Maya

di BlueDy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Star ***
Capitolo 2: *** Rivelazioni ***



Capitolo 1
*** Star ***


Autunno.

La finestra faceva da cornice allo spettacolo che c’era fuori; tanti colori misti che variavano da un verde scolorito ad un marrone acceso come il fuoco. L’albero di fronte ormai sembrava senza forze,un po’ come me. Parlavo dal mio metro e 75,rigorosamente in forma,con una montagna di ricci rossi.. e due occhi azzurri che sembravano due fanali.
Era una di quelle giornate noiose senza nessun fine preciso,senza uno scopo particolare; ma allo stesso tempo sentivo qualcosa nell’aria,qualcosa di nuovo e di diverso. Un cambiamento.


-Maya è sabato pomeriggio,vuoi alzarti da quel divano?- Mia madre era la persona più frenetica di questo mondo; sempre fuori casa,al lavoro,in giro con le amiche,viaggi e tutto ciò che comportava lo svago puro. Proprio il contrario di me,della mia pigrizia,dei miei sbalzi d’umore e tutto l’odio verso l’essere umano in generale.
-Ti senti meglio dopo avermi fatto presente che oggi è sabato?-
-Non puoi stare tutto il giorno in casa,esci con qualche amichetta,no?-
-Amichetta? Non ho più 8 anni,ma ben 10 in più. E comunque no,fuori fa freddo..e dovrei alzarmi da questo letto, e affrontare la gente.. la brutta gente..-
-Maya,ma non avevi 18 anni?- si sentì quasi fiera di avermi incastrata.
-Mamma non dovevi andare?-sbuffai.
-A stasera tesoro- disse chiudendo la porta dietro di lei.
Mi misi ancor più comoda sul divano,cercando di fare un riposino,ma il dolore che mi provocava la cicatrice sul polso destro mi infastidiva troppo. Era una stella a 4 punte con un piccolo punto in mezzo.  Nessuno aveva mai saputo dirmi cosa fosse e come,soprattutto, me la fossi fatta,nessuno..compresa mia madre. Era una cicatrice che m’era sempre appartenuta,comparsa dal nulla e che si faceva sentire attraverso il dolore da qualche settimana. Pensando e ripensando caddi in un sonno profondo,fino a quando una voce rauca mi svegliò. Aprii gli occhi e mi guardai intorno,nessuno. Mi alzai lentamente,di nuovo la voce: “Tu sei Maya”.

-E fino a lì non ci sono dubbi,credo- mi feci scappare inconscia. All’improvviso non sentii più nessuna voce. Non mi spaventai particolarmente,da quando era apparsa la cicatrice,erano apparse anche queste voci fuoricampo,molto inquietanti ..ma a cui non facevo più caso. Presi al volo il giubbotto ed uscii di casa. Accesi una sigaretta e aspirai con grande voglia il fumo,l’unico in grado di tranquillizzarmi. Sentivo qualcuno o qualcosa dietro di me,non mi girai ma accelerai il passo. Ancora una volta?
-Chi diavolo sei?- mi girai di scatto e rimasi pietrificata.

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Capitolo 2
*** Rivelazioni ***


Ciò che vidi fu uno spettacolo unico: una strana figura,quasi umana,emanava un’energia sovrannaturale,qualcosa che andava oltre la natura e le leggi fisiche. Aveva tutta l’aria di essere un ragazzo,giovane forse della mia stessa età o poco più grande; aveva un volto ben delineato da tratti virili,due occhi verdi magnetici e un sorriso stampato in faccia che rovinava tutto lo spettacolo.
-Che hai da guardare principessina? Non hai mai visto un così bel ragazzo nella tua vita?- chiese mandando all’aria tutta l’atmosfera fantastica che mi ero creata al suo arrivo.
-Si può sapere chi diavolo sei?- azzardai ignorando la sua pessima entrata.
-Oh no,non sai niente. E’ possibile che mi mandino sempre coi novellini. – rispose rassegnato.
-Io me ne vado- feci per girargli le spalle.
-Maya,aspetta. Sei in pericolo e soprattutto sei sotto la mia protezione da oggi in poi; prova a fare un solo passo e ti rinchiudo nella tua camera-
-Basta! Chiamo la polizia,è assurdo-
presi il telefono.
-Mi chiamo Travis- cominciò a parlare-Sono stato mandato per proteggerti da un pericolo che ormai è troppo vicino a te e tua madre-
-Fammi indovinare,tu sei un essere mandato da qualche dio sparso per la galassia e hai una missione qui sulla Terra. Uhhhhhhh. Fammi il favore, Travin..Travan.. o come ti chiami-
-Maya,per quanto io abbia adorato Thor e tutti gli Avengers,no non sono stato mandato da qualche dio sparso per la galassia. Certo che guardi un po’ troppi film eh,ragazzina-
scoppiò a ridere.
-Ti rendi conto che tutta questa conversazione è ridicola,no? Non c’è bisogno che te lo dica io,lo sai vero? -
-Ti chiami Maya,hai 18 anni,vita sociale direi quasi nulla, tua madre è l’unica amica che hai,anzi oserei dire l’unica persona che ti sta accanto, e cosa più importante,ovvero quella per cui sono qui, è la tua cicatrice-
-Chi sei? E cosa vuoi da me? –
rimasi seria.
-Certo che tuo padre mi aveva avvertito della tua testardaggine- si fece scappare.
- Mio padre? Mio padre è morto.. Che diavolo sta succedendo qui?-
-Maya,ricordi come ti sei fatta la cicatrice?-
chiese avvicinandosi. Feci due passi indietro toccandomi il polso,ma non riuscivo a ricordare nulla. Quella cicatrice mi apparteneva da sempre,nemmeno mia madre era riuscita mai a dirmi da dove provenisse. E mio padre..Mio padre era morto quando io ero piccola.
-Tu sei destinata. Tu sei destinata a grandi cose. Tuo padre ha fatto tutto questo per te-
-Mio padre è morto,lo vuoi capire?-
urlai.
-Tuo padre è Odino,re di tutti i re e di tutti i mondi-
-E poi sarei io quella che guarda troppo Thor?
- chiesi scettica.
-Sì,devo ammettere che l’originalità di voi umani non è proprio delle migliori. Vi basta sentire una volta,per caso,un nome così figo e subito ci fate un film-
-Sto sognando,tutto questo non è vero. Non può essere vero-
-Dai,andiamo via-
mi afferrò il braccio.
-Andiamo? Io e te? Dove pensi di “andare”? – puntai i piedi a terra.
-Ti ho detto che sei destinata a grandi cose,vuoi capirci qualcosa oppure no?Lo so che è difficile da credere,ora che ti ho visto mi aspettavo qualcosa di meglio,però ci si accontenta. Insomma,sei sempre figlia di Odino-
-Intanto modera i termini: qui l'extraterrestre sei tu e poi.. Grandi cose? Le uniche grandi cose che ho fatto nella mia vita è stato alzarmi dal divano per prendere il telecomando. Grande sforzo,direi-
-Sai,io ti conosco sin da piccola. Ero accanto a te quando prendevi tutti quei bei voti,quando tua madre ti metteva in punizione per l’ennesima sospensione o quando ti lasciava sola a casa per andare in uno dei suoi tantissimi viaggi,ero con te al primo appuntamento e soprattutto ero accanto a te quando Odino se ne andò. E’ stata la cosa più difficile che lui avesse mai potuto fare.- lo guardavo sbalordita mentre camminava accanto a me.
-Perché mio padre si è finto morto? Cioè..chi è mio padre e cosa è successo?-
-Hai presente la storia di Thor? Lui troppo ribelle e per questo viene esiliato sulla Terra? Beh..ecco più o meno è andata così. Tuo padre era giovane,al tempo,e venne mandato per una semplice visita qui..nel vostro mondo ma conobbe tua madre e se ne innamorò. Tuo nonno era assolutamente contrario a una simile unione e gli concesse sol il tempo fino alla sua morte. I tuoi genitori si sposarono,ebbero te,ma quando tuo nonno morì Odino,tuo padre,dovette mantenere la promessa e tornare nel nostro mondo per prendere il suo posto.-
-Ho bisogno di riprendermi un po’.. andiamo-
rimasi in silenzio per tutto il tempo. Travis si buttò sul divano guardando la tv,mentre io ero ferma immobile sulla poltrona guardando il vuoto.

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