Il Miracolo dell'amore-le due Tigri del Giappone

di valechan91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo- l'inizio di una nuova avventura ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1- Il passato si ripete ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2- Una nuova Luce di speranza ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3- Sfide e rivali ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4- Destino e legami ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5- Due partite mozzafiato ed una notizia sconvolgente ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6- Cuore di tenebra ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7- Incontri indesiderati ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8- Eclisse ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9- Obiettivi ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11- Ritiro…con sorpresa ***
Capitolo 12: *** Capitolo 10- Partita… al femminile ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12- Scintille ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13- Di giornate movimentate e favori particolari ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14- Un modello improvvisato ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15- Il ritorno del serpente bianco ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16- Scontri, cuore e visite inaspettate ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17- Amicizia, rivalità e scorrettezze ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18- Red Emperor, Red Queen ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19- Cuore in gioco ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20- Incontri… e scontri ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21- Sentimenti complicati ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22- Spezzare lo scudo ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23- Una spirale di eventi ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24- I sentimenti di Kise: rapporti complicati ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25- Problemi e segreti ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26- Oblivion ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27- Rivalità ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28- Il passato di Kuroko e Rika ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29- L’incidente ***
Capitolo 31: *** Capitolo 30- Un nuovo inizio… per la fine ***
Capitolo 32: *** Capitolo 31- Sulle ali di un sogno: Luce ed Ombra ***
Capitolo 33: *** Capitolo 32- La sfida della Generazione dei Miracoli…e non solo ***
Capitolo 34: *** Capitolo 33- Benvenuti al Festival del Liceo Seirin! ***
Capitolo 35: *** Capitolo 34- Addio Kagami ***
Capitolo 36: *** Capitolo 35- Ti amo ***
Capitolo 37: *** Capitolo 36- Passione al sapore di sfida ***
Capitolo 38: *** Capitolo 37- La fine ed un nuovo inizio? ***
Capitolo 39: *** Bonus track: Kuroko no Basket Special Karaoke ***



Capitolo 1
*** Prologo- l'inizio di una nuova avventura ***


Prologo- l'Inizio di una nuova avventura

"Non voglio,non voglio". un parco,immerso nel verde.una bambina dai corti capelli ricci e castani, di circa nove o dieci anni, sta piangendo.al suo fianco, un bambino più o meno della stessa età,dai capelli rossi, la guarda un po imbarazzato cercando di consolarla. "non fare i capricci,Rika-chan. è normale... per un bambino restare con i proprio genitori,no? e poi,la tua sorellina soffrirebbe"... "ma io voglio restare con Tai-chan. Voglio giocare ancora con Tai-chan" rispose la bambina,piangendo più forte. Il bambino,imbarazzato,si grattò la nuca, sospirando. "va bene.facciamo così.quando saremo più grandi, ti prometto che verrò a prenderti e giocheremo ancora insieme. Ovunque sarai." le disse sorridendo. La bambina lo guardò con gli occhioni lucidi,le lacrime che non smettevano di scendere. "lo prometti?" chiese con volce tremante "il bambino le prese la manina e intrecciò i loro mignoli "lo prometto" le disse sorridendo e scompigliandole i capelli dolcemente...
improvvisamente,il suono di una sveglia. Una giovane ragazza allungò la mano per fermare quel rumore fastidioso "dannata sveglia" disse. Sbadigliando, allungò le braccia distendole e lentamente si alzò. "Ancora quel sogno..."disse sospirando" con questa è la terza volta. erano due anni che non ci ripensavo.chissà cosa starà facendo in questo momento. sarà ancora lì..." pensò.
Rika Taddei,diciassette anni. lineamenti delicati,occhi castani leggermente a mandorla,carnagione chiara,viso dal taglio occidentale. Capelli corvini lunghi fino alle scapole.Altezza nella media, un metro e sessanta. Un po in carne,ma nulla di vistoso.
I suoi genitori,agenti di viaggio,erano chissà dove in giro per il mondo.Londra,Parigi,Praga...quante volte ci era stata?
Sua sorella Sarah, di cinque anni più piccola,li seguiva,entusiasta di quelle belle città. Lei aveva scelto di restare ferma,e aveva scelto il Giappone.Tokyo,città dei suoi ricordi d'infanzia a cui era molto legata.
Che non sapeva se amare o odiare dopo i fatti dell'anno precedente...era ancora scossa.
La ragazza si alzò e preparò al colazione velocemente. quel giorno,era importante. era diventata adulta. iniziava la sua avventura al liceo.
Voleva cambiare vita. aveva così scelto il Seirin,una scuola superiore di nuova costruzione. Chissà che non avrebbe potuto iscriversi a qualche club,magari continuare con la pallavolo...Di fare la manager, dopo l'anno precedente non voleva proprio parlarne. Era fuori discussione. Doveva ancora superare lo shock....
Mise velocemente la divisa e diede da bere un po di latte alla sua gatta, Chèrie. eh si,Parigi anni prima l'aveva amata. La gatta,dal pelo nerissimo e dagli occhi quasi dorati, si avvicinò ed iniziò a bere. Controllò le crocchette e uscì di casa. Doveva prendere il pullman,non abitando proprio vicino. E Tokyo era immensa anche per chi la conosceva.
Arrivata a scuola,rimase sorpresa dalla folla e dalle grida. "saranno i membri dei vari club" penso "che scocciatura, 'sto casino. almeno meglio cercare il club di pallavolo" sospirò. Improvvisamente,vede passare accanto a sé un ragazzo,poco più alto di lei,intento a leggere un libro. Non urtava nessuno,ma sembrava passare del ttuto inosservato... "che sia...Kuroko-kun?" lo chiamò. il ragazzo si girò "eh? ma tu sei..Rika-san?" chiese. "allora sei tu, Kuroko-kun! non sapevo ti fossi iscritto qui! " disse abbracciando il ragazzo. "Rika-san...mi soffochi" disse il ragazzo mezzo morto. "oh scusa..." disse,e sciolse l'abbraccio. "non ha scordato la promessa,vero? " gli chiese "come potrei? certo che la ricordo. e sono qui proprio per mantenerla" disse.
Kuroko Tetsuya. lo conosceva da quasi tre anni,e ancora si stupiva di come avesse poca presenza. Se non si fosse abituata, non lo avrebbe mai notato. Sembrava estraniarsi anche senza volerlo...
"ti iscriverai al club di basket,vero?" chiese la ragazza.
"certo. è quello che intendo fare" disse il ragazzo, dopo aver messo un segno alle pagine del libro e averlo chiuso.
lo sguardo di Rika cambiò improvvisamente. Si oscurò. Non era nei suoi piani,ma doveva andare avanti. per cercare di superare il passato,e forse rimediare...
" bene. anche io volevo farlo,sempre come manager,s'intende" gli disse con un sorriso" che dici se andiamo ad iscriverci insieme? dopo devo anche iscrivermi al club di pallavolo..."
"non ha rinunciato,vedo" disse il ragazzo
"no. non sono una che si arrende tanto facilmente.e sono rimasta qui in Giappone proprio per andare avanti e realizzare un sogno. almeno voglio provarci..."
I due si diressero verso uno stand sul lato destro dell'entrata, dove c'erano un ragazzo con gli occhiali e una ragazza dai corti capelli castani,probabilmente un giocatore e la manager...
La ragazza,però, non sapeva che il bambino che popolava i suoi sogni da un po di tempo, bambino ormai diventato adolescente, era lì,in Giappone,a Tokyo,in quella scuola. E che le era sfuggito per qualche minuto...
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1- Il passato si ripete ***


Capitolo 1- Il passato si ripete

I due ragazzi si avvicinano allo stand. "Come sempre,Kuroko-kun non viene mai notato e già sta scrivendo" pensò Rika,ridacchiando sotto i baffi mentre osservava il ragazzo compilare un modulo
"Salve.vorrei iscrivermi al club,come manager,se possibile"...quelle parole...la storia si ripeteva...
Il ra...gazzo con gli occhiali iniziò a piangere, mentre la ragazza disse "bene,ci serviva proprio.valuteremo se sarai efficiente. io sono Riko Aida,coach della squadra.compila questo" le disse passandole un modulo
"Cosa? la coach? ma avrà la mia età..."
"si, può sembrare strano ma sono l'allenatrice.e questo qui è il capitano,Hyuuga Junpei" disse la ragazza,tirando un pugno in testa al compagno per farlo smettere di piangere
"bene" disse prendendo il modulo,vedendo che Rika aveva terminato " alla fine della manifestazione vieni in palestra. ci saràla presentazione dei membri della squadra" disse la coach sorridendo
"bene.a dopo allora "disse Rika ricambiando il sorriso e avviandosi verso Kuroko, che già l'aspettava poco lontano
"una manager così carina ci serviva.attireremo molta gente" pensò Riko ad alta voce. Hyuuga annuì, aggiungendo " hai dimenticato di raccogliere uno dei moduli"
"oh che sbadata! Eh?cosa?" disse Riko
"questo tipo non l'ho visto...ma...COSAAAAAAA?" disse Riko urlando
"che succede,coach?" disse Hyuuga quasi allarmato
"questo tipo viene dalle medie Teiko! e per di più,essendo del primo anno deve essere della Generazione dei Miracoli! come ho fatto a non notare un simile talento? *disse la coach disperata,mettendosi le mani tra i capelli
"le matricole di quest'anno sono tutte spaventose,come il tipo enorme di prima,che veniva dagli Stati Uniti..." commentò tr sé Hyuuga.
Quel pomeriggio..
"ci siamo tutti? bene" esordì la coach " io sono Riko Aida,allenatrice della squadra"
"ma...noi pensavamo che lui fosse l'allenatore...*indicando un anziano a bordo campo
"no,lui è solo un supervisore. se non vi sta bene potete anche rinunciare" disse Riko con un sorriso inquietante "a te,Rika-chan,presentati" disse sorridendo dolcemente
" ehm...salve" disse un po imbarazzata" mi chiamo Rika Taddei, e sarò la manager della squadra. consiglierò la coach e ptterrò informazioni sulle altre squadre,oltre ad aiutare la coach nei suoi compiti...spero che lavoreremo bene insieme "disse,sforzandosi di sorridere e guardano Kuroko per farsi forza
Izuki Shun, point guard della squadra dall'Occhio di Falco, rimase stupito dalla bellezza della ragazza... "è il mio tipo..."pensò...
"bene" continuò la coach" e ora...toglietevi le magliette"
"EEEEEEEEH?" fu l'urlo generale
"Riko-san...cosa..." domandò Rika,stupita
"tranquilla. è figlia di un prepatore sportivo.sin da piccola ha seguito il padre,sa cosa fare" intervenne Hyuuga
"tu sei troppo rigido,devi fare troppo stretching.tu devi aumentare lo scatto" l'allenatrice iniziò ad analizzare le caratteristiche dei nuovi giocatori.
"che c'è? ho freddo,muoviamoci" commentò un ragazzo altissimo,muscoloso,dai capelli rossi
"ecco.Kagami Taiga è l'ultimo" disse Hyuuga
A quel nome, il mondo di Rika di fermò. si voltò verso il capitano "eh?cosa?" domandò... "non può essere...lui...".
Nel frattempo,l'allenatrice rimase stupefatta dalle capacità del ragazzo "questi non sono valori di un ragazzo di prima superiore.è un vero talento naturale.e per di più,può ancora migliorare" pensò.
Rika guardò il ragazzo, era almeno un metro e novanta.non aveva nulla del simpatico bambino che ricordava..ma quegli occhi..e quei capelli...
"Tai-chan?" domandò timorosa
"Eh?Tai-chan?" fece il ragazzo, assottigliando lo sguardo e inarcando un sopracciglio "ma..cosa..non dirmi che sei...Rika-chan?"
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2- Una nuova Luce di speranza ***


Capitolo 2- Una nuova Luce di speranza

" Eh? e Kuroko Tetsuya? c'è Kuroko Te... cosaaaaa? Lo conosci, Rika-chan?" esclamò la coach.
"Che sorpresa. Non pensavo di rincontrarti" disse Kagami ghignando "sei rimasta sempre la solita tappetta....." disse avvicinandosi a lei a petto nudo e scompigliandole i capelli
"ecco,Riko-san...beh... si..." disse Rika, completamente rossa in volto, rispondendo alla coach
"Quindi vi conoscete,Kagami?" disse Hyuuga ammiccando al ragazzo.
Kagami si rimise la t-shirt bianca e tirò Rika a sé, avvolgendole le braccia intorno alle spalle. "è la mia migliore amica. Qualcosa in contrario?" disse rispondendo al capitano.
Rika sorrise interiormente. Almeno una parte del ragazzino che aveva conosciuto era rimasta...
"Mi fa piacere che mi consideri tale, Tai-chan e lo stesso vale per me "disse" ma non pensare che ti faccia sconti" disse sorridendo e scostandosi da lui, imbarazzata.
" Ti concedo il Tai-chan, ma vedi di non usarlo troppo, Rika-chan. E non ho mai chiesto favoritismi" disse ghignando.
"Kuroko Tetsuya? c'è Kuroko Tetsuya?" riprese la coach
"Ah, quello della Teiko" disse Hyuuga
"Pensavo che avrei riconosciuto subito un giocatore tanto forte" pensò Riko. "A quanto pare, però, oggi non c'è. Bene.Inziamo l'allenamento!" concluse.
"Ecco..." stava per aggiungere Rika,quando...
"Scusa, veramente sono io Kuroko" intervenne il ragazzo...
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!" la coach lanciò un urlo
"Da quando sei qui?" domandò Hyuuga, sorpreso.
"Dall'inizio" rispose il ragazzo, con calma
"Era proprio davanti a me e non l'ho notato? Ma è praticamente invisibile" pensò Riko
"è quello della Generazione dei Miracoli? Ma è impossibile che fosse un titolare.Vero Kuroko? "disse Hyuuga avvicinandosi
"Veramente ho giocato delle partite" risponse Kuroko.
"Visto? EHHHHHHH?" fu il coro che si sentì....
Rika se la rideva sotto i baffi. Kuroko faceva sempre lo stesso effetto la prima volta. Il suo talento è molto diverso dagli altri...
"Tai-chan, ti racconto dopo l'allenamento,ok?" disse Rika rivolgendosi a Kagami e ricevendo in risposta...un ghigno.
"Togliti la maglietta" pose fine alla questione la coach
"OK" rispose Kuroko
Dopo l'allenamento...
"Ehi" disse Kagami, camminando verso Rika, che stava uscendo dalla palestra
"Tai-chan! Stai proprio morendo dalla voglia di sapere,eh?" il suo sguardo si oscurò" d'accordo. facciamo la strada insieme. Così fai da cavaliere ad una delicata fanciulla"
"Io non vedo nessuna fanciulla" rispose lui, finendo per prendersi un pugno in pieno stomaco
" A Tokyo, c'è una scuola media che per tre anni di fila ha vinto tutti i campionati "iniziò a raccontare Rika " e i membri titolari della squadra sono definiti Generazione dei Miracoli per le loro straordinarie abilità. Ora sono in scuole diverse. Kuroko è uno di loro, ma ha un talento diverso dagli altri. Lo scoprirai in seguito. Ma comunque, ognuno di loro ha un talento che gli è proprio"
"Capisco" disse Kagami, ghignando "la cosa si fa interessante"
"Immaginavo "disse Rika ridacchiando "
"Un campetto... resta a farmi compagnia mentre faccio due tiri, Rika.chan" disse improvvisamente Kagami
"Va bene " disse lei. In fondo, non si vedevano da anni, e lui era molto cambiato, come lei dopotutto.
"Ciao" improvvisamente qualcuno la salutò facendola trasalire
"Kuroko-kun, evita di farmi prendere questi spaventi" disse lei
"Che ci fai tu qui?" chiese Kagami, che ogni tanto guardava in direzione della ragazza.
Kuroko sfidò uno contro uno Kagami. Inutile dire chi vinse, ma per kagami fu anche un cruccio. Kuroko gli aveva detto "Io sono un'ombra". Cosa avrà voluto dire?
Nell'allenamento del giorno dopo, Kagami spiccò su tutti nella partita tra titolari e riserve, anche se Kuroko aveva iniziato a dargli sui nervi.
Kuroko rivelò parte del suo talento, anche se nessuno seppe dire da quanto fosse in campo. La sua tecnica, la Misdirection, rivelava la sua precisione nei passaggi sfruttando la sua mancanza di presenza.
Rika, che si era iscritta anche al club di pallavolo, si sarebbe trattenuta fino a sera tarda per gli allenamenti.
Kagami ne approfittò per mangiare una notevole quantità di panini al Maji Burger. Lì, incontrò Kuroko per puro caso, rendendolo ancora più nervoso. Il ragazzo sorseggiava felice quella che doveva essere la sua bibita preferita, il vanilla shake.
Usciti dal locale, incontrarono Rika, che si unì ai due nel ritorno a casa.
"Quanto è forte la Generazione dei Miracoli? Se li affrontassi adesso, quale sarebbe il risultato?" chiese improvvisamente Kagami.
" Verresti distrutto all'istante" dissero all'unisono Rika e Kuroko, ancora intento a sorseggiare la bibita.
"Potevate essere meno schietti" rispose Kagami, un po alterato.
"Una delle cinque scuole dei Prodigi prevarrà sulle altre" quaggiunse Kuroko
"è proprio quello che volevo "disse Kagami, ghignando " ho deciso. Batterò la Generazione dei Miracoli e diventerò il miglior giocatore dei Giappone"
"Non puoi farcela da solo "disse Kuroko.
" Per ora, sono fuori dalla tua portata" disse Rika. La ragazza, però, si rese conto che Kuroko aveva qualcosa in mente.
"Pero ora non sei nemmeno paragonabile a loro" disse Kuroko "anche io ho preso una decisione. Io sono un'ombra. Più la luce è intesa, tanto più oscura è la sua ombra. E il contrando rende la luce ancora più splendente"
Rika sorrise. Aveva capito. Kuroko, quando voleva, saper tirar fuori parecchia grinta.
"Io sarò l'Ombra della tua Luce e ti renderò il giocatore più forte dei Giappone" concluse il ragazzo.
Kagami rimase sorpreso. Ghignò e rispose "Fa come ti pare"
"Farò del mio meglio "rispose Kuroko
"Vi aiuterò anche io come manager. Luce ed Ombra del Seirin" disse Rika, sorridendo felice. Con Kagami nella squadra, mantenere la promessa era ancora più facile.
Aveva ritrovato due cari amici e avrebbe affrontato il passato a testa alta, questo pensava la ragazza guardando i due ragazzi.
Ma non sapevano, tutti e tre, che in futuro avrebbero affrontato non poche difficoltà, ad iniziare dai giorni successivi.
Li attendeva una prova ed un faccia a faccia proprio con uno dei Miracoli...

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Capitolo 4
*** Capitolo 3- Sfide e rivali ***


Salve a tutti, sono valechan91. Ringrazio tutti quelli che seguono la mia fanfiction,e soprattutto Kotoko Chan, Shanorin  e Ita rb che hanno recensito. Ringrazio anche chi legge soltanto. Quasi 130 visite per la mia prima fanfiction lo considero un bel traguardo :) ho ancora strada da fare e spero continuiate a seguirmi.
Non vi annoio oltre e vi lascio al capitolo. Stavolta è un po più lungo..
Disclaimer: Tranne Rika, i personaggi sono proprietà di Tadatoshi Fujimaki.



Capitolo 3- Sfide e rivali
 
Il mattino seguente, Rika notò un campetto. Lì,  trovò Kagami intento a giocare, e sorrise. Decise di restare tranquilla ad attenderlo.
“Mi spii?” disse lui ghignando, quando smise di giocare
“Spiritoso” disse lei “ti aspettavo solo. Passo di qui quando scendo dal pullman”
“Uhm” fece lui, prendendo la borsa ed avvicinandosi alla ragazza “andiamo “disse ghignando e prendendola per mano. Rika arrossì…
Arrivati a scuola, prima delle lezioni, Kagami chiese al capitano di poter giocare. “sei un giocatore in prova” rispose Hyuuga” hai necessità di un modulo”.
Rika si morse le labbra. La coach glielo aveva accennato, ma lei lo aveva dimenticato completamente.
Si diressero dalla coach. “ Lo ritiro solo lunedì mattina alle otto e quaranta” disse lei, sorridendo sorniona.
“Come mai?” si chiese Rika, ma si astenne dal fare domande.
L’allenatrice le raccontò tutto quel pomeriggio durante gli allenamenti, dopo un interrogatorio a lei e Kagami.  I due, però, benchè riuscissero a concentrarsi, non fecero che pensarci.
“Ho raccontato tutto, ma…non potevo dire che lui è stato il mio primo amore” pensò Rika, un po rossa in volto.
“Ho raccontato tutto, ma…non potevo dire che lei è stata il mio primo amore” pensò un po imbarazzato il ragazzo.
Izuki, intanto, non capiva come mai si sentisse irritato. So concentrò sull’allenamento e sui suoi giochi di parole. Forse era quella ragazza, a renderlo strano…
 
Una volta a casa, Rika sentì squillare il telefono.
“SORELLONAAAAAAA COME STAIIII?”  si udì una voce squittire
“Sarah abbassa la voce, non sono sorda. Tutto bene. Tu , mamma e papà come state?”
“Tesorooo ci manchiii” esordì suo padre
“Non sono una bambina papà” rispose
“Hai poi rincontrato quel ragazzo?” chiesero in coro sua sorella e sua madre
Rika arrossì. “Non sono affari vostri”  rispose , suscitando delle risatine dall’altra parte
“Ora devo studiare. A dopo” attaccò.  Quando ci si metteva, la sua famiglia sapeva essere stressante…
 
Quel lunedì,  Rika fu convocata dalla coach sul tetto prima dei giocatori.
Quando arrivarono, la coach iniziò a parlare.
“ L’anno scorso ho fatto una promessa al capitano, quando mi chiese di fare da allenatrice: fare di tutto per portare la squadra al campionato nazionale. Non importa con quanto impegno vi alleniate, un forse non è sufficiente . Devo sapere se avete degli obiettivi ambiziosi e la determinazione  necessaria a raggiungerli.
Dite il vostro anno, classe e nome, qui ed ora. E dichiarate i vostri obiettivi. Se fallirete, tornerete qui, vi spoglierete e vi dichiarerete alla ragazza che vi piace”
Quelle parole suscitarono il terrore generale e lo stupore totale di Rika, che però sorrise.
“Ce ne avevano parlato” pensarono alcuni dei ragazzi.
Solo due giocatori non erano impressionati. Kuroko rimase impassibile, mettendosi in disparte e prendendo qualcosa.
“Troppo facile. Non è nemmeno una prova” disse ghignando Kagami. Salì sulla balaustra.
“Classe 1-B, numero 5,Kagami Taiga. Sconfiggerò la Generazione dei Miracoli e diventerò il miglior giocatore del Giappone!” disse, per poi scendere tranquillamente dalla ringhiera.
“Ma sei impazzito?!” esclamò Rika, assestandogli un pugno in pieno stomaco
“Ahia” si lamentò lui
Dopo che ebbero sostenuto tutti il test, fu il turno di Kuroko. “ Non sono bravo a parlare ad alta voce. Posso usare questo?” chiese, mentre tra le mani stringeva un megafono.
“Dove lo hai preso?” fu la domanda che tutti si posero.
Mentre si accingeva a parlare, arrivarono i professori a fare a tutti una ramanzina.
Quel pomeriggio, dopo aver aiutato la coach, Rika si allenò con la sua squadra di pallavolo.
Kagami si fiondò di nuovo al Maji Burger, incontrando nuovamente Kuroko
Alla domanda sul perché fosse il Sesto Giocatore Fantasma, Kuroko rispose “Nella mia scuola media c’era un principio: contava solo la vittoria. Così si puntava tutto sul talento individuale invece che sul lavoro di squadra. Iniziai a pensare, così, che mancasse qualcosa”
Il mattino dopo, nel cortile della scuola troneggiava una scritta in gessetto: diventeremo i migliori del Giappone. Mentre tutti la osservavano, Kuroko sorrise leggermente.
 
Quel pomeriggio, mentre Riko annuncià che gli avversari per un’amichevole sarebbero stati quelli del Kaijou, si presentò un ragazzo. Intanto, Riko disse che avevano acquistato uno dei Miracoli.
“Si vede che è una scuola nuova” disse un ragazzo alto e biondo, che attirò l’attenzione delle ragazze.
Se le ritrovò alle calcagna.
In palestra, la coach lo notò, in disparte. “Che ci fa qui, Kise Ryota, Membro della Generazione dei Miracoli?”
A quel nome, Rika arrossì. Kise non le era mai interessato, ma non negava di essere una sua fan. Tanto da conservare gelosamente l’autografo che le aveva fatto quando era entrato nella squadra della Teiko anni prima.
“Rikaaaacchiiiii” si udì improvvisamente.
Rika si innervosì, odiava quando la chiamava così. Kise le si avvicinò e l’abbracciò stretta
“Mi sei mancata. Sei la sola ragazza che rifiuta di uscire con me. Ma riuscirò a conquistarti, vedrai “ le disse malizioso
Rika si irritò ancora di più. “Ciao Kurokocchi” disse Kise, salutando Kuroko tenendo ancora la ragazza tra le braccia.
Izuki e Kagami si irritarono.
“Quando ho saputo che il nostro avversario sarebbe stato il Seirin, ho pensato di passare a salutare Rikacchi e Kurokocchi. Eravamo grandi amici alle medie” riprese il ragazzo
“Veramente non proprio “dissero i due in coro. Rika era sempre più arrabbiata.
“Cattivi” disse Kise piagnucolando
“Gli articoli esagerano sempre “continuò” Sono il più scarso della Generazione dei Miracoli”
Improvvisamente, una palla da basket sfrecciò verso Kise, che l’afferrò. “Che fai?” disse
“Per prima cosa “disse Kagami, che aveva lanciato la palla” lascia subito andare la mia migliore amica se non vuoi rovinare il tuo bel visino “ghignò” Scusate se interrompo la vostra rimpatriata, ma non credo che tu sia venuto qui solo per salutare “disse indicando Kise” perché non giochi un po con me?”
“ Uhm non so se possa andare…”rispose Kise” uhm… ok ci sto” concluse,dopo averci pensato per un po
“Sei impazzito, Tai-chan?” intervenne Rika “Non sei alla sua altezza”. La ragazza riuscì a staccarsi da Kise per andare incontro all’amico
“Se non provo non lo saprò mai. Ma stai tranquilla” ghignò
I due sembravano alla pari, ma Kise riuscì a copiare le mosse di Kagami.
“Quel tizio non lo conosco” disse all’improvviso Kuroko
“Già” fece eco Rika, guardando i due giocare ed osservandoli attentamente “Kise è un giocatore che impara all’istante le mosse dell’avversario. Ma è migliorato ancora, nei pochi mesi che sono passati”
“Dopo questa delusione posso anche andarmene” disse Kise “ma dateci Rikacchi e Kurokocchi”
Ora Rika era proprio furiosa…
“Giochiamo di nuovo insieme. Io vi rispetto, qui sprechereste il vostro talento.Soprattutto tu, Kurokocchi”
“ Siamo lusingati, ma rifiutamo” dissero all’unisono
“Io mi sono iscritta al club di pallavolo, e poi abbiamo fatto una promessa a Tai-chan, io e Kuroko-kun” disse Rika
“EH? Ma per noi contava solo vincere” rispose Kise
“Da allora, la penso diversamente “intervenne Kuroko” e ho fatto una promessa a Kagami-kun. Sconfiggeremo la Generazione dei Miracoli”
Kagami quasi rideva. Era elettrizzato all’idea di affrontare avversari tanto bravi.
 
Il giorno dell’amichevole, Kagami non aveva dormito per l’eccitazione.
Aveva degli occhi spaventosi, che suscitavano l’ilarità di Rika.
Il Seirin vide improvvisamente Kise che correva loro incontro.
“Il posto è grande, ho pensato di venirvi a prendere “disse lui “Rikacchi, sei la sola ragazza che mi rifiuta un appuntamento” disse piagnucolando “Kurokocchiiii” disse, sempre piagnucolando
“Non essere così sarcastico” dissero i due in coro.
“Perfetto” pensò Rika. “Sono una sua fan, ma a volte è davvero irritante”
“Comunque, hai attirato la mia attenzione” disse Kise,  girandosi verso Kagami “ non posso ignorare quando vengo sfidato apertamente”
Arrivati in palestra, fu il peggio. L’allenatore del Kaijou li aveva sottovalutati, scatenando così le ire del Seirin e le continue scuse di Kise. “Riscaldati pure, non ci vorrà molto” dissero Kuroko e Rika.
La ragazza era furiosa. Come osavano trattarli così?
Rika notò un giocatore in particolare e chiese a Kise
“Oh? Il capitano è Kasamatsu-senpai” rispose Kise
“Kasamatsu? Vuoi dire Kasamatsu Yukio? È abbastanza famoso” rispose la ragazza
“Guarda che se vinco, mi devi un appuntamento,Rikacchi” disse Kise, prendendola per la vita e facendole l’occhiolino, prima di allonatanarsi
La coach notò subito il talento degli avversari, ma nonostante tutto il Seirin riuscì a far entrare in campo Kise e ad ottenere una vera partita.
All’entrata in campo di Kise, degli urletti femminili si diffusero nella palestra
“Succede ogni volta che gioca “commentò Kasamatsu “Vuoi finirla di salutare? Ti prendo a calci! “disse, assestando un calcio a Kise
“Chi è il numero dieci?” chiese Kasamatsu
“Oh, è Kagami” disse Kise, quasi noncurante “Hai notato il numero undici? È il mio vecchio compagno Kurokocchi. Non è forte?”
“Perché sei così felice?” disse Kasamatsu, assestandogli un pugno nello stomaco.
La partita riprese. Kise commentò “ Non posso dire lo stesso per le donne, ma non ho mai dimenticato di restituire un favore in campo”.
A quel punto, dovettero trattenere Rika affinchè non interrompesse la partita e pestasse Kise…
Grazie a Kuroko e alla Misdirection, il Seirin tenne testa al Kaijou.  Ma mentre Kise non poteva copiare Kuroko, anche la Misdirection aveva un punto debole, quello di non durare tutti i 40 minuti della partita.
“Il basket è uno sport fisico” commentò Kise rivolto a Kagami” la differenza tra le nostre squadre è evidente”
Kagami rispose ridendo. “ Sono felice . Era da tempo che qualcuno non me lo diceva “disse” In America me lo dicevano sempre”.
Questo lasciò Kise di stucco.
“Qui mi ero allontanato dal basket e sentirti dire queste cose è incoraggiante. La vita è una sfida, e non ha senso vivere senza un avversario di valore. Va bene anche se non vinco” concluse Kagami.
La partita continuò in un serrato alternarsi tra Kagami e Kise. Kuroko arrivò ben presto al suo limite, e quando Kise, senza volere, gli assestò una gomitata alla tempia, venne messo in panchina.
Hyuuga si rivelò un talento, nel suo lato da clucth shooter. Benchè fosse diventato spaventoso, andava sempre a canestro.
Venne fatto entrare Shinji Koganei al posto di Kuroko.
 
Intanto, alla partita erano in arrivo altri due ragazzi…
“Muoviti, Takao!” disse uno
“Shin-chan, sei tu che hai perso tempo …” piagnucolò il secondo
 
Verso la fine della partita, Kuroko venne fatto rientrare, ma Kise diede il massimo
“Non perderò contro nessuno, nemmeno contro Kurokocchi” disse
La partita andò avanti, ma fu Kuroko ad avere l’idea che permise al Seirin di vincere per 100 a 98: un tiro di Kagami allo scadere del tempo.
Kise era così frustrato che gli uscirono le lacrime. “Per la prima volta nella vita ho perso” disse.
“Idiota” lo riprese Kasamatsu, tirandogli un calcio “aggiungi al tuo misero vocabolario la parola vendetta”.
La partita terminò, e ci fu uno scambio amichevole tra i due capitani, con la promessa di ritrovarsi all’Inter High. La gioia di Rika fu grande, avevano ottenuto una vittoria, anche se era un’amichevole.
 
Kise, intanto, si rinfrescò alla fontana dietro la palestra. Aveva bisogno di rilassarsi.
“ Per i Gemelli come te, oggi l’oroscopo prediceva sfortuna nera, ma non pensavo che avresti perso davvero”.
A parlare, era stato un ragazzo alto, dai capelli verdi e con delle lenti spesse. Aveva in mano un pupazzo a forma di rana.
“Non ci vediamo dalle scuole medie. Sei venuto a vedere la partita, Midorimacchi?” chiese Kise.
Midorima Shintaro, il tiratore della Generazione dei Miracoli specializzato nei tiri da tre punti.
Un nuovo avversario all’orizzonte, e né Rika né il Seirin sapevano che l’Inter High avrebbe segnato una svolta, tra momenti belli e brutti, per l’intera squadra…


Angolo autrice
Ed ecco che sono comparsi "il mimo" e "il tiratore". Forse conoscete già cosa accadrà, ma non date tutto per scontato. Ogni cosa verrà cambiata anche di poco. E Shin-chan non sfuggirà...
Al prossimo capitolo!
valechan91
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4- Destino e legami ***


Capitolo 4- Destino e legami



“è stata una partita orribile “continuò Midorima “ quelle schiacciate poteva farle anche una scimmia”
“Non ci vediamo dalle medie” rispose Kise, con un broncio “ Vedo che non ha perso l’abitudine di fasciarti le dita. E comunque, che importa se conta segnare?”
“ Sei un incapace” rispose piccato il tiratore “ fare canestro da vicino è facile. Il vero talento è segnare da lontano. Non conosci il detto l’uomo propone, Dio dispone? Porto sempre con me l’oggetto fortunato del giorno. Ecco perché i miei tiri non falliscono mai”
“Ci penso sempre, ma non riesco mai a comprendere l’ultima parte” rispose Kise, un po vanesio “Piuttosto, non dovresti andare a trovare Kurokocchi e Rikacchi?” chiese
“Non è necessario” rispose Midorima” Le persone del gruppo B come me non vanno d’accordo con quelle A come lui. Lo riconosco e lo rispetto, ma non posso accettare la sua decisione di entrare in un liceo anonimo come il Seirin. E anche Rika-san, non pensavo che lo avrebbe seguito…ma sono qui perché li affronteremo per i preliminari”
Improvvisamente, si udì il campanellino di una bici..
“Midorima, bastardo… “intervenne un ragazzo dai capelli corvini” te ne sei andato lasciandomi nel traffico. Hai idea di quanto sia stato imbarazzate?”. Takao Kazunari, compagno di squadra di Midorima.
I due se ne andarono. Intanto…

“Coach, mi allontano un secondo. So che dobbiamo andare a far controllare la ferita di Kuroko-kun, ma vorrei fare una cosa” disse Rika
“Va bene, ma sbrigati” rispose l’allenatrice del Seirin
Rika raggiunse i giocatori del Kaijou e si rivolse a Kasamatsu
“Kasamatsu-senpai” lo chiamò
Il ragazzo si voltò. “Oh, tu sei l’amica di Kise. Lo stai cercando?” disse leggermente imbarazzato. Non ci sapeva fare con le ragazze pur essendo discretamente famoso
“Veramente è lui a venirmi dietro…” pensò Rika” No. Volevo solo farle i complimenti, Kasamatsu-senpai. Ho letto alcuni giornali sportivi che parlavano di lei, e devo dire che non esagerano affatto. Chissà, forse è il solo a poter essere al livello del nostro Hyuuga-senpai *disse Rika con un sorriso* Volevo solo dirle questo, è un ottimo capitano. Tenga d’occhio Kise, a volte tende ad essere molto infantile. Alla prossima!” continuò.
La ragazza se ne andò, lasciando Kasamatsu inebetito e completamente rosso in volto…era la prima volta che una ragazza gli rivolgeva dei complimenti simili…

Il Seirin portò Kuroko dal medico, per fortuna non era nulla di grave.
“Scusate se vi ho fatto preoccupare” disse Kuroko
La coach per festeggiare voleva portarli a mangiare qualcosa, ma erano tutti al verde. Quando vide un annuncio riguardo della carne gratis, decise che sarebbero andati lì. Rika sentiva puzza di bruciato…ed infatti…
“Bistecca di 4 kg. Mangiatela in 30 minuti e sarà gratis”
“Sentivo puzza d’imbroglio” pensò Rika, sconsolata…
I ragazzi erano terrorizzati. La coach sorrideva, dicendo con nonchalance che in caso non avessero finito avrebbero corso…gettandoli ancora di più nel terrore.
“Questa bistecca è bisteccosa” commentò Izuki, tentando uno dei suoi giochi di parole
“Non è il momento” commentò Koganei
Rika, cominciò a ridere di gusto e un po anche sguaiatamente. “Izuki-senpai, ma che razza di uscite fai?” commentò. Izuki ne fu felice…
Kuroko abbandonò dopo poco. Ma ci pensò Kagami a salvare la situazione…
“Grazie, Kagami!” fu il ringraziamento mentale di tutta la squadra
“Dimenticavo che Tai-chan è un pozzo senza fondo quando si tratta di cibo “ pensò Rika, sorridendo alla scena
Kuroko uscì per primo, e mentre aspettava gli altri incontrò Kise, che voleva parlargli. Il ragazzo voleva solo conoscere le ragioni del perché si fosse iscritto al Seirin e di un evento particolare alle medie, ed avvisarlo riguardo il talento di Kagami …
Il resto della squadra lo cercò, ma fu proprio Kagami a trovarlo in compagnia di Kise. Kuroko si intromise in una rissa su un campetto da street basket, per poi trascinare anche Kagami e Kise.
Kise poi andò via dicendo “Finalmente ho potuto giocare di nuovo con te, Kurokocchi!” e iniziando a chiamare…Kagamicchi. Kuroko spiegò che Kise aggiunge il suffisso –cchi  quando rispetta qualcuno…e Kagami rispose che si erano fatti una promessa.
In seguito, Kuroko venne punito dalla coach e da Rika…

Il giorno successivo, i novellini dovettero affrontare una prova: comprare un panino particolare. Non sapevano cosa li attendeva…
“Prendete i panini anche agli altri” aggiunse Hyuuga” ma se fallite… non serve il resto. Farete solo il triplo degli esercizi di preparazione fisica” terminò, entrando in clutch time…
“i panda mangiano panini” se ne usciì Izuki con uno dei suoi giochi di parole, che fece ridere Rika a crepapelle…
In mensa, era la rissa. Anche Kagami ne fu sorpreso e commentò “This is japanese luch time rush”
“Zitto, e piantala di parlare in inglese “lo riprese Rika con un pugno in testa
Fu Kuroko che riuscì a comprarlo, sfruttando la sua poca presenza. Quando in seguito gli fu permesso di mangiarlo, tutti si sorpresero di vedere il suo volto in estasi.

Quel pomeriggio iniziarono gli allenamenti in vista dell’Inter High. Solo tre squadre finaliste vi avrebbero partecipato. Kagami commentò “le tre squadre vincitrici non vengono scelte, ma sono loro che vincono”…
“L’avversario più difficile sarà lo Shuutoku” disse Hyuuga.
“Quest’anno, tra giocatori di alto calibro già dagli anni precedenti, hanno acquistato uno della Generazione dei Miracoli. Midorima Shintaro “disse Rika, guardando Kuroko
“Se sono migliorati ancora, essendo di un altro livello rispetto a Kise-kun, non riesco nemmeno ad immaginare la loro bravura” disse Kuroko
La coach, che era andata ad informarsi sui primi avversari, lo Shinkyo, era di ritorno. C’era un solo giocatore di livello, il senegalese alto due metri, Papa Mbaye Shiki… subito soprannominato Babbo, da Kuroko.
“Nell’azienda del mio babbo sono tutti babbei”. Il solito gioco di parole di Izuki, che stavolta non fece ridere solo Rika…ma la coach subito li fulminò con lo sguardo.

Il giorno della partita, di nuovo Kagami non aveva dormito. Il giocatore di cui avevano parlato in precedenza fece innervosire Kuroko, che era stato scambiato per un bambino. Kagami, intanto, si era allenato con Mitobe per affrontare avversari più alti di lui.
La partita fu vinta da Seirin per 79 a 67. Contro il Meijo, la squadra dei teppisti affrontati al campetto da Kurokoe  Kagami, vinsero per 108 a 41.
Dopo la partita, Hyuuga iniziò a parlare. “A Tokyo esistono tre squadre, chiamate i tre Re: dell’ovest, lo Seshinkan. Del nord, il Seiho, e quello dell’est, lo Shuutoku. Sono sullo stesso livello” disse il capitano

La partita successiva alla loro avrebbe avuto come protagonista proprio questi ultimi. Kagami ne approfittò per salutare Midorima, non era riuscito a trattenersi dall’incontrare uno dei Miracoli.
Rika si era unita a lui…
“Ciao Midorima” lo salutò Rika, gentilmente. Non erano mai andati molto d’accordo, ma in fondo non le era antipatico.
“Salve Rika-san” salutò Midorima, un po rosso in volto e scompigliandole un po i capelli, sempre mantenendo l’espressione  seria”Sei il solo Acquario con cui almeno un po riesco a conversare senza irritarmi” aggiunse, sistemandosi gli occhali” e tu chi saresti?” chiese, rivolto a Kagami, che  in quel momento aveva notato.
Takao, dietro di lui, ridacchiò. “Sai benissimo chi è, perché devi fare l’orgoglioso?” pensò
Kagami, stringendo la mano a Midorima, gli scrisse il proprio nome sulla mano.
Takao intervenne dicendo che l’anno precedente, il Seirin era stato sconfitto dai tre Re ognuno con il triplo dei punti.
“Se ti basi sul passato, puoi fare solo supposizioni” intervenne Kuroko a quel punto “non saprai ma cosa accadrà finchè non giochi”
“Kuroko…” disse Midorima” non mi piaci. Non so cosa pensi nemmeno guardandoti negli occhi. Per prima cosa, arriva in finale”
“Eri un compagno di Shin-chan, giusto? Lascialo perdere, è solo uno tsundere. È anche venuto a vedere la vostra amichevole contro il Kaijou” disse Takao “ ehi dolcezza “continuò,mettendo un braccio intorno alle spalle di Rika “che ne dici se dopo andiamo a prenderci qualcosa da qualche parte?” le chiese, ricevendo un sonoro pugno…
Aveva sentito Kise per telefono qualche giorno prima, e le aveva accennato ad un ragazzo corvino molto simpatico nella squadra di Midorima. Forse lo era davvero, da come sembrava, ma era appiccicoso e la irritava…
“Smettila di dire scemenze, Takao” disse Midorima, piuttosto contrariato.
Il coach dello Shuutoku li richiamò, e il Seirin rimase a guardare la partita.
Midorima si rivelò un giocatore molto forte. Tirava dai tre punti da qualsiasi parte del campo.

Dopo la partita, guardarono il tabellone. Con sorpresa, scoprirono che l’ultimo giorno avrebbero dovuto giocare ben due partite: in semifinale, Il Seiho. In finale, lo Shuutoku. Due partite lo stesso giorno e contro due Re…
Kagami era elettrizzato, come Kuroko, anche se quest’ultimo non lo dava a vedere…
Anche Rika in fondo era contenta.  Ce l’avrebbero sicuramente fatta!

 



Ed ecco che la situazione prende una piega difficile. I Miracoli non sono facili da gestire, e L’Inter High già si annuncia difficile. Giocatori sempre più forti e sfide al cardiopalma.
Cosa li aspetta?
Al prossimo capitolo! 
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5- Due partite mozzafiato ed una notizia sconvolgente ***


Ciao a tutti :) sono valechan91. Colgo ancora una volta l’occasione per ringraziare le ragazze che recensiscono e anche chi legge soltanto. Sono felice che la mia storia venga apprezzata.
Ed ora, buona lettura!
Disclaimer: tranne Rika, i personaggi appartengono a Tadatoshi Fujimaki.
 
 

Capitolo 5- Due partite mozzafiato ed una notizia sconvolgente


All’uscita dallo stadio, Rika fu fermata da alcune ragazze. Una ragazza dai capelli biondi e cotonati iniziò a parlarle.
“ Hanno la divisa del Kaijou” pensò Rika “Non dirmi che…”
“Sono la presidentessa del fanclub di Kise-sama, e capitano della squadra di pallavolo del Kaijou. Vogliamo sapere immediatamente quali sono i tuoi rapporti con lui” disse la ragazza, squadrando Rika con sguardo truce.
“Ci risiamo” pensò Rika, sconsolata” ogni volta finisce così…”
“Non c’è nulla tra me e Kise. Sono una sua fan come voi, tutto qui…” rispose Rika
“Davvero?” chiese la ragazza, sospettosa
“Certo” disse Rika
“Lasciate in pace la mia amica Rikacchi” intervenne Kise, venuto ad osservare la partita con la squadra
“Kyaaaaaah! Kise-samaaaaaa” le ragazze andarono in estasi, ma tutte rosse in volto se ne andarono, anche un po piccate…soprattutto il capitano. Aveva riconosciuto Rika : ricevitrice di punta della squadra del Seirin, vicecapitano e all’occasione schiacciatrice grazie ai suoi salti.
Rika, intanto…
“ Cosa intervieni a fare, quando è colpa tua, idiota?” pensò Rika, guardando la scena sconvolta…
“Ancora non ti va di concedermi un appuntamento?” le  sussurrò, suadente, Kise all’orecchio, bloccandola contro un muro.
Rika arrossì e si scostò sbruscamente. “ Non sono un’ochetta come quelle con cui parli di solito, Kise. Vedi di finirla” gli disse, e se ne andò.
Kasamatsu, che era andato a cercarlo, tirò un calcio a Kise…non sapeva perchè, ma era irritato. Perchè sembravano legati, quei due? Che legame aveva con quella ragazza? Si irritava al solo pensiero e non voleva deconcentrarsi. Che idiota...
 
 
Il giorno dopo sarebbe stato la svolta contro i due Re. Il Seirin acquisì le informazioni sul Seiho, così come lo Shuutoku.
“Shin-chan, non essere restio solo perché non ci sono Kuroko e Kagami” disse Takao, sornione…
La partita contro il Seiho, la quadra con la miglior difesa di Tokyo, non fu semplice.  Utilizzavano delle tecniche che sfruttano le arti marziali, per risparmiare le energie.
I giocatori erano tesi.
“Ho pensato ad una ricompensa per tirarvi su. Se vincerete la partita, darò ad ognuno di voi un bacio sulla guancia” disse la coach, tentando di essere seducente… ma scatenando sguardi perplessi  da parte dei giocatori. Solo il povero Hyuuga tentò di consolarla, affondando ancora di più la sua autostima.
Rika ridacchiava. “Povera Riko-san… e povero Hyuuga-senpai, deve avere un certo interesse per la coach se fa così” pensò.
Alla partita, erano andati anche Kise e Kasamatsu. Nel Seiho, c’era Tsugawa, un giocatore che sia Kuroko che Kise già conoscevano per averlo già affrontato alle medie. Era un ragazzo particolare, che aveva messo in seria difficoltà Kise.
Kuroko, prima della partita, se ne uscì con della parole sibilline. “Ho odiato il basket anche io, so cosa provano. Odiare qualcosa che ami è davvero doloroso. Questa partita per i senpai è importante per superare il passato”. Rika strinse i pugni.
Dopo un po, la ragazza sorrise. “Forza, pelandroni. Andiamo a vincere!” disse, dando loro una pacca sulla schiena.
L’inizio della partita fu teso. Il Seirin non riusciva a segnare, tra falli e vari screen da parte dei giocatori. Inoltre, i senpai erano frenati dal terrore che si ripetesse la disfatta dell’anno precedente.
Kagami era limitato da Tsugawa, che però aveva un asso nella manica.
Intanto, lo Shuutoku giocava contro la Ginbo…
I senpai del Seirin superarono la paura del passato, riuscendo a sbloccare la situazione.  Ma il Seiho puntò a marcare Kuroko e Kagami, che vennero messi in panchina. Cosi divenne la partita della rivalsa dei senpai.
“ Chiudi il becco,sbruffone. Ti insegnerò come ci si rivolge a chi è più grande di te, pelato” disse Hyuuga a Tsugawa, entrando in clutch time…
Il Seirin dichiarò guerra al Seiho. Izuki, in quella partita, rivelò a pieno le potenzialità del suo  Occhio d’Aquila.
Kuroko tornò in campo per sostituire un infortunato Koganei.  Con lui in campo, Il Seirin vinse per 73 a 71.
 
 
Ora era il momento di vedersela con lo Shuutoku…
“Ti mostrerò quanto è stata sciocca la tua scelta,Nanodayo” disse Midorima a  Kuroko, al loro ingresso in campo.
Rika, osservandoli, non capiva come mai Midorima fosse più colorito del solito quando le parlava, mentre contro Kuroko sputava veleno pur riconoscendo il suo talento. Il suo oroscopo, Oha Hasa, lo aveva visto e nemmeno capiva come ci si fosse così ossessionato. Non era una ragione valida, il segno zodiacale…
Midorima aveva portato l’oggetto fortunato del giorno, un Tanuki Shigaraki (più grande come taglia) e si era come sempre limato le unghie.
Kagami era elettrizzato. “Ho trasformato la mia frustrazione in combattività, riservandola alla sfida con te” disse a Midorima.  Rika sospiro, sconsolata, da bordo campo. Doveva immaginarlo che lo avrebbe sfidato…
L’inizio della partita fu difficile. Takao marcava Kuroko, e aveva nascosto un asso nella manica: l’Occhio di Falco, dalla visione di gioco più ampia rispetto all’ Occhio d’Aquila di Izuki.  Midorima segnò quasi subito, ma Kuroko  rimise in gioco la partita con la sua nuova tecnica, il Cyclone Pass.
“Mi spiace. Non posso lasciarvi avere il primo quarto tanto facilmente” disse il ragazzo.
La partita fu una sfida tra Midorima e Kagami, e Kuroko e Takao. I primi due di potenza, gli altri due in velocità. Kuroko cercava di eludere il potere di Takao.  Il più delle volte, però, Takao bloccava la Misdirection di Kuroko, rendendo la sua tecnica inutile.
Rika, intanto,  a partita ripresa chiese il motivo del clutch time di Hyuuga.
“ Si fece aiutare da me per imparare a giocare sotto pressione. Così, ruppi qualcuna delle sue figures dei guerrieri dell’epoca Sengoku. Peccato che la sua sensibilità ne abbia risentito” rispose la coach, lasciando Rika allibita.
Intanto, Midorima rivelò le sue vere capacità. “I miei tiri sono da tre punti, ma il mio raggio di tiro copre l’intero campo,Nanodayo” disse.
“è la prima volta che lo vedo tirare da così lontano” commentò Kuroko.
Kagami, invece, fremeva d’eccitazione più del solito, alla vista del talento del suo avversario.
“Tai-chan…” commentò Rika, sorpresa di vederlo quasi ardere…
Kuroko fu messo in panchina. Ma Oha Hasa aveva predetto che “ I Cancro hanno poca compatibilità con I Leone. Se ne vedete uno, evitatelo”.
Kagami rivelò la sua predisposizione per i salti e i combattimenti aerei, ma questo lo portò a giocare in modo egoistico. Furono Kuroko e Rika a schiarirgli le idee…
“Puoi segnare quanto vuoi, ma se non sei contento non è una vittoria” disse Kuroko
“Tai-chan, calmati” disse Rika “Kuroko-kun ha ragione. Supportandoti, riusciremo a vincere. Si gioca in cinque, ricordarlo”
Kuroko, però aveva un asso nella manica.
“Posso fare un passaggio migliore, ma solo pochi sanno prenderlo. Credo che Kagami-kun, per come sta giocando, possa farcela” disse.
“Kuroko-kun, non vorrai utilizzare proprio QUELLA tecnica?” pensò Rika
La partita riprese. Appena Kuroko ebbe la palla, usò la sua nuova tecnica:  l’Ignite Pass. Lo indirizzò verso Kagami.
“Sei in grado di saltare solo altre due volte” aveva detto la coach a Kagami.
Intanto, in un’altra zona di Tokyo, un ragazzo dalla pelle scura ed una ragazza dai capelli rosa confetto pensavano alla partita in corso in quegli istanti…
Kagami saltò una volta per fermare Midorima.  E a tre secondi dalla fine, il Seirin sembrava aver vinto, quando arrivò la palla tra le mani di Midorima.
Il ragazzo si preparò a tirare, facendo saltare Kagami, ma era tutta una finta.
Ma Kuroko aveva previsto tutto, così riuscì a fermarlo.
“ho creduto in Kagami-kun ,che avrebbe saltato. E che tu, prevedendolo, avresti abbassato ancora una volta la palla” commentò il ragazzo. Il Seirin vinse per 82 a 81.
Rika, a fine partita, prima di avviarsi con il Seirin a festeggiare, andò a parlare con Midorima.
“ Non abbatterti. Hai giocato bene” gli disse
Midorima, un po rosso in volto, disse “ la prossima volta vinceremo, Nanodayo”
Rika sorrise e se ne andò.
Midorima, intanto, ricevette una chiamata…
“Giocherai nella partita finale contro Kuroko, Nanodayo” disse Midorima al suo interlocutore.
 
 
Intanto, il Seirin andò a mangiare in un locale di okonomiyaki.  Ma Kagami, troppo debole, fu trascinato da Kuroko, con pessimi risultati..
Nel locale, trovarono anche Kise e Kasamatsu e i due, insieme a Rika, venenro invitati al loro tavolo.
Al locale arrivarono anche Takao e Midorima.
“ Abbiamo perso i senpai mentre Shin-chan piangeva, e abbiamo pensato di prendere qualcosa da mangiare” disse Takao,  guardando maliziosamente Rika.
“Ehi!” disse Midorima.
Takao notò Kasamatsu, che gioca nella sua stessa posizione, e lo fece spostare dal tavolo.
Midorima, Kise, Kuroko,Kagami,Rika…allo stesso tavolo.
Durante la conversazione, con un Midorima risentito, Rika si accorse che sia Kise che Midorima erano in parte tornati quelli di un tempo, quelli dei loro momenti più felici. Forse c’era speranza anche per gli altri…e soprattutto per lui…
Midorima fu interrotto da un’okonomiyaki volante lanciata da Takao…
“Takao, vieni qui” disse Midorima, furioso e con ancora l’okonomiyaki sulla testa.
“Scusa, scusa.Mi dispiace!” si scusò Takao. Ma Midorima non aveva pietà quando si arrabbiava…
Rika iniziò a ridere sguaiatamente… quel Takao era appiccicoso, ma era uno spasso!
Una volta rientrato, Midorima si rivolse a Kagami.
“Kagami, ho una cosa da dirti. Ci sono due membri della Generazione dei Miracoli, a Tokyo. Io, e Aomine Daiki. Lo affronterai nella fase finale. È il tuo stesso tipo di giocatore”
“Cosa? Non sei molto chiaro, ma è piuttosto forte, giusto?” commentò Kagami
Kuroko si oscurò. “è forte, ma il suo stile di gioco non mi piace” disse
Rika fece cadere le bacchette, all’udire pronunciare il nome di Aomine. Sbiancò.
“Non è possibile… lui no…è ancora presto… troppo presto…non saremo in grado di riuscirci con lui” .la ragazza iniziò a tremare… Kagami le prese la mano, ma non riuscì a fare molto…
Quando la ragazza si calmò un po, i ragazzi uscirono dal locale. Kuroko aveva trovato un cucciolo di husky abbandonato, subito ribattezzato Tetsuya Nigou….
Kagami, però, odiava i cani dai tempi in cui viveva in America. Rika sorrise un po, ma non riusciva proprio ad avvicinarsi a lui per consolarlo e salvarlo dalla sua paura…quella notizia non ci voleva…
I giorni successivi sarebbero stati difficili per lei… avrebbe vissuto un’esperienza non certo piacevole e avrebbe incontrato qualcuno…
 
 
 
 
Il Seirin ha appena superato due prove difficili, che se ne presenta subito un’altra… perché Rika si sarà comportata in quel modo?
Al prossimo capitolo! Sarà un po diverso dai precedenti ed inserirà un piccolo approfondimento su Rika, ma la vicenda poi continuerà :)
 
Preview capitolo 6:
“ Normalmente sarebbe riuscita a reagire, ma era ancora troppo scossa. Come avrebbe fatto? Sperava che il suo angelo, come quando era bambina, sarebbe venuto ancora una volta a salvarla…”
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6- Cuore di tenebra ***


Salve. Sono valechan91. Perdonate il ritardo per questo capitolo, leggermente più breve degli altri, ma mi ha presentato qualche problemino in più…
Buona lettura!



Capitolo 6-  Cuore di tenebra
 

Il giorno dopo, Rika non si presentò a scuola, e così nei giorni successivi. Si rintanò in casa, non rispondendo né al citofono né alle chiamate. Inutile parlare dell’allarmismo e dei piagnistei di Kise…
La ragazza aveva lo sguardo perso nel vuoto. Sedeva sul letto, in jeans corti e maglietta, ad osservare il panorama dalla finestra e a rimuginare. Era preoccupata per l’avvenire...ricordava solo che aveva una gatta e doveva accudirla…
La Seirin era preoccupata per l’assenza della loro manager, vista la reazione. Anche Midorima era preoccupato ma non lo dava a vedere.
Soprattutto Kagami, era preoccupato. E lo sarebbe stato ancora di più se avesse saputo che Rika nemmeno si curava di chiudere a chiave la porta di casa…
Kagami era preoccupato e più suscettibile del solito, e Kuroko commentò “Kagami-kun, non capisci? È chiaro il perché sei agitato…” disse, accennando un mezzo sorriso. Anche Kuroko era preoccupato, ma l’aveva già vista in questa stessa situazione. Rika era forte, ne sarebbe uscita da sola.
 
 
Intanto, al buio nella sua stanza, Rika rimuginava. Ormai era arrivato il pomeriggio…
“Aomine Daiki… asso della Generazione dei Miracoli. Colui che è sempre risultato un po più simpatico degli altri, a me e a Kuroko-kun” si mise le mani tra i capelli “Come faremo? Quello che è successo… è anche quello che ne ha risentito di più…doveva essere l’ultimo…come faremo?”
Era disperata. Non voleva fallire adesso, che erano quasi a metà strada…
“Forse mi sto preoccupando inutilmente. Kuroko-kun non se ne è curato…che dici, Chèrie?” disse, prendendo la gatta, che miagolava, tra le braccia. “Dovrei sapere cosa fare, ma non so davvero come uscirne. Forse dovrei schiarirmi le idee con un po d’aria fresca…”.
Decise di uscire. Mise il collarino alla gatta, si cambiò ed usci.  Indossò una maglietta a fiori ed una gonna bianca con i volant, coordinata di ballerine nere. Le piaceva essere sempre in ordine.
 
 
 
Camminando, continuò a pensare.
“Gli allenamenti vanno bene. Siamo forti. Abbiamo battuto il Kaijou sia come basket che come pallavolo. Dovrò dire di essere vicecapitano, prima o poi “ sospirò sconsolata.
“Nella squadra abbiamo ottima cordinazione ed il capitano è fantastico. Dovrò parlarne con i ragazzi… alcuni schemi possiamo adattarli al basket. Tai-chan poi moriva dalla voglia di vedermi. Se arriviamo in fondo, inviterò tutti ad una partita. Anche alle altre farà piacere.
Comprò dei giocattoli per la gatta, guardò le vetrine…ed intanto si fece sera.
“Torniamo a casa” disse Rika.  
 
 
Improvvisamente, notò che qualcuno la seguiva. “i soliti teppisti…” pensò la ragazza.
Cercò di seminare gli inseguitori tra la folla di gente, ma si ritrovò in un vicolo cielo, benchè fosse ormai arrivata vicino casa.
Intanto, Kagami quel pomeriggio aveva deciso di andare a parlare con Rika. Era preoccupato per lei e voleva vederci chiaro nelle parole sibilline di Kuroko…
Quando le furono di fronte, vide che gli inseguitori erano tre ragazzi del liceo Fukuda. Non sapeva ancora, che una sua vecchia conoscenza frequentava quel liceo perché non era tra quei tre.
“Dolcezza, che ne dici di divertirti un po con noi?” disse uno di quelli, che insieme agli altri la guardava in modo lascivo. Rika notò che erano già ubriachi fradici. Posò la gatta a terra, che si era inarcata e miagolava stizzita come per attaccare.
Voleva reagire, ma… 
“Cosa mi succede? Perché non riesco a reagire? Sono pesci piccoli…”
Trovò un’unica spiegazione.
Normalmente sarebbe riuscita a reagire, ma era ancora troppo scossa. Come avrebbe fatto? Sperava che il suo angelo, come quando era bambina, sarebbe venuto ancora una volta a salvarla…
“Maledetto Midorima, questa me la paga. Non sapeva della promessa, ma poteva anche evitare di parlare di Aomine di fronte a me e a Kuroko-kun…” pensò, imprecando, la ragazza.
Come avrebbe fatto? Era spaventata. Intanto,  la mentre il teppista si avvicinava, la gatta lo assalì graffiandolo e mordendolo. Ma questi riuscì ad afferrarla e a passarla ai compagni.
Continuò ad avvicinarsi…
“Ohi ohi, è così che ci si comporta con una ragazza, bastardi?” 
“Questa voce… Tai-chan!” pensò Rika, un po sollevata.
Kagami, che stava andando da Rika, aveva notato qualcosa di strano nei dintorni e girando lì attorno si era accorto della situazione.
“Che vuoi? Aspetta il tuo turno”. Il teppista non aveva capito.
“Spiacente, amico” disse Kagami, assestando un pugno alla mascella ai due rimasti in disparte.
“Tai-chan, che fai? Non puoi essere coinvolto in una rissa, sarebbe un problema per te e per la squadra” disse Rika
“Come se me ne importasse adesso” rispose lui. Kagami li colpì solo per metterli fuori gioco.
Dopo qualche minuto, i tre ne uscirono malconci. “Ci ricorderemo di te. La pagherai cara” dissero, andandosene.
 
 
Kagami si avvicinò a Rika..e le assestò un leggero pugno sulla testa.
“Cosa diavolo ti salta in mente? Ti vai a cercare i guai da sola? Prima reagisci in modo strano al ristorante, poi non ti fai vedere per un po. Se dovevi comprare per il gatto potevi chiamarmi, stupida!” la rimproverò.
Rika a quel punto crollò. Appoggiò il volto al petto del ragazzo ed iniziò a piangere disperata. La paura, la tensione, la preoccupazione, troppe emozioni insieme che adesso non riusciva ad evitare.
Kagami, imbarazzatissimo, le accarezzò un po la testa, per poi abbracciarla un po. Lei si aggrappò alla maglia del ragazzo, continuando a piangere.
La gatta, intanto, noncurante, si puliva…
Dopo un po, la ragazza smise di piangere.
“Scusami, non volevo farti preoccupare, né te né gli altri. Poi ti spiegherò. Quello che è successo in passato e perché riguarda quel tipo, Aomine..” disse Rika a Kagami.
Kagami si grattò la nuca, sospirando.
“Va bene, va bene. Ora prendi le cose e quella palla di pelo, ti accompagno a casa “disse il ragazzo.
“Si chiama Chèrie” disse Rika “vedi? È una gatta. Non dovrebbe spaventarti, no?* disse
“Si si, andiamo” rispose Kagami, prendendola per mano.
Per strada, incontrarono Kise. “Rikaaacchiiiii” iniziò questi, piagnucolando.
“Kise, finiscila. Grazie ma sto un po meglio” rispose la ragazza, cercando di calmare Kagami, che lo avrebbe preso  a pugni.
Sotto casa di Rika..
“Ti ringrazio, Tai-chan. Se non ci fossi stato tu, non so cosa sarebbe successo” disse la ragazza, un po imbarazzata.
“Non preoccuparti. Sei la mia migliore amica” rispose Kagami, grattandosi la nuca, imbarazzato.
Con le ragazze non ci sapeva fare, forse a causa della sua timidezza. Rika era la sola con la quale riusciva ad essere un minimo naturale, da quando la conobbe anni prima. Forse a causa del suo carattere piuttosto forte benchè anche piuttosto femminile…
“Domani vedi di venire a scuola e al club , oppure vengo a prenderti di peso e ti ci trascino. Mi hai capito?” aggiunse il ragazzo.
“va bene, va bene “ridacchiò, immaginando la scena. Parlare con Kagami e prendere una boccata d’aria fresca l’aveva fatta stare meglio,e aveva anche preso una decisione.
“Allora…ciao…” lo salutò Rika, facendo per entrare in casa
“Ciao, a domani” rispose Kagami, facendo per andarsene.
 
 
Mentra camminava, a Kagami fu in parte più chiaro. Kuroko voleva dirgli qualcosa, e l’essersi preoccupato per lei, l’aver avuto quasi paura per lei poco prima, gli aveva, almeno in parte, aperto gli occhi. I suoi sentimenti per la ragazza non erano svaniti. Era ancora innamorato. Era innamorato di Rika.
La ragazza, intanto, mentre guardava l’ampia schiena del ragazzo, che camminava andandosene, si rese conto di una cosa.
Oltre alla decisione presa su ciò che avrebbe fatto, aveva capito qualcosa.
I suoi sentimenti per lui  non erano svaniti. Era ancora innamorata. Era innamorata di Taiga…
La ragazza non sapeva che il giorno dopo ci sarebbe stato un’allenamento speciale e due incontri particolari…

Una piccola svolta nella storia…dal prossimo capitolo si riprende con la trama.
Preview capitolo 7:
“ La ragazza trasalì e si scostò, imbarazzata e con le lacrime agli occhi…si riparò dietro Kagami”



 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7- Incontri indesiderati ***


Salve. Sono valechan91. In  questo nuovo capitolo comparirà un nuovo personaggio...
Buona lettura!
Disclaimer: tranne Rika, i personaggi appartengono a Tadatoshi Fujimaki.



Capitolo 7- Incontri indesiderati



Quella sera, la coach chiamò Rika, dicendole di portare un costume per il giorno dopo. Avrebbero fatto anche un allenamento speciale in piscina per il potenziamento.
Intanto, gli allenamenti, dopo la qualificazione all’Inter High, continuavano. Kagami aveva sempre paura di Nigou, ormai diventato la mascotte della squadra ed affidato alle cure di Kuroko.
Rika non poteva evitare di ridere ogni volta che vedeva un ragazzone di 1.90 come lui terrorizzato da un cucciolo.
Prima di andare in piscina, i ragazzi della squadra chiesero a Rika e a Kagami come si fossero conosciuti. Izuki era curioso ed irritato allo stesso tempo. Si era reso conto che Rika non gli era indifferente, ed aveva notato che molti ragazzi della scuola la pensavano come lui.
Fu Rika a parlare per prima. “I miei genitori viaggiano continuamente, essendo agenti di viaggio, e mia sorella li segue. I miei genitori e quelli di Kagami si conoscevano ed un giorno decisero di farci conoscere. Siamo diventati amici subito, ma poi, all’ultimo anno di elementari, io e i miei dovemmo cambiare di nuovo posto. Lo ricontrai in prima media in America, dove avevo seguito i miei. Ma purtroppo, solo per un mese. Poi tornammo in Giappone, dove ho deciso di restare. Andando poi alla Teiko, conobbi Kuroko-kun e gli altri. Visto che siamo in argomento, volevo solo dirvi che..ecco… sono diventata vicecapitano della squadra di pallavolo!” concluse Rika.
“Congratulazioni!” fecero tutti. Anche Kagami era sorpreso.
“è come ha detto lei” disse il ragazzo “non sono mai andato molto d’accordo con le donne, ma lei ha un carattere forte e un po maschiaccio e quindi l’ho subito trovata simpatica” disse, beccandosi un pugno nelle costole da Rika. “Anche ai miei amici americani era simpatica” concluse.
“Quindi vi conoscete da molto,eh?” disse ammiccante Hyuuga. I due arrossirono…


Arrivati nella piscina della famiglia Aida, iniziarono gli allenamenti.
La coach aveva un costume arancione a pantaloncino, molto sportivo. Rika, non avendone e non avendo tempo di comprarlo, aveva optato per un due pezzi a gonnellina ed una felpa a maniche corte.
Il costume suscitò l’interesse dei ragazzi e Kagami si imbarazzò.
“Iniziamo con i piegamenti!” disse la coach, una volta che i ragazzi entrarono in acqua.
L’allenamento proseguiva a ritmo regolare. Kagami, che non poteva giocare, era seduto, ed accanto a lui sedeva Rika.
“Prendetevi una piccola pausa!” disse la coach. I ragazzi uscirono dall’acqua, ma Kuroko era praticamente sfinito. Rika si avvicinò ai ragazzi portando le asciugamani.
Intanto, a breve avrebbe fatto la sua comparsa una vecchia conoscenza…
Ad allenamenti ripresi, Nigou iniziò a scondinzolare verso un Kagami terrorizzato. Rika, ridacchiando, stava per prenderlo in braccio e allontanarlo, quando…
“Che cagnolino carino” proferì una voce femminile. I ragazzi rimasero a bocca aperta.
Di fronte a loro, c’era una bellissima ragazza dai capelli rosa, snella e prosperosa, in costume.
“Momoi-san…” dissero in coro Kuroko e Rika
“Ehi, chi sei?” chiese l’allenatrice, irritata.
“Come potrei spiegarlo? Vediamo… sono la ragazza di Tetsu” disse la ragazza “Non potevo aspettare la finale per vederlo, così sono venuta qui” aggiunse”
“Tetsu?” chiese la coach
“Ancora con questa storia…” pensò Rika
“Kuroko Tetsuya” disse Momoi
Momoi Satsuki. Ex manager della Teiko.
Questo suscitò lo stupore generale, subito smorzato da Kuroko.
“Era la manager alle scuole medie” disse semplicemente
“Momoi-san, basta con questa storia” aggiunse Rika
“Tetsuuuu da quanto tempo! È così bello rivederti! Mi sei mancato” disse la ragazza, non prestando attenzione a Rika e fiondandosi sul ragazzo.
“Non respiro, Momoi-san” disse Kuroko
Quando le chiesero perché proprio lui,  Momoi rispose “Non è fantastico il modo in cui diventa un altro quando gioca? Inoltre, mi ha dato un ghiacciolo” , ripensando al passato e a come era nato il suo amore per il ragazzo ai tempi delle medie.
“Infatti non ho mai capito come si sia innamorata di Kuroko-kun con una cosa simile, con uno come Aomine accanto, poi” pensò Rika.
“Ecco perché volevo andare nella sua stessa scuola…ma..ma..” aggiunse Momoi, per poi scoppiare nella sua classica crisi di pianto
“Ci risiamo, non è affatto cambiata” disse Rika, sconcertata. Non le era mai stata molto simpatica, ma nemmeno la odiava. Fatta eccezione per quei momenti in cui cacciava degli acuti…
“Momoi-san, la tua voce rimbomba nella piscina, quindi smettila di urlare” disse Kuroko
Nel mentre, la coach discuteva con Hyuuga, che però era curioso della situazione e continuava ad osservare Momoi.  La ragazza, inviperita, lo gettò con un pugno nella piscina.
“ucciderai Hyuuga-kun!” commentò Momoi
“Come fai a conoscere il mio nome?” chiese il ragazzo, sorpreso
“Vi conosco tutti” rispose la ragazza, con un mezzo sorriso “ Il capitano della squadra del Seirin e clutch shooter, Hyuuga. Il point guard con l’Occhio d’Aquila, Izuki. Il silenzioso e solerte Hook shooter, Mitobe. Il power forward dalla grande elevazione, Kagami. Koganei e Tsuchida. Infine, la mia vecchia amica con una terza, Rika-chan, manager della squadra, e la coach con una seconda scarsa, Riko” concluse
“MOMOI-SAN!” urlò imbarazzata Rika. Come faceva a sapere certe cose?
“Terza…” fu il pensiero che passò nella mente di tutti. Kagami era rosso dall’imbarazzo
“Non essere ridicola!” fu invece l’urlo della coach…
“Sei davvero andata nella scuola di Aomine-kun?” intervenne Kuroko
“Si” rispose” volevo davvero venire nella tua stessa scuola, ma chi lo sa cosa farebbe se non lo tenessi d’occhio?”
Nigou era molto contrariato dalla presenza della ragazza, e non si fece nemmeno sfiorare…


Kagami, ad un certo punto, aveva trascinato di peso Rika con sé ad un campetto.
“Non ce la faccio più a stare fermo” si era giustificato
“Non esagerare” gli disse lei
Rika si era appoggiata al canestro. Non le andava di sedersi. Non sapeva, però, che avrebbe fatto il secondo incontro di quella giornata…
“Vedo che ti sono un po cresciute” disse una voce all’orecchio di Rika, improvvisamente.
L’aveva riconosciuta..”Non può essere…” pensò, sconvolta.
La ragazza trasalì e si scostò, imbarazzata e con le lacrime agli occhi…si riparò dietro Kagami. Il ragazzo non era riuscito a centrare il canestro e la palla stava andando dritta verso il nuovo arrivato.
“Che ci fai qui?” disse Rika, inviperita. Non aveva perso il vizio di palparla…
“ Ehi” disse il ragazzo, rivolgendosi a Kagami ed ignorando la ragazza “Sei Taiga Kagami, giusto? Gioca contro di me. Ti metterò alla prova”
“Chi diavolo sei?” chiese Kagami “Non mi piace chi mi sfida senza nemmeno essersi presentato”. Rika era ancora dietro di lui. Che diavolo faceva quell’idiota? Dovevano andarsene, ed anche in fretta…
“Non ti ho chiesto come stai” rispose il ragazzo” Se ti dico di giocare, tu giochi. Ti dirò almeno il mio nome. È Daiki Aomine”
“Aomine?” pensò Kagami, guardando Rika, ancora arrabbiata ma sempre sconvolta. Sembrava voler fuggire
“Che hai fatto per ridurla così, bastardo?” chiese Kagami
“Tch…” ghignò Aomine
“Ho sentito parlare di te, ma non puoi pensare che accetti quando mi tratti con sufficienza” disse Kagami, arrabbiato
“Eddai. Non te lo sto chiedendo. Zitto e gioca!” disse Aomine
“No, Tai-chan, andiamocene, ti prego! È un avversario difficile e tu non sei in condizioni per giocare” supplicò Rika, ma inutilmente
“Nessuno si aspetta una vera partita. Ti metto alla prova “disse Aomine” Non sto cercando qualcuno che non esiste, come un giocatore più forte di me. Voglio solo sapere quanto sarai in grado di rompere la mia noia”
“Chiudi il becco, Aomine! “ intervenne Rika” Tai-chan, ti prego lascia perdere” lo supplicò strattonandolo un po
Kagami era furioso, e nemmeno l’ascoltava. Sospirò.
“ La Generazione dei Miracoli è piena di tizi che mi fanno incazzare. Ma tu spicchi pure tra loro. Ti schiaccerò” disse Kagami
“NO!” pensò Rika
Intanto, in piscina, Kuroko e Momoi parlavano del passato e del fatto che si sarebbero incontrati come avversari. “Kagami gioca proprio come giovava lui” commentò la ragazza.
Kuroko promise a Momoi che avrebbero battuto Aomine e lo avrebbero fatto tornare quello di un tempo. Del resto, c’era la promessa con Rika…
Nel frattempo, al campetto, Rika era sconvolta. Aomine era migliorato ancora.
“Ridicolo” commentò il ragazzo, vedendo Kagami sfinito” hai davvero battuto Midorima?”
“bastardo” disse Kagami
“Stai zitto Aomine!” disse Rika, furiosa, andando a sostenere Kagami, che poteva crollare da un momento all’altro “Non è in condizioni di giocare adesso. Non sono queste le sue capacità”
“La capacità di Tetsu deve essersi offuscata” continuò Aomine” Tu non sei in grado di tirare fuori tutto il suo potenziale. Lui è un’ombra. Più forte è la luce, più scura sarà l’ombra. In altre parole, lui diventa più forte o più debole in base alla forza della sua Luce. La tua luce è troppo fioca” concluse il ragazzo, che fece un drive che lasciò stupefatti sia Rika che Kagami…
Aomine decise di andarsene. “Tch..arrivederci, bambolina. Ti aspetto alla prossima partita. E ricordati che sarai mia” disse, andandosene. A Rika non ressero più le gambe, e cadde a terra.
“EHI!” disse Kagami.


Aomine tornò dalla sua squadra, la Touou Gakuen, di cui Momoi era manager.
Anche Kagami e Rika tornarono in palestra, dove si stava svolgendo una piccola riunione di aggiornamento sull’Inter High.
“Nel blocco A ci siamo noi, nel blocco B c’è la Touou Gakuen, nel blocco C c’è il Meisei, nel blocco D il Senshinkan” disse la coach Riko.
“Quindi la prima partita, sarà contro Aomine” pensò terrorizzata Rika “va sempre peggio. Come faremo?” pensò, guardando verso Kuroko
La coach si arrabbiò contro Kagami soprattutto, ed incaricò Kuroko e Rika di portarlo in infermeria e di farlo stare fermo.
Rika era scossa. Come avrebbero fatto? Perché proprio adesso?
Non sapeva ancora che Aomine sarebbe stato un velo oscuro per la squadra…


Ed entra in scena anche L'Asso dei Miracoli. Cosa aspetterà il Seirin al varco?
Alla prossima!


Preview capitolo 8:
“Non sapevano che la Luce e l’Ombra sarebbero stati eclissati. Ci sarebbe stata una Eclisse…”

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8- Eclisse ***


Salve, sono valechan91. Vi lascio subito al nuovo capitolo, ringraziando le fedeli lettrici che recensiscono e anche chi legge soltanto. Sono felice che la mia storia abbia successo.
Cosa accadrà alla Seirin?
Buona lettura!


Capitolo 8- Eclisse
 

“Kagami, hai giocato a basket?”  disse la coach rivolta al ragazzo
“No” rispose Kagami
“Veramente…ecco…”intervenne Rika, tentando di salvare capra e cavoli…
“Sei peggiorato, Kagamiidiota!” disse la coach, infuriandosi “Rika-chan, dovevi tenerlo d’occhio!”
“mi spiace…” rispose la ragazza
Kagami fu mandato in infermieria, insieme a Rika e Kuroko. Dovette fare l’equilibrista e camminare sulle mani.
“Kagami-kun, sei uno stupido ma…” iniziò Kuroko
“Ehi!” disse Kagami
“ ma  non credo faresti qualcosa di così sconsiderato senza una ragione. Rika-san, cosa è successo?” continuò il ragazzo
Kagami raccontò l’accaduto, e anche Rika intervenne nella discussione, benchè non volesse.
Kuroko raccontò una parte del suo passato alla Teiko, e di cosa era successo ad Aomine, della sua graduale perdita di passione. Rika strinse i pugni. Kuroko  poneva la questione molto più leggera di quanto non fosse…
“L’unico che può battermi sono io. Ecco qual è diventato il suo motto” disse Rika “purtroppo, rispecchia il suo nuovo Io” disse malinconica
Kagami dapprima stette in silenzio, poi tirò Rika a sé, mettendole il braccio intorno alle spalle, e strinse il pugno indirizzandolo verso Kuroko, in un brofist.
“ Andiamo a batterlo e diamogli una svegliata” disse il ragazzo
“Il solito ottimista” disse Rika “ma forse abbiamo qualche possibiltà”



Arrivò il giorno della partita. Rika si infuriò, Aomine li aveva così sottovalutati da non essersi presentato in orario! Almeno, forse, potrevano fargli trovare una bella sorpresa…
“Partite in quarta, dobbiamo segnare ora che Aomine non c’è” disse la ragazza, tenendo a bada la rabbia
Purtroppo, il piano fallì. Il capitano della Touou, Imayoshi, fece in modo che Sakurai, il tiratore da tre, segnasse una tripla quasi subito. Fu soprannominato da Hyuuga “fungo apologetico” per le scuse eccessive che faceva…
“Noi siamo solo l’antipasto” aveva commentato Imayoshi.
Lo scontro si fece serrato da subito. La Touou Gakuen si basava sul talento individuale più che sul gioco di squadra, e puntavano tutto su Aomine.
Intanto, Kise e Midorima erano sugli spalti a vedere la partita…
“Momoi non è solo una manager, alle medie ci ha aiutato molte volte. Se ti è contro, diventa un’avversario difficile da affrontare, Nanodayo” commentò Midorima.
Rika, intanto, sentiva il confronto con Momoi sotto ogni punto di vista…Momoi aveva la particolarità di recuperare informazioni, analizzarle e così individuare, con l’intuito femminile, l’evolversi del giocatore. Non era semplice contrastarla… Ma Kuroko, lui non riusciva mai a comprenderlo.
Dopo il primo quarto, Kagami fu messo in panchina,e al suo posto entrò Koganei. Il ragazzo sforzava troppo le gambe, ed era necessario contro Aomine. Il punteggio era di 38 a 29 per la Touou.
Quando Kagami stava per rientrare, nel secondo quarto…
“Così si fa, mostra un po di spirito.  Così mi intratterrai almeno un po” intervenne una voce. Era Aomine, appena arrivato in campo. L’allenatore della Touou lo fece scendere subito in campo, a il secondo quarto stava ormai per finire.
“Ciao dolcezza. Dopo devo parlarti” disse Aomine, ammiccando maliziosamente verso Rika
Aomine entrò in campo. “Ehi Tetsu! È bello rivederti! “disse “ pensavo alla faccia che avresti fatto. Sei determinato. Mi piace”
“L’ho promesso a Momoi-san” rispose Kuroko
“Immagino cosa tu voglia dire… ma devo dimostrarlo giocando” disse Aomine “Ad ogni modo, dillo quando mi avrai battuto, se ci riesci”
Aomine partì subito in quarta, ma Kagami riuscì in qualche modo a tenergli testa. I due Assi delle squadre si fronteggiavano uno contro uno, ma era comunque difficile tenere sotto controllo la stuazione.
Kuroko iniziò ad usare anche l’Ignite Pass. Rika iniziava a preoccuparsi. Con l’arrivo di Aomine, le cose si complicavano, e non di poco. Sarebbe stato difficile batterli…



Finito il secondo quarto, Aomine trascinò Rika da qualche parte nello stadio, sotto lo sguardo allibito dei giocatori e quello furioso di Kagami. Kuroko, invece, era preoccupato.
“allora, cosa volevi dirmi di tanto urgente, Aomine? Non abbiamo tutto il giorno” disse Rika, scocciata
“Ohi ohi, si tratta così un vecchio amico?” rispose Aomine, inchiodandola contro un muro
“Che fai?” disse Rika, un po intimorita
“Mi sei mancata e mi tratti così? Che crudele” disse Aomine, un po mellifluo
“Mi hai stufato. Non riesci mai ad essere serio. Preparati, Aomine. Non hai ancora visto nulla, né riguardo Kagami né Kuroko-kun” disse Rika, ghignando.
“Staremo a vedere, bambolina… ma intanto meriti una punizione per non avermi salutato” disse il ragazzo. La baciò. Il ragazzo tentò di schiuderle le labbra con la lingua, ma la ragazza oppose resistenza.
Rika era scovolta, e ghiacciata sul posto. Aomine l’aveva baciata. Mise fine al bacio bruscamente e gli tirò uno schiaffo.
“Vedi di finirla. Sei solo un fantoccio di quello che eri prima. E anche Kuroko-kun lo sa. Ci siamo fatti una promessa, e la manterremo. Non ci intralcerai “ disse Rika, furiosa e decisa come non mai
Aomine sorrise in tono di scherno. “Vedremo, dolcezza” le soffiò in un orecchio
Rika si scansò brusacamente e se ne andò. Doveva sbollire la rabbia.
Aomine tornò negli spogliatoi, e lì mangiò i limoni al miele preparati da Sakurai. Nessuno sapeva che Momoi non sapeva cucinare…
Anche la Seirin si rifocillava con limoni al miele. La coach era negata in cucina, ma Rika e Mitobe li avevano preparati, dandò una stoccata all’autostima dell’allenatrice.
Riko era ancora arrabbiata contro il ragazzo ma doveva concentrarsi sulla partita.
Aomine aveva un atteggiamento egoista e menefreghista, che andava bene alla Touou finchè giocava e li portava alla vittoria. Il ragazzo si era un po pentito di aver fatto tardi. La Seirin non era male.
Intanto, Kuroko fu messo in panchina. Il piano era di continuare come fatto in precedenza.
“Tai-chan, sei il solo che può contrastare Aomine” disse Rika
“Non ho mai visto il limite di Aomine-kun,  fai attenzione” disse Kuroko a Kagami
“Non chiedo di meglio” rispose il ragazzo.
Non sapevano che la Luce e l’Ombra sarebbero stati eclissati. Ci sarebbe stata una Eclisse…



La partita riprese. Aomine iniziò ad individuare il potenziale di Kagami, benchè lo considerasse ancora inferiore. Se Aomine faceva un canestro dopo l’altro, Kagami veniva sempre bloccato.
Kagami notò qualcosa riguardo Aomine, con più chiarezza di quanto non sapesse prima.
“Sono movimenti non convenzionali.  L’ho visto un mucchio di volte in America. È street basket!”
Aomine arrivò persino a segnare da dietro il canestro
“Altro che migliorato, e altro che mostro. Aomine è diventato ancora più imprevedibile di prima” pensò Rika.
La partita continuò, con i tiri continui di Aomine, che puntualmente entravano.
“Vieni fuori, Tetsu. Chiudiamo questa faccenda” disse Aomine rivolto a Kuroko, ancora in panchina. Kagami riusciva a tenergli testa ma non a fermarlo.
Kuroko rientrò in campo.
“Smettetela di pregare, matricole. Quando tiro, preparatevi a celebrare!”  disse Hyuuga, entrato in clutch time.
Quando Aomine espresse il suo disappunto a Kuroko, il ragazzo rispose che quello era il suo basket.
Aomine, però, riuscì anche ad intercettare l’Ignite Pass di Kuroko.
“Chi pensi che abbia intercettato la maggior parte dei tuoi passaggi?” disse Aomine “Il vostro basket non vincerà mai”
Kagami fu messo di nuovo in panchina, stavolta fino alla fine. Giocando contro Aomine, si era sforzato troppo da dover recuperare al punto da non poter giocare, probabilmente anche nelle partite successive.
La partita continuò, ma la differenza era arrivata a 40 punti.


Nessuno si è arreso, hanno tutti combattuto fino alla fine. Ma la differenza di punteggio è solo aumentata.
Nessuno ha pianto. Ma erano tutti sconvolti.  
112 a 55. Quel giorno, la Seirin fu completamente annientata.
Rika aveva gli occhi persi nel vuoto, vitrei. Tremava.
“Non di nuovo… non di nuovo… non dovevamo fallire…adesso come faremo?”. Era sconvolta, dovettero trascinarla negli spogliatoi. Sembrava una bambola inanimata.
“Il basket di Kuroko è stato del tutto inutile contro Aomine. Deve essere stato psicologicamente devastante” pensò Midorima.
Aomine ebbe una reazione strana, negli spogliatoi, quando una matricola che non aveva giocato criticò Kuroko.
Intanto, nello spogliatoio del Seirin…
“Non abbiamo tempo per essere tristi. Abbiamo altre partite” disse la coach.
Intanto, Kagami parlò a Kuroko e a Rika, ancora sconvolta.
“Questo potrebbe essere il nostro limite. Pensavo potessimo andare oltre, ma guardaci…messi di fronte ad un potere schiacciante, non credo che possiamo vincere solo lavorando insieme” disse.
Solo più tardi, Rika avrebbe capito il vero significato di quella frase. Ora era sconvolta, erano tutti troppo sconvolti. Ma il peggio doveva ancora arrivare…
Nelle restanti due partite, Kagami non giocò e Kuroko aveva subito un improvviso crollo psicologico.
I suoi passaggi erano un’ombra di quelli che faceva solitamente. 
La Seirin perse contro il Meisei per 78 a 79., contro il Senshinkan per 96 a 78.
La corsa della Seirin all’Inter High finì. Quello fu troppo per Rika da sopportare…
Ma la coach aveva un’altra speranza per il futuro della squadra, e ne parlò con la persona con la quale messaggiò dopo la partita. Voleva parlarne con Rika, ma la ragazza non era in condizioni di pensare.
Aveva reagito molto peggio che le due volte precedenti, tanto che furono obbligati ad accompagnarli a casa. Sembrava impassibile a tutto…
Cosa avrebbero fatto?




Quando qualcosa di bello finisce, a volte inizia qualcosa di nuovo, che sta a noi trasformare in qualcosa di ancora più bello… cosa attenderà il Seirin? Il p
Al prossimo capitolo!
Preview capitolo 9:
“Kagami era furioso. Cosa  combinava, quella stupida? Doveva tirarla fuori da quell’apatia…”


 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9- Obiettivi ***


Salve, sono valechan91. Ringrazio le mie fedeli lettrici che recensiscono, apprezzo sempre molto la loro dolcezza e i loro consigli. Ringrazio anche chi legge soltanto. Sono felice che la mia prima fanfiction abbia successo.
Buona lettura!
 


Capitolo 9- Obiettivi


Rika non capiva più nulla, non sentiva più nulla. Per lei, il tempo si era fermato. Avevano perso.  Contro Aomine Daiki.
Più ci pensava, più stringeva i pugni dalla rabbia e più versava lacrime.
“Mi dispiace…” mormorava a bassa voce, incessantemente. La scuotevano, e nemmeno sempre, solo i miagolii insistenti della gatta.
Aveva passato un intero giorno, sul letto, ancora in tuta. Non aveva alcuna forza.
Ormai si era fatta sera e la luna filtrava i suoi raggi attraverso la finestra…
 
 
Intanto, Kagami, preoccupato, decise che dopo gli allenamenti avrebbe fatto visita alla ragazza. Non ne poteva più di vederla giù così, e non ne capiva il motivo. Ma intuiva, stranamente, che per una reazione simile non si dovesse trattare di una sciocchezza, così non la forzava a raccontare.
Voleva solo farla riprendere, e niente di piu…
Kagami aveva iniziato a giocare in solitaria, aveva un atteggiamento egoistico che preoccupava la squadra. E non rivolgeva più la parola a Kuroko. “Non passarmi più la palla” gli aveva detto…
Nessuno capiva il perché, ma Kagami aveva un piano ben preciso in mente.
 
 
Arrivata la sera, Kagami si diresse verso la casa della ragazza. Una volta arrivato, bussò, ma non ebbe risposta. Bussò ancora, e continuava a regnare il silenzio. Fece per tentare di aprire…e la porta si aprì.
Kagami era furioso. Cosa  combinava, quella stupida? Doveva tirarla fuori da quell’apatia…
Era impazzita a lasciare la porta di casa aperta?!
“ Permesso” disse entrando, con fare un po rude ed un po alterato, togliendosi le scarpe.
“Rika?” chiamò la ragazza, ma non ebbe risposta. Cercò in ogni angolo della casa ma non c’era nessuno.
La trovò infine, nella camera da letto.
Quando la vide, ebbe un sussulto.  La ragazza aveva gli occhi spenti ed appoggiata mollemente alla finestra.
Arrossì furiosamente. Illuminata dai raggi argentei della luna, la pelle nivea della ragazza, insieme al colore scuro dei capelli, gli aveva dato l’impressione di trovarsi di fronte ad  una di quelle statuine di fate dipinte a mano con colori caldi e delicati, che la ragazza era solita ammirare da bambina, e che lui da bambino definiva “stupide”.
“ma che combino?!” pensò il ragazzo riscuotendosi.
“eh? Tai-chan? Che ci fai qui? Come sei entrato?”  disse la ragazza con voce cantilenante, accorgendosi di Kagami.
Kagami le si avvicinò. “Che diavolo pensi di fare? È la seconda volta che si ripete questa storia! Non puoi fare così ogni volta, maledizione! Ci prenderemo la rivincita, puoi starne certa! Ci fai preoccupare così…” “Mi fai preoccupare a morte, stupida…” aggiunse in un sussurro (che la ragazza però udì) stringendo i pugni…
“Ecco…io…” la ragazza ripensò a quello che era successo. Lo shock la riprese forte e si prese la testa tra le mani, gemendo. “è colpa mia…è colpa mia… non volevo si ripetesse… è successo di nuovo… no…non doveva…”
Kagami le mise le mani sulle spalle. “Parlane con qualcuno…parlane con me. Ti sentirai meglio”
La ragazza si scostò. “Non…non posso…adesso…” disse
Il ragazzo la tirò a sé e l’abbracciò.
“calmati., sciocca. Ci sono io…” le sussurrò all’orecchio, arrossendo fino alla punta delle orecchie “torna in te. Non  riesco a vederti in questo stato”
La ragazza iniziò a piangere disperata e a mormorare “mi dispiace…”
Kagami la strinsè più forte, lei si aggrappò alla sua maglia. Sfinita dal pianto e dalle troppe emozioni, la ragazza si addormentò, cullata da quel calore familiare.
Il ragazzo, al limite dell’imbarazzo, la stese sul letto e la coprì con una coperta che era lì accanto. Non aveva il numero della coach, così non poteva certo svestirla…
Vederla dormire così tranquillamente lo aveva fatto arrossire ancora di più. Rika gli aveva sempre portato una ventata di allegria e di dolcezza. Anche quando era bambino, ricordava che nonostante qualche piccolo litigio e qualche dispetto, cercava sempre di farla sorridere. Era un maschiaccio, ma restava sempre una dolce ragazzina…
Ripensando al passato,non si era nemmeno accorto di essersi chinato sulla ragazza. Trattenne un urlo.
“ma che mi succede? Ho scoperto di esserne ancora innamorato, ma questo non è da me, accidenti!” pensò il ragazzo. Iniziò a fissarla intensamente, mentre dormiva.
Non riuscì ad evitare di chinarsi di nuovo su di lei…e sfiorarle dolcemente le labbra.
Quando si staccò, arrossì. “Che diavolo… meglio che vada!” pensò. Lentamente, per quanto potesse uno come lui, uscì dalla casa della ragazza e si diresse a casa.
“Dannazione, dannazione,dannazione,dannazione,dannazione! “ imprecava il ragazzo “mi ci vuole una dormita…”
 
 
La mattina dopo, al suo risveglio, Rika pensò di aver fatto un bellissimo sogno. Kagami la baciava…
Confusa, pensò che doveva essersi addormentata. Ricordava solo che era venuto a trovarla la sera prima,avevano parlato…e poi il vuoto.
Notò di essere ancora in tuta, si cambiò velocemente, diede da mangiare alla gatta ed uscì di casa.
Aveva deciso di darsi una possibilità. Sarebbe andata avanti. Ci avrebbe messo un po più del previsto, ma avrebbero mantenuto la promessa…
Kagami era felice di vederla a scuola, ma non osava guardarla negli occhi. Ricordava ancora cosa era successo la notte precedente…
“Tai-chan?” la ragazza si rivolse a Kagami, che ancora in imbarazzo le rispose con un” cosa vuoi?” senza girarsi
“grazie per ieri sera. E scusami…stavolta non mi  farò buttare giù facilmente” disse la ragazza
“Uhm…” rispose il ragazzo, sempre imbarazzato. Non riusciva a voltarsi, gli veniva in mente la sera prima…
La ragazza sorrise e si avvicinò all’allenatrice.
“Che mi prende,maledizione? Perché mi torna in mente quella scena appena la vedo?Dannazione” imprecò mentalmente il ragazzo
“Kagami-kun…” sospirò Kuroko, che aveva assistito alla scena un po a distanza. Non sapeva cosa fosse successo tra i due, ma almeno aveva fatto tornare Rika…
Kuroko, intanto, aveva chiesto di essere esonerato dal ruolo di titolare, vista la sua carenza. Hyuuga si rifiutò nel modo più assoluto di assecondarlo, aveva ben compreso le sue potenzialità.
 
 
Intanto, gli allenamenti continuavano. Nonostante la malinconia per la pesante sconfitta subita e l’assenza della manager, i ragazzi del Seirin  si allenavano. La coach decise di intensificare gli allenamenti.
Rika quel pomeriggio si presentò agli allenamenti, con somma gioia di tutti. La coach la stritolò in un abbraccio e Kuroko accennò un lieve sorriso..
“Vi chiedo scusa per tutti i problemi che vi ho causato” disse la ragazza, con un profondo inchino”  prometto che non accadrà più”
“L’importante è che tu  ti sia ripresa” rispose la coach.
“Tai-chan?” chiese Rika
“Kagami-kun non è venuto, deve stare a riposo” rispose l’allenatrice.
 
 
Prima di iniziare gli allenamenti, la coach fece un annuncio, rendendosi conto che c’era ancora un po di tristezza nei ragazzi, benchè la celassero, e soprattutto Kuroko era quello più afflitto ma che meglio la nascondeva.
“La scuola migliore viene determinata dall’Inter High estivo” disse la coach” poi c’è la Winter Cup, il campionato invernale!  L’ultimo ed il più importante, che determinerà la squadra più forte dell’anno. Ecco dove mostreremo il meglio che abbiamo”
I ragazzi erano atterriti. “Se non vinceremo questo inverno, ci farà davvero uscire nudi” pensò Hyuuga, sconvolto. Il livello del torneo era pari a quello dell’Inter High, se non anche superiore.
Rika aveva sentito parlare della Winter Cup tempo prima, benchè non ne conoscesse tutte le modalità. Sarebbe stato un nuovo banco di prova per la squadra, un banco di prova in cui sarebbero riusciti di sicuro a mantenere la promessa.
“inoltre, Hyuuga-kun, Teppei dovrebbe tornare a breve” aggiunse alla fine la coach
“davvero?” rispose il capitano
“Ne vedremo delle belle” commentò Izuki
“Teppei?” si chiese Rika
“  Voi matricole non lo conoscete. Si tratta del nostro numero 7, il nostro asso, e colui che ha fondato la squadra” continuò Hyuuga
“EHHHHH?” fu la risposta generale delle matricole.
La notizia dell’arrivo di questo nuovo giocatore diede di nuovo speranza un po a tutti. Intanto, Rika ci rimuginava su, pensando che era un nome a lei già familiare…ma fu Kuroko quella sera stessa a farne la conoscenza per primo, mentre Hyuuga telefonava a Kagami per dirgli di venire agli allenamenti…



Passò così una settimana fitta fitta di allenamenti intensivi. Kagami ritornò, scusandosi. Riusciva a salutare Rika, ma ancora evitava di fissarla negli occhi…
All’improvviso, entrò in palestra un ragazzo altissimo, forse poco più di Kagami, con la divisa numero 7. Esordì dicendo “divertiamoci!”
Dopo esser stato ripreso da Hyuuga per essere venuto in divisa ed essersi cambiato, il ragazzo si presentò.
“ Sono stato in ospedale dalla scorsa estate. Mi sono preso una pausa a causa del mio intervento e della riabilitazione. Kiyoshi Teppei, 193 cm, 81 kg. La mia posizione è il Centro.  Piacere di conoscervi”
Rika era sbalordita.
“Kiyoshi Teppei? Non ci posso credere, il celebre Iron Heart” disse Rika “ Kuroko-kun, non ricordi? Abbiamo giocato una partita contro di lui alle medie”
“…” fu la risposta di Kuroko
“Ah, tu sei la manager. Riko mi ha parlato di te. Piacere di conoscerti, Rika-chan. Ma per favore, non sopporto quel soprannome..” rispose Kiyoshi, non facendo caso al resto delle parole di Rika
Kiyoshi,essendo stato fuori squadra, risultava un po vanesio a causa dell’eccessiva eccitazione per gli allenamenti. Non ricordava nemmeno la sede della Winter Cup!
Kagami riprese a giocare in modo teso,aggressivo soprattutto in solitaria.
“Tai-chan…” pensò Rika, preoccupata per il ragazzo
Kiyoshi, nel mezzo dell’allenamento,sfidò Kagami in un  uno contro uno. Aveva qualcosa in mente…
Nel frattempo, anche allo Shuutoku parlavano di Kiyoshi. Takao aveva trovato dei vecchi giornali sportivi, e Midorima ricordò subito il giocatore in questione. Ripensando che era stata una partita a senso unico…
Intanto, Kagami aveva battuto Kiyoshi, e se ne era andato. Kiyoshi aveva dimenticato di indossare le scarpe…aveva le scarpe da interno!
“Oh…” fu il suo commento
Ma giocando sia con Kuroko che con Kagami, Kiyoshi aveva capito qualcosa…



Il giorno dopo, nell’amichevole contro il liceo Tokushin, Kiyoshi chiese alla coach di far giocare solo le matricole, per vederne il gioco.  La Seirin vinse per 43 a 41.
La coach era preoccupata. Kuroko e Kagami continuavano a non passarsi la palla…
Anche Rika era frustrata da quella situazione. “Che cavolo combinano, quei due?!” pensava
Ne parlò con Kiyoshi, che rispose semplicemente di lasciar fare.
Kuroko tentò di nuovo di essere escluso dai titolari, parlando nuovamente con Hyuuga, ma ancora una volta ricevette un rifiuto. Hyuuga spiegò che anche se il suo ruolo era da centrale, Kiyoshi giocava anche come point guard, perché era portato per entrambi i ruoli (intercambiabili all’occorrenza) ed aveva una tecnica particolare…



Kuroko, quella sera, incontrò Kagami-kun e Rika ad un campetto.  Si era deciso a rivelare tutto, o in parte, almeno a Kagami.
“Alle medie, ho ricevuto l’uniforme come sesto uomo della squadra. Credevano in me, ma non si fidavano” disse il ragazzo “forse sarebbe meglio dire, finirono con il non potersi fidare di me.  Mi sono aggiunto alla panchina della squadra al secondo anno.  Quando il loro talento ha iniziato a sbocciare, hanno perso la loro fede in me “continuò il ragazzo, evitando accuratamente di non nominare Aomine in presenza di Rika.
La ragazza, intanto, come Kagami, ascoltava in silenzio…
“la Generazione dei Miracoli ripone fiducia in sé stessa sopra ogni cosa” commentò soltanto la ragazza
“la verità, Kagami-kun, è che volevo utilizzare la tua forza per  far riconoscere loro il mio stile di basket”  aggiunse Kuroko
“Sapevo che avresti detto qualcosa di simile” rispose Kagami, stupendo Rika “avevo capito perché avvei scelto me”
“No” intervenne Kuroko “tu sei diverso. Hai sempre creduto in me, nelle nostre partite. Quelle parole...dovevamo smettere di dipendere l’uno dall’altro e diventare più forti, così da combinare una forza ancora maggiore per vincere.  Sono felice di essere nella Seirin”
Rika rimase sorpresa. Kuroko aveva capito prima di lei il significato dietro le parole di Kagami…
“Tai-chan non ha un cervello così sopraffino, lo avrà detto d’istinto” disse Rika, ironizzando per tentare di smorzare un po la tensione
“Ehi!” rispose Kagami
Kuroko accennò un sorriso. “Voglio diventare il migliore del Giappone, con te e con gli altri” disse il ragazzo“
Kagami ghignò.” Noi diventeremo i migliori” disse
Rika sorrise.  Dovevano far tornare alto il morale per poter vincere.
“Rika-san, manterremo la promessa ad ogni costo. Non l’ho dimenticata. Ce la faremo. Diventerò ancora più forte” disse Kuroko alla ragazza
“Ci puoi scommettere! Ce la faremo” disse la ragazza
 
 

Una grande forza, se combinata con altre grandi forze, crea un insieme più forte e potente. Forse è l’insegnamento più grande. Non contare solo sulla forza singola o sul gioco di squadra, ma mescolarli.
Tante forze singole messe insieme creano un grande forza di gruppo…
Al prossimo capitolo!



Preview capitolo  10:
“ Non avrebbe perso una seconda volta contro la stessa squadra. Avrebbe vinto.”
 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11- Ritiro…con sorpresa ***


 
Salve sono valechan91. Ringrazio sempre tutti quelli che seguono la mia fanfiction, che recensiscono e anche che leggono soltanto. Fa sempre piacere.
Buona lettura!
 
 

Capitolo 11- Ritiro…con sorpresa
 

Quel giorno, a scuola, la coach Riko e il capitano Hyuuga si appiccicarono l’un l’altro per tutto il tempo. La coach voleva parlare con lui per decidere la destinazione del ritiro, ma Hyuuga nascondeva il profondo terrore che provava al solo pensiero…
“Neee Hyuuga, perché non andiamo al mare durante le vacanze estive?” proferiva la coach
“sì, bello il mare” rispondeva il ragazzo, poco attento e preso dal terrore di cosa attendeva tutti loro.
“o forse è meglio in montagna?” si chiese la montagna
“anche la montagna va bene” disse il ragazzo, disinteressato e terrorizzato.
Rika organizzò un gruppetto per spiarli, e non la smetteva di ridacchiare.
“Sembrano una coppia in luna di miele. Che teneri… dovrò fare qualcosa per quei due, più in là” pensò ridacchiando
“non decidete l’inferno in cui andremo come foste una coppietta!” pensarono i ragazzi, quasi piagnucolando…
Agli allenamenti, la coach annunciò che avrebbero fatto due ritiri, uno al mare ed uno in montagna.
Rika non smetteva di ridacchiare agli sguardi terrorizzati dei ragazzi, e ripensava alla scenetta di quel pomeriggio.
“Rika-chan!” la rimproverò la coach
“scusa, scusa, Riko-san, la smetto subito” rispose, ridacchiando un’ultima volta e tornando seria.
“le qualifiche per la Winter Cup iniziano subito dopo la fine delle vacanze” disse Hyuuga
“dobbiamo sfruttare al meglio queste due occasioni, ragazzi. Forza!” disse Rika
 
 

Non appena la coach si allontanò per andare a parlare con i professori dei due campi di allenamento, Hyuuga chiamò tutti a raccolta, Rika compresa.
“Stiamo per affrontare un grave pericolo” iniziò il capitano” per poter fare i due viaggi di quest’anno abbiamo scelto due alloggi economici. Dovremmo prepararci il cibo, ecco il problema. La coach cucinerà per noi!”
“è grave?” chiese una delle matricole
“che vuoi dire, Hyuuga-san?” chiese Rika
“Avete visto i suoi limoni al miele durante la partita contro la Touou” rispose Hyuuga
“Ah..ho capito…” pensò Rika
“Non possiamo cucinare noi. L’allenamento è brutale, e nessuno riesce a muoversi di notte” commentò Izuki
“potrei cucinare io” propose Rika
“tu? Sei sicura di saper cucinare altro che dei limoni al miele, Rika? “chiese Kagami prendendola un po in giro
“Ta-i-chan…vuoi che ti spedisca a riposare di nuovo?” rispose Rika, con un sorrisino malefico
“…” commentò Kuroko, alla scena
“ok ok, sto zitto” ghignò Kagami
“vorrei potessi, Rika-chan “disse Hyuuga, con le lacrime agli occhi “ci salveresti da morte sicura. Ma di sicuro la coach non te lo permetterà, è anche inutile tentare e chiederglielo”
“Capisco. Allora tentiamo di farla esercitare senza farla arrabbiare” propose la ragazza
“si, ma come?” disse Hyuuga, ancora piagnucolante, mentre gli altri erano terrorizzati. Kuroko rimase impassibile.
 
 

Organizzarono una sorta di prova menù, in cui la coach si sarebbe cimentata nella preparazione del curry.
Nessuno dei ragazzi sapeva cucinare decentemente…
“è pronto” fece la coach
“che cos’è sta roba?” pensò Rika, vedendo il piatto.
Si trattava di un piatto con verdure secche
“è peggio di quanto immaginassi…” pensò la ragazza
“non guardate l’aspetto, è buono” disse la coach, sorridendo felice
Il sapore era pessimo. Verdure e carne cruda, salsa aspra…Mitobe rimase immobile, tanto il disgusto.
La coach, vedendo gli sguardi sofferenti dei ragazzi, chiese “Non è molto buono, eh?” , con una voce malinconica e un po triste.
Rika notò che la ragazza era piena di cerotti sulle mani. Anche Hyuuga lo notò ed iniziò a mangiare, sotto lo sguardo stupito di tutti i presenti.
“Hyuuga-san, che cosa vuoi fare?” si domandò Rika
“Grazie per il cibo” disse Hyuuga dopo aver finito” era buono, ma un po troppo speziato. Vado a prendere qualcosa da bere” , disse uscendo dall’aula in cui erano.
“Aveva l’ingrediente più importante, l’amore” commentò tra sé Kiyoshi.
Rika, intanto, era stupita. Ciò che provava Hyuuga era così forte? Ridacchiò tra sé e sé…
“Devi aver sbagliato qualcosa nella cottura” disse Kiyoshi parlando con la coach
Hyuuga, intanto, era collassato di fronte alla porta. Era stato troppo per lui….
Kagami, che si era scocciato, si alzò, mise un grembiule ed iniziò a cucinare, stupendo tutti.
“Tai-chan, da quando sai cucinare?” chiese Rika
“Vivo da solo,  stupida” rispose il ragazzo,imbarazzato.
I ragazzi mangiarono il curry di Kagami.
“ è delizioso. Qualche volta vengo a casa tua così ti cucino io” disse Rika
A Kagami uscì il fumo dalle orecchie…
“Kagami-kun, insegnami a cucinare, per favore” chiese la coah al ragazzo.
Così, almeno l’aspetto riuscì. Ma il sapore..
“Ora cos’è che non va?” si domandò Rika
Kuroko, che si era servito da solo, lo trovò buono.
“Cos’è quella roba che ci metti?” chiese Koganei
“proteine e vitamine in polvere” rispose la ragazza
“ecco qual è il problema. L’aggiunta” commentò Rika
“senza di esse è normale” commentarono, dopo averlo assaggiato di nuovo
“allora dite che è buono!” disse la coach
 
 

L’indomani, partirono per il ritiro estivo, accompagnati dal padre della coach.
Una volta in spiaggia, iniziarono gli allenamenti
“Quello di cui la Seirin ha bisogno, ora, è migliorare le abilità di ogni singolo giocatore. Ma non fatemi idee sbagliate, la Seirin vince come squadra “disse la coach
“Inizieremo con i fondamentali, i movimenti, quelli delle gambe e delle anche. Ecco perché qui in spiaggia” aggiunse Rika. La ragazza aveva suscitato l’interesse di tutti e l’imbarazzo di Kagami. Indossava una canotta leggera senza spalline ed una minigonna nera…
“Inizieremo facendo il triplo dei normali allenamenti. Forza!” concluse la coach
Dopo degli allenamenti massacranti in spiaggia, una volta in palestra, ai ragazzi sembrò tutto più facile. I movimenti risultavano più naturali e fluidi.
Intanto, quella sera, Riko, un po preoccupata, parlò con Kiyoshi.
“stai facendo la cosa giusta” le disse il ragazzo” dobbiamo migliorare la comprensione del proprio ruolo che ogni giocatore ha.”
“perché non sei diventato capitano?” chiese la ragazza
“Hyuuga lo sa fare meglio “rispose il ragazzo” tu spingi la squadra e lui la tira.
Rika, che aveva involontariamente origliato, sorrise.
 Quella mattina, avrebbero avuto una bella sorpresa già di primo mattino…
 
 

Il mattino seguente, Kuroko e Kagami , una volta svegliatisi, udirono delle voci…
“Ma staremo veramente qui? Questo posto fa schifo” commentò qualcuno
“zitto Takao”
Erano Midorima e Takao, dello Shuutoku
“Voi cosa ci fate qui?” disse Kagami
“Buongiorno” salutò Kuroko, educatamente
“Lo Shuutoku ha una lunga tradizione di allenamenti in questo posto” disse Takao
“E voi che vi godete le vacanze?”
Improvvisamente, si udirono delle voci femminili
“Riko-san fermati! Spaventerai tutti conciata in quel modo!” Rika, trafelata, cercava di fermare la coach ma inutilmente
“Ehi, vi stiamo tutti aspettando in mensa…” disse la coach, vedendo Kuroko e Kagami.
Aveva un grembiule sporco di rosso, ed un coltello in mano..
“Rika-san…” arrivò anche Rika,con il grembiule solo un po infarinato
“Kuroko, ma in che scuola vai?!” commentò Midorima
“ il Liceo Seirin “rispose, tramquillo, il ragazzo,
“Non intendevo questo!” rispose, alterato, Midorima
“lo sapevo che finiva così…” commentò sconsolata Rika
 
 

In palestra la coach annunciò che oltre agli allenamenti singoli avrebbero fatto una serie di partite contro lo Shuutoku…
Rika, intanto, fu incaricata di seguire l’allenamento speciale di Kagami per le gambe. Così, lo seguì in spiaggia, con bicicletta e fischietto. Dovevano anche comprare da bere a tutti.
“Maledetto Kagami” fu il pensiero un po di tutti i ragazzi… Izuki era abbastanza nervoso.
 
 

Midorima, nel frattempo, aveva iniziato a riflettere. Se Kuroko avesse trovato il modo di sfruttare la sua tecnica anche tenendo la palla, sarebbe incredibilmente migliorato.
Rika e Kagami tornarono tardi, la sera. Kagami era sfinito.
“AAAAAAAAAAAAAH! Che diavolo fai?!” urlò Rika
Kagami aprì la porta, stremato. Si era appena tolto la maglia…
“In palestra non c’era nessuno. Sono sicuro che non servissero da bere, ma ecco” disse Kagami, porgendo una busta piena di lattine
“ha preso la bere anche per lo Shuutoku” commentò sorpresa la coach
Rika, dopo la sorpresa iniziale, guardò soddisfatta Kagami che andava a farsi un bagno
“vado a farmi una doccia, Riko-san. Ci vediamo dopo” disse la ragazza
“ha fatto molto di più di quello che gli avevo detto di fare” pensò la coach” non vedremo i risultati per un po ma se continua così diventerà un giocatore incredibile!”
 
 

Purtroppo, invece di un bagno ristoratore, Kagami dovette accontentarsi di una doccia. Dopo, andò a sfogare la rabbia con Rika.
La ragazza, che si stava asciugando i lunghi capelli, iniziò a sghignazzare forte.
“Cosa ridi? Io volevo rilassarmi” commentò il ragazzo, un po alterato
“dai, hai potuto rimediare, no? Fatti una bella dormita e andrà bene” disse continuando ad asciugare i capelli.
Kagami la guardava quasi incantato. La ragazza aveva indossato un pigiama che sembrava una tuta, a maniche corte e pantaloncini, con infradito. E quei capelli, a lui sembravano morbidissimi…
Arrossì e si voltò.
“Che c’è Tai-chan? Ancora in imbarazzo per quell’innocuo vecchietto?” disse la ragazza, spegnendo l’asciugacapelli e spazzolando i capelli, mentre ridacchiava
“Ma che dici?! Tch… ora vado. Buonanotte” disse il ragazzo, ancora un po rosso in volto
“è sempre il solito” commentò al ragazza con un sorriso
 
 

Intanto, se gli allenamenti andavano bene, le partite contro lo Shuutoku avevano un ritmo altalenante. La coach decise di aiutarli per la fatica, facendo immergere le gambe dei ragazzi in bacinelle di ghiaccio.
“è ottima per i muscoli infiammati e per la fatica” commentò la coach. Riko era perplessa…
La sera, Kagami si allenò ad un campetto, sotto lo sguardo vigile di Rika. A loro, si aggiunse a sorpresa anche la coach.
Kagami si lamentò. “Non ho fatto altro che correre sulla spaggia per tutto il tempo. La partita è sempre finita prima che riuscissi a tornare. Perché sono venuto qui?” disse alla coach
“Kagamidiota si è arrabbiato” disse Rika, ridacchiando
“Ehi, guarda che dico sul serio!” disse Kagami
“Ancora non ci sei arrivato?” disse la coach” prova a saltare”
Rika ghignò. La coach le aveva spiegato il perché di quell’allenamento e perché avesse messo lei a controllarlo.
Takao, intanto, che era uscito a fare un giro, li aveva notati e si era nascosto dietro una siepe…
“Ora salta di nuovo, ma con la destra” disse la coach
Kagami arrivò al limite del canestro, al di sopra dell’anello, e di molto. Lo fece cadere.
“Non hai ancora tirato fuori la tua piena potenza.  Pensa a prepararti fisicamente, adesso” aggiunse la coach
Kuroko , venuto a cercare Kagami per la cena, fu tirato da Takao ed obbligato a nascondersi.
“Sceeeeeemo” disse Rika, accovacciandosi accanto a Kagami, ancora steso dopo  aver fatto cadere il canestro
“Zitta tu!” disse Kagami, piccato. Ora aveva un’arma contro la Generazione dei Miracoli…
 


All’improvviso, arrivò anche Midorima, che beveva da una lattina. Midorima e Kagami si guardarono in cagnesco.
“Ciao Midorima” lo salutò Rika
“Salve Rika-san “salutò Midorima “ma cosa ci fa sempre insieme a quella scimmia?” pensò intanto il ragazzo
“le cose si fanno interessanti” commentò Takao, ridacchiando
“Cosa vuoi?” chiese Kagami
“Nulla “rispose Midorima” sono solo andato a prendere qualcosa da bere”
“Ho perso la fiducia in te. Prima di essere sconfitto da me, sei stato battuto da Aomine” disse Midorima
“Vincerò la prossima volta!” disse Kagami
“Midorima” sospirò Rika “ non eravamo ancora pronti “ma vedrai che alla prossima partita li batteremo”
Midorima sorrise. “Kagami, pensi di batterlo in aria. Pensi solo a saltare, stupido. È solo metà della risposta”
Da lì, i due ragazzi iniziarono a giocare uno contro uno. Ma nonostante Kagami saltasse parecchio in alto, Midorima lo bloccava.
Rika si mise una mano sugli occhi, sconsolata. “quel cretino è sin troppo prevedibile  e nemmeno lo capisce. Ci vorrà ancora parecchio allenamento” sospirò
Takao era sorpreso, non capiva.
“per quante volte giochiamo, finirà allo stesso modo” disse Midorima “ fermarti è facile perché so che schiacceresti”
“bastardo” disse Kagami
“Andiamo Takao” disse Midorima, andandosene
“Eh? Lo sapevi?” commentò Takao
“E voi due che ci fate qui?” disse Rika
“Rika-chan…ecco…” disse Takao, alquanto in imbarazzo
“non deludermi alle eliminatorie della Winter Cup” disse Midorima, rivolgendosi a Kuroko
“Non lo faremo” rispose il ragazzo
Mentre Takao e Midorima discutevano sull’uno contro uno con Kagami, quest’ultimo aveva capito cosa fare
“imparerò a muovermi  in aria a mio piacimento!” disse
“finalmente ci sei arrivato, idiota” disse Rika, assestandogli un pugno nello stomaco
“Ahia!” disse il ragazzo, lamentandosi
“Ma non riuscirai mai a batterli del tutto a terra” commentò Kuroko” realizzerò un nuovo tipo di basket che tiri fuori il meglio da te e dalle squadra”
 
 

Il mattino dopo, sarebbero dovuti ripartire, ma la coach li fermò
“Quest’anno i campionati si tengono qui” commentò la ragazza
“ma questo vuol dire che…” pensò Rika. La sera prima, Kise l’aveva chiamata, eccitato. Avrebbe finalmente giocato di nuovo contro Aomine.
“Andremo a vedere di sicuro la Kaijou che gioca contro la Touou. E da come stava ieri…” pensò preoccupata
“kaijou e touou?” commentarono i ragazzi, quando Izuki lo disse loro
“Andiamo a seguire l’inter high” disse la coach
Arrivati allo stadio, Rika chiese il permesso di andare a salutare Kise e Aomine
“Meglio salutarli adesso, così si calmano” pensò la ragazza
 
 

Incontrò Kasamatsu. “Kasamatsu senpai!” lo chiamò
“eh? Oh, sei  Rika-chan, l’amica di Kise. Vieni, aspettalo qui. I ragazzi stanno aspettando di entrare” disse, un po imbarazzato
“fate silenzio che devo concentrarmi!” disse ai ragazzi
“ce la metterò tutta!” iniziò ad urlare uno di loro
“Sugli spalti c’era una fanciulla graziosa. Giocherò per lei e la dolce fanciulla qui presente” disse Moriyama, guardando Rika
“Gioca per noi, cretino!” disse Kasamatsu, furioso
“Senpai” intervenne Kise, appena arrivato” ho ricevuto una cosa dai fan, va bene se la mangio?”
Kasamatsu gli tirò una pallonata. “se puoi mangiare e giocare, muori!” disse” lasciatemi concentrare”
Kise si rialzò.
“Rikacchiiii” urlò e l’abbracciò” sei venuta a fare il tifo per me, vero? Vero?”
“calmati Kise e vedi di concentrarti” disse Rika
“se vinco devi uscire con me” disse il ragazzo, malizioso, trascinandola fuori dagli spogliatoi
“vedremo. Tu pensa a vincere. Non hai mai battuto Aomine alle medie “disse la ragazza, ghignando
“stavolta lo batterò. C’è un premio troppo allettante in paio” disse il ragazzo, alzandole il mento e baciandola dolcemente. La ragazza rimase pietrificata….
Il ragazzo si staccò e disse “ora vado. A dopo Rikacchi!” con un sorriso.
Rika era completamente rossa… “che diavolo gli salta in mente?!” pensò
Intanto, il coach del kaijou stava per fare un discorso ai giocatori…
 
 

Rika sospirò e andò a salutare Aomine e Momoi, ma trovò solo la ragazza. Aomine era di nuovo in ritardo.
Improvvisamente, il ragazzo entrò. Aveva corso e si era riscaldato.
“non farmi preoccupare ogni volta!” disse Momoi
“siamo contro Kise. Non avrei potuto arrivare in ritardo. Non vedevo l’ora di giocare contro di lui da molto tempo. è uno dei pochi che posso distruggere al massimo della forza “disse Aomine, con un sorriso diabolico in volto
“Ancora con la storia dell’unico che può battermi sono io, eh, Aomine?” commentò Rika, ghignando “vedrai che prima o poi sarai tu ad essere ditrutto
“Ciao dolcezza. Sei venuta  a tifare per il più forte?” disse Aomine, con lo stesso tono
“La vittoria la si decide sul campo. Kise non è un avversario come gli altri, e lo sai. Staremo a vedere” disse la ragazza ghignando ed andandosene
“ohi ohi, ferma!” disse Aomine, trascinandola fuori
“vedremo, eh? Ma se è già tutto sicuro” disse Aomine, inchiodandola al muro
“Non direi. La partita è tutta da giocare” disse ghignando la ragazza “ora vai, e vedi di fare sul serio”
“preoccupata? Io faccio sempre sul serio” disse alzandole il mento e sfiorandole le labbra” a dopo, bambolina”
“Quanto mi fa irritare quando fa così. Dobbiamo sbrigarci con lui, non ne posso più” disse la ragazza, alquanto adirata “prima non era così… “sospirò”
Intanto, i giocatori stavano per scendere in campo e la partita stava per iniziare…
 
 

Lo scontro attende il mimo e l’asso dei Miracoli. E ci sarà qualche piccola sorpresa…
Al prossimo capitolo!



Preview capitolo 12:
“ i ragazzi iniziarono a sghignazzare, era una situazione un po assurda…”
 

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Capitolo 12
*** Capitolo 10- Partita… al femminile ***


Salve sono valechan91. Ringrazio tutti quelli che seguono la mia fanfiction.
Questo capitolo è un po diverso dagli altri, e mescola più personaggi. Cosa succederà?
Buona lettura!
Disclaimer: i personaggi sono di Tadatoshi Fujimaki, ad esclusione di Rika e della squadra di pallavolo.


Capitolo 10- Partita… al femminile
 
Quella sera, una volta tornata a casa, Rika pensò e ripensò. Voleva far tornare il buonumore alla squadra dopo la batosta subita contro la Touou. Doveva farli rialzare.
Il suo cellulare vibrò all’improvviso.  Lesse il messaggio e sgranò gli occhi.  Il capitano della sua squadra di pallavolo aveva l’abitudine di avvisare le ragazze il giorno prima in cui avrebbe annunciato il prossimo avversario, con un semplice messaggio in cui scriveva, molto telegraficamente, solo il nome della squadra avversaria. Rika non poteva crederci, ma  ghignò.  Aveva trovato la soluzione ai suoi problemi, anche se non sarebbe stato semplice.
 
 
Il mattino dopo, una volta attivata a scuola, cercò la coach e le parlo.
“Coach, mi sarebbe venuta un’idea per aiutare la squadra” esordì. Dopo aver ascoltato l’idea di Rika, l’allenatrice annuì. “Se credi che possa aiutare il morale dei ragazzi, non ci sono problemi” commentò.
Durante la pausa pranzo, parlò con il capitano della squadra di pallavolo, raccontandole tutto.  La ragazza non ebbe nulla in contrario.
Quel pomeriggio…
“Ragazzi, Rika-chan mi ha proposto un tipo di allenamento particolare. Ascoltatela. Poi dovrò parlarvi del nostro prossimo ritiro” esordì la coach
I ragazzi erano già terrorizzati…
“ Statemi a sentire” iniziò Rika “Noi contro la Touou abbiamo perso  pesantemente. Questo è un dato di fatto che dobbiamo accettare. Dobbiamo allenarci di più per migliorare e far vedere a tutti cosa siamo capaci di fare alla Winter Cup. Lì ci prenderemo la rivincita. Ma prima, avete bisogno di una scossa a livello inconscio. Molti di voi non se ne accorgono, ma ne risentono ancora in parte.
Ho proposto alla coach un’idea che potrebbe aiutarvi. Sapete che gioco nella squadra di pallavolo. Ed ora, immaginate chi saranno le nostre avversarie dopo il Kaijou? Proprio la Touou.
Abbiamo sempre dato il massimo, e abbiamo vinto. Non so se funzionerà, ma se batteremo la Touou forse un piccolo stimolo a livello inconscio riuscirete ad averlo. Sempre insieme al ritiro organizzato da Riko-san..
Ma non lo sapremo mai se non tentiamo. Non lasciatevi abbattere, prima dell’aiuto esterno dovete essere voi stessi a risollevarvi. Il vostro pensiero deve essere che dobbiamo prenderci una bella rivincita, perché non sono imbattibili.
La partita si terrà tra tre giorni,  andremo tutti insieme allo stadio. Batteremo la Touou!”
“è una buona idea, ma sei sicura che funzionerà?” chiese Hyuuga
“Non ne ho la certezza, ma dobbiamo tentare. Forse sarò un po sciocca ma è la sola cosa che si può fare oltre ad allenarsi” rispose la ragazza
“Rika-san ha ragione. Dobbiamo tentare. Non sapremo mai nulla senza fare un tentativo” intervenne Kuroko
Kagami non sapeva cosa pensare. Era ancora scosso dalla miriade di pensieri che gli vorticavano in testa dalla notte in cui era stato da Rika…ma sapeva di aver recuperato e di dover migliorare.
 
 
Tra allenamenti intensivi, i tre giorni passarono. Le ragazze della squadra già attendevano Rika.
Kaori Shimazaki, ragazza un po mascolina dai capelli corti che gioca come centrale. Mamiko Himakawa,la rossa che gioca come schiacciatrice. Koyuki Hongo, ragazza dai capelli castani che gioca come la laterale.
Ran Himemiya, ragazza particolarmente alta dai capelli color acquamarina, altra giocatrice laterale. Ed infine Fuyuki Mikado, il capitano, la palleggiatrice. Splendida ed elegante ragazza dai lunghissimi capelli corvini ed occhi azzurri. Oltre a Rika, nel ruolo di libero. E Miyuki, una riserva,una biondina che gioca come centrale.
“Ragazze, sono qui” esordì Rika
“alla buon ora, Rika” esordi il capitano. Notò dietro di lei i ragazzi, che avevano suscitato eccitazione tra le altre ragazze.
“ma guarda” esordì  Fuyuki” e così sarebbe lui, il Tai-chan di cui parli?” disse, squadrando Kagami, che si sentì un po a disagio sotto lo sguardo di tante ragazze.
“Fuyuki-san, stia zitta, per favore” intervenne Rika, tentando di zittire la ragazza
“ brava, hai ottimo gusto” le sussurrò all’orecchio, facendole l’occhiolino e facendola arrossire.
“Noi andiamo negli spogliatoi. Rika, saluta i tuoi amici e raggiungici” concluse il capitano, mentre le altre sghignazzavano.
Rika era in preda all’imbarazzo. Sperava che non si sarebbero comportate così, ed invece…
“Metticela tutta” disse Hyuuga
“Puoi farcela” disse la coach
“Rika-san,  gioca rimanendo te stessa e ce la farai” le disse Kuroko
“Allora vado” disse iniziando ad andare negli spogliatoi, quando si sentì tirare indietro
“Ohi, aspetta” la fermò Kagami, un po imbarazzato. Le mise una mano sulla testa scompigliandole i capelli” dai il meglio di te , vai e vinci” le disse.
Rika sorrise, arrossendo, e si diresse verso gli spogliatoi.
Si sentì chiamare. “Rikacchiiiii” . Chi poteva essere, se non Kise?
“Eccoti qui, ti ho cercato ovunque” le disse il ragazzo, abbracciandola
“Ohi Kise, lasciala in pace. Non vedi che la soffochi?” esordì un’altra voce
“Aomine…” disse Rika, impallidendo
“Aominecchi, sei sempre antipatico!” rispose Kise, mettendo il broncio e lasciandola
“Ciao dolcezza. Siamo venuti ad augurarti buona fortuna. Tetsu ha detto a Kise della partita, ed io volevo vederti con la divisa” le sussurrò suadente Aomine
“Shin-chan, eccola, è qui”. Un’altra voce si udì alle spalle dei ragazzi.
“Ti sento, Takao, non urlare, Nanodayo” rispose Midorima, a Takao
“Anche voi qui” disse Rika
“Ciao Rika-chan” disse Takao, salutandola “volevamo augurarti buona fortuna. Kuroko ha avvisato  Shin-chan”
“Oggi l’Acquario è al terzo posto. Se ti impegni potrai farcela “esordi Midorima “ ti ho portato il lucky item del giorno, un braccialetto di corallo”
“Shin-chan lo ha comprato apposta “sghignazzò Takao
“TAKAO!” urlò imbarazzato Midorima
“Midorimacchi, ancora con le solite cose” commentò Kise
Rika accettò volentieri  il bracciale. “Ti ringrazio, Midorima. Questa partita non posso perderla per nessun motivo “rispose la ragazza “A dopo”
La ragazza non sapeva che un ragazzo dai capelli rossi e dagli occhi bicromatici avrebbe assistito alla partita, in disparte…
 

Intanto, gli altri ragazzi si diressero a sedersi.
Una volta negli spogliatoi, Rika si cambiò. I colori erano sempre gli stessi, per le divise. Bianco, rosso  e nero. Il suo numero era  il 5.  La ragazza mise il braccialetto al polso.
“Andiamo” disse il capitano
Non avrebbe perso una seconda volta contro la stessa squadra. Avrebbe vinto. Questo era ciò che pensava Rika.
Una  volta entrate in campo, le squadre si salutarono e presero posizione. Rika, però aveva un brutto presentimento… La loro allenatrice, Himeko Terukami, le istruì sugli schemi da usare.
 
 
Una volta iniziata la partita, i timori di Rika si rivelarono fondati.  Avevano un modo di giocare simile a quello della squadra di basket, in questo caso fatto di finte, azioni velocissime e passaggi al limite.
Le avversarie avevano come schiacciatrice una ragazza altissima e robusta.
Non sarebbe stato facile vincere…
Tra schiacciate e passaggi, anche Rika si dava da fare. A volte anche con delle vere e proprie capriole, il più delle volte la ragazza riusciva a prendere la palla anche raso terra.
“ Non sarà una partita facile “commentò la coach Riko “ le avversarie sono agguerrite, e per di più giocano di velocità. Non sarà facile per Rika vincere”
“ce la farà, coach. Ne sono sicuro” ghignò Kagami
“La nostra squadra di pallavolo non è facile da battere” commentò Aomine
“Aominecchi, ma per chi tifi, tu?” chiese Kise
“AOMINE-KUN!” Una voce femminile  urlò, sorprendendo i ragazzi
“Dovevi lasciarmi indietro per forza?! Anche io volevo salutare Rika-chan” Momoi era arrabbiata
“Che palle, Satsuki. Lasciami guardare la partita. È interessante e hanno quelle divise così sexy…”
“Non pensi ad altro, Aominecchi…” commentò Kise
“Ki-chan! Diglielo anche tu” piagnucolò Momoi, imbronciata…
 
 
Quando arrivò il suo turno in schiacciata, Rika cambiò. In volto, aveva stampato un ghigno quasi malefico.  Aveva anche assottigliato lo sguardo, che era più concentrato.
Fuyuki, il capitano, sorrise. Capitava ogni volta.
Anche se giocava da libero a causa della sua statura non adatta a quello sport,  ghignava ogni volta che schiacciava. Le piaceva la sensazione di colpire la palla con tutte le forze, guardare le avversarie dall’alto e guardare oltre la rete. Aveva sempre la sensazione di sfogare le incertezze e la frustrazione in quel modo…
Kagami, dagli spalti, non si tolse il ghigno dal volto. Percepiva l’eccitazione di Rika, e ora gli era venuta voglia di giocare a basket.
Rika, intanto, quando Fuyumi le passò la palla per schiacciare, saltò  e fece punto. Ghignò nuovamente, e fece segno al capitano che voleva tentare lo schema che avevano provato in allenamento e la nuova tecnica che aveva inventato. Benchè in allenamento non avessero mai avuto successo…
“Sapevo che sapeva saltare parecchio, ma non credevo così.  Non credevo avesse tanta forza nelle gambe” commentò, stupita, la coach Riko.
“Rika-san è anche più brava di prima” commentò Kuroko “salta anche più in alto”
“Neee neeee, Aominecchi? Hai visto che salto ha fatto Rikacchi? Non è fantastica?” disse Kise, esaltato e quasi buttandosi addosso ad Aomine.
“Ohi Kise, datti una calmati e stai zitto!” rispose il ragazzo, innervositosi
Takao, intanto, fischiettò.  “Quella bambolina vale qualcosa, allora” commentò
“Rika-san ci sa fare. Anche alle medie ci dava buoni consigli e schemi di gioco, e nonostante tutto era brava anche a pallavolo. Il suo ideale è proprio un ruolo in cui poter sfogarsi ma la pallavolo, come il basket, è uno sport basato su fisico. Purtroppo l’ha sempre limitata” . Midorima, improvvisamente, notò in disparte, vicino una colonna, un ragazzo che conosceva bene, un rossino, e si oscurò.
“Shin-chan?” chiese Takao, notandolo…
Intanto, sul campo…
“sei sicura? Andiamo troppo sotto se falliamo” commentò Kaori
“tentiamo il tutto per tutto” disse Fuyuki
“ce la faremo, vedrete “disse ghignando. Rika era elettrizzata.
Il punteggio era di un set a favore delle avversarie, per adesso.
Il nuovo schema prevedeva  di alternare le due schiacciatrici Ran e Koyuki  a Rika, come giocatrici che sviano l’attenzione. Dovevano ripagare le avversarie con la velocità e l’ingegno.
 
 
Continuarono il set. L’attacco veloce delle avversarie riuscì, Rika adesso secondo la rotazione era di nuovo nella sua posizione. Ma non riuscì a prendere quella palla.  Prese invece il servizio successivo, e le ragazze tentarono lo schema stabilito prima con le due schiacciatrici. Ebbe successo.
Purtroppo, però la seconda volta non riuscì, e furono bloccate.
Ma adesso, era di nuovo il turno di Rika in schiacciata. La ragazza ghignò.
Riutilizzarono lo stesso schema, ma quando Rika saltò e le altre due stavano ricadendo, Rika aveva saltato al contrario, voleva provare la tecnica.  Le avversarie erano in controtempo ed anche saltando nuovamente  subito dopo non sarebbero riuscite a fermarla…
Rika si voltò velocemente, e con la sinistra segnò con una forte schiaccata.  Ghignò ancora. Sembrava che se non era eccitata per una partita non potesse funzionare, la sua nuova schiacciata.
Le ragazze esultarono, così come Rika.
“Neeee neeee avete visto?” Kise urò di nuovo
“Kise, finiscila!” disse Aomine
“Ki-chan, sappiamo come gioca Rika-chan. E poi è utile anche per me questa partita” disse Momoi, assottigliando lo sguardo e sorridendo.
“Non credevo fosse così brava” pensò Kagami, sorpreso
“è stata eccezionale!” commentò Hyuuga
“si. Hanno calcolato perfettamente i tempi per coordinarsi, seguito le mosse delle avversarie. Il tutto, calibrato alle forze delle giocatrici” commentò la coach Riko
“Woah, che spettacolo!”  commentò Takao
“Rika-san è anche migliorata” disse Midorima, ancora scuro in volto. Quella persona non significava nulla di buono in quel momento…
Il set successivo fu una guerra tra le due squadre, in un alternarsi di azioni veloci, finte, servizi e schiacciate. Rika ce la metteva tutta…
Ma alla fine, pur subendo, con due punti di vantaggio, la squadra di pallavolo del Seirin vinse per 2 set a 1.
Le ragazze erano felicissime. Ma nessuna, quanto lo era Rika. Forse non sarebbe servito a molto, ma aveva tentato anche lei di aiutare i ragazzi.
“Domani, ci si allena” commentò Hyuuga
“perché domani? Possiamo farlo adesso, in palestra” commentò Kagami
“ragiona, idiota! È pomeriggio inoltrato” intervenne la coach
“Rikacchi ha vinto” disse esultando Kise
“ci sanno fare, quelle sventole. Quasi quasi mi vado a congratulare…” commentò Aomine
“AOMINE-KUN!” urlò Momoi
“ Sapevo che avrebbe vinto. Oha Hasa non sbaglia mai” disse Midorima
Takao ridacchiò…
 
 
Negli spogliatoi, le ragazze esultavano.
Rika,  dopo una veloce doccia ed essersi cambiata, andò dalla squadra di basket. Voleva ringraziarli e sapere cosa ne pensavano.  Avrebbe festeggiato con entrambe le squadre, lo aveva promesso.
“Sei stata fantastica!” le disse la coach, abbracciandola, una volta che la ragazza li ebbe raggiunti.
“Grazie Riko-san” rispose, staccandosi
“Hai davvero dato il meglio, brava” disse Hyuuga
“Congratulazioni, Rika-san” disse Kuroko
“Non sapevo che la mia migliore amica fosse così brava “disse Kagami, mettendole un braccio intorno alle spalle e scompigliandole i capelli
“Tai-chan, smettila!” disse Rika
La ragazza si sentì tirare per un braccio ed avvolgere la vita. “Congratulazioni per la vittoria, dolcezza”. Era Aomine
“Aomine, bastardo!” disse Kagami
Rika, con molta calma, gli tirò un pizzico sulla mano. “Ahi!” fece il ragazzo
“ Allunghi subito le mani, tu?!” commentò la ragazza
“Rikaaaacchiiiiii che bello hai vinto!” squittì Kise, abbracciandola
“Congratulazioni, Rika-chan” disse Momoi “Aomine-kun prima mi aveva lasciata indietro”
“grazie Momoi-san” disse Rika, quasi soffocata dall’abbraccio di Kise
“Ah! Shin-chan! I tuoi amici sono qui! “disse Takao
“Takao, quando la finirai di urlare?” commentò Midorima
Rika riuscì finalmente a staccarsi da Kise.
“Rika-san, congratulazioni. Oha Hasa lo sapeva che avresti vinto impegnandoti, Nanodayo” disse Midorima, sistemandosi gli occhiali
“Congratulazioni, Rika-chan!” disse Takao
“Grazie, ragazzi” rispose la ragazza
“Adesso noi andiamo. Ci vediamo alla Winter Cup.Ma stai attenta. Lui è qui” disse Midorima, sistemandosi gli occhiali
“aspetta Shin-chan!” disse Takao
“Aspetta Midorima! Che vuoi dire con Lui è qui? È troppo presto per la Winter Cup” commentò Rika, raggelatasi alle parole di Midorima
“Credo fosse interessato alla tua partita. Ma se è qui, non è un buon segno” commentò Midorima, andandosene insieme a Takao
Rika sospirò. Che ci faceva qui? Ci avrebbe pensato  dopo. Ora non avrebbe oscurato la sua felicità per la vittoria, né quella dei suoi amici. Era qui e non si era fatto vedere… questo la preoccupava, ma ci avrebbe riflettuto poi.
“A chi si riferiva, Midorima?” chiese la coach Riko
“Eh? Non preoccuparti, Riko-san. Una persona che conosciamo entrambi”
Kuroko, però, aveva capito. E la pensava, stranamente, come Midorima…
 
 
Quel pomeriggio, fino a sera, Rika festeggiò con la sua squadra di pallavolo, con la quale avrebbe fatto una nuova festicciola tra sole giocatrici la sera seguente. Quella sera, aveva promesso di festeggiare con i suoi amici della squadra di basket.
La preoccupazione non era sparita, ma ci avrebbe pensato il giorno seguente.
Kagami la riaccompagnò a casa.
“Beh, grazie di avermi riaccompagnato, Tai-chan” disse la ragazza, sorridendo
“Di nulla” rispose il ragazzo, imbarazzato
“Tai-chan, sapevi che dopo la Winter Cup ci sarà anche il festival scolastico?” chiese Rika
“ Che scocciatura quelle manifestazioni. Davvero sarà dopo la Winter Cup? Pazienza” rispose Kagami, grattandosi la nuca, quasi scocciato
“Su, Tai-chan, non è così terribile” ridacchiò la ragazza.
All’improvviso, Rika si sentì abbracciare. Due forti braccia l’avvolsero.
“Tai-chan?” chiese la ragazza
“restiamo così per un po” disse Kagami, completamente rosso in volto. Si era lasciato guidare dall’istinto. Gli aveva dato fastidio vedere Rika abbracciata più volte, in quella giornata, da altri ragazzi. Kagami aveva fatto la conoscenza del mostro verde chiamato gelosia…
“uh uh…” annuì semplicemente Rika. Si era sempre sentita protetta tra quelle braccia…
Dopo un po, improvvisamente. Kagami la scostò, e rosso in volto le disse “Ciao. Ci vediamo domani a scuola”, un po balbettante, prima di andarsene.
Rika rimase lì, rossa in volto, ad osservarlo allontanarsi. Si riscosse, ed entrò in casa…
Il giorno dopo, la coach avrebbe spiegato ancor più nei dettagli il ritiro che li attendeva. E che avrebbe causato guai e sorprese…



Avete riconosciuto chi è la persona notata da Midorima? Cosa vorrà? Dovrete attendere ancora un po per scoprirlo…intanto, nel prossimo, ci sarà da ridere…
Al prossimo capitolo!
Preview capitolo 11:
“Quella mattina, avrebbero avuto una bella sorpresa già di primo mattino…”
 

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Capitolo 13
*** Capitolo 12- Scintille ***


Salve, sono valechan91. Ringrazio sempre tutti coloro che recensiscono la mia storia, che mi danno consigli e anche qualche nuovo lettore. MI fa piacere che la mia storia venga apprezzata. Ringrazio naturalmente anche chi legge soltanto.
Vi lascio al nuovo capitolo. Buona lettura!
Disclaimer: tranne Rika e la squadra di pallavolo, i personaggi sono di Tadatoshi Fujimaki.
 
 

Capitolo 12-  Scintille
 


La partita stava per iniziare ed i ragazzi erano carichi. Anche sugli spalti si respirava un’aria densa di eccitazione.
Ognuno aveva un obiettivo. Kise voleva battere Aomine per la prima volta, mentre Kasamatsu doveva fare i conti con il passato.  Era venuto meno ad una promessa con i suoi senpai, e perciò questo era il momento della riscossa.
Una volta entrati in campo, Kise salutò Aomine.
“Stavolta non perderò Aominecchi”  disse Kise, in tono serio
“Cosa? Vedo che sei tremendamente sicuro di te, Kise” rispose Aomine, ghignando con sufficienza “Ma mi hai mai battuto prima?”
“Oggi vincerò” disse Kise, rispondendo al ghigno “Non ho intenzione di perdere
 
 

Sugli spalti, Rika andò sedersi con gli altri del Seirin. Era ancora pensierosa. Sarebbe stata una bella partita, anche combattuta.  Ma chi la preoccupava era Aomine…
“Aomine sarà l’ostacolo più grande, alla Winter Cup” pensò la ragazza “ed in più, ne mancano altri due all’appello… “ sospirò.
 
 

Durante la stretta di mano tra i capitani, anche Imayoshi, capitano della Touou, percepì la determinazione di Kasamatsu ed il carisma che esercitava in campo. Ma non se ne stupì affatto, era piuttosto contento degli avversari.
Intanto, dopo aver parlato con Aomine, Kise iniziò a ripensare al passato. Aomine  era il solo che, nonostante la passione per gli sport, gli avesse davvero acceso il fuoco della passione per il basket.
A causa della sua capacità di imparare in fretta, padroneggiava subito le varie tecniche, così dopo un po non aveva avversari e si annoiava.  Ironico che fu una sua pallonata in testa a decidere del suo destino.
Dalla prima volta in cui aveva visto Aomine giocare, oltre alla passione era nata l’ammirazione per quel ragazzo dal talento naturale e dalla straripante passione per lo sport. Non poteva evitarlo.
Ricordò anche, mentre sorrideva guardando gli spalti, di come aveva conosciuto Rika. Era stato ripreso per essersi lamentato, ma mettergli come mentre come Kuroko Tetsuya…era troppo per lui!
Ma si era sbagliato.
All’inizio, come faceva un po con tutte le ragazze, voleva solo divertirsi con Rika. Con la prima manager, Momoi Satsuki, aveva notato come fosse vicina ad Aomine, e non riusciva a vederla se non come amica.
A maggior ragione quando,  per la prima volta, si sorprese di essersi innamorato sul serio della seconda manager. Di quella ragazza corvina, tanto forte quanto fragile e femminile. Peccato che anche lì rivaleggiasse con quello che era ormai il suo idolo…e per questo, non aveva intenzione di perdere, né nel basket né in ogni altro campo.
Kise, però, mentre ripensava, si sentiva strano, come diviso a metà. Decise di giocare lasciandosi guidare dall’istinto.
 
 

La partita finalmente iniziò. Con il tip-off, la palla finì nelle mani del Kaijou.
“Avendo giocato contro entrambi, credo che Aomine sia il migliore” disse la coach Riko
“forse, ma non ci giurerei, Riko-san” disse Rika “ quei due si sono sempre sfidati ogni momento possibile. Anche se Kise non ha mai battuto Aomine, non è un avversario da sottovalutare. Inoltre, ha una nuova freccia al proprio arco” concluse la ragazza, ghignando
Kise aveva telefonato a Rika, e tutto eccitato per la partita contro  Aomine, si era lasciato sfuggire di voler creare una sorta di tecnica perfetta. E questa partita sarebbe stato il perfetto banco di prova per testarla
“Se ci riuscisse sul serio, sarebbe un avversario temibile. Meglio informarmi prima e poi ne parlerò con Riko-san” pensò Rika “potrebbe tornarci utile”.
Kise, prima della partita, aveva chiesto sia ai compagni che al coach di fidarsi di lui, spiegando loro il piano che aveva in mente. Questo perché richiedeva fiducia assoluta, a vicenda.
Kasamatsu passò la palla, con un’azione veloce, a Kise. Così, da subito, i due assi iniziarono a vedersela l’uno contro l’altro.
Aomine riuscì a rubare la passa a Kise, e così grazie ad una tripla di Sakurai la Touou segnò i primi tre punti.
“Quel dannato fungo apologetico” commentò a denti stretti Hyuuga. Ogni volta che lo vedeva tentava di mantenere il sangue freddo, ma ci riusciva solo in parte…
Kise copiò il quick shoot di Sakurai, che fu però vanificato da Aomine. Fu però Kasamatsu a risollevare il morale. “Non siamo così generosi  da lasciarvi il controllo facilmente!” disse il ragazzo, dopo aver rubato la palla ad Imayoshi e fatto un tiro da tre.
“Kasamatsu senpai!” esultò Rika.  Vederlo in azione, stavolta solo come spettatrice, la rendeva felice. Era davvero un capitano eccezionale come si diceva.
“Ti supporteremo fin quando ti servirà” disse Kasamatsu, rivolgendosi a Kise “continua così. Però…”
“senpai…” disse Kise
“Non ho detto che puoi lasciarti fermare, comunque!” aggiunse Kasamatsu, iniziando a prendere a calci Kise, come sempre…
“Mi dispiace!” rispose Kise
 
 

Al successivo scontro tra i due assi, Aomine commentò.
“Che senpai affidabile. Hai iniziato a pensare come Tetsu? Mi fai addormentare”
“Non ho detto nulla di tutto questo” rispose Kise, ghignando “ Voglio far vincere il Kaijou, ma mi importa soprattutto batterti. Non sono abbastanza maturo da giocare a basket con la ragione invece dell’istinto”
“Non sono sicuro che Kise, pur non essendo inferiore come forza fisica, possa battere Aomine un uno scontro uno contro uno” commentò Kagami
Rika ghignò. “forse non potrà fermarlo, ma di sicuro gli darà del filo da torcere”
La partita proseguì in una lotta serrata tra Kise ed Aomine, ma Kise sorprese tutti iniziando a volte e fermare i formless shoot di Aomine.
“Chi credi che abbia giocato e perso ogni giorno contro di te uno contro uno? “disse Kise ad Aomine “Ti conosco meglio di chiunque altro”. Kise ricordava ancora i sentimenti contrastanti di amarezza nel perdere ogni giorno, ma allo stesso tempo di eccitazione per un avversario forte.
Aomine ghignò.
 
 

Momoi aveva passato i dati ai giocatori, che quindi conoscevano gli schemi degli avversari. Solo Aomine non aveva voluto vederli.
Così, Imayoshi riuscì a  prevedere la mossa di Kasamatsu, che però riuscì a batterlo in velocità e tirare. La palla toccò l’anello, ma riuscendo a prendere il rimbalzo, Moriyama segnò con un tiro da tre.
Aomine, durante la pausa, pensò che Kise era migliorato. Ora  gli toccava fare sul serio, e per davvero.
Intanto il Kaijou aveva il morale alto.
Nel secondo quarto, la Touou prende in mano le redini del gioco.  Dopo il primo canestro, Imayoshi iniziò a marcare Kasamatsu.  I due capitani intanto discutevano, e  Kasamatsu rispose ad una provocazione di Imayoshi “copiare le tecniche dei giocatori dopo averle osservate significa imparare, quindi in altre parole vuol dire crescere”. Kasamatsu, benchè lo pestasse in continuazione, aveva una grande fiducia in Kise.
Aveva dovuto metterlo in riga, ma ne riconosceva le capacità.
ll Kaijou non si lasciò scoraggiare.  La squadra decise di puntare tutto su Kise, che nella successiva pausa chiese ancora una volta di poter attuare la sua idea, anche se rischiosa.
“Adesso inizia il bello “ghignò Rika, che si era accorta delle intenzioni di Kise dall’ultimo uno contro uno dei due assi “ne vedremo delle belle”.
 


La partita riprese, ma ad Imayoshi, benchè non capisse di cosa si trattasse, fu chiaro che il Kaijou aveva un piano. Anche Aomine se ne rese conto, ma non ci badò più di tanto.
Kise, intanto, dava l’impressione di studiare le mosse di Aomine… soprattutto quando la partita non divenne altro che una serie di scontri tra loro due.
“Ho iniziato a giocare a basket perché ammiravo questo ragazzo “pensò Kise, ripensando ai vari scontri con Aomine “sapevo quale fosse la ragione per cui non potevo copiarlo. Quando ammiri qualcuno, non puoi superarlo. Nonostante desiderassi vincere, allo stesso tempo non volevo che lui perdesse. Ecco perché… smetterlò di ammirarlo” concluse, guardando mestamente Aomine. Gli sarebbe costato, ma doveva riuscircii.
 
 


Durante la pausa, Kise disse che si sarebbe voluto ancora un po. Uscì fuori a prendere un po d’aria ed incontrò Kuroko, che intanto era uscito fuori per far uscire Nigoum, fino a quel momento nascosto nel suo borsone.
Intanto, anche la Touou aveva capito. Kise cercava di copiare Aomine.
Una volta tornato, Kuroko si rivolse a Rika.
“Sapevo che avevi portato Nigou. Gli hai fatto fare un giretto?” disse la ragazza, accarezzando un po il cucciolo.
“Si. Ho incontrato Kise-kun” rispose Kuroko”  gli ho detto che tutto poteva ancora succedere e di fare del suo meglio. E che se doveva provarci con te,  che lo facesse sul serio o se ne sarebbe pentito. E che per portarti a letto, avrebbe dovuto attendere la maggiore età” concluse, con tranquillità
“KUROKO-KUN!” urlò la ragazza, imbarazzata
“Kuroko, bastardo, che ti metti a dire?!” disse Kagami, colpendogli la testa
Il resto della squadra sghignazzava.
“E adesso come farò a guardarlo in faccia?” pensava la ragazza
 
 


La partita riprese e la tensione era alle stelle. Imayoshi commentò, ormai piuttosto preoccupato, con Wakamatsu.
“Quando Aomine entrò in squadra, pensai che fosse promettente  e allo stesso tempo, quando immaginai di giocare contro di lui, mi venne la pelle d’oca… e ora, ho la pelle d’oca”
Kise stava iniziando a capire e ad imitare Aomine.
Le due squadre se la contendevano, la tensione era alta ed il gioco fino a quel momento era equilibrato. Aomine si innervosì, non voleva attendere che Kise riuscisse. Voleva mettergli fretta.
Nel successivo uno contro uno con Aomine, Kise cambiò espressione. Assottigliò lo sguardo, che divenne più serio e concentrato. Mormorò “  e se quell’io fosse quello contro cui stai giocando?”, in risposta al solito motto di Aomine, “l’unico che può battermi sono io. E dopo un attimo, fece una finta identica alla sua, sorprendendo Imayoshi e persino lo stesso Aomine.
“Mi sono stancato di aspettare. Andiamo a distruggerli!” commentò Kasamatsu all’azione di Kise.
 
 


Il piano autentico del Kaijou non era solo quello in cui Kise avrebbe copiato Aomine, ma anche di ridurre i movimenti di Aomine costringendolo a dei falli.
Però, Kise lo guardava comunque in modo malinconico, mentre Momoi, che aveva capito, era preoccupata per Aomine.
Rika ghignò.  “questo è solo il primo passo” pensò “ se riesce nel suo intento migliorerà nettamente. Quanto può migliorare ancora la Generazione dei Miracoli?!
 
 


“Anche se l’ha accettata come strategia vincente, non può essere quello che voleva “pensò Aomine, che aveva capito la situazione e si era innervosito “ Non avrei mai pensato che Kise avrebbe fatto quell’espressione.  Qual è il problema di Satsuki, perché ha quella faccia preoccupata? Perché sembrano tutti così nel panico? Non fatevi l’idea sbagliata!”
Ad Aomine non  interessava più  avere ormai quattro falli, perché la preoccupazione altrui lo aveva fatto innervosire. Decise di dare il tutto per tutto e che avrebbe battuto Kise.
 


Nell’ultimo quarto, Aomine invece di calmarsi sembrava andarci ancora più pesante di prima. Kise reggeva, aveva corso anche nei giorni di festa ed era allenato. Kise replicò anche uno dei formless shoot di Aomine.
Andarono avanti così, Aomine tirava e Kise che copiava perfettamente il suo tiro.
“non posso abbassare la guardia neanche per un istante.Sento che la testa mi sta per scoppiare” pensò Kise.
“Non ho mai visto una partita in una situazione di stallo del genere. I giocatori in campo devono essere mentalmente distrutti” commentò la coach Riko
“Non è solo questo” aggiunse Rika” le forze in campo sono quasi equivalenti. È lo stile di gioco a renderle molto diverse. Stile di gioco nettamente incarnato dai due assi delle rispettive squadre. Saranno loro due a determinare vittoria o sconfitta”
Kise riuscì a rubare palla ad Aomine, ma senza volerlo fece capire ad Aomine di voler passare a Kasamatsu, così rese facile il compito di bloccare il passaggio.
“Sei andato bene finora, ma alla fine hai commesso un errore” disse Aomine a Kise ”  Hai detto di conoscermi bene, ma non pensi che possa valere anche il contrario? In un uno contro uno, se fosse rimasto tale, avresti finalmente avuto possibilità di vittoria. Ma hai fintato guardando da un’altra parte, poi hai cercato Kasamatsu con lo sguardo. In quella situazione io non avrei fintato con gli occhi. Il mio stile di basket non è fatto per  contare sui miei compagni di squadra”
“Ho sprecato la mia unica possibilità” pensò Kise, demoralizzandosi e stringendo i pugni
“Preparati per la prossima azione!” lo riprese Kasamatsu, picchiandogli sulla testa “questa partita non è ancora finita”
“se sono arrivato fino a qui lo devo a loro. Se perderemo, sarà perché non sono ancora abbastanza forte” pensò Kise, risollevandosi un po
 
 


Nonostante il Kaijou avesse tenuto testa agli avversari, perse per 98 a 110.
Kise non riusciva a rimettersi in piedi, le gambe non gli reggevano. Fu Kasamatsu a sorreggerlo.
“Ti sei comportato bene. E non è ancora finita, potrai fargliela pagare questo inverno” gli disse. Kise tentava di nascondere il volto rigato dalle lacrime. Avevano perso, e si sentiva in colpa.
“Sicuro di non aver nulla da dire? Non è un tuo ex compagno di squadra?” chiese Imayoshi, rivolgendosi ad Aomine
“Non c’è nulla che un vincitore possa dire ad un perdente” rispose il ragazzo
“Smettetela con quei musi lunghi!” disse Kasamatsu “ abbiamo dato tutto, siamo ancora tra i migliori otto della regione. Torniamo a casa a testa alta!”
“Kasamatsu senpai” commentò Rika, che aveva intuito “sei davvero un grande capitano”
 
 


Nello spogliatoio della Touou, durante i festeggiamenti per la vittoria, Imayoshi colse l’occasione per dire che Aomine non aveva ancora dato il massimo…
Rika andò nello spogliatoio dei vincitori, ma salutò solo Momoi. Ne fu abbastanza felice, il ghigno strafottente di Aomine non lo avrebbe sopportato. Sperava di farlo tornare quello di prima il prima possibile, sperava di rivedere quel ragazzo sorridente, pieno di vita e con negli occhi la pura passione per il basket. Mancava ancora un po però.
La ragazza si recò dal Kaijou.
“ehhhh Rikacchi, ho perso” disse Kise con voce mesta, vedendola arrivare
“avete giocato tutti bene, vi siete fatti valere. E poi, tu sei riuscito ad attuare parte della tua idea. Ti basta migliorare e portarla avanti.  Ce la farai, ne hai le capacità”
Kise sorrise. Il ragazzo chiese a Moriyama dove fosse Kasamatsu. Il capitano era ancora negli spogliatoi, aveva detto loro di andare avanti.  A Rika si gelò il sangue nelle vene. Aveva capito. Kasamatsu aveva preso tutta la colpa su di sé.
La ragazza e Moriyama fermarono Kise che stava tornando indietro, e finalmente anche lui capì.
Rika strinse i pugni. Il compito di un capitano a volte risultava gravoso, era inevitabile.
Kasamatsu era un capitano fenomenale, e lei avrebbe voluto parlargli. Ma capiva che non era il caso.
Così, salutò tutti e se ne andò , tornando dalla sua squadra.
Intanto, la Seirin era ancora esterrefatta per la partita appena vista. Dovevano ancora migliorare.
 
 

Rika arrivò mentre la coach Riko diceva “Non possiamo continuare a rimuginare. Andiamo a casa e iniziamo subito ad allenarci!”
“Ce ne andiamo?” chiese Kagami” non ci sono altri membri della Generazione dei Miracoli che giocano nel torneo?”
“Non possiamo rimanere, idiota” intervenne Rika” e poi… i due membri che ancora non avete visto sono ancora del tutto al di fuori della nostra portata per adesso. Servirebbe solo a demoralizzarvi. E  poi c’è il problema dei soldi…”
Murasakibara Atsushi, dello Yosen di Akita. Akashi Seijuuro, ex capitano della Teiko ed ora capitano del Rakuzan di Kyoto.
Rika sapeva dove si erano diretti anche loro, dalla loro separazione alle medie. Era Akashi che la preoccupava, era lui che Midorima aveva visto alla sua partita di pallavolo.
Se non battevano Aomine, come potevano farcela  a battere quei due? Murasakibara l’aveva sempre terrorizzata, ma un modo per batterlo c’era. Il problema maggiore era Akashi…le incuteva un timore molto diverso.  E la preoccupava, il fatto che fosse stato lì, in quell’occasione, ad osservarla.
Cosa aveva in mente? Che si trascinasse dietro ancora quella storia?
La mente di  Rika era affollata da mille pensieri e preoccupazioni. La nuova tecnica di Kise era un problema marginale, aveva capito come contrastarla. Ma gli altri due erano un caso diverso…
Ma ora, li attendeva la sfida con Aomine.
 
 

La ragazza, all’uscita, non potè fare a meno di ridacchiare, vedendo discutere Takao con un Midorima travestito solo con un paio di occhiali da sole! Voleva salutarli, ma si sarebbe rovinata il divertimento…
Improvvisamente, notò dei capelli viola sporgere dalla folla di gente che usciva.
“Ehhhh mi sento come se fossi già stato qui. Dove sono?” udì una voce cantilenante e mezza assonnata. “è faticoso giocare a basket. E questo nuovo gusto è proprio buono, gnam!”
“Non può essere…” pensò
Anche Kuroko lo notò e guardò Rika. Kagami gli chiese cosa avesse. “ho solo dimenticato di salutare una persona” rispose Kuroko.
Kagami notò che accanto gli era passato un tipo altissimo, più alto di lui. E Rika ebbe la conferma ai suoi timori…
Non l’aveva notata, ed era un bene. Ora voleva solo andarsene.
Kuroko accennò un sorriso.
 
 


In attesa di partire, Kuroko decise di fare qualche tiro, fallendo. Fu raggiunto da Rika  e da Kagami.
“Chi sono gli altri membri della Generazione dei Miracoli?” chiese  improvvisamente Kagami
“Posso dirti com’erano alle scuole medie” rispose Kuroko” sono sicuro che abbiamo fatto anche loro dei notevoli miglioramenti”
“Murasakibara Atsushi, dello Yosen di Akita. E Akashi Seijuuro, del Rakuzan di Kyoto” intervenne Rika “ecco i loro nomi. Non farti strane idee, Tai-chan. Sono molto diversi da Kise, Aomine e Midorima. E se non battiamo Aomine, possiamo scordarci di affrontarli. La Seirin verrebbe spazzata via in poco tempo, e certo con molti più punti di svantaggio dei 57 contro la Touou”
“Murasakibara… Akashi…” mormorò Kagami
“Nemmeno io posso immaginare come siano ora “disse Kuroko
“lo stesso vale per me “disse Rika “posso tentare come fa Momoi-san, ma non ho il suo talento”
Kagami ghignò. Afferrò la palla e andò a canestro.
“Li distruggerò tutti!” commentò il ragazzo “mostriamogli quello che è ora, il mio ed il tuo basket” disse rivolgendosi a Kuroko
“Questo inverno sarà guerra!” fu il pensiero comune a tutti e tre i ragazzi.
 


Avevano ancora molti mesi davanti a loro per allenarsi. Rika sorrise. Ce l’avrebbero fatta.
Ma dopo Aomine, sapeva che avrebbe dovuto rivelare ogni cosa e rivivere ricordi dolorosi.
Ma  aveva promesso a Kuroko di farlo solo prima della vetta. Ce l’avrebbero fatta.
Rika non sapeva ancora che avrebbe vissuto due giorni molto particolari ed intensi, dall’indomani…
 
 


Così, per la Seirin si conclude un torneo. Ma ben presto ne inizierà un altro, pieno di sorprese.
Intanto, l’estate per la nostra Rika sarà fonte di qualcosa di particolare…
Al prossimo capitolo!
 

Preview capitolo 13:
“Tutto si aspettava tranne che una giornata così intensa. Era iniziato tutto con una semplice passeggiata per far prendere aria alla gatta…”
 

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Capitolo 14
*** Capitolo 13- Di giornate movimentate e favori particolari ***


Salve sono valechan91. Eccoci qui con il nuovo capitolo. Questo ed il successivo saranno collegati e particolari. Per scriverli, mi sono ispirata ad alcuni brani letti su internet e ad un drama cd della serie. Mi hanno dato l’idea per scriverli, come se i capitoli si formassero da soli. Spero vi piacciano. Ringrazio sempre di cuore tutti, chi recensisce e chi legge soltanto. Se vi va, leggete anche la oneshot che ho scritto. Sotto c’è il link.
Buona lettura!
http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2997543&i=1  
 

Capitolo 13- Di giornate movimentate e favori particolari
 

La sera, esausta, Rika ripensava alla giornata appena trascorsa. Avrebbe avuto un bel po da fare…
Ma andiamo con ordine.
 
 

Tutto si aspettava tranne che una giornata così intensa. Era iniziato tutto con una semplice passeggiata per far prendere aria alla gatta…
Era una giornata soleggiata, calda. Le lezioni erano sospese per due giorni. Rika pensò che avrebbe avuto delle idee migliori prendendo una boccata d’aria che stando chiusa in casa. Poiché la gatta miagolava stizzita, la ragazza colse l’occasione per portarla in giro.  Le mise il collarino (ne avrebbe approfittato per comprargliene uno nuovo, magari) , si cambiò, prese la gatta in braccio ed uscì.
Si soffermò a guardare le vetrine e si diresse verso il centro. A volte, le piaceva camminare. Faceva anche jogging quando il tempo le piaceva. Voleva tenersi in forma.
 
 

Arrivata ad un incrocio, mentre attendeva che il semaforo scattasse, sentì una voce chiamarla.
“Rikaaaaaacchiiii!” Era Kise, che sbraitava e si sbracciava verso di lei tra la folla.
“Rikacchi, fermati. Devo chiederti…”
Rika si preoccupò un po. Di sicuro, benchè avesse perso, voleva chiederle ancora un appuntamento. Ma ora non poteva starlo a sentire. Così attraverso velocemente e aumentò il passò.
“Uffa, ma perché fa così? Forse mi odia?” piagnucolò Kise “Ma non mi sfuggi, Rikacchi!”
“KISEEEEEEE!” Kasamatsu, che aveva rincorso il ragazzo, riuscì a fermarlo.
“Senti un po tu, non dovevamo andare a comprare quelle maglie firmate e quelle scarpe  in edizione limitata? Non dovevamo incontrarci dall’altra parte della città? Che diavolo ci fai qui?” chiese il numero 4 del Kaijou, un po alterato
“Kasamatsu senpai, scusami” disse Kise “ ma c’è  una cosa urgente che devo chiedere a Rikacchi. Questione di poco se riesco a parlare”
“Capisco. Allora vengo con te. Ma vediamo di muoverci” rispose Kasamatsu
“Dov’è finita? Uffaaaaaaa” si lamentò Kise
 
 

Rika, intanto, si era allontanata e controllava che Kise non la seguisse. Normalmente gli avrebbe parlato e avrebbe detto che era occupata, ma non poteva perdere tempo. Doveva pensare agli schemi di gioco.
La gatta aveva voluto elegantemente raggomitolarsi  intorno al collo della ragazza, non riuscendo a salirle sulla testa.
Davanti ad un locale di okonomiyaki, Rika incontrò Midorima e Takao.
“Ciao ragazzi” li salutò
“Ciao Rika-chan” salutò Takao “ ma che bella micetta! Come la padroncina” disse malizioso Takao
“Salve Rika-san” salutà educatamente Midorima, ignorando Takao “ cosa ci fai in giro con quel gatto?”
“Midorima, è la mia gatta.  La avevo già quando eravamo alle medie, ricordi?” rispose Rika” sto facendo un giro per prendere un po d’aria e avere qualche idea per la Seirin. Se vedete Kise, ditegli che non mi avete visto”
“Perché?” chiese Midorima
“ecco, vedete…” non fece in tempo a continuare che…
“Rikaaaccchiiii! Midorimacchi bloccala!” . Kise, insieme a Kasamatsu, correva e la stava raggiungendo.
“Ora si è trascinato anche Kasamatsu senpai? Accidenti!” pensò Rika
Senza accorgersene, Rika afferrò il polso di Midorima e di Takao e iniziò a correre.
“Perché stiamo scappando pure noi?!” disse contrariato Midorima
“eddai Shin-chan, è divertente” disse Takao, ridacchiando, capendo che Rika non se ne era accorta e pensando che ci sarebbe stato da divertirsi, a scappare nascondendosi
“uffa, l’ho persa di nuovo” piagnucolò Kise
“KIseeee…” disse Kasamatsu, che iniziava ad innervosirsi
“uuuh l’ho seminato…” pensò Rika, che si era allontanata, potendosi finalmente fermare. Notò Midorima e Takao. “e voi?” chiese
“Ci hai trascinati tu qui, nanodayo!”  sbraitò stizzito Midorima “almeno prenditi il lucky item del giorno, che guarda caso ho con me. Ecco, un pupazzetto a forma di coniglio” lo porse alla ragazza
Rika lo prese, ridacchiando. “Midorima, ma vai in giro con queste cose?” disse dopo averlo ringraziato. Anche Takao ridacchiava…
 
 

“Ohi, guarda chi si vede…” . Era stato Aomine a parlare.  Era insieme a Momoi.
“Ciao Midorin! Ciao Rika-chan!” disse Momoi, abbracciando la ragazza “tu sei  un compagno di squadra di Midorin? Piacere!” salutò anche Takao
“Shin-chan, avevate una manager così?!” chiese Takao. Era la prima volta che vedeva Momoi.
“Zitto, Takao “ disse Midorima “ciao Momoi. Ciao Aomine” li salutò
“Ciao ragazzi” anche Rika salutò “ cosa ci fate da queste parti?”
“Aomine-kun gironzolava e ho deciso di fargli compagnia” disse Momoi
“come se non lo facessi mai, eh, Satsuki? Con te dietro non mi si avvicina nessuna ragazza” disse sarcastico Aomine
“vuole solo aiutarti “intervenne Rika
“Aominecchiiiii ferma Rikacchiii!” un grido ruppe la conversarsione.
“Kise? Ancora?” pensò  Rika
“ Eh? Perché?” si domandò Aomine
Rika iniziò a correre, e stavolta il gruppetto la seguì.
“Perché stiamo correndo ancora?” chiese Midorima
“è divertente” rise Takao
“Rika-chan che succede?” chiese Momoi
“Beh, almeno correndo ho una bella visuale…”commentò Aomine. Rika aveva una gonna larga, corta fino a metà coscia. Correndo, metteva in mostra le gambe…
“Aomine-kun!” lo rimproverò Momoi
“Maledetto Aomine…” pensò Rika
Dopo aver seminato di nuovo Kise e ripreso fiato, Rika si accorse di una cosa. Nella foga, la gatta doveva essere saltata e andata chissà dove
“Non è possibile “si lamentò la ragazza “dov’è finita adesso?”
“cerchiamola” propose Takao
“ Tornerà a casa. Non c’è bisogno che…” tentò di dire Midorima, ma vide che gli altri cercavano. Il ragazzo sospirò e benchè irritato si unì al gruppo alla ricerca della gatta…
Ormai si era fatto pomeriggio inoltrato..
 
 

“Ora noi dobbiamo andare, Rika-san. Andiamo Takao” disse Midorima, incamminandosi
“Ciao Rika-chan! Ancora non mi hai dato il tuo numero! Lo chiederò a Shin-chan!” disse Takao, facendole l’occhiolino mentre andava incontro all’amico
“Andiamo anche noi, si è fatto tardi” disse Momoi
“Che palle, un pomeriggio alla ricerca di uno stupido gatto Preferivo cercare altro…” commentò Aomine, scocciato e annoiato
“Tu stai zitto “ lo rimproverò Momoi “ ci vediamo, Rika-chan!”
 
 

“Pazienza “sospirò Rika” tornerà. E poi ha il collarino. Altro che schiarirmi le idee, sono sfinita…”
“Rikaaacchi!” Kise le era a pochi metri di distanza, sempre seguito da Kasamatsu, stavolta furioso
Rika iniziò a correre ma stavolta il ragazzo fu più veloce e l’afferrò.
“Perché mi sfuggi? Mi odi? “ piagnucolò il ragazzo
“Kise, ora ho da fare” cercò di divincolarsi, Rika
“ascoltami un attimo, ho un favore da chiederti. Piccolo piccolo. Ti prego. Non ho altri a cui chiedere” piagnucolò ancora il ragazzo
“un favore?” domandò Rika
Kise le spiegò la situazione. Ora non poteva chiederle un appuntamento perché aveva un problema e le stava chiedendo aiuto. Il favore che Kise le chiese rese la ragazza eccitata. Non si aspettava una cosa simile, né tantomeno di veder realizzato uno dei suoi sogni segreti… Ma Kise le chiese anche qualcos’altro…
“Puoi farlo?” chiese Kise
“tenterò Kise.  Non so cosa ne uscirà, ma tenterò. Domani gli parlerò e ci vediamo all’incrocio di oggi”
“Ti ringrazio Rikacchi. Mi salvi la vita!” disse Kise abbracciandola
“Ehm Ehm… “tossicchiò Kasamatsu
“Kasamatsu senpai!” disse Rika, staccandosi da Kise “scusami, non ti ho salutato. Kise ha parlato a raffica”
“Non è colpa mia” piagnucolò il ragazzo
“Tranquilla, Rika-chan. Non preoccuparti” le rispose il ragazzo “Ora, io e Kise dobbiamo andare. Abbiamo u impegno urgente”
“Kise, ma non potevi chiamarmi invece di corrermi dietro?” chiese Rika
“ ti ho vista  e ho colto l’occasione. Che ne sapevo che scappavi? Uffa” Kise si lamentò e mise il broncio
“Ora andiamo, Kise. A presto, Rika-chan” disse Kasamatsu, ponendo fine alla conversazione
Rika li salutò e tornò a casa. Ormai, si era fatta sera…
Arrivata a casa, sentì un miagolio. La gatta era davanti la porta, in attesa.
“Piccola peste” commentò Rika, un po alterata “dove sei stata?” si domandò, prendendola in braccio e aprendo la porta.
“Una giornata quasi persa…” pensò Rika
La ragazza, sfinita, pensava a come aiutare Kise. Le aveva chiesto di convincere una persona.
“Non sarà facile, ma tenterò” pensò la ragazza. Aveva comprato qualcosa proprio per situazioni come quelle…
Rika, però, non sapeva che qualcuno l’aveva seguita per tutto il giorno. Occhi bicromatici… ben presto, sarebbe arrivato un velo rosso sangue sulla squadra del Seirin…
 
 
 

Intanto, Kise e Kasamatsu…
“KISEEEEEEEEEEEEE!” urlò il capitano al kohai
Il negozio aveva chiuso, e per di più aveva venduto tutte le magliette firmate e le scarpe in edizione limitata che sia Kasamatsu che Kise volevano. Tornare il giorno dopo era inutile…
“Mi dispiace senpai, non è stata colpa mia” si giustificò Kise.
Ma Kasamatsu lo prese, come sempre, a calci…
 

L’indomani, per Rika, sarebbe stata una giornata particolare…
 
 
 
 

Cosa avrà chiesto Kise a Rika? E chi dovrà contattare Rika?
Una presenza aleggia nella nostra storia. Positiva o negativa?
Al prossimo capitolo!
 
 


Preview capitolo 14:
“ Se aiuti me e Kise ti do questi… “ disse Rika, sfoggiando il suo asso nella manica, preparato per l’occasione…” 
 

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Capitolo 15
*** Capitolo 14- Un modello improvvisato ***


Salve sono valechan91. Ringrazio tutti coloro che recensiscono e che leggono soltanto, come sempre.
Questo capitolo è strettamente legato al  precedente. Cosa avrà chiesto Kise a Rika?
Scopriamolo insieme!
Buona lettura!
 
 

Capitolo 14- Un modello improvvisato


Rika, quella mattina, si svegliò di buon’ora.  Era domenica,  ed il giorno dopo sarebbe tornata a scuola. Che fregatura, scuola chiusa il fine settimana anche per altri motivi…
Mentre si preparava, ripensava a ciò che le aveva chiesto Kise la sera prima.
“Sei la sola che può salvarmi!” le aveva detto il ragazzo” La mia manager era disperata oggi perché per domani mancano due modelli. Ho chiesto già ad Aominecchi e Midorimacchi, ma si sono rifiutati. Akashicchi e Murasakibaracchi non rispondono. Volevo solo chiederti se potevi fare da modella per un giorno e chiedere lo stesso favore da parte mia a Kagamicchi. Se lo chiamo, riattacca. Ti prego!”.
Così le aveva detto. Era entusiasta e non se la sentiva di rifiutare. Cosa che avrebbe voluto fare dopo un abbraccio stritolatore da parte di Kise…
Il suo lato da fan di Kise si era riattivato come faceva ad intermittenza. Lo avrebbe visto sul campo, mentre lavorava. Alla faccia di quelle della Kaijou…
 
 

Era estasiata. Kise le aveva specificato tutto per messaggio, aggiungendo che lei avrebbe potuto scegliere un outfit completo, con accessori. E Kagami, che avrebbe dovuto posare due volte (in abiti casual e in tuta da basket) avrebbe avuto un’edizione limitata di scarpe da basket e la tuta. Kise aveva provveduto a recuperarle già per farsi perdonare da Kasamatsu senpai.
Rika era entusiasta. Chissà quanti bei vestiti ci sarebbero stati…ma la parte difficile era convincere Kagami. Doveva tentare, ed in caso utilizzare la sua arma finale…
Andò da Kagami quella mattina, che la aprì vestito, ma ancora mezzo assonnato.  Decisero di farsi un giro mentre lei gli raccontava della disavventura del giorno prima.
“Tu sei più scema di lui “ disse Kagami, addentando un panino “ hai corso per mezza città, te ne rendi conto, idiota?”
“e che ne sapevo?” rispose Rika, piccata “piuttosto, stammi a sentire un attimo. Ho un favore da chiederti, da parte di Kise”
“Sento puzza di guai” disse il ragazzo, addentando un altro panino
“Kise si trova nei guai e nessuno vuole aiutarlo” iniziò la ragazza, ignorandolo” gli mancano due modelli. Per uno ha chiesto a me…per l’altro…vorrebbe fossi tu. Avresti gratis una tuta nuova ed un paio di scarpe da basket nuove”
Kagami restò sorpreso, tanto che deglutì a rilento.
“Tu sei matta.” disse, scandendo bene le parole” non se ne parla” rispose il ragazzo
“Eddai Tai-chan ” tentò ancora la ragazza” nemmeno se hai gratis un outfit nuovo per allenarti?”
“No” rispose secco il ragazzo
Rika sfoderò la sua ultima arma.
“ Se aiuti me e Kise ti do questi… “ disse Rika, sfoggiando il suo asso nella manica, preparato per l’occasione… cinque biglietti gratis per un menu completo al Maji burger, completo di ogni varietà di panini.
Glieli sventolò sotto gli occhi.
Kagami li fissò come incantato. “davvero me li dai se faccio  ‘sta cosa?” chiese
“Certo” rispose la ragazza “finita questa faccenda te li do, promesso”
“Ok ci sto” disse Kagami, convinto. “Quando si comincia?”
Rika gli tirò un pugno nello stomaco. Cos’era, preferiva degli hambuger alla sua cucina?
“Ahia!” fece il ragazzo
 
 

Incontrarono Kise poco dopo, all’incrocio.
“Rikaaaaachi” disse Kise, correndole incontro e abbracciandola. C’era pure Kasamatsu, che li avrebbe accompagnati fino agli studi.
“Salve Kasamatsu senpai” disse Rika educatamente
“Ciao Rika-chan. Ciao Kagami” salutò il numero 4 del kaijou
“Kagamicchi, ti ringrazio” fece Kise al ragazzo
“Oh beh…di nulla. Vediamo di fare in fretta” rispose Kagami
Nel tragitto, Kise chiese a Rika, sottovoce “come hai fatto convincerlo?” .La ragazza rispose con un occhiolino ed una piccola linguaccia “è un segreto”.  Se avesse saputo che Kagami avrebbe fatto di tutto per il cibo, sarebbe stato divertente, ma l’interessato si sarebbe arrabbiato, e lei non voleva.
 
 
 

Arrivati agli studi, salutarono Kasamatsu, che aveva una commissione da fare in quella zona. Kise presentò Rika e Kagami ai vari membri dello staff ed iniziarono a lavorare. I due attirarono subito l’attenzione.
Rika avrebbe dovuto posare due volte, con un abito elegante ed uno più casual. Ed era la prima, dovevano fare delle foto.
Rika rimase estasiata dalla quantità di abiti stupendi che vedeva. Ma la colpì uno in particolare, consigliatole anche dalla stilista.
 Kagami e Kise avevano chiesto di assistere quando Rika arebbe uscita dai camerini.
Quando uscì, fece rimanere tutti a bocca aperta. Indossava uno splendido abito nero, in stile gotico, impreziosito da piccolissime gemme fucsia. Il corpetto, ricamato e pieno di volant, si legava dietro la schiena, lasciata un po scoperta, ed era sostenuto da sottili bretelline di raso nero. Il corpetto le fasciava le forme alla perfezione ed era avvitato. La gonna, piena di volant, era lunga. Il tutto coordinato da uno splendido fermaglio  con la forma di una piccola rosa e dei corti guanti di raso nero. Insieme ad un filo di trucco. Il vestito esaltava la sua carnagione chiara e i capelli scuri…
Kise sorrise sghembo, lui conosceva il fascino di Rika. Kagami invece rimase come incantato…era davvero Rika, la sua Rika, quella ragazza?
Dopo le foto, Rika si cambiò. Indossò una maglietta sportiva ma con uno scollo vertiginoso, una gonna con le balze, dei leggins e delle scarpe da ginnastica a stivaletto. Con un trucco ancora più leggero, indossò anche un cappellino.
Stavolta fu Kagami a sorridere, benchè Kise avesse il sorriso sin da prima. Ecco la Rika che lui conosceva…
Rika era imbarazzatissima. Aveva notato gli sguardi dei presenti, e soprattutto dei due ragazzi. Kise sembrava divorarla con lo sguardo, soprattutto con l’abito elegante, mentre Kagami era rimasto incantato. Lo aveva notato eccome. Ma l’aveva irritata come l’altro modello Ryuji Takanomiya, l’avesse quasi spogliata con gli occhi. “che vuole quello? Se ci riprova, giuro che lo stendo” pensava, sforzandosi di sorridere per non andare a tirargli un bel ceffone davanti a tutti.
Lo staff si complimentò con la ragazza, ancora imbarazzata.  Le diedero fastidio i commenti spinti di Ryuji, che irritarono anche Kise e Kagami.
“Rikacchiiii sei stata meravigliosa” disse Kise abbracciandola
“Grazie” disse la ragazza, ancora un po rossa.
Dopo che Kise sciolse l’abbraccio con un bacio sulla guancia, Rika sentì qualcuno scompigliarle i capelli…
“Tai-chan?” chiese la ragazza
“Dovresti…vestirti più spesso…in modo elegante. Eri molto…bella...ecco…” disse il ragazzo, girandosi dall’altra parte, rosso fino alla punta delle orecchie.
La ragazza era una vampa ormai…
 
 

Ora toccava ai due ragazzi, e Rika era entusiasta di poter vedere Kise lavorare dal vivo.
Fu Kagami il primo, in tuta nera, scarpe bianche e felpa nera con cappuccio sulla testa. Rika arrossì. Quella tuta aderente e metteva in mostra il fisico allenato del ragazzo… Kagami poi indossò un completo casual. Maglia, camicia, jeans a vita bassa e sneakers basse. Stava sin troppo bene, tanto che delle modelle avevano reagito sin troppo estrosamente…
Kise fu il secondo, ed ultimo, perché avevano fatto in modo di fare le foto prima con i modelli improvvisati, in caso di pessima riuscita. Il ragazzo indossò prima un completo marrone, con camicia bianca, capello e collana di caucciù al collo. Poi indossò una tuta larga che rispecchiava i colori della Kaijou, ma che fasciava i punti giusti evidenziando il fisico allenato ma armonioso del ragazzo. Nonostante i lineamenti delicati, Kise aveva un fisico perfetto, allenato, armonioso ma ben sviluppato.
Il lato da fan di Rika uscì quasi del tutto, e divenne rossa…irritando un po Kagami.
“So che è una sua fan, ma deve per forza reagire in questo modo?!” pensava il numero 10 della Seirin.
 
 

Una volta terminato il lavoro, anche i due ragazzi vennero assaliti dallo staff. Sui due ragazzi iniziarono anche a strusciarsi le modelle che Rika aveva notato prima.
Rika si innervosì, non notando che Kise sorrideva in modo forzato e che Kagami era così in imbarazzo da non ascolarle nemmeno…
“Va bene, non sono bella e perfetta come loro, ma c’è bisogno di dare corda a quelle oche?! Kise…Tai-chan…” pensò la ragazza. Quando vide che una delle ragazze tentava di strappare un bacio a Kagami, la ragazza non riuscì ad evitare il groppo alla gola e gli occhi lucidi, e fuggì di corsa.
“Ehi Rika” disse Kagami, che l’aveva notata. Si liberò educatamente delle ragazze, che si gettarono su Kise, e la inseguì per gli studi.
“Rikacchi, Kagamicchi, aiutatemi” piagnucolava Kise…
Rika correva senza una meta precisa. Voleva solo scappare.
“So che i ragazzi hanno solo una cosa in mente, ma accidenti…sono quasi peggio di Aomine…pure quelle, non hanno pudore?!” Rika aveva mille pensieri in testa, e non si accorse delle lacrime che le scappavano dagli occhi.
Si sentì afferrare per il polso. Kagami l’aveva raggiunta.
“Ehi che ti prende, Rika?” chiese il ragazzo.
La ragazza, asciugandosi le lacrime, rispose “Niente. Mi hanno solo irritato quelle oche. E quando mi irrito e sono sotto pressione, piango senza volerlo. Mi si è pure rovinato il trucco”
Kagami l’abbracciò. “Sei sempre la solita cretina” disse il ragazzo “guarda che né a Kise né a me facevano piacere quelle, eh. Kise sorrideva in modo forzato e si vedeva…io nemmeno le stavo a sentire” aggiunse, arrossendo, il ragazzo.
Rika non rispose, ma lo abbracciò stretto. Aveva ancora qualche fugace lacrima tra le ciglia…
“Kagami Taiga e Taddei Rika sono pregati di raggiungere i rispettivi camerini per la foto a due . Grazie” annunciò qualcuno da un altoparlante lì vicino.
 
 

“Foto a due?” dissero all’unisono i due ragazzi.
“Si, foto a due” intervenne Kise, che liberatosi delle ragazze, li aveva seguiti “ Rikacchi deve posare ancora, una volta con me ed una con te, Kagamicchi” disse il ragazzo, con un po d’affanno.
Tornati dallo staff, i due chiesero scusa e andarono a cambiarsi. I primi furono Rika e Kagami, entrambi rossi in volto. Lo scenario era un appuntamento in abiti abbastanza sportivi. Rika indossava leggins neri con un abitino azzurro molto largo e delle ballerine, mentre Kagami una camicia con maniche arrotolate, jeans e scarpe da ginnastica. Erano in imbarazzo a dover fingere di uscire insieme, benchè nascondessero che ne erano alquanto contenti…
Poi fu la volta di Kise. Lo scenario stavolta era diverso, più da film. Abitino bianco alla francese con ricami neri e cintura nera, abbinato a dei decollètè neri alti, per Rika. Giacca sportiva nera, jeans aderenti scuri e mocassini neri per Kise.
Rika rischiava di svenire. Avrebbe addirittura realizzato il suo sogno più proibito, uscire sui giornali insieme a lui. Avrebbe scatenato l’inferno, quelle della Kaijou sarebbe stato un bel problema. Ma in quel momento era poco importante…
Era innamorata di Kagami, e Kise continuava a non interessarle come ragazzo, benchè avesse capito il suo interesse per lei. Certo, era un ragazzo stupendo ed un suo caro amico. Ma proprio non riusciva ad innamorarsene, pur non negando di essere una sua grande fan.
 

Una volta terminato ed aver ricevuto ancora una volta i complimenti dallo staff ( che erano i soli rimasti), i ragazzi se ne andarono. Ormai si era fatta sera…
“Grazie mille ad entrambi” disse Kise “non so come avrei fatto senza di voi”
“Di nulla” disse Rika
“ Figurati” disse Kagami, un po forzatamente
“Vi ringrazio anche io. Ci avete davvero salvato” aggiunse la manager di Kise
I ragazzi tornarono a casa, Kagami accompagnò Rika a casa.
“Ecco i biglietti come promesso, Tai-chan” disse Rika, porgendoglieli, una volta che furono arrivati
Kagami li guardò come si guarda una gemma preziosa…
“Grazie mille. Potrò mangiare a volontà!” esultava il ragazzo.
Rika era felice di vederlo così contento.  Ora doveva solo aiutare lui e la Seirin a diventare campioni alla Winter Cup
“Per sdebitarmi, uno di questi giorni vengo da te e ti cucino qualcosa. Così una volta tanto non ti ingozzi di panini” disse Rika, sorridendo sorniona
Kagami arrossì. “Non è…necessario…ecco… allora ciao, a domani” disse il ragazzo, avviandosi per andarsene
“A domani Tai-chan!” disse Rika, salutandolo
La ragazza richiuse la porta e sentì un miagolio, ritrovandosi la gatta sulla soglia di casa.
“E tu? Sei venuta a darmi il bentornato?” disse la ragazza, prendendola in braccio.
 
 

Non sapeva, però, che qualcuno che lei ben conosceva l’aveva seguita tutto il giorno. E che aveva osservato tutto fino a quel momento. Occhio dorato ed occhio sanguigno…
“Non è ancora presto, mia Regina. Ma tra poco verrò a reclamare ciò che mi spetta: i miei sudditi più fedeli e la mia Regina. A presto, mia cara” disse la misteriosa figura, dileguandosi nella notte facendo scuotere così la sua giacca…
Un velo rosso sangue avrebbe presto rischiato di tingere di sanguigno la Seirin…
 
 
 

Chi sarà la misteriosa figura? Cosa vorrà da Rika?
Al prossimo capitolo!
 


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“Rika, tremante, si rifugiò dietro Kuroko, che era il più vicino alla ragazza. Quel tipo l’aveva sempre terrorizzata…”
 

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Capitolo 16
*** Capitolo 15- Il ritorno del serpente bianco ***


Salve sono valechan91. Ringrazio come sempre chi recensisce e chi legge soltanto.
Questo capitolo è particolare. Vediamo se capite il perché… ;)
Buona lettura!
Nota: se non ricordate le ragazze, vedete il capitolo 11.
Disclaimer: esclusa Rika e la squadra di pallavolo, i personaggi sono di tadatoshi fujimaki
 
 
Capitolo 15- Il ritorno del serpente bianco
 
Il giorno dopo, per Rika si prospettava una gionata difficile.
“Maledetta traditrice!” disse Koyuki, sua compagna di squadra, prima degli allenamenti “ potevi invitarci” , aggiunse sventolando una rivista che in copertina aveva  Rika e Kise. Con le solite frasi da gossip…
“dannati giornalisti, dovevano uscire così presto? E sono finite pure nel suo book fotografico” pensò Rika. Aveva scordato che tutte le sue compagne di squadra erano fan di Kise come lei…
“ Rika-san, ci devi un spiegazione “ la guardò il capitano Fuyuki, con l’espressione di chi dice “ meriti una punizione esemplare ma ti farò uno sconto se parli”…
“Kise mi ha chiesto un favore, è stato tutto all’ultimo momento” disse Rika
“capisco” disse Fuyuki “ ma tanto, credo che la nostra Rika avesse occhi per qualcun altro “ le fece l’occhiolino, calmandosi
“ Quel Kagami, eh? Gran pezzo di figo “ fece Kaori
Rika ridacchiava nervosa…
“per farvi perdonare vi presenterò i miei amici che vennero a vederci alla partita” disse Rika
“Rika-san, sai chi vorrei mi presentassi, avendo il suo stesso grado sociale “ fece, glaciale, Fuyuki
Rika deglutì. “ Si, lo so…”  rispose, pensando “prima di presentarle Akashi, dovrò farlo tornare quello di un tempo “ . Ricordava i brividi provati per l’Imperatore. Aveva sempre ammirato e apprezzato la serietà di Akashi,e nutriva per lui un timore reverenziale. Ma l’Imperatore era tutt’altra storia…
“ Io vorrei conoscere quel tipo scuro…” fece Kaori, riportando Rika alla realtà
“Chi, Aomine? Gomen Kaori-san, non fa per te..” rispose Rika
“ perché, di grazia?” fece la ragazza, un po alterata
“ Aomine, in pratica, pensa solo alle ragazze  in senso di tette e sedere. Se non hai  il seno grosso e il sedere da modella non ti calcola “ rispose Rika, pensando “ infatti non capisco quando ha una come Momoi-san accanto e…sembra interessato a me…”
Mamiko scoppiò a ridere. “una volta che vuoi provarci con qualcuno…” disse tra le risate, mentre si manteneva la pancia dal ridere
“chiudi il becco, Mamiko!” rispose Kaori, tirandole un pallone dietro
“Su, iniziamo “ fece Fuyuki
“perché fanno le persone normali solo quando ci sono altre persone?” pensò Riko, sconsolata
 
 
 
 
Il giorno dopo, Rika non aveva gli allenamenti. Ogni tanto saltavano un giorno per vari impegni di tutte le giocatrici, e recuperavano aumentando il carico la volta successiva.
La squadra di basket del Seirin, con allenatrice e manager al completo, erano al Maji burger tutti insieme. Kagami si esercitava a mangiare con la sinistra, con pessimi risultati
“Continua così, Tai-chan. Così avrai messo un solo pezzo di broccolo nello stomaco oggi! “ fece Rika, non trattenendo le risate
“Chiudi il becco!” fece il ragazzo, ritentando
“I broccoli sono scivolosi “ fece Kiyoshi
“ma cosa sta facendo?” chiese Koganei
“ sta facendo pratica nell’usare la mano sinistra “ disse Rika
Una delle altre matricole propose per il giorno dopo di partecipare ad un torneo di street basket.
“Dovete riposare “ commentò contrariata la coach Riko
“Bravi, così si fa, primini!” commentò tutto felice Kiyoshi “Riko, rispetta il loro spirito e lasciali andare”
Kagami si scaldò subito per la notizia “ Evvai, andiamo!” fece
“Riko-san, vado io con loro a tenerli d’occhio” fece Rika
“conto su di te, Rika-chan” rispose la coach
 
 
Il giorno dopo, si ritrovarono anche con Kiyoshi
“Ma cosa ci fa qui, Kiyoshi senpai?” chiese Kagami, un po alterato”
“Eh? Che male c’è?” disse Kiyoshi “ andiamo a divertirci”
“Ragazzi, non è contemplata una sconfitta” fece Rika
Alle iscrizioni, incontrarono quelli della  Seiho, con cui si iniziarono a dialogare.
“ Mi spiace che non possiate partecipare alla Winter Cup” commentò Rika
I ragazzi della Seirin caddero dalle nuvole.
Il capitano della Seiho disse “ possono partecipare solo le migliori otto squadre, quindi due per girone. Nel nostro, sono Seirin e Shuutoku”
Il ragazzo conosceva bene Kiyoshi. Intanto, Tsugawa stava commentando di aver visto qualcuno dello Yosen…
 
 
La Seiho fu chiamata a giocare. Intanto, la seirin stava per tardare…
“maledizione, faremo tardi!”
“Colpa di Kagami che ha sempre fame!”
“Tai-chan, devi sempre ingozzarti!” commentò alterata Rika
Tutti pensavano che avrebbero già vinto, ed invece… la  Seiho stava perdendo per  32 a 51.
“Li hanno battuti così facilmente…” pensò Rika.
Ma lei e Kagami furono attirate da un ragazzo dalla pelle color latte ed i capelli scurissimi…
“Cosa ci fai qui?” sussurrò Kagami
“Tacchan? È Tacchan?” si chiese Rika
Il ragazzo si girò, rivelando al collo un anello appeso ad una catena..
“Tatsuya Himuro…” sussurrò Kagami
“Tacchan, è lui..” pensò Rika “c’è qualcosa che non mi convince…”
“Taiga? Rika?” si chiese il ragazzo
“Well well, Taiga. What a surprise to find you here” ( ma bene Taiga, che sorpresa incontrarti qui), disse il ragazzo in inglese, ignorando per il momento Rika
“You don’t look surprised at all. Keeping the usual poker face?” (non sembri affatto sorpreso.  Usi ancora la tua solita faccia da poker?” ) rispose Kagami
“I ain’t keepin’  a poker face. It’s my nature” ( non è una faccia da poker, sono così di natura) rispose Himuro con un sorriso
“What happened, Tatsuya?” intervenne Rika “Long time you see.  You don’t seem the usual Tatsuya we’ve known four years ago” ( cosa è successo, Tatsuya? Non sembri lo stesso che abbiamo conosciuto quattro anni fa)
“ Nothing happened, Rika “ rispose il ragazzo con un sorriso “ I’m the same as usual” ( Non è successo niente, Rika. Sono sempre lo stesso”)
“Sta mentendo” pensò Rika, oscurando lo sguardo e stringendo i pugni “ sta mentendo spudoratamente. Non è lo stesso bambino che abbiamo conosciuto.  Dovrò dirlo a Tai-chan. Scusami Kuroko-kun, devo aiutare anche un’altra persona, a quanto pare…”
“Is him…Himuro? Kagami’s friend?”  chiese Kiyoshi  ( è Himuro, un amico di Kagami?)
“ Va bene anche il giapponese “ rispose il ragazzo “  lo parlo abbastanza bene, ho vissuto molto tempo qui. Ma non siamo amici…piuttosto..credo che potresti dire che sono suo fratello”
 
 
“Quando andai negli States “ disse Rika “  Tai-chan e Tacchan si erano già conosciuti. Tai-chan aveva problemi a farsi degli amici, e Tacchan lo ha aiutato, diventando  il suo primo amico e insegnandoli a giocare a basket.  Ero con loro quando hanno comprato quei due anelli uguali, appesi a delle catene. Si sono sempre affrontati, sfidandosi lealmente”
“ Ma deve essere successo qualcosa… “ pensò la ragazza
“Tai-chan mi ha raccontato di essere migliorato, crescendo” continuò “ e anche dell’ultima sfida… “ pensò la ragazza
“Sono tornato qui in fretta, senza sfidare Tatsuya ancora una volta “ disse Kagami
“ Ero deluso, ma quest’anno sono tornato e sono nella Yosen” disse Himuro
La ragazza deglutì. “Hai detto Yosen?”
 Rika, tremante, si rifugiò dietro Kuroko, che era il più vicino alla ragazza. Quel tipo l’aveva sempre terrorizzata…
“Oggi manterremo la promessa… eh? Rika? Perché ti sei nascosta?” chiese Himuro
Kagami sembrava insicuro. Ci pensò Kuroko, con sempre Rika dietro, a dirgliene quattro…
“Hai sbagliato perché non dovevi andarci piano. Ma in ogni caso, non volevi cambiamenti “ disse Kuroko
“Si “ rispose Kagami “ il basket mi piace perché posso sfidare giocatori forti “
“Grazie Kuroko “ aggiunse Kagami “ anche se è Tatsuya il mio avversario, mi impegnerò”
“Ti sei trovato un compagno interessante, Taiga “ commentò Kuroko
“Tu sai chi è Kuroko?” chiese sorpreso Kagami
“Lo sapevo, lo sapevo “ disse Rika, ancora dietro Kuroko
“diciamo di si “ rispose il ragazzo “ c’è una persona interessante anche nella mia squadra”.
Quella stessa persona che girava per il parchetto attirando l’attenzione…
 
 
 
Intanto, ai senpai del terzo anno, la coach Riko presentò al situazione, con Shuutoku, Yosen, Kaijou e Rakuzan come squadre più forti.
 
 
Il torneo iniziò.
“ Tacchan, anche se siamo amici, mi spiace, ma sto dalla parte di Tai-chan “ disse Rika, guardando seriamente Himuro. Il ragazzo sorrise.
“ lo immaginavo” rispose “ sei la manager della sua squadra”
“ esatto “ disse la ragazza
“non importa. Mi basta che ci siamo rivisti e che siamo amici “ disse infine il ragazzo
“ Certo “ disse lei,  accennando un sorriso
“ Mi spiace, Taiga “ pensava  Himuro “ non posso lasciarti la vittoria, né sul campo né in amore.”
Himuro ricordava, di aver notato subito Rika.  Ma lei conosceva già  Taiga, era andata in America per lui… finendo per unirsi al gruppetto per un po.
“Kagami-kun “ disse Kuroko “ sei forte, ma lui sembra uno della Generazione dei Miracoli”
Kagami ghignò. “ Guarda che l’avevo già notato, idiota” rispose
Quando si stava per lanciare la palla per il tip-off, qualcuno la fermò con un dolcetto…
“Scusate, potreste aspettare un attimo?” disse un ragazzo altissimo, dai capelli viola e dalla voce un po sonnolenta
“IiiiiiiH lo sapevo! “ disse Rika, che tra il pubblico tremava un po’
“Sei  in ritardo, Atsushi” disse Himuro
“Murasakibara…” Rika si fece coraggio, e andò a salutarlo…
“mi sono perso “ rispose il ragazzo
“ è da molto che non ci vediamo, Murasakibara-kun” disse Kuroko
“Kuro-chin?” disse il ragazzo “ e che ci fai qui? Oh, c’è anche Rika-chin”
La ragazza si era sempre rintanata dietro Kuroko…
 
 
 
“Sei sempre così serio, mi fai venire voglia di schiacciarti” disse il ragazzo, come se volesse pestare Kuroko…
“Sto scherzando” disse, scompigliandogli i capelli “ Oh? Rika-chin? Hai sempre paura di me? Ma io non faccio nulla, mangio i Maiubo e le patatine”
Rika lo sapeva, bastava dargli da mangiare e se ne stava buono. Ma si era alzato ancora, superava i due metri già in terza media… e lei, così minuta, ne aveva paura.
“Smettila per favore” disse Kuroko, un po alterato
“Ti da fastidio? Scusa” rispose il ragazzo
 
 
 
 
“Ora vuoi giocare a basket, Muro-chin” disse Murasakibara, mangiando una patatina “ sono venuto  a fermarti. Non possiamo giocare in partite che non siano ufficiali. Non ho giocato al torneo perché me lo ha detto Aka-chin…”
“Akashi ti ha dato quell’ordine?” intervenne Rika
Taiga fermò Murasakibara, che stava trascinando via anche Himuro. Intuendo la mentalità infantile del ragazzo,  si divertì a provocarlo, così che i due ragazzi giocarono entrambi.
“Tatsuya è il tipo che si fa ben pochi scrupoli per raggiungere uno scopo “ commentò Kagami
La partitia iniziò. Kiyoshi, un po deluso perché Murasakibara non si ricordava di lui, lo avrebbe marcato. Così facendo, fece in modo che il ragazzo riportasse alla mente chi fosse…
“Mi sono ricordato di te, Kiyoshi Teppei” disse il ragazzo “ Sono motivato ora. Sarebbe stato meglio se non mi fossi ricordato” aggiunse minaccioso.
Murasakibara restò in difesa, sotto canestro.  Ma la partita venne presto sospesa per via della pioggia.
Intanto,  qualcuno stava facendo visita alla palestra della Seirin…
 
 
 
“Dovremo rimandare la nostra sfida, Taiga “ disse Himuro “ Ti farò un regalo, è una tecnica che non conosci”
Himuro fece canestro con la sua nuova tecnica, il Mirage Shot.
“ Ha evitato che lo stoppassi?” si chiese Kagami
“ Che tiro è quello?” pensava Rika “ dovrò rifletterci bene, è un’arma difficile da affrontare”
“Murasakibara-kun, pensi ancora che il basket sia noioso?” chiese Kuroko, che parlava con il ragazzo
“ Se continuerai a parlare, distruggerò anche te, Kuro-chin…oh, ciao Rika-chin” rispose Murasakibara
 
 
 
Sul treno per il ritorno, Rika e Kuroko spiegarono come fosse  Murasakibara. Un bambino troppo cresciuto, che si annoiava facilmente. 
Stavano tornando in fretta, chiamati dalla coach. Momoi si era presentata in palestra per cercare Kuroko.
“Riko-san perché non ha preso una delle mie magliette?” fece Rika, vedendo il seno strabordante di Momoi deformare il tenero orsetto sulla maglia ed attirare l’attenzione dei ragazzi.
Momoi, che intanto si era gettata addosso a Kuroko…
“Cos’è successo, Momoi-san? “ chiese Kuroko
Momoi raccontò che Aomine non aveva partecipato alla semifinale e alla finale, per via dell’infortunio al gomito.
“Contro Kise-kun e la Kaijou, giusto?” fece la coach
“ Esatto. Potrai avere la seconda, ma è così” disse Momoi
“Che c’entra?” rispose la coach Riko
“Momoi-san, continua…” fece Rika
“ La Generazione dei miracoli ha più talento di un normale studente delle superiori “ intervenne Kuroko
“ Il corpo ancora in fase di sviluppo non va di pari passo con il talento “ aggiunse Rika
Momoi continuò dicendo che aveva chiesto al coach di non farlo giocare, e quando Aomine lo scoprì e avevano litigato…
“Ma non ti piace Kuroko? Che te ne frega di Aomine?” disse Kagami
“Tai-chan, ti prego, stai zitto…” commentò Rika “ a volte hai una sensibilità eccessiva “ ironizzò la ragazza
“Sono preoccupata per lui e non voglio lasciarlo solo “ disse Momoi, iniziando a piangere…ed iniziarono i suoi acuti…
“ per questo ti avevo detto di tacere” disse Rika, tirando una gomitata a Kagami “ ma che bravo, l’hai fatta piangere “
“Mi dispiace “ tentò di scusarsi il ragazzo
“Non sei stato delicato. Momoi-san…” disse Kuroko
“ Kuroko capisce le donne meglio di me “ disse stupito Kagami
“Aomine-kun sa che eri solo preoccupata per lui “ continuò Kuroko “ andiamo da lui “
“si fa così” disse Rika
“ Lo so, zitta!” disse Kagami, piccato
 
Momoi aggiunse qualcosa su Murasakibara ed Akashi, i due Miracoli che ancora non avevano incontrato.
Murasakibara non giocava mai contro Akashi, e l’altro…sembrava disinteressarsi del campionato, per via della sua vittoria sicura. Rika, ascoltandola, non poteva non pensare che forse solo lei aveva notato il risveglio dell’Imperatore…
 
 
Kuroko  accompagnò Momoi, ma prima le chiese se poteva assistere qualche minuto alla sua nuova tecnica, ancora da perfezionare…
 
 
L’estate, intanto, con gli acquazzoni improvvisi, volgeva al termine. Ma si apriva il torneo autunnale con le qualificazioni per la Winter Cup, l’atteso torneo invernale.
L’indomani, la Seirin avrebbe affrontato la prima partita per le qualificazioni. Rika già aveva tutte le informazioni necessarie. Ed era certa della vittoria…
Intanto, qualcuno continuava a seguire Rika..
"Peccato che debba andare via. Ci vediamo presto, mia Regina..."  
 
 
 
Piaciuto? Cosa accadrà adesso?  Quali sfide li attendono?
Al prossimo capitolo

Preview capitolo 16: “ Distruggeteli. Ora. Tutti” seguì a ruota Rika, con gli occhi iniettati di sangue. Non bastava solo Momoi-san a rompere ogni volta, pure questi cretini…”

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Capitolo 17
*** Capitolo 16- Scontri, cuore e visite inaspettate ***


Salve sono valechan91. Ringrazio come sempre chi recensisce e chi legge soltanto.
Eccoci ancora con un nuovo capitolo. Cosa accadrà?
Buona lettura!
 
Capitolo 16- Scontri, cuore e visite inaspettate
 
Salutato Kuroko, Momoi si ritrovò improvvisamente, a casa, Aomine.  Come capitava anche da piccoli, sapeva dove erano le chiavi e si intrufolava nella stanza della ragazza dalla finestra, o a volte le faceva una sorpresa nell’immenso salotto di casa Momoi.
“Aomine-kun…” iniziò Momoi
“Satsuki…” fece il ragazzo “ ecco..io…”
“Scusa se  mi sono intromessa “ disse la ragazza “ ero solo preoccupata per te, Akashi-kun non è un avversario contro il quale si possa giocare infortunati o quasi.  Conosci anche tu il suo talento. E anche se sei tu, ti avrebbe distrutto e lo sai”
“Sono io a chiederti scusa “ disse Aomine, avvicinandosi alla ragazza e scompigliandole i capelli, lo sguardo sempre serio e perso chissà dove “ ho esagerato, scusami. Ma volevo giocare quelle due partite, invece tu hai spifferato tutto al coach. Mi sono lasciato prendere dalla rabbia anche se sapevo che ti preoccupavi. Scusa”
La ragazza sorrise. “Non  importa” disse “ Siamo direttamente qualificati per la Winter Cup, dobbiamo solo attendere chi sarà il nostro avversario. Potrai scatenarti lì ma non esagerare”
“Ok ok “ disse il ragazzo
“Vieni in camera o vai subito via? “ chiese la ragazza, senza pensarci
“ ti faccio compagnia, non ho niente da fare “ rispose il ragazzo “ ah, come i vecchi tempi…” fece, inespressivo
“ Si. Vediamoci un film” disse la ragazza
“ Che diavolo mi succede? Perché mi sento strano adesso a stare con Satsuki?” pensò Aomine
“ Devo smetterla di leggere troppo shoujo!” pensava intanto la ragazza “ cos’è questo leggero batticuore? A me piace Tetsu-kun! Però… quando Aomine-kun ritroverà la passione che aveva prima, gli farò vedere quella foto”  pensò ridacchiando
“Piuttosto, Aomine-kun…”
 
 
Intanto, quella stessa sera, Hyuuga e la coach Riko avevano stabilito le strategie di gioco. La ragazza aveva fatto un voto, non avrebbe tagliato i capelli fino alla vittoria nella Winter Cup.
Arrivò il giorno tanto atteso dell’inizio dei preliminari per la Winter Cup. Seirin e Shuutoku giocavano in contemporanea.  Le altre squadre si allenavano.
Kise dava sempre problemi al povero Kasamatsu, sempre più sotto pressione. Mentre Aomine…
“Aomine-kun, stai saltando ancora gli allenamenti!” lo riprese Momoi, trovandolo a sonnecchiare sul tetto della scuola. Si erano riappacificati, ma ancora lui non voleva saperne di allenarsi…
“Stai zitta, Satsuki. Non importa se mi alleno o no” fece il ragazzo
“ Ma la nuova tecnica di Tetsu-kun…” fece lei
“L’unico che può battermi sono io “ disse Aomine “ ed in ogni caso, il posto alla Winter Cup è già nostro, no?”
 
Insieme alla Touou Gakuen, anche lo Yosen ed il Rakuzan erano qualificate di diritto.
 
 
 
Intanto, alla Seirin che doveva giocare, la coach Riko spiegò la struttura delle qualificazioni, ad eliminazione diretta.  Solo quattro squadre avrebbero avuto accesso alla Winter Cup, nel loro girone.
“L’avversario di oggi è lo Josei “ intervenne Rika “ non sottovalutiamoli. Sono una squadra d’attacco, e di potenza. “
“Andiamo a vincere!” concluse la coach
 
 
“Ehm Riko-san…” fece Rika, all’ingresso in campo” sono preoccupata. Kiyoshi-senpai non fa altro che gongolare “ disse indicando il ragazzo
“Lascialo stare” fece la coach, sospirando rassegnata
“Vedi di concentrarti. So che sei felice di giocare, ma siamo qui per vincere “ fece Hyuuga
Improvvisamente, un ragazzo dello Josei iniziò a piangere
“perché lo hai fatto, capitano?” disse “ Hai detto che la Seirin aveva un’allenatrice donna ed una manager. Parlavo di curve e di qualcosa di eccitante. Ma una è normale, l’altra non è per niente sexy!” urlò il ragazzo
I ragazzi iniziarono a tremare.  Se un’aura di fuoco avvolse la coach, che aveva un sorriso diabolico, Rika aveva un’aura nera come la pece intorno a sé. Le ragazze sorrisero.
“Andate e massacrateli “ ordinò, facendo un gesto come per tagliare teste…
“ Distruggeteli. Ora. Tutti” seguì a ruota Rika, con gli occhi iniettati di sangue. Non bastava solo Momoi-san a rompere ogni volta, pure questi cretini…
La ragazza aveva una voce come indemoniata. Era furiosa…
“Sì signore!” fecero i ragazzi, in preda al terrore.
 
 
La partita iniziò, ma Kagami subì subito una doppia marcatura che lo mise sotto pressione.
“ Lo sapevo “ ghignò Rika, in modo terrificante “ continuate pure, Tai-chan si scalderà presto”
Il capitano della Touou, Imayoshi, insieme a Sakurai andarono a vedere la partita. Il più grande ghignò, aveva riconosciuto Kiyoshi…
 
 
La partita continuò e quando la palla arrivò a Kagami… il ragazzo colpì la palla con la fronte, sprecando un’occasione!
“Quello stupido Tai-chan” pensò Rika, sospirando sconsolata.
Intanto, la Seirin aveva ben 40 punti di vantaggio. Ma Kagami era ancora sotto pressione…
“Guarda “ indicò Kuroko “ sono quelli della Touou. Aomine-kun saprà di questa partita “
Kagami si scaldò ancora di più…forse troppo. “ C’era bisogno di nominarli, Kuroko?” disse Hyuuga
“non lo so…” disse il ragazzo
“ gli è andato il sangue alla testa. Speriamo che la Touou lo  motivi “ pensò Rika
 
 
 
Kagami tentò un tiro, un lane up, da oltre la linea dei tiri liberi.
In quel momento, Kuroko, Rika e tutta la Generazione dei Miracoli lo percepirono.  Percepirono qualcuno che stava forzando la porta che solo a loro era concesso aprire.
Era Kagami.
Kagami che fece canestro… seppur cadendo.
“ quel deficiente “ pensò Rika
Imayoshi ghignò. “ I veri mostri devono ancora arrivare…” proferì.
 La Seirin vince per 108 a 61.
 
 
 
Le quattro squadre rimaste erano il Kirisaki Daiichi, il Senshinkan, lo Shuutoku e la Seirin.
I primi avversari della Seirin sarebbero stati quelli del Senshinkan.
 
 
 
Quella sera, Kuroko chiese a Kagami di aiutarlo a perfezionare la sua nuova tecnica, con Rika a supervisionare.
“Kuroko-kun si è allenato molto se ha ridotto il pallone così” pensò la ragazza, ma quando Kuroko disse che era addirittura il sesto in quello stato, liscio e quasi inutilizzabile, rimase di stucco.
“ che razza di tecnica è?” si chiese
 
 
 
Intanto, alla Touou si ripeteva la stessa scena di sempre. Momoi che riprendeva Aomine perché sonnecchiava sempre.
“Indossi le tue mutandine fortunate, Satsuki? Ne indossi sempre di assurde” proferì il ragazzo
“Pervertito!” urlò la ragazza, imbarazzata. Tentò di sferrargli un calcio, ma senza successo.
La Seirin vinse contro il Senshinkan per 78 a 61.  Lo Shuutoku vinse contro il Kirisaki Daiichi, una vecchia conoscenza della Seirin…
Un giocatore di questi attese Kiyoshi alla fine della partita. Makoto Hanamiya, detto “ Bad Boy”.
“ Se Kiyoshi  è il giocatore più corretto che conosca, Hanamiya è quello più scorretto. È la nemesi di Kiyoshi” fece Hyuuga, stringendo i pugni vedendo Kiyoshi parlare con il ragazzo. Anche Hananiya era uno dei Generali senza Corona proprio come lui.
“Makoto Hanamiya… “ pensò Rika “ non ho sentito cose positive sul suo conto…”
La Seirin avrebbe dovuto vedersela nuovamente con lo Shuutoku, prima di incontrarlo…
 
 
 
Prima di entrare in campo, Rika ricevette una chiamata da una sua amica italiana, Rebecca, che le diceva che era in Giappone  e voleva salutarla. Si era trasferita lì…
“ RAZZA DI CRETINA! TI AVEVO DETTO DI NON ANDARE AL RAKUZAN!” urlò inviperita Rika “ se Akashi scopre che ci conosciamo siamo finite” pensò.
“ E chi se lo ricordava? “ fece una voce dall’altra parte del telefono “ ho notato che hanno un bel rosso nella squadra di basket..
“ NON AVVICINARTI A LUI O SIAMO NEI GUAI TUTTE E DUE!”  le urlò di nuovo Rika.
La ragazza sospirò sconsolata. Se Rebecca adocchiava, erano guai seri… le doveva far conoscere qualcuno, ed anche in fretta.
Rika salutò la ragazza, dicendole che dopo la partita si sarebbero viste e le avrebbe presentato qualcuno.
Poco dopo, a Rika arrivò un messaggio di Akashi. Aveva scoperto che Rebecca la conosceva.
“ adesso sono nei guai. Non la finirà più “ pensò Rika, sconsolata “  dobbiamo arrivare in finale ad ogni costo. Per la promessa, e per noi. “
 
 
 
In campo, l’atmosfera era elettrica. Se la Seirin  voleva vincere, lo Shuutoku aveva fame di rivincita, dopo al sconfitta subita all’Inter High.
“Non sono gli unici ad aver subito sconfitte pesanti “ disse Hyuuga
“ Ben detto Hyuuga-senpai “ disse Rika “ vediamo di vincere ancora contro di loro!”
“Una sconfitta è abbastanza per me “ commentò Kagami
“ Non sono i soli ad avere fame di vittoria “ aggiunse Kuroko
 
 
Sarebbe stata una partita combattuta….
 
 
 
Come andrà a finire la partita? Cosa accadrà ora con la nuova arrivata?
Al prossimo capitolo!
  Image and video hosting by TinyPic Preview capitolo 17:
“ Li attirerò a me e poi la passerò” fece Midorima, serio”
 

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Capitolo 18
*** Capitolo 17- Amicizia, rivalità e scorrettezze ***


Salve sono valechan91. Questo capitolo sarà un po’ più lungo del solito. Ne dedico una parte a due care ragazze che seguono questa storia e che sono mie ottime amiche, Kotoko Chan e Vivienne90.
Cosa accadrà adesso?
Buona lettura!
 
 
Capitolo 17- Amicizia, rivalità e scorrettezze
 
Lo scontro con lo Shuutoku ebbe inizio, e subito divenne una lotta serrata come in precedenza. Takao contro Kuroko, e Midorima contro Kagami.
Kagami riusciva a bloccare i tiri di Midorima, ma l’altro aveva un piano…
“Non mi piace” pensava intanto Rika, concentrandosi “ Midorima è troppo calmo e sicuro, non fa una piega nonostante Tai-chan lo stia bloccando. Cosa avrà in mente?”
Dopo un po’, fu subito evidente cosa stesse accadendo. Mentre Kiyoshi pensava che fosse tutto sin troppo facile, e Takao marcava stretto Kuroko, Rika notò che Kagami aveva già il fiatone e capì.
“ Ho capito! Vuole eliminare il problema alla base! Tai-chan quella volta ebbe problemi alle gambe, vuole fare il modo che non possa più saltare!” pensò Rika
“Lo so, Rika-chan , l’ho capito anche io” disse la coach Riko, intuendo i pensieri della ragazza dal suo sguardo allarmato “ ma dobbiamo credere nella squadra, e soprattutto in quei due “ disse, riferendosi a Kuroko e Kagami
“Sta iniziando a diventare sempre più difficile per Kagami-kun” pensava, però, la coach…
 
 
Nonostante i tiri bloccati, Midorima non si perdeva d’animo. Aveva fatto una promessa alla squadra.
“ Li attirerò a me e poi la passerò” fece Midorima, serio. Prima della partita, lo aveva promesso.
“Qualcuno lo ha registrato?” aveva commentato Miyagi. Era un evento più unico che raro!
“non credevo che un uomo così orgoglioso potesse dire una cosa simile” pensò Otsubo
“Stai parlando sul serio Shin-chan?” fece Takao
“Non ho problemi a ripeterlo “ fece il ragazzo
Pensando a questo, Midorima passò la palla di nuovo a Takao, che ripassandogliela fece sì che con Otsubo e Miyagi potesse andare a fare canestro.
“Midorima ha smesso di giocare da solo, ora gioca per la squadra” commentò Hyuuga
“Kuroko lo aveva immaginato” fece Rika, sorridendo “ sono contenta per te, Midorima”
Kiyoshi propose di mettere Kuroko in panchina, ormai la misdirection era inutilizzabile. Kuroko rimase spiazzato e non ebbe neanche il tempo di replicare che si ritrovò seduto in panchina…
 
 
Sugli spalti, intanto, Momoi affannata dopo una corsa incontrò Kise, venuto come lei a seguire la partita.
Per la Seirin, le cose erano difficili. Mitobe intanto avrebbe giocato al posto di Kuroko.
Il secondo quarto fu una sfida serrata a colpi di canestri, ma Kagami stava arrivando al limite.
Così, la coach decise di rimandare in campo Kuroko.
“Dobbiamo sperare nella sua nuova tecnica” pensava Rika
Kuroko la mise subito in pratica. Appena ebbe la palla, la afferrò con le mani.
“Kuroko non può effettuare la misdirection se afferra la palla” pensò Midorima, sconcertato
Kuroko riuscì a passarlo, con la nuova tecnica, il Vanishing Drive, e fece andare Kiyoshi a canestro.
“Tetsu-kun ha perfezionato la sua tecnica” pensò Momoi, sugli spalti
Kuroko e il Vanishing Drive fecero guadagnare parecchi punti alla Seirin,  superando anche Takao.
L’entrata di Kuroko rivelò l’autentico stile della Seirin, offensivo e veloce: il Run and Gun, corri e segna.
“Non credevo riuscissero in quel tipo di stile” pensò Rika
 
 
Midorima, però, ancora poteva tirare. Mentre Kagami era quasi allo stremo delle forze.
Kiyoshi andò a segnare benchè accusasse dolore al ginocchio,  ma Midorima cercò di fermarlo. Nonostante tutto, Kiyoshi fece in modo di ottenere due tiri liberi.
“Volevo stopparlo senza fare fallo. Non mi stupisce che lo chiamino Iron Heart” pensò Midorima.
Kiyoshi era sofferente.  Il primo tiro entrò. Il secondo, però, finì a rimbalzo, che tentarono di prendere sia Midorima che Kagami. Nessuno dei due riuscì a segnare, e la partita terminò in parità.
 
 
Mentre Kiyoshi si colpevolizzava, i ragazzi si avvicinarono con foga verso di lui. Che inavvertitamente cadde.
“Ragazzi, non siate così bruti” fece il ragazzo “ Non mi aspettavo che ve la prendeste così tanto”
“Prendersela?” fece Hyuuga “ Stavamo solo chiedendo un cinque…”
“Almeno non abbiamo perso” commentò Kagami
“Animo, ragazzi, animo!” fece Rika “ Non è la fine del mondo, un pareggio va bene. Kiyoshi senpai, non è nulla. Ci aspetta un’altra difficile partita”
 
Intanto, il Kirisaki Daiichi aveva battuto il Senshinkan, e si apprestava a vedersela con lo Shuutoku…contro il quale perse. “ Abbiamo perso contro lo Shuutoku,ma abbiamo ciò che ci serve e distruggeremo la prossima squadra” commentò Hanamiya.
 
 
 
Nella pausa, Kuroko fece uscire Nigou, che scappò nel carretto di Midorima. Il ragazzo si infuriò, il cane avav fatto la pipì lì dentro…
Momoi e Kise andarono a salutarlo , e quando la ragazza vide Nigou leccare felice la guancia del padroncino…” Un cane che somiglia a Tetsu-kun sta leccando la faccia di Tetsu-kun. Troppo bello..” e perse i sensi.
Rika arrivò in quel momento, era andata a cercare Kuroko..
“Momoi-san?!” fece la ragazza, sconcertata nell’assistere alla scena. Kise se la caricò sulle spalle per portarla altrove, mentre Midorima se ne andava seguito da Takao.
 
 
“Ohi Rika! Finalmente ti ho trovato! “ fece una voce femminile
“Rebecca! Sei qui!” fece Rika, riconoscendo l’amica. Le ragazze si abbracciarono…prima che Rika le tirasse un pugno in testa.
“ Ti avevo detto che quella scuola era pericolosa, cretina! Adesso siamo fregate!” fece la ragazza
“Ma non dirlo solo a me!” rispose Rebecca “  Anche Ko-chan e Vivi-chan sono venute con me in Giappone”
Rika rimase un attimo in silenzio. “ Ko-chan e Vivi-chan? KOTOKO E VIVIENNE?! “ urlò la ragazza “ E QUANDO VOLEVI DIRMELO?”
“Uffa” fece la ragazza
“Vivi sarà andata sicuro al Rakuzan” pensò Rika “ e sarà appiccicata ad Akashi come un polpo”
“Vivi-chan  è diventata la manager della squadra di basket…e parla sempre di un certo Sei-sama. Ma è quel rossino? Cerca di attirare la sua attenzione” fece Rebecca “Io mi sono iscritta alla squadra di pallavolo
“Lo immaginavo” commentò Rika, sospirando” spero che si sbrighi allora”
“Perché dici così, è carino” riprese la ragazza
“Se fosse Akashi, non mi dispiacerebbe…” mormorò Rika sottovoce
“Eh?” fece Rebecca
“No, nulla” disse Rika “Contro il Rakuzan noi abbiamo perso. Non c’è stata partita. Due set a zero, e ci bloccavano quasi sempre”
“Ehi non si parla alle spalle degli assenti” fece una ragazza alle loro spalle
“Viviiiii” Rebecca le si lanciò addosso, prontamente la ragazza la bloccò
“Yo, Rika! “ salutò la ragazza
“Ciao Vivienne” rispose Rika
La ragazza si avvicinò..e le tirò le guance. “ si può sapere perché mi hai detto non andare al Rakuzan dove sta Sei-sama? Voglio lui e lo sai”
“Schusha” fece la ragazza “ Lo sho” la lasciò “ è da quando sei stata pochi mesi alla Teiko lo scorso anno che lo segui come un cagnolino. È che ora…”
“Uffa, mi lasciate sempre indietro” fece un’altra ragazza, un po trafelata
“Kotooooooo” stavolta fu Rika a stritolare la nuova arrivata. Era stata la sua prima amica in Italia prima di andare alla Teiko
“Tu dove sei andata?” fece Rebecca
“ Alla Touou” fece la ragazza, dopo essersi staccata dall’abbraccio
“Ancora Aomine, eh?” fece Rika “ Beh anche se da sempre lo vedo bene con Momoi-san, faccio il tifo per te”
“Grazie” fece la ragazza, alla quale si illuminarono gli occhi “ Ma non sei amica anche di quell’oca?”
“Momoi-san è fatta così, prendere o lasciare” rispose Rika “ sono sua amica, ma sono più legata a te”
“Ehm Ehm..” qualcuno tossicchiò alle spalle di Rika
La ragazza trasali, pietrificandosi sul posto. “ Oddio qui ci sarà una guerra senza quartiere…”
“Fu…Fuyuki-san..” fece Rika, impetrita
“ Così, queste sono le nuove giocatrici delle Touou…e del Rakuzan” fece la ragazza, squadrando Vivienne.
“ Qui scorrerà il sangue. Io non voglio saperne” fece Rika, impaurita “ quelle due sono simili, e dopo la sconfitta contro il Rakuzan, Fuyuki-san è suscettibile. Akashiiii, non ti ho fatto nulla, perché mi crei solo problemi, maledizione?”
“Fuyuki-san, la mia amica conosce Akashi perché lo scorso anno è stata quattro mesi alla Teiko insieme a me per uno stage. Lo presenterò anche a lei” tentò di calmare le cose, Rika, avvertendo scorrere scosse elettriche tra le due ragazze…ma ottenendo solo di essere fulminata con lo sguardo da entrambe.
“Ora dobbiamo andare” fece Rebecca, prendendo per il braccio le altre due e trascinandosi dietro Kotoko che si era rintanata dietro di lei “ e per Akashi conta pure me muah ah ah ah ah a” disse ridacchiando sguaiata
“ perché ho delle amiche completamente fuse che sanno fare le persone normali solo con gli altri?” sospirò Rika, salutandole
“Sono venuta ad augurarti buona fortuna. Il Kirisaki Daiichi non è una squadra facile “ fece Fuyuki
“ lo so” fece Rika “ hanno lo stesso stile anche per la pallavolo”
“Vado di lì con le altre. Con te come manager posso batterli” fece la ragazza, sorridendo
“ Ti ringrazio, Fuyuki-san” fece Rika
 
 
 
Tornando allo stadio, Rika incrociò Kagami. Notò che stava origliando e si unì a lui.
“Non giocherai contro il Kirisaki Daiichi” stava dicendo Hyuuga a Kiyoshi
“Non se ne parla!” rispose Kiyoshi, alterato “ quest’anno è la mia ultima possibilità. Dovesse costarmi le ginocchia, io giocherò”
Rika e Kagami si scambiarono uno sguardo sorpreso e preoccupato insieme…
Mentre tornavano a casa, Rika, Hyuuga, Kuroko e Kagami, Kuroko chiese “ Cos’avete voi due?”, rivolgendosi a Rika e Kagami, che erano stati in silenzio tutto il tempo.
“Capitano, vorremmo chiederle una cosa” fece Rika, sospirando
“Cosa voleva dire? Perché Kiyoshi-senpai ha detto che quest’anno è  la sua ultima possibilità?” disse Kagami, dando voce alle domande che i due si stavano ponendo da prima
“Eh?” fece Kuroko, sorpreso
“Avete sentito, dunque?” fece Hyuuga “l’avreste comunque scoperto. Meglio che vi dica tutto”.
Hyuuga raccontò di quando conobbe Kiyoshi, quando aveva deciso di abbandonare il basket per sempre. E di come fu lui ad essere testardo creando la squadra di basket. Riuscì anche a convincere Riko a fare loro da allenatrice e a riportare Hyuuga al basket.  Fu Kiyoshi il primo a creare inavvertitamente il test a cui sottoponevano i primini.
Fu sempre lui a scegliere Hyuuga come capitano e a portare la squadra ad una serie di vittorie…
 
Durante il racconto, i tre ragazzi rimasero in silenzio. Ma Hyuuga cambiò espressione quando parlò del Kirisaki Daiichi..
Prima di quella partita, avevano notato la Teiko, comprendendone subito la forza.
Ma la partita contro il Kirisaki Daiichi fu un punto di non ritorno…
“Hanamiya Makoto, un altro dei Generali senza Corona” commentò Rika, interrompendo un attimo il racconto di Hyuuga, mentre pensava… “ e gli altri tre…”
“esatto, Rika-chan” fece Hyuuga, stringendo i pugni. Hanamiya, portando la squadra ad un gioco scorretto, riuscì a rompere il ginocchio di Kiyoshi grazie al fallo di un compagno.
Vinsero quella partita, ma Kiyoshi era irrimediabilmente compromesso.
Hyuuga non si fece ingannare, e capiù subito che la situazione era grave. Kiyoshi sarebbe tornato solo l’anno successivo. E senza di lui, la Seirin non fece molto.
“Questo è l’unico anno in cui potrò giocare con Kiyoshi” concluse Hyuuga
“ Dopo dovrà fare riabilitazione quindi… ma un attimo “ fece Rika “ lo scorso anno su una rivista sportiva lessi distrattamente di una squadra il cui asso si era infortunato, e c’era un  giocatore suo pari nella squadra avversaria. Quindi parlavano di Kiyoshi-senpai?”
“Si” rispose il capitano “ ma non prendetevela, è una vecchia storia”
“Su Hanamiya non ho sentito cose positive “ fece Rika “ vediamo di batterlo” ghignò
 
Arrivò il giorno della partita. Anche la Kaijou e la Touou, che aveva trascinato Aomine con la forza, andarono a vedere la partita.
“Sembrano assetati di sangue oggi” commentò Aomine, guardando la Seirin.
“ Hyuuga-senpai è strano” pensò Rika, guardando il capitano, sin troppo teso. Si decise a dargli una scossa..
Kiyoshi si ritrovò a parlare con Hanamiya e Hyuuga intervenne
“Da vicino è anche peggio” fece Kagami, avvicinandosi
“Non perderemo” fece Kuroko, che lo aveva seguito
“Non contro un bastardo uno come te, Bad Boy” intervenne Rika “ Hyuuga-senpai, rilassati, sei troppo teso. I tuoi tiri ne risentiranno” disse dando una pacca sulla schiena del ragazzo
“Avevo già sentito parlare del duo del primo anno e della manager” fece Hanamiya, ghignando “ dovreste stare attenti. Spero che non vi succeda nulla”
Rika si trattenne dal pestarlo a sangue e se ne tornò in panchina con il fumo che usciva dalle orecchie. “ Fateli fuori” disse soltanto
Kiyoshi si fece fasciare il ginocchio prima della partita.
 
 
La partita iniziò, e subito Kuroko sfruttò il Vanishing Drive.
“ La vincitrice andrà alla Winter Cup” commentò Imayoshi, dagli spalti
La Seirin andava alla grande.
“Non mi interessa che siano geni o prodigi. Rompili e saranno spazzatura” commentò Hanamiya
Hanamiya iniziò a creare il solito gioco sporco, che fece arrabbiare Kagami.
“Dai dati si nota qualcosa” commentò Rika “ hanno sempre vinto con un punteggio sopra i 100 punto e in ognuna della partite un giocatore talentuoso oppure l’asso ci rimettevano, a volte anche finendo in ospedale”
Fu Kiyoshi ad intervenire, non sostenendo più quegli sporchi trucchi.
“ Siamo su un campo da gioco” fece il ragazzo “batteteci a basket”
 
 
“Levati di mezzo” fece Hanamiya. Kiyoshi si infuriò.
“Non ho mai visto Kiyoshi-senpai così serio e arrabbiato” pensò Rika
“ Se sono l’unico ad essere ferito non mi interessa “ fece il ragazzo “ ma non posso sopportare che vogliate ferire i miei compagni di squadra! Ti batterò, Hanamiya!”
Ancche Hyuuga rimase sorpreso dalla reazione di Kiyoshi…
Il Kirisaki Daiichi continuò a giocare in maniera sleale, facendo  infuriare Kagami. Fu Kuroko a fermarlo prima che potesse avventarsi su un giocatore.
Kiyoshi, vedendo i ragazzi pieni di lividi, decise che avrebbe coperto l’area esterna da solo. Tutti erano contrari, ma Kiyoshi non volle sentire ragioni.
“Kiyoshi-senpai…” pensò Rika
Kiyoshi riusciva a calmare gli animi, ma Hyuuga era arrabbiato e non riusciva a segnare. Il peggio fu quando Kiyoshi venne ferito alla testa con un brutto fallo…
“Oddio no!” pensò Rika “Questo è troppo…” strinse i pugni
Kiyoshi si rialzò, forte del suo costante pensiero, che espresse ad Hanamiya a voce alta.
“ Ho giurato “ fece il ragazzo “ ci saremmo potuti trovare contro squadre forti come la Teiko o essere feriti a giocatori pericolosi come te, Hanamiya. Per questo ho deciso. Se hanno deciso di rompere qualcosa, sarò io quelle che le prende. Se saranno in pericolo, io sarò il loro scudo. Mi metterò sempre in gioco per proteggere i membri della Seirin! è per questo che sono tornato!”
Nonostante la testa gli sanguinasse copiosamente, Kiyoshi si rialzò.
“Kiyoshi-senpai...” fece Rika, con gli occhi leggermente lucidi. Il soprannome di Iron Heart non era nulla in confronto a quello a cui stava assistendo…
 
 
Hanamiya si irritò. Odiava quando i suoi piani venivano cambiati… il ragazzo si ritrovò a discutere con Kuroko per caso. Non sapeva che quello sarebbe stato un fatale errore…
Lo prese in giro, aggiungendo “ dicono che la sfortuna altrui abbia il sapore del miele. Non farti strane idee, santarellino. Non mi importa di vincere. Voglio solo vedere chi ha lavorato sodo e dedicato l’adolescenza al basket battere i denti per aver perso.  Mi diverte. Quello che ho fatto al tuo senpai lo scorso anno è stata un’opera d’arte.  Non pensare che sia finita, è solo l’inizio”
Kuroko si infuriò.
“ Ho visto Kuroko-kun arrabbiato, ma mai così” pensò Rika
 
 
Negli spogliatoi, persino Kagami rimase sorpreso. Sul volto di Kuroko, si leggeva chiaramente la rabbia.
“Tai-chan, lascia stare Kuroko-kun” fece Rika, ghignando “ Hanamiya si è scavato la tomba da solo”
Intanto nei bagni, Hanamiya incontrò Aomine che commentò solo “ perderai. Hai fatto arrabbiare Tetsu”
 
 
 
La partita ricominciò e Kuroko iniziò usando la Misdirection.
Hanamiya, forte della sua capacità analitica, decise di tessere una tela per la Seirin schierando in campo un giocatore che rubava le palle, per passarla poi ad Hanamiya stesso.
La Seirin stava per cadere in  trappola.
“Cosa possiamo fare per fermarlo?” pensò Rika, cercando di trovare una soluzione
E restava sempre il problema di Hyuuga…
 
 
 
“Ho in mente qualcosa, ma devo smettere di giocare per la squadra. Voi giocate come sempre” fece Kuroko,  durante la pausa
“Va bene” commentò Riko, nello stupore generale
“Lasciamo fare a te” fece Rika
“Kuroko ha cambiato la traiettoria di sua spontanea volontà” commentò un sorpreso Imayoshi dagli spalti
“ Ho capito il tuo gioco, Kuroko-kun” pensò Rika, ghignando” cambiando tu la traiettoria e conoscendo bene gli altri, anche se non le aspettano, le probabilità di successo aumentano notevolmente sfruttando così la Misdirection. Possiamo battere Hanamiya sul terreno che più detesta. Non è questione di logica, ma di fiducia”
La Seirin riguadagnò terreno, ma Kiyoshi era al limite. Riko insistette e lo mise in panchina.
“Non preoccuparti, Kiyoshi-senpai” disse Rika “ vinceranno per te e per tutti noi”
“ ti porteremo il biglietto per la Winter Cup. Aspetta  e fai il bravo bambino” fece Hyuuga
“Biglietto?” commentò Kiyoshi, non avendo capito la metafora…
 
 
La partita ricominciò. Ormai era alla fine.
Hyuuga ancora non segnava, ma piano piano si stava calmando.
“ Ho pensato solo a come battere Hanamiya “ pensava il ragazzo “ ma non è questa la nostra promessa. C’è qualcosa che dobbiamo fare. Avrei dovuto capirlo. Non ci siamo nemmeno dati il cinque. Sarà meglio iniziare da ora. Una volta che avremo vinto”
Hyuuga ritrovò la lucidità e segnò la prima tripla della partita.
Hanamiya era così furioso che sembrava volersela prendere con Kuroko, che reputava la causa di tutti i problemi. Ma lasciò perdere e segnò senza problemi, e per la prima volta senza scorrettezze.
Questo fece infuriare Kuroko ancora di più.
“Ho deciso di combattere perché pensavo che il basket della Generazione dei Miracoli  fosse sbagliato” fece il ragazzo. Ma loro non avrebbero mai fatto niente di così disonesto. Con il tuo stile, non metterti sulla nostra strada, su quella dei senpai o dei sogni della Seirin!”
Kuroko usò l’Ignite Pass per passare la palla a Kagami , che segnò.
Tra le triple di Hyuuga e le schiacciate di Kagami, la Seirin vinse per 76 a 70.
 
 
Tra la contentezza generale e le lacrime della coach Riko, Kiyoshi e Hyuuga si  scambiarono il cinque.
Rika era commossa, ce l’avevano fatta e sarebbero andati alla Winter Cup.
Hanamiya si divertì ancora a prenderli in giro ed infine disse “ siete i primi ad aver rovinato i miei piani. Lo rimpiangerete per il resto della vita. La prossima volta vi distruggerò!”
“Quell’ultimo canestro che hai fatto dimostra che sei un giocatore incredibile. Giochiamo ancora qualche volta” disse Kiyoshi
“Dannazione!” commentò Hanamiya
Lo Shuutoku aveva battuto il Senshinkan per 112 a 81. Un’altra squadra alla Winter Cup…
“Con il regolamento speciale, quest’anno sarà l’anno in cui ogni squadra vedrà giocare i Prodigi” commentò Hyuuga negli spogliatoi
“Si” fece Rika “ la Winter Cup sarà una guerra esclusivamente contro la Generazione dei Miracoli!”
 
Rika tirò un pugno allo stomaco di Kagami, andato a cercare Kuroko e Nigou e messosi invece a giocare con lui. Dopo aver ricevuto un calcio dal Capitano.
“Manca solo la Winter Cup” disse il capitano “andiamo a  battere tutti e a diventare la migliore squadra del Giappone!”
 
 
Riko decise di portare i ragazzi alle terme per farli rilassare dopo la difficile partita. Salvo pestarli perché tentavano di spiare nel bagno delle donne…
Lei e Rika si rilassarono nella calda acqua delle terme, incontrando però Momoi.  Le due invidiavano le misure della ragazza…
Intanto, anche i ragazzi incontrarono la squadra della Touou e si misero a scommettere a chi resisteva più in sauna…
Scoprirono così che per via del regolamento speciale, si sarebbero affrontati nella prima partita della Winter Cup.
Kuroko, sentitosi male nell’acqua calda, fu aiutato da Kagami. Distesosi, incontrò Aomine, che in disparte come sempre gli comunicò la notizia.
Intanto le ragazze…
“Mi piace Tetsu-kun “ fece Momoi” e per questo non mi tratterò. Peccato che sarete fuori già dopo la prima partita”
La ragazza si alzò, facendo per uscire dall’acqua. “Giochiamo una bella partita” concluse
“Stai facendo parecchio la superiore” fece la coach, alzandosi e fronteggiandola” Non sottovalutarci! I miei ragazzi non sono così deboli”
“Concordo con Riko-san” fece Rika, alzandosi e spalleggiando l’allenatrice “ Momoi-san, non credere che le cose andranno come l’altra volta. Nessuno di noi è lo stesso di allora. E c’è molto più di un premio in gioco”
Riko li portò ad allenarsi in montagna, da suo padre, Kagetora Aida. Il luogo dell’allenamento era circondato da un boschetto ampio e pieno di insidie.
Intanto..
“Rika, volevo salutarti” fece Kagami, scompigliandole i capelli
“Eh?” fece la ragazza
“Vado in America ad allenarmi ancora con Alex. È il solo modo per battere Aomine” fece il ragazzo
“A Los Angeles? Capisco” rispose lei “ vedi di tornare in tempo per l’inizio della Winter Cup e di essere migliorato”
“Contaci” fece il ragazzo, avviandosi a prendere i bagagli per andare in aeroporto.
Mentre Kagami era in America, l’allenamento dei ragazzi nel fare footing giocando a guardia e ladri nel bosco sarebbe servito per aumentare la capacità muscolare e a conoscere meglio il proprio corpo.
Il padre della coach fece capire ai ragazzi che il gioco di squadra era molto di più della semplice amicizia, ed insegnò a Hyuuga una nuova tecnica, il Barrier Jumper. Gli altri avrebbero dovuto inventarsi qualcosa da solo.
Fu Koganei a chiedere dove fosse Kagami.
“ è andato in America dalla sua allenatrice. Tornerà in tempo” disse Rika “ pensate ad allenarvi e a migliorare”
“è tempo di andare nella mia amata America” pensò Kagami, in procinto di salire sull’aereo…
 
Rika attendeva con ansia l’inizio della Winter Cup. Non sapeva che si sarebbero fatte vive tutte le sue più grandi paure, lentamente, una ad una…come in un domino…
Il velo rosso sangue stava per essere squarciato… e avrebbe rivelato il vero significato del colore rosso…
 
 
 
 
Fiuuuuuu! È finito XD
Le amiche di Rika aggiungono un tocco di spensieratezza in più. Volevo darle maggiore risalto, perché…lo scoprirete ;)
Al prossimo capitolo!
  Image and video hosting by TinyPic Preview capitolo 18:
“Perdonate l’attesa. Aspettate da molto?” fece qualcuno alle loro spalle, arrivando in quel momento…”
 

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Capitolo 19
*** Capitolo 18- Red Emperor, Red Queen ***


Salve sono valechan91. Eccoci qui con un nuovo capitolo.
Rika affronterà qualcosa di particolare, o meglio qualcuno. La troverete leggermente diversa dal solito…
Cosa accadrà?
Buona lettura!
 
 

Capitolo 18- Red Emperor, Red Queen


Tutti rimasero sorpresi.  Kagami era tornato in America?
“La nostra scuola ha un programma di studio all’estero “ fece la coach Riko “ la nostra gemella è a Los Angeles, dove viveva Kagami”
“Non so però se sia andato ad affitto come previsto “ fece Rika “ suo padre mantiene ancora la casa in America.  Los Angeles è una città che a Tai-chan piace molto, anche se finiva sempre nei guai…però lì c’è il suo istruttore” concluse ridacchiando
“Già, l’ho scoperto ieri notte” disse la coach “ i primini quest’anno si prendono troppe libertà, come se volessero prendermi in giro” fece la ragazza, prendendosela con Kuroko.
“Perché io? Mi dispiace! Ahi!” si lamentò il ragazzo
“Perché ridacchiavi, Rika-chan?” fece Hyuuga
“Beh, conosco il suo allenatore…e diciamo che è piuttosto particolare” rispose la ragazza, ridacchiando ancora un po’
 
 

La coach parlò con suo padre riguardo l’allenamento dei ragazzi. Quelli del secondo anno avrebbero anche trovato una propria tecnica, mentre i primini sarebbero solo migliorati.
“E Kuroko-kun?” fece la ragazza
“Mi spiace, ma non posso fare niente per lui “ sentenziò l’uomo “  non ho mai visto un giocatore come lui. È praticamente una specie mutante. Non so cosa insegnarli, ma gli ho dato un consiglio”
“Eh?” fece la ragazza
Kagetora con calma disse “ gli ho parlato del muro contro il quale presto si scontrerà. Spetta a lui trovare il modo per superarlo”
Intanto, così come Kuroko, tutta la Generazione dei Miracoli e le rispettive squadre si stavano allenando in vista della Winter Cup.
Tutti, tranne uno…
“Aomine-kun, non puoi saltare ancora gli allenamenti!” lo riprese come sempre Momoi
“Stai zitta Satsuki” rispose annoiato Aomine
“ Ma bravo, così tra un po Kagami ti supera facilmente “ ghignò Kotoko, che stava ad ascoltarli
“Chiudi il becco. È impossibile. L’unico che può battermi sono io” fece il ragazzo
“ Si si” rispose la ragazza “ intanto, se non vieni domani brucio questi “ disse la ragazza, esibendo un sorrisetto diabolico e tirando fuori dalla cartella i giornaletti di Aomine, che aveva chiesto a Momoi.
Era anche gelosa, ma a mali estremi, estremi rimedi…
“maledetta!” fece Aomine” Satsuki! Perché glieli hai dati?” . La ragazza appena poteva glieli confiscava…
“Perché concordo con lei” fece la ragazza, seguendo l’altra
“ Che diavolo mi succede?” pensò Aomine “ diciamo che sono attratto da Rika e che mi piacciono le donne come Mai Horikita. Ma allora che diavolo è ‘sta cosa con Satsuki e quella arrivata da poco? Ed sono anche amiche di Rika! Aaah non ci capisco un cavolo! Meglio dormire!” concluse il ragazzo, appisolandosi di nuovo.
Salvo rialzarsi poco dopo…
“MAI-CHAAAAAN! RIDATEMELAAAAAAAA!”
 

Intanto, Rika ebbe una conversazione con le sue amiche, ed ognuna disse la stessa cosa. “Sappiamo bene cosa ti lega alla Generazione dei Miracoli, ma sappiamo anche a cosa sei legata tu e non ci arrendiamo”.
Arrivò finalmente il giorno tanto atteso, l’inizio della Winter Cup. Ormai, era diventato un torneo importante tanto quanto l’Inter High.
Durante la cerimonia d’apertura, Rika trasalì. Per tutto il tempo, Akashi no aveva fatto altro che guardare verso di lei con la coda nell’occhio. Era preoccupata, con lui in giro poteva succedere di tutto…
Dopo la cerimonia …
“Dove diavolo è finito Bakagami?!” urlò la coach, inviperita “ La cerimonia di apertura è già finita!”
“Forse non ha tenuto conto del fuso orario “ fece Tsuchida, tentando di calmare gli animi
“Dopo mi sente “ fece Rika, furiosa “ gli avevo detto di arrivare in tempo”
Vedendo la sorpresa sui volti dei giocatori per via dei campi da gioco, degli avversari e dell’afflusso di gente, Hyuuga esclamò “Idioti! Non siamo stati invitati qui come spettatori . Tenete alta la testa!”… ma in realtà Izuki aveva capito che anche lui era terrorizzato.
Izuki, intanto, era finalmente arrivato a capire il proprio strano comportamento di qualche mese prima. Rika non gli era indifferente. Se fossero arrivati in fondo, almeno glielo avrebbe detto…non si aspettava molto, le ragazze scappavano quando sentivano le sue battute e non capiva il perché. Ma voleva togliersi quel peso dal cuore…
Improvvisamente, a Kuroko e a Rika arrivò un messaggio. Se Kuroko reagì mostrandosi a malapena sorpreso leggermente, Rika sbiancò. Che voleva lui, adesso? 
“Scusate, posso uscire un attimo?” fece Kuroko
“Riko-san, dovrei allontanarmi un attimo” disse Rika, sospirando
“Ti ho già detto di non andartene in giro da solo “ fece la coach, tirando fuori da chissà dove un harisen “ anche tu, Rika-chan”
“Sì, ma mi hanno chiamato “ fece Kuroko per giustificarsi “ devo vedere Akashi-kun”
“Lo stesso vale per me” disse Rika “ ed ho un brutto presentimento… non mi piace che ci abbia chiamato entrambi, né tantomeno proprio adesso. Cosa devo aspettarmi dall’Imperatore?” .
Ad un certo punto delle medie, non era più riuscita, con se stessa, a chiamarlo Akashi. Aveva percepito qualcosa di diverso in lui…e non riusciva a non chiamarlo in quel modo. Imperatore…
“Il capitano della Generazione dei Miracoli” pensò Izuki “ anche Rika-chan?”
“Va bene “ disse, acconsentendo, la coach Riko “ giochiamo di pomeriggio. Vedete di tornare in tempo”
“Va bene” risposero i due ragazzi
“Furihata-kun, puoi andare con loro?” disse la coach al ragazzo, un altro dei primini
“Eh? Va bene” rispose il ragazzo, seguendoli
Rika deglutì. Non avrebbe fatto piacere a colui che li aveva chiamati vedere anche lui, ma era ordine della coach…
 
 

Arrivarono al luogo dell’incontro, le gradinate fuori lo stadio.
“Come temevo…” pensò Rika, quando arrivarono “ non mi piace affatto… c’è qualcosa di sbagliato…”
“Ciao Rika-chan” disse Aomine “ Ehi Tetsu, ma che, vi siete portati dietro la babysitter?” fece, additando Furihata, che era terrorizzato
“Mine-chin, anche tu sei con Sa-chin” disse Murasakibara “ciao Rika-chin. Vuoi un maiubo?”
“Satsuki non c’entra con questo.  Tienila fuori” rispose, duro, Aomine
“Rikacchi! Rikacchi!” fece Kise, che da prima si sbracciava per farsi notare dalla ragazza, benchè lei potesse vederlo “Eh? Midorimacchi, perché hai delle forbici inmano?” fece il ragazzo, notando il tiratore
“Salve Rika-san” fece Midorima, educatamente “ sono ovviamente il mio lucky item, idiota” concluse, rivolgendosi a Kise
“è pericoloso! Spero che non te ne vada in giro portando le forbici in quel modo”. Midorima si divertiva a giocarci, tenendole in mano e divertendosi ad aprirle e chiuderle…
“Kise ha ragione, Midorima” fece Rika “ potresti farti male. E le mani?” disse ghignando
“Ci sono tutti i membri della Generazione dei Miracoli?” pensava intanto Furihata, preso dalla paura “voglio andare a casa”
“Furihata-kun, non preoccuparti” disse Rika, notando il terrore del ragazzo “ sono più buoni  di quanto non sembrino”
Il cellulare di Kise squillò.
“ è fastidioso, Kise” disse Aomine, seccato” chi è? Akashi?”
“è il messaggio di una fan” fece il ragazzo
“Crepa!” dissero sia Rika che Aomine
“Rikaaaacchiiii sei cattiva” piagnucolò il ragazzo
Murasakibara non riusciva ad aprire la busta di patatine, ma Midorima gli negò le forbici. E nessuno le aveva.
“L’aria si è fatta pesante” pensò Furihata
“ Non mi piace… sembra ci sia aria di tempesta…” pensò Rika
“Perché chi ci vuole incontrare è sempre l’ultimo ad arrivare?” si lamentò Kise
“Non avere fretta, è fatto così” rispose Midorima
“Perdonate l’attesa. Aspettate da molto?” fece qualcuno alle loro spalle, arrivando in quel momento…
Rika serrò lo sguardo.  Eccolo, l’Imperatore…
“Akashi-kun…” fece Kuroko
“è questo il capitano della Generazione dei Miracoli?” pensò Furihata
“Daiki. Ryota. Shintaro. Atsushi. Tetsuya. E naturalmente, tu, Rika” sono contento di rivedervi. Ci speravo di potervi rivedere tutti.
Poi, Akashi guardò fisso negli occhi Rika. Scese dalla gradinata, ponendosi di fronte a lei e portandola in cima, distante dagli altri. Il ragazzo le prese la mano e se la portò alle labbra, baciandole elegantemente il dorso. Iniziò a parlarle, pronunciando le parole, soffiandole,  e mantenendo il contatto con la mano della ragazza e fissandola negli occhi bicromatici. Mentre parlava, ogni tanto le labbra la sfioravano.
“ Se fossi il pezzo di una scacchiera, sarei il Re. Ed intanto, mi chiamano Imperatore” disse il ragazzo, calmo” Tu saresti la mia Regina. Dovresti farmi questo onore. Sei la sola che mi ha sempre parlato francamente. Attendevo con ansia il momento di rivederti, mia cara Rika”
La ragazza arrossì. Diversamente da altre ragazze anche alla Teiko anni prima, anche se era sempre rimasta affascinata dalla compostezza e dalla regalità di Akashi Seijuro, non era mai riuscita ad innamorarsene.  Ma aveva notato l’effetto positivo del suo carattere. Annullato dall’Imperatore. Ma quegli occhi…anche ora, continuavano ad immobilizzarla.
La ragazza perse un battito, ma solo per un attimo. Ricordò chi aveva di fronte. Se fosse stato Akashi sarebbe stato diverso, ma Lui…
Rika si staccò dalla morsa del ragazzo, senza degnarlo di risposta. Si voltò e tornò accanto a Kuroko e Furihata, sotto lo sguardo di Akashi e degli altri. Il ragazzo ghignò divertito. “ Ci sarà tempo per questo ed altro, mia cara. Non pensare di sfuggirmi” .
Gli altri non sapevano se imbarazzarsi o essere arrabbiati. Furihata era arrossito, Kuroko aveva uno sguardo più profondo del solito…mentre gli altri non proferivano nulla. Anche Aomine rimase fermo. Quello era pur sempre Akashi…
“Comunque “ riprese Akashi “ c’è qualcuno di troppo qui” disse, squadrando Furihata “ Voglio parlare solo con i miei ex compagni di squadra e la mia ex manager “ concluse, marcando l’ultimo possessivo “ Scusa, ma potresti andartene?”
Furihata era bloccato dal terrore. Non riusciva a muoversi, anche se avrebbe voluto davvero andarsene.
“Non sei divertente” intervenne qualcuno” non escluderci”. Era Kagami, tornato dall’America anche se in ritardo.
“Kagami-kun” fece Kuroko
“Tai-chan!” disse Rika, felice. Le era un po’ mancato…
“possiamo parlare più tardi” disse il ragazzo, scompigliando i capelli di Rika ed avvicinandosi alla scalinata “ Sei Akashi? Piacere di conoscerti” fece il ragazzo, squadrando Akashi.
Il gesto non era passato inosservato, e  gli occhi di Akashi brillavano minacciosi…
“Shintaro, mi presti quelle forbici?” chiese Akashi, scendendo ancora una volta la scalinata
“A cosa ti servono?” rispose il ragazzo
“ I capelli mi danno fastidio, vorrei spuntarmeli”  disse Akashi
“Che risposta è? Che vuole fare?” si chiese Rika, il cui battito era ormai tornato normale
“ma prima..” fece Akashi, in tono basso, prendendo le forbici” sei Kagami-kun, vero?”
“No…” pensò Rika “ quando dice così… non è un buon segno…”
Akashi impugnò le forbici come fossero un’arma e tentò di colpire il volto di Kagami, che però riuscì a schivarle. Si fece solo un graffio.
“Kagami-kun!” fece Kuroko
“Tai-chan!” disse Rika, alzando un po’ la voce “ Akashi, cosa ti salta in mente?”
Akashi la ignòrò, al momento.  Ma il nomignolo non gli sfuggì.“ Sono sorpreso che tu sia riuscito a schivarlo” fece il ragazzo “ Per stavolta ti perdono, ma non ci sarà una seconda volta. Quando vi dico di andarvene, andatevene. A questo mondo, vincere è tutto.  Ai vincenti tutto è permesso, ai perdenti tutto viene negato. Non ho mai perso finora, e mai perderò.  Visto che ho sempre vinto, ho sempre ragione. Non ho pietà di chi è mio rivale. Nemmeno per i mei genitori.”
Akashi tagliò la frangia, e il suo sguardo con quegli occhi bicromatici risultava più inquietante del solito.
Si volto. “ Volevo solo salutarvi, adesso me ne vado “ disse, dando un ultimo sguardo a Rika.
“non essere ridicolo, Akashi!” sbottò Aomine, urlando e sfogando la rabbia “ Ci hai convocati solo per questo?”
“No” fece Akashi, bloccandosi sulla sommità “ volevo avere la conferma di una cosa. Ma dopo aver visto le vostre facce, dopo avervi visto qui, ho capito che non era necessario. Nessuno ha dimenticato la nostra promessa. La prossima volta che ci vedremo, sarà in campo.”
Rika trasalì. Ricordava la promessa, ma quella frase…
“Non può essere…quello sguardo…quella frase…” pensò la ragazza “ anche come Imperatore… non posso pensare che voglia arrivare a tanto”
“Aspetta, Akashi” disse Rika. Le venivano i brividi a pronunciare quel nome, ma non poteva dire nulla di fronte agli altri
Il ragazzo si fermò, voltandosi verso di lei e scrutandola profondamente.
La ragazza lo indicò con un dito. “ Anche io ora ti faccio una promessa. Ti prometto che la Seirin arriverà in fondo alla Winter Cup. E che batterà il Rakuzan”
Akashi ghignò divertito. “ La Regina che vuole togliere lo scettro all’Imperatore? Staremo a vedere, mia cara”
“Se dovessimo perdere, mi trasferirò al Rakuzan” disse la ragazza, ghignando. Era una battle royale, ma era necessaria.
Akashi ghignò. “Vedremo, mia cara” disse il ragazzo, andandosene, mettendo in vista la felpa della divisa. Non aveva perso l’abitudine di portarla sulle spalle…
 
 

Mentre tornavano, Rika pensò ad una cosa.
“Se c’è Akashi, vuol dire che…”
“Rika, yo! “ fece Vivienne, sorprendendola
“ Come immaginavo” pensò la ragazza
“ Hai per caso visto Sei-sama? “ fece Vivienne “ volevo che assaggiasse il pranzo che gli avevo preparato
“ Ma cosa sei, la sua cameriera o il suo cagnolino? “ commentò Rika “ non esagerare, Vivi. E non stargli troppo appiccicata, non è il caso”
“ Se voglio avere qualche speranza, ed essendo la manager, è un piacere farlo “ rispose la ragazza, gongolando
Rika sospirò. “ Va bene, ma fai attenzione. Può essere molto pericolo…ah, comunque è andato di là”
“tranquilla, Rika-chan” fece Vivienne” ti ho già detto che non mi arrendo, mi basta non avere le mie amiche come rivali. Il cuore di Sei-sama sarà mio. A presto Rika!” la salutò, dirigendosi nella direzione indicata dalla ragazza,
 
 
 

Intanto, nell’istituto Kaijou, di ritorno dalla cerimonia d’apertura della Winter Cup…
“Maledetta strega!” fece una ragazza, gettando un giornale tra i rifiuti dopo aver ritagliato qualcosa.
“ Ci ha mentito “ fece un’altra” ed ha anche osato fare foto del genere con Kise-sama”
“Non temete, ragazze “ fece un’altra ragazza, ghignando maleficamente “ la vendetta è una pietanza da consumare fredda. Le faremo vedere chi comanda a tempo debito. Ho già in mente un piano…”
 
 

Negli spogliatoi della Seirin, Rika medicò Kagami.
“Il cerotto te lo metto dopo” fece la ragazza “ ora l’ho solo disinfettato, non è grave”
“Kagami-kun, Rika-san, è ora” disse Kuroko
Kagami era pensieroso. “Akashi. Mi ha dal dato del perdente, ed ora evito di pensarci. Non c’è motivo di pensare a qualcuno che non dobbiamo ancora sfidare” fece il ragazzo “  Ora, sto solo pensando alla sfida contro Aomine”
“Stavolta non sono ammessi errori. Vedrai che ce la faremo, Kuroko-kun” fece Rika
 
 
 

La partita stava per iniziare e la tensione era alle stelle.
“La maggior parte degli spettatori  è qui per vedere i nostri avversari” commentò Kiyoshi, serio
“ ormai sono definiti i nuovi tiranni del campo, quei maledetti” pensò Rika
All’entrata in campo delle squadre, la Seirin fu lieta di vedere anche Aomine.
“Sono arrivati secondi all’Inter High, e allora?” fece Rika, incoraggiando la squadra “ Abbiamo una rivincita da guadagnarci. Mettetecela tutta e non agitatevi”
“Mantenete la calma “ concluse la coach Riko “ ma non c’è bisogno che ve lo dica” disse, sorridendo
“è il primo torneo nazionale per tutti, e sono concentrati. Sono carichi” pensò la coach, vedendoli entrare in campo
“Mettetecela tutta, ragazzi” pensò Rika “ Tai-chan, mantieni la calma con Aomine, non scaldarti subito come tuo solito. Non perdere la testa”
Kagami e Kuroko andarono a salutare Aomine, posizionandosi in campo. Mentre Aomine percepiva i miglioramenti di Kagami, Kuroko ripensava a ciò che era successo con Aomine. L’amicizia alla Teiko, il suo cambiamento, la sfida persa all’Inter High…
Anche Rika ripercorse quei momenti. “è per quell’Aomine, e per quei momenti anche tutti gli altri, che stiamo lottando” pensava la ragazza “ non devo pensare a quello che potrebbe essere il piano dell’Imperatore, adesso…”
“Non perderemo stavolta “ disse Kuroko, sicuro
Aomine ghigno. “Allora lasciate che metta in chiaro le cose, una volta per tutte” disse
Imayoshi, intanto, notava piacevolmente compiaciuto il cambiamento della Seirin...
Sugli spalti, seduti tra la folla, oltre alla Generazione dei Miracoli e le rispettive squadre si presentò anche Kagetora Aida.
 
 

Così, l’arbitro fischiò il tip-off…
Una partita sotto il segno della rivincita da una parte e della sicurezza dall’altra era appena iniziata.
Ma intanto, il velo rosso sangue aveva iniziato a squarciarsi…
 
 
 
 
 

Piaciuto?
L’Imperatore ha fatto il suo trionfale ingresso. Cosa significherà questo per Rika e la Seirin?
Al prossimo capitolo!
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“è un po’ diverso…Ignite Pass Kai!” fece Kuroko, con il suo passaggio ormai alla massima potenza”
 

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Capitolo 20
*** Capitolo 19- Cuore in gioco ***


Image and video hosting by TinyPic Salve sono valechan91. Eccoci qui con un nuovo capitolo.
Cosa accadrà?
Buona lettura!
 
 
Capitolo 19- Cuore in gioco
Mentre la partita iniziava, Rika rifletteva. “ho fiducia in loro. Ce la faranno stavolta. Ne sono certa. Sono cresciuti molto, e possono farcela. Dobbiamo farcela. Se non ci riusciamo, l’Imperatore farà un massacro…”
Intanto, su un altro lato del campo, degli occhi bicromatici scrutavano la ragazza. “ Non scapperai, Rika. Io sono assoluto ed ottengo sempre quello che voglio. E stavolta, mia cara adorata Rika, ciò che voglio sei tu.”
 
Sulla panchina della Touou, oltre a Momoi, le riserve ed al coach, c’era anche Kotoko.  La ragazza sorrideva. “ Non credevo che la volta scorsa avessimo vinto con tutto quel vantaggio” pensava “ beh, con uno come Aomine era scontato. Mi dispiace, Rika-chan, ma se voglio attirare la sua attenzione non puoi vincere nemmeno stavolta.  Spero solo che tu non la prenda male, amica mia. Non voglio che si ripeta quello che è successo alla fine delle medie…”
 
 
“Kotoko punta a far vincere il Touou per attirare l’attenzione di Aomine” pensava intanto Rika “ e con l’aiuto di Momoi-san potrebbe quasi farcela. Ma ho fiducia nei nostri ragazzi. E dobbiamo aiutare anche Aomine. Kuroko-kun… starà soffrendo moltissimo adesso.  C’è troppo in gioco in questa partita per lasciarci abbattere. “
 
 
La partita iniziò.  E subito Aomine segnò.
“ Peccato che non siate riusciti ad andare subito in vantaggio “ disse Imayoshi, con il solito fare mellifluo “ lo abbiamo fatto noi”
“Ce l’aspettavamo, vero, Riko-san? “ disse Rika, ghignando
“ Se non avessero dato il massimo, non sarebbero stati loro “ rispose la coach “ ma risponderemo”
Kuroko prese la palla.
“ Cosa vuole fare?” pensò Aomine
“ Quel passaggio non funzionerà contro Aomine!” commentò Wakamatsu
“è un po’ diverso…Ignite Pass Kai!” fece Kuroko, con il suo passaggio ormai alla massima potenza.
Kuroko passò Aomine, ed il passaggio arrivò a Kiyoshi, che coordinato con Kagami, segnò.
“ Il segreto è la rotazione” commentò Midorima dagli spalti “ il proiettile di una pistola ha lo stesso meccanismo
“ eh?” fece Takao, incredulo alle parole del compagno
“ Il meccanismo con cui si spara è simile “ riprese il tiratore “ sia premendo il grilletto che “ giocandoci” un po’ prima, si crea un vortice che aumenta la rotazione del proiettile. E così si aumenta sia la potenza che la gittata. “ Il ragazzo accennò un sorriso. “ Kuroko lo avrà perfezionato da solo, avendo delle idee di partenza. Ma di sicuro ne avrà parlato con Rika-san. “
“Shin-chan, non fare lezioni” disse, ironico, Takao
 
 
Kagami iniziò a sfidare Aomine in un uno contro uno.  Ma quello che si svolse fu uno scontro mentale.
“ Stavolta non posso vincere “ commentò Kagami
“ Tai-chan, anche tu sei cresciuto tantissimo “ pensò Rika “ non ti sei lasciato guidare dall’istinto ed hai invece ragionato”. La ragazza sorrise. “ Stavolta puoi davvero farcela contro di lui”
Rika aveva notato i suoi progressi già da tempo. Non lo dava a vedere, ma ogni volta che lo vedeva giocare, si incantava…
 
“Stavolta ci sono arrivato anche io, Shin- chan!” commentò Takao
“  Sembra che tu abbia davvero capito, Takao “ disse Midorima “ per chi non è esperto può sembrare che Kagami sia fuggito, ma in realtà si è svolta una battaglia mentale. Ha capito che non poteva vincere  e ha ragionato”
 
 
“ Non possiamo utilizzare il passaggio di Kuroko sempre, è pesante sia per gli altri sia che per il suo corpo “ disse Kiyoshi
“ è vero “ disse Rika, ghignando “ ma abbiamo un altro asso nella manica”
“ Intanto, io attirerò l’attenzione all’esterno” disse Hyuuga
“ Batti quel fungo, Hyuuga-senpai” disse Rika
“ Puoi scommetterci, Rika-chan. È irritante “ rispose il capitano
“procediamo così” concluse la coach
 
 
Hyuuga usò subito il Barrier Jumper.
“ Oddio che fa Hyuuga-senpai con il collo? Sembra un vecchietto” ridacchiò Rika
“ Non prenderlo in giro “ disse Koganei “ agisce così solo quando è in perfetta forma”
“ Interessante “ ghignò la ragazza. “ possiamo davvero farcela, stavolta “ pensò Rika “ forza ragazz!”
Sakurai reagì lasciandosi guidare dall’orgoglio.
“Siamo pari, ma reggiamo a malapena” commentò Kuroko, durante la pausa
“ Già, è vero, anche se possibilità di vittoria le abbiamo “ dichiarò Rika “ e temo che Momoi-san abbia capito il segreto dietro il Vanishing Drive: la coordinazione “ a specchio” tra Kuroko-kun e Tai-chan”
Kuroko passò a marcare direttamente Aomine.
“ è anche una sfida tra me e lui, devo farcela” pensava il ragazzo
“ se utilizziamo quella tecnica, poi ci giochiamo tutto “ pensava intanto Rika “ ma se dovesse essere necessario…”
 
 
Akashi, intanto, guardava attentamente la partita. “ Tetsuya…sembra che tu e Rika non siate affatto cambiati”
 
 
Kuroko fallì nell’utilizzare il Vanishing Drive contro Aomine.  L’Asso della Touou prese la palla e segnò, sotto lo sguardo malinconico di Momoi, che ripensava ai momenti felici della Teiko…
“ Sta accadendo quello che temevo” pensò Rika, che osservava attentamente “ L’ex Luce conosce bene i movimenti dell’Ombra…Kuroko-kun…temo che non abbiamo altra scelta…”
“Un’Ombra non può sconfiggere la Luce” dichiarò, duro, Aomine, rivolgendosi a Kuroko.
Aomine bloccò anche l’Ignite Pass di Kuroko.
“ Cosa? Non ci credo…” sfiatò Rika, incredula, con un filo di voce.
Per Aomine era stato facile, dopo averlo visto una volta.
La coach mandò in panchina Kuroko chiedendo un time out.
“Kuroko-kun…” pensò Rika. Era triste per l’amico, sapeva cosa provava. Ma anche per lui si sarebbe impegnata a far vincere la squadra.
“ Hyuuga-senpai, devi battere quel dannato fungo di Sakurai. Tai-chan, non lasciarti sconfiggere da Aomine. Se il solo che può tenergli testa “ disse la ragazza
Kuroko iniziò a versare lacrime silenzione…
“Kuroko-kun…” disse, sottovoce, Rika, dopo che lei e la coach avevano dato nuove direttive alla squadra. Anche Kagami gli si avvicinò e gli strofinò la testa, coperta da un’asciugamano.
“Tutti credono nel tuo ritorno in campo. Non arrenderti” disse il ragazzo “ Ci penserò io. Non è fatica sprecata, la nostra”
“ Tai-chan ha ragione “ aggiunse Rika “ abbiamo ancora una carta da giocare. Ma ci servi tu. Certo, è rischioso, e il prezzo da pagare è alto. Ma credo si possa fare. Forza, Kuroko-kun! Riprenditi e torna in campo.”
 
 
La partita riprese, tra l’alternarsi delle azioni delle due squadre e i vari uno contro uno dei due Assi.
“ Se Kagami risvegliasse il suo massimo potenziale, invece di fare affidamento sul suo fidato Sesto Uomo, potrebbe competere a pieno con la Generazione dei Miracoli”
Difatto, fu con la sconfitta di Kuroko che Kagami rivelò le sue vere potenzialità.
“ è questa la vera abilità di Kagami-kun?” pensò la coach, sorpresa come tutti.
Rika ghignò. “ Tai-chan è diventato da salvato, salvatore.  Che voglia addirittura arrivare alla Zone? Adesso ne vedremo delle belle. Preparati , Aomine!”
 
Aomine, in campo, ghignò. Sembrava avesse finalmente trovato un degno avversario. Così iniziò apertamente a sfidarlo.
“ sapevo che lo avrebbe fatto” pensò Rika  “ Tai-chan dovrà impegnarsi ancora di più”
Anche Kise e gli altri Miracoli, guardavano la partita.  Propendevano tutti verso la vittoria della Touou ancora una volta…
 
 
La partita divenne una lotta serrata tra Aomine e Kagami, che riuscì anche a fermare il Formless Shoot di Aomine.
“ Tai-chan ha risvegliato il proprio istinto animale “ dichiarò Rika “ adesso  anche per Aomine non sarà facile stargli dietro. Alex riesce sempre  a tirare fuori il meglio di lui” “ e per questo l’ho sempre invidiata…vorrei essere abile quanto lei, o Momoi-san” pensava la ragazza
Nella pausa, però, in Aomine cambiò.
“ Tai-chan…forse potresti davvero..” pensava Rika
Kuroko e Kagami parlarono fuori, nella pausa.
“ Vorrei solo rivedere Aomine-kun con il sorriso sul volto” disse Kuroko “ forse, se vincessimo…”
“ Ce la faremo, Kuroko-kun” intervenne Rika, dando una pacca sulla spalla ai due ragazzi
“ da dove salti fuori, tu?!” fece Kagami
“ Forza, mettetecela tutta!” rispose la ragazza
“Bah, andiamo a battere Aomine…” commentò Kagami
 
Continuarono gli scontri tra Aomine e Kagami. Ma Kuroko rientrò in campo.
“ pare sia il momento…” pensò Rika
 
 
Le cose, a partita ripresa, cambiarono. Aomine iniziò a cambiare, mentre Imayoshi marcò Kuroko.
“ No… non ci credo…” pensò Rika, incredula “ che Aomina abbia…”
Con le indicazioni di Momoi, anche Hyuuga venne bloccato.  E Kuroko e Kagami dovevano vedersela con Imayoshi e Aomine.
Intanto, la Misdirection di Kuroko stava per finire il suo effetto…
“ Sapevo che tra un po’ avrebbero dovuto usarla” pensò Rika “ bene”
La Seirin aveva usato la nuova tecnica inventata da Kuroko, la Misdirection Overflow.
“ Il principio è lo stesso del Vanishing Drive ” disse Rika “ ma stavolta è Kuroko-kun il perno” “ però ha un prezzo…” pensò
“ Kuroko non potrà più usare la Misdirection contro la Touou, in futuro “ commentò Midorima, dagli spalti “ stanno rinunciando a vincere in futuro, per vincere adesso. Mi sorprende solo che Rika-san lo permetta.  Il prezzo da pagare è consistente…”
“davvero, Shin-chan?” fece, sorpreso, Takao
“ Sempre meglio che perdere oggi. Al futuro, ci penseremo poi” pensarono nello stesso momento Kuroko e Rika.
 
 
Le cose cambiarono ancora all’inizio dell’ultimo quarto. Momoi e Kuroko guardarono sorpresi Aomine.
Rika sorrise.
“ Lo sapevo “ pensò la ragazza “ competere con  Tai-chan lo sta risvegliando. In parte, sta già tornando quello di un tempo. Forza, ragazzi!”
Il ragazzo, però, era elettrizzato e risvegliò una tecnica particolare, lo stato mentale in cui tutto viene annullato, al di fuori del gioco: la Zone,  la cosiddetta trance agonistica.
“ Non ci credo” pensò Rika “ temevo che prima o poi ce l’avrebbe fatta, però…non ci voleva…”
In quello stato,  nemmeno Kagami riusciva a fermarlo…ma questo spinse il ragazzo ad arrivare al livello dell’avversario. Anche Kagami risvegliò la Zone.
“ Tai-chan… anche tu…”  pensò Rika “ spingete al massimo, ragazzi! Forza!” urlò la ragazza dalla panchina
“ La Zona ha un limite” disse Rika alla coach
“ Cosa?” rispose la ragazza
“La Zone porta al massimo le potenzialità di un giocatore, e viene guidata dalla passione per lo sport” continuò Rika “ quando quel potenziale inizia a scemare, si esce da quello stato. Cambia da giocatore a giocatore, e bisogna avere una motivazione perché i pochi eletti possano entrarci”
Quando Kagami, seppur in Zone, passò la palla a Kiyoshi, Rika commentò “ per Tai-chan deve essere l’aver capito di non giocare da solo, di poter contare sugli altri, farsi appiglio ed aggrapparsi insieme”
 
 
 
Un passaggio di Kuroko sotto canestro ed uno scontro con Kagami riportarono nella mente di Aomine tanti vecchi ricordi del suo passato, perché stavolta forse aveva davvero trovato qualcuno alla sua altezza.
Kagami segnò, e la Seirin vinse per 101 a 100.
Kuroko era sfiinito e stava crollando, ma Kagami lo sostenne.
Rika sgranò gli occhi. Al fischio finale, lo sguardo di Aomine cambiò. “Aomine-kun…” sussurrò la ragazza. Senza volerlo,  gli occhi le divennero lucidi. Ce l’avevano fatta. Avevano vinto, ed il loro amico era tornato. Anche Momoi scoppiò in lacrime, sotto lo sguardo sconcertato e furioso di Kotoko.
 
 
“Hai vinto, Tetsu” commentò Aomine
“Bentornato, Aomine-kun” disse Rika, dalla panchina
Kuroko chiese ad Aomine di ripetere il gesto che li univa, il pugno.  Gesto che Aomine una volta gli aveva negato. 
Rika intanto ridacchiava, vedendo le strane espressioni di stupore di Aomine. “ eh si, Aomine-kun è proprio tornato. Sono contenta soprattutto per te, Kuroko-kun”
I due ragazzi si scambiarono il brofist, sotto lo sguardo gioioso di Rika.
Alla fine della partita…
“ Bravo Aomine-kun, bentornato!” fece Rika, sorridente, avvicinandosi al ragazzo e tirandogli una pacca sulle spalle
“ Ohi Rika che fai?!” disse il ragazzo, seccato “ bentornato? Che cavolo dici?”
“ Niente, lascia stare” rispose la ragazza “ mi fa solo piacere che tu abbia trovato qualcuno che possa competere con te. Ma mi spiace, sarò sempre dalla parte di Tai-chan”
“ Tai-chan di qua, Tai-chan di là… ma che, gli fai da baby sitter?”
“ Aomine! “ urlò Rika, risentita “ sono molto legata a voi della Generazione dei Miracoli…ma lui è da sempre il migliore amico”
“ Tch” fece il ragazzo “ contenta te… ora sono stanco “ fece, sbadigliando”  voglio farmi una bella dormita. E dici alla tua amica di finirla di fare l’arpia insieme a Satsuki. Quelle due coalizzate sono tremende”
“ Non sono un’arpia, Aomine-kun” intervenne Kotoko, arrivata in quel momento “ ma posso diventarlo,  se non righi dritto”
“ Aomine-kun, finiscila!” urlò Momoi, arrivata insieme alla ragazza “ Rika-chan, stavolta hai vinto. Bada al mio Tetsu-kun. Ma non credere, avremo la rivincita”
“ Salutami Tetsu e Kagami “ fece Aomine, seguendo le ragazze che se andavano “ e sappi che ti tartasserò quando Satsuki mi darà il tuo numero”
Rika deglutì. Pure lui no, eh…
Alla ragazza arrivò un messaggio. “ Complimenti!” dalle sue amiche. Ed un “ sapevo che avresti vinto. Allenamento extra domani” da parte del capitano.
“ Ce l’ha con me per via di Akashi… ma che ho fatto di male?!” pensò, sconsolata, Rika.
Intanto, anche Kotoko ricevette un messaggio. “ Non abbatterti. Hai anche un altro obiettivo. Punta a quello”
 
 
Intanto, negli spogliatoi della Touoi, Imayoshi ed i senpai del terzo anno annunciarono il loro ritiro. Il loro nuovo capitano sarebbe stato Wakamatsu, sperando che andasse d’accordo con Aomine…
Il ragazzo, intanto, insieme a Momoi, era fuori all’aria aperta. Aveva bisogno di riflettere e di prendere aria.
“ Forza, andiamo dal resto della squadra “ disse la ragazza. Sapeva dove trovarlo, ma lo aveva cercato ovunque.
“Satsuki, sei libera domani?” chiese Aomine
“ Si,perché?” rispose, sorpresa
“ Verresti a fare shopping con me?”
“ Si, ma perché me lo chiedi?” Momoi era sempre più sorpresa
“ Mi servono delle nuove scarpe da basket. Mi voglio allenare”
Quella frase fece sorridere Momoi, e le fece battere il cuore più forte. “Certo, Dai-chan. Però mi offri la cena”
“Eh?” fece il ragazzo
“ Intanto, Aomine, finchè non ti allenerai i giornaletti non  li vedrai” intervenne Kotoko
“ Maledetta! Dille qualcosa, Satsuki!” urlò il ragazzo
“ Dai-chan, Kotoko-chan ha ragione” rispose la ragazza
“ Mai-chan…” commentò rassegnato il ragazzo
“ Ma cos’è questa sensazione? Di nuovo? Che diavolo mi succede? Come l’altra volta, sul tetto…Non ci capisco nulla!” pensava il ragazzo
“  Di nuovo quel batticuore… Dai-chan… ora che sei tornato te stesso… cosa vorrà dire?” pensava intanto Momoi
“ Aomine è facile da capire, ma non voglio essere una delle tante. Andrò a piccoli passi” pensava Kotoko
 
 
 
Intanto, la Seirin, sfinita per la partita, si era addormentata negli spogliatoi, al gran completo.
Rika ridacchiò, cercando di non svegliarli, e la coach Riko avvisò le riserve di lasciarli riposare un po’.
Avrebbero festeggiato poi.
Non sapevano che avrebbero vissuto una giornata intensa, prima della prossima partita…
 
 
 
 
 
Piaciuto il capitolo?
Alla prossima, con un capitolo moooolto particolare…
 
 
 

  Image and video hosting by TinyPic Preview capitolo 20: “KISEEEEEEEE IO TI AMMAZZOOOOOOOOOO!”

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Capitolo 21
*** Capitolo 20- Incontri… e scontri ***


Salve sono valechan91. Eccoci qui con un nuovo capitolo.
La Seirin stavolta ha battuto la Touou Gakuen e Aomine Daiki. Ed inutile dire che Kuroko e Rika sono al settimo cielo. Cosa accadrà adesso?
Buona lettura!
 
 
Capitolo 20- Incontri… e scontri
 
 
Quando i ragazzi si svegliarono, tutti sconvolti di essersi addormentati negli spogliatoi, Koganei propose di festeggiare.
“Non possiamo farlo” disse il capitano “ abbiamo una partita tra due giorni!”
“Mangiare fuori è costoso” commentò la coach Riko
“Ehm...casa mia è vicina” intervenne Kagami
“Vero “ disse Rika “ Tai-chan non abita molto distante da qui”
I ragazzi andaron a casa di Kagami, che scoprirono essere grande
“ Io ci ero già venuta “ commentò Rika “ eh? E Riko-san?”
Tutti si stupirono di quanto fosse grande quella casa…
“Sei spregevole. Non voglio essere più la tua Ombra” commentò Kuroko, con la sua solita aria impassibile
“ Perché dici una cosa simile?!” disse Kagami
Rika ridacchiò. “ Dai, Kuroko-kun, no n scherzare. Tutto quello che fa Tai-chan è mangiare, dormire e giocare a basket. Uno di questi giorni cucino io qualcosa”
“ E Riko?” chiese ancora Kiyoshi
“ è andata in cucina a cucinare” disse Tsuchida
“ Qui moriamo tutti!” fu il pensiero di tutti. Riko, ormai, aveva già  terminato di cucinare…
 
 
Dopo una cena che mescolava varie pietanze ( Rika si ritrovò, seguita a ruota da Kuroko, una banana nel ramen… con seguito di risatine), improvvisamente tutti collassarono. Fu Kagami ad accorgersene, quando Kuroko svenne e quando si ritrovò Rika svenuta vicino al vetro del balcone…prima di svenire anche lui.
“Perché ha messo le proteine?!” fu il pensiero del ragazzo prima di svenire.
 
 
 
Al risveglio dei ragazzi…
“ Ohi ohi “ commentò Rika, massaggiandosi la testa “ Riko-san, ti prego, smettila di mettere proteine ovunque!” piagnucolò la ragazza
“ Ma… è per l’apporto…” fece la coach
Rika sospirò, non c’era verso  di insegnarle a cucinare.
Koganei chiese dove fosse il bagno, ma confuse le stanze, ed entrò in una camera da letto, dove dormiva una donna mezza nuda…
Il ragazzo urlò e uscì dalla stanza correndo verso i compagni, seguito da una bionda formosa che si vestiva…
“What’s goin’ on? What is this noise about? Taiga, you came back…” ( che succede? Cos’è questo rumore? Taiga, sei rientrato…)  fece la donna, mezza assonnata
“ I missed you so much!” ( Mi sei mancato tanto!)concluse, lanciandosi su Kagami e baciandolo sulle labra
“ Alex?! What are you doin’ here?” ( Alex, che ci fai qui?) fece Rika, stupita ed un po’ arrabbiata
Tutti i ragazzi erano stupiti ed imbarazzati da quella donna mezza nuda e così esuberante…
“ Rika what a beautiful girl you’ve become! “ (Rika, che bella ragazza che sei diventata!) disse la donna, lanciandosi sulla ragazza e baciandola.
Calò il silenzio.
Rika poi lanciò un urletto e istericamente iniziò a fare cerchietti in un angolo… “ perché tutte a me?!” mormorava…
 
 
 
 
“ What’s the matter?” ( che problema c’è?) chese Alex
“Alex? Ma è… “ pensò la coach, avendo capito l’identità della donna
“ Oh, you are Taiga’s teammates? I’m Alexandra Garcia. Nice to meet you” ( Oh, siete i compagni di squadra di Taiga? Sono Alexandra Garcia. Piacere di conoscervi) fece la donna con un sorriso.
 
Rika dopo un po’ si riprese, e disse che lei era la maestra di Kagami.
Capendo che i ragazzi non parlavano correntemente l’inglese, decise di parlare in giapponese. Kagami gleilo aveva insegnato.
Fu Izuki a riconoscere in lei l’ex giocatrice della WNBA, ritiratasi per problemi di salute.
“ Ora alleno una squadra di ragazzini” commentò la donna “ oh, ma le giapponesi sono così carine…” fece. Baciando sulle labbra anche la coach Riko, che urlò.
La donna notò anche Kuroko, di cui Kagami le aveva parlato. Era venuta per vedere i suoi due pupilli. Kagami e Himuro.
“ Io l’ho conosciuta quel poco che sono stata in America “ disse Rika
La donna raccontò di come si sentiva giù di corda dopo il ritiro, e quando Himuro ancora bambino le chiese di insegnare loro a giocare ritrovò la voglia di andare avanti.
 
 
Alex decise di insegnare una tecnica particolare a Kagami, vedendolo con la sua squadra, e quella sera lo prese in disparte. Mentre Kuroko chiese ad Aomine il favore di allenarlo a tirare, in quei giorni.
 
 
 
 
Il giorno seguente, i ragazzi ricordarono che erano stati invitati da Takao per il compleanno di Miyaji, quella sera. Era l’undici novembre.
Rika aveva deciso in accordo con gli altri che avrebbe preparato una bella torta. Era una festa tra ragazzi, dopotutto. Così quella sera, dopo gli allenamenti, quando i negozi i avviavano alla chiusura e dopo una bella doccia e una sistemata, i ragazzi si avviarono a prendere il bus per andare allo Shuutoku, nella cui palestra ci sarebbe stata la festa.
Putroppo, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo…
Mentre si stavano incamminando, Rika fece portare la torta a Koganei, che le era più vicino in quel momento. Ma al ragazzo, quasi subito si slacciarono le scarpe e senza accorgersene poggiò la torta sul rimorchio di un furgoncino per consegne… che partì poco dopo.
“Eh?” fece il ragazzo
“Cosa?!” commentò Hyuuga
“ LA TORTAAAAAA!” fu l’urlò generale. I ragazzi iniziarono a correre
“Koganei-san, ma dovevi poggiarla proprio su un furgone?!” disse Rika
“ Correte e risparmiate il fiato” disse Hyuuga
“ Mi spiace, Rika-chan” disse Koganei
 
 
 
Nella corsa, incontrarono Kise.
“ Oh, salve ragazzi. Ciao Rikac…eh?” i ragazzi non lo notarono nemmeno.
Kagami e Rika lo tirarono e decisero di portarlo con loro
“ Ehi!” fece il ragazzo
“ Kise, ferma quel furgone, per favore. Magari essendo tu un modello, il guidatore si fermerà” dise Rika
Kagami lo spinse, quasi lanciandolo, verso il furgone, non appena arrivarono al semaforo. Ma il conducente, un uomo anziano, non sapeva chi fosse Kise Ryota e ripartì…
 
 
 
 
 
“Mi scusi” fece Kise
“ Che ti scusi?!” fece Rika
“ Dovevi fermarlo!” fece Kagami, spiegandogli la situazione.
Kise si unì al gruppetto…
Dopo un po’,  i ragazzi incontrarono Midorima e Takao con l’immancabile carretto.
Rika, inconsciamente, saltò sul carretto, finendo esattamente di fronte a Takao, che sentendo il trambusto fatto dal  gruppetto si voltò. La ragazza finì seduta in bilico sul bordo, con le gambe leggermente divaricate. Prima che potesse parlare…
“ Rika-chan…ma cosa…non dovresti fare certe cose” fece il ragazzo, prendendola in giro, benchè fosse leggermente arrossito.
“ Rika-san!” urlò Midorima, completamente rosso
“Rika” urlò Kagami, rosso in volto
La ragazza si accorse della posizione in cui si trovava. Arrossì. “ Non c’è tempo adesso…” pensò” Takao, sbrigati e segui quel furgone…”
“Eh?” fece il ragazzo
Il gruppetto finì addosso a Midorima, ormai esasperato.
Takao non poteva correre dietro al furgone con il carretto, così cedette la bicicletta almeno per il momento. Hyuuga spiegò la situazione…proprio quando il furgone in questione passò accanto a loro.
Maledizione, erano tutti uguali!
I ragazzi iniziarono a correre, lasciando la bicicletta.
“ Non.pensarci. Takao.” Fece Midorima. Aveva capito le intenzioni dell’amico…
Takao non la ascoltò e lo trascinò, unendosi al gruppetto. “ è divertente, Shin-chan!” commentò solo
“ Perché di nuovo?!” si lamentò Midorima
 
 
 
Mentre correvano, Rika notò le sue amiche. Erano inconfondibili.
Rebecca, la più alta,  slanciata, occhi castani e capelli rosso fuoco, ricci e lunghissimi.
Vivienne, altezza media, castana, occhi verdi. Kotoko, la più minuta delle tre ( ma sempre un po’ più alta della stessa Rika). Capelli ricci e biondi, occhi castani.
Attiravano sempre l’attenzione di tutti, soprattutto dei ragazzi.
Ma le tre erano impegnate a fare compere per i loro beniamini, così nemmeno si accorsero del gruppetto.
“ Quelle tre…” sospirò Rika. Le avrebbe chiamate più tardi.
Kise, intanto, notò più avanti Aomine, che leggeva come sempre giornaletti porno, e stavolta da solo.
Rika ridacchiò, pensando che Kotoko non lo avesse nemmeno notato…
“Aominecchi, aiutaci!” piagnucolò Kise, avvicinandosi al ragazzo
“Eh?” fece Aomine, scocciato
Quando Aomine se ne disinteressò, Kise giocò la carta della bella donna dal seno prosperoso, come conducente.
“Perché non lo hai detto subito, Kise?” fece il ragazzo, estasiato “ potrebbe anche essere Mai-chan che gira uno spot! Arrivo, dolcezza!”
Il ragazzo iniziò a correre, lanciando in aria il giornaletto ( che finì in faccia a Kise)  e sorpassò tutti.
Il furgone si fermò al semaforo ed Aomine lo raggiunse.
Ma quando si ritrovò un vecchio al posto di guida, per poco non fece uno sguardo schifato.
Il furgoncino ripartì…
“KISEEEEEEEE IO TI AMMAZZOOOOOOOOOO!” fu l’urlo che si udì, quando il ragazzo iniziò a correre con aria omicida verso il biondino
“ Oh, Aominecchi mi ha scoperto…eh scu…” non fece in tempo a finire che Aomine iniziò a prenderlo per il collo e a strozzarlo…
“VIENI QUI MALEDETTO!”
Kiyoshi lo fermò e riuscì a convincere Aomine. Ma erano arrivati in una zona trafficata…
“Accidenti, non lo troveremo mai..” fece Rika
“ Cerchiamolo, deve essere qui vicino” fece Hyuuga
Hyuuga intanto, tentò anche di calmare una inviperita Riko, che con Momoi-san era già andata al luogo stabilito…ed aveva scoperto che anche chi aveva incontrato a bighellonare era diretto alla festa.
“ Guarda, Mr Bunny! È uguale al tuo, Shin-chan!” fece Takao, ridacchiando mentre guardava l’insegna di un negozio ed additando il compagno
“Takao!” urlò Midorima, piccato
Erano tutti un po’ demoralizzati.
“ Ci vorrebbe Murasakibara..come quella volta” commentò Rika “ Midorima, non hai qualcosa da lanciare?”
“ Rika-san, era un caso diverso…” fece Midorima, sistemandosi gli occhiali. Una volta, Midorima e Murasakibara avevano fermato un borseggiatore, insieme ad Aomine e Kise. Midorima aveva lanciato i maiubo, e naturalmente Murasakibara era corso…
 Kuroko, intanto, aveva notato che il furgone si era fermato e si era avvicinato, prendendo il pacco con la torta.
Tutti stupiti, guardarono Kuroko spiegare l’accaduto all’ignaro conducente…che subito ripartì.
 
 
 
 
“ Meno male” commentò Kagami
“ Ma sarà tutta distrutta” fece dipiaciuta Rika
Anche gli altri erano dispiaciuti, ma Kuroko sorrise. “ Io credo che sia ancora intatta, Rika-san” commentò il ragazzo.
Ed in effetti, dopo una strigliata da parte della coach, alla festa scoprirono che la torta non si era rovinata.
 
 
 
 
La festa fu un vero divertimento per tutti.
Al momento di tornare  a casa, Rika decise di fare una piccola passeggiata da sola verso casa. Le piaceva guardare la luce soffusa dei lampioni, ed ammirare le piccole falene ammaliate dalla luce…
“ Oh, ma che bella bambola…” fece un ragazzo, sorprendendola all’improvviso
La ragazza si voltò. Aveva una divisa che non riconobbe al buio, ma notò chiaramente i rasta scuri.
“ Dai, dammi il tuo numero e andiamo a divertirci da qualche parte” continuò il ragazzo, avvicinandosi a lei
“ Spiacente, non sei il mio tipo” fece Rika, acida. Non sapeva perché, ma quel ragazzo la irritava
“ Tipa difficile, eh?” commentò il ragazzo, compiendo un gesto che immediatamente Rika riconobbe. Trasalì.
“ Haizaki…Shougo..” disse la ragazza in un sibilo
“ Oh ma allora mi conosci!” fece il ragazzo, tentando di metterle il braccio intorno alle spalle per attirarla a sé.
La ragazza prontamente gli tirò un calcio…proprio lì, facendo piegare in due il ragazzo.
“ Il cervello ti si è rimpicciolito, Shougo-kun?” fece Rika, ancora più acida di prima, sibilando “ non mi riconosci?”
“ Ora credo proprio di si, maledetta” disse il ragazzo, ancora dolorante “ sei quella strega che alle medie mi rompeva sempre le scatole e che era manager insieme a quella bella ragazza con le tette grosse”
“ Se Aomine-kun ti sentisse, finiresti male…” commentò la ragazza, ghignando
“ Daiki non mi fa nessuna paura” ghignò il ragazzo “ resti sempre una strega, ma potrei farci un pensierino, su di te, sai?”
“ No, grazie” disse la ragazza “ credevo che non ti avrei più rivisto. E ci speravo. Cosa credi di fare, Haizaki?”
Haizaki Shougo. Il suo nome era sinonimo di guai, ed anche seri. Era sempre riuscito a tirare fuori il lato peggiore di Rika con quel suo atteggiamento, anche se la ragazza sapeva che molto ma molto in fondo non era cattivo.  Odiava il suo modo di divertirsi con le ragazze. Credeva che fosse così cieca? Si era guadagnata il suo odio, e non se ne pentiva.
“ Metti in guardia i tuoi amichetti. Spero di rivederli. Soprattutto Ryota. A presto, strega” disse il ragazzo, decidendo di andandosene, salutandola vagamente con la mano.
 
 
 
 
Rika era preoccupata. Ad Haizaki ci avrebbe pensato poi, non era detto che lo avrebbero incontrato, anche se avrebbe comunque raccontato l’accaduto. Anche se solo a Kise, a causa dei loro trascorsi.
Doveva almeno tentare di capire se aveva visto giusto su una cosa. La frase di Akashi, quella volta, l’aveva preoccupata. Se aveva inteso bene il senso delle sue parole, erano tutti in grave pericolo.
Sapeva che l’Imperatore non si sarebbe fermato nemmeno davanti a lei, ma aveva intenzione di parlarci.
Doveva almeno tentare.
“ Domani andrò a trovarli nel loro albergo” pensò la ragazza “ potrebbe anche servirci, in futuro. E Vivi ne sarà entusiasta . Non permetterò che vada tutto in frantumi, ora che manca poco.”
Rika sentiva che i suoi difetti stavano per emergere. C’erano poche persone capaci di esternarli, ed era arrivato il momento di affrontarle  a poco a poco.
Sperava almeno che Haizaki si tenesse alla larga…
 
 
 
Il giorno dopo, Rika si presentò all’albergo dove alloggiava la squadra del Rakuzan.
“ Ora, avrò le mie risposte “ pensava la ragazza, facendo per entrare” dopo saluterò Vivienne. Ho un conto in sospeso con l’Imperatore”.
 
 
 
 
Cosa accadrà adesso a Rika? Si è forse andata a cacciare nella tana del lupo, o meglio, del leone?
Al prossimo capitolo!
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“ Rika” fece il ragazzo, scrutandola profondamente con i suoi occhi bicromatici”
 

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Capitolo 22
*** Capitolo 21- Sentimenti complicati ***


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Salve sono valechan91. Eccoci con il nuovo capitolo.
Rika è andata a trovare  Akashi Seijuro nell’albergo in cui alloggia con la squadra del Rakuzan. Vuole delle risposte e farà di tutto perché l’Imperatore le chiarisca le idee.
Cosa accadrà?
Buona lettura!



Capitolo 21- Sentimenti complicati



Rika era arrivata nell’albergo in cui alloggiava la squadra del  Rakuzan. Indossava una camicetta con tonalità bianche e nere, abbinata ad una gonna corta, bianca, con calze nere e ballerine bianche stile parigino, con una fibia dorata sul davanti. 
Entrò in quello che era un hotel di lusso e chiese ai responsabili dove fosse la squadra del Rakuzan.
La ragazza rimase allibita. Ognuno dei giocatori aveva avuto diritto ad una suite nell’ala più lontana ed isolata dell’immenso complesso.
“Guarda come si trattano bene. Sarà tutta opera del padre di Akashi” pensò Rika.
La ragazza si fece indicare la suite di Akashi Seijuro e si diresse a passo spedito verso il suo obiettivo.
Vivienne, intanto, passava di lì.
“ Eh?Rika? che ci fa qui? Ciao Ri…” la ragazza non la vide nemmeno…

 


“Suite royale” commentò Rika “ ma che ironia, Imperatore…”
La ragazza bussò, e fu Akashi stesso ad aprirle. Poco prima, un responsabile lo aveva avvisato di avere visite. “Akashi…” disse Rika, a mo di saluto
“ Rika” fece il ragazzo, scrutandola profondamente con i suoi occhi bicromatici
“Accomodati pure” fece Akashi, sempre scrutandola.
La ragazza entrò. La stanza, benchè ampia e lussuosa, era essenziale.  Vi troneggiava anche una bella scrivania.
“ Ma che bella sorpresa, mia cara” improvvisamente, la ragazza si ritrovò Akashi a fissarla a due millimetri di distanza. “Qual buon vento ti porta qui? * il ragazzo le fece di nuovo un elegante baciamano,e  prima di lasciarle la mano, intrecciando leggermente le dita con quelle di lei, disse “ hai finalmente deciso di essere mia degna Regina, mia cara Rika?”
“Non scherzare, Akashi” disse la ragazza, benchè fosse leggermente arrossita “  Sono qui perché devo parlarti. Urgentemente. E sappi che voglio delle risposte ben precise”
 Akashi la guardò fisso negli occhi, e lesse la decisione negli occhi della ragazza. Il fuoco di Rika gli era sempre piaciuto. Sorrise.
“ Allora avanti, parla, Regina che tenta di portare via lo scettro al Re”
Quella frase. Anche una volta, alla Teiko, gliel’aveva udita pronunciare, ricordò Rika. Quando…
“Bene “ ghignò la ragazza” vorrei conoscere il vero motivo per il quale ci hai convocati, all’inizio della Winter Cup.  Credi davvero che i ragazzi ti lasceranno fare quello che vuoi?”
“ Io sono assoluto, Rika” rispose freddo il ragazzo “ Vinco sempre e quindi ho sempre ragione. Inoltre, chi credi che vi abbia avuti tutti come sottoposti, mia cara? Nemmeno loro possono nulla contro di me. E nemmeno tu, mia adorata”
La ragazza, benchè non fosse sorpresa, arretrò fino a trovarsi a contatto con la gelida parete.
“Hai paura?” chiese Akashi, in tono gelido
“  Certo che no. Cosa te lo fa credere?”
“Sei sbiancata, e stai leggermente sudando freddo” disse il ragazzo, con uno strano sorriso sul volto, prima di bloccarla contro il muro.
“ Ho solo realizzato fin dove hai intenzione di spingerti. Hai passato davvero il limite” la ragazza ghignò
Il ragazzo rise, una risata per niente cristallina. “ Tu credi? “ chiese il ragazzo” Non ho fatto nulla. Ho solo detto ad Atsushi di non giocare.  E ritengo che fino alla Winter Cup non incontrerò nessuno di voi”
“Allora vedi di arrivare in finale, Imperatore “ Rika lo sfidò con lo sguardo “ perché sarà la Seirin a schiodarti il sedere dal trono”
“ Ma come siamo fredde ed indelicate” ironizzò Akashi
“  MI viene naturale “ ripose Rika, con lo stesso tono “ se solo ci fosse Lui…”
“ Ancora con questa storia? “ il ragazzo si irritò “ sono sempre io, Akashi Seijuro. È solo…un lato di me…ma sono sempre io”
“ No “ pensò la ragazza “ l’Akashi che conoscevo non era così…”
“Piuttosto..” fece il ragazzo, avvicinandosi ancora di più e  tirandola.  Si sedette sul letto lì accanto e la fece sedere sulle gambe. “ Sai che ottengo tutto quello che voglio, perché vinco sempre, vero?” Dicendo questo, le fece stendere il busto sul letto, allungandosi su di lei.
“Cosa vuoi fare, Akashi? Mettermi paura? “ la ragazza lo fissò dritta negli occhi. Non gli avrebbe dato nemmeno la soddisfazione di vederla preoccupata.
“ No. Voglio solo farti capire che sono assoluto, su chiunque “ disse il ragazzo “ e che di qualunque cosa si tratti, in ogni campo, io la ottengo. Non riuscirai a togliermi lo scettro, mia Regina “  disse il ragazzo, baciandola.
La ragazza rimase pietrificata. Davvero Akashi…?
Non ci capiva più nulla, ma ormai la sua risposta l’aveva avuta.
Rika, però, iniziò ad avere i brividi, a tremare leggermente, e gli occhi le si inumidirono.
Akashi si staccò, voleva solo insegnarle il suo posto. Almeno per quella volta, si sarebbe fermato.
Rika, intanto, non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di vederla in lacrime.
“ Voglio solo che tu capisca che nessuno potrà mai battermi. Nemmeno Tetsuya. O Daiki. E nemmeno la nuova Luce di Tetsuya”
“ Staremo a vedere “ disse Rika, spingendo Akashi lontano, sempre tremando appena. “ La Seirin ti fermerà Io e Kuroko-kun ti fermeremo. “
“credici pure, cara” rispose gelido il ragazzo “ ma ricordati della promessa. E se verrai al Rakuzan, non credere che mi accontenterò di così poco..”
La ragazza si infuriò. Li stava sottovalutando. E lei che voleva parlare con calma…
L’Imperatore non conosceva limiti!
Fece per andarsene, quando si fermò e disse, voltandosi * stai pur certo che invece, l’Imperatore dovrà inchinarsi di fronte alla bontà dell’Ombra. E sai cosa intendo”
“Preparati, Akashi, libererò anche te. Ma prima, devo pensare a Tacchan e a Murasakibara” pensava la ragazza

 


Corse via e non si accorse dei commenti…
“ Che orrore! Una donna! Non è nemmeno carina!”
“ Io invece la trovo carina”
“ Non male, ma c’è di meglio. Burp!”
“  Ma basta! Sai che odio i rumori forti!”
“…”

 



La ragazza scappò.  Chi era quello con cui aveva parlato? Aveva solo una minima parte dell’Akashi che lei conosceva. Non aveva paura, ma era stata colta sin troppo di sorpresa.
“ Che sciocca, dovevo aspettarmelo “ pensò la ragazza, poggiandosi ad un palo della luce, ansimando per la corsa “ almeno, so che è come temevo.  Siamo tutti in grave pericolo. Non sarà solo una sfida tra i Miracoli. Maledetto Imperatore! “

 


Rika era preoccupata. Aveva capito bene… ma adesso avevano una partita da giocare. Contro Murasakibara e Himuro. “Non sarà facile, devo essere concentrata” pensò la ragazza
Ormai si stava facendo sera. “ Cavolo…quanto tempo è passato? E ho anche fame” disse Rika, che era dimentica di tutto dopo che aveva avuto la conferma che cercava.
“Rika? Che ci fai qui?” si sentì chiamare e si voltò. Era Kagami.
“Tai-chan?” Solo allora si accorse di dov’era. Era un parco molto piccolo vicino casa dell’amico.
“ Che diavolo ci fai qui, tutta sola? È pericoloso, sciocca!” disse il ragazzo, facendola alzare dalla panchina su cui si era seduta. “ Vieni, stavo andando a fare la spesa , così mangiamo qualcosa fuori”
Per tutto il tempo, il ragazzo,sebbene fosse un po’ in imbarazzo, non lasciò la mano della ragazza, che a sua volta arrossì.
Mangiarono dei takoyaki e fecero la spesa, e arrossirono maggiormente quando una donna anziana li scambiò per una coppietta di novelli sposini…

 



“Allora, che ti è successo?” fece all’improvviso Kagami, che aveva notato l’aria alquanto strana che aveva la ragazza
“ Sono andata a parlare con Akashi…” commentò lei, semplicemente “ avevo bisogno di conferme su una cosa…”
“Sei impazzita?!” urlò Kagami “ è pericoloso!”
Il ragazzo l’abbracciò stretta. “ Ti ha fatto qualcosa?” le chiese, avvertendo che lei aveva iniziato a tremare leggermente.
La ragazza lo abbracciò stretto a sua volta, affondando il viso nel petto muscoloso del ragazzo. “ Nulla, non preoccuparti…”
“ Non è nulla, se tremi, stupida” riprese il ragazzo
“ Tranquillo, davvero. Non è successo nulla”. La ragazza si stava calmando. Stare tra le braccia forti di Kagami la rendeva più tranquilla, benchè il cuore le battesse fortissimo. La faceva sentire protetta.
Kagami, intanto, era arrossito vistosamente, ma gli andava bene così. Accennò un sorriso.
Le sussurrò all’orecchio. “ Va bene, mi fido di te. Ma la prossima volta non fare azioni del genere. Almeno non senza di me, intesi?”
“ Ma che scemo” ridacchiò Rika, leggermente, sempre abbracciata a lui.
La ragazza si staccò, sempre leggermente rossa in volto. Solo allora Kagami notò l’abbigliamento della ragazza
“Accidenti, è proprio carina” pensò il ragazzo, arrossendo più di prima “ Forza, ti accompagno a casa”
Anche la ragazza notò come era vestito. Doveva aver comprato una tuta nuova, a giudicare dal suo abbigliamento. E questa non faceva altro che evidenziare la stazza e i muscoli del ragazzo… Anche Rika arrossì, sentendosi anche riprendere per mano.
Sapeva bene, viste quelle oche che ogni tanto gli ronzavano intorno, che Kagami non era molto propenso a parlare con il gentil sesso, non ci sapeva fare molto. Ricordava ancora come si rivolgeva a Riko e come fece piangere Momoi per la poca delicatezza. Non che lei fosse così esperta, ma sua madre aveva voluto che più che altro imparasse a comportarsi in modo femminile. E si stupiva ogni volta di come certi gesti ad entrambi venissero naturali…

 




Kagami accompagnò la ragazza a casa, ma stavolta attese che lei entrasse, prima di andarsene con l’accenno di un sorriso sul volto. L’indomani, avrebbero avuto una partita difficile…

 



Il giorno dopo la Seirin affrontò la squadra del Nakamiya, non senza difficoltà. La troppa sicurezza gioca brutti scherzi. Dopo una bella e sonora “rinfrescata” da parte della coach Riko, La Seirin vinse per 83 a 77. Così come le altre squadre che avevano uno dei membri della Generazione dei Miracoli. Prima dello Yosen, avrebbero dovuto vincere ancora.  Vinse per 87 a 82 contro il Morizono.
Ma scoprirono che lo  Yosen era diventato famoso con il soprannome di “Shield of Aegis”, lo Scudo di Egida.  A ricordo del celebre ed impenetrabile scudo della mitologia greca. Una squadra…che non subiva nemmeno un punto in partita. Erano ormai ai quarti di finale.



Alex andò a salutare Himuro, suscitando l’invidia dei compagni di squadra. Tranne Murasakibara, che impassibile mangiava patatine. I due discussero, ma Alex era fiduciosa e comprensiva.
La prossima partita sarebbe stata contro lo Yosen.
“è il momento” pensò Rika.
L’indomani, non sarebbe stata una semplice partita. Kiyoshi se la sarebbe vista contro Murasakibara, e Kagami doveva battere Himuro.
“Tai-chan…” pensò Rika “ sono preoccupata…Tacchan significa molto per lui. Spero che abbia il coraggio, almeno per il momento, di lasciarsi un po’ tutto alle spalle…per una volta, sii meno gentile.”

 


Una delle partite che avrebbero lasciato il segno sulla Seirin stava per iniziare…

 





Lo so, il capitolo è leggermente più breve degli altri. Ma era importante per alcune scene che accadranno dopo. Inoltre, in corso d’opera ho deciso di allungarla di qualche capitolo. Però… quale sarà davvero il piano di Akashi?
Al prossimo capitolo!

Preview capitolo 22:
“ATSUSHI!” fu il rimprovero generale che si beccò il gigante viola

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Capitolo 23
*** Capitolo 22- Spezzare lo scudo ***


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Salve sono valechan91. Eccoci qui con un nuovo capitolo.
Buona lettura!


Capitolo 22- Spezzare lo scudo



La partita contro lo Yosen stava per iniziare. Rika, però, aveva la testa altrove. Ripensava a cosa era accaduto con Akashi.
“ Avevo visto giusto “ pensò, amara “ Dobbiamo prepararci al peggio… dopo la partita devo avvisarli”
Intanto pensava  ad alcuni avvenimenti alla Teiko…


FLASHBACK
-   Era il secondo anno di scuole medie. Nella squadra era appena entrato Kise Ryota, affidato a Kuroko.
Quella primavera fu organizzato un campo di allenamento presso una struttura specializzata, in montagna, legata alla famiglia di Akashi. Solo i titolari della prima squadra, con le manager, potevano partecipare.
Una sera Rika non riusciva a dormire. Così, si vestì, indossò un cappotto ed uscì. Non lontano, aveva visto un piccolo campetto da basket circondato da spazi verdi. Le piaceva stare lì, vedere quegli splendidi fiori e pensare.  Pensare e basta.
Quella sera, però, scoprì che qualcun altro lo aveva trovato…
“Capitano!” disse la ragazza, alzando un po’  la voce. La figura esile del ragazzo emanava un’aura particolare, era inconfondibile.
“Rika…anche tu non riesci a dormire..” commentò semplicemente Akashi
“Si. Non credevo che qualcuno oltre me conoscesse questo posto. Volevo parlarvene” rispose Rika
“è una lunga storia, Rika…” disse soltanto il ragazzo
Rika in quel momento notò un pallone a terra, poco lontano. E con la luce di un lampione notò qualcos’ altro…
“ Ma Capitano, che fai?!” disse la ragazza, preoccupata “ non devi ridurti le mani in questo modo! Sei un point guard, accidenti! Stai più attento!” La ragazza prese le mani di Akashi tra le sue, vedendo che erano rovinate a causa dell’intenso allenamento.
“ Tienici i cerotti per un po'. Andranno meglio” disse la ragazza, allungandosi a prendere dei cerotti nella tasca. Li portava sempre con sé, avendo il vizio di essere una totale imbranata, a volte.
“ Non c’è bisogno. Non è nulla “ rispose Akashi, serio
“ insisto” rispose lei, guardandolo torva mentre gli metteva i cerotti sulle dita. Ammirava Akashi, ma quando faceva il superiore in quel modo avrebbe volentieri tirato un pugno sul viso delicato del ragazzo.
Non notò il sorriso accennato del ragazzo…

FINE FLASHBACK



Rika, persa nei pensieri, si diresse a parlare con Himuro. Doveva capire il perché del suo comportamento.
Non capì perché il capitano del ragazzo si fosse messo improvvisamente a piangere, ma fu trascinata via da Himuro, davanti ai distributori dove non c’era nessuno.
“ Sono contenta che tu sia venuta a salutarmi “ disse Himuro “ ma non stavi dalla parte di Taiga? “
“ Certo “ rispose Rika “ ma questo non mi impedisce di salutare un amico. Cosa ti è successo, Tacchan? Non sei più tu”
“ Tutti cambiano crescendo, Rika “ rispose il ragazzo, con un sorriso tirato “ è inevitabile”
“ Tacchan, non prendermi in giro “ fece lei, piccata “ Mi credi una sciocca? Tai-chan mi ha raccontato cosa è successo. Ma questo non vuol dire che…”
Himuro la interruppe.
“ Se sai tutto, sai bene che non c’è scelta. Non mi farò chiamare fratello da lui, se mi batte, Rika.” Disse, alzando un po’ la voce
“ Tacchan, che cavolo dici?! Vuoi cancellare il passato?” disse Rika, un po’alterato
“ No “ disse il ragazzo “ solo modificarlo un po’. E poi, non credere che non abbia notato come lo guardi. Lo chiami, come fai con me,  come quando eravamo piccoli”
Rika arrossì. “Cosa?!”
Himuro sorrise, amaro. “ Sin da piccolo avevo notato che fosse speciale per te. Anche per questo non voglio accettare compromessi.”
“ Che vuoi dire?” chiese la ragazza
“ Muro-chin, il capitano vuole vederti “ sentirono la voce di Murasakibara, che si avvicinava con un pacco di patatine “
Il ragazzo arrivò vicino a due “ che fate? Se stavate mangiando senza di me vi distruggo”
“ Stavamo solo parlando, Atsushi” rispose Himuro
“ Ah, Rika-chin” disse Murasakibara
“ Cosa c’è?” rispose la ragazza
“ Dici a Kuro-chin che lo distruggerò in questa partita” e se ne andò, seguito la compagno.
Rika era furiosa.  Odiava quell’atteggiamento.
Tornò fumando di rabbia dalla sua squadra, dimentica anche del suo terrore per il Centro dei Miracoli.
“ Che ha?” chiese Hyuuga
“Lasciatela stare, si calmerà da sola “ fece Riko

 


La partita iniziò.
“ Ti distruggerò con tutto quello che ho, Tatsuya” fece Kagami
“ Sono sollevato. Ora potrò giocare senza riserve, Taiga “ rispose Himuro “
Al tip-off…
“ Ops” fece Murasakibara. Aveva già commesso fallo, bloccando la palla prima del punto massimo, a causa della sua altezza.
“ Non posso crederci, addirittura questo “ pensò Rika “ sono stata una stupida a non immaginare che avrebbero scelto lui per il tip-off, e che poteva incorrere in una cosa del genere. Inoltre, tre giocatori sono altissimi, superano i due metri”. Rika strinse i pugni, mordendosi le labbra. Perché non era brava come Momoi e commetteva errori banali?
Non aveva un carattere perfetto, sapeva solo giocare bene, analizzare le giocate ed essere sempre se stessa.  Momoi la batteva sempre.  Era sua amica, ma la invidiava per questo.  La odiava a volte.
“ATSUSHI!” fu il rimprovero generale che si beccò il gigante viola
“ Stai più attento” fece Himuro, sorridendo
Kagami notò che Murasakibara non era solo alto, ma aveva anche degli arti molto lunghi.
La partita riprese con la palla in mano alla Seirin.
Purtroppo, però, benchè arrivassero a canestro, Murasakibara riusciva sempre a bloccarli. Persino Hyuuga non riusciva a segnare.
E nemmeno Kagami.
“ Ha braccia e gambe lunghissime, è veloce. Come fa però a.. “ Rika intuì. “ Riko-san, probabilmente Murasakibara  con la velocità copre l’area dei tre punti.  Non ne sono sicura. Ma accidenti…”
La partita continuò, e fu lo Yosen il primo  a segnare. Murasakibara, come sempre, stava fermo sotto canestro.




Intanto, anche Aomine e Momoi erano andati a seguire la partita…
Riko notò che il problema era anche che Kagami e Kiyoshi non riuscivano a prendere i rimbalzi. Era sorpresa, perché sapeva degli allenamenti di Kiyoshi per la mano, su consiglio di suo padre.
E notò che Kiyoshi stava dando il massimo, e aveva un comportamento simile a quello contro il Kirisaki Daiichi…
Kiyoshi propose di segnare dall’interno. Era serio.
“Kiyoshi-senpai..” pensò Rika
Kuroko sorprese tutti, dicendo che aveva inventato una nuova tecnica.
Iniziarono a coordinarsi Kiyoshi e Kagami, e Kuroko mostrò il suo  tiro, sorprendendo tutti: il Phantom Shoot, insegnatogli  da Aomine.

 




Grazie a Kuroko potevano segnare.
“ Ma rimane il problema in difesa…Tai-chan…” pensò Rika
Kiyoshi dispensò consigli a Kagami.
Nell’intervall tra il secondo ed il terzo quarto, però, la coach Riko mise in chiaro le cose.
“Kagami-kun deve battere Himuro-kun,  e Teppei deve battere Murasakibara-kun. Non possiamo segnare solo con Kuroko-kun, altrimenti non avremo speranze”.
Kuroko venne messo in panchina, la sua Misdirection stava finendo.
“ purtroppo è inevitabile, lo so. Ma non avrei voluto questo…” pensò Rika






“Vincerò io, Taiga!” fece Himuro. Il ragazzo iniziò a segnare grazie al suo Mirage Shot, lasciando tutti a bocca aperta.
“Devo capire come bloccarlo” pensò Rika, seria “ è rimasto sempre lo stesso giocatore, almeno, anche se è nettamente migliorato. Gioca in modo equilibrato, quasi elegante. Tecniche base ma attuate in modo impeccabile.
Himuro si irritò, quando notò che nonostante tutto Kagami non dava il massimo.
“Tai-chan…che hai?” pensò Rika
Himuro aveva parlato a Murasakibara del suo legame con Kagami. “ Da piccoli “ disse “ non sentivo nulla a causa della differenza di abilità. Quando notai che era bravo come lo ero io, alle scuole medie, notai qualcosa. Si stava trattenendo. Voglio sfidarlo al massimo delle potenzialità e batterlo."
Anche Kagami fu messo in panchina, finchè non si fosse schiarito le idee.
Rika gli tirò un pugno sulla testa.
“ Che fai?!” disse il ragazzo, massaggiandosela
Rika lo guardò malinconica, sospirò e decise di lasciar perdere…
Kiyoshi marcava Murasakibara, ma avrebbe giocato anche da Point Guard in alcuni momenti. Era il vantaggio di avere un Centro con un senso del gioco da Point Guard.
Così, riusciva a coordinarsi con Hyuuga e Izuki.

 



Durante il time-out, Rika intuì finalmente il perché di questa strategia. Sfruttavano il carattere di Murasakibara  a loro vantaggio.
Kagami, intanto, chiese a Kuroko di gettare la collana che portava sempre al collo.
“Pensavo fosse importante per te “ chiese il ragazzo
“ Si, lo è. Ma tra il mio passato con Tatsuya e il mio futuro con voi, è ovvio quale sia più importante” rispose Kagami con un sorriso
“ Non farlo, Tai-chan” disse Rika “ almeno, non ora. Devi prima parlarci, non credi?”
“ Ormai ho deciso” rispose il ragazzo
“ Tranquilla. Rika-san. Ci penso io” disse Kuroko
Kagami tornò in campo e scoprì il segreto del Mirage Shot: una finta prima di un tiro.
Purtroppo, Murasakibara riuscì comunque a bloccarlo, benchè stesse tentando un’azione…
Lo Yosen fece marcare Kiyoshi da tre giocatori, e per il ragazzo non era facile. La coach notò che si stava sforzando troppo…
Intanto, Murasakibara, stufo di sentir parlare di allenamento, duro lavoro, amicizia…decise che era il momento di agire.  Avrebbe giocato, non sarebbe più rimasto solo sotto canestro.
“Murasakibara-kun è in realtà uno dei più combattivi della Generazione dei Miracoli” disse Kuroko  quando si interessa ad una partita, può anche essere più forte in attacco”
“ è solo pigro” aggiunse Rika
Murasakibara, furioso, segnò subito con il suo Thor’s Hammer.  Continuò a segnare… fino a rompere persino il canestro.
La partita riprese una volta rimesso il canestro, ma Murasakibara riusciva a battere del tutto Kagami e Kiyoshi.
Kiyoshi era ormai al limite, così venne messo il panchina. A denti stretti, mordendosi le labbra fino a sanguinare, pregò i ragazzi di giocare anche per lui e di mettercela tutta.
“ Kiyoshi-senpai…mi spiace…” pensò Rika
Kuroko rientrò, e disse che sarebbe stato lui a battere Murasakibara.
“ Se sei serio, ti dovrò distruggere, anche se sei tu, Kuro-chin” fece il Gigante dei Miracoli. Non erano mai andati molto d’accordo, riguardo il basket.
Kuroko riuscì a far segnare Kagami, ma come aveva detto, il ragazzo marcava Murasakibara. Aveva un piano in mente.
Kuroko riuscì a bloccarlo facendo sì che commettesse fallo.
Inoltre, secondo le indicazioni della coach Riko, la Seirin cambiava continuamente marcatura. Così, Kuroko poteva rubare più palle.
“ Teniamo duro” fece Rika
Kagami decise che nell’ultimo quarto avrebbe battuto Murasakibara.
Kiyoshi iniziò a piangere senza volerlo. “Eh? Perché sto piangendo?” disse, facendo irritare tutti, persino Kuroko.
Kiyoshi capi. “Una squadra non è solo qualcosa da proteggere, una squadra ti protegge.  Non ci proteggiamo perché squadra, ma ci proteggiamo a vicenda e quindi siamo una squadra” pensò.




L’ultimo quarto iniziò. Mentre Kagami cercava di coprire la stessa area di Murasakibara, la coach Riko faceva un massaggio speciale, in infermeria, per le gambe di Kiyoshi.
La Seirin sfruttava la stessa formazione degli avversari.
“ Odio il fatto che pensi di poter fermare tutti da solo” pensava Himuro
La Kaijou, e Akashi dagli spalti, seguivano la partita.
Kagami tentava di entrare in Zone, ma non ce l’avrebbe fatta così.
Aomine lo sapeva bene.  La palla, sfuggita, finì tra le mani di Kise.
“ Perché stai giocando come un fallito?” fece Kise
“ Non conosco nessun idiota che si arrampica a qualsiasi cosa per giocare a basket. Qualcuno era più spaventoso nella nostra amichevole. Sembra proprio che giocherò contro Murasakibaracchi…”
Kagami riflettè, e riuscì ad entrare in Zone, fermando anche Murasakibara.
 Per entrare nella Zone è necessario amare profondamente il basket “ commentò Kise a bordo campo” ma Murasakibaracchi, non ce l’ha. Non è qualcosa che dico per certo, però”
“ Himuro non è come noi “ commentò Aomine, dagli spalti
“ Mi spiace, Tacchan” pensò Rika
Kagami riuscì ad utilizzare la tecnica insegnatagli da Alex, la Meteor Jam.
“ Wow” fece Rika
Murasakibara si era scocciato e voleva uscire. Fu Himuro, tra le lacrime, a spronarlo, con un pugno. Il ragazzo, così, decise di rimanere in campo.
“ Solo i prescelti possono entrare nella zona” commentò Aomine
“ è molto vicino, ma non è uno dei Miracoli” pensò Rika, guardando la scena “  è il meglio che una persona normale potrà essere. Non arriverà mai dall’altra parte. Mi spiace, Tacchan”

 



La partita continuò ma lo Yosen veniva sempre bloccato in attacco. 
La Seirin continuò a sfruttare la Misdirection di Kuroko per far segnare Kagami.
Kagami era al limite, ma Kiyoshi riuscì a rientrare in partita.
“ Non è ancora finita. Divertiamoci un po’” fece il ragazzo
Murasakibara, però, sorprese tutti. Dopo un po’ entrò anche lui in Zone
“ Non ci credo… proprio lui… “ Rika era sorpresa, ma sorrise.
Il ragazzo riusciva a competere con Kagami, ma ormai la Seirin recuperava punti.
Murasakibara doveva fare un tiro libero, ma non riuscì a tirare a causa dell’eccessivo sforzo posto sulle gambe.
“ è il risultato della tenacia di Kiyoshi-senpai e dei senpai. Game over!” fece Kuroko bloccandolo.
La Seirin vinse per 73 a 72.

Murasakibara mormorava di voler lasciare il basket, ma sapeva che non lo avrebbe fatto. Nascose le lacrime sotto l’asciugamano.
“ Come promesso, non sarò più tuo fratello, Taiga “ fece Himuro
“ Lo so” rispose mesto Kagami
“ Lui non odia veramente il basket “ disse Kuroko,  avvicinandosi  a Kagami ed indicando Murasakibara.



Ora li attendeva una sfida importante, forse la Kaijou. Ci speravano.
Midorima, che in solitaria aveva visto la partita, notò Akashi…

 

Kuroko e Rika erano arabbiati.
“ Vai a parlarci, Tai-chan!” disse Rika “ ti accompagno anche io”
“ Ma siete stupidi?” fece Kuroko “ Non potete essere sia amici che rivali?”
Kagami ebbe un’illuminazione… e Rika sorrise.
“Grazie Kuroko” fece Kagami, prendendo la collana e iniziando a correre.
“ Vengo con te!” urlò Rika, seguendolo di corsa

 

Himuro stava parlando con Alex fuori.
Ben presto, una persona di loro conoscenza avrebbe dato il via a qualcosa di poco piacevole per tutti….

 

 

 

Che dite? Le cose si complicheranno…
Al prossimo capitolo!

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“RIKACCHIIIIII NON CHIAMARMI IN QUEL MODO!” urlò istericamente Kise, rosso in viso e con il fumo dalle orecchie
 

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Capitolo 24
*** Capitolo 23- Una spirale di eventi ***


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Salve sono valechan91.  Questo capitolo sarà appena più breve degli altri.
Cosa accadrà stavolta?
Buona lettura!



Capitolo 23- Una spirale di eventi



Rika e Kagami stavano correndo fuori dallo stadio per cercare Himuro e Alex.
“Tatsu…” proferì  Kagami, vedendolo. Ma…
“ Ci siamo scambiati una promessa con Kise. Dobbiamo sbrigarci, ha una partita” pensava Rika


Intanto…
“ Ora mi sento meglio” sospirò Himuro “ scusami per quella volta, Alex, ero…”
“ Non preoccuparti “ rispose la donna “ un atleta è sempre sotto pressione prima di una partita. E comunque, è stata davvero bella. Ne è valsa la pena venire in Giappone”
Il discorso tra i due fu però interrotto.
“ Ma che bella bambola “ fece un ragazzo
“ Straniera? Meticcia? Giapponese?” continuò
Alex lo guardò truce. “ Che cavolo vuoi?” sibilò la donna
“Dammi il tuo numero e andiamo a divertirci da qualche parte, dai “ disse il ragazzo, addolcendo la sguardo e avvicinandosi a lei
“ Non mi toccare come se mi conoscessi!” rispose Alex, scostandosi irritata
Intervenne Himuro, ma il ragazzo disse “ Sei quello che ha giocato nella partita di oggi? Sembri davvero un perdente”
Il ragazzo iniziò a pestare Himuro, che si difendeva seppur prendendole.

 

  
Arrivarono Kagami e Rika.
“ Che stai facendo? Chi diamine sei? “ urlò Kagami, vedendo che il ragazzo aveva anche preso Alex per il collo.
Rika assottigliò lo sguardo. “ Haizaki…di nuovo tu” sibilò la ragazza
“ Sei quello che ha vinto contro Atsushi. Ti ho visto. Sei bravo” proferì Haizaki
“ Conosce Murasakibara?” si chiese Kagami
“ Lasciami bastardo!” fece Alex, liberandosi con un calcio
“ Ohi, quello non  è il calcio di una donna” commentò Haizaki
“Alex! Maledetto!” Kagami stava per colpirlo.
“ Fermo Taiga!” disse Himuro
“ Calmati, Tai-chan “ Rika ghignò “ Lascialo a me, è una vecchia conoscenza”
“ Oh, c’è anche la strega. Non ti avevo vista” fece ironico Haizaki
Rika notò la divisa e si allarmò. “ Fukuda Sogo? Vuol dire che giocherai contro Kise? Maledizione!”
“ Eh già…” commentò il ragazzo, sarcastico, avvicinandosi alla ragazza “ Con quella pupa mi è andata, ma potrei accontentarmi di una serpe al momento.”
Rika si infuriò e gli tirò… un secondo colpo…lì… insieme ad un pugno nello stomaco.
“ Al diavolo, non sto ferma a guardare quando i miei amici vengono pestati. Vedi di abbassare la cresta, razza di bufalo in calore. Mi hai capito, Haizaki?”
“ Maldetta strega!” sibilò Haizaki, che appena appena aveva accusato i colpi… almeno il secondo
“ Cosa è successo, Tacchan?” chiese Rika ad Himuro
“ Ha iniziato una rissa dopo che ci ha provato con Alex , e ha tentato di colpirla. Sono intervenuto ed eccomi qui” rispose il ragazzo
“ Non c’è da stupirsi “ ghignò Rika “ lui è sempre stato così…” ma pensò anche “ anche se molto in fondo ha un cuore anche lui”
“ Lo conosci davvero, Rika?” chiese Kagami

 



Attaccò Kagami, ma venne fermato da un pallone.
“Dai, ma ti pare normale lanciarmi la palla così all’improvviso, Ryota?”  disse in tono cantilenante Haizaki
Kise era dietro di loro, con uno sguardo serio. Rika si irritò, odiava quel suo tono. Una vena le pulsava sulla tempia.
“ Kise! Che ci fai qui? Stanne fuori! “ fece Rika, preoccupata
“ Salve, ragazzi. Tranquilla, Rikacchi “ fece Kise, sempre serio “ io e Rikacchi lo conosciamo bene. È Shougo Haizaki, titolare della Teiko prima che mi unissi alla squadra. Rikacchi lo conosce da poco prima di me. Fu costretto da Akashicchi a lasciare la squadra. Aveva talento, ma come vedete, non riusciva a stare lontano dalle risse”
Haizaki ghignò. “ Non sono tornato per vendetta o altro. Tranquillo. Forse è solo per passare il tempo”
“ Bastardo” sibilò Rika “ Non sei cambiato di una virgola da allora, peccato che tu sia più brutto di prima. Almeno, prima potevi vantarti di farti qualcuna perché eri carino”
“ Non dire certe cose proprio tu, piccola strega, visto che mi hai sempre criticato per ogni piccola cosa” commentò sarcastico Haizaki “ Non me ne frega niente del basket, ma quando me ne sono andato, ci fu un polverone sulla Generazione dei Miracoli.  Quindi ho pensato di riprendermi il posto da uno di voi”
“ Tu non hai mai vinto contro di me, Ryota” aggiunse Haizaki
“ E allora?” intervenne Rika “ Kise non è più quello di allora”
Kise, intanto, chiedeva chi fosse Alex.
“ Non è il momento!” fece Rika, assestandogli un pugno in testa
“ Penso di aver capito la situazione “ fece Kise “ ma vi prego, vorrei davvero giocare la prossima partita contro di lui. Mi prenderò la responsabilità e lo farò a pezzi. Poco mi interessa della Generazione dei Miracoli, l’ho già detto. Ma questo non è un titolo da svendere a poco prezzo, Shougo-kun!”
“ Lo voglio, quindi ti sto dicendo di darmelo, idiota “ rispose solo  Haizaki, andandosene. “ Tch… a dopo, strega. Prepara i fazzoletti per il tuo caro amichetto Ryota. Se vinco, mi accontenerò di un appuntamento con te. Anche se sarò io, quello che dovrà accontentarsi di una strega” rise il ragazzo-
Rika era irritata, e la vena pulsava. E quando era così… la ragazza iniziò a fare le boccacce alle spalle del ragazzo. “ Col cavolo che mi ritrovo anche solo per scherzo  uno come lui! Maledetto Haizaki!”
“ Rika, smettila!” fece Himuro

 


“Come mai sei qui, Taiga?” chiese Himuro
Kagami sospirò. “Scusami, ne parleremo un’altra volta”
“ Quel bastardo di Haizaki ha rovinato tutto come sempre.  Giuro che se lo vedo, al diavolo tutto e lo pesto” commentò Rika, adirata. Come sempre, era capace di tirare fuori la parte peggiore di lei.
“Kise! Non perdere per nessun motivo!” disse Kagami, rivolgendosi al ragazzo
“ Vedi di vincere, Kise. Forza!” fece Rika
“Ovviamente!”
“Allora, in bocca al lupo, Ryo-kun!” fece Rika, per tirarlo su di morale
Tutti rimasero allibiiti. Kise si bloccò.
“RIKACCHIIIIII NON CHIAMARMI IN QUEL MODO!” urlò istericamente Kise, rosso in viso e con il fumo dalle orecchie.
“ Ma che ho detto?” disse la ragazza “ ti chiamavo sempre così all’inizio, alle medie, Ryo-kun”
“RIKACCHIIIII!” urlò di nuovo Kise.
Lo chiamava così, quando entrò in squadra, felice che uno dei suoi idoli le fosse così vicino.
Rika, però, notò un particolare e lo seguì, fermandolo in disparte.
“ Kise, il tuo piede ancora non è guarito del tutto, vero?” chiese la ragazza
“ Lo hai notato, eh?” fece amaro il ragazzo “ Ma non posso non giocare ora. Sto meglio, e giocherò. Stai tranquilla, Rikacchi” disse , sorridendo
“ Allora vinci e fai il culo ad Haizaki!” rispose la ragazza
“ Contaci! Ma poi mi devi un’uscita “ rispose Kise, sorridendo malizioso ed avviandosi
Rika arrossì. Quel ragazzo, prima faceva il moccioso petulante e poi…

 


Kagami e Rika tornarono allo stadio. Kagami si diresse verso la Seirin, seduta in tribuna, ma Rika notò Midorima e Takao e andò a salutarli.
“ Ciao ragazzi!” li salutò Rika
“ Ciao, Rika-san” fece educatamente Midorima, sistemandosi gli occhiali
“ Ciao Rika-chan” disse Takao “ non vai a vedere la Kaijou?”
“ Si, ma volevo salutarvi “ rispose la ragazza “  Midorima, giocherete contro il Rakuzan, giusto? Sai già chi ne fa parte, vero?” disse, ghignando
Midorima accennò un ghigno. “ Ovvio, Rika-san. E sarà la volta in cui finalmente potrò batterlo ed insegnargli qualcosa.”
“ Spero che ce la facciate, noi facciamo il tifo per voi!” disse Rika “ Ma attento, Midorima. Non ho hai mai battuto a shogi” ridacchiò
“ Lo shogi e il basket sono due cose diverse, Rika-san” rispose Midorima, piccato “ lo batterò, Akashi”
“ Ora vado. In bocca al lupo!” disse la ragazza, andandosene.

 


Non molto lontano, si scontrò con qualcuno.
“ Mi scusi” fece la ragazza, mortificata
“ Tranquilla, Rika. Va tutto bene”.
A quella voce, le si gelò il sangue. Ricontrare Akashi proprio lì…
Il ragazzo la aiutò ad alzarsi.
“Grazie” mormorò la ragazza a denti stretti.i
“ Di nulla, cara Rika “ fece Akashi “ spero che farai il tifo per me, nella prossima partita”
Rika sogghignò. “Chissà… forse…se fosse stato Akashi…”
“ Ancora con questa storia?” l’occhio dorato brillò minaccioso “ Ti ho già detto che sono sempre io”
“ No”  rispose la ragazza “ l’Akashi che conoscevo era consapevole delle sue capacità, ma non si sarebbe mai comportato così”
“ Si cambia, Rika “ fece Akashi, glaciale
Rika sospiro. “ Finiamola qui. Ma sappi che non ci fermerai. Cadrai anche tu. “



La ragazza se ne andò.
“ Non puoi sfuggirmi, Rika. Io sono assoluto” pensò Akashi, sogghignando appena

 



Rika raggiunse Kagami.
“ Tai-chan, ma sei ancora qui? Gli altri?” chiese la ragazza
“ Se lo sapessi mi sarei già seduto, no?” rispose il ragazzo
Rika non si accorse che stava leggermente tremando. “  Ma che…” pensò, non riuscendo a fermare i brividi.
Kagami, preoccupato, le chiese. “ Che hai?”
“ Non è nulla, tranquillo. Adesso passa” disse la ragazza, benchè i tremori non si fermassero.
Kagami sospirò. “ Oh, Rika “  disse.  Il ragazzo la attirò a sé, mettendole il braccio intorno alle spalle, arrossendo leggermente. Con il volto un po’ imbronciato, Kagami le disse “ Forza, cerchiamo gli altri”.
Rika annuì, arrossendo. Guardò il ragazzo, e trattenne il risolino. “ Così sembra quasi un bambino”

 


“ Kagami! Rika-chan! Siamo qui!” fece Koganei, da qualche posto più in basso rispetto a loro
Kagami e Rika si sedettero vicino a Kuroko.
“ Com’è andata?” chiese il ragazzo
“ Kuroko-kun… si è rifatto vivo Haizaki” fece seria, Rika
“Conosci un tipo chiamato Haizaki?” chiese a sua volta Kagami
Kuroko rimase di stucco. “ Kagami-kun, come mai conosci quel nome?”
“ L’ho appena incontrato” rispose il ragazzo
“ Purtroppo, direi. E non è stato affatto piacevole” sentenziò Rika
“ Era egoista ed incontrollabile “ continuò Kuroko “ Ma è stato titolare in prima squadra. Ha senza dubbio talento”
“Senza contare che quando si stancava, andava a caccia di ragazze. Odio i tipi così” fece Rika
“ Rika-san, non ci sei mai andata particolarmente d’accordo” commentò Kuroko
“ Diciamo pure che ero la sola che lo riprendeva, oltre al coach. Momoi-san lo lasciava fare” disse la ragazza



La partita stava per iniziare. Kise VS  Haizaki.
Ma delle ragazze, intanto, dagli spalti in alto osservavano Rika, con un ghigno sul volto…

 

 


Al prossimo capitolo!

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“ Sarò io a vincere!” fece Kise, mortalmente serio
 

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Capitolo 25
*** Capitolo 24- I sentimenti di Kise: rapporti complicati ***


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Salve sono valechan91. Eccomi qui con un nuovo capitolo.
Buona lettura!



Capitolo 24- I sentimenti di Kise: rapporti complicati



“Sarò io vincere, Shougo-kun. C’è troppo in gioco” pensava Kise, poco prima dell’inizio della partita.
Gli occhi dorati del ragazzo brillavano di una luce diversa.
“ Non ho mai visto Kise così serio “ pensava Rika “ è sin troppo concentrato. Può farcela stavolta. Chissà se ha perfezionato la tecnica che già tempo fa mi disse”
Haizaki si comportava in modo egoistico e molto superiore con i suoi senpai, facendo infuriare Rika.
“ è anche peggio di prima” pensava



La partita iniziò. Kise segnò subito, e Haizaki voleva replicare, ma venne fermato.
Incolpò un senpai e gli diede uno schiaffo.
Se Hyuuga e la coach Riko si infuriarono, Rika era fuori di sé dalla rabbia. Tanto da spezzare una molletta piuttosto grande che aveva tra le mani.

 


Che diavolo combina quel bastardo?” sussurrò a denti stretti
Kasamatsu, a quel gesto, non ci vide più. Dopo aver rassicurato a modo suo Kise prima della partita, decise di affrontare Haizaki e segnò.
Subito dopo, il Fukuda Sogo iniziò ad ingranare e a segnare, ma Kise replicava.
“ Perché non inizi a fare sul seri? O erano tutte chiacchiere quelle di prima?” fece Kise, rivolgendosi ad Haizaki
“ Io e te non riusciamo proprio ad andare d’accordo” rispose Haizaki, con un sorriso sardonico sul volto “ le nostre tecniche sono fottutamente simili, sai?”

 



“ Maledizione, Haizaki giocava diversamente alla Teiko e ora mi sfugge quale sia la tecnica che usa adesso” pensò Rika “ La Fukuda Sogo è diventata famosa perché ha fatto una scalata nel suo girone”
La partita continuava, e Haizaki iniziò esattamente a replicare le tecniche di Kise ed anche quelle degli avversari.
Moriyama riuscì a segnare, ma Haizaki ghignò pericolosamente.
Intercettò un passaggio dei suoi compagni di squadra e replicò anche il tiro di Moriyama. “ Quel tiro…ora è mio!” aveva esclamato.
“è la stessa” commento Kagami
“ No, è un po’ diversa” fece Kuroko
Quando Moriyama sbagliò il tiro successivo, Rika si ricordò.
“ Come ho fatto a dimenticarmene?” esclamò la ragazza “ lo odio a tal punto da dimenticarmi come gioca, quel bastardo. Haizaki ha una tecnica simile a quella di Kise, e maledizione, lui non lo sa. Non lo ha mai visto giocare in una partita. Haizaki può copiare le tecniche come Kise, ma le adatta al proprio ritmo modificandone il ritmo di base. Così, quando il giocatore la vede, spezza il proprio ritmo, e la tecnica risulta impossibile. Haizaki non copia…saccheggia le tecniche altrui”  e pensava, intanto “ era destino che proprio contro Kise dovesse giocare. Maledetto Haizaki!”
“calmati, Rika-san “ intervenne Kuroko “ fidiamoci di Kise-kun”
La partita continuò, e la Kaijou se la vedeva brutta. Anche Hayakawa perse la propria tecnica, e Kise stava esaurendo le idee.
“Non lo venderai a basso prezzo? Generazione dei Miracoli? Non farmi ridere. Come fai a dirlo al tuo livello?” disse Haizaki a Kise, in tono di scherno. Il modello era quasi in preda al panico, perché ogni tecnica veniva annullata.
“ Forza, Kise. Non arrenderti! Fagliela vedere!” pensava Rika “ e poi, come ha osato rubare una tecnica di Kasamatsu senpai? Giuro che lo pesto!”
La partita continuava, e il Fukuda Sogo era in vantaggio grazie ad Haizaki, che riusciva a bloccare Kise.
“ Ma quando ha intenzione di usarla, quello? “ pensava Kise, mordicchiandosi le labbra “ Il tempo lo ha avuto per metterla a punto…”
Anche Aomine e Momoi, dagli spalti, osservavano la partita. Aomine aveva notato l’infortunio di Kise.
“ Kise si è infortunato alla caviglia” disse Rika, ad un certo punto “ e questo non lo facilita”
“ Durante la partita tra Touou e Kaijou avevo notato qualcosa” commentò la coach Riko “ ma non credevo…”
“ Deve essersi allenato, non poteva evitarlo con la Winter Cup alle porte “ fece Rika “ mentre per un tale infortunio ci vuole riposo assoluto. Inoltre, ha sviluppato una nuova tecnica”
“ Ma non può perdere, ci ha fatto una promessa “ esclamò Kagami
“Tai-chan…” sospirò Rika
La ragazza, inoltre, si stava innervosendo a sentire i commenti che inneggiavano ad Haizaki.
“ Ti accovacciavi così anche alle medie, Ryota “ commentò Haizaki , dopo l’ennesima azione di Kise e rivolgendosi al ragazzo.
“ maledizione, la caviglia deve fargli molto male, non riesce ad alzarsi” pensò Rika, vedendo che il ragazzo non si rialzava.
“ Ti ho anche soffiato la ragazza, se ricordo bene. Sei patetico “ aggiunse Haizaki “ Ma l’ho mollata subito dopo essermela fatta…”

 


Haizaki venne brevemente ripreso dall’arbitro.
Rika, al limite di sopportazione, assottigliò lo sguardo, sospirò pesantemente e commentò tra sé “ ma che combina quel deficiente? Vuole farsi fottere da quel bastardo?”
Kuroko si alzò in piedi, sospirando, e urlò “ Credo in te, Kise-kun!”
Rika si alzò, tenendo le mani nelle tasche della gonna della divisa. Scese fino alla balaustra, sulla quale alzando la gambe posizionò il piede, e mettendo un braccio sul ginocchio alzato e l’altra penzoloni, urlò:
“OOOOOOOHI KISE! CHE DIAVOLO VUOI FARE, EH? TI SEI RINCOGLIONITO DA FARTI PESTARE DA UN BASTARDO COME HAIZAKI? FAGLI IL CULO, MI HAI CAPITO? HAI ANCORA QUALCOSA DA SFRUTTARE, E USALA! VEDI DI NON GETTARE LA SPUGNA O TI FACCIO IO IL CULO!”
“Ohi, ohi” fece Haizaki “ bastardo?  ma in teoria non dovremmo essere almeno un po’ amici?”
Kagami sospirò.  Aveva scordato come Rika, arrabbiata, potesse diventare piuttosto…sboccata.
Tutti rimasero stupefatti quando la ragazza, come se niente fosse, tornò tranquillamente a sedersi, sempre con il cipiglio di prima.



FLASHBACK
Anni prima, Kagami ,che aveva otto anni, andò a cercare Rika in giro. Non era ancora rientrata e i genitori di Kagami lo avevano mandato alla ricerca.
Mai si sarebbe aspettato una scena simile…
Rika che rispondeva ad un vecchio che sembrava ubriaco.
“ Senti un po’, coglione” disse Rika “ perché non torni a casa e ti fai portare dalla cicogna un bel bambino e vai a baciare tua moglie? Non mi rompere le palle!” e scappò.
La bambina, a volte, gli diceva che ascoltava i discorsi degli adulti, e aveva un bel vocabolario di parole pesanti. Che venivano fuori quando era arrabbiata.
Kagami non sapeva che da quella esperienza, seguendo la corsa di Rika,  sarebbe nata una preziosa amicizia…
FINE FLASHBACK

 



Kise sentì le due voci.
“ Kurokocchi…” mormorò il ragazzo, accennando un sorriso “ Rikacchi, perché devi fare sempre la maleducata quando ti faccio arrabbiare? Uffa… potevi incoraggiarmi diversamente!”
“ Sai, Shougo-kun, ti dirò una cosa prima di vincere” fece Kise, alzandosi lentamente e voltandosi verso Haizaki “ hai frainteso tutto, come per quella ragazza.  Ha iniziato a girarmi intorno e si è autoproclamata mia ragazza. In realtà, ero stufo di lei. Non faceva altro che vantarsi di uscire con un modello.  Mi hai soffiato una a cui frega solo dell’aspetto esteriore. Non entusiasmarti troppo”
“ Sei solo un rifiuto, Ryota!” disse Haizaki, correndo in difesa perché la partita riprendeva e la Kaijou attaccava, con Kise.
“ Dici che potremmo andare d’accordo con questo?” commentò Kise, facendo un canestro da tre.
Ma non uno normale.
Rika ghignò. “Era ora, Kise. Ti sei svegliato”
Kise era riuscito nella sua tecnica. Aveva segnato copiando Midorima.
“ La Perfect Copy “ commentò Rika “ ecco la nuova tecnica di Kise. E non è finita… resta solo da valutarne il tempo di durata perché sforza molto il corpo”
“ è al limite, non durerà più di cinque minuti “ pensava Kasamatsu “ ma per ora Kise può usare tutte le loro mosse. Ecco la Perfect Copy!”
“ ragazze, titoli, se vuoi prenditeli. Ho una promessa più importante di tutto questo” mormorò Kise, ormai quasi al limite, ad Haizaki
“ Sarò io a vincere!” fece Kise, mortalmente serio “ Non intralciarmi!” Lo sguardo di Kise cambiò. Gli occhi dorati luccicavano quasi minacciosi.
“ Maledizione! Le loro sono le uniche mosse che non posso saccheggiare!” pensò Haizaki, con un brivido
Rika ghignò. “ Ora che farai, Haizaki?”
Haizaki andò fuori di testa, e commise l’errore di saccheggiare anche la tecnica di un suo compagno.
Kise copiò anche il blocco d Murasakibara e il cambio di passo di Aomine.
“ Kise era riuscito a ricreare la velocità di Aomine abbassando la sua. Con il tiro di Midorima, ha guadagnato distanza e ha usato la forza del braccio.  L’area difensiva di Murasakibara, con la forza dei salti e le intuizioni” commentò la coach Riko
“ Ma le tecniche della Generazione dei Miracoli non sono tanto facili da poterle ricreare così “ fece Kiyoshi “ La cognizione del basket di Kise Ryota è eccezionale”
La partita proseguiva e ad Haizaki vennero in mente le profetiche parole di Akashi, quando lo obbligò a lasciare la squadra.
“ So cosa stai pensando, Haizaki “ pensò Rika “ Akashi ha visto lontano, quella volta. E non sai che forse ti ha salvato”

 



Haizaki aveva notato l’infortunio di Kise, e fece fallo senza farsi notare dall’arbitro. Ma Kise si riprese e lo bloccò.
“ Sono io il vincitore!” disse Kise, stoppando una schiacciata di Haizaki
Con un’ultima schiacciata, Kise mise fine alla partita. 75 a 72. La Kaijou aveva vinto.
Dopo i saluti, tutti se ne andarono. Haizaki aveva gli occhi iniettati di pura rabbia. Kise allungò il pugno verso Kuroko, che insieme a Rika stava sorridendo.
“torna a casa senza di me, Satsuki” commentò Aomine, lasciandosi dietro l’amica ed uscendo velocemente dallo stadio.
Rika notò che qualcosa non andava in Haizaki. “ Riko-san, mi allontano un attimo” disse la ragazza
“Non pensarci nemmeno, Haizaki! “ pensava
Haizaki attendeva Kise all’uscita, con  intenzioni poco amichevoli.
“ Se stai cercando i ragazzi della Kaijou, non usciranno presto. Se stai cercando vendetta contro Kise, lascia perdere “ fece Aomine, arrivandogli dietro
“Daiki…” mormorò Haizaki, sorpreso
“ Se adesso vai via ti lascio stare” continuò Aomine
Rika, arrivata in quel momento, si nascose dietro un muretto poco distante.
“Faccio quello che voglio, io” fu la risposta di Haizaki
“Se parliamo del basket, nessuno può dirti nulla “ fece Aomine, con sguardo truce “ ma non usare trucchetti per disturbare la loro battaglia. Non capisci quanto si siano allenati lui e Tetsu?”
“ Ma cosa sei, un bravo ragazzo?” lo schernì Haizaki “ motivo in più per distruggerli. Ti ho detto che non m’importa, no? A me, diversamente da voi, ragazzi, non me ne frega nulla del basket. Se vuoi fermarmi devi farlo con la forza!”
“ è quello che farò “ disse Aomine, assestandogli un pugno, dopo che Haizaki aveva caricato il destro contro di lui
“E ora, che faccio? Meglio andarsene, è successo quel che è successo” commento Aomine

 



Haizaki, steso ancora a terra, ripensò a quando lasciò la squadra. “ Voi ragazzi potreste finire in una situazione ancora più miserevole della mia” aveva commentato quella volta. Senza sapere quanto poi le sue parole si sarebbero rivelate veritiere…
Tentò di buttare le scarpe, ma esitò.
“ No, non lo farai” disse Rika, che gli si era avvicinata “ Kuroko-kun mi ha raccontato che lo hai fatto alla Teiko. Ma adesso ti manca il coraggio”
“ Oh, la strega “ fece Haizaki “ sei qui per criticarmi come sempre? Non dovresti essere a buttarti addosso a Ryota?”
“ Avrei voglia di prenderti a ceffoni, ma ci ha già pensato Aomine-kun” ghignò la ragazza “ hai solo avuto quello che ti meritavi, ma non ti dirò nulla “
Rika sorrideva.
“ Sempre la solita strega “ ghignò il ragazzo
“ volevo solo dirti che conosco il vero motivo per il quale Akashi ti ha mandato via dalla Teiko, ma non lo dirò a nessuno”
Haizaki rimase sorpreso, e sorrise malefico. “ Mi sorprende, strega. Come fai a sapere quello che mi ha detto Akashi?”
“ Ero tornata indietro perché avevo lasciato una cosa negli spogliatoi” ripose la ragazza “ e così, passando davanti la palestra, vi ho sentiti discutere. Akashi si è dimostrato previdente”
“ Dovevo immaginare che avresti preso le sue parti” ghignò Haizaki “ come sempre sei una strega”
Il ragazzo se la avvicinò. “ E se mi accontentassi di una come te, almeno per ora, eh?”
Rika gli diede un leggero pugno allo stomaco. “ Se vuoi il solito colpo lì, accomodati pure “ disse ghignando “ e comunque, negalo finchè vuoi. Stai solo mentendo a te stesso, sul basket”
“ Sogna pure, strega.  Del basket non me ne fotte un  cazzo. Avverti i tuoi amichetti che se ci sarò, il prossimo anno li distruggerò” fece Haizaki, andandosene
“ Sono certa che molto in fondo, si, ma un cuore ce l’ha” pensò Rika, sorridendo “ non ha buttato le scarpe, è una prova”

 



Rika corse negli spogliatoi della Kaijou, era preoccupata per Kise.  Incontrò Aomine, che si era fermato.
“ Aomine-kun, dopo la partita contro Kise ti sentivi in colpa e lo hai difeso? Ma che carino” commentò ironica, Rika
“ Ma che cavolo dici, Rika? Sai che non ho mai sopportato Haizaki! “ fece il ragazzo, piccato
“ Certo, certo, Vado da Kise. Ciao” lo salutò la ragazza
“ è sempre la solita matta” sorrise appena, Aomine
Arrivata negli spogliatoi, Kasamatsu stava controllando la caviglia di Kise. Il biondo aveva gli occhi spenti, era stremato.
“ Oh, ciao Rika-chan” la salutò Kasamatsu, che aveva appena finito la fasciatura.
Rika non riuscì ad evitarlo. Si avvicinò a Kise, senza dire una parola, e abbracciandolo appena iniziò a piangere, sempre più forte.
Era un suo amico, prima che lei ne fosse fan. E vederlo ridotto in quello stato le faceva male.
Kise avvampò. “ Ohi, Kise, che fai! Non si fanno piangere le ragazze! Ti pesto!” fece Kasamatsu, tirandogli un pugno in testa
“ Ma non ho fatto nulla, Kasamatsu senpai!” si lamentò Kise
“ è sempre colpa tua, invece, idiota!” rispose il ragazzo “ gli altri sono usciti, ti aspettiamo fuori. Falla calmare o ti faccio fare il prossimo allenamenti a calci in culo!”
Kise sospirò, una volta solo negli spogliatoi con Rika.
“ Forza, Rikacchi, calmati. Non è niente, davvero” disse, sorridendo appena e accarezzandole la testa
“ Sei un cretino!” continuò a piangere la ragazza” guarda come ti sei ridotto…non potevi muoverti prima ad usare quella tecnica? Sei sempre il solito stupido!”
“ scusa, scusa, non potevo fare diversamente” disse il ragazzo “ ma ora calmati. Mi rimetterò per la partita tra due giorni contro la Seirin”
Rika si scostò. “ scusa tu, ho esagerato” fece, smettendo di piangere
“ Mi fa piacere che ti preoccupi per me, Rikacchi” disse Kise, suadente
“ Se vinciamo, Rikacchi, andiamo in finale. E poi ti devo parlare” fece Kise, serio
“ Uhm..” fece Rika, pensierosa, ghignando appena “ non pensare che ti lasceremo vincere ad un passo dalla finale, Kise”



I due ragazzi si salutarono. Rika lo accompagnò dalla Kaijou, dove Kise si guadagnò un bel calcio nel sedere da Kasamatsu…e le risate di Rika alla scena.
La ragazza andò dalla propria squadra per tornare a casa.
" Non mi va giù che tu sia andata a consolarlo" fece Kagami
" ma smettila, Tai-chan " ridacchiò Rika, abbracciandolo d'istinto. Kagami avvampò, ricambiando l'abbraccio.
" Sei una piccola peste" fece il ragazzo
" Tai-chan, vedi dare il massimo " disse Rika, sorridendo
" Contaci" rispose Kagami
Non sapeva che il giorno dopo sarebbe stato particolare...
 

 





 

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Al prossimo capitolo!
Preview capitolo 25:
“ Akashi-kun…come fai a….saperlo?” disse Kuroko, leggermente sbiancato, che nascondeva l’ansia dietro la solita faccia inespressiva
 

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Capitolo 26
*** Capitolo 25- Problemi e segreti ***


Salve sono valechan91. Eccoci con un nuovo capitolo.
Il giorno prima di una partita, i nostri eroi avranno qualche brivido…
Buona lettura!




Capitolo 25- Problemi e segreti


Tre squadre. Tre squadre si erano riunite, quel pomeriggio, nella palestra della Seirin, e squadravano i rispettivi assi… più uno.
Un’altra squadra avrebbe assistito, perché per fortuna non aveva il problema della altre tre.
Seirin, Kaijou, Touou Gakuen e Shuutoku.
“ Ma si può essere più idioti? Proprio adesso? Siete degli imbecilli!” sbraitava l’allenatrice della Seirin, Riko Aida.
Gli imputati erano Kagami, Kuroko. Aomine e Kise.
Takao sghignazzava,  avere Midorima in squadra ed essere il suo braccio destro lo aveva favorito. Invece…
“Kagami-kun, anche in inglese?! Maledizione!” continua va a sbraitare nervosa la ragazza “ Kuroko-kun, sei sulla soglia, se i tuoi voti si abbassano sei fuori”
“ Aomine” fece Imayoshi, in tono che non ammetteva repliche “ ti lascio fare quello che vuoi, finchè ci fai vincere. Vedi di studiare. Io sono al terzo anno, e anche se siamo usciti dalla Winter Cup vedi di non farti esonerare dalla squadra”
“ maledetto quattrocchi malefico, e maledetta Satsuki!”  pensò Aomine, osservando Momoi che sogghignava. E dietro la quale si nascondeva Kotoko, con un sorriso malefico in volto.
“ Kise, maledetto idiota!” continuò Kasamatsu” mettiti a studiare o ti prendo a calci!”
“ ragazzi “ sospirò Rika “ avete dei pessimi voti. Non parlo della media scolastica, ma dovete pensare che al di sotto di una certa soglia mettete a rischio la squadra. Vi faremo studiare. Fortuna che i professori sono stati clementi con tutti e manca ancora un po’ ai test”
“ Ma abbiamo…” intervenne Kagami
“ Tai-chan “ disse Rika “ puoi scordarti la partita e la Winter Cup se non studi. Anche tu, Kise”

 


I ragazzi non si accorsero che nel cortile stava girando un gatto.
“ Ahhhh un gatto! Mandatelo via!” sbraitò Midorima
“ Shin-chan, sei esilarante!” Takao aveva il mal di pancia, a furia di ridere
Il gatto saltò addosso a Riko, che aveva i fogli del programma di studio, e li afferrò in bocca, facendo cadere tutti in un effetto domino.
Nigou, notando il gatto, iniziò ad inseguirlo.
“ prendete quel gatto!” urlò la ragazza
Tutti andarono all’inseguimento. “ Nigou, vieni qui!” chiamava intanto Kuroko.
Kagami e Aomine, fregandosene della situazione, afferrarono Rika per le braccia.
“ Mollala, Ahomine!” fece Kagami, arrabbiato
“ Mollala tu, Bakagami!” rispose l’altro
Alla fine, la povera Rika venne trascinata in una specie di cinema…e contesa tra i due.
Kagami la tirava verso di sé, mentre Aomine faceva lo stesso.
“Adesso basta! Mi avete stufato!” fece Rika, arrabbiandosi.  “ Mi siedo vicino a Tai-chan….” Commentò arrossendo
Kagami ghignò, vittorioso. Ma subito gli arrivò un pugno nello stomaco. “ Pure in inglese hai voti bassi? Ma sei scemo?! Quanto tempo sei stato in America?”
“ Non mettertici pure tu. Dopo cerchiamo quei fogli, ok?” rispose Kagami, circondandole le spalle con un braccio
Rika arrossì, mentre Aomine si rodeva.

 



I ragazzi raggiunsero gli altri. “ Rikaaaaachiiii, Kasamatsu-senpai mi picchia!” piagnucolò Kise, correndo ad abbracciarla
“ Kise, sei un modello, Vuoi che ti ammirino solo per l’aspetto esteriore? Forza, un po’ di impegno!” rispose la ragazza. Poi continuò. “ Dividiamoci. Kuroko-kun, tu cerca di chiamare Nigou, starà ancora inseguendo il gatto. Io vado per di là”
“ Vuoi andare da sola?” chiese Kagami
“ Ho più probabilità, avendo una gatta, ricordi?” rispose Rika, sorridendo.
La ragazza iniziò a cercare, benchè non sentisse maiagolii, né sentisse abbaiare.
Improvvisamente, il gatto in questione le passò davanti, con Nigou al seguito.
“ venite qui! Nigou!” gridò la ragazza. Li seguì,  ma li perse di vista.
“ accidenti!” commentò la ragazza, facendo schioccare la lingua
“  pare che il destino ci sorrida, amici. Guardate un po’ chi abbiamo qui” fecero delle voci dietro la ragazza. Senza accorgersene, si era ritrovata in un vicolo cielo.
“ Di nuovo voi? Che scocciatura!” commentò stizzita
“ la nostra squadra, la Fukuda Sogo, è stata battuta. E ora vogliamo divertirci!”
“ Ohi, ohi. Non è così che si rimorchiano le ragazze, sapete?” fece un ragazzo, arrivato in quel momento.
Quelli che avevano bloccato Rika si girarono, ma ricevettero una scarica di pugni, e guardare terrorizzati il nuovo arrivato.
Rika riconobbe chi l’aveva aiutata…e rimase allibita. Mai si sarebbe aspettata che uno come lui…
“ Haizaki…cosa?” sussurrò Rika
“ Non farti strane idee, strega “ commentò il ragazzo “ i tipi come questi mi irritano”
“ Haizaki!” urlarono terrorizzati “ perdonaci, non sapevamo fosse un tuo bocconcino”
“ Io, con una strega come lei? Non scherzate, idioti!” Haizaki li prese di nuovo a pugni.  Haizaki afferrò uno dl loro per il bavero del colletto. “ è che dovreste imparare come si rimorchia. Sparite”
I ragazzi scapparono a gambe levate.
Rika sghignazzo. “ Grazie per avermi salvata…ma…parli proprio tu, che ancora ti vanti per chi hai rimorchiato alle medie e hai lasciato così” disse tra le risate
“ Almeno non forzavo” commentò lui, ghignando
“ Però ti divertivi “ ghignò Rika a sua volta “ beh, comunque grazie. Ora devo andare. Ho sempre dei problemi”
Haizaki sogghignò. “ Per ringraziarmi, potresti presentarmi qualche bella pollastra”
“ levatelo dalla testa “ rispose Rika, ghignando “ vedi di allenarti! Ciao.”
Haizaki ghignò.

 



Rika incontrò Midorima, Takao, Kise e Kasamatsu…e sospirò. Takao prendeva in giro Midorima… o meglio, si divertiva a spaventarlo avvicinandogli un gatto uscito da chissà dove. Kise veniva preso a calci da Kasamatsu, come sempre.
“ la volete finire?!” urlò Rika
“ Rika, finalmente ti ho trovata!” disse Kagami, trafelato, arrivando in quel momento “ La coach e Kuroko li hanno trovati”

 



Kuroko, intanto, mentre Riko prendeva il gatto e Momoi recuperava i fascicoli, si era allontanato a seguire Nigou.
“ Bravo, piccolo” commentò il ragazzo
“ Tetsuya, non pensavo di rivederti, ne è passato di tempo” lo chiamò una voce, a lui ben familiare
“ Akashi-kun, cosa ci fai qui?” chiese il ragazzo
Si trovavano in un piccolo spiazzo erboso, circondato da edifici, in quel pomeriggio.
“ Ho fatto una passeggiata notturna” commentò il ragazzo dai capelli rossi “ e tu, Tetsuya?”
“ Ho recuperato il mio cane” rispose Kuroko, squadrando il ragazzo.
“ hai poi trovato la tua risposta?” domandò Akashi
“ Si, e te la mostrerò. Anzi, te la mostreremo”  rispose Kuroko, determinato
Akashi sogghignò. “ Non cantare troppo vittoria, Tetsuya. Io sono assoluto” dichiarò Akashi “ e a proposito…”
“ Cosa?” domandò Kuroko
“ Mio caro Tetsuya, sappi che so cosa stai nascondendo a tutti, ma non è mia intenzione rivelarlo. Non ora, almeno”
Kuroko si bloccò. Nigou, spaventato, si accucciò lontano dai due.
“ Akashi-kun…come fai a….saperlo?” disse Kuroko, leggermente sbiancato, che nascondeva l’ansia dietro la solita faccia inespressiva
“ Sei un libero aperto per me, Tetsuya “ disse Akashi “ e lo so dai tempi della Teiko. Però…”
Il ragazzo, con lo sguardo gelido e l’Occhio dorato che brillava minacciosamente, bloccò l’altro con le spalle al muro Akashi si abbassò all’altezza dell’altro, e guardandolo negli occhi, sussurrò avvicinandosi con il volto.
“ Non pensare che ti lasci carta bianca, Tetsuya. Non vincerai. Io sono assoluto”
Il ragazzo se ne andò, lasciando Kuroko in uno stato di leggera confusione. Il ragazzo, però, arrossì lievemente.
Non pensava che qualcuno potesse scoprirlo…era riuscito a mantenere il segreto con tutti, anche con la persona interessata. Akashi ed il suo Emperor Eye invece lo avevano scoperto…

 




Kuroko tornò dal resto del gruppo, e non fece parola con nessuno dell’incontro con Akashi.
Il gruppo si divise, e Rika si intestardì a voler cucinare qualcosa a Kagami.
“ Guarda che so cucinare, Tai-chan” aveva commentato la ragazza
La ragazza si cimentò a casa di Kagami, ed il ragazzo rimaste stupito.
“ è buonissimo! Brava!” commentò il ragazzo, quasi ingozzandosi
La ragazza arrossì. “ Sono…sono contenta che ti piaccia” disse, mangiando per nascondere l’imbarazzo
Kagami volle vedere un film horror, prima di riaccompagnarla a casa. Scelse apposta un film con la più grande paura di Rika: i serpenti.
“AAAAAAAAH!” urlava spessissimo Rika, che inconsciamente si stringeva al braccio del ragazzo. A Kagami, però, quella sensazione, averla così vicina, piaceva.
Alla fine del film, la ragazza inciampò, finendo quasi a cavalcioni sul ragazzo. I due arrossirono.
Rika si spostò velocemente, mormorando “scusa, Tai-chan! Sono inciampata!”
“ Non…non preoccuparti…” rispose, in evidente imbarazzo, Kagami.
“Questa me la paghi, Tai-chan! Proprio un film con i serpenti dovevi scegliere?!”
“ Eddai, era un fim da nulla “ sogghignò Kagami
Il ragazzo la tirò a sé, abbracciandola. “ Se ti accompagno a casa abbracciandoti, ti calmi?” le sussurrò all’orecchio.
La ragazza arrossì…

 



Kagami l’accompagnò a casa, tenendole un braccio intorno alle spalle. Erano entrambi leggermente rossi in viso.
Si salutarono per rivedersi l’indomani. Li attendeva la sfida contro Kise. Ma prima li attendeva l’esito di un’altra semifinale. Rakuzan contro Shuutoku. Il vincitore di quella partita sarebbe stato il primo finalista…
“ Ce la faranno! Midorima e gli altri. Sono forti” pensava Rka “ ho fiducia in loro…anche se ho un brutto presentimento…”

 




Al prossimo capitolo!
 

 

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“ Le scarpe!”

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Capitolo 27
*** Capitolo 26- Oblivion ***


Salve sono valechan91. Eccomi qui con un nuovo capitolo. Cosa accadrà tra il Re e l’Imperatore?
Buona lettura!


Capitolo 26- Oblivion

La mattina della partita, ci fu un imprevisto..
Rika ricevette una chiamata dalla coach Riko. “ Per favore, aiuta quei due deficienti di Kagami-kun e Kuroko-kun a comprare delle scarpe nuove. Le hanno rotte!”
Rika rimase allibita. Chiamò Kagami sul cellulare.
“ Tai-chan, ma che combini?” disse Rika, alquanto contrariata
“ Le scarpe!” disse Kagami “ Lo so, le scarpe, senza che parli anche tu, adesso…”
“ Riko-san mi ha detto di aiutare te e Kuroko-kun. Ci vediamo in centro” fece la ragazza



Incontrarono Kuroko e cercarono le scarpe, ma mentre il più piccolo le trovò subito, per Kagami era un’impresa.
“ Hai i piedi inutilmente  grandi, Kagami-kun” commentò Kuroko, suscitando l’ilarità di Rika
“ Forza, tu. Accompagnami lì. Kuroko, vedo in questo negozio” disse Kagami, trascinandosi Rika
I due vennero quasi travolti da un ragazzo che correva per le scale in modo alquanto affrettato.
Li scavalcò e disse “ Scusate, davvero. Oddio sono in ritardo! Scusate ancora!” e fuggì.
Rika, però, trasalì. Lo aveva riconosciuto…



Kuroko chiamò Momoi, non avendo ancora trovato le scarpe per Kagami. La ragazza si trascinò dietro Aomine e le sue Jordan.
Kagami e Aomine si sfidarono in un uno contro uno, in cui fu il ragazzo scuro a vincere.
Rika, Kuroko e Momoi li osservavano giocare, e Momoi raccontò del pestaggio di Haizaki.
Rika si oscurò.
“Tai-chan, che fai?! Guarda come ti sei fatto battere, scemo!” fece la ragazza
Kagami ottenne le scarpe ed insieme a Rika e Kuroko si diressero allo stadio.

Rika si allontanò per andare a salutare Midorima e Takao, avendoli notati.
“ Midorimaaaaa! Takaoooo!” gli corse incontro…ma tanta la foga, che finì loro addosso, facendoli cadere!
“Rika-san!” disse Midorima, accigliato
“ Rika-chan, sei sempre esuberante” ridacchiò Takao
“Scusate, volevo solo salutarvi ed augurarvi buona fortuna” disse la ragazza, un po’ imbarazzata, con delle leggere risatine
“ Giocherete contro Akashi e non sarà facile. Mettetecela tutta!” aggiunse Rika, una volta che si furono alzati
“ Certo” rispose Midorima, serio, sistemandosi gli occhiali “ Voglio vedere se è la volta buona per insegnargli qualcosa”
Rika ricordava di come Midorima si lamentasse a volte di perdere sempre a shogi contro Akashi, ancor più di quando seppe che non aveva mai perso. Sorrise.
“ Takao, ti troverai in difficoltà contro di lui, metticela tutta” fece Rika
“ Tranquilla Rika-chan” rispose il ragazzo, tranquillo “ Non so se ce la farò, ma mi impegnerò”
“ Ora vado. Ci vediamo dopo!” disse la ragazza, andando a cercare la propria squadra
Takao osservò Midorima, rimasto mezzo imbambolato, e ridacchiò.
“ Smettila di ridere e andiamo, Takao” fece il tiratore



“Cara Rika, ma guarda. Farai il tifo per me?” Rika si sentì chiamare. Si voltò…e si trovò di fronte Akashi
“ Chi lo sa” ghignò la ragazza, trasalendo leggermente “ intanto, vedi di tenere a bada i Generali senza corona. I ragazzi sono rimasti sorpresi.  E uno di loro è alquanto vivace…”
I ragazzi della Seirin erano rimasti sbalorditi, riconoscendo alcuni membri del Rakuzan in giro per la città.
E Rika stessa, nel negozio di scarpe, ne aveva incontrato uno.
“ Io sono assoluto. Mi obbediscono anche loro” rispose il ragazzo, scrutandola con l’Occhio dorato “ come farai anche tu, vedrai”
“ Vedremo” Rika sogghignò, e andò via.
Akashi sorrise in modo inquietante. Intanto, nascosti nelle vicinanze…
“ Che schifo! Sei-chan non ha gusto!”
“Quella è la ragazza che piace ad Akashi? Carina!”
“ Non è male, la ragazza. BURP!”
“ Quante volte devo dirtelo che detesto i rumori forti?!”
“…”
“ Forza, andiamo!”

 


Negli spogliatoi, la Seirin intanto discuteva sul Rakuzan. La squadra campione, con la formazione attualmente più forte.
Rika si unì al discorso. “ Oltre ai Generali senza Corona, Akashi potenzia di molto la squadra. Non è da sottovalutare, non solo perchè è Capitano della Generazione dei Miracoli. Sono le sue capacità a renderlo pericoloso”
Midorima, intanto, non riusciva a non pensare agli eventi della Teiko. “ Ti insegnerò cosa sia la sconfitta, Akashi” pensava
Le squadre entrarono in campo.   Lo Shuutoku, con la formazione titolare schierata dall’inizio.
Midorima, Takao, Otsubo, Miyaji e Kimura. Ed il Rakuzan.
Akashi Seijuro, Reo Mibuchi, Kotaro Hayama, Eikichi Nebuya…ed un quinto uomo, calmo e silenzioso, conosciuto solo a pochi.
Miyaji notò subito la straordinarietà di Akashi, che già come matricola era capitano dei titolari.
Sugli spalti, per la prima delle semifinali, assistevano anche Himuro e Murasakibara.
La Seirin, a bordo campo, avrebbe osservato la partita che avrebbe deciso la prima finalista.
“Vincerò io, Akashi” disse Midorima, andando a salutare l’ex compagno di squadra
“Questo è impossibile, Shintaro” rispose il ragazzo “ Mi sono mai arreso? “
“ Shogi e basket sono due cose diverse “ sentenziò il più alto
“Sono la stessa cosa “ rispose Akashi, squadrando Midorima “ mai nella mia vita ho detto qualcosa di errato.  In tutto sono il vincitore e d in tutto ho ragione”



La partita iniziò, e Otsubo guadagnò il tip-off, passandola a Takao. Il ragazzo la passò subito al loro Asoo, Midorima.
“In tutto hai ragione? “ fece Midorima “ Non farmi ridere, Akashi. Uno che conosce solo vittoria non può parlare di onniscienza” concluse, tirando una delle sue triple, che andò a segno.
“ ti farò conoscere, come promesso, la sconfitta” Midorima si rivolse infine ad Akashi, ricevendo uno sguardo quasi ironico.
Midorima segnò una tripla dopo l’altra, ma ora la palla era nelle mani di Akashi.
“è davvero una matricola come me? “ pensò Takao “ guarda che aura…”
Il ragazzo ripensava a quando, negli spogliatoi, aveva manifestato il timore di non  poter competere con Akashi.
Takao si concentro, ma alla fine del primo quarto il Rakuzan riuscì  a fare ancora canestro.
“Qualcosa non quadra. Che sta succedendo?” si domandava Takao “ ha talento ed un campo visivo fenomenale.  È un point guard perfetto.  Ma la differenza non è così elevata da non poter neanche combattere.  È davvero questo Akashi Seijuro?”



Rika era preoccupata. “ Midorima e Takao stanno tenendo testa, è vero. Ma Akashi… c’è qualcosa di strano nel suo modo di giocare”
Fu Midorima a capire. “Stai sondando il terreno. Non penserai di poterci battere senza il tuo Occhio?”
“ Non vi sto sottovalutando” rispose Akashi “ sono solo cauto. Ma la partita, di questo passo, potrebbe concludersi anche senza che giochi la mia carta”
Con il raddoppio su Midorima nel secondo quarto, Takao passò la palla a Miyaji, che se la vedeva con Hayama. Dopo essere stato scartato, Hayama cercò la rivincita contro Miyaji.
“Saranno abbastanza tre?” Il ragazzo iniziò a palleggiare forte, usando la sua tecnica.
Miyaji rimane spiazzato e viene superato.
“ Ecco perché lo chiamano il Fulmine” pensò Rika “ assurdo”



Intanto, Takao se la vedeva con Akashi ed era sorpreso che Miyaji e Kumura fossero messi così alle strette, quando Akashi non aveva fatto nulla.
Mibuchi, che era interessato al talento di Midorima, commentò. “ Che peccati che siano tutti d’intralcio, tranne te. Il nostro raddoppio  ti tiene sotto controllo, ma gli altri stanno dando il massimo”
La frase irritò a tal punto Midorima che, nell’azione successiva, passò la palla a Miyaji. “ C’è qualcuno in questa squadra che è d’intralcio? Io non ne conosco nessuno” disse il tiratore, rispondendo alla provocazione di Mibuchi.
Rika sorrise. “ Midorima…”
Midorima continuò a segnare. Nella pausa, Akashi decise che avrebbe marcato da solo Midorima.

 


Arrivò il momento dei cambi di campo. Midorima parlò con Kise, ed era preoccupato nonostante i complimenti ricevuti da Kise. Akashi non aveva usato nemmeno una volta l’Occhio dell’Imperatore…
Akashi, invece, incontrò la Seirin.
“ è passato parecchio tempo, Tetsuya. Anche dalla cerimonia di apertura” disse Akashi, squadrano soprattutto Kuroko, Kagami, e soffermandosi un po’ più a lungo su Rika.
“si, Akashi-kun” rispose solo Kuroko
“Tch, bando alle ciance, Akashi” intervenne Rika “ preparati a…” ma non finì la frase perché davanti ad Akashi si parò Kagami.
“ Tai-chan…che vuoi fare?”
“Yo, spero tu non ti sia dimenticato di me” commentò il ragazzo “ Non mi è piaciuta molto la cosa dell’altra volta. Distruggerò sia te che Kise” , “ senza contare che credo  sia tu la causa dei brividi di Rika, bastardo” aggiunse mentalmente
“ Tai-chan… stai attento” pensò Rika
“ Certo che mi ricordo di te, Kagami Taiga” rispose Akashi, squadrandolo “ ma ti avviso. Solo i miei sottoposti hanno il diritto di parlarmi senza cambiare piano visuale.  Non chi mi è contro. Non permetto che si mi guardi dall’alto in basso.  China la testa”
Kagami sentì le gambe cedere. “ Cos’è? Non è forza bruta…” si chiese
“Tai-chan!” Rika corse accanto al ragazzo
“ Kagami-kun!” anche Kuroko corse ad aiutare il ragazzo
“ Vedi di smetterla con questa storia, Akashi” disse Rika, squadrandolo “ mi hai davvero stancato”
Akashi ghignò. “Anche tu, Tetsuya. Se vuoi contrastarmi, sii pronto. Io ho scoperto il tuo talento. Prima o poi lo realizzerai”



Nel secondo quarto, Midorima si aspettava di essere marcato da Akashi, e non ne fu affatto sorpreso.
“ Immaginavo che lo avrebbe fatto, alla fine “ pensò Rika, da bordo campo “ Accidenti…”
Quando Midorima si preparò a tirare, Akashi usò l’Occhio e rubò palla. E fu inutile anche Takao, che andò a contrastarlo, sotto lo sguardo quasi terrorizzato di Midorima. Akashi utilizzò la sua tecninca, l’Ankle Break, e segnò.
“ Ecco l’Occhio. Ogni volta che vedo di cosa è capace, ho i brividi “ pensava Rika “ maledizione”
Lo Shuutoku se la passava male. Era stato superato e Midorima non riusciva a tirare.
“ Akashi…” Rika iniziò a guardare la partita quasi impaurita “ non vorrai davvero…no…”
Intanto, gli altri membri del Rakuzan bloccavano il resto dello Shuutoku. Takao cercò d aiutare agendo in prima persona, ma Mibuchi lo bloccò.
“ Akashi, non vorrai davvero… non ti rendi conto…che stai facendo un gioco al massacro?” pensava Rika
“shintaro, sei forte ma perderai “ commentò Akashi “ chi credi che avesse come sottoposti la Generazione dei Miracoli? Anche per voi è impossibile mettervi contro di me. “
Takao fece forza a Midorima, e con l’incoraggiamento della squadra, sorridendosi e con sguardi complici, i due decisero: avrebbero mostrato al Rakuzan il loro asso nella manica.
Del resto, il motto della loro scuola era Tenacia irremovibile.
“ Forza, Midorima! Forza Takao! Non arrendetevi! Potete farcela” iniziò ad urlare, noncurante, Rika
“La partita non è ancora finita. Midorima-kun e la sua squadra non si sono ancora arresi “ fece Kuroko “
“ Si, hanno qualcosa in mente” aggiunse Rika
Akashi squadrò l’intero campo, soffermandosi su Rika, con il suo Occhio dorato, in maniera minacciosa…
Midorima, intanto, con un leggero sorriso appena accennato, ripensava a quando aveva conosciuto Takao.
“ è una scommessa. Devo credere nei miei compagni più di quanto creda in me stesso” pensò il ragazzo “ Ho fatto tutto il possibile, ma non basta. Eppure non ho dubbi. Non c’è nessuno nella squadra che non abbia fatto del suo meglio!”
Midorima, preparandosi, decise di agire e di usare la tecnica segreta che aveva sviluppato con Takao. Si mise in posizione di tiro benchè senza palla, e questa gli arrivò dritta tra le mani, logicamente ad opera di Takao. L’azione lasciò tutti a bocca aperta.
“ ragazzi, siete fantastici” Rika era sorpresa. Una tale azione non sarebbe stata possibile dal Midorima di prima…
Così, lo Shuutoku iniziò la risalita.
“ Anche se è uno stile del tutto diverso, sono simili a voi “ commentò Hyuuga, rivolgendosi a Kuroko e Kagami “ sembrano la Luce e l’Ombra dello Shuutoku”
Rika sorrise. “ Midorima, sapevo che finalmente avevi trovato un compagno degno, che ti apprezza sul serio. Forza!”
Lo sguardo di Akashi cambiò. “ Non mi piace…” pensò Rika, notandolo

 


La partita riprese. Akashi e Midorima si confrontavano ancora, ma il tiratore era sempre soggetto al volere dell’Imperatore.
“ Non è imbarazzante cadere. Il vero imbarazzo è il non rialzarsi” si fece forza Midorima
Midorima segnò ancora. Ma Akashi stupì tutti…segnando nel proprio canestro!
“ Quand’è che vi ho detto di abbassare la guardia? La partita non è finita. Vi siete rilassati dopo il vantaggio. Lo dimostra il vostro sconcerto attuale.  Se la differenza fosse stata minore, no avremmo giocato così male.  Vedete di abbassare la cresta. Se perdiamo, potrete criticarmi quanto volete e dare la colpa a quel canestro . Mi prenderò la responsabilità e lascerò la squadra . E come espiazione del mio peccato, mi caverò gli occhi e ve li offrirò. Ma non sono preoccupato.  So che non avremo alcuna possibilità di sconfitta. “
Il ragazzo accompagnò le parole a gesti eloquenti.
“ Tu sei completamente pazzo, Imperatore” pensò Rika, sconvolta “ questa non è una partita. È un ero gioco al massacro”
La partita riprese, ormai era alla fine. Il Rakuzan segnava aripetizione. Akashi, però, disse qualcosa a Midorima.
“ La partita è già finita.  Non ti farò più toccare palla”
“Cosa?”
“ Io sono assoluto. Posso vedere il futuro. Qui va attuato solo un minimo cambiamento”
L’affermazione di Akashi lasciò tutti esterrefatti.
Il Rakuzan raddoppiò su Takao, che però ghignò, sotto lo sguardo preoccupato di Midorima.
“ Sapevo che sareste arrivati a questo “ commentò il ragazzo “ Non sarei degno del lavoro di partner di Shin-chan se questo bastasse a mandarmi nel panico! Non sottovalutatemi!”
Takao scartò, ma quando passò a Midorima… il passaggio venne bloccato da Akashi.  “ io sono assoluto” disse solo “ quel tiro ha un punto debole. Devi passare dal lato sinistro affinchè passi dal lato della mano sinistra e sia perfetto. Inoltre, il movimento di Shintaro è sempre uguale. Non ho bisogno dell’Emperor Eye per capire dove la passerai. Lo uso solo per un momento “
Fu allora che, Rika dal bordo del campo e Takao, realizzarono il piano di Akashi.
“ Sapevo dov’era grazie all’Hawk Eye “ pensò il ragazzo, frustrato “ nel primo tempo si muoveva apposta più lentamente, tanto che anche agli occhi Shin-chan poteva passare inosservato.”
“ Pianifica il proprio modo di giocare. Ecco chi è il capitano della Generazione dei Miracoli” disse Rika, stringendo i pugni “ tutto, sin dall’inizio, era un suo disegno”
Takao, preso dalla rabbia, diede la possibilità a Mibuchi di guadagnare un canestro oltre alla solita tripla.
“ Calmati, Takao. Ti prego”  pensava Rika
Il Rakuzan segnava un canestro dopo l’altro, e l’ultima azione toccò ad Akashi. “ I miei rispetti a te, Shintaro, e al liceo Shuutoku. Fino alla fine nessuno di voi ha perso la voglia di combattere.  Ma non ci siete ancora. Ora riposa, Re dei Veterani.” 86 a 70.
Rika si portò le mani alle labbra. Non poteva crederci… le si gelò il sangue a vedere la compostezza del Rakuzan di fronte alla vittoria.
Midorima si avvicinò ad Akashi e gli tese la mano. “ Ho perso. Ma la prossima volta vinceremo!”+
“ Ti sono grato, Shintaro” rispose Akashi “ da parecchio tempo non giocavo una partita tanto emozionante. Ma sono desolato, non posso accettare la stretta di mano. Per la vittoria devi diventare meno compassionevole. Vincere è tutto, e voglio rimanere vostro nemico”
“ Capisco. Da allora, non sei affatto cambiato, Akashi “ commentò mesto Midorima, abbassando il braccio “ Ma la prossima volta, vinceremo noi”
Rika osservò la scena con gli occhi lucidi. “ Non ci credo che tu sia arrivato a questo punto, Akashi…”
Lo Shuutoku, prima di tornare negli spogliatoi, si allineò per ringraziare i propri sostenitori.
Mentre rientravano gli spogliatoi..
“ i migliori quattro, eh?” commentò Takao” non ce la siamo cavata male contro il Rakuzan. Shin-chan, ha il cuore spezzato? Scusami, ma…non penso di...poterti consolare” terminò il ragazzo, scoppiando in un pianto liberatorio, sotto lo sguardo di Midorima
“ Non c’è problema “ disse Midorima “ però, per me è lo stesso. Perdere è davvero frustrante” e anche Midorima si sciolse in un silenzioso e composto pianto.




Rika ormai lo sapeva. Il Rakuzan era in finale. “ Maledetti…” pensava
Midorima e Takao si erano appena distanziati dagli altri. Se ne accorsero quando vennero travolti, come poco tempo prima, da un uragano dai capelli scuri,  che li fece crollare a terra. La ragazza li abbracciò entrambi, incurante, cingendo loro il collo con un braccio ed avvicinandoli. Anche lei piangeva.
“ So cosa provate, ragazzi. Sfogatevi, se volete. È stata dura, lo so “ disse lei tra le lacrime
Quasi sembrarono non ascoltarla, e continuarono a piangere. Restarono così per qualche minuto.
“ Midorima “ disse Rika “ so quanto era importante per te battere Akashi. Vedrai che ne avrai l’occasione. Takao, tu sei la vista brutta. Non sentirti in colpa, tu hai giocato al meglio. È Akashi, che è un mostro. Ma vi prometto una cosa, ragazzi. La Seirin giungerà in finale e batterà il Rakuzan”
Midorima accennò un vago sorriso, nonostante le lacrime. “ Quindi hai intenzione di farci giocare contro la Kaijou, Rika-san”
“ Si. Akashi ha passato il segno” commentò la ragazza
 “ Rika-san, sai che ci sono due Akashi, vero?” disse serio Midorima
“ allora te ne sei accorto anche tu” disse la ragazza, con un mezzo sorriso
“ tutti ce ne siamo resi conto, senza poter fare nulla “ rispose Midorima “ ti spiegherò dopo Takao” aggiunse, guardando il volto confuso del compagno
“ Rika-chan, non dovresti andare?” disse Takao
“ Si, ora vado. Non abbattetevi!” fece la ragazza, andandosene
“ Cos’è questa storia dei due Akashi, Shin-chan?” domandò Takao
Midorima sospirò. “ è una lunga storia…”

 


Intanto, Rika correva. “ Hai visto, Rika? Ho vinto, come sempre. Io sono assoluto”
La ragazza si bloccò. Ghignò. Sapeva chi fosse.
Si voltò e lo squadrò, torva. “ Akashi, o meglio, Imperatore. Meglio che chiudi la bocca. Preparati, perché la Seirin in finale ti batterà. Hai oltrepassato il limite.” Rika riprese a dirigersi verso la Seirin, che stava entrando in campo. “ Se vinciamo, dovrò poi rivelare tutto” pensava la ragazza, stringendo i pugni.
Stessi pensieri, o quasi, stava facendo Kuroko nello stesso momento.
“ Sei andata da loro?” chiese Kagami
“ Si” fece Rika, ancora un po’ triste. Kagami l’abbracciò.
“ Ora concentrati. Abbiamo una partita” disse il ragazzo
“ Si, tranquillo, Tu pensa a giocare bene” rispose lei, ricambiando l’abbraccio.
Arrivarono alla soglia del campo abbracciati, per poi staccarsi.
La seconda ed ultima semifinale stava per iniziare…

 


Al prossimo capitolo!

Image and video hosting by TinyPic Preview capitolo 27:
“ Chi si sarebbe rammollito, eh?”
 

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Capitolo 28
*** Capitolo 27- Rivalità ***


Image and video hosting by TinyPic Salve ragazzi. Sono valechan91.
Eccoci con un nuovo capitolo. Seconda semifinale. Una rivincita.
Buona lettura!
 
Capitolo 27- Rivalità
 
Quando la Seirin entrò in campo, Rika ancora era alquanto sconvolta dalla partita precedente. Aveva sottovalutato l’ambizione dell’Imperatore. Il sostegno di Kagami e il fatto che la squadra contasse anche su di lei facevano in modo che andasse avanti.
“ Rikacchi! Rikacchiiiii!!” si sentì chiamare. Kise si sbracciava, benchè potesse vederlo benissimo. Il ragazzo le si avvicinò.
“Rikacchi, guardami!” disse il biondino “ dedicherò a te la vittoria!”
“ Ma che…” disse Hyuuga, che aveva sentito tutto e si innervosì leggermente
“ Ohi!” disse Kagami
Rika si innervosì. “ Kise, forse hai scordato l’amichevole la scorsa estate… staremo a vedere” la ragazza sorrise
“ smettila di fare il cretino o ti prendo a calci in culo!” intervenne Kasamatsu, assestando un bel calcio a Kise
“ Ma lo fai sempre, Kasamatsu senpai!” rispose, piagnucolando, il ragazzo
“ Kasamatsu senpai, mi spiace, ma non vincerete così facilmente” commentò Rika
“ Vedremo, Rika-chan “ rispose il numero  4 della Kaijou” non sottovalutarci
Rika ghignò.
 
 
 
Entrati in campo, Kasamatsu disse “ Ehi, Kise. Perché non gli diamo un piccolo benvenuto?”
Kise, sogghignando, fece un alley-oop.
“Ho detto piccolo” commentò Kasamatsu, esibendo un ghigno alquanto strafottente
Rika si irritò. “ Normalmente, apprezzo moltissimo il ghigno di Kasamatsu senpai, strafottente ma sempre pieno di sano spirito competitivo. Ma stavolta, non so perché, mi innervosisce…”
“Questa è una dichiarazione di guerra “ commentò Kise, indicando Kagami e Kuroko, per poi esibire un sorriso dicendo “ Rikacchiiii hai visto?” Kise iniziò ad urlare all’indirizzo della ragazza.
“ Ma la vuoi smettere?!” replicò Kasamatsu, tirandogli un pugno sulla testa
“ Ahi!” si lamentò il ragazzo
Hyuuga si irritò. “ Che ve ne state lì come dei rimbambiti? Forza, mostrategli l’originale!” disse, passando la palla a Kagami.
Il ragazzo fece a sua volta un alley-oop, una delle sue tecniche distintive.
“ Vai così, Tai-chan!” fece Rika
 
Intanto, sugli spalti, in disparte, le fan di Kise avrebbero assistito alla partita. Ghignavano.
 
Kuroko avvertiva una strana eccitazione, ed al saluto tra capitani Kasamatsu riconobbe che Hyuuga era maturato parecchio. Le cose erano cambiate, e ora la Seirin poteva contare anche su Kiyoshi Teppei.  Tutti erano su di giri. Kise, intanto, si diresse a parlare con Kuroko. Poiché ancora non c’era stato il fischio d’inizio, chiamò anche Rika.
“ Quel giorno, quando persi una partita per la prima volta…” iniziò Kise “  quella frustrazione l’ho tenuta da parte fino ad oggi. Ma grazie a quello, ho capito che adoro davvero il basket”
“Kise, era ora, stupido!” Rika ridacchiò
“ Kise, non ci sei arrivato un po’ tardi? Ti sei un po’ rammollito…” commentò Kagami
“Eeeeh?” fece il ragazzo, un po’ sorpreso
“ Io ti ho odiato, Kise-kun. Ma in senso buono” commentò semplicemente Kuroko
“ Se lo dici così apertamente… “ piagnucolò Kise
Rika ridacchiava sonoramente.
“ Ho sempre invidiato Kise-kun. Ero stato assegnato come suo tutor quando entrò nel club alle medie, ma mi ha subito superato. Per questo l’ho visto sempre come mio rivale” concluse Kuroko
“Così non fai altro che caricarmi!” disse Kise, sogghignando
“ Forza! Si comincia!” fece Rika
 
 
La partita iniziò, e la Seirin guadagnò la palla. Ma proprio la Seirin, grazie alle parole di Hyuuga, sapeva che quella era una partita diversa dalle precedenti. Non solo per il sano spirito sportivo, quanto perché quella che avevano vinto era stata solo un’amichevole, e non una partita ufficiale.
La coach Riko aveva stabilito di prendere subito il vantaggio prima che Kise usasse la Perfect Copy.
“ Si” aveva commentato Rika, negli spogliatoi, quel poco che era stata “ probabilmente la riserverà per l’ultimo quarto. Anche se…”
Kuroko segnò subito, dopo la Misidirection, con il suo Phantom Shot. Ma subito, la palla sfrecciò nuovamente.
“ Che diavolo…” pensò Rika
“Kagamicchi, prima della partita hai detto una cosa che mi ha dato molto fastidio” era Kise, che aveva appena usato la Perfect Copy per copiare Kuroko “Chi si sarebbe rammollito, eh?”
“ Accidenti, come può essere?!” Rika era rimasta sorpresa “ Aomine-kun, Midorima, Murasakibara…e ora, anche Kuroko-kun! La Perfect Copy è tremenda! E non dirmi che…”
Kagami ghignò.  Lo sguardo dorato di Kise era profondamente diverso dalle altre volte.
Kise, con la Perfect Copy, iniziò a fermare ogni attacco della Seirin.  E a segnare, riuscendo anche a combinare la varie tecniche.
“ Già sono eccezionali singolarmente. E combinate? Kise, che diavolo di tecnica hai creato?” pensò Rika
Kise usò anche l’Emperor Eye per atterrare Kagami e segnare.
Rika era allibita. “ Non ci credo… addirittura copiare Akashi… Maledizione, Kise!”
“ Ci hanno fregati” disse la coach Riko “ hanno fatto il nostro stesso gioco. Ora solo la zone di Kagami-kun può batterlo, ma non credo possa entrarci dall’inizio”
“ Mi spiace, Riko-san” disse Rika “ non credevo che ci avrebbero giocato in questo modo..” la ragazza strinse i pugni, si sentiva sempre più inferiore a Momoi…
Kise riuscì a stoppare anche il Phantom Shot, unendo la forza di Murasakibara all’Emperor Eye.
“ dopotutto, Kise-kun è eccezionale. Mi ha battuto su tutti i fronti” commentò Kuroko
 
 
 
Intanto, mentre Murasakibara e Himuro avevano deciso di seguire la partita ( non senza una scorta di dolci e patatine), Aomine e Momoi andarono via. Ma qualcun altro andò a sedersi tra le tribune: il Rakuzan al completo.
Akashi si sedette e ghignò. “ Fammi vedere come batterete Ryota, mia adorata” disse osservando Rika
“ Sono forti, Akashi? Vero, Akashi che sono forti?” fece Hayama
“ Sì” commentò lapidario Akashi “ è incredibile che siano una squadra formata da solo un anno” il ragazzo sogghignò. “ Tetsuya, hai trovato la risposta giusta?”
Akashi era interessato alla partita solo per due persone… “ Mi spiace, Tetsuya. Se mi sfiderai, sarai tu a perdere. E Rika sarà mia”
Passati tre minuti, Kise smise con la Perfect Copy, preferendo conservare gli ultimi due minuti per la fine.
“ Era quello che temevo “ pensò Rika “ una parte per la fine l’avrebbe usata comunque”
La Kajou aveva il vantaggio, e questo destabilizzò la Seirin.  Così, la coach Riko decise di far scendere in campo per la prima volta… Furihata Kouki, un’altra matricola, al posto di Izuki.
“ Riko-san, ma sei sicura che vada bene? Furihata-kun non ha mai…”
“ Tranquilla, Rika-chan” intervenne izuki “ è proprio in momenti come questi che Furihata può essere utile”
Izuki aveva continuato a guardare Rika da lontano. Non era cieco né stupido, aveva capito che la Generazione dei Miracoli era particolarmente legata alla ragazza, ed anche per chi battesse il cuore di lei.
Ma al momento giusto, almeno, si sarebbe confidato.
Furihata era tesissimo in campo, e questo innervosì Kasamatsu. Furihata era un point guard come lui…
“ Già, dovrà marcare Kasamatsu senpai. Speriamo bene “ sospirò Rika
 
 
Kuroko intervenne per calmare il nuovo entrato in campo, raccontandogli della sua prima partita…in cui uscì sanguinando dal naso dopo pochi secondi.
“ Speriamo si calmi, è troppo agitato” pensò Rika
Furihata riuscì ad avvisare Kagami di calmarsi e di riflettere, seppur continuando ad essere agitato.
“ i codardi sono più prudenti” disse la coach Riko
“ Ma quindi… gli altri dovranno stare al suo passo e cambierà l’andamento della partita. Non avevo pensato a questo aspetto” commentò Rika
Furihata riuscì a calmarsi e a fare da supporto alla squadra. Segnò un punto e, felice, battè il cinque con Kagami e Kuroko.
Nella pausa, fu deciso che Izuki sarebbe tornato in campo e che gli attacchi si sarebbero concentrati su Kiyoshi.
“ Come ha detto Riko-san, Kiyoshi senpai non c’era nell’amichevole” disse Rika “ sfrutteremo sia Izuki senpai, che baderà a Kasamatsu senpai, e Kiyoshi senpai per l’attacco”
“ lasciate fare a me” disse Kiyoshi
 
 
 
La partita riprese, e se Kiyoshi segnò, Izuki rivelò la sua nuova tecnica: l’Eagle Spear.
“ Wow, quindi questa è la tecnica alla quale Izuki senpai stava lavorando “ disse Rika, colta di sorpresa “ un backtip senza girarsi. Grandioso!”
Intanto, lo scontro tra Kagami e Kise continuava, dall’inizio della partita.
“ Izuki senpai, passami ancora la palla” disse Kagami, ricevendo un assenso
“Lascia Kagamicchi a me, per favore” disse Kise a Kasamatsu
Il numero 4 della Kaijou ghignò soddisfatto. “ Quando l’asso ti guarda in questo modo, è impossibile dire di no”
 
 
 
Nel frattempo, Aomine, parlando con Momoi, aveva pensato che ci fosse dietro uno strano destino per averli fatti conoscere sotto lo stesso nome di Generazione dei Miracoli, e che proprio la loro Ombra, Kuroko, avesse incontrato quello di loro che poteva essere un Miracolo tardivo, Kagami.
Momoi rimase sorpresa…
 
 
Kise era determinato, aveva riconosciuto il talento di Kagami e non voleva perdere.
“ E non è il basket l’unico motivo per il quale non voglio perdere per nulla al mondo” pensò il ragazzo.
Ma poco dopo questi pensieri, venne messo in panchina.
“Kise…lo sapevo, era ancora infortunato. Mi spiace così tanto, Kise” pensò Rika, malinconica
Kasamatsu, però, una volta capito il trucco dietro il Phantom Shot, riuscì a bloccarlo. Kuroko venne messo in panchina.
“ Accidenti, si è accorto del breve raggio del tiro di Kuroko-kun” commentò Rika
Kise, intanto, insistette inutilmente per tornare in campo. Ma il suo coach fu irremovibile. Sarebbe rientrato a due minuti dalla fine.
“ dobbiamo accumulare un vantaggio tale che nemmeno la Perfect Copy possa smontare” commentò Rika
“ si, l’ho già detto ai ragazzi”
 
 
 
La Kaijou però teneva duro. “ Sono proprio una grande squadra “ pensò Rika “ Kasamatsu senpai è fantastico. Non potevamo aspettarci di meno da una delle otto migliori squadre del Paese”
La Kaijou aveva una forte motivazione, la rivincita. E quando Kobori espresse questo pensiero a Kiyoshi, si scatenò un battibecco tra Kiyoshi e Hyuuga.
“Riko-san, non dovremmo fare qualcosa?” chiese Rika, stupita
La coach, sospirando con le mani sugli occhi, rispose “ lasciali perdere, ci penserà Izuki-kun”
Le azioni successive, però, mostrarono l’affiatamento tra i due. “ Sono una bella accoppiata, nonostante tutto. Sono davvero le due colonne portanti della nostra squadra”.
Rika strinse i pugni.  Temeva la reazione della squadra, se avessero vinto, alle rivelazioni che lei e Kuroko avrebbero fatto…
 
 
Kise rientrò, la partita ormai era quasi alla fine. E con lui, rientrò anche Kuroko.
“ Forza, Kuroko-kun!” fece Rika
Kise iniziò subito con la Perfect Copy, copiando anche l’Ignite Pass Kai di Kuroko.
“ Sono stata ingenua a pensare che il distacco bastasse” commentò la coach Riko
“ Che vuoi dire, Riko-san?” chiese Rika
“ Sta usando meno forza di prima, e la Perfect Copy potrebbe durare anche oltre i due minuti”
“Maledizione. Kise, guarda come sei arrivato lontano” pensò Rika
Nella pausa, Kuroko propose un’idea.
“ Marcherò Kise-kun. Ho bisogno di osservarlo da vicino” disse il ragazzo “ Inconsciamente, segue un ordine preciso”
“Ma se sbagliamo, sarà tutto perduto” disse Rika
“Andrà bene, Rika-san” disse Kuroko, accennando un mezzo sorriso
Kise copiò ancora il Phantom Shot di Kuroko. Kagami, facendo fallo, commentò che sarebbe stato “il loro spettacolo”.
“Kagami-kun, non dire certe cose” commentò Kuroko
Rika sghignazzò.  “ che diavolo dici, Tai-chan?”
Izuki andò in estasi, perché voleva sfruttarlo per uno dei suoi giochi di parole. Kiyoshi… non capì la battuta.
 
 
 
Hyuuga si ferì al labbro, per prendere una palla, durante il gioco.
“ Hyuuga senpai!” fece Rika, preoccupata “ accidenti…”
La Kaijou, intanto, segnava. E Kuroko osservava attentamente Kise.
Akashi, dalla tribuna, ghignò. “Tetsuya, sei sempre un tipo che non si arrende facilmente.  Anche tu, cara Rika, non getti la spugna facilmente. Ma ben presto vi arrenderete”
Nel frattempo, Momoi e Aomine decisero di andare a vedere la partita. La ragazza aveva cambiato idea.
Sfruttando la Perfect Copy e l’istinto di Kise alla ripetitività, la Seirin usò il proprio stile, il Run and Gun, per un contrattacco con Kagami.
Il ragazzo, però venne bloccato da Kise, ma passandola a Kuroko…con un Phantom Shot come buzzer beater, sulla sirena finale, la Seirin vinse. 80 a 81.
“ Ce l’abbiamo fatta “ sospirò Rika, nell’esultanza generale. C’era un’altra prova difficile da superare…
Dopo essersi ripromessi si giocare nuovamente, le due squadre tornarono negli spogliatoi.
Rika guardò malinconica Kise, ormai al limite, sostenuto da Kasamatsu ed ormai in lacrime.
“ Mi dispiace, Kise. Ma non posso infrangere la mia promessa. Sono vicinissima al mantenerla. Perdonami, se puoi…”
 
 
 
 
Kuroko era elettrizzato per aver determinato la vittoria, ed aveva un volto estatico.
“ Kuroko-kun, riprenditi!” fece Rika, tirandogli una serie di sberle
“ Così lo uccidi, Rika-chan!” fu il commento generale
Anche il capitano Hyuuga era emozionato, e si beccò un sberla dalla coach Riko.
Rika seguì Kagami, che aveva dimenticato l’anello che portava al collo.
“ Tai-chan, perché non stai più attento?”
“ Chiudi il becco, lo so!”
Incontrarono Midorima.
“ Ciao Midorima” Rika accennò un sorriso
“ Salve Rika-san. Kagami, hai vinto contro Kise, a quanto pare” commentò Midorima
“Sì” rispose Kagami
“ Visto, Midorima? Ce la vedremo con Akashi” ghignò Rika
“ Devo farti i miei complimenti, Kagami” continuò Midorima
Kagami si irritò. “ Cos’è quell’aria di sufficienza? E che ci fai qui?”
“ Nulla di particolare” rispose il ragazzo
“ La tua partita per il terzo posto non è domani?” chiese Kagami
“ Dovrai vedertela contro Kise. Non sarà facile, ma sarà interessante” commentò Rika
“ Non importa, conosco già il risultato” rispose Midorima
Rika si trattenne dall’essere sarcastica. Sapeva che ancora stava soffrendo per la sconfitta…
“ Guarderò la vostra partita prima di andarme” disse Midorima
“ Questa si che è una novità, Midorima. Ne sono felice” rispose Rika con un sorriso “ Vedrai che faremi il culo a strisce all’Imperatore”
Kagami ghignò. “ Vuoi tifare per Akashi?”
“ma ti pare?” rispose il tiratore, piccato “ Lui semplicemente non ne ha bisogno. Akashi è forte”
“ Lo sappiamo” commentò Rika “ ma sono certa che non perderemo”
“ lo so, ma finchè non gioco non posso saperlo” disse Kagami
Kuroko, che era andato a cercare Kagami e Rika, si sentì chiamare da Takao.
“Takao” lo chiamò Rika, sentendo la sua leggera risata “ deve essere ancora triste, la sua risata è diversa” pensò la ragazza. Strinse i pugni.
Il ragazzo chiamò Midorima per tornare a casa.
“Kagami, in realtà ti dirò una cosa” disse Midorima, mentre si dirigeva verso il proprio compagno di squadra “Riguarda Akashi Seijuro… ne esistono due”
A quella frase, Rika e Kuroko rimasero ghiacciati sul posto. “ Midorima…” pensò la ragazza
“ Che stai dicendo? Non ha senso!” rispose alterato Kagami
“Zitto, Tai-chan, per favore” disse Rika, stringendo i pugni
“Puoi chiedere il resto a Rika-san e a Kuroko. Ci vediamo. Fai del tuo meglio fino alla fine. Arrivederci, Rika-san”  fece lapidario Midorima
 
 
“cosa voleva dire?” chiese Kagami
Rika sospirò. “ Il momento sembra essere arrivato, Kuroko-kun” disse
“ Lo dirò dopo” disse Kuroko
“ Non evitare la domanda!” disse Kagami, irritandosi
“ Tranquillo, Tai-chan. Calmati” intervenne Rika “ Non è…semplice…parlarne”
“ Volevo raccontare la storia davanti a tutti “ disse Kuroko” ovviamente con Rika-san. Non lo stavo nascondendo, considerando le sue parole. Ma voglio che lo sappiano tutti prima di affrontarlo”
“ è un discorso che non coinvolge solo noi o Akashi, ma tutta la squadra” sentenziò Rika “ sooprattutto ora, che la finale sarà tra noi e lui. Porta pazienza, Tai-chan. Per favore”
Lo sguardo di Rika si oscurò. Avrebbe dovuto rivivere qualcosa di doloroso…
 
 
 
Mentre stavano tornando, Akashi, con un ghigno stampato sul volto, si presentò davanti a loro, squadrando Rika.
“ Akashi” fece truce, Kagami
“ Akashi-kun” fece Kuroko, squadrandolo
“ Andate. Vi raggiungo dopo” disse Rika, guardandolo torva “ è con me che vuole parlare”
Kuroko sospirò. “ Andiamo, Kagami-kun. Stai attenta, Rika-san” disse, lanciando un’ultima occhiata ad Akashi
Quando se ne furono andati, Rika parlò.
“ Cosa vuoi? Hai visto che siamo in finale, no?” disse Rika, ghignando” preparati a cedere il trono, Imperatore”
“Lo so” commentò Akashi “ e volevo farti i complimenti. Ma sarai tu a perdere, Rika. Nemmeno tu e Tetsuya potete nulla contro di me. Ricordalo” disse, guardandola
“ Chi ti dice che l’Ombra non possa batterti?” Rika sostenne lo sguardo
Akashi la inchiodò ad un muro. “ Non hai scordato la promessa che mi hai fatto, vero?” disse, sfiorandole i capelli
Rika tremò leggermente. “ No, non l’ho dimenticata. Ma non la vedrai mai realizzata. Perderai.  Hai superato il limite”
Akashi avvicinò il volto a quello della ragazza. “ Vedremo, mia cara. Tu preparati…” fece, andandosene e lasciandola lì, a tremare leggermente.
Rika sentì le gambe molli e crollo. “ Quando il Diavolo ti accarezza, vuol dire che vuole l’anima…”
 
 
 
La Seirin si riunì a  casa di Kagami, che non era propriamente d’accordo. Rika aveva smesso di tremare, grazie a Kagami che le aveva tenuto la mano. “ Ancora quel bastardo di Akashi” pensava il ragazzo “ la pagherà”
“siate seri ed ascoltate” ordinò  la coach Riko
“ Hai iniziato a giocare alle medie?” chiese improvvisamente Kiyoshi
Rika gli fu grata. Anche per Kuroko non era facile.
“ No, in quinta elementare, dopo aver visto una partita in tv” Kuroko iniziò a parlare” giocavo nel campo di un piccolo parco, non essendoci squadre di mini-basket nei dintorni.  Un giorno mi parlò un ragazzo.  Diventammo amici quasi subito, e mi insegnò molte cose”
“ Ogiwara-kun” Rika strinse i pugni
“Si trasferì in sesta elementare, e ci facemmo una promessa” continuava Kuroko “ alle medie, saremmo entrati nella squadra di basket e ci saremmo affrontati in una partita.”
“Gioca ancora a basket?” chiesero i ragazzi
Il volto di Rika si oscurò. “ Io parlerò dopo Kuroko-kun”
“ No, ha lasciato. Per colpa mia” sentenziò lapidario Kuroko, stupendo tutti “ Sono sicuro che non mi perdonerà mai per quello che ho fatto”
Rika aveva il magone in gola, ormai.  Le faceva ancora male.
“ Cosa…?”
“ Vi racconterò in ordine cronologico” disse Kuroko “ dopo quella promessa, passò un anno, e ad aprile iniziai le scuole medie alla Teiko. Fu lì che poi conobbi anche Rika-san”
“ Io ho conosciuto Kuroko-kun e gli altri alla Teiko” disse Rika “ gli eventi sono quasi gli stessi, ma io posso aggiungere qualcosa alle parole di Kuroko-kun. Dico solo che divenni manager a metà del primo anno, su consiglio di Momoi-san.  Legai subito con tutti, o quasi. Non conoscevo Kuroko-kun perché era nella classe accanto alla mia, mentre Momoi-san era in classe con me”
La ragazza aveva lo sguardo spento e la voce era quasi un sussurro.
“Rika…” pensava Kagami, guardandola
Cos’, Kuroko e Rika si apprestavano a svelare i tristi eventi del loro passato…
 
 
 
 
 
 
 
Al prossimo capitolo!
Il prossimo capitolo, come il successivo, saranno leggermente più brevi. Aspettatevi un qualcosa di molto particolare, tra qualche capitolo…
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Poiché mi è stato chiesto, ecco un’immagine che ricorda molto Rika…
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Capitolo 29
*** Capitolo 28- Il passato di Kuroko e Rika ***


Salve sono valechan91.
Questo capitolo sarà alquanto particolare…e la verità verrà svelata.
Buona lettura!


Capitolo 28- Il passato di Kuroko e Rika



L’aria si era fatta tesa. Era il momento della verità. Tutti ascoltavano in silenzio il Sesto Uomo della Generazione dei Miracoli raccontare il proprio passato.
“ All’inizio delle scuole medie, riuscii solo ad entrare in terza squadra” disse Kuroko “ e nonostante i miei sforzi no riuscivo a migliorare.  Rimasi sorpreso quando alle selezioni scelsero la futura Generazione dei Miracoli già direttamente in prima squadra anche se matricole”
“ Sono sempre stati speciali” commentò Rika
“Conobbi Aomine-kun, e fu lui a spronarmi a non arrendermi. Provai e riprovai, ma nulla “ continuò il ragazzo “ fu Akashi-kun a consigliarmi di sfruttare a mio vantaggio la mia poca presenza. Passò del tempo, e ormai al secondo anno riuscii a entrare tra le riserve della prima squadra. Ma ancora avevo dei problemi. Fu ancora una volta Akashi-kun ad aiutarmi”
“ Il nostro capitano, Nijimura-san, scelse poi Akashi come vicecapitano. Andavano d’accordo, stranamente “ fece Rika
“ è vero quello che mi hai detto, Kuroko? Che nella prima partita hai sanguinato dal naso?” fece Furihata
Kuroko accennò un leggero sorriso. “ Si, Furihata-kun.  È la verità. Ero teso e sono inciampat nei miei stessi piedi”
“ Nijimura-san cedette all’improvviso il posto di capitano ad Akashi-kun, al secondo anno “ continuò Kuroko “ ed incontrammo il coach, Kozo Shirogane-san.  Entrò a far parte della squadra anche Kise-kun, mentre Haizaki venne cacciato.  Gli parlai per tentare di convincerlo a non lasciare la squadra, ma non servì a nulla. Era molesto, ma un po’ ero dispiaciuto”
Rika sospirò. “ Fu quando Kise entrò in prima squadra, che le cose iniziarono a cambiare…”
“ Il talento di Aomine-kun iniziò ad emergere” disse Kuroko “ poco dopo che io  e Kise-kun partecipammo ad una partita della prima squadra. Ero il suo tutor e lui era scettico. Verso la fine del torneo delle scuole medie, il talento di Aomine-kun si risvegliò completamente. Ritrovai Ogiwara-kun, ma persi lui. Fu la prima volta che non ci scambiammo i pugni”
“ Il terzo anno fu il peggiore. Il coach ebbe un infarto, e non riuscì più a tornare ad allenarci. Così, il supervisore prese il suo posto.  Il risveglio successivo fu quello di Murasakibara-kun, che spaventò un po’ tutti”
Rika tremò appena, stringendosi nelle spalle. “ Già allora era alto due metri, quello…”
“Aomine-kun continuò a saltare gli allenamenti, e nemmeno io riuscii a convincerlo “ continuò Kuroko. Il tono di voce cambiò, era più mesto. “  Aomine-ku fuggì da un allenamento, e lo rincorsi. Quando tornai, mi attendeva Akashi-kun”
Rika si oscurò. “ Dopo vi dirò io cosa successe…”
“ Akashi-kun era cambiato. E ben presto, anche gli altri cambiarono” continuò Kuroko “ Nella partita che ci avrebbe qualificati per la finale, poiché Ogiwara-kun era arrivato in finale, chiesi di scendere in campo. C’erano due giocatori, due gemelli, che ce l’avevano con Aomine-kun. Non so perché, ma a causa di una loro gomitata finii in infermeria e non potei giocare la fine contro Ogiwara-kun.”
“ Una delle partite peggiori” fece Rika, in un sussurro
“ C’era qualcosa che non andava in quella partita “ continuò Kuroko “ quando capii, era tropp tardi. Mi sentii male. Iniziai ad odiare il basket, e fu anche peggio quando scoprii che a causa di quella partita, Ogiwara-kun aveva lasciato il basket. Ma furono le parole dette da Ogiwara-kun, riferitemi dal suo capitano, e il suo polsino a convincermi che dovevo andare avanti.  Non sono riuscito a fare nulla. Ogiwara-kun ha smesso di giocare per colpa mia.”
“ Smettila di autocommiserarti, Kuroko-kun “ intervenne Rika “  forse potevi fare qualcosa, ma eri sconvolto. Cosa pretendi? “ La ragazza sospirò. “ Ora tocca a me.”

 


“ Qualche mese dopo essere arrivato in America ci rivedemmo a Los Angeles, Rika “ disse Kagami
“ Si, Tai-chan “ rispose la ragazza “ infatti, mi iscrissi alla Teiko più o meno a metà del primo anno, e poco dopo Momoi-san, che era nella mia classe, mi chiese di fare da seconda manager. Infatti, Aomine-kun mi disse di aver conosciuto Kuroko-kun. Io non lo conoscevo, era nella classe accanto alla mia.  Non ero presente alla prima selezione, ma alle altre notai gli sforzi di Kuroko-kun.  E fui felice quando entrò in prima squadra. Poi si unì Kise alla squadra…
 
FLASHBACK
“ Haizaki! La vuoi finire di fare il cretino! Impegnati!” Rika sbraitava nella palestra della Teiko all’indirizzo dello small forward della prima squadra
“ Ma lasciami in pace!” rispose il ragazzo “ voglio muovermi che mi aspetta la pollastra”
Rika si infuriò. “ Smettila di fare il cretino”
“ maledetta, la finisci? O sei forse gelosa?”  Haizaki la prende per la vita
Subito gli arriva un pugno sulla testa ed uno nello stomaco.
“ Haizaki, vedi di finirla di fare stronzate e gioca seriamente” era Aomine
Rika sospirò. “ Perché non prendi le cose seriamente?”
“Baka, per me è un passatempo” disse il ragazzo, facendo il solito gesto
“Stupido” commentò la ragazza
“ Strega” le rispose Haizaki
Rika stava per picchiarlo, quando “ Rika-cha, vieni un attimo” si sentì chiamare
“ Subito, Nijimura-senpai” rispose la ragazza, con un largo sorriso e gli occhi che brillavano. Nijimura Shuuzo e Akashi Seijuro erano i giocatori che più ammirava, anche se aveva fatto amicizia con tutti
Non molto tempo dopo…


“ EEEEEEEEEEEEEH? Puoi ripetere, Momoi-san?” Rika urlò stupita verso la prima manager
“ Perché urli, Rika-chan?” chiese la ragazza “ ho solo detto che da domani avremo un nuovo giocatore, Kise Ryota”
“ Momoi-san, ma sai chi è Kise Ryota? È un modello! È su tutte le riviste!”
Rika era elettrizzata. Era una sua fan, avrebbe avuto il suo idolo a pochi metri!
“ Benvenuto Ryo-kun” disse Rika, il giorno dopo, incontrando Kise. Per poi portarsi la mano alla bocca ed arrossire furiosamente.” Scu…scusa. Sono… sono una tua fan e mi sfuggito” ridacchiò nervosa “ sono Rika, la seconda manager della squadra”
“ Tranquilla, non me la sono presa “ rispose Kise, aggiungendo , sussurrandoglielo suadente all’orecchio dopo essersi chinato “ puoi continuare a chiamarmi così, se ti va”
Rika arrossì. Kise sorrise ed entrò in campo. “ Ogni tanto, non faccio nulla di male a divertirmi così. Non inganno nessuno”  pensò il ragazzo “ le mie fan sono importanti e non le prenderei mai in giro, ma non c’è nulla di male se ogni tanto faccio così”


Quel pomeriggio, Rika sentì Akashi e Haizaki discutere. Il mattino dopo seguì troppo tardi Kuroko che tentò di fermare il ragazzo, che aveva lasciato la squadra.
L’arrivo del coach la sorprese. “ Sembra simpatico, anche se è severo” pensò Rika. Ma quando venne annunciato che Akashi era il nuovo capitano…

“ Nijimura-senpai, come mai ha ceduto il posto di capitano ad Akashi? È solo al secondo anno” fece Rika, dopo l’allenamento
“ Ne ho parlato con il coach” rispose Nijimura “ ho qualche problema, è questa è la soluzione migliore. Sei preoccupata?”
“ Ecco, non pensavo certo che Akashi non fosse adatto” disse la ragazza “ solo che…”
“ Non preoccuparti, Rika “ intervenne Akashi “ Nijimura-san mi ha affidato la squadra e vedrai che saprò cavarmela come capitano”
Rika, però, aveva notato qualcosa di strano nel ragazzo.  Aveva imparato a conoscerlo.
Il pomeriggio seguente, Rika si ritrovò con alcuni battibecchi in squadra.
“ Ma la volete finire?! Cavolo, prima Midorima e Murasakibara, e ora Aomine-kun e Kise… Basta, ho detto!” sbraitò Rika, avvicinandosi ed iniziando a prenderli a sberle.
“ ha cominciato lui, Rikacchi!” piagnucolò Kise
“ La palla lanciata da Tetsu era per me!” rispose irritato Aomine
Rika sospirò.
La partita successiva iniziò a cambiare le cose. “ Aomine-kun, che ti sta succedendo?” pensò Rika
A fine partita, dopo aver vinto, Rika esultò. Ma il giorno dopo…
“Forza, un po’ di entusiasmo! Abbiamo vinto!” fece Rika
Alle finali del torneo delle medie…
“ KUROKOOOOOO!” un ragazzo dai capelli castani corse ad abbracciare Kuroko
“ Ogiwara-kun!” fece Kuroko, sorridendo
“ Da quanto tempo! Come va?” chiese il ragazzo
“ Non sei cambiato affatto, Ogiwara-kun. Hai un chicco di riso sulla guancia” disse Kuroko
“ Così tu sei Ogiwara-kun. Piacere, sono Rika, la seconda manager della Teiko” disse la ragazza, avvicinandosi ai due “ Kuroko-kun mi ha parlato di te “ la ragazza sorrise
Ogiwara-kun arrossì leggermente, e ghignò sornione. “ Kuroko, scemo! Perché non mi avevi detto di avere una manager così carina, eh? Sempre il solito fortunato!” disse, circondagli le spalle con il braccio e scompigliandosi i capelli
Poco dopo, Ogiwara-kun tornò dalla propria squadra.
“ è simpatico, davvero” disse Rika, rivolgendosi a Kuroko
“ è a lui che devo il fatto di essere qui, ora” rispose Kuroko, accennando un sorriso “ non è affatto cambiato”
“ Forza, abbiamo una partita!” concluse Rika, entusiasta


FINE FLASHBACK



“La Teiko vinse, ma Ogiwara-kun perse” continuò a raccontare Rika “ in seguito, al terzo anno, le cose cambiarono ancora. Ormai, Aomine-kun era cambiato completamente”
 

FLASHBACK
“Abbiamo vinto il campionato nazionale per la seconda volta. Ma ho un brutto presentimento, non riesco a gioire del tutto” pensava Rika, mentre tutti esultavano
Il coach ebbe un infarto e l’assistente, Naoto Sanada, prese il suo posto.
“ Non mi piace” pensava Rika “ non ha le stesse capacità di Shirogane-san. Che ne sarà dei ragazzi?”
Iniziarono degli attriti tra Akashi e Murasakibara, il cui talento si stava intanto risvegliando, insieme a quello di Midorima.
“ Qui si mette male” Rika era malinconica “ l’atmosfera è completamente cambiata rispetto a prima. Cosa posso fare?”
Mentre Kuroko seguì Aomine che lasciò gli allenamenti, Murasakibara, che voleva avere il permesso di non allenarsi se non aveva voglia,sfidò Akashi.
“ Maledizione” sussurrò
Akashi stava per perdere, ma qualcosa in lui si risvegliò.
“ Cosa è successo? Questo non è l’Akashi che conosciamo…”
 FINE FLASHBACK



“ Si” disse Rika “ mentre Kuroko-kun pensava ad Aomine-kun, l’Imperatore si risvegliò. È lui la seconda personalità di Akashi, che era emersa. Se prima era contrario alle direttive dell’allenatore, in quel momento invece fu pienamente d’accordo. Fu così che alla Teiko venne data priorità alla vittoria ad ogni costo, e non al gioco di squadra”
“ Al terzo anno, poi, si arrivò al massimo” commentò Kuroko
“ Io ero sconvolta, non sapevo cosa fare” disse Rika, mesta “ ma il peggio doveva ancora venire”
“Al terzo anno, i ragazzi iniziarono a non prestare attenzione agli avversari e a giocare a chi faceva più punti. Quello che mi lasciò sconvolta fu la personalità di Kise, Era sempre espansivo come al solito, ma in quella situazione risultava inquietante” Rika accennò un sorriso “ sapete, quando mi sono iscritta alla Seirin, non credevo di trovare anche Kuroko-kun. Ma sapevo che era rimasto colpito. Kuroko-kun aveva trovato un libretto scolastico, ma non poté riconsegnarlo perché stavate giocando”
“ Cosa vuoi dire, Rika-chan?” chiese Hyuuga
“  Io e Kuroko-kun assistemmo a parte di una partita, ma rimanemmo colpiti” disse Rika. Kuroko sorrise appena.
“Intanto, al campionato nazionale del terzo anno…” continuò Rika




FLASHBACK
Kuroko non si accorse di Ogiwara-kun, allo stadio.
“ Ogiwara-kun” Rika si avvicinò al ragazzo “ ti prego di scusarlo, poi ti spiegherò. Perdonalo, ti prego. È un brutto momento. Ora non posso dirti altro.”
La ragazza seguì la squadra, che aveva una partita. Kuroko chiese di giocare da subito.
“ Kuroko-kun, so perché lo fai. Ma attento, quei gemelli non vanno per il sottile” pensò Rika
Poco dopo, Kuroko si infortunò e venne portato in infermeria.  Ogiwara, che era anche rimasto stupito nel non veder sorridere il suo amico, andò a trovarlo, ma incontrò Akashi.
“ Sei impazzito, Kuroko-kun?” sbraitò Rika, quando il ragazzo si riprese “ Non puoi giocare!”
Rika sapeva quanto ci tenesse, ma era ferito seriamente.
“ Momoi-san, resta tu con Kuroko-kun” disse Rika “ alla squadra ci penso io”
La partita stava per iniziare. I ragazzi volevano divertirsi.
“ Che diavolo dite, ragazzi? Siete impazziti! Non potete fare una cosa simile! C’è…”
Rika venne interrotta dallo sguardo glaciale di Akashi, che la terrorizzò. Non riuscì più a parlare.
Rika strinse i pugni. “ Maledetto…”
La partita iniziò e il distacco era notevole.
“ Non possono farlo sul serio…” pensava la ragazza “ Kuroko-kun, perdonami…”
Poco dopo, Rika perse ormai le speranze, e rimase sconvolta. Volevano creare un punteggio che comprendesse solo il numero 1 e ci erano riusciti.
Kuroko corse, e lo sguardo spento di Ogiwara fu eloquente.
“ Ogiwara-kun…Kuroko-kun…” pensò Rika, correndo dal suo compagno di squadra, affranto
Rika strinse i pugni e disse a denti stretti, con il volto in lacrime “ Vi conosco. Alla fine di quest’anno ognuno di voi prenderà strade diverse. So che Akashi lo ha già capito. Ma vi faccio una promessa. Non so quale scuola sceglierò, ma non sarà nessuna delle vostre. Forse sarà la stessa di Kuroko-kun, ancora non lo so. Ma vi prometto che vi batterò con la mia squadra, alle superiori. Uno ad uno”
Akashi ghignò. E poco dopo, Rika svenne, a causa della tensione e delle troppe emozioni accumulate.

FINE FLASHBACK




“ Non so cosa mi sia successo, ma mi ritrovai nella mia stanza “ disse Rika “ probabilmente, ero sconvolta ed ebbi una leggera forma di depressione. Ebbi la sensazione quasi di risvegliarmi dopo un lungo sonno”
“ Si” fece Kuroko “ c’eravamo io, le tue amiche e i tuoi genitori ad aiutarti, Rika-san . Non volevi mangiare  bere.  E mormoravi qualcosa ogni tanto”
“ Già, e per quello volevo andare in una scuola diversa” disse Rika, accennando un sorriso “ poi mi venne in mente la scuola che vidi quella volta, e mi informai. Così scelsi la Seirin. Quando all’inizio dell’anno vidi Kuroko-kun, capii che forse era un segno e che forse non dovevo lasciar perdere tutto e arrendermi. “ e penso intanto “ anche se ricordo che Kuroko-kun mi parlò di un ragazzino incontrato ancora una volta in un parco. Ma non poteva essere Ogiwara-kun…chissà chi era…”

 



“ Ma rimane il fatto che Ogiwara-kun abbia abbandonato il basket per me. Non credo mi perdonerà mai per quello che ho fatto” disse Kuroko
“ Kuroko-kun…” sospirò Rika
“ E allora? Eri del tutto in errore” intervenne Kagami “ anzi, tutti e due.  Sono solo sorpreso dalla questione dei due Akashi e dalla depressione di Rika. Ma è stato inutile preoccuparsi”
“Eh?” fecero i due ragazzi
“ Se pensavate che fossero in errore, dovevate prenderli a pugni” rispose Kagami “ ma vi siete lasciati prendere all’ansia
“ Non è così facile, Tai-chan” commentò Rika
“ Si, non siamo riusciti a fare niente” disse Kuroko
Kagami si irritò e lì colpì. “Non credo proprio che questo Shige pensi che sia colpa di uno di voi” disse il ragazzo “ ma è solo una tua fissa, Kuroko “ concluse, guardandolo negli occhi”  e ora, una volta detto questo, non vorrai aggiungere qualcosa come se ti accettiamo, vero?  Anche tu, Rika. Provateci e vi tiro un pugno.  Siamo compagni di squadra da tempo. Non ci hai mai considerati tali? E, Rika… sono o no il tuo migliore amico? Ti sei ripresa e anche gli altri ti accettano. Quindi finitela”
“Kagami, hai parlato solo tu! Anche noi abbiamo qualcosa da dire!” intervenne Hyuuga, sbraitando e colpendo il ragazzo
“ Oh si” fece Riko, schioccando le mani “ Rika-chan, vieni qui” disse la ragazza
“ Iiiih aiutoooo!” fece Rika
“ Kuroko, vieni qui! Anche tu hai bisogno di un po’ di disciplina!” concluse Hyuuga

 


La serata si concluse abbastanza gioiosamente. Rika si affacciò al balcone della casa di Kagami. Il ragazzo voleva parlare, da solo.
“ Ho rivelato tutto, e hanno capito “ pensava la ragazza “ basterà a battere Akashi, domani? E soprattutto, spero abbiano capito. La Generazione dei Miracoli non è solo un gruppo di ragazzi con capacità eccezionale. Erano prima di tutto amici. È a quel tempo che vogliamo riportarli. “
La ragazza avvertì una mano posarsi sulla spalla. Era Kagami.
“Tai-chan..” fece Rika
Le arrivò un pugno in testa.
“Ahia! Sei impazzito, Tai-chan?!”
“ Tch, te lo meriti!  Sei una stupida” fece il ragazzo “ perché non me ne hai parlato?”
“ Non è…facile, Tai-chan. È stato sconvolgente” rispose la ragazza, stringendosi nelle spalle.
Arrossendo, il ragazzo sospirò e la tirò a sé, abbracciandola stretta. “ Mi spiace non esserti stato vicino quando ne avevi bisogno”
Rika sorrise, e gli strinse la maglia. “ L’importante è che sia andata bene. Ora siamo alla fine, no? Battiamo Akashi, domani”
“ Contaci” rispose il ragazzo “ ma tu rimani a dormire qui. Non me la sento di lasciarti sola”
Rika arrossì. “ Tai-chan, ti è andato di volta il cervello?”
Kagami alzò le mani. “ Anche da piccoli dormivamo insieme a volte. Non dormiremo nello stesso letto. Ho la camera degli ospiti, sciocca”
Rika seguì il ragazzo nella propria camera. “ Allora, è quella? Io vado di là” mentre pensava “ Alex-san lo ha fatto apposta a dileguarsi, ci scommetto!”
“ Si, ma prima di andare” Kagami si era steso sul letto e la tirò sul proprio petto, arrossendo leggermente “ sto pensando a cosa avrei fatto al posto di Kuroko. Rimani qui per un po’, ok?”
La ragazza arrossì furiosamente, ma annuì. Nel silenzio totale, sentiva il cuore del ragazzo battere furiosamente come il suo, e sperava che lui non sentisse il rimbombo del proprio cuore.
Senza accorgersene, i due si addormentarono.



Il mattino seguente, Rika si svegliò e si rese conto di dove fosse. E che era il giorno della partita, anche se avrebbero giocato nel tardo pomeriggio.  La ragazza arrossì furiosamente.
“Tai-chan!Tai-chan! Svegliati!” fece la ragazza, scuotendo l’amico tentando di svegliarlo
Il ragazzo si svegliò,  e resosi conto anche lui, divenne quasi più rosso dei sui capelli.
“ Accidenti, com’è carino appena sveglio” pensava Rika
“ Cavolo, com’è bella, appena sveglia, con i capelli in disordine e le labbra un po’ screpolate” pensava Kagami. Il ragazzo scosse la testa “ Non è il momento…”
“Rika! Ti pare il caso di dormire con un ragazzo? Ringrazia che ero io, stupida!” esordì Kagami, grattandosi la nuca
“ Non è colpa mia se ci siamo addormentati e tu…” la ragazza arrossì” e tu non mi hai accompagnata subito, ecco!”

Dopo aver fatto colazione, i due si prepararono per uscire. Kagami avrebbe chiamato Himuro, mentre Rika sarebbe tornata a casa. Fortuna che avevano la giornata di vacanza.
Poco prima di uscire, Rika sentì Kagami parlare concitato al telefono.
“ No, papà. Non ne ho alcuna intenzione.” “ Ti ripeto che non ho alcuna intenzione di tornare a Los Angeles. Almeno per il momento. Mi trovo bene qui”
Rika rimase ghiacciata sul posto. “Cosa…?”
Rika tornò a casa con mille pensieri nella testa. “ No, non può tornare a Los Angeles. Ancora non gli ho detto quello che provo per lui. Non può farlo. Ma se lo facesse? Lo perderei per sempre. Non voglio!”
Non si accorse, che qualcuno dietro di lei le si avvicinò di soppiatto.
Udì solo un sussurro. “ Così impari a girare intorno a Kise-sama”.
Poi si sentì spingere in strada. Un camion. Poi il buio.
“ Tai-chan…non lasciarmi…”

 


Al prossimo capitolo!

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Capitolo 30
*** Capitolo 29- L’incidente ***


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Salve sono valechan91. Eccoci con un nuovo capitolo. Cosa accadrà alla nostra Rika?
Buona lettura!



Capitolo 29- L’incidente


Il conducente del camion scese immediatamente e afflitto chiamò un’ambulanza. Nessuno si accorse che Rika, fortunatamente, anche se aveva battuto la testa, era finita sopra un piccolo manto di erba che cresce a ridosso dei marciapiedi…
Kise e Kasamatsu stavano passando di lì.
“ Hanno investito qualcuno…” commentò il numero  4 della Kaijou, cercando di capire cosa fosse successo e di capire chi fosse la vittima
“ Senpai..” fece Kise, preoccupato “ non ti sembra Rikacchi?”
“Rika-chan? Ma che dici Kise! Non è possibile” Anche Kasamatsu si preoccupo
Kise riuscì a farsi appena largo tra la folla creatasi, e la vide chiaramente. Su una barella, c’era Rika, priva di sensi, e con delle infermiere che le tamponavano una ferita molto vicina alla tempia.
“ è Rikacchi, sempai!” disse Kise, trasalendo ed allarmandosi. Il ragazzo notò poco distante delle ragazze circospette e captò qualche loro discorso.
“ Non doveva andare così, doveva solo spaventarsi” “ Beh peggio per lei, se l’è cercata” “ Non ci hanno viste, giusto?”
Kise non ci vide più. “ Senpai, scusami, tarderò un po’. Tu vedi dove portano Rikacchi e ti raggiungo”
Kise non si era mai sentito tanto furioso prima, nemmeno con Haizaki si era arrabbiato tanto.
E tra gli urletti delle ragazze, le bloccò e chiese loro, con gli occhi dorati che fiammeggiavano di rabbia. “ Siete state voi, vero? So chi siete, non fate finta di nulla e rispondetemi”
“ Kise-sama” fece la leader “ quella ragazza non fa per te”
Kise serrò i pugni e strinse gli occhi, lo sguardo di ghiaccio. “ Chi vi dà il diritto di decidere? Da adesso voglio che smantelliate il mio fan club. Non voglio delle fan come voi. Sparite”scoppi
Il ragazzo fece per andarsene, ma venne trattenuto per il braccio dalla presidentessa. “ Kise-sama…”
Un ringhio nacque dalla gola del numero 7 della Kaijou, voltandosi con gli occhi dorati pieni di rabbia e strattonando il braccio. Sembrava un ghepardo pronto ad azzannare…

 


Kise chiamò Momoi, poi Midorima. Piano piano, tutti gli amici della ragazza seppero l’accaduto.
Momoi  scoppiò in lacrime, rifugiandosi tra le braccia di Aomine.
“ Oi, Satsuki, che ti prende?” chiese il ragazzo
“ Rika-chan…” pianse la ragazza “ è finita in ospedale”
“Cosa?” fece Aomine “ che è successo? Andiamo, Satsuki!”
Kotoko, in disparte, aveva sentito tutto, e nonostante la rabbia corse verso l’ospedale.



Momoi aveva chiamato anche Riko ( come avesse avuto il suo numero, nessuno lo sa). La coach si sentì gelare. Chiamò Kagami, poi strinse i pugni e versò qualche piccola lacrima. Voleva essere forte. Doveva esserlo.
“Oi Riko. Che succede?” chiese Hyuuga
“Rika ha avuto un incidente! Corriamo in ospedale!”
Hyuuga era ancora nel pallone. La sera prima aveva tagliato i capelli alla ragazza, memore della promessa che si erano scambiati. Il ragazzo aveva tentato, trasportato dall’atmosfera, di dichiararsi ( cosa che voleva fare da quando aveva saputo, da voci di corridoio, che la ragazza non si vedeva più con Kiyoshi)…ma il lato da maschiaccio di Riko aveva rovinato tutto. “ Accidenti, dovrò attendere dopo la finale, maledizione. E se non vinciamo mi toccherà…” e rabbrividì senza finire il pensiero.



La coach Riko decise di non far preoccupare tutti, così andarono solo lei e il capitano. Nel frattempo, quella mattina era particolare per tutti. Nel tardo pomeriggio, ci sarebbero state sia la semifinale per il terzo e quarto posto, che la finale. Seirin e Rakuzan.
Kiyoshi era stato invitato a casa di Izuki, Koganei si ritrovava la sorella alle calcagna mentre Tsuchida aveva il tifo della propria fidanzata.
Intanto, Kagami…
“Scusami se ti ho chiamato così all’improvviso, Tatsuya” cominciò Kagami “ ma volevo chiarire tutto prima della finale. Mi dispiace davvero per quello che è successo in America. Ma voglio che come prima…”
“ Non dobbiamo più parlarne” lo interruppe Himuro “ sono io che devo scusarmi. Mi dispiace per tutto quello che è successo finora” Il ragazzo si rimise al collo l’anello che aveva messo da parte.
“Vorrei giocare di nuovo insieme a te.  Come rivale, come fratello” continuò il giocatore dello Yosen “ andrò a tifare per te alla finale.  Fa’ del tuo meglio.”
Il ragazzo, andandosene, sussurrò a Kagami delle parole. “ Let me see you become the n1 player, Bro” ( voglio vederti diventare il miglior giocatore, Fratello). Kagami rispose “ ‘Course” (Ovvio!”)
Improvvisamente, Kagami ricevette una telefonata. Era la coach. Il ragazzo sbiancò e fece cadere il cellulare.
Himuro si voltò  e notò l’espressione agitata del ragazzo.
“ Che succede, Taiga?” chiese il ragazzo, allarmandosi
“ Rika ha avuto un incidente!”

 


Si ritrovarono tutti in ospedale.
“ Come sta, dottore?” chiese la coach Riko
C’erano tutti, all’appello mancava solo Akashi.  Kuroko, appena saputo l’accaduto, era corso insieme ad Alex in ospedale. Doveva lasciare Nigou alle cure della donna per via della partita.
Le amiche di Rika si tenevano abbracciate strette n preda alla preoccupazione. Momoi era vicina ad Aomine. Midorima lasciava  che Takao gli stringesse la mano per confortarlo.  Himuro era vicino a Murasakibara. Kise, messosi accanto ad Aomine, si sentiva in colpa, ma i colpi ben assestati di Kasamatsu evitavano che si deprimesse troppo.
Ma il più preoccupato era Kagami…
“ Ha battuto la testa, ma per fortuna non così forte “ disse il medico “ i problemi sono altri. Ha perso parecchio sangue, anche se non è necessario farle una trasfusione.  E soprattutto, non si sveglia. Se non si sveglierà entro stasera, c’è il rischio che il suo cervello ne risenta, in particolare per la memoria. “
Fu un fulmine a ciel sereno per tutti. Se le ragazze singhiozzarono più forte, Kagami strinse i pugni, in preda all’amarezza. “ No…non può…non adesso che…”
Midorima, improvvisamente, si ricordò di un particolare. “ Ma questo ospedale…”
“ Sapevo di trovarti qui, figliolo” fece una voce alle spalle dei ragazzi. Si trattava di un uomo avvenente, alto, dal volto liscio e pulito
“Salve, padre”  fece eco Midorima. La persona appena arrivata era Shinji Midorima, chirurgo di punta dell’ospedale.
“Il padre di Midorima?” si chiesero tutti
L’uomo lesse il nome dell’ospite della stanza di fronte la quale c’era quella moltitudine di persone.
“ è la tua amica, giusto? Vedrai che andrà tutto bene”
Midorima strinse maggiormente il pugno. “ Fate...di tutto per salvarla…papà”
“Shin-chan…” pensò Takao, continuando a stringergli la mano
Anche se Midorima e suo padre non erano mai andati molto d’accordo, il ragazzo sapeva che era lìunica persona a cui potersi rivolgere. L’uomo sorrise e scompigliò teneramente i capelli del figlio.
Poi rivolgendosi a tutti, disse “ State tranquilli. Il dottor Hasegawa qui presente è uno dei migliori di questo reparto.  La vostra amica ce la farà, vedrete”



Uno alla volta, andarono a farle visita.
Quando fu il turno di Kise, il ragazzo pianse. “ Mi dispiace, Rikacchi, è colpa mia” mormorava il ragazzo “ se non ci fossero state le mie fan… devi riprenderti, so che ce la farai. Sei una ragazza forte”
Rika era stesa nel letto, con la testa fasciata ed una piccolissima flebo nel braccio.
A turno, tutti dissero qualche parola alla ragazza, benchè lei non potesse sentirsi.  Vivienne si era ripresa almeno un po’ e voleva parlarle, essendo la manager del Rakuzan.
Si fecero vive anche le tre fan di Kise, che si guadagnarono un altro sguardo gelido da parte del loro idolo.
“ Vi ho detto che non voglio avervi fra i piedi, sparite” sibilò Kise, irato “ Ragazzi, ignoratele”.
Kagami per la prima volta nella vita provava il forte desiderio di prendere a pugni una donna, ma preferi fare come diceva Kise. Le tre se ne andarono malinconiche ed in lacrime.



Ormai il sole stava quasi per tramontare e la ragazza non dava segni di volersi risvegliare.
I ragazzi se ne andarono, ma Kagami volle rimanere. Ringraziò il padre di Midorima, che convinse il medico a farlo restare.  Anche Midorima e Takao avrebbero potuto restare, ma preferirono andarsene… o meglio, Kazunari trascinò di peso Shintaro, sotto consiglio del dottor Midorima, via dall’ospedale per farsi una bella dormita. “ Poi voglio parlare con lui della partita che avete giocato contro il Rakuzan, Shintaro non mi racconta mai nulla. E poi, tra poco avete la partita contro la Kaijou” commentò l’uomo, suscitando una leggera ira nel proprio figlio.
Kagami andò a prendersi una bibita, e al suo ritornò trovò Akashi.
“ Akashi…” commentò il ragazzo
“ Ci rivediamo, Kagami Taiga” fece gelido il capitano del Rakuzan “ ma tranquillo, sono qui per lei, non per te” continuò, enfatizzando il “lei”
Kagami strinse i pugni. “ Insieme a lei tra poco ve la faremo vedere”
“ Siete forti, lo ammetto. Ma il mio basket, il basket del Rakuzan, è assoluto” fece Akashi, facendosi strada verso la camera della ragazza
“ Vedrai, Akashi-kun. Ti batteremo” una voce proferì queste parole..e dal nulla, emerse Kuroko
“ Kuroko, la finisci di spaventarmi?!” urlò Kagami
“ Ero qui da prima, Kagami-kun, non mi hanno notato e non mi hanno cacciato. Volevo rimanere anche io” rispose il ragazzo
Akashi sogghignò. “ Tetsuya, anche tu qui” fece il numero 4 del Rakuzan “ staremo a vedere, domani. Non vi lascerò né la vittoria né lei tanto facilmente”. Il ragazzo si diresse nella stanza di Rika, dopo aver squadrato Kuroko  e avergli posato una mano sulla spalla “ Preparati a perdere, Tetsuya”
Entrato nella stanza, Akashi si avvicinò a Rika. Poggiò la mano su quella della ragazza e avvicinando il volto al suo, sussurrò “ Non puoi sfuggirmi, Rika. Vedi di tornare, e svegliati. Altrimenti verrò a prenderti anche all’inferno. Non ti libererai di me”
Akashi uscì dalla stanza e si rivolse a Kagami e Kuroko. “ A più tardi, Tetsuya, Kagami Taiga”
Kagami e Kuroko erano irritati, anche se il secondo non lo dava a vedere.
Kuroko sospirò. Era stato l’ultimo ad andare dalla ragazza.  “Kagami-kun, rimani ancora se vuoi. Io mi avvio” disse il numero 11 della Seirin “ non tardare, dobbiamo batterli”
Kagami annuì, e rientrò nella stanza della ragazza. Vederla in quello stato gli faceva male.
Il ragazzo si sedette accanto al letto e le prese una mano, sussurrando “ forza, Rika, puoi farcela. Sei forte. Non posso perderti proprio adesso, maledizione! Devi farcela.  Tutti contano su di te. Io conto su di te. Non posso perderti… ora che…”



Passò qualche minuto e i medici fecero uscire il ragazzo. Ormai era quasi sera, e l’ora delle partite era vicina,
Mentre Kagami girovagava in preda alla preoccupazione, arrivò il padre di Midorima a chiamarlo. Rika si era ripresa. Stava bene. Si era svegliata.
Il ragazzo, felice, corse dalla ragazza ed entrò nella stanza.
“Tai-chan…” fece Rika
Kagami, senza dire nulla, le corse incontro e l’abbracciò stretta. “ Prova a farmi prendere un altro spavento simile e te la faccio pagare cara”
La ragazza sorrise, stringendosi a lui ed afferrandogli la maglia. “ Scusami…”
Kagami chiamò Kuroko, che disse a tutti del risveglio di Rika. L’ospedale venne nuovamente riempito da adolescenti giocatori di basket, e Takao potè assistere per la prima volta ad un sorriso accennato di Shintaro rivolto al proprio genitore…il quale per poco non si profuse in una cascata di lacrime…
“Rikaaaaacchiiii!” Rika venne assalita e quasi  soffocata da Kise, che piagnucolava. “ Mi dispiace, è colpa mia. Quelle…”
“Kise, dillo di nuovo e ti pesto, chiaro?” fece Rika “ è colpa di quelle tre, non certo tua. Pensa piuttosto a giocare contro Midorima. Stavolta mi manterrò neutrale, e poi noi abbiamo la finale contro il Rakuzan” disse, fiammeggiando dagli occhi
“Si, ti sei proprio ripresa, Rikacchi…” pensò Kise
“Tu però scommetto non giocherai, e Midorima avrà campo libero. E  Takao è un buon avversario per Kasamatsu senpai” ghignò la ragazza
“ Rikacchiiii sei cattiva” piagnucolò il ragazzo

 


I medici preferivano tenerla ancora sotto osservazione, ma il dottor Midorima aveva preso le parti dei ragazzi… e Rika sviluppò un’aura malefica che terrorizzava tutti. Così decisero che sarebbe potuta uscire un’ora prima della partita.
Kuroko, intanto, sospirando, continuava a ripensare alle sue avventure alla Seirin. Vittorie, sconfitte, momenti belli e brutti.  Gli altri si avviarono allo stadio, dopo aver fatto visita a Rika.
Si fece vivo anche Akashi. “ Perderai, Rika” aveva detto il ragazzo
“ Non esserne così sicuro, Akashi” aveva ribattuto la ragazza, con un ghigno. Ogni tanto la testa le faceva ancora male, ma passava quasi subito.



Rika fece in tempo a vedere solo la fine della partita tra Shuutoku e Kaijou. “ Come immaginavo, Kise era troppo malconcio, anche se lo negava” pensò Rika “ Midorima aveva la strada spianata”. Lo Shuutoku vinse per 98 a 54.
Non andò a salutarli, aveva la finale. Prima della partita, fu chiamata da Vivienne.  Se la sarebbero giocata alla pari, da amiche e da rivali insieme.
“ Sono combattuta. Non vorrei venissi al Rakuzan, per via di Akashi-sama. Ma non voglio nemmeno che lui ignperda. E poi sono simpatici, i ragazzi del Rakuzan” commentò la ragazza
Rika alzò un sopracciglio, perplessa. “ I Generali senza corona, simpatici? Vivi…povera me!” pensò la ragazza “ Tranquilla, sai che Akashi non mi interessa. Giocamocela lealmente”
La ragazza arrivò all’inizio del riscaldamento per la finale, e tutti la accolsero festosamente.
“Come facevamo senza la nostra manager?” disse bonariamente Hyuuga, prima di entrare in campo per il riscaldamento
“ Vinceremo, puoi contarci” fece Kagami, sorridendole
“ Conto su di te, Tai-chan, e su Kuroko-kun. Forza, ragazzi!” fece Rika
Akashi ghignò. La situazione si presentò non semplice sin dalla fase di riscaldamento delle due squadre.
“ Il basket del Rakuzan è assoluto. Io sono assoluto”

 


Al prossimo capitolo!

Preview capitolo 30: “ Rika, irritata, spezzò l’ennesima penna. “ Qualcosa non mi convince” pensò”

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Capitolo 31
*** Capitolo 30- Un nuovo inizio… per la fine ***


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Salve sono valechan91. Eccoci qui per la finale. Non tutto è come sembra…
Buona lettura!



Capitolo 30- Un nuovo inizio… per la fine



“Sono davvero contento di giocare a basket. Stasera ti travolgerò affrontandoti con tutti questi sentimenti, Akashi-kun” . Questi erano i sentimenti con i quali Kuroko era entrato in campo.
Rika era preoccupata. La testa le faceva molto male, la sentiva pesante. Ma doveva e voleva restare concentrata. Sapeva che sarebbe stata una partita difficile, ma confidava nei giocatori della Seirin.
Ma non riusciva a levarsi di dosso la brutta sensazione che aveva da quando era arrivata allo stadio…
Arrivò appena prima che le due squadre iniziassero il riscaldamento. La finale tra l’Imperatore e la nuova stella nascente, che aveva fatto una grande ascesa dall’Inter High, la Seirin, stava per cominciare ed aveva attirato moltissimi spettatori. Tutti i giocatori più famosi andarono ad assistere, e anche Midorima e Kise, dopo la loro partita, si unirono agli altri.
Sarebbe stato uno spettacolo da non perdere.
Rika era anche irritata. Si era informata ed aveva integrato le informazioni con quelle che Momoi le aveva passato, ma sapeva di non sopportare i comportamenti assurdi degli altri Generali senza Corona.
Certo, in fondo e molto in fondo erano simpatici, ma odiava il loro comportamento.
“Così la ragazza che interessa ad Akashi è la manager della Seirin” commentò Kotaro Hayama
“ Hanno una manager carina. BUUUUUUUUURP!” disse Eikichi Nebuya
“ Aspetta! La finisci? E poi lei non è così carina come dite” commentò, adirato,  Reo Mibuchi
Hyuuga, durante il riscaldamento, iniziò a preoccuparsi.  “ Si muovono sempre allo stesso ritmo, senza mai mancare un canestro” commentò Hyuuga “ quello è un tiro basilari e con la maggiore percentuale di successo.  Ma nessuno non lo aveva mai mancato, Questi non hanno solo dei buoni fondamentali.  Li hanno assimilati, con un allenamento assurdo. È la prima volta che ho la pelle d’oca solo al riscaldamento”
Anche Rika, guardandoli, era atterrita. “ Che razza di allenamento gli ha fatto fare, quello Shirogane? È anche peggio del suo parente della Teiko. Siamo nei guai, grossi guai!”
Nebuya…si comportò come suo solito, essendo ancora più carico per la sfida con Kiyoshi, e come sempre fece nuovamente infuriare Mibuchi.  “ I ragazzi privi di stile non fanno per me, ma vedrò comunque… di dargli un po’ d’amore” commentò il tiratore del Rakuzan, guardando sottecchi il capitano avversario.
“ Sono contro Kagami e sono nei guai, ma mi inventerò qualcosa. Dobbiamo solo schiacciare la Seirin, no?” disse Hayama, perdendo la sua solita spensieratezza che lasciò il posto ad un’aggressività da felino.
Akashi era nel quintetto iniziale. “ Sono forti, non dobbiamo abbassare la guardia. Ma il vincitore sarà il Rakuzan”




Kuroko lanciò un segnale con lo sguardo a Rika, che cogliendolo si diresse un attimo al centro del campo. Il ragazzo fece cadere la palla verso Akashi, che la raccolse. La ragazza aveva capito. Voleva mettere in chiaro le cose con Akashi, ultimo ostacolo alla loro promessa.

FLASHBACK
“ Kuroko-kun, davvero hai cambiato idea? Non lascerai più il basket?” chese Rika
“ No, Rika-san” rispose il ragazzo “ Ogiwara-kun mi ha fatto capire che devo andare avanti. È anche per farmi perdonare l’accaduto alle finali che non lascerò il basket.  Salverò tutti gli altri, facendo loro capire che si sbagliano. Non ho potuto salvarli evitando quello che ci è successo, ma posso farlo riportandoli a come erano prima, a modo mio. Giocando. “
“ Ti aiuterò” fece la ragazza “ anche per me, Kise e gli altri sono importanti. Non li abbandonerò. Mettiamocela tutti, abbiamo cinque giocatori da sconfiggere!”
“ E se capitiamo in licei diversi?” chese Kuroko
“ Se succederà, ci impegneremo entrambi per conto proprio” fece Rika “ anche se…smetterò di fare la manager. Farò da supporter”
“ Rika-san, sei sicura?” domandò Kuroko
“ Si” Rika abbassò lo sguardo “ è stato troppo per me. Hai visto cosa mi è successo, no? Non reggerei, anche se non ho alcuna intenzione di abbandonarli. Andrà tutto bene”
FINE FLASHBACK



Akashi raccolse la palla. “ Il giorno è finalmente arrivato” commentò, passando la palla a Kuroko “ ad essere sinceri, mi sorprende che siate arrivati fino a qui “ disse, squadrando anche Rika
“Trovata la risposta che cercavi?”
“ Si” rispose Kuroko
“ Allora mostramela, mostrami il tuo basket” rispose Akashi
“ Non ti mostrerò il MIO basket” rispose il numero 11 della Seirin “ ma il NOSTRO basket”
Akashi sogghignò. “Sfida accettata”
“Akashi, non sottovalutarci, sarebbe un errore “ ghignò Rika “ non essere tanto sicuro di te, MR. Imperatore Assoluto. Preparati a cedere il trono”
Il capitano del Rakuzan si avvicinò a Rika. “ Ma come siamo spavalde, mia piccola Rika “ disse, alzandole il mento con un dito “ ci penserò io a te”
“Intanto tieni a bada i tuoi compagni. Non so come tu faccia a sopportarli” rispose la ragazza, stizzita
Akashi sogghignò. “ Nemmeno voi due potete nulla contro di me. Io sono assoluto”
Rika strinse i pugni. Dovevano dargli una bella lezione.
Furihata, prima dell’inizio della partita, consegnò un polsino a Kuroko, che lo accettò volentieri. Vi erano racchiusi tutti i sentimenti di coloro che erano in panchina.
Quando le squadra, scesero in campo, l’atmosfera cambiò con l’entrata in campo di Akashi.
“Senti che tensione… ed ecco chi era, quel Mayuzumi di cui si sa poco” pensò Rika “ ha qualcosa di strano…e di familiare...e i dati…”
Kagami chiese a Kiyoshi di saltare al suo posto al tip-off, e così fece.
La partita iniziò. Kagami guadagnò palla, ma una volta nelle mani di Kuroko, il ragazzo, elettrizzato, usò l’Ignite Pass Kai per passarla a Hyuuga. Il capitano perse la palla, e benché fosse anche riuscito a riprenderla, Mibuchi lo bloccò.
Kagami decise di dare il tutto per tutto, e riuscì a bloccare Nebuya e ottenendo palla andò a canestro.
“Non ci credo…Tai-chan… così presto, La Zone?” si chiese Rika, quando Kagami fece la Meteor Jam “ per entrare in quello stato ha bisogno di una ragione. Glielo ha insegnato anche Aomine-kun” Rika ghignò. “ e quella di Tai-chan è il valore di combattere con i propri compagni”
Kagami continuò a segnare con  la Meteor Jam.
“Tai-chan, calmati. Non durerai a lungo così” pensò Rika “ siamo nei guai”
La coach Riko fece preparare Mitobe per la sostituzione.  Kuroko fu messo in panchina.
“ Se è solo difesa, Mitobe è più utile” commentò Kiyoshi
Kuroko, demoralizzato, uscì dal campo e commentò “ e io che ero entrato in campo pensando di dare il massimo…”
“Forza, Kuroko-kun! Tu sei indispensabile. Vedrai che rientrerai” disse Rika, tentando di tirarlo su di morale
“ chi mi preoccupa è quel Mayuzumi. Non si sa molto…anche se…”

 


Il resto della squadra fece in modo che Kagami si concentrasse solo sull’attacco.
“L’attacco rimarrà uguale” commentò Akashi, dopo l’ennesimo canestro di Kagami, rivolto alla propria squadra. “ Kotaro, in difesa avrai un cambio di marcatura” concluse, ghignando
“Quell’espressione di Akashi non mi piace…” pensò Rika
Izuki venne marcato da Kotaro, e Akashi marcava Kagami.
“Immaginavo che lo avrebbe fatto, prima o poi, Sin dalla cerimonia di apertura. Tai-chan…stai attento, Akashi non è un avversario facile” pensò Rika
“Come previsto” commentò la coach Rik
“Kagami-kun…” fece Kuroko
Kagami era impaziente, e voleva battere Akashi.
“NO! “ pensò Rika “ calmati, Tai-chan, non avere fretta. Accidenti a te e alla tua testa calda!”
Kagami sembrò superare anche l’Emperor Eye, ma la sua Meteor Jam fallì.
“ Maledetto, ha fatto in modo che cambiasse la traiettoria. Akashi, sei un mostro!” pensò Rika
“Non mi piace essere sottovalutato in questo modo” commentò Akashi “ ti ho lasciato passare volontariamente ”. Dopo aver guardato Kagami, si voltò verso la panchina della Seirin, e ghignò fissando Rika.
La ragazza si irritò, tanto da spezzare una penna. “Bastardo…” sibilò a denti stretti
“ Si è allargato troppo per passare Akashi e così, l’obiettivo si è spostato, diventando quasi irraggiungibile” commentò la coach Riko
“Già” disse Rika “ e la Meteor Jam,  da ciò che mi ha detto Alex,  può essere usata solo quando c’è una certa distanza tra te e  la difesa. Se si modifica, è impossibile attuarla” e pensò “ Akashi lo aveva intuito e previsto.  Quell’Emperor Eye fa paura”
L’azione continuò e Akashi fece un Ankle Break su Kagami.
“ Tai-chan!” pensò Rika, allarmata “ aspetta. Kise non ha il pieno controllo dell’Emperor Eye, quando usa la Perfect Copy. Questo significa che…”
“ Mi dispiace che l’originale e la copia vengano messi a confronto” disse Akashi a Kagami “ Vedi di abbassare la testa”
Anche Izuki con l’Eagle Spear fallì nel fermare Akashi. Mibuchi stava per fare canestro, ma Mitobe riuscì a fermarlo.
“ Wow, non credevo che Mitobe-senpai ci riuscisse!” commentò Rika
“Questo significa che anche Mitobe è carico” disse la coach Riko “ lo siamo tutti per un unico scopo”
Mitobe rassicurò Kagami, e alla “spiegazione” di Koganei… Rika iniziò a ridacchiare.
“Tai-chan, quanto sei scemo! Forza,c oncentrati!”
“Cretina, non c’è bisogno di dirmelo, l’avevo capito! E non ridere!”

 



Kagami uscì dalla Zone e Kuroko venne rimesso in campo.  Mibuchi, irritato ancora da Nebuya, scansò di poco Kuroko.
Furihata avvertì qualcosa di strano, e anche Rika.
“Ha notato Kuroko-kun? E la folla lo sta incitando” pensò Rika “ e non si scrolla di dosso Mayuzumi, come prima. Qualcosa non quadra…c’è qualcosa che non va. Non mi piace”
Hayama tornò a marcare Kagami.  Kuroko fece arrivare la palla a Hyuuga, che tirò una tripla. Ma Mibuchi, sfiorandola, impedì che andasse a segno. E iniziava ad interessarsi al capitano…
Rika spezzò un’altra penna. “ Che pauraaaaaa!” fu il pensiero dei ragazzi in panchina, vedendola
Hayama passò così al contrattacco e utilizzò la sua tecnica per segnare.  Nel contrattaccò, Akashi lanciò una sguardo strano a Kuroko.
Rika, irritata, spezzò l’ennesima penna. “ Qualcosa non mi convince” pensò “ che Kuroko-kun stia perdendo la propria capacità di non farsi notare?”
Quando i passaggi di Kuroko vennero intercettati, Rika capì.
“ maledizione, forse è troppo tardi!” pensò
“ Un gesto così incosciente che non riesco nemmeno a guardare” commentò Akashi,gelido “ Lasciare che ti sfugga dalle mani il tuo solo ed unico vantaggio. Alle medie, quando hai raggiunto il tuo stile attuale,  ti ho fatto provare molte varietà di passaggi,  ma mai dribbling oppure tiri. Sai perché?”
Kuroko ascoltava, agitato e sorpreso.
“ Non è…possibile…” pensò Rika “ e ora?”
“Sapevo che prima o poi, in questo modo, avresti perso la capacità di non farti notare” disse Akashi “ Il Vanishing Drive, il Phantom Shot… qualsiasi giocatore con quelle tecniche verrebbe notato. E il peggio è stato il canestro al buzzer beater segnato in semifinale. Ora che hai debolmente brillato, non potrai più tornare ad essere un’Ombra. Non sei più il Sesto Uomo Fantasma , ora non sei altro che un mediocre giocatore.  Non riesco a credere che non te ne fossi ancora accorto…mi hai deluso, Tetsuya”
Akashi concluse, lasciando Kuroko in balia di un leggero sconforto. Il capitano del Rakuzan ghignò, rivolgendo lo sguardo a Rika. “ E ora, tocca a te, Rika. Tetsuya è fuori gioco. Annienteremo la Seirin. Preparati, mia Regina.”
Riko sfruttò un time out per parlare con Kuroko, non aveva scelta. “ Non arrenderti! Rientrerai in campo. “
“Kuroko-kun…” pensò Rika, un po’ sconfortata “ Riko-san, sei sicura che il solo modo sia questo?”
“ Si” fece la coach “ Kuroko-kun deve subire un annientamento totale per poter rinascere, e la squadra con lui. Scusami, Kuroko.kun, se ti rimetto in campo così…”
“No, al contrario” fece Kuroko
Tsuchida aveva comunicato alla squadra la decisione dell’allenatrice. “ Dobbiamo fare in modo che Kuroko sia annientato, se lo mettessimo in panchina sarebbe perduto. Dobbiamo trovare insieme un modo per farlo risorgere
“ Come possiamo fare perché ritrovi la sua capacità? Deve esserci un modo” A Rika la testa faceva male, più si sforzava e più il dolore aumentava. Ma doveva lottare.
Hyuuga riuscì a segnare, e quando Mibuchi criticò la scelta su Kuroko, rispose “ Non siamo ottimisti. Non è che ci state sottovalutando?”, irritando l’avversario.
“ Vai così, Hyuuga senpai! Fagliela vedere!” pensò Rika

 


Nella pausa, Kuroko venne messo in panchina. Così però, avevano ottenuto delle informazioni preziose.
“ Ora, rimane solo Mayuzumi Chihiro” pensò Rika “ non riesco ad inquadrarlo…”
Kagami tentò di consolare Kuroko, ma con pessimi risultati.
“Tai-chan, cosa ti metti a dire?!” fece Rika, tirandogli un leggero pugno sulla testa “ chiudi il becco e pensa a giocare!”
“Ahia!” si lamentò il ragazzo

Nel secondo quarto, fu Mayuzumi ad iniziare il gioco.
“ Aspetta…non dirmi che..” disse Rika, ricordandosi improvvisamente di una cosa. La stessa cosa che, in tribuna, notarono Aomine e Momoi.
“Ti prego, fa’ che non sia come temo” pensò Rika, ritrovando gli appunti su Mayuzumi
Quando vide che Mayuzumi utilizzò la Misdirection, lasciando tutti esterrefatti, le cadde il quaderno di mano.
“ è come temevo…è simile a…maledetto Akashi, sai che cosa hai fatto?” Rika strinse i pugni
“il principio della Misdirection è lo stesso, ma i fondamentali sono di gran lunga migliori” commentò Akashi “Tetsuya è il modello originale. Mayuzumi Chihiro è il nuovo modello del Sesto Uomo Fantasma”
Rika spezzò un’altra penna. “Ma quante ne ha?” si chiesero i ragazzi
La partita continuava e Mayuzumi usava la Misdirection.
“Riko-san, so che forse è meglio che Kuroko-kun studi meglio da qui il suo avversario, ma scontrandosi…” disse Rika, distogliendosi dai propri pensieri
“No, Rika-chan. L’ho detto già” fece la coach Riko. E in quel momento, Mayuzumi segnò con una tripla.
“ ci limiteremmo a fermare la Misdirection, ma in un uno contro uno…”
“ Effettivamente..” commentò Rika “ e poi, Mayuzumi potrebbe segnare come ha appena fatto”
La coach decise di mandare in campo, contro Akashi… Furihata.
“Riko-san, vuoi ripetere la stessa cosa fatta contro la Kaijou?” chiese Rika “ Ma contro Akashi…”
“Va tutto bene, Rika-chan, non preoccuparti” rispose la coach
“io vedo un chihuahua di fronte ad un leone” pensò Rika
Akashi lo notò, ma non era in grado di dargli pensieri. Ma rimase comunque sorpreso quando Furihata cadde a peso morto sul parquet.
Furihata però riuscì nell’obiettivo, non consentire ad Akashi l’Ankle Break riempendo lo spazio.
Benchè bloccato, Akashi segnò lo stesso. In seguito, l’Ankle Break lo fece su Furihata, che lo marcava stretto.
“ Non mi piace” pensò Rika “ Furihata-kun ha un’aria strana…”
“ Mi dispiace, Rika” pensava Vivienne, con sguardo malinconico” non permetterò che Sei-sama perda. Anche se sei tu”
Durante il time out chiesto dal Rakuzan, Rika si allontanò qualche minuto all’interno dello stadio.
“ Ciao Rika-chan! Spero tu non ti sia dimenticata di me!” chiese la persona dall’altra parte
Rika si sciolse in un sorriso. “ Non ci credo… Nijimura-senpai!”
“ Oh bene, allora ti ricordi” rispose il ragazzo
“ Ovvio, Nijimura-senpai” fece la ragazza “ eri il capitano, e tu e Akashi eravate quelli più ammirati, e che ammiravo anche io. Ma come hai avuto il mio numero?”
“ Mh? Oh, l’ho chiesto ad un ragazzo che ho conosciuto in America” rispose Nijumura “ diceva di conoscerti, era bruno”
“ Tacchan questa me la paga” pensò Rika, irritandosi “ Himuro Tatsuya?”
“Si, proprio lui” confermò il ragazzo “comunque, arriverò domani in Giappone”
“Sul serio? Bello!” commentò Rika, entusiasta
“ Chissà se riuscirò a rivedere tutti i miei vecchi kouhai, te compresa, ovvio” esordì il ragazzo” avete partecipato all’nter High, vero?  Himuro mi hai detto che sei a scuola con Kuroko e che siete in finale”
“Tacchan… ti uccido!” pensò Rika, sempre più irritata
Nijimura si fece serio. “ Posso immaginare chi ci sia contro la tua squadra in finale. Sono curioso di rivedere anche lui. Faccio il tifo per te, Rika-chan. Ma riferiscigli, se puoi, che se ti farà piangere lo pesterò a sangue come facevo con Haizaki”
Rika deglutì. “ Grazie Nijmura-senpai. Ora devo andare. A presto!”
Mentre stava tornando…
“Yo, strega” sentì una voce
“ e tu da dove sbuchi, Haizaki?” chiese Rika
“Sono appena arrivato” disse il ragazzo con nonchalance, avvicinandosi “ ero curioso di vedere come andava a finire questa partita. E di vedere Ryota umiliato da Shintaro”
“ Ora devo andare. Vedi di non combinare guai” disse la ragazza, irata, facendo per andarsene. Haizaki la trattenne per un braccio. La avvicinò a sé.
“ Guarda che faccio il tifo per la tua squadra, strega. Credi forse tiferei per Akashi? Non me ne fotte del basket, ma di sicuro non voglio che sia lui a vincere”
Rika si sentì improvvisamente strattonare, per finire su un petto solido.
“Haizaki, lascia in pace la nostra manager”. Era Kagami
“ Tranquillo, tranquillo, tutta vostra. A me la strega non interessa. Preferisco altri bocconcini. Ci vediamo, strega” disse Haizaki, ghignando ed andandosene
“ Ma sei idiota?! E la partita?”
“ Io sarei l’idiota?! Ti sono venuto a chiamare, stupida!”
“Stavo arrivando!”

 


I due arrivarono proprio mentre Furihata crollò sulla panchina.
“ Furihata-kun!” pensò Rika “ come temevo, non ce la fa”
“Devo sostiturti” fece la coach “ non hai molta resistenza, vero?”
“ Come temevo” pensò Rika “ aveva un’aria strana… lo avevo notato anche contro lo Shuutoku..Akashi mette sotto pressione in modo assurdo…”
Fukuda decise di entrare a sostituite Furihata, e Hyuuga si decise ad entrare in azione con le sue triple. Sarebbe stato uno scontro diretto tra lui e Mibuchi.
Nella ripresa, se Mibuchi segnava, Hyuuga segnava a sua volta.
“ Mibuchi…non ho potuto capire come contrastare i suoi tiri. Perdonami, Hyuuga-senpai” Rika si sentiva inutile, strinse i pugni. “ perché? Perché sono così inferiore a Momoi-san?”
Mibuchi, però, si decise a fare sul serio.
“Mibuchi ha tre tiri” commentò Rika “ il tiro che fa in fadeway mentre schiva l’avversario, Il Cielo. Il lancio che fa mentre spinge il suo avversario per ottenere anche un fallo, La Terra. Il lancio che effettua lasciando l’avversario nell’impossibilità di fare qualunque cosa, Il Vuoto. Ten, Chi e Kokuu. Reo Mibuchi, detto Yaksha, come la divinità induista. E inoltre…Riko-san, lo stile di Hyuuga senpai è simile a quello di Mibuchi. Aveva qualcosa di familiare, ma ora soltanto me ne sono accorta. Però lo ha perfezionato rendendolo personale”
Rika ghignò. “ Mibuchi prima non lo considerava, ma di certo avrà cambiato idea. “
Con l’ennesimo fallo di Hyuuga, la partita delle triple decretò vincitore Mibuchi.
Rika spezzò ancora una volta una penna. “ Bastardo di un Mibuchi…”
Così, la sfida si svolse tra Nebuya e Kiyoshi.
“quel colosso tutto muscoli non è da sottovalutare” pensò Rika “ forza, Kiyoshi senpai”
Kiyoshi era in difficoltà, e quando Nebuya gli parlò, ricordò il loro incontro alle medie. Così, anche Iron Heart accettò la sfida, facendosi ancora più serio.
Rika spezzò un’altra penna, mentre Nebuya urlava “Muscle!” ad ogni cosa che faceva. “ Roccia o meno, se non la smette vado lì e lo frantumo io, quel bastardo”
Nebuya schiacciò, passando Kiyoshi. Nell’azione successiva, Kiyoshi fu obbligato a passare.
“ Ben fatto, Kiyoshi senpai” pensò Rika “ anche se non è un bene. Hai dato l’idea di usare il Vice Claw, ma… maledizione, si mette male!”
Hayama dribblò Kagami… credendo che sarebbe stato applaudito.
“Maledetto gattaccio spelacchiato…” pensò Rika…incrinando una penna. “ e stanno anche mettendo in difficoltà Hyuuga senpai e Kiyoshi senpai. Se crollano loro, crolla tutta la squadra. E izuki senpai è bloccato da Akashi. Tenete duro, ragazzi!”
Tsuchida arrivò al limite e fu sostituito.  Mentre la coach versava qualche lacrima, Rika stringeva i pugni.
“ Quanto sono incapace? Sono inutile” sussurrava la coach
“Riko-san…” Rika stringeva i pugni. “ No… non finirà così. Deve esserci un modo per ribaltare le cose. Dobbiamo farcela. Non permetterò che tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora vada sprecato. Tutti hanno lavorato duramente per arrivare fino a qui. E ora, per le manie di grandezza di uno stupido Imperatore, dovremmo arrenderci? Non lo permetterò!”
La sorpresa più grande fu la schiacciata di Akashi.
“ Dannato” mormorò a denti stretti Rika “ anche questo, adesso?! Un alley-oop!”
“Pensavi ci riusciste solo voi più alti?” commentò gelido Akashi, rivolgendosi a Kagami “ posso farlo quando voglio”
“ E va bene, Akashi. Non permetterò che non accada alcun miracolo, oggi. Se Kuroko-kun è il Sesto Uomo Fantasma della Generazione dei Miracoli, lo sarà ancora. Non so come, ma tornerà ad esserlo” pensò Rika “ Non è detta l’ultima parola, Imperatore. L’Ombra può ancora batterti”

 


Al prossimo capitolo!
Ho voluto dividere la partita in due capitoli per aumentare la suspence.



Preview capitolo 31: “ Mayuzumi Chihiro…preparati ad incontrare il vero Sesto Uomo Fantasma”

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Capitolo 32
*** Capitolo 31- Sulle ali di un sogno: Luce ed Ombra ***


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Salve sono valechan91. Eccoci qui con un nuovo capitolo.
Da qui, essendo in pari con l’anime, per chi non ha letto il manga ci saranno alcuni spoiler. Ma solo per questo capitolo e l’inizio del prossimo.
Come finirà la partita? Ma non finisce certo qui. Per i nostri eroi, le avventure continueranno.
Buona lettura!



Capitolo 31- Sulle ali di un sogno: Luce ed Ombra


Nel corso della partita, con Kuroko in panchina, anche Koganei fece la sua parte.
“ Ho un brutto presentimento…” pensava Rika “ non mi piace. I giocatori del Rakuzan si stanno comportando in modo strano. E poi, come faremo a far tornare Kuroko-kun in campo? Comunque, ancora non ci siamo arresi!”. La testa le faceva male, moltissimo. Ma se i ragazzi giocavano e non si arrendevano, lei non sarebbe stata da meno.
Improvvisamente, Mibuchi fintò, e questo costò a Hyuuga il terzo fallo.
“No, Hyuuga senpai! Accidenti!” pensò Rika
“ Usando il Ten come esca, ha fatto un Chi… ma non l’ho nemmeno sfiorato!” questo pensava Hyuuga.
Quando,  creando scompiglio, Hyuuga tentò di spiegare l’accaduto all’arbitro, ottenne un fallo tecnico, il quarto. La coach Riko fu obbligata a metterlo in panchina.
“ Hyuuga-senpai…” pensò Rika, malinconica “ non è ancora detta l’ultima parola, potrà rientrare almeno alla fine!”
La Kaijou e lo Shuutoku al completo, dagli spalti, osservavano la partita. Midorima non era sorpreso dalla reazione di Hyuuga.
“Rika-san…ce la farai a far vincere la Seirin?” si chiedeva


Akashi bloccava Kagami, e alla pausa successiva, il morale era a terra.
“ No, si stanno buttando giù. Si stanno arrendendo” pensò Rika “ cosa posso fare?”
Kuroko era sconvolto. “ Non voglio… non voglio che si ripeta. Non voglio perdere. Non voglio. No. Non voglio. Perderemo qui? Dopo tutto quello che abbiamo passato? Nonostante abbia trovato la risposta che cercavo?” Il ragazzo iniziò a piangere.
“ No… io voglio vincere…” disse
“ Kuroko?!” commentò, stupito, Kagami
“ Kuroko-kun…” pensò Rika. Improvvisamente, osservando l’amico, a Rika venne un’idea. La ragazza ghignò.
Kuroko si alzò in piedi e gridò.” Voglio vincere! Può sembrare irragionevole… quasi impossibile. Ma la nostra squadra sarà la migliore del Giappone!”
“Kuroko-kun ha ragione, ragazzi. Non dobbiamo arrenderci. Non dovete arrendervi” disse Rika “  Lo avete già dimenticato? All’Inter high, contro la Touou abbiamo perso per 112 a 55. 57 punti di scarto. Alla Winter Cup, ci sembrava impossibile fermare Aomine-kun. Ma li abbiamo battuti.  Volete gettare tutto così? Avete lottato per arrivare fino a qui. So che potete farcela. La partita non è ancora finita”
“ Ma Rika-chan..” tentò di dire Izuki
“ Se avete tempo ed energie per deprimervi, utilizzatele per occuparvi dei vostri avversari” sentenziò la ragazza “ Non arrendetevi quando possiamo ancora giocare. Non è ancora finita!”
“Coach, per favore…” chiese Kuroko
“Kuroko-kun, non dirmi che vorresti…” domandò la coach Riko
“Riko-san, lascialo entrare in campo” fece Rika, ghignando “ forse Kuroko-kun ha trovato il modo per farcela da solo”
Kuroko rientrò.  “ Mayuzumi Chihiro…preparati ad incontrare il vero Sesto Uomo Fantasma” pensava Rika
Akashi, sorpreso, commentò “ se credi ancora di avere qualche possibilità di vittoria, è meglio che guardi in faccia la realtà”
“ Non riuscirai a scoraggiarmi. Combatterò perché voglio vincere. Tutto qui” rispose Kuroko
La determinazione di Kuroko aveva dato la giusta motivazione anche ai ragazzi del  secondo anno.  Dopo uno screen, Kuroko passò a marcare Mayuzumi.
Rika ghignò. “ Akashi non si è nemmeno accorto che ha consegnato lui stesso a Kuroko-kun le chiavi per battere Mayuzumi.  Sei stato troppo sicuro di te, Imperatore…”
Kuroko obbligava Mayuzumi a scartare e tirare. Il numero 5 del Rakuzan si adirò e decise di sfruttare la situazione per fare punti. “Lascia che te lo dica, vecchio modello di Sesto Uomo. Non hai possibilità contro di me” aveva dichiarato
Intanto, la Seirin non demordeva e riusciva anche a segnare.
Kuroko ripensò alla frase che Takao gli disse tempo prima, all’Inter High, sull’odiare un giocatore simile a sé.
“il titolo di Sesto Uomo Fantasma. Mi spiace, ma non ho ancora intenzione di cederlo e di rinunciarvi” commentò Kuroko, per poi… usare la Misdirection.
“ Ci è arrivato da solo” pensò Rika, ghignando
La Seirin partì al contrattacco con Kuroko e Kagami, che segnò.
Intanto, sentendosi esaltare dal pubblico, Mayuzumi capì. “ Mi sta…sovrascrivendo?” si chiese
“ proprio il fatto che avesse le stesse caratteristiche, ma con fondamentali migliori, lo ha costretto a scavarsi la fossa da solo. Si. È Overwriting. Mayuzumi Chihiro, ora vedrai” pensò Rika
Akashi, però, riuscì a rubare palla, ma venne bloccato da Kagami.
“ Kuroko, ogni volta sei sempre eccezionale “ pensava Kagami “ Se non ti fossi alzato forse avrei già abbandonato tutto.  Ecco perché non abbandonerò la piccola luce di speranza che hai acceso! Anche tu, Rika. Ci hai incoraggiato e motivato. Non lascerò che vada tutto sprecato. Fatti sotto, Akashi!”
“Tai-chan..cosa…” si chiese Rika “ la Zone? Non sarà che…”
Kagami, all’improvviso si allontanò da Akashi di qualche passo.
“ Sta…approfondendo la Zone? È possibile una cosa del genere?” si domandò Rika
Se gli altri lo spronavano, Akashi tentennava.” Impossibile! Può raggiungerla da quella distanza?!”
Anche Aomine, dagli spalti, capì e sogghignò.
Fu Nebuya a segnare. Mayuzumi, intanto, cercava di sfuggire all’Overwiting di Kuroko.
Ma come anche Kise aveva capito, avrebbe perso. Kuroko sfruttò l’istinto di un giocatore comune.
Superato Kuroko, Mayuzumi fu bloccato da Kagami.
“ Kuroko-kun ha trovato le chiavi che Akashi, senza rendersene conto, gli aveva consegnato” commentò Rika, soddisfatta
“ Le chiavi? Vuoi dire che…” fece la coach
“ Kuroko-kun sta giocando come al solito, è Mayuzumi ad essere nei guai ed impossibilitato nel suo stile” disse Rika “  L’istinto del giocatore va messo a freno, se si vuole essere un’Ombra.  Mayuzumi non ci è riuscito, il suo vero carattere non lo permette. Ma soprattutto, Kuroko-kun ha preso la propria decisione di vivere nell’ombra e lottare in quel modo per la propria squadra. Mayuzumi  non sembra avere la stessa vocazione…”
“ Overwriting completo, Mayuzumi” sogghignò Rika, mentre pensava “ Adesso come la mettiamo, Akashi? Il tuo nuovo giocattolino si è rotto, ma hai fatto tutto tu…”

 

Kuroko passa la palla a Kiyoshi, che riesce a segnare.
“ Con la nostra Ombra e la nostra Luce abbiamo ancora una possibilità. Non è ancora finita!” disse Rika
Il Rakuzan chiese il time out.
“ Riko-san, forse sostituiranno Mayuzumi” commentò Rika “ Akashi non perdona certi errori”
“ per ora, concentriamoci sul gioco” rispose la coach “ riprendete le energie!  Prendete del ghiaccio e fate loro dei massaggi”
Rika aiutò, un po’ in imbarazzo.
“ Scusa” mormorò Hyuuga, parlando con Kiyoshi” è quasi il momento decisivo, ed io…”
“ Hyuuga-senpai…non buttarti giù” pensò Rika
“ Ci stai pensando troppo, idiota!” rispose Kiyoshi
“ Eh?” fece Rika
“ Ma quella…” commentò Hyuuga
“ Mi hai fregato la battuta nella partita contro la Kaijou, ecco la ricompensa” rispose tranquillamente il numero 7 della Seirin
Rika ridacchio. “ Quei due sono più amici di quanto non vogliano dare a vedere…magari chiederò a Kiyoshi senpai un aiuto per la coach e Hyuuga senpai” sorrise sorniona
“ ma prendere un quarto fallo tecnico ha un po’ abbassato il morale” continuò Kiyoshi
“ Non rigirare il dito nella piaga, Teppei-san” ironizzò Hyuuga
“ Però fidati dei tuoi compagni, Hyuuga” concluse Kiyoshi “ è solo una crisi, non è finita. E sono sicuro che avremo bisogno ancora delle tue triple”
“ Ben detto, Kiyoshi senpai” intervenne Rika “ nell’ultimo quarto serviranno sicuramente, Hyuuga senpai. Certo, non è un buon esempio che proprio il capitano prenda un fallo tecnico, ma l’importante è mettercela tutta per continuare. Non abbiamo ancora perso. E non perderemo.”
“ Rika-chan, non mettertici anche tu, per favore!” commentò Hyuuga, innervosendosi
“Abbiamo fiducia in te, capitano” disse Kiyoshi
“Allora andiamo e divertiamoci!” intervenne all’improvviso Koganei
“Eh? Anche Koga mi ruba le battute!” commentò sorpreso Kiyoshi
Koganei, estasiato, rispose: “ Dirla riempie di energie, in qualche modo”
“ Divertirsi o meno, giocate il tutto per tutto” disse Rika “ non è ancora finita”

 

Intanto, sulla panchina del Rakuzan, Mayuzumi venne criticato a tutti. Akashi, però, aveva in mente ancora un altro ruolo per lui…
“ Sei-sama…” pensava Vivienne
Akashi ghignò e per pochi secondi osservò Rika, dalla parte opposta. “ Un mio piccolo errore di calcolo… Tetsuya mi ha sorpreso. Ma sta per essere corretto. Io sono assoluto.”
Al rientro in campo, Mayuzumi non venne sostituito.
“Akashi, cosa hai in mente? Far giocare qualcuno di inutile? Non potrà usare l’Overflow come Kuroko-kun e lo sai“ pensò Rika
Kagami fronteggiò nuovamente Akashi, ma in quel momento, avvicinandosi Mayuzumi che distraeva Kagami, il capitano del Rakuzan passò la palla a Mibuchi, che segnò.
“ Overflow? Impossibile” Rika era sconcertata “ che diavolo…”
“ Non è la Misdirection Overflow, è leggermente diversa” disse Kuroko a Kagami, che si poneva la stessa domanda, mentre scuoteva la testa verso la panchina, in segno di diniego
“Mayuzumi-san non si muove. Per lui è facile attirare gli sguardi” disse Kuroko “ Ecco come ha fatto Akashi-kun a farti distogliere lo sguardo, Kagami-kun”
“ No…” pensò Rika “ davvero…possibile che stia solo sfruttando le sue tecniche? Akashi, che diavolo stai facendo?”


Nel frattempo, continuava lo scontro tra Nebuya e Kiyoshi, ma il distacco non diminuiva. 54 a 76.
“Akashi, come puoi…” pensava Rika. Il modo in cui aveva trattato Mayuzumi aveva lasciato tutti stupefatti, i negativo. Era spietato.
Izuki passò a marcare Hayama, che decise di utilizzare alla fine tutte e cinque le dita per il suo dribbiling.
“ Gattaccio maledetto…” Rika si era irritata
Con l’aiuto di Kuroko e Kagami, se Izuki teneva a bada Hayama, la Seirin guadagnò parecchi punti.
“Vai così, ragazzi!” esultò Rika
Akashi era sconcertato, ma preparava una contromossa.
“ Stiamo andando bene…allora perché ho questa strana situazione di pericolo?” pensò Rika
Koganei iniziò a vedersela con Mibuchi.
“ Un…gattino…” pensò Rika “ Riko-san, sei sicura? Koganei-senpai non so se…”
“Tranquilla, Rika-chan, può farcela, almeno a bloccarlo” rispose la coach
Koganei tenne duro, riuscendo quasi a sbloccare il Kokuu di Mibuchi. Ma adesso, nessuno avrebbe bloccato il tiratore del Rakuzan.
“ Accidenti, siamo nei guai. Ma è comunque impressionante quello che Koganei senpai è riuscito a fare” pensò Rika


Alla fine del terzo quarto…
“Fammi rientrare, coach” disse Hyuuga, alzandosi” è l’ultimo quarto”
“Hyuuga-senpai” Rika sorrise. Il capitano si era finalmente rialzato.
“ Coach, mi tremano le mani…” fece, però, in seguito, lasciando le due ragazza a bocca aperta
“ Che volete?! Ho quattro falli e sono teso!” rispose Hyuuga
“Riko-san, pensaci tu” disse Rika “ Io vado da Tai-chan”
“ Rika, cosa c’è?” chiese Kagami, vedendola arrivare
“ Tai-chan, non hai abbastanza forze per reggere. Ma se approfondisci la Zone, forse puoi farcela” disse Rika, con un sorriso “ qualcosa mi dice… che si può andare oltre, non so”
“  Andrò al massimo contro Akashi” rispose semplicemente il ragazzo
Intanto, il Rakuzan avrebbe continuato sulla stessa linea.
Entrati in campo, Kuroko passò a Hyuuga, che riuscì a segnare.
Hyuuga riuscì a capire la meccanica di tiro di Mibuchi, mentre Kiyoshi…
“ Mibuchi si sposta in maniera diversa con il corpo” commentò Rika “ probabilmente, Hyuuga ha letto dei piccoli movimenti impercettibili. Chi meglio di lui poteva farlo? Però.. Kiyoshi senpai…”
Riko strinse i pugni. Kiyoshi non si stava frenando come prima.
“ Teppei ormai è al massimo” commentò la coach a denti stretti
“ Vuoi dire che… oddio no!” disse Rika, atterrita “ il suo ginocchio!”
“ è un cretino  e un testardo” sospirò la coach Riko, con le lacrime agli occhi “ lasciamolo fare, Junpei lo aiuterà. Sono i nostri pilastri”
“ Kiyoshi senpai….” Anche Rika versava qualche lacrima per quel ragazzo troppo buono, ma tanto forte da mettersi in gioco rischiando la sua stessa carriera, e ciò a cui teneva di più. Il soprannome di Iron Heart gli stava a pennello.
Intanto, in campo, anche Hyuuga si rese conto di ciò che il compagno stava facendo, e decise di assecondarlo.
La Seirin continuava a macinare punti, con i canestri e i blocchi di Kiyoshi e le triple di Hyuuga, insieme ai passaggi di Kuroko. Kagami se la vedeva con Akashi.
“Vai così!” fece Rika “ però….ho ancora quella sensazione…”
Akashi rivelò improvvisamente il suo asso nella manica: la Zone.
“ Non ci credo… anche Akashi può entrarci! Ma come…” pensò Rika
La Seirin chiamò il time out.
“ Mi spiace, ragazzi. Non credevo che anche Akashi…” fece Rika, dispiaciuta
“ Non è colpa tua, Rika-chan, ma ora riorganizziamoci” fece la coach
“Ci penso io a Akashi. Lo farò”disse decido Kagami
“ Tai-chan, sei impazzito?! Non vorrai fare tutto da solo! Anche in Zone sarai in difficoltà contro di lui!” disse Rika, allarmata
“ Pensaci tu” esordì invece Hyuuga
“ Hyuuga-senpai!” sbottò Rika
“Ogni volta che abbiamo affrontato la Generazione dei Miracoli si è arrivati a questo punto, perché vi allarmate tanto?” ironizzò Hyuuga. Poi, facendosi serio, disse “ Non possiamo fare altro che avere fiducia nel nostro Asso. Se non fosse stato per lui, saremmo sulle ginocchia da un bel pezzo. E per la sconfitta, saremmo stati da biasimare…ma noi abbiamo Kagami, ed è abbastanza, giusto?”
Tutta la squadra si affidò a Kagami.
Sospirando, Rika disse “ e va bene, Tai-chan. Akashi è tutto tuo. Vai e distruggilo! Fai la tigre per una volta!” concluse, battendogli anche lei il pugno sul petto, come gli altri
“ Lo so. Da adesso inizia il vero scontro. E non dire certe cretinate, idiota!” sbottò il ragazzo
“ Capito, Kagami-kun? Non si tratta solo di limitarne i movimenti” fece la coach Riko
“Forse, il punto di non ritorno sta proprio nell’approfondire la Zone. Metticela tutta, Tai-chan!” pensò Rika

 

Akashi superava chiunque sul campo, e Kagami non riusciva ad andare in fondo alla Zone quanto voleva.
“ Kagami-kun, permettimi di portare questo fardello con te. La differenza tra te ed Akashi-kun è negli occhi. Saranno i miei occhi a colmarla” disse Kuroko a Kagami
“Ormai, solo un Emperor Eye potrebbe fermare Akashi. Ormai siamo 78 a 92” pensò Rika “ è troppo…forte. Ma un modo deve esserci!”
Kuroko e Kagami tentarono di bloccare Akashi. “ è inutile. Nessuno può battere il mio Emperor Eye. E tu, Rika, non guardarli speranzosa dalla panchina. Non servirà a nulla. Io sono assoluto.”
Ma Kuroko lesse i movimenti di Kagami, e riuscì a vedere le mosse di Akashi, rubandogli la palla.
“ Kuroko-kun…” pensò Rika “ possibile che possa vedere… il futuro dei compagni di squadra? È come un Quasi-Emperor Eye! Non posso crederci!”
La Seirin partì in contropiede. Coordinandosi con Kuroko, Kagami riuscì a segnare e a superare il blocco di Akashi.
Rika ghignò. “ Cosa si prova ad essere messi a sedere, eh, Imperatore?”
Poi, sorrise. “ Solo loro due potevano annullare l’Emperor Eye. Sono davvero la nostra Luce e la nostra Ombra. Ma soprattutto, per Akashi, è la prima sconfitta dai tempi della Teiko, anche se quella volta ribaltò il risultato. Dobbiamo batterlo!”
Akashi, spiazzato, sbagliò un tiro e uscì dalla Zone.
“ è uscito dalla Zone, bene. È sconvolto. E siamo a soli dieci punti di differenza” pensò Rika “ tenete duro, ragazzi! "
La Seirin, però, benché avesse guadagnato punti, chiamò il time out.
“ Oddio Tai-chan! Sei sfinito! “ disse Rika, allarmata
“ Fategli recuperare un po’ di energie!” disse la coach
“Coach, non sostituirmi, so che ci stai pensando” fece Kagami “ so che sono al limite, ma anche così, non possiamo permetterci di perdere il momento! Non so quanto ancora potrò durare, ma lasciami provare!”
“Tai-chan…” pensò Rika, preoccupata
La partita andò avanti, ma Akashi commetteva errori su errori. Fino a che…
“ 90 a 92. Li abbiamo presi. Manca un solo canestro e siamo pari” pensò Rika, sorridendo
Il Rakuzan chiese il time out. “ l’Imperatore è in crisi. Che sia l’occasione per…”

 

Quando la partita riprese…
“Lo sguardo di Akashi sembra…non ci credo…” Rika sorrise, felice. Il vero Akashi era tornato, sebbene fosse sempre determinato.
Anche Kuroko lo notò, e rimase sorpreso, la differenza si notò soprattutto nei passaggi.
“ Oltre che con loro, dovrò scusarmi anche con Rika” sospirò Akashi “ ma non negherò ciò che…”
“Sarà ancora più bravo di prima. Prepariamoci” commentò Kuroko
“ La vera sfida inizia ora” fece Kagami
Akashi sorrise impercettibilmente, andando in trance.
“ Cosa….?” Si chiese Rika
“ Nonostante la Zone, adesso sono il vero me stesso. E da solo non posso fare la differenza” commentò Akashi” ma con altri quattro, è un’altra storia”
Akashi lasciò tutti sbigottiti.
“ Non ci credo…tutto il Rakuzan è entrato in Zone! Akashi, sei arrivato a questo livello?” pensò Rika
Akashi chiuse un secondo gli occhi, poi guardò Rika, sorridendo leggermente.
“Akashi…?” si chiese Rika “ Cosa…?”
Il Rakuzan sembrava di nuovo sopraffare la Seirin, grazie ai passaggi perfetti i Akashi.
“ NO!” pensò Rika “ Maledizione! Tai-chan!” Kagami ormai era al limite.
Intanto, in quel momento, qualcuno arrivò allo stadio…

 

“ Non solo lui, Rika-chan” disse la coach Riko, stringendo i denti” tutti stanno raggiungendo il proprio limite”
“Cosa?” fece Rika, affranta
La ragazza non poté che dare ragione alla sua allenatrice, quando anche Kuroko fallì.
“Puoi farcela, Seirin! Non arrendetevi! Puoi riuscirci! Kuroko!”
Delle grida proruppero nello stadio.
Kuroko guardò in alto… e lo vide. Gli occhi gli si inumidirono.
Anche Rika, alzandosi, si voltò.
Ogiwara era lì, a fare il tifo per loro, con un pallone da basket in mano.
Kuroko non riuscì a trattenne le lacrime, così come Rika. Non era un gesto come tanti, ai loro occhi.
“ Ehiii Tetsu, Kagami! Voi bastardi ci avete battuti! Quindi se non riuscirete a battere una squadra come il Rakuzan, vi picchierò entrambi!” esordì Aomine, alzandosi e urlando
“Lo stesso vale per la Kaijou! Vincete, Seirin!” la Kaijou al completo si unì alle grida
“Sconfiggeteli! Sconfiggete Akashi e il Rakuzan!” Midorima sorprese tutti, urlando a sua volta e suscitando il sorriso di Takao.
E se Murasakibara si rifiutò di fare lo stesso, anche lo Yosen fece il tipo per la Seirin.
“ Ragazzi..” pensò Rika, asciugandosi gli occhi
Ogiwara, notando il trambusto e chi urlava, sorrise. “ E così, è questa la Generazione dei Miracoli. Forza, Kuroko! So che puoi farcela!”
“ Tutti questi incoraggiamenti…” fece Kagami
“ forza, ragazzi! Fanno tutti il tifo per voi! Avanti!” urlò Rika, dalla panchina
“ Non è ancora finita” commentò Kuroko
“ Devo farcela. La Zone che supera la Zone… devo riuscirci” pensò Kagami
La partita riprese, e il punteggio era ormai di 96 a 103.
“ Quelle persone che hanno fatto il tifo per noi con quel trambusto… ora so come aprire quella porta” pensò Kagami
E ci riuscì. La seconda porta della Zone era la volontà sublimata di lottare insieme ai propri compagni.
“ Tai-chan… come hai fatto? Forse…hai portato al massimo…quello che già era il tuo punto di partenza per la Zone. Ce l’hai fatta” pensò Rika, con un sorriso
Aomine, dagli spalti, capì. Era Kuroko a rappresentare l’incarnazione di quell’ideale.
“ Non c’era modo che potessi aprirla, perché da tempo mi ero lasciato alle spalle tutto quello” pensò il ragazzo.
Intanto, sugli spalto, Ogiwara sorrideva. In lui, aumentava la voglia di giocare contro la Seirin.
Kuroko e Kagami, coordinandosi tra di loro e con la squadra, riuscirono a segnare e a non lasciare spazio al Rakuzan, ma improvvisamente Akashi prese la palla.
“ Siete di cento anni in anticipo per poter battere i Re!” commentò, facendo canestro
“ Dimenticavo che lo spirito combattivo di Akashi è sempre stato molto forte” pensò Rika “ è impressionante. Sembra quasi tornato Imperatore. Non ci voleva! Mancano solo una manciata di secondi alla fine!”


Sfruttando la Zone di Kagami e i passaggi di Kuroko, la Seirin teneva duro. Attaccava con forza e marcava stretto il Rakuzan.
Però…
“Izuki senpai, ma cosa…?” commentò Rika, vedendo che il loro point guard era sin troppo tranquillo
“ Tranquilla, Rika-chan” commentò la coach Riko “ Izuki-kun sa quello che deve fare”
Intanto, sulla panchina del Rakuzan… “ Mi dispiace, Rika. Ma sarà Sei-sama a vincere”
Izuki passò la palla a Hyuuga, un passaggio molto più preciso dei precedenti. E Hyuuga scelse quel momento per attuare una nuova strategia.
“ L’ho visto più volte e dovrei essere in grado di…” pensò il numero 4 della Seirin.
Hyuuga ripagò Mibuchi con la stessa moneta, facendogli fare fallo e ottenendo un tiro libero.
“Mi…dispiace…” commentò il ragazzo, demoralizzato
“ non scusarti. Al prossimo, o la va o la spacca” rispose Akashi
Kiyoshi chiese a Hyuuga di fargli prendere un rimbalzo, dovendo guadagnare ancora un altro tiro. Ma quando disse “ siamo alla fine”, l’atmosfera cambiò, e Hyuuga si impegnò al massimo.
“ Quando finirà questa partita…Kiyoshi senpai dovrà…” pensò Rika, versando una lacrima. La coach Riko stringeva i pugni.
Kiyoshi prese il rimbalzo e la palla passò a Kuroko, che decise di tentare il tutto per tutto per segnare.
Akashi tentò di bloccarlo, ma…
“ è finita, Kuroko!” commentò Akashi
“ No, Akashi-kun” disse Kuroko, con un leggero sorriso” Non ancora. Perché io sono un’Ombra. L’Ombra che ha sconfitto la Luce”. Il ragazzo segnò. 106 a 105.
“ La partita è giunta al termine. La Seirin è campione della Winter Cup di quest’anno!” annunciò l’arbitro.
Tutta la squadra si riversò sul campo, festosa. I ragazzi erano in lacrime. Mentre la Rakuzan aveva delle espressioni atterrite sul volto. Solo Akashi capì, e sorrise impercettibilmente.
Nel frattempo, se Kiyoshi sollevò la coach tra le braccia, tra le proteste di Hyuuga, Rika abbracciò Kagami.
“ ce l’avete fatta!” esclamò Rika, versando qualche lacrima
Kagami sorrise e ricambiò l’abbraccio. “ Si, abbiamo vinto. Senti, sono sfinito. Non ce le faccio a dare spettacolo come Kiyoshi senpai. Accontentati di questo, ok?”
Rika ridacchiò. “ Tranquillo, sarebbe troppo per me!” commentò, per poi staccarsi lentamente e andare verso Kuroko.
“ Ce l’abbiamo fatta, Kuroko-kun, Ci siamo riusciti” disse Rika, piangendo e andando vicino al ragazzo
“ Si, Rika-san” commentò il ragazzo “ ce l’abbiamo fatta davvero, stavolta”
Akashi si avvicinò a Kuroko. “ è la tua… no, la vostra vittoria. Congratulazioni” disse, tendendo la mano “ ma preparatevi. La prossima volta saremo noi a battervi”
“ Va bene, Akashi-kun. Giocheremo ancora” rispose Kuroko, tendendo a sua volta la mano
Akashi si voltò verso Rika, sorridendo leggermente. “ Ti chiedo scusa, Rika. L’altro… me stesso…non si è comportato molto bene nei tuoi confronti. Ma voglio che tu sappia, che quei sentimenti sono i miei” disse, andandosene.
Rika arrossì furiosamente. “ Che cavolo…?”, ma disse “ Non…non preoccuparti. Però, sono felice che tu sia finalmente tornato, Akashi”
Il ragazzo sorrise leggermente, per poi andarsene. Alla manager e al coach avrebbe spiegato tutto in seduta privata. Ora, voleva solo parlare con quei quattro giocatori che, nonostante tutto ciò che aveva fatto, lo avevano seguito fino alla fine. Lo doveva, per ripagare i propri errori. Poi avrebbe raccontato tutto anche ai suoi vecchi compagni, ancora amici.
“ Rika, ci avete battuti” anche Vivienne si avvicinò alla ragazza “ almeno potrò consolare Sei-sama. Ma non ho capito cosa gli sia successo”
Rika sogghignò. “Fattelo raccontare e sfrutta l’occasione per avvicinarti maggiormente a lui”
Vivienne notò la fasciatura. “ Ma che ti è successo?”
“è una lunga storia…non preoccuparti, sto meglio” disse Rika. La testa le faceva ancora male, ma il dolore lentamente scemava.

 

 


Dopo la cerimonia di premiazione della Winter Cup, la Seirin, entusiasta, andò a festeggiare. La coach Riko obbligò suo padre Kagetora a pagare il conto del ristorante…e tutti sghignazzarono, sapendo quanto mangiava Kagami! Ai festeggiamenti si unirono anche Himuro ( Murasakibara si era rifiutato), Ogiwara e Alex, con Nigou.
Kuroko, dopo la premiazione, insieme a Rika era corso da Ogiwara… e stavolta, in lacrime, fu proprio lui  ad abbracciare l’amico.
“ Mi dispiace…” mormorava Kuroko, tra le lacrime” mi dispiace…per quello che è successo…Ogiwara-kun…”
Il ragazzo rise. “ è acqua passata, Kuroko. Ho sempre avuto fiducia in te” disse Ogiwara, con un sorriso
Anche Rika versò qualche lacrima. Ogiwara la notò…e arrossì leggermente. “ e come al solito, le ragazze carine le becchi sempre tu, fortunato!” commentò, scompigliandogli i capelli
Rika ridacchiò, felice. “ Sono felice di sapere che giochi, Ogiwara-kun”  disse “ io e Kuroko-kun eravamo dispiaciuti”
Ogiwara sorrise. “ Sai una cosa, Kuroko? La tua squadra è fantastica. Mi è venuta voglia di giocare contro di voi”
Rika sorrise. “ Posso proporre un’amichevole” disse “ nonostante ciò che successe quella volta, di sicuro posso affermare che il talento non ti manca”
Ogiwara notò che Rika aveva la testa fasciata. “ Che ti sei fatta?” chiese, indicando la testa
“ è una lunga storia, ma niente di preoccupante. Sto già meglio”. La ragazza aveva ancora delle fitte, ma il dolore diminuiva sempre di più.

 

Dopo i festeggiamenti, Kagami accompagnò Rika. Per i ragazzi della Seirin, il giorno dopo ci sarebbe stato il festival scolastico.
“ Domani c’è il festival, sarà un’occasione per festeggiare in grande!” commentò Rika “ Sai che il preside ha dato il permesso che partecipassero anche studenti di altre scuole?”
“ Ma allora posso dire anche a Tatsuya di venire!” disse Kagami
“Si, io lo dirò alle mie amiche” rispose la ragazza “ ed è la volta buona che faccio da Cupido al capitano” aggiunse mentalmente, trattenendo un sorriso
“ Come va la testa?” chiese Kagami “ guarda che so che ti fa male. Che migliore amica stupida, che ho, che tenta di fare la forte”
Rika mise il broncio. “ Non era il momento di pensare a quello, durante la finale, non credi? Comunque, sto meglio, ti ringrazio. Non mi fa quasi più male. Una bella dormita e passa tutto”
Arrivati davanti casa della ragazza, Kagami si fece serio e arrossì leggermente.
“ Senti…Rika…ecco… volevo chiederti…” iniziò il ragazzo
“ Si?” fece  la ragazza
“ Ti… ti va di… accompagnarmi al festival, domani? Mi.. mi hanno detto che…ci si va in coppia…” chiese Kagami, grattandosi la nuca e voltandosi dall’altra parte “ Anche perché non saprei a chi chiedere. E non ho intenzione di portare Alex”
Rika arrossì furiosamente. “ in pratica mi sta chiedendo di…?”
“ Va… va bene, Tai-chan” rispose la ragazza, un po’ in imbarazzo
Kagami, sorpreso, fece “eh?”, per poi sciogliersi in un sorriso.
Domani sarebbe stata per tutti loro una giornata molto lunga e particolare…

 

 

Al prossimo capitolo!
Preview capitolo  32: “ Non dimenticatevi  di me”

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Capitolo 33
*** Capitolo 32- La sfida della Generazione dei Miracoli…e non solo ***


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Salve sono valechan91. Eccoci qui con un nuovo capitolo.
Come campioni, cosa attende adesso i nostri eroi? State a guardare! C’è ancora qualcosa da svelare.
Buona lettura!

 

Capitolo 32- La sfida della Generazione dei Miracoli…e non solo

 

La mattina dopo, Rika si sentiva fresca e riposata. Il dolore era completamente scomparso e aveva tolto la fasciatura. Quel pomeriggio, i ragazzi del secondo anno andarono a salutare Kiyoshi facendogli una breve festa d’addio. Rika era andata per un po’ , poi insieme a Kuroko si era diretta verso un campetto, perché chiamati entrambi da Akashi.
“ Kiyoshi senpai verrà  al festival questa sera, ma starà per poco tempo” commentò Rika.
La coach la guardò sorniona, e Rika non capì il perché… non sapeva che lo avrebbe scoperto quella sera…
Akashi, intanto, aveva chiamato tutta la Generazione dei Miracoli per scusarsi. L’atmosfera amichevole era tornata, e Rika e Momoi ne erano felici.
Intanto,  nella palestra della Seirin c’erano solo i primini. Kagami,  appena arrivato, chiese dove fossero i senpai. Aveva dimenticato la partenza di Kiyoshi per l’America su consiglio di Alex!
“ ma quindi…gli allenamenti…” fece qualcuno
Improvvisamente, quel qualcuno si beccò un pugno sulla testa. “ Certo che no, idioti” esordì Hyuuga, che era di ritorno insieme all’allenatrice.
Kagami si beccò un calcio da parte di Rika, che era furiosa. Così come l’allenatrice, anch’essa furiosa, riprese i primini. “ Ci saranno altri tornei e ricominceremo tutto da capo con il nuovo anno scolastico e nuove matricole. Non siete esonerati dal confessarvi nudi”
“Quindi…” fece Hyuuga, terrorizzato., comprendendo…
“ Kuroko ancora non è arrivato?” chiese Tsuchida
Kuroko e Rika erano arrivati insieme, ma come sempre, Kuroko era passato inosservato. Rika ridacchiò.
“ Dovrebbe essere negli spogliatoi” commentò Kagami
“Kagami, cosa aspetti ad andarlo a prendere?” fece la coach, adirata
“perché io?” chiese il ragazzo
“Kuroko-kun era pronto. Stava sistemando l’armadietto” fece Rika “ vengo con te, Tai-chan”
I due si diressero negli spogliatoi e Kuroko comparve accanto a loro.
“ Scusa. Momoi-san ha voluto fare delle foto e ho voluto attaccarle. Ecco perché ho fatto tardi”
“ Dimenticavo come ci si sente quando compare all’improvviso” pensò Rika, per poi sorridere quando vide la foto appesa “ io la appendo dopo”
“ Già…volevi fare qualcosa per il tuo compl…Ma dobbiamo pensare alle cose serie!” esordì Kagami “ dobbiamo andare all’allenamento, ci sono già tutti!”
“Andiamo!” fece Kuroko
“ Giusto, manca poco al tuo compleanno, Kuroko-kun” commentò Rika “ il mio è a metà febbraio”
Kagami sogghignò, ridacchiando. “ Si, a San Valentino”
“Zitto, Tai-chan!” replicò Rika, piccata
“Sei in ritardo, Kuroko!”  disse la coach Riko
“Scusatemi” rispose il ragazzo
“ bene! Iniziamo l’allenamento!” concluse la ragazza
Ad un certo punto, durante gli allenamenti,  la coach Riko disse: “ ragazzi, state a sentire Rika-chan. Ha trovato una nuova tecnica che potrebbe servirci”
“ In realtà, ragazzi” fece Rika “ mi è venuta in mente pensando a Kuroko-kun, e credo che sia quello che può sfruttarla meglio. Ma in alcune situazioni, può andare bene per tutti. Ora vi spiego.  Tai-chan, Kuroko-kun, fate come se vi doveste sfidare”
I due si posizionarono ed iniziarono quasi a squadrarsi.
Rika sogghignò. “ Ora, Kuroko-kun, senza usare la Misdirection, tenta di smarcarti e di passare”
Kuroko si voltò, la guardò e disse “ non credo mi sia possibile, Rika-san”
“Ehi, Rika, che ti salta in mente?!”  esclamò Kagami
“ Non preoccupatevi. Tai-chan, tu blocca Kuroko-kun. Kuroko-kun, tu cerca di passare.  Pensa a come puoi fare” rispose la ragazza
Kagami sospirò e Kuroko tentò di replicare, ma poi ci ripensò.  Se prima veniva bloccato dalla mole di Kagami, ad un certo punto riuscì a passare. Kuroko si fermò poco distante dall’amico.
“ Visto?” commentò Rika, sogghignando
“ Ma come…” disse Kuroko
“ Ne ho parlato con Riko-san prima” rispose Rika “ tu non sei molto alto, e Tai-chan ti supera di parecchio. Ci ho pensato grazie al Kokuu di Mibuchi, a dire la verità, e perché anche io per la pallavolo non sono particolarmente alta. Una persona alta guarda istintivamente davanti a sé alla propria altezza, e anche se abbassa lo sguardo, naturalmente non supera una certa soglia. È istinto naturale. Se si entra nel punto cieco di quella visione, si sparisce al campo visivo dell’altra persona. Istintivamente, ti sei abbassato più del solito e Tai-chan non ti ha visto. Quindi sei passato”
“ Ottimo!” intervenne Hyuuga
“ Ha però due punti deboli” continuò Rika “ Hyuuga senpai, mettiti vicino a Kuroko-kun e fate la stessa cosa”
I due seguirono le indicazioni di Rika, ma Kuroko non riuscì a passare.
“ Il primo è proprio questo, la differenza di altezza. Se non è oltre una certa soglia, non è facile smarcarsi. O comunque, si deve aumentare la forza per piegarsi sulle gambe. Questo pregiudica la velocità” commentò Rika
“ Questo perché il campo visivo è quasi lo stesso” intervenne la coach “ e poi…”
“ Ora, Izuki-senpai, fai a cambio con Hyuuga senpai e tu e Kuroko-kun ripetete ancora una volta la stessa cosa” concluse Rika
Anche stavolta, Kuroko non riuscì a passare.
“ Altro punto debole è che se capacità come Eagle Eye, Hawk Eye ed Emperor Eye bloccano la Misdirection, a maggior ragione ti bloccano così” disse Rika “ questa tecnica, però, può utilizzarla chiunque.  Basta solo tenere a mente questo. Lo so, forse è meno stupefacente di quanto non sembri, ma credo che almeno un po’ possa servirci”
“ è sempre qualcosa in più” commentò la coach Riko “ non dobbiamo adagiarci e dobbiamo dare il nuovo esempio alle matricole che arriveranno”
“ Come mai ti è venuta in mente con il Kokuu di Mibuchi?” chiese Hyuuga, curioso
“ il Kokuu funzionava con la spinta dalle gambe, piegate maggiormente” rispose Rika “ e questo fa abbassare il baricentro del corpo. Ho pensato che si potesse fare lo stesso per smarcarsi apportando qualche modifica”
Hyuuga si irritò. “ Va bene, ma se ti sento dire di nuovo che non vali come Momoi, ti uccido, stupida” disse, entrando in clutch time e posandole duramente una mano sulla testa
“ gliel’ho detto anche io” intervenne Riko, schioccando le dita .
Rika deglutì a vuoto… “ Ahia!"

 


Intanto,  in albergo, il Rakuzan si preparava. Avrebbero passato altri due giorni in giro per Tokyo per poi tornare a Kyoto.
Akashi stava uscendo. Era tornato, e aveva parlato con i propri compagni di squadra. Persino Mayuzumi aveva capito, lui che era all’ultimo anno. Aveva parlato in privato anche con l’allenatore e la manager, che increduli avevano capito. Akashi sospirò, almeno si era tolto dei macigni dal cuore.
“ Yo, Akashi! Quanto tempo. Ti sei fatto più alto” si sentì chiamare
Si voltò e… “ … Nijimura…san…”
“ Non sei cambiato per niente, sei solo più alto” sorride il più grande, avvicinandosi e facendo quasi a mo’ di misurare.
“Sei…tornato dall’America?” chiese Akashi
“ Sì” rispose Nijimura “ ho visto la partita. Sei molto migliorato, ma puoi fare di meglio”
Akashi sospirò. “ Abbiamo perso, ma sapevo che sarebbe successo, prima o poi” mentre pensava “ dovrò dire anche lui ciò che è successo, un giorno… e se…”
“ Ho parlato con Rika. Poi devo salutare anche gli altri” aggiunse Nijimura
Akashi pensò alla partita contro Midorima, e avvertì una piccolissima stretta al cuore.
“ Come va? Il Rakuzan è proprio adatta a te come squadra.” Commentò Nijimura
“ Mi trovo bene con i ragazzi, e gli allenamenti vanno bene “ rispose semplicemente il ragazzo
“ e come immaginavo, non sono molto stupito del fatto che, anche se sei una matricola, tu sia capitano” ghignò Nijimura “ ho sempre creduto molto in te, Akashi”
Akashi ringraziò, ma nella sua testa si faceva largo un pensiero. “ Se sapesse quello che ho fatto, come mi guarderebbe?”
Nijimura fischiò, osservando l’imponente struttura alberghiera. “ Sapevo che eri messo bene, ma non sapevo alloggiassi qui. Dai, andiamo. Voglio vedere la tua squadra in azione!” concluse, mettendogli un braccio intorno alle spalle amichevolmente e trascinandolo dentro.
“ Akashi, chi è questo ragazzo?” chiese Hayama, una volta che i due furono arrivati
“ Questo è Nijimura Shuuzo” disse Akashi” è un mio senpai. È stato il capitano della Teiko che mi ha preceduto”
“ Questi sono i Generali senza Corona” pensò Nijimura, mentre salutava “ sono curioso di vederli  giocare”
Il Rakuzan iniziò gli allenamenti e Nijimura assistette per tutto il tempo. “ Sono in gamba” pensò, mentre rimaneva esterrefatto dal ritmo serrato dell’allenamento.
Alla fine degli allenamenti, mentre i ragazzi sistemavano i palloni, Nijimura si avvicinò al cesto, ne prese uno e lo lanciò ad Akashi.
“ Ohi Akashi, che ne dici di un uno contro uno, adesso?” propose Nijimura
Akashi lo guardò, e ghignò appena. “ Nijimura-san, non per contraddirti, ma non sono più quello che ero alle medie.  Non ti sarà facile battermi”
“ Vedremo” rispose ghignando Nijimura “ non sei il solo ad essere migliorato, sai?  Forza. Cinque possessi di palla. Cinque canestri.”
“ La storia si ripete” pensò Akashi, sogghignando” va bene, Nijimura-san”

 

 

Anche la Seirin aveva finito gli allenamenti, un po’ prima del solito. I ragazzi sarebbero andati a casa per una doccia per poi tornare a scuola. 
Riko, sogghignando, disse “ La nostra squadra per il festival ha allestito un cafè. Ce ne siamo occupati io, Junpei e Teppei. Ragazzi, voi farete i maggiordomi, mentre io e Rika-chan le maid. Dopo la doccia, tornate immediatamente. Vi vestirete qui, abbiamo allestito i camerini. Non preoccupatevi per i vestiti. Ci sono per tutti, anche per te, Rika-chan”
Rika deglutì a vuoto. L’espressione della coach non era molto rassicurante…
 Una volta terminato,  dalla porta aperta della palestra della Seirin entrò parecchia gente.
“ Ciao, ragazzi. Scusateci. Rikacchi, dobbiamo parlarti” fece Kise
“ Kise, per favore, lascia parlare me” intervenne Akashi, in tono calmo
Si trattava di della Generazione dei Miracoli al completo.
“Ragazzi, che ci fate qui?” chiese Rika, avvicinandosi. Kagami la seguì, curioso
“Kagami, puoi allontanarti un po’ per favore?” chiese Akashi
“ Non sembra nemmeno lui…” pensò Kagami, mettendosi a breve distanza da Rika
Akashi continuò, mentre i ragazzi si disponevano in una sorta di fila disordinata.
“ Rika, siamo qui per chiederti una cosa” fece Akashi, incurante di Murasakibara, più distante ed intento a mangiare patatine, e Midorima che si sistemava continuamente gli occhiali, con le guance appena colorite “ volevamo sapere chi scegli. Sai a cosa mi riferisco” concluse, guardandola con sguardo penetrante.
La ragazza arrossì “ Intende, forse, che…?”
“ Un attimo! Ci siamo anche noi!” intervenne Takao, che insieme ad Himuro e Kasamatsu, era appena arrivati. Ma il numero 10 dello Shuutoku, slanciandosi, fece cadere tutti a terra, e Kasamatsu, che era avanti agli altri due, si trovò seppellito…
“Cosa?” commentò Rika, sorpresa
Kagami, intanto si era innervosito…

 


“Takao!” commentò Midorima
“ Muro-chin…” fece, indifferente, Murasakibara, avvicinandosi  nuovamente alla porta, poggiandosi al muro e continuando a mangiare
“ Kasamatsu senpai…” disse Kise
“Oddio anche Kasamatsu senpai…  ma cosa…” Rika era sorpresa.
I ragazzi si rialzarono.
“ Shin-chan, vediamo chi vince stavolta” disse Takao ghignando e avvicinandosi a Midorima
“Rika, siamo qui per lo stesso motivo di tutti loro. Vogliamo una risposta chiara” sentenziò Himuro, guardandola intensamente
“ Kise, non credere che ti permetta tutto perché sei il nostro asso… e perché hai uno stuolo di fangirl urlanti dappertutto…capito?!” disse Kasamatsu, rosso in volto
Rika arrossì. Non sapeva cosa pensare.  Come sarebbe uscita da questa situazione?
“ Non dimenticatevi  di me” fece Kuroko, che non lo dava a vedere ma era abbastanza irritato. Era lì da un po’ e nessuno lo aveva notato.
“Kurokocchi, non comparire così!” fece Kise
Il ragazzo si avvicinò a Rika, sorridendole, per poi guardare i ragazzi. Cinse dolcemente le spalle della ragazza e la baciò delicatamente, lasciando tutti a bocca aperta.
“ A dire la verità, dovete includere anche me” disse semplicemente Kuroko, quando si staccò.
Rika era imbarazzatissima.
“ Kuroko…” disse Akashi, squadrandolo intensamente, e dando voce ai pensieri di tutti
Anche Kagami era furioso e stringeva i pugni.
“Ragazzi…ecco…io… non so cosa dire…” iniziò Rika, in imbarazzo.
La squadra assisteva alla scena e Kagami, da dietro, si stava innervosendo.
“ Ecco…forse…mi spiace. C’è…qualcuno di cui sono innamorata.  Anche se non so se prova lo stesso”
Akashi sospirò. “ Immaginavo” commentò, sorridendo appena
Anche Kuroko sospirò, con un lieve sorriso.
“ Rikacchiiiii” piagnucolò Kise “ Ehi, non sarà mica Shougo-kun?”
“ KISEEEEE MA CHE TI METTI A PENSARE, IDIOTA?!” sbraitò Rika
“ Scusa, e che ne so?!” replicò, con un broncio, il biondino
Kise si beccò un pugno a Kasamatsu ed un’occhiata gelida da Akashi.
Himuro sospirò. Aveva intuito. “ Allora buona fortuna”
“Scusate se abbiamo interrotto la vostra routine” disse Akashi, sorridendo mefistofelicamente in direzione di Kuroko
“ Ragazzi…” fece Rika, ancora un po’ in imbarazzo “ venite al nostro festival più tardi”
Rika si diresse verso Kuroko, ancora alquanto rossa. “ Kuroko-kun…ecco…io…”
“ Non preoccuparti per me e per gli altri, Rika-san” rispose Kuroko, accennando un lieve sorriso “ era una cosa che già sapevamo, o comunque immaginavamo, ma volevamo tentare lo stesso”
Rika annuì, un po’ mesta. Izuki, intanto, aveva osservato la situazione per tutto il tempo, e mentre squadrava Rika, prese una decisione…


Quando i ragazzi se ne furono andati, mentre tutti fischiavano all’indirizzo di Kuroko, che noncurante teneva in braccio Nigou, Hyuuga si avvicinò, un po’ imbarazzato, alla coach,
“ Riko…senti…volevo chiederti…” fece il ragazzo
“ Dimmi, Junpei” rispose la ragazza
“ Ti…ti andrebbe di venire con me al festival, stasera?” . Lo disse tutto d’un fiato e con un tono di un’ottava più alta del normale. “ Sono uno sfigato, maledizione” pensava intanto Hyuuga. Gli ci era voluto un certo coraggio per chiedere una cosa del genere.  Ma non poteva perdere quell’occasione…

FLASHBACK
“ Hyuuga, stasera al festival, metticela tutta” disse Kiyoshi, mentre lui e Hyuuga discutevano da soli
“ Che vuoi dire, Teppei?” chiese il numero  4 della Seirin
“ Non fare finta di nulla, sai a cosa mi riferisco. E parlo di Riko” fece Kiyoshi, in tono serio “ Dai un taglio al passato, vai avanti e fatti sotto. Metticela tutta, capitano”
“ Non sono affari tuoi!” sbottò, completamente rosso, Hyuuga
“ Siete entrambi miei amici. Forza, andiamo a divertirci, stasera!” rispose Kiyoshi, iniziando a ridere ed irritando l’amico, che ricevette anche una pacca sulla schiena
FINE  FLASHBACK


Hyuuga aveva il fumo che gli usciva dalle orecchie, e la tensione saliva. Riko arrossì vistosamente, una volta capita la domanda dell’amico.
“Non potevi chiedermelo in un altro momento, stupido?!” sbottò la ragazza, imbarazzata, tirandogli un pugno che stese il capitano.  Poi, dopo averlo fissato per qualche secondo, sorrise appena, e ancora rossa, si voltò dall’altra parte e disse “ Non… non ci sono problemi. Per me…va bene. Se sei tu, non credo che mio pare farà problemi”
Hyuuga, a quelle parole, sorrise, per poi deglutire a vuoto.  Kagetora Aida…
Rika sorrise sorniona, mentre altri fischi si levavano dai ragazzi della squadra, e coach e capitano sbraitavano, invitando tutti ad andare negli spogliatoi. “ E bravo Hyuuga senpai. Ce l’hai fatta!”

 

Kagami, intanto, era come in trans. “C’è…qualcuno di cui sono innamorata”. Era rimasto a quelle parole, e il suo cuore aveva perso un battito. Il mondo si era fermato.
“Rika… è innamorata.”
Il ragazzo tentò di riprendersi, strinse i pugni ed in un moto d’ira andò a cambiarsi velocemente e andò via.
Rika lo seguì, tentò di fermarlo tirandolo per un braccio.
“ Tai-chan, che ti è preso?” domandò la ragazza, confusa
Kagami, però, scostò con forza non eccessiva il braccio, e con voce roca, quasi in un ringhio, disse “ Per favore…Rika…lasciami stare…ti prego…”.  Sembrava quasi tornato il ragazzo che era all’inizio, e Rika era preoccupata.
Il ragazzo se ne andò, lasciando Rika in preda alla tristezza. “ Cosa ti prende, Tai-chan?”
Kagami tornò a casa e fece una doccia veloce.  Servì a farlo riflettere e a calmarsi, almeno un po’.
A luci spente, si lasciò scivolare accanto al letto, in asciugamano. Solo allora si accorse che dagli occhi sgorgavano lacrime. Non singhiozzava.  Solo, dagli occhi uscivano incessanti delle lacrime. Guardò quello che aveva scelto di indossare quella sera, aiutato da Himuro ed Alex. Non sarebbe mai riuscito a chiederloa  Rika.
Kagami prese il cellulare e compose un numero.
“ Ho deciso.  La porterò al festival questa sera. E poi… me ne andrò. Senza dirle nulla di quello che provo” pensò.
“ Papà” disse il ragazzo. Ci fu un minuto di silenzio, e l’uomo dall’altra parte della cornetta pazientò “ prenotalo…quel volo per Los Angeles…per domani…domani sera…”

 

 

 

Al prossimo capitolo!
Preview capitolo 33: “ Sei tu, la stupida”

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Capitolo 34
*** Capitolo 33- Benvenuti al Festival del Liceo Seirin! ***


Image and video hosting by TinyPic Salve sono valechan91. Eccoci qui con un nuovo capitolo.
Come campioni, cosa attende adesso i nostri eroi? State a guardare! C’è ancora qualcosa da svelare.
Buona lettura!

 

Capitolo 33- Benvenuti al Festival del Liceo Seirin!


“ RIKO-SAN!” sbraitò Rika all’improvviso “io così non esco!”
“Dai, ti sta sicuramente benissimo quella divisa…”
“ SONO MEZZA SVESTITA!”
“ Che esagerata…”
I preparativi per il festival erano iniziati.  Il cafè della squadra di basket era allestito in una delle aule. Diversamente dagli altri licei, il festival della Seirin si teneva in inverno e a partire dal primo pomeriggio.  Era la tradizione della scuola.  Dopo, avevano organizzato una piccola festa con karaoke nella palestra.
Ai lati opposti dell’aula erano stati allestiti dei piccoli camerini in cui cambiarsi, nascosti dietro una tenda.  Della cucina si sarebbe occupato Mitobe, se necessario aiutato da Kagami.  Mentre le riserve si preparavano in un’altra aula per mancanza di spazio. 
La coach aveva indossato la divisa da maid e fatto i complimenti ai ragazzi, non senza un leggero imbarazzo.
Mentre Rika…non aveva apprezzato l’abito scelto da lei alla coach. Si era portata una borsa abbastanza grande in cui aveva messo l’abito per la festa…
“Forza, vieni fuori e non fare storie!” disse l’allenatrice, tirandola fuori dal camerino improvvisato.
L’abito di Rika era vistoso. Aveva un corpetto a fascia ed era pieno di ricami, e fasciandole il corpo le evidenziava le forme. Le maniche corte, staccabili, erano piene di volant. La gonna era la classica di una maid, mentre ai piedi indossava delle ballerine nere con un fiocchetto. A completare il tutto, un cerchietto sottile con un piccolo fiocco nero… ed un girocollo in organza nera, sottile, con un fiocco nero. Aveva lasciato i capelli sciolti, che le ricadevano sulle spalle scoperte.
Rika era imbarazzatissima., e la reazione dei ragazzi la imbarazzò ancora i più, insieme al sorriso sornione della coach.
Hyuuga quasi inciampò e gli si spostarono gli occhiali, mentre Koganei e Mitobe annuivano.  Il capitano aveva quasi rischiato di inciampare già vedendo Riko…
Kuroko, sempre impassibile, smise di giocare con Nigou, che iniziò la leccargli il dito. Kiyoshi, arrivato lì poco prima, che avrebbe fatto da usciere e che poi avrebbe solo assistito alla festa successiva, commentò con un “ Sei molto carina così, Rika-chan”, sorridendo festoso.  Izuki sorrise solo, per poi scrivere chissà quale gioco di parole sul solito taccuino. Kagami, che stava provando una nuova bibita da servire, sputò tutto.
“ Coach, ma come l’ha fatta vestire?! Dà nell’occhio!” sbraitò il ragazzo
L’allenatrice sorrise sorniona. “ Ma è quello che volevo…”
“Uffa, Riko-san” sbottò Rika “ non ce n’è un altro?” pensando “ è peggio dell’abito che ho portato per la festa”
“rassegnati, Riko-chan. Ti cambierai dopo. E no, non ne abbiamo un altro” rispose la coach, con un tono che non ammetteva repliche.
Rika deglutì a vuoto. Almeno, le ragazze sarebbero andate solo alla festa. E già prevedeva fulmini per contendersi i ragazzi. I primi clienti del cafè furono…
“Kurokocchi, Rikacchi, Kagamicchi? Siete…” fu Kise a parlare. Era arrivato insieme ad Aomine, Midorima, Takao, Momoi e Kasamatsu.
Kise squadrò Rika. “ Rikaaaaacchiiiiii solo io posso guardarti cosìiiiiiiiiiiiiiii!” urlò il ragazzo, abbracciando la ragazza
“ Kise piantala!” intervenne Aomine “ però devo dire che stai bene” aggiunse, rivolgendosi a Rika e sogghignando malizioso
“ La tua terza va bene su questo vestito, Rika-chan” fu il commento di Momoi
“MOMOI-SAN! KISE, MOLLAMI,PER FAVORE!” sbraitò Rika
Takao fischiò e sghignazzò, mentre Midorima, appena colorito, si sistemava gli occhiali.
“ Ti sta bene, Rika-chan” fece educatamente Kasamatsu “ Kise, vuoi mollarla o ti devo prendere a calci in culo?!”
Kise non la lasciava.
“ Per favore, ragazzi, non importunate le nostre maid.” Rika sentì una voce e si sentì strattonare e allontanare da Kise.
“Tai-chan…” la ragazza arrossì furiosamente
“Kagamicchi, quanto sei cattivo” si lamentò Kise
Kagami prese in braccio Rika e la portò accanto ad un tavolo. La ragazza era un tizzone ardente. “ Che fai?!” gli chiese
“ La coach non te lo ha detto? Ci saranno due persone ad ogni tavolo. Lei se ne occuperà di un tavolo insieme a Hyuuga senpai, mentre… mentre noi ci occupiamo di questo” rispose il ragazzo
Rika arrossì.” Capisco...e immagino che l’idea sia venuta a Kiyoshi senpai…” commentò la ragazza, notando il sorrisino furbo della coach e quello sornione di Kiyoshi
“Non lo so, me lo ha solo detto” rispose Kagami
“Ero venuto a vedere il festival della scuola vincitrice della Winter Cup, ma un cafè con due sole maid? Che palle” fece un ragazzo, sulla soglia
“Questa voce…oddio..” pensò Rika, voltandosi
“Haizaki, anche tu qui?!” esclamò la ragazza, correndo verso il nuovo arrivato
“Oh, ma guarda, la strega” fece il ragazzo, ghignando “ Sai ,Rika, non ti sta affatto male questo vestito. Almeno non ti fa sembrare una strega. E potrei fare qualche pensierino su di te…”
Rika si irritò, ma sogghignò. “ Oh, tu che mi chiami per nome , che novità.  Che ne dici di venire alla nostra festa dopo? Potresti avere gradite sorprese…”
“ Mi presenti qualche pollastra?” chiese il ragazzo, interessato
“  Diciamo che è qualcosa che non ti aspetti…” fece sibillina
“ Va bene, va bene. Ma mi aspetto una bella ragazza” disse Haizaki “ intanto, che ne dici di farmi tu, da maid? Quella piattola non mi piace”
La coach venne trattenuta da Hyuuga, Mitobe e Kiyoshi, altrimenti si sarebbe avventata sul ragazzo…
Rika fece un sorrisino. “ Certo. Ma non allungare le mani. Il compagno che mi aiuta a servire ai tavoli non ti riserverebbe un bel trattamento…” disse, notando che Kagami si era accigliato ed era sul piede di guerra
“ Su di te? Forse nei tuoi sogni bagnati…” rispose Haizaki… e Rika gli pestò il piede.

 

 

Quella sera, in seguito, tra tante altre attrazioni oltre al cafè , si svolse la festa.
Momoi era già arrivata con un abito azzurro pallido, aderente e scollato. Mentre i ragazzi erano tutti con una camicia e dei pantaloni eleganti. 
I ragazzi e le ragazze della Seirin si cambiarono.  La coach Riko indossò un abito colorato, giallo e bianco. Ai piedi aveva delle calze bianche e delle scarpe bianche con un piccolo tacco e tra i capelli aveva una piccola molletta con una margherita.
Rika, invece, aveva scelto un abito particolare. Quando si cambiò, sorprese tutti.
Aveva un abito fucsia e nero, senza spalline, stretto sul busto e più largo sotto. Le lasciava la schiena scoperta, tenuto solo da un sottile filo di stoffa a formare un effetto ragnatela. La gonna, corta appena sopra il ginocchio, aveva dei ricami. Alle calze nere, aveva abbinato delle scarpe nere, con un bel tacco.
Si era truccata nuovamente, e ai capelli sciolti aveva arricciato appena le punte. 
Tutti rimasero sorpresi, ma si ripresero subito quando la ragazza fu assalita dalle sue amiche, che l’abbracciarono.
Rika sentì un fischio dietro di lei. “ Uh, strega, mi sorprendi. Da dove li tiri fuori certi abiti? Non fanno per te…”
“Shougo-kun” lo schernì Rika “ ti stai accorgendo adesso che anche io sono una ragazza? Troppo tardi…amico…”
La ragazza si allontanò un attimo, quando sbattè contro qualcuno. Notò chi fosse e sorrise.
“ Nijimura senpai!” esclamò felice
Nijumura la guardò, sorrise sornione e l’abbracciò. “ Ma guarda la mia piccola kohai com’è cresciuta! Fatti abracciare! Quanto sei carina!”
Rika ridacchiò. “ Grazie, senpai. Sono felice anche io di vederti”
“Ehm, Nijimura-san, vorrei salutare anche io Rika” fece Akashi,  appena irritato. Il ragazzo era arrivato poco dopo Nijimura
“ Salutala dopo. Voglio abbracciarla ancora un po’, la mia piccola kohai” rispose il ragazzo, con un finto broncio
“ Ciao Akashi, allora sei venuto!  Mi sa che stasera sarai beato tra le donne” sghignazzò la ragazza
Quando arrivò Himuro in compagnia di Murasakibara, Rika chiese gentilmente di allontanarsi.
“ Ciao Tacchan, ciao Murasakibara” salutò la ragazza
“Ciao Rika-chin” salutò il numero 9 dello Yosen, allontanandosi a salutare velocemente gli altri per fermarsi al banco dolci
“Ciao Rika. Stai…” Himuro non fece in tempo a finire la frase che si beccò un pugno in testa dalla ragazza
“ Ehi, che ho fatto?!” esclamò
“ è perché non mi hai detto di aver conosciuto Nijimura senpai in America” fece Rika “ te lo meriti”
“Conosci Shuuzo?” chiese Himuro
“ Certo” rispose la ragazza “ era il capitano della Teiko prima che lo diventasse Akashi. Era anche il power forward più forte delle scuole medie. Ho sempre ammirato lui e Akashi”
“ Che ne sapevo che lo conoscevi, scusa?”
“ Lascia perdere” sospirò Rika
“ Un altro abito seducente, Rika” commentò una voce maliziosa
“Aomine-kun, non c’è bisogno di fare certi commenti, sono una ragazza” rispose Rika
“Rikaaaacchiiii!” Kise la abbracciò di nuovo “ Sei carinissima così!”
Kise si beccò un pugno in testa da Kasamatsu. “Quando la finirai, idiota? Comunque, ha ragione, Rika-chan. Sei davvero bella”
Rika arrossì leggermente. “ Grazie, ragazzi”
“Riiika-chan” intervenne Takao, avvicinandosi “ che eleganza!”
“ Un abito vistoso ma che ti sta bene, Rika-san, nanodayo” commentò solo Midorima
Rika ridacchiò. “ Takao, che dici” fece, sorniona” gliela troviamo una ragazza a Midorima, stasera?”
“Chissà” fui il commento del ragazzo “ se a qualcuna piacciono gli tsundere…” i due sghignazzarono
“TAKAO! RIKA-SAN!” sbottò Midorima
“ Scherzavo, Midorima, non prendertela! Sei proprio permaloso!” sorrise Rika

 

Alla festa, arrivò anche Fuyuki, il capitano della squadra di pallavolo della ragazza. Rika era stata felice di battere il Rakuzan almeno con la squadra di basket. Loro erano state schiacciate.
Si unì anche Ogiwara, per la gioia di Kuroko. Era stato chiamato da Rika.
“ Prevedo fulmini e saette, stasera.  Dovrò far parlare Tacchan e Fuyuki-san” pensò Rika
Intanto, sogghignò.  “Nijimura senpai” disse Rika, avvicinandosi al ragazzo “ ti faccio incontrare qualcuno, oltre agli altri ragazzi”
La ragazza.. .lo portò da Haizaki.
“Lo ricordi Haizaki Shougo, vero?” sorrise sorniona Rika
Nijimura rimase immobile per qualche secondo, come Haizaki.
“Nijimura?” Haizaki sbiancò…mentre Nijimura scoppiò a ridere di gusto.
“Haizaki! Oddio ah ah ah ah ah ah ah ! Che  hai fatto ai capelli? “ disse, tra le risate
“Dovevo aspettarmelo, strega. Era questa la sorpresa, vero?” chiese Haizaki, alquanto irritato
“ Su su, Shougo-kun. Ci sono tante ragazze. Attento a quelle accompagnate da partner e hai campo libero” rispose Rika, sghignazzando
“maledetta…”
“Nijimura senpai, vorrei presentati anche il mio migliore amico. Giocate nello stesso ruolo” commentò Rika, ignorando Haizaki
“Uh interessante” rispose sogghignando il ragazzo “ ce ne hai parlato alle medie”
“Tai-chan!” lo chiamò Rika
Kagami, che quella sera ogni volta che si sentiva chiamare da lei o la sentiva nominare arrossiva, stava parlando con Kuroko, ma si voltò. “ Cosa c’è Rika?”
“ Yo, Kuroko! “ lo salutò di nuovo Nijimura” Ma che carino quel cane”. Kuroko aveva messo a Nigou giacca e papillon…
“ Salve, Nijimura-san” salutò educatamente Kuroko
“ Tai-chan, questo è Nijimura Shuuzo, il capitano della Teiko prima di Akashi. Gioca nel tuo stesso ruolo ed era considerato il migliore alle medie” disse Rika
“ Interessante” commentò Kagami, salutando con una stretta di mano “ mi fa piacere conoscere avversari che hanno del potenziale
“ Su questo siamo d’accordo” fece Nijimura “ Rika ha sempre tessuto le tue lodi fin dalle medie” continuò, facendo arrossire la ragazza “ uno di questi giorni dobbiamo sfidarci”
“ Non vedo l’ora” rispose Kagami
“Rika-san, penso sia ora che andiamo” intervenne Kuroko
“Si, state a vedere” concluse la ragazza, allontanandosi con Kuroko a prendere il microfono del karaoke allestito per l’occasione
“ Ragazzi, prima di iniziare, io e Kuroko-kun volevamo dire due cose” iniziò la ragazza “ volevamo ringraziare tutti e ringraziare soprattutto la nostra squadra. È qui che ho anche ritrovato qualcuno che non rivedevo da molto tempo. Alle medie, abbiamo passato anche dei momenti poco piacevoli, ma ne siamo usciti. E sono stati i nostri nuovi compagni a darci la forza di aiutare i vecchi amici. Grazie davvero.” Passò il microfono a Kuroko
Il ragazzo sospirò, poi iniziò. “Alle medie, mi fu detto chiaramente che non avevo talento.  Grazie ad Akashi-kun, che mi diede l’idea di sfruttare la mia poca presenza, entrai in prima squadra. Poi le cose cambiarono. Mi sono sempre sentito in colpa perché non sono riuscito a fare nulla. Ma la voglia di ritrovare gli amici mi ha fatto andare avanti. Oltre alla mia squadra, che mi ha sempre aiutato e dove ho trovato una nuova Luce, voglio ringraziare i miei amici per aver avuto nuovamente fiducia in me. Grazie”
Ci fu un applauso generale, e Kuroko passò il microfono alla coach, che disse “ Diamo inizio alla festa!”
Venne fatta partire la musica, e si iniziò  a ballare. La coach ballava con Hyuuga, mentre gli altri avevano ognuna un partner. Con Rika vollero ballare un po’ tutti. Nijimura, Haizaki, Kise, Aomine. Solo Murasakibara e Midorima si allontanarono. 
“Non avevamo mai ballato nemmeno alle medie, e che cavolo. Almeno una volta volevo ballare con la mia kohai preferita” commentò Nijimura, sogghignando, facendo arrossire Rika
“ Me la pagherai” commentò Haizaki
“Rikacchi, sei cattiva” disse invece Kise , con un broncio
Ad Aomine, che faceva solo battutine, Rika disse “ Aomine-kun, guarda che ho capito, che sei alquanto…come dire…indeciso. Chiunque sceglierai, non farla stare male. Sono entrambe mie amiche”
“ Quel mentecatto farà bene ad aprire gli occhi, altrimenti gli apro io la testa, un giorno” commentò imbarazzato il ragazzo
Rika arrossì. “ Ma…si capisce?”
“ Ce l’hai scritto in faccia, scema” rispose Aomine “ e solo quell’idiota non ci è ancora arrivato”
Quando fu Akashi a ballare con Rika… la ragazza arrossì leggermente.
“Ti chiedo ancora scusa…per quello che è successo “ disse Akashi “ ma almeno può tutto rimanere come prima o quasi”
“Te l’ho detto, Akashi. Non devi preoccuparti” replicò Rika “ e poi, siamo tutti felici che tu sia tornato”
Akashi accennò un sorriso. “ E non mi stupisce” continuò la ragazza “ che tu sia così bravo a ballare. Mi ha stupito che Haizaki sapesse ballare, ma di te, Nijimura senpai e Kise me l’aspettavo”
“Ho preso lezioni di danza, erano un momento di svago” commentò Akashi
“ Oltre al violino e all’equitazione?” fece Rika, stupita “ wow”
Akashi sorrise. “ Akashi, puoi farmi un favore?”
“Dimmi pure, Rika” disse Akashi, educatamente
“ Visto che il mio capitano della squadra di pallavolo sta parlando con Tacchan, per favore, balla un po’ con la mia amica. È la manager del Rakuzan”
Akashi sospirò. “ Non sei proprio cambiata, eh, Rika?” commentò Akashi “ La manager del Rakuzan? L’altro…l’altro me…non le aveva prestato attenzione. E tranquilla, ora le vado a chiedere di ballare. E poi, se è tua amica, deve avere talento. Tu, vedi di non buttarti giù. Puoi rivaleggiare con Momoi come  vuoi, non sei meno di lei”
“Grazie, Akashi” la ragazza sorrise
“una cosa, però…” fece Akashi, guardandola profondamente “ ho capito a chi ti riferivi oggi. Ma visto il tipo, credo che se non glielo dici chiaramente, non capirà”
“ Lo penso anch’io…” sospirò Rika

 

Intanto, Riko e Hyuuga…
“Ecco, Riko…senti…”fece il ragazzo, mentre stavano ballando. Voleva finalmente dirle quello che provava da tempo
“ Dimmi, Junpei. Che faccia…” rispose la ragazza. Erano entrambi un po’ rossi
“Ecco…tu mi…” non riuscì a finire perche… non si era accorto che Murasakibara era lì vicino e per prendere dei dolci posti più in alto degli altri, gli aveva rovesciato l’intero vassoio addosso!
“Oddio Junpei! Vieni, ti aiuto a ripulirti” fece Riko, accompagnandolo in un’aula della scuola
“ Non è possibile… è un incubo…ancora… ma che cavolo!” pensava il ragazzo, in un misto di rabbia e tristezza
“Murasakibara, che combini?!” fece Rika “ accidenti, si era deciso”
“Eh? Oh, ops, scusa Rika-chin” fece Murasakibara, mangiando una fetta di dolce alle fragole “ volevo prendere il dolce, non l’ho fatto apposta”
“Stai più attento, Atsushi” commentò Himuro, che gli si era avvicinato
“Mi dispiace, Hyuuga senpai. Ma adesso siete soli, forza!” pensava Rika
E invece…
“ Che dovevi dirmi, Junpei?” chiese Riko, mentre lo aiutava a togliere la crema. Non erano rimaste macchie, fortunatamente, non avendo ricambi.
Il ragazzo balbettò qualcosa di sconnesso, fumando dalle orecchie, per concludere “ nulla di importante, Riko” mentre pensava “ maledizione, tutto il coraggio si è dileguato…”
Kiyoshi decise di occuparsi del karaoke. Sorrise sornione.
“ora un po’ di attenzione” fece il ragazzo “ prima di iniziare con il karaoke, vorrei che il nostro asso e la nostra manager cantassero due canzoni che ho scelto per loro”
“COSAAAA?” fecero in coro i due interpellati
“Kagami, forza, vieni!” chiamò il Centro della Seirin
“Kiyoshi senpai, che ti salta in mente?” pensò Rika
Kagami si avvicinò, lesse il testo, in inglese. Arrossì furiosamente.
“Kiyoshi senpai, devo davvero… cantare questa? La conosco, non è difficile, ma…”
“Forza, forza! Divertiamoci!” rispose semplicemente Kiyoshi
Kagami iniziò a cantare:

Say it once, tell me twice                                                                     (dillo una volta, dimmelo due volte)
 Are you certain I'm alright?                                                                ( sei sicura che io stia bene?)
 Just a sign, to remind me                                                                    (solo un segno, per ricordarmi)
 That tomorrow's worth the fight                                                       (che domani  ci sarà battaglia)
 Ever changing the storyline that keeps me alive                            ( cambia sempre, la storia che mi tiene vivo)
 So make a wish, and say...                                                                  ( allora, esprimo un desiderio, e dico…)


Il ragazzo sorprese tutti . Aveva una splendida voce. “ Ricordavo che Tai-chan cantasse bene, ma non così bene” pensò Rika

 
Give me life, give me love                                                                       (dammi la vita, dammi amore)
 Scarlet angel from above                                                               ( angelo scarlatto che vieni da lassù)
 Not so low, not so high                                                                  ( non tanto lento, non così in alto)
 Keep it perfectly disguised                                                            ( resti perfettamente mascherato)
Every changing the storyline that keeps me alive                     (ogni cambiamento, la storia che mi tiene vivo)
 My Mona Lisa's making me smile                                                ( la mia Monna Lisa mi fa sorridere)
 Right before my eyes!                                                                    ( proprio davanti ai miei occhi!)

Take another look                                                                             ( dai un’altra occhiata)
 Take a look around                                                                          ( dai un’occhiata intorno)
 It's you and me                                                                                 ( siamo io e te)
 It's here and now                                                                             ( è qui ed ora)
 As you sparkle in the sky                                                               ( mentre tu brilli nel cielo)
 I'll catch you all I can                                                                ( io ti prenderò per tutto quello che posso)
 Cause all we are is all I am                                                      ( perchè quello che siamo è tutto quello che sono)
 I just want you to see                                                                   ( voglio solo che tu veda)
 What I've always believed                                                          (  quello che ho sempre creduto)
 You are...                                                                                       ( tu sei…)
 The miracle in me                                                                       ( il miracolo in me)

Kagami continuava a cantare.

Show me faith, like you do                                                             ( mostrami la fiducia, come tu sai fare)
 I'm amazed at how you move                                                       ( sono sorpreso da come ti muovi)
 Side to side, front to back                                                              ( da parte a parte, davanti e dietro)
 You know how to make it last                                                            ( sai come far durare le cose)
Ever changing the storyline that keeps us alive                               ( cambia sempre, la storia che ci tiene vivi)
 My Mona Lisa's making me smile                                                      ( la mia Monna Lisa mi fa sorridere)
 Right before my eyes!                                                                         ( proprio davanti ai miei occhi!)

 

Take another look                                                                                ( dai un’altra occhiata)
 Take a look around                                                                            ( dai un’occhiata intorno)
 It's you and me                                                                                  ( siamo io e te)      
 It's here and now                                                                             ( è qui ed ora)
 As you sparkle in the sky                                                                ( mentre tu brilli nel cielo)
 I'll catch you all I can                                                                 ( io ti prenderò per tutto quello che posso)
 Cause all we are is all I am                                                       ( perchè quello che siamo è tutto quello che sono)
 I just want you to see                                                               ( voglio solo che tu veda)
 What I've always believed                                                      (  quello che ho sempre creduto)
 You are...                                                                                   ( tu sei…)
 The miracle in me                                                                    ( il miracolo in me)


These are the moments you can't pass back          (Questi sono momenti che non potrai far tornare indietro)
 Let's turn the water to wine                                               (facciamo un miracolo)
 One more time!                                                                    (ancora una volta!)

Kagami, mentre cantava, lanciò uno sguardo verso Rika.

Take another look                                                                         ( dai un’altra occhiata)
 Take a look around                                                                      ( dai un’occhiata intorno)
 It's you and me                                                                             ( siamo io e te)
 It's here and now                                                                          ( è qui ed ora)
 As you sparkle in the sky                                                             ( mentre tu brilli nel cielo)
 I'll catch you all I can                                                              ( io ti prenderò per tutto quello che posso)
 Cause all we are is all I am                                                       ( perchè quello che siamo è tutto quello che sono)
 I just want you to see                                                               ( voglio solo che tu veda)
 What I've always believed                                                      (  quello che ho sempre creduto)
 You are...                                                                                 ( tu sei…)
 The miracle in me                                                                ( il miracolo in me)


The miracle in me                                                                  (il miracolo in me)
 You're the miracle in me                                                    (tu sei il miracolo in me)


 

 

Un Kagami imbarazzato concluse la canzone,  tra gli applausi generali. Rika era arrossita.
“Rika-chan, ora tocca a te” fece Kiyoshi, chiamandola.   La ragazza si avvicinò, e quando lesse il testo anche lei arrossì. “ Kiyoshi senpai, ma…”
“Forza, divertiamoci!”  e fece partire la base. Dopo un lungo sospiro, la ragazza, piano, cominciò a cantare:

 

Cloudy memories                                                                                         ( nuvole scure)
Of the way it used to be                                                                             ( di quello che ero solita essere)
Search for answers I can't see                                                                  ( cerco risposte che non posso vedere)
Looking back in time                                                                                  ( guardando indietro nel tempo)
All the images they tell me where I'm going                                       ( tutte le immagini mi dicono dove andare)
They guide me                                                                                            ( mi guidano)


Anche Rika sorprese tutti. “ Non credevo che avesse una voce così bella” pensò Kagami.
“ Rika a volte mi accompagnava con delle canzoni al piano” pensava, intanto, Akashi” è ancora più brava”

 

Look to the skies it's a new day, every day                                 (guarda il cielo, è un nuovo giorno, ogni giorno)
Feeling so confused                                                                                   (sono così confusa)
But I know your heart is true                                                                   ( ma so che il tuo cuore è sincero)
Please trust in me                                                                                      ( ti prego, credi in me)

Flying so high up in the sky                                                                   ( volando così alto nel cielo)
I'm caught up in a dream                                                                      ( sono rimasta intrappolata in un sogno)
My fears they fade away                                                                      ( le mie paure sono scomparse)
It's my reality                                                                                          ( è la mia realtà)
And now I know the reason why                                                        ( e ora conosco la ragione per la quale)
I've got to make a change                                                                   ( devo cambiare)
Grow stronger every day                                                                     ( diventare più forte ogni giorno)
I need you here with me                                                                     ( ho bisogno di te al mio fianco)

I'm trapped in the dark but I'll never give in                         ( sono intrappolata nel buio ma non mi arrenderò)
I gotta break free, escape this endless nightmare             ( devo liberarmi, fuggire da quest’incubo senza fine)
I won't stop                                                                                            ( non mi fermerò)

(I wanna always be with you                                                               ( voglio stare sempre con te)
 I'll give you everything I have)                                                           (ti darò tutto quello che ho)

La ragazza continuava a cantare. Riko e Hyuuga, che erano appena rientrati, si fecero raccontare l’accaduto.
“Teppei…” pensò la coach “ eh, se Rika-chan dice di nuovo che è stonata, la carico di lavoro”

 

Searching in the dark                                                                            (cercando nell’oscurità)
But I don't know where you are                                                         (ma non so dove sei)
Won't you guide me?                                                                           (non vuoi guidarmi?)
I'm falling                                                                                                (sto cadendo)
Tremble at your touch                                                                         (tremo al tuo tocco)
And I know I must return back to reality                                          ( e so che devo tornare alla realtà)
It's calling                                                                                               ( mi chiama)

Close your eyes and just follow, you'll know                                 ( chiudo gli occhi e seguo solo, lo saprai)
Pleasure and the pain                                                                        ( piacere e dolore)
Come to haunt me once again                                                         (mi cercano di nuovo)
Just trust in me                                                                                   ( soltanto, credi in me)

Everything that we're dreaming of                                                 ( tutto quello che abbiamo sognato)
You make my life complete                                                              (rendi la mia vita completa)
The smell of victory                                                                           (il sapore della vittoria)
It's in the air I breathe                                                                      ( è nell’aria che respiro)
I'll always be right by your side                                                      ( sarò sempre al tuo fianco)
I do it all for you                                                                               ( farò tutto per te)
But nothing's as it seems                                                                ( ma nulla è come sembra)
I'm floating in a dream                                                                    ( fluttuo in un sogno)

You gotta believe the power we feel                                           ( devi credere nel potere che sentiamo)
It comes from deep within our heart a promise                ( viene dal profondo dei nostri cuori, una promessa)
That we'll keep                                                                                (che manterremo)


Rika lanciò un breve sguardo a Kagami.


Open my eyes I try to speak                                                         (apro gli occhi, provo a parlare)
I'm calling out your name                                                             ( grido il tuo nome)
God bless the miracle that brought you here to me       (Dio benedica il miracolo che ti ha portato qui da me)

Flying so high up in the sky                                                           ( volando così alto nel cielo)
I'm caught up in a dream                                                              ( sono rimasta intrappolata in un sogno)
My fears they fade away                                                              ( le mie paure sono scomparse)
It's my reality                                                                                  ( è la mia realtà)

And now I know the reason why                                                  ( e ora conosco la ragione per la quale)
I've got to make a change                                                             ( devo cambiare)
Grow stronger every day                                                              ( diventare più forte ogni giorno)
I need you here with me                                                              ( ho bisogno di te al mio fianco)

I'm trapped in the dark but I'll never give in                         ( sono intrappolata nel buio ma non mi arrenderò)
I gotta break free, escape this endless nightmare             ( devo liberarmi, fuggire da quest’incubo senza fine)
I won't stop                                                                                     ( non mi fermerò)

(I wanna always be with you                                                       ( voglio stare sempre con te)
I wanna hold you tight right now                                               (adesso  voglio abbracciarti stretto)
I swear I will wipe your tears                                                      (giuro che asciugherò le tue lacrime)
I'll give you everything I have)                                                   (ti darò tutto quello che ho)

 


Anche la ragazza si allontanò in fretta, ed imbarazzata. Kagami si dileguò, prima che Kiyoshi potesse chiedere loro di cantare un imbarazzante duetto, come già dava segno di voler fare…
Mentre tutti si divertivano, Rika uscì fuori per prendere una boccata d’aria.
“Bella serata, vero?” fece una voce, arrivandole alle spalle
“Izuki senpai!” esclamò la ragazza
“Scusa, ti ho spaventata” si scusò il ragazzo “ avevi bisogno d’aria anche tu? Dopo che hai cantato così bene”
Rika arrossì. “ Grazie, Izuki senpai. Ma è stato imbarazzante!”
“ Kiyoshi certe volte le fa queste cose, ma a fin di bene” commentò il point guard della Seirin
“Tai-chan è stato bravissimo. Lo avevo già sentito cantare, da bambina…” pensò tra sé la ragazza
“ Anche Kagami ha una bella voce” commentò solo il ragazzo
Intanto, al karaoke fu la volta di Kuroko… mentre Kiyoshi tentava di convincere Riko e Hyuuga a cantare il duetto…
“senti, Riko-chan, c’è una cosa che devo dirti” disse serio Izuki
“ Cosa c’è? “ chiese la ragazza
“ Ecco… quello che è successo oggi in palestra, durante gli allenamenti” fece Izuki, sospirando “ vedi, devi includere anche a me. Mi piaci.”
Rika sbarrò gli occhi. E non se ne era mai accorta?
“ Izuki senpai, ecco…io…non so cosa dire. Sei… un ragazzo fantastico, e so che della squadra, insieme a Tai-chan, sei quello più ammirato dalle ragazze. Però…ecco, vedi…io…”
“Non devi dire nulla, Rika-chan” la fermò il ragazzo, con un sorriso “ si vede lontano un chilometro di chi sei innamorata.  E solo lui non se ne è accorto. Devi dirglielo chiaramente”
Rika sorrise. “ Grazie, Izuki senpai. Anche Akashi mi ha detto la stessa cosa, anche se lo sapevo già. Lo conosco troppo bene” Poi, guardò brevemente il ragazzo “ Ma sono certa che tu, come gli altri, troverete la ragazza giusta e che saprà apprezzarvi”, pensando “ di sicuro, non posso digli che anche se ha successo, le ragazze si allontanano quando scoprono che fa giochi di parole che non fanno ridere nessuno…”
“ Grazie, Rika-chan” rispose Izuki “ ora torno dentro. Koga e gli altri sembra che mi cerchino”
Il ragazzo entrò, e Rika rimase ancora un po’. La serata era fredda, ma piacevole.
“Stupida, prenderai freddo. Mettiti questa”. Rika riconobbe la voce di chi le aveva messo una pesante giacca sulla spalla.
“Grazie, Tai-chan” disse la ragazza, arrossendo
“Mi ero stancato di tutto quel casino” commentò il ragazzo
“ Io volevo prendere una boccata d’aria… e riflettere” disse Rika
Kagami si oscurò. “Senti, Rika…”
“Cosa c’è, Tai-chan?” chiese la ragazza
“Volevo dirti che domani torno in America con Alex” disse il ragazzo
“Ah, la accompagni. E quando torni?” Rika sorrise appena, forzatamente. Quell’atmosfera fattasi di colpo pesante non le piaceva…
“ Non tornerò” disse Kagami, perentorio
“Eh? “fece Rika “ hai la febbre? O sei stupido?!”
“ Sei tu, la stupida” rispose Kagami, guardandola seriamente “Questo è un addio”

 


Al prossimo capitolo!
Che ne pensate di come stanno andando le cose? Si risolveranno?
Le canzoni sono “Miracle” degli Shinedown e “Crossing Fields” di Lisa.

Preview capitolo 34: “ Sei una stupida. È il solo modo…che ho…per dimenticarti…amore mio”

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Capitolo 35
*** Capitolo 34- Addio Kagami ***


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Salve sono valechan91. Eccoci qui con un nuovo capitolo.
Cosa accadrà adesso, che Kagami vuole andare via?
Buona lettura!

 

Capitolo 34- Addio Kagami


Rika sbarrò gli occhi. “Questo è un addio” aveva detto Kagami.
“ ma che ti salta in mente, Tai-chan?!” reagì la ragazza “ vuoi buttare tutto al vento? Vuoi abbandonare tutti? ... “Vuoi abbandonarmi?” pensava
“ No” rispose serio Kagami “ se ho imparato il basket in America grazie a Tatsuya, è qui che sono diventato un giocatore completo. Tutti mi hanno dato fiducia. Non rinnegherò mai tutto questo. E solo che… ho bisogno di diventare più forte. E voglio tentare di tornare lì. Forse un giorno tornerò”
“Aomine-kun lo hai battuto una sola volta, come gli altri” ribattè Rika
Kagami scosse la testa. “ è stimolante sfidarli, e mi hai presentato anche quel Nijimura… ma ho bisogno di andare a Los Angeles adesso”
“allora che senso ha avuto tutto questo?” sussurrò Rika, per poi urlare “ Che senso ha avuto che hai incontrato Kuroko-kun e gli altri, sfidato e battuto la Generazione dei Miracoli? Stai scappando!”
“ Non sto scappando” rispose Kagami, piccato “ ho solo…bisogno di cercare qualcosa. Ma non so dove. E forse la troverò lì. Parto domani con il diretto delle 19:50”
“ Che senso ha avuto rivederci e poi separarci di nuovo?” sussurrò appena la ragazza, ma Kagami la udì chiaramente.
A Rika scesero alcune lacrime. “ Fai come vuoi!” sbraitò, per poi rientrare, andare a prendere le sue cose nell’aula ed andarsene.
 “ Sei una stupida. È il solo modo…che ho…per dimenticarti…amore mio” pensava intanto Kagami
“ Vado, lo pesto e torno, Akashi “ fece Nijimura, schioccando le dita “ sarà anche il ragazzo che piace a Rika, ma non sopporto che faccia piangere la mia piccola kohai”
“Calma, Nijimura-san” fece Akashi, bloccandolo “ anche io vorrei dirgliene quattro, ma non sappiamo cosa sia successo. Lasciamo che risolvano da soli i loro problemi”
“Kagami, ma che hai fatto?!” chiese Hyuuga, uscendo ed avvicinandosi al ragazzo
“Nulla, Hyuuga senpai. Per favore, vorrei restare solo…” commentò il ragazzo


Rika, ancora in lacrime, stava tornando a casa.
“ Ma porca miseria, così sembri ancora di più una strega. Hai il trucco tutto colato, idiota”
Rika udì una voce, e sospirò
“ Non sono in vena delle tue stupidaggini, stasera, Haizaki. Non rompere” rispose, acida, prendendo un fazzoletto dalla borsa
“Ma come siamo dolci, strega” ironizzò il ragazzo
“ Che fai? Sei diventato una stalker perché nessuna ragazza ti fa il filo?” cercò di sfotterlo Rika
“ ma come siamo simpatiche” ghignò Haizaki “ forza, ti accompagno”
“eh?” chiese la ragazza, sorpresa
“ Mh? Che altro c’è ora? Non avevi detto che eri una ragazza?”
“ Si, ma…”
“ Forza, strega! Andiamo!” fece Haizaki, mettendole un braccio intorno alle spalle e trascinandosela dietro
“ Il tuo cavaliere ti ha lasciato?” disse poi Haizaki, ridendo “ chi può sopportare una strega come te?!
Rika si ghiacciò sul posto. “ Chiudi il becco” le lacrime continuano a scendere sul suo viso
Haizaki ghignò. “ Mh? Ormai sugli occhi non hai più trucco, ma è uguale”
Rika sospirò. I piedi le facevano male, aveva corso, le lacrime non volevano fermarsi. Ma era quasi arrivata.
“ almeno così ti pentirai di avermi messo in ridicolo “ ghigna Haizaki
“Ma smettila” sogghignò appena Rika “ ti sei divertito”
“ Ma se c’erano poche belle ragazze…”
Arrivarono a casa di Rika. “ Comunque, grazie, Haizaki”
“ Preparati comunque a pagarmela” rispose il ragazzo, con il suo solito gesto distintivo
Rika si asciugò le lacrime e sogghignò. “ Posso organizzare un’amichevole”
Haizaki ghignò. “ Oh bene, interessante. Ma se vinco io, mi concedi un’uscita”
“Haizaki hai la febbre, forse?” chiese la ragazza
“ Visto che non mi presenti pollastre, mi accontento” fece spallucce
Rika sorrise sorniona. “ Se vinciamo noi, ti rapi a zero e ti prostrerai ai piedi di Nijimura senpai”
“ Ecco…lo sapevo” Haizaki schioccò la lingua “ ok, ma se vinco io aggiungo un bacio. E che cavolo, è troppo quello che hai detto!”
“Preparati a perdere, Shougo-kun” fece Rika, entrando in casa “ ricordati che la Seirin ha battuto la Kaijou due volte”
“ maledetta strega…”


Rika sospirò appena entrata in casa. E scoppiò nuovamente a piangere.
“ Sei uno stupido, Tai-chan. Che senso ha avuto esserci ritrovati per poi perderci di nuovo in questo modo?”
Il mattino dopo, Rika non si presentò a scuola. Non riusciva ad alzarsi.
“ Sono una vigliacca. Ma non ce la faccio. So che dovrò vederlo agli allenamenti, ma…”
Quella mattina, al liceo Seirin, nemmeno Kagami si era presentato. Voleva starsene per conto suo e preparare i bagagli. Il suo animo era pieno di incertezza.
“Cosa? Kagami se ne va?” fecero tutti
“ Deve essere successo qualcosa. Lasciamolo fare, per il momento” commentò la coach Riko
“Rika…starò facendo la cosa giusta?” pensava il ragazzo
Rika, nel frattempo, scrisse su una lettera alcuni pensieri per Kagami. Sapeva che forse non li avrebbe mai letti, ma voleva lasciarglieli lo stesso. Portò la lettera con sé quando uscì di casa.
“Forse non la leggerai mai, Tai-chan. Ma voglio comunque lasciartela…”

 

Quel pomeriggio, Rika si recò a scuola per andare in palestra.
“ Oh, Rika-chan, sei venuta!”  fece Riko, notandola
“Oggi non c’eri a scuola, Rika-san. E nemmeno Kagami-kun” intervenne Kuroko
“Kuroko-kun! Non spaventarmi!” fece la ragazza, poi improvvisamente prestò attenzione alle parole del ragazzo “ Cosa? Nemmeno Tai-chan è venuto?!”
“ No” rispose “ e nemmeno adesso”
Rika notò in quel momento che non c’era.
“che sia…” pensò la ragazza “ è ancora presto per andare in aereoporto”
La ragazza sospirò. “ Riko-san, iniziamo?”
Riko la squadrò. “ Sei sicura, Rika-chan? Ti va bene?”
“Ma certo” Rika accennò un sorriso “ lui…ha preso la sua decisione”
“ è successo qualcosa?” chiese la coach
“abbiamo solo…discusso. Non so cosa gli sia preso. “ rispose la ragazza, mesta
“capisco…non pensarci, sai come è fatto, è una testa calda” commentò la coach “ forza, iniziamo!”
Intanto, Kagami si apprestava ad andare in aereoporto…
“Farewell, my only love” ( addio, mio unico amore) pensava il ragazzo, mentre chiudeva la porta del suo appartamento ed usciva.

 


Gli allenamenti terminarono alle 19. Così, dopo qualche minuto, Rika discusse delle nuove partite con la coach e il capitano. Quando se ne stava per andare, Kuroko la fermò.
“Sei sicura che ti vada bene così, Rika-san? “ chiese il ragazzo “ se corri puoi ancora fermarlo”
“Ma…”
“non c’è tempo. Vai!” la incitò il ragazzo
La ragazza, come risvegliatasi, sorrise. Ringraziò il ragazzo e iniziò a correre.
Rika andò di corsa verso casa del ragazzo, ma trovò le luci spente. Iniziò a correre per cercare un taxi che la portasse in aeroporto, quando…
“Kise, fermati, ti prego! ”urlò trafelata
“Rikacchi? Che c’è?” Kise la sentì. Si fermò, scendendo dalla bici.
“Non c’è tempo! Ti spiego strada facendo. Ti prego, devo arrivare in aeroporto velocemente”
“Eh?” fece il ragazzo.
Kise sospirò, salì in bici e fece salire la ragazza. Rika gli spiegò la situazione
“Kagamicchi deve essere impazzito! Reggiti, Rikacchi. Voliamo!” fece il ragazzo biondo
Kise si fece strada , anche quando trovarono un ingorgo. Arrivarono in aeroporto alle 19:45.
“Grazie, Kise. Ti sono debitrice” fece la ragazza, riconoscente
“vai, Rikacchi!” urlò Kise
La ragazza corse a perdifiato, cercando il luogo d’imbarco. Trovò finalmente un info point per chiedere se Kagami fosse salito. Si trovava lungo una vetrata.
“ Mi scusi, Kagami Taiga ha già fatto il check-in per il volo per Los Angeles delle 19:50?”
Appena terminata la frase, sentì un rimbombo di fronte a sé e notò una aereo in partenza.
“ è quello che è appena partito signorina “ fece l’hostess “ vuole che controlli se il suo amico è tra i passeggeri?”
Rika era come sballottata altrove. Non capiva più nulla. Non sentiva più nulla. Era troppo sicuro per aver sbagliato volo.
“No, grazie” disse,  forzando un sorriso” scusi il disturbo”

 

Intanto, Kagami si teneva la testa tra le mani, da qualche parte…
Rika non capiva nulla.  Si trascinava verso l’uscita con sguardo perso.
Quando urtò un passante, chiese scusa, per poi appoggiarsi dietro una delle colonne dell’aereoporto.
Scoppiò in un pianto disperato.
Kagami Taiga era partito per Los Angeles, lasciando Rika nella disperazione.
“ Che senso ha avuto ritrovarci per perderci di nuovo in questo modo, e per sempre?”

 

 


Al prossimo capitolo!
Preview capitolo 35: “ Durante la pausa, vieni sul tetto. Devo parlarti”

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Capitolo 36
*** Capitolo 35- Ti amo ***


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Salve sono valechan91.
Eccoci con un nuovo capitolo. Cosa accadrà?
Buona lettura!



Capitolo 35- Ti amo



Non seppe quanto tempo rimase in un angolo a piangere. Quando si calmò, fuggì dall’aeroporto correndo. Si fermò all’uscita, per poi camminare lentamente.
Incontrò per strada Nijimura, che vedendola con gli occhi rossi la obbligò a fermarsi e a parlare. La ragazza gli raccontò tutto.
“ Lo sapevo che dovevo pestarlo, quel ragazzino. Guarda come ti sta facendo soffrire. Akashi me la paga” commentò adirato Nijimura
“ Nijimura-senpai, conosco bene Tai-chan. È fatto così” replicò Rika, con sguardo mesto “ ha solo il basket e il cibo nella testa. Non è colpa sua… se non hai mai capito cosa provassi per lui”
Nijimura sospirò. “ Non lo conosco quindi non posso giudicare, ma non ti ha nemmeno detto…”
“ Vuole migliorarsi” lo bloccò Rika “ e ormai, senza il basket non sarebbe il mio Tai-chan. Quando lo rincontrai a Los Angeles e conobbi anche Tacchan, aveva una luce negli occhi che non gli avevo mai visto. Ha un talento naturale. Non me la sento… di fare l’egoista e di bloccarlo”
“ Io credo che non meriti una ragazza  come te, e che tu sia troppo buona” commentò Nijimura, con un lungo sospiro “ ma sei forte e supererai anche questa” concluse scompigliandole i capelli
Rika accennò un piccolo sorriso. “ Ora vado, Nijimura-senpai. A presto”
“ Vuoi che ti accompagni?”
“ No, grazie, senpai. Vorrei…rimanere sola”
Rika si incamminò verso casa, sovrappensiero. I suoi passi la condussero a passare di fronte la casa di Kagami, senza che lei ci facesse caso.

 


Kagami, intanto…
Si era presentato in orario in aereoporto. “ Ormai, non si torna indietro. Ho deciso. Tenterò di dimenticarla…chissà se ci riuscirò” pensava il ragazzo “ dovrò concentrarmi sul basket e non pensarci. Arrivo, giganteschi hamburger americani!”
Qualche minuto prima del check-in, Kagami vide due bambini che giocavano, forse fratello e sorella. Gli ricordarono lui e Rika qualche anno prima.
Il ragazzo strinse i pugni e pensò. “ Ma che cavolo sto facendo? Sto scappando? Davvero, come ha detto Rika? Sono uno stupido!”
Lasciò subito l’aereoporto, chiamando il padre e scusandosi dell’accaduto.
“ C’entra Rika, eh? Guarda che si capisce” disse l’uomo
Kagami rispose con un “mph” arrossendo leggermente. Il padre non se la prese
Tornò a casa, ma iniziò a riflettere. In camera sua, senza accendere le luci. Qualche ora prima che Rika corresse trafelata in aeroporto…

“ E va bene. Mi giocherò tutto, sperando di non perdere la sua amicizia. Voglio comunque che sappia cosa provo per lei….” pensò il ragazzo
Kagami si sedette, come faceva sempre per riflettere, a terra accanto al letto, concentrandosi su come avrebbe fatto l’indomani. Prima, però, decise di andare a prendere una lettera speditagli dal padre. Con sorpresa, ne trovò una scritta da Rika. Mentre risaliva nel suo appartamento, dopo parecchio tempo che aveva rimuginato prima di decidersi ad uscire, non si accorse che Rika stava passando lì davanti. Così come la ragazza non lo notò, ma vide le luci dell’appartamento, spente.
Una volta in camera, Kagami accese un lume e lesse. Il padre gli mandava due biglietti, in caso volesse andare con Rika a Los Angeles. Il ragazzo sospirò, a volte suo padre esagerava con gli agganci che aveva con le persone.
Poi lesse la lettera di Rika.



“ Per Tai-chan.
Fin da quando ci siamo conosciuti, anche se il nostro inizio non è stato dei migliori, ho sempre avuto la sensazione che completassi le mie giornate. Quando ero sola, c’eri sempre tu a rallegrarmi. E a farmi arrabbiare.
Poi, quando ero giù e sentivo il mondo crollarmi addosso, come a voler morire, mi sentivo meglio guardando le sciocchezze che facevi. Mi hai insegnato che dovevo andare avanti,  non importava quanto la vita potesse essere dura. Anche alla Teiko, sei stato uno dei motivi per il quale ho trovato una ragione per andare avanti.
Hai solo il basket in testa, e non ti sei nemmeno accorto delle ragazze che ti guardano con occhi adoranti.  E lo ammetto, ero gelosa. Loro non ti conoscono come ti conosco io. Non sanno quanto tu sia timido e ottuso con l’altro sesso.
Ma in fondo, non mi importa. Tu sei il mio unico migliore amico, e spero di essere la tua unica migliore amica. Sempre.
Non so se leggerai questa lettera, e spero che se tornerai, io possa dirti qualcosa che qui non posso scrivere.
Ormai, sei parte della mia vita. Non saprei come fare senza di te.  Ma non voglio intralciarti. Non saresti tu senza basket, e io non voglio un Tai-chan senza basket, a metà. Vai per la tua strada…sperando di non perderti.
Non avrei mai pensato che quel ragazzino un po’ sciocco che conobbi anni fa sarebbe diventato il mio migliore amico. E soprattutto, tanto importante per me.
Sei una parte della mia vita.
Segui la tua strada, non ti intralcerò. Spero solo…di poterti rivedere, un giorno. Fino ad allora, fai più canestri che puoi!
Tua
Rika “

 


Solo allora, Kagami notò che i bordi della lettera erano macchiati. Come se si fossero bagnati. E capì… Rika aveva pianto.
Il ragazzo strinse il pugni, per poi riposare la lettera. Non capiva cosa mai potesse dovergli dire Rika di tanto importante da non poterlo scrivere.  Decise che il giorno dopo avrebbe agito.

 


Rika, intanto, era tornata a casa. Si era buttata sul letto e aveva ricominciato a piangere. Era stato tutto inutile. Si addormentò sfinita.
L’indomani, Rika si sistemò meglio che potè. Gli occhi erano ancora un po’ rossi, ma dormendo la situazione era migliorata. Andò a scuola, sospirando. Doveva andare avanti e non guardarsi indietro.
Nel corridoio, la ragazza sentì un vociare strano, ma non ci fece cado ed entrò in classe.
“ Scusate, ho fatto tardi”
Rika trasalì. “Non può…essere” pensò, riconoscendo quella voce
Alzò lo sguardo. Kagami Taiga era di fronte a lei, in classe.
“ Ciao Kagami-kun, bentornato. Anche se sei alquanto prevedibile” commentò Kuroko, salutandolo
“ Non c’è bisogno di commentare, Kuroko” rispose piccato
Kagami guardò Rika, e mentre si andava a sedere al proprio posto, le mise un biglietto sul banco. “ Durante la pausa, vieni sul tetto. Devo parlarti”.
Che cosa doveva dirle? Rika non lo sapeva…ma doveva essere importante, se le diceva di vedersi invece di trangugiare uno dei suoi soliti panini giganteschi.

 


Suonò la campanella e gli studenti si riversarono nei corridoi, per correre a comprare da mangiare. Rika andò nei bagni a sistemarsi, per poi raggiungere Kagami sul tetto.
Kagami era già lì, in trepidante attesa.
“Tai-chan…” sussurrò Rika, aprendo la porta
Il ragazzo, che le volgeva le spalle, si girò. “Rika…”
“Sei…rimasto alla fine” disse la ragazza “ hai deciso di rimanere e non scappare?”
“Lo so, lo so, non dire niente” rispose il ragazzo, grattandosi la nuca “ non potevo andarmene senza… senza aver prima fatto una cosa”
“ Cosa?” chiese Rika
Kagami arrossì appena. “ Ecco… c’è una cosa…che devo dirti. Te l’ho scritto, no?”
“ Cosa devi dirmi, Tai-chan?”
Kagami si voltò, arrossendo, dall’altra parte. “ Ecco… io…io sono innamorato di te, Rika. Sono innamorato di te da quando eravamo piccoli” disse tutto d’un fiato, completamente rosso e voltandosi verso la ragazza, guardandola intensamente
Rikaa sbarrò gli occhi. Il suo cuore perse un battito, prima di accelerare furiosamente.
Dagli occhi uscirono delle lacrime e la ragazza tentò di fermarle. “Credevo…credevo di non…interessarti” singhiozzò
“Eh?” fece il ragazzo, sorpreso da quella reazione
“ Anche io…anche io…sono innamorata di te….da quando eravamo bambini. Ma credevo che… ti piacesse Momoi-san. Non sono bella quanto lei, non sono brava quanto lei. Non…”
Il cuore di Kagami accelerò. Aveva capito bene? Completamente rosso, e confuso, le chiese “ ma… non ti piaceva qualcuno, scusa?!”
“Stupido Tai-chan! Hai visto che ho rifiutato i ragazzi! Mi.. mi riferivo a te, idiota” rispose la ragazza, piccaa, abbassando lo sguardo, arrossendo mentre continuava ad asciugarsi la lacrime
Kagami, velocemente, le si avvicinò e la abbracciò stretta. Rika strinse la maglia del ragazzo.
“Sei una sciocca. Come pensi che potesse piacermi quella? E poi, è innamorata di Kuroko!”
“Non sono…carina quanto lei…”
Kagami, paonazzo, le sussurrò all’orecchio “ veramente, ti ho considerata carina da quando eravamo piccoli…”
Rika arrossì furiosamente. “ Siamo due idioti…”
“parla per te…” commentò Kagami
I due ragazzi ridacchiarono appena, per poi fissarsi intensamente. Avvicinarono lentamente i loro volti, per poi baciarsi delicatamente. Fu un bacio dolce, con il cuore che batteva furioso nei loro petti.
Quando si staccarono, Rika, imbarazzata, nascose il viso nel petto del ragazzo, con un sorriso sul volto.
Kagami la abbracciò di nuovo, ridacchiando. “ Ho letto la lettera. Cos’è questa storia che sei gelosa delle ragazze?”
Rika, già rossa, divenne paonazza. “ Sei stupido e non vedi niente, ecco”
Il ragazzo sorrise sghembo e le sussurrò. “ E io, allora? Dovrei essere geloso dopo quello che è successo in palestra?”
“non mi interessano e lo sai…”
“ E nemmeno a me, quelle, visto che non le conosco” rispose Kagami “ e comunque, non preoccuparti. Da domani al diavolo le gelosie” le sussurrò a pochi centimetri dalle labbra
“Che…” Rika non terminò la frase, perché Kagami la baciò, stavolta con più passione. La ragazza chiuse gli occhi e gli cinse il collo con le braccia, mentre il ragazzo aumentava la presa sui fianchi.
Kagami le sfiorò le labbra con la lingua, in una muta richiesta di accesso, che Rika non gli negò. Le lingeu si sfioravano come in una danza.
Dopo quel bacio, Kagami, rosso in viso quanto Rika, le sussurrò all’orecchio, tutto d’un fiato “ Vorresti…vorresti essere…la mia fidanzata? Vorresti uscire con me?”
La ragazza arrossì. “ C’è bisogno di chiederlo?” rispose, con un sorriso “ certo che si!” concluse, abbracciandolo forte
Kagami la strinse maggiormente.
Rimasero abbracciati, soli sul tetto,  ancora per un po’.
“ Andiamo a prendere qualcosa da mangiare. Sto morendo di fame e gli altri ci staranno cercando” disse Kagami, ancora un po’ imbarazzato
“Si” rispose Rika, un po’ rossa, ma felice, stringendosi al suo braccio e facendolo sorridere
Sulle scale, i due si presero per mano. Nei corridoi, alla vista dei due ragazzi teneramente mano nella mano, tutti li guardarono stupiti.
“Che palle… ora non si può nemmeno tenere per mano la propria ragazza?” commentò Kagami, stringendo maggiormente la mano di Rika ed intrecciando le dita con le sue.  Il cuore di Rika fece un balzo quando la chiamò così…
“Vedo che ce l’avete fatta. Bravi. Solo voi due non ci eravate arrivati” sorrise sorniona la coach Riko
I due ragazzi, imbarazzati, si voltarono, ma sorrisero.
“potrei dire lo stesso per te e Hyuuga-senpai, Riko-san” pensò Rika
“Sono contento per voi, Kagami-kun, Rika-san” disse Kuroko, accennando un sorriso
“AH! Kuroko! Grazie! Ma non comparire così” esordì Kagami
Ai due ragazzi iniziarono ad arrivare vari messaggi. “Kuroko-kun…” pensò Rika. Evidentemente aveva sparso la voce…
A Kagami arrivò il messaggio di Himuro “ ce l’hai fatta, Taiga. Congratulazion”, quello di Alex “ Good Luck, Taiga! Good job! Se ti serve la casa libera, basta che mi scrivi: tigri in calore in arrivo” che lo fece arrossire. E quello di Aomine , che fece diventare Kagami paonazzo per via del contenuto altamente erotico…
Rika, invece, ricevette qualche messaggio in più. Varie congratulazioni dalle amiche, un “good job” da parte di Alex, “ brava Rika!” di Aomine. Un “ dovresti soddisfarlo con la tua terza” da parte di Momoi, un “Rikacchiiii” piangente da parte di Kise, congratulazioni da parte di Midorima e Takao.  “ Congratulazioni, Rika. Sono contento per te” da parte di Akashi.
Un “ ce l’hai fatta, brava, strega. Povero chi ti si è pigliato, lo compatisco. Non farti frullare il cervello dall’amore e ricordati della promessa. Meglio se glielo dici, non mi va di essere pestato”
“VAI AL DIAVOLO, HAIZAKI!”  urlò Rika interiormente
“ma quello più lungo e anche inaspettato fu quello di Nijimura.
“ Brava, Rika. Ce l’hai fatta! Sono contento per te. Digli da parte mia che è fortunato con una come te. Ah, e poi, a quando le nozze e  il pargolo? Voglio essere il padrino, eh!”
“NIJIMURA-SENPAI!” urlò, interiormente, Rika, arrossendo furiosamente
La felicità del momento venne smorzata dal ricominciare delle lezioni…

 


Dopo le lezioni e gli allenamenti, Kagami accompagnò a casa Rika. Erano ancora un po’ imbarazzati, così sarebbero usciti insieme il giorno successivo, e poi l’altro poiché non dovevano andare a scuola. Si baciarono nuovamente, in attesa del giorno dopo.
La mattina, Kagami andò a prendere Rika, che gli si avvinghiò al braccio, felice.
“Quanto entusiasmo!” ridacchiò contento il ragazzo, prima di baciarla.
I due andarono a scuola, e Kagami sorrise sghembo, decidendo di mettere in pratica il suo piano.
Davanti a tutti i ragazzi della scuola che stavano entrando, la tirò maggiormente a sé e la baciò con passione.
Una volta staccatosi, le sussurrò con voce appena calda e roca“ così dovrebbero smetterla di ronzare intorno, non credi? Eventuali scocciatori e pure le ragazze”
“Posso farlo anche io?” chiese, sempre sussurrando,  Rika
“Sicuro..” rispose Kagami
Rika gli prese il colletto della divisa, avvicinando il volto al suo, e lo baciò con altrettanta passione.
Una volta terminato il bacio, disse “ giusto. Così anche le ragazze la smetteranno e rimarrà solo Izuki-senpai libero. Meglio che lo sappiano”
“ Ma come siamo gelose…” sussurrò Kagami
“ è uno sbaglio?”
“No, visto che lo sono pure io “ disse il ragazzo, baciandola nuovamente
I due ragazzi entrarono a scuola, quella mattina, abbracciati. Arrivando appena al suono della campanella…



Al prossimo capitolo!
Probabilmente, il prossimo sarà quello conclusivo o il penultimo. Ma non temete. Ci sarà una sorpresa ;)


Preview capitolo 36: “ Rika, furiosa…”

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Capitolo 37
*** Capitolo 36- Passione al sapore di sfida ***


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In questo capitolo ci apprestiamo a fare un salto temporale di un anno. Cosa sarà successo nel frattempo?
Intanto, avviso solo che sarà presente una scena hot ;) siate clementi, è la prima che scrivo :P
Ho dovuto dividerlo in due, perché troppo lungo. Il prossimo sarà un breve epilogo come capitolo conclusivo
Buona lettura!

Capitolo 36- Passione al sapore di sfida

Il giorno dopo che Taiga e Rika si furono messi insieme, la coach Riko andò a parlare con la Fukuda Sogo e con la squadra di Ogiwara, la Nishikimonji Gakuen.
Intanto, Rika era felice, perché quel giorno, tornando a casa, lei e Taiga…
FLASHBACK
Stavano tornando a casa insieme felicemente abbracciati, quando Kagami si fermò di colpo.
“Che c’è, Tai-chan?” chiese la raagzza, sorpresa, voltandosi a guardare nella direzione del fidanzato
Rika rimase sorpresa. Quello era…
“Non posso crederci…”sorrise “ sembra proprio… il parco dove giocavamo da bambini, anche se i boccioli sono coperti di neve!”
Decisero di andare a vedere e riconobbero il grosso albero sotto il quale si erano salutati. Ma di seguito, i due arrossirono. Si erano ricordati qualcosa….
Kagami, dopo averla salutata con la promessa di rivedersi, le aveva dato un leggero e veloce bacio a stampo, per poi scappare imbarazzato, salutandola ancora.
“Siamo di nuovo qui…” commentò Rika
“Eh già, ma le cose sono cambiate, non trovi?” rispose Kagami ghignando, nascondendo l’imbarazzo, e stringendole la mano
I due si sorrisero, per poi baciarsi sotto quello stesso albero.
“Chissà” commentò Rika, quando si staccarono” forse quest’albero ci protegge”
FINE FLASHBACK
La prima partita, una settimana dopo, fu contro la Fukuda Sogo, per la gioia di Rika, che non vedeva l’ora di ricambiare Haizaki per le piccole angherie che subiva. E che infatti non si toglieva il ghigno dalla faccia.
Le due ragazze della Seirin erano preoccupate per l’andamento della partita, soprattutto per il comportamento di Haizaki. Ma l’amichevole, seppur con difficoltà, si concluse con un vantaggio di tre punti per la Seirin. Rika, al fischio finale, ghignò maligna.
“Maledizione! Dovrò dire addio al mio taglio di capelli! Tutta colpa di quella strega e di questi idioti!” sbraitò Haizaki
“Fatti un esame di coscienza, Shougo-kun” lo riprese Rika “ non hai imparato nulla giocando contro Kise?”
“Tch…” Haizaki schioccò la lingua” tranquilla, strega, mi ricordo la promessa che mi hai estorto”
Rika sogghignò. “ Se vuoi, posso risparmiarti il taglio. Ma dovrai prostrarti di fronte a Nijimura-senpai…”
“ Ma sporca…” fece Haizaki” era meglio il contrario!”
“Prendere o lasciare Shougo-kun”
“E va bene, va bene, ho capito!”
Il giorno dopo, prima che Nijimura successivamente tornasse in America, solo i Miracoli e Rika assistettero alla scena. Tra lo sghignazzare incessante di Rika, Aomine, il ghigno di Kise e le risate sguaiate dello stesso Nijimura.
La settimana successiva, toccò all’amichevole con la squadra di Ogiwara. Kuroko era felice, e curioso di vedere quanto l’amico fosse migliorato. La partita, sebbene piena di colpi di scena, fi vinta per un punto ancora una volta dalla Seirin. Ma stavolta, Kuroko vide un sorriso sul volto di Ogiwara.
“Lo sapevo, Kuroko” disse Ogiwara, stringendogli la mano dopo la partita “ siete una squadra fantastica”
Kuroko sorrise.

Anche la altre squadre avevano il loro da fare. La Touou era alle prese con Aomine, che a volte saltava gli allenamenti. E se Wakamatsu, ora capitano, lo trascinava in palestra con subdoli trucchetti. Il ragazzo era insicuro su quello che provava. Doveva chiarirsi le idee.
Il Rakuzan perdeva un unico membro, Mayuzumi. Il quale, però, scoprì di avere interessi in comune con questo “nuovo” Akashi, e sebbene controvoglia decise di rimanere in contatto con il kohai.
Akashi, intanto, una volta data un’occhiata da vicino alla manager…

FLASHBACK
“ Ragazzi, finitela! Non è possibile! Mibuchi, smettila di giudicare solo l’aspetto. Dobbiamo trovare il più presto possibile un sostituto per Mayuzumi-san!” sbraitava la ragazza
“… Non hanno stile” commentò semplicemente il tiratore del Rakuzan
Hayama si lamentava, non voleva stare fermo. Mentre Nebuya aveva fame…come sempre
Akashi decise di intervenire. “ Hayama, Mibuchi, Nebuya. Siate comprensivi. Ci serve un bravo giocatore. Ascoltate la nostra manager. Abbiamo una rivincita da prenderci” disse il numero 4 del Rakuzan, in tono serio, facendole segno di appoggiarla mettendole una mano sulla spalla
“ Ecco, avete sentito il capitano! Ora facciamo le cose seriamente”
Sembravano sorpresi dalle parole di Akashi, ma nessuno prestava ascolto alla povera ragazza…
“ LA VOLETE FINIRE, RAZZA DI MENTECATTI?!” sbraitò, nervosa
Il silenzio scese tra i presenti. Se Nebuya, Hayama e Mibuchi fecero un’espressione sconvolta… Akashi, lentamente, scoppiò a ridere di gusto. Così tanto, da serrare la presa sulla spalla della ragazza per mantenersi.
“ Si vede che sei amica di Rika “ fece il ragazzo, tra le risate “ forza, ragazzi, ascoltiamola. Seriamente” concluse, con un sorriso
“Sei-sama” fece Vivienne, con gli occhi che luccicavano
Akashi sorrise. “ Devo…chiederti scusa… per come ti ho trattata finora. Per favore, lascia stare l’onorifico. Puoi chiamarmi semplicemente Akashi, o anche Seijuro”
La ragazza arrossì furiosamente. In seguito, Akashi decise di metterla alla prova.
“ è allo stesso livello di Rika come organizzatrice” pensava il ragazzo “ sei stato uno sciocco… a non calcolarla fino ad ora. Saprò vincere anche senza di te” si disse, rivolto al suo lato Imperatore
La ragazza comunicò a Rika la novità…
FINE FLASHBACK


Rika, intanto, aveva presentato Rebecca ad Haizaki.
“ Sei sicura che sia una buona idea, Rika?” le chiese Kagami
“Reb saprà tenerlo a bada. E ad Haizaki serve una così” sogghignò la ragazza
Ed infatti, alle avances di Haizaki, Rebecca rispose…atterrandolo con una mossa di autodifesa e bloccandolo a terra.
“Rika mi ha parlato di te, Haizaki Shougo” fece la ragazza, mantenendolo a terra “ ero curiosa di incontrarti” concluse la rossa
“ Siamo sulla buona strada, bellezza “ rispose Haizaki
“ Saprò tenerti a bada” ghignò la ragazza
“Strega, questa è peggio di te!” fece Haizaki
Rika sogghignò maligna. “ Hai trovato pane per i tuoi denti, Haizaki “ rispose la ragazza “ ma forse, è davvero la persona adatta a te”


Era passato un anno da allora, e le cose andavano per il meglio. Rika e Kagami da un po’ di tempo pensavano, senza comunicare a parole, di portare il loro rapporto al livello successivo…
Quel giorno, Rika avrebbe cenato, come facevano spesso, a casa del proprio ragazzo, mettendosi ai fornelli ed imbarazzandosi ancora per i complimenti che il ragazzo le faceva.
Il pomeriggio seguente, avrebbero assistito ad una partita dei senpai, ormai studenti universitari.
“Sfideranno una squadra di studenti americani a street basket, la squadra si chiama Jabberwock” disse la coach Riko
Rika trasalì. “Riko-san… non li conosco, però… in America non ne ho sentito parlare molto bene”
“Lo stesso vale per me. Tatsuya li ha sentiti nominare” si intromise Kagami
Il giorno dopo avrebbero tifato per i ragazzi, che avevano formato la squadra STRKY. Ma quella sera, era tutta per loro.
La cena di Rika piacque a Kagami, che fu colpito da un piatto in particolare.
Kagami rimase estasiato quando Rika gli presentò… dei mini-hamburger con carne e insalata, con tanto di bandierina americana. Il tutto, sapendo quanto mangia il suo ragazzo, dopo una bella dose di altro cibo, del quale lei mangiò ben poco. Non aveva certo l’appetito di Kagami!
“Rika…come…” chiese il ragazzo, sorpreso
“Eh eh” fece lei, orgogliosa “ so quanto ti piacciono gli hamburger, per questo ho pensato a un’idea originale che potesse piacerti ma farti provare lo stesso gusto degli enormi panini giganti che mangi continuamente… e come manager, devo anche io stare attenta alla salute dei giocatori” disse, e poi con leggero imbarazzo “ e poi… stiamo insieme. È ovvio che mi preoccupi della tua salute”
“Sei la ragazza migliore de mondo” esclamò Kagami, con un sorriso. Rika, arrossita furiosamente, abbassò lo sguardo verso il proprio piatto...
I due ragazzi decisero di vedere un film, e stavolta Rika potè stare tranquilla. Si accoccolò tra le braccia del ragazzo, e la concentrazione sul film era poca. Il film non durò molto, così la ragazza pensò a lavare i piatti.
Kagami pensava fosse il momento giusto, ma non sapeva come fare. Poi pensò che, in fondo, si era sempre lasciato guidare dall’istinto, quindi perché non fare lo stesso?
Kagami si avvicinò lentamente alla ragazza, arrivandole alle spalle. Mise le mani sulle sue, baciandole delicatamente l’orecchio ripetutamente, per scendere appena sotto di esso.
“Tai-chan…”gemette sommessamente la ragazza, sorpresa, scostando le mani del ragazzo
Kagami arrossì. “ Ecco…Rika…non so se…vorrei ma…se tu…” disse, voltandosi dall’altra parte
“Non ho paura, Tai-chan. Va tutto bene” fece la ragazza, tirandolo a sé e baciandolo
Kagami non ci mise molto a ricambiare con crescente passione, e le lingue danzavano in armonia.
Con uno schiocco, i due si staccarono. “Sai che la cucina è posto più erotico della casa?” sussurrò la ragazza, mettendogli le braccia intorno al collo
“ Ma davvero? Ma non credo sia adatto, adesso. Meglio il confort” rispose il ragazzo, in un sussurro, baciandola di nuovo. La prese in braccio e Rika gli avvinghiò le gambe intorno ai fianchi, provocandogli un ringhio sommesso nel bacio.
A tentoni, Kagami giunse nella sua stanza. “Alex una volta tanto non c’è” fu il pensiero all’unisono dei due, e ultimo pensiero razionale per quella sera.
Kagami la stese sul letto, per poi sovrastarla. “You drive me crazy, Rika” ( mi fai impazzire, Rika” le sussurrò serio il ragazzo. Rika notò il suo sguardo, scuro, profondo e velato di desiderio.
“ You drive ma crazy too, Darling” (anche tu mi fai impazzire, tesoro) rispose la ragazza, in inglese
I due si baciarono ancora, con passione sempre crescente. La temperatura saliva, intorno a loro.
Kagami, guidato da un’intraprendenza di cui non si credeva capace, prese l’iniziativa. Le alzò il lembo della maglia fino a togliergliela, scendendo a lambirle il collo. La ragazza, a quei movimenti, gemette piano.
L’eccitazione aumentava. Rika gli tolse la maglia, ammirando i muscoli scolpiti del ragazzo e sfiorandoli delicatamente con le dita, passando ad accarezzare la schiena possente.
Il ragazzo ricambio slacciandole il reggiseno, mentre sul collo le lasciava un segno violaceo. “ You are mine” (Sei mia) le sussurrò in un orecchio
La ragazza arrossì, tentando di coprirsi. Ma Kagami le bloccò le braccia ed intrecciò le dita alle sue, per poi soffermarsi languidamente sul segno lasciato e poi scendere sui seni. Li baciò e le succhiò un capezzolo, per poi passare all’altro.
“Tai…ga…” gemette un po’ più forte la ragazza, inarcando la schiena e facendo aumentare l’eccitazione del ragazzo.
Il ragazzo le tolse i jeans e le mutandine, era al limite. Le accarezzò le cosce, quando, improvvisamente, senza sapere come, si ritrovò Rika a cavalcioni su di lui, che languidamente ed in modo seducente gli sussurrava “ lascia divertire un po’ anche me, Tai-chan”, mordicchiandogli l’orecchio. Il ragazzo gemette.
La ragazza gli accarezzò e gli baciò addominali, per poi togliergli i jeans e i boxer. Arrossì vedendo l’evidente erezione del ragazzo. Ma decise che lo avrebbe sorpreso.
Prese l’organo in mano, iniziando a masturbarlo per poi iniziarle a leccarlo dalla punta.
“Rika…” gemette Kagami, in preda al piacere
La ragazza, a quella voce roca, rispose prendendolo tutto in bocca e continuando. Quando vide che era al limite, con un sorriso malizioso si fermò.
Kagami la sovrastò nuovamente, andando a cercare la sue labbra e la sua lingua. Scese nuovamente sui seni, per poi baciarle la pancia piatta, facendo dei cerchietti intorno all’ombelico. Poi scese ancora, per arrivare alla femminilità. La leccò e le stuzzicò il clitoride, facendole inarcare la schiena dal piacere.
“Taigaaa….” gemeva la ragazza
Il ragazzo era ormai al limite, non ce la faceva più. Kagami prese un preservativo dal cassetto del comodino e le chiese “sei sicura? Se vuoi…posso…”
La ragazza lo attirò a sé, baciandolo con passione. “ Ti basta come risposta?” gli sussurrò in maniera seducente
“ Certo” rispose il ragazzo, baciandola nuovamente per poi mettersi il preservativo.
Poco dopo la penetrò. E da allora ci furono solo ansimi e gemiti.


Kagami, stremato, attirò a sé Rika in un abbraccio, e i due si addormentarono.
La ragazza, prima di riuscire a dormire serena, ebbe un po’ il sonno agitato.
Vedeva delle ombre indistinte, e quando distinse Kasamatsu e delle ombre che lo circondavano, Rika, furiosa… reagì e urlò “ Ehi, che fate a Kasamatsu senpai?!”
Poi distinse solo un oggetto piccolo e tondo, prima di cadere tra le braccia di Morfeo.
Sempre circondata dalle braccia della sua tigre personale.

Il capitolo sarebbe stato eccessivamente lungo, l’epilogo, il prossimo, concluderà la vicenda. Ma non temete. Settimana prossima ci sarà una sorpresa ;)
Al prossimo ed ultimo capitolo!

Preview capitolo 37: “Rika sorrise, tra le lacrime”

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Capitolo 38
*** Capitolo 37- La fine ed un nuovo inizio? ***


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Salve sono valechan91. Eccoci qui alla conclusione di questa storia. La mia prima storia in assoluto. Ringrazio  tutti coloro che l’hanno seguita fino alla fine. Ho qualche sorpresa al riguardo, ma leggete fino alla fine ;)

Buona lettura!



Capitolo 37- La fine ed un nuovo inizio?


Ormai era mattina, i raggi del sole filtravano attraverso al finestra. Rika fu la prima a svegliarsi, e ancora intontita, si ritrovò stretta tra le braccia del suo ragazzo.  Arrossì furiosamente al ricordo di quello che era successo. La sua prima volta. Si era sentita sfacciata, però… non poteva evitarlo. In segreto, aveva sempre osservato i muscoli scolpito del ragazzo visibili anche con la divisa, la schiena forte e larga, le gambe forti…
Decise di godersi ancora un po’ quel calore, per poi  alzarsi e preparare la colazione. Ma appena qualche secondo e si ritrovò incatenata agli occhi di Kagami, che si era appena svegliato.
Sorridendole, anche lui un po’ rosso, le augurò il buongiorno con un bacio a stampo.
“Buo….buo….buongiorno Tai-chan” incespicò la ragazza, imbarazzata
Kagami ridacchiò. “ Mi chiami per nome sono in certi momenti, eh? E smettila di essere imbarazzata! Lo… lo sono pure io, accidenti” disse, arrossendo
Il ragazzo, imbarazzato al massimo, decise di sciogliere quell’atmosfera.
“Andiamo a farci  la doccia, o vuoi farla tu per prima?”
“No, vai pure, Tai-chan” rispose la ragazz “eh? Andiamo?” commentò diventando rossa
“Ma che hai capito, scema?!” sbraitò il ragazzo “ non intendevo…insieme… per quello…ci sarà tempo…ecco…” finì, girandosi dall’altra parte, grattandosi la nuca
Poi, improvvisamente, mentre prendeva i vestiti, Kagami si ricordò di una cosa.
“Ah, aspetta! Dimenticavo!” disse, ancora imbarazzato, pensando “ è la cosa giusta da fare”
Kagami si avvicinò al proprio comodino, aprendone il cassetto ed estraendo una piccola scatolina di velluto rosso.
Rika arrossì. “ Non…può essere…”
Il ragazzo gliela porse e fece segno di aprirla, così  Rika lo fece. Si mise seduta, coprendosi con il lenzuolo.   Al suo interno, c’era un piccolo anello in oro bianco, con un piccolo diamante incastonato tra altre piccole perline.
“Tai-chan…io…”
Kagami sorrise e appoggiò la fronte a quella della ragazza. “ Rika…questo era di mia madre”
La ragazza sbarrò gli occhi. “Tai-chan…”
“Ascolta” continuò il ragazzo “ prima che morisse, mia madre mi disse una cosa. Questo anello…ecco…non è un semplice anello di…fidanzamento” disse, imbarazzato “ mia madre mi disse che avrei dovuto darlo solo alla ragazza…che consideravo più importante, che volevo al mio fianco.  Poco importava se poi non si sarebbe rivelata quella della vita. Ma… solo se ne fossi stato assolutamente certo”
Rika quasi tratteneva il fiato.
“ Tu stessa lo sai, non sono…proprio il tipo che con le ragazze ci abbia mai saputo fare.  Che ho in testa il basket e il cibo. E forse, innamorarmi di te è stato una specie di miracolo. Ancora di più che tu ti sia innamorata di uno…come me. Ah, accidenti, com’è difficile!”
Il cuore di entrambi batteva forte.
“ Cavolo…ecco…” concluse in ragazzo, rosso dall’imbarazzo “ per questo credo che… tu sia la persona giusta”
“Ma Tai-chan…sei sicuro? È un ricordo di tua madre”
“ Non ha senso tenerlo chiuso lì dentro, e sono certa che lei sarebbe felice. E poi, in quell’occasione mi sei stata vicina anche tu”
Kagami le prese la mano e le mise l’anello all’anulare sinistro, sorridendo. “ Per quel che mi riguarda, non riesco a pensare a nessun’altra che possa portarlo” disse, grattandosi la nuca, imbarazzato
Rika sorrise, tra le lacrime. Lo abbracciò stretto. “Grazie, Tai-chan”
Il ragazzo, ancora in imbarazzo, si scostò poco dopo aver ricambiato il bacio. “ Vado… a farmi la doccia” e scappò nel bagno afferrando al volo i vestiti.
Rika, ancora un po’ sognante, indossò la maglietta del ragazzo, annusando il suo profumo. Poi si rotolò nel letto, sorridendo imbarazzata. “ Che combino?! Sono così felice che non capisco più nulla…”
Non passò molto tempo che si decise a prendere gli ingredienti per la colazione. In quel momento, Kagami uscì dalla doccia, con solo un asciugamano in vita.
Rika arrossì. “ Ecco…vado a fare la doccia e preparo subito la colazione, Tai-chan! Tu aspettami!”
Corse in camera a prendere i vestiti e si chiuse in bagno.
Kagami ridacchiò, per poi arrossire. Aveva notato che Rika aveva indossato la sua maglia. Ci sarebbe annegato nel suo profumo. Almeno per qualche tempo. E di sicuro era rimasto anche sulle lenzuola…accidenti, che doveva però cambiare!
“Rika, calmati” pensava intanto la ragazza “ non c’è bisogno di essere così in imbarazzo… dopo stanotte. Non c’è nulla più…da vedere. Ok, meglio farmi la doccia”
Fece una doccia veloce, si vestì e preparò la colazione. Intanto, anche Kagami aveva indossato la divisa scolastica. Aveva preparato in poco tempo un’altra piccola sorpresa per la sua ragazza.
La colazione li vide ancora un po ‘ in imbarazzo, ma piano piano le cose divennero più naturali.
Andarono a scuola, e Rika si strinse al braccio del ragazzo. Erano ancora entrambi rossi.
“Se non la smettiamo di essere rossi come pomodori, capiranno tutti, accidenti…” pensava Kagami

 

 

Alla fine delle lezioni, Rika andò in palestra, mentre Kagami sgattaiolò via. La ragazza si sorprese, non sapeva perché stesse saltando quel giorno. Che si fosse…pentito? Impossibile.
Prendendo gli appunti nella borsa, per rivederli un’ultima volta avendo terminato prima quel giorno, Rika notò un biglietto:
“ Scusa se non sono agli allenamenti.  Ho preparato una piccola sorpresa per te, ma dovrai prima trovarmi per capire di cosa si tratta.  Ti do un indizio.
Il luogo nel quale due piccole tigri si sono conosciute
Tra litigi, inizi burrascosi, incomprensioni
E dove poi…”
Era Kagami, lo aveva capito. Ma a cosa si riferiva? Poi capì, e sorrise. Indicava la vecchia casa dei Kagami, dove avevano giocato da bambini.
Parò velocemente con la coach e il capitano, per poi andare via, diretta alla sua meta.
La casa era abitata da altri, ma nascoste tra l’erba alta accanto al muro di cinta di quella casa, che le era sempre parsa immensa, Rika trovò un altro biglietto.
“Brava!
Il luogo nel quale le due piccole tigri
Hanno iniziato a capirsi
Grazie ad una brutta esperienza
 E dove una di loro
Si è innmorata”
Rika arrossì. Le stava forse dicendo indirettamente quando si era innamorato di lei?
Sorrise, e capi. Ma la zona era ampia, dove cercare?
Trovò il biglietto dopo averlo cercato un po’ ovunque, tra un cespuglio ed un vicolo cieco. Ridacchiò pensando all’accaduto e lesse il biglietto.
“Questo è l’ultimo, seguilo e saprai dove sono.
Il luogo nel quale le due piccole tigri
Si sono prima trovate e poi separate
Con una promessa speciale
Di un nuovo futuro”
La ragazza rimase sorpresa, e le si inumidirono gli occhi. Era davvero il suo Tai-chan quello che aveva scritto questi biglietti? La calligrafia stramba era la sua, ma…era così…
Rika capì, e si diresse verso quello che era ormai il loro parco, e verso il loro albero. “ Lo dicevo…quell’albero è speciale”
Lo trovò lì, in piedi, con giubbino e sciarpa, intento a guardare i rami che nascondevano i piccoli boccioli sotto la neve ancora fresca.
Sorridendo tra le lacrime, Rika lo chiamà gli si gettò tra le braccia, buttandogli le braccia al collo.
“Tai-chan!” esclamò, tra le lacrime, affondando il viso nel petto del ragazzo.
Kagami la strinse a sé e ridacchiò. “ Accidenti, è mai possibile che non posso fare niente che subito ti metti a piangere? Sei diventata una frignona!”
“Stupido” replicò Rika, con un sorriso, ancora abbracciata al ragazzo.
Kagami le sussurrò all’orecchio, arrossendo “ piaciuta la sorpresa? Hai capito? Era per…festeggiare oggi, ecco”
Rika sorrise, le aveva fatto rivedere i posti che avevano significato qualcosa nella loro infanzia, rivivendola attraverso i ricordi.

 


Il giorno dopo, Kagami e Rika andarono a vedere la partita tra Jabberwock e STRKY. Andarono accanto a Hyuuga e Riko, che avevano intravisto prima, e Rika notò anche Midorima, Takao e Aomine.
Il nome della squadra si riferiva alle squadre liceali che avevano frequentato quelli che ormai erano studenti universitari.  Kiyoshi Miyaji dello Shuutoku, Imayoshi Shouchi della Touou Gakuen, che era capitano.  Higuchi, manager del Rakuzan. Kasamatsu Yukio della Kaijou e Okamura dello Yosen. 
Rika era entusiasta di poter rivedere Kasamatsu, e ancora di più nel vederlo giocare.
La partita fu uno sfacelo per tutti i senpai. Era in diretta mondiale e tutti loro kouhai delle varie squadre li seguivano. Terminò 87 a 1 per la squadra degli Jabberwock.
Per di più il loro capitano insultò il loro basket, sputando sul palmo di Kasamatsu.
Gli spettatori erano tutti disorientati.
Ma Kagami e Hyuuga avvertirono un’aura nera provenire da qualcuno o qualcosa accanto a loro
Rika, furibonda, spezzò una matita. Le abitudini erano dure da cambiare…soprattutto se fumava di rabbia e aveva gli occhi iniettati di sangue.
“ Come ha osato quel tipo mancare così di rispetto a Kasamatsu senpai?! Ora vado lì e lo pesto”
“Calmati, Rika “ fece Kagami, mettendole una mano sulla spalla “ ci penseremo noi”
Nemmeno a Kagami era piaciuta la partita, sebbene sapesse quanto potesse esseree spietato lo street basket.
Kagetora Aida, che si occupava di gestirli, li sfidò, proponendo una sfida con La Generazione dei Miracoli.
La settimana dopo ci sarebbe stata la partita.
Quel pomeriggio, l’uomo chiamò i ragazzi, e già il pomeriggio seguente i Miracoli al completo insieme a Kagami si ritrovarono in palestra. A loro, si aggiunsero Rika, Momoi, Riko Aida, e nuovi giocatori, Wakamatsu Kousuke, decisamente irritato dal ritrovarsi ancora il kouhai tra i piedi. Takao Kazunari, il che fece sorridere Midorima dietro gli occhiali quando il compagno gli si avvicinò sfottendolo di nuovo, prima che dicesse “scusate se Shin-chan vi crea problemi”. Naturalmente Midorima si irritò.
Per ultimo, proprio Hyuuga Junpei, che almeno per quanto riguardava la Seirin godeva stranamente della predilezione di Kagetora. E il ragazzo era rassicurato, eccome…
Momoi e Riko si sarebbero occupate della  ricerca di informazioni e degli allenamenti, mentre Rika faceva da supervisore ed elaborava tattiche di gioco. La loro squadra si sarebbe chiamata Vorpal Swords.
“ Visto che loro hanno ripreso il nome di Jabberwock, il mostro di Alice nel Paese delle Meraviglie, noi usiamo la sola spada che nel libro è capace di abbatterlo” ghignò Rika
I ragazzi visionarono un video sulla partita, e rimasero sorpresi, anche per le informazioni reperite da Momoi. Akashi commentò che il loro capitano, Nash Gold, avrebbe dato del filo da torcere anche a lui per via della sua abilità. “ Ma se sei tu, Akashi, lo lasciamo a te. Ce la farai” commentò Aomine
“ Ovvio” Akashi sorrise appena
Rika, però, sogghignò. La ragazza lanciò la maglia numero 4 rossa e bianca dei Vorpal Swords ad Akashi.
“ Per prima cosa “ disse “ all’unisono è stato deciso che sarai tu il capitano, Akashi.  Non dimenticare che oltre a Tai-chan e agli altri, ci sono i Miracoli. E tu sei il solo degno di ricoprire quel ruolo “ concluse, con un sorriso
Akashi sorrise. “ Non credevo di meritare un tale onore, ma lo accetto volentieri”
“ E poi” fece Rika, continuando “ è vero, sono forti. Senza dubbio. Ma questa squadra lo è altrettanto. Inoltre, abbiamo qualcosa che loro non hanno: la possibilità di variare le combinazioni di gioco”
“ Che vuoi dire?” chiese Akashi
“ Akashi, davvero non te ne sei accorto? Mi sorprende” sorrise, prendendolo in giro bonariamente, Rika
“ Abbiamo i Miracoli, Tai-chan, Kuroko-kun, Takao-kun… per ora ne ho elaborate poche, ma ci ho pensato subito” spiegò Rika “ possiamo sfruttare il gioco Luce ed Ombra, con Kuroko-kun e Tai-chan, o con Aomine-kun. O ancora, rafforzarlo con un triangolo. Possiamo sfruttare il triangolo che avevamo alla Teiko, Kuroko-kun, Aomine-kun e Kise-kun. Senza contare la forza di ben tre Zone.
Possiamo ancora sostituire per un po’ Akashi facendo entrare Takao-kun e…”
“ e sfruttare il tiro veloce che ho elaborato con Takao, vero, Rika-san?” intervenne Midorima, sistemandosi gli occhiali con un accenno di sorriso. Takao sghignazzò.
“Esatto, Midorima” disse Rika, sorridendo “ oppure possiamo lasciare Akashi come point guard. Ma abbiamo ancora qualcosa in più. Kise, hai mai provato a giocare in ruoli diversi da quello di small forward?”
“ Eh? No, non mi pare, Rikacchi” rispose il ragazzo
“ Kise, il fatto che tu riesca a copiare istantaneamente quello che vedi, oltre alla Perfect Copy, è un altro punto a favore. Puoi giocare in ruoli diversi” spiegò Rika
“ Ce la faremo” commentò Kagami

 


Il giorno dopo, Kagetora andò a parlare con i Jabberwock per organizzare tutto, ma fu seguito da Kuroko.
Quando i ragazzi se ne accorsero, si diressero allarmati al luogo dell’incontro, trovando Kuroko quasi pestato.
Akashi bloccò Kagami e Aomine che volevano rispondere con i fatti, e portando via Kuroko, che voleva batterli con il basket, disse “ State zitti, feccia. Preparatevi a strisciare”
Rika rimase atterrita. Era una fortuna che l’Imperatore fosse dalla loro parte e che comparisse di rado. Come era felice che non fosse scomparso. Era sempre una parte di Akashi.
Quella sera, Riko chiamò Kagami, Aomine e Himuro, che aveva seguito Murasakibara, in un campetto.
“ Vorrei che mi spiegaste bene come funziona lo street basket “ disse Rika “ non sono molto pratica, non avendo mai giocato”
“Rika, perché hai chiamato anche me?” fece Himuro, adombrandosi “ cosa c’entro?”
“Tatsuya…” commentò Kagami
“Tacchan, non fare il bambino “ rispose la ragazza, seria “ per prima cosa, nei Vorpal Swords c’è Murasakibara, tuo amico e compagno, e anche Tacchan. Puoi contribuire anche tu ad aiutare, avendo giocato anche tu a street basket, non trovi?  E poi, Tacchan..fidati. Puoi aiutare più così. Ho chiesto consiglio anche ad altre due persone, che ho evitato di far venire anche come riserve. Una non poteva, l’altra sarebbe stata fonte di guai”
Rika si era fatta dare il numero di Ogiwara da Kuroko. Il ragazzo, imbarazzato, aveva risposto che sapeva poco di street basket. Aveva poi contattato Haizaki… che l’aveva aiutata un po’, si, ma la cui chiamata si era conclusa con il solito battibecco….
“Va bene, Rika “ rispose Himuro, con un sospiro
“ Sai che lo street basket è brusco, vero?” fece Aomine



Intanto, Hyuuga aveva chiamato Riko, per parlare. Prima della partita contro i Jabberwock, voleva dichiararsi. Il capitano, dopo un anno, ancora non ci era riuscito!
“Riko…ecco…sto per fare qualcosa che tu… tu ci hai detto che avremmo fatto… in un caso del tutto diverso. E… la faccio vestito. Ecco…tu… tu mi piaci!” disse Hyuuga, tutto d’un fiato, e completamente rosso in viso
Riko comprese il significato di quelle parole e arrossì furiosamente, prima di reagire come solo lei poteva fare: con un bel pugno.
La coach poi sorrise. “  Ce ne hai messo…di tempo, Junpei. Pensavo… che mi sarei dovuta muovere io…” commentò la ragazza, sempre imbarazzata
Hyuuga si riprese e rimase sorpreso. “Che vuoi.. EEEEEEEEEEEEEH?? Ma a te non piaceva Teppei?!”
Riko si arrabbiò. “ Quella è storia vecchia, stupido!” sbraitò la ragazza “ siamo usciti insieme…ma … avevo capito che non poteva funzionare…perché mi piacevi tu…”
Hyuuga d’istinto l’abbracciò, e la ragazza ricambiò l’abbracciò. Poco dopo, Hyuuga le prese il mento alzandole il viso, sorridendole come quando segnava una tripla, e la baciò. Riko gli strinse le braccia al collo e ricambiò il bacio.
Quando si staccarono, la ragazza commentò “ sai che dovrai passare su quella mina vagante che è mio padre, vero, Junpei?” rimanendo sempre abbracciata al ragazzo
Hyuuga represse un urlo. Kagetora Aida, se l’era scordato. Ma aveva la sensazione che lo prediligesse in qualche modo. Forse.  Avrebbe tentato, si. C’era Riko dalla sua parte. Che ormai poteva chiamare sua ragazza.
Se era così, almeno, la mina sarebbe scoppiata e poi sarebbe andato tutto bene…



Arrivò il giorno della partita e i ragazzi scesero in campo. I Miracoli al completo erano la formazione iniziale.
“ Andate e fategli il culo” li incitò Rika, infervorata
“Rika…” sospirò Akashi, sorridendo e con un gocciolone sulla testa
La partita inizia!

 




Si concludono qui le sfide di Rika…
Ma non finisce qui.
Per prima cosa ci sarà un capitolo speciale…
Bonus track: Kuroko no Basket Special Karaoke
…e poi…

Siete curiosi di scoprire le avventure di Rika alla Teiko e come ha conosciuto Kagami?
Coming Soon: Spinoff-
“ UN’AMICIZIA CHE PROFUMA D’AMORE: TEIKO DAYS AND LOVELY THOUGHTS”

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Capitolo 39
*** Bonus track: Kuroko no Basket Special Karaoke ***


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Salve sono valechan91.  Con questo capitolo speciale si conclude davvero la storia. È un capitolo non molto lungo, divertente, che ci tenevo a mettere. Non sarà particolare, ma volevo metterlo per ringraziare tutti in modo speciale.
Buona lettura!

Bonus track: Kuroko no Basket Special Karaoke

La Winter Cup era terminate e la Seirin era campione. Rika e Kuroko erano contenti di aver ritrovato i vecchi compagni, ma allo stesso tempo erano malinconici per la partenza di Kiyoshi e anche di Nijimura, che era tornato in America. Il vecchio capitano della Teiko aveva incitato ancora una volta quello che considerava una sorta di erede, Akashi Seijuro, capitano della Generazione dei Miracoli.
Akashi si era deciso a parlare. Nijimura era stato forse il solo che davvero gli aveva dato fiducia, e non meritava di rimanere all’oscuro del suo segreto. Gli aveva parlato in disparte, un po’ intimorito, e a Nijimura era quasi sembrato di tornare indietro nel tempo, alla Teiko.
Ma Nijimura, dopo averlo rimproverato, comprese i sentimenti del ragazzo.
Ormai era il 14 febbraio,  San Valentino. E anche il compleanno di Rika, che seguiva quello di Kuroko e della coach Riko. Prima della fine della scuola mancava un mese. E poi avrebbero salutato tutti i senpai…
La ragazza aveva invitato tutti a casa per quella sera già tempo prima,  ma la settimana precedente Akashi le chiese di vedersi…
FLASHBACK
“Rika, ho un favore da chiederti, visto che ci hai obbligati a cantare al karaoke la sera del tuo compleanno”  sorrise divertito il ragazzo alla faccia sorpresa e quasi atterrita della ragazza
“ Ognuno di noi ti farò come regalo una canzone, che parlerà di noi. Ma io e i ragazzi ne vorremmo scrivere una speciale, insieme. Devi dire a Kuroko di scrivere la sua parte che poi sarà unita alle nostre. Se poi la leggerai, capirai perché. Vogliamo ringraziare sia te che lui per averci…aiutato” parlò il numero del Rakuzan
FINE FLASHBACK

 


Quel giorno, ci fu un bel daffare per i Miracoli. Kise era ancora stato pestato da Kasamatsu per il solito “stuolo di fangirl”, suscitando anche le risate della squadra. E sebbene anche Kasamatsu avesse ricevuto una scatola di cioccolato.
“ Anche tu hai ricevuto i cioccolatini, Kasamatsu senpai. Ma il tuo fan numero uno sono io!”
“ Ma che dici, stupido?!” e si udirono solo i lamenti di Kise e i colpi di Kasamatsu.
Ma non sapevano che la Kaijou, e Kise, se la sarebbero vista brutta…
Aomine ricevette del cioccolato…
“Satsuki, tienilo tu. Non mi interessa”
“Ma Dai-chan…
” Tu ora lo prendi” intervenne, arrabbiata, Kotoko
“e tieni anche il mio” disse Momoi, porgendogli un pacchetto
Aomine sorrise forzatamente…
Midorima e Takao si ritrovarono molti pacchetti negli armadietti e furono obbligati a portarseli dietro. Il verde aveva incontrato una ragazza particolare in biblioteca, e da quel giorno, tra lo sghignazzare incessante di Takao, vi si recava e parlavano. Aveva lunghi capelli corvini legati in due trecce e degli occhiali spessi, e rispondeva al nome di Yuri. Era intelligente e colta, ma dietro l’aria timida si nascondeva una ragazza simpatica e divertente.
Akashi, come prevedibile, ricevette moltissimi cioccolatini, e il suo carattere gli impedì di rifiutarli. Ma intanto scrutava la manager come a studiarla.
Himuro aveva battuto tutti con i cioccolatini e stranamente, con somma gioia, anche Murasakibara ne aveva ricevuti alcuni, tra lo stupore generale…  Rika era sollevata visto che il capitano della sua squadra di pallavolo sembrava andare d’accordo con Himuro, tanto che i due si sentivano spesso.
Alla Seirin, Rika li aveva preparati per Kagami, ma glieli avrebbe dati la sera stessa. Riko tentò di darli a Hyuuga, che fece una faccia terrorizzata…

 

 


La sera, i titolari della Seirin e i Miracoli al completo, uniti a Himuro, Takao e Alex, andarono a casa di Rika.
Midorima rimase di sasso sulla soglia. “Rika-san…per caso….hai un gatto?” chiese terrorizzato
Rika ridacchiò. “ è una gatta, Midorima. Si chiama Chèrie. Non graffia facilmente, ma sapendo che tu ne hai paura l’ho chiusa in una stanza.”
“Ti ringrazio, Rika-san” sospirò di sollievo il ragazzo
La ragazza aveva invitato anche Ogiwara, che era arrivato più tardi.
“ è la prima volta che veniamo “ disse Akashi “ hai un bell’appartamento”
Un urlo mise i presenti sull’attenti e li fece accorrere.
“Rikaaaaaaa perché hai delle tazze con delle api? Che schifo! Mi sono spaventato a morte!” aveva sbraitato Aomine
“ Dimenticavo che Aomine non ha semplicemente paura delle api… e ora capisco come si è sentito Tai-chan. C’è tanta folla” pensò Rika
“ Ehi Kuroko” fece Ogiwara “ ma quindi la tua ex è quella?” chiese, indicando Momoi
“Eh? Momoi-san?” fece il ragazzo
Ogiwara lo fissò per un po’, per poi scompigliargli i capelli bonariamente. “ Ma si può sapere che ci fai tu, alle donne, eh? Maledetto!” disse, ridacchiando
Rika si era divertita a cucinare e tutti quella sera si divertirono.  Quel pomeriggio, c’era stato un incontro particolare…
FLASHBACK
Rika e Kagami erano andati a fare la spesa e incontrarono Kise.
“Rikacchiiiiii” urlò esagitato Kise, abbracciandola, innervosendo Kagami. Ma Kise si divertiva a stuzzicarlo
“Che fai qui, Kise?” chiese la ragazza
“ A comprare qualche bibita. Fai spesa, Rikacchi?” chiese Kise
“Si”
“Oh…voi siete della Seirin. Tch, Kise, perché parli con queste mezze cartucce? “ intervenne qualcuno alle spalle del ragazzo
“ Hanamiyacchi, loro sono miei amici” rimbeccò il biondo
“Hanamiyacchi…” pensarono all’unisono Rika e Kagami
“Voi siete della Seirin” fece una ragazza pallida, piuttosto alta, occhi scurissimi e capelli lunghi, color nero pece. Che indossava una felpa della Kaijou. Aveva un sorrisino alquanto maligno dipinto sul volto. “  Quindi conoscerete mio cugino, Hanamiya Makoto. Mi presento, sono Hanako Hanamiya. So che lo avete battuto. Ma la prossima volta preparatevi a perdere” rise in modo diabolico, strascinandosi Kise in un moto di stizza
“ deve iscriversi alla Kaijou ad aprile e… aaaaah non tirarmi, Hanamiyacchiii!” piagnucolò il ragazzo
“ CHE DIAVOLO CI FA LA CUGINA DI HANAMIYA ALLA KAIJOUUUUUU?!” pensava Rika, mentre Kagami era allibito ed era rimasto senza parole
FINE FLASHBACK


I ragazzi iniziarono a cantare. “ Non perderemo contro uno dei Miracoli”  cantò Kuroko. “ Mi impegnerò per i miei compagni” cantò Kagami.  Tutti iniziarono a ridere quando iniziarono a cantare Koganei e Tsuchida…e  il loro strano balletto…:

I’m Tsuchida, a second year
I’m Koganei; same goes for me
We’re the Seirin basketball club’s
Unsung regulars
Three, two, one / TIP-OFF!

You think we stand out less than that “shadow” kouhai ?
Despite my looks, I have a girlfriend
Presence is all relative
They stand out so much that we look plain in comparison
No matter what anyone think
I should just be myself: A reliable senpai
A caring senpai
 A cheerful senpai

Tutti iniziarono a ridere mentre I ragazzi cantavano. Ci fu anche il momento toccante, con i Miracoli tutti insieme.

Never ever is there a reason to lose
Never ever do we not put our pride on the line
we’ll become invincible with this team
Something extraordinary is hidden in our own unknown selves?
A wide difference to the power we had up to now
(Sorry I can feel that I am changing, Sorry we can feel that we are changing)
Let’s hurry to beyond the now opened door
(I know that I am growing, we know that we are growing everyday)?
Turn up the acceleration (and make my way to) history’s strongest (ways of winning)
glory is waiting for us
The world that we step into is the proof of brilliance, the moment
Pressure is the amount of our invincibilty (We should protect it)?
The accumulated victories are on our shoulders and will strike back?
If we become stronger thanks to our feelings of wanting to win (With all our power)?
Happiness will always become the answer to the form of the future?
Because we’re at a high level, we can make the best of our skills?
( Sorry I can feel that I can do it, Sorry we feel that we can do it)?
We can become even more free

I ragazzi trascinarono anche Rika, facendola appena ballare.  Rika aveva letto il testo e aveva capito cosa volesse dire. Anche Kuroko lo capi, e sorrise felice.
Successivamente, fu il turno di Kise di cantare. “perfect copy”.
“ Ma si può essere così egocentrici da scrivere una canzone sulla propria tecnica speciale?” pensò Rika
Hyuuga, senza un motivo, cantò…ed entrò in clutch time.
Ma poi le acque si calmarono, perché cantò Ogiwara…

Getting closer to a dream – This pain will once again paint an image of tomorrow.
Believe that the tears we shed, lost together,
Can bloom this flower again!
Kuroko ne fu felice.  Il suo primo vero amico, quello a cui doveva la sua passione per il basket, non era cambiato.

Poi cantò Takao, “ anche il partner di un genio deve avere la sua tecnica speciale”.. facendo sorridere un po’ tutti i presenti. Poi cantò in coppia con Midorima. E nella canzone, lo sfidava…

Move towards a far distance, advancing one step at a time
An uneven path is fine too, polish up your own will
We're running on the way to victory

No matter how greatly I admire you, I'm serious about becoming your rival
I do want to see your disappointed face, but after our victory is decided
It's no longer just exceeding our choices, but challenging destiny
Pushing forwards towards your limit that only you know

Next time and the time after that too, show me how you follow fate
I'll be with you to the very, very end if you do that


Poi, intervene Aomine.
“Tetsu, dai cantiamo!”
“Eh, Aomine-kun…”


That would be our starting point of one day
Our growth and our sentiments are all packed all together
It's a ray of shine, we live everyday in the middle of that brightness
A season that is forever etched onto our hearts
Those nostalgic memories
That's something that I cannot let myself forget
I recall that was the first miracle that happened to us
Yet there was no reason at all for noticing it
It's a ray of shine, the days when everthing seemed that it was brimming over
A bond that was surely accepted between us

“Forza Tetsu!” lo incitò l’asso della Touou
The hand that I always stretched out to you cannot reach you anymore
There was a time when you were my only reality , but then the light and darkness were torn into pieces
Facing what is coming up in a way that suits ourselves
The distance between us is steadily increasing, without any words offered to make up with each other
I’ll come tell you all my pains

As long as you have a dim light that is hidden, it'll be unconvience to you
Since it's you, you understand right? The reason why your light is dim

Even if it's a difficult path to walk, there is no way I will give up.
Taking advantage of everyone, I'll complete my style

Someone like you can't win against me
It's because I want to you smile again one day
It doesn't matter what light you bring along with you
It doesn't matter how much more separated we get because of this

 

Dopo, Kuroko trascinò Kagami, prendendo Nigou.
“ Eh? Cosa? Che?” chiese il ragazzo “ ora?”
Kuroko aveva preparato una sorta di scenetta comica con Kagami, sfruttando la sua paura dei cani. Si concluse con…

I know things will work out
 I told you not to come any closer!
Nigou is agreeing with me
The only thing he’s saying is, “Woof!”
I know you’ll be the best of friends soon
And how do you figure that?!
It’ll be just fine
 Damn it! Alright, fine! I get it, already


La scena  fece  ridere tutti.
La serata si concluse piacevolmente.
“Aominecchi, dai, cantiamo!” esclamò Kise, tirandolo
“Che palle, Kise…”

I don’t care where it comes from, I’m always starving
A battle to the limits
Rather than a confirmed win, can’t relax for even an instant
A victory from the limits
Don’t dismiss it as “talent”
We’re already much, much more than that
Make me burning!! burning!!
I’ll show you with my strategic instinct
Let me burn now!! burn now!!
Let’s get it back, no reason to draw back
Colliding power
Trembling and numb, that forgotten feeling
Gives me overwhelming pride
A presence in a coat, controlled anxiety
Total pressure
I won’t speak of tedium
I’ve always, always been waiting for this
Give me fire!! fire!!
Because I’m here, it’s finally an achievable level
Let me fight now!! fight now!!
Won’t surrender, this is the real deal
Break out from this space
Don’t dismiss it as “talent”
We’re already more, more

 


A Rika arrivò un messaggio. Le sue amiche non erano potute andare ma le avevano mandato un regalo.
La ragazza uscì un attimo, scese e…
“ La Befana vien di notte, con le scarpe tutte… ma non è tardi, nonnina?”
“Haizaki, che diavolo ci fai qui?!” chiese Rika
“ Passavo. Devo rilassarmi, sai, visto che la tua amica rompe le palle più di te”
Rika sogghignò. “ Però non ti vedo molto contrariato…”
“ Forse è davvero quella giusta per lui…” pensava la ragazza
Mentre rientrava, le arrivò anche il messaggio di auguri di Nijimura.

 

Rika rientrò e i festeggiamenti continuarono. I ragazzi, poi, la salutarono. Momoi fu l’ultima ad andarsene dopo aver aiutato Rika a sistemare,  e Aomine l’aspettò.
Con Rika, rimase solo Kagami. Il ragazzo era uscito sul grande balcone dell’appartamento. Rika lo seguì dopo aver fatto uscire la gatta.
“ Divertente la scenetta con Kuroko-kun” sghignazzò la ragazza
“ Non ti ci mettere anche tu, Rika!” sbraitò imbarazzato Kagami
“Ecco..Tai-chan… questo è per te…” la ragazza, imbarazzata, gli porse un pacchetto di cioccolata, incartato in una lucida carta rossa
Kagami lo scartò e ne mangiò un po’. “ Buonissimo! Poi mi rifaccio al White Day!”
Rika arrossì.
Kagami, imbarazzato, le porse un pacchetto. “ è per te. Buon compleanno” le disse, senza riuscire a guardarla in faccia
La ragazza lo aprì e ci trovò una molletta piuttosto grande, con un piccolo gatto nero.
“ Ho notato… che a volte cambi pettinatura. Questo.. pensavo potesse piacerti” commentò il ragazzo, rosso in viso
“Grazie Tai-chan! Mi piace moltissimo!” esclamò felice Rika, abbracciandolo.
Kagami sorrise e ricambiò l’abbraccio, per poi baciarla.


Il mattino dopo, la routine riprese per tutti…
“Kasamatsu senpai, salvami, ti prego!” piagnucolava intanto Kise, tentando di sfuggire alle grinfie di quella che sarebbe stata una sua kouhai
“ Veditela da solo, cretino! E non lamentarti!” Kasamatsu lo pestò come sempre…

 


Eccoci arrivati alla fine. Lo so, forse questo capitolo è insensato. Ma ho voluto metterlo per strappare magari qualche risata  avete riconosciuto le canzoni? ;) Ho preferito non tradurle perché rendono di più.
Alla prossima!

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