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di AkyaWolf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** benvenute alla DWMA! ***
Capitolo 2: *** Nuove Scoperte ***



Capitolo 1
*** benvenute alla DWMA! ***


Cap. 1
             Benvenute alla DWMA!

Una stanza quadrata, arredata con un letto a castello.
Gala si era svegliata in quel letto, insieme a Sara, e adesso si stavano entrambe guardando attorno spaesate.

Quella... non era la stanza di nessuna delle due.
Gala si portò una mano al mento, pensosa. Ora che ci pensava, lei e la sua Onee-Sama non vivevano nemmeno insieme!
Guardò Sara, spaventatissima
<< Onee-Sama!! Cosa è successo? Ci hanno rapite? >>
L'altra ragazza, più grande di lei di ben due anni, scosse la testa, facendo ondeggiare i capelli castano chiaro tagliati in un caschetto assimmetrico.
<< secondo te lo so? Comunque...  >>
Sara si avvicinò alla porta, spingendo la maniglia con tanta forza che, quando la porta si aprì, lei cadde fuori dalla stanza.
<< oh! È aperta! >>
<< Onee-Sama, guarda la porta...  >>
Su di essa, in grande, c'era scritto "DWMA" e, in più piccolo, "stanza di Gala e Sara".
Sara si rialzò e fissò la scritta grande a bocca aperta.

<< non è... non è possibile! >>

E invece lo era.
Il sorriso che si formò sulla faccia di Gala era estremamente euforico, cosa strana per lei, dato che era abituata a fare solo mezzi sorrisi, mesti e pesti come di solito era lei. La ragazza dai capelli lunghi, ricci e viola scuro prese le mani della sua amica e la fece girare in una specie di ballo, ridendo
<< Siamo dentro Soul Eater! Siamo nel mondo di Soul Eater! È FANTASTICO!! >>
Sara rise, contenta che l'altra abbia ritrovato l'allegria che per molto tempo le era mancata. Poi, però, sfiorò i capelli di Gala
<< mmm... i tuoi capelli sono MOLTO più viola di quanto mi ricordi! >>
La viola si guardò una ciocca : in effetti, invece di essere neri con riflessi prugna, erano proprio viola scuro.
<< boooo...  >> la ragazza si portò una mano alla testa << bah! Che importa! >> e rise di nuovo.

<< voi sareste le nuove studentesse? >>

Una voce seria e un poco annoiata arrivò alle loro orecchie, mentre entrambe si giravano per vedere chi era arrivato.
Un ragazzo, più o meno della loro età, dai corti capelli neri, le squadrava con fare pensoso coi suoi occhi dorati. Tre strisce bianche attraversavano le ciocche nere, fermandosi all'esatta metà della fronte. Era vestito di nero e bianco.
Quando Gala lo riconobbe, quasi le venne un infarto.
Era stata una fan del manga "Soul Eater" dal primo giorno in cui l'aveva scoperto, e il suo personaggio preferito era sempre stato colui che adesso la stava osservando seccato in attesa di una risposta : Death the Kid.
Però Gala non rispose, ma restò imbambolata a guardarlo.
Sara la osservò un attimo, poi fece un sorriso leggermente inquietante, nel quale traspariva molta, moltissima agitazione.
<< OH MIO DIO!!!! NON È UN SOGNO!!! SIAMO DENTRO SOUL EATER!!! >>
Un ragazzo dai capelli bianchi e gli occhi rosso fuoco la osservò sorpreso, sbottando
<< a me pare che voi siate fuori...  >>
Prima che le cose peggiorassero, Gala smise di guardare Death the Kid e prese un paio di cuffie MP3, posizionandole sulla testa dell'amica e facendo riprodurre una musica rilassante per calmarla.
Quando tutti si furono calmati, la viola rise, imbarazzata.
<< ummm... si... è sempre così...  >>
Schiarendosi la voce e lanciando un'occhiataccia a Sara, probabilmente per via del suo taglio di capelli, il ragazzo dai capelli neri incominciò a parlare
<< mio padre vuole parlarvi. Maka, potresti chiamarlo? >>
Una ragazza con dei codini biondi annuì mentre scriveva su uno specchio dei numeri e li ripeteva ad alta voce
<< quattro due - quattro due - cinque sei quattro >>
Immediatamente, un'enorme figura nera apparve sullo specchio. Lord Shinigami.
<< Ehilà! Salve! Salve! Siete voi le due nuove studentesse, vero? Bene! Dovrei parlarvi in privato! >>
Sottolineò bene le ultime due parole, aspettando che tutti gli altri uscissero dal corridoio.
Quando furono soli, Lord Shinigami continuò a parlare
<< bene bene! Ora... Stein~ >>
Un uomo biondo, con un'enorme vite che gli attraversava la testa e una sigaretta in bocca, si lisciò il camice bianco
<< Voi venite da un altro universo. Questo è quello che sappiamo. O almeno, quello che sappiamo solo io e Lord Shinigami. Gli altri studenti sono all'oscuro di questo.  >> cominciò a spiegare, girandosi ogni tanto la vite che aveva in testa, generando così orribili scricchiolii
<< ma... non abbiamo idea del perché siete qui, ne da quale universo veniate... in via di eccezzione, abiterete qui, alla DWMA, fino a quando non capiremo di più... ma prima o poi dovrete tornare da dove siete venute.  >>

Gala scosse la testa e deglutì, guardando dritta nello specchio.
<< e se noi non...!  >>
Sara le tappò la bocca, sospirando per poi riproporre la domanda
<< e se non fosse possibile? >>

Stein annuì, pensoso, e fece girare la sua vite con uno dei suoi lunghissimi e terrificanti scricchiolii.
<< ci penseremo dopo... per ora, godetevi i giorni qui alla DWMA. Gala, tu sei un'arma...  >> dopo aver fatto un sorriso divertito, il dottore continuò << ... scoprirai quale... e il tuo meister sarà Sara. Noi faremo le nostre ricerche >>
Detto questo, le immagini sullo specchio scomparvero, lasciando spazio all'immagine riflessa delle due.


*** nota delle autrici, ovvero AkyaWolf e Sara98Kuki ***

Ciao a tutti ragazzi/e! Qui Sara e Akya!
Akya: la storia è scritta da me, con la collaborazione della mia Onee-Sama, ovvero Sara.
Comunque... com'è? Ci terrei moltissimo a conoscere i miei orrori grammaticali :3
Sara: io qui non parlo...?
Akya: ti rifarai ai prossimi capitoli!  Tanto non avevo molto da dire
*guarda la telecamera*
... l'ho lasciata accesa...
*spegne la telecamera*
 

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Capitolo 2
*** Nuove Scoperte ***


Cap.2

  Nuove Scoperte


Gala aveva passeggiato un pò di tempo per i corridoi della scuola, prima di incontrare colei che cercava, una ragazza dai grandi occhi azzurri e dai corti capelli biondi, vestita con un top rosso e pantaloncini a sbuffo di Jeans, che la approciò subito.
<< Oh! Ciao Gala! >> la ragazza aveva fatto un sorriso solare a tremila denti << cosa c'è? Hai bisogno di Patty? >>
L'altra aveva mostrato la sua espressione più innocente, chiedendole
<< Patty, come fai a trasformarti in arma? >>
Infatti, anche se era stata informata del fatto di essere un'arma, Gala non aveva idea di come trasformarsi, così aveva deciso di chiedere informazioni alla persona che si sarebbe fatta meno domande tra tutti : la sorella di Liz.
Patty scrollò le spalle, inclinando la testa come se la domanda posta non avesse bisogno di risposta e rise
<< beeeh... è naturale! Mi concentro e BOOM! sono una pistola!! >> al "boom" aprì le braccia, facendo un saltello su un piede << perché me lo chiedi? >>
Gala si passò una mano tra i capelli e sorrise imbarazzata, senza però dare una risposta alla bionda, per poi dirigersi verso il cortile della Shibusen, dove Sara la stava aspettando.

<< bene! Tutto a posto allora? >>
La bruna guardò negli occhi l'amica, per poi fare un respiro scioccato
<< hai... hai gli occhi viola?! Non l'avevo notato prima!! >>
La viola scosse la testa
<< ma a chi interessa! Prendimi! >> urlò, suffando prima di lanciarsi in aria e concentrarsi.
In un secondo, la ragazza si trasformò in un bazooka nero, con inserti e intricate decorazioni rosse e viola. Un occhio viola era posizionato vicino alla bocca da fuoco, che si illuminò non appena le mani di Sara afferrarono l'impugnatura
<< un bazooka? Speravo in qualcosa di più brutale, tipo uno spadone o un martello! >> la voce che uscì dall'arma suonava stranamente metallica, ma era ancora quella di Gala, bassa e quasi maschile.
Sara rise
<< nee-chan, io invece penso sia perfetta per te! Lenta, pesante, ma devastante! >>
Gala provò a preparare un colpo : una forte luce rossa illuminò la bocca da fuoco, per poi scomparire subito dopo quando il colpo non partì neanche e si dissolse in un "puf" di fumo e polvere che fece tossire la meister dal caschetto assimmetrico, mentre uno scricchiolio si faceva strada verso le loro orecchie
<< uhm uhm... quanto mi piacerebbe vivisezionarvi... chissà quante cose interessanti potrei imparare dagli organismi della vostra dimensione...ma siete solo due... mhhh...  >> 
Con Gala ancora in mano, Sara guardò il loro interlocutore. Capelli biondo platino, una cucitura che gli attraversava il viso e una vite che gli perforava il cranio e che continuava a girare con la mano. Il dottor Franken Stein.
Lui sorrise 
<< erano solo considerazioni mie: non preoccupatevi.  >> disse, avvicinandosi alla neo-meister e accarezzandole la testa come si farebbe a un gattino.
<< vedo che state facendo pratica! Brave, brave~ molto bene. Ma non sforzatevi troppo!  >>
E, finito il discorso, il dottor Stein se né andò così com'era arrivato.

Ormai era sera, e le due erano in camera già da qualche ora.
Gala stava armeggiando con alcuni libri presi dalla biblioteca con titoli come "scienza delle Armi" oppure "Poteri latenti delle armi" o anche " Armi da fuoco: tecniche di allenamento", insomma, una pila inesauribile di tomi su tomi infarcita con enciclopedie e fascicoli vari, mentre Sara guardava fuori dalla finestra.
<< perché ti interessi così tanto sulla tua nuova forma, Gala? Non rimarremo per sempre.  >>
Gala alzò la testa verso l'amica e chiuse il libro che aveva in mano << vorrei... insomma... mi piacerebbe diventare una falce della morte...  >>
La bruna si girò per osservare meglio la neo-arma, con un'espressione di rimprovero sul volto << Nee-chan! Ti ho appena detto che non rimarremo sempre qui! Chissà a casa nostra, quanto saranno preoccupati! >>
La viola guardò per terra, e sussurrò con decisione
<< non voglio... non c'è nessuno che mi aspetta, e io voglio diventare importante... voglio essere una falce della morte!! >>
Sara si avvicinò a lei, sedendosi accanto a lei e abbracciandola.
<< Galy... Galy... non è vero che non c'è nessuno che ti aspetta! Pensa a Jimmy! Lui sicuramente è preoccupatissimo per noi! >>
Jimmy era il loro migliore amico, un ragazzo tanto simpatico quanto cinico, critico e noioso, ma che sapeva farsi voler bene. Dopo l'ultima frase Sara non riuscì più ad andare avanti, e andò a dormire.
Anche Gala scivolò sotto le coperte, ma prima di addormentarsi fissò il muro di fronte a sè, raccogliendo i frammenti del suo passato e comparandoli al presente che stava vivendo.
E quando giunse ad una conclusione, seppe che era la decisione giusta.
Non avrebbe cambiato idea. 

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