Lezioni di galateo: come diventare una perfetta Lady avendo la grazia di un Maiavallofante zoppo

di z3cca
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La regola d'oro: Ma anche no 4 ever! ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: se qualcuno con le pistole (tu) incontra qualcuno con gli occhiali... Scappa o finirai ucciso! ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Sport olimpici per plebei: il lancio del salame ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: quando un Maiavallofante selvatico che dorme come uno Snorlax viene scambiato per un fenomeno da baraccone ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Il primo argomento del corso: brillando come un vampiro (di Twilight) tra i banchi di scuola ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Regola numero c: le frasi sulle magliette vendute dai venditori ambulanti hanno sempre ragione! ***



Capitolo 1
*** La regola d'oro: Ma anche no 4 ever! ***


Capitolo 1: La regola d'oro: ma anche no 4 ever!
 


 

Tremate tremate bella gente, sono tornata con una nuova storia più sclerotica, in contemporanea con una seria va scritta anche una comica, altrimenti non sarei psicologicamente bilanciata... Non sarà solo comica, tranquilli, penso anche a voi mie dolci pulzelle e miei baldi giovini che amate il sentimentale. Con questo è tutto, buona lettura!

 


 

Oltrepassando il cancello della seconda residenza della famiglia Suou e trovandomi davanti al portone di quella villa, piena di servitori affaccendati a pulire ciottolo per ciottolo il viale in occasione dell'arrivo dell'ospite, ovvero me, l'unico pensiero che mi occupava la testa era: cosa ci faccio io in un luogo simile?



 

Mi presento: il mio nome è Chiaki, Yamashita Chiaki, ho 17 anni e non so assolutamente cosa stia accadendo. Pare che la figlia della sorella del pronipote del cognato del prozio dell'amante del cugino della comara della zia della nonna del tale che abita questa villona, o qualcosa del genere ora non ricordo bene la parentela, abbia deciso di farmi venire a stare con il suo nipotino...



 

In realtà sono stati i miei genitori che stanchi di vedermi oziare hanno deciso di rivolgersi e di chiedere aiuto a questa parente talmente alla lontana che non so neanche io cosa condividiamo o in cosa potremmo somigliarci (e credetemi, né il mio carattere e nè il mio aspetto fisico si somigliano a quello della glaciale nonnina) e di cui non avevo mai sentito parlare fino ad oggi.

Insomma dovrò andare ad abitare con un perfetto sconosciuto a causa di due irresponsabili genitori e per un accordo fatto con una vecchia malefica... sembra una barzelletta o la premessa per uno stupro... Inoltre dovrò abitare in un villone e andare in una scuola per ricchi viziati col Mercedes, verrò servita e riverita da una sfilza di maggiordomi e camerieri... Perfetto, quasi da sogno, se non fosse che fino a poco tempo fa ero, e sono ancora, solo una mediocre ragazza di paese che non conosce minimamente questa vita, i cui genitori sono modesti operai, e il cui unico sport è l'oziare fissando il vuoto (lo pratico a livello agonistico).

Quindi, partendo da tali presupposti so già che sarò terribilmente a disagio, senza poi contare la differenza fisica! Perchè se c'è una cosa che ho imparato guardando alla tv OC e Gossip Girl è che: i ricchi oltre ad essere schifosamente ricchi e viziati sono anche schifosamente belli, dote di cui certo non godo, ma neanche mi ci avvicino col mio metro e una mela cotta e i miei cuscini posizionati nei luoghi strategicamente sbagliati, per non parlare dei miei capelli con volontà propria che non vogliono saperne di acquisire un'acconciatura per lo meno decente neanche a pagarli balsamo! (Insomma, sono capelli, che se ne fanno dell'oro? Meglio dare loro del balsamo)

Ma perchè limitarsi a questo? I miei hanno espresso il desiderio non solo di abbattere il mio adorato ozio, che diciamocela tutta l'ozio non ha mai ucciso nessuno... (Voi ditemi che male posso fare se sto interi pomeriggi distesa sul divano a fissare il vuoto o le sere estive a fare da cena a zanzare che mi limito a contare e a cui do nomi come Cassiopea, Ernigisibaldo, Ermengarda o Asdrubale...) ma anche di farmi rendere di più a scuola e di apprendere le buone maniere così da sistemarmi bene nella vita... Ma anche no!

Io non ci sto! Dove credono di vivere? Buone maniere? L'ultima volta che ne ho vista una avevo 3 anni, nell'occasione in cui il gelataio mi diede un fazzoletto in più della norma perchè mi ero macchiata, ma era un fazzoletto... UNO! Ma non scherziamo! E poi sistemarmi dove? Mi pare di aver già detto che da grande voglio diventare la gattara tipo quella dei Simpson! Ma sto divagando... Riprendiamo le redini del discorso, dunque...


 

Mi stavo trasferendo nella seconda residenza Suou, per ordine dei miei e concessione della vecchia (mi devo ricordare di smetterla di chiamarla così se non voglio morire folgorata dal suo sguardo glaciale), per iniziare una nuova vita all'insegna dell'alta società, cosa che mia madre aveva deciso di abbandonare sposando mio padre, onesto lavoratore di umili origini, e facendo infervorire il resto della famiglia, senza contare che è stata diseredata... Ma questa è un'altra storia, che racconterò in seguito.


 

Ovviamente a me tutto questo non va giù (il trasferimento e le buone maniere, non mia madre diseredata, di quello non mi importa nulla) e impiegherò tutto il mio genio malefico per ritornare alla mia vita di semplice popolana (ignorante ma felice, il sogno di una vita!).


 

Dalla porta del villone uscì un elemento diverso da tutti quei tipi vestiti di nero e con i capelli tirati a leccata di vacca (?) che stavano portando i miei bagagli dentro, uno dei quali tentò di scipparmi la tracolla che portavo beccandosi un calcio nei gioielli di famiglia perchè mi aveva spaventata. Era un tipo alto, capelluto, biondo e con gli occhi azzurri, un tipo che sembrava emettere luce propria... Quello che nelle favole descrivono come principe azzurro e che io chiamo ALIENO (ammettetelo anche voi, nella vita reale non esistono individui del genere... devono per forza essere degli elementi non identificati!).

Questo tipo, che supponevo fosse il padrone di casa dato che non era vestito da pinguino, mi venne in contro felice come una Pasqua, sprizzando gioia da tutti i pori. Senza che avessi il tempo di presentarmi mi aggredì, anzi no, mi abbracciò e iniziò a presentarsi saltando da un argomento ad un altro senza apparente filo logico, e se c'era io lo avevo perso, innondandomi di parole che parevano non voler finire e facendomi cadere la mascella incapace di rispondere ma solo di pensare una sola frase: da dove esce questo tipo affetto da parlantina acuta? Ma soprattutto, questo non sputa mai? (aspetta, questa è più di una domanda, ma chi se ne frega!)


I miei guai erano appena iniziati...


 


 

*Il ma anche no: è un'espressione che sono solita dire per rispondere negativamente...

**Maiavallofante: unione tra maiale, cavallo e elefante (amo questi giochi di parole XD) prendete tutti i difetti dei seguenti animali per capire in che pessima situazione versa la mia Chiaki-chan

***leccata di vacca.... ho sempre sognato usare questa espressione!


 

Ringrazio la mia amatissima Sabi-chan... ti lovvo come sempre, lo sai vero?

Spero leggiate in molti, e questo è tutto bella gente! Ci sentiamo nel capitolo due! <3

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: se qualcuno con le pistole (tu) incontra qualcuno con gli occhiali... Scappa o finirai ucciso! ***


Capitolo 2: Se qualcuno con le pistole (tu) incontra qualcuno con gli occhiali... Scappa o finirai ucciso!

 


 

AH! Sono tornata col capitolo due, non pensate di liberarvi di me con tanta facilità! Allora... che dico? Non so... Sclero? Inizio a sparare stupidaggini a destra e a manca? Meglio di no, o mi linciate... quindi vi lascio immediatamente col secondo capitolo informandovi che entra in scena Kyouya! Bwahahah -coff coff- ...ok, ora la smetto...



 



 

Nel giro di mezza giornata, ovvero dal momento in cui entrai in casa fino, al momento in cui andai a letto, il biondo mi raccontò vita, morte e miracoli su di lui, sulla sua famiglia, sulla scuola e su un certo club; insomma per raccontarmi tutto nei minimi dettagli non mi lasciò sola neanche un istante, neanche in bagno! E non sto scherzando, mentre ero in bagno, e meditavo se fuggire dalla finestra o ingoiare un flacone di collutorio sperando di morire avvelenata, lui era fuori dalla porta a parlare del più e del meno come nulla fosse. In realtà mi limitai ad annuire in continuazione senza ascoltare ciò che diceva, se non una serie sconfinata di bla bla bla. Decisi di non cenare, ero troppo stanca per il viaggio, e fuggii alla velocità della luce dall'alieno che avevo appreso si chiamasse Tamaki (lo ricordo perché è stata la prima cosa che aveva detto prima di iniziare a vaneggiare appena incontrati), rintanandomi in camera.



 

Mi rinchiusi nella camera da letto, anche se più passava il tempo e più mi sembrava un monolocale o uno stadio olimpico, dipende dall'inquadratura, per quanto è grande, e feci mente locale della giornata.... Uhm, vediamo, come era iniziata? Ah, si!

  • Ore 06.00 sveglia con urlo ultrasonico di mia madre (donna mattiniera! Tsk...);

  • Ore 06.10 colazione con oggetti non identificati a causa del sonno, probabilmente biscotti annegati in latte e nesquik;

  • Ore 06.45 annuncio improvviso e inaspettato dell'imminente trasferimento della sottoscritta a casa di un parente lontanissimo, sempre se è un parente perché ancora non si è capito bene, non totalmente identificato (questo fa riflettere sull'assurdità della situazione);

  • Ore 06.46 la sottoscritta scoppia a ridere perché pensa ad una “candid camera”;

  • Ore 06.50 conferma dell'annuncio e spiegazione nei dettagli dei compiti della sottoscritta nella sua nuova vita;

  • Ore 07.00 rassegnazione e inizio preparativi valigie...

Bhe... Il resto era un pò confuso... Ricordavo un lungo viaggio, una macchina comoda, pinguini con le mie valigie e un alieno con una gran voglia di parlare... Stremata chiusi gli occhi senza neanche cambiarmi di abito e mi addormentai.


 

Quella notte feci un incubo assurdo, sognai di essere alle dipendenze di un signore oscuro dalla faccia da poker e che con lui c'era l'alieno... E insieme complottavano per farmi impazzire...
Mi alzai di soprassalto col fiatone e totalmente sudata
<< Che strano sogno... Ho sognato di andare ad abitare da un alieno di nome Tamaki e poi di venire schiavizzata da un poker-face >>
Scoppiai a ridere, ma la mia risata si bloccò vedendo entrare una cameriera che sorridendo aprì le tende facendo entrare troppa luce nella stanza (Ah! I miei occhi!) e avvertendomi che la colazione era pronta, chiedendomi inoltre se doveva vestirmi lei! Arrossii fino alle quintuple punte (le doppie si erano moltiplicate concependo triple e quadruple punte fino ad arrivare alle quintuple, manco fossero criceti!) e la cacciai dalla camera urlando come un venditore di cocco ambulante durante la stagione estiva. Cosa avevano di strano in questa casa? Chiedermi se avevo bisogno di aiuto a vestirmi? Ma che erano, scemi? Non ero mica una bambina! E poi essere spogliata, toccata e vestita da sconosciuti, anche se erano ragazze... rabbrividii. Indossando jeans e t-shirt, e inforcando gli occhiali che avevo seppellito nella tracolla, uscii fulminea dalla camera, senza neanche pettinarmi, a sguardo basso e ancora rossa come un peperone. Dopo 5 minuti di marcia spedita mi bloccai guardandomi in torno...
<< Oh, cavolo... Mi sono persa... >>
Mi accasciai a terra senza forze chiedendomi per l'ennesima volta come ero capitata lì, poi un pingui... Ehm... Un maggiordomo che passava di lì, vedendomi agonizzante sul pavimento intenta a decompormi e diventare polvere, mi aiutò a ritrovare la strada per la sala da pranzo.


 

La sala da pranzo era immensa, quasi rimpiangevo il comodo e accogliente pavimento del corridoio, inoltre dovevo sedermi di fianco a Tamaki. Ma la cosa più inquietante era un'arzilla nonnetta che riempiva il posto di governante in questa casa e che mi fissava male... Malissimo...


 

Questa vuole uccidermi


Tentai di fare colazione come era mia abitudine, ma trovai una serie di ostacoli:
1- Non avevano latte e nesquik! Questo è un abominio, un'eresia! Tanto vale uccidermi subito che torturarmi in tale modo!
2- Ogni mio movimento e persino la mia postura a tavola veniva corretta a suon di bacchettate dalla nonnetta, avevo detto che voleva uccidermi...
3- Tamaki aveva iniziato a tergiversare su cose inquietanti... Prima tra tutte la scuola, poi sulla scelta del club (dava per scontato scegliessi l'Host club. Ebbene si, appresi anche il nome del club di cui era il presidente e le cui attività erano a me sconosciute, anche se con quel nome una mezza idea me l'ero fatta... E non era molto rassicurante).
In conclusione non feci neanche colazione e andai a prepararmi per andare a scuola, con la pancia che replicava.


 

In camera vidi sul letto una divisa ad abito color giallo pastello, inorridii arricciando il naso per il disgusto. Io avevo poco gusto estetico, (altro mio difetto) ma quella divisa partorita da chissà quale mente perversa era decisamente improponibile, almeno per me. Mi gettai sul letto controllando l'ora sul cellulare
<< Uhg... Le 7.45... Ho ancora tempo... >>
Involontariamente mi riaddormentai, che madornale errore! Quando mi svegliai circa 20 minuti dopo la cameriera pervertita di prima e una sua amica mi stavano spogliando nel sonno per mettermi la divisa scolastica. Lanciai un urlo che fece tremare la residenza e mi rifugiai all'estremità più lontana del letto facendomi scudo con un cuscino
<< C-c-cosa ci fate voi qui? E perché mi stavate spogliando!? >>
<< Perché la signorina deve prepararsi per uscire o arriverà tardi a lezione >>
<< E potevate svegliarmi! Non c'era bisogno di denudarmi! >>
<< Abbiamo tentato, ma la signorina ha il sonno pesante e abbiamo ricevuto l'ordine di fare in modo che lei sia pronta in tempo ad ogni costo >>
finì la frase con un sorriso radioso e sottolineando quel "ad ogni costo". Ok, questo era troppo... Nessuno mi dice cosa devo o non devo fare o mi programma la vita, NESSUNO, specie con quel sorriso stampato in faccia! (ok, so cosa state per dire... lo so che sono qui per volere dei miei, sottostando quindi a un loro ordine, non siate puntigliosi! Sto escogitando un piano per evadere!)
<< Uscite immediatamente fuori dalla mia stanza! Ora! >>
sbottai e le due cameriere uscirono senza replicare.
-promemoria: vestiti immediatamente se non vuoi essere denudata da personale perverso-
Finii di vestirmi in tutta lentezza, misi le lenti a contatto e optai per non trovare un'acconciatura, ogni mio tentativo sarebbe stato inutile, quindi legai i capelli con una semplice coda. Uscii dalla stanza evitando sapientemente tutti gli specchi, per risparmiare loro la vita anche perché se avessero riflesso la mia immagine si sarebbero suicidati rompendosi, ed arrivai nell'atrio dopo aver sbagliato strada solo tre volte. Nell'atrio mi attendeva Tamaki, che mi fece strada fino al Mercedes. Alzai un sopracciglio bloccandomi alla vista di quel macchinone; si, decisamente non ero a casa mia...


 

Non credo mi abituerò presto a questa vita da ricchi.


 

Arrivare a scuola senza addormentarmi sui comodi sedili del Mercedes, durante il breve tragitto casa-scuola, fu per me una vera e propria impresa, anche se il fatto che Tamaki continuasse a fissarmi con occhio critico innervosendomi fu molto di aiuto.
-promemoria: ringraziare l'alieno, almeno parzialmente, per non avermi fatta addormentare evitando una spiacevole scena come quella di stamane-
<< Che hai tanto da guardare? Mi stai innervosendo >> dissi alzando un sopracciglio
<< N-niente... I suoi capelli... Le cameriere non l'hanno aiutata? >> disse esitante
Perfetto, mi dava anche del lei (si, durante i suoi precedenti dialoghi non lo avevo notato perché troppo intenta a trovare una via di fuga in caso di emergenza, magari qualche passaggio segreto all'interno della villa...), ci mancava solo questo...
<< Se ti riferisci alle due pervertite che mi stavano spogliando stamattina... no, non mi hanno aiutata, le ho cacciate via >>
dissi infastidita (da cosa, poi?) scendendo dall'auto. Senza attendere che l'autista mi aprisse la portiera, e lasciando interdetti gli altri studenti che misteriosamente si erano avvicinati all'auto, come api attirate dai fiori più profumati (e adesso da dove riescono queste similitudini?).
Guardandomi attentamente in torno molte erano ragazze, che ora mi stavano guardando con disprezzo. Primo giorno di scuola in un nuovo istituto e già avevo delle nemiche, che fosse la mia giornata fortunata? Comunque gli sguardi di puro odio non durarono molto e lasciarono il posto ad una serie di gridolini e cuoricini accompagnati da occhi pieni di puro godimento. Alle mie spalle avvertii un'aura strana... Mi voltai e... I miei occhi! (ciecata per la seconda volta in un sol giorno!) Tamaki sprizzava brillantini come fosse un dannato vampiro della saga di Twilight e le ragazze erano attirate come fangirls del team Edward davanti all'attore Robert Pattinson durante la scena nel secondo film in cui si quasi denudava! Iniziai a indietreggiare e neanche a farlo apposta mi ritrovai a forza di spintoni fuori da quella baraonda. Stremata caddi a terra, anzi caddi ai piedi di qualcuno. Temevo terribilmente di alzare la testa (e come darmi torto? In pochi secondi che ero lì ero stata abbagliata, strattonata e catapultata fuori pista da una massa di ragazze impazzite per uno pseudo Edward Cullen/alieno!). A malincuore alzai la testa, per avere almeno la decenza di chiedere scusa per essere atterrata sulle scarpe di chissà quale riccone ed evitare altri possibili nemici, insomma le ragazzine mi parevano già numericamente più che sufficienti. Rimasi sconvolta, il poker-face del mio incubo! Esisteva! Era reale, ed era lì!



 

Rabbrividii, avevo avuto spesso sogni premonitori, ma mai fino a questo punto! Il poker-face si chinò verso me e mi aiutò ad alzarmi
<< Tutto bene lady Yamashita? >> disse con falso sorriso
<< C-certo poker-face... Ehm... Tipo che non conosco... >>
<< Mi chiamo Kyouya Ootori, piacere di incontrarla signorina Yamashita Chiaki >> disse inchinandosi.


Cielo, un altro pazzo fissato col lei e le buone maniere, temo che non riuscirò a trovare nessuno in questa scuola che usa il tu e sa cosa vuol dire vivere una vita da comuni mortali


 

<< P-piacere mio... >> iniziai a indietreggiare, ma finii addosso a Tamaki che nel mentre aveva finito di brillare (che avesse finito la porporina?).
<< Ah, Kyouya, vedo che hai già preso confidenza con Chiaki-hime... >>


Hime? Da quando sono stata promossa a principessa?


<< Certo, anche se è la prima volta che la incontro è proprio come la immaginavo >> disse con un sorrisetto beffardo e alzando un sopracciglio.

 

Di cosa stavano parlando?


<< Ho intenzione di farla entrare nel nostro club... >>

 

Club? Entrare? Lui aveva intenzione di fare cosa?


<< Non credo possa permettersi la retta del club, viene da una famiglia di umili lavoratori... o i nonni hanno passato a lei l'eredità? Strano, io non sono stato avvertito... >>


Come sapeva lui della mia famiglia? Non mi dire che Tamaki gli aveva raccontato tutto? Impossibile, neanche lui sapeva dell'eredità, lo sapevo a stento io... Più che altro... C'è qualcosa che so in questa storia, in fondo sono la protagonista, no?


 

<< Non saprei, ma io non intendevo come cliente... La nonna mi ha chiesto di insegnarle le buone maniere, e credo che al club riuscirà ad apprenderle con semplicità, addirittura divertendosi!>>


perchè avevo una strana sensazione?


<< Quindi vuoi tenere fede all'ordine di tua nonna e trasformarla in una vera lady? >> mi squadrò dall'alto in basso << Sarà complesso... >>
<< Possiamo farcela tutti insieme, e ci divertiremo, ne sono certo... >>
<< F-fermi tutti! Cosa sta succedendo qui? Cosa sono questi discorsi? E come sa il poker-face.... Ehm... Kyouya della mia famiglia? >>
<< Allora per coprire le spese della sua istruzione la useremo come “cagnolino” del club, va bene? >>
<< Nessuna obiezione, ora scusa ma io ho un impegno, la lascio a te... >> e così dicendo Tamaki si allontanò.
<< Bene, lady, le indi... >>
Non lo feci finire, lo presi per la cravatta e lo abbassai fino a guardarlo negli occhi, quindi di molto
<< Senti tu, ora mi spieghi tutto, o giuro che ti pesto! >>

con un fluido movimento della mano mi allontanò sistemandosi la cravatta e gli occhiali per poi sospirare
<< Cielo, sarà una vera impresa addomesticarti... Risponderò alle tue domande, ma nel mentre avviamoci in classe o faremo tardi. Non posso permettere che a causa di uno stupido ritardo, per un “cane” non ammaestrato, il mio perfetto curriculum scolastico venga intaccato... >> dicendo questo una strana e inquietante luce balenò nei suoi occhi, tanto da farmi venire un groppo in gola e facendomi ignorare completamente l'offesa appena ricevuta.



 

Avete presente quando nei western c'è il tipo che dice "quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, l'uomo col fucile spara all'uomo con la pistola", o qualcosa del genere? In questo preciso istante sono l'uomo con la pistola e ho davanti a me un poker-face col fucile, solo che il suo fucile sono un paio di occhiali e uno sguardo spaventoso... Non credo che la situazione volgerà in mio favore, neanche con l'arrivo di uno sceriffo...



 

Silenziosamente seguii il tipo con gli occhiali, avevo una folle voglia di fuggire, ma dato che quella era la mia giornata fortunata sarei caduta nel tentativo di farlo e mi sarei azzoppata, e un cavallo azzoppato si sa, non serve a nessuno (che c'entra? ...bah...), quindi optai per il seguirlo buona buona.

<< Dunque, per rispondere alle tue domande... Conosco la tua situazione grazie a ricerche fatte di persona in segreto, Tamaki non mi ha detto nulla di te se te lo stai chiedendo, a parte che ti ospitava ovviamente... Per quanto riguarda il club abbiamo deciso di utilizzarti come assistente, così apprenderai anche la buona educazione divertendoti, come desiderano tanto i tuoi genitori. >> disse ancora sorridendo in modo talmente falso che faceva venire i brividi.

<< Uhm... Tradotto nella mia lingua stai cercando di dirmi in modo gentile che sono un'incompetente, che mi hai stalkerata e che mi userai, anzi sfrutterai, in uno strano club come schiavetta con la scusa di insegnarmi le buone maniere, non è così? >>
scoppiò in una sonora risata, fermando improvvisamente la sua marcia, poi si voltò e mi inchiodò al muro fissandomi negli occhi in modo severo
<< Esattamente >>


 

Questo è pazzo... E il mio sogno, anzi incubo, stava diventando lentamente reale... E il peggio è che non so cosa faccia più paura delle due cose!


<< Siamo arrivati, tu frequenterai la sezione A con me e Tamaki, per volere del preside >>
disse liberandomi sia dal muro, che aveva fatto col suo corpo per bloccarmi e non farmi fuggire, che dal suo inquietante sguardo, ed entrò in classe come nulla fosse accaduto (mi aveva appena minacciato e lui va in giro tutto easy, è uno psicopatico!)

Ah... Giusto, dimenticavo che il preside dell'Ouran era il figlio della vecchia malefica. Era ovvio che mi mettesse in classe col nipote! Sospirando entrai in classe sotto lo sguardo inquisitore di tutti, e tra matematica, inglese e letteratura le ore passarono, anche se mi limitai a rifugiarmi nel mio mondo e a disegnare (era il caso di dire: relax, take it easy...), evitando di incrociare lo sguardo o di rispondere alle domande dei compagni curiosi di conoscermi e dei professori, anche se loro volevano solo sapere se ero capace di fare 2+2... (5! ...che domande! ...tsk...)


 

Credo che l'unico momento realmente lieto in quella giornata sia stato l'ora del pranzo. Ero moribonda sul banco, perchè non avevo nè il bento nè i soldi per comprarmi il pranzo, e il team pseudo Edward si stava pericolosamente avvicinando per porgermi i loro saluti (o l'estrema unzione) quando Tamaki, per la prima volta da quando lo avevo conosciuto mi fece una proposta che non avrei potuto assolutamente rifiutare, la sua prima frase intelligente!
<< Hai fame? >> ...non questa... << Vieni, ti accompagno in mensa e ti offro il pranzo >> questa!
Ovviamente il tutto era accompagnato da una strana cornice di rose rosse, che ai miei occhi affamati si trasformarono in succulenti hamburger e feci molta fatica a rispondere senza sbavare
<< Si! Fame... Molta! Pranzo... >>
sorridendo mi accompagnò in mensa, o per meglio dire verso una nuova trappola.


 

Perché per me i guai non finiscono mai?


 


 

*Poker-face: Faccia da Poker, vuol dire che siete persone abili e impenetrabili, e quindi è difficile cogliere in voi emozioni, stati d’animo e tanto altro.

**Non odio la saga di Twilight, sia ben chiaro (ho letto i libri, visto i film e le parodie), non voglio offendere nessuno con la parte delle fangirls.


 


 

Allora... ringrazio Sabi-chan ( <3 ),

ringrazio loonaty (little player <3) per averla messa tra i preferiti e per aver disegnato Chiaki-chan... finalmente posso vederla anche con gli occhi e non solo con la mente! XD

ringrazio Niniel Virgo per averla messa tra i preferiti,

ringrazio Lirin Lawliet per la recensione

e Argy per la recensione ( <3 )

e ringrazio anche chi la segue senza commentare...

i ringraziamenti sono finiti... andate in pace!


 

p.s.: l'immancabile p.s... comunque nel prossimo entrano in scena gli altri host... e inizierà la tragedia per la mia povera Chiaki (Quanto mi diverto a metterla in situazioni difficili! Ohohohohoh)


 

Al prossimo capitolo bella gente <3

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Sport olimpici per plebei: il lancio del salame ***


Capitolo 3: Sport olimpici per plebei: il lancio del salame

 


 

Aloha... Sono tornata col terzo capitolo! Sì, questa fan fiction si scrive da sola ù.ù quindi la aggiornerò spesso... credo... Come promesso in questo capitolo comparirà tutto il club, ma per lo più è incentrato su Haruhi... Senza ulteriori indugi vi lascio al mio sclero/capitolo, buona lettura! <3 [Comunque sto peggiorando di capitolo in capitolo, non voglio sapere che accadrà verso la fine della storia... -risata isterica-]



Ormai non ci vedevo più dalla fame, iniziavo ad invidiare perfino la tipa della pubblicità della Fiesta perché almeno lei un panino lo aveva mangiato, io non toccavo cibo dal pranzo del giorno precedente. Ebbene sì, lo ammetto, il mio secondo peccato, nonchè sport al livello agonistico, dopo l'ozio è la gola. Ero talmente affamata che avrei potuto anche azzannare la testa del biondo davanti a me, che mi stava facendo strada verso la mensa, scambiando tutti quei morbidi e gonfi capelli per dello zucchero filato al gusto di limone (sempre se esiste)... Fortunatamente arrivammo subito in mensa, e ci servirono altrettanto velocemente. Devo ammettere, anche se a malincuore, che questo è un punto a favore dei ricchi. Seguii Tamaki fino a dei tavoli e ci sedemmo; come da copione iniziai a strafogarmi nel cibo, non notando minimamente che Tamaki non faceva lo stesso, anzi, sembrava attendere qualcuno. Dopo un pò al tavolo si avvicinarono dei ragazzi, seguiti da Kyouya, non potei fare a meno di rabbrividire alla sua vista... Alzai la testa dal piatto e per poco non ritornai al creatore (no, mi rifiuto di reincarnarmi! A meno che mi danno la certezza di rinascere come ameba...).

Sono... Sono circondata! Non ho via di scampo! Sono tutti RAGAZZI, affascinanti ragazzi... Ed io sono a disagio... Mi fissano, ne sono certa.

Abbassai la testa nella speranza di diventare invisibile, chissà, magari se me lo ripetevo mentalmente avrebbe funzionato!
<< Ehilà Lord! Chi è questa ragazza? Un nuovo giocattolo? Una nuova cliente? O forse un rimpiazzo per Haruhi che oggi ancora non ti si è fatta vedere? >>


Sono invisibile...

Alzai di poco la testa vedendo che chi stava parlando era un ragazzo con i capelli rossastri e che addosso a lui era avvinghiato, o per meglio dire attorcigliato, la sua copia sputata. Li etichettai come i due gatti siamesi di Lilly e il vagabondo.
Mi sorrisero e io riabbassai lo sguardo.


Sono invisibile...

<< No, questa graziosa fanciulla è la signorina Yamashita Chiaki... Vivrà a casa mia e frequenterà l'Ouran per un periodo >> disse Tamaki sorridendo.

Sono invisibile...

<< E' la tua ragazza Tama-chan? >>

Sono invisibile...

Alzai di nuovo la testa per vedere chi aveva appena detto una simile assurdità.

Io con quello? Piuttosto vado a giocare a battimani con gli scorpioni!

Rimasi pietrificata. Che ci faceva un bambino delle elementari in un liceo? Si era perso? Lo avevano rapito? Il poker-face malefico aveva intenzione di sfruttarlo o di rivendere i suoi giovani organi al mercato nero?
<< Certo che no, Honey-senpai! >> ancora una volta fu il biondo a rispondere, ma questa volta con la voce di un tono più alto e completamente rosso.
<< Eh? ...senpai? >> probabilmente avevo sentito male io a causa dei miei abbondanti capelli che impediscono ai suoni di passare correttamente, ma l'alieno aveva appena dato del senpai a quell'adorabile creaturina, o sbaglio?
Tutti si voltarono a guardarmi, e come dar loro torto! Mi stavo ingozzando di cibo, al loro arrivo non li avevo salutati, e non mi ero neanche presentata, e la prima cosa che dicevo probabilmente era un'idiozia... Maledetta tecnica del sono invisibile... Sanpei ci riusciva a mimetizzarsi con un sasso se voleva, perché io no?
<< Hai... Del riso sulla faccia... >>
Mi voltai seguendo il tono calmo, profondo e distaccato, quasi sensuale, di voce che proveniva da dietro al bimbo... (insomma, se si potesse perdere la verginità sentendo una voce l'avrei persa con quella, senza ombra di dubbio!) Mi pietrificai per la centesima volta. Un maciste, una statua, una colonna, un Alex Luis Armstrong senza brillantini e baffi e con più capelli, neri e non biondi, e più inquietante e anche meno corpulento e anche più bono, ok non c'entrava un piffero con Armstrong se non l'altezza, era posizionato dietro quella creaturina... E mi aveva parlato, anzi no, fatto notare che ero sporca...


S-sono invisibile...?

Mi pulii con una manica (quanta poca grazia, vero?) la bocca e decisi che per me la giornata era definitivamente conclusa... Avevo accumulato un numero spropositato di gaffe e di nemici nel giro di meno di 24 ore... Se mi dovessero dare un premio mi darebbero il premio per... Uhm... Per... Ma perché dovrebbero darmi un premio? Mi alzai e con quel poco di orgoglio sbiadito che possiedo mi trascinai verso la porta, ma prima verso il secchio per buttare ciò che non avevo avuto occasione di mangiare... Decisi di ignorare Tamaki, che mi stava chiamando, e Kyouya, che mi stava dando istruzioni che mi sarei dimenticata di lì a poco... Semplicemente a testa bassa sul cibo, in contemplazione di quello spreco, andai via...

MA...


 

E si, c'é sempre quella maledetta particella così fastidiosa che si insinua dove non dovrebbe. Quindi:


...ma quella era la mia giornata fortunata!


Brevemente, mi incollai qualcuno mentre andavo a buttare ciò che non avrei mangiato, ma vediamo la scena a rallentatore...


C'è una fortunatissima me che é intenta ad andare a buttare del cibo e, troppo impegnata a piangere interiormente per quello spreco e a dire addio a dell'ottimo salmone affumicato, va a sbattere contro un ragazzo, ma non uno qualunque, no... Sarebbe troppo bello... Va a sbattere contro un ragazzo carino, non tanto alto e neanche corpulento... Ma perché limitarsi a ciò se si può giocare ancora con la fortuna e il destino altrui?
Infatti gli finii addosso con tanto di pranzo... Che cosa carina... Sembra uno di quei film adolescenziali dove poi sboccia l'amore tra i due protagonisti e vissero tutti felici e contenti... Stop! Non è così! Perché bisogna considerare che io non sono tutto quel dolce peso... E il ragazzo non pareva tipo da andare in palestra... (e io non credo a queste americanate...) infatti oltre ad averlo sporcato lo stavo anche mezzo soffocando...

<< Eh, m-mi dispiace... I-io non ti avevo visto... >>
<< Non preoccuparti, sto bene... Solo, potresti spostarti, per favore? Non credo di riuscire a respirare bene... >>
<< Si, certo! I-io mi tolgo immediatamente... >> e rimanevo ferma, lì...
<< Bene >> mi sorrise
<< ... >> continuai a stare ferma lì...
<< Scusa... >>
<< Si? >>
<< Sei ancora sopra me... >> sorrise gentilmente
<< Ah, s-sì! Scusa! Non avevo collegato bene... Uhm... >> mi alzai e gli diedi una mano ad alzarsi, cogliendo l'occasione di vederlo bene in faccia.
Era veramente carino, possedeva una bellezza che lo faceva somigliare ad una ragazza e sembrava gentile... E non era strano, forse un pò basso per la media, ma io proprio non posso parlare di altezza! Quasi immediatamente intervennero i fenomeni da baraccone e io decisi che era tempo di darsela a gambe levate. Mi scusai per l'ennesima volta e corsi via, l'ultima cosa che udii fu il biondo che urlava come un pazzo isterico, chiedendo cosa era accaduto, e invocando il nome di "Haruhi"... dunque il ragazzo si chiama Haruhi... Direi che è un nome che gli dona.

Cosa fa una ragazza sporca del suo pranzo che si è incollata un ragazzo carino e che è nuova della scuola?
Risposta numero 1:
chiede informazioni sul bagno più vicino per darsi una sistemata e coglie l'occasione per chiamare un'amica fidata per raccontarle l'accaduto cantando e ballando tutti insieme appassionatamente...
No, troppo prevedibile... Troppo film per ragazzine adolescenti colme di ormoni vaganti che sbavano dietro a baby star della Disney...
Risposta numero 2:
segue attentamente la piantina ricevuta al suo arrivo per arrivare in segreteria e chiedere una divisa pulita e cambiarsi nel bagno della segreteria sperando e pregando che tutti dimentichino ciò che era appena avvenuto in mensa...
Non proprio, ma ci stiamo avvicinando... Manca ancora quel qualcosa che rende il mio personaggio diversamente intelligente...
Risposta numero 3:
girovaga per la scuola, come una cretina, sporca di cibo perché si è persa e si rifiuta di chiedere informazioni, e perché non sa cosa si fa in questi casi. Inoltre spera che una macchina la investi e un fulmine ne abbrustolisca i resti per la figuraccia che ha appena fatto in mensa, ripromettendosi di non metterci più piede, ma soprattutto di non incontrare più quel ragazzo di nome Haruhi, pena una morte prematura per il troppo imbarazzo...
Bingo! perché scegliere la risposta semplice, se ci si può complicare la vita?


Scelta l'opzione a me più congeniata iniziai a girovagare per la scuola e finii per arrivare in un labirinto.

<< Che bella rosa... Guarda, ce n'è un'altra... E altre... E un cespuglio... E ancora cespugli... >> mi bloccai
<< Perchè sono circondata dal verde? E perchè sono in un labirinto? Come ci sono arrivata? >>
<< Ok, ok... Ragioniamo... Io sono uscita dalla mensa e poi... Ho iniziato a maledirmi... Mi maledicevo sperando di sparire il più velocemente possibile dalla faccia della Terra, poi mi sono voltata... E... Fiori... >> mi gettai a terra depressa dalla mia stessa stupidità.
<< ...perchè devo essere così maledettamente distratta? E perché in una scuola dovrebbero coltivare labirinti, di rose oltretutto! Perchè non viole? O tulipani! >>
mi sedetti al suolo avvilita non badando al fatto che mi stavo sporcando quella orribile divisa, comunque ero giá sporca del pranzo, quindi...
<< Uffa... E adesso che faccio? Gironzolare finchè non trovo la strada giusta è fuori discussione, non ho voglia di camminare, è troppo stancante... Urlare per chiedere aiuto è impensabile, primo perchè è troppo faticoso, e secondo perché questo luogo è talmente immenso che prima che qualcuno mi senti e mi trovi arriverei alla modica cifra di 101 anni! E allora che fare? >>
in quel momento il telefono squillò
<< Ma certo, il cellulare! >>
-batteria scarica-
Il cellulare mi aveva solamente salutato prima di morire...
Caddi nello sconforto.
<< Maledetto apparecchio inutile... E certo! Potevo essere così fortunata da trovare subito una soluzione? No! >> mi alzai e iniziai a gironzolare.
<< Mi sto stufando... Ho fame... Ho sonno... E se scavassi un tunnel? No, non ho una pala... Ma quei geni di giardinieri che hanno creato questa subdola trappola che fine hanno fatto? Spero che crepino nel labirinto non trovando l'uscita! >>
ringhiai mentre constatavo che quelle rose pungevano fin troppo bene.
Per mia immensa fortuna, nonchè gioia procedendo in quel labirinto incontrai un gazebo, segno che ogni tanto qualcuno passava di lì. Mi sedetti e poggiai la testa su quello scomodissimo tavolo di marmo.
<< ...pensa al positivo, Chiaki... Se morirai qui finirai per diventare concime per piante... >>
<< ... >> fissai il vuoto
<< Però... Devo dire che si sta bene... Un pò scomodo, forse, ma si sta davvero bene... >> mi sciolsi i capelli e me li misi sotto la guancia tipo cuscino
<< Così va decisamente meglio... >>
Come prevedibile dal mio carattere, e dato che anche il luogo e la situazione erano favorevoli, mi addormentai lì nel giro di pochi minuti.

Non so per quale motivo, ma contro la mia volontà sognai quell'Haruhi che mi stava chiamando. Sognai la sua splendida voce che tra un misto di incertezza e preoccupazione chiamava me, anche se non per nome. Insomma, come avrebbe fatto a saperlo se mi conosceva da poco più di qualche minuto, o ora... Ormai la mia cognizione del tempo era alle Maldive, insieme al mio cervello. Sognai il suo viso, molto simile a quello di una fanciulla, che mi guardava incerto da molto vicino, anche l'incertezza donava al suo volto... Sognai le sue gentili mani mentre mi scuotevano appena la spalla. Sognai tutto questo... Peccato non fosse un sogno, ma io certo non potevo saperlo.
La realtà fu che ero caduta in una sorta di stato di trance, in cui avevo anche iniziato a sbavare ed ero in procinto di attaccare a russare, quando il povero ragazzo passò proprio davanti a quel gazebo.
Sarebbe passato oltre, considerata la sua totale indifferenza, ma i rantolii che provenivano da me, ragazza col sonno pesante e irrequieto, lo fecero prima spaventare (chiunque nel sentirmi rantolare mi avrebbe preso per un orso bruno imalesiano con la permanente, sempre che esistano...) e subito dopo avvicinare incerto per accertarsi che non stessi morendo agonizzante.

***

Dopo essere stata travolta da una ragazza distratta, Haruhi si ritrovò nuovamente travolta dai membri dell'Host Club.
<< Haruhi! Stai bene? Cosa ti è successo? Perchè sei sporca? Chi ti ha sporcata? Chi? Dimmi, chi? >> chiese Tamaki agitato e scuotendo la poverina.
<< Senpai, non farne un dramma... È solo stata una ragazza distratta... Io non l'ho vista e lei non ha visto me... Non è accaduto nulla di catastrofico, mi sono solo macchiata... >> sospirò la ragazza rassegnata, staccandosi poi dal biondo.
Come al solito Tamaki era iper-protettivo nei suoi confronti, neanche fosse il suo reale padre...
<< Che peccato Haru-chan, ti sei macchiata tutta... >> cantilenò Honey, mentre Mori annuiva all'affermazione del cugino
<< Sarà meglio che ti cambi immediatamente... >> disse Kaoru
<< ...non puoi andare in giro così... Abbiamo giusto pronti al club i costumi per le attività di questo pomeriggio... >> disse Hikaru sfoderando un largo e inquietante sorriso.
Quel sorriso era decisamente un cattivo segno, si doveva trattare sicuramente di costumi improbabili o imbarazzanti, talmente bizzarri che nessuna persona comune avrebbe potuto o voluto indossarli, ma loro, d'altronde, non erano persone comuni... Non avrebbe indossato per nulla al mondo indumenti del genere!
<< La madre dei gemelli ha gentilmente cucito gli abiti per l'attività di oggi... Il tema sarà... >> iniziò a dire Kyouya, ma nel mentre Haruhi si era giá data, nel silenzio più assoluto, alla fuga.
Si diresse immediatamente verso il giardino, unico luogo tranquillo in quella scuola.
Fu una vera impresa seminare Tamaki e il suo seguito, ma in un modo o nell'altro ci riuscì, e arrivata al giardino rallentò il passo e riprese a respirare, seppur con fatica, in modo regolare. Si addentrò nel labirinto di rose, ormai lo conosceva fin troppo bene quel luogo...
Era il nascondiglio preferito di Tamaki quando giocavano a nascondino, e puntualmente lui voleva che si nascondessero insieme. Scosse la testa alla stupidità di quell'individuo.
Mentre camminava sentì un rumore... Un tuono? No... Era più come...
Si sporse verso il gazebo che aveva da poco raggiunto.
Il suono di qualcuno che russa, ecco cosa! Riprese fiato...
<< Temevo fosse un tuono... Ma è solo una ragazza... >> si guardò in giro
<< Che ci fa tutta sola in un luogo simile? E perchè dorme? >>
Haruhi si avvicinò cautamente a Chiaki scuotendola appena
<< Ehi... Tra un pò inizieranno le attività dei club, ti conviene svegliarti se non vuoi fare ritardo... >>
<< mmm... Ancora gelato... Shi... Anche la panna... >>
Haruhi sgranò gli occhi trattenendo una risata, la ragazza stava sognando di mangiare
<< Che tipa buffa... Andrebbe sicuramente d'accordo con Honey-senpai... >>
<< Nhg... No! Il poker-face malefico no! >>
Haruhi indietreggiò nel vederla agitarsi, poi si riavvicinò per scuoterla
<< Ma ca***, ho detto no! >> disse la ragazza scrollandosi via in malo modo la mano di Haruhi, la quale perse l'equilibrio e cadde al suolo con un tonfo.



***

Continuavo a sentirmi scuotere, ok... Adesso stava diventando fastidioso...

<< Ma ca***, ho detto di no! Non svegliarmi! >> mi scrollai via la mano, poi sentii un tonfo.
Saltai in piedi guardandomi in torno, niente... Poi abbassai lo sguardo su qualcuno che si stava lamentando a terra della botta...
Oh... << ...Mio cielo dipinto coi pastelli a cera della Giotto! >>
Il ragazzo alzò la testa guardandomi un pò stordito
<< Per tutti i cetrioli in salamoia! Scusami! È già la seconda volta, sono proprio una frana! >> mi avvicinai per aiutarlo, ma (e ancora? Ma quante ne deve sopportare quel poveraccio? Ma lui mi denuncia e mi manda un'ingiunzione del giudice a stargli lontano almeno 5 o 6 mila km!) inciampai nei miei stessi piedi (no, niente buccia di banana, sorry) e gli volai addosso per la seconda volta. Mi ritrovai, quindi, sopra di lui, e non potei fare a meno di arrossire.
<< Scusa, scusa! Non volevo lanciarmi addosso a te tipo rana kamikaze, giuro! Perdonami, volevo aiutarti ad alzarti, e invece peggioro sempre tutto! Scusa! >>
lui mi sorrise in un misto di imbarazzo e nervosismo (o semplicemente sull'orlo di un attacco isterico pseudo omicida)
<< Ma no, figurati... >>
<< ...ti... Mi dai del tu! Grazie Kami! Ho trovato un essere normale! >>
mi guardò stralunato
<< ...ehm, niente... >> mi alzai ritentando di aiutarlo ad alzarsi
<< ...comunque piacere, Chiaki Yamashita, secondo anno sezione A... Nuova alunna, giocatrice olimpica del lancio degli oggetti, specie il salame... E collezionista di scala mondiale di gaffe... >> mi presentai tendendogli la mano.
<< ...ehm... Haruhi Fujioka, primo anno sezione A... cosa... Intendi con lancio del salame? >> sorrise confuso e inquieto stringendomi la mano
<< Eh? È uno sport simile al lancio del martello, solo che si lanciano salami... Ma anche provoloni, baccalà, stoccafissi... E si fa nei paesini durante le sagre... >>
il ragazzo mi guardò confuso e seriamente spaventato, evidentemente mi aveva preso per una psicopatica.
<< Ehm... Niente, ignora tutto ciò che ho detto sul lancio del salame come sport olimpico per gente di paese... >>

Che stupida! E' un riccone anche lui, è ovvio che non vive in un paesino come me. Non può conoscere i giochi che si fanno nelle sagre di paese! Adesso inventa una scusa, stupida, e chiedi aiuto...

<< Era uno scherzo, anzi, ho avuto un lapsus... O come si dice... Senti, potresti farmi uscire da questo coso? Lo so che non mi merito il tuo aiuto per i guai che ti ho combinato, ma sono troppo giovane per morire qui! E poi prima devo scoprire con chi si mette Brooke, ora che ha lasciato Ridge... >>
mi guardò ancora stralunato
<< Ehm... Sì, ti faccio strada... Hai detto di essere nuova, quindi non hai scelto ancora un club in cui stare... >> si avviò volgendomi di tanto in tanto delle occhiate, come per accertarsi che non impazzissi da un momento all'altro.
<< No no, io ho un club... Si chiama club del ritorno a casa... È molto istruttivo... >>
<< Qui è obbligatorio frequentare un vero club. >>
risposta secca.
Colpita e affondata.
<< Ah... Allora sarò costretta a frequentare quel club poco raccomandabile di cui è presidente l'alieno... >> sospirai rassegnata iniziando a intravedere l'uscita
<< ...anche perché non ho voglia di andare in giro a vedere altri possibili club... Pare che io non abbia vie di scampo... >>


Perché? Insomma, dovrò realmente fare l'animaletto del poker-face?


<< Bene, siamo usciti... È stato un piacere conoscerti Chiaki-senpai... Spero di rivederti, ma ora devo proprio andare... I membri del club mi attendono... >>
 

E poi dover fare cosa? Mi faranno vestire da cameriera sexy? Cielo spero di no! Aspetta un momento...


<< Haruhi-kun... Hai detto club? Tu frequenti un club? Se lo frequenti tu deve essere un luogo normale... Senza svitati dai capelli fluffosi o pazzi con raggi congelanti per occhiali... >>
il ragazzino annuì continuando a non capirci niente, ovvio, quando parlavo per lo più lo facevo con se stessa. Ovvero riflettevo a voce alta, tanto da sembrare pazza o posseduta da 23 diversi tipi di demoni...
<< Bene, mi iscrivo al tuo stesso club! >>
<< Ma per entrare devi pagare una cospicua somma, anche se dato che frequenti l'Ouran devi essere di famiglia ricca... Non dovrebbero esserci problemi... Ok, allora ti faccio strada >> mi rispose sorridendo.


Famiglia ricca? Ma io non lo sono, va bene... Male che va chiedo un prestito all'alieno e poi ripago in natura... Cioè gli cucino un pasto! (...e non pensate subito male, insomma! Siamo ancora nella fascia protetta! Tsk... Maniaci...)


Seguii il ragazzo sorridendo, e ammaliata dal suo sorriso, aggiungerei (ma come siamo romantiche!), ignara del fatto che mi stesse conducendo alla ghigliottina.

È il caso di chiudere con: Se non hanno pane, che mangino brioches! (?)




*Il lancio del salame: ok... non so se esista realmente come cosa... cioè, esistono sagre in cui si lanciano cibi perche lo sentii al TG (o forse me lo sono sognata... bah...) e comunque questa frase la disse mia sorella, quindi i diritti di questa frase vanno a lei XD (contenta sis? non credere che ti paghi i diritti d'autore! Tsk... ù.ù)
**le affermazioni mi vengono sul momento quindi non mi chiedete cosa vogliano dire... D:
***non credo esista un orso bruno imalesiano con la permanente... quindi vi risparmio una ricerca inutile su internet e sui vocabolari...
****L'ultima frase la disse Maria Antonietta, sapete tutti che fine fece, vero? XD (si, lo so che non ha nulla a che fare con la storia -tranne la ghigliottina- ma se non finisco con una frase stupidamente ad effetto non sto bene)


Ringraziamenti! <3
Allora prima tra tutte questa volta c'è Sis per la frase che da il nome al capitolo,
poi alla mia amorevole Sabi-chan <3
Ad Argentea Michaelis, a Dolores Tracy, a Inuyasha_Fede, a Lirin Lawliet, a loonaty, a Mary_97, e ad Niniel Virgo per l'averla messa tra le seguite
in particolare Argentea per la recensione che mi è stata utilissima (Thanks <3 ) e Lirin (anche a me piace la parte di Chiaki e Kyouya), loonaty (amo le tue recensioni vivaci XD) e Inuyasha_Fede per la sua recensione (sono lieta che ti piaccia),
ringrazio in fine chi la sta seguendo senza lasciare le recensioni...

Al prossimo capitolo, Baci baci!

P.s.: la prossima volta ci saranno le attività del club XD
P.p.s.: ehm... per ora ho deciso di non far mettere Chiaki con nessuno, ma vorrei avere un vostro parere o fare un sondaggio, o come lo volete chiamare... Secondo voi, in un possibile futuro della storia, con chi vedreste bene il mio personaggio? Aspetto tante risposte, anche perchè sono a corto di idee su questo fronte... Adesso è realmente tutto, ciaooooo!


 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: quando un Maiavallofante selvatico che dorme come uno Snorlax viene scambiato per un fenomeno da baraccone ***


Capitolo 4: quando un Maiavallofante selvatico che dorme come uno Snorlax viene scambiato per un fenomeno da baraccone

 

Ci sono, ci sono! Tranquille/i, non sono morta! Introduzione breve: dopo che la smemorina ha perso il gps incontra il suo pseudo-principe-azzurro, e non solo! In codesto capitolo incontrerà anche la coppia di fanti, a buon intenditore poche parole... (Ma che senso ha? Bah... la scuola mi sta rendendo pazza... chiedo venia...)

 

 

Al terzo piano in fondo al lungo corridoio, illuminato da lussuosi lampadari, c'è un'aula di musica inutilizzata: l'aula di musica numero 3. Apri la porta e trovi...
Indovinate? Come dite? L'Host Club? No, trovate...
...Una corte regale indiana!!!
Corte in cui i membri non fanno che secernere brillantini, fiorellini e feromoni nell'aria, e la cosa più sconvolgente è che non è stato ancora trovato un vaccino per sconfiggere questo tipo di malattia contagiosa che gli scienziati hanno chiamato: morbo dell'assuefazione da Host (MAH. No, non è un'esclamazione... È la sigla della sindrome!). Pare che fino ad oggi si conosca un solo caso di portatore sano che non ha presentato i sintomi della malattia, tra cui gridolini e scuoricinamenti. L'individuo che chiameremo H., per mantenere la sua privacy, è assolutamente immune al morbo; ma la nostra eroina sarà alla sua altezza? Sconfiggerà questi bei/boni/stuprabili germi? (contagiatemi, vi prego!)

E che due curry! Ma la smettiamo di ciarlare e mi fai entrare in questo Benedetto club? (sicura di volerlo fare?) e certo, altrimenti non mi paghi! E poi io di che campo? (Chiaki avvertita...) ...mezza salvata... Lo so, lo so... (io volevo dire cretina e sfigata che facevano rima, ma va bene lo stesso) ...maledetta voce che possiede la mia testa tipo parassita...

Seguii Haruhi fino al terzo piano, arrivato davanti ad una porta, su cui era indicato che era l'aula di musica numero 3, si fermò voltandosi
<< ...ehm... Tu non sei abituata, quindi ti prego solo di non svenire... Tutto qui, per il resto, benvenuta... >>

Era preoccupato per me? Che carino! E mi continua a dare del tu, mi sta già sproporzionatamente simpatico! E poi svenire? Kami! Non è che fa parte di qualche strano club che costituisce una setta satanica? Mi devo preoccupare? No, ha un viso troppo carino per essere una bestia... Anche se potrebbe essere un modo per accalappiare discepoli, bhe pazienza... Entro a far parte di una setta, bisogna pur fare nuove esperienze!

<< ...benvenuta all'Host Club! >> disse aprendo la porta

Host club... Perché non mi è nuovo come nome?

Appena spalancò la porta un turbine di petali di rose rosse e un'intensa fragranza di spezie indiane mi sormontò, e appena ripresi coscienza di cosa stava accadendo vidi il mio inferno personale... I ragazzi del pranzo!
<< Oh Santa Rosaspina dell'addormentata! >>

Cavoli! Broccoli! Fagiolini! Ecco dove lo avevo sentito! Era il nome del club di cui faceva parte l'alieno! Il circolo dei matti! Il giro di Escort maschili ben retribuiti!

Indietreggiai appena, sperando che in realtà Haruhi si fosse sbagliato, quello non poteva essere il suo club! Magari doveva solo prendere o chiedere qualcosa e poi andarsene... Cose del genere, azioni da normale studente... Lo speravo con tutta me stessa, pregai affinché fosse così, ma nulla!
Il ragazzo entró tranquillamente, salutando i componenti del club. Era evidente che li conoscesse fin troppo bene.

Ma che stupida che sono! È ovvio che li conosce, altrimenti il biondo non lo avrebbe mai chiamato per nome. Fatto sta che mi ha turlupinata! Forse è stato proprio l'allegro duo malefico alieno-poker face ad averlo spinto a rivolgersi a me con gentilezza e ad indottrinarmi verso la via della regalità... Ah no! Non mi fregano mica!

Feci nuovamente un passo indietro borbottando una scusa del tipo "devo andare a salvare un cacatua che si è smarrito in Antartide" e girai i tacchi verso il corridoio e l'uscita d'emergenza (perché si! Questa era un'emergenza) più vicina. Mi ero già allontanata di cinque passi quando qualcosa, o meglio, qualcuno mi bloccò.

Non voltarti che è meglio! Continua a camminare trascinandoti dietro tutto e tutti!

Mi voltai.

Ok, da questo momento la tua attività cerebrale va in ferie, arrangiati caVa!
-rumore di passi e una porta che si chiude-

...

Un ragazzo e il suo duplicato mi avevano bloccata per i gomiti e con sorrisi sornioni avevano iniziato ad osservarmi.
<< Dove va Chiaki-hime? >> disse uno dei due
<< Non è venuta appositamente per visitare il club di cui il Lord ne è il presidente? >> continuò l'altro facendo segno al suo doppio di trascinarmi nel club.
<< No! Ci deve essere un equivoco... Io cercavo... Uhm... Il bagno! Si si... Cercavo il bagno e mi sono persa... >>
il moro mi guardò.

Ti prego non parlare!

<< Eh? ma mi avevi chiesto di condurti nel club a cui sono iscritto per fare altrettanto... >>

...
E ma che sfiga! Turlupinatore e anche sincero! Va bene che la sincerità è una splendida qualità, ma non in questo caso!


<< Ma se è per quello che sei venuta non c'è bisogno di vergognarsi e mentire! >> concluse uno dei due rossi trascinandomi definitivamente nel club e lasciandomi in contemporanea col gemello, con una mia conseguente rovinosa caduta a terra.
<< No! No! Non ci siamo capiti! Qui vi è un errore! Io non voglio assolutamente assecondare ed entrare a far parte di un gruppo di "artisti da strada"! >>
<< Non siamo artisti da strada, principessa, siamo host... >>
<< So perfettamente cos'è un host, rosso col dono dell'ubiquità >>

Sorrisero all'unisono in modo sinistro.

Cos'è una caratteristica del club avere un lato oscuro e sorridere sinistramente? Devo forse usare la forza come diceva il nano verde a Luke per liberarmi di questi individui? Ok ora mi concentro e uso la forza!

<< Se vincerà al gioco di chi di noi è Hikaru e chi Kaoru la lasceremo andare >>
<< Mi state prendendo in giro? >>
<< Affatto >> dissero in sincrono
<< No voi mi state prendendo in giro! Come faccio a saperlo chi è chi! È la seconda volta che vi vedo, stregatti della mala sorte! >>
A quell'offesa si guardarono dubbiosi
<< In fondo ha ragione, non ci siamo presentati, Hikaru >>
<< Kaoru, non mi pare ce ne sia bisogno... Tutti dovrebbero conoscere la tua bellezza... >> rispose l'altro avvolto da una strana atmosfera. Poi prese il gemello per un fianco e con la mano libera avvicinò il suo volto a quello dell'altro...
<< Hikaru, q-quando dici così mi metti in imbarazzo... >> disse arrossendo e guardando altrove imbarazzato
<< Ma quando sei rosso, sei ancora più carino, dovresti saperlo >> infine appoggiò delicatamente le sue labbra su quelle del fratello.
Io rimasi sotto shock.
Dalla stanza un agglomerato di urli, svenimenti e pianti isterici si levò in segno di apprezzamento. Le ricche ragazzine, che solitamente erano tutte composte e perfettine, sembravano impazzite! Chi sbavava, chi si strappava i capelli, chi scattava foto! No, aspettate un momento, l'unico che scattava foto, per un fenomeno a me inspiegabile, era Kyouya, non sapevo fosse amante di tali... Tali... Bah, non so neanche come descriverle.
Una volta che mi ripresi dallo stato di shock decisi che non sarei rimasta un secondo di più in quel posto. Approfittando ancora della confusione e dell'arrivo dei soccorsi per la gente svenuta, decisi di lanciarmi a terra e strisciare verso la porta. Non avevo però fatto i conti col vestito giallo, che sulla moquette rossa era fin troppo vistoso, quindi la leggendaria tecnica di Rambo dello strisciare a terra silenziosamente mimetizzandosi con l'ambiente circostante non funzionò.

 

Domanda spontanea, chi fu a vedermi? (so che a voi non frega una cippa, ma a me si)
Risposta: se gli Aristogatti stavano pomiciando, e Mr. Occhiali/raggi laser si stava documentando, chi mancava di quelli che avevo conosciuto bene quel giorno all'appello? Il biondo? No, lui era il crocerossino di turno che soccorreva le principessine svenute col solo effetto di mandarle nuovamente al creatore.
E allora chi?
Si, esatto, il turlupinatore. Il quale mi guardò come per chiedermi se stessi bene.

Alzai la testa dalla moquette una volta che mi resi conto di essere fissata
<< Ehm... Mi è caduta una lente a contatto... >> dissi come per rispondere alla sua domanda sottintesa
<< Ah, vuoi una mano? >>
e adesso? Che potevo rispondere? Beh... Bastava inventare una scusa qualsiasi per non sembrare ancora più strana ai suoi occhi, non è poi così difficile.
<< ... >>
<< Ti ho chiesto se vuoi una mano a cercare la lente... >> sorrise gentilmente ripetendo la domanda, forse perché interpretò la mia assenza di risposta come un'incomprensione di ciò che aveva detto
<< Eh? Ah, no! L'ho ritrovata, era nell'occhio! >>
<< Nell'occhio... >> ripetè scosso dalla risposta
<< Si, si, nell'occhio, non si è mai mossa da lì! >> Feci una piccola risata tra l'isterico e l'imbarazzato rialzandomi e camminando all'indietro verso l'uscita, senza staccare mai lo sguardo da lui

Ok, sono una cretina, tra tutte le scuse esistenti ho scelto quella delle lenti a contatto, smentendola da sola oltretutto, sono un genio! Almeno ora sono libera...

Mai pensare in positivo! Eppure dovevo saperlo. I gemelli avevano smesso di pomiciare allegramente, per attirare yaoiste imbizzarrite, e avevano riportato la loro attenzione su di me. Io ovviamente sono sempre troppo lenta a fuggire, insomma, ogni essere normale avrebbe iniziato a correre o con una scrollata di spalle avrebbe detto "se non puoi combatterli, unisciti a loro" e così avrebbe fatto. Invece io avevo la lentezza di un bradipo appena uscito da un matrimonio di parenti a pancia piena, infatti mi fermarono per l'ennesima volta.
<< Non le piace lo spettacolo che le abbiamo donato, principessa? >>
<< Per niente >>
<< Dunque non apprezza il proibito amore fraterno... Interessante... >>
mi voltai vedendo Mr. Psicopatico-easy detto Ootori scribacchiare qualcosa
<< Quello non era amore fraterno, era un atto pubblico in luogo osceno! >>
silenzio di tomba nella stanza
<< Ehm, volevo dire, atto osceno in luogo pubblico... >>
Ancora silenzio
<< Se non vi dispiace io vado via >>
<< Non può... >> i gemelli avevano ripreso a parlare
<< ...le abbiamo detto che prima deve vincere al nostro gioco! >>
<< E io ho detto che non gioco! >>
<< Dai, solo una volta, cosa le costa? >> dissero le principesse che fino a poco prima stavano urlando come delle possedute
<< E sia, giocherò, ma solo una volta, e poi vado via! >> acconsentii, più che altro per pigrizia. Continuare a litigare non avrebbe fatto altro che prolungare la mia agonia, inoltre era troppo faticoso ribattere a tutte quelle affermazioni...

 

Mi fecero sedere su un mega cuscinone verde ricamato in oro e rame alquanto comodo, su cui la mia già minima concentrazione spariva totalmente. Insomma, già non volevo giocare, se poi mi procurano anche qualcosa che accentua la mia pigrizia e risveglia il mio sonno, come pretendono che mi presti a questi giochi?
Iniziarono a presentarsi
<< Io sono Hikaru >>
<< Io Kaoru, ha memorizzato bene? >>
<< Si, certo... >> mentii spudoratamente, tutto, pur di fuggire!
<< Bene, allora iniziamo il gioco di chi è Hikaru e chi è Kaoru per Chiaki-hime! >> dissero in sincrono.
Si misero dei cappelli in testa e iniziarono a scambiarsi di posto. Io, che non avevo capito chi era chi fin dal primo istante non li neanche seguii, come invece fecero l'orda di ragazzine alle mie spalle. Era meglio usare la tecnica più efficace al mondo...
<< Allora? >> dissero fermandosi
Puntai il dito per attuare la tecnica universalmente approvata come legge scientifica
<< ... >>
le ragazzine trattennero il fiato in attesa di risposta
<< Pizze, pizzette, quante pizze mangerai? >>
Tutti mi guardarono stralunati, gemelli compresi
<< 15! 1, 2, 3, 4... >>
Kyouya sbuffò tornando al suo lavoro, probabilmente aveva pensato che avrei potuto dire o fare qualcosa di intelligente o produttivo, ma si era sbagliato.
<< ...5, 6, 7, 8, 9... >>
Tamaki, invece, pareva molto interessato a questa conta, infatti la stava seguendo attentamente.
<< ...10, 11, 12, 13, 14... >>
continuai a muovere il dito indicando prima uno e poi l'altro, infine mi fermai su uno dei due.
<< ...15. Tu sei Hikaru, l'altro é Kaoru! >> dissi semplicemente.
I due ragazzi riassunsero, abbandonando l'aria spaesata di poco prima, il loro sorriso sgherbo.
<< Sbagliato! >> affermarono insieme.
<< Oh, allora è il contrario. >> dissi come se fosse ovvio, anche se lo era.
<< Perché? >>
<< Come perché? >>
<< Deve motivare la sua risposta, principessa >>
<< Mi pare ovvio, perchè se non è zuppa è pan bagnato! >>
mi guardarono straniti.

Vi prego non ditemi che i ricchi non conoscono i modi di dire.

<< Ma questa non è una motivazione >> protestò una ragazzina

Almeno hanno capito cosa volevo dire... Spero...

 

<< Per me lo è, e questo mi basta. Ora, dato che ho giocato una volta ed ho mantenuto la mia promessa, vado via! >>

<< Un momento, Chiaki-hime.... >> sorrisero in modo inquietante << ...il divertimento è appena iniziato, rimanga con noi a farci compagnia... e noi in risposta faremo compagnia a lei. >>

Sbiancai, nei loro occhi si leggevano già piani malefici a carico del destinatario (tipo chiamata per intenderci), ovvero a me. Mi guardai intorno, ma tutte le possibili vie di fuga erano bloccate, finestre comprese.

<< Mi pare di non avere altra scelta... >>

 

Non farlo! Puoi sempre lanciarti dalla finestra e finire nuovamente nel labirinto!

 

<< ...dato che ho il pomeriggio libero rimarrò con voi, ma ad una condizione! >>

<< Quale, my Lady? >> disse un rosso

<< Voglio mangiare dolci per tutto il tempo! >> almeno la mia tortura sarebbe stata più dolce e glassosa.

<< E sia... >> sorrise.

 

Credo di aver appena firmato la mia condanna a morte, ma peggio di così non può andare, no? NO?

 

Cielo, se non mi sbagliavo...

 

Ringraziamenti:

 

Ringrazio Mom Marta perchè è così! (so che non leggerai mai la mia FF perchè sei pigra quanto me, però non fa niente XD );

ringrazio Soellona (Sabi-chaaaaan -scuoricina-);

Ringrazio tutti coloro che mi hanno recensito (che questa volta non riporterò perche sono troppo pigra) e tutti coloro che l'hanno messa tra ricordate o preferite o quel che sia...

Mi scuso infine per l'averlo pubblicato in ritardo, era pronto da un pezzo, ma sono sempre poco al computer (Tsk, genitori facebookiani...), beh... che altro dire? Alla prossima <3

 

P.s.: (come al solito) volevo finire con questo capitolo la parte dei gemelli e passare a quello dopo a Mori e Honey, ma per mia sfortuna non ci sono riuscita, in pratica dovrete sopportare un altro capitolo con i gemelli.... (che sacrificio, vero? XD)

P.s.: (il ritorno) La vostra Chiaki è anche su facebook! Ebbene si! E tramite lei avrete l'occasione di parlare con la sua lunatica player/autrice-di-cavolate, si lo so, non ve ne frega un piffero, ma era mio dovere informarvi....

P.s.: (la vendetta) ho dimenticato le note! E allora... Note!

 

Note:

*non so se l'ho detto, ma non mi piace essere volgare nelle imprecazioni... quindi scrivo espressioni strane (l'ho già detto? Ah... colpa della vecchiaia... che volete farci...)

**Turlupinare: vedi imbrogliare... amo questa parola, che volete farci...

***Luke di Star Wars, ci son cresciuta con quello... quindi bisogna omaggiarlo!

****confondevo spesso gli aristogatti coi gatti siamesi, e a dir il vero lo faccio ancora oggi... ma solo perchè perdo vocaboli per strada (i vocabolari in bus... >.<)

*****la canzoncina me l'hanno insegnata i bambini a cui ho fatto da baby sitter questa estate, mi pareva perfetta per Chiaki!

******non credo si debba spiegare il termine crocerossino...

per altre delucidazioni chiedete a me medesima, alla prossima, bye bye <3

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Il primo argomento del corso: brillando come un vampiro (di Twilight) tra i banchi di scuola ***


Capitolo 5: Il primo argomento del corso: brillando come un vampiro (di Twilight) tra i banchi di scuola


Qui parla l'autrice: perdonate il ritardo, si, non aggiorno da più di un annoe edovevo avvertirvi, tuttavia prima ho avuto gli esami di maturità, poi i laoretti estivi... l'università, il blocco dello scrittore... insomma un casino! Lo so che non sono scuse plausibili, ma è così, e se non vi va bene non me ne frega un capello. Insomma... è difficile scrivere, pensavo fosse più semplice... tsk... Lamentele a parte, probabilmente nel capitolo che ho scritto a rate (un pezzo l'anno scorso e uno quest'anno) probabilmente non avrò raggiunto l'obiettivo che mi ero riproposta, ma pazienza... essendo passato del tempo dall'idea originale era anche ovvio, no? Si? No? Vabbè... Mh... ammetto che non mi convince molto come è uscito... lo volevo fare più comico e demenziale e invece è così... così... Così! Spero comunque sia gradito. Anticipo le mie scuse se troverete orrori grammaticali, nel giro di qualche settimana provvederò a fare una revisione non solo di questo ma di tutti i capitoli (lo avrei fatto prima ma ero impegnata... e lo farei ora, ma a stento dormo a causa dello stress per gli esami, siate clementi, ve ne prego! *pianto isterico*). Con ciò è tutto, grazie dell'attenzione e buon proseguimento di serata!
 

Le ore più lunghe della mia vita, ecco cosa furono! Eppure parlando di ore dal punto di vista cronologico esse erano... Che ne so, ad occhio e croce non più di due o forse tre. Invece quella massa brillantosa di damerini in pregiati vestiti indiani mi fecero sopportare quelle ore infernali come fossero secoli. Da una parte avevo l'alieno che continuava a brillare e lanciare sdolcinatezze a destra e a manca con un "aaaahw" effetto boomerang in ritorno. Se scrutavo un pochino più in là, nella parte più isolata del salone potevo distintamente vedere un'aura inquietante avvolgere il poker-face, che se Piccolo fosse stato qui avrebbe urlato "Ha un'aura potentissima!" per poi scappare a gambe levate urlando come una checca isterica "lalalalalalala...". Il turlupinatore era scomparso, anzi, era in una postazione dove io non potevo vederlo, tanto era circondato da ragazze.

(Che peccato, vero? E dillo che vorresti mollare questi due davanti a te, prendere delle cesoie e tagliare i capelli alle principessine che gli fanno il filo, tanto sei gelosa!)

<< Taci! Io non sono gelosa! >>

(Ma se non gli togli gli occhi di dosso da quando i gemelli hanno tentato di denudarlo per mettergli un vestito indiano, oltretutto da ragazza!)

<< Mi stavo solo preoccupando del fatto che in questo club si sfiora sempre il limite dell'indecenza! Insomma... Mi chiedo come sia possibile che sia ancora aperto se fanno sempre così! >> dissi sbuffando.

(Certo certo, e quella bava alla bocca che ti stava uscendo tipo fiume Nilo nel periodo di piena era tutta una mia immaginazione...)

<< Ma mi pare anche ovvio che è tutta una tua immaginazione! Sei una stupida voce che si è insinuata nella mia testa! Tu stessa sei frutto della mia immaginazione! >>

(Ah, piovono offese allora! Ma se il massimo della tua fantasia è pensare a cosa mangerai a pranzo! Senza di me tu non saresti nulla!)

<< Ah si?!? Scommetto che se non mi rompi per le prossime ore io non solo sopravviverò a possibili catastrofi ambientali che sono attirare da me come orsi col miele, ma riuscirò anche a conquistare Haru-kun! >>

(Haru-kun? Tsk! Questa è proprio bella! E va bene, scommessa accettata! Io me ne starò tutta buona, tranquilla, carina e coccolosa come un pinguino... E tu dovrai sopravvivere senza me per il resto della giornata. Se riuscirai sparirò forever and ever, altrimenti diventerai la mia schiavetta... E insieme conquisteremo il mondo! Bwahahah!!!)

<< Non sapevo di avere una voce invasata in testa... Comunque... Ci sto! Affare fatto! >> dissi schiaffandomi una mano in fronte per firmare il nostro patto. Il tutto osservata dalle principessine del club che si stavano seriamente chiedendo se fossi stata liberata da un manicomio.

<< Allora ho detto a Kaoru: la prossima volta aprirò io quella scatola per te, fratellino. Non posso permettere che queste delicate mani si rovinino con del cartone di infimo livello. >>

<< Hikaru! N-non raccontare questi episodi, mi metterai in imbarazzo davanti a tutte queste principesse. >>

<< Oh, Kaoru, quando ti imbarazzi sei sempre più carino... e non sto raccontando nessuno dei nostri episodi compromettenti... >> disse Hikaru facendo una specie di sorrisetto furbo seguito da uno sguardo ammiccante, mentre Kaoru lo spinse via imbarazzato e fintamente offeso per quell'allusione. Il gemello lo riprese per la vita avvicinandosi a lui e...

CENSURATO! Mi si arricciarono i capelli a quell'assurda visione. Si stavano baciando,ancora, e non pareva neanche tanto casto come il precedente. Da una scala da uno a dieci di cui uno è il bacio sulla guancia e dieci è la limonata direi che sarebbe apparso tra il sette e l'otto. Ovviamente non potevo vedere bene quanto il loro bacio fosse casto, dato che mi erano appena saltate addosso tre leggiadre principesse di un peso compreso tra i 60 e gli 80 chili l'una. Tutto questo solo per avere un posto in prima fila a quell'osceno spettacolino, che nelle ultime ore si era ripetuto si e no una ventina di volte. Io, ovviamente, essendo posta proprio di fronte a loro , venivo investita dalle principessine come fossi invisibile. La mia colonna vertebrale aveva preso, ormai, la forma dei loro petti.

<< Mi... >> sussurrai.

Tutti mi stavano ignorando, un pochino perchè ero comunque rimasta immobile senza rivolgere agli altri neanche mezza parola ed un pochino perchè la scena del bacio alla “Uccelli di rovo” doveva ancora concludersi.

<< Mi... >>

Proprio in quel momento i due si scollarono l'un l'altro e le principesse ritrassero i loro colli come fossero delle tartarughe.

<< Mi... >>

A quel punto, dato che le acque si erano finalmente acquietate, riuscirono a percepire la mia flebile voce.

<< Mi... >>

Mi alzai di colpo poggiando rozzamente un piede sul tavolino davanti a me su cui erano poggiate le tazze col thè ed un piatto con del curry pan. Alle mie spalle percepivo del calore, come se avessero appena acceso un falò. Ero imbestialita. La mia ira pervadeva la scena attorno a me creando vortici di fuoco, o forse erano gli addetti agli effetti speciali che avevano costruito in pochi secondi uno schermo dietro di me che richiamava l'effetto fuoco. Poco importava, ero troppo arrabbiata per ragionare sulle cose assurde che potevano accadere alle mie spalle.

<< MI STATE FACENDO GIRARE LE BOCCE! Voi, stupidi gatti siamesi, mi avete stufata! Sono venti, e ripeto VENTI, volte che avete ripetuto questa scena, non ne posso più! Le vostre fan mi hanno rotto le spalle nel tentativo di guardarvi da vicino! Perchè non potete avere delle seguaci meno esagitate e con seni più piatti? Placate il vostro testosterone, per l'amore degli dei, qui c'è chi sta morendo a causa vostra! >>

I due rossi mi riguardarono sorridendo, pareva quasi che avessi fatto loro un complimento a vederli così. In seguito si alzarono ponendosi uno da un lato e uno dall'altro circondandomi.

<< Chiaki-hime... non deve essere in imbarazzo. L'amore fraterno è uno degli spettacoli più apprezzati dalle fanciulle >>

<< Non capisco tanta avversione... eppure... chi non proverebbe per il proprio gemello un sentimento così forte? >>

<< IO! >> risposi salendo sul tavolino << Sono stata a sufficienza in presenza vostra! Ho il segno dei reggiseni delle vostre fan sulla schiena a causa delle vostre pomiciate, e un mal di testa colossale per gli urli delle ragazze provocati fal biondo glitterato! Ho fame! Ho sonno! E la divisa mi fa schifo! >>

Senza accorgermene iniziai a piagnucolare. Tutto lo stress accumulato in quei due giorni si stava pian piano facendo spazio al di fuori di me. Ero in uno stato pietoso, con i capelli che parevano una matassa informe, puzzavo di cibo e avevo la divisa sporca del pranzo che non avevo mangiato e di terriccio. Volevo solo tornare a casa, nella MIA casa, dal mio amato letto e dalla mia scorta segreta di cioccolatini. Era forse chiedere troppo?

 

(So che non devo intromettermi a causa della scommessa, però... Sai che c'è chi ucciderebbe per essere circondata da gnoccoloni del genere? Sul serio, a parte i loro modi assurdi, che detto tra me e te anche tu non sei da meno, sono talmene fighi che lascerei passare le loro stranezze e una bot...)

Taci! Siamo nel bollino verde! E non sono in vena di fare discorsi pornografici in un momento del genere. Specie con te! Io non parlo con le coscienze che mi trattano male!

 

Tirai su col naso mentre mi si riempivano gli occhi di lacrime. Stavo facendo di sicuro la parte della cretina, ma non mi importava, tanto ormai tutti avevano capito com'ero, quindi mi avrebbero preso in giro a prescindere. L'intero club si voltò verso me rimanendo in silenzio, persino Kyouya smise di scrivere sul proprio quaderno della morte. Ormai ero in lacrime, e con esse persi anche le mie lenti a contatto, tanto per stare sul tema “sfiga”. Singhiozzando mi voltai alla mia destra. Qualcuno mi aveva preso con tocco gentile la mano. Era stato il mio principe azzurro, Haruhi. Mi strofinai gli occhi con la manica continuando a tirare pateticamente su col naso gli enormi moccioloni verdastri che volevano sgusciare fuori.

<< Chiaki, scendi dal tavolino, per favore... potresti farti male... >> disse accennando un sorriso.

Ancora una volta si stava preoccupando per me, il suo gesto gentile mi fece battere forte il cuore. Mai nessuno mi aveva trattata con così tanta gentilezza. Nonostante in un solo giorno l'avevo investito più di una volta, lo avevo spaventato e quasi sofficato, lui era carino con me.

<< Quei tavolini arrivano direttamente dall'India, sono stati intagliati da un famoso scultore... Se li anche solo graffierai con le tue scarpe sarà un vero guaio >> la voce glaciale di mr. Psicopatico-easy mi fece tornare sulla terra.

Stavo in lacrime, davanti a tutti e lui che faceva? Mi rimproverava! Che essere insensibile! Mi dava ai nervi anche più dei gemelli, e loro si erano impegnati parecchio per farmi girare le ovaie!

<< TACI! Quanta poca umanità hai, stupido occhialuto! Me ne sbatto del tuo tavolino! >> irritata dalla reazione di Kyouya gli risposi imbufalita battendo i piedi sul tavolo e facendo cadere a terra tutto ciò che vi era posto sopra. Che errore! Kyouya si alzò di scatto poggiando con un sonoro tonfo il suo quaderno. In segno di sfida continuai a battere i piedi sul tavolo. Si, volevo farlo arrabbiare, volevo spostargli il sistema nervoso tanto quanto lui e i suoi bizzarri amici avevano fatto con me. Un luccichio a dir poco inquietante gli attraversò gli occhi, ma la mia cecità non mi permise di vederlo, tanto che continuai ad istigarlo come l'idiota che sono.

<< Per quanto mi riguarda ci ballo la tarantella sul tuo amato tavolo! Vuoi vedere? >> dissi improvvisando qualche passetto di danza e rischiando di fare un brutto capitombolo a terra più di una volta.

I gemelli indietreggiarono appena, percependo il pericolo imminente. Se c'era una cosa che avevano imparato frequentando l'Host Club era: MAI IRRITARE LE PERSONE DALLA PRESSIONE BASSA.

Tamaki iniziò a mordersi nervosamente le unghie passando lo sguardo da me a Kyouya e da Kyouya a me, senza sosta. Come dargli torto? Mettersi tra me e il moro avrebbe significato scavarsi la tomba da solo, ma non farlo avrebbe scatenato una vera e propria guerra, senza contare che non poteva di certo lasciare una fanciulla, per quanto poco attraente e poco aggraziata ella potesse essere, tra le grinfie di un Kyouya furibondo. Conoscendolo avrebbe architettato l'omicidio della sventurata di turno e avrebbe fatto perdere ogni traccia del corpo della povera vittima, senza essere minimamente sospettato d'omicidio.

<< Kyouya, Chiaki-hime ha ragione, è solo un tavolino, una cosa di poco conto. L'importante è che non si faccia male cadendo, come ha detto Haruhi >> tentò di dire il biondo poggiando un braccio sulle spalle dell'amico ed emanando un'aura rosea e positiva per bilanciare la negativa che proveniva dal moro. In risposta il Kyouya voltò lentamente lo sguardo verso l'essere scintillante lanciandogli una delle occhiatacce più inquietanti del suo repertorio. Come prevedibile Tamaki si pietrificò dal terrore e finì in un cantuccio a piagnucolare qualcosa del tipo “Mamma non vuole bene a papà...”

La situazione stava precipitando, e neanche i tipi dell'amaro Lucano in groppa al loro aereo sarebbero mai riusciti a salvare la situazione e a portare in salvo l'antico tavolino dal mio dolce peso. Ci stavo letteralmente saltando sopra, come fosse un castello gonfiabile o un tappeto elastico.

 

AHAH! Finalmente mi faccio sentire! Non mi farò sottomettere da quello solo perchè ha la vista simile a quella di Ciclope di X-Men. No signore!

 

Mi sentivo decisamente potente, stavo sfidando il poker-face, l'essere più inquietante fino ad ora conosciuto, e non avevo paura! O almeno quello fu il mio ultimo pensiero prima di ritrovarmelo davanti agli occhi. Le sue pupille scure e il suo sguardo contratto a causa del nervosismo mi fecero gelare il sangue. Avevo appena trovato in me la stessa stupidità che era solita mandare Tamaki in un cantuccio isolato e buio a piagnucolare. In quel momento desideravo ardentemente raggiungere l'alieno a coltivare funghi, e non sapevo neanche perchè... tutto questo solo per un'occhiata.

<< Adesso calmiamoci... è il primo giorno di Chiaki, è nervosa... non c'è bisogno di arrabbiarsi così tanto, Kyouya. >> disse Haruhi cercando di placare l'animo del tipo inquietante.

Ancora una volta fu lui a salvarmi. Per uno strano motivo appena uscì quella frase dalle sue labbra il poker-face fece un lungo e sofferto sospiro togliendosi gli occhiali e sospirando appena per poi voltarsi lasciandomi stare e sussurrando un “Lascio passare solo per questa volta” ad Haruhi.

 

Il mio splendido principe mi ha salvata ancora! Nonostante è un turlupinatore è così... così...

(Carino? Gentile? Spontaneo? Femminile?)

 

Mentre Kyouya tornò a sedersi al proprio posto Haruhi mi invitò a scendere dal tavolino, per la seconda volta, e si offrì di scortarmi sino al bagno del club per potermi dare una sistemata. Dovevo avere proprio un aspetto tremendo. Senza pensarci due volte saltai giù dal tavolo seguendo il ragazzo come un bravo cagnolino in cerca di attenzioni, trattenendo tutta la mia gioia per non iniziare a brillare anche io, o in alternativa a scodinzolare.

<< Ecco, ti aspetto qui fuori, fai pure con calma >>

<< Non vai via, vero? Non voglio ritrovarmi sola con quei tipi assurdi, sono esseri pericolosi... >>

Il ragazzo sorrise leggermente divertito.

<< Si, hai ragione, sono strani a volte... ma sono tutti a posto. Sono molto gentili, non lasciarti ingannare dai loro atteggiamenti bizzarri. Ti troverai bene, vedrai... basta solo abituarsi. >> disse per rassicurarmi, anche se non pareva neanche lui tanto convinto delle proprie parole.

Entrai in bagno col batticuore.

 

(Ah... la prima cotta di una ragazza... che cosa carina... allora, sei pronta a perdere la scommessa?)

Scherzi? Non vedi che sto andando a gonfie vele?

(Oh, certo... se per gonfie vele intendi: farti ammazzare dal tipo psicopatico e farti conoscere da tutta la scuola come quella strana che sale sui tavolini iniziando a piangere e minacciare gente a random sin dal primo giorno...)

Quelli sono dettagli privi di significato! Non vedi com'è gentile con me? Magari gli piaccio... magari ha avuto un colpo di fulmine come me!

(Se davvero lo ha avuto, ti assicuro che non è di fulmine, è un colpo di testa, e pure bello forte)

Sempre gentile, eh? Ma tu non dovevi startene zitta e buona sino alla fine della giornata?

(Ho provato, ma sei troppo stupida. Se ti lascio sola mi muori, e se muori non posso conquistare il mondo, e se non posso conquistare il mondo non posso comprarmi la fabbrica di Willy Wonka, e se non mi posso comprare la fabbrica di Willy Wonka, che senso ha la vita?)

Non so perchè ma per una volta sono d'accordo con te... ma solo per la fabbrica di cioccolato...

(Ma di solito le ragazze innamorate non mettono al primo posto il loro moroso?)

 

<< Ehi, sono innamorata, non un'idiota... prima di ogni cosa verrà sempre il cibo! >>

<< Uhm... Chiaki-chan, tutto bene? Ci stai mettendo tanto... ti senti male? >>

<< N-no no... >> dissi per poi borbottare << Maledetta me e il fatto che do ascolto alla vocina nella testa... >>

 

(Chiamami Prof.)

 

<< E certo, e io sono Mignolo... >>

 

(Oh, per essere idiota ogni tanto ti vengono idee decenti, che brava!)

 

Sbuffai sonoramente legandomi i capelli e decidendo di ignorare quello che la testa diceva.

 

(Sai, di solito si dovrebbe seguire quello che dice la testa, non ignorarla...)

 

<< Taci, preferisco seguire il cuore che te. Almeno lui sta zitto... >> borbottai.

 

(Solo perchè non lo faccio parlare. Vuoi sentirlo parlare? Hai un cuore con accento romano, sai?)

 

Mi tirai una sberla puntando l'indice contro lo specchio, nella direzione dove era riflessa la mia fronte.

<< La smetti di dire stupidaggini o devo fare una lobotomia? >>

 

(Oh! No no, niente lobotomia... però, che permalosa che sei. Io volevo solo essere utile)

 

<< Sono io a decidere quando sarà ora di ascoltare il cuore, e questo non è il momento. Adesso non posso ascoltare né te, né il cuore. Adesso devo solo capire come uscire da qui senza incappare ancora nell'allegra brigata scintillante. >>

<< Sei sicura che stai bene? Ti sento borbottare... vuoi che chiami un'infermiera? >>

<< N-no... sei gentile a preoccuparti Haru-kun... sto solo parlando col mio cervello. Normale amministrazione. Esco tra un attimo. >> balbettai, consapevole che dall'altro lato della porta avevo appena sconvolto e spaventato per l'ennesima volta un povero ragazzo innocente. Dubitavo altamente che si sarebbe mai abituato alle mie stranezze, tuttavia stava con i fenomeni da baraccone, quindi una flebile speranza di poterlo conquistare c'era ancora.

 

Basta! Adesso devo pensare a fuggire, l'amore può attendere!

 

Poggiai le mani sul lavandino fissando il mio riflesso e iniziando a riflettere. Di certo senza lenti a contatto non potevo stare a scuola, inoltre non avevo neanche gli occhiali con me. Avevo finalmente una scusa per lasciare prima quel purgatorio, una notizia buona dopo tanto. Mi dispiaceva non poter stare ancora con Haru-kun, ma se non mi allontanavo immediatamente da quel circo ambulante rischiavo una nuova crisi isterica. Il solo pensiero di dover continuare a rimanere lì a giocare, o meglio a guardar pomiciare, i gemelli mi faceva venire l'orticaria, e di certo la variante di stare tra il biondo e le principesse che tubavano allegramente non mi allettava come idea. L'alternativa di stare con Ciclope poi era fuori discussione, avrebbe potuto mettermi del veleno nel tè senza che io me ne accorgessi solo per averlo sfidato poco prima... che poi chissà perchè si era calmato subito al solo sentire la frase di Haru-kun. Ero certa che qualcosa mi sfuggiva, ma cosa?

 

(Se ci pensi secondo me puoi arrivarci... Dai che ce la fai! Agito i pon pon per te!)

Se sai qualcosa che io non so, dillo subito e falla finita!

(Io so quello che sai tu, sono o non sono la tua coscienza?)

Che coscienza inutile!

(Potrei risponderti con un “che proprietaria idiota”)

Ecco, potresti.

(Guarda che l'ho fatto)

 

Tornai a sbuffare ancora. Stavo decisamente superando il limite, adesso mi prendevo in giro anche da sola. Mi voltai poggiando la mano sulla maniglia, intenta ad uscire dal bagno, ed appena aprii la porta mi ritrovai un muro davanti.

 

Ti prego basta! Non sono stata già abbastanza sballottata a destra e manca?

 

Alzai lo sguardo ritrovandomi mr. Faccioperderelaverginitàallefanciulleconlamiavocesensuale, e non solo lui. Attaccato alla sua schiena riuscii a notare anche un esserino che sprizzava pucciosità da tutti i pori, persino dalle narici del naso. Ma fossero stati solo loro due sarei stata di certo sollevata! Con due soli ostacoli è possibile fuggire, al maciste gli passi tra le gambe e il peluche umano te lo porti dietro finchè non ti mollava. Ma no, non erano soli! Dietro loro c'era l'intera Compagnia del Bordello. Evidentemente il mio principe aveva chiamato rinforzi vedendo che non riuscivo più dal bagno. Con fare molto seccato mi schiarii la gola. Avrei detto che me ne tornavo a casa, che lo volessero o meno, che le lezioni fossero finite o meno!

<< Me ne sto tornando a casa. Non provate a fermarmi o questa è la volta buona che... uhm... che... non so che cosa vi farò, ma vi assicuro che farò qualcosa! >>

I membri del club si guardarono leggermente perplessi. In effetti non sembrava affatto una minaccia, avevo fatto più paura prima mentre saltavo su quel dannato tavolino come fosse un materasso che lì davanti al bagno. Tamaki mi sorrise annuendo appena.

<< Come preferisce Chiaki-hime. Chiamo immediatamente l'autista per tornare a casa. Immagino sarà stanca, non è abituata alle attività pomeridiane, vero? Tuttavia qui sono obbligatorie, servono per dilettare gli studenti e per far dimenticare loro la dura vita dei ragazzi... >>

Eccolo che ripartiva con i suoi monologhi sul senso della vita alla Piero Angela. Alzai gli occhi al cielo esasperata.

 

Taci! Chiama quel maledetto autista, voglio solo tornare a casa a morire...

(...dormire...)

Dettagli.

 

Almeno si era offerto di lasciarmi andare, e se ero abbastanza fortunata magari lui continuava a rimanere nel Grande Bordello e io sarei riuscita a riposare un paio di orette... e perchè no, magari anche a corrompere l'autista per fermarsi in un chiosco di hotdog. Stavo ormai iniziando a gongolare tutta gioiosa che...

<< ...ed è per questo che torneremo prima a casa. Tutti insieme, faremo un pigiama party! Che cosa magnifica, i plebei li fanno sempre, l'ho letto nelle riviste per teenager plebee! >> continuò l'alieno ormai brillando più di una stella, tanto da costringere i membri del club a mettere gli occhiali da sole e la crema protezione 50.

<< ... >>

 

La mia è una domanda ricorrente... Perchè?


Chiedo ancora una volta perdono per aver postato in ritardo il capitolo, ed anticipo sin da ora che non riaggiornerò tanto presto, PERDONO! SCUSA! ROSA! POSA! (se continuo così mi becco una denuncia da Tiziano Ferro) Ringrazio con tutto il cuore chi mi segue e chi mi seguirà, non abbiate il timore di esprimere opinioni, anche negative... per me sono fondamentali per cercare di migliorarmi. E con questo chiudo che sto letteralmente schiattando dal sonno. Aspetta... dovrei mettere le note... Si? No? Sinceramente non mi pare sia complesso... beh... se vedrò che non capite qualcosa provvederò ad aggiungerle durante le varie reisioni... per adesso la mia pigrizia vince su tutto. Viva la pigrizia!

P.S.: La vostra z3cca vi vuole tanto bene
P.P.S.: Qui è il cervello di z3cca che parla... non ascoltatela, lei vi ucciderà tutti... MWAHAHAHAHAH
P.P.P.S.: Qui è il cuore di z3cca che vi parla, e il cuore ha sempre ragione! Non ascoltateli, la prima ha solo bisogno d'affetto e il secondo è un montato in procinto di conquistare Atlantide. Ascoltate me, che sono in combutta con lo stomaco e lui non mente mai... Datemi della nutella e nessuno si farà male! (?)
*z3cca che sta perdendo colpi*

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Regola numero c: le frasi sulle magliette vendute dai venditori ambulanti hanno sempre ragione! ***


Capitolo 6: Regola numero c: le frasi sulle magliette vendute dai venditori ambulanti hanno sempre ragione!

 

Ancora una volta mi scuso del ritardo, ma sono una pigrona, sto studiando e mi scoccia scrivere. Lo faccio solo quando non so proprio che altro fare, lo so, me pessima scrittrice, ma accontentatevi, e beccatevi questo capitolo [SPOILER] in cui finalmente Chiaki scopre la verità su Haruhi!

 

Perchè? La mia testa continuava a ripetere incessantemente quella domanda. Cosa avevo fatto di male per meritarmi tutto quello? Era davvero il Karma? Eppure non avevo fatto nulla... A meno che era la punizione per aver preso l'ultima fettina di carne la settimana prima, quella che voleva papà... doveva essere quello, non c'erano altre spiegazioni! Ma non era esagerata come punizione? Insomma... era solo una fettina, se proprio voleva avrei potuto ricomprargliela, non c'era bisogno di scatenare il Karma contro la sua povera figlia! Ah, no! Doveva essere perchè avevo dimenticato di mettere le crocchette a Shiro, il gatto di nonna Naomi. Ho sempre saputo che quel gatto sotto sotto stava tramando contro di me, doveva avermi lanciato chissà quale maledizione. Cielo, e se fosse stato Glauco? Sapevo di non averlo annaffiato per un intero anno, povero cactus, ma non è forse una pianta che cresce nei deserti? Dovrebbe essere abituato alla siccità, no? Qualunque fosse il motivo del mio supplizio non riuscivo proprio a vedere la ragione del perchè la mia pena fosse così grande.

Come Tamaki aveva spiegato in un lungo ed emozionante, almeno per lui, discorso, che io mi ero persa mentre sognavo comodi cuscini e succulenti hot dog, saremmo tornati tutti a casa. TUTTI. E non nel senso che ognuno sarebbe tornato a casa propria, dalle proprie famiglie e/o domestici. NO! Tutti, ma proprio tutti, sarebbero andati a casa del presidente dell'Host Club, ergo il mio nuovo coinquilino/padrone di casa. Qualcuno doveva farlo ragionare! Pigiama party? Con tutte quelle persone sarebbe stata una festa, e visto il loro status sociale sarebbero finiti a ballare un valzer sulle note di un gruppo di famosi violinisti e a brindare con cocktail analcolici! NO! Io volevo dormire! D_O_R_M_I_R_E_!

 

<< Bene, allora è deciso! Ci trasferiremo tutti nella mia magione per fare un regale pigiama party in perfetto stile Host Club! >> esclamò Tamaki tra gli applausi delle principesse.

<< Mi oppongo! Non possiamo fare un pigiama party! Io voglio tornare a casa a dormire, non a vedervi ballare la Macarena! >>

<< Macarena? É forse un ballo che spopola tra i plebei, Haruhi, tu ne sai qualcosa? >> disse il biondo voltandosi contro il mio amato.

Il moro, dal canto suo alzò le spalle, come a evidenziare che la cosa non lo toccasse affatto. Tuttavia nel suo sguardo notavo qualcosa di assolutamente strano e diverso dal solito... forse era... disgusto? O meglio, un misto tra disgusto e terrore allo stato puro, neanche avesse assistito a un brutale sterminio di massa di tartine all'uva passa da parte della sottoscritta. Forse, ma solo forse anche Haruhi-kun aveva poca voglia, se non il terrore, di questo folle pigiama party!

 

Lo amo, è definitivo... anche lui è spaventato per questa festa... potrei sposarlo... immagino già il succulento banchetto nuziale a base di carne... o forse pesce, o entrambi... Ad Haruhi-kun piacerà più il pesce o la carne? Ma chi se ne frega! Basta che si mangia!

 

(Ferma-ferma-ferma! Per l'amor del cielo smettila di pensare! Ti preferisco quando non pensi a nulla, almeno le mie povere orecchie non devono sorbirsi queste cavolate...)

 

Ma tu non hai orecchie...

 

(Certo, certo... Non è questo il punto, signorina... E non lo è neanche il fatto che per qualche folle motivo tu del matrimonio consideri solo il pranzo)

 

Ma è buono!

 

(Non ti ho dato il consenso di parlare!)

 

Sì, signora, scusi signora... Aspetta... Ma io ho pensato, non parlato!

 

(Non ti attaccare al capello...Comunque, volevo dire... uhm... che volevo dire? Ecco, me l'hai fatto dimenticare! Sarai contenta adesso!)

 

Molto.

 

Solo in quell'istante mi accorsi che tutti quanti stranamente stavano lasciando l'aula. Forse avevano deciso di tornare tutti a casa... propria, però! Quindi mi avvicinai a due ragazze che starnazzavano come oche.

<< Scusate se disturbo i vostri grandi dibattiti sul mondo, ma alla fine che si è deciso di fare? Io ero un pochino... Ecco... Mentalmente assente >> dissi per giustificarmi.

Le due fanciulle mi squadrarono come fossi una pezzente uscita dal tombino di una strada poco frequentata. Non potei fare a meno di alzare gli occhi al cielo, ecco perchè non volevo andare in una scuola per ricconi... avevano tutti la puzza di Chanel n. 5 sotto al naso, rivoltante. Finita la loro ispezione decisero che avrei potuto ricevere la risposta tanto attesa.

<< Dovevi essere molto assente, eppure sei stata tu a iniziare tutto! Beh, forse un pochino dovremmo ringraziarti, dato che possiamo andare a casa del Lord per festeggiare! Oh, non vedo l'ora! Mi sento svenire al solo pensiero! >>

<< Anche io mi sento svenire al pensiero... >> risposi.

<< Emozionata? >>

<< Schifata >>

A quel punto mi guardarono davvero male e mi sembrò di leggere nella loro mente che mettevano il mio volto sulla lista nera, tra i carboidrati che non mangiavano a causa della loro perenne dieta e le canzoni di seconda categoria di non so quale cantante folk giapponese.

 

Non so se fu peggio aspettare la limousine da condividere col resto del club, le occhiatacce da parte delle principesse o lo sconforto che mi saliva minuto dopo minuto in attesa della mia punizione. Era davvero difficile scegliere!

 

(Pensa al positivo, ogni aspetto negativo nasconde un aspetto positivo!)

 

Peccato io non riesca a vederne...

 

(Tocca sempre tutto a me il lavoro di testa...)

 

Mi pare ovvio, altrimenti che ci stai a fare lì al posto dei miei soliti criceti che corrono sulla ruota? Mi mancano quei sei piccoli batuffoletti puzzolenti...

 

(Sarà meglio che non mi esprima al riguardo dei criceti... Comunque, posso farti una lista di aspetti positivi celati in quelli negativi. Zitta e ammira la mia somma intelligenza! Se prenderai la limousine non avrai più le occhiatacce delle principessine, certo, condividerai l'auto coi fenomeni da circo, ma almeno i sedili sono comodi, potresti fare un pisolino nel mentre e non sentirli...)

 

Non male... continua...

 

(Numero due: vedi la numero uno)

 

Perfetto, adesso anche la sfaticata fai...

 

(Numero c...)

 

Numero c?

 

(Sì, numero c, mi piace essere anticonformista, problemi?)

 

Ah, no no! Prego... continua

 

(Bene, numero c: non esiste pigiama party senza cibo, quindi avrai molto da mangiare, e potrai anche stare più tempo col tuo principino, specie se si isola come te, da grande asociale quale sei...)

 

Ma-ma-ma è geniale! Sei assolutamente fantastica!

 

(Lo so, lo so... Grazie!)

 

Perchè non sei così fantastica anche nei compiti in classe? Mi saresti molto utile...

 

(Perchè mi fai lavorare troppo nelle cavolate, quindi quando si arriva alla roba seria sono sfinita...)

 

Certo, sempre ragione tu hai...

 

Mi voltai un momento e mi ritrovai già in limousine, circa a metà strada tra la scuola e la magione dell'alieno glitterato.

<< Ma che...? Quando sono salita in auto? >> dissi a dir poco sconvolta, i miei vuoti di memoria stavano diventando davvero devastanti!

Come se non bastasse tutti si voltarono verso di me, e nei loro occhi, tranne in quelli del poker-face a causa del riflesso di quei pericolosi occhiali, si poteva leggere lo shock. Solo dopo mi accorsi che a quanto sembrava non solo ero entrata in macchina, ma avevo anche discusso amabilmente sul tipo di piante tropicali mi piacessero di più, sconvolgendoli per la mia somma intelligenza... Questo è sonnambulismo... o sindrome bipolare... Avevo fatto una conversazione dal livello culturale oltre i 9000 e non me ne ero accorta, e tutti credevano che fossi in me! Dissimulai molto abilmente la cosa, dicendo loro che stavo scherzando, anche se Mr. Psicopatico easy non parve molto convinto della mia spiegazione. Lo ignorai concentrandomi molto più semplicemente sul mio diletto: Haruhi-kun.

Arrivati alla magione fui costretta, a suon di spintoni da parte dei gemelli, a non indietreggiare e con un'enorme sforzo entrai in quella che sarebbe stata la fine della mia esistenza tranquilla, per modo di dire. Sentivo già odore di festa aristocratica dal portone, ma più mi avvicinavo al salone preparato in tutta fretta e con estrema maestria per ospitare la festa più sentivo il curry-pan risalirmi nello stomaco. Beh, in fondo avrei potuto mangiare, e alla fine quello era l'importante, se non fosse che come geniale idea di Tamaki tutti avremmo dovuto indossare dei pigiami...

<< Altrimenti, che pigiama party sarebbe! >> aveva affermato con voce suadente e occhiolino immancabile alle sue ospiti.

A quel punto credo di aver visto davvero tutto. Da qualsiasi angolo nascosto, persino da sotto i tavoli, comparvero inspiegabilmente i servitori delle madamigelle, con in mano i loro cambi d'abito. Decisamente si stava sfiorando la pazzia, il mio psicanalista, se ne avessi uno, mi avrebbe di certo detto che soffrivo di allucinazioni, ma non era così! E a quanto parve nessuno era esonerato dal mettersi in pigiama...

<< Forza, Sigorina Chiaki... almeno sarà in tenuta comoda... >> continuavo a ripetermi, mentre le mie ormai amiche/cameriere depravate di fiducia mi trascinavano di peso in camera da letto.

 

 

* * *

 

Haruhi sospirò affranta, ancora una volta si era lasciata trascinare in una delle folli idee del Lord, e lei che voleva tornare a casa per studiare un pochino. La cosa più triste era che si era lasciata corrompere dalla parola sushi. Sospirò nuovamente, nessuno aveva visto la sua faccia disgustata alla parola pigiama party, forse solo la nuova arrivata, ma di certo non avrebbe potuto aiutarla a evadere dalla situazione. Fissava la ragazza chiacchierare amabilmente, sembrava essersi ambientata piuttosto bene.

<< ...e quindi la pianta tropicale che a mio avviso è più pericolosa è... WAAH! Dove sono! >>

Forse lo aveva pensato troppo presto. Le sfuggì un sorriso osservando Chiaki spiaccicare la faccia contro il finestrino scombussolata.

<< Come sono entrata? Dove andiamo? Perchè andiamo? >>

<< Chi-chan, stai bene? >> le chiese Honey-senpai.

Haruhi la vide fare un largo sorriso tirato, con a seguito tic nervoso a un lato della bocca, e la sua voce si alzò di un tono, diventando improvvisamente stridula

<< CERTO! Che domande! Mi pare ovvio che sto bene! Ci siete cascati, che creduloni! AHAHAHAH!! >>

<< Oh, abbiamo una comica tra noi, che cosa magnifica! >> esclamò Tamaki.

Haruhi sospirò per la terza volta, era proprio un idiota, si erano accorti tutti che non stava affatto fingendo, solo che avevano finto di lasciargliela passare.

Ormai era abituata alle feste stile Host Club, e non si stupì vedendo che al loro arrivo il salone era già bello che addobbato, e vi era già del cibo in tavola, non si stupì neanche dei vari servitori che sbucavano dai lati più improbabili della casa (chi da una botola, chi si lanciava dal soffitto, chi si era finto una statua...) per poter consegnare dei pacchi alle loro padroncine. Lo stesso non si poteva dire per Chiaki, che avvicinatasi ad un tavolo le comparve un individuo da sotto di esso. Era lì lì per avvicinarsi a lei e tranquillizzarla dallo spavento quando fu fermata dalla voce di Tamaki.

<< Vi prego di usufruire pure delle camere degli ospiti per potervi cambiare e indossare i vostri regali pigiami, mie splendide principesse... altrimenti, che pigiama party sarebbe? >> disse lanciando un occhiolino alle ragazze, le quali svennero dopo un urlo assordante, cadendo a terra come pere cotte.

<< Pigiama? >> realizzò improvvisamente Haruhi, prima di correre da Tamaki per replicare di non poterne indossare uno, sarebbe stata scoperta! Era meglio per lei tornare a casa il prima possibile. Non si mosse da lì, non poteva muoversi da lì! Si voltò ritrovandosi Kaoru e Hikaru che si scambiavano occhiate d'intesa e larghi sorrisi. Quasi contemporaneamente si avvicinava a loro Tamaki, con qualcosa in mano. Un brivido di terrore percosse la ragazza.

 

* * *

 

Come era accaduto nella mattinata fui da prima denudata, e poi rivestita dalle due cameriere perverse, ma non prima di aver fatto un lungo bagno per togliermi quell'orribile odore del pranzo. Non potei trattenere una lacrima...

 

Il mio pranzo...

 

(Suvvia, smetti di lagnarti e preparati, vedrai per la prima, e forse anche unica, volta in vita tua degli uomini in pigiama! Gioiscine! Dici che qualcuno del club dorme a petto nudo? Oh, speriamo di si.... Tipo Takashi... non so perchè ma ho una gran voglia di leccare i suoi pettor...)

 

E basta! Ma ti paiono cose da dire? Insomma, qui siamo in una situazione di vita o di morte! Sono a corto di cibo e sto per indossare un pigiama che sembra uscito da un film porno!

 

<< Camicia da notte... Chi cavolo indosserebbe mai una camicia da notte?! Dov'è il mio pigiamone di flanella con le mucche?! >>

<< Il tuo pigiama è stato incenerito! >> disse una voce alle mie spalle

<< Era un affronto per la moda e la bellezza femminile >>

Mi girai molto lentamente... quelle due voci... intravidi del rosso... due... rossi... sfacciatamente burloni e inseparabili... devono essere dei Weasley... ah, no... ho sbagliato opera...

<< I due malefici siamesi... dovevo sospettare ci foste voi! Ridatemi il mio pigiamucca! >>

<< Pigiamucca? >> chiesero insieme

<< Pigiama con la mucca... avanti! Non ho intenzione di rimanere in camicia da notte... è troppo scoperta in giro! >>

<< Impossibile, ti abbiamo detto di averla bruciata... >>

<< ...e comunque almeno grazie a questo c'è la certezza che sei davvero una ragazza, iniziavamo a sospettarlo, vero Kaoru? >>

<< Certo Hikaru, ma lei non sarà mai bella quant... >> disse con sguardo ammiccante verso il gemello

<< Basta! Non ci sono le vostre ospiti qui! Smettetela, mi fate venire l'orticaria! Piuttoto che ci fate qui? >> dissi mentre mi grattavo ovunque tipo scimmia

<< Eravamo venuti a prenderti, il Lord ha detto che altrimenti ti saresti addormentata e non voleva che ti perdessi la festa... >>

<< Indossa la vestaglia che andiamo >> concluse secco, non gli era piaciuto che avessi interrotto il loro spettacolino per mettermi in imbarazzo

Sospirai affranta, due contro uno... era una guerra persa in partenza. Potevo scappare... ma mi sarei persa, e avrei finito per perdermi anche gli stuzzichini del party, unica cosa che mi faceva mantenere la sanità mentale in quel momento. Praticamente andavamo a braccetto tipo hot dog, e vista la mia altezza io dovevo essere proprio un mini wurstel...

 

Mh... hot dog... wurstel...

 

(Smettila, stai sbavando sulla vestaglia, che schifo! Se proprio devi sbavare per qualcosa, pensa che questi due hanno un fisico niente male... certo non sono come l'adone di Takashi... però una cosa a tr...)

 

E basta! Sto cercando di mantenere il bollino verde qui!

 

(Il tuo apparato riproduttore represso mi sta influenzando, prenditela con lui. A te lo stomaco a me...)

 

HO CAPITO!

 

<< Oh... a quanto pare non ha indossato il completo che avevamo preparato... Peccato >>

<< Origliamo? I loro discorsi sono sempre un grande spasso... e scommetto che Kyouya sta facendo lo stesso nascosto chissà dove >>

<< Non vale, fai sempre scommesse troppo sicure... vuoi vincere facile >>

Mi destai dal dibattito, di che stavano parlando? Oh... vidi Haruhi in una grossa tuta grigia parlare con Tamaki.

<< Ehi, perchè lui può venire in tuta e io non in pigiamucca? Questo è sessismo! >>

<< Dubito tu sappia anche solo cosa voglia dire quella parola... ed è perchè tu sei più semplice da manipolare >>

<< Brutti pezzi di... zuppa di cipolla! >>

<< Ssh! Non riusciamo a capire che dicono! >>

<< Tu ssh, coso! Non si spia la gente, ve lo hanno mai det... OH... questa mi è nuova... >>

Sgranai gli occhi, sospettavo che qualcuno del club avesse... diciamo strane tendenze... però... insomma... Tamaki aveva appena cercato di baciare il mio principe... e pareva persino che lui non si volesse spostare, seppur rosso in viso. Lo fece solo nel sentire me vociare, guardandosi attorno in cerca di qualcuno che però era appena stato portato via. I gemelli entrarono nella stanza più vicina, trascinandomi con loro.

<< Vuoi farci scoprire? Fai più silenzio quando origli! >>

<< Ho appena subito un trauma... sospettavo Tamaki fosse un pochino... firulì firulà... anche se la cosa non mi da fastidio... Ma... Haru-kun! Col biondo poi! Che gusti scontati... la mia prima cotta... puff! >>

Mi guardarono come se avessi appena parlato bambinese.

<< Il mio amato Haruhi-kun è gay! Il primo tipo per cui ho una cotta è di una sponda irraggiungibile per cui non posso competere... Ho bisogno di un Mars di consolazione! >> dissi per spiegarmi meglio, perchè poi proprio a loro non si sa.

Solo allora capirono, solo che io non potevo sapere l'intera situazione, quindi ne approfittarono. Si scambiarono uno sguardo pieno di significato che io non colsi, troppo distrutta nel mio profondo.

 

(Vedi, le sciocche frasi sulle maglie dei venditori ambulanti hanno sempre ragione: “Il principe azzurro non esiste, e se esiste è gay”. Per consolarti te ne vado a prendere una da sfoggiare domani, non ringraziarmi, voglio essere gentile)

 

Sta zitta!

 

Ora si poteva dire conclusa la mia storia d'amore, che non era mai iniziata veramente... Avevo scoperto IL SEGRETO di Haruhi-kun!

 

 

Ed eccomi qui, ci ho messo tanto ma ho finito il capitolo, come al solito non mi soddisfa pienamente, volevo svilupparlo di più, ma stava venendo davvero lungo, allora mi sono detta “Bah, al finale facciamolo striminzito, poi al prossimo lo riprendiamo in modo più amplio, se ne avrai ancora voglia”. Tanto ho fatto... Come potete vedere ci sono vari riferimenti, se li trovate vi regalo... un bel niente! Mwhahahahah!! -sparisce in una nuvola di fumo nero, poi riappare nuovamente- Ah... mi avete davvero creduto all'inizio? Andiamo, mica potevo rivelare che Haruhi è una donna in modo così scontato? AHAHAHAH che fessacchiotti... -scompare nuovamente in una nuvola di fumo leopardata, per apparire ancora, mezza intossicata dal troppo fumo- coff coff... inoltre vorrei ringraziare chi continua a seguirmi e chi legge questa mia FF, mi spiace ardentemente che ci metto così tanto a pubblicare, ma vi voglio un mondo di bene, sappiatelo. Mi commuovo sempre a leggere i vostri commenti (anche fossero negativi ne sarei di certo lieta) e a vedere che qualcuno le ha tra le seguite, grazie ancora! -dato che si è stancata delle nuvole di fumo decide ci scomparire cadendo da una botola-
*z3cca*

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