, forse gli devo parlare- tiro un sospiro di sollievo.

 

Louis è stato sempre protettivo nei mie confronti ed è anche per questo che l'adoro.

Entriamo in casa e troviamo delle valigie accanto alla porta, io e Louis ci lanciamo un'occhiata confusa ma poi i nostri genitori compaiono dalla cucina

 

-Mary, Lou siete tornati- esclama mia madre

 

-Mamma, papà- grido andando ad abbracciarli

 

-Ma non dovevate tornare domani?- chiede Lou dopo averli salutati

 

-Si, ma siamo dovuti tornare prima per una serie di problemi-

 

“problemi”, già questa parola non mi piace per niente proprio

 

-Che tipo di problemi?- chiede Lou

 

-Venite sedetevi- gli dice papà

 

Ok papà che ci deve parlare... ora si che ci dobbiamo preoccupare. Ci sediamo sul divano e mamma incomincia

 

-Allora una mia vecchia amica ha un figlio un po' problematico, è finito in un riformatorio un anno fa' ma ne è uscito circa da un mese. È maggiorenne da poco ma il giudice gli ha imposto di finire la scuola a patto di uno sconto di pena. Sua madre ha dei problemi con il lavoro ed è stata trasferita a New York, ma visto che suo figlio non può lasciare lo stato e di un tutore mi sono offerta di ospitarlo finché non finirà la scuola, ovvero per due anni. Abbiamo già parlato con il giudice e si trasferirà qui domani mattina qui- sgrano gli occhi guardando Lou che aveva la mia stessa espressione

 

-Ci mettiamo un delinquente a casa per due anni?!- chiedo arrabbiata perché non ci avevano chiesto nulla a riguardo

 

-Non è un delinquente e poi è deciso. Comportatevi bene con lui, fatelo sentire come se fosse a casa sua- interviene papà

 

Io e Louis ci guardiamo e annuimmo, non possiamo fare altro

 

-Possiamo sapere almeno come si chiama?-chiede Lou

 

-Harry Styles- Risponde mia madre

 

Harry Styles, bel nome!

 

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Capitolo 3
*** Harry ***


 

Grazie mille alle ragazze che hanno letto e
recensito il primo e secondo capitolo
spero che vi piaccia anche questo
Buona lettura


CAPITOLO DUE: HARRY

Passo tutto il pomeriggio a preparare la camera degli ospiti con mia madre, camera che sarà destinata a quell'Harry. Non sono molto contenta di avere un delinquente in casa e mi terrò il più lontano possibile da lui, spero solo che non combini guai altrimenti ne andranno di mezzo i miei genitori. Da quello che mi ha detto mamma frequenterà la nostra stessa scuola e verrà in classe con tutti noi, sinceramente non so come l'abbia presa Louis la notizia, l'ho visto piuttosto tranquillo rispetto a me. Dopo che abbiamo finito di preparare vado in camera di mio fratello ed entro senza bussare, lo trovo sul letto a pancia in su mentre ascolta la musica con gli auricolari, mi siedo accanto a lui e si accorge della mia presenza. Mi sorride rassicurante. Lui sa per certo che non mi entusiasma l'idea che hanno avuto i miei genitori, mi conosce troppo bene. Non c'è neanche bisogno di dirgli qualcosa che la capisce da solo

 

-Vedrai andrà bene- si alza con il busto dal letto e cerca di rassicurarmi

 

-Non voglio stare in casa con tre ragazzi, già eravate sufficienti tu e Zayn- sbuffo

 

-Dai non penso che sarà così male e poi non si avvicinerà a te neanche per scherzo puoi starne tranquilla- termina serio, annuisco e mi stendo sul letto

 

-Spero che almeno non sia appiccicoso come Liam- faccio una faccia disgustata mentre Lou scoppia a ridere e si stende al mio fianco abbracciandomi

 

-Ma vuoi bene a Liam- ribatte

 

-Infatti gli voglio bene come amico, ma a volte è così invadente e altre mi mette paura da come mi fissa- ammetto dispiaciuta

 

Nonostante tutto io voglio bene a Liam ma come semplice amico

 

-E poi non vuol dire che vorrò bene anche a quello-

 

-Lo so, ma ci sono io e dovranno passare sul mio cadavere- continua filosofico

 

-Me lo immagino già con i capelli a spina, pearcing e tatuaggi dappertutto- storco il naso

 

-Dai non pensarci- mi da' un bacio sulla fronte

 

Prendo un auricolare e inizio ad ascoltare la musica e mio fratello fa lo stesso. A cena mia madre ci fa ripassare il comportamento che dobbiamo avere con il nuovo arrivato, ci ha chiesto di aiutarlo con i compiti, di inserirlo con i nostri amici e di farlo sentire a suo agio in casa. Non capisco perché hanno così tanto interesse, tanto loro non ci sono mai in casa a parte la sera dopo le sette. Ci hanno anche detto che Zayn sapeva di Harry e che aveva accettato con titubanza il suo arrivo. Aveva anche raccomandato a Lou e Zayn di tenermi d'occhi perché loro lavoravano molto, anche se conoscevano la madre di questo Styles non possono fidarsi subito di lui. Dopo cena ho aiutato mia madre in cucina e sono andata subito a dormire, da li a poche ore conoscerò Harry Styles!

 

*****IL GIORNO DOPO*****

 

-Mary, Louis svegliatevi!- sento gridare da giù

 

La mia sveglia non è ancora suonata, quindi non sono ancora le nove, metto il cuscino sopra il viso e riprendo a dormire

 

-Ragazzi!- sento gridare ancora più forte

 

Ora ho capito da chi ha preso Louis! Sbuffo e mi alzo con il busto, guardo l'orario e sono solo le otto di mattina, ma chi genio chiama una persona presto durante le vacanza! Ovviamente solo mia madre! Mi alzo dal letto avvicinandomi all'armadio per prendere dei vestiti e mi dirigo in bagno per lavarmi, entro nella doccia e ci rimango per una decina di minuti, esco e mi avvolgo con l'asciugamano e inizio ad asciugare i capelli. Dopo venti minuti sono pronta, mi sono anche vestita con dei pantaloncini azzurri e un tob bianco. Sto' cercando di domare i capelli quando sento bussare la porta

 

-Mary apri questa dannata porta è mezz'ora che sei li dentro e tra venti minuti arriva quel Harry e mamma non fa altro che gridare per tutta la casa- si lamenta dall'altro lato della porta Lou ancora con voce assonnata, poverino mi fa quasi pena.

 

Apro la porta e lo faccio entrare mentre io esco, vado in cucina e trovo mia madre indaffarata ai fornelli

 

-Buongiorno- esclamo sedendomi alla sedia

 

-Giorno- esclama allegra porgendomi una tazza di latte con il caffè nella quale bagno anche dei biscotti al cioccolato

 

-Dov'è papà?- domando

 

-Arriverà a momenti è andato a prendere Harry alla stazione- continuo a mangiare in silenzio

 

Sono davvero curiosa di sapere com'è Harry, anche se ho già un'idea diciamo. Sentiamo un suono di un clacson dell'auto di mio padre

 

-Lou scendi subito- grida per farsi sentire

 

Ci avviciniamo alla porta e vedo Lou avvicinarsi a noi sbuffando, una cosa che odia più di tutti e svegliarsi la mattina presto durante le vacanze. Mia madre apre la porta e fa entrare mio padre con una valigia bella grande in mano, si sposta dalla porta e compare un ragazzo. Rimango incantata. Niente pearcing, tatuaggi ma gli donano, e niente capelli alla spina. È alto con i capelli ricci non troppo lunghi e occhi verdi smeraldo, è vestito con una maglietta a V che lascia intravedere i suoi addominali e tatuaggi che gli donano. Mia madre si avvicina a lui e lo abbraccia anche se rimane indifferente

 

-Harry da quanto tempo che non ti vedo, come sei cresciuto- esclama osservandolo per bene

 

Intanto io me ne stavo li a fissarlo senza dire nulla ma per mia fortuna con una spallata Lou mi fa riprendere e gli sorrido grata mentre lui ridacchia. Gli do' una gomitata per farlo smettere.

 

-Loro sono i miei figli, Louis e Mary- ci presenta

 

Volta lo sguardo e incrocia i miei occhi e mi fa un mezzo sorriso al quale io rispondo

 

-Piacere Harry, sono Lou- gli stringe la mano

 

-Ciao io sono Mary- intervengo sorridendogli

 

Mi squadra da capo a pieni e accenna un sorriso

 

-Vieni Harry ti accompagno a vedere la casa- lui annuisce ma non dice niente e segue i miei genitori

 

-Strano il ragazzo- esclamo scuotendo la testa

 

E' vero che è un bel ragazzo ma poteva dire anche un “Buongiorno”. Dicono che i ragazzi più belli hanno poco cervello. Sarebbe una spiegazione sia per lui che per Lou.

 

Alza le spalle -Andiamo a prendere i libri per la scuola?- chiede

 

-Ok, avvisa tu mamma- annuisce e scompare dal salone per poi rientrare dopo pochi minuti

 

-Mamma ha detto di prendere anche i libri per Harry-

 

Annuisco ed usciamo di casa

 

-E' un po' scorbutico il ragazzo- gli scappa una risata

 

-Che vuol dire?- domando

 

-Quando sono andata ad avvisare mamma lei ha chiesto a Harry se aveva bisogno di qualcosa e lui da risposto in modo freddo e distaccato, poi si è chiuso nella sua nuova camera- alza le spalle

 

-E poi dicono “beato chi capisce le donne”!- esclamo sarcastica facendo scoppiare a ridere Lou

 

Passiamo tutta la mattinata fuori casa a ridere e scherzare. È sempre così stato il rapporto tra me e lui, molti ci potranno prendere anche per pazzi ma non lo cambierei per nulla al mondo. Alle dodici decidiamo di tornare a casa

 

-Mary io vado dai ragazzi, vieni anche tu?- domanda Lou appoggiando i libri sul tavolo della cucina

 

-No, preferisco rimanere qui. Sono stanca morta- mi lamento

 

-Ok, avvisa mamma- mi da un bacio sulla labbra ed esce di casa

 

-Mary siete tornati... dov'è Lou?- chiede non vedendo mio fratello in giro

 

-E' andato dai ragazzi, abbiamo preso i libri- glieli indico

 

-Ok, ti dispiacerebbe portare i libri di Harry in camera sua e aiutarlo a disfare la valigia?- domanda supplichevole

 

-Ma non è venuto da circa tre ore non avrà già finito di disfarla?- domando alzano un sopracciglio

 

-Si ma dopo che ve ne siete andati si è chiuso in bagno ed è uscito poco fa- annuisco e prendo i suoi libri

 

-Mi dovete un favore- mia madre sorride grata e io mi dirigo di sopra

 

Spero solo che sia vestito. Busso alla porta e apro senza aspettare la riposta, lo trovo di spalle con la valigia sul letto che cerca di disfarla e fortunatamente è vestito

 

-Avevo detto di non...- inizia arrogante

 

Si gira ma non appena mi vede si ferma

 

-Ah sei tu- accenna un mezzo sorriso

 

Non so' neanche per quale motivo ha sorriso, sarà bipolare probabilmente!

 

-S-si sono venuta a portarti i libri, li metto sulla scrivania-

 

Mi avvicino alla scrivania e poso i libri su di essa. Intanto mando un'occhiata a lui e noto che sta' cercando di piegare i vestiti per metterli nell'armadio senza successo però. Prendo forza e mi faccio avanti per aiutarlo

 

-Aspetta ti do' una mano-

 

Gli prendo la maglietta che aveva tra le mani. Sfioro per sbaglio le sue mani e sento una scossa percorrermi per tutto il corpo, come una scarica elettrica

 

-Faccio da solo- continua arrogante

 

-Non farmi ridere, ti aiuto solo a mettere a posto poi me ne vado- gli rispondo senza guardarlo

 

Lui si sposta per farmi sistemare meglio. Inizio a mettere in ordine le sue cose nell'armadio e cassetti mentre lui mi osserva a ogni mio movimento. Non mi piace essere osservata, è già assai Liam se poi si mette anche lui siamo apposto! Mentre sto' riponendo le ultime cose sento un respiro caldo sulla spalla

 

-Allora... ti chiami Mary... vero?- esclama con voce seducente

 

Il mio cuore inizia a battere forte e mi agito. Annuisco senza aprire bocca, sento anche il suo sorriso vicino al mio orecchio

 

-Io sono Harry- ridacchia

 

-Lo so- riesco a parlare

 

-Hai il ragazzo?- continua con voce sensuale come se non avesse ascoltato le mie parole

 

Incapace di dire niente scuoto la testa in senso di negazione

 

Accenna un sorriso -Bene- si allontana

 

Sentiamo dei rumori provenienti dal corridoio e dopo la porta apre mostrando mia madre

 

-Ragazzi il pranzo è pronto- annuncia sorridendo

 

Richiude la porta uscendo dalla camera. Mi rigiro verso l'armadio e continuo a sistemare, sento dei passi avvicinarci e mi allontano chiudendo le porte dell'armadio, mi avvicino di fretta alla valigia la chiudo e la posiziono sotto il letto. Sto per uscire dalla stanza quando mi sento afferrare il polso

 

-Hei dove vai così di fretta?- domanda avvicinandosi pericolosamente a me

 

-I-il pranzo è pronto- mi stacco dalla sua presa

 

Esco dalla camera prima che lui possa fermarmi. Mi metto una mano sul cuore e mi accorgo che batte troppo, troppo forte. Prendo un respiro profondo e scendo in cucina... Però devo ammettere che quella distanza non mi dava fastidio, non so' perché. Ma so' per cerco che devo stare lontana da lui, questo è poco ma sicuro!

*****UNA SETTIMANA DOPO*****

E' passata una settimana da quando Harry è entrato nella nostra vita. Se ne sta' sempre per fatti suoi e parla davvero pochissimo. A volte esce di casa, altre le passa in casa nella sua camera. Dopo pranzo mi rifugio in camera mia. I miei genitori sono usciti, dovevano andare a fare un po' di compere. Lou è rimasto da Liam a mangiare, ma ritornerà tra un po', almeno penso e spero. Non voglio passare del tempo da sola con Harry, spero solo che mentre sono qui non incendi la casa. Mi metto un po' sul computer quando sento bussare alla porta, sicuramente è Harry.

 

Sbuffo -Avanti- grido per farmi sentire senza staccare lo sguardo dal computer

 

-Perché ti sei rifugiata qui dentro?- sento quella voce e una serie di brividi percorrono la mia pelle

 

E' la prima volta che mi parla da quando è arrivato, le uniche cose che mi ha detto da quando è arrivato sono stata “spostati”, “passami quello” e una volta mi ricordo che mi ha detto un “buongiorno” forzato

 

Prendo un respiro profondo -Ti serve qualcosa?- domando senza spostare lo sguardo dal computer

 

-No- risponde solamente guardandosi intorno

 

-Carina la stanza- chiudo il computer posandolo sul comodino accanto al letto

 

-Che vuoi?- rispondo scocciata incrociando le gambe

 

-Mi piaci ragazza, arrivi dritta al punto-

 

Non riesco a capire a che cosa si stia riferendo, si avvicina al letto e il mio battito inizia ad accelerare, ingoio rumorosamente quando si siede accanto a me e io indietreggio fino a toccare la spalliera del letto

 

-Vedi che non mordo- esclama sarcastico avvicinandosi sempre di più

 

-Che vuoi da me?- domando titubante sapendo che non ho più una via di fuga senza ricevere una risposta

 

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Capitolo 4
*** Troppo Vicini ***



Dedico questo capitolo a Marino
Ti conosco da quattordici anni e
ti voglio bene come un fratello.
Grazie per esserci

Tua Mary
 

A breve pubblicherò di nuovo World Tour
ma la storia sarà modificata
Grazie e Buona lettura

 

CAPITOLO TRE: TROPPO VICINI

POV LOUIS

Ho passato tutto il pomeriggio a casa di Liam a giocare e scherzare. Liam è uno dei miei più grandi amici e mi dispiace sapere che è innamorato di mia sorella, ma lei non ricambia e non possiamo farci niente. In questo periodo lo vedo molto possessivo; mi chiede sempre di lei, di cosa fa o di come si veste, se esce o con chi e quando passiamo del tempo insieme non fa altro che fissarla e metterla in soggezione. Devo parlare con lui e farlo ragionare perché non può continuare ad avere questo atteggiamento e rapporto con lei, lo dico anche per lui non solo per mia sorella.

 

-Liam possiamo parlare un attimo?- gli chiedo spegnendo la televisione del garage

 

-Certo dimmi- esclama ignaro di cosa sto per dirgli

 

-Come va la tua cotta per mia sorella?- domando disinvolto

 

Poco tempo fa mi aveva detto che gli era passata e che non pensava più a lei, ma dai suoi atteggiamenti non sembra proprio

 

-Mi è passata- continua incerto

 

-Bugiardo- sospira

 

-Non riesco a togliermela dalla testa- ammette abbassando lo sguardo e sprofondando nel divano giallo canarino tutto rovinato

 

-Senti amico mi dispiace ma Mary non ricambia e da come ti comporti inizi seriamente a metterle paura- dico dispiaciuto

 

lui annuisce -Se solo lei volesse passare un po' di tempo con me, capirebbe che ci tengo veramente a lei ma non fa altro che evitarmi da quando ci siamo lasciati-

 

-Ci credo le stai mettendo paura, se ti comporti un po' più normalmente forse lei la smetterebbe... ti ha già dato una possibilità, ricordi?- gli dico sincero

 

-Ma per il momento è meglio che pensi a lei come a un'amica, non so usciamo tutti insieme per una pizza o un cinema, mostragli la parte di te meno ossessiva e lei si avvicinerà da sola credimi, la conosco da quando è nata e da sempre una seconda occasione a tutti- annuisce e sorride

 

-Grazie Lou sei veramente un amico- gli metto una mano sulla spalla

 

-Di niente, anzi mi è venuta un'idea perché stasera non andiamo tutti insieme al cinema?- esclamo entusiasmo

 

-Sarebbe un'ottima idea- concorda

 

-Bene, manda un messaggio a Niall io vado a casa e avviso Mary, Deve venire con noi anche quel ragazzo, Harry, che ti ho parlato- annuisce

 

-Vengo con te-

 

Manda un messaggio veloce a Niall che risponde affermativamente. Usciamo dal garage e ci rechiamo a casa mia.

 

POV MARY

Harry continua ad avvicinarsi a me e sento il suo respiro caldo sul mio viso, non so proprio dove vuole arrivare, anzi penso di averlo intuito perfettamente. Questo ragazzo mi conosce neanche da ventiquattro ore che già tenta di baciarmi. Punta i suoi occhi verdi nei miei, sono veramente bellissimi, sembrano dei smeraldi. Con il suo sguardo sembra avermi ipnotizzato; Non riesco a muovermi o dire qualcosa, neanche riesco a farlo allontanare. Sentiamo la porta d'ingresso di casa aprirsi e chiudersi, sicuramente Lou è tornato. È una buona scusa per farlo allontanare

 

-H-harry è e-entrato qualcuno-

 

Metto le mani sulle sue spalle possenti ma non riesco ad allontanarlo, il suo sguardo va' alle mie labbra e inconsapevolmente il mio va alle sue. Sentiamo dei passi mentre salgono le scale

 

-Non importa- poggia la sua fronte sulla mia sorridendo

 

Sfiora le mie labbra ma la porta si apre. Non so se per mia fortuna o sfortuna compaiono Louis e Liam. Harry si allontana velocemente mettendosi dritto ma penso che quei due abbiano visto a che vicinanza eravamo. Io rimango immobile senza sapere cosa fare. Non mi preoccupo per Lou, lui mi può chiedere solo delle spiegazioni e non si arrabbierà, ma mi preoccupo per Liam. Infatti vedo che i suoi muscoli si irrigidiscono e stringe forte i pugni

 

-Che succede qui?- Lou è il primo a parlare quasi divertito dalla situazione

 

Louis ha un'innata natura di essere calmo anche nelle situazioni più tragiche, devo insegnarmi come fa perché io sono tutto tranne che calma in questo momento.

 

-Niente, Harry stava per andarsene. Era venuto a chiedermi informazioni sulla scuola- rispondo prima che possa farlo Harry

 

-Si, ma ora vado perché ho avuto le informazioni che cercavo- dice reggendomi il gioco

 

Si alza dal mio letto lanciandomi qualche occhiata

 

-Ci vediamo dopo Mary dobbiamo finire quello che abbiamo iniziato- fa' un sorriso malizioso

 

Sottolinea le ultime parole e prima di uscire mi fa un occhiolino, che stronzo!

 

Mi alzo anch'io dal letto -Ragazzi avevate bisogno di qualcosa?- chiedo ricomponendomi

 

-Si, stasera si va al cinema- Esclama Louis sorridendo come se nulla fosse successo

 

annuisco -Ok- rispondo

 

Non so' davvero come uscire da questa situazione

 

-Chi era quello?- interviene Liam arrabbiato

 

-Lui è quel ragazzo di cui ti ho parlato oggi- risponde Lou aiutandomi

 

-Perché eravate così vicini?- stringe i pugni

 

Lo sapevo! Harry non si è allontanato poi così velocemente, dovevano per forza aver visto qualcosa

 

-Mary vai a chiedere a Harry se stasera vuole uscire con noi- mi ordina Louis

 

Non me lo faccio ripetere due volte ed esco subito. Entro nella camera di Harry senza bussare e mi appoggio la porta cercando di sentire ciò che dicono quei due li' fuori

 

-Hei già non ce la facevi più a non vedermi?- chiede sarcastico

 

-Shh- non si riesce a sentire niente

 

Mi giro e mi ritrovo Harry a un palmo da me con un srriso che non mi piace affatto

 

-Sono dovuta scappare da qui due e tu eri la mia unica via di fuga- gli rispondo alla sua specie di domanda

 

Mi allontanano da lui e avvicinarmi alla finestra

 

-Stasera usciamo andiamo al cinema, vuoi venire con noi?- chiedo cambiando discorso

 

Ci pensa un po' su e poi accetta

 

-Che ne dici di finire quello che abbiamo iniziato?- chiede malizioso avvicinandosi

 

-Primo non abbiamo iniziato niente e secondo non avvicinarti altrimenti inizio ad urlare- lo minaccio e lui alza le mani in segno di arresa divertito

 

-Cosa facciamo?- chiede sistemandosi i capelli in un gesto dannatamente sexy

 

-Aspettiamo- sbuffo

 

Vorrei tanto sapere cosa gli dirà Lou a Liam!

 

POV LOUIS

Ho mandato Mary in un'altra stanza perché mi ha infastidito l'atteggiamento e il modo in cui si è rivolto a lei Liam, è sempre mia sorella e nessuno può parlarle o agire in questo modo con lei

 

-Si può sapere che ti prende?- domando scorbutico

 

-Hai visto com'era appiccicata a quel tipo?- ignora la mia domanda

 

-Allora? Non state più insieme e non mi sembra che stava facendo qualcosa di male- rispondo infastidito

 

Apre la bocca per dire qualcosa ma poi la richiude segno che ho ragione

 

-Senti Liam so' che ti piace ma non puoi obbligarla a stare solo con te e non frequentarsi con altri ragazzi. So' che ci stai male ma lei deve vivere la sua vita e se ha deciso che tu devi farne parte solo come amico non puoi farci niente. Non so forse con il passare del tempo ti vedrà come qualcosa di più di un amico oppure no, ma non puoi arrabbiarti solo perché era troppo vicino ad un ragazzo così non farai altro che allontanarla- ammetto dispiaciuto

 

Voglio bene ad entrambi ma mia sorella prevale su tutto

 

Annuisce -Scusa... è solo che... non so' cosa mi sia preso- si giustifica mortificato

 

-Lascia perdere... Ora va' a casa, ci vediamo tra poche ore- annuisce ed esce da casa poco dopo

 

POV MARY

 

Sono passati alcuni minuti e si è sentito chiudere la porta di ingresso, segno che qualcuno è andato vi. Sicuramente Liam. Mi dirigo verso la porta per uscire e mi sento tirare per il polso

 

-Che c'è adesso?- domando ad Harry voltandomi

 

-Calma piccolina, volevo solo sapere a che ora stasera- ridacchia

 

-Fatti trovare pronto per le sei e mezza- annuisce

 

-Mi lasci il polso?- chiedo portando lo sguardo sul mio polso ancora in possesso di Harry

 

Anche lui lo porta li' e lo lascia. Esco dalla stanza e vado a cercare mio fratello per chiedergli spiegazioni, entro nel salone e lo trovo sul divano mentre osserva il pavimento.

 

-Cos'è successo?- chiedo sedendomi vicino a lui

 

-Ho detto a Liam di smetterla di avere questo atteggiamento con te- dice di colpo

 

-Ah- abbasso lo sguardo

 

-Ma gli ha fatto male vederti così vicino ad Harry- aggiunge

 

Mi sento male per quella affermazione, ma io non ho fatto niente. So' quello che prova, ma so' anche quello che provo io.

 

-Lou ti giuro che non è successo niente con Harry, lui è entrato in camera e si è avvicinato troppo- alza un sopracciglio

 

-Non voglio saperlo, cioè sei grande abbastanza e puoi prendere le tue decisioni... ma perché non l'hai allontanato?- domanda scettico

 

-Non lo so- alzo le spalle

 

Sono sincera; di solito ci metto molto a fidarmi di una persona e non è da me farli avvicinare in quel modo i ragazzi. Non sono una di quelle che va' con tutti. Ma prima... con Harry e come se ne avessi bisogno di averlo a quella vicinanza. È strano da dire anche perché lo conosco da pochissimo. Quel ragazzo è solo un problema, ne sono certa! Anzi un mio problema.

 

 

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Capitolo 5
*** Cinema ***


 

Pubblicazione di World Tour entro la giornata
Trama alla fine del capitolo

Grazie e Buona Lettura

CAPITOLO QUATTRO: CINEMA

POV MARY

Ero in camera mia per prepararmi, dopo vari abbinamenti optai per dei jeans chiari e una maglietta bianca dell'Hard Rock e ai piedi le converse anch'esse bianche. Per i capelli ho deciso di lasciarli sciolti e niente trucco. Scendo le scale e trovo Harry e Lou che parlottano tra loro, Lou è vestito nel suo solito modo, mocassini ai piedi con pantaloni neri piegati sopra alla caviglia e maglietta nera con scritte blu, mentre Harry ha i capelli tirati dietro, camicia a quadri rossi e blu che lascia vedere i tatuaggi che ha sulle braccia e i suoi muscoli e dei jeans stretti ha un'aria così dannatamente sexy

 

-Sono pronta, di che parlavate?- chiedo facendo il mio ingresso in cucina

 

-Parlavamo di quali film ci sono in sala- esclama Lou

 

-Andiamo?- annuiscono ed usciamo di casa.

 

Andiamo a piedi al cinema, non è molto lontano da casa. Durante il tragitto nessuno ha parlato e quando siamo arrivati al cinema i ragazzi sono già li'

 

-Ciao ragazzi- esclama Lou salutandoli

 

-Ciao- li saluto anch'io

 

-Ragazzi lui è Harry, Harry loro sono Niall e Liam- li presento indicando prima il biondo tinto e poi il moro

 

Harry alza la mano in segno di saluto

 

-Piacere Harry ho saputo che verrai con noi in classe- inizia Niall

 

-Si fortunatamente starà anche Mary- risponde con un tono malizioso osservandomi e mettendo una mano sulla mia spalla

 

Inizio a tossire perché stavo per strozzarmi con la mia saliva per la sua esclamazione. Lancio un'occhiata a Harry che sorride malizioso mentre Liam lo uccide con lo sguardo

 

-Allora che film scegliamo?- chiede Lou cambiando discorso e lo ringrazio mentalmente

 

-Io pensavo ad un film romantico- suggerisce Liam e sento Harry sbuffare

 

-Che c'è?- chiedo sottovoce senza farmi sentire dagli altri che continuano a parlare di quale film scegliere

 

-Odio i film romantici- si lamenta

 

-A chi lo dici- penso ad alta voce

 

-Non ti piacciono?- chiede alzando un sopracciglio

 

-No, ma non posso scegliere sempre io, diciamo che facciamo a turno e questa volta tempo che dovremo subirci una storia d'amore- sbuffo mentre lui accenna un sorriso

 

-Continui a sorprendermi ragazza- sorrido

 

-Ragazzi abbiamo deciso cosa vedere- annuncia soddisfatto Liam

 

-Film romantico- esclamiamo contemporaneamente io e Harry

 

Ci guardiamo e tratteniamo una risata. Seguiamo gli altri che sono andati a prendere i biglietti. Dopo aver preso dei popcorn e coca per tutti entriamo nella sala poco prima dell'inizio, ci sediamo prima Louis poi Niall, Liam, io e infine Harry. Credo che sarà una serata interessante!!!

******

Dopo un'ora non ce la faccio più, Liam a volte fa scivolare la sua mano dietro alla mia spalla e puntualmente la tolgo sorridendogli mentre Harry ci guarda divertiti. Siamo solo a sessanta minuti del film ed è un vero strazio, Liam non fa che guardarmi con un sorriso ebete e Harry non fa altro che sfiorarmi la mano di proposito, ma raggiunge il limite quando poggia la sua mano sul mio ginocchio. Metto la mano sulla sua e gliela sposto, ma dopo cinque minuti la rimette risalendo lungo la coscia. Mi alzo di scatto e tutti gli sguardi dei ragazzi e altre persone che sono presenti nella sala sono riposti su di me, fortunatamente sono davvero pochi e ritornano a vedere il film per niente interessati a me.

 

-I-io vado a prendere da mangiare- esclamo cercando una scusa

 

-Ma se hai appena finito i tuoi popcorn- replica Liam

 

-Mangiare? Ho sbagliato volevo dire di andare al bagno- faccio un sorriso falso superando Harry e uscendo dalla sala.

 

Vado nel bagno per ragazze. Mentre sono a lavarmi le mani sento la porta aprirsi ma non gli do importanza ma poi sento lo scatto della serratura e mi giro trovandomi davanti l'ultima persona che appia mai voluto vedere in quel momento

 

-Harry è il bagno delle ragazze non puoi stare qui- replico

 

Lui controlla che tutti i bagni siano vuoti, ma per ( mia ) sfortuna lo sono. Si avvicina e a ogni passo che fa avanti io lo faccio indietro fino a che non trovo il muro freddo a fermarmi, mi blocca mettendo le mani ai lati dei miei fianchi e avvicina pericolosamente il suo viso al mio

 

-Non può entrare nessuno e tu non puoi scapparmi- esclama annullando le distanze lasciandomi di stucco.

 

All'inizio è un semplice bacio a stampo ma poi lui chiede l'accesso che io, per qualche ragione strana, gli concedo. Una parte di me mi dice di allontanarlo perché lui è un ragazzo pericoloso che sarà solo un problema ma è come se il mio copro avesse bisogno di lui ed è per questo che metto le mani dietro al suo collo mentre lui sui miei fianchi stringendomi forte con le sue mani grandi. Quel bacio ha suscitato una serie di sensazioni in me che non riesco a spiegare, sento il cuore battere forte e dei brividi per tutto il corpo che aumentano una vola che lui si insinua sotto la mia maglietta accarezzandomi dolcemente la parte inferiore della schiena. Le nostre lingue iniziano un gioco che sembra non voler terminare, ma il bisogno d'aria ci costringe ad allontanarci. Mi poggio al muro affannata mentre lui continua a tenermi per i fianchi e appoggia la sua fronte sulla mia anche lui affannato ma sorridendo

 

-Finalmente- esclama quasi contento come se non stesse aspettando altro

 

-Perché?- chiedo alzando un sopracciglio

 

Mi lascia un altro bacio a stampo

 

-Sai sei una ragazza difficile- sorride riprendendo un respiro regolare.

 

Si avvicina di nuovo e sta per baciarmi ma sentiamo bussare alla porta

 

-Mary sei li dentro?- grida Liam dall'altro lato della porta che per fortuna è chiusa a chiave

 

Guardo Harry in cerca di un aiuto ma lui non fa che trattenere una risata

 

-S-si sono qui- incomincio indecisa

 

-Per caso Harry è li con te?- chiede con un tono quasi arrabbiato

 

-N-no non so dove sia. Arrivo tra poco- termino

 

-Ok, ti aspettiamo- sento i passi allontanarsi e prendo un sospiro di sollievo, guardo Harry che continua a trattenere una risata

 

-Quel tipo è cotto di te- annuncia divertito

 

-Lo so- ammetto dispiaciuta allontanandomi da Harry.

 

Non mi piace affatto quello che sto facendo a Liam, a lui piaccio ma io non provo lo stesso e gli sto facendo del male anche se inconsapevolmente. Mi poggio al marmo freddo dei lavandini con lo sguardo basso

 

-Tutto bene?- domanda visibilmente sconvolto dal mio comportamento

 

-Si, torniamo di la- mi avvicino alla porta ma Harry mi ferma e poggia le sue labbra sulle mie

 

Mi stacco ed apro la porta del bagno uscendo. Raggiungo la sala e mi siedo al mio posto sotto lo sguardo dei ragazzi ai quali rispondo con un sorriso, al quale sono Lou non ha creduto visto che mi lanciato un'occhiata come per dire “Dopo dobbiamo parlare”, poco dopo entra anche Harry senza proferire parola.

******

Dopo il film decidiamo di andare a mangiare nel garage della casa di Liam e ordinare delle pizze, come facciamo la maggior parte dei sabati sera. Ci incamminammo in silenzio mentre i ragazzi erano dietro io ero avanti da sola a ripensare a quel bacio. Mi sento prendere sotto braccio, volto lo sguardo e trovo Louis

 

-Sei silenziosa e tu di solito sei quella che parla di più- mi sorride

 

-Niente- mormoro

 

-Sai che sei una pessima attrice?- mi da' un bacio nei capelli

 

sbuffo -Ne parliamo a casa, i ragazzi possono sentirci- gli dico sussurrando

 

-Sicura di stare bene?- insiste

 

-Si, solo un po' scossa- gli sorrido

 

-Ok, ma a casa facciamo i conti- mi minaccia ma continua a sorridere

 

Mi lascia un bacio sulle labbra e ritorna dietro con i ragazzi a scherzare ma dopo un po mi sento riprendere sotto braccio

 

-Lou ti ho detto che sto bene- dico senza vedere chi è

 

-Io in realtà non ti ho chiesto niente- mi ammonisce una voce roca e profonda

 

Volto subito lo sguardo riconoscendo quella voce e mi ritrovo due occhi smeraldi che mi fissano

 

-Pensavo fossi Louis- distolgo subito lo sguardo imbarazzata per quello che è successo nel bagno del cinema.

 

Lo sento ridacchiare sicuramente per la mia reazione

 

-Questo lo avevo capito- continua in un sussurro avvicinandosi al mio orecchio

 

-Sai il biondo sembra divertente e anche tuo fratello non è male, quell'altro non mi sembra tanto simpatico- storce il naso

 

Quell'altro sarebbe Liam

 

-Sai anche tu hai fatto la stessa impressione- borbotto

 

-Perché tuo fratello ti ha lasciato un bacio sulle labbra- sussurra

 

-Lo facciamo da quando eravamo piccoli- rispondo semplicemente

 

-Mi da' fastidio- esclama

 

-Non dovrebbe-

 

Prendo la mano di Harry e la tolgo dalle mie spalle continuando a camminare. Lui di tutta risposta ridacchia e continua a camminare in silenzio. Una volta che siamo arrivati a casa di Liam siamo andati nel garage e abbiamo iniziato a mangiare le pizze. Io e Harry siamo quelli più silenziosi, io sono ancora scossa mentre lui non so per quale motivo

 

-Niall molla la mia pizza- si lamenta Lou

 

-Ma io ho ancora fame- si giustifica l'irlandese

 

-Come fai ad avere fame se ti sei mangiato una pizza gigante e un pezzo della mia- interviene Liam

 

Poso il mio sguardo su Harry e vedo che ride a quella scena

 

-Tieni tanto io non ho fame- gli porgo l'ultimo pezzo della mia pizza e lui non se lo fa ripetere due volte, infatti la divora in men che non si dica

 

-Sei un pozzo senza fondo- esclama disperato Lou ma allo stesso tempo divertito

 

-Ragazzi non so voi ma io ho sete e non ho voglia di acqua- intervengo

 

-Vai nel frigo ci devono essere delle birre e coca- esclama Liam

 

Annuisco e mi alzo

 

-Vengo con te per aiutarti- si alza con me Harry con un sorriso malizioso in viso che non mi convince affatto, ma non dico niente e annuisco soltanto.

 

Andiamo in cucina e apro il frigorifero

 

-Vuoi una birra o coca?- gli chiedo

 

-Birra- risponde

 

Estraggo quattro birre e una lattina di coca per me visto che non reggo l'alcol, apro il tiretto prendendo l'apribottiglie. Sento una pressione sui miei fianchi e mi volto di scatto

 

-Che fai?- gli domando allontanandomi

 

-Ti sei già dimenticata cosa è successo pochissime ore fa?- domanda retorico avvicinandosi

 

-Stammi lontano o inizio a urlare- lo minaccio

 

-Prima non la pensavi allo stesso modo- ridacchia poi prende tre bottiglie di birra e si avvicina di nuovo a me

 

-Non ti preoccupare passo a trovarti stasera- mi sussurra all'orecchio con voce sexy e si allontana nell'altra stanza

 

Mi riprendo dal mio stato di shock e prendo le ultime bottiglie, rientro nella stanza e porgo l'ultima bottiglia a Harry che era l'unico che era rimasto senza e inizio a bere la mia bibita

 

-Lou mi fai bere un po'- gli chiedo con faccia da cucciolo

 

-Ma tu non reggi l'alcol- alza un sopracciglio

 

-Lo so, ma ne bevo solo un goccio- lo supplico

 

-Ok- sbuffa

 

Sa che quando voglio qualcosa la ottengo in un modo o nell'altro e poi è il mio fratellone. Porto la bottiglia alla bocca e ne bevo un bel po', ma quelle parole di Harry mi hanno come sconvolto

 

-Mary basta non hai mai bevuto così tanto può farti male- mi toglie la bottiglia dalle mani Lou preoccupato


Trama World Tour

 

La vita di Mary non è stata facile come tutti pensano. La vita le ha riservato duri colpi ed ha solo 17 anni. Viene considerata da tutti la ragazza perfetta; ma lei si sente una badgirl, con un lato buono però.
Harry ha tutto. Il successo l'ha trasformato in peggio, è falso e viziato ma lui non se ne accorge. Lo descrivono come un playboy, e lo è.
Mary ed Harry non possono essere più diversi ma loro sono anche molto simili.

*****

-Bhè so' che non sei abituato a lavorare troppo ma invece di farti stupidi filmini mentali tra me e Louis avresti potuto terminare il video- sono fuori d me
-Parli tu del lavoro? Non fai niente, te ne vai sempre in giro e vaghi per chissà dove. Non sei mica come me che ho dovuto faticare per arrivare dove sono... Si ma tu puoi farlo perché hai già la strada spianata dai tuoi genitori e magari anche il chirurgo plastico avrà fatto un buon lavoro per renditi così...- non lo lascio finire che gli tiro uno schiaffo in piena faccia
Questo è veramente troppo
-Non ti permettere perché non mi conosci- il mio tono è tagliente e pieno di rabbia

*****

ALTRI PERSONAGGI COME MILEY CYRUS; DEMI LOVATO; JUSTIN BIEBER; ECC

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Capitolo 6
*** Al Parco ***


 

 

CAPITOLO SEI: Il Parco

Louis scende dalle scale salvandoci

-Bene ragazzi possiamo andare- esclama contento

-Ma che succede qui?- chiede vedendo le nostre facce

Mi risveglio dal mio stato di ipnosi a causa di Harry che mi ha incatenata con i suoi occhi

-No tutto bene. Andiamo?- chiedo mostrando un finto sorriso

Tutti annuiscono e usciamo di casa. Iniziamo a camminare, fortunatamente il centro non è molto lontano

-Niall?- chiedo non vedendolo

-Ha detto che non poteva venire- alza le spalle Liam.

Louis inizia a parlare di alcune cose che Harry dovrebbe sapere sulla nostra scuola mentre io e Liam parliamo d'altro avanti agli altri due

-Allora tu sai dove si trova Niall vero?- gli chiedo divertita dandogli una leggera spinta amichevole

-Veramente si, ma mi ha chiesto di non dirlo a nessuno- mi dice dispiaciuto

-Ma Liam lui mi racconta sempre tutto, dai dimmi dov'è- lo supplico

-Ok, è uscito con una ragazza, ma non mi ha detto chi- si affretta a dire

-Il nostro piccolo irlandese è cresciuto- esclamo incrociando le braccia al petto scuotendo la testa

Liam scoppia a ridere e io l'ho accompagno poco dopo

-Peccato... ma per te c'è ancora Louis- continua

-Lui c'è l'avrebbe una ragazza se non apre gli occhi- ammetto dispiaciuta per la mia amica

-Ti riferisci a Eleonor?- lo guardo sgranando gli occhi

-Tu come lo sai?- gli chiedo incredula

El non lo aveva detto a nessuno oltre a me, o almeno così mi ha detto

-L'ho scoperto per caso. Una volta Lou stava parlando con una ragazza nuova a scuola e io e El stavamo passando di li'. Diciamo che Louis era troppo, troppo vicino a quella ragazza. El si è fermata di colpo ed è scappata chiudendosi in bagno delle ragazze, l'ho rincorsa e abbiamo iniziato a parlare; mi ha raccontato tutto. Ma mi ha chiesto di non dirti niente perché tu eri dai tuoi nonni e se saresti venuta a saperlo saresti tornata subito e lei non voleva- mi confessa sussurrando

-Poi noi stiamo vivendo gli stessi sentimenti e emozioni- conclude sussurrando

Alzo gli occhi al cielo -Liam per favore non fare così, sai che anch'io ci sto male. Ma se non riesco a provare le stesse cose non puoi farmene una colpa- gli dico esausta

-Si ma se non mi dai un'altra possibilità non possiamo sapere come va' a finire- continua speranzoso

-Ci abbiamo già provato, ricordi? E poi è difficile frequentarsi con uno che non fa altro che fissarti come se volesse mangiarti. È inquietante- aggiungo rabbrividendo al sol pensiero

-Scusa ma non ce la faccio- si giustifica

-E prima eravamo entrambi dei ragazzini, ora siamo più maturi- continua

-E poi sei geloso al massimo. Io odio le persone troppo gelose- menziono

-Si lo so, ma non ce la faccio a vederti con un altro- abbassa il capo e sospiro

-Sai che io concedo una seconda possibilità? Incomincia a essere più normale e allo stesso tempo naturale, e soprattutto non essere così geloso. Poi vedremo- gli dico sorridente

-Davvero?- chiede felicissimo

annuisco con il capo -Non farmene pentire- aggiungo scherzosa

-Mai- dice lui in tono più serio ma allo stesso tempo divertito

Per tutto il tempo di quella conversazione mi sento osservata, mi giro e trovo Harry fissarmi in modo arrabbiato mentre Lou parla con lui credendo di essere ascoltato. I suoi occhi non sono più verde smeraldo, ma un verde scuro, quasi nero. Occhi che mi mettono paura. Mi rigiro subito e abbasso lo sguardo, ci fermiamo dopo poco

-Hei ragazzi che ne dite di andare al parco?- propone Liam

-Per me va bene- afferma Lou

-Ok- dico soltanto osservando le mie scarpe, le quali in quel momento mi sembrano la cosa più interessante di tutto

-Tu Harry?- continua Liam

Harry annuisce solamente e ci dirigiamo tutti insieme al parco.

*****

Una volta arrivati ci sediamo sull'erba sotto a un albero per ripararci dal sole. Il parco è pieno di genitori con i propri figli i quali giocano a calcio o osservano il lago, altri mangiano il gelato o sono semplicemente seduti sulle panchine guardando la gente che passa. Ci sono anche alcuni studenti sotto gli alberi che leggono dei libri o chiacchierano con altri ragazzi

-Allora Harry raccontaci qualcosa di te- inizia Liam

Harry lo guarda malissimo -Nulla da dire- risponde duro e incredibilmente freddo.

In questo momento fa incredibilmente caldo e Liam se ne accorge

-Mary perché non ti leghi i capelli?- cerco subito una scusa plausibile e guardo Lou in cerca d'aiuto, il quale alza le spalle non sapendo che fare

-Si Mary, perché non te li leghi?- fa eco Harry facendo un sorriso malizioso

-In realtà non ho l'elastico- rispondo titubante trovando la prima scusa che mi viene in mente

-Tieni- vedo Harry togliersi un elastico dal polso

Lo guardo e vedo che è uno dei miei lacci per capelli, sarà entrato in camera mia. Che stronzo! Non so se sono più arrabbiata perché ha toccato le mie cose o perché se l'è portato dietro. Lo prendo e lo guardo malissimo come per dire “Sei morto”. Lui ovviamente non se ne preoccupa minimamente e mi osserva. Inizio a raccogliere i capelli per poi legarli in una cosa alta essendo lunghi

-Mary cos'è quello?- chiede ignaro Liam

Subito porto la mano sul segno ma la ritraggo subito

-N-niente- rispondo titubante

-Non mi sembra niente- insiste

Ovviamente ha capito cos'è. Si capisce perfettamente

-Ecco...io...- non so come uscire da questa situazione

-Sono stato io- ammette Harry, giro lo sguardo e lo guardo incredula per ciò che ha appena detto

-C-come t-tu?- sgrana gli occhi Liam.

Nessuno ha intenzione di rispondere e Liam si alza andando via, io mi alzo per rincorrerlo ma prima

-Grazie mille- dico dura a Harry

Lo raggiungo di poco

-Liam- grido fermandolo

-Cos'è quel tipo vuole ancora rinfacciarmi che sta con te?- mi chiede duro e allo stesso tempo triste

-Primo io e Harry non stiamo insieme e secondo non eri tu quello che voleva una seconda possibilità? Io te lo data, ma la stai sprecando- continuo rammaricata e allo stesso tempo scocciata dal suo comportamento

-Si ma io cosa dovrei pensare di questo?- indica il segno violaceo sul mio collo

Cerco di rispondere ma non so che dire

-È colpa mia- esclama una voce alle nostre spalle

Mi giro. Vedo Harry con occhi scuri e con le mani chiuse in due pugni

-Lei non voleva ma io l'ho convinta, era da tempo che non lo facevo a una ragazza e volevo vedere se uscivano ancora bene. Sono stato io lei non centra- pronuncia quelle parole sforzandosi, ma più andava avanti e più i pugni si stringevano sempre di più facendo diventare le nocche bianche.

Risposto lo sguardo su Liam che sorride

-Scusa Mary- mi dice soltanto e io annuisco con un sorriso falso

-Ho voglia di un gelato- interviene Lou sbucando chissà da dove

Scoppiamo a ridere ma le risate mie e di Harry erano nervose

-Sei proprio un bambino- commento finta disperata

-Si, ma sono il tuo bambino- mi abbraccia alzandomi da terra

-Lou mettimi giù- lo imploro ridendo

Mi posa a terra

-Ora il gelato- mi prende per mano e raggiungiamo tutti insieme il chiosco dei gelati.

*****

Passiamo tutta la mattinata al parco parlando e scherzando, io sono stata quella più silenziosa insieme a Harry. Una volta tornati a casa io e Lou abbiamo pranzato mentre Harry ha detto di non aver fame e si è chiuso in camera sua. Non capisco il suo comportamento strano, prima mi mette nei guai, poi mi aiuta e poi non mi parla. Mi è sembrato quasi dispiaciuto. Ma è solo una mia impressione, sicuramente! A cena i nostri genitori hanno detto che non vengono e non tornano perché sono fuori città. Io e Lou abbiamo cenato ma di Harry neanche l'ombra. Credo che abbia fame e gli preparo un panino, metto il piatto e un bicchiere d'acqua su un vassoio e salgo le scale e mi fermo davanti alla sua porta. Busso con un piede visto che ho due mani occupate

-Non voglio vedere nessuno- sento gridare

Sbuffo e apro la porta con un gomito entrando e chiudendola subito dopo, lo trovo vicino alla finestra con una sigaretta tra le labbra

-Ho detto che non voglio vedere nessuno- mi grida contro

Ci rimango male per come me l'ha detto, freddo e distaccato, abbasso lo sguardo

-Ti ho solo portato da mangiare- dico in un sussurro poggiando il vassoio sulla scrivania

-Me ne vado subito- mi avvicino nuovamente alla porta

-Cosa c'è tra te e quello?- chiede con voce dura

Butta la sigaretta e si avvicina

-Niente- dico

-Bugiarda, altrimenti perché ridevate in cucina, perché stavate parlando e ridendo insieme in disparte mentre andavamo al parco e perché ha avuto quella reazione e tu sei corsa dietro a lui?- domanda duro alzandosi dal letto

-Perché è innamorato di me ma io non ricambio- rispondendo sincera

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Capitolo 7
*** Oh No... ***



World Tour:  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2903618&i=1

CAPITOLO CINQUE: Oh No...

Guardo la sveglia per l'ennesima volta. Sono solo le due di notte. Continuo a girarmi e rigirarmi nel letto pensando alle ultime parole di Harry. Ho davvero paura che possa entrare all'improvviso. A casa di Liam non ho bevuto molta birra ma mi sono sentita un po' stordita e non sono riuscita a pensare alle parole di Harry, ma ora quel poco effetto è svanito. Mi alzo e decido di andare a dormire con Lou. Quando ero piccola e avevo paura dei temporali lui mi accoglieva sempre nel suo letto, mi abbracciava e mi diceva che andava tutto bene. Tra le sue braccia mi sono sentita subito al sicuro e protetta. Apro la porta della sua camera ed è tutto buio, inizio a camminare cercando di non inciampare in qualcosa sparso sul pavimento conoscendo Louis. Mi avvicino alla lampada e l'accendo facendo muovere Lou che pronuncia qualcosa di insensato che non sono riuscita a capire.

Inizio a scuoterlo

-Lou- sussurro

-Louis apri gli occhi- continuo

-Mary che diavolo vuoi?- pronuncia assonnato mettendosi un cuscino in faccia

Certo che è disponibile e fine anche in piena notte

-Posso dormire con te?- gli chiedo con la faccia da cucciolo.

Toglie il cuscino e apre gli occhi leggermente fissandomi

-Ok ma muoviti che ho sonno- sbuffa per poi chiudere gli occhi

Mi stendo vicino a lui e mi poggio sul suo petto. Lui mette il braccio sulle mie spalle stringendomi ancora di più al suo petto

-Cos'è successo?- mi chiede dolcemente ma anche assonnato

-Non stavi dormendo?- gli chiedo

-Stavo... ormai sono sveglio e voglio una spiegazione- alzo il capo e incontro i suoi occhi che mi fissano in attesa di una risposta

-Harry mi ha baciata mentre eravamo al cinema- sussurro

Lo sento ingoiare ma mi lascia continuare

-Quando siamo andati a prendere le bibite, a casa di Liam, ha cercato di baciarmi ma non ci è riuscito. Prima di uscire dalla stanza mi ha detto che passava a trovarmi stanotte- esclamo tutto d'un fiato lasciandolo per niente sorpreso

-Lo sapevo che c'era qualcosa tra te e quello- si congratula con se stesso che per la sua perspicacia

alzo un sopracciglio -Come?- chiedo incredula

-Senti io sono tuo fratello ed è mio dovere proteggerti ma non posso mettermi in mezzo, fino ad ora non ha fatto niente di male per cui dovrei essere preoccupato- mi sorride per rassicurarmi

-Ok, forse hai ragione. Esagero sempre- esclamo sconfitta

-Io ho detto che sono un ragazzo sveglio- si vanta

-Si anche ceco..- sussurro riferendomi alla cotta di Eleonor per la quale lui non si è accorto

-Come?- non aveva sentito

-Niente, ho sonno dormiamo- gli dico sbadigliando

Mi lascia un bacio sulle labbra e dopo chiudo gli occhi

-Notte- concludo

-Buonanotte- mi risponde

******

Mi sveglio a causa di alcuni rumori provenienti dalla cucina. Louis è ancora accanto a me che dorme come una bambino. Decido di non svegliarlo e di andargli a preparare la colazione per ringraziarlo di avermi ospitato questa notte in un letto ad una piazza e mezza. Eravamo un po stretti ma eravamo abbracciati e non ci sembrava tale. Guardo l'orologio che segna le sette e mezza, mi sono davvero svegliata presto, sposto il braccio di mio fratello e mi alzo. Scendo le scale con lentezza perché sono ancora addormentata. Entro in cucina e trovo l'ultima persona al mondo che volevo incontrare: Harry. Si gira sentendo i miei passi

-Ah sei tu- esclamo

Pensavo che la causa di quei rumori fosse mia madre o mio padre

-Buongiorno anche a te- esclama divertito mentre io mi avvicino alla macchina del caffè

-I tuoi sono andati al lavoro presto, mi hanno chiesto di avvisarti- continua indifferente mentre apre il frigo per estrarne un succo di frutta

Preparo il caffè e aspetto che sia pronto, sento un respiro caldo sul mio collo

-Dov'eri finita ieri notte?- chiede procurandomi una serie di brividi

Non rispondo e prendo lo zucchero dal ripiano

-Vuoi del caffè?- gli chiedo facendo finta di niente

-No- risponde sempre ( molto ) vicino a me

-Belle gambe- esclama ad un certo punto

Porto il mio sguardo al mio “pigiama” e solo all'ora mi accorgo di avere solo una maglietta larga di mio fratello che mi arriva molto, molto sopra le ginocchia. Ingoio rumorosamente diventando subito rossa e lui ridacchi per la mia reazione. Verso il caffè nella tazza e rimango quello di Lou nella macchina del caffè così lo berrà caldo. Mi giro poggiandomi al davanzale e inizio a bere a piccoli sorsi il caffè mentre Harry è difronte a me appoggiato al davanzale della penisola mentre mi fissa

-Non mi hai risposto- continua guardandomi le gambe

-Sono passata da Lou e mi sono addormentata li- distolgo lo sguardo ma con la coda dell'occhio noto che sorride e si avvicina.

Sento il suo respiro caldo sul mio collo. Lascio la tazza sul davanzale

-Sicura di non essere scappata da me?- sussurra divertito poggiando le sue labbra sul mio collo

Metto una mano sulla sua spalla e cerco di allontanarlo, si stacca

-Lasciami fare- si lamenta e inizia a lasciare una scia di baci umidi sul collo.

Non so per quale motivo ma alzo la testa per facilitarli il lavoro. Adoro questa sensazione di avere le sue mani sul mio corpo e le sue labbra sulla mia pelle. Inizia a concentrarsi su un punto ben preciso e io lo lascio fare non preoccupandomi minimamente. Dopo che ha finito toglie le sue labbra dalla mia pelle e sento un senso di vuoto

-Fatto- esclama felice del suo lavoro lasciando un ultimo bacio a stampo

Solo allora mi rendo conto di ciò che ha fatto. Sgrano gli occhi ed esco velocemente dalla cucina recandomi subito in bagno per vedere che ha combinato. Mi guardo allo specchio

-Harry- grido

Non posso crederci! Sono completamente fregata! Ora come lo nascondo? Non posso di certo andare in giro con la sciarpa, siamo a fina agosto. Louis deve sicuramente aver sentito le mie urla perché poco dopo lo vedo sbucare dalla porta

-Mary che succede? Che ti ha fatto Harry?- esclama affannato, avrà corso.

Mi giro e sbuffo

-Guarda- gli dico indicando il segno sul mio collo

Lui di tutta risposta scoppia a ridere e io lo incenerisco con lo sguardo

-Mary mi hai fatto preoccupare- si avvicina e lo osserva bene

-Però è stato veramente bravo, devo chiedergli come fa- continua

-Lou- grido dandogli un pugno forte sul braccio

-Ma quanto sei cattiva!- si lamenta massaggiandosi il braccio

-Ora come lo nascondo?- gli chiedo disperata

-Non preoccuparti... mamma e papà rimarranno a lavoro fino a tardi e noi saremo già a letto mentre la mattina saranno via prima del nostro risveglio e non lo vedranno- sbuffo

-Questa gliela faccio pagare- esclamo arrabbiata a denti stretti

-Per il momento vedi come nasconderlo ai ragazzi- continua

-Che vuol dire?- chiedo non capendo

-Questa mattina dobbiamo portare Harry a fare un giro in centro, verranno anche Niall e Liam. L'avevamo promesso a mamma, ricordi?- sbatto una mano in fronte

-Certo- mi ricordo

-Non possiamo rimandare, tanto il centro non va da nessuna parte- lo imploro

-No, non se ne parla. Lavati e vestiti velocemente- chiude la porta del bagno

-Grazie anch'io ti voglio bene- grido con sarcasmo.

-Io di più- lo sento ridere

Penserò più tardi a lui, ora devo cercare di nascondere il “marchio” che mi ha fatto Harry. Mi faccio una doccia per pensare a una soluzione, ma non ne trovo nessuna. Alla fine esco dalla doccia e mi copro con un accappatoio che nasconde il necessario, i miei capelli lunghi mi ricadono sulle spalle e nascondono il segno che diventa sempre più violaceo. Perfetto, lascerò i capelli sciolti tanto non fa più tanto caldo. Inizio ad asciugarmi i capelli e una volta pronti esco dal bagno ma per mia sfortuna ( che mi insegue sempre ) mi scontro con Harry. Mi fissa da capo a piedi con uno sguardo pervertito

-Scusa- mi limito a dire e lo sorpasso

Sfortunatamente i suoi riflessi sono più veloci e mi prende per il polso e mi costringe a girarmi

-Che c'è?- domando dura

-Non mi hai dato il bacio del buongiorno- ridacchia divertito

-Scordatelo- si avvicina al mio orecchio

-Legati i capelli per uscire- mi lascia un bacio all'angolo della bocca e entra in bagno.

Quanto lo odio quando fa così! Perché cerca di irritarmi in tutti i modi. Vado in camera e indosso l'intimo con sopra dei pantaloncini di jeans con sopra una T-shirt bianca con la bandiera britannica, mentre ai piedi AllStar bianche. Nell'anta del mio armadio fortunatamente c'è uno specchio e posso aggiustarmi i capelli mossi, molte volte odio farli lisci con la piastra ma questa volta per non far vedere il segno violaceo sono costretta a pistrarli.

[...]

Una volta che ho finito scendo di sotto e trovo Liam

-Ciao- lo saluto con un bacio sulla guancia

Porto i capelli su un lato per non far notare il “marchio” di Harry perché sicuramente ci rimarrà male

-Ciao Mary- saluta con un sorriso enorme

-Stai bene- mi dice come sempre

-Grazie anche tu- mi guardo intorno e visto che nessuno vuole intervenire decido di cambiare discorso

-Allora hai preparato tutto per la scuola?- l'unico argomento che trovo in comune

-Si, inizia tra solo tre giorni- sbuffa

-Giusto sono finite le vacanza che palle- esclamo scocciata

-Hei che ti lamenti, tu almeno sei brava a scuola io che dovrei dire- scoppiamo entrambi a ridere

In quel momento Harry scende dalle scale e ci vede ridere, nel momento stesso in cui lo noto smetto di ridere e divento seria, Liam se ne accorge e seguendo il mio sguardo nota anche lui Harry e fa una faccia disgustata. Nessuno dice niente e io e Harry ci guardiamo negli occhi come se stessimo comunicando mentre Liam passa il suo sguardo tra me e Harry. Louis scende dalle scale salvandoci

-Bene ragazzi possiamo andare- esclama contento

-Ma che succede qui?- chiede vedendo le nostre facce.

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Capitolo 8
*** Vecchi Amici ***


 

CAPITOLO SETTE: Vecchi Amici
 

-Cosa c'è tra te e quello?- chiede con voce dura

Butta la sigaretta e si avvicina

-Niente- dico

-Bugiarda, altrimenti perché ridevate in cucina, perché stavate parlando e ridendo insieme in disparte mentre andavamo al parco e perché ha avuto quella reazione e tu sei corsa dietro a lui?- domanda duro alzandosi dal letto

-Perché è innamorato di me ma io non ricambio- rispondendo sincera

Mi fissa per un poco, poi vedo i suoi tratti addolcirsi e mi sembra più calmo di prima

-Grazie per la cena- mi dice sedendosi alla sedia della scrivania e iniziando a mangiare

-Io vado- annuncio

-Aspetta qui- mi ferma

alzo un sopracciglio confusa

-Siediti sul letto- annuisco e mi siedo in silenzio sul bordo del letto.

Mi sento, diciamo, a disagio. Non capisco il suo cambio d'umore così improvviso. Lo osservo mentre continua a mangiare e devo ammettere che è davvero un bel ragazzo ma con un passato difficile e complicato. Finisce di mangiare e si siede accanto a me senza dire una parola, si stende non preoccupandosi di una mia qualunque reazione e mi fa cenno di avvicinarmi ma io non mi muovo. Sorride mostrandomi le fossette. È la prima volta che le vedo

-Non ti faccio nulla- esclama divertito ma allo stesso tempo dolce porgendomi la mano, annuisco e mi stendo vicino a lui

Guardiamo entrambi il soffitto i nostri corpi si sfiorano

-Sembra un bravo ragazzo- inizia

-Chi?- domando guardandolo

-Quel Liam- storce il naso

-Si, lo è- sorrido

-Perché non ti metti insieme a lui?- continua, sospiro

-In realtà stiamo già stati insieme, per sei mesi. Ci siamo lasciati prima dell'inizio dell'estate- ammetto

Lo sento ingoiare

-Liam è un bravo ragazzo, dolce e gentile ma non è per niente il mio tipo. Gli voglio bene a Liam ma come amico, non sono mai riuscita a vederlo come qualcosa di più neanche quando stavamo insieme- termino osservandolo e incrocio i suoi occhi così perfetti e profondi

-Preferisci il bello e dannato- azzarda ridendo

Ci penso un po' su -Si esatto- annuisco sorridendo

-Un po' come me- interviene malizioso

-Come?- non riesco a capire, non risponde e si avvicina al mio viso.

All'ora capisco cosa intendeva. Sento il suo respiro caldo sul mio viso, vorrei tanto fermarlo perché ho dato una possibilità a Liam ma una parte di me dice che ho bisogno di lui, quindi scelgo di non fermarlo e mi avvicino anch'io. Poggia piano le sue labbra sulle mie come se avesse paura di un rifiuto. Mi chiede l'acceso subito dopo e io glielo concedo. Il bacio non è come quello che ci siamo dati al cinema, pieno di rabbia e quasi aggressivo, ma è dolce e calmo. Sento il sapore di tabacco, mi lascio trasportare dal bacio e lo prendo dalla maglietta e lo sposto su di me, mette le mani ai lati dei miei fianchi per non pesarmi ma non si stacca. Porto le mani dal suo petto muscoloso al suo collo e poi ai suoi capelli accarezzandoli, li stringo poco per avvicinarlo ulteriolmente e lui sorride sul bacio. Ci stacciamo di poco per prendere aria e entrambi sorridiamo

-Non ti facevo così iniziativa- esclama divertito appoggiando la sua fronte alla mia

-Neanche io se è per questo- rispondo scatenando una sua risata

-Perché hai reagito così al parco?- gli chiedo mentre lui si stende di nuovo al mio fianco

-Che vuol dire?- domanda alzando un sopracciglio

-Prima mi metti nei guai, poi mi aiuti e poi non mi parli, poi vengo qui ti ho una spiegazione e ti comporti come se nulla fosse successo, anzi ti vedo più felice- riepilogo tutta la strana giornata.

Alza lo sguardo osservando il soffitto

-Io sono così, credo che dovrai abituarti- esordisce infine ridendo

-Lunatico?- chiedo divertita

mi guarda e non dice niente

-Sai che sei davvero bella quando ridi- dice dopo un lungo silenzio nel quale mi osserva negli occhi, sorrido e sposto lo sguardo

-Non è vero- sussurro contradicendolo

-Invece si- prende il mio viso e mi costringe a osservarlo

-Credimi se ti dico che sei bella, lo sei veramente- mi sorride e si fionda sulle mie labbra

Metto le mani sul suo petto accarezzando i suoi addominali mentre lui li mette sui miei fianchi sotto la maglietta accarezzando la parte inferiore della mia schiena, credevo che posasse la mano più in basso, ma non l'ha fatto con mio grande stupore. Non riesco a staccarmi da lui. Mi sposto mettendomi a cavalcioni su di lui. Sfortunatamente sentiamo dei rumori dal corridoi e ci stacchiamo. Mi alzo dal letto e ci ricomponiamo entrambi per avere un aspetto normale. La porta si apre senza neanche bussare, sicuramente è Louis. Lui è l'unico in tutta la famiglia che non bussa mai. Infatti è lui

-Mary c'è qualcuno per te- mi dice sorridendo

Non si è neanche domandato perché sto nella camera di Harry

Guardo Harry e inizio a camminare uscendo dalla stanza, sento dei passi dietro di me. Mi giro e vedo Harry e Lou che mi seguono, arrivo in salone e trovo una ragazza alta, magra con i capelli neri che le ricadono morbidi sulle spalle e con dei grandi occhiali da sole che coprono quasi tutto il suo viso ed è vestita con un vestito a fiori che gli arriva al ginocchio

-El- grido correndo ad abbracciarla

-Mary- grida lei stringendomi forte

Ci stacchiamo e la osservo

-Ma che hai fatto ai capelli?- chiedo osservandola bene

-Li ho tagliati- dice soltanto

Prima i suoi capelli arrivavano fino al sedere, ma ora arrivano sotto alla spalla

-Una donna che taglia i capelli è una donna che sta per cambiare vita- le dico alzando un sopracciglio

-Mi devi dire qualcosa?- continuo osservandola bene

-Mi sono fidanzata- grida felice e io l'accompagno saltellando

-Oddio mi devi raccontare tutto- ci calmiamo

-Si ma prima mi devi presentare il tuo amico- esclama sussurrando indicando dietro di me

-Oh certo- mi avvicino a Harry

-Harry lei è la mia migliore amica Eleonor, Eleonor lui è Harry il ragazzo che ospitiamo a casa fino al suo diploma- li presento

-Ma Louis?- chiedo a Harry guardandomi intorno

-Non lo so, è andato di sopra borbottando qualcosa- indica le scale

sospiro -Ok, ma ora vai via- gli ordino

Mi guarda alzando un sopracciglio

-Avanti Harry è tutta l'estate che non vedo la mia migliore amica voglio passare del tempo con lei- lo supplico facendo la faccia da cucciolo

Sbuffa ma poi annuisce, prima di salire le scale si avvicina al mio orecchio

-Passo dopo da te, fatti trovare sola- mi sussurra e poi sale le scale lasciandomi ammutolita

Mi avvicino a Eleonor e ci sediamo sul divano

-Forza che aspetti, raccontami tutto- la sprono a parlare

-Ok, lui si chiama Jack e l'ho incontrato a Parigi ma il destino vuole che sia di qui- la guardo incredula

-Quante possibilità potevano esserci?- domando sarcastica

-Ecco lui è fantastico, è dolce e ci tiene veramente a me. Poi è bellissimo, ha i capelli neri corti e occhi azzurri. Lavora in un bar in centro ma non ha mai finito la scuola perché era una frana. Adora il calcio e stare con gli amici- mi dice con un sorriso

-Ma?- chiedo conoscendola molto bene

-Ma non è Louis- ammette

-Ma proverò a dimenticarlo con Jack, so che può sembrare crudele ma devo andare avanti non ce la faccio a stare così- abbassa il capo

-Io giuro che quello lo uccido- dico stringendo i pugni riferendomi a mio fratello

-Non importa, comunque parlami di quel Harry- chiede a doppio senso

-Non c'è molto da dire- cerco di evitare la conversazione

-Che ti ha detto prima all'orecchio?- mi guarda aspettando una mia risposta.

Stavo per aprire bocca per inventarmi qualche scusa, quando sentiamo il telefono squillare

-È mio- dice El alzandosi per non farmi sentire

Torna poco dopo

-Era Jack vuole incontrarmi. Ti dispiace se continuiamo un altra volta?- mi chiede supplichevole

-Certo, ma che non diventi un'abitudine!- dico con un tono da madre apprensiva e scoppiamo entrambe a ridere

-Ok, ci vediamo a scuola- io la guardo alzando un sopracciglio

-Inizia tra due giorni- continua

-Giusto!- mi sbatto una mano in fronte

-Che scioccata- mi accusa

-Hei tu adori questa scioccata- ribatto per poi ridere

-Bene mia scioccata ci vediamo tra due giorni- mi saluta

-Ok, ciao- la saluto anch'io accompagnandola alla porta

Sbuffo non appena la chiudo, so che questo Jack sarà un problema e anche grande. Se solo Louis non fosse così cieco e si accorgerebbe di quanto El lo ami, ma non mi torna il suo comportamento perché è andato via senza dire niente è come se qualcosa lo abbia infastidito

 

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Capitolo 9
*** You Are Mine ***




CAPITOLO OTTO: “You Are Mine”

 

Salgo le scale entrando in camera sua. Non lo guardo nemmeno e inizio a parlare

-Io davvero non ti capisco perché te ne sei andato così, potevi almeno salutarla!- gli chiedo subito dopo senza aspettare una sua reazione.

Lo trovo vicino all'armadio con una giacca in mano e l'aria alquanto arrabbiata

-Hei dove vai?- chiedo non capendo il suo comportamento mentre lui chiude l'armadio e si avvicina alla porta

-Esco- dice duro e incredibilmente freddo.

Non è mai stato così distaccato, almeno con me e mi preoccupa questo suo comportamento senza un motivo logico e plausibile. Apre la porta della camera ed esce seguito da me

-Quando torni?- chiedo per le scale

-Non torno- continua con il suo tono

Andiamo in salone e troviamo Harry seduto sul diveno mentre gira con i canali del televisione

-Harry non torno a casa pensa tu a Mary-

Apre la porta d'ingresso e la chiude violentemente facendo tramare anche i muri, si sente il rumore di una macchina che sfreccia poi più nulla. Io intanto rimango li, immobile in attesa di qualsiasi cosa, magari apre la porta e mi dice che è solo uno scherzo e che gli dispiace, ma non lo fa. La porta non si apre e lui se ne andato chissà dove e non si sa quando tornerà, se tornerà. A questo punto non so più a cosa pensare. Non mi ha lasciato neanche il tempo di parlare, mi sento male per questo comportamento. Mi sento prendere i fianchi da dietro, sento un sospiro caldo sul mio collo

-Siamo soli in casa- dice con voce sensuale Harry

Io non ho voglia di giocare e tanto meno di fare qualcos'altro. Lo scanso violentemente, scommetto anche stupendolo per la mia reazione, e salgo le scale per poi chiudermi in camera mia buttandomi sul letto per pensare. Che cosa diavolo è preso a Lou, è la prima volta che lo vedo così e mi ha fatto anche preoccupare, non so a cosa sia dovuto ma glielo chiederò non appena torna e si calma. Mi rialzo sapendo che non c'è soluzione e mi avvicino al secondo cassetto della scrivania, lo svuoto e lo rigiro trovando un pacco di sigarette e un accendino attaccati con lo schock. Prendo il pacchetto e ne estraggo una sigaretta portandola alla porta per poi accenderla, mi avvicino alla finestra e la spalanco per far entrare aria e far uscire la puzza del fumo. Non fumo molto, solo quando sono nervosa o arrabbiata, questa volta non so veramente il motivo so solo che ne ho bisogno. Mi lascio scivolare sulla parete accanto alla finestra e continuo a inspirare il fumo che mi rilassa, chiudo gli occhi per dimenticare tutto quello che c'è fuori. I miei genitori che non sono mai presenti, Louis e il suo comportamento che non ha mai avuto con me, Harry e i suoi giochetti, Liam e le sua gelosia e possessività, Eleonor e da come è cambiata, e tutto il resto. Sono racchiusa tra i miei pensieri e non mia accorgo che qualcuno si è seduto accanto a me

-Io ho detto che non fai altro che sorprendermi- inizia sarcastico ma io non rispondo

-Che c'è?- chiede in un tono per niente premuroso

-Vattene- esclamo portando la sigaretta alla bocca

-Perché dovrei?- continua divertito

-Perché per te sono solo un gioco e io non voglio avere nulla a che fare con te. Odio i giochetti, io non sono come le altre- dico guardandolo negli occhi

-Non sei un gioco- scoppio in una risata nervosa, mi alzo buttando la sigaretta ormai finita dalla finestra per poi chiuderla

Si alza anche lui osservandomi e si siede alla punta del letto; mi fa segno di avvicinarmi con la mano

-Vattene- dico mettendo il cassetto a posto

-No- dice in un tono che non mi piace affatto

Si alza e mi raggiunge

-Non decidi tu qui- mi dice serrando la mascella e i suoi occhi diventano scuri, come al parco

-Non sono di tua proprietà- ribatto scontrosa.

Mi prende per le braccia con mia grande sorpresa e mi sbatte con violenza contro il muro ma non mi fa tanto male

-Qui decido io- mi guarda con occhi cupi che mi fanno molta paura.

Prima era così dolce e gentile ora è diventato un altra persona, è aggressivo e mi mette davvero paura. Non sembra lui, è come se è posseduto. Non lo riconosco più

-Tu sei MIA- continua con voce profonda e stringe la presa sulle mie braccia facendomi gemere per il dolore

-H-harry mi f-fai p-paura- dico con voce tremante mentre le prime lacrime iniziano a scendere dai miei occhi.

Lui sembra percepire la mia paura e molla la presa dalle mie braccia allontanandosi e osserva le sue mani per poi riportare il suo sguardo su di me come dispiaciuto

-S-scusa- dice cercando di avvicinarsi, ma io mi allontano prontamente per paura

Porto lo sguardo sulle mie braccia e lo fa anche lui, sono rosse e molto probabilmente usciranno anche dei lividi

-Mary- cerca di avvicinarsi nuovamente

-Vai via- dico iniziando a piangere

-Non ti faccio niente- mi porge la mano ma io scuoto la testa in senso di negazione mentre mi appoggio al muro tremando

-Vattene per favore- esclamo con voce rotta dal pianto, lui annuisce e sta per uscire dalla camera

-Sono in camera mia se hai bisogno di qualcosa- mi dice guardandomi dispiaciuto e poi chiude la porta alle sue spalla.

Scoppio in un pianto disperato quanto liberatorio. Mi appoggio al muro e scivolo rannicchiandomi come per proteggermi da mondo che mi circonda, non capisco cosa è successo per far scattare Harry in quel modo. Prendo il telefono e compongo il numero di mio fratello, dopo alcuni squilli sia attiva la segreteria telefonica che mi prega di lasciare un messaggio vocale

-Lou sono Mary- dico iniziando a piangere ancora di più

-Non so dove sei ma torna, ho bisogno di te- concludo chiudendo la chiamata e continuando a piangere.

In questo momento ho solo bisogno di mio fratello e di stare tra le sue braccia mentre mi dice che va tutto bene. Ma lui non è qui.

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Capitolo 10
*** "Non Toccarla Mai Più" ***




CAPITOLO NOVE: “Non Toccarla Mai Più”

La storia vi interessa ancora?

POV LOUIS
Mi trovo in un pub fuori città con musica a tutto volume e puzza di alcol che solo a sentirla ti fa venire il vomito. Non so neanche io il perché della mia reazione ma ho sentito il bisogno di andarmene da quella casa e di non parlare con nessuno e tanto meno di dare qualche spiegazione che, in quel momento, non potevo dare. Quando sono entrato in auto mi sono sentito uno schifo perché ho trattato in quel modo Mary, lei non centrava niente con questa storia. Lei è una ragazza forte che sa difendersi dal mondo li' fuori ma in fondo è fragile e dolce e ha bisogno di una roccia che la sostenga. L'ho sempre protetta da tutto e tutti e lei si è sempre rifugiata tra le mie braccia anche perché i nostri genitori non c'erano e non ci sono mai, lei ne soffre ma lo nasconde dietro a una maschera. Ho paura. Paura di perderla. Paura di farla soffrire. Paura che possa andarsene. Lei è una ragazza ambiziosa e prima o poi la perderò. È solo questione di tempo. Si sposerà, avrà dei figli, cambierà casa, città e si dimenticherà di me e di quello che abbiamo passato insieme. Harry è la mia prima paura, ho visto dalla prima volta come la guardava, ha provato a baciarla più volte e una volta ci è anche riuscito. Penso che lui me la porterà via e io non voglio, sarebbe troppo doloroso. Penso a tutto questo mentre ho una bottiglia di birra in mano e sono seduto al bancone. Sono venuto qui per divertirmi ma mi è passata la voglia non appena sono uscito di casa. Mi sento picchiettare la spalla e mi giro, vedo una ragazza con i capelli biondi tinti lunghi, alta, magra con le curve al punto giusto e molto prosperosa. Indossa un mini abito rosso fuoco e delle scarpe con tacco altissimo anch'esse rosse e non so quanto trucco. Sarà una ragazzina, avrà diciassette o diciotto anni

-Ciao io sono Britany- mi saluta con una voce talmente stridula che supera anche la musica assordante del pub

-Tu sei?- continua non vedendomi parlare

-Louis- le stringo la mano

-Ti va di ballare?- chiede avvicinandosi toccandomi la maglietta.

Tolgo le sue mani e mi alzo dallo sgabello

-No, meglio di no-

-Ma perché?-

-Devo andare in bagno prima- la liquido

Mi dirigo veloce in bagno e dopo aver controllato che non ci fosse nessuno, chiudo a chiave la porta sospirando. Apro il rubinetto e mi bagno la faccia per cercare un sollievo da tutto quello. Prendo il telefono e trovo un messaggio nella segreteria telefonica da parte di Mary, ascolto il messaggio senza penarci due volte

-Lou sono Mary- dice piangendo -Non so dove sei ma torna, ho bisogno di te- conclude chiudendo la chiamata.

Non me lo faccio ripetere due volte che esco dal bagno superando la bionda che continua a chiamare il mio nome ma non mi importa, mia sorella ha bisogno di me ed è l'unica cosa che importa in questo momento. Entro in auto e sfreccio il più veloce che posso per arrivare il prima possibile a casa. Faccio mente locale per capire cosa possa essere successo e mi ricordo che l'ho lasciata a casa da sola con Harry.....cavolo Harry! Se l'ha solo sfiorata giuro che l'uccido. Arrivato a casa esco dall'auto e chiudo lo sportello velocemente. Entro subito in casa

-Mary- grido salendo le sale velocemente

Apro la porta di camera sua e la trovo rannicchiata vicino al letto mentre piange. Non si è accorta di me. Accendo la luce della camera e mi avvicino a lei inginocchiandomi alla sua altezza, lei non si è ancora accorta di me e quando le tocco il braccio lei si allontana alzando il capo, mi sembra spaventata. Poso lo sguardo sulle sue braccia e sono rosse, sento il sangue ribollirmi nelle vene

-È stato Harry vero?- dico duro, lei non risponde e mi abbraccia continuando a piangere.

La stringo forte e la prendo in braccio e la poso sul letto, asciugo le sue lacrime

-Fammi vedere- le prendo un braccio e lo osservo, è davvero molto rosso e sembra gonfiarsi

-Io lo uccido- dico a denti stretti, provo a toccare il gonfiore ma lei ritrae subito il braccio con un'espressione dolorosa.

Mi alzo di scatto dal letto

-Dove vai?- sento dire da Mary con la voce rotta dal pianto ma io sono già fuori dalla stanza,

Entro nella camera di Harry e lo trovo seduto al letto con lo sguardo al soffitto, non appena sente la porta aprirsi scatta in piedi

-Mar..- inizia ma si ferma quando vede ma a posto di lei.

Mi avvicino a lui e lo prendo per il colletto sbattendolo al muro lasciandolo sorpreso

-Non ti avvicinare più a Mary e azzardati solo a toccarla e ritieniti morto- lui non dice niente e mi guarda come se fosse dispiaciuto, lascio il colletto ma la rabbia non diminuisce e gli tiro un pugno che lo fa cadere a terra con il labbro sanguinante.

Esco dalla stanza lasciandolo li da solo e vado in bagno. Prendo una bacinella e la riempio d'acqua, prendo anche un panno e una crema per dolori, dopo vado in camera di Mary. Entro e il suo sguardo è nel vuoto, mi siedo sul suo letto e lei posa il suo sguardo su di me

-Cosa gli hai fatto?- chiede piano, ormai non piange più

-Quello che si meritava- mi limito a rispondere e lei abbassa il capo.

Bagno il panno nella bacinella, lo porto sul suo braccio e faccio lo stesso con l'altro

-Mi dispiace- dice in un sussurro

-Non hai colpe, è stata colpa mia non dovevo lasciarti qui sola con lui- sospira.

Una volta che ho finito le metto una pomata e il rossore è diminuito rispetto a prima

-Sono stanca- mi dice sbadigliando

-Ok, vuoi che rimango?- chiedo dolcemente, scuote la testa

-Ok, buonanotte- le do un bacio in fronte

-Notte- mi dice ed esco dalla camera.

Non permetterò che nessuno possa farle del male, non più

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Capitolo 11
*** "Non Sei Un Gioco" ***



CAPITOLO DIECI: Non Sei Un Gioco

POV MARY

Louis esce dalla mia camera e io poco dopo mi alzo dal letto. Prendo il mio pigiama, che sarebbe una maglietta e pantaloncino e mi cambio. Mi metto sul letto ma non riesco a prendere sonno, controllo l'orario e sono le undici e mezza. Mi giro e rigiro nel letto senza riuscire ad addormentarmi. Sono davvero preoccupata per Harry, non mi importa di cosa ha fatto e quindi mi alzo ed esco dalla mia camera. Busso a quella di Harry e apro senza aspettare una risposta, lo trovo seduto sul bordo del letto con il capo abbassato e le mani tra i capelli. Alza lo sguardo su di me e mi accorgo che ha un labbro spaccato sanguinante, mi guarda e io guardo lui ma nessuno dei due dice nulla. Sono io a prendere l'iniziativa, esco dalla camera e vado in bagno per prendere dell'ovatta e disinfettante e poi ritorno in camera silenziosa per non farmi sentire dal Lou. Mi guarda stupito, forse pensava che me ne fossi andata per non tornare. Non riesco più a guardarlo negli occhi ed evito quel contatto. Poggio il disinfettante e l'ovatta sul comodino e mi siedo accanto a lui, osservo bene il labbro rotto e mi accorgo che è davvero ridotto male. Louis ha dato davvero un bel gancio destro. Poteva anche rompergli il naso se prendeva un'altra mira. Lui mi fissa e non dice niente, i suoi occhi sono spenti e dispiaciuti

-Scusa- pronuncia in un sussurro

Io non rispondo e prendo il disinfettante e lo metto sull'ovatta; l'avvicino al suo labbro e inizio a tamponare, lui fa un'espressione dolorante

-Stai fermo- gli dico piano continuando a tamponare

Una volta che ho finito metto tutto a posto e mi alzo ma mi sento fermare per il polso

-Non sei un gioco, non lo sei mai stata- si alza e mi fissa

La sua voce è roca e profonda

-Mi dispiace per quello che ti ho fatto, non sono riuscito a fermarmi- si giustifica abbassando il capo, il metto due dita sotto il suo mento per alzare la testa.

Fisso i suoi occhi e mi accorgo che è sincero, mi alzo di poco sulle punte e annullo le distanze dandogli un bacio a stampo che lui ricambia. Ci stacchiamo per il suo labbro spaccato

-Non mi hai fatto tanto male- alzo le spalle abbassando lo sguardo

-Ha ragione tuo fratello, devi stare lontana da me. Io posso farti del male e non me lo perdonerò mai- mi da un bacio veloce al quale non riesco a ricambiare e si allontana

-Vai via e fai finta che non sia successo niente- mi ordina

Si siede sul letto e si mette le mani nei capelli sospirando, io annuisco ed esco dalla stanza. Forse è la cosa migliore per entrambi. Siamo come il giorno e la notte; il freddo e il caldo; l'inverno e l'estate. Siamo collegati ma non per stare insieme.

***** MATTINA *****

Mi risveglio con un forte mal di testa e d'istinto porto le mani alla testa per massaggiarmi le tempie nella speranza che il dolore diminuisca ma non è così. Mi alzo ed esco dalla stanza per poi chiudermi in bagno. Ad essere sincera non so neanche che ore sono visto che in casa non si sentono rumori a parte i miei. Mi metto sotto la doccia e faccio scorrere l'acqua calda su tutto il mio corpo. Sento un po' di bruciore sulle braccia ma non gli do peso. Oggi è l'ultimo giorno di libertà, domani incomincia la scuola. Ma da oggi inizia una nuova vita, ricomincerò ad essere me stessa. Devo cercare di recuperare la mia vita. Senza Harry e i problemi che ha portato con se. Chiudo il getto d'acqua dopo un'oretta circa ed esco dalla doccia, mi avvolgo in un asciugamano e mi osservo allo specchio, il “marchio” di Harry non si vede quasi più ed è una cosa positiva e anche i segni rossi sulle braccia sono meno evidenti, anche per merito di Louis che si è preso cura di me, di nuovo. Mi asciugo i capelli con molta calma e poi esco dal bagno per andare in camera mia, mi vesto con una maglietta nera con dei pantaloncini rossi e AllStar ai piedi. Controllo l'orologio e sono solo le sette e mezza, mamma e papà non ci sono e i ragazzi saranno dormendo. Scendo in cucina e preparo la colazione per tutti e tre, decido di portare la colazione a letto a Lou per ringraziarlo e decido di portarla anche a Harry, prendo il primo vassoio e salgo le scale. Apro la porta con grande fatica ed entro in silenzio per non svegliarlo, noto che dorme come un bambino. Il labbro non è più così gonfio come ieri sera. Poggio la colazione sul comodino e gli lascio un biglietto

“Buongiorno” ed esco silenziosa ma prima lo guardo per l'ultima volta.

Sospiro chiudendomi la porta alle spalle, scendo di nuovo e scale e le risalgo con un altro vassoio e lo porto a Lou, questa volta la porta è socchiusa e la apro facilmente. Poggio il vassoio sulla scrivania e poi mi avvicino alla finestra e apro le tende, sento Lou muoversi e dire qualcosa di incomprensibile. Sbuffo sapendo che non sarà facile da svegliare, mi avvicino al suo orecchio

-Louis William Tomlinson- grido tanto da farlo letteralmente saltare dal letto

-Che succede?- chiede ansimando per lo spavento

-Non lo so, dormivi tranquillamente ma poi ti sei alzato di scatto. Forse è stato un brutto sonno- dico facendo un falso sorriso, lui annuisce ancora disorientato

-Ti ho portato la colazione- gli sorrido e gli porgo il vassoio poggiandolo sulle sue gambe

-Perché mi hai portato la colazione al letto?- domanda alzando un sopracciglio

-Per ringraziarti e scusarmi- abbasso il capo

Lui sospira -Vieni qui- mi siedo vicino a lui che mi cinge la vita come per abbracciarmi

-Sono io che devo scusarmi, ti ho trattato male mentre tu non avevi fatto niente. Ti ho lasciato qui da sola con quello senza pensare alle conseguenze mentre io sono tuo fratello e dovevo proteggerti. Mi dispiace e prometto di non farlo più- mi da un bacio sui capelli

-Ti voglio bene Lou- l'abbraccio stringendolo forte

-Anch'io piccola mia- ci stacchiamo e continua a mangiare

-Perché ti sei comportato in quel modo?- domando di punto in bianco

-Non lo so- ammette

-Quando ho rivisto Eleonor l'ho vista cambiata e l'ho vista con occhi diversi non so neanche spiegarlo a parole- parla mentre gesticola con le mani

-Ma poi ha detto di stare con quello e non so cos'è successo- alza le spalle

-Ti stai innamorando?- alzo un sopracciglio

-Io? Neanche per sogno- taglia corto

-Quindi preferisci cambiare ragazza ogni giorno come la maggior parte delle volte- dico mortificata

-Non ho detto questo- si affretta a dire, cala su di noi un silenzio nel quale io penso e lui continua a mangiare

-Ma piuttosto perché questo cambiamento?- mi guarda da capo a piedi

-Non so, avevo bisogno di ritrovare la vecchia me- mi giustifico

-Domani inizia la scuola- si mette le mani nei capelli

-Domani inizia l'inferno, quindi vuol dire che domani andiamo in carcere, quel luogo che tutti tranne i ragazzi chiamano scuola- afferma in tono teatrale facendomi ridere

-Sei incredibile- commento

-Che ore sono?- chiede pulendosi la bocca

-Sono le nove- dico controllando l'orario

-Vuoi fare qualcosa oggi?- mi chiede alzandosi

-Non voglio fare niente oggi- mi lamento buttandomi sul letto.

Mi guarda -Ok, sei testarda e non vale la pena iniziare una guerra già persa in partenza- alza le mani e io scoppio a ridere seguita da lui

-Se hai bisogno di me sarò sotto la doccia per un'ora- esce ma poi rientra

-E se Harry prova solo a sfiorarti chiamami subito- dice serio, annuisco

-Non credo che e ne sarà bisogno- dico riferendomi al labbro spaccato annuisce ed esce dalla camera.

Certo che solo io potevo avere un fratello così! E sapete una cosa? Non lo cambierei per nulla al mondo!

 

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Capitolo 12
*** "Ti Piace?" ***


 

CAPITOLO UNDICI: “Ti Piace?”

Dopo che Louis esce dalla stanza rimango sul suo letto per alcuni minuti. Ripenso alle parole di ieri dette da Harry, ha ragione dobbiamo stare lontani. Ma mi domando come. Sospiro ed esco anch'io dalla stanza. Scendo e decido di mettere un po' in ordine la cucina, visto che è un vero porcile.

Sento dei rumori provenienti dalle scale

-Buongiorno- sento dire poco dopo

Mi giro e trovo un Harry assonnato con una maglietta e pantaloncini (sicuramente sarà il suo pigiama) con un vassoio vuoto in mano

-Giorno- dico continuando a pulire

-Grazie per la colazione- poggia il vassoio nel lavandino

-Di niente- mi limito a rispondere con un tono neutro

Rimaniamo un po' in silenzio. Non gli ho rivolto neanche uno sguardo. Mi sento in imbarazzo e anche a disagio in sua presenza.

-Fa ancora male?- chiedo riferendomi al labbro

Mi giro appoggiandomi al piano della cucina

-No, grazie a te- accenna un sorriso

Annuisco continuando a deviare il suo sguardo

-Tu piuttosto, fa ancora male?- chiede preoccupato avvicinandosi per controllare le braccia

Il suo tocco è così delicato quanto dolce e quel contatto mi provoca tanti brividi sul mio corpo. Mi tocca piano come se ha paura di farmi male oppure di un mio rifiuto. Ma non sa' che quel gesto mi fa' stare bene

-No, ci ha pensato Lou- accenno un sorriso

-Mi dispiace- abbassa lo sguardo

-Non preoccuparti è passato- lo rassicuro

-Ti ho fatto male- mi fissa con gli occhi di un verde spento

scuoto la testa -N-non mi ha fatto male- gli dico titubante e lui alza un sopracciglio

-Come non ti ho fatto male? Io ti ho sbattuta contro un muro e le tue braccia sono piene di lividi per la mia presa troppo forte- si colpevolizza

-Ok, forse un poco. Ma mi hai messo più paura- continuo sincera ripensando ai suoi occhi e al suo sguardo

Apre la bocca per dire qualcosa ma sentiamo sei rumori da sopra

-Mary dove diavolo hai messo la mia maglietta preferita?- grida Louis

Si sentono i suoi passi che scendono le scale

-Sei davvero incredib....- si blocca quando entra in cucina e mi vede vicino ad Harry.

Ora che me ne accorgo sono davvero molto, molto vicina a lui. Visto anche che prima stava controllando le mie braccia

-Lou non preoccuparti mamma l'avrà messa a lavare- cerco di smozzare la tensione che si è creata soprattutto tra Harry e Lou che non smettono di guardarsi in cagnesco

-Che stavate facendo?- chiede per primo Louis

-Niente- gli dico veloce prima che possa rispondere Harry e mi avvicino a lui

Mi guarda -Non avvicinarti a lei- dice duro a Harry

-Louis avanti smettila, non mi ha fatto poi tanto male. Facciamo finta che non sia successo niente, dopotutto dobbiamo vivere sotto lo stesso tetto per due anni. Non possiamo andare aventi così- guardo supplichevole Louis cercandolo di fare ragionare

sbuffa -Ok, ma deve metterti solo un altro dito addosso e lo uccido- mi avvisa e io gli sorrido grata

-Non preoccuparti starò lontano da lei- interviene Harry

-E' la cosa migliore- continua guardandomi negli occhi e poi esce dalla cucina

Sospiro e mi appoggio al muro accanto a Louis, mi metto le mani tra i capelli e cerco di trattenere le lacrime

-Ti piace?- domanda Lou appoggiandosi allo stipite della porta incrociando le braccia

So' di non poter sfuggire a questa domanda, Lou mi conosce troppo bene e capisce al volo quando mento. Non riesco mai a nascondergli niente

-Un po'- ammetto abbassando lo sguardo

sospira -Che intendi fare?-

-Stare lontana da lui- alzo le spalle

-E' la cosa giusta- continuo alzando lo sguardo

-Sarà difficile- la sua non è una domanda ma un'affermazione

annuisco

-Liam mi ha detto che gli hai dato una possibilità-

cambia discorso anche preferivo quello di prima a questo

-Si...no...cioè non proprio- mi affretto a dire

prendo un sospiro -Gli ho detto che possiamo iniziare a “frequentarci”- faccio le virgolette

-Tu sei pazza- si mette una mano nei capelli

-Non puoi dare una possibilità a Liam e poi dire che ti piace Harry, il quale l'hai anche a baciato- cerca di ricapitolare il tutto

Ha ragione, non posso illudere Liam dandogli una possibilità e poi baciare Harry, inoltre quei baci mi sono piaciuti e anche tanto. Non mi sono mai sentita così quando stavo con Liam, mai. Non posso negare che Harry mi piaccia, è un bellissimo ragazzo e ha un so che di intrigante che mi affascina di lui

Sbuffo -Perché sono sempre io quella incasinata in famiglia!- mi lamento

-Aspetta che torni Zayn dall'America. All'ora si che ti puoi considerare incasinata- mi rammenta ridendo Lou.

Cavolo Zayn! Mi ero completamente dimenticata di lui, con tutto quello che è successo mi era proprio passato dalla mente. Scuoto la testa disperata

-Io vado in camera mia a deprimermi ancora di più- annuncio in tono teatrale salendo le scale

Mi butto sul letto di camera mia e mi copro il viso con il cuscino soffocando un grido liberatorio.

Prendo il telefono e invio un messaggio a Eleonor

“Tra mezzora a casa mia! Non accetto un NO come risposta. Mary XX” poco dopo arriva la risposta

“Veramente dovrei passare la mattinata con Jack. El XX” sbuffo

“Ho detto che non accetto un NO. Sei tornata da due giorni e ci siamo viste solo per dieci minuti. Mary XX” mi lamento

“Scusa, trovo una scusa e sono da te tra venti minuti!!! El XX” sorrido vittoriosa.

Dopo alcuni minuti sento suonare il campanello e mi precipito giù ad aprire. Trovo la mia amica piuttosto scossa con degli occhiali da sole sul viso. Entra di fretta e chiude la porta alle spalle come se qualcuno la stesse seguendo. Io la guardo ma non dico nulla

-Tutto bene?- chiedo scettica vedendola prendere un sospiro

-Si, andiamo in camera tua- si affretta a dire salendo le scale

Sa' perfettamente dov'è camera mia. Sbuffo e la seguo

-Perché i problemi mi seguono?- domando a me stessa scuotendo la testa.

Arrivo in camera mia e le tende sono chiuse

-Perché hai chiuso le tende?- la trovo sul letto con le gambe accavallate che fa la finta tonta

-Così- alza le spalle

-Che diavolo succede?- odio quando le persone mi mentono o mi prendono per una stupida

sospira -Ecco per venire qui ho detto a Jack che dovevo sistemare le ultime cose per la scuola, e lui odia quando mento- confessa

-Non potevi dirgli che passavi da una tua amica?- domando ovvia

-No, perché poi si lamenterebbe sul fatto che passo poco tempo con lui- alza le spalle

-Lasciamo perdere- alzo le mani in segno di arresa

-Piuttosto dov'è quel Harry?- domanda maliziosa

Sto per aprire la bocca

-Aspetta perché hai dei lividi sulle braccia?- domanda precedendomi

Non riesco a parlare che mi ferma

-Devi raccontarmi tutto-

-Se mi fai parlare- esclamo esasperata

-Io....Harry....- sbuffo sprofondando nel letto

-Mi devi raccontare qualcosa- afferma e io annuisco

Le racconto tutto, da quando Harry è arrivato a casa fino a quello che è successo alcuni minuti fa

-Io lo uccido- si alza nervosa dal letto

sbuffo -Tutti in carcere volete finire in questo periodo?- domando retorica scocciandomi di sentire quella frase

-Ma come si è permesso?- continua a parlare da sola di cose assurde e insensate

-Ti vuoi calmare? Sto bene e poi non è successo nulla di grave- ripeto per l'ennesima volta

-Ma perché non me l'hai detto prima? Da quando ci nascondiamo le cose?- continua a franeticare

-E tu da quando non mi dici che Liam sa della tua cotta per mio fratello?- si blocca di colpo

-Shhh, non gridare qualcuno ti può sentire- mi tappa la bocca e si siede accanto a me

-Scusa ho dimenticato un piccolissimo dettaglio- roteo gli occhi

-E comunque ti avevo chiamato per parlartene- preciso

-Non importa- ci abbracciamo e sentiamo un telefono squillare

-E' il mio- alzo gli occhi

-Ci avrei scommesso- dico sussurrando

Lei non sente e risponde al telefono. Dopo pochi minuti chiude la chiamata e mi fissa supplichevole

-Jack..-

-Si vai- non la lascio finire

-Grazie grazie grazie- mi abbraccia

-Ci vediamo domani a scuola- la saluto accompagnandola alla porta

-Si e non dimenticare il riccio- mi punta il dito contro

-Scusa pochi minuti fa volevi ucciderlo- alzo un sopracciglio guardandola sconcertata per il suo cambio d'umore improvviso

-Ho cambiato idea. Ciao- esce di casa

Quella tipa è fuori di testa! Ma è sempre la mia migliore amica, e cosa non si fa per una migliore amica?!?

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Capitolo 13
*** Un Semplice Bacio ***




CAPITOLO DODICI: Un semplice Bacio

Dopo quella piccola visita di El torno in camera mia con un peso in meno e decido di passare il tempo ascoltando musica e sistemando le ultime cose della scuola. A cena i miei genitori sono tornati e ci vogliono tutti riuniti, dopo aver aiutato mia madre in cucina ci sediamo tutti a tavola ai nostri soliti posti: Papà a capotavola e mamma difronte a lui, mentre io e mio fratello ai lati con l'unica eccezione che Harry si siede accanto a me visto che accanto a Louis si siederà Zayn una volta che sarà tornato

-Allora avete preparato le ultime cose per la scuola?- ci chiede papà nel bel mezzo della cena

-Si- risponde sbuffando Lou

Lui odia la scuola con tutto se stesso e per questo è stato bocciato due volte

-Con si vuol dire che io ho preparato tutto- ribatto ridendo

-Dettagli- mi sorride e io scuoto la testa continuando a mangiare

-Harry come ti stai trovando qui?- domanda premurosa mamma

-Bene- si limita a rispondere continuando a mangiare

-Cos'hai sul labbro?- fa notare

Io e Louis ci irrigidiamo non sapendo come rispondere o come giustificare il labbro rotto

-Ho iniziato Box e capita a volte di farsi male- alza le spalle giustificandosi mentre io e Louis tiriamo un sospiro di sollievo

-Cerca di stare più attento la prossima volta- lo avverte

-Mamma quando torna Zayn?- chiedo dopo alcuni attimi di silenzio

-Non lo so, è da tanto che non lo sento- risponde

Con la coda dell'occhio vedo Harry serrare i pugni e stringerli con molta forza ma non ci do caso anche perché non so il motivo

-Sono stanca morta- dico mantenendomi la testa con le mani

-Vai a letto ci penso io qui- mi dice mia madre e non me lo faccio ripetere due volte

Dopo aver dato la buonanotte a tutti vado in camera, mi metto il pigiama e mi metto sotto le coperte. Domani sarà una giornata faticosa....me lo sento!!!

*****

Mi sento scuotere la spalla e mi giro dall'altro lato del letto

-Mary- continua una voce a chiamarmi

-Lasciami in pace ho sonno- mi lamento mettendomi il cuscino in faccia

-Non dire cavolate, alzati- sbuffo e mi alzo con il busto

Trovo mio fratello seduto alla punta del letto già vestito e preparato per andare a scuola

-Finalmente, pensavo fossi andata in letargo- ride mentre io sbuffo

-Che ore sono?- chiedo guardandomi intorno ancora spaesata e mezza addormentata

-Le sette e mezza, mamma e papà sono di sotto e Harry ancora nel suo letto. Sveglialo e preparati velocemente che vi do un passaggio con l'auto- mi da un bacio in fronte ed esce dalla camere

Mi alzo e cammino fino alla porta della camera di Harry, busso ma nessuna risposta. Apro ed entro in silenzio, mi avvicino alle tende e le apro facendo entrare la luce del sole. Lo sento pronunciare delle parole senza senso e mi fa ridere, sembra quasi un bambino innocente. Mi avvicino e lo scuoto

-Harry svegliati- gli sussurro

-Harry- alzo di poco la voce ma ancora niente.

Mi avvicino al suo viso e gli lascio un bacio sulla mascella

-Harry alzati- sussurro al suo orecchio

In un batter d'occhio mi prende per le braccia e inverte le nostre posizioni, io sotto di lui e lui di sopra con il corpo vicino al mio. Mi fissa e sorride

-Buongiorno- esclama divertito

-Giorno- esclamo scossa per il suo cambio d'umore e per quella situazione alla quale non so neanche come mi ci sono trovata.

Mi aveva detto che era meglio se stavamo lontani e poi mi blocca con le braccia al letto. Ci fissiamo

-Dovremo andarci a preparare, abbiamo la scuola- dico titubante rompendo il silenzio e non sapendo cosa fare

-Lo so, ma prima il bacio del buongiorno- esclama avvicinandosi

-Avevi detto che dovevamo stare lontani- sposto la testa in modo che non mi baciasse sulle labbra

-Lo so, ma un semplice bacio non può far male- continua malizioso

In effetti non ha tutti i torti... Si avvicina sempre di più ma questa volta non lo fermo, per quella vicinanza non mi ero accorta che è a petto nudo. Sposto la mia mano sul suo petto scolpito e pieno di tatuaggi accarezzandolo lentamente. Si avvicina e annulla le distanze ma è solo un bacio a stampo, un semplice bacio che mi ha creato mille sentimenti e emozioni che non riesco a spiegare, almeno a parole. Si stacca sorridendo e poco dopo si alza uscendo dalla stanza lasciando la porta aperta. Io rimango li, immobile sul letto di Harry. In quel preciso momento passa Lou e si blocca fissandomi

-Che diavolo ci fai sdraiata sul letto di Harry?- esclama intontito alzando un sopracciglio

Sposto lo sguardo su di lui -Quel ragazzo mi farà impazzire!- mi lamento coprendomi gli occhi con le mani.

Mi alzo e supero mio fratello che mi guarda con occhi sgranati come se stesse cercando di metabolizzare le mie parole, lo lascio perdere e entro in camera dei miei genitori per usare il loro bagno, visto che Harry ha preso quello in comune. Dopo una doccia esco e mi avvolgo in un asciugamano ed esco dalla camera per entrare nella mia. Mi asciugo i capelli e mi vesto con dei jeans blu scuro, una maglietta bianca con scritte nere con sopra un cardigan blu scuro e ai piedi le converse bianche. Esco dalla stanza e trovo il bagno libero, entro e mi trucco leggermente visto, do un'ultima aggiustata ai capelli mossi e vado in cucina

-Buongiorno- saluto i miei genitori e prendo una ciotola con i miei biscotti preferiti.

Mi siedo accanto a Harry che mi sorride, un sorriso splendido al quale ricambio. Inizio a fare colazione con latte e biscotti e non spiccico parola, mi manca in questo momento Zayn. Lui ogni volta il primo giorno di scuola mi preparava la colazione a letto e parlavamo di cosa ci aspettavamo che accadesse quel giorno. È da tanto che non lo sento e vedo, mi manca tantissimo. Lui è come un fratello per me

-Forza a mangiare che vi do' un passaggio- si sfrega le mani Lou

-Io preferisco andare a piedi per fare una passeggiata- lo contraddico alzandomi dalla sedia

-Anch'io- mi appoggia Harry facendo la stessa cosa

-E a me serve l'auto, la mia è dal meccanico- interviene papà e scoppiamo tutti a ridere tranne Lou che sbuffa

-Ok, vada per la passeggiata- si arrende alzandosi anche lui.

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Capitolo 14
*** School ***


 


 

CAPITOLO TREDICI: School

Dopo aver sentito le lamentele di Louis riguardo la sua macchina prendiamo gli zaini ed usciamo di casa incamminandoci verso la scuola

-Come funziona qui?- chiede con disinteresse Harry riferendosi alla scuola

-Dobbiamo passare dalla segreteria e ci facciamo dare gli orari e i numeri degli armadietti, poi ognuno va nella classe del corso- risponde scocciato Lou

-Le lezioni iniziano alle nove e terminano alle due e mezza. Ogni giorno facciamo quattro ore la mattina poi abbiamo un'ora e mezza di riposo dove andiamo in mensa e infine un'altra ora- concludo io e lui annuisce.

Non abitiamo molto lontano dalla scuola infatti poco dopo vediamo un grande edificio bianco con grandi finestre e un cortile immenso, entriamo dal grande cancello grigio che racchiude la scuola. Subito noto Eleonor con Niall vicino all'entrata mentre parlottano tra di loro

-Benvenuto alla British High Scholl- dico ad Harry sorridendo e poi mi allontano raggiungendo quei due

-Bonjour- li abbraccio

-Giorno francesina- mi dice Niall

-Buongiorno irlandese- lo stuzzico

-Dov'è Liam?- mi guado intorno

-Da qualche parte per la scuola- alza le spalle El

-Come va?- chiedo poi

-Come vuoi che vada? Nuovo anno scolastico, fantastico no!?- risponde ironico Niall facendomi scoppiare a ridere

-Se non volevi essere qui non ti facevi bocciare- lo accuso ridendo

-Me ne pento ogni giorno- scuote la testa disperato in tono teatrale

-Tu con Jack?- domando alla mia amica

-E' al lavoro- alza le spalle

-Tutto bene?- annuisce

-E' solo che prima di venire qui mi ha fatto la paternale sui ragazzi- scoppio a ridere insieme a Niall che ha quasi le lacrime agli occhi

-Giorno- esclama Lou facendo la sua entrata in scena

-Ciao- lo saluta El spostando lo sguardo in un altro punto

-Giorno amico, vedo che tu sei l'unico felice qui- nota Niall

-Esatto avete visto quelle del primo?- esclama sorridendo guardandosi intorno e gli do una gomitata forte allo stomaco.

Si piega in due dal dolore

-Ma sei normale?- chiede una volta che si è ripreso anche se non del tutto, lo guardo incrociando le braccia al petto

-Ti sembrano cose da dire?- gli grido contro ma non tanto, infatti nessuno ci sente

-Se vuoi parlare di queste cose almeno non farlo davanti a me, sai che mi danno fastidio- sbuffo

-Scusa- alza le mani in segno di arresa

-Scusato, piuttosto Harry dov'è finito?- chiedo non vedendolo in giro

-E' andato in segreteria- annuisco

-Lo raggiungo- gli avviso

-Potresti prendere anche per me...- annuisco non lasciandolo finire, tanto ogni anno fa così.

Entro nel grande edificio e mi reco alla segreteria dove trovo Harry seduto su una sedia mentre aspetta fuori alla porta, con lui non c'è nessuno a parte due ragazzi mai visti prima ( sicuramente del primo anno ). Alza lo sguardo e mi nota

-Che ci fai qui ad aspettare?- domando sedendomi accanto a lui

La segretaria si è messa a parlare al telefono e ha chiuso la porta e mi tocca aspettare- sbuffa mettendosi comodo

-Capisco- dico guardandomi intorno

-Sei venuta a vedere se ero con qualche ragazza?- chiede ironico al mio orecchio

-No, ma che dici!- sono certa di essere diventata rossa come un peperone, lo sento ridacchiare ma non gli do corda facendo finta di niente.

-E comunque prima una ragazza c'era- mi sta stuzzicando

-Buon per te- sbuffo

Lo sento ridacchiare. La porta della segreteria si apre e compare una donna sulla cinquantina robusta con capelli biondi tinti e occhiali enormi

-Prego entrate- ci dice e poi rientra nella stanza, Harry mi fa segno di alzarci e così facciamo.

Entriamo nella stanza e ci avviciniamo alla signora

-Buongiorno ragazzi che vi serve?- domanda cordiale guardandoci

-Gli orari e il numero degli armadietti- rispondo

-Certo i nomi completi- si mette al computer

-Mary Hope Tomlinson e Louis William Tomlinson- dico per prima.

Mi porge due biglietti con il numero dell'armadietto e poi due fogli più grandi con gli orari settimanali

-Poi?- domanda alzando lo sguardo, Harry sta per parlare

-Zayn Javaad Malik- lo anticipo, lei annuisce e mi porge altri fogli, i quali li metto nella cartella, Harry mi guarda

-Harry Edward Styles- continua lui

-Perfetto- porge a Harry gli stessi fogli

-Allora Styles le abbiamo dato una cartina della scuola così si potrà orientare. Come vedrà la nostra scuola dispone di vari laboratori che si trovano al terzo piano mentre le classi nel primo e secondo piano e poi abbiamo la palestra interna ed esterna così come la mensa. Se ha qualche dubbio può chiedere benissimo alla signorina Tomlinson una delle nostre migliori studentesse- Harry annuisce

-Benvenuto nella nostra scuola e mi raccomando non vogliamo guai- dice infine e poi usciamo dalla stanza

-Che hai alla prima ora?- domando osservando il mio foglio

-Matematica- sbuffa

-Anche Louis- lo avviso

-Probabilmente ti troverai anche con gli altri ragazzi visto che loro vanno sempre insieme- continuo

-Tu che hai?- domanda

Controllo il foglio

-Sto con voi- gli dico felice

Apre bocca per chiedere qualcosa ma suona la campanella

-Abbiamo dieci minuti per raggiungere il nostro armadietto e poi raggiungere le aule- ci incamminiamo

-Che numero è?- chiedo

-209- risponde

-Io 210 mentre Lou 201- troviamo i nostri armadietti e riponiamo i libri che non servono, ovvero tutte le materie tranne quelli di quell'ora

-Eccoti!- sento dire da qualcuno dietro alle mie spalle

-Mi cercavi Lou?- domando ironica

-Si, mi dai i miei fogli?- annuisco e gliele porgo

-Perfetto ci vediamo dopo- mi da un bacio in fronte e si allontana salutando anche Harry con un cenno con la mano

-Andiamo?- domando

Annuisce e prende il suo zaino che aveva riposto a terra. Ci allontaniamo raggiungendo ognuno le proprie classi. Liam, Niall, Harry, Louis ed io ci dirigono in quella di matematica mentre Eleonor non sta' con noi a matematica. Entro nell'aula e ci sono pochi ragazzi, mi siedo ad un banco vuoto in fondo dopo aver saluto alcuni miei compagni che frequentano il mio stesso corso da due anni. Louis ed Harry si siedono insieme così come Niall e Liam, io sto avanti a mio fratello. Apro il libro e inizio a sfogliarlo

-Scusami è occupato questo posto?- chiede una voce mai sentita prima

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Capitolo 15
*** Blonde Girl ***


 


CAPITOLO QUATTORDICI: “Blonde Girl”

-Scusami è occupato questo posto?- chiede una voce mai sentita prima

Alzo lo sguardo e mi trovo di fronte una ragazza con capelli biondi e rosa, vestita in modo stravagante

-No, siediti- si siede accanto a me e prende i libri dallo zaino

-Io sono Mary- mi presento porgendogli la mano

-Io Perrie, sono nuova qui- le sorrido

-Buongiorno- entra la professoressa e tutti si alzando

-Inizia l'inferno- esclama in un sussurro Perrie facendomi ridere in silenzio

*****

Dopo un'ora la lezione è finita, raccolgo le mie cose e aspetto Perrie

-Che hai ora?- mi chiede

-Ora si va in palestra, ogni anno il preside da il benvenuto ai nuovi e vecchi alunni e darà qualche avviso, passeremo li una mezz'ora mentre l'altra vagheremo per la scuola- la informo

-Perfetto- esclama felicissima

-Non ami particolarmente la scuola vero?- intuisco

-Non è che non mi piace, me la cavo nelle materie è solo che preferivo stare ancora in vacanza- alza le spalle

-Ti sei appena trasferita?- domando

-Si, da poco. Non conosco nessuno qui- alzo le spalle

-Vieni raggiungiamo gli altri così te li presento- si blocca per il corridoio

-Che c'è?- le chiedo fermandomi anch'io

-Non voglio disturbare- dice nervosa

-Non ti preoccupare saranno felicissimi di conoscerti- le faccio segno di seguirmi

-Quattro già li conosci di vista, erano dietro di noi a lezione-

Arriviamo nella palestra all'aperto e intravedo i ragazzi seduti sui spalti infondo, ci avviciniamo a loro

-Ciao ragazzi- li saluto

-Lei è Perrie- la presento e i ragazzi si presentano uno ad uno

-Dov'è Harry?- chiedo non vedendolo

-Ha detto che passava dagli armadietti- alza le spalle Lou

Annuisco e mi siedo sulle gambe di mio fratello mettendogli le meni ai lati del collo mentre lui ai miei fianchi

-Ma voi state insieme?- chiede Perrie timida una vola che si è seduta

Io e Lou ci fissiamo e scoppiamo a ridere

-No, siamo fratelli- dico tra le risate

-Scusate- abbassa il capo

-Non preoccuparti- la tranquillizza Louis con un sorriso

-Salve ragazzi e ragazze della British High School- inizia il preside dal microfono.

Gli studenti iniziano a prendere posto e a fare silenzio, il mio sguardo si posa su Harry. È con una ragazza nuova mentre camminano e sembravano visibilmente presi uno dall'altro. Lei è bionda con le curve al punto giusto, devo ammettere che è davvero bella. Dentro di me si è come creato un nodo che brucia incredibilmente e non so a cosa sia causato, forse lo so ma non può essere. Ci raggiunge e si siede senza dire nulla, i nostri guardi si incontrano e lui mi sorride ma io distolgo subito lo sguardo

-Bene ragazzi questo è un nuovo anno scolastico...- inizia il suo monologo come ogni anno

-...Vorrei ricordarvi che alla fine di ottobre si terranno le audizioni per le cheerleader e football. Per sapere come si svolgono potete parlare con i nostri coach- termina il preside e sento lo sguardo di alcuni presenti addosso

-Per finire vorrei augurarvi un buon anno scolastico a tutti- conclude e tutti i ragazzi iniziano ad alzarsi

-Ragazzi vado a farmi una passeggiata- li informo allontanandomi

Mi sento ferita e delusa senza sapere un motivo preciso. Mi avvicino al mio armadietto e ripongo lo zaino che era diventato ingombrante e inizio a girovagare per i corridoi senza una meta precisa. Decido di andare in palestra, quella al coperto. Entro piano piano e l'ammiro dirigendomi al centro della palestra, ogni volta dopo la scuola venivo qui agli allenamenti e ci rimanevo anche quando erano finiti, mi facevano sentire libera. In quel momento devi lasciare fuori tutto e concentrarti solo su quello e ti sfoghi in un certo senso

-Qual buon vento la porta qui signorina Tomlinson?- sento una voce femminile molto familiare

-Mi mancava la mia amata palestra coach Mayer- le dico girandomi.

Difronte a me compare una donna sulla quarantina con capelli corti castani e con una tuta nera e bianca

-Mi fa piacere- dice avvicinandosi

-Tutto bene?- mi chiede

La coach Mayer mi conosce meglio delle sue tasche e sa decifrare il mio stato d'umore

-No- sbuffo

Se non lo ammettevo subito saremo andati avanti anche per ore

-Famiglia?- si mette le mani in tasca

-Tutto bene- sorrido

-Amicizie?- tenta

-Come sempre-

-Amore?- domanda sorridendo

sospiro -Non è proprio amore- mi sposto i capelli con la mano in modo nervoso

-E' lo stesso- si allontana sedendosi sulle gradinate

-Vuoi parlarne?- sorrido.

Lei per me è come una seconda mamma, parliamo e scherziamo spesso

-No, non è grave. Cioè non stiamo insieme e non c'è motivo- annuisce

-Se hai bisogno io sono qui- continua

-Lo so. Ci vediamo in giro- la saluto e poi mi allontano uscendo dalla palestra.

Sembra strano ma mi sento meglio, parlare con quella donna aiuta molto più di quanto ricordassi. Controllo l'orario dal mio telefono, sono le dieci meno cinque ed è meglio che vado a riprendere le mie cose. Mi avvio e mia sfortuna ci trovo Harry accanto, visto che ce li abbiamo vicini; prendo un respiro profondo e mi avvicino senza degnarlo di uno sguardo, apro l'armadietto e sento il suo sguardo su di me. È incredibile come ama fissare le persone, mi da sui nervi questa parte di lui. Prendo lo zaino con i libri delle due ore successive e me lo carico in spalla. Chiudo l'armadietto e mi giro dalla parte opposta per raggiungere la mia classe ma sento prendermi per il polso, sbuffo e mi giro

-Cosa c'è? Ho da fare- dico dura senza guardarlo e mi libero dalla sua presa andandomene.

La prossima ora ho due ore di Italiano con Eleonor senza i ragazzi. Entro in aula e mi preparo alle due ore di lezione

*****

Dopo due ore di lezione usciamo tutti dall'aula, incontriamo subito Perrie e la invitiamo a mangiare con noi. Entriamo in mensa e noto subito Harry ancora con quella ragazza bionda. Mi sento come prima in palestra

-Ragazze mi è passata la fame. Vado a farmi un giro- mi giro ed esco velocemente dirigendomi nel bagno delle ragazze

Chiudo a chiave e mi appoggio alla porta tremando. Durante quest'ora nessuno viene nei bagni, infatti sono vuoti. Mi avvicino al lavandino aprendo il getto dell'acqua e mi bagno il viso per riprendermi. Vederlo con quella mi ha fatto male, non immaginate quanto. Sento un bruciore fortissimo all'altezza dello stomaco e la cosa mi mette paura, non ho mai provato questa sensazione di vuoto e tristezza. Mi asciugo il viso e mi appoggio alle mattonelle del muro fredde. Sento bussare alla porta ma non rispondo

-Mary so' che sei li dentro, apri- la voce di mio fratello mi sprona ad aprire

Ingoio rumorosamente -Mary dai- continua

Mi avvicino con molta calma e faccio scattare la serratura, apro e il viso preoccupato di Lou compare subito davanti a me. Lui mi fissa e cerca di dire qualcosa ma io lo fermo abbracciandolo, lui a quel punto non dice niente e mi stringe più forte

-Ci sono io con te- mi tranquillizza baciandomi la fronte

-Vuoi dirmi cos'è successo?- io annuisco e ci sediamo sul pavimento dopo aver richiuso la porta a chiave

Se si fa trovare nei bagni femminili può beccarsi una sospensione. Lui mi fissa aspettando che io parli

-E' stato lui?- trae da solo le conclusioni

scuoto la testa -Lui non ha fatto niente- abbasso il capo

-Bé deve aver fatto qualcosa se tu ora sei qui- mi rammenta

-L'ho visto parlare con una nuova e non so cosa mi sia preso- confesso sussurrando

lo sento sbuffare -Mary lascialo perdere, tu sei una ragazza stupenda, sempre con il sorriso e se lui non capisce quando vali è davvero uno stupido- mi dice con il suo solito sorriso

-Ok- annuisco incerta

-Ora andiamo, ho fame- mi prende per mano e usciamo dal bagno

-Lou che ne dici di andare a mangiare fuori non ho voglia di stare in compagnia- gli dico con gli occhi da cucciolo

-Ok, ma come sei fastidiosa- sorrido e gli do un bacio sulla guancia

-Sei il miglio fratello del mondo- mi guarda e sorride

-Tutto per te- mi fa l'occhiolino e dopo aver preso il nostro pranzo usciamo in cortile.

 

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Capitolo 16
*** Zayn (Parte Uno) ***




CAPITOLO QUINDICI Parte 1: Zayn

Per tutto il giorno a scuola non ho fatto altro che evitare Harry mentre lui ha fatto tutt'altro, se mi incontrava per il corridoio cercava di fermarmi mentre se mi vedeva vicino agli armadietti faceva di tutto per bloccarmi ma senza successo. Odio essere presa in giro dalle persone, soprattutto da quelle che credevo vicine ma da lui forse avrei dovuto aspettarmelo. Sapevo fin dall'inizio che tipo fosse. Dopo la fine di tutte le lezioni salutai le ragazze e mi avvicino al mio armadietto dove lascio gli ultimi libri. Lo chiudo e mi giro per andarmene ma una persona mi ferma parandosi davanti, precisamente questa persona è Harry Styles.

Sbuffo -Che c'è?- domando infastidita dalla sua presenza

-Ora non puoi più scapparmi- mi prende sotto braccio e iniziamo a camminare per il corridoio

Cerco di fermarmi ma è troppo forte. Vedo che alcuni studenti iniziano a fissarci, tolgo il suo braccio dalla mia spalle e mi guardo intorno. Lui mi guarda in modo strano

-Perché non fai altro che evitarmi?- domanda malizioso sorridendo

Usciamo dall'edificio e scendiamo le scale dell'ingresso

-Perché...- giro il mio sguardo e rimango immobilizzata

Vedo un ragazzo moro non molto lontano da noi. Ha il suo solito ciuffo tutto sistemato, vestito con un jeans nero strappato e una maglietta blu e bianca, ha le mani in tasca e parla con Lou. Ha la sua solita postura. Quel ragazzo lo riconoscerei tra tutti. Harry segue il mio sguardo un po' confuso dal mio blocco improvviso, vede quel “ragazzo” e stringe i pugni forte. Lo ignoro completamente e sul mio viso compare un sorriso a trentadue denti

-Zayn- sussurro

Lui anche se non mi può sentire, gira comunque lo sguardo e lo incrocia con il mio, sorridendo. Senza pensarci due volte lascio la cartella ai piedi di Harry e corro in direzione di quel ragazzo gridando il suo nome, lui mi prende al volo e fa alcune giravolte. Lo stringo forte per dimostrargli quanto mi è mancato in questi mesi

-Mi sei mancato- sussurro al suo orecchio quando mi rimette giù

-Anche tu piccola- mi da un bacio in fronte

Sento Lou ridere di gioia al nostro fianco. Mi stacco da Zayn e lo osservo bene

-Non sei cambiato di una virgola- commento il suo solito abbigliamento

sorride -Anche tu sei sempre la stessa- ride

-Spero che sia un complimento- scherzo

-Ma quando sei tornato?-

-Questa mattina ma volevo farti una sorpresa- lo abbraccio

-Mi devi raccontare tutto quello che hai fatto in questi mesi e non devi tralasciare nulla- continuo emozionata dalla sua presenza

Sentiamo una finta tosse alle nostre spalle, mi giro e trovo Harry con il mio zaino in mano

-Hai dimenticato questo- lo dice senza smettere di guardare Zayn, mi porge lo zaino

-Grazie- gli dico imbarazzata prendendolo

Zayn mi cinge la spalla

-Piacere, io sono Zayn Malik il suo ragazzo, tu sei?- trattengo una risate

Non so' da dove sia uscita fuori questa cosa. E molto probabilmente, anzi sicuramente, Zayn non ha capito che Harry è la persona che ospitiamo a casa nostra

-Il suo ragazzo?- domanda con occhi sgranati per la sorpresa Harry

-Zayn lui è uno di famiglia- gli dico ma lui non capisce a cosa mi riferisco

-Zayn ti presento Harry Styles, Harry ti presento mio cugino Zayn Malik- guardo Zayn aspettando la sua reazione

-Tu sei quel Harry?- domanda rivolto a Harry

Lui annuisce disorientato, non l'ho mai visto in questo stato

-Scusa allora, io sono suo cugino. Pensavo che fossi un ragazzo che gli andava dietro- si scusa sorridendo

Harry annuisce

-Tanto non mi importa- mi sorpassa e inizia a camminare da solo verso casa

-Mi devi dire qualcosa- alza un sopracciglio Zayn

-Non immagini cosa ti sei perso in questi giorni- gli informa retorico Lou ridendo, gli lancio un'occhiataccia ma lui fa finta di non vederla e inizia a raccontare tutto a Zayn riguardo a tutto quello che è successo in questo periodo.

Sbuffo e inizio a camminare con loro che parlano come se io non ci fossi. Questi sono i due “uomini/bambini” della mia vita! Fantastico no?!

*****

Entriamo in casa e c'è un silenzio tombale

-Siamo tornati- grido anche se so' che non c 'è nessuno e poi salgo le scale entrando in camera mia

Butto lo zaino ai piedi della scrivania e io faccio la stessa cosa ma buttandomi sul letto. Questa è stata davvero una giornata faticosa tra Harry e il ritorno di Zayn non so più a cosa pensare. Sento bussare alla porta e pronuncio un “Avanti” scocciato

La porta si apre ma io continuo a osservare il soffitto pensando

-Non credevo che ti avrebbe dato fastidio il mio ritorno- pronuncia Zayn

giro la testa e lo vedo appoggiato allo stipite della porta con le mani in tasca e il suo solito sorisetto

-Per niente- sorrido

-Sono felicissima del fatto che tu sia ritornato- continuo alzandomi con il busto

-All'ora perché ti sei rifugiata qui dentro?- chiude la porta e si siede accanto a me sul letto

-E' difficile- abbasso il capo

lo sento sospirare -Non ti ho mai visto così- esordisce.

Alzo la testa e lo fisso nei suoi occhi nocciola

-Lou ti ha raccontato tutto- arrivo da sola alla conclusione

-Si ma mi fido di te e di qualunque cosa farai a proposito- annuisco e lo abbraccio

-Ti va di andare a fare un giro al parco con Lou?- sorrido

-Io adoro il parco- mi alzo dal letto ed esco dalla stanza

-Zayn muoviti- gli grido mentre scendo le scale.

Lo sento ridere e poi esce seguendomi

*****

Passiamo tutto il pomeriggio al parco e non ho pensato a Harry e tutti i problemi che mi ha causato. Abbiamo parlato di tutto e verso sera siamo tornati a casa

-Sono tornata e con me ci sono i bambini- annuncio scherzosa

sicuramente i miei genitori non sono in casa

-A chi hai dato dei bambini?- chiede retorico Lou lanciando un'occhiata complice a Zayn.

Capisco subito le loro intenzioni e inizio a fare qualche passo indietro per sfuggire

-Dove vai?- continua e scatta verso di me

A quel punto iniziamo a correre per tutta la casa e anche dal giardino. Per mia sfortuna loro sono più veloci e Zayn mi prende per un braccio fermandomi, cadiamo tutti e tre sul pavimento del salone e i ragazzi iniziano a farmi il solletico

-B-asta- esclamo esausta ma continuando a ridere come una pazza

-Chi sono i bambini?- domanda Lou senza smettere di farmi il solletico

-Voi?- continuo ridendo

Loro di tutta risposta ricominciano ma questa volta più forte. Con tutto quel trambusto non sentiamo la porta d'ingresso aprirsi

-Che succede qui?- chiede la voce di mia madre

-Niente zia, Mary ci ha dato dei bambini- inizia Zayn lasciandomi ( finalmente )

-Siete dei bambini- concorda e scuote la testa disperata e va in cucina.

Mi alzo dal pavimento e riprendo fiato

-Ragazzi venitemi ad aiutare in cucina. Mary vai a chiamare Harry-

L'ultima persona al mondo con cui vorrei parlare o solo vedere.

-Mamma non può andarci Louis?- esclamo scocciata

-No muoviti e dopo vieni a darmi una mano- sbuffo e mi dirigo di sopra.

Arrivo alla porta e mi fermo pensando a cosa dire, busso quando capisco che devo dirgli solo che è pronto, sento dire un flebile “avanti”. Entro e lo trovo sulla scrivania a scrivere al computer

-Che c'è?- domanda senza staccare gli occhi dal computer

-E' pronta la cena- dico con il suo stesso tono duro

Esco dalla stanza senza aspettare una risposta. Scendo le scale e dopo una ventina di minuti siamo tutti insieme a mangiare a tavola ma c'è un'aria tesa che non c'è mai stata in questa casa, che non mi piace affatto.

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Capitolo 17
*** Lontananza Inesistente (Parte Due) ***




CAPITOLO QUINDICI Parte 2: Lontananza inesistente

A metà cena i miei genitori ricevono una chiamata; mio zio ha avuto un'incidente, niente di grave però i miei preferiscono andare a dare un'occhiata. Partono poco dopo e promettono di tornare il giorno dopo, prima di sera. Perfetto, sola con tre ragazzi per una notte intera. Fortunatamente mi danno tutti una mano a rimettere a posto la cucina; verso le nove vado a dormire. È stata una giornata pesante e anche loro mi seguono. Mi metto sotto le coperte e cerco di prendere sonno

*****

Sento dei rumori e con molta fatica apro gli occhi. Chiunque sia stato a svegliarmi in piena notte finisce male. Riesco a vedere solo la sveglia, sono le tre del mattino... sarà stato il cane dei vicini ad aver fatto qualche rumore. Non sento altri rumori e richiudo gli occhi; sarà stata una mia impressione magari. Sento la serratura scattare e subito dopo un peso accanto a me, mi giro di scatto e cerco di alzarmi. Una mano viene portata sulla mia bocca per impedirmi di urlare. Inizio ad agitarmi ma non riesco a gridare a causa della mano

-Shh sono io-

Mi calmo in un batter d'occhio mentre sento il suo respiro caldo sul mio collo. Ho il cuore che batte forte a causa dell'enorme spavento. Cavolo nessuno gli ha insegnato che non si entra nelle camere altrui alle tre del mattino come un fantasma?!

-Ti sei calmata?- domanda mantenendo la stessa posizione

Annuisco e toglie la mano con cautela

-Ti odio Harry- pronuncio

Non riesco a vederlo per il buio ma so che si trova accanto a me, attaccato al mio corpo

-Pensavo peggio- ridacchia

-Quanto peggio?- alzo un sopracciglio

-Bhè un calcio, uno schiaffo-

Si sposta sul mio corpo

-Chi ti dice che non mi posso mettere a gridare da un momento all'altro?- alzo un sopracciglio

-L'avresti già fatto... e guarda un po: non l'hai fatto!-

Si sdraia comodamente accanto a me, si copre e si sistema per bene sotto alle coperte non curante della mia presenza. È come se fosse in camera sua, nel suo letto da solo

-Ho già detto che ti odio?- sussurro

-Si, penso che questa sia la seconda o terza volta- ridacchia

Sbuffo -Si può sapere che hai intenzione di fare?-

-Di dormire- esclama normalmente

-Cosa?- alzo la voce

-Shh se non vuoi che ci scoprano- mi rimprovera

-Ci? Vedi che qui sei tu l'intruso-

-Quanto sei pignola-

-Cosa vuoi?- roteo gli occhi

Sento un spostamento

-Ma qui non c'è una lampada?- sbuffa

-Sta dalla mia parte-

Non riesco a muovermi che sento subito il suo corpo sul mio. Con le gambe riesce a far divaricare le mie in modo tale da mettersi in mezzo. Con una mano accende la lampada che si trova sul comodino. Riesco a vedere la sua figura, anche se non c'è tanta luce ad illuminare la stanza. I suoi occhi si scontrano con i miei. Il buon senso torna in me

-Harry. Cosa. Vuoi- scandisco

Sono stanca di questa situazione

-Volevo parlarti-

Fissa le mie labbra e per questo le sue parole sembrano sarcastiche

-Harry- mi lamento

Questa situazione mi uccide. Voglio quelle labbra sulle mie cazzo

-Dillo- mi implora

-Cosa?- osservo le sue labbra

-Lo sai piccola Mary...- la sua voce è roca e dannatamente sexy

Non so per quanto potrei resistere.. è una lenta dolorosa e piacevole tortura. Lo sta facendo a posta, lo so

-Sai che non lo farò-

-So che non puoi fare a meno di me-

Mi lascia un bacio bollente al lato, proprio sotto alle labbra. Cavolo vuole uccidermi

-Sappiamo entrambi che non puoi resistere a molto- si avvicina al mio orecchio

Non riesco a muovermi, e anche se ci riuscissi è praticamente addosso a me e non riuscirei a spostarlo

-Devi dire solo una parolina- ingoio rumorosamente

Riposta lo sguardo sui miei occhi. Non voglio cedere, e lui se ne accorge

-Okay, farò di testa mia-

Non riesco a capire le sue parole perché si avventa subito sulle mie labbra. Non riesco più a resistere a questa tortura e ricambio il bacio. Lo approfondisce e contemporaneamente fa vagare le sue mani per tutto il mio corpo come se lo stesse esplorando. Lo lascio fare, troppo concentrata da quel bacio. Cerca di alzarmi la maglietta ma lo sbollo staccandomi dalle sue labbra

-No, fermo- ho il respiro affannoso e non riesco a guardarlo negli occhi

-Tranquilla- mi alza il viso

Dopo avermi guardata bene si sposta accanto a me. Sembra che si vuole alzare per andarsene; ma lo blocco. Si gira verso la mia direzione sorpreso

-Rimani qui-

Accenna un sorriso e si ristende spegnendo la luce. Il letto non è tanto piccolo, ci possiamo stare benissimo. Con un attimo di esitazione mette il braccio dietro alla mia spalla e mi avvicina a lui. Mi appoggio al suo petto e mi addormento ascoltando il suo battito regolare

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Capitolo 18
*** Sbagliato ***


CAPITOLO SEDICI: Sbagliato

Chiudo l'armadietto dopo aver preso i libri e mi appoggio sospirando chiudendo gli occhi ancora mezza addormentata. Ieri sera non ho chiuso occhio per colpa di Harry e ora sono stanchissima, potrei addormentarmi da un momento all'altro. Da ieri sera non ho fatto altro che evitare Harry anche se lui ha fatto di tutto per parlarmi, anche questa mattina quando si trovava ancora in camera mia e l'ho svegliato ha cercato di bloccarmi come ieri ma non ci è riuscito. Non ho voglia di parlargli e sentirmi dire solo bugie da parte sua. Mi sento toccare la spalla, mi giro aprendo gli occhi

-Ciao- mi dice Perrie molto pimpante

-Ciao- rispondo scocciata, anche se non volevo

-Scusa, se ti do fastidio me ne vado- alza le spalle dispiaciuta

-No per niente, e che sono assonnata e non rispondo delle mie azioni- dico sincera e lei sorride, mi carico lo zaino sulla spalla e inizio a camminare con Perrie

-Come ti stai trovando?- le chiedo

-Sono qui da due giorni e fino ad ora piuttosto bene-

-Hai adocchiato qualche ragazzo carino?- scherzo dandogli una leggera spinta amichevole ma lei subito diventa rossa come un pomodoro

-No... certo che no- scuote energicamente la testa

-Tu non me la racconti giusta- ridacchio

Si blocca fissando un punto davanti a se

-Perrie stai bene?-

Seguo il suo sguardo e vedo Zayn appoggiato all'armadietto con le mani in tasca mentre sta parlando con un suo compagno di corso

-Ti piace Zayn Malik?- incrocio le braccia al petto sorridendo

-Sai come si chiama?- chiede sgranando gli occhi

-Si..- inizio ma non riesco a terminare la frase che una voce mi blocca

-Mary- mi sento chiamare da lontano

Rigiro il viso e trovo Zayn che mi chiama e fa un cenno con la mano

-Lo conosci?- continua incredula

-Andiamo- le dico divertita

-Ciao bellissima- mi dice Zayn una volta che lo abbiamo raggiunto.

Mi cinge il fianco con il braccio e mi da un bacio sulla guancia

-Ci vediamo dopo, ciao Mary- dice il suo amico di corso allontanandosi

-Zayn ti presento Perrie una mia nuova amica- presento e lei rimane li immobile

-Piacere- dice Zayn allungando la mano, lei gliela stringe ma non dice niente

-Io dovrei andare, ciao- si allontana subito e la seguiamo con lo sguardo

-Perché ha reagito così?- chiede Zayn alzando un sopracciglio.

-Non so, ma devo andare anch'io. Ci vediamo dopo- gli do un bacio sulla guancia

-Ciao piccola- mi dice mentre inizio ad allontanarmi.

Zayn salta l'ora di geografia, me l'ha detto ieri. Un buon modo per iniziare l'hanno. Cammino per raggiungere l'aula di geografia, odio davvero quella materia e poi la professoressa è così antipatica che non aiuta più di tanto per farcela piacere. Almeno in classe ci saranno le ragazze e gli altri. Nel corridoio non c'è quasi nessuno visto che la campanella suonerà a minuti. Mi sento prendere per i fianchi e trasportata con forza nello sgabuzzino del bidello e quel qualcuno chiude la porta a chiave e nella stanza c'è buoi pesto, cerco di dimenarmi ma la sua presa è troppo forte e mi tappa la bocca per non farmi gridare mentre con l'altra accende la luce. Vedo una massa di ricci e degli occhi smeraldo; smetto di dimenarmi visto che l'ho riconosciuto

-Ora tolgo la mano ma non gridare- scandisce quelle parole

Non mi vede rispondere -Allora?- insiste

Io annuisco scocciata. Toglie la mano e prendo un sospiro di sollievo sapendo che è lui

-Harry come diavolo ti è venuto in mente di rapirmi?- gli dico sussurrando per non farci sentire fuori.

La campanella è ormai suonata e tutti gli studenti sono in classe ma qualche professore o bidello potrebbe sentirci e sinceramente non ho voglia di ritrovarmi nei guai a causa sua

-Primo non ti ho rapito e secondo non ti avrei portato qui se tu non mi avresti evitato- sbuffo

-Ho visto che eri molto impegnato con quella bionda ossigenata e ho preferito non darti fastidio- gli dico arrabbiata e devo ammettere anche con un pizzico di gelosia mi rendo conto di ciò che ho detto e me ne pento subito ma è troppo tardi

-Ho capito, sei gelosa- sorride malizioso avvicinandosi

-Io? Gelosa? E di chi?- continuo il suo gioco

-E poi ti ho visto la reazione che hai avuto quando Zayn ti ha detto che è il mio “finto” fidanzato- lo attacco

-Io non sono geloso e solo che quando ho sentito fidanzato ho pensato subito che lo avessi tradito visto che mi ha baciato più volte in sua assenza- lo guardo scocciata

-Primo io non ti ho baciato, sei tu che hai baciato me e secondo io non tradisco-

-Si ma tu hai ricambiato- mi guarda ridacchiando

Non sapendo come ribattere incrocio le braccia e guardo il muro che sembra la cosa più interessante. Mi guarda ma non dice niente, si avvicina e passa il suo sguardo dai miei occhi alla mia bocca, riposa il suo sguardo sui miei occhi come se per chiedermi il permesso. Anche se la mia testa dice di No i miei occhi trasmettono il contrario. Sorride sapendo di avermi in pugno e annulla le distanza, un semplice bacio a stampo si trasforma in un bacio pieno di rabbia. La sua lingua fa irruzione quasi prepotentemente nella mia bocca. Posa le sue grandi mani sui miei fianchi avvicinandomi a lui mentre io metto le mani sul suo petto e stringo in un pugno la maglietta come per dire “E sbagliato”, anche se non so il perché. Sento che è così e basta. Ci stacchiamo per riprendere fiato e entrambi respiriamo affannosamente, lui sorride mentre io no. Si avvicina di nuovo ma io giro la testa impedendogli di baciarmi, lui mi guarda sorpreso

-Mi hai detto che non sono un gioco e invece mi stai trattando come tale- e con queste ultime parole mi libero dalla sua presa e esco dallo sgabuzzino

Sento la sua voce chiamarmi più volte ma faccio finta di niente e continuo per il mio cammino pregando che non mi insegua. Esco dall'edificio e mi asciugo una lacrima che mi era appena caduca, decido di non fare la prima ora di lezione. Vado nel cortile della scuola e mi siedo sotto ad un albero pensando, odio essere presa in giro o considerata un gioco. Io non sono come le altre.

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Capitolo 19
*** Wrong ***




CAPITOLO DICIASETTE: Wrong

POV LOUIS

La campanella è suonata da poco. Harry non è entrato in classe eppure è venuto con noi a scuola e lo visto mentre girovagava per i corridoi. Mi guardo intorno in cerca di qualcosa di interessante da osservare durante la prima ora di lezione di geografia, visto che non ho nessuna voglia di sentire quella lagna della professoressa che cerca di spiegare. Vedo Niall fissare il soffitto, Liam che scarabocchia disegni sul foglio mentre Zayn sembra l'unico interessato, non sarebbe dovuto essere qui. Aveva deciso di non seguire la prima ora di lezione ma ora eccolo qui. Eleonor si trova dall'altra parte della classe e parla con la ragazza nuova mentre Mary... aspetta un momento, Mary non c'è! Prendo il cellulare e invio un messaggio Eleonor

“Mary? Lou xx”

La risposta non tarda ad arrivare. Apro il messaggio:

“L'ho vista nei corridoi poco fa. Sono preoccupata! El xx”.

Mary non ha mai saltato una lezione, non è da lei. Deve essergli successo qualcosa o deve aver un motivo logico per non essere in classe, ne sono certo. La conosco troppo bene. Ora che ci penso anche Harry non c'è in classe e deve centrare qualcosa con Mary visto i loro precedenti

-Prof non mi sento molto bene, posso uscire?- alzo la mano usando la scusa più vecchia del mondo

Zayn mi fissa come per ricevere una risposta ma lo ignoro, gli spiegherò tutto dopo che avrò trovato Mary ed essermi assicurato che stia bene

-Esca- sbuffa la professoressa ma poco m'importa.

Esco dall'aula velocemente ignorando tutto e tutti e giro per i corridoi cercandola ma nulla, lei no c'è e non c'è traccia neanche di Harry, se lo trovo lo uccido. Esco e mi reco nel cortile della scuola, c'è un albero che lei adora fin dal primo giorno e che passa molto tempo li seduta a pensare o a riposarsi lontana da tutto e tutti. Infatti mi avvicino all'albero e la trovo li seduta ai piedi dell'albero con lo sguardo perso nel vuoto immersa nei suoi pensieri, mi siedo accanto a lei, la quale sente la mia presenza e gira lo sguardo fissandomi

-Sapevo che saresti venuto- dice spenta

Abbassa il capo

-Cos'altro ha fatto?- taglio corto

Lei non sa mentirmi e ormai l'ha smesso di fare tanto sarebbe inutile. Mi dice le cose come stanno e si sfoga con me

-Mi ha baciato e io ho ricambiato in un primo momento ma non c'è l'ho fatta, odio essere presa in giro. Per lui sono un gioco e io non voglio esserlo- esclama sempre con un tono spento e amareggiato e poi sospira come se si è liberata da un peso che l'opprime

L'abbraccio e si rifugia tra le mie braccia come se fosse una bambina piccola che ha fatto un brutto sogno durante la notte. Non posso crederci. Avrei tanta voglia di prenderlo a pugni. Nessuno può fare del male alla mia piccola, lei è tutto e non merita di soffrire

-E' uno stupido- le do un bacio sui capelli

-Qui l'unica stupida sono io- decido di lasciar perdere è troppo cocciuta

Anzi è la ragazza più cocciuta che conosca. Le accarezzo i capelli e la tengo stretta tra le mie braccia. Io sono la sua roccia e spetta a me aiutarla e proteggerla da tutto e tutti.

*****

E' ancora tra le mie braccia quando sentiamo la campanella che indica la fine della prima ora

-Dovremo entrare- le dico

annuisce e si alza pulendosi i pantaloni

-Ci avranno dato per dispersi- dice sorridendo

Ma non è il suo solito quello allegro, è un sorriso tirato e per niente felice. Io non voglio vederla così, mi fa troppo male anche se non lo dimostro. Mi alzo anch'io

-Non credo e anche se fosse non m'importa- alzo le spalle

Entriamo nell'edificio e intravedo Harry con una ragazza bionda, la stessa di ieri. Mary non li vede e per questo la prendo girandola dal lato opposto

-Sai dovresti andare da Zayn anche lui era preoccupato- esclamo velocemente e mi guarda stranita

-Ok, vado prima a lasciare i libri- inizia

-NO- grido attirando l'attenzione delle persone che passavano

-Volevo dire no. Non voglio che si preoccupi ancora- preciso con voce calma

-Ok, ora vado- risponde ancora confusa

Prende il corridoio opposto e dopo poco la vedo sparire dalla mia vista. Mi incammino a passo svelto verso Harry e lo prendo per la maglietta a maniche corte sotto lo sguardo incredulo della ragazza

-Scusami ma Harry ha una cosa molto importante da fare-

Non le do il tempo di dire nulla o di ribattere che lo trascino fuori dove non c'è nessuno e possiamo parlare in pace

-Che diavolo credi di fare?- gli dico arrabbiato lasciandolo per la maglietta

Voglio tanto prenderlo a pugni

-Io niente, stavo solo parlando- fa il finto tonto

Mi metto le mani nei capelli nervoso. Si vede che vuole fare lo stupido fingendosi innocente ma non attacca

-Senti Mary per me è la cosa più importante che ho a questo mondo e non permetterò a nessuno di farle del male, neanche a te. Quindi metti in chiaro le cose con lei, qualunque sia la tua scelta non ti azzardare a farla soffrire altrimenti te la dovrai vedere con me e sai di cosa sono capace- inizio nervoso

-E' lei che non mi vuole- si difende

-Ci credo, prima la baci e poi fai lo stronzo con un'altra poi quando ti ricordi torni da lei e pretendi che ti accolga a braccia aperte?- grido ancora di più arrabbiato

-Tu non capisci quanto Mary sia speciale e unica- termino più calmo

-Invece l'ho capito dalla prima volta che l'ho vista. Ho capito da subito che c'era qualcosa di diverso in lei che non sapevo spiegarmi, ma lei non c'entra niente con me. E poi potrei farle del male e io non voglio. Siamo troppo diversi. Può avere di meglio- mi dice quasi dispiaciuto

Con quelle semplici parole capisco che ci tiene a lei. Già non lo avrei mai ammesso, però è così

-A Mary non importa da dove vieni o cosa fai o cosa hai fatto, ma chi sei e quello che provi e sono sicurissimo che ti accetta per come sei e non per ciò che le hai fatto. E poi quel “meglio” potresti essere tu- e con queste parole me ne vado ma mi blocco prima di entrare nell'edificio

-Mary non deve sapere niente di questa conversazione- lo guardo e lui annuisce

Entro nell'edificio lasciandolo li da solo a pensare.

POV MARY

Mi è sembrato strano il comportamento di Lou ma non gli ho dato molto peso e raggiungo la palestra dove si trova Zayn, mi guardo intorno e lo trovo mentre parla con Liam e altri ragazzi. Mi avvicino a loro e pian piano i ragazzi si allontanano, Zayn si volta e mi vede sorride

-Ciao piccola- mi cinge i fianchi

-Tutto bene?- sussurra al mio orecchio guardandosi intorno

-Si, poi ti spiego a casa- mi guarda negli occhi e annuisce

-C'entra Harry- la sua non è una domanda ma un'affermazione

-Si vede così tanto?- nascondo il viso nel suo petto muscoloso

-No, sono io che ti conosco troppo bene- mi da un bacio tra i capelli

-Vado in classe- gli do un bacio sulla guancia salutandolo ed esco dalla palestra.

Arrivo all'armadietto e dopo aver preso i libri necessari mi avvio verso la mia classe. Cammino a testa bassa e non mi accorgo di una persona davanti a me infatti ci vado a sbattere contro

-Scusa- dico senza vedere chi è

Alzo lo sguardo e i miei occhi azzurri si scontrano con quelli smeraldi di Harry

-Dobbiamo parlare- mi dice solamente con un tono indecifrabile

-Non posso, ho lezione- lo supero.

Intanto la campanella è suonata, mi prende per il polso costringendomi a fermarmi

-Ti prego è importante- mi supplica

sbuffo -Ora no, forse dopo- mi libero dalla sua presa ed entro in classe

Mi siedo vicino a El

-Mi devi dire qualcosa?- mi fissa

-Dopo- dico riferendomi all'entrata della professoressa di Storia

Sarà una lunga giornata...

 

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Capitolo 20
*** Wreaking Ball ***



 

CAPITOLO DICIOTTO: Wreaking Ball

"Cancella ogni ricordo di lui, mi dissero.Così cancellai me stessa."

POV MARY

Due ore di storia. Le due ore più pesanti e noiose di tutta la mia vita. La stanchezza della notte in bianco che ho trascorso, insieme a quello che ho passato con Harry, alla chiacchierata con Louis, le domande di Eleonor mischiata alle parole noiose della professoressa hanno fatto di quella giornata la più brutta di tutte. E la parte più brutta e terribile è che siamo solo all'inizio della giornata. In quelle due ore ho raccontato tutto a El senza farmi vedere dalla professoressa. Lei è rimasta stranita e confusa, forse più di me

-Odio l'amore, porta solo dolore- conclude Eleonor

-Il mio non è amore- la contraddico

-Si che lo è- ribatte

-Come fai a dire che è amore se ci conosciamo da neanche un mese?- domando retorica

-Da come ne parli. Si capisce che ti dispiace come ti ha trattato, ma la cosa che mi ha fatto capire che ti eri innamorata è stata la prima volta che mi hai parlato di lui. Non hai fatto altro che sorridere e nei tuoi occhi si capiva che stava nascendo qualcosa, c'è qualcosa in lui che ti affascina. Ti conosco troppo bene e so come sei fatta- la guardo sbalordita

E' riuscita a mettere apposto alcuni pezzi che per me erano indecifrabili. Non mi sorprenderebbe se prevedesse una mia prossima mossa. Mi conosce meglio di me

-Non puoi capire- le dico

-Capisco e come. È lo stesso amore che provo io per Louis. La differenza è che Lou non mi guarda nemmeno per sbaglio mentre Harry prova qualcosa altrimenti non ti avrebbe baciato, più volte aggiungerei- la guardo e decido di non risponderle e torno a seguire la lezione

Dopo una mezzora poggio la testa sul banco stanca morta

-Mary- mi sento scuotere dal El

-Che c'è?- alzo il viso per guardarla

-La campanella della ricreazione è suonata- mi informa

Infatti mi guardo intorno e siamo le uniche due rimaste in classe, non c'è neanche la professoressa

-Tu vai, io vi raggiungo dopo. Ho voglia di fare una passeggiata prima. Di agli altri che ho fatto un salto all'armadietto- mi alzo dalla sedia e raccolgo le mie cose mentre Eleonor esce dalla classe.

Ormai è abituata ai miei cambi d'umore e anche se non li capisce sa perfettamente quando mi deve lasciare sola a rimuginare sui miei pensieri o quando ho bisogno di una spalla su cui sfogarmi e piangere, ed questo è uno di quei momenti che ho bisogno di stare sola per conto mio. Mi carico lo zaino sulle spalle ed esco dall'aula e poi dall'edificio. Vado nel cortile della scuola e mi siedo ai piedi del mio albero “preferito”. Non so perché questo albero per me sia speciale, ma lo è dal primo giorno di scuola. Ci vengo ogni volta per rimanere sola visto che è un luogo della scuola che non frequenta nessuno ed è molto silenzioso. Chiudo gli occhi e mi chiudo nel mio mondo. Un mondo in cui nessuno mi può fare del male, può farmi soffrire. Niente Harry. Niente Dolore. Niente di niente. Prendo le cuffie dal mio zaino e le collego all'Ipod e accendo la playlist già memorizzata. Inizia con Wreacking Ball di Miley Cyrus, adoro quella canzone e quella ragazza. Io non capisco chi la odia cosa passa per la testa. Mi ha trasmesso sempre forza e voglia di vivere malgrado le difficoltà della vita. Malgrado le paure. Malgrado le insicurezze. Malgrado gli insulti. Malgrado i giudizi della gente. Malgrado le bugie che ci dicono e che ci diciamo a noi stessi per convincerci. Malgrado l'amore che ti consuma. Ecco l'amore, quello torna sempre.

La canzone inizia:

(Vi consiglio di leggere attentamente la traduzione della canzone, ci terrei tantissimo. Grazie)

 

We clawed, we chained our hearts in vain
We jumped, never asking why
We kissed, I fell under your spell
A love no one could deny

( Abbiamo graffiato, abbiamo incatenato inutilmente i nostri cuori
Abbiamo saltato senza mai chiedere perché
Ci siamo baciati, sono caduta sotto il tuo incantesimo
Un amore che nessuno potrebbe negare )

Don’t you ever say I just walked away
I will always want you
I
 can’t live a lie, running for my life
I will always want you

( Non hai mai detto che io me ne sono andata
Ti vorrò sempre
Non posso vivere una bugia, fuggendo dalla mia vita
Ti vorrò sempre )

I came in like a wrecking ball
I never hit so hard in love
All I wanted was to break your walls
All you ever did was wreck me
Yeah, you wreck me

(Sono arrivata come una palla da demolizione
Non ho mai colpito così forte in amore
Tutto quello che volevo era distruggere i tuoi muri
Tutto quello che tu hai fatto è stato distruggere me
Sì, mi hai distrutta )

 

Questa canzone è perfetta per descrivere ciò che sto provano, le mie emozioni e le mie paure. Harry sta facendo la stessa cosa con me, mi sta distruggendo. Poco a poco e forse lo fa anche inconsapevolmente. Io ho cercato la sua parte nascosta, ho cercato di abbattere i suoi muri ma lui non ha fatto altro che danneggiarmi. Mi ha baciata e mi sono illusa, mi ha fatto Un' “incantesimo”. Riesce sempre ad ingannarmi quando vedo i suoi occhi, non so resistergli. Ma ora basta, non gli permetterò i farmi questo! Non posso permettergli di distruggermi. Io devo essere forte per me stessa. Basta Harry, ho chiuso con lui. Devo salvarmi prima che sia troppo tardi. Prima che mi innamori di lui veramente, allora non avrò più vie di scampo. Sospiro chiudendo gli occhi. Sento qualcuno sedersi accanto a me ma decido di non farci caso. Sarà Louis o al massimo Harry visto che prima voleva parlarmi. Poco dopo mi toglie le cuffie, apro gli occhi disorientata anche per il sole e mi ritrovo due occhi marroni che mi fissano

-Ah sei tu- dico prendendo le cuffie e rimettendole a posto nel mio zaino

-Aspettavi qualcun altro?- chiede ridendo

-No, perché sei qui Liam?- mi guarda e sorride

-Da quando è iniziata la scuola non ti ho vista per niente- annuisco

-Sai i primi giorni di scuola- alzo le spalle

-Hai bisogno di qualcosa?- continuo

-Volevo chiederti se oggi pomeriggio ti andrebbe di venire con me al parco, per fare due passi e magari prendere un gelato- lo guardo mentre lui aspetta una mia risposta.

In effetti ho deciso di dire basta con Harry e stare un po' di tempo con Liam non mi farà di certo male, anzi tutt'altro. Lui è un ragazzo dolce che non farebbe male a una mosca e che sa sempre come farmi spuntare il sorriso sulle labbra

-Ok, alle cinque ci vediamo li?- sorride

-Si per me va bene-

-Perfetto ora vado a mangiare qualcosa altrimenti mi ritrovo Louis che mi costringe a mangiare. Sai com'è fatto, ciao- gli do un bacio sulla guancia e mi alzo prendendo il mio zaino andandomene

Volto il viso distrattamente verso l'entrata secondaria della scuola e vedo una persona che conosco fin troppo bene con degli occhi verde scuro che mi fissano mentre stringe le mani in due pugni, sento dei brividi su tutto il corpo. Giro la testa e continuo a camminare per la mia strada per entrare nella mensa, facendo finta di niente. Quei occhi gli ho già visti e, come la prima volta, mi hanno messo solo tanta paura.

 

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Capitolo 21
*** "Vuoi Me" ***


CAPITOLO DICIANNOVE: “Vuoi me”

*****POMERIGGIO*****

-Come diavolo hai potuto fare una cosa del genere?- mi grida Eleonor dall'altro capo del telefono così forte che ho dovuto allontanare il cellulare dall'orecchio.

L'avevo chiamata per chiederle come mi dovevo vestire per uscire con Liam e mi ha subito urlato contro senza neanche lasciarmi spiegare

-Non ho fatto niente- mi difendo

-Si che hai fatto qualcosa! Ti piace Harry ma esci con Liam, qui c'è qualcosa che non va secondo me- esclama sarcastica

-Tu non puoi parlare. Ti ricordo che stai con Jack per dimenticare Lou- le ricordo

-Si ma Louis non prova niente per me mentre Harry si, visto che ti ha baciata e ti ha detto quelle cose-

-Lasciamo perdere la questione, piuttosto che mi metto?- mi lamento aprendo l'armadio per vedere cosa c'è.

Il mio armadio è stracolmo di qualunque cosa ma non so mai cosa mettermi

-Niente di che è solo un'uscita al parco con Liam per di più, mettiti dei jeans, una maglietta e converse- sbuffo

-Gli sembrerà che non m'importa di lui-

-Infatti tu vorresti che a posto suo ci fosse Harry- canticchia

-Eleonor smettila- la sgrido

-Okok... comuqnre sono dello stesso parere di prima- infondo ha ragione

-Ok, ciao-

-Ciao e non combinare stupidaggini, domani devi raccontarmi tutto- chiude la chiamata.

Prendo l'occorrente e mi dirigo in bagno per prepararmi.

****

Alla fine ho optato per un jeans chiaro e una maglietta nera traforata dietro con scritte bianche e blu, converse nere ai piedi e capelli sciolti. Dopo che sono pronta è arrivato il momento di avvisare Lou e Zayn della mia uscita. Non gli avevo ancora detto niente e sinceramente ho un tantino paura delle loro reazione. Spero che non reagiranno con Eleonor o almeno non ci diamo troppo peso, spero che la prendano a gioco e ci scherzino su. Anche se ne dubito. Busso con titubanza alla porta della camera di mio fratello

-Avanti- grida

Apro la porta e trovo Lou e Zayn seduti alla punta del letto mentre giocano alla PS4

-Ragazzi io esco- inizio

-Non c'è nessun problema- dice Zayn

-Stai attenta- continua Louis

-Vado al parco-

-Ok- dice Louis

-Torna prima che faccia troppo buio- esclama Zayn

-Con Liam- improvvisamente bloccano il gioco e mi fissano con uno sguardo indecifrabile.

Ingoio rumorosamente e penso alle parole adatte da dire. Prima avevo sbagliato a pensare che avrebbero reagito come El... hanno reagito molto, molto peggio. Lou e Zayn si guardano e risposano lo sguardo su di me

-Qui c'è qualcosa che non va- alza un sopracciglio Zayn

-Ti piace Harry ma esci con Liam- continua

sbuffo

-Ma vi siete messi d'accordo con Eleonor?- domando retorica

-E comunque non è vero che mi piace Harry- metto il broncio

-Si come no!- alza gli occhi al cielo Louis

-Non combinare casini- mi avverte Zayn

-E non illuderlo- continua Lou

-Non so più cosa devo fare- mi appoggio al muro

Sento che sto perdendo il controllo della situazione e questo non va bene, per niente.

Sospiro -Sono troppo confusa- mi metto le mani nei capelli sentendo gli occhi inumidirsi

-Piccola- Lou si avvicina e mi accoglie tra le sue braccia

-Non mi piace vederti così- aggiunge

-Parla con Liam di questo, lui capirà. Sono sicuro che ti starà vicino e ti aiuterà- continua Zayn

-Sicuri?- sussurro contro il petto di Lou

-Si- rispondono all'unisono

-Ok, io vado giù. Ditemi buona fortuna- si lanciano un'occhiata

-Non ne hai bisogno- mi sorridono, annuisco.

Dopo averli salutati entrambi esco dalla camera. A momenti dovrebbe arrivare Liam. All'ultimo minuto mi ha detto che mi passava a prendere e andavamo insieme al parco. Scendo le scale e vado nel salone dove trovo Harry seduto sul divano mentre guarda la televisione, faccio finta di non vederlo e mi siedo accanto a lui sul divano ma a debita distanza. Harry di tutta risposta spegne la televisione ma continua a fissarla anche se è spenta

-Dove vai?- domanda duro

-Non sono affari tuoi- rispondo con il suo stesso tono

-Vai con Liam?- mi fissa ma io non rispondo ignorandolo

-Tu non vuoi Liam, tu vuoi me- afferma sicuro di se

Quelle parole mi colpiscono. L'ha detto con una sicurezza incredibile che non avevo sentito a nessun altro. Lui è certo di ciò che dice. Ed ha ragione cazzo. Prendo un respiro profondo chiudendo gli occhi

-L'hai detto tu stessa, preferisci il bello e dannato, no quello dolce e gentile- si avvicina

-Tu vuoi me- mi sussurra all'orecchio

-Perché mi fai questo?- trovo la forza di parlare

Sentiamo il campanello della porta suonare, apro gli occhi e cerco di alzarmi

-Non andare- mi accarezza la guancia

-Devo- mi alzo e vado ad aprire

Trovo un Liam con i capelli sistemati e vestito con dei jeans neri stretti e una maglietta blu che mostra il suo corpo palestrato. La prima cosa che penso è “ Ma che diavolo gli è successo ”. Lui è quello che si veste sempre con la tuta larghissima e capelli in disordine.

Sgrano gli occhi dallo stupore -Liam- inizio boccheggiando

lo fisso da capo a piedi -Ma che?- non so come esprimermi

-Che c'è non ti piace?- sorride dalla mia reazione

-No no- mi affretto a dire

-Perfetto, andiamo?- mi sorride porgendomi la mano

-Certo- sorrido anch'io

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Capitolo 22
*** Appointment ***


CAPITOLO VENTI: Appointment

Con mia grande sorpresa Liam mi prende per mano e iniziamo a incamminarci per raggiungere il parco

-Come mai questo cambiamento?- gli sorrido

Morivo dalla voglia di chiederglielo

-Dovevo essere all'altezza per uscire con te- gli do una leggera spinta amichevole

-Non devi cambiare per me!- sorrido

-E poi mi avevi detto che era una semplice passeggiata non un appuntamento- alzo un sopracciglio

-Facciamo che è entrambi?- domanda ridendo

-Si è una via di mezzo- mi unisco alla sua risata

-Cos'hai detto a tuo fratello e a Zayn?- mi chiede dopo qualche minuto di silenzio

-La verità, cioè che uscivo con te- rispondo semplicemente alzando le spalle

-E loro che hanno detto?- cerca di strapparmi alcune informazioni

-Che devo mettere le cose in chiaro- guardo davanti a me perché non riuscirei a sopportare il suo sguardo

-E cosa devi mettere in chiaro?- continua a farmi domande dopo domande

-Sinceramente non lo so, o meglio prima devo metterle le cose in chiaro con me stessa visto che sono molto confusa- lo guardo negli occhi e mi sembra di vedere un luccichio nei suoi

Arriviamo al parco e ci sediamo sotto ad un albero per ripararci dal sole pomeridiano. Si sdraia sul prato accanto a me e chiude gli occhi. Per la prima volta da quando lo conosco lo guardo con occhi diversi. Lo sempre saputo che è un bel ragazzo ma in quel momento lo è ancora di più, con i vestiti che permettono di sottolineare il suo corpo muscoloso e i gesti incredibilmente dolci e i capelli rasai ai lati.

Non so che diavolo vado a pensare...smettila Mary!

Mi continuo a ripetere ma non riesco a smetterlo di osservarlo e lui se ne accorge

-Così mi consumi- ride e si alza con il busto appoggiandosi all'albero

-Da chi l'hai copiata questa?- chiedo ironica

-L'ho sentita in un film- risponde facendomi scoppiare a ridere e poco dopo si unisce anche lui

-Che cosa vuoi fare?- mi chiede

-Stare qui seduta e magari parlare- lo guardo sorridende

-Mi piace quando sorridi- mi dice e scommetto di essere diventata rossa come un peperone

-Grazie- cerco di riprendermi

-Arrossivi sempre anche quando stavamo insieme- ridacchia

-Hei- gli do un leggero pugno sulla spalla -E' solo colpa tua-

Inizia a ridere e mi unisco anch'io a lui

-Come va Niall con la sua nuova fiamma?- cambio discorso

-Escono ancora insieme ma non credo che sia qualcosa di serio, conosci Niall è peggio di tuo fratello a volte- sospiro

-Ma sinceramente non so perché la pensano in questo modo. Cioè è bello avere una ragazza con cui puoi uscire, tener per mano, baciarla e coccolarsi. Ma credo che cambieranno il loro modo di pensare, prima o poi. Forse quando conosceranno una ragazza che li farà innamorare veramente- conclude

-Speriamo. Io l'ho sempre detto che rimarranno dei bambini per sempre- rido

-Eleonor invece con quel Jack che ne pensi?-

-Non mi piace quel Jack- faccio una smorfia

-E poi non capisco perché non c'è l'ha ancora presentato- mi domando

-Da come ci ha parlato di lui sembra un tipo molto geloso e possessivo- mi appoggia

-Tutto questo per dimenticare Louis- sbuffo

-Non ci riuscirà- lo fisso in attesa che continui

-Io ho provato in tutti i modi a dimenticarti in più di due anni ma non ci sono riuscito e credimi se ti dico che ho provato di tutto- abbassa lo sguardo

Io annuisco ma poi mi rendo conto di ciò che ha detto e sgrano gli occhi dallo stupore

-Due anni?- il suono della mia voce è talmente basso che è uscito un suono quasi stridulo

-Si ma avevi quindici anni e non potevo dirti di essermi innamorato di te mi avresti preso per un pedofilo oltre che per un pazzo- alza le spalle

Rimango sorpresa

-Cosa ti ha spinto a farlo ora?- mi riferisco al fatto che mi disse di essere innamorato di me poco prima che ci mettessimo insieme

-Non ce la facevo più a tenerlo per me e pensavo che fosse importante che tu lo sapessi cioè sei la diretta interessata e poi credevo che se lo avessi fatto tu mi avresti visto con occhi diversi ma non è successo- evita il mio sguardo

-Ma sta succedendo ora- dico in un sussurro

Lui si blocca di colpo e posa i suoi occhi nei miei sorridendomi

-Quindi mi stai dicendo...- lascia la frase in sospeso

-Sono confusa, te lo detto- mi passo la mano tra i capelli

-Hai bisogno di tempo?- mi chiede premuroso

-Si, scusami-

-Ho aspettato due anni e penso di poter aspettare ancora, ti darò tutto il tempo che ti serve- mi accarezza la guancia avvicinandosi ma non per baciarmi.

Il suo tocco è così delicato che chiudo gli occhi per catturare quella sensazione. Quando riapro gli occhi si incatenano a quelli di Liam ma il mio sguardo passa dai suoi occhi alle sue labbra e per la prima volta sento di voler quel contatto dopo che ci siamo lasciati

-Sei sicura?- chiede Liam come se avesse letto i miei pensieri

-Si- dico in un sussurro

Lui sorride e annulla le distanze in un bacio lento dolce che non ha nulla a che fare con quelli di Harry, i suoi sono violenti e pieni di rabbia. Ma che diavolo penso! Non devo confrontare Harry con Liam. Si vede lontano un miglio che sono due persone completamente diverse eppure sento di metterli a confronto. Liam si stacca dal semplice bacio che ci siamo scambiati e lo ringrazio perché non avrei voluto andare oltre. Appoggia la sua fronte sulla mia

-Cos'hai provato?- mi chiede dopo

-Sono più confusa di prima- ammetto lui annuisce

-Ti va di prendere un gelato?- si alza e mi porge la mano

-Me lo chiedi?- rido prendendo la sua mano e alzandomi per poi raggiungere il chiosco dei gelati.

*****

Passo tutto il pomeriggio in compagnia di Liam e devo ammettere che mi sono molto divertita. Ho scoperto una parte di lui che non conoscevo. È di sicuro stato un bellissimo pomeriggio. Verso le sette e mezza mi riposta a casa e ci fermiamo a pochi passi dall'entrata

-Grazie Liam mi sono divertita tantissimo e grazie mille per il gelato- inizio io

-Grazie a te per aver accettato il mio invito- sorride

Si avvicina a me e mi stampa un bacio veloce sulle labbra

-Ci vediamo domani a scuola- lo saluto imbarazzata e mi avvio verso la porta di casa

-A domani- fa un cenno con la mano e poi si incammina verso casa sua

Apro la porta per entrare e una volta chiusa mi poggio su di essa chiudendogli occhi. Sono sempre più confusa. Ricapitolando:

Ho baciato Harry. Quel bacio mi è piaciuto. Lui mi piace.

Ho baciato Liam. Non so cosa ho provato quando ci siamo baciati. Non so cosa provo per lui. Ma non credo di provare qualcosa in più di una semplice amicizia. Inoltre quel bacio mi ha anche fatto rivalutare cosa provo per Harry.

Che casino! Mi avevano detto che l'amore è difficile ma no fino a questo punto. Sono davvero incasinata. Ma perché tutto a me! Apro gli occhi e mi ritrovo con due occhi verde smeraldo, che non sono più tanto smeraldo che mi fissano severi. Ora si che posso considerarmi morta!

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Capitolo 23
*** "Una Delle Tante" ***


CAPITOLO VENTUNO: “Una delle tante”
 

"Nessuna persona merita le tue lacrime,
e chi le merita non ti farà piangere”

Continuiamo a fissarci negli occhi senza dire niente. Occhi verdi negli occhi azzurri. Occhi smeraldo negli occhi ghiaccio. Harry è davanti a me con le mani incrociate al petto e lo sguardo arrabbiato mentre io rimango appoggiata alla porta cercando di trovare delle parole adatte da dire. Ingoio rumorosamente preparandomi al peggio da quella situazione

-H-harry- inizio spezzando il silenzio quasi inquietante che si è creato tra di noi

-Ti ha baciata- dice solamente con un tono tra il deluso e arrabbiato

-Lo so- riesco a dire a tentoni

-Ti piace Liam?- si avvicina

Abbasso lo sguardo non riuscendo più a sopportare quel contatto costante tra i nostri occhi

-Non può piacerti uno come lui- esclama disgustato

-E tu che ne sai?- inizio ad alterarmi

Non può trattare così Liam, lui è una persona importante per la mia vita, è mio amico

-Me l'hai detto tu stessa-

-Le persone possono cambiare idea- alzo la voce

-Sei una bugiarda- la alza anche lui

-Che c'è Styles sei per caso geloso?- lo provoco stanca di come mi tratta

-Di chi dovrei essere geloso? Di te?- inizia a ridere in modo sforzato

-Posso avere tantissime ragazze anche migliori di te. Tu non sei speciale sei una delle tante- continua.

Io mi blocco di colpo “Sei una delle tante” quelle parole mi colpiscono come un pugnale dritto al cuore. Sento gli occhi inumidirsi

-Perfetto- mi asciugo una lacrima che era scesa

-Fai come ti pare, non è un problema mio come non è un problema tuo se adesso sto con Liam- mi giro e me ne vado mentre sento le lacrime percorrermi per tutto il viso.

Mentre percorro il corridoio mi scontro con Zayn

-Piccola la cena è pronta- mi dice ma appena nota le mie lacrime il suo viso diventa cupo e arrabbiato

-Che cos'è successo?- mi libero dalla sua presa e mi chiudo in camera mia e scivolo lungo la porta continuando a piangere

Sento Zayn dare dei pugni alla porta e dirmi di aprire anche pregandomi ma io non ce la faccio. Non ho voglia di dare spiegazioni a nessuno, voglio rimanere sola. Quelle parole sono state dette in un modo freddo e mi hanno fatto sentire male, poi sentirle pronunciare da Harry è stato ancora più brutto. Sapevo di non dovermi fidare di lui, sapevo che dovevo stare lontana da lui ma ho voluto rischiare e ho sbagliato. Ho voluto giocate con il fuoco e mi sono bruciata. Mi sono detta mille volte basta ma ogni volta tornavo da lui e ci ricascavo. Sono stata una stupida e mi odio per questo. Zayn ha smesso di bussare, o meglio di dare pugni sulla porta, e nella stanza cala un silenzio nel quale si sentono solo i miei singhiozzi. Mi alzo dal pavimento e mi sposto sul letto dove continuo a piangere più forte.

POV LOUIS

Sono le sette e mezza di sera e Mary sarà tornata dall'uscita con Liam. Sento dei rumori provenienti dal corridoio e la voce di Zayn che dice, anzi grida, di aprire la porta, o qualcosa del genere. Mi alzo dal letto lasciando il computer che prima avevo sulle mie gambe ed esco dalla stanza. Trovo Zayn che da pugni sulla porta della stanza di Mary

-Ma che diavolo è successo?- gli domando preoccupato avvicinandomi

-Non me lo chiedere. Mi sono scontrato nel corridoio con Mary e stava piangendo poi si è chiusa nella stanza e non ha intenzione di aprire- esclama agitato

-Lascia perdere non è con lei che dobbiamo parlare- lui capisce che mi riferisco ad Harry e annuisce

-Non ucciderlo, fallo parlare- avverto Zayn sapendo che freme dalla voglia di prendere a pugni Harry.

Scendiamo le scale e andiamo nel salone dove troviamo Harry sul divano con le mani tra i capelli mentre ripete tra di se e se “Stupido, stupido, stupido”

-Non so cosa hai fatto ma ti posso confermare che sei uno stupido- inizia Zayn sedendosi sul secondo divano

-Cosa vi ha detto?- ci domanda Harry sbuffando

-Niente, al momento è in camera sua e non ha nessuna intenzione di aprire e Zayn era sul punto di sfondare la porta- alzo le spalle trattendomi dal prenderlo a pugni

-Cos'è successo?- continuo

-L'ho vista mentre baciava quel Liam e non vi ho visto più. Abbiamo iniziato a litigare gli ho detto che è una delle tante e che non mi importava se stava con quello- gesticola nervoso

-Che cosa le hai detto?- gli grido contro avvicinandomi pericolosamente

Zayn si mette in mezzo

-Lascia perdere lui, Mary ha molto più bisogno di te- annuisco

Percorro le scale e arrivo alla porta della camera di Mary, busso ma nessuna risposta

-Mary sono io, per favore apri- dico con voce calma per non farla spaventare o agitare ancora di più

-Vai via- sento in un sussurro

-Mary per favore, aprimi- stringo i pugni

-Vattene- sento i suoi singhiozzi

-Mary se non apri subito questa dannata porta la sfondo- l'avverto sempre con un tono dolce

Sento lo scatto della serratura e la apro poco dopo. Trovo Mary sul letto che mi da le spalle e si sentono i suoi singhiozzi, odio quando piange. Lei è una ragazza che ama sorridere e no starsene in una stanza quasi buia mentre piange per uno stupido che non la merita minimamente. Chiudo la porta. Mi siedo vicino a lei sul letto e le metto una mano sulla spalla per farla girare

-Tu sei speciale- le sussurro

-Non è vero- dire con la voce rotta dal pianto

Decido di lasciar perdere tanto sarebbe tutto inutile. Si gira e mi fa spazio per farmi stendere accanto a lei. Si appoggia sul mio petto mentre io gli accarezzo i lunghi capelli castani

-Stai con Liam ora?-

-Mi ha baciato due volte e non so cosa provo per lui gli ho detto che ho bisogno di tempo- annuisco

-Ti va di mangiare qualcosa?- scuote la testa

-Voglio solo rimanere qui con te in silenzio mentre mi abbracci- la sua voce sembra più calma

-Ok- rimaniamo in silenzio per molo tempo

-Louis?- mi chiama

-Si?- sospira

-Non lo prenderai di nuovo a pugni vero?- mi domanda preoccupata, sorrido

Ecco la mia Mary che si occupa sempre degli altri anche se le hanno fatto del male

-No, non lo farò- le do un bacio tra i capelli

Poco dopo si addormenta, la copro con le coperte ed esco dalla stanza stando attento a non fare rumore per non svegliarla. Fuori dalla porta incrocio Harry

-Come sta?- domanda piano

-Male- si mette le mani nei capelli

-Come ti è venuto in mente di dirle quelle cose?- dico sussurrando per non far sentire a Mary

-Vederla baciare Liam mi ha fatto sentire così... strano, poi una parola tira l'altra e non ho nemmeno pensato a ciò che dicevo. Ma ti giuro che mi sono pentito in quel preciso istante di ciò che avevo detto- si affretta a dire dispiaciuto

-Comunque non ha più importanza, ora sta con quello- dice con un tono triste sforzando un mezzo sorriso

Si allontana ed entra in camera sua e si chiude dentro. Sembrava molto triste quando ha pronunciato quelle ultime parole. Devo trovare il modo per far avvicinare quelli e due, e penso già come fare...

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Capitolo 24
*** Mancanza ***


CAPITOLO VENTIDUE: Mancanza
 

Sei come il mio profumo
Facile da mettere,
Difficile da togliere,
Impossibile da dimenticare.

POV MARY

Sono passati alcuni giorni e io e Harry continuiamo a ignorarci completamente. Non rimaniamo nella stessa stanza più di due minuti e a casa non rimaniamo mai soli e se si presenta l'occasione uno dei due esce di casa per non incontrare l'altro. A scuola non ci vediamo neanche nei corridoi anche se per sbaglio mentre a mensa lui parla con i ragazzi e io con le ragazze o a volte vado a pranzare fuori sotto all'albero con mio fratello o a volte da sola. I miei genitori non si sono accorti di niente per fortuna, sono sempre fuori per lavoro e questo gioca a nostro vantaggio. Quando intravedo Harry a scuola sta sempre con quella bionda ( per altro tinta ) che poi ho scoperto che si chiama Taylor ed è una nuova ecco perché non l'avevo mai vista, mentre io esco sempre più spesso con Liam, non facciamo nulla di che. Andiamo al parco qualche pomeriggio, passiamo a scuola del tempo insieme o lo aiuto a studiare ma questa è una cosa che non piace per niente a mio fratello e a Zayn, è anche loro amico e non vogliono che lo illuda ma io non lo sto facendo, infatti ho messo subito le cose in chiaro con lui e per il momento mi ha detto che può aspettare. Mentre in amicizia io, Perrie e Eleonor siamo diventate molto unite ma non avevo trovato ancora il momento di spiegale la situazione mia e di Zayn visto tutte le cose che sono successe in pochissimo tempo. Questa distanza da Harry mi fa più male che bene. Devo ammettere che mi manca.

Mi manca toccare quella labbra perfette, carnose e morbide.

Mi manca entrare in camera sua in silenzio per non farlo svegliare.

Mi manca dargli il bacio del buongiorno quando lo vado a svegliare.

Mi manca incrociare il mio sguardo con il suo per vedere quei fantastici occhi smeraldi che sembrano ipnotizzarmi.

Mi mancano le sue grandi mani su i miei fianchi che mi fanno sentirmi protetta.

Mi manca accarezzare il suo corpo pieno di tatuaggi e muscoloso.

Mi manca la sua risata melodiosa.

Mi manca la sua voce roca e profonda.

Mi manca il suo sorriso...

Basta! È quello che mi ripeto in tutti questi giorni. Ogni volta che penso a tutte quelle belle cose di lui sento che mi mancano. Ma ogni volta che mi sveglio sento ancora quelle parole rimbombare nelle mie orecchie e nella mia testa “Sei una delle tante”, mi aveva detto. Aveva detto di non ritenermi un gioco ma mi ha dimostrato tutt'altro. Anzi! Me l'ha anche detto!

-Potresti spostarti- la voce di Harry mi risveglia dai miei pensieri su di lui, su di noi.

Sono all'ora mi accorgo di essere appoggiata all'armadietto di Harry, avendoli vicini. Mi sposto in modo che lui lo possa aprire. Nell'arco della giornata parliamo pochissime volte e questa è una delle poche. Chiude l'armadietto e mi fissa

-Mary- dice piano

Sposto lo sguardo su di lui aspettando che continui

-Senti...- inizia ma non riesce a finire visto che una voce lo blocca, questa voce è di quella Taylor.

Vedo Harry sbuffare e dire qualcosa sottovoce che non riesco a capire

-Ciao Harry- lo bacia sulla guancia

-Ciao- dice rivolta a me

Io di tutta risposta la guardo dalla testa ai piedi con aria superiore alzando un sopracciglio, prendo il mio zaino e mi allontano ignorandoli completamente

-Strana quella ragazza- sento dire da quella papera, e definirla papera è un'offesa a tutte le papere

-Lasciala in pace- risponde duro Harry rivolto a lei

Continuo a camminare raggiungendo la mia classe per continuare le ore di lezione.

POV LOUIS

-Cos'hai intenzione di fare?- mi grida contro Zayn mentre Niall sgrana gli occhi senza dire nulla

Dopo la scuola io, Zayn e Niall eravamo andati a un bar non molto lontano dalla scuola mentre Mary e Harry erano andati a casa. Avevo spiegato a Zayn e Niall che avevo intenzione di attuare un piano per far avvicinare Mary e Harry

-Sentite ragazzi sono giorni che vedo Mary con il morale a terra e questo mi fa stare male e mi ha spinto a fare la cosa migliore per lei. Avvicinarla a Harry. Lui le ha fatto del male e solo lui può rimediare- termino

-Io sono d'accordo con te, non mi piace vedere Mary in quello stato, è una mia cara amica e ci tengo moltissimo a lei. Ti aiuterò- mi appoggia Niall.

Sposto lo sguardo su Zayn per avere la sua risposta ma lui mi guarda severo

-Zayn pensaci bene, tu lei vuoi bene quanto me. Anche a me non piace il fatto che lei si metta con Harry perché so che quelli e due si piacciono e anche molto. Il fatto che Harry possa portarcela via mi spaventa ma se lei è felice sono felice anch'io- dico sincero

-Lei non se ne andrà, ci vuole troppo bene, soprattutto a voi due- interviene Niall

-Ok- annuisce Zayn

-Ma Liam?- continua

Ci guardiamo tutti

-Lei non è felice con lui e se la ama come dice la lascerà andare- dico saggio

-Sai cosa dobbiamo fare per avvicinarli?- chiede Niall

-Lei ci ucciderà- continua

-Lo so ma la risposta è Si, prima di tutto dobbiamo informare Harry- inizio

-Cosa?- gridano entrambi

-La volete smettere di gridare? Ci guardano tutti- mi altero

Infatti tutti i presenti nel bar si girano verso di noi osservandoci

-Ho detto che dobbiamo informare Harry così sarà meno difficile e poi dobbiamo sapere se Harry è d'accordo- continuo calmo

-Anzi sai che facciamo, andiamo a casa. Harry ha detto che non sarebbe uscito- mi alzo seguito dai ragazzi.

Paghiamo e ci dirigiamo verso casa.

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Capitolo 25
*** Piano ***


CAPITOLO VENTITRE: Piano

POV LOUIS

Entriamo in casa e andiamo in cucina dove troviamo Harry seduto sullo sgabello dell'isola della cucina con lo sguardo perso nel vuoto

-Ciao- dice quando ci nota

-Dov'è Mary?- chiede Zayn

-Non so. È uscita quasi un'ora fa, sarà andata da qualche parte con quel Liam e aveva con se un borsone- alza le spalle

-Non è con Liam è andata a box- dico sorridendo per la sua espressione disgustata quando ha detto che era con Liam

-Box?- alza un sopracciglio

-Si è uno dei suoi sport preferiti insieme al calcio e pallavolo- continua Zayn

-E' pericolosa come ragazza- aggiunge Niall rabbrividendo

Sicuramente si riferisce ad un episodio quando eravamo piccoli e Mary l'ha picchiato perché lui l'aveva provocata rompendogli una bambola, dall'ora Niall non la provoca mai neanche per sbaglio, è ancora troppo spaventato da quell'episodio. L'ha segnato a vita

-Possiamo parlare?- continua Zayn

Lui annuisce

-Cosa provi per Mary?- taglia corto senza girarci intorno

Sgrana gli occhi -Come?-

-Hai capito bene-

-A voi che vi importa?- ci guarda male

-Lei sta male a causa tua e da quanto ho visto anche tu ci stai male per quello che gli hai fatto, non provare a mentire. Cosa provi per lei?- continuo guardandolo fisso

-Provo qualcosa, contenti?- cede dopo pochi secondi sentendo sei occhi puntati su di lui costantemente

Sorrido trionfante -Lei non sta con Liam- gira di scatto la testa fissandomi

-Cosa?- annuisco

-Te l'ha fatto credere perché era arrabbiata- interviene Niall

-Ed è per questo che vogliamo farvi avvicinare- continua Zayn

Non ci starà capendo un bel niente

-Ma dobbiamo sapere le tue intenzioni, se vuoi solo usarla e sfruttarla non meriti neanche il suo perdono per quello che le hai fatto- si alza e mi raggiunge

-Mi maledico ogni giorno. Farò di tutto per farmi perdonare da lei-

-E' la tua ultima possibilità- lo informo

-Non me la farò sfuggire- dice convinto

-Cosa avete intenzione di fare?- continua

Ci guardiamo -Per prima cosa devi parlarle- inizia Zayn

-E cosa dovrei dirle?- ci chiede

-Che ti dispiace e devi essere sincero quando lo dici- continua Niall

-E' impossibile parlarle, ogni volta che ci provo c'è sempre qualcuno che ci interrompe o lei mi ignora- si mette le mani nei capelli

-Non potrà sfuggirti se qualcuno la costringe a starti accanto- sorrido

Lui mi guarda non capendo...

POV MARY

Esco dalla palestra dove si era appena tenuto il corso di box al quale mi sono iscritta qualche settimana fa. È sempre stato uno dei miei sport preferiti, mi aiuta a sfogarmi e allo stesso tempo rimango in forma. Rientro in casa

-Sono tornata- grido lasciando il borsone sul pavimento accanto alla porta.

Mi avvio verso la cucina dove sento delle voci. Entro e trovo Niall, Zayn, Louis e Harry i quali si zittiscono subito non appena entro in cucina

-Ciao ragazzi- dico guardando mio fratello in cerca di spiegazioni

-Ciao Mary, già di ritorno- fa la faccia d'angelo Zayn, che per precisare non gli si addice proprio

-Si il corso dura un'ora. Ma che ci fate tutti qui?- loro si guardano complici

-Abbiamo studiato tutti insieme- si affretta a dire Niall

-Poi ci è venuta fame e siamo scesi in cucina- continua avvicinandosi al frigo

Lo apre e ne estrae di tutto

-Niall non consumare tutto abbiamo fatto la spesa ieri- lo rimprovero sorridendo dalla velocità con la quale estrae il tutto

-E non toccare le mie carote- lo guarda minaccioso Louis e Niall alza le mani in segno di arresa rimettendo le carote in frigo

-Io vado a farmi una doccia- mi congedo ridendo dalla scena

In quel momento ho evitato accuratamente di parlare con Harry e di evitare il suo sguardo. Sono ancora troppo arrabbiata con lui e non ho intenzione di parlargli. Entro in camera mia per prendere il necessario e ripenso al comportamento di quelli e quattro. È davvero troppo strano, prima Louis e Harry non si potevano vedere e ora sembra che vadano d'amore e d'accordo mentre Niall non ha mai fatto i compiti in tutta la sua vita e non credo che gli sia venuta la voglia proprio ora e Zayn è Zayn. E poi non c'era Liam che è quello più responsabile di quel quintetto. Qualcosa mi dice che quelli non me la raccontano giusta.

*****IL GIORNO DOPO*****

-No, no, no, no e ancora no- continua a ripetermi Eleonor che non ha intenzione di entrare a scuola.

Dopo due settimane dall'inizio dell'anno scolastico i professori di tutte le materie ci ridaranno i test di ingresso che avevamo svolto dei giorni e settimane precedenti e sapremo i voti

-El non fare la bambina, tra poco suona la campanella- continuo a pregarla.

Ormai sono quasi tutti dentro all'istituto tranne noi due e qualche ritardatario

-Se ho preso dei brutti voti i miei genitori mi uccidono, poi non potrò uscire con Jack e se non esco con lui si arrabbia- si lamenta

-Sono andate bene e poi prima o poi saprai i voti quindi togliamoci subito il pensiero ed entriamo- faccio la faccia da cucciolo, mi guarda

-Ok- sbuffa, sorrido vittoriosa

-Spero che Zayn e Lou abbiano preso almeno la sufficienza. Non mi va di dargli ripetizioni- le dico

-E non pensi ad Harry?- la guardo truce

-Di lui non m'importa- rispondo dura

-Sicura?- annuisco terminando il discorso che stava prendendo una piega sbagliata

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Capitolo 26
*** Test D'ingresso ***


 

Ho avuto problemi col computer scusate per il ritardo

 

CAPITOLO VENTIQUATTRO: "Test D'Ingresso"

POV LOUIS

Siamo in classe e il professore ci sta consegnando i test d'ingresso

-Non mi hai ancora spiegato che hai intenzione di fare- mi sussurra Harry che è seduto accanto a me

-Ogni anno i nostri genitori vogliono vedere come sono andati i test d'ingresso. Mary è il “genio” della famiglia e visto che io ho sempre preso voti pessimi i miei genitori hanno sempre obbligato Mary ad aiutarmi- lui mi guarda

-E ora che centra questa cosa?-

-Centra perché questa volta io ho copiato tutto dal secchione della classe mentre tu hai lasciato quasi tutto il bianco il foglio e quando i miei genitori vedranno i tuoi voti obbligheranno Mary ad aiutarti. Passerete almeno un'ora al giorno se non di più insieme e non potrà sfuggirti- lui sorride

-Non ti facevo così furbo- mi dice

-Mi hai sottovalutato- rido

-Ma Zayn?- mi domanda poi

-Lui è il nostro secondo genio, se la cava piuttosto bene a scuola- alza un sopracciglio

-Perché è stato bocciato allora?-

-Con il trasferimento dei genitori in America ha perso quasi sei mesi di scuola ed è stato bocciato per questo, le assenze fanno media- lui annuisce.

Si avvicina il professore e ci lascia ad entrambi le verifiche

-Io ho preso una bella B- dico felice

-Io invece una bellissima F- mi mostra il foglio divertito

So perfettamente che Mary mi ucciderà per quello che stiamo facendo ma è per il suo bene anche se lei non se ne rende conto.

POV MARY

-Io te l'avevo detto che sarebbe andato tutto bene- canticchio a El

Per nostra fortuna è andato tutto per il meglio

-Lo so ho esagerato- si difende

sbuffo -Che c'è?- mi guarda

-Spero solo che Zayn abbia fatto copiare a Louis. Altrimenti uccido entrambi- Eleonor scoppia a ridere

-Pensa positivo- vedo i ragazzi vicino al cancello

-Dimmi buona fortuna- mi lamento

-Non ne hai bisogno- ci salutiamo

-Ci vediamo domani- raggiungo Lou, Zayn e Harry ed entriamo in auto.

Oggi siamo venuti con la macchina di Lou perché il freddo si sta iniziando a far sentire

-Louis quanto hai preso ai test?- non mi risponde

-Louis?- lo richiamo dolce

-Dimmi piccola mia- gira la testa dietro per guardarmi per poi riportarla sulla strada

-Mi potresti dire cortesemente quanto hai preso ai test d'ingresso che hanno consegnato oggi?- faccio la faccia da cucciolo

-No piccola mia- sorride maligno

Sbuffo incrociando le braccia al petto

-Ma lo saprai presto visto che mamma e papà sono a casa, hanno preso un giorno libero a posta- continua

-Ma sono proprio fissati!- mi lamento

Giro distrattamente lo sguardo su Harry che è seduto accanto a me sui sedili posteriori e lui sorride, è un sorriso felice.Sicuramente con quella Taylor sta andando tutto bene ed è per questo che è felice. Gira la testa e incontra il mio sguardo e dopo un tempo che sembra infinito i miei occhi azzurri incontrano i suoi verdi. Non riesco a sopportare quel contatto e giro la testa verso il finestrino. Arrivati a casa Louis parcheggia l'auto nel vialetto e dopo entriamo in casa

-Siamo tornati- grida Zayn

-Ben tornati- dice mamma

-Ora sapete che vi aspetta- continua

Entriamo nel salone dove troviamo papà sul divano piccolo e accanto a lui si siede mamma mentre noi sul secondo divano più grande

-Uscite i test- ci dice papà con un tono severo

Per loro il fatto che noi andassimo bene a scuola era molto importante e quando Louis è stato bocciato, no una, ma due volte l'hanno minacciato dicendogli che l'avrebbero spedito nell'esercito se non migliorava.Ha tentato tantissime volte a studiare e a concentrarsi ma non ci è riuscito quindi si è fatto più furbo copiando dagli altri, era l'unica soluzione altrimenti l'avrebbero spedito veramente nell'esercito oppure a volte lo aiutavo io sugli argomenti semplici. Consegnamo i test a mio padre e lui li controlla tutti attentamente insieme a mia madre

-Mary e Zayn non vi smentite mai- esordisce

Io aspetto il momento in cui mi dirà di aiutare Louis

-Lou mi ha davvero sorpreso, finalmente hai deciso di impegnarti- giro di scatto il viso verso Lou che mi guarda sorridendo

-Harry invece hai preso tutte insufficienze- esclama mia madre

-Potrebbe aiutarlo Mary a migliorare. Ha fatto un buon lavoro con me- interviene Louis

-Cosa?- dico gridando e alzandomi dal divano

-Harry che ne dici?- lo guardo sperano una sua risposta negativa

-Per me va bene- sgrano gli occhi

-Mary devi aiutarlo- mi dice poi mia madre

-Per favore- mi guarda speranzosa

-Ok, uffa- mi risiedo sul divano

-Però mi dovete un favore- mio padre annuisce

-Perfetto, io vado a preparare una torta. Voi andate di sopra a studiare- ci alziamo e andiamo al piano di sopra

-Questa te la faccio pagare- sussurro nell'orecchio a Louis

Lo lascio e apro la porta di camera mia ma mi sento bloccare per un braccio

-Dobbiamo studiare insieme ricordi?- mi sorride Harry

-Prendo il necessario e arrivo- mi libero dalla sua presa

-Ok, ma fai in fretta- mi fa l'occhiolino

-A che gioco stai giocando Styles?- mi domando a me stessa in un sussurro

Eleonor mi aveva detto che non mi serviva una buona fortuna, ha ragione ho bisogno solo di un miracolo per uscire da questa situazione.

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Capitolo 27
*** Study ***


CAPITOLO VENTICINQUE: Study
 

Una delle cose più belle nella vita,
è trovare qualcuno che riesce a capirti,
senza il bisogno di dare tante spiegazioni.

POV MARY

Vado o non vado.

Vado o non vado.

Vado o non vado.

Vado o non vado.

Vado o non vado.

Maledetto Louis!

Meglio che si nasconde altrimenti se lo trovo lo faccio letteralmente fuori. Se non apriva quella dannata bocca che si ritrova ora non ero fuori dalla porta di Harry indecisa se andare o meno a dargli ripetizioni. Giuro che lo uccido. Busso piano alla porta di camera di Harry, spero vivamente che lui non abbia sentito così me ne posso tornare in camera a pensare ad un piano per farla pagare a Lou. Sfortunatamente le mie preghiere non sono state esaudite. Harry apre la porta sorridente e mi invita ad entrare. Sembra che non vedeva l'ora di vedermi, ma è solo un'impressione. Sicuramente! Ma all'ora perché sta sorridendo? Chissà, forse centra con quella Taylor. Cavolo ora parlo pure da sola! Entro e lui chiude la porta

-Non è meglio se la teniamo aperta?- chiedo imbarazzata toccandomi i capelli

-No è meglio tenerla chiusa altrimenti non riesco a concentrarmi- annuisco e mi siedo sulla sedia della scrivania mentre lui sulla seconda

-Allora da dove iniziamo?- mi sorride guardandomi

Controllo i suoi libri e quaderni e cosa ha da fare

-Da inglese- rispondo fredda

-Ok- mi risponde calmo continuando a sorridere come se non avesse sentito il tono in cui glielo detto

Gli porgo il libro e il quaderno dove inizia a scrivere la traccia degli esercizi. Io faccio la stessa cosa con il mio

*****

-Harry è così semplice- mi metto le mani nei capelli dalla disperazione.

Sono due ore che studiamo e non ce la faccio più. Ha finito tutto tranne matematica

-Questo lo dici tu, a me sembra arabo- si difende

-Ok- prendo un respiro profondo e gli rispiego l'espressione con molta calma, più di quanta ne ho in questo momento.

Lui sembra non sentire le mie parole, continua a fissarmi

-Sai è difficile che impari qualcosa se non ascolti- dico indifferente spostando lo sguardo su di lui

-E' difficile smettere di guardarti- mi accarezza la guancia

Mi alzo di scatto dalla sedia

-F-forse è meglio c-che me ne v-vada abbiamo studiato a-abbastanza oggi- mi avvicino alla porta ma Harry mi ferma facendomi girare e intrappolarmi con il muro

-Forse è meglio se resti- mi dice sicuro

-Allontanati altrimenti mi metto ad urlare- lo minaccio

-Non lo farai- sorride avvicinandosi

-Che c'è non ti soddisfa più quella bionda?- esclamo dura

-Lei non è nessuno per me- risponde calmo

-Come io non sono nessuna per te- esclamo alzo un sopracciglio e marcando le ultime parole

-Tu sei speciale invece- dice sensuale

-Non è vero, io per te sono una delle tante- abbasso lo sguardo ma lui me lo rialza.

Si avvicina al mio orecchio e sento il suo respiro caldo sul collo

-Scusa, non volevo dire quelle cose- si scusa

Quelle parole sembrano sincere ma mi da la conferma quando mi guarda negli occhi. I suoi non sono scuri ma di un verde chiaro quasi lucente e quasi brillanti

-Perché le hai dette?- esclamo in un sussurro

-Ero arrabbiato. Tu sei mia e nessun altro doveva toccare le tue labbra, neanche Liam, anzi soprattutto lui-

-Non sono un oggetto. Io ho un cuore e dei sentimenti-

-Lo so. Ed è per questo ci tengo troppo a te per lasciarti andare- mi da un bacio sulla guancia

-Non me l'hai mai dimostrato-

-Lo sto facendo ora- si giustifica

-Non c'entra-

-Non parlerò e non mi vedrò mai più con Taylor o nessun altra ragazza. Ma tu non devi più uscire con Liam e lui non dovrà più neanche sfiorare le tue labbra- esordisce

-Liam è un mio amico e gli voglio bene- mi guarda dritto negli occhi

-Nulla di più- lo guardo interrogativo

-Tu sarai la sola per me e io sarò il solo per te- lo guardo per pensare bene alle sue parole

Non so cosa rispondergli, se fidarmi o meno. Bussano alla porta

-Ragazzi sono passate due ore, avete finito di studiare?- domanda mia madre dall'altro lato della porta

Harry si allontana e si siede mentre io apro la porta

-Si mamma è solo che Harry non riesce a fare matematica- lo guardo mentre lui si avvicina

-Va bene ma ora prendetevi una pausa ho preparato la merenda. Io esco un attimo a fare la spesa- annuisco e mia madre scompare dalle scale

-Pensaci bene- dice Harry al mio orecchio per poi allontanarsi e scomparire come mia madre per le scale.

Sospiro appoggiandomi allo stipite della porta

-Tutto bene?- mi chiede mio fratello

Ero così immersa nei miei pensieri che non mi ero accorta dalla sua presenza, mi giro e lo fisso

-Ho sempre odiato prendere decisioni- ammetto

lui mi sorride -Prendere decisioni fa parte del percorso di crescita- dice saggio

-Questa l'hai presa da un film- affermo e mi scappa una risata

-Come fai a saperlo?- mi guarda sgranando gli occhi

-C'ero anch'io quando l'abbiamo visto- scoppiamo a ridere entrambi

Si allontana per entrare in camera sua

-Louis te la farò pagare comunque- sorrido maligna

-Perdonami- tenta

-No-

-Pietà!- ritenta

-Non se ne parla- annuisce quasi spaventato e apre la porta ma si blocca

-Non mi ucciderai nel sonno vero?- mi guarda preoccupato

scoppio a ridere

-No Lou, non potrei mai ucciderti. Non voglio un morto sulla coscienza- mi allontano entrando in camera mia

Prendo il mio telefono e chiamo Eleonor, ho davvero bisogno di parlare e lei è la persona giusta

-Pronto?- risponde

-El sono Mary-

-Dimmi-

-Sei libera?- domando

-Si-

-Puoi venire a casa mia? Ho davvero bisogno di parlare- mi siedo sul letto

-Certo sono li tra cinque minuti-

-Ok, ciao- chiudo la chiamata

POV LOUIS

Scendo in cucina dove si trovano Harry e Zayn, aspetto che mia madre se ne vada per parlargli. Non aspetto molto che mia madre esce di casa ma prima ci raccomanda di stare attenti a Mary e alla casa anche se è Mary che si occupa di noi. Mi guardo in torno per assicurarmi che non ci sia Mary nei paraggi

-Allora com'è andata?- gli chiedo curioso

-Benissimo- sorride

-Le ho chiesto scusa e gli ho detto che non parlerò più con Taylor se lei starà con me- continua

-Cosa ti ha risposto?- domanda infastidito Zayn

-Non mi ha risposto, ci hanno interrotto ma le ho detto di pensarci- conclude

-Perfetto ma Harry sta attento a ciò che fai- lo avverto

-Non preoccuparti tengo a Mary tanto quanto voi- mi mette una mano sulla spalla per rassicurarmi

-Avevo sbagliato sul tuo conto- mi scuso

-Non preoccuparti lo fanno tutti- conclude uscendo dalla cucina

POV MARY

Non aspetto molto che la campanello della porta suona ma rimango seduta tanto andranno i ragazzi ad aprire la porta. Non è che non voglio aprire alla mia migliore amica e che sono ancora confusa di quello che è successo prima con Harry, non penso che le mie gambe potranno reggere. La sua vicinanza mi ha mandato in tilt il cervello. Bussano alla porta della camera

-Avanti- la porta si apre e compare la mia amica sorridente

-Ciao Mary- mi da un bacio sulla guancia che io ricambio

-Che è successo?- si siede accanto a me sul letto.

Apro la bocca per dire qualcosa ma non so da dove devo incominciare e così non esce nessun suono

-Mary tutto bene?- mi mette una mano sulla spalla

-Non ci crederai mai- le dico prima di iniziare a raccontarle tutto quello che è successo poco prima con Harry.

Lei per tutto il discorso non dice niente, sta li ferma ad ascoltare attentamente ciò che dico come se non si volesse perdere neanche un dettaglio

-Com'è romantico!- esclama entusiasta quando finisco di raccontarle tutto

-Cosa c'è di romantico?- domando retorica

-Tutto, cioè lui ti ha promesso che non uscirà con nessuna ragazza solo per te. Se Louis me lo dicesse a me io morirei sul colpo- alzo un sopracciglio

-Tu non eri quella che si era dimenticata di mio fratello?-

-Ci sto lavorando- alza le mani in segno di difesa

-Comunque che pensi di rispondergli?- continua

Sospiro -Io provo qualcosa per lui ma mi ha fatto male molte volte e chi mi dice che non lo farà anche questa volta- mi guarda dispiaciuta

-Quindi è un no?- scuoto la testa

-Non gli dirò no ma nemmeno si- mi guarda non capendo

-Deve faticare per avermi, deve conquistarmi. Deve dimostrarmi che per lui non sono solo un gioco o un passatempo, deve dimostrare che ci tiene a me e che è capace di sopportare di tutto per avermi- sorrido e Eleonor con me

-Così sembra quasi maligno- esclama Eleonor

-No, è solo giusto. Io ho bisogno di sapere cosa prova per me e questo sarà solo il modo di saperlo- termino fiera

-Come la metti con Liam?- mi rammenta

-Gli parlerò e spero che capirà- ci lanciamo un'occhiata complice come se ci siamo comunicate tutto.

 

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Capitolo 28
*** "Mi vuoi? Dimostramelo! " ***


 CAPITOLO VENTISEI: "Mi vuoi? Dimostramelo!"


Tra l’innamorarsi e l’amare c’è molta differenza.
Quando una persona si innamora non lo fa apposta: succede.
Ma per amarsi bisogna sudare… soffrire… ridere… stare svegli… donarsi…
L'amore non succede. L’amore si fa…


 
POV MARY
 
Scendo le scale e trovo Zayn sul divano mentre guarda la televisione. Fino a qui nulla di male o strano, a parte il fatto che la televisione è spenta ma lui sembra non se ne sia accorto
 
-Zayn se non te ne sei accorto la televisione è spenta- gli faccio notare
 
-Se cerchi Harry è in cucina- alzo un sopracciglio
 
-Che centra ora Harry?- domando stranita
 
Gira la testa e mi guarda confuso
 
-Non mi hai chiesto dov'era?- domanda retorico
 
-No io ti ho detto solo che la televisione è spenta- annuisce disorientato
 
-Stai bene Zayn?- mi siedo accanto a lui mettendogli una mano sulla spalla
 
-Si- non mi guarda negli occhi
 
-Sicuro?- annuisce
 
-Centra qualcosa Perrie?- lui scuote la testa
 
Ma poi lo costringo a guardarmi negli occhi e gli faccio una faccia da cucciolo per farmi raccontare tutto e lui cede
 
-Si lei- sbuffa
 
-Cos'è successo?- mi metto comoda sul divano aspettando che lui parli
 
-Mi ha respinto, nessuna ragazza mi ha mai respinto. Mi vengono sempre dietro e lei cosa fa? Mi respinge- si aggiusta il ciuffo nervoso
 
-C'è sempre una prima volta- alzo le spalle e lui mi guarda male
 
-Mi vuoi raccontare che gli hai detto?- continuo
 
-In poche parole questa mattina l'ho vista davanti al suo armadietto e mi sono avvicinato. Lei come mi ha visto ha cercato di andarsene ma io l'ho bloccata con una scusa poi le ho chiesto di uscire con me una sera di queste ma mi ha risposto di no, poi si è allontanata e mi ha lasciato li come un pesce lesso- io trattengo una risata
 
-Forse per sbaglio ha frainteso qualcosa- gli dico ovvia dopo essermi ripresa
 
Lui mi guarda interrogativo
 
-Tutta la scuola parla come se tu fossi un play boy- gli rammento
 
-Vero- esclama come se avesse scoperto l'America
 
Alzo gli occhi al cielo
 
-Devo parlarle- continua
 
-No, devo farlo io. Lei ora è una mia amica- lo contraddico
 
-Ok ma devi muoverti- mi dice quasi preoccupato
 
-Ma mi devi spiegare qualcosa-
 
-Cosa?-
 
-Perché ti interessa tanto? Non è che mi da fastidio ma non ti ho mai visto in questo stato- lo guardo cercando di capire le sue emozioni
 
-Non lo so, mi è venuto spontaneo chiederle di uscire- alza le spalle
 
-Non è che ti piace?- cerco di estorcegli più informazioni possibili
 
-Forse si o forse no- fa il vago
 
-Ok, non voglio insistere- mi arrendo
 
Vediamo Louis scendere dalle scale con la giacca per uscire e un sorriso stampato sulla faccia
 
-Dove vai?- gli chiedo
 
-Bhé diciamo che ho un appuntamento con una ragazza- sorride
 
Mi da un bacio nei capelli ed esce di casa
 
-Mi ha preso per una stupida vero?- mi volto verso Zayn
 
-Molto probabilmente- mi sorride
 
Si alza
 
-Vado anch'io a farmi un giro, ho bisogno di prendere un po' d'aria- mi da un bacio sulla guancia e anche lui esce di casa.
 
Non ho niente da fare, mio padre è uscito per lavoro, mia madre è andata da una sua amica e non tornerà prima di cena e Louis e Zayn sono usciti. Domani è sabato e quindi niente scuola e quindi non ho niente da fare visto che non danno mai compiti per il fine settimana. Bene in casa rimaniamo solo io e.... Harry.
 
Oh No! Non voglio rimanere in casa da sola con lui. Sicuramente vorrà sapere cosa ho deciso. È da questa mattina che lo evito ( sta diventando un'abitudine ) e ora tutto il mio piano per evitarlo è andato in fumo. Entro subito nel panico e penso a cosa fare. Ho deciso mi chiudo in camera mia, li non potrà entrare. Con molto silenzio mi avvicino alle scale ma...
 
-Dove credi di andare?- mi ferma Harry
 
Non posso vederlo ma so già che ha un sorriso malizioso stampato sulle labbra.
 
Sospiro -Vado in camera mia a....- forza Mary pensa a qualcosa -...A fare i compiti- che cavolata
 
Mi giro
 
-Domani è sabato- si avvicina mentre io faccio un passo indietro fino a scontrare il muro.
 
Ora sono veramente in trappola da tutti i punti di vista e posso dire di essere veramente fregata
 
-Devo anticiparmi qualcosa- mi guarda con il suo solito sorriso malizioso
 
-Potrai farli dopo, ora dobbiamo fare altro- si avvicina ancora di più finché non mi raggiunge a pochi centimetri dal mio corpo
 
Mi prende per i fianchi con una mano (cosa che adoro) e con l'altra sposta i miei capelli lunghi capelli dal collo e li posiziona da un lato. Posa le sue labbra carnose e calde sul mio collo e mi lascia piccoli baci mentre io inizio a respirare a fatica, sembra una cosa stupida ma riesce a mandarmi in tilt con solo dei piccoli baci, chiudo gli occhi come per godermi il momento
 
-B-basta Harry- metto una mano sul suo petto e cerco di allontanarlo ma lui è più forte di me e non si sposta neanche di un millimetro
 
-Che c'è? Non ti piace?- scherza
 
Ma che domande! Certo che mi piac...Basta Mary!
 
-Harry! Basta Harry- dico questa volta con voce decisa allontanandolo con più forza dal mio collo
 
Lui si allontana in modo tale da guardarmi, è quasi sorpreso ma poi accenna un sorriso tra il divertito e il malizioso
 
-Hai tirato fuori le unghie Tomlinson! Così si che mi piace!- smorza la tensione
 
Si avvicina ma io lo respingo di nuovo. Non dico o faccio nulla rimango li a fissarlo negli occhi come se questa volta sono io che cerco di ipnotizzare lui, Harry sbuffa
 
-Ci hai pensato?- faccio un mezzo sorriso
 
-Si- sorride
 
-Ma non sarà così facile- lo avverto
 
-Che vuol dire?-
 
-Ci tieni veramente a me come dici?-
 
Da dove è uscita questa sicurezza Mary??? non sono nemmeno arrossita- Penso
 
-Si- dice sicuro
 
-Bhé devi dimostrarmelo- non mi riconosco più
 
-Ti dovrei corteggiare?- alza un sopracciglio scettico
 
-Chiamalo come vuoi- che fine ha fatto la vecchia Mary!
 
-Ok- mi dice sorridendo
 
-Ma niente Liam e niente Taylor- continua
 
-Liam sarà sempre mio amico- annuisce
 
-Ma non uscirai mai da sola con lui, almeno no senza di me- sorrido
 
-Penso che si possa fare-
 
Mi dispiace per Liam ma questa storia si fa interessante e poi io non l'ho mai illuso gli ho detto sin dall'inizio come stavano le cose. Mi avvicino al suo orecchio
 
-Sappi che non sarà facile- gli dico piano
 
-Mi piacciono le sfide- esclama con voce sensuale
 
Sorrido senza farmi vedere da lui
 
-Allora che la sfida abbia inizio- termino lasciandogli un leggero bacio sulla guancia per poi andarmene.
 

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Capitolo 29
*** cambiato ***


CAPITOLO VENTISETTE: "E' Cambiato"
 
“Niente. Era solo
che volevo stare vicino a te"

Dopo quella piccola e quasi divertente, chiacchierata con Harry salgo in camera mia e chiamo Eleonor
-Pronto?- risponde
-Non puoi immaginare che è successo- esclamo felicissima
-Hai parlato con Harry?- mi chiede con lo stesso tono di voce
-Si ma non ti voglio dire nulla per telefono!- scoppia a ridere
-Certo, ci vediamo tra mezzora al bar vicino alla scuola?- guardo l'orario e sono le cinque e mezza
-Ok a dopo-
-Ciao-
Inizio a prepararmi e in venti minuti sono pronta. Scendo le scale e trovo Harry con il libro di storia in mano sul divano
-Harry Styles che studia da solo? Wow!- scherzo
Lui si gira sorridendo ma appena vede che sono vestita per uscire diventa subito serio e i suoi occhi sono diventati scuri
-Dove vai?- si alza
-Esco..- non mi lascia finire
-Con Liam?- domanda duro
io scuoto la testa -Con Eleonor- mi guarda bene
annuisce -Ok- inizio seriamente a pensare che soffra di qualche disturbo bipolare
-Allora io esco- mi avvicino alla porta
-Non mi saluti- mi giro verso di lui
-Ciao Harry ci vediamo dopo- sorrido
Lui in uno scatto si avvicina e mi blocca contro la porta ma con molta delicatezza per non farmi male
-Non mi basta- sorride malizioso
Sorrido e gli do lentamente un bacio sulla guancia
-Per ora dovrai accontentarti- trattengono una risata
-Meglio di niente- mi da un bacio all'angolo della bocca e si allontana
Apro la porta ed esco per raggiungere il bar. Quel ragazzo penso che mi farà impazzire, forse ci è già riuscito.
*****
Io e Eleonor siamo sedute in una zona riservata del bar e dopo aver ordinato la cameriera ci lascia sole
-Non posso crederci!- mi dice sgranando gli occhi
-Da dove ti è uscita tutta quella spavalderia?- continua
-Non lo so- confesso
-E' l'effetto che ti fa lui secondo me-
iniziamo a bere il nostro frullato e mentre io bevo il mio non posso non notare i vestiti di El. Non è che ci sia qualcosa di male ma lei ha messo un maglione enorme e in lana, si qui fa freddo ma no fino a questo punto. Poi lei è Eleonor quella ce si veste con le magliette a maniche corte anche a dicembre
-Perché ti sei messa questo maglione?- lei si guarda
-Che c'è non ti piace?-
-No, è che....è enorme- lei sbuffa
-Lo so ma Jack è troppo geloso, non vuole che nessuno guardi il mio corpo-
-Non credi che questo Jack sia diventato un po'...possessivo?- dico piano
Lei cerca di evitare il mio sguardo ma io la conosco troppo bene, le suona il telefono e io so già chi è, lei prende il telefono e mi guarda
-Vai, io devo tornare a casa- mi alzo e dopo aver pagato la mia parte esco senza aspettarla
Mi arriva un messaggio mente percorro la strada di casa, prendo il telefono e il numero è di Harry
“Quando torni? Harry XX”  sorrido
“Sto tornando, non preoccuparti!!! Mary XX” la risposta non tarda ad arrivare
“Ho voglia di passare un po' di tempo con te :) Harry XX”
Mi sono sciolta dopo queste parole
“Ho detto che dobbiamo mantenere le distanze, almeno per adesso! Mary XX”
“Ok, ho voglia di passare un po' di tempo con te da amici! :) Harry XX” sorrido
Alzo lo sguardo e mi accorgo di essere arrivata fuori da casa mia
“Sei a casa? Mary XX”
“No, sono dietro di te!” mi giro e lo trovo dietro di me tutto sorridente
-Dov'eri andato?- domando e lui si avvicina
-Tua madre mi ha chiesto di andare a prendere alcune cose dal supermercato- infatti mi accorgo che ha delle buste in mano
-Bene! Entriamo?- lui annuisce e apre la porta con le chiavi sicuramente date dai miei genitori
Entriamo e accanto alla porta ci sono delle valigie
-Di chi sono queste?- mi volto verso Harry che alza le spalle
-Non c'erano quando me ne sono andato-
-Mamma?- grido per farmi sentire
La vedo scendere dalle scale in tutta fretta
-Mary eccoti finalmente. Io e tuo padre dobbiamo parlare con tutti voi, chiama tuo fratello e Zayn e digli di venire subito- annuisco e mi dirigo in camera mia per poter chiamare.
Mi siedo alla punta del letto e vado nella rubrica. La porta di camera mia si apre ed entra Harry che in tutta tranquillità chiude la porta e si sdraia sul mio letto come se io non esistessi
-Si usa bussare- gli ricordo
Lui all'ora sembra notarmi
-Ormai sono dentro- alza le spalle
Faccio finta di niente e chiamo prima Zayn
-Metti in viva-voce- mi dice
-Perché?- alzo un sopracciglio
-Così-
-Pronto?- risponde
-Zayn puoi venire a casa?- domando
-Certo, ci sono problemi con Harry?- il diretto interessato mi guarda
-No, tutto a posto- grida lui
-E' li con te?- mi chiede Zayn sorpreso
-Si, mamma e papà vogliono parlarci-
-Ok, vengo subito- ci salutiamo e chiudo la chiamata
-Era il caso di gridare?- lui annuisce divertito
Guardo il telefono indecisa se chiamare o meno Lou
-Che fai non chiami tuo fratello?- mi chiede
-E che... Lascia perdere!- scuoto la testa dispiaciuta
-Ehi vieni qui- mi tende la mano
-Harry è meglio di no- mi allontano
-Non ti faccio niente, voglio solo abbracciarti- lo guardo bene
-So che hai bisogno di un abbraccio-
Allarga le braccia e mi ci fiondo. Lui mi stringe. Non è un abbraccio semplice. Sento il mio cuore battere forte come se potesse uscirmi dal petto. Mi sento protetta tra le sue braccia possenti e posso sentire il suo buon odore
-Cosa c'è che non va?- sussurra
Sciolgo l'abbraccio
-Mio fratello è da una sua “amica”- faccio le virgolette e lui capisce cosa voglio dire
-Vuoi che lo chiamo io?- annuisco.
Prende il suo telefono e comporre il numero
-Metti in viva-voce- gli dico
-Sicura?- annuisco.
Dopo alcuni squilli Lou risponde
-Pronto?- risponde con voce assonnata
-Sono Harry-
-Che vuoi?- sbadiglia e si sente una voce femminile che gli dice di tornare a dormire
Harry mi guarda e io delusa da mio fratello mi alzo e me ne vado dalla stanza.
POV HARRY
-Pronto?- risponde Louis con voce assonnata
-Sono Harry- gli dico
-Che vuoi?- sbadiglia e si sente una voce femminile che gli dice di tornare a dormire, d'istinto guardo Mary.
Ha un viso deluso. Si alza e se ne va dalla stanza senza darmi il tempo di fermarla. Louis sente il rumore della porta
-Che succede?-
-Succede che sei uno stronzo- chiudo la chiamata
Esco dalla stanza e incontro la signora Tomlinson
-Harry tutto bene? Perché eri nella camera di Mary?-
-Dovevo chiederle una cosa. Sai dov'è?-
-Si è entrata in camera di Louis, si sarà dimenticata qualcosa li dentro- annuisco e la raggiungo mentre lei scende le scale con delle scatole in mano.
Apro piano la porta e la trovo seduta sul letto del fratello con in mano una foto che li ritrae insieme, richiudo la porta e la raggiungo. Lei mi guarda sorpresa
-Perché mi ha seguito?- mi siedo accanto a lei sul letto
-Bhé io ci tengo a te e non mi andava di vederti triste- le sorrido
-Non sono triste, sono solo delusa-
L'abbraccio di colpo perché so' che a lei piace stare tra le mie braccia e anche io adoro sentire il suo profumo addosso
-Mary, Harry scendete sono arrivati gli altri-
Sciolgo l'abbraccio e ci alziamo
POV MARY
Scendo le scale con Harry. Arriviamo nel salone e troviamo Zayn e Lou seduti sul divano piccolo. Quando ci vedono Louis mi sorride e io di tutta risposta stringo la mano di Harry per darmi forza, lo sguardo di Lou va alle nostre mani unite e pare triste ma non m'importa questa volta l'ha fatta grossa e sono veramente stanca. Harry si siede sul secondo divano più grande
-Mary perché non ti siedi in braccio a me?- cerca di recuperare Louis ma io lo ignoro e mi siedo accanto a Harry
I nostri genitori escono dalla cucina e mio padre si siede sulla poltrona mentre mia madre resta in piedi
-Allora ragazzi- cerca di iniziare mia madre
-Abbiamo entrambi ricevuto una promozione e per un periodo dobbiamo andare a Londra e voi dovrete rimanere qui- taglia corto mio padre, non è mai stato un uomo di molte parole.
Rimaniamo tutti stupiti -Quando partite?- domanda Zayn
-Domani mattina presto- dice mia madre
-Quando starete via?- domando io
-Circa un anno, ma ritorneremo nel periodo festivi e qualche volta potete venire voi a trovarci-
-Louis, Zayn Harry dovete tenere d'occhio Mary, mi fido di voi e Mary farai la stessa cosa con loro. Non preoccupatevi ogni mese vi faremo arrivare soldi e tutto quello che vi serve- conclude mio padre.
Perfetto un anno con tre ragazzi in casa, il sogno di ogni ragazza!
 

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Capitolo 30
*** Bed ***


CAPITOLO VENTOTTO: Bed

 

POV MARY

Sono le cinque di mattina e i miei genitori sono partiti circa un'ora fa', li abbiamo accompagnati all'aeroporto e dopo un'ora di “ci mancherete”, “fate i bravi”, “non combinate e non finite nei guai” e “non organizzate feste” (da parte di mio padre quest'ultima) sono partiti. Siamo tornati a casa e visto che era prestissimo siamo tornati tutti a dormire, tutti tranne me visto che non riesco a prendere sonno. Non faccio altro che pensare a Lou e a quello che è successo. Fino a qualche anno fa' non era così, prima per lui era molto importante non approfittarsi di una ragazza ma il tempo l'ha cambiato. O meglio una ragazza l'ha cambiato. Ma io non mi ricordo molto di quella vicenda e Louis non ne ha mai voluto parlare, almeno con me. Anche se credo che Zayn lo sappia perché quando è successo gli ho sentiti parlare. So' solo che si era innamorato molto di una ragazza e aveva deciso di confessargli i suoi sentimenti, ma poi non so' cosa sia successo. Molto probabilmente lei non ricambiava e Louis l'ha presa male. In quel periodo non parlava neanche con me e poi abbiamo ripreso i rapporti. Io sono stata male perché lui è mio fratello e vederlo distante e soprattutto che provava dolore faceva stare male anche me. Non posso credere cosa sia diventato. Poi penso a Harry. In poco tempo è diventato per me indispensabile, peggio dell'ossigeno... mi ha fatto sorridere, mi ha abbracciato quando ne avevo bisogno e mi ha seguita. Mi ha stretto tra le sue braccia e mi ha fatto sentire bene. Non pensavo che mi seguisse, mi ha davvero sorpreso. Forse ci tiene veramente a me. Sbuffo sonoramente e mi alzo dal letto, vado alla finestra e apro le tende per far entrare la luce. Guardo l'ora e sono le cinque di mattina ma non ho intenzione di tornare a dormire. So' che Louis potrà raggiungermi per scusarsi ed esco dalla stanza. Non ce la faccio a parlargli, almeno non ora. Devo prima sbollire la rabbia e la delusione e non so' quanto tempo ci vorrà. In punta di piedi cerco di fare il minimo rumore possibile ed entro nella camera di Harry. Non lo guardo e chiudo direttamente la porta e mi giro per vedere il letto. Con mia grande sorpresa lo trovo sdraiato sul letto sveglio, a pancia in su' con le mani incrociate dietro la testa e con solo con un paio di boxer neri addosso e la lampada sul comodino accesa. Sposta lo sguardo su di me e non sembra per niente sorpreso

-Che ci fai qui?- mi domanda sorridente come se mi stesse aspettando

-Diciamo che non riuscivo a dormire e ho pensato di venire qui... ma se non ti sta' bene posso andarmene- mi volto di poco

-No no no- si affretta a dire e mi fa spazio sul letto

-Harry...ehm...- agito le mani

-che c'è?- divento rossa

-Sei solo in mutande- scoppia a ridere

-Non succederà niente, vieni... e poi tu hai una maglietta e pantaloncino e possiamo dire che anche tu sei mezza nuda- lo guardo imbarazzata diventando rossa in viso e mi stendo vicino a lui.

Con la sua mano fa girare il mio sguardo incatenandolo al suo. Avvicina le sue labbra e le poggia sulle mie. Mi chiede l'accesso che non gli nego. Il bacio diventa più passionale e si sposta su di me. Stringo i suoi capelli mentre lui si mantiene con i gomiti per non pesarmi. Sento la sua eccitazione contro la mia coscia e mi stacco da lui imbarazzata. Lui capisce e si toglie di dosso

-Scusa capita spesso di prima mattina- mi da' un ultimo bacio

Annuisco ancora rossa e rimaniamo un po in silenzio

Mi guarda negli occhi -Perché sei qui?-

-Sono ancora arrabbiata con Louis e conoscendolo dovrebbe venire in camera mia per scusarsi e non ho voglia di parlargli- abbasso lo sguardo

-Ho parlato con Louis ieri sera e non ha capito il motivo per cui sei arrabbiata- lo dice con disinvoltura e sposto lo sguardo su di lui

-Che gli hai detto?-

-Che è uno stupido e che deve parlare con te per risolvere tutto... io non voglio mettermi in mezzo, sono cose tra fratelli. Poi so' che per te è importante il rapporto che hai con lui e spetta a lui rimediare. Io non centro nulla- sorrido

-Grazie- gli do un bacio sulla guancia

-Di niente May- mi da' un bacio tra i capelli

-May?- accenna un sorriso

-Si d'ora in poi sarà il tuo soprannome ma solo io posso usarlo... ti piace?-

-Si, molto- mi alzo con il busto

-Hei, anch'io voglio darti un soprannome!- protesto e lui si mette a ridere

-Ok, ma nulla come piccolo o cose così- scoppio a ridere seguita da lui

-Non preoccuparti!- mi metto a pensare

-Hazza o Haz- lo guardo soddisfatta della mia scelta

-Ti piacciono?- mi ristendo vicino a lui, mi guarda bene con un'espressione indecifrabile

-Li hai scelti tu... quindi si- sorride

Con il suo braccio mi avvicina finché non ci troviamo a pochi centimetri di distanza

-Non approfittartene-

-Non è nelle mie intenzioni- fissa la mie labbra

-Perfetto- mi giro dandogli le spalle

Trattengo una risata mentre lo sento sorridere. Lui mi abbraccia e poggia la testa sulla mia spalla

-Sei così fredda!- mi stringe più forte a lui facendo combaciare perfettamente la mia schiena al suo petto

-Tu invece sei così caldo- mi accoccolo meglio tra le sue braccia.

Chiudo gli occhi per riprendere sonno

-Mary- mi sento chiamare in silenzio

-Zitto mi è tornato il sonno- lo sento sorridere e chiudo gli occhi.

Spegne la lampada e ci copre con il lenzuolo. Poco dopo torno a dormire seguita da lui.

POV LOUIS

Ho capito che Mary è arrabbiata con me. L'ho capito dalla sua espressione e me l'ha confermato anche Harry ieri sera. Ma non ho capito per quale motivo. Mi vesto velocemente con un pantalone della tuta grigio e una maglietta bianca, esco dalla mia stanza e la cerco in camera sua ma lei non c'è. Le tende sono aperte e il letto è disfatto. Esco dalla stanza e giro per tutta la casa ma non è da nessuna parte. Vado in camera di Zayn e non c'è neanche li, intanto decido anche di non svegliarlo altrimenti chiama la polizia anche se non credo che ci sia motivo. E non sto' scherzando! Ma dove diavolo è andata! Sono quasi le otto di mattina, dove può essere andata? Intanto suonano il campanello e vado ad aprire. Mi ritrovo un Liam tutto sorridente e ben vestito, sbianco di colpo

-Ciao amico- ci salutiamo

-Che ci fai qui?- lo faccio entrare

-Bhè... avevo voglia di vedere Mary-

Oh cavolo!

-Credo che ci sia un piccolo problema- mi gratto la testa in difficoltà

-Quale?- alza un sopracciglio

-Non la trovo!-

-Come non la trovi?- esclama incredulo

-Ho visto ovunque in casa tranne...- inizio tranquillo ma poi mi blocco pensando a quello che stavo per dire

guardo Liam -Tranne?-

-N-niente-

-Tranne?- ripete

-La camera di Harry- esclamo.

Mi pento di quello che ho detto in quel preciso istante. Vedo Liam sfrecciare per le scale e cerco di fermarlo ma senza risultati, apre la porta della stanza ed entrambi rimaniamo sorpresi dello spettacolo che ci si presenta davanti. Harry e Mary abbracciati mentre dormono e mezzi nudi.

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Capitolo 31
*** Lite In Camera ***



CAPITOLO VENTINOVE: Lite in Camera


La cosa più Brutta mentre piangi 
è capire che l'unica persona che può consolarti, 
è proprio quella per cui piangi”


POV MARY

Sento la porta aprirsi di scatto ma non può essere Harry che ancora mi tiene stretta a se

-Cazzo- gli sento pronunciare poco dopo

Lascia la sua presa sul mio corpo e sento il suo corpo alzarsi velocemente dal letto. Allora capisco che è una cosa seria ed apro gli occhi ancora disorientata e mezza addormentata. Mi trovo davanti le ultime persone al mondo che voglio trovarmi. Louis e Liam. Istintivamente mi copro tutta con la coperta leggera con la quale Harry ci aveva coperti prima che ci addormentassimo, anche se sono vestita, e mi alzo con il busto. Harry intanto si era alzato in piedi e si era messo un pantalone di tuta a caso addosso per non rimanere solo in boxer

-Che ci fate qui?- esclamo infastidita

-Si può sapere che è successo?- inizia Louis arrabbiato ignorando la mia domanda

Guardo Harry in segno di aiuto, lui mi guarda e mi sorride per tranquillizzarmi

-Stavamo parlando e poi ci siamo addormentati- dice tranquillo

Infatti entrambi dobbiamo essere tranquilli perché sappiamo che non è successo niente, ma i ragazzi sembrano non crederci. Louis mi guarda come per sapere se sta' dicendo la verità e io annuisco sincera. Lui sembra che si sia calmato e che mi abbia creduto, i suoi lineamenti si addolciscono e inizia a respirare regolarmente

-Si come no! Come ti sei permesso di approfittarti di Mary- inizia Liam

-Lei è così... piccola e innocente. Come hai potuto farlo?- continua gridando

Sgrano gli occhi per lo stupore per quello che ha detto, ma che diavolo gli è passato dalla mente

-E' venuta di sua spontanea volontà e non mi sono approfittato di nessuno- si difende Harry

Liam si avvicina pericolosamente ma non temo per Harry

-Ora te la faccio pagare- decido di intervenire prima che la cosa degeneri

-Fermi- scendo dal letto e mi metto tra di loro

-Che c'è? Lo difendi pure?- mi grida contro Liam

-Non è successo niente quante volte dobbiamo dirvelo?- lancio un'occhiata a Harry

Liam non mi crede e si incazza ancora di più infatti vedo i muscoli contrarsi e stringe forte i pugni facendo diventare le nocche bianche. Harry intanto rimane alle mie spalle continuando a guardare male Liam

-Che c'è hai paura che gli faccia male? Oppure che gli rovini il suo bel visino?- esclama retorico stringendo sempre più forte i pugni

-In realtà sono preoccupata del contrario- sussurro in silenzio a me stessa quando Harry mi scansa e lo prende per il colletto spingendolo contro il muro

-Sentimi bene amico, io non ho bisogno che nessuno mi difenda e poi sono affari miei e di Mary ciò che è successo prima in questa stanza... lei è una ragazza libera e tu non sei nessuno- ad ogni parola stringe sempre di più

-Harry per favore lascialo- mi metto le mani nei capelli.

Liam inizia a respirare a fatica a causa della presa forte e Harry la molla quando gli metto le mani sulle spalle per calmarlo. Ma non fa in tempo a rendersi conto di niente che si ritrova a terra con il labbro sanguinante. Rimango stupita dalla velocità in cui è avvenuto tutto. Mi rendo subito di cosa sia successo. Liam gli ha tirato un pugno sul viso. Harry si tocca il labbro sanguinante e si alza più incazzato di prima e da' un pugno sul naso a Liam, poi uno nello stomaco e ancora sul viso

-Harry basta- inizio a piangere

Liam reagisce e gli tira un pugno

Iniziano a lottare -Louis fa' qualcosa- gli grido

Louis che fino ad un attimo fa' sembrava un manichino si precipita per salvare la situazione. Anche Zayn entra nella stanza sicuramente si sarà risvegliato per il trambusto e senza avere o cercare spiegazioni cerca di fermarli. Louis prende Harry e Zayn prende Liam ma nessuno dei due sembra vogliano smettere di dimenarsi e Lou e Zayn continuano a dirgli di fermarsi e tentano di stringere la presa ancora di più

-Basta- grido esausta da quella visione

Ormai il mio viso è tutto bagnato, gli occhi gonfi e sicuramente rossi, le labbra secche e i capelli in disordine. Tutto sembra fermarsi alle mie parole e solo allora mi accorgo delle condizioni di tutti. Liam è quello messo peggio. Ha un labbro e il naso sanguinanti e un occhio gonfio e sicuramente anche dei dolori all'addome per i pugni di Harry mentre lui ha un labbro rotto e sanguinante e le nocche dei pugni rotti per i pugni che ha dato. Tutti mi fissano ma nessuno ha il coraggio di fare niente. Zayn è l'unico estraneo alla situazione e non può fare niente ovviamente. Liam abbassa lo sguardo ritenendosi uno dei responsabili e lo è. Louis si sente in parte colpevole e non ha il coraggio di fare nulla. Harry è l'unico che trova il coraggio. Si libera dalla stretta di Louis e viene nella mia direzione. All'inizio è titubante, come se non sapesse cosa fare o per paura di essere respinto. Arriva a pochi centimetri da me. Non mi dice niente. Con la sua grande mano mi asciuga le lacrime e fa' l'unica cosa che in quel momento è la più sensata e giusta. Mi stringe forte contro il suo petto. Mi stringo a lui continuando a singhiozzare

-Shh calmati- mi da' un bacio tra i capelli.

Invece di calmarmi continuo a piangere sempre più forte bagnandoli tutto il petto ma a lui sembra non importargli, continua ad accarezzarmi i capelli...


POV LOUIS

Mary continua a piangere contro il petto di Harry che la tiene stretta a se per tranquillizzarla. Fino a poco tempo fa' ero io quello che la stringeva e la faceva sentire al sicuro. Faccio segno a Zayn di portare via Liam e lui annuisce. Usciamo dalla stanza e chiudo la porta dietro di me. Parlerò dopo con Mary, so' che è in mani sicure ora. Anche se mi costa molto ammetterlo, ora lei ha bisogno solo di lui. Zayn lascia Liam sul divano

-Mi potete spiegare che cosa è successo?- esclama infastidito Zayn

Lui infatti si è svegliato per il trambusto ed è entrato in camera di Mary, e senza fare domande si è precipitato ad aiutarmi a dividere quei due. Liam si rialza e se ne va uscendo dalla porta d'ingresso senza darci il tempo di controbattere o di fermarlo. Dopo che se ne va spiego tutto a Zayn che per qualche strano motivo non rimane sorpreso di quello che è successo. Anzi mi dice -Io lo sapevo- e poi è salito in camera sua lasciandomi la solo a riflettere su quelle parole.


POV HARRY

Cerco di far tranquillizzare Mary ma senza risultati. La faccio sedere sul letto e le lacrime continuano a bagnarle il suo bellissimo viso

-Mary per favore calmati non ce la faccio a vederti così- mi inginocchio alla sua altezza.

Mi guarda con i suoi splendidi occhi color giacchio. La stringo a me e poco dopo termina definitivamente di piangere. La guardo e gli asciugo le ultime lacrime che cadono sul viso. Lei posa le sue mani sulle mie e le abbassa per guardarle e controlla la ferite

-Non è niente- tento di non farla preoccupare

-Vieni- si alza

Non controbatto. Mi porta nel bagno e mi fa sedere alla punta della vasca. Si lava prima il viso per eliminare tutte le lacrime e poi si avvicina a me con il disinfettante. Inizia a curarmi le ferite

-Questa è la seconda volta- le ricordo appoggiando la testa al muro dietro la vasca

-Si anche se la prima volta hai avuto la peggio- sospira

-Non volevo picchiarlo, mi dispiace- accarezzo il suo viso

-Non preoccuparti, è stato lui a incominciare. Ti ha dato un pugno e tu hai risposto...- dice piano

Passa a disinfettare il labbro

-Ti sei spaventata?- strizzo gli occhi quando tocca il labbro con l'ovatta

-Sta' fermo!- continua a tamponare

Sospira -Non ho avuto paura di te, se è questo che intendi- mi guarda

-Ho avuto paura che... che ti facessi male-

E' davvero dolce. Si alza per riporre il disinfettante dopo che ha finito. Mi alzo e l'abbraccio da dietro

-Non devi avere paura che io mi faccia male, so' badare a me stesso- le do un bacio sulla guancia

Si gira e annuisce piano abbassando lo sguardo. Con due dita gli alzo il mento e faccio in modo che le nostre labbra si incontrino. Sento un bruciore sul labbro inferiore dovuto al taglio ma non gli do' importanza. Morivo dalla voglia di baciare quelle labbra così perfette e soffici, non potevo più aspettare. Gli chiedo l'accesso e lei non me lo nega. La prendo per i fianchi e l'avvicino sempre di più mentre lei mette una mano sul mio petto e l'altra sul mio collo e con le dita gioca con dei ricci. Ci baciamo per un tempo indefinito. Ci stacchiamo per bisogno d'aria ma continuo a tenerla stretta a me

-Ti sei fatto male?- domanda premurosa con il respiro affannato

-Un po', ma nulla in confronto al piacere di toccare le tue labbra- lei diventa subito rossa

Ridacchio per il suo colorito -Sai che sei molto carina anche così- ci scherzo su'

-Ah. Ah. Ah molto divertente- mi da' un pugno scherzoso sul petto

-Violenta la ragazza- dico vicinissimo alle sue labbra

-Mi piace- esclamo questa volta un po' più serio e mi fiondo sulle sue labbra.

Ormai per me sono diventate come l'ossigeno. Sono indispensabili. Lei è indispensabile.

 

Angolo Autrice

Mi dispiace di non aver avuto recensioni al capitolo precedente... ma ho deciso comunque di pubblicare. un bacio; Mary

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Capitolo 32
*** Le Cose A Proprio Posto ***


CAPITOLO TRENTA: Le cose a proprio posto

 

Mi sveglio con un'enorme sorriso sulle mie labbra e con la luce che mi illumina il viso. Inizio la mia routine prima di andare a scuola. Mi faccio una doccia, mi asciugo i capelli, mi vesto con un semplice jeans chiaro, una felpa di mio fratello rossa della Nike (che gli va piccola) e converse nere. Faccio colazione velocemente perché voglio arrivare presto a scuola. Decido di non aspettare i ragazzi oggi, tanto sanno la strada. Prendo un biglietto e scrivo

“Sono uscita presto per andare a scuola... devo sistemare delle cose! Ci vediamo li'. MaryXX”

così almeno non li faccio preoccupare. Prendo lo zaino e poi esco di casa. Quando arrivo all'edificio non c'è nessuno, a parte qualche secchione su qualche panchina o negli spalti del campo sportivo a ripetere qualche lezione, altri saranno nella libreria o dentro già nelle classi. Non sono mai voluta arrivare prima perché non ho niente da fare e preferisco passare del tempo con i ragazzi prima di seguire le lezioni piuttosto di ripetere. Sono arrivata prima solo perché so' che Liam è uno dei primi ad arrivare. No perché sia un secchione ma la madre lo chiama di prima mattina quando va al lavoro e invece di stare a casa viene a scuola e aspetta finché non arrivano gli altri. Cerco per tutto l'edificio ma sembra che non ci sia, entro anche in qualche classe e chiedo se c'è qualcuno se l'ha visto ma niente. Cammino per i corridoi e lo vedo in lontananza davanti al suo armadietto mentre lo apre. Mi avvicino lentamente a lui nervosa e imbarazzata

-Ciao- gli dico timidamente

-Che vuoi?- domanda freddo

Il suo volto ha dei lividi che sembrano siano stati nascosti con del fondotinta, ma sono comunque evidenti, almeno io che so' dove guardare li vedo. Sospiro

-Sono qui per scusarmi- abbasso la testa

-Fiato sprecato- chiude l'armadietto facendo rumore e si allontana

-Avanti Liam, almeno ascoltami- lo fermo

-Ascoltiamo le tue bugie- dice duro

-Bugie?- m'incazzo più di lui

-Io ti ho sempre detto che non provavo lo stesso per te e tu hai sempre voluto insistere. Anche quando mi hai baciato io te l'ho detto e tu mi hai risposto che ti andava tutto bene. Io non ti ho mai illuso quindi qui la bugiarda non sono io- inizio gridando

Per fortuna non c'è nessuno nel corridoio

-Volevo solo chiederti scusa perché avrei dovuto dirti subito che provo qualcosa per Harry e volevo chiederti scusa anche per quello che è successo ieri e che ha fatto Harry... lui è troppo orgoglioso e non lo farà mai- termino

Questa volta è lui ad abbassare la testa

-Mi dispiace, è che...- sbuffa

-E' stata anche colpa mia e lo so, sono io che dovrei chiederti scusa- continua guardandomi

-Non importa... Amici?- gli chiedo quasi supplichevole

-Amici- mi sorride e poi ci abbracciamo

-C'è la ragazza giusta per te da qualche parte, devi solo aspettare- gli sussurro dolce

Ci stacchiamo da quell'abbraccio e gli sorrido

-Ora vado in giro a fare altre scuse a chiarire delle faccende- mi guarda strano

-Perrie- menziono

-Si ho visto una certa sintonia tra lei e Zayn- alzo le spalle

-Sono d'accordo- annuisce

-Parlerai anche con Eleonor?- continua sospiro più volte

-Devo farlo, tu non l'hai vista. Ci vediamo sempre meno, non parla quasi mai. Si veste con vestiti larghi per non farlo arrabbiare e credo che ci sia di più- scende una lacrima

Liam mi abbraccia e io cerco di reprimere le lacrime

-Shh, calma... pensi che la picchi?- sospiro

-Spero di no- mi stacco dall'abbraccio e mi asciugo le lacrime

-Ora è meglio che vado, voglio parlare con Perrie prima che inizino le lezioni e arrivino gli altri- annuisce

-Ok, a dopo- arrivo all'entrata dell'edificio.

La cerco con lo sguardo e la trovo seduta su una panchina nel giardino della scuola mentre legge qualcosa. Mi avvicino a passo spedito e mi siedo accanto a lei con disinvoltura. Sposta lo sguardo dal suo libro e lo rivolge a me, sgrana gli occhi

-Ciao Perrie è da tanto che non ci vediamo- dico normale e lei mi guarda strana, boccheggia per un pò

-Ciao Mary... perché mi parli?- questa volta sono io a guardarla in modo strano

-Perché non dovrei?- esclamo non capendo

-Ti ho detto che mi piace il tuo ragazzo, lui mi ha chiesto d'uscire e io gli ho tirato uno schiaffo che gli ha lasciato il segno- esclama tutto d'un fiato

Io la guardo bene e scoppio a ridere sotto il suo sguardo incredulo e confuso

-Se vuoi puoi tenertelo- le dico sorridendo

-Come?- domanda con voce acuta

-Io e Zayn siamo cugini di primo grado- dico in silenzio

-Come?- grida alzandosi dalla panchina e facendo cadere il libro che era sulle sue gambe, la faccio stare zitta e la risiedo sulla panchina

-Si, le nostre mamme sono sorelle- le dico

-Non vi assomigliate affatto- nota

-Si lo so... mio zio è di origini pakistane e ha preso tutto da lui- concordo ridendo

-Ma siamo molto uniti-

-Scusa... ho frainteso tutto- si copre il viso con le mani

Sentiamo la campanella suonare e ci alziamo

-Puoi stare tranquilla- ci incamminiamo per i corridoi

-Penso che ora potrai accettare la sua proposta di uscire- sorrido

lei diventa rossa in viso

-Ora vado, ci vediamo a pranzo- mi allontano

Controllo l'orario e ora ho geografia. Quanto vorrei che Harry sbucasse da qualche parte e mi portasse via di li, chissà dov'è o cosa avrà pensato questa mattina quando non mi ha trovato in casa. Cammino e sto per raggiungere l'aula quando mi sento prendere la vita con una mano e con l'altra tapparmi la bocca. D'istinto inizio a dimenarmi anche se quelle mani e quell'odore di vaniglia mi sono familiari, anche troppo. Mi porta nello sgabuzziono e chiude la porta. Continua a tenermi la mano sulla bocca e con l'altra accende la luce. Rivivo quella scena ma a posto di ritrovarmi due occhi verdi e capelli ricci mi ritrovo degli occhi azzurri e capelli lisci spettinati. Toglie la mano dalla mia bocca perché sa' che non griderò. Prendo un respiro per riprendermi dallo spavento di quel momento, non potevo sapere che era lui. Gli tiro uno schiaffo in pieno viso che gli lascia il segno delle cinque dita e lui d'istinto si porta la mano sul rossore

-Ma sei impazzita? Perché l'hai fatto? - sgrana gli occhi

-Primo non gridare potrai farci scoprire, secondo no non sono pazza, terzo l'ho fatto perché mi hai sequestrato e mi hai anche spaventato- dico a denti stretti

-Ok ma stai calma, voglio solo parlarti- mi dice speranzoso

Incrocio le braccia sotto il seno

-Ok, muoviti. Non ho tempo da perdere con te- non lo guardo negli occhi

-Ti voglio bene e questo tu lo sai- inizia

-Perché ti comporti così?- esclama dispiaciuto

-Perché sono stanca del tuo comportamento- lo guardo ed entrambi abbiamo gli occhi lucidi

-Cosa intendi?- sbuffo

-Quando mamma e papà volevano parlarci io ho chiesto a Harry di chiamarti e quando hai risposto ero accanto a lui, ho sentito tutto- abbasso lo sguardo

-Oh no, scusa davvero scusami tanto. So' che tu odi queste cose e non dovevo. Cavolo sono uno stupido, per favore Mary perdonami ti prometto che non capiterà più- mi supplica

-Chi era?- lo guardo finalmente negli occhi

-Chi?-

-Quella ragazza che ti ha spezzato il cuore e che ti ha fatto diventare... così- dico piano

-Mary... sai che non posso- sbuffo

-Perché?- gli dico con le lacrime agli occhi

-Non posso... per favore non piangere, sai quanto lo odio- cerca di rimediare

-Ti ricordi di quella sera quando eravamo piccoli mamma e papà non c'erano?- lui aspetta che continui

-Ha iniziato a piovere, io avevo paura dei tuoni e sono venuta nel tuo letto. Tu mi hai abbracciato e mi continuavi a ripetere che andava tutto bene. Abbiamo parlato perché non riuscivo a dormire e mi hai detto che per rimanere uniti dovevamo sempre raccontarci tutto ed essere sinceri tra di noi ma tu non hai mantenuto con me questa promessa- mi abbraccia ma io non rispondo e lo scanso.

Esco dallo sgabuzziono e mi incammino per i corridoi. Non c'è mai nessuno per i corridoi e posso camminare tranquillamente. Mi asciugo le lacrime e ormai non posso più entrare in classe, mi è passata anche la voglia. Sento dei rumori provenienti da una classe, alzo lo sguardo e vedo un ragazzo con i capelli ricci uscire da una classe con lo zaino sulle spalle mentre ha un'espressione divertita. Mi fermo e l'osservo, lui non mi vede e si incammina dalla parte opposta alla mia

-Dovresti essere a lezione- parlo io

Si gira e mi guarda stupito

-La fuggiasca- mi avvicino a lui e ci ritroviamo a pochi passi

-Che fai?- gli domando

-La professoressa mi ha cacciato dalla classe e mi ha detto che devo andare dal preside, ma è ovvio che non ci andrò e lo sa' anche lei- annuisco

-E tu? Non dovresti essere in giro- continua

-Non avevo voglia di venire a lezione- mi guarda bene

-Farò finta di crederci... ora vieni con me- mi prende per mano e mi porta al terzo piano

Li ci sono tutti i laboratori e non c'è mai nessuno

-Harry possono sospenderci se ci beccano qui!- sussurro fermandomi

-Non preoccuparti, qui non ci viene mai nessuno- cerca di tranquillizzarmi e continuiamo a camminare per i corridoi.

Raggiungiamo un'aula, che dovrebbe essere quella di arte e ci sediamo sui banchi vicino alle finestre

-Sta mattina sono venuta a svegliarti ma tu non c' eri... ora la mia domanda è: sei uscita prima per non incontrare me o tuo fratello?- accenno un sorriso

-Non voglio parlarne... comunque sono uscita perché volevo parlare con Liam e mi sono scusata- abbasso lo sguardo

-Ok- lo vedo stringere i pugni per poco e poi lasciarli

-Non sei arrabbiato?- passo una mano tra i capelli nervosa.

Non voglio litigare con lui, non ora che le cose vanno bene

-No, è un tuo amico e l'ho capisco ma quel tipo deve capire che sei solo mia...-

Sorrido a quelle parole, “Solo mia”. Ha detto che sono solo sua

-... però dobbiamo rimediare- esclama con tono malizioso e si avvicina a me

-Non ti ho dato il bacio del buon giorno- precisa.

Annulla le distanze in un bacio lento e dolce. Mette una mano sul mio fianco mentre io tra i suoi capelli. Sento il mio telefono squillare ma non voglio staccarmi da quelle labbra. Smette di suonare ma pochi secondi dopo riprende. Mi stacco di malavoglia

-Devi proprio?- si lamenta

-Faccio veloce- mi giustifico

Guardo il display e il numero è sconosciuto ma decido comunque di rispondere

-Mary- sento dire tra le lacrime da una voce che non riconosco

-Chi sei?- guardo Harry confusa

-Mary... sono Rose, la madre di Eleonor- inizio a preoccuparmi

-Rose... Cos'è successo ad El?- mi alzo dal banco spostando Harry.

Il mio cuore batte forte e inizio a sudare freddo. Ho un brutto presentimento

-Non lo so sinceramente... ieri non è tornata a casa e questa mattina mi hanno chiamato dall'ospedale... mi hanno solo detto che ora è in coma- scoppia a piangere.

Non posso crederci...

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Capitolo 33
*** I Love Harry Styles ***


 

CAPITOLO TRENTUNO: I Love Harry Styles

 

POV MARY

Dopo quella chiamata non mi ricordo cosa sia successo precisamente. Ero confusa, incredula, stordita... sconvolta. Non mi rendevo conto di cosa stava succedendo in torno a me. Ero come se mi trovassi in una bolla. Non volevo crederci. Era tutto troppo assurdo, quasi irreale. Mi ricordo che piangevo e cercavo di spiegare al situazione a Harry e non sapevo cosa fare. Poi ricordo di essere stata accompagnata in ospedale da Harry in auto mentre mi diceva di restare calma e aveva anche avvisato gli altri di ciò che era successo. Una volta arrivata ho parlato con la madre di Eleonor che continuava a piangere e io con lei.

 

FLASCHBACK

-Rose, Rose- mi avvicino a lei.

Suo padre non c'era, di sicuro era ad un viaggio di lavoro e ora starà tornando.

Mi guarda -Mary finalmente sei arrivata- aveva gli occhi gonfi e continuava a piangere

-Che cos'è successo?- respiro affannosamente e cerco di parlare mentre le lacrime scendono.

Harry era dietro di me che non proferiva parola

-E-era andata ad una festa c-con un suo amico, i-io non volevo ma lei m-mi ha convinto. E-ero andata a dormire p-presto e mi sono accorta che mancava s-solo questa mattina. A-alla festa nessuno si era accorto che era stata p-picchiata...- inizia a piangere e si siede sulla sedia che si trova li vicino fuori alla stanza

-...Hanno chiamato l'ambulanza v-verso le s-sei di mattina e d-dopo averla i-identificata mi hanno chiamato, m-mio marito sta tornando... non sapevo chi chiamare o c-cosa fare- mi abbraccia e io ricambio

-Hai fatto bene a chiamarmi... ora lei dov'è?- chiedo piangendo

-E' in osservazione, n-non possiamo vederla...- mi metto le mani sulla bocca

-Sanno chi è stato?- scuote la testa

-H-ho fatto la denuncia, v-verranno i poliziotti a interrogarci, interrogheranno anche chi era presente alla festa e p-poi interrogheranno lei quando si sveglierà- annuisco e alzo lo sguardo verso Harry che mi guarda dolce e allo stesso tempo dispiaciuto.

Si abbassa alla mia altezza e mi prende la mano accarezzandomela

-Andrà tutto bene- mi lascia un bacio tra i capelli e mi abbraccia forte

 

FINE FLASCHBACK

Poi dopo i ricordi sono ancora più confusi. Rose era andata a parlare con un medico sulla situazione di Eleonor. Poi era venuta a parlarci e ci ha detto che El era in coma e dovevamo aspettare come si evolvesse la situazione... dovevamo solo aspettare e sperare. Sperare. Ecco quello che dicevano i dottori. Sperare. Per loro era solo un'altra vita come tutte le altre. Per me era la mia migliore amica. Se stava male lei, stavo male io.

Se lei era felice, ero felice anch'io. Mi sentivo uno straccio inutile. Non potevo farci niente, non potevo fare niente. Ero inutile per Eleonor adesso. Rose ci ha detto che arrivava subito ed era andata a riempire tutte le scartocce che servivano all'ospedale. Dopo mi ricordo di aver abbracciato Harry e piangevo sulla sua spalla mentre lui mi stringeva forte e poi è arrivato Louis e li è successo il peggio. Una cosa che mai sarebbe dovuta accadere

 

FLASCHBACK

-Harry è colpa mia...io...io...- mi stringe forte al suo petto

-Shh, non è colpa tua, non potevi saperlo- scuoto la testa in segno di negazione

-Io sono la sua migliore amica... dovevo accorgermi che qualcosa non andava... io....- continuo a piangere stretta al suo petto bagnano tutta la sua maglietta.

Eleonor è in quel letto di ospedale per colpa mia, siamo migliori amiche e dovevo capire che qualcosa non andava. Invece ho pensato a me stessa, alla mia cotta per Harry e al modo per non ferire Liam, alla litigata con Louis e al trasferimento dei miei genitori. L'ho trascurata e ho pensato che tutto andasse bene. E lei ora è in quel letto di ospedale con ferite, la testa fasciata e con i fili collegati al suo corpo. I medici non fanno altro che entrare in camera sua, controllano la situazione, scrivono qualcosa sul fascicolo ed escono sospirando e scuotendo la testa. Neanche loro non sanno come procedere con la situazione. Sento dei passi e rumori provenire nella nostra direzione. Volto lo sguardo e vedo tutti i ragazzi, c'è anche Perrie con loro

-Mary che succede?- chiede con il respiro affannato Niall

Apro la bocca ma al sol pensiero scoppio di nuovo in un pianto e mi stringo al petto di Harry ed è proprio lui ha spiegare la situazione e ciò che è successo ai ragazzi. Una volta che mi sono ripresa, non del tutto ma sempre meglio di come stavo prima, mi siedo sulle sedie dove sono già seduti Zayn e Perrie, Niall e Liam sono andati alle macchinette a prendere da bere e da mangiare mentre Lou e Harry sono in piedi a guardare il vuoto. Louis si avvicina a me tentennando e cerca di abbracciarmi ma io mi alzo scansandolo

-Non toccarmi- grido

Harry si avvicina a noi e mi blocca per la vita cercando di fermarmi o almeno calmarmi, lo sguardo di Louis è triste ma ora sono troppo arrabbiata per importarmi dei suoi sentimenti

-Voglio solo starti accanto- ammette dispiaciuto e si alza anche lui

-Starmi accanto? È tutta colpa tua se El è li dentro, lei si è messa con quel tipo per colpa tua- mi sfogo

-Mary calmati- mi dice Harry ma senza ottenere risultati

-Colpa mia? Non sono io che l'ho ridotta in quello stato- si difende

-Si, ma lei ti amava e tu non ricambiava e per dimenticarti si è messa con quel poco di buono che gli ha fatto passare i mesi più brutti della sua vita- le lacrime iniziano ad uscirmi.

Non mi rendo conto neanche di ciò che sto dicendo, la bocca parla da sola. Non riesco a ragionare

-Amarmi? È stata lei a respingermi tanti anni fa. È lei quella ragazza che mi ha fatto diventare così. È stata lei a spezzarmi il cuore- pronuncia inconsapevolmente

Il mio cuore si blocca. Non riesco più a parlare o a emettere alcun suono, i mie muscoli sono bloccati e il mio sguardo è fisso su Louis mentre lo guardo incredula per ciò che ha appena detto. Non posso crederci. Non Voglio crederci. No, lei no. Tutte ma lei no. Ora tutto torna, tutte le parole di El quando diceva che Louis la vedeva solamente come l'amica della sorella. Ora si spiega perché quando ci trovavamo tutti e tre nella stessa stanza Lou se ne andava oppure non si rivolgevano parola e neanche si guardavano. Ora tutto torna! E io non me ne sono accorta di niente per tutto questo tempo. I ragazzi ci guardano increduli ( intanto anche Liam e Niall erano tornati ) tranne Zayn che sapeva già tutto e nessuno di loro riesce ad intervenire

-No, no, no- sussurro scuotendo la testa incredula

-Mary- sussurra Louis avvicinandosi e cerca di prendermi la mano

-Non. Toccarmi- faccio un passo indietro.

Sono confusa, terribilmente confusa. Voglio che questo sia solo un incubo. Un incubo dal quale voglio svegliarmi. E anche subito.

 

FINE FLASCHBACK

Tutto quello che ricordo dopo è confuso. Da quel giorno ne sono passati due. Due giorni che non esco dalla mia stanza, che non mangio, che non parlo, che non vedo Louis, che non vedo Harry, che non vedo i ragazzi, che non vado a scuola, che non sono andata a trovare in ospedale El. Sono sempre nel mio letto in camera mia con le tende chiusa con le foto di quando eravamo tutti piccoli. Quando non c'era Harry. Da quando è arrivato lui ho iniziato a provare l'amore ma anche sofferenza, delusione, dolore, paura. Io e Louis abbiamo iniziato a litigare e io e El ci siamo allontanate. Harry ha portato nella mia vita tutti questi problemi. Harry è un problema. Harry è il mio problema. Il problema più bello di tutti. Non rimpiangerò mai il giorno che ho incontrato per la prima volta quegli occhi smeraldo, così luminosi e profondi. Perché nonostante tutto era lui che mi ha fatto sorridere. È stato lui che mi ha baciato facendomi provare mille sensazioni che non avevo mai provato prima. Mi ha fatto provare le cosìdette “farfalle nello stomaco” anche se era uno zoo a posto delle farfalle. È stato lui che viene sempre a bussare alla mia porta per assicurarsi che io stia bene.

È lui che si preoccupa di farmi mangiare. È stato lui che mi ha stretto a se quando piangevo cercando di calmarmi. Sono tutti questi piccoli gesti che amo di lui.

Amo il suo sorriso.

Amo le sue fossette.

Amo i suoi occhi.

Amo la sua risata.

Amo le sue grandi mani.

Amo i suoi capelli.

Amo i tuoi tatuaggi.

Amo il suo modo di farmi impazzire.

Amo quando mi prende per i fianchi.

Amo quando mi bacia.

Amo quando mi abbraccia e mi fa' sentire al sicuro.

È stato lui che mi ha fatto provare amore.

Per la prima volta.

Perché si, io mi sono innamorata di Harry Styles.

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Capitolo 34
*** Brothers ***


CAPITOLO TRENTADUE: Brothers

 

Mi dispiace per il ritardo ma sono stata poco bene
 

Sento bussare alla porta di camera mia. È da un bel po' che sono sveglia anzi se è per essere precisa non mi sono mai addormentata. Come tutte le volte ormai. Le tende sono mezze chiuse ed entra abbastanza luce, forse troppa per i miei gusti. Io sono rannicchiata sul letto con una maglietta bianca di mio fratello che mi fa da vestito. Non rispondo. Sento sospirare come tutte le volte. Sento ribussare ma continuo a non rispondere

-Mary sono Harry, per favore apri- non rispondo.

Ogni mattina viene a bussare e mi chiede sempre come sto e di aprire la porta e magari mangiare anche qualcosa, lui sa' che lo ascolto ma sa' anche che non gli risponderò. Viene in ogni momento della giornata a volte rimane fuori dalla porta e mi racconta come è andata la giornata e le condizioni di El. Apprezzo il fatto che si preoccupi per me. Quando loro sono in casa non esco mai, a volte esco di notte perché so' che sono tutti a dormire. Non voglio farmi vedere in queste condizioni da loro, soprattutto da lui

-Mary dai sono tre giorni che sei li dentro, aprimi... per favore- non rispondo.

Lo sento sospirare

-Se non apri subito questa porta la sfondo- non rispondo ma accenno un mezzo sorriso.

Non sentendo la mia voce Harry prende l'iniziativa

-Ok, l'hai voluto tu- non rispondo.

Sento un trambusto

-Uno...- mi alzo

-Due...- apro la porta

-Tre...- Harry si ritrova sul pavimento mentre io scoppio a ridere.

È la prima volta che rido da quattro giorni

-E' sempre un piacere vederti ridere- si unisce anche lui alla risata.

Gli porgo la mia mano e si alza massaggiandosi il braccio

-Finalmente mi hai aperto- sorride e io sospiro

-Cosa vuoi?- incrocio le braccia.

Non risponde e si avvicina al mio armadio sotto il mio sguardo confuso, lo apre e prende una maglione nero larga, un pantalone blu stretto e le converse nere. Poi si abbassa verso i cassetti dove si trova l'intimo e lo apre. Divento rossa come un peperone

-Harry- grido ma sembra non darci caso

-Carino questo-

Prende in mano un completo in pizzo rosso regalatomi da El e mai messo (e che mai metterò)

-Mettilo subito a posto- grido sconvolta

Fa come dico mentre ride e prende un semplice completo bianco in pizzo e mi porge tutto

-Ora tu vai in bagno, ti fai una doccia, ti vesti, scendi giù a fare colazione e poi usciamo- mi ordina

-Non ne ho voglia Harry- sussurro abbassando lo sguardo

-Non accetto un no- sbuffo

-Harry...- mi ferma

-Permettimi di aiutarti. Non voglio vederti così- mia accarezza la guancia.

I suoi occhi verdi mi implorano. Annuisco

-Dove andiamo?- prendo i vestiti

-Prima andiamo al parco a fare una passeggiata che hai bisogno di un po' d'aria e poi andiamo in ospedale da Eleonor- annuisco e faccio come mi dice.

Entro in bagno e chiudo a chiave. Mi guardo allo specchio e ho un aspetto orribile. Occhiaie sotto gli occhi, occhi gonfi e rossi, labbra screpolate e secche. Orribile. È l'unica parola. E la cosa più brutta di tutte è che mi sono fatta vedere in quello stato da lui.

 

POV HARRY

Mi assicuro che Mary entri nel bagno e poi scendo in cucina dove trovo Louis seduto su una sedia con le braccia incrociate

-Buongiorno- gli dico sistemandomi i capelli

-Giorno- esclama spento con lo sguardo nel vuoto

-Cos'era quel trambusto?- domanda mentre io preparo la colazione a Mary, sicuramente si riferisce alla mia caduta rovinosa sul pavimento

-Ho costretto Mary ad aprire la porta e a prepararsi... voglio farla uscire un poco- prendo i cereali dalla credenza non sapendo cosa cucinarle le farò mangiare latte e cereali

-Ah- dice solamente

-Tra poco scenderà e vi lascerò soli, cerca di parlarle- mi guarda sorpreso

-Perché lo fai?- poso la ciotola sul tavolo

-Cosa?- lo guardo

-Aiutarmi- accenno un sorriso

-Mary è triste e ci sta davvero molto male per questa situazione tra di voi e io non voglio vederla così, mi fa stare male anche a me e poi anche tu mi hai aiutato a riconquistarla, in un certo senso- mi guarda bene

-La ami, vero?- sorrido

-Più di quanto credi- annuisce

-Non farla soffrire- mia avverte

-Mai- rispondo sicuro.

È vero mi sono innamorato di Mary e posso dire di essere pazzo di lei. La prima volta che ho incontrato quegli occhi azzurro cielo ho capito che quella ragazza mi avrebbe fatto provare qualcosa di nuovo. All'inizio sembrava che io la trattassi come un gioco ma cercavo solo di avvicinarmi a lei, ma lo facevo in modo sbagliato. Pensavo che non mi avrebbe accettato per il mio passato e per come sono ma invece mi sbagliavo.

Mi ha anche cambiato, in meglio intendo. In questi giorni che la sentivo piangere in camere stavo male con lei e mi sentivo uno schifo perché non sapevo come aiutarla, come starle vicino. Quando sono entrato in camera sua, o meglio sono caduto sul pavimento di camera sua, sentire il suono della sua risata mi ha fatto tornare a vivere e ho sorriso anch'io. Aveva gli occhi rossi per il pianto, le labbra secche e le occhiaie sotto gli occhi ma io la trovavo comunque bellissima. Rivedere i suoi occhi azzurro cielo anche se erano spenti mi ha fatto sentire strano e la voglia di baciarla e sentire quelle labbra morbide era tantissima ma non mi sembrava il caso in quel momento. Sentiamo un rumore per le scale pensando che fosse lei ma è Zayn

-Buongiorno- esclama ancora assonnato

-Giorno- diciamo contemporaneamente io e Lou

-Avete novità su El?- prende una tazza di caffè

-Non si è ancora risvegliata ma i dottori pensano che sia questione di tempo, i poliziotti dovrebbero parlare oggi con la madre e forse vorranno interrogare anche Mary per sapere se sa qualcosa- risponde Louis.

Questa volta sentiamo dei passi scendere dalle scale e la vediamo comparire sulla porta con lo sguardo basso

-Giorno- saluta.

Indossa ciò che gli ho dato e porta i capelli lisci, ha le mani in tasca e sembra che si senta a disagio

-Vieni e mangia- le dico premuroso, si siede e inizia a mangiare in silenzio.

Mando un segno a Louis per avvisarlo e lui annuisce

-Zayn puoi venire un attimo con me?- lo guardo

-Che vuoi?- alza un sopracciglio

-Ho bisogno di una mano... a fare una cosa- ma perché non viene e basta

-Non puoi chiedere a Lou?- sbuffa

-No e vieni- lo prendo per un braccio e lo porto fuori dalla cucina

-Hei ma che vuoi?- domanda infastidito

-Quelli e due devono parlare... pensavo che ci saresti arrivato da solo!- mi guarda incredulo

-E da quando in qua sei così gentile?- domanda retorico

-Ah ah divertente- rispondo sarcastico

-Ascoltiamo?- lo guardo male

-Vuoi dire origliare?- dico ovvio

-Siamo sempre li... sono dettagli- si avvicina alla porta per sentire.

Io non vorrei ma la curiosità è tanta quindi mi metto ad ascoltare anch'io.

 

POV MARY

Mangio in silenzio quando sia Harry che Zayn escono dalla stanza. So' perfettamente che tutto questo è stato pianificato da Harry e che ha coinvolto anche Zayn, il fatto che Zayn non riuscisse a capire mi faceva anche ridere ma non l'ho fatto. Mando un'occhiata veloce a Louis e lo trovo cambiato. I suoi capelli sono un po' più lunghi e spettinati, noto un accenno di barba e i suoi occhi sono di un azzurro scuro. Come i miei del resto

-Come stai?- mi chiede posando il suo sguardo su di me

-Come dovrei stare?- inizio

-La mia migliore amica è in un letto d'ospedale perché è stata aggredita e nello stesso giorno ho scoperto che quella ragazza è la stessa che ha fatto diventare mio fratello un puttaniere e sembra stano da dire ma il ragazzo che odiavo e che pensavo che mi ritenesse un gioco è stato l'unico a starmi accanto e a preoccuparsi di me- termino guardandolo negli occhi con voce calma e tranquilla anche se dentro volevo gridare e rompere tutto

-Perché non me l'hai detto?- continuo

-Tu e El siete state sempre inseparabili e se io te lo avessi detto tu l'avresti odiata e io non volevo, era una cosa solo tra di noi e così doveva rimanere- si alza e si avvicina a me, si abbassa alla mia altezza

-Mary mi dispiace tantissimo ma io posso anche cambiare sempre ragazze ma tu sarai sempre la mia sorellina, quella che devo sempre proteggere e che amo più della mia stessa vita. Farei di tutto per te, tutto. Tu sei tutto per me e ti prometto che non accadrà più... ma per favore torna a parlarmi, ad abbracciarmi e a volermi bene perché senza di te io non ce la faccio- mi prende le mani

Non resisto più e lo abbraccio forte e lui fa' lo stesso

-Io non ho mai smesso di volerti bene, ero solo arrabbiata... Ti voglio bene Louis e mi dispiace averti gridato contro all'ospedale e di aver detto quelle cose- mi bacia la fronte

-Anch'io te ne voglio e non preoccuparti per quella faccenda- ho riavuto mio fratello

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Capitolo 35
*** Gli Opposti Si Attraggono ***


CAPITOLO TRENTATRE: Gli Opposti Si Attraggono

 

Cammino accanto ad Harry che tiene le mani nelle tasche del giubotto, un cappello che gli ricopre i ricci a parte alcuni ricci ribelli che escono dai lati e tiene lo sguardo basso. Dopo aver chiarito con Louis siamo usciti come previsto per raggiungere il parco e non abbiamo spiccicato parola d'allora, è come se lui stesse pensando. A cosa non ne' ho la più pallida idea. Sembra quasi arrabbiato ma non so per cosa. Non ho il coraggio di chiederglielo. Entriamo nel parco ed è quasi vuoto, ci sono persone che fanno esercizi e altre che passeggiano o sono sedute sulle panchine, ma è ovvio visto che sono le nove di mattina di sabato. Camminiamo per il parco e decido di prendere l'iniziativa

-Perché sei silenzioso?- alza le spalle indifferente

-Perché non rispondi?- lo guardo e fa finta di non sentirmi, mi fermo dispiaciuta

-E ora perché m'ignori?- non risponde.

Sbuffo -Ok, fa' come vuoi... buona passeggiata- esclamo dispiaciuta

Mi volto indietro e aumento il passo per andarmene subito da li. Che diavolo gli è preso. È proprio un ragazzo lunatico. Un attimo prima dice di volermi aiutare e mi ha costretto ad uscire di casa e poi fa' l'indifferente come se non gli fregasse più niente di me

-Davvero mi odi?- mi blocco di colpo e cerco di metabolizzare le sue parole

-Odiarti?- mi volto con lo sguardo indecifrabile ma di sicuro è tra lo scioccato e l'incredulo

-Cosa ti fa' pensare che io ti odi?- alzo le spalle

-Ok, forse non avrei dovuto farlo, ma ho ascoltato la tua conversazione con Louis...- sgrano gli occhi

-Cosa?- grido

-Lo so ho sbagliato ma ero troppo curioso di sapere se parlavate anche di me e quindi ho ascoltato insieme a Zayn ma non si è capito molto ma... ho sentito che hai detto che mi odi o qualcosa del genere- accenno un sorriso tranquillizzandomi

-Vuoi sapere davvero cosa ho detto a Louis di te?- chiedo e lui annuisce.

Prendo un respiro profondo -Io ho detto che in questo periodo l'unica persona che mi è stata accanto sei tu... ma quando sei entrato nella mia vita ti odiavo e nello stesso tempo c'era qualcosa che mi attraeva di te ma io pensavo che tu mi ritenessi un gioco e per questo ti odiavo. Quindi si! Io ti odiavo. Pensavo che eri solo un problema, ma poi mi sono resa conto che tu sei un problema, un'enorme problema. Il mio problema...- lo vedo girarsi e allontanarsi scuotendo la testa

-Il problema più bello di tutta la mia vita- lui si blocca ma non si gira, io mi avvicino di pochi passi a lui mi modo tale da non gridare per parlare con lui

-Prima del tuo arrivo la mia vita era monotona e quasi insignificante. Poi sei arrivato tu e mi hai fatto provare cose nuove... pensa che sei stato anche il primo che mi ha fatto saltare una lezione- sorrido e scommetto che anche lui avrà accennato un sorriso

-Mi hai fatto sentire le farfalle nello stomaco e il cuore battere forte, ma mi hai fatto anche provare la paura, paura di perderti. Mi hai fatto sorridere anche quando ero triste e ti sei preso cura di me quando ero distrutta per ciò che era successo... non riesco neanche a spiegare a parole tutto ciò che provo quando mi stai vicino. Io ho bisogno di te. Harry io non ti odio... io mi sono innamorata i te- abbasso lo sguardo e chiudo gli occhi sospirando.

Tutto quello che ho detto è la pura e semplice verità. Potrei anche continuare. Non posso credere a ciò che ho appena detto però, sono una stupida. Ora lui non prova quello che provo io... che cavolo ho combinato! Mi giro per andarmene ma mi sento tirare per il braccio e voltarmi, non ho il tempo di fare niente che sento le sue labbra calde sulle mie. Mi morde leggermente il labbro inferiore per chiedermi l'accesso che gli concedo. Mette le mani sui miei fianchi e mi avvicina a lui facendo scontrare i nostri petti, io metto le mani intorno al suo collo e inizio a giocherellare con alcuni ricci. Mentre ci baciamo mi sento... wow. È come se toccassi il cielo con un dito. Si stacca leggermente da me ma continuiamo a tenere il contatto

-Anch'io- risponde affannato

-Come?- lo guardo negli occhi non capendo

-Ti amo anch'io- sorride e si rifionda sulle mie labbra, sorrido su quel bacio.

Harry mi ha detto che mi ama.

Mi ama. Ci allontaniamo di poco e mi accarezza la guancia con la sua grande mano

-Ci sediamo sotto ad un albero?- domanda e io annuisco.

Ci sediamo sotto ad un albero e rimaniamo in silenzio a lungo. O meglio sono io che non ho voglia di parlare, sono immersa nei miei pensieri mentre Harry mi fissa e non mi sono accorta che mi ha appena fatto una domanda

-Come?... Scusa non stavo ascoltando- mi riprendo

-Sicura di stare bene? Sembri pensierosa...- annuisco incerta

-S-si sto bene- dico non sicura

-Non mi sembra- insiste

-Stavo solo pensando...- alzo le spalle

-A cosa?- sposto lo sguardo.

Torturo la manica del mio maglione e fisso un punto indecifrabile del parco un po' imbarazzata... ho una domanda che mi frulla nella testa da' un po' ma ho deciso di non pensarci all'inizio. Ma ora è diverso. Mi ha detto che mi ama. E io amo lui. Ci amiamo. Ma non ho il coraggio di chiederlo, forse perché ho un po' paura della risposta. Mi mette una mano sul viso e mi costringe a fissarlo

-Mi dici cosa ti passa per la testa May?- dice con tono calmo e dolce ma anche incredibilmente sensuale

-N-niente- cerco di non incontrare i suoi occhi

-Dimmelo- sbuffo e scuoto la testa

-Perché non vuoi dirmelo- alza un sopracciglio

-Ho paura- confesso

-Di cosa?- si siede meglio

-Della risposta- sussurro e lui mi sorride dolce

-Tu intanto dimmela- sospiro

-Noi... ecco... cosa siamo?- abbasso lo sguardo

-Bhé...- ecco lo sapevo

-Stiamo insieme... se tu ovviamente vuoi- si gratta la testa imbarazzato

-Vuoi essere la mia ragazza?- lo guardo negli occhi,

sorrido -Certo- mi butto su di lui baciandolo

Ci ritroviamo lui sdraiato sull'erba e io sopra di lui mentre ci baciamo facendo incontrare le nostre lingue. Di li passa anche una vecchietta con il suo cane che ci guarda male ma non c'importa, abbiamo di meglio da fare in quel momento! Lo sento sorridere sul bacio mentre mette le mani sui miei fianchi

-Sai mi piace quando prendi l'iniziativa- sorrido e annullo le distanze

Adoro il sapore delle sue labbra e sentirle sulle mie ancora di più

-Sai Harry è vero quello che dicono le persone- sorrido

-Cosa dicono?- chiede interrogativo

-Che gli opposti si attraggono- sussurro e sfioro le sue labbra

Lui sorride -Sono pienamente d'accordo- fa unire di nuovo le nostre labbra in poco tempo

Non potrei essere più felice

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Capitolo 36
*** Precedenti ***


CAPITOLO TRENTAQUATTRO: Precedenti

 

Percorriamo i corridoi dell'ospedale mentre io e Harry teniamo le nostre dita incrociate. Sono davvero nervosa. Stringo la mano di Harry sempre di più e lui se ne accorge.

Si ferma -Hei... andrà tutto bene- mi accarezza la guancia

-Ok...- annuisco sospirando

-Ora andiamo- mi lascia un leggero bacio sulle labbra e riprendiamo a camminare.

Raggiungiamo la stanza e dalla finestra vicino alla porta si nota Eleonor stesa sul letto con dei tubi nel braccio e un macchinario che registra i suoi battiti cardiaci, la stanza è vuota. Di sicuro sua madre avrà fatto un salto a casa a prendere qualcosa. Sento le lacrime che minacciano di scendere e cerco di trattenermi, in questo momento devo essere forte per entrambe.

Mi sento abbracciare da dietro -Vuoi entrare?- annuisco

-Vuoi che rimango qui per un po'?- annuisco di nuovo

-Ok- mi lascia un bacio sulla guancia e mi libera dal suo abbraccio.

Entro nella stanza e chiudo la porta alle mie spalle, mi avvicino lentamente a lei e mi siedo sulla sedia. Prima ho cercato di trattenere le lacrime ma ora non ce la faccio

-El...- prendo un respiro profondo -... mi sei mancata tantissimo in questi giorni. Non sentire la tua risata, non vedere il tuo sorriso, non sentire i tuoi lamenti sulla scuola oppure per la mia cotta per Harry... mi manchi e voglio che torni da me. Come prima. Ti ricordi? Quando facevamo shopping, quando andavamo al cinema oppure passavamo i pomeriggi a parlare di ragazzi...- non ce la faccio più a continuare per via delle lacrime che scendono ininterrottamente e mi limito a stringerle la mano.

Dopo pochi minuti sento la porta aprirsi

 

POV HARRY

Mi siedo su una di quelle sedie scomodissime mentre aspetto Mary. Giro lo sguardo e noto due poliziotti in giacca e cravatta, sicuramente dei Detective, che si avvicinano con la madre di Eleonor. Mi alzo e riconosco subito qui due detective, ma loro non mi hanno visto. Entro nella stanza dove si trova Mary, lei si gira e mi guarda

-Che succede?- si alza asciugandosi le lacrime

-C'è la madre di Eleonor con due detective- cerco di dire sembrando normale, lei annuisce soltanto.

È troppo scossa per accorgersi della mia agitazione. La porta si apre e mi giro

-Mary qui ci sono due detective che vogliono parlarti... per sapere qualcosa- dice Rose e lei annuisce

-Li faccio entrare, io vado a prendermi un caffè- esce

Cavolo ora sono fregato, se qui detective mi riconoscono non si faranno tanti problemi a dire tutto a Mary.

E io non voglio perderla, lo so ho un passato brutto fatto da cattive compagnie ma ora ho deciso di cambiare, per lei. Per noi. Lei ora è tutto per me

-Harry puoi rimanere con me?- mi guarda dolce

-Certo amore- e do' un bacio e la vedo arrossire

-Ripetilo- mi guarda negli occhi

-Certo-

-Dopo- scuote la testa ridendo

-Amore- sussurro e lei arrossisce di nuovo

-Mi piace quando mi chiami così- le do' un altro bacio

-E a me piace quando arrossisci- ridacchio

La bacio e approfondiamo ma sentiamo una finta tosse che ci fa' staccare. Mi volto e fisso quei due sbirri, dopo un piccolo momento di imbarazzo Mary parla

-Voi siete i poliziotti- inizia

-Si, io sono l'agente Smith- dice il biondo

-E io sono il suo collega Collins- esclama il moro che mi fissa

Sicuramente mi ha riconosciuto

-Styles- inizia il primo

-Harry Styles, giusto- si lanciano un'occhiata

-Ti conoscono?- mi chiede Mary guardandomi

-Certo che ci conosciamo signorina...- si intromette Collins

-Mary Tomlinson- lo sbirro annuisce

-Il signorino Styles è un nostro caro amico... è passato tante volte dalla centrale- io lo sapevo

-Come?- esclama May e io stringo i pugni

-Si con il suo gruppetto di amici si divertivano a svaligiare i negozi, guida in stato d'ebrezza, una volta lo trovammo completamente fatto e poi finì in riformatorio e non l'abbiamo più visto-

Mary sgrana gli occhi. Io divento rosso dalla rabbia e stringo i pugni cosi' forte da dar diventare le nocche bianche

-Ma come vedo sei uscito da quel posto- ridacchia Collins

-Harry è vero?- mi guarda

-Si ma...- i poliziotti ridono e gli lancio un'occhiataccia

-Non m'importa- si volta verso i detective e loro rimangono stupiti ma mai quanto me

 

POV MARY

-Non m'importa- ed è vero.

Non m'importa del passato di Harry, per me importa il nostro presente e futuro. Anche se qualcuno commette degli errori bisogna sempre dargli una seconda possibilità. I detective si riprendono dallo stupore così come Harry

-Non siamo qui per Harry- aggiungo

-Benissimo signorina, dobbiamo farle qualche domanda- annuisco e mi appoggio al letto

-Io vado a parlare con la madre- esclama Smith mentre l'altro inizia a farmi domande

-Lei conosce bene Eleonor?- annuisco

-Siamo migliori amiche da sempre, ci raccontiamo sempre tutto-

-Sa' se frequentava qualcuno?- guardo Harry e lui mi stringe la mano per darmi forza

-Si, mi ha detto che si vedeva con un ragazzo-

-Sa' qualcosa di lui?-

-Si chiama Jack ed è più grande di noi, mi ha detto che lavorava in un bar vicino alla scuola- annotano qualcosa sul blocchetto

-Aspetto fisico?- cerco di ricordare

-Alto, occhi chiari e capelli scuri, se non sbaglio neri. Una volta mi ha detto che ha un tatuaggio sulla mano destra, una stella a cinque punte- mi ricordo di una chiacchierata che avevamo avuto non molto tempo fa

-Le ha raccontato qualcosa su di lui?-

-Era molto possessivo e geloso... le faceva portare vestiti larghi e la chiamava sempre. Una volta è venuta a casa mia e aveva paura che lui la potesse vedere- trattengo le lacrime

-Ok, penso che possa bastare- annuisco

-Un'ultima domanda- si volta indietro

-Harry dove ti trovavi la sera dell'aggressione?- sgrano gli occhi

-Non penserete che sia stato lui- incrocio le braccia arrabbiata

-Ha dei precedenti e poi conosceva la vittima- scuoto la testa sconvolta

-Ero a casa- esclama Harry

-C'è qualcuno che lo può confermare?-

-Io- mi intrometto

-Qualche altro?-

-Non si fida della mia parola?-

-Non è questo... è che da quanto ho capito ha una relazione con Styles e questo potrebbe portarti a mentire per proteggerlo- sbuffo

-C'era anche mio fratello e mio cugino in casa- continuo

Infatti è vero. Quella sera siamo rimasti tutti a casa. Io e Harry eravamo in camera sua mentre i ragazzi in salone. Il detective annuisce

-Faremo dei controlli- annuisco e l'agente esce dalla stanza.

Sospiro, sento la mano di Harry toccarmi la guancia e alzo lo sguardo

-Davvero non ti importa del mio passato?- sorrido dolce

-Sei cambiato e so' che non lo rifarai più... mi fido di te. Per me importa il nostro presente e il nostro futuro- sussurro

-Ti amo- mi bacia

-Anch'io- mi stringo forte al suo petto.

Mi sento protetta e al sicuro tra le sue braccia, cose se nessuno potrebbe farmi del male se lui è qui con me.

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Capitolo 37
*** Un mese Dopo ***


CAPITOLO TRENTACINQUE: Un Mese Dopo

 

Scendo le scale di corsa e quasi inciampo nei lacci delle scarpe

-Louis, Harry Zayn muovetevi!- grido e mi abbasso per allacciarmi le scarpe

-Tra un'ora El viene dimessa dall'ospedale- sbuffo non vedendo quei tre scendere.

Scuoto la testa e vado in cucina ad aspettare. Poggio le mani sul bancone dell'isola e inizio a pensare.

È passato già un mese! Non posso crederci... Un mese da quando El si è risvegliata dal coma. Un mese che ho fatto pace con mio fratello. Un mese che sto con Harry. Sapete sono successe tante cose... prima di tutto Eleonor sta meglio. Si è risvegliata dal coma il giorno dopo che io ho parlato con i detective, e oggi sta per uscire da quel ospedale nel quale è stata rinchiusa per un mese. Ha soltanto qualche graffio e due punti sulla fronte, per il resto è tutta intera. Ha raccontato ai detective che era stato Jack ad aggredirla perché le aveva confessato il suo amore per Louis e lui non ci ha visto più per la rabbia. È stato arrestato circa tre settimane fa mentre cercava di scappare all'aeroporto con la scusa di partire per trovare la nonna malata, ma per fortuna l'hanno preso appena in tempo. Deve rispondere per violenza e tentato omicidio e penso che passerà tanto tempo in carcere. Hanno scoperto che aveva già dei precedenti per violenza. Quando i detective l'hanno detto a El è scoppiata in un pianto disperato... non poteva crederci che aveva una relazione con un tipo così. E neanche io. Da quando si è risvegliata Louis non è voluto andare a trovarla, ma oggi l'ho convinto a venire e a parlarle. Non mi ha promesso niente ma almeno il fatto che venga è già qualcosa. Voglio che risolvano questa questione. Non dico che si devono mettere insieme ma voglio che tutto torni apposto. Voglio che almeno tornino a guardarsi come fanno gli amici. Però non sono ancora riuscita a parlare con Eleonor della faccenda con Louis ma penso di farlo oggi... lei non sa' che io lo so'. In tutto questo tempo le sono stata accanto e le ho stretto la mano quando serviva. Non volevo metterle per la testa altre faccende, aveva già abbastanza problemi per la testa. Non sono arrabbiata del fatto che non me l'abbia detto, se ho perdonato Louis posso farlo anche con lei. Tra me e Harry va alla grande, non c'è stato neanche bisogno che lo dicessi ai ragazzi visto che avevano capito già tutto. Lo amo ogni giorno di più e lui non perde occasione per ripetermelo. Ora è molto più dolce con me e più socievole con i ragazzi. Mi sono praticamente trasferita in camera sua, ma dormiamo solamente! Indosso molte sue magliette come pigiama e alcune camicie ( anche se sono enormi per me ) per andare a scuola. A lui non dispiace affatto perché dice che solo lui può vedere le mie forme. E il mio collo è sempre ricoperto di succhiotti. Ci ha fatto l'abitudine quel maledetto! Dice che tutti devono sapere che sono sua e solo lui può toccarmi, ma in effetti ha ragione. Ma questo non può giustificare il fatto che mi fa dei succhiotti! Ogni volta è come se mi ipnotizzasse, inizia a baciarmi e poi mi ritrovo con un succhiotto... come la prima volta. Poi... Zayn e Perrie stanno insieme. Anche se loro continuano a dire che si stanno solo frequentando. Si come no... a chi vogliono darla a bere! Una sera io e Harry siamo tornati a casa e li abbiamo trovati avvinghiati sul divano. Loro sono diventati subito rossi, io e Harry non abbiamo parlato ma siamo andati in camera dove siamo scoppiati a ridere. Sia Zayn che Perrie non riuscivano a guardarci in faccia per la vergogna per un'intera settimana. Si vede lontano un miglio che si piacciono e stanno sempre appiccicati... neanche io e Harry siamo così e siamo molto uniti noi due. Mio fratello e Harry sono diventati molto amici e di questo ne sono felice. All'inizio non si potevano neanche vedere ma ora le cose sono cambiate per tutti. Anche Liam ora sta uscendo con una ragazza e sono felice per lui, anche se non ci ha detto molto di lei. Sono immersa nei mie pensieri e non mi accorgo di Harry che mi abbraccia da dietro

-Hei May tutto bene?- mi da' un bacio sulla guancia

-Si, stavo solo pensando- alzo le spalle

-Sicura?- annuisco

-A cosa pensavi?- mi giro e sorrido

-Da quando sei arrivato tu le cose sono cambiate- mi guarda

-Spero in meglio- esclama sarcastico

-Certo... a parte qualche incidente di percorso- alzo le spalle ridendo

-Quanto sei cattiva!- fa il finto offeso

-Povero il mio piccolo Hazza- esclamo con voce da bambina

-Se ti do un bacio sono perdonata?- sussurro al suo orecchi in modo sensuale

-Non lo so...- risponde vago

Mi avvicino e annullo le distanze. Metto le mani sul suo petto mentre lui mi avvicina facendo scontrare i nostri corpi. Mi alza la maglietta e inizia ad accarezzarmi la schiena mentre io presa dal momento inizio a sbottonagli la camicia nera che indossa. Gli accarezzo i muscoli mentre continuiamo a baciarci con foga. Con un gesto veloce mi fa alzare e mi appoggia sul ripiano della cucina. Si mette tra le mie gambe e inizia a baciarmi il collo lasciandomi qualche volta un morso. Sento il suo amichetto premere contro la mia intimità.

È la prima volta che abbiamo un contatto così estremo da quando stiamo insieme. Divento tutta rossa ma lui non se ne accorge perché si rifionda sulle mie labbra. Sta' per alzarmi la mia maglietta ma sentiamo un finta tosse che ci fa fermare. Ci stacciamo e ci voltiamo verso la porta. Mi ritrovo di fronte Louis mentre ci guarda con uno sguardo tra il sorpreso, l'imbarazzato e l'arrabbiato. Harry mi guarda e si abbottona la camicia imbarazzato. Lo sguardo di Louis e mio cade ai pantaloni di Harry dove si nota un rigonfiamento bello grande

-Mmm... io vado in bagno- mi lancia una veloce occhiata e scompare dalla porta.

Mi sento in imbarazzo e sento il mio viso andare a fuoco. Louis è li che non accenna il minimo spostamento o la voglia di andarsene. Scendo dal ripiano e sistemo la maglia leggermente alzata, mi sistemo i capelli e sospiro

-Mary dobbiamo parlare- dice Lou sicuro

-Senti se è per...- mi ferma facendo un cenno con la mano

-Voi... bhè avete... cioè...- cerca di farmi capire.

Fa' dei strani gesti con la mano che non capisco ma capisco cosa vuole intende. Io e mio fratello parliamo di tutto ma quando sfioriamo minimamente quel discorso lui diventa nervoso e io imbarazzata. Quindi abbiamo sempre evitato di parlarne. Sgrano gli occhi e mi copro il viso con le mani

-Oh Dio Louis... è imbarazzante parlarne con te- mi metto le mani nei capelli

-Voglio solo saperlo, sei mia sorella. Devo prepararti...- scuoto la testa

-Il discorso delle precauzioni me l'ha già fatto la mamma quindi evita- lo guardo male facendo un gesto con la mano di fermarsi

-Ok, ma sai com...- ora sono io a fermarlo

-Si e poi penso che Harry sia esperto- alzo le spalle

-Ferma- grida

-Non voglio sapere i particolari di cosa fa mia sorella in camera con il suo ragazzo- si tappa le orecchie iniziando a camminare per tutta la cucina dicendo “non voglio sentire” ripetutamente

-In realtà...- cerco di spiegare

-No, non voglio sentire- mi avvicino a lui e lo fermo

-Sono vergine! Contento?!- alzo gli occhi al cielo

-Non per molto- sussurra

-Eh?!- sgrano gli occhi

-Non ha mai provato a toccarti? A volere di più?- scuoto la testa sicura

-Oggi è la prima volta che abbiamo avuto un contatto diciamo... “diverso”- sussurro e mi guarda bene

-Ok. Ma non voglio ritrovarmi una ragazza incinta in casa- mi guarda serio

-Non preoccuparti- gli do un bacio sulla guancia

-Ragazzi possiamo andare?- entra Zayn seguito da Harry ignaro di tutto quello che è successo cinque minuti prima

-Si. Ora andiamo- sorrido avvicinandomi a Harry e prendendolo per mano

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Capitolo 38
*** avviso ***


Care lettrici, Sto riscontrando problemi con questo sito, non riesco ad accedere dal telefono perché si aprono altre pagine inutili e a pagamento e ci metto davvero troppo tempo per pubblicare, quindi per il momento non pubblicherò più le mie storie su questo sito. Mi dispiace arrivare a questo ma non so come altro risolvere il problema. In ogni caso se siete interessate potete trovare la storia su Wattpad, con lo stesso nome, li i capitolo andranno avanti e saranno pubblicati con regolarità. Se avete problemi nel trovarla potete sempre contattarmi. Il nick è "his_eyes_look_for_me". Mi dispiace. Buone feste e auguri. Con affetto, Mary

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Capitolo 39
*** Ospedale ***


CAPITOLO TRENTASEI: Ospedale
 
POV ELEONOR
 
Apro lentamente gli occhi per abituarmi alla luce del sole che proviene dalla finestra. Ho ancora la flebo attaccata al braccio e mi da un fastidio tremendo. Sospiro chiudendo gli occhi. Oggi è una bella giornata solo perché finalmente torno a casa dopo un mese qui dentro. Odio gli ospedali. Odore di disinfettante, medicinali, dottori e infermiere. Non c'è la faccio più. Non posso credere cosa sia successo. Non immaginavo che Jack potesse mandarmi in coma, forse non volevo vederlo. Pensavo soltanto che la mia cotta per Louis doveva passarmi e volevo farlo in qualunque modo. Dopo tre mesi che stavo insieme a lui ho capito che non era possibile, ho voluto parlargli amichevolmente e ho cercato di spiegargli che non potevo stare con lui. Io non amavo Jack. Io amo Louis e non posso farci niente per cambiare le cose. Lui l'ha presa malissimo e ha detto “Ora te le faccio pagare”, subito dopo ho sentito la mia guancia andare a fuoco. Non so' per quanto tempo mi abbia picchiata. Mi ricordo solo che mi ha dato una botta talmente forte da farmi cadere a terra facendomi sbattere violentemente la testa sul pavimento. Poi il buio. Sono rimasta in coma per due giorni fortunatamente e non ci sono stati danni celebrali, a parte quelli fisici. Ormai è tutto guarito a parte un paio di punti sulla fronte sto bene. Ho parlato con la polizia e circa tre settimane fa' mi hanno detto che l'hanno arrestato e non si potrà ma più avvicinare a me. Da una parte mi sento sollevata. Entra in camera l'infermiera di turno che mi guarda comprensiva
-Buongiorno- mi dice mentre prende la mia cartella clinica
-Giorno- rispondo alzandomi leggermente
-Come si sente oggi?-
-Meglio- annuisce mentre scrive qualcosa sulla cartella poi si avvicina e mi toglie la flebo
-Oggi torni a casa ma devi stare a riposo... puoi tornare a scuola tra una settimana per il resto cerca di riposarti e riprenderti al meglio- mi sorride ed esce dalla stanza.
Mi alzo dal letto e con lentezza raggiungo il bagno. Mi chiudo dentro e mi osservo allo specchio. Sospiro e ora sono più decisa che mai di lasciarmi tutto alle spalle. Mi lavo il viso con l'acqua fredda. Esco dal bagno e mi siedo sul letto, difronte alla finestra e inizio a fissare un punto non preciso.
 
POV MARY
Busso alla porta della camera di Eleonor. Lei è seduta sul letto ancora con il camice dell'ospedale mentre guarda fuori dalla finestra come se fosse assente. È stano vederla così visto che era sempre lei quella felice e piena di vita. Io ero quella che preferiva stare a casa e dormire o vedere un film, almeno prima dell'arrivo di Harry
-Hei El!- lei si gira e mi guarda sorridendo.
Almeno quello è un sorriso sincero e felice
-Ciao Mary- sussurra e torna a guardare un punto indefinito
-Tutto bene?- esclamo con tono decisamente preoccupato e mi siedo accanto a lei
-Si... è solo... è solo..- scoppia a piangere.
All'inizio sono titubante sul da farsi ma poi l'abbraccio. È l'unica cosa da fare, almeno che io posso fare
-El ora va tutto bene... è tutto finito- lei si stacca
-I-io pensavo...- sospira riprendendosi -...pensavo che io stavo con quel tipo. Avevo una relazione con lui e non pensavo che potesse fare una cosa del genere, che potesse farmi una cosa del genere!- la riabbraccio
-Ora stai tranquilla... è tutto finito. Ora ci siacmo noi e i ragazzi- cerca di sorridere
-Devo preparare tutto... oggi torno a casa!- esclama felice asciugandosi le lacrime
-Ok... ti aiuto- mi alzo dal letto.
Eleonor prende la valigia dall'armadio e la posiziona sul letto, la apre e mi porge una pouchette dove riporre le sue cose che si trovano in bagno. Vado in bagno e inizio a mettere tutto nella pouchette mentre El si cambia. Non ci vergogniamo a cambiarci una di fronte alle altre. Siamo cresciute insieme e siamo entrambe ragazze. Le lancio una veloce occhiata mentre lei si mette la felpa, aveva già indossato un pantalone stretto. Noto che non ha più i lividi e i tagli, solo due punti sulla fronte che toglierà tra alcuni giorni.
Prendo un respiro profondo -Louis era molto preoccupato in questi giorni- metto gli assorbenti insieme alle altre cose.
Non la sento rispondere e mi affaccio alla porta per guardarla, si stava mettendo le scarpe ma si era bloccata
-D-davvero?- scuote la testa riprendendosi
-Si... perché sei così sorpresa- esco dal bagno dopo che ho preso tutto.
Rimetto la pouchette nella valigia -P-perché per lui s-sono s-solo...- balbetta.
Una cosa che ho capito di Eleonor e che quando balbetta mente. Non ce la faccio più a vederla così e devo chiarire, altrimenti scoppierò io. Non ho più la forza di essere presa in giro
-So' tutto- non la lascio finire.
Mi metto di fronte a lei. Mi guarda e poco dopo scoppia a piangere
-S-scusa- mi dice e io scuoto la testa abbracciandola
-Non preoccuparti... non sono arrabbiata- sussurro comprensiva e lei si stacca
-D-davvero?- singhiozza
-Si... All'inizio ero arrabbiata perché me lo avete tenuto nascosto ho parlato con Louis e so' perché me lo avete fatto. Vi ho perdonati e ora voglio che tutto torni come prima- mi abbraccia
-Sono stata una stupida- si calma
-Lui mi aveva detto che mi a-amava e io non provavo niente, o almeno credevo. L'ho r-respinto e abbiamo finito per a-avere una piccola discussione... da quel g-giorno ho capito di essermi innamorata di lui ma era t-troppo tardi. Ogni giorno mi m-maledico. Forse sarei dovuta spiegarmi m-meglio o dirgli che avevo b-bisogno di tempo e ora non eravamo qui- l'abbraccio
-Ora è passato, cercate di rimediare ora-
-N-non penso che lui voglia ancora avere a che fare con me- sorride amara
-Louis sa' perdonare- sorrido e lei sospira
-Tra due ore dovrebbe venire mia madre... aggiustiamo tutto- annuisco e continuiamo a rimettere a posto le sue cose
-Come va tra te e Harry?- sorride guardandomi
-Stiamo insieme- sussurro e subito dopo lancia un urlo
-E' fantastico!- mi abbraccia stritolandomi
-Hei qui va tutto bene?- entra preoccupata un'infermiera che avrà sentito gridare
-Si, tutto apposto- rispondo io ridendo e l'infermiera si allontana ancora disorientata.
El torna a guardarmi -Ora raccontami tutto- annuisco e inizio a raccontarle.
Abbiamo quasi finito e i ragazzi non si sono ancora fatti vivi
-Arrivo subito- mi allontano e chiamo Harry
CONVERSAZIONE AL TELEFONO
-Hei amore- risponde.
Sorriso d'istinto -Che fine avete fatto?-
-I ragazzi stanno litigando e ti giuro che la scena è davvero divertente- ridacchia
-Falli smettere e salite in camera- scuoto la testa divertita

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Capitolo 40
*** Amore ***


CAPITOLO TRENTASETTE: Amore
 
POV LOUIS
Non sono voluto entrare in ospedale. Mary è entrata da sola mentre io e i ragazzi siamo rimasti fuori. Sono nervoso, so' che devo parlare con El e mi tremano anche le mani
-Nervoso?- fa notare Zayn.
Lo guardo male perché l'ha detto apposta per farmi innervosire ancora di più
-Tu pensa alla tua fidanzatina- esclamo divertito
-Che c'entra Perrie?- esclama infastidito
-Io non ho detto il nome di Perrie- scoppio a ridere.
Non le piace parlare di lei quando gli diciamo che sono fidanzati, gli costa ammettere che noi abbiamo ragione. Iniziamo a battibeccare sotto lo sguardo divertito di Harry. A quest'ultimo gli squilla il cellulare e risponde allontanandosi. Poco dopo torna
-Ragazzi Mary ci ha chiesto di salire- ci interrompe.
Inizio a sudare freddo mentre saliamo. Passiamo per i vari reparti dove ci sono dottori e famigliari mentre parlano. Arrivati al corridoio mi fermo, non ce la faccio. Sono preso dal panico. Non so' che dirle, non so' che fare, non so' come comportarmi. I ragazzi si fermano e mi guardano
-Io vado al bar- cerco di voltarmi ma sia Harry che Zayn mi afferrano per il braccio e mi fanno camminare verso la porta
-Ragazzi dai lasciatemi- mi lamento camminando controvoglia.
Mary esce fuori dalla camera di El e ci guarda in modo strano
-Perché lo tenete fermo?- alza un sopracciglio
-Cerca di scappare- ridacchia Zayn
Mary scuote la testa divertita -Ok Louis... ora loro ti lasciano e tu entri in questa stanza e risolvete tutto- mi ordina incrociando le braccia al petto.
Non ho scelta. Annuisco e i ragazzi mi mollano
-Volete entrare con me?- chiedo supplicante ai ragazzi
-Io devo andare a prendere Perrie per portarla qui- dice poi ci saluta e se ne va per andarla a prendere da casa sua.
Guardo supplichevole Harry che è la mia unica speranza ma viene incenerito con lo sguardo da Mary
-Io non ho fatto colazione... Mary vieni con me- le porge la mano che lei prende
-Forza Louis- mi fa' segno di entrare.
Mi giro e la vedo li. Si trova di spalle mentre ripone le ultime cose nella valigia. Indossa un pantalone stretto che sottolinea le sue gambe sottili e lunghe, una felpa grande per il suo corpo minuto e i capelli leggermente mossi che ricadono sulle sue spalle piccole
-Andiamo May- sento sussurrare da Harry e poi dei passi allontanarsi.
Mi appoggio allo stipite della porta e la osservo nei suoi movimenti. In tutto questo periodo non sono riuscito a levarmela dalla testa. Sono riuscito a nasconderlo e pensavo davvero che mi fosse passato ma poi è tornata da Parigi e mi sono reso conto che non era passato un cavolo. Lei si gira e mi guarda. Rimane ferma e non riesce a parlare. Prendo un respiro profondo e mi avvicino a lei. Ho bisogno di sapere se le parole di Mary sono vere, devo sapere se lei mi ama
-Ciao El- sorrido
-Ciao Louis- abbassa la testa.
Lo vedo da lontano che è imbarazzata. Mi avvicino fino ad arrivare fino a pochi centimetri dal suo corpo, le alzo il viso con la mia mano per vedere i suoi occhi. Mi fissa senza dire niente
-Perché?- sussurro.
Nel suo viso si apre un'espressione interrogativa. Di sicuro si sarà aspettata di tutto, tranne un mio perché.
Apre la bocca e boccheggia un po' -Io non lo sapevo- alzo un sopracciglio
-Cosa non sapevi?-
-Di essermi innamorata di te- sorrido mentre lei devia il mio sguardo
-E lo sei ancora?- annuisce
-Allora dimmelo- sussurro a pochi centimetri dalle sue labbra
-Ti amo Louis- mi guarda negli occhi
-Anch'io- non fa' il tempo di dire nulla che si ritrova le mie labbra sulle sue.
Dopo due anni posso sentire le sue labbra. La prendo per i fianchi e l'avvicino. Approfondiamo il bacio e lei mette le mani tra i miei capelli stringendoli per poco. Quando siamo senz'aria ci stacchiamo
-Ricominciamo tutto da capo e questa volta facciamolo bene- le dico
-Non sei arrabbiato?- scuoto la testa
-Vuoi essere la mia ragazza?- annuisce energicamente e mi bacia
Mary non aveva poi così torto
 
POV MARY
Ci sediamo su una panchina fuori dall'ospedale per lasciare quei due da soli. Rimaniamo in silenzio per parecchio finché lui non si decide a parlare
-Tutto bene May?- mi guarda e annuisco.
Mi chiedo il perché di quella domanda ma preferisco non chiederglielo
-Senti per oggi mi dispiace...- mi alzo dalla panchina
-Hei fermo- lo blocco e metabolizzo le sue parole
-Perché ti stai scusando?- incrocio le braccia sotto il seno con uno sguardo confuso
-Bhè io non ti volevo costringere solo perché...- si blocca e mi guarda quasi colpevole.
Annuisco capendo e abbasso lo sguardo
-Non... non ti attraggo?- le mie parole escono in un sussurro quasi inudibile persino a me
-no no no- si alza anche lui in piedi cercando di rimediare mentre sul mio volto è impresso uno sguardo amareggiato
-May- sospira alzandomi lo sguardo
-Ti giuro che non è così-
-Allora non ti saresti scusato- lo scanso
-May ascoltami- mi ferma
-Ogni volta che stiamo insieme mi trattengo dall'istinto di saltarti addosso e farti mia, oggi non ci sono riuscito a fermarmi e visto che tu ricambiavi ho continuato. Io ti amo ma tu non sei pronta, questo l'ho capito e io posso aspettarti tutto il tempo che vuoi. Non devi fare questo passo importante solo per me- mi accarezza la guancia.
Sospiro e annuisco, lui sorride mostrando le fossette. Mi lascia un bacio ma poi diventa di nuovo serio
-Uhm... per... per curiosità di cosa avete parlato tu e Louis?- divento subito rossa ripensando a quel “discorso”
-Nulla di importante- esclamo forse troppo velocemente in preda all'agitazione.
Cerco di cambiare argomento ma non mi viene nulla in mente
-Allora perché sei tutta rossa- mi guarda negli occhi.
Quegli occhi cavolo, ora è come se mi ipnotizzasse e mi fa' parlare. Odio quando fa' così per estorcermi qualche informazione.
Sbuffo -Ok m-mi ha chiesto se l'avevamo già fatto e mi ha detto di usare le precauzioni perché non vuole una ragazza incinta in casa- dico velocemente chiudendo gli occhi
-Ah...- esclama divertito
-E mi stava anche per fare il discorso- rabbrividisco al sol pensiero riaprendo i miei occhi
-Quel discorso?- annuisco e lui inizia a ridere mentre io lo guardo male
-Per favore cambiamo argomento- lo imploro
-Ok- scoppia a ridere
-Smettila- gli do' un pugno sul braccio
-Tu eri andato a risolvere quel tuo piccolo problemino mentre io ho dovuto subirmi quel discorso così strano quanto imbarazzante per giunta con mio fratello e ringrazia che a sorprenderci non sia stato Zayn perché sarebbe passato direttamente ai fatti piuttosto che parlare- incrocio le braccia indignata
-Ok, ok la smetto- alza le mani in segno di difesa e poi si avvicina al mio corpo
-Ma ti assicuro che tanto piccolo non era- sussurra al mio orecchio facendomi diventare tutta rossa.
Ridacchia per il mio colorito. L'ha fatto a posta! Scuoto la testa e inizio ad incamminarmi verso l'entrata dell'ospedale sentendolo dietro di me

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Capitolo 41
*** Sono Pronta ***


CAPITOLO TRENTOTTO: Sono Pronta
 
Continuo a camminare per i vari reparti e corridoi sentendolo dietro di me. Fa' una piccolissima corsa fino ad arrivare al mio fianco
-Sei arrabbiata?- mi guarda
-No- continuo a camminare senza degnarlo di uno sguardo
-Sicura?- arriviamo all'ascensore ed entriamo.
Siamo solo noi due e io premo il taso del quinto piano
-Si... cosa te lo fa' credere?- esclamo con tono sarcastico
-Bhé rispondi in modo freddo, hai le braccia incrociate, non mi guardi, e hai un'espressione arrabbiata- mi dice ciò che ha notato
-Ok- esclamo indifferente.
So' che si arrabbierà ma in questo momento io sono più arrabbiata di lui, anche se non so' per cosa. Lui sbuffa e preme il tasto rosso che non so' che vuol dire. Improvvisamente l'ascensore si blocca e la luce diminuisce
-Ma che fai?- lo guardo confusa e preoccupata
-Finalmente ti sei decisa a guardarmi- lo ignoro
-Fai ripartire subito l'ascensore-
-No- sbuffo e sposto lo sguardo ovunque tranne che su di lui
-Mi dici cosa ti prende? Un attimo fa' stavamo ridendo!- esclama confuso
-No Harry qua ti sbagli! Tu stavi ridendo non io- sbuffo
-Cosa c'è che non va?- sospiro mordendomi il labbro inferiore trattenendo le lacrime
-Niente- ripremo il tasto rosso e l'ascensore arriva al piano.
Usciamo -Me lo dirai a casa... la questione non è chiusa qui- esclama serio.
Arriviamo vicino alla porta e gli lancio un sguardo e noto che è arrabbiato visto che i suoi occhi sono scuri.
Apro la porta della camera e rimango stupita da quello che mi si presenta davanti. Louis e Eleonor che si baciano. Cioè loro poco prima non si parlavano e ora.... bhé si stanno baciando! Non ci sto' capendo più niente. Apro la bocca per dire qualcosa ma non mi esce niente. Harry vedendomi in difficoltà fa' una finta tosse che fa' staccare i due piccioncini. Entrambi ci guardano rossi in viso
-Possiamo spiegarvi- esclamano contemporaneamente
Trattengo una risata
-Spiegarci cosa?- alzo un sopracciglio decisamente divertita
-Ehm... vedi Mary...- inizia Louis avvicinandosi e muovendo le mani in gesti che non capisco
-Louis aspetta un momento- lo blocco
-Se hai intenzione di farmi un discorso come quello di stamattina risparmiamelo- lo minaccio divertita.
Sento Harry ridacchiare dietro di me e gli do' una leggera gomitata per fargli capire che non è nella situazione di ridere
-Vedi che si è capito che state insieme- continua Harry soffocando una risata
-Da cosa l'avresti intuito?- alza un sopracciglio mio fratello
-Bhè El ha la stessa espressione di Mary quando ci siamo messi insieme e tu continui a sorridere come un'ebete- dice come una presa in giro.
Alzo gli occhi al cielo
-Vedi che anche tu sorridevi come un ebete- gli ricordo
-Si prima che tu mi saltassi addosso per baciarmi- contrattacca
-Non mi sembra che hai rifiutato o che ti sia dispiaciuto- esclamo retorica
-Basta non ho intenzione di sentire cosa fa' mia sorella nella sua vita amorosa. Quindi per favore smettetela- grida e si tappa le orecchie Louis
-Tranquillo fratellino la stessa cosa vale per me quando parlerò con El- mi metto a ridere.
Poco dopo arrivano che Perrie e Zayn. Ci mettiamo tutti a parlare e io evito accuratamente ogni minimo contatto o parola con Harry. La porta della camera si apre
-Ciao ragazzi- è Rose la madre di El.
La salutiamo -El sei pronta per tornare a casa?- sorride
-Certo- si alza dal letto e cerca di prendere le valigie ma Lou la ferma prendendole la valigia
-Grazie- sussurra tutta rossa
-Ragazzi che ne dite di mangiare tutti a casa nostra?- propone la madre
-Non vogliamo disturbarla- esclama Perrie
-Non preoccupatevi, voglio ringraziarvi per tutto il vostro supporto in questo mese- insiste e tutti accettiamo la proposta.
Dopo una mezzora siamo tutti a casa di El. I ragazzi vanno in giardino mentre io, Perrie ed Eleonor in camera di quest'ultima.
 
POV HARRY
Andiamo nel giardino per lasciare le ragazze un po' da sole, sicuramente avranno tante cose di cui parlare. Mi sono curioso se in quelle “cose” parlassero anche di me. Ci sediamo sulle sedie da giardino e i ragazzi iniziano a parlare. Non partecipo alla conversazione quindi non so' di cosa stanno a parlare, probabilmente di qualche sport. Continuo a pensare a May e al suo strano comportamento. Non so' come spiegarmelo, forse ho detto o fatto qualcosa di sbagliato e lei si è arrabbiata. Non so' come devo comportarmi e cosa fare per non farla arrabbiare ancora di più. Mi vedo una mano passare sul mio sguardo e mi risveglio dai miei pensieri
-Harry sembri assente... tutto bene con mia sorella?- annuisco
-Cosa le hai fatto?- domanda duramente Zayn
-E' possibile che tratti subito conclusioni affrettate- mi passo una mano tra i capelli nervoso
-Allora cos'è successo?- richiede Louis
-Sinceramente non lo so... si è come arrabbiata anche se non riesco a capire il motivo- sbuffo
-E' per questa mattina?-
-Cos'è successo questa mattina?- chiede Zayn ignaro
-Si stavano baciando appassionatamente in cucina e lui era quasi senza maglietta e con un problema nei pantaloni- Zayn mi guarda male
-Non l'ho costretta- mi affretto a dire prima che mi salti addosso per strozzarmi
-Cos'è successo?- continua a domandarmi Louis.
Sospiro essendo alle strette, gli racconto la nostra chiacchierata che abbiamo avuto fuori dall'ospedale
-Ha paura di perderti- sentenzia Zayn
-Cosa te lo fa' pensare?- domando
-E' normale per una ragazza come Mary aver paura di perdere la persona che ama-
-Le ho detto che sono disposto ad aspettare che non è un problema per me- sospiro.
I ragazzi alzano le spalle non sapendo che dirmi. Alzo lo sguardo verso la finestra della camera di El. Lei è li' che già mi fissava. È così bella e semplice. Il suo viso si apre in un meraviglioso sorriso che non posso fare a meno di ricambiare... quanto la amo
 
POV MARY
El si butta sul letto sospirando -Mi era mancato il mio letto- ammette nostalgica abbracciando il cuscino
Io mi siedo sulla sedia della scrivania mentre Perrie sulla punta del letto
-Scommetto che ti piacerà di più quando ci starai con Louis- esclama maliziosa Perry.
Eleonor diventa tutta rossa in un sol colpo
-Ma che dici!- cerca di parlare senza balbettare mentre io scoppio a ridere ma poco dopo si uniscono anche le altre due
-Neanche tu non scherzi con Zayn- ribatte El facendo diventare rossa Perrie.
Chi l'avrebbe mai detto! Perrie che arrossisce
-Ops... colpito e affondato- mi intrometto io ridendo
-Piuttosto Mary ho notato una certa tensione tra te e Harry- sbuffo ripensando a tutto
-Non parliamo di lui per favore- mi alzo dalla sedia avvicinandomi alla finestra con passo lento
-Che ha fatto?- chiede seria El ovviamente è preoccupata
-Lui niente, sono io. Non posso dagli l'unica cosa che ci farà unire in tutti i sensi- sospiro
-Mary non sei...- inizia Perry ma non la lascio finire
-Non sono obbligata. Lo so- annuisco guardandole entrambe
-Ma io voglio, ho solo paura. Paura di sbagliare, di non essere all'altezza, di non essere abbastanza. Avevo anche paura di perderlo all'inizio ma ho capito che non lo perderò per questo. Io lo amo e sono pronta- sussurro guardandolo dalla finestra.
Lui alza lo sguardo e mi guarda. Sorrido istintivamente guardandolo e lui sorride mostrando le sue bellissime fossette che gli danno un'aria così innocente. Gli minimo un “Ti amo” a cui lui risponde con un “Anch'io, tanto” per poi farmi l'occhiolino. Ora l'ho capito veramente. Sono pronta.
 

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Capitolo 42
*** Home ***


CAPITOLO TRENTANOVE: Home
 
Ci alziamo dal tavolo in cucina ed andiamo in salone. La madre di Eleonor è dovuta andare a lavoro verso le quattro e noi siamo rimaste con lei tutto il giorno. Ora sono le otto e abbiamo finito di mangiare
-Che volete fare?- domanda Perrie
-Siamo tutte coppie... possiamo guardare un film Horror- propone Louis sfregandosi le mani.
In quel momento voglio davvero uccidere Louis, è possibile che gli vengano queste idee geniali proprio nei momenti meno adatti?! Tutti accettano anche Harry che continua a fissarmi. Non ho spiccicato parola con lui dall'ascensore, e non ho intenzione di farlo ora. Tutti si posizionano in salone mentre io faccio partire il film che hanno scelto, La Maschera Di Cera. Chiudiamo le tende in modo da non far entrare la luce. Mi siedo accanto ad Harry, l'unico posto rimasto altrimenti avrei evitato. Mi mantengo ad una certa distanza ma Harry dopo cinque minuti mette le sua mani sui miei fianchi, prima mi avvicina e cerca di spostarmi
-Lasciami- mormoro al suo orecchio
Scuote la testa e con forza a mi fa sedere sulle sue gambe. Sono completamente rossa e nessuno dei ragazzi si è accorto del nostro movimento, o almeno non lo danno a vedere. Nascondo il viso nell'incavo del suo collo e metto le mani sul mio ventre mentre lui mantiene la presa sui miei fianchi. Sento il suo profumo e automaticamente metto una mano sul suo petto e l'altra sul suo fianco come per abbracciarlo. Per un momento lascio perdere il film. Lui mi da' un bacio sulla nuca
-Posso avere un bacio?- sussurra al mio orecchio
Alzo lo sguardo per incontrare il suo, nonostante il buio della stanza riesco a vedere le sue iridi verdi
-Posso?- ridomanda
Annuisco lentamente sentendo le guance rosse e il battito accelerato. China leggermente il capo e posa le labbra sulle mie, sento come una scarica per il mio corpo che mi fa' stare bene. Lui mi fa' stare bene. Si stacca dal quel semplice bacio a stampo
-Ti amo- sussurro ancora con gli occhi chiusi
-Io di più- sorrido automaticamente
Riportiamo entrambi lo sguardo sullo schermo e continuiamo a vedere il film. Più volte nelle scene paurose ho nascosto il viso nel petto muscoloso di Harry e lui mi stringeva senza dire nulla, probabilmente sorrideva ma non posso dirlo visto che non gli ho rivolto un solo sguardo. Sono le dieci di sera e credo sia ora di tornare a casa. Perrie si alza e va a spegnere la tv dove prima stavamo vedendo il film. Mi alzo dal divano anche se cercava di trattenermi, ma sono stata più veloce
-Zayn mi accompagni a casa?- anche lui si alza
-Ok, devo anche riaccompagnare Perrie- annuisco
-No, la riaccompagno io- si intromette Harry
-E con che auto?- chiedo sarcastica
Harry sta' per aprire la bocca ma Louis lo precede
-Prendi la mia auto, io rimango qui stanotte- gli porge le chiavi
Harry mi sorride bastardo -Con queste- le agita davanti a me soddisfatto
Scuoto la testa e mando un'occhiataccia a Louis che ridacchia
-Ok andiamo- gli dico e mi volto verso Zayn
-Tu ci segui?-
-No, se ti accompagna Harry io rimango a casa di Perrie, i suoi non ci sono. Non ti dispiace rimanere sola in casa con lui vero?- mi dice sorridendomi dolcemente.
Perfetto staremo da soli in casa stanotte
-No, per niente- sorrido facendo finta di nulla
Salutiamo tutti ed usciamo di casa lasciando Louis ed El da soli. Entro in auto seguita da Harry. Mette in moto e percorriamo l'intero tragitto in silenzio, c'è solo il sottofondo della radio che trasmettono una canzone a me sconosciuta. Inizio a tremare inconsapevolmente, mi sento nervosa e impaurita. Anche se non ne ho motivo. Harry se ne accorge perché mi lancia più volte occhiate che sembrano preoccupate
-Stai bene?- mi chiede quando parcheggia l'auto nel vialetto
Annuisco e apro la portiera dell'auto, lui sbuffa ma mi segue in silenzio ed entriamo in casa. Si tocca le tasche del giubotto
-Cavolo...- inizia catturando la mia attenzione
-Mary ho lasciato il telefono a casa di Eleonor. Lo vado a prendere- aspetta una mia risposta o anche un bacio ma annuisco solamente e senza neanche salutarlo salgo su in camera.
Sento poco dopo la porta sbattere violentemente, segno che se n'è andato e che è anche arrabbiato. Prendo l'intimo rosso quello regalatomi da EL. Si l'ho metto perché mi ha praticamente gridato contro. Abbiamo parlato un po' oggi di cosa è successo mentre lei stava in coma e ho accennato il fatto che Harry ha visto quel completino che non ho mai messo. A quelle parole si è arrabbiata e mi ha detto che se non lo indossavo sarebbe venuta a casa a controllare. Non voglio rischiare perché da come me l'ha detto mi ha fatto paura. In ogni caso lo prendo, non è proprio esagerato. È rosso in pizzo con un piccolo fiocchetto al centro sempre rosso. Poi potrebbe ritornare utile, potrebbe. Vado in bagno chiudendomi a chiave, vizio preso con tre ragazzi in casa. Dopo una doccia di dieci minuti inizio ad asciugarmi i capelli, indosso l'intimo ed esco dal bagno. Harry non è ancora tornato perché non si sentono rumori. Sento il mio cellulare suonare e mi ricordo di averlo lasciato di sotto. Ancora in intimo scendo in salone e prendo il mio cellulare. Leggo il messaggio che è da parte di Eleonor
“Non fare cose di cui poi potrai pentirti, El xx” sospiro sapendo di cosa si tratta
“Sono sicura anche se non so' cosa succederà ora.. Mary xx” la risposta non tarda ad arrivare
“Ok... Harry è appena passato da qui e ha parlato con Louis. Non so' cosa si sono detti ma Harry sembrava nervoso e un po arrabbiato. El xx”
“Colpa mia... lo sto facendo impazzire... Mary xx” Chissà cosa si saranno detto con Louis
“OK... Ti voglio Bene. El xx P.s. Ti saluta Louis” sorrido
“Anch'io te ne voglio Mary xx P.s. Salutamelo”
Sento la porta di casa aprirsi e alzo lo sguardo È Harry.
 
 

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Capitolo 43
*** Solo con te ***


CAPITOLO QUARANTA: Solo Con Te
 
Sento la porta di casa aprirsi e alzo lo sguardo. È Harry. Non mi ha ancora notata e sembra sovrappensiero. Chiude la porta e alza lo sguardo incontrando il mio ma il suo poi passa sul mio corpo. Divento rossa di botto
-Che ci fai in intimo per casa?- alza un sopracciglio e mi guarda malizioso
-Ehm... ho appena finito di fare la doccia- mi tocco i capelli nervosa
-E rimani così?- ora sembra piuttosto nervoso
-Ho sentito il telefono squillare e sono venuta a rispondere- annuisce
-Non ti vesti?- noto con mia soddisfazione che si sta' eccitando
-Vuoi che mi vesta?- decido di giocare.
Si avvicina mantenendo il contatto tra i suoi occhi smeraldi e i miei azzurri
-Magari- sussurra e poi annuisce
-Ok, posso prendere una tua maglietta?- annuisce continuando a guardare il mio seno coperto dal reggiseno
-Ok- sorriso e mi giro ma inaspettatamente mi arriva un pacca sul sedere mi giro sgranando gli occhi ma lui mi fa' solamente un occhiolino e mi incita ad andare di sopra.
Cammino per le scale e gli sento sussurrare un “cavolo”. Sorrido ancora di più e vado in camera nostra. Mi avvicino al cassetto dove si trovano le magliette ma poi la mia attenzione va sulla scrivania. Mi avvicino e tra le pagine del libro di storia c'è un foglietto che estraggo. La scrittura è di Harry e ci sono degli appunti ma tra tutte quelle parole ne spunta una: “Mary” con un piccolo cuore sotto la y. Sorrido istintivamente ma il rumore della porta che si apre mi porta a rimettere il foglio tra le pagine del libro e mi volto cercando di sembrare normale. Compare Harry che richiude la porta alle sue spalle. Mi guarda e sussurra “dannazione” ma io sono riuscita comunque a sentirlo
-Perché non ti sei vestita?- lo dice come se mi volesse sgridare
-Non sapevo quale prendere- rispondo semplicemente alzando le spalle.
Lui si avvicina al cassetto e ne estrae una maglietta bianca per poi lanciarmela. La indosso e noto con piacere che mi arriva poco sotto il sedere e che ha lo scollo a V mostrando comunque il mio seno. Mi butto sul letto e in questo modo la maglietta si alza mostrando gli slip. Invito Harry a stendersi accanto a me con un gesto con la mano. Si stende accanto a me chiudendo gli occhi
-So' che c'è qualcosa che non va' e ora voglio sapere cos'è- mi dice tenendo sempre gli occhi chiusi.
Mi mordo il labbra inferiore
-Mary se è per oggi non devi...-
-No- mi alzo con il busto e mi metto a cavalcioni su di lui.
Apre gli occhi sgranandoli
-Che fai?- alzo le spalle e mi avvicino ed inizio a baciargli il collo.
Lo sento ansimare al mio tocco. Mi avvicino alle sue labbra fino ad arrivare a pochi centimetri
-Voglio fare l'amore con te- gli sussurro guardandolo negli occhi
Azzurro e verde. Non sono mai stata così sicura in tutta la mia vita, è quello che voglio. Con lui. Lo sento deglutire mentre cerca di dire qualcosa ma rimane in silenzio. Non so' proprio cosa pensare, le braccia iniziano a tremarmi e mi viene quasi l'istinto di piangere
-Sicura?- sussurra infine
Sorrido più sollevata e annuisco più sicura che mai
-Non sai quanto ti voglia io- mi fiondo sulle sue labbra e lui ribalta la situazione
Mi ritrovo sotto di lui mentre continuiamo a baciarci appassionatamente. Mette le mani sulle mie cosce per poi risalire, prende l'orlo della maglietta e con un solo gesto me la sfila lasciandomi solo in intimo. Sento la sua erezione premere sulla mia coscia. Si fionda sul mio collo torturandolo mentre io prendo i bordi della sua maglietta con le mani che tremano e gliela alzo fino a sfilarla. Lui inizia a baciarmi il collo avidamente per poi scendere con i baci ai seni fino a scendere lungo la pancia, fino all'elastico degli slip. Respiro affannosamente mentre cerco di lanciarmi andare al suo tocco e ai suoi baci. Fa il percorso inverso risale con i baci fino alle mie labbra. Mi bacia ancora cercando di mettermi a mio agio nonostante io sia tesa
Si stacca dalle mie labbra e mi guarda negli occhi -Sei sicura? Sei molto tesa- esclama con respiro affannoso
-Si... sono solo un po' agitata- mi sorride dolce
-Tranquilla... cercherò di non farti male- ricomincia a baciarmi, questa volta è un bacio dolce che mi fa rilassare
Sposta le sua mani sulla coppa del seno, inarco la schiena in modo che lui possa togliermelo. Una volta fatto inizia a baciarli facendomi eccitare. Gli graffio la schiena con le mie unghie e lui mormora il mio nome in preda all'eccitazione. Fa scendere le sue dita per tutto il mio corpo fino ad arrivare agli slip. Sfiora la mia intimità da sopra il tessuto facendomi fremere, poi me li sfila completamente. Vedo che lui è ancora troppo vestito. Gli sbottono i jeans ancora con le mani che tremano. Lui si alza da sopra di me e se li sfila, poco dopo anche i suoi boxer fanno la fine degli altri vestiti. Prende una bustina argentata dal cassetto del comodino, la apre e si infila il preservativo. Cerco di guardare altrove mentre lui si rimette su di me, dire che sono imbarazzata è dire poco
-Guardami amore- mi sussurra
Lo guardo negli occhi cercando di smettere di tremare, con la sua grande mano mi accarezza la guancia
-Non devi imbarazzarti, sei bellissima- mi lascia un bacio sulle labbra
-Dimmi di fermarmi se ti faccio male- annuisco
Continua a guardarmi mentre mi divarica le gambe e si posiziona in mezzo. Sospiro chiudendo gli occhi, un attimo dopo entra in me con un gesto deciso. Posa le sua labbra sulla mia spalla nuda, sento molto dolore e stringo la presa sulla sue spalle. Lui rimane fermo dentro di me forse per abituarmi alla sua presenza
-Mary- dice in un sussurro per farmi aprire gli occhi
Gli riapro e mi sfugge una lacrima che lui subito cattura con le sue labbra
-Vuoi che mi fermi?- scuoto la testa e mormoro un no soffocato
-Vai avanti- inizia a muoversi piano
A poco a poco aumenta la velocità e smetto di sentire dolore che prende il posto del piacere... sento come qualcosa che si risveglia in me. Pian piano il piacere aumenta in entrambi, dopo ogni spinta, alcuni lui li ferma baciandomi. Vengo travolta dal piacere ed inizio a gemere mentre lui continua a spingere. Dopo quello che sembra un'eternità vengo seguita da lui che mormora il mio nome contro il mio orecchio. Esce da me e butta il preservativo. Si stende accanto sul letto ancora con il battito accelerato e ci copre entrambi con il lenzuolo. Posso la testa sul suo petto e sento il suo battito diventare normale, alzo lo sguardo per incontrare i suoi occhi che già mi fissavano
-Ti amo- sussurro
Lui mi sorride -Anch'io- mi bacia
Rimaniamo così ancora un po' finché entrambi non ci addormentiamo abbracciati.
 

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Capitolo 44
*** Epilogo ***


 
EPILOGO
 
Apro gli occhi lentamente, sono ancora appoggiata al petto di Harry mentre lui mi tiene per la vita. Siamo entrambi nudi sotto le coperte. Sto' così bene qui, stare tra le braccia di Harrry mentre sento il suo calore è tutto quello che voglio. Alzo lo sguardo e incontro quello di Harry che già mi fissava. Le sue iridi verdi sono luminosi e le sue labbra carnose si aprono in un sorriso con le fossette, non mi fa' dire nulla che mi bacia
-E' così bello guardarti mentre dormi- si sposta fino a stendersi sopra di me
-Sono orribile- faccio una smorfia
-Sei la ragazza più bella che abbia mai visto- mi bacia la guancia fino ad arrivare al collo
Passa le sua mani sul mio corpo
-Sei ancora nuda, molto meglio- esclama con voce seducente mentre mi bacia il collo
-Come? Vuoi già ricominciare?- sorrido tra il maliziosa e divertita
-Colto il segno- scuoto la testa
-Dobbiamo andare a scuola- sbuffa
-Oggi saltiamola, ti prego- mi fa la faccia da cucciolo
-E che diciamo agli altri?- metto le mani sui suoi capelli
-Secondo me neanche loro oggi ci andranno- sorride per poi baciarmi le labbra
-Ok- dico tra un bacio e l'altro
Sta' scendendo con i baci fino ad arrivare al ventre
-Harry- lo fermo
-Dimmi- continua a baciarmi
-Harry- finalmente alza lo sguardo per guardarmi negli occhi
-Che succede?- domanda dubbioso
-Giurami che starai con me per sempre- sorride e mi lascia un leggero bacio sulle labbra
-Te lo giuro- metto le mani tra i suoi capelli
-Per sempre- mi bacia
-Per sempre- ripeto
*****QUATTRO ANNI DOPO*****
-Harry sbrigati- grido dal salone
-Arrivo- grida lui dalla nostra camera
Mi do' un'ultima occhiata allo specchio. Quattro anni, sono tantissimo tempo. I miei capelli sono più corti ma sono sempre mossi, indosso dei pantaloni elastici blu (messi per colpa di Harry) e un maglione bianco ricamato e dei stivaletti neri. La mia vita come quella degli altri è cambiata moltissimo in questi quattro anni. Per incominciare tre anni fa' mi sono diplomata, io ed Harry ci siamo trasferiti qualche mese dopo il diploma a Londra e viviamo in un piccolo appartamento insieme. Io studio all'Università per diventare un'insegnante mentre Harry ha fatto un corso post-diploma e ora è un'assistente sociale per aiutare le persone che come lui sono in difficoltà. Anche Louis e Eleonor si sono trasferiti a Londra, Eleonor viene con me all'università e Louis frequenta il corso di giurisprudenza. Louis avvocato, chi l'avrebbe mai detto! Perrie e Zayn si trovano in America dove entrambi vanno al college. Liam sta' facendo dei viaggi studio in giro per il mondo, mentre l'irlandese è tornato in Irlanda per fare l'università. Ci sentiamo soltanto tramite Skype, chiamate o messaggi. Ci riuniamo solo a Natale, quando tutti torniamo nella nostra città. Vedo Harry uscire dalla camera con due valigie in mano. Ora porta i capelli più lunghi che raccoglie in delle fasce colorate. Porta dei pantaloni neri stretti, una maglietta con scollo a V bianca e sopra una camicia blu sbottonata. È davvero stupendo, in tutto questo tempo posso dire che non è cambiato per niente. I suoi muscoli sono sempre pronunciati, i tatuaggi sono un po aumentati ma ha promesso di smettere, e soprattutto il suo sorriso e i suoi occhi smeraldi sono sempre gli stessi. Ed è questo che conta per me. Comunque quelle valigie servono perché partiamo. Tutti noi abbiamo deciso di trascorrere una vacanza insieme, come hai vecchi tempi. Abbiamo deciso il nostro piccolo paesino dove tutti ci siamo conosciuti, ci è sembrata una location perfetta. I miei genitori ci lasceranno la casa libera per tutto il mese mentre loro sono dagli zii in America
-Ma che hai messo dentro?- si lamenta posando le valigie sul pavimento
Alzo gli occhi al cielo -Non lamentarti e sbrigati. Tu hai deciso di fare il viaggio in auto- dico nervosa
Stare in auto per più di tre ore, per di più nelle mie condizioni, non è una cosa che mi entusiasma molto
-Ok non ho nessuna intenzione di farti arrabbiare nelle tue condizioni- alza le mani in segno di difesa
-Non sono malata- gli ricordo
-Certo amore ma non voglio rischiare- mi lascia un bacio sulle labbra e apre la porta per poi uscire con le valigie.
*****TRE ORE DOPO*****
Esco dall'auto dopo tre ore
-La prossima volta che mi dici di fare un viaggio in auto ti sparo- guardo male Harry
-Sono state soltanto tre ore- dice normalmente chiudendo la portiera del guidatore
-Soltanto? Sono stata tre ore in auto. Tre ore che non potevo muovermi, che non potevo far nulla, che mi annoiavo. Sai com'è per una donna nelle mie condizioni stare in auto per tutto quel tempo- sbuffo mentre lui apre il bagagliaio per prendere le valigie
-Stai diventando insopportabile lo sai? Potevi andare in auto con tuo fratello, anzi al ritorno torni con lui- mi sorride indicando l'auto dietro di noi dove si trovano Louis ed El
Hanno fatto lo stesso tragitto con noi solo in auto diverse
-Bhé dovevi pensarci prima e dovevi stare più attento tre mesi fa- metto il broncio
Sorride e si avvicina a me
-May stavo scherzando. Non potrei essere più felice come ora- annuisco sollevata e mi da un bacio sulle labbra
-Volete smetterla di baciarvi in pubblico? Non avete perso il vizio in tutti questi anni- mi stacco da Harry
Vedo un ragazzo moro con dei pantaloni grigi, un maglione nero con scritte bianche e le solite converse bianche. Anche quel ragazzo non è cambiato per niente, solo il ciuffo
-Zayn- grido e mi lancio per abbracciarlo stringendo le braccia intorno al suo collo stringendolo
-Piano- sento dire da Harry ma lo ignoro
-Piccola come mi sei mancata- mi stringe forte
-A chi lo dici- mi stacco per guardarlo bene
-Il tuo ciuffo?- ridacchio
-Ho cambiato look-
-Perrie- noto la bionda dietro di lui
Ci abbracciamo forte
-Quanto mi siete mancati, sembra un'eternità da quando non ci vediamo- mi dice
Abbracciano anche gli altri tre e poco dopo vediamo un'auto accostare. Compare subito un ragazzo biondo con una maglietta stile americano e un pantalone nero, occhiali da sole e un ciuffo biondo con sfumature castane. Chiude la portiera dell'auto e apre le braccia
-Niall Horan è qui- grida
Scoppiamo tutti a ridere e andiamo ad abbracciarlo
-Hei manca Liam- nota El
-In realtà io ero in casa- ci giriamo sentendo la voce
Infatti Liam è vicino alla porta ora aperta. Porta un pantalone nero e un maglione marrone e capelli corti. Andiamo tutti a salutarlo
-Posso abbracciarti?- mi dice una volta arrivato il mio turno
-Certo- lo stringo forte
-Voglio presentarvi una persona- compare dietro una porta una ragazza con dei lunghi capelli mori
-Lei è Sophia, la mia ragazza- tutti ci presentiamo e la salutiamo
-Ci pensate- esclama Louis una volta in casa
-Siamo tutti insieme come quattro anni fa- sorride
Mi scendono delle lacrime -Mary tutto bene?- domanda Niall
-Si, sono felice- mi stringo al petto di Harry
-Stai diventando anche lunatica- mi sussurra all'orecchio e gli do' un pugno senza farmi vedere
-Ok, meglio che mi sto' zitto- mi bacia i capelli
-Hai capito allora- ridacchia
[...]
Ci siamo tutti seduti in salone per parlare di tutto quello che è successo in questi quattro anni in cui siamo stati distanti. Sono appoggiata al petto di Harry e sono rimasta in silenzio per tutto il tempo ascoltando come Liam ha conosciuto Sophia, come è l'America e i college, ad immaginarci Louis avvocato e tutte queste cose
-Hei Mary sei silenziosa- nota Eleonor
-Voi due che avete fatto in questi anni?- chiede Zayn
-Bhè...- sorrido
Harry mi da' un bacio tra i capelli -...Nulla di interessante. Viviamo in un piccolo appartamento in centro a pochi passi da quello di Louis, lui lavora lavora come assistente sociale mentre io continuo a studiare, manca poco per prendere la mia laurea. Viviamo la nostra quotidianità come le normali coppie...- mi tocco il ventre ancora piatto
-E diventeremo genitori- termina Harry con un sorriso a trentadue denti con tanto di fossette
-Cosa?- gridano tutti
Ovviamente non se lo aspettavano. Io ed Harry ci guardiamo e scoppiamo a ridere
-Sono incinta di tre mesi e mezzo- sorrido
-Oddio è fantastico- io e le ragazze ci abbracciamo poi abbracciano Harry
-La mia piccolina- esclama con gli occhi lucidi Zayn mentre mi abbraccia
-Diventerò Zio- grida Niall abbracciandomi, anche Liam e Sophia mi abbracciano facendomi gli auguri ad entrambi
Guardo Louis che si trova immobile in pedi. Lo vedo scuotere la testa e si volta andando nel retro, il giardino. Rimango male per il suo gesto e lo sguardo di tutti è posato su di me
-Vado io- esclama El
-No- la fermo
-E' compito mio- lo raggiungo
Si trova seduto sull'altalena, di spalle a me, con le mani tra i capelli. Mi siedo accanto a lui rimanendo in silenzio e guardando davanti a me
-Da quanto lo sai?- sospiro
-Tre settimane, ma ne' sono certa da due- rispondo
-Perché non me l'hai detto?-
-Volevo che ci foste tutti- annuisce
-Harry come ha reagito?- lo guardo
-Gli ho detto che pensavo di essere incinta ed era un po' spaventato come me, poi mi ha portato da un ginecologo e quando ci ha dato la notizia che lo ero è stato felicissimo- sorrido al ricordo
-Volete tenerlo?- annuisco
-E' nostro figlio, non potremo mai ucciderlo o abbandonarlo-
-Come farete?- mi guarda
-Mamma e papà già lo sanno e hanno detto che ci daranno la loro casa che comprarono quando si trasferirono a Londra, quindi non pagheremo l'affitto. Posso riuscire anche a prendere la laurea prima della nascita del bambino. Harry ha un lavoro stabile e i nostri genitori ci hanno detto che per qualunque cosa possono aiutarci. Ma per il momento possiamo farcela da soli, abbiamo anche dei risparmi- gli dico
-Sei cresciuta- si alza e noto delle lacrime
-La mia piccola sorellina è cresciuta- si volta verso di me
-Louis- sussurro alzandomi e lo abbraccio
-Sono felicissimo per te, sarai una madre fantastica- mi da' un bacio tra i capelli
-Sarò sempre la tua sorellina- mi asciugo le lacrime
-Sono suo zio e sai che lo vizierò?- mi dice e mi fa' ridere
-Quando vuoi sei sempre suo zio-
-Anche se Harry è il padre sono io che voglio imparargli a conquistare le ragazze- scoppio a ridere seguita da lui
-Spero che non sia un dongiovanni come voi due- ridacchio
-Si ma entrambi abbiamo messo la testa apposto con la ragazza giusta- mi ricorda
Mi guarda negli occhi, quegli occhi che ci hanno sempre identificato. Così uguali e così unici
Mi sorride -Come sei cresciuta- mi accarezza la guancia
-Grazie a te, mi sei stato sempre accanto e sono sicura che mi sosterrai anche questa volta- annuisce
-Non ti abbandonerò mai- mi abbracci un'ultima volta
Sentiamo dei passi dietro di noi e ci giriamo, è Harry che ci sorride. Louis si avvicina a lui
-Prenditi cura di lei- gli mette le mani sulle spalle
-Certo- sorride
-Congratulazioni amico- si abbracciano
-Grazie- mi viene quasi da piangere
-Sarai un buon padre- si staccano
Ci da' un'ultima occhiata -Vi lascio soli- esclama Louis rientrando in casa
-Tutto bene?- mi domanda Harry avvicinandosi
Sorrido ed annuisco -Sono felice- mette le mani sui miei fianchi
-Non vedo l'ora di vederlo, di abbracciarlo e guardarlo negli occhi- sorride guardando il mio ventre
-Spero che prenda da me- gli dico e scoppio a ridere guardando la sua espressione
-Scherzavo- lo bacio
-Non posso crederci che diventerò padre... non sono mai stato più felice come ora- sorrido
-Grazie- dico ad Harry guardandolo nei suoi occhi smeraldo che mi hanno fatto innamorare
-Di cosa?-
-Di aver mantenuto la promessa- sussurro
-Quale promessa?-
-Il per sempre- sorride mostrando le fossette
-Grazie anche a te-
-Per cosa?- sorrido
-Per tutto. Per essermi accanto, per sopportarmi, per sostenermi, per essere la madre di mio figlio... tutto- avvicina la sua fronte alla mia
-Ti amo- mi dice tra un bacio e l'altro
-Anch'io- lo stringo forte
-Questo è solo l'inizio del per sempre- conclude per poi baciarmi
 
THE END


Anche se il sito mi aveva dato problemi ho deciso di concludere la storia.
Grazie a tutte.

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