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Capitolo 1: Ore 20.15 Los Angeles.
Dopo quattordici ore tra volo e aeroporti, finalmente atterriamo.
Solo una settimana fa, se me lo avessero detto, non avrei creduto che io Alice Rossi, cameriera part-time nella pizzeria dei miei genitori e giornalista nel tempo restante, sarei sbarcata nella città degli angeli per un servizio di questo calibro. Sì, perché il direttore del giornale per cui scrivo mi ha proposto di seguire in diretta la notte più lunga dell’anno.
A dire il vero, più che una proposta la sua è stata una scelta obbligata.
Marco, il collega incaricato del servizio ha avuto un incidente mente stava sciando ed io era l’unica persona disponibile a partire con così poco preavviso. Diciamo pure che ero l’unica disperata che, per racimolare qualche spicciolo in più, ha accettato all’istante.
E ora eccomi qui!
Mi guardo attorno alla ricerca del posto in cui ritirare le valige. Quest’aeroporto è talmente grande che quasi mi perdo appena uscita dal boeing. Fortunatamente conosco piuttosto bene la lingua e chiedendo qualche informazione riesco a trovare il reparto.
In attesa davanti al rullo, la mia mano scivola nella tasca della giacca, dove trovo un biglietto.
“Ti voglio bene mamma. P.S. Se trovi qualcuno di famoso fatti fare l’autografo … sai come schiatteranno d’invidia i miei amici a scuola!”.
Sorrido scuotendo la testa, mentre una sensazione di tristezza m’invade.
Pietro, mio figlio, ha nove anni ed è l’unica ragione della mia vita. È anche e soprattutto per lui che ho accettato senza fiatare questo lavoro. Non perché sia una cineasta o perché brami dalla voglia di conoscere qualche celebrità, tutt’altro, io di cinema non conosco assolutamente nulla e, ancor meno sono informata gli attori. A parte alcuni divi del passato, le nuove star potrebbero passarmi accanto senza che me ne renda minimamente conto.
Questo non perché sia anticonformista o che altro, ma essendo una mamma single di venticinque anni non ha proprio tempo per il cinema.
In ogni caso Silvano, il mio capo, ha offerto bene per questo lavoro ed io non me lo sono lasciato scappare. Mi sono precipitata in libreria a prendere l’ultimo vademecum aggiornato sul mondo del cinema, ho fatto le valige e salutato il mio piccolo uomo.
Guardo l’orologio. Saranno ormai quindici minuti buoni che sto aspettando i bagagli. Mi guardo attorno perplessa, ma per fortuna vedo che ci sono ancora alcune persone in attesa.
La coppia di fronte a me, probabilmente in luna di miele da tanto se ne stanno appiccicati, prende ciascuno la propria e si dirigono verso l’uscita. “Starà arrivando” mi ripeto, ma meno fiduciosa di prima.
Anche la signora anziana che mi sta accanto e che occupava il posto di fianco al mio in aereo, riceve il suo bagaglio.
Io la guardo, lei mi lancia un sorriso compassionevole e di circostanza e se ne va.
Resto così a guardare quel rullo che gira a vuoto, impietrita, con il mio zainetto stretto forte in una mano quasi per paura che possa arrivare qualcuno e portarmi via anche quello. Non so se mettermi a piangere o a urlare o che altro.
Sono a Los Angeles, tra quattro giorni dovrò essere pronta per la notte più importante che forse darà uno scossone alla mia carriera e vita e … non ho più nulla!
L’espressione del mio viso deve parlare da sé, perché un ragazzo che avrà all’incirca venti anni si avvicina cautamente.
«Tutto bene?», chiede molto gentilmente.
Alzo gli occhi, incrociando i suoi e rispondo a voce così bassa che lo vedo tendere l’orecchio verso di me per cercare di capire quello che gli sto dicendo.
«Penso che si siano persi la mia valigia», dico con aria sconsolata.
Lui mi sorride.
«Non preoccuparti», dice con lo stesso tono garbato, «Vediamo di scoprire dov’è finita», dice infine continuando a sorridere.
Ci incamminiamo verso l’uscita uno di fianco all’altro.
«Sei davvero molto gentile!’ì», esclamo interrompendo il silenzio che si è venuto a creare.
Lui sorride ancora ed io non riesco a non pensare a quanto, quel ragazzo tanto gentile, sia anche molto carino.
Scuoto la testa. Avanti Alice non sono né il luogo né il tempo per pensare ai ragazzi. Penso tra me e me
«Sai è capitato diverse volte anche a me», dice distogliendomi dai pensieri di poco prima, «Posso dire di essere quasi un esperto», conclude strizzandomi l’occhio mentre ci avviciniamo alla zona per il controllo dei passaporti.
Passati i controlli, almeno qui tutto liscio, riprendiamo il cammino verso l’uscita.
«E comunque …», dice fermandosi di colpo e allungando la mano «… io sono Joshua o Josh se preferisci» «Piacere di conoscerti … Joshuaojoshsepreferisci», pronuncio sorridendo e tendendogli la mano, «io sono Alice».
Le nostre mani si sfiorano e, come una ragazzina, qualcosa dentro il mio stomaco si muove. Ritraggo la mia e sorrido imbarazzata, con la speranza che non si sia accorto di nulla.
Usciti finalmente dal gate, m’indica il banco cui posso rivolgermi per la denuncia.
Josh è appena dietro di me, mentre mi volto per vedere dove è rimasto, noto che si cala ancora di più il cappellino sul viso e s’infila un paio di occhiali da sole.
Lo guardo perplessa sollevando un sopracciglio e lui per tutta risposta alza le spalle e allarga le braccia, quasi a volersi giustificare.
Alzo gli occhi al cielo lasciando cadere ogni domanda circa questo suo comportamento e raggiungo il box.
«Mi scusi?», chiedo gentilmente alla ragazza dall’altra parte del bancone. Lei alza il viso, visibilmente seccata, distraendola da chissà quale attività di vitale importanza e, mi trovo davanti ad una copia autentica di Barbie Malibù. Capelli lunghi biondi platino, occhi azzurri e un trucco notevolmente troppo pesante.
«Come posso aiutarla?», domanda svogliatamente, masticando un chewingum non proprio elegantemente.
«La mia valigia non è stata caricata», dichiaro.
«Ne è certa?», insinua con un tono che mi fa venir voglia di tirarle quei perfetti capelli.
«Sicurissima!», rispondo seccata.
Senza neppure guardarmi, prende un foglio dalla scrivania e me lo porge, anche se sarebbe più giusto dire che me lo lancia.
«Deve compilare il modulo, poi vedremo che fare», dichiara sgarbatamente.
Sorridendo di circostanza, prendo il foglio e mi allontano di un paio di metri per compilarlo con i dati richiesti.
«Mi scusi, avrebbe una penna da prestarmi?», chiedo gentilmente.
Barbie Malibù sbuffando, ne lancia una sul bancone a mo di saloon del far west.
«Grazie tante!», esclamo sarcastica. Lei mi fa un cenno con la mano liquidandomi velocemente.
Scuoto la testa e compilo attentamente tutti i campi richiesti, senza tralasciare nulla.
I miei dati anagrafici, il numero di telefono cui mettermi in contatto, tutto il tragitto del mio volo Milano - Londra; Londra - New York; New York - Los Angeles…
«Sei Italiana?», una voce dietro di me mi fa trasalire e, senza volere, lascio un brutto segno nel centro del foglio. «Scusa, non volevo spaventarti!», esclama ancora la voce con tono dispiaciuto.
Alzo gli occhi e nonostante gli occhiali da sole che gli occupano metà viso, riconosco Josh che mi sta sorridendo.
«Sì, sono italiana», rispondo, «Perché me lo chiedi?».
«No niente, è solo che parli talmente bene la mia lingua che pensavo fossi americana», si giustifica Josh. «Mia nonna era americana», confesso tagliando corto. Non sono in vena di confidenze e Josh deve averlo capito perché lascia subito cadere il discorso.
«Fatto?», chiede indicando il foglio.
Guardo il modulo.
«Secondo me Barbie lo cestinerà non appena mi allontano. E allora … bye bye valigia!», dico sconsolata.
Josh si solleva gli occhiali da sole, mi guarda, guarda la ragazza al bancone e strappandomi il foglio dalle mani si avvicina a lei.
Lei appare subito scocciata, ma non appena vede Josh sembra essere in preda ad una crisi compulsiva.
Sono troppo distante perché capisca cosa si dicono, ma sembra convincente. La biondina californiana, prende il modulo, lo esamina attentamente e lo ripone tra le “priorità”.
Io sono davvero allibita. Sì, è un bel ragazzo ma comportarsi così.
Neppure fosse qualche personaggio iper-famoso…
Nello stesso momento in cui lo penso, uno strano presentimento si fa strada in me.
Oddio e se fosse qualcuno di famoso? No, non può essere. Insomma un VIP ha altro cui pensare che aiutare una turista a ritrovare la sua valigia e poi non ha neppure una scorta e di quello sono certa. Mai e poi mai una celebrità rinuncerebbe alla scorta.
Mi scrollo di dosso questa balzana idea di testa, convincendomi che Barbie Malibù abbia qualche crisi ormonale in corso.
La mia teoria è supportata quando vedo Josh firmare un foglio e porgerlo, lei lo prende e si lascia letteralmente cadere sulla sedia stringendo al petto quel pezzo di carta che Josh le ha appena consegnato; Lui mi fa cenno di seguirlo, ma prima di raggiungerlo, mi avvicino alla ragazza e non resisto alla tentazione. «Grazie», sussurro «Comunque, da donna a donna, hai del rossetto sui denti!», dico sogghignando mentre le do le spalle.
Sento lei alzarsi dalla sedia e correre via borbottando qualcosa d’incomprensibile.
Josh assiste alla scena senza capire.
«Si può sapere cosa le hai detto?», chiede con aria interrogativa.
«Oh niente!», rispondo, «Solo le ho fatto presente che aveva del rossetto sui denti. Per lei deve essere stata una vera e propria tragedia, soprattutto dopo aver parlato con te.».
«Ma… ma non è vero», balbetta Josh.
Lo guardo e sorrido.
«Lo so», dico infine rivolgendo lo sguardo di fronte a me.
Sento Josh ridere dietro di me.
«Piuttosto, tu come hai fatto?» chiedo curiosa.
«Diciamo che sono solo abituato a trattare con le persone», dichiara strizzandomi l’occhio.
Qualche minuto più tardi oltrepassiamo la porta a vetri dell’aeroporto, uscendo definitivamente da quel luogo.
«Dove alloggi?», chiede posando il suo enorme zaino sul marciapiede.
Per un attimo sono presa dal panico, poi mi ricordo di aver messo il biglietto col nome dell’hotel nel portafogli, che per fortuna è al sicuro dentro lo zainetto, ancora stretto tra le mie mani.
«Ho l’indirizzo nello zaino», rispondo, «Il mio capo ha pensato a tutto», aggiungo pavoneggiandomi. «Se…se vuoi, possiamo condividere il taxi», blatera Josh passandosi una mano tra i capelli.
Sembra quasi imbarazzato mentre me lo chiede, cosa che lo rende ancora più carino.
“Ancora con questa storia Alice?”, mi rimprovero.
«Con molto piacere», rispondo sorridendo mentre il suo viso si distende.
Non dobbiamo aspettare molto prima di trovare un taxi disponibile. Saliamo e dal mio zaino, estraggo il foglio con l’indirizzo dell’hotel comunicandolo, infine, all’autista.
Lui e Josh si guardano strabuzzando gli occhi.
«È quello il tuo albergo?» chiede Josh.
«Sì, perché?», domando titubante.
Non risponde, ma vedo che sta cercando di trattenere le risate. Non gli do molta importanza perche sono più che certa che la mia redazione non ha badato a spese. Sarà un Hotel extra-lusso senza dubbio.
Pochi minuti dopo, ma davvero pochi perché non abbiamo neppure avuto il tempo di fare un po’ di conversazione, arriviamo davanti a quello che dovrebbe essere il mio super-hotel-extra-lusso, solo che di super-extra-lusso non ha proprio nulla e, a dire il vero, anche sul fatto che sia un Hotel ho qualche dubbio.
Deglutisco a fatica.
Mi sembra di essere capitata sulla scena di un film dell’horror. Di certo non è un vero e proprio hotel, quando piuttosto uno di quegli spogli motel frequentato perlopiù da prostitute e serial killer.
Mi prende lo sconforto, anzi a dire il vero una vera e propria crisi di panico. E se non dovessi più rivedere mio figlio o mio fratello, la mia casa.
Non ci voglio pensare!
«Tutto bene?», chiede Josh trattenendo a stento le risate.
«Beh, che ti dicevo … non hanno badato a spese!», esclamo nel tono più sarcastico che conosco, «Senti Josh, so che sei stato molto gentile e non voglio abusare della tua pazienza, ma potresti aspettare altri cinque minuti in macchina …», continuo, «… vado a controllare la situazione e vi vengo a salutare».
Josh annuisce.
«Grazie», rispondo rincuorata. Almeno se tentano di uccidermi qualcuno, saprà chi sono.
Scendo dal taxi e, affacciandomi al finestrino abbassato li esorto a scappare se entro qualche minuto non dovessi comparire da quella porta.
Il tassista e Josh cominciano a ridere, ma io non sono mai stata più seria in tutta la mia vita.
Deglutisco e, facendomi coraggio, m’incammino verso l’entrata.
Se fuori era una specie di tugurio, dentro è peggiore. L’odore di alcool e muffa mi fa venire voglia di vomitare, mi copro il naso con la sciarpa e mi avvicino a quella che dovrebbe essere la reception. Suono il campanello posto sul bancone.
Una due, tre volte.
Nessuno.
Riprovo.
Una due
Dal retro vedo avvicinarsi un uomo, altissimo e assai corpulento. Indossa una canottiera ormai ingiallita e piena di macchie di unto, la patta dei pantaloni è aperta e, all’altezza del pube, si nota chiaramente che si è bagnato.
Rabbrividisco. In bocca ha uno stuzzicadenti e lo fa roteare tra quelli che una volta forse erano denti sani.
«Dimmi dolcezza!», esclama cercando di avvicinarsi maggiormente a me.
«Sono Alice Rossi», comunico indietreggiando, «la mia redazione, la “Life Style”, deve avere prenotato una stanza per me».
L’uomo si sposta ed estrae dal cassetto un registro le cui pagine sono incollate tra loro da una sorta di sostanza gelatinosa e appiccicaticcia, forse marmellata, macchie di unto e chissà cos’altro.
«Ah sì, dall’Italia», dichiara.
Sorrido annuendo.
«Purtroppo non ti ho vista arrivare e l’ho data a Desy, ma tra un’ora può essere tua…se non fanno doppietta», m’informa ridendo sguaiatamente.
Sento il bisogno di scappare a gambe levate, ci sarà un albero migliore di questo, anche se è la settimana degli Oscar.
«Mi spiace molto …», improvviso, «… ma tra circa mezz’ora ho una riunione e non posso davvero attendere. La ringrazio comunque per la sua gentilezza e disponibilità.», concludo recitando un perfetto copione e restando in attesa di sapere se si è bevuto la mia balla.
Sbuffa.
«Come vuoi dolcezza!», esclama ed emettendo un suono sgradevole dalla bocca rientra nel suo ripostiglio.
A vederlo da fuori
questo posto fa venire i brividi e non penso che dentro sia molto diverso. Se
mai dovessi girare un film dell’Horror penso che questa sarebbe l’ambientazione
adatta.
L’insegna sopra la
nostra testa, che mi stupisco non sia ancora caduta, indica con caratteri
oramai sbiaditi dal sole il nome di questo posto: PARADISE MOTEL…davvero un
paradiso! Le pareti dello stabile sono quasi completamente scrostate…resta solo
un vago ricordo dei colori originari, che anche allora non dovevano essere un
granché, un verde marcio mischiato ad un arancione indefinito…è davvero il
posto più squallido che abbia mai visto!
Continuo a guardare
l’ingresso nella speranza di vederla uscire.
Non sono molto
tranquillo.
Il taxista deve
essersene accorto perché mi dice: ‘Sono sicuro che è tutto a posto. Mi sembra
una ragazza che sa il fatto suo! ‘. Annuisco. Ma continuo a non essere
tranquillo.
A dire il vero non so
cosa mi sia preso. Dopotutto di questa ragazza non so proprio nulla, ma da
quando l’ho vista all’aeroporto, non so perché ma sento che qualcosa mi spinge
verso lei, a volerla conoscere meglio…
Decido di scendere e
andare a controllare che sia tutto a posto, non so ma questo posto non mi
ispira per niente ‘Vado a vedere se è tutto in ordine’ dico rivolgendomi
all’autista che mi risponde con un sorriso malizioso.
Chissà cosa si è messo
in testa, voglio semplicemente essere gentile!
M’incammino verso il
motel.
La vedo uscire, e il
mio cuore inizia a battere forte.
ALICE POV
Non sono mai stata
tanto veloce in vita mia quanto lo sono stata ad uscire da questo posto. Vedo Josh che si sta avvicinando, lo prendo per mano e lo
trascino verso il taxi quasi correndo ‘ Non era di suo gradimento? ‘ mi canzona
Josh ridendo, io lo guardo di traverso ed esclamo: ‘ Mi
ci vorranno almeno dieci docce prima di togliermi quell’odore di dosso! ‘ e
rabbrividisco al solo ricordo.
Saliamo in auto.
Appoggio la testa al finestrino amareggiata.
Il nostro autista chiede l’unica cosa che temevo più di tutte nel momento in
cui ho lasciato il Motel ‘ Dove vuole che la porti? ‘.
Non so che rispondere.
E ora dove vado?
Domani ne devo dire
quattro a chi ha fatto le prenotazioni e penso anche di sapere chi è stato! Sento
le lacrime che spingono per voler uscire…non voglio piangere…non devo piangere!
Questo è niente in confronto a quello che ho già passato…ma sono stanca! Voglio
solo fare una doccia, sentire il mio piccolo, dormire e domani ricominciare da
capo e dimenticare tutto!
Beh quasi tutto!
Josh è stato davvero un angelo, sono una sconosciuta e lui mi ha aiutata così
tanto! Devo fare davvero pena! Sto per rispondere al taxista che mi va bene
qualsiasi posto, a parte il motel ma questo è chiaro, che Josh
mi sussurra: ‘ Senti Alice, so che non sarà facile vista la settimana degli
Oscar, ma ho un amico che lavora in un albergo…beh decisamente meglio di
questo…se vuoi provo a sentire se riesce a trovarmi un posto! ’.
Lo guardo piena di
dolcezza.
Sì decisamente la cosa
migliore della giornata!
‘Sono in debito’ rispondo ‘Vorrà dire che mi
offrirai il pranzo domani! ’ dice sorridendo mentre fa scorrere l’elenco della
rubrica del telefono ‘ Questo è il minimo! ‘ rispondo.
‘ Buonasera Paul, sono
JoshHutcherson…sì molto
bene grazie…scusi se la disturbo ma avrei davvero bisogno di una mano. Ho
un’amica che ha avuto dei problemi con il suo hotel, riuscirebbe a trovarle una
stanza? Sì lo so che è una brutta settimana, ma potrebbe aiutarmi? La
prego…’ silenzio ‘ La ringrazio, ero certo che ce l’avrebbe fatta! Saremo lì
tra circa una mezz’oretta…Grazie ancora Paul! ‘ ‘ Ecco fatto! ‘ dice
rivolgendosi a me ‘ ha una stanza libera per un paio di giorni…ma non
preoccuparti vedrai che qualcosa riusciremo a trovare…’ ‘ ma come fai? ‘ lo
interrompo. ‘ Prima Barbie all’aeroporto, poi l’Hotel…tutti pronti ad esaudire
le tue richieste…O sei un mago o una celebrità! ‘ nel momento stesso in cui lo
dico il cuore mi si ferma…Oddio non dirmi che sto facendo una delle mie solite gaffes!
Lo guardo negli occhi.
Lui ha un’espressione
tra lo stupito-imbarazzato-divertito, ‘Non dirmi che sei davvero una
celebrità…e magari sei pure un attore! ‘ chiedo con la voce spezzata tra un
misto di vergogna e curiosità. L’autista soffocando una risata esclama: ‘Questa
proprio non me la voglio perdere! ‘ . Josh sorride ‘
Ho fatto qualche film…che sicuramente tu non hai visto… a quanto pare! ‘. Non
so perché ma scoppio a ridere, ma è una risata nervosa perché la situazione è
davvero tragicomica. Lui mi guarda con aria interrogativa, probabilmente
chiedendosi il motivo di tanta ilarità. ‘ Vuoi sapere il motivo per cui sono
qui? ‘
Annuisce.
‘ Lavoro come collaboratrice per un giornale
locale e mi hanno spedita qui per fare un servizio…sulla notte degli Oscar. Ma
di cinema come avrai capito da solo non ne so proprio nulla! Cioè sono almeno
due ore che siamo vicini, e non so neppure chi sei! Insomma dovrei sapere tutto
di questo mondo e invece…’ e qui mi prende lo sconforto ‘ …sono davvero
ridicola! ‘ concludo.
Josh si avvicina a me, lo so ora mi dirà che sono una poverina che è
impossibile che non l’abbia riconosciuto, che gli faccio pena…e invece, con una
dolcezza incredibile mi sussurra: ‘ Beh, se ti può tranquillizzare…non sono
così famoso! ‘ il nostro autista inizia a tossire, come se avesse sentito la
più grossa scemenza del secolo. Josh lo liquida con
uno sguardo. ‘No, non dirmi che sei pure candidato agli Oscar! ‘ chiedo con un
velo di paura negli occhi e facendomi piccola piccola
sul sedile ‘ se è così’ giuro che prendo il primo volo disponibile e me ne
torno in Italia! ’ ‘ No, No…’ si affretta a rispondere ‘Nessuna nomination!
Tranquilla! ‘ ‘Oh meno male! ’ ma che sto dicendo? ‘…cioè volevo dire…mi
spiace…sì insomma hai capito! ‘ oramai mi sto arrampicando sugli specchi…
‘Nessun problema!’
ride ‘Senti ho un’idea! Se oltre al pranzo mi offri anche la colazione domani,
ti aiuto a conoscere qualche attore, o meglio qualcosa su di loro e i film
candidati…sai non ci crederai mai…ma un po’ me ne intendo! ‘ dice strizzandomi
l’occhio e sorridendo…ma quanto è favoloso! Giuro che se non fossi così
incasinata gli farei una corte spietata! ‘ Andata! ‘ rispondo tendendogli la
mano ‘Andata! ‘ ripete lui stringendo la mia.
Il resto del viaggio
continua con Josh e Larry, il nostro autista col
quale nel frattempo abbiamo fatto amicizia, che mi prendono in giro. Insomma,
sì io sarò davvero poco informata sui divi di Hollywood…ma anche lui, senza
scorta, così semplice e gentile…insomma non è così che ci si aspetta un
attore…mi immaginavo fotografi ovunque, bodyguards che tentano di tenere alla
larga chiunque…uffi non è del tutto colpa mia! Lui è
proprio fuori dagli schemi…e io sono una pessima pseudo-giornalista! Guardo josh ridere prendendosi gioco di me, ma sia lui sia Larry
sono così carini che non mi arrabbio neppure.
Stiamo continuando a
ridere e scherzare quasi come tre vecchi amici che quasi non mi accorgo che
l’auto si è fermata ‘Alice…capolinea! ‘ .
Guardo fuori dal finestrino e non credo ai
miei occhi!
Mi trovo davanti
all’Hotel più bello che abbia mai visto in vita mia.
Sono così affascinata
dalla sua magnificenza che non mi sono neppure resa conto che Josh è sceso dal taxi e mi sta aprendo lo sportello… pure
galantuomo! ‘Che c’è? ’ mi chiede ‘Oh nulla…’ rispondo ‘…è solo che… il mio
“motel” era decisamente meglio! ’ ‘ Se vuoi posso sempre farti riaccompagnare!
Vero Larry? ’ ‘Oh certo!!!’ risponde Larry ridendo. ‘No, No …per carità’ mi
affretto a dire ‘a proposito…’ dico rivolgendomi a Larry ‘ …quanto ti devo per
la corsa? ’ lui mi guarda e sorride ‘Niente straniera! Giro offerto…visto lo
show a cui mi hai fatto assistere…’ ‘Grazie!!!’ rispondo fingendomi seccata. Ci
salutiamo. Larry mi lascia un biglietto da visita col suo numero ‘nel caso ti
servisse un taxi! ’. Lo ringrazio e m’incammino con Josh
verso l’ingresso.
E’ davvero l’albergo
più bello che abbia mai visto!
Sono incantata da ogni
angolo di questa struttura. L’hotel è tutto in stile moderno. L’arredamento è
completamente sui toni del bianco e del nero, ogni piccolo dettaglio non è
lasciato per nulla al caso. Il pavimento è di un nero lucidissimo, ma talmente
lucido che vedo persino la mia immagine riflessa. Devono aver qualcuno sempre
pronto a pulire appena qualcuno passa la soglia. Senza rendermene conto mi
volto a vedere se il mio pensiero trova una conferma. No! È semplicemente
magnifico! Questo posto ha davvero un non so che di magico. Vedo Josh guardarmi e sorridere. Non so come mai questo ragazzo
che è pure un attore famoso abbia preso così a cuore la mia situazione, ma a
dire la verità non mi dispiace affatto!
Raggiungiamo la
reception dove troviamo Paul, il concierge, ad attenderci.
L’uomo, sulla
cinquantina direi, accoglie Josh con un grande
sorriso ‘Mr. Hutcherson’ dice ‘Come sempre è un
piacere averla come nostro ospite! ’. ‘La ringrazio Paul, sapevo che avrei
potuto contare su di voi…siete sempre una certezza! ’ ‘ e lei è sempre molto
gentile’ risponde. Dopo questi convenevoli rivolge lo sguardo verso di me.
I capelli, i pochi
rimasti, sono di sicuro colorati, sono troppo meri per essere naturali, i suoi
occhi sono piccoli, marroni e …molto gentili. Io gli sorrido e lui per tutta
risposta mi dice: ‘ Mi spiace Miss…’ si blocca di colpo attendendo che mi
presenti ‘ Rossi, Alice Rossi’ rispondo. Lui sorride e riprende la sua frase ‘
Dicevo, mi spiace Miss Rossi, purtroppo è una settimana molto particolare e
tutte le nostre stanze sono state prenotate con largo anticipo. Come dicevo a
Mr. Hucherson è rimasta una camera libera per un paio
di giorni, ma sarà nostra premura rendere questo breve soggiorno il più
piacevole possibile e cercare di trovarle una sistemazione alternativa per il
resto della sua permanenza nel nostro paese! ’ ‘ La ringrazio Paul! E’ stato
davvero gentile ad aver trovato un posto con così poco preavviso ’ ‘ Gli amici
di Mr. Hutcherson sono sempre nostri graditi ospiti! ’
sorridendo si inchina e prende da sotto il bancone il registro.
Espletiamo le formalità
del caso ed infine mi consegna le chiavi della camera. La numero 404.
Josh mi accompagna all’ascensore.
Sento che lo devo
ringraziare. ‘Grazie davvero di tutto Josh! ’ dico
‘Ma figurati, per così poco…’ ‘Poco? ’ lo interrompo ‘ Mi hai letteralmente
salvato la vita! Non finirò mai di ringraziarti…’. Lui si avvicina a me e mi
sussurra: ‘ Vediamo se domani, dopo una giornata insieme a me la penserai
ancora allo stesso modo! ’ e mi sorride, con quel suo sorriso che ogni volta mi
fa arrossire e mi lascia senza parole. ‘A domani! ’ dico entrando nell’ascensore.
‘ A domani Alice, Buonanotte! ’ ‘Buonanotte Josh! ’ e
lo vedo sparire quando le porte si richiudono.
JOSH POV
Vorrei fosse già domani!
Appena si è chiusa la porta dell’ascensore, avrei
voluto correre da lei!
Giuro che una cosa del genere non mi è mai successa! È
vero che tutte le volte parto subito in quinta quando conosco qualcuno che mi
interessa…ma così! No così non mi era mai successo! Non so neppure se gli
interesso, se è fidanzata…e poi è una giornalista! E se fosse tutta una
montatura? I giornalisti lo fanno a volte…non so che pensare!
Rientro nel taxi di Larry che mi sta aspettando.
‘Ragazza incantevole Alice! ’ dice non appena chiudo la portiera ‘Senti Larry…’
dico per togliermi il dubbio ‘Secondo te è vero che non mi ha riconosciuto? Sì
insomma dice di essere una giornalista…’non termino la frase, ma Larry ha già
capito dove voglio andare a parare perché prontamente mi risponde: ‘Sai Josh, col lavoro che faccio mi capita di avere a che fare
con un sacco di persone. VIP, fans sfegatati, persone arriviste, semplici
turisti…e mi basta davvero poco per capire chi è realmente un individuo! Tu per
esempio…nonostante la tua popolarità sei rimasto una persona semplice,
autentica! Potresti avere almeno una dozzina di auto private pronte a riceverti
all’aeroporto…invece hai deciso di prendere un taxi! ’ mi guarda dallo
specchietto retrovisore, ‘Sai non mi piace troppo avere qualcuno sempre pronto
a soddisfare i miei bisogni…mi piace cavarmela da solo…dopotutto sono un
ragazzo di 22 anni con un lavoro un po’fuori dall’ordinario è vero…ma sono pur
sempre un ragazzo! ’ Larry sorride, ‘Appunto che ti dicevo…mi basta un’occhiata
e un paio di parole per capire chi ho realmente di fronte! E credimi quindi
quando ti dico che realmente Alice non sapeva chi tu fossi…e non credo neppure
che fare la giornalista sia il sogno della sua vita! ...Chissà magari domani
puoi approfondire meglio il discorso…’ dice sorridendo.
‘Seguirò i
consigli dell’esperto! ‘ rispondo ricambiando il sorriso.
ALICE POV
L’ascensore sale fino
al quarto piano, cerco la mia stanza.
Una volta trovata,
passo la carta magnetica nella serratura e appena diventa verde apro la
porta…O-MIO-DIO! È la prima cosa che penso!
Sarà almeno il doppio
del mio appartamento.
La camera, come del
resto l’Hotel è completamente arredata in stile moderno, solo che qui i colori
che trionfano non sono il bianco ed il nero, ma il bianco e il lilla! Il mio
colore preferito…non potevo sperare di meglio!
Il letto, con la
testiera appoggiata alla parete sta di fronte ad una porta-finestra che si apre
su di un balcone che percorre l’intera parte sinistra della camera e la vista…
la vista è davvero mozzafiato.
La spiaggia e l’oceano
di fronte a me.
Se è un sogno vi prego
non svegliatemi!
Mi viene quasi da
ridere…nella mia mente vedo il viso di Jessica, la mia collega.
Jessica è l’alter-ego nonché
figlia del mio capo ed è una vera vipera…no credo che le vipere abbiano più cuore
di lei. Sono quasi certa…anzi togliamo il quasi…sono sicura che sia stata lei a
prenotarmi quel Motel! Quando ha saputo che sarei venuta io al posto di Simone,
il mio collega che si è rotto la gamba e che ho sostituito, ha iniziato a
sbraitare nell’ufficio del capo che io non ero adatta a questo servizio, che
non ne sapevo nulla di cinema…beh questo è vero…e di tutto quello che gira
intorno a questo mondo! Sarei stata un pesce fuor d’acqua, mentre lei avrebbe
di certo saputo come muoversi! Neanche fosse lei la candidata agli Oscar!
Comunque il direttore non l’ha ascoltata, l’ha tranquillizzata dicendole che le
serviva al suo fianco e che al prossimo evento di questo genere sarebbero andati
insieme. Non credo che abbia molto considerazione della figlia, almeno in campo
lavorativo. E a dire il vero non posso dargli torto!
Ma sa cosa la rende
felice!
Lustrini e vita
mondana!
Comunque dal momento
in cui è uscita dall’ufficio, ha escogitato un piano per farmela
pagare…prenotandomi un soggiorno al “Paradise Motel”…ora capisco il suo sorriso
tirato quando mi ha consegnato l’indirizzo!
Se sapesse invece che
ora sono qui, in questo posto meraviglioso grazie alla gentilezza di un attore
di Hollywood che domani avrò l’onore di incontrare nuovamente…beh penso che
diventerebbe davvero verde d’invidia!
Sono quasi tentata di
chiamarla per vedere la sua espressione, ma rinuncio perché sarebbe capace di
tutto quell’arpia!
Guardo l’orologio.
Le 22.40.
Prendo il telefono e
compongo il numero.
Appena sento la sua
voce tutta la stanchezza accumulata se ne va. ‘Amore! Come stai?..’
‘Mamma…pensavo non mi chiamassi più! ’.
La chiamata dura solo
qualche minuto, perché in Italia sono circa le 7.40 e alle 8.00 deve andare a
scuola. Che bello sentire la sua voce…mi manca già tantissimo! In questi pochi
minuti mi racconta quello che ha fatto ieri dopo la mia partenza ed io gli
racconto del viaggio, dei bagagli del Motel…poi ci salutiamo e gli dico: ‘Bene
ometto! Ci sentiamo domani! ‘ ‘Oggi! ‘ mi corregge lui ‘Si, oggi…ti voglio
bene!’ ‘Ti voglio bene anch’io mamma!’.
Dopo aver riattaccato con
Pietro, decido che è giunto il momento di farmi una bella doccia.
Entro nel bagno e anche qui
resto senza parole.
Tutto è ricoperto da un
mosaico che riprende gli stessi colori della stanza.
Entro subito nella doccia.
Non so per quanto tempo
resto sotto l’acqua, ma abbastanza perché tutta la stanchezza della giornata
scivoli via dal mio corpo.
Mi infilo l’accappatoio in
dotazione agli ospiti dell’Hotel e mi stendo sul letto.
Allungo un mano fino allo
zaino e prendo il mio netbook.
Accedo alla mia posta e
scrivo una mail alla mia migliore amica Beatrice.
Ciao Bea,
l’arrivo qui a Los Angeles non è stato dei
migliori. Hanno perso la mia valigia e l’albergo che mi ha prenotato quella str…di Jessica beh…da rendere l’ostello del nostro viaggio
a Londra un Hotel a 5 stelle…però ho conosciuto un ragazzo! Un attore! Che mi ha
aiutato a trovare un posto favoloso e domani ci rivediamo! Riesci ad
immaginarti se lo venisse a sapere Jessica?
Prometto di raccontarti tutto! Tutieni d’occhio i miei uomini!
Ti voglio bene
Ali
Bea è l’unica amica che mi è
rimasta vicina nonostante tutto. L’unica che non si è vergognata quando a 15
anni sono rimasta incinta. L’unica che mi ha difeso, quando tutte mi davano
della poco di buono…Bea E’UNICA!
Do ancora uno sguardo al
panorama.
Guardo il cielo illuminato
di stelle sopra di me.
Devo tutto questo ad una
persona.
Sorrido e dico ad alta voce
‘Grazie Josh, sei davvero un angelo!’.
Grazie a chi
mi ha seguito nel primo capitolo, non so se vi è piaciuto o meno, se la storia
vi sembra banale o vi interessa…prometto che decollerà presto con qualche colpo
di scena e qualche confessione inaspettata…Vi prego fatemi sapere cosa ne
pensate! Anche in negativo!
Sono circa le 7.30 quando la
sveglia del mio telefono suona. Nonostante il fuso orario mi sento davvero
riposata.
Mi alzo ed entro in bagno
per fare una doccia. Chissà perché ma oggi sono davvero su di giri! ‘Forse
perché tra un paio d’ore ti vedrai con un ragazzo favoloso? ’ dice la mia
vocina interiore.
Ma che mi sono messa in
testa! Davvero credo che uno come lui sia interessato ad un fallimento come me?
Magari non si presenterà neppure. ‘Dai Alice’, continuo a ripetermi ‘Non
illuderti come al solito, non te lo puoi permettere’.
Dopo la doccia, infilo la
biancheria pulita, che per fortuna porto sempre nel bagaglio a mano, i miei
cargo verdi e la maglietta nera con il logo di NY che ho comprato all’aeroporto
mentre aspettavo di imbarcarmi per L.A. e che, vista la situazione si è
rivelato essere un ottimo acquisto. Metto anche le mie Converse e mi posiziono
davanti all’enorme specchio del bagno.
Sarà l’aria di Los Angeles,
ma oggi riesco a vedermi pure carina.
Nel mio piccolo zaino ho
anche qualche inseparabile trucco: il correttore, il mascara e il Kajal nero.
Soddisfatta dell’effetto
ottenuto, pettino i capelli e li lego a formare due codini…lo so che non sono
più una bambina, ma mi sento davvero a mio agio così!
Esco dal bagno e prendo il
cellulare.
Per prima cosa devo sapere
che fine ha fatto la mia valigia. Quindi compongo il numero della compagnia che
mi hanno rilasciato all’aeroporto e resto in attesa.
-Buongiorno,
sono Alice Rossi, ieri ho presentato una denuncia per lo smarrimento della mia
valigia, chiedevo se avevate qualche notizia in merito! -
-Attenda in
linea prego! - mi risponde un tizio dal forte accento americano,
-Miss Rossi…-
riprende l’uomo dall’altra parte della linea – abbiamo scoperto dove è finita
la sua valigia…- Bene, questa giornata è
iniziata nel migliore dei modi -…purtroppo la devo informare che per un
inconveniente è finita …ad Hong Kong…mi spiace ma non riusciremo a fargliela
pervenire prima di… Martedì! - cosa
dicevo della giornata? – Siamo enormemente a disagio per l’inconveniente!
Per scusarci la nostra compagnia provvederà a recapitarle entro 24 ore una
carta di credito da utilizzare per sopperire alla mancanza dei beni di prima
necessità, se fosse così gentile da indicarmi il nome dell’Hotel in cui
alloggia…- Sono senza parole…la mia valigia ad Hong Kong, fino a Martedì…e
l’aereo di ritorno ce l’ho prenotato per Mercoledì…praticamente dovrò far senza
il mio bagaglio…però la carta di credito non è male come soluzione – Miss
Rossi…- ripete l’americano – Oh sì…l’Hotel…- prendo un foglio di carta
intestata per indicare all’impiegato quanto richiesto- …per un paio di giorni
sarò ospite dell’Hotel Bellevue…poi cambierò sistemazione, ma potrete sempre
contattarmi al cellulare!- rispondo – Molto bene Miss Rossi! Le auguriamo una
Buona permanenza nel nostro paese e per qualsiasi cosa non esiti a contattarci.
Buona Giornata! - e così dicendo conclude la conversazione.
Guardo l’orologio. Le 9.00.
Manca ancora un’ora all’arrivo di Josh, se mai
arriverà!
Accendo il mio net book e mi collego via Skype con Bea.
-Allora…? - mi
chiede subito appena riusciamo a vederci
-Tutto bene, il
posto è favoloso…- non mi lascia il tempo di concludere la frase
-Chi se ne
frega del posto! Chi è l’attore? E come hai fatto a conoscerlo? E’ carino…beh
sì è un attore deve essere carino…-
-Ehi frena! -
rispondo ridendo.
-Ok! Ok! Ma
voglio sapere tutto…- mi guarda con aria di rimprovero perché ancora non le ho
svelato nulla
-Oddio Bea…è un
attore! Un certo JoshHutcherson…-
-JOSH
HUTCHERSON…Wow! Non ci credo…ho visto ieri sera il suo ultimo film… è così bravo
e dolce…e dimmi com’è dal vivo? - Bea rimane lì in attesa che io le dica
qualcosa…i suoi occhi castani si fanno sempre più grandi e impazienti…rido.
-Guarda che se
continui così lo dico a mio fratello! -
Già perché, Bea oltre ad essere la mia migliore amica è anche la
fidanzata di mio fratello Andrea.
-No per
carità…e chi lo sente quello! -
-Sentire cosa?
- dice Andrea che magicamente è spuntato da dietro le spalle di Bea
-Fratellone!!!-
grido
-Ehi…- dice
tappandosi le orecchie - …va bene che sei dall’altra parte del mondo ma ti
sentiamo lo stesso…-
-Sei sempre il
solito guastafeste! - lo rimprovera Beatrice – Ali mi stava raccontando che ha
conosciuto…-
-Beaaaa! - la blocco
io…
-Che c’è? Ok
non dico più nulla! - e si alza dalla sedia
-Allora chi è
che hai conosciuto? - mi chiede Andrea prendendo il posto della compagna
-Un attore! -
rispondo restando sul vago
-E…-
-E niente! Tra
poco ci vediamo!
-Ali…- mi
rimprovera
-Dai tranquillo
Andre! E ‘semplicemente stato gentile ieri sera quando all’aeroporto hanno
perso le mie valige e mi ha aiutato a trovare un posto dove passare la notte
dopo che quella vipera di Jessica mi aveva prenotato un hotel da far invidia al
peggior film dell’horror che tu abbia mai visto…-
-D’accordo, ma
stai attenta! Non mi fido di questi individui…sei una bella ragazza, tutta sola
in un paese straniero…-
-Dai
fratellone…- dico un po’ spazientita – non sono più una bambina…ne ho passate
talmente tante che credo di essere in grado di tenere a bada un ragazzo! -
-Attore! - mi
corregge lui
-Sì attore! Ma
è sempre un ragazzo…come te! -
-Oh su questo
ho dei seri dubbi…io sono F A V O L O S O!!!-
Ridiamo.
Il bello del nostro rapporto
è proprio questo!
-Guardate chi
vi ho portato! - ci interrompe Beatrice
-Pietro! -
-Mamma! Allora
la zia mi ha detto che esci con un attore…
Non ci posso credere…
-Beaaaa!!!
– la riprendo nuovamente. Ma non riesco proprio ad arrabbiarmi con lei. So come
è fatta, sì non riesce a tenersi alcun segreto, ma è un’amica leale e sincera
quindi lascio sempre correre su questo suo lato del carattere.
- No amore, non esco con
nessun attore…la zia si è sbagliata! Vero Beatrice? - chiedo
- Peccato…non sarebbe stato
male! Avrei avuto la mamma più super del mondo…-
- Ehi ragazzino… TU HAI la
mamma più super del mondo…!!!- lo riprendo
Continuiamo a parlare fino a
quando mi accorgo che è arrivata l’ora del mio appuntamento.
-Ci sentiamo
domani! Vi voglio bene! -
Sono fuori casa da circa un
giorno e già la mia famiglia incasinata mi manca da morire! Sono proprio
incorreggibile!
Mi guardo un’ultima volta
allo specchio e prendendo il mio zainetto esco dalla stanza.
Entro in ascensore e durante
la discesa mi chiedo se Josh abbia deciso di venire.
Mi chiedo perché devo essere così agitata.
Sono una giornalista! Più o
meno…forse lo sarò, mi capiterà ancora di aver a che fare con delle
celebrità…ma non sono così sicura che sia per questo!
Le porte dell’ascensore si
aprono, esco nell’atrio e mi guardo intorno.
Sono quasi sicura che non si
farà vedere quando sento una voce dietro di me.
-Allora Signorina…è
pronta per il suo tour nel favoloso mondo del cinema? -
Mi volto e vedo Josh col suo solito, splendido sorriso.
-Prontissima! –
rispondo ricambiando il suo sorriso.
Josh indossa un paio di Jeans blu chiari e una camicia scozzese grigia e blu
aperta su una maglietta grigia…abbasso lo sguardo un po’ imbarazzata e penso
tra me e me…’Oddio Ali…ma che ti prende! Non è la prima volta che esci con un
ragazzo…ripensandoci bene dopo la nascita di Pietro e dopo che è finita con
Cristian, il padre di Pietro, non ho avuto molte storie…anzi proprio
nessuna…qualche appuntamento perlopiù disastroso…e poi che vado a pensare, lo
conosco solo da qualche ora…lasciamo perdere!
-Tutto bene? –
chiede Josh che si deve essere accorto della mia
espressione
-Scusa? …Oh sì
tutto bene, è solo che…ho estremamente bisogno di caffeina! –
-Bene, allora
andiamo! – e così dicendo mi appoggia, quasi sfiorandomi, la mano su un fianco.
Rabbrividisco.
Usciamo dall’Hotel e con lo sguardo cerco di capire quale sia la sua
auto…vedo Jaguar, Porche, BMW…
-Allora vieni?
– mi sollecita Josh, non mi ero neppure accorta che
non era più di fianco a me. Sta in piedi vicino ad una…Oh No! Una motocicletta!
IO ODIO LE MOTOCICLETTE!
-E scusa…io
dove dovrei salire? – Chiedo non poco dubbiosa…
-Dietro di me!
– dice porgendomi un casco ed invitandomi ad accomodarmi sullo spazio rimasto
ancora libero. – Dai giuro che vado piano! –
-Sarà meglio
per te! – gli dico infilando a mia volta il casco
E adesso le mani dove le
metto? Non voglio abbracciarlo, quindi decido di aggrapparmi alla sella…
Lui si volta appena, scuote
la testa e poi allunga le braccia fino a cercare e trovare le mie mani. Le
prende tra le sue, io le ritraggo all’istante
-Ehi
tranquilla! È meglio che ti aggrappi a me, se non vuoi finire per terra alla
prima curva…e poi non mordo! –
Mi lascio così portare le mani fino a cingere i suoi fianchi, ancora non
contento le porta davanti a sé. Ora lo sto abbracciando…per fortuna non riesce
a vedere il mio rossore, perché credo di essere diventata stile semaforo…partiamo.
Dopo la prima sensazione di paura, mi lascio trasportare dal vento caldo
che ci viene incontro ed è una così bella sensazione…sfrecciamo lungo la Sunset Boulevard…poi sento Josh
rallentare fino a fermarsi davanti ad un Cafè!
-Ecco qui la sua
dose di caffeina quotidiana…in questo posto fanno il miglior caffè di L.A.-
dice orgoglioso il mio accompagnatore
-Ti ricordo che
vengo dall’Italia…-
-Infatti ho
detto IL MIGLIOR CAFFE’ DI LOS ANGELES…- dice prendendomi un po’ in giro.
Entriamo nel locale. E
sembra di fare un tuffo nel passato! Avete presente il locale da Arnold’s di Happy Days…beh vi
giuro che è uguale! Aspetto solo che esca qualcuno col giubbotto di pelle…
Ci sediamo ad un tavolo. Mi
guardo attorno.
-Questo posto è
incredibile! – dico con aria sognante
-Già! – mi dà
corda lui – pensa che l’ho scoperto per caso una dei primi giorni in cui mi
sono trasferito a L.A., qui è tutto caotico rispetto a dove sono cresciuto io,
non riuscivo a pensare di dover bere i miei cappuccini in posti sfarzosi e alla
moda. Insomma volevo un po’ di pace…un posto che fosse tutto mio, lontano dai
fasti di Hollywood... e qui…- dice guardando il locale-…qui ho trovato un posto
familiare dove rifugiarmi!
Lo guardo con infinita
dolcezza, poi gli dico
-Sai, tu sei
tutto l’opposto di quello che mi ero immaginata pensando ad un attore
Hollywoodiano…-
-Spero di non
averti deluso…- m’interrompe
-No di certo,
pensavo che questo mondo fosse abitato solo da persone superficiali e con la
puzza sotto al naso…tu invece…- lascio la frase a metà
-Io invece…- mi
esorta a continuare
-Tu invece, sei
così semplice e gentile. Insomma non sembri un attore…
-Ah grazie
tanto…- dice lui fingendosi offeso
-Non in quel
senso! Insomma non sembri quegli attori pieni di sé…circondati da fotografi e
giornalisti…
-Beh una
giornalista ce l’ho…O sbaglio? – chiede con un sorriso malizioso
-Diciamo che
sono più che altro una ragazza che scrive qualche articolo per arrotondare lo
stipendio e che ha avuto la fortuna di farsi una gita a Los Angeles dopo che il
suo collega incaricato di presenziare alla notte degli Oscar si è …infortunato!
-Ma se hanno
mandato te vuol dire che potevi benissimo sostituirlo…
-No credimi –
lo interrompo – ero l’unica disperata disponibile a partire con preavviso
ZERO…è stato solo una fortuita coincidenza!
-Beh allora
devo ringraziare le ‘fortuite coincidenze’…- dice guardandomi fisso negli
occhi.
Io abbasso lo sguardo,
l’effetto semaforo sta ritornando!
Per fortuna arriva la
cameriera a prendere le ordinazioni. Così ho il tempo di riprendermi!
Ordiniamo entrambi dei
pancake, io caffè all’italiana (speriamo bene) e lui un cappuccino.
-Allora – dico
cercando di nascondere il mio imbarazzo – da dove iniziamo la lezione di
cinema?
-Uhm…innanzitutto
devo capire fino a che punto sei preparata…- dice assumendo l’aria da docente
universitario durante un esame – l’ultimo film che hai visto? –
-Fammi
pensare…” Ralph Spaccatutto!” – dico. Josh mi guarda
un po’ stranito poi riprende a dire
-No, dicevo
l’ultimo film che hai visto con attori reali…
-Allora…penso
che risalga all’ultima volta che sono stata al cinema…” La leggenda degli uomini straordinari”- dico infine
Josh si mette le mani sul viso e scuote la testa
-Penso che ci
sia molto lavoro da fare…
-Guarda che
imparo alla svelta! Mi ero infatti procurata l’ultimo vademecum aggiornato su
film e attori…purtroppo non ho avuto il tempo di guardarlo…è rimasto nella
valigia…- non termino la frase perché Josh mi chiede
-Giusto la
valigia! Hai avuto qualche notizia?
-Hong Kong! –
dico io
-Hong Kong? –
ripete meravigliato
-Già! Mi hanno
detto che arriverà Martedi! Però sono stati così
gentili da consegnarmi, o almeno spero una carta di credito…come ha detto? Ah
già! “per sopperire alla mancanza dei beni di prima
necessità…”- dico cercando di imitare la voce dell’impiegato
Josh ride.
-Allora domani
mattina…Shopping! Conosco un paio di posti che fanno al caso tuo…
Domani? Penso!
-Perché hai
intenzione di sopportarmi anche domani? – dico
-Beh, non posso
lasciare che il tuo articolo…venga male…ho una reputazione da mantenere…Potrei
persino pensare di fare il docente di cinema…
-Ehi frena! –
lo interrompo prima chenon decida di aprire una scuola– va bene che sei un attore, ma scrivere quattro cose su qualche tuo
collega…beh dovrei essere in grado di farlo! – vedo che mi guarda di traverso e
aggiungo – beh dopo che avrò seguito la sua
lezione Prof. Hutcherson !
-Così va
meglio! – dice lui
E mentre ridiamo arriva la nostra ordinazione.
Allora, premesso che non sono molto schizzinosa, ma questo caffè di
italiano…ha solo il nome! È sicuramente meglio di altri caffè americani che ho
assaggiato…ma definirlo all’italiana…beh anche no!
-Allora? –
chiede indicandomi il caffè
-Per essere un
caffè americano…non male, ma il vero caffè italiano…tutta un’altra storia!
-Vorrà dire,
Miss Rossi, che la prossima volta lascerò fare a lei…- dice alzando le mani in
segno di resa e sorridendo
-Quando vuole MrHutcherson! – rispondo
imitando la sua falsa riga
-Spero il prima
possibile! – dice
Bene questa è già la terza volta che divento
rossa nel giro di un paio d’ore! Ha deciso di farmi impazzire? Se è così è già
sulla buona strada…
-Bene! Allora
sei pronto a farmi da cicerone? – chiedo cercando di togliermi dall’imbarazzo
-Prontissimo! –
risponde e aggiunge – guarda che sono un “docente” esigente…-
-Ed io una
brava discepola! –
Ci sorridiamo.
Pago il conto, beh glielo
dovevo e usciamo dal locale, o meglio tentiamo di uscire perché sulla soglia
una ragazzina, che avrà all’incirca tredici/quattordici anni al massimo, ci
sbarra la strada.
-Permesso! – le
chiedo
Lei mi guarda dall’alto al basso. Io la guardo. Ha i capelli rossi
riccissimi, raccolti a coda di cavallo…più un batufolo da tanto sono ricci…gli
occhi nocciola sono ridotti a due minuscole fessure
-Permesso! –
chiedo ancora
-E tu chi saresti?
– mi dice la ragazzina con aria sprezzante
-Scusa? – dico
sbalordita dal suo atteggiamento
-Senti…- dice
puntandomi un dito davanti al viso - …se pensi di metterti insieme a Josh, dovrei prima vedertela con me! –
-Penso di non
aver capito…- chiedo dubbiosa dal suo atteggiamento
-Oh sì che hai
capito bene! Sono mesi che giro per tutti i locali di Los Angeles nella
speranza di incontrarlo…e ora che ce l’ho fatta arrivi tu…e me lo porti via!
Questa è pazza! Ma i suoi genitori? Mi guardo in giro ma non vedo
nessuno. Se Pietro dovesse comportarsi così giuro che lo chiudo in camera fino
a quando sarà ora di andare all’Università…
-Senti,
piccola…
-E non
chiamarmi piccola! – dice sempre più minacciosa
-Ok!
Guardo Josh
che a stento si sta trattenendo dallo scoppiare a ridere e gli sussurro
– Hai intenzione di aiutarmi con la tua Fan o cosa? –
-È troppo
divertente! E poi sei tu la giornalista…inventati qualcosa! Tanto lo fate
sempre!
-Ah ahah …molto simpatico! -poi mi viene un’idea
-Senti…- dico
rivolgendomi ancora alla piccoletta – io non ho alcuna intenzione di portarti
via il TUO JOSH, sono qui per un servizio su di lui, sono una giornalista,
quindi non devi temere! – mi avvicino a lei e le sussurro – sono sicura che Josh sarà così felice di privarsi del suo cappellino e
donarlo a te, per ringraziarti di essere la sua prima Fan tra le Fans…
Lei ha abbandonato lo sguardo minaccioso. Ora ha gli occhi che le
brillano.
-Davvero?! – mi
chiede
Io annuisco. E così facendo levo il cappellino dalla testa di Josh!
-Ehi…! – dice
lui contrariato
Gli strizzo l’occhio.
Lui capisce e sorride.
Chiede alla cameriera una penna, autografa il cappellino e lo porge alla
ragazzina estasiata.
La piccola, se ne va tutta contenta. Per un po’ avrà di che vantarsi con
le sue amiche. In cambio le abbiamo fatto promettere che non svelerà a nessuno
dove ha incontrato Josh, così da difendere il suo
angolo di paradiso.
Saliamo in moto.
Questa volta Josh
non mi deve pregare di stringermi a lui perché lo faccio da sola.
-E ora dove andiamo?
– chiedo a Josh
-A imparare un
po’ di cinema! - risponde lui… e così dicendo sfrecciamo via a bordo della sua
moto.
Questo è un capitolo di
passaggio! I due stanno imparando a conoscersi…la giornata è ancora lunga, ma
non volevo mettere troppe cose in un capitolo solo!
Chissà cosa accadrà tra Josh e Alice…se avrete la pazienza di seguirmi anche nel
prossimo capitolo lo scoprirete!
Vi prego, fatemi sapere che
ne pensate…anche solo una recensione…tanto per capire se vi piace o no! Grazieee!
La moto sfreccia veloce tra
le macchine nelle vie della Città degli Angeli ed io non ho paura.
Non ho paura di essere su
una motocicletta lanciata a tutta velocità ed abbracciata ad un…estraneo.
Sono anni che non mi sentivo
così bene.
Non mi sono neppure accorta
di aver stretto ancor più le braccia attorno alla vita di Josh,
fino a quando chiede quasi urlando per farsi sentire da me – Tutto bene Alice?
Hai paura? –
All’udire quelle parole
allento un po’ la presa e rossa di vergogna in viso rispondo – No tranquillo! ...Tutto
bene! -
‘Ma che mi prende? ’ penso.
Per un attimo mi sembra di essere tornata la ragazzina che ero a quindici anni,
prima di diventare mamma. Prima di scoprire che razza di persona Cristian fosse
in realtà, prima di essere catapultata nel mondo degli adulti con tanta
violenza.
No, non posso permettermi
distrazioni! Sono qui per lavoro. Sono qui per Pietro, per rendere la SUA vita
fantastica. Non devo pensare a me, non posso essere egoista. Non più!
Non so dopo quanto tempo, ma
alla fine ci fermiamo ai lati di una stradina sterrata.
Josh si toglie il casco seguito da me e dice – Da qui
iniziò tutto! -
Scendiamo dalla moto e Josh mi prende per mano – Posso? – mi chiede con la sua
solita gentilezza, quasi avesse paura di una mia reazione.
Annuisco.
-Siamo in
collina! – esclamo io con superficialità
-Si, ma guarda
meglio…non è una collina come le altre! – e così dicendo indica col dito un
punto alla mia sinistra.
Seguendo la linea
immaginaria del suo indice, noto che poco più avanti ci sono dei cartelloni
bianchi.
Poi guardo più attentamente.
Non sono solo dei semplici
cartelloni, ma la scritta HOLLYWOOD che troneggia a caratteri cubitali sulle
colline di L.A.
Non so perché ma resto senza
parole.
Ho sempre visto l’insegna
sulle riviste, in televisione, l’ho persino vista in lontananza da quando sono
sbarcata a Los Angeles, ma trovarsi qui…ai piedi di queste enormi lettere che
sovrastano tutta la città…beh credetemi, lo spettacolo è davvero da mozzare il
fiato!
-Siamo a
Hollywood!!! – dico estasiata
Vedo Josh
con lo sguardo perso nel vuoto. Con lo sguardo di chi sa che dietro quella
scritta c’è molto di più, che in quella scritta c’è tutta l’essenza della sua
vita. Il suo sogno divenuto realtà.
La mia voce interrompe il
magico silenzio che si è venuto a creare intorno a noi.
-Quando hai
capito che avresti fatto l’attore? – chiedo
Josh sorride.
Lo sguardo ancora perso
davanti a sé. Le mani nelle tasche dei jeans e il piede destro intento a
tracciare delle linee sulla terra battura. Sospira e poi alzando le spalle dice
– In cuor mio penso di averlo sempre saputo! – e continua – Sai quando ero
molto piccolo, avevo circa quattro anni credo, mi divertivo un sacco a fare
delle piccole scenette per la mia famiglia…- sorride al ricordo di quei momenti
d’infanzia -… poi un’estate i miei genitori mi portarono qui e davanti a tutto
ciò…mi sono reso conto che era questo che volevo fare da grande, che questa
sarebbe stata la mia vita! – mi rendo conto solo ora che la frase “da qui iniziò tutto” detta quando siamo
arrivati si riferiva a lui - …e poi verso i dieci anni…- continua Josh - …il mio sogno è diventato realtà. E ora che sono un
uomo, sono ancora più convinto che non era la fantasia di un bambino, ma che
tutto questo fosse già scritto nel mio destino! Adoro fare l’attore…se
smettessi, non sarei più lo stesso! – e su questa ultima frase si volta verso
di me e sorride.
Io sto letteralmente
pendendo dalle sue labbra. Ha creduto in se stesso e lottato per ottenere
quello che voleva. Non lo conosco come attore, ma come uomo lo ammiro davvero
tanto.
Vorrei avere la sua stessa
forza di volontà. Vorrei averla avuta quando era il momento!
-E tu Alice? –
mi chiede riportandomi alla realtà – Hai sempre voluto essere una giornalista?-
“Ma che scherziamo?” penso
io. Non ho mai voluto essere una giornalista, il mio sogno era quello di
diventare…scaccio subito quel pensiero dalla mia mente. Non posso pensarci. Non
devo pensarci. La vita aveva un altro disegno per me, mi ha portato su un’altra
strada…ed è questa che devo seguire. Questo è quello che è stato deciso per me.
Noto che Josh
è ancora in attesa di una mia risposta.
Inspiro.
Gli sorrido e dico cambiando
completamente discorso – Allora Prof. Hutcherson…Pronto
a farmi diventare un’esperta di cinema? - .
Lui mi guarda serio, con gli
occhi di chi ha capito che in me c’è molto di più, con gli occhi di chi non
vuole invadere i miei sentimenti, con gli occhi di chi sa aspettare.
Poi mi guarda fisso e dice –
Beh, sarà un’impresa epica…ma ci possiamo provare! –
Scoppiamo a ridere.
JOSH POV
Nel momento stesso in cui le chiedo dei suoi
sogni, lei si chiude a riccio.
Aveva davvero ragione Larry quando diceva che
fare la giornalista non era quello che voleva: e lo capisco anch’io quando
s’incupisce di fronte alla mia domanda.
Chissà per quale motivo ha dovuto rinunciare a
realizzare i suoi desideri. Ma non vuole parlarne ed io non voglio sforzarla.
Voglio solo che sappia che di me si può fidare.
La guardo con dolcezza, avrei voglia di
abbracciarla, ma non lo faccio…non ora. Mi limito a guardarla. La vita non deve
essere stata facile per lei, lo si vede nei suoi occhi, nei suoi profondi occhi
verdi in cui mi perdo ogni volta che la osservo.
Poi lei smorza la tensione che si è creata con
una domanda ed io non posso fare a meno di sorriderle.
ALICE POV
Risaliamo in sella alla sua
moto e dopo poco ci troviamo di fronte ad un’enorme cancellata con due archi
sopra i quali è impressa la scritta “Paramount
Picture”.
Guardo questa favolosa
struttura di fronte a me, sto realmente entrando nel magico mondo del cinema e
per di più con un accompagnatore d’eccezione!
Josh parcheggia la sua moto nello spazio dedicato
allo staff, scendiamo e da bravo insegnante inizia la sua lezione.
-Questo è solo
uno dei tanti studi cinematografici che puoi trovare su queste colline, ma
forse è quello che più di tutti è divenuto “leggendario” grazie ai film che
sono stati girati tra le sue mura…- si gira verso di me per controllare che lo
stia ascoltando, appurato che sto seguendo diligentemente il suo racconto
continua - … qui sono nati film come Titanic, BraveHeart…per
citarti alcuni titoli recenti…- si blocca ancora e mi guarda
-Sì, quelli li
conosco….- rispondo quando capisco dove vuole andare a parare. Lui fa un
sospiro di sollievo ed io non riesco a trattenermi dal dargli uno ‘sbuffetto’
sulla spalla. Ride.
Dopo aver salutato Joe, il guardiano all’ingresso dello studio, entriamo nella
zona riservata agli addetti ai lavori.
Mi guardo attorno
meravigliata. Non avrei mai immaginato di trovarmi immersa ad ogni angolo in
una città diversa, tutto è fedelmente riprodotto in ogni minimo particolare.
Josh continua a parlare raccontandomi tutto quello
che sa sul mondo del cinema da quando è nato fino ad oggi.
Il fatto che in passato
tutto questo non esistesse, che su queste colline c’erano solo campi coltivati
e pascoli di bestiame e poi ancora come da area rurale sia diventata
l’incarnazione del sogno e della magia del cinema.
-Sei davvero un
ottimo docente – lo scimmiotto interrompendolo
-Guarda che poi
ti interrogo! – ribatte lui mentre iniziamo a ridere. Poi lo vedo volgere lo
sguardo verso un punto lontano e girandosi di scatto verso me dire
-Sei mai stata
a New York? –
-No! – rispondo
io
-Andiamo! – e
così dicendo mi prende per mano e corriamo verso quella che è la riproduzione
minuziosa di una strada della Grande Mela, con i suoi grattacieli, i suoi
negozi…
-E’ fantastico!
– esclamo – non avrei mai immaginato che potesse esistere un posto simile! –
Josh mi sorride. Uno dei suoi splendidi sorrisi che
mi fanno tremare le ginocchia. Fortunatamente prima che diventi per l’ennesima
volta durante questa giornata rossa in viso, qualcosa, o meglio qualcuno
cattura la sua attenzione.
-Vieni, ti
faccio conoscere uno dei candidati agli Oscar! Ehi Leo!!! – urla Josh
In fondo alla strada vedo la
figura di un uomo abbastanza alto, capelli corti e biondi. Si volta verso di
noi e riconoscendo l’amico/collega esclama – Josh! –
Eh si, mi trovo proprio di
fronte a Leonardo di Caprio. Ricordo d’averlo visto in Titanic, era decisamente
più giovane ma è sempre molto bello, oltre che bravo, visto che è persino
candidato agli Oscar!
-Come mai da
queste parti Hutcherson? – dice a Josh
dandogli un’amichevole pacca sulle spalle
-Sto facendo
fare un giro alla mia amica Alice…
Leonardo mi guarda.
-Molto
piacere…- dice allungando la mano verso di me – Spero che il “ragazzo” qui si
stia comportando bene! - dice strizzandogli l’occhio
-Un vero
galantuomo e…un’ottima guida! – rispondo io, mentre Josh
sorride soddisfatto.
Parliamo ancora un po’ con
Leonardo, Josh gli fa i complimenti per la
candidatura, Leo ringrazia.
Dopo poco ci deve lasciare
perché lo chiamano sul set…sta girando qualche scena del suo ultimo film che
prometto di andare a vedere appena esce.
Proseguiamo così il nostro
tour. Josh mi elenca tutti i film che sono candidati,
gli attori…insomma quasi meglio del “vademecum” che avevo acquistato e poi
diciamolo…LUI E’ DECISAMENTE PIU’ CARINO!
Camminiamo in lungo e in
largo per tutto lo studio. Ci facciamo persino delle foto ridicole…sto davvero
bene in suo compagnia…mi sembra di conoscerlo da …SEMPRE!
Mi ritrovo a guardarlo.
L’aria da ragazzino, con le
lentiggini sul viso, i capelli castani arruffati…non dicono nulla dell’uomo che
è in realtà.
Vedo Josh
fermarsi di scatto e guardare l’orologio.
-Le 3.00 –
esclama. Il tempo è volato da quando siamo insieme…Oh cavolo! Non ho ancora
chiamato il mio capo…devo assolutamente farlo…dunque se qui in America sono le
3 del pomeriggio in Italia dovrebbero essere…
-Quindi cosa mi
dici? – chiede Josh interrompendo i miei pensieri. Io
lo guardo dubbiosa perché non ho davvero capito cosa mi ha chiesto. Lui alza
gli occhi al cielo e sospira poi sorridendo mi ripone la domanda
-Ti stavo
dicendo, mia cara Alice, che io avrei un po’ di fame…volevo sapere se anche per
te era lo stesso…-
È vero non abbiamo neppure
pranzato! Gli sorrido e rispondo
-Sto morendo! –
dico mettendo una mano sullo stomaco
-Bene! –
continua lui – Conosco un bel posticino che fa al caso nostro…diciamo che per
oggi la lezione è terminata. Penso sia arrivato il momento di farci un giretto
per L.A.! – mi strizza l’occhio e io annuisco
-Come lei
preferisce Prof.Hutcherson! Prima però devo
assolutamente chiamare il mio direttore…- dico estraendo il cellulare
Ci sediamo su una panchina che ha un non so che di familiare…compongo il
numero di Silvano, il mio capo redattore, e resto in attesa…in Italia è circa
mezzanotte, ma so che lui resta in ufficio fino a notte inoltrata, a volte
penso persino che non torni a casa…beh con una figlia come quella che si
ritrova, non posso che biasimarlo.
Qualche squillo dopo sento la voce di Silvano che dice
-Alice! Avevo
quasi perso le speranze che tu mi chiamassi…
-Ciao Silvano!
Scusa ma col fuso orario ho fatto un po’ di confusione…- mi giustifico
-Immaginavo!
Allora come procede? Hai già iniziato a buttare giù qualcosa…hai incontrato
qualche attore? –
Io mi giro verso Josh, non posso dire a Silvano
la verità, mi chiederebbe (no meglio dire che mi costringerebbe) di cercare di
carpirgli qualche segreto non ancora confessato e sbandierarlo ai quattro
venti…Silvano è una brava persona, ma se si tratta del suo giornale…diventa
veramente senza scrupoli!
-Diciamo che
sto cercando di raccogliere informazioni sui film candidati e i suoi protagonisti…gli
attori non si incontrano così facilmente…
-Beh prova a
frequentare i luoghi dove s’incontrano…Alice voglio un articolo da prima
pagina! Non farmi pentire di averti mandato in America…
-Vedrò di non
deluderti! – e così dicendo concludo la telefonata…Adesso capisco da chi ha
preso Jessica! Ho bisogno di questo lavoro, ma non so fino a che punto sono
disposta ad ingannare le persone…o meglio non so se sono disposta a farlo.
Guardo Josh.
No lui non si merita di essere raggirato…gli sorrido e gli chiedo
cercando di non pensare più alla conversazione con Silvano – Toglimi una
curiosità…ma quella è la panchina di…Forrest Gump? –
chiedo con un filo di voce per paura di sbagliare
-Ma brava la
piccola Alice! – dice lui – Vedo che sto compiendo il miracolo! Tra un po’
saprai più cose tu di me! –
-Ohhh, non credo
proprio….!
Ridiamo e ci dirigiamo verso l’uscita.
In sella alla sua moto scendiamo verso il centro della città e arriviamo
fino al molo di Santa Monica.
Appena tolto il casco, sono inebriata dall’odore della salsedine. Quella
sensazione di essere viva che solo il mare riesce a darmi…le persone che
passeggiano felici e spensierate lungo il molo, ragazzi che sfrecciano sui loro
roller e skate…
-Benvenuta in
America! – esclamo
Josh mi sorride e ci incamminiamo verso un minuscolo
chiosco che produce panini di ogni tipo, poi guardandomi chiede
-Sandwich? –
Annuisco sorridendo.
Sì decisamente un “attore”
fuori dal comune. Con lui niente locali o auto di lusso. E questo mi fa sentire
tremendamente a mio agio.
Mi porge panino e bibita e
andiamo alla ricerca di un posto dove poterci sedere.
Lo vedo gettarsi
letteralmente sul suo sandwich.
-Non temi che
qualcuno ti riconosca e ti salti letteralmente addosso? – dico colta da
improvvisa curiosità
Lui scuote la testa e non
appena ingoia il boccone mi risponde – ci sono un sacco di attori che si
aggirano per questo posto, che oramai le persone non ci fanno più caso…forse si
accorgerebbero di più di qualcuno non famoso…- addenta un altro pezzo di panino
e poi mi dice - …se fossi in te starei attenta! È più facile che saltino
addosso a te che a me!- mi strizza l’occhio
-Che scemo! –
rispondo.
Poco più distante noto una
panchina libera e gli faccio cenno di seguirmi.
Ci accomodiamo entrambi su
di essa. Di fronte a noi l’oceano.
-Questo posto è
fantastico! – esclamo – Pietro sarebbe felicissimo di essere qui! – e ritorno a
consumare il resto del mio pranzo
JOSH POV
Pietro? E chi diavolo è Pietro?...lo sapevo è il
suo ragazzo…come ho solo potuto pensare che non fosse fidanzata, insomma
guardatela è bellissima…i suoi capelli castani sono mossi dal vento e la
rendono simile ad una dea…e i suoi occhi…i suoi occhi, potrei stare delle ore a
guardare i suoi occhi verdi e non stancarmi mai…fidanzata…ma sento che anche
lei sta bene con me…si vede, lo percepisco. Devo chiedere. Devo sapere. Quasi
mi strozzo per farle quella domanda…
ALICE POV
Sento Josh
tossire, mi volto verso di lui mentre sta sorseggiando un goccio di cola per
cercare di ingoiare il boccone che gli è andato di traverso e rosso in viso mi
chiede
– Chi è Pietro? – dice
fingendo un tono poco interessato
-Mio figlio! –
rispondo come se stessi dicendo la cosa più ovvia del mondo
-Wow! Una
mamma…- dice - ….e ora è…con…il padre? Giusto? –
-No con mio
fratello e mia cognata…Pietro non ha alcun padre! – dico sollevando le spalle
Josh resta senza parole. Forse una spiegazione gliela
devo.
-Diciamo che…-
continuo –… tecnicamente il padre esiste…insomma come tutti, ma ha scelto di
non esserlo! Tutto qui! –
Josh annuisce. Poi mi chiede – E quanti anni ha tuo
figlio? – ora la sua voce è un po’ più tranquilla
-Nove…-
rispondo
-Quindi tu
avevi….-
-Quindici…-
rispondo nuovamente. Guardo Josh con la coda
dell’occhio e lo vedo alla ricerca di qualcosa di non stupido da dire. Mi rendo
conto che vuole sapere e io, stranamente, sento il desiderio di raccontargli la
mia storia.
-Ok! Confessione in arrivo! – dico sospirando. Josh si protende verso di me, interessato a quello che sto
per svelare.
-Avevo circa
quattordici anni quando per la prima volta ho visto Cristian. Era il migliore
amico di mio fratello Andrea, stessa scuola, stessa squadra di calcio, stessi
amici…insomma passavano tutto il loro tempo insieme ed io da “brava sorellina”
rompiscatole, seguivo Andrea dappertutto. Siamo sempre andati molto d’accordo
Andrea ed io. Abbiamo solo un paio d’anni di differenza, pertanto siamo
cresciuti insieme.
Alla fine,
stando sempre insieme a loro, ho preso una cotta strepitosa per questo
Cristian…era così bello, alto, capelli biondi, occhi azzurri e era anche
brillante e molto simpatico…insomma il classico principe azzurro agli occhi di
una ragazzina!
Mi piaceva ogni
giorno di più e, devo ammettere, che facevo di tutto per farmi notare da lui…e
alla fine ci sono riuscita! Lui si è accorto di me!
Inizialmente
abbiamo iniziato a vederci di nascosto da Andrea, è sempre stato molto
protettivo nei mie confronti, non volevo litigare con lui. Né tantomeno volevo
che litigasse con Cristian.
Siamo andati
avanti così per circa un anno! Io ero sempre più innamorata. Anche lui diceva
di amarmi, ma ora sono convinta che lo diceva solo per …”ottenere” qualcosa…-
guardo Josh, attento al mio racconto e continuo - …ed
è stato così bravo che ha organizzato tutto nei minimi dettagli. i suoi erano
fuori città, io ero tecnicamente a dormire a casa della mia amica…insomma era
tutto perfetto!
È successo
solo una volta! Solo quella volta!
Dopo quel
giorno non l’ho più sentito, non rispondeva alle mie chiamate, ai miei
messaggi…ha persino iniziato a vedere meno mio fratello, che non capiva il
perché di questo suo cambiamento…e poi …ho scoperto di essere incinta! – mi
fermo. Se ripenso a quel periodo le lacrime tornano a uscire. Quanto sono stata
male. Quanto male ho fatto ai miei cari. Sento Josh
chiedermi con un filo di voce
-E…glielo hai
detto? – lo guardo annuendo e continuo
-Ho fatto molto
di più! Sono entrata in classe durante una lezione. Visto che continuava a
farsi negare ho deciso di andare nell’unico posto dove ero certa di trovarlo.
Ero arrabbiata. Molto arrabbiata, per come mi aveva trattato…e tra le lacrime
gli ho detto tutto…che mi aveva illuso, che si era preso gioco di me e…che mi
aveva messo incinta…-
-E lui? –
chiede Josh
-Lui? Oh lui ha
negato tutto…ha detto che ero una pazza e che volevo incastrarlo…che lui era
ricco e volevo accasarmi…
-Ma che
bastardo! – commenta Josh
-Già!...ricordo
che continuavo a piangere, avevo la vista offuscata dalle lacrime e subito non
me ne sono resa conto…non mi sono resa conto che Andrea si era letteralmente
lanciato su di lui…e credo che se non fosse intervenuto il professore,
l’avrebbe di certo massacrato…
-Beh, l’avrei
fatto pure io! - dice Josh visibilmente scocciato.
Gli sorrido e continuo il racconto della mia vita.
-Puoi
immaginare i mesi successivi…la tensione a casa si tagliava col coltello.
Mio padre non
parlava.
Mio fratello
non parlava.
Mia madre
piangeva.
Ed io…non
sapevo che fare. Insomma avevo quindici anni, una vita davanti e…stavo per
diventare mamma.
A scuola tutti
mi guardavano come se fossi una poco di buono, li sentivo sparlare di me mentre
attraversavo i corridoi ogni mattina…l’unica che mi è sempre stata vicina è
stata Bea…non mi ha mai abbandonato e mi ha insegnato a fregarmene di quello
che dicevano gli altri, mi ha fatto capire che non ero io quella sbagliata e
che sarebbe stata al mio fianco qualsiasi fosse stata la mia scelta! –
-Volevi
abortire? – chiede Josh
-Mi è passato per
la testa,sì! Insomma ero poco più che una bimba, ma
poi ho pensato che la creatura che portavo in grembo non centrava nulla…che
colpa ne aveva se le era capitata una madre ingenua e un padre….- lascio a metà
la frase
-Poi hai
risolto con la tua famiglia? – chiede ancora Josh
-Ohsì ho detto loro che il piccolo sarebbe nato,
che avrei finito gli studi e poi mi sarei rimboccata le maniche…e così ho
fatto.
Ho terminato
l’anno, partorito e fatto la mamma.
Bea era sempre
vicino a me e piano piano si sono riavvicinati anche mio fratello ei miei genitori. Ero consapevole di averli
delusi, ma piano piano stavo rimettendo le cose in ordine.
E poi Pietro
ha conquistato tutti! Ogni giorno che passava, ci conquistava sempre più.
Ho finito gli
studi come promesso e ho iniziato a lavorare come cameriera nella pizzeria dei
miei genitori. Insomma mi ero diplomata, di giorno facevo la mamma, di sera
lavoravo…tutto era perfetto! –
Mi fermo per non seccare
troppo Josh, ma lui vuole sapere di più e allora
continuo a raccontare
-Quando tutto
sembrava andare per il meglio…Cristian tornò da noi! – Josh
spalanca la bocca ma non emette alcun suono.
-Mi ha
implorato di perdonarlo, voleva tornare con me, con noi…voleva essere un padre
per Pietro. Voleva avere la sua famiglia. Purtroppo ero ancora innamorata di
lui e alla fine ho accettato le sue scuse. Dopo aver convinto la mia famiglia
che era tutto a posto, che ero felice…andai a vivere con lui, in un piccolo
appartamento…ma era tutto nostro…-
-Poi cos’è
successo? –
-Una notte, al rientro
dal lavoro, trovo Pietro solo in salotto che piangeva disperato…aveva la febbre
alta, non riuscivo a calmarlo…- la voce mi si spezza in gola al ricordo di quel
momento - …con lui in braccio sono andata verso la camera da letto e ho trovato
Cristian, ubriaco, fatto, e si stava scopando una…- una lacrima mi scende sul
viso e la lascio correre - … da quel momento non ho più voluto vederlo e lui
dopo poco ha smesso di cercarci! La sua grande famiglia…- asciugo la lacrima -
…poteva fare del male a me, distruggermi, calpestarmi…ma Pietro..no
a Pietro non avrei permesso che gli facesse del male! –
Restiamo in silenzio per un po’.
Non avevo mairaccontato a nessuno
tutta la storia, neppure Bea e Andrea erano al corrente di tutto…e ora, per la
prima volta dopo tanti anni, mi sentivo libera!
Josh accanto a me non dice nulla, mi viene spontaneo appoggiare la testa
sulla sua spalla e dire
-Ehi! Spero di
non averti sconvolto…- sollevo la faccia e lo guardo. Lui mi fissa serio e
prima che e ne renda conto mi stringe a sé.
Capitolo un po’ triste, ma
era necessario…
Volevo innanzitutto
ringraziare Lachiarettaper le sue recensioni che mi hanno reso
felicissima, visto che la stimo molto come autrice… e grazie anche atutti voi che leggete la mia storia.
Spero che questo capitolo vi
sia piaciuto. Il prossimo sarà sicuramente più leggero…con qualche colpo di
scena…
Fatemi sapere cosa ne
pensate! In positivo e in negativo…un bacio a tutti!!!
Mi sento stranamente
protetta e mi abbandono completamente a lui.
Assaporo ogni istante
avidamente, il profumo della sua pelle, la barba che mi solletica il viso, la
sua mano che accarezza dolcemente i miei capelli…tutto ciò mi inebria! Il mondo
potrebbe finire in quest’istante che non me ne accorgerei!
La mia testa ed il mio cuore
vivono un susseguirsi di emozioni: felicità, serenità, paura…e ancora felicità.
Sì mi sento felice!
Spensierata e libera!
Solo un’altra cosa mi faceva
sentire così…quante emozioni sta facendo rinascere in me questo ragazzo,
sensazioni che avevo sepolto sotto un cumulo di responsabilità…
Sento Josh
staccarsi da me, vorrei stringerlo ancora, voglio che questo momento non debba
mai finire, ma lo lascio fare. Mi guarda fisso negli occhi accarezzando il
palmo della mia mano con il pollice, poi abbassando lo sguardo dice
-Scusami! Avrei
dovuto chiedertelo prima…ma mi è venuto spontaneo…-
Vorrei dirgli che è stato
l’abbraccio più bello che abbia mai ricevuto da un uomo, che non fosse mio
figlio, padre o fratello. Vorrei dirgli che mi ha fatto provare delle
sensazioni che pensavo di aver perduto…ma mi limito a rispondere con pacatezza
-Nessun
problema! Non mi ha dato fastidio! –
Lui mi guarda e sorride.
Un brivido mi percorre la
schiena, come accade tutte le volte che lo fa.
Poi mi alzo in piedi di scatto. Josh mi guarda senza capire. Dopo un breve silenzio
esordisco dicendo
-Parlavi sul
serio quando dicevi che domani mi avresti accompagnato a fare shopping? –
Annuisce, ma è ancora
dubbioso.
-Bene! Che ne
dici di iniziare già da oggi? Prima di domani la “mia carta, gentilmente offertadalla
compagnia aerea” non arriverà…e guardami! Sono due giorni che ho addosso
questa roba…- dico prendendo un lembo dei pantaloni tra le dita - …se
continuiamo a passare le giornate insieme non posso di certo permettermi di farla sfigurare Mr. Hutcherson!
–
Lo guardo. Le mie mani
appoggiate sui fianchi come quando aspetto che Pietro faccia quello che gli ho
chiesto.
Lui scuote la testa
sorridendo, si alza e mi prende sottobraccio e avvicinandosi al mio orecchio
sussurra
-Tanto per la
cronaca…tu non mi fai affatto sfigurare! –
Oddio! Oltre ai brividi
anche la morsa alla bocca dello stomaco! Sempre peggio! Se continua così non so
se tornerò a casa viva!
Sempre sottobraccio ci troviamo
a passeggiare lungo il molo di legno.
Mi guardo attorno, potrei
passare il resto della mia vita in questo posto…ad ogni passo che facciamo ci
troviamo di fronte a bancarelle, negozi caratteristici, ristorantini…i profumi,
i colori…è un luogo davvero incantevole e penso che devo assolutamente portarci
Pietro.
La mia mente sta ancora
fantasticando, quando Josh mi chiede
-Che c’è? –
-Cosa? –
rispondo senza capire il motivo della sua domanda
-Non so…stavi
sorridendo da sola…a che pensavi? –
-Che mi piacerebbe
trasferirmi qui! Insomma questo posto è incantevole…Pietro ne sarebbe
entusiasta! –
-E perché non
lo fai? – chiede Josh senza pensarci un attimo
-Per
un’infinità di ragioni! – sospiro
-A volte
sarebbe più opportuno ascoltare il cuore anziché il cervello…-
-Già! E guarda
cos’è successo quando l’ho fatto…- lo interrompo - …ho fatto passare l’inferno
a chi mi voleva più bene!
-Sì! – continua
Josh - …ma se avessi seguito la tua testa oggi non
avresti Pietro e probabilmente non saresti in pace con te stessa…- mi guarda.
Ha ragione.
Ha tremendamente ragione.
Alzo le braccia in segno di resa e lui sorride soddisfatto.
-Promettimi che
lo farai…che ci penserai intendo! – continua Josh
Annuisco e riprendiamo a camminare tra le bancarelle del “Pier”.
Vi giuro che sono quasi peggio di mio figlio, trascino Josh da tutte le parti e lui, con la pazienza che lo
contraddistingue, mi segue senza fiatare.
Mi compro un paio di jeans skinny blu scuri e
una maglietta con la scritta “Santa
Monica Pier” che fa molto turista…ma a cui non ho saputo resistere. Trovo
anche un negozietto che vende intimo, ma chiedo a Josh
di aspettarmi fuori, insomma non mi va che veda quali mutande indosserò domani.
Lui acconsente, ma scorgo sul suo viso un sorrisetto malizioso. Entro nel
locale prima di diventare per l’ennesima volta rossa in viso.
C’è biancheria davvero per tutti i gusti. Dalla più alla meno pudica.
Cotone, seta, pizzi…di ogni forma e ogni colore…non so davvero che
scegliere!
Alla fine opto per un completino in cotone color lavanda, uno in pizzo
color pesca, un altro in cotone sui toni del verde militare e uno blu di
raso…che decido di sfoggiare alla notte degli Oscar, ovviamente sotto un
vestito che domani cercherò…! Ok, per ora può bastare così…domani penserò al
resto.
Alla cassa c’è uno stand con dei cappellini. Ricordo che stamane Josh se ne è privato per una sua fan…quindi decido di
prendergliene uno blu con la scritta L.A. in grigio…
Pago il conto e uscita dal negozio cerco con lo sguardo Josh. Lo vedo seduto su una panchina insieme ad una
ragazzina intento a farsi scattare una foto…probabilmente una fan che l’ha
riconosciuto! Lo osservo mentre posa con lei per diverse fotografie. È davvero
sempre così disponibile…non lo fa forzatamente, insomma non perché lo deve fare
in quanto attore…ma perché è contento di far felice gli altri…prendo il
cellulare dalla tasca dello zaino e scrivo un messaggio a Bea
“Ciao Bea…oggi giornata favolosa…in compagnia
dell’attore!Domani mi devi raccontare qualcosa su di lui…io
prometto di fare lo stesso! mi raccomando non una parola…non voglio finire sui
rotocalchi rosa!”
Non faccio neppure in tempo a riporre il telefono che subito mi avvisa
dell’arrivo di una messaggio
“Lo sapevo!
domani mi devi raccontare TUTTO quello che avete fatto…io al massimo posso
dirti in quali film ha recitato…ma di certo sei tu che conosci i particolari
“piccanti” …”
Scuoto la testa e rispondo alla mia amica
“Nessun
particolare piccante…che vai a pensare? …comunque acqua in bocca mi raccomando!
Dai un bacio ai miei uomini…Ti voglio bene!”
Mi avvicino alla panchina dove Josh sta
congedando con un autografo la sua Fan. La ragazzina passa accanto a me e vedo
gli occhi che le brillano…oggi l’ha resa davvero la bambina più felice del
mondo!
-Scusa… - dice Josh non appena sono accanto a lui - …un’altra che non ha
saputo resistere al mio fascino! – dice pavoneggiandosi
-Oh andiamo! –
dico io – Non vantarti troppo…non tutte cadono ai tuoi piedi! –
-Ah no! –
risponde Josh fingendosi seccato – Vedremo…- nei suoi
occhi vedo un lampo di sfida.
Che intende fare? Prima ancora di
rendermene conto si lancia su di me e…inizia a farmi il solletico…che purtroppo
per me, soffro terribilmente…inizio a ridere come una pazza e dopo poco mi
ritrovo a terra contorcendomi dalle risate
-Allora chi è
che non cadeva ai miei piedi? chiede un Josh
soddisfatto
-Così non vale!
– dico accorgendomi che mi trovo esattamente dove voleva lui
-Oh mia cara…in
guerra e in amore vale tutto! – dice dandomi una mano per rialzarmi
-Ok! Ok! 1-0
per te…ma non è finita qui! – dico sfidandolo, e continuo – e visto che non
sono vendicativa questo è per te…- dico estraendo il cappello dal sacchetto
-Per così poco!
E poi te lo dovevo, dopotutto stamattina te ne ho privato senza chiederti il
permesso – dico ricordando a Josh la scena della
caffetteria
-Beh se la
metti così…allora grazie Alice! – dice indossando il regalo – come sto? –
-Uhm! …un
perfetto turista…! – rispondo guardandolo con attenzione
-Ottimo! Se poi
mi prestassi la tua maglietta…-
-Scordatelo! –
Iniziamo a ridere.
Sono circa le 7.30 di sera.
Il sole sta iniziando a calare. Non mi ero resa conto di quanto il tempo fosse
volato. Devo ammettere che questo viaggio di lavoro sta diventando qualcosa di
fantastico, a dire il vero penso di non aver mai fatto una vacanza tanto bella.
Mi sento libera.
Mi sento viva.
Senza pensarci un attimo di
più mi volto verso Josh, intento a guardare dei
braccialetti in cuoio su una bancarella e gli do un bacio sulla guancia.
Lui alza gli occhi stupito e
mettendo una mano dove io ho poggiato le labbra mi chiede ridendo
-E questo a
cosa sarebbe dovuto? –
-Niente! –
rispondo alzando le spalle – E’ solo per ringraziarti della favolosa giornata
che mi stai facendo trascorrere…sono anni che non mi divertito così! Attento a
te, potrei finire con l’abituarmici! – dico puntandogli il dito con fare
pseudo-minaccioso.
-Grazie a te! –
risponde lui – anch’io è da tanto…-
-Non ci credo!
– lo interrompo – non vorrai dirmi che le feste hollywoodiane a cui partecipi
non sono divertenti! – dico infilandomi una manciata di noccioline appena
acquistate in bocca
-Non ho detto
questo! – risponde infilando a sua volta una mano nel mio sacchetto
-Ehi! -
protesto, ma lui fa finta di nulla e continua a parlare
-Alcune sono
molto divertenti…altre no…dipende! – dice alzando le spalle e rubandomi ancora
le noccioline dal sacchetto
-No, ma serviti
pure…senza complimenti! – dico io mentre lui sfoggia un sorriso furbetto
Alzo gli occhi al cielo e mi affaccio alla staccionata e guardo il sole
tramontare sulla baia.
Quanti scenari meravigliosi ho visto oggi. Ma il tramonto ha sempre il
suo fascino.
L’oceano innanzi a me sembra quasi inghiottire l’enorme palla di fuoco,
il cielo attorno e sopra di noi si sta tingendo di colore oro acceso con
qualche sfumatura crepuscolare…rimango senza parole. Tutto quello che riuscirei
a dire sembrerebbe superfluo e banale di fronte a tanta bellezza.
Josh si avvicina a me.
E’ talmente vicino che sento il suo respiro sul collo…lo stomaco mi si
stringe in una morsa che mi impedisce di girarmi, il cuore inizia a battere
all’impazzata. Mi costringo a stare calma, poi Josh
mi chiede
-Senti
Alice…visto che sabato mi hanno invitato ad un party serale in piscina per
celebrare la notte degli Oscar…mi chiedevo..se ti andava di accompagnarmi…-
-Non vorrai
dirmi che non c’è alcuna attrice o modella che sarebbe lieta di accompagnarti?
– chiedo evitando di girarmi per paura di non riuscire a frenare l’istinto di
baciarlo
-Nessuno con
cui valga la pena andarci! No davvero, mi farebbe davvero piacere se tu venissi
con me…- silenzio - …insomma se fa piacere anche a te…e poi sarebbe una buona
opportunità per il tuo articolo, tanti attori tutti insieme…magari…-
Mi volto e lo zittisco mettendogli un dito sulle labbra.
-Mi farebbe
davvero piacere! E non lo dico per il lavoro…ma perché mi fa piacere
accompagnare te! –
Lui mi sorride, guardandomi fisso negli occhi. Non so quanto ancora
riuscirò a resistere a quel sorriso. Vorrei annullare le distanze tra noi,
vorrei per un istante seguire l’istinto. I suoi occhi sempre fissi sui miei,
lui che s’inumidisce le labbra e io che socchiudo gli occhi. Josh mi scosta una ciocca di capelli dal viso e la ripone
delicatamente dietro l’orecchio.
Credo che il cuore stia letteralmente per balzarmi fuori dal petto,
poi…la ragione ha la meglio. Ancora una volta.
Non posso pensare a me! Ora c’è Pietro! Non posso provare sensazioni così
quando già so che non porteranno a nulla, quando so già che tra qualche giorno
io me ne tornerò a casa.
Non posso vivere ancora nel mondo delle favole. Alice è cresciuta!
Mi scosto un poco da lui. Deglutisco. Poi trovo il coraggio di parlare.
-Ehi, che ne
dici di farci un giro al Luna Park? – e così dicendo mi dirigo verso il
paradiso dei bambini cercando di non ascoltare la vocina che mi sta dando della
stupida!
JOSH POV
Resto come un fesso guardarla andare via. Non mi
sentivo così stupido dalla prima cotta che ho preso da ragazzino.
Insomma, che mi prende! Ho forse travisato la
realtà dei fatti? Ho corso troppo? Mi sembrava che anche lei morisse dalla
voglia di …ahhh che stupido che sono! Cosa credi Josh, perché sei un attore con un po’ di fama tutte
dovrebbero saltarti addosso…non è da questo che volevi scappare? Dalle persone
false e opportuniste…e ora che ne hai trovata una che non lo è…mandi tutto a
quel paese…non posso forzare le cose…se è destino accadrà al momento giusto!
ALICE POV
Spero di non aver rovinato
le cose! Non so perché ho questa maledetta particolarità di allontanare da me
le cose belle che mi accadono, dovrei averlo capito che non tutti sono come
Cristian.
Ma dai Alice? Davvero credi
che uno come lui possa mai essere interessato ad una come te? Svegliaaa! È un attore famoso, lo riconoscono per strada…e
tu chi sei? Una povera illusa che crede ancora nell’amore…con un lavoro
precario che non ti piace neanche e la prospettiva di fare la cameriera a vita
nel ristorante dei tuoi genitori…Devo assolutamente mettere fine a tutta questa
storia!
Mi fermo di colpo, quando
sento il telefono vibrare all’interno dello zaino.
Messaggio.
Silvano.
“Cara Alice,
spero che tu stia lavorando su quello che ti ho detto…trovami qualche attore da
spennare e non te ne pentirai. Attendo tue notizie. Buone s’intende!”.
E io che pensavo fosse una
brava persona…un lupo travestito da agnello ecco quello che è! No diciamo che
le persone proprio non le capirò mai.
Sento Josh
arrivare di corsa verso di me. Guarda il cellulare chiedendomi con lo sguardo
se ci fosse qualche problema.
-Lavoro! –
rispondo
-Ma il tuo capo
non dorme mai? – chiede
Per risposta sollevo le
spalle.
- Allora…- mi chiede
sorridendo – …da quale giostra vuoi iniziare?
Lo guardo e forse mi sono
fatta delle storie per niente. Forse era la mia immaginazione. Tiro un sospiro
di sollievo e gli sorrido.
-Montagne
russe? – rispondo – sempre che tu non abbia paura? –
-Paura io? – e
così dicendo mi prende per un polso e mi trascina verso l’attrazione
Ci sediamo nell’abitacolo
della giostra. La protezione scende su di noi.
Serro le mani a pugno sulle
gambe. Ok! Ok! Ammetto che ho una paura folle! Josh
guarda le mie mani, avvicina la sua mano alle mia e ci troviamo in meno di un
attimo ad averle intrecciate.
Lui mi guarda. Io gli sorrido.
-Forse un po’
di paura ce l’ho! – dico
-Non devi
temere…non permetterò che ti accada nulla…e poi…- dice smorzando la tensione-
con tutti i film d’azione a cui ho partecipato sono diventato un esperto in
salvataggi! –
Io ovviamente lo guardo
senza capire.
-Ah già! –
continua lui con fare provocatorio – è vero che tu non GUARDI I MIEI FILM!
-Oh, non farne
una questione personale! Io non guardo i film punto e basta! Tranne quelli di
animazione, su quelli sono una vera esperta!
-E quale
sarebbe il tuo film d’animazione preferito sentiamo? No! No! Lasciami
indovinare…” CENERENTOLA” -esclama
infine
-Ti sembro
forse una da Cenerentola? – dico fingendomi offesa – il mio film preferito per
la cronaca è EPIC…che tu non avrai di certo visto! – concludo con un tocco di
superiorità nella voce
Josh inizia a ridere. Getta la testa all’indietro, una lacrima gli scende sul
viso…
-Che c’è?
-dico. Ora un po’ scocciata lo sono
davvero – guarda che è davvero un bel film! –
-Lo so! Lo so!
– dice lui ancora ridendo – Non ci crederai mai…ma io sono quello che ha dato
la voce a Nod…- mi guarda. Io penso davvero di avere
la faccia da pesce lesso con la bocca spalancata perché non so che dire
-Beh almeno un mio film l’hai visto! – dice
infine orgoglioso
Io me ne sto sempre lì a guardarlo senza spiaccicare parola. Poi uno
scossone.
La giostra inizia a muoversi. I miei arti si irrigidiscono.
Josh stringe la mia mano e avvicinandosi a me sussurra
-Tranquilla Nod è con te! –
Io gli sorrido e stringo ancor più la sua mano nella mia.
OH MIO DIO!
E’ F A N T A S T I C O!
Chissà perché mai non
l’avevo provato prima.
Il giro dura davvero poco,
ma la scarica di adrenalina ci ha davvero elettrizzati.
Facciamo tutte le attrazioni
del parco, sala giochi compresa, tranne la ruota panoramica…troppo “sdolcinata”
concordiamo.
Ci prendiamo un Hot Dog in
vero stile americano e ci sediamo al tavolino del chioschetto.
Sorseggiando una birra
chiedo a Josh di parlarmi di lui
-Sai che
solitamente questa domanda non me la fanno? Si insomma, tutti sanno tutto di
me…il mio vero nome, il lavoro dei miei genitori, di mio fratello…le mie ex
fidanzate! Tutta la mia vita è così! Palese agli occhi di tutti!
-Beh, il prezzo
della popolarità…- dico io
-Non fraintendermi,
adoro quello che faccio e tutto il resto…ma a volte mi verrebbe voglia di
scappare dove nessuno sa chi sono.A
volte mi sembra di avere un peso troppo grande sulle spalle…insomma con una mia
parola potrei influenzare migliaia di adolescenti…non so a volte mi sembra un
po’ troppo grande!
-Sei
sicuramente un esempio per tante persone…insomma guardati! Sei giovane,
popolare, bello...hai dei solidi valori morali, non ti tiri mai indietro, sei
sempre disponibile con tutti…anche con chi perde la valigia in aeroporto…- gli
strizzo l’occhio e lui solleva lo sguardo sorridendo. Continuo - …e poi sei
qui! In questo posto favoloso, in una città favolosa…-
-Los Angeles è
bellissima – mi interrompe-… ma è anche il posto più effimero del mondo…tutto
scorre così veloce che a volte sento il bisogno di rallentare un po’! Ritrovare
le origini! –
-Beh, ma hai
realizzato il tuo sogno! Questo dovrebbe farti superare tutto…
-Sicuramente!
Come ti ho già detto adoro fare l’attore…semplicemente amo un po’ di meno
quello che gira intorno a questo mondo…ci sono un sacco di persone arriviste e
false…superficiali! Io sono un ragazzo del Kentucky...ho
origini semplici. Vorrei solo trovare qualcuno che mi accettasse per questo e
non perché sono JoshHutcherson
l’attore di Hollywood…tutto qui!
-Beh ne
hai tutto il diritto…
-Sì, ma
credimi non è molto facile trovarlo qui…per questo appena posso me ne torno a
casa! Adoro stare con la mia famiglia, mio fratello, i miei amici di sempre…-
-E non hai
nessuna ragazza così che ti aspetta nel Kentucky? -chiedo celando una certa curiosità
-Nessuna
…- sorride
Abbasso lo sguardo sperando
che non veda il mio ghigno soddisfatto, non so perché ma sono felice che
nessuna lo stia aspettando.
Restiamo in silenzio per un
po’, poi qualcosa attira la mia attenzione
-Salsa! – dico
quasi urlando
Josh, si blocca di colpo, guarda la sua maglietta in
cerca di qualche macchia e poi mi guarda con aria interrogativa. Io non posso
fare a meno di ridere.
-Che c’è? Mi
sono sporcato? - mi chiede
-Non questa
salsa…- dico prendendo un po’ di ketchup dal bordo del suo panino e
mettendogliela sulla punta del naso - …ma questa! - ed indico un punto verso il
cielo.
Josh sembra non capire, probabilmente mi crede pazza,
così, mentre si pulisce dal mio scherzetto, lo faccio alzare dalla sedia e lo
spingo verso il suono che sento. Gli tengo la testa ferma con le mani e aspetto
che si renda conto di quello che sto cercando di fargli sentire
-Musica! –
esclama
-Salsa! – lo
correggo io – andiamo! –
-Oh no, io non
so ballare…-
-Ma io sì! – e così
ci avviciniamo al locale
Eccomi qui! Capitolo
decisamente più leggero come promesso!
Grazie come sempre a Lachiaretta per la sua bella recensione che mi riempie
sempre di gioia!
E grazie anche a tutte
coloro che hanno inserito la mia storia tra le preferite e le seguite…sono così
contenta che vi piaccia!!!
Fatemi sapere cosa ne
pensate di questo nuovo capitolo…nel prossimo se avete la pazienza di seguirmi
scopriremo qualcosa in più su Alice…e anche Josh ci
regalerà qualche forte emozione! Non anticipo altro!
Grazie grazie ancora…un abbraccio e un bacio a
tutte!!!
Sento il mio passo farsi
sempre più veloce per cercare di annullare la distanza tra me e la musica che
mi martella le orecchie e il cuore.
È passato così tanto tempo
dall’ultima volta che ho messo piede su una pista da ballo.
La mia mente torna a quel
momento ed inesorabilmente a mia nonna!
Devo a lei questa passione,
l’amore per la musica, che mi ha accompagnato durante i momenti più difficili
della mia vita.
Mia nonna Kathryn è stata in assoluto la donna più forte che io abbia
mai conosciuto in vita mia.
Una guida e un esempio da
seguire. Ha sempre lottato per se stessa e per le persone che amava, difendendo
le sue idee ad ogni costo. Mai una volta l’ho sentita lamentarsi di non aver
fatto o non aver detto. Mai una volta ha guardato al suo passato con rimpianto
o rimorso. MAI!
Diceva sempre che “le
cose più belle che ti accadano nella vita sono quelle improvvise, quelle che
non ti aspetti, quelle che ti scombussolano l’anima, quelle che ti fanno
sentire viva!”.
Lei ha vissuto così, fino
alla fine.
Mi raccontava sempre quello
che aveva fatto durante la sua esistenza “Quante ne ho fatte passare ai tuoi
bisnonni!!!” diceva ridendo.
Per gran parte della sua
adolescenza aveva vissuto a Cuba. Suo padre lavorava per una grossa compagnia
americana che aveva una filiale all’Havana, come accadeva spesso in quegli anni
durante la dittatura di Batista, ed è stato proprio in quel periodo che lei
aveva imparato ad amare la bellezza e la profondità della musica cubana.
Nonostante il mio bisnonno
glielo impedisse di continuo, lei aveva stretto amicizia con le persone del
luogo che l'avevano trasportata nel loro mondo magico e carico di spiritualità.
Mi aveva talmente
affascinato con i suoi racconti che alla fine mi innamorai della sua stessa passione.
Non era solo ballare. Era
vivere la musica cubana, in tutta la sua essenza!
Non so se vi sia mai
capitato di provare una sensazione simile.
Quando la musica ti invade
l’anima.
Quando tutto quello che c’è
attorno a te, magicamente scompare. I rumori delle persone, i loro sguardi…
niente ha importanza! Ci sei solo tu, col ritmo che incalza, che diventa un
tutt’uno col battito del tuo cuore e senza rendertene conto diventi parte
integrante di ciò che ascolti…e il tuo corpo non risponde più alla tua testa,
ma solo a ciò che sente il tuo animo, perché è da lì che viene la musica.
Ballare per me significava
tutto questo! Dopo la morte di mia nonna, tre anni fa, ho abbandonato questo
mondo, avevo paura che continuando a ballare ascoltando quella musica il ricordo
di lei fosse troppo difficile da sopportare. Mi rendo conto solo ora che
ascoltare nuovamente i battiti ritmici delle claves
è al contrario l’unico modo per averla ancora qui con me. Per non farla andare
via.
La mano di Josh si posa delicatamente sulla mia spalla, riportandomi
con i piedi per terra.
Mi volto verso di lui e non
posso far altro che scoppiare a ridere notando l’espressione che ha dipinta sul
viso
·Che c’è? – chiede
lui corrugando la fronte
·La tua faccia! – mi
limito a dire
·Oh tante grazie! –
risponde – Non credevo che la mia faccia fosse così ridicola…vorrà dire che mi
butterò sulla carriera circense come pagliaccio…- dice imbronciandosi e
incrociando le braccia al petto
·No intendo la tua
espressione…sei…TERRORIZZATO! – preciso
·Tu non ti rendi
conto…- risponde sorridendo – hai presente una statua di marmo? –
Annuisco
·Ecco, rispetto a me
lei si muove molto meglio! –
·Oh andiamo Josh! – riprendo io – È solo musica…è muovere un po’ il
proprio corpo…tutto qui!
·E tu chiami questo…
“muovere un po’ il proprio corpo?” – dice lui indicandomi i ballerini in
pista
Seguo il suo sguardo e mi
soffermo su una coppia al centro della pista.
Lei, una ragazza poco più
grande di me di origini sicuramente latino-americane, ha i capelli raccolti in
uno chignon morbido che le lascia ricadere ai lati del viso alcuni ricci. La
sua naturalezza la rende davvero molto bella ed il suo modo di giocare col
compagno…irresistibile.
Lui poco più di un
ragazzino, anch'egli di origini latine, segue in tutto e per tutto la sua
compagna rendendo la scena a cui assistiamo qualcosa di strepitoso.
Vedo Josh
guardare la coppia, mi sollevo leggermente sulle punte e mi avvicino al suo
orecchio, cercando di spiegargli la scena che sta osservando.
·Quello che vedi si
chiama “Rumba Guaguancò”…è una sorta di
corteggiamento tra i due. Il gioco della donna è quello di attrarre l’uomo e
allo stesso tempo di proteggersi da lui… un po’ come dire “Eccomi, sono qui per
te…ma decido io quando, sono io a condurre il gioco!-
·E come fai a dire
che lei non accetta il corteggiamento? – chiede Josh
incuriosito e continuando ad osservare la coppia
·Oh, ma lei in realtà
lo accetta…è solo che decide lei le regole…- osservo Josh
perplesso e continuo – Vedi, quando l’uomo cerca di vacunare
la donna?... –
·Vacu…? Cosa? – dice Josh
guardandomi con gli occhi spalancati
·Vacunarla…- ripeto ridendo – quando l’uomo indirizza il fazzoletto
che ha in mano o una sua parte del corpo con movimenti rapidi verso la gamba o
il bacino della donna…- gli faccio notare i gesti dei ballerini in pista e lui
annuisce - … cosa fa la donna? – chiedo
·Si copre? – chiede
dubbioso
·Esatto! – rispondo
io – lo respinge…è lei che decide come e quando concedersi…l’eterno gioco della
seduzione caro mio! – dico battendo la mia mano sulla sua spalla
·Sapete essere
davvero perfide! – confida lui
Io gli sorrido poi
avvicinandomi ancora un poco al suo orecchio gli sussurro
·Ma a voi fa
impazzire! Ammettilo! – lo guardo sorridendo mentre lui abbassa lo sguardo
stampandosi in faccia l’espressione di chi sa di essere stato scoperto.
Stiamo ancora osservando i
ballerini sulla pista, quando una voce alle nostre spalle ci fa trasalire
·Straniera! –
Ci voltiamo di scatto e
stupiti da chi ci troviamo di fronte esclamiamo all’unisono
·LARRY! –
Il nostro amico-autista del
taxi!
·Davvero, con tutte
le persone che potevo immaginare di incontrare, mai avrei pensato a voi due! –
ci confida
·Il richiamo del
ritmo latino! – esclamo io
·Perché ballate? –
chiede guardandoci stupito
·Oh no!!! IO NON
BALLO! – si affretta a precisare Josh muovendo
convulsamente le mani accentuando la sua risposta
·Non ancora! – lo
prendo in giro io
Lui mi guarda e sul suo viso
compare un sorriso beffardo
·Ma lei muore dalla
voglia di farlo! – dice spingendomi verso Larry
Io spalanco la bocca e gli
occhi riuscendo a balbettare qualcosa del tipo “No…è troppo tempo che non
ballo…non so se…”
·Andiamo straniera! –
dice Larry – è come andare in bicicletta! – e così mi trascina al centro della
pista.
La musica riempie il mio
corpo.
Inspiro e chiudo gli occhi.
Vedo nei miei ricordi mia
nonna che mi sorride e mi dice “Vivi Ally” e
quasi senza rendermene conto inizio a farmi portare dal ritmo, nel mondo che
per paura avevo abbandonato. In quel mondo che sentivo realmente e totalmente
mio.
JOSH POV
Alice mi guarda stupita
mentre Larry la conduce sulla pista. Dal suo labiale leggo chiaramente la frase
“Questa me la paghi JoshHutcherson”,
io le sfodero il mio sorriso migliore e la vedo prendere tempo sulla pista.
Mi avvicino al bar,
ordinando un Cola e Rum (non so ma questa scena mi è familiare) non faccio caso
alle persone che potrebbero riconoscermi, ma sembra che neppure loro facciano
caso a me. Ultimamente ovunque vada trovo qualcuno che mi prega per fare una
foto o per chiedermi un autografo, so che fa parte del gioco del mio lavoro…ma
a volte mi piacerebbe staccare un po’…e qui è così…sono tutti troppo
concentrati nei loro balli per fare a caso a me e non mi dispiace affatto!
Ritorno con il mio
cocktail in mano, vicino alla pista.
Cerco con lo sguardo
Alice e Larry.
Poi la vedo.
Non credo ai miei occhi!
E lei che aveva paura di ballare…sembra che per tutta la sua vita non abbia fatto
altro da tanto è brava!
Il modo in cui segue le
braccia esperte di Larry, il modo in cui fa vibrare il suo corpo a tempo con la
musica, il modo in cui muove il bacino…abbasso lo sguardo imbarazzato dai miei
stessi pensieri.
Cerco di distrarmi
guardando il locale che ci ospita.
Il locale dà direttamente
sulla spiaggia, il cui accesso è dato da una scaletta posta poco più distante
dalla pista, devo dire che hanno inscenato un'ottima trasposizione di un locale
dell'Havana (ricordo di averne visti alcuni simili durante le riprese di un
film girato nella capitale cubana) con qualche raffinatezza in più visto che
comunque ci troviamo pur sempre a Los Angeles la città del cinema.
Tutt'attorno alla pista
sono posti alcuni tavolini in legno, vicino ad essi alcune palme e poi giochi
di luci ovunque.
Nonostante abbia cercato
di guardare attorno, soffermandomi sulle luci non posso far altro che riposare
lo sguardo su Alice. Ci ho provato, ma è più forte di me. Non riesco a
staccarle gli occhi di dosso.
Poi improvvisamente la
musica rallenta e vedo i due amici tornare verso di me. Io non posso far altro
che nascondere il mio viso sorseggiando il drink.
ALICE POV
Nonostante siano trascorsi
diversi anni mi sembra di non aver mai smesso. Improvvisamente Larry mi guarda
e chiede
oChi ti ha insegnato
a ballare? - noto lo sguardo di qualcuno piacevolmente impressionato
oNon sono così
brava...- dico
oInvece sì! Guarda
quante persone a bordo pista ci stanno guardando- dice Larry
Quasi d'impulso volto il
viso verso l'esterno e scopro con enorme sorpresa che quel che sta dicendo è
vero
- Tu sei
molto bravo! - dico sinceramente al mio partner di ballo
- Oh
sì...trovo che tu abbia ragione...- risponde pavoneggiandosi.
Iniziamo a ridere. Poi Larry
si fa serio , anzi no, assume un sorrisetto malizioso e avvicinandosi al mio
orecchio dice
-
Comunque QUALCUNO è di certo interessato più a TE che a me...- dice facendomi
cenno col capo e cercando di non farsi vedere dal soggetto in questione.
Io seguo il suo movimento e
scorgo Josh intento a guardarmi. I miei occhi
incrociano i suoi e la morsa allo stomaco si fa sempre più intensa, come tutte
quelle volte che capita di sfiorarci o guardarci. Se non mi conoscessi bene
crederei quasi di essere vittima di …
- Colpo
di fulmine! - esclama Larry
- Non
credo nei colpi di fulmine...- dico alzando le spalle- ...li trovo
così...insensati!
Larry continua a sorridere
con quell’espressione di chi crede di saperla lunga.
Alzo gli occhi al cielo
sorridendo e ritorniamo al nostro ballo.
Poco a poco la musica va
scemando e Larry ed io ci avviciniamo a Josh, noto
che accanto a lui c’è una ragazza che ci osserva sorridendo.
È di poco più alta di Josh, nonostante non porti i tacchi, ha capelli lunghi e
lisci color castano e due occhi azzurri che contrastano con la sua carnagione
olivastra.
Non appena siamo vicini a
loro, lei si dirige sinuosamente verso di noi e abbraccia Larry, che le lascia
un lieve bacio sulle labbra.
oStraniera, ti
presento Stacy, mia moglie!
oMolto piacere…- dico
porgendole la mano - …io sono Alice!-
Lei mi osserva, poi guarda
il marito e chiede
oÈ quella Alice? –
dice porgendomi la sua mano
Io li guardo con aria
interrogativa, lei sorridendo mi spiega
oOh Larry mi racconta
sempre delle persone che ha conosciuto al lavoro e alcune tra esse gli restano
nel cuore più di altre, tu…- si blocca vedendo Josh
arrivare- Voi siete tra quelle! – conclude.
Josh si posiziona accanto a me e mi porge il suo bicchiere
oGrazie! – dico
sorridendogli
oBrava la nostra
Alice non trovi Josh? – chiede all’improvviso Larry
che non si è ancora tolto quel sorrisetto beffardo dalla faccia
Il cocktail mi va di
traverso, cerco di dire qualcosa, ma Josh mi anticipa
oÈ fantastica! Non me
ne intendo ma sembra sia nata per ballare!- dice continuando a fissarmi
oOk! Ok! – dico
cercando di levarmi dall’imbarazzo che i complimenti mi suscitano – Vi
ringrazio per le belle parole ma non crediate che vi offra da bere per questo!
I due si guardano poi Josh annuncia al suo compagno
oPossiamo anche smettere
di recitare allora! Il nostro piano è stato svelato! Cuba libre?
oVolentieri Josh! – risponde Larry e così facendo si dirigono verso il
bar
Io me ne resto imbambolata
col bicchiere di Josh, ormai vuoto, tra le mani. Non
posso fare una battuta che “quelli” la rigirano contro di me. Se non fossi
stata presente al loro incontro, penserei che si conoscessero da anni tanto se
la intendono quei due.
Sento Stacy
ridere di fianco a me, mi giro verso di lei e la vedo sorridere con gli occhi
mentre osserva il marito allontanarsi.
Guardo anch’io verso di loro
e li osservo mentre si appoggiano entrambi al bancone del bar.
Larry ha decisamente qualche
anno più di noi, è molto alto e magrissimo. I suoi capelli scuri sono legati
ordinatamente in un codino. Ha occhi castani molto grandi. Non si può certo
dire che sia bello, ma di certo è una persona affascinante.
Continuando a guardare i due
Stacy interrompe il silenzio che si è venuto a creare
oLarry mi ha
raccontato delle “peripezie” della scorsa serata…-
oGià! – rispondo –
una situazione decisamente fuori dall’ordinario, tra il motel e tutto il resto…
oMa davvero non lo
hai riconosciuto?
Non parlo, ma faccio cenno
di no col capo, poi imbarazzata commento
oPenso di essere
l’unica su questa terra a non sapere nulla di lui!-
Stacy mi guarda e sorride, poi confessa
oSai Alice, non credo
che questa cosa a lui dispiaccia…anzi!-
Io resto zitta ancora una
volta, parlare di Josh e me mi rende nervosa anche
perché non esiste nessun Josh e me!
Dirigo nuovamente lo sguardo
verso il bar e vedo i due ritirare i drink e avvicinarsi a noi.
Josh mi porge un altro Cuba Libre.
oHai intenzione di
farmi ubriacare? – chiedo prendendo il bicchiere dalle sue mani
Lui con aria innocente
scuote la testa e sorridendo inizia a sorseggiare la sua bevanda.
Larry porge la sua alla
moglie. Li osservo attentamente mentre Stacy appoggia
la testa sulla spalla del marito mentre lui le accarezza i capelli.
Sembrano davvero innamorati!
– penso
oDa quanto tempo
siete sposati? – chiedo improvvisamente
oDieci anni! –
risponde Stacy
oI dieci anni più
belli della mia vita! – aggiunge Larry baciando la moglie sulla labbra.
Confermo sono decisamente
innamorati!
Dalla parte del locale che
da sulla spiaggia notiamo che si sono liberati alcuni posti, Larry ci fa cenno di
seguirlo.
Scendiamo la piccola
scaletta di legno che conduce all’arenile.
Mi tolgo le scarpe e non
appena poso il piede sulla sabbia fresca mi sento appagata.
Adoro il mare in qualsiasi
momento della giornata, ma alla sera ha, secondo me, un fascino maggiore. Mi da
sensazione di pace!
Mi soffermo un attimo ad
assaporare ogni istante di quel momento, sciolgo i capelli e li smuovo
leggermente per cercare di dare loro una sistemata, poi alzo il viso e guardo Josh camminare innanzi a me.
Non posso fare a meno di
sorridere pensando alla bella giornata che abbiamo trascorso insieme; a come
lui abbia preferito trascorrerla con me piuttosto che spassarsela in compagnia
dei suoi amici.
È davvero un ragazzo
splendido ed ogni istante che trascorro in sua compagnia me lo conferma sempre
più.
Raggiungo i miei compagni
sotto al gazebo bianco di fronte all’oceano.
Sotto di esso sono
posizionati diversi divanetti in vimini ricoperti da enormi cuscini immacolati;
tutt’attorno candele e luci soffuse…un posto incantevole, non c’è che dire!
Mentre sto per lasciarmi
cadere su di una poltrona sento il mio telefono vibrare.
Un messaggio.
Sorrido del fatto che sia
Pietro a mandarmelo.
Quanto mi manca! Nonostante
la giornata sia stata favolosa sento che una parte di me è restata in Italia
insieme a lui!
Ancora col sorriso sulle
labbra mi accomodo di fianco a Josh che avvicinandosi
al mio orecchio sussurra
oTuo figlio?
Annuisco.
oTi manca molto,
vero?
Annuisco ancora.
Josh sfiora la mia mano col dito, io lo guardo.
Larry interrompe quel
momento magico per dirmi
oAllora straniera…non
hai ancora risposto alla mia domanda!
Io lo guardo con aria
interrogativa
oNon mi hai ancora
detto chi ti ha insegnato a ballare!
oMia nonna paterna! –
rispondo sorseggiando il mio cubino
oEra una ballerina? –
chiede Stacy
oNon di
professione…diciamo che ha vissuto per diversi anni all’Havana quando era
ragazza e da quel che mi raccontava ha imparato proprio lì a ballare,
frequentando la gente del posto…- dico sorridendo
oQuindi tua nonna
aveva origini latine? – chiede ancora Larry
oNo era americana! Si
era trasferita nella capitale cubana con la famiglia negli anni ’50 per via del
lavoro di suo padre. Poi una volta tornata negli States
ha conosciuto mio nonno ed è scappata insieme a lui in Italia…- dico posando il
bicchiere sul tavolino e lasciandomi sprofondare sul morbido divanetto, poi
ricomincio a parlare
oDiceva sempre che
suo padre non accettava questo suo spirito libero, soprattutto dopo il loro
rientro da Cuba, diceva che quella città l’aveva resa selvaggia quasi quanto i
suoi abitanti, ma mia nonna gli rispondeva sempre che l’unico selvaggio era
lui…e appena ne ha avuto l’occasione se ne è andata. Non so quanto fosse
innamorata di mio nonno, ma vide in lui una via di fuga. Si sposarono e dopo
poco nacque mio padre…ma nonostante questo il suo cuore rimase sempre legato
alla cultura cubana, tanto da farle aprire una scuola e ad insegnarmi tutto
quello che sapeva!-
oScusa…- attacca Josh – ma se tua nonna aveva una scuola e tu sei
chiaramente molto brava, perché non hai seguito la sua strada? –
Lo osservo.
Colpita e affondata!
Perché non l’ho fatto? Perché
non ci fai campare i figli…ripeteva sempre mio padre. Ho dovuto farlo, non
potevo commettere altre imprudenze ora che avevo un figlio.
So che mia nonna ci ha
sperato fino all’ultimo. Ma sono stata costretta a compiere altre scelte…
Sospiro.
Non rispondo alla domanda di
Josh…non mi va! Quindi esclamo
oMa ora basta parlare
di me…non sono io la celebrità! – mi volto verso Josh
che mi sorride visibilmente deluso dal mio silenzio
La serata trascorre
piacevolmente, Larry e Stacy sono davvero una forza e
anche Josh non è da meno. Lo osservo raccontare
aneddoti divertenti sulle sue giornate trascorse sul set e ogni tanto mi
ammonisce
oOcchio
giornalista!...Questa non la devi raccontare!
Mi ero quasi scordata di
essere qui per lavoro. Domani dovrò cercare di buttare giù qualche riga se non
voglio sentire sbraitare Silvano. Ma ora non ci voglio pensare, voglio solo
godermi la serata.
Con lo trascorrere del
tempo, piano piano il locale si sta svuotando, guardo l’orologio e mi accorgo
che le sue lancette sono posizionate sulle 2.00 di notte.
Il DJ annuncia che oramai
siamo alle battute finali e attacca con una “bachata”
(una sorta di lento).
Larry e Stacy
si precipitano in pista a ballare lasciando Josh e me
sui divanetti.
Sono restate davvero poche
persone.
Una coppia, poco distante da
noi, che si scambia qualche effusione e un gruppetto di ragazzi visibilmente
alticci che decide di concludere la serata di baldoria con un bagnetto
notturno.
Josh mi sta guardando insistentemente, lo vedo con la coda
dell’occhio.
Una folata di vento fresco m
fa rabbrividire, così mi strofino le braccia cercando di scaldarmi un po’. Josh si solleva dalla sua comoda posizione si toglie la
camicia e sempre senza parlare me la mette sulle spalle. Lo ringrazio con gli
occhi e lui sorride.
Saranno le luci, sarà
l’atmosfera della serata, sarà il rumore delle onde che si infrangono dietro di
noi e forse anche un po’ di alcool in circolo, ma lo trovo, se possibile,
ancora più bello.
Non ho il coraggio di
guardarlo negli occhi perché so che questa volta non riuscirei a seguire la mia
testa.
Mi alzo in piedi e chiedo
sempre senza guardarlo
oTi va una
passeggiata?
Lui non risponde, ma si
avvicina a me e posandomi una mano sulla schiena ci dirigiamo verso il
bagnasciuga.
Anche da qui si sentono le
note della musica che sta suonando.
Quanto mi piace questa
canzone!
Le parole mi escono
all’improvviso
oDai ti insegno a
ballare! –
Vedo Josh
che allarmato sta per dire di no, ma lo zittisco e mi posizione davanti a lui
oI passi sono
semplici…davvero! Quattro da una parte…pausa e quattro dall’altra…e ancora
pausa.
Josh cerca di seguirmi, riuscendoci goffamente, cosi
sorridendogli dico
oProva a chiudere gli
occhi…- lo vedo tentennare – Giuro che non ti butto in acqua! – dico ridendo.
Lui sorride ed esegue la mia richiesta.
oOra non pensare a
nulla…- continuo – ascolta solo la musica e lasciati portare da lei.
Mi avvicino ancora di più a Josh, appoggio le mie mani sui suoi fianchi e lo sento
irrigidirsi al contatto. Sorrido e gli sussurro sfiorandogli l’orecchio con le
labbra
oTranquillo non
mordo! –
oNon è per quello! –
risponde lui con un filo di voce
Piano piano, sempre
guidandolo con le mie mani iniziamo a ballare. Lo sento poco a poco rilassarsi,
gli prendo questa volta le sue mani e le pose sui miei fianchi mentre le mie
braccia gli circondano il collo.
Siamo così tremendamente
vicini.
Lui ancora con gli occhi
chiusi, quasi avesse paura di un mio monito.
Lo osservo attentamente.
I suoi occhi, il suo naso,
il labbro superiore decisamente più sottile rispetto a quello inferiore, i suoi
lineamenti marcati…
Non è perfetto, ma trovo
ogni sua piccola imperfezione…irresistibile!
Sento il profumo della sua
pelle inebriarmi, la punta delle sue dita che accarezzano timidamente la mia
schiena, ed è allora che senza pensarci un attimo di più, sfioro delicatamente
le sue labbra con le mie.
Lo sento irrigidirsi per un
attimo, probabilmente impreparato dal mio gesto, ma dura pochissimo perché
subito dopo le sue mani mi stringono ancora di più e mi attraggono verso di
lui.
Continuo a baciarlo
delicatamente, sento il suo respiro farsi più affannato ed il battito del mio
cuore accelerare sempre più.
È un bacio dolce, è un bacio
che mi trasporta in un altro mondo; è un bacio improvviso…è vivo!
Quando le nostre bocche si
separano, vedo lui sorridere e lentamente aprire gli occhi. Prende
delicatamente il mio viso tra le sue mani, appoggia la sua fronte sulla mia e
scuotendo il capo sussurra
oSe le lezioni
continuano così giuro che lascio il mondo del cinema e divento ballerino…
oNo per carità! – lo
schernisco
Ride e mi lascia un altro
bacio sulle labbra prima di stringermi forte a sé.
Restiamo in silenzio per
alcuni minuti, assaporando ogni singolo istante di ciò che è appena accaduto
tra noi. La sensazione che mi accompagna in questo momento è un turbinio di
emozioni, ma nessuna contrastante. Ho seguito per una volta il consiglio di mia
nonna e non sono mai stata tanto bene.
Mentre Josh
gioca con i mie capelli, sentiamo una voce che ci chiama. Larry.
oEhi voi due! –
Ci giriamo entrambi e mano
nella mano raggiungiamo i due coniugi che ci attendono all’ingresso del locale.
Larry ha sul viso il suo
solito sorrisetto malizioso
oAllora? – chiede
oAlice mi ha dato la
prima lezione di ballo! – risponde Josh stringendomi
forte la mano
oAh sì! – esclama
Larry – E come se l’è cavata? – chiede rivolto a me
oNiente Male! –
rispondo guardando Josh che sorride abbassando lo
sguardo.
Larry ci continua a guardare
con un’espressione talmente soddisfatta sul viso che non ha bisogno di parole.
Ci rechiamo tutti e quattro
verso il parcheggio. Josh e Larry davanti seguiti da Stacy e me che camminiamo a braccetto.
oSo che è prematuro…-
dice la donna - …ma siete bellissimi insieme! –
Io non dico nulla, ma
continuo a sorridere. A dire il vero penso di non essermelo ancora tolto dalla
faccia da prima.
Arriviamo di fianco ai
nostri mezzi di trasporto. Stacy mi abbraccia e Larry
stringe la mano di Josh
oA domani allora! –
dice Larry
Io guardo prima i due uomini
e poi Stacy, non riuscendo a capire chiedo
oDomani? –
oSì Larry e Stacy ci hanno invitato a casa loro per un barbecue…-
spiega Josh - …mi sono permesso di accettare anche da
parte tua! Spero non ti dispiaccia! – dice facendo gli occhi da cucciolo
indifeso
Allora, premesso che
solitamente non mi piace che gli altri prendano decisioni al mio posto senza
chiedermelo, ma per questa volta lascio correre. L’idea di trascorrere un’altra
giornata in loro compagnia non mi dispiace affatto, quindi rispondo
oBenissimo, a domani
allora! – e su questa mia battuta finale ci salutiamo.
Josh sale sulla moto ed io lo seguo stringendolo forte. Guida
piano, quasi non volesse far finire questo momento, o almeno per me è così.
Dopo una decina di minuti
arriviamo di fronte all’Hotel che mi ospita. Scendo dalla moto, mi sfilo prima
il casco e poi la camicia che Josh mi ha prestato
oGrazie! – dico
rendendogliela
oGrazie a te! – dice
lui prendendomi per il braccio teso e avvicinandomi a lui.
Mi guarda intensamente negli
occhi e questa volta è lui a baciarmi.
Quando si allontana dalle
mie labbra mi sfodera uno di quei sorrisi che ti lasciano senza fiato, che MI
lasciano senza fiato, poi accarezzandomi le braccia nude dice
oHo trascorso davvero
una bella giornata. E non solo per il finale…ma per ogni istante trascorso con
te! –
oChissà a quante
ragazze lo hai già detto! – esclamo alzando gli occhi al cielo
oDunque fammi
pensare…- dice facendo finta di tenere il conto con le dita
Spalanco gli occhi e gli
tiro un pugno sulla spalla
oNo ma senti questo!
Chi ti credi di essere! Un attore di Hollywood per caso? – dico fingendomi
offesa
oNo! – enuncia lui -
…con te sono semplicemente Josh! – e attraendomi a sé
mi ruba un altro bacio
Gli sorrido per l’ennesima
volta, fortunatamente la notte nasconde il mio rossore
oHai una penna? – chiede
lui all’improvviso
oNo! – rispondo- però
ho questo! – annuncio estraendo il mio Kajal dallo
zaino
oPerfetto! – esclama
prendendomi un braccio e iniziando a scrivere qualcosa
Io lo guardo perplessa, poi
appena allenta la presa vedo che su di esso sono impressi dei numeri.
oOh mio Dio! – grido
– Ho il numero di JoshHutcherson
oQuanto sei scema! –
sbotta- mandami il tuo numero!
oPromesso! –
proferisco mettendomi la mano sul cuore
Ci scambiamo un ultimo dolce
bacio, poi ci allontaniamo ognuno per la sua direzione.
Entro nella mia camera quasi
volando. Non mi sentivo tanto leggera da un sacco di tempo.
Entro in doccia, dopo aver
trascritto il numero nei contatti del mio telefono, e resto per diversi minuto
sotto l’acqua.
Chiudo gli occhi e rivedo
ogni singolo istante di questa giornata.
Mi
sfioro le labbra e mi sembra di sentire ancora il sapore di quelle di Josh.
Infilo l'accappatoio e mi
getto di peso sul letto.
Prendo il cellulare e digito
un messaggio al numero che ho salvato poco prima.
“Promessa mantenuta! P.S.
Ho davvero trascorso una delle più belle giornate della mia vita ...e questo
grazie a te! Buonanotte Josh...un bacio...dove vuoi
tu!”
Metto il cellulare sotto
carica e lasciandomi cullare dolcemente dai ricordi della giornata mi addormento.
JOSH POV
Non riesco a smettere di
sorridere.
Mi sembra di essere
tornato un ragazzino, quando le cottarelle sembrano
essere l'amore eterno.
Voglio vivere queste
emozioni fino in fondo, non voglio pensare a cosa accadrà. Era da tempo che non
mi capitava una cosa simile. Con tutti gli impegni di lavoro e le serate
mondane insieme a persone la maggior parte delle volte ipocrite, non ricordavo
quanto fossero piacevoli serate così.
Sento ancora il profumo
di Alice sulla mia camicia. L'inspiro avidamente quasi avessi paura che il
vento me la portasse via.
Mentre sto per entrare in
casa sento il telefono vibrare.
Un messaggio da un numero
che non conosco. Lo apro speranzoso e mi rallegro del fatto che sia lei!
Infilo le chiavi nella
serratura con una mano, mentre con l'altra rispondo al suo messaggio.
Accendendo la luce, non
mi rendo subito conto che c'è qualcosa di strano in casa, che non sono solo.
Me ne accorgo soltanto
quando sento una voce stizzita dire
-Di certo quel
sorrisetto non è per me vero? -
Per poco non mi prende un
colpo.
Il cellulare mi cade
dalle mani, sento la rabbia invadere il mio corpo e senza rendermene conto
chiedo a denti stretti
- Cosa
Diavolo ci fai in casa mia Claudia? –
Eccolo arrivato! Finalmente! Mi scuso enormemente
per il ritardo…ma ho avuto una settimana un po’ piena…comunque ce l’ho fatta e
spero che vi piaccia! Ho voluto che Alice avesse la mia stessa passione e spero
di non avervi annoiato col racconto della stessa.
Ringrazio tantissimo Lachiaretta
per la sue recensioni che adoroe tutte
le lettrici che seguono la mia storia,
spero davvero con tutto il cuore che non vi annoi…
Volevo mettere qualche link con le
musiche di cui parlavo, ma ho qualche problema tecnico col PC quindi spero di
farcela all’inizio del prossimo capitolo, tanto per far capire a chi non
frequenta questo mondo cosa intendo…
Che dire…fatemi sapere cosa ne pensate
anche in modo negativo…
Il trillo del telefono mi desta dalla
tranquillità dei miei sogni. Con la mano cerco a tastoni il cellulare e con la
testa ancora sotto al cuscino rispondo in italiano
- Pronto
Solo quando mi accorgo che all’altro capo la
voce parla inglese, mi rendo conto dell’identità del mio interlocure.
Josh.
Mi siedo sul letto a gambe incrociate
-Buongiorno
– rispondo spumeggiante per quanto la voce assonnata me lo permetta
-Mi
spiace averti svegliata! – il suo tono è dolce ma ha un nonsochèdi…professionale, penso che quasi sicuramente non sia
solo
-Nessun
problema!- lo tranquillizzo
-Purtroppo
ho avuto un…contrattempo e sono costretto ad
annullare il nostro appuntamento per stamattina!
-Spero
nulla di grave – chiedo più per il tono della voce che per ciò che mi ha detto
-No! No!
Tranquilla! Devo solo risolvere un …problema di
lavoro – si affretta a precisare
-Ok, non
preoccuparti! Ne approfitterò per buttare giù due righe pure io!
-Mi
faccio sentire appena mi libero e…scusami ancora!
-Quando
puoi! Ciao Josh!
-Ciao!
Guardo il display del telefono. Sono sicura
che gli sia capitato qualcosa di poco piacevole.
Noto che ho un messaggio, lo apro e sorrido
dalla risposta che mi ha dato Josh la scorsa notte,
sicuramente riferita alla mia ultima frase.
Lascio perdere il telefono e accendo il mio
PC collegandomi a Skype.
JOSH POV
Stringo forte
il telefono nella mano, quasi avessi paura di non sentirla più.
Mi porto
l’altra ancora libera alla testa..
Mi sta
scoppiando.
Un po’ per il
fatto che non ho chiuso occhio tutta notte e un po’ perché so che la
discussione non è terminata.
Mi volto verso
Claudia che se ne sta comodamenteappollaiata sul divano della terrazza.
Lei mi guarda,
io sostengo il suo sguardo, poi lei chiede con un tono decisamente fuori di sé
-Quindi io per te sarei solo un…CONTRATTEMPO? –
-Adesso basta Claudia! – tuono – Cos’altro
vuoi da me? Cosa non ti è chiaro nella frase “È finita!”
-Voglio sapere il perché! – urla
Sono
esasperato. Quante volte dovrò ancora ripeterglielo prima che le entri in
testa!
Mi appoggio
alla colonna, le mani sulla faccia.
Non ho più
voglia di parlare.
-Senti …- riprende
Claudia - … se è ancora per la storia di Pablo…-
-Claudia…-
dico pacatamente sollevando lo sguardo ed interrompendola - …anche
se non fosse successo nulla con Pablo, Pedro o chi so io…non
sarebbe durata lo stesso! Non vedi quanto siamo diversi?- lei mi osserva senza
parlare – Tu vuoi fama e successo, vuoi essere riconosciuta per strada, vuoi
essere acclamata. Io non voglio tutto questo! Io voglio solo recitare! –
sospiro
-Oh avanti Josh! Non
essere ipocrita!- sbuffa Claudia – sei un attore famoso, con migliaia di fans in tutto il mondo, non venirmi a dire che questo non
ti piace neanche un po’…davvero credi che sia così
stupida? –
-Non ho mai detto questo! So che per il lavoro
che faccio ho molti sostenitori, mi fa piacere essere apprezzato da loro…ma non è una mia priorità! Al contrario di te…-
-E chi ti dice che per me è così? – urla
Claudia
-Non fare l’ipocrita tu ora! – dico abbandonando
il tono tranquillo di poco fa – sono venuto in Spagna per stare con te! E tu
cos’hai fatto? Ogni scusa era buona per farsi fotografare dai paparazzi in
qualunque posto e qualunque ora…feste piene di agenti…-
-E che c’è di male? – m’interrompe
-Che c’è di male? Claudia io voglio fare l’attore…non mi interessa nulla di tutte le altre cazzate! –
-Non sono cazzate! – dice lei riluttante
-Ma per favore…e
quell’idea del reality sulla “nostra vita di coppia” ? – dico guardandola di
traverso
-Era per darti un po’ di visibilità in più…- si giustifica
-No, era per dare visibilità a te! –
-Sei ingiusto!
-Ingiusto io? Claudia tu mi hai usato! …aveva ragione mamma- dico rassegnato
-Quella vipera poi! – dice sbuffando ed
incrociando le braccia al petto – non le sono mai andata a genio!
-Mia madre…-
annuncio seriamente – vuole solo il bene per me, so che può essere pedante, che
fa una sorta di terzo grado…ma lo fa per me, sono suo
figlio! Non vuole vedermi soffrire per qualcuna che non mi merita! – osservo
Claudia che mi ascolta annoiata e allora le chiedo guardandola dritta negli
occhi - E tu invece cos’hai fatto per me? Sentiamo!
-Io…- balbetta
poi si avvicina lentamente a me e abbracciandomi dice - …io
ti amo Josh!
Resto basito
dalle sue parole, la osservo ma nei suoi occhi non vedo amore. Non verso di me
almeno.
-Tu mi ami?
-Sì Josh! – dice
cercando le mie labbra che non trova
-E dimmi Claudia…cosa
ami di me?
-Che razza di domanda è questa? – chiede
indispettita
-Voglio sapere qual è la prima cosa che ti
viene in mente pensando a me? –
La vedo
pensare alla risposta
-Allora? – chiedo
-Non saprei…che sei
un bravo attore! – dice infine
Scuoto la
testa e sorrido amaramente perché in cuor mio conoscevo già la sua risposta.
-Dai Josh, che
importanza ha…io ti amo! È questo che conta…o no?
Io le scosto
delicatamente le braccia da me, allontanandola
-Josh io ti
amo! – ripete
-Ma io no! – rispondo brusco
I suoi occhi
si riducono a due fessure piene di rabbia
-Sei uno stronzo JoshHutcherson! Te ne pentirai! – dice prima di chiudere sbattendo,
la porta dietro di sé.
-L’ho già fatto…mettendomi
con te! – dico a bassa voce
Il martellio
in testa si fa sempre più insistente. Chiudo gli occhi per qualche istante, poi
prendo il telefono e chiamo l’unica persona in grado di capirmi.
Scorro la
lista dei preferiti e faccio partire la chiamata.
Appena
risponde dico stancamente
-Andre, sono Josh…ho bisogno di parlarti!
Sento il mio
amico rispondere senza chiedere alcuna spiegazione
-Arrivo! – escalma
riagganciando
Appoggio il
telefono sul petto e chiudo gli occhi.
ALICE POV
Dopo aver parlato con Pietro e Andrea, mi
collego con l’ufficio.
Non ho ancora scritto nulla, ma ho già
qualche idea sul taglio del pezzo, spero che piaccia anche al mio
capo-redattore.
La prima persona che vedo davanti allo
schermo è Jessica che come sempre è impeccabile.
I lunghi capelli biondi sono raccolti in uno
chignon alto e ordinato, nessun capello è fuori posto, èperfettamente truccata, sono quasi certa che
a casa ha una squadra di professionisti dell’estetica che lavora solo per lei.
-Oh ma
guarda chi si vede? – dice lei in tono acido
-Anch’io
sono molto contenta di vederti Jessica! – ironizzo sorridendo – avrei bisogno
di parlare con Silvano se non ti dispiace! –
Intirizzita dalla mia frase, si alza dalla
sua postazione e con tono sempre più acido annuncia
-Vado a
chiamarti papà!
Pochi istanti dopo vedo Silvano occupare la
sua sedia. Mi osserva inarcando le sopracciglia
-Dalla
tua faccia direi che non hai dormito un granché stanotte…
spero a causa del tuo servizio! Vero Alice?
Cavolo, non mi sono neppure presa la premura
di sistemarmi prima. Mi liscio con una mano i capelli, posizionandoli dietro le
orecchie per cercare di darmi un tono.
Jessica, dietro le spalle del padre e
limandosi le unghie perfette,mi osserva
con un ghigno soddisfatto
-Allora
Alice? – chiede Silvano – hai trovato qualcosa di buono su cui lavorare?
-Sono
andata in giro per Los Angeles e ho visitato gli studios
incontrando qualche attore sul set…avreiin mente di fare un servizio su ciò che
provano i candidati agli Oscar. Le loro aspettative, le loro paure…-
Vedo Jessica che vuole intervenire, Silvano
la blocca alzando una mano, io sorrido soddisfatta e continuo
-Sì
insomma ho pensato che servizi sui film e sulla notte degli oscar oramai se ne
sono letti in tutte le salse, ma ciò che provano gli attori come singoli
individui, come vivono tutto ciò…non ne ho mai
visti!-
Silvano tamburella con le dita sulle labbra
poi incrociandole e appoggiandole sulla scrivania afferma
-Va bene
Alice, mandami una bozza e vediamo come va!
Sorrido, più per l’espressione incredula di
Jessica che per il via libera del mio capo
Ci congediamo.
Spengo il PC e mi dirigo verso il bagno. Dopo
essermi lavata e vestita con ciò che ho acquistato ieri con Josh
al Pier, infilo il resto nello zaino e chiudendo la porta della mia stanza, mi
dirigo verso il piano inferiore.
Uscita dall’ascensore vado verso la
reception dove trovo una giovane donna dai capelli rossi intenta a sistemare
alcune carte
-Mi
scusi? – chiedo gentilmente
Lei alza il viso e mi sorride
-Prego…- mi
invita a parlare
-Sono
Alice Rossi, le chiedevo se è arrivato qualcosa per me?
Lei si gira e dal pannello dietro di sé
prende una busta.
-È
arrivata stamattina! - Dice porgendomela
-Grazie-rispondo aprendo la busta. La carta di
credito!
-Miss Rossi…- dice ancora l’impiegata – Paul mi ha dato anche
quest’elenco di Hotel dove poter trovare un posto per i prossimi giorni, le dia
un’occhiata, poi se trova qualcosa che le interessa saremo ben lieti di
effettuare per lei la prenotazione – comunica sorridendo gentilmente
-La ringrazio…Claire! – rispondo osservando la targhetta col
nome – darò un’occhiata e poi le faccio sapere, intanto potrebbe prepararmi il
conto? – chiedo
-Non si
preoccupi, per quello siamo già a posto! –
Io la guardo senza capire.
-Il Sig.
Hutcherson ha già provveduto per lei! – dice
Non so se arrabbiarmi o se ringraziarlo, di
certo lo dovrò ringraziare, ma che lui paghi per me …insomma,
non ci sono abituata, non mi piace approfittare delle situazioni e delle
persone, anche se si tratta di una celebrità.
Prendo immediatamente il telefono e digito
un messaggio a Josh, so che è occupato, ma lo leggerà
quando potrà.
“Stamattina ho
ricevuto la sorpresa di avere il conto dell’albergo pagato…ti
ringrazio, ma non era necessario. Non sono abituata a così tante carinerie ed attenzioni…promettimi che mi permetterai di ripagarti della
tua gentilezza in qualche modo! Ci sentiamo più tardi! Un bacio Alice!”
Bene, ora che ho chiarito la situazione mi
reco verso il bar dell’albergo ed ordino una spremuta di arance, il caffè non
lo posso proprio affrontare, e un muffin al cioccolato.
Mi accomodo ad un tavolino e, mentre aspetto
che il cameriere arrivi con la mia colazione, osservo l’elenco che Claire mi ha
consegnato.
Gli alberghi sono davvero molto belli, purtroppo
hanno dei prezzi esagerati…non oso pensare a quanto
abbia speso Josh perla mia notte! Non credo che la mia redazione possa permettersi tanto ed
io neppure! Lasciando la lista sul tavolo sorseggio la spremuta che nel frattempo mi
hanno servito.
Di
sicuro cercherò un altro posto dove alloggiare.
Cerco nel mio zainetto il cellulare e cerco
il biglietto che Larry mi ha lasciato al mio arrivo.
Digito il numero ed attendo.
Pochi squilli dopo sento l’uomo rispondere
-Buongiorno,
sono Larry !
-Larry,
ciao sono Alice!
-Straniera!
–esclama – tutto bene? – chiede poi
-Sì
tutto bene, mi chiedevo solo se potevi aiutarmi a cercare un posto dove
alloggiare per le prossime notti…la città non la
conosco bene e una mano la accetterei volentieri! –
-E Josh? – chiede
-Mi ha
chiamato stamattina, ha avuto un impegno di lavoro improvviso…
-Io
stamattina ho già un paio di corse da fare, ma Stacy
è a casa e le farebbe davvero piacere accompagnarti
-Non
voglio creare problemi…
-Ma
quale problemi! – sento gridare Stacy
Sorrido.
-Grazie
allora! Vi aspetto all’Hotel!
-Hotel Bellevue vero?
-Ottima memoria…
Circa una mezz’oretta dalla telefonata vedo
entrare dalla porta Stacy. Al suo passaggio alcuni
uomini la osservano cercando di non farsi notare. È davvero una bellissima
ragazza!
Indossa una minigonna di Jeans ed un paio di
scarpe con la zeppa che la fanno sembrare ancora più alta, un top con scollo
quadrato nero e i lunghi capelli raccolti a coda.
Si avvicina di gran passo a me e mi saluta
abbracciandomi forte.
Io le arrivo al petto…cavolo
sembro sua figlia!
Mi riprometto di prendermi un paio di scarpe
col tacco!
-Allora
che si fa? –chiede gioiosa
-Mmmm…ho bisogno di vestiti, di scarpe, qualche trucco e …un posto dove dormire! Da dove vuoi cominciare? – chiedo
-Sicuramente
dallo shopping! Per l’alloggio ho già un’idea in testa! – e così dicendo ci
alziamo.
Ringrazio Claire per la disponibilità e la
professionalità e mi congedo da loro.
-Conosco
un negozio che fa al caso tuo! – annuncia Stacy
Io le sorrido e dico
-Allora
che stiamo aspettando!
JOSH POV
Quando apro ad
Andre ancor prima di salutarmi chiede
-Non dirmi che è per quella!
Io annuisco.
-Dio Josh…quante
volte te lo abbiamo ripetuto! Non puoi sempre ridurti così per una donna…
-Andre, l’ho
lasciata io! – lo blocco – mi sono reso conto della persona che era appena sono
sbarcato a Madrid…
Gli racconto
tutto, dei paparazzi, degli agenti, del fatto che ogni occasione era buona per
farsi intervistare, dei suoi amici un po’ troppo intimi …della
notte scorsa!
-Cosa? – chiede incredulo – e quella…ha avuto il coraggio di presentarsi a casa tua?
Anzi, farsi trovare in casa tua! … se lo viene a sapere Michelle la scuoia viva…
Sorrido.
-Questa cosa l’ho già sistemata! Mi preoccupa
solo il fatto che possa creare qualche problema al prossimo film che uscirà…quello che abbiamo girato insieme…non
so di cosa possa essere capace per venirne fuori come una vittima e far
apparire me come uno …-
-Lascia perdere, quella non farà nulla! Tu hai
un curriculum di tutto rispetto, sia come attore che come essere umano…i giornalistiti adorano… tutto il mondo ti adora…-
Io lo osservo con lo sguardo perso nel vuoto
-Josh…- dice Andre sedendosi accanto a me e mettendomi una mano sulla
spalla – non lo dico perché sei il mio migliore amico, ma lo dico perché è
vero. Sai che se ti comportassi da idiota sarei il primo a fartelo notare…-annuisco - …sei davvero una bella persona Josh!
E sicuramente là fuori ci sarà una donna che ti apprezza per quello che sei
realmente e non per Josh l’attore! –
Mi ritrovo a
sorridere pensando ad Alice! Lei non sa nulla di me eppure le piaccio. Mi ha
baciato.
-Non ci credo! – dice Andre
ridendo- hai conosciuto qualcuno così vero?Raccontami tutto! –
Sì Andre è davvero l’unico che sa cosa provo ancor prima di
parlargliene.
ALICE POV
Non
so dove Stacy riesca a trovare tutte queste energie. A
parte una breve sosta per un pranzo veloce abbiamo girato in lungo e in largo
per tutta Los Angeles.
Alla mia ennesima richiesta di fermarsi, la
mia nuova amica mi accontenta.
Ci fermiamo ad un bar molto carino. Mi ricorda
un bistrot di Parigi.
Sfinita mi lascio cadere sulla sedia mentre Stacy chiama Larry accordandosi per la sera.
Non ho ancora sentito Josh.
Evidentemente il suo impegno lo sta occupando più del previsto.
Finita la telefonata col marito ordiniamo
entrambe un’acqua tonica.
-Allora?
– chiede Stacy – hai già deciso cosa indossare
stasera? –
-A dire
la verità no…
-Tanto ti
stanno tutti bene…- dice complimentandosi per gli
acquisti
-Ti ringrazio…ma ho avuto un’ottima “personal shopper” – dico sorridendole
Lei solleva la mano facendo un cenno dietro
di me.
-Signore,
buongiorno! – dice Larry lasciando un lieve bacio alla moglie e sedendosi
accanto a noi.
-Le hai
già accennato qualcosa? – chiede ancora rivolto alla moglie
Lei fa cenno di no con la testa.
-Scusate!
– dico io – cosa dovrei sapere?
-Mia sorella…- attacca Stacy – ha un
appartamento poco distante da qui e siccome si è trasferita a Miami per lavoro
è libero…quindi Larry ed io e ovviamente mia sorella
abbiamo pensato di prestartelo per i giorni a venire…-
Non so davvero che dire. Osservo i due
sorridermi e aspettare una mia risposta. Non ci posso credere! Devo essere
vittima di qualche scherzo! Stanno succedendo troppe cose belle in così poco
tempo! Josh, Larry, Stacy….ed
ora anche questo! Sono davvero commossa!
-Non accettiamo
un no come risposta! – dice Larry sorridendo
-Vi ringrazio…siete così gentili con me! – dico con un filo di
voce
-Te l’ho
detto…a Larry qualcuno rimane nel cuore più di altri…vede il buono nelle persone…e
fino ad ora il suo intuito non ha mai sbagliato!-
-Grazie!
Grazie davvero! –
È strano pensare che in questo mondo che
oramai corre alla velocità della luce, in cui ognuno pensa solo per sé esistano
ancora persone in grado di stupirti con le loro gentilezze; persone che con un
piccolo gesto ti cambiano la vita.
-Bene allora
andiamo! –
Attraversiamo il centro e ci dirigiamo verso
l’appartamento che per i prossimi giorni occuperò. Arriviamo davanti ad uno
stabile di colore rosa. Noto che ci sono quattro terrazze.
-L’appartamento
di mia sorella è quello in alto a destra. – annuncia Stacy
Saliamo le scale che portano al secondo e
ultimo piano e entriamo nell’abitazione.
Ci troviamo subito nel salotto con cucina a
vista, le pareti sono colorate di un ocra tenue.
-Non è
molto grande ma è funzionale! – precisa Stacy –
-È
perfetto! – dico entusiasta
-Vieni ti
faccio vedere la camera…
Seguo Stacy ed
entriamo nella stanza. Anche qui trionfa il colore giallo, un po’ più chiaro
rispetto quello del salotto.
-E questo
è il bagno…-dice indicandomelo
-Non so
davvero come ringraziarvi….-
-Per così
poco! Ora riposati e preparati poi Larry ti passerà a prendere- dice
appoggiandomi le mani sulle spalle
-Grazie!
-E se
dovessi aver fameo sete, qualcosa
dovrebbe essere rimasto!
Consegnandomi le chiavi mi lasciano sola.
Mi reco in camera ed osservo compiaciuta i
miei acquisti.
Bene ora devo solo decidere cosa mettere. Passo
in rassegna tutti i vestiti e alla fine decido.
Dopo aver fatto una doccia e visto che mancano ancora un paio d’ore all’inizio
del barbecue, mi accoccolo sul divano col mio computer cercando di abbozzare una
qualche sorta di articolo tanto per tenere buono Silvano!
Dopo aver scritto e cancellato diverse
volte, sono soddisfatta del risultato ottenuto. Lo invio per mail al mio capo e
vado a preparami.
Osservo il cellulare.
Ancora nessuna notizia di Josh.
Insomma cosa potevo pretendere? Mi ha detto
che avrebbe chiamato appena si liberava! Io non conosco nulla di queste cose,
magari una riunione può andare avanti per delle ore. Non voglio neppure pensare
all’idea che ieri si sia solo divertito. Insomma non mi sembra il tipo. Spero!
Indosso il vestito scelto per l’occasione.
Opto per un abitino con taglio ad impero
senza spalline, di chiffon nero con dei piccoli fiorellini verdi stampati.
Infilo un paio di sandali con zeppa dello stesso colore della stampa del vestito.
Liscio i capelli e li lego a coda di cavallo
alta.
Infilo anche una collana con pendente della
stessa cromia dell’abito. Mi trucco leggermente gli occhi, senza rinunciare al
mio immancabile kajal.
Osservo il risultato allo specchio. Mi piaccio
davvero! Erano secoli che non sorridevo più allo specchio.
Sento il campanello della porta suonare.
Larry è arrivato. Scendo in fretta e salgo in macchina. Osservo il display del
cellulare.
Di Josh ancora
nessuna notizia.
JOSH POV
-Davvero non sa chi sei? – chiede Andre incredulo sorseggiando una birra
Faccio cenno
di no col capo
-Però è una giornalista…magari
sta bleffando!
-Ne dubito…insomma
abbiamo trascorso tutta la giornata insieme…se ha
recitato per tutto il tempo…dovrebbero darlo a lei l’Oscar!-
affermo
-Ok! Ok! E com’è?…fisicamente
intendo
-Per me è splendida, ma non solo fisicamente…ha avuto una vita davvero incasinata. Il suo
compagno l’ha messa incinta e poi se ne è lavato le mani…lei
a cresciuto il figlio da sola…
-Josh sei
sicuro che non abbia secondi fini? – chiede ancora Andre
-Ne sono certo…e poi
domani lo potrai vedere coi tuoi occhi…l’ho invitata
alla festa di Jared!
-Sei incorreggibile! – dice ridendo e
appoggiando la birra sul tavolo
-Che ore sono Andre?
– chiedo all’improvviso
-Le 21.00…
-Cazzo! – impreco alzandomi dal divanetto
-Che c’è? – chiede il mio amico
-Stasera dovevo andare con lei ad un barbecue…non ci posso credere…non
mi vorrà più vedere!
-Dai avanti, fatti una doccia e corri da lei…e sbrigati!
-Grazie Andre! –
urlo precipitandomi sotto l’acqua.
ALICE POV
Mi sto davvero divertendo, gli amici di
Larry e Stacy sono così simpatici. C’è anche il
nipotino dei due. Ha quattro anni e mi ricorda tantissimo Pietro. Guardo l’orologio
le 22.00.
Gli ospiti piano piano
se ne vanno, io aiuto Stacy a riordinare poi Larry mi
riaccompagna a casa.
Durante il tragitto Larry dice interrompendo
il silenzio che si è venuto a creare
-Sicuramente
avrà avuto un buon motivo per non venire
Io sorrido e annuisco
-Sicuramente
– dico infine
Do la
buonanotte a Larryed entro in casa.
Ho appena chiuso la porta a chiave che sento
suonare il campanello.
Di certo Larry che si è dimenticato
qualcosa.
Apro e resto sorpresa da chi invece mi trovo
di fronte.
Appoggiato con la testa allo stipite della
porta Josh mi sta guardando con gli occhi di chi non
sa da che parte cominciare per scusarsi.
-Ti sei
perso una bella festa! – dico io facendolo entrare e andando a sedermi sul
divano
-Sei molto
bella! – dice lui chiudendo la porta
-Tu invece
non hai una bella cera…- osservo guardando le
occhiaie che gli solcano il viso
-Ho avuto
una giornata pesante! -si giustifica
lui
-Qualcosa
di forte? – chiedo- mi sembra di aver visto qualcosa in cucina…-
esclamo alzandomi in piedi.
Josh mi blocca per un braccio e mi avvicina a sé
baciandomi.
Lo sento rilassarsi a poco a poco.
Ancora con gli occhi chiusi appoggia la sua
testa alla mia, come aveva fatto la sera precedente in spiaggia e dice
-Scusami
Alice, avrei dovuto…
-Non mi
devi alcuna spiegazione!- lo interrompo- hai il tuo lavoro e queste cose
succedono! – gli dico accarezzandogli i capelli e sorridendo
-Sei davvero
fantastica! – esclama
-E tu
sei un adulatore! – dico cercando di allontanarmi. Josh
me lo impedisce e mi riavvicina nuovamente a sé rubandomi un altro bacio.
-Ti ho
già detto che sei bellissima? – chiede staccandosi da me
-Sì ! e
io ti ho già detto che sei un adulatore?- preciso
Lo faccio sedere sul divano mentre cerco in
cucina qualcosa da bere. Ha davvero l’aria distrutta! Non ho intenzione di
chiedergli nulla, lui non sembra aver voglia di parlare.
Ritorno da lui con un bicchiere di vino
bianco.
-È tutto
quello che posso offrirti! – dico allungandogli il calice
Lui lo prende e lo appoggia sul tavolino.
-Tutto bene?
– chiedo preoccupata
Lui annuisce.
-Voglio solo
abbracciarti! – dice
-Quello lo
posso fare! – rispondo posando il mio bicchiere accanto al suo
Restiamo a coccolarci per diverso tempo. Senza parlare. Sento che ha
bisogno di tranquillità e gliela concedo e poi questa situazione non mi
dispiace affatto.
-Alice… - dice
spezzando il momento. Io sollevo la testa dalle sue gambe e lo guardo - …cosa ti piace di me?
-Da dove
comincio? – chiedo
-Da dove
vuoi! – risponde sorridendo
-Allora,
sei una persona estremamente generosa, solare e simpatica, sei sempre
disponibile con tutti, hai di certo dei valori molto elevati e…- mi fermo arrossendo - …hai un
sorriso dannatamente sexi! -
Vedo brillare i suoi occhi. Mi accarezza il
viso e poi prendendolo tra le mani, mi
bacia.
Ma questa volta non è un bacio lieve.
È appassionato. Decisamente appassionato!
Sento le sue mani accarezzarmi la schiena,
poi risalire fino alle spalle. Ogni centimetro della mia pelle che capita sotto
le sue dita prende fuoco.
Mi scioglie e capelli, e me li sistema
dietro l’orecchio. Poi avvicina le sue labbra al mio collo che come il resto
del mio corpo aumenta di temperatura.
Mi fissa negli occhi. Intensamente.
Mi chiede senza parlare il permesso per
qualcosa di più.
Glielo concedo.
Mi prende delicatamente in braccio e
continuando a baciarmi entriamo nella camera.
Mi adagia dolcemente sul letto, mentre il
mio cuore inizia a battere sempre più forte.
Ecco il nuovo capitolo! Lascio
a voi immaginare il seguito…
Spero vi sia piaciuto!
Claudia ha veramente messo KO il nostro Joshino,
chissà se gli combinerà qualche scherzetto futuro?
Ma anche Alice non avrà vita facile…
Ringrazio tutte coloro che
continuano a leggere la mia storia e ovviamente Lachiaretta
con le sue sempre piacevolirecensioni!
Il raggio di sole che entra dalla finestra
mi sveglia dolcemente.
Rivolgo lo sguardo verso la mia sinistra e
vedo Josh dormire beatamente.
La giornata di ieri per lui non deve essere
stata una delle migliori; quando si è presentato da me la scorsa notte, livido
in volto, ho subito pensato che di certo erano molte ore che non chiudeva
occhio.
Sarei proprio curiosa di sapere cos’è
successo, ma non ora.
Ora voglio lasciarlo riposare.
Mi giro su di un fianco e con la mano
accarezzo la sua schiena nuda.
Faccio scorrere le mie dita su tutta la
superficie delineando ogni singolo muscolo presente.
Mi soffermo sui suoi tatuaggi.
Un veliero con un’ancora al centro delle schiena
e un’altra ancora sul costato … sicuramente un tema a lui molto caro.
Mi ritrovo a sorridere pensando alla notte
appena trascorsa, non so cosa mi sia preso! Di certo questo ragazzo ha la
capacità di far venire meno tutti i miei buoni propositi.
Insomma, cosa succederà tra qualche giorno
quando le nostre strade si separeranno per sempre?
Perché è questo quello che accadrà … lo so!
Lo sapevo già in partenza! Ma per la prima
volta, dopo tanto tempo, non ho pensato alle conseguenze del mio gesto.
Non ho pensato a nulla! Tranne che
desideravo Josh, come mai ho desiderato un uomo in
vita mia. E questo sarà un ricordo che mi accompagnerà per sempre.
Lasciandogli un bacio sulla guancia rivolta
dalla mia parte, mi alzo dal letto e mi preparo per uscire a cercare qualcosa
per la colazione.
Ho estremamente bisogno di caffeina … ma
caffeina vera!
Infilo un paio di shorts neri ed una
maglietta rosa con una stampa floreale sul retro ed infilo le mie converse.
Prendo qualche spicciolo dal portafogli e
prima di uscire scrivo un biglietto a Josh nel caso
si svegliasse.
“Ehi
dormiglione! Sono uscitaa
cercare rifornimenti. Un bacio!”
Chiudendo la porta dietro di me scendo in
strada. Il sole è caldo, nonostante sia solo il 1 di marzo.
La brezza salmastra tipica delle zone di
mare mi invade completamente i sensi.
Chissà come sarebbe svegliarsi tutte le
mattine in un posto così!
“Tanto non succederà mai!” penso,
quindi tanto vale non porsi neppure la domanda, procedendo così per la mia
strada.
Nello stesso istante in cui mi dirigo verso
una serie di negozietti poco distanti dall’appartamento sento il telefono
squillare.
-Buongiorno
Stacy! – dico allegramente accettando la chiamata
-Buongiorno
Alice! Oddio non ti ho svegliata vero? – chiede apprensiva
-No,
tranquilla … sono già uscita a cercare qualcosa per la colazione …
-Volevo
sapere se andava tutto bene? Ieri sera dopo che te ne sei andata è passato Josh, si è scusato per il fatto di non essere venuto e mi
ha chiesto dove fossi andata … aveva l’aria così distrutta e rammaricata che
gli ho dato l’indirizzo! Spero di aver fatto la scelta giusta! – me lo dice
tutto d’un fiato che mi sento in dovere di tranquillizzarla
-Stacy, hai fatto
benissimo! – rispondo dolcemente e continuo – non so cosa sia successo, ma
nulla di piacevole a giudicare dalla faccia che aveva quando si è presentato
alla porta … non appena si sveglia provo a chiederglielo … se vorrà dirmelo
ovvio!
-Appena
si sveglia? Vuoi dire che lui..tu..insomma ha passato la notte da te?
Io non rispondo, ma sento le mie gote
divenire paonazze
-E brava
ragazza! – esclama Stacy – siete davvero così belli
insieme! – aggiunge con aria sognante
-Già! –
rispondo col tono rassegnato di chi sa
che tra quattro giorni questo altro non sarà che uno splendido ricordo
-Che
c’è? Non sei contenta? – chiede Stacy preoccupata
-No, non
è quello … - rispondo - … è da tanto che non mi sentivo così bene, Josh poi è splendido, questo posto è splendido! È solo che
… - mi soffermo un attimo prima di continuare - … è solo che pensavo a quando
tornerò a casa. – concludo
Sento Stacy che
sta per dire qualcosa, ma poi si blocca di colpo senza proseguire e allora lo
faccio io
-È da
pazzi, ma mi era pure venuta la malsana idea di trasferirmi, non solo per ciò
che è successo con Josh, ma perché qui mi sento davvero
bene! Però…-
-Però? –
chiede la donna con un’inclinazione curiosa nella voce
-Però
non posso permettermi altri colpi di testa! Se fossi da sola … forse, ma ho
Pietro, non posso stravolgergli la vita!
-Capisco!
– si limita a dire Stacy
-Insomma
– rispondo – non posso mollare tutto e venire qui dove non ho nulla solo per un
mio capriccio! – dico infine più per convincere me che lei.
-Dai non
pensarci! Goditi questi momenti … per le decisioni c’è sempre tempo! –dice lei
incoraggiandomi
-Hai
ragione …” Carpe Diem”! – esclamo ridendo.
non appena ci salutiamo, vedo di fronte a me
un piccolo negozio che desta la mia attenzione
“ Italian Market. A little bit of
Italy in L.A.” .
L’unica cosa a cui penso entrando nel
negozio è: FINALMENTE IL MIO CAFFE’
JOSH POV
Quando apro
gli occhi, di fianco a me Alice non c’è più.
Sento il suo
profumo sul cuscino accanto al mio.
Dopo la
sceneggiata di Claudia e l’essermi completamente dimenticato del nostro appuntamento,
non sapevo che fare e a dire il vero non ero del tutto convinto che lei avrebbe
ancora avuto voglia di starmi a sentire.
Appena l’ho
vista però, tutta la tensione accumulata nelle ultime ore è svanita. Avevo così
tanta voglia di stare con lei, di abbracciarla, di sentire il suo profumo, di
baciarla, di … sorrido tra me e me.
Mi stiracchio
piano piano e mi metto in piedi, infilo i boxer
finiti in un angolo della stanza ed entro nel salotto
-Alice! – chiamo
Nessuna
risposta.
Scorgo sul
tavolo della sala un biglietto.
Lo leggo
Sorridendo lo
ripongo sul tavolo dove l’ho trovato e m’infilo sotto la doccia.
ALICE POV
Entro nel piccolo market. Riposti
ordinatamente lungo le corsie, tutti i prodotti che ricordano la mia terra.
Non credevo di essere cosi “nazionalista”,
ma trovare un po’ d’Italia mi fa davvero piacere.
In fondo alla corsia noto due persone.
Un uomo in cima ad una scaletta, intento a
sistemare gli scaffali e poco distante una giovane donna incinta.
A giudicare dalle dimensioni della pancia e
dalle gambe gonfie, direi che è prossima al lieto evento.
-Secondo
me dovresti invertire le confezioni! – la sento dire in italiano rivolta
all’uomo
Lui senza proferire parola la accontenta,
poi guardandola le chiede
-Cosi va
bene?
-Mmmh, forse
stavano meglio prima!
Lui alza gli occhi al cielo e sistema tutto
nuovamente.
Io soffoco una risata.
Vedo la giovane donna voltarsi verso di me e
sorridermi.
-Buongiorno!
– esclamo nella mia lingua madre
Il suo sorriso si apre ancora di più;anche l’uomo si gira verso di me sorridendo.
-Buongiorno.
– rispondono all’unisono
-Non è
da tutti i giorni avere come cliente una connazionale, come possiamo aiutarti?
– chiede lui scendendo attentamente dalla scala
-Avrei
bisogno di un paio di cose, ma soprattutto ditemi che avete del caffè! – chiedo
speranzosa.
Loro si guardano ridendo, poi lui mi fa cenno
di seguirlo.
Appena giriamo l’angolo davanti a me si
presenta uno scaffale pieno della mia bevanda preferita.
Socchiudo gli occhi e ne assaporo l’aroma,
sembro una bambina il giorno di Natale.
Prendo un paio di confezioni, meglio fare la
scorta, zucchero e un altro paio di cose.
Acquisto anche dei croissant freschi,
oggiper Josh
niente colazione americana!
Vicino alla cassa, disposte in posizione
piramidale delle caffettiere che non posso non comprare.
Dopo essere stata a chiacchierare qualche
minuto con i titolari del market, mi congedo da loro e rientro verso
l’appartamento.
Entrando in casa sento l’acqua della doccia
scorrere, bene ho tutto il tempo di preparare la colazione;
apparecchio il tavolo sulla terrazza che da
sulla parte dell’oceano e poi mi dedico alla preparazione del caffè.
JOSH POV
Esco dalla
doccia e un aroma dolce invade il mio olfatto.
Lego
l’asciugamano alla vita e raggiungo Alice in cucina.
Appena la vedo
intenta a preparare il nostro primo pasto insieme, il mio cuore perde un colpo.
Vi dirò che l’idea di svegliarmi con lei accanto tutte le mattine non mi
disturba affatto, anzi se continuo così mi ritroverò a fantasticare sui nomi
dei nostri figli. Scuoto la testa e mi avvicinoabbracciandola da dietro.
Lei si volta
sorridente … e … non ricordavo quanto fosse bella!
-Buongiorno ! – esclama radiosa
Io mi avvicino
maggiormentee la saluto baciandole
lievemente le labbra.
ALICE POV
-Così
non vale però! – dico allontanandomi un poco da Josh
che mi guarda perplesso – No dimmi, ti pare che il tuo sia un comportamento
corretto? – continuo mentre lui ancora non capisce. Io sgrano gli occhi
indicandogli “l’abbigliamento” che non indossa.
Lui ridendo e con un aria un po’ troppo
maliziosa mi dice
-Se non
ti piace come sono vestito … posso sempre toglierlo! – annuncia accompagnando
la frase col gesto delle mani che ricadono su quella sorta di gonnellino
improvvisato e che lascia ben poco
all’immaginazione
-Vedi di
non fare troppo il furbetto mio caro! – dichiaro allontanandomi da lui – prima
voglio gustarmi un buon caffè, poi valuterò la tua proposta! – dico facendogli
l’occhiolino.
Mentre Josh, si
riveste io verso il caffè nelle tazzine che ho acquistato all’emporio. Ci
sediamo entrambi al tavolino apparecchiato accuratamente.
Josh rimane un po’ stupito dalle dimensione
della tazza e mi guarda con l’aria di voler dire “Tutto qui?”
-Assaggialo!
– gli intimo. Lui esegue il mio ordine.
Lo osservo mentre si porta alla bocca la
bevanda assaporandola.
-Quindi?
– chiedo
-Decisamente
forte! – afferma riponendo la tazza sul tavolo – ecco perché è così piccolo! –
conclude
Scuoto la testa sorridendo e termino il
contenuto della mia.
JOSH POV
Seduta
scomposta sulla sedia con entrambe le gambe sul bracciolo destro, la osservo
mentre sorseggia quella che sicuramente è la sua droga; con la mano sinistra
gioca coi capelli castani attorcigliandoli su un dito, lo sguardo perso verso
il mare.
-Alice …- dico
improvvisamente stupendo anche me.
Lei si volta e
mi sorride, chiedendomi con gli occhi di proseguire.
Io col viso
rivolto verso il tavolo alzo appena gli occhi e guardandola continuo
-Scusami ancora per ieri sera... so che
valgono poco ma … sono davvero mortificato!
Lei che non ha
ancora abbandonato la posizione di poco fa ribadisce
-Oh non preoccuparti!Ti sei già fatto perdonare! – sorride
stringendomi l’occhio e a mia volta ricambio il sorriso – A parte gli scherzi …
- prosegue – … non devi scusarti, posso solo immaginare quanto sia incasinata
la tua vita, insomma non so bene come funzioni, ma immagino che per te i
momenti liberi siano davvero pochi-
Non ho il
coraggio diparlarle di Claudia. Non
vorrei che pensasse che per me stare con lei è stato solo un modo per dimenticare la mia ex
fidanzata.
Ci tengo realmente ad Alice, so che è
precipitoso, sconclusionato e folle, ma vorrei che questi giorni non finissero
mai, vorrei chiederle di stare qui con me …per sempre!
La frase
seguente mi esce senza pensarci
-Allora Alice, non hai ancora risposto alla
mia domanda? – lei mi guarda perplessa – Visto che stiamo parlando del tuo
sogno … - continuo – perché non hai rilevato la scuola di ballo di tua nonna? –
ALICE POV
La sua ultima domanda mi lascia senza fiato.
Come diavolo fa a sapere questa cosa? Faccio
mente locale nei miei ricordi … no! Non mi pare proprio di averne parlato con
lui..
-E cosa
ti fa pensare che sia quello che voglio fare? – chiedo cercando di non far
trasparire lo sconvolgimento che ha provocato in me il fatto di avermi letto tanto in profondità
-I tuoi
occhi! – asserisce addentando un croissant – quando balli hai la stessa luce
negli occhi che hai quando parli di tuo figlio … e la conosco bene quella luce!
È la stessa che vedo in me quando recito!-
Vorrei rispondergli che si sbaglia, ma non
posso; sarebbe come mentire a me stessa, quindi mi limito a ribadire il
concetto già chiaro in me
-Non
posso seguire i miei sogni Josh! Ho detto loro addio
molto tempo fa!
-Non
avresti dovuto! Insomma Alice, quando sarai vecchia e ti volterai indietro,
avrai il rimpianto di non averlo fatto! – mi guarda dritto negli occhi,
sostenendo il mio sguardo.
Sento il sangue iniziare a ribollirmi nelle
vene e sbotto tremendamente
-Diavolo Josh! –
dico alzandomi in piedi – Io non vivo nel tuo mondo! Io vivo nel mondo reale,
dove per poter sopravvivere devi muovere il culo, dove per non far mancare
nulla a tuo figlio lavori anche venti ore al giorno, in un posto che ti fa
schifo, con una paga da schifo! Dove vieni catapultata all’altro capo del mondo
a fare un articolo per un giornale che non leggerà mai nessuno … pensi davvero
che aprendo una scuola di ballo con tre gatti come clienti possa dare a mio
figlio una vita decente? Io voglio solo il meglio per lui, voglio che lui non
debba mai rinunciare ai SUOI di sogni! I miei non valgono più nulla! – mi
zittisco un attimo prima di terminare – Capitolo Chiuso! –
Josh mi guarda tristemente, forse sono stata
troppo dura con lui, ma cosa sa di me? Di come devo fare i salti mortali per
vivere! Poi lo vedo alzarsi e venire verso di me, mi abbraccia e mi bacia sulla
testa
-Scusami
! – dice mestamente.
Le mie braccia rigide contro ifianchi, non ho motivo di avercela con lui ma
non può neanche pensare di risolvere i miei problemi solo perché siamo stati a
letto insieme.
Con un gesto delicato mi solleva il volto e
mi guarda intensamente negli occhi
-Sono
stato uno stupido! Non ho il diritto di dirti cosa fare della tua vita…io voglio solo che tu sia…felice!
–
Inspiro. Ok non so proprio resistere a
quegli occhi, oramai è chiaro!
-Sì … -
rispondo – … sei uno stupido! – e lo bacio intensamente
Dopo la nostra discussione mattutina, Josh non azzarda più alcun discorso, anzi è talmente caro e
premuroso che quasi mi sento in colpa ad averlo attaccato così.
Si offre persino di preparare il pranzo e
sistemare la cucina … se lo raccontassi a qualcuno di certo mi prenderebbero
per pazza, insomma una celebrità del suo calibro che serve e riverisce una che
non ha nemmeno un lavoro fisso …
-Allora?
Cosa scrivi? – chiede spuntandomi improvvisamente alle spalle
-Non lo
so, ho questa idea di fare un pezzo su ciò che accade nei momenti antecedenti
la premiazione, come si preparano gli attori, quali sono le loro aspettative,
le loro paure … non so – spiego – non mi va di scrivere delle sregolatezze e
della vita mondana di voi attori hollywoodiani – dico osservando Josh
-Si
infatti … e io sono un vero esempio di vita mondata … non c’è che dire! – dice
ironico finendo di asciugare l’ultimo piatto rimasto
-Avreivoglia di far vedere ai quattro disperati che
leggono il nostro mensile, che dietro a questo mondo, che agli occhi dei
profani sembra idilliaco e tutto sommato vuoto, ci sono persone vere con
emozioni e sentimenti … -
Lo guardo e poi distolgo gli occhi da lui e
chiedo
-Che ne
pensi? – chiedo titubante
Lui ci pensa un attimo poi baciandomi
esclama
-Mi
piace! E penso che piacerà anche ai miei colleghi …stasera ne avrai la dimostrazione! – annuncia
prendendo in mano il suo cellulare
-Stasera?
– domando
-Sì, al party…non mi dire che te ne sei dimenticata? –
-No, ma
non credevo che avrei intervistato qualcuno … insomma è una festa, non penso
abbiano voglia di essere scocciati da qualcuno che se ne va in giro a far
domande!
-Adesso
vediamo! – ed inizia a scrivere compulsivamente sul
suoiPhone
Lo osservo mentre scrive chissà cosa a
chissà chi, poi solleva lo sguardo e sorridendo dice
-Bene a
quanto pare stasera dovrai lavorare parecchio … almenoquattro o cinque tra i candidati hanno
accettato di raccontarsi!
-Perché
fai tutto questo per me? – chiedo curiosa
-Perché
no! – risponde lui senza alzare lo sguardo dal display
-No dai Josh! Perché sei così gentile con me? – chiedo ancora
Lui abbandona il suo cellulare sul tavolo e
mi prende le mani
-Vuoi la
verità? –
Annuisco.
-Non lo
so Alice … è solo che da quando ti ho visto la prima volta in aeroporto non ho
più avuto il coraggio di staccarmi da te!
Arrossisco mentre mi sfiora la guancia con
la sua mano
-E lo so
che non dovrei più toccare l’argomento, ma davvero spero che tu prima o poi
decida di stabilirti qui … è folle lo so!
-Sì è
totalmente folle! – concludo senza però smettere di sorridergli
Il silenzio tra di noi inizia a farsi
pesante e quando sento il suono della chiamata via Skype,
quasi ringrazio il cielo.
Sul video del PC riconosco subito la mia
amica Bea che mi guarda indispettita
-Ciao
Bea! – esclamo io sorridente
-Senti Ally, ti sembra il caso di informarmi che esci con un
attore e poi non dirmi più nulla?
-Non c’è
molto da raccontare… - dico restando sul vago e
guardando Josh che chiaramente non capisce la nostra
conversazione.
-Dai Ally, stiamo parlando di JoshHutcherson…- nello stesso momento in cui sente proferire il
suo nome Josh si alza dalla sedia e mi raggiunge
posizionandosi alle mie spalle. Non ho neppure il tempo di replicare che
accucciandosi fino ad entrare nel raggio della webcam saluta la mia amica
-Ciao
Bea! – dice in italiano stentato
Guardo la mia amica spalancare la bocca e
diventare di mille colori, non posso fare a meno di ridere.
Beatrice è ancora imbambolata davanti allo
schermo quando vedo apparire dietro alle sue spalle mio fratello.
Allontano d’impulso Josh
dalla visuale con il labiale gli dico “Poi ti spiego”.
-Ciao
Andrea ! – il verso che mi esce sembra più uno squittio
-Si può
sapere cosa avete voi due? – chiede indicando prima la fidanzata ancora in
stato di trance e riferendomi al mio tono di voce decisamente inusuale
-Niente perché?
– rispondo senza abbandonare il tono di prima
-Alice,
chi c’è con te? – oddio la finirà prima o poi di essere così protettivo – Non sarà
per caso quell’attore? -io non rispondo
e lui mi guarda spazientito
-Cavolo Alice,
sei lì da due giorni … pensi davvero che sia il caso? Ti ricordi di avere un
figlio qui? –
-Andrea
adesso smettila! – urlo lasciandolo senza parole e facendo alzare Josh che mi guarda preoccupato
-Ti ho
già detto che non sono più una bambina, sono libera di decidere cosa fare della
mia vita e sì … mi ricordo di avere un figlio … è una cosa che non scorderò
mai!
-Ok,
scusami ho esagerato, ma non vorrei che qualcuno si approfittasse di te …
-Nessuno
si sta approfittando di me! – ora la mia voce è più calma – Andrea lo so che
hai paura che un altro uomo possa farmi del male, ma non ho più quindici anni …
e non permetterò più a nessuno di trattarmi come ha fatto Cristian!
-So che
non sei più una bambina, ma è mio dovere…
-No Andrea… - non lo lascio terminare - … non è più compito tuo
farlo!
Vedo i suoi occhi farsi tristi. Anche Bea ha
abbandonato la sua espressione inebetita di poco fa.
-Bene allora
ti auguro buon proseguimento … ci vediamo quando torni! – e così dicendo
abbandona la sua postazione
-Non preoccuparti!
Gli passerà! – mi tranquillizza la mia amica.
Già, lo conosco fin troppo bene, so quanto
ci tiene a me e so anche che non si è
mai perdonato il fatto che Cristian, essendo suo
amico mi abbia preso in giro per ben due volte!
-Ehi
mamma! – la voce soave di Pietro mi fa passare tutta la tristezza di poco fa
-Ehi
campione! – rispondo
-Perché lo
zio si è arrabbiato? – chiede ingenuamente
Evito di rispondergli.
-Gli passerà
… vuoi conoscere una persona? – chiamo Josh con lo
sguardo, vedo che è ancora preoccupato per la discussione animata di poco fa
avuta con mio fratello, ma acconsente alla mia richiesta.
-Sì! –
risponde entusiasta
-Pietro,
ti presento “Nod” – annuncio in Inglese
-Mamma …
Nod è un cartone animato non è una persona! – precisa
sempre in Inglese alzando gli occhi al
cielo
-Già … ma
qualcuno deve pur avergli dato una voce…-
Spalanca gli occhi e apre la bocca quando Josh si materializza davanti a lui.
-Ma … ma
… è JoshHutcherson! –
esclama estasiato.
Bene anche mio figlio lo conosce!
Questa è la prova che sono l’unica su questa
terra a non sapere chi sia! Artisticamente parlando intendo!
Pietro gli pone almeno una dozzina di
domande a cui lui risponde con gentilezza.
Mi alzo per andare a prendere qualcosa da
bere e quando ritorno trovo i due ridere a crepapelle.
Mi piace la scena a cui sto assistendo.
Anche
troppo!
-Ok! –
li interrompo – ora per Pietro è ora di andare a letto!- lui sbuffa econtrariato esclama
-Uffimamma …
-Nessuna
storia! Domani devi andare a scuola! – replico fermamente
-Ha ragione
tua mamma Pietro! – dice Josh sostenendomi
-Ok! –
acconsente felice il mio piccolo
-Buonanotte
campione, mi ha fatto piacere conoscerti, spero di rivederti presto!
-Se continui
ad uscire con la mia mamma direi molto presto…-
espone radioso
Io in netto imbarazzo non so più cosa dire,Josh si avvicina al video e sussurra
-Contaci!
– afferma per poi allontanarsi lasciandoci salutare con
calma
-Mi piace mamma … è davvero simpatico … viene
anche lui a casa con te?
-No amore!
Lui abita qui! –
-Ah…ok!- dice un
po’ deluso dalla mia risposta - Buonanotte
mamma! … e Buonanotte Josh! – esclama concludendo la videochiamata
-È davvero
un bambino splendido! –
-Favoloso!
– affermo chiudendo il mio PC - Scusami per la sceneggiata di mio fratello … lui
è solo un po’ troppo protettivo!
-Non preoccuparti
… a dire il vero non ho capito granché a parte i toni un po’sopra le righe! Spero
di non essere io la causa? – chiede allarmato
Io scuoto la testa!Non ho intenzione di farmi rovinare il resto
dei giorni qui a L.A. per delle paranoie di Andrea.
-Non pensiamoci
più! – enuncio allegra – a che ora dobbiamo essere alla festa?
ITALIA ORE 21.00 REDAZIONE “LIFE STYLE”
JESSICA POV
Ho tra le mani la bozza che Alice ha inviato
a mio padre.
Non so per quale motivo lui abbia così tanta
considerazione di lei. Non riesco a capacitarmi ancora dell’idea che abbia
preferito lei per il servizio a L.A. piuttosto che
mandare me.
Vedo la luce dell’ufficio di papà spegnersi,
metto velocemente la bozza dell’articolo della Rossi sotto la tastiera e faccio
finta di scrivere al PC.
-Tesoro non
vai a casa? – chiede quasi stupito per il fatto di trovarmi ancora al lavoro
Io lo osservo con aria dolce e rispondo
-Sto ultimando
l’articolo della sfilata di moda per il prossimo numero.
Lui mi bacia sulla testa, come faceva quando
ero ancora una bambina
-Non fare
troppo tardi però!
-No papà!
Appena chiude la porta riprendo in mano la
bozza nascosta poco prima. Il modo che ha di scrivere non è male, ma il taglio
dell’articolo proprio non lo capisco “vorrei descrivere quello che provano
gli attori” esclamo ad alta voce scimmiottandola.
Dio che nervi! Quel suo modo di essere sempre
così sensibile ai problemi altrui proprio non lo sopporto.
La sua vita perfetta, con due lavori, un
figlio che ha cresciuto da sola, tutti in ufficio che la adorano … compreso mio
padre.
Stringo talmente forte il foglio tra le mani
che un pezzo si strappa.
Guardo la foto della redazione appesa alla
parete. Tutti sorridenti attorno a lei e mio padre che l’abbraccia. La mia
rabbia sale a livelli inverosimili. Il foglio ridotto oramai a brandelli
finisce nel cestino.
Mi chiedo cosa potrei fare per farle perdere
quell’alone da “Madre Teresa” che ha attorno a se.
Poi un’idea mi attraversa la mente.
Prendo la mia borsa ed esco di corsa dall’ufficio.
Eccomi qui con un capitolo di
passaggio. Spero di non avervi annoiato troppo e che vi sia piaciuto.
Josh si è presentato alla persona
più importante nella vita di Alice e chissà se questo la porterà a rivedere le
sue priorità … chissà!
Cosa starà tramando Jessica
alle spalle di Alice? Nel prossimo capitolo ne vedremo delle belle.
Grazie a tutte coloro che
hanno aggiunto la storia tra le preferite e tra le seguite e a chi mi ha lasciato
una recensione sempre molto apprezzata!
Grazie davvero a tutte!
Alla prossima e come sempre …
fatemi sapere che ne pensate! ☺
-Allora sei pronta? – chiede per l’ennesima volta Josh
-Ancora un minuto! – gli urlo da dietro la porta del
bagnomentre finisco con gli ultimi ritocchi
-Mancava un minuto anche DIECI minuti fa! Rischiamo
di fare tardi!
-Arrivo! – urlo ancora
Esco dal
bagno e mi guardo allo specchio posizionato sopra al comò.
Non sono
sicura di aver scelto la mise più adatta. Insomma che ne so io di come ci si
veste ad un party hollywoodiano.
Che ne so
io di come ci si veste per un party punto e basta.
L’ultima
volta che sono andata ad una festa era per il compleanno di mia cugina Silvia
per i suoi sedici anni.
Con la
mente ritorno a quel giorno.
Era luglio
e faceva davvero molto caldo. Mancavano ancora due settimane al parto e la mia
figura era paragonabile più ad una mongolfiera che ad una adolescente nel fior
fiore degli anni.
Il vestito
che avevo scelto per l’occasione … no mi correggo, che MIA madre mi obbligò ad
indossare, era decisamente troppo corto sopra quella pancia così enorme.
Era di un
tenue color azzurrino con dei fiorellini sul blu … a dire il vero i fiorellini
erano talmente deformati da assomigliare, per le dimensioni, più a dei …
girasoli.
Non ero per niente a mio agio!
Nonostante
fossi riluttante all’idea della festa, accontentai mia madre.
Faccio
senza raccontarvi le occhiatacce ed i bisbigli al mio ingresso. Silvia era
visibilmente scocciata dalla mia presenza; la sua perfetta vita da ragazzina
modello era stata rivoluzionata dall’avere una cugina coetanea, anzi di qualche
mese più giovane, che aveva pensato bene di farsi mettere incinta alla prima
occasione.
Restai
seduta per tutto il tempo, senza che nessuno si avvicinasse mai a me, forse per
paura di essere contagiate da chissà quale strana malattia esotica.
-Non ti stai divertendo molto vero? – disse
improvvisamente un ragazzo spuntato dal nulla
-Non molto … no! – risposi sorseggiando la mia
aranciata.
Il ragazzo
mi mise una mano sulla spalla e mi voltai per guardarlo.
Era alto e
molto magro, decisamente troppo magro. Le sue dita ossute fecero presa sulla
mia spalla stringendola forte
-Non sei tu ad essere fuori luogo! – disse indicando
il gruppetto di amiche capitanato da mia cugina.
Quando mi
voltai lui se ne era già andato, non ho mai saputo come si chiamasse e a
distanza di anni mi chiedo ancora se non fosse stata un’immagine creata dal mio
cervello.
Quando
arrivò il momento del taglio della torta mi avvicinai a Silvia mentre le sue
amiche mi sorridevano imbarazzate.
Quel
momento tanto atteso, in cui il festeggiato è al centro dell’attenzione per mia
cugina fu un vero incubo.
Ricordo
ancora l’espressione di Silvia mentre si accingeva a spegnere le candeline ed
esprimere il suo desiderio da sedicenne senza problemi, da felice si fece
sempre più mesto.
Solo quando
la vidi osservarmi con disprezzo capii cosa stava succedendo.
Avevo rotto
le acque, e l’unica cosa a cui riuscivo a pensare era che avevo rovinato la
festa a mia cugina!
-Alice … allora!!! – sbuffa Josh
riportandomi coi piedi per terra
Mi guardo
un’ultima volta allo specchio; ora non ero incinta e non avrei rovinato la
festa a nessuno!
Infilo
l’orecchino e raggiungo Josh che mi aspetta
impaziente sul divano.
JOSH POV
-È
colpa tua se ci ho messo così tanto tempo … avresti dovuto lasciarmi in pace
poco fa!
La sento dire ridendo mentre si
avvicina a me
-Finalmente!
Ormai avevo perso le speranze – dico senza guardarla. Mi alzo dal divano e mi
volto verso di lei precisando
-Fortuna
che sono arrivato … - le parole mi muoiono in bocca non appena la vedo
Mi avvicino e la coinvolgo in un caldo
bacio che vorrei non dovesse finire mai.
ALICE POV
-Josh – dico
cercando di staccare le mie labbra dalle sue – siamo in ritardo! – continuo
-Beh, minuto più, minuto meno…
- precisa continuando a cercare le mie labbra
-Andiamo! – ribadisco sorridendo
Lui
acconsente sbuffando ed usciamo di casa.
Josh è davvero bello questa sera, indossa
una maglia a maniche bordeaux e un paio di Jeans blu scuri. I capelli volutamente scompigliati, ha lasciato anche un po’ di barba incolta che
lo rende decisamente molto attraente.
Mi volto
verso di lui appoggiando il gomito sullo schienale del sedile e lo osservo
intento alla guida.
Passerei le ore
a guardarlo senza parlare.
Istintivamente
gli sfioro il naso con un dito per poi ricadere sulle labbra e finire la corsa
sulla fossetta in mezzo al mento.
-Alice…
- dice lui deglutendo
-Mmmm
… - mugugno senza però aprire bocca
-Dovresti
davvero smetterla! – chiede implorandomi con gli occhi
Io
sorrido e appoggio la testa sul suo petto e lui con un braccio mi cinge le
spalle. Sento il suo cuore battere forte quasi quanto il mio.
Ho
paura di quello che sto provando. Ma ho ancora più paura di non provare più una
sensazione simile.
Dopo
circa mezz’ora di macchina arriviamo a destinazione. Josh
mi aiuta a scendere, penso subito divertita che tutta questa galanteria finirà
dopo aver passato tanto tempo insieme! “
ma quale tempo Alice”, mi rimprovero. Tra tre giorni sarà finito tutto!
-Pronta?
– mi chiede sfoderando uno dei suoi favolosi sorrisi
Annuisco
senza parlare.
-Vieni,
ti presento al padrone di casa!
ITALIAOre 23.00 PUB CHECKMATE
BEATRICE
POV
Da
quando siamo entrati Andrea non ha ancora spiaccicato parola. Sorseggia la sua
birra con lo sguardo perso nel vuoto. Si capisce che sta male per la
discussione avuta con sua sorella, ma non può comportarsisempre così se qualcosa non va come lui ha
deciso.
Sento
che non posso più stare zitta.
-Ora
smettila Andrea, ti stai rendendo ridicolo! – annuncio indispettita dal suo
comportamento
-Scusa?
– chiede stupito
-Oh,
hai capito benissimo! È da un’ora che siamo quie non ti ho ancora sentito dire una parola…
-Se
non ti sta bene possiamo pure tornarcene a casa! – annuncia freddo
-No
caro mio! – rispondo arrabbiata – devi smetterla di chiuderti a riccio tutte le
volte che le cose non vanno come tu hai preventivato …
-Cosa
vuoi che faccia Bea? Che stia a guardare mentre un attore da strapazzo se la
spassa con mia sorella per poi spezzarle il cuore?
-Ma
nessuno ti dice che sia così, non sai nulla di lui, magari è un bravo ragazzo e
sarà invece Ally a spezzargli il cuore…
-Si
Bea, come dici tu! – annuncia poco convinto
-Dai
Andrea – lo rimprovero – smettila di essere sempre così prevenuto! – dico
sbuffando - e poi … – continuo – … non hai visto come era contento Pietro dopo
aver parlato con lui? Lo sai benissimo anche tu che non è un bambino facile da
conquistare. Lui ci è riuscito e solo con qualche minuto di conversazione
insieme … insomma tanto male non può essere! Non trovi? – chiedo passandogli
una mano tra i capelli. Sorride.
-Già
forse hai ragione! – sto per ribattere che io ho SEMPRE ragione ma lui mi
precede
-Ho
detto FORSE! – e senza lasciarmi il tempo di replicare mi lascia un bacio sulle
labbra prima di raggiungere la toilette.
Sorridendo
tra me e me, prendo il mio cellulare ed invio un messaggio su Whatsapp ad Alice per tranquillizzarla.
Bea:
Ciao Ally, missione compiuta! Tuo fratello ha dato il
beneficio del dubbio al tuo attore. A proposito, COSA STAI COMBINANDO?
Pochi
minuti dopo arriva la risposta della mia amica
Alice:
Bea, sei fantastica! Sai sempre come prenderlo per il verso giusto! Cosa sto
combinando? Non lo so davvero! Sto così bene in sua compagnia e lui è così dolce,
premuroso e … semplice! Mi sento male all’idea che tra tre giorni non lo
rivedrò più! Ma ora non ci voglio pensare, voglio solo godermi questi ultimi
giorni insieme a lui!
P.s. non ci crederai mai ma sto per andare
ad una festa!
Strabuzzo
gli occhi. Alice ad una festa? Ma se non va neppure a quelle di paese!
Bea:
Infatti non ci credo! Mandami delle foto … prometto di custodirle gelosamente!
Alice:
Ci conto! Ti voglio bene!
-Hai
già avvisato la tua amica? – dice Andrea spuntandomi alle spalle, gli sorrido
alzando le spalle
-Voi
due insieme mi farete morire!
-Non
potremo mai … ti amiamo così tanto! – dico sporgendomi verso di lui per
lasciagli un bacio sulle labbra che però muore sul nascere non appena vedo
comparire nel locale Jessica.
Andrea
deve essersi accorto del mio cambiamento improvviso d’umore perché si gira
verso l’ingresso che sto osservando.
-Non
credevo che questo fosse un posto da “Jessica”
! – afferma ritornando a guardarmi
-Infatti
non lo è! – sibilo tra i denti mentre l’arpia si avvicina a noi.
-Ciao
ragazzi! – squittisce sedendosi senza che nessuno l’abbia invitata a farlo
-Cosa
ci fai qui? – chiedo seccata
-Avevo
voglia di un drink con degli amici! – risponde con la sua solita voce artefatta
-Non
vedo i tuoi amici qui però Jessica! –
-Ahahahaha
– ride coprendosi la bocca finta anche
in questa
-Voi
siete miei amici! Non è vero? – chiede guardando Andrea con occhi da cucciolo
bastonato. Mi verrebbe voglia di metterle le mani addosso ma non voglio creare
problemi ad Alice perciò mi limito a finire la mia birra.
-Allora
come sta la “nostra” Alice? Sono così preoccupata per lei! Tutta sola in una
città che non conosce … si starà sicuramente annoiando in albergo! –
Le mie
parole escono contro la mia volontà ma lasciare quella strega a bocca aperta non
ha davvero prezzo
-A
dire il vero ora Alice si sta preparando per andare ad una festa ad Hollywood –
non contenta aggiungo – e ci sta andando con JoshHutcherson, hai presente chi è vero? Pare che da quando sia
arrivata non siano stati staccati un attimo! – osservo Jessica che mi fissa
negli occhi con disprezzo. Andrea invece ha lo sguardo truce, davvero avevo
detto quello che avevo detto? Ormai era tardi per ritrattare quindi rincarai la
dose – chissà magari deciderà di prolungare la vacanza! – Andrea ora era
davvero arrabbiato, lo vedevo da suoi occhi, ma a lui avrei pensato dopo,
volevo che Jessica morisse d’invidia e la smettesse di trattare Alice come una
povera sfigata.
-Sono
contenta per lei! – si limitò a dire senza lasciar trapelare alcuna emozione –
spero solo che se mai decidesse di rientrare più tardi abbia almeno
l’accortezza di dirlo a mio padre … sarebbe un peccato se perdesse il lavoro! –
mi guarda negli occhi dicendolo, quasi sfidandomi. Vorrei replicare per non
lasciarle l’ultima parola ma Andrea mi zittisce con lo sguardo.
-È
stato un piacere parlare con voi! – dice la vipera prima di raccogliere la sua
borsa e sparire dalla nostra vista
-È
meglio se ce ne andiamo! – esordisce Andrea secco alzandosi dal tavolo senza
aspettarmi
Solo in questo momento capisco di aver parlato troppo ma
soprattutto averlo fatto conla persona
sbagliata.
ALICE
POV
La
casa che ci ospita è davvero fantastica. Niente di troppo ostentato, anzi se
dovessi trovare un aggettivo per descriverla direi che è assolutamente
minimalista.
Siamo
ancora in pochi , evidentemente la maggior parte degli invitati deve ancora
arrivare.
Josh si avvicina a me con un calice di
champagne e me lo porge. Mi guarda negli occhiscostandomi una ciocca di capelli che il vento mi ha portato sul viso.
-Non
avrei mai pensato che un giorno mi sarei ritrovata in un posto simile! - dico
spensierata
-E
questo è bene o male? – chiede Josh incuriosito
-Mmmm,
ancora non lo so! – esclamo sorridendo. Josh si
avvicina al mio orecchio, mi cinge il braccio attorno alla vita e mi sussurra
-Per
quel che mi riguarda è decisamente un bene!- e mi lascia un baciosfiorandomi la guancia.
Non
riesco a dirgli niente, perciò mi limito a guardarlo e perdermi nei suoi
fantastici occhi.
-Sono
così contento di vederti Josh! – se ne esce una voce
alle nostre spalle
-Jared!
– dice lui abbracciandolo – ti presento Alice …la mia ragazza! –
Come comecome? Ho capito bene? La sua
ragazza? Mi ha davvero presentato come la SUA RAGAZZA?
Lo
guardo allibita, per poco lo champagne mi va di traverso. Vedo Jared osservarmi attentamente con i suoi piccoli occhi
rotondi di un azzurro cristallino. Si raccoglie i lunghi capelli lasciati fino
a quel momento sciolti, in un elastico formando una coda, poi sempre senza
smettere di guardarmi esclama
-Molto
piacere Alice! – e così dicendo prende la mia mano baciandone il dorso
Mi
accorgo di non aver ancora aperto bocca ma sono ancora scioccata dalla parole
di Josh che continuano a riecheggiarmi nella testa.
Cercando
di darmi uno scossone Josh inizia a spiegarmi che Jared, oltre ad essere il padrone di casa è anche uno dei
candidati agli Oscar per l’indomani.
-Allora
Alice, Josh mi ha detto che sei qui in America per
scrivere un articolo
-Sì!
– rispondo svegliandomi dal torpore che sembra avermi invaso
-Mi
ha anche parlato del taglio che intendi dare al tuo pezzo … lo trovo molto
interessante, sarei davvero onorato di
prenderne parte
-L’onore
sarebbe mio! – oh finalmente sono riuscita a comporre una frase di senso
compiuto.
-Bene!
– ci interrompe Josh – mentre vi lascio “lavorare”
vado a vedere se è arrivato Andre – mi bacia sulle
labbra e si allontana da noi.
Jared mi fa cenno di seguirlo e ci
accomodiamo su alcune poltroncine a bordo piscina
-Non
sapevo che fossi la nuova ragazza di Josh? – attacca Jared fissandomi
-A
dire il vero è una novità anche per me! – confesso evitando di guardarlo
Non so
come mai, ma il suo modo di osservarmi mi mette completamente in imbarazzo,
sembra quasi che con i suoi occhi sappia leggerti l’anima.
Cerco
di cambiare discorso e concentrarmi sulle domande da fargli per il mio
articolo.
Fortunatamente
riesco nel mio intento e mi racconta diverse cose che renderanno il mio pezzo
davvero interessante.
Mentre
parliamo, vengo distratta dalla risata di Josh
proveniente dal centro del giardino. Sta “giocando” insieme ad un ragazzo che è
esattamente il doppio di lui … è un lato di Josh che
amo da impazzire … cioè mi piace … oddio ma cosa mi prende?
-È
un bravo ragazzo! Uno tra i migliori che abbia avuto l’onore di conoscere- dice
Jared che ha ripreso ad osservarmi con quel suo
sguardo inquisitore, bene ci mancava solo questo.
-Lo
penso anch’io! - riesco a dire togliendomi in parte dall’imbarazzo
-È
una persona vera, uno che dà tutto se stesso per rendere felici gli altri! –
dice ancora Jared
Dove
vuole andare a parare con tutta questa adulazione nei confronti di Josh?
-Sai
è da tanto che non lo vedevo così … felice! – ok ha deciso di farmi impazzire
-È
da tanto che non vedeva il suo amico? – ma che cavolo sto dicendo … farei
meglio a starmene zitta
-Non
credo che sia felice perché è con Andre – dice ridendo
- ma perché tu sei al suo fianco! Se non
lo conoscessi direi quasi che sembra … innamorato!
Ora ne
ho la certezza! Non sta cercando di far impazzire me … è lui che è pazzo!
-Dopo
due giorni? Non credo proprio!- dico
con voce stridula finendo il mio calice di vino tutto d’un fiato, questa
conversazione inizia a mettermi davvero a disagio.
-Dimmelo
tu Alice se è possibile! – esclama prima
di farmi una domanda che mi manda completamente in tilt –Tu quando hai capito di essere innamorata di
lui?
Rubo un
altro bicchiere dal vassoio di un cameriere che passa vicino a me, vuotando
subito anche questo.
Jared continua ad osservarmi divertito,
mentre io cerco una giusta risposta a
quell’assurda domanda.
-Quando
riuscirai ad ammetterlo a te stessa, il da farsi ti sembrerà molto più chiaro!
– si alza dalla sedia e conclude avvicinandosi e posandomi una mano sulla
spalla – Mi ha fatto piacere conoscerti Alice Rossi! – dopodiché si allontana
per andare a ricevere gli altri ospiti.
Bene,
sembra che qui tutti mi conoscano meglio di quanto io conosca me stessa … devo
uscire da questa situazione! Cerco disperatamente con gli occhi una via
d’uscita, no meglio dire una via di fuga … perché non riesco a muovermi? Sembra
che le gambe siano inchiodate a terra. Il respiro si fa sempre più corto …
Oddio, e se avessero ragione?
Ok,
valutiamo le cose con calma! Per piacermi mi piace, forse anche troppo, sto
bene in sua compagnia, è dolce, premuroso, mi manda in subbuglio tutte le volte
che mi guarda e che mi sfiora e l’altra notte … oddio l’altra notte è stata
fantastica. No Alice, questo non porta a nulla di buono, è una storia senza
senso destinata a finire ancor prima di iniziare …
-Ehi!
Tutto bene? – chiede Josh spuntandomi improvvisamente
da dietro le spalle facendomi trasalire
-Tutto
bene! È solo che … non sono solo abituata a frequentare delle feste! Mi mettono
sempre un po’ d’ansia …
-Ci
sono io con te! Non devi aver paura di nulla! – mi rassicura baciandomi sulle
labbra e facendomi rilassare all’istante. No non posso! Non stavo cercando una
via di fuga? – vieni voglio presentarti una persona per me molto importante! –
dice prendendomi per mano
Non
sarà sua madre vero? Non potrei reggere un altro confronto senza essermi
ripresa dall’interrogatorio di poco fa. Mi lascio trascinare da Josh come una bambola di pezza, l’ansia ancora non è
scomparsa, ma quando vedo che la persona in questione è un il ragazzone con cui
giocava Josh poco fa, mi tranquillizzo un po’ … per un attimo ho
davvero creduto di dover conoscere sua mamma.
-Alice,
lui è Andre, il mio migliore amico!
-Molto
piacere! – dico porgendogli la mano.
Lo
vedo un po’ restio, continua a squadrarmi dalla testa ai piedi senza proferir
parola. La scena che si presenta agli occhi degli altri deve sembrare davvero
stupida.
Io
che me ne sto in piedi, con il sorriso stampato sulla faccia e la mano tesa
verso quel gigante che non ha alcuna intenzione di contraccambiare.
-Ti
chiami come mio fratello! – annuncio prima di chiedermi cosa centri questa
considerazione con la situazione! Lui mi osserva ancora senza battere ciglio ed
è allora che come al solito il mio impulso m’impedisce di stare zitta
-Senti
… almeno il gesto di presentarti potresti farlo, magari non ti piaccio lo
stesso, ma l’educazione penso che sia una buona regola da rispettare!
Josh, mi guarda
senza parlare, poi guarda Andre e poi ritorna su me
-Non
ho mai detto che non mi piaci! – dice infine il gigante porgendomi la sua
enorme mano
-Bene,
questo mi solleva! – rispondo secca
Anche Josh sospira di sollievo, poi mi prende la mano e mi invita
a ballare.
Mi
stringo forte a lui, sono talmente frastornata dagli ultimi due incontri da non
accorgermi neppure che stiamo ballando la stessa canzone della scorsa
notte in spiaggia.
-Vediamo
se ho imparato qualcosa! – annuncia Josh strizzandomi
l’occhio e iniziando a ricordare i passi che avevo tentato di insegnargli.
-Direi
che te la stai cavando egregiamente! Sei un buon allievo!
-Tutto
merito dei tuoi insegnamenti!
-Se
mai in un futuro decidessi davvero di aprire una scuola, ricordami che dovrò
abbonarti la prima lezione!
-Sarei
davvero felice se tu decidessi di farlo! Aprire una tua scuola intendo – dice
guardandomi negli occhi e poi senza lasciarmi il tempo per un’eventuale replica
mi confessa – scusami per Andre … è così protettivo
nei miei confronti da dimenticare anche le buone maniere, ma è un buon ragazzo
davvero!
-Siamo
destinati ad avere un Andre ,o Andrea, col fiato sul
collo … speriamo che non s’incontrino mai, altrimenti per noi sarebbe la fine! –
dico rassegnata
Josh ride, mentre mi stringe sempre più a
lui. Con la coda dell’occhio vedo il suo amico osservarci, non so perché questo
omone mi metta tanto a disagio. Sarà per il suo modo di fissarmi, per il fatto
che voglia capire le mie intenzioni. Che brutta situazione! Josh
che si deve essere accorto che il mio cervello sta macinando di continuo e mi
rassicura
-Sono
sicuro che gli piacerai! Sotto il suo aspetto un po’ troppo da orso è un
ragazzo d’oro!
Ma
cosa sto combinando? Josh che mi presenta al suo
migliore amico, Jared che ritiene che sia innamorato
di me. Andre che mi osserva per capire quali siano le
mie intenzioni! La situazione è troppo assurda, devo concludere questa pazzia
il prima possibile! Ora sarebbe meglio!
-Josh
… - dico guardandolo negli occhi – forse dovremo fare un punto della situazione
… non trovi?
Lo
vedo irrigidirsi e nei suoi occhi compare un lampo di angoscia. Poi mi
accarezza la guancia
-Alice
… - attacca – … lo so che tra tre giorni te ne andrai, ma non mi interessa!
Chiamami illuso, sognatore o qualsiasi altro termine che per te renda meglio l’idea, ma voglio credere
che tu ed io siamo destinati a restare insieme. Mi piaci Alice, tanto. Non
credo di aver mai provato per nessuna quello che mi stai facendo provare tu in
questi giorni …
-Josh
… - lo interrompo - … io non…
-Ssssttt
– mi zittisce – ora non ci voglio pensare! Tu stai bene con me?
-Come
mai lo sono stata! – confesso
-Allora
non parliamone più! Almeno per ora!
Lo
guardo negli occhi, quegli occhi così profondi e sinceri in cui ogni volta non
posso fare a meno di perdermi, poi gli
appoggio la testa sul petto e chiudendo i miei mi lascio cullare nelle sue
braccia.
JESSICA
POV
Sapevo
che quella stupida di Beatrice, se provocata, avrebbe vuotato il sacco, solo
che non credevo di riuscirci così presto.
Guido veloce
verso la redazione, l’adrenalina mi scorre nelle vene ma mi prometto di
calmarmi per non compiere passi falsi.
Devo riuscire
nel mio intento, quello di rendere Alice una persona priva di scrupoli e
toglierle quell’aria da santarellina che tutti adorano. Compreso mio padre!
Quando
quel giorno entrò in redazione per la prima volta ebbi subito la sensazione che
non avrebbe portato niente di buono.
La bella
mammina sedotta e abbandonata. Tutti a starle sempre addosso, ad invitarla
ovunque a ridere e scherzare con lei … io osservavo tutto con distacco, perché lì
mi lasciavano. In disparte. Non che ne fossi rammaricata, ma mi aveva tolto l’affetto
dell’unica persona a cui tenevo veramente.
Non ho
ancora capito perché quello stupido di mio padrela consideri così tanto, dandole compiti di
rilievo e defilando la sua unica figlia a servizi di seconda mano. Non credo
che ne sia innamorato in quel senso, ma ha preso molto a cuore la sua
situazione lasciando me nell’ombra e questa cosa proprio non la sopporto! Ora avevo
in mente solo una cosa! Farla passare per un’approfittatrice e riuscire a
dimostrarlo a livello internazionale. Quella
stupida di Beatrice mi aveva spianato la
strada più di quanto avessi sperato. Non restava che trovare gli incastri giusti
ed avevo già in mente di chi mi avrebbe aiutato.
Bob Swindle.
Reporter
americano specializzato in scandali e uomo privo di scrupoli.
Mio padre
me lo aveva presentato qualche anno prima e tra noi vi era subito stata …
intesa! Non poteva negare un favore ad una vecchia amica.
Nel comporre
il numero trovato nell’ufficio di papà, mi stavo già pregustando la faccia che
avrebbe fatto Alice.
ALICE
POV
Ora che
abbiamo in un certo senso chiarito la situazione, sono molto più tranquilla e
questo si ripercuote anche sul mio comportamento alla festa.
Sono spassosa,
sicura di me e recito la parte della perfetta fidanzatina innamorata, anche se
devo ammettere con me stessa che non faccio così fatica a calarmi nella parte e
anche se la mia testa mi dice scappare il più lontano possibile da Josh e da tutto questo prima che sia troppo tardi, il mio
cuore non l’ascolta e prosegue per la sua strada, su quella strada in cui
ammetto a me stessa che forse l’amore esiste davvero.
Non riesco
ad arrabbiarmi neppure quando Josh propone di far
vedere agli altri le mie qualità di ballerina. So benissimo qual è il suo scopo
ma in questo momento non me ne importa. Sembra quasi che le sue parole mi
abbiano svegliato da un torpore in cui ho vissuto negli ultimi dieci anni,
sembra quasi che con la sua comprensione, col suo rispettare i miei tempi abbia
innegabilmente scalfito la corazza che mi ero costruita per non soffrire più. Non
so cosa succederà alla fine di questa avventura, ma sono sempre più convinta
che Los Angeles sia molto più vicina di quanto non lo fosse poche ore fa.
Vedo gli occhi di Josh ridere felici e il mio cuore si riempie di gioia.
-Ok
lo devo ammettere Alice… - dice Andre
avvicinandosi a me – temevo fossi la solita opportunista ma non è così! È da
tanto che non vedevo Josh così … spensierato!
-Sei
la seconda persona che me lo dice oggi! – asserisco guardando Andre
-Perché
è vero! Quindi vedi di non farlo soffrire… - dice
strizzandomi l’occhio
“Non potrei mai”penso senza rispondergli.
Il
resto della serata trascorre piacevolmente, gli amici e colleghi di Josh sono così carini con me, qualcuno ha pure chiesto di
avere delle lezioni private di ballo che altro non hanno fatto che alimentare
la convinzione di Josh che quello sarebbe ciò che
dovrei fare per il resto della mia vita.
Inoltre
mi stanno aiutando un sacco anche con l’articolo;
gli aneddoti si sprecano e più che un’intervista sembra una confessione tra
vecchi amici.
C’è
chi si prende in giro, chi prende di mira i colleghi, chi fa supposizioni, chi
dice “io l’avrei fatto meglio!”. Sembra di assistere più ad una normale serata
tra amici, anche se si tratta di persone conosciute in tutto il mondo.
Josh, si avvicina a me sussurrandomi all’orecchio
-Ti
adorano tutti! Devo iniziare a fare il geloso?
-A
dire il vero ci sono due o tre dei tuoi amici che non sono niente male! – dico prendendomi
gioco di lui
-Attenta
tesoro … non costringermi a portarti via di qui e farti ricredere! – precisa malizioso
-È
una proposta?
-Non
tentarmi!
-Invece
è proprio quello che intendo fare! – confesso baciandolo a fil di labbra e
congedandomi per andare alla toilette.
Jared mi indica la strada ed io mi volto verso Josh per l’ultima volta. Dietro di lui dall’altra parte
della piscina, vedo una giovane donna osservami, non ci faccio molto caso e mi
dirigo verso la stanza indicata dal padrone di casa.
Uscita
dal bagno, trovo la ragazza che avevo visto poco fa, intenta a guardarsi allo
specchio.
-Ciao.
– saluto allegramente
Lei mi
guarda dall’alto al basso, poi senza ricambiare il mio saluto estrae un
lucidalabbra dalla pochette e mi dice freddamente
-Tu
devi essere la giornalista italiana …
I suoi
modi mi infastidiscono a livelli inverosimili, ma lascio correre perché non
voglio rovinarmi la festa ora che mi sto divertendo
-E
tu saresti? – chiedo ripagandola con lo stesso tono usato da lei
Lei mi
mostra un sorriso tirato. Nei suoi occhi passa un lampo di sfida prima di
continuare a parlarmi con astio
-Nessuno
di cui tu debba preoccuparti! Sono solo la fidanzata di Josh
… o almeno lo ero fino a quando non sei spuntata tu! So cosa stai tentando di
fare, vuoi la tua ora di celebrità? Accomodati. Non appena Josh
capirà chi sei in realtà tornerà da me! Come sempre!
Mi prende
contro con la spalla mentre se ne va.
Io resto
totalmente in balia delle sue parole che continuano a martellarmi in testa. La
sua fidanzata!
Come ho
fatto ad essere così stupida. Per una volta che seguo il mio cuore … stupida e
illusa! Sei solo questo Alice!
Sto andando
in iperventilazione. Come ho potuto credere davvero che Josh
potesse in un qualche modo innamorarsi di me, che tutte quelle parole dolci
fossero davvero per me, che per lui fossi davvero importante … non so cosa
credere, non so a chi credere! Certo per quanto ne so lei potrebbe essere una
fan invidiosa, ma c’è qualcosa nel mio istinto che mi dice che non è così.
Mi guardo
allo specchio.
Mi asciugo
la lacrima, uscita contro la mia volontà.
Inspiro
fino a quando l’aria nei polmoni ritorna ad essere regolare, poi raggiungo Josh.
È
arrivato il momento di chiudere questa storia.
Eccoci qui con un capitolo pieno di emozioni
contrastanti da parte di Alice, che non può mai stare tranquilla con Claudia e
Jessica nelle vicinanze.
Appena
si lascia andare ecco che le arriva un’ulteriore batosta. Ma chissà cosa
intendeva Claudia e chissà cos’ha in mente Jessica la strega.
Per chi
avrà la voglia e la pazienza di seguirmi nel prossimo capitolo si capirà
qualcosa in più.
Grazie
per chi ha letto la mia storia e continua a farlo e grazie anche a chi mi
lascia sempre un pensiero su ciò che ho scritto.
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate,
anche in negativo! ☺
P.s. ho fatto qualche collegamento
ipertestuale presentandovi la mia Alice così come io me la immagino ( al secolo
Alexis Bledel, la Rory di “una
mamma per amica”, non so ma la vedo benissimo come Alice e soprattutto la vedo
benissimo con Joshino, ma questo vale per me ☺).
Stordita ancora dalle parole della “brunetta”mi avvicino
barcollando a Josh che preoccupato e posando le mani
sulle spalle, quasi volesse sorreggermi,mi chiede
-Tutto bene Alice?
Alzo di poco lo sguardo verso di lui, vorrei vomitargli
addosso tutta la rabbia che ho in corpo in questo momento, vorrei dirgli “tutto bene, a parte il fatto che non mi hai
detto che eri fidanzato!”, ma non riesco o non voglio e mi limito a
rispondere stampandomi in viso un sorriso di circostanza
-Un po’ troppo champagne!
-Se vuoi possiamo andarcene! – chiede
stringendomi a sé. Io mi irrigidisco, ho troppa rabbia addosso e non sono nella
condizione giusta per cercare una buona scusaper non terminare la serata con lui. Con tutta la forza di volontà
rimasta lo abbraccio
-No Josh, stiamo
ancora un po’! – dico cercando di sorridergli
Lui si stringe nelle spalle.
-Come vuoi! – risponde ed insieme raggiungiamo
il gruppetto
La serata continua tranquillase non per il fatto che io me ne sto
estraniata per tutto il tempo, rispondendo solo alle domande che gli altri mi
pongono.
Sono distratta. Con gli occhi continuo a cercare la
ragazza del bagno. La fidanzata di Josh, preciso tra
me e me.
Il sangue mi ribolle talmente
tantonelle vene che mi scolo, senza
quasi accorgermene due calici di champagne uno di seguito all’altro; mentre mi
avvento sul terzo, una mano mi blocca e una voce familiare mi dice
-Non credi di aver bevuto abbastanza?
Mi volto e guardo Josh negli
occhi
-No! – rispondo secca svuotando il liquido nel
bicchiere
Senza fiatare Josh, mi prende
per un braccio e mi trascina dagli altri
-Noi andiamo! Grazie per la bella serata Jared, in bocca al lupo per domani! In bocca al lupoa tutti!- dice sembrando il più naturale
possibile. È davvero un bravo attore, non c’è che dire! Ma nonostante
questole sue labbra sono tirate in una
smorfia che di naturale ha ben poco. Saluto anch’io cercando di celare la
rabbia e la delusione che sta lottando per non esplodere e poco dopo siamo
fuori dalla festa.
Josh
sale in auto. Le mani strette sul volante. La fronte corrugata.
Il silenzio è davvero pesante tra noi.
Josh non
parla per tutto il tragitto ed io non sono da meno. Ho così tutto il tempo per
fare mente locale e chiudere questa storia il meno dolorosamente possibile.
Arriviamo di fronte ad una cancellata, non mi ero neppure
accorta che la strada non era quella per il mio alloggio.
-Dove siamo? –chiedo bruscamente
-A casa mia! – risponde con lo stesso tono
brusco
-Josh …
preferirei andare al mio appartamento…
-Adesso mi dici cosa ti è preso? – tuona
sbattendo violentemente le mani sul volante. Quello scatto d’ira mi lascia
senza parole
-Allora? – chiede impaziente guardandomi negli
occhi
-Io non ho assolutamente nulla! – rispondo
scontrosa incrociando le braccia al petto
-Davvero?Alice, non sono uno stupido! Da quando sei tornata dal bagno non sei più
stata la stessa … qualcuno ti ha … importunata? – dice con voce tentennante
quasi avesse paura di non essere smentito
-In realtà sì! – mentre mi pronuncio vedo il
suo volto farsi scuro
-Dimmi chi è stato quel figlio di …
-Non è stato un uomo, ma una donna! – lo
interrompo cercando di mantenere un tono calmo
Josh mi
guarda senza capire e allora non riesco più a controllare il fiume in piena che
scorre dentro di me.
-Una ragazza a dire il vero … la TUA ragazza!
Josh
spalanca gli occhi, cerca di dire qualcosa ma io mi avvento ancora su di lui
-Quando pensavi di dirmelo? No aspetta, forse
non ne hai mai avuto l’intenzione vero? Cosa sono stata io per te il passatempo
di una sera? – lo guardo negli occhi con così tanto disprezzo che lui non può
fare altro che abbassare il suo viso
-Alice … -cerca di parlarmi, ma non lo lascio
fare
-Se penso che avevo quasi deciso di lasciare
la mia vita in Italia per venire qui … Dio
quanto mi sento stupida! Mi sono illusa che potesse davvero nascere qualcosa
tra me e te, da come mi parlavi, mi guardavi … pensavo fossi diverso! –
-Alice tu … - prova ancora ma senza fortuna
-Lo sapevo che non dovevo farmi coinvolgere,
che non dovevo affezionarmi …è stata una follia fin
da subito … e quando Jared ha insinuato che forse tu
eri … e che anch’io ero … Tu hai una fidanzata Josh!
Ed io sono solo una povera illusa! – le lacrime mi scendono ormai a fiumi, non
so neppure se Josh abbia capito quello che gli ho
rumorosamente detto. Piano a piano cerco di calmarmi, il respiro si fa più
regolare e allora chiedo stancamente, quasi supplicando
-Ora puoi portarmi a casa Josh?
-Adesso ascoltami! – dice calmo – poi prometto
che farò qualunque cosa tu mi chieda di fare!
JESSICA POV
Coricata sulla chaiselongue nel salotto di casa, aspetto che da oltreoceano
arrivi qualche buona notizia.
Ormai Bob dovrebbe aver saputo qualcosa dal suo contatto.
Continuo a guardare insistentemente lo schermo del mio iPhone.
Inspiro, giusto
per calmarmi un po’.
So che sto
rischiando grosso a fare tutto ciò, ma non posso davvero più sopportare la bella mammina … credo di non aver mai
odiato tanto in vita mia una persona come sta accadendo con lei. Non che mi
abbia fatto del male di proposito, ma quello che sta accadendo con mio padre lo
devo a lei. E solo a lei. Da quando è entrata a far parte della redazione lui
non ha avuto che occhi solo per lei. Giorno dopo giorno le ha dato incarichi
sempre più importanti e a me sempre qualcosa di poco conto … pensava forse che
mi accontentassi di qualche articolo di moda?
Ricordo ancora il rapporto che c’era tra noi prima che la
Rossi entrasse nella nostra vita.
Certo dopo la morte di mamma, il nostro rapporto non è
stato idilliaco, abbiamo avuto le nostre incomprensioni, ma superato il periodo
di lutto, abbiamo imparato a conoscerci e stimarci, o almeno questo era quello
che pensavo, invece all’arrivo di quella, il caro buon vecchio padre ha
iniziato a snobbarmi. Qualsiasi cosa facessi per attirare la sua attenzione non
faceva altro che sortire l’effetto contrario.
Io ero la biondina scema con la vita spianata dalla
carriera del padre che s’interessava solo di gossip e frivolezze, lei la brava
mammina che per sfamare il suo “errore” lavorava giorno e notte.
Così era come mi trattava e così mi comportavo, ma ora
questa situazione doveva avere una fine!
Non avrò il suo affetto di padre, ma sono sempre sua
figlia! Tutto ciò che lui ha costruito mi spetta di diritto! Non posso
sopportare che preso da una qualche forma di insanità
mentale lasci a lei l’incarico di portare avanti la Lifestyle.
Ho sentito che lo
diceva. “ Ho in mente grandi cose per te
Alice, sei davvero un’ottima giornalista”, le sue testuali parole… mi sembra di impazzire …ma
quando chiama Bob?
JOSH POV
Sto cercando di
restare il più calmo possibile, ma non posso far altro che pensare a Claudia. È
stata brava a tenersi lontano da me per tutta la sera. Deve aver studiato bene
ogni mossa per poi sferzare il colpo finale su Alice.
Non riesco a vederla
così! Gli occhi gonfi e rossi, le sue mani stanno tremando mentre lei cerca di
intrecciarle per cercare di tenerle ferme.
Le chiedo gentilmente
se vuole seguirmi dentro casa, non mi va di parlare con lei nel vialetto di
casa. Troppi sguardi indiscreti, soprattutto dopo quello che è successo da Jared.
Devo spiegarle tutto,
dovevo farlo già da prima.
ALICE POV
Acconsento a scendere dall’auto, un po’ perché mi manca
l’aria e un po’ perché Josh ha ragione, potrebbe
osservarci qualcuno.
Entriamo nella casa, non riesco a godere appieno della
sua bellezza e me ne rammarico perché avrei voluto accoccolarmi a lui sui
divani della bellissima terrazza in cui mi fa accomodare.
Tutto attorno c’è un gran silenzio. Una pace rispetto
alla confusione che c’è dentro di me.
Josh si
siede di fronte a me. Lo sguardo fisso e gli occhi di chi ha paura di perdere
qualcuno a cui tiene. Devo avere anch’io la stessa espressione, per questo
decido di tenere la testa china sul tappeto.
-Alice … - inizia – innanzitutto credimi
quando ti dico che non ho alcuna fidanzata, non più almeno! Quando ti ho
incontrata all’aeroporto, stavo rientrando da Madrid dopo l’ennesima lite con
lei che mi ha portato alla rottura del nostro fidanzamento. Non cercavo una
sostituta o un passatempo, se è quello che ti chiedi. Non ho organizzato tutto
per sfogare la mia frustrazione o rabbia su qualcuno … il fatto è che da quando
ti ho vista, non sono più riuscito a stare lontano da te. Non so cosa mi sia
preso, ma mi hai fatto letteralmente impazzire. Sto male all’idea che tra pochi
giorni salirai su un aereo e te ne tornerai alla tua vita, lontano da me.Sto cercando in tutti i modi di trovare un
espediente che ti faccia desistere dall’andartene perché, appena sei lontana da
me, è come se mi mancasse la terra sotto ai piedi. So che è assurdo provare
cose del genere verso una persona che conosci appena, ma credimi quando ti dico
che è questo quello che provo. Non voglio giocare con te! E voglio che tu faccia parte della mia vita!Non sono perfetto Alice, ma sono sincero! E
sono sincero quando ti dico che sei importante per me così come lo sono quando
ti dico che Claudia non è la mia fidanzata!
-E allora chi era quella ragazza? Una
squilibrata? – chiedo con un filo di voce
-Descrivimela! – esclama Josh
fermamente
Cerco di dare una descrizione il più possibile
dettagliata.
Vedo il suo viso contrarsi in una smorfia di disprezzo.
Sospira, poi si avvicina a me e guardandomi con una
dolcezza infinita negli occhi mi sfiora il viso ed io lo lascio fare.
-Avrei dovuto dirtelo subito, ma non pensavo
arrivasse a tanto!
Il mio respiro si blocca di colpo, quasi per paura di
ricevere l’ennesima batosta
-Cosa? – chiedo infine
-L’altra sera, quella del nostro primo bacio,
tornato a casa ho trovato Claudia ad aspettarmi. Sono restato sveglio tutta la
notte a litigare con lei e anche parte della mattina seguente, per questo ho
dovuto annullare il nostro appuntamento. Le ho spiegato in tutti i modi che tra
noi era finita, che non volevamo le stesse cose. Lei non mollava e mi ha detto
che mi amava … -
Lo sguardo basso di Josh, mi fa
capire quanto dirmelo gli costi fatica e vergogna
-E tu? – chiedo tentennando
Josh
solleva il viso e guardandomi fisso negli occhi dice
-Vuoi sapere cosa le ho risposto?
Accenno col capo un sì senza parlare
-Le ho detto che non la amavo, che non la amo!
E lei ha minacciato di farmela pagare, ma non pensavo che arrivasse a tanto …
se solo l’avessi vista alla festa non le avrei mai permesso di avvicinarsi a
te! Ho sbagliato a non parlartene subito, scusa! Ma non volevo che pensassi di
essere solo una distrazione per me, perché non è così. Non voglio neppure dirti
di essermi innamorato, l’ho detto molte
volte in passato senza provarlo realmente, ma quello che tu stai provocando in
me è molto più simile all’amore di quanto mi sia mai capitato. Alice, sei la
ragazza più dolce e vera che abbia mai incontrato … -
La sua mano, che non ha mai smesso di sfiorare la mia, si
sposta sulla guancia accarezzandola. Mi sento ancora più stupida, se possibile,
come sempre ho reagito d’impulso accusandolo senza cercare di conoscere la
realtà dei fatti. All’improvviso mi vengono in mente le parole di mia nonna “le cose belle che ti accadono nella vita,
sono quelle improvvise, quelle che non ti aspetti, quelle che ti scombussolano
l’anima, quelle che ti fanno sentire viva”.
Guardo Josh che non ha ancora
staccato gli occhi da me.
Lui mi ha scombussolato la mia anima.
Grazie a lui ho
ritrovato la voglia di ballare.
Lui mi ha fatto
sentire nuovamente viva.
Senza rendermene conto mi trovo ad accarezzargli i
capelli e appoggio le mie labbra sulle sue.
Il cuore che fino a quel momento sembrava aver smesso di
battere, ritorna a farsi sentire.
Sento Josh sospirare e
sorridere mentre lo bacio.
Lo guardo fisso negli occhi, prendendogli il viso tra le
mani ed è allora che dalla mia bocca esce una frase che mai avrei pensato di
pronunciare. Ormai ho fatto la mia scelta, e niente e nessuno mi farà tornare
sui miei passi!
-Credo che Pietro sarà felicissimo qui! – esclamo prima di tornare a posare le mie
labbra sulle sue.
Ciao a tutte quante! Finalmente Alice ha fatto la sua scelta …
siete d’accordo con lei? Io avrei, ovviamente, fatto lo stesso! Ma ancora l’orizzonte
non è sereno. Jessica non ha concluso il suo diabolico piano! E chi sarà il
contatto di Bob? Vediamo se indovinate … comunque la storia riserverà ancora
qualche colpo di scena soprattutto ai danni dei nostri “piccioncini”.
Fatemi sapere cosa ne pensate, accetto anche le critiche ☺,
così per capire come vi sembra la storia, se troppo banale, se vi prende … insomma
tutto ciò che volete scrivere sarà sempre molto gradito!
Ringrazio fin da subito chi deciderà di leggere questo nuovo
capitolo, sperando di far trascorrere qualche momento di spensieratezza e perché
no magari di sognare un po’!
Un bacio a tutte! A presto!
p.s. vi lascio come “regalino” una foto di Josh
e “Alice” ☺
Un mezzo
sorriso mi compare sulle labbra pensando alla telefonata di Bob, la prima parte
del piano è andata a buon fine;quell’attricetta spagnola ha eseguito
tutto alla perfezione: ha messo nel panico la “mammina” e Bob ha fatto il
resto. Le foto che mi ha inviato via e-mail sono degne della miglior rivista
scandalistica, ritraggono la Rossi mentre esce dal bagno con la faccia
sconvolta …davvero
patetica … e poi la lite con Hutcherson!L’articolo che ne uscirà, poi,la farà sembrare solo un essere
spregevole in cerca di visibilità e di … soldi! Tutti si ricrederanno su di
lei. Mio padre compreso!.
Mi spiace solo
per quell’attore, ha la faccia da bravo ragazzo, ma ha scelto la persona
sbagliata e il momento sbagliato!
L’unica cosa
che mi preoccupa è la prossima mossa! Spero di riuscire a convincerlo, ma è
talmente avido che non dovrebbe essere difficile. Spero solo che il tempo non
l’abbia reso uno smidollato!
Appena apro gli
occhi, noto che la parte dove solitamente dorme Andrea
è vuota, a dire il vero non sembra averla occupata per l’intera nottata; e
questo vuol dire solo una cosa: è ancora arrabbiato con me.
Mi alzo e
raggiungo la cucina. Mi concedo una spremuta, ho la stomaco chiuso.
Come al solito
non riesco a tenere chiusa questa dannata bocca!
Mi viene da
piangere, ma non lo faccio perché in cuor mio spero ancora che Jessica non
abbia rivoltato la mia “stupidità” a suo favore!
Scorgo Andrea
nel giardino dietro casa. Sta giocando a basket. Gioca sempre a basket quando è
nervoso!
Inspiro
cercando di caricarmi ed esco raggiungendo il mio fidanzato.
Con indosso un
paio di pantaloni della tuta e una T-shirt, nonostante il freddo, infila
canestri uno dietro l’altro.
Sembra non
essersi accorto di me, o forse non vuole farlo.
Mi avvicino
piano piano , avvolta nella coperta di lana e tenendo
ben stretta nelle mani la mia spremuta.
La giornata è
splendida, il sole brilla alto nel cielo ma l’aria fredda di marzo si staglia
sul mio viso facendole sembrare cosparso da mille spilli.
-Amore, non hai freddo? – chiedo, mentre lui non mi
degna di uno sguardo né tantomeno di una risposta
-Ti preparo un caffè?- provo
ancora, ma nulla esce dalla sua bocca.
-Andrea mi ascolti? – urlo spazientita. Pessima mossa!
Pessima mossa!
Lui blocca il
pallone, poi si avvicina guardandomi negli occhi serio. I suoi bellissimi occhi
castani, ora sono freddi, non hanno la solita luce di quando mi osserva. Sono
scostanti, sono lontani anni luce e tutto per causa mia!
-Sono qui ti ascolto! – esclama brusco. Io non posso
fare altro che abbassare lo sguardo e dire con un filo di voce
-Scusa!
-Tutto qui? È questo che dovevi dirmi Beatrice?
-No! – urlo
-Allora… sto aspettando!
Lo guardo. I
capelli scuri e scompigliati, il viso serrato in una smorfia di disappunto.
Rabbrividisco, più per la sua espressione che per il freddo.
-Andiamo dentro! – dice ancora e senza abbandonare il
tono di prima
Io lo seguo,
come un cagnolino segue il suo padrone quando sa di aver fatto qualcosa di
sbagliato. Mi siedo sullo sgabello accanto alla penisola della cucina.
Andrea prende
una tazza e si prepara un caffè; mi raggiunge, sorseggia piano la sua bevanda
con lo sguardo perso nei suoi pensieri. Poi finalmente abbassa gli occhi su di
me.
Mi faccio
coraggio ed inizio a parlare
-So di aver parlato troppo! -la smorfia di Andrea conferma ciò che ho
appena detto - … magari Jessica non era al pub per cercare informazioni …-
-Bea, stiamo parlando di Jessica!
-Sì, ma non può essere cambiata?
-Chi Jessica? – esclama ridendo
-Insomma, sono passati diversi anni da quando eravate a
scuola … sai col tempo le persone … migliorano! – anch’io non credo sia il caso
di Jessica, ma da ottimista quale sono lo spero tanto.
-Beatrice … - dice sospirando - … vorrei crederlo
anch’io, ma si tratta di Jessica. La stessa Jessica alla quale interessa solo
eccellere in ogni cosa e avere il primato su tutto non facendosi scrupoli di
alcun genere se qualcuno si mette sulla sua strada. Devo ricordarti quello che
ha già combinato ad Ally? Anche se … - confessa - …
in quel caso gliene sono stato grato.
Già, come
dimenticarsi dell’unico segreto che sono riuscita a mantenere con la mia
migliore amica. Annuisco sconsolata.
-Cosa pensi che farà? – chiedo
-Non lo so! Ma ho un brutto presentimento!
ALICE POV
La nottata è
fresca.
Me ne sto
appoggiata alla ringhiera sul terrazzo della casa di Josh.
È così bella
questa casa. Niente a che fare con le ville che siamo abituati ad immaginare
quando parliamo di Hollywood. Non è una casa piccola, questo no, ma niente di
così eccessivo!
È immersa nel
verde e si respira aria di pace e tranquillità. Anche l’arredamento dà una
sensazione di calore, di famiglia!
Chissà se ora
che ho deciso di trasferirmi qui a L.A., questa storia, con questo ragazzo che
mi ha rubato il cuore, diventerà qualcosa di più importante.
Inspiro a pieni
polmoni e sorrido tra me e me. Qualsiasi cosa accada è questo il mio posto, è
qui la mia vita, il mio angolo di felicità.
Prendo il
telefono e compongo il numero, senza neppure badare all’orario.
Dopo pochi
squilli, la voce più bella del mondo completa il turbinio di emozioni che già
mi sta travolgendo.
-Mamma! Che bello sentirti!
-Ciao amore mio… non sei a scuola vero?
-No ho appena finito, sto aspettando l’autobus … ma
cosa fai sveglia a quest’ora? In America non è notte?
-Si cucciolo, ma avevo una cosa importante da chiederti
-Cosa? – dice curioso
-Prima promettimi che fino al mio ritorno non dirai
niente a nessuno!
-Ok! Spara!
-Stavo pensando … di trasferisci qui a Los Angeles? Tu
ed io!
-Ma per sempre sempre?
-Sì campione,per
sempre sempre … almeno questa è l’idea! Che ne dici?
-Wow mamma! Allora posso imparare a fare surf?
Quanti dubbi
inutili mi sono fatta. Non avevo minimamente pensato che a Pietro l’idea di
trasferirsi sarebbe piaciuta così tanto.
-Ma certo amore! – dico – però sai che dovrai iniziare
tutto da capo vero? Nuova scuola, nuovi amici … nuovo tutto …
-Si lo so mamma! – il suo tono è così tranquillo che mi
solleva – mi spiace lasciare i miei amici, ma possono sempre venire a trovarmi
vero? E noi possiamo tornare quando vogliamo … con l’aereo sono solo poche ore
… e poi siamo tu ed io mamma. Sempre insieme, ricordi?
Il mio piccolo
uomo, a volte i bambini sanno essere molto più maturi e coraggiosi di noi
adulti. Sanno sempre adattarsi ad ogni situazione con una semplicità ed
autenticità disarmante.
Inspiro tutta
l’aria che posso.
-Bene, allora è deciso! – affermo asciugandomi una
lacrima – ci vediamo tra qualche giorno … e mi raccomando acqua in bocca!
-Si mamma! Non preoccuparti! – ride – ci vediamo tra
quattro giorni e … mamma …
-Sì amore!
-Salutami Josh!
Stringo nelle
mani il telefono, sono ancora frastornata. Se prima l’idea di mollare tutto e
cambiare radicalmente vita mi procurava mille pensieri, dopo aver sentito
Pietro so di aver fatto la scelta giusta. Lui ed io, sempre insieme. Ovunque.
Sento Josh avvicinarsi e si posiziona dietro di me abbracciandomi
forte, io poso le mie braccia sulle sue ed avvicino la testa alla sua spalla.
-Allora? – chiede tra il preoccupato ed il curioso –
cosa ti ha risposto Pietro?
Sorrido tra me
e me
-Mi ha chiesto … se può imparare a fare surf e …mi ha detto di
salutarti!
Josh ride
-Quel ragazzino è davvero fantastico! Non vedo l’ora di
conoscerlo!
-Sai – confesso – non mi sembra ancora vero di aver
preso questa decisione. Sono partita quattro giorni fa solo per scrivere un
articolo e tornarmene poi a casa … invece guarda cos’è successo. Ho stravolto
la mia vita!
-Sei nella città degli angeli tesoro mio! – dice
appoggiando delicatamente le sue labbra sul mio collo – Qui tutto può sempre
succedere!
-Suona troppo retorico dire che mi sembra di vivere in
un film? Insomma, sono arrivata qui, ho perso la valigia, sono entrata nel più
sudicio dei motel che una mente umana sia in grado di immaginare; ho incontrato
persone fantastiche che mi hanno aiutato senza chiedere nulla in cambio. E in
tutto questo ho finalmente deciso cosa fare della mia vita …non ti sembra …
irreale?
-Te l’ho detto! – afferma Josh
girandomi verso di sé e guardandomi negli occhi – è qui che i sogni diventano
realtà! E poi per la cronaca …i film non sono altro che una trasposizione della
vita vera … con qualche effetto speciale in più!
-E stuntman, e make-up artistsche rendono tutti bellissimi e il bene
che vince sempre sul male … bla, bla, bla … mi dimentico sempre che ho a che
fare con un attore! – dico alzando gli occhi al cielo, mentre le mie labbra non
riescono a trattenere un sorriso.
-Ehi signorina Rossi … - dice fingendosi offeso – è del
lavoro del suo ragazzo che sta parlando!
-Il mio ragazzo? – dico facendo una smorfia
-Ehi, non crederai che conceda i miei “servigi” a qualsiasi
ragazza carina che perde la valigia in aeroporto …
Sorrido.
Lui mi bacia
sulla fronte, io lo stringo forte affondando il viso sul suo petto ed
inspirando un profumo che sa di nuovo.
Un profumo che
sa di vita. La mia vita. La nostra vita.
JESSICA POV
L’appartamento
non è cambiatomolto
da quando ci sono stata l’ultima volta.
Certo l’ordine
e la pulizia non sono più di casa!
Il tavolo al
centro della sala è completamente sommerso da scatole di pizza e lattine di
birra vuote e l’armadio è del tutto riversato sul pavimento.
Quando compare
dalla soglia del bagno, dopo averlo spedito a farsi una doccia, non vedo più il
bel ragazzo che era qualche anno fa.
L’alcohol e la vita sregolata che ha condotto hanno
arrotondato il suo fisico. I capelli, un tempo così curati ora sono lasciati
lunghi dandogli un’aria sciatta. Solo gli occhi sono rimasti quelli di un
tempo, grandi e azzurri, solo più spenti, quasi senza voglia di vivere.
-Se avessi saputo che saresti passata a trovarmi avrei risistemato
la stanza! – dice accendendosi una sigaretta e gettandosi a peso morto sul
divano sommerso anche questo da indumenti e bottiglie vuote.
-Non sono qui per piacere! – affermo con aria
disgustata
-Non fare quella faccia … qualche anno fa non ti facevo
così ribrezzo! – esclama con un sorriso malizioso sulle labbra
-Non ho tempo da perdere, hai intenzione di ascoltarmi
oppure no!
Mi fa un gesto
annoiato con la mano, continuando a fumare la sua sigaretta e cercando nelle
bottiglie sparse attorno a lui qualche residuo da bere.
Trovo una sedia
e la libero dagli indumenti che la ricoprono, poi estraggo un fazzoletto dalla
mia borsa e lo stendo sulla stessa sedia. L’ambiente è così sudicio che non
voglio rovinare il mio completo D&G nuovo di zecca.
Mi accomodo sul
bordo della sedia.
Il mio
interlocutore mi sta osservando.
-Allora? – chiede impaziente
-C’è una persona che ha avuto la malaugurata idea di
mettersi sulla mia strada e ho intenzione di fargliela pagare, solo che per
farlo ho bisogno del tuo aiuto!
-Del mio aiuto? Se c’è da sporcarsi le mani perché non
chiami un professionista, io cosa centro con questa persona?
-Oh tu centri eccome! – dico ghignando – è una nostra
vecchia conoscenza … una TUA vecchia conoscenza … ti dice niente il nome “Alice
Rossi” ?
Lui rimane
impietrito. Si porta le mani tra i capelli, poi accendendosi un’altra sigaretta
mi guarda fisso negli occhi.
Un lampo di
vendetta si accende nei suoi grandi occhi blu.
Ciao a tutte … ecco un nuovo capitolo!
Ho voluto movimentare un po’ la storia e spero che il finale sia stato un po’
da “colpo di scena”!
Ringrazio chi continua a leggere la mia
storia, sapere che anche solo ad una persona piace mi fa venire voglia di
continuare in questanuova avventura in cui mi sono imbarcata … scrivere, o almeno
provarci!
Un ringraziamento, particolare a Lachiaretta che mi ha letto e recensito anche dalle
vacanze!!! Fantastica!
P.s.
Vi ho lasciato qualche collegamento con le foto dei personaggi di questa
storia, così come io li ho immaginati… il mio preferito (escluso Josh ovvio) è Andrea (Ryan Guzman),
il fratello della nostra Alice… lo trovo decisamente favoloso! Mi farebbe
piacere sapere cosa ne pensate delle scelte… e come al solito della ff …
-Allora,
cosa mi dici? – chiede Jessica alle mie spalle
Mi limito a guardare fuori dalla finestra accendendomi
l’ennesima sigaretta. Inspiro tutto il fumo che posso; sento il suo sapore acre
scendere nella gola e poi giù fino ai polmoni, poi espiro tutto quello che ho
immagazzinato nel mio corpo e mi giro verso la mia ospite.
Il suo sguardo è posato su di me in attesa di una risposta.
Se da un lato vorrei vendicarmi per quello che mi ha
combinato Alice, dall’altro, quel briciolo di coscienza che forse è rimasto in
me, mi fa desistere. Dopotutto se tra noi è finita è soprattutto per causa mia.
-Perché
la odi così tanto? – chiedo infine
-Mi
dà sui nervi la sua aria da santarellina! – risponde stizzita
-Non
lo so Jessica…non voglio beccarmi un’altra denuncia… -
-Ma
tu ne uscirai pulito, anzi sarai una vittima della Rossi! Tu sarai il padre
abbandonato nel momento in cui è caduto in rovina. Lei invece apparirà come
quella che si è rifugiata ad Hollywood alla ricerca di un buon partito per
accasarsi; e chi meglio di un giovane attore all’apice della sua carriera! Vedo
già i titoli! – batte le mani come una bambina
-Non
ci metteranno molto a capire che si tratta di una bufala! – dico smorzando il
suo entusiasmo
-Avanti
Cristian … - dice spazientita - … farà un po’ di casino e poi tutto cadrà nel
dimenticatoio! Nel frattempo però la Rossi si pentirà di aver accettato di
lavorare per mio padre ma soprattutto la gente inizierà a non considerarla più
come la nuova Madre Teresa! –
-Ok!
Ti aiuto … - esclamo – ma ad una condizione! –
-Quale?
–
-Voglio
un posto come capo redattore nel giornale di tuo padre! – annuncio fermamente
guardandola dritto negli occhi
-Consideralo
già tuo!
ALICE POV
Una brezza primaverile entra dalla finestra svegliandomi
dolcemente. Josh è accanto a me e mi tiene stretta in
uno dei suoi caldi abbracci.
Indosso ancora il vestito di ieri sera; dobbiamo essere
crollati entrambi, sfiniti dall’intensità degli eventi accaduti.
Cerco di liberarmi a fatica dalla presa di quello splendido
ragazzo che sta vicino a me
-Ehi,
dove credi di scappare? – dice con voce ancora addormentata stringendomi, per
quanto possibile, ancora più a sé.
Sfioro il suo braccio con un dito, scendendo fino alla mano intrecciandola
infine con la mia mentre lui con le labbra mi sfiora il collo, scostando con la
mano libera i miei capelli.
-Devo
assolutamente farmi una doccia! – esclamo e arrossendo per un suo contatto
alquanto … intimo aggiungo – e dovresti farne una anche tu … fredda! – preciso
-Mmm… continua a tentarmi Miss Rossi! – afferma lasciandomi libera
Mi volto verso di lui guardandolo negli occhi.
Fino ad ora non mi ero accorta che, illuminati dalla luce del
sole riflettono pagliuzze di un verde intenso. Gli sfioro il viso col pollice,
potrei restare così all’infinito.
Com’è strana la vita, penso, passi tutto il tempo a
difenderti e cercare di non mostrare troppo il tuo cuore per paura che si
ferisca ancora e poi, quando meno te lo aspetti, arriva l’impensabile.
Arriva qualcuno che si prende cura di quel tuo cuore ferito e
lo fa rivivere.
-Cosa c’è? – chiede Josh
sfiorandomi le labbra con un dito
Sospiro.
-Sono
davvero felice! – confesso – Sembra che tutti i tasselli di quello che è il
puzzle incasinato della mia vita stiano finalmente per essere rimessi a posto …
-Sono
molto bravo nei puzzle! – dice interrompendomi
Arrossisco mentre sto per dare parola ai miei pensieri.
-E non solo in quello! – dico lasciandogli un
bacio a stampo sulle labbra e alzandomi, seppur controvoglia, da quel posto
così confortevole.
-Attenta
piccola, stai scherzando col fuoco! – sento urlare mentre chiudo la porta del
bagno dietro di me senza smettere un attimo di sorridere.
LOS ANGELES : UFFICIO DI BOB
SWINDLE
-Benissimo
Jessica! Per domani andrà in stampa, non preoccuparti … è sempre un piacere
fare affari con te!
Quella ragazza! Penso ridendo tra me e me, ha una mente più
perversa della mia.
Ora non resta che mettersi al lavoro, stando a ciò che mi ha
chiesto Jessica dobbiamo rendere questa “santarellina” in un vero Diavolo!
La porta del mio ufficio si spalanca lasciando entrare una
giovane donna.
-Scusi Bob … - dice allarmata la mia assistente
- … non sono riuscita a fermarla! –
-Non
si preoccupi Myriam … può andare! – la rassicuro
sorridendole. Lei si rilassa e ci lascia soli nella stanza
-Prego
Miss Claudia, si accomodi! – dico indicando la poltrona di fronte a me
-Come
sta proseguendo? – chiede sedendosi
-Ho
appena sentito la mia collega. Ora dobbiamo solo inscenare la storia. Domani tutti
i media non parleranno d’altro!
-L’unica
cosa che mi interessa è salvaguardare la mia figura, lui dovrà tornare da me ed
io lo perdonerò, nonostante la sua infedeltà, perché siamo realmente innamorati
… - si ferma rimettendosi gli occhiali da sole tolti poco prima - … o almeno
fino all’uscita del film, poi faccia quello che vuole! – si alza e se ne va
salutandomi appena con un gesto della mano.
Scuoto la testa. Jessica e Claudia! Quelle due fanno
seriamente paura! Penso, iniziando ad esaminare le foto sparse sulla scrivania.
ALICE POV
-Si
può sapere dove mi stai portando? -
chiedo mentre Josh mi spinge letteralmente fuori casa
-Quante
volte devo ripeterti che è una sorpresa? –
-Ma
Josh …
-Alice,
fidati di me! – dice guardandomi negli occhi e posandomi le mani sulle spalle.
Alzo gli occhi al cielo rassegnata. È inutile continuare,
tanto non ne ricaverò nulla.
-Ma almeno possiamo passare per il mio
appartamento? – chiedo speranzosa salendo in macchina
-Perché?
– domanda Josh infilando le chiavi dell’auto nel
quadro
-Ma
non so … per cambiarmi forse? – annuncio sarcastica indicando gli abiti che Josh mi ha prestato, un paio di pantaloncini da basket gialli
e una T-Shirt bianca.
Josh solleva di poco gli occhiali e mi
osserva, poi scuotendo le spalle dice
-Io
ti trovo fantastica!
-Si
come no! – rispondo sbuffando, appoggiando il gomito destro al finestrino.
Sento la mano di Josh stringere la
mia
-Alice, non ho mai visto una creatura più
splendida di te con addosso i miei vestiti …-
Lo guardo e sul viso mi compare un sorriso. Quanto è dolce!!!
-…
ovviamente escludendo me!
Cosa dicevo
della dolcezza?
Sgrano gli
occhi e gli sferro un pugno nello stomaco
-Ahi! – grida
-Dovevi
fermarti quando eri ancora in tempo Hutcherson!
Scoppiamo a
ridere entrambi.
Non vedo l’ora
di tornare qui con Pietro. Josh a parte, sento che
qui ho finalmente trovato il mio posto nel mondo.
Mio padre ha
sempre cercato di acquietarmi, facendo leva sul carico di responsabilità che
avevo nei confronti di mio figlio e da fuori apparivo proprio così, ma dentro
di me il mio spirito urlava, richiedeva a forza la sua libertà negata ed ora
gli stavo finalmente dando l’opportunità di viverla.
Sono tale e
quale a mia nonna! E sono contenta di esserlo!
-Arrivati! – annuncia Josh
parcheggiando l’auto e destandomi dai miei pensieri.
Mi guardo
attorno, senza capire.
-Spiaggia? – chiedo togliendomi i sandali e
affondando i piedi sulla sabbia calda.
Josh mi
prende per mano trascinandomi dalla parte opposta dell’oceano.
-Ma il mare è di là! – osservo
-A
quello penseremo dopo! Ora chiudi gli occhi e non sbirciare.
Lo guardo di
traverso. Lui scuote la testa e posizionandosi dietro di me mette le sue mani
sui miei occhi.
-Ehi! – protesto
-Silenzio!
– dice fermamente
Mi zittisco all’istante, lasciandomi guidare da quel “pazzo”
che mi sta accanto.
Sento una sua mano scivolare via dal mio viso, mentre con l’altra
mi tiene ancora coperti gli occhi. Un suono metallico e il cigolio di una porta
che si apre.
Il mio olfatto viene invaso da un profumo a me familiare e
caro.
-Ho pensato che per iniziare la tua nuova vita
qui avresti avuto bisogno di un posto tutto tuo e questo lo trovo perfetto per
te – dice Josh sussurrandomi all’orecchio e lasciando
cadere la mano che ancora mi impediva di vedere.
Mi guardo attorno meravigliata.
Il parquet lucido sotto di me è illuminato dal sole che entra
dalle finestre poste tutt’intorno alla stanza. La parete alla mia sinistra è
ricoperta da un enorme specchio.
-Ha
bisogno di una sistemata e di un tocco personale, ma è carino e il prezzo dell’affitto
non è niente male …-
Le lacrime
mi riempiono gli occhi senza preavviso, cerco di coprirmi con le mani nella
speranza di celarle, ma inizio a singhiozzare.
È una scuola
di ballo! È la MIA SCUOLA DI BALLO!
-Ehi
piccola, se non ti piace …
-È
perfetta! – esclamo – è perfetta Josh! – ripeto guardandolo
negli occhi. Lui mi sorride e mi asciuga le lacrime scese lungo le mie guance
-Grazie
anche per non aver fatto la pazzia di acquistarla! – dico rincuorata
-Sapevo
che non me lo avresti mai permesso! –sorride.
Quattro giorni
e già mi conosce così bene.
Le parole mi
escono senza che me ne accorga.
-Oddio Josh, credo
proprio di amarti! – dico gettandogli le braccia al collo.
O mio Dio,
ma che sto dicendo?
-Cioè
volevo dire che potrei anche … si insomma in un futuro, se dovessimo continuare
…-Josh mi zittisce
posandomi un dito sulle labbra. Lo vedo sorridere.
-Credo
di amarti anch’io Alice Rossi! – dice fissandomi negli occhi prima che le
nostre labbra s’incontrino per un dolce ed interminabile bacio.
Ciao a
tutte! Scusate il ritardo ma finalmente sono stata in vacanza pure io!
Ci ho
messo un po’perché ero indecisa tra due sviluppi della storia, ma poi la mia
scelta è ricaduta su questa … Dopo tanti
“sotterfugi” ho voluto concentrarmi maggiormente sulla storia tra Alice e Josh e spero di non aver reso il tutto troppo “sdolcinato”!
Dal prossimo entreremo nel pieno del gossip organizzato da quella vipera di
Jessica …chissà se riuscirà nel suo intento.
Come al
solito, se vi andrà di seguirmi, ne vedremo di tutti i colori!!!
Insomma,
mi auguro che il capitolo vi sia piaciuto! Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate in
positivo e in negativo! Un abbraccio e a presto ☺
Il silenzio nella casa dopo l’uscita di scena di Jessica è
diventato pesante, troppo pesante!
Lo stesso vuoto di quando Alice se ne è andata quella notte
portandosi via una volta per tutte la mia possibilità di essere felice.
Ma potevo incolpare lei? No davvero!
Dopo averla lasciata sola a crescere il nostro bambino e
averle chiesto, no meglio supplicato, di tornare con me, per costruire insieme la
nostra famiglia cos’ho fatto? L’ho tradita nel peggiore dei modi.
Ricordo ancora i suoi occhi fissi su di me, su quello che
stavo facendo.
Pietro in braccio a lei piangeva disperato, neanche mi ero
accorto che stava piangendo, che stava male! Non disse niente uscendo di casa,
non serviva! L’avevo persa, avevo perso entrambi!
Mi alzo dal divano e mi affaccio alla finestra sorseggiando
una birra. Il cielo è grigio e s’intravedono i primi fiocchi cadere sul
davanzale.
Sorrido pensando che ad Alice la neve non è mai piaciuta, al
contrario di me, lei adora il mare, l’estate!
La mia mente vaga al ricordo di quel giorno, quel giorno in
cui le avevo chiesto di restare con me per sempre.
Non aveva fatto altro che lamentarsi per tutto il viaggio
del freddo, della neve che iniziava a cadere copiosa sulle strade ed io
continuavo a sorriderle, sapevo che avrebbe amato quel posto.
E così accadde.
Arrivati a destinazione. La neve aveva smesso di scendere
lasciando posto al sole, la natura ancora non lo sapeva ma aveva avvantaggiato
il mio compito.
Guardai Alice strabiliata da quello che si trovava di fronte
e non potevo darle torto.
Il sole rifletteva sulla neve candida facendola luccicare
quasi fosse cosparsa da migliaia di diamanti. Il mare era calmo. Inspirai a
pieni polmoni e poi iniziai a parlare. Mi ero ripetuto talmente tante volte
quel discorso che ancora me lo ricordavo, nonostante fossero passati quasi
cinque anni.
-So quanto ami il mare … - iniziai – e quanto io
al contrario adoro la neve, ma volevo farti capire che tanto male insieme non
stanno.
Gli occhi di Alice, l’unica cosa visibile di lei imbacuccata
com’era, brillavano.
Sono sempre stati i suoi occhi a parlare per lei. Non c’era
bisogno d’altro. Dai suoi occhi si capiva quando era felice, triste, arrabbiata
o delusa e in quel momento emanavano una luce che mi scaldò il cuore e al solo
ricordo provocavano in me lo stesso effetto di allora.
La presi per mano e ci avvicinammo al mare.
-Cristian è … è
favoloso! – disse stringendosi a me.
-Siamo così diversi Alice, ma anche questo posto
ha caratteristiche così contrastanti, eppure insieme hanno qualcosa di magico!
Anche per noi è così non trovi? – Alice non parlava e i suoi occhi iniziavano
ad inumidirsi – Guarda insieme cos’abbiamo fatto? –continuai indicando con un
cenno del capo Pietro che poco distante da noi cercava di costruire un pupazzo
di neve. Lei sorrise. Io l’abbracciai e avvicinandomi al suo orecchio le dissi
– Alice mi vuoi sposare? – per tutta risposta lei mi abbracciò e mi baciò,
sotto lo sguardo dubbioso del nostro piccolo che non capiva perché mamma stesse
piangendo.
Ero davvero convinto di farlo,
ero felice con lei e con Pietro, avevo la mia famiglia e poi … poi avevo
rovinato tutto!
La mia mano si serra stretta
contro la bottiglia.
Avevo rovinato tutto per una
scopata senza senso, avevo rovinato tutto dando retta alle manie di Jessica.
Jessica!
Lei aveva rovinato la mia vita e
quella di Alice e Pietro e ora voleva farlo di nuovo!
Stringo ancora più forte la
bottiglia che si frantuma nella mia mano. Il dolore del vetro conficcato nel
mio palmo è niente in confronto a quello che potrei fare ad Alice.
Questa volta non posso! Non devo!
Mi disinfetto la mano, prendo il
giubbino e guardando l’orologio penso “c’è
ancora tempo!”.
JOSH POV
Seduto sulla sabbia con la testa
di Alice sulle mie gambe, osservo il mare e giocherellando con i suoi capelli
ripenso alle parole dette qualche attimo prima “Credo di amarti”.
Più una certezza da parte mia.
So che è folle solo pensarlo, ma
credo di essermi innamorato di lei quando per la prima volta ha posato gli
occhi su di me. Quella sera in aeroporto ho sentito una scarica elettrica
invadermi il corpo e da quel momento non ho fatto altro che pensare a lei. Ma
non come a una semplice avventura, piuttosto
come a qualcuno con cuipassare il resto
della propria vita.
Sospiro.
Alice apre gli occhi e mi guarda.
-Che c’è? – chiede sorridendomi
-Stavo pensando al destino! – lei mi guarda con
aria interrogativa – insomma … - continuo- … pensa se non ti avessi trovato in
difficoltà alle’aeroporto …
-Io non ero in difficoltà … - m’interrompe
imbronciandosi - … forse un po’ amareggiata!
-Ok! – rido – pensa se non ti avessi trovato “amareggiata” all’aeroporto … - la
guardo sollevando un sopracciglio in attesa di un suo controbattere
-Così va meglio! – afferma soddisfatta
-… ora non sarei qui insieme a te e avrei perso
l’occasione di conoscerti e di … amarti – dico sorridendo accarezzandole la
guancia.
Lei si solleva e si mette a sedere accanto a me, mi prende
una mano intrecciandola con la sua e mi fissa intensamente negli occhi.
Deglutisco, perché la sua vicinanza mi fa battere il cuore all’impazzata;
sembro proprio un ragazzino, ma non posso farci nulla! Alice mi fa
letteralmente impazzire! Non riesco più a pensare ad una vita in cui lei non
sia al mio fianco.
Sento le sue labbra calde posarsi sulle mie, io la sollevo
fino a farla sedere sopra di me. Assaporo il suo profumo, anche a quello non
riuscirò più fare a meno, poi così come ha iniziato si stacca da me e con voce
allegra annuncia
-Vieni. Mi è venuta un’idea!
JESSICA POV
Tutto è pronto. Domani finalmente mi libererò una volta per
tutte di quella! Penso immergendomi fino al naso nella schiuma della mia
Jacuzzi.
Dalla finestra vedo arrivare l’auto di mio padre. È
invecchiato molto da quando mamma ci ha lasciati. Era lei a tenere insieme
questa famiglia e quando è morta si è sgretolata piano piano.
Mio padre si è buttato a capofitto nel lavoro ed io ho sempre cercato di stare
al suo fianco, ma nulla di ciò che facevo sembrava riscuoterlo dal suo torpore.
Solo l’arrivo della Rossi pareva avergli dato nuova vita.
Stringo i pugni quasi a voler calmare la rabbia che m’invade
ogni qual volta parlo di lei.
Già in una circostanza si era messa sulla mia strada
rendendo inutili i miei progetti, ma allora l’avevo rimessa al suo posto.
Peccato poi che quello stupido si fosse fatto diseredare dal padre, lasciando
così cadere ogni interesse che avevo nutrito in lui. Poi era ritornata, come
un’insidia, una malattia a minare la mia vita indiscutibilmente perfetta. Non
ho mai capito cosa avesse di tanto speciale la Rossi. Ma una cosa era certa!
Ora l’avrei messa fuori combattimento una volta per tutte.
Esco dalla vasca ed indosso la vestaglia di mia madre.
Scendo al piano di sotto e vado in salotto. Mio padre è coricato sul divano,
gli occhi chiusi e la faccia esausta.
-Papà! – lo chiamo
Lui apre gli occhi sorridendomi
-Ciao
tesoro! – sofferma lo sguardo sulla vestaglia ed io mi avvicino a lui – sei
tale e quale a tua madre … - dice con la voce rotta.
Lo abbraccio senza dire nulla.
Da quanto tempo non restavo
chiusa tra le sue braccia. Tanto, troppo tempo!
Mi bacia sulla testa poi si alza
chiedendomi
-Hai
ricevuto notizie da Alice? Sai come procede l’articolo?
Ancora lei!
La rabbia mi sale fino a quando non riesco più a trattenermi
e allora sbotto
-Non capisco perche tieni tanto a lei papà – dico
sprezzante
-È un’ottima giornalista ed è la figlia di un caro
amico …
-Che sia un buon elemento avrei qualcosa da
ridire. – lo interrompo
-Jessica, da quando c’è lei i finanziatori del
nostro mensile sono raddoppiati, qualcosa vorrà pur dire non trovi? Un sacco di
persone mi hanno scritto complimentandosi per i suoi articoli, se viviamo così
un po’ lo devi anche a lei!!! –
-IO A LEI NON DEVO PROPRIO NULLA!!! – urlo
scocciata
-Invece dovresti! – tuona
-Non credo proprio … tu sei qui a tirarti il
collo e lei dov’è? A Los Angeles a spassarsela con qualche attore … e a tue
spese!
Mi guarda sospettoso.
-Come fai
a dire questo? C’è qualcosa che dovrei sapere?
Mi mordo il labbro e mi limito a rispondere incrociando le
braccia al petto
-Sesto senso! – affermo allontanandomi dalla
stanza. Non posso rischiare di rovinare tutto proprio orarivelandogli ciò che sta accadendo.
-Jessica non ho finito! – urla mio padre. Lo
guardo truce mentre salgo le scale.
-Ma io sì! – rispondo secca
La magia che si era creata tra noi è già svanita.
E ancora una volta per colpa della Rossi.
ALICE POV
-Almeno avresti potuto avvertirli! – dice Josh per l’ennesima volta dopo essere saliti in macchina
-Avanti Josh, non
essere così noioso! Facciamo loro una sorpresa …
-Magari avevano altri progetti!
-Oddio Josh! Proviamo,
se poi hanno da fare li salutiamo e ce ne andiamo!
-Ok! Ok! Tanto con te ho capito che non l’avrò
mai vinta! – dice infine
Sorrido soddisfatta, mentre l’auto di Josh
imbocca il vialetto di casa. Scendiamo dall’auto con il sacchetto delle cose
che ho acquistato all’emporio vicino all’appartamento. Suono il campanello. Josh dietro di me quasi fosse in imbarazzo, se ne sta in
silenzio ad aspettare.
Pochi istanti dopo la porta si apre.
-Siete liberi per un pranzetto tutto italiano? –
dico mostrando il sacchetto. Stacy mi sorride radiosa
abbracciandomi.
-Certo! – risponde – entrate. Larry ed io stavamo
giusto parlando di voi.
Seguiamo la mia nuova amica verso il retro della villetta.
Con la coda dell’occhio guardo Josh sorridendo.
-Va bene – sbuffa – per questa volta avevi
ragione! –
Arrivati nel giardino sul retro, Larry ci viene incontro
sorridendoci.
-Straniera! Josh!Che bello rivedervi!
Lo abbraccio e poi mi dirigo con Stacy
in cucina lasciando i due soli.
-Allora! – chiede Stacy
aiutandomi a preparare il pranzo – come procede con Josh?
Io sorrido un po’imbarazzata. Poi confesso
-Abbiamo avuto una piccola incomprensione a causa
della sua ex, ma poi ci siamo chiariti e ora ho deciso di trasferirmi qui!
-Cosa???Cioè qui insieme a lui? E quando? Oddio ma che importa! Sono davvero
contenta! – dice abbracciandomi forte
-No, non con lui … insomma mi sembra ancora
troppo presto! Per questo volevo chiedertise potevo affittare l’appartamento di tua sorella, se a lei non serve
ovviamente!
-Non devi neppure chiederlo! Mia sorella se ne
starà per diversi anni lontano da Los Angeles, sarà felicissima di avere
qualcuno che si occupa del suo appartamento! E l’hai già detto a tuo figlio? E
come l’ha presa?
-O lui benissimo, mi ha già chiesto se può
imparare a fare surf! – dico ridendo
-Fantastico! E col lavoro come farai?
-Qui entra in gioco tuo marito ho una proposta da
fargli!
Racconto tutto a Stacy, del locale
che ha trovato Josh, dei miei progetti. Lei mi
ascolta attentamente e col sorriso sulle labbra.
So che non potrà mai sostituire Bea, né Andrea, ma sento già
di aver trovato un’ottima amica!
Dopo aver ripulito i piatti, e devo dire che pare abbiano
gradito le mie doti culinarie, ci rilassiamo tutti e quattro all’ombra
dell’albero al centro del giardino.Ed è
lì che faccio a Larry la mia proposta.
-Senti Bailarino, che ne
diresti di aiutarmi con la scuola? Avrei davvero bisogno di uno col tuo
talento? – Larry mi guarda sgranando gli occhi, mentre Stacy
sorride, conoscendo in cuor suo la risposta del marito
-Dici sul serio? – chiede
-Certo! insomma per ora inizierei con dei corsi
serali, poi mi piacerebbe diventasse qualcosa di più!
-Puoi contare su di me Straniera! – dice
stringendomi forte la mano
Josh, seduto dietro di me sulla
sdraio mi abbraccia forte e mi sussurra facendomi rabbrividire al contatto con
le sue labbra
-Non vedo l’ora che tu ti trasferisca qui!
Anch’io penso. Anch’io!
BEATRICE POV
-Ancora un
giro e poi a letto signorino! – dico rivolgendomi a Pietro che mi sembra più
felice che mai
-Promesso! – dice sorridendo
-Si può sapere che hai? È tutt’oggi che sembri su
un altro pianeta! – dice Andrea rivolgendosi al nipote
-Niente zio! Oggi ho sentito la mamma e …
-E? – chiede sollevando un sopracciglio
-Niente. Sono solo felice. Ok me ne vado a
letto!- dice drizzandosi in piedi e dandoci la buona notte
-A lavarti e mettersi il pigiama, tra dieci
minuti salgo a rimboccarti le coperte. – urlo mentre sale le scale
-OK! – risponde dall’alto
-Ti va una cioccolata calda? – chiede Andrea
alzandosi dalla sedia.
-È per questo che ti amo così tanto! – dico
lasciandomi cadere sullo sgabello
-Perché ti preparo la cioccolata? –
-Beh si! Che altro! – rispondo
-Beh almeno sei una donna che si accontenta di
poco! – afferma Andrea ridendo e venendosi a sedere di fianco a me.
Lo osservo mentre sorseggia la
sua bevanda. Gli accarezzo una mano e lui mi sorride. Vedo che non è
tranquillo.
-Pensi
ancora ad Alice? – lui annuisce – dai vedrai che questa volta non accadrà
nulla! Alice tornerà tra due giorni e tu dimenticherai tutta questa storia.
-Lo spero proprio! Il fatto Bea è che … non so,
sento che sta succedendo qualcosa! Ma non so cosa!
-Smettila di essere pessimista! Cosa può
accadere? Che Alice si è presa una cotta per un attore! E allora? Se è felice
non vedo perché non può farlo! Sa badare a se stessa, non preoccuparti!
-Già forse hai ragione! Sono io ad essere troppo
apprensivo … insomma lei è e sarà sempre la mia sorellina. Sono ancora
arrabbiato per non averla salvata una volta, anzi per averle presentato quello str…
-È passato Andrea! E non è colpa tua. Si è
innamorata della persona sbagliata. È un errore che abbiamo fatto tutti una
volta nella vita
Andrea si strofina gli occhi con
le dita, poi mi guarda e baciandomi dice
-Hai ragione! Ora basta pensarci! – mi guarda
malizioso e aggiunge – secondo te Pietro ci metterà molto ad addormentarsi?
-Mi auguro proprio di no! – esclamo baciandolo
con più trasporto.
Il nostro momento d’intimità
viene disturbato da qualcuno che bussa alla porta. Ci guardiamo dubbiosi.
-Chi sarà
a quest’ora? – dico alzandomi seguita da Andrea
Rimango sbalordita da chi mi trovo davanti. Non faccio in
tempo a dire nulla che sento Andrea spingermi di lato e gettarsi su di lui e
prima ancora che me ne accorga gli ha già rifilato un pugno in faccia. Mi
precipito a separarli. Con fatica scanso Andrea e mi metto tra di loro.
-Adesso
basta! – ordino guardando Andrea che per un attimo pare ascoltarmi senza
lasciar cadere lo sguardo dal nostro sgradito ospite al quale mi rivolgo
dicendo
-Cristian che ci fai
qui? – chiedo sprezzante
-Prega il tuo Dio che sia un valido motivo
altrimenti non voglio nemmeno immaginare ciò che potrebbe capitarti! – urla
Andrea
-Hai tutte le ragioni per darmi un pugno Andrea,
ma sono qui perché dobbiamo avvisare Alice! – dice Cristian
alzandosi da terra.
Lo guardiamo senza capire.
-Perché? Cos’è successo? – chiedo apprensiva
-Stamattina è passata Jessica da me e mi ha
chiesto di rilasciare e firmare la delibera per un’intervista che uscirà su un
giornale scandalistico americano domani, in cui Alice comparirà come
un’approfittatrice e cercatrice di fama e denaro. Io farò la parte del povero
padre abbandonato che cerca di riavere suo figlio mentre lei se la spassa ad Hollywood…
-Tu cosa? – chiedo con gli occhi spalancati
-Si lo so…ho fatto una
cazzata! Ancora! Ma siamo in tempo, se giochiamo sul fuso orario riusciremo a
non mandarlo in stampa.
-E come pensi di fare? – chiedo ancora
-Solo una persona può aiutarci! Silvano! Il
giornalista americano è suo amico … sono certo che ci aiuterà! Tiene troppo ad
Alice!
-Non ti spacco la faccia solo perché non c’è
tempo! Voglio solo sapere come mai?
-Come mai cosa? – chiede abbassando lo sguardo
-Voglio sapere perché sei venuto qui ad
avvisarci? – chiede Andrea avvicinandosi minaccioso a lui.
Silenzio.
-PARLA!!!- ordina prendendolo per il bavero
-Perché non voglio che soffra ancora per una mia
cazzata …
-Perché? Dimmi il perché?
-PERCHE’ SONO ANCORA INNAMORATO DI LEI !
Eccomi! Finalmente ce l’ho fatta! Non odiatemi, ma ho
voluto che Cristian rinsavisse e … beh colpo di
scena! Abbiamo scoperto chi era l’altra con Cristian,
ma soprattutto che lui è ancora innamorato di Alice!
E adesso? Non vi anticipo nulla! Se non che manca ancora
poco alla fine di questa storia L
Spero vi sia piaciuto questo capitolo! Fatemi sapere cosa
ne pensate!
Grazie ancora a tutte voi che mi leggete, recensite, mi
seguite etc… grazie graziegrazie!
Come osa solo pensarlo? Dopo tutto quello che le ha fatto!
La mia mano sinistra stretta attorno al bavero del suo
giubbino, mentre la destra sollevata a pugno chiuso sopra la sua bella faccia.
Beatrice al mio fianco lo osserva con la bocca spalancata,
lui invece sostiene il mio sguardo.
L’unica cosa che davvero vorrei fare ora è lasciare cadere
il mio pugno sul suo muso, ma c’è qualcosa nel suo sguardo che mi fa desistere
e lo capisco quando dietro di me sento la voce di Pietro chiedere allarmata
-Zio, zia … cosa sta succedendo?
-Niente piccolo – dicoa voce alta cercando di controllare il
tremore della stessa, poi indirizzandomi verso Beatrice e abbassando il tono le
sibilo – portalo via di qua!
-Perché stai picchiando … - le parole gli muoiono
in bocca quando si rende conto dell’identità della figura di fronte a me - … ma
quello …tu sei … pa-pà – balbetta
Cristian ha almeno la decenza di non aprire bocca, poi sento
Pietro singhiozzare e allontanarsi correndo dentro casa, Beatrice lo insegue.
Io allento la presa su Cristian lasciandolo cadere a terra.
-Mi dispiace Andrea, mi dispiace tanto! – dice
con un filo di voce il mio ex-migliore amico.
Non oso guardarlo. Senza un particolare colore nel mio tono
di voce gli chiedo le chiavi dell’auto. Lui esegue ogni mio ordine senza
fiatare.
-Andiamo – dico infine – guido io! –
Il silenzio che invade l’abitacolo della macchina è davvero
pesante. Cercando di controllarmi ordino a Cristian di raccontarmi quello che è
accaduto. Lui prende tempo, poi inizia a parlare.
-Questa mattina Jessica è passata al mio
appartamento e mi ha chiesto di aiutarla. In un primo momento ho desistito, poi
ho accettato di farlo. Lo sai bene anche tu l’effetto che ha su di me quella
donna …
-Non me ne frega un cazzo dell’effetto che ha su
di te! – lo interrompo bruscamente – voglio sapere cosa ti ha chiesto
esattamente e quali ripercussioni avrà su Alice!
-Da quanto ho capito, si è fatta aiutare da questo
Bob, un giornalista americano amico del padre, che è riuscito a fotografare
Alice in compagnia di un attore …
-Ok! E il tuo ruolo quale sarebbe?
-Insceneranno una storia … Alice verrà dipinta
come una sciacquetta che ha abbandonato il compagno, strappandogli il figlio,
per accasarsi con la celebrità del momento …
Scuoto la testa.
-Mi spiace… - dice abbassando il capo – sul
momento non ho pensato alle conseguenze! –
-E quando mai lo hai fatto! – tuono – quando
l’hai abbandonata incinta all’età di quindici anni, oppure quando strisciando
sei tornato da lei e dopo averle chiesto di sposarti l’hai tradita con quella
put…
Non termino la frase. Stringo più
forte il volante spingendo a tavoletta sull’acceleratore.
-Quello che mi fa più incazzare è che tu non abbia
pensato a tuo figlio. Ti rendi conto che anche lui sarà sbattuto in prima
pagina? Già per lui è stata dura crescere senza un padre, ma averne uno così
stronzo, penso sia davvero troppo!
-Hai ragione Andrea. Cosa devo dirti? Sono uno
stronzo egoista! Non li merito. Non merito Alice né tantomeno Pietro. Però sto
cercando di riparare! Mi sono reso conto troppo tardi che l’unica persona da
incolpare per quello che è successo alla mia vita sono io. Ho gettato nel cesso
la mia felicità! Guardami Andrea, non ho più nulla! Ho quasi trent’anni e non
ho niente! Non ho famiglia, non ho più un soldo. Non ricordo neppure l’ultima
volta che ho lavorato! Non voglio la tua compassione Andrea, ma credimi quando
ti dico che almeno per una volta voglio fare la cosa giusta!
Sospiro.
-Ok! – rispondo infine – questa volta voglio
fidarmi!
ALICE POV
È pomeriggio inoltrato quando rientriamo a casa di Josh, non prima di essere passati per l’appartamento dove
alloggio e aver preso qualche indumento per la sera.
Sistemo la borsa a terra e mi lascio cadere di fianco a Josh. Appoggio la testa sul suo petto e mentre lui inizia
ad accarezzarmi i capelli in quel modo che solo lui sa fare, mi perdo nei miei
pensieri, cullata dal battito del suo cuore.Questa sera finirò il mio lavoro e poi inizierò seriamente a pensare al
trasloco. Ma soprattutto dovrò pensare a come dirlo ad Andrea e Beatrice, se
con Pietro è stata una passeggiata con loro sarà davvero un’impresa, ma non
m’importa so che questo è il meglio per noi, per Pietro e per me.
-Sicuro che non vuoi venire? – chiedo
interrompendo il corso dei miei pensieri
-Sicurissimo! Preferisco aspettarti qui Ali! –
dice sorridendomi, poi continua – però ho già chiesto ad Andre di
accompagnarti!
-Wow! Ne sarà entusiasta! – esclamo sarcastica
-Guarda che Andre ti adora!
-Sì, come no! – continuo senza abbandonare il
tono di prima
-Dai, dopo quel primo momento di gelo mi pareva
di aver capito che eravate entrati in sintonia, altrimenti non avrebbe mai
accettato di accompagnarti!
-Sarà! Ma non so … incute timore! - dico
sospirando
-E non hai ancora conosciuto mia madre! - esclama
ridendo
Oh mio Dio! A questo non avevo pensato. Prima o poi, se
questa storia continuerà come spero, dovrà accadere.
Mi sollevo di scatto guardandolo fisso negli occhi. Lui mi
sorride, poi prendendomi il viso tra le mani mi coinvolge in uno dei suoi baci
che ti lasciano senza fiato.
Continuando ad accarezzarmi la guancia col pollice, si
stacca dalle mia labbra e mi sfiora prima il naso, poi la fronte con le sue.
-S’innamorerà di te a prima vista Alice, così
come è stato per me! – dice infine
Lo osservo senza fiatare. Ogni cosa risulterebbe superflua.
Ha appena ammesso di essersi innamorato di me a prima vista! Voi che avreste
fatto?
-Non so cosa tu mi abbia fatto Miss Rossi, ma di
certo so che non riesco più ad immaginare una vita nella quale tu non sia con
me. Voglio svegliarmi accanto a te tutte le mattine. Voglio che tu sia l’ultima
persona che vedo prima di addormentarmi – distoglie lo sguardo quasi
imbarazzato – forse ti sembrerò pazzo … - continua - …ma non mi sono mai
sentito tanto felice prima d’ora. Ora che tu sei qui con me.
Continuo a guardarlo. Impietrita. Non è paura, è felicità.
Io che da anni considero questo genere di cose un’idiozia per romantici, ci
sono caduta dentro in pieno e quello che mi stupisce è che anch’io provo le
stesse identiche cose.
-Almeno dì qualcosa? – chiede supplicando con gli
occhi
-Non ce n’è bisogno! – rispondo gettandogli le
braccia al collo e stringendolo in un forte abbraccio
ANDREA POV
Arrivati davanti a casa di Silvano e Jessica, suono il
citofono annunciandomi e ci aprono il cancello.
Percorriamo a passo d’uomo il lungo viale fino ad arrivare
all’enorme casa bianca. È rimasta la stessa casa di allora, quando le nostre
famiglie si frequentavano, prima che la madre di Jessica morisse in
quell’incidente. Sembra che il tempo non sia mai passato! Invece lo ha fatto
mietendo le sue vittime. Scuoto la testa prima di osservare Silvano venirci
incontro fino all’auto con l’espressione turbata.
-Andrea,
Cristian … - chiede guardandoci – è successo qualcosa ad Alice?
-No Silvano! – dico tranquillizzandolo – non
ancora almeno! – lui mi osserva con aria interrogativa
-Jessica è in casa? – chiede Cristian
-No … abbiamo discusso e … è uscita! Ma volete
spiegarmi cosa sta succedendo?
Cristian ed io ci guardiamo.
-Dobbiamo parlare Silvano! Possiamo entrare? –
annuncio serio. Lui annuisce e ci fa strada dentro casa
BEATRICE POV
-Su piccolo …- sussurro accarezzando la testa di
Pietro
-Cosa ci faceva qui zia? – chiede cercando di
trattenere le lacrime
-Non lo so tesoro! – mento
Pietro si mette a sedere sul letto, stringe al petto il
cuscino quasi a volersi proteggere.
-Vi ho sentiti urlare … ha litigato con lo zio
per colpa mia?
Guardo mio nipote senza riuscire a parlare. Quanto ancora
dovrà soffrire? Lo abbraccio forte.
-Non so cosa gli ho fatto, ma se per tanti anni
non mi ha più voluto perché ora si è rifatto vivo? Io non lo voglio! LO ODIO! –
urla
Gli prendo il viso tra le mani. Sospiro. Ha il diritto di
sapere.
-Tesoro, tu non gli hai fatto nulla e neppure la
mamma! È solo che … a volte alcune persone non si sentono pronte a fare da
genitori e ha preferito lasciarti alla tua mamma, ma questo non vuol dire che
non ti vuole bene solo … non è riuscito a dimostrartelo!
-Perché è tornato? – chiede ancora
-Sai Pietro, esistono delle persone malvagie al
mondo e una di queste vuole raccontare delle bugie sulla mamma.
-È papà che vuole farlo?
-No, no! Lui è venuto fin qui per avvisarci, per
proteggere te e la mamma! – appena lo dico mi accorgo che è vero. Dopo tante sciocchezze,
dopo tutto il male che le ha procurato, questa è la prima volta che le dimostra
davvero … amore!
Pietro mi guarda inespressivo.
Stringe ancora di più il cuscino.
-Ok! Ma questo non cambia niente!
-Cosa? – chiedo senza capire
-Che se anche lui adesso fa il buono con noi … la
mamma ed io ce ne andiamo lo sesso a Los Angeles a vivere!
-A Los Angeles? – ripeto sorpresa. Lui sgrana gli
occhi.
-Doveva essere un segreto! Me lo ha detto oggi!
Ecco spiegata la sua felicità incontenibile di oggi!
Sono scioccata dalla confessione. Come ha potuto non dirmi
niente Alice? Cosa le sta passando per la testa?
-Zia … -dice Pietro guardandomi negli occhi – ho
sentito la mamma davvero felice quando me lo diceva. E voglio che lo sia! Ha
pianto così tanto dopo che papà se ne è andato … io non voglio che sia triste …
mai più!
Sorrido.
-Sei un bravo ometto! – affermo mentre il mio
cuore si sta lentamente frantumando.
JOSH POV
-Allora? – chiede Alice guardandomi in attesa di una risposta.
Devo essermi bloccato dopo averla vista. Ma non può
continuare a fare così! È talmente bella che ogni volta mi toglie il fiato. Ne
va della mia salute cardiaca!
La osservo nel suo abito di raso color blu cina, con le spalline sottili e con una profonda scollatura
a cuore.
Resta abbastanza aderente al corpo fino a coprirle le
ginocchia e uno spacco laterale ad impreziosire la sua già bella figura.
-Sei
bellissima! – esclamo estasiato
Lei mi sorride avvicinandosi. Prende la clutch
e mi sussurra
-Mantieni quell’espressione fino al mio ritorno …
le sorprese non sono finite! – mi strizza l’occhio e mi bacia la guancia
Andre in piedi vicino a me, sorride scuotendo la testa. Poi
dandomi un’amichevole pacca sulla spalla che quasi mi fa cadere a terra,
esclama
-Sei
proprio cotto!Te la riporto presto
giuro! – e se ne va insieme alla mia splendida fata.
Mi lascio cadere sul divano. Si sono proprio cotto, Andrea
ha ragione. È uscita da quanto? Trenta secondi … e già mi manca. Sono davvero
senza speranza! Penso scuotendo il capo e sorridendo! Ancora pochi giorni e poi
non ci lasceremo mai più!
Chiudo gli occhi sospirando felice.
ANDREA POV
-Ottimo
Bob, hai fatto la scelta giusta! E … grazie ancora!
Vedo Silvano chiudere la telefonata e appoggiandosi una mano
alla fronte sospira.
Cristian ed io ci guardiamo, poi chiedo
-È tutto a posto Silvano?
Lui solleva lo sguardo su di noi. Sembra invecchiato di
colpo. Annuisce.
Ottimo! Penso. La tensione accumulata inizia a farsi
sentire, tanto che mi lascio cadere sulla poltrona dello studio.
-Scusatemi
ragazzi! Scusami Andrea … non avrei mai pensato che Jessica …
-Non sei tu a doverti scusare Silvano! – lo
interrompo
-Sì, ma forse è causa mia se si comporta così …
non l’ho più considerata dopo la morte della madre, non come avrei dovuto! – si
appoggia a peso morto sullo schienale della sua poltrona con lo sguardo fisso
sulla parete di fronte a noi.
Mi spiace per lui. In fondo è un brav’uomo.
-Grazie ancora Silvano!
Lui annuisce assente, so che sta pensando a Jessica, e così
lo lasciamo.
Saliamo in auto. Sono esausto e nonostante questa volta
debba ringraziare Cristian, non ho alcuna voglia di parlare.
Accendo la radio, non appena sento le note della canzone del
CD non posso fare a meno di esclamare ridendo
-Non posso crederci! Ce l’hai ancora?
Cristian sorride a sua volta
-Non eravamo tanto male! – esclama infine
Avevamo inciso quel CD quando eravamo ragazzini e volevamo
sfondare nel mondo della musica.
Io alla batteria, Cristian voce e basso e alla chitarra …
com’è che si chiamava? Ah sì Lorenzo!
-Eravamo
pessimi! – affermo
-Non tanto quanto il nome della band … te lo
ricordi?
-JUPPITER RING!!! – gridiamo all’unisono
continuando a ridere.
-Mi sei mancato Andrea! – confessa Cristian dopo
un attimo di silenzio
Sospiro.
-Già! – rispondo senza guardarlo – senti Cristian
… - continuo – volevo ringraziarti! Sì insomma, ho ancora voglia di spaccarti
la faccia, ma per quello che hai fatto questa sera … Grazie!
-Era il minimo che potessi fare! So che servirà a
poco, ma vorrei davvero chiedere scusa ad Alice e Pietro. Vorrei far sapere
loro che da ora in poi potranno contare su di me, se lo vorranno!
Annuisco.
-Quando tornerà Alice potrai chiederglielo! –
Cristian sorride.
-Lo farò senz’altro! – annuncia – Senti Andrea …
- chiede ancora - … è vero che Alice esce con un attore? O è anche questa una
fantasia da giornalisti?
-Non lo so Cris … da
quanto ho capito ha conosciuto davvero questo tizio e ci è uscita un paio di
volte ma … non saprei! Dopodomani rientra. Questo è quello che conta! –
concludo sollevato. Poi d’impulso chiedo – quello che hai detto su Alice è
vero? Che sei ancora innamorato di lei intendo!
-Penso di non avere mai smesso di farlo! E forse
mai lo farò!
Restiamo in silenzio fino a casa. Scendendo dall’auto e
consegnandogli le chiavi guardo Cristian proponendogli di entrare in casa a
bere qualcosa. Accetta ed entriamo.
Beatrice è seduta sullo sgabello della cucina, sorseggiando
una bevanda calda con lo sguardo perso nel vuoto.
-Abbiamo risolto!
– annuncio trionfante. Lei pare non ascoltarmi - Beatrice tutto bene? – chiedo preoccupato
avvicinandomi a lei e toccandole la spalla. Trasalisce al contatto, quasi si
fosse accorta solo in quell’istante della nostra presenza- Bea che c’è? Pietro
sta male? – chiedo ancora
-No, Pietro sta bene!
-Allora? - chiedo impaziente
-Alice se ne va!
-Cosa vuol dire “Alice se ne va?”
-Alice si trasferisce a Los Angeles! – dice infine
sospirando
-Lei cosa?
Finalmente ce l’ho fatta!!! Vi confesso di non essere
troppo entusiasta del capitolo, ma volevo dar risalto all’altre parte della
storia, spero di non avervi annoiato troppo e soprattutto che vi sia piaciuto.
Fortunatamente Andrea e Cristian, gli amici ritrovati,
sono riusciti a parlare con Silvano che ha fermato appena in tempo il piano
malefico di Jessica (non vorrei essere nei suoi panni quanto incontrerà il
padre).
Beatrice è sconvolta dalle scoperta del trasferimento di
Alice, ma questo lo immaginava anche la nostra Alice ☺
Che dire, alla
fine manca davvero poco e i colpi di scena per Alice non sono ancora finiti …
qualcuno sta ancora tramando … non vi anticipo altro!
Grazie ancora
a tutte voi che mi seguite. Siete fantastiche! Non mi stancherò mai di
ripetervelo! Grazie, grazie, grazie …
Sfrecciamo tra il traffico di Los Angeles diretti verso il
Dolby Theatre, dove a breve avrà luogo la premiazione
degli Oscar.
Il sole sta quasi tramontando, il vento tra i capelli …
No, aspettate un attimo! Se vi state immaginando una scena
da film, dove i protagonisti se ne vanno spensierati verso l’orizzonte,
lasciandosi alle spalle l’oceano e il sole che sta tramontando a bordo di una
spider col vento che scompiglia loro i capelli … ecco … SCORDATEVELO!!!
Andre sta guidando come un pazzo
sulla sua Jeep Wrangler rigorosamente versione “Safari in Africa”; il vento si è letteralmente impossessato dei
miei capelli e li sta trasportando ovunque, tranne dove dovrebbero essere.
Do un’occhiata furtiva allo specchietto laterale e… vorrei piangere!
Dopo le ore spese a dare alla mia capigliatura una piega
perlomeno decente, ora potrei essere la pittoresca protagonista di “Medusa vs
Perseo” e non nella parte di Perseo.
Arriviamo ad un semaforo, grazie al cielo, e cerco di
sistemarmi quel groviglio informe, che fino a poco prima credevo essere i miei
capelli.
-Non ti dà fastidio l’aria vero? – chiede un Andre strafottente, soffocando una risata.
Prima incenerendolo con lo sguardo e poi esibendo un sorriso
di circostanza, mi rivolgo a lui dicendo ironicamente
-Nooo, ma che dici! È
da stamattina che non desidero altro che correre a 200 km/h per le vie di L.A. e arrivare sul redcarpet per intervistare attori da Oscar esibendo una
capigliatura così … così …originale! Quindi
grazie davvero! – esclamo concludendo il mio breve monologo e sollevando i
pollici verso l’alto tirando ancor più le labbra in unfinto sorriso.
Andre scoppia a ridere.
-Sei forte
Alice Rossi! – esclama infine – Le altre ragazze di Josh
s’infuriavano come pazze, tu invece, l’hai presa sportivamente!
-Io sì, ma quello dietro di noi se non ti muovi,
non credo lo sarà altrettanto! – dico indicando il semaforo che nel frattempo è
diventato verde.
Andre mi sorride e riprende a
guidare. Ora viaggiamo molto più tranquilli. Ha voluto mettermi alla prova quel
… scuoto la testa sorridendo.
-Allora… - riprende Andre – Josh mi ha detto che hai intenzione di trasferirti qui!
-Già!
-E ne sei sicura? – chiede quasi a voler sondare
il terreno.
Sospiro, so dove vuole arrivare.
-Senti Andre, se pensi
che mi voglia prendere gioco di Josh ti sbagli. A
dire il vero, non so neppure io in cosa mi sto cacciando, ma di una cosa sono
certa,Josh è
una persona splendida! È riuscito in pochi giorni a capirmi più di quanto altri
abbiano fatto in tutta la mia vita. Ha fatto rinascere un’Alice che era sepolta
chissà dove. Mi ha dato un nuovo coraggio. Il coraggio di essere finalmente me
stessa. Non socome, ma ha questa
capacità di tirare sempre fuori il meglio dalle persone che lo rende ancor più
speciale!
-E tra di voi? – chiede ancora
-Non so cosa accadrà, e a dire il vero non mi
interessa! So che con lui sto bene come da tempo … no come mai lo sono stata –
mi correggo – Oddio Andre – sospiro - adoro quel
ragazzo, non potrei mai fargli del male! – dichiaro infine.
-Hai ragione , Josh è
strepitoso! Si butta anima e corpo in tutto ciò che fa, nel lavoro, con gli
amici … con l’amore! – sospira – Scusami se ti sono sembrato un orco cattivo, ma
l’ho visto soffrire così tante volte per delle donne che non meritavano neppure
una ciocca dei suoi capelli, che mi sento di essere protettivo verso di lui.
Sorrido di fronte a quel gigante buono che,
inaspettatamente, si sta lasciando andare con me in pensieri tanto profondi.
Gli stringo la mano.
-Josh è fortunato ad
avere un amico come te!
-Sono io ad essere fortunato! – mi corregge – con
lui mi sento davvero parte di una famiglia! – mi osserva – Mi piaci Alice
Rossi! Questa volta Josh ci ha visto giusto! –
Sorridiamo entrambi. Finalmente il ghiaccio tra noi si è
sciolto. Mi appoggio allo schienale del sedile e chiudendo gli occhi,
lascandomi, questa volta sì, cullare dal vento, penso nuovamente alla mia
scelta. Non mi è mai sembrata tanto giusta come in questo momento.
CRISTIAN POV
-Mi spieghi cosa le dice il cervello? – sbraita
Andrea camminando su e giù per la stanza con entrambe le mani tra i capelli –
Ma quando torna gliene dico quattro – continua- come può pensare di buttare via
la sua vita per fare da … da … a quell’attore!
Beatrice lo osserva in silenzio. Si vede che è turbata,
dopotutto tra loro c’è sempre stato un legame molto forte. Se non fosse stato
per Beatrice, Alice non avrebbe mai superato la situazione in cui l’avevo cacciata.
-Senti Andrea – esordisco – so che dovrei essere
l’ultimo a parlare, ma non pensi che, forse, sarebbe il caso di aspettare che
lei ritorni e chiederle poi cosa intende fare? Magari non è per quell’attore
che vuole trasferirsi, non so … magari le hanno offerto un buon lavoro! Alice è
una ragazza in gamba e giudiziosa, non mollerebbe tutto per correre dietro ad
una celebrità. Insomma stiamo parlando di Alice … non di me!
Andrea e Beatrice mi guardano stupefatti
-E tu? Da
quando sei diventato così saggio? – chiede il mio amico inarcando il
sopracciglio e incrociando le braccia al petto.
-Da stamattina … credo – rispondo alzando le
spalle.
Ridiamo tutti e tre. Quanto mi sono mancati questi momenti
insieme a loro. Se solo riuscissi a riconquistare Alice …
-Cristian ha ragione! –
esclama Beatrice destandomi dalla mia fantasia – Aspettiamo che torni. Non
serve a nulla fasciarsi la testa prima del tempo!
-Bene! – concludo – È stata una lunga serata,
meglio se andiamo a riposare un po’. Vi auguro la buona notte o, vista l’ora,
meglio dire buongiorno. Vedrete che si risolverà tutto! – dico strizzando loro
l’occhio
Beatrice mi abbraccia, sussurrando all’orecchio un grazie
che mi solleva di colpo da cinque anni di frustrazioni . Andrea mi accompagna
all’uscita.
-Grazie ancora Cris! –
dice aprendo la porta – Mi raccomando, non lasciare passare altri cinque anni
prima di rifarti vivo, ok?
Sorrido.
-Puoi contarci! – rispondo infine uscendo da casa
Rossi.
Mi sento di nuovo leggero, felice. Vorrei che questi ultimi
cinque anni non fossero mai esistiti.
Quasi d’impulso sollevo la testa verso l’alto, dirigendo lo
sguardo verso la camera del mio piccolo Pietro. Lo vedo spiarmi dalla finestra;
gli sorrido salutandolo con la mano. Lui, scoperto, richiude in fretta la
tenda, ma lo scorgo ancora intento ad osservarmi celato dal buio della notte.
Continuo a sorridere. Erano anni che non mi sentivo cosi. Rivoglio la mia
famiglia, penso salendo in auto, fosse l’ultima cosa che faccio!
SILVANO POV
Sono le 04.30 del mattino quando finalmente sento Jessica
rientrare. Sono restato tutto il tempo a pensare nel mio studio; ai miei
sbagli, come uomo ma soprattutto come padre. Non mi sono mai accorto di quanto
mia figlia fosse perfida, o forse ero troppo impegnato per farlo.
Devo capire cos’è accaduto. Ripongo la brochure che da un
paio d’ore tengotra le mani e chiamo
mio figlia.
JESSICA POV
Trasalisco alla voce di mio padre.
Non mi sono accorta, entrando, della luce ancora accesa nel suo studio. Mi
affaccio sulla soglia e lo vedo alla sua scrivania. Lo sguardo accigliato.
Forse è rimasto scosso dal litigio della sera precedente, mi avvicino a lui.
Improvvisamente lo vedo stanco e fragile.
-Tutto bene papà? – chiedo dolcemente
-Dimmelo tu! – risponde sorridendo flebilmente
-Mi spiace se abbiamo litigato …
-So tutto Jessica! – m’interrompe. Lo guardo
senza capire – So tutto del tuo piano contro Alice! –
Lo guardo esterrefatta.
-Tu … come … - balbetto
-Il tuo vecchio amico Cristian!
– dichiara alzandosi dalla poltrona
Lo sapevoche non avrei
dovuto fidarmi di quello, che non aveva le palle per andare fino in fondo!
-Voglio sapere il perché Jessica – è più un
ordine disperato che una richiesta – perché ti sei comportata in maniera così
meschina.
Proprio non lo capisce. Stringo forte i pugni, sento le
lacrime che spingono per uscire.
-Perché? –
sbotto aggredendolo verbalmente – Perché da quando è arrivata quella, io per te
non sono più esistita! – cerca di parlare, ma lo fermo alzando una mano per
farlo tacere. Vuole sapere? Eccolo accontentato. Sono un fiume in piena ormai.
Continuo travolgendolo con le mie parole cariche di rabbia. – Tu non ti rendi
conto di quantafatica abbia fatto e
faccio tutt’ora per farmi notare da te papà; per farti capire quanto bene ti
voglio e quanto ti apprezzi come persona.Dopo la morte della mamma e i giorni trascorsi in quell’ospedale, mi hai
sempre guardato come se fossi stata io ad ucciderla!
-Io non ho mai detto questo! – m’interrompe
difendendosi
-Non lo hai mai detto, ma i tuoi occhi hanno
sempre detto il contrario. Avevo tredici anni papà, sono sopravvissuta ad un
terribile incidente nel quale ho perso MIA madre. Come pensi che mi sia sentita
allora, come pensi che mi senta oggi quando mi guardi con … disprezzo! Avevo
bisogno di te e tu invece ti sei chiuso dentro questo studio, che è diventato
il tuo mondo e mi hai lasciata fuori.
Ho cercato di entrare in punta di piedi, per
non disturbarti, e quando mi sembrava di essermi perlomeno avvicinata, ecco
arrivare lei. Con la sua bella faccia, la sua storia triste! La povera mammina
sedotta e abbandonata … -
Smetto di parlare cercando di calmarmi. Mio padre mi guarda
sconvolto, senza riuscire ad emettere alcun suono.
Mi lascio cadere sul divanetto, le mani sulla testa chinata
verso il pavimento.
Inspiro tutta l’aria possibile, poi alzo lo sguardo su di
lui e stancamente continuo.
-L’ho odiata per questo, la odio per questo!
Perché lei è riuscita dove io ho fallito. Lei è entrata nel tuo cuore, ti ha
reso felice mentre io non ne sono stata capace.
Si avvicina a me, sento la sua mano tremare mentre mi
accarezza la testa.
-Mi
dispiace tesoro mio! Io non avevo capito … non ho capito nulla. Ho pensato solo
a ricoprirti di cose materiale, quando tu da me esigevi solo una cosa, più
amore.
Si siede accanto a me, poi prendendomi le mani tra le sue
continua
-Le cose al giornale non andavano bene e quando è
arrivata Alice ho visto in lei una speranza, i suoi pezzi erano talmente
brillanti che i finanziatori non smettevano di bussare alla nostra porta. Ero
talmente accecato da questo che non mi sono accorto della cosa più importante.
Tu! -mi scosta una ciocca di capelli
dal viso e mi guarda con gli occhi lucidi – Sono stato un egoista Jessica, non
mi sono accorto che tu dentro di te soffrivi ancor più di me. Io ho perso una
moglie, ma tu hai perso entrambi, e per questo ti chiedo scusa, avrei dovuto
parlare con te, dei problemi che avevamo e cercare di risolverli insieme, come
una vera famiglia e invece … sono stato un pessimo padre!.
Mi stringe forte a sé. Ricambio il suo abbraccio,
quell’abbraccio che aspettavo da quattordici anni!
-Se tua madre fosse qui … - continua - … si
vergognerebbe di me!
-Se la mamma fosse qui, si vergognerebbe di tutti
e due – lo correggo – anch’io ho combinato qualche casino! – affermo
sorridendo.
-Ti sei data da fare! – dichiara ridendo – per
fortuna abbiamo risolto tutto!
Lo guardo senza capire inarcando un sopracciglio. Lui si
alza dal divano e si avvicina alla finestra guardando fuori nell’oscurità.
-Questa sera, quando sono arrivati Andrea e Cristian e mi hanno raccontato quello che hai combinato, ho
chiamato Bob che ha accettato di non pubblicare l’articolo ad una condizione –
mi guarda ed io lo incito con gli occhi a continuare – gli ho venduto il
giornale!
-Cos’hai fatto? – chiedo sconvolta
-Gli ho venduto il giornale, lui sarà il nuovo
direttore – ripete sorridendo
-Ma è tutta la tua vita … insomma come hai
potuto, io non volevo … avrebbe fatto solo un po’ di rumore poi tutti se ne
sarebbero dimenticati … - le frasi mi escono sconclusionate, ma sono davvero
troppo sconvolta per pronunciare frasi con un filo logico.
-Hai solo accelerato i tempi – la sua voce è
calma – sono vecchio e stanco Jessica e questa vita troppo frenetica mi sta
uccidendo. Ho bisogno di cambiare!
-E cosa farai? Ti ritirerai in qualche casetta
sul lago, vivendo di rendita e di pesca? – domando ironica
-No! – risponde prendendo una brochure dal piano
della scrivania e porgendomeladice –
pensavo più ad una cosa del genere!
-India? – chiedo stupita dopo aver dato una rapida
occhiata al volantino.
-È da diverso tempo che ci sto pensando. Il
programma non è male e potrei essere utile a qualcuno laggiù. Hanno bisogno di
professionisti che insegnino loro a diventare autosufficienti, formandole
professionalmente, dando loro la possibilità di una nuova vita.
Mentre descrive il progetto i suoi occhi s’illuminano. L’ho
perso di nuovo, ed è stato mio per così poco tempo.
-Te ne vai
ancora una volta via da me, a quanto pare! – affermo sorridendo amaramente.
Lui mi guarda con dolcezza, poi posando le sue mani sulle
mie spalle dice
-Tu hai
due scelte! La prima è collaborare con Bob alla sua nuova redazione e sono
sicuro che troverà un posto adeguato a te …
-E la seconda? – chiedo
-La seconda è che tu venga con me. Hanno bisogno
di una come te … ho bisogno di una come te! – lo guardo corrugando la fronte –
Ho bisogno di TE ! – esclama infine lasciandomi un bacio sulla fronte e tra le
mani la brochure – Non devi rispondermi ora, pensaci su ! Io parto il mese
prossimo! – conclude uscendo lasciandomi senza parole.
ORE 8.00 P.M.
PERIFERIA DI LOS ANGELES
CLAUDIA POV
Quando oggi Bob mi ha chiamata per avvisarmi che l’articolo
non sarebbe uscito, ho contattato immediatamente Raoul, sapevo che era stato
lui a scattarele foto per il servizio.
Raoul era una vecchia
conoscenza, l’avevo incontrato qualche anno fa a Madrid alla scuola d’arte
estiva che entrambi frequentavamo. Conoscevo bene la sua avidità, per poche
centinaia di dollari sarebbe stato disposto a vendere persino sua madre. Era la
persona giusta per terminare questo lavoro e scoprire che aveva collaborato con
Bob proprio per questo reportage, era stato un vero colpo di fortuna e senza
saperlo mi aveva avvantaggiato.
Avevo chiesto a Raoul di trovare un luogo lontano da occhi
indiscreti, ma non credevo che avesse scelto un posto del genere. Il classico
locale di periferia malfamato.
Entrata dalla porta, i miei occhi devono abituarsi al buio
all’interno di esso.
La musica è assordante. Al centro del locale un palco dove
alcune ragazze, decisamente poco vestite, si esibiscono in uno spettacolo di lap dance, sotto lo sguardo eccitato di almeno una dozzina
di uomini.
Cerco con lo sguardo Raoul, incrociando però quello di una
giovane cameriera in intimo che mi guarda dubbiosa, probabilmente chiedendosi
perché una come me si trova in un bar per soli uomini.
La ignoro, intravedendo al bancone del bar, intento a
sorseggiare una birra, il mio contatto. Mi avvicino a lui, non facendo caso ai
fischi ed agli apprezzamenti poco garbati di alcuni clienti del posto, rivolti
verso di me.
-Le hai portate? – chiedo arrivandogli alle
spalle e senza perdermi in inutili convenevoli
-Buonasera anche a lei! – dice senza guardarmi,
continuando a bere la sua birra
-Avanti Raoul, non ho tempo da perdere. Hai
portato quello che ti ho chiesto? – domando con fare sbrigativo
Raoul sorride, appoggiando la bottiglia sul bancone del bar.
Infila una mano nella tasca interna della giacca estraendone una busta gialla,
mentre allungo la mia per prenderla, lui ritira improvvisamente la sua.
-Ehi! Prima i soldi! –
Lo guardo fisso negli occhi, facendogli capire che sono io a
dettare le regole del gioco
-Prima porti a termine il tuo compito, poi avrai
quello che vuoi! – dichiaro freddamente senza distogliere lo sguardo dal suo
viso.
Scuote la testa sorridendo.
-Che fine
ha fatto la timida ragazzina che ho conosciuto a Madrid? – chiede allungandomi
la busta
-È cresciuta! – rispondo prendendo finalmente in
mano le fotografie. Un ghigno soddisfatto compare sulle mie labbra, ha fatto
davvero un buon lavoro, non c’è che dire! Prendo dalla borsa una penna e, su di
un tovagliolo di carta, scrivo un numero di telefono – Questo è di Josh. Ora devi chiamarlo e dirgli che sei entrato in
possesso di alcune foto che gli faranno cambiare idea sulla sua nuova fiamma.
Nel frattempo gli invierai il file con le fotografie. Tu ed io non ci siamo mai
visti! – concludo.
Raoul prende il suo cellulare ed esegue alla lettera ciò che
gli ho chiesto di fare. Prima di riagganciare, invia il file, accertandosi dell’effettiva
ricezione dello stesso da parte di Josh.
Mi guarda perplesso mentre gli strappo dalle mani il
telefono, per eliminare il file compromettente.
Soddisfatta, gli consegno il suo compenso.
-Addio
Raoul! – saluto girandogli le spalle per uscire il più presto possibile da quel
posto. Sento una mano, la sua, afferrarmi il polso mentre sulle sue labbra
compare un sorriso malizioso. Lo guardo corrugando la fronte – Allora? – chiedo
spazientita
-Hai detto che poi avrei avuto quello che volevo.
E io voglio te! – dice tirandomi a sé
Gli sfioro con una mano il torace che freme al solo contatto
e appoggio le mie labbra al suo orecchio sussurrandogli
-Io non
frequento i bassifondi! Divertiti con una sciacquetta di queste! – dico infine
lasciandogli una banconota dacento
dollari sul bancone. Mentre mi allontano lo sento biascicare in spagnolo
-Puta!
Sorrido nonostante l’insulto, detto da uno come lui non mi
sfiora neppure. Salgo sul taxi che mi ha aspettato e guardo ancora una volta le
fotografie. “Tornerai da me strisciando,
caro il mio Josh!”, penso tra me e me, mentre ci
lasciamo alle spalle quel luogo disgustoso, per tornare alle strade luccicanti
di Hollywood.
JOSH POV
Il trillo fastidioso del telefono mi desta dal bellissimo
sogno che stavo facendo e che aveva come protagonista, inutile dirlo, la mia
dolce Alice.
Mi strofino gli occhi cercando di mettere a fuoco il numero
comparso sul mio iPhone. È un numero che non conosco.
Rispondo comunque.
-MrHutcherson?
-Sono io, con chi sto parlando?
-Non ha importanza, le basti sapere che sono
riuscito ad intercettare alcune fotografie che le faranno cambiare idea sulla
bella giornalista italiana. Si sta prendendo gioco di lei. Dovrebbe esserle
arrivato in questo momento un file …
-Sì, ma … - dico guardando il telefono che indica
come preannunciato l’arrivo di una cartella nella mia casella di posta
-Le guardi! Sta a lei giudicare … ma se posso
darle un consiglio Mr.Hutcherson “niente è come
sembra”. Buonasera.
L’anonimo interlocutore riaggancia lasciandomi interdetto.
Chi era costui e cosa intendeva dire con questa strana telefonata?
Apro la mail arrivata e il file allegato.
Non posso credere a quello che i miei occhi stanno vedendo.
Lei, la mia Alice insieme a un ragazzo biondo. Osservo attentamente , non è suo
fratello, ne sono certo, ma allora chi è? Guardo l’immagine successiva e non ho
nessun dubbio, si sta baciando con questo tizio. Cerco di controllarmi.
Potrebbero essere state scattate chissà quanto tempo prima, purtroppo però a
sollevarmi il dubbio è la data riportata sulle stesse. Sono di una settimana
fa!
Non so cosa pensare! Mi accascio sul divanetto continuando a
fissareil display.
ALICE POV
Il Galà è stato fantastico! La location, le luci, i colori, lo
show … tutto ha superato di gran lunga le aspettative. Sono riuscita a carpire
le sensazioni che gli attori stessi emanavano, le emozioni che hanno provato
salendo sul quel palco così importante. È strano a pensare a loro come
individui commossi di fronte alla platea che applaudiva per loro, abituati come
sono a stare di fronte a svariate persone,eppure ogni singolo attore e regista e scenografo e qualsiasi addetto al
lavoro, ha lasciato negli altri talmente tante emozioni che ancora a pensarci
mi si stringe lo stomaco. Quello che scriverò sarà di sicuro il mio pezzo
migliore, perché tanto mi hanno dato queste persone.
Andre mi riaccompagna a casa di Josh. Chiedo se vuole entrare a salutare il suo amico, ma
mi lascia andare sola con la scusa che è davvero molto stanco, quando in realtà
so benissimo che vuole lasciarci soli.
-Sono
stata benissimo Andre – dico abbracciandolo e
congedandomi da lui
-Anch’io Alice, ma non dire niente a Josh … geloso com’è potrebbe non rispondere delle sue
azioni!
Sorrido al mio accompagnatore lasciandolo andare ed entro in
casa con la voglia di correre incontro a Josh per
abbracciarlo stretto e non lasciarlo più.
Lo vedo coricato sul divano completamente immerso nel buio,
un braccio appoggiato sopra la testa,. Probabilmente dev’essersi
addormentato. Tolgo le scarpe per evitare di fare eccessivo rumore e mi
avvicino a lui. Il respiro regolare, le labbra socchiuse, non posso fare a meno
di baciarlo.
Al contatto delle nostre labbra apre gli occhi, mi scosta
mettendosi a sedere. Non è il saluto che mi sono immaginata, ma lascio correre,
neppure io sono Miss Simpatia appena sveglia.
-Non
volevo svegliarti! – dico accarezzandogli i capelli. Lui si alza. Ok, questo è
decisamente il saluto che non mi aspettavo-C’è un po’ freddino non trovi? – dico ironicamente riferendomi più al
clima ostile che alla temperatura.
-C’è una coperta se vuoi! – risponde Josh in maniera brusca
-Senti adesso mi dici cosa ti prende? È successo
qualcosa mentre ero fuori? – chiedo cercando di controllare il tono della mia
voce
-Cosa te lo fa pensare?
-Forse il tuo modo di comportarti? Sei più aspro
di una fetta di limone…
Solleva il labbro in una smorfia. Prende il suo cellulare e
me lo lancia.
-Conosci questo tizio? – chiede con la voce che
gli trema
Osservo la foto impressa sul display.
Non posso credere a chi mi trovo davanti. Lo riconoscerei
ovunque quel bastardo. Solo non capisco come faccia Josh
ad avere una sua foto.
-Allora? Sto aspettando! Lo conosci o no? – ora è
decisamente alterato
-È Cristian! – affermo
– Tu come fai …
-Lo sospettavo! – m’interrompe – E nella prossima
immagine si vede ancora meglio!
Scorro col dito sul display. Non è possibile! Sembriamo Cristian ed io mentre ci stiamo … baciando?
-Senti Josh, non so chi ti abbia inviato queste fotografie ma sono
decisamente false!
-Allora neghi che quelli siete voi due?
-Non posso … cioè siamo noi, ma questa cosa non è
mai avvenuta! – esclamo. La rabbia si sta impossessando di me e devo fare uno
sforzo enorme per mantenere la calma. Davvero crede che io e Cristian …
-Perché mi hai mentito Alice? Perché non mi hai
detto che stavi ancora con lui? Perché mi hai illuso dicendo di provare
qualcosa per me? – la sua voce è rotta
-Cristian ed io non ci
vediamo da almeno cinque anni … io non …
-Le foto sono della scorsa settimana! La data è
impressa sopra.
-Josh, io ti giuro che
questo non è mai avvenuto. Cristian ed io non siamo
più insieme come te lo devo dire?
-Quello che ho visto non lascia alcun dubbio!
-Davvero credi a queste foto? E non credi a me? –
chiedo offesa
-Cosa dovrei fare Alice? Dopotutto ti conosco
così poco e tu sei una giornalista … non so magari volevi ottenere qualcosa!
Scuoto la testa. Il mio orgoglio è ferito, non posso credere
di essermi innamorata di un individuo che crede a delle stupide foto e non a
me.
-Hai ragione Josh! –
dichiaro lasciando che la parte più orgogliosa di me esca allo scoperto. Non ho
intenzione di supplicarlo. Se pensa che io sia una persona di questo genere,
non mi resta altro che lasciarlo nelle sue convinzioni – Ti ho teso una
trappola, ho fatto di tutto per farmi notare da te; ho spedito io la mia
valigia ad Hong Kong e tutto il resto. Mi hai scoperta! Ora posso tornare dal
“mio Cristian” senza sensi di colpa! Addio Josh! – gli prendo contro con la spalla uscendo di casa.
Lo sento urlare il mio nome, ma non ho intenzione di
fermarmi. Che fregatura l’amore! Appena ti esponi, appena credi di aver trovato
la persona giusta ecco che questa ti strappa il cuore nuovamente. Questa è
l’ultima volta che mi faccio abbindolare. Non ho bisogno di nessuno.
Posso contare solo su me stessa … ancora!
Le lacrime mi scendono a fiumi lungo le guance. Sto vagando
senza meta, sono talmente shoccata che non riesco a capire dove sto andando.
Prendo il cellulare e compongo il numero dell’unica persona che ora può davvero
aiutarmi.
-Stacy, scusa l’orario
– sto singhiozzando mentre parlo -Larry
può venire a prendermi? Sono sulla strada vicino a casa di Josh.
Ho bisogno di andarmeneda qui!
Il capitolo è decisamente lungo e spero di non avervi
annoiato. Jessica è fuori combattimento, sì lo so, avrebbe dovuto essere punita
più duramente, ma in fondo sono una sentimentale … non ci resta che scoprire
quale scelta farà: continuerà al fianco di Bob o se ne andrà in India col
padre?
Claudia ha però preso il suo posto e questa volta l’ha
combinata davvero grossa. Josh ha creduto a delle
foto e non ad Alice! E ora? Cosa accadrà? Prenderanno due strade opposte o il
destino ha in serbo ancora delle sorprese? Nel prossimo capitolo, che sarà
ahimè l’ultimo, sveleremo tutto!
Grazie a tutte di cuore per continuare a seguirmi!
Sono passati due giorni da quando ho discusso con Josh. Due giorni in cui mi sono estraniata da tutti e da
tutto.
Ho permesso solo a Stacy di starmi
accanto. Mi ha lasciata liberarmi dall’amarezza che portavo dentro di me attraverso
unpianto liberatorio, abbracciandomi e
senza obbligarmi a parlare. Mi è stata vicina facendomi sentire la sua
silenziosa presenza.
Nei pochi istanti in cui il mio cellulare era acceso, per
inviare qualche messaggio a mio figlio, nessun segnale di chiamata, o altro, è
arrivato dal numero di Josh.
Poco male! Se non ha trovato il tempo e la voglia di farsi
sentire per scusarsi o per risolvere, evidentemente, tuttoquesto “grande
amore” da parte sua non era tale.
-Cosa pensi di fare ora? – la voce di Stacy mi riporta alla realtà.
Inspiro, mentre con noncuranza ripiego i vestiti nella
valigia, ritornata finalmente a casa.
-Non lo so Stacy! Ho
bisogno di capire se “lui” centrava o
meno con la mia scelta. – dichiaro, senza riuscire a pronunciare il suo nome.
-Lo sai che qui ci sarà sempre un posto per te …
a prescindere da “lui” – mi conforta Stacy.
La guardo e l’abbraccio forte.
-Sono contenta di averti conosciuta! – dico
affondando il mio viso sul suo petto
-Anch’io Alice! – esclama accarezzandomi i capelli
come una madre fa con la propria figlia – Ma ora basta tristezza! – mi stringe
ancora di più a sé – Sono certa che ti rivedrò presto! –
Le sorrido, ricambiata.
-È ora di andare! – dice serio Larry entrando
nella camera da letto
Annuisco, trascinando pesantemente la mia valigia verso
l’uscita. Do una rapida occhiata all’appartamento prima di chiudere la porta,
lasciando dietro di me, ancora una volta, i miei sogni.
La mia mente è vuota mentre attraversiamo la città per
raggiungere l’aeroporto. I miei amici se ne stanno in silenzio, rispettosi del
dolore che sto provando.
Solo una settimana fa ero arrivata a L.A.
senza alcuna aspettativa. Poi quell’incontro che aveva rivoluzionato la mia
vita, il mio modo di essere … il mio cuore!
Non posso credere che delle stupide foto, per lo più
fasulle, abbiano gettato via una cosa così bella. Sospiro, trattenendo a stento
le lacrime.
-Sono
certo che tornerà! – esclama Larry, guardandomi dallo specchietto retrovisore.
Alzo le spalle.
-Non è più affar mio! – dico infine.
Larry sta per aggiungere qualcosa, ma la mano di Stacy lo trattiene e lui ritorna a guidare in silenzio.
È davvero un’ottima amica, penso, mi mancherà così tanto.
Arrivati all’aeroporto e dopo aver fatto il check-in mi prendo
un attimo per salutare i miei nuoviamici.
-Ehi straniera … - dice Larry abbracciandomi - …
quando avrai bisogno di un ballerino, sai dove trovarlo!
-Puoi contarci! – affermo
Stacy mi stringe forte a sé.
-Prenditi tutto il tempo che ti serve Alice, ma
pensa a te stessa, a quello che è giusto per te!
-Grazie Stacy! – dico
staccandomi dal suo abbraccio – A presto! – concludo, girando loro le spalle per
nascondere le lacrime che mi scendono copiose, prima di entrare nel gate che mi avrebbe condotto lontano da L.A.
e da Josh.
JOSH POV
-Non posso
crederci! – esclama Andre dopo aver guardato le
fotografie incriminate
-Non riuscivo a crederci neppure io, ma mi pare
ovvio che Alice mi ha ingannato fin dal principio!
-No Josh, non posso
credere che TU sia stato così stupido! – dice serio guardandomi negli occhi
-Scusami? – chiedo stupito
-Non capisco come tu abbia potuto credere a
qualcuno che per telefono ti ha inviato due foto, senza neppure presentarsi.
Non hai pensato di risolvere insieme ad Alice la situazione, invece di
accusarla senza neppure chiederle un’opinione?
-Cosa dovevo fare Andre,?
C’è la data impressa sopra?
-E se anche fosse? – dice iniziando a scaldarsi –
Erano di una settimana fa, quando ancora non sapeva chi tu fossi…
-Proprio non capisci Andre
– lo interrompo scuotendo la testa – se ha ancora una storia col padre di suo
figlio, come credi che possa competere io? Non riesco solo a capire perché
abbia dovuto mentirmi …
-E se non l’avesse fatto? – chiede guardandomi
negli occhi –
-Andre hai visto le foto?
Mi sembrano abbastanza … esplicative!
-Ok Josh, pensa quello
che vuoi, ma io ho visto quella ragazza come ti guardava e i suoi occhi non
mentivano!
-Vorrà dire che il prossimo anno la vedremo sul
palco con un Oscar in mano! – esclamo sarcastico
Andre solleva le mani in segno di
resa.
-Fa come vuoi! La vita è tua!
-Bravo! Ora ho solo bisogno di andarmene per un
po’.Anticipo di qualche giorno la
partenza per Atlanta. Liam e Jen
sono già arrivati!
-Forse ti farà bene! – si sofferma a pensare, poi
chiede – E con Claudia che farai? Volente o nolente tra qualche mese dovrete
incontrarvi!
-Non lo so Andre … -
non avevo collegatoche per motivi di
lavoro avremo dovuto incontrarci nuovamente – … fino ad allora non voglio
pensarci!
Sorrido al mio amico flebilmente.
-Vado
campione! Ci vediamo presto! – esordisce dandomi una pacca sulla spalla e
uscendo di casa.
Inizio a preparare la borsa per il viaggio, per un attimo il
mio pensiero va ad Alice. A quest’ora dev’essere già
sbarcata in Italia. Scuoto la testa cercando di allontanare il suo pensiero
dalla mia testa. Devo dimenticarla. È l’unica cosa da fare!
ALICE POV
Sono esausta quando atterro all’aeroporto di Malpensa. Non
vedo l’ora di arrivare a casa e stendermi sul letto.
Appena esco dall’area della zona d’imbarco, scorgo Beatrice
aspettarmi con un cartello in mano. Mi strappa una risata, erano circa tre
giorni che non accadeva più.
-Sei
sempre la solita pazza! – dico correndole incontro
-Ali, mi sei mancata da impazzire! Promettimi che
la prossima volta mi porti con te?
-La prossima volta? Non credo che accetterò più
incarichi del genere! – dico convincente
-Meglio così! Non ce la facevo più a sopportare
tuo fratello! – esclama strizzandomi l’occhio
-Io ti avevo avvisata! – comunico alzando le
braccia, levandomi così ogni possibile responsabilità
-Hai ragione! Sono io che non so resistere alla
sua bella faccia …
-Dio Bea quanto mi sei mancata!!! – dichiaro
saltandole sulla schiena.
Ora, rientrata in Italia e in compagnia della mia amica di
sempre, Los Angeles e Josh mi sembrano lontani anni
luce.
Saliamo in auto rimanendo entrambe sul vago. Non parliamo di Josh, né di cosa è accaduto in mia assenza. Non che non lo
trovi strano non sentirmi fare delle domande da Bea, ma apprezzo comunque la
cosa, non mi va di parlare di quello che è accaduto.
Chiedo di Pietro, lei mi racconta tutto quello che ha
combinato a scuola e a casa, che è stato bravo e che da ieri continuava a saltellare
su e giù per la stanza urlando che stavo rientrando. Rido pensando alla scena
appena descritta. Ora dovrò parlare con lui, dirgli che le cose sono cambiate e
alla fine decideremo insieme. Non ho ancora abbandonato del tutto l’idea di
trasferirmi, ma prima devo chiarire alcuni punti con me stessa.
Arrivate a casa, prendo i miei bagagli ed entrando cerco con
lo sguardo il mio fratellone. L’ultima volta che ci siamo sentiti non ci siamo
lasciati tanto bene e ho davvero voglia di abbracciarlo e di sentire che tra
noi è tutto a posto.
Lo trovo in cucina
davanti al frigorifero, intento a trangugiare dell’acqua direttamente dalla
bottiglia.
-Se ti
vede mamma è capace di metterti in punizione per un mese! – dico schernendolo
Lui si volta di scatto. Si asciuga le labbra con il dorso
della mano e mi corre incontro.
-Ally! Sei tornata! –
dice sollevandomi di peso e facendomi fare una giravolta attorno alla penisola
della cucina
-Ehi fratellone, sono stata via solo una
settimana – esclamo divertita
-Aveva paura che non tornassi più! – annuncia una
voce alle mie spalle. Una voce conosciuta, ma che non riesco ad identificare
con qualcuno in particolare.
L’espressione di Andrea cambia e mi mette a
terra.
Nel momento stesso in cui mi
volto verso la voce misteriosa e ne metto a fuoco il volto, il mio cuore si
ferma.
Stringo forte i pugni e senza
neppure pensarci un attimo di più mi precipito su di lui. I palmi delle mie
mani lo spingono verso il muro. Lui cerca di confabulare qualcosa. Sento le
voci ovattate di Andrea e Beatrice che mi implorano di calmarmi. Ma non voglio
calmarmi! Cinque anni senza di lui e ora me lo ritrovo ovunque!
-Vattene
da casa mia! – urlo – Vattene da casa mia Cristian!
JOSH POV
-Meglio fare una pausa! – tuona Francis
So che è riferito a me, sono due ore che proviamo la stessa
scena e ancora non riesco a ricordare le battute. Liam
e Jen si guardano e poi vengono verso di me. Li
anticipo prima che inizino a parlare
-Si scusate! È che ho proprio la testa altrove!
Dopo la pausa prometto … - non riesco a terminare la frase perché Liam, con tutta la sua forza e dall’alto del suo metro e
novanta, mi solleva come se fossi un pupazzo di pezza (e a dire il vero è
proprio così che mi sento). Mi trascina all’esterno del teatro di posa mentre Jen ride, divertita dalla scena a cui sta assistendo,
continuando a seguirci.
-Adesso ci racconti quello che ti è successo! –
ordina Liam mettendomi a terra e incrociando le
braccia al petto
-Nulla! – rispondo abbassando il viso, so che non
mi crederanno, ma ci provo lo stesso
-Senti Hutch, puoi
prendere in giro chi vuoi ma a noi non la dai a bere … non sarà ancora per
quella Claudia vero? – chiede l’australiano sollevando un sopracciglio
-No Claudia non centra nulla … ci siamo lasciati!
-Era ora! – esclama Jen
– allora cosa ti prende? – chiede ancora
Sospiro.
So che, se non racconterò almeno qualcosa ai quei due, la
pausa durerà più del dovuto.
-Alice! – confesso infine
-ALICE? – chiedono stupiti all’unisono
-E questa da dove esce? – continua Jen
-L’ho conosciuta la scorsa settimana … -
-Ma bravo! Non hai perso tempo! – mi schernisce
la mia co-protagonista, nonché amica, dandomi un pugno sul braccio
-Jen! – la riprende Liam – lascialo parlare!
Li guardo entrambi. Poi riprendo.
-Non c’è
molto da dire, l’ho conosciuta la scorsa settimana e ci siamo frequentati per
un po’! – faccio una pausa e mi gratto la testa, come faccio tutte le volte che
sono nervoso per qualcosa – è solo che…
-Oh mio Dio! Ti sei innamorato! – esclama Jen mettendosi entrambe le mani davanti alla bocca
-JENNIFER! – la ammonisce nuovamente Liam
-Sì, sì scusa … allora è vero?
-Sì, cioè non lo so … ma non riesco a smettere di
pensare a lei … e sto impazzendo perché anche lei sembrava lo fosse … poi
quelle foto … - gli ultimi avvenimenti si stanno riproponendo nella mia testa e
mi stanno creando un grande caos. Lo capisco da come Liam
e Jen mi guardano, non devono aver capito nulla di
quello che ho blaterato.
-Adesso ti siedi e ci spieghi tutto con calma! – chiede nuovamente
Liam cercando di tranquillizzarmi.
Sospiro nuovamente, ultimamente
non faccio altro.
Racconto tutto ai miei amici,
senza tralasciare nulla. Dell’incontro, del nostro primo bacio, di Claudia, di
Alice, del suo trasferimento e delle foto.
Quelle maledette foto!
-Scusa, ma tu non le hai chiesto spiegazioni? –
chiede Jen
-A dire il vero non proprio! Insomma l’ho vista
coi miei occhi cosa dovevo fare? – il mio tono suona davvero esasperato
-A dire il vero hai visto solo delle foto … non
hai visto lei! – precisa Jen
-È la stessa cosa! – reclamo
-Non direi! – controbatte ancora
-Ok ragazzi smettetela! Avete ragione entrambi! –
esclama Liam, cercando di evitare una discussione –
Finiamo queste riprese e poi ne riparliamo e magari vediamo di raggiungere
questa Alice in qualche modo.
-Lascia perdere Liam! –
sbotto – Ormai è una storia chiusa! Lei a quest’ora se ne sarà già tornata in
Italia da suo figlio e dal suo compagno …- soppeso le
parole appena dette, rendendomi conto di quanto siano vere – Andiamo, Francis
ci sta aspettando. Vi ho fatto perdere già abbastanza tempo per oggi – concludo
dando le spalle ai due che iniziano a seguirmi in silenzio.
ALICE POV
Sento le forti braccia di Andrea staccarmi da Cristian che continua ad osservarmi, senza lasciar
trasparire una alcun minima espressione di sorpresa sul suo viso. Devo essermi
persa qualcosa in questa settimana. Pensavo che Andrea non potesse restare
nello stesso quartiere di Cristian senza rischiare di
rompergli la faccia e ora, sono addirittura nella stessa stanza.
-Qualcuno mi vuole spiegare cosa diavolo sta
succedendo? – urlo disperata
Beatrice mi guarda, poi, con tutta la dolcezza che le è
consona, mi fa accomodare sulla sedia.
-Mentre eri a L.A. qui
ne sono successe di tutti i colori – comincia a spiegarmi. Io la guardo senza
capire e lei continua – Un po’ mi sento responsabile, una sera abbiamo
incontrato Jessica e lo sai quanto tiri fuori il peggio di me quella donna ma
questo non conta ... insomma le ho detto che stavi uscendo con Josh …
-Tu cosa? – chiedo stupita. Proprio non imparerà
mai.
-Lo so Ali, ho fatto una cazzata ma non avrei mai
pensato che ti odiasse fino a questo punto.
-Vuoi spiegarmi cosa è successo Bea? Perché
finora non ho capito granché!
-Ha ingaggiato un giornalista americano per farti
delle foto e ha chiesto a Cristian di inventarsi di
stare ancora insieme a te, per farti passare come un’approfittatrice … tutti ti
avrebbero odiata, saresti stata sui rotocalchi e tutto il resto!
Tipico di Jessica. Ma ancora non capisco cosa Cristian ci faccia qui.
-Li ho avvisati io! – dice il padre di mio
figlio, spostandosi dall’angolo del muro in cui si è era rifugiato – Ali, lo so
che mi odi e ne hai tutte le ragioni, ma vorrei davvero cercare di farti capire
che sono cambiato!
Lo guardo di
traverso, se davvero crede che possa fidarmi di lui si sbaglia di grosso. Ma se
si trova qui, insieme alla mia famiglia qualcosa in lui deve essere cambiato
davvero. Continuo ad osservarlo, non provo più niente per lui ma guardarlo
negli occhi mi fa ancora tanto male, quasi come se la ferita provocata non si
fosse ancora del tutto rimarginata. Distolgo lo sguardo posandolo questa volta
su mio fratello.
-Abbiamo parlato con Silvano ed è riuscito a
fermare il servizio appena in tempo–
esordisce Andrea.
Mi porto le
mani sulla faccia.
Avevo solo
voglia di farmi una bella doccia e cercare di dimenticare questi ultimi tre
giorni, invece l’incubo si è amplificato. Ho bisogno di parlare con Silvano.
-Hai voglia di farmi vedere quanto sei cambiato?
– dico con tono arrogante rivolgendomi verso a Cristian
che annuisce senza aprire bocca – Bene, accompagnami da Silvano e magari avrò
voglia di ascoltarti.
Cristian non se lo lascia ripetere
e saliamo in auto.
-Mi dispiace Alice! – dice improvvisamente
rompendo il silenzio
-Ti dispiace? Sei sparito per cinque anni e
quello che sai dire è “mi dispiace” !
Ti ricordavo più fantasioso!
-Vedo che non hai perso il tuo umorismo!
-Senti Cristian, gli
ultimi giorni sono stati davvero pesanti, non ho voglia di fare conversazione.
E non ho voglia di farla con te.
-Per quell’attore?
-Scusa? – domando stupita
-Hai avuto dei giorni pesanti per colpa di
quell’attore? – chiede nuovamente
Sbuffo senza rispondergli. Non ho certo voglia di parlare
con lui di Josh.
-Ok, ho capito non insisto. Se non vuoi parlarne
ti capisco, dopotutto io non sono altro che l’uomo che ti ha rovinato la vita …
-Mi spieghi cosa ti è preso? Perché tutto ad un
tratto sei nuovamente interessato a me?
CRISTIAN POV
Così proprio non va. Se voglio riconquistare la sua fiducia,
devo giocare bene le mie carte.Non
posso dirle che sono ancora innamorato di lei, sarebbe l’occasione per farla
scappare e non rivederla più, devo farle capire che sono cambiato e che su di
me potrà contare, poi il resto verrà da sé.
-Qualche giorno fa è passata Jessica a casa mia …
- inizio a raccontare - … mi ha pregato di aiutarla. Voleva vendere un articolo
su di te alla stampa americana e farti passare per una donna avida in cerca di
fortuna che ha abbandonato il compagno per accaparrarsi l’ultimo divo di
Hollywood in ascesa. Quando ho capito cosa avevo combinato e cosa avrebbe
significato per te e soprattutto per Pietro, ho avvisato subito Andrea e
Silvano che fortunatamente ha risolto tutto – resto in silenzio ad aspettare
una sua risposta, ma non sembra aver voglia di parlare così continuo – Ali,
volevo davvero fare qualcosa di buono per voi. Sono stato un pessimo padre per
Pietro, non potevo rovinargli ancora di più la vita per una cosa che non era
neppure successa. Vorrei davvero sperare che in un futuro voi possiate fidarvi
di me.
Non ha più aperto bocca, ha lasciato che terminassi il mio
monologo senza battere ciglio e questo mi ha totalmente spiazzato. Avrei
preferito di gran lunga che iniziasse ad insultarmi e prendermi a calci, almeno
avrei avuto uno reazione, ma così … così è tutto senza senso.
Arriviamo davanti alla redazione.
La macchina di Silvano è parcheggiata nel posto a lui
riservato.
-Preferisci che ti aspetti qui? – dico
flebilmente per paura di innervosirla ancora di più.
-Stai scherzando? Tu hai provocato parte del
casino, ora voglio un confronto con tutti quanti! – la sua voce non fa
trasparire alcun sentimento, è piatta e la cosa mi spaventa da morire.
Sono solo le 10.00 del mattino quando entriamo all’interno
dell’edificio occupato dagli uffici della “Life Style”. Gran parte degli
impiegati si sta godendo un caffè alle macchinette, osservo Alice che non
distoglie lo sguardo dalla sua meta, neppure i saluti dei suoi colleghi
sembrano scuoterla minimante. Io mi guardo attorno carpendo le occhiatacce che
si scambiano tra di loro, sorpresi da questo suo comportamento.
Irrompe con tutta la sua furia nella sala riunioni,
interrompendo il discorso di Silvano che la osserva stupito.
Do una rapida occhiata alla stanza. Un grande tavolo
rettangolare in cristallo con a capo il direttore e tutt’intorno i suoi più
stretti collaboratori, di fianco a lui non posso non notare il ghigno
soddisfatto di Jessica che fa passare lo sguardo prima su Alice poi su di me,
senza mai togliersi quel sorriso maliziosodalle labbra. Per un attimo ho quasi la tentazione di scappare, ma
stringo le mani a pugno lungo le mie cosce obbligandomi almeno per una volta ad
andare fino in fondo.
-Bentornata Alice! – annuncia Silvano lasciando
il suo posto e avvicinandosi a lei – Signori scusatemi ma riprenderemo più
tardi, ora ho una questione delicata da sistemare.
Senza batter ciglio tutti si scostano dalle loro sedie senza
fiatare, l’espressione di Alice non permette loro di salutarla a dovere, li
sento bisbigliare qualcosa di incomprensibile mentre abbandonano la stanza.
-Jessica,
tu puoi rimanere! – dice Silvano facendola risedere al proprio posto.
Alice, senza che le venga chiesto, prende posto accanto a
Silvano. Io me ne sto ancora dritto in piedi come un soldato sull’attenti, non
sono sicuro di poter sedermi allo stesso tavolo, in realtà non sono neppure
certo di poter restare in quella stanza.
-Cristian, ti prego
accomodati! – mi esorta il direttore facendomi un cenno a prendere posto
accanto a loro.
-Che strana la vita! Mai avrei pensato di
rivedervi insieme! – civetta Jessica, subito fulminata da Alice.
Silvano la prende per mano,
facendola così desistere dal continuare quella patetica farsa.
-Alice cara … - continua l’uomo – credo che tu
sia già venuta a conoscenza di ciò che è successo. Mia figlia ed io intendiamo
chiederti scusa per quello che ti è capitato, purtroppoJessica si è fatta prendere dall’entusiasmo
ed il suo gioco le è sfuggito dalle mani.
-Quindi per lei rovinare la vita degli altri è
solo un gioco? – tuona Alice
-So che sei arrabbiata, ma ti chiedo di non
prendertela troppo. Jessica ha sofferto molto e credo che ora abbia capito ciò
che ha fatto- media Silvano. La sta ancora difendendo, non ci credo.
-Silvano, non siamo più a scuola. Siamo degli
adulti e Jessica deve iniziare a prendersi le sue responsabilità, non c’è
bisogno che tu la difenda credo sia in grado di farlo da sola! –pronuncia tutto
senza staccarle gli occhi di dosso. Credo che se ne avesse l’occasione le metterebbe
le mani addosso, oddio spero che Jessica non dica nulla di quella sera di
cinque anni fa …
-Ha ragione papà – ribatte la vipera dai biondi
capelli – vuole saper perché ce l’ho così tanto con lei? La accontento. Mi dai
fastidio Alice. Mi hai sempre dato fastidio! Ti sei sempre insinuata nel mio
mondo portandomi via quello che era mia di diritto. Prima con Cristian ed ora con mio padre. Quando la capirai che questo
non è un posto per te! Sei troppo casta e pura per questo mondo.
-Guarda che io non ti ho mai portato via nulla,
quello che ho guadagnato me lo sono sudata …
-Certo cara, come dici tu!
-Stai forse insinuando che abbia avuto dei
favoritismi? Se non sei in grado di mettere insieme due parole, non è affar
mio!
Jessica sorride.
-Ecco la vostra “madre Teresa”, finalmente inizia
a tirare fuori un po’ di unghie. L’incontro con Josh
deve averti fatto davvero bene, dicono che un po’ di sano sesso faccia miracoli
e nel tuo caso ha tirato fuori la tua vera indole! – dice stuzzicandola.
Non riesco a stare zitto.
-Jessica,
ora stai esagerando. Quello che lei ha fatto e con chi non è affar tuo! E stai
andando letteralmente fuori discussione – sbotto sotto lo sguardo stupito di
Alice
-Oh, ma sentilo. Vuoi recuperare il tempo perso?
Eppure non l’hai difesa a spada tratta, quando cinque anni fa ci ha trovati a
letto insieme.
Dovevo immaginarmelo. Jessica non si sarebbe lasciata
sfuggire l’occasione di dirglielo, ed io gliela avevo servita su un piatto
d’argento.
Con la coda dell’occhio vedo Alice giocare nervosamente con
un piccolo braccialetto di cuoio. Nessuno osa più parlare, il silenzio cade
pesantemente su di noi.
-E comunque – riprende Jessica – questo non
giustifica il fatto che io abbia sbagliato i modi. Forse se ne avessi parlato
prima, non avrei perso tanto tempo ad escogitare tanti stratagemmi per farti
soffrire. Continui a non piacermi e credo che mai lo farai, ma ti chiedo scusa
per quello che ho combinato. Hai incassato fin troppo bene le cattiverie che ti
ho fatto, e per questi meriti la mia stima!
Non riesco a credere alle mie orecchie. È davvero Jessica a
parlare?
Alice solleva il viso, le sue guance sono rigate dalle
lacrime
-Perché hai spedito quelle foto a Josh? – chiede singhiozzando
-Quali foto? – chiede Jessica perplessa
-Quelle dove Cristian ed
io ci stiamo baciando!
-Una cosa del genere non è nel mio stile, carina.
Dovresti saperlo che io punto più in alto, farti litigare col tuo ragazzo non è
una cosa che mi interessa! Forse qualcun
altro ti ha vista come una persona scomoda da mettere fuori gioco!- conclude
con superficialità
-Ti posso assicurare che con quelle foto di cui parl,i Jessica non centra davvero – dice Silvano
riprendendo la parola – lei ha contattato Bob, che ha provveduto a scattare
alcune tue foto e a consegnargli altre del tuo amico qui accanto.
Fortunatamente l’ho convinto a lasciar perdere il servizio!
-Avanti papà, aggiornala sui cambiamenti che
dovrà affrontare!
-Quali cambiamenti? – chiede Alice. In realtà
anch’io sono curioso di conoscere questa parte di storia.
-Vado subito al sodo. Gli ho ceduto la redazione.
Dal prossimo mese sarete tutti alle dipendenze di Bob!
-Tu hai fatto questo per me? – chiede stupita
Alice
-L’ho fatto per tutti. L’ho fatto per me, per
Jessica, per la sopravvivenza del
giornale e si … anche per te! Sei la nostra miglior giornalista, non potevo
permettere che finissi in uno scandalo. Ora sta ate scegliere. Ho già parlato delle tue
qualità a Bob e non vede l’ora di poter collaborare con te. Ilpezzo sugli Oscar sarà l’ultimo che avrò
l’onore di leggere, poi lascerò il testimone all’americano, mentre Jessica ed
io ce ne andremo in India … abbiamo del tempo da recuperare! – conclude
stringendo forte la mano della figlia che gli sorride felice.
ALICE POV
La testa mi scoppia. Una settimana lontano da qui e tutto è
cambiato. Sono quasi certa di vivere in un incubo,aspettando solo il momento di risvegliarmi e
trovarmi tranquilla nel mio letto, sapendo che tutto è in realtà restato quello
di sempre.
Ma il dolore al cuore purtroppo rende tutto molto vivo e mi
da la certezza chetutto ciò sia
accaduto realmente.
Ora so che Jessica ha agito per invidia e so anche che chiedermi
a suo modo scusa le è costato molto. So che le foto incriminate non sono state
inviate da persone a me conosciute e probabilmente l’artefice di questo è una
persona che ce l’aveva con Josh piuttosto che con me.
Due persone invidiose che rovinano la vita ad altrettante persone. Potrebbe
essere un nuovo articolo da prima pagina, m credo che dopo aver scritto
quest’ultimo pezzo dirò addio per sempre alla mia esperienza come giornalista.
In un certo senso Jessica ha ragione, io non sono tagliata per questo mondo!
Sento Cristian starnutire, quasi
mi ero dimenticata della sua presenza. Devo dire che anche lui mi ha
piacevolmente stupita, mai avrei pensato che potesse in un certo senso
“salvarmi”.
Siamo davanti al vialetto di casa, quando gli chiedo
-Perché l’hai fatto? Avvisare Silvano e non
permettere che finissi sui rotocalchi?
-Voglio rimediare Alice! – esclama – e se stasera
me ne darai l’opportunità voglio farti ricredere sulla mia persona! –
I suoi grandi occhi blu sono fissi su di me. Quanto mi
piacevano quegli occhi! Se solo non fosse successo quel che è accaduto …
-Non lo so
Cristian, devo essere sincera. Ma non voglio debiti
con te, quindi accetto! Ma non pensare che tra noi possa cambiare qualcosa
-Tutto quello che vuoi! – afferma sorridendomi
mentre esco dall’auto – alle 20.00? – chiede
Annuisco.
Ora devo fare la cosa più importante. Abbracciare Pietro.
JOSH POV
Le riprese sono finalmente finite. Francis può ritenersi
soddisfatto.
Mi dileguo dal set prima che i miei amici mi sottopongano ad
un nuovo terzo grado e mi rifugio nel mio camerino prima di ritornare al nostro
albergo.
Mi guardo allo specchio.
Le occhiaie mi solcano il viso. È da quella maledetta notte
che non chiudo occhio. Mi scosto i capelli dal viso. Non vedo l’ora che queste
riprese siano finite per togliermi questo terribile giallo dalla mia testa e
tornare al mio colore naturale, sono solo due giorni che sono biondo e già non
mi sopporto più. Chissà se mi vedesse Alice, penso sorridendo, non la
smetterebbe più di ridere.
Scuoto la testa, quasi a voler allontanare il suo pensiero
dai miei. Devo smetterla. Lei ha la sua famiglia ed io non sono nulla.
Qualcuno bussa alla porta del mio camerino. Quei due proprio
non demordono.
-Liam, Jen, non ho voglia di
parlare!
-Sono io! – dice una voce entrando timidamente
nella stanza
-Claudia! – esclamo
-Giuro che vengo in pace! – dice mettendosi la
mano destra sul cuore e alzando la sinistra
-Che vuoi? – chiedo, ma il mio tono è più dolce
-Sono qui perché Andrea mi ha chiesto di
consegnarti le date degli eventi a cui dovremo partecipare per la promozione
del film – dice allungandomi il foglio
-Ok! Grazie, ora puoi andare.
-Senti Josh, so che mi
sono comportata da stronza e so di aver sbagliato, ma ho davvero capito di
amarti e se tu me ne dessi l’occasione giuro che non ti deluderò- i suoi occhi
fissi sui miei – Ok io vado, se ci ripensi sai dove trovarmi. Ti amo Josh – annuncia prima di avvicinarsi alla porta.
-Claudia! – mi stupisco di averla richiamata. Ma
ora non ho voglia di pensare alle conseguenze, devo dimenticarmi di Alice una
volta per tutte. Lei si avvicina a me e io le prendo il viso tra le mie mani.
La mia bocca sulla sua. Chiudo gli occhi, continuando a baciarla. Vorrei che ci
fosse Alice al suo posto, vorrei fermarmi in tempo per evitare di fare inutili
cazzate, ma il pensiero di lei insieme ad un altro fa troppo male. Le lacrime
mi scendono sulle guance. Lei non sarà più mia. Non c’è passione in quello che
sto per fare, sembro un automa. Stento a riconoscermi, sto per fermarmi ma
ormai è troppo tardi, sono già dentro di lei e non posso fermarmi. Vedo Alice
allontanarsi sempre più, vedo i suoi occhi verdi guardarmi con disprezzo, lo
stesso disprezzo che provo io guardandomi in questo momento. Chiudo gli occhi
per l’ennesima volta, lasciando che le lacrime muoiano dentro di essi. Mentre
Claudia si lascia andare al piacere che le ho appena procurato, io mi rendo
conto di non poter più tornare indietro.
Claudia è di nuovo parte della mia
vita.
ALICE POV
Dopo aver passato tutto il
pomeriggio in compagnia del mio piccolo uomo, aver riso e giocato con lui, me
ne vado sotto la doccia. Non so ancora se, scegliere di uscire con Cristian sia stata la scelta più giusta, ma devo ancora
capire per quale motivo ha scelto di aiutarmi.
Infilo un paio di Jeans chiari,
una camicia nera sfiancata e un maglione dello stesso colore. Indosso un paio
di stivali con tacco alto e dopo essermi truccata, sistemo i capelli
lasciandoli naturali.
Non voglio far credere a Cristian di aver passato troppo tempo a prepararmi per
l’uscita con lui, ma non voglio neppure presentarmi come una casalinga
frustrata.
A dire il vero sono un po’
agitata all’idea di passare la sera con lui, o forse è più la sensazione di
fare un torto a Josh.
Oh al diavolo anche lui!
Dopotutto è stato lui a non credermi!
-Allora tu e papà vi rimettete insieme? – la voce
di Pietro dietro di me, mi fa girare di scatto
-No amore, usciamo solo per parlare un po’! –
dico sedendomi sul letto e prendendolo in braccio
-Ok! – esclama poco convinto
-Ehi campione! Tu vorresti che papà tornasse da
noi? – chiedo titubante
-Non lo so mamma! Sì insomma, da una parte
sarebbe bello avere una famiglia normale, ma dall’altra non voglio che ci
faccia soffrire ancora, cioè che torni da noi e poi alla prima occasione ci
abbandoni come ha già fatto!
-Non glielo permetterò! Di questo devi stare
tranquillo! – dico accarezzandogli i capelli
-Si però … - inizia la frase ma subito si
interrompe. Io lo guardo e lo esorto a continuare -… ti avevo visto così felice quando eri a Los
Angeles e poi Josh mi piaceva un sacco, era da tanto
che non ti vedevo sorridere in quel modo. Mi dispiace che abbiate litigato! –
conclude abbassando lo sguardo verso il pavimento.
-Dispiace anche a me piccolo! – dico
abbracciandolo. Non riesco a dire altro perché il ricordo di lui mi fa ancora
male. – Ora devo andare. Prometto di raccontarti tutto appena torno- dico
strizzandogli l’occhio e baciandolo sulla testa per l’ennesima volta.
CRISTIAN POV
Stasera mi gioco tutto.
Devo farle capire che ora non ha più di fronte il ragazzino
disperato che, alla prima occasione di mettere la testa a posto se l’è data a
gambe. Ora ha di fronte a sé un uomo. Un uomo che vuole prendersi le sue
responsabilità. Questi ultimi giorni sono stati imigliori da tempo immemorabile e vorrei che
continuassero.
Alice è già fuori, quando arrivo a prenderla.
È davvero bella. Il mio cuore inizia a battere
all’impazzata, mi sistemo i capelli freschi di barbiere e scendo dall’auto. Alice
è al telefono e mi fa cenno di attendere, la sento parlare in inglese e subito
sono preso dal panico credendo che l’interlocutore sia quell’attore, ma poi la
sento salutare rivolgendosi ad una certa Stacy ed io
mi rilasso immediatamente.
-Andiamo? - chiede dopo aver chiuso la
conversazione.
Annuisco e saliamo in auto.
La musica dei Coldplay, ci
accompagna per tutto il viaggio ed è un bene perché nessuno fa la prima
mossaper intavolare una conversazione.
Nella mia mente sto ripassando il discorso che le farò.
Questa volta niente errori e niente ripensamenti. Voglio davvero iniziare una
nuova vita e voglio che Alice e Pietro ne facciano parte.
ALICE POV
Rimango basita appena mi rendo conto della scelta fatta da Cristian. Mi ha portata nello stesso posto in cui mi aveva
chiesto di sposarlo.Non so che
intenzioni abbia, ma mi sento nervosa.
-Perché questo posto? – chiedo sconcertata
cercando di trattenere la calma
-Perché è da qui che voglio ricominciare. Cinque
anni fa ero davvero felice quando tu avevi accettato la mia proposta, poi come
uno stupido ho permesso che qualcuno s’intromettesse nella mia vita e la
rovinasse. Da quel giorno non sono più stato lo stesso. Ho perso tutto, ho
fatto del male a tante persone, ma soprattutto ho fatto male alle uniche due di
cui m’interessava davvero qualcosa … - continuo a guardare il mare di fronte a
me, continuando però ad ascoltare le parole di Cristian
- … non voglio che tu mi perdoni subito, so quanto hai sofferto e so che hai
paura, ma voglio che tu sappia che ora ho capito. Ho capito che tu sei l’unica
ragazza che mai amerò in vita mia e che se tu me ne darai l’opportunità sarò il
padre che Pietro non ha mai avuto e sarò un compagno fedele per te. Perché in
tutti questi anni l’unico viso che mi ha permesso di restare a galla è stato il
tuo! – mi prende timidamente una mano, che io non la ritraggo – Ti amo Alice!
Ti amo davvero tanto, mi ci è voluto un po’ per capirlo ma ora non ho più
dubbi!
Prima ancora di rendermene conto Cristian
si avvicina a me. In un attimo sento le sue labbra poggiarsi lievemente sulle
mie. Aspettavo da tanto quel bacio. Ma ora per me non ha più senso. Me ne
accorgo, perché niente in quel bacio mi emoziona, non ho nessuna morsa allo
stomaco e so anche il motivo. Quelle labbra non sono quelle di Josh.
Mi stacco da lui delicatamente e sospiro prima di volgere lo
sguardo su di lui.
-Sai Cristian, se solo
fossi arrivato con questo bel discorso un paio di settimane fa, con assoluta
certezza alla fine sarei caduta nuovamente tra le tue braccia. Ma ora le cose
sono cambiate.
-Per quel Josh? –
chiede tra i denti
-No Cristian, per me.
La settimana che ho trascorso a Los Angeles mi ha fatto capire chi sono
realmente e cosa voglio fare della mia vita. Ho trovato una pace che qui mai
potrò avere. Ho ritrovato me stessa e non mi voglio perdere ancora.
-Non capisco. Cosa hai intenzione di fare?
-Cristian ci
trasferiamo a L.A., Pietro ed io. È la scelta giusta
per entrambi! – osservo Cristian accigliarsi. Un po’
mi dispiace per lui, ora che sembrava cambiato sono stata io a spezzargli il
cuore. Evidentemente il destino per noi non era stato scritto e continuava a
non esserlo.
Roma Festival del Cinema 2014
JOSH POV
Sono passati sette mesi da quanto Alice è uscita dalla mia
vita. La relazione con Claudia è piena di alti e bassi, a dire il vero è in una
situazione di stasi, la sfrutto solo per promuovere il film che uscirà a breve
e per soddisfare le mie esigenze di maschio medio. Non so cosa mi sia preso, ma
dopo Alice ho serrato completamente il mio cuore.
Ora ritrovarmi qui, nel suo paese e sapere che non posso né
vederla né sentirla mi manda letteralmente in crisi.
Dopo aver presenziato, a suon di falsi sorrisi, alla
presentazione del film ed alla conferenza stampa, mi rifugio in camera mia.
Claudia mi raggiunge poco dopo. Questa storia di essere fidanzati ci obbliga a
stare nella stessa stanza per tutta la durata del festival. Non che ci sia
niente di male, ma questa sera vorrei davvero che se ne andasse altrove.
Seduta sopra il divanetto della suite la vedo intenta a
leggere un articolo su un giornale locale.
-Cosa c’è di tanto interessante su quella
rivista?
-Niente! – risponde nascondendolo in fretta
dentro la borsa – vado a farmi una doccia, mi raggiungi? – chiede maliziosa
-Magari dopo! – rispondo prima di sentirla
sbuffare entrando nel bagno.
Appena sento l’acqua aprirsi, rovisto nella sua borsa. So
che non è una cosa da fare, ma voglio vedere cosa la interessava tanto.
Estraggo la rivista “Life Style”. Mi ricorda qualcosa questo nome.
Inizio a sfogliarla e poi il mio cuore si ferma.
Un articolo e il viso splendido di Alice. Sorridente come
l’ho conosciuta io, con la stessa luce negli occhi che mi ha fatto innamorare
di lei. Sono talmente perso a guardare la sua fotografia che non mi accorgo di
avere Claudia alle mie spalle.
-Ancora
con questa storia? Pensavo che dopo aver visto le fotografie col suo ex
l’avessi dimenticata?
-E tu come diavolo fai a sapere delle foto? –
chiedo mentre un dubbio s’insinua nella mia testa
-Me ne hai parlato tu è ovvio! – si difende
-Avanti Claudia, sei una pessima attrice … tu
centri qualcosa con quelle maledette foto? – la rabbia ormai ha raggiunto i
vertici del mio corpo
Claudia si porta le mani ai capelli.
-L’ho
fatto per te, per noi!- confessa - Sapevo che con quella giornalista non poteva
funzionare. Siete troppo diversi. Cosa aveva da offrirti?
-E tu cos’hai da offrirmi? Menzogne?
-Non farla lunga Josh,
per due foto ritoccate non è morto nessuno.
D’un tratto mi vengono in mente le parole di quella strana
telefonata “Niente è come sembra” . come ho fatto ad essere così stupido. Aveva
ragione Andre. Dovevo parlare con lei, invece cosa
avevo fatto? L’avevo allontanata da me e ora non l’avrei più rivista.
-Claudia vattene e questa volta per sempre! Non
farti più vedere da me. Abbiamo ancora un’uscita insieme e poi dimenticati
della mia faccia, per sempre.
Questa volta Claudia non replica. Se ne va dalla stanza
senza neppure sbattere la porta. È finita davvero! Ora devo trovarla, ma dove?
Ho solo il suo numero di telefono, ma dubito che voglia sentirmi. Che altro
posso fare? Giro per la stanza in cerca di un’illuminazione che non tarda ad
arrivare. Prendo il telefono e chiamo l’unica persona che di certo sa indicarmi
dove posso trovarla.
EPILOGO
Los Angeles
09 Novembre
ore21.00
Quando Larry mi ha chiamato per avvisarmi che una cliente
aveva bisogno di una lezione privata la domenica sera ho preparato Pietro e
l’ho accompagnato da Stacy.
Purtroppoil problema
di avere un’attività a Los Angeles ed avere come clienti attori strampalati,
non mi da la possibilità di rifiutare alcuna richiesta che arriva. Anche le più
strane.
Per fortunaPietro si
è talmente integrato che non ha problemi ad essere catapultato da una parte
all’altra della città. Anzi, a dire il vero credo che vada volentieri a casa di
Larry e Stacy dopo che la loro nipotina della stessa
età di Pietro si è trasferita di fianco a casa dei due.
Arrivo alla scuola poco prima delle nove. Il vento di
dicembre è caldo, penso che a casa invece Bea e Andrea si staranno scaldando a
tazze di cioccolata.
La mia decisione a trasferirmi l’hanno presa meglio di
quanto mi aspettassi. Hanno capito quanto tenessi a questa cosa e mi hanno
sostenuta. Sono tre mesi che siamo lontani e mi mancano molto, ma tra qualche
settimana verranno a trovarci e spero sempre che questa città streghi loro
quanto ha stregato me e magari la famiglia Rossi si riunirà nuovamente. Anche Cristian, si sta rivelando un buon elemento. Ha
riallacciato i rapporti con Pietro e ha promesso che ogni tanto verrà a
trovarlo. Pietro sta imparando a conoscerlo e mi sembra felice di questo.
Dopo aver infilato le mie scarpe da ballo, inizio a fare
alcuni esercizi di preparazione. Da quanto mi ha detto Larry si tratta di
un’attrice abbastanza famosa che dovrà sostenere un provino in cui le sarà
richiesto di ballare il problema è che il provino è fissato per domani, quindi
dovremo lavorare tutta la notte.
Sento il campanello della porta aprirsi. Lascio la sala per
entrare in reception e accogliere la mia cliente.
Il mio respiro si ferma alla vista della persona davanti a
me. Devo appoggiarmi al bancone per non cadere. Quel sorriso, quelle labbra,
quegli occhi sono esattamente come me li ricordavo. Lo vedo avvicinarsi. Le
mani nelle tasche dei pantaloni.
-Ciao! - esclama
-Ho una lezione tra poco! – dico riacquistando
l’uso della parola
-Lo so, sono io! –
-Ma Larry … -
-Sono stato io a chiedergli di combinare
l’incontro- un atro passo nella mia direzione.
-Io … tu … cosa vuoi?
-Dirti solo una cosa! – un altro passo.
Sento il mio cuore battere
rumorosamente nelle orecchie e credo anche di riuscire a vederloquasi uscire dal mio petto
-Volevo dirti che sono stato uno stupido! Che la
mia gelosia nel vederti insieme ad un altro mi ha accecato. Volevo dirti che
non è passato un giorno in questi otto mesi in cui io non abbia pensato a te.
Volevo dirti che sono follemente innamorato di te Alice Rossi e sono disposto a
dimostratelo in qualsiasi modo! –
La distanza tra noi si è quasi annullata. Me ne rendo conto
perché riesco a sentire il suo profumo invadermi i sensi. Alza una mano per
sistemarmi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Erano otto mesi che non
sentivo più i brividi lungo la schiena, che non sentivo più il mio cuore battere
così. Mi sfiora la guancia con un dito, mi basta davvero così poco per
lasciarmi andare. Contegno Alice. Contegno.
-Dimmi come posso rimediare? Cosa devo fare per
farmi perdonare da te!
Al diavolo il contegno.
Mi sporgo verso di
lui sfiorandogli le labbra. Mi perdo in un mondo che solo Josh
mi ha fatto conoscere e dal quale non voglio andarmene mai più.
-Mi avevi convinta
già al “Ciao”
Josh mi sorride. Uno di quei suoi
sorrisi che mi fanno sciogliere e che mi hanno fatto innamorare di lui.
-E ora? – chiedo
-Ora iniziamo la nostra vita insieme!
-Insieme?
-Insieme!
Eccoci qui all’ultimo capitolo della storia tra Alice e Josh.
Spero che vi sia piaciuto.
La storia di questi due un po’ mi mancherà, è stato il
mio primo approccio come “autrice” e mi sono appassionata a loro.
Il merito maggiore però lo devo a voi. A chi mi ha
sostenuto dall’inizio con le sue belle parole, a chi mi ha letto, chi mi ha
aggiunto ai preferiti … insomma a tutte voi che avete, in un certo senso,
creduto in me e nella storia di Josh e Alice.
Grazie davvero di cuore!!!
Vi lascio dicendovi che questo è un arrivederci, infatti
ho iniziato una nuova storia originale, “Il rumore della felicità”(cit.Negrita).
Per ora ho pubblicato solo il prologo. Ho preferito
iniziare introducendovi alla storia attraverso le emozioni della protagonista.
Se avete voglia di continuare a seguirmi vi aspetto per
conoscere i nuovi protagonisti di questa mia nuova avventura.