La legge del piacere

di BFan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- #Fluff ***
Capitolo 2: *** 2- #Angst ***



Capitolo 1
*** 1- #Fluff ***


#Fluff

Caroline raggiunse, nel bel mezzo della notte, silenziosamente e goffamente, la camera da letto all'ultimo
piano dell'immensa villa.
Con le scarpe in mano -perché quei maledetti tacchi sul pavimento in legno ricordavano molto più che vagamente la cavalleria- e i muscoli delle gambe tirati per stare in punta di piedi, la giovane donna aprì la porta della stanza immersa nel buio. 

Un borbottio le scappò, impossibile da trattenere, al suono dell'acuto scricchiolio del legno pregiato. Maledetto!

Niklaus, steso sul letto, le coperte di seta bianca fino al bacino, dormiva beatamente al centro del letto matrimoniale.
Gli occhi chiusi, gli zigomi rilassati, la fronte liscia e un leggero sorriso.
Caroline amava guardarlo dormire, così rilassato e tranquillo non poteva che ricordarle un bambino. 
A volte si chiedeva -spesso in realtà- come fosse stato Klaus durante l'età infantile e com'era il mondo in cui viveva. E per quanto l'ibrido amasse raccontarle storie avvincenti sul suo passato, su chi avesse conosciuto e a quali eventi storici avesse preso parte, Caroline sapeva che non era ancora pronto ad aprirsi così tanto con qualcuno, nemmeno con lei. 


Con un leggero sorriso sul volto da adolescente, Caroline si sfilò silenziosamente il tubino nero che aveva indossato per passare la serata con le amiche, come ai vecchi tempi, e, con solamente la biancheria addosso, si lasciò cadere sul letto delicatamente. Sdraiandosi al fianco di Klaus chiuse gli occhi lasciando che la solita sensazione di beatitudine la sommergesse. Il suo cuore, come di consueto, prese il volo. 

Niklaus, d'altro canto, ancora nel sonno, avvolse il corpo della donna fra le sue braccia permettendole di incastrare perfettamente il volto nell'incavo fra il collo e la spalla. Il leggero respiro di Caroline -ciliegia e whisky- lo avvolse. La pelle liscia e calda lo riscaldò e lo accarezzò. Le sue piccole mani si fecero strada fra i riccioli ribelli dell'uomo nella più dolce delle carezze. Le gambe intrecciate fra loro, muscoli allenati e pelle soda a contatto.
I piedi freddi di Caroline fecero quasi sobbalzare Klaus nel momento in cui toccarono i suoi. Li intrappolò fra le sue caviglie per darle calore. 
Erano a casa.



Note dell'autrice (ho scritto per tre volte note dell'attrice quindi credo possiate capire a che livello io sia in questo momento):
-Questa sarà un raccolta interamente Klaroline.
-In questa raccolta suddividerò i capitoli in base al genere. Questo primo capitolo è assolutamente, diabeticamente (licenza poetica) fluff. 
-Se avete delle preferenze in base al genere scrivetemelo pure e provvederò a scrivere prima il capitolo corrispondente.
-Fatemi sapere cosa ne pensate perché è cosa buona e giusta.
-Basta perché sto cadendo sempre di più nel ridicolo con note del genere.
-Ah, giusto, NO BETA. Se ci sono errori segnalatemeli che provvederò a correggere. 

Un grande grazie a chi ha letto e a chi leggerà!
A presto, B. 

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Capitolo 2
*** 2- #Angst ***


#ANGST


Piccola, stupida, insicura Caroline. 
Klaus ti aveva promesso di essere il tuo ultimo amore, ma tu saresti mai stata abbastanza per essere la sua ultima? 

Lo guardi insieme a lei, una ragazza -no, una donna.- sicura di sé, spavalda, coraggiosa. Bellissima. 
Cosa sei tu, in confronto?
Un'ammasso di nevrosi fastidiose e repellenti. Una ragazzina di provincia spaventata anche dai proprio sogni. Senza speranza.

E pensi che è davvero colpa tua, ma infondo cerchi di vedere il lato positivo delle cose. 
Perché è questo quello che fai: vedi il bene nelle cose e nelle persone. E non sai se questa sia la tua più grande benedizione o la peggiore delle maledizioni. 
Ringrazi le tue paure perché se ti fossi davvero lasciata andare ai tuoi sentimenti più nascosti adesso staresti soffrendo molto di più. Se avessi accettato di amarlo alla luce del sole l'umiliazione nel vederlo con un'altra sarebbe così -troppo- insopportabile. 

Piccola Caroline, che non è mai abbastanza.
E il cuore sembra impazzire quando vedi rivolgerle quel sorriso, che era tuo. 
Stupida Caroline, che avevi pensato per una volta di essere speciale. 
E una lacrima ti solca il volto lenta come la carezza di lui sulla guancia dell'altra.
Insicura Caroline, così tanto che non ti mostri nemmeno ai suoi occhi,
E volti le spalle a quel futuro che per pochi istanti è stato tuo e così dolorosamente hai dovuto lasciare.


Klaus non saprà mai che lei era pronta a bussare alla sua porta e a chiedergli di mostrarle il mondo. Non saprà mai che era pronta a donargli tutta la sua luce. 
E passerà tutte le notti a fissare l'orizzonte nella speranza di vedere, un giorno, quella chioma bionda e quel sorriso pieno. 
Sognerà di poterla rassicurare, di consolarla, di farle spazio per permetterle di ridare alla sua vita colore. 


Caroline non bussò mai. Klaus si chiede ancora il perché. 



Note dell'autrice:
-Odio questa cosa. Odio i finali di questo genere ma è andata così quindi.
-La prossima sarà meglio, ci sarà un bel riferimento a Tatia quindi aspettatevi insicurezza ma anche tanto altro. Ripeto, meglio.
-Se vedete errori segnalatemeli, non ho avuto tempo di rileggerla.
-Infine grazie mille a tutti quelli che hanno messo la raccolta fra le seguite/preferite/ricordate e chi ha recensito. GRAZIE GRAZIE GRAZIE!

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