Yes! Bleach Resurrection plus Vampire

di Justice Gundam
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Calma apparente ***
Capitolo 2: *** Pretty Cure vs. Hollow ***
Capitolo 3: *** Scuola di mostri ***
Capitolo 4: *** L'incontro con lo Shinigami ***
Capitolo 5: *** Riunioni di emergenza ***
Capitolo 6: *** Verso la Soul Society ***
Capitolo 7: *** Incontri e scontri ***



Capitolo 1
*** Calma apparente ***


Croosover-001

Yes! Bleach Resurrection To Vampire

Una fanfiction crossover (Yes! Pretty Cure 5 - Bleach - Princess Resurrection - Rosario + Vampire) scritta da: Justice Gundam

Buonasera a tutti! Justice Gundam, autore che, modestia a parte, si è già fatto una certa fama nel mondo delle fanfiction, è ora tornato per - sperabilmente - deliziarvi con un crossover che già da un po' di tempo gli stava ronzando in mente, un crossover che metterà assieme alcuni tra i miei Shonen Anime / Manga preferiti: e prima che me lo chiediate, sì, io considero Pretty Cure come uno shonen: in fondo, che cosa ha che gli manca, degli shonen tradizionali? Ci sono i colpi energetici, i combatttimenti, i nemici coloriti, il potere dell'amicizia, eccetera... e la quarta / quinta serie, con Nozomi e le sue compagne, si è rivelata una sorpresa molto gradita!

Non so nemmeno io da dove mi sia venuta questa idea... sarà la mia mente bacata che segue binari tutti suoi! In ogni caso, per adesso, la trama è abbastanza lineare: vedremo un po' cosa stanno facendo i protagonisti di questi vari anime, adesso che si stanno godendo un po' di calma nella loro vita... ovviamente, è una calma che non durerà a lungo, dal momento che pericolosi nemici stanno tramando nell'oscurità per rendere la vita difficile ai nostri eroi: l'organizzazione Eternal, decisa a raggiungere il Cure Rose Garden per realizzare le ambizioni del Direttore; Aizen Sosuke, ex-capitano della Quinta Divisione della Soul Society, e i suoi luogotenenti Gin Ichimaru, Kaname Tosen e i dieci Espada; l'organizzazione terrorista Fairy Tale, decisa a sterminare l'umanità; e alcuni pericolosi nobili del mondo degli Youkai, che non vedono l'ora di impossessarsi del potere supremo. Come dite, ci sono molti problemi da risolvere? E per forza, altrimenti non ci sarebbe gusto a scrivere un crossover come questo, non vi pare? E credo che già qualcuno stia facendo delle puntate su chi sarà ad uscire vincitore da questo guazzabuglio, a meno che, ovviamente, gente come Nozomi, Ichigo, Hiro e Tsukune non riescano a mettere loro i bastoni tra le ruote!

Okay, giusto per darvi un po' di orientamento, è il caso che vi dica dove si collocano gli eventi: diciamo che per Yes! Pretty Cure 5, siamo nel bel mezzo della serie GoGo, e prenderò in considerazione anche il primo film - mentre gli eventi del secondo non si sono ancora verificati. Per quanto riguarda Bleach, mi sono collocato a poco dopo la rivelazione del tradimento di Aizen, e quindi al momento in cui entrambe le fazioni - sia le 13 Divisioni che Las Noches - stanno progettando il loro trionfale ritorno in scena. Nel caso di Rosario + Vampire, mi colloco subito all'inizio della seconda serie, anche se magari qualche particolare sarà modificato... mentre per Princess Resurrection, diciamo che siamo a poco prima dell'attacco di Sevran, e che personaggi come Riza o Reiri sono già stati ampiamente introdotti. Comunque, non preoccupatevi, le spiegazioni verranno, e tutto ciò che dovrete sapere sulle varie serie verrà spiegato man mano che ci arriveremo!

Nel frattempo, facciamo i dovuti disclaimer:

Nessuno dei manga / anime che sto usando in questo crossover è di mia proprietà, e tutti sono stati usati senza scopo di lucro e al fine di scrivere una storia divertente per tutti i fan di anime e manga.

Bleach e tutti i suoi personaggi e marchi registrati sono di proprietà di Tite Kubo, l'autore più esperto nella pratica del trolling che si conosca! Hehehee... scusate ma questa mi è venuta spontanea!

Yes! Pretty Cure 5 e il suo sequel sono di proprietà della Toei Entertainment, che adesso è arrivata, pensate, all'ottava serie Suite Pretty Cure! Immagino che non terminerà tanto presto, vero?

Rosario + Vampire è di proprietà di Akihisa Ikeda, che ha dimostrato di saper scrivere uno shonen manga, a mio parere, molto meglio di certi "grandi" che vanno di recente... e qui non faccio nomi, anche se comincerebbe con N...

E infine, Princess Resurrection è di Yasunori Mitsunaga... e in comune con Rosario + Vampire ha la notevole capacità di saper prendere il folklore di tanti luoghi del mondo, reinterpretarlo, e mischiare tutto assieme in un continuo veramente impressionante!

E diciamo anche la verità... tutti questi shonen hanno un sacco di bei personaggi!

Detto questo, vi lascio all'inizio di questa mia nuova impresa... che si spera avrà anch'essa il suo successo! Certo che mi vado ad impegolare in idee davvero strane...

Mi raccomando, fatemi sapere cosa pensate di questa storia! Un grazie a tutti coloro che leggeranno... e in particolare ai miei amici KillKenny e Anonimo9987! Grazie, ragazzi, farò del mio meglio per non deludervi!

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Capitolo 1 - Calma apparente

Tokyo, tempi moderni. Una città brulicante di vita, persone ed eventi che si susseguono senza sosta, un caos ordinato che non lascia il tempo di tirare il fiato e di fermarsi un attimo a guardarsi attorno, e a riflettere un po'. In effetti, era più o meno la stessa cosa per certi suoi abitanti, che ora stavano avendo a che fare con degli incredibili sconvolgimenti nelle loro vite... e alcuni di loro, in effetti, non si erano ancora abituati del tutto!

Del resto, non si può certo dire che morire ed essere resuscitati da una misteriosa ragazza vestita di nero, o ritrovarsi all'improvviso a studiare in una scuola frequentata da mostri in cui si è l'unico essere umano completo sconvolgerebbe non poco una persona normale. E se è per quello, anche ritrovarsi presi in mezzo agli intrighi intessuti da un megalomane ai danni di un gruppo di shinigami litigiosi, o ritrovarsi a dover diventare una Magical Girl per proteggere alcune creaturine simili a peluche dalle ambizioni di un'organizzazione criminale interdimensionale...

...

...

"Lalalaaa, lalalaaaa..."

Ovviamente, Nozomi Yumehara, leader non ufficiale delle Pretty Cure, non era come tante persone normali, cosa che la sua migliore amica Rin Natsuki - lei stessa una Pretty Cure - aveva sottolineato più volte. In quel momento, la graziosa ragazzina dai capelli rosa e le sue compagne di mille avventure si trovavano alla Nuts House, il simpatico negozietto che i due principi del regno di Palmier, Coco e Nuts, usavano come "base operativa" per le loro ricerche sulla Terra, qualunque fosse il misterioso artefatto che dovevano catturare prima dei nemici di turno. Il fatto che la misteriosa organizzazione Eternal stesse prendendoli di mira non sembrava preoccupare troppo Nozomi, che continuava allegramente a mettere a posto gli scaffali, spostare la merce, e fare le piccole faccende domestiche che ci si aspetterebbe in un negozio come quello di Coco e Nuts - o meglio, di Kokoda e Natsu, le identità che i due principi di Palmier avevano adottato per muoversi nel mondo umano!

"Ehilà, Nozomi... oggi mi sembri particolarmente di buon umore! Il che è dire molto, se si parla di te..." affermò la castana Rin, impegnata a spolverare alcuni scaffali. "E' successo qualcosa di particolare, perchè ti vedo così eccitata?"

"Hehehee... nulla di particolare, in realtà!" rispose tranquilla la ragazzina dai capelli rosa, dopo aver appoggiato uno scatolone. "E' che è da un po' che le cose ci stanno andando bene! La Nuts House va a gonfie vele, abbiamo ritrovato Re Donuts e la Regina Bavarois, e sono sicura che tra non molto troveremo anche gli altri due sovrani, e potremo raggiungere il Cure Rose Garden! E' deciso, sì!"

Nozomi ripetè il suo gesto tipico di alzare un indice verso il cielo mentre esclamava la sua frase preferita, e mentre Rin fece una breve risata soffocata, Urara Kasugano, la più piccola del gruppo, si disse d'accordo con la leader non ufficiale. "Beh, Nozomi ha ragione a dire che siamo in una buona posizione... e finora, abbiamo sconfitto diversi membri di Eternal, anche se continuano a starci alle calcagna." disse la piccola idol bionda, i suoi lunghi codini che si muovevano ai lati della testa come per sottolineare il suo buon umore.

"Avete ragione, ragazze, ma non è il caso di abbassare la guardia." affermò la bella Karen Minazuki, una ragazza alta ed elegante dai lunghi capelli blu che stava in quel momento mettendo a posto dei libri su uno scaffale. La sua migliore amica, Komachi Akimoto, l'aspirante scrittrice dai brillanti capelli verdi, annuì nella sua direzione, poi richiamò Shiro Amai, il nuovo arrivato nella squadra delle Pretty Cure assieme alla "misteriosa" Kurumi Mimino, in modo che anche lui desse una mano... dal momento che, come era un po' sua abitudine, il giovanotto dai capelli biondi scuri si era messo da parte, in un angolino, con le mani dietro la nuca ad osservare quello che le ragazze, Natsu e Kokoda stavano facendo.

"Hey, Shiro! Potresti venire un momento?" chiese Komachi. "Avremmo bisogno di portare fuori un po' di materiale, non è che potresti farci il favore di iniziare a portare qualcosa, giusto per prenderci avanti?"

"Cos... Hey, aspetta un momento!" ribattè Shiro, realizzando con un certo rammaarico che, ancora una volta, le ragazze stavano riuscendo a coinvolgerlo in attività che lui avrebbe preferito di gran lunga svincolare! "Ma perchè devo fare anch'io queste cose, scusate tanto? Io sono un postino, mica un uomo di fatica!"

"Beh, non è una scusa per evitarti il lavoro, miru!" disse, con la sfacciataggine che le era propria, Milk, l'attendente di Coco e Nuts, in quel momento sotto forma di mascotte carina. "Con il dovuto rispetto, ragazzo mio, anche tu sei un'ospite qui, e devi fare la tua parte, miru!"

"Milk non ha tutti i torti, in effetti..." intervenne Kokoda, per poi indicare a Shiro alcuni cartoni sigillati che stavano per terra vicino all'entrata. "Magari quelli potresti portarli nel magazzino sul retro. Uno alla volta, stai attento, perchè sono abbastanza pesanti."

Shiro sospirò e si passò una mano tra i corti e scompigliati capelli biondi, rendendosi conto che non c'era modo di svincolarsi da quella seccatura, e che tanto valeva togliersela di torno il prima possibile. "D'accordo, d'accordo..." rispose Shiro, andando a caricarsi un cartone e iniziando a portarlo verso il magazzino, mentre le ragazze e i proprietari del negozio continuavano con i loro lavori. Nozomi ed Urara si fermarono per un po', guardando il postino del regno di Palmier che iniziava il suo lavoro... e la giovanissima idol bionda si avvicinò a Natsu, l'altro proprietario della Nuts House, che in quel momento stava celando il suo aspetto di scoiattolino bruno dietro l'apparenza di un bel ragazzo dai capelli biondi e dalla pelle scura.

"Ancora non si è scoperto niente circa il suo passato, vero?" chiese Urara, un po' preoccupata. Non era un segreto che la più giovane delle Pretty Cure avesse una cotta per Shiro, esattamente come Nozomi per Kokoda e Komachi per Natsu...

Natsu scosse la testa. "Ancora niente... e Shiro non è esattamente il tipo di persona che collabora tanto..." affermò il ragazzo biondo. "Mi sa che sarà un lavoro ancora lungo e difficile. Se solo riuscissimo a ritrovare il Cure Rose Garden, allora avremmo la chiave del mistero, almeno così spero."

"E' un motivo in più per darci da fare e ritrovare gli altri due sovrani che mancano..." affermò Nozomi, fermandosi solo un attimo per sgranchirsi le ossa. "Quando avremo trovato il Cure Rose Garden, credo che molti misterisi chiariranno, e il passato di Shiro sarà soltanto uno di questi!"

"Già... ma più ci avviciniamo al bandolo della matassa, più Eternal ci sta addosso. Non sarà facile ritrovare gli altri due sovrani... speriamo solo che non si aggiungano altri problemi a quelli che abbiamo già..."

"Sarebbe davvero il colmo se accadesse..." affermò Rin, senza immaginare quanto, sfortunatamente, quella sua affermazione si sarebbe rivelata profetica di lì a poco...

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Alcune ore dopo, in un altro quartiere della capitale del Giappone...

Ichigo Kurosaki ruotò la spalla, cercando di scacciare la sensazione di indolenzimento che lo aveva preso. Quel giorno la scuola era durata fin troppo per i suoi gusti, e per quanto lui fosse uno dei migliori studenti della sua scuola, neanche a lui piaceva restarsene rinchiuso in un'aula, soprattutto quando aveva delle cose ben più preoccupanti a cui pensare...

Eh, già... perchè Ichigo Kurosaki non era una persona che si può definire "normale", così come ormai non potevano più definirsi normalli neanche i suoi compagni che l'avevano seguito nella sua folle avventura per salvare la loro amica Rukia dalla Soul Society. Sfortunatamente, anche se il tentativo era andato a buon fine grazie anche agli insegnamenti di Urahara e Yoruichi, la situazione era precipitata quando si era rivelato che la condanna a morte di Rukia faceva parte di un complesso piano architettato da un capitano traditore della Soul Society, Aizen Sosuke, il cui scopo era impadronirsi di un prezioso artefatto, lo Hogyoku, sigillato all'interno della ragazza, per realizzare le sue ambizioni. Sfortunatamente, nessuno era stato in grado di contrastare lo schiacciante potere di Aizen, e persino la potentissima Bankai con cui Ichigo aveva sconfitto il capitano Byakuya Kukichi, uno dei più forti comandanti delle 13 Divisioni, si era rivelata nutile contro il capitano traditre, che era riuscito abloccarla usando soltanto un dito, e poi aveva quasi ucciso Ichigo soltanto muovendo una mano. Come si poteva sperare di sconfiggere un mostro simile?

"Kurosaki?" la voce mite della sua amica Orihime Inoue, che stava camminando vicino a lui, distrasse Ichigo dalle sue elucubrazioni, e il giovane scossse la testa, con un sospiro, e si voltò verso la ragazza dai lunghi capelli rossi. "Va tutto bene Kurosaki? Oggi mi sembri... molto teso, ho ragione?"

"Ah... scusa, Inoue, ma stavo pensando a tutto quello che è successo di recente. Non riesco a credere che sia accaduto tutto questo..." affermò il ragazzo. "Voglio dire, un giorno scopro di essere in grado di vedere i fantasmi, e cose di questo genere... poi, mi arriva 'sta nanerottola da un posto che neanche sapevo che esistesse... e mi trovo a dover combattere contro 'sti cosi... gli Hollow! E poi, scopro che anche tu e Chad avete questi poteri... poi Ishida e tutta la storia dei Quincy... e adesso, scopriamo che c'è un altro mondo, in cui vanno le anime di tutti quando muoiono, e che tutto quello che abbiamo passato faceva parte dei piani di un pazzo... capirai che sono anch'io un po' spiazzato!"

Orihime si sfregò la fronte con una mano, sospirando tristemente. In fondo, anche lei era rimasta coinvolta in tutto questo soltanto per caso, quando Ichigo aveva dovuto affrontare il suo defunto fratello Sora trasformato in un Hollow. "Hai ragione, Kurosaki... ma se non altro, abbiamo salvato Rukia, e adesso abbiamo un po' di tempo per organizzarci e prepararci a quando dovremo affrontare il capitano Aizen, no?" affermò... per poi mettersi in una posizione di guardia, e atteggiarsi a campionessa di kung-fu! "E io ho anche già chiesto a Tatsuki di darmi qualche altra lezione di karate! Mi sono un po' arrugginita di recente, ma basterà un po' di allenamento, e tornerò più forte di prima! Yaaa-HA!"

Con un grido di battaglia che non sarebbe stato fuori luogo in un film di Bruce Lee, Orihime sferrò un colpo di taglio in aria e si mise di nuovo in guardia, facendo scendere un grosso gocciolone di sudore dalla fronte di Ichido e Chad! Si ricompose un istante dopo, e si schiarì la voce. "Anche se... spero che non dovremo combattere così tanto, alla fine. Spero che tutto... si possa risolvere presto, e senza troppe vittime."

"Lo speriamo tutti, Inoue..." affermò il gigantesco ma tranquillo Chad Yasutora, un ragazzone muscoloso, dalla pelle scura e dai capelli neri e mossi che gli ricadevano in grosse frange sugli occhi, al punto che veniva da chiedersi come facesse a vedere. "Beh, domani credo avremo più tempo per parlarne. Il signor Urahara ci ha chiesto di trovarci nel suo negozio, e speriamo ci possa dare qualche spiegazione in più."

Ichigo fece una smorfia. "Ugh... ma certo, il signor Cappello e Sandali..." mormorò. "Sì, decisamente deve dirci cosa gli è venuto in mente. E magari, se potesse dirmi di più su come controllare la mia Bankai in modo da avere qualche speranza contro Aizen, sarebbe il massimo!"

Ishida si aggiustò gli occhialli sul naso, e parlò con una punta di disgusto. "La verità è che non possiamo sconfiggere Aizen e gli altri capitani traditori senza l'aiuto delle altre divisioni..." disse l'ultimo dei Quincy, ripensando al suo scontro con Mayuri Kurotsuchi, il responsabile della morte di suo nonno. "Detesto l'idea di collaborare con loro, ma vista l'alternativa, preferisco così."

Gli altri tre annuirono cupamente. Da quello che avevano visto della Soul Society, non era esattamente la società più organizzata o giusta, ma sicuramente gli Shinigami delle 13 Divisioni sembravano dei santi in confronto alla fazione di Aizen.

"Sapete, mi piacerebbe molto se ci potesse essere qualcun altro a darci una mano..." affermò Orihime, guardando in lontananza verso le montagne quasi del tutto occultate dalla nebbia serale. "Temo che ne avremo bisogno..."

Ichigo annuì, senza immaginare che quello che stava per accadere avrebbe ben presto dato ragione alla sua amica...

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Ma mentre questi eventi si verificavano nel mondo umano, in un'altra dimensione stavano accadendo altre cose molto inusuali... e alla Youkai Academy, la scuola superiore frequentata dai mostri più promettenti della società degli Youkai, nella redazione del giornale scolastico, si stava lavorando alacremente per il nuovo numero, in vista di un evento davvero singolare...

"Aaaah... cavolo, ragazzi, certo che ne abbiamo di roba da ordinare!" mormorò esausto il sedicenne Tsukune Aono, l'unico essere umano ad essere mai stato ammesso alla Youkai Academy, e che per questo aveva dovuto passare dei guai non indifferenti. In effetti, se non fosse stato per l'aiuto di altri studenti che erano stati generosi nei suoi confronti, non sarebbe stato vivo a quel punto. "Certo che però non capisco... come mai tutta questa fanfara per una nuova studentessa? Voglio dire, capisco che debba essere accolta come si deve, ma non è un po' esagerato?"

"Niente affatto, Tsukune..." lo corresse gentilmente Moka Akashiya, una graziosa vampira dai lunghi capelli rosa, che era anche la ragazza della quale Tsukune si era innamorato praticamente dal primo giorno in cui si era trasferito alla Youkai Academy. Una ragazza con un segreto particolare, come del resto ne avevano praticamente tutti in quella scuola... ogni volta che il rosario che lei portava attorno al collo veniva rimosso, lei si trasformava in una feroce ed implacabile vampiradai capelli bianchi, che aveva già sconfitto molti degli Youkai che avevano cercato di attaccare Tsukune e i suoi amici.

"Non sai chi è la studentessa che si trasferirà qui?" continuò Moka, passando a Tsukune delle foto tessere. "Si tratta nientemeno che della principessa Lilian, erede della famiglia della Fenice e principessa degli Youkai. E' una personalità molto importante, tant'è che sarà accompagnata da diverse guardie del corpo, e avrà una stanza tutta sua. La scuola deve accoglierla come si deve ad una persona del suo rango."

"D'accordo, d'accordo..." rispose con aria annoiata Kurumu Kurono, una bella e formosa ragazza dai lunghi capelli azzurri legati in una folta coda di cavallo. "In effetti, il fatto che abbiamo più lavoro non mi dispiace neanche... vuole dire che ho più tempo per stare con Tsukune!" Con un sorrisetto malizioso, la graziosa succube (un tipo di youkai specializzato in illusioni e nel sedurre gli uomini) si avvinghiò al braccio sinistro di Tsukune, che assunse un'espressione imbarazzata quando sentì l'ampio seno di Kurumu premergli sul gomito!

Moka sbattè gli occhi, piuttosto contrariata... ma non ebbe il tempo di protestare prima che una delle mani di Kurumu venisse ricoperta da un blocco di solido ghiaccio semitrasparente, costringendola a mollare la presa! La succube lanciò un breve grido di sorpresa, e si voltò nella direzione di un'altra ragazza all'incirca della loro stessa età, con splendenti capelli violetti, occhi azzurri, un bastoncino dolce in bocca, e un'espressione distaccata sul volto, che anzichè indossare la divisa tipica della Youkai Academy, indossava una felpa viola, con dei calzettoni alti a righe colorate...

"Mizore Shirayuki!" esclamò contrariata Kurumu, scuotendosi il ghiaccio dalla mano mentre raggiungeva l'altra ragazza. "Sei stata tu, vero? Vuoi litigare con me?"

"Litigare? E quando mai?" La ragazza di nome Mizore, una donna delle nevi che aveva scelto Tsukune come prescelto per ripopolare la sua razza, guardò verso Kurumu, senza però degnarla di un'arrabbiatura... e subito dopo, due padelle apparvero dal nulla sopra le teste di Kurumu e Mizore, e caddero loro addosso, facendo loro assumere una buffa espressione di dolore fisico, con tanto di occhi a spirale!

"Nessuna di voi due può toccare Tsukune o Moka!" esclamò con convinzione una graziosa bambina dai capelli neri a caschetto e con addosso un vestito da strega, completo di cappello nero a cono, che sedeva all'angolo opposto del tavolo. Si trattava di Yukari Sendo, una piccola strega e la studentessa numero uno dell'accademia, a cui era stato concesso di saltare alcune classi grazie alla sua intelligenza... e soprattutto, l'unica delle ragazze del gruppetto a volere che Tsukune e Moka si mettessero assieme, anche se per motivi tutti suoi... "Con la mia magia, io impedirò a chiunque di puntare su di loro! Perchè io li amo entrambi!"

Mentre Kurumu, Mizore e Yukari cominciavano a bisticciare tra loro come era loro abitudine, Tsukune e Moka si guardarono con l'aria di coloro che hanno già visto quella scena milioni di volte... e l'ultimo membro della redazione, il lupo mannaro Ginei Morioka, un ragazzo alto e prestante dall'aria da belloccio e dalla reputazione di playboy, sorrise tra sè e si permise un commento sagace.

"Non importa quanto si cambi, certe cose restano sempre le stesse!" affermò con un'alzata di spalle, invidiando un po' il fatto che a Tsukune fossero capitate quattro belle ragazze - forse anche più - che se lo litigavano...

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In una casa dall'aspetto arcaico e un po' decadente, alla periferia di Tokyo, fervevano a loro volta altri preparativi, mentre gli inquilini si apprestavano a caricare casse e cartoni su alcuni furgoni... sotto la supervisione di una giovane dell'apparente età di diciassette anni, vestita elegantemente di nero e con lunghi capelli biondi che fluivano dietro la schiena, che in quel momento stava tranquillamente sorseggiando del tè di ottima qualità, seduta ad un tavolino dell'ampio giardino della villetta!

"Okay, ancora un po' di carichi, e per oggi abbiamo finito." disse con tutta calma la Principessa, che dirigeva i lavori dei suoi inservienti. Uno di loro, un ragazzo dai capelli neri corti e mossi, dall'aspetto incredibilmente ordinario, appoggiò una scatola di cartone sigillata vicino ad un furgone, e tirò il fiato, esausto per la faticata.

"Huff... huff... ecco... fatto, Principessa, questo era l'ultimo, per questo furgone!" ansimò, asciugandosi il sudore con una mano. "Un... un momento che prendo fiato e... poi proseguo con il resto..."

La Principessa appoggiò la sua tazza di tè e si alzò al tavolo, andando a raggiungere il giovane inserviente. "Primadi rimetterti a lavorare, Hiro... dovresti ricordarti che è il momento della giornata in cui devi bere il mio sangue. Immaginavo che a quest'ora te lo saresti ricordato da te." affermò, per poi togliersi un guanto e mordersi un polpastrello, in modo da far uscire qualche goccia di sangue. "Ecco. Bevi." disse semplicemente, porgendo la mano al ragazzo di nome Hiro.

"Ehm... ha ragione, Principessa, ma con tutto il lavoro che c'è da fare, me ne sono scordato..." affermò il giovane, per poi avvicinare le labbra alle gocce di sangue e leccarle con attenzione, senza lasciarsene scappare nessuna. Il sapore ferroso del sangue gli riempì la bocca per un po', ma subito dopo si sentì decisamente meglio.

"Farai bene a cercare di ricordartelo, Hiro. Anche in queste circostanze." disse la bella ragazza bionda mentre si rimetteva il guanto. "Da quando ti ho resuscitato, sei diventato dipendente dal mio sangue, e se non lo ricevi regolarmente, la morte tornerà a reclamarti. Lo dico per il tuo interesse."

"Hey, principessina!" esclamò una voce irritata, apparentenente ad una ragazza della stessa età della Principessa, con corti capelli rossi a caschetto, occhi ambrati dalle pupille vagamente ellittiche, un top nero, blue-jeans e stivali da combattimento, che stava portando due cartoni pieni come niente fosse! "Com'è che noi dobbiamo fare tutto il lavoro pesante? Tu non stai muovendo un dito, e quella stupida vampira non si è neanche presentata! Cosa significa, eh?"

Ancora una volta, la Principessa non si scompose. "Lisa, ti ricordo che io sono la padrona di casa. Non sono certo tenuta a fare questi lavori... e in ogni caso è l'ora del tè. Per quanto riguarda Reiri, lo sai meglio di me che non è portata per i lavori pesanti, e che la luce del sole la rende più debole. Vi sarebbe d'intralcio e basta."

Lisa Wildman, la giovane guerriera, figlia di un'umana e di un lupo mannaro, che aveva finito suo malgrado per diventare un membro dell'entourage della Principessa, sospirò rabbiosamente e scosse la testa, borbottando qualcosa circa il fatto che certe vampire pusillanimi avevano tutte le fortune di questo mondo... e il ragazzo di nome Hiro approfittò per fare una domanda. "Ma... Principessa, potrei fare una domanda?" chiese. "Come mai ha deciso di trasferirsi in questa scuola, la Youkai Academy? Mi sembrava che lei non avesse bisogno di frequentare il liceo..."

"Infatti è così." rispose la Principessa, e ad Hiro sembrò che avesse assunto un'espressione molto più seria... quasi cupa. "Il motivo per cui ci stiamo trasferendo lì... è perchè voglio vederci chiaro su certi eventi che si sono verificati di recente. Avete mai sentito parlare di... Fairy Tale?"

Hiro sembrò piuttosto perplesso, ma Lisa corrugò la fronte, evidentemente avendo già sentito quel nome. "Fairy Tale? Sì, principessina, ne ho sentito parlare... e non bene." affermò. "Sono un'organizzazione di terroristi che propugnano la superiorità degli youkai sugli esseri umani, e non vorrebbero niente di meglio che eliminare tutti quelli che non sono youkai. In particolare i mezzisangue come me."

"Precisamente." rispose la Principessa. "Sono individui pericolosi che vanno tenuti d'occhio. Soprattutto considerando che sembra che abbiano dalla loro parte dei nomi importanti nell'alta società degli youkai. Se li lascassi fare, potrebbero provocare una guerra tra il mondo umano, e quello degli youkai, e quindi vanno tenuti sotto controllo prima che diventino troppo pericolosi. Il motivo per cui ci trasferiamo alla Youkai Academy è che sembra che Fairy Tale abbia già dei contatti e degli agenti all'interno dell'istituto, ed è quindi un buon posto per indagare e cercare informazioni. Ma state attenti, ho sentito dire che Fairy Tale può contare su numerosi elementi pericolosi. Non sottovalutateli... e tu, Flandre, mi aspetto che anche faccia del tuo meglio per affrontare questa minaccia."

"Hmm..." rispose la diretta interessata, una bambina dall'espressione vacua, vestita di nero e con i capelli castani chiari raccolti dietro la testa, che in quel momento stava portando al furgone cinque casse poste una sopra l'altra, come se non pesassero niente...

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Nell'orrido luogo denominato Las Noches, sorgeva la fortezza da cui il nuovo signore del male, Aizen Sosuke, e i suoi luogotenenti Gin Ichimaru e Tousen Kaname comandavano un immenso esercito di Hollow, Arrancar e altri orrori similari, in preparazione al terribile attacco che avrebbero sferrato alla Soul Society e al mondo umano... e proprio allora, nella sala del trono occupata dagli shinigami traditori, Aizen aveva appena ricevuto un interessante rapporto da uno dei suoi uomini di fiducia... la Octava Espada, Szayel Apollo Grantz, il più abile scienziato al servizio del signore di Las Noches.

"Hmmm, ma guarda... tutto questo è molto interessante!" commentò Gin Ichimaru, mantenendo sempre gli occhi chiusi e quel suo sorriso inquietante perennemente stampato in faccia. "Chi l'avrebbe mai detto che le cose sarebbero evolute fino a questo punto? Sono in molti che si stanno muovendo, eh?"

"Questo non cambia niente." tagliò corto Tousen. "I nostri piani non cambiano. Il nobile Aizen continuerà a percorrere la via del minimo spargimento di sangue, indipendentemente da chi interferirà."

Aizen, tuttavia, stava già pensando a come volgere la situazione a suo vantaggio. "Capisco..." disse con tranquillità serafica allo Espada dai capelli rosa. "Un mondo parallelo chiamato Cure Rose Garden, e tensioni in aumento tra il mondo umano e quello degli youkai. Potrebbe esserci utile in futuro, tutto questo... Szayel, fa in modo che la situazione venga tenuta d'occhio. Faremo la nostra mossa al momento giusto... per adesso, puoi congedarti."

Con un ghigno sardonico, la Octava Espada si inchinò al suo padrone. "Senz'altro, mio signore. Sarà fatto."

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CONTINUA...

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Capitolo 2
*** Pretty Cure vs. Hollow ***


YBTVR-002

Yes! Bleach Plus Vampire Resurrection

Una fanfiction crossover (Yes! Pretty Cure 5 - Bleach - Rosario Plus Vampire - Princess Resurrection) scritta da: Justice Gundam

Bentornati, e già che ci sono... buone feste e un buon anno nuovo a tutti quanti! Era ora che aggiornassi anche questa storia, vero? In effetti, è anche ora che aggiorni molte delle mie storie... ma state tranquilli, saprò accontentare tutti prima dell'Epifania! Intanto, ecco a voi il secondo capitolo del mio nuovo e più ambizioso crossover, che mette assieme i mondi di Yes! Pretty Cure 5, Bleach, Rosario Plus Vampire e Princess Resurrection, in un tutt'uno che, si spera, verrà abbastanza coerente ed omogeneo! Per adesso, ho semplicemente introdotto le varie fazioni (o meglio, quelle che saranno in gioco fin dall'inizio), in modo da dare l'antefatto della storia. Molto presto, gli eventi cominceranno a prendere una piega tale che le varie storyline inizieranno a convergere, e sarano le eroine di Yes! Pretty Cure 5 le prime a cominciare a rendersi conto di quanto difficile sia la situazione...

Infatti, le nostre, in questo particolare episodio, avranno la poco simpatica incombenza di dover affrontare degli Hollow per la prima volta! Inutile dirlo, e la storia dei Quincy ci insegna che è sempre stato così, la Soul Society non prenderà molto bene il fatto che qualcun altro si stia assumendo il compito di distruggere gli Hollow fuori controllo. E per questo, chiunque conosca Bleach lo sa già, c'è anche un motivo molto valido... ma non voglio anticiparvi nulla, e lascerò che siate voi a scoprire come andranno le cose quando le nostre amiche si ficcheranno nei guai! Nel frattempo... daremo anche un'occhiata a quello che succede alla Youkai Academy, e vedremo come la nostra principessa Lilian e il suo entourage si adatteranno alla loro nuova scuola! Eh, già, come potete vedere, ci sono molti elementi di cui tenere traccia...

Una cosa alla volta, in ogni caso. Per adesso, è il caso che io risponda alle recensioni che mi avete lasciato, che non sono state nè poche, nè schematiche! Insomma, avrò il mio bel da fare a rispondere a tutti voi!

Anonimo9987465: Beh, nei capitoli inizialli, in effetti, di solito non accade molto, servono più che altro a far vedere come stanno le cose e a far orientare il malcapitato lettore! Hehehee... ma lazione, come hai detto tu, inizierà tra molto poco, e sarà gloriosa! Come hai potuto leggere sopra, le nostre eroine avranno il loro bel da fare a sconfiggere un branco di Hollow - uno scontro che potrà sembrare di importanza minima, ma che farà sì che le nostre rimangano coinvolte negli intrighi della Soul Society... e di Aizen, ovviamente! Grazie comunque dell'incoraggiamento, e spero che anche questo capitolo sia abbastanza interessante! A presto!

TJ Potter: Benvenuto! Non ho mai risposto ad una delle tue recensioni, però ho visto che in effetti hai letto un po' delle mie storie, e mi fa piacere di essermi procacciato un nuovo fan, malgrado le mie ablità come scrittore possano ancora essere affinate. Tra l'altro, mifa piacere conoscere un altro fan di Rosario + Vampire, che secondo me è uno dei migliori shonen manga che ci siano in circolazione. Comunque, anche gli altri tre sono belli, anche se Yes! Pretty Cure 5 ha un aspetto un po' da shojo. Il tono, però, ricorda non poco un incrocio tra Sailor Moon e Dragon Ball Z! ^_^

Esatto, in questo capitolo le cose cominciano a muoversi sul serio... quindi allacciai le cinture di sicurezza, sarà una sfida molto combattuta!

Darkroxas: Nessun problema per il ritardo, comprendo che tu volessi documentarti un po' sulle varie storie dei manga / anime che uso, prima di gettarti nella lettura! Comunque, grazie della recensione, e mi fa piacere essere riuscito a rendere l'idea della situazione anche per gli anime / manga che non conosci! Aizen è uno che sa approfittare delle situazioni, quindi puoi stare certo che sta già muovendo i suoi pezzi. Sì, ci sarà da aspettare prima di vedere cosa accadrà, ma intanto questo primo capitolo sarà un buon modo di far iniziare l'azione! Quindi... buon divertimento!

KillKenny: E grazie anche a te! Farò del mio meglio per soddisfarti, anche se non posso garantire tutto... e certo non potrò salvare il povero Tsukune dal suo harem, per quanto lui sia decisamente orientato (per non dire già deciso) su Moka! ^_^

Grazie ancora, e a presto!

Direi che ci siamo tutti... in questo caso, non perdiamo ulteriore tempo, e diamo inizio all'avventura delle Pretty Cure di Yes! alle prese con gli Hollow... e la stagnante burocrazia della Soul Society! Come andrà a finire? A voi il piacere, spero, di scoprirlo!

A presto, e buon anno nuovo a tutti!

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Capitolo 2 - Pretty Cure vs Hollow

L'equilibrio del mondo è mantenuto stabile tramite un processo di morte e rinascita ciclico ed inevitabile: dopo la morte, l'anima di una persona normalmente arriva alla dimensione alternativa che viene comunemente chiamata Soul Society, dove trascorre un periodo indeterminato di tempo... e quando un abitante della Soul Society muore, la sua anima migra nuovamente al mondo umano, reincarnandosi in un'altra persona senza alcun ricordo del tempo passato nella Soul Society.

Purtroppo per il mondo, non sempre va così. Alcuni restano nel mondo umano per realizzare determinati obiettivi, come ad esempio proteggere una persona amata, o portare a termine una vendetta. Sfortunatamente, il fatto che i fantasmi hanno pochissimo modo di interagire con il mondo porta la grande maggioranza di questi ad impazzire e a diventare ossessionati dalla realizzazione dell'obiettivo che si sono posti... e così facendo, l'anima si trasforma in un mostro chiamato Hollow e, ironicamente, spesso fa dell'oggetto delle sue ossessioni anche la sua prima vittima, per poi scatenare la sua violenza sul resto del mondo.

Lo scopo delle Tredici Divisioni della Soul Society è di fare in modo che queste anime perdute vengano purificate e condotte al loro destino finale, in modo che il cicllo di vita, morte e rinascita che tiene in equilibrio l'universo non venga interrotto. Se questo dovesse accadere, le conseguenze sarebbero devastanti per tutti... e le Tredici Divisioni, sotto l'inflessibile guida del capitano Genryusai Shigekuni Yamamoto, fanno in modo che queste regole non possano essere infrante. Tutti coloro che intruducono un fattore di squilibrio in questo meccanismo vengono rimossi, come lo sterminio dei Quincy può testimoniare...

Sfortunatamente per il resto dell'universo, alcuni Hollow evolvono oltre il livello basilare di Gillian che gli Shinigami delle Tredici Divisioni sono abituati a gestire. Alcuni di essi, per esempio, riescono a rimuovere le loro maschere, e a trasformarsi nei ben più pericolosi Arrancar. Esistono innumerevoli variazioni di quese micidiali creature, e chiunque abbia affrontato un Hollow e sia sopravvissuto per raccontarlo sa bene che l'esperienza non potrà prepararlo in alcun modo a sfide future con i terribili mostri di Las Noches...

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"Yaaaaawn!" sbadigliò Nozomi, china sul quaderno dove stava finendo i suoi compiti di matematica. Ormai si stava avvicinando la sera... e laddove le altre ragazze della Nutts House erano già riuscite a finire i loro esercizi, la loro leader dai capelli rosa era ancora impegnata a risolvere una serie di equazioni che le stavano facendo girare la testa! "Cavolo, ragazze... come avete fatto voi a finire queste cose? Sto impazzendo soltanto a guardarle..."

Inutile dirlo, la piccola e sfacciata Milk non si fece sfuggire l'occasione per lanciare una frecciatina a Nozomi. "Beh, forse perchè loro studiano tutti i giorni... e non perdono tempo a fare sogni ad occhi aperti come fai tu, mia cara Nozomi!" affermò, dando una sbirciatina alle operazioni sulle quali Nozomi stava sgobbando. Stava bene attenta a non farsi scappare che lei stessa non avrebbe nemmeno saputo da dove incominciare...

La leader non ufficiale delle Pretty Cure storse il naso davanti alle battutine sarcastiche della creaturina del regno di Palmier. "Hmm... non ho chiesto il tuo parere, Milk! Io stavo parlando a Rin e alle altre!" esclamò... ricevendo in cambio una breve risatina di scherno.

"Beh, fino a prova contraria... adesso anch'io sono una del vostro gruppo, non ricordate?" affermò Milk, facendo ondeggiare una delle sue lunghe orecchie con fare vanitoso. "E... diciamoci la verità, se non fosse stato per Milky Rose, non sareste riuscite a sconfiggere quell'agente di Eternal che vi ha attaccato poco dopo che avete conosciuto Syrup!"

Rin sospirò, dovendo ammettere che Milk non aveva tutti i torti. In effetti, Milky Rose era stata un'aggiunta praticamente indispensabile al gruppo... e se non fosse stato per lei, lo scontro con le forze di Eternal si sarebbe già concluso nel peggiore dei modi. Comunque, la calciatrice ignorò il commento di Milk e andò a vedere le operazioni che Nozomi stava facendo... restando alquanto stupita quando vide di cosa si trattava! In effetti, erano delle semplici sostituzioni, che riuscivano ugualmente a lasciare senza parole la sua migliore amica.

"Ma... Nozomi-chan, queste sono delle semplici sostituzioni matematiche! Non mi dirai che non riesci a fare neanche delle cose così!" esclamò Rin, con un certo allarme! "Si tratta semplicemente di portare le incognite tutte dalla stessa parte dell'uguale, e poi fare le dovute operazioni... ovviamente cambiando di segno ogni volta che devi!"

"Ehm... non è per fare la figura dell'ignorante, Rin-chan, ma è così... io non ci capisco niente con tutte queste x, y e questi più e meno che vanno cambiati!" esclamò frustrata. "Che ci posso fare, se non capisco non capisco..."

"Ugh... roba da pazzi, Nozomi-chan... ma tu cerci davvero di farle, queste operazioni, o parti subito dal presuupposto che non ce la farai? Comincio ad avere i miei dubbi..." affermò Rin scuotendo la testa.

Le altre Pretty Cure, che stavano prendendo il tè sedute ad un tavolo lì vicino, si voltarono nella direzione di Nozomi... e Komachi, che era la più brava delle ragazze in questi argomenti, andò al banco di Nozomi per cercare di darle una mano. "Aspetta, Nozomi-chan, lascia che ci dia un'occhiata anch'io... così magari ti posso dare qualche dritta!"

"Grazie, Komachi-chan, sei un'autentica salvatrice!" esclamò Nozomi quasi commossa, mentre la sua amica dai capelli verdi si sedeva vicino a lei e iniziava a dare un'occhiata alle operazioni che aveva da fare. "Insomma, io proprio non capisco questa storia di portare i più e i meno da altre parti... e poi sostituire, e fare tutte quelle cose assurde..."

Komachi ridacchiò divertita. Per Nozomi, la matematica era un autentico caos... ma magari, con un po' di fantasia, le poteva far capire quali fossero le regole da seguire. "Hehehee... tranquilla, Nozomi-chan, lo so che queste operazioni possono sembrare molto complesse... ma vedi, la matematica ha sempre delle regole molto precise, che vanno imparate. Una volta fatto questo, tutto il resto viene da sè."

"Per te è facile, Komachi-chan, visto che tu sei così intelligente..." mormorò sconsolata Nozomi, tenendo la sua matita tra il naso e il labbro superiore, mentre gli altri del gruppo delle Pretty Cure restavano ai loro posti, osservando le loro cmpagne che si mettevano al lavoro sulle operazioni...

"Komachi è davvero molto brava in matematica... Nozomi-chan non potrebbe avere insegnante migliore!" commentò la piccola Urara, appoggiando sul tavolo la sua tazzina ormai praticamente vuota.

"Komachi è sempre stata molto studiosa, fin da quando eravamo bambine..." rispose la bella Karen, mettendosi a posto i lunghi e splendenti capelli blu. "Ogni volta che avevo qualche dubbio su qualcosa... mi bastava chiedere a lei, e lei o lo sapeva già da sè, o comunque sapeva dove andare a cercare la risposta!" affermò. "Comunque, parlando di altre cose... Natsu, Kokoda, Syrup... per caso avete già idea di dove si potrebbe andare a cercare il prossimo regnante? Per adesso ne abbiamo trovati due..."

"Purtroppo non ne siamo ancora sicuri... dobbiamo semplicemente continuare a cercare, e sperare che la buona sorte stia dalla nostra parte. Finora abbiamo noi il vantaggio, ma se Eternal riuscisse ad avere ccesso al Cure Rose Garden..." cominciò a dire il biondo dalla pelle scura... fermandosi e corrugando la fronte con espressione dubbiosa nel momento in cui stava per proseguire la frase. Immediatamente, le ragazze interruppero tutto quello che stavano facendo e si voltarono verso Natsu e Kokoda. Come temevano, i loro due mentori si stavano guardando attorno con aria allarmata... però, Komachi notò subito che c'era qualcosa di diverso, questa volta. C'era allarme, certo, ma il modo di fare dei due rendeva chiaro che c'era qualcosa che li aveva lasciati perplessi. C'era qualcosa di strano, questa volta... qualcosa davanti al quale i principi di Palmier non si raccapezzavano...

"Natsu? Kokoda, Syrup?" chiese Rin, distogliendo la sua attenzione dai problemi di matematica di Nozomi. Il castano alzò un indice e si guardò attorno, cercando di capire cosa mai stesse succedendo...

"Non lo so, ragazze..." affermò. "Ho un altro dei miei brutti presentimenti... ma mi sembra che questa volta ci sia qualcosa di diverso! Non ve lo so spiegare bene neanch'io..."

"Qualcosa di diverso? Come sarebbe a dire?" chiese Milk, altrettanto stupita. "Non si tratta di quelli di Eternal?"

"No, assolutamente no..." rispose Nuts con aria stranita. "E' qualcos'altro... qualcosa di decisamente più sinistro, che non fa parte del ciclo naturale delle cose... ma non ho idea di cosa possa essere."

"Che cosa? Questa volta non è Eternal? Ma allora..." chiese Nozomi."Di... di cosa potrebbe trattarsi?"

"Meglio andare a vedere, ragazze..." propose Karen, alzandosi da tavola. "Non si può mai essere troppo prudenti, quando si ha a che fare con simili minacce..."

"Oltre alla matematica, anche questo..." si lamentò Nozomi. Ma la sua energia mise rapidamente a tacere ogni lamentela. "E va bene... immagino che anche questo faccia parte del nostro dovere come Pretty Cure, quindi... andiamo, ragazze, e vediamo di fermare questa cosa prima che possa fare danni... di qualunque cosa si tratti!"

Le altre ragazze, i principi di Palmier e Syrup si dissero d'accordo, e seguirono Nozomi giù per le scale e verso l'uscita della Nutts House...

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L'atmosfera che accolse Nozomi e le sue compagne non appena ebbero messo piede fuori dal negozietto poteva essere solo definita tetra. La giornata non era stata particolarmente brutta, fino a quel momento... ma il tempo sembrava essere peggiorato di colpo, e ora si sentiva spirare un vento gelido che penetrava nelle ossa e recava con sè uno strano sentore di morte. Rin ebbe un brivido e si massaggiò le spalle con le mani, cercando di farsi caldo.

"Brrrr... accidenti, ragazze, certo che il tempo fa di quegli scherzi..." mormorò la ragazzina. "Che succede qui? Cosa c'è che non va?"

"Ancora non ne siamo sicuri..." affermò Kokoda. "Però sento molto bene che ilnemico si sta avvicinando, e tra non molto dovremmo vederlo..."

Una vibrazione scosse il terreno sotto i loro piedi... e un rombo inquietante annunciò l'arrivo della nuova minaccia, che sembrò crescere dalla terra stessa! Le ragazze si dispersero, gridando per la sorpresa, quando due grossi blocchi di terra si sollevarono e franarono giù, rivelando l'aspetto orribile ed innaturale delle creature che si nascondevano sotto di essa: sembravano degl orrendi ragni di dimensioni spropositate, il cui corpo era una sfera di carne gommosa tenuta in piedi da quattro zampe nodose, ciascuna terminante con una mano umana, che fuoriuscivano dai lati del corpo, in maniera quasi simmetrica! In mezzo a ciascuna coppia di zampe, una per ogni lato del corpo di quei mostri, spuntavano delle bocche spalancate fin troppo simili ad una bocca umana per non essere fuori posto in quei disgustosi ammassi di carne... e sopra la bocca che probabilmente si trovava sulla parte frontale delle bestiacce era posta una maschera bianca tozza e sgraziata, con gli occhi neri nei quali brillavano un paio di pupille rosse sanguigne! Le creature erano quattro in tutto... ed erano apparse all'improvviso attorno alle ragazze, tagliando loro ogni possibile via di fuga!

"Aaaah! Ra... ragazze, non ho mai visto mostri così!" Esclamò spaventata Urara, retrocedendo fin quasi a rientrare nella Nutts House. La biondina afferrò il congegno di trasformazione che portava sempre con sè e lo strinse forte, in modo da farsi coraggio mentre le spaventose creature cominciavano a stringere il cerchio attorno a ei e alle sue compagne. Ora che le vedeva da vicino, sembravano ancora più mostruose, con quelle vene grosse come gomene che trasparivano sotto la pelle gommosa, e quell'odore pestilenziale che le circondava...

"Nemmeno... nemmeno io! Questa non può essere opera di Eternal!" esclamò Kokoda, cerando di immaginare da dove potessero essere venuti fuori. Milk stessa, malgrado stesse cercando di manenere la calma, avvertiva qualcosa di estremamente innaturale in quegli orrori, e stava sforzandosi di mantenere il controllo...

Nozomi deglutì, anche lei spaventata dall'orribile aspetto di quelle cose... ma prese rapidamente in mano la situazione e si sfilò il dispositivo di trasformazione. "E.. Eva bene, ragazze, non è il momento di pensare da dove vengono o cosa sono! Intanto dobbiamo fermarli, e alla svelta! Siete pronte?"

"Yes!" esclamarono tutte assieme le altre quattro, preparandosi a loro volta...

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"PRETTY CURE... METAMORPHOSIS!"

Ognuna delle ragazze tenne sollevato in aria il suo dispositivo di trasformazione, premette alcuni tasti... e subito dopo, compì un elegante gesto con il braccio e venne circondata da un'aura luminosa del colore associato a ciascuna ragazza: rosa per Nozomi, rosso scarlatto per Rin, giallo vivo per Urara, verde per Komachi, e un bel blu brillante per Karen. La luce si raccolse attorno ai corpi delle ragazze, solidificandosi letteralmente e formando i costumi da combattimento che le ragazze erano ormai abituate ad indossare ogni volta che il pericolo chiamava. Una serie di spettacolari e vivaci giochi di luce accompagnò i lenti e aggraziati movimenti di ognuna di loro mentre la trasformazione arrivava al termine... e pochi secondi dopo, i quattro mostri simili a ragni furono costretti a fare qualche passo indietro, ringhiando furiosamente, mentre le Pretty Cure apparivano davanti a loro, in tutta la loro gloria! Cure Dream, la forma da combattimento di Nozomi, si mise in guardia e per prima declamò il suo grido di battaglia!

"Il grande potere della Speranza... Cure Dream!"

"La fiamma rossa della Passione... Cure Rouge!"

"L'Effervescente profumo del limone... Cure Lemonade!"

"La Tranquillità della terra verde... Cure Mint!"

"La fonte blu dell'Intelligenza... Cure Aqua!"

"Il potere della speranza... e la luce del futuro!" esclamarono tutte assieme le cinque ragazze, nel momento in cui la trasformazione di gruppo fu completata. "Cinque cuori uniti in lotta contro il male... YES! PRETTY CURE 5!"

"Forza, ragazze... mettetecela tutta!" esclamò Kokoda, dispiacendosi del fatto di non poter dare loro una mano lui stesso. Dietro di lui, Milk si concentrò per un breve momento, e il suo piccolo corpo brillò per qualche attimo, prima di aumentare di dimensioni, trasformandosi in quello della sua alter-ego umana, Kurumi Mimino, una bella ragazza dai lunghi capelli ricci e viola, l'identità che lei usava per mimetizzarsi tra gli esseri umani e tenere d'occhio Nozomi e le sue compagne. Con decisione, Kurumi tirò fuori la sua Milky Palette, e la attivò, trasformndosi a sua volta!

"SKY ROSE... METAMORPHOSIS!" esclamò, venendo avvolta da un vortice di petali azzurri da cui emerse pochi istanti dopo, sotto forma di Pretty Cure!

"La rosa blu è l'emblema segreto... Mlky Rose!" esclamò, i nastrini azzurri che portava tra i capelli che ondeggiavano nel vento!

Infuriati da quella che vedevano come una dimostrazione di insolenza, i mostri simili a ragni si scagliarono contro il gruppo... e il più vicino di tutti spalancò la sua bocca frontale e scagliò un proiettile di disgustoso e denso liquido verdastro contro Cure Mint e Cure Aqua, le più vicine a lui... ma la Pretty Cure della Tranquillità reagì in tempo, creando uno scudo di energia verde attorno a sè e alla sua amica!

"Pretty Cure... Mint Protection!" esclamò. Il globo di disgustoso liquido corrosivo impattò contro lo scudo energetico, e si dissolse con un sibilo terrificante, lasciando illese le due ragazze... e Cure Aqua seguì con il suo attacco, prendendo di mira la maschera bianca che copriva il suo volto...

"Grazie, Cure Mint! Ed ora... Pretty Cure Aqua Tornado!" esclamò. La sua polsiera brillò di luce azzurra per un attimo, per poi emettere una potente ondata che investì in pieno il volto della creatura malefica, facendola ringhiare dalla sorpresa e dal disappunto per poi scagliarla a terra in un groviglio di arti nodosi!

"Bel colpo, ragazze! Ma aspettate di vedere cosa sono capace di fare!" disse Cure Rogue, per poi saltare via quando il mostro che stava affrontando fece scattare un braccio verso di lei, cercando di schiacciarla contro il terreno. La Cure del Fuoco colpì con un pugno la giuntura dell'essere malefico, facendolo retrocedere un po'... poi saltò verso di lui e lo colpì in piena faccia con un potente calcio volante. Il mostro cadde a terra, ma si rialzò quasi subito, deciso a riprendere l'attacco...

"Mi sembra evidente che quelle maschere sono il punto debole di quei mostri..." affermò Cure Aqua, notando la reazione delle orride creature nel momento in cui venivano colpite. "Concentrate il fuoco su quelle, e vediamo cosa succede!"

Uno dei mostri simili a ragni, come se avesse capito che si stava mettendo male per loro, prese di mira Cure Dream e le scagliò contro un altro getto di liquido corrosivo... ma per fortuna, la leader non ufficiale del gruppetto saltò via in tempo, sfuggendo al micidiale attacco e facendo in modo che venisse colpito solo il terreno, sul quale si formò una grossa macchia nera dalla quale saliva un disgustoso vapore bianco. "Hey, attento con quelle cose, mostro! Qualcuno poteva farsi male!" esclamò Cure Dream, per poi prendere di mira il probabile punto debole che Cure Aqua aveva individuato. "Okay, ora ci provo! Pretty Cure Dream Attack!"

Cure Dream raccolse tutte le sue energie e scagliò un poderoso attacco, un proiettile energetico rosa a forma di farfalla che sfrecciò verso la maschera del mostro più vicino... e la centrò in pieno, squarciandola e colpendo gli organi vitali dell'essere mostruoso, che ruggì fragorosamente mentre si accasciava a terra, e il suo corpo iniziava rapidamente a trasformarsi in una pozzanghera di materia grigia e maleodorante, per poi dissolversi del tutto...

"Evvai! Ha funzionato!" esclamò Cure Dream. "Grazie, Cure Aqua, la tua osservazione è stata utilissima!"

"Accidenti, certo che queste cose danno fastidio anche quando sono già morte!" commentò Cure Rouge. Con un balzo, la Cure del Fuoco balzò addosso ad una delle orrende creature e la centrò con un potente calcio in rovesciata, sferrato dall'alto verso il basso! La bestia ringhiò e le sue zampe cedettero per qualche istante, dando a Cure Rouge il tempo di saltare giù e caricare un nuovo attacco... "Pretty Cure... Fire Strike!"

Una palla di fuoco delle dimensioni di un pallone da calcio si accese a poca distanza dai piedi di Cure Rouge, che poi alzò una gamba, prendendo accuratamente la mira... e sferrò un calcio tremendo alla sfera infuocata, scagliandola senza farsi nulla contro l'orrore a forma di ragno! Quest'ultimo cercò di difendersi, sputando di nuovo un globo di liquido corrosivo contro la sfera infuocata, che però non si fermò, dissipò la materia disgustosa senza neanche rallentare, e proseguì inesorabile la sua corsa, centrando anch'essa la maschera del mostro e mandandola in mile pezzi! La bestia ruggì agonizzante, poi crollò a terra e fece la stessa fine della sua "collega" che era stata vaporizzata poco prima dall'attacco di Cure Dream.

"Meno due!" esclamò Cure Rouge.

Non rimanevano infatti che due mostri, che comunque non sembravano essere in alcun modo perturbati dalla fine dei loro compagni. Uno di essi avanzò a testa bassa - se si poteva dire che avesse una testa - contro Cure Lemonade e Milky Rose, che si gettarono di lato ed evitarono il mostro con un salto acrobatico. La più giovane delle paladine della giustizia si rialzò immediatamente con un colpo di reni, e delle catene di luce dorata apparvero attorno alle sue braccia...

"Cercherò di bloccarlo! Pretty Cure... Prism Chain!" esclamò Lemonade. Le catene di luce sfrecciarono contro il mostro, che aveva continuato a correre senza fermarsi, ormai troppo lanciato per cambiare direzione o frenare, e gli si avvinghiarono attorno alle zampe anteriori, facendogli perdere l'equilibrio! Dalle quattro bocche dell'orribile cosa uscì una sequela di orribili versi mentre il mostro cadeva a terra, in un turbinio di arti e fauci che schioccavano... e Cure Lemonade tirò le catene verso di sè, impedendo ulteriomente i movimenti alla creatura malefica. "Perfetto! L'ho presa! Milky Rose, tocca a te!"

"Subito!" rispose la nuova arrivata. I tasti del suo artefatto, la Milky Palette, si illuminarono uno dopo l'altro, e il gioiello posto sull'impugnatura si accese di una luce sfolgorante, mentre particelle di luce blu si raccoglievano attorno a Milky Rose, che eseguì qualche fendente in aria, e poi puntò la sua arma contro il mostro che Lemonade teneva a bada. Un'enorme rosa dai petali blu cobalto sbocciò letteralmente in aria, davanti alla ragazza dai capelli viola...

"Bufera di petali di rosa blu... avvolgi il potere del Male!" ordinò Milky Rose. "Milky Rose Blizzard!"

Milky Rose sferrò un fendente in aria, e la rosa blu si scompose in una miriade di petali che, spinti da un vento invisibile, travolsero la bestiaccia ancora stesa a terra! Il mostro cercò di dibattersi per sfuggire all'attacco, ma non c'era nulla che lui potesse fare, e ben presto venne sepolto dai petali blu che formarono una scultura a forma di rosa attorno a lui! Passò un secondo... e dei raggi di luce azzurrina scaturirono dalla rosa blu, per poi espandersi e farla esplodere letteralmente, disintegradola assieme al mostro che aveva sigillato!

A questo punto era rimasto soltanto un mostro, con il quale se la stavano vedendo Cure Aqua e Cure Mint. Le due amiche, usando uno spettacolare gioco di squadra e alternando attacco e difesa con maestria, stavano dando fastidio all'orrenda creatura, facendola infuriare e portandola a scoprirsi sempre di più. Cure Mint evitò un altro getto di liquido letale, che scavò una piccola trincea nel terreno, e colpì con un calcio uno degli arti del mostro, che stava cercando di afferrarla e stritolarla. Poi, mentre Cure Aqua distraeva il nemico con un attacco laterale, la Cure della terra alzò un braccio, sopra il quale si formò un proiettile energetico verde a forma di disco!

"Pretty Cure... Emerald Saucer!" esclamò, scagliando la lama di energia come se fosse stata un frisbee gigante. L'attacco colpì il mostro, troncando di netto una delle sue zampe anteriori... e il mostro crollò al suolo con un gorgoglio agghiacciante, mentre un fiotto di icore liquido dall'odore nauseabondo fuoriusciva dal moncherino. Tuttavia, la bestia non si perse d'animo e afferrò l'arto amputato, tenendolo attaccato al punto in cui era stato tagliato... e immediatamente, la ferita iniziò a rigenerarsi con rapidità incredibile! Ben presto,il mostro si sarebbe potuto rialzare come se niente fosse successo...

"Ugh... ragazze, avete visto?" esclamò disgustata Cure Dream. "Si sta riattaccando quella zampa come niente fosse... ma che diamine è quella cosa?"

"Non ne ho idea, nè mi interessa..." replicò Cure Aqua, decisa a concludere quella storia il prima possibile. Con un elegante gesto del braccio, la ragazza dai capelli blu fece apparire dal nulla una spada fatta d'acqua, che emise un leggero sciabordio nel momento in cui Cure Aqua la fece volteggiare davanti a sè. "Ma adesso è il momento giusto... nonme la lascerò scappare! Hah!"

Cure Aqua scattò alla massima velocità che le era possibile contro il mostro, che si era appena riattaccato la zampa tagliata e si stava rialzando... ma non fece in tempo prima che Aqua spiccasse un salto enorme, eseguendo degli spettacolari volteggi a mezz'aria, e poi scendesse giù con la lama puntata e pronta a colpire! Evitò agilmente il braccio con cui la bestia cercò di sbatterla via, poi raggiunse il corpo del mostro e, con un affondo spettacolare, trafisse l'orbita destra della maschera posta sulla bocca principale! Poi, mentre il mostro lanciava un tremendo ruggito di rabbia impotente, Cure Aqua mollò l'elsa della sua arma e fece un salto mortale all'indietro, atterrando vicino alle sue amiche mentre l'avversario dava gli ultimi. L'essere mostruoso si immobilizzò e si dissolse nel nulla esattamente come avevano fatto gli altri poco prima. Finalmente, tutti i nemici erano stati eliminati... e non appena di loro non fu rimasto che il ricordo, l'atmosfera pesante ed opprimente si dissolse a sua volta, lasciando di nuovo spazio al cielo azzurro e ai raggi del sole. La battaglia era finita... non però senza lasciare nelle ragazze uno strano sentore di pericolo...

"Uff... accidenti, è stato meno difficile del previsto..." affermò Cure Dream, sciogliendo la trasformazione per tornare ad essere Nozomi Yumehara, la dolce e sbadata ragazzina di sempre. "Però quei mostri avevano qualcosa di strano, Kokoda e Natsu hanno ragione... non erano proprio dei mostri di Eternal!"

"No davvero..." rispose Milky Rose. Anche lei, come le altre ragazze, tornò alle sembianze normali. "Non ho mai visto niente di simile... non avevano proprio niente di umano, e avete visto con che velocità si rigeneravano? Da dove accidenti potevano venire?"

Natsu scosse la testa, mentre lui e Kokoda raggiungevano le ragazze. "Mi dispiace ragazze... non ho proprio idea di cosa potessero essere quei mostri! Posso solo ipotizzare... che si trattasse di qualche mostruosità mandata da qualche nuova fazione per eliminarci... per motivi che ancora non posso nemmeno immaginare!"

"Che vogliano anche loro avere accesso al Cure Rose Garden?" chiese Syrup con sospetto.

Komachi scosse la testa. "Non possiamo dire nulla, per il momento... quelle orribili cose sono semplicemente saltate fuori all'improvviso, e hanno attaccato senza dare alcuna spiegazione." affermò. "Non abbiamo potuto fare altro che difenderci..."

Kokoda si sfregò il mento. "Hmm... e' strano... strano davvero. Chiunque abbia mandato quelle cose ad attaccarci, lo ha fatto con un piano ben preciso... e forse, rispondendo a questo attacco, non abbiamo fatto altro che giocare al suo gioco." disse il principe di Palmier. "Se solo potessimo sapere chi è stato..."

"Pensi che qualcuno ci abbia mandato contro quelle... cose... di sua spontanea volontà, Kokoda?" chiese Nozomi, rivolta al suo amato.

"Quasi sicuro." rispose per lui Natsu. "Erano in quattro, il numerogiusto per impegnarvi in combattimento e farvi sfoderare una certa parte della vostra forza senza per questo farvi stancare... Non credo che si tratti di una coincidenza."

"Quindi, chiunque fosse, il nemico stava semplicemente valutando la nostra forza, in modo da sapersi regolare in seguito." concluse Karen, non per niente considerata la Pretty Cure dell'Intelligenza. "Solo che non sappiamo chi sia, nè come e neanche quando colpirà di nuovo... accidenti, avere almeno un po' di informazioni in più aiuterebbe!"

"Non credo ci possiamo fare molto, per adesso..." affermò Kokoda. "Comunque, io e Nuts faremo delle ricerche a proposito, e vedremo di capire di cosa si trattava... anche perchè, in effetti, sono sicuro di aver già sentito parlare di quelle strane maschere, anche se non sono sicuro di ricordare dove..."

"Grazie, ragazzi... ci darebbe davvero una mano." concluse Rin, pensando che tra non molto la situazione si sarebbe fatta più complicata...

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E non aveva idea di quanto sarebbe peggiorata...

Infatti, nel quartier generale di Aizen, nel cuore di Las Noches, la Octava Espada Szayel Apollo Grantz si aggiustò gli occhiali, sorridendo malignamente della riuscita dell'operazione. C'era voluto un po' di tempo, ma alla fine trovare coloro che erano legate a quel misterioso mondo parallelo, il Cure Rose Garden, era stata semplicemente questione di regolare le macchine sulla giusta frequenza... e a quel punto, beh, l'esercito di Las Noches aveva sempre qualche Hollow di basso rango sacrificabile per valutare il potenziale dei loro futuri avversari. E quelle ragazze... doveva ammetterlo, avevano un potenziale davvero notevole, e se lasciate fare avrebbero potuto diventare una seria minaccia. La loro forza avrebbe certamente potuto eguagliare quella di un capitano delle Tredici Divisioni, forse anche superarla... certo, nulla poteva essere più potente del supremo Aizen, ma in ogni caso, non era proprio prudente sottovalutare quelle marmocchie...

Beh, non che per lui fosse un problema, in effetti. Semplicemente guardando le Pretty Cure in azione, Szayel si era già fatto un'idea di quale fosse il loro stile di combattimento... e una volta che lui avesse studiato abbastanza a fondo questo stile, e si fosse reso cont dei suoi punti di forza e punti deboli, le Pretty Cure sarebbero diventate avversarie di poco conto per lui. Come sempre, la conoscenza è potere... e questo valeva soprattutto per lui, la più grande mente degli Arrancar dopo Aizen stesso..

"Perfetto. Assolutamente perfetto." disse, con fare narcisista. "Tutto sta andando secondo i piani... e ben presto, se tutto va bene, le spine nel fianco che ci opprimono si toglieranno da sole! Heheheee... quasi mi dispiace per quelle mocciose, è altamente probabile che non sapranno mai nemmeno chi le sta osservando! E poi, sarebbe stata un'ottima occasioe per vivisezionarle e studiarle. Sarà per un'altra volta... per adesso, è il caso di fare rapporto ad Aizen-sama."

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Soul Society. Un luogo parallelo alla Terra, dove risiedono le anime di tutti coloro che sono morti, in attesa di reincarnarsi. Un posto pericoloso, simile al Giappone feudale dell'epoca dei samurai, dove la seconda vita di ognuno è difficile e costantemente minacciata da Hollow, criminali e burocrazia varia, governata da una casta di aristocratici che forma le Tredici Divisioni che mantengono ordine e stabilità, sotto il draconiano comando del capitano Genryusai Shigekuni Yamamoto, il più anziano e il più potente di tutti gli Shinigami.

Una burocrazia stagnante, l'avrebbero definita molti. E non sarebbe stato del tutto sbagliato. Certo, la Soul Society non può essere considerata la società meglio organizzata o più giusta di tutte... ma considerando che l'alternativa sarebbe il caos più totale, e forse la distruzione di entrambi i mondi, la maggior parte delle persone accetta l'attuale stato delle cose, senza cercare di fare rivoluzioni o di proporre un'alternativa che, al momento, non sembra disponibile.

Ma anche questo posto non è più al sicuro, ormai... il tradimento dei capitani Aizen Sousuke, Gin Ichimaru e Tousen Kaname ha scosso profondamente le Tredici Divisioni, lasciando innumerevoli Shinigami morti sul campo, e molti altri feriti e inabili. La situazione era di grande tensione... e per i capitani ancora abilitati al servizio, questo voleva dire molto più lavoro, scartoffie da compilare, e chissà cos'altro...

Proprio per questo, il vecchio capitano Yamamoto sperava che non sorgessero ulteriori problemi, proprio adesso che la Soul Society era in un momento di debolezza... Non era davvero il momento di dividere la loro attenzione, quando invece dovevano cercare di fortificarsi, recuperare le loro perdite, e prepararsi allo scontro successivo. Ma il vecchio guerriero sapeva fin troppo bene che le cose non vanno quasi mai come uno vorrebbe, e quindi, il fatto che proprio in quel momento fossero arrivate notizie preoccupanti riguardanti certe attività di Hollow nel mondo umano, non lo sorprese più di tanto. Il suo diretto sottoposto, Chojiro Sasakabe, un uomo che appariva essere di mezz'età - ma probabilmente aveva qualche centinaio di anni - con i capelli bianchi un po' ondulati e un paio di fini baffi neri, gli aveva appena consegnati dei foglo che lo aggiornavano sugli eventi più recenti... e non appena aveva letto le notizie, un cipiglio di disapprovazione era apparso sul suo volto segnato dagli anni. Non era una questione che al comandante supremo delle Tredici Divisioni faceva piacere rivangare...

Yamamoto stesso era uno Shinigami di aspetto antico e severo, un veterano di mille battaglie che nonostante l'età avanzata sembrava poter ancora vantare un fisico invidiabile, per quanto lo haori bianco e nero che indossava non permettesse di vedere molto di esso. Calvo, con la pelle rugosa, lunghi baffi e barba grigi e due enormi sopracciglia dello stesso colore, non aveva certo un aspetto da classico nonno delle fiabe, con quel suo sguardo severo ed implacabile che diceva tutto della ferrea disciplina che lui esigeva da sè stesso e dai suoi sottoposti. Andare contro le leggi della Soul Society, come era appena accaduto, era un buon modo per attirarsi la sua inimicizia... e di quelli che lo conoscevano, non c'era nessuno che voleva una cosa simile!

"Quindi... alcuni Hollow che sono arrivati nel mondo terreno sono stati affrontati e distrutti da alcuni esseri umani dotati di poteri sconosciuti." disse Yamamoto con tono grave. Di nuovo, i suoi ricordi tornarono allo sterminio dei Quincy, forse il più eclatante caso che fosse capitato nella Soul Society da un bel po' di tempo a quella parte... "Si sa nulla di chi si tratta? Pensavo che tutti i Quincy, con l'eccezione di Uryuu Ishida, fossero stati eliminati."

"Infatti è così, capitano Yamamoto... il fatto che esistano ancora degli esseri umani in grado di affrontare e sconfiggere degli Hollow in combattimento ci lascia alquanto perplessi." rispose il luogotenente della Prima Divisione, disponendo ordinatamente le scartoffie sulla scrivania in legno duro. "Non sembra che i responsabili della distruzione di questi Hollow abbiano usato Reiatsu o cose del genere... in effetti, è un tipo di energia che ci è sconosciuto, e sul quale non abbiamo potuto raccogliere nessun dato."

Yamamoto annuì, passando una mano callosa sulla sua lunga barba grigia. C'erano in effetti degli elementi che non tornavano... "Hmm... da come si sono svolti i fatti, è probabile che, chiunque fossero le persone che hanno distrutto quegli Hollow, non fossero al corrente di cosa fossero esattamente. Questo non toglie però che le loro azioni siano illegali e anche pericolose. Questo problema va tenuto d'occhio, e se necessario rimosso per evitare che si verifichi di nuovo."

"Certamente. Quindi... immagino che per questo frangente, non ricorreremo ad azioni coercitive, se non sarà necessario." rispose Chojiro.

Yamamoto annuì lentamente. "E' così. Del resto, siamo in una posizione delicata, e non è il caso di impegnarci in una battaglia che ci imporrebbe altre distrazioni. Ci basterà convincere queste persone, di chiunque si tratti, che devono immediatamente cessare le loro attività di eliminazione di Hollow."

"E se non dovessero acconsentire?" chiese Chojiro, immaginando già la risposta.

Yamamoto non ebbe esitazioni. "In tal caso, si ripeterà quello che è successo a suo tempo con i Quincy. L'attuale situazione non ci consente di usare mezze misure a lungo." affermò. "Ma vorrei sperare che questi si dimostrino più ragionevoli. Quali capitani consiglierebbe per trattare con queste persone?"

"In una situazione normale, consiglierei di affidare questo delicato compito al capitano Retsu Unohana... ma la Quarta Divisione è molto impegnata al momento, e non possiamo permetterci di rinunciare al nostro medico migliore, anche solo per poco." affermò il suo braccio destro. "Anche i capitani Byakuya Kuchiki e Sajin Komamura sono rimasti gravemente feriti a seguito del tradimento di Aizen Sosuke."

"Capisco..." affermò Yamamoto con un cenno del capo. "Bene, in tal caso vorrà dire che affiderò questo compitoal capitano Jushiro Ukitake... ammesso che per una volta le sue condizioni gli permettano di passare del tempo nel mondo umano. Nel frattempo, terremo d'occhio Las Noches, e sorveglieremo le mosse di quei traditori. Personalmente, l'idea di una guerra lampo, condotta con rapidità e sorpresa prima che il nemico abbia il tempo di organizzarsi mi attrae... ma conoscendo Aizen, probabilmente ha già previsto questa possibilità, e ha già preso le dovute contromisure. Meglio essere prudenti e raccogliere tutte le risorse disponibili nel tempo che ci è concesso. Questo è tutto, per ora."

"Capitano." disse Chojiro, inchinandosi educatamente prima di lasciare l'ufficio del comandante supremo delle Tredici Divisioni. L'anziano guerriero prese un respiro profondo, riprendendo a leggere le carte che gli erano state lasciate... la situazione si presentava ancora abbastanza confusa, e Yamamoto non poteva che sperare che questi esseri umani in grado di affrontare e distruggere gli Hollow non dessero ulteriori problemi...

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Da tutt'altra parte, nella dimensione abitata dagli youkai...

Hiro Hiyorimi sospirò stancamente, mentre il paesaggio brullo sfrecciava davanti ai suoi occhi dai finestrini dell'autobus sul quale erano saliti, con destinazione Youkai Academy. Erano quasi tre ore che stavano viaggiando... e alcuni di loro stavano iniziando a dare segni di insofferenza, in particolare Lisa che non era mai stata conosciuta per la sua pazienza.

"Accidenti, ma quando diavolo si arriva a 'sta cavolo di accademia? Io comincio a rompermi!" esclamò la ragazza-lupo, cercando almeno di sgranchirsi un po' le gambe. Seduta strategicamente vicino a lei, la vampira Reiri Kamura, una bella ragazza dai lunghi capelli neri, vestita di un'uniforme scolastica blu scura, con le scarpe marroni su calze bianche, sorrise ironicamente, non resistendo alla tentazione di ravvivare un po' l'ormai secolare rivalità che esisteva tra vampiri e lupi mannari.

"Hmm, non sai proprio aspettare, eh?" chiese sarcastica, un sorrisetto di presa in giro dipinto sul suo viso bianco simile a porcellana. "Del resto, me lo dovrei aspettare, da una tipa selvatica come te!"

Lisa si voltò di scatto verso Reiri, fulminandola con lo sguardo, e con una venuzza pulsante che le affiorava sulla fronte. "Tu bada a come parli, vampira, o te lo sistemo io, quel tuo bel faccino!" sbottò la mezzasangue. Reiri ridacchiò vanitosa, e si appoggiò pigramente allo schienale del suo sedile, soddisfatta di essere riuscita ancora una volta a dare fastdio alla sua rivale... e Hiro sospirò, chiedendosi come mai quelle due non riuscissero proprio ad andare d'accordo, malgrado fosse già un po' di tempo che facevano parte del gruppo dei servitori della Principessa...

"A proposito, Principessa..." chiese Hiro alla giovane nobildonna, seduta davanti a lui con la piccola Flandre a fianco. "Mi sembra di aver capito che gli esseri umani non sono ben accetti in questa accademia... non pensa che questo darà qualche problema?"

La Principessa sorrise con fare saccente. "Non ti preoccupare per questo, Hiro. Essendo tu il mio guerriero del sangue, hanno deciso che tu non contavi più come essere umano, e facevi a tutti gli effetti parte del mio entourage." rispose... e il ragazzo ebbe un piccolo brivido all'idea che non era più considerato un umano a tutti gli effetti. Certo, ormai c'era abituato, però... "Mi spiace invece che per Sawawa non sia stato possibile venire con noi... ma non importa, nella mia villa potrà vivere senza problemi."

Hiro annuì. Sua sorella maggiore Sawawa, che era stata assunta come cameriera nella grande villa della Principessa, e la cui lettera ad Hiro aveva dato origine a tutta la vicenda, non era una guerriera del sangue come Hiro, e quindi non aveva avuto la possibilità di seguirli alla Youkai Academy... il che voleva dire che era dovuta rimanere alla villa e badare ad essa finchè la Principessa e i suoi servitori non fossero tornati. Per fortuna, la cosa non sembrò turbare la ragazza - e, in effetti, c'era ben poco che potesse farlo.

Il conducente dell'autobus, un uomo misterioso con gli occhi luminosi, radi baffetti ai lati dell faccia, e un uniforme blu, con tanto di sigaro acceso in bocca, iniziò a rallentare quando la destinazione finale del loro viaggio cominciò a vedersi all'orizzonte. Si schiarì la voce e si voltò leggermente verso la Principessa e gli altri passeggeri, annunciando che stavano per arrivare. "Principessa, signori... stiamo per arrivare alla Youkai Academy!" affermò con tutta tranquillità. "Vi consiglio di prepararvi, perchè tra cinque minuti si scende."

"Grazie dell'informazione." disse la bionda principessa. "E' un bene, visto che qualcuno tra i passeggeri cominciava a non tollerare più il viaggio..." Diede un'occhiata di striscio a Lisa e a Reiri, e mentre la lupa mannara mezzasangue emetteva un grugnito di disappunto, la vampira sorrise e guardò da un'altra parte, con la sua migliore espressione da innocentina! "Comunque, è vero, è meglio che ci prepariamo. Flandre."

"Hmm..." mormorò la bambina dall'espressione vacua, alzandosi dal suo posto a fianco della Principessa e iniziò a raccogliere i pochi bagagli che il gruppo aveva ancora con sè. Ben presto, l'autobus giallo raggunse il parcheggio davanti alla Youkai Academy... e Hiro ebbe modo di vedere meglio l'imponente edificio, e l'intera delegazione di insegnanti e responsabili degli studenti che era venuta ad accogliere l'erede della famiglia della Fenice e il suo entourage!

"Accidenti!" esclamò il ragazzo, sgranando gli occhi alla vista di tutte quelle persone. "Certo che hanno fatto le cose in grande, per l'arrivo della Principessa..."

Il conducente dell'autobus, ancora seduto al suo posto, prese una boccata dal suo sigaro e sghignazzò. "Hehehee... beh, cosa ti aspetti, ragazzo? Dopotutto, la Principessa è una persona molto importante, nella società degli youkai. Questa scuola ha pure una reputazione da difendere, e non poteva permettersi di sfigurare al momento di ricevervi! Molto bene... credo che il momento dei preamboli sia finito. Prego, signori... scendete pure!"

Le porte del bus si aprirono, e nel momento in cui la Principessa mosse il primo passo fuori dal veicolo, uno scrosciante applauso accolse lei e i suoi servitori, che si fermarono per un po' ad osservare il gruppo di benvenuto: insegnanti, allievi e personale scolastico, tutti ordinatamente disposti e in forma umana - dal momento che tutti gli youkai sono in grado di assumere un aspetto umano per passare inosservati nel mondo umano.

"Permettetemi di darvi il benvenuto alla Youkai Academy, Principessa!" disse un'insegnante con gli occhiali, due grandi orecchie da gatta che le spuntavano tra i capelli, e un campanellino legato al collo, facendosi avanti per fare un energico inchino! "Il mio nome è Shizuka Nekonome, e sono l'organizzatrice di questo comitato di benvenuto! Se permette, Principessa, scorteremo voi e i vostri compagni fino alle vostre stanze, e vi porteremo i bagagli. Ci auguriamo che vi troverete bene in questa scuola, e che ogni aspetto di questo posto sia di vostro gradimento!"

La principessa degli youkai attese ancora un po' che gli applausi si concludessero, guardando con espressione indagatrice il gruppo di studenti, in modo da farsi un'idea della situazione... e in effetti, la sua attenzione venne attratta da più di qualcuno che in quel momento guardava i nuovi arrivati: unragazzo dall'aspetto ordinario, come Hiro... ma la Principessa si rese subito conto che c'era qualcosa di anomalo in lui; una bella ragazza dai lunghi capelli rosa, affiancata da una sua coetanea con i capelli azzurri e il seno enorme... poi una bambina con un cappello nero a larghe falde, una ragazza con un lollipop in bocca e i capelli viola, un ragazzo alto e di bell'aspetto che sembrava stare osservando Lisa e Reiri... e poi, una ragazzina dai capelli rossi legati in due codini ai lati della testa, e un'altra ragazza dai lunghi capelli neri e dalla pelle candida... otto persone che sembravano stare assieme da molto tempo, a giudicare dalla naturalezza con cui si comportavano anche mentre salutavano i nuovi arrivati.

"Grazie. Lo apprezziamo molto." affermò la Principessa, piegando un po' la testa mentre la professoressa Nekonome faceva un inchino quasi a 90 gradi. "Per quanto riguarda i bagagli, apprezzo le premure, ma non saranno necessarie. Flandre, qui presente, ha appena provveduto a scaricare quelli che avevamo con noi, e il resto dovrebbe essere arrivato con i trasporti poco tempo fa. Me lo può confermare?"

"Ehm..." disse la donna-gatto, guardando con una certa soggezione la bambina-androide che portava con sè una pila di valigie come se non pesassero niente! "Beh... sì, Principessa, i suoi bagagli sono arrivati! Non avete che... ehm... da ritirarli e poi potete accomodarvi nelle vostre camere! La scuola ha giusto fatto riservare le stanze migliori per voi e il vostro entourage! Prego... seguitemi, e vi farò accomodare! Miao!"

"Grazie. Hiro, Flandre, Lisa, Reiri. Possiamo andare." rispose la Principessa, e mentre il comitato di accoglienza si divideva in due parti in modo da far passare il gruppo dei nuovi arrivati, diversi studenti cominciarono a parlare tra sè, a bassa voce, facendo dei commenti su di loro.

"Hmm... quindi quella è la Principessa della famiglia della Fenice?" chiese la rossa Kokoa Shuzen, sorellastra minore di Moka e una delle aggiunte più recenti al giornalino scolastco. "Hehee... certo che ha classe, ed è davvero carina! Un po' la invidio, lo ammetto..."

"Forse, se sapessi le circostanze della sua nascita, la invidieresti di meno." disse con tutta calma la giovane strega Ruby Tojo, anche lei un'aggiunta abbastanza recente al gruppo di Tsukune e Moka. "Sai, ho sentito dire delle cose poco simpatiche circa quella famiglia... e cioè, che tutti gli eredi, prima di poter assumere il ruolo di capofamiglia, devono affrontarsi tra loro e uccidersi a vicenda, finchè non ne resterà che uno. Non dev'essere una vita molto facile..."

Tsukune guardò Ruby con aria comprensiva, sapendo che la giovane strega non aveva avuto neanche lei una vita troppo facile, avendo perso i suoi genitori da piccola, ed essendo stata vittima del razzismo di youkai ed esseri umani, come spesso accadeva alle streghe. E se lei diceva che non doveva essere facile essere una potenziale erede della famiglia della Fenice, beh... Tsukune non poteva che chiedersi quanto terribili dovessero essere le lotte per la successione all'interno di quella casata! Forse era il caso di tenere un po' d'occhio la Principessa e i suoi servitori, almeno finchè non si fossero assicurati che non ci sarebbero stati problemi...

Sempre stando attenta ai volti che la circondavano, la Principessa avanzò con decisione. La maggior parte dei presenti sembrava essere sinceramente ammirato... ma gli sguardi di alcuni erano fissi in maniera poco simpatica su Hiro e su Lisa... era abbastanza evidente che alcuni studenti bigotti non vedevano di buon occhio l'arrivo di un umano e di una mezzasangue nell'accademia. Tuttavia, il fatto che facessero parte dell'entourage di una persona così nota e autorevole impediva loro di fare qualsiasi cosa se non macerarsi nella rabbia.

La Principessa, facendo cenno ad Hiro e agli altri di continuare ad andare avanti senza timore, si fece un'annotazione mentale di cercare di rendersi conto di quale fosse la situazione all'interno dell'accademia... e di scoprire fin dove Fairy Tale fosse arrivata.

E il misteroso conducente dell'autobus, accendendosi un altro sigaro mentre osservava la scena, sorrise tra sè, pensando che le cose, da quel giorno in avanti, si sarebbero fatte ancora più interessanti...

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CONTINUA...

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Capitolo 3
*** Scuola di mostri ***


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Yes! Bleach Resurrection plus Vampire

Una fanfiction crossover (Yes Pretty Cure 5 - Bleach - Rosario + Vampire - Princess Resurrection) scritta da: Justice Gundam

Ed eccomi di nuovo, amici fan dei crosssver!! Questa storia riprende subito, e spero che questo capitolo, anche se siamo ancora nella fase introduttiva e la matassa deve ancora intricarsi a dovere, faccia quello che deve fare nel presentare la situazione anche alla Youkai Academy, dove la Principessa e il suo entourage hanno appena ricevuto il loro alloggio. Ovviamente, come sapete già, c'è un motivo molto importante dietro il trasferimento della bionda erede della famiglia della Fenice all'accademia di Rosario + Vampire... e cioè, il fatto che la nostra eroina e i suoi servitori sanno che qualche zotico spione dell'organizzazione criminale Fairy Tale si nasconde proprio lì, e ha in mente dei loschi progetti!

Certo, non si può dire che quelli di Fairy Tale siano gli unici... infatti, come avete potuto leggere nel capitolo precedente, anche i signori di Las Noches - e con questo, ovviamente, intendo dire Aizen e compagnia brutta - hanno qualcosa in mente per i nostri eroi. Il loro scienziato più geniale, Szayel Apollo Grantz (certo, sulla genialità, il buon vecchio Mayuri Kurotsuchi avrebbe qualcosa da ridire...), sta tenendo d'occhio Nozomi e le sue compagne... e ha già mandato contro di loro qualche Hollow, dando abbastanza da fare alle nostre eroine.

Sfortunatamente, lo scopo di Aizen non era quello di uccidere le Pretty Cure, quanto quello di farle entrare nel mirino delle già indebolite Tredici Divisioni. E c'è riuscito alla grande, oserei dire: il comandante supremo Yamamoto ha deciso di tenere d'occhio le Pretty Cure per fare sì che non si ripeta un caso come quello dei Quincy... e potete stare certi che Aizen e la sua marmaglia faranno del loro meglio per fare sì che invece la cosa si ripeta!

In pratica, abbiamo un bel po' di scacchisti da una parte e dall'altra... e la Principessa sarà ben lieta di farsi valere contro Aizen e Fairy Tale, visto che anche lei ci sa fare in questi giochetti! Ma... per adesso, è il caso di vedere come la nostra bionda eroina e il suo gruppo di guardie del corpo se la caveranno nella Youkai Academy, quindi...

Quindi, come al solito, vado a rispondere alle vostre recensioni, e vi do appuntamento alla fine di questo capitolo, dopo che avremo letto le vicissitudini dei nostri eroi!

Anonimo9987465: Nozomi, la comosciamo, fa parte di quella cerchia di eroine che decisamente non sono portate per lo studio! E ce ne sono molte, in effetti... a parte le sue "antenate" Nagisa e Saki, abbiamo Usagi Tsukino, Miaka Yuki... e la lista può andare avanti a lungo! In effetti, Nanoha, Sakura Kinomoto e Sasami sono tra le poche che sfuggono a questo cliche... Comunque, sì, le Pretty Cure adesso si trovano in un bel casino, e non lo sanno ancora! E non sanno ancora cosa accade quando un Hollow non viene purificato dalla zanpakuto di un Soul Reaper, quindi... sì, direi che la situazione per loro si farà presto allarmante! Eh, già, la Principessa è una che ha occhio per certi particolari, e porterà senz'altro una ventata d'aria fresca nella Youkai Academy! Preparati, perchè ci sarà da divertirsi, molto presto!

Darkroxas92: Eh, già, dal momento che questo è un crossover tra shonen anime / manga (a proposito, com'è che Rosario + Vampire non viene tradotto in italiano, eh?), non potevo esimermi dall'inserire un bel po' di azione! Le Pretty Cure si trovano già in una brutta situazione, e se conosco Aizen bene come credo, Nozomi e le sue compagne sono appena diventate le nuove pedine nel suo gioco perverso. E anche all'accademia, come hai potuto vedere, le cose stanno evolvendo... hehehee, l'autista dell'autobus è in effetti uno dei personaggi più amati della serie, proprio perchè è così misterioso... grazie della fiducia, farò del mio meglio per non deludere!

Killkenny: Le Tredici Divisioni non sono mai state conosciute per essere particolarmente moderate, è vero... ma in questo caso, in effetti, il vecchio Yama farà meglio a tenere a bada i bollenti spiriti, o la cosa gli si ritorcerà contro! Ma... hey, in fondo nonno Yama non è rimasto a capo delle Tredici Divisioni per un millennio soltanto perchè è il più forte degli shinigami, giusto? Certo non avrà la genialità di Urahara, ma non è neanche uno sciocco! E sono sicuro che saprà riconoscere il valore delle nostre eroine quando verrà il momento!

Okay, non mi sembra che ci sia nessun altro a cui rispondere. In tal caso, io romperei gli indugi e mi tufferei nuovamente nella narrazione di quest'avventura! A risentirci a presto... e mi raccomando, recensite! Questa fanfiction va avanti anche grazie al vostro aiuto! ^_^

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Capitolo 3 - Scuola di mostri

"Ecco a voi, la vostra camera, Principessa!" esclamò allegramente la professoressa Shizuka Nekonome, fermandosi nel corridoio, vicino alla porta d'ingresso di una grande stanza posta un po' in disparte rispetto alle altre, e che già dall'esterno faceva capire che chiunque avesse alloggiato al suo interno era certamente una persona importante. "Ci auguriamo che gradirà l'accoglienza che le abbiamo riservato, e per qualsiasi evenienza, non esiti a chiamare il personale scolastico! Ora... prego, si accomodi! Mi dica se è di suo gradimento!"

Con un cenno della testa, la Principessa assentì e fece cenno ad Hiro e al resto del suo entourage di restare indietro, poi raggiunse la porta e la aprì con un paio di colpi di chiave. Senza un suono, la grande porta si spalancò, consentendo alla nuova allieva della Youkai Academy e ai suoi amici di dare un'occhiata all'interno...

Hiro spalancò gli occhi, assolutamente incredulo: certo, da quando era diventato il guerriero del sangue della Principessa, si era abituato a vivere nella sua sfarzosa villa in stile europeo, ma non immaginava certo che in una scuola frequentata da creature che avevano poco a che fare con l'umanità, potesse esistere un simile sfarzo ed organizzazione: la stanza era enorme, almeno il triplo di quanto lo fosse una qualsiasi altra stanza del dormitorio, e arredata riccamente, con un pavimento in moquette nera, e un grande salone nel quale erano state poste delle morbide poltrone, una televisione dallo schermo ultrapiatto, mobili antichi ancora ben tenuti e dalle superfici quasi lucenti per la pulizia, ed eleganti finestre orlate di tende bianche, che davano sul giardino dell'Accademia, offrendo una visuale niente male! Al lato opposto della stanza, si potevano vedere delle porte che davano in altre stanze della nuova dimora della Principessa... e se le prime impressioni non erano errate, il personale della scuola si era dato da fare per ricreare al meglio che poteva le caratteristiche della lussuosa villa della sua nuova studentessa!

"Accidenti... certo che qui alla Youkai Academy fate davvero le cose in gran stile, eh?" affermò Liza, quasi facendo cadere il suo bagaglio per la meraviglia. Era un posto davvero incredibile... soprattutto per lei, che essendo una guerriera di vocazione, non era mai stata abituata a vivere negli agi.

"Beh, cerchiamo di fare del nostro meglio!" rispose la vivace insegnante, drizzando le sue graziose orecchie feline e muovendo la sua lunga e sinuosa coda. "E speriamo che, cercando di riprodurre l'ambiente in cui voi, Principessa, siete cresciuta... vi abbiamo fatto cosa gradita!"

"Senz'altro, professoressa Nekonome. Apprezziamo molto lo sforzo." rispose tranquillamente la Principessa. "Comunque, per quanto riguarda le lezioni, gradiremmo essere trattati allo stesso modo degli altri studenti. Nè meglio, nè peggio. Non vogliamo essere presi per dei privilegiati."

Shizuka si grattò imbarazzata, passandosi una mano dietro un orecchio. "Ehm... beh, questo mi sembra anche il minimo, Principessa!" affermò. "Ma può stare tranquilla... noi della Youkai Academy ci comportiamo con equità nei confronti di tutti i nostri studenti. Sono sicura che si troverà molto bene con noi! Ora, non faccia complimenti e... prego, si accomodi, questa stanza è tutta per lei! Metta giù i bagagli, e si rilassi pure."

"Vi ringrazio... e vi do appuntamento a più tardi." disse la Principessa. Lei e il suo entourage, Flandre compresa, fecero un inchino alla professoressa Nekonome, che lei ricambiò facendo tintinnare il campanello che portava al collo prima di andarsene con calma ed educazione. Poi, con la Principessa in testa, i nuovi arrivati entrarono uno alla volta, portandosi dietro i bagagli, e soltanto Reiri rimase indietro sulla soglia... almeno finchè la Principessa non le diede il permesso di entrare. "Reiri... prego, accomodati. Hai il mio permesso di entrare."

La vampira dai lunghi capelli neri sorrise e fece un elegante inchino - un punto debole poco conosciuto dei vampiri era pur sempre il fatto che non potevano entrare in casa di qualcun altro senza essere stati esplicitamente invitati dal padrone di casa. "Molto onorata, Principessa. Sono sicura che apprezzerò molto la vostra ospitalità."

"Sì, certo, come no... un modo come un altro per scroccare..." ironizzò Liza, guardando con sarcasmo la vampira. "Oh, e immagino che ti piacerebbe avere l'opportunità di mordere un po' anche me, eh?"

Ancora una volta, Reiri si rifiutò di farsi provocare dalla mezzosangue. "La tua ironia non mi tocca, lupacchiotta. E non sono interessata a mordere una tipa rozza come te. Lo sai che a me interessano solo le ragazze carine!" disse, facendo il suo classico sorrisetto di sufficienza.

Una venuzza pulsante affiorò sulla tempia di Liza. "Grrr... accidenti a lei, ha sempre una risposta pronta..." borbottò, mentre Hiro cercava di tenere la situazione sotto controllo.

"Andiamo, Liza, cerchiamo di non litigare, finchè siamo qui!" affermò il ragazzo. "Dopotutto, se dobbiamo convivere e fare ricerche su questa Fairy Tale, tanto vale che cerchiamo di andare d'accordo, no?"

Liza storse il naso, ma non ebbe molta scelta se non dare ragione ad Hiro... e anche la Principessa, con un battito di mani, richiamò l'attenzione del gruppo. "Vi pregherei di prestare attenzione. Non vi ho portato fin qui per farvi perdere tempo o per divertirvi, e questo lo sapete anche voi. Noi siamo qui perchè dobbiamo tenere d'occhio le mosse di una pericolosa organizzazione di sovversivi che potrebbe scatenare una guerra tra il mondo umano e quello degli youkai. Quindi, Reiri e Liza, siete pregate di evitare i litigi, almeno finchè non avremo risolto questo caso. Mi sono spiegata?"

Le due rivali restarono per un attimo in imbarazzato silenzio, prima di annuire.

"Hm. Così va meglio." rispose la bionda erede della famiglia della Fenice. "Ora, Flandre... occupati dei bagagli, mentre noi cominciamo ad ambientarci. Avete qualche ora di tempo per rilassarvi, poi cominceremo a dare un'occhiata alla scuola, e ad annotare quello che di strano potremmo incrociare."

"Hm!" la bambina-androide fece un saluto militare, senza cambiare espressione, e iniziò a trasportare in camera i bagagli rimanenti come se non pesassero nulla, mentre Hiro si metteva a posto i capelli con un sospiro ed entrava nella stanza subito dietro la Principessa.

"Va bene, Principessa... accidenti, certo che hanno fatto proprio le cose in grande, eh?" commentò mentre si dava un'occhiata attorno. Liza aveva già incominciato ad annusare l'aria attorno a sè,la sua natura di guerriera le impediva di non restare costantemente all'erta. Reiri, dal canto suo, stava passeggiando per la sala con tutta calma, ammirandone lo stile raffinato. "Mi chiedo come sarà questa scuola, però... non so cosa aspettarmi, da una scuola frequentata da mostri in forma umana."

"Ho già dato un'occhiata ad alcuni documenti interessanti, che parlavano di strani eventi che si sono verificati in questa accademia." rispose la Principessa, sedendosi su una poltrona e invitando Hiro, Liza e Reiri a fare lo stesso. Non appena tutti si furono accomodati, la bionda dall'aspetto dark si mise a posto i capelli e ricominciò il discorso. "Le attività di Fairy Tale in questa scuola sono soltanto una parte della ragione che mi ha spinto ad organizzare il nostro trasferimento. Non ve l'ho detto subito, ma in effetti, non tutti gli allievi di questa scuola sono youkai. C'è... o meglio, c'era... anche un essere umano tra di essi."

Hiro spalancò gli occhi. "Cosa? Un essere umano... come me?" chiese. "E... perchè dice che "c'era", Principessa?" chiese. Liza e Reiri parevano altrettanto sorprese, anche se la vampira lo nascondeva meglio.

"E' una situazione alquanto inusuale, in effetti." spiegò la Principessa, attorcigliandosi una ciocca di capelli biondi attorno a un dito. "Si chiama Tsukune Aono, e da quanto ne so, fa parte della redazione del giornalino scolastico da quando si è trasferito qui, un anno fa. Fin da subito, è stato vittima degli attacchi di numerosi studenti che hanno scoperto la sua vera natura di essere umano, e soprattutto di un gruppo di fanatici facenti parte della polizia studentesca. In un confronto con uno dei loro agenti, una spia di Fairy Tale di nome Kuyo, Aono è rimasto ferito mortalmente... e una youkai con cui aveva fatto amica, la vampira Moka Akashiya, discendente tra l'altro di un'importante famiglia di vampiri, ha trasfuso in lui un po' del suo sangue per salvargli la vita. Questo ha permesso ad Aono di sopravvivere, al prezzo però di risvegliare dentro di lui degli strani poteri simili a quelli di un vampiro. Grazie a questo, Aono e i suoi compagni sono riusciti a sconfiggere Kuyo e a porre fine al regime della polizia scolastica."

Liza annuì, impressionata. "Niente male davvero. Ma immagino che la storia non sia finita qui, vero, principessina? Non si riceve il sangue di uno youkai senza conseguenze." chiese retoricamente.

La principessa degli youkai annuì seriamente. "Esatto. Mi fa piacere vedere che sei percettiva, Liza." affermò. "Già la prima iniezione di sangue di vampiro ha avuto strani effetti sul fisico di Aono. In seguito ad altri incidenti, e non vi annoierò con i dettagli, Aono ha ricevuto altre trasfusioni da Akashiya, che alla fine lo hanno portato a trasformarsi in un Ghoul, un mostro incontrollabile che assale qualunque cosa gli si para davanti. I ghoul possiedono, in pratica, tutti i poteri dei vampiri, e quasi nessuno dei loro punti deboli... se fossero senzienti e in grado di controllarsi, sarebbero quasi inarrestabili."

"Accidenti... in pratica, questo significa che questo... er... Tsukune Aono è diventato un mostro a tutti gli effetti!" esclamò spaventato Hiro. "E... e allora cosa gli è successo?"

"Una cosa che, in pratica, non si è mai verificata prima d'ora." spiegò la Principessa. "Aono e Akashiya si sono trovati a combattere tra loro, e quando sembrava inevitabile che uno dei due sarebbe morto per mano dell'altro, Aono ricevette un Sigillo Sacro, grazie anche all'aiuto di Ruby Tojo, una strega che era stata sua nemica in precedenza. Da allora... beh, si può dire che la trasformazione di Aono è rimasta più o meno sotto controllo. Ma... adesso che è cominciato il nuovo anno, Fairy Tale ha cominciato a muoversi con maggiore brutalità, e l'accademia degli youkai è diventata uno dei loro obiettivi principali. Purtroppo, non conosco tutti i dettagli, ma mi pare di capire che uno dei loro scopi principali sia quello di catturare Moka Akashiya, per motivi che al momento mi sono ignoti."

"Come mai Akashiya?" chiese Reiri, in parte per curiosità e in parte per personale preoccupazione nei confronti di una sua simile. "Non sarebbe andato bene un qualsiasi altro studente?"

"Come ho detto, Reiri... non conosco tutti i dettagli." affermò la Principessa. "Tuttavia, sono a conoscenza di un fatto che spiegherebbe molte cose... e che mi dà da pensare che il peggio debba ancora arrivare."

"Peggio di così?" esclamò Liza, alzando gli occhi al cielo. "E che altro dovrebbe esserci?"

La Principessa si schiarì la voce. "Non è un caso che Fairy Tale abbia preso di mira Akashiya... ho svolto qualche ricerca, e sono venuta a sapere che la persona che sta al vertice di Fairy Tale è Gyokuro Shuzen, la matrigna di Akashiya."

L'uditorio si azzittì per qualche istante, e la Principessa diede loro un'occhiata per assicurarsi che avessero presente tutta la situazione. Poi, con calma, proseguì. "La famiglia Shuzen è una famiglia di youkai estremamente importante, che ha molta influenza politica e dispone di grandi risorse... quindi, sapere che Gyokuro Shuzen è a capo di un'organizzazione terrorista mi fa preoccupare non poco. Non me la sento di escludere che abbia contatti con qualcuno dei miei fratelli, e stia cercando di manipolarli per ottenere il loro supporto."

Hiro si fermò a pensare per qualche istante, ricordandosi della piccola Sherwood, la sorella minore della Principessa che, soltanto alcune settimane prima, si era presentata alla villa per quella che sarebbe dovuta essere una sfida alll'ultimo sangue. Solo grazie al suo intervento, il tutto si era concluso senza spargimento di sangue... ma l'idea che altri dei fratelli della Principessa stessero cercando di portare avanti il feudo di famiglia, e che avrebbero potuto allearsi a Fairy Tale per raggiungere il loro scopo era alquanto terrificante...

"Accidenti... adesso sì che alcuni pezzi del puzzle cominciano ad andare a posto..." affermò il giovane guerriero del sangue. "Ma... Principessa, lei vorrebbe dire che la piccola Sherwood potrebbe essersi unita a quella gentaglia?"

La Principessa sorrise gentilmente e scosse la testa. "No, Sherwood non è tipo da fare una cosa del genere. La conosco bene, è troppo orgogliosa per sottomettersi a una donna come Gyokuro Shuzen. E anche Emile non mi preoccupa molto, in questo senso..." Il suo tono di voce si incupì, e per un breve istante, Hiro fu sicuro di aver visto un terrificante lampo di odio attraversarle gli occhi, prima che lei riprendesse la sua solita espressione stoica. "Certo, non si può dire la stessa cosa di Severin..."

Quel nome fece sorgere qualche sospetto ad Hiro e agli altri membri dell'entourage della Principessa, ma quest'ultima riprese in un lampo la sua fredda calma. "In ogni caso, per adesso questo è quello che sappiamo. Non abbiamo abbastanza informazioni su Fairy Tale per poterci muovere contro di loro, e dobbiamo essere sicuri di quello che facciamo, se vogliamo avere qualche possibilità di successo contro quei criminali. Per adesso, però, è il caso che vi riposiate un po'. Tra qualche ora andremo a fare un giro per la scuola, e cercheremo di sapere qualcosa in più, nel limite delle nostre attuali possibilità."

"Va bene, principessina... avevo giusto bisono di farmi un sonnellino." disse Liza, alzandosi dal divano per poi stiracchiarsi. La piccola Flandre aveva appena finito di riordinare i loro bagagli, senza fare alcuno sforzo apparente, e si era disposta nuovamente a fianco della Principessa in attesa di nuovi ordini, mentre Hiro rimaneva per un attimo ad osservare la persona che gli aveva offerto la sua seconda vita. C'era qualcosa che non gli tornava... la Principessa, per un breve istante, gli era sembrata terribilmente cupa, come se la menzione di quel fratello di nome Severin la mettesse di cattivo umore. Chissà cosa voleva dire... c'erano ancora chissà quante cose che Hiro non sapeva della Principessa, e non sarebbe stato da lui andare a chiedere direttamente a lei.

No, Hiro decise che sarebbe stato meglio aspettare, e vedere se mai la Principessa lo avesse messo a parte dei suoi segreti. Lui voleva aiutarla... non perchè fosse il suo guerriero del sangue... non perchè avesse paura di lei... riusciva a capire che c'erano chissà quante cose che la bionda nobildonna si teneva dentro, e sperava che un giorno lei si sarebbe fidata abbastanza di lui da permettergli di darle una mano anche come persona...

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Un paio di ore dopo, quando tutti i nuovi arrivati si furono riposati ed assicurati che tutte le loro cose fossero a posto, la Principessa invitò i membri del suo entourage a seguirla per andare a fare un giro di ispezione nella scuola, giusto per ambientarsi e, possibilmente, di trovare qualche indizio su quelli che in futuro sarebbero stati i loro nemici. Erano appena le cinque del pomeriggio, e c'erano ancora alcune lezioni in svolgimento... il che voleva dire che, con un minimo di fortuna, sarebbero riusciti ad incrociare qualcuno degli studenti che la Principessa aveva adocchiato all'ingresso. La bionda nobildonna doveva ammettere che era soprattutto con loro che voleva parlare... dopotutto, Tsukune Aono e Moka Akashiya facevano parte di esso, e avrebbero potuto rispondere ad alcune sue domande...

"Certo che questa scuola è davvero enorme..." commentò Hiro, guardandosi attorno in modo da memorizzare qualsiasi passagio e corridoio lui e le sue compagne attraversassero. "Mi chiedo come si faccia a non perdersi, da queste parti..."

"A proposito, principessina... sappiamo già dove stiamo andando, vero? Non mi piacerebbe molto fare su e giù per niente..." commentò Liza, per niente impressionata dalle dimensioni dell'edificio. Per una mezza-licantropa dall'olfatto acuto come il suo, non era certo difficile orientarsi anche in un posto così ampio. Per fortuna, la Principessa non era tipo da muoversi senza un piano ben preciso in mente.

"Ho pensato che la nostra prima tappa potrebbe essere la sede del giornalino scolastico." spiegò lei, mentre il gruppo composto da lei, Hiro, Flandre, Liza e Reiri passava attraverso un corridoio vuoto, con in sottofondo soltanto qualche suono appena percettibile. "E' lì che lavorano di solito Aono, Akashiya e i loro compagni, ed è lì che potremo fare qualche verifica più accurata. Dovrebbe essere in quell'aula in fondo, se non mi sbaglio..."

Con lo sguardo, l'erede del casato della Fenice indicò una porta dall'aspetto abbastanza anonimo, con diversi fogli colorati attaccati sul davanti... che, in effetti, indicavano che quella era proprio l'aula riservata ai membri del giornalino scolastico. E i lievi suoni e le voci che provenivano dal loro interno erano più che sufficienti a confermare che la redazione era al lavoro, anche se data l'ora tarda, probabilmente non lo sarebbe rimasta a lungo. "Beh, a quanto pare li abbiamo trovati, Principessa." affermò Reiri, sedendosi su una panchetta vicina. "E adesso, cos'ha intenzione di fare? Attendiamo finchè non finisce l'orario della redazione?"

"Era esattamente quello il mio pensiero." confermò la Principessa, e Liza non potè fare altro che rassegnarsi e sedersi per terra con un sospiro infastidito. La giovane guerriera detestava attendere... "Faremo finta di esserci trovati qui per caso, mentre davamo un'occhiata in giro, e n approfitteremo per fare qualche domanda. Mi raccomando, siate discreti. Non devono pensare che noi abbiamo dei sospetti sulla Youkai Academy."

Per fortuna, il quintetto non dovette attendere a lungo. Ben presto, Hiro riuscì a sentire i suoni provenienti dalla sala del giornalino scolastico che aumentavano un po' di volume, e pochi attimi dopo, la porta si aprì, rivelando Moka Akashiya che per prima usciva dalla redazione. La bella vampira dai capelli rosa fece cenno ai suoi compagni di seguirla... e rimase ferma sulla soglia, un po' sorpresa, quando vide la Principessa e il suo gruppo.

"Hmm, questa sì che è una sorpresa." disse la Principessa, facendo un cenno con il capo al gruppetto di redattori. Adesso, anche Tsukune, Kurumu e Mizore erano usciti dall'aula e stavano osservando con curiosità il gruppo dei nuovi arrivati. In particolare, Moka aveva riconosciuto in Reiri una sua simile, e la stava tenendo d'occhio. "Siamo capitati qui mentre stavamo facendo un giro per ambientarci, e guarda caso, siamo arrivati proprio quando la redazione del giornalino scolastico chiude."

"Oh... voi siete la Principessa!" affermò con deferenza Moka, inchinandosi davanti a lei come fecero subito anche tutti gli altri membri della redazione. "Siamo... molto onorati di averla qui, nella nostra scuola, e speriamo che voi e i vostri accompagnatori vi troverete bene da oggi in poi!"

La Principessa annuì leggemente. "Ho già avuto modo di rendermi conto da me di ciò che offre questa scuola, e devo ammettere che sono molto impressionata." rispose lei, mentre con il suo sguardo acuto passava in rassegna, senza farsi notare, il resto del gruppetto di Tsukune. A parte Moka, che la Principessa riconobbe subito come una youkai di alto livello, la bionda nobildonna percepì un grande potere provenire, in modo particolare, da Kurumu, la succube dai capelli azzurri...

E da quel ragazzo dai capelli neri e dall'aspetto anonimo che stava ora accanto a Moka. Non poteva trattarsi che di Tsukune Aono, il ghoul che, assieme a Moka, aveva già dato parecchio filo da torcere a Fairy Tale sconfiggendo i loro agenti Kuyo ed Hokuto... gli altri membri della redazione, comunque, non sembravano certo deboli.

"La vostra scuola è dotata di un'ottima organizzazione, e anche l'accoglienza è stata buona. Ma prima di pronunciarmi, vorrei presenziare alle lezioni e rendermi conto di persona di come funziona questo istituto." rispose la Principessa. "Dal momento che voi sicuramente conoscete questo posto molto bene, è un disturbo se vi facciamo qualche domanda a proposito?"

"Certo che no, saremo molto contenti di darvi una mano." rispose Tsukune, facendosi avanti e inchinandosi leggermente davanti al gruppo della Principessa. "A proposito, forse è il caso che ci presentiamo... il mio nome è Tsukune Aono, e... questo è il resto della redazione!"

"Il mio nome è Moka Akashiya." disse la vampira dai capelli rosa.

"Kurumu Kurono! Piacere!" fu la volta della succube dai capelli azzurri, che strizzò un occhio con fare ammiccante verso il gruppetto. La Principessa si era già fatta un'idea di che tipo potesse essere...

Una piccola strega dal cappello a larghe falde e dai corti capelli neri a caschetto si fece avanti e alzò una mano, nella quale teneva una bacchetta magica. "E io sono Yukari Sendo! E modestamente, sono la studentessa più geniale di questa scuola!" affermò vivacemente. "Oh, un piccolo avvertimento... non cercate di accalappiare Tsukune o Moka, loro sono miei!"

La mano con cui la piccola Yukari teneva la bacchetta venne di colpo racchiusa da un blocco di ghiaccio apparso dal nulla, e la streghetta laniò un piccolo grido di dolore e sorpresa prima di volgere uno sguardo irritato a Mizore Shirayuki, la donna delle nevi dai capelli viola responsabile di quello scherzetto, che ora guardava in giro con espressione indifferente, continuando a tenere il suo immancabile dolcetto tra le labbra!

"Mizore Shirayuki. Piacere." disse la ragazza delle nevi, mentre Yukari la guardava storta e facea apparire dal nulla una stufetta elettrica grazie alla sua magia, scaldandosi la mano congelata. La reazione di Hiro fu una comprensibile goccia di sudore dietro la nuca...

Liza annuì, e poi gettò uno sguardo sospettoso al bel ragazzo dall'aspetto atletico che, a parte Tsukune, era l'unico membro della redazione di sesso maschile. La ragazza mezzosangue percepiva che quel tizio era un autentico lupo mannaro, e continuò a tenerlo d'occhio mentre quest'ultimo alzava una mano e si presentava al gruppo della Principessa. "Il piacere è anche mio! Il mio nome è Ginei Morioka, e vi do il benveuto alla Youkai Academy! Sono sempre disponibile a rispondere alle vostre domande... soprattutto se a farmele è qualche bella ragazza!"

Liza si accorse che, malgrado la sua aria frivola, Ginei la stava comunque guardando con la coda dell'occhio, e nel suo sguardo brillava una luce quasi di sfida. La giovane guerriera, attenta a questi particolari, si impose di non sottovalutare quel tizio - poteva sembrare un dongiovanni, ma era molto più acuto e pericoloso di quanto desse a vedere...

"E per finire, ci siamo noi due!" disse con tono allegro una ragazzina dai capelli rossi legati in due codini laterali, che accompagnava una bella ragazza dai capelli neri e dal vestito rosa e nero. "Kokoa Shuzen e Ruby Tojo, al vostro servizio!"

"Piacere mio..." disse Ruby con un piccolo inchino e un sorriso accattivante. "Io sono Ruby Tojo... il giocattolo di Tsukune-kun."

Mentre diversi dei presenti si facevano scappare una gocciolona di sudore davanti alla strana presentazione di Ruby, la Principessa osservò le due che si erano presentate per ultime, soffermandosi per un attimo su Kokoa. Il cognome era lo stesso della leader suprema di Fairy Tale, ma a prima vista, la rossa sembrava avere ben poco a che fare con l'organizzazione di terroristi. Comunque, l'erede della famiglia della Fenice sapeva bene che le apparenze potevano ingannare, e questo era particolarmente vero nel caso degli youkai. Era il caso di stare attenti, e tenere d'occhio tutte le loro mosse. Se Kokoa si fosse rivelata un pericolo, la Principessa sapeva come l'avrebbe trattata... ma per il momento, non era il caso di sollevare sospetti.

"Bene. E' un piacere anche per noi." disse la giovane nobildonna, mentre i membri del suo entourage si presentavano uno alla volta... e lei guardava con attenzione la croce dorata appesa al collo della vampira dai capelli rosa, e il sigillo che teneva sotto controllo i poteri di ghoul di Tsukune... "E apprezzo molto i vostri tentativi di farci sentire i benvenuti in questa scuola. Comunque, non formalizzatevi tanto. Finchè sarò qui alla Yokai Academy, sarò una semplice studentessa come voi."

"Bene! Sono sicura che andremo d'accordo!" esclamò Kurumu. Certo, la Principessa non era la persona più amichevole del mondo, ma non era neanche una snob. Era una con cui Kurumu era sicura di andare d'accordo... purchè, ovviamente, non avesse cercato di accalappiare Tsukune, aggiunse tra sè la graziosa succube! "Ora... se volete, vi possiamo far vedere qualche altro posto interessante, in questa scuola! Prego, se volete seguirci..."

"Sarebbe un vero piacere!" affermò Reiri con un piccolo inchino, mentre Moka si metteva alla testa del gruppetto e faceva cenno di seguirla verso le altre sezioni dell'Accademia.

"Allora, prego... non fate complimenti, siamo qui proprio per aiutarvi ad ambientarvi!" disse la bella vampira dai capelli rosa, del tutto inconsapevole di quali fossero le vere intenzioni della Principessa. "Seguitemi, ci sono ancora molte cose interessanti da vedere!"

"Grazie mille!" affermò Liza, mentre iniziava a seguire il gruppetto... e per puro caso, si ritrovava a camminare a fianco proprio di Ginei, che sembrava ancora una volta non preoccuparsi più di tanto della situazione, e si comportava come se Liza fosse una normalissima studentessa! La mezzosangue continuò ad osservarlo con un certo sospetto, ripromettendosi che in futuro lo avrebbe tenuto d'occhio, ma per il momento era il caso di cercare di andare d'accordo...

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Era già il tramonto quando il gruppo di Tsukune e quello della Principessa ebbero finito il loro giro dell'istituto, e in quel momento, si trovavano nei giardini della Youkai Academy, ad ascoltare Moka che, soddisfatta di aver fatto vedere ai suoi nuovi compagni l'edificio scolastico, stava ora concludendo il discorso.

"E... questo è quanto, Principessa!" disse, con una mano appoggiata alla spalla di Tsukune. "La Youkai Academy ha lo scopo di formare i giovani del mondo degli youkai, in modo che possano diventare membri produttivi della società, e insegna loro anche ad inserirsi nel mondo degli uomini! In pratica, ha lo scopo di fare da ponte tra le due popolazioni, e favorire la pace."

"Uno scopo encomiabile." affermò la bionda nobildonna, ignorando Reiri che, non eccessivamente inteessata a questi discorsi, si era messa in disparte e stava nascondendo uno sbadiglio. "Molto bene, credo che abbiamo visto tutto quello che dovevamo vedere... Hiro, Liza, Reiri, Flandre... credo che a questo punto possiamo anche ritirarci nelle nostre stanze."

"In realtà, Principessa... se la cosa non le desse disturbo, vorremmo invitare lei e i suoi accompagnatori a passare la serata assieme." propose Tsukune, alzando una mano. "E' una buona occasione per conoscersi meglio e per cominciare ad instaurare dei rapporti, voi che dite?"

"Che sono perfettamente d'accordo!" fu la risposta di Ginei. "Dopotutto, capita così di rado che arrivino dei nuovi studenti, che..."

Il lupo mannaro si fermò di colpo, corrugando la fronte e iniziando ad annusare l'aria... e subito, l'atmosfera di calma e tranquillità che regnava sovrana un attimo prima svanì, sostituita da un sentore di allarme, che non fece che aumentare quando anche Liza iniziò a guardarsi attorno rabbiosamente, fiutando qualcosa di strano. Anche Yukari e Ruby sembravano improvvisamente a disagio, e le loro espressioni erano chiaramente allarmate e preoccupate...

"Che succede?" chiese Kurumu, guardandosi attorno. Reiri, passando rapidamente da un'apparente indolenza a un'espressione decisa, si mise in guardia... e Liza alzò le braccia, che si trasformarono in due poderose zampe di lupo coperte di pelliccia bianca, con dei letali artigli tra i polpastrelli. "C'è qualcosa che non va, qui..."

Mantedendo un'esprssione di fredda, ragionata calma, la Principessa fece qualche passo in avanti, ed Hiro si dispose vicino a lei per proteggerla, mentre anche Tsukune e Moka si mettevano in guardia. In brevetempo, tutti si erano disposti e si erano preparati a qualsiasi pericolo... ma per quanto guardassero in giro, non sembrava esserci nulla di strano...

Ma il fiuto di Liza e Ginei, e la magia divinatoria di Yukari e Ruby non potevano certo essersi sbagliati...

"Mantenete la calma." affermò la Principessa, continuando a guardare in giro. "Di qualunque cosa si tratti, arriverà a momenti. Non fatevi cogliere di sorpresa."

"Ah! Eccoli, sono qui!" escamò all'improvviso Kokoa, sentndo qualcosa che cercava di afferrarle la caviglia. La vampira dai capelli rossi si girò di scatto e tirò un calcio all'essere che aveva cercato di prenderla... un cadavere vivente dallo sguardo vacuo e dall'aspetto rivoltante, coperti di abiti stracciati, che stava emergendo dal terreno appena dietro di lei! Il calcio fu così violento da staccare la testa dello zombi dal collo, spedendola a diversi metri di distanza, mentre il corpo si afflosciava inerte e tornava a sprofondare nella terra! Tutt'attorno, altre mani dalla pelle grigia e dagli artigli luridi si protendevano dal terreno per afferrare chiunque fosse alla loro portata... e numerosi morti viventi si sollevavano per attaccare la redazione del giornalino scolastico e i nuovi arrivati!

"Zombi..." mormorò Mizore, cominciando a creare una lama di ghiaccio nella propria mano, mentre la moltitudine di non-morti cominciava a trascinarsi verso di loro con dei gemiti terrificanti. "Da dove vengono fuori? I dintorni dell'Accademia sono costantemente sorvegliati per fare sì che non possano essere effettuati rituali di necromanzia."

"Necromanzia?" Chiese Hiro, sorpreso ed allarmato. "E che accidenti é?"

"Un tipo di magia proibita, che si basa sulla manipolazione della morte." spiegò la Principessa. Rapidamente, la bionda nobildonna infilò una mano in un risvolto della sua elegante veste... e, con sorpresa di Hiro, ne tirò fuori una pistola di antica fattura, che caricò con fare esperto. "La creazione di zombi e altri non-morti privi di intelligenza è l'applicazione più tipica di questa magia malvagia, ma non è certo l'unica."

"Beh, le spiegazioni a dopo! Adesso dobbiamo fare a pezzi questi schifosi!" esclamò Liza. Un gruppetto di quelle orribili creature si stava avvicinando alla ragazza mezzosangue, che sfoderò un ghigno feroce e sferrò un tremendo colpo con una delle sue braccia artigliate, facendo a pezzi gli zombi più vicini! Reiri tirò un sospiro e, con un preciso colpo di taglio, decapitò uno zombi che stava cercando di prenderla alle spalle, facendolo cadere nuovamente a terra e dissolvere in polvere grigiastra.

"Uff... detesto fare tutti questi sforzi..." si lamentò la vampira dai capelli neri, mentre riprendeva a fare a pezzi i non-morti che cercavano di prenderla. "E poi è ancora giorno, non sono ancora in forma..."

"Non ti lamentare tanto, Reiri!" affermò la Principessa, sparando un colpo in testa ad uno zombi, mentre Hiro ne atterrava un altro colpendolo al cranio con un tubo di ferro. "E non fatevi mordere, altrimenti finirete per essere infettati a vostra volta!"

"Non sarà un problema." rispose Ginei, che stava facendo a pezzi altri non-morti grazie alla sua pura e semplice abilità nelle arti marziali. Anche Ruby se la stava cavando molto bene, restando vicina alla più indifesa Yukari e spazzando via i mostri che le si avvicinavano.

"Tsukune-kun!" esclamò Moka, rivolta al ragazzo, che afferrò il rosario posto sul collo della graziosa vampira e lo rimosse. L'effetto fu istantaneo - lo sguardo dolce e un po' svampito di Moka si fece acuto e feroce, e i suoi capelli persero colore, diventando bianchi con una leggera sfumatura argentata... segno che la sua vera personalità era riemersa! "Grazie, Tsukune-kun... ora ci penso io!" affermò la nuova Moka, squadrando gli zombi con disprezzo. "Hmph... misere creature senza cervello, dovreste imparare qual'è il vostro posto! Ora ve lo insegnerò io!"

La vampira dai capelli bianchi, spronata dalle ovazioni di Kokoa che continuava a fare fuori uno zombi dopo l'altro grazie alla sua forza prodigiosa, si lanciò in mezzo ad un folto gruppo di non-morti e iniziò a farli a pezzi con incredibile facilità, prendendoli a calci e spargendo i loro pezzi ovunque! In breve tempo, l'intero gruppo di zombi era stato annientato... e adesso, erano Kurumu e Mizore a trovarsi circondate da un intero branco di quegli orrori provenienti dall'oltretomba. Nonche la cosa sembrasse preoccupare più di tanto la donna delle nevi e la succube...

"Heh... vediamo un po' di cosa sono fatti questi signori... che ne dici, signorina stalker?" chiese retoricamente Kurumu, le cui unghie si trasformarono all'istante in artigli lunghi e crudelmente affilati, mentre un paio di ali da pipistrello spuntavano dalla sua schiena. Mizore rimase indifferente al nomignolo che Kurumu le aveva affibbiato già da un po' , e usando i suoi poteri di criocinesi, scagliò la sua lama di ghiaccio contro lo zombi più vicino, decapitandolo. Altri due zombi emersero vicino a lei e cercarono di afferrarla... ma non strinsero altro che una statua di ghiaccio assolutamente identica alla giovane yuki-onna, che si infranse un istante dopo lasciando i due morti viventi con un palmo di naso, e a portata degli artigli di Kurumu che si abbatterono senza pietà su di loro!

"Non male." commentò Mizore, riapparendo praticamente dal nulla dietro a Kurumu, mentre gli zombi cadevano a terra divisi in varie parti.

"Normale amministrazione." disse la succube con un ghigno. "Posso fare anche di meglio."

Ormai, la battaglia si stava già concludendo. Nonostante la netta superiorità numerica, gli zombi erano combattenti troppo lenti, stupidi ed inefficienti per potercela fare contro esperti del calibro di quei ragazzi, e in breve tempo, i morti viventi smisero di emergere dal terreno, consentendo al gruppo di studenti di terminare lo scontro senza ulteriori problemi. L'ultimo degli zombi stava cercando di caricare Liza, che evitò l'attacco con un ghigno e afferrò la testa dello zombi nella sua grande mano, per poi stringere e spappolargli il cranio. L'orrendo cadavere scivolò a terra, percorso da qualche ultimo fremito, e il gruppo ne approfittò per rilassarsi dopo quella scarica di adrenalina. Era stato uno scontro facile, ma del tutto inspettato... e non poteva certo trattarsi di qualcosa di casuale!

"Uff... meno male che non ce ne sono più." commentò Reiri. "Ma da dove vengono tutti quegli zombi? Chi li avrà mandati?"

"Io ho già una mezza idea di chi possa essere stato..." rispose la Principessa, con percettibile acredine. Più in là, Tsukune aveva appena ridato a Moka il suo rosario, e la vampira se l'era rimesso attorno al collo per sopprimere di nuovo la sua vera personalità. "Ma al momento non è questo il problema che dobbiamo affrontare. Credo che invece sia meglio parlarne alle autorità scolastiche, in modo che prendano provvedimenti. Sicuramente, c'è qualcuno che vuole attentare alla sicurezza di questa accademia, e dobbiamo essere sicuri di quale sia il suo obiettivo."

"Sì... in effetti è vero..." affermò Kurumu, non riuscendo a togliersi alla testa l'impressione che la Principessa sapesse molto di più di quell'agguato di quanto lei volesse ammettere. Era abbastanza evidente che l'obiettivo di quell'attentato era lei... e forse, non si trattava neanche di un agguato, ma di un semplice atto dimostativo. Certo, non ci si poteva aspettare che degli infimi zombi potessero mettere in difficoltà combattenti abili come loro...

Ma al momento, queste considerazioni potevano attendere. Adesso, dovevano rientrare nei loro dormitori, e avvertire il personale scolastico...

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"Avete sentito? Pare che qualcuno abbia fatto un attentato alla nuova studentessa che si è trasferita alla Youkai Academy..."

"Interessante... quindi, vorresti dire che questa nuova arrivata è un pezzo grosso, o cose del genere? Questa sì che è una novità... credi che Gyokuro-sama e Akuha-sama sarebbero interessate alla notizia?"

"Senza ombra di dubbio... quell'accademia è un autentica spina nel fianco della nostra signora. Credo che sarà ben lieta di sapere che c'è qualcun altro che vuole fare fuori quei mocciosi!"

"Heheheee... sono sicuro che chiunque si tratti, si farà sentire molto presto! Questo attacco serviva soltanto a farsi sentire... e non tarderà a contattarci, puoi starne certo!"

"Bene, bene... sono sicuro che molto presto, la Youkai Academy farà da esempio a tutti coloro che credono di potersi opporre alla forza di Fairy Tale!"

"Già... l'era degli esseri umani sta per finire! Presto, sulla Terra inizierà l'era degli youkai, e la nostra signora, grazie ad Alucard, ci condurrà alla gloria!"

"Puoi dirlo forte!"

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Da tutt'altra parte, vicino al negozio ormai conosciuto da mezza Tokyo come Nutts House...

Il giovane dai lunghi capelli bianchi, con addosso un elegante hakama da nobile giapponese dell'era Meiji, si guardò attorno non appena fu sicuro di essere passato dall'altra parte del cancello dimensionale, prendendo una boccata di aria. Beh, se non altro poteva dirsi soddisfatto della qualità dell'aria, quanto meno lo avevano scaricato in un posto dove l'aria era abbastanza salubre. Per Jushiro Ukitake, capitano della tredicesima divisione della Soul Society, la qualità dell'aria era sempre un fattore importante...

"Beh, che dire... eccoci qui! Era un po' che non vedevo il mondo umano, e devo ammettere che sono cambiate molte cose, di recente... lo ammetto, invidio un po' la sorella di Kuchiki, pensare che qui ci ha pure vissuto per un po'..." commentò tra sè, ammirando il paesaggio attorno a sè: davanti a lui si trovava un grande lago, sulla cui sponda, accanto ad un grazioso pontile in legno, si trovava un edificio assolutamente uguale a quello che gli era stato descritto. Quello doveva essere la Nutts House, dove molto probabilmente si trovavano quelle ragazze che avevano annientato quegli Hollow...

Un colpo di tosse scosse all'improvviso il corpo del capitano dai lunghi capelli bianchi, che si mise un fazzoletto davanti alla bocca e tossì ancora un po'. Con un sospiro, Ukitate guardò il panno, vedendoci sopra delle macchie di sangue. Ormai qualcosa di giornaliero per lui, ma comunque seccante...

"Diavolo... e io che speravo che stare un po' nel mondo umano avrebbe un po' migliorato la mia condizione..." mormorò Ukitake mentre si puliva la bocca con il fazzoletto. "Beh, non pensiamoci... al momento,quello che devo fare è completare la missione e spiegare a queste ragazze come stanno le cose. Poi si vedrà..."

Dopo aver preso un altro bel respiro, Ukitaka si incamminò lungo il lago, cecando la strada più breve per arrivare alla Nutts House...

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CONTINUA...

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Capitolo 4
*** L'incontro con lo Shinigami ***


Yes Bleach Plus Vampire Resurrection-004

Yes! Bleach Resurrection Plus Vampire

Una fanfiction crossover (Yes! Pretty Cure 5 - Bleach - Rosario + Vampire - Princess Resurrection) scritta da: Justice Gundam

Bentornati! Era ora che questa fanfiction venisse finalmente aggiornata, vero? Ho passato un po' di tempo a raccogliere idee, ispirandomi anche ai recenti capitoli di Bleach e Rosario + Vampire (a proposito, Rosario + Vampire è finalmente uscito in fumetteria! Vi consiglio di acquistarlo, perchè merita davvero!) e soprattutto alle uscite giapponesi di Princess Resurrection, in cui ci sono state delle rivelazioni alquanto sconvolgenti! E adesso, credo di essere pronto a riprendere... preparatevi, perchè molto presto vedremo un bel po' d'azione!

Ma come sempre, prima di lasciarvi al nuovo capitolo, è il caso che io risponda alle recensioni che mi avete lasciato! Allora, vediamo un po'...

Darkroxas92: Già... l'accademia sarà presto al centro della lotta con Fairy Tale, e non tarderanno a farsi notare anche da qualche altra fazione! Beh, sì, in effetti lo scopo era proprio quello di presentare i protagonisti di Rosario + Vampire a chi non conosceva questa serie, e farli vedere un po' in azione! Ovviamente, anche Tsukune avrà la sua parte di azione, più avanti... l'attesa è finalmente finita, visto che in questo capitolo le Pretty Cure e Ukitake si incontreranno... e come andrà a finire? Beh, questo lo potrai scoprire leggendo il capitolo! ^_^

Anonimo9987465: Eccomi di ritorno! Era ora che aggiornassi, eh? E l'ho pure fatto con un giorno di ritardo rispetto a quanto avevo previsto... La Principessa non sceglie certo gente qualsiasi, per essere le sue guardie del corpo! Beh, forse Hiro, una volta, era uno qualsiasi, ma adesso... e per il resto, che posso dire? Hehehee... il manga Princess Resurrection stesso insinua qualcosa a proposito del fatto che Hiro potrebbe provare qualcosa per la misteriosa nobildonna! E anche il gruppo del giornalino scolastico ci sa fare... beh, considerato quante volte hanno dovuto difendersi da attentati alle loro vite, e quanti avversari tremendi hanno affrontato, non mi stupisce che un po' di zombi (è lo stesso, sia l'uno che l'altro modo di scrivere) non siano in grado di competere con loro! Come molti di loro già sospettano, però, quella è stata solo un'azione dimostrativa, e molto presto il responsabile di tutto questo passerà a metodi più diretti! Per quanto riguarda l'incontro tra il capitano Ukitake e le Pretty Cure... beh, non hai che da leggere questo capitolo per vedere come andrà! Buona lettura!

Killkenny: Grazie mille! Già, ho pensato che ad un certo punto, anche il buon vecchio Yamamoto avrebbe dovuto essere più moderato, visto com'era ridotta la Soul Society dopo il casino con Aizen! Sì, nemmeno io penso che Nozomi e compagne avrano problemi con Ukitake... ma ovviamente, questo incontro è solo l'inizio del coinvolgimento delle nostre nelle vicende di Bleach! E per il resto, beh... ormai credo che i nostri eroi del giornalino scolastico ci sono abituati! E non credo se ne staranno zitti ad aspettare che il responsabile ci provi di nuovo! Grazie ancora, e a presto!

Bene, direi che siamo pronti! Buona lettura... e sappiatemi dire che ne pensate! A presto!

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Capitolo 4 - L'incontro con lo Shinigami

La giornata era cominciata normalmente per il quintetto delle Pretty Cure e per la loro nuova amica Kurumi... e tutto lasciava credere che sarebbe continuata così, tra i lavoretti che il loro negozio richiedeva, un po' di compiti per i giorni dopo (con grande disappunto della poco studiosa Nozomi), e un tè in compagnia. In effetti, il gruppo non si aspettava nemmeno che quel giorno arrivassero clienti... proprio per questo, Coco, Syrup e Nuts - in quel momento nelle loro forme umane di Kokoda, Shiro e Natsu - rimasero un po' sorpresi quando sentirono qualcuno bussare garbatamente alla porta.

"Hm? Chi potrà essere, in questo momento?" si chiama Komachi, alzando gli occhi verso la porta mentre appoggiava la sua tazzina da tè sul tavolo davanti a sè. "Non mi sembrava che ci aspettassimo qualcuno, almeno non per oggi pomeriggio."

"Vado io. Voi restate pure seduti." rispose Natsu con tutta calma. Dopo essersi alzato e aver raggiunto la porta d'ingresso, il giovane biondo dalla pelle scura diede un'occhiata dallo spioncino, giusto per sicurezza... e vide che si trattava di uno sconosciuto dall'aria distinta, forse anche di salute cagionevole dato il suo colorito non proprio vivace, con lunghi capelli bianchi e vestito di una hakama tradizionale - decisamente, non il tipo di persona che si potrebbe vedere ogni giorno, camminando per strada. Certo, non sembrava un tipo pericoloso, ma Natsu sapeva fin troppo bene che le apparenze possono ingannare, soprattutto considerando tutta l'esperienza che aveva avuto con gli scagnozzi della Nightmare Company e di Eternal... quindi, decise di non aprire subito, e di assicurarsi prima di tutto che ci si potesse fidare di lui. "Voi chi siete? Cosa desiderate da noi?" chiese rivolto alla porta, a voce abbastanza alta perchè l'individuo alla porta comprendesse. A quel punto, l'attenzione delle Pretty Cure e di Kokoda era completamente rivolta alla porta d'ingresso...

L'uomo dai capelli bianchi non si scompose, e mantenne un tono gentile e formale. "Chiedo scusa per il disturbo... è questa la Nuts House di cui ho sentito parlare?" chiese educatamente. "Avrei bisogno di parlare con alcune persone che, dalle informazioni che mi sono state date, vivono qui. Mi rendo conto che non è segno di buona educazione da parte mia venire qui e chiedere di parlarvi, ma è una questione di grande urgenza, che deve essere gestita il più presto possibile."

Natsu corrugò la fronte. Quel tipo non aveva davvero l'aria di uno scagnozzo di Eternal, ma lui non era ancora convinto, e in casi del genere, la prudenza non era mai troppa. Senza aprire la porta, il ragazzo si voltò verso i suoi compagni, che ormai si erano alzati dal tavolo e si erano disposti ordinatamente vicino ad esso. Karen fece un cenno con la testa, volendo dire che poteva anche farlo entrare.

"Se dovesse cercare di rubare il Rose Pact, dovrà vedersela con tutte noi." disse la ragazza dai capelli blu. Convinto dalle sue parole, Natsu annuì e aprì la porta lentamente, senza mai staccare lo sguardo dall'uomo dai capelli bianchi, che nondimeno mantenne il suo tono gentile ed affabile mentre entrava nel negozio, lasciando alla porta i suoi sandali.

"Perdonate l'incomodo, signori... e soprattutto signore, a quanto mi è dato di vedere." affermò con un inchino, dopo aver visto che il gruppo era composto perlopiù da ragazze. Dopo essersi assicurato che Natsu avesse chiuso la porta dietro di lui, proseguì. "Sono stato mandato qui dai miei superiori per cercare un gruppo di ragazze collettivamente conosciute come Pretty Cure. Potete confermarmi... che siete voi?"

La rivelazione colse di sorpresa un po' tutti, e non servì certo a quietare i dubbi che già molti avevano circa le sue intenzioni. Anche Nozomi, che di solito era più che disposta a dare fiducia agli altri, nutriva un po' di sospetto, anche se non lasciò che la cosa si vedesse più di tanto. "Eeeeh? A-aspetti un momento, signore... come fa lei a conoscere le Pretty Cure?" esclamò sorpresa.

"E soprattutto, da dove viene, e cosa vuole dalle... Pretty Cure?" chiese Karen, stringendo un po' gli occhi. A quel punto, l'uomo dai capelli bianchi era diventato l'oggetto della curiosità e del sospetto praticamente di tutti i presenti, e non poteva certo biasimarli... tuttavia, dopo essersi schiarito la voce, continuò a parlare, con tutta calma.

"Chiedo scusa, signorine. Immagino che abbiate i vostri buoni motivi per sospettare delle mie intenzioni." continuò. "Tuttavia, come ho detto, la questione di cui vorrei parlarvi è della massima importanza. Voi... siete state attaccate di recente da un gruppo di mostri, per caso?"

"Cosa?" chiese Shiro, sempre più sospettoso. "E come fa lei a saperlo?"

"Er... beh, in effetti sì... erano anche abbastanza disgustosi, potrei aggiungere!" rispose la piccola Urara, facendo una smorfia di repulsione al ricordo di quei mostruosi Hollow che avevano affrontato solo il giorno prima. "Ma... cosa c'entrano quelli con lei? Ne sa qualcosa?"

"Più di quanto lei possa immaginare, signorina." rispose l'uomo. "Ed è proprio di questo che sono venuto a parlarvi... ma perdonate i miei modi, non mi sono neanche presentato. Io sono il capitano Jushiro Ukitake, comandante della tredicesima divisione dei Seireitei."

"Seirei… che?" chiese stupita Rin. Tutti gli altri presenti fecero delle facce stupite davanti a quel nome che giungeva loro come una novità. "E… e che cosa sarebbe?"

"E’ una storia un po’ lunga da raccontare…" rispose Ukitake. "Che ne dite se ci sediamo e ne parliamo in tutta comodità?"

"Hmm… credo che in effetti si possa fare anche di meglio, signor Ukitake." Propose gentilmente Komachi. "Venga, si accomodi pure, offriamo anche a lei una tazza di tè. Ci dica pure come lo preferisce."

"Beh… se la cosa non dà disturbo, gradirei un po’ di tè verde, grazie mille." Rispose il capitano della tredicesima Divisione. "Credo che così potremmo discutere con più calma, e potrò spiegarvi meglio come stanno le cose."

"Prego, si sieda pure, signor… Ukitake, giusto?" chiese Kokoda, mentre aggiungeva una sedia al tavolo. Shiro diede un'occhiataccia al capitano dai capelli bianchi, ma non disse nulla e si limitò a tenerlo d'occhio. "E ci racconti… che cosa la porta fin qui?"

"Ha detto di essere comandante di una divisione? Quindi lei fa parte di qualche esercito, vero?" chiese Nozomi, sempre più incuriosita.

Quando tutti ebbero preso posto, e Komachi ebbe posto davanti ad Ukitake una tazza di tè verde fumante, il capitano dai capelli bianchi si riorganizzò il discorso e riprese. "Sì, signorina… ehm, non credo di conoscere il suo nome, me lo potrebbe dire, per favore?"

"Certamente!" rispose allegramente la leader non ufficiale delle Pretty Cure. "Il mio nome è Nozomi Yumehara, e queste sono le mie amiche Rin Natsuki, Urara Kasugano, Komachi Akimoto, Karen Minazuki e Kurumi Mimino! E poi, ovviamente, i nostri inseparabili amici, Kouji Kokoda, Shiro Amai e Natsu Tanimoto!" Ognuno di essi fece un cenno di assenso non appena il proprio nome veniva chiamato.

Ukitake chinò educatamente la testa non appena ognuno dei presenti si fu identificato. "Bene... in tal caso, signori... sono molto onorato di conoscervi." affermò. "Comunque, per tornare al discorso che avevo iniziato... l'altro giorno, siete stati attaccati da dei mostri dall'aspetto particolarmente inquietante, dico bene? Vi siete trasformate, e li avete annientati... cosa che, devo dire, è stata alquanto impressionante. Non sono molti gli esseri umani che potrebbero affrontare un Hollow in combattimento."

"Hollow? Si chiamano così, quei mostri?" chiese Urara, tormentandosi un codino con un indice. Il capitano dai capelli bianchi annuì lentamente, dopo aver preso un altro sorso di tè.

"Sì... e l'organizzazione di cui faccio parte io, le Tredici Divisioni o Seireitei, ha tra gli altri il compito di combattere quelle bestie e annientarle. Per rispondere alle domande che indubbiamente vi saranno venute, io vengo da... possiamo definirla una dimensione parallela, se capite cosa voglio dire. So che è un po' difficile spiegarlo a dei profani..."

"Non si preoccupi, signor Ukitake... noi abbiamo un bel po' di esperienze con le dimensioni parallele, dico bene, Natsu?" rispose senza scomporsi Kokoda. "Quindi... sì, diciamo che non c'è bisogno di darci spiegazioni in proposito."

"E che mondo è quello da cui viene, signor Ukitake?" chiese Nozomi, ormai completamente assorbita dal racconto dal capitano della Tredicesima Divisione. "Dev'essere un posto favoloso! E' pieno di arcobaleni, di dolci, di specchi o di libri giganti, per caso?"

"Nozomi, credo che adesso tu gli stia facendo paura..." disse Rin, a metà tra il sarcastico e il preoccupato. Ukitake sbattè gli occhi con una certa meraviglia davanti all'entusiasmo della ragazzina dai capelli rosa, poi fece una breve risata a mezza bocca e proseguì.

"Beh... non esattamente, signorina Nozomi." disse. "Il mondo da cui vengo io si chiama Soul Society, ed è il posto in cui le anime umane vanno dopo che la loro vita terrena si è conclusa. Si tratta di un luogo che ricorda molto il Giappone feudale, giusto per darvene un'idea."

"Caspiterina... una specie di aldilà, si può dire." affermò Kurumi. "E... in tutto questo, cosa c'entrano gli Hollow?"

"Ci stavo appunto arrivando." disse Jushiro. "Allora, dovete sapere che, una volta che l'individuo si reincarna nella Soul Society, comincia a vivere lì per un periodo di tempo indeterminato... non si può dire per certo quanto tempo passi, e anche il processo di invecchiamento dei cittadini della Soul Society è abbastanza erratico. Comunque, quando una persona muore nell Soul Society, l'anima viene rimandata sulla Terra per reincarnarsi... e così via, in un ciclo infinito che mantiene l'ordine e la stabilità dell'intero universo."

"Hmm, interessante... quindi, una volta qui sulla Terra, e una volta nella Soul Society, giusto?" chiese Komachi. Era un'idea talmente affascinante e originale, che avrebbe potuto usarla per ispirarsi per un libro da scrivere in futuro!

"Esatto. Vedo che avete già afferrato il concetto." proseguì Ukitake. Si schiarì la voce con un piccolo colpo di tosse, poi passò alla parte più importante. "Il problema sorge... quando un'anima, per qualche motivo, non si reincarna normalmente nella Soul Society. Quando questo accade, l'anima rischia di dare vita ad un Hollow... ovvero, uno di quei mostri che avete affrontato l'altro giorno. Gli Hollow provocano distruzione tutt'attorno a sè, e scatenano il caos mentre cercano di quietare i rimpianti e i rancori che li tengono ancorati al mondo terreno. Ma così facendo, il flusso continuo di anime tra il vostro mondo e la Soul Society viene danneggiato... e se il danno superasse un certo livello, l'equilibrio tra le due dimensioni verrebbe irrimediabilmente compromesso, e sia la Soul Society che il vostro mondo... verrebbero distrutti."

"Accidenti... quindi, eliminando quegli Hollow, abbiamo fatto in modo che il ciclo riprendesse normalmente per quelle quattro anime, giusto?" chiese Urara, senza mascherare una certa preoccupazione. Il tono con cui Ukitake aveva parlato non le consentiva di essere troppo ottimista, come lo era di solito...

Non ebbe buone notizie, purtroppo. Ukitake socchiuse gli occhi e tirò un sospiro, come se volesse dire che gli dispiaceva... "Purtroppo, temo di doverla deludere, signorina Urara. Il problema è che... ugh!"

Il capitano delle Tredicesima Divisione si interruppe di colpo quando un improvviso attacco di tosse lo costrinse a prendere un fazzoletto e metterselo davanti alla bocca... e i presenti spalancarono gli occhi quando videro che, con ogni colpo di tosse, il tessuto si macchiava di un inequivocabile liquido rosso e denso!

"Signor Urahara!" esclamò Karen, andando a soccorrere il capitano dai capelli bianchi, che si calmò quasi subito e si pulì la bocca con il fazzoletto, cercando di non allarmare più di tanto le ragazze e i loro due amici.

"Signor Urahara, è sicuro di stare bene? Non me ne dava affatto l'impressione..." disse Shiro. "Mi dica, c'è qualcosa che posso fare per lei?"

"Ah... state tranquilli, è una cosa con cui convivo da abbastanza tempo!" disse, sorridendo per non far preoccupare le persone che lo stavano ospitando. Si pulì la bocca e, dopo essersi assicurato di stare meglio, riprese la spiegazione. "Vedete... noi Shinigami, i soldati delle Tredici Divisioni della Soul Society, abbiamo il compito esclusivo di affrontare gli Hollow, sconfiggerli e purificarli. Per fare questo, usiamo le nostre Zanpakuto, ovvero armi spirituali che che sono in grado di danneggiare esseri provenienti da altre dimensioni, e tagliare creature spirituali. Il fatto è... che le nostre Zanpakuto sono le uniche armi in grado di purificare un Hollow e fare in modo che l'anima umana da cui si è originato venga inviata al suo giusto destino, nella Soul Society. Se un hollow viene ucciso in qualsiasi altro modo... l'anima viene persa per sempre."

Nozomi e il resto del gruppo delle Pretty Cure spalancarono gli occhi per l'orrore della rivelazione, e la ragazzina dai capelli rosa si guardò le mani con espressione sconvolta, non riuscendo a controllare un tremore. "C-cosa? S... Signor Ukitake, lei vorrebbe dire... che sconfiggendo quegli Hollow noi avremmo... avremmo..."

"...distrutto definitivamente... quattro anime..." concluse Rin, mettendosi una mano davanti alla bocca. Tutte le ragazze erano scioccate per quanto avevano appena appreso... e Ukitake temette di essere stato un po' troppo diretto nell'annunciare la cosa.

"Aspettate, signorine... non vi volevo sconvolgere così tanto." affermò. "Del resto... non avevate molta scelta, in quel momento. Quegli Hollow volevano uccidervi, e voi vi siete giustamente difese. Tra l'altro... noi dei Seireitei abbiamo il vago sospetto che non siano capitati da voi per caso, ma che invece siano stati portati qui da terzi. Anzi, a dirla tutta... siamo anche convinti di sapere di chi potrebbe trattarsi."

"Davvero?" chiese Komachi, ancora chiaramente scioccata. "E... di chi si tratterebbe? A che scopo ci avrebbe mandato contro quei mostri?"

"E' una storia un po' lunga, signorine..." affermò Ukitake, sfregandosi leggermente la fronte. "Attualmente, alla Soul Society, stiamo affrontando un periodo molto delicato, e dire che siamo nei guai è alquanto riduttivo. Sarebbe un po' lungo spiegarvi tutto nei dettagli, ma vi basti sapere che alcuni capitani, di recente, hanno tradito la Soul Society e si sono rifugiati a Hueco Mundo, un luogo orribile dove prosperano gli Hollow e le loro forme più potenti, gli Arrancar. Molti shinigami sono rimasti feriti nella confusione del momento... io ero uno dei pochi ancora in servizio che erano disponibili per parlare con voi, e per darvi il comunicato dei miei superiori - da questo momento in poi, vi chiediamo di non uccidere più gli Hollow, nel caso dovessero attaccarvi di nuovo. Metterli fuori combattimento senza ucciderli è perfettamente accettabile, ma in ogni caso ricordatevi che deve essere la Zanpakuto di uno shinigami a sferrare il colpo decisivo."

"Sì, capiamo... ce ne ricorderemo da questo momento in poi, ma voi come farete ad essere sul posto una volta che noi avremo neutralizzato gli Hollow in questione?" chiese Karen, sollevando una questione effettivamente importante.

Ukitake tirò un altro sospiro, rendendosi conto che effettivamente la Pretty Cure dell'Intelligenza aveva fatto una domanda sensata. "Purtroppo, questo dobbiamo ancora deciderlo. Il problema è che la Soul Society è attualmente a corto di personale, e dovremmo avere altri shinigami a disposizione per tenere d'occhio anche voi."

Nozomi corrugò la fronte con decisione. "Se vuole, signor Ukitake... e se i suoi superiori fossero d'accordo... io penso che ci sarebbe una soluzione più semplice!" affermò, lo sguardo alto verso Ukitake mentre le sue compagne, Kokoda e Natsu tenevano gli occhi fissi nella sua direzione. Avevano già un'idea di cosa avrebbe proposto...

E non vennero smentite, in effetti.

"Noi, le Pretty Cure, potremmo darvi una mano con questi Hollow, almeno finchè la situazione non si sarà normalizzata!" esclamò la leader non ufficiale del gruppetto. "Questo problema riguarda anche noi adesso... e poi, dobbiamo cercare di rimediare per quelle quattro anime che abbiamo condannato, anche se non sapevamo niente di tutto quello che c'eradietro, questo non ci rende meno colpevoli!"

"Una volta tanto... devo dire che sono perfettamente d'accordo con Nozomi!" fu la pronta risposta di Kurumi. "E visto poi che è stato qualcuno a mandarci contro quei mostri, dobbiamo a quelle quattro anime anche di scovare il responsabile di tutto questo e fargliela pagare!"

"Su questo, potete contare anche su di me!" affermò Rin. "Urara, Komachi, Karen... ci siete anche voi, vero?"

Urara strinse i pugni e annuì energicamente, mentre Komachi e Karen si guardarono negli occhi e si fecero un cenno di assenso a vicenda. "Credo che su questo siamo tutte d'accordo, signor Ukitake." affermò l'ereditiera dai capelli blu. "Credo che, se Kokoda e Natsu sono d'accordo, possiamo darvi una mano a proteggere la Terra e la Soul Society. Del resto, che lo vogliamo o no, ormai siamo coinvolte."

"Questo è vero..." affermò Natsu. "Del resto, abbiamo già ritrovato due dei quattro sovrani, e non credo ci vorrà molto per ritrovare gli altri due. Ed Eternal non si fa sentire da un po'... quindi credo che, se anche Nozomi e le sue compagne si assenteranno per un po', non dovrebbe essere un problema tanto grande. Solo, vorrei raccomandarvi di restare sempre all'erta, e di non spingervi troppo oltre. Non sappiamo con quali poteri abbiamo a che fare."

"E' vero." rispose Kokoda. "E in ogni caso, cercate di tenervi in contatto con noi quanto più possibile, anche quando vi trovate in questa Soul Society, non si sa mai quando potrebbe verificarsi un'emergenza."

Nozomi sorrise e fece un'occhiolino al giovanotto castano, che ricambiò con la stessa espressione, sorridendo garbatamente. "Lo sai che non c'è bisogno di farci queste raccomandazioni, Kokoda! Noi siamo le Pretty Cure, dopotutto, e siamo sempre riuscite a cavarcela, fino a questo momento! Vedrai che anche questa andrà bene!" affermò, per poi rivolgersi alle sue amiche. "Okay, ragazze... abbiamo commesso un errore, e abbiamo provocato un danno alla Soul Society, ma adesso possiamo rimediare... lo dobbiamo anche a quelle persone che purtroppo, per colpa nostra, non potranno più reincarnarsi. Quindi... io dico che adesso andiamo tutte alla Soul Society e vediamo di chiarire le cose! Prossima fermata, Soul Society! E' deciso, sìììì!"

"Lieta di vedere che ci metti sempre il tuo solito entusiasmo, Nozomi..." affermò Rin. "Tuttavia, sono d'accordo con te. Purtroppo non possiamo riportare in vita quelle persone, ma almeno fare in modo che gli Shinigami possano difenderne molte altre... questo sì che possiamo farlo!"

Shiro sospirò. Non gli faceva molto piacere l'idea di invischiarsi in questo tipo di problemi, ma a quel punto, le Pretty Cure non potevano certo chiamarsi fuori, quindi tanto valeva assecondare il resto del gruppo... e poi, riflettè tra sè, forse c'era la possibilità di scoprire qualcosa in più sul suo passato misterioso... Giunti a quel punto, non era possibile scartare nessuna possibilità. "Beh... e va bene, visto che ormai la situazione è questa... mi auguro solo di non dovermene pentire più avanti!"

"Basta solo che il signor Ukitake ci dica cosa dobbiamo fare..." concluse Kurumi. Da parte sua, Jushiro Ukitake era rimasto piuttosto interdetto dalla soluzione che Nozomi aveva proposto. Certo, il comandante supremo Yamamoto non sarebbe stato esattamente entusiasta di un gruppo di ragazzine dai vestiti graziosi che si intromettevano nella lotta della Soul Society... però, riflettè Jushiro, avrebbe anche potuto accettare, visto che in quel momento i Seireitei erano in pessime condizioni...

"Beh... per questo dovrò parlarne anche con i miei superiori. Alle Tredici Divisioni non siamo molto flessibili per quanto riguarda ricevere aiuti esterni." affermò Ukitake, dopo averci riflettuto un po'. "Ma considerando la situazione in cui ci troviamo, credo che per una volta si potrebbe anche fare un'eccezione. Spero solo che vi rendiate conto di quello in cui vi state mettendo, signorine. Affrontare gli Hollow e le loro versioni potenziate, gli Arrancar, non è certo una cosa che dei normali esseri umani possano fare."

Urara ridacchiò gentilmente. "Hehee... beh, signor Ukitake, noi abbiamo già affrontato e sconfitto due tentativi di invadere la Terra, e non ci facciamo certo spaventare da un branco di mostri!" disse la giovanissima idol dai capelli dorati. "Stia pur certo che io e le mie amiche non ci tireremo indietro!"

Il capitano dai capelli bianchi restò fermo per un attimo, poi annuì gentilmente e fece un cenno di assenso verso le ragazze. "Molto bene. Mi fa piacere vedere degli esseri umani così coraggiosi e determinati. Mi ricordate molto... quel ragazzo che si è fatto un certo nome nella Soul Society, di recente! Hehehee... chissà se avrete modo di incontrarlo! Credo che Ichigo Kurosaki vi sarebbe simpatico!"

"Ichigo Kurosaki?" chiese Nozomi. "Hmm... quindi si chiama così? Da come ne parla, signor Ukitake, sembra un tipo in gamba!"

"Hehee... lo è, più di quanto immaginiate!" rispose Ukitake, senza accorgersi di un piccolo particolare che molto probabilmente sarebbe sfuggito a chiunque altro - un gattino nero che, dopo aver sporto la testa dall'uscio del grazioso negozietto e aver guardato all'interno per un po', scivolò via con furtività, a una tale velocità da sembrare che scomparisse per poi riapparire qualche metro più in là...

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La persona di cui stavano parlando, proprio in quel momento, si trovava assieme ai suoi compagni in quella che ormai era diventata la loro base operativa - il negozio di proprietà dell'ex-capitano della Dodicesima Divisione, Kisuke Urahara, esule dalla Soul Society a causa di una delle tante macchinazioni di Aizen, che erano costate il posto e la reputazione anche ai suoi colleghi Isshin Kurosaki e Yoruichi. In quel momento, il gruppetto composto da Ichigo, Orihime, Chad, Uryuu, dalla shiginami Rukia Kuchiki... e dalla Mod Soul Kon, una strana creaturina simile ad un piccolo leone di peluche vivente, con la criniera bruna a triangolini... era seduta attorno a un tavolo, con Urahara seduto a capotavola, a guardarli con la sua consueta espressione tranquilla ed enigmatica. Ichigo e i suoi compagni avevano imparato ad aspettarsi di tutto dal loro eccentrico mentore, e si chiedevano cosa avesse da comunicare di tanto urgente, questa volta...

"Bene, bene... vedo che siete tutti presenti per la riunione straordinaria!" scherzò Urahara. Aveva l'aspetto di un uomo dall'aspetto un po' trasandato, con scompigliati capelli biondi e un po' di barbetta incolta sul mento, vestito di maglietta e pantaloni verdi scuri, con una sorta di haori nero e un cappello bianco sulla testa... e certo, a guardarlo così on si sarebbe potuto immaginare che si trattasse in realtà di una delle menti più geniali delle Soul Society, escludendo la sua eccentricità! "Credetemi, per me è un grande onore poter dare il via a questa nobile assemblea!"

Ichigo sospirò sfregandosi la fronte - Urahara aveva l'abitudine di essere sempre un po' sopra le righe. "Hmm... sì, certo, molto onorati. Adesso, signor Cappello e Sandali, non è che potresti dirci in cosa consiste questo problema di cui volevi parlarci?"

"Si tratterà di qualche strategia che Urahara-san avrà approntato per affrontare il capitano Aizen e gli altri capitani traditori delle Tredici Divisioni, giusto?" chiese con tutta tranquillità Orihime, rivolgendosi a Rukia che era seduta vicino a lei.

Rukia Kuchiki, una shinigami di bassa statura, con grandi occhi viola e capelli neri di cui alcune frangette cadenti in mezzo agli occhi, che in quel momento indossava la divisa scolastica della principale scuola superiore di Karakura, annuì in direzione della sua amica umana. "Non dubito che Urahara-san avrà già in mente un piano!" affermò. "E io mi occuperò di dargli una mano ad illustrarlo! Ho portato giusto con me il mio blocco da disegno e le mie matite colorate per farvi una bella dimostrazione grafica!"

"Grazie mille, nanerottola." disse con sarcasmo Ichigo. "I tuoi disegni saranno un ottimo modo per capirci ancora meno."

Questo gli valse un blocco da disegno tirato in testa dall'irritata shinigami, che andava particolarmente fiera delle sue (scarse) doti di disegnatrice. "I tuoi commenti non erano nè richiesti nè voluti, caro il mio signor Kurosaki!" lo rimbeccò. "E per tua norma e regola, i miei disegni non fanno schifo! Ho semplicemente... uno stile mio, ecco tutto!"

"La sorellona Rukia ha ragione! Sei tu che non sai apprezzare il suo stile!" esclamò indignato Kon, avvicinandosi nel frattempo ad Orihime per poter godere della beatifica visione del suo enorme seno! La ragazza dai capelli rossi indietreggiò leggermente, con imbarazzo... Davvero, quella Mod Soul era lo speccho perfetto di Urahara!

Uryu sospirò e scosse la testa, pensando che come sempre, quei due battibeccavano come due sposini... e il mite Chad rimase in silenzio, schiarendosi solo un po' la voce con un colpo di tosse.

"Hehehee... mi fa piacere vedere che siete tutti energici come sempre!" affermò Urahara, aggiustandosi un po' il suo immancabile cappello. "Allora, come stavo per dire... sì, in effetti ci sarebbero delle interessanti novità circa l'attuale situazione. La Soul Society sta cercando di tenere d'occhio il più possibile Aizen e i suoi uomini, e ha scoperto delle cose... a dir poco sorprendenti!"

"A questo proposito..." chiese Ichigo. "Si sa qualcosa di quella tenente che è stata quasi uccisa da Aizen? Momo Hinamori, mi pare che si chiamasse..."

"Lei? Sì, la Quarta Divisione si è presa cura di lei, e il capitano Unohana ha confermato che si riprenderà del tutto, almeno fisicamente..." rispose l'ex capitano. "Certo, dal punto di vista psicologico... è un altro paio di maniche."

"Già... immagino come si debba sentire, poverina..." mormorò Orihime, simpatizzando con la condizione della giovane luogotenente di Aizen. Conosceva la storia per sommi capi, ma sapeva che Momo Hinamori considerava il suo capitano come un padre, più che come un superiore... ed era stata lei la sua prima vittima dal momento in cui il tradimento era venuto alla luce! Aizen, dopo esserle riapparso davanti vivo e vegeto, l'aveva trapassata con la sua spada, avendo deciso che ormai lei non gli serviva più per i suoi piani... tutto questo dopo aver adottato una facciata di gentilezza ed affetto nei suoi confronti per decenni. Dire che Momo sarebbe rimasta sconvolta da tutto questo sarebbe stato dire poco...

"Ad ogni modo..." riprese Urahara, cercando di riportare la conversazione sui binari originali. "Abbiamo tenuto d'occhio le mosse di Aizen, e per il momento sembra che non stia facendo niente di particolarmente eclatante. Il suo esercito è rintanato a Las Noches, nello Hueco Mundo, un luogo pericoloso popolato da eserciti interi di Hollow e mostruosità simili... il vecchio Yamamoto, per quanto sia desideroso di porre fine a questa faccenda il prima possibile, non ha intenzione di rischiare un attacco diretto a Las Noches."

"Conoscendolo, immagino che Aizen avrà già fatto i dovuti preparativi..." commentò ad alta voce Uryu, ricevendo un cenno di assenso da Urahara.

"Esattamente." proseguì l'ex-capitano della Dodicesima divisione. "Siamo convinti che Aizen abbia già messo in conto un attacco diretto al suo quartier generale, e abbia già predisposto delle difese adeguate. Tuttavia, c'è qualcosa che ci ha incuriosito... e ci ha fatto pensare che ci sia qualcosa di più nei suoi piani!"

"Davvero?" chiese Ichigo, corrugando la fronte con sospetto. "E... di cosa si tratterebbe?"

"Penso... che su questo potrei dire qualcosina anch'io!" disse una voce profonda, mentre una piccola e agile figura nera si intrufolava da una finestra aperta. Con un'espressione sorpresa e imbarazzata, Ichigo si voltò in quella direzione... giusto in tempo per vedere un grazioso gattino nero dall'espressione aristocratica e altezzosa che saltava giù da una finestra, per poi zampettare come niente fosse al centro della stanza e sedersi, guardando i presenti con aria tranquilla! "Ho fatt giusto adesso un po' di... ricognizione, immagino che si possa dire, e ho un po' di notizie fresche fresche da comunicarvi!"

"Ah, la cara Yoruichi! E' sempre un piacere rivederti!" esclamò allegramente Urahara, riconoscendo la sua ex-collega nella sua forma preferita! Sorprendentemente, per quanto in forma di gatto avesse una voce quasi mascolina, Yoruichi Shihoin era una ragazza al cento per cento! "E quindi... ci stai dicendo che alla Soul Society sta bollendo qualcosa in pentola, eh? Molto interessante... perchè non ti unisci all'assemblea, e non ne parliamo con tutta calma?"

Il gatto nero sembrò quasi sorridere astutamente. "Ne sarei davvero onorata. Aspettate solo un momento..." disse Yoruichi. Un istante dopo, una foschia grigia iniziò ad avvolgere il suo corpo, occultando il gatto nero... e una figura umana, appartenente ad una donna alta e dal fisico slanciato, iniziò a prendere forma. Urahara e Kon osservarono con un certo compiacimento, mentre Ichigo fece una faccia stravolta e si voltò dall'altra parte, diventando rosso come un pomodoro maturo!

"Hm? Che succede, Kurosaki?" chiese Chad, notando che anche Uryu stava guardando da un'altra parte, armeggiando nervosamente con i suoi occhiali. Stava cercando di apparire distaccato, ma era ovvio che anche lui era parecchio imbarazzato!

Orihime ridacchiò, sfregandosi lo zigomo con un dito, mentre Rukia guardava da un'altra parte a sua volta. "Ehm... niente di che, Chad-kun..." spiegò la ragazza dai capelli arancioni. "Diciamo che... Yoruichi-san ha un concetto un po' strano di abbigliamento... hehehee..."

Poco dopo, la nebbia si diradò... e Yoruichi Shihoin, ex-capitano della Seconda Divisione dei Seireitei (ora succeduta dalla sua allieva Soi Fon), apparve davanti al gruppo... vestita, con grande scorno di Kon e lieve delusione di Urahara, di una tuta aderente nera che pur lasciando poco all'immaginazione per quanto riguardava le sue forme, copriva quasi tutto il suo corpo! I suoi lunghi capelli viola ondeggiarono lievemente, e i suoi occhi acuti guardarono con fare arguto il gruppo da un viso dalla pelle scura. Era chiaro che sapeva molto bene cosa passasse per la testa di Urahara e della Mod Soul che lui aveva creato...

"Ugh... Yoruichi-sensei, c'era proprio bisogno di fare questa sceneggiata?" borbottò Ichigo, ricordando come la sua insegnante gli si fosse presentata completamente nuda la prima volta che aveva riassunto forma umana!

A rispondergli fu una risatina ironica da parte di Yoruichi. "Hehehee... siamo un po' suscettibili, eh, caro il mio verginello?" affermò, strappando uno sghignazzo anche a Rukia. "Come potete vedere... questa volta ho pensato di apparire con un po' di vestiti addosso, anche perchè conoscendo qualcuno qui presente... avrei potuto essere oggetto di qualche apprezzamento non proprio casto! Dico bene, Kisuke-chan?"

Urahara non perse il suo tono ironico. "Oooh, mia cara Yoruichi! Sono un po' ferito dalle tue insinuazioni... pensi forse che io sia il tipo di uomo che farebbe una cosa del genere?" affermò, con tono falsamente innocente. Ovviamente, Yoruichi non era tipo da farsi incantare tanto facilmente...

"Usare quel tono con me non serve a niente, Kisuke-chan, e lo sai bene!" affermò la ex-capitana con un sorriso arguto... molto simile, notarono Ichigo e i suoi compagni, a quello di un gatto del Cheshire! "Ormai ti conosco... ma comunque, passando a quello che sono venuta qui a dire... alla Soul Society si stanno muovendo, finalmente! E... hanno trovato qualcuno, qui nel mondo umano, che guarda caso è in grado di vedere gli Hollow e farli fuori! Sei ragazze, per l'esattezza!"

"Cosa? Vuoi dire che... ci sono delle ragazze dotate di poteri spirituali... di cui non sapevamo nulla?" esclamò Kon, smuovendo finalmente i suoi pensieri della bellezza dalla pelle scura davanti a lui. Anche Urahara, che era noto per avere quasi sempre la situazione sotto controllo, sembrò vagamente sorpreso da quella notizia...

"E come abbiamo fatto a non notarle fino a questo momento? Le Tredici Divisioni... non hanno mai fatto niente contro di loro?" esclamò stupefatto Ichigo. I Seireitei non erano conosciuti per la loro tolleranza nei confronti delle persone che combattevano gli Hollow per conto loro, come la storia dei Quincy dimostrava ampiamente...

Yoruichi alzò le spalle. "Non chiedetemi perchè, ma fino a questo momento, queste ragazze non hanno mai avuto modo di affrontare degli Hollow..." rispose. "In effetti, c'è motivo di credere che questi Hollow siano stati appositamente indirizzati contro di loro da chi sappiamo noi. Al momento, il capitano Jushiro Ukitake della Tredicesima Divisione - uno dei capitani più diplomatici, per fortuna - è stato mandato per parlare con queste ragazze... Pretty Cure, mi sembra che si chiamino... e a quanto ho capito, loro hanno chiesto di unirsi alla Soul Society per aiutarli a tenere a bada la minaccia degli Hollow."

"Pretty Cure?" chiese Rukia, corrugando la fronte. "E che razza di nome sarebbe?"

"Mah, non lo so... mai sentito prima..." rispose Orihime. "Sembra il nome di un gruppo di ragazze di quegli anime di maghette che guardo qualche volta..."

Uryu alzò le spalle. "Qualunque cosa siano, a me basta che non siano d'intralcio." affermò. "Abbiamo già abbastanza problemi a cui pensare... spero che a questi non si aggiunga dover fare da balia a delle dilettanti..."

"Capisco..." riflettè Ichigo, annuendo lentamente. "Quindi, le cose si stanno facendo più complicate, eh? Devo ammettere che sarei curioso di incontrarle, queste Pretty Cure... da come ne sento parlare, sembrano tipe in gamba..."

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Una cella di una prigione di massima sicurezza nella dimensione degli youkai, infinitamente vicino e al tempo stesso lontano dal mondo umano...

L'occupante della cella blindata si coprì gli occhi con fastidio quando, con un cigolio sinistro, la pesante porta si aprì e ne entrarono degli accecanti raggi di luce artificiale, mentre sulla soglia si intravedevano, in maniera confusa, le figure di due alti umanoidi alati dalla testa d'aquila, che tenevano tra le mani delle alabarde finemente cesellate. Accompagnavano qualcuno... ma la prigioniera, che ormai da mesi languiva in quella cella, non aveva idea di chi poteva essere...

"Ugh..." mormorò la donna... una persona sulla prima trentina, che indossava il completo da carcerata e aveva i capelli verdi chiari, legati in numerose treccine che fuoriuscivano da una bandana rossa legata sul suo capo, e si attorcigliavano attorno alla sua testa come tanti serpenti inferociti. Il suo sguardo era acuto e feroce, e aveva le pupille ellittiche come quelle delle vipere. "Che cosa volete da me, adesso? Ho risposto a tutte le domande che mi avete fatto... non ho più nulla da dichiararvi!"

"Hitomi Ishigami." disse, con voce morbida, uno dei carcerieri, spiegando appena un po' le sue ali. "Abbiamo ricevuto l'ordine di farti uscire. Da questo momento in poi, sei libera... qualcuno, che noi abbiamo accompagnato fin qui, ha voluto pagare la tua cauzione e farti uscire da qui... anche se a mio parere, per quello che hai cercato di fare alla Youkai Academy, meriteresti che non ti venisse concessa alcuna grazia."

Hitomi Ishigami, una gorgone ed ex-insegnante di educazione artistica alla Youkai Academy, espulsa dopo che il club del giornalino scolastico aveva scoperto che aveva pietrificato alcune studentesse per "mantenere la loro bellezza artistica per sempre", corrugò la fronte, segnata da una piccola cicatrice fattale da Moka Akashiya durante il loro primo scontro. "Hm? Qualcuno ha pagato per... farmi uscire da questo buco puzzolente?" chiese. "E chi potrebbe essere? Non conosco nessuno che sarebbe interessato a fare questo."

I carcerieri si spostarono, facendo entrare una terza figura... una figura dall'aspetto umano, alta e regale, con vestiti di foggia aristocratica ed un incedere altezzoso, sicuro di sè. Era un giovanotto alto, dallo sguardo sprezzante e scompigliati capelli biondi, che indossava una sorta di mantello nero dall'interno piumato, oltre che un elegante completo di camicia bianca, pantaloni neri e stivali, tutti di foggia squisita. Portava un fioretto dall'elsa dorata appeso al fianco, infilato in un fodero nero e argentato... e in quel momento, stava guardando Hitomi con grande interesse, porgendole una mano in segno di accordo.

"Chiedo scusa per il disturbo." disse, con tono falsamente affabile, mentre i secondini si allontanavano di malavoglia ad un cenno della sua mano. "Sono io la persona che ha pagato per la sua scarcerazione. Io sono il principe Severin, erede della famiglia della Fenice... e sono un uomo innamorato del suo senso artistico e della sua determinazione, signorina Ishigami!"

Hitomi sbattè gli occhi stupita, anche se il suo cipiglio feroce non svanì. "Hm? E cosa potrebbe volere da me... un membro della prestigiosa famiglia della Fenice, eh?" chiese con sospetto. "Al momento io sono solo un'insegnante d'arte che ha perso il posto e la dignità... per colpa di quattro marmocchi che dovevano ficcare il naso in affari che non li riguardavano!"

Severin sorrise sinistramente. "Hehehee... sì, ho sentito parlare di quel piccolo... incidente, se così possiamo definirlo." affermò. "E proprio per questo penso che ci possiamo venire incontro a vicenda. La Youkai Academy è per noi un nemico comune, giusto? Quindi... ho pensato che se ci mettessimo assieme, avremmo maggiori possibilità di sopraffarli! Soprattutto se considera... che al momento, sto portando dalla mia parte anche l'organizzazione che risponde al nome di Fairy Tale! Che ne dice... la attira l'idea di perseguire con me e con loro... la sua vendetta contro Tsukune Aono e Moka Akashiya?"

Le trecce serpentine della gorgone si agitarono sinistramente, e un ghigno crudele graziò il volto di Hitomi.

"Quando cominciamo?"

"Oh, è già tutto cominciato, signorina Ishigami!" rispose Severin, mentre la sua nuova complice gli stringeva la mano in segno di accordo. "E' tutto già in moto, e ora non devo fare altro che dare una piccola spinta!"

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CONTINUA...

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Capitolo 5
*** Riunioni di emergenza ***


YBRPV-005

Yes! Bleach Resurrection Plus Vampire

Una fanfiction crossover (Yes! Pretty Cure 5 - Bleach - Rosario Plus Vampire - Princess Resurrection) scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 5 - Riunioni di Emergenza

Eternal. Un'organizzazione misteriosa il cui quartier generale si trovava in quella che, a prima vista, sembrava essere una lussuosa villa in stile europeo, e in effetti, ad un osservatore abbastanza attento, sarebbe sembrata una coopia quasi perfetta del British Museum... cosa che, in effetti, era in linea con quella che era la funzione principale della malvagia organizzazione, che aveva impiegato, e stava tuttora impiegando, molte delle sue risorse per recuperare il Rose Pact.

Sfortunatamente, le cose non stavano andando bene come i membri di più alto rango dell'organizzazione avevano sperato. Già due dei loro uomini di fiducia, Skorp e Nebatakos, avevano incontrato la fine per colpa di quelle cinque marmocchie ficcanaso, le leggendarie Pretty Cure, e della loro misteriosa alleata Milky Rose, che avevano deciso di ficcare il naso in cose che non le riguardavano... e il risultato era che, in quello che era stato l'ufficio di Nebatakos, il malcapitato Bunbee si ritrovava ancora una volta addossato l'ingrato compito di sgomberare ogni cosa per fare posto al prossimo alto graduato di Eternal con cui avrebbe lavorato... o forse era meglio dire, dal quale sarebbe stato schiavizzato.

"Accidenti... alla fine, chi ci rimette è sempre il sottoscritto, sissignore!" borbottò l'ex-agente della Nightmare Company, trasportando una pila di pesanti cartoni fuori dalla porta. Anche all'interno, la base operativa di Eternal era tanto sfarzosa come appariva all'esterno, con un pavimento ricoperto da un'elegante moquette rossa e luci soffuse che davano al posto un che di magico e misterioso... ma sfortunatamente, non rendevano il lavoro più facile a Bunbee, che appoggiò a terra gli scatoloni di cartone e si fermò per un attimo a riprendere fiato.

Bunbee, al momento l'ufficiale di rango più basso nella gerarchia di Eternal, aveva l'aspetto di un uomo alto e robusto con capelli biondi tagliati corti, vestito di una giacca grigia con pantaloni lunghi dello stesso colore e scarpe firmate, una camicia bianca e una cravatta rossa... anche se questa era soltanto la sua forma umana, e per combattere aveva l'abitudine di assumere la sua forma animale, che ricordava moltissimo un muscoloso uomo-ape dall'aspetto intimidatorio, in grado di scagliare i suoi pungiglioni come missili. Una volta, circa un anno prima, era stato uno degli uomini di fiducia della regina Desparaiah, la comandante suprema della Nightmare Company... ma ora che l'organizzazione non esisteva più, la fortuna gli aveva voltato le spalle, e ora eccolo lì, a fare i lavori più umilianti per la nuova organizzazione per cui lavorava...

"Beh, non che mi dispiaccia che quel Nebatakos ci abbia lasciato le penne." disse tra sè, permettendosi un pizzico di soddisfazione personale. "Quell'incapace si è sopravvalutato, e ha avuto quello che si meritava. Non mi mancherà. Ora, però, vorrei sperare che quello che verrà dopo di lui non sia dello stesso stampo."

"Sta facendo delle considerazioni personali... sulla recente scomparsa del suo superiore, signor Bunbee?" Una voce femminile dal tono distintamente freddo e severo colse di sorpresa il biondo, che fece un salto per la paura e si voltò di scatto, retrocedendo rapidamente fino a rientrare nell'ufficio ora vuoto. Dal corridoio, silenziosa come un'ombra, era apparsa improvvisamente la persona che Bunbee sapeva essere la seconda in comando di Eternal - Anacondy, una donna dalla bellezza glaciale i cui lunghi capelli violetti, aggrovigliati sulla testa, davano l'impressione di un nido di serpenti, e i cui penetranti occhi verdi lo stavano fissando sinistramente da dietro le lenti luccicanti dei suoi occhiali da vista. La sua carnagione pallida contrastava nettamente con i vestiti scuri, cupamente eleganti, che indossava, e l'espressione sul suo volto era di freddo disprezzo, se una cosa del genere poteva esistere.

Bunbee, non interessato ad attirarsi le antipatie della seconda in comando di Eternal, ridacchiò nervosamente, muovendo le mani davanti a sè. "Ah.... ehm... hehehehee... ma no, signorina Anacondy, cosa mi viene a dire! Stavo... ehm... stavo solamente pensando ad alta voce, mi succede spesso quando devo fare questi lavori! Mi aiuta a non pensare alla fatica, sa com'è..."

"No, non lo so." rispose la donna, seccamente. "Piuttosto, come procede il lavoro? Con le sostituzioni di personale che abbiamo avuto di recente, non possiamo certo permetterci ritardi che andrebbero ad influire ancora più negativamente sul nostro lavoro."

Bunbee deglutì, segretamente lieto che Anacondy non fosse rimasta a discutere sulle sue considerazioni personali. "Beh... sto lavorando a pieno regime, come può vedere, signorina Anacondy!" affermò. "Io.. prevedo che tra due ore al massimo l'ufficio sarà totalmente sgombro..."

"Le concedo un'ora." tagliò corto Anacondy, allontanandosi a passi lenti e cadenzati senza neanche guardare in faccia Bunbee, che per qualche istante restò come inebetito a guardare la donna che si allontanava con indifferenza, poi sospirò e si rimise all'opera.

"Sigh... non c'è proprio più rispetto per i subordinati..." si lamentò mentre ricominciava a raccattare tutto ciò che Nebatakos aveva lasciato disperso nell'ufficio. "Bah, inutile recriminare. Vediamo di fare questo lavoro... anche se, se devo essere sincero, mi chiedo dove vada la signorina Anacondy. Non mi sembra tipo da fare una passeggiata per la sede centrale soltanto perchè le va di sgranchirsi le gambe... devo ammetterlo, a volte mi incuriosisce con i suoi modi di fare."

Sicuramente, Bunbee avrebbe voluto saperne di più... ma in quel momento, non c'era nè tempo nè modo, quindi l'inserviente di Eternal non potè fare altro che rimuginare sulle sue domande mentre riprendeva il suo lavoro...

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In silenzio e con discrezione, Anacondy si avvicinò a quelle che sembravano essere due doppie porte riccamente rifinite in oro ed argento, e premette un pulsante sul muro, facendo in modo che le porte si aprissero con un sibilo, e che le permettessero di entrare in un ascensore abbastanza ampio da farci stare un'automobile, anch'esso riccamente decorato ed arredato come il resto della villa. La donna dai capelli serpentini entrò nell'ascensore e attese che le porte si chiudessero, poi sentì una lieve sensazione di vertigine nel momento in cui la cabina iniziò a scendere, portandola verso le sale più interne della base di Eternal, dove soltanto lei e il Direttore avevano accesso. La donna prese un respiro profondo, cercando di ignorare il proprio nervosismo. Era già passato un certo tempo, da quando lei e i suoi subordinati avevano ricevuto il compito di ritrovare il Rose Pact... e purtroppo, ancora non avevano fatto molti progressi apprezzabili. Anacondy sperò che il Direttore si sarebbe dimostrato comprensivo...

Finalmente, dopo quasi un minuto di discesa, l'ascensore si fermò con un segnale acustico e le sue porte si aprirono di nuovo, dando ad Anacondy accesso ad un'immensa sala circolare dal pavimento in marmo grigio, soffusamente illuminata come del resto tutto l'interno dell'edificio, e decorata da vetri fluorescenti oltre i quali si potevano vedere, in tutto il loro splendore, gli innumerevoli tesori che Eternal aveva collezionato nei secoli - artefatti di squisita fattura ed inimmaginbile valore, sottratti a mondi e pianeti in tutto il multiverso, e ora facenti parte della collezione privata di Eternal, dove per sempre sarebbero stati nascosti agli occhi del mondo. Al lato opposto della sala, si poteva vedere la minacciosa figura del Direttore, così come era semplicemente conosciuto il leader di Eternal, che appariva possente e pericoloso anche se sembrava costretto in una sorta di sedia a rotelle fluttuante. La sua intricata veste, completa di una maschera argentata che nascondeva completamente il suo volto, non faceva altro che renderlo ancora più impressionante.

Con lentezza e un pizzico di apprensione, Anacondy uscì dalla cabina dell'ascensore e si mise su un ginocchio di fronte al suo capo, inchinandosi umilmente. "Direttore. Mi ha fatta chiamare." disse semplicemente, cercando di mantenere lo stesso tono neutro con cui parlava di solito... ma un ascoltatore attento avrebbe potuto forse cogliere una piccola incrinatura nella sua voce.

Per diversi secondi, il Direttore non parlò, restando voltato di spalle rispetto alla sua diretta inserviente, che prese un respiro profondo e sperò che questo non volesse dire brutte notizie. Quando Anacondy aveva ormai deciso di parlare di nuovo e chiedere al suo signore quale fosse il problema, quest'ultimo la anticipò, parlando con voce cupa e terribile che riecheggiò nella sala del tesoro.

"Anacondy." disse il Direttore. "Come procede la ricerca del Rose Pact?"

Esattamente la domanda che Anacondy temeva. Stringendo i denti per il disappunto, Anacondy cercò di dare una risposta che, pur sincera, potesse almeno evitarle le ire del suo superiore, ed esitò un paio di secondi prima di rispondere. "Purtroppo... temo che ci siano stati degli inconvenienti tecnici, mio signore." affermò. "Le... le Pretty Cure si stanno rivelando più forti e meglio preparate del previsto, e fino ad ora hanno frustrato ogni nostro tentativo di impadronirci del Rose Pact. Tuttavia, stiamo formulando nuove strategie, che dovrebbero avere risultati migliori... e siamo convinti che molto presto riusciremo a consegnarle il Rose Pact."

Il Direttore restò in silenzio per un po', facendo provare ad Anacondy un brivido di apprensione, e facendole chiedere se il suo superiore se la fosse presa per il fatto che non avevano ancora portato a termine la missione. Quando ormai la tensione cominciava a farsi insostenibile, il Direttore prese un altro respiro, e parlò di nuovo.

"Anacondy." disse, la voce che suonava come un tuono nel silenzio della sala. "Guardati attorno. Osserva con attenzione. Quella che vedi... è la collezione di tesori ed oggetti preziosi che Eternal ha accumulato nel corso dei secoli. Un lavoro minuzioso e costante, che ci ha permesso di accumulare la più grande tesoreria in tutti i mondi e le dimensioni."

Anacondy fece scorrere il suo sguardo serpentino lungo le gigantesche teche nelle quali Eternal conservava i frutti delle sue depredazioni: monili, gioielli, anfore, armi antiche, armature, c'erano persino scheletri di animali... tutti artefatti e reperti preziosissimi, dal valore inestimabile, provenienti da ogni angolo del cosmo...

"Ognuno di questi... è un oggetto unico nel suo genere. Un oggetto il cui valore va conservato nel tempo, in modo che il suo splendore duri per sempre." riprese il misterioso leader di Eternal. "E solo noi di Eternal possiamo comprendere il valore di questi oggetti. Quelle stupide creature che una volta li possedevano... non erano in grado di apprezzare il loro significato. Non si buttano le perle ai porci... e simili tesori non possono certo essere lasciati a chi non è in grado di capirli."

"Sì... lo capisco, mio signore." affermò la donna, senza staccare il suo sguardo dalle gigantesche teche. "Solo noi capiamo il valore di questi oggetti preziosi, e solo noi siamo degni di tenerli con noi. Se li lasciassimo a quegli sciocchi, sarebbe una perdita immensa per tutti."

"Proprio così." disse il Direttore. "E il Rose Pact è l'unico modo che abbiamo per conservare qualcosa di ancora più prezioso... è per questo che mi aspetto da tutti voi il massimo dell'impegno. Non possiamo farci scappare questa occasione. Eternal non ne avrà più un'altra come questa."

"Certamente, Direttore. Si fidi di noi, faremo in modo che il Rose Pact non ci sfugga." affermò Anacondy, nascondendo espertamente una punta di disgusto che si stava insinuando nella sua voce. Aveva già un'idea di cosa volesse dire il suo signore e padrone quando parlava di 'qualcosa di ancora più prezioso', e la cosa non le faceva per niente piacere... ma non era il tipo di persona che rendeva palesi i suoi pensieri, soprattutto davanti al Direttore. "Darò immediatamente disposizioni affinchè continuino le operazioni di recupero, e farò in modo di togliere di mezzo le Pretty Cure, che fino ad adesso hanno interferito con la nostra missione."

"Bene." tagliò corto il Direttore. "Mi aspetto molto da te, Anacondy. Non deludermi."

La donna dai capelli serpentini si alzò e si inchinò educatamente, per poi avviarsi a passi lenti verso l'ascensore e lasciare il suo signore da solo nella grande tesoreria, dove il Direttore rimase fermo dov'era, con lo sguardo perso verso un luogo che solo lui poteva vedere, la mente impegnata a contemplare quel mistero che ancora gli sfuggiva. Il desiderio di capire il significato di quel luogo lo divorava, come il desiderio di possedere quello che di prezioso si nascondeva dietro quel confine che nessuno prima di lui era riuscito a varcare...

"Flora... cos'è che mi stai nascondendo? Cosa c'è di tanto prezioso nel Cure Rose Garden che vorresti tenere nascosto ai miei occhi? Io lo scoprirò, a qualunque costo... e come è giusto che sia, il tuo valore verrà preservato per l'eternità, al sicuro dagli sciocchi che non potrebbero capirne il significato. Solo io sono degno di possederti, Flora. Soltanto io..."

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Nozomi Yumehara doveva ammettere che l'idea di incontrare quello che, nel suo fervido immaginario, era un altro gruppo di supereroi che difendeva il mondo dalle forze del male, la riempiva di gioia ed anticipazione. Certo non immaginava che si sarebbero incontrati in un posto anonimo come la bottega di un negoziante, ma Nozomi non ci fece più di tanto caso. Dopotutto, anche lei e le sue amiche usavano la Nutts House come "base operativa"...

"Okay, signor Ukitake... quindi, è qui che incontreremo questo famoso Kisuke Urahara e il resto della... se vogliamo chiamarla così... brigata, dico bene?" chiese Rin, dando un'occhiata al negozietto in stile tradizionale. "Ma... mi tolga una curiosità, com'è che un capitano di queste... Tredici Divisioni, giusto? Ecco, com'è che uno di così alto grado si è ridotto a diventare un semplice bottegaio?"

Jushiro Ukitake, che stava accompagnando le sei ragazze e i loro compagni, si schiarì un po' la voce, cercando di non scoppiare in uno dei suoi regolari attacchi di tosse che erano ormai diventati un sintomo onnipresente della sua malattia cronica. "Beh... è una storia un po' lunga da raccontare, ma c'entra la persona che riteniamo essere dietro l'apparizione degli Hollow nei pressi della vostra abitazione." affermò il capitano della Tredicesima Divisione. "Molto tempo fa, alcuni shinigami vennero colpiti da un misterioso processo di trasformazione che ha finito per renderli una sorta di terribile incrocio tra uno shinigami ed un Hollow. Noi abbiamo finito per chiamare questi ibridi Vizard. Per farla breve, tutte le prove all'epoca sembravano indicare che i responsabili fossero proprio il capitano Urahara, e i suoi colleghi Yoruichi Shihoin e Isshin Kurosaki... tra l'altro, quest'ultimo è il padre di uno dei ragazzi che andrete a conoscere tra poco. I presunti colpevoli vennero esiliati dalla Soul Society, con minaccia di condanna a morte se mai fossero tornati entro i confini della giurisdizione delle Tredici Divisioni. Tuttavia, alcuni di noi sono a tutt'oggi poco convinti di quello che è successo. Siamo sicuri che ci sia stata una sorta di macchinazione dietro questa accusa."

"Capisco..." rispose Karen, annuendo. "Sospettate che il vero colpevole possa essere quel capitano Aizen Sousuke di cui ci ha parlato, dico bene, Ukitake-san?"

Lo shinigami dai capelli candidi sorrise educatamente. "A questo punto, dopo aver visto fino a che punto arrivavano le preparazioni di Aizen e dei suoi complici, riteniamo che non sia da scartare l'ipotesi che ci fosse lui dietro tutto questo." affermò.

Nozomi alzò una mano per fare una domanda. "Mi scusi, Ukitake-san? E che ne è stato di quegli shinigami che sono diventati mezzi Hollow? Come ha detto che si chiamavano?" chiese.

"Vizard. Ukitake-san li aveva chiamati Vizard." affermò Urara.

Mentre Nozomi ringraziava la sua amica per averle ricordato il nome - Nozomi non era esattamente conosciuta per avere una memoria da elefante - l'espressione di Ukitake si fece compunta, e in essa era possibile vedere un certo rimpianto per come erano andate le cose. "Sfortunatamente, le Tredici Divisioni non sono conosciute per essere particolarmente tolleranti nei confronti degli Hollow, o di coloro che possono portarne in sè la corruzione. Tutti i Vizard che erano sopravvissuti al processo, tra cui c'erano anche diversi capitani e luogotenenti, vennero esiliati, senza avere più la possibilità di tornare ad occupare le loro posizioni originali. Il capitano Yamamoto non può permettersi mezze misure, quando è in gioco l'equilibrio di entrambi i mondi."

"Però, non mi sembra una cosa molto giusta... che colpa ne avevano quegli shinigami che hanno subito gli esperimenti di quel pazzoide?" chiese Kokoda, indignato dalla mancanza di comprensione dimostrata dalle Tredici Divisioni.

Ukitake sospirò e sorrise con espressione rassegnata. "Purtroppo, nella posizione in cui mi trovavo, e mi trovo attualmente, non c'era molto che potessi fare per oppormi alle decione presa dai miei superiori." affermò. "Non ho potuto fare altro che osservare senza dire nulla. Tuttavia, non posso scartare la possibilità che voi possiate rivolgervi ai Vizard per farvi aiutare. Dopotutto, voi non siete alle dipendenze delle Tredici Divisioni... ma per il momento, rimandiamo questo discorso. Prego, signore e signori... entrate pure! Urahara-san e gli irregolari che hanno messo sottosopra la Soul Society di recente vi aspettano dietro questa porta!"

"Con permesso..." chiese Urara, scostando un po' la porta che dava accesso all'ingresso del negozio. Sui utavolino basso, come se stessero aspettando le ragazze, si trovava un interessante gruppeto di persone, dall'aspetto più disparato - un ragazzo alto e dall'aspetto da teppista, con i capelli arancioni arruffati. Una ragazza di bassa statura, con capelli neri lunghi fino alle spalle e una frangetta che le andava sulla fronte. Una ragazza più o meno della stessa età, con un seno alquanto prosperoso e lunghi capelli arancioni, la cui espressione ricordava un po' quella di Nozomi. Un ragazzo alto e dalla pelle scura, con capelli neri e ricci, che dava l'impressione di venire da qualche paese del Sud America. Un individuo alto e magro, dall'espressione stoica, con un paio di occhiali da vista... e poco più in là, un tipo in hakama e cappello bianco a larghe falde, che teneva in una mano un ventaglietto bianco; e una ragazza alta e snella, dalla pelle scura e dai lunghi capelli viola legati in una coda. Gli sguardi di tutti si volsero verso le Pretty Cure e i loro tre compagni, che entrarono educatamente e si inchinarono.

"Ehm... buongiorno a tutti!" esclamò Nozomi, la prima a rompere il ghiaccio, sfoderando il suo naturale carisma e il suo sorriso più smagliante! "Noi siamo le Pretty Cure, e da questo momento in poi faremo squadra assieme! Io sono Nozomi Yumehara, ma voi potete chiamarmi anche Cure Dream! Piacere di conoscervi!"

Era talmente allegra ed estroversa, che Ichigo quasi si sarebbe aspettato di veder sorgere il sole dietro di lei... e il ragazzo sbattè gli occhi incredulo quando Nozomi, senza farsi tanti problemi, raggiunse il tavolino attorno al quale era seduta la truppa di Karakura e alzò una mano, sfoderando il suo sorriso migliore! Kokoda, un po' imbarazzato dal comportamento estroverso della sua fidanzata, ridacchiò nervosamente e si fece avanti a sua volta, presentandosi in maniera un po' più formale. "Ehm... buongiorno! Scusate, Nozomi-chan è sempre molto entusiasta di conoscere persone nuove! Comunque... sì, le ragazze che sono con noi sono le Pretty Cure. Immagino che, visto che voi siete qui anche in rappresentanza della Soul Society, abbiate già sentito parlare degli Hollow che si sono manifestati qui..."

Fu Uryuu Ishida il primo a parlare, aggiustandosi gli occhiali con aria vagamente disgustata. "Preferirei che non ci fossero fraintendimenti. Io non sono qui in nome della Soul Society o delle Tredici Divisioni, anzi mi considero un loro nemico giurato. Tuttavia, riconosco che la crisi che stiamo affrontando al momento richiede che io metta da parte le mie ruggini personali e collabori con voi. Tutto qui." affermò.

Rin storse un po' il naso. "Accidenti, qual è il problema di quel quattrocchi?"

"E'... un po' lunga da spiegare." affermò Jushiro, sospirando mentre anche lui entrava nel negozio di Urahara. "Quel ragazzo, Uryuu Ishida, è un Quincy, ovvero un essere umano dotato di poteri particolari che gli consentono di vedere gli Hollow, affrontarli e distruggerli. Per l'esattezza, sappiamo che è l'ultimo Quincy di sangue misto rimasto in vita, dopo l'epurazione di sette anni fa..."

"C'è stata un'epurazione di Quincy?" chiese Natsu a bassa voce. "Hmm... ho come l'impressione che sia il caso di saperne qualcosa in più, ma per adesso... pensiamo ai problemi più immediati."

Mentre le altre ragazze sembravano un po' spiazzate davanti alla risposta di Uryuu, Ichigo sospirò e si alzò in piedi per accogliere le ragazze. "Okay, okay... non è il caso di rimarcare queste cose, Uryuu-kun." affermò, al che il giovane Quincy occhialuto alzò una mano come per chiedere scusa per il modo inopportuno di intervento. "Comunque... beh, certo non ci fa schifo se siete qui per darci una mano, tanto più che ci siete anche voi fino al collo, in 'sta storia. Ichigo Kurosaki, piacere."

"Piacere nostro." rispose Komachi con educazione. "Ichigo Kurosaki... 'colui che protegge'. Un bel nome davvero!"

Ichigo sbattè gli occhi, un po' sorpreso ma comunque soddisfatto che, una volta tanto, qualcuno avesse considerato il suo un nome altisonante. Sfortunatamente, la cosa non durò a lungo, prima che Rin sfoderasse uno dei suoi sorrisi obliqui, che usava sempre quando aveva voglia di fare del sarcasmo, e rispose a tono. "Certo, i tuoi dovevano avere un certo senso del sadismo per chamarti Fragola." affermò.

"Hey! Come sarebbe a dire?" esclamò Ichigo, inalberandosi di colpo e andando dritto in faccia alla sarcastica Pretty Cure della Passione. "Per tua norma e regola, il mio nome è perfettamente normale!"

"Sigh... siamo ancora a discutere di queste cose? Perchè non ti metti seduto, una buona volta, e non la smetti di cercare la rissa?" intervenne Rukia, raggiungendo Ichigo e prendendolo per la collottola, per poi trascinarlo via malgrado il ragazzo fosse almeno una ventina di centimetri più alto di lei. "Comunque... sì, noi siamo qui per darvi una mano con la questione Hollow, e abbiamo pensato che anche voi avreste potuto dare una mano a noi. Una mano lava l'altra, e tutte e due lavano il viso. A proposito... il mio nome è Rukia Kuchiki, e sono una shinigami della Tredicesima Divisione. Il capitano Jushiro Ukitake-taicho, che è con voi in questo momento, è il mio comandante."

"E per il resto... ci siamo noi! Possiamo dire che noi siamo la truppa di supereroi che per prima si è avventurata nella Soul Society! Heheheheee..." disse Orihime, presentandosi alle ragazze del gruppo delle Pretty Cure. "Io sono Orihime Inoue, molto piacere! E... i nostri altri due amici qui presenti sono Chad Yasutora-kun, e Uryuu Ishida-kun!"

"Piacere nostro." rispose freddamente Uryuu, mentre Chad annuiva seriamente. Nozomi notò che il gigante dalla pelle scura sembrava essere una persona di poche parole, anche se le dava l'impressione che fosse solo per il fatto che era una persona mite.

"Hey, un momento... non avrete certo dimenticato di presentare noi, vero?" disse l'uomo con il cappello ed il ventaglio, che Nozomi ipotizzò essere Urahara. La conferma le arrivò un istante dopo, quando l'ex-shinigami aprì il ventaglio e si presentò, sfoderando un sorrisone a cinquantaquattro denti. "Ho l'onore di essere Kisuke Urahara, ex-capitano della Dodicesima Divisione! E... questa bella signorina accanto a me è Yoruichi Shihoin, una volta a capo della Seconda Divisione!"

"Piacere di conoscervi, ragazze! E permettetemi di iniziare i nostri rapporti dicendo che è il caso che teniate gli occhi aperti quando siete con il qui presente Kisuke-chan." affermò la ragazza dalla pelle scura. "Saete com'è, voi dovrete essere al di sotto della sua età di interesse, ma non si può mai sapere, con certi donnaioli."

"Sono abituato alla tua ironia, Yoruichi-chan. Non credere che la cosa mi tocchi." affermò scherzosamente Urrahara, davanti alle espressioni alquanto stupite del gruppo delle Pretty Cure. "Comunque, piacere nostro, ragazze! Con chi ho l'onore di parlare?"

Fu Nozomi, che per prima si riscosse dalla sorpresa, a presentare uno alla volta i membri del suo gruppo. "Ehm... certamente, Urahara-san! Sarò felice di presentarci tutte, una per volta! Io sono Nozomi Yumehara, come ho già detto... e poi, ecco le mie compagne di squadra, la mia amica d'infanzia Rin Natsuki, la brillante idol Urara Kasugano, e i due geniacci del gruppo, Komachi Akimoto e Karen Minazuki! Oh, e c'è anche la nuova arrivata, Kurumi Mimino! E poi... beh, abbiamo i nostri insegnanti e consiglieri, per così dire! Kokoda, Natsu e Shiro! Come potete vedere, siamo un gruppo ben affiatato... e siamo tutte felici di fare la vostra conoscenza!" esclamò. Tutti coloro che aveva presentato fecero un cenno educato con la testa, per quanto Shiro cercasse di tenersi un po' in disparte rispetto al resto del gruppo.

"Hehehee... certo, a volte vorrei che le Tredici Divisioni fossero coese ed affiatate come voi." disse Urahara, riflettendo un po' amaramente sulle circostanze del suo esilio. "Comunque, vedo che siete delle combattenti di alto livello. La vostra energia spirituale, anche ora che non siete trasformate, è alta... bene, credo proprio che sarete di aiuto. Ne abbiamo assoluto bisogno, se vogliamo impedire al capitano traditore Aizen Sousuke di impadronirsi della Soul Society."

"E noi faremo tutto il possibile per aiutarvi." disse Kurumi, mentre le ragazze e le loro "mascotte" si sedevano al tavolo, assieme al gruppo di Ichigo. "Avremmo però bisogno di qualche altra informazione se vogliamo darvi una mano. Per esempio, si sa qualcosa sulle strategie che usano questo Aizen e i suoi fedeli? Cos'hanno intenzione di fare per conquistare i nostri mondi? Il signor Ukitake, qui presente, ci ha dato già delle delucidazioni, ed è stato molto cortese e di aiuto, ma avremmo bisogno di qualche informazione in più."

"Beh, se non altro la Soul Society ha mandato qualcuno abbastanza ragionevole." affermò Yoruichi, guardando con approvazione il capitano dai capelli bianchi che sedeva accanto alle Pretty Cure, mettendosi una mano davanti alla bocca per tenere a bada un attacco di tosse. "Comunque, credo che fareste meglio a mettervi comode, visto che ci vorrà un po' di tempo per spiegare tutto quanto. A questo proposito... mi chiedo come mai quello lì non si sia ancora fatto vedere."

"Quello lì?" chiese Urara, incuriosita. "Di chi state parlando?"

L'ex-comandante della Seconda Divisione, la sezione della soul Society specializzata in infiltrazioni e missioni che richiedevano segretezza e furtività - tra le quali rientrava anche, in certe occasioni, l'assassinio - , assunse un'espressione pensosa per un istante... poi sorrise, come se si fosse aspettata quello che sarebbe accaduto di lì a poco. "Ecco. Come volevasi dimostrare."

Un attimo dopo, qualcosa di piccolo ed agile scese dal soffitto e atterrò vicino ad una sorpresa Karen Minazuki, mancandole di pochissimo il seno! Una piccola creatura che assomigliava ad un leoncino di peluche vivente apparve davanti agli occhi delle ragazze, suscitando da loro espressioni meravigliate, e dal gruppo di Ichigo sospiri esasperati - o, nel caso di Orihime, una risatina a mezza bocca.

"Vi presentiamo Kon." mormorò Ichigo, guardando la pervertita Mod Soul che si rialzava con espressione delusa. "Il pervertito più piccolo del mondo."

"Hey, un po' di rispetto, che diamine!" esclamò Kon, drizzandosi in piedi di scatto e voltandosi verso l'indifferente Ichigo, con un'espressione di comica indignazione dipinta sul volto. "Io sono una Mod Soul, per tua norma e regola! E comunque, io ero semplicemente venuto a salutare queste ragazze! Non sono un maleducato come te che... Hmmmmmph!"

La voce di Kon si trasformò in un mormorio indistinto quando una Karen Minazuki alquanto irritata prese un biscotto da un vassoietto vicino a lei e lo ficcò tutto intero nella bocca del leoncino di peluche, che cominciò a borbottare tra sèqualcosa di incomprensibile mentre cercava di deglutire il boccone! Nozomi si fece scappare una goccia di sudore dalla nuca, mentre si faceva mentalmente un appunto - come del resto anche Komachi aveva diverse volte dimostrato, a volte erano proprio le persone più calme e tranquille ad essere più spaventose quando venivano fatte arrabbiare.

"Beh, io non apprezzo i pervertiti, anche se sono pupazzi di peluche." disse Karen, piazzando un indice sulla testa di Kon e costringendolo in ginocchio sul tavolino. "Quindi la prossima volta, evita di accogliermi in questo modo, o potrei essere un po' più sgarbata. Mi sono spiegata?"

"Ehm... certo, certo! Spiegata benissimo, sorellona!" ribattè Kon, maledicendo mentalmente il fatto che a lui capitassero sempre le ragazze più difficili...

Rukia si schiarì la voce, decidendo che a quel punto fosse il caso di portare la discussione su argomenti un attimo più urgenti. "Ehm... forse è il caso di discutere più avanti di queste cose... a proposito, non vi vedo molto sorprese del fatto di aver visto una specie di peluche parlante che se ne va in giro a molestrare le ragazze. Come mai, se posso chiedere?"

"Diciamo che le Pretty Cure sono abituate a vedere cose del genere." rispose con un sorriso Kokoda. "A questo punto, vedere un animaletto parlante è per loro una cosa di tutti i giorni."

"Posso immaginarlo..." disse Yoruichi alzando le spalle. "Comunque, come stavamo dicendo, è il caso di farvi il punto della situazione..."

Nozomi e le sue compagne, facendosi serie, annuirono e cominciarono ad ascoltare il discorso dei due ex-capitani delle Tredici Divisioni, cercando di non perdersi nessun particolare...

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Youkai Academy. Nello stesso momento, in una stanza riccamente decorata che imitava la versione miniaturizzata di una villa europea di inizio secolo...

"Yaaaawn!" Kokoa Shuzen sbadigliò in maniera alquanto sconveniente, non molto interessata al fatto che in quel momento si trovavano nella stanza della Principessa degli Youkai. "Ricordatemi come mai la nostra Principessa ci ha fatti riunire tutti qui nella sua stanza assieme al suo entourage... quando abbiamo ancora degli articoli da completare per il giornalino scolastico."

"Beh, forse perchè aveva delle nortizie importanti da darci." rispose con velato sarcasmo Mizore Shirayuki, seduta accanto alla giovane vampira dai capelli rossi. Tutto il gruppo del giornalino scolastico era seduto su una delle grandi poltrone del soggiorno della Principessa - e guarda caso, le ragazze si erano quasi tutte sedute accanto a Tsukune, formando un assembramento attorno all'imbarazzato ragazzo. "A quanto pare, la Principessa sa qualcosa su chi ha mandato quegli zombi contro di noi, e vuole avvertirci, visto che ritiene che la situazione sia per noi molto pericolosa."

"Mamma mia... e io che speravo che l'anno scolastico sarebbe passato senza eccessivi intoppi." sospirò Tsukune, che in quel momento era (più o meno) amichevolmente conteso tra Moka e Kurumu, con la piccola Yukari che gli restava avvinghiata al collo. Era un po' imbarazzante che le ragazze del suo harem involontario continuassero - anche se scherzosamente - a litigarselo anche in casa di una nuova arrivata come la Principessa, tanto più che nel soggiorno c'erano anche Riza, Reiri, Hiro e la piccola Flandre, che in quel momento stava entrando nel soggiorno trasportando un vassoio enorme sul quale si trovavano numerose tazze di tè fumanti.

Riza Wildman sospirò e indicò la piccola cameriera-robot con un cenno della testa. "Okay, signore e signori... se avete finito con la cronaca rosa, adesso la principessina è pronta, e sta per venire a fare il suo discorso. Quando Flandre porta il tè preferito della Principessa, vuol dire che lei non si farà attendere molto a lungo."

In effetti, non appena Flandre posò delicatamente il vassoio sul tavolo al centro del salone, la Principessa emerse dalla sua stanza privata, sempre vestita con quell'elegante abito nero in stile gotico che indossava in ogni occasione, i lunghi capelli biondi che si muovevano leggermente dietro la schiena. Riza alzò una mano per salutarla in maniera alquanto informale, mentre Hiro e Reiri si alzarono dalle loro posizioni e si inchinarono nel momento in cui la Principessa li raggiunse.

"Benvenuti. Mi fa piacere vedere che ci siete tutti, e che siete tutti in orario." disse la giovane nobildonna, prendendo una tazza del suo tè preferito e prendendone un sorso. "Prego, servitevi pure. Questo è tè Earl Grey della migliore marca. L'ideale per una riunione tra compagni."

"Ehm... grazie infinite, Principessa. E' molto gentile da parte sua." ringraziò Moka, prendendo a sua volta una tazza... e offrendone una a Tsukune prima che Kurumu, Yukari, Mizore o Ruby potessero precederla! La graziosa succube borbottò qualcosa tra sè, mentre Mizore guardò con espressione un po' indecisa la tazza di tè fumante che le era rimasta tra le mani, e poi, toccandone la superficie con un dito, trasformò la bevanda in tè ghiacciato!

"Bene... siamo tutti molto lieti della fiducia che ha voluto concederci, Principessa. Credo di parlare per tutti quando dico che per noi è un grande onore essere ospiti di una personalità come lei." disse il lupo mannaro Ginei, prendendo a sua volta un sorso di tè. "Tuttavia, con il suo permesso, vorremmo passare direttamente al problema principale. E cioè, l'origine di quegli zombi che ci hanno attaccato ieri, durante il nostro giro della scuola."

"E' vero. Credevamo che la barriera che circonda la scuola fosse in grado di impedire a simili creature di attaccare la Youkai academy." affermò Tsukune. "Quindi... com'è possibile che siano riusciti ad infiltrarsi?"

"Tutto a tempo debito." affermò la Principessa. "Innanzitutto, è il caso che voi sappiate una cosa molto importante. E' già da un po' di tempo... da più tempo di quanto voi non immaginate, in effetti... che siete osservati da una potente organizzazione di terroristi, che stanno lavorando per portare l'umanità all'estinzione e provocare una guerra. SSi chiama Fairy Tale... e avete già avuto a che fare con uno dei loro agenti. Kuyou, il capo del comitato disciplinare della Youkai Academy."

"Cosa?" esclamò Tsukune, sorpreso che il nome di Kuyou, che credeva di essersi lasciato alle spalle da tempo, tornasse alla ribalta in quel modo. Anche Moka, Kurumu, Yukari e Ginei sembravano scioccati al sentire di nuovo il nome dello Youko che aveva quasi ucciso Tsukune e aveva costretto Moka a fare dono del suo sangue al ragazzo, dando inizio al resto delle vicende... "Kuyou era... una spia di Fairy Tale? Quindi... quella gente stava già tenendo d'occhio questa accademia già da un sacco di tempo?"

"Quindi... sanno anche che Tsukune è un essere umano! Questa... è una notizia terribile!" esclamò Kurumu con evidente orrore... prima che un sospetto si facesse strada nella sua mente. "Però, un momento... questo non significa anche che Fairy Tale sapeva di Antitesi e del piano architettato da Hokuto? Non avevano qualche altro agente che stesse cercando di favorire Hokuto e permettergli di scatenare la guerra tra esseri umani e Youkai? Voglio dire... avrebbe vuto senso, sarebbe andato a loro favore. E forse noi non avremmo potuto neanche opporci."

"Per quanto mi secchi ammetterlo, è vero..." mormorò Moka. "Già da solo, Hokuto-kun è stato in grado di portarci sull'orlo della sconfitta."

"Beh... effettivamente non siamo molto sicuri neanche noi del motivo." spiegò Hiro, parlando come diretto inserviente della Principessa. "Possiamo solo ipotizzare che Fairy Tale avesse qualche altro obiettivo, oppure non volesse mostrare troppo le proprie carte. In ogni caso, Fairy Tale adesso vi ha nel mirino, e non esiterà ad usare tutte le loro risorse per eliminarvi. Voi, assieme a me e ai miei compagni, rappresentate la più grande minaccia ai loro piani, e sicuramente sanno già molto di voi e delle vostre capacità."

"Ma... che tipo di persone sono, questi di Fairy Tale? E... soprattutto, sapete qualcosa dei membri di questa organizzazione? Magari potrebbe esserci utile sapere qualcosa in più su che avversari ci troveremo davanti..." affermò Moka.

La Principessa corrugò la fronte, sapendo che le notizie che avrebbe dato da quel momento in poi non sarebbero state per niente gradite. "Purtroppo... è qui che devo darvi delle cattive notizie." affermò. "Moka Akashiya, conosci molto bene la persona che sta al vertice di Fairy Tale... si tratta della tua matrigna e della madre di tua sorella Kokoa... Gyokuro Shuzen, matriarca della famiglia Shuzen."

Kokoa spalancò gli occhi con evidente orrore... e le pupille di Moka, normalmente di un bel colore azzurro che si accompagnava al rosa dei suoi capelli, assunsero per un attimo un colore rosso scarlatto, lo stesso di quando riemergeva la sua personalità più violenta. Quel nome non rievocava per loro nessun bel ricordo... e anche gli altri membri del giornalino scolastico restarono scioccati ed atterriti, guardando Moka con incredulità. Moka non aveva mai parlato della sua famiglia, se non in termini molto vaghi... e ora, con quello che era venuto fuori, non se ne stupivano per niente!

"Gyokuro... Shuzen?" mormorò Moka. "Che... che cosa significa tutto questo? Come fa a sapere questo della mia famiglia? E... soprattutto, cosa ha in mente di fare la mia matrigna? Cosa vuole da me?"

"In effetti anche noi avremmo delle domande da fare..." disse Kurumu, putando improvvisamente un indice verso Moka. "Com'è che non sapevamo nulla della tua famiglia prima che ce lo dicesse la Principessa? C'è qualcos'altro che dovremmo sapere di te, signorina Moka Akashiya?"

"Aspetta un momento, Kurumu!" intervenne Tsukune, schierandosi in difesa di Moka. "Non c'è bisogno di essere così aggressiva verso Moka! Non vedi che anche lei è molto sconvolta da tutto questo? Come puoi sospettare che abbia cattive intenzioni?"

"Non si tratta di sospettare, mio caro Tsukune!" esclamò la succube, puntando un dito contro il petto del ragazzo. "Ma penso che abbiamo il diritto di sapere, se la sua famiglia è coinvolta in tutto questo!"

"Sono d'accordo, una volta tanto." affermò Ruby. "Se Moka è coinvolta così personalmente, allora ci sembra giusto che ci spieghi un po' di cose..."

"Per favore, signori... per favore, aspettate un momento!" esclamò Hiro, battendole mani per richiamare l'attenzione, ed evitando che il gruppo del giornalino scolastico si impegolasse in una discussione che non avrebbe giovato a nessuno. Immediatamente, Tsukune, Moka e Kurumu si fermarono e si voltarono verso il giovane guerriero del sangue della Principessa, che si schiarì la voce e riprese a parlare. "Scusate... non volevamo provocare malcontenti o farvi dubitare l'uno dell'altro. Sappiate che Moka non c'entra con i piani di Fairy Tale, nè sa cosa Gyokuro stia architettando."

"Ma era necessario che voi sapeste come stanno le cose." affermò la Principessa, senza mostrare alcune esitazione. "Io e i miei attendenti abbiamo svolto delle ricerche su Fairy Tale, e siamo riusciti a scoprire qualcosa di più sul loro modo di agire, e sull'organizzazione interna. Reiri, Riza... potete fare il favore?"

"Con molto piacere, Principessa!" rispose la vampira dai capelli neri, mentre Riza sospirava, lanciava un'occhiata storta a Reiri, e tirava fuori una serie di cartelle di cartone, dove teneva alcune schede stampate a computer. "Bene, bene... adesso vi illustreremo l'organizzazione interna di Fairy Tale, e vi presenteremo i loro comandanti. Vi sarà utile per la battaglia che ci aspetta... ma sappiate che le informazioni potrebbero non essere esaustive. Anche se abbiamo i nostri metodi per scoprire quello che ci serve, Fairy Tale nasconde molti segreti anche per noi."

"Certo, lo capiamo..." affermò Ginei corrugando la fronte, mentre Riza tirava fuori le schede e le piazzava sul tavolo, in modo che tutti le potessero vedere. Su ognuna di esse si trovava il nome e l'immagine, assieme ad una serie di informazioni, di un membro importante di Fairy Tale...

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Las Noches, nel cuore di Hueco Mundo, dove l'armata di Hollow, Arrancar ed orrori similari al servizio di Aizen Sousuke continuava a crescere, sempre di più... e il nuovo signore del male preparava il suo piano per attaccare la Soul Society, e innalzarsi al di sopra di ogni altro essere. In quel momento, sembrava che Aizen si fosse preso qualche minuto di ozio, e stava in piedi accanto ad una finestra che dava sulle lande brulle e desolate di Hueco Mundo, sotto un cielo del colore del piombo che gettava un'ombra opprimente su ogni cosa.

Tuttavia, per quanto stesse guardando fuori, la sua mente restava attiva, e i suoi sensi erano acuti e presenti come sempre. Ragion per cui non si stupì quando sentì un leggero rumore di passi che si dirigeva verso la sala del trono, nè quando il suo diretto servitore, Gin Ichimaru, entrò con studiata lentezza, inchinandosi in presenza del suo superiore.

"Aizen-sama." disse Gin, senza mai perdere quel sorriso inquietante. "Vengo per annunciarle che gli Espada hanno risposto al nostro appello, e che ben presto saranno tutti presenti qui a Las Noches, in preparazione alla battaglia decisiva."

"Ottimo." commentò Aizen con un sottile sorriso, senza mai voltarsi verso il giovane dai capelli argentati. "Ci sono altre novità di cui reputi importante mettermi a parte?"

Gin sembrò pensarci per un attimo, ma era chiaro che non aveva intenzione di nascondere quella nuova, strana notizia al suo signore. "In effetti... c'è qualcosa di insolito, che meriterebbe la sua attenzione." disse l'ex-capitano della Terza Divisione. "Si è appena presentato qui un tale Kageroza Inaba, che sembrerebbe interessato ad unirsi a noi. Come ci dobbiamo comportare con lui?"

Questo sembrò attirare l'attenzione di Aizen, il cui sorriso dapprima velato si ampliò crudelmente. "Kageroza Inaba, eh? E cosa potrebbe mai volere da me un ex-membro della Dodicesima Divisione? Molto interessante... sentiamo cosa ha da dire."

Ichimaru fece un profondo, ossequioso inchino. "Con immenso piacere, Aizen-sama." affermò. "Lo farò venire quanto prima..."

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CONTINUA...

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Capitolo 6
*** Verso la Soul Society ***


YBRPV-006

Yes! Bleach Resurrection Plus Vampire

Una fanfiction crossover (Bleach - Yes! Pretty Cure 5 - Rosario Plus Vampire - Princess Resurrection) scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 6 - Verso la Soul Society

Non era certo tutti i giorni che Aizen Sousuke, il nuovo signore di Hueco Mundo, riceveva qualcuno che desiderava servirlo di sua spontanea volontà. Certo, poteva vantarsi che praticamente tutti i territori al di fuori della giurisdizione delle Tredici Divisioni e della Soul Society fossero nelle sue mani, e grazie alla sua rapida e decisa azione, aveva accumulato un immenso esercito di Hollow, Arrancar e creature similari, per non parlare degli insoddisfatti che si erano uniti a lui nella convinzione - o meglio, nell'illusione - che lo shinigami traditore fosse un signore più benevolo del "tirannico" Genryusai Shigekuni Yamamoto e, per estensione, del misterioso Re degli Spiriti. Ma questa volta era diverso - raramente si presentava qualcuno a lui personalmente, chiedendogli l'onore di poter diventare uno dei suoi sottoposti. E in quel momento, era Tousen Kaname, una volta capitano della Nona Divisione e ora congedato con disonore, a fare gli onori di casa al nuovo arrivato, standogli vicino in maniera minacciosa. Fanaticamente devoto ad Aizen com'era, non avrebbe permesso a nessuno di costituire una minaccia per il suo nuovo signore, e non si fidava certo del primo misterioso individuo che passava.

"Il nobile Aizen-sama vi riceverà non appena possibile." affermò lo shinigami dalla pelle scura, rivolto al nuovo individuo. Per quanto Tousen fosse non vedente, l'uomo che si era presentato a Las Noches, dimostrando il coraggio di affrontare le orde di mostri ed abominii che infestavano quel luogo orribile, sentiva comunque il suo sguardo su di lui. "Dunque, voi dite di volervi unire alla sua causa. Il nostro scopo è rovesciare il tirannico Shigekuni Yamamoto, comandante delle Tredici Divisioni, in modo che il nobile Aizen possa estendere il suo dominio benevolo su entrambi i mondi. Siete disposto a combattere per questo?"

"Altrimenti non sarei qui." rispose l'individuo con tono formale ma deciso. Aveva un aspetto che sicuramente sarebbe svettato in una folla, visto che i cui capelli a caschetto lunghi fino alle spalle erano di due colori - verdi smeraldini sulla parte destra del capo, e un biondo molto sbiadito sulla sinistra. Anche i suoi vestiti erano particolari, trattandosi di una sorta di ampia tunica gialla con una sorta di cappuccio che copriva interamente la nuca, un paio di guanti e una sorta di bastone da passeggio. Per certi versi, ricordava molto lo stravagante abbigliamento di Mayuri Kurotsuchi, il crudele quanto geniale capitano della Dodicesima Divisione. I due individui entrarono lentamente nella grande sala, bianca, asettica ed immacolata, che ospitava il trono sul quale sedeva il nuovo dominatore di Hueco Mundo, e subito, gli sguardi di altre tre persone che si trovavano lì in quel momento, in attesa di ordini da parte del loro signore, si spostarono sull'individuo in tunica: erano tre figure minacciose, vestite della bianca uniforme degli Espada, i dieci diretti servitori di Aizen che formavano, assieme a Gin Ichimaru, Tousen Kaname e allo stesso Aizen, una sorta di versione oscura delle Tredici Divisioni.

Il più vicino all'ingresso, e forse il meno minaccioso dei tre, era Szayel Apollo Granz, il disumano scienziato dai capelli rosa che presiedeva a tutti gli esperimenti condotti all'interno di Las Noches, e che aveva tenuto d'occhio le Pretty Cure durante la loro battaglia con gli Hollow. Una luce maligna scintillò sulle lenti dei suoi occhiali mentre il suo sguardo acuto si posava sull'uomo dai capelli bicolore.

Un po' più vicino al trono si trovava Ulquiorra Cifer, la Cuarta Espada. Malgrado non fosse certo una figura imponente, e non superasse il metro e settanta di altezza, c'era qualcosa in lui che metteva paura - snello ma abbastanza muscoloso, aveva una strana espressione, gelida e al tempo stesso malinconica: c'era una strana dissonanza tra la sua espressione completamente indifferente e stoica, e i segni azzurrini che scendevano dai suoi occhi lungo le guance, come delle lacrime che non smettevano mai di scorrere. Aveva i capelli neri, con uno strano copricapo bianco che proteggeva solo la metà sinistra del capo, ipnotici occhi verdi, e la pelle mortalmente pallida, ma sicuramente ancora più notevole era il buco nero di forma perfettamente circolare che svettava sulla base del suo collo.

Infine, in piedi vicino al muro con espressione ringhiante, si trovava la Decima Espada, Yammy Llargo. Il prototipo del bruto tutto muscoli e niente cervello, Yammy superava i due metri di altezza, con muscoli ipersviluppati che quasi lo deformavano e sembravano dover lacerare da un momento all'altro la sua pelle scura. La sua espressione era feroce e sanguinaria, resa ancora più terribile dai segni sanguigni che aveva sugli zigomi, e la sua giacca bianca era aperta sul davanti, in modo che i suoi impressionanti muscoli fossero continuamente visibili. Tousen e il nuovo arrivato passarono vicino ai tre Espada, che non batterono ciglio, e si fermarono vicino al trono in quel momento vuoto di Aizen.

"Il nobile Aizen ascolterà la vostra petizione molto presto." disse Tousen. "Tuttavia, mi sento in dovere di avvertirvi. Tenete le vostre armi nel fodero in presenza del nostro signore. Il suo potere eclissa quello dei principi demoniaci, e persino quello dei Tre Signori Oscuri. Se siete un assassino, allora siete estremamente avventato, e la vostra morte sarà di esempio a tutti coloro che si oppongono al nobile Aizen."

"Di questo non dovete avere timore, capitano Tousen Kaname." affermò l'uomo. "Le mie intenzioni sono sincere. Per quanto io abbia i miei obiettivi personali che mi spingono a compiere questo passo, ho tutta l'intenzione di offrire al nobile Aizen la mia fedeltà incondizionata."

"E' quanto stabiliremo." tagliò corto Tousen, in tutta calma. Si ritirò di qualche passo, lasciando il misterioso individuo solo, in piedi sotto il trono di marmo bianco... e un attimo dopo, alcuni passi annunciarono l'arrivo del nuovo signore di Hueco Mundo e del suo braccio destro, facendo sì che tutti i presenti si mettessero su un ginocchio e chinassero la testa in segno di rispetto e sottomissione. Saggiamente, anche lo straniero fece la stessa cosa... e un attimo dopo, Aizen e Gin entrarono nella sala e raggiunsero il trono. Gin si inchinò a sua volta e si mise in piedi a fianco del saggio del potere, mentre Aizen si sedeva su di esso e guardava con attenzione l'uomo che era venuto a rivolgergli una petizione.

"Non era una visita che mi aspettavo, se devo essere sincero." affermò il signore di Hueco Mundo, una volta prese le misure del misterioso individuo. "Cosa spinga una persona come voi, Kageroza Inaba, ex-membro della Dodicesima Divisione, a chiedermi di unirsi al mio esercito?"

L'uomo dai capelli bicolore di nome Kageroza Inaba sorrise velatamente. Non lo stupiva il fatto che Aizen sapesse già di lui e della sua identità - diverso tempo prima, i suoi esperimenti con le Mod Soul avevano provocato un certo polverone nei ranghi delle Tredici Divisioni.

"Immagino che voi lo sappiate già, nobile Aizen. Me lo state chiedendo soltanto perchè volete sentirlo da me." affermò. "Tuttavia, visto che siete voi a chiedermelo, sarò più che felice di rispondervi. Novantasei anni fa, come membro della Dodicesima Divisione, io fui a capo di un importante progetto, il Progetto Punta Di Diamante, che consisteva nel trovare un modo per piazzare delle Mod Soul nei corpi di esseri umani deceduti da poco tempo, in modo da poterle utilizzare come armi nella lotta contro gli Hollow. In questo modo, non ci sarebbero stati rischi di perdere validi soldati, e le Tredici Divisioni avrebbero potuto facilmente ovviare alla loro inferiorità numerica nei confronti dei loro nemici di sempre. Un'idea semplice ma valida, secondo il mio modesto parere."

"Sì. Ricordo i dettagli del Progetto Punta Di Diamante." rispose Aizen, senza perdere il suo sorriso apparentemente affabile. "La Centrale 46 terminò il progetto per... quelli che vennero definiti "problemi morali", sono nel vero?"

Ad Inaba non sfuggì una certa sprezzante ironia nel modo in cui Aizen aveva pronunciato il nome della scusa che i superiori avevano addotto per scartare il progetto. "Sì... esattamente, questa era stata la scusa che hanno addotto per mandare all'aria il mio progetto." disse con evidente rancore. "Ma... la verità è che quei vecchi macilenti avevano paura. Erano convinti che, con l'abilità di controllare le Mod Soul, io avrei potuto creare un esercito personale con il quale attaccarli e mettere sottosopra l'ordine costituito. Così, mi hanno costretto ad annullare tutto e a distruggere i frutti del mio lavoro... ma io ho perseverato, e dopo aver messo al sicuro le informazioni che mi servivano per riprendere da dove avevo lasciato, ho ripreso i miei esperimenti. Ma non posso completarli da solo. Avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a raccogliere gli ultimi pezzi che mi servono per completare il puzzle... e per fare questo, sono disposto a sottomettermi a voi e a mettere il mio sapere al servizio della vostra causa."

"Ma davvero?" chiese retoricamente Aizen, appoggiando la testa sulle nocche della mano destra in uno sfoggio di potere ed arroganza. Inaba attese una risposta, che non arrivò per diversi secondi, almeno finchè il signore di Hueco Mundo non si mise di nuovo ben eretto e non proseguì. "Tutto questo è molto interessante. Molto bene, sono disposti a darvi una possibilità. Ulquiorra, scorta il signor Inaba nella sua temporanea dimora. Mi occuperò poi personalmente di controllare la veridicità delle sue richieste."

Ulquiorra fece un inchino. "Come desidera, grande Aizen." disse lo Espada che rappresentava il Nichilismo, con una voce atona e distaccata che lo faceva assomigliare ancora di più ad un cadavere vivente. Con un cenno della testa, fece cenno all'ex-scienziato della Dodicesima Divisione di seguirlo, e i due si allontanarono nel silenzio generale verso un'altra sezione della grande fortezza, lasciando il resto dei presenti a discutere del recente, inaspettato sviluppo.

"Però. Devo ammettere che non me l'aspettavo." disse Gin, senza mai perdere il suo sorriso inquietante. L'ex-capitano dai capelli argentati e dagli occhi perennemente chiusi aveva ascoltato la conversazione tra Inaba e il suo signore con estrema attenzione, e si era già fatto un'idea di quali potessero essere i veri scopi del nuovo arrivato.

Aizen volse leggermente lo sguardo verso il suo sottoposto. "In che senso, Gin?" chiese, senza sembrare troppo preoccupato della risposta che avrebbe ricevuto.

"Oh, niente di speciale." rispose Gin, alzando le spalle. "Volevo solo dire che mi è sembrato un po' strano che abbiate accettato così in fretta la proposta di quell'uomo. Mi aspettavo che voi non vi sareste fidato di lui."

"In parte mi fido, in parte non ne ho bisogno." affermò Aizen, chiaramente in controllo della situazione. "Inaba sa bene di essere in una posizione di minoranza, almeno per il momento. Sa bene che tra le Tredici Divisioni e Las Noches, questo è l'unico luogo in cui può sperare di continuare i suoi progetti, e che io sono l'unico in grado di fornirgli le risorse che gli servono. Per il momento, non tenterà nulla. Ovviamente, quello di cui dobbiamo assicurarci è che le cose restino così."

"Nobile Aizen." disse Tousen, inchinandosi ai piedi della scalinata che conduceva al trono. "Vorrei umilmente chiedervi di concedere a me, Tousen Kaname, di tenere d'occhio le attività di Kageroza Inaba, e di avvertirvi nel caso dovessi scoprire qualcosa di pericoloso per noi."

"Molto bene, Tousen, concesso." rispose Aizen senza esitazione. "So che farai un ottimo lavoro, come sempre. Per quanto riguarda il resto... Szayel, come stanno procedendo le ricerche?"

"Molto bene, grande Aizen." rispose lo scienziato dai capelli rosati, mentre Yammy si voltava verso il suo signore con un grugnito. "Abbiamo avuto modo di scoprire che ci sono diverse fazioni che si preparano a fare la loro mossa, e ognuna di queste potrebbe rivelarsi un'utile pedina per i nostri scopi. In particolare, l'organizzazione conosciuta come Fairy Tale. Sappiamo che stanno cominciando le loro operazioni per attaccare il mondo umano, e che il loro scopo è catturare una degli eredi della famiglia Shuzen per motivi che al momento ci sfuggono. Hanno inoltre preso contatto con alcuni membri della famiglia della Fenice, la famiglia reale degli Youkai."

"Interessante. Sembra che i prossimi giorni saranno fitti di avvenimenti." affermò Aizen. "In ogni caso, al momento c'è un elemento che mi interessa con maggiore priorità. Tra i compagni di Ichigo Kurosaki, ce n'è una il cui potere è particolarmente grande, e che potrebbe rappresentare una minaccia se dovesse averne pieno accesso. Sto parlando di quella ragazza di nome Orihime Inoue."

"Bene, bene... immagino che questo significhi, una bella incursione nel mondo umano, e un rapimento in gran stile!" affermò Gin. "E... chi si occuperà di questa missione?"

"Non hobisogno di particolare sottigliezza per questo." affermò Aizen di rimando. "Yammy... tu ed Ulquiorra vi occuperete di catturare Orihime Inoue e portarla a Hueco Mundo. E prestate molta attenzione. Mi serve viva e in buona salute."

Il mastodontico Espada grugnì per il disappunto. "Merda. E io che speravo di andare da solo... e di potermi sfogare su quelle nullità!" ringhiò.

Aizen sorrise crudelmente. "Ovviamente, Yammy, nulla ti vieta di fare quello che desideri agli altri amici di Ichigo Kurosaki. Non sono un fattore determinante per il mio progetto." rispose. Il gigantesco Espada ghignò sinistramente e fece rumore con le nocche delle mani, contento di sapere che avrebbe avuto la possibilità dispargere un po' di sangue... e Aizen si alzò lentamente dal suo trono, richiamando a sè Gin e Tousen. "Per adesso, questo è sufficiente. La situazione è relativamente sotto controllo. Noi inizieremo a fare i dovuti progetti per la parte successiva del nostro piano. Il momento decisivo si sta avvicinando, e molto presto, la porta per il trono supremo si aprirà a noi."

Il sorriso di Gin si fece più obliquo. I piani di Aizen erano senza dubbio ambiziosi. Ora, tutto stava nel vedere quanto vicino sarebbe arrivato alla sua meta...

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"Yaaaaawn... okay, principessina, adesso qualcuno mi può spiegare cosa ci facciamo di ritorno nel mondo umano? E con questo gruppo di sgangherati, per di più?" chiese Riza Wildman, stiracchiandosi pigramente mentre, assieme ad un piccolo gruppo composto dalla Principessa, da Hiro, Tsukune, Moka, Kurumu e Yukari, si incamminava lungo una via di un quartiere residenziale di Tokyo. Per qualche motivo, il gruppetto era lì invece che alla Youkai Academy...

"Hey! Chi sarebbero gli sgangherati, di grazia?" scattò Kurumu, piazzandosi rapidamente a fianco della ragazza mezza-licantropo.

La Principessa, calma e controllata come al solito, alzò le spalle. "In realtà, non è per un motivo particolarmente importante. Tuttavia, ci sono degli elementi a cui è il caso di prestare attenzione." disse. "So che Fairy Tale ha contatti con diverse organizzazioni, sia nel mondo umano che fuori da esso, e in questa città si sono verificati parecchi eventi soprannaturali. Immagino che il club di giornalismo della Youkai Academy possa darmene conferma."

Yukari disse di sì con la testa. "Sì, posso confermarlo!" rispose. "La prima volta che siamo arrivati nel mondo umano, durante le vacanze, abbiamo dovuto vedercela con una strega che voleva vendicarsi degli esseri umani per tutti i danni che avevano fatto alla natura. E' stato allora che abbiamo conosciuto Ruby."

"Già, me lo ricordo anche troppo bene..." affermò Kurumu sfregandosi la fronte. "Diavolo, se non vedrò mai più quei suoi schifosi mostri vegetali, sarà ancora troppo presto. Se non altro, però, la cosa si è conclusa bene."

"Un giorno me la dovrai raccontare..." disse Riza con tono vagamente interessato. "Ma per adesso, concentriamoci sul motivo per cui siamo qui. Quali sarebbero questi fenomeni soprannaturali di cui parla, Principessa?"

Fu Hiro a rispondere per lei, dando un'occhiata ad un taccuino su cui si era preso delle annotazioni. "E da un po' di tempo che da queste parti si verificano delle apparizioni di hollow... per l'esattezza, di strane creature nate dalle anime di persone morte che restano in qualche modo ancorate al mondo materiale." dissse il giovane guerriero del sangue della Principessa. "E allo stesso tempo, sappiamo che esistono diverse persone che riescono a vedere queste terribili creature, normalmente invisibili agli esseri umani, in grado di affrontare gli Hollow e distruggerli. Sicuramente, Fairy Tale non si lascerà scappare questa occasione. Persone come quelle potrebbero essere molto pericolose per il loro piano, quindi sono convinta che cercheranno di eliminarle."

"E il nostro scopo, immagino, sia quello di tenerli d'occhio e fare in modo che Fairy Tale non giunga a loro." affermò Tsukune, che ormai era abbastanza esperto di questioni simili. Essere continuamente nel bel mezzo di complotti e trabocchetti aveva fatto in modo che il giovane ragazzo mezzo-vampiro avesse un po' di esperienza in merito. "Stiamo in pratica anticipando le loro mosse."

"Esatto. Bene, vedo che avete colto in pieno il mio pensiero." disse la Principessa degli Youkai. "Purtroppo, non ho idea di come o quando colpiranno. Fairy Tale ha un grosso vantaggio su di noi, il fatto che io non conosco veramente la composizione dellorganizzazione se non il nome delle persone più altolocate." Si astenne dal fare il nome di Gyokuro Shuzen, ben sapendo che la cosa avrebbe inutilmente messo in agitazione Moka. "Comunque, essere nel punto in cui più probabilmente colpiranno, e tenerci pronti a riceverli sarà sicuramente un vantaggio per noi."

"Chi stiamo cercando, per l'esattezza?" chiese Moka, guardando con aria distratta verso i tetti degli edifici. La graziosa vampira dai capelli rosa cercava di non pensare a Fairy Tale e ai problemi ad essa correlati... ma era evidente a tutti, in particolare a Tsukune, che in realtà la cosa la inquietava molto, e il ragazzo si avvicinò alla sua fidanzata e le mise una mano attorno alle spalle, per dirle che in ogni caso c'era sempre lui a darle man forte. "Grazie, Tsukune-kun, sei sempre così gentile..."

"Di niente..." disse timidamente il ragazzo, mentre Kurumu si voltava dall'altra parte borbottando che non stava vedendo nulla. Per un attimo, Tsukune e Moka si guardarono teneramente negli occhi...

"Ehm... scu... scusa se lo faccio così, all'improvviso, Tsukune-kun..." disse improvvisamente Moka, avvicinandosi a Tsukune come se volesse dargli un bacio. Arrossendo per un attimo, Tsukune sbattè gli occhi, si avvicinò un pochino alla sua fidanzata...

KAP-CHUUUU!

E finì per essere morso sul collo!

Una comica espressione di disappunto apparve di colpo sul volto di Tsukune, che strabuzzò gli occhi e si sentì improvviamente debole nel momento in cui la simpatica vampira dai capelli rosa iniziò a succhiare il suo sangue, il cibo che Moka preferiva in assoluto! Un'espressione vagamente sorpresa apparve sul volto della Princessa e di Hiro, mentre Riza si limitò a voltare la testa dall'altra parte con aria disgustata - non era un segreto che la ragazza mezza-licantropo mal sopportasse i "succhiasangue", o almeno così lei diceva.

"Non vi preoccupate di questo..." mormorò Kurumu forzando un sorriso ironico. "Succede sempre, quando lei cerca di avvicinarsi a Tsukune... e non posso dire che la cosa mi dispiaccia troppo, se devo essere sincera."

"Hmm? Beh, che hai da ridire su Tsukune e Moka?" la rimbeccò immediatamente Yukari, armeggiando con espressione dolce come il fiele con la sua bacchetta magica! "Se vogliono stare un po' assieme, che facciano, no? O sei gelosa?"

Kurumu rispose con un'espressione altrettanto falsamente sorridente. "Oh, immagino che tu stia dicendo tutto questo per motivi puramente disinteressati, vero, tavola da stiro?" chiese, riferendosi al petto ben poco sviluppato della piccola strega.

"Che c'è che non va nel fatto di essere piatte? Io ne vado fiera!" esclamò Yukari, andando dritta in faccia a Kurumu. "Piuttosto, pensa per te, vacca da latte, con quei due balconi che ti trovi davanti!"

"Questi balconi sono l'orgoglio e la gioia di ogni succube, carina!" ribattè Kurumu senza alcuna esitazione, facendo ballonzolare il prosperoso seno davanti agli occhi della streghetta!

"D'accordo..." mormorò Hiro massaggiandosi la nuca con un sorriso imbarazzato. Mentalmente, paragonò la sua posizione a quella di Tsukune, trovando quantomeno ironico che, mentre lui doveva ricevere sangue una volta al giorno dalla Principessa per non morire di nuovo, Tsukune si trovava invece a dare il suo sangue alla sua fidanzata ogni volta che questa ne aveva voglia! E per quanto anche lui fosse circondato da ragazze belle e potenti, non gli era mai capitato di finire in mezzo ad un triangolo amoroso - Riza lo considerava un semplice amico, Reiri sembrava più interessata alle ragazze che ai ragazzi, e la Principessa... beh, la Principessa era un po' un enigma anche per lui. A volte, pur essendo il suo guerriero del sangue, faceva fatica anche lui a comprenderla, e la cosa non gli faceva certo piacere. Gli sarebbe piaciuto poterla comprendere un po' meglio, poterla aiutare e rendersi conto di quali fossero i suoi sentimenti e le difficoltà che incontrava... a giudicare dalle sue esperienze precedenti con la piccola Sherwod, la famiglia della Principessa non era quello che si dice una famiglia amorevole...

"Hmm, delizioso!" esclamò Moka come in estasi, staccandosi finalmente dal collo del ragazzo ghoul, che si massaggiò il punto in cui era stato morso e barcollò per un istante prima di rimettersi in piedi e ridacchiare nervosamente. "Scusa, Tsukune, ma non riesco proprio a farne a meno... il tuo sangue è così squisito!"

"Hehehee... grazie, Moka-san... anche se in momenti come questo non mi sembra che sia un granchè come lode!" mormorò Tsukune. "Ogni volta che mi mordi, ho come la sensazione di soffrire di un caso di anemia galoppante! Anche se per te sono dispostissimo a farlo!"

"Grazie, Tsukune-kun, sei davvero troppo gentile..." affermò Moka, per poi riportarsi alla realtà e rivolgersi alla Principessa. "Ehm... comunque, Principessa, si era detto che da queste parti si stanno verificando molti fenomeni legati alle apparizioni di questi... Hollow, giusto? E Fairy Tale potrebbe avere qualche interesse in questi eventi?"

"Precisamente." rispose la bionda nobildonna. "Dobbiamo tenere d'occhio per un po' i dintorni del quartiere di Karakura, dove si sono verificati la maggior parte di questi incidenti. Sono sicura che non si tratta di un caso. Molti di questi Hollow sono stati diretti dalla mano di qualcun altro, e le Tredici Divisioni che normalmente si occupano di tenerli sotto controllo non riescono a dare una risposta a questo problema, per motivi che al momento ignoro, ma che hanno a che fare con delle lotte interne."

"Tredici Divisioni?" chiese Kurumu, che aveva già da un po' smesso di litigare con Yukari, e stava ascoltando con attenzione quello che stava dicendo la Principessa degli Youkai. "Questa non l'ho mai sentita, di che si tratta, esattamente?"

"Nemmeno io..." disse Moka, e a giudicare dalll'espressione incuriosita di Yukari, lo stesso valeva per lei.

La Principessa diede una risposta alquanto rapida ed affrettata. "Tutto a suo tempo. Adesso non è il momento di fermarci per rispondere alle vostre domande sulle Tredici Divisioni. Mi basti dire che la mia famiglia ha qualche contatto di tanto in tanto con quella gente. Anche se non di recente... sono tutti troppo occupati nella lotta per la successione perchè gli importi qualcosa dei problemi della Soul Society."

"Ma guarda... certo che si impara qualcosa di nuovo ogni giorno..." affermò Hiro con un pizzico di sarcasmo. Poi, vedendo Tsukune che si massaggiava ancora il collo, sul quale si vedevano ancora i due piccoli buchi, grandi come capocchie di chiodo, che Moka gli aveva fatto con il suo morso, si preoccupò un po'. "Tsukune-san, va tutto bene? Mi sembravi un po' pallido..."

"Tranquillo, Hiro-kun, è una cosa a cui ormai sono abituato..." disse Tsukune, spostando la mano dai due buchetti tondi che aveva sul collo. In pochi istanti, le due minuscole ferite si richiusero, senza lasciare neanche una cicatrice. "Ecco. Adesso è già passato. Ho la fortuna di avere un fattore di guarigione abbastanza efficiente."

"Hmm, interessante." disse Hiro, la cui curiosità era stata solleticata da quello che aveva visto. Lui e Tsukune si assomigliavano ancora più di quanto sembrasse a prima vista. "In effetti, anch'io avrei un fattore rigenerante simile al tuo... anche se il mio funziona soltanto se bevo il sangue della principessa o di un altro membro della famiglia reale. Devo berlo ogni giorno, per evitare di perdere questo potere e... beh... morire di nuovo."

"In che senso?" chiese Tsukune, trovando sempre più simile alla propria la situazione di Hiro.

"Beh, è un po' lunga da spiegare... io sono diventato un guerriero del sangue quando la Principessa mi ha trovato... dopo che ho perso la vita per essere stato investito da un'auto." affermò il ragazzo, tornando con la mente agli eventi di pochi mesi prima. "Beh... è stato, a quanto pare, un semplice capriccio della Principessa, ma... quanto meno, ho potuto tornare in vita, e da quel giorno sono diventato un membro dell'entourage della principessa, e mi occupo di scortarla ovunque lei vada. Insomma... non posso dire che sia quello che mi ero immaginato di fare quando mi sono trasferito a Tokyo... però non posso dire che la cosa mi dispiaccia, dico sul serio!"

"Più o meno la stessa cosa che è successa a me... se sono qui, adesso, in questo momento, è stato grazie a Moka-san che mi ha donato parte del suo sangue quando ero stato ferito mortalmente da uno Youkai che non tollerava la presenza di esseri umani nell'accademia." affermò il ragazzo mezzo-vampiro. "Adesso... beh, adesso diciamo che non sono più tanto fuori luogo in un'accademia popolata da youkai! E devo dire che... anche se all'inizio non ero troppo contento di essermi trasformato in un mezzo vampiro, adesso sono grato a Moka-san per i miei poteri. Mi hanno consentito di proteggere lei e i miei amici in molte occasioni!"

Hiro sorrise e annuì, apprezzando l'idea di aver trovato qualcun altro che avesse passato la sua stessa esperienza. "Certo... immagino che ti abbia fatto piacere! Io... purtroppo temo di non essere molto utile, e temo di essere più un peso per la Principessa che un aiuto, però... spero ardentemente di poter migliorare e di diventare un guerriero del sangue in grado di proteggerla ed aiutarla." affermò.

"E' vero, noi due siamo davvero molto simili..." pensò tra sè Tsukune, fermandosi poi di colpo quando la Principessa si fermò davanti a quello che sembrava essere un innocuo negozietto, che sicuramente però doveva avere la sua importanza, se lei lo considerava un posto in cui fermarsi. "Hm? Che succede, principessa? Come mai ci fermiamo qui?"

"L'uomo che vive da queste parti, tale Kisuke Urahara, potrà apparire come un semplice negoziante." spiegò la Principessa. "Ma, stando a quanto ho sentito dai miei contatti, è una persona che ha una certa conoscenza della Soul Society, delle Tredici Divisioni, degli Hollow, e di tutto ciò di cui noi stiamo cercando informazioni. Se ci rivolgiamo a lui, credo che potrà darci delle utili spiegazioni."

"Ammesso e non concesso che ci sia qualcuno qui." affermò Riza, guardando con un certo disappunto la porta del negozio, che sembrava chiusa. "A me sembra che non ci sia anima viva da queste parti... scusate la battuta fin troppo facile."

"Sembra strano anche a me..." rispose Kurumu, arrivando fino alla porta e bussando un paio di volte. "Hey? Del negozio? C'è qualcuno, qui?"

Una piccola figura con i codini si avvicinò alla porta e la aprì con un gesto del braccio, rivelando il viso dell'espressione triste di una graziosa bambina dai capelli neri legati in due codini laterali, le cui guance sembravano perennemente arrossate come se avesse sempre caldo o si sentisse continuamente in imbarazzo. Indossava una maglietta bianca a maniche corte, e una gonna rosa a pois bianchi, e guardava il gruppetto che si era radunato davanti al negozio con aria quasi melensa, come se si chiedesse cosa ci stessero facendo lì.

Accanto a lei, arrivò un altro ragazzino - un maschietto dai corti capelli rossi pettinati in maniera strana, come se fossero stati una sorta di fiamma, e dall'espressione perennemente arrabbiata, con addoso una maglietta bianca uguale a quella della bambina e dei pantaloncini corti arrotolati verso la fine. Scrutò con attenzione la Principessa, Tsukune e i loro amici, e spalancò del tutto la porta, parandosi davanti a loro come se volesse impedirgli di entrare nel negozio. "Un momento, voialtri! Chi siete, e cosa credete di fare, qui? Ci sono già stati alcuni scrocconi da queste parti, e non abbiamo voglia di riceverne altri! Soprattutto ora che Urahara-san è assente!"

"Per... per favore, Jinta, non credo sia il caso di essere così scortesi nei confronti di questi stranieri..." mormorò la bambina, cercando di tenere a freno il carattere infiammabile del suo amichetto. Quando il bambino dai capelli rossi incrociò le braccia e si voltò dall'altra parte con un grugnito, la bambina si inchinò davanti al gruppo della Principessa, come a volersi scusare di quello che stava per dire. "Purtroppo, Urahara-san non è presente, al momento. Siamo spiacenti, ma... ehm... problemi molto importanti... hanno richiesto la sua presenza altrove... posso... er... sapere chi desiderava parlare con lui?"

La Principessa apparve un po' sopresa da quella risposta, anche se lo diede a vedere soltanto con una minima variazione della sua espressione distaccata. "Non è presente?" chiese, un po' insospettita. "E... cosa potrebbe essere tanto urgente da richiedere la sua presenza altrove? Tra l'altro... chi sarebbero gli altri scrocconi di cui parla questo marmocchio?"

"Hey! Chi sarebbe il marmocchio? Bada a come parli, biondina!" esclamò il ragazzino dai capelli rossi di nome Jinta. "E anche tu, Ururu-chan! Perchè non ti mostri un po' più decisa quando pari a questa gente! Non vedi che ti stanno mettendo i piedi in testa?"

"S-scusa, Jinta-kun..." mormorò la bambina, intimorita dal modo di porsi del suo amichetto.

Jinta scosse la testa e rispose ai nuovi arrivati. "Non so come a voi possa interessare, ma... ha ricevuto una chiamata ed è dovuto partire. Sì, tutto qui. Ora, se dovete comprare qualcosa, possiamo aiutarvi noi, altrimenti... smammate. Non possiamo dirvi niente."

Ururu annuì di mala voglia... e il gruppo di Tsukune e della Principessa capì immediatamente che c'era qualcosa che i due bambini nob volevano dire, per un motivo o per l'altro. Tuttavia, insistere in quel momento non sarebbe stato utile, quindi la Principessa decise di togliere il disturbo. "Capisco... va bene, ragazzi, voi riferite ad Urahara-san che la Principessa è venuta a fargli visita. Sono sicura che capirà."

"Hmph..." disse Jinta, annuendo mentre continuava a guardare con sospetto il gruppo di amici. Alcuni di loro sembravano sorpresi del fatto che la Principessa avesse deciso di lasciar perdere così facilmente, ma non dissero niente, almeno finchè Jinta ed Ururu non si furono chiusi la porta dietro, lasciando il gruppetto davanti al negozio con espressioni stupite.

"Beh, non è andata esattamente come pensavo. Ma ora so che Urahara ne sa più di quanto io pensassi, e potrebbe essere coinvolto personalmente in tutto questo." affermò la nobildonna. "Quanto meno, potrebbe rivelarci qualcosa di importante, quindi... per il momento ci basta sapere questo. Più avanti, torneremo per vedere cosa stesse facendo Urahara-san."

"Aspetti un momento, Principessa!" esclamò Kurumu. "Come facciamo ad essere sicuri che questo... ehm... Kisuke Urahara, ha detto? Sì, che questo Urahara non sia a sua volta uno che ha degli scheletri nell'armadio? Siamo sicuri che sia prudente aspettare fino a che lui non sarà tornato al suo negozio?"

"Personalmente, sono d'accordo con Kurumu." disse Riza. "Non mi piace l'idea di restare qua ad aspettare la prossima mossa di Fairy Tale, o di qualsiasi altra organizzazione criminale che sta cercando di mettere le mani sul mondo umano... che diamine, vorrei prenderli in contropiede, quel branco di smidollati che si nascondono nell'ombra!"

"Beh, adesso non dico di gettarci a capofitto..." mormorò Kurumu, che pur non essendo certo una combattente scarsa, non ci teneva molto a gettarsi a testa bassa in un conflitto se c'era una soluzione un po' più conveniente.

"Riza... ti devo ricordare che stiamo cercando di attirare la loro attenzione il meno possibile? Quando avremo messo le mani sulle menti dietro a questo complotto, allora potrai sfogarti quanto vorrai." disse la Principessa, non dando adito ad alcun fraintendimento. "Per quanto riguarda il resto... se non altro, avremo il tempo di cercare qualche informazione in più su Kisuke Urahara e sugli Hollow che hanno attaccato Karakura. Vediamo di usarlo al meglio."

"Come preferite..." disse Riza alzando le spalle. Moka sospirò e si sfregò la fronte, pensando che la situazione si stava facendo improvvisamente molto più complicata... e venne colta di sorpresa quando la voce della sua alter ego, proveniente dal rosario che serviva a tenere i suoi poteri sotto controllo.

"L'hai notato anche tu, vero?" disse la voce della Moka alternativa, cogliendo di sorpresa la sua personalità più gentile.

"C-cosa?" chiese lei, non capendo a cosa si riferisse la sua alter ego, che rispose con una risata a mezza bocca, in parte divertita e in parte infastidita.

"Non essere ingenua. Parlavo dell'energia spirituale che scorreva attorno a quei due bambini." disse. "Stiamo parlando di una persona che ha qualcosa a che fare con le apparizioni degli Hollow nel mondo umano. Gli Hollow sono bestie senza cervello che non offrono certo una degna sfida per una come me... ma proprio perchè non sono capaci di organizzarsi da soli, hanno bisogno di essere guidati da una mente che sia in grado di coordinarli e fare in modo che combattano contro un nemico comune anzichè uno contro l'altro."

"Pensi... che questo Urahara-san sia la persona che guida questi... Hollow?" chiese Moka, provando una sensazione di timore ed ansia. Se davvero fosse stato così, allora voleva dire che si erano andati a ficcare nella tana del lupo con le loro stesse mani?

"Questo non posso dirlo per certo. Non abbiamo nessun elemento per dirlo." affermò l'altra sua personalità. "Tuttavia, è sicuramente una persona a cui dobbiamo stare attenti. Non mi stupirebbe se fosse almeno in parte responsabile per il casino che sta succedendo."

Moka annuì, sperando che quello non fosse il caso...

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Un Senkaimon, un cancello che metteva in connessione il mondo umano con la Soul Society, si spalancò con un suono di risucchio, e da esso uscirono diverse figure che atterrarono senza problemi su un costone di roccia che dava su un deserto immenso ed apparentemente sconfinato, che si estendeva a perdita d'occhio e veniva interrotto soltanto dalla vista di una grande città in stile Tokyo antica che si profilava in lontananza, a circa una giornata di cammino dal punto in cui il passaggio dimensionale si era aperto. Tuttavia, anche guardandola da quella distanza, la città appariva immensa, molto più della maggior partedelle metropoli terrestri, e si vedeva un grande castello svettare da quello che doveva essere il centro della città.

"Wow... bello, il viaggio dimensionale. Non scorderò mai i mostri che mi ululano attorno o il panorama desertico." dissse con sarcasmo Rin Natsuki, sgranchendosi un po' le braccia nel momento in cui l'ultima persona del gruppo formato dalle Pretty Cure e da Ichigo e i suoi compagni arrivò nell'altra dimensione. "E così... questa sarebbe la Soul Society, eh? Dove vanno le anime di tutti coloro che tirano le cuoia sulla Terra? Bel posticino davvero. Perchè non mi ricordo di essere mai stata qui, eh?"

"I ricordi di tutti coloro che si reincarnano vengono cancellati. O almeno, questo è quello che mi è stato detto." affermò Ichigo, dando una rapida spiegazione. Le reazioni delle ragazze e dei loro compagni nel vedere la desolazione di quel luogo erano state un po' discordanti: Nozomi si guardava attorno spaesata, impressionata dal paesaggio sterile e desolato. Urara sembrava più incuriosita ed elettrizzata all'idea di essere in un nuovo mondo... mentre Komachi restava silenziosa e un po' intimorita, e Karen e Kurumi non davano l'impressione di essere particolarmente impaurite o eccitate, ma mantenevano un mirabile sangue freddo. Anche Coco, Natsu e Syrup sembravano abbastanza calmi, data la situazione... ma Coco riusciva comunque a sentire minacce tutt'attorno a loro, a causa delle anime perse che sciamavano tutt'attorno, e gli Hollow in cerca di preda... "Comunque, questa è la Soul Society, se ve lo chiedete. E quella che vedete in lontananza è Rokungai, la città dove le Tredici Divisioni hanno il loro quartier generale."

"Mi sembra ancora ieri che ci siamo infiltrati là dentro!" esclamò Orihime, sorridendo con aria un po' svagata mentre guardava in lontananza. Ishida sospirò, visibilmente irritato dal pensiero, ma non disse nulla.

"Bene, signori..." disse Urahara, dopo aver controllato che ci fossero tutti. "Se siamo sicuri che non manchi nessuno, allora possiamo avviarci verso Rokungai. Credo che... i miei ex-superiori abbiano un certo interesse a parlare con voi."

"Ricevuto!" esclamò Nozomi, il suo entusiasmo che superava l'iniziale titubanza. "Syrup, puoi portarci fin lì? Scusa se te lo chiedo?"

"Non dovresti nemmeno farla, una richiesta del genere!" rispose Syrup, per poi svanire in una nube di fumo, e riapparire sotto forma di un gigantesco piccione viaggiatore, con grande srpresa del gruppo di Ichigo - a parte Orihime, che passata la sorpresa iniziale si era subito messa ad esclamare quanto Syrup fosse adorabile anche nella sua forma gigante!

"In carrozza, signori!" disse Syrup. "Prossima fermata, Rokungai!"

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CONTINUA...

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Capitolo 7
*** Incontri e scontri ***


Ybrtv-007

Yes! Bleach Resurrection Plus Vampire

Una fanfiction crossover (Yes! Pretty Cure 5 - Bleach - Princess Resurrection - Rosario Plus Vampire) scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 7 - Incontri e scontri

"Beh, sembra che per il momento non abbiamo trovato nulla." disse la Principessa con nonchalance, alzando le spalle. "Quindi, non troveremo questo Kisuke Urahara tanto presto, se come penso io adesso è alla Soul Society. Tanto vale ritirarci, almeno per il momento."

Hiro si schiarì la voce. "Chiedo scusa, Principessa... come ha intenzione di comportarsi una volta che avrà potuto parlare con Urahara-san?" chiese. "Sinceramente, ho l'impressione che non sarà tanto propenso a divulgare dei segreti così importanti per lui."

La bionda nobildonna sorrise velatamente, segno che anche in quellasituazione, aveva già pensato a quasi tutte le possibilità. "Oh, non mi aspetto certo che Urahara riveli tutto non appena glielo chiederemo, Hiro." affermò. "Già soltanto parlare con lui sarà un buon risultato. E per quanto riguarda quello che Urahara non ci rivelerà... non dimenticare, Hiro, che certe cose le si può anche intuire dagli indizi che un interlocutore lascia trapelare. E, non per farmene vanto, ma sono ragionevolmente abile nell'accorgermi di certi elementi che magari ad altri potrebbero sfuggire."

"Va bene... vorrà dire che per adesso ci accontenteremo di questo." affermò Kurumu, mettendosi le mani dietro la nuca e guardandosi intorno con aria svogliata. "Spero solo che non ci sia da fare troppi giri dell'oca prima di venire a sapere qualcosa di più su quelli che ci stanno prendendo di mira."

"E' quello che spero anch'io, non sono mai stata una fan delle cose complicate!" sbottò Riza, che certo non era conosciuta per la sua pazienza. "Allora, vediamo un po' dove possiamo..." si interruppe di colpo, annusando l'aria con espressione allarmata, quando uno strano odore, che non assomigliava a nulla di quello che lei aveva sentito prima d'ora, raggiunse il suo naso acuto, e la ragazza mezza-licantropo si mise in guardia, temendo che ci fosse un pericolo imminente! Nello stesso momento, tutti i presenti scattarono sull'attenti... e la Principessa, senza scomporsi, scivolò lentamente in una elegante quanto pratica posa di guardia, percependo una presenza sgradita molto vicino a loro...

"Che... che sta succedendo?" chiese Moka, un po' impaurita. Per quanto fosse conosciuta per essere una combattente fredda e determinata quando la sua personalità interna emergeva, quando quest'ultima era sigillata dal suo rosario Moka era di poco superiore ad un essere umano ragionevolmente ben allenato. "C'è... qualcuno da queste parti?"

"Certo che c'è, Miss Confetto." disse Riza, le cui braccia si trasformarono in zampe di lupo a significare che era pronta a dare inizio alla battaglia. "Il mio naso non si è mai sbagliato prima d'ora, e non ho mai sentito un odore del genere prima di adesso... mi è totalmente sconosciuto, ma riesco comunque a capire che si tratta di avversari formidabili! Non dobbiamo sottovalutarli!"

"Non mi piace..." disse Tsukune, maneggiando nervosamente il rosario che teneva sigillati i suoi poteri di ghoul. Anche lui si rendeva conto che c'era qualcosa di molto strano... una presenza sinistra che ammorbava l'aria, come il gelo di una tomba aperta... E un istante dopo, il sole sembrò perdere luminosità, e con un sinistro rumore vibrante, una sorta di cancello dimensionale si aprì davanti a loro, prendendo laforma di un varco nero attraversato da lampi di sinistra luce violacea! Tsukune strinse i denti quando vide due figure umanoidi, una esile ed apparentemente fragile, ed una possente e quasi squadrata, che avanzavano minacciose verso di loro... e pochi istanti dopo, davanti a loro apparve un inquietante individuo vestito di bianco, con la pelle mortalmente pallida e i capelli neri, uno strano copricapo che sembrava fatto di osso a proteggergli soltanto una parte della testa, e gli occhi di un verde gelido e quasi ipnotico, con delle righe azzurre simili a lacrime che solcavano le guance! In qualche modo, faceva più paura lui del colosso dalla pelle scura e pieno di muscoli che lo seguiva, ghignando sinistramente mentre si sgranchiva le nocche...

"Tsk." grugnì il mostro muscoloso. "Sono stato qui un po' di volte con una maschera, ma il mondo umano è più noioso di quanto ricordassi! L'energia spirituale qui è così scarsa, che mi sembra di soffocare!"

"Cosa?" esclamò Yukari, cercando di non far vedere che le tremavano le ginocchia. "E... e questi due chi sono? Che... che cosa vogliono qui?"

"Non ne ho idea." disse la Principessa, sostenendo lo sguardo di Ulquiorra Cifer, la Cuarta Espada. "Tuttavia, ho l'impressione che siano in qualche modo legati alla mente che sta dietro a questo complotto. Ammetto che non ho mai visto due creature simili prima d'ora. Che cosa siete voi, esattamente?"

Ulquiorra guardò freddamente il gruppetto di youkai e mezzi-youkai riunito davanti a lui e a Yammy. "Non ho nulla da dire a spazzatura come voi." disse laconicamente. "Toglietevi di mezzo."

"Cosa? Hey, signor emo, guarda che noi non siamo qui per intrattenere voi due buffoni!" esclamò Riza, piuttosto irritata, senza più nemmeno badare al fatto che Ulquiorra sembrava essere un avversario decisamente al di sopra della sua portata. "Voi chi siete, visto che ci troviamo? E cosa siete venuti a fare qui?"

"Come ho detto, non siamo obbligati a darvi nessuna risposta." disse Ulquiorra. Yammy sembrava fremere... non era certo il più paziente degli Espada, e anzi stava cercando una qualsiasi scusa per attaccare briga e sfogare i suoi istinti distruttivi. Scusa che in quel momento Riza gli stava dando ampiamente...

"Senti, tu! Io non ho nessuna voglia di starmene qui ad ascoltare i vostri discorsi! Io sono qui perchè c'era la possibilità di ammazzare qualcuno... ED E' QUELLO CHE FARO' ADESSO! GRAAAAAARGH!" ringhiò la Decima Espada, sollevando un braccio muscoloso e cercando di abbatterlo sul gruppo di Tsukune e della Principessa senza alcun preavviso! Con estrema calma, la bionda principessa degli youkai eseguì uno spettacolare salto mortale all'indietro ed evitò il pesante pugno di Yammy, mentre il resto del gruppo si sparpagliava rapidamente! Il pugno di Yammy si abbattè sul terreno con la forza di un bodile, e un boato assordante riecheggiò tutt'attorno quando il colpo aprì letteralmente uno squarcio nel cemento armato, come se fosse stato polistirolo! Un terremoto in miniatura scosse la strada, e alcuni dei ragazzi dovettero appoggiare una mano a terra per evitare di essere scagliati via dalla scossa tellurica... mentre Ulquiorra restava in piedi senza apparente fatica, mantenendo la sua espressione distaccata e vagamente irritata.

"Hmph. Ha perso la testa. Che stupidaggine." affermò tra sè lo Espada del Nichilismo. Pur non essendo certo un santo, Ulquiorra trovava sgradevoli e stupidi gli spargimenti di sangue inutili... cosa di cui invece Yammy sembrava entusiasta! Rassegnato all'idea che avrebbe dovuto combattere contro questi scartini che non avrebbero certo potuto dargli problemi, Ulquiorra si mise in guardia, mentre Yammy continuava furiosamente il suo attacco!

"IO VI SCHIACCERO' COME LE MERDE CHE SIETE!" tuonò lo Espada dell'Ira. "HAHAHAHAHAAAA! VEDIAMO SE RIUSCITE A SCHIVARE QUESTO!"

Il pugno sinistro di Yammy scattò verso Tsukune, che per un attimo restò a guardare atterrito l'enorme arto che si avvicinava a velocità allucinante... ma riuscì a risvegliarsi appena in tempo dal suo stupore e si gettò a terra con rapidità, sentendo un violento colpo di vento quando il micidiale attacco lo mancò di qualche centimetro e colpì un lampione dietro di lui, riducendolo in un ammasso di ferraglia contorta! La violenza del colpo era stata tale che il semplice spostamento d'aria fu sufficiente a far perdere al ragazzo ghoul la sua presa sul terreno e scagliarlo via, facendolo grugnire di dolore nel momento in cui l'asfalto dissestato gli graffiò la pelle delle braccia!

"Tsukune-kun!" esclamò Kurumu, mentre Moka già andava ad assistere il ragazzo. Vedere Moka che sembrava quasi approfittare della situazione per andare da Tsukune fece provare un breve impeto di gelosia alla succube dai capelli azzurri, ma Kurumu inghiottì la sua gelosia e si lanciò all'attacco contro Yammy, sfoderando due serie di lunghi ed affilati artigli che avevano preso improvvisamente il posto delle unghie delle mani, mentre un paio di ali da pipistrello e una lunga coda appuntita le erano spuntate appartemente dal nulla! "Okay, brutto ammasso di lardo! Se tocchi Tsukune, devi fare i conti con me!"

"HAHAHAHAHAAAA! NON MI ROMPERE I COGLIONI, MISERABILE NULLITA'!" tuonò la Decima Espada, voltandosi di scatto per colpire Kurumu con un manrovescio... ma Kurumu si era aspettata la sua reazione, e si scansò con perfetto anticipo, evitando il tremendo colpo! Fece saettare la sua coda e la avvolse attorno al polso di Yammy, poi si fece trascinare apposta e sferrò un rapido e preciso fendente con gli artigli della mano destra, colpendo l'avversario e aprendogli un taglio netto verso la fine dell'avambraccio! Yammy lanciò un tremendo ruggito di rabbia e di dolore, e Kurumu mollò la presa e atterrò con un agile capriola prima che il bestione potesse rispondere al suo attacco, mentre Riza si scagliava con determinazione contro Ulquiorra, sfoderando i suoi artigli letali!

"Vediamo se fai ancora tanto il figo quando ti ho fatto un bel ricamino sulla faccia! Yaaaaah!" esclamò la ragazza-lupo, sferrando un poderoso fendente orizzontale che sfrecciò verso la testa dello Espada del Nichilismo. Quest'ultimo, tuttavia, non fece una piega e si scansò quel tanto che bastava per evitare il colpo di solo qualche centimetro. Un istante dopo, la sua mano aperta scattò in avanti a colpì Riza allo stomaco, con abbastanza potenza e precisione da mozzarle il fiato in gola e farla volare per un lungo tratto, facendola infine schiantare su un cumulo di rifiuti che si trovavano lì vicino.

"Accidenti... attenta, Riza-san! Quel tizio non è da sottovalutare assolutamente!" esclamò Hiro. "Principessa, quelli chi sono? Lei... ne sa qualcosa, per caso?"

La bionda nobildonna, tirando fuori da chissà dove una motosega e facendola partire, osservò attentamente Ulquiorra, mentre Riza si rialzava con un colpo di reni e si rimetteva in guardia con espressione irritata. "Ho già sentito parlare di loro. Vengono da un luogo chiamato Hueco Mundo, in una dimensione che qui sulla Terra potremmo definire l'aldilà." spiegò la Principessa. "Recentemente, si è verificata una defezione tra le file degli Shinigami, i soldati che mantengono l'ordine e il controllo nel ciclo di morte e reincarnazione. Alcuni di loro hanno dato il via ad una ribellione, e i loro capi si sono organizzati sotto la guida del capitano Sosuke Aizen, la mente del complotto. Alle dipendenze di Aizen, oltre agli shinigami traditori, ci sono anche dieci pericolosi individui conosciuti come gli Espada. Ho ragione di credere che questi due facciano parte di questo gruppo."

"Sei informata su di noi, a quanto vedo." disse Ulquiorra, senza mostrare il minimo segno di essere impressionato. Yammy, sempre più irritato per il fatto che un'avversaria che lui considerava inferiore lo stava umiliando, stava ruggendo in preda all'ira cieca, percuotendosi il petto come un gorilla infuriato... e alcuni dei presenti videro che il suo corpo stava cominciando a mutare, i muscoli che guizzavano sotto la pelle in maniera repellente! Lo Espada più grande stava cominciando a trasformarsi, cominciando ad assumere un aspetto più animalesco e mostruoso...

"Che posso dire? Una persona che si trova nella posizione che ricopro non può fare a meno di tenersi aggiornata su molti argomenti." rispose la Principessa con nonchalance, facendo scorrere quasi distrattamente la sua motosega sull'asfalto. Si sentì uno stridio agghiacciante, mentre una raffica di scintille si levava dal terreno. "Non sarebbe molto dignitoso se mi lasciassi cogliere di sorpresa così facilmente. Ma ditemi... voi per caso, sapete qualcosa di Fairy Tale, o di quello che stanno facendo di recente nel mondo degli youkai?"

"Non risponderò certo ad una domanda simile." affermò Ulquiorra, sguainando lentamente una lunga spada dalla lama leggermente incurvata, tenendola con la mano destra con una destrezza che faceva subito capire che era un combattente molto esperto. Con un guizzo, la Cuarta Espada si lanciò all'attacco, sferrando un fendente diretto al collo della Principessa, ma quest'ultima, che aveva osservato ogni minimo movimento del seritore di Aizen, alzò di scatto la sua motosega, e le lame si scontrarono a mezz'aria con un cigolio e una pioggia di scintille. La Principessa ed Ulquiorra si separarono saltando all'indietro e squadrandosi attentamente, e la Cuarta Espada strinse leggermente i suoi gelidi occhi verdi. "Hmph. Sembra che tu sia più abile del previsto. Non posso permettermi di sottovalutarti."

"Principessa!" esclamò Hiro, piazzandosi al suo fianco e mettendosi in guardia, malgrado fosse chiaramente spaventato - riusciva a capire che quel tizio dall'aspetto funereo, malgrado le apparenze, era uno degli avversari più formidabili che lui e i suoi compagni avessero mai affrontato. "Principessa, ha bisogno di una mano? Potrei... aiutarla?"

"Hiro! Levati di mezzo, ci saresti solo d'intralcio!" esclamò Riza, mentre Tsukune, Moka, Yukari e Kurumu continuavano a cercare di tenere a bada il possente Yammy. La Decima Espada stava perdendo sempre più il controllo, ed era aumentato di dimensioni, raggiungendo una ragguardevole altezza di tre metri, con corna ricurve che gli uscivano dalle tempie, spuntoni di carne che spuntavano dagli avambracci, e la mascella inferiore sporgente e armata di zanne ricurve. Con un gesto della sua bacchetta magica, la piccola strega fece apparire dal nulla uno sciame di oggetti assortiti - un imbuto, un lavandino, una lavagnetta portatile... - e li scagliò contro il volto mostruoso di Yammy, senza fargli alcun danno ma costringendolo a fermarsi per un secondo... il tempo necessario a Tsukune e a Moka per rimuovere i rispettivi rosari dal collo dell'altro! Immediatamente, i lunghi capelli rosa confetto di Moka diventarono bianchi come la neve, e un freddo bagliore rossastro, come fuoco e ghiaccio assieme, si accese nelle pupille dei suoi occhi! Nello stesso momento, Tsukune si trasformò, in maniera più sottile ma non per questo meno notevole - i suoi occhi diventarono rossi, con le pupille ellittiche come quelle di un gatto, i suoi capelli scolorirono leggermente, e il suo corpo assunse un aspetto più forte e agile. Questo era il risultato di una serie di trasfusioni di emergenza che Moka aveva fatto al ragazzo, per permettergli di sopravvivere contro Kujo e contro i mostri che avevano cercato di aggredirlo alla Youkai Academy: Tsukune era diventato una creatura a metà tra un essere umano e un vampiro, un ghoul che si era rivelato potente quanto bastava per permettere al ragazzo di sopravvivere al suo turbolento primo anno di accademia... e che ora era la sua migliore possibilità di affrontare Ulquiorra, che non dava segno di sorpresa nel vedere quella trasformazione.

"Hm. Questa non me l'aspettavo. Dovrò fare rapporto di questa novità." affermò Ulquiorra, parlando più a sè stesso che alla Principessa e a Riza. La ragazza-lupo, per niente in vena di ascoltare Ulquiorra, diede inizio alle ostilità scattando in avanti, e poi eseguendo un'abile finta verso la propria destra, cercando di colpire la Cuarta Espada al fianco... mentre la Principessa, con un fluido movimento, scivolava verso sinistra e sferrava un abile fendente con la sua motosega. Ma Ulquiorra si rivelò una volta di più un avversario molto abile, malgrado l'aspetto poco imponente... e dopo aver scansato abilmente un fendente dagli artigli di Riza, alzò le braccia, sferrò un colpo, e deviò la lama rotante come se fosse stata un semplice bastone. I denti affilati della motosega non riuscirono a penetrare la pelle della Cuarta Espada, e una pioggia di scintille si levò dal punto dell'impatto, mentre la Principessa saltava all'indietro per evitare un contrattacco. Con disarmante rapidità, Ulquiorra alzò l'altro braccio e creò una sfera di energia rossa sul suo pugno, per poi scagliarlo contro le sue avversarie.

"Bala." disse Ulquiorra, alzando appena la voce. Il proiettile fatto di pura energia spirituale sfrecciò con un sibilo malefico verso il volto della Principessa, che però, grazie ai suoi riflessi, riuscì a scansarlo di pochissimo, spostando la testa da un lato. La Bala di Ulquiorra riuscì comunque ad aprirle un taglio sulla guancia grazie all'emanazione di energia, e un rivoletto di sangue scorse sul volto elegante della bionda nobildonna, che non fece altro che sorridere obliquamente e passarsi le punte di due dita sul taglio, leccandone via poi il sangue.

"Reiatsu, eh? Energia spirituale. Voi Espada avete un controllo invidiabile su di esso." disse la Principessa. Pensando che Ulquiorra fosse distratto, Riza scattò verso di lui da dietro, cercando di colpirlo ancora una volta con i suoi artigli... ma, con brutale efficienza, lo Espada dalla pelle d'alabastro si volto rapidamente e parò il colpo con il braccio sinistro, per poi respingere Riza, che atterrò in piedi un po' più in là ed incespicò per qualche passo.

"Hmph. Non un tipo molto loquace, vedo. Beh, Aizen Sosuke non se li è scelti a caso, i suoi servitori." affermò la Principessa. Alzò di nuovo la sua motosega, sollevando l'arma letale all'altezza del volto di Ulquiorra, che sembrava congelato in una espressione totalmente neutrale, con appena un accenno di disprezzo... un'espressione che era completamente agli antipodi della furia cieca, piena di odio, con cui Yammy si stava sfogando su Tsukune e i suoi compagni!

"HAHAHAHAHAAAAA! VI SPAPPOLERO' COME INSETTI!" ringhiò il gigantesco Espada, gli occhi che dardeggiavano per la sete di sangue. Il suo pugno sfrecciò in aria e fece per abbattersi sulla piccola Yukari, che spalancò gli occhi in un attimo di sorpresa e paura, ma riuscì a scansarsi abilmente, venendo però gettata a terra dall'impatto del pugno di Yammy sul terreno. Il gigantesco bruto ringhiò nuovamente e scagliò una sfera di energia rossa uguale a quella di Ulquiorra, indirizzandola verso Tsukune e Moka. I due ragazzi evitarono il colpo per un pelo, scattando ognuno in direzioni diverse... e la vampira dai capelli candidi saltò verso la testa di Yammy, eseguendo una capriola in aria e scendendo giù con un letale calcio dell'alto verso il basso! Si sentì un boato tremendo quando il calcio di Moka andò a segno, e Yammy strabuzzò gli occhi e ruggì per l'ira e il dolore prima di finire faccia a terra, facendo tremare tutto con il suo immane peso! Sempre più infuriato, Yammy cominciò a rialzarsi, e degli spuntoni ossei ricurvi fuoriuscirono dalla sua spina dorsale, estendendosi come lame.

"Hmph." disse Moka. "Solo un ammasso di carne che non sa pensare ad altro che a sfogare i suoi bassi istinti distruttivi. Uno come te dovrebbe stare al suo posto, spazzatura."

"RAAAAARRRGH!" ruggì Yammy, alzandosi di scatto. "PIU' VOI MI FATE INFURIARE, PIU' CRESCE LA MIA FORZA! VI ANNIENTERO'! VI ANNIENTERO' TUTTIIII!"

Il bruto sferrò un poderoso colpo circolare con il braccio destro, cercando di colpire Kurumu, che aveva preso il volo grazie ad un paio di ali da pipistrello che si era fatta improvvisamente spuntare dalla schiena. La succube evitò il tremendo colpo scendendo rapidamente di quota, e poi sferrò un fendente con i suoi artigli, senza far più di tanti danni al possente Espada, ma facendolo incespicare per un secondo, e dando a Tsukune la possibilità di chiudere le distanze e sferrare una poderosa serie di pugni!

Con letale potenza e precisione, il ragazzo ghoul raggiunse il torace dell'essere malvagio, sferrando il suo attacco! Ad ogni colpo, il corpo di Yammy saltava indietro, come colpito da una raffica di mitragliatrice, e a nulla valsero i tentativi di difesa della possente creatura, che si ritrovò ben presto in minoranza! Con un ultimo, tremendo colpo, Tsukune fece cadere all'indietro Yammy, che si abbattè al suolo con un boato assordante, aprendo delle profonde crepe nel terreno! Approfittando del momento in cui Yammy era più vulnerabile, Yukari fece un salto enorme e agitò la sua bacchetta magica, creando una raffica di carte affilate come rasoi che sfrecciarono verso il bersaglio, trafiggendolo in più punti! Yammy ruggì di nuovo, sempre più infuriato, e cercò di allontanarsi rotolando... ma solo per prendere una rincorsa ancora maggiore e scagliarsi di nuovo contro i suoi avversari!

"Hmph... questo bestione non sembra proprio avere idea di quando è il momento di lasciar perdere, vero?" affermò Moka. "Bene, ammasso di carne, se è questo che vuoi... saprò darti la lezione che meriti!"

"Accidenti, Moka, non lo provocare!" esclamò Kurumu, atterrando e ripiegando le ali sulla schiena, mentre Yukari cercava di lanciare un altro incantesimo. "Lo hai visto anche tu che questo bestione diventa tanto più forte quanto più si infuria!"

"Finchè non riesce a ragionare, possiamo tenerlo a bada!" Rispose Moka, dando un'occhiata al combattimento che la Principessa e Riza stavano sostenendo contro Ulquiorra. Lo Espada del Nichilismo non stava ancora facendo sul serio, e ciò nonostante riusciva a tenere sotto scacco le sue avversarie con scioccante facilità. "Anzi... forse è il caso che io vada a dare una mano alla Principessa e a Riza-san. Quel tizio più piccolo mi sembra molto più pericoloso..."

"Va bene, Moka-san!" affermò Tsukune, sentendosi più sicuro di essere in grado di tenere testa al furioso Yammy. "Di questo qui ci occupiamo noi!"

Moka annuì e sorrise argutamente, tenendo d'occhio Ulquiorra mentre si avvicinava alla Principessa, sfoderando una spada lunga e sottile...

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Nozomi doveva ammettere che il viaggio verso la Soul Society, attraverso i quartieri del Rukongai, non era esattamente quello che lei si era aspettata: sembrava davvero di camminare lungo le stradine fatiscenti di un antico villaggio giapponese, circondati dalla povertà e dal degrado, tra odori repellenti e sporcizia. Se questo era davvero l'aldilà, Nozomi era davvero contenta di non serbarne alcun ricordo...

"E' un autentico squallore..." mormorò Rin, che era un po' meno avvezza a tenersi le sue opinioni per sè. "Ma com'è possibile che la Soul Society tolleri tutto questo? Non dovrebbero prendere dei provvedimenti per fare in modo che gli abitanti di questo posto vivano in maniera un po' più decente?"

"Soprattutto se penso che in questo posto le persone vivono molto più a lungo che sulla Terra..." disse Urara, dando delle monetine ad una coppia di bambini che stava facendo l'elemosina. Si rivelò una scelta poco ponderata - non solo iniziarono subito a radunarsi altri mendicanti che, attirati anche dai vivaci colori del vestiario delle ragazze, cercarono di ottenere qualcosa anche per sè stessi... ma i due bambini, accortisi che non era la moneta in uso nella Soul Society, rilanciarono le monete alla biondina con aria indignata. Fu soltanto quando Rukia e Jushiro intervenirono, calmando i bollenti spiriti di chi stava intorno con la loro semplice presenza, che si riuscì ad evitare confusione.

Urahara si aggiustò il cappello sulla testa. "Come potete vedere, non è un problema di facile soluzione." affermò. "Forse vi siete fatte l'idea che la Soul Society sia una specie di regno, ma non c'è nulla di più sbagliato. Vedete, prima che il capitano Aizen tradisse le Tredici Divisioni e sterminasse la Centrale 46, l'autorità giudiziaria della Soul Society... si può dire che la nostra dimensione fosse un autentico incubo burocratico, dove le proposte di riforma e di miglioramento degli standard di vita venivano costantemente ostracizzate e fatte passare per interminabili e labirintiche discussioni. Anche ora che la Centrale 46 non esiste più, la situazione non è molto cambiata."

"La catena di comando si è infranta, e finchè non si riuscirà a rimetterla a posto, temo che non sarà possibile riportare la Soul Society all'efficienza. In effetti, finchè non saremo riusciti a sventare i piani di Aizen, la situazione non ha possibilità di migliorare." continuò Yoruichi. Essendo discendente di una delle famiglie nobili della Soul Society, l'affascinante guerriera dalla pelle scura era tra i più adatti a spiegare alle neofite come funzionassero le cose in quel caotico aldilà. "State comunque pur certe che, senza la Soul Society, la situazione in questo mondo era molto peggiore, e la violenza tra le anime reincarnate era la regola, piuttosto che l'eccezione. Il capitano Yamamoto, con tutti i suoi difetti, ha anche degli innegabili meriti. Almeno è riuscito a portare un po' di ordine da queste parti."

"Questo però non toglie che la gente della Soul Society vive in una situazione terribile..." azzardò Coco, sentendosi più che mai come un pesce fuori dall'acqua. Più si sapeva di questo strano mondo, più aveva l'impressione che si fossero cacciati in qualcosa di davvero troppo grande per loro...

"Lo sappiamo anche noi." disse Rukia, comprendendo le rimostranze dei suoi compagni - che del resto, era ormai abituata ad aspettarsi da coloro che venivano a sapere dell'esistenza della Soul Society. "E per quello che possiamo, cerchiamo anche di migliorare un po' la situazione... comunque, tra non molto dovremmo essere in vista del Seireitei. E allora lo spettacolo cambierà non poco."

"Il Seireitei, o Corte delle Anime Pure, è il cuore del governo della Soul Society." disse Ichigo, giusto per ricordarlo alle Pretty Cure nel caso ce ne fosse stato bisogno. Il ragazzo dai capelli arancioni stava guardando verso l'enorme complesso che dominava l'immensa metropoli, e che già da quella distanza dava l'impressione più di una montagna che di un quartiere. "Da qui, ci si metterebbe un sacco di tempo per raggiungerlo... in effetti, ci vorrebbe almeno qualche giorno di cammino... ma per fortuna, gli shinigami hanno una tecnica particolare con la quale possono fare tutta questa strada."

"Davvero? Riuscite ad arrivare fin lì... oppure a raggiungere i quartieri di Rokungai... in così poco tempo?" chiese Kurumi. "Noi Pretty Cure siamo abbastanza veloci... e magari, grazie a Syrup, possiamo arrivare fin lì in un paio d'ore... ma non credo che senza di lui riusciremmo a coprire una distanza simile in così breve tempo."

"A parte il fatto che c'è un motivo se vi ho chiesto di atterrare sui quartieri di Rokungai, piuttosto che proprio davanti ai cancelli del Seireitei." affermò Jushiro, sorridendo garbatamente. "In generale, e anzi in questo periodo più che mai, i guardiani delle mura del Seireitei hanno il grilletto facile, se capite cosa voglio dire. Se ci fossimo presentati in groppa al vostro compagno, non credo avrebbero esitato più di due secondi a spararci addosso."

Karen annuì, comprendendo la necessità di essere paranoici e pronti a tutto. Per quanto la situazione fosse di calma apparente, era innegabile il fatto che le Tredici Divisioni fossero in guerra con Hueco Mundo. "Capisco. Quindi, arriveremo al Seireitei usando questa vostra tecnica, se non ho capito male. Ma... credo che prima di farlo, noi sei dovremmo trasformarci."

"Come mai, Karen-san? Non che la cosa mi dispiaccia, ma sono curiosa di sapere come mai pensi che ne abbiamo bisogno." chiese una incuriosita Nozomi.

"Beh, il motivo è abbastanza semplice." rispose Karen con tutta tranquillità. "Per arrivare fin lì in così poco tempo, dovremmo sicuramente accelerare ad una velocità superiore a quella che un normale essere umano potrebbe sopportare senza subire gravi lesioni oppure morire. Quando ci trasformiamo, la nostra resistenza fisica aumenta abbastanza da permetterci di sopravvivere ad una tale velocità, altrimenti siamo a tutti gli effetti delle ragazze comuni."

"Immagino che Yoruichi-san, Urahara-san e gli altri pensassero di usare questa tecnica e usarla per portare anche noi davanti ai cancelli del Seireitei." affermò Komachi. "Sarebbe il modo più rapido e più semplice, in effetti. E visto che siamo accompagnati da due shinigami della Tredicesima Divisione..." guardò con gratitudine verso Jushiro e Rukia. "...dovremmo essere in grado di passare senza eccessivi problemi."

"Esatto, mie care! Era proprio questo quello che avevamo in mente... anche se immagino che io e Yoruichi-chan avremo comunque il nostro bel da fare, visto che siamo esuli... e tutta questa serie di cose!" disse con fare allegro Urahara, tirando fuori un ventaglio dalla sua veste e aprendolo di scatto. Dal ventaglio fuoriuscì una raffica di coriandoli colorati, che si sparsero tutt'attorno e che accattivarono subito l'attenzione di Nozomi e Urara!

"Beh, allora che aspettiamo?" chiese Kurumi, strizzando un occhio mentre indicava un vicoletto vicino. "Forza, ragazze, adesso ci infiliamo là dentro e ci trasformiamo, così non ci saranno più problemi a seguire le nostre guide al Seireitei."

"Subito!" esclamò Nozomi, infilandosi per prima nella stradina angusta, seguita a ruota da tutte le sue compagne. Ci furono una serie di lampi di luce colorata, accompagnate da una serie di proclami ad alta voce...

"PRETTY CURE! METAMORPHOSE!"

"Il grande potere della Speranza! Cure Dream!"

"La fiamma rossa della Passione! Cure Rouge!"

"Il profumo e l'Effervescenza dei limoni! Cure Lemonade!"

"La terra verde della Tranquillità! Cure Mint!"

"La sorgente blu dell'Intelligenza! Cure Aqua!"

"La rosa blu è il mio emblema segreto! Milky Rose!"

...e un attimo dopo, sei ragazze dai costumi sgargianti, accompagnate da tre graziosi animaletti, uscirono dal vicolo come macchie di colore nel grigiore del Rokungai! Inutile dirlo, Orihime andò subito in visibilio, con tanto di raggi di sole che scaturivano dietro di lei, e scintille dorate che le luccicavano attorno! "Wooooow! Avete visto che bello? E' come negli anime che guardo sempre! Ci sono le ragazze che si trasformano e combattono contro il male! Mamma mia, quanto mi piacerebbe potermi trasformare anch'io così! Com'è che facevano? Ah, sì, certo! Moon Power Make Up! Ta-daaaan!"

La stravagante ragazza dai capelli rossi si mise in posa da Sailor Moon, e poi cominciò a fare delle buffe mosse di arti marziali, come se stesse cercando di combattere contro dei nemici invisibili che la circondavano... e atterrò mettendosi nuovamente in posa, sotto gli sguardi esterrefatti della maggior parte dei suoi compagni. Solo Cure Dream ed Cure Lemonade non sembravano per niente stupite, e anzi raggiunsero la loro nuova amica per incoraggiarla!

"Se vuoi ti posso dare anch'io qualche consiglio per essere una Magical Girl a tutti gli effetti, Orihime-chan!" esclamò un'euforica Cure Dream, tenendo una mano ad Orihime come se stesse dando il benvenuto ad una nuova Pretty Cure! "Non è difficile, lo sai? Si tratta di avere decisione, di non farsi abbattere, e di pensare positivo! Sono sicura che saresti perfetta come Pretty Cure!"

"Dici davvero, Nozomi-chan?" esclamò Orihime, prendendo le mani a Cure Dream e guardandola negli occhi con espressione comicamente commossa. "Davvero pensi che riuscirei bene come Magical Girl?"

"Certo, Orihime-chan! Ti basterà seguire i miei consigli e vedrai che farai un figurone!" esclamò la leader non ufficiale delle Pretty Cure.

"E darò una mano anch'io! Sembra divertente!" esclamò Cure Lemonade, brillando a sua volta e unendosi a quelle due nei loro voli pindalici!

Il loro entusiasmo non era condiviso da tutti, con reazioni alquanto differenti tra il gruppo: Ishida stava facendo finta di non conoscerle, guardandosi attorno con apparente nonchalance. Ichigo, Rukia e Milky Rose avevano tutti un grosso gocciolone di sudore dietro la testa. Yoruichi guardava la scena ridacchiando tra sè, mentre Urahara stava dicendo qualcosa riguardo i vantaggi della "beata gioventù"... e Chad, pur restando serio e taciturno, indicò le tre con fare imbarazzato, avvicinandosi a Cure Rouge.

"Rouge... le tue compagne... è normale da parte loro, tutto questo?" chiese l'enorme ragazzo dalla pelle scura.

La Pretty Cure della Passione ridacchiò rassegnata e scosse la testa. "Oh, tipico modo di fare di Nozomi-chan e Urara-chan. Tranquillo, Sado-san, ci farai l'abitudine."

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Poco dopo, il gruppo di Nozomi ed Ichigo era finalmente arrivato alle porte del Seireitei, e il capitano Jushiro Ukitake, come capitano della Tredicesima Divisione, si era fatto aprire le porte dai guardiani, dopo aver assicurato che i ryoka che erano con lui erano degli ospiti speciali, richiesti dal capitano Genryusai Shigekuni Yamamoto in persona. Non appena varcati i cancelli, le Pretty Cure e i loro accompagnatori si trovarono di fronte uno spettacolo ben diverso da quello dei quartieri bassi: era un luogo ordinato, quasi lindo, che ricordava i quartieri nobiliari della Edo dell'era Meiji. Le strade erano tenute molto meglio, e le pietre levigate che le componevano erano più lisce e meno dissestate. Anche gli edifici davano un'impressione di magnificenza, con le loro alte mura bianche e le arcate pittoresche... tuttavia, ad un'occhiata più attenta, le Pretty Cure ebbero anche la sensazione di un ambiente sterile e in qualche modo ostile. Non erano sicure del perchè, ma non si sentivano del tutto a loro agio...

"Ecco. Questo è il Seireitei, il cuore della Soul Society, signorine." disse Jushiro, indicando il grande edificio che si ergeva al centro dell'immenso complesso. "Ora vi condurrò al quartier generale delle Tredici Divisioni, dove potrete finalmente parlare con il capitano Yamamoto in persona. C'è ancora da fare un po' di salti, signorine, quindi il mio consiglio spassionato è quello di reggervi forte, e seguire i nostri movimenti."

"Non è un problema." disse Cure Mint. "Anzi, devo ammettere che è divertente questo modo di viaggiare! Se solo potessimo imparare anche noi a muoverci così, sarebbe un gran bel vantaggio, non trovate?"

"Già... sarebbe utile per cogliere di sorpresa quelli di Eternal!" commentò Coco, ripensando a quanto sarebbe stato utile, in una situazione in cui si trovavano in svantaggio, usare quel passo-lampo (Urahara e gli altri residenti della Soul Society lo avevano chiamato Shunpo, mentre Ishida aveva parlato di una versione Quincy di tale tecnica chiamata Hirenkyaku) e riportarsi in vantaggio con un movimento inaspettato. Un attimo dopo, il viaggio proseguì, portando le ragazze sopra i tetti delle case e tra le strade immacolate della capitale della Soul Society. In un lampo, passarono accanto ai negozi prestigiosi riservati alla nobiltà, alle caserme e alle accademie nelle quali si addestravano i difensori dell'aldilà... e prima ancora che potessero rendersi conto di cosa fosse successo, le ragazze e i loro accompagnatori si ritrovarono di fronte al grande quartier generale delle Tredici Divisioni, in tutta la sua imponenza! Ishida corrugò la fronte, irritato nel trovarsi di fronte, ancora una volta, al quartier generale degli shinigami che lui odiava... ma non disse nulla, preferendo rimandare a momenti più favorevoli le sue rimostranze nei confronti di un certo scienziato al servizio delle Tredici Divisioni...

"Ecco, ci siamo..." affermò Ichigo, con voce dura. "Siamo di fronte al quartier generale delle Tredici Divisioni."

"Andrò io personalmente a dare l'annuncio al capitano Yamamoto." affermò Jushiro. "Voi restate qui, e attendete di essere convocate."

"Va... va bene!" mormorò Cure Dream. sentendosi una volta tanto intimorita di fronte alle gigantesche porte del quartier generale. "Spero... spero solo di non essere arruolata a forza... ho come l'impressione che non mi piacerebbe per niente..."

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CONTINUA...

Note dell'autore: Chiedo scusa, non avevo una grande ispirazione per questo capitolo, e ho finito per farlo un po' corto e non certo memorabile. Tuttavia, spero che almeno lo scontro con Ulquiorra e Yammy sia stato scritto abbastanza bene, e sappiate che porterà ad un cambio di trama che coglierà molti di sorpresa! Beh, questo è quanto, per adesso... nel prossimo capitolo, che spero di iniziare presto, assisteremo a qualche evento un po' più sostanzioso! A presto!

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