come draco rinnegò per amore

di ecila99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ritorno a hogwarts ***
Capitolo 2: *** l'incontro con il preside ***
Capitolo 3: *** l'inizio di un natale complicato ***
Capitolo 4: *** La confessione di Draco ***



Capitolo 1
*** ritorno a hogwarts ***


Era il sesto anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, e Sophie, una grifondoro molto bella, si stava avviando in Sala grande per cena. Due anni fa il signore oscuro era risorto e Sophie sentiva che quell'anno sarebbe stato molto strano. Arrivata si sedette vicino al suo amico Seamus Finnegan..
“ Ed eccoci ancora qui Sof, al nostro sesto anno!”
“Già non vedo l'ora di iniziare le lezioni... sai che mi piace studiare!”
“ Ovvio, ormai ti conosco troppo bene!”
Detto questo iniziarono a mangiare e a parlare di come avevano trascorso le vacanze. Quando anche il dessert fu finito il professor Silente si alzò e comunicò agli studenti che il professore rappresentante di ogni casa avrebbe comunicato ai ragazzi gli orari delle lezioni.
Dopo poco infatti arrivò la professoressa McGongall che consegnò gli orari ai due amici. A Sophie però diede anche una busta e le disse: “ Questa è da parte del professor Silente cara e ti auguro un buon anno.” Quando la professoressa passò agli altri studenti Sophie aprì la busta e iniziò a leggere
BUONGIORNO SOPHIE,
VOLEVO FARLE SAPERE CHE E' STATA CONVOCATA NEL MIO UFFICIO DOMANI ALLA SECONDA ORA DI LEZIONE CHE LEI AVRA' VUOTA.
CORDIALI SALUTI IL PRESIDE.
“Convocata il secondo giorno? Ma che hai fatto?” chiese Seamus che aveva letto la lettera.
“Non ne ho la più pallida idea Finn”.
Sophie era perplessa e più che sicura che non avesse fatto niente di male. Dato che avevano finito di mangiare i due ragazzi si avviarono verso la Sala Comune e arrivati si salutarono e andarono nelle rispettive camere.
Sophie condivideva la sua con una ragazza di nome Lavanda Brown ma che lei chiamava LavLav.
La sua amica era una ragazza molto socievole che parlava tanto, ma quella sera Sophie, preoccupata per la convocazione andò subito a letto e si addormentò subito stravolta dalla giornata e dal lungo viaggio fatto per tornare in quella magnifica scuola.

E' LA MIA PRIMA FICTION QUINDI ABBIATE PIETA'!! RECESNSITE MI RACCOMANDO!!

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Capitolo 2
*** l'incontro con il preside ***


La mattina successiva Sophie si alzò tutta sudata.
Aveva infatti fatto un incubo che ormai era ricorrente: aveva visto il suo amico Cedric Diggory venire assassinato da Lord Voldemort, questa volta però aveva anche sognato di venire espulsa dalla scuola.Per rilassarsi si fece una lunga doccia calda che la aiutò a distendere i nervi.
Preparatasi scese a fare colazione assieme a LavLav che le raccontò di come si era perdutamente innamorata di Ronald Weasley.
Arrivati in sala comune mangiarono la colazione e assieme a Seamus si diressero nell'aula della prima ora di lezione: pozioni, che era insegnata quell'anno dal professor Lumacorno. Il professore spiegò che dovevano produrre una speciale pozione e che il migliore della classe avrebbe ricevuto come premio una fialetta di felix felicis, fortuna liquida.
Ovviamente a Sophie interessava quel premio, ma non riusciva proprio a concentrarsi perché aveva in mente ancora la lettera del preside. Alla fine della lezione la pozione di Sophie, che solitamente era una delle più brave studentesse della classe, era orribile.
Come migliore della classe fu proclamato Harry Potter che ottenne la fialetta premio. La ragazza era un po' demoralizzata e si diresse all'ufficio del preside.
Dopo aver bussato alla porta dello studio entrò in quella strana aula. Subito la ragazza notò la fenice del professor Silente che la salutò inchinando la testa.
“Buongiorno cara, sono contento che tu sia potuta venire” proclamò Silente alle spalle della ragazza che si voltò a guardarlo.
“Buongiorno signor preside” salutò Sophie “ è un piacere rivederla”
“Piacere mio Sophie... ti starai chiedendo perché ti ho convocata vero?”
Sophie asserì con la testa.
“Stai tranquilla non è successo niente di negativo, volevo solo chiederti una cosa.”
Sophie dentro di se sospirò di sollievo: non aveva fatto niente di grave e non sarebbe stata espulsa, ma il preside che chiedeva un favore a lei le sembrava un po' strano.
“Se è nelle mie possibilità farò di tutto per poterla aiutare signor preside”
“Devi promettermi però che non dovrai riferire a nessuno ciò che ti sto dicendo ok?”
“Promesso” acconsentì Sophie
“Quest'anno potrebbe accadere qualcosa di strano e dato che sei una persona socievole volevo dirti se potevi riferirmi se notavi qualche comportamento strano negli studenti...solo questo.”
Sophie rimase interdetta ma disse “Certo professore conti pure su di me”
“Grazie mille Sophie, ora puoi tornare alle tue lezioni”
“Arrivederci professore”
“Arrivederci Sophie”
Finito questo colloquio Sophie tornò alla sua normale giornata e agli amici disse che il professor Silente voleva solo chiederle perché non volesse più frequentare divinazione.La giornata scorse tranquillamente e la sera prima di addormentarsi Sophie si ripromise che avrebbe controllato bene i comportamenti degli studenti.
Detto questo si addormentò profondamente.















CIOO RAGAZZI ECCO IL SECONDO CAPITOLO...LA STORIA STA PER ENTRARE NEL VIVO.
MI RACCOMANDO RECENSITE PERCHE' HO BISOGNO DEI VOSTRI PARERI MI RACCOMANDO E A PRESTO!!

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Capitolo 3
*** l'inizio di un natale complicato ***


I giorni passarono e arrivò in fretta il giorno di natale. Poche persone erano rimaste a scuola e Sophie era una di queste. Era rimasta perché, come i suoi amici che erano rimasti lì con lei, non sapeva resistere al fascino di Hogwarts addobbata per natale.
Nel pomeriggio i tre amici aiutarono i professori a addobbare la Sala Grande e dopo comunicarono ai ragazzi che quella sera avrebbero dovuto vestirsi elegantemente perché ci sarebbe stato il grande cenone di Natale.
I ragazzi allora andarono a prepararsi.
Seamus aspettava le due ragazze davanti alla porta della Sala da ormai 10 minuti quando vide arrivare Lavanda. Era bellissima, indossava un bellissimo abito blu con un copri-spalle color notte. Ai piedi aveva scarpette argentate.
“Scusa per il ritardo Finn. Sophie sta arrivando!”
“Eccomi arrivo!” i ragazzi sentirono questa voce e da dietro apparve Sophie.
Se Seamus aveva detto che Lavanda era bellissima, Sophie lo era ancora di più.
Anche se Sophie era una ragazza timida quella sera indossava un bellissimo abito rosso brillantinato lungo fino alle caviglie con le maniche lunghe che finivano con un piccolo sbuffo dopo i polsi. I suoi lunghi capelli erano raccolti in una bellissima treccia laterale e tra di essa sbucava un piccolo fiore rosso. Non aveva però rinunciato ai suoi fedeli occhiali.
Lavanda lanciò un gridolino si soddisfazione “Hai visto quanto è bella? Ho dovuto lottare per farla vestire così! Voleva vestirsi come stamattina...ma si può?= Dopotutto Natale cade una volta ogni anno!”
Sophie fece un sorrisetto e pensò che la sua amica LavLav era sempre la solita.
Seamus fece i complimenti alle due ragazze e si sedettero per cenare. Per cena c'era ogni delizia che si potesse immaginare e la Sala Grande era addobbata benissimo.
Era tutta tinta di rosso oro e argento, e al centro c'era un maestoso abete tutto decorato.
Quando fu il momento del dessert Lavanda sussurrò all'orecchio di Sophie : “Sei così bella che hai attirato perfino l'attenzione di Malfoy! E' da un po' di giorni che lo sorprendo a guardarti, ma oggi... non ti ha staccato gli occhi di dosso!” Sophie voltò il suo sguardo verso il tavolo dei serpeverde dove erano seduti tra gli altri Draco con i suoi amici Pansy e Tiger.
Il biondo era vestito con un completo nero e una camicia bianca e la stava osservando. Sophie pensò che Malfoy fosse molto carino però poi notò che il ragazzo stava sudando freddo e che a un certo punto si alzo dal tavolo con la faccia di un bianco cadaverico e si recò fuori dalla Sala Grande.
Sophie voleva seguirlo, ma prima lanciò un occhiata a Silente che sembro farle cenno di si con la testa. Allora con una scusa lasciò i suoi amici a mangiare il dessert e seguì Draco che si rifugiò in un bagno.
Sophie prima di entrare si chiese perché, quando aveva visto Draco stare male si era sentita male pure lei, e perché lo aveva seguito. Era sempre stata attratta dal biondo ma non lo aveva detto mai a nessuno, era una ragazza timida.
Sapeva che quel ragazzo era buono e voleva scoprire cosa lo turbava.
Si fece coraggio e entrò nel bagno.
Quello che vide la fece immobilizzare e fu la conferma del suo ragionamento di prima.
Draco stava piangendo e di disperazione.
In quel momento Sophie seppe che lo amava e che voleva aiutarlo.

 

 

 

ECCOMI! INIZIO CON IL RINGRAZIARE SERPEVERDE- PER AVER RECENSITO LO SCORSO CAPITOLO, MI HA FATTO MOLTO PIACERE SAPERE IL TUO PUNTO DI VISTA! IL TERZO CAPITOLO HA MAGGIORMENTE DESCRIZIONI MA PER LA PRIMA VOLTA INCONTRIAMO DRACO CHE PERO' PIANGE...AL PROSSIMO CAPITOLO VEDREMO CHE FARA' LA NOSTRA SOPHIE E QUALI SARANNO LE REAZIONI DI DRACO! SPERO VI PIACCA E CHE ABBIATE VOGLIA DI RECENSIRE. A PRESTO!

 

 

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Capitolo 4
*** La confessione di Draco ***


Draco piangeva, e le lacrime gli rigavano il volto.
Il bagno era completamente annacquato, qualcuno doveva aver lasciato i rubinetti aperti pensò Sophie mentre muoveva qualche passo verso il ragazzo. Il suo piede però finì in una pozza d'acqua e questo rumore fece voltare Draco che appena la vide estrasse la bacchetta e disse: “Vattene sporca mezzosangue, vattene o sarò costretto a farti del male...”
Sophie però di andarsene non ci pensava proprio, anzi sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbe fatto. Così fece un altro passo verso il ragazzo che alzò un po' di più la bacchetta. Sophie allora cerco di fargli capire che voleva solo aiutarlo.
“Draco, ascoltami, so che mi odi perché dici che sono una mezzosangue, ma non sono cattiva, voglio solo aiutarti...stai male? Dimmi perché forse ti posso aiutare.” Sophie dicendo quelle parole di certo non si aspettava che il ragazzo le desse subito ragione e le confidasse i suoi problemi, e infatti fu così.
“Vattene,vattene ti prego Sophie non voglio farti del male. Non voglio e non posso essere aiutato. Vattene.” Sophie avanzò ancora un poco. Era sicura che il ragazzo si era avvicinato di un passo mentre parlava, e inoltre non l'aveva chiamata sporca mezzosangue, ma solo e semplicemente con il suo nome:Sophie.
“Draco, lo so che non vuoi essere aiutato, ma di chi ti puoi fidare allora? Non dirò niente a nessuno dovesse cascarmi il mondo intesta, altrimenti che Merlino mi maledica. Io ti voglio aiutare e non me ne andrò di qui sappilo, non fino a che non mi avrai detto perché stavi piangendo.” Draco non disse niente, ma lentamente abbassò la bacchetta. Sophie allora si avvicinò ancora un poco e così fece Draco.
Si trovarono così a essere vicinissimi. Nessuno dei due seppe esattamente come, ma Sophie si ritrovò tra le braccia Draco che piangeva e che cercando di darsi un contegno cercava di parlare.
“Io non ho avuto scelta, mi hanno minacciato e poi obbligato. Io volevo solo essere...essere un ragazzo normale, ma sono diventato un mostro. Per proteggere la mia famiglia devo fare una cosa orribile, se non voglio vedere mia madre e mio padre morire davanti ai miei occhi e poi morire io stesso devo diventare un mostro, io voglio solo essere felice”
Sophie non sapeva che dire e lasciò sfogare il ragazzo che aveva smesso di piangere e sfogava tutta la sua rabbia. Erano in ginocchio per terra, uno accanto all'altro, Sophie si stava bagnando il vestito ma non le interessava, voleva solo aiutare Draco.
“Ho paura ma non posso averla, il mio tempo sta scadendo e non posso più ritardare, non ho più scuse...”
“Cosa devi fare Draco dimmelo cosa?”
“Non posso dirtelo non voglio metterti dentro questa storia”
Draco fece una risatina nervosa e si tirò in piedi “Sai non pensavo proprio che mi sarei comportato così con te” disse allungando una mano verso Sophie che prendendola si tirò in piedi.
Draco si allontanò verso la porta, era tutto finito, si era sfogato e se ne stava andando come se non fosse successo nulla, come se non avesse pianto davanti a una ragazza che odiava.
Sophie lo lasciò andare, era tornato lo stesso ragazzo di sempre, si era rimesso la maschera, e non avrebbe fatto l'errore per una seconda volta.
La porta del bagno si chiuse lasciando Sophie in piedi in mezzo al bagno incerta sul da farsi. Sophie allora decise di uscire e di tornare nella sua camera. Ai suoi amici avrebbe detto che era stata male, e non avrebbe raccontato a nessuno di quello che era successo, ma avrebbe cercato di aiutare il ragazzo che amava, qualunque cosa avrebbe dovuto fare. Lei lo avrebbe scoperto e l'avrebbe aiutato
Arrivata in camera mentre rifletteva vide un biglietto sul suo letto dove in una bellissima calligrafia c'era scritta solo una parola.
Grazie
























Eccomi sono tornata dopo settimane di verifiche e interrogazioni. in questo capitolo conosciamo Draco. ringrazio serpeverde che ha recensito lo scorso capitolo e spero ti piaccia questo . fatemi sapere e alla prossima un bacione

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