Bodyguard

di _Vishual_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo Capitolo ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7 ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 8 ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 9 ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 10 ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 11 ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO 12 ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO 13 ***
Capitolo 14: *** CAPITOLO 14 ***
Capitolo 15: *** CAPITOLO 15 ***



Capitolo 1
*** Primo Capitolo ***


CAPITOLO 1

Mi chiamo Fei Ling, ho 25 anni e sono una ragazza cinese nata in nel sud-ovest della Cina. Ho i capelli neri corti con un lato più lungo dell’altro ed esso ha la ciocca frontale colorata di rosso fuoco, le mie labbra sono carnose, sono snella ma ho le curve a posto (non sono molte ma non mi mancano) e  sono alta 1,64. Il mio unico segno particolare è la mia piccola cicatrice sullo zigomo sinistro.
Le mie abilità sono le arti marziali, la box, le lingue e la danza. Sono cintura nera di Karate, Aikido e di Taekwondo, ho vinto due campionati della Box, ho fatto un corso di salvataggio e di stuntman.  So parlare otto lingue, ho vinto due coppe di ballo a coppia e singolo e sono un’esperta nella danza dei ventagli. Inoltre so suonare pianoforte, violino e clarinetto. Sono disciplinata e difficilmente rido e mi scompongo, sono una persona muta e riflessiva. Quando sto male o provo qualche sentimento lo maschero e lo tengo per me facendo finta di niente.
Non ho amici, d’altronde non ne ho mai avuti. Sono cresciuta con mio cugino Benwa e la sua famiglia da quando avevo due anni perché i miei genitori morirono in un incidente d’auto. Passai tutta la mia vita con Benwa, era come un fratello per me ma un giorno una malattia me lo portò via. Dal giorno della sua morte diventai ancora più chiusa in me stessa. Stavo giorno e notte ad allenarmi con il mio bastone allungabile donato a me da mio cugino prima della sua morte. Era il suo bastone. Color noce con inciso il simbolo del drago. Un altro oggetto che avevo sempre con me era una collana sempre con il simbolo del drago data a me quando i miei genitori morirono, apprteneva a mia nonna materna. Da quando ero piccola il mio simbolo è stato quello del drago, infatti mio cugino mi chiamava “Long” ovvero “Drago” in cinese.
 
Adesso vi parlo di come cambiò la mia vita improvvisamente…
Un giorno, mentre stavo provando la mia nuova spada in cortile mio zio mi chiamò per comunicarmi una cosa.
-Dimmi zio-gli dissi
-In questi ultimi anni sei sempre triste e non fai altro che agitare i tuoi attrezzi in cortile e studiare e ripassare lingue. Ti ho trovato un lavoro che farebbe al caso tuo, Fei-mi comunicò
-Ovvero? E dov’è? –chiesi continuando ad agitare la mia spada
-E’ in Corea del Sud. Un mio caro amico mi ha detto che il manager di un gruppo famoso ha bisogno di un/una bodyguard e ho pensato subito a te. Quind… La vuoi smettere con quella spada? Mi fai paura! Ritorniamo al tuo lavoro, mi ha detto il mio amico di avvisarmi al più presto e ci comunicherà quando puoi iniziare.
Appoggiai la spada vicino ad un albero e annuii. Gli dissi che per me andava bene e gli chiesi più informazioni riguardo quel gruppo di ragazzi. Mi disse che era un gruppo formatosi nel 2005 di nome Super Junior. Era un gruppo famoso in tutto il mondo, amavano le loro fans (le ELF) proprio come loro amavano loro. Il gruppo aveva da pochissimo lanciato il loro sesto album “Sexy, Free & Single” e aveva riscosso immediatamente successo.
Ero curiosa di questo gruppo così mi andai ad informare su di loro e ascoltai qualche loro canzone. Erano davvero belle e i loro passi di danza mi piacevano molto. Imparai i loro nomi per poterli distinguere una volta visti di persona.
Mio zio chiamò subito il suo amico e avvisò che ero completamente disponibile, ci voleva solo il mio curriculum. La sera, dopo cena, lo scrissi al PC in poco tempo e lo mandai via mail al manager del gruppo.
Il giorno seguente mi rispose molto cordiale: “E’ proprio la persona che stavamo cercando! Che ne pensa di incominciare la prossima settimana? Alloggerai nello stesso palazzo del dormitorio del gruppo e le spese del viaggio saranno finanziate da noi. Aspetto la vostra risposta”
Andai da mio zio e gli chiesi se potevo accettare e partire per Seul la settimana seguente. Ovviamente lui era contento per me e mi rispose che potevo accettare il lavoro. Io però dovevo portare le mie adoratissime armi in Corea così chiesi al manager se nell’aereo potevo portarle. Mi rispose che potevo portare solo il bastone e non la spada e gli altri attrezzi, ma accettai comunque.
-Sei felice?-mi chiese lo zio
-Diciamo che non sono scontenta-risposi
-Sei sempre la solita. Mio figlio sarebbe fiero di te e se fosse qui in questo momento stavi saltellando dalla felicitò, Fei.
-Può darsi, ma non c’è.
Entrambi andammo a pranzare e a gustarci l’anatra che aveva cucinato la zia. Mi chiese anche lei se ero felice e le diedi la stessa risposta di mio zio. Dopo pranzo salii in camera mia a ripassare coreano (una delle otto lingue che sapevo) e dopo un paio d’ore di ripasso mi fiondai in cortile ad allenarmi con il sacco della box. Ero li a dare calci e pugni al sacco, mancava poco che lo sfondavo. Dopo tre ore iniziò a piovere e mio zio mi invitò a rientrare ma io continuavo a colpire quel sacco facendo finta di non sentirlo. Mi sentivo le spalle intorpidite così per sbloccarle decisi di fare qualche flessione. Avevo molta forza nelle braccia.
“50, 51, 52…” alla sessantesima mi fermai e ne feci una ventina in verticale. Dopo quelle settanta flessioni il mio corpo si sentiva incredibilmente meglio.
-Fei, rientra! Tra un po’ diluvia!-esclamò mio zio
-Va bene adesso vengo-risposi
Sbuffando mi asciugai la fronte con un asciugamano e rientrai. Si erano fatte le otto di sera. Wow, mi ero allenata proprio tanto. Divorai tutto quello che c’era a tavola dalla fame, mi congedai e andai a dormire.
Nei giorni seguenti mi allenai più duramente del solito per essere una bravissima futura bodyguard. Non potevo far brutta impressione a quei ragazzi e non potevo disonorare mio cugino. Gli avevo promesso che avrei sempre dato il meglio di me stessa in ogni cosa. Dovevo lavorare anche da parte sua, far sentire la sua anima ancora viva.
-Benwa, sarai orgoglioso di me. E’ una promessa-sussurrai a denti stretti vedendo una foto di me e lui di quando eravamo piccoli.
 
 
-Allora ragazzi-annunciò Leeteuk al gruppo-il nostro manager mi ha appena comunicato che tra qualche giorno arriverà la nostra nuova bodyguard. E’ un esperta di arti marziali ed è molto competente. Ha 25 anni e viene dalla Cina
-Aspetta un secondo…hai detto “esperta”.  E’ una ragazza?-domandò Donghae
-A quanto pare si. Mi ha detto che è brava e forte. . . speriamo anche carina.
-Hyung, non si dicono queste cose!-esclamò ridendo Shindong dandogli una pacca sulla spalla
Erano tutti curiosi di conoscermi. Non sapevano bene com’ero, anzi non sapevano niente di me. Erano emozionati al pensiero che una ragazza gli avrebbe fatto da guardia.
Anche io ero emozionata al pensiero che avrei lavorato in un altro paese. Anche se non lo davo in mostra l’idea mi piaceva.
Ormai mancavano pochi giorni, le valige erano pronte, io ero pronta…

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


CAPITOLO 2

Driiiiiiiiing … Driiiiiiiiiing

Suonò la sveglia, erano le otto del mattino e io dovevo partire per la Corea. Scesi al primo piano e feci colazione, mi andai a lavare vestire. Una volta sistemata presi le valige ma prima di andarmene entrai nella vecchia stanza di mio cugino e la “salutai”. Mi sedetti per qualche secondo sul bordo del suo letto e feci scendere una lacrima. L’asciugai e mormorai:-Sii fiero di me e prenditi cura di me Benwa-
Chiusi la sua stanza senza fare rumore e scesi nell’ingresso. Salutai calorosamente i miei zii e gli ringraziai per tutto quello che avevano fatto per me da quando avevo 2 anni a questa parte. Mia zia quasi piangeva ma le dissi che non era un addio ma solo un “ciao” e che presto ci saremmo rivisti. Mio zio mi diede una pacca sulla spalla e mi disse:-Prenditi cura di te Fei, so che sei una grande donna-
Varcai la soglia della porta e mi incamminai verso il taxi che mi avevano chiamato. Salutai nuovamente i miei zii dal finestrino e l’automobile partì verso l’aeroporto. Fortunatamente non era affollato e riuscii a fare il check-in in poco tempo. Dopo mezz’ora salii sull’aereo che mi aveva prenotato il manager e appoggiai la testa sul finestrino per poter osservare cosa c’era all’esterno. In seguito, l’hostess ci fece mettere le cinture di sicurezza e nel giro di dieci minuti decollammo verso un altro paese: destinazione Corea.
Mi feci due ore di viaggio ripassando inomi dei ragazzi e pensando cosa avevo di tanto impegnativo da fare. Erano solo un gruppo di cantanti, una guardia del corpo a disposizione 24 ore su 24 mi sembrava esagerato, ma non mi importava. Quello che mi interessava era lavorare e dare il meglio di me stessa, e tutto questo lo facevo anche per Benwa.
Quando l’aereo arrivò, mi slacciai la cintura e presi le mie valige. Li era più affollato dell’aeroporto in Cina e ci misi più tempo per uscirne. Tra uno spintone, un check-in e un ritiro valige riuscii a liberarmi da quel caos e a dirigermi verso l’uscita dove avrei trovato il manager del gruppo per portarmi in quello che sarebbe stato il mio nuovo appartamento.
Uscii fuori e notai un ragazzo di bell’espetto che mi faceva segno con la mano. Mi avvicinai e si presentò: era proprio il manager, Kim Jung Hoon.
Mi aspettavo un uomo di mezza età vestito rigorosamente in giacca e cravatta con espressione seria, invece lui era un ragazzo. Un ragazzo apparentemente simpatico e sorridente.
Io invece non riuscivo a ridere. Perché dovevo sorridere? Non c’era niente di divertente. Ero li per lavorare, non per fare la pagliaccia. Mi fece accomodare nella sua macchina e mi portò verso il palazzo dove c’erano i dormitori miei e dei Super Junior. Mi diede le chiavi della mia casa, che era di fronte a uno dei dormitori, e mi aiutò a salire le valige. Aprii la porta e mi ritrovai una casetta in ordine e carina. Non era poi così tanto male. La perlustrai e anche se non era enorme era comunque accogliente. La mia stanza era semplice in modo tale da poterla modificare a mio piacimento durante il tempo. Il salotto era la stanza più grande: c’era un divano comodissimo in pelle nera, una TV a schermo piatto, qualche mensola e un tavolino al centro. Una volta sistemata, il manager mi invitò a conoscere il gruppo, che stava ad aspettarmi nell’appartamento di fronte al mio.
Il manager fu chiamato improvvisamente così mi invitò a bussare alla porta e dopo mi avrebbe raggiunta per presentarmi meglio i membri. Bussai.
-Ciao ragazzina, che ci fai qui?-mi chiese un ragazzo alto dai capelli castani
-Sono la guardi del corpo-risposi
-Ti immaginavamo meno minuta. Sarai in grado di tenerci d’occhio?
-Taci, Cho Kyuhyun!
Entrai nel loro appartamento senza neanche rivolgere lo sguardo a quel ragazzo…a quell’idiota! Mi aveva svalutata per la mia statura, non sapeva proprio con chi aveva a che fare.
-Piacere, io sono…-interruppi il ragazzo
-…Leeteuk, il leader. Vero?-gli dissi
-Emh, si sono io. Wow, sono contento che tu sappia chi sono.
-E loro sono Yesung, Donghae, Shindong, Kangin, Siwon, quell’idiota di Kyuhyun, Ryeowook, Sungmin e… Eunhyuk dov’è?
-Non sono idiota! Comunque, quella scimmia sta pe ritornare era uscito un secondo
Improvvisamente entrò il ragazzo. Si voltò e mi guardò stranito.
-Ciao, io sono HyukJae. Tu chi sei?-mi chiese avvicinandosi
-La tua guardia-risposi fredda
Sgranò la voce dall’imbarazzo e si allontanò andandosi a mettere vicino all’amico Donghae. Mi presentai al gruppo e risposi a tutte le loro domande: sia intelligenti che stupide.
Mentre ero voltata a parlare con Siwon, Kyuhyun mi lanciò una palla di carta nella speranza di colpirmi alla testa ma senza neanche voltarmi la afferrai prima che potesse colpire la mia testa e la rilancia colpendolo in faccia. Il gruppo scoppiò a ridere e Yesung mi diede “batti cinque”. Io ero impassibile, non ridevo. Pensavo solo che quel ragazzo fosse idiota. Da buon gentiluomo, Siwon mi fece spazio sul divano e mi fece accomodare. Parlai per diverso tempo con i ragazzi e dopo un po’ bussò alla porta il manager. Shindong si alzò e andò and aprire la porta. Jung Hoon entrò e mi fece alzare per presentarmi e presentare a me il gruppo ancora meglio. Espose al gruppo il mio curriculum e loro rimasero sbalorditi, senza parole.
-Vi prego ragazzi che nessuno la faccia arrabbiare!-esclamò Donghae ridendo
Lo fulminai con gli occhi e gli feci capire di stare muto. Poi il manager mi diede il numero di tutti ragazzi, il suo e una piccola agenda dove erano segnati tutti gli orari del gruppo e tutte le volte che avevano concerto o showcase, in modo tale da poter fare a loro da scorta. Jung Hoon ci salutò con un inchino e se ne andò per motivi lavorativi. Una volta saputo il mio curriculum i ragazzi avevano difficolta nel parlarmi, era come se avessero paura di me.
-Non vi uccido se parlate-dissi loro inarcando il spracciglio
-Emh, scusaci-rispose Sungmin-ma, posso farti una domanda?
-Quante ne vuoi…
-Sai usare spade e bastoni? So che può sembrare una domanda stupida.
-Certo che si! Ho portato il mio bastone qui per quanto ci sono affezionata. Con esso ho fatto molti combattimenti
-Lo possiamo vedere?-mi chiese incuriosito il leader
Annuii, uscii dal loro appartamento, entrai nel mio e presi il bastone. Entra nuovamente nel loro dormitorio e lo mostrai. Erano affascinati dalla sua forma e dalle sue incisioni. Erano affascinati anche dal fatto che io sapevo maneggiare con abilità quell’oggetto. Mi chiesero se potevo mostrargli qualcosa con esso. Ero un po’ titubante, non avevo il motivo valido per usare quell’oggetto a me sacro. Poi vedendo le loro facce incuriosite, simili a quelle dei bambini, accettai. Presi tra le mani il bastone e iniziai a farlo volteggiare. Sembra leggero utilizzato da me. Eunhyuk mi chiese se poteva provarlo ma gli risposi con secco “no”. Era un regalo dato a me da mio cugino, nessuno poteva toccarlo. Era già troppo che l’avevo mostrato a degli sconosciuti. Il ragazzo ci rimase un po’ male non gli importava più di tanto. Quando appoggiai il mio bastone al muro, sentii il mio polso stringere e sentirmi tirare indietro.
Eunhyuk mi aveva preso e spinto a sedermi al suo fianco tra lui.
-Hyung non la trattare così, poi sono tue le conseguenze-gli disse Ryeowook
-Voglio solo farla sedere vicino a me. Non è giusto lasciare una ragazza in piedi-rispose
-Ragazzi, sono perché so utilizzare delle armi non vuol dire che vi picchierò da un momento all’altro per ogni cosa che fate. Sono qui per proteggervi non per ammazzarvi, ricordatevelo!
-Fei ha ragione, scusaci-mi disse dispiaciuto Leeteuk
Anche gli altri si scusarono e accettai e loro scuse. La mattinata passò in fretta e i ragazzi mi invitarono a rimanere per pranzo. Accettai e nel frattempo che il cibo che avevamo ordinato arrivava abbiamo continuato a chiacchierare. Più che altro io ascoltavo quello che mi dicevano e mi litavo a rispondere alle loro domande.
Una volta arrivato il cibo pranzammo con gusto sempre continuando a fare conoscenza. Dopo pranzo io ritornai nel mio appartamento e rimasi li a fare yoga per tutto il pomeriggio.
 
 
-Ragazzi non sembra un po’ strana?-domandò Donghae-Non ride né sorride mai. Fa quasi paura.
-Forse col tempo si scioglierà, adesso non lo sappiamo-disse Kangin
-Secondo me è proprio lei così. Forse ha avuto qualche trauma-aggiunse Sungmin
Tutti i ragazzi erano sempre più incuriositi su me e il mio comportamento apparentemente strano e inquietante.
Passato il pomeriggio si fece sera e mi cucinai qualcosa di buono da poter mangiare sola in tranquillità. Dopo cena presi i miei piatti e li lavai. Mentre mi andavo ad accomodare sul divano suonò il campanello: erano Eunhyuk e Leeteuk.
-Ciao ragazzi. Avete bisogno di qualcosa?
-No, volevamo salutarti e darti il benvenuto nella nostra famiglia-mi disse Leeteuk
-Famiglia? Quale famiglia? Io sono solo la vostra bodyguard…come un cane da guardia.
-No no, sei la nostra bodyguard. La bodyguard dei Super Junior. E dato che noi siamo come una famiglia, adesso tu ne fai parte-spiegò Eunhyuk
-Se siete contenti voi così, allora lo sono anche io.
Mi sorrisero e mi diedero la buonanotte. Mi sforzai a fare un sorriso e ricambiai il saluto.
Quei ragazzi erano davvero strani! Famiglia…mah, erano davvero strani! Avevano qualche rotella fuori posto…






Hello everyone! Ecco qui con una nuova FanFiction e un nuovo capitolo di essa! Spero che per adesso vi stia interessando e che la nuova protagonista vi incuriosisca. Mi raccomando non fatevi problemi a recensire, sono tanto curiosa di sapere cosa ne pensate^_^
Al prossimo capitolo ~

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 ***


CAPITOLO 3

“8.00 – Music Core ”
Alle 8 dovevo farmi trovare pronta davanti al loro dormitorio per poi portarli fino al loro camioncino che gli avrebbe portati al Music Core. Mi svegliai alle 6 perché non avevo molto sonno e rimasi fino alle 7 a fare flessioni e stiramenti per i miei muscoli. Poi andai a farmi una bella doccia per rilassarmi e una volta lavata andai in stanza per scegliere i miei vestiti. Indossai dei pantaloni neri elasticizzati, delle converse bianche e una t-shirt semplice nera. Mi stirai il ciuffo, mi misi un poco di trucco e indossai gli occhiali da sole grandi per non dare a vedere la mia cicatrice.
Alle 7.55 ero fuori ad aspettarli. Per le 8 uscirono dal loro appartamento e scendemmo in ascensore. Mi chiedevo perché serviva una guardia del copro 24 ore su 24 a un gruppo di ragazzi.
Mentre i ragazzi scendevano dal veicolo con me a seguirli sentimmo degli schiamazzi provenire da lontano e avvicinarsi sempre più. Un branco di ragazzine erano li per loro. Però non sembravano delle Fan normali, molte avevo occhiaie come se non dormissero da giorni e le loro urla sembravano indemoniate. Mentre io e il mio collega portavamo i ragazzi dentro una di quelle “fan” prese Sungmin per un braccio e lo strattonò ma lui non riuscì a liberarsi, fortunatamente sono sfilata da dietro un altro gruppetto mi sono avvicinata alla ragazza e sono riuscita e liberare il ragazzo. Senza farmi vedere dalla ragazza che immediatamente si voltò ritornai al fianco dei Super Junior per continuare a sorvegliarli. Loro però continuavano a salutare queste ragazzine, erano pazzi! Passai un minuto d’inferno. Ora capivo perché serviva una guardia del corpo 24 ore su 24 per loro. Una volta entrati mi girai da Sungmin e gli chiesi come stava e mi rispose che andava tutto bene. Entrati nel camerino, e io con loro, riprendemmo fiato e Kangin mi spiegò che quelle non erano fan normali ma bensì “Saesang” ovvero delle specie di fan che si comportavano in maniera ossessionata riguardo ai loro idols.
Nel frattempo loro si stavano cambiando ed io ero girata di spalle, mi vergognavo a vedere quei ragazzi in intimo, ero una guardia del corpo non una stilista.
-Perché non ti volti?-mi provocò Donghae
-Devo guardare la porta per assicurarmi che non entra nessun malintenzionato-risposi mascherando il vero motivo
-E se qualcuno è nascosto qui dietro?
-Sentirò il suo respiro. Tu pensa a vestirti e taci.
-Donghae non la infastidire-lo rimproverò Yesung-è pur sempre una ragazza e non ci vuole vedere mezzi nudi-
-Hai ragione, scusami.
Non gli risposi. Ma erano tutti idioti in quel gruppo? Nessuno diceva o faceva mai qualcosa di completamente intelligente, ridevano e mi sorridevano sempre, erano gentili con tutti. Dei completi idioti. Dopo ore e ore di preparativi  i ragazzi salirono su quel palco. Erano diversi. Erano più attraenti, il loro modo di ballare e di cantare era unico. Come facevano dei completi ebeti a trasformarsi in quei ragazzi affascinanti e pieni di talento? Il pubblico delirava, e scommetto anche gli spettatori da casa. Molte di loro quasi sbavavano davanti a loro, sapevano il testo della canzone a memoria e facevano il coretto. Mi scappò un sorriso a vedere tutto quel feeling tra il gruppo e le fans. Ammetto che quando gli osservavo mentre facevano la performance scappò anche a me “Quanto cavolo sono boni!”
Quando mi accorsi di quello che avevo mormorato mi tappai la bocca come se avessi detto qualcosa di sbagliato. Non dovevo dirlo, non l’ho mai detto. Non dovevo comportarmi in modo isterico e dannatamente pazzo come le loro fans. Io ero la loro guardia, punto e basta.
Quando finirono ritornarono dietro le quinte dove c’ero io ad aspettarli.
-Beh come siamo stati?-mi chiese Ryeowook
-Ammetto che siete stati bravi-risposi però senza scompormi
I ragazzi tornarono nel loro camerino e si sedettero qualche secondo per riposarsi e bere un po’ d’acqua.
Poi si tolsero gli abiti di scena e si rimisero quelli propri. Nel frattempo chiacchieravano e si comportavano in maniera…stupida! Non erano quei ragazzi sul palco, anzi…forse si! Nella mente mi raffioravano le immagini della performance e notai che certe volte facevano qualche sorriso alle fan come per salutarle e le loro espressioni erano le stesse! Li osservai e notai che erano belli anche senza gli abiti di scena a ridere come degli idioti dietro le quinte.
-Fei perché ci osservi in quella maniera?-mi chiese Eunhyuk.
Scossi la testa per distogliere lo sguardo puntato sui loro corpi.
-Io? In che maniera?
-So di essere attraente ma contieniti
Lo guardai come per dirgli “Ma fanculo” e sbuffai. Quando finirono di prepararsi andammo nel veicolo per ritornare nei nostri dormitori
-Perché non ti levi mai gli occhiali da sole?-mi chiese Kyuhyun nell’automobile
Non risposi. Mi scocciava parlare con quei ragazzi, erano noiosi.
-Fei, ti sei addormentata?-mi domandò sempre il moro.
-No, non voglio parlare. Comunque si, porto sempre questi occhiali, problemi? –risposi fredda.
Si guardarono a vicenda inquietati dal mio comportamento.
-Fei, stasera vuoi rimanere a cena con noi?-mi invitò Leeteuk
-No-risposi come se non volessi esitazioni
-Volevamo dart…-lo bloccai –Ho detto no.
Erano rimasti tutti molto male, ma non mi importava. Li riaccompagnai sani e salvi al loro appartamento e io ritornai nel mio.
Avevo da finire di svuotare le valige e mettere in lavatrice alcuni vestiti sporchi. C’era però un problema, non sapevo usare la lavatrice. Misi i vestiti, colorati e non, dentro la lavatrice e misi dentro del detersivo. Girai una manovella  a cavolo e vidi che non si accendeva ne funzionava così iniziai a dare calci alla lavatrice.
-FUNZIONA!-urlai continuando a dare calci.
Iniziai anche a dare anche pugni e a fare urla di combattimento. Stavo per distruggere la lavatrice quando sentii il citofono: erano Sungmin e Ryeowook.
Presi gli occhiali da sole e gli infilai prima di andare ad aprire e poi gli accolsi in casa. Mi chiesero se fosse successo qualcosa di grave date le urla e i forti rumori. Gli risposi abbastanza imbarazzata che non riuscivo a far funzionare la lavatrice, così i due cortesemente decisero di aiutarmi. Andarono nello stanzino e videro la lavatrice in condizioni pessime: il detersivo per terra e i vestiti che uscivano da fuori la lavatrice. Erano mezzi scoppiati dalle risate e mezzi shockati. Raccolsero i vestiti e li rimisero nella lavatrice e poi con pazienza mi insegnarono come fare la lavatrice, i dosaggi e come suddividere gli abiti in colori.
-G-grazie ragazzi-gli dissi balbettando
-Adesso ci devi ringraziare per bene, però!-esclamò sorridendo Sungmin
-In che modo?
-Vieni a cena da noi-mi disse esaltato l’amico
-Ma vi avevo detto di no…
-Ci arrabbiamo, eh. Dopo che ti abbiamo messo a posto qua neanche vieni a cenare con noi?
-Va bene va bene, ma solo per oggi.
-Allora ci vediamo tra un ora.
Gli accompagnai fuori casa e ritornai ai miei servizi. Alla fine non mi dispiaceva andare a cena da loro, ero curiosa di conoscerli meglio. Adesso però persisteva un altro problema: la mia cicatrice. Non potevo certo mettermi gli occhiali enormi da sole in casa! Così decisi di mettermi un cerotto e dire ai ragazzi che mi ero bruciata mentre mi piastravo i capelli. Mi misi un jeans, una maglietta, delle converse rosse, mi piastrai un poco i capelli  e mi misi un velo di trucco per sembrare il più decente possibile. Alle otto puntuale citofonai al loro appartamento e mi accolsero calorosamente.
-Sono contento che sei venuta-mi disse Leeteuk abbracciandomi
Rimasi immobile, non volevo ricambiare il suo abbraccio. Ero venuta solo per fare un favore a Sungmin e Ryeowook.
I ragazzi mi fecero sedere e mi chiesero perché avevo il cerotto sul viso così gli spiegai la mia falsa motivazione. Quando Eunhyuk arrivò con la cena iniziammo tutti a mangiare. Io fui quella che mangiò di meno.
-Non vuoi altro?-mi chiese Siwon
-No. Sto bene così-risposi
-Non fare complimenti, ti abbiamo invitato noi.
-Non preoccuparti, non mangio molto io.
Tutta la serata loro parlarono e io mi limitavo ad ascoltare. Ridevano da soli e facevano facce e vocine strane. Non ci credevo che avevano dai 23 anni in su, sembrava impossibile.
Mentre si imitavano a vicenda mi scappò una risatina così tutti si fermarono improvvisamente.
Si girarono verso me e iniziarono ad applaudire e ad esaltarsi come dei bambini quando ricevono un regalo.
-Che è successo? Perché fate così?-chiesi come spaesata
Eunhyuk venne vicinò a me e mi tirò le guance continuando a ridere, gli bloccai le mani infastidita e lo allontanai.
-HyukJae non toccarmi!-esclamai seria
-Emh, scusa…-mi rispose mortificato
Ritornò al suo posto e l’atmosfera ritornò abbastanza seria e meno festosa. Ero una guastafeste, ma non sopportavo che qualcuno mi toccasse il viso.
Dopo un po’ mi alzai, gli ringraziai della cena ma mentre stavo per andarmene mi fermarono.
-Già te ne vai?-mi chiese Kangin
-Devo ritornare a casa, già è troppo che sono venuta-risposi
Girai i tacchi e me ne andai.
-Eunhyuk sei un cretino!-esclamò Donghae dandogli uno scappellotto
-Che ho fatto io? Non è colpa mia se è acida e antipatica-rispose
-Adesso valle a chiedere scusa. Adesso che si era un poco addolcita fai così? Lei si comporta in questa maniera perché è la nostra bodyguard
-Che palle, adesso vado-disse alzandosi e sbuffando
Io intanto ero andata in camera mia a togliermi le scarpe e il cerotto quando Eunhyuk bussò alla porta.
Andai ad aprire e mi osservò stupito.
-HyukJae, hai bisogno di qualcosa?-gli chiesi sorpresa
-Non ho mai visto i tuoi occhi e il tuo viso scoperti
-Oddio!-esclamai coprendomi la guancia dove c’era la cicatrice con la mano.
Mi sorrise e mi spostò la mano:-Sei molto carina, lo sai?-
-HyukJae cosa ti serve?-gli chiesi spostando lo sguardo dai suoi occhi.
-Guardami!
-HyukJae perché sei venuto?-gli ridomandai infastidita
-…scusami. Ero venuto a scusarmi per prima. Ti ho infastidito.
-No, non preoccuparti. Adesso devo rientrare a casa. Buona notte, salutami gli altri.
Gli chiusi la porta in faccia e me ne andai a letto. Le sue azioni mi avevano leggermente scombussolata, erano strane. Mi stesi nel letto e pensai al suo sguardo: sembrava come se volesse scavare dentro me con lo sguardo. Dopo poco non ci pensai più e crollai in un sonno profondo.




Annyeong everyone! ~
Ho pubblicato anche un capitolo di questa Fanfic...yeeeah :D
Spero che vi stia interessando e che continuate a seguirla!
Mi raacomando, fatemi sapere i vostri pareri...
al prossimo capitolo! ~

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 ***



Ero nel mio appartamento sola a fare yoga. I ragazzi avevano la giornata libera e di conseguenza anche io. Mentre arrivavo al chakra sentii dei passi avvicinarsi verso la mia porta, facendo una capriola scivolai verso l'entrata e aprii:era Leeteuk.
-Come hai fatto a sapere che stavo venendo da te?-mi chiese stupito
-Io riesco a sentire perfino il respiro di una pianta-risposi 
-Wow, comunque oggi-lo bloccai-...no! Sono già venuta a cena da voi la scorsa settimana.
-Come hai fat...-
-...io so, vedo e sento tutto-
Il ragazzo era alquanto inquietato dal mio comportamento. Dopo un po' però cambiai idea e decisi di andare a pranzare con lui. Sembrava felice di vedermi, Leeteuk era sempre con il sorriso sulle labbra. Era una persona dall'animo nobile e gentile. 
-Come mai hai cambiato idea?-domandò 
-Sono una guardia del corpo, avevo paura che qualcuno potesse approfittare della situazione per entrare qui e farti del male. Sei sotto la mia responsabilità-riposi
-Ah, ok ok. Comunque ho preparato del ramen, tutti dicono che sono bravo nel prepararlo...
Portò i piatti in tavola e iniziammo a mangiare. Era davvero buono. Mentre mangiavo mi chiese perché mi coprivo sempre il viso con qualcosa ma gli dissi che non erano affari suoi, doveva fregarsene di me. Mi chiese anche altro per intavolare un discorso ma non ci riuscì perché le mie risposte troncavano un possibile dialogo.
-Jung Soo, sono qui per sorvegliarti non per parlare. 
Rimase muto. Rimase spiazzato.
-Scusami, non sono abituata a relazionarmi con altra gente. Ho sempre e solo parlato con mio cugino
-Hai un cugino? E come si chiama?
-Avevo un cugino...è morto. Si chiamava Benwa.
-Ah, mi dispiace. Se vuoi parlare e sfogarti fallo pure
-Lui era la persona più importante della mia vita, la mia stupida vita. Una vita ormai inutile, senza senso. Ma perché ti sto dicendo tutto questo? Io non dovrei parlare con nessuno.
Leeteuk mi sorrise e mi disse che a lui faceva piacere ascoltare i miei sfoghi e che potevo parlare con lui quando volevo e di qualsiasi cosa. 
Iniziai a parlare senza prendere fiato. Gli parlai di tutti i miei malesseri passati negli ultimi anni da quando mio cugino morì. Sembrava interessato e sembrava che comprendesse la mia situazione. 
-...che poi non ho mai avuto amici, solo mio cugino e i miei zii. Non mi è mai piaciuto nessun ragazzo e non so neanche come si fa a capire quando ti piace qualcuno. Mio cugino mi diceva "solo aprendo il tuo cuore a una persona svelerai il mistero che l'avvolge" , ma non ho mai capito il vero significato di tutto questo. Neanche sui testi sta scritta la soluzione...
-Forse è perché la soluzione sta proprio nel tuo cuore! Prova a chiudere gli occhi quando senti qualcosa alla pancia o alla testa quando stai con una determinata persona e cerca di "svelare" il tuo cuore.
-Leeteuk mi abbracci?
-Cosa? Vuoi un abbraccio?
-Da molto tempo che nessuno mi abbraccia. Solo i miei zii e mio cugino mi abbracciavano. 
Il ragazzo si alzò mi porse una mano e mi fece anzare dalla tavola e mi strinse tra le sue braccia. Sentivo il suo cuore battere e le sue braccia erano forti e calde. Mi sentivo bene, provavo una sensazione piacevole. 
D'un tratto mi scese una lacrima e il ragazzo se ne accorse. Mi asciugò la guancia e mi domandò:-Da quanto non ti sfoghi?-
-Da due anni circa-risposi singhiozzando
Mi accarezzò la testa e continuò a tenermi stretta tra le sue braccia. Nel trattempo il fondotinta e il correttore si sciolsero mostrando la mia cicatrice che tanto odiavo.
Mi accompagnò in bagno per darmi una rinfrescata al viso e quando nello specchio notai in vista quel'orribile segno, mi coprii lo zigomo dalla vergogna. Lui si accorse di tutto ciò e per farmi a stare a mio agio prese un po' d'acqua con la mano e mi lavò lui passando anche per la cicatrice e facendo finta che non esistesse per far credere tutto ciò anche a me.
-Non ti impressiona la mia cicatrice?-gli chiesi 
-Cicatrice? Neanche l'avevo vista! Comunque non mi impressiona, perché lo chiedi?
-Da quando c'è l' ho è sempre stata oggetto di prese in giro da tutti.
-Beh qui non è così, poi hai un bel visino e quella cicatrice lo risalta! 
Per la prima volta sorrisi felice e anche lui ricambiò il sorriso. 
Ci andammo a sedere in salotto e continuammo a parlare. Scoprii anche io molte cose di quel ragazzo e del suo forte passato. Scoprii anche che era un ragazzo fragile e con un cuore pieno di sentimenti che però condivideva spesso con le persone ma senza vittimismi, ne parlava come se fossero cose "normali". 
-Sei un bravo leader. Sei una persona ammirabile...
-Wow, mi fa piacere che la pensi così!
-È la verita JungSoo. Sei l'unica persona di cui mi sono fidata dal primo momento. 
Mentre parlavamo entrò Kyuhyun. Era ritornato da casa sua, era andato a trovare i genitori. Ci salutò e chiese come mai eravamo li a parlare con tranquillità. Con uno sguardo d'intesa gli feci capire che non doveva raccontare a nessuno quello che gli avevo detto così spiegò all'amico che ero li solo per sorvegliarlo.
A differenza sua, però, era più schietto e diceva le cose anche senza farci caso. Mi domandò subito della cicatrice e io dall'imbarazzo la coprii con la mano. Si accorse del mio disagio così si sedette al mio fianco e mi raccontò un suo fatto poco piacevole:-Sai, tempo fa ho fatto un incidente e ho delle cicatrici. A differenza tua però sono brutte da vedere, la tua è carina invece!-
Anche quell'idiota di Cho Kyuhyun nascondeva un lato profondo ed era un ragazzo con dei principi. 
Per risollevare l'umore ci invitò a giocare alla Playstation III. Per me quel marchingegno era sconosciuto e non sapevo neanche cosa fosse un joystick. Il ragazzo scoppiò a ridere e mi spiegò la funzione di tutti quegli strumenti tecnologici e in cosa coinsisteva il gioco. Sembrava facile ma in realtà era abbastanza difficile. Dopo le prime partite presi la mano e incomincia a divertirmi spensieratamente.
-Ti stai divertendo?- mi domandò continuando a muovere le dite sui tasti del joystick
-Si, molto-risposi giocando
Tutti e tre ci stavamo veramente divertendo e non ridevo e sorridevo così spesso dalla morte di Benwa. 
Si fece sera e ritornarono anche gli altri. Erano tutti stupiti di vedermi sorridere e di non fare troppo l'acida e di mostrare il mio viso.
-Ciao Fei!-esclamò Eunhyuk dandomi un bacio sulla guancia
Mi spostai e rimasi leggermente scossa dal bacio. 
-Perché mi hai dato un bacio?-domandai perplessa
-Per salutarti. Ti ho dato fastidio?
-È strano, vabbè.
Poi entrò Donghae e rivolgendosi a me disse:-HyukJae ci prova con molte, non farci caso-
-Donghae non è vero! Poi parla quello che dice di essere il più popolare e figo del gruppo!-esclamò Eunhyuk 
I due amici anche se si volevano un gran bene non evitavano i piccoli scontri, che alla fine risultavano anche divertenti.
La sera io mi congedai e andai a casa mia. 
-No dai resta, proprio ora vai?-disse Kangin -Se ti sto antipatico dimmelo,eh-
-Non è per te ma sono stata fin troppo
-Se viene qualcuno e ci fa del male? Forza ora siediti e stai con noi a farci la guardia.
Mi prese per le spalle e mi accomodò ridendo sul divano. Quel ragazzo sembrava il più serio ma sotto si nascondeva uno strato di allegria e tanta simpatia. Mi costrinsero a rimanere anche a cena e rimasi con loro fino le 9 di sera fino a quando non ritornai nel mio appartamento. Mentre mi mettevo il pajama e andavo a letto bussò la porta. 
"Chissà chi è" pensai. Mi alzai e andai ad aprire.
-Ciao FeiFei!-mi salutò Eunhyuk
-HyukJae??? Cosa ci fai?-chiesi stupita
-Buonanotte da parte mia e dei miei compagni
Mi diede un'altro bacio sulla guancia e se ne andò. 
Rimasi spiazzata davanti alla porta. "Ma cosa vuole quello da me? Ha troppa confidenza" 
Chiusi la porta e andai a letto.
Quei ragazzi erano davvero speciali. Stavano entrando nella mia vita molto velocemente e in poco tempo riuscirono a montare un puzzle nel mio cuore.

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 5 ***


CAPITOLO 5

Ormai gli accompagnavo ovunque: concerti, live, prove...ovunque!
Ammetto che mi legai a quei ragazzi soprattutto con Leeteuk. Quel ragazzo era stupendo, in vita mia a parte mio cugino non trascorrevo tempo né mi sfogavo con nessun altro. Legai molto anche con Sungmin e Ryeowook che erano sempre gentili con me anche quando mi comportavo da dura. 
Un giorno stavo tranquillamente a casa mia a prepararmi per accompagnare i ragazzi alla sede della SM ma mentre mi preparavo la porta bussò. Andai ad aprire.
-Emh...Fei...-disse Kyuhyun imbarazzato
-ODDIO!-esclamò Eunhyuk 
Indossavo solo dei pantaloni, per giunta con la cintura aperta, e un reggiseno.
-Ragazzi che vi prende?-chiese stranita
-Ma...m-ma...-balbettò Eunhyuk osservando il mio seno
-HYUNG-urlò l'amico -Fei copriti-
Si tolse il giacchettino e me lo buttò addosso cercando di coprire ogni centimetro di pelle.
-Kyu che vuoi? Mi spiegate cosa volete?-risposi infastidita togliendomi la giacca
-Appunto toglietela, brava Fei-incitò Eunhyuk
-Non fare il pervertito! Comunque siamo venuti per chiederti aiuto...
-Ditemi, anzi aspettate che mi metto la maglia se no impazzite.
Corsi in stanza presi una t-shirt e la infilai velocemente. Ritornai da loro e gli chiesi cosa non andava.
-Tra un po' dobbiamo andare al palazzo per provare e abbiamo bisogno del nostro borsone, ma si è incastrato con una cosa dentro ed è troppo duro e non riusciamo ad aprirlo...-spiegò Kyu
-Siete impediti peggio di un bambino di 5 anni. Dammi il borsone e lo apro. Ah comunque non sono la vostra badante bensì la vostra guardia
-Scusaci
Mi porsero la borsa e in uno scatto la aprii. Era dura ma io ero molto forte. 
Mi ringraziarono e se ne andarono per finire di prepararsi. 
Una decina di minuti dopo bussai alla loro porta e gli accompagnai nel veicolo che gli avrebbe portati in sala prove.
-Fei posso dirti una cosa?-mi chiese Eunhyuk
-Dimmi
-Ma come mai non ti sei vergognata a farti vedere senza maglia?
-Io mi facevo vedere sempre da mio cugino così poi non ero nuda, è come stare in costume da bagno. 
Il ragazzo mi guardò stranita, ma a lui non è certo dispiaciuto vedermi in quelle condizioni.
Arrivammo al palazzo e li condussi fino alla sala prove. Rimasi seduta in un angolo a sorvegliarli mentre ballavano e cantavano.
Senza accorgermene fui trasportata dalle note delle canzoni e iniziai a canticchiare.
Finirono le prime prove e si presero una pausa. Io ero ancora in piedi vicino la porta a sorvegliare.
-Fei ti unisci a noi?-mi disse Siwon
-Sto bene qui-risposi
-Da stamattina che non ti siedi né bevi né mangi-aggiunse Donghae
-Fatevi gli affari vostri, è il mio lavoro.
Rimasi li in piedi vicino la porta per altre ore. 
Finite le prove verso le otto di sera gli riaccompagnai a casa. Poco dopo Leeteuk riceve una chiamata dal manager dove lo informava che la settimana seguente i Super Junior erano invitati ad una festa. 
Immediatamente fui informata anche io e ovviamente dovevo andarci anche io per sorvegliare. Mi fu chiesto di non vestirmi da bodyguard e di non far notare che lo ero, quindi dovevo vestirmi molto carina e anche un po' elegante. Dei preusunti malintenzionati se avrebbero cercato di intrufolarsi nella festa non avrebbero capito che sorvegliavo e quindi non avrebbero cercato degli escamotage per entrare senza farsi vedere da me, quindi in borghese avrei potuto sorvegliare senza dare nell'occhio per compiere il mio lavoro al meglio.
"Ok, mi devo mettere un vestito" pensai "questa si che sarà una battaglia"





Annyeoooong everyone!!! Rieccomi con un'altro capitolo di questa Fanfic! Non vi preoccupate non la sto trascurando!
Anyway, che ne pensate? Recensite in tanti e fatemi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima ~

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 6 ***


CAPITOLO 6

Una settimana dopo sarei dovuta andare ad una festa. Avevo già un idea di che vestito mettermi ma non avevo il tempo di andarlo a comprare. Disinteressata aprii il mio armadio e presi un paio di pantaloni eleganti e una camicia bianca pensando che sarebbero andati bene per la festa che si sarebbe tenuta in una discoteca a fine settimana. 
Improvvisamente sentii puzza di bruciato e delle voci provenire dall'appartamento di fronte al mio, ovvero quello dei ragazzi. Mi fiondai davanti alla loro porta e con un calcio la aprii. Svoltai in cucina e vidi il microonde andare quasi a fuoco. Allontanai Donghae ed Eunhyuk da li vicino, staccai velocemente la spina lo presi e lo buttai per terra in salotto. Presi l'estintore e spensi il fumo e le piccole fiammelle che si stavano accendendo. 
-Ma siete impazziti? Come avete fatto a bruciare un microonde?-urlai
-È colpa sua!-esclamarono all'unisono puntandosi il dito l'uno contro l'altro
Sbuffai irritata. Erano peggio di due bambini di 5 anni! 
-Scusaci Fei-mi disse dispiaciuto Donghae
-Ora basta che vi state zitti. Se vi succedeva qualcosa passavo i guai per colpa della vostra stupidità. Mi spiegate come avete fatto a far quasi scoppiare il microonde?
-Avevamo messo un piatto dentro con del cibo e...-Blocca Eunhyuk che stava parlando
-...un piatto di plastica nel microonde? Ma quanti anni avete che non sapete che la plastica non si mette li dentro? Vabbè lasciamo stare, adesso prendete quel coso e bruciatelo prima che morite co n tutto il fumo cancerogeno che sta emanando.
I ragazzi annuirono e portarono giù nell'immondizia quell'aggeggio ormai inutilizzabile. Quando risalirono mi ritrovarono a controllare casa loro per vedere se c'era altro di incendiato o in fase di autodistruzione. 
-Fei che cerchi?-mi chiese Donghae 
-Stavo vedendo se c'erano altri problemi in vista-risposi
-Ah, capito. Comunque alla festa come ti vesti?
-Con dei vestiti
-Ma dai? Comunque seriamente cosa indosserai?/
-Niente di speciale, pantaloni e camicia bianca.
-Ma non puoi vestirti così-aggiunse Eunhyuk-è un party devi metterti un vestitino.
-Non ho il tempo di andarlo a comprare a poi non mi interessa, e non dovrebbe interessare neanche a te. 
Nel frattempo entrarono Leeteuk e Kangin che vi chiesero di cosa discutevamo e a cosa era dovuta quella puzza di bruciato. Con aria seccata raccontai loro della morte del microonde e del loro impuntarsi a farmi indossare un vestito. 
-Ragazzi se non vuole mettersi un vestito lasciatela stare, è già stata troppo gentile ad aiutarvi col microonde senza avervi picchiato dopo-gli disse Kangin 
-Giusto, adesso Fei puoi ritornare a casa se sei stanca. Comunque se vuoi metterti un vestito chiedimelo e te lo faccio arrivare-mi disse sorridente il leader. 
Li guardai tutti e con un piccolo inchino mi congedai e me ne ritornai nel mio appartamento. Mi chiedevo il perché fossero dei completi idioti e pretendevano un legame stretto tra me e loro. Dovevo tenere le distanze, ero la loro guardia e non potevo permettermi di affezionarmi troppo a quei ragazzi. Anzi nemmeno un po’ ma purtroppo fu troppo tardi perché mi affezionai abbastanza a Leeteuk e spesso mi confessavo con lui. Andai in stanza mia e iniziai a dare pugni al mio cuscino per la rabbia. Rabbia per essermi legata un minimo a dei ragazzi a cui non dovevo affezionarmi e soprattutto che non erano mio cugino. In realtà non sapevo cosa mi stava prendendo ma avevo voglia spaccare qualcosa. Non sono mai riuscita a capire cosa mi frullava tra mente e cuore e quindi mi trovavo in difficoltà a capire cosa non andava. Improvvisamente la porta bussò, andai ad aprire ed era Kyuhyun.
-Kyu? Che ci fai qui? E’ successo qualcosa?-chiesi perplessa
-I ragazzi mi hanno raccontato di stamattina. Sono idioti l’ho sempre pensato, poi Donghae sembra uno di quei ragazzi seri, misteriosi e affascinanti ma è solo un ebete
-Quindi? Non capisco a dove vuoi arrivare
-Niente volevo solo sottolineartelo
-Ma io lo so già che sono degli idioti, non c’è bisogno che qualcuno me lo dica. Adesso puoi andartene.
-E se volessi rimanere qui? Se volessi parlare con te?
-Perché dovresti io sono la tua bodyguard non una tua amica e nemmeno la tua psicologa.
-Ma la bodyguard aiuta quando uno ha bisogno giusto? E io ho bisogno della tua compagnia.
-Mica muori o stai male se non stai con me, ci sono i tuoi amici a farti compagnia.
-Invece lo sai che non parlando o stando con qualcuno una persona può stare male dentro.
Sbuffai e lo feci entrare in casa pur di farlo tacere. Si sedette sul divano e iniziò a parlare e a commentare su come avevo allestito la casa. Seguivo il filo dei suoi discorsi ascoltandolo ma non aggiungevo mai il mio parere, per me le sue parole erano indifferenti. -Hai mai avuto un ragazzo?-mi chiese
Mi spiazzò. Dovevo per forza rispondergli e non mi andava per niente farlo. 
-Hey Fei, hai mai avuto un ragazzo?
-Cosa intendi?  Amico, fidanzato, familiare?
-Intendo, si, un fidanzato
-No, perché lo chiedi? Cosa ti interessa?
-Niente era per chiedere, anche se lo trovo un po' strano
-Non ho mai avuto neanche un amico, solo mio cugino.
-Era l'unica persona che riusciva a sopportarti? Ahahahhahaha forse era dovuto al tuo carattere?
Lo fulminai con lo sguardo facendolo tacere. Odiavo quelle sue battute e in quel momento le odiaii particolarmente. Volevo prenderlo a colpi di bastone fino a spezzargli le ossa. 
-Emh...ti ho offesa?
-Lascia stare, non puoi capire. Se un idiota anche te...
-Senti carina non mi dire queste cose, sono il più piccolo ma non il più stupido. 
-Ptf, pensala come vuoi. Adesso vai dagli altri, sono loro il tuo gruppo non io. 
Mi alzai e gli aprii la porta facendolo andare via. Ritornai inn salotto e accesi la Tv. I programmi non mi interessavano così dopo qualche minuto la spensi e andai in cucina per mangiucchiare qualcosa, ma la credenza era vuota e dovevo andare al supermercato. Mi vestii velocemente e prima di andarmene andai dai ragazzi per informarli che sarei uscita e gli pregai di non combinare più guai.
Acquistai diversa roba da cucinare e no, e una volta ritornata a casa misi tutti i viveri al loro posto. 
Inizia a cucinarmi qualcosa e nel farlo inziai a canticchiare. Dopo la prima strofa mi accorsi che era una canzone dei Super Junior. Per quante volte avevo sentito le loro canzoni in quell'arco di tempo mi entrarono in testa. Non riuscivo a non cantarle, sembravano fissate con un chiodo. Mentre cantavo bussò la porta.
"Dio, speriamo non sia Kyuhyunn o un'altro di loro in cerca di uno stupido aiuto da bimbo di 5 anni" pensai. 
Erano Sungmin e Leeteuk con una busta in mano. Non capivo perché quella busta, perché loro, perché tutto ciò. 
-È per te!-esclamò sorridente Sungmin 
Presi quel pacco e lo aprii. Dentro c'era un vestito veramente carino. 
-Che dovrei fare con questo?- chiesi
-È per la festa, dato che non avevi tempo per comprarlo ci abbiamo pensato noi. Speriamo che ti piaccia e che la taglia sia giusta-mi.disse Leeteuk
-Si la taglia si, ma non dovevate. Poi io avevo già le robe da mettermi. Riprendetelo, non ne ho bisogno.
-È un regalo comunque, adesso lo prendi e se vuoi lo indossi oppure no, non ci interessa. 
Annuii e gli ringraziai. Rientrai in casa e lo osservai meglio: era bianco a tubino con scollo a cuore, corpetto stretto, cinturono nera alla vita e corto fino sopra le ginocchia. Semplice ma davvero bello! 
Il vestito era pronto, le scarpe non mi mancavano e l'autostima nemmeno. Mancavano solo quei 7 giorni prima del party.

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Capitolo 7
*** CAPITOLO 7 ***


 

CAPITOLO 7

Era venerdì e il giorno seguente sarei dovuta andare a quel party per sorvegliare quei dementi.
Quel giorno gli accompagnai in sala prove e rimasero li fino a sera tardi. Provavano tanto e capitava che avevano giramenti di testa per il troppo lavoro. Mi chiedevano spesso di passarli dell’acqua o un asciugamano per tamponare le gocce di sudore.
-Ragazzi adesso riposatevi una mezz’oretta oppure vi viene un attacco cardiaco-gli incitai
-Secondo te come facciamo ai concerti?-mi rispose Yesung
-Non lo so ma sono più di 4 ore che provate senza fermarvi. Vi ricordo che siete sotto la mia responsabilità e non voglio morti in sala.
I ragazzi si mandarono degli sguardi di intesa e annuendo si sedettero per terra per riprendere fiato.
-Vuoi qualcosa Fei? Sei stanca?-mi chiese Kyuhyun
-Da quando sei così premuroso?-chiese Shindong 
Lui lo fulminò con uno sguardo e i ragazzi si azzittirono. Li guardai perplessa non capendo le loro occhiatine e le loro risatine di sottofondo. Feci spalline e mi sedetti un po’ lontano da loro mangiando il mio pranzo con appetito. Finito il pranzo i ragazzi si rialzarono e continuarono i loro allenamenti per altre ore. Verso le 18 alcuni di loro dovevano andare dal parrucchiere, altri dovevano andare a comprarsi un vestito per la sera seguente mentre altri ancora accompagnati da me ritornarono a casa. Entrati, perlustrai il loro appartamento dato che ero la loro guardia e infine ritornai alla mia abitazione e sulla mia agenda scrissi tutti i miei impegni e tutti i miei doveri. 
All'ora di cena mangiai qualcosa velocemente e mi ritirai a letto. 
L'indomani mi svegliai alle 6 e rassettai tutta la casa. Mi feci una doccia, mi vestii usando il mio solito abbigliamento da bodyguard. Gli accompagnai al palazzo della SM per una loro riunione e rimasi ad aspettarli fuori la sala congressi. Rimasi lì per circa due ore, mi chiedevo cosa avessero tanto da dirsi quegli idioti, i loro manager e il loro capo.  Quando finirono la riunione gli riaccompagnai con prudenza nel loro appartamento. Niente era sospetto così ritornai a casa mia e mi andai a coricare. 
Al mio risveglio erano le 9: avevo dormito proprio tanto! Feci colazione e in una ventina di minuti mi vestii e stesi un filo di trucco. Bussai alla porta dei ragazzi e perlustrai la loro casa per vedere se andava tutto bene. 
-Beh Fei, sei pronta per stasera?-mi chiese il leader
-È una semplice festa, niente di speciale e poi ci vengo solo per lavoro-risposi
-Dai Fei, sicuramente ti divertirai! Adesso siediti un po' qua così mi fai compagnia
Mi sedetti al suo fianco e rimanemmo a parlare fino alle 11. e poi lui dovette andarsene per fare un servizio. Io rimasi a sorvegliare la loro casa fino alla mattina passata. I ragazzi ritornono dopo pranzo e verso le 17 iniziarono a prepararsi per la serata. Anche se gli appartamenti erano due, dovevano comunque alternarsi per una doccia perché in ogniuno era presente un unico bagno. Io iniziai a prepararmi solo verso le 19, tanto verso le 21 era il party! Indossai quel meraviglioso vestito e decisi di tagliarmi sola i capelli. Avevo fatto un corso da parrucchiera e sapevo maneggiare abbastanza bene le forbici. Dato che da entrambi i lati i miei capelli erano abbastanza cresciuti, decisi di tagliare il ciuffo più lungo all'altezza di quello più corto e farmi una frangia laterale. I capelli arrivavano un poco sotto il mento e il ciuffo copriva solo un lato della fronte. Applicai un trucco né troppo pesante né troppo leggero, e con il fondotinta coprii la mia cicatrice. Le labbra erano di color rosso e si abbinavano ai miei tratti fini. Mi infilai dei tacchi verniciati rossi e un giacchettino a metà vita in pelle di color bianco. Bussai alla porta deii ragazzi per prenderli e portarli in macchina, e quando Siwon aprì la porta esclamò un "Wow!" davvero ammirato dalla mia bellezza. 
-Siwon, non perdiamo tempo. Siete pronti o passo tra un po?-gli dissi
-Eunhyuk è quasi pronto, comunque entra in casa tanto tra un paio di minuti sta qui. Poi stiamo tutti qui riuniti.
Annuii ed entrai nell'appartamento. -WOW!-esclamarono tutti all'unisono
-Ragazzi perché siete così imbambolati davanti a me?-chiesi 
-Stai benissimo-mi disse Sungmin
-Confermo pienamete-aggiunse Leeteuk
-Hey, Fei vuoi conquistare qualche ragazzo stasera?-mi chiese divertito Donghae
-Ragazzi non vi esaltate, è solo una copertura e non voglio conquistare nessuno-risposi incrociando le braccia
Kyuhyun era in silenzio ad osservarmi con degli occhi quasi abbagliati.
-Ma Fei stai veramente bene-sottolineò Yesung
-Va bene, ma non mi interessa. Piuttosto, dov'è il ballerino?
Qualche secondo dopo il ragazzo uscì dalla sua camera più splendente che mai. 
-Finalmente, neanche fosse un parto vestirti-gli disse scherzosamente Donghae dandogli una pacca
-Almeno io sono sempre perfetto a differenza tua-rispose
-Dai ragazzi, meno chiacchiere e andiamo-gli incitai
Scendemmo tutti sul furgoncino e in pochi minuti ci accompagnò al party. Uscirono dal veicolo con me al loro fianco ed entrammo nel locale. C'era musica e roba da mangiare e da bere. Tutti si conoscevano, d'altronde facevano tutti parte della SM. Mi sedetti vicino al bancone e con lo sguardo seguivo ogni membro. D'un tratto ne persi uno di vista:Kyuhyun. Qualche secondo dopo lo ritrovai al mio fianco. 
-Ciao Fei, vuoi qualcosa da bere?-mi chiese sorridendo
-No, non bevo-risposi
-Va bene, comunque come va la festa?
-Per me non è una festa, è una giornata lavorativa. 
-Non prenderla sempre così sul pensante, divertiti se vuoi. Devi pur sempre far finta di essere un'invitata e non una bodyguard
-Così mi distrarrò soltanto, invece te perché non stai a ballare? 
-Già fatto, poi volevo sapere cosa stessi facendo. Non vuoi neanche un cocktail analcolico? 
-Va bene dai, uno lo predo. 
Sorrise e ordinò una bevanda analcolica ai frutti tropicali per me e un drink alcolico (ma non eccessivamente) per lui. Iniziammo a chiacchierare e nel frattempo tenevo anche tutti sotto controllo. Era un bastardo quel ragazzo, ma con me riusciva a parlare molto tranquillamente e dalla sua espressione sembrava come se si perdesse nei miei piccoli discorsi. Mi stava piacendo quella festa e mi piaceva stare in compagnia di Kyuhyun, non era poi così tanto stupido. Mentre parlavamo il manager lo chiamò e dovette allontanarsi. Nel frattempo rimasi seduta a finire il mio drink. 
-Hey vuoi ballare?-mi chiese un ragazzo 
-Eunhyuk? Non stavi ballando con quella ballerina?-risposi
-Non avevo niente da fare, poi non è un granché. Dai, vieni?
-No no, non posso.
-Non farti supplicare e vieni!
Mi prese la mano e mi trascinò in pista. La musica suonava a ritmo con le luci della sala e tutti ballavano e si divertivano. Eunhyuk era veramente sensuale quando ballava, pensavo che lo era solo nei concerti o live per far aumentare l'audience ma era così anche alle feste. Muoveva e struscicava il suo corpo cercando di avvicinarsi sempre più al mio. Come se volesse flirtare con qualche passo di danza. Dopo un po' mi prese i fianchi e mi avvicinò a lui ma subito mi allontanai. Quando capii che lui voleva starmi troppo attaccato inventai una scusa per andarmi a sedere e smettere di ballare.
-Non balli più?-mi chiese
-Non ne ho più voglia...balla solo se vuoi
-No, rimango con te. 
Nel frattempo ci raggiunse anche Kyuhyun che aveva finito di parlare con il manager. 
-Ciao Hyung-lo salutò 
-Ciao Kyu, beh che voleva il manager?
-Niente di che mi ha detto un cosa che dovevo fare, niente di speciale. 
Trascorsi la mia serata con quei due ragazzi che caratterialmente e fisicamente erano totalmente diversi. Tra una parole e l'altra vidi Leeteuk avvicinarsi a noi e a salutarci.
-Come va la sera Fei? Hai già buttato fuori qualc'uno?
-No, per adesso va tutto bene. 
-Voi ragazzi che ci fate qui? Fate da guardia alla... vostra guardia o volete essere sorvegliati? 
-Non fare lo stupido Hyung-ribattè Eunhyuk ridendo dall'imbarazzo
-Perché sei imbarazzato?-gli chiesi
-Niente, lascia stare-mi disse Leeteuk. 
Mentre parlavamo notai una presenza strana entrare furtivamente nel locale. Mentre lei entrava, Eunhyuk  dovette allontanarsi per chiedere una cosa a Donghae e lo persi di vista. Iniziai a preoccuparmi. Mi alzai dalla sedia e percorsi i passi del ragazzo cercandolo con lo sguardo. Questa ragazza lo fermò e lui ingenuamente le rivolse la parola. Mi misi nascosta dietro di loro per osservare la scena e attentamente perlustrai con gli occhi la ragazza: aveva una pistola!
-OPPA SE NON POTRÒ AVERTI IO NON POTRÀ AVERTI NESSUN'ALTRA!-gli urlò con.l'arma puntata
Lui rimase spiazzato e cercava con lo sguardo aiuto. Mi fiondai li, con un calcio feci volare la pistola dalla mano della ragazza dandole una gomitata e facendola cadere a terra. Le presi un braccio e lo piegai dietro la sua schiena. La musica si era fermata e la gente era intorno a noi ad osservare la scena. Nel frattempo chiamarono la polizia e mentre veniva tenevo la ragazza piegata a terra. Si vedeva che era una stupida principiante. Arrivate le forze dell'ordine arrestarono la ragazza e la festa ricominciò. Eunhyuk, ancora scosso si avvicinò a me e mi ringraziò.
-Sono la tua guardia del corpo è normale che io ti protegga.
-Grazie lo stesso. Comunque guardati il vestito. 
Stranita mi guardai il vestito e notai una spaccatura che partiva dalla coscia e mi arrivava sul fianco. Cercai di coprirmi col braccio e di chiudere lo strappo ma non ci riuscii. Il ragazzo mi sorrise e alzò lo sguardo:-Non guardo non preoccuparti. Scusami ma l'altra volta ti ho vista con Kyuhyun in reggiseno e non ti sei vergognata, adesso perché fai così?-
-Non lo so, ma mi sento a disagio.
Ci sedemmo vicino al bancone e gli altri ragazzi si avvicinarono a noi
-Fei come stai?-mi chiese Leeteuk 
-Bene, perché?
-Per quello che è successo
-Sono la vostra guardia, se morissi per salvarvi sarebbe anche normale.
-Non devi morire!-esclamò Kyuhyun 
-Cosa? Cioè dispiacerebbe anche a me ma come dire...Kyu...cioè...-balbettò Siwon non trovando le parole
-Dai che ci nascondi?-chiese Sungmin dandogli una gomitata
Kyuhyun tossì e cercò di cambiare argomento. 
Dopo un po' ritornammo a casa. Gli riaccompagnai sani e salvi e fortunatamente non riscontrammo altri problemi. 
Gli salutai una volta perlustrata la casa ed entra nel loro appartamento. Mentre chiudevo Kyuhyun mi raggiunse e fermò la porta.
-Ci sono problemi Kyu?-chiesi
-No, ti volrvo dire solo Buonanotte
-Oh, grazie anche a te. Salutami gli altri, adesso vai a casa. 
Mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò.

Kyuhyun entrò nel suo appartamento e diede i saluti da parte mia.
-Kyu perché sei andato da Fei? Successo qualcosa?-gli chiese Yesung
-No niente, la volevo salutare. Vabbè adesso vado a dormire. Notte ragazzi
Kyuhyun salutò con un piccolo inchino e si ritirò in camera sua.
-Non la dice giusta, secondo me-disse Eunhyuk ai suoi colleghi
-In che senso? Non ti seguo-rispose Donghae con aria perplessa.
Tutti cercavano di seguire il filo del discorso che aveva aperto Eunhyuk.
-Dico che c'è qualcosa sotto tra loro.
-Secondo me no, e anche se fosse? Sei geloso, Hyung? Oggi ti vedevo sempre attaccatto a Fei-gli disse Donghae
Eunhyuk lo guardò dritto negli occhi ma non rispose...




 

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Capitolo 8
*** CAPITOLO 8 ***


CAPITOLO 8

-Ragazzi, mi si è bloccato il pc-sbuffò Eunhyuk 
-Te e queste trecentomila password che cambi!-esclamò Siwon
-No, sembra entrato un virus o qualcosa che lo danneggia
-Chissà da dove hai scaricato gli ultimi film porno-aggiunse Yesung
-Senti, ormai li scarico sempre dallo stesso sito. Che palle adesso chi lo porta dal tecnico? Mi vergogno
-Sei una testa di cazzo-gli disse Donghae dandogli uno scappellotto 
-Prova a chiedere a Fei se lo sa aggiustare-propose Siwon
-Se scopre di questi film?
-Tutto il mondo lo sa, credo anche lei
Il ragazzo annuì e chiese a Yesung di venirmi a chiamare.
Entrai in casa loro e chiesi qual'era il problema così mi spiegarono la situazione. Mi feci dare il pc, mi sedetti sul divano e inizia a controllarlo, nel caso qualche Saesang l'aveva hackerizzato. I ragazzi erano intorno a me a vedere i miei procedimenti. Nel frattempo entrò Shindong e si chiese perché erano tutti intorno a me che osservavamo il PC:-HyukJae ti sei scaricato troppi film porno e si è bloccato oppure hai dimenticato un'altra volta la password?-
-Film porno?!-domandai stranita
-Si, Eunhyuk ha più film porno di una videoteca-aggiunse Donghae 
Il ragazzo diede una pacca col gomito all'amico per farlo smettere:-Che ho detto Hyung? È la verità-
Sbuffai e tirai gli occhi all'indietro per l'esasperazione continuando a vedere cosa non andava a quell'aggeggio.
-Senti, sei andato su qualche sito sconosciuto?-chiesi
-No, almeno credo. Da 4 o 5 giorni che vado sullo stesso sito.
-Scarichi qualcosa? Voglio la verità oppure lo spacco
-Va bene va bene, comunque si qualche cosa
-Quante cose? E che sono precisamente?
-Emh...sono film...ne ho scaricati una decina
-DIECI?!?-esclamarono sbalorditi i suoi amici
Il problema era quello, quel sito aveva bloccato il pc rendendolo sempre più lento.
-Hai spento il pc o l'hai lasciato in stand-by....HyukJae dimmi cosa hai fatto in questi 4 giorni con sto coso
-L'ho acceso e ne ho scaricati circa 2 al giorno di film, spesso lo lasciavo in stand-by perché avevo da fare e non aveva finito di scaricare.
Annuii, cliccai qualche tasto e riuscii a sbloccarlo. Quel cretino aveva combinato un casino, era un ebete incapace di fare qualsiasi cosa. Molti file li perse, ma era l'unico modo per togliere tutti i problemi del computer . Gli porsi quell'affare tecnologico e mi alzai:-Tieni...ti conviene andare solo su YouPorn, è più sicuro e non scaricare film è anche più conveniente. Comunque fatti una vita sociale e sessualmente attiva, è più conveniente sia a te che al tuo computer.
Il ragazzo arrossì e si grattò la testa dall'imbarazzo mentre gli altri si trattenevano le risate.
Ritornai nel mio appartamento e continuai a fare esercizi. Sentii risate dalla casa dei ragazzi e Donghae che sbraitava come un cozzaro parole tipo "Sei un soggetto!" oppure "tu non hai nemmeno il cervello attivo!"
Accesi della musica zen per non sentire le loro voci e iniziai a fare yoga. Mi liberai la mente per qualche secondo fino a quando non mi apparsero dei pensieri nella testa:"Perché tutti quei film erotici? Pensavo andasse a letto con più di 100 ragazze al giorno dato che è molto popolare e anche affascinante. Qui tutte lo vogliono, è un bravo ballerino, canta e fa rap bene, ha un bel fisico, ha dei bei occhi, le sue labbra sono carnos--..! Fei? Che stai dicendo? Da dove escono tutti questi complimenti e questi pensieri? Sei la sua guardia non dovresti neanche pensare a come è fatto fisicamente."
Scossi la testa e cercai di risvuotarmi la testa e continuare a concentrarmi solo sui miei esercizi di yoga.
Sentii dei passi rumorosi: i ragazzi se ne stavano andando via. Uscii e chiesi loro dove stavano andando.
-Andiamo a farci un giro, dopo ritorniamo-mi disse Siwon
Annuii e ritornai nella mia casa. Silenzio. Non c'era nessuno a disturbarmi. 
Qualche minuto dopo sentii dei passi lenti sulle scale e uscii a vedere chi era per prudenza: Kyuhyun.
-Ciao Fei, che ci fai?
-Abito qui e sono la vostra guardia, stavo controllando chi stava salendo le scale. Comunque gli altri sono usciti.
-Mi fai compagnia, allora?
-Perché non riuscite a capire che sono la vostra guardia e non la vostra dama di compagnia?
-Sto solo a casa, se mi succede qualcosa? Sei tu responsabile, eh.
Sbuffai ed entrai nel suo appartamento con lui.
-Vuoi giocare all' XBox?
-Non ne ho voglia, sono qui per sorvegliarti non per giocare.
-Ok allora parliamo...
Ci sedemmo sul divano e lui iniziò a parlare e a fare domande ma mi limitavo a dire si o no oppure a dare risposte vaghe. Mi chiese quali erano i miei punti deboli, nessuno ovviamente. Iniziò ad accarezzarmi la testa, grattarmi la spalla.
-Kyu, prova a lanciarmi una freccia sul tallone e forse come Achille muoio. Mi spieghi cosa vuoi?
-Voglio scoprire il tuo punto debole.
-Non ne ho...
Penso un paio di secondi e mi fece il solletico vicino il collo, scossi la testa e mi allontanai.
-Soffri il solletico?
-No, non lo soffro.
Bugia, lo soffrivo tanto e lui lo capì. Iniziò a farmelo vicino le braccia e il collo e scoppiai ridere. Iniziò a ridere anche lui e continuò a farmelo.
-Kyu, smettila dai... ahahahahaha...basta basta... ahhahahahaa
Iniziai a farglielo anche io per ripicca. Dalla porta entrarono Sungmin e Ryeowook e ci videro in quelle condizioni a ridere come dei pazzi. Accorti della loro presenza ci allontanammo e mi asciugai la lacrima scesa per le risate.
-Ciao ragazzi-li salutai
Ricambiarono il saluto e chiesero perché ero così attaccata a Kyuhyun e perché proprio con lui mi ero lasciata andare, o meglio mi ero aperta così tanto fino a farmi toccare. Il motivo non lo sapevo nemmeno io, quelle azioni mi erano venute spontanee. 
Quei due si sedettero vicino a noi e trascorsero diverso tempo scambiando qualche parola e qualche sorriso.
Bussarono alla porta ed era il manager:-Ragazzi, JungSoo dov'è?
-È uscito, dovrebbe ritornare tra un po'-rispose Sungmin
In quella frazione di secondo uscì dall'ascensore proprio il Leader.
Il manager comunicò che la settimana seguente avrebbero fatto prove extra fino al giovedì di un ora per poi avere il venerdì libero. Diede altre avvisi al leader e ai membri e se ne andò. Io ritornai nel mio appartamento e rimasi seduta sul divano a leggere un libro. Era un libro che trattava argomenti romantici, durante la lettura mi chiedevo cos'era l'amore e la sensazione del baciare qualcuno e nell'andare a letto con una persona. Erano cose, sentimenti, azioni, non sapevo bene cosa, che non avevo mai provato. Non sapevo come si faceva a capire quando ti piaceva qualcuno, non sapevo niente.
Speravo tanto che un giorno avessi capito tutto sull'amore...

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Capitolo 9
*** CAPITOLO 9 ***


CAPITOLO 9

Mi svegliai frastornata, ero calda e avevo la nausea. Mi precipitai in bagno e iniziai a vomitare. Mi girava la testa ed ero debolissima. Cercavo un termometro nella mensola del bagno ma non c'era. Bussai all'appartamento di fronte al mio del gruppo e mi aprì Yesung. -Fei, stai uno straccio...

-Hai un termometro?
-Si, entra e siediti sul divano. 
Mi andai a sedere barcollando mentre lui andò a cercare un termometro. Siwon uscì dalla sua stanza e mi vide senza forze accasciata sul divano. 
-Fei hai bisogno di aiuto?-mi chiese preoccupato
-No no, Yesung mi sta portando il termometro. Mi serve solo quello. 
Starnutii e i miei occhi incominciarono a lacrimare. Il ragazzo ritornò col termometro e mi misurò la febbre:39.4!
-Fei sdraiati che chiamiamo un dottore....
-No Yeye, sto bene. Oggi devo accompagnarvi in sala prove.
-Assolutamente no, ci accompagnera il tuo collega-ribatté Siwon
Scossi la testa e mi alzai dal divano ma subito svenni.
Al mio risveglio mi ritrovai sotto le coperte del mio letto con Yesung, Siwon e Leeteuk intorno a me; e Kyuhyun che mi bagnava la fronte con una pezza.
-C-che ci f-fate?-balbettai
-I ragazzi mi hanno detto che ti sei sentita male. Donghae e Eunhyuk sono andati al supermercato e in farmacia, non preoccuparti. 
-Le prove?
-Andremo tra un'oretta. Comunque sta venendo il dottore. 
Qualche minuto dopo il medico bussò alla porta e mi visitò. Ero solo influenzata e avevo bisogno di riposo.
Kyuhyun si sedette vicino a me e mi chiese come stavo.
-Male, che palle. Adesso come faccio a lavorare?
-Semplice, non farlo. 
Ci raggiunse il ballerino che mi porse le medicine.
-Questo è lo sciroppo per la gola e questa è la tachipirina.
-So cosa sono...
-Comunque grazie
-Prego.
Kyuhyun mascherò una risata sotto baffo
Mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò. Sbuffai perché non avevo niente da fare e presi il mio pc. Tra uno starnuto e l'altro cercai di distrarmi cazzeggiando sulla rete. 
Ero sola in tutto il palazzo e un po'  di pace non mi dispiaceva mica. Presi il cellulare e feci una chiamata ai miei zii che dalla loro voce capii che erano felici nel sentirmi. 
-Beh Fei come va il lavoro?-chiese mio zio
-Bene, te come va?
-Molto bene. Nel frattempo hai trovato un uomo
-Zio sai che non mi piace questo argomento, sai che non ne voglio sapere. Poi devo pensare solo al lavoro.
-Eeeh Fei, anche a BenHwa sarebbe piaciuto che tu trovassi un brav'uomo. 
-Ma non l'ho trovato, quindi non parliamone più.
I miei zii ci tenevano a vedermi sposata e si convincevano sempre più che non avrei mai avuto un uomo al mio fianco dato che sono sempre stata single e mai innamorata. Per me l'amore era amore e il lavoro era lavoro, e dovevo scegliere tra i due. Io avevo scelto il lavoro.

Mi addormentai e mi sveglia verso le 19 di sera. Al mio risveglio c'erano Ryeowook e Sungmin con un piatto di tramezzini.
-Pensavamo che avessi fame così ti abbiamo preparato qualcosa da mangiare-mi disse sorridente Ryeowook
-Oh...grazie. Gli altri come stanno? Vi ha accompagnato il mio collega?
-Sisi, tutto apposto. Non preoccuparti. 
-Se hai bisogno di qualcosa chiamaci, ok?-aggiunse Sungmin
-Veramente siete voi che dovreste chiedermi aiuto.
-Non fa mai male scambiarsi i ruoli Fei-sorrise Ryeowook-Dai dicci una cosa che vorresti e te lo portiamo.
-Vorrei che vi andaste a riposare, siete troppo stanchi.
I due ragazzi si guardarono e sorrisero mentre Kyuhyun apparve dalla porta: 
-Non sono per niente stanco,posso badare io a Fei.
I due ragazzi annuirono e, dopo avermi scompigliato i capelli,uscirono lasciandomi nelle mani del maknae.
-Perché sei venuto?
-Per farti compagnia dato che sei malata.
-Vai a casa e riposati.
-Non mi cacciare è maleducazione, poi sto bene non sono stanco.
Sbuffai e mi voltai cercando di non avere nessun contatto da lui.
-Questi non li mangi? 
-Si che li mangio...
-Allora girati
Mi voltai e trovai Kyuhyun con un tramezzino in mano come se mi volesse imboccare. Me lo avvicinò alla bocca e mi incitò a mangiarlo, senza farmelo ripetere addentai un pezzo di quel panino e lo mangiai; era buonissimo. 
-Buono no?-mi chiese
Annuii, anche lui sapeva che Ryewook faceva degli ottimi tramezzini. 
Mangiai tutti e 3 i sandwich facendomi imboccare dal maknae, che sembrava contento di farlo. 
-Sono andate bene le prove?-chiesi
-Si molto, tu hai riposato?
-Abbastanza, però mi sento ancora stanca.
-È perché stai male, prenditi qualche giorno di riposo oppure non guarirai mai. So che stai pensando di lavorare già da domani ma non permetterti di farlo. Ti farò compagnia io e ti curerò. 
-Quanto affetto-sbuffai
-Quanta gentilezza...
La porta bussò. Kyuhyun andò ad aprire al posto mio e si ritrovò di fronte Eunhyuk.
-Successo qualcosa Hyung?
-Stai da parecchio tempo e volevo accettarmi che....-lo interruppe-...che non stavamo a letto insieme?
-Ma che dici Kyu?-scosse la testa 
-Va bene va bene, avvisa gli altri che tra poco torno.
Il ragazzo annuì e se ne andò. 
Io ero dietro la porta a sentirli e nessuno dei due se n'era accorto. 
-Oddio Fei mi hai spaventato!-urlò il maknae vedendomi comparire improvvisamente alle sue spalle- ritorna a letto-
-Perché hai detto così a Eunhyuk?
-Faccio sempre battutine agli altri membri, non è colpa mia se si fanno prendere di mira...
-Mira? Perché?
-Yesung per esempio ha le mani troppo piccole e Leeteuk è vecchio, ecco perché...
-Sei un idiota-sbuffai ritornandomene in stanza.
Mi raggiunse e mi rimboccò le coperte, sorrise e mi salutò.
-Io vado, a domani. 
Ricambiai il saluto e lo sentii andarsene. 
"Che dispettoso che è quel ragazzo, dovrebbe trattare meglio i suoi Hyungs" pensai " io l'avrei già picchiato". 
Mentre mi addormentavo sentivo del vociare provenire dall'appartamento a fianco, chissà di cosa discutevano...






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Hello everyone! Scusate se ho pubblicato il capitolo in ritardo ma ho avuto da fare ><
Spero tanto che la Fanfic vi sta piacendo e che continuiate a seguirla ^^
Fatemi sapere cosa ne pensate e ... al prossimo capitolo ~

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Capitolo 10
*** CAPITOLO 10 ***


CAPITOLO 10

Dopo qualche giorno finalmente guarii, ripresi a lavorare e a svolgere i miei compiti.
In quei giorni loro avevano molto da fare tra showcase, interviste e prove generali; di lavoro ne avevamo molto, forse troppo. Loro però erano sempre energici e con tanta voglia di fare, tutto questo grazie alla loro grinta e le loro fans.
Un giorno li portai in sala prove, dove dovevano rimanere li per provare dalla mattina le 10 fino le 20. Eravamo nel camioncino che ci avrebbe portati li e nel frattempo loro ridevano e parlavano mentre io volevo tanto un po' di silenzio per far riposare la mia mente. Arrivati davanti all'edificio li feci scendere dal veicolo stando attenta alle pazze fans che si aggiravano nei dintorni fino a farli entrare nel palazzo sani e salvi senza nessun problema, fortunatamente.
Una volta dentro quella famosa e conosciuta ormai non solo dagli artisti della SM ma da tutti, stanza con il cielo e le nuvole appoggiarono i loro borsoni e iniziarono a provare.
Sentivo le loro voci fare da sottofondo durante le prove delle coreografie e il rumore delle loro scarpe scivolare su quel pavimento di legno.
Erano tutti molto talentuosi e spesso mi perdevo tra le loro mosse e voci, anche se erano idioti quando ballavano e cantavano sembravano altre persone o perlomeno più intelligenti.
-Fei, mi passi l'acqua per favore?-mi chiese gentilmente Sungmin
-Sono la vostra dama di compagnia e tata, non ho capito..?
Gli porsi la bottiglietta e con fare molto tenero fece un piccolo inchino ringraziandomi. Mi andai a sedere per terra vicino la porta e continuai a vederli provare per altre 2 ore di fila fino a quando non presero una pausa. Ordinarono il pranzo e si fecero portare tutto il cibo in sala. Io mi ero portata qualcosa da casa, non avevo bisogno di quel cibo da fastfood scadente. Si sedettero in cerchio e il primo a iniziare a mangiare fu Eunhyuk che sembrava non mangiasse da più di un secolo: faceva schifo quel ragazzo!
-Hyung aspetta prima di divorare tutto-ro rimproverò Donghae
"Cche idiota" pensai "di più stupidi non si possono trovare".
Il ragazzo fece una smorfia al più piccolo e continuò a mangiare.
-Fei vuoi mangiare qualcosa con noi?-mi domandò Siwon
-No, ho già mangiato. Grazie comunque.
-Stai vicina a noi, facci compagnia!-esclamò Kangin
-Siete in 10 ragazzi e volete compagnia? Mah...
-Dai non farti supplicare, poi tra un po' vorremmo giocare al gioco della bottiglia. Puoi unirti a noi se vuoi
-Non so cosa sia e non mi interessa, voi fate e io vi guardo.
Mi avvicinai a loro e mi sedetti tra Kangin e Leeteuk. Loro finirono di mangiare e iniziarono a fare quel gioco di cui mi spiegarono le regole pur non dovendo giocare.
Iniziò Yesung a girare la bottiglia, che andò a indicare Shindong.
-Allora, obbligo o verità?
-Mmmh, facciamo verità...
-Vorresti diventare il leader e rimpiazzare Jungsoo?
-No, credo che il nostro Hyung faccia bene il suo lavoro daleader.
-Oh grazie-aggiunse Leeteuk sorridendo a quello che aveva appena detto il suo amico.
Poi toccò a Shindong a girare la bottiglia che puntò verso Ryeowook.
-Obbligo o verità Wook?
-Obbligo, vah
-Devi ballarci un pezzo di Gee delle Girls' Generation
-Oddio-rise leggermente imbarazzato
Continuando a ridere si alzò e iniziò a fare il ritornello di quella canzone. Era troppo goffo e divertente, mi veniva voglia di ridere come una matta ma riuscii a contenermi. Quando Ryeowook si risedette per continuare il gioco fu accolto dai pazzi commenti dei compagni e le loro risate.
Girò la bottiglia e andò contro Kyuhyun che scelse anche lui obbligo.
-Devi rimanere 20 minuti chiuso nello stanzino con...fammi pensare...FEI!
-Che c'entro io?-domandai allibita.
-Va bene-rispose subito Kyuhyun senza voler obbiezioni.
Si alzò e andò verso lo stanzino invitandomi a seguirlo facendomi segno con la mano. Chiusero la porta alle nostre spalle e ci lasciarono li. Sbuffai e mi andai a sedere su uno scatolone mentre Kyuhyun rimase in piedi appoggiato al muro.
-Facciamo qualcosa per passare il tempo?-mi chiese
-No, già è troppo che non sto sfondando la porta.
-Non fare la dura, so che in fondo sei dolce e simpatica.
-Questi non vuol dire che adesso sono in vena di fare qualcosa. Poi stare qui chiusa non mi permettere di svolgere il mio lavoro completamente.
Si sedette a fianco a me e cercò in tutti i modi di convincermi.
Dopo un po' di tempo la mia pazienza crollò e accettai di far qualcosa insieme a lui, ma ovviamente con delle mie precise regole: era vietato fare atti osceni, parlare di cose troppo private e di fare scommesse stupide.
-Facciamo così Fei, parliamo normalmente
-Va bene, è già qualcosa di più ragionevole
Mi voltai verso lui e iniziò subito a parlare di se e a farmi domande; mi chiedeva com'era stata la mia infanzia e poi mi parlava della sua, mi chiese cosa mi piaceva e poi mi disse lui i suoi hobby. Ecco, iniziammo a dialogare normalmente senza nessunissimo problema e senza litigare o scocciarci l'una dell'altro. Ammetto che mi faceva piacere parlare con lui, mi sembrava una brava persona. Era piacevole trascorrere del tempo con lui. Mi sembrava una persona alquanto dispettosa, ma in fondo era buono e dolce e sapeva come comportarsi: non era niente male.
Intonò "Perfection" dei Super Junior e riuscii a comprendere parola per parola, il suo cinese non sembrava tanto male o almeno così credevo. Aveva una bellissima voce, da far invidia a tutti! Mi chiese se sapevo il testo di quella canzone e risposi "No" perchè pur conoscendola non mi ricordavo tutte le parole, anzi già che mi ricordavo l'esistenza di essa era pure assai. Mi cantò il ritornello una seconda volta e riuscì a memorizzarlo tutto:
"Oh tai wan mei, ni yan li wo chu xian
Oh bu rang shei, ti wo zai ni shen bian, Woo Wo Ho hoo~"

Si complimentò con me per via della mia voce e della mia forte memoria.
-Hai una bella pronuncia cinese, lo sai?-mi disse ridendo
-E tu coreana-risposi- comunque posso farti una domanda?-
-Dimmi pure
-Voi cantate spesso canzoni d'amore, ma almeno sapete cos'è?
-Diciamo di si, poi il nostro amore è soprattutto verso i nostri fans. Credo che l'amore che in questo momento proviamo sia quello per le ELF, ma tu che amore intendi?
-Esistono diversi amori? Non solo quelli di fidanzati e innamorati?
-No anche quello tra amici, genitori, parenti.
-Non è affetto quello? Che differenza c'è?
-Esiste l'affetto e l'amore, ma "amore" è una parola grande. Tipo, quando sei innamorata di una persona lo capisci quando vicino ad essa ti senti diversa rispetto a come ti senti con le altre. E' un concetto un po' difficile da spiegare. Posso mostrartelo, però...
-Si può dimostr?- non mi fece finire la frase che poggiò le sue labbra sulle mie, mi baciò. Erano morbide e il suo bacio era molto dolce. Lui aveva gli occhi chiusi mentre io ancora aperti incredula a quello che stava succedendo, era il mio primo bacio e non sapevo che fare. Le sue mani si poggiarono sul mio volto e mi trasmisero sicurezza così chiusi anch'io gli occhi e mi feci trasportare. Si staccò dolcemente da me e mi guardò dritto negli occhi per poi baciarmi un'altra volta facendomi sentire quelle labbra alla quale mi stavo appassionando e non volevo lasciare più. Forse avevo capito il significato d’ “amore”.
Mentre il nostro bacio continuava la porta dello stanzino si aprì e svelarono agli occhi dei ragazzi quella scena. Immediatamente ci staccammo e arrossimmo dall’imbarazzo.
-Kyuhyun?-gli chiese Eunhyuk con gli occhi sbarrati
Gli altri rimasero a bocca aperta e Leeteuk cercò di dire qualcosa. La situazione era alquanto imbarazzante per tutti, ci lanciavamo occhiate nella speranza che qualcuno iniziasse a parlare per sciogliere il ghiaccio.
-Hyung…-non finì di parlare il maknae che Eunhyuk di scatto si voltò e uscì dalla sala sbattendo la porta. Sembrava offeso
Notai Donghae lanciare prima un’occhiata a Kyuhyun per poi seguire l’amico fuori dalla stanza, sapeva sicuramente qualcosa riguardo al suo strano gesto.
Non riuscivo a comprendere il suo comportamento, potevo capire degli occhi sbarrati dalla sorpresa ma non un gesto quasi arrabbiato come quello…

 
 

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Capitolo 11
*** CAPITOLO 11 ***


CAPITOLO 11

Dopo quel gioco e dopo essermi baciata con Kyuhyun, passai tutta la serata senza parlare con nessuno dei memebri. Le mie guancie per tutto il tempo erano rosse e la mia fronte calda, rimanevo con loro solo perché era mio dovere.
L'aria sembrava tesa e la situazione non mi piaceva per niente. 
Fortunatamente il tempo passò in fretta e li riaccompagnai a casa. Prima di entrare nel mio appartamento Leeteuk mi chiese se potevo parlare con lui. Ero spaventata solo al pensiero che avrei parlato con uno del gruppo. Lo feci entrare a casa e accomodare sul divano. Le mani mi stavano tremando ma cercavo di mascerare questa mia agitazione, niente. Ogni tentativo falliva miseramente, l'ansia era troppa per poter riuscire a gestire
-Ti volevo dire che sono contento di quel bacio e che non devi vergognarti. È bello amare qualcuno e mi scuso da parte del gruppo se ti abbiamo messo a disagio.
Ero incredula a sentire quelle parole, mi fece capire che non c'era niente di male nel provare qualcosa per quel ragazzo ma ancora mi sentivo a disagio; Ero pur sempre la loro bodyguard.
-Leeteuk, il fatto è che io sono la vostra guardia: non posso provare qualcosa per uno di voi
-Perché no? Non è un crimine e poi nessuno di noi è arrabbiato.
-Si invece, eravate tutti shockati e...-mi interruppe-...per Eunhyuk? Per la sua reazione? 
Annuii, vedere un tipo che ha molto autocontrollo avere quella reazione mi aveva scosso. Mi sentivo stupida, sapevo che non dovevo innamorararmi e che dovevo pensare solo al loro o perlomeno non dovevo ASSOLUTAMENTE innamorarmi di uno dei Super Junior. 
-Posso parlarti sinceramente? Promettimi che non dirai niente a nessuno. Jungsoo promettimelo! Promettimi anche che ogni cosa che ti dirò rimarrà solo tra noi due, ogni cosa che ti dirò in futuro!
-Certo, puoi fidarti. Dimmi pure tutto quello che vuoi
-Io non so cosa vuol dire essere innamorati ma da quello che ho letto nei libri, sentito in televisione e sentito anche da voi io non sono convinta di amarlo completamente. Il problema è che mi provoca qualcosa dentro quel ragazzo ma non so cosa. Se amare vuol dire anche sacrificarsi per il suo amato allora posso dire di non amarlo. 
Rimase muto ad ascoltarmi, pensava a cosa poteva dirmi in quel caso. Cosa doveva consigliarmi di fare. Perché era tutto così difficile? Perché non potevo semplicemente sposarmi con un promesso sposo come.mi avevano consigliato i miei zii? Perché dovevo combinare tutti quei casini? Era tutto avvolto da un enorme punto interrogativo. La soluzione che sembrava più facile in fondo era difficile, tutto era difficile!
Chiedevo una risposta a tutte queste domande a Leeteuk, parlavo senza prendere fiato quanta era l'agitazione in me. Rimase un secondo in silenzio per poi darmk uno dei consigli migliori:-Parla con Kyuhyun, solo così avrai una risposta ad ogni domanda. Ma sappi che era solo un piccolo bacio quindi non farti troppi problemi. 
Lo abbracciai forte, mi aiutò veramente in quel momento di panico. Capii che quello che aveva detto era giusto e che dovevo solo tenere la calma. L'unico problema era: quando dovevo parlare con Kyuhyun?
Leeteuk mi consigliò di mandargli un SMS chiedendogli di venire a casa mia per parlare. Anche questa volta aveva ragione, quel ragazzo era un vero e proprio angelo. Come riusciva a gestire i problemi del gruppo, era riuscito anche con i miei. Mi chiedevo cosa avrei fatto quando sarebbe partito per la leva militare. Cosa avrebbero fatto gli altri? Mi chiesi anche come mai mi ero innamorata del maknae e non di quel ragazzo. Anzi, forse era meglio così. In alcuni casi gli amici sono più importanti dei ragazzi o innamorati.
-Xiexie Thianshi-gli dissi sorridendo
-Come scusa?-rispose 
-"Grazie angelo" in cinese. Sai, spesso da me si davano dei soprannomi a seconda del proprio carattere o aspetto fisico. Tu sei un angelo!
-Oh, mi lusinghi così. Tu che soprannome avevi invece?
-"Long", vuol dire drago. Mio cugino era chiamato "Taiyang" ovvero Sole. 
-Woow, come mai Drago?
-Da piccola stavo ad una festa popolare e c'era un mangia fuoco, io ero li insieme a mio cugino ad osservare le sue acrobazie. Mi avvicinai troppo e con una spada bollente mi tagliò la guancia, non sentivo tanto dolore e la mia pelle si aprì come una scaglia di drago. Prima che tutta la mia faccia andasse a fuoco Benhwa spense la fiammella gettandomi dell'acqua, il dottore mi ricucì la ferita. Molti mi presero in giro e ci stavo male ma mio cugino mi disse "sono gelosi perché tu sei come il drago. Loro non avrebbero affrontato così il fuoco piccola Long!"
Sorrise nel sentire la mia storia, lo interessava davvero e gli piaceva stare con me.
Riuscì a sollevarmi di morale e ad alleggerire la mia mente piena di pensieri che girovagavano nella mia testa senza una meta. Quella chiacchierata mi aiutò anche a riflettere, ero pronta per parlare seriamente con Kyuhyun. 
Leeteuk se ne andò salutandomi con un abbraccio e una volta fuori scrissi al maknae di venire da me per parlare. 
Un paio di minuti dalla consegna del messaggio che il ragazzo era davanti la mia porta. Mi salutò e ricambiai abbassando solo la testa, lo feci accomodare e presi fiato prima di parlare. Gli spiegai tutto quello che sentivo, gli parlai sinceramente senza fermarmi o balbettare, gli avevo tutto. Mi ascoltava e regiatrava nella sua mente parola per parola per poi darmi una risposta che avrebbe risolto tutti i problemi. Non era un ragazzo stupido e sicuramente avrebbe avuto qualche brillante idea. 
-È colpa mia se è successo quello che è successo e ti posso capire se mi dici che non mi ami completamente e che vorresti scoprire il tuo cuore. Bene, così come ho creato il problema così lo risolvo. 
-E come?
-Diventa la mia ragazza, ti piaccio quindi sarebbe inutile non esserlo.
-Ma non sono convinta di amarti.
-Non ci stiamo sposando e così capirai se mi ami o no. Non diremo niente al gruppo, adesso andiamo a dire che è stata colpa mia e che farai il tuo lavoro normalmente. Nessuno saprà niente e io a fine giornata passerò da te a darti la buonanotte e trascorrere del tempo insieme.
-Aissh, credi che sia una cosa giusta da fare? Poi non so...
Si avvicinò a me e mi baciò sulle labbra, quelle morbide labbra. Chiusi gli occhi e mi feci baciare appassionatamente senza indugiare. Sentii le sue labbra schiudersi e la sua lingua bussare alle mie, non avevo mai baciato prima d'ora quindi non mi rimaneva altro che provare. La sentivo battere e muoversi a ritmo con la mia tenendo le sue mani sul mio viso e facendomi assaporare ogni attimo di quel lungo bacio. Wow, baciava bene ed ero sempre piu vogliosa delle sue labbra. Si staccò dolcemente da me e mi guardò negli occhi, mi ci stavo perdendo dentro. Che sensazione strana, forse era amore.
-Perché ho aspettato così tanto tempo per un cosa così bella? Per un bacio?
-Perché forse era destino che la facevi con la persona più giusta.
Mi sorrise e ricambiai il sorriso. Ci alzammo e andammo verso l'altro appartamento per parlare con gli altri. Alcuni erano al piano superiore ma li facemmo scendere, dovevamo parlare con tutti seriamente. Arrivarono tutti, erano li chi seduto sul divano chi per terra ad ascoltare quello che avevamo da dire. Ci accomodammo anche noi e iniziammo a parlare, ovvero lui iniziò a parlare:-Quello che è successo è colpa mia,  Fei non c'entra niente e poi è comunque la nostra bodyguard e sapete com'è fatta. Volevamo dirvi che tra noi non c'è niente e che continuerà il suo lavoro normalmente proprio come stava facendo. Scusateci per il trambusto. 
I ragazzi sorrisero e non ci giudicarono ne criticarono.
-Non c'è bisogno che vi scusate e anche se ci fosse stato qualcosa non sarebbe stato un problema per nessuno-disse Siwon 
-Beh adesso, però, qualcuno di noi è più contento-aggiunse Donghae guardando Eunhyuk
Tutti spostammo lo sguardo verso il ballerino che scosse la testa perplesso e poi fulminò con lo sguardo l'amico che voltò la testa consapevole della cazzata che l'aveva messo in imbarazzo. 
-Non mi osservate, non ho fatto niente poi...niente...
-Cosa Hyung?-chiese Kyuhyun-non dici più niente?-














Hello everyone!
Come promesso, ho aggiornato appena potevo...il più presto possibile *3*
Ovviamente questo non vuol dire che da oggi aggiornerò tardi, anzi mi impegnerò ad aggiornare sempre più presto *Che vuoi fare? Aggiornare ogni 5 minuti? Baboooo ><*
Anyway, vedo che molti state seguendo la mia storia e questo mi fa molto piacere owo Spero che continuiate a seguirla e mi raccomando, recensite e fatemi sapere cosa ne pensate....arasseo? ;)
Al prossimo capitolo gente ~

 

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Capitolo 12
*** CAPITOLO 12 ***


CAPITOLO 11

Da quando avevamo parlato con il gruppo, mi sentivo più leggera e anche scambiare una parola con loro non mi faceva sentire a disagio.
Kyuhyun passava a darmi la buonanotte con un bacio e certe volte mi mandava un paio di messaggini, mi pensava sempre e si comportava sempre in maniera abbastanza dolce. Lui faceva il suo lavoro e io il mio senza nessun problema, lui andava a comperare un nuovo videogame mentre io facevo yoga, ognuno aveva i suoi spazi ma eravamo comunque legati. Nessuno del gruppo sospettava qualcosa e fortunatamente nessuno sospettava qualcosa. Non avevo detto della nostra relazione neanche ai miei zii, non mi andava per niente giusto informarli di una relazione non seria per giunta con un ragazzo per cui lavoravo.

Ero in camera mia a finire di prepararmi per poi dirigermi dai ragazzi per informarli delle loro schedule giornaliere. Mi aggiustai il ciuffo, presi la cartellina e andaia a bussare al gruppo. Sorridente mi aprì la porta Eunhyuk e mi fece accomodare, feci un piccolo inchino e lo salutai. Appena alzai lo sguardo buttai l'occhio su due ragazzi a me familiari ma che non avevo mai visto di persona. 
-Fei, loro sono Henry e Zhoumi. Non fanno parte ufficialmente dei Super Junior ma fanno parte comunque della nostra famiglia-li presentò Leeteuk
Il primo aveva un aria dolce e innocente, le sue guanciotte mi ricordavano un bambino carino e paffutello. Zhoumi, invece, aveva il volto più maturo ma certe volte quando sorrideva sembrava strano. Era alto e magro e con il volto ovale e leggermente allungato. Erano due opposti! 
Chi in un modo o in un altro erano tutti e due di bell'aspetto e molto gentili. Improvvisamente, però, guardai bene Zhoumi e mi venne un flash: lo conoscevo! 
-Mimì sei tu?!-chiesi sbalordita
-Aspetta...solo...FEFÉ!!! Oddio da quanto tempo!-esclamò abbracciandomi forte.
Quando io e mio cugino eravamo piccoli andavamo a trovare i nostri nonni a WuHan, ovvero la città natale di Zhoumi, e quasi ogni giorno trascorrevamo del tempo insieme al parco. Avendo casa vicino alla sua spesso andavamo da lui a giocare e stare insieme, forse era l'unica persona che escluso Benwa non mi trattava male
-Da quanto tempo,oddio! Saranno passati quasi 10 anni dall'ultima volta che ci siamo visti.
-Voi vi conoscete?-chiese stupefatto Kyuhyun
-Si, era un caro amico d'infanzia di mio cugino e spesso stavamo insieme-risposi sorridendo
Rivederlo mi fece rallegrare, nella mia mante raffioravano tutti quei pomeriggi trascorsi insieme.
-Piccola Long, dimmi un po' : come sta Benwa? È riuscito a laurearsi in medicina?
Il mio volto si rattristò solo a sentire il nome di mio cugino e mi feci subito seria. Gli raccontai della sua morte e rimase malissimo, non si aspettava la morte di un ragazzo così giovane. Divenne triste anche lui, gli dispiaceva tantissimo per Benwa.
Leeteuk sgranò la voce e cercò di cambiare discorso parlando dei SuJu-M e in generale del gruppo.
Rimasi quasi tutto il tempo della chiacchierata vicino a Zhoumi e nel frattempo scambiavo qualche parola con Henry. Sembrava ingenuo, invece, era molto intelligente. Basta pensare che quel ragazzo sapeva fare quasi tutto: suonare, parlare diverse lingue, ballare, cantare...tutto! 
-Fei, che ne pensi di vederci uno di questi giorni? Così parliamo un po' di quello che abbiamo fatto in questi ultimi anni?-mi chiese Zhoumi in cinese
-Si, ma perché parli in cinese?
-Mi mancava farlo con qualcuno-rise
Gli altri non capivano benissimo anche perché alcune parole le pronunciavamo con la cadenza del nostro dialetto. 
Mi voltai e vidi Kyuhyun leggermente infastidito, si era sicuramente ingelosito di Zhoumi. Sgranai la voce e mi voltai verso Kyuhyun dispiaciuta. 
Fortunatamente il leader seppe come cambiare nuovamente discorso e rendere tutti partecipi al discorso.
Mentre chiacchieravamo Eunhyuk si alzò e ci salutò.
-Dove vai Hyung?-domandò Ryeowook
-Esco con una ragazza, una ballerina. Stasera ritorno.
-Se ritorni...-ammiccò l'amico
-.......Donghae.....-lo zittì 
Il ragazzo prese la giacca e il telefono e se ne andò salutandoci.
Kyuhyun guardò Donghae che a sua volta guardò Siwon. Che gli era preso? Tutti a lanciarsi occhiate? HyukJae non stava facendo niente di male, stava solo uscendo con una ragazza.
Il pomeriggio, invece, lasciai liberi i ragazzi e andai a riposarmi e allenarmi a casa mia. Stare sola spesso mi piace tanto, il silenzio e la pace era tutto quello che mi serviva in quel momento. 
"Fei, posso passare da te?" Mi scrisse via messaggio Kyuhyun
Risposi con un "si" e in poco tempo il ragazzo bussò alla mia porta. Entrò e mi salutò stampandomi un bacio sulle labbra, mi sorrise e si andò ad accomodare sul mio divano.
-Fei, quindi conosci Zhoumi?
-Si, da piccolo era sempre dolce e allegro.
-Ma ti è mai piaciuto?
-No, perché? Sei geloso?
-Un poco, ma fa niente. Mi fido di te quindi non ho motivo di esserlo. 
Sorrisi e gli diedi un piccolo bacio sulla guancia.

KYUHYUN
Era proprio bella quella ragazza e mi piaceva tantissimo. Era la prima volta che mostravva un gesto d'affetto per prima, mi stupì molto ma ammetto che mi piacque molto. Ricambiai il suo sorriso e le chiesi se potevo farle una domanda leggermente indiscreta, lei annuì e presi fiato. 
-So che sono il tuo primo ragazzo, quindi,emh, sei ancora...
Lei annuì nuovanente, aveva capito la mia domanda. Rimase muta, non sapeva che dirmi e d'altronde neanche io sapevo cosa dirle. 
-Se tu un giorno ti sentirai pronta, vorrei che provassi questa nuova sensazione con me...oh cavolo scusami, non volevo ma....-mi interruppe tappandomi la bocca con in dito-Kyuhyun, non preoccuparti. Lo capirai anche tu, non credo che sei così idiota da non sentire quando mi sentirò pronta-
Le sorrisi e le stampai un piccolo bacio sulle sue bellissime e rosse labbra. 
-Adesso credo, però, che dovresti ritornartene nel tuo appartamento prima che qualcuno sospetti qualcosa.
-Hai ragione, ci sentiamo Fei
Mi salutò sorridente e mi accompagnò alla porta. 
Uscito da casa sue buttai un sospiro, ero contento di dirle quello che avevo dentro da diversi giorni. Rientrai a casa mia e non c'era nessuno, sicuramente erano nell'altro appartamento tutti insieme. 
"Vabbè vado anche io dagli altri-pensai dirigendomi verso l'altro appartamento. Bussai la porta e mi fecero accomodare. 
Yesung stava al cellulare (ovviamente connesso su tutti i social network), Siwon, Donghae e Sungmin stavano guardando la tv, Shindong era al telefono con Nari, Kangin, Leeteuk e Ryeowook stavano chiacchierando. Henry e Zhoumi se n'erano già andati quindi l'unica persona che non c'era era Eunhyuk. Sicuramente ci starà provando con quella ballerina a meno che non gliel' ha già data. 
Mi accomodai vicino i tre che stavano guardando la tv e iniziai a seguire il programma in compagnia loro. 
-Ragazzi che ore sono?-chiese Siwon
-Le 22.30-rispose Yesung
Lo ringraziò e continuò a guardare la televisione. Qualche minuto Eunhyuk fece ci ritorno dalla sua uscita:-Ciao ragazzi, novità?-
-Nessuna, tu a quanto pare non hai concluso niente al contrario, se avessi concluso qualcosa, saresti tornato molto più tardi-gli disse Donghae lanciandoli un cuscino del divano addosso
-Aigoo smettila! Volevo solo conoscerla, mi sembra interessante-spiegò appoggiando la giacca sulla poltroncina e sedendosi. 
Risi e mi rivolsi a lui:-Hyung, sbaglio o hai cambiato tipologia  di ragazza molto velocemente?









 

Heeeey donneeeeh (?)!!!
Eccomi con un altro capitolo, che ne pensate? Vi aspettavate del vecchio amico d'infanzia Mimì (ovvero Zhoumi) e la nuova ragazza di Hyuk? owo
Non sto a continuare a parlare perché se no và a finire che spoilero tutta la Fanfic uwu e questo non va bene ~
Anyway, fatemi sapere cosa ne pensate lasciando una recensione e al prossimo capitolo...bye bye ~

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Capitolo 13
*** CAPITOLO 13 ***


CAPITOLO 13

Che noia, da mezz'ora che stavo al supermercato con Leeteuk, Sungmin e Kyuhyun. Dovevano fare la spesa per il pranzo e mi era stato imposto di accompagnarli dati i frequenti attacchi delle Saesang.
Essendo in 10, dovevano comprare una grande quantità di cibo e dati i diversi gusti anche diversi tipi di alimenti.
-Stasera faccio ramen, vi va?-propose Leeteuk
-Okay Hyung, siamo tutti e 10?
-Mmmh non credo, Yesung forse va a cena dai suoi e HyukJae...beh, dipende
Quel dipende era riferito alla sua nuova "fiamma": da tre giorni stava uscendo con una ballerina e sembrava abbastanza interessato a lei.
Una volta riempito il carrello, andammo alla cassa e Leeteuk pagò tutto.
Ritornammo a casa con mille buste e li aiutai a mettere in dispensa e in frigo tutto quanto, buttai le robe vecchie e li salutai ritornandomene nel mio appartamento.
"Nihao Fefè, che ne pensi di vederci oggi? Baci, Zhoumi"
Il ragazzo si fece dare il mio numero e ne approfittò per contattarmi subito. Ero contentissima di rivedermi con il mio vecchio amico d'infanzia, quel bambino dalla voce splendida che amava canticchiare la canzoncina delle due tigri prima di addormentarsi. Quel bambino con il sorriso stampato sul viso che insieme a mio cugino mi tirava su di morale quando ero triste. Mimì, il ragazzo con cui ho passato le migliori vacanze fino ai 15 anni. Quando i miei nonni morirono, non ritornai più a Wuhan e non ho mai avuto la possibilità di rivedermi o sentirmi con lui. Adesso, però, potevo continuare a frequentarlo!
Accettai l'invito, ma proposi di incontrarci a casa mia e di non uscire per non dare nell'occhio e quindi per non dare scandali inutili.
Non vedevo l'ora di vederlo e riabbracciarlo, raccontargli tutto quello che avevo fatto negli ultimi anni e canticchiare quelle canzoni popolari cinesi.
Presi il telefono e chiamai immediatamente i miei zii per informarli della bella, anzi bellissima, notizia.
-Zioooooo non sai cosa è successo: uno del gruppo è Zhoumi, ti ricordi di lui?-
-Veramente? Che bello Fei, allora è destino!
-Destino? Che vorre...zio, no. Non è il mio ragazzo e non ci sposeremo, tu e la zia dovete smetterla di pensare solo ai matrimoni.
-Sai che siamo all'antica e rispettiamo le vecchie tradizioni. Dai, adesso cambiamo argomento e parlaci del tuo lavoro.
Fortunatamente i miei zii sono sempre stati abbastanza comprensivi, quindi quando non volevo parlare di qualcosa cambiavano argomento per non urtare la mia sensibilità. Mi trattavano proprio come una figlia, d'altronde mi hanno cresciuta loro.
La porta bussò. Chiusi la chiamata coi miei zii e andai ad aprire: era il manager.
-Ah Fei, questo è il nuovo calendario degli impegni del gruppo. Sia tu che gli altri avete tre giorni di "libertà" poi mi dispiace per voi ma avete tanto lavoro. Inoltre, tra tre giorni hanno una cena quindi te dovrai esserci. Adesso ti lascio che devo andare a parlare con SooMan, ciao Fei
Mi consegnò le schede e se ne andò senza neanche farsi salutare, andava di fretta.
Chiusi la porta alle spalle e mi andai a sedere sul divano leggendo tutti i miei prossimi lavori: prove di qua, conferenze di la, cene, interviste...le solite cose. Appoggiai la cartellina sul tavolino e guardai l'orologio: erano le 14.30 e non avevo ancora pranzato.
Mi andai a preparare un toast al prosciutto e in un paio di morsi lo mangiai tutto.
Mi andai a sdraiare sul letto e telefonai Kyuhyun:-Kyu, ti disturbo?
-No, dimmi...mamma
Per non far sospettare niente agli altri mi chiamava mamma. Non dovevano assolutamente capire che parlavamo al telefono insieme.
-...niente ti volevo dire che oggi pomeriggio mi vedo con Zhoumi. Sai dopo anni lo rivedrò, sono contentissima!
-Ah ok, poi fammi sapere. Arasseo? Ci risentiamo, mamma.
Non sapevo come ci si comportava con i propri ragazzi, ma da quello che avevo letto e visto nei film bisognava dirgli tutto senza mai mentire. Ho sempre riferito a Kyuhyun quello che facevo o che avevo intenzione di fare e ogni volta mi sentivo soddisfatta, pensavo che non sono ero brava a combattere, lavorare, suonare, ballare, ma anche a fare la ragazza. Anche ad amare una persona, o almeno così pensavo. Non avevo mai capito il concetto di "amore" ma ero convinta che facendo la brava fidanzata, un giorno l'avrei capito.
Una delle cose che non avevo capito era la gelosia, perché i fidanzati erano gelosi e le fidanzate erano gelose. Se una persona ama l'altra e si fida, non dovrebbe esserlo.
Chiusi gli occhi e sorrisi, stavo pensando a Kyuhyun. Il suo sorriso, i suoi occhi, il suo modo di cantare e di parlare. Mi piaceva tutto di lui ed ero davvero contenta di essere la sua ragazza.
Appena stavo per prendere sonno un rumore mi svegliò: quello del campanello. Sapevo chi era e contenta andai ad aprire:-ZHOUMIIIIIIII!!!-
Saltai in braccio al mio amico e mi strinse forte sorridendo felice anche lui di vedermi. Non posso descrivere quanto ero felice di vederlo, lui non era un semplice amico ma bensì un Amico con la A maiuscola. Scesi dalle sue braccia e notai da dietro le scale una sagoma così mi sporsi per vedere chi era:-Oh, ciao Eunhyuk-
Sgranò la voce e salì gli ultimi due gradini salutando con un semplice inchino me e il mio amico.
-Qualcosa non va?- chiesi
-Emh…no, no. Comunque, Zhoumi che ci fai qui?
-Sono venuto a trovare la mia Fefè, ci conosciamo da quando abbiamo 2 anni io e questo piccolo drago
-Ah…-annuì e se ne andò salutando un piccolo sorriso, che a mio parere pareva un po’ finto.
Mi sembrava strano in quel momento il ballerino, ma non ci feci molto caso. Invitai Zhoumi ad entrare in casa e ci andammo a sedere entrambi sul divano. Una volta seduti, iniziammo subito a chiacchierare raccontandoci di tutto e di più.
Mi spiegò anche com’era entrato nella SM, cosa ne pensava dell’essere un idol, cosa gli mancava della vita precedente e cosa no. Ascoltarlo era piacevole quando trascorrere del tempo con Kyuhyun.
Anche io gli parlai di me, ma non avevo niente di che da dire a parte che mi mancava mio cugino. Con lui potevo parlare liberamente e mi sfogai di tutto il malessere che in quegli ultimi anni era rimasto dentro me. Lui era, inoltre, l’unica persona che poteva capirmi data la sua amicizia con Benwa. Era così di spiaciuto che voleva anche piangere qualche lacrima dal dispiacere:-Scommetto che i tuoi zii soffrono ancora molto…aissh piccola Fefè, non sai quanto mi dispiace-
Lo abbracciai e forte e mi strinse a se per consolarmi. Mi accarezzò la guancia e mi alzò il viso incupito dalla tristezza facendomelo risplendere sorridendomi:-Adesso pensiamo a qualcos’altro, ok?-
Annuì ricambiando il sorriso e immediatamente cambiò discorso chiedendomi come me la passavo in Corea, gli risposi che andava tutto bene e che il lavoro da bodyguard mi piaceva davvero tanto anche se volevo più azione e movimento. Mentre gli parlavo pensavo se confessargli il mio rapporto con Kyuhyun, era come un fratello per me ma avevo promesso a Kyu di non dire niente a nessuno del gruppo. Mi sforzai di non farmi scappare niente dalle labbra, neanche il nome di Kyuhyun. Ero tesa pur parlando con un mio vecchio amico e questa mia tensione era dovuta al pensiero fisso dello star attenta a non dire niente riguardo al mio ragazzo. “Fei, stai calma è una conversazione normale sul tuo lavoro” mi ripetevo in mente per tranquillizzarmi. Quando buttai un sospiro di sollievo capendo che era una semplice conversazione basata sul nostro lavoro, Zhoumi mi fece una domanda che mi lasciò spiazzata:-Hai un ragazzo?-
Cazzo Zhoumi perché hai aperto quel discorso?
Deglutii e rimasi a fissarlo per qualche secondo, non gli sapevo mentire. Sbarrai gli occhi e iniziai a balbettare cercando di dire qualcosa, cercando di dirgli una bugia:-Emh…tu sai che sono sempre stata una persona difficile….emh, è imbarazzante…emh, non ho mai avuto un ragazzo…emh…hai capito…-
Il mio cuore batteva a mille, speravo non avesse capito che ero fidanzata. Ero fottuta se aveva capito tutto, dovevo svuotare il sacco e dirgli chi era. Dovevo dirgli che era Cho Kyuhyun, il suo collega e amico. -Aaaaah ho capito, non sei mai fidanzata. Non c'è bisogno di vergognarsi, soprattutto con me. Si vede che non hai ancora trovato la persona giusta-sorrise Risposi semplicemente annuendo, ma nella mia mente c'erano degli omini che ballavano dalla felicità. La fortuna era stata dalla mia parte e mi tranquillizzai. Anche se non aveva capito niente, però, speravo non continuasse a parlare dell'argomento ragazzi e amore; speravo in un altro argomento. Speravo in qualsiasi cosa che non riguardasse le coppie. Rimanemmo qualche secondo in silenzio fino a quando non riprese lui parola:-io non sono fidanzato adesso e non sono mai stato innamorato, solo una ragazza mi è piaciuta per anni e anni e forse anche adesso...-
Mi chiedevo chi poteva essere. Non ho mai avuto amiche femmine, in realtà non ho mai avuto altri amici tranne Zhoumi e mio cugino, quindi chiesi subito il nome di questa ragazza.
Mi sorrise e mi diede una risposta apparentemente semplice:-La conosci benissimo, guarda-
-Ma non conosco altre ragazze esclusa me stessa!
-Appunto...
Mi sorrise e cercai di capire, anzi cercavo di non capire. Era veramente innamorato di me o avevo capito male io? Gli riformulai la domanda e mi rispose sorridendo, sorridendo e annuendo. Odiavo queste sue mezze risposte.
Le mani iniziarono a sudare, non sapevo come cambiare discorso. Non sapevo come comportarmi da quel momento che avevo capito che aveva una cotta per me. Come potevo spiegargli che non provavo niente per lui senza ferirlo?
Un silenzio imbarazzante avvolse per qualche secondo il salotto, entrambi volevamo che succedesse qualcosa o che qualcuno di noi aprisse un discorso qualsiasi al più presto.
Lui sgranò la voce e si alzò dal divano dicendomi che se ne doveva andare perché aveva da fare. Non avevo il coraggio di dirgli di rimanere così lo salutai e lo accompagnai alla porta, mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò.
Chiusi la porta alle mie spalle e chiamai subito Kyuhyun per raccontargli tutto e farlo venire da me.
In un paio di minuti il mio ragazzo bussò alla porta e lo feci accomodare.
-Kyuhyun, cosa faresti se ti dicessi che Zhoumi è innamorato di me?
Scosse la testa e sorrise:-Niente credo, sei la mia ragazza non la sua. Mi dispiace ma sei già impegnata con me.
Capii che aveva capito che io avevo capito che Zhoumi era innamorato di me, ecco.
-Comunque, HyukJae e la sua ragazza?- chiesi sorridente
-Quello e la tizia? Niente, mi sa che non stanno nemmeno insieme. Lo vedo strano ultimamente, non trovi?
-Si, comunque può darsi che ha problemi personali o che è semplicemente stanco. Tutti voi siete stanchi e le tue occhiai non finiscono più.
Mi accarezzò la guancia e posò le sue labbra sulle mie, chiusi gli occhi e mi feci trasportare dal suo dolce bacio. Amavo i suoi baci. Appena stava per schiudere le sue labbra per far incontrare la sua lingua con la mia, il suo cellullare squillò. In quel momento volevo prendere il suo telefono e buttarlo giù dalla finestra.
-Scusami...-rispose al cellulare e lo chiuse dopo qualche secondo-…mi cercano, devo andare-
Mi stampò un piccolo bacio e se ne andò.
Non solo ho passato tutta la mattina al supermercato, ho scoperto che Zhoumi era innamorato di me, non potevo neanche trascorrere un po’ di tempo col mio ragazzo.
Vabbè avevo giorni di riposo davanti a me…speravo di riposarmi e speravo non succedesse nient’altro…








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Hello everyone!
Scusate se ho pubblicato il capitolo dopo un casino di tempo, ma ho avuto diversi problemi e faccende quindi non ho avuto proprio la possibilità di scrivere e pubblicare TwT
Alla fine, però, sono riuscita a farlo YEEAAH *^* Sono riuscita a scriverlo e pubblicarlo >3< 
Ok...Zhoumi, Kyuhyun...FEI BASTA XD Ahahahahhaha mentre rileggevo il capitolo mi sono ripetuta questa frase mille volte lol Che poi nel pross.....NON DEVO SPOILERARE >O< 
Ho il bruttissimo vizio di spoilerare tutto a tutti ma devo riuscire a trattenermi se no non c'è gusto, giusto? ;)
Anzi, recensiste e ditemi le vostre di considerazioni e pensieri kekeke
Adesso sparisco prima di raccontare tutto =3= 

Alla prossima e spero che il capitolo vi sia piaciuto ^3^

 

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Capitolo 14
*** CAPITOLO 14 ***


CAPITOLO 14 

Avevo ancora due giorni di vacanza. Pensavo a come avrei passato le mie giornate, cosa avrei fatto per distrarmi. 
Neanche il tempo di prendere una decisione che mi arrivò un messaggio: "Vuoi venire a ballare con me stamattina? -Eunhyuk"
Non ci pensai due volte che risposi di si, d'altronde non avevo niente da fare. 
Contenta mi andai a lavare e vestire: jeans, t-shirt blu e converse bianche. 
La porta bussò e andai ad aprire sorridendo. 
-Pronta?
Annuii e chiusi la porta alle mie spalle.
Scendemmo di casa ed entrammo nella macchina nera pronti ad andare verso il palazzo della SM.
-Come mai mi hai chiesto di venire a ballare con te?
-Così, avevo voglia di fare qualcosa. Ti dispiace?
-Affatto, mi piace ballare
-Wow! Ballavi in Cina?
-Si, io so fare un po' tutto.
Mi sorrise e mi accarezzò il viso. Era proprio strano quel ragazzo: prima si trovava una ragazza e poi mi invitava ad uscire. 
-La tua ragazza? 
-La mia che?
-La ballerina. Non è gelosa che esci con me?
-Lei?!? Non stiamo insieme-rise
-Sembrava...
-Si, mi piaceva ma non è niente di che. Mi sembra un po'... come dire...
-Oca? Una cretina solo corpo niente cervello?
-Diciamo di si. Per carità è una brava ragazza, ma non mi convince
L'auto si fermò davanti il palazzo della SM e scendemmo dal veicolo.
Salimmo verso una delle sale prove e poggiai la borsa per terra:-Perché mi hai invitata a ballare proprio qua?-
-Avevo pensato di portarti al parco, ma ci avrebbe visto qualche fan e avremmo dato scandalo inutilmente. Dai, che vuoi ballare?
-Okay...mmh, quello che vuoi
Accese la radio e fece partire una canzone abbastanza movimentata. Non sapevo che fare, rimasi lì immobile. Si avvicinò e mi porse la mano invitandomi a muovere. 
Presi la sua mano e mi tirò a lui, mi cinse i fianchi e divertito iniziò a muoversi.
"No no no, Lee HyukJae ho un ragazzo io. Che sono queste prese di posizione?"
Ero imbarazzata e non sapevo come agire: se ballare a modo suo o staccarmi da lui e rimanere ferma. 
-Non ti mangio mica, sciogliti!
Mi lasciai andare e iniziai a muovere il bacino e le spalle.
Non stavamo ballando sulle note di una canzone da gran ballo, ma una canzone da discoteca.
Stavo incominciando a divertirmi, ma non sapevo ancora bene che passi fare.
Mi fece poggiare le mani sul suo petto e iniziò a muovere il bacino vicino al mio e ad avvicinare il suo corpo.
"Hey hey hey bello, allontanati"
Cercai di staccarmi leggermente per non avere ogni sua parte del corpo appiccicata alla mia ma nulla, si avvicinava sempre più.
Sentii improvvisamente il suo corpo attacarsi al mio e il suo sesso battere sul mio bacino.
Era una situazione imbarazzantissima e le mie guancie incominciarono a colorarsi di rosso. Non ero mai stata così vicina nemmeno a Kyuhyun...il mio ragazzo!
-HyukJae, allontanati
Non mi ascoltò continuò a muoversi a ritmo della musica.
Lo spinsi leggermente da me e sgranai la voce arrossendo. Si scusò e mi sorrise andando a spegnere la radio. 
-Emh, è ora di pranzo ti andrebbe di mangiare qualcosa insieme a me?
-Oh, va bene
Presi la borsa e uscimmo dal palazzo. Camminando camminando arrivammo in un fasfood dall'aspetto accogliente e pulito. 
C'erano diversi ragazzi e amici felici e sorridenti che ad ogni chiacchiera addentavano un pezzo di hamburger e sorseggiavano una coca-cola siddisfatti del loro pranzo. Sembrava davvero un bel posticino.
-Allora Fei, cosa vuoi mangiare?
-Mmmh, un insalata semplice
-Solamente quella? Non vuoi un hamburger o un panino ripieno?
-No no, prendo in più una bottiglietta d'acqua e basta
-Oh, tutto qua? Ecco perché sei così magrolina
-Zitto, acciuga
-Come fai a sapere che è il mio "soprannome"
-Lo so e basta, vai ad ordinare adesso
Si alzò e andò al bancone a fare la fila. 
Non mi piacevano i commenti sul mio fisico. Si, ero magrolina e apparentemente gracile ma non dovevano farmelo notare. 
"Oddio Kyuhyun!" mi ero completamente dimenticata di lui, mi ero scordata di chiamarlo e avvisarlo che uscivo con Eunhyuk. Presi immediatamente il cellulare e...e nulla, era scarico. Non potevo certo chiedere al ballerino di prestarmi il suo, quindi capii che gli avrei detto tutto della giornata trascorsa con il suo amico solo al mio ritorno in dormitorio. 
Speravo che Kyuhyun non si arrabbiasse con me.
-Fei, ecco a te l'insalata e per me un bel panino!
Faceva davvero schifo quel ragazzo: mangiava sempre come un maiale. 
Presi un paio di bacchette e mangiai in fretta la mia insalata.
-Hai già finito?
-Si, tu sbrigati
Finì di mangiare e lo invitai a ritornare subito al dormitorio. 
-Come mai tutta questa fretta di tornare a casa?
-Ho fretta e basta
-Va bene va bene, adesso ritorniamo subito
Mi sorrise e andammo in macchina. Accese il motore e canticchiando qualcosa guidò fino al dormitorio.
“Evvai siamo già arrivati!” pensai confortata.
Parcheggiò e scendemmo dall’auto. Salimmo con l’ascensore fino ad arrivare alle nostre camere e mi salutò, lo ringrazia per la bella mattinata trascorsa insieme e corsi in casa.
Presi il cordless e chiamai in fretta Kyuhyun.
-Ciao Fei, ti sei finalmente ricordata di me
-Oh, scusami avevo il cellulare scarico
-Potevi dirmi che uscivi e per giunta con un ragazzo. Dovevo saperlo tramite quell’idiota di Donghae che dalla mia ragazza, giustamente
-Mi dispiace ma non ci ho pensato subito, scusami tanto so di aver sbagliato
-Lo so anche io
Mi chiuse il telefono in faccia senza neanche salutarmi e lasciandomi mortificatissima.
Mi buttai sul divano e sbuffai ancora in colpa per quello che avevo, o meglio non avevo, fatto.
KYUHYUN
Poggiai il cellulare sul comodino e pensai a Fei: tutti la volevano e tutti la cercavano. Ero geloso di lei e il pensiero che era uscita con un ragazzo senza avvisarmi mi faceva bruciare dentro.
“Come ha fatto a dimenticarsi di chiamarmi? Come ha fatto a dimenticarsi di me?!” pensai con lo stomaco sottosopra.
Sentii bussare alla porta:-Kyuhyun, posso entrare?-
Era Eunhyuk, proprio l’ultima persona che volevo vedere in quel momento.
-Entra- risposi freddo
-Hai per caso visto il mio caricabatteria? L’avevo messo un salotto ma non lo trovo più
-No
-Fa niente, grazie. Ah … per caso è successo qualcosa? Ti vedo strano
-Niente, lascia stare
-Va bene, se hai bisogno chiamami-sorrise
Ricambiai il sorriso e se ne andò.
“Ho bisogno di urlarti che Fei Ling è la MIA ragazza e non ci devi provare” borbottai tra me e me.
Non riuscivo a spiegarmi perché tutti desideravano quella ragazza, non potevo esserci solo io? Non potevo essere l’unico innamorato di quella bodyguard così minuta? Meno male che nessuno la voleva …
Mi alzai dal letto e andai in cucina a prendere un po’ d’acqua fresca.
-La potrei invitare a cena …
-Mh, sembra una buona idea
Sentii Eunhyuk e Donghae chiacchierare su un certo appuntamento che avrebbe chiesto il più grande a una ragazza.
-Chi dovresti invitare?-gli chiesi pur sapendo già la risposta
-Fei, è una ragazza di ottima compagnia
-Ma perché proprio lei? Non ha niente di speciale, è solo fredda e acida
-Non so, è carina
-Esistono ragazze più belle di lei
-Perché me lo chiedi? Alla fine la bellezza è soggettiva
-Si, ma…
-Ma?
-Niente
Scossi la testa, presi l’acqua da frigo, la versai in un bicchiere di vetro e la sorseggiai lentamente.
Non potevo crederci, la mia ragazza stava per essere invitata da uno dei miei migliori amici a cena.
Ritornai in camera non volendo sentire più nessun’altra parola pronunciata dai miei due Hyung e accesi la tv per distrarmi un po’.
DRIIIIING: NUOVO MESSAGGIO!
Presi il cellulare e lo lessi subito:"Puoi venire un attimo da me? Scusami ancora, Fei”
Senza pensarci due volte mi alzai e uscii di casa avvicinandomi alla porta della casa della mia ragazza ma senza, ovviamente, farmi vedere da nessuno. Citofonai e subito mi aprì:-Grazie per essere venuto-
Mi fece entrare e chiuse la porta alle mie spalle. Mi voltai e si buttò subito tra le mie braccia stringedomi forte:-Mi dispiace-
Era così dispiaciuta, non potevo fare resistenza a tale tenerezza.
La strinsi a mia volta e le accarezzai la testa. Eh si, l’avevo già perdonata.
-Non preoccuparti-sorrisi
Così piccola e graziosa, il mio cuore batteva a mille solo a sentirla così stretta a me. Non mi importò più niente né di Eunhyuk né della chiamata, tutto quello che mi interessava era lei.
Le alzai il viso e le stampai un dolce bacio sulle sue calde labbra. Le sorrisi e le accarezzai la guancia:-Non riesco proprio a stare arrabbiato con te-
Ricambiò il sorriso e arrossì leggermente, che carina.
-Prometto di chiamarti e avvisarti d’ora in poi
-Brava, così non mi devo più preoccupare o ingelosire più di tanto. E mi raccomando, avvisami appena HyukJae ti inviterà a cena
-A cena? A me?
-Si Fei, il mio caro amico ti chiederà un appuntamento …









Rieccomi qua con un altro capitolo! Vi sono mancata? 
So che vi ho fatto attendere troppo ma ho avuto diversi disguidi e non ho proprio potuto pubblicare >w<
Spero che il capitolo vi è piaciuto ^^, alla prossima ~

 

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Capitolo 15
*** CAPITOLO 15 ***


CAPITOLO 15

-Fei, oggi non ci saremo perché stiamo dalle nostre famiglie o in giro quindi torniamo stasera tardi-mi comunicò Kangin
-Va bene, se siete in pericolo o avete bisogno di me fatemi uno squillo 
Salutai i ragazzi e gli augurai buona giornata rientrando dentro casa.
Accesi la radio e iniziai a fare un po' di yoga rilassando i miei muscoli e le mie ossa.
Ding Dong~
Improvvisamente suonò il campanello. Stranita andai ad aprire trovandomi Kyuhyun davanti:-Che ci fai?-
-Ho fatto finta di andarmene, volevo trascorrere una giornata con te
-Oh-sorrisi
-Che ne pensi di venire da me a fare una partita alla Playstation? Poi pranziamo e facciamo qualcosa insieme
-Va bene, adesso vengo
Presi le chiavi di casa, il cellulare e raggiunsi Kyuhyun nel suo dormitorio.
Mi sedetti sul divano a fianco a lui e mi passò uno dei joystick.
-Allora, calcio?
-Uh uh, interessante
Cliccò Play e iniziammo la partita. Giocammo a lungo tempo sfidandoci tra doppiette e rigori giocati con il semplice movimento dei nostri pollici.
-GOOOOAL!-esultai
-Ma non è valido!
-Lo dici solo perché stai perdendo
-Forse ahahaha
Gli stampai un bacio sulla guancia sorridendo e continuai a giocare.
Mi stavo divertendo davvero tanto, soprattutto a vincere contro il mio ragazzo. 
-WOOO GOAL ANCHE PER ME!
Improvvisamente eravamo pari.
-Ma...ma
-Mia carissima Fei, io sono un campione nei videogame
Due secondi dopo feci un altro punto:-Kyu, sono più brava di te-
-Tu...
-Andrà meglio la prossima volta-sorrisi e lo baciai dolcemente
Ricambiò il sorriso e mi invitò a mangiare qualcosa. 
-Ho preparato un insalata e della carne 
Ci andammo a sedere e iniziammo a mangiare. Era tutto particolarmente buono e tra un boccone e l'altro scambiammo un paio di chiacchiere. 
Ero contentissima di trascorrere del tempo col mio ragazzo e di stare sola con lui senza la paura di essere scoperti da qualcuno. Era tutto così tranquillo e rilassante. 
-Fei, ti prometto che appena ufficializzeremo la nostra relazione usciremo e andremo ovunque vuoi e faremo tante, anzi tantissime, cose 
Mi prese le mani e le strinse forte guardandomi dritto negli occhi:-Sono contentissimo che sei la mia ragazza-
Il mio cuore incomiciò a battere a mille e iniziò a mancarmi il respiro. Non sapevo che dire, volevo solo continuare a stare con quel ragazzo stupendo. 
Mi mostrò uno dei suoi sorrisi migliori e finì di mangiare. Ero contentissima anch'io di essere la sua ragazza. 
-Finiamo la partita?
-Tanto vinco io
-Non cantare subito vittoria
Ci alzammo e ci fiondammo davanti il televisore a giocare. Al decimo minuti di partita avevo fatto già un altro goal. Vedevo Kyuhyun concentrarsi sullo schermo e provare in tutti i modi di vincere, ma purtroppo non ci riuscì.
Finì la parita che lo stracciai alla grande: 3-1 per me.
Spense lo schermo e poggiò il joystick sul tavolino.
-Adesso te la vedi con me-rise
Mi abbracciò facendomi sdraiare sul divano e mi riempì di baci facendomi ogni tanto il solletico. Scoppiai a ridere e mi lasciai accarezzare e coccolare.
Mi baciò dolcemente e mi accarezzò il viso. Bussò alle mie labbra con la sua lingua e mi fece assaporare un bacio pieno di passione. Avvolsi il suo collo con le mie braccia e mi lasciai trasportare. Le sue mani passarono ai miei fianchi e le sue labbra al mio collo. Scese fino ad accarezzarmi le cosce e mi morse leggermente. 
Lo lasciai fare, mi stava piacendo quella sensazione.
Dopo qualche secondo si staccò da me:-Scusami...-
-Di cosa? Kyuhyun, continua
Non se lo rifece ripetere due volte che altri baci si posarono ancora una volta sul mio collo e sulle mie labbra. 
Le sue mani scivolarono sotto la mia maglietta e mi accarezzarono il ventre e la schiena. 
-Che ne pensi di andare in camera?
Annuii e mi feci prendere in braccio. Avvolsi le mie gambe intorno al suo bacino e mi portò in stanza facendomi sdraiare sul suo letto. 
Mi persi nel suo sguardo, era così profondo e intenso. Dio mio, quanto volevo quel ragazzo!
Mi sfilò la maglia e lentamente si sbottonò la camicia. Riuscii ad intravedere il suo corpo che tanto nascondeva ma che era, o almeno per me, perfetto.
Lo accarezzai e gli sfilai completamente la camicia. Era a dir poco bellissimo.
Ero emozionantissima, sarebbe stata la mia prima volta.
-Starò attento, non preoccuparti
Mi rassicurò subito e mi accarezzò il viso scostandomi una ciocca dal viso.  
Si slacciò la cintura e si sfilò i pantaloni.
-ODDIO!
Ci voltammo col cuore in gola e trovammo Leeteuk davanti la porta shockato.
-Scusate, scusate-scosse la testa e chiuse la porta.
Ero imbarazzatissima, non sapevo né che fare né che dire.
Kyuhyun si alzò immadiatamente infilandosi i pantaloni e corse da JungSoo.

KYUHYUN
-Hyung hyung, fermo ti devo parlare
-Non preoccuparti, non devi spiegarmi nulla. Tu e Fei stavate o almeno avevate intenzione di...di...di farlo, ecco
-Ti prego non dire nulla a nessuno, stiamo insieme da diversi giorni e nessuno deve sapere della nostra relazione
Rimase muto, era ancora sconvolto da quello che aveva visto. Io volevo tanto sotterrarmi per la vergogna.
-Leeteuk-uscì Fei dalla camera-mi dispiace, scusaci-
-Non preoccupatevi. Se volete me ne vado e vi lascio continuare
-No no
Un silenzio imbarazzante avvolse il salotto, nessuno sapeva che dire o che fare. L'unica cose positiva è che non avevamo ancora iniziato nulla e non ci ha beccati in un momento, come dire...intimo, ecco.
-Leeteuk, Kyuhyun, adesso è meglio che io vada 
-Tesoro...
-Kyu, ci vediamo un'altra volta. Leeteuk, scusami ancora 
-Fa niente, anzi scusa me per avervi interrotto
Fei fece un piccolo inchino e imbarazzata tornò nel suo appartamento. 
-Hyung, posso parlarti o devi andartene?
-Fai pure, non devo andare da nessuna parte
-Sai, io e Fei stiamo da diversi giorni insieme e abbiamo deciso di non dire niente a nessuno quindi ti prego di mantenere questo nostro segreto
-Non preoccuparti Kyu, nessuno lo verrà a sapere. Adesso se vuoi puoi andare da lei così finite quello stavate facendo
-No no, sarà ancora imbarazzata quindi non voglio precipitarmi subito da lei
Ringraziai il mio Hyung e andai in camera mia. 
Effettivamente non sapevo come stava Fei, vista la figuraccia, così dopo essermi riposato una decina di minuti buoni decisi di andarla a saluta e magari strapparle un sorriso e un dolce bacio. 
Mi alzai dal letto, mi sciacquai il viso e andai a bussare a casa sua:-Chi è?-
-Sono io, Kyuhyun
Mi aprì la porta e mi fece entrare accennando un sorriso, chiuse la porta alle mie spalle e appena mi voltai si buttò tra le mie braccia stringendomi forte:-Scusami, non volevo metterti in quella situazione imbarazzante-
Sorrisi e le accarezzai i morbidi e scuri capelli:-Non preoccuparti, non è colpa tua ma di Leeteuk-
Ricambiò il sorriso e alzò lo sguardo incatendando i suoi occhi nei miei:-Wo ai ni-
In quel momento il cuore iniziò a battermi a mille e gli occhi iniziarono a brillare, non riuscii a proferire parola così feci parlare le mie labbra da sole stampandole un bacio pieno d'amore.
Accarezzai il suo viso tenendo le labbra sulle sue e piano le schiusi facendo incontrare la mia lingua con la sua e facendole muovere a ritmo dei nostri cuori che ormai andavano all'unisono. 
Si staccò dolcemente da me e poggiò la testa sul mio petto iniziando a fare cerchietti su di esso con le dita:-Sai,  Kyu...-
-Cosa?
-Prima ci hanno fermato giusto?
-Emh, si
-Se ti va potremmo riprendere da dove ci siamo fermati
-Non è una cattiva idea
Sorrise e fece scivolare una mano sotto la mia maglia:-Quindi...-
La presi in braccio e andammo nella sua camera da letto. La feci sdraiare tra i morbidi cuscini e la ribaciai con passione. 
Amavo tanto quella ragazza e in quel momento la desideravo come non mai. 
Portai una mano sui suoi pantaloni e glieli calai accarezzandole la candida pelle bianca.
Le sue dita strinsero la mia t-shirt e me la tolsero in una sola mossa.
-Sei bellissimo...
Sorrisi a sentire quelle parole e vidi i suoi occhi brillare mentre ammiravano il mio corpo. Le sorrisi e le tolsi anche io la maglia lasciando in vista il suo bellissimo reggiseno nero in pizzo.
-Anche tu sei bellissima
Affondai la testa nel suo petto e la riempii di baci mentre con le mani mi toglievo il jeans scuro di dosso.  
-Kyuhyun, posso sfilarteli? 
Mi fece staccare da lei e indicò i miei boxer guardandomi negli occhi. Sorrisi annuendo e subito mi abbassò le mutande nere mordendosi leggermente il labbro inferiore.
Poggiai le mani sul materasso e mi posizionai davanti a lei pronto a entrare dentro di lei.
Cioè, stavo per fare mia la ragazza che amavo!
Lentamente mi avvicinai a lei facendo sfiorare i nostri corpi. Le sue guance si colorarono di rosso e il suo respirò accellerò improvvisamente.
Sentii le nostre intimità sfiorarsi e...DRIIIIIN DRIIIIIN. 
Mi bloccai immediatamente sentendo il mio cellulare squillare.
-Aissh,  ma chi è? Fei, spegnilo...
-No, rispondi
-Ma io voglio stare con te
-Sì è già rovinato tutto, tanto vale rispondere. Poi può essere una cosa importante. Dai, rispondi
Annuii sbuffando e presi il cellulare per poi mettere il vivavoce. 
-Pronto?
-KYUHYUN!
-Mamma?!?
-Perché non sei qui da me? Tutti quanti sono andati dalle loro famiglie e tu? Che fine ha fatto il mio piccino?
-Emh, mamma...
Vidi Fei nascondere una piccola risata ascoltando la chiamata. 
-Dai Kyu, dove stai? 
-Al dormitorio...
-E con chi? Te ne stai tutto solo?
-No, non sto solo. Sto con...con...un'amica! 
-Oooooh scusami, capisco. Beh allora non ti disturbo più. Ciao cucciolo mio e salutami la ragazza! 
-Va bene, ciao mamma!
Chiusi la chiamata e poggiai il telefono sul comodino.
-AHAHAHAHA ODDIO. No vabbè,  non avevi avvisato i tuoi che non andavi più da loro?
-Me ne sono dimenticato-accennai una risata
-Adesso scusami ma si è rovinato il nostro momento e non riesco a smettere di ridere. Scusa ma...
-Non preoccuparti, ci saranno molti altri giorni a disposizione nostra. 
-Grazie-mi baciò dolcemente- si vede che oggi non era destino che dovevamo farlo, forse-
-Sarà...
-Possiamo rimanere abbracciati? 
Annuii e la feci poggiare sul mio petto avvolgendo i nostri corpi con le lenzuola.
-Quasi quasi mi sta dispiacendo non farlo più... 
Notai il suo sguardo abbassarsi sul mio membro e la sua mano accarezzarmi il petto.
La sua mano scivolò sotto le coperte e mi accarezzò la mia parte più intima.
-Vedo che ti è tornata la voglia
-Forse si-accennò un sorriso malizioso
La buttai sotto di me e ...DING DONG
-Ma si sono messi d'accordo?!?-esclamai nervoso appena sentii il campanello.  
Fei scocciata si alzò e in fretta si vestì scappando da aprire la porta.
-Ciao Fei!
-HyukJae?!
-Che ci fai?
-Ti volevo avvisare che siamo ritornati anche se non sappiamo dov'è Kyuhyun ma vabbe lo contatteremo tra un po, forse avrà da fare
-Oh, capisco...
-Allora, come va?
-Bene, a te?
-Anche a me e...
-Sì? 
-Volevo chiederti una cosa...emh...
-Dimmi tutto
-Domani, emh...vorresti uscire...sai, io e te?
-Domani?
-Sì, ti dispiace? 
-Affatto
-Quindi è un si?
Dalla porta osservai tutta la scena è notai il ragazzo pendere dalle labbra di Fei. Lei non riuscì a dirle di no per quanta tenerezza gli faceva così accettò l'invito.
-Ti va di andare a mangiare qualcosa la sera?
-Sì dai, è una buona idea
-Okay,  adesso io sparisco. Grazie Fei! 
Fece un piccolo inchino sorridendo più felice che mai e se ne andò via.
Quando la ragazza tornò da me mi abbracciò e mi chiese scusa:-Non me la sentivo di dirgli no-
-Dai non preoccuparti, si vedeva che ci teneva tanto
-Ma poi come glielo diciamo che stiamo assieme? 
-Non so, ma prima o poi capiterà
-Poverino...

 







Rieccomi! Si, so di essere sparita ma ho avuto così tante cose da fare che malapena sono riuscita a respirare /? 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che la storia vi stia interessando sempre di più. Recensite e fatemi sapere cose ne pensate ^^
Alla prossima e prometto che non aggiornerò più così tanto in ritardo! ~ 

 

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