Un miscuglio di canzoni, Un miscuglio di sentimenti.

di sasa123
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Un incontro inaspettato ***
Capitolo 3: *** ci incontriamo di nuovo ***
Capitolo 4: *** ti va di cantare con me? ***
Capitolo 5: *** il segreto della canzone ***
Capitolo 6: *** il pomeriggio insieme ***
Capitolo 7: *** in sala registrazioni ***
Capitolo 8: *** Cinderella, stay awhile... ***
Capitolo 9: *** is the falling in love ***
Capitolo 10: *** ''thriller'' e la ragazza del video ***
Capitolo 11: *** Se ti chiedono perchè...digli che è la natura umana. ***
Capitolo 12: *** insieme ***
Capitolo 13: *** lo stupido litigio ***
Capitolo 14: *** ho bisogno di te...ti amo così tanto... ***
Capitolo 15: *** You're my life ***
Capitolo 16: *** I bambini a Neverland e il mini spettacolo ***
Capitolo 17: *** Il successo di Thriller ***
Capitolo 18: *** Someone in the dark ***
Capitolo 19: *** In viaggio per Los angeles ***
Capitolo 20: *** intervista a 'Music and me' ***
Capitolo 21: *** Sei li...sei li per aiutarmi a capire. ***
Capitolo 22: *** 'Fino all'ultima nota' ***
Capitolo 23: *** La versione alternativa ***
Capitolo 24: *** ''Non sarò mai come voi...'' ***
Capitolo 25: *** Grazie, signor Robert. ***
Capitolo 26: *** Era così dolce...sapeva di fiori d'arancio... ***
Capitolo 27: *** The girl was dangerous ***
Capitolo 28: *** Susie ***
Capitolo 29: *** L'errore più grande di tutta la mia vita. ***
Capitolo 30: *** Le due pietre nere ***
Capitolo 31: *** Keep the faith ***
Capitolo 32: *** Grazie ANCORA, Diana. ***
Capitolo 33: *** ''...Ti importa, eh?'' ***
Capitolo 34: *** ''anche il cuore si sbaglia, purtroppo.'' ***
Capitolo 35: *** ''Davvero non ti importa niente?'' ***
Capitolo 36: *** ''[...]è colpa mia. Vero?'' ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Cap 1.
 
(ASCOLTA): http://www.youtube.com/watch?v=fxZapU5w8f8

(ATTENZIONE!: I PEZZI SCRITTI IN GRASSETTO SONO PEZZI DELLE CANZONI CITATE ALL'INIZIO DEL CAPITOLO)

 
Sta andando ad Hollywood...
Sta andando ad Hollywood stanotte...
 
Sta andando ad Hollywood...
Sta andando ad Hollywood stanotte...
 
Sta andando ad Hollywood...
Sta andando ad Hollywood stanotte...
 
Ad Hollywood sta notte c'è un ragazzo che canta, canta pensando ad una ragazza, una di quelle che possono esistere solo nei sogni...
 
Da qualche parte, nel mondo, c'è una ragazza su un aereo che parte dalla sua città natale per riuscire a realizzare il suo sogno...
 
E' vero, che tu, potresti non avere mai più quella chance ancora...
 
Lei, una ragazza come tante, non molto alta, capelli lunghi, biondi e mossi, occhi verdi e pelle color latte. Si chiama Annie, è una ragazza molto forte e sicura di se, pronta a tutto per realizzare il suo sogno: cantare.
 
Lui? beh non c'è molto da dire, Michael Jackson. Il Re del pop, la leggenda della musica. Un ragazzo forte, dolce e con un grande cuore. 
 
Questi due cuori, tanto forti quanto lontani, non sanno che presto il destino gli giocherà un brutto scherzo. 






Commento dell'autrice: salve a tutti!!! :3 questa è la mia prima FF su MJ :33 e spero che vi piaccia! naturamente se trovate qualcosa che non va non pensatecci 2 volte e ditelo! :) beh aspetto con anzia le vostre recenzioni! (positive o negative che siano!) -sasa123-

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Capitolo 2
*** Un incontro inaspettato ***


Cap 2. 
 
(ASCOLTA): http://www.youtube.com/watch?v=Zi_XLOBDo_Y

 
''Il giorno dopo il concerto è sempre la stessa storia autografi su autografi, certo io non lo dico per lamentarmi, adoro cantare e amo i miei fan, sono felice che mi amino ma...ogni volta penso a come sarebbe bello...passeggiare per le strade senza attirare l'attenzione di tutte le pesone che incontro. Mi piacerebbe uscire con qualche amico, prendere un gelato e cose così...'' 
 
Michael pensava a questo mentre migliaia di fan, una ad una, urlavano in suo nome e gli chiedevano di firmare sue foto, magliette oppure il suo ultimo CD. Ad un certo punto un'altra fan si fece avanti. 
 
''ahi!'' 
 
Michael alzò lo sguardo per capire cosa fosse successo, e vide una ragazza caduta a terra per colpa di qualche guardia del corpo. Non era come le altre fan, Michael l'aveva capito subito. Tanto che quando si alzò per aiutarla lei non urlò e si eccitò come tutte le altre. Ma gli porse la mano e, quando si rimise in piedi, lo ringraziò mostrando un piccolo sorriso. E di questa cosa ne fu molto sorpreso, non che si credesse un dio, ma non era mai successo prima d'ora e la cosa lo rendeva felice.
 
''ehy ragazzina! qui bisogna mantenere delle distanze di sicurezza!'' 
 
Disse una guardia allontanandola bruscamente.
 
Era più che una regina di bellezza della scena di un film...
 
''?, non lo mangio mica, volevo solo un autografo sul  mio CD'' 
 
Sospirò la ragazza. 
 
''eheh, sei molto divertente! comunque ragazzi non esagerate! vuole solo un autografo no??'' 
 
Disse Michael avvicinandosi alla ragazza e porgendogli la mano per afferrare il CD.
 
''Oh grazie! sei molto gentile, non sei affatto come sembri sul palco, cioè sei...molto piu socevole'' 
 
rispose lei dandogli il CD. 
 
''?, davvero?...ti ringrazio...'' 
 
''?, Qualche problema?''
 
''eh? no nessuno! che domande!'' 
 
Come aveva fatto quella ragazza?? nessuno lo aveva mai capito! nessuno c'era mai riuscito! e lei solo osservandolo aveva capito che qualcosa non quadrava! beh...qualcosa che non quadrava c'era davvero, nessuno lo aveva mai trattato così, e quindi stranamente lui si sentiva...normale? cioè stava facendo una normale discussione con una sua fan che conosceva da meno di 5 minuti. Una cosa normale! wow! magari può sembrare una stupidagine ma per lui non era cosa a poco.
 
''ecco fatto''
 
''grazie davvero! ciao ciao!'' 
 
No, aspetta un attimo...se ne va? ah giusto...le altre fan...
 
''Michael!!! tocca a me!!!! sei un mito!!! kyaaa!!!!'' 
 
Un altro momento, un secondo non farà male a nessuno! 
 
''ehy aspetta un attimo!'' 
 
Disse tenendola dal braccio e girandola
 
''?, cosa..?''
''tu...cioè...ti va di...''
 
Incontrarci fuori?
 
''di?''
 
Non sapeva che fare! che stupido! di qualcosa! 
 
La gente mi ha sempre detto "stai attento a quello che fai 
E non andare in giro a spezzare i cuori delle giovani ragazze"
E' venuta è si è presentata davanti a me...
Poi l'odore del suo profumo dolce...
 
''Michael!!! ti amiamo!!!'' 
 
Non capì bene cosa successe, sentì solo che una delle fan lo spinse e lo fece cadere sulla ragazza che aveva davanti, poi sentì qualcosa di morbido sfiorargli le labbra. Era la ragazza di prima, che strano, era finito su di lei...un momento...ma che stava facendo?! la stava baciando!? Si alzò di scatto e aiutò la ragazza sotto di lui che gli mollò uno schiaffo che gli fece quasi girare la testa! wow...aspetta un attimo...la ragazza davanti a lui era arrabbiata e stava...piangendo? 
 
''quello era il mio primo bacio, porco!!!'' 
 
Rimase scioccato da quelle parole e la guancia gli faceva anche male...dopo questo la ragazza se ne andò via...che giornata. 




Commento dell'autrice: Salve a tutti!! come vedete ho aggiornato subito! quindi non so se il capitolo scorso vi sia piaciuto o no ^^'' comuqnue se vi è piaciuto quello e anche questo spero che vi piacerà anche il prossimo! ^^ naturalmente aspetto sempre con anzia le votre recensioni! (positive o negative che siano!) -sasa123-

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Capitolo 3
*** ci incontriamo di nuovo ***


cap 3.
 
(ASCOLTA): http://www.youtube.com/watch?v=0Zd8W2roJn8 (Man in the mirror)
 
 
 
Che giornataccia quella di oggi, Michael aveva ormai finito di firmare autografi, quante fan! ha perso un pomeriggio! beh in realtà non è che gli dispiacesse...e che oggi aveva la testa da tutt'altra parte. Non sapeva perchè ma aveva tanta voglia di rivedere quella ragazza dai capelli biondi, gia, ma solo per chiarire il malinteso sia chiaro! ne era certo non c'erano altri motivi!! vabbè...doveva ammetterlo quella ragazza era molto interessante. 
 
''Bene, qui per oggi ho finito, me ne torno a casa. Buona notte ragazzi, a domani!'' 
 
''Ciao Michael!''
 
''Arrivederci signor Jackson!'' 
 
Bene un altra giornta finita, adesso come sempre doveva tornare a casa, accompagnato dalle sue guardie del corpo, e rinchiudersi di nuovo tra quelle 4 mura spesse, rassicuranti e solitarie. Arrivati li scese dalla macchina e si chiuse in casa.
 
''Uff...non mi va proprio di restare qui...'' 
 
Sospirò il giovane Jackson.
 
''Un momento, e se...uscissi un po? un cappello, un paio di occhiali e dei vestiti diversi dal solito basteranno''
 
Sto per fare un cambiamento, per una volta nella mia vita 
Dovrà far sentire veramente bene, dovrà fare la differenza...
 
E così decise di provare ad uscire, chissà, magari non lo avrebbe riconosciuto nessuno! E così avrebbe passato una di quelle giornate dei suoi sogni, quanto sarebbe stato bello...E con questi pensieri Michael si vestì, si mise gli occhiali, si legò i capelli, li nascose con un cappello e si catapultò fuori casa. All'inizio andava tutto bene, Hollywood era meravigliosa di sera! Non ci poteva credere che fosse li a passeggiare come una persona normale! Era un sogno!
 
Come al solito alzo il colletto del mio cappotto preferito
Questo vento soffia nella mia mente...
 
 Purtroppo per lui però il sogno durò poco, mentre camminava sul marciapiede, infatti, si scontrò con una ragazza e così perse occhiali e berretto, la ragazza lo riconobbe subito e lo tenne dalle mani urlando:
 
''Michael Jackson!! oddio!! c'è Michael jackson!!! Michael!! ti adoro!!'' 
 
Sentendo la ragazza la gente corse subito a vedere se davvero Michael Jackson era li, e in un attimo Michael si ritrovò circondato da migliaia di fan che lo tiravano dalla giacca, dalle braccia, che urlavano come matte, alcune fan tentavano persino a baciarlo! Adesso si che era nei guai.
 
''No ferme! ferm-!''
 
La situazioe era insostenibile!! doveva scappare da li!! Allora cercado di non ferire nessuno le spinse via e cominciò a correre inseguito da una mandria di ragazze. Oddio e adesso??? 
 
Mentre correva si accorse che la porta di una casa era aperta. Michael non ci pensò due volte e senza farsi vedere si intrufolò in quella casa, sapeva che quello che stava facendo era sbagliato! Anzi la situazione sarebbe anche potuta peggiorare... Ma non c'erano altre vie di scampo! 
 
''ANF..ANF...'' 
 
aveva corso quasi per 4-5 isolati, non ce la faceva piu! lui adorava essere famoso, però alcune volte le situazioni erano insostenibili! perchè era uscito?? che gli era saltato in mente!? Adesso doveva solo sperare che nessuno lo trovasse fino a che le acque non si fossero calmate. 
 
''?, chi ha spalancato la porta?''
 
''!''
 
Il suo cuore batteva a mille, in casa c'era una ragazza e lui era nascosto dietro il suo divano, se lo avesse trovato sarebbero stati guai seri! anche perchè se lei non gli fosse saltata addosso lo avrebbe potuto denunciare. Che guaio!
 
''...chi c'è?''
 
Le cose erano due...o usciva e si faceva scoprire, o cercava un modo per filarsela senza essere visto. La seconda andava piu che bene! quindi decise di far calamare le acque e filarsela il prima possibile.
 
''Boh...sarà stato qualche gatto'' 
 
Disse la ragazza sospirando sollevata. 
Finalmente se n'era andata, bene era arrivato il momento di uscire di li.
 
crash!!! 
 
Mente cercava di uscire indietreggiando, giusto per avere un pò la situazione sotto controllo, non si accorse del vaso dietro di lui, che puntualmente cadde a terra. 
 
''...!, ahi, che cazz-'' 
 
'' chi c'è?! '' 
 
chiese la ragazza scendendo le scale. Quando Michael la vide non ci voleva credere.
 
''e..e tu che ci fai qui!??!'' 
 
Sbraitò la bionda ragazza facendo un espessione arrabbiata e sorpresa allo stesso tempo.


 
 
Commento dell'autrice: Salve gente! come vedete ho già finito il 3° capitolo ^^ spero davvero che vi piaccia anche perchè ci tengo molto a questa FF :) beh aspetto come sempre le vostre recenzioni! byee -sasa123-

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Capitolo 4
*** ti va di cantare con me? ***


cap 4 



''questa è casa tua!?'' 

 
''certo!! ma la domanda è un altra! che diavolo di fai qui!?''
 
''io mi sto nascondendo!!''
 
''nascondendo? e da chi?'' 
 
domandò la ragazza guardando fuori
 
''da delle fan''
 
''ah? davvero?, e allora nasconditi in un altra casa!''
 
disse la ragazza tentando di buttarlo fuori, che strano, non era mai successa una cosa simile.
 
''nononono! aspetta un attimo!! per favore! lo so che ce l'hai con me! ma se esco quelle tizie mi faranno fuori!
 
rispose Michael tentando di spiegare la situazione alla ragazza
 
''non vedo perchè dovrei aiutarti!''
 
''perfavore!! e poi se mi dai il tempo ti spiego il malinteso dell'altra volta!''
 
''?, malinteso?...e va bene'' 
 
disse la ragazza chiudendo la porta
 
''emh grazie, beh adesso ti spiego'' 
 
e così Michael e la ragazza si sedettero sul divano a parlare del piccolo malinteso del giorno prima, certo all'inizio lei non ne fu molto convinta, però alla fine credette alle parole del ragazzo che gli sembrò molto sincero.
 
''ah, è così che stanno le cose? allora mi dispiace di averti colpito''
 
''ahah figurati, dopo tutto il tuo primo bacio te l'ho rovinato comunque e mi dispiace''
 
''ma no non fa niente, comunque, io mi chiamo Annie, piacere'' 
 
disse la ragazza sorridendo come la prima volta che si erano visti.
caspita...era bella davvero! Annie? che nome carino, proprio adatto a lei.
 
''p...piacere, Michael!''
 
''?, eheh stupido lo so gia!'' 
 
disse la ragazza scoppiando a ridere
 
''oh...scusami'' 
 
''eheh, comunque l'altro giorno avevo ragione, sei molto gentile, Michael''
 
''ti ringrazio...''
 
ma che diavolo stava facendo???? su svegliati!
 
''comunque, come ci sei arrivato qui?? cioè una persona famosa come te che gira a quest'ora per le strade di Hollywood, non è un po pericoloso?'' 
 
''beh...si ma, non me la sentivo di stare a casa come al solito, mi andava di fare qualcosa di nuovo così mi sono messo un berretto e degli occhiali per non farmi riconoscere, all'inizio funzionava ma poi una ragazza mi ha riconosciuto ed è successo un casino'' 
 
disse Michael grattandosi la testa.
 
''stupido! e se non ci fossi stata io??''
 
''adesso sarei un mare di guai, ti ringrazio davvero, per sdebitarmi...emh...''
 
dopo che lei lo aveva aiutato come minimo si doveva sdebitare in qualche modo.
 
''che ne dici di...una cena a casa mia?'' 
 
''?, a casa tua??? scherzi??? sarebbe fantastico!!'' 
 
Annie era entusiasta della proposta di Michael e di questo lui ne era felice, così almeno si sarebbe potuto sdebitare e avrebbero potuto anche parlare un pò! Detto questo Michael, telefonò ai suoi agenti che vennero a prendere lui ed Annie e a portarli alla reggia del cantante.
 
''wow! che casa enorme!''
 
''ti piace?'' 
 
''come può non piacermi è fantastica!'' 
 
''ahaha sono felice che ti piaccia!'' 
 
rispose Michael grattandosi la testa.
 
''beh ti va di chiaccherare un po??''
 
chiese Annie.
 
''si certo! emh, tu sei di qui??''
 
''emh no, io sono di Roma, sono italiana''
 
''italiana?? davvero?? wow! sai sono già stato in italia per un tour!''
 
''lo so, ero li eheh''
 
''eh???? davvero???''
 
''si ed è stato uno spettacolo sensazionale!''
 
''sono contento che ti sia piaciuto, e spero anche a tutti gli altri, sai io mi impegno molto per farvi divertire durante i concerti e sono felice se li apprezzate'' 
 
''ti ammiro molto sai? un giorno spero di diventare qualcuno come te Michael''
 
''eh? ti pace cantare?''
 
''si molto! infatti sono venuta qui per provare a diventare qualcuno''
 
''beh...posso chiederti un favore?''
 
chiese Michael.
 
''si?''
 
''ti andrebbe di cantare con me?'' 
 
Annie rimase scioccata da quella domanda, lei? cantare con Michael Jackson? il sogno di una vita! solo che si sentiva strana, quelle parole l'avevano colpira nel cuore, dal tono di voce che aveva usato sembrava piu che la stesse invitando ad uscire o cose simili. beh doveva ammetterlo, era davvero un bel ragazzo e gli ispirava molta dolcezza, e poi la sua voce, così dolce e melodica...solo parlandogli normalmente riusciva a trasmettergli le stesse emozioni delle sue canzoni. ogni volta che le ascoltava il cuore cominciava a battergli all'impazzata e lo stesso stava accadendo adesso. i suoi occhi così profondi, il suo sguado, così dolce e penetrante allo stesso tempo. Questo batticuore...da dove sbucava????





 
 
Commento dell'autrice: salve ^^ ed ecco il 4° capitolo, spero vada bene, non ne sono molto convinta però ci provo xD spero vi piaccia! :D -sasa123-

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Capitolo 5
*** il segreto della canzone ***


cap 5

(ASCOLTA): 
http://youtu.be/6DQJPL9Yuq0

 
 
''emh...cantare?''
 
''si, se poi non ti va dimentica quello che ti ho chiesto! non è un problema, davvero!''
 
''no! scherzi?? mi piacerebbe davvero e solo che non me l' aspettavo, sarebbe fantastico!''
 
''eheh, allora vieni''
 
detto questo Michael la portò in una stanza dove c'erano delle sedie ed una paio di microfoni, sicuramente era la stanza dove componeva le sue splendide canzoni. Non era molto grande e neanche particolarmente luminosa. 
 
''emh, non fare caso alle luci, le tengo così perchè mi concentro meglio per scrivere il testo di qualche canzone. le luci forti mi danno fastidio''
 
''ma no, figurati, anzi hai ragione l'atmosfera che creano queste luci aiuta a concentrarsi'' 
 
''eheh, credi che sia pazzo, vero?''
 
''?, e perchè? anch'io ho le mie manie! per esempio se tengo la porta della stanza in cui dormo chiusa non riesco a chiudere occhio! non so perchè. ahah, allora in questo caso sono pazza anch'io!'' 
 
''ahah, beh questa della porta non l'avevo mai sentita! però devo ammettere che un pò di pazzia non guasta''
 
''gia, dopo tutto le persone pazze sono le migliori''
 
Disse Annie sorridendo.
Quella ragazza...era di una dolcezza immensa.

 
''vieni qui! mettiti in questa sedia e tieni un microfono. Allora? che ti va di cantare?''
 
''mh non so''
 
''conosci il testo di qualche mia canzone?''
 
''che domande! certo che si, le conosco quasi tutte''
 
''ahah, e quale ti va di cantare?''
 
''mmh, beh quella che ascolto di piu per ora è -She's out of my life- è una canzone stupenda''
 
''...gia lo è...''
 
eh si, si ricordava bene il motivo per cui aveva scritto quella canzone...
 
''?, se non ti va possiamo cambiarla''
 
'' eh? nono! scherzi?? va benissimo''
 
''ok!''
 
Detto questo mise la musica come sottofondo, chiuse gli occhi e cominciò a cantare:
 
''She's out of my life...
She's out of my life...
And I don't know whether to laugh or cry...
I don't know whether to live or die
And it cuts like a knife...
She's out of my life...''
 
Aveva una voce così bella...certo lei lo sapeva,  però dal vivo era diverso, tutte le emozioni che sentiva di solito erano moltiplicate per mille. Si vedeva che in quella canzone c'erano racchiusi molti sentimenti di Michael, Annie allora prese il microfono e cominciò a cantare:
 
''It's out of my hands...
It's out of my hands...
To think for two years she was here 
And I took her for granted I was so cavalier 
Now the way that it stands...
She's out of my hands...''
 
Michael si risvegliò da quell'improvvisa trans, già gli succedeva ogni volta che la cantava, gli faceva tornare alla mente molti ricordi, poi sentì cantare Annie, quella ragazza era brava davvero, e si vedeva che ci metteva molta passione in quelle parole... si sentiva strano, ogni volta che cantava quelle dannate parole gli succedeva... sentiva il cuore in gola, non riusciva a spiccare parola. Poi sentì gli occhi gonfiarsi i lacrime, no no! non doveva! Non se c'era qualcuno con lui! nessuno doveva sapere.
 
''?, Michael??? tutto ok???''
 
Annie si precipitò da lui, c'era qualcosa che non andava, ma così?? da un momento all'altro??? 
 
''tutto ok! perdonami io...eheh, questa canzone è così bella che riesce ancora commuovermi!''

 
Ogni volta che succedeva sapeva sempre e solo mentire, non solo a gli altri ma anche a se stesso. 

 
''...Tutto ok?''
 
''certo! te l'ho già detto, è tutto a posto!''

 
Lui le parlava, e lei lo fissava, come diavolo faceva quella ragazza a sapere sempre tutto?!
 

 
''io...''

 
Michael non riuscì a finire la frase, il suo falso sorriso si trasformò presto in  una smorfia di dolore, si appoggiò alla spalla di Annie e...pianse. Non riusciva a fermare le lacrime, ma, in quel momento gli andava bene così...era tanto che non si sentiva indifeso come un bambino... e quelle carezze sulla testa riuscivano a rassicurarlo a tal punto che anche dopo che le lacrime si fermarono restò li, fermo...immobile con gli occhi chiusi, come a cercare un sostegno. Quella ragazza era così diversa dalle altre...era speciale. 




Commento dell'autrice: Salve!! :D scusate se ci ho messo piu del solito a scrivere questo capitolo! ma purtroppo sono stata impegnata per ora :/ comunque spero vi piaccia :** byeee -sasa123-

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Capitolo 6
*** il pomeriggio insieme ***


 
Quella situazione era così strana...Michael era così tenero in quel momento, aveva ormai smesso di piangere, però stava ancora li con la testa appoggiata sulla spalla di Annie. Sembrava un piccolo gattino in cercava d'affetto. Beh in effetti la vita dell'artista non deve essere tanto fantastica come sembra, ogni cosa ha i suoi lati negativi. Annie intanto continuava ad accarezzare quella chioma semi-riccia e scompigliata. Fino a che Michael alzò la testa e si strofinò gli occhi col dorso della mano. 
 
''perdonami...''
 
''?, e per cosa?''
 
''dovevo trattenermi, giuro ci ho provato''
 
''e perchè? trattenere il dolore dentro di noi non fa bene per niente, e poi che problema c'è? non ti senti meglio adesso?''
 
''si ma...''
 
''niente ma! se qualcosa ti fa sentire bene non è mai un errore'' 
 
Rispose sorridendo Annie. Con quella risposta lei riuscì a zittirlo completamente. Come poteva essere così...così...Michael non trovava le parole per descriverla. Quelle parole così dolci riuscirono persino a farlo sorridere. 
 
Ma sono senza parole, senza parole
Ecco come mi fai sentire...
 
''eheh, sai sei l'unica che la pensa così''
 
''mh, non credo, molte persone la pensano come me''
 
''peccato che io non ne conosco nemmeno una...sono molto fortunato! eheh'' 
 
''mpf, tutto questo è così...''
 
''eheh, così?''
 
''triste''
 
Michael rimase colpito da quelle parole, anche se ormai lo sapeva che quella ragazza, non so come, riusciva a leggergli nella mente.
 
''ti prego...non farmi ricominciare''
 
la supplicò Michael coprendosi il viso con le mani.
 
''?, no, non è mia intenzione farti piangere, te l'assicuro!''
 
Disse Annie allontanandogli dolcemente le mani dal viso.
 
''?''
 
''Sai ogni tanto quando mi capita qualcosa di brutto mi chiudo nella mia stanza e piango, piango molto sai? e poi,emh, mangio dei dolci!''
 
''?, mangi dei dolci? perchè?''
 
''beh perchè io sono convinta che le cose dolci uccidano quelle cattive! ti va??''
 
''ma non ho dolci in casa adesso''
 
''e allora li facciamo! che problema c'è??''
 
''fare dei dolci?? ahah ma non ne sono capace!'' 
 
''e allora??''
 
''e se sbaglio??''
 
''e se sbagli pulisci tutto e ricominci! Per avere dei dolci buoni bisogna sbagliare e lo stesso vale nella vita, per vivere dei momenti felici bisogna viverne altrettanti tristi non credi??''
 
Lei parlava e sorrideva, e lo faceva con l'entusiasmo di una bambina, aveva ragione. 
Michael allora gli sorrise e si alzò.
 
''ci sto!'' 
 
''questo è lo spirito giusto! su spiegami dov'è la cucina!''
 
''che entusiasmo!, comunque vieni è di qua'' 
 
Andarono in cucina, era davvero carina, non era come sel'aspettava! era spaziosa ma molto semplice. 
 
''bene per prima cosa...hai un dolce che ti piace?''
 
''emh mi piace la torta al cioccolato'' 
 
''mi aspettavo chissà che cosa! ma va bene!''
 
''e tu sai come si fa?''
 
''si certo, ma è meglio che ti rotoli le maniche, dovrai aiutarmi anche tu!''
 
''agli ordini!''
 
Quella situazione era così piacevole. Gli sapeva tanto di normale e la cosa lo divertiva parecchio.
 
''bhe per prima cosa... ci servirà una scodella, dove le tieni?''
 
''eccola eccola! tieni''
 
''ecco, grazie!, adesso un mestolo''
 
''c'è! tieni!''
 
''Bene adesso prendiamo gli ingredienti!''
 
Non ci aveva mai provato, era divertente cucinare i dolci, certo era infarinato dalla testa ai piedi, avveva del cioccolato sulle scarpe e la cucina era un porcile ma era così divertente che non ci fece proprio caso! Alla fine della preparazione misero la torta in forno e si guararono in torno per vedere da dove cominciare a pulire.
 
''oooh che disastro! ti avevo detto di stare attento!'' 
 
''e io ti avevo detto che con i dolci non ci sapevo fare!''
 
''non è vero anzi te la sei cavata bene con la torta, forse è l'unica cosa che è rimasta intatta in questa cucina! ahahha'' 
 
'' ah-ah-ah! ma che sei spiritosa!''
 
''no davvero! oh mamma sei tutto sporco di farina! su dai sistemiamo''
 
Disse Annie abbassandosi per riprendere le cose cadute a terra.
 
''no dai lascia stare, poi puliranno gli altri''
 
''eh?? come sarebbe a dire!'' 
 
Urlò Annie tirandolo dal braccio per farlo abbassare a terra.
 
''?, cosa c'è? non capisco''
 
''se sporchi tu non mi sembra giusto che debbano pulire gli altri! dopo tutto pulire fa parte della frase -andiamo a cucinare i dolci-''
 
''ma è noioso!''
 
disse Michael abbozzando un sorriso.
 
''non lamentarti! su! datti da fare come faccio io!''
 
''mpf, a gli ordini!''
 
Anche pulire era divertente in compagnia dopo tutto e non gli dispiaceva poi così tanto infondo. 
 
''Bene adesso che non abbiamo piu niente di commestibile addosso possiamo uscire la torta!''
 
''evviva!''
 
''eheh, sei proprio un bambino''
 
Nel momento in cui Annie aprì il forno insieme alla torta uscì anche un forte odore di cioccolato. 
 
''Ecco tieni.'' 
 
''!, ma è buonissima!''
 
'' Certo e sai perchè?''
 
''perchè siamo degli ottimi cuochi??''
 
''no scemo! ahah perchè l'abbiamo fatta noi! comprata non sarebbe stata la stessa!''
 
''si, e anche perchè mi sono scoperto un ottimo pasticcere! ahaha''
 
''se con -ottimo pasticcere- intendi uno che riesce a ricoprire di impasto per le torte tutto tranne che la scodella ti do ragione! ahaha''
 
''maledetta!!''
 
''aiuto!! hahah''
 
Quel pomeriggio passò bene e anche troppo velocemente per Michael che non fù molto felice del fatto che la giornata fosse finita. Così per ringraziarla dello splendido pomeriggio passato insieme Michael volle per forza accompagnarla in macchina. Dopo tutto non poteva mica farla andare a casa a piedi!
 
''eccocci, grazie di tutto michael''
 
''sono io quello che deve ringraziarti, ho passato un pomeriggio fantastico e ti ringrazio ancora per avermi aiutato in sala registrazioni...''
 
''aiutato? io non ho fatto niente di che''
 
''grazie davvero''
 
''figurati''
 
''hai da fare domani??''
 
''?, no no! anzi sarò tutto il giorno a casa ad annoiarmi''
 
''allora ti va di tornare a casa mia? sai siccome ogni tanto vengono dei bambini ho fatto costruire delle giostre, magari te le faccio vedere''
 
''scherzi?? sarebbe fantastico!''
 
''ahah a domani!''
 
''a domani!''
 
Disse Annie prima di scoccargli in piccolo bacio sulla guancia e scendere dalla macchina. 
 
Anche se sono qui con te, sono lontano e niente è vero
Quando sono con te perdo l’uso della parola, non so cosa dire
La testa mi gira come una giostra, così mi metto a pregare
Senza sapere cosa fare e senza speranza, ecco come mi sento dentro
Niente è reale, ma tutto è possibile se Dio è al mio fianco
Quando sono con te sono nella luce dove nessuno mi trova
È come se stessi in quel luogo chiamato Terra Santificata
Senza parole, senza parole, è così che mi fai sentire
Anche se sono qui con te, sono lontano e niente è vero...
 
Michael restò li, immobile. Non riusciva a crederci! anche se quello non era proprio un bacio di quelli a cui lui era abituato. Annie ormai era entrata in casa e lui invece era rimasto li...fermo, come un idiota. Riprenditi stupido!! Pensò pizzicandosi il braccio, tanto per essere sicuro se quella fosse la realtà o fosse nel suo letto a dormire.
No no, era vero! non ci poteva credere, si toccò la guancia con le dita, il cuore gli stava battendo a mille. Sospirò tentando di calmarsi e tornò a casa. Quella serata non se la sarebbe dimenticata di sicuro.

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Capitolo 7
*** in sala registrazioni ***


cap 7


(ASCOLTA):
http://youtu.be/Ym0hZG-zNOk -beat it-
(ASCOLTA):http://youtu.be/hG9OzYVSg3c -baby be mine- 


 
 
Il giorno dopo il sole splendeva già alto al riseglio di Michael, il che voleva dire che era già arrivato il momento di andare allo studio per registrare alcune canzoni, incontrare i ballerini per i suoi video e cominciare a provare le coreografie. Tutto questo lo entusiasmava molto, gli piaceva il suo lavoro...però...sbaglio o aveva dimenticato qualcosa?...Annie!! Giusto!! oggi le aveva promesso che avrebbero passato la gionata insieme! che guaio, di sicuro non ne sarà molto felice. Michael allora prese dalla sua giacca un foglio con il numero che Annie gli aveva dato la sera prima per contattarla, si sedette di nuovo su letto e la chiamò sperando che non se la prendesse.
 
tuuu...tuuu...
 
''Eddai...rispondi''
 
Il telefono squillava ma niente, Annie non rispondeva, chissà magari era successo qualcosa.
 
# pronto?? #
 
''!, Annie! sono Michael!''
 
# ?, oh ciao Michael! cosa c'è? è successo qualcosa? sembri preoccupato #
 
''No no per niente!...cioè si, oggi ti avevo promesso che ti avrei riportata qui e invece mi sono dimenticato di avere un impegno''
 
# ah...vabbè se sei impegnato... #
 
''Mi dispiace...''
 
# ma di che?? su non fa niente! anche se non possiamo vederci magari quando hai un momento libero puoi sempre farti sentire no? #
 
''mh, hai ragione, quindi ci sentiamo piu tardi??''
 
# contaci! ahah buon lavoro Michael! #
 
'' grazie! ''
 
tuuu...tuu...
 
Wow...quella ragazza riusciva sempre a sorprenderlo, non era arrabbiata! strano fino ad ora tutte quelle con cui era uscito ogni volta che lui aveva da fare reagivano male. Beh naturalente a lui dispiaceva un mondo rimandare l'uscita con Annie...però si sarebbero sentiti durante la giornata! quindi non vedeva l'ora che passasse un pò di tempo, così per avere la scusa di richiamarla!...si stava comportando come una 15enne innamorata, ma vabbè!
Un oretta dopo era già allo studio. Si ritrovò circondato da gente che cantava, ballava, sistemava le apparecchiature. Certo che si impegnavano proprio molto per far si che i dischi fossero perfetti. Era molto grato a questa gente. 
 
''Salve ragazzi!''
 
''??, Buongiorno signor Jackson!''
 
'' ciao Michael!''
 
''Ehy, come va, avete sistemato lo studio di registrazione?''
 
''Certo è tutto pronto manchi solo tu!''
 
''Bene si comincia a lavorare!''
 
Detto questo andarono ognuno ai propri posti e Michael cominciò a registrare.
 
''Bene dobbiamo registrare -Beat It- e -Baby be mine- da quale comiciamo?''
 
''Beh cominciamo da Baby be mine, così dopo aver registrato beat it andiamo direttamente a finire il video''
 
''ok!, bene cominciamo''
 
E partì la musica, lui adorava quei momenti, si sentiva come sfidato e le sfide gli piacevano molto. Voleva mostrare a tutti le emozione che riusciva a trasmettere grazie alle sue canzoni e si impegnava sempre al massimo.
 
''I don't need no dreams when I'm by your side,
Every moment takes me to paradise,
Darlin', let me hold you,
Warm you in my arms and melt your fears away...'' 
 
Naturalmente chi riusciva a stare fermo?? era impossibile! quando parte la musica e il tuo cuore e il tuo cervello si fondono con essa è impossibile controllarsi, diventi un tutt'uno con le canzoni.
 
''...Show you all the magic that a perfect love can make
I need you night and day:
So baby, be mine!...
And girl I'll give you all I got to give
So baby, be my girl!...
And we can share this ecstasy
As long as we believe in love!''
 
''Stop stop! questa va bene! adesso proviamo la seconda e la terza strofa''
 
''okok''
 
Odiava quando interrompevano le canzoni, perchè dovevano fargliela cantare pezzo per pezzo?? e vabbè questo faceva parte del lavoro quindi era inutile lamentarsi. Passò un oretta circa e finalmente, dopo molte correzioni e modifiche, la registrazione di Baby be mine era terminata. 
 
''Bene Michael, adesso facciamo una pausa il tempo di sistemare le registrazioni e ricominciamo''
 
''ok, facciamo 15 minuti??''
 
''non c'è problema, vai pure!''
 
Evviva! doveva assolutamente chiamare Annie! chissà che stava facendo.
 
tuuu...tuuu...
 
# pronto? #
 
''ciao Annie!''
 
# Michael! wow non pensavo che mi chiamassi così presto! che fai d bello?? #
 
''emh beh stavo registrando delle canzoni, ho finito di registrane una e mi hanno dato una pausa quindi ne ho approfittato per chiamarti''
 
# davvero? grazie del pensiero! e dimmi ti stai divertendo?? #
 
''mh si, mi diverto a registrare canzoni anche se odio quando mi interrompono per ricominciare! sai che seccatura!''
 
# ahah! beh non posso dire di capirti però si, deve essere strassante registrare # 
 
'' Si un pò lo è, ma alla fine mi piace molto!'' 
 
Era divertente parlare con lei, ogni volta si dimenticava persino dove si trovava! parlava, parlava, parlava! eh già, i momenti trascorsi con lei erano così rilassanti e piacevoli. peccato che, come tutte le cose belle, anche quelli finivano e velocemente anche.
 
''Michael! la pausa è finita! dobbiamo registrare altrimenti non avremo tempo per finire l'album!''
 
''?, uff, e va bene, arrivo!''
 
# ?, come?? sono già passati 15 minuti? come vola il tempo! #
 
''eh gia! senti adesso io devo andare però ci sentiamo sta sera verso le...10? che ne dici?''
 
# le 10? sisi va bene, vai vai non ti preoccupare! buon lavoro! #
 
''ciao Annie, a dopo''
 
tuu..tuu...
 
Bene, non vedeva l'ora di sentirla finita la giornata, aveva un idea che doveva mettere in pratica quella sera! eh gia! Però intanto doveva finire le registrazioni, su! diamocci da fare!
 
''Bene Michael, di questa ci serve la prima parte e il ritornello, poi possiamo registrare il video''
 
''okok, fate partire la musica''
 
La musica partì, ok, si ritorna nel mondo che lui tanto amava. Chiudeva gli occhi, come sempre, perchè gli piaceva sentirsi protagonista dei suoi testi e quindi dopo qualche istante entrava completamente nel personaggio.
 
''They told him don't you ever come around here,
Don't wanna see your face, you better disappear!
The fire's in their eyes and the words are really clear:
So beat it, just beat it...
You better run, you better do what you can,
Don't wanna see no blood, don't be a macho man!
You wanna be tough, better do what you can:
So beat it, but you wanna be bad-''
 
''stop stop!! ripeti l'ultima strofa quella non andava bene!''
 
''..okok''
 
''... You better run, you better do what you can,
Don't wanna see no blood, don't be a macho man!
You wanna be tough, better do what you can:
So beat it, but you wanna be bad:
Just beat it, beat it, beat it 
No one wants to be defeated 
Showin' how funky and strong is your fight 
It doesn't matter who's wrong or right 
 
Just beat it, beat it 
Just beat it, beat it 
Just beat it, beat it 
Just beat it, beat it''
 
''Bene bene! perfetto! adesso proviamo il video su! Michael vai a cambiarti, lucy pensaci tu a sistemare per bene la nostra stella!''
 
''ahah, su non esagerare!''
 
''esagerare?? credimi ragazzo questo disco è uno dei migliori venderà a meraviglia!''
 
''mpf, spero che piaccia davvero come dici tu''
 
''ne sono certo! e mostreremo ancora una volta al mondo di che pasta è fatto Michael Jackson!'' 
 
disse l'uomo sorridendo e dando una pacca sulla spalla a Michael.
Ogni giorno che passava con loro Michael ne era sempre piu convinto. Doveva davvero molto a quella gente! Il legame tra lui e tutte le persone che lavoravano per rendere il suo sogno possibile non era un semplice rapporto star-lavoratori era piu un rapporto tra amici! e lui adorava quell'atmosfera, quella passione che ci mettevano tutti per rendere il tutto magnifico. passarono le ore, il video era finito. l'indomani avrebbe potuto vedere i risultati! ormai erano già le nove! doveva sbrigarsi se non voleva mandare tutti i suoi piani all'aria! Doveva sbrigarsi! 






Commento dell'autrice!:
Salve! scusate per la troppa suspance xD forse penserete che sto allungando un po il brodo però spero comunque che continuerete lo stesso a leggere questa FF ^^ beh spero vi piaccia! scusatemi se alcune cose non quadrano (il periodo il cui è uscito il CD ecc.) ma purtroppo non sono moto brava in queste cose, diciamo che mi concentro molto di piu sulle emozioni e i pensieri dei protagonisti! vabbè non ho piu nnt da dire per adesso! comunque spero di ricevere presto altre vostre recensioni che mi fanno sempre piacere! naturalmente non voglio costringervi a recensire però sappiate che mi fate molto felice :'D (okok forse non vi interessa xD) comuqnue al prossimo capitolo! :33 byeeeee -sasa13-

ps: quando le frasi dette dai pesonaggi vengono scritte tra questo simbolo ''#'' vuol dire che la voce di questo personaggio viene ascoltata tramite il telefono :3 (per chi non l'avesse capito).

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Capitolo 8
*** Cinderella, stay awhile... ***


cap 8

(ASCOLTA): 
http://www.youtube.com/watch?v=2YTlsBSWL0E -CINDERELLA, STAY AWHILE-

 
 
Che giornata noiosa! era stata tutto il giorno a casa a girarsi i pollici! doveva trovarsi qualche passatempo, ma quale?? a lei piaceva cantare questo era vero, però da sola li non poteva combinare niente! uff...menomale che c'era la musica a rassicurarla! Si mise le cuffie, le collegò all'Mp3 e, dopo essersi buttata di peso sul divano, lo accese. 
 
''Cinderella, stay awhile,
You're the one
That I've been lookin' for...''
 
?, ah giusto, Michael...chissà che fine aveva fatto. Erano le 10 passate ormai e ancora non si era fatto sentire. Beh, non aveva ancora cenato e il suo stomaco reclamava già da un pezzo. Ma che noia cucinare adesso, meglio ordinare una pizza. 
Passò un mezz'oretta buona e ancora il fattorino non arrivava.
 
''bah, oggi è la giornata dei ritardi''
 
DIIIIN-DOOON...
 
''oh finalemente'' 
 
Disse Annie mentre andava ad aprire la porta.
 
''Salve, stavo cercando una bella ragazza dai capelli biondi. Per caso abita qui??''
 
Disse Michael sorridendo e mostrandogli una pizza ai funghi.
 
''???, Michael?? che ci fai qui??? ahaha e che ci fai con la mia pizza???''
 
''Ahah beh volevo farti una sorpresa, poi ho incontrato il fattorino della pizza e ne ho approfittato, non preoccuparti l'ho pagata! sta sera offro io!''
 
Rispose Michael sorridendogli.
 
''?, oh beh, allora le cose da bere le offro io! ti va??''
 
''ci sto!''
 
''ahah, dai entra''
 
''ok, wow è piu bella di quanto mi ricordassi''
 
''beh ci credo, hai visto solo il retro del divano. ahah''
 
''probabile! ahah''
 
''appoggiala sul tavolo, la giacca puoi metterla li''
 
''ok''
 
''Questa non è proprio una casa a cui sei abituato però spero che ti piaccia comunque''
 
''la trovo molto carina, le case non sono belle perchè sono grandi. L'importante è il contenuto!''
 
''Ahah, beh sei vuoi ti faccio fare un giro della casa''
 
''Mi piacerebbe!''
 
E così la serata passò veloce, ridendo e scherzando come sempre. Certo che di serate così se ne dovevano organizzare piu spesso! Annie e Michael si stavano divertendo da morire, erano passati da -mangiare la pizza- a -fare la guerra con la pizza-, incredibile! Annie rideva ed era bellissima, era così bella che ogni tanto Michael rimaneva ipnotizato...dai quel suo sorriso...da quei suoi occhi verdi...ehy! svegliati stupido! Beh dopo tutto non ne aveva colpa, che ci poteva fare lui se madre natura aveva creato una simile creatura?? 
 
''Mi sono divertita un mondo sta sera! grazie Michael''
 
''E di che?? grazie a te''
 
''Peccato che la serata sia finita''
 
''Ti sbagli''
 
''?''
 
''Sai ero venuto con l'intenzione di portarti in un bel posto...poi però la fame ha avuto il sopravvento! ahah, quindi se ti va...''
 
''Sisi! mi va! però sono vestita da casa...''
 
''Non importa! vieni con me''
 
Disse Michael tenendogli la mano.
 
''?, oh...ok!''
 
Quella mano era così morbida...non sapeva perchè ma non riusciva a trovare un lato negativo in quella ragazza. 
Che importa se è di casa o no...è bellissima comunque...io...credo di...essermi innamorato davvero di lei. 
Si sedettero in macchina e ad un certo punto della strada Michael le disse:
 
''Chiudi gli occhi''
 
''?, perchè??''
 
''Ora vedrai''
 
Annie chiuse gli occhi, si fidava di Michael. Fecero ancora 5 minuti di strada con la macchina fino a che si fermarono e scesero.
 
''Continua a tenere gli occhi chiusi e seguimi!''
 
Disse Michael tenendola per mano e cominciando a camminare. 
 
''o..ok!''
 
Non riusciva a capire dove stessero andando. Poi perchè gli occhi chiusi??? 
Ad un certo si fermarono.
 
''ahah, Adesso posso guardare??''
 
''si, adesso si''
 
Annie aprì gli occhi e si ritrovò davanti un lunapark immenso! tutto pieno di luci che, essendo sera creavano un atmosfera fantastica.
 
''Ti avevo promesso che oggi ti avrei portato al lunapark a casa mia no?...''
 
''Ma è bellissimo!! è tuo??''
 
''Si lo è, ma per sta sera è tutto tuo, eheh''
 
''Davvero??? posso andare dove voglio???''
 
''Certo''
 
''Che bello!! vieni!!''
 
Disse Annie tenendogli la mano e tirandoselo sopra tutte le giostre possibili. 
Annie si stava divertendo da matti e lui ne era felice...e poi cosa poteva chiedere di piu? Annie lo stava tenedo per mano da quando erano arrivati. E a lui bastava. Era così felice in quel momento. Finalmente erano arrivati all'ultima giostra. La ruota panoramica. 
 
Cinderella, rimani per un pò...
Sei l'unica
Che io abbia cercato...
Cinderella, quando sorridi
Tutto attorno a me splende...
Inizio a crollare...
 
''Michael! dai saliamo!'' 
 
''Eheh, okok!''
 
Salirono, e la ruota cominciò a girare fino a che non arrivarono al punto piu alto di tutti dove si fermò.
 
''Com'è bello il panorama da qui!!!''
 
Annie guardava stupita Hollywood da lassù. Era davvero bella. 
 
Michael invece guardava incantato il volto di Annie. Erano seduti un di fronte all'altro. 
 
Mezzanotte è vicinissima,
Ti prego non scomparire...
Ora che sei qui
Rimani per un pò...
 
''Già è molto bello...senti io...volevo dirti una cosa''
 
''cosa?''
 
''In realtà apparte la pizza c'era qualcos'altro che volevo portarti oggi...ma non ne avevo il coraggio''
 
Michael guardava in basso...era visibilmente arrossito e infilò la mano dietro uno dei 4 sedili della cabina. Dove uscì una rosa bianca.
 
''sai...quando ero piccolo mi piacevano molto i fiori...allora ogni volta che chiedevo ad una ragazza quale fosse il suo fiore preferito mi rispondeva 'la rosa rossa! perchè simboleggia l'amore!' un giorno andai da mia madre e le chiesi 'mamma, qual'è il tuo fiore preferito?' e mia madre mi rispose 'la rosa bianca' rimasi un attimo perplesso da quella risposta. 'ma non ha nessun colore! perchè non piacciono anche a te quelle rosse??? dopo tutto simboleggiano l'amore! non è una cosa bella??' lei mi guardò e sorridendo mi rispose '' hai ragione amore mio, l'amore è la cosa piu bella del mondo. Ma ci sono diversi tipi di amore. Per esempio, sia la rosa rossa che quella bianca simboleggiano amore...quello della rosa rossa è un amore di quelli che solo i grandi possono capire...quello della rosa bianca invece è compreso da tutti. E' un amore puro, quello che ci fa mettere in gioco tutti noi stessi per una determinata persona. E secondo me quello è l'amore piu bello del mondo, non credi anche tu? eheh'...Mi rispose accarezzandomi i capelli... all'inizio non capìì bene quello che mia madre mi disse. Ero solo un bambino dopo tutto, ma adesso finalente l'ho capito...ecco perchè ti ho portato questa''
 
Disse porgendogli la rosa bianca. 
Durante il discorso Michael arrossì come un peperone. Era così dolce! e quel discorso colpì molto Annie. 
 
''io...non voglio correre...volevo solo che tu sapessi quello che provo''
 
''...''
 
''i...io''
 
Annie lo guardava stupita. Non parlava e non accennava neanche un espessione che facesse capire a Michael cosa piu o meno stesse pensando. Adesso Michael stava entrando nel panico davvero. Perchè non parlava??? Un attimo dopo Annie scoppiò in un sonora risata. 
 
''ahahha! dovresti vedere la tua faccia un questo momento!''
 
''...?, c...cos'ha la mia faccia??''
 
''ahah, niente niente! e solo che sei così buffo''
 
''buffo??...''
 
Michael sbuffò quasi con aria offesa. Non credeva di sembrare tanto buffo in quel momento...e poi lui gli stava mostrano tutti i suoi sentimenti e lei...rideva?? questa non se la sarebbe mai aspettata...
 
''suvvia, adesso fai pure l'offeso?? guarda che scherzo!'' 
 
Disse Annie sorridendo e facendo toccare i loro nasi. 
 
''?''
 
Michael sgranò gli occhi, non se lo aspettava davvero. 
 
''Quella rosa è bellissima, grazie Michael''
 
Quando tu parli gli angeli tutti insieme cantano...
Questo è il tipo di magia che porti...
 
Ok, dopo quella frase Michael diventò di un rosso quasi fosforescente. diamine! doveva controllarsi! Eppure erano così vicini...e lei era così bella...non resistette e la baciò. Le sue labbra erano così morbide...era tutto così magico. Il tempo si sarebbe dovuto fermare li, in quell'istante. Michael lo sperava tanto. Dopo quache secondo le loro labbra si divisero. E cominciarono a fissarsi negli occhi, nessuno dei due riuscì a spicciare parola. 
 
Lei persa negli occhi di lui...
Lui perso negli occhi di lei...
 
''io...mi sono innamorato di te''
 
''anchio''
 
Dopo di che si abbracciarono.
 
Cinderella, rimani per un pò...
E' come un fabia con te...
Cinderella, quando sorridi
Tutte le mie fiabe diventano realtà...
 
''sai...resterei così per sempre se potessi''
 
''eheh, scemo...prima o poi ti stancheresti di me...''
 
Lui gli alzò il viso per far rincotrare di nuovo i loro occhi.
 
''Non mi stancherò mai di questi occhi, di questo sorriso, del tuo profumo...non mi stancherò mai di te Annie'' 
 
Annie lo baciò di nuovo...questa volta piu dolcemente di prima. Si, si era innamorata davvero di quel ragazzo un poò strano...dai capelli e gli occhi scuri come la notte...quello che da quella sera...gli aveva rubato il cuore.
 
Beh la mia unica paura
E' la mezzanotte che è così vicina...
Ti prego non sparire...
Rimani per un pò,
Cinderella, rimani per un pò,
Non te ne andrai?...





Commento dell'autrice: ed eccofinito anche l'8° capitolo ^^ spero vi piaccia! ci ho messo piu tempo perchè volevo fosse perfetto. Beh naturalmente non è l'ultimo u.u la storia continua!! :D bene al prossimo capitolo!! aspetto come sempre le vostre recenzioni ^^ byeee -sasa123-


per la felicità delle lettrici ecco un immagine che io trovo carinissima :3 e non solo! uhuhuhuh

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Capitolo 9
*** is the falling in love ***


cap 9
 
 
(ASCOLTA): http://youtu.be/4wAOWNWXR6I


 
 
Quella sera passò veloce, erano saliti a casa di Michael, beh non che lui volesse fare qualcosa di sconcio! sia chiaro! era troppo timido e poi non voleva avere fretta. Semplicementi voleva solo un posto dove stare piu comodi. 
 
''Wow com'è tardi, e io domani devo andare allo studio...''
 
''oh va beh, vai a riposarti''
 
''scherzi?, non voglio lasciarti sola...ti annoieresti''
 
''mh, se vuoi ti faccio compagnia''
 
''?, eh?''
 
Che faccia! com'è che pensava sempre male??? 
 
''non fare quella faccia, scemo! ho detto che voglio farti compagnia non che voglio stuprarti!''
 
Disse Annie accennando una risata.
 
''ah..ahah, scusami! e che non sono abituato a queste cose...mi mettono a disagio''
 
Sei diversa da tutte quelle che conosco
Ma ciò non vuol dire che non mi renda conto della situazione
Ed anche se mi sono scoperto attratto da te
Questa volta sto cercando di non lasciarmi andare troppo perchè...
 
 
disse Michael sorridendo timidamente e guardando in basso.
 
''capisco...''
 
Disse Annie avvicinando i loro volti.
 
''ciò non toglie che devi riposarti no?''
 
''si ma''
 
''niente ma! tu domani devi andare li no?? io sto bene''
 
Oltre che dolce e carina era anche premurosa, e vabbè anche testarda, è inutile dirgli di no. Però...
 
''uff, e va bene! a gli ordini''
 
disse scherzosamente Michael.
i loro volti erano così vicini...

 
''prima però...posso averlo un bacio?''
 
chiese Michael guardandola nel modo piu innocente possibile.
 
''?, eheh, se proprio insisti''

 
Quelle labbra, erano pura poesia. Michael ne aveva bisogno, lo facevano sentire in paradiso. Ancora pensava e ripensava, come aveva fatto i giorni passati a vivere senza? 
Passò una mano in quei capelli color oro, poi si guardarono negli occhi. Come si poteva tenere così tanto ad una persona? era possibile? Con grande sorpresa di Annie, Michael gli mise le braccia intorno alla vita è l'abbraccio forte forte, poi nascose il volto sotto il collo di Annie. 
 
 
Non importa come inizia, finisce sempre allo stesso modo
Qualcuno fa sempre più torto
Scambiando la passione per il gusto del dolore
So che succederà di nuovo...
 
''?, mpf, su vai, è tardi, almeno qualche oretta dormi''
 
disse Annie mentre con una mano gli accarezzava i capelli.
 
''Non posso...''
 
''?, perchè?''
 
''Quel letto è troppo grande...mi sento solo...per favore vieni con me''
 
E' l'innamoramento che mi fa volare con la testa
E' essere innamorato che mi fa piangere piangere piangere...
 
Ok, Michael in quel momento era dolcissimo, le stava venendo il diabete a forza di guardarlo e sentirlo parlare.
 
''?, certo...''
 
disse Annie alzandogli il viso per far riincontrare i loro occhi.
 
''ricordati che non sei mai solo, ci sono io qui no?''
 
continuò Annie prima di sorridergli e alzarsi per poi seguirlo fino al letto.
Possibile che quella ragazza sapesse sempre cosa dire per farlo sentire meglio? beh non sapeva come facesse ma ci riusciva, e questo gli bastava. Le diede un piccolo bacio sulle labbra, si alzò e dopo essersi tolto le scarpe salì completamente nel letto tirandosi Annie dal braccio e facendola sdraiare accanto a lui. Si sdraiarono di lato, l'uno girato verso l'altro. Michael l'avvicinò a se e appoggiò la fronte sotto il suo collo. Quanto adorava quel contatto.
 
E' l'innamoramento che mi fa volare con la testa
E' essere innamorato che mi fa piangere piangere piangere...
 
 Annie sorrise e cominciò ad accarezzargli i capelli. 
 
''Buona notte, Michael''
 
''Anche a te''
 
queste furono le ultime parole che Michael disse prima di cadere in un dolce, tranquillo e meraviglioso sonno. Mai era riuscito a riposare tranquillamente come quella sera, quella sera indimenticabile passata con la persona che piu amava al mondo. 
 
E' l'innamoramento che mi fa volare con la testa
E' essere innamorato che mi fa piangere piangere piangere
Tutta la notte... tutta la notte...





Commento dell'autriceeeeeeee: Salve a tutti!! :) scusate per il clamoroso ritardo (come sempre purtroppo D:), beh ecco il capitolo ^^ spero vi piaccia :)) byeeeee -sasa123-

ps: cosa avrà il nostro caro michael??? cos'è tutta questa tristezza che lo avvolge anche nei momenti di estrema felicita??? continuate a leggere e lo saprete!!! u.u eh gia! 

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Capitolo 10
*** ''thriller'' e la ragazza del video ***


Cap 10

 
 
Il sole stava sorgendo, che spettacolo fantastico, ogni mattina Annie, non sapeva perchè, si alzava sempre verso quell'ora e riusciva sempre a vedere il magnifico spettacolo che il mondo le offriva. Lei lo pensava sempre, le cose belle non avevano prezzo. Ma Michael? dormiva ancora? Si girò verso il letto per accertarsi della situazione. Michael stava ancora dormendo, doveva essere proprio stanco!...Era così bello quando dormiva, gli piaceva osservarlo, i suoi capelli ricciolini un pò scompigliati, la sua bocca color pesca, il suo viso così sereno, era perfetto. Gli si avvicinò a gattoni e si sedette accanto a lui cominciando ad accarezzarlo. Le sue guancie erano così liscie e morbide...
 
''nnh...''
 
Michael si svegliò, aveva dormito così bene, e prima di aprire gli occhi sentì qualcosa di morbido sfiorargli le guancie, un angelo?...nah...molto meglio. 
Riaprì gli occhi e appena vide il volto di Annie sorrise, gli prese la mano che aveva appoggiata sulla guancia e chiudendo gli occhi gliela baciò. Annie arrossì a quel gesto.

''eheh, Buon giorno''
 
''?...Buon giorno!'' 

Disse lei sorridendo contaggiata dal sorriso di Michael.

''?, che ore sono?? quanto ho dormito??''

Disse Michael mettendosi seduto di scatto un pò preoccupato

''?, non preoccuparti è ancora presto! se non sbaglio devi andare li alle 9 no?? sono ancora le 6''
 
''le sei? davvero? strano, mi è sembrato di aver dormito un eternità!''
 
''ahah, beh vuol dire che hai dormito bene!''
 
''scherzi?...''
 
''?''

Disse michael prendendola dai polsi ed avvicinandola a se.

''...bene? se fosse per me passerei tutta la vita qui con te''
 
''mpf...d..dai smettila scemo!'' 

disse lei arrossendo e girandosi di lato, non riuscendo a gardarlo negli occhi per la vergogna. 

''ahah, scemo io?''
 
''si tu!'' 

Era così bello stare con lui. La faceva sentire bene, come poteva tanta dolcezza, tanta bellezza e gentilezza riunirsi dentro ad una sola persona? 

''senti...ti piacerebbe venire con me oggi?''
 
''eh? allo studio??''
 
''si''
 
''dici davvero?? ho sempre voluto vedere uno studio di registrazione!!''
 
''vedere? nah noi andiamo li per registrare! se te la senti vorrei provare a farti cantare qualche canzone...''
 
''...i...io?''
 
''eheh, sisi proprio tu! che c'è non senti? e poi sarei io lo scemo!'' 
 
''uffa!! sei scemo davvero!! non capisci che faccio così perchè sono contenta??'' 

Disse Annie prendendolo a colpi di cuscino.

''ahi!, ahah, adesso saresti contenta?? allora quando sei arrabbiata avvertimi prima che mi metto l'armatura!''
 
''sceeemo!!''

Michael le tolse il cuscino dalle mani e avvicinandola a se la baciò. 

''ti amo da morire''
 
''...anchio''

detto questo lei ricambiò il bacio. Quanto era felice Michael il quel momento, però aveva anche un po di timore, perchè lui lo sapeva, che anche le cose piu belle avevano una fine. 
Passarono le ore e Michael e Annie, accompagnati dall'autista personale di Michael, arrivarono in tempo allo studio. 

''Salve ragazzi!''
 
''Buongiorno signor Jackson!''
 
''Ciao Michael!''
 
''Salve signor Robert, le presento Annie.''
 
''?, Ciao Annie!''
 
''Salve''
 
''Sai Annie, il signor Robert è una persona molto gentile e disponibile, è lui che dirige lo studio di registrazione. Diciamo che se se il disco ha successo il 50% del merito è suo!''
 
''ahah, si certo, è inutile che cerchi di prendermi con le buone! tanto ti farò lavorare sodo come sempre!''
 
''ahah, e si ci ho provato!''
 
''bene Michael i video e le canzoni sono stati montati tutti alla perfezione! non ci resta che vedere l'anteprima del cd''
 
''oh si, lei viene con noi''
 
''sisi certo! venite''

Detto questo andarono tutti e tre in una stanza con un grande televisore. E il signor robert fece partire il cd.
subito dopo partì il video di una delle canzoni. Il cd si chiamava ''Thriller'' che, naturalmente, fu la prima canzone che partì.
il video comincia con michael ed una ragazza che si mettono insieme...era fatto bene ma...non era un po troppo naturale con quella ragazza?? 
Michael vide la faccia di Annie un po a disagio a quella scena...si certo era un film però...a vedersi seduto con la sua ragazza a vedere un video dove era con un altra ragazza era un po...strano? L'amosfera era completamente cambiata. Annie si guardava in torno cercando di evitare lo sguardo di Michael e lui guardava in basso provando ogni tanto ad incrociare il suo sguardo. Senza successo. UUFFF....
Annie cercava di evitare il suo sguardo, non lo faceva per rabbia o cose del genere, era soltanto un situazione un pò imbarazzante, tutto qui! Però era che vero che quello era il suo lavoro...non poteva certo dirgli di smetterla di lavorare con altre ragazze...doveva solo accettarlo, tutto qui. Dopo tutto lei lo sapeva, le parole di Michael erano sincere. Lui amava lei, lei amava lui. Perchè rovinare tutto per una cosa stupida come un video? 
Michael ormai aveva perso le speranze, si era arrabbiata, che disastro... poi sentì una mano appoggiarsi sulla sua. Era Annie che sorridendo fece segno 'ok' con l'altra mano. Il video gli era piaciuto!!! e non era neanche arrabbiata! menomale! fiuu l'aveva scampata! e pensare che si stava preparando al peggio!!

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Capitolo 11
*** Se ti chiedono perchè...digli che è la natura umana. ***


cap 11

(ASCOLTA): http://youtu.be/Nnhg7uP9wp4



 
 
Doveva ammetterlo, quei video, le canzoni, erano fantastici. E lui era fenomenale come sempre, si vedeva tutto l'impegno che ci metteva, tutta la passione. E le canzoni? beh che dire, erano una più bella dell'altra. Subito dopo thriller, ci furono Beat it, Billie Jean, Human nature ecc... Favolosi, video compresi. Annie guardava interessata e divertita i video e ascoltava con molta attenzione le canzoni che, involontariamente le facevano battere a ritmo il piede. Michael intanto la guardava, lei sorrideva, era la cosa migliore che potesse capitare! gli erano piaciuti! evviva!!. Pensava Michael sorridendo mentre un sussulto di gioia gli fece sussurrare un piccolo ''evvai!'' che arrivò subito alle orecchie di Robert, che, non potè che guardarlo un pò sorpreso e stranito. Certo che Michael era proprio particolare, in senso buono. Pensava Robert mentre si girava di nuovo a guardare il filmato. 
Alla fine del filmato si alzarono e uscirono dalla sala tutti soddisfatti del nuovo cd, chissà se sarebbe piaciuto anche ai suoi fan. 
 
 
''visto, Jackson? il cd è venuto a meraviglia! non ci resta che pubblicarlo e vedere i risultati.''
 
''Già, grazie signor Robert, spero solo che ai fan piaccia, sa sono un pò preoccupato''
 
''Preoccupato? sei sempre il solito! sai che i tuoi fan adorano le tue canzoni!''
 
''...già''

 
Disse Michael abbozzando un sorriso. 

 
''?''
 
Michael non sembrava tanto convinto. Strano. 

 
''Emh signor Robert, sta per chiudere?''
 
''Si, perchè me lo chiedi?''
 
''Volevo chiederle se può lasciarmi le chiavi, vorrei fare delle registrazioni''
 
''Ancora?? ahah non ti sono bastate quelle del cd?'' 
 
''Ahah, non sono le mie! o almeno non solo''
 
''?, Ah davvero? non dirmi che sono di questa bella ragazza con cui ti sei presentato oggi, eheh''
 
''eheh, già. Volevamo provare una cosa''
 
''Davvero? mh, va bene allora''
 
''Grazie signor Robert, però...potrebbe farmi un altro favore?''
 
''Dimmi pure''
 
''Emh, scusa Annie''

 
Disse Michael allontanandosi e portando con se il signor Robert, chissà che cosa voleva dirgli di così importante da tenere segreto. Due minuti dopo ritornarono. Il signor Robert sorrideva quasi soddisfatto, e Michael cercava di mantenere un aria totalmente normale. 

 
''Bene, adesso io vado, ti lascio le chiavi, Buona notte ragazzi!'' 
 
''Anche a lei''
 
''Arrivederci''

 
Michael fece un sospiro di sollievo e l'abbracciò con tutta la forza che aveva.

 
''Finalmente soli...''
 
''?, Gia...''
 
Sorrisero entrambi a quelle affermazioni. Dopo di che si baciarono. Michael ogni volta che toccava quelle labbra, che sentiva quel profumo entrava quasi in estasi. Oddio quanto l'amava. 
 
 
Guardando fuori 
Attraverso la notte
La città ammicca ad un occhio insonne 
Senti la sua voce 
Scuote la mia finestra...
 
 
Dopo qualche minuto si staccarono, Michael la prese per mano e cominciando a camminare le disse:

 
''Su vieni!, dobbiamo registrare, si o no??''
 
''?, Sisi! prima però...''

 
Disse Annie fermandolo e facendolo girare verso di lei. 

 
''?...cosa...c'è?''
 
''Sei soddisfatto del cd?''
 
''?, Si lo sono...''
 
''e allora cosa ti preoccupa?''
 
 
Fammi uscire...
 
 
''...io sono un pò preoccupato perchè...non se piacerà ai miei fan...sai per me conta molto la loro opinione ed ho paura che non siano soddisfatti''
 
''E io chi sono?? eheh''
 
''?, eheh, a te è piaciuto?''
 
''tantissimo''

 
Michael sorrire e alzandola l'abbracciò con tutta la forza che aveva.

 
''!, Michael!''

 
Disse Annie tra una risata e l'altra. Era riuscita a rassicurarlo e quello le bastava! Al diavolo tutto il resto! 

 
Nella notte...
Quattro mura non riusciranno a tenermi stanotte...

 
''Grazie...''
 
''Ascolta, ogni volta che ti trovi in una situazione come questa chiediti: ci ho messo tutto il mio impegno?? ne sono soddisfatto?? l'ho fatto col cuore??...beh se rispondi si a tutto questo sorridi e vai avanti perchè sai che ci hai messo tutto te stesso. E se non ci riesci ricordarti che ci sono io qui con te. Quindi non preoccuparti piu, capito??''
 
''...Capito''

 
Se questa città
è una mela...

 
''mpf, bene, andiamo su!''
 
''Annie...''
 
''Si?''
 
''Ti amo così tanto...''
 
''Anch'io scemo''
 
 
Allora lascia che ne prenda un morso...
 
 
Era impossibile non ri-unirsi, non toccare quella pelle, non baciarsi ancora. Come poteva impedire tutto questo!? Semplicemente impossibile...Semplicemente stupendo. Dopo qualche minuto si staccarono ritornando nel mondo reale. E Michael si ricordò il discorso con i signor Robert.

 
''Allora? andiamo allo studio?''
 
''?, Va bene!''

 
Entrarono nella stanza registrazioni, E Michael fece sedere Annie davanti al microfono. 

 
''Bene, tu stai qui e quando ti do il segnale comincia a cantare, approposito, quale canzone ti va di cantare?''
 
''emh, mentre ascoltavo il cd mi è piaciuta molto Human Nature''
 
''?, e riesci a cantarla? l'hai ascoltata una volta sola''
 
''eheh, fidati''
 
''oh beh, va bene! Ecco il testo''
 
''ok''
 
''Bene, io mi siedo dietro a questo vetro, così potrò stare attento alle registrazioni''
 
''va bene!''

 
Sistemate un pò di cose, Michael diede il segnale e Annie cominciò a cantare:

 
''Looking out 
Across the nightime 
The city winks a sleepless eye 
Hear her voice 
Shake my window 
Sweet seducing sighs...'' 

 
Wow, certo che andava bene per averla sentita un volta sola. Aveva un' intonazione perfetta. 
 
 
Se chiedono: 
Perchè, perchè, digli che è la natura umana...
 
 
''Get me out 
Into the nighttime 
Four walls won't hold me tonight 
If this town 
Is just an apple 
Then let me take a bite...''
 
''Stop!''
 
''?, cosa c'è?''
 
''L'ultima frase, rifammela''
 
''mh ok''
 
''...Then let me take a bite...''
 
''Bene, vai al ritornello''
 
''...If they say
Why, why, tell 'em that it's human nature 
Why, why, does he do me that way 
If they say 
Why, why, tell 'em that it's human nature 
Why, why, does he do me that way...''

 
Che voce fantastica, non aveva dubbi, sarebbe andato tutto come previsto. Passò un oretta circa, e la registrazione era finita. Wow quella ragazza aveva i tempi di una professionista. 
 
 
Perchè, perchè, mi fa questo effetto?...
 
 
''Bene, sei stata bravissima''
 
''davvero?, grazie!'' 
 
''Si davvero brava, complimenti''

 
Disse il signor Robert appoggiandosi alla porta.

 
''??, eh?''

 
Che sorpresa, era il signore di prima, ma Michael non sembrava per niente sorpreso, che ne sapesse qualcosa? probabile.

 
''Visto? che le avevo detto? sono sicuro che una voce come la sua possa andare piu che bene''
 
''Gia, senti Annie, posso darti del tu vero?''
 
''?, si certo''
 
''Per caso hai ricevuto lezioni di canto?, o cose del genere?''
 
''emh, mi sarebbe piaciuto, ma putroppo no'' 
 
''oh beh, allora ragazza mia il tuo è il talento che stavo cercando da tempo!''
 
''?, i...il mio?''
 
''Certo! Michael aveva ragione, ha fatto bene a farti venire qui...adesso vorrei chiederti un favore''
 
''Si, dica pure!''
 
''ahah, per favore, intanto chiamami Robert''
 
''oh, ok, dimmi pure Robert''
 
''beh, ti andrebbe di lavorare per me?''

 
Lavorare per...lavorare per lui!???!?!?!?!!? ma stiamo scherzando!?!?!? certo che si!!!! Era un sogno!! Un attimo, doveva trattenersi! 

 
''c...certo! ne sarei davvero felice!''
 
''Davvero?? bene, allora da domani, Michael, portala qui tutti i giorni, ok? ho tantissimi progetti per lei''
 
''Certo, Robert''
 
''ehy ehy! chi ti ha detto di darmi del tu?? ahah, per te sono il signor Robert! chiaro??''

 
Dissere Robert in maniera scherzosa dandogli una pacca sulla spalla.

 
''ahah, a gli ordini signor Robert!''
 
''Bene, senti Annie, il cd te lo farò avere domani, prima vorrei controllare un paio di cose''
 
''Va bene''
 
''Buone notte ragazzi!''
 
''Arrivederci signor Robert''
 
''Arrivederci!''

 
Il signor Robert se ne andò e Annie subito dopo si girò verso di Michael sorridendo.

 
''Perchè?''
 
''?, cosa?''
 
''Perchè l'hai fatto?''
 
 
Tendere le braccia
Per toccare una sconosciuta...
 
 
''Perchè tu hai del talento...e perchè questo è il tuo sogno...e io volevo renderti felce...non sei contenta?''
 
''E me lo chiedi pure!?...scemo...''

 
Disse Annie cominciando a piangere senza mai smettere di sorridere.
Michael corse da lei e abbassandosi fino a far incontrare i loro volti, prima gli asciugò le lacrime e poi la baciò.
 
 
La vedi quella ragazza...
Sa che la sto guardando...
 
 
''eheh, scemo io?''
 
''Si!, è proprio perchè sei così scemo che...mi sono innamorata di te!''
 
 
Se chiedono:
Perchè, perchè, digli che è la natura umana...
Perchè, perchè, mi fa questo effetto?...
 
 
Quelle parole, gli riempivano il cuore, ogni volta che sentiva la sua voce entrava in questo bellissimo mondo, il loro mondo. 

 
Se chiedono:
Perchè, perchè, digli che è la natura umana...
Perchè, perchè, mi fa questo effetto?...
Mi piace amare così...
Mi piace amare così...
 
Se chiedono:
Perchè, perchè, digli che è la natura umana... 
Perchè, perchè, mi fa questo effetto?...
Mi piace vivere così...
Mi piace amare così.





Commento dell'autrice: Salve!!! eccomi con l'ennesimo capitolo ^^ beh non ho molto da dire, spero che vi piaccia! e scusate il ritardo! byeee <3 -sasa123-

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Capitolo 12
*** insieme ***


cap 12 
 
 
(ascolta): http://www.youtube.com/watch?v=Swb-0vsBO1Q

 
 
Era tardi, dovevano tornare a casa, vabbè...non c'era nessuna fretta...potevano restare ancora un pò l'uno negli occhi dell'altro. Che fretta c'era? 
Quella ragazza...così bella, così dolce...
Quel ragazzo...così bello, così dolce...
Erano troppo simili per separarsi. E pensare che fino a qualche giorno fa non si conoscevano neanche. Eppure adesso, nessuno dei due poteva farcela senza l'altro.
 
''Annie...''
 
''Si?''
 
''Resterai con me per sempre?''
 
''?, mpf, certo''
 
''lo so che ci conosciamo da poco ma...sei la cosa piu bella che mi sia successa, non so come fare senza di te. Io...''
 
''Michael!''
 
Disse Annie guardandolo nel occhi.
 
''?''
 
''ahah, è una promessa!''
 
Michael sorrise, certo che riusciva sempre a sorprenderlo. 
 
 
La mia vita non sarà più la stessa
Perché ragazza, sei arrivata e hai cambiato
Il mio modo di camminare, di parlare
Ora non riesco a spiegare
Queste cose che sento per te...
 
 
''Bene, andiamo a casa?''
 
''Ok!''
 
''Che ne dici? Ti va di farmi compagnia sta notte?''
 
''E me lo chiedi??''
 
''ahah, scusa scusa, hai ragione! Su andiamo''
 
''Eccomi!''
 
E così salirono in macchina e tornarono a casa. Lui si fidava molto di Annie e anche lei. Però...piu stava con lei e piu voleva saperne di piu sulla sua vita. Magari arrivati a casa le avrebbe chiesto qualcosa. Certo era consapevole che forse anche lei avrebbe voluto sapere qualcosa in piu e lui non aveva untenzione di nascondergli neanche un particolare. Ma...come poteva chiederglielo? non sarebbe sembrato un pò troppo invadente? Speriamo bene. Arrivati a casa presero qualcosa da mangiare e si sedettero sul divano, era più comodo così! Bene, la situazione era abbastanza tranquilla. O adesso o mai piu!
 
''Senti Annie''
 
''si?''
 
''Beh in macchina stavo pensando che...so molto poco su di te. Cioè parlami un pò di quello che facevi in Italia. Sempre se ti va''
 
''?, oh beh. La mia vita non è niente di speciale.  Diciamo che fin da piccola l'unica cosa che contava per me era il mondo della musica. Adoravo cantare e ogni volta che mi si presentava qualche occasione andavo da mia madre. Speravo sempre che lei mi permettesse di partecipare ai cori di natale e cose così. Lei però era contraria a tutto questo. Diceva sempre ''Io sono una persona normale, tuo padre è una persona normale e tu sarai una persona normale come noi'' Odiavo mia madre per questo. Naturalmente ascoltavo sempre la radio e guardavo sempre i programmi musicali. Speravo sempre che un giorno anch'io sarei salita su un palco. Purtroppo però l'unico ostacolo da superare era mia madre. Sia chiaro, non è mai riuscita a farmi cambiare idea. Quindi, visto che mia madre non era daccordo sul fatto di prendere lezioni, io mi esercitavo sempre a casa, da sola. Fino a che non sono cresciuta. Ho compiuto 19 e sono venuta qui, ad Hollywood, perchè sapevo che se fossi rimasta li non avrei concluso niente. E adesso... grazie a te inizierò a lavorare per realizzare il mio sogno. Grazie Michael''
 
''mpf, di niente. Lo sai...la tua vita è stata molto diversa dalla mia''
 
''Ci credo! Ti seguivo sempre in tv, eri il mio idolo prima e lo sei anche adesso! Sai a volte ti invidiavo proprio...''
 
''eheh, gia, e io ti invidio tutt'ora...''
 
''?, che intendi?''
 
''La vita del cantante è bella certo, ma mi sarebbe piaciuto avere un infanzia come gli altri, volevo andare a scuola, alle feste, giocare al parco...e non potevo. Capisci?''
 
''Beh, se ti dicessi che capisco ti prenderei in giro. Non deve essere stato facile. Ma se potessi tornare indietro...che faresti?''
 
''Le stesse cose che ho fatto prima. Perchè io faccio tutto quello che desidero, viaggio, canto, ballo, firmo autografi, grazie i miei soldi riesco ad aiutare tutti i bambini che posso, e questo mi rende felice. Però sai...alla fine rimpiangerò sempre l'infanzia che non ho avuto''
 
''Sai mi dispiace...''
 
''mpf...e perchè? dopo tutto, se non avessi preso questa strada non ti avrei mai incontrata...e quindi sono grato alla mia vita e al mio passato''
 
Rispose Michael sorridendo.
 
''eheh, ti rigrazio, sai sei sempre così positivo. Ti stimo molto per questo.''
 
''Ahah, grazie''
 
''Ah! adesso che ci penso, tu dici che sei innamorato di me''
 
''?, si, ed è vero''
 
''lo so! però quello che volevo chiederti è...se sei mai stato innamorato così di qualcun altra prima di me?''
 
''?...''
 
''Michael?''
 
Sapeva che sarebbe arrivato quel momento...quel doloroso momento. Non poteva mica nasconderglielo. 
 
''Senti...ti ricordi della prima canzone che abbiamo cantato insieme?''
 
''si, she's out of my life''
 
''Ecco, quella è un pò la spiegazione della mia scorsa storia...''
 
''?...''
 
''Lei è fuori dalla mia vita...
E non so se ridere o piangere...
Non so se vivere o morire...
E ciò mi lacera come un coltello...
Lei è fuori dalla mia vita...''
 
''...l'amavi così tanto?''
 
''Ti prego, non farmene parlare...''
 
''io...voglio stare con te...ma come faccio a stare con qualcuno che non conosco?...''
 
''Sò come andrà a finere...''
 
''Non mi importa come andrà a finere, io sono con te! lo capisci!? Tu non sei solo adesso!!''
 
''!...perdonami...hai ragione tu...Si l'amavo tanto, però non l'ho trattata come meritava. L'ho fatta soffrire e molto. Ho fatto tanti errori con lei ma quello più grande è stato credere che sarebbe rimasta nonostante tutto''
 
Gli occhi di Michael erano lucidi, ma questa volta era calmo, forse perchè finalmente era riuscito a sfogarsi.
 
''Io non volevo raccontartelo perchè...sapevo che tu avresti subito capito che io a quella ragazza voglio ancora molto bene.''
 
''...''
 
''Però Annie te lo giuro! non ti cambierei con nessun altra! io amo te adesso! mi capisci vero??...''
 
''...''
 
''Tu sei stata l'unica capace di farmi dimenticare tutto questo! tutte le cose brutte della mia vita! con te sto bene! io mi sento l'uomo piu felice del mondo quando penso che posso starti vicino...''
 
 
 è così bello
Ho cercato l'amore perfetto per tutta la mia vita...
non avrei mai pensato di trovare
Un tale amore perfetto che è fantasticamente bello...
 
 
''...''
 
''Annie...ti prego''
 
Annie era li, in silenzio che guardava in basso. Lei era davvero innamorata di lui, e se l'avesse persa per colpa del suo passato non sarebbe riuscito a perdonarselo. Ad un certo punto Annie alzò il volto e lo guandò negli occhi, sorrideva ma i suoi occhi erano velati di tristezza. 
 
''Mi dispiace che tu abbia sofferto, mi dispiace che quella ragazza ti abbia abbandonato, io non sono quella ragazza...e, come ho detto prima, non ti abbandonerò per colpa del tuo passato. Ricordi? è una promessa.''
 
Michael si sentì sollevato, era così felice delle parole di Annie, l'abbracciò con tutta la forza che aveva e le sussurrò all'orecchio:
 
''grazie...tu non puoi immaginare quanto sia innamorato di te...''
 
''Anch'io ti amo Michael''

 
 
Tu hai sconvolto il mio mondo, lo sai che l'hai fatto
E ti dò tutto quello che ho
L'amore più raro che avrei mai pensato di trovare...
è così bello
Ho cercato l'amore perfetto per tutta la mia vita
sento come
Se avessi finalmente trovato un amore perfetto questa volta...


 
Erano tutti e due li, seduti sul divano, abbracciati. Poi si baciarono, era il bacio piu passionale che si fossero dati. Quella sera la luna piena era ormai alta in cielo. Era ormai arrivata l'ora di andare a letto. Domani tutto serebbe tornato come prima e avrebbero continuato la loro vita INSIEME uniti più di prima. 

 
 
E ragazza, so che questo è amore
Ho sentito la magia tutta nell'aria
E ragazza, non ne avrò mai abbastanza
Ecco perchè devo sempre averti qui.

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Capitolo 13
*** lo stupido litigio ***




PICCOLO SPAZIO PRIMA DI COMINCIARE IL CAPITOLO: Auguri piccolo angelo :') <3 









cap 13



Un nuovo giorno era ormai cominciato.
Com'era bello svegliarsi accanto a lui...
Com'era bello svegliarsi e sentire il suo profumo...
Qualche sguardo, qualche sorriso, un bacio ed un semplice 'buongiorno' bastavano a far cominciare la giornata nel migliore dei modi. 
Beh dovevano sbrigarsi però! Oggi dovevano andare allo studio! 

''Dai, Michael! Sennò arriviamo in ritardo!'' 

Disse Annie mentre si pettinava i capelli già lavata e vestita. 

''Arrivo arrivo! Dammi un attimo!''

Gli rispose Michael mentre saltellava per la stanza cercando di infilarsi i pantaloni. 
E si! anche le star si trovano in queste situazioni! 

''Ok ok! a che punto sei??''

''Un attimo! ho quasi fatto''

Solo perchè fosse un uomo non voleva dire che doveva trascurarsi! al contrario! perdeva sempre molto tempo per prepararsi. Quella maglietta rossa che mi gli piaceva tanto, quei jeans che usava poco ma che gli piacevano molto, la sua giacca preferita, erano tutte cose che lui non strascurava assolutamente! ci teneva allo stile! E poi dopo essersi vestito doveva sistemare i capelli no?? Un'aggiustatina, tanto per non sembrare uno appena uscito dal manicomio, dopo tutto i suoi capelli erano gia decenti com'erano. Bene, telefono, chiavi, emh non mancava niente! 

''Eccomi eccomi, possiamo andare''

''Finalemente, ahah non credevo che fossi così preciso nelle tue cose, sembravi una ragazzina che si sta preparando per il primo giorno di scuola, ahah''

''Ah ah! brava brava, continua a prendermi in giro, non avevi paura di arrivare in ritardo???'' 

Disse Michael facendo il falso offeso e cercando di girarsi la frittata. 

''Oh! vero!! Dai andiamo!'' 

Disse Annie afferrandolo dal braccio e cominciando a camminare velocemente verso la macchina. Passarono più o meno 20 minuti, e arrivarono allo studio con qualche minuto di ritardo, vabbè 5 minuti che saranno! scommetto che nessuno se ne accorgerà! Pensava Michael mentre con Annie si affrettavano a salire a gli studi il piu velocemente e silenziosamente possibile. Arrivati li, cercarono di entrare nella sala di registrazione sperando che il signor Robert non fosse ancora arrivato. Arrivati alla porta della sala, ormai sicuri di averla passata liscia, emisero entrambi un sospiro di sollievo, sospiro che fu interrotto da una voce dietro le loro orecche che li fece rabbrividire e spalancare gli occhi dallo spavento. 

''Toh guarda, colti in flagrante''

''!, e ti pareva...''

Sussurrò Michael mentre era intento a girarsi verso il signor Robert con un evidente 'beccato' scritto sulla fronte. 

''Sentiamo, come mai in ritardo?''

Chiese ad Annie il signor Robert. 

''?, beh...ci siamo svegliati un pò tardi...ci dispiace davvero''

Rispose Annie cercando di sembrare il piu pentita possibile. 

''E tu? hai qualcosa da aggiungere?'' 

Chiese a Michael.

''beh...a dire la verità si, è stata colpa mia se abbiamo ritardato, mi dispiace''

''?, non è vero, ho perso un sacco di tempo anch'io''

''Scema! non prenderti mie responsabilità''

''Scema?? non ho bisgno di prendermi responsabilità già mie!''

''cos-? non insistere! è colpa mia!''

''No mia!''

''No mia!''

''Ho detto mia!!''

''Mia!!!''

Michael aveva le mani nelle tasche ed era chinato in avanti per poter arrivare all'altezza di Annie, e invece lei aveva le mani posate sui fianchi e la testa leggermente piegata verso l'alto, giusto per incutere un pò di timore. Tutti e due si urlavano contro, tutti e due volevano ragione, ma nessuno la dava all'altro.
Il signor Robert li guardava con aria sbalordita. Sbaglio o stavano litigando come due bambini? Cose da pazzi. A quella visione Robert scoppiò in una sonora risata. Che fece smettere di litigare Michael ed Annie, sorpresi dalla reazione dell'uomo. 

'Ahhahahaha!''

''?, cosa..?''

''Signor Robert non capisco...cosa ci trova di tanto divertente??''

Chiese Michael un pò offeso e allo stesso tempo confuso dalla reazione del più grande. 

''ahah! dovreste verdervi! sembrate due bambini che litigano per un giocattolo! ahah''

I due arrossirono per la vergogna, possibile che davano quest'impressione? 

''Ahah, su, per questa volta lascio correre, ma se vi becco un'altra volta arrivare in ritardo senza un valido motivo...saranno cavoli amari!', chiaro??''

Disse il signor Robert ritornando serio. 

''Chiaro!''

''Si, signor Robert''

''Bene, adesso a lavoro!''

E così, dopo aver ricevuto una bella ramanzina dal signor Robert, Annie e Michael entrarono in sala registrazioni. 

''Bene ragazzi, io devo sbrigare una cosa, 5 minuti e cominciamo''

''ok''

''va bene''

Mentre aspettavano seduti il ritorno di Robert, il silenzo regnava nella sala. 
Quello stupido! vuole avere sempre ragione!
Quella stupida! vuole avere sempre ragione! 
Pensavano i due mentre cercavano di ignorasi a vicenda il più naturalmente possibile.
Che situazione strana però, pensava Michael mentre si guardava intorno e ogni tanto buttava un occhio su di Annie. Sbaglio o era la prima volta che litigavano? Già. 
Si sentiva strano, era così brutto litigare con lei. In quel momento si sentiva un perfetto sconosciuto.
Era così brutto litigare con lui, non era mai successo, eppure questo silenzio la stava uccidendo, che poi avevano litigato per una stupidagine! Su! per una volta era arrivato il momento di prendere l'iniziativa e scusarsi!

''Michael...''

''?''

''Scusa...''

''...mpf, vieni qui scema''

Disse Michael sorridendo e abbracciandola. Annie ricambiò l'abbraccio. Come si stava bene così...com'erano caldi e rassicuranti gli abbracci di Michael. 

''Scusami anche tu, mi dispiace di averti urlato contro''

''anche tu, dopo tutto sono stata io a comiciare, mi dispiace''

''scherzi? è stata colpa mia''

Per un attimo si guardarono sorpresi, e poi scoppiarono insieme  a ridere.

''ahah, lo stavamo facendi di nuovo!''

''ahah, si! nienta da frare, siamo un caso perso''

Disse Annie tra una risata e l'altra. Michael sorrise, era così bella quando rideva. Le prese il viso e l'avvicinò al suo facendo toccare i loro nasi, poi la baciò. Era un bacio dolce e amorevole. Annie sorrise e ricambiò il bacio mettendogli le braccia intorno al collo. 
Lei amava lui...
Lui amava lei...
Potevano esserci piu di 20.000 liti al giorno però loro ne erano certi, niente li avrebbe divisi.  
Finito il bacio si girarono verso la porta e li, che li guardava sorridendo maliziosamente c'era il signor Robert che intanto gli batteva le mani. 

''Bene bene, come si dice, quando il gatto non c'è i topi ballano, vero?''

Michael ed Annie arrossirono come due peperoni quando si resero conto della situazione. 

''C-ci scusi signor Robert''

Dissero in contemporanea Michael ed Annie.

''Farò finta di non aver visto niente. Bene, su a lavoro!''

''S-si!''

Dissero di nuovo in contemporanea i due. 
Che figura! certo che oggi non era proprio giornata! e vabbè l'importante è che le cose si siano si stemate. Pensavano Michael ed Annie mentre si scambiavano delle occhiate e dei sorrisi, sempre cercando di non essere visti dal signor Robert! Sennò chi lo sentiva a quello?? 



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Commento dell'autrice!: Salve! ecco il capitolo! anche se in ritardo ^^'' chiedo venia, comunque, spero che anche questo vi piaccia :) 
ps: è un paio di giorni che mi sono fissata con la canzone ''we are the world'' però quella in cui lui canta da solo. Voi che ne pensate?? non  meravigliosa??? *-* 
(eccola: https://www.youtube.com/watch?v=S0jgkb5mgw8

ps: e adoro queste tre immagini *-* 



 <3

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Capitolo 14
*** ho bisogno di te...ti amo così tanto... ***


cap 14.

(Questa  la canzone che cantano nel capitolo ^^): 
http://www.youtube.com/watch?v=4wAOWNWXR6I#t=143

Era già da un pò che erano li. Quando si comincia a cantare??? Finalmente Robert si girò verso di loro, aprì la porta della sala registrazioni e gli disse: 

''ok ragazzi, come prima cosa vorri vedere come siamo messi con Annie, voglio vedere a che punto sei.''

''oh ok...che dovrei fare?''

''vorrei che cantassi con Michael 'it's the falling in love' la conosci?''

''si certo!''

''agli ordini signor Robert!''

Disse Michael portandosi una mano sulla fronte a mò di soldato. 

''Bene, allora, Michael tu canti la prima parte e il ritornello, poi Annie, tu canterai la seconda parte e insieme il secondo ritornello. Chiaro?''

''Si si! ho capito''

''Bene! finalmente si comincia!''

Esclamò Michael alzandosi e stiracchiandosi come se si fosse appena svegliato. 
Entrarono nella stanza, si misero le fuffie e si posizionarono davanti hai microfoni, l'uno di fronte all'altro. 

''Pronti?''

I due annuirono e Il signor Robert fece partire la musica. Michael cominciò subito a cantare. Com'era bravo...ne era certa...sarebbe stata dura andare avanti, dopo tutto questa gente era abituata appunto a talenti come Michael...chi l'avrebbe presa?

''You're not like anybody I ever knew
But that don't mean that I don't know where we are
And though I find myself attracted to you
This time I'm trying not to go too far 'cause...''


Era davvero bravo...e poi era così bello quando cantava... Per un attimo sentì un colpo al cuore, come se cupido fosse passato in quell'istante e le avesse piantato una freccia nel petto. Eh già, era proprio questo l'effetto che faceva la voce di Michael. 

''No matter how it starts it ends the same
Someone's always doing someone more
Trading in the passion for that taste of pain
It's only gonna happen again!

It's the fallin' in love that's makin' me high
It's the being in love that makes me cry cry cry
It's the fallin' in love that's makin' me high
It's the being in love that makes me cry cry cry
All night... all night...''


Michael finito di cantare alzò gli occhi e guardò verso di lei. Il suo cuore perse un battito...po si ricordò, ah giusto! tocca a me! e senza pensarci due volte cominciò a cantare cercando di sembrare più disinvolta possibile. 

''And though I'm trying not to look in your eyes
Each time I do they kind of burn right through me
Don't want to lay down in a bed full of lies
And yet my heart is saying come and do me...''


Poi ricominciò a cantare Michael...com'era bello cantare insieme a lui. Ad Annie e Michael scappò un piccolo sorriso, quella canzone, anche se triste non riusciva neanche a toccare i due cuori, quelli che in quel momento erano sincronizzati al massimo. 

''Now we're just a web of mystery
A possibility of more to come
I'd rather leave the fantasy of what might be
But here I go falling again!!


It's the fallin' in love that's makin' me high
It's the being in love that makes me cry cry cry
It's the fallin' in love that's makin' me high
It's the being in love that makes me cry cry cry
It's the fallin' in love that's makin' me high
It's the being in love that makes me cry cry cry
It's the fallin' in love that's makin' me high
It's the being in love that makes me cry cry cry!...''


Cantavano i due non riuscendo però a distogliere lo sguardo ognuda dagli occhi dell'altro.

''Over you... over you...'' 

Annie ci stava mettendo tutta se stessa, adorava cantare e quello era di sicuro uno dei momenti più belli di tutta la sua vita. 

''...all night...'' 

Michael non smetteva di sorridere, eppure non era mai successo, questa era una canzone triste! l'aveva scritta in un momento triste della sua vita! i ricordi a cui era legata erano tristi!! e allora...perchè tutta quella tristezza...non riusciva neanche a sfiorarlo adesso?

''Stop!''

''?''

''?''

I due si girarono di scatto verso Robert, che guastafeste! ha rovinato un momento fantastico! 

''Qualcosa non va?'' 

Chiese Michael.

''No anzi, forse era anche troppo perfetta''

''?? dice sulserio???''

Chiese Annie sbarrando gli occhi. 

''Beh su queste cose non scherzo''

''Grazie mille!''

Esclamò Annie, in quel momento le brillavano gli occhi, com'era felice!!

''E allora perchìè ha interrotto la canzone??? stavamo andando così bene!''

Disse Michael sbuffando. 

''Perchè fino a prova contraria qui comando io, comprendi?''

Disse il signor Robert accennando un piccolo sorrisino malvaggio. 

''Ma la star sono io, ahah quindi dovrei essere io a comandare lei!''

Disse Michael facendogli la linguaccia.

''Beh, ne riparleremo quando potrai dirmi con certezza che tutto il mondo conosce il nome 'Michael Jackson'!'' 

''Vedrà! quel giorno non è lontano!''

sbuffò Michael, avrebbe dimostrato a tutti di che pasta era fatto!
Annie lo guardò per un attimo stranita, poi sorrise, era proprio un bambino.

''Bene adesso continuiamo''

''daccordo!''

''ok!''

Adesso bisognava ricominciare! non era il momento di poltrire! E così cantarono e cantarono per qualche oretta, fino a che il signor Robert non guardò l'orologio. Cavolo  tardi!

''Bene ragazzi, per oggi abbiamo finito, ci vediamo domani per continuare e discutere sulle vendite del cd''

''daccordo! Arrivederci signor Robert!''

''Arrivederci!''

''A domani!''

Presero le giacche, uscirono dall'edificio, salirono sull'auto di Michael e si diressero verso casa. 

''Wow che giornata...''

''Eh già! vedi? la vita del cantante ha anche i suoi lati negativi, eheh''

''?, tu dici? io veramente mi sento benissimo, è stata una delle giornate più belle della mia vita'' 

''Davvero? wow addirittura.''

''Mh veramente...ne ho una che preferisco in assoluto''

''Quale?''

Chiese Michael guardandosi la giacca che era intento a sistemare. 

''La mia unica serata al LunaPark...''

Michael frenò di botto e si girò di verso di lei con un espressione sorpresa...davvero lo pensava? Arrossì come un peperone, era così felice e allo stesso tempo sorpreso ed imbarazzato. 

''?, ahah, che faccia''

Appena si accorse di essere arrossito si coprì la faccia con entrambe le mani e si chinò leggermente in avanti per nascondersi il volto. Nessuno poteva capire quanto si sentisse imbarazzato in quel momento. 

''...che figura''

Disse rimanendo in quella posizione.

''?, oh mamma...''

Disse Annie girandosi leggermente dal lato opposto.

''Non fare così...altrimenti fai arrosire anche me...''

Michael si girò per guardarla...sbaglio o era la prima volta che la vedeva così? 
Era così bella...

''Annie...''

''?''

Le afferrò i polsi e la tirò verso di se, giusto per ricevere quel contatto in più...poi le alzò il viso con una mano e la baciò, aveva bisogno di quel contatto, non ne poteva fare a meno...sentiva come se fosse...vitale per lui. Poi si avvicinò all'orecchio e le sussurrò:

'' Ho bisogno te... Ti amo così tanto...''

Annie arrossì...poi sorrise e lo strinse a se. 

'' Ti amo anch'io... non puoi immaginare quanto...''

Certo che l'amore era una cosa strana, pensavano entrabi. I tuoi battiti aumentano, la temperatura del tuo visto sale a mille, il tuo cervello va in standbye e cose così... Come si può amare qualcuno così tanto da stare male?... chissà, sapevano solo di sentirsi così...ed era la sensazione più bella che avessero mai provato.
 
 

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Capitolo 15
*** You're my life ***


cap 15

(ASCOLTA): 
http://www.youtube.com/watch?v=JM0oqnn-_nI




Dopo 10 minuti di macchina arrivarono a casa. Che giornata fantastica! Pensò Annie. Era la prima volta che entrava in uno studio di registrazione e poi cantare con Michael è stato bellissimo! Possibile che ci tenesse così tanto a lei? Annie non se lo spiegava, dopo tutto al mondo c'erano persone 3000 volte migliori di lei...eppure Michael aveva scelto lei. Arrivati dentro casa Annie, chiuse la porta e disse:

''senti Michael''

''?, dimmi''

''Ti va bene che io dorma ogni sera qui?...dopo tutto è casa tua e-''

''?, non lo dire neanche per scherzo...lo sai che questa casa è anche tua...''

Disse Michael appoggiandogli le mani sui fianchi ed avvicinandola a se.


Un tempo, tutto solo
Ero perso in un mondo di stranieri.
Nessuno di cui fidarmi.
Completamente solo...



''?, Si ma-''

''Niente ma...''

Le sussurrò Michael sulle labbra dopo averla zittita con un bacio. Subito dopo Annie si ritrovò con la schiena appoggiata alla porta. Michael le spostò i capelli da un lato, in modo da liberare un lato del collo, e cominciò a lasciargli piccoli baci. 

''!...'' 

Poi Michael, sempre molto delicatamente, le mise una mano sotto la maglietta e cominciò ad accarezzarle la schiena. Com'era liscia e delicata la pelle di Annie. Quando finì di baciargli il collo salì fino all'orecchio ed incominciò a lasciargli piccoli morsi. Ad Annie vennero i brividi. Quella situazione non l dispiaceva per niente...e poi Michael era così...sexy. Arrossì al suo stesso pensiero! che diavolo stava facendo?? Annie! state insieme da meno di un mese! Non era proprio il caso...

''M...Michael...''

Disse Annie tentando di allontanarlo. 

''?'' 

Michael fece due passi indietro ed osservò la scena: Annie, tutta rossa, appoggiata alla porta con le mani portate davanti al viso per coprire l'evidente rossore. Era così carina...però si sentiva un pò in colpa. 

'' è colpa mia? scusami...''

Disse, con voce da cucciolo bastonato, abbassandosi fino ad arrivare all'altezza di Annie. 

''Non dovevo...mi dispiace...sei arrabbiata con me?''


Poi all'improvviso sei apparsa...
Era nuvoloso prima, ora è chiaro.
Hai spazzato via la paura,
Mi hai riportato alla vita...



''...scherzi?...non sono arrabbiata e che...mi hai presa alla sprovvista...tutto qui'' 

Rispose Annie sorridendo leggermente e guardando in basso per la vergogna. 

''mi dispiace di averti fatto preoccupare'' 


Tu sei il sole,
Tu mi fai splendere
Come o più delle stelle
Che brillano nella notte...
Tu sei la luna
Che brilla nel mio cuore.
Sei il mio giorno, la mia notte,
Il mio mondo...



Aggiunse in fine accarezzandogli una guancia e guardandolo negli occhi.
Michael arrossì a quel tocco, era così dolce... abbassò subito lo sguardo per la troppa vergogna, cavolo, se continuava così rischiava di scoppiare. 

''?, eheh...sei davvero dolce sai?''

Disse Annie.

''L...lo pensi davvero?''

Chiese Michael continuando a guardare in basso.

''Mai stata più seria di così.''

Rispose infine Annie alzandogli in volto e baciandolo.


Ora mi sveglio ogni giorno
Con questo sorriso sul mio volto.
Niente più lacrime, nè dolore
Perchè tu mi ami...
Mi aiuti a capire
Che l'amore è la risposta a tutto ciò che sono.
E io sono un uomo migliore...



''?...''

Michael ricambiò il bacio e, dopo essersi guardati per qualche istante, con espressione seria, negli occhi, sorrisero. Non potevano farne a meno. Dopo tutto l'amore...serve proprio a questo no? 


Tu sei il sole,
Tu mi fai splendere
Come o più delle stelle
Che brillano nella notte...
Tu sei la luna
Che brilla nel mio cuore.
Sei il mio giorno, la mia notte,
Il mio mondo...

Sei la mia vita.






Commento dell'autrice!!! :D : Salve!! scusate se ci ho messo una vita per pubblicare questo capitolo ma...eccolo qui! :)) Spero vi piaccia! ci ho messo tutto il mio cuore <3 :) 

ps: Ogni tanto un' immagine come questa ci vuole no?? ehehhheheeeheheheh.... <3

 

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Capitolo 16
*** I bambini a Neverland e il mini spettacolo ***


cap 16



Angolo delle scuse:
SCUSATEMI!! SO CHE LA CANZONE ''You rock my world'' (che Michael canterà in questo capitolo) ancora non è 'uscita'! perchè secondo i tempi della storia siamo ancora nel periodo di ''Thriller''!! Scusatemi! ma questo capitolo è stato come un fulmine XD mi ha attraversato il cervello e ho deciso di scriverlo! (così, di punto in bianco) Quindi perdonate questo mio piccolo errore volontario:3 ma l'idea del capitolo mi è piaciuta così tanto che non volevo aspettare a scriverla :)) Grazie per aver letto questo piccolo angolino inutile xD 


(i passi e la canzone): https://www.youtube.com/watch?v=g4tpuu-Up90

Buon lettura!!!


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Il sole ormai era alto nel cielo! Quant'era bella la primavera! Michael adorava quella stagione! Michael guardò Annie, era così dolce quando dormiva...sorrise e le scoccò un bacio sulla fronte. Poi saltò subito dal letto e corse a farsi una doccia. Una bella doccia fredda! Doveva svegliarsi! tra un po sarebbero....oddio!!! I BAMBINI!!!!!! Dovevano venire li a Neverland oggi!!! E...aveva detto al signor Robert che oggi sarebbero andati allo studio per registrare! Accidenti! Se n'era dimenticato. Doveva disdire l'appuntamento con il signor Robert. Dopo essere uscito dalla doccia, ed essersi legato un asciugamano alla vita, corse verso il telefono e chiamò lo studio, sperando di trovarci il signor Robert. 

# pronto? # 

''!, pronto?? sono Michael!''

# oh, salve signor Jackson, ha bisogno che le chiami qualcuno? #

''Si, sto cercando il signor Robert. E' urgente.''

# veramente il signor Robert non è ancora arrivato #

''Allora...può lasciargli un messaggio da parte mia??''

Chiese sospirando.

# oh certo, dica pure #

''Bene, dica al signor Robert che purtroppo dobbiamo annullare le registrazioni di oggi, mi sono ricordato di avere un altro impegno urgente.''

# va bene, riferirò il messaggio #

''Ok, grazie ancora.''

# Si figuri! # 

Tuuu...tuuu...

Bene, problema risolto, speriamo che il signor Robert la prenda bene. 
Adesso bisogna organizzarsi...dunque... i bambini dovrebbero essere qui per le 10 ed erano...le 9??? Che guaio! 

''...che stai...facendo?''

Chiese Annie ancora mezza addormentata. 

''?, oh...ti ho svegliata? scusami''

''Non fa niente ma...perchè giri per casa tutto bagnato?? Non è mica estate! Rischi di ammalarti così!''

''?, ah gia. Comunque non è questo il problema! Tra poco arriveranno i bambini ed io sono ancora qui!!'' 

Disse Michael sedendosi sul letto e appoggiando la testa sulle mani.

''I bambini? Parli per caso di quelli che vengono ogni fine settimana?'' 

''Sisi, proprio quelli''

''Beh...comunque sia non credo che starsene qui a disperarsi sia la soluzione migliore eheh''

Disse Annie sedendosi accanto a lui e asciugandogli i capelli con l'asciugamano'' 

''?, mpf...hai ragione'' 

''Bene, allora...io vado a vestirmi, tu datti un asciugata e poi fai lo stesso, così mi dici cosa si deve fare e cominciamo. In due faremo sicuramente in tempo!''

''D'accordo!''

Disse Michael mentre si alzava per sbrigarsi. Certo che Annie sapeva restare calma anche nelle peggiori situazioni! Un po di tempo dopo era tutto sistemato! Mancavano solo i bambini. Neanche il tempo di pensarlo ed eccoli li! Tutti sorridenti e pronti per passare una giornata indimenticabile!

''Michael!!''

''Michael!!''

''Ehy ragazzi!''

Neanche il tempo di aprire il cancello e Michael si ritrovò circondato da una trentina di bambini e bambine. Annie non riusciva a capire chi fosse piu felice. Michael o i bambini? Probabilmente Michael. 

''Michael!''

Chiamava una piccola bambina dai capelli color pece e gli occhi color del mare. Era proprio carina, aveva più o meno 4-5 anni. 

''?, si dimmi piccola''

''Chi è quella ragazza?''

Chiese la bambina indicando Annie.

''? oh, lei è una mia amica, si chiama Annie''

Rispose Michael sorridendo. 

''E' anche lei qui per giocare con noi??''

''Beh dovresti chiedere a lei eheh''

Disse Michael facendo cenno ad Annie di avvicinarsi. 

''?, si?''

''Annie, questa bambina voleva farti una domanda''

''?, si dimmi piccola''

Disse Annie abbassandosi fino a raggiungere la sua altezza.

''Vuoi giocare con me??''

Chiese la bambina mostrandole due graziose bambole di stoffa.

''?, certo!''

''Allora vieni con me!''

Esclamò la bambina afferrandola dal pantalone e tirandosela in un punto del grande prato dove crescevano meravigliosi fiori rosa. 

''Io sono quella con il vestito rosa, e tu sei questa con il vestito viola''

''ok!''

E cominciarono a giocare. Era da tanto che non giocava con le bambole. Eppure si ricordava ancora di quando andava in cucina dalla mamma e le mostrava le sue due bambole di pezza. Era così bello giocare con la mamma ed era felice che quella bambina si divertisse allo stesso modo giocando con lei. Michael guardava quella scena quasi commosso. Tutta quell'allegria, quella gioia, quella 'tranquillità' (per modo di dire, era sempre un parco pieno di bambini), i sorrisi di quei bambini. Lo facevano sentire davvero bene! 

''Michael!! Michael!! vieni a giocare!!''

''Arrivo!!''

Che bambino! non riusciva proprio a stare fermo! e se i bambini smettevano di correre lui andava da loro e li incoraggiava a fare ancora peggio di prima! Correvano, saltavano, cantavano, ballavano e non si fermavano neanche un istante! lo stesso faceva Michael. 

''Chi vuole il gelato??''

Chiese ad un certo punto un uomo dietro ad un carretto di gelati. 

''Io io!!''

Esclamò Michael un attimo prima che tutti i bambini lo seguissero. Certo che era davvero irrecuperabile! Pensava Annie mentre guardando la scena da lontano rideva come una matta. 

''?''

Michael la notò subito. Che c'era di così tanto divertente?? Prese due gelati e corse da lei. 

''Ehy Annie!''

''Michael! ahah''

''Come mai ridi??''

''Eheh, e che, è così divertente vederti giocare con loro. Ad un certo punto non non ho capito più chi fosse il bambino tra te e quel piccolo con il robot! ahah''

''ah-ah-ah! divertente! Visto che la metti così, niente gelato!''

''??, nono!! lo voglio anch'io!!''

''e invece no! ahah''

''Dammelo!!''

Esclamava Annie mentre lo ricorreva per tutto il parco. Certo che non si stancava mai!

''Preso!''

Disse infine Annie afferrandolo per la giacca. 

''!, oh no! ahah''

E caddero tutti e due a terra, gelati compresi. 

''Oh no! che disastro!''

Esclamò Annie guardando i gelati sparsi sul prato. 

''Ahah che importa?? è stato divertente!! ahah''

''Non smetterò mai di ripetertelo! sei proprio un bambino!''

Disse Annie sorridendo, contagiata dall'allegria di Michael. 

''Michael!! Annie!!''

Chiamavano i bambini ormai da un po. Ma dov'erano finiti?? 

''Eccoli la!!''

Urlò una bambina indicando i due seduti per terra. Allora, correndo, li raggiunsero nel prato vicino al palco. 

''Michael! Annie! Vi stavamo cercando!''

Esclamò un bambino un con grazioso cappellino arancione. 

''?, scusateci se siamo spariti così all'improvviso''

Dissero in contemporanea i due.

''Michael, Michael!!''

''Si dimmi piccolo''

''Andiamo sul palco?? Ci fai vedere qualche passo??''

''Si certo! Venite su!!''

Era così divertente stare con loro, finalmente Annie aveva capito perchè Michael ci teneva così tanto a questa giornata, ma soprattutto a questi bambini. Le ore passarono velocemente, era arrivato il momento del mini concerto che ogni volta Michael organizzava nel suo teatro personale. Tutti i bambini allora, Annie compresa, si sedettero nelle grandi poltrone rosse, sembrava quasi di essere al cinema. Ad un certo punto le luci si spensero ed entrarono Michael insieme ad alcuni ballerini, cominciarono a cantare e ballare tutte le canzoni possibili ed immaginabili, era davvero bravo! non ne sbagliava una! Ma la cosa che rendeva migliore lo spettacolo era il suo sorriso. Michael non smise di ridere neanche per un istante quella sera. Quei bambini, la loro voglia di giocare, correre, divertirsi e sorridere era, secondo lui, il dono più grande dell'intero universo, ed era il fatto di essere, in quell'istante, il motivo del sorriso di quei bambini a renderlo dannatamente felice.
A fine spettacolo i bambini salutarono ad uno ad uno Michael ed Annie e poi tornarono a casa. Che giornata stancante! Era vero che si erano divertiti come matti ma adesso erano proprio sfiniti! 

''aaaaah...che giornata''

Disse sospirando Annie. 

''Eh gia, dovrebbero essere tutte così!''

''ahah, ma non ti stanchi mai??''

''E come potrei?? Adoro giocare con loro.''

''L'ho notato sai?'' 

''ahah''

Si sedettero tutti e due sul palco, tanto per riprendere un po le forze. 

''è stato uno spettacolo fantastico, sei stato grande''

Disse Annie dopo averlo baciato sulla guancia. 

''?...mpf, suvvia, non farmi arrossire adesso! Non ho ancora finito!''

Esclamò Michael alzandosi in piedi. 

''?, in che senso?''

''Nel senso che adesso ti siedi li e ti godi la mia ultima performance! Sai...questa canzone l'ho scritta l'altro giorno...e volevo farte la sentire. Anche la coreografia e tutto il resto sono farina del mio sacco! Quindi...fammi sapere!''

''?, ok!''

Rispose Annie dopo essersi riseduta su una delle poltrone rosse. 
Ad un certo punto si spensero di nuovo le luci e parti la musica.
Si sentì Michael parlare e poi cominciò a cantare. 

''My life will never be the same...
'Cause girl, you came and changed
The way I walk, the way I talk.
Now I cannot explain 
These things I feel for you
But girl, you know it's true...
So stay with me, fulfill my dreams
I'll be all you'll need...''

La mia vita non sarà più la stessa...
Perché ragazza, sei arrivata e hai cambiato
Il mio modo di camminare, di parlare.
Ora non riesco a spiegare
Queste cose che sento per te
Ma ragazza lo sai che è vero...
Allora rimani con me, soddisfa i miei desideri
Io diventerò il tuo bisogno...


Wow...i movimenti, il modo di cantare...le parole! E poi Michael era così...sexy. 
Il suo sguardo quasi provocatorio...era fantastico.

''Ooh it feels so right
I've searched for the perfect love all my life...
Ooh it feels like 
I have finally found a perfect love this time...''

Ooh è così bello
Ho cercato l'amore perfetto per tutta la mia vita...
Ooh sento come
Se avessi finalmente trovato un amore perfetto questa volta...


''You rocked my world, you know you did
And everything I own I give
The rarest love, who'd think I'd find
Someone like you to call mine...
You rocked my world, you know you did 
And everything I own I give 
The rarest love, who'd think I'd find
Someone like you to call mine...''

Tu hai sconvolto il mio mondo, lo sai che l'hai fatto
E ti do tutto quello che ho
L'amore più raro che avrei mai pensato di trovare
Qualcuno come te da chiamare "mio"...
Tu hai sconvolto il mio mondo, lo sai che l'hai fatto
E ti do tutto quello che ho
L'amore più raro che avrei mai pensato di trovare
Qualcuno come te da chiamare "mio"...


Era così dolce tutto questo...sentiva come una fitta al cuore...lo sapeva...non avrebbe resistito...

''In time, I knew that love would bring
Such happiness to me...
I tried to keep my sanity
I've waited patiently...

And girl you know it seems
My life is so complete
A love that's true, because of you
Keep doing what you do...''

Col tempo, sapevo che quell'amore mi avrebbe portato
Una tale felicità...
Ho cercato di mantenere la mia sanità mentale 
Ho aspettato pazientemente...

E ragazza lo sai che sembra così
La mia vita è così completa
Un amore che è vero, grazie a te
Continua a fare quello che fai...


Non riusciva piu a tenere dentro se tutta quella felicità...quell'amore...

''You rocked my world, you know you did
And everything I own I give 
The rarest love, who'd think I'd find
Someone like you to call mine...''

Tu hai sconvolto il mio mondo, lo sai che l'hai fatto
E ti do tutto quello che ho
L'amore più raro che avrei mai pensato di trovare
Qualcuno come te da chiamare "mio"...


''...And girl, I know that this is love
I felt the magic all in the air
And girl, I'll never get enough
That's why I always have to have you here.''

...E ragazza, so che questo è amore
Ho sentito la magia tutta nell'aria
E ragazza, non ne avrò mai abbastanza
Ecco perchè devo sempre averti qui.


...tutte quelle emozioni, quella gioia, quell'amore...si trasformarono in lacrime che ormai le rigavano il viso già da un pezzo. Michael se ne accorse e lasciando canzone a ballo incompleti scese dal palco ed abbracciò Annie. 

''...Ti è piaciuta?''

''Che domande!! Ti sembra la forse il contrario??? scemo!''

''eheh...voglio solo che tu...''

Cominciò Michael alzandogli il viso e facendo incontrare i loro occhi. 

''...sappia che...tutto quello che hai sentito è vero. Io...Ti amo da morire''

Ok, adesso era troppo. Come se Annie non lo sapesse gia. Sorridendo gli mise le braccia intorno al collo e lo baciò. 

''scemo... lo so gia''

Disse Annie sorridendo. 

Quella ragazza era così dolce, così pura...naturale che gli avesse già rubato il cuore da un pezzo! 



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Commento dell'autrice!!!!!!:
Salve!! :)) scusate se ci ho messo tanto!! u.u cmq ecco il 16° capitolo!! spero vi piaccia! comunque ecco un immagine di Michael! (dovrebbe essere così in qusto periodo :3) 
ps: adoro quest'immagine *_*
 <3

 

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Capitolo 17
*** Il successo di Thriller ***


cap 17




La sera prima era stata favolosa! sopratutto lo spettacolo...il fine spettacolo. Quanto era dolce Michael. Ecco cosa pensava Annie mentre preparava il caffè di prima mattina. Si era alzata davvero presto. Come suo solito d'altronde. Michael invece dormiva ancora, povero, doveva essere davvero stanco. Meglio lasciarlo riposare un altro po. Doveva riposarsi. E poi oggi dovevano lavorare! Annie adorava andare agli studi di registrazione! Adorava cantare, e soprattutto adorava cantare insieme a Michael! Chissà se un giorno riuscirà a realizzare il suo sogno. Lo sperava tanto, ma sapeva che non sarebbe stato facile. Dopo tutto non aveva esperienza, non aveva preso lezioni...sarebbe stato DAVVERO difficile. 

Drin!!! Drin!! 

?, Il telefono. Sarà il caso rispondere?...beh dopo tutto Michael sta dormendo. 

''Pronto?''

# Pronto, sono il signor Robert #

''?, salve, sono...sono Annie''
Disse esitando per un attimo. 

# ?, ciao Annie! Cercavo Michael, è li per caso? #

''Si, sta dormendo. Se vuole lo chiamo.''

# mi dispiace svegliarlo, comunque ne vale la pena! E' una notizia fantastica! #

''oh, in questo caso glielo chiamo!''

# ok! #

''Attenda il linea''
Disse in fine Annie prima di appoggiare il la cornetta sul comodino a precipitarsi nel letto dove dormiva Michael. 

''Michael Michael!!''
Lo chiamava Annie scuotendolo leggermente per far si che si svegliasse.

''?, nnh...''

''Ehi! Michael!''

''che c'è?...come mai fai così?? è successo qualcosa??''
Chiese Michael prima strofinandosi gli occhi e poi sedendosi di scatto.

''Emh, veramente non lo so! Ha telefonato il signor Robert. Mi ha detto di chiamarti e dirti che era una notizia fantastica. Almeno credo, non so cosa sia''

''?, Ma così presto?? sono ancora le...che ore sono?''

''mpf, le 7, Michael.''

''Oh, in questo caso. Ma così presto??? Sono ancora le 7!!''

''Scemo! questo non devi dirlo a me!! ma all'uomo che ti sta aspettando da due ore alla cornetta''

''!, oh mamma!!''
Urlò Michael 'volando' dal letto e precipitandosi al telefono.
MPF, certo che il signor Robert sapeva come incutere timore nella gente. 

''Pronto??''

# finalmente! è due ore che ti aspetto! #

''Mi scusi...''

# Lascia perdere! Ho una notizia fantastica!! #

''Sarebbe???''

# Le vendite dell'album sono salite alle stelle!! L'album è un successo!! Ogni canale musicale trasmette le tue ultime canzoni!! #

''??, Cosa?? dici sul serio???''

# Potrei mai scherzare su una cosa del genere?? A proposito! Ti ricordi 'Music and you' e 'Disco '80'??? #

''Intendi quelle trasmissioni Musicali dove intervistano le star?''

# esatto!! Vogliono intervistarti! Accetti??''

'' Davvero?? Ma è fantastico! Certo che accetto!''

# Bene, allora oggi non venire a gli studi! Ci vediamo direttamente domani alle 19! #

''Perfetto! A domani allora! ''

#A domani! #

Tuuu...tuuuu....

Non ci poteva credere!! L'album aveva avuto successo!! Molto piu di quello che si immaginasse vista la reazione del signor Robert. Era raro vederlo così allegro!. Doveva dirlo subito ad Annie!

''Annie, Annie!!''
Chiamava Michael girando nelle stanza per trovarla. 

''?, Ehi sono qui! Allora? cos'ha detto il signor Robert??''

''Il disco è piaciuto!! Il disco è piaciuto!!''
Urlò Michael mentre prendeva Annie ed alzandola girava su se stesso. 

''!!, ahah, ehi ehi! calma!!''
Disse Annie facendolo fermare e sedendosi insieme a lui nei piedi del letto. 

''Il disco è piaciuto!!!''

''Visto?? che ti avevo detto?? Lo sapevo io! ahah''
Disse Annie abbracciandolo. Michael naturalmente ricambiò l'abbraccio. Era troppo felice. Non smetteva di sorridere neanche un istante. 

''Oh gia! Conosci: 'Music and you' e 'Disco '80 ' ??? ''

''Certo che li conosco! li seguo sempre!''

''bene! Allora domani non perderti la mia intervista!''

''Davvero?? Ma è fantastico!!''

''Si lo è!!''

Michael era così felice!! Quella giornata non poteva cominciare meglio!! Comunque, adesso che l'album aveva fatto il botto doveva stare attento. Se i paparazzi non gli davano pace prima adesso ci sarebbe stato il caos! Non era preoccupato per lui. Più che altro per Annie. Se i giornali avessero saputo della loro relazione non l'avrebbero piu lasciata in pace. Beh per adesso era tutto tranquillo quindi...

''Che giornata fantastica! Però forse per renderla migliore...''

Lasciò incompleta la frase prima di prendere Annie dai polsi, tirarla verso di se e baciarla. Annie sorrise e ricambiò il bacio. Era felice che il cd di Michael avesse avuto successo ma sapeva che da quel momento in poi le cose si sarebbero fatte complicate.
Il programma di quel giorno era semplice: Dovevano starsene a casa. Non c'era molto da fare e poi sarebbe stato da stupidi uscire senza il minimo preavviso. Chissà cosa avrebbero trovato la fuori. Detto fatto. Neanche il tempo di pensarlo e, quando michael aprì la finestra, trovò davanti al cancello della sua abitazione migliaia di Fotografi, giornalisti e fan, appostati proprio per riuscire, almeno, ad intravedere il loro obbiettivo. Michael. 

''Michael!!!''

''Michael jackson!!''

''Apra!! vogliamo solo fare qualche foto!!''

'' Oddio!! c'è Michael alla finestra!!''

''Michael, Michael!!''

Oh mamma, peggio di quello che pensasse. Non che i fan gli dessero fastidio ma...I paparazzi?? Perchè??? Non avevano niente di meglio da fare alle 7 del mattino?? Che ne so, tipo: fotografare i cereali?? Beh era inutile pensarci. Sorrise, mandò un bacio ai fan e chiuse la finestra, poi si allontanò. Gli sarebbe piaciuto, ma non era proprio il caso di restare li a salutare i suoi fan. 

''Wow, quante fan...perchè non lanci dei bigliettini con il tuo numero del cellulare?''

Disse ironicamente Annie guardando fuori dalla finestra. 

''Scherzi? quello è riservato alla mia fan numero uno. Tu''
Doveva proprio ammetterlo. Michael sapeva benissimo come prenderla. Era inutile fare la gelosa. Michael non gliene dava motivo. 

''Oh, davvero?''
Chisse, sorridendo, Annie prima di spingerlo nel letto. Dopo di che si avvicinò al suo viso e fece incontrare i loro nasi. 

''E sentiamo...a cosa devo questo privilegio?''
Disse facendo toccare le loro bocche. Michael per un attimo non rispose. Certo, era un uomo, ma la situazione lo imbarazzava parecchio comunque. Girò lo sguardo da un altra parte, nel tentativo di non incrociare quei grandi occhi verdi per l'imbarazzo. Poi si prese di coraggio e guardandola dritto negli occhi sussurò: 

''Perchè ti amo''

Ok ok ok, mai vista una cosa piu tenera in tutta la vita!! Annie sorrise, quasi imbarazzata dallo sguardo di Michael. Poi lentamente fece incontrare le loro labbra. Quanta tenerezza, quanti sguardi, quanti sorrisi. Michael ed Annie lo sapevano. Giorni duri attendevano il loro arrivo, ma...quanto duri? 



Commento dell'autrice:
Salve salvino!! (Cit. Flanders) grazie per aver letto anche questo capitolo!! :33 Ringrazio soprattutto: kerryjackson95_Ecchan_ e LittlElle che mi lasciano sempre tante belle recensioni :33
<3 GRAZIEEEEE!! 
Tornando a noi!! Come avete notato, per ora sono molto assente dal sito (maledetta scuola) quindi, per ora entrerò sul sito solo il sabato e la domenica. (i giorni in cui sono libera)
Adesso scappo!! :33 spero che questo nuovo capitolo vi piaccia!! :33 un baciooooo <3 
Ps: per farmi perdonare ecco una bella immagine <3
 

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Capitolo 18
*** Someone in the dark ***


Cap 18

(ASCOLTA): http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=8biJgdd9Ngk


A fine giornata, appena ebbero finito di mangiare, Annie e Michael si misero il pigiama e si tuffarono entrambi sul letto. Erano un pò annoiati a dire la verità. Avevano passato tutta la giornata dentro casa e, in più, quei maledetti paparazzi erano ancora li. Non si erano arresi ancora?? Annie si girò ed incominciò ad osservare Michael, aveva lo sguardo perso nel vuoto. Come mai così pensieroso? Chissà cosa gli passava per la testa. 

''A cosa pensi?''

''?, niente è che...in questo momento sotto casa mia ci sono un centinaio di persone che sperano che io esca li e gli dedichi un po di attenzione. Invece non posso''

''E perchè??''

''Per i paparazzi''

''Beh, non credo che qualche foto innocente possa rovinarti l'esistenza. Dopo tutto sei un personaggio pubblico, è normale che cerchino notizie su di te''

''Non capisci, se fotografano me non mi interessa. Dopo tutto, come hai detto tu, sono un personaggio pubblico. Però...se dovessero anche solo intravederti e riuscire a fare qualche foto ti rovinerei l'esistenza...non ci penserebbero due volte a pedinarti e scoprire chi sei. E a quel punto non ti lascerebbero in pace, capisci?''

''?, non l'avevo mai vista in questo modo. Comunque adesso ho capito, le cose non saranno tanto semplici. Però...se questo è il prezzo da pagare per stare con te... ne vale la pena!''

''?, Cosa dici??''

Disse Michael alzandosi dal letto.

''Tu non sai cosa vuoi dire non poter mettere un piede fuori casa, non poter uscire con gli amici, con la tua famiglia!. Doversi chiudere dentro casa giorno e notte. Tu non lo sai! e sai che ti dico?? Io non voglio che tu lo sappia!!...''

Finì Michael facendo un grande respiro, abbassando lo sguardo e sedendosi di nuovo accanto ad Annie. 


Tutto solo esprimo un desiderio guardando le stelle...
Aspettando che tu mi trovi...
In una notte dolce avrei voluto vedere e conoscere
Un estraneo che sarebbe stato mio amico...



All'inizio Annie sembrava un pò confusa. Perchè Michael se l'era presa così tanto? Poi realizzò. Sospirò e, sorridendo impercettibilmente, disse:

''Sai, forse un pò hai ragione...rischierei davvero molto. E secondo te...cosa dovrei fare?''

''...non lo so, penso...quello che credi sia giusto''

''In questo caso ti dico quello che penso...''

Cominciò Annie sedendosi dietro di lui e cominciando a massaggiargli delicatamente le spalle. 

''?''


Quando qualcuno nel buio si avvicina a te
E provoca una scintilla che arriva risplendendo
Si dice che non si ha mai paura...



''Penso che tu...pensi troppo. Stiamo insieme, si o no??''

''si''

''Io ti amo. Tu mi ami??''

''..si''

Rispose Michael appoggiando la sua mano sopra quella di Annie, sulla sua spalla. 


Poi da qualche parte nel tuo cuore riesci a sentire il bagliore.
Una luce che ti tiene al caldo quando la notte è fredda,
Come se fosse scritto nelle stelle...



''Amarsi vuol dire...sostenersi a vicenda. Giusto?''

''...giusto''

Rispose Michael cominciando ad abbozzare un sorriso. 

''Allora ascolta. Per quanto tempo dovrò passare dentro casa, per quante volte dovrò rinunciare ad una passeggiata, per le volte che dovrò nascondermi, per le foto che mi faranno e tutto il resto...ci sarai tu con me?''


Promettimi che noi
Attraverseremo il mondo sempre insieme...
Mano nella mano dove i sogni non finiscono mai,
La mia amica stella segreta ed io...



''sempre''

Rispose Michael prendendola dai polsi e tirandola verso di se facendola appoggiare sulla sua schiena e facendole appoggiare il mento sulla sua spalla.

''!, E allora, non vedo dove sia il problema, eheh. E...se dovesse esserci lo affronteremo-''

''-Insieme''

Continuò Michael senza neanche darle il tempo di finire la frase.

''sempre''

''Promesso...''

''Promesso.''

Finirono tutti e due sorridendo. 
Aaaaaah...che cosa fantastica l'amore. Certo, a volte ci possono essere dei problemi, però non c'è niente che non possa essere risolto se c'è amore. NIENTE.
 Michael iniziò ad accarezzarle le mani, che teneva ormai da qualche minuto tra le sue. Annie approfittò della sua posizione per avvicinarsi al suo collo e sfregarci delicatamente la punta del naso per poi lasciargli un piccolo bacio alla fine, dove lei adorava nascondere il volto o accucciarsi per sentirsi protetta. Quanto adorava il suo profumo. Michael rabbrividì a quel gesto, ma non ci penso due volte. Con delicatezza si girò verso di lei e, facendola appoggiare al letto e posizionandosi su di lei, si avvicinò al collo e cominciò a baciarlo. Non erano baci violenti, per niente. Era così lento e delicato. Sembrava che avesse quasi paura di commettere qualche errore e mandarla in frantumi. Si stacco per un attimo da lei, giusto il tempo di togliersi la maglietta. Poi si riavvicinò, appoggiò una mano sulla sua camicia e tolse il primo bottone, dopo di che si fermò e, facendo quasi sfiorare i loro nasi, fece incontrare i loro occhi. 
Lo sguardo di lui, imbarazzato ma allo stesso tempo determinato e sensuale. 
Lo sguardo di lei, sempre imbarazzato ma con un velo di innocenza. 
Il tempo si fermò. L'unica cosa che, in quel momento era intento a fare Michael, era fissare i suoi gradi occhi verdi. Come a chiedere un permesso, un segnale come a dire: Se è questo quello che vuoi, sta notte, non sarò di certo io a fermarti...
Annie allora alzò una mano, gli accarezzò la guancia, fece come a portargli i capelli dietro l'orecchio e, accarezzandogli i capelli dietro la nuca, lo avvicinò a se e lo baciò. 
Per Michael questo era come un: via libera! 
Cosa successe dopo? 
Beh, sapete già la risposta. O,  per lo meno, ...potete immaginarla <3 


Cerca l'arcobaleno nel cielo...
Io credo in te e in me.
Potresti mai veramente dire addio...
Ovunque sarai...
Io alzerò lo sguardo e vedrò
Qualcuno nel buio per me.



---------------------------------------------------------------------
Commento dell'autrice:
Salve!!! :D eccomi con questo nuovo capitolo! :33 Qualche giorno fa mi è stato chiesto: Che ne dici di inserire un capitolo un pò piu...'interessante'?? 
Beh, come avete visto, ci ho provato xD :33 avevo anch'io, gia da un pò, intenzione di scrivere 'qualcosina in piu' ma purtroppo non avendo neanche n briciolo di ispirazione il capitolo era andato a farsi benedire <3 Invece, finalmente, sta sera ce l'ho fatta :33 
Fatemi sapere che ne pensate, gente!! :)) al prossimo capitolo!! 
(come sempre aspetto con ansia le vostre recensioni :'3 grazie in anticipo!! <3) 
ps: come sempre non può mancare l'immagine di fine capitolo che da oggi battezzerò ''Immagine di fine capitolo'' (W LA FANTASIA!!!!!) u.u <3   -sasa123-


 <3 
 

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Capitolo 19
*** In viaggio per Los angeles ***


cap 19


I suoi lunghi capelli dorati...
I suoi grandi occhi verdi...
Il suo bellissimo profumo...
La sua voce così delicata...
Il suo profumo...sapeva di ciliegie... 

''Michael!!!'' 

Gli urlò all'orecchio il signor Robert.

''AH!!!!!!!!'' 

Gridò Michael per lo spavento un attimo prima di cadere dal sedile.

''Come mai così tra le nuvole oggi??''

''?...oh, mi scusi signor Robert e che ieri non ho dormito molto''

''Capisco, beh è meglio che ti svegli! Tra poco saremo a Los angeles per l'intervista, non puoi comportarti come uno zombie... A meno che non ti chiedano di cantare 'Thriller', in tal caso fai come ti pare! Ma adesso no. Chiaro???''

''Limpido, signor Robert!''

Eh gia, non aveva dormito molto la sera prima... Però era stato spendido. Aveva fatto l'amore con la ragazza dei suoi sogni. Peccato che adesso quella ragazza si trovasse a gli studi di registrazione a lavorare mentre lui era in volo per Los angeles. Quella mattina non fu per niente facile salire su quell'aereo. Dopo tutto era la prima volta che si separavano per così tanto tempo, perchè diciamoccelo! due settimane sono davvero troppe per due interviste... Ma che ci poteva fare, dopo tutto era il suo lavoro DOVEVA farlo. Avrebbe portato volentieri Annie insieme a lui ma anche lei era impegnata a gli studi di registrazione, non poteva allontanarla dal lavoro per così tanto tempo, sapeva che Annie ci teneva tantissimo. E poi si sarebbero potuti sentire tramite telefono!... 
Chi voleva prendere in giro??? Le mancava già da morire, UFFA!!!!! Qualche oretta dopo arrivarono a Los angeles, doveva ammetterlo, gli piaceva molto come città, ma Hollywood era Hollywood. 

''Bene Michael, adesso l'autista ti porterà in albergo e sta sera verso le 7 verrò a prenderti per andare a gli studi di 'Music and me' ok?''

''D'accordo''

''Bene, ricordi quello di cui abbiamo parlato? Non parlare troppo della tua vita privata, sta attento a quello che dici e cerca di sembrare il piu naturale possibile!''

''Signor Robert, non le sembra di esagerare un po? dopo tutto è solu un intervista''

''Ti sbagli! Bisogna sempre stare molto attenti a quello che si dice o si fa in televisione. Ci sono persone che aspettano solo l'occasione giusta per fare qualche scoop e se non c'è la inventano! Capito???''

''Sisi, sa signor Robert, le persone non sono tutte così crudeli come pensa lei''

''Michael ricorda, per un po di soldi la gente riesce a diventare quella che non è...''

''...D'accordo signor Robert''

Michael non era per niente convinto delle parole del signor Robert, infondo tutti abbiamo un cuore. La gente non è così cattiva come si crede, non è mai troppo tardi per farsi un esame di coscenza e dire: 'Io ho sbagliato, questo non è giusto'. Tutti prima o poi arriviamo a questo punto. Però preferì chiudere il discorso, era inutile parlarne in quel momento e poi, lui lo sapeva, le belle parole non bastano a convincere le persone. I fatti sono quelli che contano, e Michael ci credeva, si, credeva che un giorno tutta questa cattiveria si sarebbe dissolta, credeva nel domani, nelle capacità dei bambini...nel cuore delle persone. 
Arrivati all'Hotel Michael, insieme ad alcune delle sue innumerevoli guardie del corpo, scese e si diresse all'entrata dove c'erano un centinaio di suoi fan che ormai lo aspettavano con ansia da tempo. 

''Oddio!! è arrivato!!! c'è Michael Jackson!!!''

''Michael!! Michael!!''

''Signor Jackson!! una parola per i cittadini di Los angeles!!''

''Vi amo tutti!''

''Michael!!! Anche noi ti amiamo!!!''

''Kya!!!!! Michael!!!!''

''Signor Jackson, Signor Jackson!!! una foto per l'articolo!!'' 

Oddio quanto adorava stare in mezzo ai fan! Anche se c'erano le guardie del corpo che non gli permettevano di avvicinarsi e salutare per bene la gente, pazienza. 
Arrivati dentro l'albergo si diressero alla reception dove l'uomo dietro la scrivania disse:

''Buon giorno signor Jackson, è un onore averla qui''

''La rigrazio di cuore''

''aha, si figuri, siamo noi quelli che dovrebbero ringraziarla! Comunque! la sua stanza è la suitte imperiale, la 510, questa è la chiave, ogni mattina manderemo due delle nostre migliori cameriere per sistemarle la stanza e se avesse bisogno di qualcosa non esiti a chiamarmi, il telefono è sempre libero per lei. ''

''Va bene, grazie mille, arrivederci!''

Rispose Michael con un sorriso prima di incamminarsi verso l'ascensore, sempre, insieme alle sue guardie del corpo. Arrivato al suo piano, si diresse verso la sua stanza, aprì e si chiuse dentro, finalmente un pò di pace. Qualche istante dopo aver distolto la mente dai proprio pensieri cominciò a osservare la stanza, certo che era proprio bella. I muri e i pavimenti andavano tutti e due sull'azzurro, il pavimento era decorato con tanti disegni bellissimi. Il letto era un matrimoniale a baldacchino, con dei bellissimi veli azzurri che ricadevano da sopra. Il lampadario era enorme, ed era fatto interamente di cristallo, alla pareti c'erano attaccati dei quadri antichi, uno in particolare era il piu grande di tutti, si trovava accanto ad una grande finestra, con delle bellissime tende di un azzurro un po piu scuro. Esso raffigurava una bellissima donna con un grande abito bianco e i capelli rossi per metà raccoli e per metà lasciati liberi, seduta su una grande poltrona blu. La cosa che colpì di piu Michael furono i suoi grandi occhi blu, rivolti in direzione della finestra. Non sembrava per niente felice in tutto quel lusso. Anzi, il suo sguardo così malinconico rivolto verso il mondo esterno dava quasi l'impressione che si sentisse intrappolata. 
Ad un certo punto delle grida, provenienti da fuori, lo distolsero dai suoi pensieri. 

''Michael Michael!!!!'' 

''Fatti vedere!!''

''Ti amiamo!!!'' 

Ah gia, i suoi fan, non poteva non salutarli, dopo tutto prima non ne aveva avuto la possibilità. Michael allora si avvicinò alla grande finestra, sposto i bellissimi veli azzurri e sorrise alla vista di quella gente. Quella che lo amava, quella che era li per lui, insomma, erano una parte importante della sua vita. 

''Eccolo!! E' così bello!!!''

''Michael!!!!''

''Michael!! ti amiamo!!!'' 

''aha, io vi amo di piu!''

''Kya!!!''

Quanto adorava quella gente che impazziva per lui, lo faceva sentire speciale. Senza pensarci due volte prese un cuscino dal grande letto, una penna e, dopo aver scritto una dedica, lo lanciò fuori dalla finestra, doveva pur ringraziarli in qualche modo. Adesso era meglio entrare e riposarsi un pò, tra qualche ora c'era l'intervista. 

''Adesso vado! grazie a tutti per essere stati qui! che Dio vi benedica!''

''Ciao Michael!!! Ti amiamo!!''

''Michael!!''

''Michael!!!'' 

Detto questo chiuse la finestra e le tende e si distese sul letto. Era arrivato il momento di riposare un po, ma prima voleva chiamare Annie, gli mancava da morire. 

Tuuu....tuuu....

# Pronto?? #

''Annie!''

# Michael!! come va??? tutto ok?? sei arrivato in albergo senza problemi??? #

''Si, tutto ok...cioè piu o meno''

# cosa c'è?? è successo qualcosa?? #

''No, a dire la verità mi manchi da morire...''

Rispose Michael arrossendo e guardando in basso. 

# eheh, anche tu mi manchi...ma non preoccuparti, due settimane passano veloci! #

''Speriamo, e invece tu?? come va li??''

# A dire il vero abbastanza bene, eheh, me la cavicchio qui! adesso che non c'è il signor Robert mi segue un certo signor Brown è davvero gentile #

'' Sono felice che almeno tu ti stia divertendo...'' 

# dai Michael non dire così! sei troppo lontano, non posso abbracciarti#

''mpf, scema...ti amo da morire''

#Anch'io...#

Dopo di che ci fu qualche istante di silenzio.

'' Comunque scusami Annie, vado a riposarmi un pò, che sta sera c'è l'intervista''

# ah gia! a che ora?? #

''Vengono a prendermi verso le 7 quindi penso che per le 7 e mezza dovrebbe inziare''

# ok!! buona fortuna! e ricordati che io seguirò la tua intervista fino alla fine! eheh #

'' eheh, grazie Annie! ci sentiamo dopo''

# ok! ciao Michael! #

''Ciao''

Tuuuu tuuu... 

Bene, adesso che l'aveva sentita era molto piu tranquillo. Meglio riposare un po! O non avrebbe avuto la forza di andare a gli studi piu tardi. 



------------------------
Commento dell'autrice: Sorpresa!! u.u eccomi con un altro capitolo appena sfornato per voi :33 ahah, questo fine settimana ho avuto mooolto tempo e quindi ho pensato ''perchè non scriverne due???'' ed eccomi qui :33 spero che il capitolo vi piaccia!! <3 byeeeee <3 
ps: ecco 3 fotine pucciosissime per chiudere la settimana nel modo piu dolce possibile :)) Bye byeeeee -sasa123-
pss: questa è la mia paginetta su MJ <3 Se vi va clikkate un mi piace :)) ---> https://www.facebook.com/pages/Michael-Jackson-is-this-problem/550891138299181?fref=ts






 

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Capitolo 20
*** intervista a 'Music and me' ***


cap 20


Che dormita che si era fatto, gli sarebbe piaciuto restare ancora un po a letto ma non poteva. Tra poco sarebbe arrivato il signor Robert per l'intervista. 

''Meglio sbrigarsi''

E detto questo andò a farsi una doccia.
Una mezz'oretta dopo era già pronto e, come suo solito, il signor Robert era già puntuale che lo aspettava fuori dall'albergo. Bussarono alla porta, erano le sue guardie del corpo. Prese il cappotto e insieme a loro uscì dalla sua stanza. Appena aprì la porta notò subito le centinaia di fan che inondavano i corridoi del suo piano. Com'erano felici di vederlo. Dieci minuti dopo era già fuori dall'hotel e si diresse subito in macchina dove c'era il signor Robert che ormai lo attendeva da piu di 10 minuti. 

''Finalmente, ce ne hai messo di tempo!''

''Salve signor Robert, purtroppo non ho potuto farci niente. Sa com'è''

''Si certo, capisco. Bene, ci porti agli studi''

Disse il signor Robert all'autista. 

''Subito''

E si diressero verso gli studi. 

Michael non era ansioso piu di tanto, sapeva come andavano queste cose. Aveva già affrontato migliaia di interviste da bambino e queste non erano molto diverse. 
Doveva ammetterlo però era un pò agitato perchè essere intervistato davanti ad una telecamera non era cosa di tutti i giorni, dopo tutto lui l'aveva sempre detto: 'Preferisco cantare'. Una mezz'oretta dopo arrivarono a gli studi e in men che non si dica erano gia dietro le quinte ad aspettare che qualcuno chiamasse Michael. Dopo un pò si sentì:

''Salve a tutti, benvenuti ad una nuova puntata di 'Music and me' io sono Katrine e oggi intervisteremo un sacco di artisti importanti tra cui il creatore del cd che sta spopolando in questo periodo: Michael Jackson''

E qui scoppiò l'applauso del pubblico. 

''Bene che ne dite di chiamarlo adesso sul palco??'' 

''Si!!!!''

''Michael!!!''

''Kya!!!'' 

''Bene, signore e signori...'' 


---[qualche minuto prima ad Hollywood]----


''Oh mamma!! devo sbrigarmi!!! non posso perdermi l'intervista di Michael!!''

Disse Annie mentre correva per tornare in tempo a casa. 

''Non posso!! non posso assolutamente perderla!''

Si diceva tra se e se Annie. Certo che se Michael l'avesse vista in quel momento sarebbe morto dalle risate. Sembrava una pazza. Ma chi se ne frega! doveva muoversi o si sarebbe persa l'intervista!! Finalmente arrivò di fronte casa, cercò le chiavi...

''Maledette! perchè non ci sono mai quando servono!?'' 

...Aprì la porta e senza neanche togliersi il giubbotto accese la tv. 

#Signore e signori...Michael Jackson!!#

Fiuu...menomale!...


----[ritornando a Los angeles]----


''Salve a tutti''

''Salve a te, Michael. E' un onore ed un piacere averti qui''

''Il piacere è tutto mio'' 

''tutto bene?''

''Benissimo''

''com'è stato il viaggio?''

''Anche il viaggio è andato bene, vedere Los angeles dall'alto è un'esperienza davvero magica''

''ti trovi bene qui?­''

''Molto, l'albergo mi è piaciuto molto e poi sono stato accolto dai miei fan davvero bene, sono meravigliosi''

''come ti hanno accolto i fan?''

''Beh, erano li per me, avevano degli striscioni e tutto il resto. Si può dire che sia stata la mia parte preferita del viaggio, eheh''

''che ne pensi di Los angeles?''

''Los angeles è molto bella, non è la prima volta che vengo qui. Però purtroppo non ho mai avuto la possibilità di visitarla, quindi non saprei cosa risponderti''

''La tua famiglia? sei riuscito ad incontrarla?''

''Da quando ho cominciato a lavorare per il cd sono stato molto impegnato e quindi  no, non ne ho avuto la possibilità''

''Bene, adesso parliamo un pò del tuo ultimo successo: 'Thriller', l'album piu venduto in questo momento. E' stato difficile realizzarlo? come sono andati i lavori?''

''Beh...a dire la verità si, non è stato facile, però ne è valsa davvero la pena visto il risultato. Il mio obbiettivo sin dall'inizio era questo e sono felice di averlo raggiunto, naturalmente come ogni artista che si rispetti punto sempre piu in alto''

''consideriamo 'Baby be mine', 'the girl is mine', 'human nature' e 'the lady in my life', sono tutte canzoni molto belle e soprattutto hanno tutte un significato molto simile. Per caso hanno qualche dedica in particolare?''

''...Beh, mi piacerebbe ma purtroppo non è così. Comunque sia io cerco sempre di immedesimarmi e diventare, in un certo senso, il protagonista delle mie canzoni quindi...'' 

Esitò un attimo a rispondere.

''In un certo senso una dedica ce l'hanno ma...per nessuno in particolare''

Com'era brutto mentire spudoratamente. Ma doveva farlo. Non avrebbe mai rovinato la vita a qualcuno sono per sentirsi piu pulito. 

'' 'Guardando fuori 
Attraverso la mattina
Dove il cuore della città comincia a battere 
Tendendo le braccia
Le tocco la spalla 
Sto sognando la Strada.'
Queste sono parole molto profonde. Spiega, come ti vengono in mente? fai qualcosa di particolare per ispirarti?''

''Come ho già detto prima, voglio sempre che le mie canzoni sia il piu realistiche possibile. Le situazioni, ma soprattutto i sentimenti che essa trasmette, devono essere autentici. Quindi cerco di immedesimarmi in esse. Di diventare un tutt'uno.''

''Girano delle voci sul tuo conto, secondo cui, tu ti stia divertendo in questo periodo. Abbiamo delle foto fatte da dei nostri photoreporter dove ci sei tu che giri insieme ad una ragazza. Possiamo sapere chi è?''

Cavolo...

''Beh...lei è una mia grande amica, e siccome la considero tale ci esco spesso.'' 

''Quindi tu ci stai dicendo che...questa ragazza molto carina è solo una tua amica, 
giusto?''

''...Giusto''

''vogliamo crederti Michael, anche perchè ci sembri molto sincero. Dopo tutto perchè mentire, no?''

''...Certo''

''Un'altra domanda molto richiesta dai fan. Vogliono tutti sapere se Michael Jackson sia..emh...vergine.''

''EH?...oh...eheh...beh io, credo che queste siano cose private...e...eheh. Come si fa a chiedere una cosa così?? ahah'' 

Oh mamma, come si fanno a fare domande del genere??? Era diventato multi-colore. Rideva per nascondere l'imbarazzo.

''Ahah, so che è una domanda molto intima quindi puoi anche non rispondere.''

''Per l'appunto, io credo che queste siano cose molto intime quindi...preferisco non rispondere...''

''eh già, a volte i fan si interessano proprio molto.'' 

Certo che l'espressione della conduttrice era un pò...strana? Sembrava più interessata lei a dire la verità. Ma meglio sorvolare. 

''Un' ultima domanda, riguardante il cd, prima di chiudere quest'intervista...credi di aver lavorato bene per il cd? non parlo del lavoro in generale ma del tuo. E se potessi rifare qualcosa o sistemarla, cosa sarebbe?''

''Sono soddisfatto del mio lavoro, se così non fosse non l'avrei fatto pubblicare quindi...niente'' 

''Bene, grazie per aver risposto alle nostre domande Mike. Buon proseguimento di serata, alla prossima.''

''Di nulla, grazie a voi''

E qui un altro applauso generale. Certo che aveva detto un paio di bugie...e pensare che odiava le persone che mentivano. Ma l'aveva fatto per Annie. E poi non poteva negare che si odiava, in un certo senso, per questo. Com'è difficile vivere. 

''Ehi Michael! Sei stato grande!''

''Grazie signor Robert''

''Cosa c'è? non sei felice? Dopo tutto l'intervista è andata bene e tutti hanno creduto alla storia dell'amica'' 

''...Non mi piacciono queste cose'' 

''Quali cose?''

 ''non mi piace mentire per avere quello che voglio'' 


''Mentire?? questo non è mentire! e...distorcere leggermente i fatti'' 

''Ma non cambia nulla!''

''Cosa ti importa?? L'importante è che tutto vada bene, una piccola bugia non ha mai fatto male a nessuno, anzi a volte serve solo a far soffrire di meno la gente, credimi'' 

''Sarà...ma io non lo capisco'' 

''Sai, a volte per non far soffrire la gente a cui teniamo dobbiamo sacrificarci ed essere noi a soffrire'' 

''...''

Forse le parole del signor Robert non erano del tutto sbagliate ma Michael non riusciva comunque a capirlo. Arrivati all'albergo scese e si diresse in camera dove, si fece una doccia e si buttò nel grande letto azzurro. La stanza profumava di fiori, doveva essere passata la cameriera. Quel profumo, la stanchezza...Michael ne era certo, se avesse chiuso gli occhi, anche solo per un istante si sarebbe addormentato. Ma non poteva, doveva chiamare Annie. Prese il telefono e compose il numero. 

Tuuu..tuuu...

#Pronto?#

''Buona sera, sto cercando una bella ragazza con i capelli biondi. E' li per caso?''

Chiese Michael con tono ironico.

#Michael!!#

''Eheh, ehi Annie. Come va?? tutto ok?''

#Tutto ok, oggi sono tornata presto dagli studi proprio per guadare l'intervista. Sei stato grande, come sempre, eheh#

''Lo pensi davvero?...''

#Certo!...qualcosa non va?#

''Veramente si, mi sento un pò in colpa per aver mentito sul nostro rapporto...anche se in un certo senso non mi pento di averlo fatto''

#...Lo so. Senti Michael, lo sai che per me puoi dirlo. Te lo ripeto, non mi importano le conseguenze#

''No, non farei mai qualcosa di cui potresti pentirti''

#Non posso dire niente per farti cambiare idea?#

''Eheh, non in questo caso''

#eheh, sei proprio cocciuto# 

''E' tanto grave?''

#Piu o meno, eheh#

Quanto le voleva bene...nessuno poteva immaginarlo. 
Sicuramente se la notizia fosse diventata pubblica la gente non avrebbe fatto altro che criticare e Michael non voleva. Non per lui. Di lui non gli importava, ma per Annie...se fosse stato per lui l'avrebbe gridato al mondo intero. Ma sarebbe successo un'altra volta...sarebbe cambiato tutto così in fretta...tutto quello che lui aveva amato così tanto si sarebbe dissolto nel nulla. Non poteva succedere...anzi...NON DOVEVA.

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Capitolo 21
*** Sei li...sei li per aiutarmi a capire. ***


Era una notte fredda...una di quelle che ti costringono a rimanere accoccolato sotto le coperte morbide e calde per tutta la notte. Pioveva, pioveva molto. Chissà come stava Annie. Chissà se si sentiva sola... proprio come si sentiva lui in quel momento. Eh gia, era tanto che non si ritrovava solo a letto. Si era quasi dimenticato di tutte quelle notti passate a guardare il soffitto, senza riuscire a chiudere occhio, passate a ricordare. Quelle notti piene di tristezza e solitudine. E adesso lui era li...seduto sul davanzale della grande finestra a fissare le pesanti lenzuola azzurre. Voleva stendersi, voleva chiudere gli occhi e pensare che la notte sarebbe durata solo qualche istante. Ma era chiaro che non sarebbe stato così. Sapeva che non doveva pensarci. 
Non doveva pensare a quei capelli neri come la pece...
Quegli occhi così tristi e profondi...
Gli stessi che la notte di natale di qualche anno fa lo guardavano con delusione e dolore...

Pensavo che l'erba fosse verde dall'altra parte
Pensavo che il sole splendesse di più quando dissi: "arrivederci"...


Non doveva assolutamente pensarci. Prese un respiro profondo e, quasi di corsa, si avvicinò al letto e si sdraiò con il volto rivolto verso il soffitto. Non voleva pensarci, non voleva assolutamente. Ma quella parole rimbombavano nella sua testa... 
''Davvero non ti importa niente?''
Ecco l'unica frase che lo perseguitava da quella notte. 
Perchè ricordava ancora quelle maledette parole!?...

Ho una nuvola in mano...
Lacrime cadono come pioggia...



Ogni notte nel suo letto pregava: Per favore...salvami da tutto questo dolore...
Nessuna risposta...mai. 

DRIN! DRIN! DRIN! DRIN!

''!...?...cosa...?''

Girò lo sguardo. Il telefono stava squillando. 
Una chiamata alle 3 di notte?... che strano...
Si sedette e allungando la mano verso il comodino prese il telefono. 
Esitò un attimo...poi rispose. 

''...Pronto...?''

#? Ehi, Michael! Scusami se ti ho svegliato...#

''Annie?? Non preoccuparti. Che c'è? è successo qualcosa??''

Sei lì come la risata di un bambino...
Quando ho bisogno semplicemente di un sorriso
Improvvisamente il sole splende per un pò...



#Nono! proprio niente! e che non riuscivo a dormire e volevo sentirti...mi dispiace di averti disturbato#

Sei lì, da qualche parte...
Ogni volta che il mio mondo sembra stia crollando...
Le cose alzano lo sguardo semplicemente avendoti attorno...



''?...Disturbato??? Proprio no!...anzi...sai, ho fatto un sogno stranissimo...''

#?, cos'hai sognato?#

''Ho sognato di essere solo in mezzo al mare...''

#Allora era un incubo!#

''si, all'inizio lo era! Ero solo e avevo tanta paura...così tanta che ho cominciato a pregare...pregare che qualcuno mi salvasse...''

#e poi??#


Come un arcobaleno dopo la pioggia...
Come la notte segue il giorno...
Tu sei la risposta alle preghiere che dico...


''Poi ho sentito una melodia...era dolce e gentile. Ho girato lo sguardo ed ho visto una bellissima sirena... Aveva dei bellissimi capelli biondi... Si è avvicinata a me ed ha cominciato a fissarmi con i suoi grandi occhi verdi... poi ha allungato la mano verso di me...voleva che l'afferrassi, voleva portarmi via di li.''

#E tu che hai fatto???#

''Sai...all'inizio non ne avevo intenzione...pensavo che, anche se avesse voluto, non sarebbe riuscita a tirarmi fuori da quell'incubo...''

Esitò un attimo...poi abbozzando un sorriso continuò:

''Poi mi ha sorriso...ed ho capito che solo afferrando quella mano sarei riuscito a dimenticare ed essere felice. Così l'ho afferrata. E ti posso assicurare che è andato tutto come previsto, eheh'' 

#Eheh, si vede che qualcuno ha ascoltato le tue preghiere#

''...Eh gia'' 

Gia...qualcuno doveva averlo sentito quella notte...
Dio quella sera l'aveva sentito accome...
ed ha deciso di aiutarlo. 
Infatti se non fosse stato per lui...
...adesso non si ritroverebbe a parlare al telefono con la bellissima sirena che lo aveva salvato da quella notte buia e spaventosa. 

E tu sei lì, 
Sei lì,
Sei lì, da qualche parte...
Non importa dove vado o cosa faccio...
Sei lì per aiutarmi a capire. <3


Commento dell'autrice:
Salve a tutti!! :D grazie per aver letto anche questo capitolo! spero che sia stato di vostro gradimento e che vi motivi ad andare avanti e leggere anche i prossimi:3 Naturalmente so che è un pò cortino ma ho cercato di trasmettergli piu emozioni possibili :) Vi dico la verità, non è stato facile scriverlo! Ho cercato di renderlo il piu perfetto possibile e quindi tengo molto a questo capitolo <3 anche perchè mi sembra uno dei migliori che io abbia mai scritto :) Adesso voglio anche farvi notare che le canzoni presenti nel capitolo sono due sta volta! Precisamente sono:
''Take me back'' (
http://youtu.be/SMTLtYtsUQw)
e ''You are there'' (http://youtu.be/nze3ExggElI)
(Tutte e due dell'album del 1975: ''Forever, Michael''). Non c'è un motivo preciso, solamente, le adoro tutte e due e quindi entrambe mi sembravano perfette per questo capitolo! Ma sta a voi commentare u.u Non vedo l'ora di sapere che ne pensate :D Baci!!! Al prossimo capitolo!! -sasa123-

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Capitolo 22
*** 'Fino all'ultima nota' ***


Erano le 8 di mattina. Hollywood non era particolarmente rumorosa quel giorno, chissà, forse perchè era domenica. Le persone erano ancora tutte nei loro comodi lettini ed Annie, invece era li, chiusa agli studi di registrazione. 

''E che palle...''

''Come, scusa?''

''Emh! niente niente, signor Brown!''

''Bene, ricordati che tu, per ora, sei in prova! Non puoi permetterti di rilassarti neanche un secondo!''

''Si capisco, però un caffè di prima mattina non fa male a nessuno''

''...Annie...capisci che intendo quando dico 'Non puoi'???????''

Disse il signor Brown ormai stanco di ripetere le stesse cose da ormai un ora. 

''E va beneee...''

''Oooh...menomale. Certo che sei proprio insistente! Mi fai tanto ricordare Michael le primo volte qui allo studio''

''??, perchè?? cosa faceva??''

''Diciamo che era molto insistente come te. Ma lui, i primi tempi, era solo un bambino. Però era sempre il solista dei Jackson 5. Aveva delle responsabilità.''

''Mi scusi...quanti anni aveva?''

''Beeh, quando ha cominciato a venire qui aveva piu o meno 10-11 anni''

''10?? Allora lei lo conosce da molto tempo!''

''Si esatto, e ti posso assicurare che non è cambiato per niente''

''In che senso?'' 

''Beh, arrivava in ritardo alle prove, e mi faceva uscire pazzo ogni volta per registrare una canzone''

''Ahah perchè?''

''Devi sapere che Michael è un perfezionista in tutto quello che fa. E soprattutto è irromovibile in ogni sua decisione. Certo, accetta i consigli, ma alla fine finisce sempre per fare di testa sua. Quindi ogni volta che si doveva registrare qualcosa doveva essere come diceva lui. Non aveva intenzione di seguire gli schemi, anzi lui li ignorava direttamente. E lo fa tutt'ora'' 

''Insomma, è un osso duro''

''Eh gia'' 

''Bene, la pausa è finita''

''??, pausa?? Ma...ma io volevo il caffè!!!!''

''Annie...devo ripetermi?''

''...Uff...no signor Brown''

''mpf, perfetto. Bene, seguimi. Dobbiamo andare in un posto.''

''?? cioè??''

''Vedrai'' 

''Ok!'' 

Rispose Annie cominciando a seguirlo. 

''Ah Annie, prendi le tue registrazioni. Sono in quella cassetta. Ci serviranno''

''Oh, daccordo!''

Detto questo salirono in macchina e si diressero verso in centro di Hollywood. 

''?, ma dove stiamo andando?''

''Beh, l'altro giorno ho ricevuto una richiesta dagli studi di 'Fino all'ultima nota'. Ogni anno cercano giovani talenti per farli partecipare al proprio show e quindi chiedono a noi.''

'' 'Fino all'ultima nota'??''

''Per caso lo conosci?''

''Certo che lo conoco!! Lo guardo tutti gli anni!!''

''Ne sono felice, perchè ho intenzione di farti partecipare''

''...scherza?''

''?, non ti va?''

''io...NE SONO FELICISSIMA!!! Non posso crederci!!''

''Non essere così felice già da adesso, dobbiamo ancora fare i provini, eheh''

''I provini?? Evviva! non vedo l'ora!!''

''Sei cosi sicura di potercela fare?''

''Certo! Arrivata a questo punto non mi farò certo mandare a casa!''

''Eheh, ragazza, la tua autostima e la determinazione mi commuovono, mi raccomando non deludere le nostre aspettative''

''Stia tranquillo, non lo farò! eheh!''

Ma scherziamo??? era un sogno!! non avrebbe permesso a due giudici di infrangerlo!! Oddio...ancora non ci poteva credere...lei avrebbe partecipato...a 'Fino all'ultima nota'!!!!!!!! Doveva assolutamente dirlo a Michael!!!...ah gia...lui era a Los angeles. E non poteva mica disturbarlo a quell'ora. Uff, e vabbè, glielo avrebbe detto quella sera stessa! 
Dopo piu o meno 3 quarti d'ora arrivarono a gli studi. Annie non ci poteva credere! Era così elettrizzata all'idea di partecipare ai provini! 

''Bene, eccoci qui.''

''Eh adesso??''

''Quanto sei impaziente! Dobbiamo aspettare il produttore del programma''

''Ci metterà tanto??''

''Io...che cosa ne so!?!? Annie calma! Lui sa che siamo qui. Non dovrebbe farci aspettare molto''

''E va beneee...''

''Certo che non hai proprio pazienza! Tale e quale a Michael''

''?, ahah lo prendo come un complimento'' 

''mpf, silenzio adesso''

''ok''

Certo che il signo Brown era proprio in tipo simpatico. Era serio però non era poi così male. Era divertente lavorare con lui. Annie doveva ammetterlo, era proprio fortunata. Dopo una mezz'oretta circa ancora nessuna traccia del produttore. UFFA!! ma che fine aveva fatto??? Certo che ne aveva di coraggio a lasciarli li ad aspettare li per mezz'ora! Doveva essere proprio un bel tipo. 

''Signor Brown! Ma che fine ha fatto quel tizio??''

''Annie, abbassa il tono di voce, potrebbero sentirti!''

''...Non mi piace per niente, certo che è davvero un bel tipo! Lasciare le persone a marcire su delle sedie!''

''Annie''

''Si può essere così disinteressati???''

''Certo che si può''

Rispose un uomo alle spalle di Annie.

''!!!!!''

''Si è spaventata per caso? Mi dispiace di averla fatta marcire su una sedia, di essere un disinteressato e di averla perfino fatta spaventare''

''!, N-no! si figuri! La ragazza non intedeva questo! Sa è nuova di qui e non capisce come funzionano le cose! eheh. La perdoni''

Rispose il signor Brown.

''Si figuri signor Brown.''

''Allora lei è il produttore?''

''?, si signorina, sono il produttore di questo programma e come avrà capito sono io che mi occupo dei provini. Piacere sono il Neal Sharlon.''

''Capito Annie?''

Poi, il signor Brown, bisbigliando continuò:

''Quindi attenta a come parli''

Annie non rispose. Bensì cominciò a fissare l'uomo che si trovava difronte. 

''Tu sei?''

Chiese ad Annie il signor Sharlon. 

''Io sono Annie. Sono venuta qui col signor Brown per i provini. Piacere''

Disse tendendogli una mano. 

''?, il piacere è tutto mio''

Rispose il signor Sharlon stringendole la mano. Poi continuò:

''Bene, io dire di cominciare i provini. Direi che ci sono piu o meno 190-200 partecipanti.''

''C-cosa?? così tanti??''

''Esatto signorina. Fortunatamente per lei è la prima.''

''Davvero?? Wow che fortuna!'' 

''Lei dice?...sa di solito i giudici sono molto piu esigenti con i primi partecipanti''

''Non vedo nessun problema''

''? Non è neanche un pò preoccupata?''

''Diciamo che sono un pò emozionata ma...no, non sono preoccupata''

''Apprezzo il suo coraggio. Anche se temo che qui non le servirà a molto''

''Ho il mio talento. Le basta?''

''?...''

Certo che era proprio una ragazza audace. Chissà se la sua bravura sarebbe stata all'altezza delle sue parole.

''Certo...I provini cominciano adesso. Seguitemi''

Disse i signor Sharlon prima di incamminarsi dietro le quinte del palco. 

''Bene, tocca a te. Non deludere le mie aspettative''

Disse il signor Brown appoggiando una mano sulla spalla di Annie.

''Mpf, e stia tranquillo!''

Rispose Annie sorridendo prima di incamminarsi verso il palco. 
Che ragazza testarda, pensò il signor Brown. 

''Speriamo bene''

E così iniziarono le audizioni. Sarebbe andato tutto come previsto da Annie? 
Certo che si! pensava lei. Dopo tutto non poteva deludere il signor Brown, le sue aspettative e...Michael. Non poteva proprio. Salì sul palco e si avvicinò al microfono. Di fronte al lei solo 3 giudici e tante sedie vuote. Riconosceva quello studio. Era quello che vedeva tutti gli anni il televisione. Quanto sperava di arrivarci un giorno...e finalmente era li. Ad un certo punto un giudice disse:

''E  tu sei?''

Certo che era strano, era così tranquilla prima. Perchè tutta quell'ansia adesso? Beh da un lato sapeva il perchè. Dopo tutto c'era in gioco la sua carriera. Prese un respiro profondo e con voce sicura si se continuò:

''Sono Annie'' 

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Capitolo 23
*** La versione alternativa ***


ASCOLTA: (https://www.youtube.com/watch?v=GnQ_V_hUZ5s)

ATTENZIONE!!!:Come avrete notato (se avete già aperto il link qui sopra) questa non è la versione originare di 'I'll be there'', bensì una ri-interpretazione di Michael fatta apposta per la spot pubblicitaro della Pepsi del 1992. Io adoro la versione originale ma questa in particolare mi è sembrata piu adatta ad Annie e quindi ho deciso di utizzarla per questo capitolo :) Se non la conoscete, vi consiglio di ascoltare la canzone PRIMA di cominciare il capitolo :3 Giusto per capire ancora meglio le senzazioni che descrivo :33 
ps: Come ho detto prima, io adoro la versione originale dei Jackson 5, ma di questa versione mi sono completamente INNAMORATA!! *-* a voi i commenti :33 Fatemi sapere che ne pensate! <3 
pps: Per chi non conoscesse la versione originale dei Jackson 5 eccola qui:33 -----> (https://www.youtube.com/watch?v=Xg2vMrDzoXM)
ppps: Naturalemente ci tengo a precisare che, nella storia, dico che, la nuova versione è stata ideata da Annie. In realtà è tutto merito di Michael *-* che è riuscito a tirarne fuori una nuova versione fantastica fatta a posta per la Pepsi :33 
Bene, grazie per aver letto quest'angolino :33 BUONA LETTURA!!: 


''Sono Annie''

''Bene Annie, come tu saprai gia, io sono il signo Sharlon e loro sono Ted e Susie Credgras. Come avrai capito qui comandiamo noi, siamo noi a decidere se lasciarti continuare o rispedirti a casa.''

Disse il signor Sharlon cercando di incutere maggior timore possibile ad Annie. 

''Ahah ma quanto sei crudele oggi Neal''

Esclamò Susie.

''A quanto pare oltre che essere disinteressato oggi sono anche crudele''

''Sai che novità''

Continuò Ted reggendosi il viso con la mano. 
Annie proprio non capiva...cosa stavano facendo?? Sbaglio o avevano appena interrotto l'audizione per...discutere tra di loro!? Quella situazione era un po fastidiosa, si sentiva un po ignorata a dire la verità. O forse...era così?
Mentre Annie aspettava che i giudici le concedessero un po di attenzione si sentì chiamare da dietro il palco. 

''Annie! Annie!''

Era il signor Brown, chissà cosa voleva. Annie allora, approfittando del fatto che i tre giudici erano impegnati a discutere tra di loro di avvicinò al signor Brown. 

''Signor Brown, mi spiega perchè quei tre mi stanno ignorando??''

''Sono persone molto difficili, sia da capire che da conquistare. Ma non è per dirti questo che ti ho chiamato''

''E per cosa?''

''Sai già che canzone cantare??''

''Si, però mi serve una chitarra''

''?, Non c'è bisogno che suoni, possiamo chiedere ai tecnici audio di mettere la musica, devi solo dirmi la canzone''

''Il punto è che...voglio cantarla a modo mio''

''Sai già come fare??''

''Si certo! Non gliela avrei proposta altrimenti''

''Senti Annie...io mi fido del tuo talento e tutto il resto ma... un improvvisazione adesso non ti sembra un po troppo?? Non sarebbe meglio attenersi alla canzone??''

''Si fidi di me, le piacerà anche questa''

''UFF, almeno posso sapere di che canzone si tratta??''

''Mmh, ok!''

Poi gli bisbigliò all'orecchio:

''E' una canzone che cerco di modificare fin da quando ero piccola. Si chiama 'I'll be there' ''

''??? 'I'll be there'??? Ma Annie! la canzone è gia perfetta così! Senza modificarla avresti già la vittoria assicurata''

''Ma non sarebbe una mia vittoria! Non intendo andare avanti solo grazie alla canzone''

''Annie-''

''Devo andare!''

Disse Annie prima di andarsene senza far finire la frase al signor Brown

''...Quella ragazza mi farà diventare pazzo''

Disse sospirando.
Lei non capiva! Non poteva rovinare un occasione come questa! Annie non l'ascoltava ma...forse a Michael avrebbe dato retta! Meglio chiamarlo! Lui avrebbe di sicuro aggiustato le cose.

Tuuu...tuuuu...

Eddai! Rispondi!

----------------A los angeles-----------------------

Uff...che noia stare chiusi in una stanza d'albergo. 
Michael proprio non lo sopportava. E pensare mancavano ancora 4 giorni per ritornare ad Hollywood. Possibile che non ci fosse niente da fare????

driiiin!! driiiin!!! 

''Oh...dio ti ringrazio!''

Si alzò dalla grande poltrona su cui era seduto ormai da una mezz'oretta buona e rispose.

''Pronto??''

#Michael! Menomale che hai risposto!#

''Oh, salve signor Brown! Sembra agitato, è successo qualcosa?''

#Vedi, mi hanno chiamato questa mattina dalla redazione di 'Fino all'ultima nota' chiedendomi, come tutti gli anni, se avevo qualche persona da poter presentare per lo show e io ho pensato: Posso iscrivere Annie! 
e allora l'ho portata qui!#

''Davvero?? Woow! è favoloso!''

#Si lo è! ma c'è un problema#

''Cioè??'' 

#I provini sono già iniziati ed Annie ha intenzione di improvvisare!#

''??, improvvisare??''

#Si! cioè, vuole cantare 'I'll be there' a modo suo. Io ho provato a spiegargli che non sarebbe stata una buona idea! Ma non riesco a convincerla! Così ho pensato che, magari, tu ci saresti riuscito#

'' I'll be there?? E' una canzone un po complicata da improvvisare... Annie cosa dice?''

#Dice di fidarsi e di lasciarla fare, ma sinceramente sono un po preoccupato#

''Signor Brown, mi ascolti''

#Cosa#

''La lasci fare, Annie sa quello che fa''

#??, Michael! Ti ci metti anche tu!!#

''Ahah, lo so che può sembrare un idea assurda, ma io credo che possa farcela.''

#E cosa te lo fa pensare??#

''Annie tiene troppo a tutto questo, non si lascerebbe sfuggire un occasione del genere''

#...Dici che dovrei stare tranquillo?#

''Sicuro! eheh, però può farmi un favore?''

#Cioè?#

''Mi faccia ascoltare l'esibizione di Annie''

#Tramite telefono?#

''Sisi, va bene comunque''

#E va bene, aspetta che mi avvicino al palco, i giudici qui sono un po troppo severi, speriamo bene#

''Lo spero anch'io''

-----------------------------A Hollywood-------------------------------

Era sicura che la canzone sarebbe andata bene, le parole erano meravigliose e il suo arrangiamento sarebbe  stato perfetto. O almeno questo era quello che pensava lei. Chissà se ai giudici sarebbe piaciuto, Annie lo sperava tanto. Dopo tutto non voleva deludere nessuno. Prese la chitarra datagli dal signor Brown poco prima e salì di nuovo sul palco. Non poteva crederci! Stavano ancora discutendo.  
Possibile che considerassero partecipanti allo show così inutili!?

''Scusatemi, io sarei sul palc-''

''TED! TI HO APPENA DETTO CHE NON E' POSSIBILE!''

''E INVECE SI!!''

''RAGAZZI! SMETTETELA DI LITIGARE''

Cose da pazzi, adesso strillavano pure! Quei tre non avevano proprio nessun rispetto per lei. Oh, idea...

-----------Los Angeles-----------------------------------

''Che confusione... Signor Brown! Ma che succede li??''

#Proprio non riesco a capire, Michael. Quei tre hanno cominciato a litigare tra di loro, povera Annie, non hanno proprio nessun rispetto per lei che è li sul palco.#

''...Signor Brown, provi a farli smettere! Se non ci riesce gli passi il telefono! Non possono fare una cosa del genere, questi non sono professionisti! Sono solo dei bambini viziati!''

#Calma calma, Michael. Adesso ci penso io-?#

''?, Signor Brown, lo sente anche lei? Cos'è?''

#Non lo so-?...è Annie#

''?''

------------Hollywood---------

Loro non sentiranno la mia voce, ma il suono della chitarra li raggiungerà di certo...
Loro non volevano prendere l'iniziativa? Allora ci pensava lei. Dopo tutto era sempre meglio che restare impalati senza poter fare niente. 

1...2...3....

E cominciò a suonare, ''I'll be there'' era una canzone fatta apposta per il piano ma, poteva andare bene anche con la chitarra, certo, non riusciva a trasmettere le stesse emozioni ma...è proprio a questo che servono le parole e la voce...

''TI HO GIA DETTO CHE-...?''

''?''

''?, eheh, io conosco questa canzone...''

Disse Susie sorridendo. 

''Anch'io però c'è qualcosa di strano, di diverso...''

Commentò subito dopo Ted. 

''Una ri-interpretazione, eh?''

Sussurrò tra se e se il signor Shaldon.
Oh, finalmente era riuscita ad attirare la loro attenzione! Adesso non le restava che andare avanti. Fino all'ultima nota...

''I'll reach out my hand to you...
 I'll have faith in all you do...''


Ti tenderò la mano...
 avrò fede in ogni cosa che farai...



Si era accorta di aver saltato un pezzo, ma faceva tutto parte della ri-interpretazione. Dopo quelle parole ci fu una pausa, smise di suonare. Fissò per un attimo il vuoto e poi ricominciò.

''I'll reach out my hand to you...
 I'll have faith in all you do...''


Ti tenderò la mano...
 avrò fede in ogni cosa che farai...



Si bloccò un altra volta, i giudici rimasero sorpresi da quelle pause, che le prendeva?? Non avevano mai sentito una cosa del genere ma...non era poi così male. Questa volta alzò lo sguardo, osservò per un attimo i giudici con uno sguardo quasi spento, malinconico direi. Poi abbassò lo sguardo e accennando un sorriso aumentò il ritmo e continuò...

''Just call my name...and i'll be there.
Let me fill your heart with joy and laughter!...
Togetherness, well that's all I'm after...''


Basta chiamarmi e sarò lì.
Lasciami riempire il tuo cuore con gioia e risate!
Solidarietà, questo è quello che sarò dopo...



I tre giudici non ci potevano credere. E-era così...magico. 
Le parole erano magiche,
Le note erano magiche,
Il ritmo era magico,
Lei era magica! 
Com'era possibile trasmettere così tanta dolcezza, così tanta magia con una chitarra e tre parole imparate a memoria!?

''...Whenever you need me...
I'll be there...
ohooh...i'll be there..''


In qualsiasi momento avrai bisogno di me...
io sarò lì..



Suonò qualche altra nota e poi terminò la canzone. 
Beh, niente male per essere un improvvisazione.
Adesso però doveva solo vedere che ne pensavano i giudici.
Speriamo bene...

-----------------------Los Angeles------------------

#E' Annie#

''Annie?...''

Michael ascoltò attentamente tutta la canzone. 
Ne era certo, quella era 'I'll be there' ma...
c'era qualcosa di diverso. Trasmetteva emozioni molto piu forti! 
E poi la sua voce era...era...perfetta.
A fine esibizione Michael non poteva crederci, quella era 'I'll be there'?
Quella era Annie????? 

#Michael!! Hai sentito??#

''S-si...''

#E-e...è stata fenomenale#

Per un attimo Michael non rispose, non sapeva che dire! Poi sospirò quasi incredulo. Accidenti... Sorrise al suo stesso pensiero, ottimo lavoro Annie.

''Eheh, gia!'' 

-----------------------Hollywood-----------------------

''Bene...devo ammettere che non mi sarei mai aspettato una cosa del genere...''

Cominciò a parlare il signor Sharlon.

''E' semplicemente fuori dagli schemi, non ha nulla a che vedere con la canzone originale e poi non credo che la chitarra gli si addica molto...''

#Signor Brown! Cosa sta dicendo?? Non riesco a sentirlo!#

''Aspetta un attimo...''

Rispose il signor Brown. Ma cosa stava dicendo quel tizio?? Annie era stata fantastica! 

''So che la chitarra non è uno degli strumenti piu adatti a questo pezzo ma-''

Il signor Sharlon la bloccò.

''Fammi indovinare, per caso adesso dirai: Ma non avevo altra scelta! era l'unico strumento! e cose del genere-''

''Si sbaglia.''

Lo interruppe questa volta Annie. 

''?''

''So che la chitarra non è uno degli strumenti piu adatti a questo pezzo ma credo comunque di essere riuscita a creare l'atmosfera che volevo. Sono soddisfatta di questa piccola esibizione''

''...hai altro da aggiungere?'' 

''No, ho finito''

''Bene, riceverai presto nostre notizie...il prossimo''

Certo che quel tizio era proprio insopportabile!! Ma che ci poteva fare? L'importante era che l'audizione fosse andata bene. E a giudicare dalle parole che aveva usato il signor Sharlon poteva ritenersi soddisfatta. Fece un sorriso a tutti i giudici e ,dopo aver detto:

''Grazie, arrivederci!''

, scese dal palco. 
Subito dopo si diresse dietro le quinte dove trovò il signor Brown che, abbastanza sorridente, la stava aspettando. 

''Eccomi, signor Brown''

''Annie! avevi ragione, sei stata fantastica!''

''Dice sul serio?? Grazie!-''

E senza neanche darle il tempo di rispondere prese il telefono e glielo appoggiò all'orecchio. 

''?, pronto?''

#Annie!#

''Michael!! come mai hai chiamato??''

#Emh in realtà non ho chiamato io, eheh, ma questa è un altra storia. A proposito! Ti ho sentita sai??#

''??, D-davvero?? Sai mi dispiace un po...forse dovevo chiedere a te prima di modificare un po la canzone-''

#Scherzi?? la tua versione è bellissima! Mi piace da morire.#

''Davvero???''

#Eheh, certo! mica scherzo su queste cose! Sei stata grande e sono sicuro che anche i giudici se ne sono accorti. Vedrai, non potranno far finta di niente!#

''Eheh, sono felice che sia andata bene. Ma aspetta! A te invece?? come va li??''

#Tutto ok! Sai, non è che corra molti rischi chiuso dentro una camera d'albergo#

Disse ironicamente Michael.

''Ahah suvvia! Mancano solo 4 giorni! Così quando torni mi racconterai tutto! eheh, mi raccomando! Non tralasciare niente! Voglio sapere come te la stai spassando senza di me''

#Spassando?? è una tortura! Non vedo l'ora di baciarti e di tenerti stretta a me...
Mi manchi da morire...#

''?''

Annie non potè che arrossire a quelle parole, eh già. Anche a lei mancava molto.
 
''Mpf, scemo...anche tu''

Tempo, corri!
Dio, riportalo da me! 
Non sono sicura di poter passare anche solo un altro giorno senza di lui.






Commento dell'autrice: 
Salve!! :D eccomi con un altro capitolo! Scusatemi se ci ho messo un infinità a pubblicarlo! Purtroppo sono stata impegnata e non ho avuto molta fantasia! E poi ho impiegato quasi tutto il mio tempo libero a leggere il libro ''Moonwalk'' di Michael che mi è arrivato venerdì scorso. Pensate che l'ho finito solo oggi! *-* è davvero bellissimo! Vi consiglio davvero di comprarlo! Oltre ad esserci scritti dentro tutti i sentimenti, le vicende e gli avvenimenti importanti della sua vita ( dalla sua infanzia, l'inizio della sua carriera  con i Jackson 5 fino al periodo Bad) ci sono dentro un sacco di foto prese anche dagli album di famiglia e in piu un disegno fatto a posta da lui per il libro. Beh che dire, FANTASTICO! <3 Tornando al capitolo! Spero davvero che vi siamo piaciuto! :33 e non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate. Adesso mi dileguo! Aspetto, come sempre, con ansia le vostre recensioni e ringrazio KerryJackson95, _Ecchan_ e LittlElle per le magnifiche recensioni che mi lasciano ogni volta <3 
GRAZIE MILLE!!!! :D 
Adesso mi dileguo! Alla prossima settimana! Ciau belli!!!!    -sasa123-


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Capitolo 24
*** ''Non sarò mai come voi...'' ***


capitolo 24 


Finalmente erano passate le due settimane! Adesso doveva solo affrontare l'ultima intervista e sarebbe potuto tornare a Hollywood da Annie! che sollievo! Non vedeva l'ora. Erano ormai le 8 di sera e tra un ora sarebbe cominciata l'intervista. Michael era li, nella sua camera d'albergo ad attendere l'arrivo del signor Robert. Sarebbero dovuti andare agli studi di 'Disco 80'. Aveva sentito parlare di quel programma, ma non aveva mai avuto l'opportunità di andarci. Era molto emozionato. Gia, per quante interviste potesse fare l'idea di parlare di fronte ad una telecamera lo rendeva sempre nervoso. Ad un certo punto sentì suonare il telefono. Aveva sperato che fosse stata Annie a chiamarlo ma purtroppo non era così. Michael sospirò, un po deluso, e poi rispose. Era il signor Robert. Gli disse di scendere e così Michael fece. Una mezz'oretta dopo era gia a gli studi. Wow che velocità! Bene, adesso doveva solo aspettare di essere chiamato-

''Signore e signori, Michael Jackson!''

Come non detto! E in men che non si dica salì sul palco. E li ci fu l'applauso generale. Quanto amava l'accoglienza dei fan! Sarebbe stato ore in mezzo a loro. Ma purtroppo non poteva. Salito sul palco si diresse subito dalla giornalista, la saluto e si sedette di fronte a lei. Bene, l'intervista poteva avere inizio. 

''Buona sera Michael''

''Buona sera a voi'' 

''Tutto bene?''

''Si molto''

''Da quant'è che ti trovi a Los Angeles?''

''Due settimane, piu o meno'' 

''Come ti trovi qui?''

''Molto bene, grazie''

''Raccontaci del tuo viaggio. Com'è stato?''

''Davvero bello, mi piace viaggiare con l'aereo e , come ho già detto nella scorsa intervista, Los Angeles dall'alto è uno spettacolo.'' 

''Che ne pensi di Los Angeles?''

''Beh, ci sono venuto parecchie volte, anche con i miei fratelli, ma non sono riuscito a visitarla e quindi non saprei che risponderti. Comunque il primo impatto che da questa città è molto positivo. La gente poi è molto gentile e socievole quindi mi piace venire qui. eheh'' 

''Bene, adesso parliamo un po del tuo ultimo cd. ''Thriller''. So che questa non è la tua prima intervista, riguardo a questo cd, a Los Angeles. Giusto?''

''Giusto, c'è stata un altra intervista negli studi di 'Music and me' ''

''Quando esattamente?''

''La settimana scorsa'' 

''E tra quando pensi di ripartire per Hollywood? eheh,  giusto per informare i tuoi fan''

''Ahah beh partirò sta sera tardi in modo da arrivare ad Hollywood domani mattina presto''

''Quanta fretta! hai per caso qualche commissione da sbrigare? o stai già lavorando su qualcosa di nuovo? Ti faccio questa domanda perchè sappiamo tutti quanto tu sia creativo e tutto il resto!'

''Eheh si, devo ammetterlo, la creatività non mi manca. Però no, ancora non ho iniziato niente di nuovo ma ho già qualche idea che mi frulla in testa. Comunque si, ho fretta perchè diciamo che mi manca molto Hollywood e soprattutto la gente di li''

''la gente?? ahah Michael! Non è che ci stai nascondendo qualcosa, vero??''

''N-nascondere?? io? Nono! assolutamente, eheh..''

Che disastro che era, non era proprio portato a mentire...

''Ahah su! non farti prendere dal panico. Con noi puoi parlare!''

''I-io credo solo di non aver niente da dire su questo..''

Cavolo, doveva trovare una soluzione. Ormai rideva per la vergogna. 

''Andiamo, neanche una piccola cottarella? eheh se alla tua età possiamo ancora chiamarla così! Quanti anni hai?''

''Ventiquattro...''

''Oh, sei ancora un ragazzino allora, le cotte sono ancora permesse! ahah Quindi?? neanche una cottarella??''

''...Assolutamente no''

Ahi ahi, quelle parole erano così pesanti che il cuore faceva male. Ma non avrebbe mai rischiato di rovinare la vita di Annie, MAI.

''...Capisco'' 

C'era quasi un accenno di delusione negli occhi di quella donna. Chissà, magari aveva capito che stava mentendo. 

''Bene Michael, adesso 2 minuti di pubblicità! Ci vediamo tra poco qui a  'Disco 80' con Michael Jackson!'' 

Detto questo il pubblico applaudì e gli addetti al trucco salirono sul palco e cominciarono a sistemare la giornalista. Ad un certo punto sentii il signor Robert chiamarlo da dietro le quinte, e così, approfittando della pubblicità, si alzò e lo raggiunse. 

''Si?''

''Michael, tutto apposto? Come credi che stia andando l'intervista?'' 

''Bene, credo. Non so, è difficile commentare quando si è di fronte ad una telecamera eheh. Lei che dice?''

''Dico che non c'è male, solo che ti ho visto un po impacciato nelle ultime risposte. Se qualcosa ti infastidisce dillo, provvedo.''

''?, nono assolutamente'' 

''Bene, scusami, vado a prendere un caffè, ci metto un attimo''

''D'accordo!''

E così il signor Robert si allontanò. Non riuscì a capire se quella fu proprio una buona cosa. Anche perchè adesso la giornalista stava venendo da quella parte. E se gli avesse fatto qualche domanda fuori programma??? cavolo, era troppo esagerato. 

''Signor Jackson..''

Cominciò lei.

''Si?''

''Apprezzo la sua riservatezza, e la stiamo molto per questo'' 

''eheh la ringrazio-''

''Ma le vorrei far sapere che sono molto contraria a tutto questo.''

''?, cosa intende?-''

''Intendo dire che sei stato invitato qui questa sera per rispondere alle mie domande. Non per inventarle. Capisco che un ragazzino come te non puo ancora capire certi meccanismi lavorativi. Ma non importa. L'unica cosa che voglio che tu capisca adesso è questa...attento a come parli, ricordati che la gente è disposta a tutto pur di ottenere i suoi scopi.''

Quella donna parlava, parlava parla ma Michael non riusciva a comprendere quelle parole. Piu che altro era un po turbato. Non si aspettava proprio tutto questo. Michael non rispose, non sapeva che dire. Era incredulo di quello che era appena successo. Non sapeva davvero che dire. La donna finì di parlare. Lo fissò per un istante con sguardo severo e pieno di se e poi silenziosamente si diresse sul palco. 

''...ma che-''

Michael non ci poteva credere, come poteva una donna, così apparentemente gentile, diventare improvvisamente così minacciosa e subdola?. Cioè, l'aveva appena minacciato? Come si può arrivare fino a questo punto solo per qualche scoop?... 
Subito dopo Michael fu distolto dai suoi pensieri dal signor Robert. era tornato in quel momento e gli stava dicendo di tornare sul palco, la pubblicità stava finendo e avrebbe dovuto ricominciare l'intervista. Gia, sarebbe dovuto salire di nuovo su quel palco e avrebbe dovuto sopportare ancora la pressione delle bugie dette ad una videocamere e il finto sguardo dolce della giornalista. Magari un'altra persona l'avrebbe fatto. Ma non lui. 

''Signor Robert, la mia intervista termina qui. Torniamo in albergo''

''C-come?? Michael! cosa dici?? sei impazzito?? vuoi lasciare l'intervista?? perchè???''

''Perchè ho deciso così, mi dispiace'' 

Disse Michael un attimo prima di salire sul palco e dirigersi verso la giornalista.

''Mi scusi''

''?''

''Mi dispiace ma la mia intervista termina qui''

''?? cosa?? ma..''

Esclamò la donna prima di interrompersi e dirigensi dietro le quinte con Michael.
''Stai scherzando?? non puoi lasciare l'intervista!''

Continuò con tono furioso la donna. 

''Certo che posso''

''Per quale motivo?!''

''Non ho intenzione di continuare questa farsa, questa non è un'intervista. Poi le sue parole mi hanno fatto capire quanta falsità c'è in tutto questo, non so cosa crede lei ma io non voglio farne parte. Sa, sono stupito. Non riesco a credere che una donna così apparentemente gentile come lei possa essere in realtà così insensibile.''

''Non mi importa quello che pensi di me! non puoi rovinare l'intervista! rischi di rovinare la mia reputazione!''

''La reputazione se l'è gia rovinata mettendo in scena tutto questo! Il signor Robert aveva ragione...bisogna sempre stare attenti a voi uomini e donne in carriera. Per questo amo i bambini, perchè loro sono il contrario di tutto questo. Io non sono piu un bambino ormai, ma non sarò mai come voi...''

Michael si fermò un istante. Non poteva credere che quelle parole fossero uscite dalla sua bocca. Tutta questa rabbia da dove proveniva? La donna lo guardò scioccata per quelle parole che aveva appena sentito. Ma non disse niente. Forse aveva capito cosa intendeva. Michael non disse piu nulla. Si limitò a sospirare, come a buttare fuori tutta la rabbia appena accumulata, e a pronunciare un leggero:

''...Con permesso''

Prima di chiamare il signor Robert, uscire dagli studi e dirigersi in macchina, con le urla dei fan come sottofondo. 





Commento dell'autrice: Salve a tutti!! scusatemi ancora per l'ennesimo ritardo! Comunque adesso sono qui! :) Come avrete notato il capitolo non è molto lungo e soprattutto è un po, emh, diverso da quelli che scrivo di solito! diciamo che in questo capitolo ho voluto mettere in EVIDENZA gli aspetti negativi del mondo delle spettacolo. Spero comunque che il capitolo sia stato di vostro gradimento:3 spero di pubblicare il prossimo un po prima sta volta! anche perchè mi ritengo un po lenta nell'aggiornare e poi voglio farmi perdonare della lunghezza scadente di questo capitolo >.< 
Comunque sia RALLEGRATEVI! Da dal prossimo capitolo in poi Michael ed Annie ritorneranno a farvi sognare INSIEME come sempre ^^ 
Non vedo l'ora di leggere le vostre recensioni! (come sempre!) un bacione! al prossimo capitolo! :) <3 

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Capitolo 25
*** Grazie, signor Robert. ***


Capitolo 25



Quante urla, tutta quella gente che urlava in suo nome...
Michael,
Michael,
Michael...
Non ne poteva proprio piu. Non perchè ce l'avesse con i suoi fan...assolutamente. Ma era troppo nervoso per poter pensare ad altro. Non poteva fare a meno di pensare a quella giornalista, cavolo. Con che coraggio poteva definirsi una giornalista!? O forse si sbagliava, chissà, forse tutti i giornalisti la pensavano allo stesso modo. BAH! era inutile pensarci. Soprattutto adesso che era finalmente salito in auto per dirigersi in aereoporto. Che gioia, tra qualche ora avrebbe rivisto Annie!! Non poteva crederci, certo che quelle due settimane senza di lei erano sembrate quasi un eternità! Wow, d'imporovviso tutta la tensione di prima era sparita, o quasi...

''Senti Michael...''
Cominciò il signor Robert. 

Esatto, quasi. 

''?...mi dica, signor Robert''

Risposte Michael dopo aver emesso un piccolo sospiro. 

''Si può sapere che ti è preso?? cioè l'intervista stava andando benissimo. Come ti è venuto in mente di interromperla?? Che dirà la gente?? ci hai pensato??-'' 

''Ne ho le tasche piene di quello che pensa la gente!!...''
Rispose Michael in un input di rabbia. 

''?...''

''...mi scusi''
Disse Michael abbassando lo sguardo e rivolgendolo fuori dal finestrino. 

''Non preoccuparti, ma si può sapere che ti prende?? Non è da te''

''...Vede-''

Un attimo...che avrebbe dovuto dirgli? 'Sa, l'intervista è andata male perchè la giornalista voleva costringermi a parlare pubblicamente della mia vita privata come se niente fosse!' Non era proprio da lui. E poi a cosa sarebbe servito? si sarebbe creato solo un gran caos e basta e Michael non voleva assolutamente che succedesse. Il signor Robert aveva ragione...cosa avrebbero detto tutti i suoi fan?? Si curamente sarebbero uscite fuori delle critiche ingiuste che sarebbero riuscite solo a peggiorare la situazione. E naturalmente la gente si sarebbe fatta delle domande: 
Perchè Michael tiene così tanto nascosta la sua vita privata?? di cosa ha paura? ha paura che qualcosa di losco venga fuori?? Assolutamente no! Lui non aveva niente da nascondere ma...Annie. Se si fosse creato tutto quel gran caos sicuramente i gioralisti gli avrebbero invaso l'esistenza piu di quanto facessero in quel momento e di sicuro si sarebbe saputo di Annie. NO, NO E POI NO! Non poteva rischiare così tanto. 

''...mi sono fatto prendere dal panico. Tutte quelle domande, le luci puntate su di me, la gente che continuava a fissarmi io...ero nervoso, tutto qui''

Aaah tutte queste bugie, troppe per i suoi gusti.

''Ma Michael! Non era la prima volta che ti trovavi in una situazione del genere! Sai quanto abbiamo perso con quest'intervista?? Per non parlare che adesso tutti vorranno sapere che fine ha fatto Michael Jackson-'' 
Si fermò per un attimo a pensare, poi si appoggiò al sedile e sospirando continò:

''poveri noi''

Michael restò per un pò in silenzio, il signor Robert non aveva ragione, ma non sapeva proprio tutta la verità quindi era normale che adesso la colpa sarebbe ricaduta su Michael. Che poteva farci? 

''Ha ragione, mi scusi signor Robert''

Beh non importava, adesso l'unica cosa importante era sperare che le ore passassero veloci. Forza tempo! corri più che puoi! Ho bisogno di rivederla...adesso.
Passavano veloci le ore, ormai era qualche oretta che erano sull'aereo...wow erano le 3:00 tra poco sarebbe finalmente atterrato ad Hollywood. 

''zzz..''

''?, mpf''

Come russava il signor Robert, doveva essere proprio stanco, almeno lui era riusto a dormire. Michael non ci riusciva, non poteva perdersi neanche un istante di quel volo per Hollywood. Era così magico vedere le luci delle città da lassù e poi, adesso che stavano sorvolando Hollywood da qualche minuto, era tutto così magico. Uno spettacolo da togliere il fiato. Non sapeva perchè ma quella situazione gli faceva venire in mente la canzone 'someone in the dark'. Forse il fatto di volare sulle case della gente, osservare le luci, tutta quella tranquillità e magia... già ricordava molto la scena di quel film. E.T. Quanto adorava quel film! e poi quella canzone era proprio da favola, doveva ammetterlo. La musica così calma, le parole così dolci, come quelle di una ninna nanna. Ecco, adesso era impossibile non cantare...

''All alone wishing on stars...''

Era una sensazione così bella...

''Waiting for you to find me...''

Cavolo, era troppo rilassato adesso. Meglio smettere o si sarebbe addormentato e non voleva assolutamente. Tra poco l'aereo sarebbe atterrato e avrebbe finalmente rivisto Annie! non poteva crederci, certo che quelle due settimane erano sembrate quasi un eternità. DAIII manca poco!

''Nnh...''

''?, signor Robert? è sveglio?''

''?...si, o almeno, adesso si''

''eheh, ha dormito bene?''

''abbastanza, anche se devo ammettere che preferisco dormire sul letto''

''ahah, si, forse sarebbe meglio''

''tu? hai dormito?''

''non molto''

''non hai dormito, giusto?''

''?, ahah, come ha indovinato?''

''mmh beh diciamo che ti conosco, e poi nessun essere umano ha quelle occhiaie dopo aver dormito''

''mpf, si ha ragione. Ma non posso farci niente, non riesco a dormire durante uno spettacolo del genere''

''?, eh già, è davvero bella la vista da quassù. Ma io penso che una bella dormita sarebbe meglio.''

''Naah, sarebbe inutile dormire adesso! eheh, manca poco e poi posso sempre rifarmi a casa''

''davvero vuoi dormire arrivato a casa?''

''...eh?''

Che...che domanda era?!?!?!? 
Oddio era arrossito come un peperone!

''ahahahhahahah! che faccia!''

''i-io...è-è normale!! lei mi fa domande del genere! e..e...''

''eheh, avanti, tranquillo, non c'è motivo di vergognarsi. E' normale. Ti manca Annie, no?''

''...da morire''

''mpf''

Non poteva proprio nasconderlo. E poi era davvero difficile nascondere qualcosa al signor Robert. Ma Michael lo sapeva, del signor Robert poteva fidarsi. 
Una mezz'oretta dopo l'aereo era già atterrato. Evviva! adesso doveva solo salire in macchina e tornare a casa. Annie! sto arrivando!! 
Aspettò che le portiere dell'aereo si aprissero e sensa neanche pensarci scese correndo e si diresse all'auto senza neanche aspettare il signor Robert. 

''Michael! aspetta!''

''??, cosa c'è??''

''Ricorati che non sei in vacanza! ci vediamo domani agli studi!''

''Stia tranquillo! a domani!''

''Ciao!...mpf, aaah, che testa calda, dopo questo mi deve almeno un mese di lavoro pieno!...''
Cominciò a dire guardando lo schermo del suo cellulare.

---

Bene bene, dov'è l'auto??? Ah! eccola! meglio sbrigarsi! non vedo l'ora di arrivare a casa ed incrontrare-
si bloccò subito dopo aver aperto la portiera dell'auto.

''...Annie!!''
esclamò Michael ancora stupito del fatto che Annie si trovasse li.

''eheh, bentornato!''
Michael entrò nell'auto e non esitò ad abbracciarla. 

''Mi sei mancata così tanto...''

''!, eheh, anche tu''
Rispose lei abbracciandolo a sua volta.

Dopo qualche minuto Michael la lasciò e alzandole il viso cominciò a baciarla. 
Woooooooooooooow...quanto gli mancava quel contatto, il suo sapore, le sue labbra così morbide. Quando gli mancava Annie...
Qualche istante dopo si guardarono negli occhi e sorrisero. 
Ancora se lo chiedeva, come aveva fatto tutto questo tempo senza di lei?? Mah, chi lo sa.

''?, Annie aspetta''

''?, cosa?''

''Come hai fatto a sapere che ero qui?? e che sarei entrato in quest'auto??''

''?, oh beh...è una lunga storia!''

''eh??? in che senso??''

''beh, in realtà non è lunga. Ma è complicata da spiegare eheh''
Disse Annie mettendosi in tasca il telefono che aveva chiuso ed appoggiato minuti prima sul sedile.

''che intendi?? non capisco''

''eheh, lascia stare''
esclamò prima di tappargli la bocca con un bacio.

''cos-?''
Michael fece spallucce. Che importava? l'importate era che adesso erano li, uniti piu di prima e pronti a ricominciare, INSIEME. 

---

Tu-tu! tu-tu!

''?, oh, il telefono''
esclamò il signor Robert prima di uscirlo dalla tasca ed aprirlo.

''?, mpf, di nulla...''
Pensò dopo aver letto il testo del messaggio che aveva appena ricevuto:






#Grazie signor Robert.
                       Annie.#




Commento dell'autrice: 
Eiiii <3 grazie per aver letto anche questo capitolo!! lo so lo so!! sono in n ritardo colossale sta volta >.< ma non sapevo proprio cosa scrivere D: insomma la mia fantasia era andata a farsi benedine!! Adesso è ritornta xD e spero non se ne vada tanto presto! Spero che il mio capitolo vi sia piaciuto!! :33 non vedo l'ora di sapere che ne pensate!! :** un bacio! alla prossima:)))) -sasa123-

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Capitolo 26
*** Era così dolce...sapeva di fiori d'arancio... ***


capitolo 26 
(ASCOLTA): 
http://www.youtube.com/watch?v=ZIxXCPvfwrQ (i just can't stop loving you) 


''E' passato davvero un sacco di tempo!''
Esclamò Michael.

''Michael, due settimane non sono poi così tanto tempo eheh''
Rispose a sua volta Annie.

''Sette capitoli sono sempre sette capitoli''

''Cosa?''

''Nulla! E' successo qualcosa di bello mentre ero via??''

''Mmh, se intendi se mi hanno chiamata per quel programma, no, ancora nulla. A proposito! Ieri stavo guardando l'intervista e ad un certo punto sei scomparso!''

''?, ah già. Beh c'è stato un piccolo contrattempo''

''che intendi?''

''beh...''

''?''

Un conto era inventarsi una balla e non dire nulla al signor Robert. Ma ad Annie no. Quei due occhi così grandi e penetranti. A quello sguardo non riusciva a mentire. Lo teneva prigioniero. Non c'era via di fuga. Doveva raccontarglielo.

''E una lunga storia''

''Abbia tutto il tempo qui''

''mpf...allora...''
cominciò a raccontare Michael. 

-----una decina di minuti dopo-----

''COOOSA??????????''

''eheh, su Annie. Non è successo nulla! Ho risolto, tranquilla!''

''Tranquilla???? io sono TRANQUILLISSIMA! è quella tizia che non deve esserlo!! La cercherò e appena la troverò gli farò pentire di essere nata!!!''
Esclamò Annie ormai travolta dalla rabbia. 

Oh mamma, Annie faceva davvero paura in quel momento. A Michael era venuto in mente di metterle le mani sulle spalle e dirle di calmarsi ma meglio tenere le mani a freno, probabilmente gleile avrebbe addentate in quel momento. 

''O-ok...su Annie. Calmati, è-è tutto ok! Non c'è bisogno di scaldarsi tanto-''

''NON C'E' BISOGNO UN CORNO!!!''

Michael rimase scioccato. Indietreggiò leggermente, per paura che Annie notasse il suo piccolo spostamento messo in atto per questioni di sicurezza, con la faccia di chi aveva appena visto il diavolo spuntare dal sottosuolo. Cavolo se faceva paura!! Doveva trovare un modo per tranquillizzarla! 

''COME SI PERMETTE QUELLA MALEDETTA??? IL GIORNO CHE MI INCONTRERA' SARA' IL GIORNO DELLA SUA FINE!!!''

''S-senti Annie, prima quando ero sull'aereo stavo pensando a 'I'll be there' e...''
Michael si fermò un attimo. 

Cercava di cambiare discorso però stava seriamente pensando di chiederglielo. Lei non era ancora una professionista e quindi questo l'avrebbe aiutata parecchio. Già da
quel giorno quella gli era sembrava un ottima idea. Beh adesso bisognava solo vedere cosa ne pensava Annie. 

''...Avevo pensato che sarebbe stata una bella idea se tu avessi accettato di cantarla insieme a me!''

''E NON E' FINITA!! SE SI AZZARDERA' A DIRE UNA SOLA PAROLA IO LA-...eh?...cosa hai detto?''
Chiese Annie, non potendo credere a quello che aveva appena sentito. 

''?, oh. Ti sei calmata finalmente! eheh pensavo che mi avresti ringhiato contr-''

''Che hai detto prima?''

''?, io...ecco, volevo sapere se ti andava bene. So che sei ancora alle prime armi e magari la gente troverà strano che una voce mai sentita prima duetti con Michael Jackson-''

''Scherzi??? sarebbe fantastico!!!''
Esclamò Annie abbracciandolo e appoggiando il volto sul suo petto. 

''????'' 

Michael era davvero sorpreso. Non si aspettava davvero quella reazione. Arrossì a quel gesto, certo che era davvero dolce. E poi quei capelli così voluminosi, vista da quella prospettiva sembrava uno di quegli animaletti tutti carini e morbidi.
 
''Grazie, grazie, grazie!'' 

Michael sorrise, com'era tenera...sembrava quasi una bambina. 

''Non devi ringraziarmi. Farei di tutto per renderti felice...''
Rispose Michael cominciando ad accarezzarle i capelli. 

Annie sorrise. Com'era bello stare tra le braccia di Michael. 
Doveva ricredersi. Michael aveva ragione. Dall'ultima volta che aveva toccato quelle mani, che aveva stretto a se quel petto...sembrava passato davvero TANTO tempo. 

[...]

Una mezz'oretta dopo erano finalmente arrivati a casa. Michael non ci poteva credere. Avrebbe riposato di nuovo nel suo bel lettino! Basta grandi letti d'albergo! basta corridoi colmi di fan! basta urla sotto la finestra. Almeno per una notte basta tutto!

''Finalmente''
Sospirò Michael. 

''Eheh, non ne potevi proprio piu, eh?''

''Assolutamente. E posso dire che questa volta è stata la meno sopportabile di tutte'' 

''xkè?? cioè insieme ai tuoi fratelli hai fatto viaggi lunghissimi! ah già, c'erano sempre i tuoi fratelli-''

''sbagliato''

''?, e cosa allora?''

''mpf, indovina''
Disse Michael dopo essersi seduto sulla poltrona con la schiena appoggiata allo schienale e le braccia incrociate. 

''?, mmh. Non ti piace Los Angeles?''

''?, no! hehe''

''L'albergo era brutto??''

''sbagliato''

''I fan non ti facevano dormire??''

''no''

''E' stata colpa della giornalista?!''

'' cosa?? no!''

''Eh cosa???''

Michael sbuffò, non era poi così tanto difficile. 
Si allontanò dallo schienale, allungò il braccio, la prese dal polsò e la tirò verso di se facendola sedere su di lui. 

''Io ormai sono abituato a starti accanto. Adesso non posso piu fare a meno di te neanche per un giorno. Possibile che non ci arrivi??''

''?''
Annie arrossì. Era davvero così importante per lui? 

''?, mpf. Sei stupita? non dovresti...''
Disse Michael prendendole delicatamente le mani ed appoggiandosele sulle spalle. 

''I-io...''

Non posso trattenermi...
La mia vita non ha valore 
Se non posso essere con te...


Michael le mise le mani sui fianchi e, dopo averla avvicinata a se e averle spostato i capelli, cominciò a baciarle il collo. Poi cominciò ad accarezzarle la schiena e a morderle leggermente il collo. Cavolo...avrebbe voluto morirci tra quella braccia. 

''Nh...''

''?'' 

Non posso smettere di amarti 
E se smetto... 
Allora dimmi cosa farò?...



Si allontanò per una attimo da quel collo color latte e, prendendole il mento con due dita le alzò il viso fino a far incontrare i loro occhi. La fissò per qualche istante. Era così bella quando arrossiva. Poi fece incontrare di nuovo i loro occhi. 

''Tutto ok, piccola?''

''...''
Annie presa dall'imbarazzo abbassò subito lo sguardo.
Cavolo...era così dannatamente sexy. 

''Non avere paura, eheh, non è la prima volta che succede..''
Disse accarezzandole il viso. 

''...N-non ho affatto paura...''
Rispose alzandosi. 

''?, qualcosa non va?''

Annie non rispose. Senza dire una parola lo prese dal polso, lo fece alzare e si diresse nella stanza da letto. Entrati nella stanza lo lasciò e, dopo essersi seduta sul letto con espressione corrucciata, come per nascondere l'imbarazzo, disse: 

''E-e che la poltrona era scomoda''

''?, mpf''

Michael sorrise, poi si avvicinò a lei e, dopo averla fatta sdraiare si mise su di lei. La guardò neglio occhi e poi si avvicinò al suo orecchio per sussurrarle:
''Qualsiasi cosa per renderti felice...''

Alla sera quando brillano le stelle 
Prego per trovare in te
Un amore così vero... 


Oddio, quello era il paradiso...
Pensava Annie mentre Michael ricominciava ad accarezzarla e a torturarle delicatamente il collo. 
Aveva un modo di fare così dolce e delicato, sembrava che stesse giocando con una bambola di porcellana. E poi il suo profumo...era così dolce e delicato...sapeva di fiori d'arancio...come poteva non perdersi in quelle sensazioni??...
Annie comincio ad accarezzargli i capelli e subito dopo gli prese il volto tra le mani e portandolo all'altezza del suo cominciò a baciarlo.

Quando la mattina mi sveglia 
Verrai e mi prenderai...
Ti aspetterò...



Quanto gli erano mancate quella labbra...
Michael interruppe quel bellissimo contatto, la guardo negli occhi e, senza smettere di fissare quelle due bellissime pietre verdi, cominciò a sbottonarle la camicia. 

''...posso?''
Chiese avvicinandosi al suo petto per poi lasciargli un bacio delicatamente. 

''...eheh, mi offenderei se non lo facessi...''
Rispose Annie giocherellando con il primo bottone della camicia di Michael. 

Michael sorrise, gia. Tutto quello di cui aveva bisogno lui era sentire la sua pelle morbida sulla sua...
Tutto quello di cui aveva bisogno lei era sentire il suo dolce profumo per tutta la notte...
Tutto il resto era solo un intralcio. 

Possiamo cambiare il mondo intero domani,
Possiamo cantare canzoni di ieri...
Posso dire, hey ... addio dolore.
Questa è la mia vita ed io...
Voglio vederti per sempre.



Commento dell'autrice: Salve a tutti!! :D Grazie per aver letto anche questo capitolo!! <3 
Vorrei precisare una cosa! 
se durante il capitolo vi siete chiesti: come fa questa cazzona dell'autrice a sapere che Michael usava un profumo ai fiori d'arancio?? HO FATTO DELLE RICERCHE! u.u
ed ho scoperto che il profumo perferito di Michael era ''
Bal à Versailles''

(Se volete saperne di piu leggere qui------> https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150097590749792.273455.111381019791&type=3) 

Adesso scappo un bacione gente!! :D non vedo l'ora di leggere le vostre recensioni! baciiii <3 

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Capitolo 27
*** The girl was dangerous ***


Era tutto così perfetto, quell'odore di ciliegia,
la sua pelle così morbida,
i suoi bellissimi boccoli dorati... cosa chiedere di piu?
Poi in un attimo il buio. 

Niente luce, niente profumo di ciliege, le sue bellissime mani, il suo bellissimo corpo, Annie. Si guardò intorno, solo buio. Era tutto sparito. 

''Michael...''

''?''
Si girò, senti una volce familiare, anche troppo forse. 

''Michael...''

''?, chi sei??''

Qualcuno lo stava chiamando, una volce cercava il suo nome. Ma chi era?? e soprattutto dove si trovava?? Perchè era così buio??

''Perchè?...''

''Cosa perchè?? chi sei?? dove sei??''
Chiedeva Michael guardandosi intorno.

''!..ugh...''

Il petto, perchè gli faceva così male??

''Oh no... ti sei dimenticato di me...''

''Io-... non ti vedo! non posso ricordarmi di qualcuno che non vedo!''

Era una voce così familiare.

''Tu non vuoi vedermi...''

''Cosa?? Non è vero! Ti prego fatti vedere!''
Gridava Michael tenendosi il petto con una mano. 

Perchè tutto questo dolore??

''...ugh...''

Era troppo forte, si sentiva come se qualcuno gli stesse strappando il cuore dal petto. 
Non riusciva a capacitarsi, perchè non voleva farsi vedere?? Perchè sentiva quel dolore assurdo?? Non riusciva neanche a reggersi inpiedi. 

''Fa male?''

''?...anf...s-si''
disse Michael tra un ansimo e l'altro. 

''Io so come farlo smettere''

''?...d-davvero?''

''Certo...''

Michael alzò per un attimo lo sguardo, era tutto buio ma stava riuscendo ad intravedere qualcosa. C'era una figura davanti a lui. Una ragazza per la precisione. 
Alta...
Formosa...
ma molto magra in vita.


Il modo in cui è entrata.
L'ho capito subito.
C'era qualcosa di diverso
in questa ragazza...



Capelli lisci, neri come la pece e lunghi fino a metà schiena. 
Si avvicinava sempre di piu e Michael ormai riusciva a vedere anche i piu piccoli particolari.
Occhi grandi, dello stesso colore dei capelli,
aveva una carnagione olivastra e un piccolo naso all'insù. 
Le labbra erano grandi, carnose e dello stesso colore delle rose. 


Il modo in cui si muoveva.
I suoi capelli, il suo volto, i suoi lineamenti.
Una divinità in movimento...



Indossava un vestito blu notte lungo fino ai piedi, a maniche lunge e con una grande spacca nella schiena. Insomma, era molto sensuale. 
Aspetta un attimo!... quegl'occhi color pece...ma certo. 
Non poteva che essere lei. 

''...t-tu''

''Poverino, stai soffrendo molto?''

''c-che ci fai qui?...''

''Siamo nei tuoi sogni, Michael. Qui tutto è possibile! Eheh''

''!...a-ahi...''

Non appena entrò nella stanza
potevo sentire l'aura
ella sua presenza.
Tutti si sono girati,
provando passione e desiderio.
La ragazza era persuasiva.
La ragazza di cui non potevo fidarmi...



Il dolore era sempre più forte. Michael continuava a tenersi il petto con le mani, ormai non riusciva neanche ad alzare lo sguardo. Ma cosa ci faceva lei li?? Se quello era un sogno, perchè?? Perchè stava sognando lei?? Perchè proprio in quel momento?? 

''Vuoi che ti aiuti?''

''...no''

''E perchè? hai sempre accettato il mio aiuto, no?''

''Era d-diverso...''

Continuava a tenersi il petto, perchè gli faceva così male?

''Invece no, Michael. Non è cambiato proprio nulla''
Disse lei abbassandosi fino a arrivare al volto di Michael, che ormai eri li piegato a terra per il dolore.

Gli prese il volto tra le mani. 

''Ci pensi ancora a queste labbra...a questo corpo...al suo profumo...ci pensi ancora. Tutte le notti''

''S-SONO BUGIE!''
Urlò Michael girandosi violentemente e liberando il viso dalla presa della donna.


La ragazza era cattiva...


''Ammettilo Michael.''
Disse lei sorridendo.

''N-non c'è niente d'ammettere.''

''Dillo.''

''no.''

''Tu sei...''

''no...''

''...ancora innamorato di me.''


La ragazza era pericolosa.


''NO!!''

''!''
Sussultò Annie.

''Anf...''
Cosa...cosa stava succedendo?...
Ah... Adesso era nella sua stanza da letto. Era tutto un sogno.

''Michael! Tutto apposto??''
Si avvicinò con sguardo preoccupato Annie. 

''?, Annie...si tutto ok...''
Rispose Michael sorridendo per poi abbassare lo sguardo.


Si fece avanti a tratti
con gli occhi del desiderio.
Mi sentii intrappolato
nella sua ragnatela di peccato.
Un tocco, un bacio,
un sussurro d'amore...
Ero al punto
di non ritorno...



''? Mh sarà.''
Cominciò Annie per poi accarezzargli la guancia. Poi continuò:

''Hai urlato così forte...e sembri anche spaventato...''

''Annie...per favore-''

''Per favore cosa?...Voglio solo capire cos'è che ti rende così triste. Farei di tutto per farti tornare il sorriso.''
Gli disse Annie sorridendo.

''E io tengo troppo al tuo per rischiare di spegnerlo''
Disse Michael prendendole la mano e accarezzandogliela. 

''? Cosa...intendi?''

''Non voglio vederti soffrire a causa mia...''

''Michael...io vedo i tuoi occhi, li vedo tristi e soli.''

''Non parlare come lei.''


Mi sentii prigioniero della strana
mancanza d'umanità della passione.
Questa ragazza era suadente.
Questa ragazza di cui non potevo fidarmi...



''? lei chi?''

''I-io...non voglio essere aiutato.''

''? xkè?''

''Perchè ho paura... in realtà non vorrei neanche affezionarmi troppo alla gente. Come invece sto facendo con te''

''Di cosa hai paura?''

''di essere abbandonato...di nuovo''

''Non dovresti''

''è già successo una volta...''

''Non con me. Non ti ho abbandonato fino ad adesso e non lo farò mai''

''Tu non conosci il mio passato''

''Non mi importa il tuo passato''

''?''

''Qualunque cosa tu abbia fatto fa parte del passato, e io non voglio considerarlo. Voglio solo far parte del tuo presente. Eheh e perchè no? renderlo così felice da permetterti di dimenticare tutto il resto.''

''...''

''Ti fidi di me?''

''Si''
Rispose Michael abbozzando un sorriso. 

''Allora permettimi di farti sorridere e dimenticare tutto il resto''
Gli disse Annie accarezzandogli il visto. 

''va bene...''


La ragazza era cattiva...


''...ti dirò tutto.''


La ragazza era pericolosa.










Commento dell'autrice: 
Salve ragazzi! :) SCUSATEMI!! questa volta ci ho messo quasi un mese intero! se riflettete sul fatto che l'ultimo mio aggiornamento è del 24/11! ç_ç mamma mia! come volta il tempo. Comunque vi ringrazio per aver letto anche questo capitolo :) Siete curiosi di sapere cosa è successo?? VI STO INCASINANDO LA TESTOLINA???? se è si: fate tutte le domande che volete! e io cercherò di rispondere (sempre in modo ambiguo) in attesa del prossimo capitolo :33 eheh! Questo è il BELLISSIMO periodo delle vacanze di Natale!! (wiiiiiiiiiiiiiiiiiiii <3) quindi penso di aggiornare molto piu spesso non essendo occupata (spero). Beh, che dire?? Ringrazio sempre tutte quelli che leggono e recensiscono questa storia :D 
Soprattutto: 
_Ecchan_kerryjackson95LittlElle e Marty200793
Grazie mille ragazze! :') 

Ci vediamo al prossimo capitolo!! <3 byeeeeeeeeee          -Sasa123-

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Capitolo 28
*** Susie ***


MOMENTO, MOMENTO, MOMENTO, MOMENTO!!!! (Cit. Perter Griffin) 
Prima che leggiate questo capitolo voglio augurare a tutti un sereno
Natale <3 
Buona lettura Moonwalker! ;)                   -Sasa123- 





La finestra era chiusa, nell'aria solo una leggera brezza fresca e qualche sospirò. Chissà come si sarebbe sentito dopo, non aveva mai avuto il coraggio di raccontarlo a nessuno. Si sedette, si scompigliò i capelli con una mano e, dopo aver emesso un leggero sospiro, continuò:

 
''Un paio di anni fa, 5 circa, ero in un periodo molto complicato della mia vita. Lo stress del lavoro e tutto il resto. Non che adesso non ne abbia ma in quei tempi ero solo un ragazzino, certo, avevo la mia esperienza ma ero pur sempre un ragazzino! e lo sai, a quell'età si ha solo voglia di uscire, divertirsi e cose simili. Insomma diciamo che in quel periodo della mia vita non ero molto felice. Passavo tutti i giorni da uno studio di registrazione all'altro quando il mio unico desiderio era quello di uscire e prendere un po d'aria fresca e sapevo che non avrei mai potuto farlo... Insomma fu un periodo molto brutto, soffrii anche di depressione per un certo periodo di tempo. Un giorno fui invitato ad un party, mi sentii così felice! finalmente avrei fatto qualcosa di diverso, avrei potuto stare con altre persone, divertirmi e tutto il resto! Non vedevo l'ora che arrivasse quella sera!... il 24 dicembre per essere precisi...''
 
Mentre Michael raccontava Annie poteva vedere tutte le emozioni passargli d'avanti a gl'occhi. Per esempio, in quel momento Michael guardava fisso nel vuoto e sorrideva. Certo, stava parlando di una delle cose che lui aveva sempre desiderato.
 
''Finite le registrazioni corsi subito in auto e mi feci accompagnare dal mio autista a casa...''
 
-------------
 
Appena arrivato mi fiondai d'avanti all'armadio e cominciai ad uscire miliardi di giacche, tutte sbrilluccicose e colorate, e a buttarle sul letto. Non sapevo proprio quale scegliere! non è che mi capitasse così spesso di essere invitato ad un party. 
Scelsi dei vestiti che avevo usato qualche tempo prima per andare ad una premiazione: Un pantalone nero un po largo alla fine, una delle mie giacche bianche piene di paiette con decorazioni quasi principesche, un paio di scarpe nere e in fine il mio fidato amico guanto. Mi guardai per un attimo allo specchio, perchè?? perchè, c'era sempre qualcosa che non andava?? La gente diceva che ero perfetto eppure di così perfetto non ci vedevo proprio nulla. Chiamai la mia cameriera personale, avevo bisogno di un altro parere. Le chiesi: 
 
''Allora?? che ne pensi?''
 
e lei con la sua solita calma e pacatezza, senza neanche pensarci un attimo mi rispose:
 
''E' perfetto signor Jackson.''
 
Sospirai a quell'affemazione, certo che non avevano neanche un po di fantasia! 
Una mezz'oretta dopo arrivò il mio autista per accompagnarmi nel posto dove si sarebbe dovuta tenere la festa. Inutile dire che fu davvero difficile entrare nella grande sala, perchè a quanto pare i miei fan avevano saputo della mia partecipazione al party...
 
------------
 
 
''e non potevano certo perdersi Michael Jackson che usciva da una macchina ed entrava dentro un sala, non sia mai!'' 
Affermò Michael ironicamente. 
''Comunque''
 
-------------
 
 Arrivato li dentro ero mentalmente preparato a dimenticare tutto lo stress e DIVERTIRMI nel verso senso della parola. Sfortunatamente per me la sala era piena di persone beh...avanti con gli anni. Dopo aver capito 'l'andazzo' della serata mi arresi all'idea di dover passare un altra serata piena di coplimenti, di 'alla regina!' e cose simili. Appena misi piede in sala sentì il peso di tutto lo sguardo della gente puntato su di me. Dopo qualche istante mi ritrovai circondato da una marea di persone che volevano stringermi la mano e congratularsi con me, anche per motivi a me sconosciuti ma questa è una cosa che anche tutt'ora non riesco a comprendere. E la serata passò così, a via di complimenti, battute di poco conto e strette di mano. Dopo qualche ora non ce la facevo piu, avevo bisogno di un po d'aria, pace, silenzio e solitudine pura. Attesi il momento in cui la mia guardia del corpo ebbe un attimo di distrazione e, senza farmi vedere da nessuno, aprii la porta del cortile sul retro e mi nascosi li. Menomale! era vuoto, completamente! Potevo finalmente riprendermi. Mi sedetti e sospirai. Oddio com'era bello stare li, niente piu mormorii e complimenti. Solo io e i miei pensieri. Naturalmente non fu così per molto. La mia guardia del corpo si era accorta della mia assenza e aveva cominciato a cercarmi. E pensa un po? aveva cominciato proprio dal giardino sul retro. Decisi di nascondermi dietro uno dei tanti cespugli del grande giardino e aspettai finchè la mia guardia del corpo, dopo aver capito che non mi trovavo in quella stanza, se ne andò. Menomale! Pensai fra me e me, ancora nascosto dietro il cespuglio. Poi, ad un certo punto sentii una voce femminile sussurrarmi dietro l'orecchio:
 
''Che stai facendo?'' 
 
''!''
 
Mi prese quasi un colpo. Non pensavo proprio che in quel giardino ci fosse alcuno, oltre me. Mi girai di colpo e mi ritrovai d'avanti una ragazza, una bellissima ragazza. Certo, forse era qualche anno piu piccola di me, ma era comunque molto formata e carina. Aveva i capelli neri e lunghi fino alle spalle, e gli occhi che sembravano due palline di vetro nero, molto scure. Non riuscii a rispondere alla sua domanda, ero troppo sorpreso del fatto che quella ragazza fosse li dietro di me da chissà quanto tempo senza che me ne accorgessi minimamente. La guardavo solo fisso neglio occhi, con lo sguardo un po preoccupato. Pensavo: cavolo, adesso sono fritto. Di sicuro la gente verrà a sapere che sono qui e ricomincerà a tormentarmi. 
 
''?, perchè non parli?? cos'è? il gatto ti ha mangiato la lingua?''
Chiese ironicamente la ragazza alzando un sopracciglio. 
 
''Emh, no! e che io...''
 
''Ti stavi nascondendo, giusto?''
 
''?...si. Per favore non dire a gli altri che sono qui!''
Le chiesi quasi 'pregandola'. 
 
''E io cosa ci guadagno?''
Rispose lei incronciando le braccia. 
 
''Eh?''
 
Rimasi scioccato da quella domanda. Non capivo cosa passasse per la testa a quella ragazza. Di solito riuscivo a capire alla prima occhiata le persone ma con lei era diverso. Non riuscivo ad intravedere neanche un piccolo indizio nei suoi grandi occhi neri. 
 
''Pff, sto scherzando! Ahaha'' 
 
''Eh? Io non-''
 
''Sei un pò piu sempliciotto di quello che mi aspettassi! ahahah''
 
''?...Aspetta un secondo!''
 
''?''
 
''Vuol dire che non dirai nulla. Giusto? Posso fidarmi di te?''
 
''?...certo.''
Rispose lei con un sorriso furbetto stampato sulle labbra. 
 
''Oh, grazie mille.''
Dissi alzandomi da terra e spolverandomi leggermente il pantalone. 
 
''Ma di che. Comunque piacere, io mi chiamo Susie.''
Mi disse lei porgendomi la mano. 
 
''Piacere, io sono Michael''
Le risposi stringendole la mano.
 
''Lo so già''
Rispose lei ironicamente. 
 
Che cosa imbarazzante! Succedeva ogni volta che mi presentavo a qualcuno. 
Comunque, da li cominciò la nostra conversazione, era una ragazza molto particolare. Diceva quello che pensava, sempre e per dirlo usava quasi sempre un tono poco simpatico. Ma il fatto che fosse sincera era una dote che apprezzavo, molto. Ci volle poco per contaggiarla con qualche risata e così continuammo a parlare per il resto della serata. Ad un certo punto mi venne istintivo guardare l'ora, inutile dire che mi prese un colpo quando vidi l'ora. 
 
''Cavolo le 3!! A quest'ora i miei agenti avranno denunciato la mia scomparsa!''
Dissi ironicamente, ma sempre con tono molto preoccupato. 
 
''?, cavolo, non credevo fosse così tardi. A quest'ora mio padre mi starà cercando.''
 
''E' meglio che vada, comunque è stato bello parlare con te, Susie.''
 
''Anche per me è stato divertente. Sai mi piacerebbe rivederti qualche volta.'' 
 
''Perchè no? Ti lascio il mio numero. Così domani puoi chiamarmi e ci mettiamo d'accordo.'' 
Le proposi sorridendo. 
 
''Certo, sarebbe bello.''
Mi disse lei con tono di volce serio.
 
''?...ok. Adesso vado. Buona notte Susie.'' 
 
Dopo di che feci per andarmene. Subito dopo mi sentii tirare dalla manica della giacca e incuriosito mi girai verso di lei. Non ebbi il tempo di capire nulla. Sentii solo due labbra morbide unirsi alle mie e due piccole mani afferrarmi dal colletto della giacca. 







 

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Capitolo 29
*** L'errore più grande di tutta la mia vita. ***


Capitolo 29


 
Quelle labbra, così morbide. Sapevano di limone. L'avevo appena conosciuta eppure non seppi resistere a quella sensazione. Chissà perchè, io ero un tipo che amava le donne, le amo tutt'ora. Ma quelle situazione era troppo avventata per me... Potevo andarmene, potevo dirle: Ehi, ma che ti prende?? 
Eppure non lo feci. Non fu uno di quei baci a cui ero abituato, non era uno di quei baci dolci e allo stesso passionali. No. Quello era un bacio che riesce a strapparti via l'anima. Non sapeva d'amore, non era dolce come i baci delle favole. Era aspro e possessivo. Qualche minuto dopo si staccò, non so perchè ma era riuscita a togliermi anche l'ultimo briciolo di energia. Cominciò a fissarmi con quei suoi occhi magnetici. Quello sguardo mi tolse il respiro. Non so il perchè, quello non era amore. 
 
''Ci vediamo, Jackson.''
Disse Susie sorridendo maliziosamente e rientrando in sala. 
 
''...''
 
Non ci potevo credere. 
Ero davvero rimasto li? fermo, immobile. Non ci capivo piu nulla. 
Mi distolse dai miei pensieri la voce di una delle mie guardie del corpo:
 
''Signor Jackson! Ma dov'era finito?? l'abbiamo cercata ovunque!''
 
''?, Oh...mi dispiace.''
 
''Si sente bene?''
 
''...Si, è tutto apposto.''
 
''La festa è finita, l'accompagnamo a casa.''
 
''Si.''
 
E così mi feci portare a casa. Non vedevo l'ora di appoggiarmi sulle soffici e calde coperte del mio letto. Quella sera però fu diverso, continuavo a pensare a quella ragazza. A Susie, a quel suo bacio, così possesivo. Se solo provavo a tornare indietro con la memoria a quel momento mi si bloccava il respiro. Non sapevo perchè, ma volevo rivederla. Quella sera non riuscii a dormire, continuavo a pensare a lei e a quel bacio. Cavolo, che situazione. Verso le 5 del mattino mi arrivò una chiamata da un numero che non conoscevo. Poi mi ricordai che quella sera le avevo dato il mio numero. E senza pensarci due volte mi alzai il piu infretta possibile e risposi. 
 
''Pronto?''
 
#Buona sera, ancora sveglio?# 
 
Si era Susie. 
 
''Si...e che non sono riuscito a prendere sonno.''
 
#Davvero? mi dispiace. Troppi pensieri, Mr. Jackson?#
 
''?, io...''
 
#Come pensavo. Ti si legge negli occhi.#
 
''...''
 
Come faceva?? Non era possibile, nessuno mi aveva mai capito così bene. Ma il problema era: io volevo essere capito? No. Non faceva proprio per me. Non avevo bisogno del suo aiuto. Potevo cavarmela benissimo da solo. 
 
''Senti Susie, è tardi. Domani ho un impegno urgente e non posso proprio prensentarmi come uno zombie. Proverò a dormire qualche ora.''
 
#D'accordo, allora ti lascio riposare.#
 
''Buona notte.''
 
#Notte Mike, e se avessi bisogno di qualcuno che ti liberi dai tuoi problemi... ricordati questo numero. Eheh. Ciao.#
 
''? Liberare da-''
 
Tuuuu...tuuuu...
 
Aveva staccato. Cosa...cosa intendeva per 'liberare dai problemi'? Quella ragazza proprio non riuscivo a capirla. Appoggiai il telefono sul comodino e mi stesi di nuovo sul letto cercando di prendere sonno. Senza nessun risultato. 
Qualche ora dopo guardai l'orologio, erano già le 7. Dovevo muovermi o avrei fatto tardi al colloquio con la case discografica. Mi alzai, presi un po di caffè, mi feci una doccia e in men che non si dica ero pronto per cominciare una nuova gioranata. O quasi...
Verso le 8 arrivai negli studi della mia casa discografica e insieme al mio manager mi misi a discutere sulle somme che la casa avrebbe dovuto sborsare per produrre uno dei miei futuri dischi. ''Off the wall'', già in preparazione da qualche tempo. Ci tenevo troppo a quel disco e non avrei permesso a niente e nessuno di rovinarmelo. Inutile dire che ci fù un problema, un grosso problema. La casa discografica non aveva abbastanza soldi per portare avanti il mio progetto e li entrai in panico. Cavolo, che casino. Non ci potevo crede, perchè a me?? Stemmo li a discuterne per un oretta fino a quando non mi infuriai e decisi di far continuare la discussione al mio manager, poi mi avrebbe fatto sapere tutto. Decisi di prendere la macchina e farmi portare a fare un giro, così, per schiarirmi un po le idee. Non ne potevo proprio piu. Che diavolo, ma perchè tutto a me?? Cosa avevo fatto di male per meritarmi tutti quei problemi?? Ad un certo punto mi venne un lampo. E cominciai a ripetermi la frase della sera prima: ''Se avessi bisogno di qualcuno che ti liberi dai problemi...''
 
''Ricordati...questo numero.''
Mi dissi fra me e me. 
 
Lo so, chiamarla non aveva senso, e non avrebbe risolto un bel niente ma...cosa dovevo fare?? E poi non avevo niente da perdere. Decisi di chiamare Susie, giusto per togliermi alcuni pensieri che mi frullavano in testa dalla sera prima. Volevo avere delle risposte. Non ci pensai due volte, presi il telefono e la chiamai. 
 
Tuuu...tuuu....
 
#Pronto?#
 
''Pronto Susie, sono Michael.''
 
#? ciao Mike! cosa c'è? è successo qualcosa? sembri un po strano.#
 
''Si, scusami se ti disturbo ma...vorrei parlarti.''
 
#Si certo, dove sei?# 
 
''Sono per strada, sei sola? sei a casa?''
 
#Si#
 
''Dove abiti?''
 
#In london street, difronte alla Banca.#
 
''Ok, arrivo.''
 
Diedi l'indirizzo al mio autista che in meno di 10 minuti mi portò proprio difronte alla casa di Susie, che mi stava aspettando fuori dalla porta. Mi misi gli occhiali e il capello e cercando di non essere visto, scesi dalla macchina e entrai dentro casa sua. 
 
''Ciao Mike! Qual buon vento ti porta qui?''
 
''Ciao Susie, perdonami se ti ho disturbata ma avevo bisogno di parlarti.''
 
''?, si certo. Vieni accomodati di la in soggiorno, puoi sederti sul divano.''
Mi rispose sorridendo. 
 
''Grazie.''
Le dissi ricambiando il sorriso. 
 
''Dimmi, cosa è successo?''
Mi chiese lei incuriosita. 
 
''Oggi è stata una giornataccia. Ho avuto un problema nella mia casa discografica. In piu ieri sera non sono riuscito a chiudere occhio. Sono uscito per prendere un po d'aria e...ho pensato alla tua frase. Quella di ieri sera.''
 
''? quale?''
 
''...Mi hai detto che se avessi avuto bisogno di qualcuno che mi togliesse dai problemi...potevo chiamarti.''
 
''?, mpf. Allora...sei qui per quello? Sei stanco? Hai bisogno di qualcuno che ti tolga dai problemi?''
Disse lei alzandosi dal divano. 
 
''Io...s-si...ne ho davvero bisogno.''
Le rispose Michael appogiando il volto sulle mani. 
 
Ero arrivato al limite, non ne potevo proprio più. 
 
''Se tu...puoi fare qualcosa per tutto questo...falla, per favore.''
Non credevo alle mie parole. Se davvero stavo dicendo una cosa del genere ad una ragazza appena conosciuta allora ne ero convinto. Ero proprio al limite. 
 
''Io non posso toglierti i problemi ma...posso sempre provare a farteli dimenticare per un po.''
Disse lei sorridendo maliziosamente. 
 
''?...''
 Si voltò verso Susie, che ormai era proprio difronte a lui. 
 
''Conosco il rimedio giusto. Devi solo darmi l'ok...''
Si abbassò fino ad arrivare al suo volto e avvicinandosi cominciò ad accarezzarlo dietro il collo. 
 
''...e potrò renderti felice per un pò.''
Concluse lei sfiorandogli le labbra con le sue. 
 
''...''
Ero sorpreso. Non potevo proprio crede a quello che stava succedendo. La fissai per un attimo in quei suoi due occhi neri come la notte...e li fu la fine. Se volevo mantenere anche solo un briciolo di controllo, quello non dovevo proprio farlo. E deccole di nuovo, le sensazioni della sera prima: mi si bloccò il respiro, e mi sentii perso. Non dovevo guardarla, non dovevo farmi ipnotizzare da quegl'occhi, da quel corpo...da lei. 
 
''...ok''
Rispose Michael con un filo di voce. 
 
E quello non fu solo l'inizio di tutto quanto... fu anche l'errore piu grande di tutta la mia vita. 





Commento dell'autrice:
Salve gentaglia!!! eccomi qui con il 29esimo capitolo ;) A dire la verità ho scritto questo capitolo avant'ieri ma non avendo connessione non ho potuto aggiornare fino ad adesso >___<'' Cmq beh che dire?? Buona lettura! aspetto le vostre recensioni con ansia :D   -Sasa123-

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Capitolo 30
*** Le due pietre nere ***


Capitolo 30 



Non l'ho mai saputo ma stavo
oltrepassando il limite
"Forza vieni con me"
Ho detto ""non ho tempo"
Disse "Non fingere che non ci eravamo 
sentiti per telefono"...
 
Cominciò a fissarmi come un predatore fissa la sua preda. Si avvicinò e senza pensarci due volte cominciò a baciarmi e a mordermi le labbra, era così strano, non ero affatto abituato a baci del genere ma decisi di lasciarla fare. Che avevo da perdere? Dopo qualche minuto terminò il bacio e ne approfittai per riprendere un po d'aria. Cavolo, mi aveva lasciato proprio senza fiato. Si sedette sulle mie gambe e, dopo aver ripreso nuovamente a baciarmi, cominciò a sbottonarmi la camicia. Non potevo farci proprio nulla, ero finito nella sua trappola. Si staccò da me e cominciò ad osservarmi. Sorrise maliziosamente e si leccò il labbro superiore. Mi stava sfidando. 
 
Si fece avanti a tratti
con gli occhi del desiderio,
mi sentii intrappolato
nella sua ragnatela di peccato...
Un tocco, un bacio,
un sussurro d'amore.
Ero al punto
di non ritorno...
 
''Ok...adesso basta giocare.''
 
Le dissi cercando di restare il piu calmo possibile. La presi delicatamente dai polsi e la feci sdraiare sul divano, poi mi posizionai su di lei. E cavolo! sono un uomo anch'io! Sapevo che era sbagliato, che non avrebbe risolto niente e che probabilmente era tutto programmanto, gia... lei sapeva che sarebbe andata a finire così e io, come un fesso, ci sono cascato con tutte le scarpe. Ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro, non potevo farlo, non ci riuscivo. Non so perchè, credo sia la natura di noi uomini, nella vita di tutti i giorni siamo forti e irrefrenabili ma se perdiamo la testa per una ragazza è la fine. E questo è quello che successe a me quella notte. 
 
''?...Wow, da dove proviene tutta quest'audacia, Mr. Jackson?''
Mi chiese lei con sguardo compiaciuto. 
 
''Io...mi sono sentito come se la situazione mi stesse scivolando dalle mani.''
Le risposi avvicinandomi al suo volto. 
 
''Proprio come in questi giorni?''
Mi sussurrò lei avvicinandosi al mio orecchio. 
 
''?...''
 
Sprofondato nell'oscurità
dell'insanità della passione,
mi sentii prigioniero della strana
mancanza d'umanità della passione...
Questa ragazza era suadente,
questa ragazza di cui non potevo fidarmi...
La ragazza era cattiva,
la ragazza era pericolosa...
 
Non potevo credere a quello che stavo pensando in quel momento...aveva ragione. 
Ero stufo di sentirmi sottomesso dal mio lavoro e da tutto il resto. Per una volta volevo essere io a controllare la mia vita. Mi allontanai di qualche centimetro, giusto per riuscire a guardarla negli occhi, mi misi a riflettere qualche istante e, dopo aver preso un respiro profondo, sospirai abbozzando un sorriso. 
 
E alla fine è successo.
Mi ha toccato.
Le labbra
di quella strana donna
gocciolavano come miele
E la sua bocca era
più liscia dell'olio...
Ma il suo spirito interiore e le sue parole
erano taglienti come
Una spada dalla doppia lama,
ma mi piaceva
"Perchè è pericoloso"...
 
''Si, proprio come in questi giorni.'' 
Le risposi diventando subito dopo serio in viso. 
 
Subito dopo le liberai il collo dai suoi capelli neri e, dopo essermi avvicinato lentamente, cominciai a baciarlo. Mentre facevo questo cominciai a levarle i vestiti e a buttarli oltre il divano. Beh, è inutile dire cosa successe dopo. Dico solo che dopo un ora presi i miei vestiti da terra, li indossai, mi diedi una sistemata e, dopo aver osservato per un attimo la ragazza che mi guardava compiaciuta su divano, presi il telefono e uscii da quella casa chiudendomi la porta dietro le spalle. Restai fermo a fissare il vuoto per qualche istante e, dopo aver fatto un respiro profondo, mi sedetti sul primo scalino passandomi le mani tra i capelli. 
 
''...Cavolo...''
 
Non potevo crederci, non riuscivo neanche a pensarci. Che cavolo avevo fatto..? Non era per niente da me! Mi sono lasciato fregare da una ragazza appena conosciuta di cui non conoscevo neanche il cognome... Ormai il danno era fatto, non potevo farci nulla, però dovevo ammetterlo: Non mi era dispiaciuto per niente, in un certo senso. Anzi, se era possible mi sentivo come liberato da un peso. Ma sapevao che 'quella cosa' era stata solo un errore. Un grosso errore fatto in un momento di debolezza. Non mi restava che guardare avanti e dimenticare quella storia.
 
''Se avessi bisogno di qualcuno che ti liberi dai problemi... ricordati questo numero.''
Pensavo guardando il telefono.
 
Quella frase rimbombava nella mente, non riuscivo a farla andare via. Ma ce l'avrei fatta, avrei chiamato il mio autista e mi sarei fatto accompagnare di nuovo a quegli studi di registrazione per finire quel lavoro lasciato in sospeso. Perchè dopo tutto su quel divano non era successo nulla... in me non era cambiato nulla...
 
Prenditi i miei soldi,
butta via il mio tempo,
puoi chiamarmi tesoro
ma dannazione non sei fatta per me...
 
''Non è cambiato nulla, assolutamente nulla...''
Continuavo a ripetermi tra me e me. 
 
Ma sapevo già che qualcosa era successo, il mio cuore era stato avvolto da un maleficio. Quelle due pietre nere mi avevano segnato, sapevo che non sarei riuscito a dimenticarle. Perchè quella donna, quel viso, quel corpo, quella voce, quella bocca, quello sguardo... non me lo avrebbero permesso. 

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Capitolo 31
*** Keep the faith ***


 

ASCOLTA: (http://youtu.be/Ss-PF0whyxA) -Keep the faith-


 

I minuti passarono veloci, mi sedetti su quegli scalini a pensare. Una decina di minuti dopo arrivò la macchina per portarmi a gli studi. Salii senza neanche pensarci.

''Signor Jackson, va tutto bene?''
Mi chiese il vecchio autista.

''?, sisi. E che oggi è una di quelle giornate da dimenticare.''

''Mi dispiace, ma stia tranquillo, le giornate-no capitano a tutti.''
Mi rispose con voce calma e rassicurante.

''?... Senta...''

''si?''

''Le è mai capitato di sentirsi solo e in trappola?... Come chiuso in una gabbia, e di avere paura? Paura di buttare via il proprio tempo, di sbagliare tutto.''

''Se lo chiami forte
ti entrerà dentro...''

''?, mpf certo che si. Come ti ho detto prima capita a tutti.''
Mi rispose abbozzando una risata.

''E come ha fatto ad andare avanti?''
Gli chiesi quasi incuriosito.

''attraverso il cuore della tua resa,
nei tuoi alibi.
e puoi dire le parole
come se capissi...''

''Beh signor Jackson, deve sapere che non c'è sempre una scappatoia per tutto. A volte ci basta non pensare piu a quella determinata cosa che ci fa stare male, a volte è proprio pensandoci che si trova la soluzione a i nostri problemi e poi... ci sono volte in cui bisogna soltanto accettare il fatto che la vita non è composta solo da momenti felici.''
Mi rispose tranquillamente mentre parcheggiava d'avanti al cancello degli studi.

''?... Vuol dire che per andare avanti bisogna solo arrendersi ed accettare i problemi senza provare a fare qualcosa??''
Gli chiesi quasi irritato da quella risposta.

''? No, ahah, Affato!''
Mi rispose sorridendo.
''Vede è tutto il contrario di quello che pensa.''

''?''

''Non possiamo vivere sperando di evitare i nostri problemi o di non averne. Dobbiamo accettare il fatto che ci siano ed avere la forza e il coraggio di affrontarli. Può sembrare strano ma è proprio così che si vive.''

''ma il potere è nella fede,
datti una possibilità
perchè puoi
scalare le montagne più alte,
nuotare nel mare più profondo.
hai solo bisogno della forza di volontà di farlo...''

 

Rimasi scioccato da quella risposta. Anche se mi veniva difficile ammetterlo: quell'uomo aveva ragione. Non si diventa felici evitando i problemi, ma impegnandosi e superandoli. Caspita, perchè non ci avevo pensato prima??
Scesi dalla macchina, aprì lo sportello dell'autista e lo abbracciai.

''Grazie mille!''
Gli dissi sorridendo per poi salire a gli studi.

''?, di nulla.''
Mi rispose accennando un sorriso e cercando di mantenere il proprio atteggiamento da lavoratore serio.

''e, ah!...un po' di autostima.
per cui abbi fede...''

Entrai dentro l'edificio e cercai di prendere l'ascenzore per salire al mio piano. Cliccai piu volte il pulsante ma niente da fare, era occupato. Ma no problem, presi le scale. Arrivato al mio piano aprii la porta e vidi il mio manager e gli altri membri della casa discografica che stavano ancora discutendo sulle somme per la pubblicazione del disco ''Off the wall''.

''Mike! che fine avevi fatto??''
Mi chiese il mio manager.

''Un giro giusto per schiarirmi le idee, ma adesso sono qui. Avete trovato qualche soluzione??''

''E' inutile continuare a parlarne! la casa discografica non ha abbastanza soldi per consentire questa pubblicazione!''
Esclamò infuriato uno dei membri.

''Ma ci deve essere un modo! Dopo tutto il lavoro che abbiamo fatto non possiamo buttare tutto nella spazzatura-''
Mi fermai a pensare. Avevo avuto un idea fantastica!

''Ci sono!''
Esclamai.

''?? Hai qualche idea?''
Mi chiese il mio manager.

''Si! So che è una cosa un po azzardata, ma vorrei pagare di persona le spese per il disco.''

''Cooosa???? Mike, no! E' una scelta troppo azzardata! Sai quanti soldi ci sono in ballo qui?? Non puoi rischiare così tanto!''
Mi rispose il mio manager.

''Si ma è l'unico modo per mermetterne la pubblicazione. E poi che ne sai, potrebbe anche andare meglio di quanto ti immagini!''

''Ma-''

''Niente ma! Ormai ho deciso. Voglio pagare il disco a spese mie.''
 

''non lasciarti fuorviare da nessuno,
devi sapere quando
è giusto partire
per fare decollare
i tuoi sogni...''

 

''?...e va bene! Tanto è inutile cercare di convincerti, no?''
Sospirò il mio manager.

Sorrisi. Non avevo dubbi, sapevo per certo che non sarebbe stata una battaglia persa. Io credevo in quel disco.

''perchè è solo
questione di tempo
prima che la tua fiducia
abbia successo...''

''Bene, allora è deciso, le spese del disco saranno messe tutte sotto il nome del signor Jackson.''
Disse il capo della casa discografica.

''Ok, è stato un piacere. Arrivederci.''
Esclamò il mio manager.

''Arrivederci.''
Dissi prima di uscire da quella stanza, chiamare il mio autista e farmi accompagnare a casa.

Bene. E anche questo problema è risolto. Adesso doveva solo aspettare che si facessero le 4 del pomeriggio per cominciare i lavori per il disco, ormai era tutto quasi tutto pronto ma prima della masterizzazione doveva essere controllato e perfezionato! Non si accettano errori! Menomale! Non ci poteva credere, finalmente aveva risolto quell'insopportabile problema che lo perseguitava ormai da giorni.

''?, la vedo di buon umore signor Jackson.''
Esclamò l'autista.

''Lo sono.''
Gli risposi sorridendo.

Ricambiò il sorriso e continuò a guidare.
Era davvero una brava persona.

''non ha importanza quanto ci vorrà,
puoi avere successo
ma devi avere fede.''



Arrivato a casa mi sdraiai un po sul mio letto. Com'era soffice e pensare che c'è gente che passa la propria vita a dormire in capanne umide e sporche... che tristezza. Se avessi potuto avrei comprato un lettone, non uno normale, uno di quei lettoni giganti. Doveva essere immenso, così grande da permettere a tantissima gente di sdraiarsi e riposarsi. Eheh che pensiero strano, ma sarebbe stato bello, no??... Momento... ma come sono orrivato al pensiero del lettone gigente??? Ahah! Certo che la mente umana è proprio bizzarra. Ma forse il perchè di quei pensieri strambi è stata la bellissima sensazione di leggerezza di prima. Il fatto di aver risolto un problema con le mie sole possibilità ed idee. Non vedevo l'ora di raccontarlo a Susie-...?

Susie?... Perchè ho pensato subito a lei? Ci sono un sacco di persone a cui posso raccontarlo! Mia madre, Janet, La Toya, Rebbie...i miei fratelli...mio padre...e...poi?
Non c'era davvero piu nessuno??... che tristezza. Dovevo proprio farmi qualche amico in piu. Ma come? Dopo tutto ero sempre impegnato con il lavoro e tutto il resto. Chi aveva tempo per divertirsi??

Però adesso c'era anche Susie. Lei mi ascolatava e mi capiva. E ora che ci pensavo avevo qualche oretta libera e potevo benissimo andare da lei e... ma che imbarazzo! Dopo quello che era successo quella mattina. Eppure non mi era dispiaciuto per niente. Il suo profumo era così buono... e quei due occhi neri non riuscivo proprio a togliermeli dalla testa.

Cominciò a battermi il cuore all'impazzata. Cavolo, sembravo proprio una ragazzina innamorata. Che imbarazzo! Altro che uomo in carriera! Però... mi sentivo così bene... Che la ragione vada a farsi benedire! Non è mica un reato frequentarsi con una ragazza! Sono un uomo. Anche se dovevo ammettere di essere stato un po troppo...emh... avventato? Però non sarebbe stato brutto. Susie dopo tutto è una ragazza molto carina e se si sa prendere anche molto gentile...

Che male c'è... se la chiamo?




Commento dell'autrice:                                                                                                                                                                                                                                              
Salve! Grazie per aver letto anche questo capitolo:)                                                                                                                                                                                                 
Mi scuso con voi per l'ennesimo ritardo ma spero comunque che questo capitolone (chiamo così i capitoli piu lunghi del previsto:3) sia stato di vostro gradimento!          
Naturalmente non vedo l'ora di sapere che ne pensate:) Si accettano domande sul capitolo (in caso di incomprensioni o dubbi).                                                                    
Un bacio!:* alla prossima!                                                                                                                                                                                                                                         

PS: In questo capitolo avevo intenzione di inserire, alla fine, il disegno stile manga di Annie e Mike che mia sorella ha fatto con TAAANTO amore per questa storia.      
Ma purtroppo non è stato possibile per mancato collaboramento del mio pc D:                                                                                                                                                     
Lo inserirò nel prossimo capitolo;) Byeee <3   -Sasa123-                                                                                                                                                                                         

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Capitolo 32
*** Grazie ANCORA, Diana. ***


Che male c'è se la chiamo?...

''No! Non posso chiamarla. E' vero che io e lei siamo sempre un ragazzo e una ragazza, e che non ci sarebbe nulla di male ma... Susie non è la ragazza che fa per me. Io e lei siamo come l'acqua e l'olio, non possiamo stare insieme! Sarebbe...strano. E' inutile che mi prendo in giro, sono confuso, non so che fare. Mi chiedo se... Diana! Ma certo! Potrei chiederle qualche consiglio, dopo tutto la conosco da molto tempo e di lei so di potermi fidare ciecamente. Mi aiuterà di sicuro.''
Pensai.

Presi il telefono e digitai il suo numero, cavolo, perchè non ci avevo pensato prima??

Tuuu...tuuu...
Rispose.

#Pronto?#

''Ehy Diana, sono Michael.''

#Ehy Mike! sono felice, è tanto che non ci sentiamo!#

''Eheh, anch'io sono felice di sentirti Diana.''

#Dimmi pure, è successo qualcosa?#

''Nono! niente di che, volevo solo sapere se avevi tempo per una chiacchierata. Ti offro un caffè, ti va??''

#Premuroso come sempre, eh Mike? Comunque non mi sembra il caso di scatenare un putiferio per un caffè. Sai, i tuoi fan stanno sempre all'erta. Per questa volta il caffè te lo offro io qui a casa mia, ahah, ti va?#

''? Oh hai ragione. Mi dispiace, volevo pagare io questa volta! Con tutto quello che hai fatto per me fino ad ora è il minimo. Però non voglio crearti problemi quindi... Va benissimo a casa tua.''

#Suvvia Mike, lo sai quanto ti voglio bene. Per me averti qui a casa mia dopo così tanto tempo è un piacere.#
Mi rispose sorridendo.

''Non cambi mai, eh Diana?''

#Proprio no, ahah. Quando ti va bene?#

''Anche questo pomeriggio, se va bene a te.''

#Va benissimo. Allora ti aspetto alle 4?#

''D'accordo. A dopo allora!''

#A dopo, Mike!#

Tuuu... tuu...

Nienta da fare, è sempre la solita. Sempre la stessa Diana Ross. Dolce, gentile, affettuosa, altruista... Si è sempre comportata così con me e i miei fratelli. Mi ricordo che da piccolo ero innamorato perso di lei, fin dagli inizi dei Jackson 5. Chissà, forse ancora un pò lo sono.

''E' impossibile non amare una donna come Diana.''
Sospirai.

Beh, erano già le 14:30. Dovevo sbrigarmi se volevo arrivare in orario.
Decisi di farmi una doccia per schiarirmi le idee. Per me era difficile aprirmi ad una persona e parlare dei miei sentimenti. Ero molto chiuso di carattere e lo sono tutt'ora.

''Speriamo bene.''
Sussurrai tra me e me.

Finii di lavarmi e il tempo di asciugarmi, scegliere i vestiti, e sistemarmi i capelli si fecero le 15:30. Era arrivato il momento di uscire, la strada da fare era molta e se volevo arrivare in orario dovevo sbrigarmi. Salii in macchina e mi feci accompagnare a casa di Diana. Feci scendere il mio autista a suonare, c'era troppa gente in giro e volevo evitare di creare scompiglio, e quando Diana aprì la porta sgattagliolai dentro casa il più in fretta possibile.

''Buongiorno bella signora.''
Le dissi sorridendo.

''Ma come si permette?? Sono ancora una signorina io!''
Mi rimproverò ironicamente.

''Ahah, ciao Diana!''
Esclamai abbracciandola.

''Ciao Mike! Quanto tempo. Sei diventato un ragazzone!''
Mi disse ricambiando l'abbraccio.

''Dici? Io mi sento ancora il bambino di qualche anno fa!''

''Beato te, caro! Io mi sa che sto invecchiando. ahah''

''Invece io vedo la stessa bellissima donna che qualche anno fa si prendeva cura di noi.''
Le dissi prendendole le mani.

''?... E io vedo lo stesso dolce, bello, sensibile e timido bambino di qualche anno fa.''
Mi disse guardandomi dolcemente ed accarezzandomi il viso.

Sorrisi. Mi sentivo bene, come se fossi tornato ai tempi in cui io e i miei fratelli giocavamo insieme. Io ero un tornado, niente e nessuno riusciva a fermarmi. Alle prove davo tutto me stesso, ma questo non bastava, o almeno non bastava a papà. Ogni singola volta che sbagliavamo una nota, un passo o qualsiasi altro piccolo errore papà non ci pensava due volte, ricordo ancora la paura che provavo ogni volta che lo vedevo con la cintura in mano... e io piangevo... Poi tornavo a casa da Diana e mi sentivo meglio, lei mi curava e mi rassicurava. Era come una seconda mamma per me.

''Bene. Che ne dici? ti va un caffè?''
Mi chiese indicandomi la cucina.

''Certo!''
Le risposi seguendola in cucina, per poi sedermi in una delle sedie del piccolo tavolo. Prese la caffettiera, ne versò un pò a testa e si sedette anche lei.

''Allora Mike, che mi racconti?''

''Oh beh, nulla di che. Ho appena finito di lavorare per un mio disco ''Off the wall'' che verrà pubblicato a breve.''

''Davvero? wow, non vedo l'ora di ascoltarlo. Ne sei soddisfatto?''

''Molto. Ma sono comunque molto in ansia, sai, per me è molto bello... ma non so se piacerà a gli altri.''

''Ne sei soddisfatto?''

''Si però-''

''Si o no???''

''? Si!! Ne sono soddisfatto!''

''E allora andrà bene. Ne sono sicura.''

''Ahah Grazie.''

''Ma di che!''

Chiacchierammo per un paio di minuti bevendo caffè, che strano, erano passato parecchio tempo dall'ultima volta che l'avevo vista e sembrava come se fosse stato solo ieri. Diana era una persona davvero è speciale, ero convinto di potermi fidare di lei, al cento per cento.

''...senti Diana.''
Cominciai.

''Si?''

''Posso chiederti un consiglio?''
Le chiesi un pò incerto.

''Dimmi pure.''

''In questi giorni sono molto impegnato. Tra le spese e i lavori del cd, e i problemi con la casa discografica non ho un attimo libero. Insomma, sono molto stressato in questo periodo. L'altro giorno sono stato invitato ad una festa, una di quelle noiose. Quelle dove non vedi l'ora di tornare a casa. Li ho incontrato una ragazza. Abbiamo cominciato a parlare e-''

''Ti piace, giusto?''

''S-si... è molto carina. Ma non è questo il punto!
Il fatto e che è molto...audace? N-non so come descriverla! Fatto sta che quella sera stessa mi ha baciato.''

''Mike! Ma l'avevi appena incontrata!''

''I-io lo so! Ma te lo giuro non me l'aspettavo! E' stata una cosa improvvisa. Ma... non è questo il punto...''

''Cosa è successo?''

''Come ti ho detto... in questi giorni mi sentivo una pezza! Lo stress, il lavoro e... la mia vita. Diana, la mia stessa vita mi tormenta. Non ho amici, non vedo la mia famiglia da mesi ormai e sembra che tutto mi si stia rivoltando contro!... Non ho nessuno di cui fidarmi... Poi è arrivata lei. Non so, ci conosciamo solo da qualche giorno ma sento che quella ragazza ha qualcosa di speciale. Mi sono sentito così bene a parlare con lei. Forse mi sbaglio ma non posso farci nulla. Fatto sta che ho fatto qualcosa di sbagliato di cui me ne sono pentito e me ne pento tutt'ora...''

''?, non dirmi che...''

''...abbiamo fatto sesso.''

''Mike...''

''Si lo so! ho sbagliato... non dovevo assolutamente farlo. Ma ormai è tardi, non posso tornare indietro. Il punto è che, anche se so di aver sbagliato, io penso di provare qualcosa per Susie.''

''Susie, eh? Mhh... cosa vuoi sapere?''

''E' male? Cioè, è un male che io provi qualcosa per lei? P-probabilmente si sarà già scordata di me-''

''Mike. Noi siamo esseri umani. Siamo felici, gioiamo, piangiamo, ci innamoriamo... Capita a volte di ritrovarsi in queste situazioni. E tu non sei da meno. Per quanto la persona in questione possa essere completamente diversa da come ci aspettavamo... amarla non è un male.''

''?... si, hai ragione. Ma come faccio?? E se lei non provasse nulla per me??''

''Il destino è del tutto imprevedibile, ma ti da la possibilità di scegliere, Mike.
O ti lasci strasportare dalla corrente... o ci vai contro, con tutte le tue forze. Se ti lasci trasportare non sarà una sconfitta, se decidi di andarci contro, con tutto te stesso, anche se non andrà come hai sempre desiderato... non sarà mai una battaglia persa.''
Concluse sorridendo.

''?... Vuoi dire che... dovrei dirle quello che provo?''

''Voglio dire che devi farle capire che la ami. Devi farglielo capire con tutte le tue forze. Devi riuscire a farla innamorare di te. Non essendo appiccicoso e assillante, alle ragazza non piace questo. Devi farla ridere, devi sorprenderla, devi farla stare bene. Non fraintendere le mie parole. Non devi costringerla. Ma se ci tieni davvero devi provarci. Sta a te decidere se ne vale la pena di rischiare.''

''... Ho capito. Grazie Diana.''
Le dissi sorridendo.

''Di nulla, Mike.''
Mi rispose ricambiando il sorriso.

''Adesso scappo, ho una cosa urgente da sbrigare.''
Le dissi alzandomi e dirigendomi verso l'entrata.

''Sempre pieno di impegni, eh?''

''E' la mia vita.''
Le risposi facendole l'occhioliono.

''E' stato bello rivederti, Mike.''

''... Anche per me. Bye bye!''
Esclamai prima di lasciargli un bacio sulla guancia e salire in macchina il prima che potevo.

'' Mpf, bye bye.''
Rispose facendo cenno con la mano.

Salii in macchina e dopo aver ricambiato il saluto, per l'ennesima volta, con un cenno di mano chiusi il finestrino e feci partire il mio autista.

''Dove la porto signor Jackson?''

''... London street, difronte alla Banca.''

 

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Capitolo 33
*** ''...Ti importa, eh?'' ***


(ASCOLTA): http://www.youtube.com/watch?v=UWjYxR2cs5s

''Dove la porto signor Jackson?''

''London street... difronte alla Banca.''

''Come desidera.''
Mi rispose partendo.

Diana aveva ragione, non potevo mica rischiare il cuore se non ero certo che ne sarebbe valsa la pena. Dovevo accertarmene, i miei sentimenti potevano essere pure forti, ma dovevo avere la certezza che non sarebbero stati passeggeri.
Si può avere la certezza in queste cose?
Forse no, ma non potevo mica lanciarmi senza pensarci.
In pochi minuti arrivai a destinazione. Casa di Susie. Non c'era nessuno nei paraggi, scesi dalla macchina e mi diressi davanti alla sua porta. Suonai.

Diiinnn Dooonnn..

Qualche istante dopo Susie aprì la porta.
Indossava un jeans grigio, una cammicetta bianca e delle scarpe nere. Era truccata molto al naturale, aveva un rossetto rosso e i capelli raccolti in una treccia morbida.

''? Mike? che ci fai qui?''
Mi chiese guardandomi con aria interrogativa.

''Nulla, passavo da queste parti e ho deciso di fermarmi a farti un saluto. Disturbo?''

''No no. Entra.''
Mi rispose invintandomi cortesemente ad entrare.

''Che casa carina, non la ricordavo così.''

''Beh, non mi sembra che tu abbia visto molto della casa.''
Mi disse abbozzando una risata.

''Ahah hai ragione. Scusami tanto.''
Le risposi.

''? Scusarti? E perchè?''

''Perchè mi sono un pò lasciato trasportare dal momento. E' la prima volta che mi succede... Non sono riuscito a controllarmi e mi dispiace.''

''... Tranquillo. Capita.''

''? Parli come se ne fossi abituata.''

''Non sono l'ingenua verginella che credi tu. Sai... nella mia vita ho imparato che a volte succedono delle cose che non sempre sono giuste. Semplicemente bisogna accettarle.''

''Che intendi?''

''? mpf... sei così ingenuo.''
Mi disse abbozzando una rasata.

''E' vero, ho solo 17 anni. Ma penso di aver capito molto meglio di te come funziona l'amore. Sai, l'amore delle favole non esiste...''
Cominciò sedendosi sul divano.

''Qualche anno fa ero innamorata di un ragazzo. Si chiamava Jack. Io ero una tenera e carina ragazzina di 14 anni, lui ne aveva 19. Un giorno all'uscita della scuola lo incontrai e non appena mi vide mi disse che ero davvero carina, insomma, voleva conoscermi. All'inizio gli risposi di no, non ero in cerca di una storia, non mi interessava. Lui però non si arrese, una sera spuntò sotto casa e mi lasciò un mazzo di fiori sul muretto di casa. Io però ero ferma e decisa, non avevo assolutamente intenzione di frequentarlo, ne tanto meno di innamorarmi di lui. Jack non si arrese comunque. Tutte le sere passava sotto casa mia e mi lasciava dei fiori, che puntualmente rifiutavo. Un giorno, stanco dei miei rifiuti, mi fermò davanti alla scuola e mi disse: 'Per favore, dammi una possibilità. Mi piaci davvero.' Inutile dire che gli dissi di si.''

''Ma avevi solo 14 anni.''

''Si lo so... ma sai, quando non hai una madre e tuo padre se ne frega di te è facile sbagliare.''

''?...Mi dispiace. Non deve essere stato facile per te.''

''Non lo è stato, ma non è questo il punto. Una sera mi invitò ad uscire ed io accettai. Mi divertii tantissimo, come mai nella vita. Scoprii che Jack era davvero molto simpatico e dolce. Insomma, dopo un paio di uscite scoprii di essermi innamorata di lui. Una sera mi propose di salire a casa sua. Io da ragazzina innamorata non seppi dirgli no... Finì che andammo a letto insieme. Ero davvero innamorata di lui e se questo lo rendeva felice, al diavolo, l'avrei fatto. Passò la serata, mi riportò a casa e se ne andò. L'indomani uscì per andare a scuola, ero così felice, perchè sapevo che lo avrei incontrato... Lo vidi dopo pochi minuti insieme ad una ragazza. Erano seduti su un muretto, si stavano baciando. Mi si spezzò il cuore. Io gli avevo dato tutto e lui mi aveva usata solo per raggiungere il suo scopo.''

Mentre raccontava Susie aveva lo sguardo perso, come se stesse rivivendo per un momento tutto il suo passato. Non piangeva, non era triste... era come se tutte le sue emozioni fossero volate via. Li seduta, con lo sguardo perso nel vuoto, raccontava quel fatto come se fosse capitato a qualcun'altro. Ad uno sconosciuto.

''Susie... mi dispiace sulserio.''
Le dissi prendendole le mani.

''A me no. Sai?''
Mi chiese voltandosi verso di me.

''Prima o poi doveva succedere. La vita non è tutta rosa e fiori come credi tu. E presto te ne accorgerai.''
Affermò alzandosi.

''?... Come si può vivere con la consapevolezza di andare avanti solo e unicamente per soffrire?''
Le chiesi serio.

''Ci si rafforza. Si diventa indipendenti. Si cresce infretta.''


''Lei ha occhi ingannevoli che mi prendono...''


''Troppo infretta.''
Affermai alzandomi e prendendola dal polso.

''?''
Mi guardò con aria interrogativa per poi mostrarmi una sguardo cattivo, uno di quelli pieni di rabbia.
Non avevo mai visto così tanta rabbia in vita mia. Cominciò muovere il braccio nel tentativo di liberarsi dalla mia presa.

''Ne sei davvero soddisfatta? del tuo stile di vita intendo.''
Smise di muoversi e cominciò a fissarmi col suo solito sguardo spento.

''Perchè fingi di interessartene?''

''Mi importa invece. Io... provo qualcosa per te.''
Le dissi allentando la stretta al polso.

''... Ti importa, eh?''

Gli lasciai il polso e le presi le mani. Come può una ragazza ridursi così?


''Sa quanto in basso può scendere
Sa come controllare la mia mente...''



''Ti sembra così strano?''
Le dissi sorridendo e accarezzandole il viso.

''Cosa vuoi da me?''
Mi chiese guardandomi negli occhi.

''...Restare al tuo fianco.''

''Fino a quando?''

''Fino a quando lo vorrai.''

''...Qualsiasi cosa succeda?''


''Ovunque lei vada, lo so che i miei occhi la seguiranno.''


''Si.''


Commento dell'autrice: salve gente c: scusatemi per il ritardo! spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento <3 state cominciando a riordinare le vostre idee sul passato di Mike? bene :) al prossimo capitolo!!
ps: questo è un disegno stiile manga di Annie e Mike che mia sorella ha fatto apposta per questa storia :* non prendete PLEASE <3


 .

 

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Capitolo 34
*** ''anche il cuore si sbaglia, purtroppo.'' ***


Salve ragazzi! Scusatemi per l'ENORME interruzione che c'è stata dal capitolo 33 a questo >_< non vi nascondo che il motivo è stato questo: NON HO AVUTO VOGLIA DI METTERMI A SCRIVERE. Scusatemi davvero ma ho preferito fermarmi per un po di tempo anzichè scrivere senza alcuna voglia. Perchè probabilemte non avrei dato abbastanza attenzione al capitolo e sarebbe venuto fuori l'equivalente di una scimmia che picchia la testa sulla tastera (sarebbe comunque stata una storia d'amore migliore di Twilight). Beh adesso vi lascio a questo nuovo e (spero) atteso capitolo. :)   -Sasa123.






''Qualsiasi cosa succeda?''

''Si.''

E cadde il silenzio. Michael non sapeva davvero cosa dire. Susie continuava a guardarlo con il suo solito sguardo spento. Chissà cosa stava pensando in quel momento, Michael non riusciva proprio a capirlo.

''Coma fai ad esserne certo?''
Chiese lei.

''Perchè è quello che voglio.''
Rispose Michael.

Susie si avvicinò lentamente al mio orecchio e accarezzandomi il collo con l'altra mano continuò:

''Vuoi davvero diventare mio?''
Chiese lei con un tono quasi soddisfatto.

Avevo il fiato corto. Il cuore mi batteva all'impazzata e le mani sembravano seguire il suo ritmo. Non riuscivo a pensare, era come se non avessi bisogno di farlo. Come se quello di cui avevo bisogno fosse li davanti a me. Questo poteva essere chiamato amore? Certo. Ma solo dopo ho capito una cosa molto importante: anche il cuore si sbaglia, purtroppo.

''Si.''

Da quel giorno cominciò tutto. Io e Susie stavamo insieme e mi sentivo felice. Lei mi capiva, mi ascoltava e sapeva aiutami dandomi consigli quando ne avevo bisogno. Ma sopratutto quando avevo bisogno di qualcuno che mi tenesse stretto lei c'era. Sempre. Purtroppo dopo qualche mese capii che anche le cose belle hanno i loro lati negativi. Nel periodo d'uscita di ''Off the wall'' le cose erano cambiate, ero abituato ad essere famoso ma la mia popolarità cresceva sempre di più e dovevo farci i conti. Anzi, dovevamo. Il fatto che la figlia di un grande manager avesse una relazione con Michael Jackson rendeva la vita impossibile ad entrambi. Ma non era questo il problema. Il punto era che io e Susie avevamo poco tempo a disposizione per vederci. Una sera finii di sbrigare i miei impegni prima del previsto e decisi di fare un salto a casa sua. Sai io l'amavo e il fatto di avere un po di tempo libero per vederla mi rendeva estremamente felice. Purtroppo la mia felicità durò poco.

''Ehy Susie, oggi avevo un po di tempo libero ed ho deciso di-...''

''?''

Non potevo davvero crederci. Susie stava baciando un ragazzo che non avevo mai visto prima d'ora.

''Susie... che stai-''

''Susie, chi è questo qui?''
Chiese il ragazzo moro accanto a lei.

Susie si voltò verso di me, era sorpresa di vedermi ma non più di tanto.

''Un amico.''
Rispose sistemandosi i capelli.

''Che diavolo stai dicendo?''
Le chiesi arrabbiato prendendola dal polso.

''Ehy tu, non sarebbe carino se te ne andassi? Eravamo molto impeganti.''
Disse il ragazzo ridendo maliziosamente.

Quelle parole mi fulminarono. Non ci vidi più dalla rabbia. Senza pensarci mi avvicinai di scatto e gli tirai un pugno in pieno viso. Non potevo crede a quello che stavo facendo.

''Ugh!''

''Michael!''

Lui cadde a terra e si mise di riflesso una mano davanti al viso. Non riuscivo a controllarmi. Ad un tratto Susie si mise di fronte a me afferrandomi dalle braccia.
Sembrava sconvolta. Mi disse:

''Mike, perfavore! Basta!''

Io non le risposi. La guardai per un istante e subito dopo lanciai un occhiata al ragazzo caduto per terra. Pronunciai un rapido:
''Sparisci.''
E subito dopo si alzò e a passo veloce si diresse verso la porta, per poi chiudersela alle spalle.

''Si può sapere che cavolo fai??''
Mi chiese con tono alterato Susie.

''Che cavolo faccio...? Spiegami che diavolo stavi facendo tu!''
Le risposi alterato.

''Non sono cose che ti riguardano.''
Mi rispose schietta lei.

''Come fai a dirlo!? Susie io e te stiamo insieme! Mi riguarda eccome.''

''E' solo un ragazzo. Che cosa c'è da spiegare!?''

Diedi un pugno al muro. Ero troppo alterato, avevo paura, paura di non riuscire a controllarmi. Susie Mi guardò spaventata. Decisi di calmarmi. Chiusi gli occhi, presi un respiro e cominciai a guardarmi le nocche delle mano sbattuta poco prima sul muro. Sanguinavo, ma non era importante. Rivolsi lo sguardo verso di lei e continuai:

''Perchè?''
Le chiesi.

''...Perchè è la mia vita.''

''Cazzate.''

Mi diressi verso di lei e l'afferrai dai polsi. Lei mi guardò la mano.

''Stai sanguinando.''

''Il sangue che sta gocciolando dalla mia mano non è nulla in confronto a quello che sta fuoriuscendo dal mio petto.''
Le risposi con un sorriso amaro.

''...''
Mi prese la mano e cominciò ad accarezzarne il dorso.

''Avresti tutto il diritto di prendertela con me. Un pugno, uno schiaffo... perchè non lo fai?''
Mi chiese a sguardo basso.

''Io non sono così.''
Gli risposi allontanandomi da lei e dirigendomi verso la porta. La lasciai li, senza aggiunere neanche una parola. Non ebbi neanche il coraggio di guardarla negli occhi prima di uscire dalla porta e dirigermi verso casa.





Commento dell'autrice:
Salve a tutti! :) a grazie per aver letto anche questo ennesimo capitolo! Forse più piccolo del previsto, ma tranquilli! Ho deciso di farmi perdonare per tutto questo tempo di assenza. Da adesso, fino a data da destinarsi, ho deciso di aggiornare una volta a settimana e non più una al mese :)
Ma torniamo a noi! siete riusciti a riunire tutte le tessere del puzzle? Ancora no? Beh perchè la storia Mike e Susie non è ancora terminata ;) Siete curiosi di sapere come finirà? Allora non perdetevi il prossimo capitolo :D E sono felice di farvi sapere che il prossimo sarà l'ultimo dedicato al passato di Mike :) Quindi ci vediamo domenica prossima con il capitolo 35!

God bless you!     -Sasa123.

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Capitolo 35
*** ''Davvero non ti importa niente?'' ***


ATTENZIONE: Prima di immmergervi nella lettura vorrei chiedervi di votare qui:  http://summerclash.mtv.it/challenges/4/matches/282-michael-jackson-VS-marco-mengoni# per far vincere il nostro Mike <3 Mi raccomando :P -Sasa123.




Erano passati un paio di mesi dall'accaduto, era ormai la vigialia di Natale, e non avevo più avuto notizie di Susie. Ne una chiamata, ne un messaggio.
Chissà se stava bene.Stavo soffrendo parecchio per colpa sue ed ero davvero furioso con lei, ma non so perchè non riuscivo a smettere di pensarci.
Credevo che sarebbe passato, ma non fu così. Mi sentivo strano. Era successo tutto così in fretta.
Non avevo avuto modo di parlarle, di capire di più. Arrivai infine ad una conclusione. Dovevo parlarle. Ero certo che per quanto volessi
con tutte le mie forze pravare a dimenticarla non ci sarei mai riuscito se non fossi riuscito a chiarire le cose. Insomma, non si può lasciare così, per aria,
una relazione. Avevo bisogno di parlarle. Così solo mi sarei messo il cuore in pace. Presi il telefono e chiamai il mio manager. Gli chiesi un'ora per
andare a sbrigare delle faccende, lui acconsentì. Salii in macchina e composi il numero di Susie. Presi un respiro profondo e con tutti il coraggio che
riuscì a trovare premetti il tasto di chiamata.

TUUU...TUUU...

Non mi ero mai sentito così agitato in vita mia.
Il telefono squillò un paio di volte. Poi Susie rispose.

#Pronto? chi è?#

Rimasi in silenzio. Non sapevo cosa dire. Sarebbe stata felice di sentirmi? Oppure avrebbe riattaccato?

#Pronto??#

Dovevo risponderle, cavolo.

''...Ehi.''
Dissi con tutto il coraggio che ero riuscito a trovare.

#...Mike?#

''Si.''

#...Cosa c'è?#

''Volevo parlarti.''

#Di cosa dobbiamo parlare?#

''Di te...e di me.''

#Credevo che non volessi più avere a che fare con me.#
Rispose lei ironica.

''Dobbiamo parlare.''

#...Senti, sono impegnata. E domani è anche Natale-#

''Ti viene così difficile trovare 10 minuti per me?''
Le risposi stufo.

#Si.#

''No Susie. Questo non è un gioco. Capisci? Devo parlare con te.''

#Non ce n'è motivo.#
Disse staccando il telefono.

''Come sarebbe a dire-...''

Come stracavolo era possibile?? Com'è che la situazione si era ribaltata!? Adesso era lei che non voleva parlare con me? Ero assolutamente stufo del suo
comportamento da bambina. Io avrei parlato con lei, o non mi sarei chiamato più MICHAEL JACKSON! Ma ci volceva un piano. Non potevo mica spuntarle a casa
quel giorno. Era troppo prevedibile. Che fare? Sorrisi impercettibilmente. Avevo già in mente qualcosa.

Passò il giorno. Era natale. Non ero abituato a festeggiarlo ma mi sarebbe davvero piaciuto. Chissà... magari un giorno ci sarei riuscito.
Mi alzai dal letto, mi feci un bagno, scelsi i vestiti e mi diressi allo studio. Mi aspettava un'altra giornata piena di impegni ma ne sarebbe valsa la pena.
Mi feci prendere dal mio autista e insieme a lui passai la mattinata a sbrigare tutti i miei impegni. Dovevo essere certo di avere la sera libera.
Passò il tempo, era già pomeriggio e decisi di chiedere ad un mio amico di informarsi su quello che avrebbe fatto Susie quella sera. Gli diedi il suo
indirizzo e aspettai con un po di ansia la sua chiamata. Dopo qualche oretta mi chiamò. Mi disse che aveva sentito parlare Susie con dei suoi amici e che
quella sera avrebbero organizzato una festa di Natale a casa sua. La festa sarebbe finita entro la mezzanotte. Decisi allora di chiamare il mio autista e di
dirgli che quella sera stessa mi avrebbe dovuto accompagnare davanti casa di Susie verso le 00:20. Il tempo che se ne fossero andati tutti. Mi fermai un
attimo a riflettere. Certo che avevo proprio una mente contorta. Sorrisi per un attimo, poi tornai serio in viso. Dovevo assolutamente parlarle.

La serara passò in fretta e in men che non si dica ero già sulla macchina diretto a casa di Susie.
Parchegiai in un angolo poco illuminato della strada e, appena vidi che tutti gli amici di Susie andarono via, scesi e bussai alla sua porta.
Lei aprì, mi guardò sorpresa e cercò di chiudere la porta di scatto. Io misi un piede fra la porta e la soglia e le impedii di chiuderla, facendola sbattere
contro il mio piede. Cavolo se faceva male! Ma non era il momento di pensarci.

''No, non puoi chiudermi fuori.''
Le dissi con tono pacato.

''Questa è casa mia! Quindi posso.''
Disse lei cercando di chiudere la porta.

Feci cenno ad una mia guardia del corpo che, stando a attenta a non farle male, aprì la porta e mi fece entrare. Chiusi la porta, mi tolsi la giacca e,
sotto i suoi occhi increduli, mi diressi verso il divano per poi sedermi.

''Questa non è casa tua! Nessuno ti ha detto di entrare!''
Mi sbraitò infuriata lei.

''Non urlare, non sei mica mia madre. E poi ti avevo detto che dovevamo parlare.''
Affermai con espressione scocciata io.

''Si, ma io non voglio parlare con te!''

''E invece si.''

''Ma-...''
Sospirò.

''Vuoi stare qui?? stai pure! Non mi importa.''
Affermò lei arrabbiata.

''Ma chi l'ha detto che voglio stare qui?''
Le dissi io azandomi dal divano e avvicinandomi a lei.

''Senti, non mi toccare chiaro!?''
Disse lei spingendomi via e chiudendosi nella stanza accanto.

''?...''
Sospirai. Aveva proprio un brutto carattere.

Mi sedetti con le spalle contro la porta. E portandomi una mano vicino alla testa bussai piano senza voltarmi.

''Vattene!''

''Perchè fai così? Voglio solo parlare.''
Dissi appoggiando la testa contro la porta.

''E io no.''
Mi rispose lei.

''Cos'è? Hai paura che possa farti qualcosa? Non ti fidi di me?''

''...''

''Non ho intenzione di toccarti neanche con un dito. Non lo farei mai, credimi. Voglio solo poter chiarire. Io...non sono più tranquillo da quando è successo.
Voglio solo capire perchè. Cos'è?...Non ero abbastanza, forse?''

Susie si appogiò anche lei contro la porta e sedendosi rispose:

''...Io non credo di essere adatta per essere l'amore che cerchi Mike.''

''?''

''Questa è la mia vita. Queste sono le mie abitudini. Non mi fido degli uomini. Mio padre è come se non ci fosse per me. Tutti i miei ragazzi passati mi
hanno sempre mentito. Per questo sto con tanti ragazzi diversi. Perchè ho paura di abituarmi ad un paio di braccia, a delle labbra... a degli occhi.
Nessuno mi ha mai voluto davvero.''

''C'ero io.''

''...''

Susie aprì la porta. Aveva le lacrime a gli occhi. Non potevo crederci. Non l'avevo mai vista piangere.
Mi avvicinai e le asciugai le lacrime. Non mi guardava neanche. Mi misi il cappotto, la presi da un braccio e la portai in macchina con me. Chiesi al mio
autista di portaci al parco e scendemmo li. Ci sedemmo in una panchina. Ci fu il silenzio. Mi voltai verso di lei, era la notte di natale, c'era molto
freddo e lei non aveva neanche una giacca. Mi tolsi la mia e gliela misi sulle spalle. Lei si voltò verso di me. Poi cominciò a parlare.

''Mi dispiace, Michael.''

''Tranquilla. Ormai è successo.''
Le dissi rivolgendo lo sguardo altrove.

''Non mi sono resa conto di quello che avevo...''

''...''

''Io ti amo, Mike.''

Mi voltai verso di lei. Continuai a mantenere il mio volto serio. Sentivo il cuore battere a mille, ma decisi di non farlo notare.

''Anch'io.''
Sussurrai.

Lei si avvicinò verso di me. I nostri volti si avvicinarono sempre di più, fino a che le nostre labbra non si sfiorarono. A quel tocco mi tremò il cuore.
Mi voltai velocemente e guardai verso il basso. Susie mi guardò con aria interrogativa.

''Che succede, Mike?''

''No, Susie.''

''...Cosa intendi?''

''Non posso.''
Sussurrai continuando a tenere lo sguardo basso.

''P-perchè?''

''Non riesco a non pensare a quello che è successo quel giorno...i-io non ci riesco, capisci??''
Affermai guardando un punto fisso davanti a me. Non riuscivo a guardarla negli occhi.

''M-ma...''
Mi prese le mani e, liberandosene una, mi girò delicatamente il viso verso di lei.

''Tu mi ami vero??''
Disse piangendo.

''Troppo forse.''
Le dissi prendendole delicatamente le mani e allontanandogliele dalle mie.

Lei mi guardò triste. Le lacrime continuavano a scendere dal suo viso.

''Me lo avevi promesso... Avevi promesso che saresti rimasto!''
Gridò lei continuando a piangere.

Non seppi cosa rispondere. Mi alzai e comincia ad incamminarmi verso la macchina. Susie si alzò e, mi afferò da dietro la maglia:

''Davvero non ti importa niente?''
Mi chiese con tono pacato facendomi voltare verso di lei.

''...''
Non risposi. Non riuscivo neanche a guardarla negli occhi. Faceva così male. Eppure lo feci. Senza risponderle la guardai per l'ultima volta negli occhi
e mi diressi lentamente verso il mio autista.

''Perfavore, la porti a casa.''
Sussurai.

''E lei, signore?''
Mi chiese.

''Non preoccuparti. Ti chiamo domani.''
Gli risposi.

Guardai Susie da lontano, aveva lo sguardo basso e le lacrime continuavano a bagnarle la mia giacca che le avevo lasciato qualche minuto prima.
Sospirai, poi vi voltai dall'altra parte e cominciai a dirigermi camminando verso casa. Non avevo paura di essere riconosciuto fra la gente. Tanto, in una
notte bella come questa, chi avrebbe mai notato un ragazzo con le guance bagnate di lacrime passare indifferente tra la folla?






Commento dell'autrice:
Salve a tutti! Grazie per aver letto anche questo capitolo! :) Allora? che ne pensate del passato di Michael? Spero che le vostre curiosità siano state soddisfatte a dovere!
Che dire? A domenica prossima! <3
PS: avevo pensato di aggiungere un tocco il più a questi capitoli :) quindi perchè non mettere un angolo dell'autrice? In poche parole alla fine della vostra recensione potete aggiungere delle domande su di me e su quello che non vi è chiaro della storia! Anche domande senza senso sono ben accette! Tanto lo si fa per divertirsi un po :)
Risponderò alle vostre domande (se ce ne saranno) alla fine di ogni capitolo <3 Aspetto con ansia le vostre recensioni!

God bless you! -Sasa123.


 

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Capitolo 36
*** ''[...]è colpa mia. Vero?'' ***



''Da quel giorno non la rividi più... Un mese dopo seppi che di era trasferita in Inghilterra. Non so dove sia adesso.''
Finì Michael. 

In quel momento calò il silenzio in quella stanza. Annie non aveva fatto altro se non ascoltare in silenzio il racconto di Michael. Non disse nulla per tutto il tempo
e Michael era molto preoccupato. Non l'aveva mai detto a nessuno e il fatto che Annie non gli dicesse nulla lo metteva in agitazione. Non voleva che lei si 
arrabbiasse,
non voleva perderla. 

''Per favore Annie...non stare in silenzio.'' 
Sussurrò Michael guardandola negli occhi. 

''E' che non so che dire...''
Rispose Annie passandosi una mano sul viso. 

''Cosa pensi di questo?...cosa pensi di me?''
Le chiese Michael soffermandosi prima di porle l'ultima domanda. 

''Io...credo che tu abbia sofferto troppo, Michael. E credo che non avrei mai avuto il coraggio di fare quello che hai fatto tu.'' 
Disse Annie guardando in basso. 

Michael guardò Annie, sembrava sincera ma vedeva che c'era qualcosa che non andava.

''Perdonami.''
Sospirò Michael.

''Che intendi?''

''Tu sei triste Annie, ed è colpa mia. Vero?''
Disse Michael alzandole il viso.

''No, non è colpa tua.''
Cominciò Annie scuotendo la testa e accarezzandogli il viso.

''Non potrei essere più felice di stare con te. Tu fai tutto per me. Mi fai ridere, mi consoli, quando ho bisogno di qualcuno tu ci sei sempre per me.
Il punto è che il fatto che tu stia male per lei mi fa sentire una stupida... Io ho come l'impressione di non essere abbastanza per farti dimenticare Susie...''
Finì Annie diventando subito triste in volto. 

''Annie...non devi dirlo neanche per scherzo.''
Esclamò Michael stringendola a se.

''...''

''Per quando abbia potuto amare Susie, per quanto io ci pensi ancora, per quanto io ci possa stare male... non potrei mai cambiarti con nessuno. Neanche con Susie.''

''?''

Michael sciolse l'abbraccio e, portando lo sguardo verso il basso, si coprì il viso con le mani.

''Mi sentirei perso senza di te...''
Finì Michael asciugandosi le guance bagnate, con il dorso della mano. 

Annie sorrise, com'era strana quella situazione. Prese un respiro, alzò il viso di Michael e gli asciugò le guance. Poi lo strinze a se.

''Perdonami, sono stata una stupida a pensarlo.''
Disse Annie accarezzandogli i capelli.

''No, scusami tu... E' colpa mia se-''

''Shh... tu non ne hai colpa.''
Lo interruppe Annie continuando ad accarezzargli i capelli.

Michael si zittì. Stava così bene fra le braccia di Annie. Si sentiva come un bambino in lacrime fra le braccia della mamma.

''Ascolta Mike, credo di avertelo detto miliardi di volte, o forse di più: 
Non mi importa cosa sia successo. In questo caso tu non ne hai colpa, e anche se ne avessi avuta per me non sarebbe cambiato nulla. Quello che hai fatto 
ormai è passato ed è inutile rimpiangere il passato. Voglio solo che tu possa lasciarti indietro tutto quanto. Voglio che tu adesso sia felice e
farò di tutto perchè questo accada. Ma non posso farlo io al posto tuo... lo vorrei tanto, credimi. Ma non posso.''

''Lo so. E il fatto che tu sia qui accanto a me mi rende la persona più felice del mondo. Hai ragione... e ti prometto che le cose cambieranno in meglio.
So che adesso pensi che tu non sia l'unica per me... ma lo sei. Vorrei poterti dire di più, vorrei poterti portare al parco, al cinema, al mare... ma questa è la 
mia vita. E il fatto che tu ne debba subire le conseguenze mi fa male più di quanto pensi. Io ho paura che tu presto ti stancherai di tutto questo.''
Finì Michael abbassando lo sguardo.

''Non mi stancherò mai di te.'' 
Rispose Annie prendendolo dal colletto della maglia. 
 
Cominciò a guardarlo negli occhi, poi sorrise. Michael avvicinò il suo viso a quello di Annie e fece toccare i loro nasi. La sua espressione triste si trasformò in 
una calma. Non sorrise, si limitò a guardare Annie negli occhi per poi nascondere il viso sotto al suo collo. Annie lo strinse a se senza dire nulla. 

''Stanco?''

''Credo di si. O forse avevo solo bisogno di questo.''
Disse Michael stringendosi ad Annie. 

''Mpf, può essere.''
Concluse accarezzandogli i capelli. 


Annie sapeva cosa affliggeva Michael. E questo la faceva sentire impotente, sentiva come se non avesse potuto fare nulla per aiutarlo. Ma non era così, lei 
ci credeva. Lo avrebbe reso felice ad ogni costo, anche a costo di rimetterci la tranquillità e la privacy. 

''Dovremo dirlo.''

''Cosa intendi?''

''Il nostro rapporto. Dovremo dirlo.'' 
Concluse Annie vedendo Michael sedersi di scatto e guardarla, un pò confuso, negli occhi.

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