I wanna save your life tonight

di I_Need_You_Now
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one ***
Capitolo 2: *** Chapter two ***
Capitolo 3: *** Chapter three ***
Capitolo 4: *** Chapter four ***
Capitolo 5: *** Chapter five ***
Capitolo 6: *** Chapter six ***
Capitolo 7: *** Chapter seven ***
Capitolo 8: *** Chapter eight ***
Capitolo 9: *** Chapter nine ***
Capitolo 10: *** Chapter ten ***
Capitolo 11: *** Chapter eleven ***
Capitolo 12: *** Avviso ***
Capitolo 13: *** Chapter twelve ***
Capitolo 14: *** Chapter thirteen ***
Capitolo 15: *** Chapter fourteen ***
Capitolo 16: *** Chapter fifteen ***
Capitolo 17: *** Chapter sixteen ***
Capitolo 18: *** Chapter seventeen ***
Capitolo 19: *** Chapter eighteen ***
Capitolo 20: *** Chapter nineteen ***
Capitolo 21: *** Chapter twenty ***
Capitolo 22: *** AVVISO: STORIA REVISIONATA SU WATTPAD ***



Capitolo 1
*** Chapter one ***


"Amber che cazzo fai ancora a letto? Ti ho detto di muoverti, scansafatiche! Ti alzi con le buone o con le cattive?" urló mio fratello incazzato come sempre.
Aprii gli occhi, non volendo finire per essere picchiata da lui...
Mi alzai dal letto stropicciandomi gli occhi, intimorita dalla figura di mio fratello che mi guardava dall'alto.
"Senti, oggi pomeriggio vengono i miei amici, quindi vedi di vestirti e cominciare a lavorare" mi ordinó mio fratello, per poi uscire da camera mia. Sospirai avvicinandomi all'armadio, cercando qualcosa da mettermi.
Optai per un top e un paio di pantaloncini.
Scesi giu per fare colazione, dove trovai mio fratello sul divano a messaggiare.
Notando che lo guardavo, alzó lo sguardo dal cellulare, guardandomi a sua volta.
"Che minchia ti guardi?" chiese con tono brusco.
"N-niente s-scusa..." risposi abbassando lo sguardo e cominciando a pulire.
Mi chiamo Amber Sullivan, ho sedici anni, sono bassina di statura e magra, ho i capelli biondi, gli occhi azzurri  e vivo con mio fratello Jacob: venti anni, capelli neri e occhi scuri. 
Non so perchč mi tratta cosģ. 
Abbiamo sempre avuto un buono rapporto, fino a quando i nostri genitori ci hanno abbandonato...
Ha cominciato a insultarmi pesantemente, a costringermi a fare tutto quello che vuole lui, e persino a picchiarmi...
Ogni volta che mi fa del male, di nascosto esco di casa e vado dalle mie amiche...
Loro sono le uniche persone che ho:
Debbie, Jennifer e Trisha.
Mi hanno sempre aiutata...
Nel mio periodo di depressione, dove pensavo solo a suicidarmi...
Nel mio periodo di anoressia, dove non mangiavo perchč Jacob mi dava della grassa...
E in tanti altri periodi brutti che ho affrontato.
Se sono ancora viva č solo grazie a loro...
E spesso, Jacob mi minaccia tramite loro. Mi dice che se non faccio quello che mi chiede, fa del male alle mie amiche...
E io so di cosa č capace lui.
Fa parte di un brutto giro, che peró, non so di cosa sia...
Potrebbe essere di droga, come anche di alcool...
Sinceramente ho molta paura di lui.
Peró mi faccio forza e vado avanti, nella speranza che un giorno, tutto possa cambiare.
Non amavo la mia vita, ma comunque non potevo lamentarmi di essa...
Perchč c'č gente che, purtroppo, vive in condizioni peggiori della mia...
E questo mi aiuta molto.

"J-Jacob..." sussurrai avvicinandomi a lui.
"Hmm?" rispose alzando lo sguardo dallo schermo del televisore, posandolo su di me.
"Ho... ho finito..." dissi.
"Va bene, poi controllo. Ti conviene salire che tra un pó arrivano i miei amici... a meno che tu non voglia essere stuprata" affermó ghignando.
Sgranai gli occhi alla sua affermazione, dirigendomi a passo svelto di sopra.
Mi chiusi dentro la mia camera, presi le cuffie e le collegai al cellulare, facendo partire "happy ending" di Avril Lavigne.


"Amber vieni qua subito!"
Mi urló mio fratello dal piano di sotto.
Uff, che vuole mo quello?
Stoppai la musica, e scesi le scale di malavoglia, anche perchč se non fossi scesa sarebbe salito lui, e lą si, che sarebbero stati guai.
Nel salone ci trovai mio fratello e due ragazzi mai visti prima... uno era alto, moro dagli occhi azzurri, un contrasto stupendo sulla pelle ambrata che aveva, pieno di tatuaggi e muscoli da far paura. L'altro era meno alto del primo,ma comunque sempre pił alto di me, biondo e occhi nocciola, muscoloso anche lui.
Mio fratello si avvicinó a me con sguardo... arrabbiato? Cos'ho fatto ora??
"Facciamo un patto"mi prese i polsi e mi sbattč contro al muro.
Sussultai al contatto col muro freddo.
"Tu, da domani andrai a fare la puttana per strada, e io non faró niente alle tue amiche. Ok?"
Spalancai gli occhi a quella sua richiesta.
La puttana? Dio no...
Sono vergine, e non ho intenzione di perdere la mia verginitą con un viscido vecchio malato!
"L-la puttana? Ma... Perchč?" chiesi in preda ad una crisi.
"Non sono cazzi che ti riguardano." rispose freddo.
"S-sono vergine Jacob..." sussurrai, cosģ che potesse sentire solo lui.
"Non me ne fotte un cazzo, ok? O vai a fare la puttana o giuro che uccido le tue amiche una per una davanti ai tuoi occhi!" mi urló in faccia.
Lacrime salate cominciarono a rigare il mio viso.
"Allora, hai deciso?" chiese mio fratello ghignando.
"Jacob, non vedi che č terrorizzata? Dalle il tempo!" esclamó il ragazzo biondo dagli occhi nocciola.
"Taci tu coglione!" urló facendomi sobbalzare. Il ragazzo tacque subito...
"Allora? Tieni di pił alla tua verginitą, o alle tue amiche?" mi chiese, stufo di aspettare.
"A-alle mie amiche..." sussurrai.
"Quindi...?" mi guardó ghignando.
"Lo faró..." dissi tra le lacrime.
"Bene" mi lasció i polsi, e si allontanó da me.
"Preparati mentalmente piccola, che da domani, la tua vita cambierą" esclamó contento mio fratello, per poi farmi cenno di andare di sopra.
Guardai i suoi amici, che a loro volta mi guardarono dispiaciuti...
Non mi aveva mai chiesto una cosa del genere. Questo, penso sia solo l'inizio di un incubo...


SPAZIO AUTRICE;)

Ciaooo:)
Eccomi con una nuova ff!
Ci ho messo tipo 3 ore a fare un introduzione di 200 parole, perchč l'originale ne aveva di pił:)
Alloora... so che puó non sembrare il massimo, ma č solo l'inizio quindi prima di giudicare andate avanti a leggere...
In questo capitolo non c'č ancora nessuno dei nostri ragazzi...
Apparirą qualcuno giį dal prossimo;)
Spero vi piaccia...
RECENSITE pleaseee:')
Accetto anche critiche, qualsiasi cosa.
Continuo a 1 recensione;)
Alla prossima(forse)<3
Ps-il rating e il titolo potrebbero cambiare:)
-Sara

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Capitolo 2
*** Chapter two ***


-Amber

Solo schifo.
Pił mi guardavo allo specchio, pił ero disgustata da me stessa.
Tentai di abbassare un pó la minigonna, non ottenendo risultato, dato che era stretta e mooolto corta... TROPPO corta.
Mi diedi un'aggiustata alla fascia che a stento mi copriva il seno, per poi cominciare a truccarmi, come mi aveva ordinato mio fratello...
"Amber, sei pronta?" mi urló quest'ultimo dalla cucina.
Applicai infine un ultimo tratto leggero di matita sulle palpebre, per poi dirigermi da mio fratello.
"Wow Amber, sai quanti cazzo di soldi ci facciamo cosģ?" esclamó eccitato squadrandomi.
Sospirai abbassando lo sguardo, trovando estremamente interessanti le scarpe coi tacchi che avevo ai piedi.
"Va bhe, andiamo adesso" disse prendendomi il braccio e trascinandomi in macchina.


Il posto in cui mi portó era tutt'altro che bello.
Era una strada poco illuminata: vi erano un benzinaio sicuramente intatto da anni, ed una casa abbandonata piuttosto inquietante.
Mi guardai intorno, notando due ragazze vicino al benzinaio, altre due di fronte al semaforo e una da sola in un angolino che fumava.
La ragazza sola, vedendo che la guardavo, si avvicinó a me.
"Ciao! Sono Anne, tu?"
"Am-Amber" sussurrai abbassando lo sguardo.
"Anche tu per la strada eh! ma non mi sembri la tipa..."
"Hahah che battuta! All'inizio č timida, ma devi vederla a letto... una bomba! Vero Amby?" intervenne mio fratello per salvarsi le chiappe, patetico.
"Si... č vero" sussurrai rassegnata.
"Allora... Anne, lei č Amber, la mia sorellina... ha deciso di fare questo lavoro sapendo che lo dirigo io, non č cosģ Amby?" mi chiese mio fratello pizzicandomi il braccio.
No, non č cosģ lurido bastardo! Mi ci hai trascinata tu qui, in questo posto di merda, minacciandomi tramite le mie amiche!
"Si... si, č cosģ" dissi invece.
"Bene. Vi lascio conoscere ragazze, noi ce ne andiamo... le spieghi tutto tu, vero?" chiese mio fratello ad Anne.
"Certo Jacob, non preoccuparti!" annuģ lei.
"Va bene. Buon lavoro ragazze" affermó facendoci l'occhiolino, per poi andarsene a casa, sicuramente a giocare alla xbox coi suoi amici...
"Allora, Amber, quanti anni hai?" mi distrasse dai miei pensieri Anne.
"Oh, io ne ho sedici, te?" le domandai.
"Io ne ho diciannove. Sai, tuo fratello č davvero un figone!" esclamó lei con un sorriso a trentadue denti.
"Tanto figo quanto stronzo..." sussurrai pił a me stessa che a lei.
"Cosa?" chiese lei.
"No, nulla. Da quanto tempo lavori per mio fratello?" domandai, incuriosita dalla risposta.
"Da pił o meno due anni..." ammise con sguardo malinconico.
"Perchč hai incominciato a fare la put... a lavorare per strada?" mi fermai alla parola 'puttana', non volevo offenderla.
"Puoi chiamarmi pure puttana eh, tanto č questo quello che sono... una puttana. Due anni fa, mio padre perse il lavoro... in quell'anno mia madre era molto malata. Perció, non potendo pił pagare le medicine, mio padre ricorse a me, chiedendomi di andare a lavorare... ovviamente io accettai subito, ci tenevo molto a mia madre, perció cominciai a cercare lavoro... tuttavia, non lo trovai da nessuna parte, a quei tempi il lavoro scarseggiava... un giorno, mentre attaccavo dei bigliettini dove scrissi che avevo bisogno di lavoro ai semafori, mi si avvicinó una 'poco di buono', in termini meno volgari...
Mi diede un bigliettino con scritto un numero, e mi disse solo "chiamalo: ti servirą". Per giorni ci pensai e ripensai su, avevo gią capito di cosa si trattava, e sinceramente all'inizio avevo un pó paura... ma non ebbi molto tempo per pensarci, dato che un giorno mia madre ebbe un arresto cardiaco...
Giurai su me stessa che se sarebbe sopravvissuta, avrei fatto quel mestiere fino a quando la mia famiglia non ne avrebbe pił avuto bisogno... fortunatamente mia madre si riprese, cosģ decisi di chiamare questo benedetto numero, che sarebbe il numero di Jacob... mi diede appuntamento qui, mi spiegó tutto quello che dovevo sapere su questo lavoro e mi prese...
Il giorno dopo dissi ai miei di avere trovato lavoro, ovviamente non rivelai il vero lavoro... dissi che avrei fatto la cameriera, ed erano super contenti..."
Ascoltai la sua storia, emozionata.
Ne ha passate davvero tante...
Allora č proprio vero che non tutte le prostitute lo fanno solo per divertimento.
"Da allora sono passati due anni e mia mamma č guarita, ti starai chiedendo che ci faccio ancora qui... bhe, ormai mi ci sono abituata a questo mondo, quindi non ho intenzione di abbandonarlo, anche perchč sinceramente, mi piace! Certe volte poi passano certi fighi che, mamma! L'unica cosa a cui pensi appena li vedi č "saranno bravi a letto?" hahahah" continuó.
Sforzai un sorriso alle sue parole, che peró si riveló pił uno sguardo schifato.
"Tu, invece? Perchč sei qui?" mi chiese lei.
"Io... bhe, come ha giį detto mio fratello, sono qui per seguire i suoi passi..." dissi con un finto entusiasmo.
"Non ne sembri tanto entusiasta, sai?" se ne accorse lei.
"Va bhe, ti presento le altre, ti va?" continuó lei, cambiando per fortuna discorso.
"Certo" annuii facendo un sorriso tirato.
Mi prese per mano e mi portó vicino a due ragazze.
"Allora, ragazze, lei č Amber, la sorella del capo. Amber, loro sono Lily e Sophie" mi trovai davanti a due ragazze, una pił bella dell'altra.
Una rossa dagli occhi nocciola, l'altra mora dagli occhi scuri.
"Piacere Amber, io sono Lily, lei č Sophie" si presentó la mora.
"Ciao Amber" sorrise Sophie.
Guardai il loro abbigliamento...
Minigonne INGUINALI, da dove si poteva ben notare il perizoma di pizzo, e il seno coperto da una sola camicetta.
Mi vennero le lacrime agli occhi, che scacciai subito via...
Che ci faccio io qui?


Tre ore. Tre ore in quest'inferno, e ancora nessuno, per fortuna, mi aveva avvistata.
Tre ore passate ad ascoltare le battute pił stupide e immorali che io abbia mai sentito in tutta la vita.
In realtą qualcuno era passato, un uomo sulla cinquantina...
Gią avevo paura, ma quando ci disse che non accettava minorenni, tornai a respirare regolarmente.
Per quel turno si offrģ Sophie, liquidandoci con un semplice "il dovere mi chiama".
Una macchina si fermó vicino a noi...
Si abbassó il finestrino, da dove spuntó la testa di un ragazzo che poteva avere tra i diciotto ai venti anni.
"Anne, vieni un attimo" chiamó la ragazza dai capelli biondi, che subito si avvicinó a lui, facendomi l'occhiolino.
Parlarono per circa cinque minuti, fino a quando Anne si giró e mi guardó.
"Vuole te." disse soltanto.
Il mio cuore perse un battito.
"V-vuole me?" ripetei io, pił a me stessa che a lei.
"Si... dai, vai a divertirti!" esclamó Anne sorridente.
Deglutii rumorosamente, per poi alzarmi e avviarmi nella macchina.
Mi girai un ultima volta verso Lily e Sophie, che mi alzarono il pollice, in segno che era tutto ok.
Ma non era tutto ok. 
Stavo per essere sverginata da un ragazzo che nemmeno conosco, quindi non poteva essere tutto ok.
Non per me...
Chiusi la portiera della macchina, girandomi verso il ragazzo alla guida, che mi sorrise...
Era un ragazzo davvero bello: capelli castani, e occhi azzurro ghiaccio.
Bhe...
Almeno non avrei perso la verginitą con un vecchio lurido e viscido, bensģ con un ragazzo bello e attraente...


SPAZIO AUTRICE;)
Hola amigaaaaass;)
Allooooraaa:
Wow, sinceramente pensavo di ricevere una sola e misera recensione per questa storia, e invece tan tan TAAANN:
Ne ho ricevute cinqueee*si mette a ballare*
Oookeii facciamo i seri.
A me sinceramente sto capitolo non mi convince.
Spero a voi piaccia...
Allora chi sarą questo *misterioso* ragazzo che vuole scopare con Amber?
Qualcosa mi dice che voi gia lo sapete hahahah:')
No ok, facciamo i seri.
Qualcuno mi ha chiesto la foto dei personaggi...
Ebbene eccoleee:
Amber
http://www.dphoneworld.net/2013/10/canzone-pubblicita-swarovski-bijoux.html
Non so se avete presente, sarebbe la ragazza che fa la pubblicitį di swarovski<3 me ne sono innamorata a prima vista!:')
Ps_tengo a precisare che non sono lesbica, amo i maschi, faccio pensieri perversi sulla maggior parte dei ragaz... no ok, non andiamo nei particolari:')
Sophie
http://www.punkyprincess.com/wp-content/uploads/2012/11/JesyNelson1.jpg
Jesy delle Little Mix;)
Lily
http://gohairshop.com/wp-content/uploads/2013/06/selena-gomez-2013-selena-gomez-34430139-1161-1600.jpg
Selena Gomez:)
Anne
http://alienbee.net/wp-content/uploads/2012/06/Ashley-Tisdale.jpg
Ashley Tisdale;)
Per Jacob mi spiace, ma non ho ancora presente il personaggio...
Lo cercheró e vedo di trovarlo per la prossima volta!
Io vado...
RECENSITE pleasee:)
Mi fa sempre piacere un vostro parere... anche una critica, va bene tutto!
Alla prossimaaa<3
-Sara

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Capitolo 3
*** Chapter three ***



-Amber

Fermó la macchina di fronte ad una villa abbastanza grande, che da fuori sembrava molto accogliente...
Uscģ dalla macchina, e cosģ feci anche io.
"Seguimi" esclamó entrando nella villa. Annuii ed entrai con lui.
Mi portó velocemente in una stanza, sbattč la porta che chiuse a chiave qualche secondo dopo.
Si giró verso di me, mi squadró da capo a piedi per poi leccarsi le labbra in modo sensuale.
Devo ammettere che questo ragazzo č davvero sexy...
Peró non riesco a sopportare l'idea di dover perdere la verginitą in questo modo.
Si avvicinó velocemente a me, avventandosi sulle mie labbra che bació, leccó e succhió avidamente.
Non potetti fare altro che ricambiare il bacio...
Indietreggiai fino a quando caddi sul letto con lui sopra di me, che si staccó dalle mie labbra per passarle sul collo, dove lasció una scia di baci umidi.
Si concentró in un punto preciso del collo, e cominció a mordere e succhiare.
Emisi un gemito di disapprovazione, che peró lui scambió con uno di piacere.
Finito il suo 'lavoretto', leccó la parte che aveva morso, e cominció a scendere con i baci.
In pochi secondi slacció la fascia, lasciandomi scoperto il seno davanti ai suoi occhi pieni di desiderio.
Immediatamente si avventó su di essi, palpandone uno con una mano e leccando e succhiando l'altro con l'altra mano...
SOLO SCHIFO.
Volendo far finire questo inferno, decisi di agire io.
Con tutta la forza che mi rimaneva in corpo, ribaltai la situazione: ora era lui sotto di me.
Cercai di essere il pił determinata possibile mentre lo baciavo e gli toglievo la maglia, ma la veritą č che ero ancora pił spaventata.
Scesi gił per il suo petto lasciandoci baci umidi, gemette leggermente quando toccai il cavallo dei suoi jeans...
Sbottonai quest'ultimo e, con il suo aiuto, glielo tolsi definitivamente.
Si poteva ben notare la sua erezione preminente sotto i suoi boxer, e deglutii al solo pensiero di quel lungo coso dentro di me.
Ribaltó nuovamente la situazione, avventandosi sul bottone della mia minigonna, quando ad un tratto, si fermó, guardandomi confuso.
"Ehi, perchč piangi?" chiese il ragazzo sopra di me togliendo le sue dita dal bottone della minigonna e portandole al mio viso, che accarezzņ lentamente.
Stavo davvero piangendo? Non me ne ero nemmeno accorta.
"N-niente continua..." sussurrai, mentre altre lacrime scesero sul mil viso. Merda, non potevo piangere!
"No, adesso parli. Eri lą con tutte quelle puttane, dovrebbe piacerti fare questo lavoro, no?" affermó visibilmente confuso.
"IO SONO VERGINE!" urlai in preda al panico, lasciando che le lacrime prendessero il sopravvento su di me.
Cominciai persino a tremare: non ce la potevo fare.
Sgranó gli occhi alla mia rivelazione, per poi iniziare ad accarezzarmi la guancia.
"Ehi shh non piangere, č tutto ok. Non sono un mostro, non ti faró nulla. Non preoccuparti..." mi sussurró dolcemente.
No, non potevo...
Mio fratello mi avrebbe ammazzato se solo avesse saputo che mi ero tirata indietro.
"N-no, non p-posso... tu non capisci. Se io non porto quei fottuti soldi a casa mio fratello mi uccide!" rivelai continuando a piangere.
"Ehi, guardami" disse prendendomi il mento costringendomi a guardarlo.
"Te li daró lo stesso i soldi, ok? Voglio aiutarti. Ora vestiti, forza" esclamó alzandosi da me e porgendomi una mano per fare altrettanto.
La accettai e mi tirai su.
"Dici sul serio?" chiesi tirando su col naso.
"Certo, piccola. Ora vestiti dai, che se no ti prendi un malanno!" disse sorridente asciugandomi qualche lacrima. Gli sorrisi a mia volta per poi abbassarmi a prendere la fascia e indossarla.
"Aspetta, ti do una mia maglia" affermó frugando nell'armadio, in cerca di una maglia.
Quando la trovó, me la porse.
"Ecco, ti starą un pó grande, ma meglio di niente!" 
"Grazie" sussurrai per poi metterla.
"Sono Louis, tu?" mi chiese.
"Am-Amber" balbettai.
Amber... č un bel nome! Andiamo a letto?" mi chiese gentilmente.
Sgranai gli occhi e cominciai a fissare il pavimento.
"Ehi, non in quel senso! Intendevo, andiamo a dormire?" affermó subito dopo.
Mi morsi il labbro per l'imbarazzo, e potevo giurare di essere arrossita.
Annuii abbassando lo sguardo, cosģ in pochi secondi ci mettemmo entrambe nelle coperte.
"Arrossisci spesso?" mi chiese.
"Penso... penso di si" risposi timidamente.
Rise appena per poi avvicinarsi all'orecchio e sussurrarci "dovevo capire da subito che non sei come le altre"
Sorrisi appena, per poi accoccolarmi al suo petto.
Non so perchč, ma tra le sue braccia mi sentivo protetta.
Forse perchč non mi aveva fatto del male...
O forse bhu, non ne ho idea.
"Hai sonno?" mi chiese.
"Non molto..." risposi quasi in un sussurro.
"Come si chiama tuo fratello?" domandó tutt'a un tratto.
"P-perchč?" chiesi io.
"Curiositą" rispose, vago.
"Jacob" dissi io.
Sussultó.
"Jacob... Jacob Sullivan?" chiese udibilmente turbato.
"Si... lo conosci?" domandai.
"Purtroppo si... č solo un pezzo di merda" affermó convinto.
"Č lui che ti ha coinvolto in questo giro?" chiese.
"Si..." sussurrai.
"Bastardo." disse a denti stretti.
"Non posso permetterti di tornare da quel coglione" affermó.
"Ti picchia spesso, vero?" Continuó.
"Si... Louis, io non voglio tornare da lui... mi fa paura" ammisi tremando.
"Non preoccuparti piccola. Non permetteró pił a nessuno di farti del male, specialmente a quel bastardo. Vuoi... vuoi venire a vivere qui, per un pó di tempo?" domandó esitante.
"Io... si" non so perchč diedi quella risposta, so solo che non volevo tornare da lui...
Avevo troppa paura, e qui, con Louis, stranamente mi sentivo bene.
"Ti proteggeró... č una promessa" mi sussurró nell'orecchio.
Grazie..." sussurrai anche io prima di abbandonarmi definitivamente alle braccia di Morfeo.



SPAZIO AUTRICE;)
ABBIATE PIETĄ.
Č la prima scena 'hot' che scrivo, e non sono nemmeno sicura di averla scritta bene...
Vi chiedo solo di avere pietą.
Sono solo una povera ragazza di 13 anni:'(
Che scrive cose porche. Ok si, lo ammetto, sono una pervertita:')
Beeenee ma quanto č cuccioloso Louis? Aw lo adoroo<3
Cosa succederį?
Chissą hahahah:')
A parte che non lo so nemmeno io, peró dettagli;)
Detto questo RECENSITE pleasee:'(
Continuo a 2 recensioni.
Alla prossimaa<3
-Sara 


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Capitolo 4
*** Chapter four ***


-Louis

Era da un pó che ammiravo il viso di quella ragazza mentre dormiva.
Puó cosģ tanta perfezione esistere in un solo corpo?
Sinceramente non so perchč l'ho invitata a vivere qui.
Insomma, non la conosco nemmeno.
Peró conosco il fratello...
E so di cosa č capace, perció meglio tenerla qui con me, al sicuro.
E poi, č cosģ piccola e indifesa che ti viene d'istinto la voglia di proteggerla.
Un momento...
Dio, mi ero scordato totalmente di non vivere da solo!
Come la prenderanno i ragazzi?
Spero bene...
Cominció a muoversi: segno che si stava svegliando.

-Amber

Aprii gli occhi lentamente, trovandomi in un letto sconosciuto di una casa sconosciuta con uno sconosciuto di cui ancora non riuscivo a focalizzare bene il viso di fronte a me.
"Buongiorno Amber... dormito bene?" mi chiese il ragazzo.
In quel momento mi venne in mente l'accaduto di ieri sera...
Questo č uno dei ragazzi pił premurosi che io abbia mai visto in tutta la vita.
"Bene... tu invece?" domandai a mia volta.
"Davvero bene. Amber, devo dirti una cosa" disse vago.
"Cosa?" chiesi mettendomi seduta sul letto. Mi seguii a ruota e aprģ la bocca per parlare, ma fu interrotto da due persone che fecero irruzzione nella sua camera.
"Č ora di svegliarsi Tomlinson, svegliaaaa" urlarono due ragazzi con delle padelle in mano che sbattevano l'una contro l'altra, facendo un chiasso della madonna.
Uno era biondo dagli occhi azzurri, l'altro moro dagli occhi color cioccolato. Erano davvero dei bei ragazzi.
Fermarono le padelle non appena puntarono il loro sguardo nella mia direzione.
"E questa bambolina chi č?" chiese il biondino.
"Vedo che ti sei dato da fare stanotte Louis, eh" affermó il moro ridendo, seguito dalle risate del biondo.
Arrossii come una mongola, cosa che Louis notó.
"A differenza vostra, stanotte io mi sono mantenuto puro. Lei non č affato quello che pensate" disse Louis.
"E allora chi č?" chiese il moro.
"Sarebbe la sorella di Jacob" rispose.
I due ragazzi sussultarono.
"Quel Jacob?" chiese il biondino incredulo.
"Quel Jacob" affermó Louis, "l'ha obbligata a fare la puttana per strada, non si sa per quale motivo l'abbia fatto. Ieri avevo voglia di divertirmi, cosģ sono passato da Anne, ma ho trovato lei... cosģ non ho esitato a portarmela a casa. Poi peró, ho scoperto chi č in realtą... e ho deciso di tenerla con noi per un pó. Voi che ne pensate?" continuó.
"Come ti trattava tuo fratello?" mi chiede premuroso il moro.
 Abbassai lo sguardo sospirando.
"Secondo te, come poteva trattarla un essere del genere?" esclamó Louis.
"... Sono Niall, benvenuta in famiglia! Tu sei?" mi chiese il biondino che finalmente riveló il suo nome porgendomi la mano.
"Am-Amber" sussurrai timidamente, porgendogli la mano, che strinse per poi lasciarla.
"Per noi va bene Louis, peró dobbiamo ancora vedere se Harry e Zayn..."
"Se Harry e Zayn un cazzo, noi la teniamo qui con o senza la loro approvazione!" esclamó Louis.
Oddio, e mo chi sono Harry e Zayn?
Fino ad adesso ho conosciuto ragazzi gentili e bravi...
Non č detto che questi altri due lo siano, dato che non ne parlano molto bene.
"Concordo con Louis, che dicano quello che vogliono, lei ha bisogno di aiuto e noi la aiuteremo!" affermó Niall deciso.
"Anche io voglio aiutarla, peró loro due, Zayn soprattutto, potrebbe prenderla male... sappiamo bene che Zayn ha un conto in sospeso con Jacob... io solo non vorrei tornare a quel periodo dove eravamo tutti separati... non lo sopporterei di nuovo." ammise il moro di cui ancora non sapevo il nome, abbassando lo sguardo.
QUESTO RAGAZZO Č TROPPO TENERO.
"Aww Liam, sei troppo tenero" esclamó Louis alzandosi dal letto e racchiudendo Liam-cosķ l'ha chiamato Louis-in un abbraccio.
"Tranquillo, non succederą pił una cosa del genere... quell'accaduto ci ha uniti ancora di pił, lo sai" affermó Louis.
"Quanto vi voglio bene solo io lo so... siete come dei fratelli per me, tutti e quattro" disse Liam in un sospiro.
"Anche noi ti vogliamo bene Liam, certo ognuno ha un modo diverso di dimostrarlo... peró ti vogliamo bene, sul serio... quindi, accetti questa bella ragazza in casa?" concluse Louis speranzoso, staccandosi dall'abbraccio.
"Amber, benvenuta in famiglia" esclamó Liam per poi abbracciarmi.
All'inizio fui esitante, poi peró, mi lasciai andare all'abbraccio.
"Bene, ora che le cose sono risolte, possiamo andare a fare colazione?" chiese Niall mordendosi il labbro.
"Sei sempre il solito" esclamarono Liam e Louis per poi scoppiare in una fragorosa risata, a cui si unģ anche il biondo.
Non potetti fare a meno di sorridere...
Insomma, sono troppo teneri.


Era tutto il pomeriggio che ridevo come una pazza.
Louis verso mezzogiorno dovette uscire per 'affari' , perció mi lasció con Liam e Niall.
Mai nella mia vita mi ero divertita cosģ tanto.
All'inizio ero piuttosto intimidita, ma dopo qualche battuta ho cominciato a sciogliermi... e questo č il risultato:
in questo momento sono sdraiata sul divano con Liam e Niall che mi fanno il solletico da tutte le parti.
"B-basta! Hahahaha vi prego! Hahahaha pietą! Hahahaha" dissi tra le risate.
"Che dici Niall, le diamo un pó di tregua?" chiese Liam divertito al biondo.
"Finto biondo dģ di si ti pregoo" supplicai.
"Stavo per annuire, quando poi mi hai chiamato finto biondo... perció all'attaccoooooo" urló per poi rifiondarsi su di me, continuando col solletico.
"Cos'č tutto sto casin... oh vi prego ragazzi, ho appena assistito in prima persona ad un orgia, sono tornato a casa cercando pace e invece cosa trovo? Tre ragazzi che scopano come conigli, per di pił sul divano" esclamó un ragazzo riccio, facendo irruzione nella stanza.
Subito Liam e Niall si alzarono da me, porgendomi gentilmente una mano per alzarmi.
"Non č come pensi Harry" affermó Niall.
"Vuoi negare l'evidenza?" sorrise malizioso Harry.
"A proposito, dove l'avete trovata sta figona?" chiese ai due ragazzi, rivolgendomi uno sguardo malizioso.
"Smettila Harry, non č una puttana" ringhió Niall abbracciandomi.
"Gią, l'ho capito dal modo in cui č arrossita quando ho detto che č una figona" pronunció Harry.
Per fortuna che avevo la maglia di Niall che mi copriva, altrimenti non avrei retto al suo sguardo compiaciuto mentre mi vedeva arrossire.
Niall si staccó da me posandomi un delicato bacio sulla fronte, che ricambiai con un sorriso a trentadue denti.
"Allora, mi spiegate chi č lei?" domandó Harry visibilmente confuso.
"Ecco, lei č" venne bloccato da un tonfo assordante proveniente dalla porta di ingresso.
"Come sarebbe a dire che hai portato a casa la sorella di quel bastardo?? Seriamente stai facendo, Louis?? Lo sai il conto in sospeso che ho con quel maledetto!" sentii urlare dalla cucina. Guardai Niall e Liam, che mi sorrisero cercando di rassicurarmi.
La veritą č che non mi avevano rassicurata per niente.
"Cerca di calmarti Zayn! Lei non č come lui. Semplicemente voglio aiutarla, tutto qui!" urló Louis.
"Stai scherzando? Non voglio un membro della sua schifossissima famiglia in casa mia" pronunció la voce di un ragazzo che in quello stesso istante entró nel salone, dov'eravamo situati io, Liam, Niall e quell'Harry.
"Sarebbe lei?" chiese il ragazzo che supposi si chiamasse Zayn, avvicinandosi a me.
"Si" rispose Louis, freddo.
Quando mi fu abbastanza vicino da poter confondere il suo respiro col mio, notai la sua bellezza.
Era un ragazzo moro dagli occhi color nocciola, alto e davvero muscoloso.
Mi prese il mento costringendomi a guardarlo, e mi esaminó il viso.
"Non!" urló Louis, facendo sobbalzare tutti nella sala, compreso Zayn, che si staccó da me.
"Toccarla" continuó, moderando il tono di voce.
"Questa in casa mia, non la voglio" pronunció Zayn freddo, avvicinandosi a Louis con le braccia incrociate.
"Perfavore Zayn" inizió Liam, "cerca di ragionare. Non č come suo fratello! Anzi. Č una sua vittima. Quindi ti prego di rifletterci un attimo, cazzo Zayn, per un momento metti da parte il tuo fottuto orgoglio e pensa! Se la facessimo tornare lģ, starebbe solo male, sotto le grinfie del fratello che vuole solo il male per lei. Noi volevamo soltanto aiutarla, tutto qui! Cosa ci trovi di male?" concluse Liam.
"Il suo sangue Liam, il suo fottuto sangue, č lo stesso che scorre nelle vene di quello stronzo! Perció ripeto, non la voglio in casa mia!" ripetč Zayn, deciso.
"P-per me non c'č problema, cioč, se i-io per voi sono un problema me-me ne vado..." sussurrai io, aprendo finalmente bocca.
"Allora: io non so cosa sta succedendo, perchč non sono stato informato di niente. Peró da quello che ho capito, lei č la sorella di Jacob, e viene maltrattata da quel coso, perció voi volete aiutarla... scusami Zayn, ma io non ci trovo nulla di male" affermó Harry.
"Ahh, fate quel cazzo che vi pare. Peró vi avviso: se pensate che la tratteró bene, siete solo degli illusi" pronunció per poi andarsene in una camera, e sbattere la porta.
"Cambierą idea, vedrai" disse Louis avvicinandosi a me e accarezzandomi la guancia.
"Speriamo..." quasi sussurrai.
"Alloora veniamo alle cose pił importanti. Io sono Harry, tu invece sei...?" pronunció Harry.
"Am-Amber" balbettai.
"Bene, allora benvenuta Amber!" sorrise Harry.
Non ho idea di che cosa abbia fatto mio fratello a quel ragazzo...
Peró io non centro niente, perció potrebbe essere pił cordiale.
Speriamo almeno vada tutto bene...


SPAZIO AUTRICE;)
Holaa:)
Mi spiace per la scrittura, non sono ancora riuscita a fare niente, ma la prossima volta ci proveró, promesso!
Alloora visto? Il capitolo č lił lungo sta volta;)
Cos'avrą in sospeso Zayn con Jacob?
Sinceramente non lo so nemmeno io hahahah:')
Devo andare, vado di fretta!
Continuo a 3 recensioni;)
Alla prossimaa<3
-Sara


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Capitolo 5
*** Chapter five ***


-Amber

Aprii lentamente gli occhi, ritrovandomi tra le braccia di Louis, che in quel momento dormiva beatamente.
Guardai verso l'orologio appeso sopra l'armadio, e lessi l'ora: le 8:15.
Mi alzai piano piano facendo il minor rumore possibile, per poi avviarmi nel bagno, dove mi feci una doccia calda e veloce.
Uscii dalla doccia con un solo asciugamano addosso, ed andai in camera, cominciando a frugare nell'armadio di Louis in cerca di una maglietta da poter indossare.
"Buongiorno" esclamó Louis dietro di me, facendomi sobbalzare.
Mi girai verso di lui, sorridente.
"Buongiorno" sussurrai.
"Sai, hai davvero un bel corpo" affermó squadrandomi.
Solo in quel momento mi accorsi di avere solo un asciugamano addosso...
Arrossii velocemente, sussurrando un flebile 'grazie'.
Sorrise teneramente per poi alzarsi dal letto ed incamminarsi verso di me.
"Non permetteró mai a nessuno di farti del male" disse baciandomi la fronte, "soprattutto a quel coglione di Jacob" continuó.
Gli sorrisi debolmente, per poi tornare alla ricerca di una maglia.
"Aspetta, te la do io" esclamó frugando in un cassetto, da dove prese una maglia dalle maniche corte, un pantaloncino enorme, dei boxer ed un paio di calze, anch'esse enormi.
"Ti staranno leggermente grandi, ma purtroppo non abbiamo nient'altro... che dici, oggi andiamo a fare shopping?" mi chiese sorridente.
Shopping... non lo facevo da quando mamma e papą mi avevano abbandonata.
Scacciai quel pensiero di mente, ed annuii contenta.
"Va bene. Ti lascio vestire allora"
Annuii vedendolo uscire dalla stanza.
Sospirai facendo scivolare l'asciugamano dal mio corpo.
Mi guardai allo specchio.
Come poteva dire che avevo un bel corpo?
Insomma, guardami.
Seno piccolo, sedere piccolo, gambe fin troppo magre... cosa ci trova di bello nel mio fisico?
Bha...
Mi piegai per prendere la maglia sul letto, quando la porta si aprģ velocemente, rivelando la figura di Zayn sul ciglio della porta.
Cacciai un urlo coprendomi con le mani il pił presto possibile.
Guardai Zayn...
Aveva la bocca semiaperta, mentre esaminava ogni singola parte del mio corpo.
"E-esci" sussurrai.
Scrolló la testa, e mi guardó impassibile.
"Certo che esco, cosa pensi, che adesso ti salto addosso solo perchč ti ho vista nuda? Mi dispiace, ma il mondo non gira attorno a te. Ti prego vestiti, non vorrei che girassi per casa mia in queste condizioni" esclamó per poi chiudere la porta di scatto, facendomi sobbalzare.
Era impressionante il modo in cui cambiava espressione.
Prima sembrava imbambolato, poi ha cominciato a guardarmi freddo.
Sospirai rassegnata, per poi cominciare a vestirmi.


"Allora Amber, come ti trovi qui?" mi chiese Niall ficcandosi in bocca un'altra fetta di toast.
"Bhe... abbastanza bene, direi" dissi timidamente.
"Se non ti trovi bene puoi anche tornartene da tuo fratello, eh" affermó Zayn facendo un tiro dalla sua sigaretta.
Abbassai lo sguardo, notando Louis mandare un'occhiata suicida al moro.
"Ehi, non diceva sul serio" disse Louis carezzandomi la gamba.
"Invece si" affermó Zayn.
Guardai di sottecchi Louis, che a sua volta guardava Zayn con odio.
"Chi vuole il bis?" chiese Harry, sicuramente per evitare una lite tra i due.
"Ioooo" esclamó Niall, facendosi nuovamente un toast al formaggio e bacon.
Continuai a mangiare, posando ogni tanto lo sguardo su Zayn.
Perchč provava tutto questo odio per me?
Cosa gli ho fatto di male?


"Allora Amber, sei pronta per andare a fare shopping?" mi chiese Louis cingendomi i fianchi.
Arrosii per poi annuire debolmente.
Sorrise appena, per poi posarmi un tenero bacio sulla fronte.
"Io sono prontoo" urló Niall scendendo le scale.
"Anche ioo" disse Liam seguendo Niall.
"Bene, allora possiamo andare! Harry, tu non vieni?" chiese Louis al riccio.
"Nah... preferisco stare qui a giocare alla xbox, grazie comunque dell'invito" rispose.
"Va bene... a te Zayn non lo chiedo nemmeno" affermó Louis guardando con odio Zayn, che era sdraiato comodamente sul divano a messaggiare col cellulare.
"Bravo" rispose semplicemente Zayn, per poi tornare a farsi i fatti suoi.
Guardai Louis, che mi sorrise rassicurante, per poi avviarci tutti e quattro in macchina.


-Louis

La faccia di Amber mentre fissava il centro commerciale era impressionante.
Sembrava quasi non ci fosse mai entrata.
"Ti piace?" le chiesi.
"Č... č... stupendo" ammise incantata guardandosi intorno.
Sorrisi teneramente, per poi chiederle "allora, da dove incominciamo?" 
Si guardó intorno, per poi posare lo sguardo su di me e indicare un negozio di vestiti.
"Lą" esclamó.
Annuii per poi insieme dirigerci nel negozio.

-Amber

Entrammo nel negozio, e non potetti fare a meno di spalancare gli occhi.
Era... enorme.
Subito una maglia con le paillettes attiró la mia attenzione.
"Ti piace quella?" mi chiese Liam avvicinandosi.
Annuii sorridendo.
Si avvicinó, cercó la mia taglia e, dopo averla trovata, me la porse.
"Su, vai a provarla. Noi intanto cerchiamo qualcosa che ti possa piacere" annunció Liam.
Cercai lo sguardo di Louis, che trovai quasi subito, sorridente.
Sorrisi a mia volta, per poi avviarmi nello spogliatoio.


"Amber prova questoo" disse Niall indicandomi un reggiseno in pizzo nero.
Immediatamente arrossii, gesto che non passó inosservato a Louis.
"Ti starebbe davvero bene, Amber" disse sorridente.
Arrossii ancora di pił se č possibile, causando le risate di Niall, Louis e Liam.
"Non c'č niente da ridere" affermai mettendomi le mani sulle guancie, sperando il rossore passi in fretta.
Louis smise di ridere, si avvicinó a me e mi tolse le mani dalle guancie, per poi lasciarmi un delicato bacio sulla fronte.
"Sei cosģ tenera..." disse guardandomi da vicino.
Quella vicinanza aveva un effetto strano su di me... era una cosa alquanto strana.
"Scherzi a parte, allora lo provi si o no?" domandó Niall impaziente.
"Ehm... preferisco provare quello laggił" ammisi allontanandomi da Louis e indicando un reggiseno meno, come dire... provocante?
Era bianco, anch'esso di pizzo ma diverso dal precedente, con un fiocchettino in mezzo.
"Come preferisci" disse Niall.
Gli sorrisi, per poi andare a provare il reggiseno.
Mi tolsi la maglia, seguita dalla fascia, rivelando il mio seno prosperoso quanto basta.
Indossai velocemente il reggiseno, per poi guardarmi allo specchio.
Bhe, non č niente male...
In quel preciso istante, sentii il rumore di una porta che veniva spalancata violentemente e delle persone correre velocemente dentro il negozio. Sussultai sentendo una voce fin troppo familiare.
"Tomlinson, ci si rivede" affermó mio fratello. Che ci faceva lą? E soprattutto, perchč era lą?
E se avesse scoperto il mio nascondiglio? Sarebbero guai per me...
"A quanto pare" rispose Louis, con lo stesso tono.
"Senti, arriviamo al dunque. Dove hai mia sorella?" domandó Jacob a Louis.
Ti prego, fa che non dica che ora sono da lui.
Alcune lacrime cominciarono a rigarmi il viso, e cominciai a tremare dalla paura.
"Non so di cosa tu stia parlando" affermó Louis, calmo.
Sospirai silenziosamente.
Grazie...
"Si invece che lo sai, Tomlinson, non fingere! Anne mi ha detto che te la sei portata tu a casa! Dimmi dov'č, ora!" esclamó mio fratello urlando.
"Io proprio non so di cosa tu stia parlando. Ho scopato con Anne quel giorno stesso! Sappiamo entrambe che quella č una bugiarda del cazzo" affermó Louis.
Ci furono secondo di silenzio, e per un momento sperai che se ne fosse andato.
Speranza andata a puttane, dato che cinque secondi dopo parló.
"Per adesso ti lascio perdere. Sappi che se solo scopro che centri con la sparizione di mia sorella, ti uccido con le mie stesse mani" affermó Jacob.
Sgranai gli occhi e mi portai la mano alla bocca. Lo uccide? Oddio no...
"Non mi fai paura, Sullivan" esclamó Louis, tenendo testa a mio fratello.
"Perfetto, la cosa č reciproca. Alla prossima, Tomlinson" disse Jacob.
Sentii il rumore di passi avviarsi per l'uscita, e una porta chiudersi in modo violento.
Un sospiro generale partģ dalla gente del negozio.
"Signori, č tutto apposto. Siamo anche noi delle sue vittime, aspettiamo solo di poterlo incastrare in qualche modo. Detto questo, continuate a fare quello che stavate facendo prima" esclamó Louis.
D'un tratto la tendina si aprģ, rivelando un Louis sorridente che, appena vide le condizioni in cui ero, cambió la sua espressione in preoccupato.
"Piccola no, non piangere" sussurró sedendosi sulla misera sediolina che si trovava in quel camerino vicino a me, e stringendomi tra le sue braccia.
"Č-č tornato L-Louis... v-vuole me... ho-ho paura" balbettai.
"Ehi shh non piangere... guardami" disse staccandosi dall'abbraccio e prendendomi il mento tra due dita.
"Č tutto ok. Non ti succederą niente finchč sarai con me, ok? Non devi avere paura, ci sono io con te, e ti proteggeró. Chiaro?" mi sussurró guardandomi negli occhi.
Stessa cosa feci io, perdendomi in quei pozzi azzurri che si ritrovava.
Annuii sospirando.
Con il pollice asciugó alcune lacrime che sgorgavano veloci dai miei occhi.
D'un tratto si avvicinó a me, lentamente. Lo stesso feci anche io, ritrovandoci ad un solo centimetro di distanza dalla sua bocca. 
I nostri nasi quasi si sfioravano, e stavamo per baciarci quando l'aprirsi della tenda del camerino ci distrasse.
"Ehi tutto appos... interrompiamo qualcosa?" chiese Liam guardandoci perplessi.
"Oh, no niente" disse Louis alzandosi dalla mini-sedia.
"Ohw Amber... sei uno schiantoo" affermó Niall tenendo fisso il suo sguardo sul mio seno.
Arrossii velocemente, per poi sussurrare un flebile 'grazie'.
"Si peró adesso non approfittatene e uscite!" esclamó Louis cacciandoli via.
"Lo prendiamo?" mi chiese Louis.
"Si" annuii, per poi farlo uscire e cambiarmi.



SPAZIO AUTRICE;)
Holaa:)
Com'č il capitolo? Spero sia accettabile.
Č tornato Jacob:o
Adoro sta faccina:o
Č teneraaa:o :o :o
Ok, torniamo a noi.
A chi mancava quel cretino?
 A me no:(
A proposito, ho trovato la foto di Jacob:
http://tweens.screenweek.it/files/2013/04/taylor-lautner.jpg
Taylor Launter<3
Io me lo vedo troppo nel ruolo del fratello cattivo di Amber, ARW:')
Louis sempre pił tenerooo*^*
Il 30 č stato il mio compleanno.
Non ve ne fregherą nulla, peró va bhe hahahah;)
SIETE DIMINUITE.
Cioč, non proprio diminuite...
SPARITE č l'aggettivo giusto(sparite č un aggettivo?:'))
Perchč? Ho deluso qualcuno?
Vi ascolto.
Detto questo, RECENSITE pleasee:'(
Continuo a 6 recensioni:)
Alla prossima babes<3
-Sara

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Capitolo 6
*** Chapter six ***


-Jacob

*flashback*
La mattina dopo mi diressi nella stradina della sera prima, andando a prendere mia sorella.
Speriamo almeno abbia fatto un buon lavoro...
Scesi dalla macchina e mi guardai intorno.
C'era di tutto, ma di lei nessuna traccia.
Dove cazzo era andata?
Mi diressi a passo svelto verso Anne, che appena mi notó, sorrise a trentadue denti.
"Jacob!" esclamó.
"Dov'č mia sorella?" chiesi freddo.
"Oh, č andata con Louis ieri sera!" affermó come se fosse la cosa pił ovvia al mondo.
Aspetta...
Chi č Louis?
"Chi č Louis?" chiesi confuso.
"Jacob, Louis! Louis Tomlinson!" esclamó.
Forse non ho sentito bene.
Louis Tomlinson?? Quel pezzo di merda??
Tra tutti gli uomini sulla terra, vecchi, di mezza etą, ragazzi eccetera, proprio su Louis Tomlinson doveva fare colpo??
"Che cazz... Anne, sei una cogliona! Come hai potuto lasciare che mia sorella andasse con quello lą?? Non potevi andare tu??" quasi le urlai in faccia.
"C-calmati Jacob... non č colpa mia se ha voluto lei! E poi qual'č il problema, eh? Non č questo che volevi? Che tua sorella si prostituisse?" urló a sua volta.
"Non č tornata, cazzo!" urlai, per poi scaraventare un pugno al muro.
"Allora č questo il problema..." sussurró Anne.
"Jacob, ascoltami. Tornerą in mattinata, fidati. Solitamente Louis intrattiene le sue 'scopamiche' per la colazione... lo conosco, Jacob, e so che non č un cattivo ragazzo" affermó.
Fidati Anne, lo conosco pił di te, e sono consapevole del fatto che sia un gran pezzo di merda.
"Lo spero" dissi solamente.
"Non preoccuparti" mi rassicuró lei.
*fine flashback*

Ero appena tornato a casa dal negozio dove avevo trovato il mio peggior nemico con i suoi amici.
Louis non c'entrava con la sparizione di mia sorella...
Peró mi sorse un dubbio.
Perchč Anne avrebbe dovuto mentirmi? Le opzioni sono due:
O lei č pazza-cosa alquanto probabile-oppure Louis nasconde qualcosa, qualcosa di importante, dato che si tratta di mia sorella.
Decisi di andare da Anne, per ricevere le risposte di cui avevo bisogno.

-Amber

"Passami il sale" mi ordinó Zayn.
Era sera ormai...
Dopo l'incontro con Jacob andammo a casa e Louis, vedendomi ancora turbata, decise di vedere un film insieme per alleggerire la situazione.
Cosģ passammo l'intero pomeriggio.
Guardai un solo secondo Zayn, per poi prendere il sale e passarglielo.
"Potresti essere pił gentile" esclamó Louis, mandando un'occhiata suicida a Zayn.
"Non con chi mi sta sul culo" affermó quest'ultimo, ricevendo occhiatacce dagli altri.
"Va bene, cambiamo discorso. Allora, dove siete andati di bello oggi?" chiese Harry cambiando discorso.
"Siamo andati in centro, in quel supermercato pieno di negozi all'interno, hai presente, Harry?" rispose Liam.
"Ah, si. Ci sono andato un paio di volte con Lucy" disse.
"Chi č Lucy?" chiesi, curiosa.
"I cazzi tuoi?" esclamó Zayn, guardandomi freddo.
"Piantala" annunció Louis, guardandolo con odio.
"Lucy č la mia ex... scusami, ma non ne parlo molto, solitamente" rispose.
"Oh, non fa niente" affermai sorridente.
In quel preciso istante, Zayn si alzó di scatto, facendo strisciare la sedia al pavimento, provocando un rumore assordante.
"Io vado a dormire" annunció, per poi dirigersi al piano superiore, non prima di avermi mandato un'occhiataccia.
"Forse č meglio che vada a parlargli" esclamó Liam, alzandosi cautamente dalla sedia.
"Gią, e cerca di fargli cambiare atteggiamento" affermó Louis, freddo.
Liam sospiró, per poi salire velocemente le scale.
Sono cosģ di intralcio per loro?

-Zayn

Tanti flashback mi invadevano la mente, non era possibile...
Era cosģ simile a suo fratello.
Tutti questi anni passati a cercare di dimenticare, mandati a puttane da una mocciosetta apparsa dal nulla.
Vederla tutti i giorni in casa mia, oltretutto, mi faceva troppo male...
Era come vedere il fratello.
Quel bastardo. Ha ucciso l'amore della mia vita, davanti ai miei occhi.
Mi portai le mani al viso, sentendo gli occhi pizzicare.
Mi mancava cosģ tanto quell'angelo...
Tutto per colpa di quel lurido bastardo.
D'un tratto sentii bussare alla porta, cosģ non esitai ad aprire.
Trovai Liam sull'uscio della porta, che entró senza nemmeno chiedere il permesso, chiudendosi la porta alle spalle.
"Dobbiamo parlare" annunció.
"Se č per quella ragazza, perdici le speranze: non la tratteró mai meglio" affermai, deciso.
"Zayn, perchč non lo capisci? Lei non č come il fratello! Č solo una vittima! Ha bisogno di aiuto... non si merita questo!" esclamó.
"Non me ne fotte un cazzo Liam, ok?? Sai perfettamente cosa mi ha fatto quel bastardo!" quasi urlai, mentre delle lacrime salate sgorgavano dal mio viso.
"Certo che lo so, Zayn, ma lei non centra nulla! Per favore, almeno promettimi che ci penserai" mi guardó speranzoso.
E come dire di no ad uno sguardo del genere?
"Va bene. Ma non cominciare a farti castelli mentali, Liam... ti illuderesti soltanto" affermai.
"Va bene" disse solamente.
"Ora mi lasci in pace? Vorrei dormire!" annunciai, trascinandolo fino alla porta.
"Pensaci" ripetč.
"Si, ciao!" risposi scocciato, per poi chiudere la porta.
Sospirai, buttandomi sul letto.
Era una sua vittima.
Aveva bisogno di aiuto.
Non si meritava questo.
Mi sdraiai a pancia in su, cominciando a fissare la parete.
Per un attimo, vidi il suo viso...
Il viso della persona che per tanto tempo, ho amato.
Anche lei era una sua vittima.
Anche lei aveva bisogno di aiuto.
Anche lei non si meritava questo.
Eppure, Jacob non aveva avuto pietą di lei.
Perchč io dovevo avere pietą di Amber, allora?
Sorrisi soddisfatto: avevo trovato la soluzione a questo mio dilemma.
Avrei continuato a trattarla male, se non peggio.



SPAZIO AUTRICE;)
Hola:)
Tipo che senza farla apposta, ho cancellato il capitolo ed ho dovuto riscriverlo da capo.
IL NERVOSO.
Perció, sono sicura che non sarą il massimo. Il precedente era mooolto meglio.
L'ho subito riscritto, nonostante i nervi... non č da tutti, eh;)
Dio, 11 recensioni? 11 RECENSIONI?
Ma voi volete farmi morire giovane:')
Grazie a tutte quelle che mi seguono e, fino ad adesso, non mi hanno abbandonata!
Grazie davvero<3
Detto questo, potreste passare da una mia nuova fanfiction?
Si chiama 'puó una femminista cambiare idea sugli uomini?' č un pó diversa dal normale, mi farebbe piacere se passaste.
Recensite, che mi fa sempre piacere un vostro parere!
Detto questo vado, alla prossima<3
-Sara

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Capitolo 7
*** Chapter seven ***


-Amber

"Louis... posso chiederti una cosa?" chiesi.
"Dimmi" annuģ prendendo un sorso dal suo bicchiere d'acqua.
Era ormai pomeriggio, i ragazzi erano usciti per commissioni, perció rimasi a casa con Louis...
Era da fin troppo tempo che mi ronzava questa domanda in testa, ma non gliel'avevo mai posta, per paura di essere troppo invadente.
In quel momento peró, avevo troppo bisogno di risposte alle mie domande, ed era quello che stavo per ricevere... almeno speravo.
"Come fate a conoscervi tu e tuo fratello?" domandai.
Louis quasi si strozzó con l'acqua che stava bevendo, perció dovetti dargli dei colpetti alla schiena, dato che gli era andata di traverso.
"Ok, tutto apposto. Perchč questa domanda, Amber?" mi chiese, visibilmente perplesso.
"Ho bisogno di risposte, ti prego..." lo supplicai mordendomi nervosamente il labbro inferiore.
"... va bene. Allora, come cominciare... ecco... io..." si grattó la nuca.
"Tu...?" lo incitai a continuare.
"Io... sono... un lottatore di boxe, ecco" affermó mordendosi il labbro.
"L-lottatore di boxe? T-tu fai a botte?" chiesi, incredula.
Non si direbbe di Louis.
Cioč si, ha un bel fisico e tutto, peró bho, da lui non me lo sarei aspettato.
"Bhe, dipende. A volte lotto, a volte vado a fare corse clandestine di moto... č lą che incontro sempre tuo fratello. Io sono il capo del mio gruppo, lui del suo, perció capisci, c'č una certa rivalitą tra di noi..." ammise, grattandosi la nuca.
"Perchč non me l'hai detto prima?" domandai, piuttosto arrabbiata.
Si, arrabbiata.
Insomma, avrebbe dovuto dirmelo, cazzo.
"Bhe... non volevo immischiarti in queste cose, era per proteggerti... so che avrei dovuto dirtelo prima, ma avevo paura che questo fatto potesse incuterti timore, e con ció anche io... quindi ho preferito prima creare un rapporto con te, per farti capire che non sono il fottuto mostro  che tutti credono io sia..." Affermó abbassando lo sguardo.
"Non preoccuparti Louis, hai fatto bene. Non sei il fottuto mostro che tutti credono tu sia, tu sei un ragazzo... speciale, stupendo e perfetto. Non importa ció che fai, l'importante č quello che hai nel cuore, e in questi giorni ho saputo conoscerti, perció so che sei una persona come si deve. Io... ti voglio bene, Louis" ammisi.
"Aww vieni qui piccola" disse Louis aprendo le braccia, dove mi ci tuffai, facendomi stringere dolcemente dalle sue forti braccia.
"Anche io ti voglio bene, Bibi" affermó.
Un attimo... Bibi?
Ok, questa me la dovete spiegare.
"Bibi?" domandai perplessa.
"Si, Bibi, č un diminutivo di Amber... non ti piace?" mi chiese mettendomi a terra, assumendo la classica espressione da cucciolo indifeso.
"Si che mi piace! Solo che č... come dire... diverso?" dissi.
"Diverso, ma tenero, non trovi?" domandó sorridendomi.
Dio che sorriso...
"Trovo, trovo" ammisi sorridendogli a mia volta.
Mi persi nei suoi occhi azzurro ghiaccio.
Ero cosģ intenta a osservare la luciditą dei suoi occhi, che non mi accorsi nemmeno che si era pian piano avvicinato...
Avvicinó la sua bocca alla mia, cosģ tanto da poter percepire il suo respiro...
Poggió dolcemente le mani sui miei fianchi, cominciando a massaggiarli lievemente.
E poi successe, successe tutto in un secondo.
Poggió le sue labbra sulle mie, ed in quell'esatto momento una strana sensazione si impossessó del mio stomaco.
Cominció a muovere le sue labbra contro le mie, e mi sorpresi del modo in cui combaciavano perfettamente le une con le altre...
Chiese con la lingua l'accesso, che non esitai a dargli.
Era il mio primo bacio, e dovevo ammettere di essere davvero felice di averlo dato a Louis.
"Mi dispiace interrompere le vostre effusioni amorose, ma il frigo č di tutti, ed io avrei fame" esclamó Zayn interrompendo quel momento magico, che speravo non finisse pił.
"Zayn... gią di ritorno?" chiese Louis staccandosi velocemente da me.
"A quanto pare... interrompo qualcosa?" chiese passando lo sguardo da Louis a me, acido come sempre.
"Nah, non preoccuparti. Passa pure" affermó Louis spostandosi dal frigorifero, invitandomi a fare altrettanto.
Zayn si avvicinó al frigo, ne fece uscire un panino con prosciutto e formaggio, e lo richiuse violentemente, facendo sobbalzare me e Louis dallo spavento.
"Comunque mi meraviglio di te, Tomlinson, non pensavo l'astinenza ti facesse cosģ male da abbassarti ai livelli di una povera verginella. Davvero, Louis, complimenti" affermó, per poi uscire dalla cucina.
Sinceramente? Ci ero rimasta veramente di schifo.
Guardai Louis speranzosa, che mi disse "ah, lascialo perdere, gli passerą" per poi sorridermi.
Sorrisi a mia volta, per poi abbracciare forte il ragazzo di fronte a me.
"Grazie Louis, ti voglio tanto bene" affermai.
"Anche io, Bibi" rispose, stringendomi tra le sue muscolose braccia.

-Jacob

"Ti ho detto che voglio sapere dov'č mia sorella!" urlai nuovamente alla bionda davanti a me.
"Ed io ti ho detto che non lo so! Cazzo, perchč non mi credi? Cosa ne posso sapere io?? Me ne sono andata per i fatti miei quella notte, mica mi avevi detto di sorvegliare tua sorella!" urló a sua volta.
"Tomlinson ha detto che non č da lui. Se non č da lui, allora dove cazzo puó essere?" gridai.
"Perchč lo chiedi a me?? Ti ho gia detto che non lo so!" gridó nuovamente.
"Ah fanculo, sei proprio inutile!" esclamai allontanandomi appena da lei, per poi mettermi le mani tra i capelli.
"Allora, calmiamoci. Quella notte č andata con Tomlinson, correggimi se sbaglio" iniziai.
"Non sbagli, quella notte se l'č presa Tomlinson" affermó.
"Bene. Quindi, dove cazzo puó essere adesso, se non č da lui e tu non sai niente??" mi trattenni dall'urlare.
"E... se Louis mentisse?" pronunció.
"Perchč dovrebbe? Non avrebbe senso tutto ció. Perchč dovrebbe tenersi un peso come mia sorella? Assurdo" affermai, convinto.
"Bha, che ne so io... magari per dispetto, dato che non andate affatto daccordo. Puó darsi che l'abbia rapita" esclamó.
"Sinceramente Anne, quali sono i tuoi fottuti problemi?? Mi spieghi quale fottuto senso avrebbe rapirla?? Dai cazzo, non č cosģ cretino!" annunciai.
"Allora non lo so, fai un po tu" disse.
"Sei cosģ fottutamente inutile" pronunciai, per poi incamminarmi verso la macchina.
"Vedi di fare un buon lavoro stasera" esclamai, per poi accendere il motore della moto, e partire a tutta velocitą per la capanna dei miei amici.


SPAZIO AUTRICE;)

Scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa SCUSAA:'(
So che ho aggiornato in ritardo, LO SO.
Sono successe cosģ tante cose, belle e brutte, soprattutto brutte, che non ho trovato il tempo per aggiornare.
Sorry me, please.
Solo dio sa che cosa sto passando.
Maronn, ma i problemi non se ne vanno in vacanza qualche volta? Bha.
Va bhe, sono consapevole del fatto che questo sia uno dei capitoli pił brutti di questa storia...
Peró capitemi, vi prego.
Detto questo, RECENSITE perfavore.
Mi dileguo, alla prossima babes<3
-Sara

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Capitolo 8
*** Chapter eight ***


-Amber

"Amber, dovrei uscire ora" annunció Louis facendo irruzione in salone, dove ero tranquillamente stesa sul divano a guardarmi un bel film.
"Come devi uscire? Sono le dieci di sera!" esclamai perplessa.
"Lo so piccola, ma sai, gli affari sono affari..." disse.
"Devi andare a una lotta?" chiesi, sperando in una sua negazione.
Invece, per mia sfortuna, annuģ.
"Ah..." dissi solo, abbassando lo sguardo.
"Ehi" si avvicinó a me, prendendomi il mento tra le dita, costringendomi a guardarlo.
"Non vado mica in guerra, eh! Sarą solo una lotta, nulla di pił, nulla di meno" mi rassicuró.
"Lo so, ma... non voglio che tu ti faccia male" ammisi abbassando lo sguardo.
"Non mi faró del male, stai tranquilla" mi tranquillizzó.
"Va bene... ma io resteró da sola?" chiesi, preoccupata di ricevere un 'si' come risposta.
"Nono, non preoccuparti, non ti lascio da sola. Ora vado a chiedere ai ragazzi se qualcuno di loro puó stare con te" affermó per poi sorridere.
"Ok..." annuii.
Varcó la soglia della cucina, cosģ tornai a guardare il film, anche se non ero del tutto concentrata su quello...
Bensģ, sul bacio che poche ore prima ci eravamo dati.
Insomma, č stato cosģ bello... 
Ho provato sensazioni che non avevo mai provato.
Sinceramente, l'idea di vedere Louis tornare a casa pieno di lividi, non mi allettava affatto...
Peró era il suo stile di vita e, purtroppo, dovevo accettarlo.

-Louis

Che bella che era.
Madonna, ogni volta che la vedevo mi veniva la fottuta voglia di saltarle addosso.
Poi quel bacio, era stato cosģ... bello.
Era stato cosģ fottutamente bello.
"Ehi amico, che ti prende? Prima mi dici che mi devi chiedere una cosa, e poi mi fissi con sguardo assatanato?" mi risveglió dai miei pensieri Niall, che sventolava preoccupato la mano davanti ai miei occhi.
"Ah no scusa Niall, stavo pensando ad altro. Comunque sia, hai da fare stasera?" chiesi.
"Si, devo uscire con una tipa, perchč?" rispose.
"No niente... devo fare allenamento e non so a chi lasciare Amber" rivelai.
"Ah, no mi spiace, non posso. Prova a chiedere a Liam" mi suggerģ.
"Ok, vado" dissi solamente, per poi avviarmi in camera di Liam.

Bussai alla porta.
"Chi č?"
"Sto cazzo"
"Ah Louis, entra"
La stupiditą di sto ragazzo era pari a a cento.
Insomma, che te ne frega chi č? Apri e basta, madonna.
Entrai, trovando Liam seduto sul letto a giocare alla playstation.
"Liam, volevo chiederti se" 
"Aspetta un secondo, sto vincendo!" affermó interrompendomi.
Che cazz...
"CE L'HO FATTAAA! Ho completato il livello cinquantatrč!" urló Liam alzandosi di scatto dal divano.
Era raro vedere questo suo lato da rincoglionito...
Scossi la testa, per poi chiamarlo.
"Liam"
"Sono iooo sono iooo il migliore giocatore sono iooo" continuó ad urlare ignorandomi, saltellando per tutta la stanza come se non ci fosse un domani.
Mi schiarii la voce "Liam"
Non mi ascoltó.
"Liam..." continuai, cominciando ad incazzarmi.
Mi ignoró completamente, cosģ scoppiai.
"LIAM!" urlai, richiamando la sua attenzione.
"Che č?" mi chiese visibilmente confuso.
"Ti sei reso conto di quello che stavi facendo?" gli chiesi, guardandolo perplesso.
Guardó per un secondo il vuoto, per poi cambiare discorso "cos'č che volevi dirmi?"
Certo, perchr gli conveniva cambiarlo.
"Ho gli allenamenti stasera, e non so a chi lasciare Amber. Tu sei libero?" chiesi speranzoso.
"Mi spiace, ma no. Alle 22:30 ho la corsa di moto con Stephan, e devo assolutamente vincere" riveló sorridente.
"Chiedi a Harry" continuó.
"Ok" mi avviai alla porta, controllando l'orario.
Mi fermai immediatamente, girandomi verso il ragazzo.
"Liam, a che ora hai detto che hai la corsa?" chiesi.
"Alle 22:30, perchč?" Rispose calmo.
"Bhe, faresti meglio a sbrigarti se non vuoi fare tardi, dato che sono le 22:25" affermai.
La sua espressione cambió dal tranquillo allo stupito.
"Cos'hai detto??" domandó.
"Ho detto che faresti meglio a"
"Merdaa devo muovermii" esclamó senza nemmeno farmi finire la frase.
"Grazie Louis, a domani ti voglio bene" continuó portandomi verso la porta, per poi chiudermi fuori.
Sospirai rassegnato: avrei dovuto chiedere a quello scansafatiche di Harry.

Bussai alla porta di Harry, che mi venne ad aprire quasi subito, vestito elegante.
"Oh Louis, giusto in tempo! Dimmi, come sto vestito cosģ?" mi chiese mettendosi in pose alquanto strane.
"Stai come sempre, Harry" dissi guardandolo, per poi continuare "Senti, volevo chiederti"
"Quindi sono bello?" mi interruppe.
"Si, sei bello, posso chiederti adesso"
"Bhe grazie, so di esserlo. Anche tu sei molto bello, Louis" mi interruppe nuovamente, sorridendo.
"Grazie, lo so, adesso mi fai parlare per favore??" chiesi quasi alterato.
"Dimmi" disse solo.
"Ecco, devo andare a fare combattimento sta sera, solo che non so a chi lasciare Amber. Quindi mi chiedevo se potevi stare tu con lei, stanotte" rivelai.
"Mi spiace Lou, ma non posso. C'č un party a casa di Selly stanotte, pensi che io mi perda una sana scopata con una tipa da sballo per badare a una ragazza che da sola in casa non riesce a stare? Mi spiace, ma no" affermó, deciso.
"Dai Harry, ti prego! Non puoi rimandare a domani la tua 'sana scopata'?" lo supplicai.
"Ah ah" fece in senso di negazione.
"A Liam hai gia chiesto?" domandó.
"Si, anche a Niall, sono tutti e due impegnati" risposi.
"Chiedi a Zayn, penso non abbia inpegni per stasera" propose.
Sbarrai gli occhi: sul serio faceva?
"Sul serio stai facendo? Praticamente Zayn odia Amber! E tu vuoi fare stare Amber, di notte, da sola con Zayn? Tu sei malato" esclamai perplesso.
"Perchč no, Louis? Cosa dovrebbe farle? Dubiti cosģ tanto di un tuo amico? Certo, avrą qualche risentimento verso suo fratello, ma se tu ci tieni a lei, sta pur certo che non le farą nulla!" affermó Harry, cercando di farmi ragionare.
Bhe, in un certo senso ha ragione...
Non penso Zayn sia capace di fare del male ad una ragazza. Lo conosco fin troppo bene.
"Hai ragione, Harry... vado a chiederglielo" dissi.
Sorrise per poi darmi una pacca sulla spalla.
"Bravo, stai facendo la cosa giusta" annunció.
Sorrisi, per poi avviarmi nella camera di Zayn, non prima di avergli raccomandato di divertirsi con la tipa.

"Perchč dovrei?"
"Zayn, ti prego... non posso lasciarla da sola!" 
"Perchč non puoi?"
"Decidi, stai con lei si o no?"
"No"
"Ti prego!" lo supplicai.
Andava avanti da cinque minuti ormai.
"Ah e va bene. Ma dille che non mi si deve avvicinare nemmeno di un centimetro" cedette.
"Graziee" esultai abbracciandolo.
Mi abbracció a sua volta.
"Sappi che lo faccio solo per te" disse staccandosi.
"Promettimi che non le farai nulla" affermai, guardandolo serio.
"Promesso" alzó gli occhi al cielo, sbuffando.
"Va bene, vado a dirglielo, miraccomando eh" lo avvisai, puntandogli un dito contro.
"Sisi" alzó gli occhi al cielo, per poi sdraiarsi sul letto.

"Hai per caso qualche rotella fuori posto, Louis??" si alteró.
"Prima di tutto, calmati. Amber, non devi preoccuparti, ha promesso che non ti farą nulla!" affermai.
"Mi odia, Louis! Ti stai rendendo conto di cosa vuoi fare? Vuoi lasciarmi sola a casa, di notte con quel ragazzo, che oltretutto mi odia!" esclamó facendo nervosamente avanti e indietro per la stanza.
"Amber, guardami" dissi prendendola per il braccio, costringendola a guardarmi.
"Me l'ha promesso, non ti farą nulla, ok? Non ti lascerei mai sola in casa con una persona sapendo che questa potrebbe farti del male.
Non devi preoccuparti, conosco Zayn da una vita, e so per certo che non ha mai toccato una ragazza in vita sua" affermai.
Abbassó lo sguardo, titubante.
"Ti fidi di me?" continuai.
Rialzó lo sguardo, guardandomi negli occhi.
"Si" ammise.
"Quindi?" domandai speranzoso.
"Quindi va bene, vai pure" esclamó.
Sorrisi vittorioso, per poi lasciarle un tenero bacio sul naso.
"Sono contento che ti fidi di me. Ora peró, devo andare" rivelai mettendomi la giacca.
"Va bene... a domani" disse quasi in un sussurro.
"A domani" le sorrisi, per poi girarmi e avviarmi verso la porta.
"Louis" mi chiamó Amber.
"Si?" chiesi girandomi.
"Stai attento..." sussurró abbassando lo sguardo.
"Lo faró, piccola" affermai, per poi uscire di casa e avviarmi alla destinazione.



SPAZIO AUTRICE;)
Ehi:)
So che questo capitolo farą schifo.
Non succede nulla di interessante.
Peró capitemi, non avevo idee...
Comunque sia, spero a voi piaccia.
Che ne pensate del fatto che Amber starą a casa con Zayn?
Come si comporterą lui? Manterrą la promessa?
E lei? Riuscirą a non fargli perdere la pazienza?
Chi lo sa:')
Detto questo, siete diminuite.
Vi ho forse deluse in qualche modo?
Ditemelo, vedró di rimediare.
Detto questo, RECENSITE, che mi fa sempre piacere una vostra recensione.
Mi dileguo ora, bye bye alla prossima<3
-Sara


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Capitolo 9
*** Chapter nine ***


-Amber

Sospirai, chiudendo la porta dell'ingresso a chiave, per poi dare ad essa le spalle e strisciare fino a sedermi a terra.
Mi portai le ginocchia al petto e poggiai la testa sulle ginocchia, beandomi di quei pochi minuti di silenzio.
Silenzio, che fu distrutto dalla voce di Zayn.
"Hai intenzione di rimanere lģ tutta la sera?" chiese, freddo.
"N-no..." balbettai, alzandomi subito da terra.
"Se hai fame vieni di lą, che č pronto" affermó nuovamente freddo, per poi incamminarsi per la cucina.
Non era giusto.
Perchč mi trattava cosģ?
Io non c'entravo nulla con quello che  mio fratello gli aveva fatto.
E se glielo avessi chiesto?
Tanto, avevo tutta la serata disponibile.
Sospirai, per poi avviarmi in cucina.


La cena pił brutta della mia vita. 
Non avevo mai cenato in un cosģ perfetto silenzio, era... assurdo.
Finito di mangiare mi alzai da tavola, sparecchiai, poggiai i piatti nel lavabo, per poi cominciare a lavarli, notando lo sguardo fisso di Zayn su ogni mio movimento, cosa che a me dava parecchio fastidio.
Non mi sentivo a mio agio con lui.
Mi metteva una certa soggezzione...
Finii velocemente di lavare i piatti, e andai in camera mia, il pił lontano possibile da quel ragazzo che tanto mi spaventava.

-Zayn

Finģ di fare i piatti, e se ne andó velocemente in camera sua.
Cos'č, mo gli faccio paura?
Bha.
Visto che non avevo un cazzo da fare, mi alzai dalla sedia e salii le scale velocemente, per poi chiudermi in camera mia.
Mi lanciai letteralmente sul letto, notando peró che quest'ultimo era piuttosto scomodo.
Doveva essersi mossa qualche molla, dato che il giorno prima ci avevo dato dentro con una ragazza che avevo incontrato in un night.
Mossi la schiena da una parte all'altra, ma esso non cambió di una virgola.
Magari scopro di essere una principessa e trovo un pisello sotto al letto.
-oh, tu speri una figa- si intromise la mia coscienza.
"Taci tu" risposi.
Un momento...
Da quando in qua ho una coscienza?
Oddio...
Scossi la testa esasperato, per poi alzarmi in piedi sul letto e cominciare a saltare, sperando che, in qualche modo, torni ad essere comodo.
Risultato? Si sentģ un crak, e subito il letto sprofondó, e con esso anch'io.
Ok, il letto č andato a puttane.
Come facevo adesso?
La prima idea che mi venne in mente fu di andare nella camera di uno dei ragazzi, ma solo in quel momento mi ricordai la nostra abitudine di chiuderla sempre a chiave...
Oh, fanculo.
L'unica possibilitą che rimaneva... era quella di andare nella camera di Amber.
Ma cazzo, tutte a me oh.
Rassegnato mi alzai dal letto, per poi incamminarmi verso camera della ragazza.

-Amber

Mi rigirai per l'ennesima volta nel letto, proprio non riuscivo a prendere sonno quella notte...
Ad un certo punto si aprģ la porta di scatto, facendomi sobbalzare. 
Notai Zayn sullo stipite della porta, con solo una t-shirt e dei boxer addosso.
Si avvicinó a me, scostandomi violentemente le coperte di dosso.
Andai in panico.
Ora mi stupra.
Ora mi stupra.
Ora mi stupra.
Ora mi stupr...
"Fammi spazio"
Che cazz...?!?
"P-perchč?" chiesi flebilmente.
"Il mio letto si č rotto e... oh ma che cazzo, mica devo venire a dare spiegazioni a te in casa mia! Fammi spazio e basta" esclamó, incazzato.
"Non puoi andare in camera di Liam o Harry o qualcun'altro?" chiesi, speranzosa.
"Sono tutte chiuse a chiave" riveló con la sua solita freddezza.
"Senti, non ho tempo da perdere, spostati e fammi entrare in sto cazzo di letto, sicuramente non ti stupro, hai la mia parola" continuó incazzato.
"Ok..." mi arresi, facendogli spazio.
Andó a spegnere la luce, per poi infilarsi sotto le coperte.
"Buonanotte" disse, freddo.
Se, forse per te.


Era passato un quarto d'ora ormai, ed io ancora non ero riuscita a prendere sonno.
Non riuscivo proprio a capire perchč Zayn si comportava cosģ male con me.
Cosa gli aveva fatto di cosģ tanto crudele mio fratello?
E se... 
Avessi provato a parlargli?
Sarebbe stata l'occasione giusta...
Solo, non ne avevo il coraggio.
Ero troppo fifona.
Peró, era anche vero che, se non gli avessi parlato adesso, non ne avrei pił avuto la possibilitą...
Ci pensai un pó su, poi feci quello che l'istinto mi suggerģ di fare.
Mi alzai dal letto cautamente, mi avviai verso l'interruttore della luce, per poi accenderlo senza farmi troppi problemi.
Vidi Zayn mugolare in senso di disapprovazione, e girarsi per vedere cos'era successo.
Quando vide me sull'uscio della porta, si alzó di scatto dal letto.
"Che cazzo fai Amber?? Voglio dormire!" annunció incazzato.
"Mi spieghi qual'č il tuo problema?" chiesi, innervosita.
Mi meravigliai del mio coraggio...
Da dove era uscito?
"Il mio problema č che stavo tranquillamente dormendo come tutti i cristiani che a mezzanotte presuppongo dormano, quando tu hai ben deciso di andare ad accendere la luce, svegliandomi!" affermó rosso dalla rabbia.
Non aveva capito un emerito cazzo, allora.
"Non parlo di questo, Zayn! 
Č da quando sono arrivata in questa casa che mi tratti male, mi rispondi male, mi spieghi cosa ti ho fatto io?? Non so cosa abbia potuto fare mio fratello, ma non penso sia cosģ grave, e comunque non devi prendertela con me, perchč non c'entro niente io!" quasi urlai.
Strinse i pugni dalla rabbia.
Non č che forse ho esagerato un pochino...?
"E tu che ne sai, eh? Che ne sai se č stata una cosa grave o no? TU NON SAI NIENTE! Tuo fratello č un bastardo, tu sei sangue del suo sangue, non me ne fotte un cazzo se anche tu sei stata una sua vittima! Non sai niente, non sai che cazzo ha fatto quel bastardo, quindi ti conviene solo stare zitta!" mi urló in faccia puntandomi il dito contro, era facilmente visibile vedere come si tratteneva dal mollarmi uno schiaffo.
Si staccó da me cominciando a fare avanti e indietro per la stanza in modo nervoso, passandosi di tanto in tanto una mano tra i capelli.
Nonostante ció peró, voletti dire lo stesso la mia.
"Mettiamo il caso che quello che ha fatto mio fratello sia grave.
Bhe, cosa c'entro io?? Non c'č bisogno di prendersela con me! Anche io sono stata una sua vittima, peró"
"Basta, basta, stą zitta!" urló interrompendomi tirando un pugno potente al muro proprio al lato destro della mia testa, facendomi sussultare dallo spavento.
Ok, forse avevo davvero esagerando.
Rimanemmo in quella posizione per minuti, lui con la testa e il pugno appoggiato al muro, io ferma e tremolante nella posizione di prima, per paura che un pugno del genere, dopo quello che gli avevo detto, potesse essere successivamente scaraventato addosso a me.
"Tu non sai niente, non sai quello che ho passato. Ti conviene solo stare zitta." pronunció pił calmo dopo attimi di silenzio, per poi asciugarsi le lacrime e uscire da camera mia, dirigendosi verso una meta a me sconosciuta.
Sospirai rumorosantente, per poi strisciare contro al muro fino a sedermi sul pavimento, mettendomi successivamente le mani tra i capelli.
Chissą cosa gli avrą fatto di cosģ tanto malvagio Jacob...
Non riesco ad immaginarlo.
Da come ha reagito, deve essere stata davvero una cosa grave.
Solo una cosa potevo dire, in quel momento...
L'avevo fatta grossa, e la cosa peggiore era che non avrei potuto fare niente, per migliorare la situazione.



SPAZIO AUTRICE;)
Ehiuuu(?)
Ok, oggi sto male hahahahah NO.
Comunque, veniamo al dunque(?)
Lasciamo perdere i miei scleri.
Come vi sembra il capitolo?
A me personalmente piace quello che succede, ma non mi piace come l'ho descritto.
Strana come cosa? Ehh io sono strana, lo so.
Comuuunqueee Zayn avrebbe voluto mollare un bel pungo ad Amber...
Ma non l'ha fatto.
Waaa veneriamo Zaaaayynnn:)
Ok, no.
Va bhe.
Avete sentito 'maracanć' di Emisi Killa?
Io la trovo perfetta. Perfetta come lui, arw*_*
Comunque, veniamo al dunque.
RECENSITEEE please:)
Mi fa sempre piacere una vostra opinione.
Grazie a chi mi segue dall'inizio e, fino ad adesso, non mi ha ancora lasciata!
Smetto di rompervi le palle adesso.
Alla prossima e miraccomando, recensite!<3
-Saraxx

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Capitolo 10
*** Chapter ten ***


-Amber

Mi rigirai nuovamente nel letto, volgendo lo sguardo alla sveglia.
Le quattro del mattino.
Erano passate quattro ore dalla mia lite con Zayn, ero stata sveglia per quattro ore di seguito, di notte...
Ormai rassegnata dal fatto che non avrei preso sonno, mi alzai dal letto, per poi dirigermi verso il bagno, dove avrei fatto una bella doccia calda.

Chiusi la porta a chiave, mi spogliai velocemente per poi infilarmi sotto la doccia, chiudendo ovviamente il box.
Mi trattenni dall'urlare quando percepii sulla mia pelle l'acqua bollente.
D'impulso, girai violentemente la maniglia dalla parte dell'acqua fredda.
In quel momento mi sentii meglio, poi peró mi accorsi dell'acqua troppo fredda, cosģ girai la maniglia in direzione dell'acqua tiepida, notando peró nessun cambiamento dell'acqua...
Merda.
La maniglia si era rotta.
Cercai di aprire il box doccia per poter uscire da essa, ma non ci riuscii.
Andai in panico totale.
Non riuscivo a capire nulla in quel momento, sapevo solo di stare morendo dal freddo.
Cominciai ad urlare e a chiedere aiuto, con tutta la voce che avevo, consapevole del fatto che, molto probabilmente, nessuno mi avrebbe sentita.

-Zayn

Sobbalzai dal divano svegliandomi di colpo, sentendo un urlo femminile provenire dal piano di sopra.
Aggrottai la fronte, alzandomi dal divano.
Potetti udire delle richieste d'aiuto, degli urli e dei pugni violenti scagliati contro al muro...
Capii subito che qualcosa non andava.
Ammetto che l'idea di lasciarla perdere e tornare a dormire, mi aveva accarezzato molte volte...
Ma non avrei potuto. Non avrei potuto fare una cosa del genere a Louis.
Subito percorsi velocemente le scale, per poi fare irruzione nella sua stanza.
Ora, potevo meglio udire le sue grida e richieste d'aiuto, che provenivano dal... bagno? Cosa stava facendo in bagno?
Mi avvicinai alla porta, cominciando a bussare.
"Amber? Sei lą dentro?" la chiamai.
"ZAYN! A-aiutami ti-ti prego!" supplicó.
Cercai di aprire la porta, ma era chiusa a chiave...
"Amber, la porta č chiusa a chiave! Come cazzo faccio ad entrare mo?" chiesi, cominciando a preoccuparmi.
"F-fai p-presto t-ti prego s-sto c-congelando!" balbettó.
In quel momento, capii che lą dentro stava succedendo qualcosa di grave, e che se non mi fossi dato una mossa, Amber avrebbe potuto rischiare di grosso...
Preso dal panico, diedi una spallata alla porta, ma essa non si mosse di una virgola.
Continuai a dare spallate, due tre quattro...
Finchč finalmente, la porta si sfondó.
Quello che vidi, mi fece sgranare gli occhi.
Acqua ghiacciata che usciva dal box doccia, il bagno allagato...
E Amber era lą dentro, incapace di fare qualcosa per salvarsi.
In quel momento, mi venne un istinto strano, un istinto protettivo...
Come se fossi lģ ad aiutarla non per fare un piacere a Louis, ma per proteggerla.
Oh insomma, che cazzo dicevo?!
Io la odiavo. Lei era sorella di Jacob.
Non avrei mai potuto avere un istinto protettivo nei suoi confronti.
"Zayn!" urló, richiamando la mia attenzione.
Subito forzai la 'porta' della doccia, riuscendo ad aprirla in fretta.
Le condizioni in cui trovai Amber, erano penose.
Rannicchiata a terra, in un angolino della doccia, piena di pelle d'oca in tutto il corpo, tremante per il freddo.
La presi immediatamente in braccio, fregandomene del fatto che era nuda, e la portai fuori da quello che per lei potrebbe essere stato un 'incubo'.
La adagiai delicatamente sul letto, notando il suo corpo tremare per il freddo.
"Aspettami qui Amber, arrivo subito" dissi, per poi avviarmi verso la porta.
Non feci nemmeno in tempo ad aprirla, che subito essa si spalancó, e senza nemmeno accorgermene mi ritrovai attaccato al muro, tenuto per il colletto della camicia.
"Che cazzo le hai fatto, bastardo?!" urló Louis fuori di sč.

-Louis

Eravamo quasi arrivati a casa.
Non chiedetemi come mai eravamo tutti insieme, perchč sinceramente manco io lo so.
So solo che i ragazzi mi avevano seguito fino all'incontro, per poi avermi aiutaro contro Drew Cooper.
Chi č Drew Cooper?
Un ragazzo che mi vuole morto.
A quest'incontro, aveva in piano di uccidermi.
E la veritą č che ce l'avrebbe fatta, se solo non fossero venuti Liam, Harry e Niall ad aiutarmi.
Devo tutto a loro.
Certo, eravamo un pó ammaccati, ma l'importante era che anche quella volta avevamo vinto contro Drew.
Parcheggiai la macchina davanti casa, per poi spegnere il motore, e scendere da essa.
In quel preciso momento, sentii delle urla femminili provenire da dentro la casa.
Sgranai gli occhi...
Era Amber.
Che cazzo le stava facendo quel bastardo?!
Mi voltai velocemente verso Liam e Niall, notando in loro la mia stessa preoccupazione.
Cazzo, non avrei dovuto lasciarla da sola con quel coglione!
Subito entrai in casa, dirigendomi velocemente verso la stanza di Amber.
Le urla cessarono, ma questo non mi fermó.
Spalancai la porta, vedendo poi quello che i miei occhi non avrebbero mai voluto vedere.
Amber, la mia piccola Amber, stesa sul letto, nuda e tremante che singhiozzava per il pianto, mentre Zayn se ne stava tranquillo sullo stipite della porta, davanti ai miei occhi.
La rabbia si prese possesso di me, cosģ non esitai a prenderlo per il colletto della camicia, e sbatterlo violentemente al muro.
"Che cazzo le hai fatto, bastardo?!" urlai fuori di me.

-Amber

Non capivo niente.
Intorno a me c'era solo casino...
Avrei voluto dire a Louis di lasciare a Zayn, avrei voluto gridare che era stato lui a salvarmi...
Ma non ci riuscivo, per il semplice fatto che le forze mi stavano pian piano abbandonando.
"Calmati Louis, non č come pensi!" urló a sua volta Zayn.
"Non č come penso?? Cazzo Zayn, mi prendi forse per un rincoglionito?!"
Entró nella camera anche Liam, seguito da Harry e Niall.
"Ragazzi, datevi una calm" cominció Niall, stoppando la frase appena vide le mie condizioni.
Strabuzzó gli occhi, per poi posare lo sguardo su Zayn.
"Che cazzo le hai fatto, Zayn?!" urló Niall, perplesso.
"Oddio" si avvicinó a me Liam.
"A-Amber... stai bene?" chiese preoccupato.
"H-ho... f-freddo..." riuscii a sibilare.
"Liam, forse č meglio che la porti di lą..." ragionó Harry.
Liam annuģ, per poi prendermi in braccio a mo di principessa, e dirigersi verso camera sua.


Mi appoggió delicatamente sul letto, per poi dirigersi verso l'armadio, da cui ne fece uscire una coperta, che subito mi mise addosso.
Con tutte le poche forze che avevo, mi ci sistemai sotto, trovando finalmente il calore che tanto bramavo da quasi mezz'ora.
"Va meglio ora?" mi chiese Liam premuroso, carezzandomi dolcemente una guancia.
"Si..." sussurrai.
"Ti va di spiegarmi cos'č successo?" chiese.
"L-Liam, Zayn non mi ha fatto nulla... s-stavo per morire congelata nella doccia e... mi ha salvata" rivelai.
"... Quindi non ti ha fatto del male?" domandó.
"No..." affermai.
"Liam, ti prego vai ad aiutare Zayn... mi ha salvata, non voglio che Louis gli faccia del male..." ammisi.
"Ok, vado subito" disse per poi alzarsi da terra, lasciarmi un piccolo bacio sulla fronte, e dirigersi fuori dalla stanza.
Speriamo non si facciano male...


SPAZIO AUTRICE;)
CIAOO<3
Chiedo umilmente scusa per questo penoso ritardo, solo che ho cosģ tante cose per la testa, che non trovo mai il tempo per aggiornare!
Ma ora mi č venuta un'ispirazione per i prossimi due o tre capitoli della storia, quindi-se tutto va bene-aggiorneró pił presto!
Detto ció, passiamo al capitolo.
Wow, siamo gia al decimoo*-*
Questo mi piace... finalmente un capitolo che mi piace! Non ci speravo pił sinceramente...
Qui vediamo Amber che si caccia nei guai, e quasi muore assiderata, ma TAN TAN TAAAN, arriva Zayn e la salvaaa;)
Poi peró, Louis pensa che Zayn le abbia fatto del male...
Chissą cosa succederą nel prossimo capitolo!
Ok, in questo spazio autrice sembro una malata di una strana malattia...
Comunque, cambiando discorso,
LA SCUOLA Č FINITAAA:)
Io sonl stata promossa... peró boh, sonceramente non ho fatto granchč quest'anno:')
Voi invece siete promosse o bocciate?
Aspetto vostri commenti;)
Va beh, ho sclerato fin troppo, mi dileguo...
Mi raccomando peró, RECENSITE*_*
Alla prossima<3

Ps_forse sono riuscita a cambiare scrittura!



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Capitolo 11
*** Chapter eleven ***


-Louis

La scena di Amber sdraiata impotente sul letto, tremante e singhiozzante, si ripeteva continuamente nella mia testa.
Non avrei dovuto lasciarla da sola con quel mostro.
NON AVREI DOVUTO FARLO, CAZZO.
"Si puó sapere che cazzo ti č venuto in mente, Zayn?!" mi risveglió dai miei pensieri Harry, che gridó contro il ragazzo che tenevo attaccato al muro.
"Lasciami, non le ho fatto niente, cazzo!" urló Zayn, cercando di liberarsi dalla mia presa.
"Ah no? Non le hai fatto niente? C'č la porta del bagno sfondata, e lei era sdraiata sul letto nuda, neghi ancora l'evidenza?!" intervenne Niall.
"Mi fidavo di te, cazzo! Come hai potuto farmi una cosa del genere? Come hai potuto FARLE una cosa del genere? Sei un mostro, Zayn!" gli urlai in faccia, per poi scaraventarlo a terra con un'abile mossa.
Stavo per tirargli un calcio in pancia e continuare a picchiarlo, ció che si meritava, quando la voce di Liam mi bloccó.
"Louis, fermati! Abbiamo frainteso tutto!" disse, facendo irruzione nella stanza.
Posai il mio sguardo, in quel momento adirato, su di lui.
"Ne vuoi un pó anche tu, Liam?" gli chiesi, preso dalla rabbia.
Mi guardó con un'espressione strana in viso, come se fosse... deluso, ferito dalle mie parole.
"Lo faresti sul serio?" domandó, guardandomi ferito.
Solo in quel momento, mi accorsi di avere sbagliato di grosso.
Lui era emotivo e sensibile, troppo sensibile... perció, anche una piccola e insulsa cosa come questa, avrebbe potuto fargli male.
Infondo, lui non c'entrava niente...
"N-no Liam, scusami, ero preso dalla rabbia..." affermai, abbassando lo sguardo.
"Non preoccuparti, fa niente. Piuttosto, ascolta la versione di Zayn, che ne sai tu che non abbiate frainteso tutto?" ragionó.
Nel frattempo, Zayn si era gia alzato da terra, per poi sedersi sul letto.
Posai il mio sguardo pieno d'odio su di esso, che mi guardó con un'espressione indecifrabile.
"Avanti, sentiamo cos'hai da dire" gli concessi.
Sospiró, per poi cominciare a parlare.
"Il mio letto si era rotto, perció, dato che voi chiudete sempre a chiave le vostre camere, sono andato da Amber, precisando, con l'intenzione di DORMIRE. Poi abbiamo litigato, cosģ sono andato a dormire sul divano"
Ascoltavo attentamente ogni singola parola che usciva dalla sua bocca, non avrei voluto farmi scappare proprio nulla.
"Alle quattro circa del mattino, ho sentito un urlo femminile provenire dalla stanza di Amber. Allarmato sono andato a vedere, e dato che Amber non c'era nel letto, ho subito pensato che era in bagno. Cosģ, dopo aver sentito varie richieste di aiuto da parte sua, ho deciso di sfondare la porta del bagno, dato che era chiusa a chiave. L'ho trovata sotto la doccia che urlava.
Non avevo capito bene cosa le stava succedendo, ma l'istinto mi disse di tirarla fuori. Stava morendo di freddo sotto quella doccia, che si era bloccata, quindi non sarebbe potuta uscire, ed io semplicemente l'ho salvata dal morire assiderata. In fondo, era quello il mio compito, badare a lei mentre tu non c'eri in casa" concluse, ovvio.
Aggrottai la fronte.
Suonava tutto cosģ strano...
Insomma, la cosa pił facile da credere, vedendola in quelle condizioni, era che fosse stato lui, a ridurla in quello stato.
"Perchč dovrei crederti?" chiesi, non ancora del tutto convinto che avesse detto la veritą.
"Chiedi ad Amber se sto mentendo. La prossima volta, pensaci due volte prima di lasciarmi in custodia una ragazzina che non sa nemmeno farsi una doccia senza sfondare la manopola del caldo e freddo" esclamó, per poi uscire dalla camera, e scendere velocemente le scale.
Guardai i ragazzi, che a loro volta guardavano me.
Poi, rivolsi il mio sguardo su Liam.
"Cosa ti ha detto lei?" chiesi.
"Testuali parole" rispose, incrociando le braccia.
Mi morsi il labbro inferiore nervosamente, capendo di aver sbagliato nei confronti di Zayn.
"Penso che dovresti ringraziarlo, almeno" ammise Liam, guardandomi torvo.
"Non prima di essere andato da Amber" affermai, per poi avviarmi fuori dalla porta.
"Sta dormendo, non la disturbare" si raccomandó Liam.
"Tranquillo, non lo faró" risposi, per poi avviarmi nella camera di Liam.


Eccola lģ.
Sdraiata sul letto, con una sola coperta a coprire il suo corpo piccolo e perfetto, di spalle a me.
Lentamente mi avvicinai a lei, cercando di fare il minor rumore possibile.
Mi sedetti in ginocchio, dinnanzi alla sus figura di spalle, presi tra le mani una ciocca dei suoi capelli, e cominciai a giochicchiarci.
Mi avvicinai di pił al suo corpo, cominciando a lasciare dei baci piccoli e innocenti, partendo dal braccio, fino ad arrivare alla spalla.
Ne lasciai un paio anche sul collo, azione che la fece rabbrividire.
Allora era sveglia.
Mi avvicinai al suo orecchio, in cui sussurrai "piccola, sei sveglia?"
Si giró lentamente dalla mia parte, facendomi cosģ, beare della vista perfetta del suo viso, altrettanto perfetto.
"L-Louis..." balbettó.
Avvicinai la mano alla sua guancia, che accarezzai dolcemente.
A quel tocco, chiuse gli occhi, cosa che mi fece sorridere.
"Zayn mi ha detto tutto... č vero che ti ha salvata?" le chiesi dolcemente.
"S-si Louis, č vero... ti prego, dimmi che non gli hai fatto del male..." aprģ gli occhi, guardandomi con un'espressione preoccupata.
Quanto era pura e innocente quella ragazza.
"No piccola, non preoccuparti, nulla di grave..." ammisi, posando delicatamente il pollice sulla sua guancia.
Percorsi essa con il dito, compiendo movimenti circolatori, che lei apprezzó.
Pian piano scesi col dito, arrivando al mento.
Lentamente, posai il dito sulle sue labbra, trascinando un pó in fuori, il labbro inferiore.
Posai il mio sguardo su di esse, cosģ carnose...
L'unica cosa che avrei voluto in quel momento, era baciarla, baciarla come non avevo mai baciato nessuno in vita mia.
Notai il suo sguardo posarsi su di me, ma non ci diedi molta importanza, ero troppo preso dalle sue labbra...
Mi morsi il labbro inferiore, posando il mio sguardo su di lei.
Mi guardava con occhi sorpresi, ma anche desiderosi.
Sapevo che anche lei voleva quel bacio. Ne ero sicuro.
Posai nuovamente lo sguardo sulle sue labbra, avvicinandomi pian piano ad esse.
Portai delicatamente le mani sulle sue guancie e, finalnente, poggiai le mie labbra sulle sue, creando il contatto che bramavo da quando l'avevo conosciuta.
Cominciai a muovere le mie labbra contro le sue, e dopo poco, picchiettai la lingua contro il suo labbro inferiore chiedendogli l'accesso, che subito accettó.
Ci unimmo in una danza tutta nostra, una danza che, sinceramente, non avrei mai voluto che finisse.
Infastidito dalla posizione obliqua in cui eravamo, decisi di mettermi sopra di lei, poggiando i gomiti sul letto cercando di non schiacciarla. 
Feci il tutto con calma, per non spaventarla.
Le scostai la coperta di dosso, prendendo a carezzare dolcemente la sua pancia.
Le diede leggermente fastidio il fatto di essere, per la seconda volta, nuda sotto di me, ma cercó di non farmelo notare, cosa che peró, le riuscģ male.
Continuammo il nostro bacio, non volevo per nulla al mondo staccarmi da lei e, da quanto vedevo, nemmeno lei lo voleva.
Salii con le mani fino ad arrivare al suo seno, che stavo per palpare ormai preso dalla situazione, quando una voce peró, mi fece staccare velocemente dalla ragazza sotto di me.
"Louis, č pronta la, oh..."
Sullo stipite della porta, vi era Niall che, appena ci vide in quella posizione, arrossģ per l'ibarazzo.
"S-scusate, i-io non sapevo che voi..." cercó di dire, grattandosi la nuca timidamente.
"Oh ehm Niall, non... non č come sembra" dissi leggermente impacciato, scendendo dal letto.
Guardai per un attimo il viso di Amber, e non potetti fare a meno di notare le sue guancie colorate di un rosa tenue, sicuramente per l'imbarazzo.
"Volevo solo avvisarvi che č pronta la colazione... io torno di lą, ciao..." affermó Niall facendo un cenno con la mano, per poi varcare la soglia della camera, diretto sicuramente verso la cucina.
Posai il mio sguardo su Amber, che nel frattempo si era messa seduta sul letto.
"Hmm, che figura!" si lamentó, coprendosi la faccia con le mani.
Sorrisi a quella vista, per poi spostarle delicatamente le mani dal viso.
"Ehi, non fa niente dai, tanto non stavamo facendo nulla di male... ti porto dei vestiti, cosģ scendiamo insieme a fare colazione, ok?" proposi.
Annuģ ancora leggermente imbarazzata, cosģ le poggiai un bacio sulla fronte, e mi diressi velocemente in camera mia per cercare dei vestiti adatti a lei.
Mi morsi nervosamente il labbro inferiore, ripensando alle condizioni in cui ci aveva trovato Niall.
Dopo quella, non avrei pił guardato quel ragazzo negli occhi per chissą quanto tempo.



SPAZIO AUTRICE;)
Ehilaaaa:)
Come va? A me piuttosto bene.
Visto che ho aggiornato preestoo?
AMATEMI.:')
Č pure pił lungo il capitolo!:)
Coomunque, questo č uno dei pochi capitoli che mi piacciono, non per come l'ho scritto(perchč sinceramente, secondo me fa pena) ma per i fatti che succedono.
Mi č piaciuto soprattutto descrivere la scena di Louis e Amber, aww*^*
Allura, volevo chiedervi, c'č qualcuna di voi che sa fare i banner?
Me ne servirebbe uno per la storia, se c'č qualcuna disponibile, si faccia avanti, ne sarei felice:)
Beh, che altro dire...
Lettrici silenziose, vi andrebbe di lasciare una recensioncina ogni tanto?
Ne sarei davveero felice.
Detto questo, mi dileguo, perchč non so che altro dire:')
Miraccomando girls, RECENSITE che mi fa sempre piacere un vostro pareree;)
Alla prossimaa<3
-Sara



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Capitolo 12
*** Avviso ***


AVVISO
Ciao ragazze!
Scusate davvero per il ritardo, solo che ultimamente ho molto da fare con i lreparativi del concerto del 6 Luglio, e non trovo proprio un minuto di tempo per poter aggiornare!
Dopo la giornata di Domenica aggiorneró, č una promessa!
Scusatemi ancora davvero, spero riusciate a perdonarmi...
-Saraxx

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Capitolo 13
*** Chapter twelve ***


-Amber

Aprii lentamente gli occhi, sbadigliando poco dopo.
"Ben sveglia, cucciola" affermó Louis guardandomi sorridente.
"Louis... non dirmi che mi sono addormentata" dissi, sperando vivamente di non averlo fatto.
"Si, ti sei addormentata... ti ho portata fino in camera in braccio, non ti avrei sicuramente lasciata dormire sul divano" ammise, sorridendomi appena.
Che tenero.
Erano passati tre giorni ormai, da quel bacio.
Non ne avevamo pił parlato, e sinceramente, a me stava bene cosģ...
Gią ero confusa di mio, figuriamoci se ne avessimo parlato.
Mi risveglió dai miei pensieri la voce roca, ma allo stesso tempo tenera, di Louis.
"Amber, non per niente davvero... solo che, capisci, non puoi stare a vita senza fare la doccia" affermó mettendosi seduto sul letto.
Sgranai gli occhi a quell'affermazione.
No. Tutto, ma la doccia no.
"E invece si! Non voglio pił entrare in un affare del genere!" esclamai, mettendomi anche io seduta sul letto.
"Amber, so che l'idea ti spaventa... ma davvero, una doccia prima o poi dovrai fartela" disse, guardandomi teneramente negli occhi.
"L-lo so, ma... ho paura" rivelai, guardandolo a mia volta negli occhi.
Era una cosa del tutto fuori dal normale, avere paura della doccia.
Peró, se qualcuno avesse vissuto ció che avevo vissuto io, avrebbe potuto capirmi.
"E se... ti aiutassi io a farla?" chiese, titubante inizialmente.
Aggrottai la fronte, non capendo bene cosa voleva intendere.
"In che senso?" domandai.
"Beh, ecco... se entrassi con te nella doccia? Penso che forse, potresti avere meno paura..." affermó, leggermente intimidito.
Percepii un leggero rossore, formarsi sulle mie guancie.
Insomma, mi aveva proposto di fare la doccia insieme, ció significava che mi avrebbe vista nuda, ed io avrei visto lui, altrettanto nudo.
Sapevo che potevo fidarmi di Louis, ma il fatto di fare la doccia...
Mi bloccava, ecco.
"Scusami, non dovevo nemmeno farti una domanda del genere..."
Si alzó dal letto, e lentamente si avvió verso la porta.
Perchč avevo reagito cosģ?
Voleva solamente aiutarmi... perchč non avrei dovuto accettare?
Sarei stata solo una stupida.
"Louis" lo chiamai.
Immediatamente si giró verso di me, posando il suo sguardo nel mio.
"Facciamo la doccia...?" domandai in leggero imbarazzo, catturando poi il labbro inferiore tra i denti e cominciando a morderlo.
"Non devi sentirti obbligata, Amber..." pronunció, avvicinandosi a me.
"Non mi sento obbligata, so che... so che di te, posso fidarmi" ammisi, guardandolo negli occhi.
A quelle parole, un sorriso prese possesso del suo viso.
"E allora cosa aspettiamo?" affermó sorridente.
"Nulla" sorrisi a mia volta alzandomi dal letto, cosģ, insieme ci dirigemmo verso il bagno.
Si, l'imbarazzo c'era, mi sembra pił che ovvio...
Ma oltre a quello, non vi era nient'altro.
Conoscevo Louis e, dopo tutto ció che aveva fatto per me, sapevo PER CERTO di potermi fidare ciecamente di lui.


La situazione che si era creata, era non poco imbarazzante.
Eravamo l'uno di fronte all'altra, lui che controllava se la manopola era stabile, io che guardavo il pavimento aspettando la sua prima mossa...
Dopo aver testato pił volte la manopola, si giró verso di me, sorridendomi dolcemente.
"Qui č tutto apposto. Possiamo entrare..." affermó, mordendosi nervosamente il labbro inferiore nel pronunciare quelle parole.
"S-si..." sussurrai timidamente, per poi sfilarmi un po' esitante, i jeans che portavo.
In breve tempo ci spogliammo dei nostri vestiti, e fummo nudi l'uno dinnanzi all'altro.
Potetti notare il suo sguardo passare su ogni parte del mio corpo, cosa che mi metteva non poco in soggezione.
Notando il mio imbarazzo, Louis distolse lo sguardo dal mio corpo, posandolo sul mio viso.
"Entriamo?" chiese, sorridendomi dolcemente.
Annuii con un cenno del capo, mossa che servģ a Louis per capire che ero pronta.
Aprģ la portina del box doccia, ed entró dentro seguito da me, per poi richiuderla alle nostre spalle, controllando la mia reazione, che fino a quel momento pareva tranquilla...
Anche se in fondo, non lo ero molto.
Cautamente, giró la manopola dell'acqua calda, controllando di tanto in tanto, la mia espressione.
"Sei tranquilla, Amber?" mi domandó Louis, studiando attentamente l'espressione che avevo sul viso.
"S-si, ora si..." ammisi, cercando di non posare lo sguardo sull'apparecchio che, pochi giorni prima, avrebbe potuto provocare un mio assideramento.
"Ok, miraccomando stai tranquilla. Ora, lentamente la regolo..." disse, cominciando a muovere l'aggeggio.
Non potetti fare a meno di posare lo sguardo sulla manopola.
'Come aveva fatto a rompersi?' mi chiesi.
Insomma, non avevo poi cosģ tanta forza...
Forse non era stata forzata bene, chi lo sa.
"Ehi" mi risveglió dai miei pensieri Louis, che richiamó la mia attenzione su di lui.
"Si?" chiesi, tornando a guardarlo.
"Non guardare la manopola, guarda me, solamente me..." affermó portando due dita sotto il mio mento, costringendomi a guardarlo negli occhi.
Annuii incantata dal suo sguardo, da quegli occhi cosģ belli, che parevano due cristalli...
"Che bella che sei" affermó sorridente, mordendosi il labbro inferiore. 
"G-grazie..." dissi, sorridendo appena.
Stettimo ancora cinque secondi in quella posizione, finchč non fu lui ad allontanarsi da me.
"V-va bene, ora che dici, ci insaponiamo un po'?"
Annuii sorridente, per poi prendere il bagnoschiuma, e cominciare a insaponarmi.


-Louis

Dio.
Dio dio dio dio.
Troppa bellezza, troppa.
Vedere quella schiuma percorrere velocemente il suo corpo perfetto, era troppo per me.
Porca troia, cosa mi prendeva?
Non dovevo guardarla con quegli occhi, non potevo farlo...
Per lei, ero solo un amico, uno come Liam, Harry o Niall.
Per me invece, lei era un qualcosa di pił di un amica.
Ma non potevo ragionare cosģ, cazzo.
Lei era in casa mia per il semplice fatto che dovevo proteggerla da quel mostro, non per altro.
Peró cazzo, era cosģ fottutamente attraente...
Quel suo viso angelico.
Quei suoi occhi azzuri, che parevano il mare.
Quelle sue guance che ad ogni complimento, si tingevano di rosso.
Quelle sue labbra cosģ carnose, che in quel momento morivo dalla voglia di baciare...
"Louis, perchč mi fissi?" sentii domandare da Amber.
Quanta innocenza.
"Perchč muoio dalla voglia di baciarti..." ammisi, passando il mio sguardo dai suoi occhi, alle sue labbra.
Notai esse dischiudersi appena, forse per ció che avevo appena detto io.
Avvicinai pian piano il mio viso al suo, notando che ció non le dispiaceva affatto, anzi...
Stavo letteralmente impazzendo, dovevo assolutamente baciarla.
Portai le mie mani sulle sue guancie e, in un secondo, poggiai le mie labbra sulle sue, unendole in un bacio dolce e tranquillo.


-Amber

Portai le mie mani sulle spalle di Louis, e collaborai con lui in quel bacio dolce.
Quanto amavo i suoi baci, solo dio lo sapeva...
Era l'unico che riusciva a farmi provare sensazioni cosģ belle.
Perchč quando le nostre labbra erano unite, io in pancia non avevo le farfalle, avevo gli elefanti, sensazione che tutti meriterebbero di provare.
In breve tempo, le nostre lingue si ritrovarono a compiere una danza tutta loro, lenta e dolce.
Cominció a percorrere con le mani tutto il mio corpo, stando attento peró a non darmi troppo fastidio.
Le fermó sul mio fondoschiena, su cui emise coi polpastrelli, dei giri circolatori, rendendo il tutto ancora pił rilassante.
Si staccó dalle mie labbra, lasciando baci umidi sulla guancia, sul mento, fino ad arrivare al collo, che percorse senza mai fermarsi.
Non capivo cosa stava succedendo, sapevo solo che non volevo smettere.
Tornó sulle mie labbra, mi sentivo in paradiso in quel momento...
Ad un certo punto peró, sentii qualcosa premere contro la mia coscia.
Quando capii di cosa si trattava, sussultai e mi staccai da Louis.
Lo guardai negli occhi e, quando capģ cosa volevo intendere, disse: " dio, scusami Amber davvero, avrei dovuto controllarmi di pił..."
Lo guardai negli occhi, e in quel momento capii che volevo fare qualcosa per lui, non solo per ripagarlo dopo tutto ció che aveva fatto per me...
Anche perchč ero io a volerlo fare.
"Non scusarti Louis, io... potrei aiutarti..." rivelai, portando le mie dita ai lati del suo membro.
"Amber ma che... che... dici?" chiese, cominciando a respirare con fatica sotto al mio tocco.
"I-io voglio... voglio aiutarti" ammisi, massaggiando delicatamente la sua erezione.
"Ne sei... ne sei sicura?" chiese, ansimando appena.
"Si." dissi decisa, cominciando a compiere movimenti, che a lui non dispiacquero affatto.
"Come sto andando?" sussurrai, sperando vivamente di non stare facendo troppo schifo.
"Benissimo... un po' pił veloce..." disse tra i gemiti.
Seguii ció che mi disse, ed aumentai di poco la velocitą.
Dopo poco, poggió le sue dita sulle mie, e cominció a pompare pił velocemente, facendomi vedere come avrei dovuto fare.
Quasi immediatamente tolse le dita dalle mie, cosģ, cominciai a pompare nel modo in cui mi aveva detto di fare lui.
Emise alcuni gemiti pił forti degli altri, cosa che mi fece pensare di stare andando abbastanza bene.
Strinsi appena una parte del suo membro, la accarezzai, per poi scendere, e pompare ancora.
"S-sto v-venendo..." avvisó Louis, prima che emettesse un gemito strozzato, e un liquido caldo finisse dritto sulla mia spalla.
"D-dio Amber" cominció, cercando di regolarizzare il respiro, "dimmi che non č prima volta che fai una cosa del genere" continuó, guardandomi negli occhi.
"Primissima" ammisi, leggermente in imbarazzo.
"Cazzo, sei... sei bravissima, davvero!" riveló sorridente.
Abbassai il capo, potetti percepire il rossore formarsi sulle mie guancie.
"Grazie..." dissi.
"Te ne sei pentita...?" chiese, leggermente titubante.
Alzai di scatto la testa, puntando il mio sguardo nel suo.
"Questo mai. Č stata una cosa che ho deciso io perchč l'ho voluto fare io, tu non mi hai obbligata a fare niente..." affermai, guardandolo negli occhi.
Sorrise.
Dio che sorriso.
"Pensi di essere ancora traumatizzata dalla doccia?" chiese, sorridente.
"Penso proprio di no" sorrisi a mia volta, non capivo ancora come facevo a trovarmi a mio agio dopo avere fatto una cosa del genere.
"Usciamo da qui?" domandó.
Annuii, cosģ insieme, uscimmo da quel minuscolo spazio chiamato 'box doccia'.


Mi trovavo lģ, sdraiata su quel letto, ancora del tutto nuda, a pensare a ció che era successo quasi dieci minuti prima.
Non sapevo dove avevo trovato tutto quel coraggio...
Sapevo solo che con Louis, ero tutta un' altra persona.
Con lui riuscivo ad aprirmi, a confidarmi...
Mi trattava cosģ bene, era cosģ bravo e gentile.
A distrarmi dai miei pensieri, fu l'irruzione di qualcuno in camera.
"Louis, tu non sai quanto cazzo abbiam... oh"
Oddio.


SPAZIO AUTRICE:)

Scusatemi, scusatemi, SCUSATEMI per questo schifossissimo ritardo.
Inizialmente non volevo aggiornare prima perchč le recensioni erano diminuite (infatti sono diminuite) allora volevo aspettare un po', poi sono stata presa con i preparativi del concerto, poi c'č stato il concerto il 6...
E poi un fottuto blocco del cazzo, che penso se ne sia andato via.
Ad ogni modo eccomi qui, con un altro capitolo che oltretutto č pił lungo!
Succedono un saaacco di cose!
C'č, vi aspettavate che Louis e Amber facessero la doccia assieme?
E che Amber facesse una sega a Louis?
Commentatee:')
Comunque, alla fine abbiamo un Amber che riflette su ció che č accaduto nella doccia, quando peró succede qualcosa di inaspettato...
Qualcuno entra in camera mentre lei č stesa nel letto nuda!
Chi sarą secondo voi? Bu, chissą...
Ci ho messo tanto per scrivere questo capitolo, quindi vi prego di apprezzarlo.
E comunqueee siete diminuite!:(
Ce la facciamo a fare 7 recensioni per il prossimo capitolo?
Anche perchč, mi sono venute davvero un mucchio di idee in mente!
Va beh io vado, mi raccomando RECENSITE!
Alla prossimaa❤️
-Sara









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Capitolo 14
*** Chapter thirteen ***


-Zayn

Mi ritrovavo davanti una scena, che non mi sarei mai aspettato di trovare.
Stesa sul letto comodamente vi era Amber, del tutto nuda.
Alla vista di me sussultó, cercando di coprirsi come meglio poteva.
Non potetti fare a meno di osservare ogni parte del suo corpo, cosģ fottutamente perfetto...

-Amber

Cazzo, no.
Che cogliona che ero! Perchč non mi ero vestita? Cogliona, cogliona, COGLIONA!
A parte che gią mi aveva vista nuda, quel giorno in cui ebbi l'incidente nella doccia, e una volta prima ancora...
Ma comunque l'imbarazzo c'era, non era mio amico, nč tantomeno il mio ragazzo, quindi!
Cercai di coprirmi come meglio potevo, mentre notai lo sguardo di Zayn fare la radiografia al mio corpo nudo.
Non potetti fare a meno di arrossire, a quello sguardo indagativo.
"Z-Zayn, e-esci" balbettai, cercando di fargli capire che sarebbe dovuto uscire immediatamente.
Posó lo sguardo su di me per un attimo, per poi annuire, e uscire da quella stanza.
Lasciai un sospiro di sollievo, portando la testa sul cuscino.
Subito dopo mi alzai dal letto, e camminai fino all'armadio per cercare qualcosa da indossare.

*il giorno dopo*

"Buongiorno" esclamai, entrando in cucina dove erano presenti Liam, Harry, Niall e Louis.
Mi chiesi dov'era Zayn.
Insomma, lui era quasi sempre il primo che scendeva a fare colazione, per poi uscire per i fatti suoi.
"Buongiorno Amber" affermarono a loro volta Liam e Niall, sorridenti.
"Giorno" disse distrattamente Harry, continuando a messaggiare col suo iPhone.
"Buongiorno principessa" sorrise Louis, lasciandomi un bacio sulla guancia.
"Ehi ehi ehi, dobbiamo sapere qualcosa per caso?" domandó Liam, sorridendo a trentadue denti.
"Niente che gią non sappiate" rispose Louis vago, sorridendo innocentemente.
"Mi sa che dobbiamo fare quattro chiacchiere io e te" esclamó Niall, riferendosi a Louis.
Louis scrolló le spalle, sorridendo ancor di pił di prima, se era possibile.
Finirono lģ la conversazione, cominciando a gustare la loro colazione.

-Zayn

Mi svegliai alle 10:30.
Strano, solitamente non dormivo mai cosģ tanto...
Avevo un appuntamento con un amico alle dieci ma, a quel punto, non sapevo nemmeno pił se valeva ancora, dato che era passata gią mezz'ora.
Mi misi seduto sul letto, cominciando a riflettere su ció che era accaduto il giorno prima.
Non era la prima volta che vedevo Amber nuda, come non era la prima volta che impazzivo nel vederlo.
Odiavo ammetterlo, ma provavo una forte attrazione fisica per quella ragazza.
E mi facevo schifo da solo per quello, insomma...
Lei era la sorella di Jacob, quel pezzo di merda che mi aveva rovinato la vita, e non solo.
Era anche la ragazza che piaceva a Louis, perció, non avrei mai potuto provare qualcosa per lei.
E poi, anche se fosse, era cosģ pura...
Era vergine, ovviamente.
Non avrei sicuramente potuto portarmela a letto!
Anche perchč, c'era Louis d'intralcio, quindi avrei dovuto solamente starle lontano, e il gioco era fatto.
Dicevo ció come se fosse stata la cosa pił facile del mondo.
Con i miei sforzi peró, avrei potuto riuscirci.
Decisi di alzarmi dal letto, e di andare a fare colazione.

-Amber

Mentre chiacchieravo coi ragazzi del pił e del meno, notai una figura scendere dalle scale, e subito capii che era Zayn.
Spostai lo sguardo altrove, decidendo di ignorarlo completamente.
"Giorno" esclamó, attirando l'attenzione dei ragazzi.
"Buongiorno Zayn, che t'č successo stamattina? Solitamente sei il primo a scendere per fare colazione" affermó Louis.
"Beh, oggi non č stato cosģ. C'č forse qualche problema?" chiese, freddo.
"Luna storta di prima mattina?" domandó Harry volgendo lo sguardo a Zayn, per poi tornare sul cellulare.
Dico io, ma non si staccava mai da quell'aggeggio? Bah.
"Ma vaffanculo" imprecó Zayn, per poi sedersi e cominciare a gustarsi la sua brioches alla crema.
"Ci sono gią andato stanotte, Zayn. Da quanto noto invece, tu non ci vai da un bel po'. Seriamente, una sana scopata ogni tanto non fa male, eh" affermó Harry, guardando Zayn con fare malizioso.
Zayn posó immediatamente lo sguardo sul ragazzo, per poi alzarsi bruscamente dalla sedia, e incamminarsi per il piano di sopra, lasciando cosģ metą della sua brioches nel piatto.
"Vai al diavolo" esclamó, per poi entrare nella sua camera, e chiudere bruscamente la porta alle sue spalle.
"C'era bisogno? chiese Liam, volgendo lo sguardo ad Harry.
"Quando fa cosģ mi fa incazzare. E poi, ho detto solo la veritą" si giustificó Harry, tornando a messaggiare con chissą chi.
"Dovresti cucirti quella boccaccia una volta per tutte" affermó Louis, bevendo del succo di frutta dal suo bicchiere.
"Beh, a dire il vero, anche tu avresti bisogno di una sana scopata, Louis, forse anche pił di quando la necessiti Zayn. Sei in astinenza da troppo tempo per i miei gusti" esclamó Harry.
Dovetti ammettere che quella sua esclamazione mi diede non poco fastidio.
Insomma, come si permetteva di rivolgersi cosģ?!
Notai Louis mandare un'occhiata suicida ad Harry.
"Faccio finta di non aver sentito, č meglio"
Il riccio scrolló le spalle, dimostrandosi totalmente disinteressato alle parole di Louis.

-Zayn

Che palle che era quel ragazzo, dio.
I cazzi suoi non se li faceva mai, che nervi!
Sospirai sedendomi sul letto, decidendo di mandare un messaggio all'amico con cui avrei dovuto incontrarmi al bar alle dieci.

"ehi amico, scusami se non mi sono presentato all'appuntamento, ho avuto un imprevisto. Rimandiamo a un altro giorno? -Zayn"

Ricevetti quasi subito la risposta.

"ehy, non preoccuparti, ho avuto modo di divertirmi durante l'attesa...
Alza il culo e spicciati a venire, che non mi si ripresenteranno altre occasioni come quella che ho avuto dieci minuti fa. -Justin"

Sorrisi leggendo quel messaggio: era sempre il solito.

"mi cambio e arrivo."

Digitai quest'ultimo messaggio, per poi alzarmi dal letto, e cominciare a vestirmi.

In cinque minuti fui pronto, cosģ uscii dalla camera, e scesi velocemente le scale.
"Io esco" avvisai aprendo la porta di casa, per poi chiudermela alle spalle.
"E quando mai" sentii esclamare da Harry, prima di avviarmi per il bar prestabilito da me e Justin.


-Louis

Stavo tranquillamente chiacchierando con Liam, quando il mio cellulare prese a squillare.
Subito lo tirai fuori dalla tasca, notando lo schermo illuminarsi, ed un numero che non avevo salvato in rubrica brillare a ritmo della suoneria.
Mi scusai con i ragazzi, per poi uscire dal salone, rispondendo alla chiamata.
"Pronto?" 
"Ehilą, Tomlinson"
"Wilson?" 
"Esatto. Volevo solo avvisarti che stasera hai un combattimento, non dimenticartelo" mi avvisó.
Č vero, me n'ero completamente scordato!
"Oh, grazie Wilson, davvero me n'ero scordato. Alle 22:30, giusto?" chiesi conferma.
"Esatto. Mi raccomando, puntuale" si raccomandó.
"Come sempre" sostenni, per poi chiudere la chiamata, e tornare in salone, notando peró, che Amber non c'era.
"Louis! Stavamo giusto pensando di andare in discoteca stasera, tanto per divertirci un po'! Che ne dici?" domandó Niall vedendomi varcare la soglia del salone, elettrizzato dall'idea.
"Mi spiace ragazzi, ma non posso stasera" ammisi, buttandomi di peso sul divano.
"Perchč no? Se č per Amber, guarda che puó venire con noi, eh!" esclamó Harry, sedendosi vicino a me sul divano.
"Non č per Amber, ho un incontro stasera. E a proposito, nemmeno voi potete uscire. Qualcuno dovrą pur rimanere con Amber, no?" affermai io, cominciando a fare zapping.
"Io non ci sto a casa con Amber, sapendo che posso uscire a divertirmi, sappilo." disse Harry, ovvio.
Beh, questo si sapeva gią.
Posai il mio sguardo su Niall, sperando in un consenso da parte sua.
"Beh, pensandoci bene, anche io avrei bisogno di una sana scopata... sai com'č, sono un umano anche io!" ammise, guardandomi.
"Qualcuno che ha capito qualcosa della vita in questa casa!" esclamó Harry, battendo il cinque con Niall.
Sospirai a lungo, sperando che almeno Liam avrebbe accettato.
"Beh, nel peggiore dei casi, c'č sempre Zayn a disposizione..." affermó, con aria innocente.
Stava forse scherzando?
"Che cazz, spero tu stia scherzando Liam! Gią č stato una volta con lei, non posso chiederglielo di nuovo, non accetterebbe, ed avrebbe tutte le ragioni per farlo!" affermai, quasi urlandogli contro.
"Gli amici servono a questo, no? So che non ha impegni per stasera" disse Harry, mostrandosi totalmente disinteressato al discorso, nonostante stesse partecipando alla conversazione.
"Mi vieni a parlare proprio tu di amicizia, quando sei il primo a non fare un cazzo per noi!" esclamai.
"Ok ok, basta litigare per favore! Per questa volta chiederemo a Zayn, la prossima ti prometto che ci saró io disponibile. Va bene?" chiese Liam, cercando di, per cosģ dire, "placare le acque".
Sbuffai sonoramente, lanciando un'occhiata assassina ad Harry.
"E va bene. Dov'č Amber adesso?" chiesi.
"Č andata di sopra a farsi la doccia... a proposito, non ne era spaventata dopo l'episodio successo mentre non eravamo a casa?" domandó Liam, visibilmente confuso.
A quelle parole mi morsi il labbro inferiore, mentre ricordi del giorno prima tornavano nella mia mente come dei flashback.
"Mi sa tanto che qualcuno deve dirci qualcosa..." affermó Harry, guardandomi malizioso.
L'attenzione dei ragazzi fu rivolta verso di me che, imbarazzato, presi a grattarmi la nuca.
"Beh ecco, ieri... abbiamo fatto la doccia insieme, nulla di che" rivelai, tornando a torturare il labbro.
"Davvero?" domandó Niall stupito, ma allo stesso tempo, contento.
Annuii con la testa, sperando che si accontentassero solo di queste informazioni.
"E..." mi incitó Harry a continuare, volendo sapere di pił.
Come non detto.
"Ci siamo baciati" affermai, guardando ogni oggetto presente in quella stanza, cercando di evitare gli sguardi stupidi dei miei amici.
"Solo?" chiese Harry, imbronciato.
Sembravamo quasi uno dei tanti gruppi di ragazzine, dove un' amichetta, racconta del suo primo bacio avvenuto pochi secondi prima, con un ragazzo.
"Beh, sai com'č, presi dalla situazione, non si ha pił del tutto il controllo. Allora lei..." 
"Lei?" mi incitó Harry, guardandomi con occhi sognanti.
Sapevo che nella sua testa gią si immaginava la scena, cosa che non andava per niente bene. Affatto.
"E allora lei mi ha fatto..." 
"Una sega! Oddio ti ha fatto una sega!" mi interruppe Harry, balzando gił dal divano e cominciando a saltellare, eccitato.
"Shh coglione, potrebbe sentirti!" sussurró Niall, sorridendo divertito dalla situazione.
"Hai ragione, scusa. Louis, sei un grande, fattelo dire!" esclamó sorridente.
Scemo.
"Ma io non ho capito, scusa... dov'č finita la dolce e innocente Amber, che abbiamo ospitato a casa per evitare che il fratello continuasse a farle del male?" chiese Niall, visibilmente perplesso.
"Evidentemente, abitare in mezzo ad una banda di coglioni pervertiti come voi, ha causato ció" affermó Liam, alzando le spalle.
"Ci sa fare? Eh?" mi chiese Harry, ancora mezzo eccitato dalla mia rivelazione.
"Per essere la prima volta in vita sua che lo fa, devo ammettere di si. Ha grosse doti" ammisi sorridendo.
"Non č che me la lasci, qualche volta?" chiese, dopo aver fatto un grido di approvazione.
Diventai subito serio sentendo quelle parole.
Gli lanciai un'occhiata glaciale, da cui colse la risposta alla sua domanda stupida.
"Ok ok, ho capito. Non lo chiederó pił, promesso" affermó, alzando le braccia in segno di resa.
"Bene, meglio per te. Vado a chiamare Zayn, se non vi dispiace" dissi freddo, per poi avviarmi nella mia camera, incazzato per le parole di Harry.
'Coglione' pensai.



-Zayn

"Allora Zayn, come va la vita?" mi chiese Justin.
"Abbastanza bene, devo dire. Tu invece? Continui a gareggiare con Jack?" domandai, anche se in realtą ero del tutto disinteressato dell'argomento.
La mia testa era altrove, continuavo a pensare a quel fottuto corpo perfetto, disteso sul letto...
Potrei esserci io sopra di lei, un giorno.
Ma che cazzo dicevo!
Era una tipa troppo pura, non la dava a Zayn, figuriamoci se l'avrebbe data a me!
Mi distrasse dai miei pensieri Justin, che sventoló una mano davanti ai miei occhi.
"Ehilą, mi stai ascoltando?" pronunció.
"No, scusami. Potresti ripetere?" mi scusai.
"Va bene. Dicevo, si, continuo a gareggiare con Jack, ma devo dire che ultimamente stiamo legando" ammise, guardando un punto indefinito dietro di me.
"Finirete per diventare migliori amici" dissi, per poi ridere della mia stessa 'battuta'.
"Nah, non mi abbasseró mai al suo livello" esclamó deciso.
"Fai bene" dissi a mia volta, prima che il mio telefono prendesse a squillare.
"Mi scusi un secondo?" gli chiesi, notando il numero di Louis lampeggiare sullo sfondo del mio cellulare.
"Certo, fai pure" acconsentģ, cosģ mi allontanai dal tavolo in cui ero seduto, uscendo dal locale.
"Pronto?"
"Ehi, Zayn."
"Louis. Non solo ti devo sopportare a casa, mi devi pure rompere le palle quando sono fuori?" sbottai infastidito.
"Prima di tutto, vedi di calmarti. Volevo solo avvisarti che stasera avró un incontro, e dovresti stare con Amber..." pronunció.
Che cazz?
"Eh ma porca puttana Louis, sempre a me tocca a stare con quella tipa? Non puoi chiedere a Niall, a Liam! Sempre a me tocca, che palle oh!" esclamai, cercando di trattenere la rabbia.
"Lo so Zayn, hai perfettamente ragione, infatti ho avuto modo di sgridare i ragazzi. La prossima volta Liam ha promesso che ci sarą lui ma perfavore, stasera stai te con lei, te lo chiedo perfavore" quasi mi imploró.
Come cazzo facevo a dirgli di no?
Spiegatemelo.
"E va bene, ma non saró a casa prima delle cinque di questo pomeriggio, sappilo" lo avvisai.
"Va benissimo, tanto l'incontro č alle 22:30. Grazie Zayn, sei un amico" riveló.
"Di nulla" risposi, per poi staccare la telefonata, e tornare al tavolo da Justin.
Infondo, non era poi cosģ male l'idea di stare solo con Amber in casa, dato che avrei potuto anche fare uno strappo alla regola, sapendo che lei non avrebbe parlato...

-Amber

"Cucciola, sei sveglia?" chiese Louis, entrando in camera mia.
"Si" risposi, mentre lui si sedette sul letto, affianco a me.
"Volevo solo avvisarti che stasera ho un incontro, e"
"U-un incontro?" sbarrai gli occhi, interrompendolo.
Era una di quelle cose in cui non lo appoggiavo.
Era bruttissimo vederlo tornare a casa pieno di lividi ovunque!
"Si..." ammise, abbassando lo sguardo.
"Non mi piace quello che fai" rivelai, incrociando le braccia al petto.
Louis sospiró, per poi tornare a guardarmi.
"Lo so che non ti piace quello che faccio, ma č la mia vita Amber, dovresti mettertelo in testa per una fottuta volta" affermó.
"Non č facile togliersi dalla testa le immagini di chi ti ha salvato, con il viso pieno di lividi" ammisi, abbassando il capo.
Notai gli occhi azzurri di Louis, spalancarsi appena per lo stupore.
Mi prese il mento tra le dita alzandolo, costringendomi a guardarlo negli occhi.
Si avvicinó pian piano a me, per poi finalmente, poggiare le sue labbra sulle mie.
Ci unimmo in un bacio tranquillo, casto, che finģ quasi subito.
"Mi dispiace cosģ tanto, Amber..." riveló, visibilmente dispiaciuto.
Poggiai le mie mani sulle sue guancie, cominciando ad accarezzarle.
"Non fa niente, Louis... hai ragione, č la tua vita e devo mettermelo in testa" affermai.
Sospiró, per poi staccarsi lentamemte da me.
"Comunque, volevo dirti che rimarrą Zayn con te, stasera" 
Strizzai il naso sentendo quelle parole.
Non avevo pił paura di Zayn, o almeno, non quanta ne avevo all'inizio...
Quello che mi dava pił fastidio era che dovevano sempre mettermi qualcuno a farmi la guardia, e che cazzo!
Non scappavo mica.
"Posso anche stare a casa da sola, eh..." affermai.
"Non dire sciocchezze, Amber. Sai benissimo cosa potrebbe succederti, e non mi fido a lasciarti da sola" disse, alzandosi dal letto.
Sbuffai per poi annuire, sconfitta.
Sorrise avvicinandosi a me, lasciandomi un bacio a stampo.
"Vado di sotto. Se hai bisogno, siamo in salone" sorrise facendomi l'occhiolino, per poi sparire dietro la porta.
Sospirai stendendomi sul letto, mentre un sorriso prese possesso del mio viso.
Mi aveva lasciato un bacio sulle labbra.
Cosa significava?
Sinceramente, non sapevo nemmeno cosa eravamo.
Amici, o qualcosa di pił?
Bouch. 
Mi toccava aspettare per saperlo...
Aspettare, e vedere come sarebbero andate le cose.
Ma se durante l'attesa, avrei ricevuto altri baci da parte di Louis...
Allora non sarebbe stato cosģ malvagio, aspettare.



-Zayn

"Sono a casa" annunciai, buttandomi sul divano.
Come stabilito, ero arrivato alle cinque.
"Zayn! Non sai la novitą!" esclamó Harry, buttandosi sul divano affianco a me.
"Harry, non mi sembra il cas"
"La tipa che vive con noi, ha fatto una sega a Louis!" esclamó eccitato il riccio, interrompendo Liam.
Un attimo, che cazz?
Stava parlando di Amber?
Amber aveva fatto una sega a Louis?
Hahahahahahahahahahahaha NO.
Impossibile.
"E tu pensi che io ti creda? Hahahaha hai sbagliato persona, Styles" affermai ridendo.
"No davvero, non č uno scherzo. L'ha fatto sul serio!" esclamó Niall.
"Te lo puó confermare lui!" annunció Harry indicando Louis, che a sua volta aveva appena varcato la soglia della cucina con una bottiglia di coca-cola in mano.
"Mi sono perso qualcosa?" chiese, confuso.
"Digli cos'č successo tra te e Amber!" esclamó Harry, saltellando sul divano.
Louis spalancó gli occhi.
"Non č una cosa che deve sapere tutto il mondo, Harry!" quasi urló Louis adirato, per poi tornare in cucina.
Questo significava che, era davvero successo.
Non capivo peró, se parlavamo della stessa Amber, quella ragazza pura, impaurita dal fratello.
"Ci credi ora?" chiese Harry, distraendomi dai miei pensieri.
Annuii distrattamente, continuando a pensare.
Altrochč ragazza pura, diventerą anche lei una vera e propria puttana, non c'č che dire.
Mi tornó alle mente il suo corpo nudo steso sul letto, ed il mio desiderio di starle sopra, assaporando ogni suo centimetro di pelle.
Ora che avevo saputo quella cosa, niente e nessuno avrebbe potuto fermarmi.
Me la sarei portata a letto, ovviamente con il suo consenso.
Avevo un piano in mente, un piano che avrei messo in atto gią da stasera...



SPAZIO AUTRICE:)

Ciaoo;)
Capitolo lunghino, nč? Poi, pieno di pov!
Ve lo aspettavate che fosse Zayn la persona entrata nella stanza?
Hahahahahah qualcuno si!
Louis, sempre pił tenero con Amber aw*-*
Pooi, secondo voi cos'avrą in mente Zayn?
Idee pure e buone, oppure sconce e cattive?
Qualcosa mi dice che gią immaginate qualcosa:')
Dunque dunque dunque...
Cosa succederą tra Amber e Zayn?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo;)
Hahahahahah ok, no.
Mi dileguo ora, mi raccomando RECENSITE che mi fa sempre piacere un vostro parere!
Alla prossimaa<3
-Sara



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Capitolo 15
*** Chapter fourteen ***


-Amber

Era arrivata la sera, e come previsto, rimasi a casa con Zayn.
Avevo paura che Louis si sarebbe fatto male...
Ma aveva ragione lui, era la sua vita e non potevo competere con questo.
Per quanto riguardava Zayn...
Non mi inquietava pił come prima, piuttosto peró, mi sentivo a disagio con lui, dopo ció che era successo il giorno prima ed il giorno in cui ebbi l'incidente con la doccia.
Non sapevo nemmeno come avrei dovuto comportarmi con lui, se parlargli oppure farne a meno.
D'un tratto sentii il mio stomaco brontolare.
Adesso che ci pensavo, non mangiavo da stamattina a colazione!
Avevo una fame tremenda, cosģ decisi di scendere a sgranocchiare qualcosa.


"Cosa potrei mangiare?" chiesi a Zayn, che stava seduto comodamente sul divano a guardarsi la partita.
Ebbene si, avevo deciso di spiccicare parola con lui, anche perchč altrimenti, non avrei potuto sapere se i ragazzi mi avevano lasciato qualcosa da mangiare, oppure avrei dovuto cucinare io.
Mi rivolse uno sguardo sbrigativo, per poi tornare alla partita.
"Tanto ormai sei di casa, quindi non serve a niente chiedermelo" sbottó, alzando di due tacche il volume della televisione.
Che antipatico, pft.
"Va bene, faró di testa mia" rivelai, per poi varcare la soglia della cucina.
Optai per un succo di frutta e dei pop corn avanzati dai ragazzi oggi pomeriggio.
Presi il tutto e lo portai in camera mia, cominciando a mangiare.

-Zayn

Mentre guardavo la televisione, mi venne a mente un dubbio.
E se tutto quello fosse stata solo una farsa?
Se lei fosse stata mandata da Jacob appositamente per ingannarci, per far innamorare uno di noi di lei, per poi pugnalarci alle spalle con uno dei suoi soliti inganni?
Quella cosa mi puzzava.
Insomma, se veramente Amber fosse stata una brava ragazza, pura e tutto il resto, non avrebbe mai fatto una sega a Louis, non credete?
Decisi di andarglielo a chiedere direttamente a lei, cosģ spensi il televisore, e mi avviai per il piano di sopra.
Ovviamente era nei mei piani andare da lei sta sera, solo che non avrei mai pensato che un dubbio del genere mi avrebbe dato da pensare su di lei.

-Amber

Hmm, adoravo il succo di frutta alla pesca.
Mi era sempre piaciuto, ricordavo quando la mamma veniva a prendermi a scuola e lo andavamo a comprare al supermercato...
Che bei tempi erano quelli, lą si che ero felice sul serio.
Mi distrasse dai miei pensieri la porta della camera che sbattč violentemente, facendomi sobbalzare.
Neanche il tempo di capire ció che era successo, che mi ritrovai sbattuta al muro con una stretta ferrea sui miei polsi, e due occhi color nocciola che mi fissavano insistenti.
"Voglio sapere tutta la veritą su di te. Ti ha mandata Jacob, vero?" quasi urló, fuori di se.
Che cazz? Ma cosa gli passava per la testa?
"Ma che cazzo dici, Zayn! Sai benissimo perchč sono qui!" affermai dimenandomi.
"Mi stai dicendo che ti sei improvvisamente trasformata, e da pura e timida sei diventata una puttana?!" domandó alzando il tono della voce.
Ma di cosa stava parlando?
"Di che parli?" chiesi, confusa.
"Ti credevamo tutti innocente, non avevo mai provato a baciarti perchč pensavo fossi cosģ pura, che ti avrebbe fatto schifo solo il pensiero! E invece poi vengo a sapere che hai fatto una sega a Louis, il primo che ti č capitato davanti" affermó.
Un attimo, come faceva a sapere di quello che era successo tra me e Louis?
Ma certo, come potevo pensare che Louis si tenesse una cosa del genere per se! Doveva per forza raccontarlo a tutti!
Eh ma non l'avrebbe sicuramente passata liscia... a quello ci avrei pensato dopo.
"N-non č il primo che capitava per me, Louis" dissi.
"Ah no? Cosa significa, che hai una cotta per Louis? Oh, ti prego, sono solo boiate!" sostenne, lasciando finalmente liberi i miei polsi, allontanandosi di poco da me.
Tirai un sospiro di sollievo, per poi massaggiarmi i polsi, diventati ormai viola sotto il suo tocco.
"Questo significa che, se ti bacio, tu non porrai resistenza" annunció d'un tratto riavvicinandosi a me, poggiando le mani sui miei fianchi.
Sorrise sghembo, avvicinado le sue labbra alle mie.
Posai per un attimo lo sguardo sulle sue labbra...
Erano piene e carnose, non mi sarebbe dispiaciuto baciarle.
Ma che cazzo dicevo, Amber, torna in te!
In quel momento mi tornó a mente l'inmagine sorridente di Louis, ed a quel punto mi resi conto della situazione in cui mi trovavo.
"No Zayn, allontanati!" esclamai, poggiando le mani sul suo petto, sperando che si sarebbe allontanato.
In tutta risposta, mi prese le mani stringendo i polsi e attaccandoli al muro, per poi appoggiare con violenza le sue labbra sulle mie.
Mi dimenai sperando che mi avrebbe lasciata, cosa che risultó del tutto inutile.
Chiese l'accesso con la lingua, che ovviamente non gli diedi.
Strinse ancor di pił i polsi facendomi un male tremendo, cosģ rassegnata, gli diedi l'accesso alla mia bocca.
Continuó quel suo bacio violento, fin quando decise di scendere, percorrendo tutto il mio mento, fino ad arrivare al mio orecchio.
"Sei cosģ fottutamente attraente, cazzo" sussurró, per poi cominciare a lasciare una scia di baci umidi sul collo.
Se continuava cosģ, non sapevo fino a che punto avrebbe continuato.
Mi dimenai ancora pił forte, decidendo di aprire bocca.
"Zayn, lasciami ti prego!" urlai.

-Zayn

*flaschback*

Sentire i lamenti di Camille mentre quel viscido ragazzo la baciava contro la sua volontą, faceva solo salire la mia rabbia a mille.
Se solo avessi potuto muovermi, lo avrei ammazzato con le mie stesse mani.
"Jacob, lasciami ti prego!" urló, mentre il ragazzo percorreva con baci umidi il suo collo.
"Brutto pezzo di merda, mollala!" urlai contro il ragazzo dimenandomi, lasciando cosģ che le corde lacerassero  ancora di pił i miei polsi.
Sentii un ghigno proveniente da Jacob, che mi fece provare ancora pił rabbia.
"Č ora" disse un ragazzo dietro di me, rivolgendosi a Jacob.
"Perfetto. Mi spiace dolcezza, ma quel che č giusto č giusto" affermó Jacob, prima che qualcuno mi tolse la benda che fino a quel momento mi impediva di vedere ció che quel mostro stava facendo alla mia unica ragione di vita.
Misi a fuoco la situazione, e la prima cosa che vidi fu Jacob che fece uscire una pistola dal suo giubotto di pelle.
"Pronto a vedere la tua ragazza morire, Malik?" esclamó Jacob, girandosi dalla mia parte.
"Stronzo! Non ti permettere!" urlai.
"Z-Zayn" sentii sussurrare da Camille.
Quanto la amavo, dio.
Perchč a noi? Perchč lei e non me?
Perchč dovevano farmi soffrire cosģ?
Volsi il mio sguardo alla ragazza che tanto amavo, notando il suo viso pieno di lividi e succhiotti, rigato dalle lacrime per il pianto.
"Ti amo" mimó con la bocca.
Una lacrima solitaria mi rigó il viso, alla vista della mia ragazza ridotta cosģ.
"Anche io" sussurrai, prima di sentire uno sparo proveniente da una pistola che non riuscii ad identificare.
"NO!" urlai, vedendo il corpo di Camille, accasciarsi a terra privo di vita.
Lacrime amare mi rigarono il volto, mentre osservavo la ragazza che tanto amavo, inerme in mezzo ad una pozza di sangue.
"Com'č possibile? Chi č stato ad ucciderla?" sentii urlare da Jacob, ma non me ne fregai di ció che la gente diceva, IN QUEL MOMENTO VEDEVO SOLO LEI.
'Addio amore, ti amo' pensai, vidi arrivare qualcuno, ma poi non capii pił nulla.
Cosģ caddi a terra svenuto, consapevole del fatto che lei andandosene, si era portata con se una parte di me, che sicuramente mai sarebbe rinata.

*fine flashback*

-Amber

Quando ormai pensavo di essere spacciata, si fermó, stringendo sempre di meno i miei polsi, finchč non li lasció andare.
Rimase con la testa nell'incavo del mio collo, non capivo... cosa stava facendo?
Percepii una goccia calda seguita da molte altre, cadere sulla mia spalla.
Ora mi era pił chiaro: stava piangendo.
Ma... perchč? Forse si era pentito di ció che mi stava facendo? O forse c'era altro?
Non ne avevo idea, sapevo solo che in quel momento, era meglio per me stare ferma senza fiatare.
Rimanemmo in quella posizione per ben due minuti, era uno strazio sentirlo singhiozzare e tirare su col naso...
Forse si era ricordato di qualcosa di grave successa a lui in passato, forse proprio l'episodio di cui non ero a conoscenza, il conto in sospeso con mio fratello...
"Porca puttana!" urló d'un tratto, tirando un pugno al muro.
Sobbalzai per lo spavento, sperai vivamente che non avrebbe scatenato la rabbia che in quel momento provava, su di me.
"Perchč deve sempre ritornarmi in mente?! Perchč!" urló allontanandosi di poco da me, prendendosi la testa tra le mani.
Dopo alcuni minuti si calmó, si asciugó le lacrime e sospiró.
Mi guardó per due secondi, potetti percepire nei suoi occhi tutto il dolore che il suo passato gli provocava ancora oggi.
Poi si giró e se ne andó, sbattendo la porta meno violentemente di quando era entrato.
Sospirai, per poi strisciare contro al muro, fino ad arrivare a sedermi sul pavimento freddo.
Portai le gambe al petto, cominciando a pensare a ció che era successo.
Sicuramente qualcosa del suo passato lo tormentava, date le sue parole 'perchč deve sempre ritornarmi in mente?'.
Non lo avevo mai visto cosģ disperato, ma soprattutto non lo avevo mai visto in lacrime...
E nonostante tutto mi dispiaceva, mi dispiaceva eccome.
Peró dopo quello che mi aveva fatto, non sapevo se potevo fidarmi ancora di lui...
Una cosa era certa: se prima pensavo di non provare pił paura di lui come all'inizio, dovetti ricredermi dopo ció che mi aveva fatto.
Stanca, mi alzai da terra, per poi raggiungere il letto ed infilarmici dentro.
Sentii il rumore di qualcosa rompersi, ma non potetti approfondire l'ascolto dato che caddi quasi immediatamente tra le braccia di Morfeo.

-Zayn

"Vaffanculo!" esclamai ribaltando la sedia girevole, facendola cadere rovinosamente al suolo.
Era da mesi ormai che quel ricordo non mi tornava in mente!
Sembrava quasi del tutto sparito, e invece ritorna, solamente grazie ad Amber!
Il fatto era che assomigliava cosģ tanto a lei...
Lanciai un vaso di vetro a terra rimpensando al viso di Camille, per poi accasciarmi sul letto, esausto.
La amavo cosģ tanto...
Ma faceva parte del passato, ormai lei non era pił con me...
Lei non c'era pił, ed io dovevo farmene una ragione.
Eppure, ogni qual volta facevo sesso con una ragazza, pensavo sempre a lei, alla sua espressione cosģ innocente e dolce.
Era per questo che ero in astinenza da un po', per il semplice fatto che il ricordo di lei mi faceva male.
E se per non ricordarmela avrei dovuto rinunciare al sesso per un po', allora l'avrei fatto.
Ecco perchč mi aveva dato fastidio il commento di Harry.
Ma ora dovevo smetterla di guardare indietro, era arrivato il momento di guardare al futuro.
Ed io gią me lo immaginavo il mio futuro: Amber nuda sotto di me, mentre io stesso le provocavo piacere.
Era quello il mio obbiettivo, e se avessi continuato cosģ non lo avrei mai raggiunto...
Perció da domani, su con la vita e fanculo al passato!
Magari il giorno dopo sarei andato a letto con qualcuna, solo per riprendermi le forze che mi servivano, e poi mi sarei concentrato sull'obbiettivo.
Me la sarei portata a letto a tutti i costi, parola di Zayn Malik.



-Louis

"Sei stato grande stasera, Tomlinson!" sostenne uno degli spettatori, seguendomi nel backstage.
"Grazie" dissi solamente togliendomi la maglietta, restando cosģ a petto nudo.
"Era davvero forte quel ragazzo, eppure sei riuscito ad avere la meglio!" esclamó il tipo, guardandomi con occhi sognanti.
Ma che cazzo voleva quello?
"Gią, lo so" scrollai le spalle.
Una guardia si accorse del mio sguardo infastidito dallo spettatore, perció non esitó a mandare via il ragazzo.
"Ti ringrazio Murray" lo ringraziai sorridendo appena.
"Figurati Tomlinson. Ad ogni modo, sei stato davvero forte sta sera! Complimenti" affermó.
"Grazie grazie" dissi totalmente disinteressato dalla conversazione.
Sapevo anche io di essere stato bravo, insomma, ero uscito di lģ senza nemmeno un livido!
Ma non per questo avevo intenzione di vantarmi, anzi.
Non vedevo l'ora di arrivare a casa e di fare vedere ad Amber com'ero conciato bene!
Cosģ magari, finalmente avrebbe capito che non avrebbe dovuto preoccuparsi minimamente dei miei incontri.
Mi feci una doccia veloce per scrollare il sudore, mi vestii, per poi uscire da lģ, ed avviarmi per casa.



Aprii la porta di casa accendendo la luce.
Non si udiva nessun rumore, cosa che mi fece pensare che Amber e Zayn stessero dormendo, e che gli altri non fossero ancora tornati.
E volevo vedere cioč, erano le tre di notte.
Chiusi la porta a chiave, per poi salire senza fare rumore le scale, avviandomi per il piano di sopra.
Passai davanti alla camera di Amber la cui porta era socchiusa...
Non potetti fare a meno di entrare.
Mi inginocchiai davanti a lei, osservando la sua bellezza mentre dormiva.
Le carezzai dolcemente la guancia, per poi posarle un dolce bacio tra i capelli.
Mi alzai dal pavimento, per poi uscire da quella camera e avviarmi per la mia.
'Quanto č bella' pensai.
Non sapevo cosa mi stava succedendo, sapevo solo che lei mi piaceva, ed anche tanto...
Qualunque cosa fosse successa tra noi due, sapevo che sarebbe stata meravigliosa.
Io volevo essere il suo primo ed unico, perchč si, se le circostanze lo permettevano, sarei potuto rimanere con lei per tutta la vita.
Con questi pensieri in mente mi addormentai, mentre un sorriso prese possesso del mio viso.



SPAZIO AUTRICE;)

Helloo:)
Come va la vita? A me male, mia mamma sta rompendo da un' ora:/
Che palle uff.
Scusate se l'ultima parte del capitolo č venuta un po' maluccio, colpa di mia mamma che rompe le palle.
E continua! Porca putty(?)
Ok, no.
Ad ogni modo, come vi sembra il capitolo?
Finalmente si svela qualcosa sul passato di Zayn e sul conto in sospeso tra lui e Jacob, yuppiii(?)
Cosa ne pensate? Ve lo aspettavate?
Diciamo che questo capitolo lo gradisco.
Si, me piasa, me piasa per davvero.
Č uno dei pochi a piacermi, quindi peace and love.
Coomunque, come vi č sembrato il capitolo?
Spero vi piacciaa:)
Ecco a voi una foto di Camille:
http://us.cdn281.fansshare.com/photos/indianaevans/indiana-evans-dcc-sz-animate-1115127922.jpg
Ho pensato ad Indiana Evans, č bellissima e penso che un po' assomigli ad Amber!
Ed ecco qui invece, una foto di Amber:
http://fashnberry.com/wp-content/uploads/2013/11/miranda-kerr-by-kenneth-willardt-for-self-december-2013-3.jpg
Bellina*-*
Ora che ci sono, metto anche una foto di Louis vah:
http://o.aolcdn.com/dims-shared/dims3/GLOB/crop/2022x1327+0+218/resize/640x426!/format/jpg/quality/85/http://o.aolcdn.com/hss/storage/adam/3e3a4910a53d45fd736b5079c4bbe81f/452099993.jpg
Che brutto hmm:Q
E di Zayn:
http://inkedceleb.com/wp-content/uploads/2014/01/zayn-malik-chest-tattoo.jpg
Ora mi dileguo, mi raccomando, recensite che mi fa sempre piacere un vostro parere!
Recensite, alla prossimaa<3
-Sara

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Capitolo 16
*** Chapter fifteen ***


"Il passato non conta, resta solo il presente."
-Guč

-Amber

Aprii gli occhi lentamente, sbadigliando in modo silenzioso.
Quando realizzai di essermi appena svegliata mi alzai dal letto, dirigendomi verso l'armadio per cercare qualcosa da mettere.
Optai per un leggins bianco e una canotta azzurra, dopo di che, mi diressi in bagno per fare una doccia calda.
Ormai non ne ero pił terrorizzata, grazie a Louis che mi aveva aiutato a superare la paura.
Aspetta un attimo... Louis.
Immediatamente mi ricordai di tutto ció che successe la sera prima, e la rabbia prese possesso del mio corpo.
Come si era permesso di dire i fatti nostri ai ragazzi?! Non ne aveva il diritto!
Dicendolo, aveva dato modo a Zayn di avvicinarsi a me...
Zayn.
La sua scenata, il suo pianto disperato, tutte scene che non si potevano cancellare facilmente dalla testa.
Scacciai quei pensieri dalla mente, non mi ero nemmeno accorta di stare sotto la doccia gią da qualche minuto.
Chiusi la manopola manovrandola con calma, per poi uscire.


Scesi velocemente le scale, trovando in cucina solamente Zayn, intento a cucinare alcune frittelle.
Mi fermai all'ultimo gradino, non sapendo se andare a sedermi nonostante fossimo stati solo io e lui, oppure tornare in camera e aspettare prima che qualcun'altro si svegli.
Mentre pensavo, non potetti fare a meno di posare lo sguardo sulle sue braccia muscolose, che manovravano i fornelli nell'intento di non far bruciare le poche frittelle presenti nella padella.
Abbassai lo sguardo sul suo petto coperto solo da una maglietta bianca, che lasciava intravedere alcuni tatuaggi.
Sembrava scolpito, davvero.
Dio Amber, ma che pensieri facevi?!
Stupida, distogli lo sguardo prima che ti becchi a fissarlo!
"So di essere altamente attraente Amber, ma se mi guardi cosģ davvero, sembra che vuoi solo una cosa da me" affermó, incrociando lo sguardo col mio solo alle sue ultime parole.
'Troppo tardi' pensai.
Senza che nemmeno me ne accorgessi, spense il gas che serviva a far cuocere le frittelle, e si avvicinó a me.
Istintivamente feci un passo indietro, cosa che fece comparire sul suo volto un sorriso compiaciuto.
"E noi sappiamo benissimo di cosa sto parlando, non č vero, Amber?" ghignó, avvicinandosi ancor di pił a me.
"Stammi lontano" annunciai facendo un altro passo indietro.
"Paura, Sullivan?" chiese sorridendo sghembo, mentre in men che non si dica mi ritrovai attaccata al muro, con lui davanti.
Merda.
Spalancai gli occhi quando avvicinó ancor di pił la sua bocca alla mia.
"Sappiamo entrambe che questa situazione ti piace, eccome se ti piace... ma so che c'č qualcosa che ti turba. Non sarą che hai una cotta per Louis?" soffió sulle mie labbra, mentre un ghigno si impossessava del suo volto.
Non ce la facevo pił. Perchč dovevo farmi sottomettere cosģ da lui?
Mi ricordava tanto Jacob.
No, non ero cosģ debole, dovevo reagire cazzo!
"Č la tua anima a turbarmi, Malik!" esclamai dandogli un calcio al ginocchio, che lo fece piegare su sč stesso.
Riuscii cosģ a liberarmi dalla sua presa, sgattaiolai lontano da lui con un sorriso compiaciuto in volto.
"Brutta stronz"
"Buongiorno!" il suo commento dispregiativo nei miei confronti, fu bloccato dall'irruzione dei ragazzi in cucina.
Zayn si ricompose, mandandomi immediatamente un occhiata come per dire "non finisce qui".
Ringraziai tutti i santi per l'arrivo dei ragazzi in quel momento, anche se sapevo che la prossima volta non sarei scappata...
Fui distratta dai miei pensieri da Louis, che mi diede un bacio sulla fronte.
"Visto? Sono tutto intero" sussurró sorridendomi, per poi sedersi di fronte a me.
Gli mandai un occhiata che a sua volta, non capģ.
'Capirai presto, Louis' affermai mentalmente, mentre gią pensavo a quante gliene avrei dette.
Passammo la colazione cosģ, Zayn che mi guardava in malo modo e mi mandava occhiataccie, Louis che non capiva il motivo delle mie occhiate.
Finito di mangiare decisi di salire al piano di sopra senza avvisare, per poi buttarmi nel letto, e cominciare a pensare a tutto quello che mi era successo da un mese a quella parte.
L'obbligo di Jacob, il 'ritrovo delle prostitute', l'incontro con Louis, l'ospitazione a casa dei ragazzi, l'odio di Zayn, la simpatia verso i ragazzi, il primo bacio tra me e Louis...
L'incontro al centro commerciale con Jacob.
La prima esperienza verso un ragazzo.
L'odio trasformato in violenza, da parte di Zayn.
Erano davvero successe molte cose.
Ed io sinceramente, ero confusa dai sentimenti che provavo quando Louis mi era vicino.
In quel momento provavo solo rabbia per il fatto che aveva raccontato ai ragazzi una cosa nostra cosģ intima, ma in generale...
Non sapevo cosa mi stava succedendo.
Quel ragazzo mi attraeva e non poco, quando mi baciava provavo sempre una strana sensazione allo stomaco...
I miei pensieri furono interrotti da Louis, che fece irruzione nella stanza.
Chiuse la porta alle sue spalle, per poi prendere a fissare la mia figura seduta sul letto.
"Mi spieghi cosa ti prende?" sbottó.
"Di cosa parli?" chiesi, facendo la finta tonta.
"Non mi hai praticamente cagato a tavola! E se l'hai fatto, č stato solo per mandarmi occhiatacce! Mi spieghi cosa ti ho fatto? Sono pure tornato a casa senza lividi. Non ti capisco affatto!" esclamó gesticolando.
"Non č questo il punto, Louis!" alzai il tono della voce, alzandomi dal letto per poi avvicinarmi di poco a lui.
"TU, hai detto tutto ai ragazzi di... di noi! Non avresti dovuto farlo, Louis! Sono cose intime e nostre, mi fai pensare che... che mi stai solo usando..." abbassai la voce alle ultime parole, posando poi lo sguardo al pavimento.
Era vero, era tutto quello che pensavo in quel momento.
Se gli fosse interessato minimamente, non sarebbe andato a raccontare in lungo e in largo la nostra esperienza.
Mi prese il mento tra le dita alzando il mio volto, costringendomi a guardarlo negli occhi.
"Come puoi pensare una cosa del genere, Amber? Io non le uso le ragazze, dovresti saperlo... o almeno, non come pensi che io stia facendo con te! I-io... ci tengo a te, Amber.
Non so bene dirti cosa provo, so solo che č qualcosa di forte e terribilmente... bello, si, č fottutente bello" ammise, sorridendo alle ultime parole.
Sorrisi alle sue parole, poggiando per due secondi le labbra sulle sue.
"Io penso la stessa cosa che hai detto tu, Louis. Non so cosa sia, ma so che č... speciale, stupenda" sorrisi.
"Quindi, facciamo pace?" chiese.
"Si Louis, ma... promettimi che non dirai pił niente di quello che facciamo ai ragazzi, almeno che non sia qualcosa di importante" pronunciai.
"Non ho dato alcun segno di malizia quando l'ho raccontato, sono loro che hanno interpretato male... penso che se tu avessi delle amiche, lo avresti raccontato pure te. Comunque se ti da fastidio, ti prometto che non lo faró pił" dichiaró.
"Non č che mi da fastidio, č solo che" bloccai le mie parole mordendomi la lingua, sapendo di non poter andare oltre a raccontare.
Ovviamente non avrei potuto dirgli di ció che era successo con Zayn...
"Č solo che, cosa?" domandó.
"N-niente, non fa niente" risposi sorridendo, cercando di non destare sospetti.
"Okey... ma... come hai fatto a sapere che l'avevo detto ai ragazzi? Cioč, non fraintendermi, č solo curiositą"
Perfetto.
E ora cosa gli dicevo?!
Merda merda merda.
"T-ti ho sentito mentre lo dicevi, ecco tutto" ammisi, mentendo spudoratamente.
Speravo che dal suo punto di vista i fatti combaciavano, dato che non sapevo com'era realmente andata tra di loro.
"Oh, ok" affermó sorridendo.
Sorrisi anche io contenta di essere stata credibile, per poi sedermi sul letto.
"Che programmi avete per oggi?" chiesi curiosa.
"In realtą nessuno. Usciamo?" chiese a sua volta.
"E dove andiamo? L'ultima volta che siamo usciti, abbiamo incontrato Jacob..." rivelai, rabbrividendo solo nel pronunciare quel nome.
"Ehy, piccola" mi chiamó, sedendosi in ginocchio di fronte a me.
"Dimentichi che c'č qui il tuo Louis pronto a difenderti!" esclamó facendomi l'occhiolino.
Sorrisi, per poi buttarmi tra le sue braccia, affondando la testa nel suo petto.
Fu sorpreso dal mio gesto, ma nonostante quello, avvolse le braccia attorno al mio corpo, ricambiando l'abbraccio.
"I-io ti voglio hmm... ti voglio bene, s-si, ti voglio bene" ammisi incerta su cosa dire, per poi sorridere contro il suo petto.

-Louis

Quel 'ti voglio bene' mi aveva ferito.
Speravo che dicesse qualcosa di diverso, qualcosa che mi avrebbe fatto capire ció che provava per me...
Ma forse era quello il sentimento che provava per me.
Amicizia, per lei ero solo un amico...
Anche se non comprendevo la ragione dei suoi gesti.
Se ero solo suo amico, per quale motivo invece di respingermi quando la baciavo, collaborava?
Per quale motivo mi aveva fatto provare piacere, nonostante fosse stata la prima volta che lo faceva?
Per quale motivo ogni tanto mi baciava a stampo? 
Non capivo...
Ma forse, non dovevo nemmeno capire.
Forse la risposta sarebbe arrivata da sč, col tempo.
"Quindi, oggi usciamo?" chiese staccandosi dall'abbraccio, facendomi tornare alla realtą.
"Certo! Dove ti piacerebbe andare?" chiesi a mia volta.
"Hmm non so, potremmo... andare a mangiare fuori, magari... un gelato! Beh si, potrebbe starci" affermó sorridente.
"Ok, che gelato sia allora!" esclamai, sorridendo a mia volta.
"Invitiamo anche i ragazzi, o andiamo solo noi?" domandó sedendosi sul letto.
"Non lo so, mi sembra che vai abbastanza daccordo con loro, no? Forse con Zayn un po' di meno, ma non č nulla che non si possa aggiustare" rivelai.

-Amber

Avrei dovuto dirgli di Zayn, di quello che era successo la sera prima, e la mattina stessa...
Ma non ci riuscivo, c'era qualcosa che mi bloccava.
Forse il fatto che Louis non l'avrebbe sicuramente presa bene, ed io non volevo nessuno spargimento di sangue in casa.
In quella settimana tra i ragazzi c'era una calma impressionante, e sicuramente non l'avrei rovinata io per un episodio del genere, no signore.
"Poi anche sta sera possiamo uscire, tanto non ho nessun appuntamento" mi risveglió dai miei pensieri Louis.
"Ah beh si, va bene, ma dove andiamo?" domandai.
"Andiamo al luna-park!" esclamó sorridente.
Mi si illuminarono gli occhi sentendo quel nome, ma subito dopo si spensero, mentre un espressione di malinconia prese possesso del mio volto.
Da piccola andavo sempre al luna-park con mamma, papą e Jacob.
A quei tempi mi voleva bene, mi considerava 'la sua piccola', che doveva proteggere da tutto e da tutti, nessuno mi avrebbe mai fatto del male finchč ero al suo fianco.
Non sapevamo peró che, arrivati a quest'etą, sarebbe stato lui la causa del mio male...
Avevamo un nostro posto segreto, era in un giardino pubblico, per caso lo avevamo trovato mentre giocavamo allegri sulle altalene...
Era piuttosto isolato. Vi era un albero, dove avevamo inciso le nostre iniziali, per ricordarci sempre che la nostra fratellanza ci univa tantissimo, e che non ci saremmo mai lasciati.
Pft, eravamo davvero piccoli per pensare cose del genere.
Spesso scappavamo di casa per passare intere giornate nel nostro posto segreto, a chiacchierare e ridere, come solitamente fanno gli adolescenti.
Fino a quando un giorno tornammo a casa, e al posto delle sgridate da parte dei nostri genitori, trovammo un bigliettino sul tavolo.
Non avrei mai dimenticato quel momento, il momento in cui scoprimmo di essere stati abbandonati...
Lui aveva sedici anni, io dodici.
Da quel giorno diventó freddo e distaccato nei miei confronti, non capii mai il perchč.
Insomma, anche io soffrivo, anche io ci stavo male, e lui invece di superare la cosa insieme, cominció a trattarmi male e a frequentare cattiva gente.
A quindici anni conobbi Jennifer, Debbie e Trisha, a proposito...
Da quanto non le sentivo, mamma mia.
Il vecchio Jacob mi mancava.
Mi mancavano i suoi abbracci, mi mancavano i suoi atti di gelosia nei suoi confronti, mi mancavano le sue coccole, mi mancava LUI.
Anche se in realtą il passato non conta, resta solo il presente.
E nel presente, Jacob era una cattiva persona, perció era meglio se gli stavo lontano.
"A-Amber, ho detto qualcosa che non va?" domandó Louis, riportandomi alla realtą.
Non mi ero neppure accorta di stare navigando tra i pensieri, stavo messa proprio bene.
"No no, non preoccuparti Louis, ho solo fatto un... viaggio nel passato" ammisi sorridendo.
"Ah, ok. Allora ci andiamo a sto luna-park si o no?" domandó.
"Certo!" annunciai, sorridendo a trentadue denti.



In poco tempo si erano fatte le sette di sera.
Nel pomeriggio come stabilito, eravamo andati a prendere il gelato.
C'era poco da dire: Niall e Louis insieme, facevano scassare dalle risate.
Davvero, mi ero troppo divertita in quella giornata!
A parte il fatto che Zayn mi lanciava continue occhiataccie ancora per l'episodio di quella mattina...
Ma non mi lasciai abbattere da ció, e mi divertii come non facevo da anni ormai.
"Ragazzi, chi viene sta sera con noi al luna-park?" chiese Louis, facendo irruzione nel salone.
"Io non posso, ho una corsa stasera... mi spiace Amby, sarą per un' altra volta" mi sorrise Liam.
"Non preoccuparti, ci saranno altre occasioni" dissi, sorridendo a mia volta.
"Anche io non posso, mi spiace" annunció Harry, aggiustandosi la camicia davanti allo specchio.
"Io vengo" dichiaró Zayn, sorprendendo tutti, compresa me.
"Vengo pure io. Dai che ci divertiamo sta sera!" annunció Niall sorridendo a trentadue denti.
Senza dire una parola, Zayn salģ le scale sicuramente per andare a cambiarsi i vestiti.
Non lo capivo affatto...
Forse veniva solo perchč c'ero anche io.
Forse voleva farmela pagare per il calcio...
Ma non avevo paura. Sapevo per certo che, con Louis al mio fianco, niente di spiacevole sarebbe potuto accadermi.
Sorrisi a quel pensiero, ma mi ricomposi prima che qualcuno avrebbe potuto pensare che fossi pazza, per il fatto che sorridevo senza un motivo preciso.



SPAZIO AUTRICE:)

Ehii*-*
Chiedo scusa per il ritardo innanzi tutto.
Ho avuto molto da fare ultimamente, e non ho trovato tempo per scrivere il capitolo.
SCUSA.
Il capitolo non mi fa impazzire, ma č solo di passaggio quindi don't worry!;)
Coomunque...
Qui vediamo:
Amber che si fa un po' di palle e si difende da Zayn.
Ehi ehi ehiiiii facciamo progressi qui nč:'')
Peeeeró, secondo voi Zayn gliela farą passare liscia?
Ahi, si potrebbe mettere male.
La strigliata di Amber verso Louis, č andata diversamente da come pensavo.
Č stata pił, come dire, calma? Forse anche un po' dolce.
La mia testolina diceva di fare cosģ, ma vabbeh.
Si scopre qualcosina sul passato di Amber *si sfrega le mani come le mosche*
Come vi sembra? Aspetto vostri commenti!;)
Andranno al luna-park.
Cosa succederą? Chissą chi lo sa, baccalą (?)
Ok, no.
Č la fame, scusate.
No davvero, ho troppa fame, sta sera devo andare con la mia famiglia a festeggiare l'anniversario dei miei, e solo a pensare a tutto quello che mangeremo ho gią fame adesso!
Alla faccia della dieta... Azz.
Abbe, significa che da domani, frutta, verdura e cyclette a volontą, shalalala.
Perchč la vita č "carina" ok no basta, la fame mi sta dando alla testa.
Mi dileguo girls, mi raccomando recensite che mi fa sempre piacere un vostro parere!
RECENSITE, alla prossimaa;)<3
-Sara

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Capitolo 17
*** Chapter sixteen ***


-Amber

"Č molto lontano il luna-park?" domandai, mentre Zayn alzava il volume della radio.
"No, č a circa venti minuti da casa" rispose Louis, sorridendomi attraverso lo specchietto.
In quel momento eravamo in macchina, diretti verso il luna-park.
Louis era alla guida, Zayn al posto del passaggero, e infine Niall nei sedili posteriori, affianco a me.
Le occhiate che Zayn mi mandava attraverso lo specchietto, quasi mi spaventavano.
Cercai di ignorarle per tutto il tragitto, spostando tutta la mia attenzione alla figura di Louis mentre guidava.


"Siamo arrivatii" esclamó Niall, balzando fuori dalla macchina in pochi secondi.
Scesi anche io, per poi chiudere la portiera alle mie spalle.
Voltai lo sguardo in alto, dove l'enorme scritta 'Luna-Park' prendeva la maggior parte dello spazio dell'entrata.
Sorrisi malinconicamente, mentre ricordi della mia infanzia venivano proiettati nella mia mente.
"Ehi, tutto apposto?" mi sussurró Louis nell'orecchio.
Ero cosģ presa dai miei pensieri, che neppure mi ero accorta che si era avvicinato a me.
Voltai lo sguardo verso di lui, sorridendogli e annuendo in risposta.
"Alloora? Vogliamo entrare si, o no?" domandó Niall sorridendo a tremtadue denti.
Sorrisi guardando l'aspetto buffo che in quel momento aveva, sembrava un bambino che non vedeva l'ora di andare a divertirsi sulle giostre.
Annuimmo tutti quanti, per poi entrare finalmente dentro. 
"Dove vorreste andare?" domandai, curiosa di sapere le loro giostre preferite.
"Io adoro quella" affermó Niall, indicandomi una giostra che andava sull'acqua.
Essa era chiusa, permettendo cosģ di impedire che l'acqua potesse bagnare le persone che salivano.
Andava piuttosto veloce, la gente che vi era sopra si divertiva un sacco...
L'avrei provata, sicuramente l'avrei provata.
"Io adoro quella lģ gił" affermó Louis, indicando una giostra che portava in un tunnel.
Avevo parecchi ricordi di quella giostra, la prima volta che ci andai insieme a Jacob, avevo molta paura del buio che c'era intorno a noi...
Avevo solo dieci anni.
Urlavo, pregavo a Jacob di scendere in tutti i modi possibili, ma ormai non si poteva pił, eravamo dentro.
Cosģ Jacob mi strinse forte tra le sue braccia, emanandomi tutto il calore possibile, e mi sussurró all'orecchio: 'Non avere paura Amber, c'č qui il tuo Jacob con te', dopo quelle parole non ebbi pił paura della giostra.
Mi confortarono molto...
Sospirai sorridendo a Louis, cacciando via i pensieri di me e Jacob dalla mente.
"Io personalmente, adoro quella" affermó Zayn, indicando una delle giostre che tutt'oggi mi spaventavano.
La chiamavano 'il giro della morte', per i parecchi giri che faceva a testa in gił.
Deglutii fissando quella giostra, io e Jacob non l'avevamo mai provata.
Ma perchč pensavo sempre a Jacob?
Insomma, basta Amber! Pensa a divertirti e basta!
Mi distrasse dai miei pensieri Louis, che parló.
"Iniziamo da quella?" chiese, indicando   la giostra che piaceva tanto a Niall.
Tutti annuimmo sorridenti, tranne Zayn che scrolló le spalle disinteressato.
Pft, che antipatico.



"E alla fine poi gli ho detto: Ehy amico, scusa se ti interrompo, ma guarda che la doccia l'ho gią fatta!" esclamó Niall, facendoci scoppiare in una fragorosa risata.
"Questa non me l'avevi ancora raccontata, Niall!" ammise Louis, piegandosi in due dalle risate.
Dopo essere saliti su praticamente quasi tutte le giostre, decidemmo di sederci ad un bar per mangiare qualcosa.
Nel frattempo che mangiavamo, Niall ci raccontava della sua prima cotta in terza media.
In pratica il padre della ragazza che gli piaceva gli urló in faccia di tutto e di pił per aver fatto un ditalino alla propria figlia, e lui ci scherzó su, facendo ironia sul fatto che l'uomo gli avesse sputato addosso tutto il tempo.
Quel ragazzo era troppo divertente, dio!
"E lui? Come ha reagito?" chiesi, curiosa.
"Beh... mi ha lasciato un bel regalino. Un occhio viola e il labbro inferiore rotto, ma ne č valsa davvero la pena, insomma, l'ho smerdato davanti praticamente tutta la scuola!" la sua risposta mi fece ancora di pił ridere, tanto che dovetti tenermi la pancia con una mano, per le troppe risate.
"Che coglione" affermó Zayn, lo guardai due secondi per poi distogliere lo sguardo, ma quei pochi secondi bastarono per notare la sua solita espressione da duro, diventare divertita dalle parole di Niall. 
"Va bene ragazzi, io peró ho fame" affermó Niall.
Spalancai gli occhi alle sue parole.
Non era possibile! Si era appena divorato due panini con tanto di patatine fritte!
"Ma come... hai appena mangiato per un intero esercito!" esclamai perplessa.
"Lo so, ma ho ancora fame! Ho voglia di, hmm..." si portó un dito al mento, pensando a cos'altro avrebbe potuto strafogarsi quella sera.
Cominció ad annusare l'aria come un cane poliziotto professionista, fino a quando gli si illuminarono gli occhi.
"Zucchero filato! Si, ho proprio voglia di zucchero filato!" esclamó alzandosi dalla sedia e avviandosi per un banco pieno di zucchero filato, salutandoci con un cenno della mano.
"Non cambierą mai" riveló Zayn, sorridendo.
Wow, per sorridere in quel modo doveva davvero tenerci a Niall.
"Vado a prendere un po' di pop-corn? Ne ho voglia" ammise Louis, alzandosi dalla sedia.
"Arrivo subito" affermó sorridendo, per poi allontanarsi dal tavolo, lasciandomi sola con Zayn.
No aspetta...
Con Zayn? Sola? Dio, no!
"Ci ritroviamo soli, Amber... sarą destino?" chiese sorridendo malizioso, poggiando la mano sulla mia gamba.
Gliela spostai immediatamente, facendo comparire sul suo viso un sorriso sghembo.
"Cosa c'č Amber, d'un tratto sei tornata pura?" alzó le sopracciglia.
"O forse non lo sei mai stata" continuó, posando nuovamente la mano sulla mia gamba.
Mi alzai di scatto dalla sedia, attirando l'attenzione di alcune famiglie ai tavoli vicino ai nostri.
"I-io devo... vado in bagno" annunciai, per poi dare le spalle a Zayn ed incamminarmi lontano da lui.
Dopo pochi passi fatti lontano da lui, fui presa per il polso bruscamente, azione che mi fece girare verso la persona che in quel momento mi stringeva il polso.
"Scappa pure, Amber. Tanto non me lo dimentico del calcio di oggi, avrai presto la tua punizione" affermó sorridendo sghembo, lasciando andare il mio polso.
Fui leggermente spaventata da quelle parole, ma non lo diedi a vedere. 
Gli diedi le spalle, e cominciai a camminare lontano da lui.
Mi osservai attentamente il polso.
I segni violacei provocati da lui stesso la sera prima stavano quasi del tutto svanendo, ma ovviamente non poteva permettere ció.
Doveva per forza farmene un altro, certo.
Sospirai, continuando a camminare per la mia strada.



Non seppi dove le mie gambe mi stavano portando, finchč non riconobbi un giardino pieno di alberi e verde, che di sera pareva oscuro e buio, ma allo stesso tempo spettacolare grazie ai lampioni che lo illuminavano.
Un improvvisa folata di vento colpģ il mio corpo, istintivamente sfregai le mani sulle braccia, cercando di riscaldarmi.
Vidi in lontananza due altalene, sospirai ripensando a tutte le sere che io e Jacob avevamo passato a dondolarci lassł.
Mi ci avvicinai ancor di pił, e decisi di salirci sopra, cominciando a muovere le gambe per spingermi.
L'aria che nonostante fosse estate, era piuttosto fredda, mi colpiva tutto il corpo, creandomi dei brividi sulle coscie coperte solamente da un pantaloncino di jeans.
I ricordi riaffioravano in me, se chiudevo gli occhi potevo ancora benissimo udire le risate di quei due bambini, felici e spensierati a quei tempi.
A distrarmi dai miei pensieri, fu un pianto disperato, proveniente da pochi metri pił lontani da me.
Aggrottai la fronte sentendo che il pianto non era di un bambino, bensģ di un adulto.
Scesi dall'altalena avvicinandomi di pił, cercando di capire di chi si trattasse.
Quando fui abbastanza vicina da guardare bene in faccia la persona, sgranai gli occhi e quasi mi feci scappare un sussulto.
Cosa ci faceva lģ? E soprattutto, perchč stava piangendo?



-Louis

Tornai al tavolo con quattro porzioni di pop-corn in mano, trovando peró, solamente Zayn seduto ad aspettare.
Aggrottai la fronte, poggiando le porzioni di pop-corn sul tavolo.
"Zayn? Dov'č Amber?" domandai.
Scrolló le spalle, per poi aprire bocca.
"Ha detto che sarebbe andata in bagno" annunció guardandomi.
"Da quanto tempo č lą?" domandai nuovamente.
Sgranó appena gli occhi, posando lo sguardo sul tavolo, prendendo a fissarlo.
"In effetti... č gią un po' che č lģ..." dichiaró, per poi posare lo sguardo preoccupato su di me.
Immagini terribili di possibili cause per cui Amber non fosse ancora tornata, affollarono la mia mente, traendo la conclusione che poteva benissimo essere in pericolo.
"Merda. Chiama Niall, digli di cominciare a cercarla. Io vado verso il bagno, vedo se č lģ" affermai, vedendolo poi annuire alle mie parole.
Subito mi incamminai per il bagno, sperando vivamente di trovarla sana e salva.
In caso contrario, non sarei sicuramente stato padrone delle mie azioni.



SPAZIO AUTRICE:)

Ehi:)
Ho appena finito di scrivere il capitolo dell'altra mia storia (Puó una femminista cambiare idea sugli uomini?), e invece di aggiornare quella, aggiorno questa. AMATEMI.
Comunque, per chi non la seguisse, vi consiglio di passare a dare un occhiata a quella mia ff.
Detto questo, ho scritto il capitolo ieri, ma non ho aggiornato...
Sapete com'č, tre giorni sono troppo pochi:')
Ma nonostante questo , ho aggiornato ugualmente presto, quindi, AMATEMI ANCORA DI PIŁ.
Venendo al capitolo...
Amber ricorda malinconicamente le giornate passate col fratello al luna-park, Zayn (ovviamente) la vuole fare pagare ad Amber...
No ok, non mi ricordo cos'ho scritto, rido.
Ah si, Amber sente un pianto... vede una persona.
Chi sarą mai? Ah buh, io non so niente!:')
Louis č preoccupato per Amber, ma anche Zayn sembra esserlo.
Ora la domanda č solo una: CHE SUCCEDERĄ?
Chissą chi lo sa, olą (?)
Ok, no. Poverina. Basta.
Mi ritiro.
11 recensioni nello scorso capitolo, tipo che vi amo*-*
Vabbeh ora mi dileguo, mi raccomando recensite che mi fa sempre piacere un vostro parere:)
Ah un ultima cosa, Sabato parto... non so se riusciró ad aggiornare/scrivere in vacanza, io lo spero davvero ma se non mi vedete, saprete allora il perchč:\
Mi dileguo, alla prossima girlss<3<3
-Sara

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Capitolo 18
*** Chapter seventeen ***


-Amber

Mi nascosi dietro l'albero, non capendo come potesse essere possibile una cosa del genere.
Perchč era in quel posto? E poi, perchč stava piangendo?
Notai tre bottiglie di vodka a terra, sicuramente le aveva bevute lui...
Non dovevo farmi vedere, lui ubriaco era peggio di una bestia affamata, anche se in quel momento sembrava cosģ... triste.
"Mi dispiace piccola, mi dispiace cosģ tanto" sussurró Jacob rivolgendo lo sguardo al cielo stellato, confondendomi ancora di pił di quanto non lo fossi stata attimi prima.
Di chi stava parlando?
Sicuramente non poteva trattarsi di me.
Insomma... a lui non gliene era mai importato nulla di me, perchč ora dovrebbe star parlando di me?
Distolse lo sguardo dal cielo, prendendo a fissare l'albero dietro cui mi ero nascosta.
D'impulso sussultai, atto che non gli passó inosservato.
Aggrottó la fronte, passandosi poi una mano tra i capelli.
"C'č nessuno?" domandó, avanzando di poco verso l'albero.
Merda. 
Ed ora che facevo?
Percorsi alcuni passi all'indietro lentamente, spaventata da ció che sarebbe potuto succedere se mi avesse vista.
"C'č nessuno?" ripetč, quando ormai fu davanti all'albero.
O adesso o mai pił.
Presi un respiro profondo, per poi muovermi velocemente e correre via da lģ.
Una presa ferrea sui capelli mi fece fermare di colpo e urlare dal dolore, mentre per non far sentire ad altri il mio urlo, Jacob mise una mano sulla mia bocca, spiaccicando la mia schiena contro il suo petto.
"Ti ho presa, puttana! Che cazzo facevi, mi spiavi?" domandó rabbioso, girandomi cosģ da guardarmi in viso e schiacciandomi contro all'albero.
Alla vista di me, spalancó gli occhi e la bocca, rallentando di poco la presa sui miei polsi.
"A-Amber?" chiese, sconvolto.
"J-Jacob..." sussurrai impaurita.
"Dove sei stata tutto sto tempo, dio mio" sospiró di sollievo, liberandomi del tutto i polsi.
Si portó due mani davanti al viso sospirando nuovamente, per poi riportare l'attenzione su di me.
"Hai intenzione di rispondermi entro oggi?" chiese alterandosi.
Rimasi zitta, non sapendo quale fesseria inventare.
Se gli avessi detto la veritą, mi avrebbe sicuramente fatto del male, e dato che era ubriaco... sarebbe potuto arrivare persino a togliermi la vita.
So che non ci penserebbe due volte a farlo... e questo era ció che mi spaventava di pił di lui.
"Senti" cominció, riprendendomi i polsi e sbattendomi nuovamente contro all'albero.
L'albero in cui quindici anni fa incidemmo una promessa, una promessa andata a puttane visto il suo comportamento nei miei confronti oggi.
Ma andava bene cosģ.
"Sei sparita per un mese e pił, non ci vediamo da quel fottuto giorno in cui ti ho costretta a prostituirti, ed ora che finalmente ti trovo, hai il coraggio di non dirmi dove cazzo sei stata?! Hai una bella faccia tosta! Sicuramente Tomlinson ti avrą fatto conoscere qualche suo amichetto, e tu ben volentieri ti sarai conceduta a loro!" urló.
"Non parlare di me come se fossi una puttana!" urlai a mia volta, sentendo una lacrima uscire dal mio occhio.
Sapevo che, trattandosi di un Jacob ubriaco, non avrei mai dovuto arrivare ad urlargli in pieno viso.
Mi tiró uno schiaffo in faccia, per poi prendere tra le sue grosse mani i miei capelli e sbattermi violentemente a terra.
"Come cazzo ti sei permessa ad urlarmi in quel modo! Hai anche il coraggio di negare l'evidenza, ammettilo che sei una puttana!" strilló, tirandomi poi un calcio in pieno stomaco.
Il mio viso ormai era rigato di lacrime e paralizzato a terra dalla paura, e dal dolore che i suoi gesti bruschi mi avevano provocato.

"Andiamo a casa" affermó dopo poco vedendo che non rispondevo, per poi prendermi da un braccio, e tirarmi su da terra.
"No! Non vengo da nessuna parte con te!" mi ribellai, dimenandomi dalla sua presa.
"Ho detto che vieni con me, che ti piaccia o no!" mi strattonó il braccio, trascinandomi lontana dal 'famoso' albero.
"Brutto stronzo, mollala!" sentii la voce di qualcuno urlare queste parole, prima che la stretta ferrea di Jacob sul mio braccio si sciogliesse.
Asciugai i miei occhi appannati dalle lacrime per riuscire a vederci qualcosa,  e notai Jacob per terra, mentre Zayn lo riempiva di pugni.
Un attimo... Zayn? Che cazzo ci faceva lą?
I miei pensieri furono interrotti dalla 'lotta' tra Zayn e Jacob, che in quel momento era in netto vantaggio.
Spalancai gli occhi quando vidi del sangue uscire dal naso di Zayn, ed a quel punto capii che se non fossi intervenuta, non sarebbe affatto finita bene per lui.
Indietreggiai lentamente senza far destare sospetti, per poi raccogliere una bottiglia vuota di vodka lasciata a terra precedentemente da Jacob.
Mi avvicinai altrettanto lentamente a lui, per poi spaccargliela in testa.
Ebbe un attimo di incoscienza, cosa di cui si approfittó Zayn per toglierselo di dosso.
"Zayn basta, andiamo a casa ti prego" lo implorai quando alzó il braccio in aria per assestargli un altro pugno in faccia.
Voltó lo sguardo verso di me, esaminando attentamente il mio viso.
Una lacrima ribelle scese dal mio occhio rigandomi il viso, convincendo Zayn del fatto che sarebbe stato meglio andarcene.
"Va bene" annunció, per poi prendermi la mano, e cominciare a camminare verso l'uscita insieme a me.
"Stronzo, riportami mia sorella!" sentii urlare.
Subito dopo si udģ uno sparo, che mi fece sussultare e girare indietro.
Jacob era in piedi con una pistola in mano, sicuramente aveva sbagliato mira a causa dell'alcool, dato che nč io nč Zayn eravamo feriti.
"Cazzo Amber, corri!" esclamó Zayn cominciando a correre, trascinandomi dietro di lui.
Udii un altro sparo, e capii che aveva appena ferito Zayn dal suo urlo di dolore.
"Zayn!" lo chiamai, inginocchiandomi a terra vicino a lui.
Era in ginocchio, con la mano premuta sulla spalla, quest'ultima ricoperta di sangue.
Improvvisamente si alzó di scatto, guardando dietro di noi.
"Non c'č tempo Amber, cazzo corri!" urló, per poi riprendere la corsa.
Sentii i passi di Jacob dietro di noi, ma era troppo lontano per raggiungerci.
Quella situazione mi metteva una certa soggezione, Jacob da ubriaco era tremila volte pił pericoloso di quanto lo fosse stato da sobrio.
E si era visto, non penso avrebbe agito in questo modo se non fosse stato sbronzo.
"Entra!" annunció Zayn, aprendo la portiera della macchina.
Subito eseguii l'ordine, bloccando poi la portiera.
In un batti baleno fummo fuori dal parcheggio del luna-park, seminando cosģ Jacob.
 Un lungo sospiro uscģ fuori dalle mie labbra, mentre sprofondai nel sedile.
Solo in quel momento realizzai ció che era realmente successo.
Senza neanche accorgermene scoppiai in un pianto disperato e liberatorio, fregandomene del fatto di avere Zayn a due centimetri di distanza.

"Tutto ok?" domandó Zayn, quando ormai avevo smesso di singhiozzare.
Feci no con la testa, tirando poi su con il naso.
Zayn sospiró, per poi concentrarsi sulla guida.


-Zayn

Mi dispiaceva vederla cosģ...
Da quel fatto, avevo capito che infondo, ma proprio infondo eh, non era colpa sua se aveva lo stesso sangue di un mostro.
Ma purtroppo, era pił forte di me trattarla male. Non sapevo perchč.
Forse perchč assomigliava cosģ fottutamente a Camille...
Scrollai la testa al ricordo di lei, ricordandomi solo allora del fatto che avrei dovuto avvisare Louis e Niall di averla trovata.
Immediatamente presi il cellulare, componendo velocemente il nome di Louis.
Rispose subito dopo il secondo squillo.
"Non l'ho trovata, Zayn. Sembra sparita, scomparsa nel nulla... mi sento cosģ fottutamente una merda. Avresti dovuto stare pił attento a lei, Zayn!" urló disperato.
"Ehi, calmati Louis, l'ho trovata" rivelai.
"Che cos? Dove cazzo era? Come sta? Dimmi che sta bene, ti prego" cominció a fare domande a raffica.
"Sta bene Louis... č qui con me, stiamo tornando a casa. Poi ti spiego" dissi.
"Va bene, vi raggiungo" rispose, per poi chiudere la chiamata.
Notai lo sguardo curioso di Amber su di me, ma non ci diedi molto peso e mi concentrai sulla strada.


-Amber

Mi sdraiai sul divano, esausta di ció che avevo appena dovuto subire.
Notai Zayn alzare le mie gambe dal divano, per poi sedersi e metterle sulle sue, ma non me ne fregai pił di tanto.
Forse avrei dovuto ringraziarlo per ció che aveva fatto per me...
Avrebbe potuto fregarsene e lasciarmi trascinare via da Jacob, ma non l'ha fatto.
"Grazie..." sussurrai flebilmente.
"Per...?" chiese.
"Per avermi aiutata con Jacob, se non ci fossi stato tu lui mi avrebbe... trascinata a casa, e poi non so cosa... avrebbe potuto farmi una volta arrivati lģ..." ammisi, sentendo gli occhi pizzicare per l'ennesima volta in quella giornata.
"Ehy" disse, carezzandomi appena il viso.
"Non ci... non ci pensare, ok? Pensa che č tutto finito, che adesso sei a casa, sana e salva, lontano dalle grinfie di tuo fratello. Non piangere..." affermó, notando che una lacrima mi rigó il viso.
"Non piangere pił, Amber, non ne vale la pena" emise un gemito subito dopo aver detto quelle parole, cosģ mi misi seduta sul divano, guardandolo curiosa.
"Che succede?" chiesi.
"La spalla... ahh" si lamentó, portandosi la mano sinistra sulla spalla destra.
"Ti fa tanto male? Č entrato il proiettile?"
"No, non č entrato, me l'ha solo sfiorata diciamo... ma fa male" ammise, annuii alla sua risposta.
"Dovresti medicarla" affermai.
Ignoró la mia affermazione e cominció a fissarmi, cosģ feci anche io.
La sua espressione in quel momento, era sofferente per la spalla, ma allo stesso tempo sexy e desiderosa, ma non di sesso... aveva gli occhi troppo malinconici per desiderare ció.
"Amber, baciami, ti prego" imploró, prendendomi di sprovvista.
Dischiusi appena la bocca, stupita da ció che aveva detto.
Mi aveva chiesto di baciarlo... perchč?Avrei dovuto farlo? ma soprattutto, volevo farlo...?
Posai per un attimo lo sguardo sulle sue labbra, che in quel preciso momento, furono bagnate di saliva dalla sua lingua.
Oh, si che lo volevo. Eccome se lo volevo.
Avvicinai il viso al suo, per poi poggiare delicatamente le mie labbra sulle sue.
Posó la mano sulla mia guancia, collaborando al bacio.
Non sapevo che fosse capace di baciare cosģ dolcemente, le uniche volte in cui mi aveva baciata, l'aveva fatto sempre in modo cosģ rude.
Invece questa volta era calmo, quasi desideroso di avere questo tipo di contatto con me...
Dischiusi appena le labbra, concedendogli l'accesso alla mia bocca.
A quel punto i pensieri calarono, il mio respiro si unģ al suo e le sue labbra diventarono parte integrante delle mie. In quel momento dimenticai tutto ció che mi aveva fatto, mi concentrai solamente su quel bacio, su quel suo fare cosģ dolce, che sapevo che il giorno dopo sicuramente, non ci sarebbe stato pił.
Perchč ormai avevo capito come andava lui, la sera prima mostrava un certo comportamento, ed il mattino dopo si presentava freddo e distaccato come se il giorno precedente non fosse successo niente.
Si staccó dopo poco dal bacio, prendendo a carezzarmi la guancia.
"Assomigli cosģ fottutamente a lei..." sussurró, continuando la sua azione.
"L-lei... l-lei chi?" osai chiedere.
In quel preciso istante, gli occhi di Zayn si fecero cupi, diventarono freddi e vuoti, come lo erano solitamente.
Smise di carezzarmi la guancia, prendendo a fissare un punto indefinito della stanza.
"Nessuno... Nessuno. Dimentica quello che ti ho detto." affermó, per poi alzarsi dal divano e dirigersi verso le scale.
Ma perchč faceva cosģ?
Malgrado sapessi che si sarebbe comportato in questo modo, ci ero rimasta piuttosto male.
Insomma... prima mi chiedeva di baciarlo, e poi mi ordinava di dimenticarlo?
Non era una cosa logica.
Peró in effetti, nulla di ció che faceva Zayn era logico.
E pensare che l'avevo baciato. 
Perchč ero stata cosģ scema? 
Mi ero fatta abbindolare dal suo faccino, cosģ triste in quel momento.
E poi, stavo cominciando a provare qualcosa per Louis...
Forse aveva ragione Jacob, stavo diventando una vera e propria puttana.
Jacob...
Al ricordo di ció che successe quella sera, alcune lacrime mi rigarono il volto.
Mi ritrovai presto a singhiozzare, sdraiata sul divano col cuscino stretto tra le braccia.
Perchč era cosģ tanto cattivo con me, io gli volevo bene... 
Mi aveva trattata cosģ male, dopo tutti quei giorni che non ci vedevamo.
Forse, davvero non gliene importava nulla di me, forse per lui ero solo un fardello.
Tirai su col naso, per poi mettermi seduta sul divano, asciugandomi gli occhi.
A momenti sarebbero arrivati Louis e Niall, non avrebbero dovuto vedermi cosģ.


-Zayn

Porca puttana, dovevo smetterla.
Perchč parlavo sempre troppo?
Era ovvio che mi avrebbe fatto domande al riguardo, avrei dovuto essere pił prevedibile.
Non dovevo essere cosģ dolce, cazzo.
Per fortuna me ne sono andato via freddo e distaccato, almeno cosģ non avrą nulla da aspettarsi da me in seguito.
Mi fermai di fronte allo specchio, guardando la mia immagine riflessa in esso.
Minchia, ero ridotto davvero maluccio.
Avevo un occhio viola, due lividi sulla guancia e una piccola ferita aperta sul labbro inferiore.
Fermai lo sguardo sulla spalla, e notai che il sangue stava ancora sgorgando da essa.
Me n'ero completamente dimenticato, cazzo, dovevo sbrigarmi se non volevo che facesse infezione!
Subito mi tolsi la maglia restando a petto nudo, per poi cominciare a cercare il disinfettante.
Per fortuna il proiettile mi aveva solo sfiorato, altrimenti sarei dovuto correre di fretta all'ospedale.
C'ero abituato a queste tipe di cose ormai, dato il lavoro che facevo.
Tamponai appena appena il cotone sulla ferita, sussultando dopo averlo fatto.
Non ricordavo facesse cosģ male...
Continuai a tamponare lievemente la ferita, mentre guardavo il mio riflesso allo specchio.
Fattelo dire Malik, sei un figo da paura anche conciato cosģ!
Feci l'occhiolino alla mia immagine riflessa nello specchio, per poi darmi del disagiato e posare la mia attenzione sulla spalla.


Non appena finii di medicare la ferita, mi sedetti sul water, cominciando a pensare a tutto quello che era successo in quella giornata.
Ero stato cosģ preso dal salvare Amber, che mi ero persino dimenticato di dovergliela far pagare per il calcio di quella mattina.
Pensa un po'.
Rivedere Jacob dopo tutti questi anni, era stato... da brivido, un esperienza bruttissima.
Chissą cosa le avrebbe fatto se fosse riuscito a portarsela via...
Non oso nemmeno immaginare, quel ragazzo era capace di fare di tutto.
Fui distratto dal rumore della porta di casa che sbattč.
Era sicuramente arrivato Louis, ma sinceramente non avevo voglia di scendere a vedere come Amber gli sarebbe saltato addosso... dopo che mezz'ora prima aveva baciato me.
Ma comunque sarei dovuto scendere, sapevo che Amber non sarebbe stata in grado di raccontare tutta la faccenda senza nemmeno un aiuto.


-Amber

La porta di casa si aprģ e si chiuse velocemente.
"Amber?" urló una voce preoccupata, capii subito di chi si trattava.
Immediatamente corsi all'entrata, e appena vidi Louis, non esitai nemmeno un secondo a saltargli addosso.
Lo presi di sprovvista, ma accettó l'abbraccio volentieri tenendo strette le mie gambe intorno al suo bacino.
"Cazzo piccola, dove sei stata? Mi hai fatto preoccupare un sacco, dio! Non c'eri da nessuna parte, temevo ti fosse successo qualcosa di terribile, e... che ti č successo qui?" chiese, indicandomi vari lividi sulle mie gambe, lasciandomi poi a terra.
Lo guardai negli occhi, scoppiando nuovamente a piangere.


-Louis

Era piena di lividi sulle gambe, braccia e sul viso.
Chiunque fosse stato a procurarle ció, me l'avrebbe pagata molto cara.
Mi guardó con quei suoi occhioni azzurri, per poi cominciare a far scendere le lacrime velocemente da essi.
"L-Louis, ho-ho incontrato J-Jacob, č-č stato... mi fa paura Louis, ho paura che riuscirą a prendermi" riveló singhiozzando.
Quindi era stato lui a procurarle quei lividi.
Forse non era stata una bella idea andare al luna-park, anche se in teoria, era strano che fosse andato proprio lģ, quel posto non era per gente come lui.
La accolsi immediatamente nelle mie braccia, mentre lei poggió la testa sul mio petto.
"Shh piccola, non devi preoccuparti, ci siamo noi, ci sono io con te, ok? Non ti farą mai del male finchč starai al mio fianco, ma non capisco perchč ti sei allontanata?"


-Amber

Non potevo rispondere a quella domanda dicendo la veritą, non avrei potuto dirgli di essere andata via perchč Zayn mi infastidiva.
"I-io... dovevo andare in bagno, stavo andando ma poi ho cambiato strada e... e... noi su quell'albero avevamo inciso una promessa e lui... non l'ha mantenuta"  rivelai tra le lacrime, affondando nuovamente la testa nel suo petto.
Non potevo sopportare tutto ció, era una cosa troppo grande, per una persona fragile e debole come me.
E avevo paura, una paura matta che Jacob avrebbe potuto portarmi via da Louis, e farmi del male...
"Mi dispiace cosģ tanto piccola, ora vai a riposare... tra qualche minuto salgo, va bene?" domandó, sorridendomi.
"Va... va bene" sussurrai, per poi voltargli le spalle e salire le scale.
Incontrai Zayn nel corridoio, che non mi rivolse nemmeno uno sguardo, ma forse era meglio cosģ.
Louis, era tutto quello che volevo, tutto ció di cui avevo realmente bisogno.


-Louis

Vidi Zayn scendere le scale e venire verso di me.
Sussultai appena mi accorsi delle sue condizioni, non solo era pieno di lividi ed aveva un occhio nero, ma sulla spalla aveva persino una grossa benda, sporca di sangue in alcuni tratti.
"Zayn, mio dio... che t'ha fatto?" chiesi, preoccupato ma anche curioso di sapere com'era andata.
"Sono arrivato lģ che lui stava per farle del male, lei era a terra... rannicchiata, inerme... pronta a subire altre cattiverie da lui. Io subito l'ho scrollato da lei, ho cominciato a prenderlo a botte, ne ho ricevute alcune anche io comunque, da quanto puoi vedere... poi, quando stava avendo la meglio su di me, Amber gli ha spaccato una bottiglia in testa ed ha perso un po' di luciditą. Mi ha impedito di pestarlo ancora un po', cosģ ci siamo incamminati per andarcene. Mi ha sfiorato con un proiettile" annunció indicandosi la spalla, per poi continuare, "poi ho guidato fino a casa, Amber stava malissimo." raccontó il tutto con un vuoto negli occhi, come se quella situazione lo coinvolgesse pił di quanto immaginassi, ma non ci diedi molto peso.
"Oh..." fu tutto ció che riuscii a dire.
Quel brutto figlio di puttana, se solo avessi potuto, gliel'avrei data una bella lezioncina.
"Vado su a vedere come sta" affermai, per poi avviarmi per il piano di sopra.
Mi fermai un secondo, girandomi verso di Zayn, che in quel momento aveva lo sguardo perso nel vuoto.
"Zayn?" lo chiamai.
"Hum?" rispose, portando lo sguardo su di me.
"Grazie" dissi solamente, sorridendogli.
"E di cosa, Louis? Non č la prima volta che la salvo sul punto di morte" esclamó leggermente divertito, riportando lo sguardo al vuoto.
"Esagerato" pronunciai con un pizzico di ironia, per poi dargli la 'buonanotte' e salire in camera di Amber.



SPAZIO AUTRICE;)

Eieieiiiii belle bimes, eccome achi! (?)
Ok, cazzo era quella roba?
"Sembrate il coro degli evangelisti cattolici"
Ok, basta sclerare. 
Scusatemi, č la troppa astinenza da efp.
Cooomunque, sono tornata con un capitulo di zecca, anche se penso che faccia terribilmente schifo>.<
No vabe dai non esageriamo, diciamo che in alcune parti č scritto bene e in altre parti un po' meno, ma spero comunque che a voi piaccia<3
Dunque dunque dunque... tanti guai per la povera Amber, che incontra Jacob per la seconda volta da quando sta con Louis.
Alcune di voi avevano indovinato che quello che piangeva fosse Jacob, bravine:')
La tratta male, poretta:\
Poi arriva Zayn peró, che la 'salva'.
Successivamentee, Zayn le chiede di baciarlo, anche se poi se ne pente.
Ehh, c'est la vie.
Comunque va be, sono di fretta e la smetto qui con sti scleri, fatemi sapere cosa ne pensate!<3
Le vacanze qui sono una strage, non solo perchč sto mangiando come un porco, anche perchč non mi sto proprio divertendo..
Ma vabe, non voglio annoiarvi con le mie disavventure:')
Ora vado che devo andare al mare, cercheró di aggiornare il pił presto possibile!
Alla prossima girls, mi raccomando, recensiteeee!💕
-Sara

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Capitolo 19
*** Chapter eighteen ***


-Amber

Dopo essermi sistemata bene tra le coperte, assicurandomi che esse emanassero caldo al mio corpo gelido, sentii un lieve bussare alla porta.
"A-avanti" sussurai, cosģ flebilmente da farmi pensare che la persona dall'altro lato della porta non mi avesse sentita.
Entró in camera Louis, che chiuse immediatamente la porta alle sue spalle.
"Piccola... posso?" domandó.
Annuii con il capo, gesto che lo portó ad avvicinarsi al letto in cui ero sdraiata.
Si inginocchió alla mia testa, prendendo ad accarezzarmi i capelli.
"Non sarebbe dovuta succedere una cosa del genere. Mi dispiace cosģ tanto" riveló, dandosi la colpa dell'accaduto.
Alzai il busto dal letto, mettendomici seduta, per poi scrollarmi le coperte di dosso.
Lo guardai negli occhi.
"Non devi darti la colpa, Louis, sai benissimo che non č tua" affermai, prendendogli il viso tra le mani.
"Se solo non mi fosse venuta l'idea di comprare quei fottutissimi pop-corn... non sarebbe successo tutto ció" si colpevolizzó nuovamente.
"Guarda come ti ha ridotta..." ammise toccando alcuni lividi presenti sul mio viso con delicatezza, come se avesse avuto paura che potessi rompermi da un momento all'altro.
"S-sto... sto bene" affermai, mentendo ovviamente.
La veritą era che non stavo affatto bene, quella situazione mi stava uccidendo.
E Louis lo sapeva.
"So che in realtą stai malissimo..." pronunció.
Sospirai appena, e solo allora mi accorsi della vicinanza che vi era tra me e Louis.
Percepivo persino il suo respiro caldo sulle mie labbra...
Il bello era che ci era venuto spontaneo avvicinarci in quel modo, non era nulla di programmato.
Mi ritrovai a fissare le sue labbra rosee e carnose, desiderando ardentemente che prendesse l'iniziativa di posarle sulle mie.
E cosģ fece.
Tolse la poca distanza che c'era tra le nostre bocche, e posó la propria sulla mia.

Nessuno meglio di Louis, sapeva come prendermi anche in un semplice bacio a stampo.
Il suo modo di baciare era dolce, per niente aggressivo, solo dio sapeva quanto amavo il modo in cui posava delicatamente le labbra sulle mie.
Ad un certo punto, il bacio si fece pił passionale, le nostre lingue si unirono in una danza piena di desiderio, e senza neppure accorgermene, mi ritrovai sdraiata sul letto, con Louis sopra di me.
Sentii uno strano calore piacevole pervadermi il basso ventre, un qualcosa che non avevo mai provato prima di allora.
"Amber" si staccó dal bacio Louis, pronunciando il mio nome, "stai percaso sentendo uno strano calore nel basso ventre?" domandó.
Annuii debolmente, sentendo le guancie accaldarsi dalla vergogna per la poca esperienza che avevo in quel campo.
"Sei cosģ bella quando arrossisci. Beh, ad ogni modo, hai idea di cosa sia?" chiese nuovamente.
Feci no con la testa, sentendo il calore scomparire lentamente.
"Te lo spiego io, allora. Quando le donne sentono questo tipo di calore nell'inguine, significa che sono... come posso dire... insomma, fortemente attratte da ció che stanno facendo con un qualcuno dell'altro sesso. Ho usato quel termine per non dire eccitate, capiscimi" sorrise appena a quelle sue ultime parole.
Riflettei su ció che mi aveva rivelato.
In quel caso, mentre baciavo Louis in quel modo, avevo sentito quel calore... significava che quella situazione mi eccitava?
Quindi, si poteva dire che mi ero eccitata baciando Louis?

Mi morsi il labbro inferiore nervosamente, mentre percepii le mie guancie andare a fuoco.
Dio, che vergogna!
Alla vista di me ridotta in quello stato, Louis mi rivolse un sorriso intenerito.
"Ehy, non devi vergognarti! Č una cosa assolutamente normale. Per esempio, guarda cosa mi hai fatto tu" indicó la sua erezione sporgente da sopra i pantaloni di jeans, che fino ad allora non avevo ancora notato.
Riposai nuovamente lo sguardo nel suo, notando solo allora che fissava le mie labbra nel modo in cui attimi prima stavo facendo io con le sue.
Impugnai la sua t-shirt in una mano, e lo avvicinai ancor di pił a me.
"Baciami." sussurrai sulle sue labbra, leggermente impacciata all'inizio.
Non se lo fece ripetere due volte, le sue labbra furono immediatamente sulle mie, riprendendo ció che avevamo precedentemente lasciato in sospeso.
Il calore tornó a pervadermi quando le sue labbra cominciarono a lasciarmi baci umidi e delicati, percorrendo ogni parte del mio collo nudo.
Emisi un verso a me del tutto sconosciuto, quando strinse tra i denti il lobo del mio orecchio.
"Ecco, Amber. Quello che hai appena emesso, č un gemito"
Gemito. 
Sicuramente Jacob me ne aveva parlato prima di spedirmi letteralmente per strada quella sera, ma ormai me ne ero completamente dimenticata...
Ed era un bene che Louis me l'avesse accennato, sicuramente me ne sarei ricordata in futuro.
Passó dal collo alla scollatura a v che il mio top presentava, leccando e mordicchiando di tanto in tanto.
Non sapevo fin quanto sarebbe andato avanti, sapevo solo che il calore diventava sempre pił insopportabile, e cominciavo a sentire il bisogno di avere di pił.
Non pensavo me l'avrebbe dato, se non gliel'avessi chiesto...
Ma il pensiero di chiederlo siceramente, mi imbarazzava e non poco.
Portó le mani al di sotto del top, afferrando i miei seni in esse e prendendo a palparli, in modo dolce ma allo stesso tempo desideroso.
Ed a quel punto, non pensai pił a nulla.
Mi concentrai solo su ció che volevo, e quello era avere di pił da Louis.
Non sapevo cosa avesse in serbo per me quella sera, sapevo solo che qualunque cosa fosse stata, mi sarebbe piaciuta da matti.
"L-Louis..." cominciai, "v-voglio che tu... tu..." 
Mi bloccai, non sapendo le parole adatte da usare in un contesto del genere.
Sarebbe stato decisamente pił facile se avessi avuto un briciolo di esperienza in pił.
"Shh. Non preoccuparti Amber, so gią cosa vuoi..." riveló, "vuoi che ti faccia provare piacere. Non č cosģ?" continuó.
Annuii flebilmente, mentre un sorriso indecifrabile prese possesso del suo volto.
"Sono il tuo primo, non č vero?" domandó, poggiando il pollice sul mio labbro inferiore, portandolo all'infuori di tanto in tanto.
"S-si..." ammisi.

-Louis

Sapevo di essere il primo, ma sentirlo dire da lei era una sensazione fantastica.
Sapere di essere riuscito ad accendere qualcosa in lei, mi faceva sentire cosģ bene...
E l'idea di farle provare piacere, di essere il primo a farlo, era piuttosto allettante per me.
Tornai con le labbra sulle sue, cominciando a sfilarle i leggins, ancora sporchi di terra per l'avvenimento di poche ore prima.
Quanto mi sentivo in colpa per quello.
Se solo non mi fossi allontanato, tutto quello non sarebbe successo.
Spalancai gli occhi alla vista degli enormi lividi viola sulle sue gambe, ma non commentai ció, lasciando che la sua prima esperienza potesse essere perfetta ai suoi occhi.
Le sfilai subito dopo le mutandine, notando che quest'ultime erano praticamente inondate dal suo stesso liquido.
Sorrisi teneramente, per poi posare lo sguardo su di lei, notando solo allora la sua espressione impaziente ma, allo stesso tempo, leggermente preoccupata.
Decisi di darmi una mossa, aspettare troppo non avrebbe sicuramente fatto bene a nessuno dei due.
Avvicinai il pollice alla sua entrata, sfiorando appena il clitoride.
La sentii fare un mezzo sussulto dallo stupore.
"C-cos'era quello?" domandó, sussurrando flebilmente.
La sua ingenuitą mi aveva sempre fatto tenerezza, l'esperessione innocente sul suo viso era ció che pił mi aveva affascinato di lei, la prima volta in cui la guardai bene in faccia.
"Quello non era neanche la metą piacevole di ció che ti faró provare stasera, Amber" soffiai sulle sue labbra, cominciando a muovere il pollice sul suo clitoride.

-Amber

Quello che stavo provando in quel momento, non l'avevo mai provato prima.
Era una sensazione cosģ piacevole, dio.
E poi, Louis aveva un tocco cosģ speciale...
Sicuramente aveva pił esperienza di quanto pensassi, daltronde, dov'č che ci eravamo incontrati per la prima volta?
Ció diceva tutto.
Tolse il pollice, sostituendolo quasi immediatamente dal dito indice, che cominció a spingere lentamente in me.
Emisi quel verso che Louis aveva chiamato 'gemito', mentre lui stesso continuava a spingere il dito dentro di me.
Era stupendo, mio dio!
Strinsi forte in un pugno la coperta, continuando a gemere e a bearmi del suo tocco esperto.
Poco dopo aumentó la velocitą delle spinte, e con esse, aumentarono gli ansimi e i gemiti.
"Ti piace tutto questo, Amber?" domandó Louis, non fermando i suoi movimenti.
Annuii appena, presa da ció che mi stava provocando.
Chiusi gli occhi, quando sentii un piacere ancora pił forte del precedente pervadermi l'inguine.
"O-oddio..." sussurrai, godendomi quel piacere paradisiaco.
Inarcai la schiena di colpo, mentre sentii le mie pareti stringersi velocemente attorno al dito di Louis, che fino ad ora mi aveva provocato quel piacere immenso.
Subito dopo sfiló il dito da me, mentre cercai di riprendere a respirare normalmente.
"Č stato bello?" domandó Louis, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio che, fino a quel momento, era rimasta attaccata al mio viso sudato.
"Č stato bellissimo." dissi quasi in un sussurro, sorridendogli.
Sorrise a sua volta, per poi togliersi da sopra di me, ed alzarsi dal letto.
"I-io vado... in bagno... sai com'č" riveló, indicando la sua erezione.
Mi sorrise, per poi voltarmi le spalle e incamminarsi verso il bagno.
Non capii cosa stavo facendo, fino quando bloccai i passi di Louis fermandolo per il polso.
Si giró verso di me, corrugando la fronte.
"Che succ" bloccai immediatamente le sue parole, portando in un gesto veloce le mie labbra sulle sue.
Sbottonai i suoi jeans, mentre a quel gesto Louis rilasció un gemito sulle mie labbra.
Mi staccai da esse solo per poter abbassargli i pantaloni fino alle ginocchia, per poi tornare a baciarlo.
L'erezione premeva sui boxer da troppo tempo ormai, e non sarebbe stato carino da parte mia lasciargliela liberare da solo.
E poi, volevo farlo, lo volevo davvero.
Volevo ricambiare il favore, daltronde se lo meritava.
Carezzai i suoi genitali da sopra i boxer, mentre vari ansimi presero possesso della sua bocca.
Capii che non ce la faceva pił, che era necessario sfiorare la sua pelle per sentire il calore della mia invadere il suo, quando strinse tra le grosse mani i miei capelli, facendo peró attenzione a non farmi male.
Cosģ decisi di dargli ció che voleva.
Gli sfilai i boxer con le mie mani piccole e delicate, liberando cosģ le sue membra.
Esitante all'inizio, Iniziai un contatto con essa, cercando di massaggiare nel modo pił dolce possibile con la mano.
Andai su e gił un po intimidita dal mio essere inesperta, ma mi rassicurai non appena udii alcuni gemiti di approvazione uscire dalla bocca di Louis.
Continuai i miei movimenti, contenta di stare riuscendo bene nell'intento di fargli provare piacere.
"S-stai andando cosģ bene, p-piccola..." rilasció un altro gemito appena finģ di pronunciare quelle parole, facendomi sorridere compiaciuta del mio lavoro.
Era bello sapere che gli piaceva ció che gli provocavo, nonostante non fossi stata una delle tante prostitute che sicuramente sapevano farci il quadruplo di me.
Ma ad ogni modo, era solo l'inizio...
Chi lo diceva che non sarei arrivata ad essere brava come loro, un giorno?
D'un tratto senti il suo cuore battere ancora  pił forte di prima, i gemiti e gli ansimi diventarono pił frequenti e forti.
Avvolse la mia schiena tra le sue braccia portandomi ancor pił vicino a lui, erezione permettente ovviamente, per poi buttare all'indietro la testa e socchiudere gli occhi.
"S-sono ahh... vicino..." disse tra i gemiti, spingendomi ad aumentare la velocitą delle spinte.
Dopo alcuni secondi, un gemito strozzato uscģ fuori dalla sua bocca, mentre un liquido trasparente schizzó sulla mia spalla nuda.

-Louis

Mio dio.
Quella di stasera, era probabilmente una delle migliori seghe che avevo avuto negli ultimi cinque anni.
Quasi non ci credevo che era solo la seconda che faceva in vita sua... cazzo! era troppo brava, sapeva prenderti in un modo cosģ... cosģ...
"Sono stata abbastanza brava?" domandó Amber intimidita, distraendomi dai miei pensieri.
I miei respiri oramai erano tornati regolari, il cuore batteva normalmente, l'udito funzionava alla perfezione.
"Se ti dico che non credo al fatto che questa sia solamente la seconda sega che fai, cosa mi risponderesti?" domandai tenendola per i fianchi, sorridendo a trentadue denti.
Ridacchió appena a quelle mie parole, per poi avvolgere lentamente le braccia attorno il mio collo.
"Beh, credici. Tutte le mie prime esperienze le sto facendo con te" ammise, sorridendo appena.
Mi si strinse il cuore nell'udire quelle parole, era proprio ció che avevo sempre sperato che succedesse, ed ora me lo stava persino dicendo.
Era un traguardo stupendo.
"E sei felice di questo? Oppure avresti voluto che... non so... forse io... non sono abbastanza per te?" domandai, preoccupandomi leggermente della possibile risposta.
Per una bellezza come la sua, sapevo benissimo che avrebbe potuto fare una scelta migliore.
Insomma, di ragazzi pił belli di me ne era pieno il mondo...
"Sono felicissima di questo, Louis. Cioč, io... tu sei un ragazzo bellissimo, dolcissimo e stupendo, il primo dopo anni di depressione che č riuscito a strapparmi un vero sorriso..." riveló, volgendo lo sguardo al pavimento.
"Amber" la chiamai, prendendole il mento tra le dita costringendola a guardarmi, "io credo che tu..."
Fui bloccato dalla porta, che si aprģ di scatto.
"Louis, scusa il disturbo ma c'č di sotto Harry che... oh."



SPAZIO AUTRICE:3

Hello everybody! (?)
Ok, scusatemi scusatemi scusatemi scusatemi SCUSATEMI per questo gravioso (ultimamente ho cominciato a seguire Mattia Cesari, rydo) ritardo!
Ma capitemi, sono tornata ieri mattina dalle vacanze, ho dovuto fare un sacco di cose, sistemare la casa, la camera ecc. e davvero non ho avuto il tempo di continuare il capitolo!
Siete fortunate che lo abbia gią incominciato durante le vacanze, se no avreste dovuto aspettare ancora di pił..
Ma don't worry, ora sono qui con un altro capitolo e, ora che mi č venuto quel grande colpo di scena mentre scrivevo (veritą pura), spero che qiest'idea possa portarmi ad aggiornare pił presto!
Pregate con me per ció (?)
Ok, no.
Venendo al capitolo, mmh...
Beh, Louis fa un ditalino ad Amber!
Ed il bello č che, lei lo desiderava!
Ok, adoro sto capitolo.
Poi, Amber decide di ripagarlo, facendo provare piacere a Louis.
Ma... non tutto andrą a rose e fiori.
Chi mai sarą la *misteriosa* persona che compare alla fine, rovinando tutto ai due ragazzi?
Chissą chi lo sa, olą(?)
Ok basta, mi dileguo che ho fame (ancora non ho mangiato, alla prossima babes e mi raccomando, RECENSITE che mi fanno sempre piacere le vostre recensioni!
Bye bye, -Sara

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Capitolo 20
*** Chapter nineteen ***


-Zayn

"Mi... mi dispiace, non pensavo che... non avevo intenzione di, insomma... disturbarvi" balbettai, sperando vivamente che tutto ció fosse solo uno stupido sogno.
Subito Amber si spostó, mentre in un movimento veloce Louis si alzó i pantaloni, che fino a qualche secondo prima erano adagiati alle caviglie.
"Oh Ehm... non preoccuparti, Zayn... cosa dicevi di Harry?" domandó esitante Louis.
Passai lo sguardo da Louis ad Amber, che in quel momento era vestita di un solo reggiseno ed una mutandina, notando il suo sguardo intimidito ed anche leggermente spaventato su di me.
"Harry č tornato a casa ubriaco fradicio. Dice di aver visto Lucy..." appena udģ il nome 'Lucy', Louis scattó verso la porta, per poi chiuderla alle sue spalle e dirigersi velocemente verso il piano di sotto.

-Amber

Presi a fissare la porta, da cui pochi secondi prima ne era uscito Louis.
Non capivo.
Chi era Lucy?
Perchč Louis era scattato in quel modo quando aveva sentito nominarla?
Il nome non mi era nuovo, qualcuno doveva aver gią parlato di lei in precedenza...
Ma davvero, pił ci pensavo pił non mi veniva in mente nulla.
"E cosģ siete andati a letto insieme..." affermó Zayn, risvegliandomi dai miei pensieri.
Portai lo sguardo verso di lui, che a sua volta fece alcuni passi verso di me.
Ero cosģ presa dalla situazione, che non mi ero neppure accorta di essere rimasta da sola nella stanza con Zayn.
Il suo sguardo era freddo, piuttosto arrabbiato...
Potrei dire anche tenebroso.
Mi duoleva dirlo, ma in quel momento era tornato a farmi paura.
Notai che si avvicinava sempre pił a me.
Non sapevo come avrebbe agito, perció decisi di rimanere ferma ed aspettare che facesse la prima mossa, per decidere se scappare a gambe levate come fino ad allora avevo sempre fatto, oppure rimanere ed affrontarlo a testa alta una volta per tutte.
Perchč infondo i problemi bisogna affrontarli, non si puó scappare a lungo da essi, perchč continueranno ad ingrandirsi e a inseguirti finchč alla fine non ce la farai pił.
Parlo proprio io, che come una codarda scappo da mio fratello stesso...
Poggió le mani sui miei fianchi quando fu faccia a faccia di fronte a me, e prese a stringerli mentre l'espressione sul suo viso si indurģ ancora di pił di quanto lo fosse stata attimi prima.
"Come cazzo devo dirtelo che nessuno puó toccarti a parte me?" esclamó con estrema calma e decisione.
"Non ci sono andata a letto! E levami le mani di dosso!" esclamai a mia volta, facendo forza sulle sue mani per staccarle dai miei fianchi, invano.
"Non ci sarai andata a letto, peró una sega gliel'hai fatta! Ti stimola cosģ tanto quel ragazzo, eh?!" annunció, rosso in faccia dalla rabbia, "vediamo se io sono pił stimolante di lui per te, allora!" 
Mi prese dai fianchi che precedentemente stava stringendo, e mi buttó con forza sul letto, per poi mettersi a cavalcioni su di me.
Sussultai per lo stupore di quel gesto, mentre Zayn sistemava per bene le ginocchia attorno ai miei fianchi, in modo da non potermi muovere.
"Vediamo se sei cosģ tanto brava come Louis afferma." annunció sganciandosi la zip dei pantaloni, rivelando la sua erezione sporgente da sotto i boxer.
Spalancai gli occhi, mentre brividi di paura e terrore si impossessarono del mio corpo in quel preciso momento.

-Harry

Stronza. Maledetta bastarda. Lurida puttana che non era altro.
Mi aveva solo preso in giro.
Era stata con me solo per arrivare a quell'altro figlio di troia, ed il bello č che ci era riuscita.
Lui aveva ceduto, ed insieme avevano avuto una notte coi fiocchi.
In casa mia, perlopił.
E mentre io cercavo di dimenticarla, me la ritrovavo improvvisamente in un fottuto night club a fare la puttana-quale era-, mezza nuda su un palco a ballare in modo sensuale con due tizi.
Quella sporca bastarda l'avrebbe pagata.
Eccome se l'avrebbe pagata.
La cosa peggiore era che ancora l'amavo, non avevo mai smesso di farlo...
E probabilmente non smetteró mai, anche se era fottutamente sbagliato, da coglioni, da idioti... io la amavo ancora.
E nulla, avrebbe potuto cambiare ció.
"Adesso smettila di bere Harry, cazzo! Č la terza bottiglia che ti sgoli da quando sei arrivato a casa, chissą quante altre ancora ne avrai bevute in quel locale!" esclamó Niall, togliendomi di mano l'ennesima bottiglia di vodka che mi ero scolato in quella serata.
"E lasciami in pace, Niall! Fatti i cazzi tuoi, io sto bene!" mi alzai di scatto dal divano cercando di riprendere la bottiglia, ma non riuscii nel mio intento.
Cominciai a vedere sfocato, sicuramente a causa del troppo alcool, e caddi rovinosamente a terra di culo, portandomi appresso il tavolino su cui avevo contato per, appunto, non cadere.
"Che cazzo č tutto sto casino? Harry!" 

-Louis

Velocemente scesi le scale, concentrando tutti i miei pensieri all'unica cosa che in quel momento contava di pił delle altre, Harry.
Appena scesi l'ultimo gradino, sentii Niall gridare ad Harry, e dopo poco un grande tonfo proveniente dal salone.
Subito mi diressi lģ, dove vi era Harry ed il tavolino accasciati entrambe a terra.
"Dio mio, che cazzo hai fatto?" domandai, mentre con tutte le forze che avevo in corpo lo sollevai da terra, per poi aiutarlo a sedersi sul divano.
"Nulla Louis, perchč ti preoccupi tanto? Sono solo cascato a terra, come il giro giro tondo! Casca la terra, tutti gił per terraa! Hahahahahhahaha"
Alzai le le sopracciglia appena sentii uscire quelle cazzate dalla sua bocca.
Solo allora capii realmente che la sua non si trattava di una semplice sbronza, ma di un caso esageratamemte disperato.
"Dio mio Harry, ma quanto cazzo hai bevuto?" esclamai esasperato, passandomi nervosamente una mano tra i capelli.
"Pił o meno cinque bottiglie al locale, pił tre qui dovrebbe fare... nove, si, ho bevuto nove bottiglie di vodka" dichiaró, per poi scoppiare nuovamente a ridere senza un motivo preciso.
Se non la sbronza, ovviamente.
Alzai gli occhi al cielo, tirando un sospiro di esasperazione.
"Era una domanda retorica, Harry."
"Ah" si passó una mano tra i folti capelli ricci.
"E comunque, cinque pił tre fa otto, non nove. 
Ma tralasciando questo, mi spieghi per quale fottuto motivo hai bevuto cosģ tanto, eh?! Sei un immaturo, un irresponsabile, dio! Hai diciott'anni Harry, non quindici!" esclamai, portandomi le mani sul viso.
"Ho... ho visto lei. Lavora in un night club, se la spassa ogni sera con qualsiasi cliente le chieda di scopare. E quando mi ha visto, non ha fatto altro che continuare a ballare sensualmente con due coglioni, che dopo lo spettacolo si č portata dietro le quinte. Non immagino cosa abbiano fatto dopo, se ancora adesso non stanno continuando" disse serio, come se in realtą non fosse stato cosģ ubriaco come sembrava.
Rimasi a bocca aperta ad ogni parola che uscģ dalla sua bocca.
Sapevo che era una puttana, l'avevo capito da un pezzo ormai, ma davvero non avrei immaginato che potesse fare una cosa del genere ad Harry, sapendo che lui ancora era innamorato di lei.
Esiste gente cosģ malvagia al mondo.
"Ti... ti rendi fottutamente conto, Louis? Lei per me era tutto... il mio tutto... l'amavo e la amo ancora come se in realtą non fosse successo nulla, come se non fosse realmente una troia.
Non ce la faccio, non ce la posso fare, Louis..." pronunciando quelle parole, alcune lacrime rigarono il volto di Harry, a cui se ne unirono altre, finchč non scoppió definitivamente a piangere.
Era uno strazio vedere Harry ridotto in quel modo, infondo lui era sempre stato un fratellino minore da proteggere per me.
"Ehy... vieni qui, su, non piangere dai" mi avvicinai a lui e lo accolsi in un abbraccio.
Buttó le braccia al mio collo, e si lasció andare ad un pianto liberatorio e pieno di dolore.


Mi stavo solo chiedendo perchč Amber e Zayn ancora non erano scesi, da quando l'avevo fatto io.
Di Zayn mi fidavo, ma non capivo il motivo per cui stavano ancora di sopra, mentre io e Niall eravamo in salone, ad assicurarci che Harry non toccasse pił alcuna bevanda alcolica.
"Vado un attimo di sopra" affermai, "Niall stai attento a lui" continuai, ricevendo un cenno di assenso da parte sua.
Mi alzai dal divano e mi avviai per le scale, quando improvvisamente si aprģ la porta di casa, da cui entró Liam.
Richiuse la porta a chiave, per poi posare lo sguardo incuriosito su di noi.
"Vedo che siete tutti ancora svegli... beh, ho una cosa da raccontarvi!"

-Harry

Alla vista di lui, la rabbia mi salģ alle stelle.
Strinsi i pugni cercando di trattenerla e reprimerla, dato che quella situazione l'avevamo gią aggiustata in passato, ma non resistetti.
Mi avvicinai a lui minaccioso, per poi prenderlo dal colletto della polo e sbatterlo contro alla porta.
"Brutto stronzo, figlio di puttana! Come hai potuto farmi questo?! Sei stato uno stronzo, altro che migliore amico! I... i migliori amici non fanno cosģ, i migliori amici non si portano a letto le ragazze altrui!" urlai, per poi sferrargli un pugno in piena guancia.
"Harry!" sentii urlare, prima perdere completamente i sensi, e cadere a terra inerme.



SPAZIO AUTRICE;)

So so so di avere fatto un pessimo ritardo.
E mi scuso, ma ultimamente sto avendo tipo una specie di crisi esistenziale.
E vi assicuro che non č affatto bello.
Mi era persino passata la voglia di scrivere!
Per fortuna, penso, ma dico penso di averla ritrovata...
Mi sono venute parecchie idee per continuare, quindi č probabile che mi impegneró di pił.
Quindi scusate se il capitolo non č il massimo, ma non č un bel periodo davvero.
Venendo al capitolo...
Qualcuna di voi aveva indovinato che era Zayn, ma daltronde, chi altro sarebbe potuto essere?
Ci mancava solo che fosse stato Niall per una seconda volta.
Il colmo:')
Zayn ha cattive intenzioni verso Amber.
E potrebbe farle di tutto, considerando il fatto che gli altri ragazzi sono di sotto alle prese con Harry.
E a proposito di Harry, chi sarą questa famosa Lucy?
Cioč si č capito che č la sua ex.
Ma cosa sarą successo? E soprattutto cosa c'entrerą Liam?
A buh, io non so nulla🙈
Hahahahahahah va beh, mi dileguo, son gią stata abbastanza assillante.
Scusate se non sono vivace e solare come un tempo negli spazi autrice, spero solo di non essere sempre cosģ in seguito...
Ora vado a studiare italiano.-.
Mi raccomando, recensite!
Fatemi sentire brava per aver studiato(:
Alla prossimaa❤️
-Sara

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Capitolo 21
*** Chapter twenty ***


-Amber

"Basta Zayn! Non toccarmi!" urlai per l'ennesima volta invano, dato che Zayn ignorava le mie suppliche e continuava col suo 'giochetto sporco'.
Mi dimenai ancora pił forte al suo tocco quando prese il mio seno da sotto la maglietta tra le mani e prese a stringerlo violentemente.
"Lasciami, mi fai male!" urlai, cercando di sciogliere il nodo della sciarpa con cui Zayn mi aveva legato i polsi alla tasiera del letto.
"Stai zitta, puttana! Sei riuscita a far credere a tutti di essere una verginella, ma a me non incanti!" urló tenendomi ferma per le spalle, cosģ da non riuscire a dimenarmi ancora.
"Ti prego! Te lo giuro, sono vergine!  Non voglio perdere la mia verginitą in questo modo, ti scongiuro, non farmi del male!" supplicai col viso ormai inondato di lacrime, mentre liberó la sua erezione dai boxer.
Nel preciso momento in cui pronunciai quelle parole, Zayn fermó improvvisamente ogni sua azione, senza peró togliersi da sopra di me o slegarmi, lasciandomi in uno stato di totale confusione.

-Zayn

*flashback*

"Ti prego! Te lo giuro, sono vergine! Non l'ho mai fatto con nessuno, te lo giuro su dio! Ti prego non voglio perdere la verginitą in questo modo!" sentii supplicare da una voce che conoscevo fin troppo bene.
Non sapevo cosa mi stava succedendo, dov'ero, non vedevo nulla.
Intorno a me vi era il vuoto pił totale, non riuscivo ad aprire gli occhi, nč a muovermi.
Ma sentivo. Sentivo tutto, sentivo che un bastardo stava mettendo le mani addosso alla mia sorellina contro la sua volontą, ed il peggio era che non potevo fare nulla per impedire che accadesse.
La voce del ragazzo mi era familiare, ma davvero non riuscivo a capire chi fosse...
"E taci un po'! Ti faró divertire, vedrai"
"NO! ti prego, lasciami, lasciami cazzo, ZAYN! ZAYN SVEGLIATI, AIUTAMI!" 
"Č inutile che lo chiami. Non si sveglierą, č sotto l'effetto di una droga piuttosto potente che gli impedirą di svegliarsi entro tipo... domani sera? Quindi rilassati baby, stai per avere la tua prima esperienza con un figone!" disse il ragazzo.
Dopo poco un urlo.
Un urlo straziante, di dolore.
Uno di quelli che si fanno quando si sta subendo qualcosa di veramente malvagio.
Il peggio era che quell'urlo apparteneva ad Alyssa.
Ed io ero lģ. Steso inerme a terra, senza poter fare nulla per mettere in salvo una delle persone pił importanti della mia vita.

Tutto ció che sentivo, erano le urla, i singhiozzi di Alyssa e gli ansimi del bastardo che gli stava infliggendo tutto quel dolore, che in parte provavo anche io nel sentirla supplicare invano.
Infondo era la mia sorellina, a cui avevo promesso che nessuno mai le avrebbe fatto del male, finchč sarei stato al suo fianco.
E invece guarda adesso.
D'un tratto venni sollevato da qualcuno, e successivamente portato lontano dal luogo in cui Alyssa stava subendo violenza sessuale da parte si un maiale.
Non era giusto, cazzo, dovevo fare qualcosa!
Non potevo permetterlo!
Cercai in qualsiasi modo di dare un cenno di vita, di emettere qualche suono, di fare capire a chi mi stava trasportando che non volevo davvero andarmene da lģ, ma dalla mia bocca non uscģ assolutamente nulla.
"Quindi lui sta dormendo?" sentii chiedere da un ragazzo, mentre venni adagiato su qualcosa di abbastanza scomodo, che presumo fossero i sedili posteriori di una macchina.
"Non proprio. In realtą sta sentendo tutto, anche questa conversazione."
"E cosa ti fa pensare che domani non si ricorderą tutto e ci denuncierą alla polizia?"
"La droga che gli abbiamo dato č molto potente. Il 99% delle persone che la assume non ricorda nulla di ció che ha sentito, non penso che lui farą parte di quell'1%"
"Gią." 
E nel momento in cui udii la voce di Alyssa urlare il mio nome in modo disperato, prima che la macchina partisse, desiderai cosģ tanto che tutto ció fosse stato solo un incubo, da cui il giorno dopo mi sarei svegliato con la mia sorellina che mi augurava il buongiorno nel modo pił dolce e tenero possibile che esista.

*fine flashback*

Strizzai gli occhi pił volte, cercando di regolarizzare il respiro.
Che cazzo era quello?
Non ricordavo di aver mai vissuto un fatto del genere.
Il cuore mi batteva a mille, il respiro era sempre pił irregolare.
Ora finalmente capivo, capivo tutto.
Lo strano atteggiamento di Alyssa nei miei confronti, la sua improvvisa depressione, la sua voglia di cambiare aria.
L'improvvisa aderisione allo scambio culturale che la scuola le aveva proposto.
L'arrivo di Camille.
Camille...

Basta. Tutto questo era fottutamente troppo per me.
"Zayn, sei.."
"Stai zitta.", la bloccai, "stai zitta ti prego. Stai zitta." continuai, alzandomi poi da quella posizione scomoda.
Alzai i jeans e chiusi la zip ignorando l'erezione sporgente tramite i boxer, e diedi le spalle ad Amber che, scioccata, mi guardava uscire dalla camera, senza averle dato alcuna spiegazione al riguardo.

-Amber

Emisi un profondo sospiro di sollievo, portando poi le gambe al petto ed appoggiando il mento sulle ginocchia.
Ancora tremavo ed avevo la pelle d'oca, per il terrore che fino a poco fa stavo provando.
Non avevo idea di cosa lo avesse fermato, ma qualunque cosa fosse stata, gliene ero grata.
Quella di oggi era stata una giornata fin troppo movimentata e tenebrosa per i miei gusti, avrei fatto meglio ad andare a dormire.
Spensi l'interruttore della luce ed immediatamente mi infilai sotto le coperte, sistemandomici per bene e chiudendo gli occhi, abbandonandomi dolcemente alle braccia di Morfeo.

-Louis

"Allora, me lo volete dire o no la ragione per cui ho ricevuto un pugno in faccia da un Harry ubriaco?" domandó Liam perplesso.
Sospirai a lungo, decidendo poi di dargli una risposta esplicita, anche se sapevo che dopo aver udito ció, avrebbe preferito sicuramente che Harry avesse continuato a prenderlo a pugni.
"Ha visto Lucy in un night club. Questo fatto lo ha scombussolato parecchio, gli ha fatto fare un viaggio nel passato, passato in cui lei l'ha tradito, con te."

Liam emise un leggero sospiro, per poi aprire bocca.
"Pensavo avessimo superato la cosa..." dichiaró.
"Č quello che diceva, ma come puoi ben notare, č ancora innamorato di lei"
affermó Niall.
"Non so come ho fatto tutto questo tempo, a guardarlo negli occhi e non accorgermi dell'immenso dolore che stava provando..." ammisi portando il mio sguardo verso Harry, che in quel momento dormiva a sogni profondi.
Chissą che razza di mal di testa avrebbe avuto il giorno dopo...
"Non troveró una scusa per discolparmi, perchč non ce ne sono e lo so bene. Dico solamente che mai, dico mai nella vita avrei voluto infliggere cosģ tanto dolore ad una persona, tantomeno ad Harry, che č uno degli amici pił speciali che ho.
Peró l'ho fatto, e voi non potete capire quanto io me ne sia pentito...
Non so pił che altro dire, vorrei solamente che in questo momento si svegliasse e mi riempisse cosģ tanto di botte fino a farmi andare in coma, perchč me lo merito..." 

Sapevo che tutto ció che aveva detto lo pensava realmente, Liam era sempre stato un ragazzo a modo, nonostante le corse clandestine e le lotte.
E se quella sera aveva esagerato, era stato solo perchč lei l'aveva provocato...
Lui aveva sbagliato, sģ, ma non era stato lui a rovinare il rapporto tra Lucy ed Harry.
E quest'ultimo lo sapeva bene...
"Dai, vai a dormire ora. A questo fatto ci penseremo domani..." dissi io, dandogli una leggera pacca sulla spalla.
Liam annuģ, e subito dopo si alzó.
"Va bene. Buonanotte, allora" affermó sorridendoci, per poi percorrere le scale ed arrivare in camera sua.
"Niall, vado un attimo di sopra. Stai attento ad Harry"
"Va bene" rispose.


Tutti gli strani film sulle possibili cause per cui Amber e Zayn non erano scesi di sotto, sparirono dalla mia mente quando trovai Amber nel suo letto, bella come il sole, che dormiva beatamente col piumone arrotolato a sč.
Piano piano mi chinai verso il letto e, cercando di fare il meno rumore possibile, le posai un piccolo innocente bacio sulla fronte.
"Buonanotte piccola mia." sussurrai nel suo orecchio, per poi alzarmi ed uscire, dirigendomi nuovamente verso il salone.


SPAZIO AUTRICE

Chiedere scusa so gią che non servirą, ma davvero č un periodo di merda. Scusate.
Spero che comunque ci sia ancora qualcuno interessato alla storia.
Ad ogni modoo...
BOOM! COLPO DI SCENA!
Vi sareste mai aspettati quello che č successo a Zayn?
La mia mente pazzoide ha idee strane hahahah:')
Boh lascio i commenti a voi..
Vi chiedo solo infinitamente scusa per questo ritardo, e vi prego di non lasciare la storia.
Ci sono ancora tante cose da scoprire, e sto gią scrivendo il prossimo capitolo.
Quindi, se volete scoprire cosa succederą... RECENSITE!
Mi raccomando, conto su di voi ragazze...
Alla prossima♥️
-Sara

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Capitolo 22
*** AVVISO: STORIA REVISIONATA SU WATTPAD ***


Buonasera a tutti voi che seguivate la mia storia! Volevo comunicarvi che l’ho conclusa, ed anche che l’ho completamente revisionata, potete trovarla su wattpad: il mio nickname č ___Cora___ ed il link della storia č: https://my.w.tt/IfSlyTUFT5 Fatemi sapere se qualcuno di voi la leggerą! Spero di avere vostre notizie presto❤️

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