L'amore va preso a piccole dosi

di Love_Chocolate
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chissà se é amore.. ***
Capitolo 2: *** Un pic-nic al parco ***
Capitolo 3: *** Un film a casa ***
Capitolo 4: *** Tutti al mare ***
Capitolo 5: *** Quando uno meno se lo aspetta.. ***



Capitolo 1
*** Chissà se é amore.. ***


Era una notte di Giugno; le stelle, in quel blu quasi magico, la facevano da padrone! Di ritorno da una festa, camminavo insieme ai miei amici. Anche se fievoli, le luci dei lampioni illuminavano tutta la via e il chiacchierio qualche ragazzino faceva da sottofondo.. Tra di noi c'era chi parlava con uno e chi con un altro. Io, personalmente, non amo questo tipo di situazioni in cui ci si separa gli uni dagli altri e così, come un uccellino beccavo un po' di qua e un po' di la, stavo un po' con uno e poi un po con un altro.. Improvvisamente mi salì il cuori in gola.. Capii che era arrivato il suo turno. Il turno di Mattia. Mattia é un bel ragazzo abbastanza alto e con una corporatura robusta. Ha un viso dolce ed é molto spiritoso, spesso ci capita di ridere e scherzare insieme affettuosamente. Ma devo anche dire che é molto timido e vedeste come si spaventa durante i film horror! Quando gli venni vicino mi sorrise e quel suo sorriso, così spontaneo, era riuscito a colpirmi ancora.. Mattia é quel tipo di persona a cui la bocca sembra esser stata fatta a posta per sorridere. E quando lo fa, sento come se.. come se la mia anima si illuminasse! Si illumina di una 'luce' interiore, di cui non ne sapevo quasi l'esistenza! Infatti, nessuno prima di lui era riuscito a farmela tirar fuori.. Questa luce mi fa brillare gli occhi e battere forte il cuore.. Ma a dir la verità mi mette anche un po' a disagio. Perché mi disorienta, é una sensazione strana un po' strana per me.. Io e Mattia ci eravamo messi a parlare del più e del meno, quando poi lo chiamò Paolo, uno dei nostri amici. Lo trascinò via, forse per raccontargli una delle sue solite barzellette che non fanno ridere.. Mi ero girata a guardare la scena comica di Mattia che cercava disperatamente di sfuggire dalle grinfie dello squallore di Paolo, quando ad un certo punto mi guarda e mi fa l'occhiolino.. Rimasi per un po' di tempo immobile senza sapere se ricambiare o meno. Mi sa che ci avevo messo un po' troppo a decidere, perché Mattia era ormai girato da un'altra parte..

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Capitolo 2
*** Un pic-nic al parco ***


L'indomani mattina mi svegliai presto e leggermente su di giri.. Non so perché ma avevo una gran voglia di rivedere i miei amici e di fare qualche follia insieme a loro! Cosi, subito dopo aver fatto colazione ed essermi vestita, presi il cellulare e iniziai a chiamare la mia migliore amica Giorgia. Giorgia é la migliore amica che potessi mai avere! Ci sosteniamo molto a vicenda, ridiamo e scherziamo insieme, ogni volta, come se non ci fosse più un domani per poterlo fare! Tra di noi c'è una tale armonia che ci basta stare insieme per essere felici. Non oso quindi immaginare come starei se, un malaugurato giorno, ci dovessimo separare.. Fu una telefonata breve poiché lei era ancora in pigiama e si era appena alzata.. Senza perdermi d'animo iniziai a contattare quasi tutti i miei amici chiedendo loro se gli andava di uscire e fare un bel picnic al parco. Era veramente una bella mattinata: il sole splendeva, la temperatura era calda al punto giusto e non c'era nemmeno l'ombra di una nuvola (oddio, due/tre nuvole c'erano, ma mi sembravano di poco conto..)! Dopo un'oretta circa, iniziarono finalmente a rispondermi.. Era ormai fatta! L'idea del picnic era stata promossa. Stranamente riuscimmo in poco tempo ad organizzare cosa portare da mangiare e da bere, chi avrebbe portato un telo e chi i piatti e i bicchieri. Giovanni per fortuna portò anche un pallone cosi abbiamo giocato a "sette si schiaccia". Fosse una volta che mi avessero passato la palla! Dopo un po' devo dire che mi ero scocciata e cosi ho iniziato a fare leggermente la buffona lanciandomi sugli altri, nel disperato tentativo di toccar palla! Nulla. Ho solo ricevuto numerosi rimproveri. Pero cosi facendo li feci divertire (sopratutto Mattia si divertì molto a rendermi impossibile il mio obiettivo..) ed é questo che mi rende felice. Io sono fatta cosi, mi metterei anche in ridicolo pur di far sorridere un amico o un'amica. Banchettammo allegramente: c'erano panini al formaggio e prosciutto, stuzzicherie varie, delle ciliege, la Coca-Cola e come dessert: torta al cioccolato! Io, con la mia solita voracità, avevo finito di mangiare un po'prima degli altri e cosi mi sdraiai sul prato.. Poco dopo si stese vicino a me Mattia, ci guardammo per un po' negli occhi e poi mi chiese cosa stavo facendo. Io gli risposi che osservavo le nuvole e che avevo notato che esse stavano aumentando smisuratamente.. Restammo due/tre minuti in silenzio a fissare il cielo, poi mi diede ragione. In poco tempo il cielo diventò grigio scuro e la luce solare era ormai nulla, tante delle nuvole che c'erano. Ci alzammo in piedi di scatto per riferire che la pioggia era ormai imminente ma anche gli altri se ne erano accorti. In fretta abbiamo buttato la spazzatura che si era creata, messo nelle borse le cose che erano rimaste da mangiare e poi abbiamo piegato il telo che stava a terra. Il tempo di uscire dal parco che una lieve pioggerellina ha iniziato a cadere dal cielo. Aumentando, pero, sempre di più.. Con le borse sulla testa e le scarpe piene d'acqua, correvamo a cercare un riparo. Troviamo poi, a portata di mano, una libreria molto grande ed accogliente. Durante il tragitto, che abbiamo percorso dal parco alla libreria, Mattia era stato molto genite con me, aveva provato a coprirmi dalla pioggia.. Ma sinceramente la calcolai come un'azione normale, di galanteria. Dentro alla libreria ci dirigemmo, come prima cosa, verso il bar. Alcuni chiesero dell'acqua, mentre io Giorgia, Carlotta e Michele, con i pochi spiccioli che avevamo, riuscimmo ad apparare quanto bastava per comprare un cappuccino, che poi ci dividemmo. Era veramente buono e caldo, ci voleva proprio! Finito il cappuccino, ci sedemmo per terra (le sedia e i tavoli erano già occupati) nell'area apposita per la lettura. Io mi sedetti vicino a Mattia, lui mi guardò e poi mi sorrise. Credo proprio che ero diventata tutta rossa in viso perché poi lui si girò ridendo sotto ai baffi e quando gli chiesi perché stesse ridendo lui mi disse semplicemente che ero molto carina. Lo sapevo che non era questo il motivo ma mi stetti zitta. Perché mai avrei dovuto snobbare un complimento?! La giornata era ancora lunga (e sembrava anche che il cielo avesse preso gusto a scaricare pioggia alla fine del mese di Giugno!) così ci inventammo un gioco simpatico adatto a quella circostanza e a quel ambiente: ognuno faceva coppia con qualcun altro, poi tutte le coppie dovevano trovare un libro da leggere insieme al proprio partner e a fine lettura commentarlo agli altri. Per evitare problemi, che si sarebbero potuti creare nel decidere le coppie, decidemmo che uno si e uno no (fortunatamente eravamo pari di numero) faceva coppia con colui o colei che stava alla sua destra. Il caso volle che io fossi proprio alla destra di Mattia e che toccasse a lui stare con la persona alla sua destra. Mattia si girò per sapere in coppia con chi stava e quando vide che seduta accanto a lui c'ero io, com'è suo solito fare con me, si lamentò scherzosamente ed io, com'è mio solito fare con lui, ho fatto un po' l'offesa in modo tale che lui mi abbracciasse per farsi perdonare.. E cosi fu. Non so, ma secondo me questa è una routine che anche lui fa a posta per essere abbracciato.. Ma é solo un' ipotesi. Formate le coppie, Michele diede il via alla ricerca del libro. Diciamo che ci fu anche una specie di gara a chi prendeva per primo il libro migliore e sopratutto il libro più sottile! Mattia ed io scegliemmo la via più breve prendendo in prestito il libro "Il manuale del guerriero della luce". É molto sottile e veloce da leggere: il libro procedeva come un manuale guida per il "guerriero della luce", ovvero un'entità presente in tutti gli uomini, che si risveglia in noi quando vogliamo perseguire un sogno. Il manuale descriveva le varie sfide a cui i guerrieri sono sottoposti. Con il libro nelle nostre mani, ci risedemmo a terra. "Per condividere meglio il libro" io mi appoggiai su Mattia, il quale mi avvolse un braccio sulla spalla, mi strinse a se e mi diede un bacio sulla tempia.. Io ovviamente ricambiai il bacio e le mie labbra a contatto con la sua guancia barbuta, mi fecero sentire un battito d'ali di farfalla nella pancia! Forse perché a me piace tantissimo la barba sui ragazzi (e a lui sta veramente bene!).. Una volta se la tolse e ci mancava poco che mi arrabbiassi con lui. Che Mattia mi piaceva ne ero sicura e credo proprio che anche gli altri lo avevano capito (ma non lui. Era, ed é, troppo ingenuo per capirlo.. In effetti non potevo dire di essere sicura che gli piacevo veramente) ma non sapevo se era amore.. Non sapevo manco cosa fosse l'amore! Mi sembrava tutto così normale o quasi..

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Capitolo 3
*** Un film a casa ***


Mi sento cosi fragile quando sono tra le sue braccia, sento di potermi frantumare in mille pezzi con un solo soffio, come una foglia in autunno.. Ma con lui so di essere al sicuro. É bello potersi fidare di qualcuno; ma non so se lui ripone altrettanta fiducia in me; solo con il tempo avrei potuto stabilire un rapporto concreto. Però eravamo in due scuole diverse e quindi non lo vedevo spesso. Ad un certo punto, mi alzai per affacciarmi fuori e vedere se pioveva ancora. Per fortuna, il cielo aveva cessato di piovere. Tornai indietro e avvisai gli altri, i quali alla notizia si alzarono in piedi, posarono i libri e sia avviarono verso la porta senza lo scrupolo di terminare il gioco. Il profumo della pioggia mi trasmise un po' serenità.. Dopo aver aspettato Giorgia ripresi a camminare. Avevamo, un po tutti, ancora i vestiti umidi e per strada qualunque cosa avessimo toccato era bagnata. La giornata sembrava essere finita lì ma era un peccato perché erano appena le 15:40.. A qualcuno, non ricordo chi, venne la grande idea di passare il pomeriggio a casa di uno di noi magari vedendoci un film. Molti, tra cui io, non poterono dare la disponibilità ma per fortuna la madre di Giorgia acconsentì di andare a casa sua. Arrivammo a casa. Mentre Giorgia caricava il film che avevamo scelto (un film d'azione), noi altri comodamente ci sedemmo: chi sul divano, chi in braccio a qualcun'altro e chi per terra (io ovviamente ero tra i pochi seduti per terra, figuriamoci se mi avessero fatto posto sul divano). Il film era bello ed emozionante. Facemmo anche una "pausa spuntino" tra il primo e il secondo tempo del film in cui ci preparammo i pop corn al burro. Durante il film mi hanno cambiata di posto continuamente (credo perché non vedessero bene il televisore) e la mia postazione definitiva fu in braccio a Michele. Nulla di male, é solo un amico. Ma Mattia, che era seduto due posti vicino a me, non credo la prese bene o comunque si ingelosì un po' secondo me.. Infatti, subito dopo che mi ero piazzata, si alzò ed andò dritto in cucina. Così, con la scusa di prendere un bicchiere d'acqua, mi alzai e discretamente mi diressi verso di lui in cucina. Mattia fu abbastanza sorpreso quando mi vide. Gli andai vicino e gli chiesi se il film non gli piacesse. Ma rispose di no e che, al contrario, gli sembrava divertente. Allora, gli chiesi se era successo qualcosa, se stesse bene ecc. Mi guardò negli occhi e mi rispose che era solo un po stanco. Il suo sguardo ha come un effetto ipnotizzante su di me.. Ha gli occhi color cioccolato fondente (a me personalmente piacciono molto di più gli occhi scuri, li trovo più attraenti, se posso dire). Quando mi guarda il mio cuore batte come non mai.. Lo abbracciai senza esitare. Mattia poi mi diede un bacio sulla fronte e sussurrandomi all'orecchio mi disse "ti voglio bene". Io ricambiai dicendo che per qualsiasi cosa c'ero. Restammo allungo abbracciati; fu un momento di pura dolcezza. Come se stessi per vivere un sogno. Ma si sa, prima o poi ci si sveglia e per me non fu fatta eccezione. All'improvviso entra in cucina Paolo, il quale voleva innocentemente preparare dei pop corn e in quel momento ovviamente ci dovemmo staccare. Mattia ed io tornammo dagli altri a vedere il film e stavolta ci sedemmo vicini. Dopo dieci minuti da quando ci risedemmo, sentii un peso appoggiato su di me. Io credevo fosse una "coccola" da parte di Mattia e in vece no. Era inconscio e dico sul serio. Si era addormentato.

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Capitolo 4
*** Tutti al mare ***


Settimane dopo la comica scena del "bello addormentato" io ed i miei amici ci incontrammo sempre più di rado, oramai eravamo nel mese di Luglio in piena estate. Nella settimana in cui rimasi a casa in città, una sera particolarmente freschetta mi stesi per terra sul terrazzo ancora caldo ed incominciai a contemplare il cielo stellato.. Era di un blu profondo che ti avvolge dando proprio l'idea dell'infinito. Le stelle che lo adornavano erano splendenti come diamanti. Sebbene non fosse San Lorenzo mi parve di aver visto una stella cadente. Desiderai che mi accadesse un qualcosa di dolce e/o elettrizzante.. Rimasi distesa per un'altro quarto d'ora, finché mia madre non mi chiamò per andare a mangiare, infrangendo bruscamente la mia immaginazione. Un paio di ore dopo, all'incirca, accesi il telefonino e lessi i messaggi che i miei amici si mandarono in quel lasso di tempo.. Per mia grande gioia, si stavano organizzando per passare una giornata a mare tutti quanti insieme. Forse il mio desiderio si stava avverando.. Erano le 8 di un bel giovedì mattina quando ci incontrammo alla fermata dell'autobus che ci avrebbe portato fino alla spiaggia. Eravamo parecchio buffi, sembravamo usciti da un film. Indistintamente eravamo tutti con shorts e canottiera, con gli occhiali da sole o nella scollatura o sulla testa, avevamo le infradito ai piedi, i ragazzi avevano l'asciugamano sulla spalla e le ragazze più finemente ce l'avevano in borsa con le creme solari ecc ed infine ognuno aveva con se una colazione al sacco. Si può dire che eravamo ben organizzati per essere una decisione presa all'ultimo minuto. Arrivati al lido, l'acqua del mare era cristallina e rifletteva come un gioiello i caldi raggi del sole, la sabbia era morbida al tatto e anche molto calda ma la cosa migliore fu non trovare la spiaggia affollata. Ci avviammo verso la piaggia libera e quando trovammo la postazione che più ci gradiva stendemmo gli asciugamani sulla sabbia, posammo le borse, ci spogliamo, un po di crema solare in faccia e via! Tutti in acqua! Quanto ci divertimmo! Tra schizzi e risate non ti capì nulla.. Tanto é vero che non so come ma mi ritrovai, faccia a faccia, tra le possenti braccia di Mattia. In quel momento, incantata nel guardarlo, non sentii più nulla.. Tutto il trambusto che gli altri stavano facendo lo azzerai completamente. La tentazione di baciarlo c'era.. Ma dovetti abbandonare ogni possibilità poiché, ad un certo punto, qualcuno si butta addosso a Mattia portandolo, per scherzo, sott'acqua. Sarà stata per la prossima volta, così immischiai anche io nella "rissa".. Giocammo anche a palla, più nello specifico, a "sette si schiaccia". Un altro gioco che facemmo fu quello di metterci su una secca ognuno sulle spalle di qualcun altro e cercare di far cadere gli altri. L'ultima coppia che rimaneva uno sopra l'altro vinceva. Dopo due/tre ore passate nell'acqua, ci ritirammo sulla sabbia a prendere il sole. Rispetto agli altri che si misero sulle asciugamani, io mi stesi sul bagno asciuga.. Il calore del sole con la freschezza dell'acqua mi trasmettevano una sensazione inebriante sulla pelle. Piccolo promemoria: Non bisogna mai abbassare troppo la guardia con degli amici "burloni" nei d'intorni! Nel momento in cui mi rilassai un po' di più, mi arrivò ua secchiata d'acqua gelida in faccia. Cacciai un urlo agghiacciante. Non mi diedi neanche il tempo di riconoscere chi fosse stato che incominciai a rincorrerlo per gioco. Poi partì un coretto, da parte dei ragazzi, il quale incitava Mattia nel sfuggirmi. Fu in quel momento che, scoprendo l'artefice dello scherzo, mi fermai di botto (non essendo più inseguito si fermò anche Mattia). Seguì poi un secondo coro, stavolta da parte delle ragazze, che mi incitava a riprendere la corsa. Con uno sguardo malizioso puntai Mattia, il quale ricambiò con uno sguardo di sfida.. Riprese la corsa.. Giuro che dopo poco ero già sfinita.. Lo rincorsi per quasi tutta la spiaggia senza mai raggiungerlo e inoltre arrivammo molto lontano rispetto agli altri.. Distrutta e con il fiatone mi distesi per terra. Dopo poco si avvicinò Mattia. Mi chiese come stessi ed io gli risposi che aveva vinto perché non ce la facevo più. Senza dirmi niente, mi prese in braccio. Riuscì a fare solo due passi prima di cadere per la stanchezza, come una pera cotta, sulla sabbia. Ci facemmo tante ma tante risate! Poi incominciò con lo sfottò sul mio peso ed io mi arrabbiai non poco, facendo sì che si scatenasse una piccola, anzi piccolissima, lotta (sempre giocando ovviamente).. Piccolissima perché io naturalmente ero molto svantaggiata. In pochi secondi mi ritrovai spalle a terra con lui sopra di me.. Il mio respiro iniziò ad affannarsi e il cuore a battere più forte (non di certo per lo sforzo..) Non riuscivo a smettere di guardare i suoi occhi e le sue labbra, i suoi occhi e poi le sue labbra.. La tentazione di baciarlo era tanta.. Nella mia testa una vocina cominciò a ripetere "bacialo bacialo bacialo bacialo bacialo" quasi all'infinito.. E poi..

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Capitolo 5
*** Quando uno meno se lo aspetta.. ***


Chiusi gli occhi e mi sporsi verso di lui (lasciando intendere che stavo per baciarlo) ma Mattia, senza ricambiare il bacio e soprattutto senza dire una parola, si alzò.. E poi tornammo dai nostri amici entrambi un po' abbattuti; tanto é vero che ci domandarono preoccupati cosa fosse successo. Lui, immerso nei suoi pensieri, non rispose.. Cosi per entrambi dissi che avevamo corso abbastanza e che quindi eravamo stanchi. Mi sedetti sull'asciugamano vicino a Giorgia, la quale mi abbracciò (lei é l'unica a sapere ciò che provavo per Mattia..). Ci voleva proprio un bel abbraccio. Io le sorrisi, anche se un po' fintamente.. Mentre gli altri chiacchieravano del più e del meno io provai ad addormentarmi, sinceramente, non avevo più tanta voglia di divertirmi. Fu strana questa cosa detta da me.. Io che non mi abbatto mai per nulla, che sono sempre positiva.. Non lo so, in quel momento mi sentivo persa. Quel "rifiuto" mi fece pensare che forse tutto quello che stavo facendo per "conquistarlo" era sbagliato, che l'amore stesso che provavo per lui fosse sbagliato! La mia mente incominciò a ricordare, a riflettere, e si soffermò sul fatto che prima di alzarsi, Mattia, esitò un attimo e questo mi fece pensare che lui, magari per l'atmosfera o per la situazione, mi avrebbe anche baciata ma che sarebbe stato inutile, perché non mi amava e quindi si era tirato indietro. All'improvviso la mia pancia iniziò a reclamare del cibo mediante brontolii e vuoti nello stomaco.. Piano piano mi alzai e con molta calma proposi ai miei amici di incominciare a mangiare qualcosa. Quel bel panino alla caprese che mi preparò mamma, mi risollevò subito il morale. Chiacchierammo e ci divertimmo allegramente, mentre Mattia ed io facemmo finta di niente riguardo a quello che successe prima.. Il tempo di girarmi ed andare a prendere l'acqua che quella sgualdrina di Viola, la quale praticamente si stese addosso a Mattia, incominciò a provarci con lui facendo la "scema". E lui sembrava anche parecchio interessato a lei.. Ecco che successe quello che non volevo, ma che neanche immaginavo, succedesse! Dopo essersi menata un altro po', Viola, si avvicinò a Mattia sempre di più (lui anche se aveva una faccia un po' sospettosa, fece finta di niente, di nuovo.) fino a dargli spudoratamente un bacio. La rabbia e la gelosia mi fecero diventare rossa come un peperone. Li guardammo tutti abbastanza stupiti. Io poi rimasi completamente a bocca aperta, la mandibola mi arrivava per terra un altro poco (per così dire), e senza accorgermene versai quasi tutta l'acqua fuori dal bicchiere. Giorgia mi rimproverò e ciò fece si che uscissi dalla mia "trans" momentanea. Mortificata e indignata per quello che successe, mi alzai subito e me ne andai via con la scusa di andare a comprare dell'altra acqua.. Poco dopo mi raggiunse Giorgia e prendemmo posto ad un tavolino del bar. Meno male che venne altrimenti credo che sarei scoppiata (ma comunque ero lì lì per piangere..). Quando ci sedemmo, provando a consolarmi mi disse che nel momento in cui me ne andai, Mattia, si allontanò immediatamente da Viola dicendole che aveva esagerato. Mi insospettirono un attimo quelle parole però poi le lacrime iniziarono a prendere il sopravvento interrompendo così il mio ragionamento.. Crollai in un brusco pianto ma la voce consolatoria e il tono pacato di Giorgia mi fecero smettere dopo poco. Mi fece capire che piangere non avrebbe risolto nulla e che bisognava solo reagire ed andare avanti, perché non interessargli non era di certo la fine del mondo.. Presi un fazzoletto (di quelli del bar) per asciugarmi le ultime lacrime dalle guance e poi tornammo indietro a testa alta. Sbadatamente ci dimenticammo di comprare l'acqua e così mi proposi nuovamente di andarla a prendere (essendo stato mio l'errore mi toccava..). Il tragitto, dal nostro "accampamento" al bar, impiegava una passeggiata abbastanza lunga e percorrerlo non solo era faticoso sotto al sole e sulla sabbia bollente ma era anche scocciante da soli.. Chiesi così ai miei amici, chi di loro mi avesse voluto accompagnare e per mia sorpresa si propose Mattia. Per tutto il tempo provai a mantenere un passo più veloce del suo, in modo tale da non doverlo guardare e da non rivolgergli la parola. Ad un certo punto, quando lui aveva ormai capito che volevo solo evitarlo, mi prese per un braccio e mi chiese per favore di fermarmi.. Io imbarazzatissima lo feci ma sempre senza guardarlo bene negli occhi. Aveva sicuramente capito che ero gelosa.. Iniziò col chiedermi scusa per quello che era successo e provò a spiegarmi, in poche parole, quello che era il suo "piano".. Già questo mi fece drizzare le orecchie.. Mi disse che, nel momento in cui io "dormivo", aveva chiesto di proposito a Viola di farmi ingelosire.. Perché lui voleva capire se il mio precedente tentativo di baciarlo era fondato sul fatto che fossi innamorata di lui o sul fatto che mi feci semplicemente trasportare dalla situazione. Ma poi fu Viola a farsi trasportare dal momento, infatti, Mattia non voleva che lei lo baciasse.. Non gli lasciai neanche il tempo di finire il discorso che gli diedi uno di quei schiaffoni che non si dimenticano facilmente! Mi alzai senza dire nulla (lo schiaffo da sé diceva già tutto..), presi la bottiglia d'acqua e mi avviai verso gli altri. Improvvisamente Mattia prese la rincorsa e mi raggiunse, bloccandomi il passaggio. In quel momento ancor più di prima non volevo guardarlo negli occhi. Come si permise di fare una cosa del genere io non lo so.. Ricominciò il suo discorso dicendo che ben immaginava quanto potessi essere arrabbiata e che mi dava tutte le ragioni di questo mondo. Infine, semplicemente, mi chiese di guardarlo negli occhi e di perdonarlo. Inizialmente stetti un po' sulle mie ma poi cedetti e lo perdonai.. Come potevo non resistere al suo sguardo così dolce e sincero? Quando gli risposi che era perdonato, sembrò veramente felice e sollevato e senza che io me lo aspettassi mi disse 'ti amo' e poi senza darmi il tempo di rispondere qualcosa, mi diede un bacio magnifico con tanto amore e altrettanta passione! Restammo abbracciati a baciarci per parecchio tempo, o almeno fino a quando la sabbia non incominciò a scottarmi sotto ai piedi e lui dovette portarmi in braccio (sta volta senza cadere) fino alla riva del mare.. Quando tornammo eravamo due persone nuove, con il sorriso sulle labbra e con il cuore pieno d'amore!

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