SAY I LOVE YOU

di Cherish
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** SAY I LOVE YOU ***
Capitolo 2: *** SOME THINGS NEVER CHANGE ***
Capitolo 3: *** YOU'VE GOT ALL I'M LOOKING FOR ***



Capitolo 1
*** SAY I LOVE YOU ***


SAY I LOVE YOU

-Thor, che cosa significa amare una persona?- chiese ingenuamente Loki.

Era quasi mezzanotte e i due fratelli erano ancora svegli a parare fra loro, quando, dopo un po’ di silenzio, Loki squarciò la silente tranquillità della loro cameretta con quella domanda che lasciò un attimo pensieroso il fratello maggiore.

Nonostante l’oscurità il piccolo Loki potè vedere il volto di Thor corrucciarsi per pensare e ragionare sulla risposta. Sorrise nel vederlo così pensieroso, di solito quello che sapeva sempre tutto era lui, ma davvero, quello che chiese al fratello era davvero qualcosa che non sapeva come spiegarsela.

-Lo so’!-  Thor balzò in piedi facendolo sobbalzare mentre lo guardava soddisfatto per l’illuminazione ricevuta.  Loki si alzò dal letto per guardare meglio il fratello, divertito per quella sua improvvisa reazione.

-Ascolta bene, fratellino: amare una persona significa che vuoi passare con lei tutta la vita!- Loki alzò un sopracciglio.

-Come madre e padre?- chiese ancora perplesso.

-Sì, esatto, come loro!- gli disse raggiante –Amare una persona vuol dire proprio questo, abbracciarla sempre, e volerci stare sempre insieme e dirle tante parole dolci!-.

-Capito.- disse Loki sbadigliando sonoramente prima di riavviarsi verso il letto. Era decisamente troppo tardi per un bambino di 8 anni.

-E sai una cosa, fratellino?- gli disse Thor abbracciandolo da dietro.

-Cosa?- gli chiese Loki rimanendo in silenzio, mentre il fratello maggiore lo stringeva a sé facendolo dondolare lentamente.

-Io ti amo!- esclamò con fare naturale. A quelle parole, Loki si sentì travolto da uno strano calore al petto. Non si sarebbe mai aspettato un’uscita del genere da suo fratello, benchè non era decisamente la prima volta che dicesse o facesse cose strane. Ma stavolta era diverso, stavolta ciò che gli disse lo colpì nel petto facendolo sussultare voltandosi immediatamente verso Thor che lo guardava sorridendo, come sempre.

-Ma cosa dici…- sussurrò a filo di voce. Non sapeva neppure lui perché si sentiva così strano.

-Ho solo detto che ti amo…perché voglio che tu stia al mio fianco per sempre, fratellino!- gli disse posando le mani sulle sue spalle. Loki sussultò.

Lo guardava come se fosse stata la prima volta che lo faceva, come se non riconoscesse più suo fratello, come se quelle sue parole fossero pronunciate da qualcuno che non era lui.

-Cosa c’è?- disse dolcemente Thor avvicinandosi al suo volto per guardarlo meglio -Tu non mi ami?- gli chiese dubbioso.

Loki lo fissò per un attimo, e ripensò a tutte le volte che sono stati insieme a giocare, a tutte le volte che Thor gli rimboccava le coperte, a quando lo rassicurava quando c’erano i tuoni, a quando si prendeva cura di lui quando si ammalava e a tutte le volte che lo faceva ridere con le sue battute sceme e il suo sorriso contagioso. E in un attimo pensò che davvero, non riusciva a immaginare la sua vita senza il fratello.

-No…anche io ti…amo…- gli disse incerto. Con i sentimenti non ci sapeva proprio fare, quello espansivo era sempre Thor e non lui che a malapena ricambiava i suoi abbracci.

Thor ampliò il suo sorriso e Loki lo ricambiò debolmente. Subito dopo, qualcosa accadde che lo spiazzò completamente, che lo travolse.
Il maggiore gli si avvicinò sempre di più fino a ad appoggiare leggermente le labbra su quelle del minore che istintivamente si ritrasse. Gli tremavano le gambe e non sapeva neppure il perché: sentiva il suo core battere all’impazzata sbattendogli fin dentro la testa.

-Cosa hai fatto?- chiese Loki al fratello leggermente imbarazzato.

-E’ questo quello che fanno due persone che si amano! L’ho visto fare a madre e padre!- Loki si tranquillizzò leggermente, ma il suo cuore non voleva smetterla di battergli frenetico dentro al petto, e il calore che sentì aumentò ancora di più quando all’improvviso fu lui che gli diede un altro bacio casto sulle labbra.

Si staccarono dopo un po’ per poi sorridersi a vicenda mettendosi di nuovo nel grande letto che condividevano.

-Buona notte fratellino.- sussurrò dolcemente Thor rimboccando meglio le loro coperte.

-Buona notte fratellone…- rispose Loki prima di addormentarsi profondamente.

***
Erano passati 8 anni da quella famosa notte. Ora Loki e Thor avevano rispettivamente 16 e 19 anni. Il tempo era passato in fretta. La camera che condividevano era cambiata, i giocattoli avevano lasciato il posto alle varie armature di Thor e ai tantissimi libri di Loki sparpagliati un po’ ovunque nella loro camera. Il lettone non c’era più e al suo posto c’erano due comodi letti singoli vicini tra loro.

Era un piacevole pomeriggio. Il giovane Loki era comodamente sdraiato sul letto a leggersi un libro di magia. La finestra aperta di fianco a lui lasciava propagare nella stanza un debole calore unito a un delizioso profumo di fiori. Loki respirò a pieni polmoni tutta quella quiete e sorrise debolmente verso il cielo, mai come allora limpido e terso.

Il silenzio si ruppe violentemente con la porta della camera che si aprì facendo entrare un Thor tutto trafelato e allegro che con non curanza sbattè l’uscio alle sue spalle provocando un grande frastuono che fece sobbalzare Loki.

-Fratellino, non esci mai da qui?- gli chiese il Thor sbattendo a terra l’armatura, facendo altro chiasso che infastidì ancora di più il fratello minore.

-Devi fare sempre tutto questo casino fai quando ritorni dai tuoi allenamenti? – gli chiese acido ritornando alla sua lettura. Aveva completamente ignorato il fratello che con un balzo arrivò verso di lui sedendosi sul bordo del suo letto fissandolo sorridente. Loki si voltò sussultando a leggermente alla vista degli occhi del fratello che si univano ai suoi.

-Che cavolo vuoi?- sbottò acido chiudendo di scatto il libro infastidito. Ormai la sua tranquillità poteva ufficialmente dichiararsi conclusa.

-Dovresti saperlo…- gli disse dolcemente Thor spostandogli dietro l’orecchio una ciocca di capelli neri del fratello minore. Loki a quel tocco sussultò leggermente.

-Ti prego, Thor, seriamente, dovremmo smetterla…- gli disse con tono fermo, guardandolo freddamente. Il suo sguardo gelido però, era in contrasto con quello del fratello, dolce e intenso allo stesso tempo. Non riuscì a resistergli.

-Cosa devo fare con te?- sbuffò esasperato Loki appoggiando la testa sul cuscino dietro le sue spalle, senza smettere di guardare Thor che continuava a fissarlo. Lo sguardo su di lui, lo faceva sentire strano, ogni volta, ogni giorno, sempre era così. Da quella lontana notte di otto anni prima, non avevano smesso di covare quello strano e contorto affetto che segretamente coltivavano. Loki avrebbe tanto voluto smettere, ma non ci riusciva mai, questo perché suo fratello riusciva sempre ad ottenere ciò che voleva, che poi, a dirla tutta, non era poi tanto diverso da quello che voleva anche lui.

I suoi pensieri si interruppero al bacio improvviso di Thor. Un bacio carico di desiderio che gli fece perdere ogni cognizione di spazio e di tempo.

Non ci volle molto perché i loro sapori si unissero e i baci che si susseguirono furono intensi, violenti e famelici. Thor scivolò velocemente sopra  il
letto, intrappolando col sue braccia la vita e la schiena di Loki, il quale gli buttò le braccia al collo inarcando la schiena spingendosi  verso la bocca del fratello per approfondire sempre di più il loro contatto.

Si dovettero distaccare leggermente per ritrovare il fiato: i loro respiri affannati e sconnessi rieccheggiavano per la stanza.

-Io…ti odio…- disse all’improvviso Loki mostrando un ghigno al fratello che trattenne una piccola risata.

-Bugiardo…- rispose roco mordendogli leggermente il labbro inferiore stringendo il corpo esile di Loki.

-Stà zitto...- sbottò irritato il minore cercando di divincolarsi dalla stretta del fratello, ma questi era decisamente più forte.

-Ti amo…- gli sussurrò dolcemente Thor sdraiando Loki sul letto. Questi alle sue parole sentì un fortissimo calore al petto che poi scese sullo stomaco fino al basso ventre. Perché il fratello doveva essere così diretto? Perché doveva farlo sentire così emozionato e…eccitato? Perché era tutto così difficile?

-Io per niente…- gli rispose spostando la testa verso la finestra evitando di guardalo negli occhi.

-Dillo, Loki…- disse roco Thor iniziando a baciargli il collo.

-Dillo che mi ami…- continuò iniziando a morderlo leggermente. Loki gemette a quel contatto e strinse gli occhi e la stretta sulle braccia del fratello gemendo leggermente. Ormai era al limite.

-Ti amo…- sussurrò a voce spezzata Loki.

-Visto? E’ semplice, proprio come quando ce lo siamo detti da bambini…- gli sussurrò all’orecchio Thor, per poi ricominciare a baciarlo.
Loki doveva ammetterlo. Non poteva nascondere il suo sentimento né a se stesso né a Thor. Lo amava, e non era cambiato nulla da quando ingenuamente si dichiararono quella lontana notte di otto anni fa.

E quello era il loro segreto.
 
 

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Capitolo 2
*** SOME THINGS NEVER CHANGE ***


SOME THINGS NEVER CHANGE

-Ti ricordi di quella volta che ti eri storto la caviglia nel bosco e ti ho riportato a casa in braccio?- Chiese Thor al fratello che stava tranquillamente allenandosi con la magia nell’ampio salone che dava al giardino del castello.

Loki si voltò verso di Thor che stava tranquillamente appoggiato su di un muro mentre lo osservava assorto, con un’espressione da tipico “pesce lesso”, come amava definirlo Loki.

-Sì, e allora?- rispose disinteressato riprendendo i suoi esercizi di magia. Il maggiore lo guardava incantato mentre vedeva l’esile mano del fratello muoversi con destrezza formando fasci di luce che si espandevano nell’aria. Socchiuse gli occhi ammaliato alla vista del corpo di Loki che si muoveva a ritmo delle mani che proiettavano illusioni ottiche davvero incredibili. Quella del fratello sembrava davvero una danza.

-Sei incantevole…- sussurrò appena per essere sentito solo da lui, e a quelle parole Loki si voltò di scatto facendo sparire dalle sue mani le magiche proiezioni apparse.

-Scusami?!- disse spazientito cercando di evitare di pensare a quanto era bello Thor quando lo fissava in quella maniera, anche se era piuttosto difficile…

-Ho solo detto…- disse avvicinandosi a piccoli passi verso l’amato fratello –Che ti trovo incantevole quando ti muovi in quel modo…- riprese sussurandogli all’orecchio. Loki sgranò gli occhi. Si sentì morire dentro alle parole cariche di desiderio di Thor che non accennava dal scostarsi da lui. Sentiva il suo respiro sul collo e la sua mano iniziare ad accarezzargli i suoi lunghi capelli neri per poi scendere lungo la schiena.

-La vuoi piantare?! Potrebbe vederci qualcuno…- gli intimò allora Loki, bloccando il braccio del fratello e scostandosi appena da lui per poterlo guardare negli occhi. Deglutì a vuoto nell’osservare sul viso di Thor un dolcissimo sorriso che riservava solo a lui, ogni volta che erano soli. Ma non voleva dargliela vinta, in fondo lo aveva distratto durante un suo allenamento.
Per tutta risposta Thor gli si avvicinò ancora di più appoggiando la sua fronte contro quella di Loki, ridendo leggermente. Il suono roco della debole risata del fratello lo fece letteralmente rabbrividire per le tumultuose emozioni che stava provando dentro di sé.

-Come al solito, ti preoccupi troppo, fratellino…-

-E tu, non ti preoccupi per niente…- disse Loki mentre si lasciava accarezzare il viso dalla grande e calda mano del maggiore che con il pollice lambiva assorto le sue sottili e rosse labbra.

-Come quella volta che ti sei storto la caviglia…- riprese Thor ammaliato alla vista dello sguardo perso di Loki che si era convinto a lasciarsi accarezzare, perso nelle attenzioni che gli stava rivolgendo: sapeva che per quanto potesse negarlo, per quanto potesse combatterlo, i suoi sentimenti riuscivano sempre a tradirlo, questo perché ciò che provava per lui non era una semplice illusione proiettata dalle sue eleganti e affusolate mani. –Temevi che non saresti più stato capace di camminare, così per rassicurarti ti ho preso in braccio, portandoti subito da madre…-

Loki sorrise appena al ricordo.

Si era dimenticato di quella volta che si fece male. Si era dimenticato di come, preoccupato per lui, Thor gli corse incontro prendendolo in braccio e portandolo il più velocemente possibile da loro madre. E fu in quel momento che si ricordò dell’immenso senso di protezione che provò nel ritrovarsi tra le braccia del fratello maggiore, che in ogni occasione era sempre lì, al suo fianco, quando aveva bisogno di lui.

C’era sempre. Anche quando non glielo chiedeva.

Anche in quel momento, lui c’era.

-Mi hai interrotto dai miei allenamenti solo per dirmi questo?- sospirò con finto fare infastidito appoggiando la fronte sulla possente spalla del fratello, lasciandosi cullare dal caldo abbraccio protettivo di Thor.

-E’ stata un’ottima scusa per poterti coccolare un po’…- gli rispose sinceramente avvicinandosi verso le labbra di Loki, rubandogli un lieve bacio sulle labbra.

-Smettila…- sussurò piano Loki, mentre si lasciava baciare il viso da Thor che, avido, non smetteva di posare le sue labbra sul suo volto, deliziosamente colorito per l’imbarazzo.

-Smettila, smettila, smettila…- Loki non si fermava dal ripeterlo, mentre si lasciava trasportare da tutte quelle intense emozioni che si stavano scatenando dentro al suo cuore sotto forma di scie di brividi che percorrevano la sua schiena tremante mentre veniva sorretta ed accarezzata dalle forti mani del fratello.

-E’ tutto inutile, so che non vuoi che io smetta…- Thor sussurrò roco al suo orecchio, mentre iniziò a baciarlo con una lentezza che distrusse definitivamente i propositi di Loki di resistergli, di resistere alla tentazione di lasciarsi andare completamente tra le braccia di quel fratello così fastidioso e cocciuto, al quale però, non riusciva a farne a meno.

-Thor…- lo respinse delicatamente, stringendo tra le mani la morbida veste del fratello. Stava ansimando, si sentiva così in imbarazzo e profondamente scosso interiormente. Lui, che cercava sempre di essere superiore e all’altezza di tutto e tutti, non riusciva a tener testa a Thor, a quel fratello così solare e sincero. Era il suo esatto opposto , eppure sentiva di amarlo, e questo non riusciva a spiegarselo. Lui, Loki, che aveva sempre una risposta per tutto, non riusciva a trovare il perché di quel profondo sentimento che lo legava indissolubilmente al fratello.

I suoi pensieri vennero interrotti quando si sentì sollevare a terra all’improvviso.

-Thor!- urlò questa volta, come se si fosse svegliato bruscamente da un sogno.

-Oh fratellino, come sei cresciuto dall’ultima volta che ti ho preso in braccio!- disse Thor rivolgendosi al fratello, ridendo sonoramente alle proteste che questi gli rivolse, pregandolo più e più volte di lasciarlo andare.

-Razza di idiota, mettimi giù!!!- urlò Loki, mentre che Thor non accennava dal metterlo giù tenendolo stretto mentre girava su se stesso, divertendosi come non mai. Gli piaceva troppo quel lato brusco e un po’ brontolone del suo dolce fratellino.

-Thor lasciami altrimenti…- Loki non fece in tempo a finire la frase che le sue labbra furono catturate da quelle del fratello, che lo baciò con intensità. Loki sgranò gli occhi dalla sorpresa, e mugugnò un po’ prima di cedere finalmente al bacio, lasciandosi trasportare completamente dalle emozioni che sentiva dentro al cuore. Gli buttò le braccia al collo stringendo delicatamente la morbida chioma bionda di Thor il quale sospirò appena approfondendo ancora di più quel bacio da sogno. Loki sorrise tra le labbra del maggiore pensando che era l’unica persona al mondo che sapeva come farlo stare zitto, come farlo stare bene. Gli morse leggermente la lingua interrompendo il bacio per riprendere fiato.

-Sei uno sfacciato…- gli disse ansimando mentre che Thor gli sorrise malizioso lasciandolo finalmente.

-Cos’è, ti sei già stancato di tenermi in braccio? Ti facevo più forte, fratellone…- disse provocatorio. Trattenne a stento una risata quando Thor lo prese bruscamente per la vita rubandogli un altro bacio.

-Sai…sei più pesante di quanto pensassi…- gli rispose, altrettanto provocatorio. Loki fece una smorfia di disappunto e fece spallucce: -Stai forse dicendo che sono ingrassato?-

-Sto solo dicendo…- disse appoggiando due dita sul suo mento per volgere il suo viso verso il suo sguardo –Che mi sono stancato di tenerti in braccio qui…-

E in un attimo Thor lo prese di peso mentre che  Loki ormai aveva preso gusto a picchiare il fratello che con prepotenza lo aveva ancora una volta preso alla sprovvista portandolo nella loro camera senza troppe cerimonie.

Dopo un altro lungo bacio, si guardarono intensamente negli occhi. 

 Poi, sempre all’improvviso, Thor lo buttò sul suo letto.

-Dico io, che razza di modi…- disse Loki trattenendo una risata mentre si lasciava baciare avidamente il collo dal fratello.

Era inevitabile. Quando stava con Thor, non riusciva mai a prevedere quello che poteva accadere, e ciò che gli piaceva ancora di più era che suo fratello era dolce e allo stesso tempo diretto solo ed esclusivamente con lui. Seppure lo considerasse una testa di legno, nonostante la sua ottusità, non riusciva a resistere da quelle carezze, da quei baci che lo rendevano così vulnerabile ma allo stesso tempo così completo e perfetto.

Thor era la sua metà, e la metà di Thor era lui. E finchè sarebbero stati insieme, tutto era perfetto e completo.
 
 
 

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Capitolo 3
*** YOU'VE GOT ALL I'M LOOKING FOR ***


YOU’VE GOT ALL I’M LOOKING FOR

Loki era finalmente tornato a casa.

Dopo varie vicissitudini ed un ultimo scontro, Thor era riuscito nel suo intento e aveva portato finalmente a casa il suo adorato fratello. Dopo lo scontro, il  potere di Loki gli aveva permesso di sopravvivere ma a causa del troppo sforzo era tornato nello stadio di un ragazzino di all’incirca 15 anni. Ma a quello Thor poco gli importava. L’importante era riavere suo fratello accanto a sé, anche se questi aveva perduto la memoria dei fatti accaduti in passato…si era dimenticato del rancore, dell’odio, della follia…e anche del segreto amore coltivato con Thor.

Ma Thor sapeva bene che sarebbe stata questione di tempo, e il suo adorato Loki avrebbe ricordato tutto…anche di loro due.

-Buongiorno fratellino…- lo salutò con un lieve bacio tra i capelli, ora corti, di Loki il quale arrossì leggermente. Era passata una settimana da quando era tornato a casa, ma ancora vi vagava come se fosse spaesato.

-Buongiorno a te…- gli sorrise debolmente. Thor, che lo vide un po’ teso, si portò alla stessa altezza del minore per guardarlo meglio negli occhi: quanto amava quei due smeraldi lucenti…e dire che una volta brillavano solo ed esclusivamente per lui.

-Qualcosa non va?- gli chiese accarezzandogli con il dorso della mano il candido viso del fratello che a quel contatto socchiuse per un momento gli occhi per immergersi dentro a quel tocco che sentiva così famigliare e che allo stesso tempo, una stretta al cuore gli portava a non riuscire a ricordarsi esattamente il perché, ogni volta che Thor provava a toccarlo, lui si sentiva così malinconico e desideroso di ricambiarlo.

-No tutto bene, Thor, non preoccuparti per me.- gli rispose Loki cercando di far finta di essere il più sereno e naturale possibile; non tenne conto però, del fatto che ormai il maggiore sapeva bene quando lui mentiva. Dopo anni aveva imparato a riconoscere nel fratellino ogni minimo cambiamento di umore, e mai come il quel momento, desiderava riaverlo con sé e ricominciare finalmente una vita insieme.

-Sicuro? Ormai riconosco quando menti…- gli disse Thor, rivolgendogli un sorrido affascinante che fece palpitare il cuore del giovane Loki. Non sapeva bene come mai, ma aveva una voglia incredibile di baciarlo, ma gli sembrava una cosa troppo, come dire, strana, e temeva di essere rifiutato. Osservava il fratello appoggiare la fronte sulla sua per poi posare un lieve bacio.

-Ho deciso che è ora che tu ritorni a dormire nella tua stanza, ehm, nella nostra…un tempo la condividevamo, e non vedo il perché non possiamo farlo di nuovo…- Loki lo guardò sorpreso, stava per parlare quando il fratello gli disse: -Ora devo andare da nostro padre, le tue  cose sono già state portate nella nostra stanza…poi provvederò a metterci un altro letto…- gli disse dolcemente per poi posargli un altro dolce bacio, molto vicino alle labbra di Loki il quale avvampò vistosamente.

-Allora a dopo, fratello…- sussurrò appena per poi ricambiare il radioso sorriso che Thor gli rivolse.

Loki decise così di trascorrere la mattinata nella sua nuova stanza e di portarsi un paio di libri da leggere nel comodo letto matrimoniale presente nella stanza. Appena si mise a leggere, non potè fa a meno di sentire il dolce profumo dell’amato fratello che aleggiava su tutta la stanza e soprattutto su quelle lenzuola fresche e pulite. Vi si distese e chiuse gli occhi. Voleva ricordare i momenti in cui aveva condiviso quella camera con suo fratello, voleva di nuovo sentirsi parte integrante di quel posto, voleva finalmente poterlo chiamare “casa”, voleva sapere perché si stava innamorando di suo fratello, che seppur non di sangue, amava più di chiunque altri al mondo e sperava in cuor suo che quel sentimento così forte potesse essere ricambiato. Affondò il viso su di un cuscino e respirò a pieni polmoni l’odore dolce e allo stesso tempo forte di Thor: desiderava averlo accanto in quel momento, voleva i suoi occhi addosso, il suo sorriso, le sue mani…

“Thor…” sussurò piano il suo nome…doveva essere rosso in viso, perché sentiva le sue guance incredibilmente calde. Si vergognava solo a pensare a suo fratello in quel modo, ma nonostante quello non poteva far a meno di pensarlo, di voler condividere quella stanza con lui presente e…quanto voleva dormire nel suo stesso letto, sprofondare il viso sul suo petto e lasciarsi cullare tra quelle braccia forti e muscolose…

Si rigirò un'altra volta e fissò con gli occhi socchiusi il soffitto.

Loki si sentiva uno stupido, così piccolo e insignificante, pretendeva suo che suo fratello lo stringesse a sé in ogni momento, desiderava così tanto baciarlo che voleva urlarglielo in faccia, ma aveva troppa paura: sì paura, perché aveva solo 15 anni, era ritornato un ragazzino,  e si sentiva incapace di controllare i propri ormoni impazziti e incapace di gestire le proprie emozioni.

“Oh Thor, se solo fossi grande…io…” le parole gli morirono in gola. Scattò a sedere per un attimo e prese un libro di magia: “se riesco a trasformarmi anche per un solo attimo…magari potrei…si io potrei baciarlo…e poi…” Loki fermò i suoi pensieri e cercò di darsi una contenuta. Sì, avrebbe escogitato per bene il suo piano che consisteva nel trasformarsi per una manciata di minuti in adulto, baciare Thor e poi ritornare normale così da evitare di essere picchiato dal fratello per quel gesto così innaturale.

Loki pensava che Thor gli riservasse solo un profondo amore fraterno. Non poteva di certo sapere che la passione che covava dentro era la stessa che anche il maggiore provava per lui nel profondo del suo cuore.

Passarono un paio d’ore e Thor finalmente fu libero dai suoi impegni regali così da poter concedere tutto il suo tempo a Loki. Aveva un sorriso radioso in volto: finalmente il suo adorato fratellino sarebbe ritornato in stanza con lui, lo avrebbe così potuto vedere più spesso, sentire il suo respiro nella notte, e rubargli qualche bacio e qualche intensa carezza nel sonno…

Thor sospirò sentendosi un emerito pervertito. Provare tutte quelle cose per suo fratello ora ritornato un giovane adolescente gli sembravano decisamente strane e innaturali. Ma non poteva farci nulla, lui lo amava, come mai aveva amato nessuno, e il pensiero di avere di nuovo Loki al suo fianco gli aveva riempito il cuore di felicità. Avrebbe aspettato che crescesse, si convinse che ce l’avrebbe fatta a resistere dal baciarlo intensamente ogni volta che i suoi bellissimi occhi si posavano, credeva casualmente, sulle sue labbra.

Entrò finalmente in camera e lì, tutti i suoi buoni propositi svanirono.

Loki giaceva sul suo letto addormentato.

I capelli corvini erano sparpagliati sul cuscino, il viso disteso, e le labbra leggermente socchiuse, lo rendevano simile ad un angelo. Il corpicino era completamente rilassato e sul petto teneva un libro con sopra la sua mano appoggiata.

Thor sorrise di fronte allo spettacolo che riposava tranquillamente sul suo letto e non resistette dall’avvicinarsi cautamente per poi portare il viso a pochissimi centimetri di distanza da quello di Loki. Chiuse gli occhi e respirò il buon profumo di menta del minore: quel profumo gli diede completamente alla testa e Thor in quell’istante capì che non sarebbe mai riuscito a reprimere tutte quelle pulsioni che aveva dentro. Quello bravo a mentire a se stesso era Loki e non lui.

Approfittando del fatto che dormiva, decise di posare un lieve bacio sulle labbra socchiuse del fratello, per poi depositare altri languidi baci lungo il viso, fino a dietro l’orecchio e poi, lentamente, sul suo collo…nonostante l’aspetto, la pelle di Loki era sempre la stessa: pallida, delicata, fredda e profumata.

In quel momento ricordò quante volte, nelle lontane notti che condivisero in passato, aveva baciato e leccato quella pelle cosi dolce e invitante.

Si fermò di scatto nell’incavo del collo di loki quando lo sentì mugugnare qualcosa nel sonno.

“Thor…” sgranò gli occhi, nel sentir pronunciare il suo nome.

“Oh Thor…” sentì il suo cuore palpitare ancora di più nel momento in cui il piccolo Loki sorrise nel sogno.

“Ti amo, fratello mio…”

A quelle parole, Thor non capì più nulla, lasciò che l’istinto lo travolse per baciare con intensità le labbra del fratello che per l’impeto del gesto si svegliò diventando rosso come un peperone nel momento in cui si accorse che Thor era sopra di lui, che lo stava baciando con passione, e che lo stava stringendo a sé accarezzandolo in dappertutto.

Per un attimo credette di star sognando ancora, ma quando Thor gli mordicchiò leggermente il labbro inferiore, capì che non stava sognando.

-T-Thor…- cercò di dire tra un bacio ed un altro, e alla fine, il maggiore decise di distaccarsi, prima di perdere completamente il controllo. Sospirò sulle labbra del minore, per darsi una contenuta, per poi distaccarsi e mettersi a sedere sul bordo del letto. Si sentiva un decelebrato per quello che aveva fatto al suo adorato fratellino…era ancora troppo piccolo fisicamente, non poteva permettersi di lasciarsi troppo andare con lui.

-Scusami, Loki…io…non so cosa mi sia preso…- Loki si mise a sedere di fianco al fratello e vi poggiò una mano sulla sua spalla.

Dopo quello che era successo poco fa, aveva capito che Thor provava i suoi stessi sentimenti, e non ebbe più paura di riferirgli il suo “piano”.

-Thor, io ho imparato a fare una cosa…- e nel momento in cui Thor si voltò verso Loki, ecco che lo vide trasformarsi nella forma adulta di un tempo. Gli sorrise per poi accarezzargli il volto con cautela, come se fosse una bambola di porcellana, come se avesse paura di romperlo.

Loki gli baciò la mano per poi avvicinarsi al viso del fratello che lo guardava con gli occhi lucidi.

-La magia potrebbe durare meno di 10 minuti…non sono ancora in grado di controllarla bene…- Thor sorrise e capì immediatamente le intenzioni del fratello. Incredibile, Loki era fantastico, il suo Loki era magico in tutti i sensi…

Lo baciò di slancio e lo fece sdraiare sul letto.

“Dieci minuti hai detto?” gli chiese roco mentre iniziava a sbottonargli la veste.

“Forse anche di meno…” gli sorrise cattivo Loki esortandolo a sbrigarsi…

“Ce li faremo bastare…” gli sussurrò all’orecchio Thor, prima di riprendere a baciarlo.

Loki gemette piano nel momento in cui le carezze di Thor si fecero più intense e capì, sollevato, che suo fratello aveva bisogno di lui al suo stesso modo: loro trovavano l’uno per l’altro tutto quello di cui avevano bisogno…entrambi avevano trovato la loro vera casa.

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