A New Beginning

di Katonoffirecrow
(/viewuser.php?uid=676315)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I - Il risveglio ***
Capitolo 2: *** Capitolo II - Le principesse ***
Capitolo 3: *** Capitolo III - Il colloquio ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV - Impazienza ***
Capitolo 5: *** Capitolo V - l'energia F ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI - Ponyville ***



Capitolo 1
*** Capitolo I - Il risveglio ***


 

Lentamente ripresi conoscenza sentendo un brivido percorrermi le carni causandomi un istantanea pelle d'oca.

Ero seduto nel buio più totale, causato da una benda attorno agli occhi.

Cercai di fare mente locale mentre muovendo le braccia e le gambe avvertii una costrizione ai polsi ed alle caviglie.

« Dove diamine sono...? Perché non ved-» cominciai non riuscendo a finire a causa di una violenta emicrania che mi colse all'improvviso.

Alzai istintivamente le mani verso la zona dolente ma ottenni soltanto uno strattone che mi fece provare il metallo delle manette sulla pelle dei polsi.

Ma era ben poca cosa se paragonata al dolore che ora sentivo nella mente, era come se centinaia di aghi incandescenti vi fossero stati inseriti.

Attesi qualche istante durante il quale pregai che quell'agonia cessasse mentre muovendo le gambe sul pavimento piegandole verso di me riuscii a sentire con i piedi i perni a cui erano attaccate delle catene, probabilmente le stesse che mi avevano appena fermato le mani.

Come era arrivato il dolore alla testa lentamente cominciò a svanire, lasciandomi nuovamente nel buio e nel freddo mentre congiungendo le mani mi ero tastato i polsi constatando come attorni vi fossero due grossi bracciali in ferro con delle catene ai lati che scendevano fino a terra dove cercando con le dita trovai altri due perni incassati nel pavimento di pietra.

« Devo dire che si sono presi delle grossi delle precauzioni. Eppure non mi ritengo così pericoloso. » pensai valutando come un ragazzo otaku di ventun anni, di corporatura robusta media altezza e dai capelli bruni potesse essere una minaccia così grande da essere degno di un tale trattamento.

Lasciando perdere l'umorismo decisi di provare a liberarmi afferrando con le mani le due catene.

Cercai un punto nel pavimento in cui puntellare i piedi non riuscendo a trovarne nessuno se non i perni delle catene inferiori.

Ritenni però troppo rischioso fare ciò pensando che con la mia sfortuna mi sarei di certo rotto un piede, senza contare che a giudicare dallo spessore che percepivo stringendo il freddo metallo che mi stringeva non sarei mai riuscito a spezzarlo nemmeno dopo mille strattoni.

« OH BENE !! Ti sei svegliato finalmente !! » tuonò tutto intorno a me una voce femminile ben poco rassicurante causandomi un mezzo infarto a causa della certezza di essere solo.

Strinsi per istinto i pugni cominciando a muovere la testa a destra e sinistra nella disperata ed inutile speranza che dal buio in cui la benda mi opprimeva sarebbe svanito con queste mie azioni.

Chiaramente mi accorsi da solo di quanto fosse stata inutile la mia reazione grazie alla risata che sentii provenire a poca distanza da me e dalla luce che non aveva deciso di mostrarsi nemmeno un poco.

Attesi ancora qualche istante mentre sentivo il cuore battere sempre più forte ed i muscoli contrarsi pronti ad uno sforzo imminente, grazie all'adrenalina che aveva iniziato a scorrermi a fiumi nel flusso sanguigno.

Respiravo come un montone, certo che probabilmente chiunque fosse in quella stanza con me non avesse buone notizie per me, dato lo stato in cui mi trovavo vestito solo di una maglietta e di pantaloncini corti di colore a me ignoto.

« Cosa diavolo volete da me, eh ?! Chi siete ?! Guardate che a quest'ora mi staranno già cercando !! » gridai con tutta la voce che avevo in corpo protraendo in avanti la testa cercando di alzarmi.

Nello stesso istante avvertii un suono di passi sfalsato, come se vi fossero quattro persone nella stanza.

Se non fossi stato così agitato avrei quasi detto che si trattava di un trotto.

« Che ti cerchino pure ! Ho seri dubbi che ti troveranno umano. » mi rispose la mia interlocutrice che non doveva trovarsi a molta distanza da me visto che riuscii ad avvertire uno strano aroma che ero certo di aver già odorato in precedenza ma non ci diedi molto peso

« Addirittura umano ?! Non sarete mica un qualche gruppo religioso che sta pensando di darmi in sacrificio a qualche bestia di chissà quale dimensione vero ?! O forse siete alieni ?! E comunque io ho un nome !! » esclamai con forte disappunto mentre cercavo con tutta la forza che aveva ti spezzare le catene attorno ai polsi facendomi forza con le gambe data la posizione ad uovo che avevo assunto.

« Non ci serve il tuo nome, ma se vuoi dirlo magari sarà più facile comunicare umano. » rispose nuovamente la ragazza che sicuramente si trovava in compagnia di un altra persona dato il suono doppio di passi che sentivo susseguirsi quasi all'unisono.

« Mi chiamo Leo, il cognome non te lo dico tanto se mi hai rapito già lo conosci e quindi saprai anche che la mia famiglia non ha soldi per un qualsiasi riscatto !! Quindi se ciò che ti serve erano i soldi hai toppato alla grande !! » dissi lasciandomi cadere col sedere per terra fingendo sicurezza per nascondere il mio tentativo fallito di liberarmi dalle catene.

« Soldi ? Come siete sciocchi voi umani, dovreste sapere che la vostra valuta è inutile ! In ogni caso carino come nome, anche se non ti servirà molto dove ti sto per portare. » sibilò acida quella maledetta mentre di colpo avvertì un leggero tremore pervadere il pavimento e subito dopo avvertì i perni scoppiare finendomi contro.

« Ma che diavolo stai- »

« Zitto e cammina !! » sentenziò quella ragazza a gran voce mentre il tizio che era con lei afferrò le estremità delle catena dando un forte strattone obbligandomi ad alzarmi camminando nel buio.

« Ma in che diamine di situazione ti sei andato a ficcare Leo !! Stavolta papà mi farà a fettine...» pensai cominciando a camminare alla ceca dinnanzi a me seguendo le catene penzolanti dinnanzi a me che causavano un fastidioso cigolio.

Fu in quell'istante però che con un movimento rapido della mano destra mi levai la benda dal viso puntando di scatto il dito in avanti verso i miei rapitori.

« AHA !! Ora che ho visto le vostre...le...vostre...ma che cosa...» cominciai restando però letteralmente senza fiato in gola.

Lentamente il dito mi si ripiegò nella mano che mi portai sotto il mento grattandomi con impazienza mentre tenevo lo sguardo fisso puntato dinnanzi a me dove, oltre le catene che stavano galleggiando per aria sostenute da una sorta di luce bluastra si trovava ciò che riconobbi essere un my little pony con un corno in fronte da avvolto dal medesimo colore sulle catene, dal manto rosato e dal crine violaceo.

Passo qualche istante in cui io e l'equina ci fissammo in malo modo mentre mi pizzicai con forza la guancia sinistra pensando che fosse soltanto un sogno, ma dato il dolore capii che non poteva esserlo.

« Ehm...sei un pony...» dissi io con un certo tono di sarcasmo ed incredulità che causò l'alzarsi di un sopracciglio della puledra.

Quest'ultima si voltò verso di me cominciando ad avvicinarsi facendomi comprendere che in realtà la seconda persona non c'era mai stata erano semplicemente i suoi zoccoli posteriori a darmi tale impressione.

« Si, e quindi ? » chiese lei fermatasi a poca distanza davanti a me dopo aver allargato leggermente le catene.

« Ehm...quindi sei...»

« Siii...? »

« Beh ecco...sei un cartone animato !! Cioè intendo chiaramente in questo momento dubito tu li sia però cavolo, è una figata assurda se non fosse che io sono incatenato e che tu non sei esattamente “little”. » dissi constatando come malgrado io non fossi certamente un giocatore di basket la quadrupede mi arrivava stando sulle quattro zampe quasi all'altezza del dell'ombelico, e probabilmente se si fosse alzata avrebbe raggiunto il mento.

Fui costretto ad interrompere tali calcoli non appena quella stronza mi ficcò lo zoccolo destro dritto in mezzo alle gambe facendomi inginocchiare con le mani poste sul punto colpito.

« Stai forse dicendo che sono grassa ?! Razza di insolente !! Se non fosse che il padrone ha bisogno della capacità latente di voi umani ti avrei già sistemato. Ora muoviti !! » ringhiò la pony cominciando ad allontanarsi lungo quello che tra le lacrime per il dolore riconobbi come un corridoio simile a quello dei castelli medievali.

Il che avrebbe dovuto avvalorare la mia teoria del sogno che però si infrangeva proprio come la mia mascolinità.

Attesi qualche istante nella speranza che quella vipera avesse pietà visto il punto assai delicato che aveva appena colpito ma prima ancora che avessi il tempo di riprendermi riprese a strattonare le catena facendomi quasi perdere l'equilibrio.

Fortunatamente riuscii a trattenere il lamento che di certo mi sarebbe uscito con una vocina stridula da angelo e mettendo le mani davanti a me riuscii con un briciolo di equilibrio e fortuna a non cadere constatando come la magia che teneva sospese le catene era abbastanza forte da sostenere anche il mio peso.

Seppur con malavoglia e senza scelta continuai a seguire la puledra lungo il corridoio lanciando occhiate in cerca di qualcuno che potesse aiutarmi, anche se ci speravo poco dato che non riuscivo nemmeno a spiegarmi come poteva quello poco più avanti di me essere un pony proveniente da uno show televisivo.

« Sicuramente ci sarebbero brony che farebbero la fila per essere al mio posto...» pensai cercando di tirarmi un po' su il morale dato se mi fossi lasciato andare ora chissà cosa mi sarebbe potuto succedere anche se avevo diversi dubbi sulle parole di minaccia della pony non mi sentivo di correre un tale rischio dato che per quanto ne sapevo fino ad ora era lei la mia rapitrice.

« Scusami ma esattamente cosa intendi per “capacità latente” ? » chiesi dopo essere stato certo di aver acquistato nuovamente un tono abbastanza maschile mentre tenevo d'occhio l'equina a qualche metro di distanza da me.

« Uff come sei pesante !! Sai non mi va di dirtelo, tanto a cosa servirà dato che non l'avrà più tra un po' !! »

« Come non l'avrò più ?! Che intendi dire ?! »

Nello stesso momento in cui posi la mia domanda con tono decisamente alterato per la risposta ricevuta dall'equina che non mi aveva fatto presupporre nulla di buono un forte tremore fece tremare l'intero corridoio facendomi perdere di colpo l'equilibrio.

Caddi all'indietro sbattendo col deretano sul pavimento in pietra mentre con con sguardo terrorizzato osservai come difronte a me dove prima si trovava il resto del corridoio ora si trovava una luce violacea molto intensa che aveva investito in pieno la mia rapitrice.

Rimasi a bocca aperta assistendo a tale spettacolo che lentamente si esaurì lasciando cadere sul pavimento l'unicorno fumante che presupposi morto, mentre dalla voragine creatasi entrò da destra un altro pony.

« Evvai...oggi sono proprio fortunato..» sussurrai abbassando lo sguardo verso il pavimento ignaro che la nuova arrivata mi potesse sentire.

« Certo che lo sei umano !! Ora muoviti, dobbiamo andarcene !! » sentenziò la puledra avvicinandomisi fin troppo.

« Ehy sta attenta o finirai per cavarmi un occhio con quel coso !! E comunque chi mi dice che tu stia dalla mia parte ?! » chiese alzandomi di scatto incrociando le braccia dinnanzi a petto cominciando ad osservare la puledra dal manto viola che avevo di fronte che si differenziava dalla prima non solo per il diverso stile di colore di manto e criniera, rosa e viola, ma anche per la presenza di un grosso paio di ali e per le dimensioni leggermente maggiori.

Questa dopo avermi fissato coi suoi grossi occhi sollevò un sopracciglio, probabilmente con l'intenzione di intimorirmi, e accidenti se ci riusciva.

« Se la cosa ti fa piacere posso andarmene e lasciare che ti aprano la testa per prendere la tua “energia F”, oppure puoi venire con me ed evitare la procedura di estrazione che ti costerà la vita !! Scegli tu umano, ma fai in fretta l'ho soltanto stordita e presto arriveranno i suoi rinforzi !! » « Mi hai convinto andiamo. » risposi d'istinto tenendo lo sguardo fisso sulla puledra mentre nella mia mente strane immagini di pony che mi aprivano la testa con un apriscatole mi stavano causando nuovamente la pelle d'oca.

Osservai come la pony mi fece cenno con la testa di seguirla, o almeno credetti intendesse quello dato che le mani non le aveva.

Mi avvicinai con lei vicino al buco nel muro che aveva creato da cui stava entrando una forte corrente fredda.

« Ma...ma dove cavolo siamo...? »

« Sulla montagna fumosa, che domande...su coraggio salta in groppa !! » disse lei spalancando le ali inarcando leggermente la schiena.

Restai qualche istante immobile a fissarla con sguardo leggermente preoccupato.

L'ultima volta che ero andato a cavallo era stato all'età di due anni su un vero pony quindi non mi sentivo di certo tranquillo a doverlo fare ora, da quell'altezza su uno pseudo cartone realmente animato.

« Dai che aspetti !! Si sta svegliando !! »

« Ehm si...ma...dove sono la sella..? E le briglie..? »

« Ma cosa stai dicendo maniaco !! Non è il momento di pensare a certe cose !! Uff va bene faccio da sola !! » disse la puledra illuminando il proprio corno.

Nel medesimo istante notai come mi si fosse formata attorno una sorta di luce violacea che a contatto con la pelle aveva una consistenza simile alla schiuma che si forma durante il bagno.

Ma prima che potessi esaminare con più attenzione la luminosa sostanza mi ritrovai catapultato sulla groppa della pony senza molta premura per i miei gioielli di famiglia.

Trattenni per la seconda volta un grido di dolore aggrappandomi d'istinto al corpo della puledra avvolgendole le braccia intorno al collo finendo disperso col volto nella sua criniera.

Anche se non lo dissi il contatto del mio corpo con il suo mi diede un certo piacere, era molto simile ad un peluche ma più robusto e dallo strano profumo di prugna.

Il manto violaceo probabilmente a causa del sudore che stranamente non puzzava era umido proprio come il crine che morbido come la seta mi copriva completamente il volto.

Non potevo di certo sapere che da li a qualche istante quella copertura mi sarebbe servita dato che senza dare alcun preavviso la puledra saltò in avanti ed io ebbi la cattiva idea di mettermi seduto osservando sotto di noi il vuoto.

« CI SCHIANTEREMOOO !! »

« Tranquillo !! So volare !! Tu piuttosto reggiti, non vorrei cadessi per errore !! »

« NON ME LO FACCIO RIPETERE !! AH ! A proposito il mio nome è Leo, tu sei ? Sai essendo la mia salvatrice vorrei almeno sapere chi ringraziare !! » dissi io sorridendo con il volto nella sua criniera ascoltando il fischio del vento tutto intorno a noi.

Fui quasi certo di sentirla ridere mentre sbatteva le ali con forza e grazia sostenendoci entrambi senza difficoltà durante la fuga.

« Io mi chiamo Twilight Sparkle, ma se vuoi chiamami solo Twilight, comunque non ringraziarmi ancora, li abbiamo dietro la coda !! » disse l'equina voltandosi verso di me scrutandosi alle spalle.

Mi voltai anche io per osservare meglio constatando come la stronza di poco fa ci stesse inseguendo in groppa ad un grosso grifone grigio e nero con indosso un armatura rossastra.

Entrambi avevano in volto un espressione furente, la prima probabilmente per il colpo subito il secondo a causa della puledra furente che gli tirava le penne per farlo andare più forte.

« E adesso cosa facciamo ?! »

« Dobbiamo seminarli !! Non riesco a combattere e trasportarti allo stesso tempo !! Se no penso di riuscire a sfruttare la tua “energia F” ?? »

« Non so nemmeno cosa sia !! Come posso usare qualcosa che non sapevo nemmeno di avere fino a dieci minuti fa !! » risposi io mentre un forte flusso magico azzurro mi passò a pochissima distanza dal viso lasciandomi un leggero rossore come un ustione.

« FERMATEVI IMMEDIATAMENTE O PERIRETE !! » tuonò la pony alle nostre spalle con sottofondo un tremendo grido del grifone che per poco non mi perforò i timpani costringendomi a lasciare qualche istante il collo di Twilight per coprirmi le orecchie.

« Tranquillo cerco di seminarli !! Tanto non ci seguiranno una volta varcato il confine !! »

« Quale confine ?! »

« QUELLO !! REGGITI FORTE ORA !! »

Ascoltai le grida di Twilight giusto in tempo.

Mi afferrai con tutta la forza che avevo a lei sporgendomi leggermente a destra con la testa cercando di vedere oltre la sua criniera che continuava a svolazzarmi in faccia mentre provenienti da dietro di noi i raggi magici che quella maledetta schiavista ci scagliava contro andavano a sprecarsi nel cielo.

Fu in quell'istante che osservando il paesaggio dinnanzi a noi non potei fare a meno di riconoscere, grazie a qualche mia visita sui forum di MLP, la Everfree Forest che si stagliava sotto di noi e poco più avanti Ponyville.

Solo allora mi resi conto di come probabilmente se la gente qualunque si fosse trovata nella mia situazione avrebbe preso più seriamente i pony, ma in quel momento non persi troppo tempo a pensarci vedendo sbucare dalla boscaglia due grossi pony alati in armatura dorata che cominciarono a dirigersi verso di noi.

Mi aggrappai nuovamente a Twilight, stringendola con forza urlando con forza cercando di contrastare l'ululare del vento.

« ATTENTA C'E' NE SONO ALTRI DUE LI DAVANTI !! »

« Tranquillo !! Sono dalla nostra parte !! » mi rispose lei con tono più tranquillo che però non ebbe lo stesso effetto su di me.

Era una situazione troppo assurda ed anche se per il momento mi fidavo di ciò che mi diceva non potevo fare a meno di pensare che alle mie spalle si trovava una pony pazza furiosa intenta a fare tiro al bersaglio a cavallo di un grifone inferocito.

Osservai come i due grossi pegasi in armatura senza nemmeno fermarsi ci passarono ai lati dirigendosi di netto contro i nostri inseguitori cominciando a ruotargli intorno dandoci il tempo di allontanarci.

Solo in quell'istante, quando iniziai a veder sparire le sagome alle nostre spalle, mi lasciai scivolare sulla groppa di Twilight riuscendo a tenermi solo con le gambe sospirando con forza.

« Ci è mancato poco...ma adesso dove stiamo andando..? »

« Adesso ti porto a Canterlot, Leo. Ma prima sarà meglio fare una sosta a Ponyville così potremo rifocillarci e magari Rarity potrà sistemarti i vestiti in modo che non sembri uno straccione. »

« Ehy io non- » fermai sul nascere la mia replica alla sua affermazione pensando a come fossi vestito soltanto di una maglietta e braghe corte che mi fecero letteralmente inorridire quando abbassai lo sguardo constatando il loro colorito rosato.

« Si, ho decisamente bisogno di un cambio di abiti, questo è certo...spero che la tua amica ci sappia fare coi vestiti. »

« Tranquillo !! Lei è una stilista bravissima !! Ed anche se sei il suo primo umano sono certa che saprà fare qualcosa anche per te. »

« Allora posso ritenermi fortunato !! Vedrò di ringraziarla offrendole una bella bistecca !! »

« Una che ?? » chiese Twilight leggermente sconcertata dalla mia affermazione.

Solo dopo la sua reazione ed aver fatto mente locale mi ricordai che la stessa equina che stavo cavalcando poteva essere considerata una bistecca dal mio punto di vista e che probabilmente in questo mondo la carne non era minimamente pensabile come piatto nei menù.

« Ehm intendevo dire...uhm uhm...da bere !! Si da bere !! Le offrirò il miglior drink del vostro mondo !! » dissi cercando di salvarmi in estremo dalla figuraccia e dalla probabile figura di mostro mangiatore di carne equina.

« Accidenti allora dovrai lavorare parecchio !! Il sidro più costoso di questo regno costa tremila monete !! Che sono quasi la paga di un senatore a vita !! » mi rispose lei non accorgendosi della mia espressione completamente sbiancata alle sue spalle.

Probabilmente sarebbe stato meglio passare per un mostro piuttosto che dovermi vendere un organi per un drink, ma sarebbe stato un problema che avrei valutato una volta arrivato.

Ora avevo solo una priorità, capire come tornare a casa evitando che questa “energia F” mi venisse estratta.

Osservai con sguardo sognante mentre con grande velocità e grazie Twilight puntò verso un grosso castello dall'aspetto cristallino.

Ma proprio quando stavamo per atterrare in un grosso balcone, un fulmine arcobaleno ci passò affianco e l'onda d'urto causata dalla velocità e la mia mancata presa su Twilight mi fece scivolare atterrando dritto sul pavimento del punto di atterraggio.

Rimasi qualche istante immobile osservando il cielo azzurro cercando di trattenere le imprecazioni che come le stelle che vedevo per il dolore si moltiplicavano nella mia testa.

Nello stesso istante vidi atterrare alla mia sinistra Twilight e sulla destra una nuova pony dal manto azzurro e dal crine arcobaleno che prima mi fissò con sufficienza dandomi i nervi e poi fissò Twilight indicandomi con lo zoccolo destro.

« E sarebbe questo l'umano che hai salvato ?? Sembra uno spaventapasseri !! »

« Non dire così Rainbow Dash !! Così lo offendi !! E poi sono certa che abbia tantissime potenzialità, proprio come ha detto Princess Celestia !! »

« Se lo dice lei...io ne dubito. »

« Ehy tu, pony arcobaleno !! » dissi io aspettando che quella stronzetta abbassasse lo sguardo verso di me fissandomi nuovamente con quel suo sguardo da saputella.

«..Si che vuoi...? »

« Beccati questo !! » esclamai alzandomi di colpo centrandola in pieno con testa.

Probabilmente non fu la più geniale delle mie idee dato che senza ombra di dubbio o quella pony aveva una testa d'acciaio oppure la mia si era ridotta ad un colabrodo dato che mentre lei arretrò di qualche passo portandosi gli zoccoli sopra io cominciai a sentire nuovamente quegli aghi nella testa, e portandomi le mani attorno caddi al suolo il preda al dolore.

« La testa...la TESTA...MI STA SCOPPIANDO !! AIUTO !! » gridai con le lacrime agli occhi mentre diversi immagini di me mentre venivo prima pestato poi legato da un uomo mascherato mi passarono veloci come fulmini.

Feci appena in tempo a sentire Twilight che si precipitava a fermare l'altra equina che mi si stava avvicinando probabilmente con l'intenzione di farmela pagare, poi a causa del tremendo dolore che mi stava straziando persi i sensi.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo II - Le principesse ***


Sentivo tanto calore attorno a me, ed una sensazione di morbidezza più unica che rara mentre muovendomi leggermente sentii le coperte scorrermi sul viso.

« Beh se sono sotto le coperte forse tutto quello che è successo era soltanto un sogno...meglio così, almeno così potrò rilassarmi. » pensai rigirandomi nel letto mentre la flebile luce solare cominciava ad infastidirmi come ogni mattina riuscendo a battere in quei pochi centimetri dove riposavo con viso.

« Che due palle...!! Vabbè vediamo che ore sono. » sussurrai facendo fuoriuscire dalle coperte il braccio sinistro in direzione del comodino trovandomi ad afferrare stranamente qualcosa di simile ad un cono gelato.

« Ma che..? »

« Ehm Leo potresti lasciarmi il corno per favore ? »

Quella voce dolce ma al tempo stesso scocciata mi raggiunse le orecchie come un pugno in pieno petto.

Spalancai di colpo gli occhi trovandomi a poca distanza Twilight la quale mi stava fissando coi suoi occhioni violacei ed un sorrisetto beffardo in volto.

« Oh cavolo !! Allora non era un sogno...ehm si comunque scusami ecco ecco...» dissi rimuovendo la mano dalla sua protuberanza che mi era sembrata di natura ossea.

Lentamente mi sedetti con le gambe distese constatando come il letto in cui mi trovavo era decisamente troppo bello e femminile per essere il mio.

« Coperte rosa...cuscini rosa...e no ! Persino il materasso è rosa !! Ma che cavolo mi hai portato nella casa della fatina dei confetti Twilight ?! » reclamai afferrando le coperte con la mano destra togliendomele di dosso con un gesto secco restando decisamente scioccato nel constatare come l'intera stanza fosse totalmente rosa e piena di pupazzi e dolcetti sparsi ovunque.

« Oddio...ma perché non può solo essere un brutto sogno...» sospirai sgranchendomi la schiena portandomi poi entrambe le mani davanti agli occhi sfregandomeli ripetutamente sperando che le immagini che avevo di fronte sparissero.

« No a dire il vero ti trovi nella stanza del castello di Pinkie Pie, che ti ha gentilmente prestato quindi dopo ricordati di ringraziarla ! » disse l'equina fissandomi con un nuovo sorriso per poi salire sul letto con gli arti anteriori avvicinandosi fin troppo alla mia faccia.

Notai come mi stesse scrutando con attenzione il volto, facendomi sorgere il dubbio di avere qualcosa addosso.

« Ehm...sono diventato di colpo così bello oppure c'è qualcosa che dovrei sapere Twilight ? »

«Ti fa male ? »

« Cosa ? »

« Qui ! »

In quell'istante in cui quella sciagurata mi pose lo zoccolo destro sulla fronte vidi letteralmente le stelle ed un forte dolore che mi fece arretrare indietro dando una testata alla testiera del letto.

« AH !! Ma che cavolo, non me ne va bene una !! »

« beh c'è da dire che te la sei cercata sai !! Hai tirata una testata a Rainbow Dash, e dovresti sapere che le ossa principali di noi pony sono molto robuste, e ritieniti fortunato che l'ho fermata dato che voleva darti una lezione !! » disse Twilight scendendo dal letto tenendo lo sguardo puntato su di me che ero intento a massaggiarmi la fronte dove sentivo un leggero rigonfiamento.

Non seppi bene se interpretare la sua frase come un insulto o come la verità, ma non avendo nulla da perdere decisi di rischiare.

« Credi forse che mi farei pestare da un pony ? Anzi un pony femmina ? Guarda che io sono un umano eh voi non dovreste avere paura di me ? » dissi vorticando le mano attorno alla testa per sembrare più grosso sollevando il sopracciglio destro mentre nella stanza venne a crearsi un silenzio piuttosto imbarazzante.

Per mia sfortuna non durò molto dato che come una tromba da stadio la puledra cominciò a sbellicarsi dalle risate facendo calare a picco il mio senso di autostima e facendo crescere una certa antipatia nei suoi confronti.

Lentamente abbassai le braccia poggiandole sul morbido materasso e facendovi forza mi giravi verso la sinistra posando i piedi sul pavimento gelato della stanza.

Restai immobile qualche istante fissando scocciato Twilight che per poco non si strozzava a causa delle risate a poca distanza da me.

Non seppi il perché ma non potei fare a meno di trovare graziosa la sua voce ed il suo viso malgrado sapessi benissimo che si trattava di una cavallo in miniatura che tra l'altro non sarebbe nemmeno dovuto essere reale.

« Ehm quando hai finito di ridere, gradirei sapere come fare a tornare a casa...»

Di colpo la vidi smettere di ridere ed il silenzio tornò a fare da padrone nella stanza confetto in cui eravamo.

« Si ecco, riguardo a questo...forse sarebbe meglio che prima parlassi con le principesse. »

« Ma sinceramente faccio anche senza Twilight, quindi se per favore mi dici come de-»

« Non è una cosa che puoi rifiutare Leo, scusami...» disse l'equina avvicinandosi alla porta alle sue spalle sulla quale diede due colpi di zoccoli.

Nel medesimo istante vidi spalancarsi l'uscio verso l'esterno e fare il loro ingresso nella stanza due grossi pony dal manto bianco e dall'armatura durata, del tutto identici a quelli che ci avevano soccorsi poco prima se non per la mancanza delle ali.

« L'umano è pronto per essere portato a Canterlot, io vi precedo voi trattatelo con la massima cura mi raccomando. »

« Non si preoccupi Princess Twilight Sparkle, saremo delicatissimi con lui. »

Osservai i tre pony parlare tra loro ascoltando attentamente le loro parole come se io non fossi li presente, come se il mio parere non contasse nulla il che mi fece decisamente alterare.

Mi alzai di scatto tossendo con forza per attirare la loro attenzione, e non appena li vidi voltarsi verso di me cominciai.

« Ehm forse non mi sono spiegato, io non ho alcuna intenzione di vedere le principesse quindi se voi non volete dirmi come tornare a casa poco male, lo capirò da solo ed ora col vostro permesso me ne vado. » sentenziai cominciando a camminare verso i tre.

Ma subito dopo aver fatto qualche passo i due stalloni mi si pararono di fronte con sguardo ben poco rassicurante mentre Twilight sparì in un bagliore luminoso.

« Tu devi venire con noi, umano. » disse il pony di destra fissandomi coi suoi occhi azzurri con tono decisamente scocciato per l'incarico che gli era stato affidato.

« Altrimenti che cosa mi fai ? Mi prendi a calci ? » risposi io avvicinandomi col viso al naso del pony il quale aggrotto le sopracciglia.

« Light Corner, lascia fare a me. »

« D'accordo ma vacci piano, ricorda cosa ha detto la principessa. »

Osservai i due interloquire tornando nuovamente ad ignorarmi mentre io abbassando lo sguardo mi accorsi di come probabilmente durante il sonno mi fossero stati cambiati i vestiti, dato che ora indossavo una maglia a maniche lunghe gialla e dei pantaloni azzurri entrambi in seta, e voltandomi verso il letto constatai la presenza di ciò che molto probabilmente erano scarpe per i pony.

« Di certo ha proprio un gusto strano per i vestiti questa Rarity, bah..» pensai voltandomi nuovamente verso i due bestioni che mi sbarravano la strada constatando come quello con gli occhi verdi ora mi stesse fissando con un sorrisetto che non prometteva niente di buono.

« Forse umano non ti è chiara una cosa. Tu qui non sei nessuno e già il fatto che tu sia vivo e sia stato portato al castello delle principesse dell'amicizia è un onore che hanno in pochi, ergo dovresti obbedire senza permetterti la minima obiezione, chiaro ? » disse quel maledetto con voce acida facendomi venire una gran voglia di rifilargli un pugno su quel muso biancastro.

« Ascoltami bene razza di-»

Un fortissimo dolore mi prese di colpo il ventre facendomi mancare il fiato.

Mi piegai in avanti abbassando lo sguardo fissando lo zoccolo destro dello stallone piantato nel mio stomaco.

Per poco non persi i sensi ma cercai di resistere, malgrado il dolore fosse davvero tremendo, probabilmente se mi avesse colpito più su con un simile colpo mi avrebbe sbriciolato le costole come fossero grissini.

Di colpo avvertì il muso dello stallone affiancarsi al mio orecchio sinistro sussurrando sadicamente.

« Evidentemente non mi sono spiegato. Non hai il diritto di parlare, umano. »

Lentamente estrasse lo zoccolo dal mio stomaco e subito senza lasciare nemmeno un secondo vi portai entrambe le mani premendole con forza nel punto dolente sperando che questo potesse far cessare il dolore.

Senza nemmeno accorgermene caddi in ginocchio mentre il quel singolo colpo mi aveva devastato quasi come se fossi stato colpito da un pugile professionista.

« Razza di bastardo...ed io che pensavo che i pony fossero carini e coccolosi, mi sbagliavo decisamente. » pensai cercando di riprendere fiato e non piangere dato che non volevo di certo dare questa soddisfazione a quell'energumeno.

« Allora dimmi umano, ora hai compreso o te lo devo spiegare meglio ? »

In quell'istante non seppi cosa mi fece più rabbia, ascoltare quelle parole e non potere fare nulla oppure l'essere stato messo ko così facilmente da un cavallino, anche se era decisamente grosso dato che entrambi mi arrivavano alla base del collo.

Sapevo che non me lo sarei mai potuto perdonare ma dopo una rapida valutazione della situazione capii che non era il caso di fare stupidaggini e ribellarmi a questi due bruti che di certo non avrebbero mantenuto la parola data a Twilight che però avrei di certo provveduto ad informare io di persona, dopo averle tirato un ceffone per il suo comportamento.

« Chissà se che pena c'è per lo schiaffeggiare una principessa...ma tanto peggio di così. » pensai cercando di farmi forza rimettendomi in piedi seppur con ancora un forte dolore allo stomaco.

« Bene penso che tu abbia capito, vedi non era difficile. Gli esseri come te devono solo tacere, dato che portate solo problemi. Ora andiamo, Light Corner fammi un favore caricatelo in groppa dato che con quelle gambine non penso che potrà reggere il nostro trotto. »

« Certo. »

Osservai il pony che mi aveva maltrattato uscire dalla stanza lasciandomi solo con il suo collega che mi si avvicinò squadrandomi dalla testa ai piedi.

Poi dopo essersi guardato alle spalle assicurandosi che l'altro fosse uscito mi si avvicinò col volto.

« Senti umano...ti chiedo scusa per il comportamento del mio compagno, quindi ti prego quando vedrai le principesse non dire ciò che è successo, d'accordo ? »

Le sue parole mi causarono un totale senso di incoerenza oltre che una risalita in gola di pura acidità.

« Ah certo, guarda bello mio che non sono sordo, Twilight aveva detto di trattarmi bene e lui è rimbambito oppure viene dal paese dei contrari, vero ? Dammi una sola valida ragione per cui non dovrei farlo. » chiese portandomi entrambe le mani attorno ai fianchi scrutando con rabbia l'equino.

Quest'ultimo abbassò il volto e notai come rapidamente il suo sguardo fosse divenuto mogio ed i suoi occhi quasi lucidi.

« Vedi..la famiglia di Pure Sand è stata rapita dall'esercito congiunto di Chrysalis e Sombra due mesi fa e da allora non ha più avuto loro notizie...»

« Si ok ma...certo è una brutta cosa ma non vedo cosa questo c'entri con me dato che se non sbaglio quelli sono sempre pony. »

« Ci stavo arrivando umano ! Non essere impaziente. Tu hai ragione, loro sono stati o meglio erano dei pony come noi ma da due mesi ormai si sono uniti ed il loro esercito sembra essere quasi inarrestabili e continuano a conquistare i territori di Equestria riuscendo ogni volta a respingere i nostri eserciti e questo grazie alle magie fornite ai generali a capo delle loro armate presumibilmente dati loro da un umano con una grande “energia F”. »

« ferma tutto, quindi mi stai dicendo che qui c'è un altro umano ? » dissi io afferrandolo di scatto per il collo poggiando il mento sul suo naso fissandolo nei suoi grossi occhi azzurri.

« Si...o almeno alcune delle nostre spie infiltrate tra le file del loro esercito sono certe di aver visto un umano assieme a Chrysalis e Sombra, senza però riuscire ad avvicinarsi a lui. »

« Ma allora non capisco una cosa, se loro hanno già un umano allora io cosa diamine ci faccio qui ? Nel senso perché mi hanno rapito o evocato non so !! » chiesi giustamente dato che stavo iniziando a perdere il filo del discorso.

Mi accorsi immediatamente del cambio di sguardo della guardia che cominciò ad evitare il mio fissando il pavimento.

Cominciai a sentire il suo manto cominciare a sudare tra le mie mani e questo mi fece ulteriormente insospettire, ma proprio quando stavo nuovamente per ripetere la mia domanda lo stallone senza il minimo preavviso arretrò liberandosi dalla mia stretta e con un rapido movimento del corpo mi fece cadere sulla propria groppa coperta da una robusta armatura dorata, di pancia proprio nel punto che mi doleva.

« Ah ma che male !! Che cavolo stai face-»

« Non c'è più tempo per parlare !! Pure Sand ci starà aspettando idem per le principesse, ora reggiti umano !! » tuonò lo stallone ignorando palesemente il pugno che gli rifilai sul fianco che probabilmente doveva essere stato molto più debole di quello che credevo.

Feci appena in tempo a mettermi dritto ed aggrapparmi al suo collo che subito come se la stanza confetto dove ci trovavamo stesse andando a fuoco il pony cominciò a galoppare ad una velocità spropositata verso un corridoio.

Se non fosse stato per la mia accortezza di riflessi mi sarei ritrovato la testa sfondata diverse volte dato che a differenza di Twilight questo bestione indossava un grosso elmo dorata che certamente mi avrebbe fracassato la testa se ci avesse impattato contro.

« Qui qualcosa mi puzza. Ragioniamo, se avevano già un umano che gli fornisce questa cavolo di energia F allora perché prendere anche a me...dunque quella pony aveva detto che volevano estrarmela...forse vogliono usarmi per incrementare ulteriormente il potere del primo umano. Ma che dico questi sono ragionamenti da anime !! Anche se in effetti...mi trovo in ciò che potrei definire un cartone...uff ma perché sempre a me !! » pensai evitando per un soffio l'elmo dello stallone che mi trasportava che da quando avevamo raggiunto lo stallone che mi aveva pestato non aveva più detto una sola parola, proprio come l'altro.

Decisi dunque di lasciarmi trasportare senza porre domanda, pensando che probabilmente le principesse che continuavano a nominarmi magari avrebbero avuto qualche risposta per me, senza contare che di certo non sarei potuto saltare giù dal pony a questa folle velocità.

Durante il galoppo pensai bene di darmi un occhiata in giro, giusto per farmi un idea del luogo in cui era capitato.

Usciti dal castello che era del tutto simile a quello delle vecchie fiabe dei miei genitori sbucammo nel centro di Ponyville dove gli abitanti non persero tempo e dimostrando di avere in comune la curiosità come i loro corrispettivi del mio mondo cominciarono a fissarmi come avessero visto una bestiaccia immonda.

Decisi di non dare molto peso alla cosa, infondo se ciò che lo stallone mi aveva detto era vero probabilmente avevano paura di me o forse astio, ma in ogni caso non era di certo affare mio.

Attesi che uscissimo dal paesino cominciando ad inoltrarci in una strada sterrata che mi costrinse ad aggrapparmi con ancora più forza allo stallone dovendo prestare ancora più attenzione all'elmo di quest'ultimo che a causa del terreno impervio sbalzava a più non posso.

Lentamente mi accorsi di come il sole stesse iniziando a calare e come la sera stesse iniziando a calare.

« Cosa darei per un orologio ora come ora...» sospirai mentre in lontananza su una montagna cominciai a vedere allargassi sempre più la figura di un immenso castello la cui immagine mi richiamò alla mente un nome che avevo visto altre volte su internet.

« Quello deve essere Canterlot, sempre se non sbaglio. Peccato non ricordarmi i nomi delle due principesse, avrebbe fatto di certo effetto stupirle con la mia sapienza. » pensai sorridendo leggermente al pensiero che forse avrei potuto sfruttare la situazione a mio vantaggio ora che avevo appreso quelle informazioni dallo stallone.

Finalmente dopo un tempo che mi parve interminabile in cui il mio posteriore aveva ormai assunto la forma frastagliata dell'armatura del pony del tutto inadatta come sella giungemmo a destinazione.

Osservai come una volta entrati all'interno del castello vi fossero diverse altre abitazioni e che il vero e proprio palazzo delle regnanti fosse più all'interno.

La cosa che però mi saltò subito all'occhio fu la differenza trai pony visti poco prima a Ponyville e questi che a differenza dei primi parevano non essere minimamente disturbati dalla mia presenza, oltre al fatto di essere quasi tutti vestiti.

O almeno lo erano nella parte anteriore del corpo, i pantaloni supposi che erano opzionali per loro ed in effetti a pensarci bene non ne avevano bisogno dato che per quello che ero riuscito a vedere erano del tutto sprovvisti di qualsiasi apparato riproduttivo, il che non mi stupiva dato il rating verso cui era indirizzato il loro show.

Fu in quell'istante mentre ero immerso nei miei pensieri scrutando il cielo sempre più scuro che vidi planare verso di noi la sagoma ben distinta di quella doppiogiochista di Twilight Sparkle.

La osservai atterrare con grazia a poca distanza dal portone dove ci eravamo fermati e li, e come se niente fosse cominciò ad avvicinarsi sorridendomi.

« Ottimo lavoro guardie, ora potete lasciarci soli. »

« Si Princess Twilight Sparkle. »

Ascoltai i due stalloni rispondergli all'unisono e poi Light Corner scrutandomi con occhi di supplica probabilmente generati dal suo timore che facessi la spia sul comportamento del suo compagno mi fece scendere con calma dalla groppa.

Il che fu molto più doloroso di quanto diedi a vedere dato che dovetti sollevarmi usando le braccia per poi scendere da dietro restando a gambe diverte in stile Clint Eastwood.

Osservai i due stalloni allontanarsi senza nemmeno salutare, non che la cosa mi desse fastidio dato che meno li vedevo meglio stavo.

Fu in quel momento che rivolgendo lo sguardo davanti a me mi accorsi di avere a poca distanza da me Twilight intenta ad osservarmi coi suoi occhioni viola.

« Allora ti è piaciuto il viaggio ? » chiese quasi come se sapesse bene che in realtà era stato il contrario.

« Oh certo non vedi che bella faccia felice che ho ?! Tu piuttosto fammi capire. Prima mi salvi da quella pazza scatenata, poi mi lasci solo con quei due stalloni ed ora mi vuoi obbligare a parlare con queste principesse. Quale è il tuo gioco Twilight sentiamo ? » esclamai inclinandomi leggermente in avanti arrivandogli ad un non nulla dal naso fissandola in malo modo con le braccia incrociate.

Per tutta risposta lei spinse in avanti spiaccicandomi il naso contro il mio spingendomi indietro.

« Io non sto facendo nessuno gioco Leo ! Tu piuttosto si può sapere che hai ? Io ti salvo la vita e tu è così che mi ringrazi ?! Ma sai almeno cosa sia l'amicizia ?? » chiese lei puntandomi lo zoccolo contro spingendomi leggermente lo stomaco.

Non so cosa mi fermò dal saltarle addosso per strozzarla ma di certo aveva qualcosa a che fare con quei suoi occhi così profondi che malgrado in quell'istante risultassero irritanti in un modo smisurato, riuscivano allo stesso tempo ad infondermi una strana calma.

« Amicizia ?! Ma quale amicizia !! Non so niente di te se non il nome e che sei un cartone animato nel mio mondo !! Non so nemmeno come ci sono finito qui e secondo te dovrei preoccuparmi dell'amicizia, ma andiamo su siamo seri per favore ! » sentenziai voltandogli le spalle mantenendo le braccia incrociate e lo sguardo fisso dinanzi a me rivolto sulle case di Canterlot.

Attesi per qualche istante di ricevere la risposta acida che probabilmente tardava ad arrivare a causa della rabbia che rodeva in quella ronzina.

Non riuscendo però a resistere all'attesa mi girai per infierire ancora un poco, visto e considerato ciò che avevo subito fino ad ora per colpa sua, mi sembrava più che lecito un minimo di vendetta.

« Beh allora non hai nulla da dire ? Sto aspettando sai, o forse la principes-» la frase mi si bloccò in gola quando rivolgendo lo sguardo su Twilight le vidi il viso segnato dalle lacrime.

Queste le stavano scendendo lungo gli zigomi del viso tracciando due piccole linee che terminavano sotto il suo viso cadendo come gocce sferiche salmastre sul pavimento erboso.

Non capii il perché ma avvertii una profonda tristezza dentro di me, proprio nel petto.

« E bravo Leo, sei riuscito a farla piangere sei il solito idiota !! » risuonò come un tamburo la voce della mia coscienza.

« No dai...Twilight senti io scherzavo. Dai su portami dalle principesse come mi avevi detto su !! » dissi abbassandomi col volto verso di lei sorridendo al meglio che potevo.

Ma ottenni soltanto un suo sospiro ed un singhiozzio sommesso.

« Dai Twilight ti prego non fare così...io scherzavo, ammetto che ho esagerato ma su prova ad immedesimarti nei miei panni !! Ehm cioè non nei panni tu sei nuda...nella mia situazione ecco !! Dai ti prego fammi un bel sorriso !! » esclamai avvicinandomi ancora di più a lei ma stavolta la puledra dopo avermi fissato con sguardo afflitto rialzò il posteriore da terra e cominciò ad entrare nel castello.

« Seguimi...ti porto dalle principesse...» disse lei con la voce ridotta ad un sussurro a causa mia e della mia linguaccia troppo lunga.

Non era la prima volta che mi capitava di ferire qualcuno a parole, ma non mi era mai successo di restarci così male.

Decisi di non peggiorare la situazione, e dopo essermi rimesso in sesto cominciai a camminarle dietro, restando in religioso silenzio nella speranza che fosse lei la prima a parlare.

Tale speranza però divenne vana dopo aver passato diversi corridoi e due scalinate giungendo in una grande sala sfarzosa e molto ampia in fondo alla quale due pony che avrei potuto tranquillamente definire cavalli per le loro dimensioni, sembravano attendere proprio noi due.

Mi guardai attorno constatando come tutto il castello fosse agghindato in modo davvero elegante con diversi soprammobili di gran lusso e vetrate al posto delle finestre con enormi decorazioni.

Notai soprattutto come in alcune di esse pareva esserci raffigurata Twilight ed anche la pegaso alla quale avevo tirato la testata.

E nemmeno il tempo di pensare a quell'equina che subito quella assieme ad altre cinque arrivarono in massa verso di noi fermandosi attorno a Twilight sommergendola di domande, la maggior parte sulla motivazione del suo viso così triste.

Fu in quell'istante che le due puledre sovradimensionate si alzarono dai loro troni dirigendosi anch'esse verso di lei.

« Twilight Sparkle, mia allieva prediletta cosa è successo ? Perché hai questa espressione triste ? E' forse a causa dell'umano ? » chiese la stangona bianca rivolgendo poi il suo sguardo decisamente accusatorio verso di me, seguito da quello dell'altra color blu scuro.

Per un istante pensai di essere spacciato, dato che se quelle che avevano in testa erano senza ombra di dubbio corone e contando che erano le uniche che finora mi erano sembrate diverse dagli altri pony non potevo di certo sbagliarmi.

« Oh cavolo...le principesse...» sussurrai con un filo di voce mentre le vidi avvicinarsi sempre di più a me, guardandomi con sguardo tutt'altro che rassicurante.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo III - Il colloquio ***


« Dunque umano, dimmi sei stato tu a causare le lacrime di Twilight Sparkle dopo ? » chiese la puledra dal manto bianco con un tono decisamente superbo ed alterato mentre accanto l'altra principessa mi fissava in malo modo come se già sapesse la risposta.

Non sapevo cosa rispondere, poiché sapevo bene che la colpa era mia, ma non avevo idea di cosa avrebbero potuto farmi se lo avessi ammesso e dopo l'incontro con quello stallone non volevo di certo sperimentare nuovamente un pestaggio.

« Ti decidi a rispondere oppure no ? » disse l'equina dal manto scuro che si avvicinò di qualche passo a testa bassa puntandomi col corno facendomi temere il peggio.

Ma proprio in quell'istante con provvidenziale e sorprendente fortuna la voce di Twilight risuonò nella sala facendo voltare entrambe le principesse verso di lei.

« Princess Celestia, Princess Luna l'umano non c'entra con le mie lacrime !! Mi sono semplicemente fatta male all'ala sinistra durante la discesa di poco fa.

Lui è innocente...»

Ascoltai la sua voce malinconica mentre esprimeva quella bugia mentre nuovamente sentii un forte dolore al petto che riconobbi come senso di colpa.

Certo ero stato molto sgarbato nei suoi confronti su questo non c'erano dubbi, ma era anche vero che ciò che avevo proferito era la pura verità.

Ma malgrado questo pensiero continuasse a girarmi nella mente non riuscivo a far cessare quel malessere che mi perseguitava nel cuore, senza contare che dimostrando quanto codardo fossi non riuscii nemmeno ad intervenire per dire che era tutta una menzogna e che la colpa era solo e soltanto mia.

« Dunque è così che stanno le cose.

Sarà meglio che ti rechi subito in infermeria Twilight Sparkle, mentre io e Luna interloquiamo con l'umano, a cui vorrei porre le mie scuse per l'accusa di poco fa. » disse la principessa dal colorito bianco che dopo aver posato la propria guancia su quella di Twilight con un gesto che presupposi essere affettivo, alzò il volto scrutandomi con un leggero sorriso in volto.

« Ne siete certa Princess Celestia ?? Se vuole posso restare anche io dato che ho già passato un po' di tempo con lui. » disse la puledra guardandomi con sguardo preoccupato per poi fissare dritta negli occhi la stangona bianca che dopo averle sorriso abbassò il volto verso il suo.

« Non preoccuparti Twilight, non ho intenzione di fargli nulla. Potrai tranquillamente parlarci dopo che gli avrò posto qualche domanda, ora vai con le tue amiche in infermeria. »

« D'accordo Princess Celestia, allora a più tardi. » disse Twilight con un certo tono deluso nella voce cominciando ad allontanarsi con le altre cinque pony nella mia direzione.

Non sapevo se avrei potuto reggere un colloquio con quelle due, ma una cosa era certa non sapevo nemmeno come avrei fatto a farmi perdonare e ringraziare Twilight per il suo gesto.

Quest'ultima quando assieme alle altre mi passò a fianco mi lanciò una fugace occhiata che io intercettai ricambiandola.

Non fui certo che avesse compreso la mia gratitudine durante quel breve scambio, ma di certo io riuscii a sentire benissimo la sua preoccupazione e la tristezza che pesava sulle sue ali a causa mia.

« Non preoccuparti Twilight, io giuro che mi farò perdonare prima di andarmene. » pensai stringendo con forza i pugni mentre nella mia mente si faceva largo il pensiero del perché me la prendessi tanto a cuore questa faccenda dato che si trattava soltanto di un pony immaginario che probabilmente non avrei mai più rivisto una volta tornato a casa, sempre che ci fossi tornato.

Attesi qualche istante mentre il suono degli zoccoli delle sei pony non sparì alle mie spalle seguito subito dal sordo suono della porta da cui ero arrivato.

Nello stesso istante le due principesse erano tornate a sedersi sui loro troni, fissandomi con aria di sufficienza.

« Vieni pure avanti umano, non aver paura non ti verrà fatto alcun male.» disse Celestia facendo un cenno con lo zoccolo.

Senza perdere tempo mi diressi verso di loro quasi come un robot, dato che per la tensione e per lo stress mi ero del tutto irrigidito.

Non ero certo che avrei potuto trattare con loro, anche se per ora non mi avevano dato l'impressione di essere malvagie.

Mi fermai a poca distanza dai gradini che conducevano ai due troni sollevando lo sguardo verso le due.

«Hai un nome umano ? »

« Ehm si...maestà ecco mi chiamo Leo ! E' un onore conoscervi. » dissi piegandomi in avanti cercando di mimare un saluto abbastanza cordiale e rispettoso degno della presenza di autorità importanti quali probabilmente dovevano essere quelle due.

« Sei molto gentile Leo, il mio nome è Princess Celestia e questa qui alla mia destra è mia sorella, Princess Luna, e siamo le sovrane di tutta Equestria. » disse la puledra color latte voltando lo sguardo verso l'altra che come da principio continuava a fissarmi male senza che io ne capissi la ragione.

Per un attimo temetti che potesse leggermi nel pensiero, ma esclusi questa ipotesi altrimenti mi avrebbe già dovuto smascherare fin da prima.

Feci un profondo respiro cercando di allentare un po' la pressione e la rigidità che mi avevano preso e mi rimisi dritto fissando entrambe le principesse.

« Quindi voi siete le padrone di tutto ciò che ho visto fino ad ora...ciò è davvero grandioso, veramente eh !! Però ecco mi chiedevo...»

« Perché ti trovi qui ? »

Luna mi rubò le parole di bocca interrompendomi di scatto con voce decisamente irritata.

Cercai di mantenere la calma, cercando di non rispondere male anche se lo avrebbe meritato.

« Si in effetti era quella la domanda, vostra maestà. »

Osservai le due fissarsi per qualche istante finché la maggiore delle due fece un cenno di assenso alla minore che spostò nuovamente la propria attenzione su di me.

« Molto semplice umano, sei stato portato qui per poterci aiutare a sconfiggere la minaccia congiunta di Chrysalis e Sombra che utilizzando una fonte di energia presente solo nel tuo mondo stanno cercando di conquistare tutta Equestria. » disse la puledra fissandomi coi propri occhi cerulei che mi fecero correre un brivido lungo la schiena.

Nello stesso istante non potei fare a meno di notare come avesse usato il termine “trasportato”, il che era nettamente in contrasto coi miei ricordi.

Non sapevo se ciò che stavo per fare fosse una buona idea, ma prima o poi sapevo che avrei dovuto chiederlo quindi come si suol dire “via il dente via il dolore”.

« Scusi principessa ma penso di non aver capito una cosa, lei ha detto trasportato ma io ricordo più o meno di essere stato rapito a dire il vero, dato che quando mi sono ripreso ero incatenato e bendato. »

« Discord, puoi anche smetterla ora.»

« Come ? Ma io mi chiamo Leo. »

« Infatti non sto parlando con te umano. » mi rispose Luna con voce acida mentre cominciai a sentire nuovamente un forte dolore alla testa come quando avevo provato a ricordare come ero giunto li.

Mi portai entrambe le mani attorno alla testa cominciando a stringere con forza mentre ebbi quasi l'impressione che la testa mi stesse per esplodere e quando sentii un forte scoppio fui quasi certo che fosse successo.

Tenendo lo sguardo fisso sul pavimento dove si trovava la mia ombra vidi fuoriuscire dalla mia testa ciò che subito mi parve come un enorme biscia barbuta con un paio di ali.

Nel medesimo istante dopo aver osservato tale spettacolo nella mia ombra caddi a terra con la pancia rivolta verso l'alto.

« Sono...sono morto...? » chiesi in preda al terrore più puro cominciando a tastarmi la testa constatando che era ancora li e che non vi era nessuna traccia di una rottura e del dolore che pareva essere svanito.

« Oh non preoccuparti umano, sei ancora tutto intero e non preoccuparti non avrai nemmeno più mal di testa, anche se è un peccato mi stavo divertendo così tanto ad alterare i tuoi ricordi. »

Mi rialzai di scatto mettendomi seduto osservando con un certo disgusto ed irritazione l'essere serpentiforme dal quale era provenuta quella voce.

« Ehm...e tu cosa dovresti essere scusa ? Una biscia gigante ? E comunque che cavolo hai detto dei miei ricordi ?! Guarda che se sei andato nei ricordi di quando ero piccolo io ti-»

« SILENZIO ORA !! »

Mi paralizzai all'istante quasi mordendomi la lingua con l'indice ancora puntato verso quell'essere che al mio contrario osservò Luna la quale dopo averci ammoniti si era alzata ed aveva iniziato a scendere dalle scale avvicinandosi a me.

Ad ogni centimetro che percorreva verso di me sentivo sempre più brividi lungo la schiena, dato che a differenza della sorella maggiore mi sembrava decisamente più irritabile.

« Eddai Luna, non essere sempre così scorbutica, in fondo mi avete chiesto voi di fargli il lavaggio del cervello per non fargli sapere che avete provato a trasportarlo nel nostro mondo per poi sbagliare coordinate e farlo finire direttamente negli artigli del nemico !! »

« CHE COSA ?! » gridai io alzandomi in piedi di scatto colmo di rabbia per ciò che avevo appena sentito mentre un secondo urlo della principessa dal manto scuro risuonò più forte del mio.

« DISCORD !! »

« Ops...colpa mia, meglio che vada !! A presto Celestia, e tu umano fa attenzione se non vuoi diventare una cavia ahah !! Vedi sembrano tanto dolci queste principessine ma non lo sono affatto !! » disse quel serpentone cominciando a svanire pezzo dopo pezzo lasciandomi li solo pieno di rabbia e di domande assieme alle due principesse che in contemporanea concentrarono tutta la loro attenzione su di me.

« Suppongo tu voglia dell-»

« Non supporre, parla !! Ed alla svelta anche prima che mi dimentichi che sei una femmina. » ringhiai furente fissando con sguardo indicibile Celestia che per tutta risposta si alzò cominciando a scendere verso di me.

Sapevo bene che se avesse voluto avrebbe potuto farmi molto male, dato che di certo quel corno non lo aveva per bellezza e se era principessa un motivo doveva pur esserci, ma non me ne importava nulla in quel momento.

Io volevo risposte, e le avrei avute in un modo o nell'altro dato che dopo aver provato a ricordare nuovamente come fossi finito in quel luogo l'unica cosa che mi veniva in mente ero io che finivo in uno sciacquone.

La puledra si fermò di fronte a me inclinando la testa in avanti fermandosi a pochi centimetri dal mio viso dandomi modo di osservare meglio le sue iridi magenta e la sua criniera dagli effetti simili ad un aurora boreale colorata.

« Ascoltami bene Leo, posso comprendere che tu sia arrabbiato per ciò che è successo ma ti pregherei di ricordarti il nostro titolo di regnanti e che tu qui sei un ospite. »

« Ospite ?! Gli ospiti prenotano e scelgono dove andare !! Voi mi avete rapito !! Io sono un prigioniero altro che ospite !! » tuonai avvicinandomi al muso della principessa che distolse lo sguardo per qualche istante dal mio come se con le mie parole avessi toccato un tasto dolente, centrando con molta probabilità la verità.

« Dunque dimmi Celestia, come pretendi che io vi tratti come principesse se vi comportate come volgari sequestratori ? » infierii avvicinandomi ulteriormente riuscendo ad avvertire sul mio viso i respiri della sovrana che sembravano piuttosto affrettati ed irregolari ma prima che potesse rispondermi mi sentì avvolgere nuovamente da quella strana sensazione schiumosa.

Prima che potessi rendermene conto mi trovai sollevato di un metro da terra completamente avvolto da una luce azzurra che mi accorsi essere comparsa anche sul corno di Luna.

« Umano, ascoltami bene. Osa ancora rivolgerti ancora in questo modo a Celestia ed io farò si che il tuo soggiorno nel nostro regno si tramuti in un inferno ! »

« Ah davvero ? E se tu lo fai poi come fai a prendere l'energia che ti serve somara !! »

« Tu orrido essere !! » ascoltai la voce furiosa della principessa mentre pentendomi quasi istantaneamente delle mie ultime parole cominciai a stringere con forza inaudita i denti ed i pugni.

Tutto il mio corpo stava iniziando a dolermi schiacciato dalla magia di quella stronza che senza sapere la resistenza di un umano aveva cominciato a pressarmi.

Il dolore era allucinante, era come se su ogni centimetro della mia pelle si trovassero chili e chili di pressione e non ero certo di quanto avrei potuto ancora reggere a quel dolore senza svenire mentre lentamente le lacrime cominciarono a fuoriuscirmi dagli occhi scendendomi lungo le guance su cui si attaccarono a causa della pressione.

« Ora basta Luna !! Così lo ucciderai !! » tuonò Celestia prendendo le mie difese stupendomi.

Nel medesimo istante la magia che mi stava opprimendo sparì facendomi cadere verso il suolo dove incapace di muovermi per il dolore mi sarei senz'altro schiantato se non fosse stato per una nuova luce dorata che mi sorresse in aria a pochi centimetri dallo schianto.

A differenza della magia di Luna questa era decisamente meno dura e mi lasciava una certa libertà di movimento, per quanto possibile dato che non riuscivo a muovere nulla se non gli occhi.

Con questi fissai Celestia che col corno illuminato mi si stava avvicinando con sguardo piuttosto preoccupato.

« Come ti senti umano ?? Riesci a parlare ?? » mi chiese con tono preoccupato che per quanto sembrasse impossibile mi sembrava davvero sincero.

Non ho idea a quale forza feci appelli ma sentendo un tremendo dolore pervadermi tutto il corpo riuscii a muovere la bocca riuscendo ad emettere poche precise parole.

« Casa...voglio andare...a casa...per favore..» sussurrai con le lacrime agli occhi mentre vidi per un istante la principessa titubare mordendosi il labbro.

« Non puoi...non ancora. Ti prego, cerca di capirmi...non lo faccio con cattiveria...ma per il mio popolo...per salvarlo. Ti prego, prestaci la tua energia e ti prometto che poi ti rimanderò a casa, io te lo giuro ! » disse con un leggero singhiozzio la principessa cominciando anch'essa a piangere.

Non ero certo se stesse fingendo o fosse onesta, ma qualcosa nel petto mi convinse della seconda e malgrado il dolore e la rabbia che ancora provavo nei loro confronti riuscii a trovare la forza per sorridere.

« D'accordo...farò ciò che posso...ve lo prometto Celestia. » dissi a bassa voce facendo tornare anche sul suo volto il sorriso mentre a poca distanza da lei Luna osservava con una certa gelosia come la sorella avesse avuto successo nelle trattative a differenza sua.

Non che avessi avuto molta scelta, ma di certo non avrei mai detto di si a quella stronza che aveva usato la violenza indiscriminatamente.

« Ora non preoccuparti, ti porto immediatamente nella tua stanza dove potrai riprenderti dal trattamento che mia sorella ti ha riservato, ed a proposito di questo...» osservai la monarca voltare lo sguardo verso Luna che ricambio con uno più acido.

«..penso che dovresti scusarti con lui per il tuo comportamento. »

La frase pronunciata da Celestia in quell'istante fu come un immensa dose di morfina in tutto il mio corpo proprio come l'espressione che si andò a disegnare sul volto della puledra dal manto scuro che a giudicare da essa non aveva la minima intenzione di farlo.

« Io ? Chiedere scusa ? E per cosa ?! E' stato lui a mancarti di rispetto Celestia e tu ora vuoi che io gli chieda scusa ?! »

« Si. E' proprio quello che voglio Luna, dato che hai agito in modo istintivo senza prima ragionare. Hai ancora molto da imparare su come deve comportarsi una sovrana.»

« Approvo appieno. » pensai io mentre la mia estasi cresceva di secondo in secondo nel vedere l'espressione di quella mocciosa farsi sempre più corrucciata fino a quando, probabilmente per rispetto o terrore della sorella mi si avvicinò tenendo lo sguardo basso mugolando qualcosa.

« Non penso che abbia capito Luna, puoi essere più chiara ? » insistette Celestia sollevando un sopracciglio mentre la sorella minore dopo aver alzato lo sguardo prossimo alle lacrime verso di me si decise a scusarsi.

« Ti chiedo perdono se ti ho fatto male...non era mia intenzione.» disse mentendo spudoratamente, ne ero ben consapevole come certamente lo era anche Celestia, ma in fondo che diritto avevo io di giudicarla dato che pochi minuti prima avevo fatto la medesima cosa tacendo davanti alla bugia di Twilight.

Inoltre basandomi su quanto visto io e Luna non eravamo poi così diversi, specie a parte, quindi decisi di non infierire sorridendole con gentilezza.

« Contenta ora ?! » chiese lei arrossendo di scatto volgendo lo sguardo verso la sorella maggiore anch'essa sorridente che annuì con il viso che poi strofinò su quello di Luna che assunse la colorazione di un peperone.

« Bene...allora io ora vado che devo andare a far sorgere la luna, ci vediamo tra poco Celestia. Umano...»

Osservai la principessa illuminare nuovamente il proprio corno, e dopo aver salutato la sorella sparì in un bagliore di luce lasciandomi solo con Celestia.

Quest'ultima illuminò il proprio corno con una luce ancora maggiore e di colpo come se mi fosse stata scattata una foto col flash mi ritrovai per qualche istante accecato per poi accorgermi di essere ricomparso in una nuova stanza dove si trovava un grosso letto azzurro, dove venni posto magicamente, una scrivania ed un armadio in legno di una fattura decisamente medievali ed uno strano pilastro in marmo al centro della stanza.

Per poco non rischiai di addormentarmi nell'istante stesso in cui le soffice coperte del letto sfiorarono il mio corpo ed il cuscino cullasse la mia testa al momento troppo piena di pensieri e stanca.

L'unico motivo per cui non accadde fu la voce di Celestia che con dolcezza prese a parlare.

« Qui e dove alloggerai per ora, spero sia di tuo gradimento Leo. Nel caso mancasse qualcosa non esitare a chiedere, ma meglio se chiedi a me, vedi Luna come avrai notato è un po' diffidente con gli sconosciuti, ma se fosse possibile ti chiederei di perdonarla, è una brava pony solo un poco irriverente. » disse sorridendo leggermente ricordandomi per qualche istante mia madre quando mi metteva a letto da piccolo, e fu proprio per tale pensiero che una nuova lacrima mi scese dal volto.

« Chissà se a casa stanno bene e se sono in pensiero per me.» pensai mentre vidi Celestia allontanarsi verso la porta in legno dalla parte opposta della stanza.

« Ecco...in effetti avrei una cosa da chiedere...domani mattina come prima cosa, se fosse possibile vorrei parlare con Twilight e poi provare a generare questa...Energia F di cui avete bisogno per il vostro regno. »

Dopo quelle mie parole vidi sbocciare un solare sorriso sul volto della regnante facendola apparire maestosa proprio come si addiceva per un nome ed un titolo come il suo.

« Penso che sia possibile Leo, ma ora è meglio se dormi, avrai bisogno di tutte le tue forze per sostenere il rimprovero di Twilight, buonanotte. » disse Celestia con una leggera risata sparendo oltre la porta lasciandomi solo nella stanza con un immenso dubbio nella mente.

« Qualcosa mi dice che sapesse della bugia accidenti...beh poco male, in fondo sembra averla presa bene. Spero solo dio riuscire a farmi perdonare da Twilight...» sussurrai nel vuoto della mia stanza cominciando lentamente ad abbandonarmi alle braccia di Morfeo.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo IV - Impazienza ***


Lentamente cominciai a svegliarmi, accorgendomi di essermi addormentato nella medesima posizione in cui Celestia mia aveva abbandonato.

Scorsi la luna ancora alta nel buio della notte da una finestra che stava tra l'armadio ed il letto.

Feci per mettermi seduto, ma una serie di fitte mi bloccarono facendomi congiungere le mani sul petto.

« Accidenti che male !! Uff tutta colpa di Luna...» sussurrai stringendo con forza i denti mentre rimembravo nella mente la pressione che quella stronza mi aveva fatto provare con la propria magia.

Subito non ci pensai ma lentamente mi misi a fare riflessioni su quanto era accaduto, dato che è risaputo come il letto ed il bagno siano i posti migliori per pensare.

Non potevo fare a meno di notare come malgrado la consistenza della magia fosse quella della schiuma, avesse un colore decisamente più brillante e da quanto avevo notato molteplici utilizzi dato che Celestia l'aveva usata in modo simile alla telecinesi tenendomi sollevato senza però farmi avvertire una pressione su di essa, mentre invece nel mio primo incontro con Twilight l'aveva usata come un arma sprigionando certamente calore quando aveva colpito quella stronza.

Inoltre proprio quest'ultima durante l'inseguimento mi aveva quasi colpito ed avevo avvertito un fortissimo calore sulla guancia, questo significava che probabilmente questa loro capacità poteva essere certamente usata in molti modi sia difensivi che offensivi.

Fu proprio pensando all'ultima ipotesi che deglutii con forza pensando dunque che se avesse voluto Luna avrebbe tranquillamente potuto sciogliermi riducendomi ad un mucchietto di cenere, e tale pensiero addizionato al pessimo carattere della puledra mi fece correre un brivido lungo la schiena. « Sarà meglio non fare più arrabbiare la signorina...non vorrei finire come il tacchino del ringraziamento. » pensai mentre nella mia mente un mia immagine nel forno contornato di patate prese forma facendomi sorridere e deglutire allo stesso tempo.

Non avendo di meglio da fare e constatando come a quest'ora di certo nessuno fosse stato sveglio a parte me, dato che per la mia routine di leggere manga e vedere anime ero abituato a fare le ore piccole, cominciai a guardarmi attorno avendo una buona visuale malgrado il buio grazie alla luce lunare.

Il letto era molto antico, di certo degno del medioevo del nostro mondo ma con disegni sicuramente equestri nella testiera ed in fondo con grandi intarsi in oro nel legno che rappresentavano un sole ed una luna.

« Eh non badano di certo a spese le principesse !! » pensai mentre con un immane sforzo riuscii finalmente a sedermi.

Spostai lo sguardo sulla comodina e l'armadio constatando come anche essi fossero fatti di legno sicuramente pregiato visto il brillio e le venature evidenti che riuscivo a vedere anche a distanza, ma la cosa che più mi incuriosiva era quel pilastro al centro della stanza.

Non che me ne importasse più di tanto però non ne vedevo l'utilità dato che dal mio punto di vista non solo era di pessimo gusto ma era anche di intralcio in quel punto.

Facendo attenzione a non causarmi altre fitte mi voltai dalla parte della comodina e posando i piedi sul freddo pavimento in pietra della stanza provai un incredibile gelo facendomi subito capire che il prossimo ed immediato desiderio da chiedere a Celestia fosse un paio di calze e scarpe e magari dei vestiti che non sembrassero un pigiama.

In effetti però osservando con più attenzione non potei fare a meno di notare come i disegno che erano cuciti sulla maglia e sui pantaloni fossero gli stessi che avevo visto sui fianchi delle due principesse.

« Chissà magari hanno anche una loro marca di vestiti quelle due. » pensai immaginandomi una pubblicità della Tezenis con tanto di musichetta rischiando di avere un collasso interno per la risata che dovetti trattenermi.

Dopo aver atteso qualche istante e ripreso il controllo mi alzai facendo attenzione a non cadere e non fare chiasso mentre ad ogni passo su quel pavimento una fitta di gelo mi risaliva come un onda la schiena facendomi venire la pelle d'oca.

Mi avvicinai al pilastro constatando come mi arrivasse più o meno al petto e che a parte le solite incisioni equestri a me sconosciute non pareva aver niente di speciale.

Era soltanto un cilindro di pietra che terminava in alto con una sorta di coppetta la quale sembrava essere stata messa li per contenere qualcosa di cui ignoravo palesemente il nome.

Di certo doveva avere una base sferica e su questo non c'erano dubbi, ma non avendo altri modi per capire decisi di lasciare perdere e tornare all'esplorazione della stanza.

Guardai con certo timore la porta dalla quale era uscita Celestia, dato che per quanto la mia curiosità crescente stesse urlando ad ogni cellula del mio corpo di aprirla ed uscire non avevo alcuna intenzione di farlo visto e considerato che quella pazza di sua sorella minore avrebbe potuto pensare che stavo scappando e friggermi di netto.

Con tale pensiero in testa mi voltai verso un altra porta a poca distanza dall'armadio, e dato che di certo non poteva essere una via d'uscita sparai ad indovinare cominciando ad avvicinarmi ad essa.

« Sarei pronto a scommettere che qui c'è il bagno. » dissi afferrando il pomello della porta girandolo con un lento movimento producendo un fastidioso cigolio.

Non appena la porta fu aperta non potei fare a meno di constatare come il mio sospetto fosse fondato.

A poca distanza da me sulla sinistra si trovava una toilette in porcellana bianca ed un bidè mentre dalla parte opposta in fondo alla stanza vidi una doccia con il piano in ceramica bianca e con una tenda azzurra da usare per la privacy ed un lavandino del medesimo materiale.

« Mica male davvero !! » dissi a voce fin troppo alta finendo per dovermi tappare la bocca con entrambe le mani dato che rimbombò per tutta la stanza come fossi un trombone.

Attesi un momento attendendo si sentire qualche abitante che si lamentasse per il rumore ma con mia grande sorpresa non udii alcuna risposta e giusto per non sprecare tempo decisi di utilizzare la toilette.

Durante la mia espletazione di bisogno assai liberante non potei però fare a meno di pensare che questo tipo di servizi erano scontati per me, dato che ero un umano ma che per loro non avessero molto senso dato che parevano quasi asessuati.

Dato che l'unico cosa che distingueva i maschi dalle femmine erano le dimensioni fisiche, i lineamenti e le voci.

Pensai che probabilmente questa stanza potesse essere stata progettata solo per me, ma ebbi i miei dubbi dato che sarebbe risultato un po' impegnativo imparare l'intero principio di tubazione e fognatura per un solo e singolo umano, ma una volta che ebbi svuotato la vescica tali pensieri svanirono in contemporanea al suono dello sciacquone.

Mi diressi dunque al lavandino dove trovai una saponetta con inciso sopra il simbolo solare di Celestia, facendomi nuovamente pensare a come forse soffrissero entrambe di un complesso di superiorità dato che ovunque mi voltassi vedevo sempre le loro effigi.

Probabilmente doveva essere normale dato che quanto avevo potuto vedere più o meno la loro linea temporale si avvicinava molto al nostro medioevo e dunque probabilmente essendo principesse era naturale trovare in ogni luogo un segno della loro magnificenza.

Lentamente sfruttando a pieno la luce della luna uscii dal bagno richiudendomi con molta gentilezza la porta alle spalle cominciando poi ad avvicinarmi alla grande finestra ad arco.

« ACCIPICCHIA !! » gridai quando guardando all'esterno constatai di essere decisamente in alto, probabilmente in una delle stanze più alte del castello.

La vista che si stagliava sotto di me era spettacolare, centinaia di case e negozietti erano distribuiti tutti intorno alla struttura principale che comprendeva anche un immenso giardino pieno di statue e con tanto di labirinto alla Shining.

Restai letteralmente estasiato nell'osservare lo spettacolo di luci che provenivano sia dalle case che dalle stelle che parevano minuscoli puntini se paragonati all'immensa luna piena che sembrava decisamente più grande di quella terrestre.

Fu in quell'istante, mentre mi stavo perdendo ad osservare quello spettacolo eccezionale che scorsi una figura alata muoversi attorno alla torre di sinistra che assieme a quella gemella a destra erano le uniche due strutture più alte della mia.

Mi sporsi in avanti tenendomi con forza la balcone cercando di capire chi fosse dato che per quanto vaga la silhouette mi era sembrata quella di Twilight.

Per un istante ebbi la mezza idea di provare a chiamarla gridando, ma la voglia mi si azzerò totalmente quando vidi sbucare dal davanzale della torre la sagoma di Luna intenta ad osservare la sua omonima.

Schizzai come un fulmine indietro sperando che non mi avesse visto cercando di non farmi esplodere il cuore che aveva iniziato a palpitare a mille per lo spavento.

Di colpo ogni centimetro del mio corpo aveva preso a tremare al solo pensiero che potesse avermi visto e per questo punirmi.

Cercai di calmarmi facendo dei lunghi e profondi respiri e scovando un po' di coraggio cominciai ad avvicinarmi nuovamente alla finestra cercando di fare piccoli passi precisi come se da ognuno di essi ne andasse della mia vita.

Quando finalmente arrivai dalla finestra mi sporsi leggermente in fuori alzando lo sguardo verso la torre constatando come la Luna fosse sparita.

« Meno male...pensavo che mi avesse visto. » dissi voltandomi per tornare a letto mentre una leggera ventata entrò dall'esterno facendomi rabbrividire.

« In compenso ti ho sentito umano. »

La voce della principessa mi trafisse da parte a parte come una spada causandomi un innalzamento della pelle d'oca su tutto il corpo seguito da uno sbiancamento quasi totale.

Lentamente in preda ai tremolii più convulsi mi voltai trovandomi il muso di Luna a poca distanza dal mio intenta a scrutarmi con sguardo tutt'altro che amichevole.

L'ultima cosa che ricordai furono i suoi occhi che di colpo divennero bianchi mentre io arrivato al limite umano di sopportazione dello stress stramazzai al suolo dando una poderosa testata che mi rispedii nel mondo dei sogni.

Per un tempo che non seppi definire rimasi privo di coscienza per poi finalmente cominciare s svegliarmi, di nuovo.

Aprii leggermente gli occhi constatando come non mi trovassi più nella stanza dove ero capitolato, ma al centro di una grossa sala al cui interno notai un innumerevole quantità di strani aggeggi che erano un misto tra antico e moderno.

« Ma cosa...»

« vedo che ti sei svegliato finalmente umano, mi stavo chiedendo se fossi morto !! Sarebbe stato un vero peccato ! » esclamò uno stallone dal manto marrone con un cravattino a poca distanza da me fissandomi come se fossi stato un oggetto.

Inutile dire che l'essermi appena svegliato, con ancora il dolore alla testa e con un pony urlante a poca distanza non era proprio il miglior modo di incominciare una giornata, ma per lo meno fui felice di constatare come non vi fosse più Luna.

Lentamente mi alzai dalla sedia in legno dove ero stato posto e dopo essermi sgranchito le braccia ed aver constato come fosse ormai mattino rivolsi la mia attenzione sul mio interlocutore intento a girarmi attorno.

« Ehm...tu saresti ? » chiesi allungando una mano davanti a me per fermare il pony che ormai mi stava scavando un fossato attorno a forza di girare.

Quest'ultimo si fermò di fronte a me, e dopo essersi sistemato il cravattino ed aver sfoggiato un sorriso degno di un venditore porta a porta cominciò a presentarsi.

« Piacere giovanotto, il mio nome è Whooves, e sono il consulente personale di Princess Celestia e Princess Luna nell'ambito della scienza e delle magie, ed in questo caso anche dell'energia F che tu produrrai per loro. »

Restai qualche istante immobile fissando lo stallone che senza accorgersene aveva praticamente dimenticato che io non ero un oggetto e che non si poteva estrarre nulla da me senza il mio permesso.

« Immagino sia un piacere mio. Ma perdonami una domanda Whooves io-»

« Doctor Whooves per favore. » puntualizzò il pony socchiudendo gli occhi con superbia mentre io cominciai a pensare che probabilmente doveva aver intercettato delle nostre trasmissioni tv terrestri e doveva essersi immedesimato in David Tennant.

Decisi comunque di non contraddirlo e stare al suo gioco, dato che in questo campo potevamo giocarcela tranquillamente entrambi data la mia passione per il cosplay.

« D'accordo Doc...ora come stavo dicendo io non credo che tu possa estrarre questa suddetta energia F da me, dato che da quanto mi pare di aver compreso finirei per morire. »

« No non moriresti !! Avresti solo gravi danni cerebrali ma posso assicurarti che non morirai, hai la mia parola. »

Non so cosa mi impedii di prendere a calci quel pony che evidentemente pensava più alla propria ricerca che alla mia vita, ma probabilmente fu la recondita paura che le principesse potessero aversene a male per un pestaggio subito dal loro consigliere.

Osservai lo stallone avvicinarsi ad un tavolo e mettersi ad armeggiare coi propri zoccoli attorno a ciò che sembrava un casco, che di certo dopo quanto aveva appena detto non mi sarei mai messo sopra la testa se mai me lo avesse chiesto.

Inoltre in quel momento restai allibito dal constatare come malgrado la mancanza di dita gli oggetti gli si attaccassero agli zoccoli e che riuscisse a maneggiarli molto meglio di certi meccanici.

Non feci in tempo a ragionare su come questo fosse possibile che di colpo lo vidi voltarsi verso di me sollevato gli arti posteriori tenendo il casco negli altri iniziando ad avvicinarsi.

« Molto bene, ora se i miei calcoli sono esatti con questo dovremmo riuscire a far fuoriuscire tutta l'energia F dal tuo corpo. »

« Doc fai un altro passo e vedi dove te lo infilo quel casco !! » tuonai preso dalla rabbia mista a paura dimenticandomi che non vi era alcun posto in cui infilare il suddetto oggetto.

Nello stesso istante vidi cambiare l'espressione del pony in una più seria.

« Princess Celestia ha detto che avresti collaborato che glielo avevi detto tu !! Che c'è non vuoi mantenere la tua parola ?! »

« Già ho detto che l'avrei aiutata ma non che mi sarei fatto fare il lavaggio del cervello !! Quindi stammi da parte Frankenstein !! »

« Codardo !! Vieni qui e mettilo subito !! » esclamò il pony cominciando a procedere verso di me con fare irritato alzato sugli arti posteriori.

Nello stesso istante in cui vidi ciò cominciai a correre a più non posso per la stanza cominciando uno slalom degno delle Olimpiadi trai vari tavoli, sedie ed oggetti vari caduti a terra dando vita ad un inseguimento degno di questo nome.

« UMANO FERMO !! TE L'HO DETTO NON MORIRAI !! CORAGGIO E' PER EQUESRTRIA !! »

« Mettitelo tu quel dannato casco !! Io non ci penso proprio di fare da cavia per quel coso !! Almeno lo hai testato ?! »

« Certo che no è un prototipo tu sei il primo umano che mi capita tra gli zoccoli !! »

« Allora fottiti due volte razza di sciroccato !! » sentenzia cominciando ad avere il fiatone a differenza del mio inseguitore che si stava dimostrando particolarmente tenace malgrado stesse correndo in un modo che sarebbe stato impossibile per qualsiasi pony del mio mondo.

Fu in quell'istante che capendo di non potergli sfuggire agii come mi sembrava più consono, in fondo lui mi stava minacciando ergo risposi nel modo più ovvio.

Mi fermai di colpo voltandomi verso di lui che a causa della velocità presa non riuscì a fermarsi impattando in pieno contro il mio pugno destro che pesante come una meteora gli rifilati dritto sul grugno ribaltandolo a terra.

Nello stesso istante in cui lo stallone capitolò al suolo seguito dal suo casco che cadde a terra finendo in pezzi sprizzanti di scintille io mi afferrai la mano destra la quale ero quasi certo si fosse sbriciolata per colpa dell'impatto con Whooves che aveva davvero un testone duro.

« Che cavolo la mia mano !! Che hai il metallo in quella testaccia ?! » chiesi lanciandogli uno sguardo acido che se avesse potuto lo avrebbe sciolto all'istante mentre lui rialzatosi mi stava fissando con astio mentre un leggero rivolo di sangue gli stava scendendo dalla narice sinistra.

« Tu...TU !! Come ti sei permesso di colpirmi ?! Io sono il consulente delle principesse !! vedrai che non la passerai liscia !! Aspetta che arrivino e vedrai e comunque sei proprio una femminuccia !! Non mi hai fatto male per niente !! » ruggì il pony verso di me con un leggero mugolio nella voce che mi fece sorridere capendo che invece il colpo lo aveva sentito bene, anche se ora la mia preoccupazione andava verso la mia mano che continuava a pulsarmi e per quello che mi sarebbe potuto accadere se Celestia, e soprattutto Luna, avessero mal interpretato il mio gesto.

« Non me ne importa nulla ! Tu piuttosto aspetta che sia io a parlare con Celestia o con Twilight poi vedremo cosa ne penseranno quando gli dirò quello che volevi farmi !! »

« Ma è stata Celestia ha dire che avresti collaborato !! »

« Ma tu gli hai spiegato cosa volevi farmi ?! » chiesi io al limite della sopportazione pronto ad un nuovo scontro fisico col pony che lentamente aveva cominciato a riavvicinarsi a me per poi bloccarsi con uno sguardo decisamente sognante.

Per qualche istante nella sala regnò un imbarazzante silenzio che mi portò subito a trarre le mie conclusioni quando vidi il pony sorridere ingenuamente allargandosi la cravatta come se ci fosse caldo.

« Come immaginavo...tu non gli hai detto quello che mi volevi fare !! Sei soltanto un cialtrone !! »

« Ehy ehy piano con le parole !! Guarda che io so quello che faccio eh ! Semplicemente gli umani sono un campo sperimentale e quindi bisogna condurre esperimenti per conoscere gli effetti di un invenzione su di loro !! Dato che non abbiamo la minima idea di come venga attivata l'energia F ne da cosa venga generata, sappiamo solo che è certamente una fonte di energia presente in voi umani che scaturisce presumibilmente dalla vostra mente dato che non avete nient'altro di sviluppato in quel vostro corpo !! » disse lo stallone trattandomi come una cavia facendomi irritare ad un livello che non credevo nemmeno possibile.

Ero consapevole che ciò che lui stava dicendo non era molto simile a ciò che noi umani facciamo coi medicinali e prodotti quando li testiamo su animali innocenti, ma malgrado ciò non gli avrei mai permesso di utilizzarmi come fossi un esperimento.

« Tu sei malato Whooves se credi che te lo lascerò fare !! Coraggio prova ad avvicinarti e di mostrerò quanto può essere formidabile un corpo umano !! » tuonai mettendomi in guardia cercando di non lasciar trapelare in modo troppo evidente il dolore che sentivo alla mano destra.

« Ora ti faccio vedere io !! Tu farai quello che ti dico che ti piaccia o no !! » ringhiò lo stallone cominciando a trottarmi contro mentre io mi preparai come meglio potevo a riceverlo puntando i piedi a terra cercando di distribuire al meglio il peso.

Non ero per niente certo che avrei potuto sostenere uno scontro fisico con lui il che mi rodeva parecchio dato che non sarebbe stato per nulla virile farsi pestare a sangue da un pony per poi essere lobotomizzato.

Fu in quell'istante quando lo vidi saltare verso di me puntandomi con gli zoccoli anteriori che io spinsi con tutta la forza che avevo la mano destra in avanti col palmo rivolto verso di lui non riuscendo a chiuderla.

Nel medesimo istante vidi apparire attorno a lui ed anche attorno a me la luce dorata schiumosa che riconobbi istantaneamente come quella di Celestia che comparve a poca distanza da noi fissandoci con severità bloccandoci come in un istantanea.

« Esattamente qualcuno di voi può spiegarmi cosa sta succedendo qui ? » chiese la principessa con tono alterato fissando prima il pony e poi me.

« Princess Celestia questo...questo umano teppista si è rimangiato la parola e non vuole aiutarmi nell'estrazione dell'energia F !! E' tutta colpa sua !! »

« Che cosa ?! Brutto bugiardo digli come stanno le cose !! Questo pazzo voleva friggermi il cervello con un dispositivo che nemmeno sapeva se avrebbe funzionato o meno !! Ed ha provato ad obbligarmi a metterlo !! »

« Ma è necessario fare dei test !! Non c'è altro modo per fare progressi !1 Tu devi sacrificarti per la scienza !! » tuonò il pony facendomi arrivare al limite della sopportazione mentre sia io che Celestia lo fissammo decisamente male.

Nello stesso istante però mi accorsi di una cosa incredibile, la magia dorata che mi stava attorno di colpo cominciò ad essere risucchiata verso la mia mano destra aperta, cominciando a formare una sfera vorticante magica che sul momento non riconobbi dato che in quell'istante l'unica cosa che mi importava era chiudere la bocca a quel pazzo.

Senza la magia di Celestia che mi bloccava ed a causa dello slancio che avevo preso prima di essere fermato non appena l'energia dorata che mi avvolgeva le gambe venne risucchiata nella sfera mi ritrovai lanciato in avanti puntando in pieno Whooves che strillando come una ragazzina spaventata si salvò solo grazie agli eventi.

Poco prima che impattassi contro di lui la sfera dorata parve perdere consistenza e controllo cadendo a terra dove generò una piccola voragine sferica profonda diversi centimetri che continuò ad allargarsi finchè proprio come si era generata sparì nel nulla lasciandomi immobile col braccio disteso verso lo stallone intento a gridare e con la principessa intenta a fissarmi con gli occhi sbarrati.

Non sapevo bene cosa avrei dovuto dire in quel momento, dato che non avevo la più pallida idea di ciò che era accaduto e di certo non sapevo come spiegare tutto ciò.

« Quella era...una magia. !! Ma voi umani non la possedete, come è possibile ?! Hai una qualche spiegazione Leo ?? » chiese Celestia facendo tornare a terra lo stallone dal manto marrone che si andò subito a riparare dietro la regnante fissandomi con terrore dandomi una certa soddisfazione.

« Sinceramente principessa non ne ho la minima idea...tutto quello che volevo fare era fare tacere quel ciarlatano ma le assicuro che anche ammesso che avessi avuto la magia non avrei mai mai colpito qualcuno con un attacco dai simili effetti !! tanto più che non so ne come ho fatto a generarlo ne perché ne ho perso il controllo !! » dissi io gesticolando come le mani indicando il punto di impatto sul terreno cercando di trovare un modo per giustificarmi, ammesso che c'è ne fossero.

Fu in quell'istante nel mezzo della mia convulsa spiegazione che nella stanza comparve Luna, con un espressione decisamente corrucciata.

« Sorella, dobbiamo immediatamente parlare. Una delle nostre spie ha scoperto importanti informazioni sull'energia F e sui piani di Sombra e Chrysalis. » sentenziò la puledra facendo cadere l'attenzione di tutti su di se salvandomi dalle spiegazioni che non avrei mai potuto fornire.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo V - l'energia F ***


Restai immobile fissando con occhi colmi di reverenziale terrore Luna che fissando la propria sorella ignorando me ed Whooves pareva avere realmente informazioni fondamentali il che giocava a mio favore dato che aveva distolto l'attenzione su ciò che era appena avvenuto.

Durante il silenzio che si era venuto a creare dopo l'apparizione della principessa ebbi il tempo per abbassare lo sguardo scrutando meglio la piccola voragine sul terreno che avevo creato ed osservandola meglio notai come il pavimento sembrasse sgretolato come se quella sfera rotante lo avesse danneggiato non grazie ad un fonte di calore o di pressione come pensavo dovesse funzionare la magia dei pony, ma piuttosto come una sorta di grattugia o di sferzate molto potenti di vento.

« Ora che ci penso...ho già visto una cosa simile. » pensai portandomi la mano destra sotto il mento sperando che tale gesto potesse aiutarmi a ricordare, ma nello stesso istante la mia attenzione venne attratta da Celestia che finalmente si era decisa a rispondere alla sorella.

« Molto bene Luna, arrivo subito. Dammi solo un attimo per chiarire alcuni punti cruciali. »

« Certo, ma...cosa è successo qui dentro ? »

« E' quello che vorrei sapere anche io, giusto Doctor Whooves, Leo ? »

Osservai la la principessa bianca osservare prima quel ciarlatano che si era un poco ripreso dallo spavento ed ora se ne stava a poca distanza dalla puledra intento a lanciare occhiate al pavimento rotto ed a me.

Io non avevo idea di cosa rispondere e quando anche lo sguardo di Luna si aggiunse prepotentemente a quello della sorella maggiore il tremore che mi aveva da poco abbandonato tornò a prendermi le gambe.

« Ecco io, non ho la minima idea di cosa sia successo ve lo giuro !! Tutto quello che so è che volevo colpire quello scienziato da strapazzo per quello che voleva farmi ! »

« SCIENZIATO DA STRAPAZZO A CHI ?! »

« Zitto Whooves !! Voglio sentire cosa a da dire, e più tardi parleremo dei tuoi metodi di richiesta ben poco specifici. » sentenziò Celestia facendo sbiancare lo stallone che retrocesse di qualche passo sotto gli occhi accusatori della principessa che dal mio punto di vista non erano mai stati così belli e soddisfacenti.

« Saresti in grado di rifarlo ? Vorrei assistere anche io alla manifestazione dell'energia F. » disse Luna avvicinandosi di qualche passo a me, fissandomi con sufficienza mista a curiosità.

Tale domanda mi lasciò decisamente inebetito.

« Rifarlo...? Ehm...non so...posso provarci. »

« Bene, procedi. » sentenziò la principessa che evidentemente seppur nascondendolo aveva un immensa voglia di constatare di persona se potessi essere utile o meno, ma il vero problema è che non era per nulla certo di poterlo fare di nuovo.

Ma la paura di Luna si era ormai talmente insinuata in me che non potei fare a meno di provare.

Mi afferrai il polso della mano destra con la sinistra tenendo il palmo della mano verso il Doc che da patetico codardo quale era cominciò a tremare come una foglia, mentre io provai nuovamente a pensare alla rabbia di poco prima ed alla tremenda voglia di smontargli il muso.

« Eddai. » pensai mentre di secondo in secondo sentivo lo sguardo delle due principesse farsi sempre più concentrato ed impaziente su di me nell'attesa che accadesse qualcosa.

« perché non succede niente ?! Accidenti eppure sto facendo i medesimi pensieri di prima e la rabbia sento che mi è tornata allora perché non succede nulla ?! » pensai angustiato dal non riuscire a ripetere ciò che poco prima mi era venuto senza nemmeno volerlo.

Certo nessuno mi avrebbe potuto biasimare se non ci fossi riuscito un seconda volta dato che come aveva detto Celestia noi umani non possedevamo la magia e quindi era stato davvero di immenso significato quel colpo che non poteva essere stato generato da nient'altro se non che l'energia F.

Sentii la tensione crescere nel mio corpo dopo che tutti i miei sforzi sulla mia mano non si era formato un bel nulla, nemmeno una microscopica luce e voltando lo sguardo alla mia sinistra sentii ancora più pressante lo sguardo di Luna che a giudicare dai respiri si stava agitando.

« Umano io sto aspettando !! Vuoi mostrare anche a me l'energia F oppure devo pensare che hai qualcosa contro di me ?! »

« Io ?! No no assolutamente !! Io non ho niente contro di voi glielo giuro è solo che...»

« Si ? »

« Ecco non so come ho fatto...non ne ho idea glielo giuro, eppure è tutto esattamente come poco fa !! Non manca nulla principessa !! » dissi con un leggero tremolio nella voce mentre Luna aveva sbuffato dal naso avvicinandosi a me facendomi agitare ulteriormente cominciando a sudare freddo.

Fu in quell'istante che quel ciarlatano aprì bocca nuovamente.

« A dire il vero c'è un elemento che manca, poco fa eri stato bloccato dalla magia di Celestia e malgrado la situazione fosse sfavorevole, da grande scienziato quale sono ho notato come la magia non sia fuoriuscita da te umano, ma bensì tu abbia utilizzato quella che ti avvolgeva, il che mi fa pensare che se tu fossi ancora sottoposto a tale azione forse potresti riassorbirla. »

Ascoltai il discorso dello stallone con attenzione giungendo alla conclusione di quanto fosse pieno di se da pallone gonfiato quale era, ma allo stesso tempo di come ciò che aveva detto fosse vero.

Avevo notato anche io come la magia di Celestia che mi avvolgeva fosse stata lentamente risucchiata verso la mia mano assumendo poi quella forma.

« Allora cosa aspettiamo, preparati umano !! »

« Cosa..? »

Prima ancora che potessi obbiettare Luna agendo d'istinto come suo vizio dettomi dalla sorella mi colpì con un poderoso flusso magico che cominciò ad avvolgermi completamente.

Provai un terrore assoluto mentre la magia azzurra della principessa cominciò a ricoprirmi completamente con la sua consistenza decisamente più fredda e pesante di Celestia, quasi come se l'energia magica corrispondesse ai sentimenti e pensieri che l'utilizzatrice provava nei miei confronti.

« Coraggio umano sfrutta la mia magia !! »

« Io ecco...ecco non so...basta per favore...non penso di farcela...»

« No invece !! Non smetterò finché non mi mostrerai ciò che sai fare !! »

« Luna ora basta !! » sentenziò Celestia ammonendo la sorella mentre la magia che ella mi stava riversando addosso mi aveva praticamente saturato.

Non riuscivo a vedere nulla se non un forte azzurro che mi impediva qualsiasi movimento e mi stava trasmettendo un immenso gelo.

Ero terrorizzato, non vedevo, non riuscivo a muovermi ed il peso della magia mi aveva costretto a distendere le braccia lungo i fianchi mentre sentivo che le gambe non avrebbero retto ancora molto quel peso.

E fu proprio in quell'istante mentre anche le voci delle principesse intente a discutere iniziavano a farsi lontane schermate dall'immensa mole di magia che preso dal panico e da una forza inaspettata allagai le braccia aprendo i palmi.

Sentii per qualche istante un immenso dolore al cuore ed poi nel giro di pochi istanti fu il caos più totale.

Vidi la magia della principessa perdere istantaneamente di colore venendo assorbita dal mio corpo dandomi nuovamente la visuale attorno a me.

Non sapevo cosa stesse accadendo, era come se in quell'istante avessi totalmente perso il controllo del mio corpo.

Mi voltai indolente verso le due principesse che notai scrutarmi con gli occhi sbarrati mentre di con rapidità impressionante posi le braccia parallele alle spalle distendendole completamente e riuscii a percepire un movimento delle mie labbra senza riuscire a carpire cosa avessi detto nulla.

Subito dopo vidi le i tre pony nella stanza venir sbalzati con grandissima violenza contro il muro alle loro spalle impattando contro i tavoli che si sbriciolarono tutti di netto i cui frammenti seguirono i tre malcapitati impattando contro le mura.

In quell'istante in cui non aveva il controllo era come se riuscissi ad guardare non solo attraverso i miei occhi, ma come se avessi una visione a trecentosessanta gradi della stanza.

Questa stavolta si era manifestata come un immensa onda d'urto sferica generata dal mio corpo che aveva spazzato via le principesse ed Whooves devastando completamente la stanza ed inarcando la parete vicino a me e buona parte del soffitto.

Sentii un immenso tremore rimbombare per l'intero castello e per qualche istante temetti che dopo un simile rilascio di energia sarebbe potuto crollarmi addosso.

Ma dopo qualche istante il mio terrore si amplificò oltre ogni misura quando mi resi conto di non avere più il controllo del mio corpo e che camminando a passo lento con le braccia ora distese lungo il corpo mi stavo avvicinando a Luna, che pareva avere un ala fratturata ed essere totalmente priva di sensi coperta da escoriazioni.

A poca distanza da lei riuscii a vedere anche Celestia e Whooves messi in condizioni simili a quelle della principessa.

In quel momento non seppi cosa fare mentre ero certo di sentire le mie labbra muoversi, ma era come se fossi sordo e non riuscivo nemmeno a capire la mia stessa mimica delle labbra.

Era come se fossi imprigionato nel mio stesso corpo.

Potevo vedere tutto ciò che accadeva ma non riuscivo a sentire e nemmeno a controllarmi, prigioniero dell'energia F che pareva essersi liberata appieno nel mio corpo assumendone il controllo.

Ma non potevo sapere che la parte peggiore non era ancora arrivata, già ora ammesso che avessi ripreso il controllo, chissà cosa mi avrebbero fatto.

Probabilmente mi avrebbero considerato un traditore o una spia del nemico o molto peggio.

Ma in quel medesimo istante, mentre io disperavo ed ilo mio corpo se ne stava immobile a fissare Luna a terra una voce proveniente dalla scalinata semi distrutta che conduceva probabilmente ad un altra sala del castello attirò la mia attenzione.

Sentii un brivido corrermi lungo la schiena quando il mio corpo si voltò in quella direzione, ed io vidi Twilight con gli occhi sbarrati immobile a fissarmi come se avesse visto un mostro.

Non seppi se in quell'istante a ferirmi fosse il suo sguardo o quello che sarebbe accaduto di li a poco.

« Scappa Twilight...SCAPPA DANZIONE !! » gridai senza espletare alcun suono dato che la mia bocca non si mosse, facendo restare imprigionato il mio urlo dentro di me.

Vidi la puledra spalancare le ali, e con sguardo irato lanciarsi verso di me cominciando ad ad illuminare il proprio corno di una forte luce violacea che cominciò a dirigersi verso di me sotto forma di svariati raggi.

Cercai di muovermi di fare qualsiasi cosa per evitare, ma il corpo non rispondeva.

Restò immobile fino all'ultimo secondo quando alzò il braccio destro con il palmo rivolto verso Twilight.

In quel medesimo istante i raggi impattarono contro una sorta di barriera invisibile formatasi davanti a me che li fece letteralmente finire in pezzi come fossero stati soffiati via al vento.

Tirai un sospiro di sollievo quando non avvertii alcun dolore e constatando che non avevo colpito Twilight, ma nello stesso istante guardandomi la mano fui colto da un improvviso tremito.

« Ma...ma quella non è la mia mano...» sussurrai sconcertato osservando come la mano che vedevo avesse una carnagione decisamente più chiara della mia, quasi cadaverica e che le unghie avessero un colorito rossastro come fossero colorato con lo smalto.

Osserva inoltre come il braccio fosse coperto da un tessuto nero lucido con una larga manica che si era scivolata indietro quasi fino al gomito.

« Cosa...cosa sta succedendo ?! CHI DIAVOLO E' QUESTO ?! » gridai nuovamente senza ottenere alcuna risposta mentre di colpo avvertii un atroce dolore alla schiena.

Non so come feci a non svenire, ma senza poter fare o dire nulla assistessi impotente alla fuoriuscita del corno bianco sporco di sangue dal mio petto.

Se avessi potuto sarei svenuto, dato che il dolore era straziante oltre ogni limite mai provato e la visuale di quel corno non era di certo di aiuto.

Cominciai a gridare e piangere cercando di portarmi le mani attorno ad esso ma il corpo era del tutto controllato da una volontà che non era la mia.

Mi sentii sollevare da terra e con un brusco movimento laterale venni lanciato con violenza inaudita contro il muro alla mia sinistra che mi crollò addosso.

Nuovamente il dolore mi pervase come una tremenda scarica elettrica in tutto me stesso.

Ormai ne ero certo, se non fossi riuscito a fare qualcosa sarei di certo morto, ma non avevo idea di come fare.

Ciò che aveva visto non ero io, e non riuscivo ne a comunicare ne a sentire nulla come se fossi imprigionato in una stanza insonorizzata.

In quell'istante mentre tutto era buio a causa delle macerie che mi ricoprivano ed il dolore continuava a tormentarmi ricominciai a piangere quando vidi alcune macerie sollevarsi illuminate da sprazzi di luce dorata e viola.

Quando finalmente vidi la luce mi accorsi di avere di fronte in posizione sopraelevata Twilight e Celestia.

Quest'ultima aveva ancora il mio sangue sul proprio corno che gli stava colando sul muso mentre Twilight con un espressione distrutta dal pianto e dalla rabbia mia stava fissando.

Mi accorsi che l'unica parte che avevano liberato del mio corpo era la testa e che malgrado il resto del mio corpo stesse provando a liberarsi non riusciva a spostare tutto questo peso.

Osservando meglio le due pony vidi che muovevano le labbra e mi fissavano, probabilmente stavano parlando con me.

« E' inutile..non vi sento...non riesco a sentirvi !! Vi prego..vi prego aiutatemi !! Non voglio morire...» dissi piangendo mentre nuovamente mi accorsi che il corpo non aveva obbedito e che la mia bocca non si era mossa.

Il dolore si stava facendo sempre più forte e dubitai di poter reggere ancora molto dato che non sapevo nemmeno come avessi fatto a resistere fino ad ora.

In quell'istante però, mentre le due continuavano a parlarmi vidi sopraggiungere Whooves coperto di tagli e mezzo zoppicante.

Stringeva in bocca un casco simile a quello che poco prima gli avevo fatto cadere.

Lo vidi parlare con le due principesse che di colpo si voltarono verso di me con le lacrime agli occhi.

Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, di colpo tutti stavano piangendo proprio come me.

Vidi Twilight avvicinarsi con quei suoi splendidi occhi violacei arrossati per le lacrime ponendomi strofinandomi il proprio zoccolo destro sulla guancia sinistra.

Il contatto fu delicatissimo, riuscii ad avvertire un forte tremore nel suo gesto unito ad un immensa premura e sconforto.

Sperai che tale contatto non dovesse terminare poiché da quando Luna mi aveva colpito con la propria magia era stato l'unico gesto che non mi avesse creato dolore, ma prima che potessi sperare ciò la vidi arretrare di qualche passo interrompendo quel piccolo sollievo che mi stava dando ed al suo posto vidi Whooves che mi mise in testa il proprio casco.

Mi disse qualcosa, ma non riuscii a sentirlo mentre di colpo gli sentii premere qualcosa su quel marchingegno.

Nel medesimo istante Twilight e Celestia cominciarono a rimuovere i resti delle macerie dal mio corpo che stranamente rimase immobile mentre sollevando lo sguardo la vidi.

La magia di Luna stava defluendo fuori dal mio corpo disperdendosi nella stanza come una nuvola bluastra.

Fu in quel momento, mentre la stanza lentamente si riempiva di quella nebbia che cominciai a sentire le voci di Twilight e Celestia che seppur ovattate, finalmente riuscivano a giungere fino a me.

« Leo ?! Leo stai bene ?! Ti prego dimmi che sei vivo...! Ti prego !! »

« Leo...perdonami se ti ho ferito !! Non credevo fossi tu...io..io sono mortificata !! Ti scongiuro non morire !! »

Le loro voci mi giunsero come un raggio di sole in un giorno di pioggia, ed anche se in quel momento non ero in grado di rispondere ora le mie lacrime non scendevano solo per il dolore ma anche perché finalmente mi accorsi di riavere il controllo di me.

« Celestia...Twilight...vi prego...aiutatemi...aiuto..! » sussurrai riuscendo finalmente a sentire la mia voce mentre mi lasciai cadere in avanti con la testa perdendo i sensi.

Restai svenuto per un tempo che non seppi quantificare fino a quando non iniziai a sentir riaffiorare le forze.

Mi trovavo coricato in un letto questo era certo vista la morbidezza che sentivo sotto di me, ma allo stesso tempo avvertivo dell'umido sul mio petto ed una certa pressione.

Cercai di sollevare il braccio destro che come il sinistro era disteso lungo il fianco e fu in quell'istante che avvertii un il contatto della mia mano con un manto.

Nello stesso istante sentii il peso sul petto sollevarsi e seppur con fatica dovuta al dolore che avvertivo in tutto il corpo aprii gli occhi.

« Sono...sono morto ? Perché gli angeli non stanno nei cartoni...» sussurrai trovando alla mia destra Twilight Sparkle con le lacrime agli occhi intenta a fissarmi mentre stava in piedi sugli arti inferiori e con quelli anteriori mi aveva preso la mano strofinandosela contro la guancia.

« Finalmente...ti sei svegliato...avevo..avevo paura che tu fossi. »

« Non dirlo nemmeno per scherzo. Non lo avrei mai potuto fare...non senza prima averti chiesto scusa per il mio comportamento. » esclamai spostando l'indice ed il medio sulle labbra di Twilight interrompendola prima che pronunciasse ciò che più avevo temuto anche io fino a quando non l'avevo rivista.

Restammo immobili per qualche istante durante i quali, cercando di sorridere evitando di mostrare il dolore che era ancora abbastanza vivo in me, feci qualche carezza alla mia amica cercando di risultare il più dolce possibile.

E come avrei potuto non esserlo dato che da quello che potevo notare era di certo rimasta con me per tutto il tempo in cui ero stato svenuto, ed aveva versato le sue lacrime per me.

Aveva fatto tutto questo malgrado io le avessi risposto male e l'avessi ferita, e per questo in quel preciso istante decisi che lei, reale o meno che fosse, sarebbe diventata la mia migliore amica.

« Dimmi...come stanno le principesse ed Whooves..? » chiesi facendo scorrere la mano nella sua morbida criniera fino a sfiorarle il collo facendola stranamente sobbalzare.

« Ecco...Princess Celestia ed il Doctor Whooves hanno riportato solo qualche escoriazione e microfratture, invece Princess Luna...si è spezzata l'ala destra ma non è in pericolo di vita. » rispose Twilight abbassando lo sguardo intristita dalla mia domanda, senza accorgersi che l'aver scoperto ciò mi aveva ferito più delle lesioni al corpo che di colpo avevano ripreso a dolermi quasi come una punizione auto inflittami per ciò che avevo fatto.

« Immagino siano arrabbiati con me. Ne hanno tutto il diritto dato che li ho quasi uccisi, e se vorranno punirmi sarò più che-»

« STAI ZITTO !! » gridò Twilight interrompendomi di scatto con un poderoso schiaffo sulla guancia sinistra.

« Non è stata colpa tua !! Non pensarlo nemmeno per un istante !! Se Princess Luna avesse aspettato ed avesse prima detto le sue scoperte Whooves avrebbe potuto dire fin da subito analizzare la situazione e scoprire che l'energia F è influenzata dai sentimenti e dalle esperienze presenti nella magia della “fornitrice” !! Sono stati i ricordi dolorosi della principessa a trasformarti in quel mostro che continuava a blaterare sul dolore !! Quindi..ti prego...non pensare mai più che sia colpa tua..ti prego..» concluse la pony avvinghiandosi si scatto al mio collo con un gesto i estrema dolcezza seppur inconsapevolmente mi aveva causato un immenso dolore con lo schiaffo ed ora col suo corpo.

Ma seppur dolente allargai con calma le braccia e mentre le sue lacrime scorrevano sul lato sinistro del mio collo dove aveva nascosto il proprio muso io la abbracciai, cominciando poi a strofinarle la criniera con infinita cura e dolcezza.

In quell'istante mi accorsi di come da quando ero arrivato in quel luogo, solo lei aveva dimostrato di essere gentile e buona con me, e di tenerci veramente ed ora mentre stringevo quella pony a me venendo pervaso dal suo profumo decisamente femminile e bagnato dalle sue sincere lacrime di affetto sapevo che qualsiasi cosa avessi potuto fare per aiutare lei ed Equestria io lo avrei fatto, non mi importava quale sarebbe stato il prezzo da pagare.

Io avrei salvato Equestria.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo VI - Ponyville ***


In quell'istante il tempo mi sembrava essersi fermato, mentre seppur dolorante riuscivo grazie alla semplice presenza di Twilight avvinghiata al mio collo a non cedere nel baratro dei rimorsi.

Sapevo bene che per quanto lei sostenesse che la colpa fosse di Luna per avermi inondato di magia, buona parte era anche mia visto che mi ero lasciato soggiogare dalla paura che avevo nei confronti della principessa e probabilmente per questo non ero riuscito a controllare l'energia F che lentamente mi stava divenendo più chiara.

Non potevo esserne del tutto certo ma qualcosa mi suggeriva che quell'energia fosse direttamente collegata alla mia mente, più precisamente ai ricettori della fantasia, il che avrebbe spiegato anche l'origine del nome della suddetta energia.

Chiaramente le mie erano solo ipotesi che però avrei dovuto mettere alla prova e per quanto mi scocciasse ammetterlo l'unico che avrebbe potuto aiutarmi era quel ciarlatano di Whooves.

Nello stesso momento in cui ebbi finito di pensare a ciò la porta di legno opposta al letto dove mi trovavo si aprì e nemmeno a farlo apposta ad entrare fu proprio lo stallone ricoperto di cerotti su buona parte del corpo accompagnato da Celestia.

Quest'ultima esitò qualche istante prima di entrare, e quando finalmente lo fece notai subito come tenesse lo sguardo basso cercando di non incrociare il mio.

Non so bene il perché ma questo suo gesto mi fece sentire una forte fitta al petto come una pugnalata.

Ero consapevole che probabilmente si sentisse responsabile per il mio male vista che colei che mi aveva ingolfato di magia era sua sorella, senza contare che lei mi aveva trafitto da parte a parte col proprio corno e malgrado cercassi di non pensarci il dolore che sentivo nella schiena e nel petto non faceva altro che ricordarmelo.

« Ehm scusate abbiamo interrotto qualcosa..? » chiese Whooves osservando con sguardo libidinoso la mia amica che praticamente sdraiata affianco a me piangeva aggrappata al mio collo.

Probabilmente Twilight si rese conto dell'allusione del Doc dal suo tono di voce e con poca grazia si sollevò di colpo facendo sballonzolare il materasso che a suo volta mi fece muovere tutto il corpo facendomi provare fitte lungo tutta la schiena ed il petto.

Strinsi i pugni ed i denti con tutta la forza che avevo cercando di non far notare l'immenso dolore provato durante quell'istante mentre Twilight in piedi sopra di me scattò giù dal letto con un vivido color rosato sulle guance.

« No no stavo soltanto ecco...provandogli la febbre ecco !! » disse lei cercando di giustificare ciò che era appena successo mentre la principessa cominciò ad avvicinarsi a lei sorridendole come fosse sua madre.

« Non preoccuparti Twilight Sparkle, sono certa che era per questo che eri vicina al suo collo, ora coraggio vai un po' a riposare anche tu, ora ci pensiero il Doctor Whooves ed io a Leo. » esclamò Celestia con un tono rassicurante che mi fece sperare che almeno stavolta non mi sarei fatto male, dato che di certo non avrei potuto sopportare altro nello stato in cui mi trovavo ora.

Vidi la mia amica esitare qualche istante volgendo il proprio tenero sguardo verso di me, in attesa forse di un cenno da parte mia per fargli capire che poteva andare.

Seguendo il mio istinto e constatando come Twilight avesse due enormi occhiaie, cosa che mi fece intuire che avesse svegliato sveglia per molto tempo su di me, le sorrisi facendo un leggero segno di assenso lasciandomi scappare un occhiolino che le causò un nuovo rossore in volto.

Ma prima ancora che la principessa e lo stallone potessero accorgersi di ciò, lei si diresse come una freccia alla porta richiudendosela alle spalle lasciandomi solo con loro.

Lentamente voltai lo sguardo prima verso la principessa che si ostinava ad evitare ogni minimo contatto oculare mentre Whooves senza curarsi minimamente delle mie condizioni si avvicinò e con un gesto secco mi tolse le coperte di dosso lasciandomi in mutande e con le bende che mi ricoprivano buona parte del petto.

« Un po' di gentilezza Doc !! Che cavolo non vedi che sono convalescente !! »

« Convalescente un piffero umano !! Tu sei miracolato questo è certo !! Qualche centimetro più a destra ed a quest'ora non avresti più un cuore !! » disse lo stallone facendomi correre un brivido lungo la schiena e causandomi un'improvvisa pelle d'oca al pensiero che, fosse per caso o per volere della stessa principessa, io non ero morto per così poco.

« Ma comunque non preoccuparti, non sono qui per fare esperimenti su di te, ma piuttosto per accelerare la tua guarigione !! Dato che ti aspettano grandi cose, per quanto ritengo che tu sia solo una testa di rapa...»

« Ah certo, ha parlato il grande stallone coraggioso che si rifugia dietro la propria sovrana per non essere colpito. Un vero esempio di coraggio !! » esclamai fissando con sguardo di sfida Whooves che approfittando della disattenzione di Celestia mi premette con notevole forza lo zoccolo destro sulla bendatura facendomi gemere con forza.

« Oh scusami, non volevo farti male. Eh che queste bende sono così strette ! » sibilò acido quel maledetto cominciando a sbendarmi senza prestare molta attenzione al non sballottarmi.

Non so cosa mi impedii di prenderlo a pugni, forse la presenza di Celestia oppure il dolore che sentivo ogni volta che un frammento di benda mi veniva sfilato ma una cosa era certa, non gliela avrei fatta passare liscia.

Attesi qualche istante stringendo i denti mentre lentamente le garze che mi ricoprirono vennero tolte del tutto ed io ebbi la pessima idea di alzare la testa cercando di fissarmi il petto.

Rimasi letteralmente esterrefatto quando vidi una grossa chiazza rossa più o meno delle dimensioni di un pugno sul lato destro del petto vicino al pettorale ad un non nulla dal cuore.

Solo in quel momento mi resi conto come i pochi centimetri detti da Whooves poco prima fossero in realtà millimetri.

Avvertii il cuore cominciare a battermi all'impazzata al solo pensiero di quanto ci fossi andato vicino a lasciarci le penne mentre vidi lo stallone sollevare con la bocca una borsa in tela verde che appoggiò sul letto aprendola di scatto per poi cominciare a frugarci dentro.

Non avevo la minima idea di ciò che volesse fare, ma ero certo che non avrebbe provato a giocarmi altri tiri mancini come quello del casco, anche se poi si era rivelato utile per liberarmi dalla magia di Luna, in presenza di Celestia.

Quest'ultima finalmente dopo un silenzio tombale rotto solo poco prima dalle parole dette a Twilight si avvicinò a me, cercando di fissarmi negli occhi senza però riuscirci.

Fu a quel punto vedendo il suo disagio che decisi di fare una mossa molto avventata.

Cercando di resistere al dolore posai entrambe le mani al materasso e facendo forza con le braccia mi spostai con le gambe già dal letto.

Fatto ciò allungai in avanti le braccia posando le mani sulle guance della sovrana fermandole il muso di fronte al mio viso su cui avevo fatto comparire il più solare dei sorrisi che in quel momento potevo offrire.

« Va tutto bene Princess Celestia, non c'è bisogno che vi sentiate in colpa. Io sto bene, quindi vi prego non privatemi ulteriormente del vostro sguardo e della vostra voce ve ne prego. » dissi mentre vidi il mio riflesso negli occhi magenta della principessa che cominciarono a tremolare fino a quando le mie mani non cominciarono ad essere bagnate dalle calde lacrime della puledra che avanzò di qualche passo poggiandomi il muso contro la guancia sinistra strofinandosi con gentilezza divina.

Il suo manto così candido e caldo mi ricordava la stessa consistenza di un cuscino in piuma d'oca ma cento volte più morbido e profumato, come se il suo stesso nome evocasse sul suo corpo un essenza paradisiaca che in questo momento stava riuscendo a trasmettermi riuscendo a far svanire ogni mia paura ed ogni dolore.

« Ti ringrazio Leo, sei davvero un essere speciale e credimi mi dispiace per ciò che è successo, e ti assicuro che non ci saranno ripercussioni per ciò che è accaduto, hai la mia parola d'onore. »

« Ed io vi credo Princess Celestia, ma ora ricomponetevi ve ne prego, non sta bene per una principessa piangere per un umano come me. » dissi retrocedendo leggermente con il viso scrutando nuovamente il volto della puledra che rimase immobile mentre con estrema cura le passai i palmi delle mani sulle guance asciugandole le lacrime come meglio potei mentre alla mia sinistra Whooves aveva estratto dalla sua borsa una piccola sfera bluastra che reggeva sullo zoccolo sinistro.

« Molto bene umano, ora resta immobile. » disse avvicinandosi a me e con un gesto delicatissimo mi pose l'oggetto nel punto preciso in cui si trovava la cicatrice.

Nel medesimo istante cominciai a sentire un immediato aumento della temperatura del corpo nel punto dove lo stallone aveva posato la sfera.

« Sento...sento caldo..»

« Tranquillo Leo, è normale. Tra poco starai meglio credimi. » disse Celestia con voce angelica che fece svanire da me ogni timore constatando inoltre come il calore per quanto fosse fastidioso stesse lentamente svanendo rimpicciolendo sempre di più la propria propagazione.

« Se me lo dice lei Princess Celestia, allora mi fido. »

« Ah grazie eh !! »

« Beh scusami Doc se non riesco a fidarmi di uno che voleva friggermi il cervello eh !! » risposi acido allo stallone che mi stava fissando in malo modo dopo aver sentito ciò che avevo detto a Celestia.

« Guarda che sono stato io ad avere l'idea di usare gli escrementi della fenice reale per guarirti ! » esclamò il pony avvicinandosi di qualche passo a me che nel medesimo istante ero rimasto bloccato da ciò che aveva detto.

Non potevo credere che quello che mi aveva appena spappolato sul petto fosse sostanzialmente cacca di uccello.

Certo si trattava di una fenice, e quindi probabilmente per questo come avevo notato abbassando lo sguardo la ferita era prodigiosamente sparita ma non potevo comunque sopportare qualcosa di tanto schifoso.

Lentamente volsi lo sguardo lo guardo sullo stallone trattenendomi con tutta la forza mentale che possedevo dal saltargli addosso constatando come quel dannato stesse sorridendo sotto i baffi e che tutto questo doveva fare parte di una specie di vendetta nei miei confronti.

« Beh grazie mille Whooves, ma lascia che ti ringrazi come facciamo noi umani !! » disse afferrando di colpo il muso del pony schiacciandomelo nel punto esatto dove si trovava la sostanza bluastra che gli imbrattò il muso.

Avvertii palesemente il suo tentativo di divincolarsi, ma ebbi la premura di serrare bene le mani dietro alla sua nuca incrociando le dita in modo che non potesse avere alcun modo di divincolarsi.

« Su coraggio Leo, lascialo andare, avrete tempo per i vostri battibecchi più tardi, ora vorrei parlare da sola con te se te la senti. » disse Celestia sorridendomi leggermente mentre io obbedendo un po' a malincuore lascia la presa facendo scivolare Whooves all'indietro a causa della sua stessa forza che stava impiegando per liberarsi.

Osservai con gioia quel somaro fare un capitombolo all'indietro per poi iniziare a pulirsi il muso con lo zoccolo destro.

« Tu brutto...»

« Whooves, per favore ci lasci soli ora e si vada a dare una ripulita, ha il muso completamente imbrattato. » disse Celestia con un leggero tono sarcastico nella voce che fece arrossire di rabbia lo stallone e sorridere me che quasi istintivamente sollevai la mano destra cominciando a salutare il pony che mi fulminò con lo sguardo.

« Certo...Princess Celestia, vado subito.» rispose Whooves uscendo dalla stanza sbattendo la porta dietro di se.

« Mi sa che sia proprio arrabbiato. » dissi io rivolgendo la mia attenzione sulla principessa che nel frattempo si era seduta a poca distanza di me, cominciando a sorridere dolcemente cercando di nascondere la propria risata per ciò che avevo detto.

Per qualche istante nella stanza regnò il silenzio rotto solo dai nostri respiri e dai residui della sua risata che echeggiavano nelle mie orecchie.

Poi di colpo la vidi assumere un espressione decisamente seria, ed in quell'istante capii che qualsiasi cosa stesse per rivelarmi di certo non fosse di buon auspicio.

« Leo, poco fa ho parlato con Luna, e lei mi ha rivelato le scoperte fatte dalle nostre spie.

Penso che dato che sei nostro alleato ed amico sia giusto condividere queste informazioni anche con te, quindi ti prego di porgermi orecchio.

Da quanto è stato possibile capire Sombra e Chrysalis stanno progettando attacco in massa qui a Canterlot, ma prima di agire hanno inviato una squadra di pony in avanscoperta per sondare il terreno e la nostra resistenza, e soprattutto controllare se abbiamo appreso come utilizzare la tua energia F. » disse la principessa con tono deciso fissandomi negli occhi con ardore.

« Credo di capire...beh basterà catturare questi pony che arriveranno in avanscoperta e farci dare le informazioni, o sbaglio ? »

« Non è così semplice. Conosco Sombra, so che potrebbe sfruttare l'assenza di alcuni dei nostri soldati per attaccare a sorpresa il palazzo. Non si farebbe scrupoli nemmeno a sacrificare i propri servi, per questo vorrei chiederti un favore.

Vorrei che tu ti recassi con Twilight e le sue amiche a Ponyville ed assicurarvi che quei pony non riescano a tornare da Sombra e Chrysalis con nessuna informazione.

Puoi farlo ? »

Restai qualche istante immobile fissando la principessa mentre nella mia mente stavo soppesando ogni singola parola da lei appena detta.

Di certo ciò che mi stava chiedendo non era una cosa semplice e sicuramente sarebbe stato rischioso, ma d'altro canto avevo fatto una promessa ed io mi ero sempre ritenuto una persona degna di fiducia.

Ma grazie alla prospettiva di passare altro tempo con Twilight, seppur con anche le sue amiche, decisi che avrei accettato cercando di non restare coinvolto in alcun conflitto.

« Princess Celestia, per voi e per Equestria io lo farò, avete la mia parola e la mia amicizia.

Ma vi chiedo soltanto di poter essere protetto dato che dopo quanto successo con vostra sorella temo ad usare nuovamente l'energia F. »

« Lo comprendo bene Leo, ma come stavo per dirti ho ottenuto informazioni anche su di essa.

Abbiamo scoperto che essa reagisce ai sentimenti di colui che presta la propria magia per utilizzare l'energia e darle forma.

Dunque se tu utilizzassi la magia di Twilight o la mia non dovrebbero esserci effetti collaterali, seppur ricordandosi di dosarla poiché una concentrazione troppo elevata porterebbe alla perdita di controllo sull'energia stessa che finirebbe per prendere il controllo, anche se questo processo non ci è ancora del tutto chiaro. » sentenziò la principessa riuscendo finalmente a farmi giungere a nuove conclusioni.

Nello stesso istante mi alzai, facendo comparire un grosso sorriso sul mio volto.

« Beh allora se le cose stanno così Princess Celestia non ho altro da dire se non, quando posso partire per Ponyville ? » chiesi osservando il volto della pony farsi di colpo luminoso e solare quasi stesse per ascendere ad una forma angelica.

« Non potrò mai ringraziarti abbastanza Leo, avrai per sempre la mia gratitudine e la mia amicizia.

Potrai partire molto presto, non appena avrò finito di far preparare una carrozza.

Fino ad allora riposati, ne avrai bisogno.» sentenziò Celestia strofinando il proprio muso sulla mia guancia sinistra dandomi una sensazione di estremo calore e dolcezza.

Era come se il suo manto trasmettesse serenità e purezza, e prima che me ne potessi rendere conto mi lasciai cadere all'indietro sdraiandomi sul letto sul quale mi addormentai soddisfatto delle mie scelte.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2893016