Grazie a quel bambino di Lally30 (/viewuser.php?uid=53191)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il bambino ***
Capitolo 2: *** Non me lo ricordo ***
Capitolo 3: *** Convivenza forzata ***
Capitolo 4: *** Il nome ***
Capitolo 5: *** Un ricordo ***
Capitolo 6: *** Mani ***
Capitolo 7: *** Mai dire mai ***
Capitolo 8: *** Splendida giornata ***
Capitolo 9: *** L'allenamento ***
Capitolo 10: *** Amare ***
Capitolo 11: *** Scomparso ***
Capitolo 12: *** La verità ***
Capitolo 13: *** Finalmente insieme ***
Capitolo 14: *** Il momento giusto ***
Capitolo 15: *** Lottare ***
Capitolo 16: *** Lottare (2^ parte) ***
Capitolo 1 *** Il bambino ***
CAP 1: Il bambino
Era mattino su Konoha, il
sole spendeva ed illuminava incontrastato ogni spazio, angolo o fessura della
città e sicuramente quella mattina era la più splendente di
tutte.
“ah che bella giornata!”
disse un ragazzo biondo all’incirca sui sedici anni e con degli occhi che
facevano invidia all’azzurro del cielo, camminava per le vie della città
sorridendo a tutte le persone che incontrava mostrandosi felice e sicuro di sé,
ma in realtà non lo era…
Flash
back
“ciao Sakura!” salutò il
biondino allegramente la sua compagna di team
“ciao Naruto!” lo salutò
lei altrettanto allegra
“vedi Sakura…io ti dovrei
parlare…”
“certo! Dimmi
pure”
“senti lo so che hai ancora
per la testa Sasuke, ma sono passati più di tre anni da quando se ne andato…”
Naruto non fece in tempo a finire il discorso che subito fu interrotto
bruscamente dalla ragazza
“e allora!? Cosa vuoi?”
rispose, quindi molto seccata la rosa
“allora dico che devi
andare avanti” Naruto assunse un tono deciso “perché ti ostini a farti del
male!?” Sakura non rispose, ma si vedeva che stava per perdere la pazienza, così
Naruto continuò il suo discorso “ci sono io con te e ci sarò sempre lo sai
perché io…” Naruto non finì la frase che Sakura lo
interruppe
“Naruto! Lo so cosa stai
per dirmi e lo so da molto tempo, però io credo sia il caso di rimanere solo
amici ok?”
“ma Sakura io credevo
che…”- “no Naruto…mi dispiace” e lei se ne andò lasciandolo solo con i suoi
pensieri e il suo dolore
Fine flash
back
Naruto sospirò
profondamente a questo ricordo “perché non mi vuole?” si ritrovò a pensare
sospirando nuovamente.
“papà! Papà!” in lontananza
si sentiva la voce di un bambino che gridava piangente, ma lui non ci fece molto
caso “papà finalmente ti ho trovato!”disse lo stesso bambino di prima
aggrappandosi saldamente alla gamba destra di Naruto”ma cosa!!” lui infatti
sentiva un peso che lo opprimeva sulla gamba, così guardò in basso “hei piccolo
per caso ti sei perso?”- “ma papà cosa dici?” Naruto non poteva credere alle sue
orecchie “e no, senti piccolo ti stai sbagliando… io non sono il tuo papà!” una
risata nacque spontanea sul volto del bimbo “si come no papà! Tu scherzi
sempre!” disse il piccolo stringendo ancora più forte la presa sulla gamba,
tutto ciò era molto strano per Naruto e più lo guardava e più si rendeva conto
che effettivamente gli assomigliava molto, aveva si e no cinque anni, il suo
stesso sorriso sornione e i capelli color del grano un po’ arruffati proprio
come i suoi, ma un preciso particolare colpì l’attenzione del ragazzo, gli occhi
di quel bambino erano di un colore piuttosto singolare, infatti erano bianco
perla con delle sfumature tendenti al lilla, quegli occhi gli ricordarono tanto
una persona di solito sempre timida e di facili svenimenti, non sapeva spiegarne
il motivo, ma istintivamente si ritrovò a sorridere.
Erano passati all’incirca
dieci minuti, ma il bimbo proprio non ne voleva sapere di lasciare libera la
gamba del povero Naruto e non la finiva di chiamarlo papà, a questo punto Naruto
si stava preoccupando “e adesso cosa faccio?” pensò Naruto “ma certo! andrò da
Tsunade, sicuramente lei mi darà una mano!” e così il biondino si diresse molto
faticosamente al palazzo dell’hokaghe visto che il bimbo era ancora attaccato
alla sua gamba. Più il tempo passava e più il bambino stava simpatico a Naruto,
anzi lo avrebbe definito addirittura adorabile se non era per il fatto che stava
personificando quella che si suol dire una palla al piede, ma non ci poteva fare
niente aveva un’allegria che ti contagiava “è proprio come me”pensò Naruto,
d’improvviso si sentì più leggero e il peso che l’opprimeva non c’era più “sia
lodato il cielo!” sbottò Naruto con
un sospiro di sollievo, finalmente quel bimbo se n’era andato “mamma, mamma!!”
Naruto si girò e vide il bambino
che stava chiamando una figura in lontananza che si stava avvicinando, il
bambino si allontanò da Naruto “papà vieni!!ho trovato la mamma!” disse il bimbo
rivolgendosi a Naruto che fece finta di non sentirlo “papà!!” lo chiamò ancora
“e va bene arrivo!” esordì Naruto andando in contro al bambino “dove sarebbe la
tua mamma?” gli chiese “ma come papà non la riconosci??” disse il bimbo
strattonando i pantaloni del biondino “sta arrivando e li infondo”- “scusami
piccolo, ma non capisco a chi ti riferisci” il bimbo lo guardò sbigottito “ma
come, non riconosci neanche tua moglie?” – “mia cosa!!?...no piccolo ti sbagli,
senti dimmi come si chiama la tua mamma
così te la chiamo e torni con lei” il bimbo fece una risata gioiosa “ma
papà non ti ricordi?” Naruto dissentì col capo “la mia mamma si chiama Hinata
Hyuuga!”.
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Spazio
dell’autrice:
Ciao a tutti!! Sono tornata
con un’altra FF su Naruto… be ditemi cosa ve ne pare del primo cap e se è il
caso di continuare, fatemi sapere ciao ciao.
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Capitolo 2 *** Non me lo ricordo ***
CAP 2: Non me lo ricordo
Uno, due…tre secondi
passarono prima che Naruto potesse elaborare le parole che il bimbo gli aveva
appena detto “COOOSA!!!” fu infatti la reazione del biondino “ma…ma non è
possibile! Piccolino ti sarai sicuramente confuso”- “adesso basta papà! Perché
dici così! Tu sei il mio papà e la ragazza che sta arrivando è la mia mamma!”
disse il bimbo mettendo il broncio da offeso e con le braccia conserte, Naruto
era diventato leggermente pallido, ma sicuramente era tutto uno scherzo insomma
una montatura “mamma! Mamma!” urlò il bambino correndo in direzione della sua
presunta madre.
Hinata era assorta nei suo
pensieri e stava facendo una passeggiata dopo un lungo allenamento con la sua
squadra “mamma! Mamma!” Hinata sentì ancora quella voce, sembrava che la stesse
chiamando, ma era impossibile visto che lei non era la madre di nessuno
“eccoti!!” sentì prima di ruzzolare per terra ritrovandosi un bambino alquanto
allegro sull’addome “vi ho trovati tutti e due, vi ho trovati tutti e due”
continuava a ripetere il bimbo a mo di canzoncina alzandosi poi dalla ragazza
“co-cosa!” riuscì a dire Hinata un po’ stordita dalla botta che aveva appena
preso, certo che non se l’aspettava questa specie di aggressione di prima
mattina “Hinata! Tutto apposto!?” disse Naruto avvicinandosi a lei e porgendole
la mano per farla alzare “Na-Naruto? Ma…ma co-cosa è successo?” disse lei
prendendogli la mano e cercando di balbettare il meno possibile. Al contatto con
la mano del biondino Hinata si sentì andare a fuoco, ovviamente il suo viso
divenne tutto rosso e le gambe stavano per cederle, ma cercò di resistere e sembrare più naturale possibile “be…questo bambino” disse Naruto indicando il piccoletto che aveva di fianco “è
convinto che noi siamo i suoi genitori”- “no-noi?”- “si io e te…” Hinata diede
un’occhiata al bimbo, una a Naruto e dopo un secondo svenne “Hinata!” ma per
fortuna il nostro intrepido eroe biondo con uno scatto felino riuscì a prendere
Hinata prima che cadesse per terra “papà, la mamma non si sente bene?” chiese il bimbo con i lacrimoni agli occhi “no piccolino la mam… hem hem volevo dire
Hinata, è semplicemente svenuta e non ti preoccupare tra un po’ starà bene” il
sorriso tornò di nuovo sul suo volto “meno male!!” esordì in fine. Naruto non
poteva credere che il bambino lo aveva contagiato con la sua folle convinzione, eppure stava per chiamare
mamma la povera Hinata che adesso
si trovava svenuta, come un piccolo passerotto ferito, tra le sue braccia “ma perché tutte a me” pensò il biondino
“papà?”- “si cosa c’è?” ormai si era rassegnato, tanto anche se continuava a ripetergli che non era suo
padre il bimbo faceva orecchie da mercante “dove mi porti di bello!!?”- “come
dove ti porto di bello?” – “si dove mi porti? Dove mi porti!” Naruto emise un
sonoro sbuffo “andiamo al palazzo dell’hokaghe! Va bene?”- “si, si che bello!
Che bello!...ma papà?”- “si?” – “chi è l’hokaghe?” un grosso gocciolone spuntò
sulla testa di Naruto “come chi è l’hokaghe? È solamente il capo del villaggio
della foglia” disse posizionando meglio Hinata tra le sue braccia per non farla
cadere “ooooooh, ma dici sul serio?”- “certo piccolo! Anzi iniziamo ad andare”
il bimbo sorrise, era felice di avere un papà che conoscesse la massima autorità
del villaggio “si andiamo papà!”.
I tre iniziarono ad
incamminarsi, anzi Naruto e il bambino iniziarono ad incamminarsi perché Hinata
veniva comodamente portata in braccio da Naruto “siamo arrivati?” chiese il
piccino “no”- “e adesso?” chiese ancora indicando il palazzo alla loro destra appena raggionto “no” fu di nuovo la risposta di Naruto
“e adesso??” chiese ancora una volta il piccolo indicandone un altro “no!” stavolta
iniziava ad arrabbiarsi “e adesso??” – “HO DETTO DI… aspetta un attimo, si siamo
arrivati” – “evviva!” commentò felice il bimbo, Naruto era esasperato l’unica
sua possibilità era chiedere aiuto a Tsunade, così appena arrivato, senza
aspettare inutili formalità, spalancò la porta con un calcio “NONNA
TSUNADE!! Mi serve una mano!” –
“NARUTO!!! COME TI PERMETTI DI ENTRARE IN QUESTA MANIERA!! E SOPRATTUTTO, COME
MI HAI CHIAMATA??” Naruto si stava stufando voleva sistemare questa situazione e
in fretta “senti nonna Tsunade io…” ma non lo lasciò finire che subito l’hokaghe
s’innervosì “NARUTO!!” ormai il suo
autocontrollo non esisteva più e si potevano vedere benissimo le vene che
spuntavano dal suo collo, ma a placare la sua ira fu la voce del bimbo “papà e
questa sarebbe il capo del villaggio?” chiese quindi il bambino “si perché?” -
“be perché mi aspettavo qualcosa di meglio” ok, adesso Naruto poteva
dimenticarsi di continuare a vivere perché Tsunade sicuramente si era infuriata
come una bestia, ma invece “HA HAHA HA!” si sentì provenire dalla bocca di Tsunade, non una epica sgridata, ma solo una
sonora risata e alquanto di gusto “Naruto, ma chi è quel bambino?”- “è proprio per questo che sono
venuto qui”- “e perché porti Hinata in braccio?” Naruto in quel momento si
ricordò di averla ancora tra le braccia “oh si, be lei è svenuta”- “e per quale
motivo?” Naruto si avvicinò a Tsunade “adesso le spiego tutto” Naruto così
iniziò a raccontale l’accaduto e non appena il ragazzo terminò il suo racconto lei disse “be in effetti…” –
“in effetti cosa?”- “questo bambino vi somiglia molto, non è che voi due sotto
sotto…”- “MA COSA VA A PENSARE!” Naruto divenne rosso dalla vergogna “ok calmati
era solo una costatazione, comunque è un bel problema” e Naruto si limitò ad
assentire annuendo “mmmh” Hinata si stava svegliando finalmente emettendo un lieve mugugno “ma-ma dove
sono?” le sue parole risultavano ovattate per via dello stato di torpore in cui si trovava e quando si rese conto di essere tra le braccia del biondino l’unica
cosa che poté fare fu svenire nuovamente “Hinata? Ma è svenuta di nuovo!”- “già
la mamma è molto fragile…” Tsunade sentendo quella frase emise un risolino
“senti piccolo, come ti chiami?” il bambino ci pensò su qualche istante per poi
dire “io…io mi chiamo…”- “tu ti chiami?” disse Tsunade per incitarlo a
continuare “io…”- “tu?”- “io non me lo ricordo”.
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Spazio
dell’autrice:
Wow già 5 preferiti!! Vi
ringrazio infinitamente
Aching4perfection
hinata_in_love
HINATA_LOVE
ladysakura
stezietta w
spero che il cap vi sia
piaciuto!! grazie anche a tutti quelli che leggono solamente o che hanno
recensito ciao ciao.
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Capitolo 3 *** Convivenza forzata ***
CAP 3: Convivenza forzata
Tsunade rimase allibita da
quella risposta “scusa…ma come non te lo ricordi?” il bimbo fece l’offeso “uffa…
se non me lo ricordo, non me lo ricordo no?” Naruto non sapeva cosa dire e
adesso cosa avrebbe dovuto fare con quel bambino? Non avevano nessun elemento
per cercare di sapere la sua identità e da dove fosse sbucato fuori, insomma niente di niente. Tsunade in quel momento si trovò a riflettere ed era
molto pensierosa, stava sicuramente cercando di capire come mai questo bimbo non ricordasse il suo nome “ascoltami bene piccolino” fece con fare
materno accarezzandogli con la mano la sua buffa testolina dai capelli color del grano “dovresti dirmi esattamente
qual’e il tuo ultimo ricordo”- “il-il mio ultimo ricordo?” – “esattamente
piccolo concentrati”, il quel momento i ricordi del piccolo erano molto confusi
e vedeva immagini che non riusciva bene a definire, ma di una cosa era certo
nella sua mente c’era tanto rosso “io…io ricordo il rosso!”- “il rosso?” dissero
all’unisono Naruto e Tsunade e per un istante i due si guardarono negli occhi, entrambi potevano intuire perfettamente che non stavano capendo
nulla e che si trovavano in alto mare.
Hinata intanto era ancora tra le braccia
di Naruto intenta a fare chissà quale sogno “va bene piccolo non importa” disse Tsunade “come non importa! E
adesso che facciamo!” incalzò Naruto “Naruto non serve a niente agitarsi, anzi
metti Hinata sulla sedia così quando si sveglia non sviene di nuovo”- “e perché
dovrebbe svenire di nuovo?” chiese Naruto appoggiando la povera Hinata sulla sedia “ma certo che sei proprio un BAKA!” – “ma nonna Tsunade
perché dici così? non capisco”- “tu non capisci mai niente!!!” disse dando un
pugno in testa a Naruto “aiaaah! Io continuo a non capire”- “visto!!? Non capisci
niente!” il bambino a quella scena si mise a ridere non nascondendo il suo
divertimento, mentre Tsunade si mise una mano sulla fronte sbuffando esasperata
“credo che l’unica soluzione sia che il bambino viva con te Naruto, almeno
finché non sappiamo qualcosa di più”- “coosa!!” ma Naruto non fece in tempo a
lamentarsi che un altro pugno gli arrivò in testa “Ho detto che vivrà con te è
chiaro!!?” – “si, si chiarissimo!” rispose Naruto non nascondendo il suo profondo dissenso con una espressione corrucciata, in quell’istante Hinata si
svegliò “che mal di testa…”- “finalmente ti sei svegliata!” esordì felice Naruto
avvicinandosi alla ragazza “però sei molto rossa non è che hai la febbre?”-
“co-come? Io la febbre? No non ti preoccupare io… io sto benissimo” – “ok se lo
dici tu ci credo” Tsunade assistendo a quella scena pensò “inutile tanto
Naruto non campirà mai” e in contemporanea emise un sonoro sbuffo “Hinata!” la
chiamò Tsunade “s-si?”- “sei a conoscenza della situazione vero?”- “be più o
meno si” al solo pensarci infatti divenne ancora più rossa di prima
“bene…abbiamo deciso che il bambino starà con Naruto finchè con sapremo qualcosa
di più su di lui”- “veramente tu hai deciso…” borbottò a bassa voce Naruto “hai
detto qualcosa Naruto?”- “cosa io? No assolutamente niente”- “certo…” disse
Tsunade guardandolo storto, in quel momento il bambino si sentiva messo un po’
in disparte così andò da quella che considerava la sua mamma “mammina…mi prendi
in braccio?” chiese strattonando il pantalone che Hinata indossava, questo gesto le fece molta tenerezza e poi non trovava motivo per cui avrebbe dovuto
rifiutare questa gentile richiesta “certo piccolo vieni…” disse prendendolo in braccio “grazie mammina”
rispose il piccolo appoggiando la testa sulla spalla di Hinata, Naruto provò una
grande tenerezza nel guardare quella scena e costatò che Hinata non era affatto
male come mamma, ma lui sarebbe stato in grado di fare da padre temporaneo a
quel bambino? No, ne era sicuro, lui avrebbe combinato solo un gran pasticcio ed
era altrettanto sicuro che avrebbe avuto bisogno di una mano, ma a chi avrebbe
potuto chiedere aiuto? Decise di non pensarci in modo serio in quel momento lasciado da parte la sua incertezza perché la cosa che più gli dava preoccupazione era che non aveva ancora pranzato ed aveva una gran fame
“ok io vado al chiosco di ramen!! Ho una fame che non ci vedo!” in quell’istante
il bimbo si svegliò dal torpore e dalla sonnolenza che il stare in braccio ad
Hinata gli aveva provocato “vango anch’io papà!!”- “d’accordo vieni…” disse
sconsolato il biondino “vieni anche tu mamma vero?”- “i-io?” il bimbo annuì
sorridendo “si Hinata vieni anche tu!!” la incitò il biondino “va-va bene
ve-vengo”.
Al chiosco Naruto e il
bambino si stavano divertendo un mondo, facevano a gara a chi finiva per primo
di mangiare e mentre Hinata era ancora alla sua prima ciotola i due ne avevano
già consumate tre “mamma mia che mangiata!” proclamò Naruto toccandosi la pancia
“che fai papà ti arrendi?” – “coosa!? Naruto Uzumaki non si arrende mai!
Un’altra ciotola di ramen per favore” Hinata faceva da spettatrice ai dialoghi
dei due e ogni tanto non poteva fare a meno di sorridere, non sapeva distinguere dal loro comportamento chi in realtà fosse il vero bambino in quegli attimi “mammina? Non ti piace il tuo ramen?” le chiese il bimbo “no
piccolino è buonissimo”- “e allora perché non lo mangi?”- “non ho molto appetito
in questo momento”- “allora se non ti dispiace la prendo io” disse Naruto
avventandosi sulla ciotola, ma la sua sbadataggine ne fece cadere tutto il
contenuto sulla maglietta della povera ragazza che diventò bordeaux dalla
vergogna “papà!! Hai visto cosa hai combinato alla mamma!”- “Hinata scusa!”
disse Naruto prendendo dei fazzoletti di carta dal bancone e accingendosi a
pulire come meglio poteva il pasticcio che aveva combinato, inutile dire che
Hinata svenne di nuovo tra le braccia del biondino che nuovamente la prese in
tempo prima che cadesse a terra.
La giornata passò molto
lentamente per Naruto che ogni cinque secondi si lamentava di quel bambino
troppo vivace che gli stava continuamente intorno “povera mammina, oggi è
svenuta ben tre volte!!” disse il bambino non nascondendo un po’ di
preoccupazione “già, ma chissà perché poi?” in quel momento Naruto avrebbe
potuto scommettere di aver sentito la voce di Tsunade che continuava a dargli
del baka “mah… sarà lo stress…” pensò “papà?, ma chi era quel
ragazzo a cui abbiamo lasciato la mamma?”- “quello era suo cugino Neji…” spiegò
al piccolo, infatti Naruto dopo l’episodio portò a casa Hinata, naturalmente in
braccio visto che era svenuta e l’affidò alle cure di Neji, mentre i due si
dirigevano a casa Naruto non faceva altro che preoccuparsi, si preoccupava per
Hinata, si preoccupava per il bambino, ma soprattutto si preoccupava della
convivenza forzata che lui e il bimbo
avrebbero dovuto subire e ne era sicuro, tutto ciò non sarebbe finito molto in
fretta.
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Spazio
dell’autrice:
Ciao a tutti lettrici e
lettori!! Come vi è sembrato questo cap??? lo so che Hinata in questi capitoli
non ha partecipato molto, insomma sveniva sempre…comunque nei prossimi capitoli
prenderà un ruolo più serio.
Ringrazio moltissimo le 15
persone che hanno messo la mia FF tra i preferiti, sono
felicissima!
Aching4perfection AmyGoku barbiny jn ery twohands faziooosa hinata_in_love HINATA_LOVE keiry_90 kimechan ladysakura nico2283 sorelline xsv stezietta w Targul _darkyneesan_
Infinite grazie anche a
quelli che leggono e naturalmente a chi recensisce! Al prossimo cap ciao
ciao.
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Capitolo 4 *** Il nome ***
CAP 4: Il nome
La notte era scesa su
Konoha, le luci delle case erano spente e tutti gli abitanti stavano ormai
dormendo sonni tranquilli, si poteva dire che il silenzio che si percepiva per
le strade era quasi irreale... ma
ancora un’abitazione aveva le luci accese. Questa era modesta con una porta d'ingresso in legno scuro e delle finestre piuttosto piccole; il proprietario dell'abitazione in questione stava
diventando matto per accontentare le richieste assurde di un bambino che proprio
non ne voleva sapere di dormire “papà!? Mi racconti una favola?”- “no” rispose
secco Naruto “e dai!!”- “no!” rispose ancora il biondino “e dai!!”- “ho detto
di…” Naruto in quel momento si girò per guardarlo negli occhi e vide che stava
lacrimando “…e va bene però non piangere ok?”- “va bene! Però veramente non
stavo per piangere, mi era solo entrata un po’ di polvere negli occhi!” disse con
un sorriso biricchino “ma cosa devo fare con te, perché non dormi come tutti gli
altri bambini della tua età!?” disse sconsolato, com’era possibile che un
bambino così piccolo riuscisse sempre a fregarlo? Naruto non riusciva proprio a
spiegarselo, dopo la favola durata circa un’ora per il fatto che il bambino
continuava a chiedere sempre più dettagli sui personaggi, Naruto riuscì
finalmente a mettere a letto quella piccola peste “buona notte papà!” quelle
parole furono le più belle che Naruto avesse mai udito, finalmente non avrebbe
sentito più il bambino almeno per un po' “buona notte piccolino…”disse
sbadigliando “papà?” ma evidentemente si sbagliava “si cosa c’è?” chiese seccato “non riesco a dormire…”- “e
perché?”- “perché voglio la mamma”.
Cosa ci facevano due
persone che si aggiravano nel cuore della notte nei pressi di villa Hyuuga? Ma è
ovvio, stavano andando a prendere Hinata, così Naruto con tanto di pigiama bussò
alla porta d’ingresso di villa Hyuuga, attese ed attese ancora insieme al
bambino e finalmente si sentì il rumore della chiave che veniva infilata nella
toppa e la porta si aprì “Na-Naruto…che co-cosa ci fai qui…” – “Hinata! Meno
male che hai aperto tu, il bambino vuole dormire con la sua mamma” disse
spingendo il bimbo dentro casa di Hinata “no papà!” lo corresse il bimbo “io
voglio dormire con la mia mamma e il mio papà!” Hinata a quelle parole per poco
non sveniva “coosa! Questo non me l’avevi detto piccolo furfante” dopo diverse insistenze da parte del biondino che la stava quasi pregando in ginocchio perchè aveva bisogno di dormire e lei era descritta dalle sue parole come la sua "ultima speranza!" e dopo le continue richieste del bimbo pronuinciate con quella sua vocetta dolce contornate da uno sguardo innocente e indifeso, Hinata, dal buon cuore, si decise di fare un immenso sforzo per lei e andare con loro, nonostante continuasse ad essere molto agitata per la situazione che pian piano si andava creando; così i tre si
ritrovarono a percorrere la strada per andare a casa di Naruto, Hinata non aveva
aperto bocca per tutto il tragitto e più si avvicinavano a destinazione, più lei
arrossiva Naruto invece era sempre più convinto che quel bambino ne sapesse una
più del diavolo “mamma papà? Mi tenete le manine?” i due ragazzi si guardarono
un secondo negli occhi comportando l’arrossimento delle guance di Hinata, ma
come avrebbero potuto rifiutare la richiesta di un bimbo così innocente ed aggraziata “va
bene, ma solo per questa volta” precisò Naruto, Hinata prese la mano destra del
bimbo e Naruto quella sinistra, in quel momento sembravano una vera famiglia e
se qualcuno per caso fosse passato di li in quel preciso istante molto probabilmente avrebbe pensato che lo fossero
davvero.
Arrivati a destinazione
Naruto preparò un futon per Hinata che si sentiva tremendamente a disagio
“gr-grazie Na-Naruto” – “di niente” in quel momento il viso del ragazzo si fece
pensieroso “Hinata, toglimi una curiosità”- “si?” – “perché arrossisci sempre
quando mi parli?” negli occhi della ragazza si poteva leggere tranquillamente
l’imbarazzo che stava provando “be…io non saprei” il bambino intanto aveva messo il futon
di Hinata e quello di Naruto vicini in modo da formarne un letto unico “ma
che stai combinando?” chiese Naruto alquanto arrabbiato “ma come? Non lo sai che
la mamma e il papà dormono insieme?” disse tranquillamente il bimbo “in…
in-insieme?” la persona che ha appena balbettato, cosa strana , non era Hinata ma
bensì Naruto che in quel momento guardando la ragazza di fronte a lui arrossì di
colpo, non poteva negare che Hinata era una ragazza molto carina e lui, fino a
prova contraria, era un ragazzo e si sa cosa può succedere in certe circostanze. Non avrebbe mai pensato che il bambino gli
avrebbe combinato anche questa era proprio un diavoletto che ne combinava di tutti i colori “e io dormirò in mezzo” aggiunse in fine il piccolo,
Naruto cacciò un sospiro di sollievo almeno erano divisi in qualche modo,
Hinata, anche questa cosa molto strana, sembrava dispiaciuta ma comunque era
felice di avere una scusa per stare vicina al suo Naruto senza svenire ma sognante tra le braccia di morfeo. I tre andarono a dormire come una
vera famiglia Hinata a sinistra, Naruto a destra e il bambino nel mezzo;
sembrava tutto tranquillo e Naruto stava quasi per addormentarsi, ma un’esile
vocina lo fece sobbalzare “Na-Naruto?” Hinata lo chiamò piano “Hinata? Hai
bisogno di qualcosa?”- “no…ma il bambino non…non ha un nome” adesso che ci
pensava Hinata aveva ragione, perché non ci aveva pensato prima? “è vero!, senti
piccolo…come ti piacerebbe essere chiamato?” nessuna risposta si sentì dal
piccolo che evidentemente era crollato dal sonno “bene! adesso quando servi ti metti a dormire!”
disse Naruto in tono ironico, Hinata trattenne a stento un risolino
“Na-Naruto?”- “si Hinata?”- “a me piace mo-molto il nome Naruhiko…” – “Naruhiko
hai detto?” – “S-si” Naruto ci pensò per qualche secondo “lo sai Hinata, piace
anche a me”.
Nel cuore della notte, tre
persone stavano dormendo nello stesso letto, due dei quali abbracciavano il più
piccolo che stava in mezzo a loro come se fosse il loro bambino, la cosa buffa,
ma allo stesso tempo molto dolce è che i due non si resero conto che per un
secondo le loro mani si sfiorarono e soprattutto non si rendevano conto che
piano piano stavano diventando una famiglia.
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Spazio
dell’autrice:
Ciauuu! Come vi sembra il cap??? spero che vi sia piaciuto!
volevo ringraziare le 21 persone che hanno messo la mia FF tra i preferiti, MA
GRAZIE! Per me è un grande traguardo
Aching4perfection AmyGoku barbiny jn ery twohands evechan faziooosa gyuly89 Hinakura_thebest hinata_in_love HINATA_LOVE Jayden Akasuna Jennie88 keiry_90 kimechan kimiko5 ladysakura nico2283 sorelline xsv stezietta w Targul _darkyneesan_
E ringrazio come sempre
tutti quelli che leggono e che recensiscono, mi date una grande soddisfazione!
Alla prossima ciao ciao.
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Capitolo 5 *** Un ricordo ***
CAP 5: Un ricordo
Il mattino seguente si
svegliarono in una posizione alquanto strana: Hinata si ritrovò il bambino che
appoggiava tranquillamente la testa sulla sua pancia e Naruto si ritrovò,
invece, un piede del tenero pargoletto proprio in bocca “ma…che covsè qvesto
covso!” cercò di dire Naruto alzandosi contro voglia, spostando l’intruso che
era nella sua bocca non intuendo di cosa si trattasse “c-credo che Naruhiko ti
abbia messo il piede in bocca” dichiarò Hinata, anche lei svegliatasi, ma con un
dolore alla pancia “COSA HA FATTO!?” gridò Naruto in preda a una crisi isterica
“Naruhiko svegliati…” disse Hinata riferendosi al bimbo ancora nel mondo dei
sogni “e…e perché?” chiese lui sbadigliando “pe-perché devi correre”- “correre?”
– “SI PICCOLO FURFANTE CORRI!” disse Naruto più furibondo che mai e il bambino
vedendo la furia omicida negli occhi di Naruto si ritrovò a correre
istintivamente più forte che poteva per tutta la casa, cercando di sfuggire al suo inseguitore “FERMATI!!”- “ma che ho fatto!” chiese il piccolo col
fiatone, ma non pensando minimamente di fermarsi “TUUU!! SE TI PRENDO!!” –
“AIUTOO!”, la mattinata si concluse in questo bizzarro modo per fortuna Hinata
intervenne difendendo il povero bambino e cercando di calmare Naruto ottenendo
pochi risultati, visto che anche adesso che stavano passeggiando per il
villaggio Naruto era arrabbiato e Naruhiko era sempre più confuso “ma…ma papà
perché fai così?” chiese il piccolo quasi piangendo “non ti preoccupare
Naruhiko, vedrai che adesso gli passa” lo tranquillizzò Hinata accarezzandogli
la testa “Na-Naruto, n-non credi che… che non serva a niente essere arrabbiati?”
disse lei riferendosi al biondino “uffa! Ma è colpa sua…”- “e dai non fare
l’offeso…” ancora una volta Hinata si fermò a riflettere, proprio non riusciva a
comprendere chi dei due fosse il più bambino e questo la faceva sorridere “e va
bene Naruhiko ti perdono”- “evviva! Ma per cosa mi perdoni?” Naruto a quel punto
rischiò di tirare per sbaglio un pugno al piccoletto, ma per fortuna la dolce
Hinata prese in braccio Naruhiko evitando così che il tiro andasse a segno
“NARUTO ADESSO BASTA!” Naruto rimase allibito, per quanto si ricordasse Hinata
non aveva mai alzato la voce “oh, sc-scusa Na-Naruto…non volevo” cercò di
scusarsi nei confronti del ragazzo diventando però tutta rossa dalla vergogna non credendo lei stessa a quello che
aveva appena pronunciato, non se lo sapeva spiegare neanche lei, ma era avvenuto
in modo spontaneo, era forse questo l’istinto materno? “si… forse hai ragione, scusami Naruhiko
ho esagerato” disse infine il ragazzo capendo che non aveva senso continuare e che doveva darci un taglio visto che era perfino riuscito a far alzare la voce alla sempre dolce, timorosa e timida Hinata “non fa niente papà!” disse il piccolo con un dolce sorriso, in
fondo doveva ammetterlo quel piccoletto combina guai gli stava proprio
simpatico e quando riuscivano ad andare d'accordo passavano proprio dei piacevoli momenti.
I tre si recarono al
chiosco di ramen per mangiare qualcosa, visto che era ora di pranzo “buonissimo!
Come sempre” sentenziò Naruto “hai ragione papà” in quel momento un losco
individuo si avvicinò al chiosco “hei tu! dammi tutti i soldi” disse l’individuo
al proprietario del chiosco “altrimenti uccido il bambino!” continuò afferrando
il piccolo e puntandogli un coltello alla gola, il bambino aveva il terrore
negli occhi e in quell’istante ricordò un episodio, gli sembrava di aver già
vissuto tutto questo, cadde in una specie di stato di shock e non solo per la situazione in sè che era adrenalinica e terribile, vi era dell'altro… “Naruhiko
svegliati” lo chiamò Hinata “mamma che è successo?” – “un furfante ha cercato di
rubare al chiosco e ti ha preso come ostaggio, ma poi Naruto è riuscito a farlo
scappare” – “si e tu sei svenuto” intervenne Naruto “ci hai fatto preoccupare”
continuò lui, dopo quello spiacevole episodio Naruto e Hinata notarono che il
bimbo aveva perso il suo solito carisma ed era diventato cupo e triste “mamma,
papà possiamo andare dall’hokaghe?” chiese con flebile vocina, i due si
guardarono un secondo e poi risposero “va bene”.
I tre, quindi, raggiunsero
il palazzo dell’hokaghe “nonna Tsunade!” – “Naruto? Che ci fai qui?”- “Naruhiko
voleva vederti” – “Naruhiko? E chi è?” domandò sorpresa “sono io…” disse il
bimbo strattonando la veste di Tsunade “oh ciao piccolino e così ti hanno
chiamati Naruhiko!” il bimbo annuì contento “e volevi vedermi” il bimbo annuì di
nuovo “come mai? Vedi adesso sono molto impegnata” – “voglio parlarti un
secondo…” in fondo cos’era un secondo “ok Naruhiko…però velocemente” il bimbo a
quel punto sembrava indeciso se parlarle o meno come se non fosse più convinto della propria decisione non del tutto consapevole delle conseguenze che sarebbero sopraggiunte “ecco io…” sembrava sempre più
indeciso “coraggio piccolo, cosa devi dirmi?” chiese Tsunade “io… io credo di
aver ricordato qualcosa”.
------------------
Spazio
dell’autrice:
Ciauuu! Come vi sembra il
cap?? è un po’ piccolino però spero vi sia piaciuto! ringrazio queste persone
che, oltre ai precedenti che ringrazio nuovamente, hanno aggiunto la mia FF tra
i preferiti
Anonima4ever
Elanor92
lucykatias_88
playgeneration
sary_chan92
tribalspirit9
x_sempre_io
grazie mille anche per le
recensioni e per le letture!! Al prox capitolo un bacione ciao
ciao.
|
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Capitolo 6 *** Mani ***
CAP 6: Mani
“dici davvero piccolo?”
chiese Tsunade “s-si…” rispose Naruhiko “e di cosa si tratta?” chiese Naruto un
po’ sorpreso “ecco… io… quando siamo stati aggrediti prima, era come se… se mi
fosse già capitata una cosa del genere” – “dici sul serio Naruhiko?” chiese
Hinata “be si, ma non ricordo precisamente dove, forse non ero in questo
villaggio” i tre si guardarono ed erano sempre più interessati alle parole del
piccolo “e non ero solo, ma non ricordo chi fossero… io non ricordo… mi gira la
testa…”- “Naruhiko!” gridò Hinata prima che il piccolo svenisse al
suolo.
Tutti erano seriamente
preoccupati, nessuno si sarebbe mai aspettato che il piccolo avesse un
mancamento del genere, Hinata e Naruto erano nella sala d’attesa dell’ospedale e
aspettavano che qualcuno venisse ad informarli delle condizioni di Naruhiko, lei
era in lacrime, mentre Naruto cercava di essere forte per non far preoccupare
ancora di più Hinata; in questo ultimo periodo si era accorto di provare un
certo interesse verso la corvina, ma nemmeno lui riusciva a identificare che
tipo di interesse fosse, insomma lui era convinto di amare Sakura, la ragazza
che lo ha respinto, ma adesso non ne era più tanto sicuro.
Tsunade, dopo varie
visite, decise che forse sarebbe
stato meglio tenere Naruhiko in osservazione medica per un po’, lei era arrivata
alla conclusione che quel bambino avesse vissuto un’esperienza traumatica e doveva
assolutamente aiutarlo. Hinata e Naruto, intanto, erano ogni secondo più
preoccupati visto che il bambino
non si era ancora ripreso “Hinata… non piangere, il piccoletto è un tipo forte!
Vedrai che non è niente…” Naruto, mentre consolava Hinata, cercava di non darlo
a che vedere, ma anche lui era molto preoccupato “Na-Naruto e se non dovesse
riprendersi, io…io ho paura” disse Hinata tra le lacrime, Naruto la guardò e non
sapeva cosa risponderle, le parole gli morivano in gola, in quell’istante arrivò
Tsunade “ragazzi…”- “nonna Tsunade, come sta Naruhiko?” – “non vi preoccupate,
ha solo avuto un giramento di testa molto forte, adesso ha bisogno di riposare e
credo sia meglio tenerlo in osservazione almeno per un po’ “ – “capisco,
possiamo vederlo?” – “per adesso sarebbe meglio di no, ma domani venite pure
sono sicura che ne sarà felice” Naruto prese la mano di Hinata e lei non esitò a
diventare rossa “Va bene, allora verremo domani, giusto Hinata?” disse
guardandola “s-si” rispose “ok se dovesse succedere qualcosa, mi faccia
avvertire subito nonna Tsunade!” Tsunade lo guardò sorridendo, ci doveva tenere
molto a quel bambino “sicuro non preoccuparti”.
I due andarono via un po’
amareggiati, ma felici del fatto che Naruhiko stesse bene. Da quanto tempo il
bambino era entrato nelle loro vite? Da appena un giorno, eppure si sentiva che
Naruhiko non era con loro, la sua risata, i suoi gesti e il suo visetto furbo
erano come penetrati nell’anima dei due e non potevano fare a meno di pensare a
lui. Naruto non aveva mai lasciato la mano di Hinata da quando andarono via dall'ospedale e a
lei faceva piacere, nonostante fosse sull’orlo di un collasso stava cercando di
resistere a questa, che per lei, era una fortissima emozione “Hinata… grazie”
lei lo guardò un attimo perplessa “e di cosa Na-Naruto?” – “per non avermi
lasciato la mano, mi è di molto conforto” disse seriamente “n-non c’è di che
N-Naruto” lei sarebbe stata giornate intere ad osservare quel ragazzo che ora le
teneva la mano, avrebbe dato qualsiasi cosa per far si che lui si accorgesse di
lei, ma forse quello che non sapeva e che Naruto lo aveva già fatto “Na-Naruto,
io do-dovrei tornare a casa” disse la ragazza, Naruto in quell’istante stinse forte
la mano di lei “no, tu devi rimanere con me” sbottò tutto d’un fiato e
conseguentemente diventò rosso per l’imbarazzo “cioè… quello che intendo e che
se Tsunade mi fa avvertire nel caso succedesse qualcosa, tu saresti già con me e
quindi non dovremo chiamare anche te…”- “s-si hai ra-ragione” è vero Hinata
sarebbe stata giornate intere ad osservare Naruto e molte volte lo aveva fatto,
ma non lo aveva mai visto così imbarazzato. lo conosceva bene, aveva memorizzato nella sua mente ogni piccolo dettaglio del suo volto, ogni gesto... perplessa rimuginava su un
sacco di domande a cui non sapeva rispondere, per quale motivo Naruto aveva assunto un tale attegiamento? era la principale, ma la cosa certa è che anche
adesso, che si stavano dirigendo verso casa del ragazzo, le loro mani erano ancora
unite e lei non lo avrebbe lasciato.
---------------------
Spazio
dell’autrice:
Wella gente!!! Come va? Ci
tengo moltissimo a ringraziare le altre 7 persone che hanno aggiunto la mia FF
tra i preferiti
allychan
celena86
ilachan89yamapi ila_sabaku
kry333
masychan
sandgaara
tante, tante grazie! E
ringrazio anche le persone che hanno recensito e quelle che leggono, mi
raccomando continuate a seguirmi! Ciao ciao.
|
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Capitolo 7 *** Mai dire mai ***
CAP 7: Mai dire mai
Che bella la notte è il
momento che Hinata preferiva di più, forse perché adorava osservare la luna,
forse perché amava guardare le stelle o forse perché si perdeva nell'osservare Naruto
mentre dormiva, sembrava un angioletto biondo che era solito sonnecchiare a pancia in su.
Lei si trovava accanto a
lui, poggiava su un fianco e come era già capitato in precedenza dormivano con i
futon vicini, ma con la sola differenza che in mezzo a loro non c’era più il
piccolo Naruhiko, in quella casa c’erano solo lei e
Naruto.
Quanto tempo sarà rimasta
ad osservarlo? Forse un’ora buona e non aveva sonno nonostante l’ora tarda, non voleva
dormire, lei voleva solo osservare il suo amore senza arrossire ogni secondo,
era più facile quando l’altra persona non sa che la stai guardando, solo una
cosa le dispiaceva, le dispiaceva il fatto che non poteva vedere i suoi occhi
azzurro cielo che considerava la
cosa più bella che avesse mai visto… i suoi occhi, quante volte li aveva visti
guardare Sakura, quante volte aveva desiderato che guardasse anche lei nel modo
che riservava solo per la sua compagna di squadra, perché non poteva avere la
sua fortuna? In questo momento divenne molto triste, una lacrima le scese dal
suo candido viso, una sola lacrima ma che racchiudeva in sé tutti i suoi
sentimenti, tutte le sue paure e tutta la sua speranza, la speranza che un
giorno anche lei avrebbe avuto quello sguardo tutto per sé, ma in realtà sapeva che questo
non sarebbe mai
successo.
Adesso basta, non doveva
essere così triste, non doveva abbattersi in questo modo perché doveva godersi
ogni attimo in cui stava vicino a lui, ogni secondo in cui avrebbe potuto
sentire il suo respiro e doveva essere felice, felice di stargli accanto in
questo momento. Visto che non dormiva iniziò a pensare, pensava a Naruhiko che
sicuramente in quel momento stava riposando, non vedeva l’ora di poterlo
riabbracciare e di poter risentire la sua risata allegra che le ricordava tanto
quella di Naruto, ma proprio in quell’istante “Hinata… stai dormendo?”disse Naruto
tenendo gli occhi chiusi, la ragazza fu presa alla sprovvista non si aspettava che si svegliasse “Na-Naruto, no sono
sve-sveglia” rispose lei nell’imbarazzo più totale “anche tu non riesci a
dormire?”- “co-come? Tu non stavi dormendo?” Naruto si girò sul fianco in modo
tale da poter vedere Hinata negli occhi “no, avevo solo gli occhi chiusi” in
quel momento Hinata divenne più rossa di un pomodoro, ma per fortuna l’oscurità
nascondeva tutto, se avesse visto che l’aveva osservato tutto il tempo? Non
poteva pensarci perché sarebbe sprofondata dalla vergogna, in questo momento
però aveva un altro problema: il suo viso era troppo vicino a quello di Naruto
“Hinata? Hinata mi hai sentito?” – “co-come?” disse lei riprendendosi “ti ho
chiesto a cosa stai pensando” – “ah… io stavo pe-pensando a Naruhiko” il viso di
Naruto si fece triste “si, anche io stavo pensando a lui” perfetto quel bambino
anche a distanza aveva la capacità di rovinargli il sonno, solo che questa volta
non lo stava assillando con richieste assurde, ma era semplicemente preoccupato
per lui “sono preoccupato”- “Na-Naruto n-non essere in pensiero, come mi hai
detto tu Na-Naruhico è forte” che carina, lo stava consolando e meno male che
quel pomeriggio era lui che lo stava facendo “hai ragione e poi Tsunade ha detto
che sta bene no?”- “s-si sta bene” in quel momento spuntò un sorriso sul volto
di Naruto, non sapeva perché ma quella ragazza riusciva a dargli una grande
serenità “grazie Hinata” – “e di… di co-cosa?” un altro sorriso si disegnò sul
suo viso “per il fatto che mi sei sempre vicina” dicendo questo iniziò ad
accarezzarle leggermente la testa intrecciando le mani nei suoi vellutati
capelli corvini, Hinata non si aspettava un gesto simile e divenne ancora più
rossa di come lo era prima per il forte imbarazzo e la sorpresa “mi sono sempre
piaciuti i tuoi capelli”- “d-davv-davvero?” lui annuì, in quell’istante Hinata
vide una luce diversa negli occhi di Naruto, una luce che mille volte aveva
sognato di poter vedere rivolta a lei, mille volte lo aveva sognato e adesso
quello sguardo era solo per lei perché non c’era nessuna Sakura nelle vicinanze,
nessuna ragazza a cui avrebbe potuto riferirsi oltre che a lei “ok! Forse e meglio
tornare a dormire” così dicendo Naruto si girò tornando a pancia in su “buona notte Hinata” – “bu-buona notte
Na-Naruto” anche lei iniziò a dormire o almeno ci provò perché per tutta la
notte non aveva fatto altro che pensare a quello sguardo e imparò
una cosa molto importante, imparò che nella vita non bisogna mai dire
mai.
-----------------------
Spazio
dell’autrice:
Ciauuu!!! Allora?? Come vi
è sembrato il cap?? sto dando un po’ di spazio a Naruto e Hinata, ma non vi
preoccupate Naruhiko tornerà presto.
Ringrazio infinitamente le
altre 10 persone che hanno messo la mia storia tra i preferiti, ma grazie!!!
Così mi fate commuovere!!
AchiSama
crybaby92
Fabioxxx
IvI
kiaaxel18
Mat Hyuga Namine1593
Ra92 Rukia_Chan
Yumi_chan
E ringrazio anche tutti voi
che leggete e recensite!!! Al prossimo capitolo ciao ciao.
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Capitolo 8 *** Splendida giornata ***
CAP 8: Splendida giornata
Il mattino arrivò in fretta
quel giorno, i raggi del sole filtravano incontrastati tra le fessure delle
finestre e non esitavano a distogliere, col loro tepore, Hinata e Naruto dal
loro sonno “è già mattina!!” si lamentò Naruto cercando di nascondere i suoi
occhi con le mani per evitare i raggi solari “s-si Na-Naruto è mattina…” la
dolce Hinata si alzò velocemente dal futon “s-se non ti d-dispiace, io uso il
bagno…”- “fai pure come se fossi a casa tua Hinata” la corvina ringraziò il
ragazzo e si avviò in bagno, intanto Naruto rifletteva, il che era una cosa
insolita per lui, ma cercava di trovare una risposta al comportamento che ebbe
quella notte con Hinata, ma infondo che cosa ci pensava a fare? tanto sapeva già la
risposta; piano piano quella timida ragazza si stava insinuando nel suo cuore
capovolgendo letteralmente i suoi sentimenti, era confuso al massimo e non
sapeva più cosa pensare, il suo cuore era spaccato in due tra Sakura e Hinata,
adesso stava a lui capire qual’era la ragazza che davvero aveva rapito il suo
cuore. Doveva fare chiarezza nei suoi sentimenti, non si sarebbe mai aspettato
che una timida e dolce ragazza avrebbe potuto metterlo così in crisi “Na-Naruto
oggi andiamo da Naruhiko?” chiese Hinata uscendo dal bagno “ ma che domande
certo che andiamo! Il piccoletto ci starà sicuramente
aspettando”.
I due non fecero neanche
colazione tanta era la voglia di rivedere il piccolo e si precipitarono subito
da lui, ma quello che videro una volta giunti non fu certo quello che si aspettavano “io voglio la
mia mamma e il mio papà!!” un bimbo biondo dal temperamento molto vivace stava
facendo infuriare una donna anch’essa bionda molto giovanile per la sua età “ti
ho già detto che verranno tra poco!!!” Tsunade oltre ad arrabbiarsi e diventare impaziente stava
andando fuori di testa per i continui capricci del bimbo “ma io li voglio vedere
adesso uffa!” dicendo così il bimbo lanciò il cuscino del suo letto alla povera
donna e mille piume d’oca si propagarono nella stanza “hai visto cosa hai
combinato moccioso!! Sei peggio di Naruto!” – “be meglio essere un moccioso che
una vecchiaccia come te!”- “COSA HAI DETTO!!” Hinata e Naruto assistettero
sbigottiti alla scena al quanto bizzarra che si verificò davanti ai loro occhi
“ma cosa sta succedendo?” la voce di Naruto venne udita perfettamente dal bimbo
“mamma papà!!” e felicemente corse ad abbracciare i due giovani felici anche
loro di vedere che Naruhiko aveva ritrovato la sua solita allegria “oh, sia
lodato il cielo! Siete arrivati! Portatemi più lontano possibile quel bambino
che non lo sopporto più!” il bimbo come risposta alla frase di Tsunade gli fece
una sonora pernacchia “così ti impari vecchiaccia!” – “Naruhiko non si dicono
certe cose ”lo ammonì Hinata mantenendo però il suo tono dolce e pacato “ma
mamma lo ha voluto lei” ora… avete presente una locomotiva? Bene, perché in
questo momento Tsunade era tale e quale... era diventata una furia con il fumo che le usciva
dalle orecchie ed un’evidente vena al lato del suo collo “FUORI DA QUESTA
STANZA!!” l’urlo di Tsunade avrebbe potuto essere udito anche ad un kilometro di
distanza e i tre percependo la furia omicida di Tsunade non esitarono a darsela
a gambe levate in quanto nello stato in cui si trovava avrebbe potuto perfino prendersela
con Hinata. Finalmente fuori erano sicuri di aver scampato il pericolo di morire giovani e nonostante la brutta esperienza erano felici di essere nuovamente insieme “Naruhiko, ma come ti è venuto in mente di chiamare Tsunade vecchiaccia!! Solo
io posso!” dichiarò fiero Naruto, il piccolo lo guardò quasi ridendo “ma se sei
stato il primo a fuggire, sembravi quasi un coniglio” perfino Hinata non
poté fare a meno di ridere a quell’affermazione “Hinata, adesso anche tu ti
prendi gioco di me?” disse Naruto mettendo il musone “dai Na-Naruto non te la
prendere… e che siete davvero b-buffi insieme voi due” il piccolo e Naruto si
guardarono un secondo e su entrambi i loro volti spuntò un sorriso “la mamma ha
ragione, io è papà siamo buffi” Naruto scompigliò amorevolmente i capelli del
piccolo arruffandoli ancora di più di quanto già non fossero “papà?” – “si
Naruhiko”- “mi prendi sulle spalle?” il ragazzo lo guardò un attimo perplesso
“sulle spalle? E perché mai dovrei?” il piccolino ci rimase un po’ male dalla
risposta del biondino e abbassò lo sguardo “stavo scherzando! Certo che ti
prendo sulle spalle” così dicendo prese il bimbo e lo posizionò adeguatamente
sulle sue spalle “mamma mia quanto pesi! Ma cosa ti hanno dato da mangiare?”-
“papà non sei affatto spiritoso” disse il bambino dando due flebili pugni sulla
testa del biondino “mamma?” – “s-si?” ancora le faceva uno strano effetto
sentirsi chiamare mamma, ma non le dispiaceva affatto la sensazione che le
procurava “hai visto che bel sole?” il piccolo aveva ragione, il sole splendeva
alto nel cielo azzurro e lei era insieme alle due delle persone a cui teneva di
più al mondo, era felice di iniziare con loro quella che, ne era sicura, sarebbe
stata una splendida giornata.
Spazio
dell’autrice:
Ciauuu!!! Vi è piaciuto il
cap? ovviamente spero di si…
Ringrazio le altre 3
persone che hanno messo la mia storia tra i preferiti che
sono:
AlexiaLil
EroSennin425
Ines_Irine
Tante grazie a tutti! e
continuate a recensire per dirmi cosa ne pensate! Ciao
ciao.
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Capitolo 9 *** L'allenamento ***
CAP 9: L’allenamento
Hinata camminava
spensierata e felice per il villaggio insieme ai suoi due bambini, si perché
Naruto tutto era fuorché un uomo “uffa!!! Ma perché il chiosco di ramen doveva
chiudere proprio adesso!!” disse il biondino sbattendo i piedi per terra e
iniziando poi a calciare il muro
“papà tutta la gente ti sta fissando” lo informò il piccolo “e cosa?”
Naruto si guardò un attimo intorno e si accorse che in effetti lo stavano
fissando tutti “Hinata, ho per caso qualcosa in faccia?”- “c-come? In faccia? No
niente” a quel punto il biondino porse un’altra domanda “allora ho qualcosa fra
i denti?” disse mostrando ad Hinata la sua dentatura “no Na-Naruto niente” in
quel momento Hinata si accorse che cosa non andava in Naruto e dovette reggersi
al muro per non svenire, il biondino invece era più confuso che mai “ma allora
si può sapere perché mi state guardando tutti??” chiese Naruto ai presenti,
un’anziana signora con tanto di bastone per camminare si avvicinò a Naruto “vedi
figliuolo i tuoi pantaloni…”- “i miei pantaloni? Cos’hanno i miei pantaloni??”
chiese abbastanza stufo il biondino “be guarda tu stesso non ci sono” Naruto
guardò in basso “HAAAAA i miei pantaloni!!” il bimbo intanto rideva sotto i
baffi, chissà chi era stato a farglieli cadere?.
Risolto il piccolo
inconveniente, Naruto cercò di rianimare la dolce Hinata con delle pacche sulla
spalla “Hinata stai bene?”- “s-si Na-Naruto gr-grazie…” disse lei ancora rossa
in viso “mi dispiace per prima, ma non so proprio come sia potuto capitare” si
scusò Naruto “n-non importa” il piccolo che ancora faticava a smettere di ridere
informò i due che il
chiosco aveva appena riaperto “o benissimo!! Io prendo il ramen!!”- “ma guarda
non lo avrei mai detto” disse il piccolo “perché tu cosa prendi”- “ma è ovvio il
ramen!! A papà ti consiglio di aggiustare l’elastico dei pantaloni così non
cadranno più” disse il bimbo in tono ironico accennando una
risatina.
Hinata e Naruto dopo aver
finito di mangiare decisero che sarebbe stato meglio andare ad allenarsi un po’
visto che ultimamente non ne ebbero il tempo “mammina, posso vedervi mentre vi
allenate?” – “certamente” così i tre si diressero verso il campo di allenamento
e mentre si incamminarono incontrarono Sakura “ciao Naruto, ciao Hinata, ciao
bambino” Sakura fece ancora due o tre passi e poi “un attimo, bambino?”- “ciao,
io mi chiamo Naruhiko e sono loro figlio!” disse fieramente il piccolo alla rosa
“figlio di chi?”- “ma di Naruto ed Hinata no?” in quel momento il piccolo pensò
che Sakura fosse un po’ lenta di comprendonio perché immediatamente si bloccò
come una statua di cemento “Sakura? Va tutto bene” chiese Naruto avvicinandosi
alla ragazza “Tu “ disse guardandolo “lei” disse guardando Hinata “lui” disse
guardando il bimbo “io, voi…” e non finì di parlare che svenne per lo shock “oh
ma non può svenire adesso!! Le mancavano solo noi ed essi!” disse il piccoletto
“Naruhiko non si fanno certe battute potrebbe stare male” lo rimproverò la
corvina, non perdendo comunque il suo tono dolce “va bene mamma” intanto Sakura
pronunciava parole senza senso in balia di uno stato catatonico “sarà meglio che
la riporti a casa” disse Naruto prendendola in braccio “s-si Na-Naruto forse è
m-meglio” acconsentì Hinata e dopo aver lasciato Sakura
ancora mezza svenuta nella sua abitazione alle cure di sua madre andarono come
programmato ad allenarsi, il bimbo si sedette per terra sull’erba verde e molto
incuriosito si mese ad osservare, sotto di sè sentiva la terra umida e fresca e si divertiva ad osservare un coccinella intenta a zampettare su di una maqrgherita gialla “allora Hinata, cosa ne dici di un
combattimento?” – “u-un combattimento? Ok” i due ninja si misero in posizione
l’uno di fronte all’altro e in poco tempo iniziarono a volare di qua a di la varie
armi ninja, il piccolo rimase impressionato dalla bravura dei suoi genitori e
non smetteva di guardarli neanche per un secondo, Hinata intanto aveva attivato
la sua abilità innata e Naruto aveva creato varie copie di se stesso, lo scontro
si propagò per le lunghe Naruto non immaginava che la dolce e tenera Hinata
fosse migliorata così tanto in combattimento, non gli lasciava un attimo di
tregua. Nonostante fosse sorpreso dei suoi miglioramenti era comunque più forte di lei e si sarebbe impegnato come in un normalissimo scontro, Hinata non aveva bisogno di gesti di galantria perchè il ragazzo voleva il bene della ragazza e desiderava migliorasse sempre di più. Fi così che con un colpo ben assestato riuscì
a colpire la corvina facendola cadere a terra a vari metri di distanza
“Hinata!!” gridò il biondino, forse aveva esagerato con la potenza del colpo e la
raggiunse preoccupato “come ti senti” chiese premuroso chinandosi vicino a lei “Na-Naruto,
n-non ti preoccupare sto b-bene” lo informò la ragazza, in quel momento Naruto
incontrò gli occhi di Hinata e uno strano brivido gli percorse la schiena, non
si era mai soffermato ad osservare così attentamente gli occhi della corvina
“stupendi…” disse flebilmente il biondino “c-come?” chiese la ragazza, Naruto si
era perso nei suoi occhi così chiari ed innocenti e in quel momento il suo cuore
cominciò a battere forte, aveva capito, il suo cuore gli stava dando un chiaro
segno, aveva capito che la ragazza di cui era innamorato era quella dolce
creatura che aveva davanti ed era sicuro che per tutta la vita sarebbe stato
grato all’allenamento che gli aveva fatto incontrare quelle splendide perle
bianche.
-------------------
Spazio
dell’autrice:
Ciao gente!! Wow infinite
grazie alle (ancora non ci credo) 54 persone che hanno messo la mia ff tra i
preferiti, grazie davvero tanto!!!
1 - Aching4perfection 2 - AchiSama 3 - AlexiaLil 4 - allychan 5 - AmyGoku 6 - Andrearomanista 7
- Anonima4ever 8 - barbiny jn 9 - Beby_Be 10 - celena86 11 - crybaby92 12 - Edhelwen 13 - Elanor92 14 - EroSennin425 15 - ery
twohands 16 - evechan 17 - Fabioxxx 18 - faziooosa 19 - gyuly89 20 - Hinakura_thebest 21 - hinata_in_love 22 - HINATA_LOVE 23 - ilachan89yamapi 24 - ila_sabaku 25 - Ines_Irine 26 - IvI 27 - Jayden Akasuna 28 - Jennie88 29 - keiry_90 30 - kiaaxel18 31 - kimechan 32 - kimiko5 33 - kry333 34 - ladysakura 35 - lucykatias_88 36 - masychan 37 - Mat
Hyuga 38 - Namine1593 39 - nico2283 40 - playgeneration 41 - Pupattolina 42 - Ra92 43 - Rin_sama 44 - Rukia_Chan 45 - sandgaara 46 - sary_chan92 47 - sorelline xsv 48 - SpadaccinodellaNebbia 49
- stezietta w 50 - Targul 51 - tribalspirit9 52 - x_sempre_io 53 - Yumi_chan 54 - _darkyneesan_
Sono commossa al massimo!!
E ringrazio anche tutte le persone che leggono e che hanno recensito mille
grazie! Spero che il cap vi sia piaciuto e al prossimo ciao
ciao.
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Capitolo 10 *** Amare ***
CAP 10: Amare
Naruto aveva finalmente
compreso i suo veri sentimenti, era Hinata la ragazza di cui si era innamorato
non c’erano più dubbi. La guardava mentre ancora era inginocchiato vicino a lei e
non desiderava essere in nessun altro posto con nessun’altra persona al di fuori
di lei, c’era una strana forza che gli impediva di alzarsi era come ipnotizzato
dalla esile figura che si trovava al suo cospetto e ogni secondo che passava si
sentiva come costretto ad avvicinarsi di più a lei. Gli occhi della ragazza fungevano da calamita per Naruto
che senza rendersene conto stava per unire le sue labbra con quelle di lei “mammina stai bene?” sentendo la voce di Naruhiko, Naruto si riprese
rendendosi conto che lui ed Hinata non erano i soli in tutto il mondo, ma che
purtroppo c’era quel piccoletto guasta feste. Sentendo il bambino avvicinarso Naruto allontanò di scatto il suo viso da
quello della ragazza che, forse a causa del colpo subito pochi attimi prima, non
era sicura che ciò che stava per avvenire era proprio quello che aspettava da
tempo, ma aveva comunque fatto in tempo ad arrossire “Naruhiko non ti
preoccupare sta bene” informò Naruto
“papà guarda che io non ho chiesto mica a te!”- “n-non ti pr-preoccupare sto b-bene”
disse flebilmente Hinata “visto che ti avevo detto!!” disse Naruto al piccolo
assumendo un’aria da saputello “miracolo!! papà una volta tanto ha azzeccato
qualcosa!” disse il bimbo molto sarcasticamente congiungendo le mani a mo di
preghiera e guardando in cielo “ma piccolo insolente come ti permetti!” come era
ovvio e prevedibile i due bambini
iniziarono a punzecchiarsi a vicenda con frecciatine varie “ad essere sincera…
mi gira un po’ la testa” disse Hinata informando i due litiganti impedendo così
a Naruhiko di far venire un esaurimento nervoso al povero ragazzo che più
cercava di controbattere una battuta del piccoletto e più lui riusciva a
metterlo in crisi col la sua furbizia “ecco lo sapevo, era troppo strano che
papà avesse ragione”.
Intanto nei pressi del
luogo di allenamento dei due, si aggirava un ragazzo con un cane al suo fianco
di taglia esageratamente più grande del normale e sentendo delle voci si diresse
al punto esatto in cui le aveva sentite “Naruto, Hinata ciao!” – “Kiba che
sorpresa!!” salutò molto allegramente il biondino “hem hem, guarda che ci sono
anch’io!” disse Naruhiko molto seccato attirando l’attenzione di Kiba
strattonando il giubbotto che il ragazzo portava e incrociando in seguito le
braccia sbuffando, ma Kiba mostrò a dir poco menefreghismo nei confronto del
bimbo che infatti accortosi della poca educazione nei suoi confronti decise di
pestare con tutta la forza che aveva il piede del ragazzo “AUUUUUU” gridò dal
dolore Kiba “ma cos’è un cane!? Papà ma che gente conosci?” disse Naruhiko “CHI
E’ QUESTO MOSTRICIATTOLO!”- “hei mostriciattolo a chi? Cane pulcioso” e mentre i
due, diciamo così, si stavano conoscendo un po’ meglio, Naruto era incerto, come
lo era Hinata, se dire qualcosa a Kiba riguardo il bambino visto la reazione che ebbe Sakura che svenne prima di poter sentire
tutta la vicenda, ma ci pensò il piccolo a decidere per loro due “io sono il
figlio di Hinata e Naruto capito!!??” la reazione di Kiba non fu esattamente
consona alla notizia che aveva
appena sentito “si certo e io sono
il figlio del quinto hokaghe!!” il piccolo era seccato e aveva messo il broncio,
d’un tratto si ritrovò un bestione di cane al suo fianco “oh ma come sei
carino!” Naruhiko riprese il suo buon umore e si mise a giocare con il cagnone
salendogli in groppa “hei guarda che io e te non abbiamo finito di discutere!”
disse Kiba che evidentemente aveva preso sul serio la vicenda “dai Ki-Kiba, è
s-olo un b-bambino” si intromise Hinata e Kiba intuendo che non si sentiva molto
bene si avvicinò al suo fianco anche troppo per i gusti di Naruto che stava
bollendo di gelosia “Kiba?”- “si Naruto?” – “guarda che il bambino è veramente
nostro figlio!” dichiarò convinto il biondino, forse era perché non prendeva
molto in considerazione le parole di Naruto, forse perché non poteva credere che
Hinata avesse un figlio con lui o forse perché l’unico neurone che aveva in
testa gli permetteva di elaborare molto lentamente le informazioni che riceveva,
ma fatto sta che Kiba passò ben dieci secondi imbambolato come un pesce lesso ad
osservare il volto di Naruto prima che si degnasse di rispondere “COOOSA!!!
Hinata è vero?” la dolce Hinata non
poteva di certo dire davanti al bimbo che lei non era la sua mamma così rispose
affermativamente alla domanda che le era stata posta “oddio mi gira la testa…”
disse Kiba porgendosi una mano sulla fronte “vuoi per caso un po’ d’acqua?”
domandò al quanto sarcastico Naruto con un ghigno di soddisfazione “nono
credo che andrò a riflettere nella mia cuccia” dichiarò Kiba alzandosi e andando
via barcollando “Na-Naruto, s-sei stato un po’ c-crudele” disse Hinata “ma no vedrai che si riprenderà” – “si mammina, papà ha ragione” Naruto aveva sentito
bene? “scusa piccolo puoi ripetere?” – “ho detto che hai… ops…” – “haha, lo
sapevo visto che anche io ho ragione?”- “si ma non darti tante arie vedrai che
non accadrà più” Naruto ormai non se la prendeva più col bambino perché gli
piaceva scherzare con lui e poi non aveva voglia di arrabbiarsi perché
finalmente era felice, felice di aver capito di amare Hinata e sicuramente non
se la sarebbe lasciata scappare.
-----------------------
Spazio
dell’autrice:
ok, ok lo ammetto questo
capitolo e a dir poco assurdo, ma questo è quello che la mia mente malata e
pazza mi ha suggerito di scrivere e spero, per quanto improbabile possa essere,
che il cap vi sia piaciuto comunque e ringrazio le altre due persone che hanno
aggiunto la mia ff tra i preferiti
kiki4everhere
missmokkorina
grazie anche alle persone
che leggono e che recensiscono un bacione, al prox cap ciao
ciao.
|
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Capitolo 11 *** Scomparso ***
E finalmente ho aggiornato!!! Avevate dubbi??? Bravi,
anch’io ne avevo… siete arrabbiati??? Scusate, non era mia intenzione metterci
così tanto… ma l’importante e che ci sono riuscita no? Siate diplomateci, hei ma
cosa sono quei forconi che impugnate? e perché mi state correndo contro con aria
così minacciosa e ostile? No… aspettate! Non inseguitemi non sono brava a
correre! Aiuto! Cercherò di non metterci così tanto la prossima volta!.... ecco
bravi calmatevi… ma allora mi volete bene? Ok, ok non ringhiate messaggio
ricevuto… be’ me lo sono meritato.
E dopo questa sottospecie di monologo senza senso
vi lascio alla lettura del nuovo cap.
Cap 11:
Scomparso
I tre, dopo che Naruto e
hinata avevano finito di allenarsi e Hinata si era ripresa, andarono a casa di
Naruto perché il piccolo Naruhiko aveva deciso che forse era meglio una volta
tanto fare il bambino e come tutti i bambini a un certo punto della giornata
hanno sonno e vogliono dormire “mah… secondo me era meglio lasciarlo li” disse
Naruto guardando il bambino in procinto di addormentarsi che teneva in braccio
“Hei guarda… che ti sento papà” disse il piccolo sbadigliando e sistemandosi
meglio fra le braccia di Naruto, Hinata era sovrappensiero e non badava
minimamente alla conversazione tra i due perché era troppo concentrata nel
ricordarsi se poco prima si era immaginata le cose oppure poteva sperare che
avesse ragione, al solo pensiero che Naruto stesse per baciarla divenne rossa e
sobbalzò “Hinata non ti senti ancora bene?” chiese Naruto mentre apriva la porta
di casa cercando di non fare cadere il piccolo ormai crollato dal sonno “no,
n-non ti p-preoccupare sto b-benissimo” – “va bene” aggiunse poco convinto e
portando subito Naruhiko a dormire nella sua camera “però, quando dorme sembra
proprio un angioletto” disse Naruto contemplando il dolce visino del bimbo con
un sorriso che dormiva indisturbato nel suo futon, Hinata si limitò ad annuire
portandosi di fianco a Naruto guardando anche lei il piccolo cullato dalle
braccia di Morfeo, i due ragazzi in quel momento avrebbero potuto formare un
bellissimo quadretto di famiglia: due genitori che guardavano amorevolmente il
loro bambino dormire “chissà se Tsunade è riuscita a far luce su tutta questa
storia” disse il biondino interrompendo quella dolce atmosfera che si era
formata giusto pochi attimi prima “non so… se sa-sapesse qualcosa in più ce lo
d-direbbe” il biondino sospirò, non vedeva l’ora che quel bambino capriccioso e
petulante se ne andasse, ma una parte del suo cuore desiderava ardentemente che
Tsunade non arrivasse mai a nessuna verità “mamma…mamma attenta!” Hinata in quel
momento sobbalzò il piccolo Naruhiko stava parlando nel sonno e si agitava
vistosamente “mamma mamma!! Corri!” - “piccolo sono qui…” disse preoccupata,
cercando di calmare il piccolo in preda a tremori “credo che stia avendo un
incubo” disse Naruto avvicinandosi al piccolo per cercare di svegliarlo con
cautela “MAMMA!” gridò il piccolo prima di svegliarsi di soprassalto e scoprendo
che delle lacrime calde scorrevano dai suoi piccoli occhi terrorizzati “piccolo
non ti preoccupare, era solo un incubo” disse Naruto accarezzando
affettuosamente la testa del piccolo Naruhiko che si sfregava gli occhi per
togliersi le lacrime che riempivano il suo volto “ci penso io” disse Hinata
prendendo un fazzolettino e asciugando le lacrime al piccolo con molta cura e
facendo attenzione a non sfregargli gli occhi “piccolo va meglio?” chiese lei
premurosa, il bimbo annuì quasi impercettibilmente “vuoi raccontarci cosa hai
sognato?” chiese Naruto che non aveva ancora smesso di accarezzarlo “n-non ne
sono molto sicuro…” sentenziò il piccolo trattenendo i singhiozzi “cosa ti
ricordi?” chiese Naruto con premura “che…che stavamo scappando” i due ragazzi si
guardarono un attimo negli occhi visibilmente preoccupati “stavate? Tu e chi?”
chiese Naruto al bimbo “credo… forse… era una donna, ma non mi ricordo chi
fosse” i due ragazzi si guardarono ancora negli occhi sempre più preoccupati e
sconcertati, il piccolo intanto aveva ripreso a piangere silenziosamente ma
Hinata se ne accorse “oh piccolo… deve essere stato un incubo orrendo…” disse
sedendosi sul letto e abbracciando calorosamente Naruhiko che piangeva sulla sua
spalla, in quell’istante qualcuno bussò alla porta di casa Uzumaki con molto
vigore “arrivo subito” gridò Naruto che prima di andare ad accogliere
l’inaspettato visitatore accarezzò un’ultima volta la nuca al piccolo che
sembrava essersi un po’ calmato “eccomi!” gridò ancora Naruto al visitatore che
bussava impaziente alla porta accingendosi ad aprirla “Tsunade che sorpresa!”
sbottò Naruto ritrovandosi davanti una al quanto seria donna dai capelli biondi
che non aspetto di essere invitata ad entrare e si sedette subito su una sedia
in cucina congiungendo le mani sopra il tavolo, Naruto richiudendo la porta si
precipitò anche lui in cucina sedendosi di fronte a Tsunade “Naruto, posso
parlare con te ed Hinata” il biondino si alzò immediatamente per chiamare Hinata
interpretando che il tono serio della donna celasse qualcosa di importante
“Naruto” lo chiamò lei prima che sparisse nell’altra stanza “senza il bambino”
sentenziò.
Naruto e Hinata sedevano
l’uno di fianco all’altro, mentre Tsunade sedeva di fronte a loro e il piccolo
Naruhiko venne lasciato solo nella stanza promettendogli che sarebbero tornati
subito non appena avessero finito di parlare con Tsunade perché anche a loro
dispiaceva lasciarlo solo dopo l’incubo avvenuto solo poco prima “ragazzi…”
disse Tsunade guardandoli “forse abbiamo capito cosa è successo a Naruhiko” i
due ragazzi si guardarono pensierosi “ma vi avverto che non sarà una cosa molto
bella per il bambino” a quelle parole i due ebbero un sussulto e un groppo molto
fastidioso si insinuò nelle loro gole, istintivamente si presero per mano con la
consapevolezza che qualsiasi cosa Tsunade avesse detto, presto il loro Naruhiko
sarebbe scomparso dalle loro vite.
------------------------
Spazio
dell’autrice:
ciao!! Come va!! Ma che bello il 2009 è alle
porte! Vi auguro che l’anno che verrà sarà per voi meraviglioso!
Allora che ve ne pare del cap? un po’
misterioso non trovate? sono contentissima che la mia storia sia molto
apprezzata infatti ringrazio le 60 persone che l’hanno messa ai preferiti, mille
grazie!
Aching4perfection AchiSama AlexiaLil allychan AmyGoku Andrearomanista Anonima4ever barbiny jn Beby_Be celena86 crybaby92 danachan94 Edhelwen Elanor92 EroSennin425 ery twohands evechan Fabioxxx faziooosa Finleyna 4 Ever gyuly89 Hinakura_thebest hinata_in_love HINATA_LOVE ilachan89yamapi ila_sabaku Ines_Irine IvI Jayden Akasuna Jennie88 keiry_90 kiaaxel18 kiki4everhere kimechan kimiko5 kry333 ladysakura Lily Evans 93 lucykatias_88 magic_girl95 masychan Mat Fisher Mat Hyuga missmokkorina Namine1593 nico2283 ninasakura playgeneration Pupattolina Ra92 Rin_sama sandgaara
sary_chan92 sorelline xsv SpadaccinodellaNebbia
stezietta w Targul tribalspirit9 x_sempre_io _darkyneesan_
Spero di aver messo
tutti, un grosso smak e felice anno nuovo! Ciao ciao
|
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Capitolo 12 *** La verità ***
Cap 12: La
verità
L’atmosfera era tutt’altro che rilassante,
la tensione era alle stelle e l’agitazione era dietro l’angolo in
agguato.
I due ragazzi si tenevano ancora per mano in
attesa della spiacevole verità pendendo dalle labbra della donna seduta davanti
a loro.
Tsunade prese un
respiro profondo prima di iniziare a parlare ed infine si decise “ragazzi…
vedete… Naruhiko è il figlio di una coppia del villaggio del suono ed avevano
intenzione di fermarsi per un po’ nel nostro, ma purtroppo…” la donna si fermò
un attimo mettendo in agitazione i due ragazzi in attesa di comprendere il
segreto che avvolgeva il piccolo che se ne stava silenzioso nella stanza in cui
poco prima vi era stato lasciato “Tsunade vada vanti” disse con decisione Naruto
stringendo più forte la mano di Hinata come per farsi coraggio, la donna annuì e
continuò “purtroppo vennero attaccati da due briganti proprio alle porte del
nostro villaggio e… il padre venne ucciso senza scrupolo mentre la madre riuscì
a scappare correndo lungo il bosco insieme al piccolo che stringeva al petto
avvolgendolo con la sua giacca per nasconderlo, ma venne comunque raggiunta e
colpita alla testa… per fortuna non si accorsero di Naruhiko e se ne andarono” i
due ragazzi erano davvero mortificati per la fine che avevano fatto i genitori
di Naruhiko ma cerano alcuni punti che ancora non erano chiari “Ts-Tsunade” la
chiamò Hinata con voce tremolante “ma allora comemai Naruhiko ha perso la memoria?” la
domanda di Hinata incuriosiva anche Naruto e Tsunade non aspettò a dare una
risposta “vedete… quando Naruhiko si accorse di quello che era successo fu
talmente scosso da attivare un meccanismo di difesa che la nostra mente produce
senza neanche rendercene e il ricordo era talmente straziante che semplicemente
dimenticò tutto, quindi quando vide sua madre ricoperta dal rosso del suo sangue
rimase letteralmente scioccato ed iniziò a girovagare per il bosco arrivando al
nostro villaggio completamente senza memoria” i due ragazzi provarono un enorme
angoscia dopo quello che avevano appena sentito, immaginavano il piccolo
Naruhiko camminare da solo senza sapere dove andare con un ricordo talmente
grande per un bambino così piccolo da non poter essere memorizzato “e come
mai
Naruhiko
ci scambiò per i suoi genitori?” alla domanda di Naruto la donna sorrise
leggermente “vedete, sembra strano ma voi due assomigliate moltissimo ai
genitori del piccolo quindi quando ti ha visto lui ti è venuto subito in contro
senza esitazione, cercando protezione…” ora che sapevano la verità tutto
sembrava essere un orrendo scherzo a cui la vita ti costringe a partecipare
facendo soffrire molte persone “no-non riesco a pe-pensare che i genitori di
Naruhiko siano morti…” proclamò la dolce Hinata con gli occhi leggermente velati
dalla lacrime, Tsunade sentendo quella frase trasalì “no ragazzi forse mi sono
spiegata male…” i due erano più confusi che mai e i loro volti avevano assunto
un’espressione alquanto incredula “in che senso?” domandò Naruto “solamente il
padre dl piccolo purtroppo non si è salvato, ma la madre è stata trovata ancora
viva e adesso si trova all’ospedale ma in stato di coma…” quella notizia
rincuorò leggermente i due che fecero un leggero sospiro di sollievo, si
guardarono per qualche secondo, ma
vennero attanagliati da un pensiero che li rese irragionevolmente tristi,
tutto ciò voleva dire che quando la madre naturale del bambino si sarebbe
svegliata Naruhiko dovrà andarsene via da loro, ma comunque non potevano pensare
che la madre morisse per farlo rimanere da loro era una cosa assolutamente
ingiusta ed egoista sperare che accadesse una cosa del genere, quindi pur
essendo notevolmente dispiaciuti pregarono con tutte le loro forze che la madre
di Naruhiko si risvegliasse presto dal coma.
La verità era svelata, i misteri risolti e
Tsunade lasciò presto l’abitazione di Naruto per tornare alle sue numerose
faccende da Hokaghe e i due ragazzi si avviarono nella stanza del piccolo per
vedere come stava, ma non sapevano che la sua indole furba e curiosa l’aveva
spinto ad origliare ogni cosa, non sapevano che dietro la porta stava ascoltando
la triste verità un bambino di appena cinque anni e ancora non immaginavano che
in quella stanza non avrebbero rivisto il luminoso sorriso del bimbo biondo che
aveva invaso i loro cuori, non avevano idea che in quella stanza con solo la
finestra spalancata non avrebbero trovato nessuno… non immaginavano che Naruhiko
fosse scappato, forse per sempre, da loro.
---------------------
Spazio dell’autrice:
Incredibile signore e signori, finalmente
dopo una lunga ed estenuante attesa ho aggiornato!! Non so davvero come fare per
ringraziarvi ancora una volta della vostra pazienza (che spero ancora non
abbiate esaurito ^__^) e il minimo che possa fare è quello di citarvi uno per
uno, per cui grazie mille ai miei sostenitori che hanno messo la FF tra i preferiti:
E ringrazio anche le
persone che hanno messo questa FF tra le seguite:
un enorme bacio a tutti e
al prossimo capitolo sperando che questo non vi abbia deluso ciao
ciao.
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Capitolo 13 *** Finalmente insieme ***
Cap 13: Finalmente insieme
Non c’era nulla da fare, avevano cercato
Naruhiko per tutto il villaggio per ore ed ore e come se non bastasse si era
messo anche a piovere rendendo quella pessima giornata un incubo da cui non
potevi svegliarti.
“NARUHIKO” la voce di Hinata era più
squillante che mai non la si era mai vista gridare in quella maniera e Naruto
non era da meno, con loro c’era anche Tsunade che come i due non si dava tregua
nelle ricerche del piccolo. Ormai non sapevano più dove cercare e cominciava a
fare freddo “ragazzi” chiamò Tsunade costringendo Naruto ed Hinata a smettere
momentaneamente le ricerche “ci dica Tsunade” dissero i due ragazzi zuppi
d’acqua “purtroppo io devo andare adesso, ho delle faccende importanti da
sistemare in ospedale”-“si capiamo signorina Tsunade grazie dell’aiuto” disse
Hinata “spero tanto che lo troviate” detto questo se ne andò via molto
velocemente balzando qua e la su qualche albero dopo di che i due ripresero le
ricerche, il rumore della pioggia che cadeva sul terreno era assordante e la
forza con cui cadevano le gocce era così coincisa che sembrava che il cielo
volesse dare loro una punizione per non aver badato abbastanza al piccolo
entrambi sapevano che era loro compito ritrovare Naruhiko, era loro dovere
riportarlo sano e salvo a casa, già a casa… ma chissà quale sarebbe stata la sua
casa adesso Naruhiko aveva una madre, la sua vera madre e Hinata non faceva
altro che pensare a quando lo avrebbe portato via da lei e da Naruto, in quel
momento ebbe un brivido lungo la schiena e si fermò di colpo, come aveva fatto a
non pensarci prima “Naruto!” Hinata chiamò il suo compagno di ricerche che si
trovava poco più in la “dimmi Hinata, l’hai trovato?” chiese con un tono di voce
che aveva ben poco della sua solita allegria, forse era la stanchezza o forse
era il pensiero che fosse capitato qualcosa di brutto al bambino “no ma forse…
forse so dov’è andato” disse infine e fu come se quelle parole avessero la forza
di schiarire quelle nubi che si erano create sopra di loro perchè lui si fidava
di Hinata ed ora più che mai era convinto che l’avrebbero
ritrovato.
L’ambiente era freddo e inospitale c’era
addirittura gente che odiava quei posti ma le persone che vi si trovano sono tra
le più gradevoli che ci possano essere, i due ragazzi attraversarono il lungo
corridoio per metà bianco e per metà blu sapendo dove andare anche se non ne
avevano una precisa idea, era il loro istinto che li guidava. Videro più avanti
Tsunade che parlava ad una ragazza con un camice bianco “ragazzi cosa ci fate
qui?” chiese lei sconcertata non ricevendo risposta, i due ragazzi erano
impazienti di sapere se l’intuizione di Hinata fosse giusta e aprirono la stanza
B12 dell’ospedale di Konoha ed era li, il piccolo Naruhiko era li seduto sul
letto dove la sua mamma stava riposando “io…io volevo solo vederla…” disse il
piccolo con un faccino triste e malinconico “Naruhiko” Hinata si avvicinò in
fretta al bimbo abbracciandolo forte come mai aveva fatto “volevo vedere se era
vero…” aggiunse ricoperto dall’abbraccio di Hinata “Pi…pi-piccolo mascalzone, ci
ha fatto prendere uno spavento” disse Naruto con gli occhi che mostravano un
pianto imminente, ma avrebbe continuato più tardi con i rimproveri ora aveva
semplicemente bisogno di abbracciarlo e così fece.
…
bip… bip…bip…bip…
Quel piccolo suono riportò alla realtà i due
ragazzi, vicino a loro si trovava la madre di Naruhiko intubata e monitorata,
era vero assomigliava incredibilmente ad Hinata persino il colore dei cappelli
era uguale anche se essi erano nascosti da una fasciatura dovuta al colpo
ricevuto alla testa ma se ne poteva benissimo vedere una ciocca “lei quindi, lei
è…è la tua mamma” chiese Hinata “credo di si” rispose piano il piccolo “ragazzi!
Cosa ci fate qui!” intervenne Tsunade! la paziente deve riposare che
intenzioni…” ma si fermò notando il piccolo Naruhiko stretto dalle braccia dei
due ragazzi e capì ogni cosa “quindi eri qui?” disse Tsunade il piccolo annuì
impercettibilmente facendo intenerire il suo volto che fino a poco prima era
contratto dalla rabbia “Bè… ragazzi non potete stare qui comunque…”- “si Tsunade
ora andiamo…” disse Naruto accingendosi ad andarsene seguito da Hinata e dal
piccolo che teneva in braccio e andarono nella ormai loro
casa.
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Capitolo 14 *** Il momento giusto ***
Cap
14: Il momento giusto
Quello
era il momento giusto…
Naruhiko
dormiva beatamente nel suo letto e russava anche clamorosamente, ma gli
e lo si
poteva concedere dopo una giornata del genere perché tutti
erano davvero
stanchi e non osavano pensare cosa avesse potuto passare il piccolo.
Naruto,
dal canto suo, non aveva chiuso occhio tutta la notte per far occupare
uno dei
suoi pochi neuroni dal
pensiero di come
avrebbe fatto a confessare i suoi sentimenti ad Hinata e già
signore e signori
Naruto aveva finalmente appreso che si era innamorato di una ragazza
dolce,
sensibile e generosa e che in quel momento era alle prese con i
fornelli della
cucina intenta a preparare una sostanziosa colazione, quello era il
momento
giusto…
“Hinata?”
il ragazzo dai biondi e scompigliati capelli la chiamò a
mezza voce “si
Naruto?” che bello risentire la sua voce dopo una notte
passata nel silenzio,
per Naruto era come se fosse stato risvegliato dal canto del suo angelo
custode
“ve-vedi… io d-dovrei
parlarti…”-“Naruto per caso hai freddo?
Perché continui a
balbettare” Hinata aveva fatto un grande passo avanti ora
riusciva a dirgli
un’intera frase senza cadere il strane ed improvvise
incapacità verbali “no e
che… è una cosa importante” le disse
avvicinandosi “a ok, aspetta che finisco
di cucinare e poi ti ascolto volentieri”” lo
informò con un sorriso “no Hinata
adesso! Questo è il momento!” gridò
quasi, afferrando saldamente le mani di lei
tra le sue facendole cadere un mestolo che usava con premura nella
preparazione
della colazione “ve-vedi ecco…” non
riusciva a tenere la testa alta preferiva
puntare il suo sguardo sulla piastrella color arancio della stanza
“Naruto ti
senti bene?” chiese preoccupata lei, rendendosi conto di
trovarsi troppo vicino
al suo amato, ma era troppo preoccupata dalla reazione del ragazzo per
lasciarsi prendere da svenimenti e capogiri “io ti devo
confessare una cosa” le
disse, il cuore di entrambi tamburellava con inaudita forza e Hinata cercava di darsi un
contegno per non
arrossire come al suo solito, che stesse per dirle quello che ha sempre
sognato? “c-cosa?” riuscì a sbiascicare
recuperato quel poco di autocontrollo
che le era rimasto “ecco vedi… io ti…
io ti”-“MAMMA!” una vocetta squillante e
felice si udì chiaramente nella stanza “TU PICCOLA
PESTE!” gridò Naruto in
presa ad un attacco di isteria acuta lasciando le mani di Hinata per
concentrarsi sulla gola del piccoletto “TU ! TU!
TU!” diceva andando a ritmo
con i suoi strattoni “papà… che ho
fattohohohoho”-“Naruto dai così gli fai
male!” il momento giusto, a quanto pare, avrebbe dovuto
aspettare ancora un
po’.
“Mamma…
posso chiamarti mamma fin quando la mia non guarisce?” chiese
il piccolo
Naruhiko mentre gustava la colazione preparata da Hinata con tanto
affetto “tse
piccolo mocciosetto” commentò Naruto sottovoce
“certo che puoi Naruhiko, ne
sono davvero felice” rispose lei accarezzando le dolci guance
del piccolo
“grazie mamma” le rispose allegro continuando a
mangiare e facendo di tanto in
tanto degli apprezzamenti per l’ottima colazione
“oggi vuoi andare a trovare la
tua mamma, l’orario di visita inizia alle sei” il
piccolo ci pensò su per un
attimo, la domanda di Hinata lo metteva un po’ in imbarazzo
non voleva che
pensasse che dopo la guarigione della madre li avrebbe abbandonati per
sempre
perché lui era felice di averli incontrati “si
certo! Ma solo se mi
accompagniate” riferì giocherellando con le posate
e facendo un po’
troppo rumore a parere di Naruto “dai
basta giocare ho un mal di testa che mi esplode”
riferì lui raccogliendosi il
capo con entrambe le mani e poggiando i gomiti sul tavolo
“davvero Naruto?”
chiese premurosa la piccola Hinata, lui rispose annuendo quasi
impercettibilmente “allora ti prendo subito una medicina,
torno subito” disse
alzandosi di scatto e lasciando la stanza con molta grazia
“papà, non è che
stavi per confessare i tuoi sentimenti alla mamma?” chiese il
piccolo
fintamente ingenuo “si…e cosa?
No!”-“e su via! Sono un bambino ma certe cose le
capisco” commentò il piccoletto che sembrava aver
intuito tutto “uff… e va bene
si e ci sarei anche riuscito se non fossi spuntato
improvvisamente” quasi gridò
il ragazzo dai profondi occhi color cielo “davvero?
Bè papà, allora credo
proprio di avere rimediato” disse lui allegro, inizialmente
non capiva a cosa
il bambino alludesse, ma poi vedendo il viso di Hinata illuminato e
gioioso al
suo ritorno capì che probabilmente aveva sentito cosa i due
ragazzi si erano
confidati “ecco Naruto, la tua medicina” disse lei
non smettendo di sorridere
con un leggero velo di rosso sulle guance, in quel momento Naruto
capì che
Hinata e il piccolo Naruhiko sarebbero stati sempre gli unici amori
della sua
vita e che a volte il momento giusto arriva quando meno te lo aspetti.
----------------------------------
Spazio
dell’autrice:
Ciao! Come va?
Avete visto sono tornata e
sono riuscita più o meno a risolvere quel problema che avevo
col computer ^__^.
Spero che non siate delusi dal capitolo, ho pensato che fosse giunta
l’ora di
chiarire i sentimenti tra i due ragazzi e spero di non avervi deluso
anche in
questo senso. Bè io mi scuso per avervi fatto aspettare
così tanto e sono
davvero felice che non mi abbiate abbandonato! Grazie davvero a tutti
coloro
che hanno recensito e che hanno messo la mia storia tra i preferiti
(ora ben
71) che metterò uno per una nel prossimo cap e ringrazio
infine tutti coloro
che leggono solamente, un bacione grosso grosso ciao ciao.
|
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Capitolo 15 *** Lottare ***
Cap 14:
Lottare
Ormai le carte erano in tavola e tutti i dubbi finalmente
sanati, forse non era successo proprio come entrambi se
l’aspettavano, ma per fortuna era successo! Hinata aveva
ormai perso la speranza che quel giorno sarebbe mai arrivato, mentre
Naruto ne aveva acquistata un’altra: la speranza
che lei non lo lasciasse mai.
Il piccolo Naruhiko era in fibrillazione e non smetteva di
gongolare per la buona azione che aveva compiuto, finalmente la mamma e
il papà stavano insieme e per come la vedeva lui,
il merito era rigorosamente suo e adesso si che quella si poteva
definire un’allegra famigliola “hey Naruto a quando
le nozze?” i nostri tre eroi si stavano incamminando verso
l’ospedale ed era più che evidente, per una
persona di intelligenza superiore come Shikamaru e dagli sguardi e
dalle attenzioni che i due si riservavano, che erano ufficialmente una
coppia “in… in che senso le nozze?”
chiese rintronato il biondo senza nascondere un leggero imbarazzo
“ma si quand’è che vi sposate, tanto il
danno ormai è fatto” disse chinandosi davanti al
piccoletto e accarezzandone giocosamente il capo
“Shi-Shikamaru ma cosa dici lui…”-
“si lo so non preoccuparti Hinata”
puntualizzò ridendo leggermente “e ho anche notato
che non balbetti più come prima si vede che stare con Naruto
ti fa bene” disse tornando in posizione eretta
“bè ci vediamo in giro ragazzi”
continuò tornando per la sua direzione e scomparendo tra la
folla “mamma mamma, posso chiamare quel signore zio
Shika?” chiese il piccolo quando fu certo che lo
“zio Shika” fosse abbastanza lontano, quasi come se
provasse imbarazzo o timore nel sapere come l’avrebbe presa
se avesse sentito chiamarsi in quel modo “bè
già che ci sei chiama quella signora affacciata al balcone
Nonna e siamo apposto” rispose Naruto prima di Hinata
puntando col dito la così detta nonna intenta a prendere gli
ultimi raggi di sole della giornata appoggiata alla ringhiera , facendo
corrucciare così il piccolo visino del piccolo
“guarda che l’ho chiesto alla mamma e poi la Nonna
Tsunade mi basta già”.
Ed era proprio da lei che stavano andando o meglio,
all’ospedale per trovare la vera madre del bambino e cercare
di avere il maggior numero di informazioni sulla salute della donna e
perché no pregare anche per lei affinché si
salvasse e potesse abbracciare di nuovo suo figlio, Hinata solo da poco
aveva appreso quanto una madre possa essere affezionata al proprio
figlio e non poteva immaginare come quella donna anche se incosciente
stesse soffrendo “NONNA TSUNADEEEE” Naruto con il
suo solito garbo chiamò la donna in fondo al corridoio
intenta a parlare con un’infermiera proprio in
prossimità della camera della madre naturale del piccolo
“Naruto! Come ti salta in mente di gridare in un
ospedale!?” disse l’hokaghe raggiungendolo
velocemente senza lasciarsi scappare un pugno sulla testa del biondino
che ovviamente non gradì il gesto “uffa nonna
Tsunade! Non capisco perché sei sempre così
scontrosa” la donna alla risposta del ragazzo trattenne per
miracolo i fumi di rabbia proprio perché era la massima
autorità dell’ospedale e doveva mantenere per
quanto possibile un certo contegno, ma l’avrebbe come minimo
strangolato ben volentieri se avesse potuto, allora rivolse lo sguardo
alla piccola Hinata cercando di concentrarsi solo sulla sua esile e
gentile figura facendosi passare l’imminente arrabbiatura
“siete venuti qui per sua madre?” la risposta era
più che ovvia per chi se no e senza dire altro la donna li
accompagnò nella stanza desiderata lasciandoli soli con
colei che stava lottando per continuare a vivere.
“vi dirò la verità ragazzi,
le condizione della madre naturale del piccolo non sono certo delle
migliori” Tsunade qualche minuto dopo prese in disparte i due
ragazzi lasciando Naruhiko con la madre pensando che fosse giusto far
rimanere il piccolo un po’ solo con lei, ma soprattutto per
mettere al corrente i due giovani di ciò che più
temeva “noi stiamo facendo tutto ciò che possiamo
per darle le migliori cure, ma lei sembra non reagire più di
tanto come se si stesse lasciando andare” i ragazzi
apprendevano la notizia con grande dispiacere e si anche paura che il
piccolo avrebbe potuto soffrire così tanto, se fosse
successo l’irreparabile, che loro non sarebbero stati in
grado di aiutarlo, ma di sicuro non l’avrebbero mai
abbandonato qualunque cosa sia successa “Tsunade se non
dovesse farcela, cosa succederebbe al bambino?” Naruto prese
le redini della situazione parlando con un tono fintamente autoritario,
aveva terribilmente paura che l’avrebbero portato
via per sempre visto che loro legalmente non erano nessuno
per il bambino e a giudicare da come Hinata aveva cominciato a tremare
avrebbe preferito non sapere la risposta “ragazzi…
probabilmente verrà affidato ad assistenti sociali che
cercheranno di trovargli una famiglia, voi siete troppo giovani non
credo che vi darebbero mai la custodia, senza contare che potrebbe
avere dei parenti prossimi che si potrebbero prendere cura di
lui” i due ragazzi non sapevano neanche come, ma riuscirono a
trattenere le lacrime o per lo meno Naruto che cercava di consolare la
sua amata che piangeva sommessamente appoggiata sulla sua spalla
“non preoccuparti Hinata tutto si sistemerà al
meglio”.
Forse l’inguaribile positività del
giovane aveva fatto la sua comparsa troppo presto o magari neanche lui
ci credeva veramente, passarono solamente un’altra manciata
di secondi quando il cuore della giovane donna distesa sul letto
d’ospedale smise di battere e ne passarono altri pochi prima
che una cerchia di medici e di infermieri cercarono di salvarle la vita
come anni e anni di corsi e specializzazioni gli avevano insegnato di
fare, sul volto del piccolo bambino rigato dalle lacrime si poteva
benissimo leggere il dolore che trapelava dai suoi occhi mentre veniva
portato fuori dalla stanza da Naruto che quasi non riusciva a
trattenerlo dall'agitazione.
La sua mamma stava morendo, era abbastanza in gamba per
capirlo e capiva anche che non era in grado di fare nulla per salvarla
nonostante il suo desiderio di farlo fosse grande, tra qualche istante
sarebbe finito tutto e lui non ricordava neanche la sua voce, oh quanto
desiderava poterla sentire di nuovo solo per sapere come risuonasse il
suo nome pronunciato dalle sue labbra, sarebbe davvero andata
così? Davvero quel cuore non avrebbe più avuto la
forza di battere?
“ora del decesso… 18 e 45”
si purtroppo era vero, la donna aveva smesso di lottare e a
nulla sarebbe servito il pianto di un povero bambino cui unico
desiderio era solo quello di dirle addio
--------------------------------
Spazio dell'autrice:
Scusate, scusate e scusate ancora l'imbarazzante ritardo
nell'aggiornamento, ma vi garantisco che il cap era pronto da un sacco
di tempo il problema è affidarsi a questi congegni
elettronoci chiamati computer che sempre più volentieri ti
si ritorcono contro (soprattutto il mio) e soprattutto avevo dei dubbi
sul fatto che il cap avesse potuto piacervi e quindi il fatto che la
madre del bimbo sia morta non rispecchi i vostri gusti. Ho notato che
giustamente alcuni di voi mi hanno abbandonato, avete ragionissima
bè se io fossi stata al vostro posto probabilmente avrei
fatto lo stesso. Purtroppo vado di fretta e non mi dilungo troppo
quindi vi ringrazio semplicemente tutti di cuore, spero che il cap vi
sia piaciuto e soprattutto che il prossimo non vi deluta come spero non
l'abbia fatto questo ciao ciao. Ps: oggi ho fatto la prima prova
d'esameeeeee!! mamma mia che fifa!!!! domani la seconda, speriamo in
bene.
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Capitolo 16 *** Lottare (2^ parte) ***
Cap. 15: Lottare (2^ parte)
Erano trascorsi due giorni…
I volti cupi e dilaniati dal dolore di due giovani ragazzi si facevano strada nel sentiero che portava verso il bosco più grande e conosciuto di Konoha.
Quel bosco era un posto speciale capace di rendere in grado una persona, assorta da mille dubbi e preoccupazioni, di meditare in totale armonia con la natura la quale, dal canto suo, conciliava un pensiero libero e cristallino.
Tante volte quel bosco aveva aiutato entrambi i ragazzi, anche in più giovane età, ad uscire da situazioni complicate e all’apparenza irrisolvibili; questa volta però vi era una piccola, ma sostanziale differenza: per quanto una decisione possa sembrare dolorosa o piena di incognite appare più semplice se bisogna prenderla per te stesso, ma quando questa decisione riguarda qualcun altro allora la scelta giusta e la via migliore da intraprendere sembrano realmente inesistenti, impalpabili esattamente come lo sono i raggi del sole; raggi che si moltiplicano eguagliando esattamente il numero di opzioni su cui ragionare e riflettere ed infatti la risposta sembra essere proprio lì ben visibile agli occhi, ma intoccabile con le dita facendo così acuire una preoccupante frustrazione interiore.
Il giovane Naruto e la sensibile Hinata avevano a disposizione due raggi per nulla incantevoli e piacevoli sulla pelle, quale era la cosa più giusta da fare? dire o non dire la verità al piccolo Naruhiko?
Sembrava un gioco subdolo e disonesto ideato dal destino per far impazzire i due giovani ragazzi, esatto doveva essere proprio così perché decisamente non poteva esistere altra spiegazione logica e razionale in proposito, il destino voleva che i due ragazzi tormentassero le proprie esistenze con questo atroce pensiero: quali possono essere le conseguenze per un bambino sapere che la propria madre non sia più in vita nonostante la sua forte convinzione che in realtà stia semplicemente riposando in ospedale?
“Sembra che abbia rimosso tutto” la voce roca e soffocata da un inizio di piato affiorava dalla bocca di Naruto. Il piccolo Naruhiko infatti, dopo un lungo ed estenuante pianto, si addormentò e al risveglio chiese quando la madre sarebbe potuta tornare per prendersi cura di lui.
“Già… sembra proprio così, è davvero triste tutto ciò povero piccolo” Hinata stava piangendo ormai da diverso tempo, incatenata alla sofferenza del piccolo Naruhiko quasi come se la medesima sofferenza fosse anche la sua.
Il piccolo Naruhiko in quel momento giocava tranquillo nel modesto ma confortevole giardino dell’abitazione di Tsunade. La donna infatti era riuscita momentaneamente a convincere chi di dovere a non portare via il bambino in virtù del suo stato psichico turbato e molto confuso, in quanto lei da donna adulta e soprattutto da medico quale era avrebbe potuto accudirlo e stare attenta ad ogni minimo cambiamento nel suo pensiero e modo di agire. In quel caso il forte ascendente che possedeva nei confronti dei suoi compaesani, i quali la rispettavano e la ritenevano una grande potenza autoritaria capace non solo di trattare all’interno del paese ma anche con quelli limitrofi, le era stato di grande aiuto. Il bambino così non sarebbe stato ulteriormente traumatizzato ed intanto si avrebbe avuto la possibilità di cercare con calma i parenti più prossimi di quest’ultimo per potergli nuovamente dare la stabilità di una famiglia.
Oramai erano ore che i due ragazzi camminavano per il bosco senza aver più proferito parola l’uno verso l’altro, non perché non volessero parlarsi ma perché, nel mentre che camminavano, stavano combattendo una burrascosa lotta a braccio di ferro con il proprio Io interiore la quale meritava totale concentrazione da parte loro.
“Na-Naruto?” – “S-si?” rispose il ragazzo preso alla sprovvista da quanto era assorto dai propri pensieri; la ragazza aveva la testa china e lo sguardo verso il basso, teneva la mano sinistra chiusa a pugno appoggiata al petto mentre con destra tentava timidamente di stringere la mano al ragazzo al proprio fianco; era titubante nel prendere o meno tale confidenza, ma intanto pensava che se era in grado di prendere una decisione in merito al bambino allora sarebbe stata anche in grado di lasciarsi andare in un piccolo gesto di amorevole conforto “c-credo che dovremmo dirglielo” a quelle parole Naruto smise di camminare ed Hinata lo imitò guardandolo di scatto cercando di capire quali emozioni e quali pensieri potessero scaturire dal suo sguardo, ma il ragazzo era impenetrabile esattamente come un blocco di ghiaccio sotto la neve; forse aveva sbagliato, forse Naruto non la pensava allo stesso modo, forse non era la decisione giusta, forse… forse, ma Hinata non ebbe più dubbi nel momento in cui il ragazzo prese a stringere la sua piccola e delicata mano che da poco prima aveva preso ad avvolgere la sua. In ogni caso Naruto la sorprese con le sue prime parole proferite da quando si inoltrarono nel bosco, non immaginava che il ragazzo aveva rimuginato tutto quel tempo ad altre possibilità rispetto alla sua, ad altre prospettive “si… ma noi dobbiamo fare di tutto affinché rimanga insieme a noi”. Le parole di Naruto la spiazzarono e il suo volto contornato da una espressione di sorpresa non poteva mentire, ma questo stato d’animo durò giusto un instate, durò soltanto l’attimo di comprendere che sarebbe stato un percorso faticoso, ma allo stesso tempo nessuna decisione le era mai apparsa così genuina e perfetta, così giusta, così luminosa “si Naruto tutto il possibile”, luminosa come un raggio di sole.
I due si guardarono complici, con le labbra finalmente inarcate in un lieve sorriso e si cullarono finalmente l’uno nelle braccia dell’altro in segno di conforto e incoraggiamento “siamo d’accordo allora” proferì Naruto con la testa poggiata tra l’incavo della spalla e del collo di lei suonando un po’ ovattato per questo “Si Naruto, questo è il nostro destino” rispose la ragazza stringendosi timidamente a lui. I due ragazzi avrebbero fatto di tutto per il loro dolce bambino, entrambi sapevano che nell’altro avrebbero sempre trovato la forza di sacrificarsi e lottare per lui.
“Hi-hinata?” – “si Naruto?” – “ecco io…..” il ragazzo improvvisamente si scostò dall’abbraccio e, come era solito fare quando si trovava in tremendo imbarazzo, portò il braccio dietro la schiena assumendo una espressione alquanto agitata, con le gote velate da un pallido color rosso e con lo sguardo rivolto verso il terreno “tu cosa Naruto?” chiese la ragazza con il suo solito fare gentile accennando una flebile risata dovuta al modo in cui il ragazzo appariva buffo in quel momento.
“ecco io… vedi Hinata io…”
“…”
“ecco io credo che se noi due vogliamo realmente tenere con noi Naruhiko, ecco… vedi io credo che noi a questo punto dovremmo…” Naruto in quel momento incrociò lo sguardo di Hinata che appariva piuttosto confuso dall’atteggiamento del ragazzo e capì che a quel punto non aveva più senso cincischiare, doveva assolutamente agire.
Naruto si inginocchiò, prese la mano della ragazza e con tutto il coraggio che aveva in corpo le disse “Hinata, sarei davvero onorato se tu diventassi mia moglie… vuoi sposarmi?” la ragazza incredula e sorpresa come non mai portò la mano libera alla bocca mostrando atteggiamento di stupore misto a paura, timore e felicità, ma assolutamente non di incertezza.
Non era quello il momento di svenire per Hinata, anche lei sapeva in cuor suo che avrebbe dovuto trovare in sé la forza di agire, ma nonostante ciò nulla poteva impedire alle sue gambe di tremare a tal punto da poggiare entrambe le ginocchia sul terreno portandosi allo stesso livello del ragazzo. Il loro sguardi erano il linea ed entrambi potevano specchiare negli occhi dell’altro il riflesso del loro amore, si perché loro si amavano ormai non vi erano più dubbi.
“Si” e finalmente, dopo un lungo tormentarsi di sguardi, si diedero il loro primo e indimenticabile bacio.
Spazio dell’autrice:
Ciao a tutti. In primo luogo mi scuso con voi di avervi fatto attendere così a lungo un nuovo capitolo. Finalmente ho finito l’università e per questo cercherò di terminare la FF in tempi accettabili, lavoro permettendo. Vi informo che ho un pochino modificato i capitoli precedenti nella loro forma e non nel contenuto, ho cercato di rendere il tutto più completo. E' da molto che non scrivo, per cui mi farebbe piacere ricevere dei commenti, anche brevi, per capire cosa pensate del capitolo. Volevo ringraziare immensamente tutti voi che avete letto da sempre e commentato e anche voi che vi siete avvicinati ora per la prima volta a quanto ho scritto :) tante tante tante grazie. Vi mando un bacione e al prossimo capitolo ciao ciao :))).
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