Viaggio nei manga

di Hikari_Henko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Segreto allettante ***
Capitolo 2: *** Discussione con una Maid ed un Alieno ***
Capitolo 3: *** Conversazione con Il Furioso ***
Capitolo 4: *** Dietro la collinetta è sbocciato l'amore ***
Capitolo 5: *** Chi è quel ragazzo? ***



Capitolo 1
*** Segreto allettante ***


-Ehy Rebecca!- la chiamò Erja (si legge Eria)- Sai che se continuerai con la storia di questi fumetti cinesi ti prenderanno tutti in giro e verrai isolata, vero?
-Senti senti e tu da quando sei così gentile con me?-rispose lei, sorridendo.
-Io? Sempre stata!
-Io avrei dei seri dubbi...
-Come scusa?
-Ti ricordi? Quando facevamo il giornalino scolastico, c'erano solo ragazzi di terza e noi eravamo di seconda. Il punto è che avevano scelto solo me per illustrare, poi sono stata io a chiedere se qualcuno voleva unirsi a me è tu sei sbucata dal nulla, proponendoti insieme a Sofia e ad Asia. Ne ero felice, almeno avevo qualcuno con qui parlare, ma a quanto pare siete riuscite soltanto a vuotare il mio portafogli. Ti saluto.- e se ne andò, mantenendo un' aria calma, mentre Erja era furibonda.
-Impertinente! Umf!! 
Ogni essere umano va per la sua strada, incrociando le vite di altre persone, ma quella di Rebecca ed Erja era destina a non farle incontrare.

Mi chiamo Rebecca e tra un mese frequenterò il terzo anno di scuola media. Sono molto eccitata, mi pare di vivere in qualche storia di un manga, nonostante non abbia ancora capito a quale trama io appartenga. Una cosa è certa, non sono una comune ragazza. Con questo non intendo dire che sono famosa o ricercata, no... Questo corpo serve solo da copertura. Il mio mondo non è qui, bensì sullo scaffale di casa mia, dove tengo tutti i miei manga e anime. Probabilmente nessuno ci crederà, ma io ho un segreto al quanto allettante: posso prendere parte a una qualsiasi storia che trovo semplicemente "entrando" in un'immagine di quest'ultima.

Il concetto non è molto chiaro pure a lei. Le basta visualizzare la facciata in cui vuole prendere parte per poi, letteralmente, saltarci dentro. Poing. Eccola nella storia, sbucata dal nulla. Come il giorno in qui lo ha scoperto, stava leggendo "Maid-sama!" durante l'intervallo. Era da sola in aula, nessuno si era accorto della sua assenza nel cortile o nei corridoi. Guardando fuori dalla finestra, dal suo posto, scorgeva una bellissima villa medievale, ma il manga le scivolò di mano e cadde a terra, con un forte eco. Nel tentativo di riprenderlo, la ragazza scivolò per terra e si ritrovò a venire risucchiata dal manga stesso. Fu come un viaggio di qualche secondo. Quando vide una luce, cadde veramente a terra e si ritrovò nell' aula della protagonista della storia. Ayuzawa Misaki, nonché presidentessa del consiglio studentesco, ma lavoratrice part-time in un Maid Latte chiamato "Maid-Café". Quando si sollevò, la notò subito.
-M-ma tu sei Misaki!!
-Eh? Come sei entrata di qui? Scusi professore devo scambiare due chiacchiere con questa persona.

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Capitolo 2
*** Discussione con una Maid ed un Alieno ***


Uscite dalla classe, si ritrovarono a parlare nel corridoio.
-Allora,… tu chi sei? Non hai l’aria di essere di queste parti.
-S-scusa per l’intrusione!! In effetti è vero… ma vedi,… per caso hai visto un manga con la faccia di Takumi sopra?
-E-EH?! Lo chiami per nome?! Sei sua sorella?!
-N-no! Ma mi piacerebbe esserlo… credo che piacerebbe ad un sacco di persone… ma non è questo il punto!!
La porta si aprì e l’insegnante aveva in mano proprio quel manga.
-AAAHHH!!!! GRAZIE MILLE!!!!
-Ma è proprio lui!! Vieni, devo parlargli.
-A-aspetta!! Io devo tornare a casa!!
-Ma che dici?! Le lezioni sono appena iniziate!
-Ma io non sono di questa scuola!
-Vieni da un'altra scuola superiore?
-No io faccio le medie!
-…eh? M-ma sembri più grande di me!!
-Sono occidentale è normale… Ma non centra neppure questo!!
Attraversando svariati corridoi giunsero nella classe del cosiddetto “alieno pervertito/ maniaco extraterrestre”.
-Devo parlare con Usui Takumi!- dichiarò la ragazza, aprendo di colpo la porta.
-Uff…- disse lui, dal fondo dell’aula. Uscito, si misero a quattr’occhi.
-Allora presidentessa… che c’è?
-Mi vuoi spiegare perché diamine ti trovi sulla copertina di un manga?!
-Perché è ovvio! È la vostra storia!!- disse Rebecca.
-…eh?
-Con questo…- disse, prendendolo-…io ho saputo tutto su di voi e sulle vostre conoscenze.
-P-PER ME VIENI VERAMENTE DALLA FAMIGLIA DI USUI!!!!
-Perché dici? Saremo biondi entrambi, saremo entrambi alti, ma non siamo parenti! Almeno credo…
-Ma siete entrambi degli stalker!
-Ma non puoi dirlo finchè lei non ha ancora parlato! Per esempio… che lavoro svolge la presidentessa?
-Lavora presso il Maid Latte come maid. Tu lo hai scoperto una sera che stava portando la spazzatura sul retro e da allora sei abituale cliente del locale. Vuoi sapere anche riguardo alla foto e che ti sei buttato dal tetto per riprenderla?
-…avevo RAGIONE!!!!!
-Bene! Ora ridatemi il manga che me ne vado!
-Tu non te ne andrai conoscendo queste informazioni!!
-Ma lo saprà tutto il mondo!! Ci saranno state milioni di copie!!
-EEHHHH?!?!?!?!
-E dimmi… come finisce questa storia?- chiese il ragazzo.
-M-ma che ti metti a parlare tu?!
-Eheh… sorpresa!! Posso solo dirti di non lasciarla da sola altrimenti ti verrà rubata… in effetti è successo proprio così…
-Bene, grazie. Il tuo nome?
-Rebecca.
-Grazie Rebecca. Ecco il manga.
-Grazie!! Allora…la pagina di prima… eccola!
Rebecca riflettè:-Se sono entrata nel manga buttandomici dentro, per uscirne dovrò fare lo stesso…almeno spero…
-Io ci provo!
Poggiò il manga a terra, aperto di fronte a se e si buttò. I due ragazzi tentarono di fermarla, ma invano. Era già scomparsa.
-Ehy… dove diamine è finita?!
-Non ha importanza… ma la hai sentita no?- disse il ragazzo, afferrandole la mano, portandola vicino alle labbra- Devo stare attento a non lasciarti sola! <3
-M-M-M-MANIACOOOOO!!!!!
Intanto Rebecca era già tornata, cadendo sul pavimento della sua aula.
-Accidenti… la pausa sarà già terminata… sono già passati 15 minuti di là…- ma poi guardò l’orologio. Sembra che siano passati solo 15 secondi.
-Non… ci… credo…- sospirò, dopo che ebbe capito che non si era trattato di un semplice sogno.

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Capitolo 3
*** Conversazione con Il Furioso ***


-Ma che…?! Non sono ancora le 11:00!
In quel momento, un pensiero contorto le ribolle nella mente.
-E se… potessi veramente entrarci? In qualunque manga…? Devo verificare!
Terminata scuola, tornò a casa sua. Nessuno c’era.
Salì le scale, in fretta e furia. Non toccò nulla da mangiare.
-Vediamo…- scelse un manga dal suo scaffale-…ecco!
Kimi ni Todoke, Arrivare a Te.
Posizionò il libretto a terra.
-3…2…1… VIA!
E accadde.
-WHAAAAAA!!!!
Si precipitò in mezzo ad un campo di softball. Il problema era che si stava usando.
Arrivava una palla a tutta velocità.
-ATTENTA!!!!-gridò una voce.
Troppo tardi. Presa sulla fronte. Un rimbombo gigante.
-Ah.
E cadde a terra.
-Ehy!!
-Ma chi è?!
-Ma da dove è spuntata?! Si è piombata dal cielo!!
Si sollevò di scatto, prima che tutti si accerchiassero intorno a lei.
-WHA!
- CI SONO RIUSCITA!!!!
-A vivere, sì per miracolo!!
-Ehy scansafatiche che state facendo?!- urlò un vocione.
-Ma lui è… il padre di Shota!!
-Eh?! Lo chiama per nome!- disse uno.
-Tu, da dove vieni?- arrivò lui, minaccioso.
-Dalle nuvole mi pare…
-Nazione!
-Italia!
-Eh?! E’ italiana?!
-Una fa il giro del mondo per Kazehaya!!
-Zitti voi e tornate ad allenarvi!!
E se ne andarono. Lui si chinò.
-Conosci mio figlio?
-Sì!
-E perché sei qui?
-Perché… ehm…
“Che gli dico, che dovevo provare a saltare sopra un manga per verificare questo potere?!”
-…Perché dovevo parlare anche con Sawako!!
Alzò una mano. Puntava col dito oltre una collinetta.
-Sono là dietro.
Stupita, si rialzò.
-Grazie!!
E se ne andò. Svelta, correva. Era velocissima!
-Ma… ha il turbo…?
-TORNATE AI VOSTRI POSTI!!!
-WHA!!
Intanto si dirigeva oltre alla collinetta.

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Capitolo 4
*** Dietro la collinetta è sbocciato l'amore ***


Dopo aver raggiunto la cima, osservò attorno a sè se riusciva a trovare i due ragazzi.
Vide un'immensa campagna, attraversata da un piccolo fiume. Era in verde, con un contorno di petali rosa che abbelliva il paesaggio. La corrente d'acqua scorreva cristallina, accompagnando il passo di due giovani che si guardavano negli occhi, sorridendo.
-Meet!! (=trovati!!) 
Scese velocemente, correndo, quasi stava per cadere. E urlava:
-Shooootaaaaaaa!!!!!!!!
Quei due interruppero la loro conversazione, girandosi stupiti e vedendo un "corpo estraneo" che si avvicinava a tutta velocità. Quando arrivò vicino a loro, questi si scansarono, facendola cadere a pelo del fiume.
Rialzandosi, Rebecca iniziò:- Mio dio che modi! Prima la palla e dopo il bagno! Shota, poi è meglio che non parlo di te!
Il ragazzo, curioso, fa facce stupite:-Eh?! Io?!
La ragazza, invece:- Lo...chiama per nome...?
-Sawako devi portare pazienza con uno così...-Ribatte Rebecca-... Provo compassione...
-C-compassione?
-Ma che vai dicendo?!- risponde lui.
-Shota,...- inizia lei, facendo una faccia seria-... Sai cosa vogliono le donne?
-Ah?
-Phf... Patetico...
-Ah!- esclama, diventando rosso di rabbia.
-Vogliono...- lo spinge verso Sawako-...sensualità, no? Vicinanza, sentirsi...sicure! Coccolate, curate... Dovresti farlo per attirare di più anche le tue Fangirls, no?- I due, imbarazzati e sorpresi, si lanciano sguardi sconvolti.
-F-fangirls?- esclama lui, ancor più rosso di prima.
-Tieni a mente questi miei consigli, sai? Non si può andare avanti 10 volumi solo per vedervi abbracciati!
-V-volumi?!
-Poi devo anche usare una regoletta...- e qui cambiò sguardo. Era uno sguardo accattivante, contornato da un ghigno gelido-... Devi, capito, DEVI essere più fiero di te... Un ragazzo che continua a sottovalutarsi fa dire alle sue fans "Ma no stupidino! Non essere così debole!! Fai tu la prima mossa che non ne posso più di sentire le tue lagne!!".... Questo è ciò che si pensa, almeno per quanto riguarda me...
Stupito, mosse la testa, affermando, e continuò:- Va bene. Ma ascolta anche Kuronuma.
-Chiamala Sawako dai... Siete insieme da 3 mesi, 2 anni e 8 ere glaciali e la chiami ancora per cognome?! In Italia non è così complicato...
-Italia?!- esclama lui.
-Lascia stare i dettagli... Dimmi Sawako, anzi... Shota allontanati di 10 metri.
-Eh?
-Fallo e basta.
È così fu, se ne stava lontano. Rebecca prese le mani a Sawako, avvicinandola a sè.
-Dimmi... Cosa vuoi tu veramente?
-I-io?
-Certo. (Perdona Signore se mi invento questa balla) Sai, io studio psicologia anche se sono giovane. Posso consigliarti?
-Eh....! Ehm... Va bene!- accenna, determinata.
-Ti piace stare con lui, vero?
-Sì.
-Cosa provi quando sei con lui?
-Sono felice. Vorrei... Che il tempo si fermasse.
-E... Se lui, quando siete soli, si avvicina a te, qual'è la prima cosa che pensi?
-Non saprei...mi crea una gran confusione...
-Magari... "È troppo vicino" o "Avvicinati ancora un po'..."
-Ehm...la seconda...
-E se si avvicinasse ancora? Che faresti? Magari contraccambi?
-Bhe... Penso di sì...
-E...per andare al punto... Se ti si avvicina tanto tanto che vi sfiorate le labbra? Ti allontaneresti?
-Sai... Penso che non mi allontanerei... Anzi... WHAAA MA CHE DICO!!!! Poi magari gli do fastidio...
-Ma no, anzi... Sai che i ragazzi diventano più felici e coccolosi se la ragazza non li ferma?
-Davvero?
-Certo!! Comunque...Pensi che lo fareste mai con qualcuno attorno? Anche fosse una sola persona? Che poi magari passa e non la rivedreste più?
-Credo di no... Non... Bhe... Anche quando siamo soli... Non è facile...
-Capisco... Ora aspettami qui.
E Rebecca si allontana. Arriva vicino al ragazzo. Gli parla.
Sawako li osserva. Ad un certo punto Shota si dirige verso la ragazza, un po' preoccupato. Lei si alza.
Si avvicina, arriva davanti a lei, le accarezza la guancia e si avvicina, con gli occhi un po' aperti, così la ragazza contraccambia. 
E poof! Scena del bacio, mode-on.
Il ragazzo, nonostante sia confuso, contraccambia a sua volta.
Quando si allontanano, Rebecca si ritrova di fronte a loro.
-Bene... Sawako ora hai la piena dimostrazione che potete fare le vostre cose anche davanti agli altri!
-Sì!- esclama lei, felice.-Grazie!
-Bene ora vi devo salutare!- disse, mentre si dirigeva verso la collinetta.
-A-aspetta, per favore!- le urlò Sawako.
-Mh?
-Come... Ti chiami?
La ragazza sorrise, facendo una faccia decisa:
-Rebecca. Il mio nome è Rebecca. A presto ragazzi, ci rivedremo!
-Ciao Rebecca! Grazie e riguardati!- esclamò la ragazza, sorridente.
La rincorsa su quella collinetta verde, contornata da petali rosa che cadevano dai ciliegi primaverili, accompagnavano un giovane amore, che nonostante sbocciasse in ritardo, sarà ugualmente bello come gli altri fiori di quel campo, che sarà disturbato da quella brezza che accarezzerà il suo manto morbido, dove si sdraieranno quelle due anime che finalmente sanno cosa sia il vero amore.
Rebecca cercò il manga. Si ritrovò di nuovo in mezzo al campo da gioco, sempre utilizzato, senza accorgersene.
-Ehy tu stai attenta!!
-La pallaaa!!!!!
Solo che questa volta la palla la prese, nonostante fosse a tutta velocità.
Si girò pian piano, con un' aria agghiacciante.
-Di chi è questa palla?
-C-c-ci scusi!!!- arrivarono in gruppetto dei ragazzini, di circa 12 anni. Rebecca guardò bene. Era il fratello di Shota. Notava che ogni tanto scambiava sguardi con una ragazzina, che stava seguendo la partita.
-Tenete. Te, piccoletto.-disse, chiamandolo- Se vuoi un consiglio, dedicale un punto. Vedrai che te la farai tua in poco tempo solo facendo così.
-Grazie sorellona!- disse, determinato.
Trovato il manga, dietro a dei cespugli, ritornò a vedere i ragazzini.
Probabilmente aveva seguito il suo consiglio. Ora i due si parlavano. Il giovane si girò dalla sua parte e la salutò. Rebecca ricambiò, ritornando a casa sua.
Tornata sulla stanza, guardò l'orologio.
-Son passati 1 minuto e 30 secondi. Sono rimasta la un'ora e mezza. Non ci sono più dubbi. La questione...-cambiò sguardo...
-...si fa veramente interessante.
Solo che non si aspettava cosa le sarebbe capitato a breve.

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Capitolo 5
*** Chi è quel ragazzo? ***


Il giorno seguente e per quelli dopo ancora, così per ogni momento di noia, Rebecca continuava ad usare quel suo potere, così entrando su svariati manga.
Entrò in Kuroshitsuji, dove sfidò Sebastian Michaelis per preparare la cena al Conte Ciel Phantomhive. Come dire. Non ci fu alcuna sfida. Il Conte ebbe un'improvvisa attacco d'asma e si sa, si è visto, cosa fa quel diavolo di maggiordomo. Rebecca, dato che è una fangirl a tutti gli effetti, non potè resistere e svenne per "troppa perdita di sangue dal naso".
Successivamente provò "InuYasha", dove si divertiva a fare esorcismi con quegli strani abiti da sacerdotessa shintoista. Poi incontrò Sesshomaru, mentre Inuyasha stava per "tagliarlo a metà" per averlo provocato, ma svenì per l'emozione. Fangirl Mode-ON! Di nuovo!
Provò anche Death Note, venendo nominata R, quando si presentò un nuovo Kira. Nuovo caso da risolvere. Tuttavia se ne andò quando vide Near, notando che era in grado di risolverlo anche da solo, bisognava soltanto restituir lui la memoria. Un gioco semplice, dato che Rebecca quando è "entrata" nel manga era uno shinigami. Piccoli dettagli fanno una grande differenza. 

Insomma, si divertì parecchio.
-Su Another è meglio che non entro senza precauzioni...
Detto questo, la aspettava, il giorno seguente, un incontro che avrebbe sconvolto questa sua vita.
Il mattino domenicale, decorato da nuvole scure e cariche di pioggia, non le impedì di uscire per fare una passeggiata fino alla fermata dell'autobus.
-Era da un po' di tempo che non facevo qualcosa di "normale"...
Forse era per via dell'umidità, o dei pensieri che andavano e venivano, che Rebecca prese l'autobus per sbaglio, sedendosi a fianco di una persona particolare.
Era nei posti intermedi, seduto vicino al finestrino, coperto un po' dalle tendine in ricami freddi.
Pareva ammaliato dalla pioggia, che si sarebbe presto trasformata in un violento temporale.
Chiese: -Scusa... Posso sedermi qui?
E lui, girandosi, annuì. 
La ragazza si sedette, prendendo il telefono ed attaccandoci le cuffiette.
Iniziò ad ascoltare qualche canzone giapponese, chiudendo gli occhi.
Poco dopo, non sentì più la cuffiette dalla parte del ragazzo.
-Cavolo, spero che queste canzoni non lo disturbino... Di solito poca gente ascolta queste cose, agli altri danno solo fastidio...-pensò. Fece per riprendere la cuffiette, ma il viso del ragazzo si avvicinò a lei. Si era messo l'altra cuffietta.
-Sugooooiii!!!(=incredibile!!!)- le sussurrò.
Rimase esterrefatta. Che poteva pensare? "Oh, Dio riconoscente! Mi hai portato un mio simile?!"
Lui continuò:- Questa è Lilium, di Elfen Lied!! Fantastica!! Sarà l'unico motivo per cui ho iniziato a studiare latino!! Ahahahah!!
-D-davvero?- chiese lei, imbarazzata.
-Sì!! Hai altre opening di qualche anime per caso? Sai... Io sono un otaku...
-P-pure io!! Diciamo... Uno particolare, eheh... (Si sai, io riesco ad entrare nei manga, non so se ti conviene venerarmi...) Allora, dovrei averne un po'...
Andarono avanti per tutto il percorso dell'autobus ad ascoltare e a canticchiare opening ed ending varie, sotto le occhiatacce degli altri passeggeri, che oltre a non capire nulla di quel che dicevano, continuavano a sparlare di loro. Intanto la pioggia violenta batteva sui vetri, intonando le risate di questi due pupilli, che si allontanavano sempre di più dalla loro meta.
E insieme alla loro strada, si allontanava anche la loro timidezza. 
Nonostante ciò, finito il giro, arrivò la fermata del ragazzo.
In tutto quel lasso di tempo, non avevano neanche scoperto i loro nomi.
Prima che uscisse, si girò: 
-Ci rivedremo?
Lei, sorridente, accennò.
-Sì, ci rivedremo!- gli rispose.
Ripreso il viaggio, guardando dietro per cercare di vederlo ancora, la ragazza rifletteva.
-Non... Gli ho nemmeno chiesto come si chiamava... Pazienza... Piuttosto... Oggi dove entrerò?
(Oh, la mia fermata!)
Scesa, abbandonava quel posto che l'aveva resa tanto felice, ma si domandava se quel che voleva fare fosse la cosa giusta.
La pioggia non era ancora cessata. Pioveva e pioveva. Trascinava via tutto. Tranne qualcosa che era rimasto al riparo sotto uno spiraglio di luce. Qualcosa che avrebbe cambiato la vita di due persone.
-Mh... Penso che ritornerò dall'alieno...

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