Dislessia

di Blyth
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Note Autrice:
Mi scuso in anticipo per la lunghezza di queste note, ma sono necessarie.
Questa storia come ho già detto nell'introduzione è nata ridendo e scherzanto su whatsapp, ma mentre la scrivevo sono finita per mettere dentro a Luhan e Sehun (si anche lui, poi spiegherò il perchè) tanto di me, di solito non metto così tanto del mio vissuto nei miei personaggi ma qui è stato inveitabilie, i disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) sono parte di me quanto i miei capelli castani e nel bene o nel male hanno condizionato la mia vita, rendendomi ciò che sono. A mio parere c'è fin troppa ingoranza sui DSA o comunque una pessima informazione. Quanti bambini sono stati additati come idioti dai compagni e svolgliati dalle maestre perchè leggevano male? Troppi a mio parere.
Tutto ciò per dirvi che questa storia è diventata per me un canale per parlare dei DSA in modo diretto, Luhan in questa storia è: Dislessico, Disgrafico, Disortografico e Disculalico (che poi sono i miei DSA XD). Come vedrete poi la fanfiction farà passare un po' in secondo piano i DSA che diventeranno solo la cornice, scelta stilistica per far vedere come noi viviamo imparando a convivere con questi distubi e anche perchè non volevo che uscisse qualcosa di troppo pesante. Ultima nota, i DSA sono tutti diversi, Luhan ha problemi di un certo tipo, che sono i miei perchè io posso parlare della mia dislessia ^^.
Mi auguro che leggiate in tante questa storia e che magari lasciate un commento, anche piccolo, perchè ripeto l'argomento che tratto mi sta molto a cuore (oltre che la coppia HunHan mia OTP indiscussa ).
Buona lettura!!

Kitsune






           DISLESSIA 







PROLOGO

 

 

Essere dislessici non è una cosa divertente, è una delle cose più frustranti in cui un ragazzo di 17 anni possa imbattersi; essere dislessici vuol dire combattere tutti i giorni contro il propio cervello che, per qualche ragione sconosciuta, ha deciso di non funzionare come quello di tutti gli altri comuni mortali. Vuol dire fare la figura dei ritardati ogni qual volta si apre la bocca per leggere, o tutte le volte che si scrive un post su un qualsiasi socialnetwork senza correttore.
Per non parlare di tutti quegli altri "difetti" che spesso l'accompagnano, come ad esempio la discalculia, una simpatica cosa che ti fa confondere determinate coppie di numeri e rende difficile anche il calcolo 2+2 perchè quei due a volte si trasformano in lettere, dannatissime lettere.
Al liceo sbagliare alla lavagna 6 x 7 perchè si inverte il due con l'otto equivare a passare per ritardati, dementi.
Questo Luhan lo sapeva bene, più che bene. Non c'era bisogno che quei bastardi insensibili dei suoi compagni di classe glielo ricordassero per la decima volta nel giro di cinque minuti.
-No, aspetta! Cos'aveva scritto in verifica due settimane fa?-
- Ahahah...tre per tre sei! Ahahah che idiota, persiono mio cugiono di sette anni sa tutte le tabelline..ahahah.-
Luhan avrebbe voluto farli smettere con un bel "Adesso basta non è divertente!" ma aveva  perso la speranza che questo accadesse  già dall'anno prima, quando aveva capito che supplicarli di smetterla sarebbe servito solo ad icoraggiarli a continuare.
Aveva deciso di limitarsi a farsi prendere in giro passivamente fino a quando non si stufavano. Oramai li conosceva talmente bene che poteva aprossimare il tempo che ci avrebbero messo prima di stufarsi, per quella volta, probabilmente, avrebbero continuato solo per altri sei o sette minuti.
Luhan chiuse gli occhi esasperato.
La professoressa Chang Haneul arrivò inaspettatamente in suo aiuto.
-Chanyeol, Minseok, Jongin e Sehun adesso basta! Andate a sedervi!- la voce della donna era perentoria e non ammetteva repliche, i quattro andarono a sedersi senza fiatare.
Il biondo guardò la sua salvatrice un po' stupito, la signorina Chang doveva aver finito il suo periodo di suplenza la settimana prima, la donna non tardò a adare le sue spiegazioni.
-Immagino che tutti voi vi starete chiedendo  perchè io sia qui, la questione è semplice: la professoressa Lee ha deciso di dedicarsi alla vita da casalinga, ora che ha avuto il suo primo bambino, per tanto questo fine settimana ho ricevuto una chiamata dal preside che mi dava la cattedra nella vostra classe, siete contenti?- rivolse alla classe un sorriso smagliante, lei di sicuro doveva essere al settimo cielo, quella era la svolta della sua, ancora giovane, carriera da insegnate. Anche Luhan da suo posto in prima fila tirò un sospiro di solievo, lei era l'unica insegnate che si fosse mai preoccupata del suo problema e anche l'unica che sgridava i suoi quattro persegutori; per di più insegnava due materie molto ostiche per un dislessico come lui: coreano e storia, era contento che l'unica insegnate che lo aiutava rimamenesse.
-Bene, prima di iniziare la nostra lezione...mi è stato dato il compito dal consglio docenti di effetuare un cambio di posti.-
Dagli alunni si alzò un mormorio contrariato.
-Professoressa che bisogno c'è? Siamo in classe in sieme da due anni orami, ci conosciamo tutti.- si lamentò Byun Baekyun dal suo posto in fondo all'aula.
-Appunto per questo riteniamo che delle modifiche alla vostra disposizione siano necessarie per avitare troppi chiacchiericci fastidiosi, cominciamo!-
Tutti misero il materiale in cartella e aspettarono che la profesoressa facesse i loro nomi e gli indicasse il nouovo posto.
-Bene, ora Oh Sehun il tuo nuovo posto è in prima fila vicino alla finestra.- il ragazzo dai capelli castani rasati sui lati si sedette senza commentare.
-Wang Luhan, siediti al banco di fianco a quello di Sehun.-
A quelle parole il sangue si gelò nelle vene di Luhan, perchè priprio vicino a lui? Perchè proprio Oh Sehun? Quello che due anni prima aveva dato il via alle prese in giro e che tutt'ora era a capo dei suoi persegutori? Lui, che non perdeva mani una chance per sfotterlo e metterlo in imbarazzo davanti a tutti?
Il cinese stava per protestare quando il moro lo precedette -Professoressa posso rifiutarmi di stare vicino al deficiente? Sa. non vorrei che mi passasse la sua malattia.-
Schifoso figlio di puttana, semmai sono io che non voglio essere contagiato dalla tua demenza.
Pensò Luhan, irritato da quell'uscita che aveva scatenato l'ilarità di tutta la classe. Strinse i pugni e ingoiando l'insulto si sedette al novo banco.
-Hei non hai sentito? Non ti voglio vicino!- si sforzò per fino di fare una faccia schifata, certo che per prenderlo per il culo ne tirava fuori di smorfie quello stronzo mono espressione.
-Sehun non ti permetto di rivolgerti così ad un tuo compagno!- lo rimproverò alterata la professoressa, puntandogli contro l'indice.
Sehun non demorse -Prof, perchè devo starci io vicino? Anzi perchè sta in classe con le persone normali? Non ci sono classi apposta per poveracci come lui?-
-Sehun! Ti ho detto di finirla, Luhan non è ne malato ne un ritardato! Quindi sei pregato di rispettarlo. Non farmelo ripetere un altra volta.- La professoressa aveva iniziato urlando, fino a calare ad un sibilo; appoggiò le mani sul banco di Sehun obbligandolo a guardarla negli occhi. Luhan si chiese come sarebbe finita tutta quella storia.
La classe intanto aveva smesso di ridere.
-Signor Oh- riprese la donna con un tono basso e leggermente sarcastico, Sehun aveva ripreso la sua solita espressione apatica, ma dagli occhi traspariva una punta di sfida -Facciamo così, dato che non ritiene il signor Wang in grado di frequestare una classe di persone "normali"- mimò con due dita le virgolette -Da domai fino alla fine dell'anno si fermerà ogni, e sottolieno ogni, pomeriggio qui a scuola con lui per aiutarlo a migliorare, va bene?- non sembrava poi così tanto una domanda.
-E se mi rifiutassi?- azzardò Sehun.
-Allora ti farò sbattere fuori dalla scuola per pessima condotta.-
Nell'aula calò il gelo.
La professoressa Chang non smetteva di penetrare Sehun con i suoi occhi scuri che disolito parevano così materni ma che in quel momento, erano dannatamente freddi.
Sehun non accennava alcuna espressione, nè di sconfroto nè di sfida, era rimasto semplicemente di marmo dopo l'ultima affermazione della professoressa.
Luhan dal canto suo, cercava di non mettersi a piangere, quella più che una punizione per Sehun sembrava una punizione per lui, durante il pomeriggio sarebbero stati soli e il moro avrebbe potuto fargli tutto ciò che voleva senza che nessuno li distubasse.
La professoressa al posto di aiutarlo lo stava condannando a morte.
-Va bene lo farò.- l'oggetto dei suoi pensieri interruppe quel pesante silenzio, il cinese lo guardò, aveva abbassato lo sguardo e pareva essere stato sconfitto dalla prof., ma sapeva che quella era solo una facciata e che sicuramente avrebbe trovato il modo di vendicarsi su di lui.
Lo sguardo che gli lanciò quando la donna inizò la lezione ne fu la conferma.
Non sarebbe sopravvisuto a quei pomeriggi.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


                         Capitolo 1

 

 

Dopo la pausa pranzo Luhan rientrò in classe con l'andatura di un condannato a morte che si avvicina alla gogna.
Quando si affacciò dalla soglia notò che Sehun non era ancora rientrato, si sentì in grado di tirare un lieve sospiro di solievo; entrò e si sedette al suo banco pronto a passare il pomeriggio a criptografare il libro di storia. Sehun arrivò e dopo aver afferrato frettolosamente lo zaino abbandonato sulla sedia di fianco a Luhan, si andò a sedere sul fondo, l'ultimo banco a destra dell'alula, il più lontano possibile dal cinese.
Luhan gli sentì prendere un libro e un quaderno dalla cartella, poi il silenzio più totale. Che avesse cambiato idea? Decidendo di limitarsi ad ignorarlo? Sperò vivamente di sì.
Ebbe un sussulto di sorpresa quando, dopo circa quindici/dieci minuti di silenzio tombale, sentì la voce nasale dell'altro.
-Senti, sono già incazzato con te per avermi incastrato in questa roba...- certo che era davvero bravo a rigirarsi la frittata -..Quindi vediamo di mettere delle regole per vivere al meglio entrabi questa convivenza: non mi parlare, non ti sedere vicino a me e non far neanche cadere una penna chiaro?-
Luhan si girò, Sehun lo guardava con un sopracciglio castano alzato, negli occhi una chiara minaccia di morte.
 -Chiaro.- rispose a mezza voce.
-Bene.- l'altro riportò la sua attenzione sul libro, il corvino fece lo stesso.
Passarono tutto il resto delle due ore pomeridiane ignorandosi civilmente, solo il rumore delle penne sui fogli a fare da sottofondo al silenzio.

Il giorno dopo, Luhan si accorse che il "contratto per la pacifica sopportazione" doveva essere valido solo per le ore pomeridiane, dato che Sehun  e gli altri tre imbecilli attaccarono a rompergli dalle otto e quarantacinque.
L'inizio delle prese per il culo, partì dalla geniale, quanto or' mai banale e di rutine, battuta di Park Chanyeol.
-Hey Wang! Sai dirmi che ore sono?- chiese Chanyeol due banchi dietro di lui, durante la lezione di algebra.
-Leggitelo da solo l'orologio Park.- gli sibilò, rispondere per le rime a Chanyeol, Minseok e Jongin non era un grande problema, maggiormente durante una lezione dopo i tanti punzechiamenti; quei tre seguivano solo l'onda si Sehun, che era il vero problema; lui non si sarebbe fatto tanti scrupoli a trovare un modo per farlo pentire della mala riposta, anche durante la lezione.
-Edday, fammi questo favore...- piagnucolò.
-No.-
L'orologio poteva benissimo leggerselo da solo, alto com'era.
-Che c'è? Non vuoi o non lo sai fare?- ecco la tanto attesa battuta.
Un altro meraviglioso regalo della dislessia? Quasi più completa incapacità di leggere l'orario su un quadrante, se non con un enorme sforzo, ovvio.
Bae JuHyun seduta tra loro due, si fece scappare un risolino, Chanyeol si mise a chiacchierare con lei, a proposito di una qualche uscita tra loro due, soli. Conversazione a cui Luhan non prestò attenzione.
Così era iniziato il suo meraviglioso, e non troppo diverso dagli altri, Martedì; il resto della giornata non passò certo in modo diverso; con le costanti lamentele di Sehun hai professori riguardo al nuovo posto vicino a lui, apostrofato il più delle volte come "l'handicappato".
Alla quarta ora, dopo la lezione la professoressa Chang si avvicinò a lui e Sehun tutta sorridente nel suo tubino beige.
-Oggi, durante il pomeriggio faccio un salto in aula per vedere come ve la cavate, okay?- disse, come se avessero potuto rispondere che, no non volevano che passasse. In  fatti se ne andò senza aspettare la loro risposta.
                                                                                               
                                                                                                       ≈♦♦♦≈
 

-Oh ma così non va bene! Non è quello che intedevo!- la prorompente voce della professoressa Chang riempì l'aula, richiamando l'attenzione dei due ragazzi.
-Sehun, vieni qui- indicò il banco che stava unendo a quello di Luhan, quando il ragazzo  si fu seduto; stranamente senza fare storie di alcun tipo; continuò -Sehun mi spieghi come fai a dare una mano a Luhan con i compiti se stai in fondo all'aula, o comunque a metri di distanza da lui?-
-Non gli do una mano.- disse semplicemente lui con una scrollata di spalle.
-A si? E allora mi spieghi che senso avrebbe farvi restare qui due ore ogni pomeriggio?- domandò retorica.
Nessuna risposta.
-Bene.- battè delicatamente il palmo sul tavolo -Ora vi lascio lavorare.- e se ne andò così come era arrivata.
-Il patto continua a valere...anzi vale ancora di più, stai attento a non toccarmi.- dopo aver lanciato questo avvertimento Sehun si girò di quarantacique gradi, in modo da dargli le spalle.
Luhan timoroso si accartoccò sul bordo opposto del prorpio banco.
                                       
                                                                                                               ≈♦♦♦≈

                                            
Luhan rimase sorpreso nel vedere che se rispettava tutti i punti dell'accordo; nonostante fosse poco giusto; Sehun si limitava fare silenziosamente i compiti vicino a lui, senza mai dire una parola, senza mai lanciargli un occhiata maligna.
Il ragazzo si limitava ad emettere qualche sbuffo contrariato rivolto, magari, ad un esercizio sbagliato di una delle varire materie scentifiche del loro corso.
Il cinese non credeva che il coreano fosse capace di passare due ore senza denigrarlo o prenderlo in giro; arrivò alla conclusione che probabilmente non lo faceva solo perchè lì, nella classe vuota e silenziosa, non c'era nessuno che potesse ridere alle sue "battute", se così si potevano chiamare quelle cattiverie gratuite...ma questo voleva anche dire che Sehun lo prendeva in giro solo per il puro gusto di umiliarlo pubblicamente e non perchè ci credesse davvero (al fatto che fosse un ritardato). Non sapeva davvero se prenderla come una cosa positiva o meno.
Intanto ringraziava Dio per quel comportamento pacifico, beandosi di quell'atmosfera rilassata che si creava intorno a quei lunghi silenzi da parte di entrambi.

                                           
                                                                                                             ≈♦♦♦≈


Un girono, per puro caso un occhiata lanciata per sbaglio su una nota a margine libro, Luhan ebbe l'impressione di vedere Sehun sbirciare sul suo quaderno, quando fece per accertarsene il ragazzo si era già girato.
Era un Mercoledì, l'ottavo giorno di studio pomeridiano.
Invece la seconda volta in cui scorse il moro a sbirciare piuttosto interessato fu il Venerdì di quella stessa settimana, quella volta Sehun non si accorse di essere stato scoperto e continuò per svariati minuti a studiare con i suoi occhi nocciola il quaderno di biologia di Luhan.
Luhan di rimando si limitò a sua volta a sbirciare in sua direzione per captare una qualche espressione su quel volto piatto che gli facesse capire che cosa il moro pensasse vedendo quei caratteri un po' goffi sul foglio a quadretti.
Il Lunedì successivo, la penna di Luhan venne bloccata nel suo scrivere da un dito puntato sulla parola appena scritta.
-E' sbagliata.- la voce di Sehun aveva lo stesso tono di sempre, un misto fra lo scocciato e il superbo, la stessa che usava per insultarlo.
Luhan deglutì.
-No è giusta.-
-No è sbagliata, questa non è una wa ma un we, guarda.- gli indicò la parola sul testo del libro.
Luhan la ricontrollò più volte fino a quando lo scarabocchio d'inchiostro davanti a lui "riprese la sua vera forma", aveva ragione, si era sbagliato a copiare.
Deglutì imbrarazzato.
-Grazie.-
Il dito si spostò sul foglio indicando un altra parola.
-Qui invece hai scritto kh al posto di th.-
Questa volta Luhan corresse senza nemmeno controllare, ma prima che potesse mormorare un altro timido grazie Sehun gli diede di nuovo le spalle mormorando un -Certo che ne fai di errori del cazzo...-
Per tutto il giorno seguente Luhan si chiese che cosa gli fosse preso in quel momento, perchè mettersi a leggere i suoi appunti e segnalargli gli erorri? Non era un comportamento da Sehun, maggiormente per il fatto che; a parte l'ultima uscita; non lo aveva sfottuto, non gli aveva dato dell'idiota. Si ripromise di chiederglio, qual'ora l'avesse rifatto, quel pomeriggio.
Di certo non lo avrebbe chiesto all'Oh Sehun delle lezioni del mattino. Perchè alla fine, era arrivato a vedere Sehun come due entità distinte, quella che lo sfotteva durante le lezioni e quella che passava pacificamente con lui interi pomeriggi.

-Qui invece hai invertito la ss e la u, come posso essere messe come le hai scritte tu? Pronuncia la parola! Non ha senso.- lo rimporverò mentre cancellava e riscirveva la parola indicata.
-Senti Sehun....- si azzardò a cominciare Luhan, contro ogni previsione lui si fece attento -...Se ti da così fastidio vedere i miei errori da bambino delle elementari, perchè stai qui a correggerli?- si pentì di come gli uscì la frase, ma ora mai l'aveva detta.
Sehun non rispose subito, ci pensò su attentamente, come se non ci avesse mai riflettuto e quello fosse stato per lui un comportamento istintivo e incondizionato.
-Sono un tipo generoso, e ho deciso di condividere con te il mio sapere...- non pareva convinto nemmeno lui di ciò che stava dicendo. Che davvero non sapesse il perchè di quel gesto?
Luhan si ritrovò a fissarlo un po' sbigottito, non ci poteva credere, a Oh Sehun, il suo più accanito persegutore, veniva automatico, anzi spontaneo aiutarlo a correggere, senza l'ombra di scherno, gli errori dovuti alla dislessia.
-Che hai da guardare idiota?- Luhan scosse la testa mormorando un "niente, niente.." e tornado hai suoi compiti, Sehun fece lo stesso, probabilmente gli era passata di nuovo la voglia di aiutarlo.
Però, qualche minuto prima del suo della campanella di uscita, mentre entrambi facevano la cartella Sehun chiese distrattamente al cinese -Ma com'è che in venti minuti leggi solo un paragrafo di quindici righe?-
Luhan si bloccò, guardandolo con un sopracciliglio alzato, quella domanda proprio non se l'aspettava.
-Davvero mi stai chiedendo di spiegartelo?-
-Vedo che sei pure lento di comprendonio.....ovvio, sennò perchè credi che te lo abbia chiesto? Per dar' aria alla bocca?- disse scocciato l'altro.










Angolo autrice!
Spero che questo primo captiolo vi sai piacuto come il prologo e che abbia acceso ancora di più in voi la curiosità e l'amore per questa storia!
Prima di passare hai ringraziamenti vorrei fare una piccola nota sugli aggiornamenti: compreso il prologo la storia è formata da 4 capitoli che sono già pronti sul mio pc, non mi sento di fissare un giorno per gli aggiornamenti per il semplice fatto che tra scuola e impegni vari non so quanto tempo ci metterò per correggere il capitolo da postare, voi tenete approssimativamente i giorni di inizio e fine settimana....comunque almeno una volta a settimana aggirnerò _AnotherWorld_ e Gklm si preoccupano per voi di ricordarmi di aggiornare, o mi sbaglioooo??? ..I love you gurlz!
Ringrazio calorosamente: Masayume Pachiritsu, _AnotherWorld_,  TaoRis97, sehunnah, Steffy_x3, Gklm e Luhiessi per aver recensito, davvero, le vostre parole mi hanno riempito di gioia (vuoi essere citata/o nelle mie strepitose *colpiditossedalpubblico*  note? Allora recensisci!....in omaggio un biscotto *distribuisce biscotti a tutte*).
Ringrazio poi le 5 persone che l'anno aggiunta tra i preferiti, l'una che la ricorda e le 17 che seguono appassionatamente (?).
Oramai avrete capito che non sono l'autrice super seria che sembravo nelle note del prologo (le ho rilette e...oh mio Shisus come sembravo seria e perfettina :0 ).
Ultima nota sulla storia e poi vi lascio, specifico una piccola cosa, la storia presenta dei salti temporali più o meno lunghi, questo perchè non potevo e non volevo massacrarvi con interminabili capitoli tutti uguali sui pomeriggi, quindi ho optato per mostrare quelli in cui il loro rapporto si evolve. Così la storia risulta veloce nella narrazione, ma tenete a mente che è lunga nel tempo "reale"; per qualsiasi domanda/dubbio o perplessità non esitare a chiedere chiarimenti!
Vi saluto, aspetto le vostre recensioni! *mostra vassoio di biscotti*
                                                                            Kitsune_02
















 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


                     Capitolo 2




-Le vedi queste frasi?-
Sehun annuì, allora Luhan inizò a sbianchettare su alcuni caratteri e a riscrivere sbagliati/invertiti/capovolti altri, per poi riscrivere parte della seconda frase alla fine della prima.
-Ecco, così è come la vedo io.-
Le sopraciglia di Sehun si aggrottarono -Quindi hai un problema molto grave alla vista?-
Luhan trattenne una risata, ricevendo un occhiataccia dell'altro -No, non è un problema alla vista.-
-Ma hai detto che li vedi così.-
-Perchè è vero!-
-Si ma allora ho ragione io!-
-No....oh allora....la dislessia è qualcosa di regolato dal cervello, fin qui ci siamo, no?- Sehun fece segno di assenso -Bene, i miei occhi vedono la scritta giusta ma il mio cervello la parecepisce in questo modo.- indicò il foglio su cui aveva pasticciato.
Aspettò pazientemente che Sehun elaborasse, godendosi a pieno quel momento così rilassato, il primo da quando lo aveva conoscioto in cui sentiva di non doversi preoccupare delle parole che gli rivolgeva. Quel pomeriggio Sehun pareva aver deciso di tirare per un attimo giù quel muro di ostilità nei suoi confronti.
-Quindi tu hai sempre davanti una roba così quando leggi?-
-In pratica sì.-
-Che gran rottura che deve essere.- commentò.
-Già, è un bel problemma dover decifrare tutte le volte il testo.-
-E' peggio di un gerogrifico egizio, come fai?-
Era strano vedere il ragazzo che lo aveva sempre preso in giro interessasrsi più di chiunque altro al suo problema. Strano ma in qualche modo bello.
-Mi armo di tanta pazienza, anche se è un po' frustrante dato che per capire che cosa ho letto lo devo rileggere un paio di volte.- si grattò distrattamente la cute nera.
-Scusa.- mormorò Sehun, per poi aggiungere -Devi essere davvero inteligente per fare tutto questo lavoro ogni volta che vedi una scritta.-
Luhan pensò che la cosa migliore da dire in quel momento sarebbe stata un "grazie", e godersi silenziosamente la rivlasa su anni di prese i  giro. Però decise di godersi ancora di più a pieno il momento, osando con un commento tutt'altro che modesto -125 di Q.I.-
Si godette l'espressione di Sehun, quando ci si metteva ne tirava fuori di belle, -No non ci credo.-
-Non è così sbaloridtivo, se non mi sbaglio si è dei "geni" quando si supera il 135/140...e per i DSA è abbastanza comune stare sopra il 100.-
-Che fai sfotti?-
-No.-
-A me pare di si...-
-Mi hai preso in giro per anni dandomi dello stupido e dell'idota, fammi prendere questa soddisfazione.-
-Io ho un misero 105.-
-Hai fatto un test del Q.I.?- era strano che qualcuno lo facesse fare al proprio figlio.
-Me lo fece fare la signora da cui mi mandarono i miei per correggere un difetto di pronuncia della S.- tossicchiò il moro, imbarazzato.
Il volto di Luhan si illuminò a quella confidenza.
-Quale difetto?- chiese curioso.
-Che ti frega?- rispose piccato l'altro, doveva essere davvero imbarazzante, concluse Luhan.
-Io ti sto spiattellando in bella mostra tutti i miei "difetti", mi sembra il minimo che tu condivida il tuo....-
Sehun sbuffò.
-La pronunciavo come Th.-
Luhan si lasciò scappare una risata - Thehun hahaha-
Sehun gli fece il verso, anche se non pareva troppo infastidito da quella risata cristallina e spontanea -Si si molto divertente....-
-Hey tu mi hai preso in giro fino a settimama scorsa!-
-Ti ho chiesto scusa, smettila di rinfacciarmelo!-
Si scambiarono una sguardo fermo, tornado freddi l'uno nei comfronti dell'altro e spegnedo quell'aria di familiarità che si era creata poco prima.
-Lo sai quanto fanno male quelle prese in giro?-
-Mi dispiace.- Sehun abbassò lo sguardo.
-Credi che basti un mi dispiace per cancellare tutto?-
-No, ma...-
Luhan lo interruppe.
-Lo sai quanto bruciano ancora quelle parole e quelle risate?- aveva le lacrime agli occhi.
Quello era il confronto che aveva tanto desiderato, con il Sehun che aveva sempre sperato di conoscere.
-Lo so e mi sono davvero reso conto del coglione che sono stato....ma .....sai com'è no? Chi viene morso dal vampiro diventa a sua volta un vampiro....- gli rivolse uno sguardo mesto e pentito, non stava provando a piazzargliela come una una giustificazione. Si stava semplicemente aprendo a lui.
Luhan si blocco per un attimo -Anche tu sei stato bullizzato.- affermò.
-Per la Th....- mormorò Sehun -...Tu mi sei sembrato "l'oggetto" su cui riscattarmi.-
-Per diventare tu il figo della classe....- completò il cinese.
Sehun annuì.
-Scusa.-
-Accetto le tue scuse...non è che puoi far smettere anche gli altri?- chiese fiducioso.
-Non lo so, ma ci posso provare.-
-Grazie.-
Il coreano guardò l'ora -Senti mancano venticinque minuti, con i tuoi tempi non ce la farai mai a finire di leggere i paragrarfi di storia che ci hanno asseganto per domani e dato che è colpa mia se oggi non hai fatto nessun compito...- prese il libro di Luhan -...leggerò io per te, così non dovresti avere problemi, no?- ci stava davvero provando a rimediare.
A Luhan scappò un sorriso mentre annuiva.
Sehun inizò a leggere a voce alta, scandendo bene le parole e procendendo in modo che Luhan potesse memorizzarei i contenuti chiave.

 

                                                                                                   ≈♦♦♦≈
 

-Park smetila non è più divertente.-
Luhan sentì la mano di Sehun posarsi sulla sua spalla, il tono che aveva usato era il suo solito, quella che sapeva di noia e più completo menefreghismo, ma lo sguardo che aveva lanciato a quel gigante di Chanyeol era stato più che chiaro.
Li per li tutti rimasero spiazzati da quell'affermazine inaspettata, poi sul volti di Chanyeol, Minseok e compagnia bella comparvero dei sorrisi divertiti.
-Bello scherzo Sehun!- disse Minseok, non lo avevano preso sul serio, ovvio come avrebbero potuto Sehun era sempre stato il primo a prenderlo in giro, nessuno si sarebbe mai aspettato che accoresse in sua difesa.
-Non sto scherzando, questa storia ha iniziato a stufarmi...- continuò Sehun serio -...insomma da quanto lo prendiamo in giro? Un anno? Un anno e mezzo?....- strinse la presa sulla spalla del cinese -....è diventato monotono, non trovate?- Luhan sapeva che quella non era la vera motivazione, sapeva quanto Sehun fosse cambiato ma sapeva anche che nessuno gli avrebbe dato retta se avesse detto la verità.
-Hey davvero Sehun che ti prende?- chiese Jongin dandogli un colpetto sul braccio con fare scherzoso, il moro scosse la testa -Nulla è che non trovo più divertente vessarlo. Che gusto c'è? Nemmeno protesta!-
-Da quando prendi le sue parti? Da quando ti interessa che cosa fa o non fa?!- domandò sospettoso Jongin; non era sutpido aveva capito che c'era qualcosa sotto, Luhan iniziò a preoccuparsi per l'atmosfera che si stava creando durante quella pausa pranzo chiusi in classe (quel giorno pioveva a dirotto).
-Non mi interessa nulla di lui!- ribattè Sehun con più convinzione -Ve l'ho detto mi sono solo stancato di questo passatempo.-
Jongin rise con strafottenza, le mani in tasca -Sul serio Sehun?!- chiese sarcastico -Cos'è ti sei innamorato di questo idiota durante il pomeriggio?- rise e gli altri lo accompagnarono. Luhan avrebbe voluto morire, che cosa centrava l'amore con tutta quella storia? Si vergognò di aver chiesto a Sehun di difenderlo, non avrebbe dovuto adesso tutti i suoi "amici" gli si sarebbero rivoltati contro.
Il moro fece un passo avanti, quasi impercettibile -Non ti azzardare a sfotterlo di nuovo o a chiamarlo idiota un altra volta.- sibilò.
-Se no che mi fai principe azzuro....mi picchi per difendere la principessina analfabeta?- Jongin si avvicinò a sua volta, sulla faccia aveva dipinta un espressione di sfida.
Fu un attimo, la mano di Sehun si staccò dalla spalla di Luhan per incontrare violentemente lo zigomo perfetto di Jongin che venne sbalzato in dientro, addosso a Chanyeol e Minseok che a loro volta scattarono per difendere l'amico. Dopo pochi istanti in classe era scoppiata una vera e propria rissa fra i quattro, Luhan vedendo Sehun in difficoltà decise di intromettersi per dividerli e mentre lui si buttava nella mischia, qualcuno (forse Sulli) andò a chiamare un prof per farli smettere; la rissa per il cinese durò poco, si era messo fra Sehun e Chanyeol; trattenendo con una mano sul petto tonico il primo e cercando di bloccare l'avanzata del secondo che per tutta risposta gli mollò un pungo alla pancia che grazie alla pessima mira lo colpì solo all'attaccatua delle costole e non allo stomaco. Il dolore per l'impatto lo fece comunque piegare e mugugnare una parolaccia nella sua lingua madre.
Poi arrivarono il proferssori e tutto finì.
 

                                                                                                                  ≈♦♦♦≈
 

-Hey.- Sehun si sedette su una delle sedie fuori dall'ufficio del preside, con lui aveva finito ma gli altri tre erano ancora dentro per quella che, a giudicare dalla voce imperiosa del uomo, sembrava un'ancora lunga strigliata.
-Hey...come va l'occhio?- chiese Luhan, guardandogli la faccia con sguardo critico.
Lui alzò le spalle come a voler fargli capire che non gli faceva poi così male, o che forse ci era abituato; dopo quella che parve un eternità Luhan si decise a parlare, la voce incespicante e debole, aveva paura a fare quella domanda perchè non sapeva cos'aspettarsi come risposta, eppure voleva sapere il perchè di quel gesto. Sehun aveva detto che avrebbe provato a far cessare le prese ingiro, quello era vero, ma non si sarebbe mai aspettato che iniziasse una rissa per difenderlo.
-Non eri tenuto a farlo.- non aggiunse nulla, confidava nel fatto che lui avrebbe capito.
-No hai ragione, ma ne ho sentito il bisogno.-
Non c'era nessuno nella sala d'attesa, a quell'ora la segreteria era chiusa e tutti i professori erano a lezione.
-Perchè?-
-Non lo so, forse per riscattarmi dal mio comportamento.-
-Non è con una rissa che ci si riscatta, Sehun.- Luhan non lo guardava, preferiva fissare i propri piedi chiusi nelle vecchie e rovinate Nike.
Lo sentì ridere, una risata lieve ma perfettamente afferrabilie, il preside nel suo ufficio continuava ad inveire contro i ragazzi, ma tra loro si era creato una specie di libo, un universo che esisteva solo fra loro in cui la quiete dominava. Pechè era così che si sentiva Luhan, con una costola dolorante; sperò vivamente di non essersela incrinata per davvero; calmo e sereno. Protetto e intoccabile, almeno vicino a lui, l'ultima persona con cui avrebbe dovuto provare quelle sensazioni.
Arrossì nel sentirlo parlare - Lo so che non potrò mai riscattarmi del tutto, certe cattiverie non si dimenticano, lo dico per esperienza, ma ho deciso comunque di provare a rimediare. Permettimi di proteggerti.-
-Così prenderanno in giro anche te.- si girò per non fargli vedere le guance rosse. Cosa gli stava prendendo?
-E io li picchierò.- disse sicuro.
Questa volta fu Luhan a farsi scappare una risata, si bloccò però nel sentire la testa di Sehun appoggiarsi alla sua schiena, tutti i sensi del cinese si focalizzarono su quel punto di contatto, dove la guancia dei Sehun toccava la stoffa della sua camicia, vicino all'attaccatura della scapola.
-Ho un mal di testa in credibile.- mororò.
-Ci credo con il pungo che ti sei preso.- Luhan si stupì di quanto la sua voce si fosse fatta debole, pareva più un sospiro, un nodo in mezzo alla gola gli impediva di migliorare quella situzione. Si chiedeva da quanto Sehun si fosse fatto così propenso al contatto fisico, quella era la seconda volta che lo toccava in una giornata.
-Già, quando Jongin ci si mette tira dei bei colpi. E' tanto nero?- lui non aveva vuto ancora modo di vedersi allo specchio.
-Un po'.-
-Giuro che me la paga questa.- lo stentì interrompere quel contatto, lo sbirciò mentre era con la testa reclinata appoggiata alla parete, gli occhi chiusi, il collo completamente lasciato scoperto, il pomo d'adamo che scendeva e risaliva con un movimento fluido alla deglutizione. Luhan per un attimo si incantò nel vederlo, solo per poi riscuotersi e darsi dello scemo per quel comportamento da ragazzina.
Eppure per un attimo lo aveva trovato bello, estremamente bello.
 

                                                                                                          ≈♦♦♦≈

 

Il Lunedì dopo la rissa Jongin, Chanyeol e Menseok si tennero alla larga, alla fine erano stati gli unici a subire una punizione per tutto quel casino, grazie anche alla testimonianza dei compagni di classe che avevano dato ragione a Sehun e Luhan, per la prima volta, pernsava quest'ultimo, non si erano comportati da stronzi.
Al pomeriggio nell'alula vuota si respirava una strana atmosfera, almeno per il cinese.
Luhan si sentiva inquieto, durante il fine settimana aveva avuto modo di riflettere su ciò che gli aveva procurato il contatto fisico con Sehun, aveva accettato oramai da due anni il fatto di non essere attratto dalle ragazze, tutta colpa di un non troppo sobrio Yixing (suo amico d'infanzia) che si era messo a mettergli il tarlo nella testa con strane domande e una dubbia scommessa sul farsi la bella giapponesina seduta al bancone; nulla di tropo difficile per Luhan, gentile e dal bel viso com'era. Fatto sta che era riuscito a farsela nel bagno del pub e...beh era stato come non far niente, nessuna eccitazione nessuna emozione. Da quella sera aveva provato più volte, instaurando relazioni più o meno stabili con ragazze belle e amabili, il risultato? Lo stesso....dannato Yixing e le sue domande insidiose.
Però a dire il vero, non aveva mai provato a baciare un ragazzo, ne tantomeno a sentirsi attratto da uno del suo stesso sesso. Attrazione, era forse quella che provava in quel momento? Sehun era lì vicino a lui, intento a correggergli il compito di coreano, non erano vicinissimi ma nemmeno distanti, se avesse spostato di qualche centimetro il braccio sinistro Luhan avrebbe potuto toccarlo, e coscente di questa possibilità tentava in tutti i modi di impedirsi di muovere anche solo di un millimetro il suddetto braccio. La tentazione era forte, voleve ripovare quella sensazione, il sentirlo vicino al proprio corpo.
-Non fa così schifo.- decretò Sehun restituendogli il foglio, Luhan si premurò di non far toccare le loro dita.
-Parli della forma o degli errori?-
-Degli errori, non ne hai fatti molti.-
-Oh bene, vuol dire che sto migliorando.- lasciò che un sorriso gli increspasse le labbra rosee.
-Adesso passiamo a matematica.- prese il libro e il quaderno.
-Ti prego no, ci siamo già sorbiti due ore questa mattina!- protestò Luhan, Sehun lo guardò male -Che c'è non mi posso opporre?-
-No questa è una dittatura.- disse serio il moro -Prendi il tuo quaderno, avanti.- gli ordinò.
-E se non volessi?- non veva davvero voglia di mettersi a litigare con i numeri, già quella mattina si erano confusi tra loro un po' troppo, la cigliegina sulla torta, l'aveva avuta a venti minuti dall'intervallo, ovvero la convinzione per quasi dieci minuti che il quattro fosse più piccolo del tre, quel giorno il suo cervello si sentiva evidentemente creativo e lui non voleva che gli serbasse altre sorprese.
-Guarda che non ti do più una mano.- nel dirlo Sehun incorcò le braccia posate sul banco spogendosi verso di lui, Luhan si scostò lievemente, colto di sorpresa.
Dal tono si capiva che non diceva sul serio -Guarda che lo so che nemmeno tu ne hai volgia.- gli fece il verso, ma senza avvicinarglisi oltre.
Sehun tornò composto -E allora cosa vorresti fare? Abbiamo già fatto tutti i compiti.- già quel giorno erano stati veloci, o forse i prof si erano dati una calmata nel dare gli esercizi ed assegnare pagine da studiare.
Luhan inizò davvero a riflettere su come occupare quella mezz'ora che gli rimaneva.
Sehun lo guardava con i suoi occhi neri come l'ossidiana, in attesa di una risposta.
-Cazzeggiamo?- domandò esitante, Sehun rise.
-Grande idea! Davvero molto costruttivo.-
-Non ti facevo così secchione Sehun.- lo punzecchiò Luhan, lui fece finta di offendersi -Io non sono un secchine!-
-Ah no? Perchè... sai ... parli solo di studiare!- continuò a stuzzicarlo.
-Siamo qui per questo, sennò come pernsi di migliorare Hmh?- gli si avvicinò di nuovo, mantenedo il contatto visivo. Poi gli scompigliò i capelli neri e ridendo disse.
-Dato che sono un secchione e che tu non hai proposte io dico di metterci a fare matematica.-
Luhan questa volta annì con un lieve sbuffo, cercando di ignorare le farfalle nello stomaco e trattenedosi dall'andare a toccarsi la nuca dove le dita di lui erano scorse fra i fini fili neri.














Angolo Autrice:
Inanzitutto ringrazio tutti i lettori, ma un pensiero particolare va a: _AnotherWorld_, Gklm, TaoRis97, Alliyamani97, mina27 e Steffy_x3 che hanno recensito, grazie davvero per aver espresso le vostre impressioni sulla storia *^* poi ringrazio le dodici persone che l'anno messa fra le storie preferite, le ventiquattro che seguono e l'una che ricorda (siete tantissime!)
Ho quache nota personale sul capitolo, vi ricordate quando dicevo che anche in Sehun c'è qualcosa di me? Bene, lo confesso, anche io per circa un anno ho bullizzato una compagna che era messa peggio di me, aveva altri tipi di disturbi dell'aprendimento (non ricordo più quali) e dato che si crogiolava nel suo problema perchè tanto era giustificata iniziai a bullarla insieme agli altri compagni, non come Sehun fa con Luhan ma comunque mi aggregavo agli scherzi che le facevano...mi vergogno ancora per quel comportamento ma avevo 14 anni, ero stupida e le prese in giro per me erano appena finite (sapete, basta picchiare il capo banda che tutti abbassano la cresta XD, non fatelo è una cosa brutta...!). Quindi ecco qui Sehun!
Baci e al prossimo capitolo, l'ultimo, se volete lasciate un commento!
                                                                                              Kitsune

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


                     Capitolo 3






-Spoil, spoilt, spilt.- ripetè Luhan concentrato nel richiamare alla mente quei suoni stranieri.
Sehun lo interrupe -No spilt è la terza forma di versare non rovinare : Spil, spilt, spilt.-
Luhan strizzò gli occhi cercando di spremersi meglio le meningini -Spoiled?- disse o meglio chiese.
Sehun annuì -Dimmi sopportare.-
-Undergo....underwent e undergone...?-
-Esatto, fraintendere.- continuò senza il libro davanti, andando a memoria.
-Misunderstand, misunderstood e misunderstood-
-Sì, con questo abbiamo finito.-
-Quanto mi daresti?- chiese Luhan.
-Cinque e mezzo.- rispose onesto il coreano appoggiandosi con la schiena alla spalliera della sedia, leggermente scomposto in modo da poterlo guardare in faccia senza stortare troppo il collo.
Luhan si abbattè a quella valutazione, dopotutto aveva studiato tanto ed era demoralizzante non essere sufficente nemmeno dopo ore e ore passate sui libri, su parole sempre un po' troppo confuse. Sehun parve notare quel suo stato così aggiunse comprensivo -Ci sei quasi, ancora un po' di sforzo e arriverai alla sufficenza, ma non oggi che siamo tutti e due troppo stanchi.- si strofinò l'occhio destro, stando attento a non toccare il livido nero, che ora stava sfumando in un viola con toni giallognoli. Erano passati circa otto giorni dalla rissa, otto giorni di pace in classe, Luhan aveva paura di abituarcisi, al non essere preso in giro, perchè temeva che calmatesi le acque quei tre sarebbero tornati ad infastidirlo.
Sapeva che Sehun sarebbe corso in suo aiuto, ma non era tanto sicuro di volere che lo facesse. Non trovava  giusto che lui andasse nei casini per difenderlo, certo apprezzava il fatto che ora si battesse tanto per lui e per rimediare a quello che gli aveva fatto, era pur sempre colpa sua se Minseok Chanyeol e Jongin avevano iniziato a sfotterlo; ma non voleva che si faccesse male, che prendesse un altro pugno in faccia per lui. Sehun non si lamantava ma doveva fargli ancora male, si vedeva da come eviatava di toccarlo o da come stringeva impercettibilmente gli occhi se lo sfiorava per sbaglio.
Quando Luhan lo vedeva si sentiva estremamente male, come se sentisse il suo dolore, a lui era andata bene un po' di male alle costole per qualche giorno ma nessun livido.
La voce nasale e bassa di Sehun lo destò dai suoi pensieri.
-Che hai?- pareva preoccupato.
Luhan alzò lo sguardo, non ricordava di averlo abbassato, per incrociare le proprie pietre di ossidiana con le sue, più cupe del solito, forse un po' per la stanchezza un po' per la preoccupazione.
-Non ho nulla, tu piuttosto come stai?- fece un cenno verso il livido, nel tentativo di spostare l'attenzione su altro che non fossero i suoi pensieri su di lui.
-Bene, sta finalmente passando.- si sfiorò la parte della guancia tutt'attorno al ematoma, che adire la verità di primo acchito aveva un aspetto più malsano di quanto non ne avesse i primi giorni.
-Non ti devi preoccupare sono cose che capitano.- lo confortò percependo probabilmente il suo disagio.
Luhan si stupì per l'ennesima volta di come sembrasse cogliere le sue emozioni, i suoi pensieri.
-Come fai a sapere quello che penso?- si decise a chiedere.
-Sai...- gli si avvicinò al viso -Se ti si guarda bene si scopre quanto i tuoi occhi da cerbiatto parlino.- Luhan sentì le guance scaldarsi, probabilmente ora stavano prenderdo un bel colorito rosso. Davvero lo aveva guardato così a lungo?
-Perchè ti imbarazzi così?- chiese ridendo.
Luhan lo allontanò con una mano quella distanza, troppo ravvicinata, sava iniziando a metterolo a disagio -Perchè continui a fissarmi!- mentì, in parte.
Sehun tornò al suo libro di inglese, Luhan fece lo stesso.
-Smettila Sehun, dico sul serio.- lo rimproverò girandosi dopo qualche minuto, lui lo stava di nuovo fissando.
-Non è colpa mia se hai un volto così interessante.- si giustificò.
Luhan si coprì la faccia con le mani dalle dita affusolate, si sentiva tanto una ragazzina imbarazzata mentre viene fissata dalla sua prima cotta.
Ma lui non era forse davvero un ragazzino alla prima cotta? Il fatto che la sudetta cotta fosse Sehun, suo ex crucio personale ora amabile e protettivo come un fratello maggiore non rendeva certo le cose più semplici, anzi rendeva tutta quella situazione ancora più imbarazzante.
-Cosa ci sarebbe di così interessante nel mio viso?- chiese dissimulando, per quanto gli fosse possibile, l'imbarazzo che quelle attenzioni gli procuravano.
Sehun parve pensarci per qualche istante -Tutto, le tue espresssioni ad esempio sono fantatiche, davvero tu non ti vedi ma a  volte fai delle facce che farebbero invidia a un mimo....hai un espressività fuori dal comune!....e fattelo dire.- gli mise una mano sulla spalla e con fare confidenziale, una punta di copassione nella voce, disse -Quando ridi trattieniti un po', diventi un po' burtto.-
Di primo acchito Luhan si sentì offesso, ma prima che potesse inveirgli contro e dirgli che anche lui in quanto ad espressioni imbarazzanti non scherzava, si rese conto di due cose.
La prima era che effettivamente, dopo tutti quei pomeriggi poteva distinguere e decifrare ogni espressione del moro, il che voleva dire che doveva averlo guardato molto, molto più di quanto credesse.
La seconda cosa era che lui aveva detto "diventi un po' brutto". Cosa voleva dire quella frase? Che di solito era bello? E che lui non lo travava brutto neanche quando metteva su la peggriore delle smorfie?
Dannato Sehun e le sue frasi fraintendibili, pensò.
Adesso per colpa sua si ritrovava a chedersi se lo trovasse bello.
Perchè lui lo trovava bello, sì anche aquando faceva una delle sue facce "derp".
-Hey, Luhan ci sei?- Sehun gli schioccò un paio di volte le dita davanti agli occhi, in cerca di attenzione. Luhan si riscosse per l'ennesima volta in quel pomeriggio, così proprio non avada bene.
-Scusa mi era venuta in mente una cosa.-
-Cosa?-
-Nulla di importante, una commissione che mi ha chiesto di fare mia madre.- mentì.
Lo guardò, non era convito, glielo leggeva in faccia però decise di non fare altre domande.

                                                                                                                  ≈♦♦♦≈

Era dicembre, fuori nevicava e loro avevano deciso di mettersi in fondo all'aula, gli ultimi due banchi attaccati ai caloriferi, in modo da stare al caldo.
Sehun lo fissava da un paio di minuti con sguardo critico. A dire il vero non fissava lui, ma la piccola sfera di metallo che portava all'orecchio sinistro.
-Hai fatto il buco?-
-Come sei perspicace.-
Mise su una spece di broncio -La domanda era perchè ti sei fatto il buco?-
-Se lo fanno in tanti, perchè non posso farlo anche io? Mi piaceva l'idea e l'ho fatto.- si fermò un attimo -Mi sta male?- chiese. Sì, gli stava a cuore più di quanto volesse ammettere il fatto di piacergli o meno.
-Non ho mai detto che ti sta male, anzi mi piace l'effetto che fa, solo mi chiedevo il perchè...- rispose sincero.
Al centro del petto Luhan sentì nascere uno strano e piacevole calore, gli piaceva.
Gli piaceva.
-In che senso strano effetto?- volle sapere.
-Dovremmo fare chimica.- disse invece Sehun.
Luhan gli chiuse il libro con uno scatto secco, Sehun aveva smesso di guardarlo.
-I vettori possono aspettare, che effetto?-
Il moro non rispose subito, che fosse in imbarazzo?
-Non lo so...- incespicò, confermando la sua teoria -...ma perchè ti importa così tanto?...Aish, ti fa il volto più luminoso, ecco sei contento?-
Luhan rimase interdetto, incapace di muovere un muscolo, la bocca semi aperta.
Sehun finalmente si voltò per guardarlo.
-E adesso che ti prende, non dici niente?- aveva un sopracciglio alzato.
-Sehun, tu mi trovi bello?- si ritrovò a chiedere, non sapeva nemmeno lui con quale coraggio.
L'interpellato sbattè un paio di volte le palpebre, visibilmente spiazzato.Si riprese quasi subito aquistando un espressione serissima -Si sei oggettivamente bello.-
Ma a Luhan quella risposta non bastava, a quel punto voleva arrivare fino in fondo, prima della vacanze invernali, se lo era promesso, avrebbe chiarito quella situazione e quei sentimenti.
-Solo oggettivamente o anche soggettivamente?- domandò.
Sul volto di Sehun comparve ancora confusione -Dove vuoi arrivare?-
-Rispondi, ti prego è importante.-
-Ti devi dichiarare a qualcuno?- chiese, e Luhan si convinse che in quel tono c'era un che di malinconico.
-Si.- rispose sincero.
-Beh, si non sei brutto....Luhan che bisogno hai di sentirti dire da me che sei bello?-
-Per fare questo.-
Lo afferrò per la camicia della divisa e tirandolo a se azzerrò la distanza fra loro. Le labbra morbide di Sehun si posarono sulle sue, tremanti per l'emozione. Iniziò a baciarolo, accarezzando le sue labbra con le proprie sfiorando il punto in si toccavano con la punta della lingua. Di primo acchito Sehun rimasa fermo, non corrispose al bacio ma nemmeno si scostò, cosa che fece prendere coraggio al corvino, ma quando Luhan inizò a premere per approfondire quel contatto, iniziò a rispondere. Da prima in modo timido, poi sempre con più decisone, approfondendo lui stesso il bacio, facendosi strada nella bocca di Luhan, cercando la sua lingua, giocandoci, accarezzandola con la propria.
Fece scorrere la mano fra i capelli fini del cinese, facendo pressione sulla nuca in modo che non si allontanasse, non che Luhan volesse farlo.
Si staccarono solo quando l'aria finì, si allontanarono quel tanto che bastava per tornare a respirare, i nasi e le fronti ancora vicine si sfioravano.
La mano di Luhan aveva lasciato la cravatta di Sehun e ora stava posata sul suo petto.
-Dichiararti in modo un po' più canonico no eh? Che sò una lettera, una dichiarazione imbarazata fatta nel cortile della scuola.- commentò Sehun ansimando ancora alla ricerca d'aria.
-E perchè? A me l'originalità è sempre piaciuta.-
-Baciare una persona così non è normale, in realtà baciare un maschio non è affatto normale.- Sehun fece sfiorare di nuovo le loro labbra.
-Ti stai lamentando? Non mi pare che fino a qualche minuto fa non avessi nulla in contrario.- lo ribeccò Luhan.
-Non mi lamento facevo solo una constatazione...in somma tra maschi....non avrei mai pensato di innamorarmi di uno del mio stesso sesso.- gli accarezzò la guancia.
Luhan sorrise, non poteva aspettarsi una dichiarazione più chiara.
-Mettiamola così...- inizò mordendosi il labbro -...questo amore è un po' come me.-
-Cioè?-
-Dislessico.-

 









Angolo Autrice: E' finita, a malincuore ma devo mettere la parola fine a questa storia. Sono felicissima del successo inaspettato che ha avuto, ho amato leggere i vostri commenti e le vostre riflessioni sul tema DSA/bullismo, in più siete state tutte genitilissime *^*.
Spero che questo capitolo finale vi sia piaciuto come gli altri, che la conclusione di questa storia (che poi è solo l'inizio della loro storia) non vi abbia deluso; scrivere la scena finale è una cosa che ho sempre trovato difficile, fin da quando ho iniziato a scrivere, e con questa storia lo è stato più che con altre. Tant'è che ho preso e cancellato il capitolo più volte, ma alla fine eccolo qui ed eccomi qui a scrivere un discorso senza ne capo ne coda....ma vabbè.
Vi ringrazio ancora con tutto il cuore per il vostro appoggio, i complimenti, i fangirling e i pezzi della vostra vita che avete condiviso con me! So già che piangerò nel leggere le recensioni di quest'ultimo capitolo...ç_ç
Credo che scriverò ancora HunHan (appena avrò un idea decente) e spero che quando tornerò ad importunarvi qui nel fandom di "rincontrarvi" tutte.
Per chi volesse fra un po'  pubblicherò un altra long (un po' più long) originale :) *si fa spam da sola*
In tanto vi saluto e vi do un bacio fortissimo....GRAZIE MILLE RAGAZZE!
                                                                                                     Kitsune

 

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