La Lacrima Nera

di Jade Owl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
 
 
Si narra che durante la Grande Guerra dei Draghi, alcuni di questi, allendosi con gli umani, donarono loro una magia potentissima: il Dragon Slayer, una magia in grado di uccidere quelle bestie così potenti.
Alcuni umani però, spinti dalla sete di potere, uccisero anche i draghi che avevno donato loro questo immenso potere, e che aspiravano alla pace.
La leggenda vuole che le anime dei draghi uccisi si solidificassero in piccoli cristalli colorati, le Dragon's Tears.
Si dice che impiantando queste lacrime, la persona riceva in potere di un dragon slayer.
Tuttavia queste lacrime, cadute in possesso di un uomo avido e senza scrupoli, assetato di sangue e potere, andarono perdute nei secoli.
La leggenda vuole che quest'uomo fosse soprannominato L'uccisore di Draghi. Nessuno ne uccise così tanti, nessuno era così avido di potere da martoriare quei corpi oramai senza vita, eppure lui lo fece, e gli dei lo punirono: gli crebbero le zanne e gli artigli, le ali e una lunga coda, fino a trasformarsi in un drago: Acnologia, il Drago Nero.
Gli umani spaventati, cercarono in tutti i modi di contrastarlo, ma era troppo potente e brutale.
Secolo dopo secolo Acnologia portava morte e distruzione lungo tutto il suo cammino.
Ma poi qualcosa cambiò, gli uomini, stanchi di vivere nel terrore, pregarono gli dei di mandare qualcuno che fosse almeno i grado di rallentare l'avanzata del drago, e così accadde.
Gli dei mandarono Silverglow, maga della luce e portatrice di vita.
Il drago e la maga lottarono, lottarono, per secoli, millenni, ma la battaglia finiva sempre in parità.
Silverglow sapeva che avrebbe dovuto aspettare il momento giusto per colpire il drago, così sigillò buona parte dei poteri del Re Dragone in una lacrima, mischiandoli con i suoi.
Poi morì, dopo aver nascosto la reliquia in un posto inaccessibile.
Da qualche parte, prima o poi, Silverglow rinascerà, liberandoci dalla sua minaccia.
Girano voci su dove Silverglow abbia nascosto la lacrima...
 
La pagina era strappata.
- Levy, dove hai trovato questo libro? - Chiese la maga degli siriti stellari.
- L'ho trovato per caso, stavo rimettendo a posto la soffitta del dormitorio, quando ho trovato questo libro antico... - Spiegò Levy, ancora raggiante per la scoperta.
La maga degli spiriti stellari si rabbiuò.
- Che hai Lucy? - Chiese preoccupata la piccola scripter.
- Niente, stavo solo pensando... se le leggende fossero vere? Non dovremmo provare a cercare la lacrima? Se cadesse nelle mani sbagliate sarebbero guai, guai grossi, molto grossi! -
- Lucy... mettiamo per un attimo che questo libro dica la verità, che non siano solo leggende... dove vorresti cercare la lacrima? La pagina è strappata. -
- Già hai ragione Levy, e poi... saranno solo leggende. Forza andiamo, che ne dici di un bel bagno in piscina? -
- Certo. -
Le due ragazze si alzarono, e la piccola scripter prese il libro, lasciando invvertitamente cadere un foglio: sopra c'era disegnata la cartina di Earthland, su quella cartina era indicata la posizione della lacrima, Le Montagne della Fenice.
 
Bussarono alla porta.
- Avanti. - Rispose un figura celata nell'ombra.
Un uomo di mezz'età fece capolino dalla porta, aveva i capelli rossicci, così come la barba. Gli occhi azzurri, leggermente intimoriti, dalla figura che aveva di fronte, le labbra strette per il nervosismo.
- Oh, andiamo Dynis, calmati, mica ti mangio. -
Il volto dell'uomo si rasserenò un poco, mentre raggiungeva la scrivania.
- Allora? - Chiese la figura nel buio. - Hanno trovato il libro e la mappa? -
- Certamente signore, ho fatto tutto quello che aveva detto, la ragazzina coi capelli turchesi a quest'ora si sarà già precipitata dal Master per raccontargli tutto... -
- E a quel punto il vecchio manderà i maghi più forti. Sicuramente manderà i  Dragon Slayer, ho già in mente un piano per loro tre. -
- Signore, penso che Makarov manderà anche Titania, la regina delle fate... -
- Non ti preoccupare, Dynis, nessuno può resistere al canto delle sirene. - Replicò la figura nell'ombra, sorridendo malignamente - Raggiungeremo il nostro obbiettivo senza nessun intoppo. -



A.d.P. (Angolo della Pazza)

Ohayo minna, provo a presentarvi questa long di Fairy Tail (dato che è ancora in fase di scrittura non so quanto lunga, ma spero molto) dato che è in fase di scrittura qualcosina potrebbe cambiare, ma in quel caso vi avverto.
Si, probabilmente l'introduzione non è delle migliori ma si fa quel che si può (se siete arrivati fino a qui allora non è tanto male XD)
Più vado avanti a scrive più mi innamoro di Natsu, e non so se sia un bene o un male ma va bene così.
Natsu è puccio >w<
Spero davvero che questo capitolo vi sia piaciuto, cercherò di aggiornare tutti i venerdì (scuola e ispirazione permettendo)
Un bacione a chiunque sia arrivato qui in fondo, soprattutto a te. Si! Te che stai leggendo queste righe. Grazie mille ^w^.
A presto.
Portgas D Jade

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


1. Konkai wa, Natsu no chīmude wanaideshou
(Stavolta non saremo un team, Natsu)


- Non so... - Stava dicendo il Master - Potrebbe essere solo una leggenda. -
- E se invece non lo fosse? - Insistette Titania - Se fosse tutto vero? Se la lacrima esistesse veramente? Non possiamo permetterci questo rischio, Master! -
Makarov parve riflettere su quell'affermazione, in effetti Elsa non aveva tutti i torti.
- Uhmm... e va bene, andate. Partirete domani. Elsa, Lucy, Gray, Laxus, Gajil, Levy e Juvia. Forza, andate a prepararvi. -
Tutti uscirono dalla stanza, Lucy per ultima.
- Master, come sta Natsu? -
Il Master s'incupì. - Non so darti una risposta precisa, Polyushka ha detto che non è in pericolo di vita, ma il fatto è che ancora non si sveglia, dev'essere stato uno scontro davvero duro.-
- Master, posso vederlo? -
- Si, certo. -
Lucy annuì seria e uscì dalla stanza, dirigendosi verso l'infermeria.



Quando varcò la soglia dell'infermeria, Natsu dormiva tranquillo.
La ragazza si sedette al suo fianco, prendendogli una mano tra le sue.
- Natsu... - Sussurrò piano la bionda - Natsu... so che mi senti. Ascoltami, stiamo per partire per una missione. Torneremo entro la fine della settimana, e... Natsu... mi manchi, ritorna da me... - Una lacrima sfuggì al controllo della maga, cadendo sulla mano del Dragon Slayer, era stato costretto a spendere tanta energia perché lei non gli era stata d'aiuto, si era ridotto così per colpa sua. Erano ormai tre giorni che Salamnder dormiva.
- Quando ritorneremo... voglio dirti una cosa importante, quindi vedi di svegliarti. - La maga degli spiriti stellari si alzò e uscì


Inizio flashback

Elsa e Gray erano avvolti dalle spire di quel serpente gigantesco, urlavano e si dibattevano, ma senza alcun risultato.
Natsu, ripresosi dalla botta, si lanciò contro il mostro, che lasciò andare i due maghi, solo per afferrare Natsu e lanciarlo contro Lucy, i due caddero rovinosamente a terra.
- Tutto bene Lucy? - Chiese preoccupato il rosato
- Si - Disse lei rialzandosi.
Tutti e quattro i membri di Fairy Tail si prepararono ad attaccare.
Gray iniziò a bersagliare il mostro con i proiettile dell' Ice Cannon.
Elsa usò il cambio-stock, evocando almeno una ventina di spade che scagliò poi contro al serpente.
Natsu lo colpì col suo ruggito del drago di fuoco.
Lucy evocò Leo, lo spirito bersagliò la donna-serpente con i suoi attacchi più potenti.
Il mostrò urlò e cadde a terra, sollevando un polverone.
I quattro maghi tirarono un sospiro di sollievo, ma quando la polvere si depositò il mostro era ancora lì, e li sovrastava, in tutti i suoi tre metri di altezza.
Con un movimento fulmineo delle braccia, se braccia si potevano chiamare, mandò a sbattere Elsa e Gray contro alla parete di roccia. I due maghi batterono violentemente la testa e caddero a terra privi di sensi.
A Lucy non rimaneva molta energia magica, Leo la prese in braccio e evitò per un soffio la coda del rettile.
Natsu non si dava per vinto, e continuava a bersagliare il mostro con i suoi attacchi, ma anche lui era al limite.
Un artiglio del mostro scattò verso Lucy, ma lo spirito stellare si mide in mezzo assorbendo il colpo.
- Scusa Lucy, ma non riesco a continuare... - Disse sparendo nel mondo degli spiriti.
La maga cercò il Dragon Slayer con lo sguardo, trasalendo, quando notò Salamander imprigionato negli artigli del serpente. Quella missione stava decisamente prendendo una brutta piega.
La coda della creatura colpì Lucy. Natsu urlò di dolore mentre gli artgli gli penetravano nella carne.
La ragazza si alzò e corse verso il mostro, non aveva più energia magica, ma alla cintola aveva ancora la sua inseparabile frusta.
Il mostrò urlò di dolore, un urlo che non aveva niente di umano, lasciando cadere a terra il mago del fuoco, lucy corse da lui.
- Natsu... come stai? - Era ferito a un fianco, e perdeva sangue, ma nonostante tutto non si dava pervinto.
- Va tutto bene Lucy... -  La rassicurò alzandosi in piedi barcollate, la maga degli spiriti stellari lo soccorse, evitandogli una brutta caduta.
Natsu non era nelle condizioni giuste per continuare.
- Natsu... - Sussurrò Lucy - basta così! -
- Lucy, che dici? -
La maga lo guardò con le lacrime agli occhi.
- Elsa e Gray sono svenuti, non sappiamo neanche quanto sono gravi le loro condizioni. Io non sono di nessun aiuto, e tu sei sfinito. Non ti reggi nemmeno in piedi. - Disse crollando in ginocchio.
Natsu le poggiò una mano sui capelli dorati, sorridendole, quel suo solito sorriso, così luminoso che avrebbe fatto impallidire perfino il sole.
Le si inginocchiò a fianco, asciugandole delicatamente le lacrime dal viso, poi, piano, si tolse la sciarpa di Igneel e la mise al collo di lei.
- Custodiscila bene, okay? - Disse senza smettere di sorridere.
Poi si alzò e si diresse verso il mostro.
Lucy si diresse, a carponi, verso ai suoi compagni.
Avevano qualche graffio quà e là, ma stavano bene.
Dietro di lei le esplosioni si interruppero. Quando la maga si voltò vide solo il suo compagno, riverso a terra, corse da lui senza perdere un solo secondo.
Lo girò in modo da poterlo vedere in volto, lui le sorrise.
- Visto? L'ho sconfitto... - Disse chiudendo piano gli occhi.
Gray e Elsa si erano ripresi e l'avevano aiutata a riportare Natsu alla Gilda, erano tre giorni che dormiva, doveva aver usato davvero tanto potere.

Fine flashback

Lucy arrivò a casa, infilò la chiave nella toppa e aprì la porta del suo appartamento.
Strinse la sciarpa di Salamander tra le mani, quella notte avrebbe dormito da sola.

A.d.P

Ohayo minna!
Sono contenta che abbiate letto anche questo primo capitolo. >w< Vi ringrazio tanto, anche perché è la mia prima long su questo fandom e devo ancora imparare a muovermi (?)
Mentre scrivevo questo capitolo ed ero li che ogni due per tre mi fermavo e cominciavo a fangirlizzare sulla pucciosità assurda di Natsu OwO
Adesso devo scappare, alla prossima settimana.
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando.
Ciaooooo
Jade

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


2. Fenikkusu no sanmyaku ni misshon, soreha wanadatta?
(Missione alle Montagne della Fenice, che fosse una trappola? )
- Prima Parte -
 
 
La mattina seguente Lucy e gli altri si incontrarono alla stazione, avrebbero dovuto viaggiare in treno, purtroppo per i due Dragon Slayer.
Laxus e Gajil assunsero una sfumatura che passava dal giallognolo a violaceo, seduti scompostamente sui sedili.
Juvia si attaccò a Gray per tutta la durata del viaggio, mentre Levy leggeva un libro.
Elsa intenta a fare l'iventario delle armi e delle armature, mentre Lucy fissava il paesaggio scorrere velocemente fuori dal finestino.
"Chissà come sta Natsu..." Si ritrovò a pensare preoccupata. La sua mancanza si sentiva. Certo, tra Gray, Gajil, Laxus e Elsa i battibecchi non mancavano, ma l'assenza di Natsu era difficile da mascherare.
Una mano si appoggiò sulla sua spalla. Girandosi Lucy incrociò gli occhi scuri della rossa, che le sorrideva incoraggiante.
- Natsu ha la pelle dura, non ti preoccupare, sicuramente quando torneremo sarà già in piedi, pronto a iniziare una nuova rissa. -
Le disse. Lucy sorrise annuendo, si, sicuramente sarebbe andata così.
Il treno cominciò a rallentare, erano arrivati alle Montagne della Fenice.
 
 
- Allora Gamberetto, dove dobbiamo andare? - Sbuffò il drago di ferro.
- Uhm... - Levy prese fuori la mappa analizzandola attentamente, ma non diceva niente di più di quello che aveva decifrato sul treno, che non era molto...
- Dice: Il dolore del drago dorme nelle radici di pietra. Suppongo si riferisca alle grotte che si snodano al di sotto delle Montagne della Fenice... -
- Ma le Grotte di Fuoco sono come un labirinto, come faremo a non perderci? - Chiese pensieroso il mago del ghiaccio.
- Juvia pensa che sia che sarebbe meglio se ci dividessimo, potremmo esplorare più aree in meno tempo... - Itervenne la maga.
- Mi sembra ragionevole, ma poi come potremmo fare a ritrovarci? - Domandò Titania.
- Semplice, Cana è stata previdente: ha intuito che ci saremmo divisi e mi ha dato delle carte. Ha detto che il primo gruppo che trovava la lacrima attivando la carta avrebbe mandato un messaggio alle altre carte, che avrebbero poi indicato la strada... - Spiegò la scripter.
- Molto bene allora, ci divideremo, due coppie e un gruppo di tre. -
- Juvia andrà con Gray-sama! - Affermò la donna della pioggia, cominciando già a fantasticare su loro due soli in un dedalo di cunicoli.
Gray sospirò, sembrò quasi che sorridesse, ma non disse niente: si limitò a prendere la carta che la scripter gli stava porgendo.
- Io invece... - Provò a dire la turchina, ma qualcuno la sollevò da terra.
- Tu vieni con me. - Affermò il drago di ferro, in un tono che non ammetteva repliche, la ragazza divennte tutta rossa, ma annuì, in fondo la cosa non poteva che farle piacere.
Allungò le due carte rimaste a Elsa.
- Bene. Juvia, Gray prendete l'ingresso a sinistra. Levy, Gajil, quello a destra. Io Lucy e Laxus andremo al centro. Se dovesse succedere qualcosa chiamate aiuto con la carta, intesi? -
Tutti annuirono vigorosamente, poi si incamminarono, alla ricerca della lascrima del drago nero.
 
 
Juvia e Gray camminavano piano, guardandosi attentamente attorno e do tanto in tanto tastando le pareti: nessuno poteva escludere che ci fossero passaggi segreti, sempre sperando di non incappare in qualche trabocchetto.
Juvia teneva Gray per mano. 
"Oh, com'è dolce il mio Gray-sama..." Pensò cominciando a disperdere cuori in giro.
- Ehi, a cosa stai pensando tu?! - Borbottò Gray, preso a stare attento a dove metteva i piedi.
- Ma che bello! Speravo proprio nel vostro arrivo. Sapete stavo cominciando ad annoiarmi... anche tu Bel? - Una ragazza sorrideva malignamente, mentre squadrava i due maghi come se dovesse decidere come ucciderli, che in effetti era quello che stava facendo.
Il falco, per tutta risposta, spalancò le ali.
- Si, hai ragione, non ne valeva la pena... in effetti un po' speravo in incontrare Salamander, ma suppongo che Hanny l'abbia sfiancato per bene. - Rise di gusto.  - E pensare che è tornata conciata malissimi, voi maghi di Fairy Tail siete interessanti! -
Gray digrignò i denti, Juvia strinse di più la sua mano attorno a quella del mago del ghiaccio, mettersi a combattere lì sotto rischiando di far cadere tutto non era il massimo.
- Hai ragione, Donna della Pioggia, lottare qui non sarebbe saggio. Qui in fondo non c'è niente, ho già controllato. -
- Perché dovremmo fidarci? -
- Pensi davvero che sarei stata qui ad aspettarvi se avessi trovato la lacrima nera? -
"Quindi anche questi strani tizi stanno cercando la lacrima..." Pensò Juvia.
- Esatto! - Disse sprezzante. -Oh, che maleducata, io sono Rheen. Con chi ho il piacere di parlare? -
Nessuno rispose.
- Vabbeh non importa. Volevo solo dirvi che vi aspetto fuori. - Poi accarezzò il falco e sparì nel nulla.
I due ragazzi rimasero in silenzio.
" Che quella ragazza sia attratta da Gray-sama? Un'altra rivale in amore?" Si chiese Juvia già fumante di rabbia.
" Dovremmo fidarci, o tornare indietro?" Si chiedeva intanto il mago della creazione.
Poi un suono si diffuse nella grotta, la carta di Cana stava suonando.
 
 
Laxus avanzava lentamente, affiancato da Elsa e Lucy.
Tutti e tre erano un po' ammaccati, reduci dalle trappole che avevano incontrato fino a quel punto.
- Tutto bene Lucy? - Chiese Elsa, vedendo che l'amica si massaggiava la schiena con espressione dolorante.
- S-si... anche se strozzerei molto volentieri chi ha messo le trappole. -
Laxus si fermò all'improvviso.
- Cosa c'è? - Chiese la rossa
-Ho sentito qualcosa... - si voltò verso il corridoio alla sua destra.
- N-non potrebbe essere il vento? - Domandò la maga degli spiriti stellari.
- No, non era il vento. -
Elsa materializzò una spada.
- Vado a vedere - Disse porgendo una delle due carte che le aveva dato la piccola Levy. - Voi andate avanti, se ci sono problemi vi chiamo. -
E senza dar tempo ai due di ribattere si era già messa a correre lungo il corridoio.

 
Angolo mioooooo

Ohayo minna-san, scusate ma oggi sono un po' di fretta ^-^
Spero davvero tanto ce questo capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere che ne pensate, è importante :D
Scusate davvero tanto ma devo scappare, alla settimana prossima
Bacioni Jade

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


3. Fenikkusu no sanmyaku ni misshon, soreha wanadatta?
(Missione alle Montagne della Fenice, che fosse una trappola? )
- Seconda Parte -



Elsa Scarlet camminava nel corridoio, in una mano la spada, nell'altra la fiaccola.
Aveva lasciato indietro Laxus e Lucy, ma non aveva idea di quello che poteva trovare, non che avesse paura, ma procedeva piano, avrebbe anche potuto incotrare un nemico. Meglio essere cauti.
Il corridoio finì, lasciando spazio ad un'ampia sala circolare, Elsa si scontrò con una figura  incappucciata e cadde a terra, ma fu veloce a rialzarsi e a mettersi in posizione d'attacco, mentre il cappuccio scivolava sulle spalle del giovane.
- Tu?! - Chiese sorpresa la rossa. - Che ci fai qui? -

Gajil e Levy erano giunti davanti a un bivio.
- Allora, Gamberetto, da che parte? -  
- Uhm... la mappa dice a destra. -
- Allora che aspettiamo? Forza! -
- No Gajil, aspe... -
La mattonella dove Gajil si era appoggiato sprofondò, dal muro vennero sparate almeno una ventina di freccie. I due fecero appena in tempo ad abbassarsi.
Levy guardò il suo compagno in cagnesco, lui distolse lo sguardo.
- Ora se mi vuoi ascoltare, testone, magari ritorniamo indietro tutti interi. Metti i piedi dove li metto io. -
Mattonella dopo mattonella i due arrivarono alla fine del corridoio, interi.
Si guardarono intorno, ma era talmente buio che finirono per scontrarsi e cadere a terra, Levy distesa sul petto  scoperto del drago d'acciaio. Il viso della scripter divenne bordeaux si alzò in fretta dando le spalle al dragon slayer, anche se nel buio pesto Gajil non poteva vederla.
- Ma dov'è quel fiammifero ambulante quando serve?! Qui non si vede niente! - Borbottò Gajil stringendo gli occhi per cercare di scorgere qualcosa nel buio, e per interrompere quel silenzio imbarazzato, anche il viso del dragon slayer del ferro era imporporato.
Levy sorrise, il suo compagno non l'avrebbe mai ammesso, ma anche a lui mancava quel rosato attabrighe, quella missione era un po' troppo tranquilla senza di lui. O forse no?
- Allora andiamo? - Chiese la turchina accendendo una piccola luce usando la sua magia.
Gajil annuì, trasformando il braccio in una spada.

La piccola cappella dov'era custodita la lacrima era delimitata da sbarre di ferro, niente di più facile.
Gajil mangiò le sbarre, liberando il passaggio alla piccola scripter che cominciò subito a disattivare i vari incantesimi di protezione, ce n'erano davvero tanti, ma alla fine riuscì a prendere la lacrima.
Finalmente era in loro possesso.
Poi un suono si diffuse nella cappella, la carta di Cana stava suonando...


Lucy fu sbattuta a terra dalla violenza dell'ennesimo calcio, Rheen sorrideva sadicamente alla vista della maga dolorante, facendo roteare con un dito il mazzo di chiavi della maga degli spiriti stellari.
- Ri...ridammele...- Ansimò la ragazza.
- Riprenditele! - Sogghignò Rheen.
- Non farle troppo male Rheen, il master non vuole morti. - La rimbeccò un ragazzo.
- Eddai non rompere, Ame*, mi sto solo divertendo un po'. - Disse l'altra con aria offesa, mentre giocherellava con una lunga ciocca di capelli verdi.
Il biondo sbuffò rumorosamente, parando per l'ennesima volta il colpo di Laxus.
"Natsu..." Pensò sull'orlo delle lacrime la ragazza "aiuto..."
Un calcio nello stomaco le tolse il fiato.
- Rheen, finiscila! - Disse l'uomo incappucciato alle sue spalle.
- Come vuoi Hajime*. - Disse continuando a giocherellare con le chiavi della maga.
Laxus cadde a terra, sfinito. Nessuno dei suoi colpi era andato a segno. Com'era possibile?
-Lucy! - Urlò una ragazza dai capelli turchini, correndo verso l'amica, che ormai aveva ripreso fiato.
- Levy... - La chiamò sorridendo la bionda.
Arrivarono anche Gajil Gray e Juvia, rimasero un po' scossi nel vedere Laxus a terra, e Lucy piena di ferite.
Gray si mise in posizione d'attacco. - Vi siete messi contro la gilda sbagliata. -
- Ghihihi hai detto bene ghiacciolo. - Aggiunse Gajil, trasformando le braccia in spade.
Juvia corse in soccorso dell'amica, quei farabutti l'avevano davvero conciata male.
- Non penso che potremmo spostarla prima della fine della battaglia. - Disse Levy, cominciando a disegnarle attorno un cerchio di rune difensive.
Gray e Gajil puntarono Ame, che si limitò semplicemente a evitare i loro attacchi.
- Siete scordinati, e del tutto privi di difese! - Un gesto appena accennato e un muro di oscurità sbattè l'alchimista del ghiaccio e il drago d'acciaio contro la parete della roccia.
I due si rialzarono doloranti, seguiti da Laxus.
- Quando avremo finito, rimpiangerai di esserti messo contro Fairy Tail! - Gli ringiò contro quest'ultimo.
- Non vedo l'ora... - Sogghignò il mago dell'oscurità.
Gray bloccò i movimenti del mago, ricoprendo i suoi piedi di uno spesso strato di ghiaccio, mentre Laxus gli scagliava contro uno dei suoi fulmini più potenti.
Un muro di oscurità si parò davanti ad Ame, quando si diradò, del mago non c'era più traccia.
- Mi fate pena lo sapete? Ero tanto curioso di incontrarvi quando Hanny è tornata ferita da quell'attacco, ma penso che l'unico mago valoroso sia Salamander. Pensavo che anche senza di lui sarebbe stato difficile sconfiggervi, che delusione. -
Un altro muro d'oscurità li sbattè contro la parete di nuda roccia.
- GAJIL! -
- GRAY-SAMA! - Urlarono all'unisono le due ragazze correndo verso di loro.
Rheen comparve loro alle spalle, mandandole al tappeto con un calcio ben assestato alla base del collo.
- LEVY - Urlò il dragon slayer del ferro, vedendo il corpo della scripter riverso a terra.
- Io non mi preoccuperei per lei... - Gajil fu ancora sbattuto contro alla parete.
Le ragazza dai capelli verdi si chinò sulla scripter, con l'intento di raccongliere la lacrima, ma fu sbalzata via da un fulmine, colpita in pieno petto, si accasciò contro il muro.
Ame si voltò adirato verso di lui, colpendolo col suo attacco più potente.
Con la coda dell'occhio scorse Lucy, era uscita dal cerchio delle runo, strisciando per cercare di recuperare le chiavi.
- Ancora in piedi, schifosissima fata?  -Disse allungando la mano, le dita aperte e il palmo rivolto verso la maga.

Vedendo l'attacco avanzare verso di lei, Lucy capì che non aveva scampo, le chiavi erano ancora troppo lontane, e le gambe non avrebbero retto uno scatto del genere.
Le lacrime cominciarono a scorrerle sul viso. Era finita, questa volta per davvero.
Con una mano strinse la sciarpa di Natsu, avrebbe tanto voluto ridargliela.
Con l'altra alzò pollice e indice, fino a formare un L con le due dita, il saluto della gilda.
Poi l'attacco la raggiunse.


Quando la polvere si diradò, Lucy era a terra, qualcuno l'aveva spinta via proteggendola dal colpo.
- Lucy... - avrebbe riconosciuto quella voce tra mille. - Stai bene? -
Lei annuì piano, il ragazzo dai capelli rosa fece scrocchiare le nocche.
- Vi pentirete di aver sfidato Fairy Tail, parola di Natsu Dragneel! -


Ame: Pioggia
Hajime: Inizio

 
Angolo della pazza di Jade
 
Konbanwa minna-san, scusate se carico il capitolo solo adesso ma ho avuto da fare =D
Spero davvero tanto che anche questo capitolo vi sia piaciuto.
Mentre scrivevo l'entrata in scena di natsu ero tipo: - *Q* Natsu-nii OMG - si esattamente!
Ahahahaahaha no non fateci caso, credo di aver bisogno di un manicomio XD
Fatemi sapere che cosa ne pensate o e che cosa dovrei migliorare, vi ringrazio tantissimo.
Un bacione a tutti.
Matane minna-san
Jade

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


4. Fenikkusu no sanmyaku ni misshon, soreha wanadatta?
(Missione alle Montagne della Fenice, che fosse una trappola? )
- Terza Parte -



- Alla buon ora Cervello Bruciacchiato... - Sorrise Gray
- Sei arrivato appena in tempo, Salamander, stavamo per farli fuori. - Sogghignò il drago d'acciaio, ancora a terra.-
- Siete già a terra? - Chiese Salamander, senza perdere la sua serietà.
- Tsk! Ci hanno solo colti di sorpresa. - Si difese il drago del fulmini.
Ame sorrise. - Ti sei già ripreso?! Impressionante. Allora, Natsu Dragneel di Fairy Tail, Salamander. Fammi vedere cosa sai fare. -
Natsu avvolse i propri pugni nelle sue fiamme arancioni.
- Sono tutto un fuoco. -


Natsu attaccò il ragazzo, ma il pugno si infranse contro una barriera di oscurità.
- Pensavi che fosse così facile? -
Natsu non rispose alla provocazione, si limtò a continuare a colpire, Ame a dissolvere le fiamme del rosato con la sua oscurità.
Tutti e due avevano il fiato grosso, per la stanchezza.
Natsu non mollò nemmeno quando non riuscì più a evocare le fiamme, continuando a tirare pugni al biondo, non si era ripreso ancora del tutto dallo scontro con la donna-serpente.
Il pugno di Dragneel fu fermato dal muro di oscurità di Ame, che lo sbattè contro la parete.
Salamander cercò di rialzarsi, ma Hajime glielo impedì.
- Adesso basta. Ame, tu e Rheen vi siete divertiti abbastanza, prendi la lacrima e andiamocene. -
Natsu artigliò la gamba dell'uomo.
- Non vi lascierò andare... -
Una musica lenta e dolce si diffuse per la grotta, le palpebre dei maghi si fecero pesanti.
- Non... non finisce qui! - Disse Natsu, l'ultima cosa che vide fu il volto ghignante di Ame, mentre agitava la mano in segno di saluto.
Poi il buio.


Elsa uscì dalla grotta accompagnata dal ragazzo con i capelli blu. Aveva sentito la carta di Cana suonare, ma si era persa diverse volte mentre cercava di raggiungere i suoi compagni.
Quando li vide a terra, tutti privi di sensi, il suo cuore perse un battito per lo spavento.
E poi... che ci faceva lì Natsu? Non l'avevano lasciato in infermeria?
La maga si precipitò su di lui, mentre Gerard si chinava sulla maga degli spiriti stellari, cominciando a medicarle le ferite. Non erano gravi, ma erano tante.
Elsa aveva cominciato a scrollare e a prendere a schiaffi il povero dragon Slayer del fuoco, quando questi si svegliò.
- Ahi... Elsa smettila. - Mugugnò. La rossa tirò un sospiro di sollievo, mentre anche gli altri maghi cominciavano a riaversi dall'incantesimo.
- Cos'è successo qui? - Chiese la rossa.
Ognuno raccontò quello che era successo.
Gray e Juvia, di come avessero incontrato Rheen, di come fosse sparita nel nulla prima che la carta di Cana si mettesse a suonare.
Gajil e Levy, di come fossero arrivati alla lacrima, stando attenti a saltare il momento in cui erano stati quasi uccisi ed erano caduti l'una sull'altro, e di come l'avessero poi recuperata.
- Quando siamo arrivati in fondo a corridoio non c'era niente, così siamo tornati indietro. Ma quando siamo usciti siamo subito stati attaccati dalla ragazza dai capelli verdi e dal ragazzo biondo. Poi sono riuscita ad attivare la carta, prima che Rheen. - Spiegò Lucy.
Laxus era pensieroso, non era nemmeno riuscito a sfiorare Ame... quel ragazzo era davvero così potente rispetto a lui?
Elsa si voltò verso Natsu.
- Tu come sei arrivato qui? - Gli chiese.
Il rosato arrossì fino alla punta dei capelli, talmente rosso che poteva somigliare a un pomodoro maturo.
- Beh... ecco... mi sono svegliato e... è come se qualcuno mi avesse detto di venire qui perché eravate in pericolo. - Disse.
Elsa inarcò un sopracciglio, ma non disse niente.
- E lui invece? - Chiese Gray, puntando un dito verso Gerard. - Tu che ci fai qui? -
- Volevo sapere se la leggenda della lacrima era vera. -
- E abbiamo scoperto che lo è. E adesso? - Chiese Gajil.
- Si sono presi la lacrima... - Disse mestamente la piccola scripter. - Se non mi fossi fatta mettere al tappeto così facilmente... -
Lucy si avvicinò alla scripter, e le mise una mano sulla spalla sorridendole.
- Non ti abbattere Levy, non è colpa tua. E poi, non avresti potuto fare niente contro quella melodia magica. -
- Certo che quel flauto aveva proprio una forma strana... - Intervenne il drago di ferro.
- Perché? Che forma aveva? - Chiese Gerard.
- Uhm... non so, sembrava tipo una donna con la coda di pesce... -
- Il Flauto delle Sirene... è un manufatto andato perduto secoli fa... com'è possibile che ce l'abbiano loro?! Migliaia di archeologi l'hanno cercato inutilmente... -
- Il Flauto delle Sirene? - Chiese Juvia
- Ne ho sentito parlare anche io. - Intervenne Elsa, tutti si girarono verso di lei.
- E' un antico manufatto, realizzato dai maghi saguaci di Zeref, nel tentativo di ricreare Lalluby. Ma la loro magia non era abbastanza potente, così, il flauto, non riuscì ad uccidere chiunque ne sentisse la melodia, però ne soggiogava la volontà, facendolo diventare un burattino nelle mani del possessore dello strumento. Dato che secondo alcune leggende esistevano creature marine che, con il loro canto, affascinavano i marinai conducendoli verso la morte, al flauto fu dato questo nome. -
Nella sala calò il silenzio.
- E noi... come facciamo a non cadere vittime di questo sortilegio se il tizio incappucciato lo può suonare e metterci l'uno contro l'altro? - Domandò Gajil.
- Farò delle ricerche non appena torniamo alla gilda. -Si offrì Levy.
- Va bene, ma anche se trovassimo un modo per resistere al flauto, non abbiamo informazioni su quest tizi... - Intervenne Gray.
- A questo posso rimediare io... - Disse Gerard. - La ragazza dai capelli verdi si chiama Rheen, il suo falco è in grado di teletrasportarsi, portando con sè, tutti coloro che hanno un contatto fisico con lui. Lei può copiare le tecniche magiche dei suoi avversari e combinarle a suo piacimento, anche se solo cinque minuti per tecnica. -
- Quindi potrebbe anche usare le mie chiavi? - Chiese Lucy.
- Uhm... non credo. Certo può copiare le tue tecniche, ma il contratto dei tuoi spiriti stellari è stretto con te. Ma c'è qualcuno che potrebbe: Dynis. Può assumere l'aspetto di chi vuole, e usare le sue tecniche, il suo potere è quasi uguale a quello di Gemini, ma a differenza di loro, non può leggere le conoscenze dei soggetti di cui prende le sembianze. -
- Come facciamo a sapere se si trova in mezzo a noi in questo momento? - Chiese Natsu.
- Non lo sappiamo. - Rispose Gerard.
- E quel ragazzo biondo invece? Ame, lui può controllare l'oscurità... - Chiese Laxus.
- Si, può modellarla a suo piacimento. E infine c'è il master... ma non so niente di lui. - Disse il mago degli astri - E infine, l'uomo con il flauto, Hajime. Sembra che l'unico suo potere sia legato a quell'arnese, ma starei attento... -
- Va bene, torniamo alla gilda e diciamo tutto al master, poi vedremo il dafarsi. - Disse Elsa.
Gray e Gajil sostennero Natsu, Levy e Juvia aiutarono Lucy. Si avviarono alla stazione per poi tornare alla gilda. Stanchi e sconfitti, ma ancora fiduciosi, sarebbero riusciti a riprendersi la lacrima.

Angolino Jade

Ohayo Minna, spero vi sia piaciuto, anche se io non ne sono molto convinta ^^ (Sto ancora sclerando dietro all'entrata in scena di Natsu nel capitolo precedente OMG *Q*)
Spero davvero tantissimo che vi sia piaciuto, personalmente a me Ame piace tantissimo *spuntano cuori da non si sa dove* il mio tesoro *w*
Ah Ame è lui:


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Spero davvero tantissimo che vi sia piaciuto anche questo capitolo, alla prossima settimana ^^
Baci Jade

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


5. Unmei o hi hyōji ni suru himitsu no pēji
( Le pagine segrete che nascondono il destino)


Appena ritornati alla gilda Levy corse in biblioteca, cercando meticolosamente. Esaminando libro per libro, trascrivendo tutti i dettagli che sarebbero potuti essere utili.
La porta si aprì lentamente, lasciando intravedere l'imponente figura del dragon slayer di ferro.
Gajil si avviò a grandi passi verso la parte della biblioteca che la turchina non aveva ancora controllato.
- Ohi, Gamberetto, come procedono le ricerche? - Chiese cominciando a scegliere dagli scaffali tutti i volumi che potevano tornare utili.
- Niente di importante. Qui dice solo come si sono fomare le lacrime, spiega che possono essere innestate negli esseri umani per dotarli di poteri simili ad un drago. Parla della guerra e del Drago Nero, con qualche piccolo accenno all'eroina che l'ha sconfitto. Ma sulla Lacrima non dice niente... - Disse chiudendo il tomo e afferrandone un'altro. Passò velocemente da una pagina all'altra, ma lo chiuse sconfortata quando scoprì che conteneva le stesse identiche informazioni del precedente, e così anche con quelli a venire.
Gajil intanto si era seduto di fronte a lei, dopo aver raccolto tutti i libri, e la stava osservando con quei suoi occhi rosso sangue.
Non riusciva a staccare gli occhi da quel corpicino minuto, mentre masticava un bullone.
- Non potremmo provare a vedere nel libro dove hai trovato la mappa? - Propose distrattamente.
Il viso della maga di Fairy Tail venne illuminata da un'enorme sorriso.
- Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima? Sei un genio Gajil! - Disse dandogli un bacio sulla fronte, correndo via veloce come un razzo e rossa come un peperone verso il dormitorio femminile.
Gajil, colto di sorpresa, per poco non cadde dalla sedia.
"Cavolo, che le è preso a quel Gamberetto? " Pensò mentre il suo viso prendeva una leggera sfumatura rossastra.

Elsa e Gerard sedevano tranquilli al piano superiore della Gilda.
- Cosa pensi che stiano tramando? - Chiese la rossa.
- Non ne ho idea. Se la reliquia rubata fosse stato il flauto allora tutto avrebbe un senso, ma il flauto è già nelle loro mani... - Rispose il mago prendendosi la testa tra le mani.
Elsa lo fissò pensierosa, Gerard non aveva tutti torti. Ai loro avversari non serviva la lacrima se avessero voluto conquistare qualcosa, sarebbe bastato suonare il flauto, allora perché?
- Senti ma... come vanno le ferite? -
La rossa lo guardò spaesata.
- Le ferite dello scontro con il serpente... - Disse Gerard continuando a fissare il tavolo.
- Ah, molto bene, grazie, bruciano un po' ma non è niente. - Titania sorrise
- Ma come fai a sapere così tante cose sulle opere di Zeref e dei suoi seguaci? -
- Dopo il torneo mi sono messa a fare qualche ricerca, e mi sono informata tutto qui. Quella lacrima contiene un potere inimmaginabile, per questo non tutti possono usarne i poteri. -
- La temibile Titania china sui libri a studiare? Scusa, ma proprio non ti ci vedo... - Disse scoppiando in una risata cristallina.
Elsa sorrise dolcemente, era da quando ancora viveva alla Torre Parandiso che non lo sentiva ridere così apertamente. Il tatuaggio rosso che aveva sull'occhio sembrava quasi brillare.
La maga di classe S si ritrovò a scrutarlo, rapita dalla sua figura, dai suoi modi, dai suoi lineamenti. Dal suo viso e dai suoi occhi, tutto in lui le piaceva da morire.
Gli occhi nocciola della Regina delle Fate incrociarono quelli blu cielo del suo compagno, rimanendo incollati gli uni agli altri.
- Sai, ho sempre desiderato passare del tempo con te, come stiamo facendo adesso, tranquillamente. -
Elsa arrossì leggermente, mentre le sue labbra si estendevano a formare un piccolo sorriso.
Allungò una mano, carezzando dolcemente il viso di Gerard, come se avesse paura che potesse scomparire da un momento all'altro.
Gerard le afferrò la mano, portandosela alle labbra e braciandola delicatamente.
Piano piano, senza accorgersene, come se fosse un movimento quasi involontario, i loro volti cominciarono ad avvicinarsi.
Poi le loro labbra si toccarono, Elsa e Gerard, non più la maga di Fairy Tail e il mago che aveva tentato di ucciderla, tra loro adesso c'era amicizia, quella pura di quando erano bambini, e amore, il loro amore. Quello che li aveva tenuti legati sin da quando si erano separati per la prima volta.
Gerard prese Elsa tra le sue braccia, facendola sedere sulle proprie gambe, e cullandola dolcemente, mentre lei rannicchiata sul petto del ragazzo, piano piano lasciava cadere a pezzi quella corazza invisibile che la faceva sembrare impossibile da ferire. Dopo tanto tempo,finalmente, era solo una ragazza tra le braccia del suo amore.

La piccola scripter cercava affannosamente il libro che aveva trovato qualche giorno prima, ma sembrava sparito, volatilizzato.
"Eppure era qui... " Pensò sconfortata. Salì in soffitta per controllare, nel caso l'avesse lasciato là, e infatti il grosso tomo era appoggiato sulla scrivania impolverata in fondo alla stanza.
La piccola fata aprì il libro e cominciò a decifrarne il contenuto.
" Lacrima Nera... Distruzione... Gande Potere... Non dice niente di più utile. " Sbuffò la turchina spazientita.
Girando l'ennesima pagina, si accorse che aveva una consistenza più spessa rispetto alle altre, come se fossero due pagine incollate tra loro.
Facendo attenzione, le divise, in quelle due pagine c'era scritto quello che aveva cercato fino a quel momento.
" Ma cos...? " Pensò la Scripter spalancando gli occhi, mentre leggeva le informazioni contenute nel libro.
Sentì un dolore pungente alla schiena, la piccola fata cadde a terra, scorgendo a malapena la figura che l'aveva colpita.
Sembrava una donna, aveva i capelli corti e un lungo mantello sulle spalle.
- Grazie, piccola fatina, questo lo prendo io. - disse scoppiando a ridere.
Il mondo si fece nero intorno alla piccola scripter, che fece appena in tempo a tracciare con le dita a terra il simbolo che aveva visto sul mantello dell'aggressore, prima di perdere i sensi.

- Ehi Natsu, che ne dici di andare in missione? - Chiese la maga degli Spiriti Stellari al compagno, sperando di risollevargli il morale dopo l'ultima sconfitta.
Natsu alzò gli occhi e le sorrise.
- Certo! -

 
Angolo Mio

Hola bella gente, eccoci qui con il quinto capitolo, sto avendo dei problemi con il sesto, ma per la prossima settimana saranno risolti spero.
Comunque, Gajil e Levy sono sempre fantastici OwO e Elsa e Gerard? OMG.
Okay,scusate ma sono di fretta, devo andare ad aiutare a cucinare, spero che questo capitolo vvi sia piaciuto, e fatemi sapere cosa ne pensate.
Matane!
Jade

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