Dream

di gattinaviola
(/viewuser.php?uid=727862)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Prologo ***
Capitolo 2: *** 2. L'affitto ***
Capitolo 3: *** 3. Il disegno ***
Capitolo 4: *** 4.La sua spalla ***
Capitolo 5: *** 5. In Bagno ***



Capitolo 1
*** 1.Prologo ***


Mi presento, mi chiamo Violet, ho ben diciannove anni anche se mi scambiano tutti per una sedicenne per la mia statura poco imponente (1,65), ho i capelli castano scuro con sfumature rosse e lisci con la rasatura sotto, una bocca carnosa, occhi verdi, pelle dorata e adoro i tatuaggi e i pearcing, infatti ho un tatuaggio della runa angelica di Shadowhunters (la mia saga preferita) sul polso e delle rondini sull'avambraccio e poi ho un pearcing all'ombelico e uno a lato sotto la bocca per non parlare della molitudine che mi ricopre le orecchie.Vivo a Londra e il mio sogno è diventare una scittrice, come ho già detto la mia saga preferita è Shadowhunters e sono letteralmente  innamorata di Jace. Sono sempre stata sfigata in amore, in amicizia e ho una famiglia davvero incasinata. La mia migliore amica se n'è andata in America al secondo anno di liceo e da lì la mia vita è andata a rotoli. Il lato positivo è che sono comunque riuscita ad andare a Londra, e adesso ho un lavoro da cameriera in un bar e un appartemento minuscolo... certo non è nulla di che, ma è perfetto per cominciare, sto ancora cercando un coinquilino però.

Mi sveglio col sole dritto in faccia e la sveglia impazzita, spengo mugolando la sveglia e mi alzo dal mio comodo lettino ancora caldo avviandomi verso il bagno con la faccia storta e l'Ipod in mano, attacco a palla Chandelier e apro l'acqua della doccia, mi giro verso lo specchio dandomi un'occhiata, un vero schifo...come sempre, mi tolgo i vestiti e mi getto sotto l'acqua senza pensarci. L'acqua calda mi scorre sulla pelle facendomi riconciliare con il mondo. Finito di farmi la doccia mi do una veloce asciugata e una pettinata al groviglio di capelli e mi inizio a vestire. Camicia a quadri di flanella da classico boscaiolo, maglietta nera slavata con la runa angelica di Shadowhunters in grigio, pantaloncini corti rigorosamente strappati e i mie adorati anfibi neri, un po' di mascara e un filo di matita e sono pronta per correre a lavoro. Oggi ho il turno di quattro ore (per fortuna) e mi devo dare una mossa a prendere il bus se non voglio arrivare tardi, cosi prendo la mia borsa nera, ci infilo dentro chiavi, soldi, Ipod e cellulare e scendo le scale di corsa per poi avviarmi verso la  fermata del bus. Trovo per fortuna un posto libero e mi ci fiondo di corsa quando colpisco qualcosa, o meglio, qualcuno:
''Scrostati'' dico in modo ''gentile''
''Ma che gentili che siamo!'' davanti a me si para un ragazzo dai capelli biondi, gli occhi azzurri e profondi, un meraviglioso sorriso e un adorabile pearcing al naso, avrà avuto all'incirca vent'anni, indossa una maglia nera con lo scollo a V e dei jeans calati sui fianchi  ed è l'incarnazione di Jace, sto sognando o cosa?! Arrossisco di colpo come una stupida e in modo imbarazzato dico
''Dai fammi sedere''
''Prego'' dice lui spostandosi, con un meraviglioso sorriso, mi siedo ancora con il volto in fiamme, oh mio dio, mi sta fissando, nessun ragazzo l'aveva mai fatto, non riesco a sostenere il suo sguardo così tiro fuori dalla borsa l'Ipod, mi infilo la musica a palla e mi volto dall'altra parte ''non curante'' del ragazzo.

 Il caldo mi sta tormentando così decido di farmi una bella coda di cavallo quando ad un tratto sento un qualcosa che mi sfiora la rasatura, mi giro di colpo, è lui che mi sta dicendo qualcosa con il suo solito sorrisino
''Numero 1: non mi toccare, numero 2: che hai detto?'' dico togliendomi le cuffie dagli orecchi
''Ho detto bei capelli''
''Ah grazie!'' dico con un sorriso accennato, noto che mi fissa il polso dove c'è il tatuaggio e poi mi dice
''Così ti piace Shadowhunters!''
''Wow da dove l'hai capito? Dalla mia magletta o dal mio tatuaggio?!'' dico in modo acido
''Sempre così simpatica?'' dice lui ridacchiando
''Si sempre!'' dico in modo fiero
''Ahah, io sono Jamie'' mi dice porgendomi la mano
''Ed io sono non dico il mio nome agli sconosciuti'' rispondo stringendola, lui ridacchia ancora ed io sorrido. Ad un tratto il bus si ferma, è la mia fermata così scendo accennando un gesto di saluto al mio compagno.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2. L'affitto ***


Sono le 7.50 esatte quando arrivo davanti al mio luogo di lavoro, dai vetri intravedo già Camilla, la mia superiore nonchè la mia migliore amica, che pulisce i tavoli, entro e la saluto ''Ciao Cami!'' ''Ehi Violet! Posa la tua roba prendi il grembiule e corri a darmi una mano!'' faccio come mi ha detto. Nel giro di dieci minuti il locale è già pieno e i miei colleghi sono al lavoro, io sfreccio da ogni parte a prendere ordinazioni. La cosa va avanti così per quattro ore, quando finalmente arriva 12.00, il mio turno di lavoro è finito, così poso il grembiule prendo la borsa, saluto i colleghi ed esco dal bar. Mi avvio verso la fermata con una fame da lupi e un gran bisogno di una doccia, quando mi squilla il cellulare, chi può essere che mi disturba a quest'ora?! La gente non dovrebbe mangiare?! rispondo con voce spenta al telefono ''Pronto?'' ''Salve sono Sebastian dell'agenzia immobiliare, un ragazzo si è presentato perchè interessato all'affitto del suo appartamento, dice di chiamarsi Jamie Campbell Bower, può venir qui per firmare delle carte? ''Devo proprio?'' dico in modo cantilenante ''Venga subito'' dice con voce ferma Sebastian che poi mi riattacca, faccio una smorfia imprecando dalla fame e aspetto il bus con poco entusiasmo. Arrivata all'agenzia vedo Sebastian seduto alla sua scrivania con davanti un ragazzo dai capelli biondi ''Salve'' dico avvicinandomi, il ragazzo biondo si gira e mi sorride, oh mio dio, è lui! Il ragazzo dal sorriso meraviglioso di sta mattina! ''Tu?!'' Dico stupefatta, all'mprovviso la mia fame scompare del tutto. ''Ciao anche a te!'' mi risponde ''Voi due vi conoscete?'' Chiede Sebastian, il ragazzo non stacca gli occhi da me mentre mostra il suo sorriso ed io arrossisco violentemente, sta per rispondere, quando mi sovrappongo a lui ''No! Ci siamo solo parlati sul bus questa mattina!'' ''Ah bene, comunque è lui Jamie Campbell Bower, sarebbe interessato al tuo appartamento'' a quelle parole rimango scioccata, Jamie nota la mia reazione e aggiunge ''Sempre che per te vada bene'' dice con tono preoccupato ''S-si'' ma cosa diavolo sto facendo?! Sembro stupida! E' solo un ragazzo, eppure l'idea che debba venire a vivere con me mi mette a disagio... ''Allora se per lei va bene signorina Violet dovrebbe firmare qui, qui e qui Sebastian mi porge dei fogli con degli spazzi crocettati in cui dovrei firmare, mi riconpongo, prendo la penna e firmo tutto ''Bene allora qui abbiamo finito, potete andare'' Sebastian ci congeda e noi usciamo dall'agenzia senza dire una parola, questo silenzio è davvero imbarazzante, lui è il primo a romperlo ''Così ti chiami Violet, bel nome'' ''Già...Cioè voglio dire già mi chiamo Violet, non già è un bel...'' lui ride e io mi rendo conto di quello che sto dicendo, quanto sono stupida, mi sto facendo prendere dal panico solo per un ragazzo, impreco mentalmente e gli sorrido ''Scusa...'' ''Figurati, hai già mangiato?'' mi chiede ''No in verità no, ho una fame da lupi!'' ''Allora ti va se prendiamo qualcosa insieme?'' Arrossisco a quelle parole e lui ricomincia a ridere con fare dolce ''Arrossisci tanto spesso?" ''Be' credo di si...'' ma che razza di domanda è?! ''Perchè me lo chiedi?'' ''La trovo una cosa buffa'' ''Ah... grazie'' dico in tono acido, lui ride ancora ''Allora vuoi mangiare si o no?'' ''Certo!'' rispondo senza neanche pensarci e mi avvio a passo svelto verso la fermata del bus, quando sento Jamie che mi prende per un polso, mi giro di scatto e con un'espressione interrogativa chiedo ''Che stai facendo?'' ''Rallenta, rallenta, non abbiamo bisogno del bus'' faccio una faccia interrogativa e lui mi trascina ridendo davanti ad un'Harley nera, la cosa più bella che abbia mai visto. Strabuzzo gli occhi mentre la mia mascella casca fino a terra.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3. Il disegno ***


Jamie mi sorride beffardo per poi allungarmi un casco nero opaco, sono senza parole e lui ride per la mia reazione '' Direi che ti piace! '' dice, annuisco senza dire una parola, e lui ride ancora, mi piace così tanto il suo sorriso, e poi quando ride sembra un angelo con i tatuaggi e i pearcing, eh?! Ma che sto dicendo?! okok devo calmarmi. Mi fa cenno di salire e io senza farmelo ripetere due volte mi infilo il casco e salto dietro di lui '' Sei pronta? '' '' Sono sempre pronta '' '' Allora tieniti forte '' Mi stringo a lui e si parte. In dieci minuti arrivamo davanti a un locale, smonto dalla moto, mi tolgo il casco e mi scompiglio i capelli, quando mi giro verso Jamie noto che mi sta fissando con un sorriso e l'aria di uno che sta aspettando, arrossisco (tanto per cambiare) '' Entriamo? '' ''Certo!'' intanto la mia fame sta degenerando, prima o poi mi auto consumerò! Entriamo nel locale e veniamo accolti da una ragazza dai capelli biondi, alta, occhi neri e profondi, snella, insomma uno schianto! '' Benvenuti al Kings, io sono Sally! '' '' Un tavolo per due, grazie '' risponde Jamie, ci fa accomodare ad un tavolo vicino ad una vetrata che da sulle strade trafficate di Londra e poi ci porta i menù, gli do una veloce occhiata '' Allora che prendete? '' chiede Sally '' Io un Bacon cheese burger e coca media '' la cameriera segna l'ordinazione di Jamie, noto che lo guarda come se lo volesse mangiare da un momento all'altro e lui ricambia completamente, i due si sono scordati di me, non sembrano neppure sentirmi, quando tiro un colpo di tosse finto, si risevgliano dai loro sogni ad occhi aperti, la cosa mi fa davvero innservosire... '' Tu cosa prendi dolcezza? '' mi chede Sally '' Prendo un cheese burger con patatine e acqua naturale '' rispondo in modo freddo mentre mi arriccio una ciocca di capelli all'indice, Sally corre verso la cucinina lasciandoci soli. Probabilmente Jamie si è accorto del mio nervosismo perchè mi guarda con una punta di preoccupazione e cerca di sdrammatizzare '' Allora, dimmi qualcosa di te '' '' Non c'è molto da dire '' rispondo in modo freddo '' Oh andiamo, raccontami un po' della tua vita chi sei? Sogno nel cassetto? Colore preferito? Dai parlami di te '' '' Ok ok, allora, mi chiamo Violet e... '' lui ride dolcemente '' Magari dimmi cose che non so già! '' gli sorrido '' Ok, allora, sono metà italiana e metà inglese, ho un fratello maggiore che vive in America da 6 anni, i miei genitori sono separati e mia madre vive anche lei in America, a New York, il mio sogno nel cassetto è diventare una scrittrice e il mio colore preferito è il giallo '' Jamie si era avvicinato a me e stava appogiato al tavolo con i suoi occhi inchiodati ai miei e un sorriso accennato '' E in amore? '' mi chiede, arrossisco di colpo a quella domanda, cosa glie ne può importare, sopprimo i miei pensieri e rispondo '' Sono sempre stata una grande sfigata! '' lui ride e io lo seguo '' E tu invece in amore come te la cavi? '' chiedo, lui sembra imbarazzato e viene salvato da Sally che arriva con le nostre ordinazioni, mi scordo completamente della mia domanda e mi butto sul cibo, deve essere davvero buffo vedermi mangiare con tanta foga perchè Jamie mi guarda e non fa altro che ridere '' Ehi, che c'è?! '' dico scherzosamente in tono offeso '' Niente, non ho mai visto una ragazza mangiare con tanta foga! '' ride ancora '' Be' scusa se sto morendo di fame, guarda che è colpa tua! Sei te che mi hai fatto ritardare il pranzo per l'affitto '' rido, e lui a sua volta mi segue, passiamo il pranzo così, a scherzare, quando abbiamo finito paghiamo, lui insiste per pagare per me ma io mi rifiuto '' E adesso che facciamo? '' mi chiede '' Forse sarebbe meglio che ti faccia vedere l'appartamento '' '' Buona idea! '' risponde, poi mi porge il casco nero, e andiamo verso l'appartamento. Arriviamo un ventina di minuti dopo, apro il cancelletto e attraverso il piccolo cortile che ci separa dal portone con lui dietro, saliamo le scale e apro la porta '' Prego '' dico con un inchino accennato, lui sorride ed entra '' Allora, ingresso, salotto, cucina, bagno '' dico mentre giro per la casa con lui dietro '' Questa è la mia camera e... '' Jamie si è fermato a guardare la mia stanza riempita di disegni che ricoprono il parquet bianco, i muri viola e il letto '' Mai pensato di usare una scrivania per disegnare? '' dice mentre mi sorride, rispondo al sorriso '' Zitto e seguimi! '' lo prendo per un braccio e lo porto in camera sua, per ora è una stanza bianca e ben illuminata da una finestra, certo manca un letto ma... '' E questa è la tua stanza '' '' Carina se non fosse per il fatto che mi manca il letto '' rido e rispondo '' Spero che tu abbia abbastanza soldi per comprartene uno sennò ti toccherà dormire sul nostro comodissimo divano! '' '' Scherzi? '' '' No '' rispondo con un sorriso beffardo '' Be' vado a farmi una doccia allora, ti dispiace? '' '' No, ormai questa è casa tua Jamie! '' tira un srospiro '' Allora vado '' lui si avvia verso il bagno e io mi chiudo in camera, prendo il computer, mi metto sul letto con le cuffie ed inizio a disegnare senza pensarci, solo quando finisco di disegnare mi accorgo che ho disegnato un meraviglioso angelo dalle ali nere, quell'angelo è Jamie.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 4.La sua spalla ***


''Lost and insecure
You found me you found me
Lying on the floor
Surround me surround me
Why’d you have to wait
Where were you where were you
Just a little late
You found me you found me''
Ripasso freneticamente i contorni del disegno aggiungendo dettagli, chissà se Jamie ha finito in bagno, è da più di un'ora che è là dentro...devo andarci anche io, così nascondo il disegno sotto le coperte, mi tolgo le cuffie e esco dalla stanza. Sono proprio davanti alla porta del bagno, sto per aprirla  quando qualcuno la apre...le mie mani sono appoggiate ad una superficie liscia, calda e umida, alzo lo sguardo e vedo Jamie che mi guarda con un sorriso meraviglioso e i suoi occhi letteralmente inchiodati ai miei, sento il viso in fiamme, arrossisco violentemente e sento le gambe che cedono
''Se volevi toccarmi gli addominali bastava chiedere'' mi dice lui con il sorriso malizioso ancora scolpito in faccia, imbarazzata tolgo le mani ad una velocità pazzesca e biascico qualcosa come un ''Non sono un granchè...' ed un ''Ora spostati e fammi entrare!'' lo scanso violentemente e richiudo la porta dietro di me mentre scivolo a terra con gli occhi socchiusi e faccio profondi respiri. Mi do una sciaccuata al viso e decido di fare finta di niente. Esco dal bagno e Jamie mi sfreccia davanti mentre cerca di mettersi una scarpa e prende gli occhiali da sole, ora indossa una maglietta grigio chiaro che lascia intravedere i suoi tautuaggi, i soliti jeans calati sui fianchi e delle converse nere
''Esco con Dan, un mio amico, torno sta sera''
''Ok, ti va bene pizza per cena?''
''Certo a dopo!''
''Portati le chiavi! Non ho intenzione di aprirti!'' dico in modo acido
''Gneee, che carina!'' dice lui in modo scherzoso con la lingua di fuori per poi uscire lasciandomi sola. Decido di ritornarmene in camera per finire il disegno. Ora so esatttamente come continuarlo.
Jamie's POV
Scendo le scale velocemente con il sorriso sul volto, se penso a quello che è successo poco fa e alla faccia di Violet mi viene ancora da ridere, è così carina quando arrossisce. Mi stacco dai miei pensieri e mi avvio verso l'Hard Rock dove mi ero dato appuntamento con il mio amico
''Ehi Jamie!''
''Ehilà Dan!''
''Come ti va?'' ci salutiamo con ''batti il pugno'' e ci avviamo verso l'entrata
''Abbastanza bene, ho trovato un nuovo appartamento e mi sono liberato di quella topaia!''
''Wow, grandioso! E lo condividi con qualcuno?''
''Si! con una ragazza, si chiama Violet!'' intanto ci siamo seduti ad un tavolo e abbiamo ordinato qualcosa da bere
''Ehehiehi, e dimmi, com'è? Una delle solite fighe che stravedono per te?
''No no amico, sei fuori strada, lei ha un carattere completamente diverso, lei è diversa! Credo di non interessargli nemmeno!''
''E invece lei ti interessa?''
''Non lo so! L'ho conosciuta oggi!''
''Ok ti piace!''
''Hai capito tutto!'' rispondo in modo sarcastico, passiamo il pomeriggio a cazzeggiare al tavolo
''Sono le 18.30, devo andare fratello!'' dice Dan
''Ok fra', ci si vede''
''Vai, ciao bello!'' mi alzo dal tavolo lasciando 5 sterline e quando sono fuori mi accendo una sigaretta mentre tiro fuori il cellulare e gioco a Plant vs Zombie. Arrivato a casa tiro fuori le chiavi e apro il cancelletto e il portone, salgo velocemente le scale, apro la porta ed urlo
''Sono tornatooooo!'' nessuna risposta, Violet non è nè in salotto, nè in cucina, nè in bagno, probabilmente è in camera sua con la musica a palla e per questo non mi ha sentito. La porta di camera sua è socchiusa, la spingo delicatamente e vedo Violet che sta dormendo appoggiata a dei cuscini con le braccia incrociate tutta rannicchiata su se stessa e le cuffie ancora nelle orecchie, sembra così innocente mentre dorme, mi avvicino al letto quando noto un blocco da disegno aperto su un foglio con sopra un'angelo dalle ali nere, lo scruto meglio e noto che quell'angelo sono io, sono a petto nudo ho un'espressione beffarda sul viso, i miei tatuaggi sono riprodotti alla perfezione, sono un modello fantastico! Non avevo notato quanto fosse fantastica Violet a disegnare, quel disegno è meraviglioso! Mi avvicino ancora un po' al letto e la sento mugolare mentre è in cerca di una posizione più comoda, forse ha freddo...prendo una coperta che era ai piedi del suo letto e glie la stendo sopra, poi esco dalla stanza e vado in salotto, accendo la Tv mentre mi butto sul divano e m i tolgo le scarpe lasciandole sul tappeto.
Violet's POV
Mi sveglio lentamente e ancora un po' assonnata controllo l'ora sul cellulare, le 19.30, cazzo! Ho dormito due ore, Jamie è tornato! E mi ha coperto! Ooooh che dolce!  Aspetta...questo vuol dire che a visto il mio disegno, OMG, e ora che faccio?! Entro nel panico più totale, decido di fare finta di niente, come sempre d'altronde... mi scopro e mi alzo dal letto, Jamie è in salotto, probabilmente sta guardando I Griffin
''Ehilà!'' accenno con un sorriso
''La bella addormentata nel bosco si è svegliata! Ti è arrivato il bacio del principe azzurro?''
''Ma che cazzo stai dicendo?!'' dico buttandomi sul divano acanto a a lui
''Sei bellissima''
''Ripeto: ma che cazzo stai dicendo?! Insomma, sono un completo disastro!'' effettivamente ho i capelli scompigliati, il mascara e la matita colati, la camcia con una manica più lunga e una più corta che mi lascia la spalla sinistra scoperta e i pantaloncini sbottonati che mi lasciano intravisto un pezzo di fianco
''Intendevo, sei bellissima quando dormi, eri tutta rannicchiata quando ti ho vista''
''Ah grazie...credo'' mi sta guardando fisso negli occhi, i suoi occhi di ghiaccio che mi bucano l'anima, non mi ero accorta di quanto fossero meravigliosi! Siamo così vicini, potrei toccarlo...No! Violet no!
''Forse è meglio che oridini la pizza'' dico sgusciando fuori dal divano
''Tu come la vuoi?''
''Salsiccia e funghi'' mi risponde, ordino la pizza e poi mi accoccolo accanto a lui sul divano con la testa sopra la sua spalla, sento il suo respiro e il suo cuore che accellera e il suo sguardo puntato su di me
''Scusa, posso?''
''Fai pure!'' mi risponde, lo sento respirare regolarmente, il suo battito del cuore, il suo profumo, da qui intravedo i suoi tatuaggi, per smorzare l'imbarazzo cerco un argomento
''Mi piacciono i tuoi tatuaggi! Quanti ne hai?''
''Troppi!'' dice ridendo
''Io invece troppo pochi!'' rispondo ridendo a mia volta
''Ho notato!'' è così bello stare accanto a lui, è caldo, profumato, sento il suo respiro caldo sulla mia nuca, questa situazione mi fa sciogliere tanto che ci potrei stare per ore in questa posizione

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 5. In Bagno ***


Alle 20.30 arriva la pizza, suonano al campanello
''Ti prego vai te!'' mi dice con tono cantilenante
''Vado vado''
''Grazieeeee'' sguscio dal divano, apro la porta e mi vengono consegnate le pizze, pago e la richiudo alle mie spalle
''Cibooooooooooo!'' urlo mentre corro a poggiarmi con le pizze sul divano, Jamie si drizza a sedere e apre i cartoni, io intanto corro in cucina a prendere  due lattine di birra, ritorno in salotto e vedo che Jamie a già addentato la sua pizza
''Grazie per avermi aspettato!'' dico in tono ''offeso'' mentre gli porgo la birra
''Scusaaa'' mi risponde con un sorrisino angelico
''Ti scuso'' dico in tono superiore mentre sorseggio la birra e rido
''Grazie mia signora'' dice lui ridendo, lo seguo, poi riprendo a parlare
''Allora, dove vivevi prima di venire qua?''
''In una vera topaia con un vecchio scorbutico!'' scoppio a ridere a quelle parole
''Che c'è?! E' vero!'' mi dice lui ridendo mentre beve un po' di birra ''Tu invece?''
''Prima vivevo con la mia migliore amica, Camilla, ma poi mi sentivo di troppo perchè c'era pure il suo fidanzato, così ho risparmiato e me ne sono andata'' rispondo
''Claro!''
''Visto che non mi hai detto nulla di te...raccontami un po' della tua vita'' accenno un sorriso
''Sono nato a Londra, la mia famiglia sta molto bene, però non mi è mai piaciuto stare con loro, tutti così superficiali, io non sono così, perciò ho iniziato a distinguermi facendomi tatuaggi, pearcing e vestendomi nel modo meno addeguato possibile, un anno fa me ne sono andato da casa, ed ora...eccomi qui!''
''Mh...ne parli come se fossero degli estranei''
''Per me sono degli estranei''
''Ah...capisco''
''Tuo fratello quanti anni ha?'' mi chiede
''Ne ha 25, ben sei anni di differenza! E tu invece, hai fratelli?''
''Ne ho uno, Samuel''
''E con lui vai d'accordo?''
''Si, probabilmente era l'unica persona che si avvicinava di più al mio modo di pensare...cambiando discorso, come mai così pochi tatuaggi?''
''Ho diciannove anni caro, dammi il tempo!''
''Oh andiamo! Io il primo l'ho fatto a 15 anni!''
''Be' io morivo dalla paura di farmi bucare la pelle a 15 anni!'' scoppia a ridere, una risata dolce e calda
''Non è così terribile andiamo!'' dice ancora ridendo
''Io non lo sapevo a quell'età!'' dico in tono ''offeso'' , lui ride ancora, intanto abbiamo finito le pizze e sorseggiamo la birra appoggiati al divano
''Va be' io vado a fumarmi una sigaretta'' mi dice mettendosela in bocca, poi mi allunga il pacchetto ''ne vuoi una?'' faccio una smorfia schifata ''Ok direi di no!'' e scoppia a ridere
''Non ti azzardare a fumare qua dentro o la sigaretta non sarà l'unica cosa che prenderà fuoco!'' dico alzandomi in piedi con l'indice puntato verso la porta
''Mi scusi mia signora, mi può almeno fare compagnia, sennò mi sento solo!'' mi chiede con gli occhi da cucciolo, gli apro la porta
''Vai!'' dico in tono scocciato, poi prendo le chiavi e il giubbotto di pelle e mi richiudo la porta alle spalle seguendolo, ha un sorriso stampato in faccia, scendiamo le scale, usciamo e lui si accende quella maledetta sigaretta
''Mi spieghi come fai a fumare?'' lo guardo in modo schifato
''Vuoi provare?'' mi sorride
''Neanche pagata!''
''Oh andiamo! Come fai a dire che non ti piace se non l'hai provata?'' cerca di avvicinarsi con quella porcheria puntata sulla mia bocca
''Lo so di già, quella merda ti uccide! Stammi lontano con quello schifo!'' dico scansandomi, lui mi sorride, il suo sguardo è di sfida
''Ok, l'hai voluto te!'' mi si avvicina con la sigaretta cercando di mettrmela in bocca, lo blocco ai polsi
''J-Jamie stammi lontano! Guarda che mi metto a urlare!'' dico sorridendo
''Oh io non credo proprio!'' non so come, riesce a liberarsi, mi rigira, mi prende ai fianchi e inizia a farmi il solletico  (che io soffro tantissimo)
''J-Jamie t-ti prego smettila! ahahahahaha, abbi pietà! dico tra una risata e l'altra
''Non smetterò mai! mi dice ridendo
''N-no t-ti prego basta! Ahahahah, in-inizio a urlare se non la smetti!''
''Puoi urlare quanto ti pare!''
''O-Ok l'hai voluto te!'' dico ridendo, poi attacco a urlare, urlo tra una risata e l'altra, non ho più fiato ma urlo comunque, Jamie mi tiene stretta a sè facendomi il solletico, sento il suo petto caldo sulla mia schiena, ride anche lui, quando veniamo interrotti da una voce roca che ci urla probabilmente da una finestra
''Fate silenzio! Voi giovani d'oggi non avete rispetto!'' ci urla un vecchio sporgendosi dalla finestra, Jamie ed io fermiamo subito le urla e le risate trattenendole a stento, appena l'uomo burbero rientra, mi giro verso di lui, ci guardiamo e scoppiamo a ridere, le mie braccia al suo collo, le sue mani sopra i miei fianchi, il suo corpo si incastra perfettamente con il mio, ogni centimetro, sento il suo calore dai vestiti, siamo così pericolosamente vicini che potremmo quasi...Ma che diavolo sto facendo?! L'ho appena conosciuto, Violet staccati, adesso!
''Forse è meglio rientrare'' dico con il volto in fiamme, lo sguardo basso a terra, lascio il suo collo e lo sento staccarsi dai miei fianchi
''Si, andiamo'' saliamo le scale senza degnarci di uno sguardo e poi rientriamo in casa
''Ho bisogno di una doccia...'' dico sospirando mentre mi metto le mani nei capelli e mi avvio verso il bagno. Entro e mi richiudo la porta alle spalle, Jamie si è rimesso sul divano, apro l'acqua della doccia, mi tolgo i vestiti partendo dalla camicia, il freddo che entra dalla finestra mi si posa sul corpo lasciandomi piccoli brividi, sento con una mano l'acqua, ora è calda, mi tiro su i capelli in un pocchio scomposto e mi infilo sotto il getto che mi riscalda il corpo, adesso siamo solo io e l'acqua che mi scorre addosso rilassandomi, è così piacevole, quando ad un tratto una scarica di acqua gelida mi fa rabbrividire, apro appena le ante della doccia e vedo Jamie in boxer e cannottiera bianca che si sta lavando i denti, vedo il suo viso allo specchio, lui alza lo sguardo  mi nota, accenna un sorriso
''Che cazzo ci fai qui?! Esci! Ora!'' dico furiosa
''Eddai! Mi devo solo lavare i denti e poi me ne vado'' mi dice con gli occhi da cucciolo
''Datti una mossa!'' chiudo l'acqua della doccia, e ora come faccio?!
''Jamie?''
''Si?''
''Girati e chiudi gli occhi! Adesso!
''Agli ordini!'' Jamie si gira e chiude gli occhi (ma non del tutto...) mi sento in imbarazzo ma comunque prendo un' asciugamano a caso e me lo avvolgo attorno
''Puoi girarti'' dico in tono scocciato, si gira e diventa leggermente rosso (Jamie?!), ha un sorrisetto malizioso, avvampo, mi guardo e noto che il mio asciugamano è cortissimo, mi arriva appena sopra le coscie, alzo lo sguardo e noto che Jamie  si sta avvicinando, il mio cuore va  mille e sono bollente, adesso è così vicino, allunga una mano e mi scioglie i capelli che mi ricadono sulla schiena, mi sta guardando fissa negli occhi, stranamente riesco a sostenere il suo sguardo, ho la faccia rossa, lo capisco dal mio calore
''Te lo ripeto, sei bellissima'' mi dice in tono caldo con la voce leggermente roca, mi prende il mento con il pollice e l'indice posandomi una mano su il fianco destro, si avvicina lentamente a me, le labbra dischiuse, quanto vorrei baciarlo, è così fottutamente bello, sto per cedere... ma non posso! Non lo conosco! O almeno, non lo conosco molto bene, potrebbe essere uno stronzo...mi scanso da lui interrompendo la nostra vicinanza e mi avvio verso la porta sussurando un piccolo ''Scusa'' probabilmente non l'ha neppure sentito, oh Dio che cazzo ho appena fatto?! Non l'ho baciato e me ne pento, ma se lo avessi baciato me ne sarei pentita? Cerco di scordarmi quello che è appena successo, entro in camera mia, mi tolgo l'asciugamano di dosso, prendo un paio di mutandine di pizzo azzurre e mi infilo il pigiama: cannottiera rossa e pantaloni viola a pois bianchi e rossi, infilo le mie ciabattine di brontolo, impiglio una matita in qualche modo assurdo nei miei capelli in modo da tenerli su ed esco. Raggiungo Jamie in salotto, è steso sul divano e sta guardando la Tv
''Vuoi una coperta?''
''No grazie'' risponde in modo freddo
''Dai fammi spazio'' dico in tono dolce, Jamie si mette a sedere per farmi posto, appoggio la mia testa contro il suo petto, sento il suo cuore, è caldo e ha un profumo dolce, mi addormento così, con il suo cuore nelle orecchie.

Jamie's POV
Violet è uscita dal bagno lasciandomi completamente solo, ma che diavolo sto facendo?! Sto correndo troppo, ok ammetto che mi piace, ma forse non è lo stesso per lei...forse è meglio lasciar perdere, apro la porta del bagno e mi avvio verso il salotto, mi butto sul divano e accendo la Tv, mi metto comodo cercando di dimenticare quello che è appena successo. Poco dopo la sento arrivare, eccola qua davanti a me, con il suo pigiama e le sue ciabatte di brontolo, ha una matita infilzata tra i capelli, è davvero tenera così, mi chiede se voglio una coperta, rispondo di no, poi mi si accoccola sul petto, Oh mio Dio questa ragazza mi farà impazzire. Sento il profumo dei suoi capelli, sa di cioccolato e zenzero, ci vorrei affondare la faccia dentro, alcune ciocche rosse mi solleticano il collo, sento il suo respiro regolare, si è addormentata in due minuti! Probabilmente era davvero stanca, le avvolgo un braccio in torno e inizio a giocherellare con delle ciocche dei suoi capelli setosi, quanto è bella mentre dorme, mi imbabolo a guardarla e presto mi addormento anche io con quella meraviglia sul petto.

Violet's POV
Mi sveglio con Jamie che russa, che tenero! Ho ancora gli occhi assonnati perciò faccio fatica a vedere per bene, poi mi rendo conto in quale posizion eravamo, stesi sul divano, la mia faccia sul suo petto, completamente attaccati, il suo braccio sulla mia spalla, la mia matita è sparita completamente, chissà che fine ha fatto... mi stropiccio gli occhi e poi mi volto verso Jamie, sta ancora dormendo, mi incanto davanti a quello spettacolo, sembra di avere davanti un'angelo, il faccino innocente, i capelli biondi gli ricadono scompostamente sulla fronte, la luce crea dei giochi di luce-ombra con i suoi tratti duri e morbidi allo stesso tempo, le ombre delle ciglia lunghe sugli zigomi, la bocca rosea, una visione paradisiaca...interrotta dal mio stomaco che brontola, sto morendo di fame, per lo più non abbiamo nulla in casa tranne qualche biscotto, mi acconteterò...Vado in cucina apro lo sportello e pesco le gocciole, apro il sacchetto: ce ne sono solo sei più le briciole...Inizio a sgranocchiarne una, lo sguardo fisso alla finestra, oggi il tempo è nuvoloso, chissà se pioverà, per fortuna lavoro solo questo pomeriggio...forse è meglio che vada a fare un po' di spesa, con passo felpato vado in camera mia, accendo il cellulare che era in carica sul mio comodino: le 10.32, forse è meglio che mi inizi a preparare. Facendo passi leggeri vado in salotto, mi avvicino al divano e sussurro all'orecchio di Jamie
''Jamie, Jamie svegliaaaa'' lo dico con tono dolce e caldo, lo sento mugolare a quelle parole
''Jamie, sveglia che ci sono le gocciole!''
 ''Non mi piacciono le gocciole'' la sua voce ancora impastata dal sonno, rido a quelle parole
''Senti io vado a fare colazione al bar, e poi devo andare a fare la spesa, per il resto della giornata sono libera, vuoi venire?''
''Dammi due minuti e poi vengo''
''Ok'' lascio Jamie sul divano, intanto mi vado a preparare, mi tolgo il pigiama e lo butto sul letto, prendo il reggiseno e me lo infilo, poi pesco dall'armadio una maglietta a maniche corte bordò con la scritta ''AMOUR'' in bianco, mi infilo un cardigan grigio perla abbastanza lungo, sembra fatto in lana ma probabilmente è solo cotone, mi tiro su le maniche, poi predo dei jeans a cavallo basso e mi infilo delle converse bianche, mi guardo allo specchio di camera mia, i capelli un disastro, prendo la spazzola e mi do una bella pettinata, ora sono presentabile, corro in bagno, mi lavo i denti e il viso e poi inizio a mettermi la matita e il mascara, poi entra pure Jamie in bagno
''Buon giorno'' mi biascica con un sorriso sghembo
''Buon giorno'' dico ridendo ''non mi manca tanto adesso ti lascio il bagno'' lo guardo, indossa una maglietta a maniche lunghe blu scuro con lo scollo a V, jeans calati sui fianchi (come sempre) e le converse nere, mi do un'ultima occhiata e poi esco dal bagno dicendo ''Tutto tuo'' poi mi accoccolo sul divano con il cellulare in mano a cazzeggiare, in meno di dieci minuti Jamie è già fuori
''Andiamo?''
''Si!'' prendo la mia borsa e lui il suo portafogli e poi usciamo ''Io sto morendo di fame, dove andiamo?''
''Hard rock?
''Hard rock!''

Spazio autrice: Scusate per il ritardo ma con questo capitoletto ce n'è voluto di tempo! Allora, spero vi piaccia e qualche recensione fatemela!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2890868