Where's the happy ending?

di emilove
(/viewuser.php?uid=731082)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** 'My name is Abbie' ***
Capitolo 3: *** Your smile. ***
Capitolo 4: *** I can? ***
Capitolo 5: *** A 'blast' from the past ***
Capitolo 6: *** Friends. ***
Capitolo 7: *** roommates, good. ***
Capitolo 8: *** Breathes. ***
Capitolo 9: *** Your beautiful eyes. ***
Capitolo 10: *** Together. ***
Capitolo 11: *** Past ***
Capitolo 12: *** Present. ***
Capitolo 13: *** The room. ***
Capitolo 14: *** Perfect kiss. ***
Capitolo 15: *** I will miss my roommate. ***
Capitolo 16: *** The house in Doncaster. ***
Capitolo 17: *** Louis's birthday. ***
Capitolo 18: *** Merry Christmas. ***
Capitolo 19: *** Problems. ***
Capitolo 20: *** I have no luck. ***
Capitolo 21: *** I'll take it. ***
Capitolo 22: *** A new year, together. ***
Capitolo 23: *** Brawl. ***
Capitolo 24: *** I do it for you. ***
Capitolo 25: *** Zayn's dad. ***
Capitolo 26: *** Dream. ***
Capitolo 27: *** I was afraid. ***
Capitolo 28: *** Midnight ***
Capitolo 29: *** I AM ALIVE ❤️ ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Avevo sei anni a quei tempi, mia mamma era stupenda, molto ammirata dagli uomini ma era una donna apposto, e sopratutto fedele a mio padre, che aveva avuto quella fortuna di essere l'unico uomo che mamma aveva scelto di amare per il resto della sua vita.
I miei genitori avevano solo 20 anni quando io nacqui, e la cosa buffa? Non erano nemmeno sposati, ma stavano insieme da 5 anni, si sposarono due anni dopo la mia nascita,quindi diciamo che riesco a ricordare l'unico matrimonio a cui ho assistito.
'...vi dichiaro marito e moglie, potete baciarvi' queste furono le parole che resero quello il giorno più felice della mia vita, e non perchè i miei genitori si diedero il bacio più bello che si siano mai dati, credo. Ma perchè erano finalmente marito e moglie, e da quel giorno, appena entrata all'asilo fino alle elementari mi presentavo dicendo 'Ciao,mi chiamo Abbie e la mia mamma e il mio papà sono sposati'
Non avevo molti amici, solo una bambina qualche mese più piccola di me, Sophia. Lei era l'unica bambina che non rideva di me, rispetto alle altre che per l'età che avevano, si sentivano 'miss sono più bambola di te' e questo mi faceva venire i nervi,ma mamma m'insegnò che non dovevo mai fare caso ai giudizi di quelle bambine, infatti non facevo caso agli insulti che mi ripeteva ogni benedetto giorno Camilla.
I problemi però iniziarono a 11 anni,quando la mia vita si trasformò in un inferno.
La sera dell'anniversario dei miei genitori, decisi di andare a dormire a casa di Sophia, per lasciare i miei genitori liberi senza interferire nella loro 'serata romantica'.
Prima di venire accompagnata a casa della mia amica, guardai mia madre farsi bella per quella serata con mio padre.
Mamma aveva un vestito bianco, che si fermava un pò più del ginocchio. Al collo portavava una collaga d'argento che gli regalò la mamma di mio padre prima di morire. Mamma non era una donna che amava gioielli o cose varie, ma quella collana contava molto per lei. La nonna aveva un rapporto stupendo con mia mamma, e questo rendeva davvero felice papà.
Io:E' la collana che ti ha dato nonna?- Domandai a mia mamma. Mi guardò e sorrise.
Mamma: Si,amore- dice avvicinandosi a me- Da quando la nonna è morta questa collana mi protegge, sai quanto tenevo a lei, e al dolore che ho provato quando è venuta a mancare.
Io: Cosa vuol dire che ti protegge quella collana?-ride.
Mamma: Vuol dire che in un certo senso la mamma di papà non ci ha mai lasciati,vive quì dentro-si porta la mano sulla collana,per poi spostare entrame le mani sul collo per staccare la collana-prendi.
Io: No mamma, è tua. Tienila.
Mamma: Abbie amore, voglio che la tieni tu.
Io: Proteggerà anche me?
Mamma: Sempre- dice andando verso la camera da letto. Si avvicinò al comodino dove aprì il cofanetto con tutte le collane che teneva mamma. Allungò un braccio per prendere un piccolo nastro che non sapevo nemmeno che l'avesse- prendilo,anche questo ti proteggerà sempre-continua.
Io: Sei molto bella, mamma.
Margarita, ovvero mia madre, era una donna dal fisico perfetto, capelli lunghi fino alle spalle, mora con leggerissime sfumature di 'rosso' che aveva fatto da poco. Insomma, mamma era bellissima, e quel vestito la rendeva ancora più bella.
Papà: Allora? Le donne di casa sono pronte?
Io: Io si, e anche mamma.
Avevo un jeans che arrivava al ginocchio, una maglietta color nocciola a monospalla, con delle semplicissime scarpe bianche.
***
Io: Ciao mamma,ciao papà-dico salutandoli con un bacio.
Mamma: Ciao amore fai la brava.
Sandra: Margarita tranquilla, ci sentiamo per telefono.
Mia mamma e Sandra, la mamma di Sophia, erano molto amiche, ogni tanto capitava che loro due uscivano insieme e che quindi restavo sempre a casa di Sophia,a parlare del più e del meno e a ridere, ovviamente.
Sandra: Tesoro Sophia è in camera sua, raggiungila.
Andai immediatamente da Sophia per fargli vedere le cose che mamma mi aveva regalato,
Io: Guarda,guarda!- dissi tirando fuori la collana e il nastro dal mio borsone- me li ha regalati mamma...

***
Io: Vado a prendere dell'acqua e poi guardiamo il film.
Andai saltellando in cucina dove trovai Sandra, che però non era sola. La persona con cui stava non era una faccia nuova, anzi tutto il contrario. Era mia zia Rose, ma che ci faceva quì?
Notai qualcosa che mi fece preoccupare, Sandra stava piangendo, e mia pure, ma non capivo cosa stava succedendo.
Perchè mia zia era lì?
Perchè Sandra e mia zia piangevano?
Io: Zia-dissi con una espressione curiosa.
Rose: Ciao Abbie...
Io: Perchè piangete?
Rose: Dobbiamo andare Abbie, prendi le tue cose.
Io: Cosa? Ma perchè?
La zia e Sandra si guardarono. Mia zia si avvicinò.
Rose: Dobbiamo andare in ospedale.
Io: Perchè?
Inziò di nuovo a piangere, stavolta cercando di non farsi notare da me.
Io: Zia che succede?
Rose: I tuoi genitori....hanno avuto un incidente.
A sentire quelle parole iniziai anch'io a piangere.
Io: Come...come stanno?-balbettai.
Rose: Non so nulla,andiamo..dai.
Raccolsi tutte le mie cose, salimmo in macchina e raggiungemmo l'ospedale.
Una volta arrivati,mia zia chiese al dottore informazioni. Quello che disse mi distrusse. Un signore di circa trent'anni ubriaco, ha combinato il casino peggiore di tutta la mia vita. Mio padre non c'è l'ha fatta, è morto sul colpo. Mia madre era ancora in coma.
Avevo solo 11 anni, e il pensiero che non li avrei più rivisti mi uccideva,a 11 anni prendere i genitori era la cosa più brutta del mondo.
Pochi giorni dopo, anche mia madre morì. Per tutta la mia famiglia fù una perdita terribile, specialmente per me.
Oggi vivo  con mia zia, da quando casa mia, di mia madre e di mio padre era ormai vuota.
Cambiai alcuni punti di vista, prima ero una ragazzina che non offendeva mai nessuno e che non usava 'parolacce' mentre oggi arrivo anche a dire 'levati dal cazzo coglione'
Solo una cosa in me non era cambiata,qualcosa che desideravo da quando ero piccola: un finale felice.

Abbie Calderon, 17 anni e una vita di merda.
 
Zalveeee.
okay,so che le ultime storieche ho scritto le ho cancellate
e in alcune mi sono fermata al primo capitolo,
ma in questa non sarà così.
Può sembrare una storia stupida,ma man man vi accorgerete
che non è così,come prologo fa schifo giusto? però vi prometto che farò di meglio.
Avete visto il video di Steal My Girl?
Oddio è una cosa a dir poco stupenda,ma poi devo dirlo, Niall è un figo della madonna in quel video.
Ovviamente pure gli altri, non si mette in dubbio.
BBBBBBBBene,
lasciate qualche recensione quì sotto,consigliatemi se devo migliorare qualcosa o boh,
scrivete quello che volete,
okay? okay.
ciao pimpe pelle
.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 'My name is Abbie' ***


Sophia: allora stasera usciamo?
Io: Come vuoi
Sophia: Alle sette da me, a più tardi-disse staccando la chiamata.
Quella sera non avevo per niente voglia di uscire, però qualcosa mi urlava dentro 'esci, ti fà bene'. Mi capita spesso di sentire questa voce dentro di me, da quando i miei genitori sono morti non ho voglia di fare niente. Nemmeno di vedere Sophia,o mia zia.
Erano passati ormai sei anni, ma non riuscivo ad abituarmi al fatto che sarei cresciuta senza mamma e papà, ma okay.
Aprì l'armadio, cercando dei vestiti decenti da mettere. Sono abbastanza disordinata, quindi stetti un pò a cercare quel che mi serviva, e una volta trovato m'incamminai verso il bagno, busso.
x: Occupato.
Io: Marco esci da questo bagno, devo andare.
Marco è mio cugino, abbiamo la stessa età e sincera? Non l'ho mai sopportato. Si crede il più figo della scuola, o meglio, della sua scuola.
Da qualche mese mi ritirai da scuola,ero ormai al quarto anno di superiori e mi scocciavo sempre di più ad andare in quel posto che chiamavo 'carcere'.
Dopo ben dieci minuti ad insistere e a ripetere a quella faccia di pesce di mio cugino, finalmente uscì, e in fretta e furia andai a farmi una doccia.
Tolsi la maglietta, e i pantaloncini che tenevo in quel momento, fino a restare in reggiseno e mutande. Una volta tolti anche gli ultimi indumenti, entrai in doccia e iniziai ad insaponarmi per bene, due volte. Sciaquai il corpo con acqua tiepida,uscì dalla doccia, mi asciugai ed andai a prepararmi.
Addosso avevo solo un'asciugamano che ricopriva il mio corpo, aprì la porta per vedere se qualcuno era li nei dintorni, e dato il via libera iniziai a correre verso la mia camera chiudendola a chiave, per evitare che ancora una volta Marco ficchi il naso dove non dovrebbe.
Non mi piace essere come quelle quattro ochette 'snob' che conoscevo, li le ragazze uscivano con: Pantaloncini così tanto corti che gli si vedeva quasi metà culo, reggiseno super imbottito per farsi 'notare' dai ragazzi, magliette ultra mega scollate e tacchi, sempre e solo tacchi.
Io non ero così, amavo i jeans, le magliette a maniche corte e cosa che non potevano mai mancare: le mie amatissime converse.
Andai davanti allo specchio della mia camera, presi il fondotinta e lo spalmai nel mio viso, una matita per occhi e la passai nell'interno del mio occhio. Presi il mascara che passai sulle mie ciglia e diciamo che ero pronta.
Mancava solo una cosa: avvisare mia zia Rose che stavo uscendo.
Io: Zia- urlai dalla mia stanza- sto uscendo- continuai.
Rose: A che ora torni?
Io: Verso mezzanotte, l'una massimo- dissi scendendo le scale.
Rose: Ah, Abbie ascolta. Domani verranno a cena una mia amica con suo figlio, si sono trasferiti nella casa quì accanto.
Io: Quella che nessuno è mai venuta a vede dopo 3 anni che è in vendita?- dissi stupita.
Rose: Quella, perciò per domani non prendere impegni, okay?
Io: Okay,ciao zia- gli stampai un bacio in guancia.
Non ho mai litigato con lei, è sempre stata la mia 'madrina' e tengo davvero tanto a lei, non mi ha mai urlato contro. Per carità, neanche mia madre lo ha mai fatto, ma ho litigato con lei quando ero piccola, ma niente di veramente 'serio'.
Uscì di casa ma mi bloccai di colpo, dimenticavo qualcosa. Ci pensavo e ripensavo ma non sapevo cosa stessi dimenticato. Il cellulare era in borsa, i soldi anche, i documenti idem, cosa mancava?
Mio dio, a volte mi chiedo che cosa ci sia nella mia testa, come potevo dimenticare la collana di nonna e il nastro di mamma?
Li portavo con me sempre, quindi rientrai a casa, salì di corsa in camera, li presi e tornai fuori.
Erano le sette meno venti, avevo venti minuti precisi per arrivare da Sophia.
'Dai Abbie, c'è la puoi fare' mi ripetevo in continuazione, attaccai a correre, ma qualcosa andò storto.
Qualcosa mi fece sbattere fino a rivare per terra. Un ragazzo alto, bello, con i capelli neri sparati in aria, bello, con una leggera barbetta e..bello.
Abbie ma che vai a pensare?
Io: Levati, non ho tempo da perdere.
x: La 'signorina' corre e nemmeno guarda dove cammina, pergiunta neanche un piccolo 'scusa'-disse il ragazzo ridendo.
Ma che aveva da ridere?
x: Piacere, Zayn.
Io: Ma che vuoi? mi fai cadere e dovrei dirti scusa? togliti, che ho di meglio da fare-continua a ridere.
Zayn: Va bene, va bene vai che il cavallo ti aspetta.
Io: Sai che non fai ridere vero? Sei fortunato, se avessi tempo quella 'risata' te la farei diventare un pianto.
Zayn: Scontrosa, arrabbiata, assassina fra poco, e poi?-continua con una risata più forte.
Nemmeno lo ascoltai, corsi via per evitare di arrivare tardi da Sophia.
Ma che voleva da me quel 'Zayn'?
Certo, non nascondo che era abbastanza carino, sembrava pure simpatico, ma il mio carattere reagisce così.
Però ammetto che mi sarebbe piaciuto rispondergli 'Mi chiamo Abbie'.



 
Buona seraaaaaaaaaaaaaaaaa.
Stasera sono presa di 'pazzia improvvisa'.
Sarei dovuta andare a danza oggi, ma nella mia città fino a domani c'è allerta meteo e quindi
sono rimasta a casa per il brutto tempo che ha scatenato Acireale, la mia città. Ma la cosa più bella?
DOMANI TUTTI A CASAAAA, le scuola sono chiuse, però so che domani mattina sarò presa di cacarella,esatto.
Tornando alla storia.
Capitolo uuuuuuuuuuuuuuuuuno, so che non è un gran che ed è pure corto ma farò di meglio, GIURO.
qualche consiglio? vi piace? non vi piace?
Lasciare anche piccole recenziooooooooooooni,peffavore.
Ciao pimpee.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Your smile. ***


*al telefono*
Io: Si zia tutto okay, tra un po rientro.
Rose: Stai attenta, non fare tardi che domani devi aiutarmi.
Io: Si,ciao zia-attacco
Sophia: Che ore sono?
Io: Un attimo..-prendo il cellulare per controllare l'ora- mezzanotte meno venti, che facciamo torniamo?
Sophia: Altri dieci minuti ti prego.
Io: Sophia ti ho già ripetuto mille volte che Paul non c'è.
Sophia: Che incoraggiamento, grazie!-sbuffà- e va bene, andiamo-sbuffai in una risata, amo quando mi fa vincere.
***
Io: Zia, sono a casa-dico mentre mi lascio chiudere la porta alle spalle. In quel momento a casa regnava il silenzio- zia?-continuo.
Salgo in camera sua per vedere se era sveglia.
Effettivamente era sveglia, ma era impegnata a guardare un film, come sempre.
Mia zia è una 'drogata' di film, se non guarda un film al giorno diventa isterica. Questo è un pò che mi preoccupa, non mi piace che passi il suo tempo alla televisione.
Rose: Ah si scusa Abbie, ero impegnata a vedere il film.
Io: Lo vedo- ma è lei che non vede me, non mi ha degnata di uno sguardo-io vado a letto,buonanotte.
Rose: Si, notte.
Entrai in camera mia, misi il pigiama e andai sotto le coperte con le cuffie alle orecchie.
La sera era sempre un momento dove eravamo solo io, la musica e i pensieri.
Si, la sera penso sempre a tante cose, non so nemmeno io perchè
'Piacere Zayn' quella voce mi ritornò in mente. Mi sentivo uno schifo, non mi piace essere così scontrosa con chi non conosco.
E' ora di cambiare qualcosa, si.
***
Mia zia correva per sistemare casa e cucinare nel frattempo. Mi ero proposta per dargli una mano ma la sua risposta è stata 'Nono Abbie, penso a tutto io'
Ci teneva a fare bella figura con la sua amica che ormai era la nostra vicina.
A Marco nemmeno importava, stava come al solito rinchiuso in camera a giocare alla play. Quel ragazzo non ha mai fatto nulla da quando io sto in questa casa, e si divertiva sempre a prendermi in giro. Ovviamente scherzando, altrimenti gli avrei già caricato un pugno.
Mi chiedevo ancora come fossero gli amici della zia, e come mai non ne ho mai sentito parlare?
Mia zia mi spiegò che erano 3 in tuttto: la sua amica e i figli, un ragazzo e una ragazza.
Ripensavo come avrei salutato e come mi dovevo presentare. Ovviamente non devo essere 'antipatica'. Non credo nemmeno che sia corretto.
Rose: Abbie fammi un favore, prepara la tavola e dai un'ultima spazzata al bagno-disse con fretta.
Presi la tovaglia e la distesi sulla tavola, poi presi piatti biccheri posate e tovaglioli, e li sistemai in tavola.
Salgo le scale per dare gli ultimi tocchi nelle stanze, fatto ciò entrai  nella stanza di Marco
Io: Scendi che stanno arrivando.
Marco: Fra dieci minuti scendo-a quel punto andai su tutte le furie, mi avvicinai spegnendo la play.
Io: Tua mamma ci tiene a questa cena, ora scendi e dagli una mano, muoviti- dissi facendolo alzare dalla poltrona che teneva nella sua stanza. Lo costrinsi a scendere le scale, quando ci accorgemmo che gli ospiti erano già arrivati.
Io: Salve, piacere sono Abbie-allungai la mano verso l'amica della zia.
x: Piacere Trisha-disse sorridendo e ricambiando la stretta di mano-lei è mia figlia Doniya..-
Io: Ciao piacere-allungai per la seconda volta la mano, stavolta verso la ragazza.
Doniya: Piacere mio-ricambiò anche lei sorridendo e accettando la stretta di mano.
Trisha: Lui è mio figlio..-stava per continuare ma la fermai.
Avevo riconosciuto quei capelli, quella 'barbetta', quel viso. Mi ritornò in mente 'Piacere Zayn'. Era lui.
Io: Si, ci conosciamo.
Zayn: Diciamo di si- mi sorrise, solo ora mi accorgo che era più bello di quanto pensassi, ma uno come lui aveva già altri oche ai suoi piedi.
Lo guardai, non sapevo che urlargli contro o se scusarmi.
Zayn: Ciao Marco-disse alzando la sua mano per 'battere un cinque' a mio cugino, per finire in un abbraccio fraterno.
Io: Vado in bagno, torno subito.
Mi allontanai guardando Zayn perplessa
Ma che succede? Abbie non puoi imbambolarti così, come una cogliona.
Eppure Zayn non sembrava tanto antipatico, anzi il contrario. Ma si vedeva subito quante ragazze gli stavano dietro. Per forza, uno così....bello non può non averle.
Entrai in bagno, mi guardai allo specchio. Avevo un senso di colpa, non sapevo come comportarmi.
Forse è meglio chiedergli scusa, o almeno fargli capire che non volevo trattarlo in quel modo. Si, è meglio così.
Scesi le scale, vedendo tutti tranne lui.
Io: Signora..- m'interruppe.
Trisha: Tesoro dammi del tu, non mi piace sentirmi dire 'signora'-dice ridendo.
Io: Va bene..Trisha, sai dov'è tuo figlio?
Trisha: E' uscito un attimo.
Andai fuori per parlargli.
Era li, appoggiato al muro con una sigaretta in mano, sempre perso nei suoi pensieri tanto che non si accorse nemmeno del mio arrivo.
A vederlo però, sentì qualcosa dentro di me che faceva 'brrrrrrrrrrrrr' come se avessi un frullatore nello stomaco, non sapevo nemmeno io che stava succedendo. Mi avvicinai a lui.
Io: Ei-dissi silenziosamente- comunque io sono Abbie, non mi sono presentata.
Zayn: Ciao Abbie-rispose con il suo sorrisetto. Dio mio, è ancora più bello.
Io: Volevo dirti una cosa-sospirai-scusa per ieri, ero di fretta-dissi tutto d'un fiato
Zayn: Tranquilla-gli sorrisi.
Io: Quindi adesso abitate li? -indicai casa sua.
Zayn: Esatto.
Io: Dove stavi prima?
Zayn: In un altro paese.
Io: Capisco
All'improvviso si aprì la porta, era mio cugino che rompeva i coglioni.
Marco: Entrate, è pronto.
Io e Zayn entrammo e ci sedemmo a tavola per mangiare.
Il moro ogni tanto buttava qualche battuta a tavola, ma a quanto pare ero l'unica cogliona che rideva, gli altri mi guardavano come per dirmi 'ma sei scema oh'
Zayn era bello anche quando mangiava, quando faceva il coglione, quando fumava e sopratutto quando sorrideva.
Si girò, mi guardò, lo guardai, ci guardammo. Eccolo, di nuovo il frullatore nello stomaco.

Salve bella gentee.
Da voi com'è il tempo? Quà al sud fa cagare, piove da mercoledì e abbiamo avuto allerta meteo per un ciclone che rompeva i coglioni.
Avrei preferito la scuola sinceramente.
Piuttosto, che ne pensate del capitolo numero doossss? Abbie sente qualcosa nello stomaco quando è accanto a Zayn? che sarà mai?
Grazie alle persone che seguono la storia, davvero.
Avete sentito Ready To Run? Mamma mia, è tipo stupenda ma okay.
Aspetto con ansia l'album..VOGLIO QUELL'ALBUM.
Domani nuovo capitolo,yeye.
Scrivetemi cosa ne pensate del capitolo e della storia, ciao pimpeeeeee.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** I can? ***


Quell'aria iniziava a farsi soffocante, Rose e Trisha parlavano in continuazione di lavoro, lavoro, lavoro e lavoro.
Decisi di salire in camera, giusto per darmi anche una piccola ritoccata ai capelli che erano diventati ormai come quelli di Goku, ma comunque.
Ripensavo a quello che succedeva quando stavo vicino a Zayn, non sapevo spiegarmelo. Presi il telefono e chiamai immediatamente Sophia alla quale raccontai tutta la situazione
Sophia: Che senti?
Io: Come se avessi le bombe nello stomaco, non so che mi succede.
Sophia: Lo so io che ti succede..- riconobbi quella voce in quel momento, parlava come se stesse dicendo 'ehi ti va di scopare? eeeeeehhh' e scommetto che in quel momento il sorriso 'pervertito' che faceva ogni volta si era impossessato della sua faccia.
Io: No Sophia, non dirlo nemmeno per scherzo.
Sophia: Ti piace, Abi.
Io: Ma che dici? lo conosco da appena 2 ore.
Sophia parlava ma venni distratta da qualcuno che bussò alla porta. Chiesi chi fosse, e la risposta fu 'Sono Zayn. Sei in bagno?'
Volevo ridere in quel momento.
Io: Sophia aspetta un attimo, non chiudere- sussurro mentre mi allontanai verso la porta
Io: Okay che la mia stanza fa pena giusto? ma definirla un 'bagno'- scherzai.
Zayn: Non dovevo andare in bagno, tranquilla- ride.
Io: E che ci fai qui?-domando, anche se immagino già la risposta.
Zayn: Posso?
Io: Puoi- entrò
Non mi era mai capitato di rimanere in camera mia da sola con un ragazzo, apparte che con quella testa vuota di mio cugino
Io: Da quanto tempo conoscete mia zia?
Zayn: Da qualche anno.. Aspetta, non è tua madre?-chiede confuso
Io: Non vi ha mai parlato di me?
Zayn: Secondo te io ascolto le conversazioni fra lei e mia madre?- scherza, e rido- e i tuoi genitori?
La mia risata si trasformò in silenzio, girai la testa dall'altra parte mentre i miei occhi iniziarono a diventare pieni di lacrime ma mi trannenni. Non risposi alla sua domanda.
Zayn: Ho detto qualcosa che non va?- dice mentre cerca di vedere il mio viso.
Io: No..no, i miei genitori non ci sono- balbetto
Zayn: Ti hanno lasciata quì per qualche giorno?
Io: Mi hanno lasciata quì quando avevo undici anni, Zayn. I miei genitori sono morti- dico tutto di un fiato sospirando
I suoi occhi si spalancarono. Non sapevo se piangere o se fare finta di nulla, quando parlo dei miei genitori divento debole, molto debole
Zayn: Perdonami, io non..- lo interruppi
Io: Tranquillo-dico asciugandomi gli occhi e lanciandogli un sorriso sforzato- non sapevi nulla, va tutto bene
Zayn ricambiò il sorriso ma i suoi occhi guardavano giù e di conseguenza abbassò il capo.
Io: Va tutto bene- dico avvicinandomi a lui
Venimmo distratti da Trisha che chiamava il figlio per farlo scendere
Zayn: Devo andare.
Io: Comincia a scendere che ti raggiungo
Quando il ragazzo fu fuori, solo allora ricordai il telefono e di conseguenza ricordai la chiamata con Sophia.
Io: Non dirmi che...
Sophia: Si, ho sentito tutto- ride.
Io: Non potevi chiudere, vero?
Sophia: Sei tu che mi hai detto 'Sophia aspetta, non chiudere'
Aveva fottutamente ragione, e odio darle ragione.
La pregai di non dire una parola a nessuno di quello che aveva sentito, e dopo averla salutata riattaccai e scesi giù dove Zayn Trisha e Doniya erano già pronti per andare.
Trisha: Quando volete venire, sapete dove siamo- disse salutando Rose per poi passare a me, mentre salutavo anche Doniya. Mi avvicinai a Zayn per salutarlo.
Io: Ciao Zayn-dico sorridendogli
Zayn: Ciao Abi, scu..-lo bloccai tappandogli la bocca con la mano.
Io: Sh, smettila-sussurrai togliendo la mia mano dalla sua bocca- a presto- continuai
Mi sorrise, prima di vederlo uscire dalla porta insieme a Trisha e Doniya.
Marco: Abbie devi andare in bagno?-non risposi.
Marco: Abbie?-continuò ma non risposi ancora, ero impegnata a guardare quella porta.
Marco: Boh, tu sei strana, dato che non rispondi vado in bagno.
Io: Si, buonanotte Za..Marco-ritornai in me in quel momento mentre Marco continuava a guardarmi stranito.
Abbie, ma che ti succede?





Olèè
ragazze tre premi ieri, TRE PREMI PORCO CAZZO.
okay, io ho urlato quando hanno detto 'one direction', non so voi.
Ero strafelice, finalmente i miei voti sono serviti a qualcosa :')
Ma poi avete visto la livestream? DIO BUONO ERANO PERFETTI.
Harry con quelle gambe accavallate mi faceva morire dal ridere giuro,
ho provato ad imitarlo ma non ci sono riuscita lol
COMUUUUUUNQUE, che ne pensate del capitolo? Sophia che ascoltava cosa si dicevano
Zayn e Abbie faceva ridere dai, pensate se stavano facendo qualcosa da porcellini
li sarei scoppiata giuro AHAHAHAH.
Daje regà, fra sette giorni FOUR sarà NOSTRO. NON RESISTO PIU'
Okay basta fare la stupida, ciao pimpe

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** A 'blast' from the past ***


Zayn’s point of view

Mi manca il mio paese, quì l'aria è completamente diversa. A Bradford era tutto diverso da questo posto.
Sembra strano che io lo dica, ma mi manca pure mio padre.
Fino a qualche mese fa eravamo una famiglia al completo: Io, mia madre, mio padre e mia sorella.
Eravamo felici, almeno fino a quando mio padre non fece la cosa che spinse me e mia madre ad odiarlo.
Diceva che aveva tanto lavoro da fare, stava via notte e giorno. Avendo 18 anni mi sembrava strano che mio padre stesse SEMPRE fuori per lavoro, a dirla tutta non ci credevo per niente.
Ma comunque non volevo creare problemi, non volevo mettere in allarme mia madre, perchè se gli avessi confessato il mio sospetto, il fumo gli sarebbe uscito pure dalle orecchie.
Un giorno, papà tornò a casa ubriaco. Io e mia sorella eravamo in cucina, osservando lo strano comportamento di papà cercando di farlo tornare in se.
Gli ubriachi dicono sempre la verità, giusto?
Mamma vide che papà poggiò il suo portafoglio sul tavolo, mentre da li cadevano banconote, carte di credito e scontrini.
Però, qualcosa che cadde da lì incuriosì mia madre.

C'era un biglietto, con scritto 'Amore mio' e un numero di telefono. Lei andò in preda al panico, cercai di tranquillizzarla 'Mamma tranquilla, il numero sarà il tuo' non lo avevamo controllato, a queste mie parole i nostri occhi si puntarono su quel numero.
Effettivamente non era di mia madre, non conoscevo quel numero. Provò a fare una chiamata.
'Pronto?' una voce femminile rispose dall'altra parte del telefono 'Yaser, sei tu?' Yaser era mio padre, e a sentire il suo nome da quella voce le lacrime di mia madre di moltiplicarono.
Sapevo che in quella stanza stesse per succedere la fine del mondo, quindi portai mia sorella in camera, non volevo che assistesse a quella scena, e conoscendola avrebbe pianto. Non mi piace vedere mia sorella piangere.
Mia madre, esasperata, con le lacrime agli occhi, distrutta, continuava a chiedere chi fosse quella donna.
'Quella ragazza? Anna, è un bomba' rispose mio padre, ancora ubriaco.
In quel momento, sentire quelle parole dalla sua bocca mi faceva stare male, ma mai come mia madre.
Continuando a piangere, prese una valigia e ci buttò tutta la roba di mio padre 'Dimenticati di me, di questa casa, vattene!' urlava come non aveva mai fatto.
Lui se ne andò, e dopo qualche giorno tornò e la verità è che non avevo nessuna voglia,ma proprio nessuna voglia di vederlo.
Era tornando a chiedere 'perdono' ma non a mia madre. Implorava me e Doniya di perdonarlo.
Io non ne ho voluto sapere, non volevo un padre così, proprio no. Doniya lo perdonò diciamo, ancora oggi si sentono via telefono, ogni tanto, quando lui si ricorda di avere dei figli, o meglio, una figlia.
Per questo mi sono trasferita quì a Londra, mamma voleva cambiare aria, ma io no.
Non mi piace stare quà, almeno credo.
Ripensavo ad Abbie, e a quanto le era successo.
Da un lato provavo tenerezza per lei, è cresciuta praticamente senza i suoi genitori, ed ha solo diciassette anni, adesso. All'ora ne aveva undici, per come mi ha raccontato, non dev'essere
stato per nulla facile.
Sembra una ragazza forte, pronta a tutto, ma guardandola negli occhi ho capito fin da subito che non era così, per niente.


Abbie's point of view

Odio fare la spesa già alle dieci del mattino, ma dovevo. 'Hai diciassette anni, Abi. Insegnati a fare qualcosa anche tu' ripeteva una voce dentro di me, forse il senso di colpa di essere un errore in questa merda di mondo mi porta a farlo.

Io: Allora a dopo, sicura che non ti serve altro?
Rose: Si, vai prima che chiude- le solite 'battute' che fa mia zia.

***
Io: Scusi, può dirmi dove sono i maccheroni? Non riesco a trovarli.
x: Un attimo che controllo, forse li abbiamo finiti- mi disse la signorina che gentilmente mi aiutò a cercare i maccheroni che erano sulla lista delle cose da comprare.

x: Come pensavo, mi dispiace ma sono finiti.
Io: Grazie lo stesso- dico mentre la signorina si allontana- che manca adesso?- dico tra me e me dando un'occhiata alla lista

Il parmigiano c'era, le uova c'erano, la farina c'era, il parmigiano c'era. Avevo preso tutto, dovevo solo pagare.

x: Vuole una busta?

Io: No guardi porto tutte cose in mano tanto ho mille mani-sussurro

x: Come scusi?-okay fortunatamente non mi aveva sentita.

Io: No cioè, si una busta perfavore

Mi diede la busta, così tutto ciò che c'era nel cestino della spesa finì dentro la busta, pagai e tornai a casa.
Arrivata d'avanti la porta di casa mia, notai qualcuno nella casa accanto che sistemava le aiuole, era Zayn.

Io: Adesso sei anche un giardiniere?- gli urlai sorridendo. Mi guardò, ricambiò il sorriso e mi fece cenno di venire- poso questi e torno-continuo

In fretta e in furia sistemai le buste e raggiunsi Zayn

Zayn: Devi ancora conoscere tanto di me, come vedi se voglio posso trasformarmi in giardiniere e in tante altre cose- rido.
Io: Vorrei crederci, sai?
Zayn: Devi crederci- cos'è? un ordine?
Io: Altrimenti?
Zayn: Non volevo arrivare ad un altrimenti, ma se ci tieni..- prese il secchio d'acqua che era accanto a lui, che probabilmente gli serviva per innaffiare le piante, e l'acqua che vi era all'interno me la ritrovai addosso.

Rimasi con gli occhi chiusi e la bocca spalancata, mentre con le mani spostavo i capelli dal mio viso.

Cazzo, quello sguardo vincente lo rendeva ancora più bello, davvero.

Io: idiota.

 





Buonaseraaaa
Allora, ho comprato You&I ed è a dir poco BUONISSIMO.
Mi hanno anche regalato dei tatuaggi di Niall insieme al profumo, li conserverò per quando un giorno andrò al concerto..PERCHE' IO DEVO ANDARCI OKAY? OKAY.
Bene, che ne pensate del capitolo? Oggi l'ho fatto un pò di fretta ma spero che sia stato gradito
Scusate se è un pò corto, ma è stata una giornata diciamo faticosa.
Ah, una cosa. Mi sono iscritta da poco su Twitter, in realtà già c'ero maaaa... ops ho perso la password :')
Se vi va, seguitemi. Sono @xliamsmysmile ed ho la foto di Liam..
Grazie per le recensioni di ieri, spero che continuiate a seguirmi, zao pimpe

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Friends. ***


Eravamo ancora li. Lui rideva come un coglione e io ancora a bocca aperta come una cogliona. Coincidenze? Non credo.
A differenza sua non avevo voglia di ridere, ero piuttosto incazzata e pronta a caricagli quattro sberle in viso, e vediamo chi avrebbe riso in quel momento.
La voglia di picchiarlo si faceva sempre più forte ma, dovevo resistere (Mission impossible pt.1)

Io: Lo sai che quella risata posso trasformartela in un pianto vero?
Zayn: Scusa ma sei troppo buffa così-
la sua risata aumentava e il mio autocontrollo scendeva. Normale, no?

Io: Bastardo, perchè è questo quello che sei, un bastardo - e BUUUM, ecco Abbie che esplode, e Zayn sembra alquanto divertito di questa situazione

Zayn: Che saranno mai due gocce d'acqua
Io: Due goccie? Ma mi hai vista, o vuoi che ti passo davanti facendo un giro? -
dissi girandomi per tornare a casa a sistemarmi, quando Zayn mi bloccò per un braccio.


Zayn's point of view

E lo ammetto, vederla in quel modo faceva ridere un sacco. Ma allo stesso tempo notai quanto fosse bella tutta bagnata, cercavo di fare il sarcastico per farla ridere, ma credo di averla offesa, penso.
La presi dal braccio, non volevo che andasse via, almeno non così

Io: Ti sei davvero offesa?
Abbie: No guarda, vedi come rido? -
Voleva essere arrabbiata, ma notai subito che fingeva

Io: Non fare la finta arrabbiata perchè non ci casco, sappilo
Abbie: Lasciami -
disse tentando di liberarsi dalla mia mano che la bloccava. Ebbi modo di guardarla meglio, aveva degli occhi tipo.. stupendi

Io: Te lo hanno mai detto che sei una pessima attrice? Andiamo Abbie, ti diverte quasi quanto me questa situazione
Abbie: Ma smettila, e poi perchè dovrebbe divertirmi? -
disse ancora più insicura di prima

Io: Non lo so - mi tornò il sorriso nel vederla così -

Abbie: Altro che... - si bloccò per qualche secondo, poi continuò - nulla lascia perdere, ciao

A quel punto andò via, mamma mia quella era una ragazza antirisata praticamente, neanche uno scherzo accettava. Ma che problemi aveva?
Tornai anch'io a casa, piuttosto serio, senza dire una parola a nessuno. Bene
Adesso voglio capire, perchè fingeva l'arrabbiata?
Lo era veramente?
Era per vedere la mia reazione?
Si aspettava delle scuse?
Insomma, perchè ha reagito in quel modo?
Va bene, ho capito che capire una donna è peggio di quanto pensassi.




Abbie's point of view
Ora voglio capire come cazzo ha fatto a capire che non ero arrabbiata, cioè si lo ero, ma non così tanto
Mica è un veggente questo? Un alieno? Un sensitivo? Un mago? No perchè, se è così mi sto trasferendo in Argentina in questo preciso momento
Okay però, mi sentivo un pò in colpa dai. Ho esagerato forse, sempre la solita sono
Ammetto che mi sarei aspettata anche un banalissimo
'tutto ok?' oppure 'vuoi una mano?' ma no, solo risate, e che cazzo.
I miei pensieri vennero distratti da una musica che partì dal mio telefono senza saperne il motivo

'Cause if you love to keep me
you gotta, gotta, gotta, gotta,got
to love me harder.
And if you really need me
you gotta, gotta, gotta, gotta, got
to love me harder'

Ci mi si qualche secondo a capire che il mio telefono squillava sulle note di Love me harder, risposi

Io: Pronto?
Sophia: Quante altre volte devo chiamarti per avere una tua risposta?

Controllai, effettivamente avevo tre chiamate perse dalla mia migliore amica e da Louis, il mio migliore amico.

Io: Scusa, ero con...- mi interruppe

Sophia: Okay si ho capito, con Zayn vero? Lo sapevo, Sophia sa sempre tutto. Piuttosto, ascolta questa. Ha chiamato Louis  e ci ha invitate questa sera, ci saranno pure Carola Eveleen e Lucy
Io: Ah ecco perchè mi aveva telefonata -
dissi ridendo - Va bene ci sarò, ovviamente

Sophia: Bene allora a do....ODDIO ASPETTA dimenticavo!
Io: Spara che devo andare
Sophia: Lou mi ha detto che forse ci sarà anche un loro amico questa sera, non lo conosco e non so come si chiama, si è appena trasferito quindi cerca di comportarti bene, non fare al solito tuo
Io: Ma che vai pensando? Io sono sempre GENTILISSIMA con gli altri -
gesticolai con le mani

Sophia: Infatti il primo incontro con Zayn è stato da oscar per miglior presentazione - scherza, ma non rido - andiamo Abbie, sii seria

Io: Mi comporterò bene, a che ora passo?
Sophia: Vengo io da te, alle sei vengo, ciao!
Io: Ciao! -
attaccai

***
Zayn's point of view

Io: Amico, non so se posso! - ripetevo a Louis che cercava di convincermi ad andare a casa sua quella sera

Louis: Senti, stasera o vieni o vieni, Va bene? Ti farà bene conoscere nuova gente
Io: Chi saremo?
Louis: I soliti. Io, tu, Niall, Liam, Harry e le ragazze.
Io: Le ragazze?
Louis: Lucy, Carola ed Eveleen. Zayn svegliati
Io: Oh, si giuro, va bene a sta..-
m'interruppe

Louis: ASPETTAA dimenticavo! Insieme a loro ci saranno anche altre due nostre amiche, che non ti vengano in mente idee strane
Io: Che intendi?
Louis: Sai, non vorrei che ti venesse in mente di scopartele solo con gli occhi, come fai sempre tu
Io: Con la rabbia che ho oggi secondo te vado a pensare quello? Va bene, a stasera-
attaccai.

L'idea di vedere altre ragazze diciamo che mi dava i nervi, dopo l'esperienza di oggi con Abbie.. Proprio no!
Ma avevo bisogno di distrarmi un pò, mi mancavano da morire i miei amici.
Li conosco da un casino di tempo, sei o sette anni circa, ma abitando un pò lontano non riuscivamo a vederci spesso, venivo a trovarli una volta al mese, e ogni tanto venivano loro da me.
Erano come fratelli e sorelle ormai per me.



Abbie's point of view

Io: ZIAAAA - urlai dalla mia stanza

Rose: Che c'è?
Io: Dove sono le vans?
Rose: Le ho lavate, dovrebbero essere asciute. Sono in fuori in balcone

Mi feci una corsa verso il balcone, aprì velocemente la veranda della mia stanza per andare nel balcone dove trovai le mie amate vans.
Ne approfittai per raccogliete qualche maglietta stesa, quando venni distratta da una finestra che stava di fronte a me.
Si, non era la finestra a distrarmi ma co lui che si vedeva all'interno.
Zayn che cercava qualcosa nei cassetti della sua stanza era interessante, in più era solo in jeans, niente maglietta.
Riuscivo a notara anche i suoi tatuaggi più piccoli, tanti ma belli, come lui.

'Oh Abbia ma che stai a dire? Riprenditi, non hai mai visto i pettorali di un ragazzo?' mi ripeteva quella voce nella mia testa

Si che li ho visti, ma come quelli di Zayn no, oddio.

'Ti sei dimenticata di Darren?'

Che cazzo c'entra Darren?Non m'importa di lui è acqua passata, saranno passati sette mesi ormai

'Quando stavate a letto la pensavi diversamente'

Smisi di rispondere a quella cazzo di voce che rompeva i coglioni minuto dopo minuto.Darren, era il mio ragazzo fino a qualche mese fa, le cose erano andate bene all'inizio e di merda alla fine, era geloso di Louis e gli altri, sapendo che li conoscevo da un sacco di tempo che tenevo tantissimo a loro. 'O accetti i miei amici, oppure quella è la porta' gli dissi. La sua risposta? Uscì da casa mia sbattendo la porta, da quel giorno non l'ho più visto. Siamo stati insieme quasi un anno, e onesta? quando è finito tutto ci sono rimasta male, ma sono andata avanti.
Dov'ero rimasta?
Zayn adesso sta mettendo le scarpe, e nel frattempo si guarda allo specchio sistemandosi il giacchetto che aveva addosso.
Erano le cinque e mezza, Sophia sarebbe arrivata a momenti ed io non ero ancora pronta.
Tornai in camera mia con quell'immagine di Zayn a petto nudo..

ABBIE MA SMETTILA ORA.
***

Sophia: Pronta?
Io: Prendo le chiavi e arrivo -
dissi rientrando a casa raggiungendo la mia camera

Mi avvicinai al comodino dove tenevo le mie chiavi, guardai un'ultima volta la finestra con la speranza di intravedere ancora il corpo di Zayn muoversi quà e la per la stanza, ma la tenda di Zayn copriva completamente la sua stanza
Rassegnata, scesi giù dove Sophia mi aspettava per andare a casa di Louis.
Camminando, raccontai a Sophia quanto accaduto oggi ricevando la risposta che non volevo sentire.

Sophia: Ma sei seria? Daje sorella, ti secchi per un pò di acqua e poi ti metti a sbavargli dalla finestra?
Io: Dal balcone, prego -
cercai di sdrammatizzare

Sophia: Davvero ragazza, sei strana a volte, non ero presente ma so già che ti sei seccata senza motivo
Io: Non mi sono seccata ma..
Sophia: Ma? -
chiese confusa

Io: Lascia perdere
Sophia: No, adesso parli
Io: Siamo arrivate, busso io o tu?
Sophia: Ti lascio quest'onore.

Zayn's point of view
Erano ormai le sette e mezza circa, ero quì dalle sette.
Casa di Louis mi era mancata, come mi erano mancati lui, Niall, Liam ed Harry
Louis era rimasto il solito coglione di sempre
Liam il solito dolce alla crema, tranne quando gli mostravi un cucchiaio
Niall il solito mangione
Harry il solito riccio
E sincero? Erano tutti e quattro dei coglioni, ma gli volevo bene così com'erano
Le ragazze? Anche loro erano sempre le stesse, belle come sempre senza mettere in dubbio
No, non sono un donnaiolo, non mi piacevano Carola Eveleen e Lucy, sarebbe strano essere diciamo 'innamorato' delle mie sorelle, no? Ripeto, erano come delle sorelle per me
Però non nascondo che erano rimaste belle come prima
Mi distrai quando qualcuno suonò alla porta, erano sicuramente le altre due ragazze che dovevano ancora arrivare
Louis aprì la porta, e si ritrovò completamente avvolto dall'abbraccio di una delle due ragazze, e giuro che non mi era nuova quella chioma e quella forma del viso
Salutarono entrambe tutti, e quando arrivò il mio turno, i miei sospetti erano ormai reali

Quella ragazza era ovunque. O V U N Q U E

 

Si, Abbie. Era la misteriosa ragazza che mi sembrava già conosciuta, alla mia vista si fermò, rimase bloccata. Come me.
I nostri occhi si spalancarono, non mi aspettavo completamente di vederla quà.

Io: Che ci fai quì? - chiesi, mentre un leggero sorriso s'impossessò della mia faccia.

Abbie: Potrei farti la stessa domanda
Io: Mi ha invitato Louis - d
issi direttamente

Abbie: LOUIS- Lo chiamò mentre lui si precipitò in mezzo fra me e Abbie - vi conoscete? - continuò

Louis: No guarda, l'ho incontrato per strada vestito da barbone, mi sono presentato e l'ho invitato a casa mia

Abbie rise a quella battuta.

Non lo nascondo, è più bella di quanto pensassi, e quel sorriso la rendeva ancora più bella.




Aeiii
Scusate se non ho postato ieri il capitolo, ma ero impegnata a leggere un'altra storia, ho avuto impegni con i compiti, poi sono dovuta andare a Danza e quindi la giornata si è riempita in tre secondi
Comunque, che ne pensate del capitolo? Ammetto che provando ad immaginarmi la situazione di Abbie tutta bagnata e Zayn che ride, mi viene da ridere anche a me, oddio
SHAIN BRAIAN ANDE BRAIAAAAAAANN...
Okay basta, ho riguardato il video di quella ragazza che cantava 'Diamond' in quel modo e giuro che le risate sono ogni volta mischiate con il.. disgusto, credo
Oh se ho offeso qualcosa scusatemi eh
E' dalle due che sono seduta su sta specie di sedia solo per scrivere il capitolo, vi rendete conto?
Ormai il mio culo è quadrato, porca puzzola
Il mio letto mi chiama, mi sta urlando di straiarmi un pò, quindi..
A DOMANI PIMPEEE

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** roommates, good. ***


La serata continuava tranquillamente, insieme a Louis e gli altri
Una cosa che mi stupì molto? Il mio migliore amico, ci aveva 'stranamente' fatto trovare casa sua in ordine, conosciendola era esageratamente pulita. Harry sosteneva che un ramo gli avesse colpito la testa mettendogliela al posto giusto, e diciamo che la teoria del ricco era in un certo senso accettabile.
Eravamo tutti seduti nei tre divani che stavano attorno alla tv.
Mi quanto mi sforzassi ad evitare di vederle, notavo in continuazione le 'occhiate' che mi lanciava Zayn ogni tanto, anzi, sempre
Dal suo viso, c'era un mischio di rabbia con tristezza. Come se fosse arrabbiato e triste allo stesso minuto
Niall aveva notato lo stesso, mi ripeteva come facevo a conoscerlo, e dopo avergli raccontato tutta la situazione compresa quella minuscola discussione di oggi riuscì a capire il motivo di quella espressione
Non era tanto carino vedere Zayn arrabbiato, o triste. Non era carino sapere che ero il motivo di quell'espressione, credo
Anche la mia espressione cambiò, quando notai che i ragazzi ripetevano a Zayn che avesse, e la sua risposta era un semplice 'nulla'
Però dai stava un pò esagerando, cioè, non aveva motivo di essere così in quel momento, ma questa volta non sarei stata io a parlargli per primo, come qualche giorno fa

Io: Vado in bagno, aspettatemi - dico salendo le scale e lasciandomi chiudere la porta del bagno alle spalle

In quel bagno il caldo che faceva era tremendo, nonostante fosse autunno, e le finestre fossero addirittura aperte dal mio corpo uscì sudore, ma la cosa strana? Sentivo l'aria che veniva da fuori colpirmi dicendomi 'devi morire di freddo, adesso'
Perchè in quel momento pensavo che il mio sudore non era procurato dal caldo immaginario che sentivo in quella stanza? E se era nervosismo? Sensi di colpa? No, non erano nemmeno queste cose
Ancora una volta i miei pensieri vennero distratti da una voce, di nuovo il mio cellulare che squillava

Io: Pronto?
Marco: Dice mia madre di tornare presto perchè ha una cosa da dirti
Io: Ciao cugino come stai? tutto bene? io bene grazie di non avermelo chiesto -
risposi sarcastica ma allo stesso tempo infastidita

Marco: Smettila, perchè se è un motivo per farmi ridere non ci stai riuscendo
Io: Scusa, non pensavo che fossi così freddo oggi, problemi con Emma?
Marco: Non sono cazzi tuoi, a stasera
- attacca

Emma era la 'fidanzata' di mio cugino. Ora vi state chiedendo ''perchè ha messo la parola 'fidanzata' con tra virgolette?'' rispondo subito
Marco ed Emma stanno insieme da un anno circa, litigano in continuazione e a volte arrivano anche ad insultarsi ma nonostante tutto continuo a chiedermi come faccia Emma, che era una ragazza d'oro, a stare con un coglione come Marco, davvero non riesco a capirlo
Sentii la porta aprirsi e chiudersi di colpo, pensai che fosse il vento, ma una figura appoggiata alla porta con braccia e gambe incrociate era pronta a dirmi il contrario

Io: Che ci fai quì? lo sai che potresti bussare no? - rimproverai Zayn che era entrato come se non ci fossi

Zayn: Avevo bisogno di parlarti
Io: Se è per oggi devo dirti che sei anche troppo esagerato, io stavo scherzando e tu la prendi come se ti avessi sparato insulti e bestemmie, e come se ti avessi anche dato un pugno che non so quali danni ti avrebbe causato
Zayn: Ma dai, potevi evitare di..-
lo interruppi

Io: Si okay, basta non voglio sentire più parlare di questa storia?

Zayn: Pace? - disse facendo quella faccia da 'cucciolo' come se fosse pentito

Io: Se fai ancora questa faccia vedi che ti vomito addosso - scherzo

Zayn: Sono così brutto?
Io: No ma che dici? E' solo che odio queste cose -
si, mentivo.  Mi piaceva quando un ragazzo provava a stuzzicarmi, lo confesso

Zayn: Vorrà dire che le farò spesso - continuò ridendo

Io: Hai voglia di una sberla oggi? - mi guardò ancora sorridendo

Ci fu qualche minuto di silenzio mentre rimanevo a guardargli quegli occhi color nocciola che erano a dir poco perfetti

Zayn: Ah, volevo dirti una cosa - mi disse cercando di sciogliere il ghiaccio - domani sarò solo tutto il giorno, se ti va passa a trovarmi

Io: E che intendi fare con una ragazza da solo a casa? - mi stupì del suo invito, voleva già scoparmi? eh no caro mio

Zayn: Ma che c'entra, ci conosciamo da a mala pena due giorni, sarebbe carino conoscerci meglio no? - gli sorrisi annuendo.

Io: Scendiamo sotto

Raggiungemmo gli altri, impegnati a giocare Mario kart

Io: Si ma anch'io voglio giocare
Liam: Quando finiamo noi giochi, siediti ora e non rompere
Io: Da quanto in quà tutta questa gentilezza?
Harry: SHHH, non sento la tv

Ah bene, lo dicevo io che troppi giochi a questi fanno male, la cosa buffa? Le ragazze sembravano annoiate. Lucy, per evitare altri 'rompimenti di coglioni' si alzò dal divano spegnendo la wii. Scoppiai in una risata insieme a Carola e le altre

Louis: Ma sei scema? stavo vincendo! - replicò deluso il ragazzo

Niall: No senti, stavo vincendo io quindi fai silenzio
Eveleen: Sembrate dei bambini di sei anni, facciamo qualcos'altro

La conversazione fu interrotta dal telefono di Zayn che squillò

Zayn: Pronto? Ciao mamma. Si tutto okay. Che succede? Boh okay. Si a stasera, ti voglio bene - chiuse la chiamata
sHarry: Amico è successo qualcosa?
Zayn: Mia madre mi ha chiamato dicendo di non fare tardi perchè deve parlarmi - scioccai a quelle parole

Io: Anche mio cugino ha chiamato dicendomi la stessa cosa
Io e Zayn ci guardammo perplessi, come se eravamo coinvolti nello stesso caso, ma credo siano solo impressioni nostre

Zayn's point of view
Mi chiedo, come aveva fatto Abbie a capire che in me qualcosa non andava?
Non credo che sia una veggente, un alieno o qualcosa di simile.
Resta il fatto che fui abbastanza contento di.. insomma, di aver 'chiarito' con lei
Tuttavia la serata procedette alla grande, ma il mio pensiero fu un altro
Che cosa doveva dirmi mia madre?
So di starne facendo un problema irrisolvibile ma la tentazione di sapere il motivo di quella chiamata improvvisa mi mangiava vivo
Ma la cosa che mi faceva preoccupare?
Perchè Abbie era stata avvisata per lo stesso motivo?
***

Io: Sarà meglio che vada o si farà tardi
Niall: Ma dai resta ancora un pò
Carola: Ma che ore sono?
Abbie: Credo le undici e mezza
Io: Ecco appunto, meglio tornare
Louis: Come vuoi, allora ci sentiamo domani?
Io: Si, a domani ragazzi -
dissi salutando i ragazzi e le ragazze

Abbie:  Ciao Zayn - un piccolo sorriso gli spuntò in viso, ricambiai il saluto con due leggerissimi baci nelle guancie, come un normale saluto per poi uscire da casa di Louis e tornare a casa
 

Abbie's point of view
Io: Ragazza non ti conviene entrare in quella stanza...Ecco visto? che ti dicevo? Peggio per te che non mi ascolti, cogliona
Eveleen: Sorè, alla fine è solo un film calmati
Io: Scusa ma questo film è noioso. Ma andiamo, un gruppo di ragazzi che deve scappare ma allo stesso tempo deve ammazzare zombie, e quella che fa? sapendo che in quella stanza ci saranno almeno 50 zombie risponde 'tranquilla va tutto bene', entra e la sbranano, ma dai è seria?
Carola: Ma dai, come la fai tragica
Io: Sentite, si sa già che il figlio del protagonista morirà e di conseguenza anche...-
venni interrotta dalla voce seccante di Liam
Liam: Okay, Louis stacca il film perchè Abbie ha già anticipato vita, morte e miracolo del film
Io: Non è colpa mia se è così pizzoso - di
co prendendo i cellulare che aveva appena dato un piccolo suono per avvisarmi di un messaggio

'Dimenticavo, quando torni passa a casa di Trisha, sono lì. A dopo, e non fare tardi'
Rimasi immobile, fissare quel messaggio mi fece diventare una statua dagli occhi spalancati, facevo paura
Casa di Trisha equivale a casa di Doniya, e di conseguenza casa di Zayn.
Va bene, la cosa diventava sempre più misteriosa e la voglia di sapere il motivo di quella chiamata era tanta.
Lui era andato via da un pò, sarà arrivato? Ha già saputo qualcosa?

Niall: Abbie? AAAABBIIEEE? - nessuna risposta
Harry: Sarà morta?
Sophia: E secondo te se era morta stava in piedi giusto?

Oddio, ero veramente in piedi? Non mi ero nemmeno resa conto di essermi alzata di botto leggendo quel messaggio
Louis: C'è da preoccuparsi?
Sophia: So io come farla tornare
- dice avvicinandosi al mio orecchio - AAABBIEEEEEE SVEGLIATI - urlò con tutta la voce che aveva al mio orecchio. mi ha letteralmente fatta spaventare, sobbalzai lasciando cadere il mio telefono per terra
Io: Ma sei cogliona?
Harry: Ti sei resa conto che sembravi una morta vivente?
Io: Eeeh?
Eveleen: Diciamola tutta, non ci sta più con la testa
Io: Vaffanculo, tu, tu, tu, tu, tu e tu! -
indicando ogniuno dei ragazzi e delle ragazze.

'Non è che hai saputo qualcosa vero? Perchè mia madre è da te'
'Meglio se te lo dice lei'
rispose Zayn al mio messaggio
'devo preoccuparmi?'
'In base a come la prendi, a dopo'

Leggere le sue parole mi fece ricredere, qualcosa di certo non andava. Per come aveva risposto, sembrava davvero che la cosa era abbastanza preoccupante. Ma se non lo fosse? Lo prenderei di certo a legnate, o come minimo lo farei affogare in un mare di tossico, semplice no?
Salutai tutti, amici e amiche e tornai verso casa, da sola
Era tardi, le strade erano buie illuminate dai fari, sembravano tutti morti, non è che il film che abbiamo visto stava per diventare reale vero?
Avevo una paura esagerata del buio, da piccola pensavo che  quando era tutto buio era come se i fantasmi spegnavano la luce solo per venire a prendermi e farmi diventare un fantasma solo con un piccolo tocco. Strano vero?
Che faccio? Corro? Scappo? Mi nascondo? Cammino lentamente?
Ho deciso, prima corro, poi rallento, scappo, poi rallento, mi nascondo qualche secondo, ricomincio a correre fino a quando non arrivo davanti casa mia e cammino lentamente per raggiungere casa di Zayn.
Fatto ciò, senza fiato bussai alla porta, quando trisha venne ad aprirmi

Trisha: Abbie, allora sei viva!
Io: Non sapevo come muovermi, con tutto quel buio
Zayn: Paura?
Io: Chi io? ma va scherzi? -
mentì, ovviamente -
allora? che succede? - dico riferendomi a mia zia che era seduta al tavolo guardandomi ridendo
Rose: Vieni, siediti
Io: Mi stai spaventando
Rose: Hai presente tuo zio  Lorenzo giusto?
Io: Credo di si
- mi girai verso Zayn, che sapeva tutto ciò che mia zia stava per dirmi in meno di venti secondi, ma perchè stava li a ridere quasi imbarazzato?
Rose: Sta male, devo andare a trovarlo per qualche giorno
Io: Quando partiamo?
Rose: No, Abbie -
lasciò un leggero sorriso sospirando
Io: Che ti prende?
Rose: Marco starà da Emma, in questi pochi giorni, non voglio che veniate con me per via del brutto paese in cui si trova Lorenzo
Io: Mi vuoi lasciare per strada?
- era una battuta misera ma alla quale avevano riso tutti

Rose: Ne ho parlato con Trisha, è disposta a tenerti a casa tua, quì per qualche giorno

Io: Zia ma... non li conosco - sussurrai
Rose: Tranquilla, io mi fido -
guardai ancora Zayn che sembrava divertito all'idea di stare nella stessa casa

L'idea non mi dava fastidio ma non conoscevo ancora quelle persone, e se mentre dormivo mi avrebbero squartata del tutto? Se fossero zombie?
Rose: Allora?
Io: Vaa...bene? -
balbettai - dove dormo? Con Doniya, vero?
Zayn: In quella stanza non c'è spazio nemmeno per un misero cuscino
Trisha: Se ti va bene, puoi dormire con Zayn, ovviamente in letti separati -
affermò. 'Preferirei dormire sul divano, per terra o su un cespuglio di spine, ma non in camera con quello' pensai, ma non riuscì a dirlo
Io: Ah, io...si? va bene? - non sapevo che rispondere
Rose: Domani sera sarai già quì - si alzò dalla sedia pronta per andarsene - Grazie di tutto, Trisha, ci sentiamo per telefono - la salutò
Zayn: Sembra che saremo coinquilini, no?

Io: Fortunatamente per poco, preferisco dormire per terra se è necessario, ma non in camera con te! - sussurrai
Zayn: Allora perchè non hai rifiutato quando mia madre ti ha detto di dormire nella mia camera?

Io: Vaffanculo Zayn, okay? a domani - dissi ridendo ma allo stesso tempo scossa per la 'notizia'
Zayn: Buonanotte - mi disse mentre mi dirigevo verso la porta per tornare a casa
Io: Anche a te.



TA DAAA
allora, perdonatemi se sono mancata in questi due giorni
tranquille, non vi ho dimenticate, ma tra compiti e i pensieri su cosa regalare alla mia migliore amica per il suo compleanno, mi distruggevano
sapete la novità? vado al concerto dei Dear Jack, che vengono sabato 22 nella mia città
URLO, PIANGO, SVENGO E MUOIO.
Però dico, a mio padre non piaceva prendere un biglietto per il concerto dei One Direction vero? Porca puzzola
Che ne pensate del capitolo? Un pò misero giusto? Ma non è male dai.
Una cosa, ho notato che nell'ultimo capito non mi avete cagata minimamente.
OH REGA' DATEVE NA MOSSA E SVEGLIATEVI.
Okay scusatemi, vi amo.
Ciao pimpe

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Breathes. ***


 Marco: Tutta sta' roba solo per andare qualche giorno da Trisha?
Io: Ma che vuoi capirne tu? Ho portato solo il necessario
Rose: Abi, facevi prima a prendere la casa e metterla in valigia
Io: Se ci sarebbe entrata in una valiga lo avrei fatto
Marco: Il tuo armadio è vuoto, nemmeno io faccio così
Io: Questo perchè per andare da Emma hai bisogno di una maglietta per dormire e un'altra per stare tutti quei giorni lì -
amo prenderlo in giro - poi quando starete a letto chissà come farà a sopportarti, e come farà sua madre a dormire
Marco: Si è fatto tardi, vattene -
mi urla, aveva capito già la mia frase

Io: Cugino datti una calmata
Rose: Siete peggio dei bambini voi due

Prendo un attimo il telefono, avviso Sophia che l'incubo sta per iniziare.
'Ci siamo, sto andando da Zayn. Aiutami tu sorella, saranno giorni di vero incubo'
'Che sarà mai, basta che non fate chissà cosa, e sopratutto mani a posto'
la odio quando fa la protettiva, lo conoscevo da appena cinque giorni e pensava già ad un simile gesto?
'Ti uccido ora o dopo?'
'A dopo Abi, ti voglio bene'

Non mi accorsi nemmeno che ero già davanti la porta della casa di Zayn, accompagnata da mia zia mentre Marco era già salito in macchina per andare da Emma, ovviamente senza nemmeno salutarmi
Rose: Suona Abbie
Io: Suona tu
Rosa: A 17 anni continui a vergognarti come quando facevi da piccola?
- mi rispose ridendo, per poi fare un sacrificio e suonare il campanello. Zayn viene ad aprirci e ci fece entrare.

Zayn: Seguimi, ti faccio vedere la stanza - annuii e accompagnata da lui, andai nella sua stanza
Era bella, molto bella. Ma si vedeva quanto fosse maschile.
C'erano alcuni vestiti buttati quà e là per la stanza, scarpe buttate a cazzo ovunque ma qualcosa m'incuriosì.
Le sue pareti erano piene di graffiti, davvero belli, notai qualche bomboletta messe in uno scaffale abbastanza alto. Mentre lui si occupava di sistemare la mia valigia accanto al mio letto, perchè ovviamente avevamo letti separati, io restavo a guardare il muro e le bombolette.

Io: Ti piace fare graffiti?
Zayn: Si, non si nota per niente vero?
- rido.
Io: Per niente - dissi fermando la risata - comunque, sono molto belli
Zayn: Grazie - abbassò la voce - anche la tua stanza è bella -
Io: Grazie -
lo guardo lasciando un leggero sorriso

Zayn: C'è qualcosa che mi piace in particolare della tua stanza...- disse portandosi una mano dietro la testa
Io: Le foto, scommetto
Zayn: Apparte quelle
Io: Allora co....-
venni interrotta da mia zia che dal piano di sotto mi chiamò urlando un enorme
'ABBIEEEEE' per avvisarmi di scendere

Zayn's point of view
Che figura di merda porca puttana, che cazzo stavo dicendo?
Fortunatamente non sembra che abbia capito cosa volevo dire, meglio
Senti coso, cazzo ti è preso?
Una cosa è certa: A me Abbie non piace, insomma la conosco da qualche giorno, solo che quando la vedo mi viene la pelle d'oca, davvero.
Scendemmo sotto per salutare Rose che sarebbe andata via a momenti.
Vidi Abbie salutare sua zia con gli occhi lucidi, si vedeva quanto teneva a lei e il fatto di non vederla per un pò la rendeva triste
Si abbracciarono per qualche minuto mentre anche Rose iniziava a far vedere qualche piccolissima lacrima

Trisha: Andiamo, di certo non stai venendo a vivere quà, è solo qualche giorno - dice riferendosi ad Abbie. Eccola, mia madre, la solita rompicoglioni.
Io: Mamma!
Abbie: Nono, fa niente -
disse lasciando un piccolo sorriso sforzato - allora, ciao zia - ed ecco un ultimo piccolo abbraccio e un ultimo bacio lasciato da Rose sulla guancia di Abbie. Salutò me e mia madre e uscì di casa.

Trisha: Allora Abbie, quì devi fare come se fossi a casa tua, se hai fame apri il frigo e prendi quello che vuoi, se devi andare in bagno vai, insomma, fa quello che vuoi - gli disse mentre ad Abbie spuntava un altro piccolo sorriso.
Dio mio, ma quanto cazzo è bella?


Abbie's point of view
'Ciao mamma, ciao papà. Come va? quà mezza botta. Con Marco sempre uguale, continuiamo a litigare 23 ore su 24, perchè la ventiquattresima volta dormo.
Non so se adesso mi state guardando, ma sono sul punto di piangere.
La zia è andata via per un pò, e io sono costretta a stare quì, a casa di Zayn. Posso confessarvelo? Ogni volta che lo vedo mi fa venire la pelle d'oca. Mi dite che significa? Io non ci sto capendo più niente.
Ammetto però che ogni tanto continuo a pensare a Darren. So che non dovrei ma non posso dimenticare quel che c'è stato, e sapete quanto tenevo a lui.
Tornando a parlare di Zayn, ma lo avete visto? Ha un sorriso che mi fa morire, e vogliamo parlare dei suoi occhi? Porc.... Scusate. Mi stava scappando.
So che lo conosco da poco ma.. boh..
Mi mancate tantissimo, sono anni che non vedo come siete diventati, ma so che siete sempre bellissimi.
Mamma, continui ancora a metterti quei vestiti che ti facevano più bella di una top model? Papà, continui ancora a metterti quel profumo che odiavo? No perchè se lo metti ancora salgo lassù e lo brucio in qualche modo.
Tengo ancora la collana della nonna, quasi ogni giorno questa collana è con me, la stessa cosa per il nastro, lo tengo ogni giorno legato al mio polso, guai a chi lo toglie eh.
Marco ci aveva provato, non so che cosa volesse farne, ma riuscì a darli una sberla dritta in viso. So che non vi piace quando divento ''arrogante'' ma dai, quel nastro non si tocca.
Ho una voglia immensa di riabbracciarvi, qualche volta venite a farmi visita, non vi fa mica male eh.
Ciao angeli miei, vi amo'
- pensavo, mentre sdraiata sul mio letto ascoltavo musica e guardavo fuori dalla finestra.
Ogni tanto mettevo la musica per concentrarmi di più sulle parole che dovevo dire ai miei genitori. Continuavo a parlargli nonostante non ci fossero più.
La porta si aprì molto lentamente e il viso di Zayn spuntò da quella porta.

Zayn: Posso? - staccai le cuffie dalle mie orecchie per rispondergli.
Io: E' la tua stanza, che chiedi affare?
Zayn: Sai com'è
- disse entrando e sedendosi accanto a me - che ascolti?
Io: Every time we touch, vuoi ascoltare?
Zayn: Passa - gli passai una cuffietta e iniziò anche lui ad ascoltare quella canzone - è davvero bella
Io: Le parole sopratutto
Zayn: Già -
si girò, ancora una volta i suoi occhi incontrarono i miei e mi sentì morire in quel momento
Fummo distratti dal mio cellulare che iniziò a squillare. Lessi il nome che spuntava sul display e non esitai a rispondere

Io: Louis, finalmente hai chiamato
Louis: Aspettavo una tua telefonata ma avevo il terrore che fossi morta
Io: Scusami, sono successe cose..
Louis: Questa sera sono tutti qui da me, ti va di..-
lo interruppi
Io: Ovvio, stasera sono da te
Louis: Avvisi tu Zayn? Abitate vicini -
disse ridendo
Io: E' quì con me, saluta Zayn - misi il vivavoce per far salutare Lou e Zayn
Louis: Allora ci siete stasera?
'si' rispondemmo entrambi allo stesso tempo mentre Louis continuava a ridere. 'Che ridi?'  continuammo sempre io e Zayn insieme
Louis: Nulla, a stasera coglioni! - attaccò
***
Io: Hai chiamato almeno 10 volte solo per chiedermi 'questo ci stà? eddai consigliami'. Sophia, metti qualcosa come capita prima - dissi replicando sempre la stessa cosa a Sophia
Sophia: Se tu pensi che mi vestirò come una pezzente ti sbagli, Liam che penserà?
Io: Liam ti troverà bellissima lo stesso
Sophia: Ma quale!
Io: Devo prepararmi anch'io se permetti
Sophia: Allora vieni con Zayn?
Io: Si, tu?
Sophia: Io vado con Lucy, a dopo piccioncini -
attaccò per evitare la mia risposta.

Io: Vaffanculo, tu e questo telefono che si blocca ogni volta che mi serviva - urlai
Zayn: Che succede?
Io: Sophia è una cogliona e il mio telefono non è da meno
Zayn: Quante storie per un telefono che si blocca, preparati dai - r
idemmo entrambi
Lo vidi tirare fuori dal cassetto una maglia, semplice ma bella, forse era bella perchè a lui tutto stava bene e rendeva bello tutto ciò che indossava. Passò ad un armadio dove teneva dei jeans buttati veramente a cazzo
Non si capiva nulla in quella stanza

Io: Mettere un pò di ordine non ti piace vero?
Zayn: Ei
- mi disse mettendo una mano sulla bocca per evitare una estrema risata - sono disordinato questo è vero, ma non devo fare da cameriere alla mia stanza
Io: Sembri mio cugino - dico guardandolo confusa

Zayn: Perchè?
Io: Perchè anche lui non fa un cazzo dalla mattina alla sera. Se da sposata avrei un marito così, come minimo lo prenderei a calci nel culo tutto il giorno
Zayn: Allora hai voglia, non esistono ragazzi ordinati
Io: Okay che io non ho voti alti nella materia 'ordine' ma di certo non come voi

Mi avvicinai alla mia valigia per poi tirarne fuori una maglietta con le maniche a tre quarti e scollata, dei jeans scuri e aderenti e le mie amate vans
Di certo non volevo spogliarmi e vestirmi davanti a lui, insomma diciamo che per lui non era un problema, si stava tranquillante quella specie di tuta che teneva addosso per restare in mutande. Con una mano mi andai a coprire gli occhi per evitare una simile scena, ma una piccola sbirciatina non mancava
Allargando due dita, senza farmi notare guardai Zayn, era rimasto in 'mutande'

'Abbie calmati, stai calma, respira, non è nulla di che'

Io: Ah lo vedo così e mi dici che non è nulla di che? - dissi senza nemmeno accorgermi che quello che avevo detto era ciò che pensavo di pensare
Zayn: Che ti prende?
Io: Eh? No, niente
Zayn: Guarda che non sono nudo, ho le mutande
Io: Lo dici come se non fosse nulla di grave, ma ti sei visto?
Zayn: Le altre pagherebbero per vedermi così lo sai? -
Squallida, Zayn, squallida.

Io: Dovrei ridere? Ah ah ah. Io preferirei dormire nel catrame. Ora potresti uscire? Dovrei cambiarmi sai, non ho voglia di farmi vedere in intimo come te - dissi aprendo la porta per invitarlo ad uscire fuori dalla stanza
Lo vidi uscire, e quando si chiuse la porta alle spalle tolsi i leggins e la maglietta lasciandoli piegati sulla valigia per poi restare in intimo. Per evitare 'figuraccie' misi immediatamente la maglietta e in fretta e in furia misi i jeans e le 'calzette' e successivamente anche le scarpe.
La porta si aprì di colpo, fortunatamente ero già vestita e non ho avuto problemi a notare che Zayn senza nemmeno bussare era entrato. Ma era rimasto li, fermo a guardarmi. Ha l'aria di uno che abbia visto ciò che non doveva vedere

Zayn: Ho... dimenticato il telefono - mi disse balbettando
Io: Prendilo e vattene, muoviti - si allontanò verso il cellulare, una volta preso si fermò scrivendo qualcosa mentre ero ad aspettare che se ne andasse

*drin*

Io: Chi è che rompe? - dissi prendendo il mio cellulare che aveva appena squillato, segno che era appena arrivato un messaggio
'Posso dirti una cosa?' è Zayn, ma siamo a due centimetri di distanza e mi scrive? boh
'Parla' - risposi al suo messaggio, e lo guardai
'Sei bellissima'
ABBIE RESPIRA, TRANQUILLA, SI LO HA DETTO VERAMENTE NON E' UN MESSAGGIO FALSO. MA ADESSO CHE CAZZO STA SUCCEDENDO NEL MIO STOMACO?



Sciao beleeeeeee
Apposto, 'Four' mi fa piangere, l'ho comprato ieri e adesso non riesco a smettere di ascoltarlo.
HO LETTERALMENTE P-I-A-N-T-O
Ma poi avete visto i Teaser? Quei primi piani di Zayn, Louis, Niall e Liam sono la mia morte
Quindi praticamente domani esce il teaser di Harry e dopodomani il video? aiuto, cristo piango qualcuno mi regga che non sto in piedi.
Parlando del CAPITUUUUULOOO
Sentite Abbie e Zayn sono tenerissimi insieme. Boh, li amo
Se ci riesco aggiorno domani o venerdì, ho un casino di compiti che mi uccidono perdonatemi
A domani, con il prossimo aggiornamento della mia EFFEEFFEUCCIAAAA

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Your beautiful eyes. ***


Zayn's point of view
Era lì, ferma a fissare il messaggio. Era un segno buono o cattivo? Non lo so, non capivo niente. Credo di essere diventate un coglione in quel momento. Cioè, nemmeno io dissi qualcosa. Forse ero in imbarazzo ma continuavo a non capire.
Decisi di rompere il ghiaccio, quando si girò verso di me mostrando un piccolo sorriso mentre diventava rossa

Io: Se sei pronta possiamo andare - lei annuìì, mentre pian piano uscimmo di casa, l'accompagnai alla mia macchina nera e una volta saliti ci recammo a casa di Louis senza dire una parole, neanche una.
***
Harry: Amico è successo qualcosa? - mi chiese curioso il riccio
Io: Che io sappia no, perchè?
Harry: Ho notato che sei perso fra le nuvole, a che pensi?
Io: No, nulla -
mentì, ma credo che la mia faccia non convinceva Harry
Harry: Come no, sputa il rospo. C'entra Abbia, ammettilo - abbassai la testa senza rispondergli. Come si dice? Chi tace acconsente.
A quel punto raccontai quello che mi succedeva.
Quando stavo con Abbie mi sentivo bene, con lei nasceva quel sorriso che avevo ormai perso da mesi. Nessuna ragazza, e ripeto nessuna mi ha mai fatto sentire così. Non perchè fino a poco tempo fa cambiavo ragazza ogni giorno, ma questa città mi ha cambiato e aver conosciuto Abbie diciamo che aveva sistemato ogni cosa
Adesso avrei dovuto passare con lei tanti giorni, e avevo paura lo ammetto.
Non sono il classico ragazzo che 'quando vuole una cosa la ottiene in ogni modo' assolutamente.
Ma il lei vedevo una ragazza che fa la dura ma che in realtà ha bisogno di qualcuno che la protegga e che le stia accanto in ogni momento. Si leggeva nei suoi occhi che non stava bene per niente.
Quegli occhi... occhi che guarderei per ore senza fermarmi.
Abbie è una bella ragazza, non la classica ragazza che si sente brutta e che all'improvviso diventa una strafiga amata da tutti.
Lei è bella è basta, anche se lei in realtà non la pensava esattamente così.
Tutto questo lo raccontai ad Harry, che stava lì ad ascoltarmi con una faccia sorpresa

Io: Perchè fai quella faccia?
Harry: Zayn, non hai mai parlato così di una ragazza, in quattro anni non ho mai sentito dire una cosa del genere dalla tua bocca
Io: Ora capisci?
Harry: Ora capisco
Io: Non dire a nessuno quello che ti ho detto
- annuìì sorridendo Harry, mentre rientrammo dentro. Si, una cosa che non ho detto è che eravamo fuori da casa di Louis a parlare di tutto ciò
Abbie's point of view
Ammetto che ero ancora 'scossa' da quel messaggio. Non so se avrei voluto dargli un pugno, non so se avrei voluto abbracciarlo o se avrei voluto bac....
CIAO ABBIE SVEGLIATI PERO'
Dopo una decina di minuti, vidi rientrare Zayn. La voglia di guarlo ancora negli occhi era immensa, la voglia di chiedergli il motivo di quel messaggio era enorme.
Volevo andare da lui, magari parlargli e stringere di più i rapporti ma l'orgoglio mi bloccava totalmente.
I miei pensieri vennero interrotti dal mio cellulare che iniziò a suonare sulle note di Animals dei Maroon 5 quando lessi il nome della persona che mi stava chiamando un sorriso a 32 denti

Io: Pronto? - dissi euforica facendo prendere un colpo alle ragazze che era con me insieme agli altri
Rose: Ciao amore, come stai?
Io: Zia, io sto benissimo -
alzai gli occhi su Zayn per un secondo pronunciando quelle parole - e tu come stai?
Rose: Anch'io, purtroppo è lo zio che non sta affatto bene, credo che dovrò restare quì a lungo
Il mio sorriso si fermò, non riuscivo a stare ancora fuori casa mia e non riuscivo a stare senza mia zia
Io: Mi manchi davvero tanto
Rose: Anche voi, dove sei adesso?
Io: Da Louis insieme alle ragazze e gli altri
Rose: C'è anche Zayn? -
eccola.
Io: S..si - balbettai con un piccolo sorriso
Rose: Mi racconterai quando avrai più tempo, ti ho già capita. A domani Abbie - mi disse con l'intenzione di chiudere
Io: Va bene zi...aspetta, ma che hai capito?
Rose: Istinto, buonanotte -
mi disse per poi attaccare facendo spuntare un sorriso debole sul mio viso
Lei riusciva a capirmi anche senza guardarmi, solo dal mio tono capiva quel che mi succedeva
Aspetta, questa volta che avrà capito? Non è che pensa che io e Zayn....NO
I miei pensieri come al solito si rivolsero a lui, quel ragazzo che ogni volta riusciva a farmi stare bene.


Non so sinceramente cos'abbia ma si, riesce a farmi sorridere anche quando un motivo non c'è (Francesco Renga che ispira queste frasi è il top)

Nemmeno con Darren mi ero mai sentita così, mai. Nonostante le sue 'false' ma credibili frasi d'amore del cazzo che mi ripeteva ogni benedetto giorno, nonostante il suo 'falso' sorriso che ogni giorno mi faceva morire. Nonostante la falsità della persona di cui m'innamorai.
Basta pensare al passato però.

***

Lucy: Ammettilo però! - esclamò Lucy cercando di farmi sputare il rospo
Io: No, no e no! Smettetela di dire cazzate dopo cazzate
Sophia: Andiamo Abbie, si vede che ti ha rincoglionita totalmente
Io: Siamo solo amici, che abitiamo insieme per un certo periodo, che c'è di male?
Eveleen: Il fatto è che ogni volta che lo guardi ti si legge dagli occhi che hai una voglia matta di stare con lui

Porco cazzo, come hanno fatto a capirlo? Eppure sembra che non lo riesco a nascondere, effettivamente è vero. Ogni volta che lo vedo mi sale addirittura la pelle d'oca
Purtroppo non riuscivo a confessargli che quello che dicevano era la pura realtà

Io: possiamo cambiare discorso?
Carola: Quando confesserai cambieremo discorso
Io: Ma a voi che importa? sono cazzi miei
- urlai ormai esasperata facendo girare i ragazzi che erano impegnati nelle loro conversazioni - scusatemi, ho bisogno di un pò d'aria - dissi calmandomi e uscendo fuori per respirare l'aria del buio.
Si aprì la porta, vidi Louis spuntare fuori

Loui: Che cosa è successo?
Io: Niente -
dissi guardando per terra cercando di chiudere il discorso
Louis: Abbie..
Io: Insistono sempre sullo stesso fatto 'Zayn di quà, Zayn di là'
- dissi guardandolo finalmente. gli spuntò una risata - che hai da ridere ora? vuoi prendermi anche tu per il culo?
Louis: Mai, ma ora dillo a me e ti prometto che starò zitto.
Io: Che vuoi sapere?
Louis: Ti piace Zayn? -
apposto, eccone un altro.
Chiusi gli occhi cercando di trattenere quella piccola lacrima che mi stava per uscire dagli occhi, credo che fosse il nervosismo. Non gli risposi ma capì la mia risposta

Louis: Sei stupida, lo sai?
Io: Per quale motivo?
Louis: Perchè non vuoi dirlo?
Io: Non lo so, ti giuro che non lo so -
dissi abbracciandolo, gli abbracci del mio migliore amico mi danno sempre conforto.
Zayn's point of view
Non riesco ancora a capire quell'improvvisa rabbia di Abbie, non era la prima volta ma notai subito che sembrava stressata, come se stavano cercando di fargli confessare qualcosa.
Mi avvicinai a Sophia per chiedergli cosa fosse successo ma in quel momento rientrarono Louis e Abbie. Lei era rossa, con gli occhi lucidi come se avesse pianto.
Andò verso le ragazze, chiedendogli scusa per quell'urlo che gli aveva tirato, loro sorrisero abbracciandola
Vederla in quel modo era brutto, volevo andare da lei ad abbracciarla ma qualcosa m'impedì di muovermi
La vidi finalmente sorridere mentre con una mano asciugava gli occhi che in quel momento erano bagnati da lacrime

Io: Tutto apposto? - le dissi piano piano avvicinandomi
Abbie: Si - mi guardò mentre gli sorrisi - tutto apposto, solo che sono stanca. Possiamo tornare a casa?
Io: Va bene -
dissi mentre avvisammo tutti il nostro ritorno a casa e dopo aver salutato salimmo in macchina e tornammo
***
Sono le due e mezza di notte. Abbie dorme, nel letto accanto al mio, c'è buio e non riesco a vederla bene.
Accesi la lampada per guardala ancora una volta. Era bella anche quando dormiva.
Mi alzai dal mio letto per avvicinarmi a lei, la voglia di stringerla a me, mi stava uccidendo.
Cercando di non svegliarla la guardai mentre poggai la mia bocca sulla sua fronte accarezzandogli il braccio con la mano
La sentii singhiozzare come se stesse piangendo nel sogno mentre prese spontaneamente la mia mano portandosela tra le braccia per evitare che la lasciassi.
Forse aveva capito che in quel momento ero lì ma ero io a non capire perchè piangeva, comunque decisi di non svegliarla. Silenziosamente mi sdraiai vicino a lei senza farmi notare e fatto ciò il suo pianto si fermò.
Se qualcuno adesso ci vedesse così chissà cosa potrebbe pensare, tipo mia madre che pensa sempre 'male'
Sincero? questa volte, non m'importa.
Voglio solo restare accanto a lei



Dopo circa tre o più giorni di assenza.. ECCOMII
Il video di Night Changes...oh sentite questi mi vogliono morta. l'ho guardato una ventina di volte in un giorno. APPOOOSTO
C'è qualcuno che questa mattina alle cinque ha seguito gli AMA's? Io no, dormivo eheh
Sentite io la mattina devo svegliarmi alle sei e mezza per andare a scuola e la notte il sonno arriva verso mezzanotte... non è colpa mia aiuto.
Comunque, oggi a scuola abbiamo fatto il tema e dovevamo raccontare un sogno che abbiamo fatto... ho parlato del sogno che ho fatto sui ragazzi
Praticamente ho sognato che andavo al loro concerto, e quando è finito sono andata nel loro camerino (non pensateeee maaale) e li ho abbracciati, e ho pianto. Non scherzo, l'ho sognato davvero
Sentite ora per questo tema voglio un 110 e lode ;)
Che ne pensate del capitolo? è un po cortino ma sono succese coseee
Okay basta, vi ringrazio tutte per le recensioni che mi lasciate, davvero mi commuovo :')
E' la mia prima Fanfiction quindi faccio quel che posso...
bene, domani se ci riesco continuo.. altrimenti aspettate hahaha
ciao pimpe

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Together. ***


Fino ad un certo punto, questa è stata la notte più brutta della mia vita
Sarà per via del sogno che ho fatto, e dico fino ad un certo punto perchè ricordo che stavo piangendo ma qualcosa o qualcuno mi fece calmare riuscendo a farmi sorridere, non so bene cosa sia successo e mi piacerebbe tanto saperlo
La stanza si sta pian piano illuminando, a quanto dice il mio telefono sono le sei e mezza, ma sono sola
Zayn non c'è, il suo letto è ancora disfatto e le coperte per poco non arrivano per terra, ma lui non è presente in camera sua
Mi alzai dal letto, i miei occhi bruciavano e non riuscivo a capire il perchè. Mi chiusi la porta del bagno alle spalle e iniziai a lavarmi la faccia per togliere gli ultimi residui di trucco che durante la notte si erano sparpagliati nel contorno dei miei occhi, sembravo un mostro con le occhiaie
Prima di andare a dormire, ieri sera Trisha avvisò me e Zayn che ne lei, ne Doniya oggi sarebbero state a casa e che noi saremmo rimasti soli per un pò. Ma quando andai alla ricerca del moro nemmeno lui era in casa, quindi ero io quella sola in casa
Tornai in camera mia tovando il mio telefono illuminato
'Messaggio da Zayn'

''Scusami se non ti ho avvisata ma non volevo svegliarti, sono con i ragazzi che dobbiamo fare una cosa, torno fra un'oretta circa x
Zayn''

Io: Ah bene, e che faccio adesso sola?
Sbuffai, camminando avanti e indietro per la stanza cercando qualcosa da fare, ma niente
Io: Ho capito - replicai annoiata prima di buttarmi a peso morto sul letto avvolgendomi sotto le coperte, e buonanotte anche se è giorno.

Zayn's point of view
Liam: A me sembra una buona idea
Niall: Mh, ma dove sarebbe questo posto?
Louis: Non molto lontano, è vicino Doncaster, circa una o due ore di treno
Io: Tutti e cinque?
Louis: No, tutti e dieci
Harry: Dieci?
-
chiese confuso - e che dobbiamo portare pure gli animali dello zoo?
Louis: Ma siete proprio coglioni
- disse sbattendo la mano nella sua fronte - avete dimenticato le ragazze?
Cazzo..
Niall: Vi causa problemi? - Harry nel frattempo mi tirava gomitate per farmi tornare alla realtà
Io: Nono, anzi forse è meglio che ci siano loro
Liam: Io personalmente mi diverto il doppio con loro
Louis: Allora è deciso, una settimana in campagna. Le stanze sono solo due, quindi in una stanza dormiranno Abbie, Carola, Eveleen, Sophia e Lucy mentre noi nell'altra
Harry: Eh no Louis, sei scorretto! Zayn voleva dormire in stanza con Abbie
- sputa il riccio ridendo insieme agli altri, ma io ero solo fermo fulminarlo con gli occhi
Io: Se era una battuta non mi hai fatto ridere
Niall: Giusto, hai dimenticato che ci dorme già in stanza con lei?
- si rivolge ad Harry
Liam: Chissà che fate lì dentro
- dice a bassa voce, ma riuscìì comunque a sentirlo
Io: Quando vi ho conosciuti ero sicuramente ubriaco.. Andiamo ragazzi a mala pena ci parlo con Abbie - ed era ovviamente una bugia alla quale non credettero
Louis: E' ancora presto per raccontarci tutto, quindi cambiamo discorso - disse sicuro - stasera tutti da Zayn, le ragazze le avviso io

***
Sono le dieci e credo di aver fatto troppo tardi, altro che '' un'oretta e torno''
C'è silenzio, troppo silenzio, suppongo che Abbie dorme ancora
Salgo le scale avvicinandomi alla porta che è leggermente appannata. Con delicatezza apro e vado a sedermi vicino alla dormigliona per svegliarla

Io: Abbie - poggio la mia mano sulla sua spalla muovendola, ma non risponde
Io: Abbie svegliati - continuo vedendola aprire leggermente gli occhi
Abbie: Mh? chi è morto? - disse ancora in coma
Io: Nessuno stupida, ma svegliati che è tardi
Abbie: Punto uno 'stupida' lo togli, punto due  che ore sono? -
chiede portandosi una chiocca di capelli, che le copriva il viso, dietro gli occhi.
era fottutamente bella anche la mattina.
Io: Le dieci, vuoi mangiare?
Abbie: Altro che ''un'ora e torno'
' - eccola - comunque si
Io: Vestiti e scendi, ti ho portato la colazione - gli sorrisi mentre tornavo sotto chiudendomi la porta alle spalle, e  in meno di qualche minuto eccomi in cucina
Bene, e ora dove devo mettere le mani?


Abbie's point of view
Dopo essermi vestita lavata e sistemata, scesi giù per riempire lo stomaco che mi stava praticamente rompendo i coglioni
Mi trovavo di fronte al paradiso
PA-RA-DI-SO

Cornetti, ciambelle, plumcake e altre cose che amo.
Io: Vuoi farmi diventare una balena,  Zayn?
Zayn: No, ma se vuoi mangio tutto io eh
- aveva un piccolo sorriso stampato in viso
Io: Scordatelo - dissi lanciandogli un'occhiataccia
Continuava a sorridere

Era fottutamente bello.
Io:Zayn? - lo chiamai, e puntò gli occhi su di me e i nostri sguardi s'incrociarono e per poco non mi bloccai - Grazie - continuo
Zayn: Per cosa?
Io: Per tutto -
mi avvicinai a lui lasciandogli un piccolo bacio in guancia
Nessun ragazzo prima d'ora mi aveva mai portato la colazione, nessuno mi aveva mai trattato così bene.
Mi rispose un semplice
'ti voglio bene'
Peccato che io non possa rispondere la stessa cosa, mentirei.

***
Louis: Buonsalveee
Io: Louis!
- dissi correndo per l'ennesima volta da lui abbracciandolo mentre cercava di chiudere la porta
Louis: Sorella, come mai quest'accoglienza?
Io: Non lo so, mi andava -
sciolsi l'abbraccio, per poi salutare Harry e gli altri. Poi passai alle ragazze
Eveleen: Sbaglio o devi raccontarci qualcosa?
Io: Si qualcosa c'è, andiamo su
Zayn: Aspettate! -
ci fermò il moro
Niall: Dobbiamo dirvi una cosa
Lucy: Mi state spaventando, che succede?
Louis: Avevamo pensato di andare in una casa in campagna vicino Doncaster per una settimana, insieme a voi -
disse guardando i ragazzi - vi và?
Carola: In effetti ci vuole un pò di tranquillità
Sophia: Quando si parte?
Liam: Lunedì
Io: Ci stò, adesso muovetevi e saliamo


Mi trascinai Sophia,  Eveleen, Carola e Lucy in camera per raccontagli ciò che succedeva.
Era strano dover dare ragione alle mie amiche.
Ma si, per me quello che provavo per Zayn, non era solo semplice amicizia per un vicino di casa nonchè amico dei miei amici.
E se fosse qualcosa di più?




Vi chiedo terribilmente scusa se sto mancando spesso, ma ho davvero un casino d'impegni.
Bene bene bene
Sentite, Abbie quando vuole è dolcissima non potete dire il contrario.
Ma poi, Zayn che cerca di nascondere i suoi sentimenti per Abbie.. E' un cucciolo, scusatemi
Cambiamo discorso
C'è qualcuna che è riuscita a vincere i biglietti per Roma? Io no, e non credo di poterci andare
Io sono minorenne, e vengo dalla Sicilia. L'evento è riservato alle fan e se 'dovessi vincere' partirei per roma, ma non di certo sola
Verrebbe mia madre con me, ma non possono entrare i genitori  a quant'ho capito.
UN'ALTRA POSSIBBILITA' DI REALIZZARE IL PROPRIO SOGNO ANDATA IN FUMO
Apposto, grazie fortuna mi stai davvero colpendo.
Ci sentiamo al prossimo aggiornamento, vi prometto che rispetto a questo sarà molto più lungo ciao pimpe

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Past ***


'Abbie' mi chiamarono due voci
'è bello vedervi dopo tanto tempo, ho bisogno di voi' gli risposi io
'che succede amore? cos'è tutta questa confusione che hai dentro?' mi disse mia madre
'Non lo so, giuro'
'Noi da lì sentiamo e vediamo cose che tu non riesci a percepire, Abbie' dissero in coro mia madre e mio padre
'A che vi riferite?' gli chiesi a voce bassa
'Zayn, ti sembra che non abbiamo notato niente?' un piccolo sorriso spuntò sul mio volto
'Lo vedi? stai sorridendo' continuarono
'Non so cosa fare'
'Segui il tuo cuore, perchè qualcosa c'è ma non lo vedi' si allontanarono piano piano
'Mamma, papà?' li chiamai
'Siete già stati scritti insieme, tranquilla tesoro'
'Cosa?' spalancai gli occhi
'Adesso svegliati, Abbie, svegliati'

...
Zayn: Svegliati Abbie, svegliati, che succede?
Aprì gli occhi di colpo, non mi ero accorta che cosa stava succedendo, un minuto prima ero con i miei genitori e adesso... un momento, i miei genitori?
Stanza buia, i miei genitori mi parlavano... ma perchè non ricordo di cosa parlavamo?

Zayn: Abbie? Ma mi senti? - mi continuò a chiedere
Io: La testa cazzo - portai le mie mani in testa cercando di far smettere il dolore, ma era tutto inutile
Zayn: Hai avuto un incubo?
Io: No, anzi..
Zayn: Nel sonno ti agitavi e tremavi, sicura che sia tutto apposto?
Io: I miei genitori...
Zayn: Cosa?
- disse confuso
Io: Erano lì, di fronte a me e mi parlavano di...non ricordo - eccole le lacrime, mi sembrava strano che non stavano arrivando
Zayn: Va tutto bene - poggiò la sua mano sulla mia spalla
Lo abbracciai, avevo bisogno di qualcuno che mi consolasse e lui ci stava riuscendo solo guardandomi
ricambiò la stretta come se ne avesse bisogno anche lui, strizzai gli occhi per fermare le lacrime che uscivano dai miei occhi, ma ci pensò lui ad asciugarmele

Zayn: ti mancano?
Io: Moltissimo -
singhiozzai
Zayn: Non piangere più altrimenti mi unisco a te - disse per poi lasciarmi un sorriso in viso
Io: Non ti azzardare a farlo - mi asciugai l'ultima lacrima con la manica del mio pigiamone
Quando gli dissi che i miei genitori mi mancavano, prima di sorridere notai in lui un'espressione triste, quasi come la mia
Ormai sono settimane che ci conosciamo, e quasi due settimane che sono ospite a casa sua.
Conoscevo ormai sua madre, sua sorella e anche sua nonna che era venuta a farci visita qualche giorno fa.
Ma non sapevo completamente nulla di suo padre, non me ne aveva mai parlato, mai
Di certo non volevo chiederglielo, sarebbe stato brutto, volevo aspettare che me ne parlasse lui
Sempre se me ne avrebbe mai parlato
Sarà per questo se ogni volta che parliamo dei miei genitori in lui esce un viso triste?
Se suo padre è morto come il mio?
Se suo padre lo ha abbandonato quando era piccolo?
In un certo senso riuscirei a capirlo, anch'io sono cresciuta senza un padre e una madre
O meglio, la mia adolescenza non l'ho vissuta con loro
Povero Zayn, non sai quanto ti capisco.


Zayn's point of view
Vederla in quel modo mi ha fatto preoccupare tantissimo
Che ne so, mi sembrava addirittura che stava morendo
Stava sognando i suoi genitori, quindi capisco

Io: Ti va di andare a prendere qualcosa fuori?
Abbie: Certo, ma che ore sono?
Io: Quasi le undici, poi mi spieghi come fai a dormire così tanto
Abbie: Il letto è comodissimo, quindi credo  che potrei arrivare a svegliarmi anche più tardi
- rise
Io: Allora qualche volta lasciami dormire in questo letto, quanto sei egoista - dissi facendogli delle smorfie
Abbie: E io dove dormo?
Io: Per terra, guarda è comodissimo anche li
Abbie: Sei un coglione -
imitò le mie faccie buffe
Tu sei bellissima, cazzo.

***
Era passata almeno un'ora e mezza da quando Abbie si stava preparando potrei contare anche i venti minuti che ci ha messo in camera per scegliere i vestiti
Le donne, chi le capisce è veramente bravo

Io: Abbie, quanto ci vuole? Ti sto aspettando da un casino di tempo ti ricordo - continuo a bussare
Abbie: Sai come si dice? 'mai fare aspettare una donna' quindi teoricamente ho tutto il diritto di farti aspettare, sei un uomo - gridò dalla camera mentre rideva
Io: Non fai ridere, davvero Abbie sei squallida
Abbie: Potresti anche fingere che la battuta ti faccia ridere eh, comunque sono pronta
- e detto ciò aprì la porta
Aveva un paio di jeans scuri e aderenti, un maglioncino bianco e le converse
e come se non bastasse mise anche una piccola sciarpa

Io: Hai tutto questo freddo?
Abbie: Zayn, siamo in pieno novembre e tu sei un ragazzo ti ricordo
Io: E questo che vuol dire?
- gli sorrisi
Abbie: Vuol dire che noi ragazze sentiamo sempre freddo in inverno, mentre voi vi mantenete perchè avete il corpo già riscaldato
Io: Come le sai tutte queste cose?
Abbie: Primo perchè sono una ragazza ti ricordo, secondo perchè rispetto a te sono intelligente-
disse incrociando le braccia sotto il petto
Io: Vogliamo andare adesso?
Raggiungemmo la mia auto, e una volta saliti accesi lo stereo e misi un CD fatto da mia sorella poco tempo fa
Partì immediatamente la musica sulle note di Ariana Grande con One Last Time. Mia sorella amava quella cantante, anche a me piaceva ma non esageratamente
Ma non credo che mia sorella sia l'unica ad amarla

Abbie: Non toccare la radio, pensa a guidare - mi urlò quando stavo per cambiare canzone
Io: Ti piace?
Abbie: Ariana? Tantissimo
Io: Anche a Doniya piace, e molto
Abbie: Ho sempre detto che tua sorella è da stimare, magari qualche volta ci porterai ad un suo concerto, eh Zayn?

La conversazione venne interrotta dal telefono di Abbie che iniziò a squillare..

Abbie's point of view
Io: Pronto? - dissi portando il telefono nell'orecchio cercando di capire chi fosse il 'numero sconosciuto' che in quel momento mi chiamò
Nessuna risposta.
Io: Pronto o non pronto? - Zayn rise
Ancora nessuna risposta.
Io:Il gatto ti ha mangiato la lingua?
Niente.
Io: Ho capito, vaffanculo - riattaccai
Zayn: Bel modo di rispondere ad uno sconosciuto
Io: E scusa, ho detto tre volte 'pronto?' e nessuno risponde, tu che faresti?
Zayn: ''pronto'' lo hai detto due volte e comunque, si avrei fatto la stessa cosa, hai ragione

*drrr*
il mio telefono vibbrò ancora, ma non era una chiamata, bensì un messaggio
'Perdonami, non sono riuscito a parlarti. Ho bisogno di vederti.
Darren x'

Rigida, immobile, bloccata ecco com'ero
Era davvero lui? Dopo un casino di mesi si era ricordato della mia esistenza?

Zayn: Tutto bene? - mi chiese Zayn, che aveva notato la mia espressione
Io: No.. - si fermò con l'auto di fronte un bar, segno che eravamo arrivati ma lui non scese
Zayn: Chi è?
Io: Il mio ex..
Non mi rispose, si limitò ad abbassare la testa.
E ORA CHE AVEVA PURE LUI OH?
'Cosa vuoi Darren?'
'Possiamo vederci oggi pomeriggio?'
'Dove?'
'Alle cinque in centro, daccordo?'
'Si, ciao'
risposi io, fredda
Non era molto distante da casa di Zayn, così decisi di andare a piedi e di non dire nulla a nessuno.
Io:Zayn? - gli chiesi con voce singhiozzante
Zayn: Si?
Io: Scusami, possiamo tornare a casa?
- lui annuìì.
Quando mise in moto, tornammo a casa senza dire una parola.
Quel messaggio mi distrusse.
Perchè il passato deve sempre essere in mezzo ai coglioni?


***
Erano le quattro e mezza, decisi di iniziare ad incamminarmi verso il centro, prima vedevo Darren e prima me ne sarei andata
Appena arrivai davanti la porta, pronta per uscire senza avvisare nessuno, qualcuno riuscì a bloccarmi

Zayn: Dove vai?
Io: Io? vado...da Sophia, si da Sophia torno fra un pò
Zayn: Sto uscendo anch'io, vuoi un passaggio?
Io: No, grazie

Era a due centimetri da me, riuscì a guardare attentamente i suoi occhi, che stavano incrociando i miei
Sentì il suo respiro vicino al mio viso, qualche secondo di silenzio.
Ero imbarazzatissima quando mi allontai piano piano per aprire la porta e andarmene

E' fottutamente perfetto oddio.


 
Tralasciamo il fatto che avevo intenzione di continuare domani, ma oggi sono troppo depressa e ho deciso di scrivere per far passare la 'tristezza' che ho avuto oggi.
i One Direction a Roma e io a casa come una cogliona a piangermi addosso.
NO, NON VA.
L'unica cosa positiva è che 'dicono' che i ragazzi abbiano detto che torneranno in Italia per tour
Ci stavo credendo fino a quando non ha scrito Morini su twitter 'Parole parole parole'
Le opzioni sono due:
O stava cantando su twitter
O ci vuole far capire che sono tutte cazzate e che loro non hanno detto che verranno.
QUINDI LA DEPRESSIONE E' PRATICAMENTE AUMENTATA
C'è qualcuna di voi che è andata?
Se si, sono felicissima per voi
Tornando al capitolo
Oggi non ho scritto gran chè, è un pò moscio perdonatemi.
Ma 'il meglio deve ancora venire' e fra qualche capitolo state tranquille che arriva il momento più atteso da tutte voi.
Ma vi assicuro: col passare del tempo non sarà tutto rose e fiori.
Lo so che adesso mi odierete, sorryy
vi voglio bene anch'io, ciao pimpe

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Present. ***


Io: Perciò hai capito? Se ti chiede, io sono con te - continuai a dire alla mia migliore amica via telefono
Sophia: Me lo hai ripetuto venti volte, Abbie ho capito. Ma perchè tutto questo?
Io: Ti racconterò, adesso devo chiudere ci sentiamo
- dissi chiudendo la telefonata
Ecco Darren
Ecco Abbie impaurita

Darren: E' da molto che aspetti?
Io: No, parla ora o mai più
- risposi dura
In lui non era cambiato nulla, era sempre quella persona di cui mi ero innamorata, almeno nell'aspetto fisico era così.
Darren: Sono due mesi che aspetto di dirtelo Abbie, non ci sono riscito per vari motivi che non ho voglia di elencare. Ricordi Noemi?
E come potrei dimenticarla.
Annuìì

Darren: Bene, so che di lei non hai ricordi piacevoli, anzi tutto il contrario. Mi sono accorto...insomma lei è una ragazza bella, simpatica e tutto il resto. Ma in me c'è confusione, so che è tardi per dirlo ma è così, sono confuso.
Abbassò lo sguardo.
Sono confuso
Quelle parole risuonavano nella mia mente.
Perchè era confuso?

Darren: Ti starai anche chiedendo cosa c'entri tu in tutto questo - ecco appunto - c'entri, perchè la causa della mia confusione sei tu.
Ah? Io?
Io: Che intendi? - chiesi confusa
Darren: Sono mesi che fra noi è finita, giusto? Si, Noemi ha diciamo ''rovinato tutto'' ma non ho mai smesso di pensarti
Cazzo minchia cazzo minchia cazzo minchia..
Perchè proprio adesso?

Io: Darren io..- mi bloccò
Darren: No, lasciami finire. E' vero, mi sono comportato male nei tuoi confronti, ti ho illusa e tradita e di questo me ne sono pentito un casino. Mi sono accorto che fra te e lei non c'è scelta più ovvia. Sei diversa da lei, insomma. Il suo è amore per il contatto fisico, tu non sei così, non sei come lei
Io: Prima che continui, adesso posso parlare io? - lui annuìì
Io: Avrei molte cose da urlarti adesso, che non ti dico per educazione o finirei per mandarti a quel paese. Perchè, Darren? Sono passati.... quasi otto mesi, e con quale coraggio adesso vieni a dirmi quattro cazzate che non mi fanno nè caldo e nè freddo? Con te stavo bene, e quella foto mi ha distrutta, non t'immagini nemmeno il dolore che mi hai fatto passare. Anche Noemi, era mia amica e questo è il risultato che ho ottenuto. Adesso ho altro a cui pensare, adesso ho qualcuno che veramente mi rispetta - dissi tutta d'un fiato
Darren: C'è qualcun'altro? - chiese con tono deluso
Silenzio.
Non sapevo che rispondere.
Mi tornò in mente Zayn. Perchè? semplice, perchè era con lui che adesso stavo bene.

Io: S..si - dissi senza pensare a quello che avevo appena detto
Darren: Capisco.. chi è? - mi chiese sfacciatamente
Io: Devo andare, scusa.
Nemmeno lo salutai, feci retromarcia e a piedi uscì dal centro per tornare a casa lasciandolo alle mie spalle
Ripensavo alle sue parole, con che coraggio?
Mi ritornarono in mente i momenti passati con quella testa di cazzo, definizione giusta.
Il freddo delle sei iniziava a farsi sentire, incrociai le braccia sotto il petto cercando di riscaldarmi ma era inutile.
Per strada nessuna anima viva, il tramonto stava arrivando, e la pioggiarellina altrettanto.
Iniziai a piangere, non chiedetemi perchè. Non lo sapevo neanch'io.
Avevo dubbi, confusione e molte emozioni che la mia mente non riusciva mettere insieme.
I miei occhi non vedevano più, vidi solo un'auto nera che avevo riconosciuto ma non ci fù verso di ricordare chi ne fosse il proprietario, lo vidi uscire dall'auto ma non riuscì a raggiungerlo, e si avvicinò preoccupato.
E all'improvviso...
BOOM, buio.

***
'Amore, io non ti ho insegnato questo, ricordi? chi te lo ha detto di svenire per Darren?'
'Mamma...'
'No signorina ascoltami bene, sei forte e non hai motivo di fare così. Ricordi che ti abbiamo detto l'altro giorno?'
Anche nei sogni riesce ad aiutarmi.
'Si ricordo, ma..'
'Niente ma. Abbie amore, ascoltami bene. Tu sei una ragazza forte, hai un pò il carattere pesante ma nonostante questo sei più buona di un pezzo di pane, io e tuo padre lo abbiamo notato in tutti questi anni'
'Lo so.. mamma, aiutami'
'Stai per compiere diciotto anni Abbie, avrai sempre bisogno di me e tuo padre ma devi contare anche su qualcun'altro..'
'Chi?' rimasi scioccata dalle parole di mia madre.
'Lui'

..
Ancora una volta spalancai gli  occhi, stavo di nuovo sognando.
Avevo una pezza bagnata in fronte, mi sentivo scottare e tremavo, di nuovo.
Ritrovai di fronte a me Zayn. Perchè ogni volta che sogno mi sveglio con il suo viso di fronte al mio?
Mamma, Papà.. che state cercando di dirmi? Non vi capisco.

Zayn: Come ti senti? - la sua voce calma era ciò che mi fece sentire meglio
Io: Che cosa è successo? - chiesi alzando il busto togliendo la pezza dalla fronte
Zayn: Sei svenuta, e fortuna che ero lì altrimenti ti davo per dispersa - mi sorrise
Io: Oh.. eri tu? - ricambiai il sorriso, lui annuìì
Zayn: Riposati, scotti da morire
Stavo per rispondere che stavo bene fino a quando non tossìì abbastanza forte da darmi la conferma che stavo male ed era vero, bruciavo, avevo la febbre
Zayn: Ah, digli alla tua amica che non è brava a fingere - disse ridendo
Ecco, cosa cazzo aveva combinato Sophia?
Presi il mio cellulare, notando i 4 messaggi, tutti da lei

'E' venuto Zayn, ora gli apro'
'Cazzo Abbie'
'Non l'ha bevuta'
'Ti voglio bene, lo sai vero?'

Sbuffai in una rumorosa risata, davvero ho un'amica così cogliona?
Zayn: Quando ti sentirai meglio mi dirai dove sei andata - mi disse serio
Ecco, mi toccava dirglielo
Non feci in tempo però, ormai era già uscito dalla sua stanza.

'Ho visto Darren' risposi alla mia amica
'Ti sto chiamando' la sua risposta non tardò arrivare
In men che non si dica il mio telefono iniziò a squillare sulle note di Jessie J con Thunder
Io: Non ci hai messo molto a richiamare
Sophia: Racconta cosa è successo -
mi disse, piuttosto fredda e a quel punto gli raccontai quanto accaduto - cosa pensi di fare?
Io: Nulla, su come la penso ho le idee chiare, almeno credo - le dissi abbassando la voce
Sophia: E che pensi?
Io: Darren è il passato, adesso c'è solo il presente.

Sophia: Questo presente per caso è Zayn?
Non gli risposi.
Com'è che si dice?

Chi tace acconsente.



ALLOOOORA
Amatemi perchè ho aggiornato prestissimissimo
qualcuna di voi ieri è stata a roma?
come avrete sicuramente capito... IO NO :)
Stanotte ho sognato i ragazzi, e mi sono svegliata con le lacrime oddio
Praticamente li ho abbracciati uno ad uno per più di cinque minuti e all'improvviso Liam mi ha detto 'sei pronta per il concerto?' in italiano uooo
Io gli ho detto che non avevo abbastanza soldi per venire, e si è intromesso Louis dicendomi che mi avrebbero dato loro il biglietto, gratis.
OKAY, NON SONO NORMALE A FARE QUESTI SOGNI LO SO MA ODDIO LA VOGLIA CHE HO DI VEDERLI NON PUO' CAPIRLA NESSUNO
NES-SU-NO
N-E-S-S-U-N-O.
Poi
Che ne pensate del capitolo?
Sto cazzo di Darren in mezzo ai coglioni ha creato confusione ad Abbie, all'inizio. Ma lei sembra chiara sulla sua decisione
QUALE SARA'?
Dai che voi l'avete capita..
Se ci riesco aggiorno domani, tenetevi pronteeee....
CIAO PIMPE

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** The room. ***


Era passato qualche giorno dal mio improvviso 'svenimento'
Ormai avevo raccontato dove e con chi ero stata a Zayn, e non l'ha presa benissimo. Sembrava più che un rimprovero, una scenata di gelosia e per questo avevamo avuto una piccola discussione
Si era arrabbiato perchè non lo avevo avvisato, o perchè avevo rivisto Darren? Una domanda alla quale non riesco a darmi risposta.
Un mistero
Da qualche giorno sentivo più spesso le ragazze per preparare le valige che ci servivano per domani, finalmente il giorno più atteso stava arrivando
Carola stava a ripetere in continuazione di quanto fosse 'bello e simpatico' Louis. Ci conosciamo da 5 anni circa, e per tutti questi anni non ha fatto altro che ripetermi questo. Ma non aveva mai confessato l'amore 'evidente' che provava per il mio migliore amico, un pò strano direi.
Liam invece non aveva fatto altro che ripetere in continuazione a Zayn delle informazioni su Lucy. Lei si è aggiunta alla nostra comitiva da circa un anno e Liam non faceva altro che sbavarle dietro, dal primo momento che l'ha vista, e nessuno ha mai capito se i sorrisi che lei gli lanciava erano un segno di amore reciproco o un segno per dirgli 'se non la smetti vengo e divento peggio del Governatore di The walking dead'
Sincera? Quei ragazzi mi fanno salire il disgusto quando si tratta di situazioni amorose, sul serio
Però, gli voglio troppo bene e questo mi spingeva sempre ad aiutarli.
Sempre se quello che facevo si chiamava aiuto eh.

Quella sera ci ritrovammo tutti da Harry.
Casa sua era enorme, e a volte mi chiedevo come caspita faceva a vivere in una casa così grande da solo.
Comunque sia, ci fermammo anche la notte da lui, così che il giorno dopo saremmo potuti andare via insieme, alle nove dovevamo già essere tutti fuori casa, se non volevamo perdere il treno
Non vi preoccupate, avevamo dormito da lui milioni e milioni di volte. E se ve lo state chiedendo no, non abbiamo mai fatto porcherie tutti insieme. Siamo fratelli quindi solo pensarlo mi faceva salire il vomito, anche se a lui una battuta su questo discorso non scappava mai.
Cambiando discorso. In quei giorni, dopo quello che era successo le chiaccherate con Zayn erano diminuite tantissimo, a malapena ci scambiavamo un 'ciao' e questo mi faceva.. come dire? un pò male.
Ma la colpa è sua, non avrebbe dovuto iniziare ad alterarsi. No okay, sono io che avevo iniziato ad alzare la voce, ma perchè lui stava iniziando a pensare che io sarei tornata di nuovo con Darren. La discussione era finita con la mia voce, quando gli ho urlato 'Sei geloso?' non mi rispose, uscì semplicemente dalla stanza così, senza dire neanche mezza parola.
Certo, avevamo chiarito dopo qualche ora ma nulla di che, ripeto che a malapena ci salutavamo
Che palle, odiavo litigare con lui.

***
Era arrivato il momento, stavamo entrambi per andare dal nostro amico riccioluto
Io: Insisto, dai vieni con noi, è un pomeriggio che sei quì non voglio che vai sola - continuavo a ripetere a Sophia che era seduta nel letto accanto a me.
Sophia: No, ti ho già detto che è un buon momento e non voglio rovinarti nulla - disse con quel sorrisetto maligno che odiavo
Io: Sei fissata eh, non c'è nulla da sistemare, inutile che continui ad insisterci - replicai annoiata
Sophia: Sarà, comunque si sta facendo tardi, mia madre si starà preoccupando quindi è meglio che vada, dovrò stare lontata una settimana quindi meglio andare a salutarla, ciao sorella - mi disse dandomi un bacio in guancia per poi chiudersi la porta alle spalle, ma la sentì tossire come se voleva avvertirmi di qualcosa, e infatti era così
D'improvviso entrò Zayn, piuttosto allegro e non sapevo il motivo, ma non avevo tutta questa voglia di chiederglielo
Zayn: Quando dici tu, possiamo andare - finalmente riuscì a guardarlo dopo giorni, era strano lo ammetto
Io: Anche adesso - dissi semplicemente per poi dirigermi verso il salone dove ci attendevano Trisha e Doniya, e dopo averle salutate raggiungemmo l'auto di Zayn.
In auto nessuno dei due disse una parola, neanche mezza e questo mi stava dando leggermente fastidio, forse non era 'fastidio' ma semplicemente voglia di parlargli

Zayn's point of view
Erano giorni che io e Abbie ci scambiavamo a mala pena un 'ciao'
Non ero arrabbiato con lei, ma non so perchè il mio orgoglio mi spingeva a non parlarle. La discussione dell'altra volta mi ha spiazzato, sopratutto l'ultima frase
'sei geloso?'
Quelle parole continuavano a rimbombarmi in testa. No, non sono geloso. Mi ha solo dato fastidio che si è rivista con quel Darren che, a quanto mi ha raccontato lei, l'ha fatta stare male tradendola con un altra. E adesso che cazzo viene a dirle di tornare insieme? Questo è fuori
'Questa è gelosia, caro Zayn' ripeteva la mia voce in testa, ma non ero io a parlare..no
Okay ammetto che vedere Abbie con un altro non mi avrebbe fatto stare benissimo, ma non so che mi passa per la testa, questa ragazza ha mandato in tilt il mio cervello, letteralmente
Eravamo in macchina, nessuno osava dire una parola, nemmeno una.
Quella situazione mi stava leggermente scocciando così decisi di rompere il ghiaccio ma fui preceduto da Abbie.
Abbie: Zayn, possiamo parlare? - mi chiese a tono basso
Stavo per rispondere, quando il mio telefono iniziò a squillare sulle note di Blank space
CHE TEMPISMO OH.
Io: Pronto?
Harry: Amico a che punto siete? Mancate solo voi
Io: Potresti almeno darci il tempo per arrivare? - risposi annoiato
Harry: No scusa, pensavo fosse successo qualcosa - rideva
Io: Ah si, ci hanno investito e stiamo venendo così, mal conciati e ricoperti di sangue. Certo che hai una testa Harold
Sentivo Abbie che rideva, però cercava di non farsi notare. E' incredibile quella ragazza.
Harry: Piuttosto, avete parlato? - mi chiese, a lui avevo raccontato la situazione.
Io: Ci stavo provando adesso, ma devi per forza scassare il cazzo. Comunque oramai siamo arrivati, quindi alza le chiappe ed apri la porta - attaccai.
Una volta parcheggiato nel vialetto davanti la casa di Harry, scendemmo dalla macchina.
Andai nel suo sportello per apriglielo, e quando scese si fermò avanti a me.
Eccoli di nuovo i nostri occhi che si incrociano per qualche secondo, venti circa.
Chiusi lo sportello per evitare di far continuare quell'imbarazzante situazione, non che guardare i suoi occhi lo sia.
In effetti era imbarazzante per lei, avevo notato la sua faccia diventare multicolor ma non le dissi nulla, avrei aumentato la dose di colori.
La porta si aprì ed Harry e Niall sbucarono dalla porta obbligandoci ad entrare
Sentì due gomiti colpirmi la costola, segno che Harry e Niall avevano già capito. Quelli capivano tutto solo guardando le nostre faccie ecco perchè, insieme agli altri due, sono i miei migliori amici
Il punto è che io e Abbie non avevamo parlato neanche un pò.
Devo sistemare questa storia, perchè non ne posso più davvero.

***
Niente, ancora nemmeno in faccia sono riuscito a guardarla. Cazzo Zayn, ma che ti prende oggi?
Avevo raccontato ai ragazzi la situazione anche nei minimi dettagli, e le loro risposte erano dei maledetti sorrisi maligni.
Volevo ammazzarli, giuro. Quando fanno così, stanno sicuramente 'tramando' qualcosa, e l'unica cosa che volevo in quel momento era prenderli a pugni, uno per uno
Louis: Amico scusa se interrompo il tuo interessantissimo racconto - continuava a scherzare - potresti andare in camera di Harry? Le valige sono lì, apri la mia e prendimi il pigiama, fa un freddo cane
Io: Alzati e lo prendi, deficente
Louis: E dai, oggi a lavoro mi sono fatto un culo grosso così - fece segno con le mani
Io: Punto uno, tu non lavori. Punto due, hai già il culo grosso. Punto tre, ti odio però mi fai pena
Louis: Grazie - alzò la mano invitandomi a battere il cinque. Rifiutai.
Che coglione.
Salì le scale dove portavano nella stanza di Harry, l'ultima volta che entrai aveva un letto solo piccolo, adesso ne ha uno più grande e a giudicare dalle apparenze sembra di una piazza e mezza.
Il resto era uguale. La stanza dipinta di un leggero celeste, foto e vestiti sparsi quà e là, insomma tutto uguale.
Iniziai a frugare nella valigia arancione di Louis, cercando sul fondo per trovare il pigiama.
Quando mi girai per scendere a portare ciò che serviva a Louis, rimasi immobile
Eccola, era davanti a me, faccia a faccia.
In quel momento eravamo solo io ed Abbie in quella stanza, ma perchè era venuta?


Abbie's point of view.
Carola: E dai sali, sai che ho avuto tanto da fare oggi - mi supplicò la mia amica
Io: Sei una rompi coglioni, carola - replicai annoiata
Carola: Ti voglio bene sorella - disse ridendo
si, come no.
salì le scale in cerca della camera di Harry.
Quando entrai rimasi immobile nel vedere Zayn lì dentro, stava frugando nella valigia di Louis e non si era neanche accorto della mia presenza, almeno fino a quando non si girò
Tossì, cercando di dirmi qualcosa, ma dei piedi correre attirarono la nostra attenzione
Sentimmo Harry, Louis e Carola gridare un 'vai' mentre tutto d'un tratto sentimmo la porta chiudersi di botto, e contemporaneamente anche la chiave girarsi, brutto segno
'cogliona vi hanno chiusi dentro, si aspettano che gli facciate il nipote'
zitto tu.
Ero diventata verde come l'incredibile hulk. Lo avevano fatto davvero? E a quale scopo?
No okay lo scopo credo di poterlo immaginare
Corremmo entrambi sbattendo il palmo della mano sulla porta urlando ai ragazzi di aprirci.
Zayn cercava di forzare la maniglia tirando con tutta la sua forza.
Io: Coglione così si rompe e restiamo bloccati quì fino a quando non è ora di morire
'almeno state insieme, finchè morte non vi separi'
ma vuoi stare zitto?
'scusami'
mi rispose la vocina dentro la mia testa
Zayn: Ecco cosa tramavano, sono dei bastardi viventi.
Io: Peccato che te ne sei accorto solo ora - urlai
Zayn: Ci tocca stare quì, almeno per questa notte - disse portando la sua mano nei capelli per sistemarli, e sembrava piuttosto tranquillo
Io: Invece che startene lì tranquillo, vedi di aprire questa minchia di porta
Zayn: Hanno loro la chiave, non posso fare nulla io
Io: Io si
Iniziai a tirare pugni e calci alla porta tirando la maniglia cercando di farla aprire, ma niente
'manco se era attaccata con la colla super'
esatto, che faccio ora?
'vai a dormire'

Zayn: Abbie è inutile che continui, non apriranno la porta - abbassai lo sguardo, e notai che in quello stesso secondo lui era senza maglietta, di nuovo
Io: Ma che fai?
Zayn: Metto il pigiama, che credevi?
Io: Ah bene, e io dove dormo?
Zayn: Lì - indicò il letto
Io:  E tu dove dormi? - rifece lo stesso gesto di prima - scordatelo Zayn
Zayn: Preferisci dormire per terra? Non te lo consiglio è scomodo
Aveva ragione, purtroppo
Io: Vaffanculo - faccio per prendere il pigiama - si ma girati, coso
Sbuffò in una risata, ma si girò.
Messo il pigiama, andai a sdraiarmi sul letto trascinando tutte le coperte.
No, io non ho intenzione di parlargli perchè sono sicura che in questa storia c'entra anche lui
'calmina però, eh ragazza?'
Io: Ma che minchia vuoi ancora?
Ecco ci risiamo, ho parlato di nuovo ad alta voce
Zayn: Non ho parlato - rise, ancora una volta mentre si accostava sul letto che era piuttosto piccolo rispetto ad un letto di grandi dimensioni, quindi Zayn era praticamente vicino a me
Non so perchè, ma questa situazione non mi era nuova.
Zayn sdraiato, accanto a me, in un letto.
No, non mi è nuova.





 

'ANCHE SEEE FUORI TUUUTTO E' MAGNIFICOOO, NON LO PRENDERO' COME UN RIMPROVERO'
Okay, sono praticamente fissata con questa canzone e chi non l'avesse sentita cercatela perchè è stupenda
'Fedez feat Francesca Michelini (se si scrive così) Magnifico'
Che ne pensate del capitolo?
Bello scherzetto che hanno fatto quei tre eheheheh
Ragaaaaazze ci siamo, nel prossimo capitolo succede...
TAN TAN TAAAAAAAAAN
Non vi anticipo nulla, lala
oggi ho la liscia incorporata nel sangue(?) quindi sono praticamente.. euforica
Sto morendo di sonno, apposto
Buonanotte pimpe mie

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Perfect kiss. ***


Eravamo ancora lì, buttati da soli in quella stanza e il sonno non riusciva a venire, almeno per me.
Quando guardai Zayn, notai che la sua intenzione era dormire, visti i suoi occhi abbastanza assonnati. Ma forse neanche lui ci riusciva.
Era consapevole che quello che avevano fatto i ragazzi fosse stato da coglioni, ma allo stesso tempo lo divertiva.
Insomma, quì la situazione era diversa. A casa sua, stavamo nella stessa stanza ma in letti separati. Quì invece dovevamo stare appiccicati e la cosa non mi piaceva affatto.
Anche se, però, stare in camera con lui senza parlargli non era poi tanto piacevole.
Lui era girato di spalle, ma ancora sveglio così decisi di parlargli almeno per chiarire.
Io: Zayn? sei sveglio? - gli dissi a bassa voce
Zayn: Si, che c'è? - non era proprio del tutto sveglio.
Io: So che non è il momento adatto, ma possiamo parlare?
Zayn: Non riesci a dormire? - si girò, finalmente
Io: No - sussurrai
Zayn: Abbie, mi dispiace per quella volta
Io: Anche a me, ma non dovevi reagire in quel modo
Zayn: Lo so, lo so. Alla fine la vita è tua quindi se vuoi tornare con... - non gli diedi il tempo di rispondere
Io: Mettiamo in chiaro una cosa - iniziai a parlare più forte - io non tornerò con Darren, quindi evita di farti questi film mentali con me e lui - mi sorride
Zayn: D'accordo, ma non gridare che svegli gli altri - iniziò a ridere
Io: No, grido quanto voglio - dissi anch'io ridendo, ma ero più seria.
Mi alzai dal letto e mi posizionai avanti la porta, continuando a supplicare agli altri di aprire la porta.
Non me ne fotteva un cazzo che dormivano, volevo uscire.
Zayn: Sai? fai ridere Abbie.
Io: Per quale motivo? Io vorrei piangere ora, che ci trovi di divertente? - Mi coprì il viso con le mani
Zayn: Perchè non sei una brava attrice, te lo hanno mai detto? - si avvicinò
Io: Che vuoi dire?
Zayn: Andiamo, stare chiusi quì ti diverte quasi quanto diverte me - aveva sonno, tranquilli..si
Io: Zayn è mezzanotte, si vede che sei stanco - cercai di cambiare discorso
Zayn: Come mai tu non sei stanca? - fottuta.
Io: Non lo so, ma dimmi.. perchè ti diverte così tanto stare chiusi quà?
Zayn: No aspetta, non è che mi diverte. Mi piace, forse è la prima volta che mi sento così
Io: Così come?
Zayn: Così.. bene, ecco.
Io: Stai bene nella camera di Harry? Non ti seguo, spiegati meglio
Zayn: Sto bene con te, sei lenta per arrivare alle conclusioni Abbie
Io: Con me? - spalancai gli occhi, non sapevo cosa dire
Zayn: Si.
Io: Ah.. - abbassai la testa, credo che una situazione di questo genere l'ho già vissuta, eppure è finita male nonostante stavo bene.
E se quello che mi aveva appena detto lo diceva anche ad altre ragazze?
Strizzai gli occhi per un secondo, e sentì una voce gridarmi qualcosa ma non riuscivo ancora a capire.
Era una voce femminile, mia madre.
Io: Cosa vuoi dire con questo? - non rispose
All'improvviso, si avvicinò sempre di più a me.
Poggiò le sue mani sui miei fianchi e preme le sue labbra sulle mie, molto delicatamente.
Ero sorpresa, ma allo stesso tempo felice. Aspettavo da un pò questo momento, sentivo solo le sue labbra a contatto con le mie e le farfalle in stomaco che stavano festeggiando.
Quello era un bacio perfetto.
Erano bastati pochi secondi per farmi morire, ma all'improvviso si aprì la porta.
Probabilmente eravamo troppo impegnati per sentire la chiave girare nella serratura della porta.
Da lì spuntarono Harry ed Eveleen, che avevano assistito a quella scena.
Mi staccai da Zayn, con malavoglia.
Harry tossì e rise allo stesso tempo, seguito dai sorrisetti che aveva Eveleen in viso.
Forse solo in quel momento mi ero accorta di ciò che era appena successo.
Zayn mi ha baciata.
Riuscì a guardarlo l'ultima volta negli occhi, stava sorridendo.
Io: Voi non stavate dormendo?
Harry: Volevamo vedere che combinavate - sbuffò in una risata
Con lo sguardo basso, uscì dalla stanza, scendendo sotto vedendo tutti gli altri buttati nei divani, alla faccia di quelli che dormivano.
Louis: Che avete fatto? - si mise a ridere, anche lui insieme agli altri
Non gli risposi, e neanche in faccia li guardai.
Correndo uscì fuori per prendere un pò d'aria. Dovevo ancora mettere in chiaro ciò che era appena successo, e mi sembrava alquanto difficile realizzare tutto ciò
Faceva un freddo cane, eppure ero ancora in pigiama, ma poco importava.
Ero felice ma allo stesso tempo perplessa.
E se fosse stata una cosa da niente, per lui?
Avrei voluto che il mondo si fermasse in quel momento, e penso che se non fossero entrati Harry ed Eveleen, tutto sarebbe come prima.
Io e Zayn, ancora lì insieme.
Ma avevo paura che per lui non era stato niente di che, non lo so..
'Niente di che? ma sei seria?'
Ah eccoti, pensavo che te ne eri finalmente andato
'Non cambiare discorso, me ne sto facendo di risate ma come puoi pensare che sia una cosa da niente?'

non lo so
'la solita cogliona sei'
Come vedete la vocina dentro la mia testa non mancava mai.
Comunque sia, in quel momento il mio cellulare squillò, era la Zia.
Perchè ha chiamato a quest'ora?
Io: Pronto zia, che succede?
Rose: Immaginavo fossi sveglia, non preoccuparti è tutto apposto - disse ridendo - allora? hai tutto pronto per partire con Sophia e gli altri?
Io: Si, tutto pronto
Rose: Che ti prende? - disse mia zia, notando il mio tono strano
Io: Succede di tutto, quando torni? ho bisogno di te.
Rose: Amore, devo preoccuparmi?
Io: Non lo so, zia.. - la chiamai
Rose: Dimmi Abbie
Io: Mi ha baciata - dissi tutto d'un fiato
A lei avevo raccontato tutta la situazione con Zayn in questi giorni, lei era sempre più convinta che lui aveva un interesse per me, ma io negavo sempre tutto
Rose: Davvero? lo sapevo, te l'ho sempre detto. Che ti avevo detto? - disse entusiasta
Io: Si lo avevi detto, ma non credevo che... Mamma mia, mi scoppia la testa. Sono confusa
Rose: Amore devo lasciarti, stai attenta e auguri. Ti voglio bene -attaccò
Non stiamo insieme, perchè 'auguri'?
Sempre così fa.
La porta si aprì piano piano, cercai di nascondermi per non farmi vedere. Ma era inutile
Zayn si avvicinò
Io: Entra, adesso arrivo - non ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi dopo il gesto di prima
Zayn: Guardami - disse prendendo il mio viso con le dita
Io: Zayn, perchè mi hai baciata? - chiesi confusa
Zayn: Mi hai chiesto perchè ti avevo detto tutte quelle cose - annuìì
Zayn: Ecco.
Senza pensarci due volte, lo abbracciai ed era in un suo abbraccio che riuscivo a sentirmi protetta.
Avevo gli occhi bagnati, non volevo piangere ma quella era semplicemente felicità
Io: Perchè hai deciso di farlo ora?
Zayn: Eravamo soli, finalmente. Era da un pò che aspettavo di dirti tutto. Certo, non avevo programmato il bacio, è stato quasi spontaneo, e ne avevo bisogno.
Sei sempre stata quella ragazza che fa la dura ma sei fragile come il vetro. Da quel giorno a casa tua, quando mi hai parlato dei tuoi genitori ho capito che non stai bene come fai credere a tutti. Ma poi guardati, sei bellissima anche se pensi il contrario.
Io sono sempre stato quel tipo di ragazzo chiuso, credo che tu lo abbia notato. Con te è cambiato tutto, hai mandato in tilt la mia testa, in senso buono.
E ti giuro, ti giuro che non mi sono mai sentito così bene con nessuna, quello che provo per te è qualcosa che non mai provato per nessuna - gli sorrisi
Nessuno mi aveva mai detto queste cose.
Era sincero, lo so. I miei occhi guardavano i suoi, era più che sincero.
Chiudo gli occhi e l’unica cosa che sento sono le sue labbra sulle mie.
Questa volta il bacio era più profondo, sembrava ne avesse bisogno ed effettivamente anch'io ne avevo veramente bisogno.
Si staccò qualche secondo sussurrandomi un 'Ti amo' per poi riprendere a baciarmi come aveva fatto qualche istante prima.
Io: Anch'io ti amo.




-------
Scusate se non riesco ad aggiornare spesso maaaaaaaa....
No okay questa volta non ho scuse, sono due settimane che non faccio niente.
PERDONATEMII..
Questa settimana aggiornerò spesso perchè è fortunatamente l'ultima settimana prima delle vacaze quindi non faremo più niente a scuola, e quindi NIENTE COMPITI.
Almeno credo, rido.
Allooora, finalmente Zayn ha baciato Abbie.. oddio giuro che sono settimane che penso a quello che doveva succedere in questo capitolo e onesta? sono soddisfatta sul mio lavoro uhuh
Ah, volevo ringraziare la maggior parte di voi per i messaggi stupendi che mi mandate. E grazie anche alle persone che seguono la mia storia.
Ci sentiamo al prossimo aggiornamento
CIAO PIMPE

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** I will miss my roommate. ***


Io: Dai, ti prego - continuai a supplicarlo
Zayn: No, te lo scordi - mi replicò annoiato ormai dalla mia domanda
Io: Mizzica Zayn, solo un pezzo ti ho detto, ho fame
Zayn: Io che ti avevo detto? Non mi ascolti mai - mi fece il verso
Io: Uffa, sei antipatico però. Credevo che mi sarebbe bastato - mi lamentai come una bambina di 5 anni
Zayn: Siamo quì fuori da almeno tre ore, un semplice panino così piccolo non basterebbe nemmeno agli uccelli
Io: Scusa, farlo per me no eh? - cercai di intenerirlo sbattendo più volte le ciglia e facendo gli occhi dolci come faceva il gatto con gli stivali, quello di Shrek si
Zayn: Cazzo smettila - sospirò - oh e va bene, tieni - disse porgendomi il panino - basta che lo dividiamo però ah?
Io: Ti amo - gli lasciai un piccolo bacio sulle labbra per poi iniziare, insieme, ad addentare il panino che Zayn aveva tra le mani.
Eveleen: Se avete finito di farmi salire il vomito con tutte queste smancerie, io direi che possiamo andare.
Io: Voglio vedere come reagirai quando ti troverò a letto con Harry - Sussurrai. Eve arrossì dall'imbarazzo.
Si, ormai diciamo che la cosa era quasi ufficiale.
Harry ed Eveleen. Chi lo avrebbe mai detto.
Non c'è da nascondere che quei due si sono mangiati con gli occhi dal primo momento in qui si sono conosciuti.
Diverso da me e Zayn, perchè noi ci siamo azzannati la prima volta
Va bene, mi correggo. Io lo avevo azzannato. Oh ma che importa? Ormai eravamo solo io e lui contro tutto e tutti, e questo bastava per rendermi felice.
Io: Coso riccio - mi rivolsi ad Harry - prova a farla stare male e diventi pelato.
Harry: Zayn, amico la tua ragazza è aggressiva - scherzò emettendo una risata
Zayn: Ci ho fatto l'abitudine.
Idiota.
Lo incendiai con uno sguardo e lui sembra essersene accorto
Zayn: Abbie sto scherzando - cercò di riportare il mio sguardo su di lui
Non risposi.
Mi baciò dolcemente per farmi ritornare il buon umore. Ovviamente non mi opposi, e ricambiai il bacio.
Come farmi morire in meno di dieci secondi.
Sorrisi tra le sue labbra, trasformando poi il sorriso in una piccola risata.
Zayn: Cos'hai da ridere? - chiese infastidito per quell'interruzzione
Io: Stavo pensando a quando mi hai buttato l'acqua nel giardino - dissi guardandolo negli occhi
Zayn: Non mi hai parlato per due giorni -disse trattenendo una risata
Io: Ma sei tornato, o sbaglio?
Venimmo interrotti dai ragazzi che per poco non ci urlavano contro di andare, era più di un ora che eravamo seduti in quella specie di ristorante.
Che poi ristorante non era, sembrava un paninaro più che altro.
Io: Si scusate, andiamo
'Era ora' dissero praticamente in coro Sophia e Niall, che a quanto pare erano stufi di essere rimasti lì.
Ritornammo tutti insieme, a piedi, nella villetta del bis nonno di Louis.
Lui sapeva ogni minimo particolare di Doncaster, quindi ci stava facendo fare visita quà e là in città
'Ma grazie al cazzo che sa tutto di quel posto, ci è nato!'
Tu e la tua solita finezza.

La mano di Zayn si attorcigliò piano piano alla mia, tenendomi stretta per impedirmi di lasciarlo.
Quando era ormai ora di tornare a casa, le mie amiche non riuscivano a fare qualche altro passo in più, così decisero di chiamare un taxi ma i ragazzi si opposero
Louis: Non ci entreremo mai tutti quanti in auto.
Carola: Facciamo così, noi ragazze andiamo in taxi, voi ve la fate a piedi, daccordo?
Sarei voluta continuare ad andare a piedi solo per poter restare con Zayn, ma non potevo lasciare le mie amiche andarsene senza me.
Quando il taxi arrivò, salutammo i ragazzi con un 'buon ritorno a casa' e lasciai a malavoglia la mano di Zayn che per tutto quel tempo non mi aveva abbandonata.
Salimmo tutte e 5 sull'auto, e dopo aver detto la destinazione al signore, in meno di 10 minuti eravamo già a casa.
Lucy: Ragazze okay che non sono la più intelligente, ma Louis ha le chiavi. Come pensate di entrare?
Mi fermai di blocco, era vero cazzo.
Sbattei il palmo della mano in fronte, pentendomi di essere andate con loro.
Io: In casi come questi vorrei essere un fantasma, almeno entrerei senza aprire la porta, passerei direttamente attraverso i muri e via
Eveleen: Chiamo Harry, aspettate - disse componendo il suo numero sul telefono.
Riuscimo a sentire il 'tuuu tuuu tuuu' fino a quando Harry rispose
Eveleen: Vi manca tanto? Perchè ci servono le chiavi. Lo so. Smettila. Si, siamo tutte quì. A dopo - riattaccò
Sophia: Allora? - chiese speranzosa
Eveleen: Ha detto che stanno arrivando.
Io: Devi raccontarci qualcosa? - le chiesi punzicchiandola
Eveleen: Io? Riguardo?
Lucy: Sei lenta amica - la prese in giro
Carola: Harry, dolcezza. Racconta tutto, dalla prima all'ultima parola.
Eveleen: Niente che voi non sappiate.
Questa mattina mi ha diciamo confessato tutto, ma okay non era la prima volta che lo faceva e.. - disse trattenendo il fiato
Io: e?
Eveleen: E ci siamo baciati - disse con un sorriso a 32 denti.
Sophia: aw, quindi state insieme? - eve annuìì.



Zayn's point of view.
Liam: Amico si vede che sei totalmente cotto di Abbie - disse con un sorriso malizioso
Io: L'ho mai negato?
Louis; Eh guarda il moro. Vacci piano però, è pur sempre la mia migliore amica. Ti spacco la faccia se la fai stare male
Io: Si, ti voglio bene lou - dissi dandogli una pacca sulla spalla
Louis: Sto parlando sul serio - diventò piuttosto serio
Io: Stai tranquillo, lo sai quanto tengo a lei - gli sorrisi, e lui ricambiò
Harry: Si ma adesso muovetevi, le ragazze ci aspettano
Niall: Oh attenti, Harry è impaziente di rivedere Eve - scherzò il biondo
Harry: Piantala, è normale che voglia vedere la mia ragazza - disse infastidito
Io: Ti capisco, riccio -
Harry: Tu ed Abbie avete questa mania di chiamarmi riccio, un taglio no eh?
Io: No, riccio - sbuffai in una risata

***
Abbie: E per fortuna che stavate arrivando, è un ora che vi aspettiamo - incrociò le braccia al petto.
Liam: Tu sei sempre che ti lamenti, non ti stanchi mai?
Louis: Per lo meno siamo arrivati, spostatevi che apro. - disse giocherellando con le chiavi prima di trovare quella giusta.
Una volta entrati, Abbie si buttò a peso morto sul divano.
Io: Che ore sono? - chiesi
Lucy: Le undici, credo
Carola: io vado a dormire, sono stanchissima - disse con gli occhi assonnati
Tutti seguirono Carola ad eccezzione di Abbie che era ancora buttata sul divano
Io: Non vieni?
Abbie: Sto arrivando, un attimo - si strofinò gli occhi
Io: Non fare tardi piccola - le dissi dolcemente.


Era passata ormai mezz'ora, e mentre tutti erano già al meglio sonno io ero ancora sveglio ad aspettare Abbie.
Ma di lei, neanche l'ombra. E iniziavo seriamente a preoccuparmi.
Senza farmi notare, mi alzai dal 'materasso' in cui ho dormito la notte precedente e andai sotto per vedere che combinava Abbie.
La trovai distesa ancora sul divano a dormire, come una bambina. Era tenerissima, non volevo svegliarla.
Mi avvicinai a lei portando un braccio sotto le ginocchia e l'altro braccio dietro la schiena per sollevarla a mò di sposa e portarla nella stanza rimasta ormai vuota, per farla dormire più tranquilla.
La poggiai delicatamente sul letto e tirai su le coperte, nonostante avesse ancora i vestiti addosso.
Di conseguenza, mi sdraiai accanto a lei lasciandogli un bacio in guancia sussurrandogli la buonanotte
La vidi sorridere, non so se aveva capito la situazione, ma comunque si avvicinò a me poggiando la sua testa sul mio petto.
Ero sicuro però, stava facendo tutto ciò mentre dormiva.



Abbie's point of view
La luce inizia ad illuminare la stanza, segno che è già giorno.
Una cosa che non capivo: dov'ero?
Quella stanza non la ricordavo per niente, forse.
Capì tutto, quando ritrovai Zayn al mio fianco, dormiva come un angelo e la scena non fece altro che farmi sorridere.
Ieri sera credo sia stata una delle uscite più belle che abbiamo fatto dopo i 5 giorni che eravamo a Doncaster ormai, due giorni dopo si rientrava a casa.
Mi avvicinai a Zayn fissandolo, aspettando che si svegliasse. Ma visto che i risultati erano scadenti, decisi di lasciargli un bacio sulle labbra.
Ora si che si stava svegliando, finalmente.
Io: Buongiorno dormiglione - gli sorrisi
Zayn: Mamma, dieci minuti.
Mamma? Zayn ma ti sei ubriacato in sogno?
Io: Se non ti svegli entro dieci secondi divento peggio di tua madre, coglione - dissi cercando di spalancargli gli occhi
Zayn: Abbie ma ti pare modo? stavo dormendo - disse strofinandosi gli occhi
Io: Vorrà dire che la prossima volta non ti do nemmeno il buongiorno - feci la finta offesa provando ad alzarmi.
Zayn mi afferrò per un braccio tirandomi a se
Zayn: Sto scherzando, il tuo buongiorno lo voglio sempre - disse prima di baciarmi - che ore sono? - continuò
Presi il mio cellulare per guardare l'ora che segnava le 10:30
Io: Cazzo Zayn, sono le dieci e mezza, abbiamo dormito troppo. Alzati - mi alzai dal letto e Zayn mi imitò.
Solo in quel momento mi accorsi che avevo ancora i vestiti della sera prima
Io: Non ti piaceva mettermi un pigiama vero?
Zayn: Si, così mi avresti fatto saltare la testa no?
Giusto.
L'ultima cosa che volevo era rischiare che mi spogliasse lui.
Scendemmo giù, e stranamente non trovammo nessuno.
Solo un biglietto da Louis, che diceva 'siamo usciti un attimo, non volevamo svegliarvi. Torniamo tra un pò'
Io: Zayn, vado a lavarmi. Aspettami - lui annuìì
Andai in bagno chiudendomi la porta alle spalle.
Mi sfilai i vestiti che tenevo addosso ed entrai in doccia.
Insaponai il mio corpo e subito dopo anche i capelli per bene e poi mi sciacquai.
Presi due tovaglie, una che ricopriva il mio corpo bagnato, e una che avvolgeva i miei capelli.
Ci misi una 20ina di minuti per asciugare i miei lunghi capelli castani.
Quando finì, ricordai di aver lasciato i vestiti in camera prima di entrare in bagno.
Fottuta.
Aprì la porta, sentendo delle voci. Segno che i ragazzi erano tornati e che stavano tranquillamente chiaccherando con Zayn.
Cercai di chiamare la voce più vicina alle scale per evitare di dover correre a piedi nudi casa casa.
Io: Pss, lù, vieni muoviti - Lucy si girò di scatto salendo le scale per raggiungermi. Le chiesi gentilmente di passare in camera per prendere i vestiti che avevo dimenticato.
In men che non si dica andò e tornò con i vestiti in mano e me li porse
Io: Grazie lù
Lucy: La smetti di chiamarmi così? Non sono mica Lulù la tua amica del cuore - disse canticchiando quella stupida pubblicità delle scarpe lulù, quelle con la farfalla gialla, avete presente no?
Io: Si scusa - le dissi ridendo


Dopo essermi vestita scesi di sotto, dove stavano lì tutti ad attendermi, ma mancava Zayn
Io: Dov'è Zayn?
Harry: Fuori, è al telefono - disse guardando la tv
Raggiunsi Zayn fuori, lo trovai al telefono con non so chì, così mi avvicinai cercando di chiedere con chi parlasse.
Zayn: Va bene, allora a domani. Ciao mà - attaccò
Io: Tua madre? - annuìì
Zayn: Abbie, mi sà che dobbiamo tornare - mi disse a bassa voce
Io: Per quale motivo? - urlai, ma non troppo
Zayn: E' tornata Rose - mi sorrise
Io: Oh, finalmente. Però, due giorni può aspettare giusto? - dissi avvicinandomi a lui portando le mie braccia attorno al suo collo, e le sue mani sui miei fianchi.
Zayn: Giusto - disse freddamente
Io: Che ti prende?
Zayn: Niente, mi mancherà avere una coinquilina - mi stampò un bacio
Io: Già, pure a me. Pazienza, vorrà dire che mi troverò qualcun'altro ragazzo che mi faccia compagnia la notte - lo punzecchiai
Zayn: Ah si? - si allontanò - bene
Io: Stupido, sto scherzando - riprendemmo la posizione di prima - la stanza la condividerei solo con te.
Zayn: Al limite puoi stare in stanza solo con Marco - rise
Io: Neanche morta, approposito. Lo hai sentito per caso? - chiesi curiosa
Zayn: No, è da quando siamo venuti quì che non ho più notizie di lui
Io: A quanto pare Emma lo tiene impegnato, e parecchio - sbuffai in una risata
Zayn: Sei tremenda
Io: Però mi ami
Zayn: Già - disse prima di baciarmi
Amavo lui, i suoi baci, le sue parole, la sua voce, il suo 'sfiorarmi', il suo 'toccarmi'.
Amavo quando mi riusciva a strappare un sorriso, amavo tutto di quel ragazzo.
Con lui riuscivo a sentirmi bene, cosa che non mi è mai successa in 17 anni.
Lui è quel tipo di persona che la vita ti fa incontrare quando vuole farti un regalo.
E senza lui, non so nemmeno io che farei.
Mi aveva promesso che non mi avrebbe mai lasciata sola, ed era meglio per lui. Altrimenti gli avrei spezzato le gambe.
Mamma papà, ve ne state facendo di risate lassù, eh?







Devo ancora riprendermi dall' Italia1D di ieri. Oddio ma li avete visti? I loro sorrisi erano qualcosa di .... adsfjofgoweooeijr
Ma poi il 'vi ano' di Harry, giuro che sono scoppiata a ridere.
SI HARRY TI ANO ANCH'IO.
La parte più bella ieri è stata quando hanno parlato di Matilde, dio se ho pianto.
Diciamo che ormai la stupidità porta a questo e non potete capire quanto io odia il bullismo, ma lei è riuscita ad abbracciare il suo idolo.
Sono felicissima per tutte le ragazze che erano presenti, al contrario di me. Loro ci sono riuscite, almeno.
Tornando al capitolo, okay questa volta è un pò secco ma il meglio deve ancora venire.
Sisi, non vi cullate che fra Abbie e Zayn ci siano rose e fiori che fa andare tutto bene fra loro.
Amatemi fratelle.
Sono diabolica.. Ma vi dovrete aspettare di tutto e di più in questa storia.
AGGHIACCIAAANTE.
Spero di poter aggiornare domani, probabilmente verso la sera.
Ciao pimpe, vi ano tutte.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** The house in Doncaster. ***


Zayn: Siamo arrivati qualche ora fa, perchè dobbiamo già andare in ospedale? Guardate che vi faccio causa - si lamentò
Io: Taci, prepareremo una pizza degna di Master Chef - risposi io, convinta e sicura di me.
Sophia: Ve ne pentirete di quello che state dicendo, parlate voi che siete dei nullafacenti - rispose ridendo la mia amica.
E brava Sophia.
Harry: Sarà, Liam pronto?
Liam: Inizia ad uscire i soldi, sono sicuro che faranno esplodere la cucina.
Niall: Vorrei capire quale sia la vostra voglia di rovinarmi la fame, eh ragazze?
Lucy: Quante storie che fate oddio, se ci sentiremo male sapremo a chi dare la colpa, loro sono avvisate - si rivolse ai ragazzi, stufa di sentire quelle lamentele
Io: No ma che incoraggiamento, grazie davvero ragazzi.
'Di nulla' risposero tutti insieme per poi cambiare stanza per farci 'lavorare' in santa pace.
Io: Da dove iniziamo? - chiesi guardando tutto l'occorrente che serviva a preparare la pizza, quella italiana si.
Sophia: Tanto per cominciare racconta cosa è successo ieri notte - mi disse dandomi un colpo con la spalle
Io: Cos'è successo? - feci finta di non sapere, ma per mia sfortuna Sophia mi conosceva come io conoscevo i miei capelli
Sophia: Ti sembra il momento di scherzare? Racconta tutto, dalla A alla Z - disse prendendo la pasta per cucinare la pizza.
Mentre impastava, stava li ad ascoltare il racconto su ciò che era successo la sera precendete.
Quando siamo partiti questa mattina, in treno ho dormito tutto il tempo e non ho avuto modo di parlarle, adesso stiamo per arrivare alla cena. Diciamo che ho evitato un pò tutti appunto per non parlare e per non dire a nessuno quanto accaduto
Ma a Sophia bisogna sempre dire tutto.
Tra me e lei non ci sono mai stati segreti. E' incredibile l'amicizia che ci legava.
Forse se non ci fosse, tutto sarebbe stato una merda totale.
Sophia: Un consiglio? Sposati quel ragazzo, oddio Abbie ma lo vedi? E' cotto a puntino.
E' l'amore in persona. Ma poi si vede anche da come ti guarda. Ma ora dimmi, ti è piaciuto?
Io: Che cosa?
Sophia: Amica sei lenta, il bacio ti è piaciuto? -
Io: Diciamo che avrei voluto che il mondo si fermasse. Ti giuro Sophia, è stato perfetto.
Sophia: Lo sapevo, oddio io so sempre tutto cazzo. Sai che vuol dire? Che presto avrò un nipote - mi disse euforica.
Patetica.
Squallida.
Cogliona.

Io: Quell'anno all'asilo ti avrei dovuta lasciare messa in quell'angolo sola, almeno adesso non sentirei stronzate del genere - gli dissi annoiata
Sophia: Se non ci fossi io tutte le pazzie che fai oggi non le faresti, amica mia - mi fa il verso
Io: E' per questo che sei la mia migliore amica, cogliona.
***
Sophia: E' PRONTOOO - urlò una volta apparecchiata la tavolta con le tre pizze che avevamo preparato
Io: Cazzo Sophia, le orecchie sono mie. Comunque, perchè non risponde nessuno? Nemmeno Niall, mi sto seriamente preoccupando.
Sophia: Vado a vedere.
Vidi Sophia andare nella stanza accanto per vedere che cosa era successo. Quando aprì la porta, mi fece cenno di venire silenziosamente così mi avvicinai a lei
Erano tutti sparpagliati nei divani a dormire, tranne Eveleen ed Harry che stavano tranquillamente dormendo per terra.
Io: Svegliali - sussurrai
Sophia: Teste di cazzo tutti quanti, non abbiamo cucinato per niente quindi alzate il culo, forza.
Il problema è che questi neanche le bombe sentono quando dormono.
Io: Ci penso io - dissi afferrando un cuscino.
Con la mia solita delicatezza, iniziai a colpire uno per uno i ragazzi che dormivano eccetto Eveleen ed Harry.
Lei praticamente era appoggiata alla spalla del riccio.
Scoppiai in una leggera risata nel vedere quella scena. Perchè facevano ridere.
Niall: Ma che avete da rompere? - cercò di sgranare gli occhi
Io: Vuoi mangiare, o restare a digiuno? - detto ciò, il biondo scattò in piedi dirigendosi a sedere e a seguire gli altri.
Eccetto Zayn, ovviamente.
Ancora una volta soli.
Zayn: Buongiorno - mi sorrise
Io: Apparte che è sera, quindi in caso buonasera - lo punzecchiai - Cazzo Zayn, non toccarmi! Sei congelato
Eravamo faccia a faccia, fa per avvicinare il suo viso al mio.
Ecco Abbie rossa come un pomodoro.
Lui se ne accorse, e infatti sbuffò in una risata abbassando il capo
Io: Che hai da ridere? - mi coinvolse a ridere con lui
Zayn: Ti sei imbarazzata?
Ecco, si in effetti mi aveva fottuta, ancora.
Io: Ho...fame, andiamo - faccio per andarmene, quando lui però mi prese per un braccio tirandomi a se dolcemente facendo poggiare le mie mani sulle sue spalle.
Quella situazione era talmente buffa, che iniziai a ridere cercando di mollarmi da lui.
Non ci pensò due volte a stamparmi un piccolo bacio sulle labbra per ammorbidire la situazione, ma come al solito venimmo distratti.
Niall: Avete intenzione di scopare o di mangiare? No perchè io ho fame - urlò dalla cucina.
Zayn: Arriviamo - ricambiò l'urlo staccandosi da me e insieme andammo a tavola, dove tutti ci aspettavano furiosi per il nostro ritardo.
Mi sa che dovevano iniziare ad abituarsi.
***
Lucy: Quindi non credo che...Oh, ma mi ascolti? - mi disse passando la mano davanti al mio viso su e giù cercando di farmi tornare alla realtà
In realtà pensavo a me e Zayn. Pensavo a come dirlo liberamente a tutti, i ragazzi sapevano già di noi due. Ma dovrei dirlo anche a mia zia, le ho raccontato solo una piccola parte.
Io: Eh, sisi ti ascolto. No okay, scusa stavo pensando a..
Lucy: A Zayn - mi sorrise.
Io: Già - dissi pensierosa.
Lucy: Ehi, andrà tutto bene. Siete fatti per stare insieme, lo hanno capito tutti ormai.
Io: Lo spero, ora torniamo a casa che fa un freddo polare.
Lucy: Dovrò dire a Liam che la prossima volta uscirà lui per prendere il pane. Anzi fortuna che quì i negozi, panifici compresi, chiudono tardi. - rise.
Io: Quì fra poco la neve scende, e vedo pinguini ovunque.
Lucy: Hai tutto questo freddo? - mi chiese stupita
Io: Si, abbracciami cazzo.
Avevo questo vizio, quando sentivo freddo avevo bisogno di un abbraccio.
Bene.
Lucy: Non sono io che dovrei abbracciarti, lo sai no?
Io: Vedi Zayn da qualche parte? - la rimproverai.
Quando tornammo a casa, erano tutti seduti davanti al camino a guardare un film.
Io: Certo, voi al caldo e noi buttate fuori con quei pinguini? Liam, la prossima volta ti alzi il culo ed esci tu - poggiai la busta con il pane sul tavolo, per poi andarmi a sedere vicino i ragazzi - Che guardate?
Carola: Dead Silence, è un film di paura.
Lucy: Allora Abbie ti conviene andare a dormire, tu ti spaventi - mi prese in giro coinvolgendo tutti a ridere
Io: Non ho paura.
Niall: Shh, ora zitti.



Zayn's point of view.
Alla faccia di quella che non aveva paura, era da mezzora che stava a stringermi la mano ogni volta che spuntava fuori anche un ombra.
'Non ho paura' vorrei crederci.
Io: Hai paura? - le sussurrai
Abbie: Forse
Io: E' una minchiata di film, Abbie. Come fai ad avere paura? - dissi prendendola in giro.
Abbie: Nemmeno ti rispondo, guarda il film che è meglio.

Il film durò circa un ora e mezza, quando finì erano ormai le 23:00 ed eravamo tutti sfiniti.

Questa casa era dell bisnonno di Louis, quindi capisco il cattivo gusto nell'arredamento.

Ci recammo nelle stanze, teoricamente erano due, quindi le ragazze in una e i ragazzi nell'altra.
E ovviamente, non fu così.

Dato che la stanza delle ragazze era più grande, andammo tutti a dormire lì, con loro.
Dieci ragazzi e ragazze in una stanza, oh che bello.

I materassi erano per terra, ma dato che eravamo quanto l'esercito di una guerra, due materassi erano costretti ad essere scartati.
Quindi due coppie dovevano dormire inisieme.
In uno ci stavano Harry ed Eveleen, la famosa coppietta ancora in allestimento.
Nell'altra CASUALMENTE io ed Abbie.
Ripeto, CASUALMENTE.
L'idea non gli era piaciuta molto ma alla fine dovette rassegnarsi.
Prima di dormire parlammo un pò di tutto insieme agli altri. Decidemmo che il giorno dopo saremmo andati tutti un pò in città, per visitarla.
Dopo varie chiacchere e battute arrivò il momento di dormire, finalmente.
Io: Buonanotte Abbie - le sorrisi.
Abbie: Buonanotte - mi diede un 'bacetto' in guancia per poi avvolgersi nelle coperte a causa dell'imbarazzo, in modo che io non la possa vedere.
Quando diventa rossa è ancora più bella.



---------------------
Sentite, oggi mi sento potente.
Ho preso 6- nel compito di inglese.
ODDIO SCOPPIO AHAHAHAHAHAHAHA
Nell'ultimo compito ho preso 7, e ora 6-
Tipoooo... AH, BENE.
Oh, dovreste vedere il mio albero di natale come si sta man mano riempendo di regali. MI SCOPPIA IL COOOORE.
Basta, Jasmine datte na calmata pefffavore.
Ho deciso. Domani inizio i compiti delle vacanze, così posso aggiornare spesso la storia okay? okay.
Adesso vado che ho taanto sonno.
Ciao pimpe pelle

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Louis's birthday. ***


Trascorsi i due giorni, io e i miei amici prendemmo il treno per il ritorno.
Circa una o due ore, e appena scesi tornammo a casa di Harry dove ogniuno di noi aveva la propria macchina, quindi io e Zayn dopo aver salutato tutti tornammo a casa in auto.
Avevo  paura, perchè?
E se tutto sarebbe cambiato? Se questo improvviso cambiamento ci avrebbe tenuti lontani?
'Oh Abbie ma che cazzo pensi?'
Non so neanche io perchè devo sempre pensare negativamente su tutto. Forse, dopo le vecchie esperienze temevo sempre sul peggio. In tutto e per tutto.
Zayn continuava a ripetermi che sarebbe andato tutto bene, che niente ci avrebbe divisi.
Lo spero.
Appena arrivammo davanti casa di Zayn, strinsi la sua mano alla mia facendogli percepire l'agitazione che avevo in quel momento.
Zayn si girò verso di me prima di entrare sorridendomi dolcemente.
Zayn: Ehi, andrà tutto bene - disse stampandomi un bacio sulle labbra.
Finalmente la porta si aprì dopo che Zayn girò le chiavi nella serratura.
Ed eccola là, bella come sempre. Mia zia una volta seduta su quella sedia.
Corsi da lei abbracciandola quasi con le lacrime agli occhi.
Era quasi un mese che non la vedevo. Era incredibile che le volevo, ma non starò ancora una volta quì a descrivervi tutto.
Rose: Ciao amore - disse entusiasta - Ciao Zayn - tossìì.
Lui ricambiò il saluto agitando in alto la mano.
Io: Ho tante di quelle cose da raccontarti - confessai guardando la figura di Zayn.
Lei percepì immediatamente.
Rose: Su questo non c'erano dubbi. Adesso prendi le tue cose - sorrise.
Il mio viso cambiò improvvisamente espressione.
Okay che mia zia era tornata, ma.. Non volevo andarmene, purtroppo dovevo.
Io: Zayn, mi fai compagnia? - lui annuìì e in men che non si dica eravamo già in camera sua.
Quando fummo finalmente soli, prima di iniziare a riprendermi tutti i vestiti, i miei occhi incontrarono quelli di Zayn e cazzo quant'erano belli.
Restammo per qualche secondo in questa posizione, fino a quando le sue braccia non si allargarono invitandomi ad abbracciarlo, e avevo bisogno di quello in quel momento.
Zayn: Quando vorrai, sei la benvenuta. Ma lo sai già, non ho bisogno di ripetertelo.
Io: Vale lo stesso per te, quando vorrai casa mia è sempre aperta - gli sorrisi
Ci staccammo per prendere tutto ciò che in quella stanza mi apparteneva, ovvero i vestiti che avevo lasciato prima di andare a Doncaster con i ragazzi.
Iniziai con le magliette e poi con i jeans, per poi piegarli e rimetterli in valigia.
Mi tornò in mente un'immagine di me e Zayn in questa stanza, quando non stavamo ancora insieme.

Zayn: Aspetta, questo è barare.. Merda! - disse inclinando il controller con la speranza che la macchina sullo schermo avrebbe ralmente girato
Io: Accettalo, non sono poi così scarsa come credevi - mi vantai
Zayn: Si ma... Porca puttana Abbie che cazzo fai? per poco non mi facevi arrivare fuori pista, datti una calmata con quell'acceleratore
Io: Cos'è ti stai preoccupando?
Zayn: Io? preoccuparmi? Ma finiscila -
No certo Zayn, non sei preoccupato che in pista tu sia al quinto posto mentre io al secondo.
Io: Ti sfido, pista numero 4. Un versus, io contro di te senza gli altri - lo sfidai
Zayn: Ci sto.
Stavamo giocando con la sua amata Playstation, se non lo avevate capito era un gioco di auto e moto.
Avevo già battuto Zayn in molte sfide e adesso stava arrivando la resa dei conti: Abbie Vs. Zayn!
Lui convinto che mi avrebbe battuta, mi lanciò una bella sfida.
Una sfida già persa in partenza per lui.
Io: Pronto? - gli dissi
Zayn: Via - urlò
Misi in moto la macchina che telecomandavo  io, una serie di curve e tantissimi ostacoli che ci bloccavano la pista. Essendo la più difficile pista che si poteva scegliere nel gioco, avevo un pò di difficoltà a muovermi e per questo Zayn si divertiva a prendermi in giro.
Dato che quella testa di cazzo mi stava praticamente battendo in pieno, non mi restò altra scelta. Iniziai a premere sul tasto 'o' per far partire e aumentare il turbo.
Praticamente, quel coso che ti fa andare veloce subito, ma si poteva usare solo fino ad un certo punto altrimenti l'auto arrivava addirittura a scoppiare.
Che stupidità.
Zayn: Non è con il turbo che ti salverai! - continuò lui ad urlare
Io: E chi te lo dice? - e mi maledico per essermi distratta qualche secondo.
Avendo tenuto il tasto premuto per decisamente troppo tempo, la macchina si sovracaricò di energia e il motore iniziò a fare scintille, così la mia macchina scoppiò facendomi arrivare indietro.
Quando cercai di recuparare però, per mia sfortuna Zayn aveva già vinto arrivando alla meta.
Zayn: Chi è che era più brava? - mi prese in giro
Io: Fanculo.



Mi venne da ridere quando ripensai a quest'episodio, una risata che probabilmente non passò inosservata.
Zayn: Che ridi?
Io: Ti ricordi quella volta? Quando abbiamo giocato esattamente seduti lì alla playstation? - gli ricordai
Zayn: Quando ti ho stracciata? Certo che ricordo - rise anche lui
Io: Non mi hai stracciata, ti ho solo fatto vincere perchè mi facevi...pena -
Si nota che sono una pessima attrice vero?
Zayn: Mmh, si come no - mi riprese di nuovo tra le sue braccia - ti va un'altra sfida allora?
Io: Sentiamo - lo fulminai con gli occhi ridendo
Zayn: Il primo che bacia l'altro ha perso - disse avvicinandosi a me per lasciarmi non uno, ma più baci sulle labbra
Io: Hai perso - risi
Zayn: Forse volevo perdere di proposito
Io: Forse? - dissi guardandolo con un sopracciglio alzato
Zayn: Eliminiamo il forse - e detto ciò, mi persi di nuovo nei suoi occhi e nelle sue labbra.
Amavo questo genere di sfide, peccato che sarei stata io a voler perdere per prima.

***
Rose: Abbie? Sei pronta? - mi urlò mia zia dal piano di sotto.
Erano ormai due settimane che ero ritornata alle vecchie abitudini, la mia casa mi era mancata un casino.
Completai di dare un tocco 'boccoloso' alle punte dei miei capelli castani.
Rose: Abbie? - mi richiamò
Io: Un attimo - urlai anch'io
Spalmai un pò di fondotinta per tutto il viso, poi senza esagerare passai la matita nera sotto l'occhio. Allungai poi, le ciglia con un pò di mascara e dopo aver passato anche un leggero fard sulle guancie potevo finalmente considerarmi pronta per andare.
Rose: Abbie diamine, sei morta dentro il cesso?
Io: Zia, il linguaggio - la imitai scendendo le scale -ma non chiamarmi più altrimenti oggi divento sorda con le tue urla.
Con mia sorpresa, Zayn era stranamente già arrivato e adesso capisco perchè mia zia mi stava chiamando tutte quelle volte.
Io: Credevo avresti ritardato almeno mezz'ora, conoscendoti.. - dissi abbracciandolo e prendendolo in giro
Zayn: Vuol dire che la prossima volta andrai a piedi - disse sorridendomi
Io: Emh, io preferirei di no eh?
Zayn: Sei bellissima - arrossìì leggermente
Io: Tu non sei da meno- dissi io
Rose: Non vorrei fare da guastafeste ma.. Punto uno, non voglio smancerie nella mia cucina - scherzò - Punto due, se non volete fare tardi vi conviene andare
Io: Giusto, Louis ci starà aspettando, non voglio farlo attendere il giorno del suo compleanno
Zayn: Hai preso tutto?
Io: Vediamo - iniziai a frugare nella borsa - telefono, documenti, cuffie...
Zayn: Perchè mai dovresti portare i documenti e le cuffie? - m'interruppe
Io: Sono di fondamentale importanza e...CAZZO ZAYN! dov'è il regalo? - quasi urlai
Zayn: Sarà in camera, vai a vedere.
Mi precipitai in camera mia per cercare il regalo per Louis che avevo lasciato sulla scrivania.
Feci un sospiro di sollievo e tornai sotto da Zayn.
Salutammo mia zia e ci precipitammo in auto e arrivammo in men che non si dica all'appartamento di Louis dove praticamente mancavamo solo noi.
La musica era forte, suonammo più volte e nessuno veniva ad aprirci.
Io: Mi se che questi hanno dimenticato che mancavamo noi - dissi continuando a suonare
Finalmente la porta si aprì e la musica si abbassò sentendo il campanello suonare.
Niall: Siete arrivati finalmente, Louis è di la insieme a Mark.
Io: Grazie biondo - entrai.
Louis, insieme a Mark e a Carola era seduto nel divano parlare di non so cosa mentre gli altri stavano ballando.
E dovevate vederli ballare, io come minimo stavo morendo dal ridere.
Io: Ehi qualcuno mi ha detto che oggi quì c'è un festeggiato o sbaglio? - mi feci notare da Louis
Louis: Abbie Zayn! Pensavo non sareste venuti
Io: Come potevamo mancare?
Zayn: Ma se vuoi possiamo anche andarcene - scherzò lui
Louis: Amico non pensarci neanche.
Liam! Alza la musica che si balla - urlò
E' sempre il solito.


La festa procedeva, eravamo finalmente al momento dei regali.
Magliette, scarpe, libri, cd e tanti regali veramente grandi che mi lasciavano senza fiato.
Certo, il mio in confronto era minuscolo e la cosa mi preoccupava.
Louis: A chi tocca? - disse entusiasta
Io: Tocca a me - mi avvicinai a lui dandogli il mio regalo.
Lo girò e rigirò non capendo cos'era quel pezzo di carta
Io: Suvvìa, aprilo.
Dovevate vedere la sua faccia quando scoprì che dentro quella busta così fina si trovavano all'interno due biglietti per il concerto dei The Fray.
Eheh, fregato.
Louis: Abbie ma.. era tutto esaurito! Come hai fatto? - disse cercando di trattenere le urla di gioia.
Io: Ho i miei metodi, allora? ti piace?
Louis: E' tipo.. WHOOAA! Grazie grazie grazie - mi abbracciò talmente forte che fra poco pure soffocavo.
Io: Ehi calma - scoppiai in una risata - per la cronaca, se non vuoi perdere il treno invita Carola al concerto - gli sussurrai all'orecchio
Louis: E se rifiuta? - mi chiede e scosso la testa
Io: Andrà bene fidati - gli dico e mi abbraccia più forte di prima - comunque, questo ed altro per il mio migliore amico.
Harry: E' arrivato il momento della tortaaaa - urlò - luci prego.
Lui e la sua mania di imitare i personaggi della tv.
Comunque tutti iniziammo a cantare la canzone di compleanno a Louis mentre la torta gli veniva servita sul tavolo da Carola e Mark.
Sorrisi vedendo come Louis rideva a quella scena. Si sentiva al centro dell'attenzione e iniziò a fare il coglione.
O meglio, lui è un coglione.

***
Louis: Davvero grazie di tutto e scusate se vi ho rotto le palle alla vigilia di Natale, ma mia madre mi ha fatto nascere questo giorno - ironizzò quando ormai era ora di andare
'Ma di che' dissero Liam e Lucy all'uniscono.
Salutammo Louis e gli altri e augurammo di passare bene il Natale, visto che ogniuno di noi lo avrebbe passato con la propria famiglia.
Eccetto me e Zayn.
Per la cena saremmo stati io, Zayn, mia zia, Trisha, Doniya e un 'invitato a sorpresa' che la zia non aveva intenzione di nominare e questo mi lasciava curiosità.
Quando tornammo a casa Zayn mi lasciò dentro giusto per salutare mia zia.
Io: Siamo a casa - dissi entrando con Zayn al mio fianco.
Ma quando entrammo, vidi che Rose era in compagnia.
Esatto, ecco il misterioso invitato a sorpresa. E in quel momento la felicità alla vista di quella figura era in quella stanza




Oggi ho rivisto l'Italia1D e ho invidiato ancora una volta la Panicucci che è riuscita a guardare sotto le magliette di Harry e Zayn...
Ero tipo: BABABABASTADDA!
Poi, mi sono intrippata troppo con 'Clouds' e la canto tipo 24 ore su 24, una droooooga è diventata.
Inoltre ho iniziato ad usare Wattpad e a leggere 'After', in un giorno sono arrivata al 42° capitolo e mi sento soddisfatta.
Per chi non l'ha letta, ve la consiglio. E' stupenda oddio.
Altro? Ho iniziato, per chi non lo sapesse, una nuova ff che si chiama 'i suoi occhi verdi' ma presto cambierò nome perchè questo era momentaneamente per accomodare. E' diversa da questa, quella è un pò più personale. E questa volta ho dato il mio nome alla protagonista perchè.. boh mi andava. Comunque è molto bella anche quella, almeno, vista dal mio punto di vista è bella.
Le neeeews finiscono quì
Ora passiamo al capitolo.
CHE NE PENSATEEE?
Chi sarà mai l'invitato a sorpresa? eheheh lo scoprirete nella prossima puntata... TAN TAN TAAAAAAN.
Amatemi fratelle!
Ciao pimpeee

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Merry Christmas. ***


Non ci potevo credere, era rimasto uguale. Eppure erano ormai due anni che mancava per via del suo lavoro.
Sempre quel bell'uomo che mi è stato vicino sempre come un padre.

La figura di mio zio Robert in quel momento era quasi più felice di me.

Corsi verso di lui abbracciandolo, forse come non avevo mai fatto in tutti questi anni che vivo con i miei zii.
Io: Non ci posso credere. Che ci fai quì? - dissi  sorridendo ancor più di prima.

Robert: Alla marina ci hanno dato qualche giorno di ferie, finalmente - allontanò di poco la presa per guardami

Io: Mi sei mancato tantissimo zio, davvero - sciolsi l'abbraccio.

Guardai verso mia zia e Zayn che sorridevano alla scena.

Mio zio aveva 38 anni circa, due anni fa venne preso alla marina e da lì fu costretto a stare lì e tornando a casa una volta ogni morte del papa, praticamente.
Con lui, da quando i miei genitori sono venuti a mancare, il rapporto è migliorato tantissimo e l'ho sempre visto come un secondo papà. C'è sempre stato nel momento del bisogno, è sempre stato lui quello che mi ha rallegrata in momenti di tristezza quando avevo un immenso bisogno dei miei genitori.
Ha sempre fatto di tutto per vedermi felice, e quando ha annunciato la sua partenza il cuore mi si era totalmente distrutto.
Quando è partito, avevamo poco per parlare al telefono o per fare qualche videochiamata su Skipe. Poi pian piano tutto questo è iniziato a diminuire e io ho dovuto affrontare ogni problema per conto mio.

Ma non ho mai smesso di volergli bene, questo è sicuro.

Io: Zio, lui è.. - dissi avvicinandomi a Zayn per presentarglielo ma lui m'interruppe

Robert: Zayn - sorrise, e lui ricambiò.

Io: Vi conoscete?

Zayn: Veniva spesso a Bradford con Rose da mia madre, cioè.. a casa mia - disse quasi imbarazzato

Robert: Non sei cambiato per niente giovanotto - gli diede una pacca sulla spalla e Zayn rise in risposta.

Rose: Ah Zayn, dì a tua madre che per domani è confermato

Io: Cosa c'è domani? - chiesi confusa

Robert: Trisha ci ha invitati a cena, hai dimenticato che domani è Natale?
PORCA EVA.

Io: Oh, giusto

Avevo completamente rimosso che oltre ad essere il compleanno di Louis, quella era anche la vigilia di Natale e quindi il giorno dopo sarebbe appunto Natale.
In quell'ultimo periodo, Zayn passava la maggior parte del suo tempo con me a casa mia e ogni tanto ero io ad andare da lui.
Non volevo che lo vedesse prima di Natale, così lo avevo nascosto a casa di Sophia per evitare proprio questo.
Solo che avevo dimenticato di andarmelo a riprendere, così decisi che l'indomani sarei andata a prenderlo.

Dopo aver ascoltato per circa un ora il racconto di mio zio sulla marina e su ciò che si fa lì, il sonno iniziava davvero a farsi sentire per tutti.
Zayn apriva e richiudeva gli occhi in continuazione per evitare di addormentarsi, ma anche lui stava totalmente per crollare sul divano.

Io: Zayn? - gli sussurrai all'orecchio quando notai i suoi occhi chiusi da circa cinque o dieci minuti - Zayn, odio svegliarti ma non puoi dormire sul divano.

Si lamentò una o tre volte circa, prima di alzarsi dal divano. Lo vidi mettersi il giubbotto che che aveva con se quando arrivammo ma lo fermai.

Zayn: che fai? - mi chiese

Io: è mezzanotte passata, tu hai davvero intenzione di intrufularti a casa? poi per quanto rumore fai, a tua madre gli prenderà un attacco di crepacuore - lui rise.

Io: vieni - dissi facendo intrecciare le sue dita alle mie e lo trascinai in camera mia

Zayn: Abbie forse è meglio che vado, non ho nemmeno un pigiama e di sicuro non posso dormire nudo.

Io: Quello era ovvio, altrimenti mia zia per precauzione ti castrerebbe - mi lasciai scappare una risata - e comunque tu resti quà, il pigiama te lo presta mio zio, non preoccuparti.

Andai verso la camera dei miei zii, aprì un cassetto e ne tirai fuori un pigiama di mio zio Robert e lo portai a Zayn

Zayn: Comunque non sarebbe stata la prima volta che rientro a casa di notte - mi confessò

Io: quand'è stata l'ultima volta?

Zayn: Ero uscito con una ragazza e abbiamo fatto tardi, era circa l'una quando sono tornato.

Il mio sguardò divenne all'improvviso serio.
 'ero uscito con una ragazza'

Io: Ho capito, buonanotte - mi girai dall'altra parte del letto senza nemmeno guardarlo in faccia e lui alzò un sopracciglio non capendo la mia reazione.

Zayn: che ti prende?

Io: Nulla - sentì la sua mano poggiata sulla mia spalla spingendola in basso per farmi girare e costringermi a guardarlo

Zayn: Non si direbbe, te la sei presa perchè ho detto che ero con una ragazza? - gli risposi scuotendo la testa mentendo.

Zayn: Buonanotte Abbie - disse lasciandomi un delicato bacio sulle labbra.
Non ero arrabbiata, mi aveva solo dato fastidio il fatto che  fosse stato con una ragazza, e la frase 'abbiamo fatto tardi' poteva avere moooolti significati.

***
Giorno di Natale.
Ore 7:55
Zayn dormiva ancora quando ero già pronta per andare da Sophia e senza farmi sentire presi la borsa e uscì di casa.
Faceva un freddo cane e mi maledico per essermi messa una semplice maglietta e dei leggins, e anche una sciarpa.
Non ho avvisato nessuno, nè che dovevo andare da Sophia nè che stavo uscendo di casa quindi dovevo andare e tornare nell'arco di una mezzoretta così che nessuno si sarebbe accorto della mia assenza.
Erano mesi che non uscivo a quest'ora così presto, ma era per una causa ben precisa.
Appena arrivata davanti al portone di casa Evans, presi il cellulare e chiamai Sophia dicendogli di aprirmi. Non volevo svegliare i suoi genitori quindi preferì telefonargli, più semplice no?
Il portone si aprì e Sophia mi fece cenno di entrare.
Sophia: Hai avvisato che sei uscita? - mi sussurrò

Io: no.

Sophia: Abbie ma sei scema? Ti prenderanno per dispersa e finiranno per chiamare i TG! - alzò un pò di più la voce.

Io: Oh non fare la tragica, dammi il regalo e torno subito a casa.

Sophia: Tieni, ora vai. Anzi aspetta, che avete fatto questa notte tu e Zayn di nuovo a letto? - chiese con un sorriso malizioso

Io: Secondo te, farei qualcosa con lui nella stessa casa in cui vivono i miei zii? Specialmente ora che è tornato mio zio, certo che sei un genio eh Sophia? - la punzecchiai - che poi in realtà stavamo per litigare ieri sera.

Sophia: Cosa?

Io: No tranquilla è tutto ok, devo andarmene entro 2 secondi se voglio arrivare in tempo. Salutami i tuoi genitori e tuo fratello quando si sveglieranno- dissi lasciandogli due baci nelle guancie, lei ricambiò i saluti e io uscì da casa sua.

Non mi ero nemmeno accorta che erano già le 8:25 ed era già abbastanza tardi. Le strade iniziavano a riempirsi.
Ad un tratto però vidi un bambino correre, diciamo più veloce di un ghepardo, verso la mia direzione e qualcuno dietro di lui che richiamava il suo nome. Il bambino venne a sbattere con le mie gambe e se non lo avrei preso sarebbe addirittura caduto.
x: Gabe santo cielo la vuoi sme...- si bloccò quando i suoi occhi incrociarono i miei e rimasi immobile quando Darren si ritrovò davanti a me.

Io: Era molto che non vedevo questa peste - dissi sorridendo a Gabe, il fratello di otto anni di Darren
Darren: E' impaziente di andare dal suo amico per questo correva, anzi scusa se ti è arrivato addoso come un cavallo - si imbarazzò.

Io: Non preoccuparti, ci sono abituata alle sue corse. Ricordi? - mi scappò una risata
Darren: Che ci fai quì così presto?
Io: Sono venuta a prendere il regalo per Zayn.

Darren: Zayn? - chiese confuso
Io: Il mio... ragazzo - dissi tossendo.
Darren: Gabe suona ed entra, ti passo a prendere per le sette di questa sera. Fai  il bravo, okay? - rassicurò suo fratello
Gabe: Sisi, ciao Abbie. Qualche volta vieni a giocare come facevi quando era la fidanzata di mio fratello? - disse con quella vocina da bambino piccolo.

Divenni rossa a quelle parole.

Annuìì prima che Darren fosse pronto a ribattere qualcosa di negativo contro suo fratello.
Non ci sarebbe stato alcun problema credo. Quando io e Darren stavamo insieme, andavo spessissimo a casa sua e la maggior parte delle volte suo fratello ci trascinava nei suoi giochetti e si divertiva, quindi perchè non accontentarlo?
Quel bambino è sempre stato dolcissimo con me.

Darren: Vuoi un passaggio?
Io: No, grazie preferisco a piedi - distolsi lo sguardo da lui.
Darren: Insisto, fa freddo la mattina di Natale - sorrise, e a quel punto accettai di farmi dare un passaggio.
Quando salimmo nella sua auto, lui non tolse l'occasione di farmi ripetute domande su Zayn.

'come lo hai conosciuto?'
'da quanto tempo state insieme?' e domande del genere.

Solo a quel punto guardai l'ora e notai che erano già le 8:40 e che avevo fatto più tardi del previsto.
Presi il mio cellulare e mi si gelò il corpo vedendo le notifiche.

Cinque chiamate perse.
Zayn (x3)
Zia (x2)

Bene, erano svegli.
Arrivammo fortunatamente davanti al vialetto di casa mia non appena visti le chiamate.
Darren: Allora, quando vuoi vieni. La strada la ricordi?

Io: Penso di si, ciao Darren. Grazie per il passaggio.
Darren: Buon Natale, comunque - ricambiai gli auguri e uscì dall'auto.

Quando arrivai di fronte la porta, quest'ultima si aprì di scatto spuntando Zayn con un volto arrabbiato ma allo stesso tempo preoccupato.
Zayn: Abbie, ma dove cazzo eri finita? Ci hai fatto preoccupare a morte - mi urlò e mia zia raggiunse la porta.

Io: Ero da Sophia e.. - non feci neanche in tempo a rispondere che ci si mise anche mia zia ad urlarmi contro.
Rose: Per l'amor di dio, Abbie perchè sei uscita e non hai detto nulla?

Io: Non volevo svegliarvi scusatemi - detto ciò entrai e corsi verso la mia camera.

Bella merda avevo combinato.
Sistemai la busta con il regalo di Zayn sulla scrivania, uscì il contenuto per ammirarlo un ultima volta prima che lo avessi consegnato a Zayn che era ancora abbastanza arrabbiato per non averlo avvisato e credo che fosse già tornato a casa.
La porta si aprì piano piano, in realtà lui non se ne era andato. Era ancora a casa e vedere il suo viso entrare dalla mia porta mi fece pensare che fosse venuto per dirmi solo di avvisare la prossima volta.
Risposta sbagliata.
Zayn: Perchè non mi hai detto niente? E perchè non hai risposto? Hai idea dell'infarto che mi hai fatto prendere?

Io: Lo so, scusami è solo che... nulla lascia stare.
Zayn: E' solo che? Devi dirmi qualcosa? - disse diventando serio

Non potevo non dirgli di Darren o mi sarei sentita male con un peso sullo stomaco, ma avevo paura della sua reazione.

Io: Zayn... - sospirai
Zayn: Abbie, parla.

Io: Sono andata da Sophia, poi quando stavo tornando ho incontrato Darren con suo fratello piccolo. Gabe, così si chiama, mi ha chiesto se qualche volta sarei andata a casa sua per giocare, come facevamo ai tempi. Darren  mi ha offerto un passaggio e mi ha accompagnata quì a casa - e via, un problema in meno. O quasi. Zayn diventò praticamente nero in viso, come se questo si avesse dato veramente fastidio

Zayn: Per questo non mi hai risposto? Perchè eri con lui?

Io: No ma che dici? Avevo il silenzioso e non ho sentito il telefono, non credere che...- lui m'interruppe

Zayn: Ho capito, ci vediamo stasera - andò verso la porta e uscì senza darmi il tempo di fermarlo.

Fanculo, tutto male.
Presi il cellulare e chiamai Louis, almeno avrei avuto modo di ridere un pò.
Louis: Pronto Abbie, è successo qualcosa?
Io: In realtà si.
Louis: Racconta - gli raccontai quanto accaduto.
Louis: Sicura che non avete fatto nulla? Voglio dire, è pur sempre il tuo ex, e un mese fa ci ha riprovato con te quindi...
Io: Ho la coscienza apposto, non abbiamo fatto proprio nulla. E' stato solo un passaggio - mi iniziai ad agitare.
Louis: Okay okay, non scaldarti. Vedrai, gli passerà. Zayn è fatto così. Stasera quando gli darai il regalo gli passerà tutta la rabbia. Non devi preoccuparti, va bene?
Io: Ci proverò, grazie Lou. Ti voglio bene.
Louis: Te ne voglio anch'io, buon Natale e buona riconcigliazione -
lo salutai e riattaccai.
Mi buttai a peso morto sul letto, e dopo una ventina di minuti mi lasciai prendere dal sonno.


'Ti avevo detto di stare lontana da quel ragazzo'  mi disse mio padre.
'Ma che avete tutti? E' stato solo un passaggio'
'Un passaggio che lui vuole trasformare in altro' Aggiunse mia madre.
'Scusatemi. Che devo fare ora con Zayn? E' arrabbiato, non vorrà nemmeno vedermi' gli dissi io.
'E chi te l'ha detto che non vuole vederti?' chiese mio padre
'Amore, non farai nulla' si addolcì mia madre
'Prego? Perciò, lui è arrabbiato e non dovrei fare nulla?'
'Non in quel senso, lui non è arrabbiato. E' solo geloso. Vedrai che si risolverà tutto' Continuò mia madre
'Buon Natare tesoro' dissero all'uniscono i miei genitori prima di scomparire.



Quando mi svegliai, erano le tre circa. Non avevo mangiato e lo stomaco si stava iniziando ad attorcigliare.
Scesi le scale, trovando mio zio Robert a guardare la tv.
Io: Non mi avete neanche chiamata per mangiare?

Robert: Ero salito e quando ti ho chiesto di venire a mangiare hai risposto che non avevi fame. Ricordi?
Io: No, non ricordo - dissi fredda e raggiunsi il frigo per prepararmi un panino.
Robert: Piccola, avete litigato?  - chiese avvicinandosi

Io: Chi?
Robert: Tu e Zayn. E' uscito di casa piuttosto seccato questa mattina, qualcosa di grave?
Io: No, è lui che se la prende per tutto. Anche se in parte è anche colpa mia. Non capisco più niente oddio, la confusione mi sta tormentando.

Robert: Tra fidanzati è normale qualche litigio, stai tranquilla - mi abbracciò

Io: Come lo sai che stiamo insieme? Non credo di avertene parlato

Robert: Avete dormito insieme, e diciamo che si nota anche quando vi guardate - sorrise lui.

Io: Non ti facevo così sensitivo, sai? - risi continuando ad abbracciarlo.

***
Era ora di prepararsi.
Il vestito rosso che mia zia mi aveva regalato qualche giorno fa era pronto per essere indossato.
Non che avevo tutta questa voglia, perchè si. Odio i vestiti, odio le gonne, odio i tacchi. Eppure dovevo metterli se volevo fare felice mia zia, per una volta.
Sfilai i leggins e la maglietta che avevo lanciandoli sul pavimento e indossai quel vestito. Mi guardai allo specchio vicino alla finestra. Intravidi nella casa accanto Zayn.
Anche lui si stava cambiando per stasera.
Dico io, come fa ad essere così bello? COME?
E' bastato solo che si togliesse la maglietta per farmi morire, ma okay.
Lo vidi abbassarsi per prendere il telefono dal comò e rispondere ad una chiamata.
Rispose con un aria seccante, come se non volesse parlare con nessuno, si sedette sul letto con i gomiti sulle ginocchia e la mano gli strofinava gli occhi.
Mi nascosi, quando notai che uscì fuori dal balcone, per non farmi vedere.
L'unica cosa che gli sentii dire era 'Louis, davvero è tutto okay' quindi probabilmente stava parlando con Louis.
Spero solo che quel coglione di Louis non gli abbia raccontato la conversazione di oggi perchè lo avrei ucciso.
Quando rientrò, decisi di smetterla di continuare a 'spiarlo' e continuai a prepararmi.
Andai in bagno e presi la mia borsa con i trucchi. Passai il fondotinta per tutto il viso, e una goccia di correttore sotto gli occhi.
Dalla borsa tirai fuori poi, anche la matita nera e la passai sotto e leggermente sopra l'occhio e successivamente fu anche il turno del mascara che passai sulle ciglia alungandole.
Completai l'operazione con un pò di fard sparso quà e là sulle guancie, arrossendole poco.
Quando fui pronta, scesi giù vedendo i miei zii già pronti che aspettavano solo me, e dopo aver dato la conferma per andare, in meno di dieci minuti eravamo già avanti la porta di casa Malik.
Ero terrorizzata, avevo paura che Zayn fosse ancora arrabbiato e che non mi avrebbe neanche guardata in faccia.
Ma continuavo a chiedermi come potesse essere arrabbiato per una stupidagine del genere, eppure questa è stata la nostra prima litigata e già ho paura di ciò che potrà succedere in futuro.
Eppure, dopo la mia separazione con Darren ero sicura che il per sempre non esistesse. Ma con Zayn era tutto diverso, in lui trovavo sicurezza e un affetto che nessuno aveva mai avuto nei miei confronti e mi faceva male sapere che un giorno probabilmente questo sarebbe finito, perchè niente è per sempre.
Poi però ripenso alle parole di mia madre in sogno, 'è destino che stiate insieme' ma il destino, come dice lei, a volte è davvero crudele.
Tipo me, ho quasi diciotto anni e a undici anni ho perso i miei genitori. Ho avuto un ragazzo che in me provava amore solo per il contatto fisico, perchè diciamo la verità: io e Darren in passato non siamo stati proprio angioletti, in quel senso.

La porta si aprì, Doniya era più bella che mai. Indossava una gonna bianca lunga circa sulle cosce, un maglioncino rosso a monospalla e aveva quei tacchi che rispecchiavano il suo fisico. Insomma, era bellissima.
Esattamente come suo fratello.
Quando mi vide entrare, si limitò a sorridermi da lontano. Deduco che fosse ancora arrabbiato ma che sia calmato un pò.
Senza farmi notare, poggiai il mio regalo sotto l'albero di Zayn sperando che tutto si sarebbe risolto. Mi mancava da morire.
Se non avessimo avuto quella discussione, avremmo parlato al telefono anche mentre stavo sotto la doccia, perchè un minuto senza sentirlo mi faceva stare male, letteralmente.
Dopo circa mezzora del nostro arrivo, vidi Zayn andare verso la sua camera, e proprio quando stavo per raggiungerlo sua madre si avvicinò a me.
Trisha: Avete litigato? - sussurra

Io: Si nota tanto?

Trisha: E' tornato a casa incavolato davvero, per poco non ribaltava qualche sedia - confessò

Io: Davvero? - lei annuìì

Trisha: Va da lui, qualsiasi cosa sia successa si risolverà - disse sorridendomi e detto ciò mi avviai verso la sua camera.

Vidi la porta socchiusa e mi affacciai per vedere che combinava.
Era seduto sul davanzale della finestra, a guardare probabilmente camera mia, vista la direzione dei suoi occhi.
Io: Posso?  


Zayn: Si - si alzò e mi venne incontro - ti serve qualcosa?
Io: Io... volevo parlare, e magari...- cercai di dire, ma le mie parole vennero bloccate quando sentìì le sue mani sui miei fianchi e la sua bocca sulla mia mentre chiedeva accesso. Acconsentìì al bacio e lì mi sentì davvero la pelle d'oca.
Come se entrambi avevamo bisogno di questo bacio, che man mano diventava sempre più intenso.
'Come far morire Abbie in meno di qualche secondo' aggiunse la mia testa.
Quando ci staccammo, ebbi modo di guardarlo negli occhi.
Non capivo se erano felici o ancora arrabbiati, erano un miscuglio di emozioni e questa cosa mi piaceva.
Io: Perdonami - gli dissi a bassa voce distogliendo lo sguardo.

Lui alzò dal mento il mio viso con le dita, costringendolo a guardarlo.
Zayn: E' okay, tranquilla - mostrò un leggero sorriso.

Il suo viso si stava di nuovo avvicinando al mio, fino a che sentimmo mio zio chiamarci a voce alta, come se noi non lo sentissimo.
Feci un verso di rabbia e lamento allo stesso tempo gesticolando con le mani facendo segno che li avrei strozzati.
Zayn mi prese la mano prima di uscire per qualche secondo e la lasciò quando entrammo in cucina.
Trisha quando ci vide arrivare mi guardò con un sorriso che diceva 'sapevo che avreste chiarito' e risposi ai suoi pensieri sorridendogli.
Ci sedemmo a tavola. Lui accanto a me, ovviamente.
Doniya: Spero vi piaccia il pollo - disse servendoci

Io: E a chi non piace? Basta che non è pesce, perchè lo odio - sentìì Zayn emettere un suono, stava ridendo a questa che secondo lui era una battuta, almeno credo.

Zayn: Devo ricordarmi di portarti qualche volta in un ristorante, sai quelli dove si mangia solo pesce? ecco, quello - gli diedi una gomitata sulle costole e la sua risata aumentò facendo ridere tutti.



Quando la cena finì, si riunirono tutti sul divano per aprire gli ultimi regali rimasti, tipo quelli che i miei zii fecero a Trisha e ai suoi figli.
Zayn: Vieni con me - sussurrò al mio orecchio prendendomi la mano e trascinandomi in camera sua, chiudendola a chiave.

Io: Non credo sia una buona idea stuprarmi proprio ora, ci sentirebbero - ironizzai

Zayn: Tranquilla, se dovessimo avere una prima volta, non sarebbe di certo quì. E' squallido come posto - confessò

Io: A casa mia non ti consiglierei, le pareti sono abbastanza sottili e sentirebbero tutto anche i vicini

Zayn: Non credo si scandalizzerebbero, sono sicuro che in questo quartiere non siano tutti verginelli. Sopratutto perchè la maggior parte sono dei vecchi decrepiti o qualche coppia di sposini con uno o magari due figli - ammise

Io: Non ti facevo così sicuro in questo campo, ma se sei convinto tu convinti tutti.

E' assurdo, stavamo insieme da un mese e parlavamo già di questo argomento, a quel punto Rose lo avrebbe castrato per davvero.

Andò verso il cassetto della scrivania e ne tirò fuori una piccola scatola e me la porse.
Io: Cos'è? - continuai

Zayn: Non avevo voglia di dartelo davanti a tutti, comunque è una stupidaggine. Nulla di che - disse imbarazzato

Io: Mi accontenterò - aprì la scatola che conteneva un ciondolo.

'il classico regalo' penserete.
Anch'io lo pensai, ma ne fui felice. Perchè dietro questo ciondolo a forma di cuore argentato c'erano due iniziali.
A Z
'Abbie Zayn'
ovviamente.
Lo guardai negli occhi e gli sorrisi prima di abbracciarlo.
Ricordai anch'io del mio regalo. Quindi mi alzai e aprì la porta dirigendomi verso l'albero per prendere il regalo.

Quando tornai, la prima cosa che dissi fu 'anche la mia è una stupidagine'
Zayn: Mi accontenterò - disse imitandomi e lo colpì sul braccio e lui rise.

Aprì il regalo, e alla vista le sue labbra si allargarono in un enorme sorriso.
Gli regalai una cornice, più o meno di dimensioni media, con la nostra prima foto.
La foto riprendeva me e Zayn mentre ci baciavamo. Non sapevo nemmeno l'esistenza di questa fino a quando Sophia, co lei che l'ha scattata, non me la mostrò.
Così pensai che sarebbe stato un ottimo regalo per Zayn e quindi, eccola.
Mi baciò per l'ennesima volta e ritornò a guardare il 'quadro'
Zayn: Lo appenderei lì, che dici? - indicò la parete sopra la scrivania.

Io: Ottima idea.

Zayn: Resti quì stanotte? - chiese

Io: Non ho i vestiti.

Zayn: Genio, ti presterà Doniya un pigiama. - imitò ciò che dissi la scorsa notte, quando fu lui a dormire da me.

Io: Coglione. - mi lamentai

Zayn: Buon Natale amore, ti amo.




BUOOOOOOOOOOOON NATAAAAAAAAAAALEEEEEEEEEEEE
Okay basta.
Scusate se sono enormemente in ritardo ma sto cazzo di Natale mi ha tenuta impegnata.
Che cosa avete ricevuto?
Io ho ricevuto: Due jeans, una maglietta, un maglioncino, il fornetto per fare le unghie (aw), il libro 'il rumore dei tuoi passi' (che vi consiglio di leggere perchè è fighissimo e bellissimo, sono già arrivata al dodicesimo capitolo), la confezione grande di Our Moment (dove c'è il foglietto con le firme dei ragazzi), una trousse e un pigiama. Poco direi, rido.
Tornando al capitolo. Che ne pensate? Prima litigata fra i due eh? Ma siccome sono buona li ho fatti riconcigliare. Ma chissà lalalalala
Ve l'ho già detto che VI ANO?
Buone feste racazzuole, vi ano tantissimo lol
ciao pimpe

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Problems. ***


La solita domenica, e che si fa la domenica? Si dorme.
Beh, non per me.
Quella domenica sono stata tirata giù dal letto. Mia zia aveva bisogno di una mano per sistemare casa. Mi disse che aveva bisogno di una messa in piega. Non so neanch'io cosa c'entri questa frase ma sono state esattamente le sue parole.
E io, voglia di sistemare casa non ne avevo proprio. A dire la verità, non ne avevo mai voglia.

Rose: Abbie dai, ho bisogno di una mano - mi urlò dalla cucina

Io: Se mi dai il tempo di vestirmi ti aiuto - urlai anch'io

Rose: Tranquilla che i tuoi amici non sono quì, non devi renderti miss universo - si sentiva dal suo tono che era seria e infastidita.

Non le risposi, presi le prime cose che mi capitarono una volta aperto l'armadio.
Quando andai in corridoio per raggiungere le scale, notai che ancora una volta Marco non era in camera.
'Ti prego fa che sia sotto e che non sia per l'ennesima volta da Emma' pensai
Scesi le scale, e trovai solo mia zia in cucina a lavare, quasi nera in viso.
Io: Ci siamo alzate con la luna storta oggi? - cercai di sdrammatizzare

Rose: Per favore non è il momento - guardò il pavimento picchiettando la mano sulla gamba

Io: Ma che ti prende oggi? - Poggiò al muro con forza il manico di scopa che teneva in mano

Rose: E' sempre fuori, non mi chiama, non mi avvisa che esce. Sta sempre a casa di quella ragazzina. Non c'è la faccio più, inoltre se provo a metterlo in regola mi urla contro e non riesco nemmeno a parlare. Che razza di figlio 18enne si comporterebbe così? Altro che adulto o maturo. Gli spaccherei un piatto in testa per dargli una regolata, dio.

Io: Le cose sono peggiorate da quando te ne sei andata zia. Ti conviene provare a parlargli prima di capodanno, altrimenti altro che felice anno nuovo - cercai di far tornare in lei la calma

Rose: Quello non mi ascolta, da questa mattina gli avrò chiamato almeno sei volte, e ogni volta attacca. E sono ancora le undici, hai idea di...- urlò, ma si bloccò quando sentimmo la porta d'ingresso aprirsi.
Era Marco.

Cercai di bloccare mia zia che per poco non gli tirava una scarpa addosso, la lasciai in cucina e corsi verso mio cugino che sembrava tranquillo. Come se non capisse la gravità della situazione
Io: Dove cazzo sei stato? Tua madre era preoccupata

Marco: Preoccupata di cosa? Ero con Emma, al solito - disse togliendosi la giacca e lasciarla sul bordo del divano

Io: E avvisare non ti piaceva?

Marco: Vado in camera - fa per andarsene, ma lo riprendo dalla spalla

Io: Non uscirtene con un 'Vado in camera' di merda. Non stai mai a casa e pergiunta quando esci nemmeno avvisi. Tuo padre lo avrai visto massimo tre o quattro volte da quando è tornato. Hai diciotto anni porca puttana, dimostra anche un pò di maturità una buona volta.

Marco: Mi parli tu di maturità? Andiamo, fra qualche settimana compi anche tu diciotto anni e intanto sei ancora una bambina cocciuta e pergiunta anche impicciona in cazzi che non ti riguardano. Per la cronaca, fatti una vita - rise

Io: Tranquillo che non mi offendi, mi hai detto cose peggiori. E non cambiare discorso - gli dissi con lo sguardo inferocito.

Ma davvero lui era figlio di mia zia,nonchè nipote dei miei genitori e di conseguenza mio cugino?
Pure mi vergognavo ad avere un parente così. Una merda totale, ecco.

Neanche mi rispose, lui salì in camera chiudendosi a chiave e la cosa mi rese nervosa ma mantenni la calma.
Tornai in cucina dove mia zia era lì ad attendermi. Probabilmente, dalla faccia che aveva si notava che aveva ascoltato la nostra conversazione.

Rose: E' un bastardo, ho cresciuto un figlio ed è diventato un grandissimo bastardo - cercò di trattenere le lacrime.

Lei ha dato la sua vita per mantenerlo, tra l'altro sono arrivata anch'io a rompere in questa famiglia quindi ha fatto un doppio lavoro.
Anche se io, rispetto a lui non mi comporto così.
Io: Vai a riposarti, ci penso io quì.

Rose: Non posso, devo cucinare.

Io: Ho detto che penso a tutto io, vai - lei annuìì rassegnandosi e salì in camera.


Dopo qualche ora a sistemare, presi il telefono che non controllavo da quando mi ero svegliata.

Tre messaggi: Zayn.
9:30
'Buongiorno amore'
10:26
'Che fine hai fatto?'
11:04
'Mi manchi'


Allora decisi di risponderli.
'Buongiorno, scusami ma ho avuto qualche problema. Piu tardi passi? Anche tu mi manchi'
inviai, e una volta poggiato il telefono sul tavolo completai le ultime cose da sistemare in salone.
Passarono dieci minuti e tornai in cucina e presi di nuovo il cellulare, ancora un messaggio.

13:10
'Non preoccuparti, ci vediamo dopo.'


***
Io: [...] e dovevi vedere come si è comportato. Non solo mi urla che sono ancora una bambina secondo lui, in più non ha neanche mangiato a pranzo - spiegai.

Zayn: Vuoi che gli parli io?

Marco e Zayn sono amici da parecchio tempo quindi avrebbe anche potuto provare a parlargli. Per un secondo stavo per dirgli di provare a convincerlo ma poi ripensai a quello che sarebbe potuto succedere.

Io: Meglio di no, ci manca solo che ci vai anche tu di mezzo.-

Ad interromperci fu il cellulare di Zayn che iniziò a squillare. Lui, quando lesse il nome sullo schermo, sbuffò chiudendo la chiamata e gettando il telefono sul letto.

Io: Non rispondi? - chiesi confusa

Zayn: Non mi va - rispose annoiato

Io: Ma chi era? - lui sospirò, prima di rispondermi.

Zayn: Mio padre.

Io: E perchè non rispondi? -
Non mi aveva mai parlato di suo padre, mai. Pensavo che fosse via per lavoro o cose del genere. Comunque non gli avevo mai chiesto di raccontarmi qualcosa a riguardo.
Volevo che fosse lui a parlarmene ma non avevamo mai toccato l'argomento.
Vista però l'espressione che aveva ora, non sembrava felice che avesse ricevuto una sua chiamata.

Zayn: Cristo, non ho voglia di rispondere - confessò piuttosto infastidito

Io: Okay, scusa - mi sforzai a dire. Lui si coprì il viso con le mani strofinandosi gli occhi

Zayn: No, scusami tu. E' che mi dà sul nervoso quando sento nominarlo - io annuìì e poi risposi.

Io: Fa niente. Zayn, posso sapere che cos...

Zayn: E' un coglione, tutto quì - m'interruppe lui sorridendomi.
Evidentemente non era ancora pronto a parlarne.

Io: Usciamo? - chiesi all'improvviso.

Zayn: Che? E dove vuoi andare? - rise lui

Io: Non lo so, in giro. Per oggi non ho voglia di stare quì.

Zayn: Va bene, andiamo - si alzò dalla sedia

Io: Il tempo che mi sistemo il viso, sembro indemoniata - lo sentii ridere.
Detto ciò mi alzai anch'io mi chiusi in bagno.


Dopo essermi preparata tornai in camera dove trovai Zayn che osservava camera mia.
Come se non l'avesse mai vista.
Io: Sono pronta - lo informai.

Lui si girò verso di me e mi venne incontro.
Io: Aspetta, avviso mia zia - dissi avviandomi verso il salone dove trovai i miei zii davanti al televisore a guardare non so cosa e mi avvicinai verso di loro.

Io: Io sto uscendo con Zayn, vi serve qualcosa?

Robert: No vai, tranquilla - mi sorrise. Li salutai e raggiunsi Zayn che mi attendeva all'ingresso.

Io: Andiamo?

Zayn: Si - disse e mi baciò.



Zayn's point of view.
Questa volta non andammo in auto, lei voleva camminare. 'Se ti stanchi scordati che ti prende in braccio' le avevo detto ironicamente.
Abbie: Mi lasceresti morire di stanchezza? Zayn non è corretto, lo sai? - mi prese in giro

Io: Sarà, ma in caso ti direi 'te l'avevo detto' e ti dovrai arrangiare - scherzai io intrecciando le dita attorno alle sue.

Abbie: Anche tu ti dovrai arrangiare quando inizierò ad urlare lo sai?

Io: Certo, così quando le persone ti guarderanno e penseranno che sei matta da legare io risponderò che hai il ciclo. Mh, ottima idea - scherzai e lei mi colpì la spalla con la mano incendiandomi con lo sguardo.

Abbie: Ti odio, cristo dio - disse roteando gli occhi

Io: Ti amo anch'io - le sorrisi e lei ricambiò.

Camminammo per un bel pò quando ci ritrovammo davanti a dei tendoni, ci misi un pò a capire che si trattava di una fiera.
Abbie: Guarda - indicò appunto la fiera

Io: Non ci pensare nemmeno - cercai di tirarla via da quella vista.
Non avevo così tanta voglia di entrare in un posto così affollato.
Abbie: Ti pregooo - mi guardò facendo per l'ennesima volta gli occhi dolci.

E come poterle dire di no?

Io: Sei una rompi coglioni, andiamo - lei mi sorrise tirandomi verso l'ingresso.

Non so se fosse un vizio delle ragazze, ma Abbie si fermava in ogni tendone che aveva cose a dir poco inutili.

Però da un lato mi faceva anche ridere.
Vide poi una bancarella con dolci e cose varie. Lei quasi corse verso la macchina per fare lo zucchero filato.

Abbie: Ne vuoi uno?

Io: No, grazie lo stesso.

Abbie: Vorrà dire che lo dividerai con me - rise - uno, perfavore - disse rivolgendosi al signore che stava dietro la macchina.

La vidi estrarre dalla borsa il portafoglio e la bloccai immediatamente.
Abbie: Che fai? - chiese confusa

Io: Pago io.

Lei cercò di convincermi per far si che fosse lei a pagare, ma dopo aver insistito lei si arrese e mi lasciò pagare.
Appena prese in mano quel coso gigante bianco ci andammo a sedere in una panchina poco distante dalla folla.
Abbie: Non avevi mai visto una fiera? - chiese all'improvviso

Io: No, cioè si ma non ero mai entrato. L'idea di avere duemila persone attorno mi ha sempre infastidito. Sono entrato solo perchè me lo hai chiesto - lei annuì e rise.

Si girò verso le sua sinistra e la vidi spalancare gli occhi e rigirarsi verso di me di scatto.
Io: Che succede? - chiesi prima che una figura maschile a me sconosciuta si presentò
avanzando verso di noi.

'cazzo' cercò di mimare lei.

x: Abbie, che ci fai quì? - disse il ragazzo prima di fermarsi.

Ci misi un pò a capire chi era quel ragazzo e l'odio mi stava salendo nonostante non fossi nemmeno sicuro che si trattava di Darren.

Questo era sempre in mezzo ai coglioni.

Abbie: Una passeggiata, tu che fai quì? - il suo tono era annoiato.

Darren: Anch'io - disse e spostò lo sguardo su di me.

Abbie: Lui è Zayn - tossì - il mio... - fa per dire ma la precedo

Io: Ragazzo, il suo ragazzo. Piacere - feci un sorriso più che falso.

Darren: Piacere - balbettò - Darren. Adesso vado, beh a presto - salutò con la mano prima di scomparire tra la folla.

Si era sfacciatamente presentato quì di fronte a lei come se niente fosse.
Qualche giorno gli avrei spaccato la faccia, questo è sicuro.
Avevo lo sguardo nero e incazzato. Abbie lo aveva notato e si mise a ridere.

Io: Che c'è? - chiesi infastidito

Abbie: Geloso?







Scusaate se il capitolo è piccolo ma per il momento sono a corto di idee lol.
Comunque non volevo nemmeno continuare oggi ma sono stata costretta da una mia amica, che adesso stà sicuramente leggendo.
Ha iniziato anche lei a leggere questa fanfiction e adesso mi torturerà a vita, me lo sento.
Ti odio ale, sappilo.
Cambiando discorso.
Il capitolo è corto però è diciamo l'introduzione di quello che succede nel prossimo capitolo, e non riguarda Zayn ed Abbie insieme.
Allooora, domani è la vigilia di capodanno quindi ovviamente non continuerò.
Però, l'uno gennaio continuo sicuro, promiseeee (scegliete voi come leggerlo AHAHAHAHAHAH) amatemi.
Ah una cosa, siccome alcune mi avete chiesto di mettere le foto dei protagonisti vi dico due cose.
1) Non so mettere le foto, perchè sono troppo imbranata lol
2) Se volete saperli, nella bio del mio profilo ho scritto i vari personaggi quindi leggeteli e cercateli su google, e vedete le immaggini dei protagonisti.
Detto ciò, vi saluto. Cieeeo :')

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** I have no luck. ***


Abbie's point of view.
Zayn: Perchè lo pensi?

Io: Forse perchè appena hai visto Darren ti si leggeva negli occhi la tua rabbia

Zayn: Mh - disse spostando lo sguardo.

Io: Mh? Solo questo sai dirmi?

Mi piaceva il fatto che Zayn era geloso, ma il fatto che lui non lo ammetteva mi dava il nervoso.
Gli girai il viso costringendolo a guardarmi. Nessuno dei due parlava. La situazione era alquanto buffa, infatti scoppiai in una risata e Zayn si unì a me.

Io: Sei un pazzo, te lo hanno mai detto?

Zayn: Io? Sei tu che hai pretendenti ovunque - iniziava a farsi serio ma rideva lo stesso.

Io: Per pretendenti intendi solo Darren, quindi.

Zayn: Uno è anche troppo.

Io: Zayn, non voglio che tu sia geloso. Sto con te, ed è questo che conta. Io mi fido di te, e voglio che anche tu ti fidi di me - confessai

Zayn: Io mi fido, solo che vederti con un altro mi fa gelare il sangue - abbassò la voce.

Aveva ragione Sophia quando mi diceva che Zayn era da sposare. Perchè effettivamente ne vale la pena amarlo per tutta la vita.
Decisi di evitare di continuare questo discorso e gli proposi tornare a casa.
Gettai nel cassonetto, poco distante da noi, il bastoncino dello zucchero filato che avevo ormai finito e ritornammo sul marciapiede che ci conduceva nelle nostre rispettive case.
Mentre camminavamo, Zayn mi raccontava un pò com'era la sua vita prima di trasferirsi quà e da come ne parlava si vede che quel posto gli mancava.
Quando ad un certo punto nominò suo padre, la curiosità di sapere cosa gli fosse successo mi divorava, e non potevo più resistere.

Io: Zayn, posso farti una domanda? - domandai

Zayn: Si, qualcosa non va?

Io: Nono, solo che volevo sapere...

Zayn: Cosa?

Io: Ecco.. non mi hai mai parlato di tuo padre, posso chiederti cosa gli è successo? - sospirai
Zayn: E' complicato - si limitò a dire, poi continuò e iniziò pian piano a raccontarmi tutto.

Ero quasi incredula al suo racconto. Da un lato mi stavo già facendo qualche idea sul padre di Zayn.
Io: Non voglio intromettermi ma.. Io sono cresciuta senza mio padre e senza mia madre. E ti giuro che non è bello, se non fosse per te, per i ragazzi e per mia zia ora stesso starei piangendo nel mio letto. Voglio dire, fra un mese sarai diciannovenne e...- cercai di dire, ma lui m'interruppe

Zayn: Abbie per favore, non è ancora il momento adatto per parlare con lui. Non ho tutta questa voglia ne di vederlo ne tantomeno di sentirlo.

Io: Mi prometti almeno che ci penserai? - dissi, e lui annuìì.

All'improvviso sentìì le mani fredde di Zayn aggrapparsi nei miei fianchi per poi sollevarmi. Urlai, non per la paura ma perchè mi aveva colto di sorpresa e lo colpi nelle spalle improrandolo di farmi scendere.
Continuando a tenermi in aria, avanzò verso il muro poggiandomi finalmente per terra e iniziò a ridere.

Io: Pezzo di psicopatico ma che ti salta in mente? - urlai divertita
Le persone che intanto passavano dietro di noi sembravano divertite e forse confuse allo stesso tempo. Passavano e guardavano, come se non avessero mai visto due adolescenti ridere e urlarsi contro come dei coglioni.

Zayn: Non preoccupatevi, ha il ciclo.

Spalancai la bocca quando disse quelle parole e lui richiuse la bocca con la mano spingendo il mento verso su.

Io: Inizia a scappare perchè ti uccido, cazzo non posso credere che lo hai detto veramente - cercai di colpirlo ma lui mi prese per il polsi trattenendomi appiccicata al muro.

Mi baciò mentre continuavo a parlare e a 'minacciarlo' di tirargli qualche sberla.
Un bacio che si moltiplicò parecchie volte e che volevo non finisse più. Tra un bacio e l'altro, sentìì le sue labbra allargarsi in un sorriso leggerissimo.
L'atmosfera alquanto 'romantica' venne distratta dal mio cellulare che iniziò a squillare.

Zayn: Non rispondere - sussurrò

Io: Devo - dissi prendendo il cellulare dalla borsa e appena lessi 'Eveleen' sullo schermo risposi.

Io: Eve? - poggiai il cellulare all'orecchio
Eveleen: Abbie, tutto okay? - mi chiese
Io: Si, perchè me lo chiedi?
Eveleen: No così, ascoltami attendamente.. - iniziò

Zayn: Proprio ora doveva chiamare? - ironizzò Zayn e io mi limitai a sorridergli
Eveleen: Ah sei con Zayn, okay vado al dunque: ci siete mercoledì alla festa?
Io: Quale festa?
Eveleen: Capodanno, genio!
Io: Oh, non so. Non ho ancora chiesto.
Eveleen: Fammi sapere, devo chiudere. Vi saluta Harry.
Io: Attenti a non sfornare figli voi due - scherzai
Eveleen: Lo stesso vale per voi, ciaao! - attaccò
e mi scappò una risata.

Zayn: Va bene, dov'eravamo? - si avvicinò di nuovo.

Io: Eravamo rimasti che stavamo tornando a casa altrimenti ci danno per dispersi - gli presi la mano e lui sbuffò.


Appena arrivammo di fronte porta di casa mia, delle urla attirarono la nostra attenzione. Ci guardammo intorno per capire ma nei paraggi non ci stava nessuno.
Ci misi un pò a capire che le urla arrivavano proprio da casa mia e ad impatto ebbi paura. Tenendo stretta la mano di Zayn mi presi di coraggio e insieme entrammo.


Zayn's point of view.
Abbie si aspettava addirittura che li dentro stava morendo qualcuno. Che ci fosse un assassino. Ma niente di tutto ciò.
Quando entrammo ci attendevano Rose, Robert e Marco a discutere. E non so perchè, qualcuno lì dentro mi sembrava mal intenzionato.

Abbie: Che sta succedendo quì? - chiese con voce spezzata.

Rose: Succede che quà...- provò a dire ma venne interrotta.

Marco: Succede che non ne posso più - urlò piuttosto infuriato - ma non avete altro da fare? - continuò contro i suoi genitori.

Robert: Punto primo, non alzare la voce nè con me nè con tua madre. Punto due, vogliamo solo sapere perchè stai sempre fuori casa: A Natale  non c'eri, per esempio.

Marco: State sempre ad urlarmi cosa fare, ho diciotto anni cazzo. Datemela un pò di libertà.

Rose: Appunto perchè hai diciotto anni dovresti essere anche più responsabile e consapevole di quello che fai. Io da madre neanche ti riconosco più, sei più che cambiato.

Marco: Madre, si. 'Madre' di chi? - rise.

Abbie mi guardò confusa. Beh, un pò tutti si guardarono confusi l'uno con l'altro. Nessuno aveva capito la frase di Marco, ma io sapevo che non avrebbe portato a niente di buono.

Rose: Che vuoi dire? - rispose poggiando le mani sul tavolo e sostenendosi con le braccia

Marco: Sono anni che ormai avete dimenticato di avere un figlio del cazzo. Giusto, dimenticavo che adesso c'è Abbie cara... Lasciamo perdere, è tempo perso con voi - sputò tutto d'un fiato.

Abbie quando sentì di essere ormai coinvolta nella situazione spalancò gli occhi, prima di rispondergli.
Abbie: No, continua. Ti ascolto. - gli disse a malavoglia.

Marco: Adesso vuoi fare l'angelo della situazione? Ma andiamo. Lo sai qual'è la verità? che tu, dal primo momento che sei arrivata in questa benedetta casa, mi hai rovinato la vita. Sul serio, 'Abbie di quà, Abbie di là' e tutto questo perchè doveva per forza iniziare a far parte di questa casa. Abbiamo un centinaio di parenti, avresti potuto andartene da qualcuno di loro invece che quà. Da quando sei in questa maledetta casa nessuno si è mai accorto neanche se respiravo. Ora chissà come mai tutto interesse verso di me. - dice e mi guardò.

Io: Marco basta, sai che non è così - cercai di entrare nella discussione.

Probabilmente si riferiva al fatto che Abbie ormai avesse altro a cui pensare, me per esempio. No, non è modestia ma semplicemente realtà.
Gli occhi di Abbie si spalancarono a sentire le sue parole e in qualche modo cercò di trattenere le lacrime. Cercai di riprenderle la mano che qualche minuto prima aveva lasciato ma lei la respinse.
Riuscivo quasi a capire come si sentiva in quel momento. Le parole di suo cugino l'avevano ferita, non è di certo colpa sua se oggi i suoi genitori non ci sono più. Quando è successo aveva undici anni, non credo sarebbe stata in grado di scegliere con chi volesse andare a vivere. Ma forse, per come mi parlava sempre di Rose, lei sarebbe stata la sua scelta ovvia.
Robert richiamò Marco con una brutta intenzione, Abbie però a quel punto parlò.

Abbie: No, lascialo parlare. Da  un lato ha ragione, no? Sono io l'intrusa in questa casa. E' vero Marco, sono io che quì non c'entro nulla. - confessò quasi sconfitta.

Rose: Abbie, ma che stai dicendo? Non puoi dire che...- venne interrotta, per la seconda volta.

Abbie: Davvero, zia. So quello che dico - cercò di placare le lacrime ma evidentemente non ci riusciva per niente.

Lei si girò verso di me mimandomi di andarcene. Aveva gli occhi quasi gonfi, la dimostrazione di tutte le lacrime che in tanti anni erano rimaste bloccate nei suoi occhi.

Abbie: Ah, approposito - continuò - tu hai sia madre che padre, hai due genitori. Beh, non è colpa mia se io non ho la tua stessa fortuna - disse e prendendomi finalmente la mano mi tirò fuori sbattendo la porta.

Sospirò singhiozzando. Le ultime parole che aveva detto l'avevano distrutta peggio di prima. Nessun'altra ragazza avrebbe avuto il coraggio di dirlo.
Eppure lei l'ha detto.

Io: Tranquilla - sussurrai abbracciandola.

Lei poggiò la testa sul mio petto ed è lì che scoppiò io un pianto doloroso.
Che poi alla fine era abituata a sentirsi dire cose del genere da lui, ma questa sera ha esagerato e per quanto possa essere mio amico da un momento all'altro potrei rientrare e rompergli la faccia. Ma so che Abbie si sentirebbe peggio, quindi evito di fare scenate solo per lei.
Dopo qualche minuto si staccò da me. Le si vedeva subito che non stava affatto bene. Provai a dirle che sarebbe andato tutto bene e lei annuìì.

Abbie: Grazie - sussurrò.


***
Abbie's point of view.
Era ormai giorno. Non avevo dormito a casa mia, ma da Zayn.
La sera precedente, Trisha ha subito notato il mio viso bagnato da lacrime e chiese cosa fosse successo. Ovviamente io non le dissi niente di tutto quello che era accaduto, Zayn si limitò a dirle 'Ne riparliamo domani' e lei non chiese nient'altro.
Presi il mio cellulare e controllai l'orario: Le 10:30.
Possibile che ogni volta che andavo a dormire da lui arrivavo a svegliarmi tardi?
Notai anche due notifiche nel cellulare: due messaggi.

Zia.
9:18 pm.
'Mi dispiace per tutto.'

Sophia.
10:02 am.
'Hai dimenticato di avere una migliore amica?'


Sorrisi quando lessi il messaggio di Sophia e le risposi. Ignorai invece quello di mia zia. Non che io fossi arrabbiata con lei o cose del genere, ma avevo bisogno di staccarmi un pò dall'argomento 'famiglia'. Anche se in realtà, io non facevo parte di quella famiglia.

'Sono successe tante cose, più tardi ti chiamo' scrissi e le inviai.

Zayn era accanto a me, dormiva come se erano mesi che non chiudeva occhio. Decisi di non svegliarlo, quindi mi alzai lentamente facendo attenzione a non far rumore e mi diressi in cucina dove trovai Doniya che parlava al cellulare, probabilmente con Mike visto che sorrideva come una stupida.

Doniya: Mike ti richiamo, a dopo - disse quando notò il mio arrivo.

Doniya: Ehi, come stai? - sorrise dolcemente

Io: Sto.. bene, forse. E tu?

Doniya: Altrettanto.

Io: Ti piace, vero? - cercai di entrare nell' argomento 'Doniya e i suoi innamoramenti'

Doniya: Chi?

Io: Mike, non fare la finta tonta - risi

Doniya: A me? No... no - balbettò

Io: Mh, allora perchè non me lo fai conoscere? Da come ne parli sembra abbastanza simpatico

Doniya: Ecco, preferirei di no - fece una smorfia.

Io: Vedi? E' come ti dico io, ti piace.

Doniya: Guarda chi c'è - urlò verso la porta che si stava aprendo e Zayn spuntò da lì.

Zayn: Lo sai che non mi piace svegliarmi solo?

Io: Dormivi così bene e non volevo svegliarti - mi giustificai

Zayn: E la prossima volta svegliami - disse. Mi circondò i fianchi con le braccia e mi lasciò un tenero bacio in guancia sussurrandomi 'Buongiorno'

Io: Buongiorno - lo baciai.

Doniya: Se dovete fare qualcosa, non in cucina. Quì noi cuciniamo eh.

Zayn: Non hai niente da fare oggi? - rispose lui annoiato. Io e Doniya scoppiammo in una risata, poi lei ritornò seria e riprese a parlare

Doniya: Davvero, se dovete fare qualcosa non quì - si allontanò ritornando in camera sua.

Zayn: Giuro che prima o poi la strozzo.

Io: Non ne hai il coraggio, e poi la difenderei io.

Zayn: Certo. Allora, che si fa? - chiese poi

Io: Film? - proposi e lui accettò.

Zayn faceva pena nel proporre film. Anarchia e The Apocalypse.
Chi mai guarderebbe questi film?
Io veramente ero più intenzionata a vedere qualche altro genere di film tipo Il diavolo veste praga.
No, non è un film di paura. E' più femminile come film.
Ci lamentammo entrambi sulle nostre scelte dei film. E decidemmo di buttare nel cesso la voglia di guardare un film.
Quando guardai di nuovo Zayn, mi ritornò in mente l'episodio successo ieri sera a mezzanotte.

*la sera prima*
Non avevo neanche l'ombra di un vestito, così costrinsi Zayn a farmi compagnia a casa.
Girai lentamente la chiave ed entrammo. Le luci erano spente, quindi stavano dormendo tutti. Sussurrai a Zayn di fare più che piano.
Tenendoci per mano salimmo le scale e in men che non si dica raggiungemmo la mia camera. Avevo ancora qualche paio di scarpe sparse quà e la per la stanza e avvisai di fare attenzione.

Zayn: Scusa ma accendere la luce non ti piace? - sussurrò

Io: Ci noteranno subito, ora zitto e fai attenzione a dove metti i piedi -

Neanche mi diede il tempo ci girarmi, che lo vidi inciampare ai piedi del letto creando un rumore non troppo forte ma orecchiabile.
Cercai di trattenere una risata, perchè faceva ridere sia il modo in cui era caduto, sia la sua atterrata.

Io: Ma parlo cinese? Dio Zayn, fai piano! - tornai seria

Zayn: Che cazzo è colpa mia se sono caduto?

Io: No, ma se ti dico 'fai piano' di sicuro non è perchè mi va di dirlo, ora alzati e andiamo. Io ho finito.

Lo aiutai ad alzarsi e uscimmo dalla stanza. Alzai lo sguardo e ritrovammo mia zia che ci fissava confusa.

Io: Eeeeh, non fare domande. Siamo venuti a prendere qualche cosa da mettermi, stiamo andando via. Ciao ciao ciao - dissi senza darle neanche il tempo di rispondere. Trascinai via Zayn che era ancora mezzo dolorante per via della caduta.

Zayn: Mannaggia a te e a quando mi hai costretto a venire - disse

Io: Zitto e cammina, la ramanzina falla quando torniamo.

Detto ciò, ritornammo all'ingresso e appena uscimmo tornammo a casa di Zayn.
Quando entrammo in camera sua, si buttò a peso morto sul letto facendo un verso di lamento mentre si teneva con le mani la caviglia che aveva subito danni.

Zayn: Porca troia, ma che volevi vedermi morto?

Io: Scusa.


Mi lasciai scappare una risata, stavolta abbastanza rumorosa.

Zayn: Hai questo vizio di iniziare a ridere all'improvviso, Abbie?

Io: Pensavo a ieri sera, alla tua caduta.

Zayn: Prima e ultima volta che faccio una pazzia del genere, la caviglia fa ancora male - rise anche lui.

Io: Oh credimi, non sarà l'ultima - lo misi in guardia.

Zayn si avvicinò verso di me sollevandomi dalle gambe e caricarmi sulle sue spalle come se fossi un sacco. Ignorò i miei pugni sulla schienla e i miei gridi per obbligarlo a scendere. Entrammo nel salone e mi buttò sul divano solleticandomi i fianchi come fece ieri.

Io: Aiuto! Basta, ti pregoo! - urlavo tra una risata e l'altra mentre inclinavo i fianchi a destra e a sinistra per placare quel fastidioso solletico.
Passò poi anche al collo e lì ero ormai fritta. Purtroppo ormai sà che il mio punto debole è il solletico: Abbie, non hai speranze.
Dopo almeno cinque minuti che eravamo sul divano a fare i coglioni, la porta si aprì piano piano e da lì venne Doniya con un viso piuttosto strano. Sembrava quasi essere preoccupata.
E le mie teorie si confermarono quando iniziò a parlare.

Doniya: Ragazzi, scusate se interrompo..- iniziò

Zayn: No, non ti scuso - scherzò lui e gli diedi un pugno sulla spalla.

Doniya: Abbie, c'è qualcuno che vuole parlare con te...









Lo so, sono in enooooorme ritardo. Ma i miei genitori mi hanno tenuta parecchio impegnata. Oggi ho fatto un mix compiti-capitolo e immaginatevi voi quant'è stato difficile. Avevo un casino di compiti di francese e tra l'altro ho dovuto fare la geografia e voglia neanche ne avevo. Poi arriva mia madre che mi urla di farmi i compiti e quindi è volato un pomeriggio.
ORA HO FORTUNATAMENTE FINITO, YEEE!
Vi annuncio che questo capitolo lo tengo in sospeso da tre giorni.. TRE GIORNI, CAPITO? L'ispira
zione è andata a farsi fottere.
Oggi però mi sono svegliata e ho detto ''se non continuo oggi domani giuro che non ascolto la musica'' e quindi ho preferito continuare AHAHAH.
Non prendetemi per malata, ma ho seriamente pensato questo.
Comunque, un pò di suspense ve l'ho lasciata vero? Maaaaassìììììì. Già sto progettando cosa devo scrivere nel prossimo capitolo.
Approposito, la notte di capodanno chi ha seguito 'Capodanno con Gigi d'alessio' ? Per chi non l'ha seguito: HANNO FATTO VEDERE GLI ONE DIRECTION. IO ERO MORTA, OKAY. Praticamente quello che non ricordo neanche il nome ha detto che lavora per i ragazzi, dice che gli porta la spesa (ovviamente scherzava lol) e dopo che Anna Tatangelo lo prendeva per il culo, Gigi fa un colpo 'Ma perchè non me li hai portati quì?' e l'altro fa 'Costa troppo, Gigi' e Gigi risponde 'Cioè ma neanche un video messaggio mi hai portato degli One Direction?' e loro si girano verso lo schermo e spuntano i ragazzi (video registrato quando sono venuti a Roma) e dicono tutti insieme 'Merry Christmas' e quello c'è rimasto di merda perchè pensava che avevano detto 'Happy new year' AHAHAHAH. Ma comunque, appena li ho visti ho gridato giuro..
Concludo quì, okay? okay.
Buon 2015 a tutti, si spera in un anno migliore (anche se poi sono tutti gli stessi)
Ah, e si spera anche il concerto dei ragazzi ;) #ItalyNeedOTRATourinItaly2015 (lo sto continuando a twittare eheh)


 

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** I'll take it. ***


E non so il perchè, ma entrai in agitazizone. Non perchè qualcuno voleva parlarmi, beh quello in parte. La cosa che mi preoccupava era un' altra: Chi cazzo era?
Doniya si scansò guardando dietro di lei.
Una chioma riccioluta (non troppo) castana stava entrando a testa bassa. A impatto pensai fosse Harry, ma poi lui alzò la testa e notai l'incredibile somiglianza che aveva con lui. Cosa che in quattro anni non avevo mai notato. Ma no, non era Harry.
Entrò guardandomi, forse con un pò di paura, ci vollero un paio di secondi per mettere a fuoco la figura avanti a me.
Zayn lo guardò, anzi diciamo che lo ha quasi minacciato con lo sguardo ma ero troppo impegnata a rendermi conto di chi avevo di fronte a me, per notare la faccia di Zayn in quel momento.
Marco.
Mi sarei aspettata tutti, davvero, ma non lui. Fino ad allora ero riuscita a staccare la mente dai pensieri e forse stavo riuscendo a passare sopra la discussione del giorno prima. Ma evidentemente, no fu così.
Le sue parole, appena lo visti, mi rimbombavano in testa come se si fosse incantato un cd nel gira dischi. Come quando sei in un enorme tunnel e appena gridi senti la tua voce ripetersi molte volte, l'eco in pratica.
Scese il silenzio più totale in quella stanza, non sapevo se parlare o se aspettare che fosse lui a dire la prima sillaba.
Doniya interruppe il silenzio, invitando suo fratello a lasciarci soli per parlare tranquillamente. Lui scosse la testa in risposta.

Zayn: Io resto quì - affermò

Forse aveva paura, o era semplicemente preoccupato. Probabilmente pensava che Marco mi avrebbe buttato merda tutto il tempo. Ma non lo farebbe, non credo potesse arrivare a tale punto.

Io: Lasciaci soli, perfavore - lo supplicai

Zayn: sei sicura? - disse e io annuìì in risposta.

Lui si alzò dal divano e uscì dalla stanza, insieme a sua sorella, lanciando una occhiataccia a Marco. Quei due erano amici da molti anni, e il fatto che Zayn lo stesse quasi odiando per me mi faceva prendere anche qualche senso di colpa, letteralmente.

Marco: Ciao - avanzò verso di me, era agitato quasi quanto me. Ma sembrava calmo.

Io: Che ci fai quì?

Marco: Volevo parlarti - disse e si sedette accanto a me. Mi allontanai di poco per dargli un pò di spazio.

Io: Parliamo, anche se non credo ci fosse qualcosa da dire.
Non avevo nessuna intenzione di parlare con lui. Ragione o no, non avrebbe dovuto ferirmi. Non in quel modo, almeno.

Marco: Non sono venuto per ulteriori scenate. Volevo chiederti... - iniziò e io, come al mio solito, lo interruppi.

Io: Cosa? Di andarmene? Di cambiare casa? - chiesi nervosamente gesticolando con le mani.

Marco: Hai questo maledetto vizio di iniziare a parlare senza neanche farmi finire il discorso, taci una buona volta! - alzai lo sguardo al cielo per evitare una risposta, poi lui continuò.

Marco: Volevo chiederti scusa, ecco - disse sorprendendomi, totalmente.

Io: Tu cosa?
Non capitava tutti giorni sentire delle 'scuse'. Ne tantomeno da lui, in diciasette anni che esisto l'unica volta che mi ha chiesto è stato almeno dieci anni fa, quando mi ha fatta cadere con la bici.

Marco: Si, lo so che non è da me dirlo ma ci ho pensato bene. Diciamo che dopo che te ne sei andata ieri, mi sono sentito forse un pò in colpa. Quando sono andato a letto, altro che dormire. Avevo come un rimorso dentro, non so spiegartelo. Ho avuto modo di farmi un esame di coscienza e riconoscere che ho esagerato. Insomma, il succo di tutto questo? Scusa, mi dispiace. Ecco, l'ho detto - sospirò.
Questa volta non sapevo che dire, non aveva mai usato così tante parole in una frase con me, Beh, apparte la sera prima.
Io abbassai lo sguardo sorridendo, era strano ma allo stesso tempo divertente. La situazione era buffa: Lui era anche più nervoso di me, era meravigliato      quanto me di queste 'scuse'
Poi tornai seria, o quasi.

Io: Perchè pensi che ti abbia...sai, 'rovinato la vita' - balbettai quasi.

Marco: Non lo pensavo veramente.

Io: Non mentire, so che da un lato è vero.

Marco: Davvero Abbie, non lo pensavo. Forse, il fatto che i miei genitori siano più interessati a te piuttosto che a me, mi crea un leggero fastidio - confessò

Io: Sai che non è così. Certo, non starei quì se... - feci un respiro profondo, indecisa se dire o no quello che penso.

Marco: Non sei obbligata a dirlo - mi tranquillizzò, ci provò anzi.

Io: Non starei quì se i miei genitori non fossero morti. Probabilmente in questo momento sarebbe tutto okay e io ora starei parlando con loro su uno dei nostri soliti argomenti, o quelli che sarebbero dovuti essere i nostri soliti argomenti.
I miei occhi iniziavano a bagnarsi. 'No, non adesso cazzo' pensavo, ma non ero brava a trattenere le lacrime.
Marco notò le guance ricoperte di gocce che uscivano dai miei occhi, mi stupì tantissimo quando le sue braccia circondarono il mio corpo cercando di tranquillizzarmi. Mi fece sentire anche meglio, molto meglio.
Si poteva dire che era tutto risolto ormai.

Marco: Ah dimenticavo - disse sciogliendo l'abbraccio - immagino che adesso puoi dire a Zayn di non uccidermi, no?
Io risi in risposta annuendo. Per un secondo mi passò davanti alla mente l'immagine di Zayn che picchia Marco, piuttosto brutta come scena. Poi per com'è fatto Zayn, non credo ci andrebbe leggero.

Uscimmo dalla stanza e diressi Marco verso le cucina. Zayn era lì, seduto sopra il tavolo che giocherellava con il cellulare, quando alzò lo sguardo i suoi occhi incrociarono i miei e gli sorrisi facendogli capire che era ormai tutto risolto.
Zayn: credevo che eravate morti lì dentro - scherzò.

Io: pensi già a quando morirò? caspita Zayn, vai piano col tempo. E poi, sono ancora giovani - lo raggiunsi.

Zayn: in effetti. Poi che faresti senza di me?

Io: farei senza. E poi saresti tu quello che non riuscirebbe neanche a respirare senza me, non io - dissi e gli diedi un piccolo schiaffo sul braccio.

Zayn: effettivamente è così - alzò gli occhi in alto sorridendo sconfitto.

Marco: Okay, Abbie vado a casa. A più tardi - ricambiammo il saluto, io e Zayn, e lui uscì di casa.
Zayn mi guardò e chiese cosa ci fossimo detti.

Io: Mi ha sorprendentemente chiesto scusa - dissi solamente

Zayn: Quindi è tutto risolto? - chiese poi

Io: Direi di si.
Presi il cellulare che avevo lasciato in cucina e controllai se avevo messaggi o chiamate.
Niente.
Non ricordavo neanche che giorno era, così mi venne la curiosità e controllai: 29 dicembre.
Quindi teoricamente due giorni dopo sarebbe stata la vigilia di capodanno. Ricordai poi la chiamata di Eveleen, e non avevo neanche chiesto a Zayn se andava o no alla festa. Così colsi l'occasione e glielo domandai.

Io: Zayn, dopodomani vai alla festa?

Zayn: Dipende - fece spallucce.

Io: Dipende?

Zayn: Dipende se tu vai o no. Non mi divertirei se tu non ci fossi.

Io: Credo di andare allora - dissi.
C'era però un problema: le ragazze avevano proposto di andare tutte e cinque insieme e di incontrarci con i ragazzi direttamente lì, onestamente non sapevo se lui era daccordo o meno.
Io: Però, le ragazze mi hanno chiesto di andare insieme, solo noi cinque. Per te è un problema se..

Zayn: No, nessun problema. Tra l'altro anche i ragazzi mi hanno chiesto la stessa cosa - mostrò un sorriso e mi sentì più sollevata.
Ultimamente non andavo in nessun posto se non con lui. Vedevamo poco i nostri amici per stare insieme e credevo si sarebbe offeso dicendogli che non sarei andata con lui. Fortuna che i ragazzi ci avevano già pensato prima di me a tenerlo occupato.

Zayn: Sai che sono le due quasi, vero? - chiese quando guardò il suo telefono.
E a me sembrava essermi svegliata da dieci minuti, bene. Trisha era a lavoro, e quel giorno (praticamente come quasi ogni giorno) stava tutta la giornata a lavoro.
Lavorava in ospedale, era una infermiera.

Io: Tua sorella che fine ha fatto?

Zayn: E' uscita, ha detto che mangiava fuori. Quando ho chiesto con chi andava, ha detto che era con un amico - mi sorrise facendomi capire con chi era in realtà - comunque la teoria di strozzarla c'è ancora.

Io: ti strozzerei io, amore - lo presi in giro e lui mi baciò poggiando le sue mani fredde sui miei fianchi.
Io: però che palle, quando fai così non ci riesco a fare la cattiva - lui rise.

Zayn: non riusciresti comunque a farla, non con me almeno.

Io: e chi te lo fa credere? - circondai il suo collo con le braccia.

Zayn: istinto.

Io: hai detto tu stesso che non vivi senza me, coglione - ormai giocare a battibecco per noi era diventata quasi d'abitudine e la cosa mi divertiva.

Zayn: può essere di si come può essere di no. - rispose semplicemente

Io: fanculo Zayn - dissi mantenendo la stessa posizione e lui mi baciò ancora una volta.

***
IL GIORNO DOPO.

Io: porca puttana, mi avete tirata giù dal letto, si può sapere dove volete andare? - chiesi alle ragazze irritata.
Va bene che erano solo le cinque del pomeriggio, ma un riposino si può comunque avere no?
Erano piombate tutt'e quattro in camera mia urlandomi di vestirmi, perchè dovevano andare in centro. E ancora mi chiedo perchè volevano anche me.

Carola: lo sai che in centro non ci andiamo senza te - continuava a ripetermi mentre rovistava nel mio armadio.

Io: ma dormivo così benee - mi lamentai

Sophia: poche chiacchere, buttati addosso la prima cosa che trovi e andiamo.

Io: non solo spuntate in casa mia senza avvisare che saremmo andate fuori, pergiunta pretendete che mi prepari in poco tempo.

Lucy: domani vuoi andare alla festa si o no? - io annuìì - allora ti conviene alzarti e andiamo a prendere un vestito - continuò sorridendo.

Io: ma perchè non vanno bene quelli che ho già?

Eveleen: per tutti quei vestiti che hai. Andiamo Abbie, hai massimo due o tre vestiti - si unì anche lei a Carola.

Io: sono anche troppi.

Sophia: non fare la noiosa e muoviti.
Senza andare oltre, iniziai a prepararmi. Misi un maglioncino bianco panna, dei jeans scuri e degli stivaletti beije. Più comoda di così si muore.
Passati quindici o venti minuti dopo essermi preparata, uscimmo di casa e salimmo nell'auto di Eveleen.

Io: voi sapete già cosa indossare domani?

Lucy: da un bel pò di tempo.

Io: evidentemente sono l'unica che pensa sempre all'ultimo minuto.

Carola: no cara, tu non ci avevi pensato proprio - e aveva ragione.
Non che avevo tutta questa voglia di apparire bella ad una festa come loro, ma forse avrei davvero dovuto pensarci prima. E se non trovassi niente? Non voglio rimettermi il vestito di natale, sarebbe strano e orrendo per capodanno.
I miei pensieri vennero distratti dall'auto di Eveleen che aveva appena schivato una macchina.

Io: cazzo Eve, ricordati di tenere la sinistra! - urlai

Eveleen: scusatemi, in Italia si tiene la destra. E' l'abitudine.
Vero, dimenticavo che lei è Italiana.

Sophia: mi chiedo come hanno fatto a regalarti un auto, dato che dopo tre anni che sei quà dimentichi ancora che a Londra si tiene la sinistra - la prese in giro e tutte ridemmo.

Eveleen: taci, siamo arrivate - fermò la macchina una volta arrivate nel posto di parcheggio e tutte scendemmo.
Sembrava una vita che non tornavo al centro commerciale. Pareva persino più grande.
Entrammo in un casino di negozi, ma non mi piaceva niente. E se trovavo qualcosa di carino, alle altre non piaceva o costava troppo.
Due lunghissime ore dentro l'edificio, ma non trovavo nulla. Iniziavo seriamente a rassegnarmi e ad autoconvincermi che avrei messo qualche altro vestito o addirittura di non andare alla festa.

Carola: non se ne parla! ti presto io qualcosa, ma tu verrai a quella festa. Dovesse cascare il mondo, ma tu verrai - urlò

Io: non urlare cazzo, ci sento.

Lucy: sono ancora le sette e mezza, che ne dite di mangiare qualcosa? tanto quì non chiudono prima delle nove e un quarto.
Ci fermammo al primo resto-bar che c'era lì nei paraggi. Ordinammo tutte una pizza, giusto per essere cariche.

Io: tu ancora non ci hai raccontato com'è stato il concerto, lo sai no? - dissi a Carola

Eveleen: correggiti. Com'è stato stare con Louis? - si vedeva chiaramente il rossore di Carola in quel momento.
Pensava seriamente che avremmo evitato l'argomento?

Carola: è stato...okay - mentiva, e si vedeva.

Io: okay? Tesoro riconosco quando una mia amica dice qualche cazzata e ti assicuro che questa non me la bevo.

Carola: che volete che dica? Ci siamo divertiti, abbiamo ballato, cantato, ci siamo bacia...- si tappò la bocca con la mano e tutte noi spalancammo gli occhi.
Sophia per poco non si soffocava con l'acqua.

Lucy: tu ora racconti tutto dalla prima, all'ultima lettera. Chiaro? - quasi urlò dalla gioia.
Mentre Carola raccontava il suo 'concerto romantico' con Louis, io venni distratta da una vetrina.
C'era un vestito messo  in un manichino che attirò immediatamente la mia attenzione. Era nero, stretto e lungo si e no e sulle cosce, maniche lunghe e trasparenti. Dava l'impressione di un vestito a decoltè, la parte del collo fino alle maniche era trasparente.
Per quanto io odiassi i vestiti, quello mi piaceva tantissimo. Mi alzai dal tavolo per raggiungere quella vetrina senza dire una parola. Sentivo le ragazze chiamarmi ma non gli prestavo attenzione.
Mi stavo immaginando con quel vestito addosso, carina come idea.
Sophia mi raggiunse, e quando guardò anche lei il vestito ne rimasa incantata, quasi come me.

Sophia: Abbie, è perfetto - mi affermò e anche le altre ci raggiunsero.

Io: mi piace, è molto carino..

Eveleen: però? - aggiunse, capendomi al volo.

Io: costerà sicuramente tanto - dissi prima di leggere il cartellino in basso, poi sorrisi.

Lucy: quaranta (che in euro equivalgono a 51.01 euro) - lesse il prezzo.

Sophia: e tu hai? - chiese

Io: sessantacinque sterline (che in euro equivalgono a 82.89 euro)

Sophia: ANDATA! - disse spingendomi dentro il negozio ma io la fermai. Prima di prenderlo, era giusto provarlo e lei sbuffò.
Sophia: ma si vede che ti sta, guarda - prese l'appendino con il vestito e me lo poggiò delicatamente sopra i vestiti che tenevo addosso.

Io: voglio provarlo, per sicurezza - le ragazze annuirono.
Quando lo misi addosso mi sentivo totalmente un'altra persona. Non che un vestito ti cambi la vita, questo è ovvio.
uscì dal camerino dove avevo provato il vestito, le ragazze spalancarono la bocca e sorridevano allo stesso tempo.

Io: mi sento nuda - affermai, anche se non era vero.

Eveleen: scherzi vero? Ti sta benissimo, fidati.

Non è che non mi fidavo, ma forse era perchè non avevo mai indossato vestiti del genere ma nonostante fosse un ambiente nuovo, mi piaceva. Anche addosso non era male, metteva in risalto i miei fianchi e secondo Lucy mi faceva anche delle belle forme.
Che poi io tutte queste forme non le vedevo. Cioè si, era carino ma per come descrivevano loro mi sentivo davvero fuori dal mondo.
'Prendilo! Prendilo!' ripeteva il mio subconscio.
Anche le regazze insistevano, e alla fine mi convinsi.
Se mia madre fosse quì, continuerebbe a dire a mio padre 'Guarda tua figlia, non è bellissima?' e lui farebbe qualche smorfia di apprezzamento e io starei sprofondando dalla timidezza, nonostante i miei diciassette anni continuo ad immaginarmi ciò che direbbero i miei genitori.
Allora si, ero decisa!

Io: ho deciso - dissi quando uscì dal camerino, dopo essermi ricambiata.

'quindi?' dissero le ragazze in coro.

Io: lo prendo.











Okay credo che questo sia il capitolo più lungo che abbia mai scritto, davvero.
Sono fiera di me perchè ho aggiornato prestissimo, e dajeee.
Non scrivo tanto ora perchè devo andare a mangiare.
PIZZA STO ARRIVANDOOOOOOOOO.
AHAHAH devo precisare una cosa, per capire a quanto equivalgono le sterline in euro ho usato un sito su internet, quindi se ho sbagliato non date la colpa a me lol.
vi ano

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** A new year, together. ***


'[...] This love is a blaze
I saw flames from the side of the stage
And the firebrigade comes in a couple of days
Until then we got nothing to say and nothing to know
But something to drink and maybe something to smoke
Let it go until I wrote a change singing we found love in a local rage no
I don’t really know what I’m supposed to say
But I can just figure it out and hope and pray
I told them my name and said it’s nice to meet ya
And then she handed me of a bottle of water filled with tequila
I already know she’s a keeper
Just from this one small act of kindness, I’m in deep
If anybody finds out I’m meant to drive home
But I’m drunk and gonna live it now not?
We just sit on the couch one thing led to another now she’s kissing my mouth

I need you darling
Come on set the tone
If you feel you’re falling
Won’t you let me know
oh oh oh
If you love me come on get involved
Feeling rushing through you from your head to toe
oh oh oh

Sing
Louder
Sing...'

Mi stavo praticamente scatenando mentre ascoltavo Sing di Ed Sheeran. La musica era quasi al massimo volume, Marco mi urlava ogni dieci secondi di abbassare la musica perchè doveva studiare, che poi perchè doveva studiare per forza il 31 dicembre? Io abbassavo, ma poi rialzavo il volume e ricominciavo a fare l'indemoniata. Speravo solo che nessuno sarebbe entrato.
Quasi tutta la mattina ero rimasta al telefono con Zayn, non lo vedevo da un giorno perchè entrambi siamo stati trascinati via dai nostri amici per preparativi e cazzate simili. Mi mancava, Dio sa quanto mi mancava. Ormai ero abituata a vederlo tutti i giorni e non vederlo anche solo per qualche ora mi faceva uno strano effetto. Solo che in quel caso non erano state poche ore, ma ben 24 ore senza lui.
Erano quasi le sei e io ancora non ero pronta. Le ragazze passavano a prendermi alle sette e mezza e quindi avevo solo un'ora e mezza di tempo.

dopo essermi lavata, sistemata, vestita e truccata mi accorsi che erano quasi le sette e venti.

Io: dio! E' tardi - mi guardai per l'ultima volta allo specchio.
Tutto sommato ero carina, o accettabile. Dovevo fare ancora l'abitudine di quel vestito e di quell'aria. E se mi avrebbero presa per puttana?
'sei apposto così cogliona, poi se ti ritroverai a gambe apere con qualcuno che non sia il moretto allora considerati tale' ribatteva quella maledetta voce nella mia testa.
Io: perchè devi rompere proprio oggi? - dissi tra me e me

Scesi di sotto dove trovai i miei zii e Marco.
Le cose si erano aggiustate, diciamo che adesso non c'erano più tutti quei litigi 'Marco vs mondo intero' e questo dimostrava che si era davvero messo la testa a posto, anche tra me e lui era migliorata la situazione.
Vidi mia zia spalancare gli occhi e sorridere alla mia vista venendomi incontro mentre gli altri due restavano a guardarmi quasi impressionati. Oh, neanche se fossi Gesù sceso in terra.
Rose: sei uguale a tua madre, davvero. Sei bellissima, Abbie - mi abbracciò, e io ricambiai ovviamente.

Robert: dovrò dire a Zayn di tenerti d'occhio, a quanto pare.

Io: mi state facendo venire i dubbi, vado a cambiarmi - faccio per andarmene quando un'auto che suonava con il clacson che mi fece sussultare.
Io: le ragazze, zia esci e di loro che non vado.

Rose: quante canne hai fumato oggi? vai, non preoccuparti - mi confortò.

Io: primo capodanno da sola, sicura che non vi dispiaccia? perchè se volete resto quì con voi eh - dissi e lo pensavo davvero.
Era il primo capodanno senza loro. Gli altri anni i miei amici, apparte Sophia, il capodanno lo hanno sempre passato a delle feste e noi due abbiamo sempre rifiutato per passare il capodanno con le nostre famiglie. Quest'anno invece, abbiamo deciso di buttarci anche noi.
E poi lo ammetto, mi piaceva anche l'idea di dover andare ad una festa con Zayn. Io e Darren non eravamo mai andati ad una festa insieme perchè a parere suo le feste erano affollate e c'era anche troppa confusione. Inoltre mi costringeva sempre a rimanere con lui la sera, perchè non voleva che stessi con i miei amici perchè fra di loro non c'erano buoni rapporti. Sopratutto con Louis, lo odiava a morte solo per gelosia.
Salutai tutti, e dopo che il clacson suonò due o tre volte uscì e raggiunsi le ragazze.

Eveleen: si, stiamo arrivando. Non è colpa mia se Abbie ci mette ore per uscire. Aspetta, eccola è arrivata. Dieci minuti e arriviamo. Si, ti amo anch'io, a dopo - notai che stava parlando al telefono, e a giudicare da quel 'ti amo anch'io' deduco che stesse parlando con Harry.

Io: ti amo anch'io - le feci il verso quando entrai in auto e tutte scoppiarono a ridere.
Prima di partire, le ragazze si voltarono verso di me osservandomi quasi meravigliate
E siamo a...sette persone che oggi mi hanno guardata con quello sguardo.

Io: sentite, mi vedete un cartello con scritto 'guardatemi, faccio ridere' ? - ironizzai.

Carola: dio ragazza, sei stupenda - affermò.

Io: sembro una prostituta, porca merda.

Sophia: non dire minchiate. Quasi ti invidio, sai?

Eveleen: il tuo ragazzo oggi dovrà stare più che attento -
e siamo a due.

Io: che vi ha fatto oggi quel povero cristo? sei già la seconda che dice questa battuta.

Eveleen: no ma infatti la mia non era mica una battuta, dovrà stare attento sul serio se non vuole ritrovarsi senza palle.

Lucy: Eve, pensa a staccare le palle ad Harry prima che Abbie ti rompe il collo, e parti - scherzò.
Mi lesse praticamente nel pensiero. Solo che, la mia versione di 'staccare le palle ad Harry' nel mio caso non era riferito nel fargli male, ma ad altro. Comunque non gli dissi a cosa mi riferivo, volevo evitare quasi di farla arrossire.
La macchina partì e insieme anche la musica. Quando sentimmo Beautiful Goodbye dei Maroon 5 iniziammo tutte a cantare, sembravamo cinque coglione con il ciclo.
Ecco che fa fare frequentare quegli altri cinque pazzi dei nostri amici.


Zayn's poin of view.
Niall: mio dio, Liam guarda quella! - indicò la milionesima ragazza che passava da lì.
Liam: amico, ho capito che ti piacciono le ragazze che ci sono quì ma perfavore tappati la bocca.
Il locale iniziava ad affollarsi, ogni minuto arrivava sempre più gente. C'era chi stava già ballando, ragazze già impegnate a strusciasi con chi gli capitava prima, chi aveva già iniziato ad ubriacarsi.
Ed erano solo le otto, pensa che avrebbero fatto per il resto della serata.

Louis: minchia! - esclamò guardando l'entrata del locale a bocca aperta - ehi Malik, ti consiglio davvero di stare attento.

Io: Pe... - cercai di dire, quando anche i miei occhi si puntarono nella stessa direzione dello sguardo dei ragazzi.
Mi riempirono di gomitate sui fianchi e di fischi quando videro Abbie entrare accompagnata dal resto delle ragazze.
Spalancai la bocca, per poco non arrivava per terra e cazzo, Abbie era tremendamente bella. Non che fosse brutta, ma quella sera era davvero stupenda.

Liam: dio Zayn, non ti dispiace se ci provo io vero? - disse e mi lanciò un'altra gomitata che ricambiai senza problemi, però più forte - ahia! - urlò e gli altri risero.
I miei occhi incrociarono quelli di Abbie e mi sorrise quando mi vide avanzare verso di lei. Guardò un ultima volta le sue amiche quasi imbarazzata, prima che loro ci lasciassero soli e raggiungere i ragazzi che poco prima erano con me.

Io: beh, se la tua intenzione era rimorchiare qualcuno allora hai raggiunto il tuo obbiettivo - dissi e le sorrisi.

Abbie: davvero? Spero sia qualche moro con gli occhi nocciola.

Io: che coincidenza, uno di quelli è di fronte a te in questo preciso momento.

Abbie: saresti tu? oh, a quanto pare dovrò accontentarmi - si avvicinò di più e mi prese le mani.

Io: sei stupenda.

Abbie: grazie, anche tu lo sei - era decisamente rossa e imbarazzata.
La nostra attenzione venne catturata dalle voci di Louis seguito dal resto gruppo, che man mano si stavano avvicinando.

Louis: okay, okay! avrete tutta la serata per fare porcate, ma non ora va bene?

Abbie: testa di cazzo - urlò saltandogli addosso stringendogli le braccia al collo.
Vidi Louis sussurrarle qualcosa all'orecchio, e  lei ricambiò dangogli un bacio in guancia.
Perchè stavo morendo di gelosia? Non lo so neanche io.
E' il suo migliore amico, e anche il mio quindi dovrei fidarmi e anche tanto. Oh, ma che sto pensando? Abbie non mi tradirebbe mai con Louis. Dio, è ridicolo!
Comunque sia, per i miei gusti la scena 'migliori amici' di quel momento, era alquanto oscena. E guardando lo sguardo infuriato, ma divertente, di Carola evidentemente la pensava come me. Dopo qualche secondo entrambi tossimmo, e loro si staccarono.

Carola: volete spogliavi, già che ci siete? - ironizzò e Abbie la fulminò con lo sguardo, poi rise.
Abbie ritornò verso di me e per poco non cadeva, immagino che se non si fosse aggrappata alla mia spalla avrebbe sicuramente fatto una brutta figura, di quelle colossali.

Abbie: fanculo, Sophia questi trampoli sono pericolosi! - urla alla sua amica.

Sophia: sei tu che li hai voluti a tutti i costi - ribatte lei

Abbie: ma potevi dirmelo che sono una trappola mortale.

Sophia: mica è colpa mia se non sai camminarci - disse, e in cambio riceve un 'vaffanculo' sussurrato ma la musica era troppo alta e non credo l'abbia sentita.
Gli altri se ne andarono e noi restammo ancora soli. Ci sedemmo nelle sedie libera che stavano vicino all'angolo bar.
Provò ad unire la mia mano alla sua, ma notò il mio umore freddo.

Abbie: che ti prende? - alzò un ciglio mentre io distolsi lo sguardo.
Non che sia geloso, ma come ti ho già ripetuto mi gela il sangue solo a vederti un altro vicino. Penserai 'ma è il mio migliore amico' e va bene, non me frega. Mi fa prendere di nervi il solo pensiero che sorriderai con qualcuno che non sia io. Pensai.

Io: niente.

Abbie: mi stai prendendo per il culo, vero? - divenne seria

Io: no - Non avevo voglia di litigare, ma neanche mi rendevo conto che stavo letteralmente facendo il coglione.
Ci fu qualche minuto di silenzio, poi Abbie scattò capendo il mio comportamento.

Abbie: dimmi che non sei serio e che stai scherzando, perchè se è così non mi diverti affatto - il suo tono è incazzato, e come biasimarla.
Nessuna risposta.

Abbie: ti rendi conto che stai facendo così per una minchiata bella e buona vero?  - sputa all'improvviso.
Non capivo neanche io se stavo annuendo o se stavo semplicemente abbassando il capo.
'tu hai qualche serio problema' ripeteva la mia testa.

Io: va bene, va bene! scusami, non so cosa mi sia preso - dissi, e lei ridacchiò

Abbie: davvero, ti consiglio uno psicologo. Ti farà bene - commenta.
dopo un pò, veniamo interrotti per l'ennesima volta. Harry e Eveleen che arrivano verso di noi. Eve si prende Abbie con forza urlandogli di doverle parlare ed Harry sembrava quasi preoccupato, ma non gli feci domande.

Abbie's point of view.
Io: ehi, calma sorella. Mi dici che succede? - chiesi allarmata, quasi.

Eveleen: Abbie, davvero non voglio rovinarti la serata ma..

Io: ma?

Eveleen: girati, guarda lì - mi girò le spalle facendomi vedere nella direzione che mi indicò.
Spalancai gli occhi quando visti quei capelli ricci e quel sorriso praticamente perfetto.
No, non era un ragazzo.
Noemi. Porca troia, Noemi.
Non volevo totalmente che fosse un  problema per me questa sera, a impatto la ignorai. Poi osservai meglio, era con le solite ragazzine che frequentava. Michelle, e quell'altra che non ricordavo mai il suo cazzo di nome.
Ma il punto era cosa stava facendo. Non guardava le sue amiche, guardava verso le sedie dove poco prima ero seduta con Zayn. E se lo stava guardando, giuro che la uccidevo. Perchè poi, sorrideva come una cogliona. Speravo che stesse guardando Harry, almeno sarebbe stato più facile per Eveleen essere aggressiva nei suoi confronti.

Io: Eve, li vedi questi tacchi? - gli indico le scarpe e lei annuìì
Io: bene, ora vado da lei e se li ritrova nel culo. La uccido, ora o subito - dissi e cercai di correre per raggiungerla ma Eve mi ferma.

Eveleen: vuoi fare scena quà? Non sai neanche se stia guardo Zayn o Harry. Se stesse guardando Harry, ci penserei io ad ucciderla - ride.

Io: ti farei compagnia lo stesso.
Nel frattempo, i due ragazzi ci raggiungero e posso giurare che alla vista di Zayn mentre mi baciava fece spalancare la bocca della ricciolina formando una 'o'
Io a quel punto sorrisi compiaciuta.

Zayn: che c'è? - chiede

Io: c'è che la odio, ecco.

Zayn: chi?

Io: Noemi - dico e gli porto le braccia al collo.

Zayn: chi sarebbe?

Io: dio Zayn, sono io quella che fa sempre le domande. Nessuno di importante, comunque - roteai gli occhi al cielo e tornai a guardare Noemi che era ormai impegnata a parlare con non so chi.
La invidiavo da morire. Aveva un fisico perfetto, era bella, un petto come quello di Nicki Minaj (forse per questo le metteva sempre in risalto con quei suoi vestiti) ed aveva tutto ciò che avevano le ragazze belle. Non che fosse una barbie, sarebbe disgustoso.
Zayn guardò nella mia stessa direzione, capendo forse il mio disagio e si avvicinò al mio orecchio.

Zayn: chiunque sia di quelle ragazze, tu sei decisamente più bella - sussurra

Io: beh, allora le ragazze belle davvero non le hai mai viste a quanto pare.

Zayn: una ragazza 'bella davvero' la sto guardando in questo momento - dice mentre lo guardavo negli occhi.
Mantieni la calma Abbie, è tutto okay. No, non sentirti male proprio adesso. Resta in piedi, brava. Pensavo in quel momento.

***
Zayn's point of view.
La serata procedeva, mancavano esattamente dieci minuti allo schioccare della mezzanotte.
Partì un lento e mezzo locale si precipitò in pista, compresi Eveleen e Harry insieme a Louis e Carola.

Abbie: anche noi, vieni - mi chiamò ma io scossi la testa.

Io: non so ballare, ti prego tutto tranne che ballare - mi lamentai.

Abbie: non fare il noioso e andiamo su, ti insegno io - dice prendendomi la mano e mi trascinò in pista insieme agli altri.
Posizionò le mie mani sui suoi fianchi le sue braccia, ancora una volta, le attorcigliò attorno al mio collo. M'istruì suggerendomi di ondeggiare lentamente a destra e a sinistra.
Lì dentro ero praticamente l'unico che non sapeva ballare un maledetto lento. Ma allora perchè mi sentivo quasi ridicolo?

Io: perchè la musica è così lenta? - chiedo

Abbie: secondo te perchè questo 'ballo' si chiama lento? Di certo non ci puoi ballare in stile Hip-Hop eh - disse ridendo. Poggiò poi la testa sul mio petto e io sorrisi.
Abbie: mi spieghi come fai? - chiede dopo un pò alzando lo sguardo.

Io: a fare cosa?

Abbie: a farmi stare così...bene, Zayn. Davvero, come ci riesci? - chiese dolcemente.

Io: potrei farti la stessa domanda, come fai a farmi stare bene? - chiedo e lo pensavo davvero.
Lei stava per rispondere, ma il dj interruppe la musica cominciando a parlare.

Dj: amici e amiche, manca solo un minuto e potremmo salutare il vecchio anno per dare il benvenuto a quello nuovo. Siete pronti? - urla, e tutti rispondo un 'si' in coro.
Insieme a Abbie, Harry, Niall, Louis, Liam, Lucy, Eveleen, Carola e Sophia ci riunimmo in un  piccolo semicerchio. Riuscivo a sentire la tensione che c'era da parte di tutti.
Abbie non la smetteva di gridare 'oddio mio' per l'emozione e se lo avrebbe detto un altra volta gli avrei davvero tappato la bocca.
Il conto alla rovescia iniziò. Quando sentì gridare '10, 9, 8..' misi un braccio intorno alla vita della mia ragazza, eravamo entrambi pronti  per un nuovo anno. Insieme, ovviamente.
'3, 2, 1..BUON ANNOO' urlarono tutti.
Appena venne pronunciato il numero uno, non ci misi molto a tenerla stretta a me e a baciarla.
Un bacio che pian piano diventava più profondo.
Un bacio che segnava un nuovo inizio.
Un bacio così bello che non avrei più voluto lasciare.
Dicono che alla mezzanotte del primo gennaio, se esprimi un desiderio esso si avvera.
Beh, il mio desiderio lo stavo appena realizzando e stavo giurando di non lasciarla mai sola.
Il mio desiderio? Abbie, semplice no?







KINDER BUEEENOOOO.
No ma che minchia c'entra ora il kinder bueno? porca merda tutta la kinder che sto mangiando in questi giorni mi sta facendo andare in fumo quei pochi neuroni che mi sono rimasti. E ora perchè mi sto insultando da sola? BO.
capirò se il capitolo non vi piace, non piace nemmeno a me lol.
ho già in mente cosa scrivere nel prossimo, ma sono indecisa se accennarvelo o no..
sono cattiva lo so, ma non ve lo dico eheh.
L'unica cosa che vi dico è che le cose inizieranno a complicarsi tra Abbie e Zayn. Lo so, mi sbranerete e poi venderete i miei organi maaa..VOGLIO ESSERE CRUDELE ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA, CAPITEMI.
Altro?
AUGURI DJ MALIK*-*
oggi mi sono svegliata urlando 'ZAYN FA 22 ANNI
AIUTO.'' Però ve lo giuro che avevo le lacrime. Ma poi avete visto la sua nuova icon di twitter? ....MI SUDANO GLI OCCHI OKAY? OKAY.
ora vado a studiare che, nonostante sia quasi mezzanotte, non ho ancora fatto la grammatica e ho un casino di frasi da analizzare, HELPATEMI.
Vabbò, ciao pimpeee

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Brawl. ***


Abbie's point of view.
Al solito, il frullatore nello stomaco era tornato. L'emozione si è fatta sentire quando Zayn mi ha baciata, e quella era la cosa più bella della serata.
Forse un capodanno così bello non lo avevo mai passato, Darren era contrario a questo genere di cose e mi pento di non essere mai stata a feste del genere. Non che mi piacesse vedere tutte quelle ragazze ubriache o schifezze simili. Era bello perchè stavo passando una serata diversa con i miei amici, e con Zayn.
Quando le nostre labbra si separano, butto le bracci attorno al collo di Zayn e lo stringo forte a me, lui fa la stessa cosa e mi lascia qualche bacio sulla testa.
Le persone dopo vari minuti smettono di urlare felici per il nuovo anno, e ritornano tutti a ballare. Io e i ragazzi ci eravamo 'riuniti' fuori per prendere un pò di aria.
Zayn si appoggiò al muro estraendo dalla tasca un pacchetto e aprirlo. Che hanno di così bello quelle sigarette? Per me sono solo schifezze mortali, tutto quì.

Io: dovresti smetterla, lo sai? - lo rimprovero e lui sorride.

Zayn: non muoio, tranquilla - dice e riposa il pacchetto, capendo che per fumare non era il momento adatto.
Faceva freddo, e forse stava anche iniziando a piovere. Bel modo per iniziare l'anno nuovo.
Il telefono mi iniziò a squillare ripetutamente. Quando lo presi avevo ben otto messaggi di auguri.
Tutti erano dei miei parenti, tranne l'ultimo: Darren.
Cazzo. Minchia. Merda.
Guardai quel messaggio quasi perplessa, o forse avevo gli occhi spalancati. Beh, un misto fra i due.
Mi allontanai qualche minuto da Zayn e raggiunsi Sophia e Lucy che parlavano tra di loro.

Sophia: ei, cos'è quella faccia? - chiese e io mostrai il messaggio ad entrambe.
'Buon anno, ti voglio bene' diceva il messaggio.
So che non era niente di allarmante, ma il mittente era il vero problema.

Lucy: non rispondergli- avvisa.

Sophia: no, è meglio rispondere. Anche per questione di educazione - dice imitando una voce da intellettuale.
'Grazie, buon anno anche a te' rispondo freddamente.
Veniamo distratte dalla forte risata di Niall, possibbile che abbia una risata così rumorosa?


***


Maledetto il momento in qui ho deciso di andare a prendermi da bere, da sola. Mi sposto in continuazione tra la folla continuando a cercare Zayn, ma non lo trovo. Dal nervosismo, presi qualche bicchiere in più di alcolici, e mi sentii quasi ubriaca.Non riesco più a tornare al punto di partenza, neanche se era un labirinto.
riprendo il cellulare e noto che sta squillando, è Zayn. E aggiungo, finalmente!

Io: Zayn? - urlo, per via della musica alta.
Zayn: che fine hai fatto? sono più di dieci minuti che non ti fai vedere - chiede duro.

Io: lo so, mi sono persa e non vi trovo. Ma dove minchia mi avete portata? sembra una villa con più di mille stanze.

Zayn: aspetta - lo sento ridere e attacca.
Ma che?
Dopo qualche secondo sento delle mani tenermi i fianchi e al tocco sussulto.

Io: ma porca puttana, mi hai fatto perdere dieci anni di vita - dico e mi porto la mano sul cuore respirando profondamente.

Zayn: scusa, ti ho chiamata qualche volta e non mi sentivi quindi ti ho presa alla sprovvista - ride.

Io: e lo vedo, gli altri?

Zayn: non lo so, li ho persi anche io.
L'alcol iniziava a farsi sentire davvero, iniziai a ridere come una cogliona senza neanche un motivo.

Zayn: ubriaca? - domanda divertito e incazzato allo stesso tempo.

Io: scherzi, vero? - dico e indietreggio, sbattendo contro qualcuno.

x: ma stai attenta quando cammini - urla. Ci metto un pò a guardare quella figura alta e riccia.
No, non può essere. Perchè deve perseguitarmi? E' Noemi.

Noemi: Oh, ciao Abbie.

Io: Noemi - dissi e Zayn mi raggiunse.
Ora, che minchia è quel sorriso che Noemi ha rivolto a Zayn?

Noemi: Beh, vi state divertendo? - non gli toglieva gli occhi di dosso.

Io: molto.

Noemi: Abbie, il tuo amico non me lo presenti? - mi stava sfidando, non è così?

Io: no - dico sentendo la risata di Zayn.

Noemi: simpatica, come sempre. Sai, pensavo che dopo Darren ti saresti rinchiusa in casa a piangere a vita.

Zayn's point of view.
Le cose non si mettono affatto bene. Noemi continua a blaterare cose sul passato di Abbie e quando la mia mano incontra la mia posso chiaramente sentire la rabbia che ribolle dentro di lei.
Sento qualcuno affiancarsi accanto a me e Abbie. I ragazzi, fortunatamente.

Noemi: comunque, attenta a non farlo scappare - dice e si rivolge a me.
Abbie fa un respiro più che profondo e all'improvviso non sento più la sua mano.
Da una spinta a Noemi, che per poco non cadeva. Lei, ovviamente, ricambia ed è quì che la situazione peggiora. Ero preoccupato, perchè per quanto Abbie possa essere ubriaca avrebbe potuto combinare qualche cazzata, ed eccone la prova.
La sento quasi urlare quando le mani di Noemi sono sui suoi capelli e li tira, forse con la forza più potente che aveva. Dopo qualche secondo, Noemi è davvero stesa per terra, grazie all'ennesimo spintone di Abbie. La tiro via dai fianchi seguito da Harry, dolorante perchè aveva cercato di dividerle e si era guadagnato una spinta piuttosto  brusca.
La trascinai fuori mentre lei cercava di liberarsi dalla mia presa.

Abbie: lasciami, cazzo! La uccido, ora o mai più. - disse provando a rientrare ma viene bloccata dal resto del gruppo che aveva assistito alla scena.

Eveleen: calmati - gli poggiò le mani nelle braccia provando a farla calmare.
Abbie ritorna da me sbuffando.

Io: vuoi stare calma? sei stressata e piuttosto ubriaca. Non avresti dovuto reagire così - gli riprendo le mani bloccandole.

Abbie: oh, scusa se gli sono saltata addosso per non sentirla più sparare merdate su me, difendila pure! - urla e a malapena riesce a stare in ecquilibrio.

Io: non la sto difendendo, solo che non... lasciamo perdere - l'abbraccio.
La sua stretta è debole, ma quanto cazzo a bevuto? Per lo più, questa 'rissa' le ha fatto buttare tutte le energie.

Abbie: la testa, porca puttana! - si lamenta portando le mani alla testa per alleviare il dolore. Poi ride, proprio come aveva fatto prima.

Carola: che c'è di divertente? - chiede confusa.

Abbie: niente, torno dentro e la uccido - continua a ridere. Ma è seria?

Io: tu non vai da nessuna parte, se non a casa.

Abbie: vado sola?

Io: ovvio che no, andiamo insieme - dico prendendo dalla tasca le chiavi della mia macchina.
Io: la porto a casa, divertitevi - saluto tutti uno per uno mentre Abbie se ne sta appoggiata al muro che le braccia incrociate al petto.

Abbie: no! - esclama.

Io: non fare la bambina e andiamo.
Sembro mio padre, quando Doniya non voleva andare a scuola ha fatto il broncio tutta la mattinata e mio padre gli continuava a dire di non fare la bambina.
La situazione è quasi la stessa, e mi scappa una risata per questo.

Abbie: perchè ridi?

Io: sali - dissi prendendole la mano e facendola salire in auto.
Quando metto in moto l'auto, Abbie non smette di canticchiare una canzone deficente. E' proprio ubriaca marcia.

Io: hai finito? - dico quando smette di cantare.

Abbie: sai una cosa? saresti un buon padre - ammette, continuando a ridere.

Io: cosa?

Abbie: dico davvero, la situazione di prima mi ha ricordato mio padre - si blocca.
Le rivolgo un debole sorriso, e lei ricambia.

Io: è ancora presto, molto presto.

Abbie: oh, già.. - abbassa lo sguardo cercando di non incrociare il mio.
Avrò ripetuto almeno dieci volte il suo stato, ma non credevo che avrebbe uscito l'argomento. Stiamo insieme da qualche mese, insomma non può davvero pensare a questo. E' presto, troppo.
L'idea mi piacerebbe però, immagino già Abbie tenere un piccolo Zayn in braccio. Anzi no, non lo immagino. Sbadata com'è, non saprebbe nemmeno prenderlo in braccio.
Ma perchè ora sto pensando a queste minchiate?

Abbie: che ore sono? - disse rompendo il ghiaccio.

Io: le tre e mezza di notte - non ricevo risposta.

***
Le luci a casa di Abbie sono accese, mentre a casa mia spente. Suppongo quindi, che mia madre sia con Rose e Robert. Uscì le chiavi che avevo nel giubbino e le feci girare aprendo la porta di casa mia e Abbie mi seguì dentro.
Non riesco ancora a capire se era in fase di 'dormita profonda' o era semplicemente stanca. A giudicare dai suoi occhi che si chiudevano e riaprivano di botto, scelgo la prima opzione.
La casa è vuota, fortunatamente.
Andiamo in camera mia, tiro fuori qualche mia maglietta e gliela lancio.

Abbie: che devo farci?

Io: al mio paese le magliette si indossano, poi se vuoi cagarci sopra c'è il bagno - ride, ancora una volta.

Abbie: girati - ordina e io mi giro verso le scrivania fingendo di star cercando qualcosa - finito.
La mia maglietta gli sta più larga di non so cosa, e la rende tremendamente bella.

Abbie: mi daranno per dispersa se non torno - si lamenta.

Io: mica è la prima volta che vieni quì senza avvisare - scherzo e lei mi lancia un'occhiataccia.
Io: sto scherzando, cogliona. Comunque, scommetto che immaginano già che sei quì ma ho paura su quello che possano pensare - continuo cercando di fermare la mia ironia, senza riuscirci.

Abbie: chiudi la bocca, santo cielo! - si butta sotto le coperte sfinita.

Io: però seriamente, dovevi vederti! Ti sei buttata sopra quella ragazza come un'assassina. Mi hai fatto quasi paura, giuro. - ammetto, guardando la nostra foto appesa sopra la scrivania.
Non ricevo risposta, e mi sentii come se stessi parlando solo. In effetti era così, perchè quando mi girai Abbie si era già addormentata.




GOT A SECRET. CAN YOU KEEP IT? SWEAR THIS ONE YOU'LL SAAAAVE.
no scusate, mi sono fissata con Pretty little liars e con la sigla.
E' da qualche giorno che l'ho iniziato a guardare sul computer. Avevo letto una fanfiction che si ispirava a quello e quindi mi è venuta la voglia di vederlo E ORA VOGLIO SAPERE CHI MINCHIA E' -A.
In questo preciso momento sto caricando l'episodio 14 della prima stagione. Ci arriverà mai Jasmine alla quinta stagione? SI, CE LA POSSO FARE.
Qualcuna di voi lo segue? se si, secondo voi chi è -A? lol.
Poi ci sono Lucy Hale e Ashley benson che sono troppo belle, oddio mi fanno calare l'autostima.
TORNANDO AL CAPITOLO.
Oggi l'ho fatto un pò merdoso ma vi giuro che miglioro, LO PROMEEEEETTO.
Non scrivo più di tanto perchè devo guardare Pretty little liars quindi...CIAO BELEEEE

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** I do it for you. ***


Abbie's point of view.
Io: giuro che se muoio è solo colpa tua - replicai per la millesima volta.

Zayn: non morirai, devi solo togliere le palle. Al resto ci penso io - disse e io scoppiai in una rumorosa risata.
Mi guardò confuso, poi dopo un pò capì la mia risata.

Zayn: cazzo Abbie, sei una pervertita fattelo dire - continua.

Io: non sono io quella che fa battute del genere.

Zayn: no ma tecnicamente non era una battuta, non lo so vuoi infilare l'albero nella scatola con le palle messe? - e io non posso smettere di ridere, sul serio.
Lui sbatte il palmo della mano sulla fronte pentendosi di aver parlato.

Io: dovresti pensare prima di parlare, amore mio - lo insultai prendendo un bicchiere d'acqua - vuoi? - gli domando

Zayn: no, voglio che mi aiuti. Se mia madre torna e ancora non ho smontato l'albero saranno caz...guai - per poco non mi affogavo con l'acqua dalle risate.
Cosa mi era preso non lo sapevo nemmeno io.

Zayn: Abbie sono passati sei giorni dalla festa, non è che sei ancora ubriaca vero? - domanda togliendo la stella dall'albero di natale mettendola in uno scatolone.

Io: fino a prova contraria non lo sono - lo raggiunsi lasciandogli un delicato bacio sulle labbra.
Quasi tutta la mattinata eravamo rimasti a smontare l'albero di natale e con lui anche le decorazioni che c'erano sparse per casa.
Passarono due ore circa, tra cui un'ora e mezza l'abbiamo passata ridendo e scherzando, tipico tra me e Zayn.

Zayn: minchia, vero - disse ad un tratto ridendo.

Io: che succede?

Zayn: devo fare gli auguri a mia sorella - dice poi.

Io: auguri? Oggi compie gli anni e non ne sapevo nulla? - chiedo quasi allarmata.

Zayn: no, cogliona. Sei gennaio, epifania - stavolta è lui quello a scoppiare a ridere.

Doniya: ti ho sentito, stronzo. Se non era per Abbie, ti avrei già strappato gli organi interni - urla dalla sua camera.

Io: puoi farlo se vuoi.

Zayn: mantieni la calma Malik, altrimenti le strozzi entrambe - gesticola con le mani.

Io: non ne avresti il coraggio, ci ami troppo - lo sfido, lui abbassa la testa in segno di arresa.

Zayn: touchè - sorride - vado in bagno - continua

Io: ci vediamo tra qualche ora - scherzo quando lui è già chiuso in bagno.
Raggiungo Doniya in camera sua, intenta a leggere il suo libro.

Io: cosa leggi?

Doniya: cime tempestose. In realtà, è la terza volta che lo leggo.

Io: e io non ho mai letto un libro in diciassette anni che respiro, wow - ammetto.

Doniya: mai?

Io: mai - ripeto.

Doniya: nemmeno uno? - è piuttosto confusa.

Io: no, cioè si.. ma ho letto solo i primi quattro capitoli, poi mi sono stufata.

Doniya: ragazza, tu sei fuori - mi rimprovera quasi.
L'idea di leggere libri a volte mi viene in mente, ma in tanti anni sono sempre stata con la mente occupata a pensare ad altro, piuttosto che leggere. L'unica volta in cui ho letto un libro in vita mia, è stato in prima media. La professoressa ci aveva assegnato alcuni libri e nelle vacanze di natale dovevamo leggerli e farci una specie di scheda di lettura. A me, era toccata la piccola principessa. Avevo letto solo i primi cinque capitoli, poi mi ero decisamente stufata e lasciai perdere. Quando tornai a scuola tremavo all'idea che la professoressa mi avrebbe rimproverata per non aver eseguito i compiti. E' dovuta per forza intervenire mia madre aiutandomi, in tre o forse quattro giorni, con la lettura del libro. I miei genitori mi avevano ripetuto di fare i compiti assegnati, ma non sono mai stata un'amante dello studio evidentemente.
La conversazione viene interrotta da una vibrazione. Pensavo fosse il mio cellulare, ma in realtà era quello di Doniya. Mi fece segno di aspettare qualche minuto, ma rimase con me.
'Mike?' gli mimo, lei scuote la testa e mostra un debole sorriso.

Doniya: Papà? - disse a bassa voce, probabilmente per non farsi sentire da Zayn.
Sorrideva, mentre parlava con lui. E in quel momento mi mancava tremendamente il mio di papà. Mi tornò in mente la sera della festa, quando da ubriaca dissi a Zayn che lui sarebbe stato un buon padre.
Premetto che il giorno dopo non ricordavo più nulla di tutte le cazzate fatte e dette.
Comunque era bello vedere Doniya sorridere mentre parlava con suo padre, che era felice le si leggeva subito.
I miei pensieri andarono subito a Zayn e alla sua decisione di non volerlo vedere. Mi ha raccontato tutti i problemi e il dolore che gli ha causato, forse da un lato anch'io avrei ragito così ma è pur sempre suo padre. Ha sbagliato, non lo biasimo, ma magari è pentito. Se lui continua a cercare il figlio, sapendo che Zayn non ha alcuna voglia di parlargli, vuol dire che ci tiene e che magari è pentito, no?
Doniya attacca salutando il padre, poi torna a me.

Doniya: vuole vederlo..- sussurra.

Io: chi?

Doniya: mio padre. Vuole incontrare mio fratello, mi ha chiesto di provare a convincerlo..- ammette, quasi preoccupata.

Io: oh..Beh, che hai intenzione di fare?

Doniya: Io..-
Sentimmo dei passi avvicinarsi, capendo che Zayn stava per arrivare Doniya si bloccò di scatto.

Zayn: chi ha fame? - entrò in camera sedendosi accanto a me.
Nessuno delle due rispose, eravamo ancora un pò perplesse per quella storia di suo padre, io pensavo ad una soluzione a questo mini- problema.

Zayn: cosa sono quelle facce? sembra che abbiate visto un topo morto - chiese.

Doniya: nulla, Abbie mi stava raccontando la prima volta che ha avuto il ciclo e mi ha impressionata-
Aspetta, che?
Vorrei sapere che hanno questi due contro il mio ciclo, non lo capirò mai probabilmente.

Zayn: okaay, non ci tengo a sapere i dettagli..forse - ride sussurrandomi il 'forse'
Lo colpii con un cuscino poco distante da me e lui cercò in tutti i modi di difendersi.

Doniya: preparo qualcosa - fa per andarsene.

Io: aspetta - dissi raggiungendola - ci proverò io, posso provare a convincerlo - sussurro e lei annuisce sorridendomi. Poi esce  dalla stanza.
Torno da Zayn, lo prendo da un polso e lo porto in camera sua, non credo che Doniya sarebbe stata contenta se avessimo passato la maggior parte del tempo nella sua stanza.

Zayn: Abbie, davvero, qualcosa non va? - e come nascondergli a lui qualcosa di piuttosto evidente?
Non era comunque il momento adatto per parlarne così cercai di mettere fine a quella preoccupazione che mi mangiava il viso.

Io: no, è tutto okay - gli sorrisi.
Mi avvicino alla scrivania e decido di rovistare nei suoi cassetti. Non ci trovo nulla di interessante. Eccetto in uno. C'era un mucchietto di foto, e nella maggior parte Zayn era intorno ai sette o otto anni.
Mi risidedo accanto a lui sul letto e le guardiamo insieme. Le sfoglio una per una, alcune sono ritraggono Zayn e sua sorella, alcune con Trisha e alcune con i suoi parenti. Poi c'è quella con sua nonna, lei l'ho conosciuta qualche tempo fa quando sono stata ospite in casa Malik.
Per avere quasi ottantaquattro anni è davvero una bella signora, rispetto a molte altre. Mia nonna era così pure lei, poteva avere anche svariati anni ma era rimasta sempre stupenda e dio sa quanto mi manca rivedere il suo viso confortante.
Mi soffermo a guardarla e sento il braccio di Zayn circondarmi le spalle. Sorrisi a quel gesto e passai avanti con le foto.
Le successive erano alcune foto con i ragazzi. Conosco Louis, Harry, Niall e Liam da quasi cinque anni e continuo a chiedermi come mai non mi abbiano mai parlato di Zayn, e come mai io lo abbia visto per la prima volta solo qualche mese fa.
L'ultima foto mi fece sorridere, ma non a Zayn. C'erano lui, Doniya e quello che era probabilmente suo padre.

Io: eravate molto belli, insieme..- sussurro.

Zayn: eravamo - afferma.

Io: potreste esserlo ancora, sai?

Zayn: ne abbiamo già parlato - sbuffa.

Io: no, tu hai parlato - dissi quasi infastidita.
La cosa che mi dava più rabbia, è che lui cercava sempre di evitare questo discorso. Mi dava fastidio, si, perchè lo sapeva meglio di me che prima o poi avrebbe dovuto affrontarlo.

Zayn: Abbie, perfavore, non mi va di discuterne.

Io: non c'è nulla da discutere, solo che... - ero indecisa se dire della telefonata o meno. Temevo la sua risposta, magari mi avrebbe riso in faccia o avrebbe semplicemente cambiato discorso.
Conoscendolo la cosa non gli sarebbe interessata minimamente, però a volte è necessario rischiare, no?

Zayn: solo che? - ripete

Io: ha...ha chiamato.

Zayn: a chiamato te? - aggrotta la fronte.

Io: cosa? no! Tua sorella, ha chiamato tua sorella davanti a me.

Zayn: lo fa ogni settimana, per quel poco che gli importa di noi.

Io: come fai a dire che non gli importa?

Zayn: perchè dobbiamo prendere questo discorso?

Io: perchè...perchè è tuo padre - balbettai.

Zayn: è con ciò?

Io: ha chiesto di te, vuole vederti. Probabilmente ha notato che ogni fottuta telefonata tu gli rifiuti in faccia. Prova a metterti un pò anche nei suoi panni.

Zayn: tieni così tanto a difenderlo? Non lo conosci, Abbie, non lo conosci per niente - disse e si alzò piuttosto duramente.

Io: non lo sto difendendo, lo faccio per te. Ma vuoi capirlo, una buona volta? - lui resta qualche secondi in silenzio e nessuno dei due apre bocca per un pò.
Rimane a fissarmi, poi distolse lo sguardo strofinandosi le mani agli occhi.

Zayn: se vuoi fare qualcosa per me, fammi il favore di farti i cazzi tuoi. Davvero, non intrometterti in questa storia. Fatti i tuoi fottutissimi cazzi, per una volta. Non voglio parlare di lui, ne tanto meno parlare con lui. Ti è chiaro? Per piacere, fatti gli affari tuoi e non discutiamone più - stava veramente urlando? mi ha davvero ripetuto tre volte di farmi i cazzi miei?
Zayn: e poi, se tuo padre avesse fatto lo stesso che ha fatto il mio ti assicuro che avresti reagito nel mio stesso modo. Se non sei come mia sorella, ovvio - sbotta.
'Trattieniti, non fare uscire le lacrime, è solo arrabbiato' ripeteva quella solita vocina nella mia testa.

Io: beh se mio padre fosse quì e avesse fatto quello che ha fatto tuo padre, avrei continuato a vederlo come è giusto che sia - dissi imprecando le lacrime e raggiungo la porta.

Zayn: dove..stai andando? - mi costringe a guardarlo tirandomi dolcemente dal braccio.

Io: a casa, è tardi.

Zayn: non volevo dirlo, io.. - prova a dire, ma io sono già lontana da lui quando cerca di finire la frase.
Doniya ha la faccia di chi ha ascoltato e sa come mi sento. Il problema non è stato il fatto che ha messo in confronto me e lui, cioè non proprio un confronto ma di più era stato il gioco 'avresti fatto lo stesso' e questo non mi aveva dato nessun fastidio. Tutto è stato quando ha messo mio padre a confronto con il suo.
Suo padre si ubriacava e ha tradito sua moglie; mio padre è sempre stato l'uomo migliore del mondo ed è morto.
Questo è ciò che mi ha fatto male, il fatto che li avesse, diciamo, messi a confronto.

Io: ci ho provato, scusami - le dico sforzando un sorriso.
Lei mi abbraccia, per qualche secondo e dopo aver sciolto l'abbraccio mi chiusi la porta d'ingresso alle spalle ed tornai verso casa mia..






BOOM.
okay, è stato un pò difficile scrivere questo capitolo perchè vedere quei due litigare fa star male anche me, ma devo abituarmi.
Perchè questa mica sarà l'ultima litigata, prr.
domani ho compito di storia, helpatemi vi prego.
sono totalmente una frana in storia, cosa minchia gli scrivo? 'le patate sono un fatto storico'? NO.
Un suicidio, porco schifo.
auguratemi buona fortuna eeeeeeeeeeeee ci sentiamo al prossimo aggiornamento, lala.

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Zayn's dad. ***


Quant'era passato? Un giorno? Bene, un giorno che non lo sentivo. Ha provato a chiamarmi, numerose volte ma le ho rifiutate tutte e non so ancora il perchè.
Da quando me ne sono andata da casa di Zayn non l'ho più visto o parlato con lui.
Ma poi, perchè me ne sono andata?
Questa è la versione immatura Abbie Calderon e appunto per questo mi faccio pena, davvero. Non sapevo mai risolvere niente, mi accontentavo a scappare.
Una immatura del cazzo.
Ho rifiutato circa otto chiamate da ieri ad oggi e la cosa non mi piace. Perchè non riesco a risolvere i problemi? Perchè ho questo comportamento da rincoglionita? Perchè ho insistito tanto su una cosa dove non avrei dovuto metterci un fottuto piede?
E poi, onestamente, da quando mio zio Robert è ritornato in marina mi sento di nuovo una merda. Mi manca, tanto. Dopo due anni che non lo vedevo era tornato e avevo completamente dimenticato che sarebbe dovuto ripartire. Gli ho mandato numerevoli messaggi, ma se ha risposto una volta è già tanto. L'ho chiamato, merda se l'ho chiamato, ma è troppo impegnato per rispondere.
Why Did You Have To Wait, to find me, to find me? fu l'ultima frase che sentii dalle cuffiette, poi la musica si interruppe.

Io: che cazzo? - scattai, cercando di capire perchè la musica si era interrotta.
Di solito si stacca quando arriva una telefonata, o quando stacco le cuffie.
Nessuna di queste opzioni era avvenuta. Notai poi, una piccola ammaccatura sul filo delle cuffie. Dei fili rossi e blu ne uscivano fuori, erano spezzati. Segno che ormai quelle cuffiette potevo buttarle nel cesso.

Io: grandioso. - dissi buttando le braccia al vento. Ci mancava solo questa.
Erano ormai le sette e mezza di sera e non avevo parlato con nessuno.
Nemmeno con Sophia e Louis avevo parlato, non avevo voglia di sentire nessuno. Ma Zayn, mi mancava terribilmente. A volte mi chiedo come facciano gli 'amori a distanza' a resistere così tanto tempo, io scoppierei. Mi sentirei già male se non starei senza vedere Zayn per due ore, pensa per quelli che potrebbero essere mesi, o anni.
Gettai le cuffie contro la porta con tutta la forza che mi era rimasta.
Praticamente si vedeva a vista d'occhio il mio umore.
Non riuscivo ad aspettare un altro secondo, ripresi il cellulare composi il suo numero.

Io: lo chiamo o no? - continuavo a chiedermi. Poi con una mossa decisa, il mio pollice si poggiò sull'icona con il telefono e da lì partì la chiamata.
Due, tre, quattro, cinque squilli e poi '..segreteria telefonica' disse una voce femminile dall'altra parte del cellulare.
Riprovai un'ultima volta.
'Il numero da lei chiamato potrebbe essere spento, o momentaneamente non raggiungibile'
Le cose sono due.
O era incazzato perchè non ho risposto alle sue di chiamate, o non so cosa altro pensare.


Zayn's point of view.

Io: non sono pronto, io questa merdata non la voglio fare - replicai, per la millesima volta a mia sorella.

Doniya: ne abbiamo parlato già, ti prego. Fai questo sforzo, per me? Per la tua unica sorellina? - mi supplicò sbattendo gli occhi cercando di impietosirmi.
Eh no, trucco fallito.

Io: scordatelo.- raggiunsi la porta di camera mia, chiudendomela alle spalle lasciando Doniya in cucina.
Non volevo vederlo, mio padre non si meritava nemmeno una briciola del mio tempo. E poi, non ero dell'umore giusto.
Come se non bastasse, Abbie non rispondeva alle mie chiamate e ciò mi faceva andare dannatamente in bestia. Come poteva essere così cocciuta?
Ripensavo però alle sue parole '..è tuo padre' '..lo faccio per te' e riflettevo. Non è la prima che mi ripete che dovrei incontrare mio padre, non è la prima che ripete che lo dice per il mio bene.
Ma io non lo so, perchè se solo pensavo a lui, proprio bene non mi faceva.
Poi c'è stata la ramanzina di mia madre, continuava a ripetermi che nei loro fatti io non ne ero coinvolto e che quindi ho il diritto di vedere mio padre.
E se avessero ragione? pensai.
Forse dovevo farlo, forse mi sarei dovuto spingere io stesso per andare da lui.
Prendo il cellulare e rovisto nei contatti. Ho voglia di chiamare Abbie, ma so che non risponderebbe ancora. Quindi, passo avanti e arrivo alla lettera P.
Papà.
Mi faccio forza e chiamo, attendendo la sua risposta.
'pronto?' lo sento dire.

Io: emh, Yas..Papà - sussurro.

Yaser: Zayn? - chiede sorpreso.

Io: si - affermo.

Yaser: è un pò che non ti sentivo. Come stai? - dalla sua voce, si capiva perfettamente che non si aspettava la mia telefonata.
Tipico.

Io: bene, credo. E tu?

Yaser: altrettanto.
Restiamo a parlare un pò, la sua voce è sempre uguale e conoscendolo scommetto che sta sorridendo. Ammetto che poterlo risentire mi ha fatto un certo effetto, ma questo non cambia la rabbia che ho verso di lui.
Quando mi propose di incontrarci, non sapevo che rispondere. Ma nel momento in cui stavo per rinunciare ci ripensai l'ultima volta e dissi 'perchè no?' così accettai.
Stavo davvero per rivedere mio padre? Sono quasi scioccato, ma devo resistere.
Mi dà appuntamento alle sette al bar expressed, dopo averlo salutato attaccai.

***
Io: mà, io vado - grido dall'ingresso.

Trisha: dove?
Non ho intenzione di dirle che sto andando ad incontrare mio padre, ho paura che potrebbe restarci male nonostante lei mi avesse incoraggiato ad incontrarlo. Ne ha subite tante nella sua vita, non vorrei che questa storia le facesse pensare che io mi stia per dimenticare di leri tanto per stare con mio padre.
Questo mai.

Io: esco con Abbie e gli altri.

Doniya: aspetta! - mi raggiunge mia sorella quando ho ormai aperto la porta - grazie - mi sorride e io ricambio.
Ho detto solo a lei dove sto andando, lo dirò anche ad Abbie quando tornerò.

Quando arrivai al bar, mi guardai intorno alla ricerca di una figura del tutto simile a me. Mi giro e rigiro  ma lui probabilmente non è ancora arrivato.
Aspettai qualche minuto seduto in una panchina fuori. Presi il cellulare, e sorrisi quando la prima cosa che vidi su di esso fu Abbie. Aveva messo la nostra foto nel blocco schermo dell'iPhone. Non le parlavo da un giorno ormai, e nessuno può capire quanto mi mancava.
Però avrò anche sbagliato su ciò che ho detto, ma almeno ad una delle otto chiamate avrebbe potuto rispondere lo stesso.

x: eccoti! - dice una voce dandomi una pacca sulla spalla.

Io: papà - mostro un leggero sorriso.

Yaser: non sei cambiato per niente, mi assomigli sempre di più - mi abbracciò, ma io non ricambiai.
'Aspetta, io uguale a te? sognatelo, non lo sarò mai' vorrei dire,ma cerco di trattenermi altrimenti gli riderei in faccia. Calmo Zayn, stai calmo.
Ci sediamo al primo tavolo che troviamo libero e invece di ordinare, cose che praticamente dovremmo fare, parliamo.

Yaser: allora, raccontami. Come va a casa?

Io: non mi lamento, a te?

Yaser: altrettanto.
Davvero? io al posto tuo mi sarei sentito una merda per aver abbandonato la mia famiglia.
Veniamo distratti da una suoneria, e quando sento la mia gamba vibrare capisco che è il mio cellulare.
Lo tirai fuori dalla tasca e guardai lo schermo.
Abbie.
Perchè deve chiamarmi nei momenti meno opportuni?
Tolsi la suoneria la prima volta, poi ne arrivo un'altra subito dopo e spensi il telefono. Non era davvero il momento per parlare con lei.

Yaser: non rispondi?

Io: risponderò, non ora - rispondo semplicemente

Yaser: se posso, chi era? tua madre? le hai detto che sei quì? - troppe domande in soli due secondi.

Io: era la mia ragazza e no, non gli ho detto che sono quì.

Yaser: mai fare attendere le donne figliolo, potrebbero insospettirsi.
Qualcosa mi urlava dentro di stare calmo. Chi cazzo si crede di essere? Vuole parlarmi proprio lui di donne? E' ridicolo.
Lo stesso che ha spudoratamente tradito mia madre, e lo ha ammesso ridendole in faccia mentre lei piangeva. Quella scena mi tornò in mente, e se non fosse stato per il mio autocontrollo lo avrei già steso per terra.
Arriva finalmente la cameriera che gli salva il culo, praticamente.

***
Non è stato un gran che, abbiamo parlato delle solite minchiate. Come va, come stai, che fai di bello e cose del genere.
Mi sarei aspettato delle scuse, forse. Ma lui non è il tipo, è un pezzo di merda e lo dirò sempre.

Io: sono a casa - urlo appena entro.
Raggiungo la cucina dove trovo solo mia madre seduta al tavolo con il suo solito cruciverba, non mi degna di un minimo sguardo.

Io: Mamma, sono tornato - cerco di farmi notare, ma continua a non guardarmi.

Trisha: ti ho sentito - ma che?

Io: qualcosa non va? - mi decido a chiedere

Trisha: ti sei divertito, con Abbie? - mette in risalto il nome Abbie.
Fottuto.

Io: beh, si. Perchè me lo chiedi?

Trisha: perchè so la verità, e amo sentire una bugia quando so già la verità - quasi ride, ma torna immediatamente seria - Zayn, dove sei stato? - continua poi.

Io: nulla di importante, davvero. E poi, come sai che non ero con lei? - chiedo aggrottando la fronte.

Trisha: è stata quì.

Io: cosa?

Trisha: ha chiesto di te, non le hai risposto e quindi è venuta personalmente. Quando è andata via le si leggeva in viso preoccupazione, più che rabbia, quindi ti consiglio di andare - finalmente mi mostra uno dei suoi bellissimi sorrisi.

Io: vado.

Trisha: no, aspetta. Prima dimmi dov'eri.
Lo dico? meglio di no.
'Dillo' aggiunge il mio subconscio.

Io: con..papà - dico, insicuro di me. Lei mi rivolge un sorriso, come se già sapesse tutto.

Trisha: lo sapevo già, ma volevo sentirtelo dire da te.

Io: ho una madre maligna, a quanto pare - sorrido a mia volta e le lascio un bacio sulla guancia prima di uscire di nuovo.

Quando esco, intravedo un'ombra camminare quà e la nervosamente sul balcone.
aveva un nastro adesivo sulle mani e lo avvolgeva ad un filo, credo fossero le cuffiette.
Mi avvicino sempre di più e la scena mi fa quasi ridere: Abbie vs cuffiette.

Io: se continui così quelle povere cuffie si autodistruggeranno - le dissi.
Abbie si voltò di scatto, mi rivolse un debole sorriso. Alzò la mano, facendomi segno di aspettare.






Buonsaaaaaaalve
lo so sono in ritardo per la milionesima volta. Ma compatitemi, la scuola mi uccide e ho seriamente bisogno di dormire il pomeriggio.
Mi sento troppo reali
zzata, sono riuscita a mettermi Last First Kiss come suoneria dell'iPhone. ADORO QUELLA CANZONE, VI GIURO E' UNA DROGA.
So che è di Take me home, però una ragazza l'ha nominata nella sua fanfiction e quindi mi è rientrata in testa e ci sono di nuovo in fissa. E come ogni canzone degli One Direction è a dir poco perfetta osfjoererfj.
Questo capitolo è un pò morto, boh ma non avevo tutte queste idee. Però boh, erano giorni che programmavo l'incontro tra Zayn e Yaser ma oggi la cosa non mi ha appassionata più, ma cocciuta che sono l'ho scritta lo stesso lol.
Non continuo perchè mi sa che devo andare a mangiare, vediamo che incubo mi hanno preparato oggi AHAHAH.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Dream. ***


Zayn's point of view.

Abbie: dove sei stato? - fu la prima cosa che chiese quando mi raggiunse.

Io: ho avuto da fare - cercai di tenerle le mani, ma lei si si scansò distogliendo lo sguardo.

Abbie: ti ho chiamato, sono venuta a casa tua e non c'eri. Mi vuoi dire o no dove sei stato? - era chiaramente infastidita.
Conoscendola, il suo umore sarebbe cambiato da incazzata a curiosa, o felice.
Almeno spero.
Sospiro profondamente prima di risponderle.

Io: l'ho visto - aggrottò la fronte e piegò la testa di lato, non capendo - mio padre- continuo.
Abbie fece un mezzo sorriso. Chiaramente voleva sapere di più, ma erano le undici quasi ed ero letteralmente stanco. Visti i suoi occhi, però, lo era pure lei.

Abbie: beh, com'è andata?

Io: ti racconterò domani.

Abbie: certo - si limitò a dire, come se fosse a corto di parole.

Io: mi dispiace  per quello che è successo - torno improvvisamente serio.
c'era tensione tra noi, si vedeva benissimo. Entrambi eravamo a corto di parole, non solo lei.
Non mi rispose, tutto ciò che fece fu gettarmi le braccia al collo stringendomi forte. Ad impatto rimasi sorpreso, mi aspettavo che mi urlasse contro e invece fece l'esatto opposto.

Abbie: possiamo non parlarne più? - disse a voce bassa.
Io annuìì sorridendo e le cinsi i fianchi con le braccia. Nessuno dei due parlava, ci stavamo semplicemente godendo il momento.
Le lasciai un bacio in fronte, subito dopo sentìì finalmente le mie labbra sulle sue.


***
Abbie's point of view.

Un corridoio. Questo era tutto ciò che vedevo, un corridoio che sembrava non avere una fine.
C'era qualcuno, non ero sola. Una ragazza seduta in una panchina comparsa dal nulla. Aveva una foto in mano, lei sorrideva a quella foto ma io non avevo ancora capito chi era questa ragazza.
Aveva dei capelli ricci e davvero un bel fisico. Ma il viso era ciò che non riuscivo a vederle.
Mi avvicinai a lei, e tutto ciò che notai era la fotografia che teneva tra le dita. Spalancai di colpo gli occhi quando visti Zayn, in quella foto.
L'intenzione era prendergliela dalle mani e magari urlarle il motivo per cui possedeva la sua foto, ma qualcosa mi bloccò.
Delle mani si posizionarono di scatto sui miei fianchi. La confusione aumentò ancora di più.
Darren.
Lui sorrise, ma non disse nulla. Quando ritornai a vedere la ragazza, la fotografia che teneva in mano pochi minuti prima era sparita. Al suo posto ci stava un pugnale di dimensioni medie. Darren mi bloccò,facendomi quasi male. La ragazza, invece, si alzò e in pochi secondi non capì più nulla. Il pugnale entrò a contatto con la mia pancia, andando sempre più in profondità.
Ma io non avevo sentito dolore, non avevo sentito nulla. E teoricamente dovrebbe uscire del sangue, ma a me non accadde. Il pugnale rimase ancora per un pò bloccato dentro la mia pancia ma in quel momento mi sentìì mancare l'equilibrio. Quando ero ormai per terra, Darren e quella ragazza non c'erano più.
Qualcuno estrasse fuori il pugnale che era ancora dentro la mia pancia e mi aiutò ad alzarmi, ma diventò tutto bianco e non riuscii a vedere chi fosse.



'Abbie che succede? Svegliati, ei' sentii dire quando mi svegliaii.
Zayn era accanto a me, probabilmente mi ero agitata durante il sogno.
Spalancai gli occhi e solo allora mi accorsi di avere il respiro corto. Ma che era successo?

Zayn: stai bene? - chiese preoccupato, accarezzandomi le spalle.
Mi misi a sedere e scossi la testa. No, non stavo affatto bene.
Perchè avevo fatto quel sogno? Perchè Darren ne era presente? Perchè quella ragazza aveva la foto di Zayn? Perchè quel pugnale? Ma sopratutto, chi mi ha aiutata?
Troppe domande alla quale non riuscivo a trovarne una risposta. Avevo paura, troppa paura. Cosa voleva dire tutto ciò?

Io: cioè.. si, sto bene - riesco a dire.
Mi sentivo la gola pizzicare, e tremavo. Ma non avevo freddo, sentivo il mio corpo bollire e mi lasciai scappare una leggera tosse.

Zayn: cristo, ma tu stai scottando! - esclamò quando con la sua mano toccò la mia fronte.
'No ma guarda, non ci sarebbe arrivata senza il tuo brillante intuito da maschio sai?' disse la solita vocina dentro la mia testa.
'Con tutti i pensieri che ho non ci sarei arrivata davvero' aggiunsi nella mia mente.

Zayn: riposati - mi tira dolcemente giù, lasciandomi un leggero macio sulle labbra.

Io: allontanati, ti ammalerai anche tu se mi stai così vicino - ironizzo.

Zayn: preferisco stare male io, piuttosto che vederti così.
Per quanto Zayn potesse essere stato tenero in quel momento, io non riuscivo a smetterla di pensare a quel sogno.
Ero sollevata dal fatto che Zayn non mi avesse chiesto cosa fosse accaduto mentre sognavo, so che dovevo dirglielo ma avevo dubbi su quel che avrebbe potuto pensare.
'Aspetterò' pensai.

Io: Zayn? - sussurrai

Zayn: mmh - mugolò continuando a tenere un braccio sotto le mie spalle.

Io: ti amo.





Where were you? When everything was falling apart. All my days were spent by the telephone. It never rang and all I needed was a call that never came to the corner of first and Amistad
No scusate, mi sono fissata troppo con questa canz0ne. E' stupenda, oddio.
Sono in un enooooorme ritardo lo so. Questa volta ho finito le scuse.
Il capitolo è corto maaaaaa, il sogno che ha fatto Abbie NON DIMENTICATEVELO perchè bububububuububu.
Non anticipo niente, tan tan taaaaaaaaaaaaaaan.
La febbre di Abbie l'ho ispirata a me, perchè anche io oggi sto male lol. Cioè, non ho la febbre ma sta per arrivarmi, porca troia NON VOGLIO SALTARMI IL CARNEVALE OKAY? OKAY.
Vi lascio perchè devo prendere quelle merde di farmaci che mi ha prescritto il dottore, se vomiterò sapete il perchè.
Ciao fratelle e sorelle.

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** I was afraid. ***


38,4.
Peggio di così? non credo. Fin da bambina ho sempre odiato la febbre, sempre. E quando la prendevo, ho sempre fatto di tutto per guarire, ma la febbre era dura da combattere. Fortunatamente mi è sempre venuta nei periodi invernali, se mi venisse in estate come minimo vorrei suicidarmi.
Zayn tra l'altro quel giorno si è comportato da tutto tranne che da fidanzato. Mi spiego, non è stato strafottente, ha fatto ciò che mio padre faceva da con me quando stavo male. Ha pure mandato a dormire mia zia, dicendole che avrebbe pensato a tutto lui. Come si può non amarlo?
Io comunque non facevo altro che pensare a ciò che avevo sognato quella notte, non riuscivo a capire cosa voleva dire. Darren, Noemi e non so chi. Ero pensierosa e di poche parole, Zayn lo aveva notato e pensava fosse per la febbre.
No, non era per la febbre.
Non volevo dirgli ciò che avevo sognato, perchè se glielo avessi detto magari mi avrebbe presa per pazza psicopatica che fa sogni stupidi, oppure avrebbe semplicemente detto che era una cazzata di sogno. Scommetto che avrebbe detto così.
In quel momento ero sola in camera, Zayn era tornato a casa a prendere non so cosa e mi disse che entro dieci minuti sarebbe arrivato.
Avevo passato la maggior parte del tempo ad ascoltare musica in televisione come una depressa e sembravo davvero la madonna addolorata.
Ma seriamente, come faceva Zayn a non scappare alla mia vista?

x: toc toc! - dissero due voci, rivelando Louis e Niall entrare dalla porta.

Io: ehi - mi sforzo a dire, lasciando uscire dalla mia bocca una pesante tosse.

Niall: un uccellino ha detto che stai male, è così? - dice ridendo.

Io: beh, se parli con gli uccelli allora non credo che sia io quella a stare male - lo sfido soddisfatta.

Louis: te lo sei meritato, amico - si unisce alla mia risata dando una pacca sulla spalla a Niall, che era quasi sconfitto dalla mia risposta.

Io: avete visto Zayn?

Louis: giù con Sophia e Liam.

Io: credevo fosse a casa sua? - aggrottai la fronte.

Niall: no se vuoi vado a dirgli che deve andarsene.

Io: non ci provare.
La porta si aprì un'altra volta, questa volta entrarono Zayn insieme a Sophia e Liam.

Io: devo andare in bagno - dissi alzandomi dal letto.

Zayn: ce la fai?

Io: Zayn ho la febbre, non sono diventata improvvisamente disabile.
Sentii i ragazzi ridere e mi diressi in bagno. Minuti dopo qualcuno bussò, era Sophia.

Sophia: si può? - disse entrando.

Io: sei già entrata.

Sophia: giusto. Gli hai parlato? - chiede con tono curioso.

Io: che intendi?

Sophia: la vostra litigata, suo padre.. - continua

Io: no, cioè si. In un certo senso ne abbiamo parlato a metà - sospiro e rialzo lo sguardo verso lo specchio.
Sembro praticamente la madonna addolorata. Ho due occhi rossi e gonfi, la pelle pallida e il viso stanco. Ma quando mai la febbre mi fa tutti questi effetti?
Apro il rubinetto dell'acqua e inizio a sciacquarmi il viso sperando di riprendere un pò di colore, ma fallisco. Deglutisco quando mi riguardo e posso definirmi ancora più spaventosa di prima.

Io: fanculo.

Sophia: mi stai ascoltando?
Non mi ero nemmeno resa conto che la mia amica stava parlando, e mi sento egoista per questo.

Io: no, ripeti.

Sophia: hai già pensato a cosa regalargli?

Io: ma a chi? - sembro una drogata che non capisce un cazzo quanto la gente le parla, da egoista adesso mi sento anche ridicola.

Sophia: pronto? terra chiama Abbie. Tra tre giorni mister Malik fa il compleanno e tu sa in che mondo vivi - ringhia ridendo.
Un attimo, Zayn? Compleanno? Ma cosa..?
Sbatto la testa contro lo sportello sopra il lavandino e per poco non urlo.

Io: ma porca merda di quella troia.. Tre giorni? E lo ricordo solo adesso? - vado in preda alla disperazione. Come ho potuto dimenticarmene? Proprio io? Cosa ho nella testa che dimentico ogni minimo fatto in ques....nel mio mondo?

Sophia: ehi, non agitarti. Eravamo venuti appunto per dirgli della festa, visto che in teoria tu lo sapevi già ma si vede che quando te ne ho parlato al telefono tu avevi altro a cui pensare - ride facendo ridere anche me.

Io: con tutte le cose che sono successe l'ultima cosa a cui sarei riuscita a pensare era il suo compleanno. Davvero una bella testa di cazzo - dico e apro la porta per uscire dal bagno. Non mi ero nemmeno resa conto del tempo che era passato mentre eravamo lì dentro, saranno stati tipo dieci o quindici minuti.
Quando ritorniamo in camera mia Zayn, Louis, Niall e Liam sono seduti sul MIO letto a fare i coglioni. O forse lo sono già?

Io: gli altri tre dove sono? - chiedo ricordandomi della mancanza di Carola, Eveleen ed Harry.

Niall: Carola doveva andare non so dove e si e trascinata a quei due.

Louis: e io sto per raggiungerli - dice e si alza.

Io: ah ecco, mi era sembrato addirittura strano - salutiamo tutti Louis che esce dalla porta più veloce di un fulmine.

Liam: mi sa che dobbiamo andare anche noi - dice riferendosi a Niall e Sophia

Niall: muoviti che devo vedere la partita - quasi urla.

Zayn: dimenticavo, tu e questa fissa per il calcio.

Liam: e che ci puoi fare, sono anni che lo sopportiamo.

Niall: poche chiacchere, e tu - dice indicandomi - guarisci, perchè lunedì non devi mancare - ride e contagia tutti.
Quando i tre vanno via, ritorno nel mio letto che ormai è occupato solo da me e Zayn. Resta a dirmi che l'idea della festa non è male ma è esagerata allo stesso tempo. Comunque sto un pò ad insistere ma alla fine cede e decide di esserci. Anzi, doveva esserci  per forza.

Zayn: come ti senti? - chiede poi.

Io: meglio, ma ho freddo - dico alzandomi le coperte fino a coprirmi il collo e Zayn si stende accanto a me.

Io: dove sei andato prima?

Zayn: a casa, avevo dimenticato il telefono - sospiro sorridendo.
Quando mi fermo sugli occhi di Zayn, i miei pensieri ritornano ancora una volta al sogno avvenuto in quella notte ed esattamente cinque minuti più tardi noto gli occhi di Zayn chiudersi, si è addormentato.

Zayn's point of view.
Non capisco bene dove sono, vedo solo un corridoio bianco e una panchina vuota. Mi avvicino di più per controllare e all'improvviso noto sotto i miei piedi qualcuno, una ragazza. Qualcosa è dentro la sua pancia, un pugnale. Guardo il viso della ragazza e la preoccupazione aumenta quando i miei occhi incrociano quelli di Abbie. La cosa strana è che ha gli occhi aperti, quasi non capendo cosa le è appena successo. Lei sembra non riconoscermi, vede me ma non capisce chi sono. Sembra quasi un cadavere ad occhi aperti. Estraggo il pugnale e lo getto via e lei sembra prendere coscienza. La chiamo più volte per nome, ma non mi sente. Si guarda intorno, non capendo.
'Zayn!' urla qualcuno e non vedo più Abbie.
'Zayn' ripete.

Sussulto quando sbatto più volte gli occhi ritornando la realtà. Cosa diamine è successo? Perchè ho fatto quel sogno?

Abbie: sono quì - avvolge le sue braccie intorno al mio collo cercando di tranquillizzarmi.

Abbie: hai avuto un incubo? Stavi... urlando - ammette incerta.

Io: davvero?

Abbie: già.

Io: mio dio - mi strofino gli occhi con le dita cercando di rimettere a fuoco ciò che avevo visto.
Perchè lei era distesa con quel coso sulla pancia? Perchè era quasi intenta a non riconoscermi? Troppe domande alla quale non so rispondere.

Abbie: hai urlato il mio nome - dice all'improvviso abbassando il tono della voce.

Io: eri lì.

Abbie: dove?

Io: per terra, non mi riconoscevi.

Abbie: spiegati meglio, non ti seguo.
Le racconto tutto ciò che ho sognato, e lei spalanca gli occhi e mi basta poco per capire che il suo labbro trema.

Abbie: sembrava che avevi...

Io: paura? - la interrompo.

Abbie: si, tipo.

Io: ne avevo, e molta. Avevo paura di perdere te.







Non mi dite niente, il capitolo è corto e lo so ma sono presa dalla depressione. Perchè? perchè mi maledico per aver visto i video del concerto a Sidney. E vaffanculo, io quest'anno non posso andare PERCHE' STI QUA NON HANNO MESSO TAPPE IN ITALIA e sto a casa a fare la depressa. Dio che rabbia oh..
Okay mi sono sfogata, adesso passo al capitolo.
ZAYN HA FATTO QUASI LO STESSO SOGNO DI ABBIE UAAAAAAAA. Cioè è stato quasi il continuo ma era simile a quello di Abbie. Ma perchè questi sogni? bobo.
Ma poi perchè nella storia i sogni li faccio sembrare così preoccupanti? Avessi io un sogno del genere mi avrebbero detto ''avaia sono minchiate tu che ti fai problemi'' mentre quelli stanno a preoccuparsi AHAHAHAHAHAH.
Sono malefica però, uffa.
Oggi ho ascoltato per la prima volta ''Warrior'' di Demi Lovato e me ne sono innamorata oddio, questa canzone è PER-FECT (detto con la voce di Leeroy) madò rido AHAHAH.
Ancora ci penso a Leeroy oppure a Marcel.Quel video resterà sempre quello che mi ha fatta ridere di più.. Harry che ci prova con Veronica poi...SCOPPIO A RIDERE AH? AND WE DANCED ALL
NIGHT, TO THE BEST SONG EVER
. Era da un pò che non parlavo con qualcuno del video di Best Song Ever lol.

EEEE VABBE' STACCO PERCHE' DEVO ANDARE A NINNA OKAY? OKAY.
Zaaaaaaooo.

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Midnight ***


*scusatemi se negli ultimi capitoli ho avuto abbastanza confusione con i verbi o errori grammaticali, quando avrò tempo cercherò di aggiustare tutto*




Io: uno, due, tre..

Zayn: non ci riuscirai mai a contarli tutti, vuoi capirlo? - mi interrompe, per l'ennesima volta.

Io: vaffanculo Zayn, mi hai fatto perdere di nuovo il conto..Uno, due, tre, quattro, cinque..

Zayn: davvero, non ho ancora capito che gusto ci provi nel contare i miei tatuaggi - quasi ride.

Io: ma allora sei coglione eh. Devi fare silenzio, altrimenti mi distraggo - annuisce, ma il sorrisino che si è formato sul suo viso non mi promette niente di assicurante.
Ho provato mille volte a contare tutti quei cosi sul braccio, e devo dire che sembrano infiniti.
Sono belli, ma alcuni di loro non hanno davvero senso.
A me i tatuaggi piacciono, ma tipo uno o due.. Non duecento, come quelli che ha Zayn. Ne ha tantissimi, piccoli e grandi.

Io: fa male? - chiedo curiosa.

Zayn: fare i tatuaggi? - annuisco - Quando ho fatto i primi si, poi con il passare del tempo tutto ciò che sentivo era tipo un pizzicotto e il dolore quasi non lo sentivo più.

Io: pizzicotto?

Zayn: già, così - preme l'indice e i pollice contro la pelle del mio braccio, facendomi sussultare. Come se avessi appena preso la scossa, e visto da questa circostanza fa male.

Io: ahia, coglione! - mi mordo il labbro inferiore per evitare che duecento bestemmie escano dalla mia bocca, che ragazza saggia vero?
Zayn ride di sana pianta, provocandomi un leggero nervosismo ma facendomi divertire allo stesso tempo.
Premo le mie labbra sulle sue cercando di far smettere assolutamente quella risata da strafottente. Il suo braccio circonda la mia vita tenendomi stretta a lui e senza accorgercene ci alziamo dal pavimento e finiamo in piedi senza staccare il bacio.
Fino al giorno prima stavo completamente cercando di evitare questo per via della fastidiosa febbre, che in poche ore è andata via, e ora mi ritrovo quì a prolungare e ad approfondire la situazione. Che dire, Zayn fa questo effetto su di me-

x: ti cercano al telefono - dice attraverso la porta, è Marco.
Faccio cenno a Zayn di aspettare qualche minuto, lui annuisce.
Apro la porta e me la chiudo alle spalle.

Marco: non vi volevo disturbare - ride.

Io: che cosa vuoi?

Marco: ho detto, ti cercano al telefono - ripete.

Io: il mio è la dentro - indico la mia camera - e non ha squillato.

Marco: il fisso, genio.
Quasi mi ero dimenticata di possederne uno in casa. Sorpasso mio cugino e scendo le scale raggiungendo il telefono fisso.

Io: pronto? - dico portandomi il telefono all'orecchio.

x: alla buon'ora, è un pomeriggio sano che ti chiamo.

Io: sono felice di risentirti anch'io, Sophia - sbuffiamo entrambe in una rumorosa risata.

Sophia: che stavi.. anzi, stavate combinando?

Io: stavo contando i tatuaggi di Zayn.

Sophia: wow, molto interessante - dice con voce annoiata e divertita allo stesso tempo

Io: molto. - la sento sospirare.

Sophia: un secondo - mi avvisa, subito dopo la sento quasi urlare 'mamma che diavolo vuoi?' e rido spontaneamente, è divertente sentire Sophia arrabbiata.

Sophia: eccomi, scusa mia madre mi stava chiamando da più di dieci minuti - confessa dopo un paio di minuti d'assenza.

Io: l'avevo intuito.

Sophia: ecco appunto - sono quasi sedici anni  che ascolto volontariamente le sue urla contro i suoi genitori, so che sembro quasi pettegola ma da un lato mi diverte.
Sua madre è sempre stata la persona più calma di questo mondo, suo padre un pò meno ma anche lui abbastanza calmo. Fossi io, non riuscirei minimamente a sopportare la parte incazzata di Sophia ogni giorno.

Io: vai a studiare, che quest'anno sei di esami - la sfido, credo che lei il fatto ''al quinto superiore bisogna sottoporsi ad un esame di licenza'' non sia abbastanza chiaro, ma deve.

Sophia: settimana prossima devi aiutarmi, urgentemente.
Sbuffo, quando si tratta di aiutarla con lo studio è davvero un'impresa per due motivi: uno, io di tutta quella merda non ne capisco un'accidenti. Due, quando siamo insieme lei fa tutto tranne che studiare. Tre, inizia sempre a parlare dell'università che frequenterà una volta finito il liceo.
Comunque sia, accetto di aiutarla e, dopo quelle che sembrano state ore, la saluto e aggancio.
Ritorno al piano di sopra ed entro finalmente in camera mia.
Trovo Zayn impegnato a guardare delle foto..
Mi avvicino a lui, sembra non avermi nemmeno notato.

Io: eccomi - lo informo e mi fermo anch'io a guardare le foto e quasi mi viene da piangere.
Non guardavo le mie foto da piccola da mesi ormai, ma il roblema non ero io. Il problema era il ricordo e le due persone raffigurate in tante di quelle foto.
Sorrido involontariamente, e lui con me subito dopo. Sono passati anni, tantissimi anni, ma loro vivono ancora e lo so. In questo momento ci stanno guardando, e forse mi stanno sussurrando di essere forte e di non abbattermi.
Penso a ciò che farebbero se fossero quì. Mia madre conoscendola sarebbe felice, perchè lo sono anch'io. Sono sicura che amerebbe Zayn come se fosse un figlio.
Per mio padre è diverso, forse anche a lui piacerebbe se non fosse per tutti i tatuaggi ma poco importa. Mi direbbe di non correre troppo, e probabilmente ci metterebbe un po ad accettare il fatto  che passo la maggior parte del tempo con Zayn.
Ma loro adesso sono lassù e so già che vogliono il meglio per me, e  Zayn lo è.

Zayn: eravate bellissimi - sorride accarezzandomi la guancia.
Sorrido con lui e poggio la testa sulla sua spalla, mentre continuiamo a sfogliare le tante altre foto.
Avevo circa sei anni nella maggior parte delle foto. Le più belle erano quelle della vacanza in Italia, ovviamente.

Zayn: e questa? - ride, mostrandomi una foto che ritraee me e mio padre al parco.
Mio padre sorrideva mentre io sembravo alquanto imbronciata con una palla sgonfia in mano.

Io: ora ricordo. Eravamo al parco, come vedi, e un bambino mi aveva preso la palla senza che me ne accorgessi. Il suo cane poi l'aveva sgonfiata con quelle merdacce di unghie appuntite, un classico.
Restiamo qualche altro minuto a commentare quasi ogni singola foto, mi mancano tantissimo quei momenti.

Io: stavo pensando.. - dico poi - stasera ti va di andare da qualche parte?

Zayn: noi due? - dice posando le foto sulla scrivania.

Io: no, se vuoi invita l'orso Bruno. Ovvio che siamo soli noi due, Zayn - mi lamento ridendo.

Zayn: Mhmm, e dove vorresti andare? - dice baciandomi la fronte.

Io: in... spiaggia? - chiedo.

Zayn: in spiaggia? A gennaio? Con questo freddo? E che ti devi fare, il bagno?

Io: no, certo che no. Stiamo un pò soli, c'è silenzio e inoltre il suono del mare mi da tranquillità.

Zayn: va bene, ma tu copriti. Non vorrai rischiare di riprendere la febbre, ci manca solo questo.

Io: non preoccuparti.

***
Zayn: credo che quì vada bene.

Io: dovrei sedermi quì in mezzo alla sabbia?

Zayn: ehi, è stata tua l'idea di venire quì. E poi l'avevo detto che sarebbe stato meglio portare qualche tovaglia.

Io: ammetto che avrei dovuto darti retta sull'idea della tovaglia, va bene.
Ha ragione, e se mi entra la sabbia nei pantaloni? Non immagino la figura che farei camminando con tutti quei cosini.. no, evitiamo di pensarlo.
Comunque sia, ci stendiamo sulla sabbia anche senza la tovaglia. La sabbia è fresca e l'aria della spiaggia è spettacolare.
Siamo usciti circa mezz'ora fa, e adesso sono le dieci e mezza di sera. Piuttosto tardi, direi. Credo sia questo il motivo del forte freddo che c'è quì.
Mi domando se tra anni, magari, sarà tutto così come ora. Io e Zayn, da soli, a goderci quest'aria. Sarebbe una specie di sogno ma.. La verità è che ''affrontare'' tutto questo mi fa paura. Da un lato, quando io e Darren stavamo insieme immaginavo le stesse cose e intanto il suo è stato tutto un gioco.
Zayn non è Darren.
Continuo a ripetere che Zayn non è Darren, perchè i due in comune non hanno niente.
Quelli di Darren erano falsi sorrisi, false promesse e un falso amore.
Zayn no, quando sto con lui cambia tutto. Con Zayn provo emozioni, di quelle vere. Fra poco compierò diciotto anni e devo dire che, in tali anni, non mi sono mai sentita così verso un ragazzo.
Lui è tutt'altra cosa, lui è sincero e glielo leggo negli occhi quando mi guarda. Ma c'è una cosa che mi chiedo.
Si è mai sentito così, prima di conoscere me?  Questa è la domanda che da giorni mi tormenta.
Non mi ha mai parlato della sua vita a Bradford, tutto ciò che ha nominato è stato una ragazza, con cui è tornato a casa tardi per non so cosa.

Zayn: che ti prende? - mi chiede facendomi totalmente uscire dai miei pensieri.

Io: nulla, stavo pensando.

Zayn: evento storico - ride e lo colpisco sul braccio per la pessima battuta.

Io: non sei divertente.

Zayn: gli esperti dicono che lo sono - alzo gli occhi al cielo.

Io: esperti? Sarebbero Harry e gli altri tre? Wow, che esperti vero? - lo prendo in giro mentre lui continua a ridere.

Zayn: a che pensavi?

Io: a noi.

Zayn: ovvero?

Io: non lo so, per un attimo ho pensato a noi tra qualche anno - posso percepire il suo sorriso che gli si è subito formato in volto.

Zayn: insieme?

Io: probabile.

Zayn: non mi dispiacerebbe, sai? Ma..

Io: ma? - lo interrompo.

Zayn: è decisamente presto per pensarci, troppo direi - non ha tutti i torti.
Stiamo insieme da quasi tre mesi, cosa mi viene in mente?
Restiamo in silenzio per un tempo che sembra infinito e credo che il sonno a momenti s'impossesserà di me.
Vedo gli occhi di Zayn iniziare a socchiudersi, evidentemente non sono l'unica ad avere sonno.
Poi un suono mi fa tornare sveglia, il mio telefono suona. Nessuna chiamata o messaggio, bensì la sveglia, come avevo programmato qualche ora prima di venire.
Segna la mezzanotte, dodici gennaio.
Mi avvicino a Zayn, ancora mezzo addormentato, e gli lascio un delicato bacio sulle labbra.

Io: auguri amore - gli sussurro all'orecchio, e lui mi guarda stranito.

Zayn: che mi sono perso?

Io: non ti richiamo perchè sei stanco. E' il tuo compleanno, Malik.

Zayn: è oggi? - scherza vero?

Io: sei l'unico al mondo che dimentica il proprio compleanno, ci scommetto.
Lo sento ridere, prima che mi avvolga le braccia attorno ai fianchi e improvvisamente il freddo scompare.

Zayn: torniamo a casa, fa freddo - dice e sento una leggera scia di brivido salire su per il braccio.

Io: credo sia la cosa migliore - affermo.

Zayn: resti da me stanotte? non mi piace stare solo il giorno del mio compleanno - fa il labbruccio e io annuisco ridendo.
Alla faccia del diciannovenne eh.







BUONA FESTA DEI SINGLE A TUTTI I SINGLE, LOL.
Rendetevi conto, oggi devo uscire e intanto sta piovendo a dirotto. A GRAN TEMPO DI MEEEERDA.
Oggi non perdo tanto tempo con la nota autrice perchè ho duecento cose da fare, è  già assai che ho trovato dieci minuti per pubblicare il capitolo. Scusatemi troppissimissimo.
Ps. Grazie alle persone che seguono sempre questa storia e per i bei messaggi che mi fate trovare sempre, vi amo :')

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** I AM ALIVE ❤️ ***


Sono pssati 2 anni da quando ho iniziato questa storia. La amavo, mi rendeva felice. Ho avuto diversi problemi con il mio account ma vi assicuro che non ho MAI e dico MAI dimenticato Abbie, Zayn e il loro passato. 
LI AMO ANCORA.
PER QUESTO VOGLIO RIESUMARE LA STORIA, con qualche piccola modifica. La troverete su WATTPAD. Vi lascio il link qua.
http://my.w.tt/UiNb/O8zR89g2rF
Spero che apprezziate il mio ritorno e scusatemi, anche se non ho scuse, per la mia assenza.
Abbie e Zayn STANNO TORNANDO❤️

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2896414