Femmine contro Maschi

di _1Liberty0_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** What's your fucking problem? ***
Capitolo 2: *** La vendetta è un piatto che va servito con un calcio nelle palle! ***
Capitolo 3: *** Perrie? ***
Capitolo 4: *** *AVVISO* ***



Capitolo 1
*** What's your fucking problem? ***


(1)
«What’s your fucking problem?» 
 
 
 

 
 






Calma Sara, niente panico. Ispira ed espira, ispira ed espira.
Dai, capita a tutti almeno uno volta nella vita di perdere il Tiffany della propria sorella!
Che poi.. “perdere” che parola forte.
L’ho solo perso accidentalmente di vista mentre facevo educazione fisica. Magari mentre correvo dietro quel coglione di Styles per dargli il suo meritato calcio nei maroni, oppure mentre mi cambiavo nello spogliatoio e mi si è impigliato alla maglietta e per toglierlo ho dovuto chiamare la protezione civile, oppure.. quella stronza di mia sorella se ne accorta ed è venuto a riprenderselo.
Tzt, tipico suo. Che sarà mai un minuscolo cuoricino che costa quanto un salario mensile di un impiegato..
Valle a capire queste ventiseienne di oggi..
Fatto sta che mi ritrovo per la milionesima volta a fare il giro del campo della nostra palestra per recuperare quel cazzo di Tiffany.
«Ma vaffanculo», sbraito mentre prendo a calci il muro. Non l’avessi mai fatto.
Ora mi ritrovo a saltellare con il piede sinistro mentre tengo l’altro con le mani e piagnucolo come una deficiente.
Continuo cosi per almeno una decina di minuti, fino a quando un suono famigliare mi avvisa di un nuovo messaggio.
Cerco di ricompormi e prendo il telefono dalla tasca posteriore dei miei jeans, che puntualmente mi cade dalle mani.
Calma Sara, espira, ispira, espira, ispira.
Lo recupero dal pavimento insieme a un tappo di capelli e polvere.
Vi risparmio la descrizione della mia faccia alla vista di quella cosa sul mio cellulare. Sblocco il telefono e: 23 telefonate, 15 messaggi e una serie di notifiche di Facebook.
Scorro tra le chiamate perse: Mamma, Zia Milly, Sister - sgrano gli occhi e cancello immediatamente le 12 telefonate di mia sorella e continuo a scorrere - ed Emma.
Passo così a leggere i messaggi:

Non dimenticarti di fare gli auguri a tuo zio Charlie. – Mamma
 
Per favore rispondi a quella cogliona di tua zia Molly, che mi sta sfracassando le ovaie da sta mattina.
–Mamma

 
La mia adorata mammina ha il ciclo, che bello! Si salvi chi può..
 
Brutta stronza che non sei altro! Se scopro che sei stata tu a prendere il mio Tiffany ti prendo a calci in culo così forte che non potrai sederti per un mese. :* - Sister
*CANCELLA*

Il mio culo è ancora troppo giovane per fare una fine così atroce.

Sara, tesoro, oggi lo zio Charlie compie 41 anni e io insieme a tutto il resto della famiglia stiamo organizzando una festa a sorpresa! Potresti, per cortesia, andare a prendere le seguenti cose: un pacco di bicchieri di plastica blu, un pacco rossi, un pacco di piatti piani gialli, un pacco di quelli fondi verde, forchette e coltelli di plastica azzurri, acqua, coca cola, aranciata, patatine San Carlo a tuo piacere, cosa sto dimenticando..  Ah, potresti anche ingaggiare un DJ, sai quanto tuo zio ami la musica dal vivo. Ricordati che la festa è alle 18 e non ti dimenticare niente, mi raccomando. Ti voglio bene.
- Zia Molly

 
Rileggo il messaggio una seconda volta, poi una terza fino a quando lo copio e lo inoltro in versione anonima a mia cugina Amelia.  E lei quella che si occupa di queste minchiate.. cavolo pensavo che dopo 17 anni zia Molly l’avesse capito. Invece no, a quanto pare.
Il resto dei messaggi sono continue minacce di mia sorella sul suo Tiffany e delle mie amiche. Sorrido. La maggior parte sono di Antonella.

 
Dove cazzo sei finita? Codice Arancione. – Anto.

Codice Arancione. – Ale.

Spero tu abbia una giustificazione valida per il fatto che non rispondi! – Anto.

Ora mi sto davvero preoccupando.. dove sei? – Marika.

Il sorriso mi muore sulle labbra. Codice Arancione..
Subito recupero la felpa dagli attaccapanni della palestra ed esco di corsa. Mentre cerco di comporre il numero di Antonella con una mano con l’altra spingo la porta antipanico, che stranamente non si apre.
Porta antipanico di sto’ cazzo. 
Calma Sara, ispira ed espira, ispira ed espira.
Rimetto il telefono in tasca e spingo, questa volta, con entrambe le mani. Niente da fare, non si apre. Mi sto davvero incazzando. Mi sistemo i capelli specchiandomi nel vetro scuro della porta creapanico.
Noto con un pizzico di gioia che la linea di eye-liner è ancora perfettamente intatta. Comincio a sorridere come un ebete e fare facce imbarazzanti davanti allo specchio. E quando dico imbarazzanti, dico davvero imbarazzanti.
Sobbalzo quando vedo delle ombre aldilà della porta creapanico. Metto le mani a coppa sullo specchio e assottiglio gli occhi. Niente.
« C’è qualcuno? Mi sentite? », chiedo mentre con una mano sbatto sul vetro e con l’altra tento di far abbassare la maniglia. Non si muove.
« APRITE QUESTA FOTTUTA PORTA!! »,  urlo sul punto di una crisi di pianto.
Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo?
Continuo ad urlare come una posseduta e a sbattere mani, piedi, testa sulla porta.
« Porca troia, mi sent.. », non finisco nemmeno la frase che la porta si apre all’improvviso, facendomi perdere l’equilibro e cadere in avanti.
NON è assolutamente giornata.
«Morgan, qual è il tuo fottuto problema? »
Sgrano gli occhi e mi giro di scatto trovandomi davanti i due scimmioni di eccellenza: Harry Styles e Louis Tomlinson.  Il primo è piegato in due dalle risate e sta per sputare  un polmone, il secondo invece ha gli occhi gonfi e pieni di lacrime.
« Voi, siete il mio fottuto problema!! », sbraito rossa in viso.
Mi sto davvero incazzando, e non è davvero giornata.
Mentre continuano a ridermi in faccia come se nulla fosse,  cerco in tutti i modi di restare calma e di non prenderli a calci nei coglioni, ma dubito che ci riuscirò se continuano a scompisciarsi.
«Se continuate così, vi piscerete addosso. Ed all’ora sarò io a ridere», dico mentre incrocio le braccia al petto.
«Ok, basta», dice Louis asciugandosi gli occhi lucidi.
«Troppo tardi! », esclama, ancora ridendo come un demente, Harry.
Ma quando Dio distribuiva la maturità, loro dove minchia erano?
Li fisso dal basso all’alto. Inarco un sopraciglio e tendo la mano verso Louis.
«Che minchia vuoi? », domanda molto finemente il moro.
«Aiuto, forse?», rispondo sarcasticamente.

Forse non l’hai capito ma sono col culo per terra da circa dieci minuti, per colpa tua!

Mi fissa dall’alto al basso, poi sposta lo sguardo sulla mia mano e infine si gira verso Harry.  Scoppiano a ridere di nuovo come due scimmioni arrapati.
«Qual è il vostro fottuto problema?», urlo per sovrastare il rumore odioso delle loro risate e mettendomi in piedi.
Neanche si degnano di rispondere, troppo impegnati a ridermi in faccia per la brutta figura con le facce imbarazzanti, per essere caduta come un pero per terra ..  e in più non ho nemmeno trovato quel cazzo di Tiffany.
Che giornata di merda.
Calma Sara, devi stare calma.






___________________________________________________________________________Spazio Autrice.

In teoria dovrei scrivere il 3° capitolo di questa fanfic, in pratica invece sto riscrivendo il primo e il secondo. xD 
Ho deciso di cambiare i nomi per due motivi:
1) perchè molte di voi hanno scambiato i personaggi di Abbie e Amber (ammetto che anch'io, avvolte ho fatto confusione);
2) perchè volevo inserire le mie pazzarelle nella storiaaa, eh eh eh. 
Il secondo lo posterò dopo... 
Byeee 

_1Liberty0_
#Ogni riferimenti a fatti, luoghi, persone è puramente casuale e frutto esclusivamente della fantasia dell'autrice.

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Capitolo 2
*** La vendetta è un piatto che va servito con un calcio nelle palle! ***


(2)
«La vendetta è un piatto che va servito con un calcio nelle palle!»
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Antonella’s thought
Getto l’ennesimo fazzoletto di Alessandra nell’immondizia. Non la vedevo così giù da tanto tempo. Sta piangendo da quasi venti minuti per colpa di un’idiota, per giunta! Odio quando una ragazza si riduce a uno stato pietoso per colpa di uno stronzo. È una cosa che proprio non sopporto.
Ale è una ragazza d’oro e semplicemente stupenda.. adesso invece è assolutamente irriconoscibile: i lunghi capelli castani, sempre in ordine, oggi sono sostituiti da una coda disordinatissima; gli occhi a mandorla chiari, quasi sempre decorati da una linea di eye-liner,  sono gonfi e rossi. Indossa il suo pigiama “da influenza” ed è sdraiata sul divano circondata da fazzoletti e schifezze di vario genere, che non fanno sicuramente bene per la sua linea snella. Dopo che ho ricevuto il suo messaggio di Codice Arancione, sono subito scattata a casa sua.                                                                                               
Si, noi ragazze abbiamo ideato una serie di messaggi in codice: ad esempio quello arancione è il codice per i problemi di cuore; quello verde per il bisogno di shopping; quello rosso sta per “Ho il ciclo, sto per morire, portatemi da mangiare!” .
Prendo il telefono e lo sblocco. Ancora niente. Dove minchia è finita Sara? Di solito è sempre puntuale, soprattutto quando si tratta di queste cose..
Compongo per la 568284essima  volta il numero di quella stronzetta, ma lei mi batte sul tempo e mi manda un messaggio dicendomi che si trova sotto casa. Torno in soggiorno dove trovo Ale dormiente e Marika davanti all’ennesimo film di Nicholas Sparks a ingozzarsi di patatine e popcorn e soffiandosi di tanto in tanto il naso.

Perfetto altro muco da buttare.

Le guardo per qualche secondo, poi mi ricordo di Sara sotto casa e mi incammino al citofono per aprire. Ritornando  in salotto, noto con felicità che finalmente il film è finito ed Alessandra, appena svegliatosi, sembra stare un po’ meglio. Accendo la luce e per poco non  mi viene un infarto. Adesso è Marika quella irriconoscibile: il mascara nero non è più sulle sue lunghe ciglia ma sparso sulle sue guance un po’ paffutelle, lo chignon che teneva fermi i suoi ricci ribelli ha lasciato posto a una cascata di ciocche brune senza forma, gli occhi grigi sono ormai circondati da alone nero dell’ eye-liner sbavato, per non parlare del fatto che puzza di patatine al formaggio. Io e Ale sobbalziamo alla vista del suo stato post-Sparks.
«Il trucco è ancora buono?», chiede sollevandosi dal divano, facendo cadere pezzetti di popcorn per terra, e sbattendo le ciglia.  Pessima mossa cicha.
«Si! » «E’ ancora perfetto », farfugliamo nervosamente entrambe distogliendo lo sguardo dal suo viso.
Marika comincia a battere le mani come una foca ammaestrata e a sorridere a 395329592 denti.
 Ooookay..
«Scusate il ritardo!!», esclama Sara comparendo nel salotto, salvandoci dal balletto imbarazzante di Mary, e poggiandosi al comò chiaro per riprendere fiato.
«Ho avuto un imprevisto », dice ancora piegata in due e facendo profondi respiri.
«Vuoi un po’ d’acqua?», chiede Marika avvicinandosi.
«Si, graz.. Whou! », si lascia scappare la bruna sobbalzando, probabilmente  alla vista della faccia della bruna.
 «Volevo dire.. Wow! », si riprende velocemente cambiando tono di voce e sforzando un falso sorriso, mal riuscito suo malgrado.
Marika si volta di scatto verso di noi regalandoci nuovamente il suo viso.
«E davvero così brutto? », dice quasi sottovoce.
Lancio uno sguardo prima ad  Ale, che si sta mordendo il labbro e poi a Sara che si gratta la tempia.

Oh ragazze non vi affollate, eh!

« Si », dico alzando gli occhi al cielo.
Marika sgrana gli occhi e corre verso bagno.

3, 2, 1 .. Addio timpani.

L’urlo fa tremare i muri di tutto il palazzo. E non sto scherzando.
Ma quanto fiato ha nel polmoni sta ragazza?
«I trucchi sono nel secondo ripiano insieme agli struccanti!», urla ridendo Ale, una volta essersi tolta le dita dalle orecchie.
Sara mi guarda accigliata.
«I passi dell’amore», dico alzando le spalle.
«Ovvio», afferma mentre si incammina verso il divano. O meglio dire quel che resta del divano.
«Ma che cosa avete combinato in questa mezz’oretta?», chiede Sara guardandosi attorno.
«Sembra che un intero autobus di tifosi affamati sia venuto qui a guardare la finale di Champions League», conclude disgustata mentre raccoglie i resti di patatine e popcorn dal divano.
«Nell’ultima mezz’oretta, dici? - comincia Alessandra prima di fermarsi e scoppiare a ridere - ma se il primo messaggio te l’ho inviato quasi due ore fa! Tu piuttosto che cosa hai combinato in queste due orette?», chiede ammiccando.
«Niente», si giustifica la bruna, stranamente agitata.
« Hai detto di aver avuto un improvviso, di che natura era questo improvviso?» , insiste la mora sollevando le sopracciglia.
«Ale, vedo che adesso stai meglio!», dico cercando di spostare la conversazione su un altro discorso, anche perché Sara sta per avere un attacco di panico. Strano.
Ale getta la schiena sullo schienale del divano e solleva lo sguardo al soffitto.
«Si adesso mi sento un tantino meglio », dice sospirando.
«Te l’ha senti di raccontarcelo?»,  chiedo mentre mi siedo sul divano vicino a lei.
Ale ha lo sguardo ancora sul soffitto. La imito sedendomi accanto a lei. Anche Sara si avvicina e si siede sul divano a osservare il soffitto. Nessuno dice una parole per qualche minuto. Il silenzio viene spezzato dai tacchi di Marika che percorrono il piccolo corridoio per arrivare al salotto.
«Che mi sono persa?», chiede una volta arrivata in sala.
«Ancora niente », dice Ale mentre ci ricomponiamo. La riccia si avvicina alla poltrona e si siede accavallando le gambe. Finalmente ecco la Marika di sempre: i ricci  sono legati in una coda alta e gli occhi a palla grigi circondati dalla solita linea di eye-liner. 

Che Dio benedica gli struccanti!

«Adesso che siamo tutte insieme..», comincio a bassa voce.
«Te l’ha senti di parlarci di quello che è successo?» , conclude la frase Sara.
La mora solleva la schiena dal divano e ci guarda negli occhi una dopo l’altra. Poi scoppia a ridere senza motivo. Mi giro verso le altre che la guardano stranite.
«Ci stai prendendo per il culo?» ,chiede incazzata Sara incrociando le braccia al petto.
Alessandra smette immediatamente di ridere e torna seria.
«Ho visto Niall baciare quella stronza di Jesy Nelson », dice tutto d’un fiato sprofondando di nuovo sullo schienale del divano. Spalanchiamo le bocche incredule.

Niall e Jesy Nelson?? Quella Jesy Nelson? Quella che sembra un cono segnaletico? ….

«Jesy Nelson? Quella che sembra un cono segnaletico?», dice Sara dando voce ai miei pensieri e scoppiando a ridere. Anche Marika si unisce alla risata, trascinando anche me.
«No, io non ci trovo niente da ridere », dice Ale con un falso sorriso e portando i palmi delle mani sotto il mento. Solo ora mi accorgo di essere completamente addosso a Sara che ridiamo tenendoci la pancia e Marika che sta per cadere dalla poltrona.

Che figura di merda.

«Scusaci », dico mentre mi ricompongo sul divano.
«Intendo, io non ci trovo niente da ridere, per ora », continua Abbie sottolineando le ultime due parole.
«Cosa hai in mente?», chiede Marika sporgendosi dalla poltrona.
«Vendetta!» , esclama  Alessandra con un sorriso malizioso e sollevando le sopraciglia.
Chi sei tu? Che ne hai fatto della vecchia Alessandra?
Mai nella mia vita avrei immaginato di sentir dire a Alessandra O’Brian la parola vendetta.  
Spalanchiamo nuovamente le bocce.
«La vendetta è un piatto che va servito freddo », dice infine una Marika gasata e sorridente.
 « Oh no, la vendetta è un piatto che va servito con un calcio nelle palle!», ghigna Ale sollevandosi dal divano e incamminandosi verso la sua stanza.
Minchia, adesso ho davvero paura.





___________________________________________________________________________SPAZIO AUTRICE.
Come promesso, ecco il secondo capitolo modificato:DD Spero vi piaccia.
Se volete lasciate una recensione qua sotto:D
Potete passare a dare un'occhiata anche l'altra mia fan fiction, sempre se volete :DD
Alla prossima.

_1Liberty0_



 

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Capitolo 3
*** Perrie? ***


(3)
«Perrie?»
 
 
 











 
Alessandra’s thought
«Ale, ma.. come cazzo sei conciata?», mi dice Marika spalancando la bocca. 
«Perché, non ve gusta?», dico mettendomi le mani sui fianchi e facendo un sorrisetto.
«Lo sai che oggi c’è educazione fisica, vero?», mi spiega Sara scandendo per bene le parole.
Alzo gli occhi al cielo e faccio una smorfia.
«Non ti preoccupare, ho un’idea anche per quella», dico facendole l’occhiolino.
Il suono della campanella ci avverte di entrare in classe. Mi dirigo prima nel mio armadietto per andare a recuperare le prime materie della giornata.
«Wou, e quelle gambe da dove escono fuori?»
Chiudo l’armadietto con forza e mi volto verso il proprietario della voce. Harry Styles. Ovvio.
Lo guardo alzando un sopraciglio, per poi voltarmi e mandarlo a caccare mentalmente.
 
Harry’s thought
Sti’ cazzi.  E’ l’unica cosa che riesco a pensare alla vista della nuova Alessandra O’Brian.  Sta percorrendo l’atrio della scuola facendo ondeggiare i suoi vaporosi capelli scuri. Gli occhi sono decorati da una  linea ben definita di eye-liner nero e le ciglia sono affilate all’insù dal mascara, per  non parlare del lucido chiaro che fa diventare le sue labbra molto più invitanti.
Indossa un abito blu fino al ginocchio che risalta la sua statura esile e alta e un paio di ballerine del medesimo colore.
Sta frugando nel suo armadietto e non resisto alla tentazione di avvicinarmi a lei.
«Wou, e quelle gambe da dove escono fuori?», le dico mentre faccio scorrere i miei occhi su ogni centimetro del suo corpo.
Molto probabilmente, il mio commento non è  piaciuto, perché Alessandra chiude con forza l’armadietto e si giro di scatto verso di me, mi guarda per un paio di secondi col sopracciglio alzato per poi voltarsi e andare in classe come se nulla fosse.
Boh.
Alzo le spalle e mi incammino verso la palestra, pronto a scatenarmi sul campo.
 
Sara’s thought
«Allora, siamo una, due, tre.. ma dov’è Alessandra?», chiedo voltandomi verso Marika e Antonella. Loro alzano le spalle e si guardano intorno, nella vana speranza di trovare quella melanzana di Alessandra.
SE QUELLA STRONZA NON SI SPICCIA  AD ARRIVARE GIURO CHE QUESTA VOLT…
In lontananza sgorgo una chioma ondulata che percorre il campo della palestra.
Ma cosa si è fumata sta mattina questa?
«Ancora così state voi tre? Dai spicciatevi che siamo in ritardo», afferma la bruna togliendosi gli occhiali da sole.
Mo’ la strozzo.
«Minchia Ale, ti avevamo detto di venire qui venti minuti! Che cazzo hai fatto per tutto questo tempo?», sbraita Antonella gesticolando.
«Ho messo la tuta», dichiara  tranquillamente la bruna, guadagnandosi un’occhiataccia da parte mia e di Anto.
Sposto lo sguardo sui suoi indumenti: il vestitino è stato sostituito da un paio di leggins neri e una canotta lunga gialla.
Certo, e secondo te noi dovremmo credere a questa minchiata?
Il mio istinto omicida viene fermato da Marika che ci chiama dall’altra parte del campo.
Quando arriviamo ci sono già alcuni ragazzi della nostra classe che si stanno riscaldando. Sedute in panchina a sbavare ci sono - come sempre - Perrie, Jade, Jesy e Leigh-Anne.
Perrie ha le gambe accavallate e sghignazza con Leigh-Anne, Jade invece si lima le unghie e Jesy maneggia col telefonino.
Sembrano appena uscite da un parrucchiere, porcaccia della miseria! Ma come fanno ad avere i capelli perfetti e ordinati per tutto il giorno?
«Palla!», urla qualcuno. Non faccio in tempo a capire che cosa sta succedendo che mi ritrovo col culo per terra e una pallonata sullo stomaco.
Mi circondo il ventre con le braccia e gemo di dolore.
«Sorry Morghy», mi dice Louis raccogliendo il pallone da terra.
Alzo lo sguardo verso la sua figura e lo fisso malissimo.
La prima cosa che farò appena sarò rappresentante di classe sarà quella di castrare questo minchione.            
Lo guardo allontanarsi.
 «Almeno aiutami!», gli urlo incazzata.
Lui si gira a guardarmi. Sbuffa e tira il pallone a Liam che lo prende al volo, guadagnandosi un applauso da Antonella.
Louis si avvicina e mi tende la mano. L’afferro e lui mi tira su velocemente - fin troppo velocemente per i miei gusti. - tanto che andiamo a sbattere le nostre  fronti l’una contro l’altra.
Ci portiamo entrambi le mani sulle fronti e gemiamo di dolore. Questa strana coincidenza mi fa un po’ sorridere ma poi mi ricordo che sono con LouisMrMuscoloTomlinson e il sorriso mi muore sulle labbra.
«Grazie», sibilo con un sorrisetto strafottente per poi girarmi e fare una smorfia.
«Di nulla», risponde lui con lo stesso tono e con un sorrisetto odioso.
Quando raggiungo le ragazze, vedo Marika litigare – come solito suo – con Harry.
«Jones e Styles, perché state litigando questa volta?», chiede la prof. con un tono rassegnato.
«Harry non vuole farci giocare», sbraita la riccia incazzata e mandando un’occhiataccia al diretto interessato.
Harry scuote la testa e fa una smorfia.
«Le ragazze sono sotto di un giocatore – inizia a dire facendo un passo  verso la prof. – si chiamerà calcio a cinque per motivo, non ti pare?», conclude poi voltandosi verso Marika.
«Gioco io per le ragazze». Ci voltiamo tutti verso la voce.
«Perrie?», esclamiamo io, le ragazze e .. Zayn?
«Ma Perrie, tu non sai neanche cos’ è il calcio!», dice il moretto dal ciuffo sprint portando le braccia in avanti.
«Non dire sciocchezze, lo sanno tutti che il calcio è quel gioco con i canestri e il pallone è arancione con le strisce nere!», afferma la bionda tirandosi i capelli in una coda alta.
«No, Perrie quello è  il basket», le suggerisce Antonella a bassa voce.
Perrie alza gli occhi azzurri al cielo e sbuffa.
«Ma chi se ne frega, l’importante è fare tanti strike!», dice battendo le mani e incamminandosi verso il centro del campo insieme a tutti gli altri.
Sarà una lunga partita, me lo sento. 



_____________________________________________________________________________SPAZIO AUTRICE 
Ecco il 3° capitlo di 'Femmine contro Maschi'. Vorrei ringraziare le 200 visualizzazioni ottenute con i due capitoli. Grazie mille <3
Ringrazio Duffbeer per aver recensito il 2° capitolo.
Ragazze non vi mangio mica, quindi se vedete qualcosa che non va oppure avete noia recensite, mi fareste molto felice!!

Queste sono le nostre protagoniste:
Troian Bellisario as Sara Morgan.
Ashley Benson  as Antonella Marin.
Lucy Hale  as Marika Jonas.
Shay Mitchell as Alessandra O'Brian.
 
Evaporo. Buona serata.


_1Liberty0_
 

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Capitolo 4
*** *AVVISO* ***


Avviso


Cari lettori di efp,
Mi duole informavi che, almeno per adesso, non continuerò questa fan fiction.
La mancanza di tempo e, soprattutto, di ispirazione sono due dei motivi principali che mi spingono a metterla da parte.
E poi le poche recensioni mi fanno sentire come se stessi scrivendo a fantasmi. u.u
Ma non preoccupatevi, _1Liberty0_ non lascia nessuno a bocca asciutta!
Se volete, mi trovate nell’altra mia fanfic. È una commedia romantica su personaggi di mia invenzione. Si chiama 
Come l' amore rovina le coppie.  Ci conto. :D
 
Vi lascio in pace. Buon proseguimento di serata.
 

_1Liberty0_

 

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