Le stagioni di Jack - Il Mondo Fuori

di Kary91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primavera. ***
Capitolo 2: *** Estate. ***
Capitolo 3: *** Autunno. ***
Capitolo 4: *** Inverno. ***



Capitolo 1
*** Primavera. ***


 

Autore: Kary91/LilyLuna
Titolo: Le Stagioni di Jack – Il Mondo Fuori
Personaggi e Pairing: c’è un unico protagonista, un ragazzino di nome Jack
Genere: introspettivo, generale, fluff
Rating: verde
Avvertimenti: raccolta di quattro drabble
Introduzione: il rincorrersi delle quattro stagioni analizzato attraverso gli occhi di Jack, un ragazzino che percepisce ciò che lo circonda in una maniera tutta sua.
 

Questa storia partecipa al ''Drabble contest'' indetto da Lelle10 sul forum di EFP’

 

 

Le Stagioni di Jack

 Il Mondo Fuori

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Primavera

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Jack non conosce i nomi delle stagioni, ma è molto bravo a indovinare quando una nasce e l’altra appassisce; le osserva rincorrersi ogni anno, nel mondo fuori, quello dove tutti possono vederlo.

La primavera di Jack inizia quando il verde scaccia il bianco dell’inverno. È contento, perché tutto torna a essergli famigliare, quando la neve non ricopre più ogni cosa.

In primavera Jack è fatto di fiori che sbocciano e cantilene ininterrotte: è il pianoforte di fronte a cui siede per ore e ore, inseguendo con le dita una melodia che solo lui conosce.

È la sua musica, quella, perché l’ha imparata nel mondo dentro.

E tutto canta per lui.

 

 

 

Note.

Questa raccolta di drabble è stata scritta per il “Drabble contest” di Lelle10 e fra i prompt proposti ho scelto quelli delle quattro stagioni. Jack, il protagonista delle quattro drabble che andrò proporre, è un ragazzino affetto da autismo, un disturbo pervasivo dello sviluppo che mi ha sempre affascinata e che continua a colpirmi sempre di più, man mano che mi documento a riguardo. In questa raccolta ho cercato di mostrare le quattro stagioni che compongono l’anno filtrate attraverso gli occhi di Jack. E niente, spero di esserci riuscita ** Questa è la prima, dopodiché arriverà l’estate.

 

 

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Capitolo 2
*** Estate. ***


 

 

 

Le Stagioni di Jack

 Il Mondo Fuori

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Estate

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In estate, il mondo fuori è un tripudio di suoni e luci che gridano, facendo a gara per farsi ascoltare.

Senza troppi vestiti addosso Jack si sente libero, ma ogni tanto i colori lo intrappolano, abbagliandolo con le loro tinte sgargianti.

In estate Jack è un castello di sabbia che lotta per resistere all’assalto di un’onda.  

È pelle nuda,  priva di gabbie di stoffa,  e occhi strizzati per la troppa luce.

Nel mondo fuori urla con tutto il fiato che ha in gola, per scacciare il troppo che lo circonda.

In quello dentro, invece, piange, ma nessuno viene a consolarlo.

I rumori, lì, lo trovano sempre.

La sua mamma no.

 

 

 

Note.

Le persone affette da un disturbo rientrante nello spettro autistico generalmente sono ipersensibili agli stimoli sensoriali. Per questo Jack lamenta le troppe luci e i troppi rumori dell’estate, ma al tempo stesso è contento di non dover indossare troppi vestiti, perché spesso il contatto con determinati tipi di stoffa o semplicemente con la troppa stoffa può dar fastidio. Dopo l’estate arriva l’autunno, nonché la stagione preferita di Jack!

 

 

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Capitolo 3
*** Autunno. ***


 

 

 

Le Stagioni di Jack

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Autunno

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L’autunno è da sempre la stagione preferita di Jack.

Capisce che è arrivato quando il mondo fuori abbassa la voce: i colori sono meno brillanti e perfino il sole si spegne un po’,  smettendo di urlargli negli occhi.

È felice, quando i suoni e le luci diminuiscono: si distrae di meno, sorride di più.

In autunno Jack è fatto di foglie e castagne; di venti che lo accarezzano piano, perché non vogliono fargli del male.

Sembra Peter Pan, ma senza tutti quei pirati intorno.

E mentre nel mondo fuori strizza gli occhi e si copre le orecchie, in quello dentro sta volando; e ride, nella sua Isola che non c’è.

 

 

 

Note.

Qui fa comparsa la mia ossessione per la favola di Peter Pan, che inserisco un po’ da tutte le parti. L’autunno è la stagione preferita di Jack, perché è meno “estrema” rispetto all’estate e all’inverno. Fa freddo, ma non troppo e il sole è meno abbagliante. Al tempo stesso, tuttavia, ci sono diversi stimoli sensoriali che potrebbero risultare piacevoli, per lui, come i colori delle foglie autunnali. Leggendo il libro “la voce di Carly”, di Arthur e Carly Fleishmann, ho scoperto che secondo Carly (una ragazzina autistica) spesso le persone affette da autismo hanno bisogno di isolare alcuni suoni, per esempio coprendosi le orecchie. Non lo fanno perché non vogliono sentire, ma perché sentono ‘troppo’ e hanno quindi bisogno di ‘filtrare’ i rumori per ascoltare e recepire meglio il messaggio di chi sta parlando. Ed è questo che sta facendo Jack nell’ultima parte della drabble. La prossima drabble è l’ultima e per Jack arriva l’inverno!

 

 

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Capitolo 4
*** Inverno. ***


 

 

 

Le Stagioni di Jack

 Il Mondo Fuori

 

 

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Inverno.

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L’inverno, per Jack, è la stagione che soffoca.

È fastidioso e gli fa pizzicare la pelle – troppa stoffa, troppi vestiti.

Ho urlato, ho pianto, ma la mamma non ha capito.

In inverno il mondo fuori cambia e si traveste di bianco; Jack si spaventa: le cose, per lui, funzionano bene solo quando rimangono sempre le stesse.

In questo periodo dell’anno Jack è fatto di urla e capricci; è neve fredda che lo intrappola al suo interno, rubandogli lo sguardo, il sorriso.

Nel mondo fuori sembra svanito nel nulla e ha gli occhi sbarrati, come una bambola.

In quello dentro, però, sorride.

E sogna, Jack: sogna che torni di nuovo l’autunno.

 

 

 

Note.

Ed ecco qui la drabble conclusiva di questa raccolta; l’inverno è una stagione molto rigida e occorre indossare molti strati di vestiti. Inoltre, i rami si spogliano e spesso ghiaccia o nevica, perciò ho pensato che un bimbo come Jack potrebbe mostrarsi insofferente a tutti questi cambiamenti e ai troppi stimoli sensoriali. Nel caso di Jack, questo lo spinge a isolarsi dall’interno e a interagire ancor meno con il mondo esterno. Magari mostra il suo disappunto urlando o agitandosi e le persone che lo circondano, di tanto in tanto, non sono in grado di aiutarlo, perché non sanno cosa sia esattamente a turbarlo così tanto. 

Spero tanto che questa ultima drabble possa esservi piaciuta!
Un abbraccio e a presto!

Laura

 

 

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