Whispers of death in the Dark

di DJ_AmuStar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come tutto ebbe inizio... ***
Capitolo 2: *** Il fuoco dell'Odio ***
Capitolo 3: *** Un nuovo inizio e nuovi incontri ***
Capitolo 4: *** Non sei più solo... ***
Capitolo 5: *** La leggenda del Corvo ***
Capitolo 6: *** Silent Pain ***
Capitolo 7: *** Chi mi fa battere il cuore... ***
Capitolo 8: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Come tutto ebbe inizio... ***


La cover della Fic ^^ 
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Come tutto ebbe inizio…

 
Lo vedo, lo vedo di nuovo…
E anche questa volta uccide. Ma non un altro uomo, un bambino o un animale come le altre volte…
Questa volta sta uccidendo una donna. Ormai questa è l’ottava volta che la trafigge con un pugnale, eppure la donna non si arrende, continua a lottare e cerca di fuggire dalle grinfie di quell’uomo. Ormai riesco a vedere distintamente il suo volto sofferente straziato dal dolore delle ferite che le ricoprono il petto ed il ventre. Il sangue continua a sgorgare dalle ferite e cerca di tamponarlo con le mani ma tanto è inutile…anche se l’uomo non riuscisse ad ucciderla morirebbe dissanguata. Ma adesso l’uomo le ha tagliato le gambe, un urlo di dolore strazia l’aria che circonda me e la scena a cui sto assistendo per l’ennesima volta; un’aria nera, più nera di una notte senza luna. La donna ormai non ha scampo. L’uomo riesce ad ucciderla con un’ultima e profonda pugnalata al centro del petto. Anche se sono distante riesco perfettamente a sentire il rumore della carne trafitta e dello sterno rompersi all’impatto del pugnale. L’uomo si volta a osservarmi con i suoi occhi di fuoco, sorride e per la prima volta mi parla…
???: Ciao Michael…
Io spalanco gli occhi sorpreso e scioccato al tempo stesso. Come fa a conoscere il mio nome?
???: Presto ci rivedremo eheheh…ma adesso, SVEGLIATI!
 
***
 
???: Svegliati Michael, o farai tardi a scuola!
Apro gli occhi, ma li richiudo subito a causa della luce emanata dalla finestra che mia madre ha aperto per svegliarmi. Odio, e ho sempre odiato la luce. Ho sempre preferito l’oscurità… Mi alzo a fatica dal letto e vado a lavarmi i denti, preferisco non far arrabbiare mia madre. Il suo nome è Meredith Jones, è alta, magra e con i capelli neri e ricci che le ricadono morbidi sulle spalle. Ha gli occhi verdi come i miei, ed è una riccia color indaco. La mia mamma è proprio bella e premurosa anche se a volte è molto severa…
Finisco di lavarmi i denti, mi vesto e scendo di corsa le scale con lo zaino in spalla.
Mi siedo a tavola a fare colazione insieme a mio padre che in quel momento sta leggendo il giornale. Il suo nome è Jack Nelson; gli somiglio molto, infatti anche lui è un riccio grigio scuro con placche color indaco che gli ricoprono i capelli, i bracci e le gambe proprio come me, anche se lui ha gli occhi indaco e porta gli occhiali.
 
Jack: Allora come hai dormito stanotte figliolo?
Michael: Non troppo bene papà…ho fatto lo stesso incubo degli altri giorni…
Jack:  Dai Michael, vedrai che sarà solo una coincidenza se è da un mese che sogni la stessa cosa. Probabilmente sarai più stanco in questo periodo. Dopotutto hai iniziato il nuovo anno scolastico da due mesi, ti dovrai probabilmente riabituare alla scuola.
Michael: Già…probabilmente è come dici tu papà…
 
Ma non ne sono pienamente convinto…sono sicuro che questi incubi non sono normali…dopotutto non può essere normale che ogni notte un ragazzino di 9 anni sogni assassini che uccidono cruentamente altre persone! Anche se la cosa non mi sconvolge più di tanto, probabilmente alcuni miei compagni rimarrebbero traumatizzati ma io no, infatti sono molto maturo per la mia età. Leggo romanzi di Jules Verne, Edgar Allan Poe e Shakespear, e non libri che di solito leggono i bambini della mia età come Geronimo Stilton; inoltre non mi piace giocare fuori all’aperto o ai videogiochi ma preferisco studiare e leggere poesie se mi va. Io sono…DIVERSO, ecco la parola giusta…
Mangio una fetta biscottata con la marmellata di mirtilli sopra, bevo un bicchiere di latte freddo e poi corro alla porta di casa per andare a scuola.
 
Michael: Mamma, Papà io vado!
Meredith: Va bene sta attento!
Jack: E comportati bene!
Michael: Sì, ciao!
 
Esco di casa e mi chiudo dietro la porta, ma non so perché mi sento a disagio, come se qualcuno mi stesse osservando…
Faccio finta di niente e m’incammino su per il marciapiede alberato dove si trova la mia casa. La scuola elementare che frequento si trova a pochi metri da dove abito io perciò me la prendo con calma.
Dopo un po’ però, sento oltre alla sensazione di essere osservato anche quella di essere seguito, la cosa comincia ad inquietarmi. Dopo poco sento dei passi dietro di me e io mi soffermo un attimo sentendo quel rumore. Mi volto e vedo di fronte a me un uomo alto, con una specie di cappello con la tesa abbassata e un lungo montgomery color beige con il colletto alzato il che mi impedisce di vedere bene il suo volto, sembrava l’uomo del film “CasaBlanca”, si mi piacciono quei tipi di film noiosi in bianco e nero che fanno venire il latte alle ginocchia. Comunque l’uomo indossava un paio di pantaloni lunghi color grigio scuro, ed ai piedi portava un paio di scarpe nere e lucide. Al collo portava una sciarpa fatta sicuramente con un materiale pregiato color rosso ocra che gli tappava la bocca. L’uomo alzò il volto, che fino ad allora aveva tenuto leggermente abbassato, e il suo sguardo incrociò il mio. No…i suoi occhi erano come fatti di fuoco proprio come quelli dell’uomo dell’incubo…ma non può essere, questa volta mi sa che sono rimasto realmente traumatizzato; devo smetterla con i film horror, ha ragione la mamma…forse sono quelli che mi fanno venire gl’incubi…
 
???: Ciao Michael…
 
Io mi pietrifico dallo shock. Lui, la sua voce profonda e lugubre allo stesso tempo…e poi sa il mio nome…no non può essere lui di sicuro sto ancora sognando questo è tutto un incubo…
 
???: Mi dispiace Michael ma non è un incubo…
 
Cosa?! Ma come ha fatto a…
 
???: Non ti sorprendere… io dopotutto sono parte di te, quindi riesco perfettamente a sentire i tuoi pensieri ed i tuoi sentimenti…in questo momento sei impaurito e scioccato dalla mia presenza vero? Stai pensando che io sono solo un incubo, uno stupido sogno ma invece non è così. Io sono una parte di te Michael, la parte più oscura che risiede dentro di te…
Michael: Bhè e allora?! Cosa vuoi da me?! Dopotutto sono solo un bambino?! E poi ora lasciami in pace che devo andare a scuola…
 
Comincio ad allontanarmi ma l’uomo continua a seguirmi. Mi volto piuttosto scocciato del pedinamento e gli dico con tono deciso.
 
Michael: Allora? Si può sapere perché mi continui a seguire!?
???: Semplice, essendo una parte di te sono costretto a seguirti ovunque tu vada perciò dovrai abituarti alla mia presenza d’ora in poi…vedrai che non ti disturberò.
Michael: D’accordo a questo punto non ho altra scelta…posso almeno sapere il tuo nome, dato che mi hai tormentato per così tanto tempo non facendomi dormire?
???: Oh scusami, sono stato proprio un maleducato. Il mio nome è Iblis…
Michael: Ok Iblis, puoi seguirmi basta che tu rimanga fuori dalla scuola, non vorrei far prendere un colpo ai miei compagni o alle mie insegnanti…
Iblis: Non ti preoccupare di questo, è tutto sotto controllo…
 
Finalmente arrivo di fronte alla scuola, almeno lì dentro potrò stare lontano da Lui. Mi ha camminato dietro per tutto il tragitto in silenzio, anche se inquietante stranamente la sua compagnia non mi disgarba…
Entro dentro la scuola, non mi viene dietro per fortuna. Vado tranquillamente verso la mia classe, entro e vado a sedermi al mio banco, che si trova nella terza fila vicino alla finestra. Miss Isabelle non è ancora arrivata, lei è la mia insegnante di italiano, è una coniglia dalla pelliccia color crema con i capelli marroni, lunghi e lisci che le arrivano fino alla schiena, ma li tiene legati spesso in una lunga treccia. È sempre molto gentile e disponibile, non è male come insegnante. Guardo fuori dalla finestra per vedere se Iblis è ancora dove l’avevo lasciato ma non c’è più. Lo sapevo, era solo un’ allucinazione.
Appena entra la maestra Isabelle però sento una voce familiare dietro di me che mi dice come in un sussurro…
 
Iblis: Non è un’ allucinazione, è tutto realtà…-sento dire da quella voce profonda e lugubre che avevo sentito per la prima volta stanotte.
 
Il sangue mi si raggelò nelle vene; mi voltai e vidi che in fondo alla stanza c’era Iblis immobile che mi osservava. Allora non era un sogno, lui esiste! Ma allora perché la maestra Isabelle e i miei compagni non lo vedono…? Se l’avessero visto si sarebbero certamente spaventati…
***
 
È suonata la ricreazione dopo due ore di Italiano, che per la prima volta nella mia vita speravo finissero il più presto possibile.
Esco lentamente dalla classe per dirigermi nel corridoio con la mela rossa, che mi ha dato per merenda mia madre, nella mano. Mi appoggio al termosifone; anche se è Ottobre, qui in questa parte sperduta del pianeta Mobius dove abito fa molto freddo.
Come un fantasma appare al mio fianco Iblis, anche lui appoggiato come me al termosifone. La sua apparizione non mi sconvolge più di tanto, anzi faccio finta di niente; che strano…tutte le volte che l’ho vicino sento un gran caldo, come se fossi a Luglio sotto il sole a 40 gradi o forse anche di più!
Mordo la mia mela e con fare indifferente e distaccato inizio a parlargli.
 
Michael: Perché mi hai seguito? Mi pareva di essere stato chiaro nel vialetto…
Iblis: Come ti ho già detto, io sono una parte di te, perciò sono costretto a seguirti ovunque tu vada.
Michael: Va bene, ma Loro?! Non hai pensato che sarebbe potuto venire un colpo alla mia insegnante o ai miei compagni se ti avessero visto?!
Iblis: Infatti ti avevo detto di non preoccuparti. Essendo una parte di te solo tu mi puoi vedere, gli altri non possono vedermi anche se posso interagire con loro…
Michael: Come un fantasma?
Iblis: Si, una specie…
 
Continuo a mangiare la mia mela e noto che alcuni dei miei compagni e delle mie insegnanti fra cui Miss Isabelle mi osservano preoccupate e perplesse, bisbigliando fra di loro. Mah…chissà cosa avranno da borbottare…
Suona la campanella e torno in classe seguito da Iblis che torna dove si era posizionato anche prima. Ora ho 2 ore di Matematica, mia seconda materia preferita. La mia insegnante di Matematica è Miss Jane, è una gatta marrone con i capelli marroni scuro lunghi, lisci fin poco più sotto delle spalle. Anche lei è molto disponibile anche se un po’ più severa. Appena entra si siede, ma prima di iniziare la lezione mi guarda con uno sguardo preoccupato e anche un po’…impaurito?
***
 
Suona la campanella della Fine delle lezioni e finalmente posso tornare a casa. È la prima volta che mi capita di voler uscire da scuola il più presto possibile. Probabilmente è per l’aria tesa che c’era in classe. Tutti a volte voltavano lo sguardo verso di me con occhi curiosi e preoccupati al tempo stesso, ma che gli era preso ai miei compagni?!
Faccio tutto il tragitto fino a casa in silenzio seguito da Iblis. Arrivo a casa che è 12:45, appoggio nell’ingresso lo zaino e vado in cucina per salutare la mamma e il papà e mangiare con loro, oggi la mamma aveva detto che avrebbe fatto le Lasagne, con tanta besciamella e ragù come piacciono a me.
 
Michael: Ciao Papà! Ciao Mamma! Come state? È pronto il pranzo?-dico io allegro di poter finalmente stare con i miei genitori in tranquillità senza occhi che mi fissano preoccupati o fitti bisbiglii nei corridoi mentre passo.
Ma appena finisco la frase, mi accorgo che papà e mamma non sono allegri come loro solito, e mi guardano con occhi malinconici e preoccupati. Ma che gli prende oggi a tutti quanti?!
 
Michael: Ehm…Mamma, Papà c’è qualcosa che non va?
Jack: Ecco figliolo…vedi…
Meredith: Abbiamo ricevuto una telefonata dalle tue insegnanti poco fa, e ci hanno detto che sono preoccupate per te e per come ti comporti…
Michael: Ma…di cosa sono così preoccupate? Non capisco…
Jack: Vedi Michael…le tue insegnanti sono preoccupate perché oggi ti hanno visto parlare più di una volta ecco…da SOLO…
 
Persi un battito a quelle parole. Perché non ci ho pensato prima? È vero oggi ho parlato ad alta voce con Iblis senza che me ne rendessi conto e gli altri mi hanno sentito. Infatti solo dopo ho saputo che non lo potevano vedere…
 
Michael: Ecco vedete…è che oggi ho incontrato l’uomo che sogno ogni notte.
Meredith: Cosa?
Michael: Dico sul serio! Il suo nome è Iblis e dice di essere la parte oscura nascosta in me. Però anche lui mi ha detto che gli altri non lo possono vedere, vero Iblis?
 
Mi volto per guardarlo e cercare conferma ma non c’è più…
 
Michael: Iblis, dove sei? Dove sei andato?!
Meredith: Tesoro non c’è nessuno lì…
Michael: Lo so! Ma prima lui era dietro di me e mi seguiva ve lo giuro!
Jack: Figliolo…vai in camera a riposarti dopo ne riparleremo…
 
Mi dirigo sconsolato in camera mia. Nessuno mi crede. Sono rimasto praticamente solo…
Iblis: Tu non sarai mai solo, ci sarò sempre io qui…
Michael: Ma che fine avevi fatto prima Iblis?!
Iblis: Bhè non è detto che io ti apparga sempre, a volte posso scomparire anche ai tuoi occhi.
Michael: Dirmelo prima no, eh?!
 
Gli urlo contro senza neanche rendermene conto. Mio padre e mia madre aprono lentamente la porta di camera mia con in viso un’espressione sconvolta ed impaurita.
 
Meredith: M-Michael…stai bene…?
Michael: Si…perché…?
Jack: Stai urlando contro il niente…
 
Già è vero, loro non lo possono vedere. Me ne scordo sempre.
 
Jack: Ecco, abbiamo preso una decisione…
Io li guardo perplesso, quale decisione?
Meredith: Ecco, abbiamo deciso di mandarti da uno psichiatra per bambini. Probabilmente potrà aiutarti a mandare via il signor Iblis dai tuoi sogni e dalla tua testa, e potrà farti star meglio.
 
Io rimasi scioccato. Mi credevano…MATTO…?
 
 
DjAmuStar: Allora eccoci qui con la nostra nuova opera tutta dedicata a Mephiles XD
 
Mrthekingdomhearts: Infatti se non l’aveste ancora capito Michael è Mephiles quando era piccolo! X9
 
DjAmuStar: Infatti in questa storia, nata dalla mente di Mrthekingdomhearts, parleremo delle origini di Mephiles, secondo il nostro modesto parere…v.v
 
Mrthekingdomhearts: Ci dispiace di non aver ancora scritto quella con i nostri fan characters ma abbiamo avuto dei validi motivi per cui abbiamo iniziato prima con questa…u.u
 
DjAmuStar: 1-la mia collega aveva già ben delineato tutta questa storia per cui avevamo dei punti con cui partire…
2-l’altra l’abbiamo in mente a grandi linee però dobbiamo ancora lavorare nei dettagli e avendo da finire anche Angels&Devils vogliamo aspettare un attimo…u.u
3-io nel mentre, per la felicità di Saretta98, ho scritto su carta due Oneshot sulla Sonadow, per cui volevo pubblicarle prima dell’altra ff…v.v

 
Mrthekingdomhearts: Bene, speriamo che questa macabra e intrigante (?) storia di Mephiles possa piacervi, Commentate! XD
 
 
DjAmuStar&Mrthekingdomhearts: Al prossimo capitolo! XD

 
Image and video hosting by TinyPic I genitori di Mephiles :D

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Capitolo 2
*** Il fuoco dell'Odio ***


Il fuoco dell’Odio

 
Sono ormai passate 3 ore da quando mi hanno detto che dovrò andare da uno psichiatra. Non riesco a fargli cambiare idea in nessun modo, che tristezza anche i miei genitori non mi credono, e se avessero ragione? Se sul serio stessi diventando pazzo? I pensieri nella mia testa continuano uno dopo l'altro, confondendomi ogni secondo di più, quando la gelida voce di Iblis interrompe la mia concentrazione,e pronuncia delle parole che rispondono a tutte le mie domande in un colpo solo, 7 parole che rispondono alle mie domande...

Iblis: tu credi solo a ciò che vedi?


La mia risposta è ovvia, certo che no, il vento non si vede ma esiste, ma il vento si percepisce, lui no, io riesco solo a vederlo o sentirlo, solo io, perché solo io?

Iblis: tu sei diverso dagli altri....e io sono parte di te, è come guardarsi allo specchio più o meno…
Michael: no, io non sono te....non può essere…
Iblis: tu hai paura di me?
Michael: basta io non voglio parlare con te! Per colpa tua mi credono pazzo!

Non mi sono reso neanche conto che sto urlando. Sento dei passi e mi volto per vedere i miei genitori sulla soglia della porta, sempre con la stessa espressione preoccupata. Sono quasi stanco di essere guardato in quel modo anche da loro. Mio padre mi si avvicina pensieroso e preoccupato.
Jack: figliolo domani ti accompagnerò personalmente dallo psichiatra, vedrai che cacceremo questo signore dalla tua vita.
Sto per rispondergli quando sento una risata agghiacciante riecheggiare nella stanza, mi giro per vedere Iblis ridere di mio padre, senza rispetto, rideva divertito, ma la sua risata è diabolica, non mi scorderò mai di quello che ha appena detto Iblis.

Iblis: Credono davvero di toglierti te stesso…
***
In trappola.
Ecco come mi sento in questo momento.
Sono seduto sulla poltroncina verde bandiera dello psichiatra, con le mani sulla pancia. Lo psichiatra da cui mi hanno portato i miei genitori è il Dtr.Hans Hakâkìevich, è una volpe grigia sulla sessantina, porta gli occhiali ed ha la barba, i baffi e i capelli brizzolati. I suoi occhi azzurri quasi trasparenti come il vetro mi osservano. Oggi è il primo giorno che mi portano qui, ma credo mi ci porteranno anche altre volte. Peccato che in questo modo dovrò saltare alcuni giorni di scuola.
Mi sento irrequieto come in trappola; neanche lo psichiatra mi crederà, crederà e confermerà ai miei genitori la falsità che i sono matto, però non posso di certo mentirgli…
 
Dtr.Hans: Allora Michael come stai? Vuoi una caramella?
Michael: Sto bene grazie ma…a me non piacciono molto i dolci…scusi…
Dtr.Hans: Oh non fa niente. Sai di solito i bambini che vengono da me, me le chiedono sempre…
Sorride il Dtr.Hans, e per fortuna non è uno di quei sorrisi di cortesia che di solito fanno i dottori, questo è sincero…
Dtr.Hans: Allora Michael, ho saputo dalla tua mamma e dal tuo papà che ieri hai visto il signor…
Michael: Iblis, il suo nome è Iblis…
Dtr.Hans: Si, il signor Iblis…ecco, mi parleresti quand’è che l’hai visto per la prima volta?
Michael: Ecco, deve sapere che in quest’ultimo mese ho fatto sempre lo stesso incubo; un uomo che uccideva cruentamente una donna oppure poteva essere anche un uomo, un bambino o un animale la sua vittima. Ieri l’altro sera quest’ uomo mi ha rivolto per la prima volta la parola. Quando sono uscito di casa per andare a scuola…bhè è stato lì che l’ho incontrato per la prima volta di persona…
Dtr.Hans: Mmmmhh…interessante. Mi hanno inoltre detto che tu…hai parlato spesso con il signor Iblis non è vero?
Michael: Si…mi ha detto che lui è la parte oscura che risiede dentro di me, ed è per questo che gli altri non lo possono vedere o sentire…però mi ha detto che in qualche modo riesce a interagire con coloro che non lo vedono…
Dtr.Hans: Ah davvero? Mmmmhhh la cosa si fa sempre più interessante, c’è per caso anche adesso qui con te il signor Iblis?
 
Si, c’è. Lo vedo, è proprio in fondo alla stanza che continua ad osservarmi. Quando il Dottore mi chiede se lui si trova qui, lo guarda divertito.
 
Michael: Sì…si trova là in fondo alla stanza, ma è inutile che lei lo chiami per fargli fare qualcosa perché tanto non lo farà…
Dtr.Hans: Ehm…d’accordo...allora facciamo così, d’ora in poi ogni Martedì ci vedremo alla stessa ora di questa mattina ok…?
Michael: Si…
Dtr.Hans: Perfetto. Adesso vai dal papà e digli quello che ti ho detto ok?
Michael: Va bene…
Dtr.Hans: Allora alla prossima settimana Michael!
Michael: Arrivederci dottore.
 
Esco dalla stanza seguito da Iblis che sembra…divertito? Probabilmente è per il fatto che mi mandano dallo psichiatra proprio per mandarlo via, ma lui sa benissimo che non se ne andrà…
***
 
Salgo in macchina mio padre mi guarda sorridendo, ma lo so che lo fa per farmi credere che sia tutto a posto ma io so benissimo che per loro non lo è…
 
Jack: Allora figliolo, com’è andata la visita?
Michael: Niente di che papà…il dottore mi ha chiesto delle informazioni su come e quando ho incontrato Iblis…
Jack: Ah…ti ha detto di dirmi qualcosa?
Michael: Sì…che ogni settimana il Martedì sempre alla stessa ora, dobbiamo andare da lui…
Jack: Oh…va bene, vedrai che d’ora in poi starai meglio figlio mio…
 
No. Non è vero non cambierà niente. E io e Iblis lo sappiamo benissimo…ma tanto nessuno capirà mai il legame che ci lega…
 
***
 
Sono ormai due mesi che continuo ad andare dal Dtr.Hans ma nulla è cambiato.
Iblis è sempre con me, anche a scuola. I compagni mi hanno iniziato ad evitare e alcuni anche a prendermi in giro. Ma non mi interessa…la cosa che più mi da fastidio è il falso sorriso delle mie insegnanti e dei miei genitori. Non ne posso più…
Oggi a ricreazione ci hanno portato al parco qui vicino, con lo scivolo le altalene e tutti i giochi che piace fare ai miei compagni.
Io mi siedo in disparte sotto un albero a leggere il mio racconto preferito, “Il cuore rivelatore” di Edgar Allan Poe, è una storia interessante…
Però un’ombra copre la luce che mi permette di leggere il libro.
Alzo il capo, e vedo Dj McGregor con le mani sui fianchi che mi fissa in modo beffardo e sadico.
Dj è un riccio rosso con placche nere e i capelli all’indietro (tipo Sonic XD N.d.DjAmuStar) della quinta elementare; ha 12 anni, infatti è bocciato molte volte; la cosa non mi sorprende anche perché è il bulletto della nostra scuola. Porta sempre un cappello nero al contrario e al collo porta una targhetta tipo quella dei marines; indossa una T-shirt bianca e larga con la scritta a graffito “NYcity”, un paio di jeans a vita bassa molto larghi con alcune catenelle che ciondolano dalla cintura e porta un paio di sneaker bianche con i lacci sciolti.
Gli occhi viola di Dj mi fissano malignamente e senza che possa porre resistenza mi strappa dalle mani il libro e lo getta in una pozzanghera poco distante da dove mi trovo io.
 
Michael: Ehi! Era il mio libro!
Dj: E allora? Tanto a un ritardato come te che vede cose che non esistono non serve un libro.
Michael: Infatti servono ai somari analfabeti come te!
Dj: Come ti permetti sfigato?! Adesso te la faccio passare io la voglia di fare il ganzetto!
 
Dj mi prende per il colletto della maglia e mi scaraventa contro il tronco dell’albero. Ahia, che male…
Mi inizia a prendere a pugni e inizia a darmi calci anche allo stomaco. Che dolore…dal male che provo non riesco neanche ad urlare di dolore. Iblis…AIUTAMI…
All’improvviso Dj smette di picchiarmi. Apro gli occhi, che fino a quel momento avevo tenuto chiusi, e vedo di fronte a me Iblis che solleva per il collo Dj soffocandolo. Vedo Dj che cerca inutilmente aria, con gli occhi spalancati pieni di paura e terrore, naturalmente perché non capisce cosa gli sta succedendo…
Iblis, sempre tenendolo per il collo continua a sollevarlo e a scaraventarlo violentemente a terra. Dj ha abbastanza fiato per riuscire ancora ad emettere urli di paura e dolore per quello che gli sta accadendo…
 
Dj: AAAAAAAHHHHHHH, BASTAAAAAA VI PREGO BASTAAAAAA!!!!! VOGLIO LA MAMMA!!!
 
Urla ormai con le lacrime agli occhi. Ma non è finita qui. Iblis lo scaraventa definitivamente a terra, ma questa volta lo fa atterrare sui ginocchi e sempre con la mano sul suo collo inizia a fare forza piegandogli la schiena all’indietro. Sento perfettamente il rumore della sua colonna vertebrale che si spezza mentre viene spinto all’indietro.
 
Dj: AAAAAAAAAHHHHHHH!!!! AAAAAAAHHH!!!
 
Urla di dolore con la sua voce ormai fioca dal troppo urlare. Non muore…
Iblis allora lo solleva per il collo e lo sbatte con la schiena al tronco dell’albero, il guanto bianco dell'altra sua mano comincia a cambiare mutandosi in una mano rossa, fatta di fuoco, con dita che finiscono in artigli acuminati. È un attimo, la sua mano libera scatta aprendo con una profonda artigliata dal petto fino al ventre Dj, che dopo l’ultimo urlo di dolore, smette di opporre resistenza, le sue braccia ricadono sui fianchi ciondoloni, i suoi occhi si spengono della luce che avevano fino a qualche momento prima e dalla sua bocca non fa altro che uscire sangue.
 
Sorrido malignamente, alla fine ha deciso di morire…
 
Aspetta un attimo! Questo non sono io! Come posso essere felice per la sua morte?!
 
Eppure…era quello che si meritava…
***
 
Sono a tavola coi miei genitori, devo mangiare la carne, ma non mi va, l'ho sempre odiata, mi limito a tagliarla e a giocarci, ma non ho intenzione di mangiarla.
Regna un silenzio tombale lo stesso che sento nel mio cuore ormai, quando la voce di mio padre rompe il silenzio.
Jack: cosa è successo a quel ragazzo?
 
Rispondo con sufficienza, non me ne importa comunque se lo meritava.
 
Michael: come se ti importasse…tu e mia madre avete giù concluso la storia dandomi del pazzo.
Meredith: amore mio non è vero noi....come puoi essere arrivato a tanto? mi hai spezzato il cuore
io e tuo padre noi...
Michael: voi mi credete pazzo solo perchè sono diverso
 i miei genitori..invece di aiutarmi mi remano contro, tutto il mondo mi è ostile vero?
 
Meredith: no ascoltaci ti prego noi vogliamo solo il tuo bene
Jack: per questo siamo giunti ad una decisione che ci spezzerà il cuore ma è indispensabile…
 
Li guardo incuriosito.
 
Jack: ti metteremo in un istituto per gente....bambini come te...ehm…speciali
 
Lo sapevo, la mia rabbia ormai è esploso
 
Michael: VOLETE MANDARMI VIA? METTERMI IN UN MANICOMIO? MI CREDETE PAZZO?!
Meredith: siediti, non urlare è per il tuo bene
Michael: PER IL MIO?....o per il vostro?
Jack: abbassa il tono della voce chiaro?
Michael: no padre...questo è troppo per me voi non siete più i miei genitori
Meredith: dove abbiamo sbagliato con te?
Michael:....non lo so Meredith....ma non preoccuparti per me....e ora se permettete mi ritiro in camera mia....
Jack: non azzardarti ad alzarti da questo tavolo!
Io mi alzo
Michael: non prendo ordini da te jack…
 
Mio padre si alza furioso e per la prima volta mi da uno schiaffo...così forte che cado a terra.
Jack: SEI LA PIù GRANDE DELUSIONE DELLA MIA V.....
Lo guardo con la stessa espressione di iblis
così fredda che ti gela il sangue nelle vene
posso vedere chiaramente il terrore negl'occhi di jack
Jack: v-vai in camera tua…
 
Guardo Iblis che mi sorride soddisfatto e orgoglioso, dopo tutto anche a me non dispiace, ma ho deciso me ne vado…
 
***
 
Sono in camera mia seduto sul letto. Oggi al parco sentendo le urla la maestra Isabelle, che ci aveva accompagnati, era accorsa insieme ad altri miei compagni dove era accaduto il misfatto. La maestra appena vide il corpo trucidato di Dj rimase inorridita e i miei compagni, soprattutto le femmine, iniziarono a urlare di paura. Io avevo alcuni schizzi del sangue di Dj sulla guancia e continuavo a fissare il suo corpo senza vita inespressivo.
So già che ora tutti credono veramente che io sia pazzo, e che sia stato io ad ucciderlo. Iblis, che fino ad allora era stato in silenzio mi rivolge la parola…
 
Iblis: Ti faccio paura? Ti inorridisco per quello che ho fatto?
Michael: Sai benissimo che la risposta è no e che ti ringrazio per avermi salvato…
Iblis: Bhè allora che vuoi fare? Ormai qui non hai più nessuno. I tuoi compagni e le tue insegnanti ti credono un pazzo assassino, mentre i tuoi genitori ormai nei tuoi confronti non provano altro che pena.
Michael: Ho preso la mia decisione…ce ne andiamo.
 
***
 
È notte fonda.
Dietro di me la mia casa arde del fuoco del mio odio.
L’odio nei confronti di quegli stupidi dei miei compagni.
L’odio nei confronti delle mie insegnanti mediocri.
E l’odio nei confronti di quegli ipocriti dei miei genitori.
Ormai, a parte Iblis, non mi è rimasto più niente. Neanche quella casa, dove fino a qualche minuto fa i miei genitori stavano dormendo beati…
Iblis, la parte oscura che risiede in me, ha appiccato, soltanto volendolo,  l’incendio che sta distruggendo la mia casa e probabilmente ha già ucciso i miei genitori.
Quel fuoco, è il fuoco del mio Odio…
 
DjAmuStar: Wow…O.O una fine interessante eh? ;D
Mrthekingdomhearts: Chissà ora cosa accadrà al mostro caro Mephi…volevo dire Michael…^.^’
DjAmuStar: Dove andrà? Chi incontrerà? Riuscirà a trovare qualcuno che lo capisca e non lo reputi pazzo?
Mrthekingdomhearts: Scopritelo nel terzo capitolo di…
DjAmuStar&Mrthekingdomhearts: ...Whispers of death in the Dark! XD

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Capitolo 3
*** Un nuovo inizio e nuovi incontri ***


Un nuovo Inizio e nuovi incontri

 
È notte fonda.
Dietro di me la mia casa arde del fuoco del mio odio.
L’odio nei confronti di quegli stupidi dei miei compagni.
L’odio nei confronti delle mie insegnanti mediocri.
E l’odio nei confronti di quegli ipocriti dei miei genitori.
Ormai, a parte Iblis, non mi è rimasto più niente.

Neanche quella casa, dove fino a qualche minuto fa i miei genitori stavano dormendo beati…
Iblis, la parte oscura che risiede in me, ha appiccato l’incendio che sta distruggendo la mia casa e probabilmente ha già ucciso i miei genitori.
Quel fuoco, è il fuoco del mio Odio…


Michael: sono morti…vero?
Iblis: si….il fuoco è un avversario che non conosce né la pietà né la compassione.
Michael: era proprio necessario….ucciderli?
Iblis: necessario? No…divertente…non possiamo lasciare in vita chi non merita di vivere…era la cosa giusta da fare.
Mi mancano, non posso credere di averli persi per sempre veramente, e ora che ne sarà di me? Dove andrò? La loro anima ormai ha preso il volo, ha raggiunto il paradiso, cosa che io non vedrò mai…
Sento già il rumore della sirena della polizia e di quella dei vigili del fuoco, il mio volto è macchiato di nero. Sono rimasto a guardare le fiamme inghiottire la mia casa, e il fumo macchiava il mio viso, ma è strano. Il fuoco non mi tocca, non mi sfiora nemmeno, sembra che mi rispetti…
All’improvviso qualcuno mi tocca la spalla. Mi volto per vedere un poliziotto. Era un falco marrone chiaro, ha gli occhi color ambra, è molto alto con un becco scuro molto grande e delle parti color beige sul piumaggio. Guarda scioccato il fuoco e poi mi tende la mano presentandosi.
???: io sono il capitano della polizia, mi chiamo Charles Brown.
Mi volto e lo guardo negli occhi, vedo chiaramente l’orrore e la paura in quelli del falco, ormai l’anima degl’altri, le loro emozioni…e le loro paure, sono come un libro aperto per me.
Charles: piccolo che cosa è successo?
Michael: io mi chiamo Michael…i miei genitori sono spariti tra le fiamme insieme
alla mia casa…ho paura signore….mi dica che non sono morti la prego!
Abbraccio il carabiniere piangendo, sono stato un ottimo attore, e ora anche un bravo bugiardo, mi giro per vedere se Iblis mi guarda, egli è concentrato su tutt’altro. Guarda il fuoco, vedo il piacere nei suoi occhi di un opera ben riuscita.
Iblis: così pericoloso ma così meraviglioso, sembra che le fiamme danzino…non c’è niente di più letale del fuoco dell’odio, brucia dentro di te distruggendo tutto al suo passaggio…ma soprattutto non si può spegnere…continua a bruciare in te e a consumare piano piano il tuo cuore…
***

Il capitano mi ha portato al comando, sono più di tre ore che parlano in segreto mentre io sono qui seduto su una sedia a testa bassa, Iblis è dentro con loro ad ascoltare, mentre io vedo dentro la stanza il capitano Charles Brown insieme ad un pipistrello bianco chiaro, con il muso nero, e gl’occhi rossi luminosi. A quell’ora di notte, hai canini diversi dagli altri pipistrelli, di solito sono appuntiti lui invece sembra avere dei denti normalissimi come i miei. porta un’uniforme da colonnello della polizia e vicino a loro c’è una vecchia volpe, sulla sessantina d’anni, una signora con la pelliccia scura e gli occhi neri come la notte, aveva una coda spelacchiata e il colore della pelliccia sbiadito sfumato sul bianco, probabilmente per via della vecchiaia, ed è vestita come una suora, porta al collo una croce di legno e parla preoccupata con il colonnello e con il capitano. Dopo un po’ Iblis compare vicino a me con le braccia incrociate e un sorriso divertito sul viso, si può dire che lo abbia usato come spia.
Iblis: il pipistrello è il colonnello della polizia si chiama Gabe Law mentre la vecchia volpe è una suora che gestisce un istituto per orfani il suo nome è Suor Felicity.

Vogliono mettermi in un orfanotrofio, prevedibile, beh sempre meglio di un manicomio, ma se scoprissero dei problemi che ho e della morte di Dj?
Le mie riflessioni vengono interrotte dal rumore della porta che si apre. Il capitano Charles, il colonnello Gabe e Suor Felicity escono dalla stanza e il capitano appoggiandomi una mano sulla spalla si inginocchia.
 
Charles: Michael, questo è il colonnello Gabe Law e questa è Suor Felicity che gestisce un orfanotrofio della città qui vicina, Silent Hill. Ecco abbiamo parlato sulla tua situazione e abbiamo deciso per il tuo bene di farti andare insieme a Suor Felicity nel suo orfanotrofio…
 
CVD, Come Volevasi Dimostrare…chissà cosa mi aspetta in quell’orfanotrofio…una cosa è certa, questa volta, non dirò a nessuno di Iblis…
 
***
 
Il mio primo giorno di scuola nell’orfanotrofio…chissà come saranno i compagni…
Sinceramente non mi interessa di farmi degli amici, tanto anche se ce li avessi non capirebbero mai. Loro non sono come me…non sono DIVERSI…
Sono sulla soglia della porta, aspetto che l’insegnante dell’orfanotrofio mi introduca alla classe…
La maestra è Miss Ruby. È una gatta rossa con i capelli marroni scuro, lisci e corti a caschetto con la frangetta. Ha gli occhi color ambra e porta gli occhiali. Noto solo adesso che sulle labbra ha un po’ di rossetto rosso…
 
Miss Ruby: Allora bambini, oggi accoglieremo nella nostra classe un nuovo arrivato. Ha perso i genitori da poco quindi siate gentili con lui. Vieni Michael, presentati e fatti vedere alla classe.
 
Entro in classe. Mi posiziono accanto alla cattedra con le mani in tasca e la mia aria da duro ed emo che ho iniziato ad avere da quando non ho più nessuno.
 
Michael: Piacere di conoscervi. Io sono Michael Nelson…
 
Tutti fanno un “OOOHHH” di stupore e le bambine mi guardano arrossendo leggermente. Devo aver fatto centro con la mia nuova aria da duro…
Sento ridacchiare dietro di me Iblis ma io faccio finta di niente.
 
Iblis: Wow da quello che sento e vedo hai già fatto cadere tutte quante ai tuoi piedi…
 
Già, in effetti sento i bisbiglii delle mie nuove compagne…
 
???:*Ma l’hai visto com’è carino?*
???:*Già, la sua aria da emo lo rende affascinante…*
 
Tsk, basta che vedano un bambino emo che si comporta da duro che subito si prendono una cotta queste ragazzine…
 
Miss Ruby: Bene Michael, và pure a sederti accanto a Blaze, lì c’è un posto libero.
 
Mi dirigo verso il banco che mi ha indicato la maestra, e quella deve essere la bambina a cui si stava riferendo Miss Ruby. È una gattina lilla con gli occhi color miele e i capelli raccolti in un ciuffo, deve essere più piccola di me…
Appena mi siedo lei mi guarda leggermente arrossita e imbarazzata e si rimette subito a scrivere sul quaderno come faceva poco prima. Deve essere molto studiosa...vabbè lasciamo stare. Da quello che ho capito adesso facciamo Storia, bene…una delle materie a cui vado meglio…(SECCHIONEEE!!! xD N.d.DjAmuStar&Mrthekingdomhearts)
***
 
È suonata la ricreazione. Subito sono uscito con la mia solita camminata calma e lenta nel giardino dell’orfanotrofio insieme ai miei compagni, naturalmente seguito da Iblis. Per tutta la lezione un riccio argentato, della stessa età della gattina probabilmente, mi ha guardato con aria truce, chissà perché…anche se sinceramente non mi interessa molto…
Iblis: Già, non faceva altro che guardarti male. Eh eh ma non era il solo a guardarti, anche quella gattina…
 
Già, anche quella graziosa gattina lilla a volte mi guardava arrossendo leggermente. Bah…sinceramente la cosa non mi tocca alquanto.
Continuo a camminare per i fatti miei, finchè non sento delle voci provenire da dietro ad un muretto del cortile.
Mi avvicino e vedo un falchetto verde, una rondinella viola e un albatro grigio ,probabilmente della mia stessa età, che si lanciano un oggetto che non riesco a capire bene di che cosa si tratti, e poi quella gattina lilla che tenta in ogni modo di riprendere quell’oggetto e poco distante il riccio argentato che oggi non ha fatto che guardarmi male…
 
Blaze: Ehi Jet! Ridammi il mio medaglione!
Jet: ahah che credi? Che te lo restituiamo cosi? Eh no, cosi non ci divertiamo! Prendi Wave!
???: Ehi Wave passa!
Wave: Prendilo Storm!
???: Ehi! Ridate subito il medaglione a Blaze! Non è vostro!
 
Il riccio si avventa sull’albatro cercando di riprendere il medaglione ma con uno spintone lo fa cadere a terra.
 
Storm: Ehi scricciolo questi non sono affari che ti riguardano! Prendi Jet, te lo passo di nuovo!
Blaze: Ti prego Jet, ridammelo! È un ricordo della mia mamma quel medaglione, ridammelo!
Jet: Questi non sono affari che mi interessano, e poi se lo rivuoi prova a prenderlo.
 
In questo momento mi sento carico di rabbia. Non le sopporto queste ingiustizie nei confronti dei più deboli. Ci sono passato anch’io ma adesso non sono più quello di prima…
Mi avvicino con passo lento ma deciso verso il falchetto e con decisione afferro e stringo con tutta la forza che ho, il braccio che sta tenendo sollevato per non far arrivare la gattina al suo medaglione, che sta tenendo in mano.
 
Jet: Ahi! Ma che…?!
Michael: Lasciali in pace e restituiscile subito ciò che le appartiene…
Jet: Ehi ma chi ti credi di essere?! Guarda che se non te ne vai ti faremo passare la voglia di…
 
Il mio sguardo glaciale incrocia il suo che si pietrifica all’istante pieno di paura e timore per gli occhi che si sta ritrovando di fronte. Vuoti, inespressivi, glaciali.
 
Jet: V-va bene hai vinto tu! Ecco, riprenditi il tuo stupido ciondolo! Andiamo via ragazzi!
 
Il falchetto corre via seguito a ruota dalla rondinella e dall’albatro.
 
Michael: Mph…codardi…Eh?!
 
Mi volto per trovarmi ad un palmo dal muso la gattina, con gli occhi sbrilluccicanti pieni di…si, gioia e ammirazione.
 
Blaze: Grazie infinite per averci aiutato e per aver convinto quei bulletti a restituirmi il mio medaglione!
Michael: Di nulla, era quello che andava fatto…non sopporto i bulletti che se la prendono con i più deboli…dopotutto anch’io nella mia vecchia scuola ero preso di mira da tipi come quelli…
Blaze: Non ci posso credere! Tu sei troppo forte, non ci credo! Comunque sei stato fantastico!
 
Vedo il riccio rialzarsi con sguardo truce e avvicinarsi a noi.
 
???: Bene grazie dell’aiuto ma non ne avevamo bisogno. Ce la sappiamo cavare anche da soli…
Blaze: Su Silver non essere così scontroso! Scusalo di solito è più espansivo con gli altri. Lui è il mio migliore amico Silver the Hedgehog e io sono Blaze the Cat! ^.^
Michael: Bhè il piacere è mio adesso scusate ma la campanella è suonata e devo andare…
 
Mi dirigo verso il cancello che porta all’entrata della scuola scostando la gattina, ma lei subito mi raggiunge correndo…
 
Blaze: Oh aspettami Michael!
Silver: Blaze aspetta!
 
La gattina si mette di fianco a me e continua a guardarmi sorridendomi dolcemente sempre con quegli occhi pieni di ammirazione, mentre il riccio ci segue continuando a fissarmi truce, che seccatura che sono ‘sti due.
 
Iblis: Ahah, vedo che hai fatto colpo sulla gattina Casanova…
 
Che cosa?! Bhè lei posso capire ma allora il riccio perché continua a fissarmi con aria truce?!
 
Iblis: Non l’hai capito? Lui è cotto della gattina e vedendo che lei non ha occhi che per te è geloso. Ecco perché ti fissa in modo truce da prima.
 
Omioddio…ma un po’ di pace no eh? Speriamo solo che nei prossimi giorni vada meglio…
 
DjAmuStar: Allora, sono entrati finalmente in scena i nostri cari Blaze e Silver xD
 
Mrthekingdomhearts: E Blaze si è subito presa una super cotta per Michael facendo morire di gelosia il povero Silver ;D
 
DjAmuStar: Per ora nessuno è venuto a conoscenza del passato e dei segreti di Michael ma chissà se nel prossimo chappy succederà qualcosa di inaspettato che darà una svolta alla sua vita… ;)

 
Mrthekingdomhearts: Bhè non vi resta altro che aspettare il prossimo capitolo per scoprirlo xD
 
DjAmuStar&Mrthekingdomhearts: Alla prossimaaa!!! xD
 

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Capitolo 4
*** Non sei più solo... ***


Non sei più solo…

 
Ormai è passata una settimana da quando sono all’orfanotrofio. Sono diventato in poco tempo il ragazzo modello di tutto l’orfanotrofio e tutte le ragazzine hanno una cotta per me, ma nessuna di loro mi interessa, sono solo delle stupide ochette senza cervello che sognano il principe azzurro, cosa che io non sono e non sarò mai. Quella gattina mi continua a stare appiccicata come una cozza, non si scolla mai, anche se lo fa comunque con rispetto nei miei confronti, quindi è abbastanza sopportabile, ma il problema è che ovunque c’è lei c’è anche quel riccio argentato! La smettesse di guardarmi in modo truce mi farebbe un piacere, mi da sui nervi quel ragazzino! Spesso ho provato ad intimorirlo col mio sguardo ma non ci riesco. Quei suoi occhi d’oro sono impenetrabili anzi se non faccio attenzione e non mantengo la calma il suo sguardo mi metterebbe leggermente a disagio proprio per questo motivo. Pieni di determinazione…l’unica cosa positiva in quel ragazzino è che è coraggioso e non è un codardo come quel falchetto di nome Jet. Probabilmente lo avrei…
 
Iblis: Lo avresti già ucciso se non stessi cercando di non far vedere la tua vera natura, è questo quello che stavi per dire forse?
 
Michael: Sì…uff, che noia...prima che inizino le lezioni ci vorrà ancora un’ora bella piena stamattina…
 
Iblis: Già…la tua insegnante Miss Ruby aveva un impegno giusto?
 
Michael: Mh mh, probabilmente sarà andata a dire ai genitori di quel riccio blu che non voglio essere adottato dalla loro famiglia… “Anche se non vorrei essere adottato da nessuno…”
 
Mi stendo sul mio letto mettendo le braccia dietro la testa e sbuffando leggermente.
 
Iblis: Già ieri sono venuti a fare un colloquio con te per adottarti, i genitori di quel riccio della stessa età di Blaze e Silver, che in questi ultimi tempi ha dato del filo da torcere al Dr.Eggman nella zona Nord e Est del pianeta…
 
Già, pur essendo più piccolo di me quel bambino è riuscito a mettere i bastoni tra le ruote ai piani del Dr.Eggman più di una volta ed ha anche iniziato a far sì che le aree che lui aveva conquistato tornassero come prima…Fa tanto l’eroe ma alla fine sono sicuro che se si trovasse veramente di fronte alla morte o a qualcosa che non riguardasse sconfiggere il Dottore diverrebbe un codardo, come quello stupido e odioso falchetto verde. E i suoi Genitori, anche loro falsi e patetici come tutti…
 
*Flash Back del giorno prima*
 
Suor Felicity: Mi raccomando Michael, sii gentile con i signori venuti ad adottarti. Probabilmente in questo modo potrai trovare presto una nuova famiglia.
 
Stavo in silenzio. Non volevo deludere Suor Felicity e se le avessi detto che non volevo essere adottato probabilmente ci sarebbe rimasta male, ed essendo anziana non volevo che si sentisse male per colpa mia…
Entrai nella stanza dei colloqui; Squallida e spoglia…l’intonaco cadeva a pezzi mi chiesi perché fosse una delle poche stanze ancora ridotte in quello stato.
Davanti a me loro, i genitori del riccio blu…
 
Suor Felicity: Allora Michael, questi sono il Signor Jules Hedgehog e la Signora Bernadette Hedgehog. Allora vi lascio soli a parlare.
 
Suor Felicity se ne andò. Li guardai un’altra volta scrutandoli in ogni singolo dettaglio. Il signor Jules era una riccio blu con un ciuffo di capelli marroni sulla fronte e gli aculei all’indietro ed aveva il dorso color beige, portava un gilet rosso con la chiusura a zip con due tasche sulla parte sinistra del giacchetto con il collo pesante in cotone e un cinturone di pelle marrone  alla vita, ai piedi indossava un paio di stivali a scarponcello marroni e alle mani un paio di guanti bianchi con il polsino largo scampanato. Poi osservai i suoi occhi marroni, sembravano sinceri. Dopodiché osservai la signora Bernadette; era una riccia viola scuro con un ciuffo di capelli biondi sulla fronte e con gli aculei anche lei all’indietro e il dorso beige. Indossava un vestitino lilla e dei mocassini da donna dello stesso colore, anche lei portava un paio di guanti bianchi ma i suoi avevano un polsino più stretto che le copriva tutto il polso e parte dell’avambraccio. Poi osservai i suoi occhi verdi, stranamente i suoi occhi mi trasmettevano una strana nostalgia, mi ricordavano quelli della…MAMMA.
 
Jules: Allora ragazzo, ci hanno detto che tu ti chiami Michael giusto?
 
Sorrideva il Signor Jules, e mi chiese ciò con gentilezza e affabilità. Glielo si poteva leggere negli occhi ciò che provava veramente, doveva essere proprio una brava persona come sua moglie; Mi ricordavano tanto i miei genitori in qualche modo…Ma io non volevo andare in nessuna famiglia…prima di tutto volevo rimanere da solo anche perché senno avrebbero scoperto il mio passato e poi non volevo rovinare la vita di qualcun altro ANCORA.
 
Michael: Si, Michael Nelson piacere di conoscervi signori Hedgehog.
Bernadette: Oh caro non importano tutti questi convenevoli dacci pure del tu... = )
Jules: Sei proprio tutto il contrario di nostro figlio ahah, sai Sonic è più piccolo di te ed è molto esuberante e non ha certo i peli sulla lingua non è mai stato bravo nelle buone maniere.
Bernadette: Devi sapere che siamo venuti fin qui da molto lontano Michael perché volevamo dare un fratello o una sorella al nostro caro Sonic ma comunque aiutando dei bambini che ormai non hanno più una famiglia e dargli un’altra possibilità.
Tsk ce l’hanno di già un figlio allora perché erano venuti a fare carità a noi poveri orfani. Certo lo fanno con tutte le buone intenzioni possibili ma non sopporto coloro che provano COMPASSIONE.
 
Michael: E allora perché avete scelto di parlare proprio con me? Dopotutto io sono più grande del famoso Sonic the Hedgehog, cioè vostro figlio, di conseguenza sarebbe stato logico scegliere un bambino o una bambina più piccolo di lui…
Jules: Vedi abbiamo osservato a lungo la vostra lezione scolastica e tu sei quello che ha colpito di più la nostra attenzione, vedi…noi quando abbiamo visto te abbiamo capito che probabilmente al nostro Sonic serviva un fratello più grande e responsabile come te che potesse aiutarlo a crescere in modo maturo e non irresponsabile…
Bernadette: Perciò accetti di divenire nostro figlio adottivo e venire ad abitare con noi divenendo una nuova famiglia…?
 
Il suo sorriso…No non potevo accettare.
 
Michael: Mi dispiace ma…non posso accettare…-dissi guardandoli in modo freddo così da penetrargli con lo sguardo nell’anima. Volevo capissero subito che non sarei andato a compromessi. I due si raggelarono, probabilmente non solo non si aspettavano la mia reazione ma il mio sguardo doveva averli spaventati…
Il tempo a nostra disposizione finì ed uscii con Suor Felicity dalla stanza.
 
*Fine Flashback*
 
Iblis: Certo che anche te non scherzi per niente! Quando li hai guardati a quel modo sinceramente hai lasciato sorpreso un po’ anche me!
 
Lo vedo sorridere in modo beffardo.
 
Michael: Che cosa credi Iblis? Non sono più quell’innocente ragazzino che ero prima che tu ci fossi. Sono più forte adesso.
 
Sento la campanella suonare. Vuol dire che stanno per iniziare finalmente le lezioni.
 
Michael: Sarà meglio andare senno faremo tardi…
Iblis: Vorrai dire che TU farai tardi.
Michael: È uguale, tanto ormai anche tu saprai ogni lezione a memoria! Mi segui in classe sempre.
Iblis: Ahah in effetti hai ragione ed anche la scorsa lezione di storia era interessante AHAHAH!
Michael: Ma finiscila di fare lo spiritoso non mi fai…Oh!
 
Vedo due figure che sbirciano dalla porta e le sento bisbigliare. No ti prego dimmi che non sono…
Silver: Blaze fammi vedere!
Blaze: Aaaahhh Silver così mi fai cadere!
 
Il riccio argento e la gattina lilla cadono davanti ai miei occhi spalancando la porta e cadendo pesantemente una sopra l’altro schiacciandosi a vicenda.
 
Silver: Ahia…Blaze mi stai soffocando…O_O
Blaze: Oh scusami Silver… ^-^’’
 
Li guardo con fare interrogativo e sorpreso. Che avessero sentito tutta la mia conversazione con Iblis…? Se fosse stato così sarei stato spacciato. Il mio passato, il mio “potere”…avevano scoperto il mio segreto…
La gattina alza lo sguardo verso di me guardandomi.
 
Blaze: Scusaci se abbiamo origliato ma eravamo venuti a cercarti perché non sapevamo dov’eri e ci stavamo preoccupando…
Michael: Avete…sentito tutto…?-dico voltando la testa dall’altra parte con fare scocciato.
Blaze: Bhè…abbiamo visto che stavi parlando con qualcuno…ma non vedevamo nessuno…
Michael: Bene…andate pure a dirlo agli altri adesso. Tanto ora penserete che sono solo un matto che parla con persone inesistenti, ma lui c’è, è qui anche adesso. Penserete di sicuro che ora sono DIVERSO…
Blaze: Ma noi non lo pensiamo…
 
Lo dice con fare serio, ed anche il riccio con le braccia incrociate mi guarda allo stesso suo modo ma non in modo truce ma serio e…COMPRENSIVO?
 
Blaze: Vedi…anche noi abbiamo…dei POTERI. Io ho il potere della Pirocinesi mentre Silver quello della Telecinesi.
 
Io rimango sorpreso, esterrefatto. Non me l’aspettavo proprio. No non ci credo.
 
Silver: Se non ci credi possiamo dartene una prova.
 
Il riccio argentato fa un segno alla gattina. Blaze con mia sorpresa dalle sue mani crea una palla di fuoco e la lancia a Silver, che prontamente la ferma iniziandola a controllare con la Telecinesi.
 
Michael: Oh buon dio…allora…
Blaze: Già, non sei più solo, anche noi siamo come te…siamo…DIVERSI.
 
Sto quasi per piangere, il che è strano da parte mia. Ma il fatto di aver finalmente trovato qualcuno che mi capisce e che sia come me mi dà la speranza di poter avere finalmente…degli amici.
All’improvviso dalla porta intravedo Miss Ruby con un’espressione arrabbiata in volto. Eccoci, abbiamo fatto in ritardo…
 
Miss Ruby: Allora cosa ci fate ancora qui! Non dovreste essere in classe da un pezzo voi tre?
Blaze: Ecco Miss Ruby…io e Silver eravamo venuti a cercare Michael perché non sapevamo dov’era…
Miss Ruby: Va bene per questa volta chiuderò un occhio ma non voglio più ritardi d’ora in poi va bene?
Michael, Blaze e Silver: Si Miss Ruby…
Miss Ruby: Bene e ora andiamo in classe.
 
***
 
Siamo quasi alla fine della lezione. Siamo arrivati al tempo dell’imperatore Claudio a storia. Di getto mi viene da scrivere un discorso al riguardo. Non so perché ma…mi è venuto guardando Blaze. Il che è un po’ strano per quanto mi riguarda…Mi sento chiamare, è Miss Ruby. Ma che ho fatto?
 
Miss Ruby: Michael, cosa stai scrivendo?
Michael: “Ecco lo sapevo” Niente di che, è una specie di..”discorso” riguardante Claudio…
Miss Ruby: Interessante, perché non lo leggi a tutta la classe allora?
Michael: “Accidenti! Odio questo tipo di cose…” Allora… Egli fu tradito da coloro che gli erano più vicini… dal suo stesso sangue… bisbigliavano negli angoli bui...e uscivano a notte fonda...cospiravano e cospiravano...ma l'imperatore Claudio sapeva che stavano tramando....egli sapeva che erano come piccole api industriose....una sera si sedette accanto ad una di loro...la guardò negli occhi… e le disse "raccontami, cosa stai combinando? piccola ape sfacciata...o abbatterò coloro a te più cari… e tu mi vedrai fare il bagno nel loro sangue" e l'imperatore aveva il cuore spezzato....la piccola ape l'aveva ferito più profondamente di qualunque altro.
 
In classe cala il più totale silenzio. Riesco a sentire ciò che pensano. Tutti sono rimasti stupiti per la profondità di significato del mio discorso. Ma mi accorgo solo ora che il mio sguardo mentre leggevo non andava a Miss Ruby ma a…Blaze…
 
Miss Ruby: Wow…devo dire che sei stato bravo, molto bravo Michael… complimenti, ti meriti un +. Sei riuscito a trasmettermi i sentimenti che Claudio ha veramente provato quindi non posso far altro che farti i miei complimenti.
 
La campanella suona.
***
 
 
È sera, le stelle brillano nel cielo notturno e la luna piena illumina tutto il paesaggio circostante con la sua luce perlacea. Blaze e Silver mi hanno portato sul tetto dell’orfanotrofio per guardare le stelle. Oggi in effetti fa meno freddo degli altri giorni. Ci siamo messi a guardare le stelle e a parlare dei nostri poteri…
 
Blaze: Wow, allora tu riesci a leggere nell’anima delle persone e a capire i loro sentimenti e pensieri? Forte! E se non ho capito male l’uomo che solo tu riesci a vedere si chiama Iblis ed è la parte oscura che risiede in te?
Michael: Già…ma a me non fa paura. Ormai lui era l’unico che mi era rimasto e che mi capiva dopo la morte dei miei genitori, a causa dell’incendio che ha distrutto la mia casa. E anche se ha fatto tante cose brutte le ha fatte per proteggermi…
Blaze: Capisco…allora in fondo non dev’essere tanto malvagio, se lui ha fatto quel che ha fatto dopotutto, come hai detto tu, è stato per proteggerti no?
 
Mi sorride dolcemente e in modo comprensivo. Quel sorriso mi riscalda il cuore e non so perché ma è una sensazione bellissima che non avevo mai provato.
 
Blaze: E poi adesso non sei più solo perché ci siamo anche noi con te.
Michael: È vero…Grazie…
Blaze: Ahah guarda, Silver si è addormentato, non è tenero?
 
Lo dice con uno sguardo dolce e un sorriso che lo è altrettanto. In questo momento è così…carina…ma che sto pensando?
 
Blaze: Sai, Silver non è sempre stato così scontroso. Purtroppo lo è diventato per difendersi e per difendere me per non mostrare le propri debolezze… In realtà è molto dolce e sensibile e devo dire anche molto timido. Ma nonostante questo è anche molto determinato e coraggioso, farebbe di tutto per proteggere ciò a cui tiene di più.
Michael: Capisco…ma che è successo ai suoi genitori?
Blaze: Vedi…devi sapere che i suoi genitori abitavano nella parte Est del pianeta. Quando Silver nacque il Dr.Eggman aveva appena iniziato a devastare tutta quella zona, e più di una volta si trovarono con il rischio di perdere la vita…Ma per fortuna non gli accadde niente. Ma il potere di Silver era incontrollabile e se il Dr.Eggman avesse scoperto il suo potere inesauribile e per giunta raro lo avrebbe catturato di sicuro per i suoi scopi. Così decisero di sigillare parte della sua energia nei braccialetti che porta anche tutt’ora per far si che riuscisse meglio a controllare il suo potere. Ma durante l’operazione dell’applicazione del sigillo…vi fu un’esplosione a causa della troppa energia di Silver da sigillare e di conseguenza vi rimasero coinvolti i suoi genitori…Quando successe tutto ciò era ancora piccolo, infatti non ha neanche un benché minimo ricordo dei suoi genitori. Fin da quando era in fasce è sempre vissuto qui nell’orfanotrofio. Ciò che ti ho raccontato è ciò che mi ha detto Silver, dopo aver letto una lettera che gli lasciarono i suoi genitori prima di sigillare il suo potere, tante le volte qualcosa potesse andare storto.
Michael: “Povero Silver, ora capisco come si deve sentire…” Non dev’essere stato facile per lui allora…
Blaze: Già…
Michael: E tu? Come ci sei finita qui?
Blaze: Bhè è una lunga storia…
 
Si è intristita un poco. Probabilmente non deve essere stato facile neanche per lei il suo passato.
 
Blaze: Vedi mio padre e mia madre abitavano in questa zona di Mobius, ma mio padre lavorando per la GUN fu costretto quando mia madre era ancora incinta di me a trasferirsi con lei sulla Terra. All’inizio andarono ad abitare in Egitto. Mia madre morì nel momento stesso che io nacqui per cui non l’ho mai conosciuta ma mio padre dice che io le somigliavo moltissimo e che lei era bellissima. E in effetti lo era, infatti nel mio medaglione tengo una foto sia di mia madre che di mio padre guarda. I loro nomi erano Evangeline the Cat e John the Cat.
 
Mi porge il medaglione aperto. E vedo in un anta del cuore una gatta lilla dai lunghi capelli mossi e gli color miele dallo sguardo dolce, indosso porta un vestito bianco con sotto il seno un nastro lilla rifinito in un fiocco di raso e in testa ha un cappello bianco con la tesa larga e una Rosa viola come decorazione. Sull’altra invece vi è un gatto viola con gli occhi dorati. È giovane e bello nella foto. Ha un pizzetto nero sul mento e il dorso bianco. Indossa una giacca di pelle nera con il marchio della GUN e un paio di pantaloni neri.
 
Blaze: Fin da quando ero piccola quindi sono sempre vissuta con mio padre. Ci volevamo un sacco di bene eravamo inseparabili. Quando ebbi compiuto un anno ci trasferimmo in India, fu lì che mio padre mi mise sulla fronte questo rubino dai poteri speciali, infatti mi permetteva di controllare meglio i miei poteri pirocinetici. Credo sia stato anche per questi miei poteri che mia madre durante il parto non…ce l’ha fatta…
 
Una lacrima le solca il suo dolce viso. Lo vedo, si sente in colpa, crede di essere lei la causa della morte di sua madre. Blaze si riscuote e si asciuga le lacrime sorridendo.
 
Blaze: Che sciocca non devo piangere. Devo essere forte, proprio come lo era il mio papà.
Michael: E poi che cosa è accaduto?
Blaze: All’età di 4 anni mio padre mi promise che mi avrebbe riportata insieme a lui a vivere su Mobius il nostro paese natio. E ci andammo ma dopo un mese dal nostro trasferimento mio padre fu ucciso durante una delle sue missioni della GUN. E fui portata qui…Conobbi subito Silver e strinsi con lui una forte amicizia. Infatti mi salvò da Jet quando una volta mi provò a fare del male…con i suoi poteri di nascosto lo fermò. Da quel momento diventammo migliori amici…
Michael: Capisco, comunque quel Jet non cambierà mai. Sarà sempre un bulletto da strapazzo.
Blaze: Ihih…
Michael: Che c’è?
Blaze: Sei carino quando ti arrabbi, tu non te ne accorgi ma a volte arrossisci ^-^
Michael: Non è vero! T\\\_\\\T
Blaze: Ahah anche adesso! ^-^
Michael: Aaaahh accidenti!
 
Blaze ride. Non so perché ma quando sono con lei mi sento felice, come se il vuoto nel mio cuore adesso fosse stato riempito. Che mi sia preso una cotta…per lei…?
 
 
Mrthekingdomhearts: Bene scusateci per il ritardo colossale, ma per motivi personali non siamo potute andare molto avanti in questi ultimi tempi…v.v
 
DjAmuStar: Michael prova dei sentimenti umani! Adesso finisce il mondo AAAAAHHHAHHAHHH *stile spongebob* D8
 
Mrthekingdomhearts: Riprenditi! *tira un ceffone*
 
DjAmuStar: Au! Grazie…v.v’’
 
Mrthekingdomhearts: Comunque cosa accadrà nel prossimo capitolo?
 
DjAmuStar&Mrthekingdomhearts: Lo scoprirete sempre qui con noi! Al prossimo capitolo! xD
 
 

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Capitolo 5
*** La leggenda del Corvo ***


La leggenda del Corvo

 
NOIOSE. Ecco l’aggettivo giusto per definire le feste di compleanno. Non mi sono mai piaciute, anche prima che incontrassi Iblis. Odio le feste; tutta quella confusione, tutta quella massa di gente agitata chi perché intento a giocare e a rincorrersi e chi invece perché non vuole che nulla manchi per una festa perfetta. Insomma, non fa per me. Io ho sempre preferito la calma, certo i miei genitori mi facevano qualche regalo e la mamma mi faceva sempre per festeggiare la sua buonissima torta di mirtilli e more ma mai feste. Tanto per cambiare oggi l’orfanotrofio festeggia il compleanno di Timothy Campbell, un mio compagno di classe che oggi compie 6 anni. Una lince dagli occhi dorati e un ciuffo di capelli neri sulla fronte. Guarda caso Timothy è molto amico di Silver e Blaze, come impedir loro di andare per tenerli qui con me nell’aula d’arte ad annoiarsi? Infatti eccoli là, a giocare e a ridere insieme a Timothy. Dopotutto è meglio così…non voglio che diventino del tutto asociali come me. Loro hanno ancora la possibilità di poter vivere una vita sociale normale nonostante i loro poteri, invece io ormai non posso più farlo. Per cui voglio che oltre che a stare con me stiano anche con gli altri.
 
Iblis: Da quand’è che sei così altruista Michael?
Michael:Non farti troppe illusioni. Non sono affatto cambiato, solo…che non voglio che i miei amici un giorno non possano più vivere una vita a contatto con gli altri a  causa mia.
Iblis: Se lo dici tu…
 
Mi volto dalla finestra, dove fino a quel momento osservavo la festa, e mi rimetto seduto davanti al cavalletto a dipingere,altra cosa che amo. Dopo una decina di minuti mi sento chiamare da Iblis.
 
Iblis: Ehi Michael, ma quella lì fuori in giardino non è la madre del riccio blu?
 
Guardo dal vetro appannato della finestra e vedo la signora Bernadette che parla con Miss Ruby, e poi intravedo Blaze e Silver che invitano il riccio blu, Sonic se non mi sbaglio, a giocare con loro.
 
Iblis: L’hai visto? C’è anche il piccolo eroe di Mobius questa volta.
Michael: Deve averlo portato qui con se sua madre. Chissà perché lei è di nuovo qui…pensavo di essere stato chiaro…
Iblis: Sai com’è…la speranza è l’ultima a morire eh eh…
Michael: Bah, io mi rimetto a dipingere.
 
Intingo il mio pennello nella tempera e mi rimetto al lavoro. Dopo pochi minuti sento la porta aprirsi, mi volto, e mi trovo di fronte la signora Bernadette che mi guarda con i suoi occhi verdi come smeraldi, sorridendomi dolcemente.
 
Bernadette: Ciao Michael, perché sei qui tutto solo e non sei alla festa con i tuoi amici?- mi chiede avvicinandosi a me e accovacciandosi per guardarmi negli occhi.
Michael: Non vedo nessun motivo per andarci…non sono miei amici e non mi hanno invitato, e comunque preferisco studiare, leggere e dipingere.
 
Noto che comincia a guardare i disegni che ho fatto questa mattina e che ho appeso alla parete dell’aula perché asciugasse bene la tempera.
 
Bernadette: Ma…li hai fatti tu tutti questi bei disegni a tempera?
 
Io annuisco, continuando però a dipingere pennellate veloci e precise di nero.
 
Bernadette: Complimenti! Sei molto bravo a dipingere nonostante la tua giovane età.
Michael: Lei dice? Di sicuro non sono ne’ancora ai livelli di Van Gogh. Lui è l’artista che stimo di più. Riesce con le sue sole pennellate soltanto, a esprimere tutto il suo tumulto interiore e ciò che prova…cosa che non si vede in molti artisti…
Bernadette: Però! Sei molto intelligente e maturo nonostante tu abbia solo 9 anni.
 
Io continuo a dipingere facendo finta di nulla. Non è certo colpa mia se suo figlio ama solo correre e rischiare la vita senza sapere niente di culturale…
 
Bernadette: Che stai dipingendo ora di bello?
Michael: Il corvo.
Bernadette: Ma è un uccello triste…
Michael: Bhè, i miei genitori sono morti…rappresenta molto quello che provo signora Bernadette…la tristezza, la solitudine…
Bernadette: Ma è l’uccello del malaugurio…
Michael: …e l’incomprensione infatti…
Bernadette: Il corvo sarebbe un uccello incompreso? – dice con un’espressione stranita ed incredula.
Michael: Sì, il corvo lo è. Sapevate che il corvo era la guida un tempo? E lo è tuttora ma ha tradito ed è stato maledetto. Il corvo molto tempo fa era un uccello bianco, il guardiano della luce, servo di un dio. Questo dio aveva la sua amata che era incinta ed aspettava un figlio da lui…ma il dio aveva troppo da fare e affidò al corvo il compito di vegliare su di lei. Il corvo accettò ed il dio si fidò di lui, tuttavia la giovane donna , un cambio del suo silenzio, diede al corvo dei tesori e passò la notte con un altro uomo col permesso dello stesso corvo. Quando il dio scoprì ciò che era accaduto, andò su tutte le furie… “ Tu misero volatile infedele…traditore bugiardo! Possa la tua anima nera mostrarsi ai miei occhi e agli occhi di tutti.”. E dicendo questo, il dio trasformo il candido uccello bianco come la neve, in un oscuro volatile nero come la pece. Il corvo si scusò per ciò che aveva fatto, ma ormai era troppo tardi…perché il dio aveva visto che non c’era niente nel suo cuore e lo maledisse all’eterna schiavitù con queste parole…”Servo di un dio eri e per tutta la vita rimarrai tale, ti maledico all’eterna schiavitù e all’eterna solitudine volatile infame!”.
Il corvo da quel momento venne allontanato da tutti i suoi amici volatili e rimase completamente solo. Si ritirò nel cimitero a piangere su una tomba lo sbaglio commesso e che mai sarebbe stato perdonato. Pianse molto…ma qualcuno udì il suo dolore e allungò la mano verso l’uccello piangente. Il corvo vide davanti ai propri occhi il cupo mietitore, avvolto da una sporca e logora tonaca nera. Sotto il cappuccio polveroso si nascondeva uno scheletro che teneva con la mano destra, una falce e la sinistra la tendeva al corvo. Gli occhi dello scheletro brillavano nella notte come due anime che bruciavano all’inferno, ma il corvo non scappò. Il mietitore guardava affascinato la creatura e gli chiese “ Perché piangi meraviglioso volatile? Il tuo dolore mi chiama…”, il corvo gli rispose sommessamente “ Piango perché sono solo…tutti mi odiano perché sono nero…perché sono DIVERSO”.
La morte continuava a fissarlo e gli disse “ Io trovo sia un bel colore, non c’è niente di male ad essere diversi, vuol dire essere SPECIALI”, il corvo abbassò la testa dicendo tristemente “Non ho più uno scopo…dovrei morire…”. La morte accennò un sorriso e disse al corvo “ Questo spetta a me deciderlo, Uccello dell’ombra, che hai voltato le spalle alla luce. Ti manca vero? “, il corvo annuì dicendo “ Darei qualunque cosa per tornare a splendere…”, la morte rispose “ Molto bene allora…ora la tua anima è mia, da questo momento tu guiderai le anime dei morti verso la pace. Nonostante tu sia l’ombra per gli altri , sarai la guida per coloro che moriranno…la loro LUCE nelle Tenebre…”. Così il corvo diventò l’uccello che porta le anime verso la morte. Per questo spesso si trova nei cimiteri…per guidare le anime dei defunti. I tuoi occhi non vedono la verità, solo ciò che qualcuno mostra esteriormente. Ma le vecchie abitudini restano, il corvo nutre un forte rancore verso i vivi ed è per questo che li guida verso il suo padrone…la MORTE.
 
C’è un lungo momento di silenzio. La signora Bernadette è rimasta seria e stupita al tempo stesso per la leggenda che le ho raccontato.
 
Iblis: Wow, hai lasciato di nuovo il segno piccoletto. Pensa che sta pensando che non devi essere un bambino come tutti gli altri ma…un bambino prodigio o giù di lì ah ah!
 
Come se non lo sapessi. Se ben ti ricordi anch’io ora leggo nel pensiero! Gli unici a cui non riesco ad entrare nella mente sono Blaze e Silver…
 
Iblis: Lo so lo so, ma no ho resistito te l’ho dovuto dire lo stesso eh eh…
 
Non cambierai mai…
La signora Bernadette si alza e finalmente parla.
 
Bernadette: Sai Michael, non pensavo che tu potessi capire un concetto così profondo solamente leggendo una leggenda. Sei proprio un piccolo bambino prodigio. Comunque ero venuta qui per chiederti…sei veramente sicuro di non voler far parte della nostra famiglia…?
Michael: Sì…ne sono certo…-dico con tono freddo e duro.
 
La signora Bernadette rimane un momento impietrita per il tono con cui gliel’ho detto. Poi, con un’espressione triste in volto, si incammina verso la porta, ma prima di uscire si volta e mi dice…
 
Bernadette: Allora, buona fortuna Michael…Spero tu possa trovare presto la felicità…- e dicendo questo se ne va.
 
Probabilmente questa sarà l’ultima volta che la vedrò…mi dispiace solo…che la sua speranza per quanto riguarda la mia felicità non potrà avverarsi…
 
***
 
Blaze: Peccato che non sei voluto venire! La festa è stata fantastica!
 
Anche stasera siamo sul tetto dell’orfanotrofio a guardare le stelle anche se fa molto più freddo rispetto a ieri l’altro sera. Blaze e Silver mi raccontano tutti contenti come si sono divertiti alla festa e a cosa hanno giocato con gli altri bambini.
 
Silver: Già! E poi non indovinerai mai oggi con chi abbiamo fatto amicizia!
Michael: Davvero? Con chi?
 
Non voglio rovinargli il loro effetto sorpresa dicendogli che so già di chi stanno parlando…
 
Blaze: SONIC THE HEDGEHOG!!!!! Il riccio blu più veloce di tutta Mobius!
Silver: Sonic è super divertente e simpatico! Ed è anche l’unico che riesce a mettere i bastoni fra le ruote al Dottor testa d’uovo!
Michael: Ah ah carina questa…- Dico accennando un sorriso.
 
Poi sento qualcosa di freddo poggiarsi sul mio naso. Alzo lo sguardo e vedo cadere miriadi di fiocchi di neve.
 
Blaze: Uaaaaahhhhh….che bello ragazzi finalmente nevica!
 
Dice Blaze tutta contenta saltando da una parte all’altra per poi abbracciare me e Silver. Arrossisco lievemente imbarazzato e noto che anche Silver è arrossito violentemente.
 
Blaze: Ma ci pensate? Il nostro primo Natale insieme con la neve!
 
Già…ora che ci ripenso fra due settimane…è NATALE…
 
DjAmuStar: Allora, dopo secoli siamo riuscite ad aggiornare la storia quindi speriamo siate felici ^-^’
Tutti: * con torce, lance e forconi e aria piuttosto minacciosa a guardarci*
DjAmuStar: aiuto… O_O
Mrthekingdomhearts: Bhè…diciamo che è stato piuttosto noioso come capitolo, mi sa che è anche per quello che sono ancora più infuriati di prima…-^-‘
DjAmustar: Se vi promettiamo che nel prossimo capitolo ci saranno fatti più interessanti promettete di non ucciderci? ^.^’’’’
Tutti: ………..va bene si può fare…
Mrthekingdomhearts: Fiuuu per un pelo…u.u’
DjAmuStar:Allora cosa succederà nel prossimo capitolo?
Mrthekingdomhearts: Michael passerà un tranquillo Natale insieme ai suoi amici, o succederà qualcosa che scaverà un altro solco nel suo cuore?
DjAmuStar: Lo scoprirete sempre qui con noi! :D
Mrthekingdomhearts: Se i fan infuriati non ci uccideranno prima…v_v’
DjAmuStar&Mrthekingdomhearts: Alla prossima bella gente! xD

 
 
 
 

ATTENZIONE!!!!

Da questo momento in poi scriverò (a causa di vari problemi tecnici) la storia da sola!!! Dato che, l'idea iniziale della FF, e alcune idee appartengono alla mia vecchia collega continuerò a scrivere la storia inserendo ciò che avrebbe voluto mettere nel continuo, e che anch'io ho approvato. Comunque non vi preoccupate ^^ la storia rimarra sempre la stessa solo che ai commenti in fondo d'ora in poi sarò da sola ^^.  Vi volevo solo avvertire di ciò così che non rimaneste sorpresi nel non vedere i commenti fatti in due nel prossimo Cap....
Ad ogni modo se avete qualche cosa da domandare chiedetemi pure ^^ Scusatemi per il "disagio"? procurato e presto spero di pubblicare appena avrò tempo il prossimo capitolo ^^ Ciaooo PS sappiate che il continuo lo abbiamo progettato insieme solo che per quanto riguarda lo scrivere e la stesura su carta della storia lo scriverò da sola senza un ricontrollo dei capitoli


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Capitolo 6
*** Silent Pain ***


Silent Pain

 
Manca una settimana a Natale. Ad ognuno di noi hanno affidato alcuni compiti. Chi pensa alle decorazioni, chi a fare degli oggetti da vendere al mercatino di Natale, e chi, come me e Blaze, si esercita per quando canterà nel coro della messa di Natale. Silver è fra quelli che pensano alle decorazioni. L’ho visto un po’ dispiaciuto di non essere insieme a noi ma alla fine non è qualcosa per cui fare dei drammi.
 In questo momento siamo nella chiesa dell’Orfanotrofio e ci stiamo esercitando nei vari canti di Natale. Blaze ha una voce delicata e dolce, credo la migliore del coro, infatti farà un assolo. Miss Melody è la nostra insegnante di musica e si occupa infatti anche del coro della nostra chiesa. È una canarina arancione con gli occhi marroni chiaro. Porta gli occhiali ed ha i capelli lisci e castani tenuti leggermente su da un grosso fiocco di cotone arancione. È una ragazza piuttosto giovane sui 27 anni e con poca esperienza, sempre gentile ed educata in una maniera alquanto vomitevole, ma comunque mi tocca rispettarla dato che è un’insegnante  e poi si metterebbe subito a piangere questa.
 
Miss Melody: Bene bambini le prove ci saranno Lunedì. Quindi cercate di venire ed essere puntuali ok? Passate un buon fine settimana!
Tutti: Arrivederci Miss Melody!
Blaze: Michael aspettami!
 
Mi fermo, dopo essermi incamminato verso l’uscita, e voltandomi vedo Blaze che mi raggiunge correndo.
 
Michael: Con calma, tanto non ci corre dietro nessuno.
Blaze: Lo so ma comunque non volevo farti aspettare troppo e poi…volevo fare la strada con te…-disse sorridendo.
 
Le mie guance si imporporano, mi succede ogni volta che lei mi sorride o mi dice qualcosa di carino. Se adesso ci fosse Iblis farebbe sicuramente una delle sue solite battutine, ma non c’è. Quando entro in chiesa per le prove lui sparisce persino ai miei occhi. Probabilmente non gli giova la sacralità del luogo.
All’improvviso mi scontro contro qualcuno. Ecco ciò che succede quando si pensa troppo ad altro e non si fa attenzione a dove si mette i piedi.
 
???: S-scusami n-non volevo…
Michael: No è colpa mia che non facevo attenzione a dove camminavo stavolta…Tu sei?- chiedo aiutando il bambino con cui mi sono scontrato a rialzarsi dopo essermi rimesso in piedi. È un volpino rosso con i capelli lisci e gli occhiali tondi che contornano i suoi occhi azzurri. In qualche modo mi ricorda Harry Potter… .
Si rialza sistemandosi gli occhiali e mi porge la mano.
 
???: Billy, Billy Lancaster…
Michael: Io sono Michael Nelson, fai parte del coro?-chiedo ricambiando la stretta.
Billy: Sì, ma spesso non ci sono perché di solito sto quasi sempre male…
 
Infatti ho notato fin da subito che Billy è molto esile ed è piuttosto pallido…supponevo già da prima che fosse cagionevole di salute.
 
Blaze: Ma certo! Tu sei in classe con noi! Sei quel bambino che è stato male lo scorso mese ed è mancato praticamente sempre!-dice avvicinandosi di più al volpino e indicandolo con un dito con espressione di chi ha appena fatto una grande deduzione.
Billy: Già…-dice facendo un debole sorriso- mi hanno messo nel coro perché non posso faticare troppo proprio ora che sto meglio.
 
Questo bambino avrà un anno in più di Silver e Blaze ma è così fragile che sembra più piccolo di loro in confronto, è persino leggermente più basso della gattina.
 
Blaze: Vuoi venire con noi? Stiamo raggiungendo un nostro amico per andare a vedere le stelle sul tetto.
Billy: Oh! M-mi piacerebbe molto ma…non vorrei ammalarmi fuori al freddo…
Blaze: Basterà che tu ti copra bene!- afferma la gattina tutta convinta.
Billy: V-va bene…-disse sorridendo timidamente.
 
Un po’ mi fa tenerezza Billy. È così fragile e timido eppure ha una grande forza di volontà. Non so perché ma ho la sensazione che anche lui per certi versi sia diverso…
 
***
Siamo sul tetto, tutto coperto da candida e soffice neve. Stasera non nevica e abbiamo potuto vedere finalmente le stelle. Probabilmente Jack Frost si sarà dato una calmata. Blaze e Silver giocano a palle di neve, dopotutto il tetto è praticamente una gigantesca terrazza, tipo i tetti dei grattacieli delle grandi città, quindi il posto per fare a pallate c’è.
Billy è seduto accanto a me, con il collo avvolto in una sciarpa verde scuro, la testa coperta da un cappello di lana del medesimo colore e addosso un cappotto grigio di lana simile ad un Montgomery.
 
Billy: St-stasera è pr-proprio una be-bellissima s-serata v-vero?-mi dice tutto tremante.
 
Ha freddo. Si vede lontano un chilometro da quanto trema. Prendo la coperta che ho portato con me e lo avvolgo con essa.
 
Michael: Tieni. Stai morendo di freddo.
Billy: Grazie, sei molto gentile…
Michael: Di nulla…senti come mai sei finito all’orfanotrofio?
Billy: Bhè ecco…i miei genitori sono morti in un incidente stradale 3 anni fa…da allora vivo qui *cough cough*
Michael: Stai bene?
Billy: Non è niente, ho solo avuto una piccola ricaduta…-dice sorridendomi debolmente.
Michael: Cerca di non sforzare il tuo fisico. Se cominci a non stare bene posso riportarti dentro.
Billy: Non importa grazie, e poi un po’ di aria fresca mi fa bene dopo essere stato a lungo senza uscire…
Michael: Senti…oggi quando ti abbiamo incontrato avevi un libro in mano, di che autore era?
Billy: Oh, era “Viaggio al centro della terra” di Jules Verne ma probabilmente non lo conosci…
 
Io rimango sorpreso e senza parole. Un bambino che come me ama letture di questo calibro. Probabilmente sono riuscito a trovare qualcuno con cui condividere ciò che mi piace.
 
Michael: Certo che lo conosco. È uno dei miei autori preferiti. Recentemente ho letto “20 000 leghe sotto i mari”.
Billy: Wow lo adoro quel libro! L’ho letto qualche settimana fa! Finalmente qualcuno che ha i miei stessi gusti in fatto di libri! Gli altri al massimo leggono…
Michael&Billy: …GERONIMO STILTON! Ahahahahah…
 
Rido. Ve ne rendete conto sto ridendo ed era da un secolo che non ridevo più! Forse…qualcosa sta cambiando in me…
 
***
 
Sono passati un bel po’ di giorni, forse 5, da quando ho conosciuto Billy. Da allora abbiamo spesso parlato dei libri che abbiamo letto e che vorremmo leggere, ci scambiamo opinioni e spesso studiamo assieme. Diciamo che ho trovato un nuovo caro amico.
Iblis è molto debole in questi giorni. Mi segue di rado, al massimo quando vado in classe o quando sto in camera. Non so se è colpa del fatto che in questo periodo, a causa delle prove del coro, vado spesso in chiesa, ma una cosa è certa, Iblis ha cominciato ad essere debole da quando ho iniziato a legarmi di più a Blaze, Silver e Billy, soprattutto dal momento in cui ho incontrato Billy. Dopotutto è la mia parte più oscura….è probabile che la mia amicizia con loro stia sovrastando il mio odio e la mia sofferenza, cioè i sentimenti che danno forza ad Iblis dato che fanno parte del mio lato più oscuro. Però non voglio che Iblis scompaia, dopotutto anche lui è mio amico alla fine. Mentre formulo questi pensieri raggiungo il cortile dove mi aspetta Billy seduto su una delle due altalene. Mi avvicino e mi siedo su quella accanto a lui.
 
Billy: Ciao!
Michael: Ciao, hai portato quel libro?
Billy: Sì! Eccolo! Qui almeno potremo leggerlo senza che ci disturbi qualcuno, tanto in inverno non viene quasi mai nessuno a giocare in giardino perché Miss Ruby dopo una volta che ci lascia uscire per giocare con la neve dice basta.
 
Lo tira fuori dalla sua cartella e lo vedo. L’ ”Amleto” di Shakespeare, l’opera che io preferisco di questo straordinario poeta inglese. Ci mettiamo a leggere il libro, ed ognuno legge le parti di un personaggio dandogli il tono giusto come se stessimo recitando. Fra le parti che faccio io c’è anche Amleto.
All’improvviso, quasi a metà libro, vengo spinto a terra. Mi volto con rabbia e vedo Jet, Wave e Storm che mi fissano con un ghigno stampato in faccia. Questa scena è come un dejà vu, del giorno in cui Dj uno o due mesi fa aveva quello stesso loro ghigno prima che Iblis lo uccidesse di fronte ai miei occhi a quel tempo ancora “innocenti”. Questa volta però non c’è Iblis a darmi sostegno, perché non mi ha seguito. Certo l’ultima volta me l’ero cavata contro di loro, ma non era una lotta aperta e non avevo da proteggere qualcuno perché non gli venisse fatto del male, dato che comunque Blaze e Silver si sarebbero potuti difendere. Questa volta la mia priorità è proteggere Billy da tutti e tre, poiché non riuscirebbe a reagire, non credo che questa volta me la caverò uscendone senza neanche un livido. Al mio amico gli cade il libro di mano per lo spavento e inizia a tremare come una foglia per la paura e il timore che ha nei loro confronti.
 
Jet: Guarda un po’ chi c’è qui, mister sguardo di ghiaccio e il suo amichetto quattrocchi. Ti ho lasciato tranquillo per un po’ ma ora te la faremo pagare per la scorsa volta. – dice facendosi scroccare le nocche del pugno sinistro con fare aggressivo da spaccone.
Michael: Sto tremando. – dico secco mentre mi alzo da terra.
Jet: Bene allora fatti sotto se sei tanto sicuro di te stesso!
 
Jet mi viene addosso cominciando a prendermi a pugni e a spintonarmi. Io ricambio i colpi ma finisco con la schiena a terra. Il falchetto ne approfitta e mi viene sopra per ricominciare a picchiarmi bloccandomi. A questo punto cerco di difendermi e di bloccare i suoi colpi come posso.
 
Billy: MICHAEL!
 
Vedo che cerca di venirmi ad aiutare ma lo fermo, per non fargli correre rischi inutili.
 
Michael: Billy và via! Vattene via da qui!
 
Resta immobile per qualche secondo indeciso sul da farsi guardandomi con sguardo atterrito e poi inizia a correre verso il cancello.
 
Billy: Vado a chiamare Silver e Blaze!
 
Wave però gli fa lo sgambetto facendolo cadere nella neve fredda.
 
Wave: Dove vorresti andare quattrocchi?
 
Billy non ce la fa a rialzarsi. Sento la sua paura, non può far altro che tremare.
 
Storm: Alzati pappamolle!-dice tirandogli un calcio.
Wave: Già alzati sfigato!
Billy: AHIA! BASTA BASTA MI FATE MALE!-urla con le lacrime agli occhi.
 
Wave e Storm cominciano a picchiarlo a forza di pugni e calci. Billy comincia a piangere a dirotto dal dolore e inizia a tossire.
 
Billy: *cough cough* M-Michael! *cough cough cough* Aiuto! *cough*
 
Alle sue parole una rabbia incontenibile mi pervade. Afferro e fermo con una mano il polso di Jet stringendoglielo così forte che istantaneamente cade all’indietro dal dolore.
 
Jet: AAAAAAH AH FINISCILA!
 
Wave e Storm si fermano per guardare il loro capo piegarsi di dolore sotto la mia presa, mentre io mi sono alzato guardandolo dritto negli occhi con sguardo credo quasi omicida. Leggo nei suoi occhi paura, terrore e dolore. Sento il suo polso spezzarsi sotto la mia presa. Gliel’ho rotto.
 
Jet: AAAAAAAHHHHH CHE MAAAAALEEEEE!!!!! Sei un mostro!-dice allontanandosi da me all’indietro con le lacrime agli occhi per il troppo dolore.
 
Il cielo si rannuvola improvvisamente. Nuvole cupe  e nere come la pece, da cui partono fulmini e tuoni. Credo di essere io a causare questo fenomeno, la mia rabbia dev’essere così grande ed incontenibile da provocare questo improvviso cambio climatico.
Jet, Wave e Storm mi guardano atterriti e impauriti.
 
Michael: ANDATEVENE! ANDATEVENE E NON FATEVI PIù VEDERE!
 
Sento la mia voce diversa, cavernosa e cupa, ma allo stesso tempo forte.
 
Wave. I-i suoi occhi! S-sono cambiati!
Storm: Capo fuggiamo!
Jet: S-si andiamo via!
 
Se ne vanno via, correndo e urlando di paura. Mi guardo in una lastra di ghiaccio accanto a me e sobbalzo.
I miei occhi! S-sono…!
 
Iblis: Sono di un bel rosso sangue con l’iride verde acido…eheh.
Michael: Iblis! Sei qui!
Iblis: La tua rabbia mi ha rimesso in forze e ti ho raggiunto per godermi lo spettacolo anche se vedo che hai già finito…comunque non ti preoccupare , adesso i tuoi occhi torneranno come prima.
 
Infatti mi guardo di nuovo nella lastra di ghiaccio e vedo i miei occhi tornare normali ed anche il cielo torna chiaro come prima.
 
Iblis: I tuoi poteri stanno aumentando e i tuoi occhi ne sono una prova. Lentamente otterrai il potere di trasformarti completamente quando vorrai per essere più forte e avere poteri al di là della tua immaginazione.
Michael: Ho capito…
 
All’improvviso sento tossire ripetutamente e convulsamente, mi volto di scatto ricordandomi di Billy.
 
Michael: Billy!
 
Gli corro incontro per prestargli soccorso, ma appena vedo la mano con cui si è coperto la bocca per tossire inorridisco e mi si gela il sangue nelle vene.
È rossa, sporca di sangue.
Continua a tossire sangue e non riesce a stare in piedi.
 
Billy: A-aiutami…*cough cough*
 
Trema convulsamente come preso da un attacco epilettico con dei righi di sangue che gli escono dalla bocca. Lo prendo in braccio e corro dentro l’orfanotrofio per chiedere soccorso a Miss Ruby perché chiami l’ospedale.
 
Michael: Resisti Billy! Ora ti porto dentro e chiamiamo un’ambulanza!
 
***
 
È Giovedì , domani sarà la Vigilia di Natale.
Billy ieri è stato portato in ospedale e oggi sono venuto con Silver e Blaze a trovare il nostro amico. L’infermiera, una puzzola dai grandi occhi verdi e dai capelli neri e lisci, che le ricadono morbidi sulle spalle e tenuti su da un fermacapelli rosa e azzurro decorato con motivi geometrici, si avvicina a noi. Iblis è andato a indagare per conto mio e ho scoperto che questa infermiera si chiama Martha Davis, ha 30 anni ed è l’infermiera che si prende cura di Billy.
 
Martha: Bambini venite, vi porto dal vostro amico…-il suo sorriso gentile un po’ ci rassicura.
 
La seguiamo fino ad arrivare alla stanza numero 26. Che coincidenza, è lo stesso numero della mia stanza all’orfanotrofio.
 
Martha: Ecco entrate, ma non fate confusione ok?
Tutti: Va bene signorina…
 
Billy è sul letto attaccato al respiratore e alla flebo. Si volta lentamente e prova a fare un debole sorriso.
 
Billy: Ciao…
Silver: Ciao Billy stai un po’ meglio?
Blaze: Michael ci ha raccontato ciò che è successo, eravamo così preoccupati.
Billy: State tranquilli ora sto molto meglio. - dice continuando a sorridere.
Michael: Oggi ho ottenuto il permesso di rimanere tutto il giorno qui, quindi chiedi a me se hai bisogno. – dico accennando un sorriso.
Blaze: Già, a me e Silver invece hanno negato il permesso perchè non siamo abbastanza grandi e poteva rimanerci solo uno di noi….-affermò con aria imbronciata.
Silver: Non vedo l’ora di essere grande…
Blaze: Idem…
Billy: Dai non fa niente, è già tanto che voi siate qui…grazie.
Martha: Forza bambini è ora di tornare da Miss Ruby.
Blaze&Silver: Uffa ma ci siamo rimasti pochissimo!
Martha: Mi dispiace ma la vostra insegnante ha detto che solo Michael può restare, voi dovete tornare all’orfanotrofio.
Michael: Forza andate sennò si arrabbierà…
Blaze&Silver: Va bene…-dicono abbassando lo sguardo rassegnati.
 
Salutano Billy per poi seguire l’infermiera sconsolati. Quando finalmente rimaniamo soli, tiro fuori dalla cartella che ho portato con me un libro. “Oliver Twist”, il libro preferito in assoluto di Billy.
 
Michael: Guarda, ho portato il tuo libro preferito, così passiamo un po’ il tempo…
Billy: Oh grazie sei stato molto gentile.
 
Inizio a leggere. Quando termino il libro è ormai notte.
 
Billy: Wow non smetterò mai di amare questo libro.
Michael: L’ho notato, eri così preso ad ascoltarmi.
 
Invece Iblis dopo un po’ ha detto che avrebbe fatto un giro per l’ospedale. Probabilmente per cibarsi della tristezza, angoscia e dolore dei pazienti.
Billy si addormenta ma inizia subito a tremare per il freddo. D’istinto entro dentro il suo letto e mi metto vicino a lui per scaldarlo.
 
Billy: M-ma che stai facendo?
Michael: Ti scaldo, sei un ghiacciolo.
Billy: Grazie, sei il migliore amico che potessi mai avere.
 
Migliore…amico?
 
Michael: Io non ho mai avuto un migliore…amico…
Billy: Bhè, tu per me lo sei…-dice sorridendo.
 
Io mi fermo un attimo a riflettere. In effetti con Billy ho molte cose e gusti in comune e con lui mi posso confidare e parlare di cose che Blaze e Silver non sono ancora in grado di apprezzare. In fondo, forse con Billy sono molto più me stesso di quanto non lo sia mai stato con Silver o Blaze.
 
Michael: Sai…credo che in fondo anche tu sia diventato il mio migliore amico.
 
Billy sorride felice.
 
Billy: Mi prometti che saremo migliori amici per sempre?
Michael: Sì…te lo prometto.
 
Ci addormentiamo sereni. Finalmente ho trovato il mio migliore amico.
 
***
 
Mi sveglio, notando che Billy sta ancora dormendo. Mi alzo, lasciando un biglietto sul suo comodino con scritto “Buon Natale”  e dove inoltre l’ho avvertito che sarei tornato nel pomeriggio per portargli un regalo per Natale.
Arrivo di corsa all’orfanotrofio seguito da Iblis, che però se ne rimane fuori in cortile, quando vede che mi incammino verso la chiesa. Oggi ci sarebbero state le ultime prove del coro e Miss Melody si aspetta che tutti siano presenti.
 
***
 
Accidenti! Miss Melody ci ha tenuto alle prove più del previsto e di conseguenza sono finite più tardi. Prendo il regalo per Billy e corro verso l’ospedale, che per fortuna non è tanto distante. E pensare che ieri l’altro pensavo fosse più lontano.
Infatti è il primo edificio che si incontra dopo 1 Km dall’orfanotrofio. Gli ho fatto come regalo un libro che cercava da un mucchio di tempo…è mio ma glielo regalo lo stesso, “Re Lear” di Shakespeare. Corro sperando che non si sia preoccupato nel non vedermi arrivare.
Arrivo all’ospedale e mentre entro correndo incrocio la signorina Martha.
 
Michael: Buonasera! Non si preoccupi so dove andare e Buon Natale!
Martha: Michael aspetta! Billy…
 
Non la sento. Continuo a correre finchè non arrivo di fronte alla camera 26.
 
Michael: Billy scusa il ritardo ma Miss Melody…
 
Non finisco la frase. Di fronte a me un letto vuoto.
Che l’abbiano spostato di stanza? Forse è per questo che la signorina Martha mi voleva fermare. La sento arrivare lentamente dietro di me.
 
Michael: Oh! Signorina Billy è stato spostato di stanza?
 
L’infermiera mi guarda con sguardo triste…che cosa è successo?
 
Martha: Piccolo vedi…Billy ha avuto una ricaduta e…purtroppo non ce l’ha fatta…mi dispiace…
 
La tristezza mi pervade, questa volta il dolore che sento è il mio. Una lacrima mi scende silenziosa dal mio occhio destro, silenziosa proprio come lo è la pena che sto patendo ora.
Perché tutti quelli a cui voglio più bene…alla fine mi abbandonano…?
 
***
 
È la mattina di Natale. Ma la messa di Natale non è allegra come tutti si aspettavano e si erano immaginati qualche giorno fa. La messa di Natale si è trasformata in un Funerale…il funerale di Billy.
Blaze piange silenziosamente sulla spalla di Silver che cerca di consolarla mentre Suor Felicity sta parlando al microfono, dove di solito leggono le sacre scritture. Ha un’espressione triste in volto e riesco a vedere che è veramente così.
 
Suor Felicity: Oggi… doveva essere un giorno di festa…ma purtroppo si è trasformato in un giorno di tristezza credo…per tutti noi. Ieri il piccolo Billy Lancaster è volato in paradiso raggiungendo i suoi genitori. La brutta malattia ai polmoni che lo affliggeva da quando era piccolo ha avuto la meglio alla fine…quindi non ci rimane che pregare per lui e sperare  che abbia finalmente trovato pace…se qualcuno vuole dire qualcosa in sua memoria….venga pure…
 
Io mi alzo e mi faccio avanti. Di solito preferisco non mettermi in mostra ma…questa volta è diverso.
 
Michael: Posso dire qualcosa…in memoria del mio migliore amico?
Suor Felicity: Certo piccolo Michael, vieni.
 
Io vado al posto di Suor Felicity e inizio a parlare.
 
Michael: Malato col mio cuore stò
e aspetto chi non torna più
é un ragazzino magro che..stava sempre insieme a me..e morì in un modo che non so...e il suo ricordo mi lasciò...ricordo tanto tempo fa...veniva a scuola insieme a me..la guerra ormai non c'è più...e ora non ci sei nemmeno tu...all'orfanotrofio ancora stò..nella stanza 26..io chiudo gli occhi e penso a te...ti sento e invece...non ci sei...
 
Alluoooora…dopo tanto tempo sono riuscita FINALMENTE ad aggiornare la storia. Mi scuso con tutti per l’enorme ritardo ma con la scuola, le altre storie da aggiornare e i vari impegni di una Teenager sono riuscita a pubblicarlo solo ora v.v’’. Come vi avevo già accennato ho deciso di finire la storia da sola a causa di vari problemi tecnici che non starò qui a descrivere…. A parte questo l’idea della storia era comunque della mia ex collega, per cui finirò e continuerò la storia anche come avrebbe voluto lei e come avevamo deciso in precedenza insieme di continuare v.v infatti anche l’ultimo pensiero di Michael l’aveva ideato lei ^-^, giusto per farvelo sapere. Nel prossimo capitolo si avrà un salto temporale e finalmente avrete un capitolo con una punta di romanticismo per ammorbidire questo brutto colpo subito in questo capitolo con la morte del povero piccolo Billy (questa volta la storia è drammatica al massimo xD). Ma poi si ripartirà con nuovi personaggi e nuovi colpi di scena ;D.
Allora alla prossima gente! :D
By DJ_AmuStar
PS Qui metto il link del disegno che ho fatto con Billy, i “Fantastici 4” xD e due personaggi che compariranno fra qualche capitolo (Sandy nel prossimo) spero vi piaccia ^^ Inoltre aggiungerò al primo capitolo il link della cover della Fic e dei genitori di Michael ditemi che ne pensate anche di quelle xD

 

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Capitolo 7
*** Chi mi fa battere il cuore... ***


Chi mi fa battere il cuore…

 
San Valentino…la festa più inutile e commerciale di tutte.
Mi sono sempre chiesto da quando avevo 7 anni perché le ragazze ci tengono così tanto a confessare i sentimenti per il ragazzo di cui sono innamorate a quest’ultimo proprio in questo giorno o perché la maggior parte delle coppie si fa un mucchio di regali per questa occasione. Per me non ha mai avuto senso e mi sembra tutto così finto e montato come un film. Infatti se due persone si amano si possono fare tranquillamente dei regali l’un l’altro , per dimostrare i propri sentimenti all’altro, cosa che a me sembra inutile, anche durante il resto dell’anno. Credo che la maggior parte delle ragazzine siano anche troppo influenzate da libri, film e fumetti romantici…che tristezza.
Me ne sono accorto soprattutto in questi anni trascorsi all’orfanotrofio di questa influenza, grazie a tutte le dichiarazioni d’amore e bigliettini anonimi ricevuti nel corso di questi ultimi 6 anni. Il fatto che manca poco più di due settimane al 14 Febbraio mi manda letteralmente in depressione…molto più del solito si intende…
Passo accanto a un trio di ragazzine che parla per il corridoio le quali subito si mettono a bisbigliare fra di loro per non farsi sentire da me, peccato non sappiano dei miei poteri…
La topolina verde lime con i capelli biondi e riccioluti legati in due codi piuttosto voluminosi si protende verso la Chipmunk dai capelli rossi e gli occhi verde chiaro.
 
???: è lui il ragazzo di cui ci parlavi Sandy?
Sandy: Sì Lizzie è proprio lui…-dice con aria sognante guardandomi.
 
Dei brividi di disgusto mi passano lungo la schiena.
Iblis che si trova proprio dietro di me si mette a ridacchiare divertito del mio disgusto. È da quando avevo 9 anni che l’ho sempre trovato un tipo particolare e alquanto…”strano” anche per me. Proprio non lo capisco, a volte fa cosi paura da far venire gli incubi anche al più cattivo dei cattivi e altre volte si comporta come un bonaccione.
 
Iblis: Ehi lo sai che ti posso sentire!-fa con aria da finto risentito.
 
Lo so benissimo ma tanto so che non te la prendi.
 
Iblis: Mi conosci bene allora! comunque ora lasciami sentire cos’hanno da dire queste tre ragazzine le cose si fanno interessanti eheh…
Lizzie: Certo che è proprio carino! Te lo sei scelto bene eh?
Sandy: Eddai non l’ho scelto apposta! Se mi piace è perché lo trovo un ragazzo molto intelligente e misterioso…mi affascina…
???: Aaaaah allora ti piacciono i ragazzi emo e misteriosi! Non sapevo di questi tuoi gusti particolari!-esclama la scoiattolina volante fucsia dagli occhi rosa e  coi capelli corti e marroni tenuti su da un fiocco rosa che fino ad allora era rimasta in silenzio.
Sandy: Judith non urlare o ti sentirà!-dice tappando la bocca all’amica  tutta rossa in volto.
Lizzie: Comunque non ha la nostra età vero? Che ci puoi dire di lui?
Sandy: Bhè si chiama Michael Nelson ed ha 15 anni. È qui all’orfanotrofio da molto prima di noi è venuto qui all’età di 9 anni.
Judith: Così tanto?! E non è mai stato adottato?
Sandy: Per quanto ne so all’inizio hanno provato spesso a fargli fare dei colloqui ma quando poi è diventato troppo grande per essere adottato hanno lasciato perdere.
Lizzie: E dimmi è in classe con te giusto?
Sandy: Bhè sì, è anche così che sono riuscita a scoprire qualcosa in più su di lui.
Judith: Bhè allora dovrai metterti d’impegno nel fare la tua cioccolata per poi dichiararti il 14!- fa la scoiattolina facendole l’occhiolino.
 
Continuano a chiacchierare e a ridacchiare come oche mentre io mi allontano non riuscendo più a sentirle. Che rottura anche quest’anno dovrò sorbirmi la cioccolata di un’altra ragazzina in calore.
 
Iblis: Quelle ragazzine hanno tutte 12 anni se non mi sbaglio. La topolina è Lizzie Mouse, era la figlia dei Conti Mouse, morti a causa di un attentato per la presa del loro titolo di conti qualche settimana fa. La scoiattolina volante è Judith the Flying Squirrel, suo padre è morto per un tumore quando era piccola e sua madre è morta in seguito ad un incidente nella scuola in cui lavorava come infermiera, pare che il preside avesse tentato di violentarla e durante la fuga di quest’ultima lui l’abbia spinta facendola cadere dalle scale e rompendole il collo eheh…Sarei voluto essere lì per godermi la scena…-dice con gli occhi come iniettati di sangue e la voce sadica.
Michael: Sei proprio sadico…dato che ci siamo che mi dici sulla Chipmunk…mi pare familiare…
Iblis: Bhè lei è Sandy Johnson se non mi sbaglio. È la nipote del re di Mobius nonché cugina di Sally Acorn, la principessa. Infatti sua madre era la sorella del re. I suoi genitori sono morti nella recente battaglia contro Eggman e Sandy verrà presa in custodia da suo zio il re solo al suo ritorno dalle regioni a nord di Mobius. Cioè fra 17 giorni.
Michael: A volte mi chiedo come fai a sapere tutte queste cose su tutti, sembri un computer.
Iblis: Bhè che ci posso fare? Dopotutto è anche pur vero che mi piace leggere nelle anime delle persone per captare ogni loro ricordo piu triste e oscuro…eheh
 
Leggere l’anima delle persone…adesso riesco anch’io a vedere i ricordi tristi e oscuri delle persone…ma per ora solo di quelle che conosco da tanto tempo…tipo…
 
Blaze: Michael! Eccoti ti stavo cercando!
 
Che tempismo si parla del diavolo e spuntano le corna anche se in questo caso direi che è più un angelo…
 
Michael: Oh, Blaze dimmi.
Blaze: Vedi io e Silver abbiamo qualche difficoltà a capire l’ultima lezione di geometria, non è che potresti darci una mano?
Michael: Va bene tanto non avevo niente da fare.
Blaze: Perfetto allora vieni! Silver ci aspetta in biblioteca!
 
Blaze mi prende la mano trascinandomi letteralmente verso la biblioteca. Arrossisco. All’inizio quando l’avevo conosciuta pensavo che Blaze fosse una bambina come tante altre, invece dopo poco ho scoperto che lei era diversa. Lei era sì energica e solare ma anche sensibile, generosa, gentile e dal cuore buono. Una ragazza speciale…forse anche perché è l’unica che fino ad ora sia riuscita a farmi battere il cuore più di una volta…
Spesso si prende cura di alcune bambine più piccole di lei dato che ora ha 12 anni e queste le dicono sempre che sembra una principessa…forse lo è…ma cosa vado a pensare adesso non esageriamo dopotutto sarebbe impossibile!
Comunque arriviamo in biblioteca e appena entro vedo al primo tavolino Silver che se ne sta seduto a leggere un fumetto di “Lanterna verde”, il suo supereroe preferito. Infatti all’età di 10 anni si è iniziato ad appassionare al mondo “nerd” se cosi si può definire in parole povere. E lui è stato quello che mi ha fatto avvicinare a questo mondo. All’inizio ero scettico ma poi devo dire che alcuni fumetti non raccontano solo stupidaggini ma servono anche a trasmettere attraverso le immagini alcuni messaggi molto seri per farci riflettere. Infatti questo è il mio genere di fumetto americano preferito, accanto a quello giapponese, anche se non tutti i manga mi piacciono naturalmente. “One Piece”,”Naruto” o cose del genere non fanno per me…preferisco cose tipo “L’attacco dei giganti” o “Black Butler”. Mi sento soprattutto molto vicino al personaggio di quest’ultimo in un certo senso. Ciel Phantomhive e Sebastian Michaelis…sembriamo io e Iblis in fin dei conti…forse è per quello che mi affascina la storia...perchè è simile alla mia alla fine…
 
Silver: Oi siete arrivati finalmente!
Blaze: Ehi Silver che ci fai con quel fumetto in mano mi avevi promesso che durante le ore dedicate allo studio non avresti toccato neanche un volume per dargli un’occhiatina!
Silver: Eddai Blaze dopotutto mi stavo annoiando a morte ed inoltre stavo aspettando che portassi Michael!
Blaze: Tutte scuse! Adesso ti metti a studiare oppure niente cioccolata dell’amicizia a San Valentino!
Silver: E va bene farò come dici…-dice arrossendo leggermente però imbronciato.
Michael: Cioccolata dell’amicizia?
Blaze: Oh…non lo sapevi? Sono venuta a sapere di recente che in Giappone a San Valentino si regala la cioccolata anche per cortesia agli amici o ai propri compagni di classe. Per questo ne voglio approfittare per farvi della cioccolata.
Michael: Ah…certo…
Blaze: Non ti da fastidio se te la regalo per amicizia…vero?
 
Sento ansia da parte sua per la risposta che potrei darle. Lei sa benissimo che non accetto mai la cioccolata che mi fanno le mie “ammiratrici”. Non posso dirle che mi da fastidio anche perché non è quello il motivo per cui ho sentito dentro di me qualcosa rompersi…
 
Michael: N-no non ti preoccupare…
Blaze: Meno male! Adesso diamoci dentro con la geometria!
Silver: *sospiro* sarà un luuungo pomeriggio….
 
***
È passata ormai una settimana da quando Blaze mi ha parlato della sua cioccolata.
Stranamente da quel momento mi sono sentito più triste del solito. E soprattutto in sua compagnia non riesco a sentirmi tranquillo. L’idea che lei, l’unica ragazza che realmente mi piaccia non mi farà una seria cioccolata di San Valentino, mi fa sprofondare ancora di più in depressione per questa festa.
Ormai è da un’ora che gironzolo per la scuola senza far niente, senza una meta precisa.  Non so che fare. Studiare ho studiato, leggere i libri e fumetti che ho li ho letti. Non mi resta che starmene da solo con i miei pensieri.
 
Iblis: Solo? E io chi sarei?
Michael: Scusami Iblis è che sono così assorto nelle mie riflessioni che non mi accorgo di ciò che mi circonda.
Iblis: Eddai non dovresti essere il tipo che si butta giù per una cosa del genere! O sbaglio?
Michael: *sospiro* Non sbagli è solo che…
Iblis: Lei ti piace. E da ben 6 anni per altro.
Michael: Si lo ammetto! Mi è sempre piaciuta! E pensavo che anche io le piacessi, solo che non me lo aveva ancora detto apertamente. Ma ora…ho perso un po’ le speranze…
Iblis: Dai vedrai che non è un dramma in fin dei conti. Comunque quella gattina ti ha cambiato parecchio da quando sei entrato nell’orfanotrofio…infatti adesso la tua corazza da duro la tieni con tutti tranne che con lei e il riccio argentato.
Michael: Bhè…dopotutto sono miei amici…gli unici veri amici che mi siano rimasti…
 
Già…gli unici…da quando Billy è morto mi sono stati ancor più vicini e da quel momento mi sono ripromesso che avrei fatto in modo che ai miei amici non sarebbe mai successo niente di male…non più…
Sento degli strani rumori provenire dalla cucina dove di solito le ragazze fanno educazione culinaria. Ma chi può essere che cucina a quest’ora? Dopotutto sono le 6:00 del pomeriggio le lezioni e i corsi sono finiti da un pezzo.
Mi sporgo leggermente dalla porta e vedo Blaze trafficare con pentole e scodelle mescolando vari ingredienti che non riesco a ben identificare…
 
Blze: Aaahh accidenti! Non riuscirò mai a preparare della cioccolata perfetta da dargli! Voglio che riesca a capire che ci ho messo tutta me stessa pensando a lui e che gli arrivi ciò che io provo…
 
Sento nel mio petto il cuore rompersi un’altra volta. Si sta esercitando per preparare la cioccolata per San Valentino ma non è quella mia e di Silver…ma è per qualcun altro…Ormai posso dire sfumate le speranze di una qualche specie di affetto superiore all’amicizia da parte sua nei miei confronti…
 
Blaze: Forse mi serve una pentola più grande? Aspetta ce n’è una proprio lassu in cima allo scaffale - sale su una sedia e si allunga cercando di prenderlo ma perde l’equilibrio. Sta per cadere!
Senza pensarci due volte mi slancio verso di lei e la prendo al volo.
 
Michael: Presa! Blaze tutto a posto?
Blaze *rossa*: M-Michael…grazie ho avuto una paura tremenda…
Michael: Non devi salire sulla sedia per prendere le cose sullo scaffale, la prossima volta prendi lo scaleo va bene?
Blaze: Va bene…ma tu da quant’è  che sei qui nei dintorni?
Michael: Ehm…non da molto ecco sono passato proprio nel momento in cui sei caduta e sono intervenuto…
Blaze: Ok…non è che…mi lasci andare?
Michael: Ehm certo…adesso vado ci vediamo dopo sul tetto. Ciao!
Blaze: Ciao!
 
Non ci credo. Ho appena mentito. Credevo che non avrei mai mentito in vita mia anche perché ho sempre disprezzato i bugiardi e poi mi metto a mentire per una cosa del genere…
 
Iblis: Sono scioccato anch’io quanto te…
Michael: Ah…sei qui…
Iblis: Ci sono sempre stato caro mio. Solo che eri troppo preso dal tuo cuore spezzato e dalla tua bella per accorgertene.
Michael: Lei non è la mia bella e inoltre la cosa è irrilevante. Ormai i miei dubbi si sono sfatati su questo argomento. A lei piace un altro. PUNTO. Non c’è altro da dire adesso andiamo.
Iblis: Se lo dici tu…
***
È sera e ci troviamo tutti sul tetto a guardare le stelle come ormai facciamo da un secolo. Blaze ha portato il suo album fotografico per ricordare gli anni passati all’orfanotrofio. A me non è che mi interessi poi molto ma per non farle un dispiacere faccio finta di essere interessato.
 
Blaze: Guardate questa foto è quella che ci aveva scattato Miss Ruby 6 anni fa! Era pochi giorni dopo che avevamo fatto amicizia e ci eravamo confidati i nostri poteri! (Si riferisce alla foto di cui ho fatto il disegno di loro tre in posa andate a vedere il capitolo precedente se siete curiosi!! ;) N.d.DJ_AmuStar)
Silver: Wow come eravamo piccoli! Certo che ne sono passati di anni!
Michael: Già…
Silver: Ehi invece questa è la foto di tutti i bambini dell’orfanotrofio insieme! C’erano ancora quegli antipatici e spacconi di Jet, Wave e Storm…-fa con aria quasi disgustata.
 
Una delle poche volte in cui io e Silver la pensiamo allo stesso modo su una cosa. Quei vermi…mi ricordo che Jet a causa di quel braccio rotto finì all’ospedale e a causa dello spavento che gli avevo fatto venire sono finiti tutti dallo psicologo. Qualche mese dopo ognuno di loro fu adottato. Quando se ne andarono siamo stati tutti molto meglio.
 
Silver: A proposito di antipatici, uno che proprio mi sta antipatico da quando è arrivato è Scott McDonovan. Non lo reggo quel sacco di pulci!
 
Anche a me quel tipo sta antipatico…è un cane Labrador dalla pelliccia crema e i capelli rossi ed ha la mia stessa età. Da quanto ho sentito dalle ragazze dell’istituto mentre passavo per i corridoi lo considerano il più figo della scuola dopo di me. Probabilmente il suo modo di fare e i suoi occhi verde acqua le attira o forse alle ragazze piacciono i lentigginosi.
 
Blaze: Dai non dire così magari può sembrare un po’ antipatico all’inizio però io lo conosco piuttosto bene e non è poi così male in fin dei conti…
Silver: O mio dio ti prego dimmi che non sei innamorata di lui!? – esclama terrorizzato dalla risposta che potrebbe dare la sua amata.
Blaze: *rossa* Dai non dire sciocchezze non è affatto vero!
Silver: E allora perché sei arrossita?!
Blaze: Perché sono delle domande imbarazzanti ecco perché!
 
Mi incupisco di botto. Allora è a lui che si stava riferendo prima…mi alzo con lo sguardo basso e me ne vado.
 
Blaze: Oh, Michael dove vai ?
Michael: Vado a letto sono stanco. Buonanotte.
Silver: Ma…è ancora presto aspetta!
 
Non lo ascolto. Chiudo la porta dietro di me scendendo le scale lentamente.
 
Ibis: Ehi ragazzo che ti è successo ti vedo giù.    
Michael: N-non è successo niente Iblis sono solo stanco…stanco di sentirmi il cuore spezzare di continuo….
 
***
Un’altra settimana è passata. Sono disteso sul mio letto cercando di farmi forza per uscire dalla mia stanza.
È il giorno che non avrei mai voluto che esistesse…o che arrivasse…il 14 Febbraio.
So già come andrà questa giornata. Appena uscirò da questa stanza una valanga di ragazzine in calore mi daranno la loro cioccolata, quella Chipmunk di due settimane fa mi si dichiarerà e io la rifiuterò. Blaze verrà da me e Silver ci darà la cioccolata di convenienza e ci dirà “Ho da darvi una bellissima notizia! Mi sono appena messa insieme a Scott McDonovan!” Il mio cuore sarà definitivamente infranto e andrò a dormire depresso più di sempre…cioè come nelle ultime settimane solo che lo sarò per tutta la vita.
 
Iblis: Direi che è un bel programma il tuo…
Michael: Si stupendo…adesso vado contro il mio destino…
Iblis: Ti starò accanto non ti preoccupare, puoi contare su di me!
Michael: Questo si che mi tira su…
Iblis: Che sarcasmo pungente, non si nota proprio per nulla.
 
Mi avvicino alla porta faccio un respiro profondo e la apro.
 
Tutte: Miiiiiiichaeeeel!!!!
???:Tieni prendi la mia cioccolata!
???: No prendi la mia! L’ho fatta con tanto amore!
 
Peggio di quanto credessi…dio mi viene voglia di vomitare…
 
Michael: Sentite la vostra cioccolata non mi interessa datela a qualcun altro…
 
Mi allontano lentamente da quella folla di “Fan” urlanti e me ne vado per i corridoi della scuola a girovagare senza meta finchè non mi sento chiamare alle spalle.
 
Sandy: Ehm Michael? Posso disturbarti?
 
Mi volto. È la Chipmunk. Come previsto.
 
Michael: Sì dimmi…Sandy giusto?
 
La vedo arrossire. Sicuramente starà pensando “O mio dio sa il mio nome! Sa il mio nome!” Probabilmente se non me lo avesse detto Iblis non mi ricorderei neanche che è in classe con me.
 
Sandy: Senti…io…ecco…volevo darti questa cioccolata. Vedi te l’ho fatta perché….mi piaci tantissimo e volevo dirtelo prima che io andassi via dall’orfanotrofio…
 
Mi guarda speranzosa che io la baci e le dica che sono sempre stato innamorato segretamente di lei. Peccato che si sbagli di grosso…
 
Michael: Mi dispiace ma non posso ricambiare i tuoi sentimenti alla stessa maniera. Quindi puoi anche tenerti quella cioccolata. Addio…
 
Me ne vado lasciandola in mezzo al corridoio quasi sul punto di piangere e col cuore spezzato. Dopotutto la vita è fatta soprattutto di delusioni…quella ragazzina se ne deve accorgere prima che venga inghiottita dalle sue stesse false speranze.
 
Iblis: Wow questo è il tuo record! L’hai liquidata veramente in pochissimo tempo! E le hai spezzato il cuore senza pietà…direi che non c’è male…
Michael: Con tutti questi anni ormai mi sono allenato a liquidarle subito quelle ochette e poi quest’anno non sono in vena di storie.
 
Me ne vado verso il cortile e appena dietro il muretto, lo stesso dove salvai Blaze e Silver dalle grinfie di Jet e compagni diversi anni prima, vedo Blaze con Scott.
Appena li vedo mi nascondo dietro il muretto per non farmi vedere. Questo non era previsto non era affatto previsto! Questo sì che sarà umiliante…
 
Blaze: Scott dimmi c’è qualche motivo per cui mi hai chiamata qua dietro?
Scott: Sì. Ecco vedi…tu mi piaci molto. Sei carina, simpatica insomma sei proprio la ragazza che fa per me. Quindi volevo chiederti…perché non ci mettiamo insieme?
 
Adesso risponderà di...
 
Blaze: No mi dispiace…non posso mettermi con te…
 
…S-…Cosa?!
 
Scott: Ma perché no? Almeno dammi una spiegazione!
Blaze: Vedi…tu sei carino ma…io sono innamorata di un altro ragazzo…
Scott: Capisco…
 
Non ci posso credere…mi sento come un peso levato dal petto. Non è innamorata di lui! Ma allora…a chi si stava riferendo l’altro giorno…?
Ritorno a gironzolare per i corridoi dell’orfanotrofio pensando a chi si poteva riferire Blaze mentre si esercitava a fare la cioccolata…
Dopo qualche quarto d’ora mi dirigo verso la biblioteca dove vedo Blaze dare la cioccolata a Silver.
 
Blaze : Eccoti Silver! Buon San Valentino! La cioccolata è al latte, come piace a te!
Silver: Aaaahh grazie Blaze ti adoro! – le dice tutto contento abbracciandola e dandole un bacio sulla guancia.
Blaze: ahah dai Silver adesso basta! Adesso devo andare a cercare anche Michael! A dopo!
 
Appena la vedo venire verso l’uscita rinizio a camminare finchè non mi fermo sentendomi chiamare.
 
Blaze: Michael sei qui!
Michael: Mi cercavi?
Blaze: Ecco vedi…ti devo confessare una cosa… Vedi..la cioccolata che ho fatto per te…in realtà non è…per amicizia…
 
Il mio cuore perde un battito…non posso crederci…sarebbe troppo bello per essere vero…sarebbe la cosa più bella che mi accade da non so quanto tempo…
 
Blaze: Questa cioccolata l’ho fatta mettendoci tutta me stessa sperando che i miei sentimenti ti potessero arrivare boccone dopo boccone…è fondente…come piace a te! So che tu questo tipo di cioccolate non le accetti…è per questo che ti ho detto che era per amicizia…ma poi non mi sembrava giusto non dirti la verità…e allora ho preso coraggio e ti ho detto la verità…se non la vuoi posso capi…
Michael: E invece perché non dovrei prenderla? Dopotutto la fondente è la mia preferita sarebbe uno spreco…quindi se permetti questa la prendo io…
 
Cerco di non guardarla negli occhi mentre gliela prendo di mano. Soprattutto perché non voglio che mi veda in viso, perché sono rosso come un peperone.
 
Michael: Allora a dopo. Ciao!
Blaze: C-ciao…
 
E appena girerò l’angolo cioè fra 3, 2, 1…
 
Blaze: SI SI SI!!! L’HA ACCETTATA VUOL DIRE CHE HO ANCORA QUALCHE SPERANZA! EVVIVA!!!
 
Non ce la faccio a esprimerle quello che provo…non mi sento ancora pienamente pronto però…voglio che capisca…che io a lei ci tengo per davvero…e che è lei quella che mi fa battere il cuore…
 
Angolo dell’autrice
 
Salve ragazzi dopo lungo attendere eccovi il nuovo capitolo di “Whispers of death in the dark”! So che questo capitolo non è un granchè…ed è soprattutto più sdolcinato dei precedenti, ma volevo dedicare un capitolo soprattutto ai sentimenti e alla relazione che c’è fra Blaze e Michael alias Mephiles. Inoltre essendoci stato un salto temporale di ben 6 anni dovevo far luce su alcuni cambiamenti avvenuti in quel lasso di tempo. Comunque non vi preoccupate che nel prossimo capitolo succederanno sicuramente delle cose più curiose e misteriose quindi non abbandonatemi! >.< Inoltre ho pubblicato qualche nuovo video, il nuovo capitolo di “Love&Passion” (La storia che scrivo insieme a DREGGMAN) quindi mi piacerebbe sapere il vostro parere ^^ e ciò vale anche per il continuo di Angels&Devils pubblicato qualche mese fa! xD quindi vi prego…Commentate e ditemi cosa ve ne pare >.< anche di questo capitolo naturalmente ^^. Come avrete notato vi sono molti riferimenti a fumetti che tutti conosciamo xD non ho resistito! Se volete sapere l’aspetto di Sandy Johnson più in dettaglio basta che andiate al capitolo precedente e lì troverete il suo disegno ^^. Inoltre ho aggiunto dei disegni al primo capitolo quindi vorrei che mi diceste che ne pensate ^^. Qua in fondo ci ho messo anche un disegno di Blaze, Michael e Silver ora…spero vi piacciano ^^. Alla prossima! ;)
 
La vostra carissima DJ_AmuStar ;D

PS Le altezze dei personaggi non sono chiare a causa del dislivello leggero del terreno...^^'' Comunque vanno dal piu basso al piu alto ^^. Quindi Blaze è la piu bassa dei tre al momento, poi c'è Silver e per finire il più alto dei tre è Michael ^^

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Capitolo 8
*** AVVISO ***


AVVISO

Ok...so che mi infamerete ma...non mi sento di continuare la storia v.v''.
Credetemi, non avrei mai voluto metterla fra le incompiute, anche perchè la storia c'era e il finale pure! TT-TT
Il problema è che da più di 3 anni se non 4 che questa storia è ancora in corso, e siamo ancora al capitolo 7. E la storia non è neanche a metà!! O___O
Ho troppe altre storie a cui mi voglio dedicare e fra la scuola e i vari impegni, non ho molto tempo per poter fare tutto. ç-ç
Inoltre non sono più ispirata per scrivere le storie di Sonic, anche perchè adesso sono nel Fandom di Hetalia. Per carità Sonic mi piace ancora e ne rimarrò una fan a vita, però adesso non mi entusiasma più come prima e Hetalia a preso il suo posto.
Succede a tutti dopotutto, si va a periodi con i Fandom.
Per esempio delle mie amiche fino a Giugno erano fogatissime con il Fandom di Game of Thrones, mentre da Giugno ad adesso, nonostante ne siano rimaste grandi Fan, sono super fogate con il Fandom di Doctor Who (tutto questo è per portarvi un esempio).
Se in un prossimo futuro deciderò di continuarla...bhè si vedrà e ve lo farò risapere ma preferisco a questo punto metterci un punto e...come andrà andrà. v.v
Mi dispiace tantissimo che sia accaduta una cosa del genere, ma piuttosto che lasciarla ferma per chissà ancora quanto tempo come fanno alcuni miei colleghi...preferisco metterla Incompiuta e riprenderla nel caso in cui mi torni ispirazione per mettere iscritte le mie idee.
Cercherò di continuare e finire almeno quella di Angels&Devils 2...però non voglio promettere niente...v.v
Mi dispiace ancora e spero comunque che continuerete a seguire le mie altre storie! ^-^

Saluti, DJ_AmuStar

 

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