Photos.

di fanalisa
(/viewuser.php?uid=573889)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 2: *** Capitolo due. ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno. ***


Prologo.


 

Foto.

Foto.

E, ancora, foto.

Non ne potevo più.

Non ero mai stata una persona fotogenica, una di quelle che esce bene o almeno decentemente nelle foto. Mai. Non lo avevo mai considerato un problema, però. Perchè, alla fine, chi se ne fotte di quello che pensano gli altri guardando una mia foto?


 

"No, non ci siamo!", disse ancora John, per l'ennesima volta quella mattina.


 

Quando qualcuno mi scatta una foto, mi sento sempre a disagio.

Non so il perchè, ma credo che sia questo il principale motivo che mi fa detestare le foto e che non mi fa essere fotogenica. Poi, quelle stronzate con cui tutti sono fissati, i selfie. Li odio, non ne scatterò mai uno.

In ogni caso, questa situazione stava diventando un problema.

Un enorme problema.

'L'immagine è importante.', mi ripetevano da quando avevo vinto XFactor. Da allora, giorno e notte, dovevo sempre fare foto.

Foto per le riviste.

Foto per le locandine dei concerti.

Foto per la copertina del singolo.

Foto per i vari set fotografici.

Foto per ogni singola cosa, in poche parole. Nonostante fossi in disaccordo, le facevo sempre perchè, in qualche modo, avrebbero sempre fatto parte del mio nuovo lavoro. Ma sei poi, in ogni singola occasione, dovevo sentirmi dire che non mi concentravo e che non venivo bene, mi incazzavo.

E non ne potevo più.


 

"Camila, cerca di concentrarti. Sto perdendo la pazienza.", disse poi John in tono più serio.

"John, io sono concentrata!", risposi con un tono di voce decisamente incazzato, più di quanto avrei voluto.

"Certo, Camila! Guardi in aria, non mi ascolti e sei svogliata.

Queste foto saranno nel tuo primo album, lo capisci? Una di queste sarà la copertina e ciò vuol dire che la vedranno tutti!

Ricorda sempre, l'immagine è.."

".. importante, lo so!", urlai al limite dell'esasperazione.

"Non mi sembra che tu lo sappia, invece. Me ne vado.", disse poi, lasciandomi sbalordita.

Era il quarto fotografo che andava via in tre mesi. I miei manager mi avrebbero uccisa.

Sbatte' la porta e lo senti' urlare qualcosa di davvero offensivo nei miei confronti, ma mi calmai sapendo di essere già abbastanza nei guai.

Sapevo già cosa sarebbe accaduto. I manager mi avrebbero chiamata, mi avrebbero riempito la testa di tantissime cazzate e l'immancabile frase 'l'immagine è importante' e poi mi avrebbero messo il solito fotografo che sarebbe scappato via da me senza nemmeno provare a far uscire bene qualche foto.

Senti' il mio telefono squillare e alzai gli occhi al cielo.

"Manager"

E non ne potevo più, ancora.


 


 

Tornai a casa esausta, dopo un incontro con i fan. Ero molto nervosa per quello che era accaduto quella mattina, ma con loro cercai di essere disponibile e sorridente come sempre.

Nonostante loro, il mio successo e la mia carriera certe volte mi sentivo vuota, come se la mia vita non avesse un senso.

Era una sensazione davvero orribile e, per scacciarla, pensavo che il 16 di Dicembre sarebbe uscito il mio primo album.

Già, il 16 dicembre.

Eravamo al 18 di ottobre e l'album era quasi finito, mancavano solo da ultimare alcune cose, ma avevamo già deciso tutto.

I testi.

Le musiche.

Il titolo.

I ringraziamenti, già scritti da tempo.

Il numero delle canzoni.

Ma non c'erano le foto. Ed era cosi' frustrante.

I manager, dopo aver saputo di John, mi avevano detto che avrebbero trovato un fotografo entro domani per farmelo conoscere e provare a scattare qualche foto.

Proprio in quel momento, mi chiamarono.

"Camila! Non hai idea di cosa abbiamo trovato!", urlo' Nick quando risposi.

"E' la miglior fotografa del momento! Si chiama Lauren Jauregui ed è fantastica! Dicono riesca a far diventare fotogenico chiunque e a scattare delle foto da urlo! Domani alle nove al solito posto, ti piacerà tantissimo. A domani!", chiuse senza lasciarmi replicare.

Appena chusi la chiamata, mi resi conto di quello che aveva detto Nick.

Lauren Jauregui. Una ragazza, finalmente.

Mi avevano sempre accostato uomini come fotografi fin'ora, mai una ragazza.

Questo mi rendeva felice e non poco, perchè è vero che flirtare quando avrei dovuto concentrarmi a fare quelle maledette foto non era esattamente la cosa più giusta da fare, ma se era una bella ragazza.. perchè no?

Alla fine, i miei fan sapevano della mia omosessualità, ovviamente i miei manager non approvavano la scelta di dirlo pubblicamente, ma loro ne erano a conoscenza e di questo ero più che sicura. Quindi, se uscissero foto di me in atteggiamenti intimi con una ragazza, non si scandalizzerebbero più di tanto.

Ovviamente dipenderà tutto da Lauren, ma probabilmente non accadrà nulla e rimarrà tutto cosi', il mio cuore vuoto e la mia incapacità nell'essere fotogenica.


 

***


 

"Camila, sei arrivata! Nella stanza numero sei c'è Lauren che ti aspetta.", mi sorrise Nick.

Lo salutai velocemente e mi avviai verso la stanza, curiosa di conoscere Lauren.

Apri' la porta e sussurrai un 'buongiorno', e all'improvviso me la ritrovai davanti.

"Ciao, sono Lauren Jauregui, la nuova fotografa.", mi disse stringendomi la mano.

E li', la mia vita iniziò ad avere un senso.


 

________________________

Salve a tutti :) Ho avuto quest'idea ed è venuta fuori questa fanfiction.. fatemi sapere cosa ne pensate e se dovrei continuare :)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo due. ***


Capitolo due.


Chiuse gli occhi e li riapri' molto velocemente. Ammiro' tutto di quella ragazza. Possibile che fosse cosi' bella? 
Rimase incantata a guardarla per secondi che parvero ore, fin quando la ragazza non le sventolo' una mano davanti chiedendole 'ci sei?' e ridendo.
Ora Camila aveva scoperto un'altra cosa che le piaceva di Lauren.
La risata.
Cosi' bella, profonda e.. dolce. 
Sembrava una ragazzina alla prima cotta, e un po' lo era. Dopotutto, Camila non si era mai innamorata, mai aveva provato quelle emozioni cosi' forti che descrivono nei libri, le farfalle nello stomaco.. ma, soprattutto, mai aveva dato il suo primo bacio.
"Camila?", chiese Lauren confusa.
"Si?", rispose la ragazza, ancora imbambolata.
"Finalmente hai risposto! Stavo iniziando a preoccuparmi.. ", replico' la ragazza sorridendole.
Se continuava cosi', Camila non avrebbe resistito a lungo.
"Scusami, sono ancora nel modo dei sogni.", disse Camila, mentendo spudoratamente.
O quasi, perchè ancora non era certa del fatto che Lauren fosse reale.
"Tranquilla. Allora, iniziamo a fare qualche foto?", chiese lei iniziano a sistemare tutto cio' che le serviva.
'Con te volentieri', avrebbe voluto rispondere Camila, ma lascio' perdere.
"Certo.. ma devi sapere che sono andati via parecchi fotografi per la mia incapacità nel fare foto.", rispose Camila aspettando la sua reazione.
Lauren si giro' verso di lei, la guardo' e sorrise.
'Aiutatemi', penso' Camila, perchè quel sorriso era davvero troppo.
"Sai, Camila, io cerco sempre di svolgere al meglio il mio lavoro, di fare tutto il possibile e di farlo al meglio. Questo significa che se sei incapace di fare foto, ti renderò capace, in un modo o nell'altro. Le foto che faremo saranno spettacolari, devono esserlo. 
Tieniti pronta, tra poco iniziamo.", rispose Lauren, girandosi.
L'avrebbe resa capace di venire bene nelle foto, era quello che aveva detto. 
'Non scherziamo, sono gia' pessima di mio, poi ci si mette anche lei.. ", penso' Camila mentre Lauren si dirigeva verso di lei sorridendole.
"Allora, voglio vedere prima come ti muovi.", le disse la ragazza guardandola in attesa.
"Come non mi muovo, vorrai dire.", rispose Camila ridendo.
"Camila, devo pur vedere le pose nelle quali vieni meglio o peggio, quali preferisci..", replico' la ragazza esortandola ad alzarsi.
Camila si alzo' e la segui', sperando che Lauren riuscisse davvero a fare '' il miracolo'' su di lei.
"Ecco, siediti qui.", le porse uno sgabello sorridendo e allontanandosi non di molto.
Camila si sedette e guardo' l'obiettivo, come al solito a disagio.
"Non mi piace. Sei troppo rigida.", le ando' in contro guardandola attentamente ed escogitando chissa' cosa.
"Mi piace lo sguardo che hai quando mi guardi, dovresti usare quello nelle foto.", disse all'improvviso Lauren, prendendo un altro sgabello e sedendosi vicino a lei.
' Ha davvero detto che le piace lo sguardo che ho quando la guardo?', penso' Camila, prima di accorgersi di averla di fronte.
Stava morendo lentamente, Lauren la stava distruggendo.
Erano troppo vicine.
"Questo sguardo.", disse ancora Lauren sorridendole, e premendo un pulsante di un piccolo telecomando che aveva tra le mani.
A Camila non importo' nemmeno cosa avesse fatto, era troppo presa a guardarla.
Senti', all'improvviso, un rumore, appena udibile nel silenzio della stanza.
Si giro' e vide una macchina fotografica davanti a se' con Lauren che si era alzata a vedere qualcosa.
'Quando l'ha messa questa macchina fotografica qui? Possibile che io non l'abbia vista?', si chiese Camila, leggermente confusa, cercando di capire cosa stesse facendo Lauren.
"Bellissima.", disse guardandola e andando verso di lei con la macchina fotografica in mano.
"Guarda.", gliela porse e Camila rimase a bocca aperta.
Letteralemente.
Era bellissima. C'era lei che guardava Lauren, non presente nella foto, sorridente e con la testa leggermente inclinata.
Il suo primo pensiero fu di metterla come icon su twitter e instagram, poi si giro' verso Lauren guardandola stupita.
"Come hai fatto?", le chiese, vedendola sedersi ancora vicino a lei.
"Hai fatto tutto tu.", rispose sorridendole.
"No, non è vero. Hai detto che ti piaceva lo sguardo che avevo quando ti guardavo.."
".. e l'ho sfruttato. Ho pensato che fosse perfetto nelle foto, soprattutto in quelle di profilo. Ho preso l'occasione al volo, non ho fatto niente di che. La cosa su cui dobbiamo lavorare a pomeriggio è la sicurezza davanti alla fotocamera, perche' ho notato che non ce l'hai e dobbiamo provvedere, anche perche' non hai motivo di non sentirti sicura di te, sei meravigliosa.", concluse sorridendole e mettendo a posto le sue cose.
Non poteva crederci.
Non al fatto che fosse già passata un'ora, ma a quello che Lauren aveva fatto e detto.
"Ci vediamo tra qualche ora, Camila.", la saluto' sorridendole ancora.
"A dopo, Lauren.", rispose Camila felice.
Lauren Jauregui le avrebbe cambiato la vita, se lo sentiva.
E, in quanto a sensazioni, Camila non si sbagliava.
Mai.
_________________

Salve ragazzi! Scusate l'enorme ritardo, chiedo umilmente perdono.
La scuola mi ha ammazzato, ma, ehi, sono ancora qua! :)
Se c'è qualcuno a cui ancora interessa questa storia, recesite e ditemi cosa ve ne pare e se vi piace il passaggio dalla prima alla terza persona per la narrazione.
Alla prossima.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2861692